CENACOLO
DEI COGITANTI |
USA, violati università e
aeronautica ( da "Punto
Informatico" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: partito da alcuni paesi asiatici
tra cui la Cina, paese che in passato è stato indicato dagli Stati Uniti come
responsabile di svariate aggressioni nei confronti delle infrastrutture
informatiche nazionali, giudicate dagli esperti spesso inadeguate e datate. La
scorsa estate infatti il malfunzionamento di un PC più che ventenne, in
servizio presso la Federal Aviation Administration (
Un artigianato
d'eccellenza ( da "Stampa,
La" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Apparentemente una contraddizione
in un mondo sempre più globalizzato e orientato al gigantismo produttivo. «Ma
pensare in piccolo - avverte Mario Tiberti, presidente provinciale di
Confartigianato - è la miglior risposta per contrastare la crisi economica.
Favorire le piccole imprese vuol dire sostenere l'economia di un paese.
"La crisi si attenua,
la svolta è vicina" ( da "Stampa,
La" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e si può trattare della Cina. Ma
tra gli economisti va da sé che, passato il punto in cui la produzione smette
di scendere e comincia a risalire, i posti di lavoro continuano a diminuire
ancora per parecchi mesi. La febbre dei mercati finanziari è scesa «a un
livello precedente al crac della Lehman Brothers» sostiene il presidente della
Bce.
L'export in caduta libera
ma Reggio argina la crisi ( da "Gazzetta
di Reggio" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina). AREE. I cali, o i
ridimensionamenti dei fatturati derivano in buona parte dal calo della domanda
proveniente dagli Stati Uniti, Spagna e Regno Unito oltre che da alcuni mercati
emergenti dell'Est Europa quali Russia, Ucraina, Romania, Slovenia, Croazia e
dell'Asia centro-orientale (Cina, Sud Corea) e dell'America latina (
Riuniti a Venezia quindici
grandi scrittori ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzato e aperto a troppi
fondamentalismi. Incroci di civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare
di esorcizzare gli scontri di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco
allora che l'incontro con Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle
ore 18), perseguitato dal 1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i
Versi satanici assume un valore particolare.
segue dalla prima pagina
Oppure Hamburgerol... ( da "Leggo"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che sotto le insegne della gigante
"M" rossa in campo giallo simbolo universale di globalizzazione
completano il loro cursus studiorum. In vista del costituendo corso di PhD. Per
quelli che alla tesi non sono mai arrivati è in cantiere un altro progetto: una
qualifica in "higher level management development", equivalente alla
laurea.
Febbre suina come
l'Asiatica. Primo caso in Cina ( da "Provincia
Pavese, La" del 12-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Primo caso in Cina L'influenza
suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le mascherine (foto). Il
primo contagiato è uno studente universitario tornato dagli Usa giovedì.
Intanto uno studio dell'équipe di Neil Ferguson dell'Imperial College di Londra,
ha dimostrato che il virus H1N1 è meno grave del virus della Spagnola,
Ora Trichet vede la fine
del tunnel ( da "Milano
Finanza (MF)" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma con la significativa eccezione della
Cina, dove il superindice è aumentato di 0,9 punti dal mese precedente, dopo un
+
È ora di riformare il Fmi
e la Banca Mondiale ( da "Milano
Finanza (MF)" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: riforma di questi organismi e
perché si tratterebbe di uno dei pochi atti concreti che oggi si può compiere
in tema di governance della globalizzazione. Occorrerebbe, poi, essere coerenti
all'interno, nel nostro Paese, con l'attività di promozione di nuove regole a
livello globale: per esempio a proposito delle norme risarcitorie, con
riferimento al disegno di legge sulla class action.
Ancora nuvoloni nei cieli
europei. Ieri Eads, atteso oggi all'appuntamento con i conti del ...
( da "Finanza e Mercati"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Asia (e la Cina piglierà
definitivamente il ruolo di motore della crescita mondiale ai danni
dell'America) il trend verrà invertito. At&t Operazione a sorpresa nella
telefonia mobile Usa. L'ex monopolista At&t, numero uno del mercato,
rileverà attività dalla rivale Verizon Wireless, numero due, per 2,35 miliardi
di dollari.
febbre suina come
l'asiatica. primo caso in cina ( da "Centro,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Primo caso in Cina L'influenza
suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le mascherine (foto). Il
primo contagiato è uno studente universitario tornato dagli Usa giovedì.
Intanto uno studio dell'équipe di Neil Ferguson dell'Imperial College di
Londra, ha dimostrato che il virus H1N1 è meno grave del virus della Spagnola,
Studenti da... premio nei
concorsi nazionali ( da "Nazione,
La (La Spezia)" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: processi di globalizzazione,
governo europeo dell'economia. L'iniziativa, all'interno del progetto di
formazione e informazione degli studenti sull'integrazione europea, è promossa
su proposta di Aiccre e Movimento Federalista Europeo. IL CONCORSO «Parchi
& Parchi», che si terrà da domani al 17 maggio a Lorica di San Giovanni in
Fiore (
L'Italia sta dando di sé
l'immagine inquietante di un Paese in cui la paura dell’...
( da "Unita, L'" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: perché non è pensabile che in un
mondo globalizzato non si globalizzino anche le responsabilità. Ciò significa
che a monte delle disposizioni di legge e di sicurezza, va delineata una vera e
propria politica delle migrazioni che tenga conto anche delle difficoltà al
limite dell'impossibilità di sopravvivere nei Paesi di origine.
NO. Le Esposizioni
universali (la prima è stata quella di Londra del 1851, l...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 12-05-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la seconda a Parigi del 1900)
avevano un senso quando il pianeta non era ancora globalizzato e i vari Paesi
avevano così l'occasione di presentare al mondo i loro prodotti e le loro invenzioni.
Oggi, in era di globalizzazione, tutti sanno tutto di tutti e non c'è alcuna
ragione di concentrare un'esposizione in un solo luogo.
...che l'accusa da parte
dell'opposizione contro il governo non è motivata, perché non c'è alcuna
politica al ribasso. ( da "Tempo,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dovuta alla globalizzazione
dell'economia, crea il collegamento coi flussi migratori. Il divario tra «Primo
mondo» e «Terzo mondo» tende ad una costante crescita del divario, in quanto un
Paese più produce più si arricchisce, mentre un Paese che arranca è destinato a
impoverirsi maggiormente, creando presupposti non di aspettativa di vita ma di
speranza di sopravvivenza.
La richiesta di ordine non
può creare disordini ( da "Tempo,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione» che comprende
pure, e non potrebbe essere diversamente, la prossimità di localismi che
tendono a fondersi. Non è la prima volta che accade nella storia. Ricordiamo
l'impero romano, l'universo federiciano, la stessa ecumene cattolica, il vasto
aggregato asburgico nel quale convivevano popoli dissimili eppure amalgamati da
uno stesso principio sovrano che li faceva
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la società multietnica e la
globalizzazione sono una grande "balla" di moda nel ventre molle
dell'Occidente. In Cina o in Arabia non mi sembrano molto attratti da questo
tema». Forse, la società multietnica è la conseguenza dell'attuale sistema
produttivo. Tanti stranieri lavorano nelle nostre aziende.
ECCO LA
"DENOMINAZIONE COMUNALE D'ORIGINE": SERVIRÀ A TUTELARE I PRODOTTI
TIPICI ( da "Corriere
Alto Adige" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Prodotti provenienti dalla
tradizione domestica che cela un enorme potenziale di tecniche e saperi sempre
più ricercati dal turista e dal consumatore, il quale sempre più spesso cerca
di evitare i modelli alimentari dettati dal processo di globalizzazione e
standardizzazione cui siamo oggigiorno abituati". Lorenzo Soratroi
Tanti successi tutti di
plastica ( da "Sole
24 Ore, Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Esportiamo in Cina, e possiamo
competere con loro quanto a capacità di tenere bassi i costi di produzione»,
aggiunge Alexandre Turra Gastadello, export manager del gruppo. Per convincere
le vittime occidentali del fashion che una scarpetta di plastica può essere
trendy è bastato avviare invece le collaborazioni con le grandi firme.
L'equità muove la crescita
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: aumento dei redditi da lavoro nei
paesi avanzati anche in un ambiente economico flessibile e globalizzato. Come
si voleva fare in Europa con l'Agenda di Lisbona: ma poi non lo abbiamo fatto,
e abbiamo dovuto comprimere i salari per sopravvivere. Il rischio è che se non
lo facciamo, col tempo aumentino le pulsionia chiudere le nostre economie.
SAN MICHELE AFFRONTA LA
VESPA DEL CASTAGNO INCONTRI FORMATIVI PER IL RICONOSCIMENTO PRECOCE
DELL'INSETTO ( da "marketpress.info"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Adige dichiara guerra alla vespa
del castagno, un insetto originario della Cina che sta creando diversi problemi
in alcune aree castanicole della provincia, in particolare in Alta Valsugana e
nella valle del Chiese. Il gruppo di lavoro sulle foreste e verde urbano del
Centro Trasferimento Tecnologico di San Michele, in collaborazione con l?
LAVORO: ABI, PIÙ MERITO E
ATTENZIONE AI COSTI MIGLIORANO LA GESTIONE HR
( da "marketpress.info"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: volta viene dedicata da Abi una
sessione specifica al tema del Diversity Management ed, in particolare, ai temi
delle pari opportunità e delle politiche di genere. Anche per le banche,
nell?attuale contesto di internazionalizzazione e di globalizzazione dei
mercati, la sfida è quella di considerare la diversità come risorsa e coniugare
la stessa con i risultati d?impresa. . <<BACK
Una lama sarda e quegli
strani sospetti ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: un mondo che vive la
globalizzazione degli armamenti, travolto dalle sane e insane passioni per armi
di ogni genere e tipo, puntare ora il dito con certezza sarebbe come pensare
che gli assalti ai portavalori con i Kalashnikov in Sardegna siano opera di
russi o la sfida con katana in pugno davanti al liceo Dettori di Cagliari
avesse come giovani protagonisti membri della Yakuza.
Il fast food non piace
neanche se ciociaro. Parola di un fornaio
( da "Manifesto, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: era della globalizzazione e quello
della crisi più o meno economica mondiale, forse la catena di fast food
dovrebbe imparare un po' di più da Luca Di Gesù, titolare della focacceria di
Altamura. Evidentemente da McDonald's, nonostante la ricerca affannosa di nuovi
mix gastronomici, le strategie di marketing e la cortesia mediatica,
riuniti a venezia quindici
grandi scrittori - alessandra artale
( da "Mattino di Padova, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzato e aperto a troppi
fondamentalismi. Incroci di civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare
di esorcizzare gli scontri di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco
allora che l'incontro con Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle
ore 18), perseguitato dal 1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i
Versi satanici assume un valore particolare.
riuniti a venezia quindici
grandi scrittori - alessandra artale
( da "Nuova Venezia, La"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzato e aperto a troppi
fondamentalismi. Incroci di civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare
di esorcizzare gli scontri di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco
allora che l'incontro con Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle
ore 18), perseguitato dal 1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i
Versi satanici assume un valore particolare.
Il caos tra (Stati) ricchi
e poveri ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Commenti Pagina 342 economia
globalizzata Il caos tra (Stati) ricchi e poveri Economia globalizzata di
Gianfranco Sabattini* --> di Gianfranco Sabattini* Il permanere e l'approfondirsi
della contrapposizione tra Stati ricchi e poveri sono destinati a originare un
allargamento del disordine sino alla stabilizzazione, secondo l'economista
indiano Prem Shankar Jha,
Sindrome di Lowe, il paese
si mobilita ( da "Nuova
Ferrara, La" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: dopo quella dei giorni scorsi
svoltasi a Casa Cini a Ferrara) del bel libro degli atti del primo convegno
internazionale sulla sindrome di Lowe (rara malattia genetica che colpisce i
bimbi maschi in tenera età) a cura dell'associazione Santo Stefano, dicendo che
«abbiamo ritenuto doveroso lasciare una traccia di quei momenti vissuti con
tanta intensità,
febbre suina come
l'asiatica. primo caso in cina ( da "Tirreno,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Primo caso in Cina L'influenza
suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le mascherine (foto). Il
primo contagiato è uno studente universitario tornato dagli Usa giovedì.
Intanto uno studio dell'équipe di Neil Ferguson dell'Imperial College di Londra,
ha dimostrato che il virus H1N1 è meno grave del virus della Spagnola,
Verso il gemellaggio con
l'Italia ( da "Denaro,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sereno stabile anche per quanto
riguarda la bilancia commerciale. L'interscambio tra i due Paesi è raddoppiato
negli ultimi tre anni, superando così i 5 miliardi di euro. L'Italia è il primo
partner commerciale del Cairo tra i Paesi Ue, il terzo al mondo solo dopo Usa e
Cina. del 12-05-2009 num.
dai distretti alle reti di
imprese il lazio sperimenta l'aggregazione
( da "Repubblica, La"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Nel tempo i processi di
globalizzazione e di smaterializzazione del valore, uniti alle tecnologie,
hanno spinto verso il superamento del criterio territoriale in favore di quello
geograficamente più fluido di filiera e metadistretto, favorendo la nascita di
nuove forme di aggregazione quali le reti di impresa.
Almag tiene e si rafforza
in Canada ( da "Brescia
Oggi" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: attiva direttamente sul mercato Usa
- che nel Far-East attraverso la joint-venture nell'impianto produttivo in
Cina, concretizzata nel corso del 2007. Grande attenzione è stata (ed è)
rivolta al miglioramento e rafforzamento delle attività commerciali,
all'ampliamento della gamma e alla qualità, oltre che allo sviluppo della
collegata italiana Berna Ernesto spa (
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Certi aspetti della globalizzazione
ed in particolare il mondo dell'internet hanno creato una vasta cultura
virtuale il cui valore è tanto vario quanto le sue innumerevoli manifestazioni.
Indubbiamente molto è stato realizzato per creare un senso di vicinanza e di
unità all'interno dell'universale famiglia umana.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: garantire la sicurezza nel mondo
sempre più globalizzato è necessaria una stretta collaborazione tra la Nato e
l'Unione Europea. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini
intervenendo ieri in Senato alle celebrazioni per il 60° anniversario
dell'Alleanza Atlantica. Secondo il responsabile della Farnesina occorre in
sostanza «porre termine all'anomalia dei rapporti tra l'
L'Italia multietnica
sfidata dai suoi stessi valori ( da "Avvenire"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: altronde tutti sanno che la
globalizzazione, col suo forte carico di contraddizioni, è il fenomeno più
pervasivo del nostro tempo, non solo nell'ambito della macroeconomia o
nell'areopago comunicativo, ma anche in quello culturale e sociale. Pertanto
deve essere necessariamente governata, nel pieno rispetto della legalità, attraverso
un'adeguata azione politica per garantire la '
Crisi: Cina, esportazioni
in calo ( da "Trend-online"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, esportazioni in calo
E ora si smantella tutto.
( da "Blogosfere" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Una volta percorrevano gli oceani
come bandiere della globalizzazione. Ora sono i simboli di un ordine che
minaccia di affondare con loro. La faccenda è cominciata proprio alla fine
dello scorso anno. Ed ora si smantellano portacontainers, petroliere, navi da
trasporto veicoli, persino navi da crociera.
Doronzo Presidente
Associazione Ingegneria Naturalistica
( da "Caserta News" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: epoca di conclamata globalizzazione
dell'economia e dei mercati, i professionisti di casa nostra finiscano con
l'essere penalizzati irreversibilmente, rispetto a tecnici formatisi in aree
storicamente più sensibili, da una parte, verso tecniche innovative ed
ecocompatibili di Ingegneria Naturalistica, e dall'altra verso la più ampia
tematica di difesa del suolo e protezione dell'
A Catania il ricordodel
prof. D'Antona ( da "Sicilia,
La" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come coniugare flessibilità e
sicurezza del lavoro nel contesto della globalizzazione e della costruzione
europea. Il Congresso focalizzerà la propria attenzione sulle tematiche legate
alla evoluzione del diritto del lavoro e alla figura del datore di lavoro, alla
luce delle complesse dinamiche che caratterizzano l'attuale quadro economico e
sociale.
La presidente torna nella
Marca il 6 giugno a Venegazzù ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: editorialista de La Repubblica
esperto di Cina e Usa, Dario Scannapieco, vice presidente della Banca europea
per gli investimenti (Bei). Le conclusioni sono affidate a Emma Marcegaglia,
che dopo un anno torna a Treviso e torna proprio a villa Gasparini Loredan. Un
luogo di cui serberà un buon ricordo, dato che si trattava della sua prima da
presidente della organizzazione imprenditoriale.
Insieme"- scrive
Antonio Manganelli nel suo editoriale sul mensile Poliziamoderna –...
( da "Gazzettino, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: un momento storico dove la
globalizzazione è ormai una realtà consolidata. Uniti si vince, si può
sintetizzare il concetto del capo della Polizia, e parlando con gli agenti
stranieri intervenuti queste sinergie hanno già permesso di ottenere pregevoli
risultati ma anche si è scoperto che non sono molto ligi nel rispettare i
limiti di velocità tutti gli automobilisti in generale,
Alemanno: in autunno Stati
generali per far uscire Roma da crisi
( da "Dire" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: giusto vedere" la citta'
"come punto di incontro tra dimensioni diverse che nella globalizzazione
sono rimaste separate. Anche a Roma convivono due città profondamente diverse,
centro storico e periferie". "Significativo", conclude il
sindaco, "il progetto sulle infrastrutture per permettere alla città di
fare un salto di livello".
L'Iran apre a Obama (anche
per timore dei talebani). ( da "Giornale.it,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: comunicazione, borsa, banche, spin,
cina, economia, era obama, manipolazione, gli usa e il mondo Commenti ( 93 ) »
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03May 09 Le creme anticellulite?
WALL STREET TIRA GM:
BANCAROTTA PIU' PROBABILE - BLOOMBERG: FIAT DECIDERA' TAGLI CONCESSIONARI
CHRYSLER - BEN AMMAR: FUSIONE TELEFONICA-TELECOM INVENZIONE DEI GIORNALI -
FERRARI, ( da "Dagospia.com"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: una Cina, persino un'Africa che
cresce al 5%, avviate sulla strada dello sviluppo". Per Benetton
"sono i valori della famiglia che fanno da bussola" nel passaggio a
una gestione di tipo manageriale poiche' "si tratta di riconoscere l'importanza
di un'azionista che vuole dare longevita' alla propria creazione".
Ismac Cnr Milano,
leadership mondiale dell' Italia nel settore dei derivati di pomodoro
( da "Sestopotere.com"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: gli USA hanno processato il 33,7%
della produzione totale mentre l?Italia e la Cina hanno trasformato la stessa
quantità di pomodoro pari al 13,6%. L?Italia in particolare, nel settore dei
derivati di pomodoro riveste una posizione di leadership qualitativa riconosciuta
a livello mondiale, anche se, per i costi contenuti dell?
Stress-test truccato dalla
Fed e da Geithner, ecco la prova ( da "Giornale.it,
Il" del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: comunicazione, borsa, banche, spin,
cina, economia, era obama, manipolazione, gli usa e il mondo Commenti ( 93 ) »
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03May 09 Le creme anticellulite?
Wall Street, a metà seduta
passa alle vendite ( da "KataWebFinanza"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha annunciato che Timothy Geithner,
andr a Pechino, in Cina, per colloqui con i massimi funzionari economici cinesi
i giorni 1 e 2 Giugno. Geithner spera di rafforzare i legami economici con la
Cina "mirando a promuovere la stabilit, ed una crescita economica
equilibrata nelle due nazioni," ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro.
Papa a Gerusalemme:
viaggio di pace e di dialogo, serio ed impegnativo.
( da "Blogosfere" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Certi aspetti della globalizzazione
ed in particolare il mondo dell?internet hanno creato una vasta cultura
virtuale il cui valore è tanto vario quanto le sue innumerevoli manifestazioni.
Indubbiamente molto è stato realizzato per creare un senso di vicinanza e di
unità all'interno dell?
Alemanno: in autunno Stati
generali per far uscire Roma dalla crisi
( da "Dire" del
12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: giusto vedere" la citta'
"come punto di incontro tra dimensioni diverse che nella globalizzazione
sono rimaste separate. Anche a Roma convivono due città profondamente diverse,
centro storico e periferie". "Significativo", conclude il
sindaco, "il progetto sulle infrastrutture per permettere alla città di
fare un salto di livello".
FONDAZIONE VARRONE:
CONSEGNA BORSE DI STUDIO INTERCULTURA
( da "Sabina Oggi Online"
del 12-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: destinazioni oltre gli USA, la Cina
e la Danimarca. La Fondazione Varrone ha ricevuto in occasione del recente
Congresso Nazionale Intercultura, svoltosi proprio a Rieti, una menzione
d'onore per aver contribuito in modo determinate a far crescere gli scambi
interculturali sul territorio reatino, offrendo ai giovani la possibilità di
usufruire di soggiorni annuali di studio all?
"Banchieri re Mida
addio, è tempo di nuove regole"
( da "Stampa, La" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la globalizzazione, rileva Gurrìa,
accresceva anche le disuguaglianze sociali; le forze dell'economia sono state
piegate a servire «i profitti dei prossimi tre mesi» e i guadagni di pochi
manager e azionisti. Se all'origine del mondo moderno c'è la triade francese di
libertà, uguaglianza e fratellanza, negli ultimi anni,
CINZIA DI CIANNI Le
profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza sv...
( da "Stampa, La" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ricordando come in Cina gli stessi
testi ricoprano le pareti di intere caverne. A quel punto ho sentito che il mio
lavoro assumeva un significato diverso, al di là del piacere di sperimentare».
E' così che la fisica-artista si è buttata in un altro progetto, non meno
fantastico: il Disco di Rosetta.
"Il cervello quantico
antidoto alle crisi" ( da "Stampa,
La" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La globalizzazione è l'emblema di
questa condizione: abbiamo trasformato il mondo senza esserne consapevoli e
senza capire che il cambiamento non è un processo lineare, ma procede per salti
improvvisi, generando instabilità. Ecco perché è urgente la rivoluzione
concettuale che promuove la mia organizzazione,
WTA Madrid: Francesca
Schiavone supera Kvitova ( da "Datasport"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: (Q) Varvara Lepchenko (USA) 63 61
Amelie Mauresmo (FRA) b. (15) Zheng Jie (CIN) 62 75 Agnes Szavay (UNG) b. (Q)
Aravane Rezai (FRA) 26 75 62 Francesca Schiavone (ITA) b. Petra Kvitova (CEC)
64 62 Lucie Safarova (CEC) b. Anne Keothavong (GBR) 61 75 (Q) Vera Dushevina
(RUS) b.
Canada, un partner
privilegiato per l'Expo 2015 ( da "Giornale
di Brescia" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Mentre gli Usa si stanno sempre più
avvicinando alla Cina a livello commerciale e finanziario, il Canada oggi
considera strategico un rapporto privilegiato con l'Ue, e con l'Italia in
particolare, sede di Expo 2015. Questi concetti sono stati ribaditi a Formigoni
dal numero uno della Confindustria canadese, Thomas D'Aquino.
Un documentario, girato a
casa dello sceneggiatore, dedicato al regista tedesco
( da "Cittadino, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: zavorra in un mondo che corre ad
alta velocità verso la globalizzazione e si fa metropoli? Come è possibile
accogliere gli stimoli della contemporaneità e della multiculturalità senza
lasciarsi travolgere, snaturarsi e perdersi nel vortice dei cambiamenti?
Entrambi ci parlano, nel loro codice artistico, di tali problematiche».
GERUSALEMME - Inizia con
un'invocazione al Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe a...
( da "Leggo" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma «un microcosmo del nostro mondo
globalizzato, che deve vivere la sua vocazione universale, un luogo che insegni
l'universalità, il dialogo e la comprensione». Oggi il viaggio papale prosegue
con l'unica tappa in territorio palestinese, a Betlemme, dove nel pomeriggio
Benedetto XVI visiterà la grotta della Natività.
Velezzo, le dinastie per
la politica ( da "Provincia
Pavese, La" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che forse nel nostro mondo
globalizzato può anche incuriosire - interviene Marco Montagna, medico del
paese - . Comunque, sempre meglio due liste che una sola». Ma le curiosità a
Velezzo non sono finite. Della lista Campanile ciminiera trattore fanno parte i
coniugi Pietro Cavigiolo e Maria Daniela Perotti, Giovanni Cavigiolo e Carla
Buffa,
cinque giorni tra eco e
lucio dalla il figlio di simenon racconta maigret
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: la lotta alla povertà a Vandana Shiva
e i disastri della globalizzazione a Ermanno Olmi e a Carlo Petrini. Una tema
caldissimo è quello legato al caso di Eluana Englaro: sabato (alle 12 alla Sala
dei 500) Beppino Englaro si confronterà con Paolo Flores d´Arcais e Marco
Travaglio su «Verità e menzogna: categorie irrinunciabili o moraliste?
"gli ospedali? tutti
lungo il gra" - paola coppola
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: punto di incontro tra dimensioni
diverse che nella globalizzazione sono rimaste separate», come centro storico e
periferia degradata. Punta sul progetto per le infrastrutture che, dice,
«consentirà di fare un salto di livello». E, rilancia, in autunno «gli stati
generali dell´economia e della società romana», a fine anno «il Piano
strategico comunale,
Ratzinger invoca la pace
Gerusalemme sia città aperta ( da "Unita,
L'" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come un microcosmo del nostro mondo
globalizzato, questa Città, se deve vivere la sua vocazione universale, deve
essere un luogo che insegna l'universalità, il rispetto per gli altri, il
dialogo e la vicendevole comprensione; un luogo dove il pregiudizio, l'ignoranza
e la paura che li alimenta, siano superati dall'onestà, dall'integrità e dalla
ricerca della pace»
l'avamposto delle malattie
"globali" - carlo picozza
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: scalpello sotto le unghie: torna il
medioevo con la globalizzazione delle malattie? «Quel giorno sotto la doccia ho
vissuto un incubo», racconta F.R., 37 anni, dirigente di banca. «Quasi svenni
quando, passando la spugna sui foruncoli comparsi al mio rientro da un safari
nel parco di Ngorongoro in Tanzania, vidi uscire piccoli vermi bianchi».
sono favorevole, ho un
figlio di 22 anni disoccupato. rita.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Capisco Soru che di
globalizzazione-Ikea in sardegna non ne voleva sapere. Però l'arrivo di design
scandinavo a prezzo raggiungibile mi fa piacere. Come cliente sono felicissima
come commerciante meno. Penso a tutti i settori che andranno in crisi. Sassari
sveglia!
Bolzoni, ristrutturazione
completata ( da "Libertà"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è il primo costruttore in Europa di
attrezzature per carrelli elevatori e secondo a livello mondiale e sul mercato
Usa. Con un fatturato 2008 di circa 141 milioni di euro, 19 società, di cui 5
stabilimenti produttivi in Italia, Usa, Finlandia, Germania e Cina e 14 filiali
commerciali, la Bolzoni rappresenta un vero gruppo multinazionale. 13/05/2009
up , cannes apre con un
cartoon ( da "Nuova
Sardegna, La" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: di fare film per cinque anni
imposto dalla Cina per la sua precedente pellicola, «Summer Palace», presentata
sempre a Cannes. Grande attesa, infine, per la pellicola di Terry Gilliam che
sarà presentata fuori concorso, «The Imaginarium of Doctor Parnassus», ultima
interpretazione di Heath Ledger (morto per overdose di farmaci prima di finire
le riprese e sostituito da Johnny Depp)
Diritto, mercato e regole
uniformi saranno gli argomenti centrali della conferenza internazionale
dedicata ai Global Standard che si apre oggi a Roma, coordinata dal Ministro
dell' ( da "Tempo,
Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che la considera una delle
iniziative qualificanti della Il problema della regolamentazione del mercato
globalizzato e delle operazioni di finanza internazionale era ben chiaro anche
nella fase pre-crisi, ma oggi sta ricevendo la massima attenzione. L'argomento
è fondamentale per la ripresa del mercato ed ha risvolti politici ed economici
di gran rilievo.
l'ex tamburino della curva
fiesole "le mie canzoni come la fede viola" - roberto incerti
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: sono figli della globalizzazione
come i tifosi della Juve, che potrebbero benissimo tifare Milan o Inter. Chi
ama me è come i tifosi viola: con la Fiorentina sempre, al di là del bene e del
male, in C2 o in lotta per lo scudetto». Quindi? «Ogni mia vittoria a Sanremo
vale dieci scudetti della Juve, come il piazzamento in Champion dei viola»
Petrolio a 60 Usa più
deficit Euro a 1,37 ( da "Manifesto,
Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: L'aumento della scorte negli Usa è
una conferma, mentre una ulteriore conferma arriva da Pechino: in Cina in
aprile la domanda di petrolio è tornata a crescere e le importazioni hanno
fatto un salto del 13,6% annuo a 16,17 milioni di tonnellate metriche di
greggio, equivalenti a 3,95 milioni di barili/giorno.
La Cina spinge il petrolio
sopra 60 $ ( da "Milano
Finanza (MF)" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: segno che la Cina sta cercando di
diversificare i suoi investimenti, ora quasi tutti concentrati sui T-bond Usa e
altri asset in dollari poco remunerativi. Il che dovrebbe fare suonare un
campanello d'allarme negli Stati Uniti. D'altronde proprio ieri Mohamed
El-Erian, ceo di Pi
Ecco cosa permette
all'economia serba di resistere meglio alla recessione
( da "Milano Finanza (MF)"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: essere attribuita alla
globalizzazione, bensì alle classiche problematiche connesse alla concorrenza e
all'efficienza dei partecipanti al mercato, il quale ultimo, nella fattispecie
che si sta considerando, è anche abbastanza concentrato. Le prime cinque banche
ne controllano infatti più del 50%, ciò che, anche alla luce della modesta
dimensione complessiva del sistema bancario serbo,
In scena a San Vito Lo
Capo il festival degli aquiloni ( da "Sole
24 Ore, Il (Sud)" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Francia, Germania, Ghana,
Giappone, India, Indonesia, Inghilterra, Israele, Cile, Messico, Brasile,
Italia, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Spagna, Svezia, Svizzera,
Usa). Questi maestri si esibiranno con centinaia di aquiloni colorati e con
forme, materiali e dimensioni diversi.
Difendiamo i diritti di
ogni uomo ( da "Resto
del Carlino, Il (Fermo)" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: razzismo sia attuale in un mondo
globalizzato dove lo scambio tra culture non avviene sempre in modo positivo.
Il razzismo è uno sciocco pregiudizio in base al quale una persona ritiene che
nel mondo esistano diverse razze umane e che la propria sia superiore alle altre.
Il Genographic Project ha dimostrato che tutti discendiamo da un Adamo e da
un'Eva primordiali provenienti dall'
Ca' Foscari poliglotta: 40
le lingue insegnate ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: assimilare la cultura straniera:
questa è la vera globalizzazione». Lo studente che si iscrive a Lingue a Ca'
Foscari ha aspettative molto elevate. Una laurea e, dopo, un lavoro sicuro.
«Molti giovani entrano e hanno già una mentalità cosmopolita – prosegue
Cagidemetrio, che a Ca' Foscari insegna Storia della cultura Nordamericana –
Ardesia, crollo
dell'export ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Quindi ecco l'India e, dal 2001, la
Cina, che si è imposta con la pietra e col biliardo chiavi in mano. Due
competitor che sono arrivati nel
PERUGIA
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: con successo, nel mercato
globalizzato». Ha esordito così Wladimiro Boccali, candidato sindaco di Perugia
intervenendo a un incontro con i dipendenti dei Magazzini Fioroni che si sono
dati appuntamento al circolo Arci di Balanzano. «Mantenere lo status quo oggi
però non è più sufficiente ha aggiunto .
È ripartito il rally del
petrolio ( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: finanziari e quello del greggio è
ripartito il rally del petrolio La Cina spinge il Wti sopra i 60 dollari, ai
massimi da novembre Riccardo Sorrentino Prima o poi la crisi finirà. Ma come? è
una domanda che occorre porsi, il giorno in cui il petrolio sale oltre i 60
dollari, ai massimi da sei mesi. Quali scenari si aprono se, in quello che
sembra il momento di una timidissima svolta,
In Italia e Usa la stessa
paga ( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 73 euro e qualcosa meno che in Cina
dove è 5,86 euro. è quattro volte che in Brasile dove è 3,62 euro, sei volte
che in Serbia dove è 2,83 euro. Sensibili le differenze nel potere d'acquisto.
Infatti se in Brasile per un chilo di farina un metalmeccanico deve lavorare
ben 12 minuti e in Cina 11 e mezzo, in Canada 3 e mezzo, in Germania appena un
minuto e mezzo,
COMUNICARE ALL'ESTERO IN
MODO PIÙ CONVENIENTE: SWISSCOM RIDUCE CONSIDEREVOLMENTE LE TARIFFE DI ROAMING
( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 10Chf/min Algeria, Brasile, Cile,
Cina, Egitto, Indonesia, Libia, Malaysia, 1. 80Chf/min Marocco, Filippine,
Palestina, Sud Africa, Tailandia, Tunisia Il conteggio avviene per minuto di
conversazione risp. Ogni 30kb per la trasmissione di dati. . . <<BACK
BofA cede quota in Ccb per
7,3 miliardi di dollari ( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa e Cina BofA cede quota in Ccb
per 7,3 miliardi di dollari Bank of America ( nella foto una filiale
dell'istituto) ha venduto circa un terzo della sua quota del 16,7% in China
Construction Bank per 7,3 miliardi di dollari. Lo riporta il Wall Street
Journal, secondo cui l'istituto statunitense ha ceduto la quota a un gruppo di
investitori comprendente il fondo sovrano di Singapore
Diritti umani: gli Usa
tornano nel consiglio ( da "Sole
24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Arabia Saudita, Giordania e
Kyrgyzstan. Per la presenza di paesi non sempre con le carte in regola nel
rispetto dei diritti, la stampa conservatrice americana ha però criticato la
decisione del governo Obama di tornare nell'organismo. Polemiche sono state
sollevate anche per il fatto che soltanto 20 paesi fossero in lizza per 18
seggi da assegnare in totale.
Stock Usa di mais in calo
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina in particolare si troverà
nei magazzini fra un anno 59,6 milioni di tonnellate di grano, il 22% in più
rispetto al quantitativo attuale. Le quotazioni del riso dovrebbero essere
calmierate dal record produttivo mondiale atteso per il 2009- 10 e quelle del
cotone, infine, sembrano destinate a qualche movimento positivo a causa di un
previsto calo degli stock americani.
IMacerata L cinema muto è
un classico, omaggiarlo significa omaggiare un'intera forma cu...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: omaggio al cine muto, che
quest'anno avrà in cartellone due film, Ottobre di S. Eizenstejin e Agonia sui
ghiacci di D.W. Griffith, che verranno proiettati al cine teatro Italia, ore 21.30,
rispettivamente il 18 e il 25 maggio. «E' un'iniziativa importante - prosegue
la Curzi- perché mescola arti diverse, non a caso verrà eseguita musica dal
vivo in entrambe le proiezioni»
L'EDUCAZIONE SENTIMENTALE
ALLA VITA PUBBLICA DI FAUSTO BERTINOTTI: UN'AVVENTURA INTELLETTUALE, UN
FRAMMENTO DELLA NOSTRA STORIA, MA ANCHE UN AUTENTICO RACCONTO DI FORMAZIONE DI
UN ( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: della globalizzazione senza freni.
La strada dell?utopia concreta non si è conclusa: "C?è sempre la
necessità, per chi vuole cambiare il mondo, dell?attesa dell?evento, di ciò che
cambia la scena senza essere stato prevedibile. Un?attesa che per essere
autentica deve essere partecipata, attiva: anche in politica c?
UTET UNIVERSITÀ PRESENTA
IL VOLUME DI GIANFRANCO LIZZA "SCENARI GEOPOLITICI" (UTET UNIVERSITÀ
2009) ( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: tra la realtà statuale e i due
fenomeni chiave del mondo contemporaneo: la deterritorializzazione e la
globalizzazione. Muovendo alla scoperta dell?attuale disordine internazionale
Scenari geopolitici mette alla prova vecchie e nuove teorie dell?analisi geopolitica,
di cui si spiegano gli assunti e le impostazioni, di cui si verifica
l?applicabilità in un serrato confronto con l?
I gatti umanizzati' di
Schilirò in mostra da Rinascita ( da "Resto
del Carlino, Il (Ascoli)" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che evocano un mondo naturale in
pericolo e un rapporto uomo-natura fuori dal tempo, compromesso dalla
pseudo-modernità globalizzata di oggi. Negli ultimi tempi, al suo repertorio
iconografico, si sono aggiunte alcune grandi figure del rock, come Rolling
Stones, Marianne Faithfull, Patty Pravo e tanti altri.
PARLAMENTO EUROPEO :
PANORAMICA SULLA PLENARIA DI MAGGIO IL PRESIDENTE HANS-GERT POTTERING CHIEDE AI
CITTADINI DI ANDARE A VOTARE. ( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: il fondo europeo per la
globalizzazione è riformato per contrastare l´emergenza disoccupazione, e passa
il regolamento che impone regole severe per la supervisione del settore
bancario. Diritti umani: il Parlamento chiede a gran voce il rilascio della giornalista
irano-americana Roxana Saberi incarcerata in Iran e fa il punto sullo stato dei
diritti umani nel mondo.
Gustav, musica elettronica
e tradizioni austriache sul palco di
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per il movimento della
globalizzazione alternativa). L'ambiguità di genere dello pseudonimo Gustav è
specchio della sua musica che suona estremamente ambivalente: accattivanti
canzoni pop entrano nel mondo geeky (superappassionati di interent e computer)
dei laptop e si mescolano con testi politici in cui reinterpretazione,
Diritti umani, Obama nel
club' Onu ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Insieme agli Usa sono stati eletti
ieri altri 18 paesi tra i quali Cina, Cuba, Arabia Saudita tutti nel mirino
degli attivisti per i diritti umani. «Critichiamo in parte ancora il Consiglio
ha detto l'ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice ma non ci saremmo candidati se
non fossimo convinti che potremo svolgere un ruolo importante e fare la nostra
parte.
RILANCIARE l'economia,
potenziare e modernizzare le infrastrutture, garantire la sicurezza, ade...
