CENACOLO DEI COGITANTI |
Partita a tre per il dominio
in Asia ( da "EUROPA
ON-LINE" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Questa vasta regione, delimitata a
ovest dal Caspio, a est dalla Cina, a nord dalla Russia e a sud da Pakistan,
Afghanistan e Iran, si configura come un grande groviglio di interessi. In
ballo c?è il controllo del ricchissimo bacino energetico e delle pipeline che
attraversano questi territori. Ma non è solo questo.
RSF: i nemici di Internet
( da "Punto Informatico"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: In cima alla lista si colloca la
Cina. È qui che si trova la macchina di controllo più robusta e capillare, con
oltre 40000 funzionari pubblici pagati per monitorare le comunicazioni online,
quasi 50 persone in prigione per reati legati alla cyber-espressione ed un
Ministero dell'Informazione onnipresente.
Obama al ministro degli
Esteri cinese: Più collaborazione Cina-Usa
( da "Giornale di Brescia"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Più collaborazione Cina-Usa»
WASHINGTONIl presidente americano Barack Obama ha ricevuto il ministro degli
Esteri cinese Yang Jiechi (nella foto) concordando sulla necessità di
«cooperare strettamente» per affrontare la crisi economica globale e di
«rafforzare il dialogo in campo militare» per evitare il ripetersi di incidenti
navali come quello di domenica scorsa.
Buon cibo e affari non
vanno d'accordo ( da "Cittadino,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che impatto ha avuto la
globalizzazione su questo assetto tradizionale, in quanto, ormai, il problema
della giustizia distributiva è sia statale che globale e configura la
dimensione essenziale dello stesso diritto alla sussistenza, in un'ottica di
più equa ripartizione, di più diffusa solidarietà, di più razionale utilizzo
delle risorse naturali.
<Le attività italiane
chiudono i battenti e gli stranieri hanno soldi per investire>
( da "Cittadino, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: riguardo gli investimenti
concentrati in questo tratto di hinterland da parte di stranieri, il sindaco
Marco Toni, ricorda: «Sono le leggi del mercato e gli effetti della
globalizzazione, che hanno dato impulso a un fenomeno generalizzato, che non
riguarda certo solo il nostro territorio. Basta volgere lo sguardo verso Milano
per rendersi conto che si tratta di una tendenza in crescita»
Le
"cheerleaders" arruolate nel rugby
( da "Stampa, La" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Colombia, Francia, Germania,
Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Svezia e Regno Unito. Il sostegno del
rugby francese parte da Villafranca e porta i nomi di Giorgia, Sara, Chiara,
Daniela, Debora, Francesca ed Erica. Certo non si tratta di ruvidi
"piloni" o di "placcatori" implacabili, ma quanto a tifo,
Protezione civile, un
corso per volontari ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione civile, un corso per
volontari La Protezione civile modenese cerca 70 nuovi volontari; a loro è
dedicato un corso di formazione che prenderà il via il 23 marzo a Modena. In
questi giorni le associazioni aderenti alla Consulta del stanno concludendo la
raccolta delle iscrizioni che proseguono fino a lunedì 16 marzo.
Capire l'attuale crisi
globale e cercare il modo di uscirne
( da "Stampa, La" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Docente Universitario e Direttore
Centro Alti Studi sulla Cina Contemporanea, e il 30 marzo, ore 18, un
appuntamento dal titolo beneaugurante «Come si esce dalla crisi», con Giovanni
Bertolone, Amministratore Delegato Alenia Aeronautica, Andrea Gavosto,
Direttore Fondazione Giovanni Agnelli, e Giuseppe Roma, Direttore Generale
Censis.
Aggregazioni, conflitti e
barbarie Svelato il lato oscuro dell'identità
( da "Stampa, La" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: fra guerre civili e scenari di
scontro delle civiltà e il concetto di recupero dell'identità come antidoto
alla globalizzazione. L'identità, ancorata a criteri religiosi, etnici, e
linguistici, si è trasformata, infatti, in una sorta di jolly che (rimarcando
la distinzione tra amico e nemico) ha creato aggregazione, da una parte e
conflitti e barbarie dall'altra.
Un calmiere mondiale sui
salari dei banchieri ( da "Stampa,
La" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per governare la finanza
globalizzata nel dopo-crisi. Insieme con il Fmi, anzi avrà un compito
delicatissimo: decidere quando va suonato il campanello d'allarme per una crisi
nuova. Finora il Fsf era formato da 12 paesi - i 7 grandi più Svizzera, Olanda,
Hong Kong, Singapore e Australia - ora raddoppierà a 24, con Cina, India,
La nuova Africa delle
sfere d'influenza ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il petrolio del Sudan diventasse un
bene prezioso per la Cina (che ne importa il 70% e per questo ha costruito a
proprie spese un oleodotto lungo
con l'etichetta giusta
sugli alimenti l'esportazione all'estero ci guadagna
( da "Nuova Sardegna, La"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: con l'analisi del commercio dei
prodotti agroalimentari in campo internazionale e le prospettive future del
settore, ed un approfondimento sulle modalità di etichettatura dei prodotti
tipici locali per esportare nei principali paesi extra Ue come Usa, Canada,
Giappone, Cina, Svizzera, Russia e Australia. Fabio Fresu
Molla la spia scelta da
Obama e accusa la <lobby d'Israele>
( da "Riformista, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 1972 come traduttore del presidente
Nixon durante il suo storico viaggio in Cina. È stato ambasciatore Usa in
Arabia Saudita dal 1989 al 1992; nel '93-'94 è stato assistente al ministro
della Difesa sotto Clinton. Nel '97 è diventato presidente del Middle East
Policy Council (Mepc, ex American-Arab Affairs Council),
"generosamente" finanziato dal re saudita Abdullah bin Abdul Aziz,
Confindustria, cig vicina
ai massimi del 1993 ( da "Riformista,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: parteciperanno al Forum per la
stabilità finanziaria: si tratta di Argentina, Brasile, Cina, India, Indonesia,
Messico, Corea del Sud, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica e Turchia.
Parteciperanno come invitati anche Spagna e Commissione Ue. «Non abbiamo
discusso l'esposizione delle nostre banche rispetto ai Paesi dell'Est Europa -
ha poi aggiunto Draghi - .
Monito Bce all'Italia
Crollo tedesco ( da "Manifesto,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: I due colossi asiatici la Cina e il
Giappone manifestano significativi rallentamenti: il Pil nipponico nel IV
trimestre del
Risiko IMPERIALE
( da "Manifesto, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: geopolitica e globalizzazione
coesisteranno in maniera pericolosa. Continueranno a procedere su binari
opposti, ma restano due lati della stessa medaglia. La globalizzazione è l'arma
che gli imperi usano per perseguire i loro obiettivi geopolitici. Lo ha fatto
la globalizzazione americana, lo sta facendo quella cinese.
Obama alla Cina: diritti
da tutelare ( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il profondo malcontento del Governo
e del popolo della Cina». E lo stesso Jiechi, prima dell'incontro alla Casa
Bianca, in un discorso pronunciato al Center for Strategic and International
Studies ha dichiarato che «il Tibet è parte inalienabile della Cina» e che «le
questioni tibetane sono esclusivamente questioni interne cinesi».
la protezione civile si
riunisce a grizzo ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pordenone La Protezione civile si
riunisce a Grizzo MONTEREALE MONTEREALE. Appuntamento con la Protezione civile
lunedì, alle 20.30, nella sala del centro Giordano Giacomello a Grizzo di
Montereale. L'iniziativa, organizzata dal circolo Vincenzo Borghese del
volontariato dell'anziano e introdotta dal presidente Giovanni Cardellini,
protezione civile, dura
replica al wwf sui lavori nel bosco
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Gorizia Protezione civile, dura
replica al Wwf sui lavori nel bosco GRADO GRADO. Dopo il tifone di agosto, a
Grado arriva il "tornado" di marzo. Una bufera scatenata dai
volontari della Protezione civile isolana, che si ribellano alle esternazioni
del Wwf sui lavori in corso all'interno del bosco compreso tra Grado Pineta e
il campeggio di Punta Spin,
La censura corre sulla
rete Nella lista nera non solo la Cina
( da "Unita, L'" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: corre sulla rete Nella lista nera
non solo la Cina UMBERTO DE GIOVANNANGELI Sono i «nemici di Internet». Nemici
di una libertà di espressione che rompe le barriere censorie di una stampa
irreggimentata. Nemici potenti. A denunciarli, in un rapporto inquietante
quanto documentato, è «Reporter Senza Frontiere», (Rsf), organizzazione per la
difesa della libertà di stampa nel mondo,
Inglese, al via i corsi
per gli adulti ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Lo faranno per imparare una lingua
diventata fondamentale nell'era della globalizzazione e della comunicazione
multimediale. Sarà la scuola media del paese del Monte Arci col sostegno
dell'amministrazione regionale ad organizzare dei corsi di inglese gratuiti che
si svolgeranno nella sede alerese dell'istituto scolastico.
<Pechino censura
Internet, Google e Microsoft complici>
( da "Corriere della Sera"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Così, Reporter senza Frontiere
(Rsf) e Amnesty international Usa hanno scritto una lettera ai direttori
generali dei tre colossi dell'informatica con la richiesta che, almeno per 24
ore, nella Giornata Mondiale della Cyber Censura celebrata ieri, venissero sospesi
i meccanismi censori utilizzati in Cina.
Il premier cinese Wen
Jiabao: sono preoccupato per gli investimenti negli Usa
( da "Rai News 24" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sono preoccupato per gli investimenti
negli Usa Wen Jiabao La Cina e' preoccupata per i suoi investimenti negli Stati
Uniti, a causa dell'impatto della crisi finanziaria. Lo ha dichiarato oggi alla
stampa il primo ministro Wen Jiabao. "Abbiamo prestato molto danaro agli
Stati Uniti. Certamente siamo preoccupati per la sicurezza dei nostri
investimenti" ha detto Wen,
*** Cina: Wen, preoccupati
per nostri asset Usa, vogliamo yuan stabile
( da "TgFin.it" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: espresso preoccupazione in merito
alle riserve in valuta Usa. La Cina e' infatti il maggior detentore di titoli
del debito pubblico Usa. Abbiamo gia' adottato una politica di diversificazione
delle riserve in valuta estera - ha detto Wen nella conferenza stampa convocata
per la fine della sessione annuale del Parlamento - e al momento le nostre
riserve sono complessivamente al sicuro"
MADOFF IN MANETTE - NAVI
USA VERSO LA CINA SWISS BANK ABBASSA LA VALUTA - CHI HA PAGATO LE VACANZE
MESSICANE DI SARKÒ? ARRESTATO STRANGIO, IL MANDANTE DELLA STRAGE DI DUISBURG
( da "Dagospia.com" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: NAVI USA VERSO LA CINA ? SWISS BANK
ABBASSA LA VALUTA - CHI HA PAGATO LE VACANZE MESSICANE DI SARKò? ? ARRESTATO
STRANGIO, IL MANDANTE DELLA STRAGE DI DUISBURG ? I TEDESCHI NON BEVONO PIù
BIRRA (-18%)? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom Bernard Madoff 1 -
SPAGNA EL MUNDO - Piccola corruzione e beghe tra il Psoe e il Pp in apertura
del quotidiano conservatore El Mundo:
SHANGRI-LA'S VILLINGILI
PER TUTELA DELL'AMBIENTE ( da "WindPress.it"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, isole Fiji, Hong Kong, India,
Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Oman, Taiwan, Tailandia ed
Emirati Arabi Uniti. Il gruppo presenta oltre 50 progetti in fase di sviluppo
in Austria, Canada, Cina, Francia, India, Giappone, Macao, Maldive, Filippine,
Qatar, Seychelles, Tailandia, Gran Bretagna e USA.
Cina preoccupata per suoi
investimenti in Treasuries ( da "KataWebFinanza"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: detta preoccupata della perdita di
appetibilit del dollaro e dell'eccessivo deficit degli USA, che mettono a
rischio le garanzie sugli assets detenuti dalla Cina. Cos il Premier cinese,
Wen Jabao, al termine di una conferenza stampa, in occasione dell'inizio della
legislatura. Aspre critiche sono giunte anche sulla politica di Washington,
proprio ad un soffio dal vertice del G20.
CINA PREOCCUPATA PER I
SUOI INVESTIMENTI NEGLI USA ( da "Wall
Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina preoccupata per i suoi
investimenti negli Usa -->Pechino è il primo acquirente di titoli di stato
americani. In totale ha investito 696 miliardi di dollari in bond del Tesoro
Usa...
BORSE: TOKYO CHIUDE CON
+5,15%, MIGLIORE SEDUTA DEGLI ULTIMI TRE MESI
( da "Wall Street Italia"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Borse: Tokyo chiude con +5,15%,
migliore seduta degli ultimi tre mesi -->Cina: «Siamo preoccupati per i
nostri investimenti negli Usa. Gli americani rispettino i loro impegni»
Il trio La Ricotta arriva
Al Battente ( da "Quotidiano.it,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Investendo nella rivisitazione
umoristica della società globalizzata del terzo millennio e proponendo il punto
di vista del finto ingenuo di provincia alle prese con impulsi e contraddizioni
che è costretto a fronteggiare, il trio punta su velocità, ritmo e un?attenta
scelta di tempi comici per generare ilarità nello spettatore.
Aerospazio per uscire
dalla crisi ( da "Denaro,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: societari e i riposizionamenti
competitivi nel contesto della globalizzazione. Nella seconda parte del libro,
partendo dallo scenario che emerge dalla ristrutturazione che nel ventennio 80
90 trasforma profondamente il sistema delle imprese del Mezzogiorno, gli autori
ricostruiscono, con studi di comparti industriali e casi aziendali di riposizionamento
e ricollocazione sul mercato,
A dieci anni dalla
precedente conferenza Onu, la linea antiproibizionista rivela il suo fallimento
( da "Avvenire" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: come Cina o Iran, oltre a Russia,
Giappone e Australia, perché la droga è un business che non guarda in faccia
nessuno. In Iran addirittura «il 2,6% della popolazione è tossicodipendente»,
mentre lo stesso ambasciatore colombiano lamenta «omicidi e corruzione» e
ammonisce: «Ogni sniffata di coca porta in sé il peso di ettari di foreste
distrutte»
Obama: <Cooperare con
la Cina> Ma avverte Yang sui diritti umani
( da "Avvenire" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, dalla cui fame per il debito
Usa dipende in larga misura la ripresa economica americana. O- bama, ha detto
di voler avere rapporti «positivi e costruttivi» con la Cina. Ha parlato anche
di «dialogo sulle questioni militari». Poi, facendo eco al segretario di Stato
Hillary Clinton, ha lodato le misure di stimolo che la Cina intende attuare per
il rilancio della sua economia.
Mdc lancia Cittadini in
tv, nuovo canale YouTube ( da "Comunicatori
Pubblici" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Università Roma Tre sul nuovo
Master "Globalizzazione dei mercati e tutela dei Consumatori”. Tra tutti i
video spicca lo Speciale su Eluana Englaro. La comunicazione del Movimento non
si è evoluta solo in direzione video. I consumatori saranno più consapevoli e
informati anche grazie a “
QUANDO IL PROTEZIONISMO E'
LEGITTIMO ( da "Lavoce.info"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: QUANDO IL PROTEZIONISMO E'
LEGITTIMO di Claudio Dordi 13.03.2009 A parole, i leader mondiali sono contro
il protezionismo, memori dei danni che ha causato all'epoca della grande
depressione. Tanto che dal secondo dopoguerra una serie di accordi internazionali
pone precisi vincoli alla libertà dell'esercizio della politica commerciale
degli Stati.
I GRILLINI ALL'ASSALTO
DELLE AMMINISTRATIVE 4 ARCHITETTI PER BOLOGNA SAATCHI A GO-GO - DOLOMITI DI
CEMENTO - VIDEO BENEDETTO (MARCO) I MANAGER DEL CRACK ALLE FERROVIE NORD (
da "Dagospia.com" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sessantottino testa calda in
gioventù, che ha parlato di Europa e globalizzazione sostenuto dal Crédit
Suisse. Udito un ospite italiano: "A quando un D'Alema sponsorizzato Monte
dei Paschi?". 15 - GUIDO ROSSA OSCURATO... Mandate in onda il film su
Guido Rossa. Letto su 'L'espresso' ('Niente Rai per Guido Rossa', n.
Crisi, Jiabao: sì a nuove
misure di stimolo ( da "Affari
Italiani (Online)" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Spiegando poi quali siano le
differenze tra Cina, USA e Europa di fronte alla crisi, Wen ha sottolineato
come USA ed Europa siano impegnati su due fronti, quello Internazionale e quello
della crisi strutturale interna che sta pesantemente coinvolgendo anche il
sistema finanziario e bancario, con i sostanziosi tagli ai finanziamenti alle
imprese.
Svizzera e Lussemburgo
allentano segreto bancario ( da "Giornale.it,
Il" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sulla scia della globalizzazione
dei mercati finanziari e in particolare alla luce della crisi finanziaria, la
cooperazione internazionale in ambito fiscale ha assunto maggiore importanza.
Il governo continuerà a sostenere attivamente gli sforzi in tal senso",
precisa la nota pubblicata oggi a Berna dalle autorità elvetiche.
La famiglia dell'avvocato
dissidente ottiene l'asilo politico in Usa
( da "Corriere.it" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: condannato a quattro anni di
carcere Cina: famiglia di dissidente fugge in Usa La moglie e i due figli di
Gao Zhisheng ottengono asilo politico negli Stati Uniti PECHINO - La moglie e i
due figli del dissidente cinese Gao Zhisheng hanno lasciato clandestinamente la
Cina e si sono rifugiati negli Usa, dove hanno ottenuto asilo politico, a causa
delle «insopportabili persecuzioni»
Paradisi fiscali: Svizzera
allenta segreto bancario ( da "Trend-online"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sulla scia della globalizzazione
dei mercati finanziari e in particolare alla luce della crisi finanziaria, la
cooperazione internazionale in ambito fiscale ha assunto maggiore importanza.
Il governo continuera' a sostenere attivamente gli sforzi in tal senso',
precisa la nota pubblicata a Berna.
CINA: PECHINO PREOCCUPATA
PER SICUREZZA INVESTIMENTO IN BUONI TESORO USA
( da "Adnkronos" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: CINA: PECHINO PREOCCUPATA PER
SICUREZZA INVESTIMENTO IN BUONI TESORO USA E' IL MAGGIOR INVESTITORE IN TITOLI
AMERICANI E TEME CRESCITA DEBITO commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ECONOMIA
ultimo aggiornamento: 13 marzo, ore 13:09
Protezione civile,
superlavoro per le frane ( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Protezione civile, superlavoro per
le frane Venerdì 13 Marzo 2009, Marostica All'annuale festa dei gruppi di
volontariato della Protezione Civile, tenutasi a Capitelli di Vallonara, il
responsabile Valter Crestani ha sintetizzato le attività svolte nel 2008.
Provincia e Comune
uniscono la forze e riorganizzano la Protezione civile
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la Protezione civile Venerdì 13
Marzo 2009, Svolta nella gestione della Protezione Civile. Provincia di Treviso
e Comune capoluogo hanno deciso di mettere insieme le forze operando una
riorganizzazione che andrà a formare una gestione unificata tra
l'amministrazione di Ca' Sugana e quella provinciale per la gestione delle
emergenze al servizio di tutto il territorio provinciale.
ALLA CASA BIANCA Obama
riceve il ministro cinese Yang tensioni per il Tibet e la nave bloccata
( da "Gazzettino, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Chiediamo agli Usa di rispettare le
nostre leggi e le nostre preoccupazioni in materia di sicurezza», ha detto
all'agenzia ufficiale Nuova Cina il portavoce della difesa Huang Xueping. Le
proteste fanno seguito a quelle del ministro degli Esteri che mercoledì tramite
il suo portavoce aveva accusato gli Usa di aver violato le leggi internazionali
e cinesi.
MAURO CALISE SONO SEMPRE
PIù RARI I LIBRI CAPACI DI PRENDERE DI PETTO I GRANDI TEMI DEL NOST...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come nei capitoli che esaminano il
ritorno della Cina, e dell'Asia più in generale, al centro della scena
mondiale, dopo una breve parentesi di minorità e soggezione all'Occidente. In
realtà, l'impero celeste paga, negli ultimi centocinquant'anni, il prezzo di
una stagione lunghissima di pace - interna e internazionale - durata la
bellezza di sei secoli.
Usa: cala a 36,03mld$
deficit commercio gennaio (RCO) ( da "TgFin.it"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel dettaglio il rosso commerciale
si e' attestato a 36,03 miliardi dai 39,9 miliardi di dicembre (rivisto). Lo
rende noto il Dipartimento del Commercio. Il dato e' inferiore alle attese
degli analisti. Il deficit con la Cina, pero', e' salito a 20,57 miliardi dai
19,88 di dicembre. Emi-y (RADIOCOR) 13-03-09 13:35:55 (0192) 3 NNNN
Foggia, 1^ giornata della
tappa di coppa del mondo di sciabola femminile
( da "Grecale, Il" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mariel ZAGUNIS (USA), Xue TAN
(Cina), Olga KHARLAN (UKR), Leonore PERRUS (FRA), Ekaterina DIATCHENKO (RUS),
Ilaria BIANCO (ITA), Yingying BAO (Cina), Aleksandra SOCHA (POL), Bogna JOZWIAK
(POL), Olena KHOMROVA (UKR), Orsolya NAGY (UNG), Carole VERGNE (FRA), Azza
BESBES (TUN), Alejandra BENITEZ (VEN), Solenne MARY (FRA),
CINA:USA GARANTISCANO
TITOLI STATO ( da "Wall
Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina:Usa garantiscano titoli stato
di ANSA Wen Jiaobao,crisi ma 8% pil 1009,pronti a dialogo con Dalai Lama
-->(ANSA) - ROMA, 13 MAR -La Cina e' pronta a far la sua parte contro la
crisi economica e chiede agli Usa di 'garantire' i suoi investimenti in titoli
di Stato.