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Sono queste le sfide della
globalizzazione, rese ancora più ardue dalla crisi economica. Una crisi che fa
sentire i suoi effetti anche nel nostro distretto ma che può costituire, se
governata adeguatamente, un'opportunità di rilancio e di miglioramento della
qualità della vita.
Il Papa teologo e un
dialogo non scontato ( da "Corriere
della Sera" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: pluralismo religioso gli sembra
inquietare la monocultura piatta della globalizzazione. La visione del Papa è,
con il dialogo, «creare spazi, oasi di pace e di riflessione profonda, in cui
si possa nuovamente udire la voce di Dio». In un mondo globalizzato e stordito,
che cerca rassicurazione nel solito politically correct (per non cambiare
niente), non è una proposta originale,
Gli Usa eletti nel
Consiglio diritti umani ( da "Corriere
della Sera" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le critiche rivolte ad Israele e
per la presenza al suo interno di Paesi accusati di violazione sistematica dei
diritti umani come Cuba, la Cina e l'Arabia Saudita. Washington, pur
conservando alcune riserve sul Consiglio, ha deciso di rivedere la propria
posizione candidandosi con successo ad uno dei tre seggi vacanti per i paesi
occidentali sui 47 di cui è composto l'organismo.
L'Fmi vuole i test per gli
istituti Ue La corsa del petrolio a 60 dollari
( da "Corriere della Sera"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Intanto, se il Pil continua ad
andar giù, sui mercati torna però a volare il prezzo del petrolio che, dopo
aver superato i 60 dollari a barile, ha chiuso a 58,83 dollari. Trainato dai
dati, migliori del previsto, del deficit Usa e dell'impennata della domanda
della Cina. Stefania Tamburello
Diritti umani, Obama nel
club' Onu ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
13-05-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Insieme agli Usa sono stati eletti
ieri altri 18 paesi tra i quali Cina, Cuba, Arabia Saudita tutti nel mirino
degli attivisti per i diritti umani. «Critichiamo in parte ancora il Consiglio
ha detto l'ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice ma non ci saremmo candidati se
non fossimo convinti che potremo svolgere un ruolo importante e fare la nostra
parte.
Parmalat: allevatori
contrari alla riduzione del prezzo
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: è globalizzato. Quest'anno, come
accade ormai da diverso tempo, abbiamo confermato tutte le aziende della zona
ma è stato anche deciso il ribasso del prezzobase, in linea con quanto hanno
fatto altre aziende italiane e la stessa Parmalat che nel Lazio ha siglato
un'ottima intesa tra Centrale del Latte di Roma ed i produttori locali,
SIAMO TUTTI CONFRONTATI.
( da "Corriere delle Alpi"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: emerge nel mondo un paese come la
Cina. Un paese che conta 1 miliardo 306 milioni di persone, che coniuga
dittatura e mercato, che attira investimenti garantendo il divieto della
libertà sindacale, che non si preoccupa minimamente del surriscaldamento della
terra, che appoggia nel mondo, per ragioni commerciali e senza stati d'animo,
regimi dittatoriali e responsabili di genocidi.
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: globalizzazione sono rimaste
separate». Segnali di apprezzamento, oltre che da parte del sindaco, sono
arrivati da tutto il Pdl: il presidente del consiglio comunale Marco Pomarici
ha definito la commissione «un esempio trasversale di eccellenza, messa a
disposizione di Roma e dei romani» e il deputato e coordinatore capitolino
Gianni Sammarco ha detto che il rapporto aiuterà ad
aperto in fiera il
workshop della subfornitura ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: imprese del territorio possano
svilupparsi e competere in un mercato sempre più globalizzato; il lavoro
sinergico di Regione, Camera di commercio e loro Aziende speciali ha aiutato
molto, in questo anni, il tessuto produttivo regionale e mi auguro possa farlo
anche ora, in questo momento di crisi. Per questo la Regione ha finanziato in
maniera speciale il workshop di questi due giorni,
Finale contrastato per
Wall Street ( da "KataWebFinanza"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha dichiarato che risultati
iniziali sulle 19 principali banche USA sono incoraggianti e sembrano resistere
al brusco calo dell'economia statunitense. Intanto, il Tesoro americano, ha
annunciato che Timothy Geithner, andr a Pechino, in Cina, per colloqui con i
massimi funzionari economici cinesi i giorni 1 e 2 Giugno.
Finale contrastato per
Wall Street ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ha dichiarato che risultati
iniziali sulle 19 principali banche USA sono incoraggianti e sembrano resistere
al brusco calo dell'economia statunitense. Intanto, il Tesoro americano, ha
annunciato che Timothy Geithner, andrà a Pechino, in Cina, per colloqui con i
massimi funzionari economici cinesi i giorni 1 e 2 Giugno.
Internet, naviga un
italiano su due ( da "PC
World online" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina con 700 dollari si diventa
spammer professionisti Anche per gli iscritti alla SIAE, libero scambio online
Hacker minacciano gli abitanti della Virginia Europa: ICANN indipendente e
connessione inviolabile La spesa è online anche per i piccoli negozi Video
News: Amazone Kindle DX è il leggio per i quotidiani digitali La movida
milanese è su YouTube Il rapporto di Telefono Arcobaleno
Pechino, agli arresti da
mesi uno dei leader della Tienanmen
( da "Repubblica.it"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e rimase in prigione alcuni anni
prima di emigrare negli Usa nel 1993. Nel 1998 tentò una prima volta di
rientrare in Cina e fu condannato a tre anni di "rieducazione attraverso
il lavoro". Scontata la pena, Zhou tornò negli Usa dove è rimasto fino
allo scorso settembre, quando ha tentato di rientrare in patria, ha aggiunto il
fratello.
"Accorciamo le
distanze": una rassegna sulla sostenibilità a Siena
( da "Blogosfere" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ma quello reale e in grado di
accorciare la distanza tra i giovani e il mondo del lavoro, tra la produzione
ed il consumo dei beni primari, tra la politica e la cittadinanza, tra la
globalizzazione e l'individualismo Per maggiori dettagli e visualizzare il
programma del festival visitate il sito web di Ambiente Giovani.
Lo Zen e la fisica delle
parole ( da "Stampaweb,
La" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: ricordando come in Cina gli stessi
testi ricoprano le pareti di intere caverne. A quel punto ho sentito che il mio
lavoro assumeva un significato diverso, al di là del piacere di sperimentare».
E? così che la fisica-artista si è buttata in un altro progetto, non meno
fantastico: il Disco di Rosetta.
L'Amaldi guarda all'Europa
( da "Piccolo di Alessandria, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Ma con la globalizzazione la
mobilità delle persone e dei popoli si è intensificata in tutto il mondo.
L'Europa, in particolare, deve affrontare la sfida di grandi flussi migratori
provenienti dall'Africa e da altre zone povere del mondo. Come valutare e come
affrontare questa sfida?
E' ripartito il rally del
petrolio ( da "Morningstar
IT" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: La Cina spinge il Wti sopra i 60
dollari, ai massimi da novembre. Puoi mandare un commento all'Autore cliccando
qui. Utimi Articoli L'Europa fa il test alle banche I fondi hedge tornano a
galla.... Da Seat a Italtel: trappole per fondi Banche italiane, stress test.
Influenza, Oms esorta a
limitare uso di farmaci a casi più gravi
( da "Reuters Italia"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: due in Thailandia e due in Cina.
Gli Stati Uniti hanno il numero maggiore di contagi, con 3.009 casi confermati
in 45 stati, altri 600 casi probabili e tre decessi. In Messico sono state
confermate 58 morti provocate dall'influenza, mentre Canada e Costa Rica hanno
registrato un decesso a testa a seguito dell'infezione.
ROMA - Un aumento
sostanzioso delle importazioni di petrolio da parte della Cina fanno volare il
greggio a 60 dollari al barile per la prima volta da sei mesi a questa parte
( da "Adige, L'" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Un aumento sostanzioso delle
importazioni di petrolio da parte della Cina fanno volare il greggio a 60
dollari al barile per la prima volta da sei mesi a questa parte ROMA - Un
aumento sostanzioso delle importazioni di petrolio da parte della Cina fanno
volare il greggio a 60 dollari al barile per la prima volta da sei mesi a
questa parte.
BORSE DEBOLI MEDIASET +5%
- DIMEZZATO utile netto UNICREDIT - UE MULTA-RECORD PER INTEL: 1,06 MLD -
MARPIONNE RISCHIA COLPO DI GRAZIA A PININFARINA MAGNA VUOLE MAGGIORANZA OPEL
( da "Dagospia.com" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: 5 - Cina: rallenta produzione
industria... (
L'Afghanistan fa i conti
con la
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Cina, Russia e Iran. Si pensa siano
state trafficate in Afghanistan tramite il poroso confine pachistano. Ma il
come e il quando restano ancora un mistero. Una maestra e un'alunna della
scuola elementare di Kapisa ricoverate in ospedale dopo aver subito gli effetti
dell'avvelenamento (Ap) Soldati americani sparano colpi di mortaio contro i
taleban afghani (
Cina: Arrestato leader
protesta Tienanmen del 1989 ( da "KataWeb
News" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: accusa contestata a Zhou solo oggi
dalla polizia del sud-ovest della Cina, sette mesi dopo che l'uomo è stato
bloccato mentre tentava di tornare dagli Stati Uniti. Zhou emigrò negli Usa nel
1993, dopo alcuni anni di prigione. Nel 1998 tentò di rientrare in Cina e fu
condannato a "tre anni di rieducazione attraverso il lavoro".
Il Papa a Gerusalemme:
Dio, manda la tua pace su questa Terra Santa
( da "Panorama.it" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Come un microcosmo del nostro mondo
globalizzato, questa Città deve essere un luogo che insegna l'universalità, il
rispetto per gli altri, il dialogo e la vicendevole comprensione; un luogo dove
il pregiudizio, l'ignoranza e la paura che li alimenta, siano superati dall'onestà,
dall'integrità e dalla ricerca della pace.
Gm: valuta di esportare
negli Stati Uniti le sue automobili prodotte in Cina
( da "Finanza.com" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: le sue automobili prodotte in Cina
(13 Maggio 2009 - 12:05) MILANO (Finanza.com) - La speculazione continua a
tenere banco attorno al colosso dell'auto americano, General Motors. Secondo
quanto riportato dallo Shanghai Securities News la casa automobilistica Usa
starebbe valutando di esportare nei prossimi anni negli Usa le auto prodotte in
Cina in collaborazione con Saic e Saic-
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Usa e Australia procedono a
rilento". E anche la Cina "va aiutata a fare progressi sui suoi
target di riduzione delle emissioni". Non agire in fretta, per il
direttore dell'Ipcc, significa mettere a rischio più del 30% delle specie entro
sei anni: "Il 2015 deve essere l'anno del picco di emissioni, e subito
dopo deve cominciare la discesa,
Su il sipario al Festival
di Cannes ( da "City"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: cineasta censurato in Cina. Per
dodici giorni, 20 film si contenderanno la «Palma d'oro», andata l'anno scorso
a «Entre les murs» (La classe) del francese Laurent Cantet. Attesi sulla
Croisette grandi maestri del cinema come Quentin Tarantino, Ken Loach, Lars Von
Trier e Jane Campion, che almeno una volta si sono aggiudicati il premio più
ambito.
Tiananmen: arrestato un
ex-leader studentesco ( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: e rimase in prigione alcuni anni
prima di emigrare negli Usa nel 1993. Nel 1998 tentò una prima volta di
rientrare in Cina e fu condannato a tre anni di «rieducazione attraverso il
lavoro». Scontata la pena, Zhou tornò negli Usa dove è rimasto fino allo scorso
settembre, quando ha tentato di rientrare in patria.
New York Nuova svolta
dell'America di Obama sul fronte delle istituzioni multilaterali: ...
( da "Gazzettino, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: nazioni elette ieri assieme a Cina,
Cuba e Arabia Saudita, malgrado i tre Paesi siano nel mirino degli attivisti
per i diritti umani per violazioni che il Consiglio ha proprio il compito di
denunciare e combattere. La svolta Usa era stata annunciata dal segretario di
Stato Hillary Clinton ai primi di aprile: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera»
MATTEO BOSCO BORTOLASO NEW
YORK. SOTTO BUSH ERA RITENUTO UN ORGANISMO POLITICIZZATO E...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: che non brillano certo per la
difesa dei diritti umani: Cuba, Cina, Arabia Saudita. Se in Consiglio Israele
viene criticato frequentemente per le politiche contro i palestinesi, è più
difficile - per un'intricata rete di alleanze anti-occidentali - approvare
documenti per condannare le tragedie in Darfur, Birmania o Zimbabwe.
ANTONIO TROISE ROMA.
PRENDE CORPO IL GLOBAL STANDARD , IL NUOVO SISTEMA DI REGOLE DELL...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: «si era globalizzato». Da qui
l'importanza del nuovo «global standard», che è diventato un vero e proprio
cavallo di battaglia del ministro dell'Economia. Il tema, per la verità, è
stato già affrontato al G7 dell'Economia che si è svolto a Roma. Sarà ripreso,
a giugno, nel vertice finanziario in programma a Lecce,
Albisola: il programma del
candidato Luigi Cameirano (Pd) ( da "Savona
news" del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Globalizzazione, stagnazione
economica, dipendenza dall?estero per le materie prime e le risorse
energetiche, esternalizzazione delle aziende ad alta occupazione manifatturiera
e di trasformazione dei prodotti, pone il nostro Paese in grosse difficoltà non
certamente facili da superare.
Liguria: via libera al
fattore K per far crescere le Pmi
( da "Savona news" del
13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per vivere i cambiamenti imposti
dalla globalizzazione e dai nuovi stili di vita dei consumatori come
un?opportunità e non come un problema. La stessa tematica del web, che negli
scambi turistici ha assunto una forte centralità con oltre il 72% degli
acquisti di vacanze dopo aver preso informazioni su internet e oltre il 40%
delle vendite effettuate tramite sistemi on-
Amministrative, il
centrodestra a Mercato Saraceno sostiene Elena Baldacci , polemica con Biserna
( da "Sestopotere.com"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: Pri e Udc - giusta per cancellare
una pagina di malgoverno della sinistra da anni unicamente impegnata alla
conservazione del potere ed alla gestione dello status quo, lontana dai bisogni
della gente, insensibile a risolvere i problemi e le nuove emergenze innescati
da globalizzazione, immigrazione e crisi economica”.
Turismo, al via al
progetto europeo Fattore K dedicato a cento PMI del comparto ligure
( da "Sestopotere.com"
del 13-05-2009)
Argomenti:
Cina Usa
Abstract: per vivere i cambiamenti imposti
dalla globalizzazione e dai nuovi stili di vita dei consumatori come
un'opportunità e non come un problema. La stessa tematica del web, che negli
scambi turistici ha assunto una forte centralità con oltre il 72% degli acquisti
di vacanze dopo aver preso informazioni su internet e oltre il 40% delle
vendite effettuate tramite sistemi on -
( da "Punto Informatico"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Roma - Tempi duri
per gli esperti di cyber-security statunitensi, che si trovano a combattere su
più fronti le carenze dei sistemi di protezione degli archivi digitali, sempre
più alla mercé degli smanettoni d'oltreoceano, e non solo. Per sei mesi esatti
un gruppo di cracker asiatici ha avuto libero accesso al database del centro
medico dell'Università di Berkeley, in California. La violazione, che è costata
la privacy di più 160mila persone, è stata individuata lo scorso 9 aprile
durante una manutenzione della rete accademica ma solo due settimane dopo, una
volta capita la reale portata del danno, sono state avvertite le famiglie degli
studenti colpiti. Secondo i responsabili dell'ateneo statunitense i cracker
avrebbero fatto breccia lo scorso 9 ottobre, violando prima un sito pubblico
che condivideva il server con quello del campus universitario, per poi
sguazzare, all'insaputa degli amministratori, nella banca dati dell'istituto, a
cui vanno ad aggiungersi 3,600 ragazzi di una vicina scuola superiore che
usufruisce delle infrastrutture mediche dell'università. Il database vittima
dell'attacco è adesso offline per consentire ai gestori di individuare la falla
e quindi di ripristinarlo. I tecnici di Berkeley hanno spiegato che l'attacco
sarebbe partito da alcuni paesi asiatici tra cui la Cina, paese che in passato è stato
indicato dagli Stati Uniti come responsabile di svariate aggressioni nei
confronti delle infrastrutture informatiche nazionali, giudicate dagli esperti
spesso inadeguate e datate. La scorsa estate infatti il malfunzionamento di un
PC più che ventenne, in servizio presso la Federal Aviation Administration (FAA),
aveva messo in ginocchio il traffico aereo degli States. L'arretratezza
tecnologica degli apparati della FAA ha più volte facilitato il lavoro dei
malinenzionati, la cui ultima operazione, effettuata a febbraio, è costata
l'identità di 48mila fra dipendenti, attuali e non, dell'ente aeronautico
statunitense. Nel solo 2008 sono stati rilevati più di 870 tentativi di
intrusione nei sistemi preposti al controllo dell'ATC (Air Traffic Control), di
cui 150 hanno raggiunto il loro obiettivo, mettendo seriamente a rischio non
solo la gestione del traffico aereo ma la sicurezza stessa di chi si trovava in
volo. Per evitare che fatti del genere possano ripetersi il Dipartimento dei
Trasporti statunitense ha svolto un'indagine volta a verificare l'efficienza
dei sistemi di sicurezza aerea. L'esito della verifica porta a conclusioni
inquietanti: ha svelato la presenza di 763 gravi vulnerabilità della struttura
informatica della FAA, la quale ha reso noto che presto l'intero apparato
tecnologico verrà messo in sicurezza. La FAA ha inoltre negato che i cracker
abbiano mai preso il controllo delle operazioni di volo, precisando che nessuno
potrebbe mai introdursi nel network ATC passando per i sistemi amministrativi
poiché essi, per legge, non possono essere connessi direttamente. Giorgio
Pontico
( da "Stampa, La" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
TAVOLA ROTOND
( da "Stampa, La" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
A BASILEA IL G-10
DELLE BANCHE CENTRALI. IL PRESIDENTE DELLA BCE È OTTIMISTA: ALCUNI PAESI FORSE
SONO GIÀ FUORI DALLA RECESSIONE "La crisi si attenua, la svolta è
vicina" [FIRMA]STEFANO LEPRI ROMA L'economia del mondo è «intorno al punto
di svolta» dice Jean-Claude Trichet, al termine di un consulto tra i maggiori
banchieri centrali del mondo; «alcuni paesi forse l'hanno già passato», e si può trattare della Cina. Ma tra gli economisti va da sé che, passato il punto in cui la
produzione smette di scendere e comincia a risalire, i posti di lavoro
continuano a diminuire ancora per parecchi mesi. La febbre dei mercati
finanziari è scesa «a un livello precedente al crac della Lehman Brothers»
sostiene il presidente della Bce. Di questo si è parlato ieri a Basilea
nella bimestrale riunione del Global Economy Meeting, l'ex G-10, di cui Trichet
è presidente di turno. «Il punto di svolta potrebbe collocarsi nel terzo
trimestre» si lascia sfuggire Martìn Redrado, governatore della Banca
d'Argentina. Nel terzo trimestre 2009 potrebbero ritornare alla crescita gli
Stati Uniti, prevede una maggioranza tra gli economisti di oltre Atlantico (con
disoccupazione in aumento fino al primo trimestre 2010, però). Il
vicegovernatore della Banca di Cina Su Ning dichiara
che «le misure di stimolo del nostro governo hanno avuto un effetto migliore
del previsto», cosicché la crescita del prodotto lordo «potrebbe superare il
7%». Tuttavia, ammonisce Trichet, «dobbiamo restare all'erta, perché ci stiamo
inoltrando in acque inesplorate». «Siamo di fronte a sfide enormi e altre
misure eccezionali potranno rivelarsi necessarie» continua Trichet. Ma non
appena le cose volgeranno al meglio occorrerà stringere i freni: ovvero per le
banche centrali rastrellare la liquidità creata, per i governi cominciare a
ridurre i deficit pubblici. È questa la «exit strategy» di cui si è discusso a
Basilea. La Banca centrale europea ne è più preoccupata di altri. I deficit
pubblici immensi degli Usa (l'ultima previsione per il
2009 è 12,9% rispetto al prodotto lordo, peggio di quanto abbia fatto l'Italia
negli anni '80) e della Gran Bretagna con la ripresa potrebbero spingere
l'inflazione; anticipandolo i mercati potrebbero spingere al ribasso dollaro e
sterlina. Altre monete potrebbero seguirli, a danno dell'euro. «Gli Usa sono pronti a sacrificare la loro moneta alla crescita,
l'Europa no» commenta Bilal Hafeez, capo delle strategie valutarie alla
Deutsche Bank, che non a caso prevede «nell'arco di due o tre mesi» un cambio
euro-dollaro a 1,50. Per i paesi dell'euro diventerebbe più difficile
esportare, con il rischio di essere esclusi dalla ripresa. Sempre che la
ripresa duri; «Qualche segno buono c'è, ma le Borse sono già salite troppo»
avverte Barry Knapp, economista della banca Barclays. Trovare la rotta giusta è
difficile, tra pericoli anche opposti. In Europa i dati pessimi sulla
produzione di marzo in Francia e in Italia contrastano con la valutazione
dell'Ocse che questi due paesi comincino a mostrare, insieme con il Regno
Unito, «segnali di pausa nel rallentamento dell'economia». Le cifre sono quelle
del Cli, il superindice mensile con cui l'Ocse «tenta di cogliere i punti di
svolta della congiuntura approssimativamente con sei mesi di anticipo» (insomma
la svolta la dovremmo attendere per l'autunno).
( da "Gazzetta di Reggio"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
L'export in caduta
libera ma Reggio argina la crisi REGGIO. Dopo una brillante prima parte
dell'anno le esportazioni emiliane del 2008 sono scivolate in territorio
negativo. A partire dai mesi estivi si è infatti andati calando sino al quarto
trimestre. Reggio Emilia, provincia fortemente vocata all'export, ne ha
ovviamente risentito anche se il nostro sistema imprenditoriale sembra in grado
di resistere meglio di altre aree alla crisi. Sono indicazioni che si ricavano dall'analisi
svolta da Carisbo (Cassa di Risparmio di Forlì e della Romagna) sui distretti
industriali della nostra regione. L'istituto di credito riporta i dati
dell'Unacoma (Unione nazionale costruttori macchine agricole) che ha registrato
nel bimestre dicembre-gennaio un repentino peggioramento delle prospettive del
settore delle macchine agricole che fa capo all'area reggiano-modenese.
Evidente purtroppo, ed è un dato di fondamentale importanza, anche il forte
ridimensionamento del portafoglio ordini che si è fatto sentire. DISTRETTI.
Nell'ultima parte del 2008 solo sei dei quattordici distretti emiliano
romagnoli hanno avuto un sia pur lieve aumento delle esportazioni e fra gli
altri (maglieria e abbigliamento di Carpi, macchine utentisili di Piacenza, macchine
per l'imballaggio di Bologna) ci sono anche le macchine agricole di Modena e
Reggio. Molto peggio la situazione per quel che riguarda le ceramiche operanti
sullo stesso territorio. Nel complesso i distretti dimostrano comunque di avere
una buona capacità di tenuta raggiungendo e presidiando i Paesi emergenti a
maggior potenzialità a partire dal famoso Bric (Brasile, India, Cina). AREE. I cali, o i
ridimensionamenti dei fatturati derivano in buona parte dal calo della domanda
proveniente dagli Stati Uniti, Spagna e Regno Unito oltre che da alcuni mercati
emergenti dell'Est Europa quali Russia, Ucraina, Romania, Slovenia, Croazia e
dell'Asia centro-orientale (Cina, Sud Corea) e dell'America latina (Messico). Meno male
che hanno retto certe piazze europee e dell'Est Europa (Polonia e Repubblica
Ceca), del Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Iran), dell'Asia
centro-orientale (india), del Sud America (Brasile) e dell'Africa (Marocco).
TENDENZA. Purtroppo le indicazioni raccolte da Carisbo confermano per il 2009
le difficoltà emerse sul finire dello scorso anno. Difficoltà palesate anche
dai dati sulla Cassa integrazione guadagni rilasciati dall'Inps che hanno avuto
un forte balzo. Alla luce poi di quanto osservato nei primi mesi di quest'anno
- annotano i relatori - è verosimile attendersi una prima parte
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Riuniti a Venezia
quindici grandi scrittori Il 21 maggio Bonnefoy inaugura gli incontri con il
pubblico ai quali parteciperanno tra gli altri Rushdie, Pamuk, Marias e Keret
ALESSANDRA ARTALE Con la sua poesia sempre ispirata al senso della nostra
finitezza e provvisorietà, espressione della più piena speranza dell'essere,
Yves Bonnefoy, una delle più grandi voci poetiche del mondo, aprirà «Incroci di
civiltà», il festival internazionale di letteratura che dal 21 al 23 maggio
porterà a Venezia i nomi più importanti della cultura scritta. Un miracolo - lo
ha definito Massimo Cacciari alla presentazione di ieri a Ca' Farsetti - nato
da un grandissimo lavoro di concertazione tra il Comune e la Facoltà di Lingue
e Letterature Straniere di Ca' Foscari, coadiuvati da un considerevole numero
di sponsor. Un festival diverso dagli altri (costato poco più di 100.000 euro)
in cui si potranno seguire tutti gli incontri, coordinati da un docente
universitario o da un giornalista, senza che gli appuntamenti si accavallino. E'
inoltre possibile già da ora far domande ai protagonisti scrivendo sul sito
www.incrocidiciviltà.org, dove è anche visibile il programma completo.
Un'occasione straordinaria dunque in cui Venezia si ri-materializza come
crocevia di genti e culture, rivestendosi perciò della sua pelle antica di
città multiculturale aperta a ogni provocazione. E le provocazioni saranno
davvero tante, se uno dei temi più gettonati sarà la tolleranza, quel sentire
legato a un mondo sempre più globalizzato e aperto a troppi
fondamentalismi. Incroci di civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare
di esorcizzare gli scontri di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco
allora che l'incontro con Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle
ore 18), perseguitato dal 1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i
Versi satanici assume un valore particolare. Ma Rushdie è uomo che
stupisce e sorprende: a Venezia presenterà il suo nuovo romanzo, L'incantatrice
di Firenze, che ci porta nell'Italia del primo Rinascimento, incrociando i
destini di un inedito Nicolò Machiavelli e dell'illuminato imperatore musulmano
dell'India Akhbar. La rassegna sarà chiusa sabato 23 al teatro Malibran alle
ore 18 dal premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. Con lo scrittore turco si
esplorerà il conflitto tra islamismo e occidentalismo. Il suo interesse per gli
scontri e gli incroci di civiltà è testimoniato dal costante impegno civico e
morale che nel 1995 gli sono costati un processo da parte delle autorità turche
per aver difeso i diritti della minoranza curda e, più di recente, le accuse di
attività antiturche per la sua condanna al genocidio degli Armeni. Tanti sono
gli appuntamenti imperdibili che si terranno, oltre che al Malibran (coi
biglietti a 8 euro), anche all'Auditorium di Santa Margherita e allo Spazio
Eventi Mondadori, dove invece l'ingresso è gratuito previa prenotazione sul
sito già citato. Da Javier Marias, uno dei più importanti romanzieri spagnoli
celebre per l'uso geniale e idiosincratico delle forme narrative, a Robert
Coover, vigoroso narratore «postmoderno» a stelle e strisce che ha analizzato i
fenomeni tipici della cultura nordamericana, da Etgar Keret, pluripremiato
esponente della nuova generazione di scrittori israeliani, a Kiran Desai,
autrice di Eredi della sconfitta, uno dei migliori esempi di letteratura post
11 settembre. E ancora emozioni con Ornela Vorpsi, Adrian Bravi, Zhang Jie,
Gish Jen, Ioanna Karistiani, Sami Tchak, Gaston Salvatore ed Elias Khuri.
( da "Leggo" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
segue dalla prima
pagina Oppure Hamburgerologia. O anche, ed è la definizione più calzante,
McDonaldologia. In inglese è il PhD, importato dal latino Philosophiae Doctor.
In italiano suona così: Dottorato di ricerca. La più grande catena mondiale di
fast food vuole istituirne uno. Per invogliare i laureati a vestire il
grembiule e sfidare la convinzione, diffusa come una pandemia, che i ragazzi
col berretto e il sorriso stampato in faccia siano un popolo di sottopagati e
sottoqualificati operai della patatina fritta. Dottori in filosofia del Big
Mac, capaci di gestire alla perfezione un punto vendita, interagire in maniera
appropriata con il cliente, in grado di affrontare i problemi relativi alla
sicurezza del locale. Ma anche dotati della sensibilità necessaria per
consigliare il consumatore indeciso. Il progetto di McDonald's è quello di
crescerseli in casa. «Stiamo pensando di istituire un PhD», ha spiegato David
Fairhurst, capo assoluto dell'ufficio personale del franchising globale
dell'hamburger, al Financial Times. Il primo dottore? Solo tra qualche anno.
Anche se, continua il dirigente, la società di Oak Brook, Chicago, possiede già
«una vera e propria università sui generis». Una popolazione di 2.500 studenti
iscritti ai corsi di shift management (tradotto, attività lavorativa che si
espleta 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana), che fornisce loro una
formazione Advanced Level, equivalente alla nostra istruzione superiore. «Tra
questi anche qualche centinaio di laureati», che sotto le
insegne della gigante "M" rossa in campo giallo simbolo universale di
globalizzazione completano il loro cursus studiorum. In vista del costituendo
corso di PhD. Per quelli che alla tesi non sono mai arrivati è in cantiere un
altro progetto: una qualifica in "higher level management
development", equivalente alla laurea. Marco Pasciuti
( da "Provincia Pavese, La"
del 12-05-2009)
Pubblicato anche in: (Trentino)
(Corriere delle Alpi)
Argomenti: Cina Usa
Febbre suina come
l'Asiatica. Primo caso in Cina L'influenza suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le mascherine (foto). Il primo
contagiato è uno studente universitario tornato dagli Usa giovedì. Intanto uno studio dell'équipe di Neil Ferguson
dell'Imperial College di Londra, ha dimostrato che il virus H1N1 è meno grave
del virus della Spagnola, ma altrettanto pericoloso di quello che
scatenò l'epidemia nel 1957, la cosiddetta Asiatica (morirono fra uno e quattro
milioni di persone).
( da "Milano Finanza (MF)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 12/05/2009 - pag: 5 autore: di Marcello Bussi il presidente della
bce, siamo vicini al punto di svolta e i mercati sono migliorati Ora Trichet
vede la fine del tunnel L'Ocse conferma il forte rallentamento della caduta
dell'economia mondiale E conferma i segnali positivi per l'Italia L'economia
mondiale «è vicina al punto di svolta». Lo ha dichiarato ieri a Basilea il
presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nella sua veste di portavoce delle
banche centrali del G10. Trichet ha spiegato che «c'è stato un sostanziale
miglioramento dei mercati da metà settembre 2008», sottolineando tuttavia che
«non bisogna abbassare la guardia perché siamo ancora in acque inesplorate».
Alcuni indici sono tornati ai livelli precedenti il fallimento di Lehman
Brothers e il quadro sembra stabilizzarsi, ha aggiunto. In questa situazione,
governi e banche centrali devono quindi indirizzare la loro attenzione alle
«strategia di uscita» dalla crisi e, ha ribadito Trichet, «devono fare ciò che
è più appropriato tenuto conto delle circostanze, senza intralciare gli impegni
di medio termine di un solido ancoraggio alla stabilità dei prezzi». Insomma, è
già arrivata l'ora per prendere le contromisure indispensabili a prevenire
l'inflazione. Le parole ottimistiche del numero uno dell'istituto di
Francoforte sono in linea con quanto evidenziato, sempre ieri, dal superindice
dell'economia dell'Ocse, sceso a marzo solo dello 0,1% su base mensile, a 92,2
punti. Pur mettendo in evidenza che il superindice «continua a puntare verso un
forte rallentamento per l'area», ha rilevato l'Ocse, «tuttavia Francia, Italia
e Regno Unito stanno quantomeno mostrando segni di una interruzione nel
rallentamento economico». In Italia, infatti, il superindice ha messo a segno
un recupero di 0,7 punti a marzo (sebbene ieri l'Istat abbia segnalato un calo
del 4,6% della produzione industriale), dopo un +
( da "Milano Finanza (MF)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Commenti
& Analisi data: 12/05/2009 - pag: 8 autore: di Angelo De Mattia È ora di
riformare il Fmi e la Banca Mondiale Nel quadro delle iniziative di contrasto
della crisi e per il mondo del dopo crisi, si svolge oggi a Roma, in
preparazione del G8 di luglio, un incontro sul global legal standard, promosso
dal ministro dell'Economia, al quale prendono parte giuristi di fama
internazionale. Sarà l'occasione buona per poter finalmente accertare quel che
intende esprimere la formula citata, che negli ultimi tempi ha rischiato di
diventare uno slogan quando non è stata oggetto di contrasti definitori, a
dimostrazione del fatto che non è ancora matura un'ampia convergenza politica.
Per la verità, la trattazione di un tema del genere ad opera di alcuni autori
non pecca di astrattezza. Si veda, per esempio, Jacques Attali che nel suo La
crisi, e poi? scrive molto chiaramente di un sistema normativo finanziario
globale cui tendere, indicando, sotto questo titolo, una concretissima serie di
interventi ad opera, tra l'altro, del Fondo monetario internazionale che, egli
sostiene, andrebbe riformato. Una parte importante di tali misure innovative
coincide, però, con quelle proposte dal Financial Stability Board e discusse
nei diversi vertici internazionali G8 o G20. Si può oscillare tra due poli, se
non si vuole rimanere nell'accademia. Se ci si innalza troppo verso l'alto, si
corre il rischio di fermarsi alla filosofia del diritto, non certo
disprezzabile, ma non preparatoria di un G8, bensì premessa di riflessioni e
concettualizzazioni che si dovrebbero sviluppare in un tempo non breve. Se,
all'opposto, si opta per un terreno molto concreto, si può determinare una
sovrapposizione con i lavori già svolti da altri organismi e abbastanza
consolidati. È, dunque, questione di grado e di equilibrio. Occorrerebbe,
comunque, evitare che global legal standard diventi una formula buona per tutti
gli usi, come, per esempio, quella che fu «nuovo modello di sviluppo». Più in
particolare, la riunione odierna dovrebbe chiarire se l'esperienza della crisi
sinora vissuta e la progettazione delle iniziative di contrasto inducano a
proporre un insieme di regole delle attività economiche e finanziarie a livello
globale, continuando nel cammino intrapreso, ovvero se si ritiene di ipotizzare
diritti economici universali oppure nuove regole etiche ovvero, ancora, una
renovatio kantiana, fino a progettare un nuovo ordine, magari condito di
accenti biblici: alternativa, quest'ultima, non certo disprezzabile, ma non
capace di passare dalla potenza all'atto nello spazio di meno di due mesi, da
ora cioè al G8 aquilano. Con il di più che quest'ultimo summit, proprio per il
ruolo assunto dal G20 svoltosi a Londra e per la relativa agenda, non avrà
all'ordine del giorno tutta la tematica che in un primo tempo si immaginava,
anche se non può dirsi che l'evento sia clamorosamente ridimensionato. È giusto
affermare che le regole su titoli tossici, paradisi fiscali, bilanci delle
banche, remunerazioni dei manager, fondi speculativi, fondi sovrani, vigilanza
internazionale, sistema bancario ombra e liquidità internazionale, debbono
essere promosse ed emanate dalla politica. Ma gli organi tecnici (del resto,
anche quella di oggi è una riunione di carattere tecnico, anche se molto
elevato) hanno, nel frattempo, predisposto su questi e su altri temi
elaborazioni e proposte puntuali. Si tratta ora di accoglierle o modificarle o
rigettarle ma il terreno di questo tipo di regole è abbastanza arato. Altra
cosa sarebbe l'ambizione di una nuova Bretton Woods che, però, pur essendo
stata oggetto, anch'essa, di uno slogan, da tempo viene, realisticamente e
opportunamente, sostituita dalla formula «una nuova Bretton Woods in progress»
(proiettandola, così, in un futuro indefinito). Molto più concretamente, il
lavoro finora compiuto andrebbe invece integrato con una riforma del Fmi e
della Banca mondiale, per fare del primo un organo di prevenzione e di
contrasto delle crisi e di sovraintendenza alla liquidità internazionale.
Insomma, è sulle istituzioni globali che occorrerebbe incidere, non in nome di
un ritorno alla teoria istituzionalista di Santi Romano, ma perché è da tempo
che è allo studio una riforma di questi organismi e perché
si tratterebbe di uno dei pochi atti concreti che oggi si può compiere in tema
di governance della globalizzazione. Occorrerebbe, poi, essere coerenti
all'interno, nel nostro Paese, con l'attività di promozione di nuove regole a
livello globale: per esempio a proposito delle norme risarcitorie, con
riferimento al disegno di legge sulla class action. Come viene giudicata
la soppressione di ogni ipotesi di retroattività della nuova normativa,
proposta in sede parlamentare, e perché sull'introduzione dell'azione
collettiva anche nella pubblica amministrazione è sopravvenuto un ripensamento?
Millenarismo laico (sulla globalizzazione) o realismo degno di miglior causa
nei confronti del contraente debole? E sui paradisi fiscali? Si elevano
fortemente le sanzioni per coloro che investono nei centri offshore e solo dopo
si ipotizza uno scudo fiscale ad tempus oppure no? E quali conseguenze ci si
appresta a trarre, ci si augura in chiave non dirigistica, nella riunione,
progettata per questa settimana, su «imprese, lavoro, banche» (liquidity day)
dai rapporti dei Prefetti, frutto di una normativa che ha riscosso diffuse e
non infondate critiche? Compiere delle scelte come l'odierno incontro, nel
quale si misureranno saperi ed esperienze elevati, ritenendosi in sintonia con
lo Zeitgeist può essere positivo. A condizione che imperino la misura e la lungimiranza.
Pas trop de zèle. Le aspettative per il futuro chiamano in ballo esigenze
concrete dei popoli, delle famiglie, delle imprese. La politica deve rispondere
agli effettivi bisogni della polis; altra cosa, certamente importante, è
scrivere un libro o tenere una brillante conferenza.
( da "Finanza e Mercati"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ancora nuvoloni nei
cieli europei. Ieri Eads, atteso oggi all'appuntamento con i conti del ... di
Redazione del 12-05-2009 da Finanza&Mercati del 12-05-2009 [Nr. 91 pagina
23] Ancora nuvoloni nei cieli europei. Ieri Eads, atteso oggi all'appuntamento
con i conti del primo trimestre, precipitava a Parigi, in calo di oltre il 6%
dopo aver perso quota 12 euro già a inizio contrattazioni. Le dichiarazioni del
chief operating officer di Airbus John Leahy non sono riuscite a controbilanciare
i timori sui risultati del colosso aerospaziale. Secondo Leahy, Airbus si
appresta a dare un'accelerata all'output, soprattutto agli A320 (i velivoli a
corridoio singolo), che nei prossimi due anni dovrebbero uscire dalle fabbriche
al ritmo di 40 unità al mese. Certo, l'accelerata non è così vicina e non più
di due mesi fa Airbus annunciava la riduzione della produzione per i più grossi
A330 e A340. In attesa che gli Airbus tornino a volare, Eads, ieri scontava
comunque le previsioni di crollo del 45% per gli utili. Appesantiti non solo
dal calo di consegne di aerei, ma anche dall'impennata dei costi della ricerca.
Soros Un lumicino di speranza arriva da George Soros. Per il finanziere
ungherese la spirale discendente inizia a ridursi, e i vari pacchetti di
stimolo governativi fanno vedere i primi effetti positivi. «La caduta libera
dell'economia è stata fermata - ha detto in un'intervista al Frankfurter
Allgemeine Zeitung - e il collasso del sistema finanziario evitato». Certo, non
proprio di ripresa si tratta. Per ora Soros vede stagnazione, ma a partire
dall'Asia (e la Cina piglierà definitivamente il ruolo di motore della crescita
mondiale ai danni dell'America) il trend verrà invertito. At&t Operazione a
sorpresa nella telefonia mobile Usa. L'ex monopolista At&t, numero uno del mercato, rileverà
attività dalla rivale Verizon Wireless, numero due, per 2,35 miliardi di
dollari. Gli asset in vendita, comprese licenze, reti e 1,5 milioni di
abbonati in 79 aree di business, sono per lo più nelle zone rurali di 18 Stati
del Paese. At&t di recente aveva annunciato di voler crescere proprio in
campagna. D'altronde, il piano di Barack Obama per la banda larga proprio alle
regioni meno servite si rivolge. La cessione da parte di Verizon Wireless è stata
resa necessaria, su indicazioni dell'Antitrust, dopo la recente acquisizione di
Alltel.
( da "Centro, Il" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 12 -
Attualità Febbre suina come l'Asiatica. Primo caso in Cina L'influenza suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le
mascherine (foto). Il primo contagiato è uno studente universitario tornato
dagli Usa giovedì. Intanto
uno studio dell'équipe di Neil Ferguson dell'Imperial College di Londra, ha
dimostrato che il virus H1N1 è meno grave del virus della Spagnola, ma
altrettanto pericoloso di quello che scatenò l'epidemia nel 1957, la cosiddetta
Asiatica (morirono fra uno e quattro milioni di persone).
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
AGENDA SARZANA /
LUNIGIANA pag. 13 Studenti da... premio nei concorsi nazionali LUNIGIANA SCUOLA
G LI STUDENTI lunigianesi in evidenza ai concorsi nazionali «Luciano Bolis i
giovani e l'Europa» e «Parchi & Parchi video festival» curato dal Parco
nazionale della Sila. Quarantuno i vincitori del concorso Bolis, e tra questi
si è piazzata al quarto posto Annalisa Angella della V Liceo psicopedagogico
«Malaspina» di Pontremoli. Tra i vincitori 29 provengono dalla provincia di
Pisa, 7 da Pistoia, poi Siena, Lucca, Livorno e Arezzo. I vincitori dell'ottava
edizione del concorso «I giovani e l'Europa» hanno la possibilità di
partecipare al seminario di «Formazione europeista e federalista Luciano Bolis»
che si tiene dal 18 al 25 luglio al Passo dei Carpinelli nel parco delle Apuane
in provincia di Lucca. Circa 580 dirigenti scolastici sono stati chiamati a
collaborare con l'associazione italiana del Consiglio dei Comuni e delle
Regioni d'Europa e con il Movimento Federalista Europeo per coinvolgere gli
studenti nella creazione di elaborati (temi, brevi saggi, ricerche e grafici)
che parlassero di identità europea, processi di
globalizzazione, governo europeo dell'economia. L'iniziativa, all'interno del
progetto di formazione e informazione degli studenti sull'integrazione europea,
è promossa su proposta di Aiccre e Movimento Federalista Europeo. IL CONCORSO
«Parchi & Parchi», che si terrà da domani al 17 maggio a Lorica di San
Giovanni in Fiore (Cosenza), ha premiato lo spot per i Parchi realizzato
dall'istituto comprensivo «Giulio Tifoni» Pontremoli. E' l'evento conclusivo
della campagna di informazione e sensibilizzazione ambientale ideata e
realizzata da Union Contact e promossa per otto anni consecutivi dal Ministero
dell'Ambiente. Oltre 300 studenti e docenti di 23 gruppi scolastici,
provenienti da 14 Regioni e 19 province italiane, partecipano alla
manifestazione nel Parco della Sila in quanto finalisti dei Concorsi nazionali
riservati alle scuole secondarie «Un Video per i Parchi», «Uno Spot per i
Parchi», «Uno Spot sul clima».
( da "Unita, L'" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
UMBERTO DE
GIOVANNANGELI L'Italia sta dando di sé l'immagine inquietante di un Paese in
cui la paura dell'"invasore" domina sui valori della solidarietà e
dell'accoglienza». A sostenerlo è una delle figure più rappresentative
dell'ebraismo italiano: Amos Luzzatto, già presidente dell'Unione delle comunità
ebraiche italiane (Ucei). «Troppi fatti dicono che in Italia c'è un clima di
risorgente razzismo", denuncia Luzzatto. Il ministro degli Interni,
Roberto Maroni, ha ribadito che l'Italia andrà avanti nella politica del
respingimento dei migranti. Come valuta questa asserzione? «Con grande
preoccupazione. Prima di adottare un criterio burocratico che consiste nel
suddividere gli immigrati in regolari e clandestini, forse accettando i primi
ma certamente rifiutando i secondi, bisognerebbe porsi una domanda.». Quale? «Bisognerebbe
chiedersi che significato storico e politico ha questo fenomeno macroscopico di
pressione di masse che con tutti i mezzi cercano di raggiungere l'Europa. Io
credo che ci si debba porre seriamente il problema di quali trasformazioni
economiche e sociali stanno verificandosi in Africa e in Asia, tali da poter
spingere alla fuga quantità così significative di persone che comprendono anche
bambini, e quali siano le responsabilità dei Paesi a economia avanzata.
Dobbiamo interrogarci su questo, perché non è pensabile che
in un mondo globalizzato non si globalizzino anche le responsabilità. Ciò
significa che a monte delle disposizioni di legge e di sicurezza, va delineata
una vera e propria politica delle migrazioni che tenga conto anche delle
difficoltà al limite dell'impossibilità di sopravvivere nei Paesi di origine.
A me pare che una analisi completa in questo senso non sia ancora stata fatta.
E i guasti sono sotto gli occhi di tutti». La politica di respingimento può
essere una soluzione? «In coerenza con quanto ho affermato prima, dico che può
essere una soluzione a brevissima scadenza, il che vuol dire a scadenza al
massimo di mesi, oltre al fatto che questa "soluzione" presenta degli
aspetti di crudeltà che non dovrebbero essere concepibili in Paesi che si
ritengono civili. Io ricordo - se è ancora permesso ricordare - che una
esperienza simile è stata fatta a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta
dell'altro secolo da folle di ebrei che avevano visto cancellata la loro
cittadinanza in Germania e che non trovarono accoglienza in altri Paesi». La
paura dell'«invasione» può generare mostri? «Direi proprio di sì. Perché i due
ingredienti che alimentano questi mostri sono, per l'appunto, la paura, che per
definizione esclude la razionalità, e il termine stesso di
"invasione" che possiede sempre una connotazione minacciosa e mai
tiene in conto, facendosene in qualche modo carico, della disperazione di
coloro che sono ritenuti gli "invasori". Guai a chiudere gli occhi di
fronte ai fatti. E i fatti dicono che in Italia c'è un clima di risorgente
razzismo. Che va denunciato e combattuto. Prima di esserne travolti». Quale
immagine l'Italia sta dando di sé al mondo? «L'immagine di un Paese che non è
disponibile per una solidarietà vera con le popolazioni bisognose; un Paese che
sembra essere ossessionato da una minaccia esterna e che ha assunto come
priorità assoluta di preservare quel tanto di ordine garantito che credono di
avere nei propri confini». Solidarietà, accoglienza.C'è ancora posto per questi
valori nell'Italia della paura e della diffidenza? «Temo di no, perché quando
il disvalore dominante è quello della paura, della diffidenza nei confronti del
disperato che si immagina pronto a qualunque atto efferato, è difficile
riportare il discorso verso i valori della solidarietà che, peraltro, non
possono più essere tradotti in elemosina spontanea da parte delle anime belle,
che sono sempre troppo poche, e deve invece diventare una politica
organizzata». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha affermato che
l'Italia non sarà mai una società multietnica. «Ma l'Italia è già una società
multietnica. E così lo saranno sempre più tutte le società europee. Ed è sulla
multietnicità che andrà ridefinita la stessa identità nazionale. Berlusconi non
può credersi così onnipotente da poter fermare il corso della storia».
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 12-05-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano)) (Resto del Carlino, Il (Bologna))
Argomenti: Cina Usa
I COMMENTI pag. 12
NO. Le Esposizioni universali (la prima è stata quella di Londra del
( da "Tempo, Il" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa ...che
l'accusa da parte dell'opposizione contro il governo non è motivata, perché non
c'è alcuna politica al ribasso. Anzi c'è un'azione responsabile. La solidarietà
non è accoglienza ma una politica, e su questi temi se si esclude quello che
dice il Papa e, in un ambito diverso, il cantante Bono, non c'è altro.
L'esecutivo, infatti, auspica un ampliamento dei diritti degli immigrati, non
una loro riduzione. Piuttosto l'impegno segue la traccia di una lotta dura
contro l'immigrazione clandestina. Grande importanza riveste, appunto, il
substrato di clandestinità che accresce moltissimo il numero di presenze di
stranieri nel nostro territorio. Ecco, quindi, la sempre crescente necessità di
affrontare politiche migratorie finalizzate all'integrazione, che superino la
logica dell'emergenza. Non basta «tollerare», occorre «integrare». Ed è questo
che il governo sta realizzando, non rifiutando l'aiuto umanitario ma filtrando
l'immigrazione per così dire pulita rispetto a quella illegale che andrebbe
solo ad ingrassare le fila delle organizzazioni criminali e della povertà. Un
punto fondamentale è comprendere che le moderne migrazioni sono in rapporto
diretto con il problema di sottosviluppo che affligge un gran numero di Stati
nel mondo. L'acuirsi del divario di risorse e delle opportunità tra Nord e Sud
del mondo, dovuta alla globalizzazione dell'economia, crea
il collegamento coi flussi migratori. Il divario tra «Primo mondo» e «Terzo
mondo» tende ad una costante crescita del divario, in quanto un Paese più
produce più si arricchisce, mentre un Paese che arranca è destinato a
impoverirsi maggiormente, creando presupposti non di aspettativa di vita ma di
speranza di sopravvivenza. Non basta, pertanto, soddisfare i bisogni
primari degli immigrati, ma occorre considerarli parte del sistema, e per
questo superare la sottovalutazione dei bisogni culturali e formativi. È
sbagliata, infatti, la visione che ha considerato e considera la «diversità»
come sinonimo di minoranza, e per conseguenza in situazione di «inferiorità».
Non per nulla è stata da subito censurata anche dal collega Calderoli la
infelice proposta, o meglio, provocazione dell'onorevole leghista Salvini, che
è di fatto una stecca nel coro di un piano serio e articolato sull'immigrazione
e sulla sicurezza che il governo sta mettendo in campo. Da parte del governo
c'è la «corsa» a tamponare le falle legislative e normative causate dal
trascurare un problema che via via è divenuto sempre più presente e pressante,
come hanno pure lucidamente riconosciuto gli onorevoli Fassino e Rutelli. Non
ci troviamo di fronte alla chiusura rispetto allo «straniero», ma alla
necessità di salvaguardare le diversità preservando la ricchezza di tutte le
culture, con una nuova politica sui flussi migratori, suggellando di fatto
l'integrazione. Gianfranco Rotondi Ministro per l'Attuazione del Programma di
Governo
( da "Tempo, Il" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Il commento
La richiesta di ordine non può creare disordini C'è immigrazione ed
immigrazione. Fare di tutta l'erba un fascio non aiuta ad affrontare la
questione che, con il passare del tempo, diventa sempre più cruciale per chi
arriva in Europa e per chi accoglie quelli che una volta venivano chiamati
«dannati della terra». Perciò dividersi su un tema del genere tra tifoserie è
l'atteggiamento più sbagliato ed incivile che si possa avere. La «buona
immigrazione» è, come tutti intuiscono, quella che non costringe a difendersi
dall'ospite il quale ha tutto l'interesse ad integrarsi e non ad essere
assimilato, conservando perciò la sua cultura, le sue tradizioni, le sue
abitudini e coltivandole nell'ambito dei nostri ordinamenti. Possibilmente (ma
non tutto si può avere) gli immigrati di cui pure abbiamo bisogno dovrebbero
essere qualitativamente, sotto il profilo professionale, consapevoli di poter
svolgere mestieri utili e, nei limiti del possibile, appaganti. A tal fine
sarebbe opportuno che gli Stati europei investissero nei Paesi dai quali
proviene la maggior parte degli extracomunitari in scuole, istruzione e
formazione. Sicché gli immigrati non sarebbero costretti a legarsi, come spesso
avviene, a cosche di malfattori i quali, una volta avviatili al mercato
clandestino, ne fanno l'uso che ritengono più remunerativo alimentando la
delinquenza e perfino una possibile «guerra tra poveri», vale a dire tra
italiani disoccupati o indigenti da un lato ed immigrati che cercano di
sopravvivere ai limiti della legalità o nell'illegalità tout court. Se è vero,
come tutte le statistiche concordemente dimostrano, che tra qualche decennio
gli italiani saranno una minoranza in Italia, allora forse, invece di attuare
politiche soltanto di ordine pubblico, sarebbe bene pensare a politiche
demografiche e familiari al fine di arginare un fenomeno che potrebbe avere
esiti devastanti sotto il profilo culturale. Ciò non significa respingere
l'altro da noi in nome di una civiltà da salvaguardare, ma organizzare una
convivenza accettabile con chi è portatore di altre istanze religiose e
culturali. In questo sta la sfida dell'identità vissuta. Se, come da molti
segni appare, in Italia non meno che in altri Paesi europei la soglia della
caratterizzazione civile, e dunque identitaria, si è abbassata, non dipende
dall'alto numero di immigrati, ma dalla scarsa attitudine degli europei stessi
a vivere secondo modelli di vita tradizionali e legati ad una cultura che li
differenzia. In questo senso la «multietnicità», la «multiculturalità», non
possono essere visti come attentati alla dignità degli italiani e degli
europei, ma quali indiscutibili esiti di una nuova universalità derivata dalla
restrizione degli spazi, dalla facilità delle comunicazioni, dall'integrazione
tra stili di vita connessa all'ampliamento delle conoscenze. Oggi tutto ciò
viene rubricato sotto la voce «globalizzazione» che
comprende pure, e non potrebbe essere diversamente, la prossimità di localismi
che tendono a fondersi. Non è la prima volta che accade nella storia.
Ricordiamo l'impero romano, l'universo federiciano, la stessa ecumene
cattolica, il vasto aggregato asburgico nel quale convivevano popoli dissimili
eppure amalgamati da uno stesso principio sovrano che li faceva
cittadini di un solo Stato. Oggi prendere atto che la multietnicità è entrata a
far parte della nostra vita, non significa attenuare il contrasto
all'immigrazione clandestina, ma renderci conto che essa non la si può
esorcizzare con dichiarazioni alle quali non fanno seguito adeguate politiche
di accoglienza. Insomma, la richiesta di ordine non può generare altri (e forse
più gravi) disordini. Culturali prima che civili, i quali, come si sa, sono più
pericolosi.
( da "Giorno, Il (Varese)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
VARESE: PRIMO PIANO
pag. 3 «No al melting-pot O diventeremo una minoranza» L'INTERVISTA DARIO GALLI
VARESE Dario Galli (presidente leghista della Provincia di Varese), anche il
premier Berlusconi dice chiaramente «no» alla società multietnica: vuole forse rubare
il copyright al Carroccio? «È la solita questione: la Lega dice le cose prima
degli altri e viene bersagliata dai benpensanti, salvo poi, dopo qualche anno,
vedere i moderati ripetere quello che diciamo noi. Evidentemente sono cose di
buon senso. Sul federalismo è stata la stessa cosa». Perché rifiutare la
società multietnica? «Per milioni di motivi dei quali nessuno ha a che vedere
con il razzismo. È un problema di concetto e di numeri. Di concetto perchè la
società multietnica in verità non esiste da nessuna parte. Guardate gli Stati
Uniti, patria della diversità e della democrazia: ci sono tutte le etnie ma
alla fine i bianchi stanno con i bianchi, i neri stanno con i neri, i gialli
idem, i latini altrettanto etc. La coppia mista è l'eccezione che conferma la
regola ma non fa scuola». E i numeri? «Le democrazie occidentali si basano sul
principio che governa chi ha più voti dell'altro. Se noi pensiamo di aprire le
porte a tutti gli immigrati dobbiamo essere disposti a diventare fra qualche
decennio una minoranza governata da altre etnie, visto il tasso di riproduzione
degli immigrati. Siamo disposti? Io no. Vorrei sentire la risposta di tanti
intellettuali ipocriti». Il rischio è dunque culturale e sociale? «Sì: i
musulmani, per esempio, hanno un concetto sul diritto, sulla famiglia e sulla
donna che per me è inaccettabile e al quale non mi conformerò mai» Ma ci sarà
qualche vantaggio? «Per favore, la società multietnica e la
globalizzazione sono una grande "balla" di moda nel ventre molle
dell'Occidente. In Cina o in Arabia non mi sembrano molto attratti da questo
tema». Forse, la società multietnica è la conseguenza dell'attuale sistema
produttivo. Tanti stranieri lavorano nelle nostre aziende. «Sì e sono
anche grandi lavoratori. Ma non basta un impiego in un paese straniero per
parlare di integrazione sociale. Devo ricordare cosa succede nelle banlieue di
Parigi dove vivono immigrati di seconda o terza generazione? O forse non vi
ricordate che gli attentatori alla metropolitana di Londra erano ragazzi figli
di immigrati asiatici. I fatti dicono una cosa, i luoghi comuni un'altra...»
Per esempio? «Che gli italiani non vogliono più fare i mestieri che fanno oggi
gli stranieri. La verità è che gli italiani giustamente non sono disposti a
lavorare sottopagati. Basterebbe alzare i compensi e vedrete quanti
tornerebbero a fare certi lavori, specialmente in tempi di crisi. Sarebbe
conveniente anche da un punto di vista economico generale, se si tiene conto
degli elevati costi sociali legati alla fasce sottopagate». La chiesa non ha
apprezzato le parole di Berlusconi... «La Chiesa fa il suo
"mestiere", ma inviterei a considerare come vengono trattati i
cattolici nei Paesi musulmani...» M.C.
( da "Corriere Alto Adige"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere dell'Alto
Adige sezione: PUBBLICITA data: 12/05/2009 - pag: 4 UN'OPPORTUNITÀ PER
VALORIZZARE LE SPECIFICITÀ DEL NOSTRO TERRITORIO ECCO LA "DENOMINAZIONE
COMUNALE D'ORIGINE": SERVIRÀ A TUTELARE I PRODOTTI TIPICI Arriva la De.c.o
(denominazione comunale di origine) per tutelare e promuovere i prodotti tipici
della terra fodoma. Il provvedimento è stato approvato lunedì scorso dal
consiglio comunale. L'assessore Leandro Grones è soddisfatto: "È uno
strumento di marketing territoriale, ma soprattutto un'importante opportunità
per il recupero e la valorizzazione delle identità locali", spiega,. La
Denominazione comunale nasce nel 1999 da un'idea di Luigi Veronelli, come
iniziativa per rendere note produzioni locali particolari. In pratica è l'attestazione
che un Comune può attribuire a limitate produzioni lattiero-casearie e
agro-alimentari che non rientrano - per motivi diversi,¬ spesso economici - in
altre forme di tutela. Un modo quindi per legare un prodotto alla sua terra, al
suo Comune, al luogo dove esso si produce da sempre, concedendogli una
"carta d'identità" in grado di attestarne la provenienza e l'origine.
Uno strumento-chiave sia di tutela e difesa degli antichi saperi, sia di
promozione territoriale. "Questa forma di certificazione - spiega ancora
l'assessore - riscontra in molti Comuni italiani ottimi risultati, poiché mette
in risalto un patrimonio di nicchia, dove la filiera corta è per forza di cose
rispettata. È un patrimonio spesso sconosciuto al turismo di massa. Al tempo
stesso incuriosisce il turista attento, sviluppando un processo culturale che
contribuisce a difendere un territorio e a riconoscere ciò che ne fa la storia
e che nessuno potrà mai imitare Ottenerla è molto semplice e soprattutto nulla
costa al richiedente, a differenza delle certificazioni Dop o Doc che
richiedono pratiche complesse e soprattutto costose, a volte diverse migliaia
di euro". Per istituirla, il Comune deve dotarsi di un apposito
regolamento e di un albo comunale delle iniziative e manifestazioni, nonché dell'apposito
registro dei prodotti Deco. Spetterà poi a un'apposita commissione, presieduta
dal sindaco, pronunciarsi sull'ammissibilità all'iscrizione nel registro di
ogni determinato prodotto. "A Fodom - continua Grones - non mancano
certamente produzioni agricole e alimentari Anche il miele è tra i prodotti
tipici delle località dolomitiche particolari, spec ialmente lattiero-casearie,
che possono vantare un marchio di denominazione di origine. Come ad esempio l
Òrde Fodom, (orzo), le Forade da Noza, (dolce che si faceva in occasione degli
sposalizi) il Zìgher Fodom, (il tipico formaggio piccante) i Canifli e i
Crafons (due dolci della festa) o i prodotti dalla Latteria di Livinallongo. Prodotti provenienti dalla tradizione domestica che cela un
enorme potenziale di tecniche e saperi sempre più ricercati dal turista e dal
consumatore, il quale sempre più spesso cerca di evitare i modelli alimentari
dettati dal processo di globalizzazione e standardizzazione cui siamo
oggigiorno abituati". Lorenzo Soratroi
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO E MERCATI data: 2009-05-12 - pag: 27 autore: Made in Brasile:
dai fiaschi alle scarpe Tanti successi tutti di plastica di Micaela Cappellini
Q uarant'anni fa,i fratelli Alexandre e Pedro Grendene erano solo due
imprenditori di origine veneta. Producevano rivestimenti in plastica per
fiaschi di vino nel Rio Grande do Sul, lo stato più meridionale del Brasile.
Poi un'intuizione,durante un viaggio in Costa Azzurra, porta Pedroa imboccare
tutt'altra strada.E oggi la Grendene fa letteralmente le scarpe a un brasiliano
su due. Produce 150 milioni di paia all'anno,ha 20mila dipendenti, esporta in
85 paesi e ha fasciatoi piedi delle modelle alla sfilata della collezione
estiva 2009 di un mostro sacro come Vivienne Westwood. Il portabandiera dei
calzaturieri brasiliani nel mondo nasce da una secca virata di timone operata
in tempi di crisi come questa. A metà anni 70 gli affari andavano male, così i
Grendene hanno capito che per sopravvivere occorreva rivedere il modello di
business. E farsi venire un'idea.Che è arrivata guardando i sandali dei
pescatori francesi: in plastica, come quella usata per i fiaschi. Da qui la
riconversione degli stabilimenti produttivi, su cui è stata innestata la
tecnologia per l'iniezione termoplastica imparata in Italia. Il successo di
Grendene- 716 milioni di dollari di fatturato nel 2008, 161 milioni
dall'export-è legato anche a un'altra felice intuizione industriale. Quella di
diversificare i marchi e puntare da un lato alle infradito della linea Ipanema
per conquistare il grande pubblico di un gigante come il Brasile, dalle
limitate capacità di spesa, e potenzialmente di tutto il mondo emergente.E
dall'altro trasformare le scarpe in plastica nei modelli cool della linea
Melissa, alta gamma per i più evoluti pubblici d'Europa,del Giappone e degli Usa. «Le nostre scarpe costano da pochi reais a 200 euro»,
spiega Fabiana Tais Poli, export supervisor di Grendene, a Milano per
un'iniziativa dell'associazione brasiliana dei produttori di calzature
AbicalÇados. Quando si dice saper trarre vantaggio da un mondo polarizzato. «Esportiamo in Cina, e possiamo competere con loro quanto a capacità di tenere bassi
i costi di produzione», aggiunge Alexandre Turra Gastadello, export manager del
gruppo. Per convincere le vittime occidentali del fashion che una scarpetta di
plastica può essere trendy è bastato avviare invece le collaborazioni con le
grandi firme. Jean Paul Gaultier, Patrick Cox, Thierry Mugler, Vivienne
Westwood quelle ufficiali. Ma si dice che anche Luis Vuitton e Marc Jacobs si
siano "ispirati" ai modelli Melissa. Senza contare le partnership più
ardite con i guru del design: dai fratelli Campana all'architetta irachena Zaha
Hadid. A quadrare il cerchio della denominazione di azienda globale infine c'è
il bollino ecologico,che fa ancora più onore a un'azienda di un paese
emergente: scarti industriali che vengono riutilizzati, Pvc che non contiene
metalli,l'intera scarpa che può essere riciclata.
micaela.cappellini@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA DOPPIO FRONTE
Grendene vende negli emergenti ma ha convinto anche Usa
ed Europa grazie ai modelli firmati da grandi stilisti
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: PRIMO PIANO data: 2009-05-12 - pag: 2 autore: Cause ed effetti
L'equità muove la crescita Investire nelle nuove tecnologie per aumentare i
redditi da lavoro di Stefano Micossi I l vivace dibattito sulla crisi
finanziaria, avviato sul Sole 24 Ore con lo stimolante articolo di Guido
Tabellini, già mostra che gli economisti non hanno una diagnosi condivisa sulle
cause, i rimedi e gli effetti sugli assetti del capitalismo. Provo a contribuire
a questa discussione sottolineando quattro punti che potrebbero aiutare a far
convergere le opinioni sui rimedi. e Come ha documentato Robert Shiller, una
bolla finanziaria si caratterizza per un'anomala convergenza delle opinioni e
delle aspettative degli investitori e degli intermediari finanziari
sull'andamento dei prezzi delle attività patrimoniali: non solo diminuisce la
percezione del rischio, ma viene meno la normale differenza di opinioni che,
quando i prezzi salgono, induce alcuni a comperare e altri a vendere. Questo
fenomeno non è spiegabile senza un intervento esogeno che ancori le opinioni e
le attese dei privati:quest'àncora sono le politiche economiche. In effetti,
negli anni precedenti le bolle speculative di fine secolo scorso a Wall Street
si era consolidata l'opinione secondo cui la Federal Reserve americana e il
Tesoro sarebbero intervenuti per salvare i finanzieri dai loro errori, da un
lato inflazionando la moneta ( la Greenspan put),dall'altro evitando il
fallimento delle banche troppo esposte. Non a caso i ministri del Tesoro
provenivano sempre dai ranghi di Wall Street. r L'instabilità sistemica non
nasce dal fatto che un intermediario o un fondo possa non rimborsare i denari
ricevuti dagli investitori, infliggendo loro delle perdite. Nasce quando su
tali passività vi è una garanzia esplicita o implicita di restituzione a vista
senza perdite che è appunto la caratteristica dei depositi bancari. Le banche
sono sottoposte a vincoli prudenziali proprio perché, accettando passività garantite,
li impieghino a scadenza più lunga con oculatezza; a garanzia dei depositanti,
devono tenere adeguati cuscinetti di capitale, cui ricorrere per soddisfare le
richieste di rimborso dei depositanti. Ma invece di selezionare buoni impieghi,
le banche si sono messe a giocare alla roulette, scommettendo sull'aumento dei
prezzi delle azioni e delle case, oppure prestando in misura imprudente a
privati che scommettevano allo stesso modo senza margini adeguati di capitale.
Non può stupire che, appena i prezzi azionari e delle case hanno accennato a
flettere, i depositanti si sono spaventati e hanno cercato di ritirare i propri
depositi, avviando la crisi bancaria. Le banche sono state obbligate a
liquidare gli investimenti in attività patrimoniali, accelerandone la caduta
dei prezzi e aggravando ulteriormente la crisi bancaria. L'assunzione di rischi
sproporzionati da parte delle banche non è stata la conseguenza
dell'innovazione finanziaria - che era solo il modo per nascondere
l'esposizione,fingendo di averla trasferita altrove. L'assunzione di rischi
sproporzionati è stata resa possibile dalla decisione delle autorità di
sorveglianza di liberare le banche dai requisiti di capitale, comeè avvenuto a
Wall Street; o di fingere di non vedere che le banche stavano accumulando
rischi insostenibili in rapporto al capitale, come è avvenuto in Europa- grazie
ai rating compiacenti che cancellavano i rischi, ai credit default swap che
fingevano di assicurarli, e ai requisiti di capitale di Basilea, che prendevano
per buoni quei rating e quelle assicurazioni. Dunque, se vogliamo evitare che
il disastro si ripeta, oltre a non creare troppa moneta e a non garantire i
banchieri contro le perdite, dobbiamo irrigidire severamente i requisiti di
capitale delle banche, e sorvegliarle strettamente perché non si giochino i
denari dei depositanti alla roulette del mercato dei capitali. Tagliare le
gambe agli hedge fund o ai fondi di private equity non aiuterebbe, anzi
renderebbe i mercati meno liquidi e flessibili. Neanche i centri finanziari
off-shore hanno grandi colpe:ma le autorità fiscali di Francia e Germania, e
quelle italiane a ruota, hanno pensato che questa sia la buona occasione per
ridurre la mobilità dei capitali e la concorrenza fiscale, puntando a creare
più spazio per mantenere elevata la spesa pubblica e le tasse. Ottima
intenzione: purché tutti sappiano qual è il gioco. t Ora che le Borse
risalgono, possiamo sperare che le economie ripartano e tutto ritorni come
prima? Ci sono due problemi. Nella pancia del sistema bancario internazionale,
anche in Europa, ci sono ancora enormi perdite sommerse. Fintanto che queste
perdite non emergeranno e saranno coperte con adeguate iniezioni di capitale,
il credito all'economia non potrà ripartire. Più importante, la grande crescita
degli anni 90 era drogata dal debito insostenibile delle famiglie, Stati Uniti
in testa; mentre la crescita fisiologica dei consumi era depressa dalla
stagnazione dei redditi da lavoro dipendente in tutto il mondo avanzato, a
causa della concorrenza dei prodotti a basso costo dei paesi emergenti, come
ricordava Fitoussi nel suo intervento su questo giornale sabato scorso. Ora non
potremo più contare sul sostegno dei debiti, anzi aumenterà la propensione al
risparmio. Non è chiaro, perciò, da dove possa venire la domanda aggregata per
trainare la crescita nel mondo avanzato. Per questo motivo, molti economisti
ritengono che servano grandi programmi d'investimento pubblico, per
l'ambiente,le infrastrutture,l'educazione o simili. Obama lo sta già facendo, l'Europa
molto meno. u Ultimo aspetto: la crisi ci lascia una seria questione di
legittimazione pubblica dell'economia di mercato. Un'economia di mercato si
basa sull'accettazione del profitto come equa ricompensa del rischio assunto
dal capitalista, motivata dal fatto che la creazione di ricchezza beneficia la
società intera. Ma negli ultimi anni abbiamo assistito a profitti sempre più
elevati di un numero sempre più ristretto di persone,soprattutto nella
finanza,mentre il tenore di vita di larghi strati della popolazione nel mondo
avanzato ristagnava o peggiorava. Senza dubbio, tornerà forte la domanda di
redistribuzione a favore dei redditi da lavoro; ma solo l'investimento in
capitale umano e in nuove tecnologie può garantire più spazio per l'aumento dei redditi da lavoro nei paesi avanzati anche in un
ambiente economico flessibile e globalizzato. Come si voleva fare in Europa con
l'Agenda di Lisbona: ma poi non lo abbiamo fatto, e abbiamo dovuto comprimere i
salari per sopravvivere. Il rischio è che se non lo facciamo, col tempo
aumentino le pulsionia chiudere le nostre economie. Se la domanda e
l'occupazione non ripartono, se le condizioni di vita della maggioranza della
popolazione nei paesi avanzati non riprendono a migliorare, possono ripetersi
le dinamiche distruttive di ottant'anni fa: il nazionalismo, il protezionismo, le guerre, commerciali e non solo. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA SPEREQUAZIONI Giusto remunerare il capitale per i rischi
assunti, ma negli anni scorsi abbiamo assistito a profitti sempre più elevati
di un numero ristretto di persone RICORSI STORICI Se le condizioni di vita
della maggioranza della popolazione non migliorano, possono tornare gli incubi
del '29: protezionismo, nazionalismo e guerre
( da "marketpress.info"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 12 Maggio
2009 SAN MICHELE AFFRONTA LA VESPA DEL CASTAGNO INCONTRI FORMATIVI PER IL
RICONOSCIMENTO PRECOCE DELLINSETTO Listituto Agrario di
San Michele allAdige dichiara guerra alla vespa del castagno, un insetto
originario della Cina che sta creando diversi problemi in alcune aree
castanicole della provincia, in particolare in Alta Valsugana e nella valle del
Chiese. Il gruppo di lavoro sulle foreste e verde urbano del Centro
Trasferimento Tecnologico di San Michele, in collaborazione con lUfficio
fitosanitario della Provincia di Trento competente dellapplicazione dei
decreti di lotta obbligatoria e con lUfficio prevenzione, sicurezza e lavori
forestali del Servizio Foreste e Fauna, sta organizzando una serie di seminari
e incontri per preparare e informare il personale delle stazioni forestali su
come riconoscere i sintomi in bosco e individuare rapidamente nuovi focolai ancora circoscritti e
controllabili. Nel contempo lIstituto sta seguendo i
focolai già esistenti e si sta organizzando per la lotta biologica mediante
lintroduzione di un parassitoide, attualmente lunico sistema di
contenimento possibile
spiegano Giorgio Maresi e Cristina Salvador -. In
questambito sono previsti degli incontri con i castanicoltori della
Cooperativa castanicoltori Trentino Alto Adige e delle diverse associazioni
locali, il primo dei quali si è svolto ieri sera a Trento, per proseguire il lavoro di formazione
già intrapreso negli anni scorsi e che a portato proprio grazie allazione
dei diretti interessati allindividuazione dei tre focolai finora
identificati. Già dal 2007 sono segnalati in Trentino alcuni focolai di Dryocosmus kuriphilus
Yasumatsu, la vespa galligena ormai presente in molte aree, tra cui Giappone, Usa e Corea. Questa specie invasiva è stata riscontrata in
Italia nel 2002 e purtroppo si è velocemente diffusa in gran parte delle aree
castanicole. Linsetto, che vive gran parte del suo ciclo
nella gemma senza sintomi apparenti, provoca al momento della germogliazione
vistose galle sulle nuove foglie e sui getti fiorali, causando perdite di
accrescimento e di produzione di frutti. . <<BACK
( da "marketpress.info"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 12 Maggio
2009 LAVORO: ABI, PIÙ MERITO E ATTENZIONE AI COSTI MIGLIORANO LA GESTIONE HR
Roma, 12 maggio 2009 - In una difficile fase delleconomia,
con forti ripercussioni
sociali, il merito e la sua valorizzazione costituiscono leve fondamentali per
accrescere la produttività e la reputazione delle imprese, la motivazione e la
qualità delle prestazioni e delle retribuzioni dei lavoratori.
Lo ha dichiarato il Direttore generale dellAbi, Giuseppe Zadra, in
apertura dei lavori del quarto Convegno annuale dellAbi Hr2009 banche e
risorse umane: il lavoro in tempo di crisi, le leve per la ripresa. Nel
corso del convegno si è posta lattenzione su alcuni indicatori
chiave della buona occupazione nel settore del credito, nonostante la
congiuntura economica,
infatti, i livelli occupazionali tengono e migliora costantemente la qualità:
in crescita il trend dei laureati (in dieci anni dal 18 al 31%), mentre ha
raggiunto il 42% del totale loccupazione femminile. Ricambio
generazionale ed equilibrio sociale sono stati gli elementi alla base dei numerosi processi di
riorganizzazione e ristrutturazione del sistema creditizio negli ultimi anni,
grazie soprattutto allutilizzo del Fondo esuberi, interamente
finanziato dalle banche, che ha interessato senza tensioni sociali e oneri pubblici
30. 000 lavoratori. Importante anche il decollo del contratto di apprendistato,
che ha contribuito ad unoccupazione tendenzialmente stabile e, nel
contempo, di qualità. In questo contesto, pur di fronte a lievi segnali di ripresa economica, occorre,
peraltro, unattenta riflessione sulle esigenze di contenimento dei costi
operativi determinate dallattuale bassa redditività. In questo
quadro ha ricordato il Responsabile dellArea Sindacale e del
Lavoro, Giancarlo Durante
si inserisce il tavolo di confronto avviato tra Abi e Sindacati
sugli effetti della crisi per il settore bancario e sulle misure da adottare
per fronteggiarla. Un ruolo importante deve essere riconosciuto alle relazioni
industriali e alla loro capacità di dare un significativo contributo ai processi di
crescita delleconomia. In questa prospettiva lAbi
ha aderito allaccordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali una
volta accertata lesistenza di un contesto sindacale che conserva
lunitarietà del
tavolo di confronto quale valore prioritario. Per la prima volta
viene dedicata da Abi una sessione specifica al tema del Diversity Management
ed, in particolare, ai temi delle pari opportunità e delle politiche di genere.