SVIZZERA ALLENTA SEGRETO
BANCARIO, COOPERERÀ SU FISCO ( da "Wall
Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: internazionale sul fisco è
diventata più importante vista la globalizzazione dei mercati e, in
particolare, in questo contento di crisi finanziaria" ha detto Hans-Rudolf
Merz, presidente e ministro delle Finanze della confederazione. Berna, però,
non rinuncerà completamente al segreto bancario, ma è disponibile a fornire le
informazioni su casi individuali su richiesta dei governi "
CINA: RIAPRIREMO I
COLLOQUI COL TIBET ( da "Wall
Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina: riapriremo i colloqui col
Tibet -->Il capo del governo cinese Wen Jiabao fa un'apertura di facciata.
"La crescita dell'economia e la libertà religiosa di cui godono i tibetani
- dice il premier - dimostrano che la nostra politica è giusta".
PARADISI FISCALI: SVIZZERA
ALLENTA SEGRETO BANCARIO ( da "Wall
Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sulla scia della globalizzazione
dei mercati finanziari e in particolare alla luce della crisi finanziaria, la
cooperazione internazionale in ambito fiscale ha assunto maggiore importanza.
Il governo continuera' a sostenere attivamente gli sforzi in tal senso',
precisa la nota pubblicata a Berna.
Svizzera allenta segreto
bancario, coopererà su fisco ( da "Reuters
Italia" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: internazionale sul fisco è
diventata più importante vista la globalizzazione dei mercati e, in
particolare, in questo contento di crisi finanziaria" ha detto Hans-Rudolf
Merz, presidente e ministro delle Finanze della confederazione. Berna, però,
non rinuncerà completamente al segreto bancario, ma è disponibile a fornire le
informazioni su casi individuali su richiesta dei governi "
Crisi/ Wen Jiabao: nuove
'munizioni' per stimoli a economia
( da "Virgilio Notizie"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina è pronta a introdurre nuove
misure di stimolo per l'economia "in ogni momento" se dovesse
presentarsi un peggioramento della situazione: il premier cinese Wen Jiabao
parlando al termine della sessione annuale dell'Assemblea del Popolo, ha
affermato che il governo ha ulteriori "munizioni" da aggiungere ai
4mila miliardi di yuan (
Cina:Usa garantiscano
titoli stato ( da "Trend-online"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina:Usa garantiscano titoli stato
ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 13.03.2009 15:55 Scopri
le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - ROMA, 13 MAR
-La Cina e' pronta a far la sua parte contro la crisi economica e chiede agli
Usa di 'garantire' i suoi investimenti in titoli di Stato.
I paradisi fiscali europei
allentano regole sul segreto bancario
( da "Velino.it, Il"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La cooperazione internazionale sul
fisco è diventata più importante vista la globalizzazione dei mercati e, in
particolare, in questo contesto di crisi finanziaria” ha detto Hans-Rudolf
Merz, presidente e ministro delle Finanze della confederazione. Soddisfazione è
stata infine espressa dall?Associazione svizzera dei banchieri (Asb): “
Incontro a Brigton in
vista del G20 di Londra ( da "BlueTG
online" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che a sua volta cerca di
coinvolgere la Cina e il Medio Oriente nello sforzo per sostenere le economie
più deboli. Del resto finora gli Usa hanno buttato sulla bilancia 787 miliardi
di dollari di stimoli, contro i circa 200 miliardi degli europei. Prendendosi
già i primi "altolà" proprio dai cinesi che appaiono preoccupati in
merito alla credibilità del loro principale debitore (
Cina: Usa garantiscano
titoli stato ( da "KataWeb
News" del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina: Usa garantiscano titoli stato
13 marzo 2009 alle 16:09 — Fonte: ansa.it — 0 commenti Wen Jiaobao, crisi ma 8%
pil 1009,pronti a dialogo con Dalai Lama
Piccoli volontari della
Protezione civile crescono a Limbiate
( da "CronacaQui.it"
del 13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: in compagnia delle tute gialle
Piccoli volontari della Protezione civile crescono a Limbiate LIMBIATE -
"Un'esperienza unica", "Una giornata speciale La giornata della
sicurezza!"..."Viva la Protezione civile" sono solo alcune delle
frasi contenute nei temi che i ragazzi delle classi III,IV e V elementare hanno
scritto dopo lo speciale incontro avvenuto con la Protezione Civile.
La crisi? Arricchirà Cosa
Nostra. L'allarme di Antimafia e Viminale
( da "Panorama.it" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ciò avviene a livello mondiale,
dagli Usa alla Cina, dall'Europa, al nostro Paese. Tutto ciò comporterà che la
mano pubblica avrà il compito di aiutare la ripresa economica, attraverso una
politica di interventi di sostegno, di finanziamenti ai settori deboli, di
promozione degli investimenti e della ricerca".
Venti candeline per il
World Wide Web Il primo browser "apre" la Rete nel 1993.Gli
internauti oggi: oltre un miliardo
( da "Dire" del
13-03-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Per quanto riguarda i navigatori,
dalla sua nascita a oggi, sono passati da poche migliaia a più di un miliardo
(più di 200 milioni dei quali in Cina) secondo i dati di comScore del gennaio
scorso. E il 2% di questi sono italiani. 13 marzo 2009
( da "EUROPA ON-LINE" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Partita a tre per il
dominio in Asia Il ruolo cinese nel confronto Usa-Russia
MATTEO TACCONI Stagione nuova, tra Washington e Mosca, contraddistinta da
reciproche aperture e toni più miti. Lo scudo stellare, il nucleare iraniano,
l?Afghanistan e il disarmo: su queste problematiche, fino a ieri terreno di
aspre divergenze, si sono aperti spiragli di collaborazione. L?impressione è
che con Barack Obama e Dmitry Medvedev sulla plancia di comando, America e
Russia vogliano lasciarsi alle spalle le animosità che avevano connotato i
rapporti bilaterali al tempi di George W. Bush e Vladimir Putin (sempre che il
tempo di Putin sia terminato). Ma attenzione: distensione non significa affatto
azzeramento della competizione. La tregua tra Washington e Mosca, entrambe alle
prese con la crisi finanziaria, entrambe desiderose di una politica estera meno
conflittuale che garantisca loro di concentrarsi sul terreno domestico, è solo
temporanea. America e Russia, del resto, rimangono potenze e in quanto tali
hanno interessi da difendere o tutelare. Esempio: Hillary Clinton, nel corso
del vertice Nato che ha dato disco verde alla riapertura dei canali di cooperazione
tra l?Alleanza e la Russia, congelati dopo la guerra in Georgia, ha specificato
che nonostante la volontà di ripristinare relazioni proficue con il Cremlino,
gli Usa non rinunceranno a portare Georgia e Ucraina
dentro la Nato. Opzione, questa, che confligge con gli interessi dei russi,
mostratisi pronti a ricorrere ai mezzi dello smembramento territoriali e del
ricatto energetico per giustificare il fine: evitare che il club atlantico
piazzi la propria bandierina nel loro cortile di casa. Oriente, fronte
principale Quello dell?Europa orientale è un fronte importante della
competizione russo-americana, ma non il principale. Per gli esperti, il terreno
su cui Mosca e Washington misureranno più seriamente le rispettive ambizioni è
l?Asia centrale. Questa vasta regione, delimitata a ovest dal Caspio, a est
dalla Cina, a nord dalla Russia e a sud da Pakistan,
Afghanistan e Iran, si configura come un grande groviglio di interessi. In
ballo c?è il controllo del ricchissimo bacino energetico e delle pipeline che attraversano
questi territori. Ma non è solo questo. È che l?Asia centrale può svolgere due
funzioni geopolitiche di prim?ordine, fungendo da baluardo nei confronti
dell?avanzata della Cina e da avamposto per monitorare
? e fronteggiare ? le attività terroristiche lungo la dorsale
afghano-pachistana e le intemperanze degli ayatollah iraniani. Esercitare
influenza sui cinque ?stan? ? Kazahkstan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan
e Kirghizistan ? che compongono l?ossatura statuale della regione è pertanto di
vitale importanza. Bush e l?11 settembre Marginale negli anni ?
( da "Punto Informatico" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma - Si intitola
"I Nemici di Internet", ed è una sorta di guida ragionata ai luoghi
ed i modi della censura online. A stilarla, gli attivisti di Reporters Sans
Frontières (RSF), che descrivono un mondo sempre più minacciato dal
cybercontrollo. Nei paesi sotto dittatura e non solo. "Con il pretesto di
proteggere la morale, la sicurezza nazionale, la religione e le minoranze
etniche, e talvolta persino il potenziale spirituale culturale e scientifico
del paese, molti paesi ricorrono al filtraggio della rete per bloccarne parte
dei contenuti" denuncia RSF nell'introduzione al documento (disponibile
qui in versione integrale). E dopo questa prolusione generale, gli autori del
documento fanno nomi e cognomi dei cattivi, stilando una "Top12" dei
paesi meno virtuosi e dedicando ad ognuno una scheda sinottica, completa di
dati, riferimenti legislativi ed episodi notevoli in materia di censura
digitale. In cima alla lista si colloca la Cina. È qui che si trova la macchina di controllo più robusta e
capillare, con oltre 40000 funzionari pubblici pagati per monitorare le
comunicazioni online, quasi 50 persone in prigione per reati legati alla
cyber-espressione ed un Ministero dell'Informazione onnipresente. Ma
Vietnam e Siria, che con la Cina condividono il
"podio", non se la cavano male neppure loro. Nel paese mediorientale,
spiega RSF, il governo ha inibito l'accesso a una serie ampia di siti - tra cui
YouTube, Amazon e Facebook - ed ha imprigionato almeno cinque persone per "reati
di espressione" legati a quanto scritto online. In Vietnam, invece, le
autorità hanno creato una forza di cyber-polizia dedicata in modo esclusivo al
controllo su Internet, mentre il Ministro dell'Informazione ha così commentato
l'impiego dei mezzi di espressione individuale: "I blog sono spazi
dedicati alle notizie personali. Se un blogger li usa per le notizie pubbliche,
alla maniera degli organi di stampa, sta infrangendo la legge e sarà
punito". L'imprigionamento dei blogger e il restringimento del range di
siti raggiungibili non sono comunque le uniche strategie di limitazione della
libertà impiegate, denuncia ancora il report. Di recente, governi come quello
cinese hanno cominciato a "orientare" la discussione su blog e social
network con commenti comandati dall'alto (il cosiddetto astroturfing), mentre
altri hanno preso ad impiegare gruppi di hacker per colpire i nemici interni ed
esterni. Della lista dei "più cattivi" fanno parte, oltre ai paesi
già menzionati, anche Cuba, Egitto, Myanmar, Iran, Corea del Nord, Arabia
Saudita, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan. Nel complesso, spiega RSF, sono
oltre 70 le persone in prigione per "reati di espressione" commessi
in rete. Dopo aver completato la disamina sui dodici least wanted, poi, il report
esamina la situazione dei paesi ritenuti "a rischio". E qui arrivano
altre sorprese. Perché in questo secondo gruppo si trovano tra gli altri anche
due paesi - la Corea del Sud e l'Australia - che si potrebbero ritenere delle
democrazie compiute. Ed invece, argomenta RSF, anche qui le autorità hanno
introdotto delle misure legislative che potrebbero attentare alla libertà di
espressione online. La cronaca degli ultimi anni ha visto un aumento costante
dei tentativi di controllo e censura governativa nei confronti di Internet, in
moltissime parti del mondo. Alcuni paesi, come ad esempio la Cina,
sono arrivati a difendere pubblicamente l'esigenza di censurare la
comunicazione online, e si sono verificati talvolta effetti perversi come
l'autocensura da parte degli stessi cittadini della rete. Giovanni Arata
( da "Giornale di Brescia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 13/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:estero Obama al ministro degli Esteri
cinese: «Più collaborazione Cina-Usa» WASHINGTONIl presidente americano Barack Obama ha ricevuto il
ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi (nella foto) concordando sulla
necessità di «cooperare strettamente» per affrontare la crisi economica globale
e di «rafforzare il dialogo in campo militare» per evitare il ripetersi di
incidenti navali come quello di domenica scorsa. Obama e Yang hanno
discusso un'ampia agenda di temi: la crisi finanziaria internazionale, la Corea
del Nord, l'Afghanistan e il Pakistan, la situazione nel Sudan. È stato sottolineato
che Stati Uniti e Cina «devono lavorare in stretto
contatto e con urgenza» per stabilizzare l'economia mondiale «stimolando la
domanda sul fronte interno e internazionale» e «riattivando il flusso del
credito sui mercati». Nel primo incontro tra Obama ed un esponente cinese è
stato sottolineato da entrambe le parti «il desiderio di rafforzare la
cooperazione e di costruire relazioni positive e costruttive» tra i due Paesi.
Durante l'incontro è stato discusso l'incidente navale avvenuto domenica nel
Mare della Cina dove 5 unità di Pechino hanno
circondato una nave oceanografica americana che stava seguendo i movimenti dei
sottomarini del Governo di Pechino. Il presidente Usa
ha sottolineato «l'importanza di aumentare il livello e la frequenza del dialogo
militare tra i due Paesi per evitare in futuro incidenti del genere». Obama ha,
poi, sottolineato che la promozione dei diritti umani «è un aspetto essenziale
delle politica estera» americana e per questo ha espresso la «speranza» che «vi
siano progressi nel dialogo tra il Governo cinese e i rappresentanti del Dalai
Lama». La visita di Yang ha avuto anche lo scopo di preparare il primo incontro
faccia a faccia tra Obama ed il leader cinese Hu Jintao previsto ai primi di
aprile a Londra al G20.
( da "Cittadino, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Buon cibo e affari
non vanno d'accordo Le imprese multinazionali che dominano il mercato
alimentare mondiale sono più o meno una dozzina. Sono Barilla, Coca Cola,
Ferrero, Pepsi, Danone, Kraft, Masterfoods, McDonald's, Nestlé, Procter &
Gamble, Unilever, Heinz. Queste imprese hanno già singolarmente una potenza economica
enorme, ma prese nel loro insieme costituiscono un sistema di potere veramente
impressionante. Nelle più diverse aree del mondo esse operano in modo tale da
riuscire a modificare profondamente le strutture socio-economiche dei Paesi in
cui gettano le loro basi produttive, commerciali e pubblicitarie. Sono quindi
messi in gioco alcuni dei rapporti più consolidati dei cittadini con le
strutture produttive del loro Paese. Se gli aspetti più visibili dell'attività
delle multinazionali alimentari sono quelli commerciali e finanziari, più
insidiosi nel medio e nel lungo periodo sono gli aspetti che coinvolgono la
salute fisica e mentale, nonché l'integrità etica dei cittadini. In estrema
sintesi: l'obesità è una delle più serie minacce alla salute fisica dei cittadini
di molti Paesi del mondo, mentre il carattere epidemico dei disturbi
dell'alimentazione non può non essere ricondotto in buona parte all'enorme
pressione dei canoni pubblicitari di bellezza, benessere, successo. Il cibo è
quasi sempre ridotto integralmente a merce, con tutte e solo le connotazioni
delle merci. Anche se è molto raro che qualcosa acquistato al supermercato
possa avere per l'acquirente un carattere sacrale, vi è una specie di
compensazione affidata agli effetti della pubblicità e dell'imitazione: tutti i
cibi pronti, le varie bibite, le pizze surgelate, gli innumerevoli yogurt, gli
immensi scaffali sono comunque carichi di attese e di simboli - oltre che di
additivi alimentari. Dobbiamo chiederci, allora, che
impatto ha avuto la globalizzazione su questo assetto tradizionale, in quanto,
ormai, il problema della giustizia distributiva è sia statale che globale e
configura la dimensione essenziale dello stesso diritto alla sussistenza, in
un'ottica di più equa ripartizione, di più diffusa solidarietà, di più
razionale utilizzo delle risorse naturali. La conseguenza più immediata
è che la salute, invece che affermarsi sempre maggiormente come diritto
fondamentale della persona, si è trasformata in bene di consumo, servizio,
merce; tanto è vero che le politiche della salute sono decise principalmente
dall'Organizzazione Internazionale del Commercio ed oggetto di trattative tra
governi ed imprese multinazionali. E l'alimentazione? Anche il cibo ha seguito
la stessa sorte. Un famoso sociologo, Raj Patel, spiega in un suo libro molto
di moda, Stuffed & Straved (rimpinzati ed affamati), uscito in Italia da
Feltrinelli con il titolo I padroni del cibo, che per ogni dollaro speso per
promuovere alimenti naturali se ne spendono 500 per pubblicizzare lo "junk
food", ossia il cibo di bassissima qualità. Al cibo sono legate
tradizioni, sapori e odori che fanno parte dell'identità e della stessa
geografia di un popolo, assimilati dalla nascita, spesso inconsciamente, da
quanti ne fanno parte, e che sono destinati a riconoscersi, rinnegando di colpo
una cultura alimentare più attenta alla chimica che alla qualità, in un guizzo
di profumo che si sprigiona da una pentola messa sul fuoco. Sta di fatto che
l'inquietante realtà degli obesi dei paesi ricchi e degli affamati del terzo
mondo ci avverte come il maggior benessere non abbia certo saputo produrre un
approccio corretto con il cibo. Si è verificata una generale corsa
all'uniformità di un cibo facile da trovare, scelto per suggestione
pubblicitaria, prodotto in zone anonime e che nulla ha a che fare con la storia
di un territorio. La globalizzazione poi intende regolare su scala mondiale la
disponibilità di cibo con le leggi del libero mercato, acuendo le dispendiose
contraddizioni che caratterizzano il nostro tempo. Non a caso, il predominio
mondiale nel settore alimentare appartiene ad un paese che non ha una
tradizione gastronomica propria e che, in genere, considera un'assurdità
sprecare il tempo a tavola, nutrendosi nei fast food di alimenti di scarsa qualità,
magari serviti addirittura in automobile. Un paese dove quattro multinazionali
dell'alimentazione controllano il 50% del mercato alimentare e dove gli obesi
aumentano in maniera vertiginosa. Il cibo, invece, almeno per noi italiani, è
identità, è cultura; è sapore del vivere. Il gusto non è né una cosa da ricchi,
né una cosa da poveri, non è né di destra, né di sinistra; c'è o non c'è.
Esiste fin dalla nascita e resiste fino alla morte. È la sola cosa che noi,
fortunati cittadini di un paese industrializzato, utilizziamo almeno tre volte
al giorno, tutti i giorni, la sola a farci immediatamente percepire i connotati
decisivi della nostra origine.
( da "Cittadino, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Le attività
italiane chiudono i battenti e gli stranieri hanno soldi per investire» n «I
negozi italiani chiudono, schiacciati dalla crisi, e solo cinesi e altri
stranieri hanno i soldi per investire». Un segnale critico, rispetto alla nuova
tendenza che si sta radicando sul territorio, si alza dall'Ascom di Melegnano,
il cui presidente, Aniello Santaniello, chiede al comune di San Giuliano di
«non concedere più nuove licenze all'interno del centro urbano del territorio,
al fine di non danneggiare ulteriormente le attività esistenti, molte delle
quali non riescono più ad andare avanti, come dimostrano le imminenti serrate
di altre due attività di via Milano». Ma dall'altra parte, riguardo
gli investimenti concentrati in questo tratto di hinterland da parte di
stranieri, il sindaco Marco Toni, ricorda: «Sono le leggi del mercato e gli
effetti della globalizzazione, che hanno dato impulso a un fenomeno
generalizzato, che non riguarda certo solo il nostro territorio. Basta volgere
lo sguardo verso Milano per rendersi conto che si tratta di una tendenza in
crescita»
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Negli Usa è vero sport La storia Da Villafranca a Roma per la fine
del Sei Nazioni Praticato da oltre un milione di ragazze Le
"cheerleaders" arruolate nel rugby CLAUDIA CANEGALLO VILLAFRANCA
«Cheerleading» è uno sport che combina coreografie composte da elementi di ginnastica
e danza, per incoraggiare le squadre durante competizioni sportive o partite.
Con oltre 1 milione e mezzo di praticanti, il Cheerleading è lo sport più
diffuso negli Stati Uniti. In Italia non è mai decollato, a parte qualche caso
sporadico. Gruppi di cheerleaders sono attivi anche in Australia, Cina, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Paesi Bassi, Nuova
Zelanda, Svezia e Regno Unito. Il sostegno del rugby francese parte da
Villafranca e porta i nomi di Giorgia, Sara, Chiara, Daniela, Debora, Francesca
ed Erica. Certo non si tratta di ruvidi "piloni" o di
"placcatori" implacabili, ma quanto a tifo, sostegno e
allenamento non le batte nessuno. Le «Cheerleaders» di Villafranca, sono state
invitate dalla Federazione Cheerleaders Italia di Torino, per unirsi allo
spettacolo di apertura della finale del "Sei Nazioni" di rugby, che
il 21 marzo allo Stadio Flaminio di Roma vedrà contrapposti proprio i francesi
agli azzurri della palla ovale. «Per noi è un'occasione bellissima - racconta
la presidente e fondatrice del gruppo, Silvia Stabile Venturini - Abbiamo già
partecipato alle cerimonie di apertura della Nazionale cantanti e ad altre
importanti manifestazioni della provincia. Ma questa è la prima volta che siamo
chiamati ad una trasferta di questo livello». L'esibizione delle sette ragazze
di Villafranca e del gruppo torinese andrà in onda in diretta su Sky, che
trasmetterà tutta la partita, a partire dalle 14.15. Per distinguere le ragazze
astigiane, basterà cercare i colori della Francia: la divisa della società
"ProVillafranca", a cui appartengono, sono infatti le stesse della
Francia: rosso, bianco e blu. «Partiremo la sera prima - spiega la presidente
del gruppo - Sabato mattina le ragazze saranno impegnate nelle prove sul campo
del Flaminio, e poi alle 14.15 inizieranno la loro esibizione». Musica coinvolgente,
costumi e ponpon coloratissimi e tanta energia: sono questi gli ingredienti che
fanno delle "Cheerleaders" una "portata" irrinunciabile
negli sport più amati dagli americani. Gli stessi elementi atletici e di
entusiasmo fanno parte dell'esperienza del gruppo di Villafranca, nato cinque
anni fa dall'idea di qualche mamma, che seguiva a bordo campo con figlie
annoiate, le partite di calcio dei ragazzini. "A Villafranca mancava uno
sport per le ragazze - racconta Silvia Stabile - C'erano il calcio e la
pallavolo, ma le sorelle dei giocatori erano sempre trascinate alle partite
della domenica, senza avere una loro attività. E così a noi mamme è venuta
l'idea". Detto fatto, si è cercata un'insegnante. La prima a rispondere
alla chiamata è stata Giorgia Francescon, che all'epoca aveva poco più di 18
anni, ma già tanta esperienza come ginnasta professionista e atleta nella
nazionale italiana di Ginnastica artistica. Oggi si è affiancata anche un'altra
insegnante, Sara Bianco, 22 anni: le due istruttrici saranno al Flaminio sabato
21 marzo insieme alle 5 allieve più grandi della squadra, Chiara Venturini, 15
anni, Daniela Spanò, 12, Debora Mascaro, 13, Francesca Altavilla, 13 ed Erica
Morando, 13. La squadra di cheerleaders di Villafranca è composta a una trentina
di ragazze e bambine, di età compresa fra i 4 e i 15 anni. "Cerchiamo
nuove iscritte - spiega Silvia Stabile - Ci piacerebbe fondare un gruppo anche
ad Asti, per seguire le squadre sportive della provincia. Se qualche società è
interessata, può contattarci". Il numero a cui rivolgersi è 338/6025277.
L'effetto è assicurato: da quando in campo entrano anche le cheerleaders, le
partite in casa delle squadre di Villafranca sono seguite da un pubblico
entusiasta e sempre più coinvolto. Per convincersi, basterà guardare lo
spettacolo del Flaminio sabato prossimo.
( da "Gazzetta di Modena,La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Protezione
civile, un corso per volontari La Protezione civile modenese cerca 70 nuovi
volontari; a loro è dedicato un corso di formazione che prenderà il via il 23
marzo a Modena. In questi giorni le associazioni aderenti alla Consulta del stanno
concludendo la raccolta delle iscrizioni che proseguono fino a lunedì 16 marzo. Tutte le informazioni disponibili
nel sito della Consulta (www.cpvpc.it). Il corso - che consiste in cinque
lezioni teoriche e due pratiche che si svolgeranno dal 23 marzo - fa parte di
un programma di iniziative per il 2009 decise nei giorni scorsi dalla Provincia
di Modena. Nel programma sono previste, da marzo a maggio, una serie di visite
guidate delle scuole al Centro unificato della Protezione civile di Marzaglia.
In ottobre si svolgerà una convention della Protezione civile modenese per fare
il punto della situazione con incontri pubblici ed esercitazioni, mentre in
autunno sono previsti altri due corsi: il primo per formare 20 capisquadra, il
secondo a Pavullo dedicato a 60 nuovi volontari.
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CONFERENZE
ALL'UNIONE INDUSTRIALE Capire l'attuale crisi globale e cercare il modo di
uscirne Con la conferenza su «I mercati occidentali. La crisi dagli Usa all'Europa», tenuta da Luca Paolazzi, Direttore Centro
Studi Confindustria, prosegue lunedì 16 marzo alle ore 18, al Centro Congressi
dell'Unione Industriale di via Fanti 17, il ciclo di incontri «Capire l'attuale
crisi globale», organizzato dall'Agorà in collaborazione con l'Università e il
Politecnico di Torino con lo scopo di aiutare a favorire la comprensione delle
origini e delle dinamiche di una crisi destinata a rimanere uno spartiacque
nella storia recente. Seguiranno lunedì 23 marzo, sempre alle
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
IL DILEMMA
DELL'APPARTENENZA Aggregazioni, conflitti e barbarie Svelato il lato oscuro
dell'identità ELISABETTA FEA «Il lato oscuro dell'identità» è il titolo del
seminario che si tiene giovedì 19 alle 16,30 nel Dipartimento di studi politici
(via Giolitti 33, sala conferenze). L'iniziativa fa parte del ciclo di incontri
«Oltre la siepe». Marco Aime (Università di Genova) e Francesco Tuccari (Ateneo
torinese) analizzeranno il dilemma dell'appartenenza, fra
guerre civili e scenari di scontro delle civiltà e il concetto di recupero
dell'identità come antidoto alla globalizzazione. L'identità, ancorata a
criteri religiosi, etnici, e linguistici, si è trasformata, infatti, in una
sorta di jolly che (rimarcando la distinzione tra amico e nemico) ha creato
aggregazione, da una parte e conflitti e barbarie dall'altra. Per
ulteriori informazioni: 011/670.41.01.
( da "Stampa, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Un calmiere mondiale
sui salari dei banchieri [FIRMA]STEFANO LEPRI INVIATO A LONDRA Sono davvero
tempi nuovi, se delle paghe troppo laute dei banchieri si occupa un organismo
internazionale. Il Forum per la stabilità finanziaria (Fsf) presieduto da Mario
Draghi abbozzerà domani ai ministri del G-20 un quadro di regole per «pratiche
di sana remunerazione nel settore finanziario» che poi verranno precisate entro
qualche settimana. Lo scopo principale è di evitare che, come è successo fino a
ieri, un banchiere tanto più guadagni quanto più si comporta sconsideratamente.
Saranno regole mondiali. A Draghi pare «esagerato» che il Financial Times lo
abbia collocato tra le 50 persone che salveranno l'economia mondiale; tuttavia
è chiaro che il Fsf da lui guidato cresce molto di importanza, e diverrà un
organismo cruciale - accanto al Fondo monetario e alla Banca dei Regolamenti
internazionali - per governare la finanza globalizzata nel
dopo-crisi. Insieme con il Fmi, anzi avrà un compito delicatissimo: decidere
quando va suonato il campanello d'allarme per una crisi nuova. Finora il Fsf
era formato da 12 paesi - i 7 grandi più Svizzera, Olanda, Hong Kong, Singapore
e Australia - ora raddoppierà a 24, con Cina, India, Russia, Spagna,
Brasile, Corea del Sud, Sud Africa, Turchia, Messico, Indonesia, Argentina,
Arabia Saudita, anzi 25 con la Commissione europea. Il suo compito, spiega
Draghi, sarà di delineare le nuove regole perché nella finanza non si ripetano
disastri come quello che stiamo vivendo; «spetterà ovviamente alle autorità
nazionali di metterle in pratica, e al Fondo monetario di controllare che siano
messe in pratica». Uno dei compiti del Fsf sarà di istruire per la parte
finanziaria i vertici del G-
( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La nuova Africa
delle sfere d'influenza --> Venerdì 13 Marzo 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail
print Il rapimento in Darfur dei tre volontari di Medici senza frontiere, tra i
quali l'italiano Mauro D'Ascanio, non è certo privo di precedenti. Analoga
sorte è toccata, per restare solo agli ultimi tempi, a due tecnici petroliferi
(ottobre 2007), a quattro operai indiani (maggio 2008), a 11 turisti (cinque in
quel caso gli italiani) e otto guide egiziane (settembre 2008) e a tre
ingegneri e sei operai cinesi (ottobre 2008). In tre dei casi citati il vero
obiettivo dei sequestri era il petrolio e l'attività delle compagnie straniere,
in primo luogo cinesi, che di fatto contribuiscono a tenere in vita il regime
sanguinario del dittatore Omar Hasan al Bashir. Quindi si trattava di colpi
mirati, in cui l'eventuale riscatto diventava quasi una specie di beneficio
collaterale rispetto all'interesse politico e che non a caso furono attribuiti
all'opposizione armata. In questo quadro, che senso potrebbe avere, per la
resistenza al regime di Bashir, attaccare gli uomini e le donne di
un'organizzazione umanitaria che opera in Darfur dal 2003, assiste in modo
disinteressato oltre 500 mila persone attraverso un centinaio di volontari stranieri
e 1.625 operatori locali ed era stata di recente colpita, insieme con altre 12
Ong, da un provvedimento di espulsione perché sospettata di aver fornito alla
Corte penale internazionale parte delle testimonianze poi servite a
giustificare il mandato d'arresto contro Bashir? Pare impossibile, però, che il
sequestro dei medici di MsF non sia collegato, in un modo o nell'altro, al
nuovo clima internazionale creato dal provvedimento della Corte dell'Aja. Le
organizzazioni umanitarie sono state spogliate della tradizionale «neutralità»
e trascinate da Bashir nella mischia politica, quindi trasformate in potenziali
bersagli. Per i movimenti armati della resistenza, che potrebbero così
sfruttare la visibilità dei volontari stranieri per accrescere l'impatto delle
proprie azioni a danno del regime e della sua residua credibilità. Ma anche per
il regime, che tra espulsioni e rapimenti (MsF ha ritirato dal Darfur tutti i
collaboratori non sudanesi) potrebbe riuscire a chiudere uno dei pochi canali
attraverso cui il mondo riesce ancora a sapere e capire quanto accade nella
regione. Iprossimi giorni, se non le prossime ore, e lo svolgersi degli eventi
ci faranno capire meglio il senso di quest'ultimo dramma e sveleranno la mano
che l'ha ordito. Ma se alziamo lo sguardo dalla preoccupazione per i rapiti,
dobbiamo riconoscere nel Darfur e nel suo popolo le vittime di una politica che
molti considerano morta e sepolta, che nessuno vuole veder rinascere ed è
invece viva e vegeta come non mai: la politica delle sfere d'influenza. In sei
anni, lo scontro tra esercito sudanese e milizie islamiche janjawid da un lato
e gruppi ribelli autonomisti dall'altro ha provocato più di 300 mila morti e
tre milioni di profughi. Ma è bastato che il petrolio del
Sudan diventasse un bene prezioso per la Cina (che ne
importa il 70% e per questo ha costruito a proprie spese un oleodotto lungo
( da "Nuova Sardegna, La" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 22 - Sassari
Con l'etichetta giusta sugli alimenti l'esportazione all'estero ci guadagna
SASSARI. «Etichettatura e presentazione degli alimenti come strumento di
marketing per il mercato nazionale ed estero». Questo il tema di un corso di
formazione organizzato dalla Camera di Commercio di Sassari per gli operatori
del settore agroalimentare, e svoltosi ieri a Sassari, nella sede dell'ente.
«La normativa sull'etichettatura è negli ultimi anni in continua evoluzione -
ha detto aprendo i lavori Laura Cementano, relatrice dell'incontro assieme a David
Grisley - e negli ultimi anni si è sempre più spostata verso obiettivi di
tutela del cliente». Per le aziende è quindi fondamentale conformarsi, e
l'iniziativa è stata l'occasione per fare il punto sugli aspetti più importanti
della commercializzazione dei prodotti sui mercati interni ed esteri,
illustrando i contenuti tecnico-normativi e le principali ricadute sull'attuale
modalità di etichettatura degli alimenti. Nel corso dell'incontro sono stati
inoltre presentati gli strumenti operativi realizzati dalla Camera di Commercio
di Sassari per supportare gli operatori del settore nella corretta
commercializzazione e promozione dei loro prodotti, ovvero il «vademecum per la
corretta etichettatura degli alimenti» e la schede export necessarie per la
commercializzazione di specifici prodotti alimentari sui principali mercati
esteri. L'iniziativa, rivolta come detto agli operatori del settore
agroalimentare, con particolare riferimento alle aree legali, marketing e
comunicazione, qualità, commerciale e vendite, della distribuzione,
associazioni di categoria, associazioni di tutela dei consumatori, personale
camerale, si è sviluppata in due parti. La mattina si è parlato di
etichettatura sul mercato nazionale, con il concetto di etichetta, i suoi
contenuti informativi, etichettatura nutrizionale e claims salutistici, Dop,
Igp, prodotti biologici e Ogm. Nel pomeriggio invece l'attenzione si è spostata
all'estero, con l'analisi del commercio dei prodotti
agroalimentari in campo internazionale e le prospettive future del settore, ed
un approfondimento sulle modalità di etichettatura dei prodotti tipici locali
per esportare nei principali paesi extra Ue come Usa, Canada,
Giappone, Cina, Svizzera, Russia e Australia. Fabio Fresu
( da "Riformista, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nomine fa un passo
indietro l'ex ambasciatore scelto come presidente del National Intelligence
Council Molla la spia scelta da Obama e accusa la «lobby d'Israele» Charles
Freeman. Ha rifiutato di essere il super-capo dei servizi americani, colui che
ha il potere di coordinare il lavoro delle 16 agenzie Usa.
Le motivazioni del suo "no" tirano in ballo l'influenza delle idee
dei gruppi israeliani sulle decisioni politiche statunitensi. È un'altra tegola
per Barack. di Maria Teresa Cometto New York. La "Lobby Israeliana"
torna a far discutere e dividere nella politica americana. A scatenare le
polemiche è stata la rinuncia dell'ex ambasciatore Charles Freeman alla
presidenza di National Intelligence Council, una carica delicatissima, il cui
compito principale è raccogliere e interpretare il lavoro delle 16 agenzie di
spionaggio e investigazione del governo Usa. «Le
tattiche della Lobby Israeliana raggiungono le profondità del disonore e
dell'indecenza e comprendono attacchi personali, citazioni sbagliate e
selettive, la volontaria distorsione della storia, la fabbricazione di falsità
e il completo disprezzo della verità», ha scritto Freeman nel comunicato con
cui ha spiegato il suo ritiro dall'incarico a cui lo aveva chiamato Barack
Obama. La nomina non aveva bisogno dell'approvazione del Senato, ma diversi
senatori avevano espresso le loro preoccupazioni sulla figura di Freeman.
L'abbandono di Freeman è una grave perdita per Obama e la dimostrazione che la
Lobby Israeliana esiste, è potente e riesce a manovrare la politica estera Usa contro gli stessi interessi americani, ha scritto ieri
l'editorialista David Broder sul Washington Post. Ma il suo collega Charle Lane
sulle colonne dello stesso quotidiano tirava un respiro di sollievo, sostenendo
che le analisi e posizioni di Freeman sul Medio Oriente e sulla Cina - al centro della controversia - non sono nemmeno
originali, oltre a non essere condivisibili. Mentre dal mondo arabo arrivano
due diverse letture dell'ennesimo dietrofront a cui è costretto Obama: è la
conferma che la sua politica estera è uguale a quella di Bush, ha commentato
Gulf news di Dubai; no, mostra come la Casa Bianca stia cercando seriamente di
distanziarsi da Israele, ma debba farlo con cauti tentativi, sostiene Nadia
Hijab dell'Institute for Palestine Studies a Washington. Freeman, 65 anni, è un
personaggio con un ricco bagaglio di esperienza diplomatica e allo stesso tempo
molto controverso. La sua prima importante missione fu nel 1972
come traduttore del presidente Nixon durante il suo storico viaggio in Cina. È stato ambasciatore Usa in Arabia
Saudita dal 1989 al 1992; nel '93-'94 è stato assistente al ministro della
Difesa sotto Clinton. Nel '97 è diventato presidente del Middle East Policy
Council (Mepc, ex American-Arab Affairs Council), "generosamente"
finanziato dal re saudita Abdullah bin Abdul Aziz, secondo quanto
dichiarato dallo stesso Freeman in un'intervista del 2006. Il Mepc ha
pubblicato due anni fa il saggio La Lobby Israeliana e la politica estera Usa dei due professori John Mearsheimer (Chicago) e Stephen
Walt (Harvard), dove si sostiene che questa lobby, composta soprattutto da
ebrei americani, ha piegato la Casa Bianca a fare gli interessi di Israele a
discapito della sicurezza dell'America. Nel settembre 2007 la campagna
elettorale di Obama aveva sconfessato il libro, la cui pubblicità online si
collegava al sito del candidato democratico. Perfettamente in sintonia con le
sue tesi invece è Freeman, che in un discorso al Washington Institute of Foreign
Affairs ha detto che «Israele non fa finta neppure più di cercare la pace con i
palestinesi, ma vuole solo reprimerli» e che la principale ragione per cui
l'America deve fronteggiare il terrorismo è «la brutale oppressione dei
palestinesi da parte dell'occupazione israeliana». Dopo l'11 settembre 2001,
Freeman aveva invitato l'America a farsi l'esame di coscienza per capire perché
i terroristi musulmani l'hanno presa di mira. Dal 2004 al 2006 è stato anche
consulente della maggior compagnia petrolifera statale cinese e ha espresso in
più occasioni la sua simpatia verso il regime comunista contro i dissidenti di
Tienanmen e del Tibet. Il punto di vista di Freeman sarebbe stato prezioso per
capire i nemici e i rischi dell'America, secondo Broder. Al contrario, secondo
Lane la sua visione è banalmente uguale a quella dei teorici delle
"cospirazioni" che popolano la blogosfera e i campus universitari
americani. In ogni caso, un nuovo buco è aperto nelle file degli uomini di
Obama. 13/03/2009
( da "Riformista, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Le notizie
Confindustria, cig vicina ai massimi del
( da "Manifesto, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
DIARIO DELLA CRISI
Monito Bce all'Italia Crollo tedesco Maurizio Galvani Il Bollettino mensile
della Bce è chiaro: nel 2010, 10 paesi su 16 dell'Unione europea sfonderanno il
tetto del 3% del rapporto deficit/Pil fissato a Maastricht. Irlanda, Grecia,
Spagna, Francia, Italia, Portogallo e Slovenia saranno le prime (già nel 2009)
a superare questa quota; seguiranno Belgio, Germania, Austria e Slovacchia.
L'Italia è uno dei paesi in crisi per il quale la Bce prevede un deficit sopra
il 3% sia per l'anno 2009 che 2010. I curatori del Bollettino trovano
l'occasione per rilanciare un avvertimento e dire che «i governi hanno già
impegnato importanti risorse a sostegno del sistema bancario». Azzardano che
«non c'è nessun margine per nuove misure di stimolo poichè queste azioni
nuocciono alla fiducia». Sul che fare, conta la dichiarazione fatta - ieri
stesso a Vienna dal presidente della banca centrale Jean-Claude Trichet -
secondo la quale «la Bce non ha deciso a priori che l'attuale livello dei tassi
sia al minimo». Tradotto potrebbe voler dire un ritocco ancora verso il basso
del costo del denaro bloccato all'1,5%. Mentre Trichet giura di non aver mai
usato la parola default (ovvero rischio di insolvenza per un singolo paese),
contestualmente, svela la sua contrarietà all'ipotesi di adottare degli
eurobond emessi dai singoli dicasteri del tesoro. Boccia il progetto che vuole
adottare il ministro Tremonti e la richiesta già avanzata, in Italia, da alcuni
istituti di credito per accedere a questi bond. L'Eeag (commissione di otto
economisti presso la Bce) chiede che la banca si faccia carico di
supervisionare i grandi gruppi bancari presenti in più paesi del Vecchio
Continente e avere quindi una comune normativa finanziaria. La richiesta è un
ulteriore vigilanza di fronte a un sistema che traballa. Il Bollettino infine
conferma che «il Pil nella zona dell'euro registrerà un calo compreso tra il
-3,2% e il -2,2% nel 2009 e fra -0,7% e più 0,7% nel 2010». Non accenna a
rallentare la richiesta di sussidi di disoccupazione in Usa.
Nella settimana che si è chiusa il 7 marzo le richiete sono state 654 mila
richieste, novemila in più rispetto alla settimana precedente con nuovo massimo
per le registrazioni continuative a 5.317.000, il massimo storico, cioè da
quando è iniziata la rilevazione nel 1967. Inoltre le imprese denunciano un
calo delle scorte superiore all'1,1% nel mese di gennaio. Non «sorridono»
nemmeno in Germania: il ministero dell'economia ha comunicato una caduta della
produzione industriale è del 7,5% rispetto a dicembre. Il dettaglio per settori
mostra una discesa della produzione nell'industria manifatturiera dell'8,4%, le
costruzioni sono calate del 7,8% e l'energia del 3,2%. Passando alla crisi
dell'auto, la Bmw, ha comunicato una discesa dell'89,5% dei propri utili. E La
Volvo, ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo con i sindacati con il
quale si congelano i salari con l'impegno di bloccare nuovi licenziamenti. I due colossi asiatici la Cina e il Giappone
manifestano significativi rallentamenti: il Pil nipponico nel IV trimestre del
( da "Manifesto, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
TRE MONDI PER UNA
REGIA MULTILIVELLO Risiko IMPERIALE Il ventunesimo secolo sarà multipolare e la
globalizzazione porterà a un governo mondiale condiviso tra Stati Uniti, Unione
europea e Cina. Un'intervista con Parag Khanna, autore del volume «I tre
imperi», considerato testo di riferimento dell'establishment legato a Barack
Obama Roberto Ciccarelli Parag Khanna, enfant prodige della scuola liberal
delle relazioni internazionali, è l'emblema peripatetico del mondo
post-Americano. Indiano di nascita, ha vissuto da bambino negli Emirati Arabi,
ha frequentato il liceo negli Stati Uniti e in Germania, infine il suggello di
una laurea alla Georgetown. Poi il salto nel pantheon delle fondazioni
democratiche, la «Brookings Institution», l'accesso alla «Commissione
Trilaterale» e al «World Economic Forum» di Davos dove, forse unico trentenne,
è stato invitato sette volte. Oggi Khanna è direttore del progetto di ricerca
Global Governance Initiative alla «New American Foundation». Le ragioni della
buona accoglienza del suo ultimo libro, Tre imperi. Nuovi equilibri globali nel
XXI secolo, (Fazi, pp. 609, euro 22,50), possono essere individuate nel profilo
melting pot dell'autore, che segnala la fine del cosiddetto «uomo atlantico»
(bianco, americano, protestante e anglo-sassone), e nell'analisi dell'attuale
multipolarismo, che ratifica la fine del sogno unipolare, ed imperiale,
americano portato avanti durante la presidenza di George W. Bush. Un libro che
sembra essere stato scritto appositamente per restituire un'immagine globale
alla nascente politica estera della nuova amministrazione Obama. Non a caso
Khanna è stato consulente per la politica estera durante la sua campagna
elettorale. Il lancio mediatico che ha accompagnato il libro è stato
caratterizzato da una tesi non occasionale. Tre imperi può essere
simbolicamente contrapposto al famigerato Scontro delle civiltà di Samuel
Huntington che rappresenta, nel profilo intellettuale e nell'argomentazione, il
risvolto oppositivo di Khanna. Il primo era conservatore in politica e un
realista nelle relazioni internazionali. Il secondo è un progressista e fautore
di un multipolarismo ideale. Se Huntington era il fautore di una democrazia
limitata alle civiltà dominanti, e alle élites bianche, al contrario Khanna
promuove la «storia comparativa» tra le culture di Alfred Toynbee e considera
quella americana una democrazia multiculturale e multietnica. Con la crisi
(irreversibile?) del neo-liberismo conservatore, e della centralità ideologica
assegnata alla «razza bianca» e all'ambiente sociale come cause fondamentali
per lo sviluppo di una civiltà, oggi riemerge una diversa attenzione nei
confronti delle differenze e delle somiglianze tra le varie civiltà, senza per
questo rinunciare all'idea che, nella politica globale, sono i rapporti di
forza a dettare i tempi. Potrebbe essere questo il risultato dell'avanzata del
«secondo mondo» - il titolo originale del libro - principalmente della Cina:
non certo un pacifico «governo del mondo», né tanto meno una guerra globale tra
le civiltà, ma il consolidamento di una rete di relazioni interimperiali nelle
quali i «paesi emergenti» (la Russia, l'Iran, l'Egitto, l'Uzbekistan e India
che Khanna analizza da vero globe trotter) giocheranno un importante ruolo di
contro-bilanciamento delle potenze dominanti: Stati Uniti, Cina e Unione
Europea. Una ricetta riconoscibile nell'ambiente degli analisti democratici, il
più noto dei quali in Italia è Charles Kupchan che ha disegnato uno scenario
paragonabile ne La fine dell'età americana. Khanna riflette tuttavia su una
differenza significativa: rispetto all'epoca ascendente della globalizzazione,
è ormai difficile pensare che la democrazia sia «esportabile» solo attraverso
le virtù dell'economia di mercato. Senza considerare che il tentativo di
«esportarla» sulle canne dei fucili si è rivelato, se è possibile, ancora più
catastrofico. Il suo è un appello per un «governo responsabile delle
differenze», senza cedere agli interessi geopolitici. Interpellato su questo
punto, Khanna si è rivelato un realista: «Nel XXI secolo, geopolitica
e globalizzazione coesisteranno in maniera pericolosa. Continueranno a
procedere su binari opposti, ma restano due lati della stessa medaglia. La
globalizzazione è l'arma che gli imperi usano per perseguire i loro obiettivi
geopolitici. Lo ha fatto la globalizzazione americana, lo sta facendo quella
cinese. Se la geopolitica prevarrà sulla globalizzazione, il futuro sarà
molto complicato. Il loro rapporto resta tuttavia potenzialmente produttivo».