Anche per le banche, nellattuale contesto di internazionalizzazione e di globalizzazione dei
mercati, la sfida è quella di considerare la diversità come risorsa e coniugare
la stessa con i risultati dimpresa. . <<BACK
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cronaca Italiana
Pagina 109 il commento Una lama sarda e quegli strani sospetti Il commento
--> C'è un lieve filo che lega la Sardegna al mistero dell'omicidio di
Pasqualina Labarbuta, la giovane donna assassinata in un giardino a Milano. Il
filo è quello della lama di una pattadese di
( da "Manifesto, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
DOPO ALTAMURA Il
fast food non piace neanche se ciociaro. Parola di un fornaio A. Al. ROMA
Purtroppo, pur avendo provato e riprovato a sentire anche la campana di
McDonald's, non ci sono state risposte alle nostre domande, ma solo promesse.
Una debole voce al telefono ha spiegato che il motivo che fece chiudere il
ristorante Mc a Altamura fu semplicemente legato a uno «scarso profitto». Oggi,
la multinazionale dell'hamburger è certamente impegnata a rispondere all'ultima
campagna pubblicitaria, legata al suo panino ciociaro. McDonald's, infatti, ha
dovuto scusarsi con tutto il mondo gastronomico insorto contro lo spot che,
come ha tenuto a dichiarare la stessa Regione Lazio, «dà un'immagine di un
popolo dalla scarsa cultura e dal dialetto ridicolo, offendendo un territorio
dalla storia e dalla tradizione antiche». L'associazione dei consumatori,
Coldiretti, critici gourmet e chef del frusinate hanno lamentato l'assoluta
estraneità al gusto tradizionale ciociaro proposto negli ingredienti dalla
società statunitense. E McDonald's si è scusata dichiarando che lo spot non
intendeva rappresentare in maniera poco rispettosa quei territori, i suoi
abitanti e le loro tradizioni. A parte il notorio fisiologico declino nell'era della globalizzazione e quello della crisi più o meno
economica mondiale, forse la catena di fast food dovrebbe imparare un po' di
più da Luca Di Gesù, titolare della focacceria di Altamura. Evidentemente da
McDonald's, nonostante la ricerca affannosa di nuovi mix gastronomici, le
strategie di marketing e la cortesia mediatica, manca una equipe
organizzata specialista in papille gustative che riesca a stare al passo con i
tempi. Durante le presentazioni di Focaccia blues, abbiamo invece incontrato il
«vincente», il titolare della focacceria di Altamura, Luca Di Gesù. McDonald's
aprì un franchising proprio nella città di Altamura ma molti sanno che Altamura
è una città votata al gusto. Come mai questa scelta? Altamura è una città aperta
ai cambiamenti, ma rimane radicata alle tradizioni e questo succede quando si
mantiene l'abitudine ai cibi genuini, locali, come la carne arrosto, il fungo
cardoncello, la focaccia, il pane, famosi in tutto il mondo. Anche se i giovani
oggi sono più smaliziati rispetto a quello che eravamo noi, recepiscono bene i
messaggi della tradizione. Con quale spirito ha aperto nel 2001 la sua
focacceria, accanto al ristorante McDonald's? Siamo fornai da quattro
generazioni e la gente del paese ci conosce bene. Ho cercato solo di
rubacchiare clienti al McDonald's collocando il mio locale proprio a fianco al
suo ristorante, che non aveva voluto utilizzare parte dei locali adiacenti. Non
ho dovuto combattere molto o affrontare chissà quale sfida. Soltanto vendere,
stravendere la mia focaccia. Che progetti ha adesso? Del film sono felice e il
mio lavoro continua proponendo qualità. La risposta la dà chi mangia la mia
focaccia e quando mi fanno i complimenti ne vado fiero. Ho imparato tutto da
mio padre e lui da mio nonno. Purtroppo adesso non c'è più, ma sono davvero
orgoglioso di quello che mi ha tramandato. I miei figli sono ancora piccoli ma
ogni tanto vengono al forno dove gli piace giocare con la pasta. Spero di
insegnare loro ciò che mio padre mi ha insegnato e anche di più. Come ha
vissuto la soddisfazione di aver battuto il colosso del fast food Usa? L'ho
vissuta lavorando, facendo focacce tutti i giorni in piena normalità. Quando
poi all'inizio del 2003 il ristorante McDonald's ha chiuso i battenti, qualcuno
mi ha dato anche la colpa a causa dei posti di lavoro perduti che il ristorante
aveva creato. Il mio lavoro è stato quello di continuare a proporre -
soprattutto ai ragazzi - la focaccia altamurana, un prodotto tipico locale.
Anche se c'è crisi, rimango a galla. Nel frattempo sto avviando un nuovo
laboratorio, sempre artigianale, ma per una produzione più grande. Per quanto
riguarda McDonald's ho notato che cominciano a proporre anche loro gusti locali
legati alla tradizione: l'ultima pubblicità ne è esempio. Mi piacerebbe che
qualcuno di loro mi adottasse come portatore del prodotto tradizionale, della
focaccia. Perché no? Se questo succedesse, avrei fatto l'en plein!
( da "Mattino di Padova, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 40 - Cultura
e Spettacoli Riuniti a Venezia quindici grandi scrittori Il 21 maggio Bonnefoy
inaugura gli incontri con il pubblico ai quali parteciperanno tra gli altri
Rushdie, Pamuk, Marias e Keret ALESSANDRA ARTALE Con la sua poesia sempre
ispirata al senso della nostra finitezza e provvisorietà, espressione della più
piena speranza dell'essere, Yves Bonnefoy, una delle più grandi voci poetiche
del mondo, aprirà «Incroci di civiltà», il festival internazionale di
letteratura che dal 21 al 23 maggio porterà a Venezia i nomi più importanti
della cultura scritta. Un miracolo - lo ha definito Massimo Cacciari alla
presentazione di ieri a Ca' Farsetti - nato da un grandissimo lavoro di
concertazione tra il Comune e la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di
Ca' Foscari, coadiuvati da un considerevole numero di sponsor. Un festival
diverso dagli altri (costato poco più di 100.000 euro) in cui si potranno
seguire tutti gli incontri, coordinati da un docente universitario o da un
giornalista, senza che gli appuntamenti si accavallino. E' inoltre possibile
già da ora far domande ai protagonisti scrivendo sul sito
www.incrocidiciviltà.org, dove è anche visibile il programma completo.
Un'occasione straordinaria dunque in cui Venezia si ri-materializza come
crocevia di genti e culture, rivestendosi perciò della sua pelle antica di
città multiculturale aperta a ogni provocazione. E le provocazioni saranno
davvero tante, se uno dei temi più gettonati sarà la tolleranza, quel sentire
legato a un mondo sempre più globalizzato e aperto a troppi
fondamentalismi. Incroci di civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare
di esorcizzare gli scontri di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco
allora che l'incontro con Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle
ore 18), perseguitato dal 1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i
Versi satanici assume un valore particolare. Ma Rushdie è uomo che
stupisce e sorprende: a Venezia presenterà il suo nuovo romanzo, L'incantatrice
di Firenze, che ci porta nell'Italia del primo Rinascimento, incrociando i
destini di un inedito Nicolò Machiavelli e dell'illuminato imperatore musulmano
dell'India Akhbar. La rassegna sarà chiusa sabato 23 al teatro Malibran alle
ore 18 dal premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk. Con lo scrittore turco
si esplorerà il conflitto tra islamismo e occidentalismo. Il suo interesse per
gli scontri e gli incroci di civiltà è testimoniato dal costante impegno civico
e morale che nel 1995 gli sono costati un processo da parte delle autorità
turche per aver difeso i diritti della minoranza curda e, più di recente, le
accuse di attività antiturche per la sua condanna al genocidio degli Armeni.
Tanti sono gli appuntamenti imperdibili che si terranno, oltre che al Malibran
(coi biglietti a 8 euro), anche all'Auditorium di Santa Margherita e allo
Spazio Eventi Mondadori, dove invece l'ingresso è gratuito previa prenotazione
sul sito già citato. Da Javier Marias, uno dei più importanti romanzieri
spagnoli celebre per l'uso geniale e idiosincratico delle forme narrative, a
Robert Coover, vigoroso narratore «postmoderno» a stelle e strisce che ha
analizzato i fenomeni tipici della cultura nordamericana, da Etgar Keret,
pluripremiato esponente della nuova generazione di scrittori israeliani, a
Kiran Desai, autrice di Eredi della sconfitta, uno dei migliori esempi di
letteratura post 11 settembre. E ancora emozioni con Ornela Vorpsi, Adrian
Bravi, Zhang Jie, Gish Jen, Ioanna Karistiani, Sami Tchak, Gaston Salvatore ed
Elias Khuri.
( da "Nuova Venezia, La"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 42 - Cultura
e Spettacoli Riuniti a Venezia quindici grandi scrittori Il 21 maggio Bonnefoy
inaugura gli incontri con il pubblico ai quali parteciperanno tra gli altri
Rushdie, Pamuk, Marias e Keret ALESSANDRA ARTALE Con la sua poesia sempre
ispirata al senso della nostra finitezza e provvisorietà, espressione della più
piena speranza dell'essere, Yves Bonnefoy, una delle più grandi voci poetiche
del mondo, aprirà «Incroci di civiltà», il festival internazionale di
letteratura che dal 21 al 23 maggio porterà a Venezia i nomi più importanti
della cultura scritta. Un miracolo - lo ha definito Massimo Cacciari alla
presentazione di ieri a Ca' Farsetti - nato da un grandissimo lavoro di
concertazione tra il Comune e la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di
Ca' Foscari, coadiuvati da un considerevole numero di sponsor. Un festival
diverso dagli altri (costato poco più di 100.000 euro) in cui si potranno
seguire tutti gli incontri, coordinati da un docente universitario o da un
giornalista, senza che gli appuntamenti si accavallino. E' inoltre possibile
già da ora far domande ai protagonisti scrivendo sul sito www.incrocidiciviltà.org,
dove è anche visibile il programma completo. Un'occasione straordinaria dunque
in cui Venezia si ri-materializza come crocevia di genti e culture,
rivestendosi perciò della sua pelle antica di città multiculturale aperta a
ogni provocazione. E le provocazioni saranno davvero tante, se uno dei temi più
gettonati sarà la tolleranza, quel sentire legato a un mondo sempre più globalizzato e aperto a troppi fondamentalismi. Incroci di
civiltà incarnati da quindici scrittori per cercare di esorcizzare gli scontri
di cui sono piene le cronache internazionali. Ecco allora che l'incontro con
Salman Rushdie (giovedì 21 al teatro Malibran alle ore 18), perseguitato dal
1989 dal regime khomeinista per aver pubblicato i Versi satanici assume un valore
particolare. Ma Rushdie è uomo che stupisce e sorprende: a Venezia
presenterà il suo nuovo romanzo, L'incantatrice di Firenze, che ci porta
nell'Italia del primo Rinascimento, incrociando i destini di un inedito Nicolò
Machiavelli e dell'illuminato imperatore musulmano dell'India Akhbar. La
rassegna sarà chiusa sabato 23 al teatro Malibran alle ore 18 dal premio Nobel
per la letteratura Orhan Pamuk. Con lo scrittore turco si esplorerà il
conflitto tra islamismo e occidentalismo. Il suo interesse per gli scontri e
gli incroci di civiltà è testimoniato dal costante impegno civico e morale che
nel 1995 gli sono costati un processo da parte delle autorità turche per aver
difeso i diritti della minoranza curda e, più di recente, le accuse di attività
antiturche per la sua condanna al genocidio degli Armeni. Tanti sono gli
appuntamenti imperdibili che si terranno, oltre che al Malibran (coi biglietti
a 8 euro), anche all'Auditorium di Santa Margherita e allo Spazio Eventi
Mondadori, dove invece l'ingresso è gratuito previa prenotazione sul sito già
citato. Da Javier Marias, uno dei più importanti romanzieri spagnoli celebre
per l'uso geniale e idiosincratico delle forme narrative, a Robert Coover,
vigoroso narratore «postmoderno» a stelle e strisce che ha analizzato i
fenomeni tipici della cultura nordamericana, da Etgar Keret, pluripremiato
esponente della nuova generazione di scrittori israeliani, a Kiran Desai,
autrice di Eredi della sconfitta, uno dei migliori esempi di letteratura post
11 settembre. E ancora emozioni con Ornela Vorpsi, Adrian Bravi, Zhang Jie,
Gish Jen, Ioanna Karistiani, Sami Tchak, Gaston Salvatore ed Elias Khuri.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Commenti Pagina 342
economia globalizzata Il caos tra (Stati) ricchi e poveri Economia globalizzata
di Gianfranco Sabattini* --> di Gianfranco Sabattini* Il permanere e
l'approfondirsi della contrapposizione tra Stati ricchi e poveri sono destinati
a originare un allargamento del disordine sino alla stabilizzazione, secondo
l'economista indiano Prem Shankar Jha, in un "caos sistemico" a
livello mondiale ( Il caos prossimo venturo. Il capitalismo contemporaneo e la
crisi delle nazioni ). Giunge ora nelle librerie un saggio di Tzvetan Todorov (
La paura dei barbari ), nel quale si sostiene la tesi che gli Stati ricchi
dell'Occidente se, da un lato, hanno tutto l'interesse a difendere contro
possibili attacchi esterni gli standard di vita ai quali sono pervenuti e sui
quali hanno fondato i loro regimi democratici, dall'altro, "hanno tutto
l'interesse a non lasciarsi coinvolgere in una reazione sproporzionata, eccessiva
e abusiva, che darebbe luogo a risultati contrari a quelli attesi". Ciò in
considerazione del fatto che le diverse categorie degli Stati poveri sono
portatori di un mix di sentimenti esplosivi che, se non verranno depotenziati
in futuro, saranno sicuramente destinati a fungere da supporto del caos
sistemico permanente. Una prima categoria di Stati poveri, secondo Todorov, è
formata da quelli il cui sentimento dominante è l'appetito, la cui popolazione
ha radicato in sé la convinzione, per i motivi più diversi, di essere stata
esclusa dalla ripartizione del benessere mondiale. Una seconda categoria è
formata da quelli in cui prevale il risentimento, derivante da un'umiliazione
subita, reale o presunta, che sarebbe stata loro inflitta dai Paesi che oggi
hanno raggiunto i più alti standard di vita. Una terza categoria è formata
dagli Stati il cui sentimento dominante è l'indecisione, esposti al rischio di
farsi dominare, prima o poi, dall'appetito o dal risentimento. Infine, alle tre
categorie si contrapporrebbe la categoria degli Stati del ricco Occidente, il
cui sentimento prevalente è la paura. Come uscire, a livello internazionale,
dalla spirale appetito-risentimento-indecisione-paura? Per Todorov, sarà
decisivo il dialogo, che dovrà essere avviato tra le diverse categorie di
Stati. Da un lato, i "dialoganti" dovranno riconoscere la differenza
delle voci impegnate a dialogare tra loro, mentre, dall'altro, non si potrà
giungere a un risultato positivo se gli stessi "dialoganti" non
accetteranno "un quadro formale comune alla loro discussione" e se
non si metteranno d'accordo sulla possibilità di cercare insieme un modello di
equità distributiva. La prospettiva unicamente dialogica suggerita da Todorov
per la rimozione della contrapposizione tra Stati ricchi e Stati poveri solleva
non pochi dubbi; essa può avere una possibilità di successo solo se sarà
sorretta parallelamente da un accordo tra tutti i Paesi (ricchi e poveri) che
porti all'adozione nel tempo, per approssimazioni successive, di un organismo
soprannazionale democratico per il governo globale delle relazioni
internazionali e per realizzare la rimozione degli squilibri interstatali
consolidatisi. Ciò perché la realizzazione immediata, sia dell'organismo
soprannazionale democratico, che della rimozione degli squilibri esistenti,
nella presunzione che l'adozione delle regole attuative dell'accordo siano
valide in astratto istantaneamente per tutti gli Stati del mondo, è difficile
che possa essere effettuata. Per molti di essi potrebbe infatti accadere che le
regole adottate risultino estranee alle loro tradizioni storiche e non
compatibili con il grado di crescita e sviluppo conseguito; in considerazione
di ciò, le regole potrebbero essere avvertite in termini di imposizioni
autoritarie e perciò come non funzionali rispetto all'obiettivo perseguito. Per
evitare queste conseguenze negative occorrerà, allora, assumere l'ipotesi
attuativa dell'accordo globale finalizzato a rimuovere gli squilibri e ad
affievolire tutti i risentimenti negativi sul piano dei rapporti tra gli Stati
in una prospettiva temporale molto remota e tale da comportare la lenta
realizzazione dell'accordo come esito essenziale di un processo destinato a
durare nel tempo. In conclusione, molto realisticamente, l'operatività della
prospettiva dialogica di Todorov comporta certo il radicamento e la diffusione,
attraverso il confronto a livello mondiale, di linee di tendenza di reciproca
fiducia tra tutti gli Stati del mondo; perché tutto ciò accada è, però, anche
necessaria l'attuazione dell'accordo finalizzato al superamento, nell'ambito
dell'economia globalizzata, del gap oggi esistente tra Stati ricchi e Stati
poveri. *Università di Cagliari
( da "Nuova Ferrara, La"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Formignana.
Presentati gli atti del convegno Sindrome di Lowe, il paese si mobilita
FORMIGNANA. Un convegno internazionale scientifico svolto due anni fa in paese
che localmente è stata in primo luogo un'occasione per mettere in luce i forti
valori sociali di una comunità. E una bella esperienza umana, toccando anche
tematiche solidali. Di questo si è parlato ieri in chiesa a Formignana, in
occasione della presentazione (dopo quella dei giorni
scorsi svoltasi a Casa Cini a Ferrara) del bel libro degli atti del primo
convegno internazionale sulla sindrome di Lowe (rara malattia genetica che
colpisce i bimbi maschi in tenera età) a cura dell'associazione Santo Stefano,
dicendo che «abbiamo ritenuto doveroso lasciare una traccia di quei momenti
vissuti con tanta intensità, e dare un segno di continuità all'impegno
per la diffusione della conoscenza della sindrome di Lowe». Un'iniziativa che
ha fatto e fa conoscere un piccolo centro come Formignana anche fuori d'Italia:
infatti all'incontro dell'autunno 2007 ci furono anche ricercatori provenienti
da Usa, Regno Unito e Francia. In chiesa (presenti
anche numerosi studiosi provenienti da varie parti d'Italia, docenti e studenti
delle scuole locali, associazioni del volontariato del copparese) sono
intervenuti Vittorio Cazzola dell'associazione Santo Stefano, don Massimo
Manservigi, direttore del settimanale cattolico La Voce di Ferrara-Comacchio
(che ha curato la veste grafica ed editoriale del libro) toccando anche
tematiche religiose, poi don Rosario Bonaccio, parroco di Formignana e
presidente dell'associazione Santo Stefano (la parrocchia si attivò molto per
organizzare il convegno) Anna Maria Dinelli, presidente nazionale dell'Aislo
(associazione per la lotta alla sindrome di Lowe) e soprattutto come mamma di
Formignana che ha un bambino colpito dalla malattia, che con la consueta
passione ha parlato della sindrome ed anche altre personalità e studiosi, come
la dottoressa Rosanna Binaghi, di Telethon nazionale, che dà un forte sostegno
all'attività dell'Aislo, il tesoriere Rino Sgarria, l'educatrice Patrizia
Folegani che hanno svolto altri interessanti interventi sul tema; per
l'amministrazione comunale di Formignana c'era l'assessore Alessandro Blè.
Franco Corli
( da "Tirreno, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 6 - Attualità
Febbre suina come l'Asiatica. Primo caso in Cina L'influenza suina arriva anche in Cina, dove ci si difende con le
mascherine (foto). Il primo contagiato è uno studente universitario tornato
dagli Usa giovedì. Intanto
uno studio dell'équipe di Neil Ferguson dell'Imperial College di Londra, ha
dimostrato che il virus H1N1 è meno grave del virus della Spagnola, ma
altrettanto pericoloso di quello che scatenò l'epidemia nel 1957, la cosiddetta
Asiatica (morirono fra uno e quattro milioni di persone).
( da "Denaro, Il" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mediterraneo egitto
Verso il gemellaggio con l'Italia Oggi in occasione del summit di Sharm el
Sheikh saranno siglati 22 accordi Ventidue accordi sul tappeto per cementare
l'intesa tra due Paesi ormai quasi 'gemellati' e proiettare il feeling politico
in intese nel campo dell'energia, dei trasporti e degli scambi culturali. Sono
questi gli obiettivi del vertice intergovernativo tra Italia e Egitto di oggi a
Sharm el Sheikh, paradiso turistico egiziano affacciato sul Mar Rosso in fondo
alla penisola del Sinai. Il premier Silvio Berlusconi e il presidente egiziano
Hosni Mubarak guideranno delegazioni foltissime dei rispettivi governi: per la
parte italiana sono attesi i ministri Franco Frattini (Esteri), Roberto Maroni
(Interno), Claudio Scajola (Sviluppo economico), Altero Matteoli
(Infrastrutture), Mariastella Gelmini (Istruzione), Maurizio Sacconi (Lavoro).
L'anno scorso, a giugno, a Villa Madama, la vocazione mediterranea dell'Italia
e il tradizionale ruolo di mediazione dell'Egitto nell'agitato panorama mediorientale
hanno trovato sintesi nell'avvio del ''partenariato strategico rafforzato'' fra
i due Paesi, caratterizzato da un meccanismo annuale di consultazioni
intergovernative: il primo firmato dall'Egitto con un Paese occidentale. Roma e
il Cairo, fanno notare d'altra parte ambienti diplomatici, condividono ''la
stessa visione'' degli scenari regionali, a partire dalla necessita' della
creazione di uno stato palestinese, ipotesi della quale sia Benjamin Netanyahu
sia il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman hanno finora evitato con cura di
parlare. Ma è proprio in questa direzione che per il governo Berlusconi -
tradizionalmente attento alle ragioni di Israele - si aprono spazi di
mediazione preziosi per ritagliarsi un ruolo centrale nel processo di pace.
Tanto più da presidente di turno del G8, summit al quale Berlusconi ha invitato
a partecipare il presidente egiziano durante la seconda giornata dei lavori nel
formato 'outreach'. Tra gli accordi e i memorandum d'intesa che saranno siglati
oggi spiccano quelli sul piano d'azione 2009-
( da "Repubblica, La"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XI - Roma
OSSERVATORIO Dai distretti alle reti di imprese il Lazio sperimenta
l´aggregazione Il tema dell´aggregazione affonda le radici nella specificità
del tessuto produttivo nazionale, caratterizzato nella sua massima parte da
piccole imprese. L´esigenza di superare le criticità e le inefficienze dovute
alla dimensione e di favorire sinergie ha creato negli anni passati le
condizioni per la nascita dei distretti industriali. Tale fenomeno ha favorito
le economie di scala e la creazione di network di relazioni funzionali allo
sviluppo della produzione. Nel tempo i processi di
globalizzazione e di smaterializzazione del valore, uniti alle tecnologie,
hanno spinto verso il superamento del criterio territoriale in favore di quello
geograficamente più fluido di filiera e metadistretto, favorendo la nascita di
nuove forme di aggregazione quali le reti di impresa. Nel Lazio, ove
sono stati riconosciuti 3 distretti industriali e 7 sistemi produttivi locali
(contesti produttivi omogenei con un´alta concentrazione di imprese
prevalentemente piccole e medie e da una peculiare organizzazione interna), lo
strumento "distretto" non è riuscito ad intervenire in modo
abbastanza flessibile ed efficace nei processi di sviluppo, per la mancanza di
una forma di governance funzionale ad una valorizzazione della realtà distrettuale.
La recente revisione della normativa regionale di riferimento, tuttora in
itinere, è frutto anche dell´azione che la Uir ha svolto nei confronti delle
istituzioni sulle criticità del disposto normativo, evidenziando l´esigenza di
avviare una procedura di confronto con la Regione per verificare la strategia
di intervento atta a garantire lo sviluppo territoriale, sia la necessità di
inquadrare tale normativa in un´analisi socio-economica delle criticità e delle
vocazioni emergenti dai vari tessuti produttivi locali. Non ultima, la
necessità di ridurre gli interventi destinati alle singole imprese, che
attraverso l´utilizzo a pioggia hanno comportato una polverizzazione delle
risorse, in favore di interventi a supporto di progetti che prevedano solo
forme di aggregazione, in un´ottica di rafforzamento strutturale di sistema.
Nel territorio romano, storicamente ai margini dello sviluppo distrettuale, il
superamento del concetto tradizionale di distretto industriale è legato alla
specificità della realtà produttiva locale orientata ai servizi, che racchiude
le condizioni propedeutiche allo sviluppo di iniziative di aggregazione in
settori quali i beni culturali, la mobilità e il sistema congressuale. Lo
sviluppo dell´economia del territorio passa per una trasformazione culturale
che coinvolge in egual misura le istituzioni, il mondo imprenditoriale e il
sistema finanziario, chiamato ad intervenire a sostegno della progettualità di
rete. Un processo complesso, al cui interno la Uir è soggetto catalizzatore, in
un´ottica di sistema degli attori, di sviluppo di progettualità e aggregazione
di competenze imprenditoriali. Roberta Bruschettini-Centro Studi UIR
( da "Brescia Oggi"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Almag tiene e si
rafforza in Canada BILANCI 2008. Ricavi consolidati (314,8 milioni di euro) e
utile netto (10,4 mln) in calo condizionati dalla congiuntura. Il 2009 alle
prese con le materie prime Preso il 100% della Lofthouse (stampaggio e
lavorazioni) Rafforzata la produzione nei mercati Usa
e del Far East 12/05/2009 rss e-mail print Giorgio Gnutti Un anno di tenuta -
considerata la difficile situazione congiunturale internazionale, peggiorata
progressivamente - nuove operazioni all'estero per rafforzare una presenza
senza confini. Questo, in sintesi, il 2008 del gruppo «Almag» (732 dipendenti)
delineato dalla nota che riassume il bilancio consolidato dell'esercizio chiuso
il 31 dicembre scorso, approvato ieri dall'assemblea dei soci. COMPRENDE, oltre
ad altre società, anche i valori della principale controllata, la Brawo spa di
Pian Camuno, leader nella produzione di particolari ottenuti con stampaggio a
caldo e lavorazione meccanica della barra d'ottone. La capogruppo Almag spa è
focalizzata nella produzione di batta d'ottone per lo stampaggio e lavorazione
meccanica e ricopre - sottolinea la nota - una posizione di riferimento in
Italia e nel mondo. Il gruppo fa riferimento ai fratelli Damiano (presidente e
consigliere delegato) e Giorgio Gnutti (vice presidente) che riveste anche
l'incarico di presidente e amministratore delegato della Brawo, affiancato dal
figlio Gabriele (amministratore delegato). NELL'OTTICA della strategia di
consolidamento internazionale, il gruppo di Roncadelle - spiega la nota -
l'anno scorso ha rilevato il 100% della Lofthouse Ltd, importante realtà
canadese nel settore dello stampaggio e lavorazioni di particolari in leghe di
materiali non ferrosi; l'operazione ha concorso a potenziare la presenza e la
forza produttiva e commerciale della Brawo sul mercato Nord americano. Nel
corso dell'esercizio, inoltre, sono stati ulteriormente rafforzati gli
insediamenti produttivi, sia di Unifor Brass Forgings Inc - attiva direttamente sul mercato Usa - che nel Far-East attraverso la joint-venture nell'impianto
produttivo in Cina,
concretizzata nel corso del 2007. Grande attenzione è stata (ed è) rivolta al
miglioramento e rafforzamento delle attività commerciali, all'ampliamento della
gamma e alla qualità, oltre che allo sviluppo della collegata italiana Berna
Ernesto spa (leader nella produzione di barra forata) e della
Vetramet-Venezolama Trasformaciòn de Metales (barra d'ottone per il Paese
Sud-americano e altri del continente). Complessivamente, nel 2008, il gruppo ha
investito 33,137 mln di euro per immobili strumentali, macchinari e
innovazione, oltre che per attrezzature e acquisizioni. IL CONTO economico
consolidato (si veda anche il grafico) ha evidenziato una diminuzione dei
ricavi a 314,8 mln (sia per il calo dei prezzi delle materie prime, che dei
volumi) e dell'utile netto a 10,453 mln. Il risultato operativo è stato
positivo per 28,663 mln (43,519 mln nel 2007): un rallentamento - spiega la
nota - imputabile sia alla cosiddetta «isteresi temporale» che, in relazione ai
corsi del materiale di partenza, posticiperà margini di competenza
dell'esercizio, che all'andamento dei volumi. In miglioramento di oltre il 32%
la posizione finanziaria netta. IL NUOVO esercizio - spiega ancora la nota - si
è aperto all'insegna del rallentamento del mercato in termini di domanda e
della notevole variabilità del costo delle materie prime: questo ha esasperato
il prezzo della barra d'ottone e potrebbe «aggravare ulteriormente la
situazione attesa con conseguente calo dei consumi». Nonostante un primo
quadrimestre non incoraggiante, comunque, il gruppo è preparato «ad ogni
evenienza sia sulla base dei piani strategici deliberati, che degli
investimenti realizzati negli anni, confidando anche sulla sua solidità
patrimoniale e finanziaria. Ed è in grado di rispondere alla situazione di
mercato con competenza, competitività e qualità in linea con le esigenze».R.E.
( da "Avvenire" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CHIESA 12-05-2009
«Fedi e culture in dialogo: chiamate all'unità, non all'uniformità»
Pubblichiamo il testo integrale del discorso pronunciato da Benedetto XVI ieri
sera a Gerusalemme, presso il «Notre Dame of Jerusalem Center», durante
l'incontro con le organizzazioni per il dialogo interreligioso. C ari fratelli
vescovi, distinti capi religiosi, cari amici, è motivo di grande gioia per me
incontrarvi questa sera. Desidero ringraziare sua Beatitudine il patriarca
Fouad Twal per le sue gentili parole di benvenuto espresse a nome di tutti i
presenti. Ricambio i calorosi sentimenti espressi e cordialmente saluto tutti
voi e i membri dei gruppi ed organizzazioni che rappresentate. «I l Signore
disse ad Abramo, 'Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di
tuo padre, verso la terra che io ti indicherò'... Allora Abramo partì... e
prese la moglie Saràh» con sé ( Gn 12,1-5). L'irruzione della chiamata di Dio,
che segna gli inizi della storia delle tradizioni della nostra fede, venne
udita nel mezzo dell'ordinaria esistenza quotidiana dell'uomo. E la storia che
ne conseguì fu plasmata non nell'isolamento, ma attraverso l'incontro con la
cultura egiziana, hittita, sumera, babilonese, persiana e greca. La fede è
sempre vissuta in una cultura. La storia della religione ci mostra che una
comunità di credenti procede per gradi di fedeltà piena a Dio, prendendo dalla
cultura che incontra e plasmandola. Questa stessa dinamica si riscontra in
singoli credenti delle tre grandi tradizioni monoteistiche: in sintonia con la
voce di Dio, come Abramo, rispondiamo alla sua chiamata e par- O tiamo cercando
il compimento delle sue promesse, sforzandoci di obbedire alla sua volontà,
tracciando un percorso nella nostra particolare cultura. ggi, circa quattro
mila anni dopo Abramo, l'incontro di religioni con la cultura si realizza non
semplicemente su un piano geografico. Certi aspetti della
globalizzazione ed in particolare il mondo dell'internet hanno creato una vasta
cultura virtuale il cui valore è tanto vario quanto le sue innumerevoli
manifestazioni. Indubbiamente molto è stato realizzato per creare un senso di
vicinanza e di unità all'interno dell'universale famiglia umana.
Tuttavia, allo stesso tempo, l'uso illimitato di portali attraverso i quali le
persone hanno facile accesso a indiscriminate fonti di informazioni può
divenire facilmente uno strumento di crescente frammentazione: l'unità della
conoscenza viene frantumata e le complesse abilità di critica, discernimento e
discriminazione apprese dalle tradizioni accademiche ed etiche sono a volte
aggirate o trascurate. La domanda che poi sorge naturalmente è quale contributo
porti la religione alle culture del mondo che contrasti la ricaduta di una così
rapida globalizzazione. Mentre molti sono pronti a indicare le differenze tra
le religioni facilmente rilevabili, come credenti o persone religiose noi siamo
posti di fronte alla sfida di proclamare con chiarezza ciò che noi abbiamo in
comune. I l primo passo di Abramo nella fede, e i nostri passi verso o dalla
sinagoga, la chiesa, la moschea o il tempio, percorrono il sentiero della
nostra singola storia umana, spianando la strada, potremmo dire, verso l'eterna
Gerusalemme (cfr Ap 21,23). Similmente ogni cultura con la sua specifica
capacità di dare e ricevere dà espressione all'unica umana natura. Tuttavia,
ciò che è proprio dell'individuo non è mai espresso pienamente attraverso la
cultura di lui o di lei, ma piuttosto lo trascende nella costante ricerca di
qualcosa al di là. Da questa prospettiva, cari amici, noi vediamo la
possibilità di una unità che non dipende dall'uniformità. Mentre le differenze
che analizziamo nel dialogo interreligioso possono a volte apparire come
barriere, tuttavia esse non esigono di oscurare il senso comune di timore
reverenziale e di rispetto per l'universale, per l'assoluto e per la verità che
spinge le persone religiose innanzitutto a stabilire rapporti l'una con
l'altra. È invece la partecipata convinzione che queste realtà trascendenti
hanno la loro fonte nell'Onnipotente e ne portano tracce quell'Onnipotente che
i credenti innalzano l'uno di fronte all'altro, alle nostre organizzazioni,
alla nostra società e al nostro mondo. In questo modo, non solo noi possiamo
arricchire la cultura ma anche plasmarla: vite di religiosa fedeltà echeggiano
l'irrompente presenza di Dio e formano così una cultura non definita dai limiti
del tempo o del luogo ma fondamentalmente plasmate dai principi e dalle azioni
che provengono dalla fede. L a fede religiosa presuppone la verità. Colui che
crede è colui che cerca la verità e vive in base ad essa. Benché il mezzo
attraverso il quale noi comprendiamo la scoperta e la comunicazione della
verità differisca in parte da religione a religione, non dobbiamo essere
scoraggiati nei nostri sforzi di rendere testimonianza al potere della verità.
Insieme possiamo proclamare che Dio esiste e che può essere conosciuto, che la
terra è sua creazione, che noi siamo sue creature, e che egli chiama ogni uomo
e donna ad uno stile di vita che rispetti il suo disegno per il mondo. Amici,
se crediamo di avere un criterio di giudizio e di discernimento che è divino
nella sua origine e destinato a tutta l'umanità, allora non possiamo stancarci
di portare tale conoscenza ad influire sulla vita civile. La verità deve essere
offerta a tutti; essa serve a tutti i membri della società. Essa getta luce
sulla fondazione della moralità e dell'etica, e permea la ragione con la forza
di andare oltre i suoi limiti per dare e- spressione alle nostre più profonde
aspirazioni comuni. Lungi dal minacciare la tolleranza delle differenze o della
pluralità culturale, la verità rende il consenso possibile e mantiene
ragionevole, onesto e verificabile il pubblico dibattito e apre la strada alla
pace. Promuovendo la volontà di essere obbedienti alla verità, di fatto,
allarga il nostro concetto di ragione e il suo ambito di applicazione e rende
possibile il dialogo genuino delle culture e delle religioni di cui c'è oggi
particolarmente bisogno. iascuno di noi C qui presenti sa pure, comunque, che
la voce di Dio viene udita oggi meno chiaramente, e la ragione stessa in così
numerose situazioni è divenuta sorda al divino. E, però, quel «vuoto» non è
vuoto di silenzio. Al contrario, è il chiasso di pretese egoistiche, di vuote
promesse e di false speranze, che così spesso invadono lo spazio stesso nel
quale Dio ci cerca. Possiamo noi allora creare spazi, oasi di pace e di
riflessione profonda, in cui si possa nuovamente udire la voce di Dio, in cui
la sua verità può essere scoperta all'interno dell'universalità della ragione,
in cui ogni individuo, senza distinzione di luogo dove abita, o di gruppo
etnico, o di tinta politica, o di credenza religiosa, può essere rispettato
come persona, come un essere umano, un proprio simile? In un'epoca di accesso
immediato all'informazione e di tendenze sociali che generano una specie di
monocultura, la riflessione profonda che contrasti l'allontanamento della
presenza di Dio rafforzerà la ragione, stimolerà il genio creativo, faciliterà
la valutazione critica delle consuetudini culturali e sosterrà il valore
universale della credenza religiosa. C ari amici, le istituzioni e i gruppi che
voi rappresentate s'impegnano nel dialogo interreligioso e nella promozione di
iniziative culturali in un vasto ambito di livelli. Dalle istituzioni
accademiche e qui voglio fare speciale menzione delle eccezionali conquiste
dell'Università di Betlemme ai gruppi di genitori in difficoltà, da iniziative
mediante la musica e le arti all'esempio coraggioso di madri e padri ordinari,
dai gruppi di dialogo alle organizzazioni caritative, voi quotidianamente
dimostrate la vostra convinzione che il nostro dovere davanti a Dio non si
esprime soltanto nel culto ma anche nell'amore e nella cura per la società, per
la cultura, per il nostro mondo e per tutti coloro che vivono in questa terra.
Qualcuno vorrebbe che noi crediamo che le nostre differenze sono
necessariamente causa di divisione e pertanto al più da tollerarsi. Alcuni
addirittura sostengono che le nostre voci devono semplicemente essere ridotte al
silenzio. Ma noi sappiamo che le nostre differenze non devono mai essere mal
rappresentate come un'inevitabile sorgente di frizione o di tensione sia tra
noi stessi sia, più in largo, nella società. Al contrario, esse offrono una
splendida opportunità per persone di diverse religioni di vivere insieme in
profondo rispetto, stima e apprezzamento, incoraggiandosi reciprocamente nelle
vie di Dio. Sospinti dall'Onnipotente e illuminati dalla sua verità, possiate
voi continuare a camminare con coraggio, rispettando tutto ciò che ci
differenzia e promuovendo tutto ciò che ci unisce come creature benedette dal
desiderio di portare speranza alle nostre comunità e al mondo. Dio ci guidi su
questa strada! Benedetto XVI Ratzinger alle organizzazioni attive in campo interreligioso:
«Il nostro dovere davanti a Dio non si esprime solo nel culto ma anche
nell'amore e nella cura per la società, la cultura, il nostro mondo e per tutti
coloro che vivono in questa terra» «La fede presuppone la verità. Insieme
possiamo proclamare che Dio esiste e può essere conosciuto. La verità
dev'essere offerta a tutti: essa illumina la fondazione dell'etica, permea la
ragione, rende possibile il dialogo e apre la strada alla pace» Tel Aviv: il
Papa accolto ieri all'aeroporto (foto Ansa)
( da "Avvenire" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CRONACA 12-05-2009
«Nato e Ue insieme per la pace nel mondo» DA ROMA P er garantire
la sicurezza nel mondo sempre più globalizzato è necessaria una stretta
collaborazione tra la Nato e l'Unione Europea. Lo ha detto il ministro degli
Esteri Franco Frattini intervenendo ieri in Senato alle celebrazioni per il 60°
anniversario dell'Alleanza Atlantica. Secondo il responsabile della Farnesina
occorre in sostanza «porre termine all'anomalia dei rapporti tra l'Alleanza
e l'Unione Europea e marciare fianco a fianco. Conosciamo ha spiegato Frattini
le ragioni che frenano questa cooperazione, ma è necessario prendere atto che
solo superandole, Nato e Ue possono acquisire lo status di global players che
compete loro. Ue e Nato ha aggiunto non si possono permettere il lusso di non
collaborare istituzionalmente. Non se lo possono permettere i bilanci nazionali
della Difesa. Non se lo possono permettere le nostre Forze Armate impegnate in
teatri difficili, pericolosi e complessi, dal Kosovo, all'Oceano Indiano,
all'Hindu Kush». Inoltre, ha ammonito, «una Nato eurocentrica interesserebbe
poco a Washington e finirebbe per essere marginalizzata». Importante, secondo
Frattini, anche, coinvolgere sempre di più la Russia: «Abbiamo cioè bisogno di
un dialogo continuativo con Mosca, di una collaborazione pragmatica ed
efficace». Il presidente del Senato Renato Schifani ha sottolineato che «le
sfide di oggi dell'Alleanza sono la stabilizzazione dell'Afghanistan, il
dialogo e la cooperazione con la Russia, le nuove minacce» del terrorismo
internazionale. Il senatore a vita Giulio Andreotti ha ricordato che «l'Italia
ha avuto un ruolo non marginale nella elaborazione delle nuove strategie e
politiche dell'Alleanza. Noi, allievi di De Gasperi, l'abbiamo vissuta con
l'orgoglio di essere stati sempre dalla parte giusta dello schieramento
democratico internazionale ma, ancora di più, con la gioia di poter registrare
che per la stragrande maggioranza degli italiani il Patto Atlantico non è più,
da tempo, un segno di contraddizione». L'ex ministro degli Esteri Massimo
D'Alema ha infine detto che «occorre proseguire lungo la strada dell'allargamento
militare, che non appaia una minaccia verso il grande vicino orientale ma si
sviluppi nel quadro di una rinnovata collaborazione. Dobbiamo rafforzare la
cooperazione con la Russia, superando incomprensioni. Ma, al tempo stesso,
guardare a Est, a Paesi ai quali non possiamo negare la legittimità della loro
aspirazione di aderire alla Nato». Nel 60° della fondazione dell'Alleanza,
auspicio di Frattini per una cooperazione più stretta Andreotti: siamo sempre
stati dalla parte giusta. E Schifani insiste sul rapporto con la Russia Il
ministro degli Esteri, Franco Frattini (Ansa)
( da "Avvenire" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
POLITICA 12-05-2009
NON È LECITO CRIMINALIZZARE GLI STRANIERI L'Italia multietnica sfidata dai suoi
stessi valori GIULIO ALBANESE L a cronaca quotidiana mostra che la nostra
società ha di fronte molteplici emergenze etiche e sociali che potrebbero
minare la stabilità e il progresso nazionale. Radicalizzando il confronto tra
gli opposti schieramenti politici, le recenti vicende del respingimento dei
clandestini in acque internazionali, come anche il dibattito sulla matrice
multiculturale dell'Italia sono manifestazioni sintomatiche di un malessere sul
quale non è lecito abbassare la guardia. Una preoccupazione che si acuisce
soprattutto nel clima infuocato della campagna elettorale, col rischio di una
deriva di principi e valori non solo ' cattolici', ma in generale comuni alla
società civile. D'altronde tutti sanno che la
globalizzazione, col suo forte carico di contraddizioni, è il fenomeno più
pervasivo del nostro tempo, non solo nell'ambito della macroeconomia o
nell'areopago comunicativo, ma anche in quello culturale e sociale. Pertanto
deve essere necessariamente governata, nel pieno rispetto della legalità,
attraverso un'adeguata azione politica per garantire la ' res publica'
dei popoli. Da questo punto di vista, la tutela della vita umana e di quei valori
che la sostanziano, compreso lo spirito di accoglienza e di protezione nei
confronti degli indigenti, non possono che essere considerati come parte
integrante e irrinunciabile della più autentica civiltà cristiana maturata
nella fede lungo i secoli. Lo stesso vale naturalmente rispetto al carattere
multietnico che ha assunto il nostro Paese a tutte le latitudini, da meridione
a settentrione. A questo proposito è significativa l'esperienza di Mazara del
Vallo, una città portuale siciliana che «può rappresentare un piccolo buon
modello per l'integrazione degli immigrati» , come ha rilevato nei giorni
scorsi il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Lo sa bene anche monsignor
Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, che
per anni ha svolto il suo ministero sacerdotale nella diocesi mazarese secondo
cui le questioni legate alla multietnicità e alla multiculturalità in Italia
«sono discorsi superati, nel senso che la molteplicità è un fatto ed è anche un
valore» ; precisando poi che «corollario di questa convinzione è che tutto deve
essere inserito in un rigoroso rispetto della legalità, necessaria garanzia per
l'integrazione» . Non è pertanto lecito criminalizzare gli stranieri quasi
fossero rei confessi del degrado in cui versa il Bel Paese. Mafia, Sacra Corona
Unita, ' Ndrangheta e Camorra, è bene rammentarlo, non sono invenzioni recenti
o importate, avendo costituito una deplorevole fonte d'ispirazione per non
pochi cartelli della malavita organizzata, su scala internazionale. Certo, va
ribadito con forza che chi commette reati va perseguito ai sensi della legge,
indipendentemente dalla razza, dalla lingua o dalla religione d'appartenenza.
Ed è proprio questo il punto: il nostro ordinamento giuridico è faraonico e a
ogni legislatura vi è la solita sporulazione di leggi, leggine cui si sommano
sentenze della Corte di Cassazione, del Tar. Si è allora creato un tale
intasamento nel sistema giurisprudenziale che, complice anche una radicata
mentalità lassista, si ha l'impressione, peraltro non infondata, di trovarsi
nella terra di nessuno. Ma è soprattutto l'aver perso l'affezione ' al bene
comune' un peccato che ogni ciclico condono assolve a impedire che l'Italia
diventi un Paese ' normale'. Invece si presenta come una sorta d'Eldorado
dell'impunità per chiunque intenda delinquere. Ma l'affezione al ' bene comune'
manca anche a quella classe politica che, indipendentemente dalle appartenenze
e presumendo di placare l'insoddisfazione popolare, a ogni emergenza è in cerca
d'espedienti che possano generare consenso. Intanto imperversa il degrado in
certe periferie del mondo, dalla Somalia al Darfur, per non parlare
dell'Eritrea, con la connivenza di un sistema informativo nostrano sempre più
disattento rispetto alle vicende africane. Mentre «sullo sfondo commenta padre
Alberto Pelucchi, presidente della Conferenza degli istituti missionari
italiani ( Cimi) si intravede la nostra coscienza defilarsi, quasi vi fosse una
costante divaricazione tra le ragioni della politica e quelle del Vangelo» .
( da "Trend-online"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Crisi: Cina, esportazioni in calo
( da "Blogosfere" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mag 0912 E ora si
smantella tutto. Pubblicato da Debora Billi alle 10:52 in Scenari Che curioso.
Giusto si facevano ipotesi sul "picco del Ferro", e spesso qui si
parla di crisi del trasporto marittimo. Ora le due cose incredibilmente
coincidono, come racconta Der Spiegel. Sappiamo che da tempo ci sono centinaia
di navi portacontainer ferme nei porti, perché il furioso commercio di
cianfrusaglie (e non solo) via mare si è praticamente bloccato a causa della
crisi economica e finanziaria. Ma chi si occupa del settore evidentemente non
legge i giornali, per i quali la crisi è roba vecchia, o non ascolta i vari
pronunciamenti ottimistici dei leader mondiali. Infatti, invece di attendere la
"ripresina", si procede alla distruzione delle navi per recuperarne
ferro e acciaio. Insomma, le danno per perse. In Asia ormai ci sono appositi
porti dove le navi arrivano per essere ridotte a materia prima. E i relitti
sono ciò che rimane di un mondo che sta scomparendo. Una
volta percorrevano gli oceani come bandiere della globalizzazione. Ora sono i
simboli di un ordine che minaccia di affondare con loro. La faccenda è
cominciata proprio alla fine dello scorso anno. Ed ora si smantellano
portacontainers, petroliere, navi da trasporto veicoli, persino navi da
crociera. Una nave scompare in soli 40 giorni. E gli
"sfasciacarrozze" asiatici si fregano le mani, perché il business sta
decollando. Non solo le navi si presentano a centinaia sotto le loro fiamme
ossidriche, ma c'è la fila anche per acquistare i materiali da riciclo: acciao,
cavi elettrici, tubature, generatori. Persino porte, tavoli, tappeti, piatti e
frigoriferi vengono rivenduti localmente in improvvisati bazaar. Io trovo tutto
ciò molto inquietante. Finché le basi della nostra economia si fermano beh, si
può ancora sperare. Ma quando vengono definitivamente smantellate...
( da "Caserta News"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 12 Maggio
2009 Doronzo Presidente Associazione Ingegneria Naturalistica ASSOCIAZIONI |
Napoli Giuseppe Doronzo, geologo, è stato rieletto Presidente regionale
dell'Associazione Italiana per la Ingegneria Naturalistica. Il Presidente
Doronzo, al suo insediamento non ha usato mezzi termini: "come primo atto
il nuovo Consiglio metterà mano all'attività di monitoraggio del territorio e
la conseguente prevenzione dei rischi naturali". Continua il presidente
Doronzo, "in questi anni in Campania anche nel settore dell'Ingegneria
Naturalistica si sono compiuto passi molto importanti, ma no bisogna fermarsi;
bisogna formare i tecnici e sollecitare le imprese, per una qualificazione
rispetto alle tematiche di competenza, e le strutture di supporto, vivai e
centri di conservazione di germoplasma, devono attrezzarsi sempre meglio per
rispondere alle specifiche richieste della disciplina. E' altresì auspicabile,
ed il Consiglio giocherà a pieno la sua parte, che i soggetti preposti ai vari
livelli di formazione (Università, Ordini professionali, ecc.) provvedano ad
offrire adeguati strumenti di conoscenza ai possibili attuatori delle tecniche
di Ingegneria Naturalistica. Ciò anche per evitare che, in un'epoca di conclamata globalizzazione dell'economia e dei mercati,
i professionisti di casa nostra finiscano con l'essere penalizzati
irreversibilmente, rispetto a tecnici formatisi in aree storicamente più
sensibili, da una parte, verso tecniche innovative ed ecocompatibili di
Ingegneria Naturalistica, e dall'altra verso la più ampia tematica di difesa
del suolo e protezione dell'ambiente". Affiancheranno il Presidente
nella gestione della consiliatura che finirà nel 2012, Ciro Costagliola,
agronomo, con la carica di vicepresidente, Antonella Pellegrino, biologo, quale
segretario, Antonietta Casentino, architetto, con la carica di tesoriere, ed i
nuovi consiglieri Maria Grotta, naturalista, Roberta Padulano, ingegnere jr.,
ed Antonio Polverino, ingegnere. "La composizione del nuovo consiglio -
aggiunge Costagliola - che vede le diverse professioni in una sinergia
fortemente innovativa, potrà contribuire al raggiungimento degli obiettivi che
il nuovo Consiglio si è posto, dialogando con Ordini professionali e
Università. La formazione permanente degli iscritti e dei tecnici più in
generale, sarà finalizzata a sviluppare le attitudini, arricchendo le
competenze e migliorando le qualifiche professionali in funzione delle
necessità professionali dei corsisti". In questi ultimi anni, soprattutto
in Campania, l'ingegneria naturalistica, ha occupato un ruolo di rilievo.
Infatti anche grazie ai lavori realizzati con tecniche di I.N. si è fortemente
contribuito, unitamente alla manutenzione del territorio, a contenere i danni
ambientali ed operare quella salvaguardia del territorio che ripaga nel medio e
lungo periodo. Infatti gli interventi di manutenzione e difesa del territorio,
vanno intesi come un'opera di lenta esecuzione, faticosa, che non produce
risultati immediati che tuttavia deve essere realizzata senza esitazioni, con
tenacia e continuità, nell'interesse di tutti, non solo nei momenti di
emergenza.
( da "Sicilia, La"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
A Catania il ricordo
del prof. D'Antona Ricordare Massimo D'Antona esattamente come sarebbe piaciuto
al giuslavorista, caduto sotto i colpi del terrorismo la mattina del 20 maggio
1999. E' questo lo spirito del Congresso triennale dell'Aidlass, Associazione
Italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale, organizzato dal 21 al
23 maggio 2009, tra il Monastero dei Benedettini e il Teatro Massimo
"Bellini". Non è casualei la scelta della città di Catania né della
data del Congresso, durante il quale verrà commemorato il decennale della morte
di Massimo D'Antona, illustre membro della comunità giuslavoristica per il
quale il capoluogo etneo ha rappresentato molto. L'Università di Catania,
infatti, è stata la prima ad offrire ad un giovanissimo D'Antona la titolarità
di un corso accademico; qui si è costituita una scuola di giuristi del lavoro
che sotto il Magistero di Massimo D'Antona si sono formati. Qui la vedova,
signora Olga, ha voluto che fossero conservati in un apposito fondo librario i
volumi provenienti dalla sua biblioteca personale e sempre a Catania è stato
costituito un Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo intitolato alla sua
memoria. Il Congresso, organizzato dall'Aidlass, dall'Università degli Studi di
Catania e dal Centro studi di diritto del lavoro europeo "Massimo
D'Antona", si svolgerà in tre giornate, durante le quali il pensiero e
l'opera del Maestro verranno onorati dando vita ad un dibattito scientifico ed
istituzionale incentrato su quella che può essere considerata la principale
linea di ricerca coltivata da Massimo D'Antona: una riflessione sui principi,
le finalità e le tecniche di regolazione giuridica del lavoro pubblico e
privato. Come coniugare flessibilità e sicurezza del lavoro
nel contesto della globalizzazione e della costruzione europea. Il Congresso
focalizzerà la propria attenzione sulle tematiche legate alla evoluzione del
diritto del lavoro e alla figura del datore di lavoro, alla luce delle
complesse dinamiche che caratterizzano l'attuale quadro economico e sociale.
Molto spazio sarà dedicato alla commemorazione del decennale della morte di
Massimo D'Antona e alla memoria in generale: delle vittime del terrorismo
innanzitutto, ma di tutti gli eroi civili che hanno sacrificato la loro vita al
servizio dello Stato e contro la mafia. Ciò assume particolare rilievo e
importanza simbolica ora che le minacce contro i giuslavoristi impegnati nelle
politiche di riforma del mercato del lavoro rimangono, purtroppo, ancora
attuali. L'iniziativa ha l'alto patronato della presidenza della Repubblica,
così come il patrocinio della Provincia e del Comune. Alla presenza della
vedova, Olga Di Serio D'Antona, Massimo D'Antona verrà ricordato da colleghi
italiani e stranieri, da rappresentanti delle istituzioni e da giudici delle Corti
costituzionali di alcuni Stati europei. Fra questi, Pietro Ichino, Franco
Bassanini, Tiziano Treu, Bruno Caruso, Edoardo Ghera.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
La presidente torna
nella Marca il 6 giugno a Venegazzù Martedì 12 Maggio 2009, Imprese che
guardano avanti. È su questo tema che sabato 6 giugno (in coincidenza con le
elezioni), a Villa Loredan Gasparini di Venegazzù di Volpago del Montello, sede
di Veneto Banca, si terrà l'assemblea generale di Unindustria Treviso, un
appuntamento che è divenuto punto di riferimento per cogliere i progetti e le
aspettative degli imprenditori del Nord Est e insieme un'occasione di
riflessione su sviluppo e competitività del Paese. «A partire dal settembre
2008 cittadini, imprese e operatori di tutto il mondo hanno assistito a un
repentino cambiamento dello scenario - Si legge nella presentazione - Una
gravissima crisi finanziaria si è abbattuta sull'intero sistema bancario
internazionale colpendo anche l'economia reale. Il sistema produttivo
trevigiano si è dovuto misurare con un sensibile calo della domanda, con una
restrizione del credito e con il mutamento delle attitudini d'acquisto dei
consumatori. L'industria locale è, ancora una volta, impegnata in una
flessibile e intelligente strategia d'adattamento fondata sulla ferma volontà
di guardare avanti. Gli imprenditori agiscono, giorno dopo giorno,
interrogandosi, nello stesso tempo, su ciò che li attende. L'assemblea 2009 di
Unindustria Treviso è l'occasione per un approfondito confronto sui grandi
quesiti del momento. Quanto durerà ancora la crisi? Quali mutamenti duraturi ci
si deve attendere nella finanza, nei mercati e nell'agire dei consumatori?
Quali le strategie del sistema bancario europeo per sostenere le imprese e
avviare la ripresa? Quale ruolo giocheranno Stati Uniti e Cina
nel "dopo crisi"? Gli interrogativi sono quelli maggiormente oggi
nelle discussioni sul futuro dell'economia e Unindustria vuole offrire un suo
contributo al dibattito con gli interventi qualificati all'assemblea. I lavori
si articolano in una parte interna, con adempimenti statutari, ed in una parte
pubblica, con inizio alle 11, che fa riferimento al tema conduttore
dell'assemblea. Presentato dalla giornalista Maria Pia Zorzi, l'incontro vedrà
la relazione del presidente Alessandro Vardanega, al primo anno del suo
mandato. La successiva tavola rotonda sarà coordinata da Andrea Cabrini,
direttore di Class Cnbc. Parteciperanno l'economista Andrea Boltho, il noto
guru che proprio a Treviso, nel 2008, seppe azzeccare il corso valutario
euro-dollaro, Francesco Garzarelli, managing director Goldman Sachs, Federico
Rampini, editorialista de La Repubblica esperto di Cina e Usa, Dario Scannapieco, vice presidente della Banca europea per gli
investimenti (Bei). Le conclusioni sono affidate a Emma Marcegaglia, che dopo
un anno torna a Treviso e torna proprio a villa Gasparini Loredan. Un luogo di
cui serberà un buon ricordo, dato che si trattava della sua prima da presidente
della organizzazione imprenditoriale. I lavori assembleari saranno
ripresi da Class Cnbc e trasmessi in differita su Sky. B.S.
( da "Gazzettino, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Martedì 12 Maggio
2009, Insieme"- scrive Antonio Manganelli nel suo editoriale sul mensile
Poliziamoderna - "è l'avverbio che dà un senso d'unione, di associazione e
aiuto reciproco". Perché secondo il capo della Polizia la sfida quotidiana
contro chi attenta alla sicurezza dei cittadini e dello Stato "si vince
soltanto insieme: uniti a fare squadra, a fare rete, ciascuno secondo ruoli,
responsabilità, capacità". A fronte di questa dichiarazione, assume quindi
ancora più importanza la presenza di ben quindici Polizie straniere in
occasione dell'anniversario della Polizia italiana. Dal Portogallo alla
Bulgaria, dal Belgio a Malta, dall'Austria alla Spagna: sono tanti gli agenti
stranieri giunti a Roma in occasione del 157° anniversario della Polizia
italiana. E non era mai successo prima di vedere tante automobili in divisa
provenienti da così lontane parti del mondo. Si è così scoperto quali veicoli
usano per il controllo del territorio la Francia, la Grecia, il Portogallo,
l'Austria, la Macedonia, la Spagna, la Bulgaria.il Belgio. Questa presenza
importante ha anche permesso di conoscere quali sono le infrazioni più comuni
nei vari Paesi e il nuovo claim della Polizia di Stato per il 2009 "c'è
più sicurezza insieme" ha trovato piena giustificazione forte anche di
questa presenza straniera utile tra l'altro a stringere sinergie assai vantaggiose
in un momento storico dove la globalizzazione è ormai una
realtà consolidata. Uniti si vince, si può sintetizzare il concetto del capo
della Polizia, e parlando con gli agenti stranieri intervenuti queste sinergie
hanno già permesso di ottenere pregevoli risultati ma anche si è scoperto che
non sono molto ligi nel rispettare i limiti di velocità tutti gli automobilisti
in generale, con i macedoni, bulgari e croati ancor più
"distratti"; in Montenegro usano pochissimo le cinture in città,
mentre sono soliti allacciarle fuori. Tra le varie automobili di servizio
quella più gettonata è risultata essere la Skoda Octavia berlina, in uso presso
la Polizia albanese, croata, greca e ceca; in Francia e in Belgio invece sono
molto amate le station wagon e in particolare Peugeot e Volvo. Anche in Italia
la Polizia di Stato ha in uso vetture con carrozzeria familiare come l'Alfa 159
Q4. Trazione integrale, motore diesel da 210 cavalli con filtro
antiparticolato, l'automobile per eccellenza della Polizia di Stato dispone anche
di sistema Scout che legge le targhe rivelandosi molto utile nel controllo del
territorio. Curiosità ha destato anche il raffinato Mercedes Viano della
Polizia slovacca adibito alla compilazione modulistica in caso di incidenti
stradali con presa di corrente esterna e la Chrysler Stratus della Polizia
macedone che sul cofano sfoggiava uno stemma simile a quello in uso dalla
Polizia americana. Grande attenzione ha conquistato pure la Lamborghini LP560-4
della Polstrada. Una biposto utile non solo per controllo ma anche per servizi
a tutela dei cittadini più deboli. Grazie al frigo porta organi e al
defibrillatore questa supercar ha salvato numerose vite come racconta uno dei
poliziotti più impegnati con questa berlinetta da ben 560 cavalli e più di
( da "Dire" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Alemanno: in autunno
Stati generali per far uscire Roma da crisi Gianni Alemanno ROMA - "Il
prossimo autunno convocheremo gli Stati generali dell'economia e della societa'
romana. Lancio un appello e cerchero' di coinvolgere Provincia, Regione e opposizione
del Consiglio comunale: voglio che le rappresentanze strutturate s'impegnino in
un Patto che ci serve a sostenere lo sviluppo della citta'". Cosi' il
sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha presentato in aula Giulio Cesare il
rapporto conclusivo messo a punto dalla Commissione Marzano. Ad ascoltare le
linee di sviluppo immaginate per il futuro della citta' c'erano diversi
assessori della giunta, consiglieri comunali e molti esponenti delle categorie,
tra cui il presidente della Uir Aurelio Regina e quello di Federlazio Flammini.
In prima fila Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il
sindaco spiega il motivo degli Stati generali: "La commissione Marzano e'
composta di singole persone, ma non dalle rappresentanze delle categorie".
E poi c'e' anche il fatto che "non credo a progetti elaborati in due-tre
salotti. Serve una forte consultazione di tipo partecipativo". Per
Alemanno, inoltre, "questa citta' non puo' svilupparsi solo con risorse
pubbliche e decisioni politiche. Ma servono anche risorse private e un grande
coinvolgimento della societa' civile. Alla fine dell'anno presenteremo il Piano
strategico comunale, il primo di questa citta'". "Mai come questa
volta si sono raccolti materiali da un punto di vista progettuale per la nostra
città", riuscendo cosi' a "sottrarsi all'immediatezza del dibattito
politico". Ha aggiunto Alemanno a proposito del Rapporto conclusivo messo
a punto dalla Commissione Marzano. L'organismo istituito con ordinanza lo
scorso 25 settembre, per il sindaco "e' un esempio metodologico, e' il
primo tentativo di Commissione indipendente, bipartisan, aperta alla societa'
civile e senza interferenze da parte dell'amministrazione comunale. L'uovo di
Pasqua l'abbiamo aperto alla fine, e avremmo potuto trovare qualche dissonanza
rispetto alle nostre volonta'". Alemanno e' soddisfatto del risultato e
lancia gia' un altro appuntamento: "Avevamo chiesto di presentare un'ampia
scelta di progetti e adesso convocheremo gli Stati generali dell'economia e
della società romana per far sì che le organizzazioni sindacali, le forze
produttive si possano impegnare in un grande patto per dare un progetto
strategico a questa città che non lo ha mai avuto. Poi le scelte sono compito
della democrazia della politica della giunta e del consiglio capitolino".
Al sindaco piace anche il titolo del Rapporto, 'Roma Porta dei tempi' perche
"e' giusto vedere" la citta' "come punto di
incontro tra dimensioni diverse che nella globalizzazione sono rimaste
separate. Anche a Roma convivono due città profondamente diverse, centro
storico e periferie". "Significativo", conclude il sindaco,
"il progetto sulle infrastrutture per permettere alla città di fare un
salto di livello". 12 maggio 2009
( da "Giornale.it, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
In questo articolo
analizzo la notizia della liberazione della giornalista iraniano-americana,
Roxana Saberi, condannata qualche settimana fa per spionaggio. La mia tesi è
che Teheran abbia usato questa vicenda per mettere alla prova Obama, che, come
noto, vuole la pace ad ogni costo e ha teso la mano all'Iran, rinunciando
persino a pretendere la sospensione del programma nucleare in coincidenza con
l'avvio di un negoziato. Ma per cento giorni Ahmadinejahd ha risposto con
apparente disprezzo. Ed è in questo ambito che ha deciso di strumentalizzare il
caso della Saberi. Condannare per spionaggio una cittadina americana significa
provocare una crisi diplomatica; eppure Washington tiene il tono della polemica
basso. Non solo. Quando gli israeliani fanno filtrare indiscrezioni su un
possibile raid contro le installazioni nucleari, Washington risponde
pubblicamente e a voce alta. Con un altolà. Il messaggio è chiaro: noi vogliamo
la pace al punto da tenere a freno Gerusalemme, voi iraniani cosa intendete
fare? La risposta è giunta ieri, con la liberazione della giornalista, e
rappresenta un primo segnale di disponibilità da parte di Teheran, con un
retroscena legato alla situazione in Pakistan. Gli iraniani sono
fondamentalisti sciiti, i talebani fondamentalisti sunniti. E si odiano tra
loro. L'avanzata verso Islamabad rende plausibile uno scenario inverosimile
fino a poco tempo fa: quello dell'espansionismo talebano nella regione; che
spaventa l'Iran. Improvvisamente l'America appare un po' meno satanica agli ayatollah,
anche perché in gioco c'è anche il controllo dell'arsenale nucleare pakistano.
Che cosa accadrebbe se cadesse in mano ai talebani? E in presenza di un nemico
comune è più facile scordare le inimicizie del passato. Da qui alcune domande:
Obama fa bene a fidarsi degli iraniani? E che cosa farà Israele? Rispetterà la
volontà della Casa Bianca o seguirà i propri istinti bombardando i siti
nucleari anche a costo di rovinare i rapporti con Washington? Scritto in iran,
scenari, geostrategia, sicurezza, era obama, medio oriente, israele, gli usa e
il mondo 1 Commento » (Nessun voto) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009
Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 10May 09
Stress-test truccato dalla Fed e da Geithner, ecco la prova Il Wall Street
Journal in questo articolo conferma l'inattendibilità dello stress-test. I
parametri adottati da Fed e Tesoro erano molto accomodanti appure hanno
prodotto inizialmente risultati sconfortanti. Ad esempio Citigroup avrebbe
dovuto ricapitalizzare per 35 miliardi, non per 5,5; Bank ofAmerica per 50 non
per 33,9, e così via. Non appena conosciuti i risultati, le banche hanno
esercitato pressioni furiose su Geithner (il loro uomo) e il capo della Fed
Bernanke e miracolosamente sono riusciti a convincerli ad ammorbidire il
rapporto. Tutto questo mentre gli spin doctor preparavano sapientemente i media
e ovviamente la Borsa, passando dritte rassicuranti. Tra l'altro: il Financial
Times ha scoperto una clausola, ovviamente segreta, secondo cui se fra tre mesi
i mercati saranno migliorati, le banche saranno esonerate dall'obbligo di
aumentare il capitale. Dunque saranno libere di speculare di nuovo senza
coperture adeguate. Una manipolazione e un inganno: sì, c'è proprio da
festeggiare. Scritto in crisi, capitalismo, comunicazione, borsa, casta,
banchieri, banche, spin, economia, democrazia, società, era obama,
manipolazione, notizie nascoste Commenti ( 20 ) » (6 voti, il voto medio è: 5
su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS
Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07May 09 E la
sinistra continua a non capire. Sono in Turchia per un viaggio di studio
organizzato dalla delegazione ad Ankara della Commissione europea e riservato a
un ristretto pool di giornalisti europei. Uno dei ricercatori incontrati oggi,
Can Paker, ha fornito una spiegazione originale del successo del partito
islamico moderato Akp. A suo giudizio il premier Erdogan vince perchè è l'unico
a rappresentare gli interessi della nascente classe media, che si sviluppa
grazie alle riforme e al libero mercato. L'Islam, secondo Paker, sarebbe un
elemento secondario. Il Partito kemalista di opposizione continua a declinare,
non perchè la società rifiuta il secolarismo, ma perchè quel partito rappresenta
la vecchia classe media, basata sull'establishmenti burocratico-militare, che
tende a ridursi. Secondo me il quadro è più complesso, ma il metodo di analisi
di Paker è comunque interessante e in sintesi può essere riassunto così: i
partiti si affermano non tanto per la loro ideologia, quanto per la loro
capacità di rispecchiare le convinzioni e le aspirazioni di una classe sociale.
Applicando questo metodo all'Italia si capiscono le ragioni del successo e del
fallimento di molti partiti. Vediamo: - Il Pdl e Berlusconi sono sempre più
popolari perchè rappresentano la piccola e la media borghesia, sia dei grandi
sia nei piccoli centri, che oggi è maggioritaria nel Paese. E non basta il
clamore per il divorzio da Veronica per cambiare il giudizio sul leader, perchè
nelle società moderne - dopo la vicenda Clinton - la valutazione della moralità
privata è sempre meno importante politicamente. - La Lega Nord riflette la
paura, il disagio, l'attaccamento identitario di ampie zone del nord,
soprattutto in Provincia. E' vista come il baluardo contro l'immigrazione
clandestina e la vicenda della nave respinta farà salire i consensi. - L'Udc
interpreta un certo mondo cattolico, comunque borghese, che, come accadeva ai
tempi della Dc, è molto sensibile al messaggio della Chiesa e predilige una
certa sobrietà; dunque non si riconosce in Berlusconi. I problemi sorgono a
sinistra. Perchè il Pd non sfonda? Perchè rappresenta gran parte del mondo
della scuola, una parte dei funzionari pubblici, il mondo intellettuale e perchè
anzichè una a due identità: quella post comunista e quella cristianosociale.
Troppo poco per vincere. E la mia impressione è che l'ultimo governo Prodi
abbia contribuito a recidere il legame con la piccola e media borghesia
produttiva, che non si fida più della sinistra. E non basta cambiare leader :
finchè le facce continuano a essere quelle note (Veltroni, Franceschini.), gli
elettori volteranno le spalle al Pd. o meglio: il partito è destintato a
galleggiare attorno al 20%. E oltre il Pd? La galassia comunista ha perso il
contatto sia con la base operaia che con i residenti delle periferie delle
città, dove almeno il 50% degli elettori vota Lega. I Verdi vengono associati a
personaggi come Pecoraro Scanio e dunque non hanno chance. I progressisti sono
così rigidi da non capire che le battaglie in difesa degli immigrati
clandestini e dei rom (vedi polemiche sul pacchetto sicurezza e sui barconi
rispediti a Tripoli) non fanno altro che rendere ancora più profonda la
diffidenza della piccola e della media borghesia nei loro confronti. Insomma,
fanno il gioco del centrodestra. O no? Scritto in pdl, crisi, politica, lega,
criminalità, clandestini, partito democratico, progressisti, Italia,
immigrazione, democrazia, sindacati, sicurezza, società, turchia Commenti ( 59
) » (3 voti, il voto medio è: 4.67 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di
Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a
un amico 05May 09 Una crisi a "L" con la gobba? Continuo a credere
che il recente rialzo di Borsa non sia l'inizio di una fase di crescita; bensì
la conseguenza delle manovre messe in atto lo scorso mese (vedi il post del 14
aprile). Tuttavia non posso non chiedermi - come, immagino, molti di voi - se
non sia io a sbagliarmi; ma più leggo articoli e più non riesco a capire le
ragioni dell'ottimismo, che a tratti sfocia nell'euforia. Su dieci notizie otto
sono pesantemente negative. Ci dicono che il sistema bancario è sulla via del
risanamento, ma si dimentica di dire che l'evaporazione (apparente) dei debiti
è dovuta solo alle nuove, truffaldine regole contabili, che permettono alle
banche di valutare a proprio piacimento - anzichè a valori di mercato - gli
asset tossici. I numeri indicano una realtà diversa: i debiti tossici
ammonterebbero a oltre 4mila miliardi di dollari, di cui circa duemila solo
negli Stati Uniti, dove sono già fallite 32 banche di piccole e medie
dimensioni. E lo stress test, i cui risultati sono attesi a ore, dovrebbe
indicare, nonostante sia scarsamente attendibile perchè falsato all'origine,
che almeno dieci banche vanno ricapitalizzate. La situazione reale pertanto è
molto peggiore. Ogni settimana la Federal Reserve annuncia l'acquisto di Buoni
del Tesoro per centinaia di miliardi di dollari, segno che la domanda è insufficiente
a coprire l'offerta, e ciò conferma che i cinesi stanno riducendo i propri
investimenti in valuta Usa. E con quali soldi li paga
la Fed? Con i propri ovvero stampando moneta: ma la storia insegna che
un'economia in queste condizioni è tutt'altro che sana e prima o poi il conto
va pagato. Inoltre: le previsioni per il 2009 indicano un crollo del Pil (in
Europa di circa il 4%, molto peggio del previsto) e per il 2010 una crescita
del 0,10% (molto inferiore rispetto a quella preventivata); e cifre analoghe
sono annunciate per gli Stati Uniti. Sono pronto a ricredermi e chiedo ai
lettori di questo blog: c'è qualcuno che sa dirmi dove sono i segnali di
ripresa di cui tutti parlano? Analizzando i dati ho l'impressione che lo
scenario più probabile sia quello di una L con la gobba ovvero caduta
verticale, economia piatta con un breve periodo di crescita azionaria provocato
non da uno sviluppo reale (e sano), dati reali ma da aspettative irrealistiche
(alimentate ad arte), che si esaurirà riportando il barometro della crescita
attorno allo zero. Sbaglio? Ditemi di sì, vi prego.. Scritto in capitalismo,
crisi, comunicazione, borsa, banche, spin, cina, economia,
era obama, manipolazione, gli usa e il mondo Commenti ( 93 ) » (8 voti, il voto
medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed
RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03May 09 Le
creme anticellulite? Inutili (ma nessuno lo dice) Questo è un tipico
esempio di notizia nascosa. L'Aduc ovvero l'Associazione per i diritti degli
utenti e consumatori ha diffuso un comunicato stampa, in cui riprende i
risultati di un'indagine dalla fondazione tedesca Warentest, su un tema in
apparenza frivolo: quello delle creme, degli oli e dei vibratori anticellulite.