Per quali ragioni gli Stati Uniti sembrano avere perso la capacità di sfruttare
questa produttività? Gli Stati Uniti stanno sperimentando un relativo declino,
ma restano una superpotenza, anche dal punto di vista militare. Credo tuttavia
che il momento unipolare americano sia terminato almeno dagli anni Settanta ed
Ottanta del XX secolo. È uno dei risultati della Guerra fredda, insieme
all'apertura e alle riforme economiche della Cina, al consolidamento e
all'espansione dell'Unione Europea. Ciò ha portato ad un'eccezionale diffusione
del potere a livello mondiale. È questa la causa principale per cui gli Stati
Uniti stanno perdendo posizioni sul mercato geopolitico. Barack Obama ha però
confermato la sua intenzione di trasformare il XXI secolo in un nuovo «secolo
americano». A suo parere, in che modo riuscirà a realizzare questo progetto? Il
prossimo secolo apparterrà ad una pluralità di potenze. I popoli dell'anello
del Pacifico non stanno aspettando di trasformarlo in qualcosa a propria
immagine e somiglianza. Lo hanno già fatto! L'America dovrà rivitalizzarsi per
restare competitiva nelle condizioni attuali. Penso che Obama rimetterà al
passo questo paese, sia dal punto di vista interno, sia a livello
internazionale. Ciò non contribuirà a restaurare la sua egemonia, ma solo a
mantenere la sua attuale posizione come uno dei tre principali leader mondiali.
Questo significa che il nuovo «secolo americano» preferirà la diplomazia
all'arte della guerra? La geopolitica attuale è molto più complessa rispetto a
quella del XIX secolo. Esiste un livello allo stesso tempo locale e globale,
che io chiamo «secondo mondo» in cui sono presenti l'Europa dell'Est, l'Asia centrale
e quella dell'Est, il Medio Oriente che determineranno il destino della
competizione tra le tre superpotenze. L'arte della diplomazia non è mai
tramontata. Ma certo, in questo nuovo scenario, essa sarà molto importante per
garantire la stabilità in un mondo così complesso, multipolare e
multi-civilizzato, e per governare le ambizioni delle potenze emergenti. Gli
Stati Uniti dovrebbero garantire la protezione militare, l'Unione Europea un
certo benessere e la Cina un nuovo potere economico. La tripartizione imperiale
della politica globale da lei prospettata è l'auspicio di una divisione del
lavoro tra le potenze? Oppure è il nuovo schema della lotta per l'egemonia
mondiale? È una mia speranza che ciascuna delle superpotenze sia disponibile ad
accettare l'importanza e l'insostituibilità delle altre, e il fatto che nessuna
tra di esse potrà mai essere sconfitta. In questo modo, potrebbero concentrarsi
su una salutare divisione del lavoro e concentrarsi sulle sfide comuni che le
riguardano: il terrorismo, il cambiamento climatico, la crisi degli stati, la
povertà. Questo nuovo multilateralismo è più un problema di coordinamento tra
imperi regionali che un governo pacifico della politica globale? Entrambe le
cose. Alcune istituzioni multilaterali sono molto importanti, penso al Wto, ma
anche alle altre, sempre più marginali, come la Banca Mondiale. Quindi, quando
si tratterà di fare investimenti in Africa, ciò dovrà essere un problema comune
degli Stati Uniti, della Cina o dell'Unione Europea. Un modello preferibile a
quello attuale in cui nessuno si muove prima di avere consultato le Nazioni
Unite. È comprensibile che un paese in crisi come gli Stati Uniti invochi una
cooperazione responsabile. In che modo, e sino a quale punto, un antagonista
globale come la Cina collaborerà a questa impresa? Passata la crisi
finanziaria, tutto tornerà come prima? La Cina vuole essere un azionista
responsabile dell'ordine politico globale, non certo dell'ordine auspicato in
passato dagli Stati Uniti. Ciò pone dei problemi, anche perché esiste una
grande differenza tra ciò che gli Stati Uniti ritengono sia «responsabile» e
ciò che è «responsabile» agli occhi dei Cinesi o degli altri. Pensi solo, ad
esempio, ai problemi sollevati dalle sanzioni economiche contro la Siria, l'Iran,
Cuba e la Corea del Nord. È un tema sul quale nessuno dei due contendenti
«imperiali» è d'accordo. La sua tesi sull'Unione Europea, che in questa crisi
si presenta più divisa che mai, sorprenderà molti europei. Non pensa di essere
troppo ottimista nel considerarla un attore globale? Resto dell'idea che
l'Europa sia un influente attore economico globale, oltre che un importante
attore diplomatico. In tutta l'America Latina, l'Africa e l'Asia si fanno
grandi sforzi per copiarne il modello. Questo è molto importante. In questa
ottica, l'allargamento verso Est dell'Unione Europea rappresenta uno sviluppo
positivo della sua vicenda perché aiuta a consolidare i suoi confini ad Est e
ad Ovest, accresce l'influenza sulla Russia e rafforza la prossimità con il Medio
Oriente. Al di là delle difficoltà attuali, i «nuovi» membri dell'Unione
porteranno un'attitudine positiva rispetto all'impegno internazionale e questo
sarà salutare anche per i paesi della «vecchia» Europa.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-03-13 - pag: 11 autore: Stati Uniti. Washington
spinge sulla cooperazione economica e militare, ma chiede il dialogo con Lhasa
Obama alla Cina: diritti da tutelare Tibet al centro
dell'incontro con il ministro degli Esteri di Pechino Eliana Di Caro «I diritti
umani sono essenziali » nella politica estera degli Stati Uniti, che si
augurano «progressi nel dialogo tra il Governo cinese e i rappresentanti del
Dalai Lama». Il presidente americano Barack Obama lo ha ribadito ieri al
ministro degli Esteri di Pechino Jang Jiechi in un lungo incontro alla Casa
Bianca, dal quale è emersa la volontà di costruire «rapporti positivi e
costruttivi » tra i due Paesi. Nel colloquio sono stati affrontati diversi
temi, dalla crisi economico-finanziaria ai dossier nordcoreano e afghano fino
all'emergenza in Darfur, ma si è parlato anche delle relazioni spesso non
semplici tra Washington e Pechino. Obama ha sottolineato la necessità di
«rafforzare il dialogo militare » per evitare incidenti simili a quello che si
è verificato martedì scorso nel Mar cinese meridionale, quando cinque imbarcazioni
cinesi hanno accerchiato la nave americana Impeccable ostacolandone le manovre.
Un episodio cui era seguito un duro botta e risposta tra i due Governi e che
rischia di avere degli strascichi: il Pentagono ha annunciato che le unità di
sorveglianza della Marina scorteranno le navi quando opereranno in quelle
acque. Una stretta cooperazione, hanno concordato Obama e Jiechi, va perseguita
anche sul fronte economico: le «due economie più importanti del mondo » devono
lavorare «a stretto contatto e con urgenza per stabilizzare l'economia
mondiale, stimolando la domanda e riattivando il flusso di credito sui
mercati». L'incontro è arrivato all'indomani di giorni non facili per i
rapporti sino-americani. Nelle ultime tre settimane si sono susseguiti episodi
che hanno provocato imbarazzo o netta contrapposizione tra i due Paesi. Il più
eclatante è stato appunto quello dell'incidente nel Mar cinese, con la Casa
Bianca che ha reagito con proteste formali, definendo l'accaduto «il più grave
incidente diplomatico dal 2001 », e il Governo di Wen che ha replicato con
altrettanta durezza, contestando la violazione delle leggi internazionali.
Pochi giorni prima era stata la volta del capitolo diritti umani. Hillary
Clinton (al fianco di Obama, ieri, nell'Ufficio Ovale), nella sua visita in Cina il 20 febbraio aveva esplicitamente ridimensionato la
questione, dichiarando che «il dibattito sui diritti umani non può
compromettere il dialogo tra Pechino e Washington». Una settimana dopo, però,
il Rapporto annuale sul tema diffuso dal Dipartimento di Stato Usa ha suscitato imbarazzo: il Governo del gigante asiatico
è stato accusato di pesanti violazioni, dalla repressione delle minoranze
etniche alla detenzione dei dissidenti politici, fino alla mancata libertà di
stampa. La risposta secca di Pechino non si è fatta attendere: gli Stati Uniti
devono smetterla di interferire nelle vicende cinesi, e pensare piuttosto ai
loro problemi, in materia di diritti umani. Ieri Obama ha puntualizzato in
maniera definitiva la posizione americana, esprimendo ad esempio «profonda
preoccupazione » per la situazione umanitaria in Darfur e per la decisione del
Governo di Khartoum di espellere le maggiori organizzazioni non governative che
hanno provveduto a prestare assistenza alla popolazione. Quanto al Tibet, come
si diceva chiamato in causa dallo stesso presidente americano, proprio l'altro
ieri la Camera dei deputati statunitense aveva approvato una risoluzione a
sostegno della regione, nel 50esimo anniversario della rivoluzione contro la
presenza cinese. Nel testo viene chiesto di «riconoscere la disperazione del
popolo tibetano» e di fare «uno sforzo multilaterale per arrivare a una
soluzione duratura e pacifica». Pechino non ha fatto passare sotto silenzio
l'iniziativa. Il portavoce del ministro degli Esteri Ma Zhaoxu ha annuncia-to
una protesta formale, lamentando «il profondo malcontento
del Governo e del popolo della Cina». E lo stesso Jiechi, prima
dell'incontro alla Casa Bianca, in un discorso pronunciato al Center for
Strategic and International Studies ha dichiarato che «il Tibet è parte
inalienabile della Cina» e che «le questioni tibetane sono esclusivamente questioni
interne cinesi». eliana.dicaro@ilsole24ore.com SEGNALI CONTRASTANTI Ma
Yang chiede agli Usa di non interferire E dopo gli
incidenti navali il Pentagono annuncia la scorta di cacciatorpedinieri Michelle
a Fort Bragg. La First Lady ha visitato ieri la scuola per i figli dei militari
nella base del North Carolina REUTERS
( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 13 - Pordenone La Protezione civile si riunisce a Grizzo MONTEREALE
MONTEREALE. Appuntamento con la Protezione civile lunedì, alle 20.30, nella
sala del centro Giordano Giacomello a Grizzo di Montereale. L'iniziativa,
organizzata dal circolo Vincenzo Borghese del volontariato dell'anziano e
introdotta dal presidente Giovanni Cardellini, vedrà le relazioni
dell'assessore comunale Rino De Biasio e del responsabile della Pc di
Montereale, Mario De Biasio. La conferenza di Grizzo precede due visite guidate
alla sede della Protezione civile di Montereale e al centro operativo regionale
di Palmanova. Si può definire costante il dialogo degli addetti alla protezione
civile con i monterealini. Il comune, che ha 4.696 abitanti, conta infatti su
cinquanta volontari, pronti a intervenire in caso di calamità o emergenze.
Tutti addestrati per cercare dispersi, soprattutto in montagna, spegnere
incendi e attuare interventi urgenti, hanno già dato prova di capacità e
spirito di iniziativa. L'associazione dei volontari monterealini, nata a metà
degli anni Ottanta come squadra antincendio, dal 1992 fa parte del dipartimento
nazionale della Protezione civile. La sede di Montereale, in via Ponte Giulio,
vanta anche la dotazione di due pick-up e un furgone Iveco. (s.c.)
( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 8 - Gorizia Protezione civile, dura replica al Wwf sui lavori nel
bosco GRADO GRADO. Dopo il tifone di agosto, a Grado arriva il
"tornado" di marzo. Una bufera scatenata dai volontari della
Protezione civile isolana, che si ribellano alle esternazioni del Wwf sui
lavori in corso all'interno del bosco compreso tra Grado Pineta e il campeggio
di Punta Spin, tra la strada provinciale 19 e il mare, definiti
«devastanti». «Con nostro rammarico l'8 marzo 2009 veniamo a conoscenza di una
nota pubblica del Wwf - sottolinea il coordinatore della Protezione civile di
Grado, Giuliano Felluga -. Wwf informato dell'appuntamento-incontro fissato per
il 10 marzo e programmato dalle istituzioni al fine di illustrare il progetto
concernente i lavori in loco. A questo punto ci chiediamo: dov'era il Wwf in
tutti questi anni quando i volontari pulivano il sottobosco?». Proseguendo, il
coordinatore della squadra locale, Giuliano Felluga, si chiede «come mai in
tutti questi mesi, o meglio anni, il Wwf non si è mai presentato nelle giornate
ecologiche programmate per la pulizia del bosco, forse perché a Grado non ha
volontari?». «Ci hanno accusato per la presunta insussistenza del pericolo
d'incendio nel bosco: per caso, erano assieme a noi nel luglio 2007 quando ha
preso fuoco? Ci hanno accusato per la sporcizia lungo l'argine: erano presenti
nel maggio 2008 quando gli scout e i volontari di Protezione civile si sono
occupati della pulizia?». Come un fiume in piena, Felluga va avanti ricordando
che dal
( da "Unita, L'" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
La censura corre sulla rete Nella lista nera non solo la Cina UMBERTO DE GIOVANNANGELI Sono i «nemici di Internet». Nemici di
una libertà di espressione che rompe le barriere censorie di una stampa
irreggimentata. Nemici potenti. A denunciarli, in un rapporto inquietante
quanto documentato, è «Reporter Senza Frontiere», (Rsf), organizzazione per la
difesa della libertà di stampa nel mondo, Rsf ha compilato un elenco di
Paesi «nemici di Internet» tra cui figurano Cina,
Cuba, Egitto e Iran. In un rapporto appena pubblicato - a supporto della sua
nuova campagna contro la censura su Internet, , Rsf osserva che invece di
essere un veicolo di libertà, nei paesi «incriminati» il web è assimilabile a
una grande rete aziendale «intranet» sottoposta a mille limitazioni. E gli
internauti che riescono ad aggirarle se scoperti rischiano il carcere. L'ELENCO
DEI CATTIVI Nell'elenco dei «cattivi» Rsf inserisce 12 Paesi: Arabia Saudita,
Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran.
Siria, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. Altri dieci Paesi, tra cui
Australia e Corea del Sud, sono stati invece dichiarati «sotto osservazione»
per avere adottato misure che Rsf definisce «inquietanti». Secondo
l'organizzazione, il record di «ciber-dissidenti» in carcere è detenuto dalla Cina con 49; seguono il Vietnam con 7 e l'Iran con
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Provincia di
Oristano Pagina 4019 Ales Inglese, al via i corsi per gli adulti Ales -->
Anche ad Ales gli adulti torneranno sui banchi di scuola. Lo
faranno per imparare una lingua diventata fondamentale nell'era della
globalizzazione e della comunicazione multimediale. Sarà la scuola media del
paese del Monte Arci col sostegno dell'amministrazione regionale ad organizzare
dei corsi di inglese gratuiti che si svolgeranno nella sede alerese
dell'istituto scolastico. Le lezioni avranno la durata complessiva di
ottanta ore ed ogni classe avrà un massimo di sedici alunni. La frequenza al
corso è obbligatoria per ricevere un attestato finale. Ma gli interessati alle
lezioni gratuite d'inglese dovranno anche sostenere un test di ingresso che
dimostrerà il livello di conoscenza della lingua già posseduto dagli adulti.
L'esperienza ha già riscosso un ottimo successo nell'istituto superiore di
Mogoro, dove hanno partecipato ai corsi d'inglese mamme ma anche dirigenti di
aziende locali. La stessa opportunità adesso viene offerta anche agli adulti di
Ales. Le iscrizioni al corso vanno presentate entro domenica 15. Per qualsiasi
informazione ci si può rivolgere alla scuola media statale ?Dante Alighieri? in
via Amsicora (telefono 0783/91601). ( an. pin. )
( da "Corriere della Sera" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-13 num: - pag: 17 categoria:
REDAZIONALE Appello Reporter senza Frontiere scrive ai giganti del web «Pechino
censura Internet, Google e Microsoft complici» Proibite, sparite, vietate tra
le 400 e le 500 parole chiave. Censurate. Sono legate, in un modo o nell'altro,
agli avvenimenti di piazza Tienanmen. Se vengono inserite in un motore di
ricerca di Google o Microsoft in Cina, è come se non
fossero mai state digitate sulla tastiera del pc. La censura corre ancora sulla
rete e la tecnologia le dà una mano. Chiamati in causa per le loro
responsabilità, questa volta, però, non sono solo governi che usano le maniere
forti per mantenere il controllo sulla circolazione delle notizie. Adesso il
dito viene puntato anche sui giganti della rete Google, Yahoo e Microsoft. La
loro colpa: essersi fatti lusingare dalle pressioni del mercato web più grande
del mondo, quello cinese. Così, Reporter senza Frontiere
(Rsf) e Amnesty international Usa hanno scritto una lettera ai
direttori generali dei tre colossi dell'informatica con la richiesta che,
almeno per 24 ore, nella Giornata Mondiale della Cyber Censura celebrata ieri,
venissero sospesi i meccanismi censori utilizzati in Cina.
«Microsoft e Google applicano la censura direttamente all'interno del loro
motori di ricerca — spiega Jean-FranÇois Julliard, segretario generale di
Reporter senza Frontiere —. Hanno accettato di dotarli di filtri supplementari
in Cina su richiesta delle autorità, che in cambio
hanno accordato loro l'ingresso nel mercato nazionale». Secondo il rapporto «I
nemici di Internet 2009» che Reporter senza Frontiere ha presentato ieri, la
schiera degli internauti in Cina ha raggiunto quota
300 milioni di persone: «Davanti al mercato web potenzialmente più grande del
mondo, Google e Microsoft hanno accettato di piegarsi alle esigenze del governo
cinese — continua Julliard —. E non sappiamo esattamente a partire da quando».
Sotto accusa, Google è corsa ai ripari mettendo a punto un sistema che ora
informa l'utente sulla presenza dei filtri. «Il comportamento più grave di
collaborazione alla censura è stato quello di Yahoo, quello che tutti
ricordano: fra il 2004 e il
( da "Rai News 24" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pechino | 13 marzo
2009 Il premier cinese Wen Jiabao: sono preoccupato per gli
investimenti negli Usa Wen Jiabao La Cina e' preoccupata per i suoi
investimenti negli Stati Uniti, a causa dell'impatto della crisi finanziaria.
Lo ha dichiarato oggi alla stampa il primo ministro Wen Jiabao. "Abbiamo
prestato molto danaro agli Stati Uniti. Certamente siamo preoccupati per la
sicurezza dei nostri investimenti" ha detto Wen, in occasione della
tradizionale conferenza stampa nell'ultimo giorno della sessione del parlamento.
"Per essere franco, io sono un po' preoccupato. E' per questo che io
vorrei di nuovo invitare (..) gli Stati Uniti a rispettare la loro parola e i
loro impegni a garantire la sicurezza degli investimenti cinesi" ha
aggiunto il premier cinese L'8% di crescita non è impossibile Il premier
cinese, Wen Jiabao, ha avvertito che ci vorranno "fiducia e coraggio"
per uscire dalla crisi economica internazionale e ha affermato che per Pechino
e' "difficile" ma "possibile" centrare l'obiettivo di
crescita dell'8% per il 2009. Possibile nuovo pacchetto di investimenti Nella
conferenza stampa conclusiva dell'Assemblea nazionale del popolo, Wen ha
spiegato che, "se necessario", Pechino potrebbe varare "in
qualsiasi momento" un nuovo pacchetto di investimenti per stimolare
l'economia dopo quello da quasi 600 miliardi dollari. Il premier cinese si e'
mostrato comunque fiducioso sulle prospettive dell'economia internazionale e ha
affermato che "tra un anno la Cina e il mondo
saranno in una situazione migliore".
( da "TgFin.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
*** Cina: Wen, preoccupati per nostri asset Usa,
vogliamo yuan stabile (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 mar -
"Abbiamo prestato un massiccio ammontare di capitale agli Stati Uniti e
certamente siamo preoccupati sulla sicurezza dei nostri asset. Parlando sinceramente,
ho alcuni timori". Cosi' il premier cinese Wen Jiabao ha espresso preoccupazione in merito alle riserve in valuta Usa. La Cina e' infatti il maggior detentore di titoli del debito pubblico Usa. Abbiamo gia' adottato una politica di diversificazione delle
riserve in valuta estera - ha detto Wen nella conferenza stampa convocata per
la fine della sessione annuale del Parlamento - e al momento le nostre riserve
sono complessivamente al sicuro". "Il nostro principio nella
gestione delle valute estere e' evitare il rischio" ha proseguito il
premier che, sul fronte della politica monetaria, ha aggiunto: "Il nostro
obiettivo e' mantenere la stabilita' di base del renminbi. Nessun altro paese
puo' farci pressioni per deprezzare o apprezzare il renminbi". Fon-
(RADIOCOR) 13-03-09 10:38:04 (0081)news 3 NNNN
( da "Dagospia.com" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> MADOFF IN MANETTE - NAVI USA VERSO LA CINA ? SWISS BANK ABBASSA
LA VALUTA - CHI HA PAGATO LE VACANZE MESSICANE DI SARKò? ? ARRESTATO STRANGIO,
IL MANDANTE DELLA STRAGE DI DUISBURG ? I TEDESCHI NON BEVONO PIù BIRRA (-18%)?
Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom Bernard Madoff 1 - SPAGNA EL
MUNDO - Piccola corruzione e beghe tra il Psoe e il Pp in apertura del
quotidiano conservatore El Mundo: "Il Psoe attacca Mato per il
'regaluccio' di Correa al suo ex marito". Un altro attacco mediatico
contro il giudice Garzon: "Garzon ha ricevuto 20mila euro per intervistare
Zapatero e altri leader" per un ciclo di conferenze all'Università di New
York. "Madoff in carcere": il banchiere, responsabile di una frode da
64 miliardi di dollari, ammette: "Ho sempre saputo che questo giorno
sarebbe arrivato". EL PAIS - "Non siamo consapevoli della situazione
che stiamo vivendo": reprimenda del vicepresidente del governo Maria
Teresa Fernandez de la Vega a tutti i responsabili dell'area economica del
Governo, invitati a mostrare maggiore iniziativa. "Colpevole": così
si è dichiarato ieri Bernard Madoff davanti al giudice di New York che gli
leggeva gli 11 capi di imputazione. "Il Pp raddoppia i suoi attacchi a
Garzon", che sta indagando su una decina di casi di corruzione di alti
vertici del partito popolare. Messico: "La guerra al narcotraffico
rafforza la popolarità di Calderon", arrivato al potere nel 2006. Baltasar
Garzon 2 - FRANCIA LE FIGARO - "Segreto bancario: gli europei aprono una
breccia": Liechtenstein, Andorra e Belgio hanno promesso di abbandonare il
segreto bancario, ma Svizzera, Lussemburgo e Austria continuano a fare
resistenza. Una grande foto in prima pagina per "la truffa del secolo:
Madoff arrestato in corso d'udienza", dopo aver confessato i propri
crimini e la propria "vergogna". Intervista al centrista Francois
Bayrou sul rientro della Francia nel comando integrato Nato: "Sarkozy ha
gettato alle ortiche l'eredità gollista". Clima: l'innalzamento del
livello del mare minaccia le spiagge della costa basca, dell'Aquitaine e del
Languedoc-Roussillon. LIBERATION - "Madoff in prigione": il
truffatore in prigione. La stella di Wall Street si dichiara colpevole e
ammette di vergognarsi per quello che ha fatto: evita così un processo che
avrebbe potuto rivelare i dettagli di una frode stimata in 65 miliardi di dollari.
"Chi ha pagato le vacanze di Sarkozy in Messico?": invitato da un
miliardario messicano dal passato quanto meno ambiguo, legato al narcotraffico.
3 - GERMANIA SUEDDEUTSCHE ZEITUNG - "Una brutta notizia sbagliata":
dirompente risultato investigativo, peccato non rispondente a verità. Tim K.
non aveva preannunciato il suo intento sul web. Ieri sera nella cittadina sveva
di Winnenden migliaia di persone hanno rivolto le loro preghiere alle vittime.
Sarkozy e Carla Bruni "Arrestato presunto killer mafioso", mandante
della strage di Duisburg. Ieri in tarda serata a Amsterdam Giovanni Strangio e
suo cognato, accusati di aver ucciso nell'agosto 2007 sei membri del clan
Pelle-Vottari nell'ambito di una faida tra famiglie appartenenti alla
'Ndrangeta calabrese, sono stati catturati da un gruppo di agenti di diverse
nazionalità che da tempo erano sulle loro tracce. FAZ - "Rappresentanti
dei lavoratori votarono contro i bonus": in una lettera aperta al
quotidiano di Francoforte il presidente della Federazione dei sindacati
tedeschi (Dgb), Michael Sommer si difende dalle accuse secondo le quali in
veste di vice presidente del consiglio di sorveglianza di Postbank avrebbe
votato a favore dei 12 milioni di euro destinati alle gratifiche della
dirigenza della banca. "Cattivi presagi per il vertice Opel": che sia
indiano, cinese o francese non fa differenza. Per il momento il gruppo
automobilistico di Ruesselsheim incassa solo risposte negative gli investitori.
Solo i dipendenti sembrano disponibili a scommettere i loro risparmi sul
salvataggio dell'azienda. Il vertice sul dossier Opel in programma oggi a
Bruxelles alla presenza del commissario Ue all'Industria, Guenther Verheugen,
non si apre sotto una buona stella. DIE WELT - "I cittadini di Winnenden
cercano Dio": nel piccolo centro del Baden-Wuerttemberg tutti credono di
conoscere tutti. Ma la sparatoria ha sconvolto le certezze della gente che non
riesce a capire il perché né a tornare alla vita di sempre. Il ministro
regionale dell'Interno, Heribert Rech (Cdu) dubita della fondatezza dei primi
risultati delle indagini. Bank Of Scotland Wolfgang "Schaeuble (Cdu)
intona una lode al cancelliere Merkel", dotata di "un'intelligenza
superiore alla media" e "di una forza incredibile". Le parole di
sostegno del ministro federale dell'Interno arrivano dopo giorni di aspre
critiche rivolte al capo del governo tedesco da eminenti esponenti di Cdu e
Csu. "Calo drastico della vendita di birra": rispetto a gennaio dello
scorso anno la domanda è calata mediamente di 18,3%: i tedeschi non amano più
la loro birra. Il trend più negativo, secondo il rilevamento fatto dall'Ufficio
federale di statistica, è stato registrato in Nordreno Vestfalia, Renania
Palatinato e Saarland (quasi -30%). Ma anche nel Land della birra per
eccellenza, la Baviera, il consumo è sceso del 14,5%. "Le insicurezze
provocate dalla crisi economica hanno raggiunto anche i birrifici", ha
commentato Marc-Oliver Huhnholz dell'Associazione dei produttori di birra
tedeschi (Deutscher Brauer Bund). 4 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - "Royal
Bank of Scotland ha evitato 500 milioni di sterline di tasse per gli accordi
globali" approvati dai governi di Londra e Washington. La banca ha ammesso
che il piano di salvataggio ha garantito che il governo versasse milioni nello
schema per ridurre il prelievo fiscale. A Copenhagen, l'economista Nicholas
"Stern lancia un monito ai politici sulla 'devastazione' del clima".
Il premier britannico Gordon Brown ha affidato a Stern il compito di analizzare
l'impatto dei cambiamenti climatici, e l'economista ha puntato il dito contro i
politici che non hanno compreso l'importanza di ridurre le emissioni di
anidride carbonica. THE INDEPENDENT - In prima pagina la fotografia di Bernard
Madoff: "'Mi dispiace' ha detto il truffatore da 65 miliardi di dollari".
Madoff si è dichiarato colpevole della più grande truffa di tutti i tempi e ha
lasciato il suo attico di lusso per trasferirsi in una cella di prigione, dove
rischia di passare il resto della sua vita. THE TIMES - Anche il Times pubblica
la fotografia di Madoff che arriva in tribunale: "Madoff 'dispiaciuto e
pieno di vergogna', finisce in prigione". Il manager di New York passa
dagli 'arresti nell'attico' alla prigione dopo essersi dichiarato colpevole
della più grande truffa della storia. Il quotidiano rivela quindi che oltre 220
aerei usati all'aeroporto di Heathrow, Londra, rischiano difetti ai motori:
"Le compagnie aeree continueranno a volare nonostante gli allarmi sulla
sicurezza". THE FINANCIAL TIMES - "La Swiss Bank interviene per
abbassare il valore della valuta", nel tentativo di frenare la crescita
registrata negli ultimi tempi dal franco svizzero. Ora si teme che altri Paesi
facciano altrettanto. In prima pagina Madoff: "'Non posso esprimere in
maniera adeguata quanto sia profondamente dispiaciuto per quanto ho fatto' -
Madoff". 5 - STATI UNITI THE NEW YORK TIMES - Un'immagine particolarmente
forte apre la prima pagina del quotidiano americano: un bimbo indiano denutrito
che apre la bocca davanti a un boccone di cibo: "La crescita economica indiana
spicca il volo, ma la fame persiste": la malnutrizione è più grave in
India che in molti paesi sub-sahariani. "Madoff arrestato dopo aver
ammesso le proprie colpe": il banchiere di Wall Street esprime rimorso ma
molti interrogativi restano ancora senza risposta. "La previdenza
sanitaria nelle coppie omosessuali" per i dipendenti federali: nuovo
quesito per il presidente Obama. THE WASHINGTON POST - "L'America ha perso
ricchezze a un ritmo sconcertante nel 2008": gli ultimi dati evidenziano
come la prosperità costruita durante la bolla sia svanita in pochi mesi.
"Tracce di sostanza cancerogena in diversi prodotti di toilette per
bambini": la Enviromental Protect Agency punta il dito contro alcune
grandi multinazionali della cosmetica e dei prodotti per l'igiene. "Navi
armate Usa verso la Cina"
per proteggere la marina americana nelle acque del Mar cinese meridionale.
[13-03-2009]
( da "WindPress.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
13-03-2009 12 marzo
2009 SHANGRI-LA?S VILLINGILI RESORT E SPA, MALDIVES PER LA TUTELA DELL?AMBIENTE
All?internodi Shangri-La?s Villingili Resort e Spa, Maldives, che aprirà nell?estate
2009, lo Shangri-La Eco Centre proporrà agli ospiti di scoprire, in modo
interattivo, le bellezze naturali dell?isola di Villingili, i lavori di
conservazione effettuati sull?isola e di essere coinvolti nelle attività di
tutela ambientale intraprese dal resort. Tra le tante iniziative, gli ospiti
potranno partecipare al programma di marcatura (tagging) delle tartarughe
verdi, che permette di seguire gli spostamenti delle testuggini per capire
meglio i movimenti di questa specie che abita l?isola, ma che è a rischio di
estinzione. Sotto la guida esperta del biologo marino del resort sarà possibile
anche assistere alla schiusa delle uova e all?emozionante spettacolo dei
piccoli di tartaruga che si dirigono verso il mare. I sub più esperti invece potranno
contribuire al programma di rilevamento delle mante giganti, fotografando le
numerose creature marine che popolano le acque intorno all?isola ? l?unico
luogo delle Maldive in cui la manta gigante si può avvistare tutto l?anno.
All?Eco Centre si potrà scoprire l?inestimabile lavoro ambientale intrapreso
dai biologi marini del resort e gli ospiti verranno sensibilizzati sul tema
dell?ecologia e sull?importanza di preservare l?ambiente naturale per le
generazioni future. Verrà anche illustrato l?impegno dei biologi marini per il
ricollocamento dei coralli, altrimenti danneggiati dalla costruzione del
resort, grazie alla creazione di aree marine protette, ?coral gardens?, a breve
distanza dalla spiaggia, ideali per i nuotatori meno esperti. Gli esperti del
resort, inoltre, proporranno lezioni sulla flora e la fauna ? sia d?acqua che
di terra ? dell?isola, faranno da guida per escursioni nella rigogliosa giungla
tropicale e forniranno mappe, materiale informativo e consigli sui percorsi
naturalistici da intraprendere anche da soli. Shangri-La?s Villingili Resort
and Spa, Maldives sarà il primo resort di lusso nella parte meridionale
dell?arcipelago maldiviano, nell?atollo di Addu. Gli ospiti potranno scegliere
fra 142 ville con vista sull?oceano o circondate dalla rigogliosa vegetazione
dell?isola. Gan International Airport, il secondo aeroporto internazionale
delle Maldive, dista solo otto minuti in barca e l?aeroporto internazionale di
Malè è raggiungibile con frequenti voli interni della durata di 70 minuti. La
catena alberghiera Shangri-La Hotels and Resorts, basata a Hong Kong, possiede
e gestisce attualmente 62 hotel sotto i brand Shangri-La e Traders con un
numero complessivo di oltre 28.000 camere. Gli hotel Shangri-La sono strutture
5 stelle lusso dotate di tutte le comodità e di servizi esclusivi. Gli hotel
Shangri-La si trovano in Australia, Cina, isole Fiji, Hong Kong, India,
Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore, Oman, Taiwan, Tailandia ed
Emirati Arabi Uniti. Il gruppo presenta oltre 50 progetti in fase di sviluppo
in Austria, Canada, Cina, Francia, India, Giappone, Macao, Maldive, Filippine, Qatar,
Seychelles, Tailandia, Gran Bretagna e USA. Per ulteriori informazioni e
prenotazioni, visitare il sito www.shangri-la.com Per ulteriori informazioni su
questo comunicato contattare: MARTINENGO ? GLOBAL MARKETING COMMUNICATION Via
F.lli Ruffini, 9 - 20123 Milano Tel. 02 89032599 Fax 02 463532 Email
martinengo@martinengo.it Web www.martinengo.it Elena Crepaz/Manuela
Cera/Massimo Martinengo L?archivio dei comunicati Shangri-La?s Villingili
Resort and Spa, Maldives e immagini scaricabili ad alta definizione sono
reperibili al seguente indirizzo: www.martinengo.it e
http://www.shangri-la.com/imagelibrary.
( da "KataWebFinanza" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina preoccupata per suoi investimenti
in Treasuries (Teleborsa) - Roma, 13 mar - La Cina lancia
un allarme sui suoi investimenti in Treasuris. Il Paese asiatico, che uno dei
principali creditori degli Stati Uniti, attraverso massicci acquisti di
Treasurys, si detta preoccupata della perdita di
appetibilit del dollaro e dell'eccessivo deficit degli USA, che mettono a
rischio le garanzie sugli assets detenuti dalla Cina. Cos il
Premier cinese, Wen Jabao, al termine di una conferenza stampa, in occasione
dell'inizio della legislatura. Aspre critiche sono giunte anche sulla politica
di Washington, proprio ad un soffio dal vertice del G20. 13/03/2009 -
10:26
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina preoccupata per i suoi
investimenti negli Usa -->Pechino è il primo
acquirente di titoli di stato americani. In totale ha investito 696 miliardi di
dollari in bond del Tesoro Usa...
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Borse: Tokyo chiude
con +5,15%, migliore seduta degli ultimi tre mesi -->Cina:
«Siamo preoccupati per i nostri investimenti negli Usa.
Gli americani rispettino i loro impegni»
( da "Quotidiano.it, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il trio La Ricotta
arriva Al Battente Ascoli Piceno | La rassegna 'Domenica, che ridere', propone
tre appuntamenti con la comicità italiana; domenica 15 il trio lucano sarà al
centro commerciale per uno spettacolo gratuito. di Francesca Pasquali Il trio
La Ricotta Sarà il trio La Ricotta ad inaugurare la rassegna ?Domenica, che
ridere? che per tre domeniche consecutive si terrà gratuitamente al centro
commerciale ?Al Battente?. Domenica 15, dalle 18, il trio comico divenuto noto
per aver partecipato all?ultima edizione del programma televisivo Zelig,
intratterrà il pubblico con gag esilaranti e battute divertenti. Formato da tre
comici lucani – Mario Ierace ed i fratelli Peppino e Tonino Centola – e nato
nel 1987, il trio ha partecipato, prima di approdare a Zelig, a numerosi
programmi radiofonici e televisivi, dando inoltre vita a molti spettacoli
teatrali. Investendo nella rivisitazione umoristica della società globalizzata
del terzo millennio e proponendo il punto di vista del finto ingenuo di
provincia alle prese con impulsi e contraddizioni che è costretto a
fronteggiare, il trio punta su velocità, ritmo e un?attenta scelta di tempi
comici per generare ilarità nello spettatore. Il secondo appuntamento della
rassegna sarà per domenica 22 con il duo di barzellettieri Lando & Dino; la
manifestazione si concluderà domenica 29 con il comico Alberto Patrucco.
13/03/2009
( da "Denaro, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Campania politica e
sviluppo Aerospazio per uscire dalla crisi Fari puntati sulla grande industria
nella seconda giornata della Winter School Riflettori accessi sul ruolo che ha
svolto nel secolo scorso la grande industria pubblica nello sviluppo dell'economia
delle regioni meridionali. La seconda giornata della Winter School, organizzata
dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, inizia stamattina alle 9.30 con la
presentazione del volume "Grande Industria e Mezzogiorno 1996 - 2006"
di Federico Pirro e Angelo Guarini. Il lavoro dei due ricercatori sollecita a
guardare oltre la crisi e propone di ridisegnare un progetto di
reindustrializzazione dei territori meridionali, che per Campania e Puglia
significa centralità del comparto dell'aerospazio. Antonio Ferrara Tema
ricorrente nelle analisi e nei dibattiti pubblici, quanto si discute del
fallito processo d'industrializzazione dei territori del Mezzogiorno è il ruolo
che ha svolto nel secolo scorso la grande industria pubblica nello sviluppo
dell'economia delle regioni meridionali. In queste settimane durante le quali
gli effetti della crisi economica colpiscono pesantemente anche il tessuto
industriale del nostro Paese e molti recuperano la funzione dello Stato nella
gestione dell'economia, si ritorna a riflettere sulle esperienze di quegli anni
che, con tutti i limiti che pure ebbero, produssero una robusta
industrializzazione di vaste aree del Mezzogiorno. A Taranto, la scorsa
settimana - in occasione della presentazione del libro dell'ex segretario
generale della Uil Giorgio Benvenuto e il presidente di Alenia Aeronautica
Giorgio Brazzelli, hanno affrontato il tema di come ridefinire una nuova
centralità dell'impresa e come il sistema delle grandi aziende deve contribuire
a riavviare l'economia in affanno delle regioni meridionali. La Fondazione
Mezzogiorno Europa ripropone a Napoli oggi i temi della discussione in un
workshop moderato da Alfonso Ruffo direttore del Denaro" durante il quale
sarà presentato il volume "Grande Industria e Mezzogiorno 1996 -
2006" di Federico Pirro e Angelo Guarini. Gli autori del volume, che è
pubblicato dalla casa editrice pugliese Cacucci, con una prefazione di Luca
Cordero di Montezemolo, non si propongono di rileggere il percorso della grande
azienda nel processo d'industrializzazione/ deindustrializzazione che dagli
anni settanta ad oggi ha investito economia meridionale, espongono invece le
conclusioni di un complesso lavoro di ricerca e di rilettura della vicenda
industriale del Mezzogiorno nel periodo dal 1996-
( da "Avvenire" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA 13-03-
( da "Avvenire" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO 13-03-2009
colloquio alla Casa Bianca Obama: «Cooperare con la Cina»
Ma avverte Yang sui diritti umani DA NEW YORK ELENA MOLINARI U n incontro
avvenuto in un momento di tensione fra Stati Uniti e Cina,
ma dove ha tuttavia prevalso lo spirito di collaborazione. Durante il loro
meeting alla Casa Bianca Barack Obama e il ministro degli Esteri cinese Yang
Jiechi hanno espresso la volontà comune che incidenti navali come quello dello
scorso fine settimana «non si ripetano». Ma hanno di fatto sorvolato
sull'episodio, preferendo parlare di economia. Il presidente americano ed il
capo della diplomazia cinese hanno dunque concordato che i due Paesi «devono
lavorare in stretto contatto e con urgenza per stabilizzare l'economia mondiale
stimolando la domanda e riattivando il flusso di credito sui mercati». Domenica
scorsa cinque navi cinesi avevano bloccato una imbarcazione oceanografica Usa in acque considerate "internazionali" da
Washington e nella "propria zona economica" da Pechino. Mentre il
Pentagono ha già fatto sapere che non rinuncerà alle ricognizioni navali nel
Mar meridionale cinese, e ha assegnato al cacciatorpediniere Chung-Hoon il
compito di fare da scorta armata alla nave bloccata domenica scorsa, la Casa
Bianca è più interessata a rilanciare su basi pragmatiche il dialogo con la Cina, dalla cui fame per il debito Usa dipende in
larga misura la ripresa economica americana. O- bama, ha detto di voler avere
rapporti «positivi e costruttivi» con la Cina. Ha parlato
anche di «dialogo sulle questioni militari». Poi, facendo eco al segretario di
Stato Hillary Clinton, ha lodato le misure di stimolo che la Cina intende attuare per il rilancio della sua economia.
«Dobbiamo lavorare insieme per stabilizzare l'economia mondiale ». In primo
piano erano poi il ruolo di Pechino negli sforzi per dissuadere l'Iran e la
Corea del Nord dal portare avanti i loro programmi nucleari. O- bama e Yang si
sono infatti detti «uniti» nell'opposizione ai lanci missilistici da parte
della Corea del Nord e decisi a lavorare per «fermare il nucleare» di
Pyongyang. Il presidente Usa ha toccato anche il tasto
dei diritti umani, la cui difesa gli Stati Uniti considerano «essenziale ».
Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, Obama ha espresso a Yang l'auspicio
che «vengano fatti progressi nel dialogo tra il governo cinese e i rappresentanti
del Dalai Lama». Yang ha sottolineato che l'incontro di ieri mirava anche a
gettare le basi per il primo faccia a faccia tra il presidente Obama e il
collega cinese Hu Jintao previsto all'inizio di aprile in margine al G20 di
Londra. Il leader americano ha visto il ministro degli Esteri di Pechino.