Ebbene, gli esperti tedeschi hanno testato otto prodotti cosmetici e due
apparecchi. Risultato? "Hanno ottenuto tutti un voto
"insufficiente". Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne,
nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, ne' le creme
ne' i vibratori. Promesse non rispettate, insomma". La Warentest è la
maggiore associazione di consumatori tedesca e si suoi studi vengono ripresi
soventi dai media tedeschi, anche dalle tv. In Italia, invece, nessuno ha
ripreso la nota dell'Aduc, benchè tv e settimanali femminili dedichino molto
spazio al benessere e all'estetica personale. Ma una notizia del genere è
troppo controcorrente, smentisce tutto quel che gli espert ripetono da anni e
potrebbe irritare alcuni inserzionisti pubblicitari. E allora meglio sorvolare,
tacendo un'altra notizia importante. L'Aduc tra l'altro scrive:
"Recentemente e' stata lanciato un nuovo metodo contro la cellulite: la
crioelettroforesi, con principi medicamentosi (limogene e caffeina, associate a
furosemide) che verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide attraverso
il freddo. I costi? 150 euro a seduta, per un ciclo di 3-8 sedute. La
furosemide e' un farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali
l'ipersensibilita' al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale)
iposodiemia e/o ipopotassiemia. Sarebbe interessante sapere se queste
controindicazioni sono valide per la crioelettroforesi. E' una domanda che
rivolgiamo al ministero della Salute". Una domanda doverosa, come doverosa
dovrebbe essere un'informazione autenticamente al servizio del cittadino, anche
su argomenti come questi. In Germania i giornalisti riescono, almeno in parte,
a sottrarsi ai condizionamenti dell'industria della cosmetica. In Italia i
giornalisti dovrebbero trovare un coraggio analogo, sempre che il pubblico lo
richieda e li sostenga. Temo infatti che la sensibilità dei consumatori
italiani sia diversa, più frivola. E che, in fondo, alla verità preferiscano
l'illusione in nome del look, dell'apparire . Sbaglio? Scritto in crisi, blog,
comunicazione, salute, spin, manipolazione, Italia, notizie nascoste, società,
giornalismo Commenti ( 45 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 30Apr 09 Stipendi record, la casta dei
banchieri Usa vince ancora Il mondo continua a lottare
contro la recessione, il Pil americano sprofonda a -6%, ma c'è qualcuno che ha
già vinto. I soliti noti, sì, proprio loro, la casta dei banchieri Usa che, come spiego in questo articolo nel 2009 si appresta
ad incassare stipendi e bonus strepitosi, quasi allo stesso livello del
fantastico (per loro) 2007: nei primi tre mesi dell'anno le sei principali
banche americane hanno accantonato la bellezza di 36 miliardi di dollari per il
prorio management. Chi lavora nel dipartimento trading e investimenti bancari
di JPMorgan Chase, ad esempio, assapora già, per l'anno in corso, un reddito
medio pro capite di 509mila dollari, mentre nell'ultima annata senza eccessi,
il 2006, era stato di 345mila dollari. Intanto, però, le banche continuano a
licenziare e a delocalizzare gli impieghi più modesti in India e nelle
Filippine. E' il loro modo di ringraziare il contribuente americano. Intanto,
grazie al New York Times, sappiamo con certezza che l'uomo scelto da Obama per
risanare l'economia statunitense, il ministro del Tesoro Timothy Geithner
quando era alla guida della Federal Reserve aveva rapporti scandalosamente
stretti con i banchieri (per i dettagli leggere qui). Insomma, era e resta il
loro uomo. Intanto i banchieri festeggiano anche in Gran Bretagna (bonus per 7
miliardi) , mentre il numero uno di Societé Générale Daniel Bouton dopo aver
fatto disastri se ne va con una pensione da 730 mila euro. E tutto torna come
prima: la casta dei banchieri continua a comandare. Scritto in giustizia,
banche, capitalismo, crisi, manipolazione, era obama, notizie nascoste,
globalizzazione, economia, società, gli usa e il mondo Commenti ( 53 ) » (10
voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello
Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico
28Apr 09 Influenza suina. Panico nel mondo per 7 morti Non mi piace scrivere
più post sullo stesso argomento a distanza di poche ore. Ma non posso esimermi
dal farlo. L'Oms ha dichiarato oggi che i morti provocati dall'influenza suina
sono sette. Tutti gli altri sono solo sospetti. Ciò nonostante la California
proclama lo stato d'emergenza, Obama chiede fondi straordinari per 1,5 miliardi
di dollari e, come previsto, spuntano casi inquietanti in tutta Europa. Un
panico mondiale per 7 morti, mentre la Novartis ci fa sapere che entro due mesi
sarà pronto il vaccino e gli infettologi raccomandano "farmaci specifici
per il trattamento-prevenzione dell'influenza umana da virus suino come
l'Oseltamivir (ovvero l'immancabile Tamiflu della Roche, già prescritto contro
l'aviaria) e lo Zanimivir" (fonte: dieci domane e risposte pubblicate oggi
dal Giornale a firma di Manila Alfano e Matthias Pfaender). Se non è spin
questo. AGGIORNAMENTO: In questo articolo spiego come si costruisce ad arte il
panico globale e paragono l'aviaria alla suina. Inoltre: la conferenza stampa
di ieri di Obama rafforza i miei sospetti. Barack l'ha aperta parlando
dell'influenza suina e la prima domanda è stata su questo tema. Ieri è stato
annunciato il crollo del 6% del Pil americano e tra 4 giorni verranno resi noti
i risultati dello stress-test sulle banche, eppure su 13 domande neanche una
era riferita alla crisi finanziaria, che così viene dimenticata da tutti e Wall
Street può salire del 2%. Complimenti agli spin doctor di Mr. President:
l'influenza suina era un'occasione strepitosa e loro non se la sono lasciata
scappare. Scritto in crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin,
manipolazione, notizie nascoste, globalizzazione, società, era obama, gli usa e
il mondo Commenti ( 80 ) » (10 voti, il voto medio è: 4.6 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 27Apr 09 E la Cina
diventa sempre più influente nel mondo Il mondo è angosciato dalla crisi
economica, ma c'è chi approfitta di questa situazione - e del declino degli
Stati Uniti - per ampliare le propria influenza nel mondo. Chi? La Cina, ovviamente, che stringe accordi commerciali e
finanziari in Asia, in Africa e persino nell'America Latina. Concede prestiti
non più solo in dollari, ma anche in yuan e propone un modello di sviluppo
alternativo a quello anglosassone, come spiego in questo articolo . Il tutto
con discrezione ed efficacia, mentre l'America si dimostra incapace di reagire.
Pechino potrebbe diventare una superpotenza molto prima del previsto, secondo
l'economista Nouriel Roubini addirittura entro dieci anni. Scritto in
capitalismo, crisi, era obama, globalizzazione, cina, notizie nascoste, gli usa
e il mondo Commenti ( 58 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 25Apr 09 Influenza suina, una psicosi molto
sospetta. Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza
suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni drammatici
evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi
hanno insegnato a diffidare degli allarmi su improvvise epidemie provocate da
malattie misteriose. Ricordate la Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti
dei bovini tremanti? All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme
bovina, variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di
migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi.
Ma a oggi sono stati registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero
bene a mettere al bando le farine di origine animale, che costringevano degli
erbivori a trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo. E la Sars? Vi
ricordate le immagini dei condimini sigillati, con i medici che vi entravano
indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime
le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia
scomparso. Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di
trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava
d'altro; i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del
Tamiflu, un farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia
della Roche ( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta di Sabrina
Giannini, trasmessa nel 2006 da report) Ora improvvisamente tutto il mondo
parla dell'influenza suina e da Città del Messico arrivano, come da copione,
notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia
troppo tardi per arignare il virus, l'Europa è in allarme. Si stanno creando
tutte le premesse per diffondere una piscosi mondiale. Sarà ingiustificata come
le altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente prevedibile: per un po'
ci si scorderà della crisi economica. Scritto in crisi, comunicazione,
influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, globalizzazione, economia,
società, notizie nascoste Commenti ( 102 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un
massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed
RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 23Apr 09 La Casa Bianca e la Fed
truccano i conti? Navigando su Internet ho trovato alcune notizie assai
interessanti. Il suicidio del top manager Kellermann ha fatto emergere un
retroscena sconcertante sul modo in cui l'Amministrazione Obama gestisce gli
interventi di risanamento. Il mese scorso ha tentato ripetutamente (ed
energicamente) di convincere il management di Freddie Mac di nascondere il
costo reale del programma varato per arginare la confisca degli immobili dei
mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di dollari a carico della
società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto strenuamente e i
rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine la cifra è uscita,
ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del presidente Barack
Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera il numero uno di
Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso settembre il presidente
della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora ministro del Tesoro Paulson
fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non rivelasse le gravi
difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito delle trattative
per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il governo ha
autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad annacquare
le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto rassicurante. Nessuno
parla più del debito complessivo americano (pari al 35o% del Pil); pochi
rilevano che la Cina da tre mesi sta riducendo
l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale sarà
inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti pubblico.
L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di
mascherare i problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli.
Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di
no: l'ipnosi aiuta ma non risolve. AGGIORNAMENTO: Una società di consulenza
privata, la PNC Financial Services Group Inc, ha pubblicato ieri le stime sui
debiti tossici delle banche americane. I risultati sono disastrosi: gli asset
che non danno interessi sono aumentati del 169% nel primo trimestre
( da "Dagospia.com"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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PROBABILE - BLOOMBERG: FIAT DECIDERA' TAGLI CONCESSIONARI CHRYSLER - BEN AMMAR:
FUSIONE TELEFONICA-TELECOM INVENZIONE DEI GIORNALI - FERRARI, NON CI
ISCRIVEREMO Al MONDIALE 2010 SALE PREZZO BENZINA
1 - Borsa, Wall Street
in rialzo. A Milano spunto della Fiat... Da "ilsole24ore.com" - Avvio
in rialzo per Wall Street con il Dow Jones che guadagna lo 0,72% e il Nasdaq
che sale dello 0,68%. Bene anche lo S&P 500 (+0,70%). Fra i titoli male i produttori di
auto. Gm accusa un nuovo crollo del 22% a 1,12 dollari, segno che i mercati
danno ormai per scontata la bancarotta. In calo anche Ford che perde il 9% dopo
aver annunciato il collocamento di 300 milioni di azioni. Logo
"Chrysler" Le Borse europee, intanto, dopo una mattinata in calo
tentano un timido rimbalzo: il Cac40 parigino è praticamente piatto (-0,01%),
il Ftse100 londinese guadagna lo 0,16% mentre il Dax30 a Francoforte resiste in
rialzo dello 0,52 per cento. A Piazza Affari Mibtel ed S&P/Mib allineati:
+1,21%. Oggi l'Fmi ha sottolineato che la grave recessione in atto in Europa
potrebbe durare fino all'inizio del 2010, seguita da una graduale ripresa per
la quale sono essenziali «ulteriori azioni» sul fronte politico, soprattutto
nel settore finanziario. Ma non è solo questione di stime e previsioni.
L'attenzione, infatti, è volta anche sui dati della bilancia commerciale Usa di marzo. Da segnalare, peraltro, il dato sulle
esportazioni cinesi, che ha registrato ad aprile una contrazione del 22,6% su
base annua, sesto mese consecutivo di ribasso. Tornando sul fronte azionario, a
Piazza Affari da segnalare che corrono le Fiat (+3,32%), mentre si attendono
gli sviluppi delle trattative per l'acquisizione di Opel. Sono inoltre in
rialzo le Telecom (+4,4%), con il mercato che continua a interrogarsi sulle
indiscrezioni riportate nel fine settimana circa una fusione con Telefonica,
ipotesi per altro smentita dalla società. Sul mercato, però, rimane l'attesa
per possibili novità nell'azionariato di Telecom. Scendono anche Geox (-1,74%)
e Mediaset (-1,56%), mentre in cima al listino principale, oltre al Lingotto e
Telecom, ci sono Mondadori, Enel ed Alleanza. Montezemolo Mediobanca sale dopo
la diffusione della trimestrale. I realizzi trascinano in basso le Banco
Popolare (-3,59%), dopo la corsa delle ultime settimane: dal inizio marzo a
ieri le azioni avevano messo a punto un progresso di oltre il 270%. Sono
inoltre contrastate le altre banche: le Mps oscillano sulla parità, a dispetto
della raccomandazione di 'buy' da parte di Goldman Sachs, mentre le Bpm salgono
dell'1,5%, nel giorno del cda. Se le Intesa SanPaolo arretrano dell'0,88%,
UniCredit guadagna quasi l'1% mentre e le Ubi perdono lo 0,98%. 2 - FIAT:
STAMPA USA, DECIDERA' TAGLI CONCESSIONARI CHRYSLER... (
( da "Sestopotere.com"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ismac Cnr Milano,
leadership mondiale dell' Italia nel settore dei derivati di pomodoro
(12/5/2009 17:01) | (Sesto Potere) - Milano - 12 maggio 2009 - Nel corso degli
ultimi 15-20 anni, la produzione mondiale di pomodoro è raddoppiata,
raggiungendo nel 2007 126 milioni di tonnellate (FAOSTAT). LAsia
ha raggiunto una produzione di 67 milioni di tonnellate, costituendo il maggior
produttore; seguono lAmerica con 22,8 e la UE con 20,4. La Cina, da
sola, copre il 26,6% della produzione mondiale, con una produzione di 33,6
milioni di tonnellate, mentre lItalia ha raggiunto 6 milioni di
tonnellate pari al 4,8% della produzione mondiale. Per quanto riguarda il
prodotto trasformato, nel 2007, gli USA hanno processato il 33,7% della
produzione totale mentre lItalia e la Cina hanno trasformato la stessa
quantità di pomodoro pari al 13,6%. LItalia in particolare,
nel settore dei derivati di pomodoro riveste una posizione di leadership
qualitativa riconosciuta a livello mondiale, anche se, per i costi contenuti dellofferta, negli
ultimi anni sono state importate quantità significative di pomodoro trasformato
dal mercato cinese da impiegare come “commodities”/ingredienti per lavorazioni
più elaborate (salse, ketchup). I derivati del pomodoro potrebbero far quindi parte di quelle merci importate
dal nostro Paese verso le quali numerosi sono i dubbi sul fronte della qualità
e della sicurezza. Con tale premessa e nonostante si continui a parlare
ampiamente dei derivati industriali del pomodoro di origine cinese, ed in
particolare dei concentrati impiegati per i prodotti di seconda trasformazione,
non esistono nella letteratura scientifica dati sperimentali in grado di
caratterizzarne analiticamente la qualità. Attualmente lunica
barriera contro linvasione di prodotto cinese è solo legale; tuttavia siamo continuamente
bombardati da notizie riguardanti il sequestro di prodotti illegali o
contraffatti. Allo scopo di individuare un metodo analitico per la tutela e
valorizzazione della qualità del prodotto italiano, è stato condotto uno studio
presso il laboratorio NMR dellIstituto di Chimica per lo Studio
delle Macromolecole del CNR di Milano in collaborazione con la Stazione
Sperimentale per lIndustria delle conserve alimentari. Sono stati
analizzati numerosi campioni di triplo concentrato di origine italiana e cinese mediante analisi 1H
NMR (risonanza magnetica nucleare) e protocolli di analisi statistica
multivariata ottenendo una caratterizzazione metabolica dei campioni in esame.
I risultati ottenuti hanno consentito di ottenere una chiara differenziazione
dei campioni in base alla loro origine geografica evidenziando fra i componenti
non volatili, lacido citrico, lacido aspartico, la
glutammina e gli zuccheri quali variabili maggiormente discriminanti. Il metodo
impiegato si propone
quindi come valido approccio analitico per la caratterizzazione geografica del
triplo concentrato di pomodoro italiano e cinese. Lo studio proseguirà
integrando nel modello attuale altri campioni al fine di aumentarne la
stabilità.
( da "Giornale.it, Il"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
In questo articolo
analizzo la notizia della liberazione della giornalista iraniano-americana,
Roxana Saberi, condannata qualche settimana fa per spionaggio. La mia tesi è
che Teheran abbia usato questa vicenda per mettere alla prova Obama, che, come
noto, vuole la pace ad ogni costo e ha teso la mano all'Iran, rinunciando
persino a pretendere la sospensione del programma nucleare in coincidenza con
l'avvio di un negoziato. Ma per cento giorni Ahmadinejahd ha risposto con
apparente disprezzo. Ed è in questo ambito che ha deciso di strumentalizzare il
caso della Saberi. Condannare per spionaggio una cittadina americana significa
provocare una crisi diplomatica; eppure Washington tiene il tono della polemica
basso. Non solo. Quando gli israeliani fanno filtrare indiscrezioni su un
possibile raid contro le installazioni nucleari, Washington risponde
pubblicamente e a voce alta. Con un altolà. Il messaggio è chiaro: noi vogliamo
la pace al punto da tenere a freno Gerusalemme, voi iraniani cosa intendete
fare? La risposta è giunta ieri, con la liberazione della giornalista, e
rappresenta un primo segnale di disponibilità da parte di Teheran, con un
retroscena legato alla situazione in Pakistan. Gli iraniani sono
fondamentalisti sciiti, i talebani fondamentalisti sunniti. E si odiano tra
loro. L'avanzata verso Islamabad rende plausibile uno scenario inverosimile
fino a poco tempo fa: quello dell'espansionismo talebano nella regione; che
spaventa l'Iran. Improvvisamente l'America appare un po' meno satanica agli ayatollah,
anche perché in gioco c'è anche il controllo dell'arsenale nucleare pakistano.
Che cosa accadrebbe se cadesse in mano ai talebani? E in presenza di un nemico
comune è più facile scordare le inimicizie del passato. Da qui alcune domande:
Obama fa bene a fidarsi degli iraniani? E che cosa farà Israele? Rispetterà la
volontà della Casa Bianca o seguirà i propri istinti bombardando i siti
nucleari anche a costo di rovinare i rapporti con Washington? Scritto in iran,
scenari, geostrategia, sicurezza, era obama, medio oriente, israele, gli usa e
il mondo Commenti ( 5 ) » (1 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 10May 09 Stress-test truccato dalla Fed e da
Geithner, ecco la prova Il Wall Street Journal in questo articolo conferma
l'inattendibilità dello stress-test. I parametri adottati da Fed e Tesoro erano
molto accomodanti appure hanno prodotto inizialmente risultati sconfortanti. Ad
esempio Citigroup avrebbe dovuto ricapitalizzare per 35 miliardi, non per 5,5;
Bank ofAmerica per 50 non per 33,9, e così via. Non appena conosciuti i
risultati, le banche hanno esercitato pressioni furiose su Geithner (il loro
uomo) e il capo della Fed Bernanke e miracolosamente sono riusciti a
convincerli ad ammorbidire il rapporto. Tutto questo mentre gli spin doctor
preparavano sapientemente i media e ovviamente la Borsa, passando dritte
rassicuranti. Tra l'altro: il Financial Times ha scoperto una clausola, ovviamente
segreta, secondo cui se fra tre mesi i mercati saranno migliorati, le banche
saranno esonerate dall'obbligo di aumentare il capitale. Dunque saranno libere
di speculare di nuovo senza coperture adeguate. Una manipolazione e un inganno:
sì, c'è proprio da festeggiare. Scritto in crisi, capitalismo, comunicazione,
borsa, casta, banchieri, banche, spin, economia, democrazia, società, era
obama, manipolazione, notizie nascoste Commenti ( 24 ) » (6 voti, il voto medio
è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed RSS
Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 07May 09 E la
sinistra continua a non capire. Sono in Turchia per un viaggio di studio
organizzato dalla delegazione ad Ankara della Commissione europea e riservato a
un ristretto pool di giornalisti europei. Uno dei ricercatori incontrati oggi,
Can Paker, ha fornito una spiegazione originale del successo del partito
islamico moderato Akp. A suo giudizio il premier Erdogan vince perchè è l'unico
a rappresentare gli interessi della nascente classe media, che si sviluppa
grazie alle riforme e al libero mercato. L'Islam, secondo Paker, sarebbe un
elemento secondario. Il Partito kemalista di opposizione continua a declinare,
non perchè la società rifiuta il secolarismo, ma perchè quel partito
rappresenta la vecchia classe media, basata sull'establishmenti
burocratico-militare, che tende a ridursi. Secondo me il quadro è più
complesso, ma il metodo di analisi di Paker è comunque interessante e in
sintesi può essere riassunto così: i partiti si affermano non tanto per la loro
ideologia, quanto per la loro capacità di rispecchiare le convinzioni e le
aspirazioni di una classe sociale. Applicando questo metodo all'Italia si
capiscono le ragioni del successo e del fallimento di molti partiti. Vediamo: -
Il Pdl e Berlusconi sono sempre più popolari perchè rappresentano la piccola e
la media borghesia, sia dei grandi sia nei piccoli centri, che oggi è
maggioritaria nel Paese. E non basta il clamore per il divorzio da Veronica per
cambiare il giudizio sul leader, perchè nelle società moderne - dopo la vicenda
Clinton - la valutazione della moralità privata è sempre meno importante
politicamente. - La Lega Nord riflette la paura, il disagio, l'attaccamento
identitario di ampie zone del nord, soprattutto in Provincia. E' vista come il
baluardo contro l'immigrazione clandestina e la vicenda della nave respinta
farà salire i consensi. - L'Udc interpreta un certo mondo cattolico, comunque
borghese, che, come accadeva ai tempi della Dc, è molto sensibile al messaggio
della Chiesa e predilige una certa sobrietà; dunque non si riconosce in
Berlusconi. I problemi sorgono a sinistra. Perchè il Pd non sfonda? Perchè
rappresenta gran parte del mondo della scuola, una parte dei funzionari
pubblici, il mondo intellettuale e perchè anzichè una a due identità: quella
post comunista e quella cristianosociale. Troppo poco per vincere. E la mia
impressione è che l'ultimo governo Prodi abbia contribuito a recidere il legame
con la piccola e media borghesia produttiva, che non si fida più della
sinistra. E non basta cambiare leader : finchè le facce continuano a essere
quelle note (Veltroni, Franceschini.), gli elettori volteranno le spalle al Pd.
o meglio: il partito è destintato a galleggiare attorno al 20%. E oltre il Pd?
La galassia comunista ha perso il contatto sia con la base operaia che con i
residenti delle periferie delle città, dove almeno il 50% degli elettori vota
Lega. I Verdi vengono associati a personaggi come Pecoraro Scanio e dunque non
hanno chance. I progressisti sono così rigidi da non capire che le battaglie in
difesa degli immigrati clandestini e dei rom (vedi polemiche sul pacchetto
sicurezza e sui barconi rispediti a Tripoli) non fanno altro che rendere ancora
più profonda la diffidenza della piccola e della media borghesia nei loro
confronti. Insomma, fanno il gioco del centrodestra. O no? Scritto in pdl,
crisi, politica, lega, criminalità, clandestini, partito democratico,
progressisti, Italia, immigrazione, democrazia, sindacati, sicurezza, società,
turchia Commenti ( 59 ) » (3 voti, il voto medio è: 4.67 su un massimo di 5)
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Invia questo articolo a un amico 05May 09 Una crisi a "L" con la
gobba? Continuo a credere che il recente rialzo di Borsa non sia l'inizio di
una fase di crescita; bensì la conseguenza delle manovre messe in atto lo
scorso mese (vedi il post del 14 aprile). Tuttavia non posso non chiedermi -
come, immagino, molti di voi - se non sia io a sbagliarmi; ma più leggo
articoli e più non riesco a capire le ragioni dell'ottimismo, che a tratti
sfocia nell'euforia. Su dieci notizie otto sono pesantemente negative. Ci
dicono che il sistema bancario è sulla via del risanamento, ma si dimentica di
dire che l'evaporazione (apparente) dei debiti è dovuta solo alle nuove,
truffaldine regole contabili, che permettono alle banche di valutare a proprio
piacimento - anzichè a valori di mercato - gli asset tossici. I numeri indicano
una realtà diversa: i debiti tossici ammonterebbero a oltre 4mila miliardi di
dollari, di cui circa duemila solo negli Stati Uniti, dove sono già fallite 32
banche di piccole e medie dimensioni. E lo stress test, i cui risultati sono
attesi a ore, dovrebbe indicare, nonostante sia scarsamente attendibile perchè
falsato all'origine, che almeno dieci banche vanno ricapitalizzate. La
situazione reale pertanto è molto peggiore. Ogni settimana la Federal Reserve
annuncia l'acquisto di Buoni del Tesoro per centinaia di miliardi di dollari,
segno che la domanda è insufficiente a coprire l'offerta, e ciò conferma che i
cinesi stanno riducendo i propri investimenti in valuta Usa.
E con quali soldi li paga la Fed? Con i propri ovvero stampando moneta: ma la
storia insegna che un'economia in queste condizioni è tutt'altro che sana e
prima o poi il conto va pagato. Inoltre: le previsioni per il 2009 indicano un
crollo del Pil (in Europa di circa il 4%, molto peggio del previsto) e per il
2010 una crescita del 0,10% (molto inferiore rispetto a quella preventivata); e
cifre analoghe sono annunciate per gli Stati Uniti. Sono pronto a ricredermi e
chiedo ai lettori di questo blog: c'è qualcuno che sa dirmi dove sono i segnali
di ripresa di cui tutti parlano? Analizzando i dati ho l'impressione che lo
scenario più probabile sia quello di una L con la gobba ovvero caduta
verticale, economia piatta con un breve periodo di crescita azionaria provocato
non da uno sviluppo reale (e sano), dati reali ma da aspettative irrealistiche
(alimentate ad arte), che si esaurirà riportando il barometro della crescita
attorno allo zero. Sbaglio? Ditemi di sì, vi prego.. Scritto in capitalismo,
crisi, comunicazione, borsa, banche, spin, cina, economia,
era obama, manipolazione, gli usa e il mondo Commenti ( 93 ) » (8 voti, il voto
medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello Foa © 2009 Feed
RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 03May 09 Le
creme anticellulite? Inutili (ma nessuno lo dice) Questo è un tipico
esempio di notizia nascosa. L'Aduc ovvero l'Associazione per i diritti degli
utenti e consumatori ha diffuso un comunicato stampa, in cui riprende i
risultati di un'indagine dalla fondazione tedesca Warentest, su un tema in
apparenza frivolo: quello delle creme, degli oli e dei vibratori anticellulite.
Ebbene, gli esperti tedeschi hanno testato otto prodotti cosmetici e due
apparecchi. Risultato? "Hanno ottenuto tutti un voto
"insufficiente". Dopo quattro settimane di prova fra 300 donne,
nessuno di questi ha potuto dimostrare un miglioramento visibile, ne' le creme
ne' i vibratori. Promesse non rispettate, insomma". La Warentest è la
maggiore associazione di consumatori tedesca e si suoi studi vengono ripresi
soventi dai media tedeschi, anche dalle tv. In Italia, invece, nessuno ha
ripreso la nota dell'Aduc, benchè tv e settimanali femminili dedichino molto
spazio al benessere e all'estetica personale. Ma una notizia del genere è
troppo controcorrente, smentisce tutto quel che gli espert ripetono da anni e
potrebbe irritare alcuni inserzionisti pubblicitari. E allora meglio sorvolare,
tacendo un'altra notizia importante. L'Aduc tra l'altro scrive:
"Recentemente e' stata lanciato un nuovo metodo contro la cellulite: la
crioelettroforesi, con principi medicamentosi (limogene e caffeina, associate a
furosemide) che verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide attraverso
il freddo. I costi? 150 euro a seduta, per un ciclo di 3-8 sedute. La
furosemide e' un farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali l'ipersensibilita'
al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale) iposodiemia e/o
ipopotassiemia. Sarebbe interessante sapere se queste controindicazioni sono
valide per la crioelettroforesi. E' una domanda che rivolgiamo al ministero
della Salute". Una domanda doverosa, come doverosa dovrebbe essere
un'informazione autenticamente al servizio del cittadino, anche su argomenti
come questi. In Germania i giornalisti riescono, almeno in parte, a sottrarsi
ai condizionamenti dell'industria della cosmetica. In Italia i giornalisti
dovrebbero trovare un coraggio analogo, sempre che il pubblico lo richieda e li
sostenga. Temo infatti che la sensibilità dei consumatori italiani sia diversa,
più frivola. E che, in fondo, alla verità preferiscano l'illusione in nome del
look, dell'apparire . Sbaglio? Scritto in crisi, blog, comunicazione, salute,
spin, manipolazione, Italia, notizie nascoste, società, giornalismo Commenti (
45 ) » (4 voti, il voto medio è: 4.5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di
Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a
un amico 30Apr 09 Stipendi record, la casta dei banchieri Usa
vince ancora Il mondo continua a lottare contro la recessione, il Pil americano
sprofonda a -6%, ma c'è qualcuno che ha già vinto. I soliti noti, sì, proprio
loro, la casta dei banchieri Usa che, come spiego in
questo articolo nel 2009 si appresta ad incassare stipendi e bonus strepitosi,
quasi allo stesso livello del fantastico (per loro) 2007: nei primi tre mesi
dell'anno le sei principali banche americane hanno accantonato la bellezza di
36 miliardi di dollari per il prorio management. Chi lavora nel dipartimento
trading e investimenti bancari di JPMorgan Chase, ad esempio, assapora già, per
l'anno in corso, un reddito medio pro capite di 509mila dollari, mentre
nell'ultima annata senza eccessi, il 2006, era stato di 345mila dollari.
Intanto, però, le banche continuano a licenziare e a delocalizzare gli impieghi
più modesti in India e nelle Filippine. E' il loro modo di ringraziare il
contribuente americano. Intanto, grazie al New York Times, sappiamo con
certezza che l'uomo scelto da Obama per risanare l'economia statunitense, il
ministro del Tesoro Timothy Geithner quando era alla guida della Federal
Reserve aveva rapporti scandalosamente stretti con i banchieri (per i dettagli
leggere qui). Insomma, era e resta il loro uomo. Intanto i banchieri
festeggiano anche in Gran Bretagna (bonus per 7 miliardi) , mentre il numero
uno di Societé Générale Daniel Bouton dopo aver fatto disastri se ne va con una
pensione da 730 mila euro. E tutto torna come prima: la casta dei banchieri
continua a comandare. Scritto in giustizia, banche, capitalismo, crisi,
manipolazione, era obama, notizie nascoste, globalizzazione, economia, società,
gli usa e il mondo Commenti ( 53 ) » (10 voti, il voto medio è: 4.6 su un
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RSS Commenti Invia questo articolo a un amico 28Apr 09 Influenza suina. Panico
nel mondo per 7 morti Non mi piace scrivere più post sullo stesso argomento a
distanza di poche ore. Ma non posso esimermi dal farlo. L'Oms ha dichiarato
oggi che i morti provocati dall'influenza suina sono sette. Tutti gli altri
sono solo sospetti. Ciò nonostante la California proclama lo stato d'emergenza,
Obama chiede fondi straordinari per 1,5 miliardi di dollari e, come previsto,
spuntano casi inquietanti in tutta Europa. Un panico mondiale per 7 morti,
mentre la Novartis ci fa sapere che entro due mesi sarà pronto il vaccino e gli
infettologi raccomandano "farmaci specifici per il trattamento-prevenzione
dell'influenza umana da virus suino come l'Oseltamivir (ovvero l'immancabile
Tamiflu della Roche, già prescritto contro l'aviaria) e lo Zanimivir"
(fonte: dieci domane e risposte pubblicate oggi dal Giornale a firma di Manila
Alfano e Matthias Pfaender). Se non è spin questo. AGGIORNAMENTO: In questo
articolo spiego come si costruisce ad arte il panico globale e paragono
l'aviaria alla suina. Inoltre: la conferenza stampa di ieri di Obama rafforza i
miei sospetti. Barack l'ha aperta parlando dell'influenza suina e la prima
domanda è stata su questo tema. Ieri è stato annunciato il crollo del 6% del
Pil americano e tra 4 giorni verranno resi noti i risultati dello stress-test
sulle banche, eppure su 13 domande neanche una era riferita alla crisi
finanziaria, che così viene dimenticata da tutti e Wall Street può salire del
2%. Complimenti agli spin doctor di Mr. President: l'influenza suina era
un'occasione strepitosa e loro non se la sono lasciata scappare. Scritto in
crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin, manipolazione, notizie
nascoste, globalizzazione, società, era obama, gli usa e il mondo Commenti ( 80
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Marcello Foa © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo articolo a
un amico 27Apr 09 E la Cina diventa sempre più
influente nel mondo Il mondo è angosciato dalla crisi economica, ma c'è chi
approfitta di questa situazione - e del declino degli Stati Uniti - per
ampliare le propria influenza nel mondo. Chi? La Cina,
ovviamente, che stringe accordi commerciali e finanziari in Asia, in Africa e
persino nell'America Latina. Concede prestiti non più solo in dollari, ma anche
in yuan e propone un modello di sviluppo alternativo a quello anglosassone,
come spiego in questo articolo . Il tutto con discrezione ed efficacia, mentre
l'America si dimostra incapace di reagire. Pechino potrebbe diventare una
superpotenza molto prima del previsto, secondo l'economista Nouriel Roubini
addirittura entro dieci anni. Scritto in capitalismo, crisi, era obama,
globalizzazione, cina, notizie nascoste, gli usa e il mondo Commenti ( 58 ) »
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25Apr 09 Influenza suina, una psicosi molto sospetta. Nelle ultime 24 ore è
scattato l'allarme in Messico per l'influenza suina e i media di tutto il mondo
hanno ripreso la notizia con toni drammatici evocando il rischio di un contagio
planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi hanno insegnato a diffidare degli
allarmi su improvvise epidemie provocate da malattie misteriose. Ricordate la
Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti dei bovini tremanti? All'epoca ci
dissero che l'encefalopatia spongiforme bovina, variante del morbo di
Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di migliaia di persone,
nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi. Ma a oggi sono stati
registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero bene a mettere al
bando le farine di origine animale, che costringevano degli erbivori a
trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo. E la Sars? Vi ricordate
le immagini dei condimini sigillati, con i medici che vi entravano indossando
degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime le vittime,
ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia scomparso. Ancora:
l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di trasmissione all'uomo sono
rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava d'altro; i governi decisero di
rendere obbligatorie stock di riserva del Tamiflu, un farmaco in realtà poco
efficiente contro la malattia; per la gioia della Roche ( su quella vicenda
segnalo la splendida inchiesta di Sabrina Giannini, trasmessa nel 2006 da
report) Ora improvvisamente tutto il mondo parla dell'influenza suina e da
Città del Messico arrivano, come da copione, notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia troppo tardi per arignare il virus,
l'Europa è in allarme. Si stanno creando tutte le premesse per diffondere una
piscosi mondiale. Sarà ingiustificata come le altre? Io dico di sì, con una
conseguenza facilmente prevedibile: per un po' ci si scorderà della crisi
economica. Scritto in crisi, comunicazione, influenza suina, psicosi, spin,
manipolazione, globalizzazione, economia, società, notizie nascoste Commenti (
102 ) » (8 voti, il voto medio è: 5 su un massimo di 5) Loading ... Il Blog di Marcello
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23Apr 09 La Casa Bianca e la Fed truccano i conti? Navigando su Internet ho
trovato alcune notizie assai interessanti. Il suicidio del top manager
Kellermann ha fatto emergere un retroscena sconcertante sul modo in cui
l'Amministrazione Obama gestisce gli interventi di risanamento. Il mese scorso
ha tentato ripetutamente (ed energicamente) di convincere il management di
Freddie Mac di nascondere il costo reale del programma varato per arginare la
confisca degli immobili dei mutuatari insolventi. E che costo: 30 miliardi di
dollari a carico della società. Il management (Kellermann incluso) si è opposto
strenuamente e i rappresentanti del Tesoro hanno dovuto rinunciare. Alla fine
la cifra è uscita, ma è stata subito relativizzata dalle rassicurazioni del
presidente Barack Obama e del ministro del Tesoro Timothy Geithner. Ieri sera
il numero uno di Bank of America, Kennet Lewis, ha rivelato che lo scorso
settembre il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e l'allora
ministro del Tesoro Paulson fecero forti pressioni affinchè lo stesso Lewis non
rivelasse le gravi difficoltà finanziarie di Merril Lynch, scoperte nell'ambito
delle trattative per la fusione tra i due istituti. E se si considera che il
governo ha autorizzato le banche a cambiare le regole contabili - e dunque ad
annacquare le perdite sui debiti tossici - il quadro non è affatto
rassicurante. Nessuno parla più del debito complessivo americano (pari al 35o%
del Pil); pochi rilevano che la Cina da tre mesi sta
riducendo l'acquisto di Buoni del tesoro americani o che il gettito fiscale
sarà inferiore alle attese con inevitabili ripercussioni sul defiti pubblico.
L'impressione è che le autorità Usa stiano tentando di
mascherare i problemi o addirittura di indurre l'opinione pubblica a ignorarli.
Ma basta truccare le carte per spingere il mondo fuori dalla crisi? Io dico di
no: l'ipnosi aiuta ma non risolve. AGGIORNAMENTO: Una società di consulenza
privata, la PNC Financial Services Group Inc, ha pubblicato ieri le stime sui
debiti tossici delle banche americane. I risultati sono disastrosi: gli asset
che non danno interessi sono aumentati del 169% nel primo trimestre
( da "KataWebFinanza"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Wall Street, a met
seduta passa alle vendite (Teleborsa) - Roma, 12 mag - Passa dal lato delle
vendite, a met seduta, la borsa di Wall Street dopo l'avvio sulla strada degli
acquisti sulla scia del dato sulla bilancia commerciale statunitense di marzo
rivelatosi migliore delle attese. A soffrire quest'oggi il comparto
statunitense dei bancari, che al momento, il peggiore tra i settoriali con il
suo -3,74%. Non sono bastate le parole incoraggianti del numero uno della
Federal Reserve, Ben Bernanke, che, durante una conferenza stampa ad Atlantia,
ha dichiarato che segnali di fiducia giungono dagli "stress test". I
risultati iniziali sulle diciannove principali banche USA sono incoraggianti e
sembrano resistere al brusco calo dell'economia statunitense. Una fra tutte il
titolo Bank of America che cede il 5,33%. Il colosso finanziario, secondo
alcune indiscrezioni, avrebbe venduto una quota del 5,8% del capitale di China
Construction Bank per circa 7,3 miliardi di dollari a un gruppo di investitori.
Il portavoce di Bank of America, Robert Stickler, tuttavia , ha declinato ogni
commento. Arretrano anche i titoli automobilistici con General Motors che
scivola di oltre 22 punti percentuali. Il titolo della casa di Detroit sempre
pi in odore di fallimento. Alcuni dirigenti, tra cui anche il vice Presidente
Bob Lutz, hanno cedeuto la loro intera partecipazione in GM vendendo oltre 200
mila azioni in due giorni. Intanto, il Tesoro americano, ha
annunciato che Timothy Geithner, andr a Pechino, in Cina, per colloqui con i massimi funzionari economici cinesi i giorni
1 e 2 Giugno. Geithner spera di rafforzare i legami economici con la Cina "mirando a promuovere la
stabilit, ed una crescita economica equilibrata nelle due nazioni," ha
dichiarato il Dipartimento del Tesoro. Il Dow Jones mostra un ribasso
dello 0,32%, l'S&P500 un decremento dell'1,07% ed il Nasdaq una
minusvalenza dell'1,74%. 12/05/2009 - 19:30
( da "Blogosfere" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mag 0912 Papa a
Gerusalemme: viaggio di pace e di dialogo, serio ed impegnativo. Pubblicato da
don Paolo Padrini alle 19:05 in Cronaca Il Papa è arrivato a Gerusalemme e qui,
all'apice del suo viaggio in Terra Santa, che sarà ricordato sicuramente come
uno dei vaggi più importanti degli ultimi papi, ha voluto portare il suo
messaggio. Un messaggio di pace, trasmesso attraverso la preghiera, la riflessione
teologica ed il dialogo fraterno. Un messaggio che si colloca in tutta la sua
serietà e concretezza, non solo nei gesti compiuti dal Papa (tanti e
significativi) ma anche nei suoi discorsi, numerosi ed efficaci. Di questi ne
voglio riportare uno in particolare, che a me ha dato tanto in termini di
"metodologia di dialogo" e di contenuti, su cui si dovrà riflettere
moltissimo. E' il discorso tenuto all'Auditorium Notre Dame of Jerusalem
Center, con i appresentanti delle organizzazioni per il dialogo interreligioso.