«Dialogo sulle questioni militari». Però il Pentagono invia un
cacciatorpediniere nel Mare cinese meridionale Il ministro degli Esteri cinese
Yang Jiechi con Hillary Clinton (Reuters)
( da "Comunicatori Pubblici" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pubblicato il:
12-03-2009 Mdc lancia Cittadini in tv, nuovo canale YouTube Una Web Tv sul
mondo dei consumi in tutte le sue sfaccettature, dalla spesa ai temi bioetici,
dalla sicurezza on line ai tempi lenti della burocrazia. L?esperimento è stato
lanciato dal Movimento Difesa del Cittadino che ha appena aperto un nuovo
canale su YouTube. La Web Tv raccoglie le puntate delle trasmissioni televisive
con la partecipazione dei rappresentanti di Mdc e manda in onda le edizioni dei
telegiornali che si occupano di consumo e delle iniziative dell'associazione.
Oltre a tutto ciò, “Cittadini in TV” realizza per gli utenti servizi
auto-prodotti inediti. Ogni giovedì la home page del sito Mdc.it e il canale di
Youtube “Cittadini in TV” saranno aggiornati con un servizio dedicato a un
argomento di stretta attualità sul mondo dei consumatori oppure a un'iniziativa
dell'associazione. Già ricco l?elenco di video tratti da diversi network
pubblici e privati: Cifre in chiaro - Burocrazia lumaca, per esempio, o
Babyconsumers e nuove tecnologie. Tra gli autoprodotti: Donne sull'orlo di una
crisi... "economica", un servizio utilissimo sui pagamenti
elettronici e le frodi, l'intervista ad Anna Bartolini, rappresentante italiana
nel Consiglio dei consumatori dell'Unione Europea, in occasione della Giornata
Europea del Consumatore, e l?intervista a Liliana Rossi Carleo dell?Università
Roma Tre sul nuovo Master "Globalizzazione dei
mercati e tutela dei Consumatori”. Tra tutti i video spicca lo Speciale su
Eluana Englaro. La comunicazione del Movimento non si è evoluta solo in
direzione video. I consumatori saranno più consapevoli e informati anche grazie
a “MDC News”, la nuova newsletter con le ultime notizie sul mondo
dell'associazione e dei consumi, articoli di attualità e d'interesse per i
cittadini. L'appuntamento con la newsletter è bisettimanale, ogni martedì e
giovedì: per riceverla, ci si potrà iscrivere direttamente nell'home page del
sito www.mdc.it. Movimento Difesa del Cittadino ha investito molto sulla
comunicazione per rafforzare gli obiettivi di promuovere la tutela dei diritti
dei consumatori, informandoli e dotandoli di strumenti giuridici di autodifesa,
prestando assistenza e tutela tramite esperti. Dopo aver fondato la prima
agenzia d'informazione on line dedicata ai consumi, Help Consumatori
(www.helpconsumatori.it), e rinnovato la veste grafica del sito istituzionale
Mdc.it ora sta progettando la spedizione di altre due newsletter tematiche:
Salute&Gusto sull'alimentazione e una seconda dedicata al risparmio energetico.
Giada Lonardi
( da "Lavoce.info" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
>QUANDO IL PROTEZIONISMO E' LEGITTIMO di Claudio Dordi 13.03.2009
A parole, i leader mondiali sono contro il protezionismo,
memori dei danni che ha causato all'epoca della grande depressione. Tanto che
dal secondo dopoguerra una serie di accordi internazionali pone precisi vincoli
alla libertà dell'esercizio della politica commerciale degli Stati.
Esistono però numerosi strumenti legittimi di protezione. Delle contraddizioni
tra interessi nazionali e internazionalizzazione si parlerà a Trento
nell'ambito del quarto Festival dell'Economia in programma dal 29 maggio al 1°
giugno dedicato al tema "Identità e crisi globale". Non passa
giorno senza che qualche politico al termine di un vertice internazionale
dichiari l?avversione e il rigetto del protezionismo:
tutti hanno ben presenti i danni causati dalle politiche adottate da gran parte
degli Stati in seguito alla crisi della fine degli anni Venti. IL 2009 NON È IL
1929 La situazione attuale, invero, è completamente differente: la comunità
internazionale, sin dal secondo dopoguerra, si è dotata di una serie di accordi
internazionali che pongono precisi vincoli alla libertà dell?esercizio della
politica commerciale degli Stati. Si pensi agli accordi del Wto, alla
supervisione delle politiche economiche del Fondo monetario internazionale e ai
numerosi accordi regionali e bilaterali che promuovono la creazione di zone di
libero scambio e che imbrigliano le decisioni di politica commerciale. In più,
tutti questi accordi prevedono meccanismi di soluzione delle controversie che
funzionano da deterrente contro le violazioni. (1) Gli Stati ne sono
consapevoli: il ?buy american?, la recente controversa disposizione contenuta
nello ?stimulus bill? degli Stati Uniti, che vincola l?erogazione degli aiuti
statali per la promozione di lavori pubblici all?impiego di beni e materie
prime di produzione statunitense, è potenzialmente contraria a due accordi del
Wto, quello sui sussidi e quello sugli appalti pubblici. Nel timore di dover
affrontare un procedimento per la soluzione delle controversie di fronte al
Wto, il legislatore statunitense ha aggiunto che ?la presente disposizione si
applicherà conformemente agli impegni internazionali degli Stati Uniti?. LE
MISURE PROTEZIONISTICHE ?LEGITTIME? Le preoccupazioni maggiori vengono dalle
cosiddette misure di protezione ?legittime?, quelle, cioè, conformi alle norme
internazionali. Quali sono? In primo luogo, i sussidi pubblici: ne sono vietati
solo due tipi, quelli all?esportazione e quelli erogati a condizione che il
beneficiario si rifornisca di input locali, come il ?buy american?. In secondo
luogo, le misure di difesa commerciale: l?antidumping (dazi aggiuntivi nei
confronti di beni importati a prezzi eccessivamente ridotti), i dazi
compensativi nei confronti di prodotti importati che, nel paese di origine,
hanno beneficiato di un sussidio pubblico e le misure di salvaguardia (dazi o
restrizioni all?importazione) applicabili a determinati prodotti in presenza di
un recente, notevole incremento delle importazioni degli stessi che abbia
danneggiato i produttori locali. In terzo luogo, i dazi doganali. Se, infatti,
gli Stati si sono impegnati in sede Wto a non incrementare i dazi oltre una
soglia concordata per ogni prodotto, quelli applicati sono spesso inferiori,
molto inferiori nel caso dei paesi in via di sviluppo, rispetto agli impegni
internazionali. La differenza tra soglia concordata e tariffa effettiva
comporta che ogni paese ha la facoltà di innalzare i dazi applicati fino a
concorrenza degli impegni internazionali senza violare alcuna norma Wto. La
tabella sotto illustra la differenza fra i dazi applicati e oggetto di
impegno, sottolineando il ?margine protezionistico? legittimo a disposizione
degli Stati. Dazi applicati Dazi oggetto di impegno Margine
protezionistico Tutti i paesi 3.7 9.9 6,2 Paesi sviluppati 2.5 5.2 2,7 Paesi in
via di sviluppo 6.9 21.8 14,9 Fonte: Mattoo, Subramanian, 2008 PIÙ
PROTEZIONISMO NEI PERIODI DI CRISI? I dati sembrano confermare due tendenze: un
incremento del protezionismo nei periodi di crisi e il
notevole attivismo dei paesi in via di sviluppo. Una recente ricerca conferma
che le inchieste antidumping nei paesi membri del Wto sono aumentate nel 2008
del 31 per cento rispetto all?anno precedente. I paesi in via di sviluppo
dominano la scena con il 73 per cento delle nuove inchieste, anche se gran
parte delle misure sembrano applicate nel commercio fra queste nazioni, il 78
per cento dei produttori colpiti. I paesi industrializzati, comunque, hanno più
che raddoppiato il numero di misure antidumping imposte: 54 nel 2008 contro 23
nel 2007. I settori più colpiti sono quelli del ferro e acciaio seguiti dal
tessile e abbigliamento. I dati attuali delle misure di difesa commerciale,
tuttavia, illustrano solo parzialmente il fenomeno. Prima di imporre un dazio o
una misura restrittiva provvisoria bisogna completare una procedura che dura
circa un anno: il rischio, pertanto, è che le misure di difesa commerciale
siano applicate troppo tardi. MISURE ?CONTROLLABILI? E ?NON CONTROLLABILI?
Mentre le decisioni di limitare i sussidi e di non innalzare i dazi doganali
fino a concorrenza degli impegni internazionali possono essere adottate in
brevissimo tempo dai governi, le misure di difesa commerciale sfuggono in gran
parte al loro controllo. Nell?Unione Europea, e in altri membri del Wto, per
esempio, tali strumenti sono disciplinati da appositi regolamenti che
attribuiscono diritti soggettivi ai singoli interessati. Ad esempio, alla
presenza di tutti i requisiti previsti dal regolamento antidumping, l?Unione
può rigettare la richiesta di dazi presentata dai produttori locali danneggiati
dal dumping straniero solo in casi ben precisi e con motivazione adeguata. (2)
Le decisioni degli organi competenti dell?Unione in materia possono essere
oggetto di ricorso alla Corte di giustizia: la discrezionalità per limitare
l?applicazione delle misure di difesa commerciale è, pertanto, limitata.
L?unica possibilità consisterebbe nel modificare i testi dei regolamenti
comunitari: il tempo necessario per gli emendamenti e la difficoltà di trovare
adeguato consenso da parte degli Stati membri, poco propensi a rinunciare
all?impiego di uno strumento di difesa, rendono tale scelta impraticabile. IL
RISCHIO DEL PROTEZIONISMO ?ILLEGITTIMO? Non bisogna trascurare che esiste
sempre il rischio che gli Stati adottino misure protezionistiche illegittime e
siano pronti a sopportare le conseguenze di una decisione di condanna
dell?organo di soluzione delle controversie del Wto. La forza deterrente di
tale meccanismo è, infatti, molto limitata: la sanzione per uno Stato colto in
violazione di una norma del Wto è l?eliminazione della misura illegittima che,
peraltro, ha luogo normalmente almeno due anni e mezzo dopo l?inizio della
procedura. Le sanzioni commerciali possono essere applicate solo se lo Stato
violatore non si conforma alla decisione del Wto. Il sistema consente agli
Stati di proteggere illegittimamente un determinato settore per un periodo di
tempo assai dilatato, come è accaduto nel caso delle misure di salvaguardia
statunitense contro l?importazione di acciaio, istituite nel marzo 2002 e
abrogate, dopo essere state giudicate illegittime, nel dicembre 2004. Va detto,
tuttavia, che numerose condanne da parte del Wto minano la credibilità
negoziale dello Stato coinvolto e ciò, in un sistema basato sui continui
negoziati, è un fattore che non può essere trascurato. Esistono numerosi
strumenti legittimi di protezione a disposizione degli Stati; l?applicazione di
molti di questi non può essere limitata da parte dei governi nel breve periodo.
Gli unici che potrebbero realmente essere mantenuti sotto controllo dagli
esecutivi sono i sussidi, proprio quelli maggiormente impiegati nell?attuale
situazione di crisi economica internazionale. (1) Sono oltre 400 gli accordi
istitutivi di zone di libero scambio notificati al Wto. (2) In materia
commerciale gli Stati membri dell'Unione Europea hanno trasferito tutte le
competenze agli organi di Bruxelles. Foto: da internet
( da "Dagospia.com" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> I GRILLINI ALL?ASSALTO DELLE AMMINISTRATIVE ? 4 ARCHITETTI PER
BOLOGNA ? SAATCHI A GO-GO - DOLOMITI DI CEMENTO - VIDEO BENEDETTO (MARCO) ? I
MANAGER DEL CRACK ALLE FERROVIE NORD ? MAL DI DENTI PER DI PIETRO ? LARGHE
INTESE A SEGRATE... A cura di Enrico Arosio e Paolo Forcellini per
"L'espresso" 1 - ELEZIONI AMMINISTRATIVE - PICCOLE LISTE CRESCONO...
Beppe Grillo li ha convocati a Firenze domenica 8 marzo: i meet up, i gruppi
che si richiamano al blog grillista, con l'obiettivo di rompere finalmente gli
indugi e fondare un movimento politico. Una rete di liste civiche che si
candideranno ovunque sia possibile alle elezioni amministrative. Beppe Grillo
Grillo non è l'unico, però. In vista del voto di giugno la lista civica è
l'ultima tentazione della classe politica locale, specie dalle parti del Pd.
Mutano le realtà, non gli ingredienti: un politico dotato di un certo peso
elettorale, in difficoltà nel partito di appartenza, capace di relazioni
trasversali. È il caso di Graziano Cioni a Firenze: eliminato dalle primarie,
l'assessore sceriffo medita di riciclarsi alla guida di una lista in appoggio del
candidato Matteo Renzi, ma distinta dal Pd: "Nella mia lista ci sono tanti
iscritti al Pd, se fanno problemi non mi interessa, qui è in gioco il destino
del centrosinistra". Lista civica anche ad Ancona, guidata da un pezzo da
novanta del Pd locale, l'ex sindaco Renato Galeazzi. In parallelo a quella che
si sta preparando nello schieramento opposto, un listone con tutto il
centrodestra e la candidatura del leader della Confartigianato Giorgio Cataldi.
Modello Bologna, modello Guazzaloca. Più tradizionale la lista civica che a
Forlì appoggerà il candidato Roberto Balzani, vincitore a sorpresa delle
primarie: qui servirà a rafforzare la coalizione di centrosinistra, ma c'è già
stata la reazione polemica dei vertici del Pd. (M.D.) 2 - BOLOGNA SI FA IN QUATTRO...
Richard Meier, Piero Sartogo, Arata Isozaki e Cino Zucchi. Quattro architetti
importanti reclutati a Bologna per la riqualificazione urbanistica della città.
A Sartogo e allo statunitense Meier (autore del mausoleo dell'Ara Pacis a
Roma), in collaborazione con lo scultore Armaldo Pomodoro, il compito di
realizzare un polo dell'Università che, con la facoltà di Ingegneria, quattro
dipartimenti e residenze, su un'area di 730 mila metri quadrati ospiterà 25
mila persone. Nelle mani di Isozaki c'è invece la nuova stazione ferroviaria,
destinata a diventare un hub intermodale che integrerà tutti i sistemi di
mobilità pubblica urbana ed extraurbana. Roberto Formigoni Del milanese Cino
Zucchi, insieme a Jswd Architekten di Colonia, il progetto di tre nuovi complessi
su un'area di 55 mila metri quadrati destinati a uso residenziale, commerciale
e direzionale, con la riqualificazione dell'ex mercato ortofrutticolo. Tutto
già autorizzato. Gli interventi fanno parte di un pacchetto di 25 miliardi di
investimenti presentati dall'agenzia di marketing territoriale PromoBologna al
Mipim di Cannes, vetrina del real estate. (N.R.) 3 - PUBBLICITARI, FRATELLI
MOLTO CREATIVI... In controtendenza, a Charles e Maurice Saatchi, è sempre
piaciuto andare: fin dai tempi in cui, con la loro Saatchi&Saatchi, nel
1970, fecero scalpore con la campagna dell'uomo incinto per promuovere l'uso
dei contraccettivi. Poi i due fratelli imprenditori hanno venduto l'agenzia a
Publicis. Charles non solo ha dato vita a Londra a una delle più importanti
gallerie d'arte del mondo, ma recentemente ha aperto un altro, enorme e
mondanissimo spazio espositivo in un'ex caserma a Chelsea. Maurice invece crede
ancora nella pubblicità, e continua ad ampliare la M&C Saatchi, già
presente, in Europa, a Parigi, Berlino e Madrid. Ultima apertura, nelle scorse
settimane, a Ginevra; imminente quella a Milano, capitale italiana
dell'advertising: una sfida coraggiosa, visto l'andamento del mercato. (V.P.) 4
- VISTO DA PARIGI... Personaggi italiani sull'ultimo numero del 'Nouvel
Observateur': un neuroscienziato (Giacomo Rizzolatti), un piccolo imprenditore
(Giuseppe Zanotti), un direttore di museo (Gabriella Belli), un regista (Gianni
Di Gregorio), un pianista (Maurizio Pollini), un grappolo di stilisti. Niente
Berlusconi, Vaticano, Alitalia, mafia, camorra, monnezza, mazzette, calciatori,
Binetti? No. Zero. Aria fresca da Parigi. 5 - AMBIENTE, DOLOMITI DI CEMENTO...
Tutto è pronto: a giugno le Dolomiti potrebbero diventare patrimonio
dell'umanità per l'Unesco. Le famose montagne, che s'innalzano fra le province
di Bolzano, Trento, Pordenone, Udine e Belluno, sono dominate dalla Marmolada
con i suoi
( da "Affari Italiani (Online)" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Crisi, Jiabao: sì a
nuove misure di stimolo Venerdí 13.03.2009 11:12 Di Alberto Fattori - da
Shanghai In occasione della chiusura della sessione annuale del parlamento
cinese, è appena terminata la conferenza stampa del Premier Cinese Wen Jiabao.
Una parola chiave è sembrata emergere dalle sue affermazioni: Fiducia! Per
vincere la crisi, bisogna recuperare la fiducia complessiva, a prescindere da
quanti finanziamenti i piani di sostegno dispongano, che devono avere proprio
nella fiducia la propria "leva", essendo "più importante
dell'oro e dei soldi" ed in grado di dare "il coraggio giusto e la
forza di superare le difficoltà". Alla fiducia, Wen Jiabao aggiunge però
anche la parola "opportunità". Per la Cina,
la situazione attuale è infatti un'ottima opportunità per consentire un
complessivo salto di qualità del paese e nel contempo è l'occasione per
lavorare a fondo sulla parte più povera della nazione, fatta ancora di 900
milioni di persone, consolidando nel contempo anche la crescita realizzata
negli ultimi 30 anni. In questa direzione vanno quindi le precisazioni fatte
oggi dal Premier cinese per quanto riguarda il pacchetto di stimoli
all'economia cinese, dopo le voci e i malintesi dei giorni scorsi, con effetti
anche sui corsi azionari delle diverse piazze internazionali, che come ha
precisato Wen Jiabao, " non sono stati completamente compresi". La Cina ha infatti annunciato un pacchetto di 4 trilioni di
Yuan ( 585 miliardi di dollari) quale stimolo del mercato interno. Di questi,
1,18 trilioni di Yuan, precisa Wen, sono investimenti governativi che saranno
usati su quattro direttrici principali: "finanziamenti governativi su
larga scala, ristrutturazioni industriali e ricambio generazionale, ricerca
scientifica e sicurezza sociale". Quindi sono fondi che saranno usati in
progetti per Welfare, Innovazione tecnologica, protezione ambientale e nuove
infrastrutture. A questi si aggiungono anche i 600 Miliardi di Yuan di
riduzioni fiscali, aumento delle pensioni d'anzianità, aumento retributivo per
12 milioni di insegnanti ed aumento dei sussidi per gli agricoltori. Tra le
azioni previste con questi fondi, anche la costruzioni di 7,5 milioni di case
popolari e una casa migliore ai 2.4 milioni di cinesi che vivono ancora in
quelle cha Wen ha definito bidonvilles. Nei prossimi tre anni, altri 850
Miliardi di Yuan saranno invece usati per migliorare il sistema sanitario,
investimenti che precisa Wen, non sono inclusi nel precedente piano di 4
Trilioni di Yuan. Questo piano di stimoli potrebbe comunque non essere
l'ultimo. Il Premier cinese ha infatti confermato l'intenzione del governo di
agire con ulteriori fondi se la situazione lo richiedesse. Spiegando
poi quali siano le differenze tra Cina, USA e Europa
di fronte alla crisi, Wen ha sottolineato come USA ed Europa siano impegnati su
due fronti, quello Internazionale e quello della crisi strutturale interna che
sta pesantemente coinvolgendo anche il sistema finanziario e bancario, con i
sostanziosi tagli ai finanziamenti alle imprese. Al contrario in Cina, le banche stanno ampliando in maniera consistente i
finanziamenti alle imprese per sostenerne la crescita, quasi triplicando i
fondi messi a disposizione in questo periodo. Detto questo, per riguarda i
crediti cinesi pari a 681, 9 Miliardi di dollari di titoli di Stato USA, il
Premier si è espresso dicendo che "onestamente sono un pelo preoccupato e
si spera che gli USA facciano realmente tutto il possibile per preservare gli
investimenti cinesi in essere". Per quanto poi riguarda il livello di
cambio dello Yuan, il Premier Cinese rivendica come questo non possa essere in
nessun modo condizionabile da influenze esterne alla Cina,
anche se strettamente collegato con la stabilità dell'intero sistema
finanziario internazionale, comunque a cuore del governo cinese. Allo stato
attuale, Wen ha quindi precisato come la richiesta di una svalutazione dello Yuan,
non sia in linea con le attuali esigenze del paese. pagina successiva >>
( da "Giornale.it, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 62 del 2009-03-13
pagina 0 Svizzera e Lussemburgo allentano segreto bancario di Redazione Dopo
Liechtenstein, Andorra e Belgio anche Sivizzera e Lussemburgo cedono alle
pressioni internazionali e annunciano di essere pronti ad ammorbidire il
segreto bancario. Anche l'Austria rinuncia ma solo in caso di "sospetti
giustificati" Bruxelles - Dopo Liechtenstein, Andorra, Belgio e Austria
anche Sivizzera e Lussemburgo cedono alle pressioni internazionali e annunciano
di essere pronti ad ammorbidire il segreto bancario. Berna si conformerà alle
norme Ocse, mentre il Lussemburgo, in caso di indagini evasione fiscale,
scambierà informazioni con gli altri Paesi. Decisioni salutate dall?Ocse come
"reali progressi". In una nota il segretario generale Angel Gurria
afferma che "le iniziative prese da un certo numero di piazze finanziarie
hanno dato un impulso benvenuto agli sforzi intrapresi per promuovere la
trasparenza e lo scambio di informazioni fiscali". La mossa della Svizzera
La Svizzera allenta il segreto bancario. Il governo elvetico ha deciso di
allentare le condizioni per lo scambio di informazioni conformemente alle
regole dell?Ocse. La Svizzera vuole semplificare questa procedura in caso di
sospetti "concreti", ha riferito l?agenzia di stampa svizzera Ats.
Sotto una crescente pressione internazionale, europea e statunitense in
particolare, con l?allentamento del segreto bancario il governo svizzero vuole
evitare che il paese finisca sulla lista nera delle "oasi fiscali", non
disposte a collaborare. Il segreto bancario svizzero è mantenuto, ha comunque
precisato il governo in una nota. Tuttavia, tale segreto bancario "non
copre tuttavia i reati fiscali. Sulla scia della
globalizzazione dei mercati finanziari e in particolare alla luce della crisi
finanziaria, la cooperazione internazionale in ambito fiscale ha assunto
maggiore importanza. Il governo continuerà a sostenere attivamente gli sforzi
in tal senso", precisa la nota pubblicata oggi a Berna dalle autorità elvetiche.
"La Svizzera - prosegue - intende riprendere lo standard Organizzazione
per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nell?assistenza
amministrativa in materia fiscale. Questo consentirà di sviluppare, su
richiesta concreta e motivata, in singoli casi, lo scambio d?informazioni con
altri Paesi". Il governo ha deciso di revocare la relativa riserva
riguardo alla Convenzione ed è disposto ad avviare negoziati sulla revisione di
convenzioni contro la doppia imposizione. "La decisione del Consiglio
federale di riprendere lo standard Ocse nell?assistenza amministrativa in
materia fiscale, in conformità con l?articolo 26 del modello di Convenzione
dell?Ocse non ha alcuna conseguenza per i contribuenti residenti in Svizzera.
Essa non muta neppure, nel diritto interno, le possibilità delle autorità
fiscali svizzere di accedere a dati bancari". Il governo svizzero afferma
di riconoscere che "il desiderio di un?adeguata protezione della sfera
privata del cittadino rimane profondamente radicata nella popolazione svizzera".
Perciò è stato deciso di mantenere il segreto bancario e respinge fermamente
uno scambio di informazioni automatico. "La sfera privata dei clienti
continuerà a essere protetta da tentativi non autorizzati di conoscere le
situazioni patrimoniali". L'Austria e il vincolo del sospetto fondato
L?Austria accetterà di rinunciare al segreto bancario, ma solo caso per caso in
presenza di "sospetti giustificati". Il ministro della Finanze, Josef
Proell, ha spiegato che, "in seguito a un chiarimento con l?Ocse,
l?Austria accetterà di fornire informazioni bancarie in presenza di sospetti
fondati e argomentati, anche in assenza di un procedimento penale".
"Non modifichiamo la nostra legislazione e non è in questione un accesso
sistematico e diritto ai dati bancari", ha poi concluso. © SOCIETà EUROPEA
DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Corriere.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
L'avvocato,
promotore dei diritti civili, è stato condannato a quattro
anni di carcere Cina: famiglia di dissidente fugge in Usa La moglie e i
due figli di Gao Zhisheng ottengono asilo politico negli Stati Uniti PECHINO -
La moglie e i due figli del dissidente cinese Gao Zhisheng hanno lasciato
clandestinamente la Cina e si sono rifugiati negli Usa, dove hanno
ottenuto asilo politico, a causa delle «insopportabili persecuzioni»
della polizia cinese. Lo ha dichiarato Geng He dopo essere arrivata negli Usa con la figlia di 15 anni e il figlio di 5. «Ho lasciato
la Cina perché la mia famiglia è da troppo tempo sotto
sorveglianza. Abbiamo avuto grandi difficoltà nelle nostre carriere e nella
nostra vita quotidiana», ha aggiunto la donna. Il marito è scomparso lo scorso
mese e sia la famiglia che gruppi per la difesa dei diritti umani temono che si
trovi di nuovo nelle mani della polizia. VIAGGIO AVVENTUROSO - La ragazzina ha
dovuto smettere di andare a scuola e, ha raccontato Geng, ha «tentato più volte
il suicidio». Gao, uno dei promotori dell'impegno civile degli avvocati cinesi,
è stato condannato a quattro anni di prigione nel 2006 ma ha ottenuto la
sospensione della condanna per buona condotta. Da allora è spesso agli arresti
domiciliari, così come tutti i membri della sua famiglia. Lodato e premiato dal
governo per il suo impegno civile fino al 2001, Gao Zhisheng è caduto in
disgrazia quando ha cominciato a difendere dissidente e membri della setta
religiosa fuorilegge del Falun Gong. Geng He ha raccontato di essere fuggita
senza avvisare il marito e di essere stata aiutata da «amici» e seguaci del
Falun Gong a raggiungere la Thailandia (che non confina con la Cina) dopo un viaggio di otto giorni in moto attraverso le
montagne. stampa |
( da "Trend-online" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Paradisi fiscali:
Svizzera allenta segreto bancario ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna
di Ansa , 13.03.2009 13:58 Scopri le migliori azioni per fare trading questa
settimana!! (ANSA) - GINEVRA, 13 MAR - La Svizzera allenta il segreto bancario:
allentera' le condizioni per lo scambio di informazioni conformemente alle
regole dell'Ocse. La Svizzera vuole semplificare questa procedura in caso di
sospetti 'concreti',riferisce l'agenzia di stampa Ats.Sotto una crescente
pressione internazionale,con l'allentamento del segreto bancario il governo
svizzero vuole evitare che il paese finisca sulla lista nera delle oasi
fiscali,non disposte a collaborare.Il segreto bancario e' comunque mantenuto.
Tale segreto bancario 'non copre tuttavia i reati fiscali. Sulla
scia della globalizzazione dei mercati finanziari e in particolare alla luce
della crisi finanziaria, la cooperazione internazionale in ambito fiscale ha
assunto maggiore importanza. Il governo continuera' a sostenere attivamente gli
sforzi in tal senso', precisa la nota pubblicata a Berna. 'La Svizzera -
prosegue - intende riprendere lo standard Organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico (Ocse) nell'assistenza amministrativa in materia fiscale.
Questo consentira' di sviluppare, su richiesta concreta e motivata, in singoli
casi, lo scambio d'informazioni con altri Paesi'. Il governo ha deciso di
revocare la relativa riserva riguardo alla Convenzione ed e' disposto ad
avviare negoziati sulla revisione di convenzioni contro la doppia imposizione.
(ANSA).
( da "Adnkronos" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
CINA:
PECHINO PREOCCUPATA PER SICUREZZA INVESTIMENTO IN BUONI TESORO USA E' IL
MAGGIOR INVESTITORE IN TITOLI AMERICANI E TEME CRESCITA DEBITO commenta 0 vota
0 tutte le notizie di ECONOMIA ultimo aggiornamento: 13 marzo, ore 13:09
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Protezione
civile, superlavoro per le frane Venerdì 13 Marzo 2009, Marostica All'annuale
festa dei gruppi di volontariato della Protezione Civile, tenutasi a Capitelli
di Vallonara, il responsabile Valter Crestani ha sintetizzato le attività
svolte nel 2008.
Sei i gruppi facenti parte del gruppo gestito dall'Unione dei comuni, unione il
cui futuro appare incerto e alle dipendenze delle decisioni della prossima
amministrazione che si insedierà tra tre mesi circa. "E' stato fatto un
passo avanti verso maggiori coesione e collaborazione tra i gruppi che
costituiscono l'importante realtà della protezione civile - ha esordito
Crestani -. La sensazione è che ci sia maggiore affiatamento tra gruppi, più
rispetto reciproco". Il presidente ha poi ricordato i vari interventi
effettuati nello scorso anno: la partecipazione a manifestazioni sportive,
ludiche, culturali (più di 60 interventi), l'attività formativa e di
addestramento, anche durante il meeting annuale a Lonigo, dove vengono offerti
corsi di primo soccorso ed esercitazioni antincendio boschivo e di allagamenti
e anche l'attività didattica rivolta alle scuole. Importante anche
l'esercitazione Unacoma, avvenuta lo scorso giugno lungo le rive del Brenta.
"Del 2008 ricorderemo sicuramente anche numerosi interventi di Protezione
civile, nel senso più stretto del termine, per situazioni di criticità o di
vera emergenza - ha aggiunto Crestani - la ricerca di una cittadina
marosticense scomparsa a Bassano la domenica 6 aprile, l'adunata degli alpini a
Bassano del Grappa dal 9 all'11 maggio, che ha visto l'attivazione 24 ore su 24
di un consistente numero di volontari, fortunatamente scarsamente impegnati se
non per fronteggiare un black out dei trasporti pubblici nel pomeriggio del
sabato con l'attivazione di un improvvisato ma efficace servizio di bus
navetta; i numerosissimi interventi legati al maltempo, dalle nevicate
abbondanti dei primi giorni di gennaio, alle giornate con forti raffiche di
vento causa di caduta di alberi, segnaletica, recinzioni ed altro, le numerose
frane e gli smottamenti verificatisi nelle zone collinari di Pianezze e Marostica
a partire dal mese di aprile, intensificatesi nel mese di giugno ed
ulteriormente aggravatesi nel mese di dicembre, ed ancora i consistenti
allagamenti di strade ed abitazioni nei mesi di giugno e settembre". A
termine della serata, Valter Crestani ha ringraziato pubblicamente tutti i
volontari che gratuitamente si offrono al servizio degli altri e di chi è in
difficoltà e auspicando che i tre comuni dell'Unione, Marostica, Pianezze e
Nove, trovino al più presto una sede adeguata alle loro associazioni. Arianna
Zen
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Provincia e Comune
uniscono la forze e riorganizzano la Protezione civile
Venerdì 13 Marzo 2009, Svolta nella gestione della Protezione Civile. Provincia
di Treviso e Comune capoluogo hanno deciso di mettere insieme le forze operando
una riorganizzazione che andrà a formare una gestione unificata tra
l'amministrazione di Ca' Sugana e quella provinciale per la gestione delle
emergenze al servizio di tutto il territorio provinciale. Questo
risultato è stato raggiunto sulla base di un accordo perfezionato dal
presidente della Provincia, Leonardo Muraro, e dal sindaco di Treviso, Gian
Paolo Gobbo. L'accordo permetterà un miglior coordinamento e una maggior
razionalizzazione delle risorse, in un momento economico difficile come quello
attuale, e allo stesso tempo una migliore operatività. Un'ulteriore
dimostrazione della volontà di collaborare tra istituzioni dopo la
realizzazione della Centrale unificata di Protezione civile nella sede dei
Vigili del fuoco.
( da "Gazzettino, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ALLA CASA BIANCA
Obama riceve il ministro cinese Yang tensioni per il Tibet e la nave bloccata
Venerdì 13 Marzo 2009, Washington Obama ha ricevuto ieri alla Casa bianca il
ministro degli Esteri cinese Yang in visita in Usa:
colloqui segnati dalle tensioni per la questione del Tibet che Pechino considera
«faccenda interna», e per il blocco di una nave militare americana da parte di
unità cinesi. A Pechino il ministro della Difesa ha chiesto di rispettare la
sua sicurezza in seguito all'incidente della nave americana, domenica scorsa. «Chiediamo agli Usa di rispettare le nostre leggi e
le nostre preoccupazioni in materia di sicurezza», ha detto all'agenzia
ufficiale Nuova Cina il portavoce della difesa Huang Xueping. Le proteste fanno
seguito a quelle del ministro degli Esteri che mercoledì tramite il suo
portavoce aveva accusato gli Usa di aver violato le leggi
internazionali e cinesi. Secondo Pechino la nave oceanografica della
marina Usa si è spinta in acque cinesi, a largo
dell'isola di Hainan, per svolgere un'operazione di sorveglianza. Per il
Pentagono, invece, la nave era in acque internazionali ed è stata minacciata
dai cinesi. Per il Direttore nazionale dell'intelligence americana, Dennis
Blair, la disputa con la Cina sulla nave spia bloccata
da cinque unità cinesi «è la più grave dal 2001» quando un aereo spia americano
fu costretto ad atterrare sul territorio cinese.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mauro Calise Sono
sempre più rari i libri capaci di prendere di petto i grandi temi del nostro
tempo e capovolgerne il senso comune. Ancor più rari se, invece di ricorrere
alla formula agile e facile del pamphlet, lo fanno col corredo rigoroso di un
solido impianto scientifico. E riuscendo tuttavia a preservare uno stile
divulgativo alla portata del lettore comune. Per queste, e molte altre ragioni,
l'ultima opera di Pino Arlacchi (L'inganno e la paura. Il mito del caos
globale, Il Saggiatore, pagg. 378, euro 17) è un libro assolutamente da non
perdere. Arlacchi è tra i più autorevoli e innovativi sociologi italiani,
autore, trent'anni fa, di un testo sulla mafia come attore imprenditoriale che
mutò radicalmente l'approccio, sia culturale che militare, al fenomeno. Oggi
propone un'ambiziosissima lettura della crisi internazionale come frutto,
prevalentemente, del ritorno a una logica di guerra, foraggiata dal complesso
militare-industriale americano e amplificata da un sistema mediatico che,
piuttosto che scandagliare e denunciare fatti e numeri, preferisce accodarsi
alle dinamiche di allarme sociale che hanno funestato l'ultimo decennio. La
tesi non è nuova, ed è echeggiata, in modo per lo più sommario, in vari circoli
radicali e, per lo più, antiamericani. Nell'analisi di Arlacchi, invece, non
c'è alcun bias ideologico ma solo la lucida e accurata ricostruzione dei
principali protagonisti su uno scacchiere estremamente complesso. Aggiungendo,
alla mole di statistiche puntuali e rivelatrici, una prospettiva storica
estremamente illuminante. Come nei capitoli che esaminano
il ritorno della Cina, e dell'Asia più in generale, al centro della scena mondiale,
dopo una breve parentesi di minorità e soggezione all'Occidente. In realtà,
l'impero celeste paga, negli ultimi centocinquant'anni, il prezzo di una
stagione lunghissima di pace - interna e internazionale - durata la bellezza di
sei secoli. Secoli in cui il vantaggio tecnologico dell'invenzione della
polvere da sparo viene ceduto a cuor leggero agli europei, coi risultati che
gli invasori occidentali avrebbero presto incassato. Il ritorno dei paesi
asiatici, e il nuovo ruolo che per essi si prospetta, è uno dei fili conduttori
del libro. Accanto a una spietata denuncia del grande inganno mediatico
imbastito, complici la Casa Bianca e il Pentagono, sulla reale entità,
diffusione e ubicazione del terrorismo. A partire dal clamoroso paradosso, per
cui «nonostante non vi fossero dubbi sulle responsabilità di Bin Laden e del
suo gruppo, al Quaeda (.) la forza d'urto del contrattacco americano si è
scagliata contro obiettivi solo contigui al terrorismo fondamentalista (i
talebani dell'Afghanistan) o addirittura privi di legami con esso, come l'Iraq
di Saddam Hussein». Scavando sotto le macerie - belliche e finanziarie - di
queste manipolazioni, e questi errori, si scoprono le linee portanti di un
nuovo ordine mondiale che non vedrà più gli Usa come
forza egemone e dominatrice. La prospettiva di un'alleanza euroasiatica è la
nuova scommessa geopolitica su cui molti stanno puntando, e tenacemente
lavorando. Anche grazie alla disattenzione dei media che continuano ad aspettarsi
da Obama la panacea di tutti i nostri mali.
( da "TgFin.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Usa: cala a 36,03mld$ deficit
commercio gennaio (RCO) Minimo dal 2002. Dato migliore delle attese (Il Sole 24
Ore Radiocor) - Washington, 13 mar - Il deficit della bilancia commerciale e'
calato del 10% a gennaio, attestandosi al minimo dal 2002. Nel
dettaglio il rosso commerciale si e' attestato a 36,03 miliardi dai 39,9
miliardi di dicembre (rivisto). Lo rende noto il Dipartimento del Commercio. Il
dato e' inferiore alle attese degli analisti. Il deficit con la Cina, pero', e' salito a 20,57 miliardi dai 19,88 di dicembre. Emi-y
(RADIOCOR) 13-03-09 13:35:55 (0192) 3 NNNN
( da "Grecale, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
venerdì 13 marzo
2009 15:39 Domattina, le gare riprenderanno alle 10. Le Semifinali e le Finali
delle gare individuali di sabato e a squadre di domenica verranno trasmesse in
diretta su Rai Sport Sat. Foggia - Tutto finito entro le 14, nella prima
giornata della tappa di Coppa del Mondo di Sciabola femminile in corso a Foggia
con l?organizzazione del Circolo Schermistico Dauno. Quella foggiana è la terza
tappa della competizione, dopo quelle di Orleans il 6 febbraio e di Mosca il
15. Il circuito terminerà con gli altri due appuntamenti di Algeri il 20 marzo
e di Tianjin il 29 maggio. Non ci sono stati problemi logistici, fatta
eccezione per un piccolo disguido coi bagagli di alcune atlete all?Aeroporto di
Bari Palese. Cinque gli alberghi cittadini che hanno ospitato gli staff giunti
in città per l?importante manifestazione. Tutti all?opera i Consiglieri del
“Dauno”, assieme al Presidente Luigi Inneo, per assicurare tutti i comfort al
personale della Federazione Internazionale di Scherma e a quello della
Federazione Italiana intervenuto a Foggia. 114 le atlete presenti al via nel
capoluogo dauno, con qualche defezione importante tra i nomi di vertice del
ranking mondiale della sciabola. C?è, in ogni caso Mariel Zagunis, l?americana
vincitrice dell?oro individuale e del bronzo a squadre alle Olimpiadi di
Pechino. Non è arrivata in Italia, invece, Sada Jacobson, l?altra americana che
in Cina aveva vinto l?argento individuale: pare che
abbia temporaneamente rinunciato alle gare per motivi di studio. Assente anche
il bronzo delle Olimpiadi cinesi Rebecca Ward. E? giunta a Foggia, invece,
l?attuale terza in classifica del Ranking mondiale, la 25enne cinese Xue Tan.
Ma del ranking ci sono anche l?ucraina Olga Kharlan (6^), la francese Le onore
Perrus (7^), la russa Ekaterina Diatchenko (8^), l?italiana Ilaria Bianco (9^)
e via via tutte le altre. Non è stata una buona mattinata per l?unica foggiana
in gara, Marianna Tricarico, Campionessa italiana assoluta in carica di
Sciabola femminile. Sarà l?emozione di “tirare” in casa, ma la brava atleta,
che è attualmente in forza alla squadra dell?Aeronautica Militare (pur essendo
tesserata sempre, formalmente, per il Circolo Schermistico Dauno), ha vinto
solo due gare su sei assalti nei gironi, risultando alla fine la prima delle
non classificate al tabellone a 64. Molto delusa Marianna, che avrebbe sperato
di avvicinarsi almeno alle prime posizioni. La foggiana, tra l?altro, non
“tirerà” nemmeno con il team azzurro nella gara a squadre, perché lunedì sarà a
Roma per discutere la tesi di laurea in Economia e Commercio. Mattinata di
allenamento e interviste per la Zagunis, che è stata “bersagliata” da fotografi
e cameraman, ma si è simpaticamente concessa alle domande dei tanti giornalisti
presenti. “Non è la prima volta che vengo a Foggia”, ha ricordato la Zagunis.
“C?ero già stata nel 2001 sempre per la Coppa del Mondo e mi ero divertita.
Adesso sono molto in forma e penso di poter far bene, anche se non penso
affatto che sarà una gara facile”. In poco più di tre ore, comunque, si sono
svolti prima gli assalti dei gironi, poi quelli della prima tornata del
tabellone ad eliminazione diretta, per portare il numero delle qualificate da
69 alle 48 che, unite alle 16 esentate dal primo turno, si affronteranno a
partire da domattina nei 32esimi di finale. Nessuna particolare sorpresa in
questa tornata, fatta eccezione, forse per la eliminazione di Loreta Gulotta,
45^ nel ranking mondiale attuale, da parte della rumena Bianca Pascu,
attualmente 80^. Le esentate, per classifica, erano, in particolare: Mariel ZAGUNIS (USA), Xue TAN (Cina), Olga
KHARLAN (UKR), Leonore PERRUS (FRA), Ekaterina DIATCHENKO (RUS), Ilaria BIANCO
(ITA), Yingying BAO (Cina), Aleksandra SOCHA (POL), Bogna JOZWIAK (POL), Olena KHOMROVA
(UKR), Orsolya NAGY (UNG), Carole VERGNE (FRA), Azza BESBES (TUN), Alejandra
BENITEZ (VEN), Solenne MARY (FRA), Gioia MARZOCCA (ITA). Domattina, le
gare riprenderanno alle 10. Le Semifinali e le Finali delle gare individuali di
sabato e a squadre di domenica verranno trasmesse in diretta su Rai Sport Sat.
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina:Usa
garantiscano titoli stato di ANSA Wen Jiaobao,crisi ma 8% pil 1009,pronti a
dialogo con Dalai Lama -->(ANSA) - ROMA, 13 MAR -La Cina
e' pronta a far la sua parte contro la crisi economica e chiede agli Usa di 'garantire' i suoi investimenti in titoli di
Stato.Cosi' Wen Jiabao, primo ministro cinese, oggi a Pechino. La Cina, ha detto, persegue una crescita dell'8% nel 2009. Per
la crisi prevede 'difficolta'' non eccessive e sul tempestoso inizio delle
relazioni Usa, Wen ha detto che la Cina
e'pronta a riprendere i colloqui con gli inviati del Dalai Lama purche' smetta
di perseguire l'indipendenza.
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Svizzera allenta
segreto bancario, coopererà su fisco -->ZURIGO (Reuters) - Il governo
elvetico ha annunciato oggi che allenterà le regole sul segreto bancario e
coopererà maggiormente nella lotta contro l'evasione fiscale. La decisione
segue un fuoco di fila da parte dei paesi del Gruppo dei Venti che oggi hanno
aperto una riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche
centrali nei pressi di Londra. I G20 avevano messo sotto pressione su questo
tema anche Austria e Lussenburgo, insieme a centri off-shore e paradisi
fiscali. Con un comunicato Berna ha annunciato un cambiamento epocale,
accettando gli stardard Ocse in materia di cooperazione fiscale e di scambio di
informazioni. "Il segreto bancario non protegge i crimini fiscali. La
cooperazione internazionale sul fisco è diventata più
importante vista la globalizzazione dei mercati e, in particolare, in questo
contento di crisi finanziaria" ha detto Hans-Rudolf Merz, presidente e
ministro delle Finanze della confederazione. Berna, però, non rinuncerà
completamente al segreto bancario, ma è disponibile a fornire le informazioni
su casi individuali su richiesta dei governi "Non ci sarà uno
scambio automatico di informazioni", ha detto Merz. Il governo ha detto,
inoltre, che punta a una giusta transizione verso le nuove regole per i clienti
del settore bancario elvetico e pensa a una amnistia fiscale per i clienti
attuali. Ieri Liechtestein e Andorra hanno annunciato di essere disponibili a
una maggiore cooperazione fiscale, esercitando ulteriore pressione su Berna.