Eccolo, spero vi sia gradito. Cari Fratelli Vescovi, Distinti Capi Religiosi,
Cari Amici, è motivo di grande gioia per me incontrarvi questa sera. Desidero
ringraziare Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal per le sue gentili parole
di benvenuto espresse a nome di tutti i presenti. Ricambio i calorosi
sentimenti espressi e cordialmente saluto tutti voi e i membri dei gruppi ed
organizzazioni che rappresentate. “ Il Signore disse ad Abramo,
Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti
indicherò... Allora Abramo partì...e prese la moglie Sarài” con sé (Gn
12,1-5). Lirruzione della chiamata di Dio, che segna gli inizi della
storia delle tradizioni della nostra fede, venne udita nel mezzo dellordinaria
esistenza quotidiana delluomo. E la storia che ne conseguì fu plasmata,
non nellisolamento, ma attraverso lincontro con la cultura
Egiziana, Hittita, Sumera, Babilonese, Persiana e Greca. La fede è sempre
vissuta in una cultura. La storia della religione ci mostra che una comunità di credenti
procede per gradi di fedeltà piena a Dio, prendendo dalla cultura che incontra
e plasmandola. Questa stessa dinamica si riscontra in singoli credenti delle
tre grandi tradizioni monoteistiche: in sintonia con la voce di Dio, come
Abramo, rispondiamo alla sua chiamata e partiamo cercando il compimento delle
sue promesse, sforzandoci di obbedire alla sua volontà, tracciando un percorso
nella nostra particolare cultura. Oggi, circa quattro mila anni dopo Abramo, lincontro
di religioni con la cultura si realizza non semplicemente su un piano
geografico. Certi aspetti della globalizzazione ed in particolare il mondo
dellinternet hanno creato una vasta cultura virtuale il cui valore è
tanto vario quanto le sue
innumerevoli manifestazioni. Indubbiamente molto è stato realizzato per creare
un senso di vicinanza e di unità all'interno delluniversale
famiglia umana. Tuttavia, allo stesso tempo, l'uso illimitato di portali
attraverso i quali le persone hanno facile accesso a indiscriminate fonti di informazioni può
divenire facilmente uno strumento di crescente frammentazione: lunità
della conoscenza viene frantumata e le complesse abilità di critica,
discernimento e discriminazione apprese dalle tradizioni accademiche ed etiche sono a volte
aggirate o trascurate. La domanda che poi sorge naturalmente è quale contributo
porti la religione alle culture del mondo che contrasti la ricaduta di una così
rapida globalizzazione. Mentre molti sono pronti a indicare le differenze tra
le religioni facilmente rilevabili, come credenti o persone religiose noi siamo
posti di fronte alla sfida di proclamare con chiarezza ciò che noi abbiamo in
comune. Il primo passo di Abramo nella fede, e i nostri passi verso o dalla
sinagoga, la chiesa, la moschea o il tempio, percorrono il sentiero della
nostra singola storia umana, spianando la strada, potremmo dire, verso leterna
Gerusalemme (cfr Ap 21,23). Similmente ogni cultura con la sua specifica
capacità di dare e ricevere dà espressione all'unica umana natura. Tuttavia, ciò che è proprio
dellindividuo non è mai espresso pienamente attraverso la cultura di
lui o di lei, ma piuttosto lo trascende nella costante ricerca di qualcosa al
di là. Da questa prospettiva, cari Amici, noi vediamo la possibilità di una unità che
non dipende dalluniformità. Mentre le differenze che
analizziamo nel dialogo inter-religioso possono a volte apparire come barriere,
tuttavia esse non esigono di oscurare il senso comune di timore riverenziale e
di rispetto per
l'universale, per l'assoluto e per la verità che spinge le persone religiose
innanzitutto a stabilire rapporti luna con laltra.
E invece la partecipata convinzione che queste realtà trascendenti hanno
la loro fonte nellOnnipotente e ne portano tracce – quellOnnipotente
che i credenti innalzano luno di fronte allaltro, alle nostre
organizzazioni, alla nostra società e al nostro mondo. In questo modo, non solo
noi possiamo arricchire la cultura ma anche plasmarla: vite di religiosa
fedeltà echeggiano lirrompente
presenza di Dio e formano così una cultura non definita dai limiti del tempo o
del luogo ma fondamentalmente plasmate dai principi e dalle azioni che
provengono dalla fede. La fede religiosa presuppone la verità. Colui che crede
è colui che cerca la
verità e vive in base ad essa. Benché il mezzo attraverso il quale noi
comprendiamo la scoperta e la comunicazione della verità differisca in parte da
religione a religione, non dobbiamo essere scoraggiati nei nostri sforzi di
rendere testimonianza al potere della verità. Insieme possiamo proclamare che
Dio esiste e che può essere conosciuto, che la terra è sua creazione, che noi
siamo sue creature, e che egli chiama ogni uomo e donna ad uno stile di vita
che rispetti il suo disegno per il mondo. Amici, se crediamo di avere un
criterio di giudizio e di discernimento che è divino nella sua origine e
destinato a tutta lumanità, allora non possiamo stancarci di
portare tale conoscenza ad influire sulla vita civile. La verità deve essere
offerta a tutti; essa
serve a tutti i membri della società. Essa getta luce sulla fondazione della
moralità e delletica, e permea la ragione con la forza di
andare oltre i suoi limiti per dare espressione alle nostre più profonde
aspirazioni comuni. Lungi dal minacciare la tolleranza delle differenze o della pluralità
culturale, la verità rende il consenso possibile e mantiene ragionevole, onesto
e verificabile il pubblico dibattito e apre la strada alla pace. Promuovendo la
volontà di essere obbedienti alla verità, di fatto, allarga il nostro concetto
di ragione e il suo ambito di applicazione e rende possibile il dialogo genuino
delle culture e delle religioni di cui cè oggi particolarmente
bisogno. Ciascuno di noi qui presenti sa, pure, comunque che la voce di Dio viene udita oggi meno
chiaramente, e la ragione stessa in così numerose situazioni è divenuta sorda
al divino. E, però, quel “vuoto” non è vuoto di silenzio. Al contrario, è il
chiasso di pretese egoistiche, di vuote promesse e di false speranze, che così
spesso invadono lo spazio stesso nel quale Dio ci cerca. Possiamo noi allora
creare spazi, oasi di pace e di riflessione profonda, in cui si possa
nuovamente udire la voce di Dio, in cui la sua verità può essere scoperta allinterno
delluniversalità
della ragione, in cui ogni individuo, senza distinzione di luogo dove abita, o
di gruppo etnico, o di tinta politica, o di credenza religiosa, può essere
rispettato come persona, come un essere umano, un proprio simile? In unepoca
di accesso immediato allinformazione e di tendenze sociali che generano una specie di
monocultura, la riflessione profonda che contrasti lallontanamento
della presenza di Dio rafforzerà la ragione, stimolerà il genio creativo,
faciliterà la valutazione critica delle consuetudini culturali e sosterrà il valore
universale della credenza religiosa. Cari amici, le istituzioni e i gruppi che
voi rappresentate simpegnano nel dialogo interreligioso e
nella promozione di iniziative culturali in un vasto ambito di livelli. Dalle
istituzioni
accademiche – e qui voglio fare speciale menzione delle eccezionali conquiste
dellUniversità di Betlemme – ai gruppi di genitori in difficoltà, da
iniziative mediante la musica e le arti allesempio coraggioso di madri e
padri ordinari, dai gruppi di dialogo alle organizzazioni caritative, voi quotidianamente dimostrate
la vostra convinzione che il nostro dovere davanti a Dio non si esprime
soltanto nel culto ma anche nellamore e nella cura per la società,
per la cultura, per il nostro mondo e per tutti coloro che vivono in questa terra. Qualcuno
vorrebbe che noi crediamo che le nostre differenze sono necessariamente causa
di divisione e pertanto al più da tollerarsi. Alcuni addirittura sostengono che
le nostre voci devono semplicemente essere ridotte al silenzio. Ma noi sappiamo
che le nostre differenze non devono mai essere mal rappresentate come uninevitabile
sorgente di frizione o di tensione sia tra noi stessi sia, più in largo, nella
società. Al contrario, esse offrono una splendida opportunità per persone di diverse religioni di
vivere insieme in profondo rispetto, stima e apprezzamento, incoraggiandosi
reciprocamente nelle vie di Dio. Sospinti dallOnnipotente e
illuminati dalla sua verità, possiate voi continuare a camminare con coraggio,
rispettando tutto ciò
che ci differenzia e promuovendo tutto ciò che ci unisce come creature
benedette dal desiderio di portare speranza alle nostre comunità e al mondo.
Dio ci guidi su questa strada!
( da "Dire" del
12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Alemanno: in autunno
Stati generali per far uscire Roma dalla crisi Gianni Alemanno ROMA - "Il
prossimo autunno convocheremo gli Stati generali dell'economia e della societa'
romana. Lancio un appello e cerchero' di coinvolgere Provincia, Regione e
opposizione del Consiglio comunale: voglio che le rappresentanze strutturate
s'impegnino in un Patto che ci serve a sostenere lo sviluppo della
citta'". Cosi' il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha presentato in
aula Giulio Cesare il rapporto conclusivo messo a punto dalla Commissione
Marzano. Ad ascoltare le linee di sviluppo immaginate per il futuro della
citta' c'erano diversi assessori della giunta, consiglieri comunali e molti
esponenti delle categorie, tra cui il presidente della Uir Aurelio Regina e
quello di Federlazio Flammini. In prima fila Gianni Letta, sottosegretario alla
presidenza del Consiglio. Il sindaco spiega il motivo degli Stati generali:
"La commissione Marzano e' composta di singole persone, ma non dalle
rappresentanze delle categorie". E poi c'e' anche il fatto che "non
credo a progetti elaborati in due-tre salotti. Serve una forte consultazione di
tipo partecipativo". Per Alemanno, inoltre, "questa citta' non puo'
svilupparsi solo con risorse pubbliche e decisioni politiche. Ma servono anche
risorse private e un grande coinvolgimento della societa' civile. Alla fine
dell'anno presenteremo il Piano strategico comunale, il primo di questa
citta'". "Mai come questa volta si sono raccolti materiali da un
punto di vista progettuale per la nostra città", riuscendo cosi' a
"sottrarsi all'immediatezza del dibattito politico". Ha aggiunto
Alemanno a proposito del Rapporto conclusivo messo a punto dalla Commissione
Marzano. L'organismo istituito con ordinanza lo scorso 25 settembre, per il
sindaco "e' un esempio metodologico, e' il primo tentativo di Commissione
indipendente, bipartisan, aperta alla societa' civile e senza interferenze da
parte dell'amministrazione comunale. L'uovo di Pasqua l'abbiamo aperto alla
fine, e avremmo potuto trovare qualche dissonanza rispetto alle nostre
volonta'". Alemanno e' soddisfatto del risultato e lancia gia' un altro
appuntamento: "Avevamo chiesto di presentare un'ampia scelta di progetti e
adesso convocheremo gli Stati generali dell'economia e della società romana per
far sì che le organizzazioni sindacali, le forze produttive si possano
impegnare in un grande patto per dare un progetto strategico a questa città che
non lo ha mai avuto. Poi le scelte sono compito della democrazia della politica
della giunta e del consiglio capitolino". Al sindaco piace anche il titolo
del Rapporto, 'Roma Porta dei tempi' perche "e' giusto
vedere" la citta' "come punto di incontro tra dimensioni diverse che
nella globalizzazione sono rimaste separate. Anche a Roma convivono due città
profondamente diverse, centro storico e periferie".
"Significativo", conclude il sindaco, "il progetto sulle
infrastrutture per permettere alla città di fare un salto di livello".
12 maggio 2009
( da "Sabina Oggi Online"
del 12-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Scritto da redazione
lunedì 11 maggio 2009 Sono 16 gli studenti della provincia di Rieti risultati
vincitori del concorso 2009-2010 Domani 12 maggio alle 18, presso lAuditorium
Varrone, si svolgerà
la cerimonia di consegna delle borse di studio Intercultura, a 16 studenti
della provincia di Rieti risultati vincitori del concorso 2009-2010. Alla
cerimonia di consegna saranno presenti i vertici della Fondazione Varrone e la
Dott.ssa Susie Eibenstein, Responsabile nazionale delle Borse di studio
Intercultura e il Dott. Vincenzo Morlini, Direttore esecutivo di Intercultura.
Eccezionalmente per questo Concorso, la Fondazione ha individuato due nuove
destinazioni oltre gli USA, la Cina e la Danimarca. La
Fondazione Varrone ha ricevuto in occasione del recente Congresso Nazionale
Intercultura, svoltosi proprio a Rieti, una menzione d'onore per aver
contribuito in modo determinate a far crescere gli scambi interculturali sul
territorio reatino, offrendo ai giovani la possibilità di usufruire di
soggiorni annuali di studio allestero e di aprirsi concretamente
al dialogo con le altre culture del mondo.
( da "Stampa, La" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Retroscena
Confermate le previsioni più pessimiste I RISULTATI DELLA CONFERENZA
INTERNAZIONALE SUL GLOBAL STANDARD "L'Ue? Deve trovare una maggiore
integrazione" "Banchieri re Mida addio, è tempo di nuove regole"
Fmi: la crisi in Europa sino a metà del 2010 ROMA La cosa più urgente da fare
in Europa è una «pulizia di primavera» nelle banche, che le liberi dalle
perdite nascoste. Questo è l'invito del Fondo monetario, rivolto (senza dirlo)
soprattutto alla Germania (mentre il sistema bancario italiano «è stato colpito
meno di altri» si precisa a margine). «I poteri pubblici devono sottomettere le
banche a stress test regolari per costringerli a riconoscere le loro perdite e,
se è il caso, procedere a ricapitalizzazioni» dice Marek Belka, l'ex premier
polacco che ora dirige il dipartimento Europa del Fmi. Nel Rapporto regionale
sull'Europa, presentato ieri a Parigi, il Fmi conferma le sue previsioni già
note, che pongono la ripresa economica solo al 2010; non dà importanza alla
svolta che per alcuni paesi segnalerebbe il superindice dell'Ocse. La
recessione è «profonda», si ripete, e la ripresa sarà «graduale» anche perché
difficilmente potrà appoggiarsi sull'export. Anzi, per avviare un recupero
dell'economia in Europa saranno indispensabili «nuovi interventi, specie nel
settore finanziario» Le stime fatte del Fondo tre settimane fa sulle possibili
perdite delle banche europee, contestate dalla Banca centrale europea e dal
governo francese perché troppo alte, non vengono ripetute; nel caso della
Germania tuttavia conteggi preoccupanti sono uscite di recente dall'interno
stesso del paese. Specie i vaghi segni positivi delle ultime settimane si
rivelassero infondati, il Fmi sostiene che la Bce ha ancora «un poco di spazio»
per abbassare il suo tasso guida, attualmente all'1%. Non si esclude che
possano rivelarsi necessari nuovi interventi di spesa da parte dei governi
(specie quello tedesco, pare di capire anche qui tra le righe) che si consiglia
di concentrare su «infrastrutture e trasferimenti mirati». Degli interventi
anticrisi decisi fin qui, quelli italiani si confermano i più deboli (0,3% del
Pil nel biennio, contro 1,5% della Francia, 3,6% della Germania, 2,6% della
Spagna); ma erano numeri già noti. Un consiglio più volte ripetuto è che per
uscire dalla crisi ci vuole «più Europa»: le misure di rilancio dell'economia
sono più efficaci se coordinate tra i paesi e simultanee (si otterrebbe di più
appesantendo meno i bilanci); le misure di risanamento della finanza devono
essere omogenee per evitare che i banchieri multinazionali approfittino degli
Stati più generosi. «L'Europa - segnala Belka - è il mercato economicamente più
integrato fra le economie del mondo, ma le decisioni politiche sulla crisi sono
ancora prese a livello nazionale». In primo luogo, per evitare nuovi guai sarà
opportuno arrivare un coordinamento europeo della vigilanza bancaria, come
suggerito dal rapporto de Larosière; ma in prospettiva occorrerebbe spingersi
oltre (come chiede la Bce) verso una vera e propria integrazione. \
[FIRMA]STEFANO LEPRI ROMA Sarà un processo lungo, stabilire le nuove regole per
l'economia globale. Ma Giulio Tremonti, benché veda finita la fase
«apocalittica» della crisi, non teme che allontanatisi dall'orlo del baratro la
spinta ad innovare si affievolisca: «di sicuro le cose non potranno ritornare
come prima»; «non si può entrare nel nuovo secolo con gli strumenti del vecchio
secolo». Occorre mettersi d'accordo su che cosa è giusto e su che cosa non è
giusto, legittimo e illegittimo. La conferenza internazionale di esperti voluta
dal ministro dell'Economia, e organizzata insieme con l'Aspen Institute, che si
è chiusa ieri a Villa Madama, è stata un brainstorming dove si sono confrontate
idee un po' su tutto. Il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli ne
trarrà materia per un rapporto da presentare al G8 dell'Aquila. Saranno forse
dodici punti, anticipa Tremonti, senza però rivelare quali. Di sicuro nel
«Global standard» cercato da Tremonti ci saranno norme su «trasparenza,
paradisi fiscali, corporate governance, rifiuto non retorico del protezionismo»; sulla disciplina del mercato, sul commercio,
sulla finanza, su una tassazione equa, e anche per la tutela dell'ambiente.
Sono regole che dovranno essere i governi a stabilire, perché «la crisi è stata
arginata, nell'autunno scorso, quando sono intervenuti i governi, prima con il
vertice europeo di Parigi poi con il G-20» insiste il ministro. Molto del
materiale lo sta fornendo l'Ocse, il cui segretario generale, il messicano
Angel Gurrìa, era presente. Tutto è fluido, tanto che le sedi in cui procedere
non sono ancora stabilite. Tremonti riconosce che ormai il G-20, più che il G-8
ora presieduto dall'Italia, rappresenta il terreno principale di confronto; ma
il G-
( da "Stampa, La" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CINZIA DI CIANNI Le
profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà».
Così, nella prima lettera ai Corinzi, l'apostolo Paolo annunciava la scomparsa
del carisma delle lingue. Ma, forse, proprio la devozione verso gli antichi
testi religiosi, coniugata all'high tech e a un po' di follia, salverà il
fragile patrimonio polifonico delle lingue. La prova è nella storia di Luisa
Zini, una fisica italiana specializzata in scienza dei materiali che vive negli
Usa. «Dopo il PhD in chimica all'Università di Los
Angeles, sono finita a Portland - racconta -. Cercavo una comunità di tango
argentino, una delle mie passioni. Iniziai a lavorare alla Norsam e un giorno
si presenta una monaca buddhista che arriva dall'Australia con una singolare
richiesta». La Norsam Technologies è un'azienda dell'Oregon che usa le
nanotecnologie e strumenti come i laser a eccimeri e i «Fib» - Focused ion
beam, fasci di ioni concentrati - per creare oggetti miniaturizzati ed eseguire
operazioni delicate come incidere i numeri di serie sui diamanti. Lì arriva la
monaca, con un sogno: comprimere tutti i 600 testi in 98 volumi del canone
tibetano «Kangyur» in un pendente grande quanto una moneta, affinchè chiunque
potesse tenere le venerate parole sempre con sé, accanto al cuore. «Io, che
sono buddhista da 20 anni - dice la Zini - non potevo che essere subito
conquistata da un progetto simile e così ho iniziato a occuparmi di Rosetta».
La Rosetta in questione è un metodo di archiviazione ad alta densità di dati,
analogici e digitali, iscritti su superfici metalliche destinate a durare
millenni. La tecnica, nata nei laboratori di Los Alamos per memorizzare le
informazioni sui siti di stoccaggio dei rifiuti nucleari che, per legge, vanno
conservate per 10 mila anni, è un processo micro-fotolitografico: simile a
quelli in uso nell'industria dei semiconduttori, è talmente preciso da
permettere incredibili densità di scrittura. Su un disco di poco più di
( da "Stampa, La" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Chi è Intervista
Ervin László "Il cervello quantico antidoto alle crisi" László
Filosofo della scienza GABRIELE BECCARIA Tempi speciali richiedono pensieri
eccezionali. Per esempio quelli che nascono da una disciplina emergente - la
«quantum brain research» - in cui la fisica quantistica si intreccia
all'intelligenza artificiale e ai sistemi neurali. Così biologia dei neuroni e
trascendenza dei pensieri iniziano a dialogare nelle dimensioni delle
particelle che appaiono e scompaiono dentro i super-acceleratori e polverizzano
i confini, ormai sterili, delle specializzazioni estreme. Ervin László è uno
dei più celebri filosofi della scienza e a questo ungherese poliglotta e
cittadino del mondo le ambizioni non mancano: vuole cambiare la testa alla
maggior parte degli scienziati. Ancora pochi - dice lui - stanno elaborando i
paradigmi intellettuali del XXI secolo e il ritardo ci sta costando caro.
Proprio perchè viviamo in tempi eccezionali (dalle crisi finanziarie alle sfide
energetiche) si batte perché vinca una logica diversa da quella tradizionale,
condita di linearità e meccanicismo. Non contento di spiegarlo nei suoi saggi,
prepara un grande evento a Londra, come racconterà alla Fiera del Libro di
Torino. Professore, che cosa sta organizzando? «Sarà una sorpresa, organizzata
il 9/9/2009. Poi seguiranno altre iniziative il 10/10/2010 e l'11/11/2011, fino
a quella del 21/12/2012, la data che io e gli studiosi del "Club di
Budapest" consideriamo simbolica, perché segna un ideale punto di non
ritorno per la soluzione delle emergenze planetarie». In pratica che cosa
succederà? «Mobiliteremo i grandi nomi della scienza, affrontando i pericoli
che ha di fronte l'umanità e allo stesso tempo le opportunità per mettere mano
a progetti globali che ci permettano di sopravvivere». Non pensa di peccare di
ottimismo? «Molti scienziati sono conservatori: prendono in considerazione solo
i singoli elementi delle ricerche - dalle cellule ai ghiacci - senza creare
connessioni. Einstein diceva che un problema non si risolve con lo stesso tipo
di pensiero che l'ha generato, mentre Heinseberg sottolineava che il problema
dei fisici non è che non imparino, ma che facciano fatica a dimenticare». Come
definisce il nuovo paradigma? «Sistemico oppure - con un termine alla moda -
olistico. Bisogna vedere la foresta, non solo i singoli alberi». Chi sono i
campioni della nuova logica? «I neuroscienziati quantistici. Ma anche la fisica
quantistica è olistica e così le scienze ecologiche, in cui i processi degli
organismi e della natura sono interconnessi dalle leggi della complessità. Gli
umani, in effetti, sono un sottosistema della biosfera». La scienza a cui lei
si riferisce dev'essere totalmente libera o subire dei controlli? «Non si deve
confondere la scienza che fa ricerca e insegue la verità dei fatti con le
applicazioni tecnologiche. La prima dev'essere autogestita, dotandosi di un
forte punto di vista etico: conoscere non può mai essere un male. La seconda,
invece, spesso è trascinata dal business a tutti i costi». Non contento - da esperto
di teoria dei sistemi - lei aggiunge che il cambiamento deve investire la
società e parla di una coscienza trasformata. «Alla base del nuovo paradigma
scientifico ci deve essere una rinnovata coscienza della cultura. La globalizzazione è l'emblema di questa condizione: abbiamo
trasformato il mondo senza esserne consapevoli e senza capire che il
cambiamento non è un processo lineare, ma procede per salti improvvisi,
generando instabilità. Ecco perché è urgente la rivoluzione concettuale che
promuove la mia organizzazione, il "Club di Budapest"». Come
si farà ascoltare dagli scienziati? «La storia della scienza è rivelatoria: il
passaggio da un paradigma a un altro è sempre difficile e sono le nuove
generazioni di ricercatori a imporle contro i vecchi. E' il motivo per cui la
dichiarazione che presenterò a Londra sarà aperta: venite sul mio sito
http://www.clubofbudapest.org/ e scopritelo».
( da "Datasport" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
WTA Madrid:
Francesca Schiavone supera Kvitova (Francesca Schiavone, foto LaPresse)
(AGM-DS) - 12/05/2009 22.52.19 - (AGM-DS) - Milano, 12 maggio - Francesca
Schiavone al terzo turno del torneo WTA di Madrid (terra rossa, $ 4.500.000).
La tennista milanese non ha problemi a superare la resistenza della ceca
Kvitova battuta senza problemi con un comodo 6-4, 6-2. Il colpo di giornata è
quello di Amelie Mauresmo con la francese capace di superare la testa di serie
numero 15, la cinese Zheng Jie (6-2, 7-5). Di seguito i risultati di oggi: (4)
Jelena Jankovic (SER) b. Daniela Hantuchova (SLO) 75 62 (9) Caroline Wozniacki
(DEN) b. (Q) Varvara Lepchenko (USA) 63 61 Amelie Mauresmo
(FRA) b. (15) Zheng Jie (CIN) 62 75 Agnes Szavay (UNG) b. (Q) Aravane Rezai
(FRA) 26 75 62 Francesca Schiavone (ITA) b. Petra Kvitova (CEC) 64 62 Lucie
Safarova (CEC) b. Anne Keothavong (GBR) 61 75 (Q) Vera Dushevina (RUS) b.
(Q) Roberta Vinci (ITA) 46 61 64
( da "Giornale di Brescia"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Edizione: 13/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:estero Canada, un partner privilegiato per
l'Expo 2015 Il presidente Formigoni presenta ad Ottawa l'esposizione «post
crisi». «Fuori luogo le polemiche sulla sede a Palazzo Reale» Il presidente lombardo,
Formigoni, è in visita in Canada Dal nostro inviato Guido Lombardi OTTAWA
Viaggiare nel mondo e scoprire apprezzamenti per un lavoro che in patria,
forse, viene dato quasi per scontato. È questo il destino di Roberto Formigoni,
presidente della Regione Lombardia, ieri a Ottawa per proseguire la missione
istituzionale in Canada. In una delle prime giornate primaverili della capitale
canadese, il governatore lombardo è stato ricevuto dal presidente del Senato
federale, Noel Kinsella (ramo del Parlamento che non ha potere legislativo, ma
può bloccare con il diritto di veto una legge approvata dalla Camera dei
rappresentanti). Kinsella è un politico cattolico che, come ha detto Formigoni
al termine dell'incontro, «non nasconde la propria appartenenza alla Chiesa».
Il presidente del Senato canadese, peraltro, dopo gli studi a Dublino, ha
conseguito un master alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Ecco
perché il vertice è stato soprattutto un confronto sui temi come sussidiarietà,
famiglia, lavoro ed educazione. «Abbiamo messo le basi - spiega il numero uno
del Pirellone - per un proficuo scambio di studenti e per stringere nuove
alleanze economiche». Mentre gli Usa si stanno sempre più avvicinando alla Cina a livello commerciale e finanziario, il Canada oggi considera
strategico un rapporto privilegiato con l'Ue, e con l'Italia in particolare,
sede di Expo 2015. Questi concetti sono stati ribaditi a Formigoni dal numero
uno della Confindustria canadese, Thomas D'Aquino. Ma, proprio mentre
Formigoni sta presentando nel mondo l'esposizione universale del 2015, giunge
anche in Canada l'eco delle polemiche legate alla sede. «Sto spiegando a tutti
- dice il governatore - che quella di Milano sarà la prima Expo del nuovo
mondo, anche perché da Shangai non giungono messaggi incoraggianti». La crisi
rischia di compromettere il successo dell'esposizione cinese del 2010, tanto
che numerosi Paesi stanno pensando di ridimensionare la presenza. «L'Expo di
Milano, invece - ha aggiunto - si svolgerà in una fase nuova, di cambiamento
radicale». Ecco perché il presidente lombardo bolla come «scoraggianti e
tristi» i dibattiti sulla sede. «Credo che l'Expo - ha aggiunto - debba avere
una sede di rappresentanza adeguata, e Palazzo Reale è quanto di meglio c'è a
Milano. Tuttavia, si potrà pensare a una diversa collocazione per gli uffici
operativi». In ogni caso, «dovremo affrontare problemi più gravi».
( da "Cittadino, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tonino Guerra
"legge" Wenders: a Crema va in scena "Tokyo-Ga" n Maestri
che parlano di maestri. Domani alle 21 al Nodo dei desideri di Crema lo
sceneggiatore Tonino Guerra racconta attraverso un filmato Tokyo-Ga di Wim
Wenders. Nelle immagini, riprese a casa di Guerra, l'artista racconta della sua
amicizia con Wenders, parla di lui, del suo modo di vedere la realtà e filmarla
«Guerra ci consegna, in un piccolo documento raccolto a casa sua a Pennabilli
parole di amore e ammirazione per il regista tedesco Wenders, amico dagli occhi
profondi - spiega Marilisa Leone, direttrice artistica del Nodo dei desideri -.
Nelle immagini create dal suo racconto poetico, si affacciano piccoli
fondamentali insegnamenti del linguaggio del cinema.Tokio - Ga è il
documentario che Wenders ha girato tra il 1983 e il
( da "Leggo" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
GERUSALEMME - Inizia
con un'invocazione al «Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe» affinché mandi
«la sua pace sulla Terra Santa e su tutto il Medio Oriente» la preghiera che
Benedetto XVI ha scritto e deposto ieri tra le pietre del Muro del Pianto,nel corso
del suo pellegrinaggio a Gerusalemme. Prima di visitare la Spianata delle
Moschee, il Pontefice si era recato nella Cupola della roccia, il più
importante santuario islamico della Città Santa, dove aveva invitato i credenti
cristiani e musulmani a «superare incomprensioni e conflitti del passato e a
porsi sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo
di giustizia e di pace per le generazioni che verranno». La giornata di papa
Ratzinger si è conclusa con la messa celebrata nella valle di Giosafat, dove ha
ammonito che Gerusalemme non dovrebbe essere un luogo di «chiusura,
discriminazione, violenza e ingiustizia», ma «un microcosmo
del nostro mondo globalizzato, che deve vivere la sua vocazione universale, un
luogo che insegni l'universalità, il dialogo e la comprensione». Oggi il
viaggio papale prosegue con l'unica tappa in territorio palestinese, a
Betlemme, dove nel pomeriggio Benedetto XVI visiterà la grotta della Natività.
Ad accoglierlo ci sarà il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu
Mazen.
( da "Provincia Pavese, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
LA FAMIGLIA BRUSTIA
Velezzo, le dinastie per la politica Padre e figlio in due liste diverse, ma
non sono gli unici in paese VELEZZO. Il figlio candidato della lista Campanile
ciminiera trattore. Il padre in quella "avversaria" denominata Per la
pace contro il terrorismo, guidata da Raffaele Marini. Sono Mario Brustia,
sindaco in carica dal 2004, e il padre Erminio, suo predecessore dal 1964 al
2004. E, come loro, altre famiglie del paese di 100 abitanti correranno in
gruppi formalmente antagonisti alle elezioni del 6 e 7 giugno. In realtà, gli
abitanti di Velezzo non gradiscono interferenze dall'esterno, formazioni
marcatamente politiche che avrebbero potuto depositare la lista senza necessità
di raccogliere le firme come succede nei Comuni con più di 1.000 abitanti. «Il
paese è talmente piccolo, con poche esigenze, che un'eventuale lista di partito
non avrebbe potuto incidere più di tanto all'interno dell'amministrazione
comunale - commenta Mario Brustia, 49 anni, imprenditore agricolo come tutti i
familiari - . E' chiaro che non ci sono attriti fra le due formazioni in campo:
vogliamo continuare a governare il nostro paese nel solco della tradizione».
Stesso orientamento anche per Erminio Brustia, 77 anni, da una vita in
municipio prima come sindaco e oggi come consigliere di minoranza. «Non si
parli di scontro elettorale fra padre e figlio perché fui io a creare la lista
"alternativa" Per la pace contro il terrorismo più di vent'anni fa -
spiega - . Preferiamo far amministrare al meglio il nostro piccolo paese da persone
fidate, nell'interesse dei residenti». Nel 2004, dopo 40 anni esatti di regno
incontrastato, Velezzo non poté più votare Erminio Brustia, che passò il
testimone al figlio Mario, per via della legge che vieta il terzo mandato
consecutivo entrata in vigore nel 1993. «E' una situazione di altri tempi, che forse nel nostro mondo globalizzato può anche incuriosire -
interviene Marco Montagna, medico del paese - . Comunque, sempre meglio due
liste che una sola». Ma le curiosità a Velezzo non sono finite. Della lista Campanile
ciminiera trattore fanno parte i coniugi Pietro Cavigiolo e Maria Daniela
Perotti, Giovanni Cavigiolo e Carla Buffa, i fratelli Debora e Mauro
Pacella, Silvio Sossi e il figlio Nicolò. Nel gruppo Per la pace contro il
terrorismo, invece, militano Alessandra Liberi, moglie di Mario Brustia, Silvia
Del Bianco, moglie del candidato sindaco Raffaele Marini, Alessandro Della
Corna e la moglie Loredana Rosati. Infine, Roberto Cazzulani e la moglie Maria
Luigia Bartellone sono uniti in casa, ma separati dalla lista elettorale: il
primo è con Brustia, la seconda con Marini. Nel 2004 Campanile ciminiera
trattore raccolse 51 voti contro i 23 andati a Per la pace contro il
terrorismo. Umberto De Agostino
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina II - Torino
Una folla di scrittori e non solo, tra gli stand: scendono in campo scienziati
e filosofi, politici e religiosi Cinque giorni tra Eco e Lucio Dalla Il figlio
di Simenon racconta Maigret Beppino Englaro si confronta con Flores d´Arcais e Travaglio
su verità e menzogna Sassoon nelle vesti di Marx dialoga con Scalfari che
interpreta Nietzsche Aprono Umberto Eco e Jean-Claude Carrière, nel mezzogiorno
di domani (Sala Gialla), che faranno presente in un dialogo come non sia facile
«liberarvi dei libri». Chiude Lucio Dalla, lunedì più o meno al tramonto (alle
18.30, nel medesimo e citato luogo), che con Marco Alemanno discuterà del
volume Gli occhi di Lucio. Fra i due appuntamenti di ovvio e presumibilmente
affollato richiamo, entrambi curiosamente ma casualmente targati Bompiani-Rcs,
transiteranno gli altri ospiti di nome e di grido. Che sono parecchi, svariati
e assortiti. Basti considerare che la letteratura internazionale mette in
campo, tra gli altri, il poeta libanese Adonis, Ala Al Aswani, Jeffrey Deaver
Alicia-Giménz-Bartlett, Francisco Gonzàles Ledesma, David Grossman, il cinese
Yu Hua, Alberto Manguel, Orhan Pamuk, Arturo Pérez-Reverte, Salman Rushdie,
Bjorn Larsson. Quella italiana risponde con Tullio Avoledo, Alberto Bevilacqua,
Gianrico Carofiglio, Mauro Corona, Giuseppe Culicchia, Erri De Luca, Giorgio
Faletti, Paolo Giordano, Claudio Magris, Valerio Massimo Manfredi, Margaret
Mazzantini, Lidia Ravera, Pino Roveredo, Antonio Scurati, Susanna Tamaro, i
poeti Giancarlo Majorino e Cesare Viviani. Tra le curiosità va ricordata la
presenza di John Simenon, figlio del grande Georges, che parteciperà a una cena
preparata con i piatti prediletti dal commissario Maigret (venerdì al
ristorante Carignano). Se la scienza schiera Rita Levi Montalcini, l´etologo
Danilo Mainardi, il biologo Edoardo Boncinelli e il neuroscienziato Giacomo
Rizzolatti, che ha scoperto con i suoi collaboratori i neuroni-specchio, la
filosofia è rappresentata da Giovanni Reale, l´antropologia da Marco Aime, la
storia da Giovanni De Luna, Donald Sassoon (vincitore del Premio Alassio,
dialogherà con Eugenio Scalfari: uno nella veste di Marx, il secondo in quella
di Nietzsche) e da Luciano Canfora. L´islamismo si affida a Tariq Ramadan, la
religione cattolica al cardinale Severino Poletto, la fraternità a Enzo
Bianchi; la lotta alla povertà a Vandana Shiva e i disastri
della globalizzazione a Ermanno Olmi e a Carlo Petrini. Una tema caldissimo è
quello legato al caso di Eluana Englaro: sabato (alle 12 alla Sala dei 500)
Beppino Englaro si confronterà con Paolo Flores d´Arcais e Marco Travaglio su
«Verità e menzogna: categorie irrinunciabili o moraliste?». Infine
l´attualità: ecco, tra i molti annunciati, Fausto Bertinotti, Emma Bonino,
Edmondo Berselli, Gherardo Colombo, Massimo D´Alema, Ilan Pappè, il direttore
di Repubblica Ezio Mauro, Aldo Schiavone. (r.t.)
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina IX - Roma Il
sindaco "Gli ospedali? Tutti lungo il Gra" è una delle proposte per
la Capitale della Commissione Marzano In autunno gli stati generali
dell´economia e della società romana e a fine anno un piano strategico comunale
il primo della città PAOLA COPPOLA Ospedali trasferiti lungo il Grande raccordo
anulare, in centro solo pronto soccorsi e assistenza a domicilio. Lo
spostamento «faciliterà l´accesso grazie ai parcheggi che si potranno
facilmente creare», c´è scritto. «Saranno liberate molte risorse degli ingenti
costi di manutenzione e di ammodernamento degli ospedali attuali, ormai
datati». Un sistema di assistenza sanitaria stravolto. è una delle proposte
contenute nella versione finale del rapporto "Roma porta dei Tempi"
presentato ieri dal presidente della Commissione per il futuro di Roma
capitale, Antonio Marzano, al Campidoglio. Metro in superficie, dopo scuola
nelle strutture militari durante i mesi estivi, happy hour al supermercato con
un´ora di prezzi scontati e prodotti che si ordinano col computer o il
cellulare e l´adozione di una famiglia bisognosa in ogni municipio da parte di
una famiglia abbiente, più video-sorveglianza, interventi idraulici e recupero
degli argini, nuovi tratti navigabili e la ricostruzione del Porto di Ripetta
per fare del Tevere una rete viaria, nuove isole artificiali a Ostia: questi
sono invece alcuni degli altri tasselli da aggiungere nei prossimi 15-20 anni
suggeriti per cambiare il volto di Roma, farne una città del futuro. Così la
immaginano dopo sette mesi di lavori gli esperti convocati da Alemanno sul
modello francese della commissione Attali. Una visione articolata in 5
ambizioni, 14 obiettivi e 139 decisioni. Il sindaco appoggia l´idea di fare
della capitale un «punto di incontro tra dimensioni diverse
che nella globalizzazione sono rimaste separate», come centro storico e
periferia degradata. Punta sul progetto per le infrastrutture che, dice,
«consentirà di fare un salto di livello». E, rilancia, in autunno «gli stati
generali dell´economia e della società romana», a fine anno «il Piano
strategico comunale, il primo di questa città», chiedendo un «patto» per
sostenere lo sviluppo della città che faccia leva anche su risorse private e un
coinvolgimento della società civile. Ora che il piano per Roma è nero su
bianco, attira osservazioni e critiche di quanti lo considerano visionario ma
lontano dalla realtà e difficile da realizzare. Un «libro dei sogni» o forse
peggio «un´occasione mancata», che non convince né opposizione né sindacati.