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina: riapriremo i colloqui col Tibet
-->Il capo del governo cinese Wen Jiabao fa un'apertura di facciata.
"La crescita dell'economia e la libertà religiosa di cui godono i tibetani
- dice il premier - dimostrano che la nostra politica è giusta". Intanto
fugge negli Usa la famiglia dell'avvocato dissidente
che aiutava il Falun Gong
( da "Wall Street Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Paradisi fiscali:
Svizzera allenta segreto bancario di ANSA Il Paese non vuole finire sulla lista
nera delle 'oasi fiscali' -->(ANSA) - GINEVRA, 13 MAR - La Svizzera allenta
il segreto bancario: allentera' le condizioni per lo scambio di informazioni
conformemente alle regole dell'Ocse. La Svizzera vuole semplificare questa
procedura in caso di sospetti 'concreti',riferisce l'agenzia di stampa
Ats.Sotto una crescente pressione internazionale,con l'allentamento del segreto
bancario il governo svizzero vuole evitare che il paese finisca sulla lista
nera delle oasi fiscali,non disposte a collaborare.Il segreto bancario e'
comunque mantenuto. Tale segreto bancario 'non copre tuttavia i reati fiscali. Sulla scia della globalizzazione dei mercati finanziari e in
particolare alla luce della crisi finanziaria, la cooperazione internazionale
in ambito fiscale ha assunto maggiore importanza. Il governo continuera' a
sostenere attivamente gli sforzi in tal senso', precisa la nota pubblicata a
Berna. 'La Svizzera - prosegue - intende riprendere lo standard
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse)
nell'assistenza amministrativa in materia fiscale. Questo consentira' di
sviluppare, su richiesta concreta e motivata, in singoli casi, lo scambio
d'informazioni con altri Paesi'. Il governo ha deciso di revocare la relativa
riserva riguardo alla Convenzione ed e' disposto ad avviare negoziati sulla
revisione di convenzioni contro la doppia imposizione. (ANSA).
( da "Reuters Italia" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
ZURIGO (Reuters) -
Il governo elvetico ha annunciato oggi che allenterà le regole sul segreto
bancario e coopererà maggiormente nella lotta contro l'evasione fiscale. La
decisione segue un fuoco di fila da parte dei paesi del Gruppo dei Venti che
oggi hanno aperto una riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori
delle banche centrali nei pressi di Londra. I G20 avevano messo sotto pressione
su questo tema anche Austria e Lussenburgo, insieme a centri off-shore e
paradisi fiscali. Con un comunicato Berna ha annunciato un cambiamento epocale,
accettando gli stardard Ocse in materia di cooperazione fiscale e di scambio di
informazioni. "Il segreto bancario non protegge i crimini fiscali. La cooperazione
internazionale sul fisco è diventata più importante vista
la globalizzazione dei mercati e, in particolare, in questo contento di crisi
finanziaria" ha detto Hans-Rudolf Merz, presidente e ministro delle
Finanze della confederazione. Berna, però, non rinuncerà completamente al
segreto bancario, ma è disponibile a fornire le informazioni su casi
individuali su richiesta dei governi "Non ci sarà uno scambio
automatico di informazioni", ha detto Merz. Il governo ha detto, inoltre,
che punta a una giusta transizione verso le nuove regole per i clienti del
settore bancario elvetico e pensa a una amnistia fiscale per i clienti attuali.
Ieri Liechtestein e Andorra hanno annunciato di essere disponibili a una
maggiore cooperazione fiscale, esercitando ulteriore pressione su Berna.
( da "Virgilio Notizie" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma, 13 mar. (Apcom)
- La Cina è pronta a introdurre nuove misure di stimolo per l'economia
"in ogni momento" se dovesse presentarsi un peggioramento della
situazione: il premier cinese Wen Jiabao parlando al termine della sessione
annuale dell'Assemblea del Popolo, ha affermato che il governo ha ulteriori
"munizioni" da aggiungere ai 4mila miliardi di yuan (circa 400
miliardi di euro) del pacchetto di stimoli già annunciato. Benché il premier
cinese si aspetti per la Cina e per il resto del mondo
un 2010 migliore rispetto ai due anni precedenti, secondo Wen il governo ha già
pronto un piano di emergenza per far fronte a tempi duri. Aprendo i lavori
della sessione annuale nove giorni fa, il premier aveva annunciato che il 2009
sarebbe stato uno degli anni più difficili dell'ultimo secolo per la Cina, ma anche detto che la fiducia "è più importante
dell'oro e del denaro" per superare la crisi finanziaria globale.
"Solo con la fiducia, abbiamo coraggio e solo con il coraggio possiamo
superare le difficoltà". In una conferenza stampa durata quasi due ore e
mezza, il leader cinese oggi non ha nascosto le sue preoccupazioni per la
grande quantità di valuta estera investita in titoli di Stato americani.
"Per essere franco, io sono un po' preoccupato. E' per questo che io
vorrei di nuovo invitare (..) gli Stati Uniti a rispettare la loro parola e i
loro impegni a garantire la sicurezza degli investimenti cinesi" ha detto
il premier cinese. Circa la metà dei 2mila miliardi in riserve valutarie cinesi
è investita in buoni del tesoro Usa. Secondo Wen, mantenere
all'8% la crescita economica del paese è un target difficile da raggiungere, ma
possibile. Il premier ha anche dato maggiori dettagli sul pacchetto di stimoli
che il governo aveva annunciato a novembre. Circa un quinto del pacchetto verrà
destinato a nuovi investimenti soprattutto nei campi del "welfare,
dell'innovazione tecnologica, della protezione ambientale e progetti di
infrastrutture". Benché la maggior parte della conferenza si sia
scrupolosamente mantenuta su temi economici, il premier ha anche affrontato due
domande sul Tibet respingendo le accuse mossegli questa settimana dal Dalai
Lama, secondo cui la Cina ha trasformato il Tibet in
un "inferno in Terra", e ha detto che "la pace e la stabilità e
il continuo sviluppo in Tibet dimostrano che la nostra politica nella regione
dell'Himalaya è giusta". Affrontata anche la questione di Taiwan, isola
che da sempre Pechino reclama come uno dei suoi territori. Come molti altri
leader cinesi, Wen ha espresso il desiderio di recarsi un giorno in vista a
Taiwan: "Anche se ho già 67 anni, spero di andarci prima o poi. Se non
potrò più camminare, potrei anche andarci strisciando".
( da "Trend-online" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina:Usa garantiscano
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ROMA, 13 MAR -La Cina e' pronta a far la sua parte
contro la crisi economica e chiede agli Usa di 'garantire'
i suoi investimenti in titoli di Stato.Cosi' Wen Jiabao, primo ministro cinese, oggi a
Pechino. La Cina, ha detto, persegue una crescita
dell'8% nel 2009. Per la crisi prevede 'difficolta'' non eccessive e sul
tempestoso inizio delle relazioni Usa, Wen ha detto
che la Cina e'pronta a riprendere i colloqui con gli
inviati del Dalai Lama purche' smetta di perseguire l'indipendenza.
( da "Velino.it, Il" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. ECO - I
paradisi fiscali europei allentano regole sul segreto bancario Roma, 13 mar
(Velino) - Dopo Lichtenstein, Andorra e Belgio, anche Svizzera, Austria e
Lussemburgo allentano le regole sul segreto bancario. Così come prescritto
dalle norme Ocse, questi paesi si allineeranno allo standard in materia
amministrativa prescritto nell?articolo 26 del modello di Convenzione.
Decisioni salutate dall?Organizzazione per lo sviluppo economico come “reali
progressi”. Il segretario generale, Angel Gurria, ha infatti affermato che “le
iniziative prese da un certo numero di piazze finanziarie...hanno dato un
impulso benvenuto agli sforzi intrapresi per promuovere la trasparenza e lo scambio
di informazioni fiscali”. Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha
espresso soddisfazione per la decisione di Svizzera, Lussemburgo e Austria di
allentare il segreto bancario, attribuendola alla “fermezza” e alla “volontà”
della Francia e della Germania. “Prendo atto con soddisfazione di quella che è
una decisione saggia, che mi è stata comunicata dal primo ministro del
Lussemburgo Jean-Claude Juncker, con cui mi felicito”, ha detto Sarkozy in un
incontro con la stampa, aggiungendo che anche Andorra ha deciso di adeguarsi
agli obblighi definiti dall'Ocse. “Sono tutti passi sulla buona strada”, ha
rilevato il presidente. Anche Monaco dovrebbe adeguarsi: “è necessario che lo
facciano tutti” i paradisi fiscali, ha sottolineato l?inquilino dell?Eliseo. Il
governo svizzero ha dichiarato che non esiterà a collaborare in caso di
evasione fiscale a livello internazionale. è la prima volta che il paese
elvetico aderisce alle disposizioni Ocse, avendo sempre affermato in precedenza
di non voler compromettere la riservatezza che i suoi conti bancari
garantivano. Lo scorso mese però, come riportato dai maggiori organi di stampa
britannici, la banca svizzera Ubs ha fornito agli Usa dettagli su 300 conti
intestati a clienti americani. Il governo ha però aggiunto in un comunicato che
la cessione di informazioni sarà valutata “caso per caso” sulla base di
“concrete e giustificate” richieste. Ha aggiunto inoltre che l?accettazione
delle regole Ocse non intaccherà le regole base della segretezza bancaria del
paese. “Il segreto bancario non protegge i crimini fiscali. La cooperazione
internazionale sul fisco è diventata più importante vista la globalizzazione
dei mercati e, in particolare, in questo contesto di crisi finanziaria” ha
detto Hans-Rudolf Merz, presidente e ministro delle Finanze della
confederazione. Soddisfazione è stata infine espressa dall?Associazione
svizzera dei banchieri (Asb): “La proposta del Consiglio federale di avviare
negoziati per estendere la collaborazione amministrativa a tutti i reati fiscali”
corrisponde “agli obiettivi fissati dalla comunità internazionale in materia e
tiene conto della protezione della sfera privata”, scrive l'Asb in una nota. La
Svizzera è il maggior centro finanziario offshore, ed è stato stimato che nelle
sue banche ci siano circa 2 trilioni di dollari in capitali provenienti
dall?estero. Resta da valutare quale impatto avrà il mutato atteggiamento del
governo svizzero sulla Ubs e sui futuri dialoghi con le autorità statunitensi.
Infatti, anche se ha fornito agli Usa dettagli su 300 coordinate bancarie, ha
rifiutato di recente di rivelare informazioni su altri 52 mila clienti. Gli
ufficiali americani sostengono che si tratti di evasori fiscali, e che il
governo americano perda ogni anno 100 miliardi di dollari a causa dei paradisi
fiscali. L?Austria ha accettato di rinunciare al segreto bancario solo caso per
caso, in presenza di “sospetti giustificati”, ha annunciato il ministro della
Finanze, Josef PrÖll. “In seguito a un chiarimento con l?Ocse, l?Austria
accetterà di fornire informazioni bancarie in presenza di sospetti fondati e
argomentati, anche in assenza di un procedimento penale”, ha detto PrÖll. “Non
modifichiamo la nostra legislazione e non è in questione un accesso sistematico
e diritto ai dati bancari”. Il Lussemburgo è invece pronto a ridimensionare il
campo di applicazione del segreto bancario e a procedere allo scambio di
informazioni nel quadro della lotta alle frodi fiscali, ma a condizione che
questo principio sia rispettato anche da Paesi terzi extra-Ue. “Il Lussemburgo
ha deciso di stipulare accordi che evitano la doppia imposizione conformi al
modello Ocse”, ha detto il ministro del Tesoro lussemburghese Luc Frieden in
una conferenza stampa. Quindi, ha aggiunto, “il Lussemburgo favorisce lo
scambio di informazioni in casi specifici e sulla base di elementi di prova che
rendano concreto il sospetto”. Tuttavia, il Granducato “esige” che tale
principio sia rispettato non solo in tutta la Ue ma anche da Paesi terzi, al
fine di evitare una fuga di capitali verso i Paesi che non rispettano queste
stesse regole”. Il segreto bancario, ha precisato Frieden, “non è in
contraddizione con le norme dell'Ocse” e pertanto “il Lussemburgo lo manterrà
come strumento di tutela della vita privata”. (ful) 13 mar 2009 16:31
( da "BlueTG online" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Incontro a Brigton
in vista del G20 di Londra 13-03-2009 16:42 - Mentre a Wall Street sembra
spegnersi il rally iniziale, l'attenzione degli addetti ai lavori si sposta sul
prossimo G20 che nel weekend dovrebbe finalmente varare una strategia comune di
stimolo all'economia e possibilmente cercare di impedire l'esplodere di nuove
crisi ad esempio in Est Europa. Oggi e domani a Brighton ci sarà un primo
incontro in preparazione del vertice di Londra del mese entrante e secondo
molti gli Stati Uniti cercheranno di ottenere nuovi impegni da parte
dell'Unione Europea, che per ora frena ma che a sua volta
cerca di coinvolgere la Cina e il Medio Oriente nello sforzo per sostenere le economie più
deboli. Del resto finora gli Usa hanno buttato sulla bilancia 787
miliardi di dollari di stimoli, contro i circa 200 miliardi degli europei.
Prendendosi già i primi "altolà" proprio dai cinesi che appaiono
preoccupati in merito alla credibilità del loro principale debitore (la Cina è il primo detentore di titoli di Stato Usa al mondo). (l.s.)
( da "KataWeb News" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina: Usa garantiscano
titoli stato 13 marzo 2009 alle 16:09 — Fonte: ansa.it — 0 commenti Wen
Jiaobao, crisi ma 8% pil 1009,pronti a dialogo con Dalai Lama
( da "CronacaQui.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corsi per ragazzi
delle scuole in compagnia delle tute gialle Piccoli
volontari della Protezione civile crescono a Limbiate LIMBIATE -
"Un'esperienza unica", "Una giornata speciale La giornata della
sicurezza!"..."Viva la Protezione civile" sono solo alcune delle
frasi contenute nei temi che i ragazzi delle classi III,IV e V elementare hanno
scritto dopo lo speciale incontro avvenuto con la Protezione Civile.
Otto appuntamenti con oltre 500 giovani del Comune di Limbiate, per far
conoscere agli alunni i compiti e le attività svolte dai volontari, attraverso
il coinvolgimento diretto: così qualche ragazzo ha rivestito il ruolo di
Sindaco con tanto di fascia tricolore, un altro di soccorritore e ancora un
agente della Polizia Locale, un pompiere e un parente. L'obiettivo di questa
giornata era di capire il comportamento giusto da adottare in caso di un
bambino ferito da fuoco d'artificio, in caso di incendio e allestimento di un
campo di primo soccorso completo. "E' lodevole ha commentato il Sindaco,
Antonio Romeo il lavoro che è stato svolto dalla Protezione Civile. Mi
congratulo con tutti loro, per il tempo prezioso che hanno dedicato a questi ragazzi,
perché la prevenzione e la sicurezza sono temi che vanno affrontati sin da
piccoli". "E' stato un lavoro duro ha affermato Ruggero Battaggia,
responsabile dei volontari ma le nostre fatiche sono state ricompensate dalla
gioia dei bambini e dalla mega lettera di ringraziamento che ci hanno inviato
con tutte le loro 500 firme". 13/03/2009 - Daniele Bianchi
( da "Panorama.it" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Italia -
http://blog.panorama.it/italia - La crisi? Arricchirà Cosa Nostra. L'allarme di
Antimafia e Viminale Posted By cristina.bassi On 12/3/2009 @ 16:31 In
Headlines, NotiziaHome | 2 Comments La crisi economica? Arricchirà la mafia.
Non solo infatti la recessione non scalfirà il potere finanziario della
criminalità organizzata, ma lo farà aumentare. Quello che per molti è un
momento di grave difficoltà per la criminalità organizzata può rappresentare
un'occasione di cui approfittare: è l'allarme del procuratore nazionale della
[1] Dna (Direzione nazionale antimafia), Piero Grasso, nella sua relazione alla
commissione Antimafia lo scorso 25 febbraio (i contenuti del testo sono stati
anticipati dall'agenzia Adnkronos). "Tutto autorizza a ritenere",
sostiene Grasso, "che anche l'attuale crisi finanziaria ed economica,
destinata, purtroppo, ad aggravarsi nei prossimi mesi, con conseguenze allo
stato non pienamente valutabili, possa rappresentare una ghiotta occasione per
l'arricchimento delle mafie e ciò per una serie di motivi". Il procuratore
nazionale antimafia elenca poi i fattori che permetteranno alla criminalità
organizzata di sfruttare la bufera finanziaria che sta mettendo in ginocchio i
mercati mondiali. Il primo vantaggio della mafia rispetto all'economia legale,
spiega Grasso, "È costituito dalla permanente, enorme, illimitata,
liquidità finanziaria, di cui godono le organizzazioni mafiose, in particolare
quelle che traggono i maggiori profitti illeciti dal traffico internazionale si
sostanze stupefacenti. Un mercato che non andrà certo in crisi, dal momento che
è in aumento tanto l'offerta che la domanda di droghe di ogni genere. Sul
versante legale vi è, al contrario, una contrazione vistose delle risorse. Le
banche, anche quelle più grandi, sono in difficoltà, soffrono di limitazione
delle risorse e anche quando ne dispongono, non sono disponibili a concedere
mutui né alle imprese né ai privati". Inoltre, continua Grasso, "la
crisi colpirà soprattutto i ceti più deboli, i lavoratori, la manodopera
precaria". Il procuratore avverte: "Il numero dei licenziati salirà
vertiginosamente e gli ammortizzatori sociali non riusciranno a coprire tutte
le situazioni di crisi, in particolare quelle del lavoro nero e del precariato.
È prevedibile allora un aumento dei reati 'predatori', soprattutto rapine,
della microcriminalità, delle truffe, dello spaccio di stupefacenti. Settori
nei quali operano soggetti non appartenenti alla criminalità organizzata, ma è
certo che sono le mafie a tirare le fila anche di tali reati, a fare da punto
di riferimento per la ricettazione dei beni oggetto di furto e rapina, di
truffa e contraffazione". L'ultimo fattore che avvantaggerà la mafia,
secondo la valutazione del procuratore della Dna, è "L'intervento
massiccio dello Stato nell'economia. Ciò avviene a livello
mondiale, dagli Usa alla Cina, dall'Europa, al nostro Paese. Tutto ciò comporterà che la mano
pubblica avrà il compito di aiutare la ripresa economica, attraverso una
politica di interventi di sostegno, di finanziamenti ai settori deboli, di
promozione degli investimenti e della ricerca". Tuttavia "non
mancheranno alle imprese mafiose e paramafiose le possibilità e le occasioni di
captare parte delle risorse pubbliche a proprio profitto, rafforzando in tal
modo una tendenza già in atto, come dimostrano le vicende calabresi dei fondi
previsti dalla legge 488 del 1992 e di quelli comunitari". Il procuratore
Grasso non ha dubbi: "L'acquisizione presuppone l'inserimento delle mafie
nel sistema di potere economico e politico dominante". È necessario quindi
"affinare gli strumenti di indagine per consentire di cogliere i nessi, le
connivenze che reggono" questo sistema di potere. Anche il [2] ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha affrontato l'argomento dell'economia mafiosa in
un intervento radiofonico a [3] Radioanch'io. Secondo il capo del Viminale, il
fatturato complessivo della mafia, della 'ndrangheta, delle altre
organizzazioni criminali italiane e della criminalità straniera "è
superiore a 100 miliardi di euro all'anno, una cifra enorme". Per questo
il governo sta promuovendo "un'azione fortissima" sotto il profilo
dell'attacco ai patrimoni mafiosi. "Nel 20073, continua Maroni, "vi
sono stati sequestri di beni mafiosi per 1,5 miliardi di euro, una somma salita
a 4,3 miliardi di euro nel 20083.
( da "Dire" del 13-03-2009)
Argomenti: Cina Usa
Venti candeline per
il World Wide Web ROMA - Nato il 13 marzo del 1985, il World Wide Web spegne
"soffia" sulle sue prime venti candeline. La data, infatti, riferisce
di quando il ricercatore britannico Tim Berners-Lee presentò a Mike Sendall, suo
supervisore al CERN, il laboratorio europeo di fisica delle particelle a
Ginevra, un sistema per la distribuzione di dati scientifici basato sugli
ipertesti, cioè testi in cui le singole parole potevano essere utilizzate per
creare legami con altri testi in altri computer. "Vago, ma
interessante" fu la risposta di Sendall, che diede a Berners Lee il via
libera per approfondire il progetto, al quale poi partecipò anche il
ricercatore belga Robert Cailliau. Nella primavera del 1991 furono fatti i
primi test e, nel dicembre successivo, il primo collegamento con un server al
di fuori del Cern, negli Usa. La storia aperta al
grande pubblico del Web cominciò nel febbraio 1993, con il primo browser,
Mosaic. Ciò ha permesso a Internet, la cui nascita ufficiale risale al 1969 con
la rete Arpanet, di rappresentare componente essenziale della società del
ventunesimo secolo. Il numero dei siti Web è cresciuto dai 130 del 1993 (anno
in cui è diventato pubblico con la rinuncia del Cern ai diritti d'autore) ai
ben 215 milioni del febbraio scorso, secondo le rilevazioni di Netcraft,
considerata la fonte più autorevole in materia. In questo totale non vengono
inclusi i blog, che secondo un rilevamento della Universal McCann, nel 2008
erano circa 180 milioni, con circa 350 milioni di lettori più o meno abituali.
In Italia, secondo i dati del Cnr, a fine giugno 2008 c'erano un milione e
mezzo di domini ".it" registrati, numero sicuramente superiore a
quello dei siti effettivi, dato che un sito può avere più nomi a dominio. Per quanto riguarda i navigatori, dalla sua nascita a oggi, sono
passati da poche migliaia a più di un miliardo (più di 200 milioni dei quali in
Cina) secondo i dati di comScore del gennaio scorso. E il 2% di
questi sono italiani. 13 marzo 2009