( da "Unita, L'" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Ratzinger invoca la
pace «Gerusalemme sia città aperta» ROBERTO MONTEFORTE La prima volta che un
pontefice visita la spianata delle Mosche e la Moschea della Cupola della
roccia, terzo luogo sacro per l'Islam, che con la sua cupola d'oro domina
Gerusalemme. Così è iniziata la seconda giornata di Benedetto XVI nella «città
santa». Quindi si è recato al Muro del Pianto,i resti del Tempio di Salomone,
luogo venerato dall'intero mondo ebraico e, infine, al «Cenacolo» ha incontrato
i frati della Custodia di Terrasanta e nella cattedrale latina di Gerusalemme
una rappresentanza della comunità cattolica della città. I simboli Una
giornata, quella di ieri, di omaggio ai grandi simboli e ai leader religiosi di
Gerusalemme, la città santa per Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Un filo ha
legato tutti gli avvenimenti: costruire la pace. «Manda la tua pace sulla
Terrasanta, su tutto il Medio oriente e sull'intera famiglia umana» è scritto
sul foglietto che il Papa «pellegrino» poggia in una fessura tra le pietre del
Muro del Pianto. Ratzinger, come il suo predecessore Papa Wojtyla, sosta in
raccoglimento e in preghiera davanti a quel Muro santo per l'intero mondo
ebraico. Nella preghiera affidata a quel foglio invoca il «Dio di Abramo, di
Isacco e Giacobbe» perché ascolti «il grido degli afflitti, dei timorosi e dei
deprivati». Chiede l'impegno di tutti i leader religiosi a costruire percorsi
di dialogo, riconciliazione e perdono. È la via che aveva indicato poco prima,
al gran mufti di Gerusalemme, che lo ha accolto alla spianata delle moschee per
accompagnarlo nella visita alla Moschea della Cupola. Il pontefice, che è
entrato nella Cupola togliendosi le scarpe. Nell'omelia tenuta nel pomeriggio
alla messa celebrata ha parlato di Gerusalemme. «Come un
microcosmo del nostro mondo globalizzato, questa Città, se deve vivere la sua
vocazione universale, deve essere un luogo che insegna l'universalità, il
rispetto per gli altri, il dialogo e la vicendevole comprensione; un luogo dove
il pregiudizio, l'ignoranza e la paura che li alimenta, siano superati
dall'onestà, dall'integrità e dalla ricerca della pace». «Non dovrebbe
esservi posto tra queste mura per la chiusura, la discriminazione, la violenza
e l'ingiustizia». «I credenti in un Dio di misericordia - si qualifichino essi
Ebrei, Cristiani o Musulmani -, devono essere i primi - ha concluso Benedetto
XVI - a promuovere questa cultura della riconciliazione e della pace». Dopo le
polemiche del giorno precedente era atteso il discorso del pontefice al Gran
Rabbinato. Benedetto XVI lo ha voluto rassicurare. «La Chiesa non deflette
dalla linea della riconciliazione tra cristiani ed ebrei». E si impegna perché
questa sia «durevole» e segnata dalla «fiducia». Indica un percorso di
«collaborazione comune» sui valori, non solo di confronto teologico. «Ebrei e
cristiani - spiega - sono ugualmente interessati ad assicurare rispetto per la
sacralità della vita umana, la centralità della famiglia, la libertà di
religione e di coscienza per una società sana». Il pontefice ha anche
sottolineato il lavoro svolto dalla commissione bilaterale vaticano-israeliana
per sciogliere i nodi ancora non risolti, a partire dallo status giuridico dei
luoghi santi. Il cenacolo Proprio in uno di questi, il Cenacolo, dove secondo
la tradizione cristiana Gesù celebrò l'ultima cena con i discepoli, Benedetto
XVI ha tenuto un discorso agli «ordinari» di Terrasanta dove è stato accolto
dal «Custode» padre Pizzaballa. La presenza cristiana nella Terrasanta e nelle
regioni vicine - ha affermato - «è di importanza vitale per il bene della
società». Benedetto XVI ieri ha reso omaggio ai grandi simboli delle relegioni.
È andato a visitare la Spianata delle Moschee, ha lasciato un messaggio al Muro
del Pianto. Appello per la pace: Gerusalemme aperta a tutti.
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XI - Roma La
squadra Il primario Il volontario L´avamposto delle malattie
"globali" A Trastevere l´équipe di Aldo Morrone in prima linea contro
il ritorno delle patologie medievali San Gallicano/Dermatologia tropicale
Niente liste di attesa, prestazioni appropriate e prescrizione solo di farmaci
generici L´Oms segnala il Centro come modello da seguire insieme con altri 11
al mondo CARLO PICOZZA Vermi dalle bolle, chiazze di lebbra sulla pelle, pulci-scalpello sotto le unghie: torna il medioevo con la
globalizzazione delle malattie? «Quel giorno sotto la doccia ho vissuto un
incubo», racconta F.R., 37 anni, dirigente di banca. «Quasi svenni quando,
passando la spugna sui foruncoli comparsi al mio rientro da un safari nel parco
di Ngorongoro in Tanzania, vidi uscire piccoli vermi bianchi». «Arrivò
qui sotto shock», ricorda Aldo Morrone, primario del servizio di Dermatologia
tropicale, ultimo avamposto sanitario del San Gallicano rimasto in Trastevere.
«Era affetta da miasi, patologia causata da una mosca che, pungendo, deposita
le uova sotto la cute». Malattie di altri tempi? «Di altri mondi», precisa.
«Sono più frequenti di quanto non si immagini». «Negli stessi giorni», continua
Morrone, «un bimbo di un anno e mezzo, accompagnato dai genitori, arrivò con la
patologia da larva migrans, causata dalla penetrazione sottocutanea di larve,
contratta su una spiaggia di Anzio. Ed è di qualche settimana fa il caso di una
laureanda che, su una spiaggia di Zanzibar, aveva "imbarcato" la
tunga penetrans, pulce tropicale che si infiltra nelle unghie dei piedi e, crescendo,
le solleva, tra spasmi e febbri». Anche un ricco commerciante che anni prima
era stato in India per lavoro, si è presentato negli ambulatori dell´ospedale
(voluto da Benedetto XIII nel 1725), con macchie sulla pelle, che si
allargavano anestetizzandola: «Lebbra», scandisce Morrone. «Era rimbalzato per
5 anni da un ospedale all´altro prima di approdare qui. E non è l´unico caso.
Si tratta di patologie rare ma con recrudescenze inaspettate». Quattro malattie
esotiche per altrettanti italiani. Ma al San Gallicano si curano persone di
ogni Continente. «Fino a qualche anno fa», spiega Morrone, «erano considerate
malattie esotiche, tropicali: la globalizzazione e l´habitat in continuo
cambiamento con animali e piante in adattamento perenne per il surriscaldamento
del pianeta e la tropicalizzazione delle acque, le hanno trasformate in
"ubiquitarie"». Dal 1983 sono studiate al San Gallicano da
«dermatologi, infettivologi, tropicalisti, antropologi, geologi e fisici con i
quali siamo gli unici al mondo a fare ricerche sulla podoconiosi, elefantiasi
di gamba e piede, determinata dalla penetrazione di silicio nei vasi linfatici:
mette a rischio la vita, creando disabilità a un milione di persone».
Un´ottantina i volontari in campo, provenienti da ogni parte del mondo e con
ogni specialità. Tra questi, Ugo Fornari, 85 anni, per 36 medico in Africa.
Ogni mattina alle otto indossa il camice per le attività in ambulatorio: «Sono
volontario per egoismo: impegnarmi per gli altri mi dà forza». «Per tante
patologie», ancora Morrone, «siamo diventati un riferimento nazionale non solo
per la qualità di ricerca e cure, ma per il nostro modello di assistenza che ci
ha fatto guadagnare dall´Oms il riconoscimento di centro pilota con altri 11
nel mondo». Quale modello? «Niente liste di attesa, prescrizione solo di
farmaci generici, appropriatezza delle prestazioni: un modello semplice,
efficace per i nostri 12 mila assistiti l´anno e a basso costo per il Servizio
sanitario». Con lo stesso modello il San Gallicano è in rete con gli ospedali
italiani nel mondo per curare, con la telemedicina, le malattie tropicali.
Assistenza e non solo: «Per la ricerca adottiamo il sistema Fuzzy: ci aiuta,
con logica matematica, a creare un rapporto tra computer e medico utilizzando i
concetti di frequenza, appartenenza e specificità delle malattie». Non più
l´evidence based medicine, insomma, ma reti neurali artificiali, ragionamenti
sfumati per mettere sotto osservazione più fattori di rischio. (5. continua)
( da "Nuova Sardegna, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 21 - Sassari
Sono favorevole, ho un figlio di 22 anni disoccupato. Rita. Sono favorevole, ho
un figlio di 22 anni disoccupato. Rita. Sono una ragazza di 32 anni, x me
l'apertura di Ikea sarebbe una boccata di aria fresca, la possibilità di un
lavoro non in nero e non sfruttato. Favorevole all'apertura dell'Ikea. Porte
spalancate all'Ikea ma la struttura è lontana dal centro. Meglio sulla Buddi
Buddi dove c'era già un progetto di zona commerciale. Sono molto favorevole, se
poi deve assumere 600 persone ben venga vista la disoccupazione che c'è, dicano
dove mandare il curriculum. Sarei favorevole se questa mega struttura venisse
costruita a Nuoro, il cuore della Sardegna, anche perchè risolverebbe grossi
problemi di disoccupazione. Assolutamente favorevole. Ovvio che sono
favorevole, l'unico dubbio è sul numero di assunzioni. Marcello Sassari. Molto
favorevole. I consumatori avranno di che guadagnarci. I commercianti forse no,
ma questo è il gioco della concorrenza. Sono assolutamente d'accordo, quanto alla
contrarietà della Conconfcommercio penso sia ora di guardare al di là del
proprio orticello! Contrario. Il poco lavoro part time resta una elemosina.
Favorevole perchè le lamentele dei commercianti sassaresi sono solo alibi, ma
non incantano più. è finito il tempo di fregare i clienti. Si, perchè crea
indotto e perchè non possiamo permettere che vada a Cagliari arricchendo ancora
di più il Sud. Sono un ventiseienne disoccupato favorevole all'apertura
dell'Ikea, anche perchè mi piacerebbe lavorarci visto che ho un mutuo da
pagare. Sono favorevolissima all'apertura di Ikea, ci vuole novità e Sassari
necessita di questi giganti del low cost come Ikea e Zara! Agnese. Capisco Soru che di globalizzazione-Ikea in sardegna non ne
voleva sapere. Però l'arrivo di design scandinavo a prezzo raggiungibile mi fa
piacere. Come cliente sono felicissima come commerciante meno. Penso a tutti i
settori che andranno in crisi. Sassari sveglia! Finalmente qualcosa di
concreto: Zara, Ikea, nuovi posti di lavoro. Favorevolissima all'apertura
dell'Ikea! era ora che ci fosse anke in sardegna! non vedo l'ora di visitarla!
Miriam da Orgosolo. Sono favorevole all'apertura dell'Ikea, basta fare tutto a
Cagliari! A Cagliari ci hanno scippato già troppo, avanti Ikea. Anna. Siamo più
che favorevoli, siamo entusiasti perchè abbiamo gia comprato in Ikea a Firenze
e a Brescia e siamo rimasti soddisfatti. Mariano e Maria. Favorevole
finalmente! Sarei felicissima se Ikea aprisse a Sassari! Grande qualità e
design alla portata di tutti e tanti posti di lavoro! Monica da Alghero. Si a
Ikea, finalmente lavoro sicuro e prodotti di qualità a minor costo. Sono più
che favorevole purchè si dia il lavoro ai sardi! Ciao. sarebbe una bella novità
per tutta la Sardegna poter avere un punto come l'Ikea dove andare a comprare
qualcosa con meno soldi e una giusta concorrenza per tutti. 600 posti di lavoro
che non inquinano, mica male. Benvenuta Ikea. Favorevole favorevolissima,
vogliamo farci sfuggire anche quest'occasione x avere posti di lavoro e
movimentare il mercato con una novità del genere? Sono favorevole all'apertura
dell'Ikea. Finalmente! Promettono 600 assunzioni x avere le concessioni, poi
come succede sempre i veri posti di lavoro saranno meno della metà. Comunque
meglio di niente. Favorevole. Tanti dubbi per Ikea che offre prodotti
interessanti e 600 posti di lavoro mentre x altri centri commerciali, aperti in
passato..... Assolutamente favorevole; penso soprattutto ai 600 posti di
lavoro. Contraria all'apertura, chi va a comprare all'Ikea? I dipendenti dei
centri ke chiuderanno x la sua apertura? sono già troppi. Se una multinazionale
ha scelto la Sardegna, per essere precisi Sassari, sarebbe da stupidi farcela
scappare. Era ora che l'Ikea aprisse. Sono di Roma, vivo a Sassari, Ikea offre
non solo mobili ma tanti articoli che qui costano molto di più e x trovarli
devi fare un bè di giri. Massimo. Assolutamente contrario all'apertura. Sono
assolutamente d'accordo, rifiutare sarebbe da stupidi. Con la crisi che incombe
sarebbe come perdere un'occasione di rilancio per il Sassarese... Come hanno
fatto a Palermo con Zamparini bisogna chiedere in cambio a Ikea una
sponsorizzazione x la Torres! Sindaco sfrutti questa occasione. Un'occasione
imperdibile per la nostra provincia, per l'enorme flusso di clientela che da
tutta la Regione confluirà nel nostro territorio. Ma perché a Sassari quando
c'è la possibilità di aprire un'attività bisogna interpellare i commercianti,
la Confcommercio e il suo presidente? (segue)
( da "Libertà" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Bolzoni,
ristrutturazione completata Chiusi lo stabilimento in Estonia e la linea di
produzione in Spagna piacenza - Il consiglio di amministrazione della Bolzoni
Spa di Piacenza, riunitosi ieri sotto la presidenza di Emilio Bolzoni, ha
approvato i risultati del Gruppo al 31 marzo 2009. La Bolzoni ha registrato un
fatturato consolidato pari a Euro 22,1 milioni, contro i 37 milioni dello
stesso trimestre del 2008. La flessione del 40,2% è però sensibilmente
inferiore agli indicatori del mercato di riferimento (-56,2% a livello
mondiale) in cui opera il Gruppo. Sono inoltri stati completati gli interventi
di ristrutturazione con un effetto sul primo trimestre 2009 di 2,1 milioni di
euro e di ulteriori 1,45 milioni sui trimestri successivi. Tra gli interventi adottati
la chiusura dello stabilimento in Estonia e della linea di produzione in Spagna
con costi straordinari di ristrutturazione pari a 796mila euro. Al netto della
posta straordinaria sopracitata, i dati di marginalità del Gruppo, se
confrontati con i valori del primo trimestre 2008, registrano un Ebitda a pari
a 53.000 euro rispetto ai 4,4 milioni del 2008, un Ebit negativo per 1,3
milioni rispetto ai 3,1 milioni del 2008 e un utile ante imposte negativo per
1,6 milioni di euro rispetto ai 2,4 milioni dello stesso periodo dello scorso
anno. Considerati gli one off costs relativi alla dismissione degli
stabilimenti in Estonia e in Spagna, la società registra un Ebitda negativo per
743.000 euro, un Ebit negativo per 2,1 milioni di euro e un utile ante imposte
negativo per Euro 2,4 milioni. Importante il risultato raggiunto dalla società
in termini di riduzione dell'indebitamento finanziario, passato da Euro 24,9
milioni del 31 dicembre 2008 ai 24,5 milioni del 31 marzo 2009. La politica di
contenimento del debito volta a preservare la solidità finanziaria della
società permette di affrontare l'attuale congiuntura nelle migliori condizioni
possibili. «Il completamento della ristrutturazione aziendale, che su base
annua permetterà una riduzione dei costi di 14,2 milioni di euro - ha affermato
il presidente Emilio Bolzoni - consentirà al Gruppo di riequilibrare i costi
alla tendenza di mercato registrata. L'ulteriore miglioramento della Posizione
finanziaria netta è un importante segnale che ci permette di affrontare in modo
positivo l'attuale situazione macroeconomica». La Bolzoni, società quotata al
Segmento Star di Borsa Italiana, è il primo costruttore in
Europa di attrezzature per carrelli elevatori e secondo a livello mondiale e
sul mercato Usa. Con un
fatturato 2008 di circa 141 milioni di euro, 19 società, di cui 5 stabilimenti
produttivi in Italia, Usa,
Finlandia, Germania e Cina
e 14 filiali commerciali, la Bolzoni rappresenta un vero gruppo multinazionale.
13/05/2009
( da "Nuova Sardegna, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
La rassegna
proseguirà sino al 24 maggio, Marco Bellocchio unico regista italiano in
concorso «Up», Cannes apre con un cartoon La nuova pellicola della Pixar oggi
in anteprima mondiale Un'edizione con grandi nomi Tra le star più attese,
Penelope Cruz e Vittoria Mezzogiorno CANNES. Cannes inizia oggi e proseguirà
fino al 24 maggio. L'Italia sarà rappresentata dal solo Marco Bellocchio, in
concorso con «Vincere», mentre Asia Argento è membro di giuria presieduta da
Isabelle Huppert. Un altro italiano sarà a Cannes, ancora in qualità di
giurato: Paolo Sorrentino presiederà la giuria della sezione «Un certain
regard». Oggi per la prima volta nella storia del festival un cartone in 3D
aprirà la rassegna. E' «Up», ultima animazione della Pixar-Disney, che verrà presentata
in anteprima mondiale. E, grazie a un accordo tra il circuito EuroPalace
(Gaumont, Pathè) e la produzione, il film di apertura e la cerimonia inaugurale
verranno trasmessi anche in diretta in alcuni cinema di Parigi, Marsiglia,
Lione e Rennes. La cerimonia di apertura darà il via a 12 giorni di proiezioni,
interviste, red carpet e feste a Cannes. Tra gli «eventi» attesi sulla
Croisette, certamente la performance di Penelope Cruz: per la seconda volta in
due anni sarà la spagnola recente vincitrice del premio Oscar a regalare il
primo «brivido» della kermesse francese. Dopo il bacio saffico con Scarlett
Johansson che nel 2008 fece ribollire Cannes, quest'anno la Cruz ci riprova
mostrandosi per quindici secondi senza veli in «Broken Embraces», il film con
cui Pedro Almodovar tenterà di aggiudicarsi la prima Palma d'oro della sua
trentennale carriera. «Penelope è l'ultima diva rimasta al mondo», ha detto di
lei il regista spagnolo, che dopo averla trasformata in una suora in «Tutto su
mia madre» e nella donna coraggiosa di «Volver», l'ha voluta anche nel suo film
più noir e costoso. Al nudo spagnolo della Cruz risponderà per l'Italia
Giovanna Mezzogiorno, delle cui scene bollenti in «Vincere» di Bellocchio si
favoleggia da giorni. In questo ennesimo festival orfano delle grandi
produzioni Usa, che ancora risentono degli scioperi
che hanno sconvolto Hollywood, occhi puntati anche su Jane Campion con «Bright
Star», Lars Von Trier con «Antichrist», Michael Haneke con «White Bottom», Ken
Loach con «Looking for Eric» con Eric Cantona, Quentin Tarantino con
«Ingliorious Basterds» con Brad Pitt. Tra gli altri film ci sono quello di Ang
Lee «Taking Woodstock» sul festival del rock e quello di Lou Ye «Spring Fever»,
che ha sfidato il divieto di fare film per cinque anni
imposto dalla Cina per la
sua precedente pellicola, «Summer Palace», presentata sempre a Cannes. Grande
attesa, infine, per la pellicola di Terry Gilliam che sarà presentata fuori
concorso, «The Imaginarium of Doctor Parnassus», ultima interpretazione di
Heath Ledger (morto per overdose di farmaci prima di finire le riprese e
sostituito da Johnny Depp), Colin Farrell e Jude Law.
( da "Tempo, Il" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
stampa Diritto,
mercato e regole uniformi saranno gli argomenti centrali della conferenza
internazionale dedicata ai Global Standard che si apre oggi a Roma, coordinata
dal Ministro dell'Economia Tremonti, che la considera una
delle iniziative qualificanti della Il problema della regolamentazione del
mercato globalizzato e delle operazioni di finanza internazionale era ben
chiaro anche nella fase pre-crisi, ma oggi sta ricevendo la massima attenzione.
L'argomento è fondamentale per la ripresa del mercato ed ha risvolti politici
ed economici di gran rilievo. Infatti, non è difficile imbattersi in
titoli obbligazionari regolati dalla legge inglese, con alla base prodotti
derivati di credito retti dalla contrattualistica specialistica ISDA con legge
di New York ed emessi da una società veicolo off shore. Su queste
contraddizioni legislative Tremonti sta conducendo una piccola crociata; ne ha
parlato al G20 di aprile a Londra con approfondimenti già in programma per il
G8 che si svolgerà all'Aquila dall'8 al 10 luglio 2009. Tremonti sta pensando
ad uno standard eticogiuridico che vincoli operatori e ordinamenti
sovranazionali. Le ragioni profonde del Tremonti-pensiero possono essere
rintracciate tra le righe dell'audizione del Ministro dinanzi alle Commissioni
congiunte per gli affari esteri del 26 febbraio scorso. Dal quale emerge che
l'idea di creare regole standard per la proprietà, i contratti ed altri
elementi fondamentali del mercato nasce dall'allontamento se non dalla
contrapposizione tra struttura del mercato, che è globale, e struttura delle
istituzioni, che globali non sono affatto. Per realizzare l'obiettivo il
Ministro penserebbe a tre necessarie misure: l'estensione della vigilanza
pubblica, cui andrebbero sottoposti anche singoli strumenti finanziari (come i
credit default swap); il rafforzamento della cooperazione tra le autorità di
controllo; l'elaborazione di regole comuni più incisive e stringenti. Ed
infine, come ha recentemente evidenziato Giulio Napolitano in un intervento sul
Riformista, una divulgazione o condivisione di principi etici di mercato.
Occorre però non demonizzare gli operatori. I Global Standard certamente
saranno accolti con grande favore da tutti gli operatori di mercato ma dovranno
essere intesi come complesso di regole o principi etico-giuridici condivisi e
non imposti, discussi e non comunicati. Gli operatori, a tutti i livelli,
stanno subendo in prima persona gli errori e la superficialità di strutture e
operazioni confuse: emissioni obbligazionarie con difficoltà legali, con contenziosi
impossibili e regolamentazione contraddittoria. Ed è per questa ragione che
tutti hanno voglia di confrontarsi per andare avanti. La redazione di una carta
costituzionale del mercato globale potrebbe essere, se condivisa, un'occasione
unica di verifica tra tut
( da "Repubblica, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina XII - Firenze
L´ex tamburino della Curva Fiesole "Le mie canzoni come la fede
viola" Mandela "Farò tutti i miei successi. Sono amato e odiato
perché nei miei testi dico le mie idee e racconto le cose come stanno"
ROBERTO INCERTI GLI hanno detto di tutto: che è retorico, che è l´unico
cantante capace di esprimere con verità i sentimenti della gente, che non si
vergogna a mettere in dubbio un monumento nazionale come Zoff,. Marco Masini,
dopo il bel successo ottenuto all´ultimo Sanremo con la dissacrante L´Italia
torna in concerto nella sua Firenze. L´ex tamburino della Curva Fiesole è
felice: «Farò tutti i miei successi, che non sono pochi: Perché lo fai,
Disperato, Cenerentola innamorata, Malinconoia, Ci vorrebbe il mare, L´uomo
volante, Le ragazze serie, T´innamorerai, Bella stronza, Vaffanculo,
Principessa, ovviamente L´Italia». Proprio L´Italia ha creato molte polemiche,
perché lei mette in luce le contraddizioni, le magagne del nostro paese. «Io
credo che sia un pezzo bellissimo, una fotografia spietata dell´Italia. Vede,
il pubblico con me si divide in due. In tanti mi dicono: Marco, ti amo perché
hai il coraggio di dire la verità. Altri mi odiano per lo stesso motivo». Lei
dunque è come la sua squadra del cuore: la Fiorentina, amata o detestata. «Io a
livello di popolarità valgo Vasco Rossi e Eros Ramazzotti. C´è però una
differenza: chi adora Eros o Blasco potrebbe amare chiunque, sono figli della globalizzazione come i tifosi della Juve, che
potrebbero benissimo tifare Milan o Inter. Chi ama me è come i tifosi viola:
con la Fiorentina sempre, al di là del bene e del male, in C2 o in lotta per lo
scudetto». Quindi? «Ogni mia vittoria a Sanremo vale dieci scudetti della Juve,
come il piazzamento in Champion dei viola». Marco Masini è un artista
contro? «Sono uno che fa rock, che fa un pop melodico moderno. Nelle mia
canzoni non ci sono seghe mentali, ma idee, le mie idee: c´è il coraggio di un
artista che dice la verità, che non teme di pensarla in maniera diversa dalla
maggioranza». Chi sono i suoi fan? «I ragazzi dai 10 ai 90 anni che non se la
sentono di essere uguali agli altri. Le garantisco che fra il mio pubblico c´è
uno zoccolo duro che non mi abbandonerà mai». La canzone che ama di più. «Caro
babbo, ho detto più verità a mio padre in quel brano che in tutta la mia vita».
( da "Manifesto, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
DIARIO DELLA CRISI
Petrolio a 60 Usa più deficit Euro a 1,37 Galapagos La
crisi quando toccherà il fondo e quando inizierà la ripresa? Il Fmi - che ieri
ha presentato un rapporto sull'Europa - dice che per la ripresa occorrerà
attendere la seconda metà del prossimo anno. Ma a Washington sostengono anche
che il Vecchio continente oltre a varare uno stress test bancario come quello
realizzato negli Stati uniti avrebbe bisogno di nuovi stimoli alla ripresa.
Insomma c'è il dubbio che quanto finora fatto sia insufficiente. Il
suggerimento è stato accolto prontamente dalla Spagna che ha varato nuovi
incentivi per favorire le immatricolazioni di auto per frenare il crollo delle
vendite (e della produzione) che va avanti da mesi. Nonostante i dati
macroeconomici segnalino un accentuarsi della recessione, le quotazioni del
petrolio da parecchi giorni sono in risalita e ieri è stata sfondata la soglia
dei 60 dollari al barile. Certo il dollaro sta perdendo quota (attorno a 1,37
sull'euro) però l'ascesa del prezzo el greggio è insolita. Le interpretazioni
sono almeno un paio. La prima è legata alla speculazione: i mercati in attesa
della ripresa stanno cercando di spingere verso l'alto le quotazioni. La
seconda è più semplice: c'è chi approfittando dei bassi prezzi sta facendo
incetta di greggio. L'aumento della scorte negli Usa è una conferma, mentre una ulteriore
conferma arriva da Pechino: in Cina in aprile la domanda di petrolio è tornata a crescere e le
importazioni hanno fatto un salto del 13,6% annuo a 16,17 milioni di tonnellate
metriche di greggio, equivalenti a 3,95 milioni di barili/giorno.
Rispetto allo scorso mese di marzo l'import di greggio è salito del 3,7%,
mentre l'importazione totale di prodotti petroliferi è salito in aprile del
21,1% mensile e del 2,6% annuo. A proposito della Cina,
dai dati della bilancia commerciale Usa di marzo
emerge che rispetto a un deficit complessivo di 27,58 miliardi di dollari, il
disavanzo con Pechino è salito a 15,62 miliardi. Da notare che le esportazioni
sono scese nel mese del 2,4%, contro una flessione dell'1% delle importazioni.
In marzo gli Stati Uniti hanno importato petrolio per 11,98 miliardi di dollari
al prezzo unitario di 41,36 dollari il barile. In febbraio questa voce era
stata pari a 10 miliardi e il prezzo unitario era stato di 39,22 dollari il
barile. È la prima volta in otto mesi che la bolletta delle importazioni di
petrolio fa registrare un rialzo. L'anno scorso la bolletta aveva toccato il
suo massimo a luglio, mese nel quale il greggio toccò il massimo storico di 147
dollari il barile. La crisi, intanto, si fa particolarmente pesante in Islanda
(l'ultima previsione del governo indica una caduta del Pil del 10,6% per il
2009) mentre in Gran Bretagna la disoccupazione seguita a crescere e sono stati
244 mila i lavoratori che hanno perso il posto negli ultimi 3 mesi. Il tasso di
disoccupazione è così salito al 7,1%, il livello più alto dal 1981. Nel mondo
dell'auto piange anche la Nissan: lo scorso anno ha perso 1,62 miliardi di euro
e chiuderà in rosso anche il 2009. Nell'elettronica giapponese brutte notizie
per la Hitachi: lo scorso anno la conglomerata ha perso 6,1 miliardi. Il
fatturato ha segnato un calo del 10,9% e anche Hitachi chiuderà in rosso i
conti del 2009.
( da "Milano Finanza (MF)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Primo
Piano data: 13/05/2009 - pag: 4 autore: di Marcello Bussi il prezzo del greggio
ai massimi dal novembre scorso. euro ai massimi dell'anno a 1,37 $ La Cina spinge il petrolio sopra 60 $ Gli investimenti fissi
nelle aree urbane del colosso asiatico volano del 30,5%, segno che la crescita
economica è pronta ad accelerare. E intanto Pechino fa incetta di materie prime
Il prezzo del petrolio ieri è tornato sopra 60 dollari al barile per la prima
volta dal novembre scorso. A innescare il rialzo è stata la Cina,
dove gli investimenti fissi nelle zone urbane hanno registrato un balzo del
30,5% su base annua nei primi quattro mesi del
( da "Milano Finanza (MF)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MF sezione: Commenti
& Analisi data: 13/05/2009 - pag: 9 autore: di Roberto Ruozi Ecco cosa
permette all'economia serba di resistere meglio alla recessione Da circa due
anni si parla della crisi della finanza con quasi esclusivo riferimento alle economie
altamente sviluppate e finanziarizzate. Poco si sa di altri paesi, i cui
sistemi finanziari non possono peraltro essere stati completamente estranei a
quanto è accaduto intorno ad essi, come dimostra molto bene l'esempio della
Serbia. È quest'ultima un Paese di circa 88 mila chilometri quadrati di
superficie, con una popolazione di circa 7,5 milioni di abitanti e un pil per
abitante che non arriva a 10 mila euro. La Serbia ha vissuto tempi duri specie
dopo la dissoluzione della Jugoslavia e ancora oggi ha molti problemi che crede
tuttavia di risolvere a scadenza non lontana, ciò che dovrebbe consentirle di
entrare prima del 2014 nell'Unione Europea. La sua economia reale non è
fortissima ed è assistita da un sistema bancario composto da 34 istituti di cui
una ventina a capitale (totalitario o maggioritario) straniero. L'attivo delle
banche straniere (fra le quali occupano posizioni rilevanti Intesa Sanpaolo e
Unicredit) è pari al 75% del totale del sistema bancario serbo, circa 20
miliardi di euro. Tale sistema cosa quasi paradossale in un
panorama mondiale disastrato viene considerato uno dei settori più forti
dell'economia nazionale nonostante conti un numero di operatori superiore a
quello auspicabile. Si presume che qualche banca uscirà prima o poi dal mercato anche per non
essere riuscita a superare la crisi in corso, che riguarda peraltro più
l'economia reale che il mondo finanziario.Quest'ultimo è relativamente giovane
ed è sempre stato molto tradizionale anche perché la banca centrale, soprattutto
in attuazione di una drastica politica antinflazionistica, ha imposto alle
banche di mantenere una robusta riserva obbligatoria non remunerata a fronte
delle passività aziendali e anche rigidi coefficienti patrimoniali a fronte
della concessione di credito all'economia. Questi provvedimenti ora pesano
sulle banche, e sono fra le cause della loro scarsa redditività, che peraltro
si associa a un rischio dell'attivo relativamente basso. Da questo punto di
vista la situazione sta peraltro peggiorando. La crisi dell'economia reale sta
infatti innalzando le sofferenze, le quali tuttavia rimangono al di sotto del
5% dei crediti in essere e sono quindi giudicate governabili anche alla luce
dell'alta patrimonializzazione degli istituti, che li rende largamente
rispettosi dei parametri di Basilea 2. I provvedimenti della Banca centrale
sono anche responsabili almeno in buona parte degli alti tassi di interesse
praticati sui crediti (che pare siano mediamente del 18%, a fronte di un tasso
d'inflazione superiore al 10%), tassi sui quali sono in corso riflessioni
soprattutto perché la cura della crisi economica in atto esige livelli dei
tassi diversi. Il credito si sta peraltro rarefacendo anche perché le banche
sono diventate ancor meno liquide, soprattutto a causa delle restrizioni
attuate dalle capogruppo delle banche straniere alle prese con i problemi che
ben conosciamo. Dato che i finanziamenti di tali istituzioni, insieme con
quelli delle organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale, sono la
fonte principale di approvvigionamento delle banche straniere operanti in
Serbia, la capacità di credito di queste ultime si sta riducendo. Ciò al tempo
stesso non aiuta l'economia a riprendersi e rende difficile il calo dei tassi.
Di fronte a tale riduzione l'economia rischia di soffrire ancora di più di
quanto già non faccia, ma anche qui come del resto è
accaduto da noi sembra che questo peggioramento non sia drammatico,
trovandosi a convivere con la riduzione della domanda di credito da parte di un
sistema economico che,
investendo e producendo meno, presenta fabbisogni finanziari ridotti.La crisi
finanziaria dei paesi ricchi si sta dunque ripercuotendo sulla Serbia nei modi
seguono:a) frena lo sviluppo dell'economia reale e peggiora la capacità di
credito e la capacità di rimborso delle imprese, aumentando le sofferenze
bancarie;b) riduce la liquidità del sistema bancario provocando un credit
crunch simile a quello di molte nostre economie.Nel complesso, tuttavia, la
situazione sembra sotto controllo e non si intravedono pericoli, né
particolarmente gravi né imminenti. La crisi di qualche banca, specialmente se
di piccole dimensioni, è scontata, ma non potrà essere
attribuita alla globalizzazione, bensì alle classiche problematiche connesse
alla concorrenza e all'efficienza dei partecipanti al mercato, il quale ultimo,
nella fattispecie che si sta considerando, è anche abbastanza concentrato. Le
prime cinque banche ne controllano infatti più del 50%, ciò che, anche alla
luce della modesta dimensione complessiva del sistema bancario serbo,
lascia poche speranze agli operatori più piccoli, in realtà già marginali.In
generale, il fatto che la Serbia sia relativamente poco agganciata al processo
di globalizzazione dell'economia reale (le esportazioni rappresentano solo il
20% del pil) e che l'internazionalizzazione del suo sistema bancario sia di
fatto a senso unico, ha in qualche misura limitato i danni di un fenomeno che,
per le economie che si trovano in situazione opposta, ha conseguenze molto più
gravi.
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Sud sezione: COSTUME
E SOCIETA data: 2009-05-13 - pag: 27 autore: Tempo libero In scena a San Vito
Lo Capo il festival degli aquiloni Alla prima edizione in Sicilia presenti
delegazioni di 24 Paesi S ono sempre di più gli appassionati di aquiloni e ora
anche al Sud c'è anche un festival. Lo hanno organizzato, sulla scia della
manifestazione che da 29 anni si tiene a Cervia in Emilia, a San Vito Lo Capo,
in provincia di Trapani. Il centro siciliano dal 23 al 31 maggio ospita la
prima edizione del "Festival Internazionale degli Aquiloni- Emozioni a naso
in su!". Sulle spiagge sanvitesi si daranno appuntamento 50 aquilonisti
provenienti da 24 nazioni (Australia, Austria, Canada, Cina, Francia, Germania, Ghana, Giappone, India, Indonesia,
Inghilterra, Israele, Cile, Messico, Brasile, Italia, Lussemburgo, Nuova
Zelanda, Olanda, Pakistan, Spagna, Svezia, Svizzera, Usa). Questi maestri si esibiranno con centinaia di aquiloni
colorati e con forme, materiali e dimensioni diversi. Ospiti d'onore
saranno Multiple Kite World Champion, Hans Silvester (celebre fotografo di
aquiloni) e Ray Bethell, ultrasettantenne canadese vincitore di numerosi
concorsi internazionali. Diverse le specialità nelle quali saranno chiamati a
esibirsi: dal volo libero ai combattimenti dei Rokkau giapponesi, fino alle
esibizioni acrobatiche. Il via della manifestazione è previsto per sabato 23
con la "Cerimonia delle Bandiere" che darà il benvenuto ai
partecipanti, poi ogni giorno si avvicenderanno manifestazioni a fare da
contorno a questi protagonisti dell'aria che potranno essere ammirati dalle 10
alle 24. Ogni giornata sarà chiusa da un concerto (si esibiranno fra gli altri
Onde Sonore, Zona Sismica e Jim Porto) e a integrare la manifestazione ci sarà
anche il tour dei "Girovaghi del vento": esperti aquilonisti che
lanceranno le loro creazioni nei luoghi più suggestivi della provincia. Spazio
anche ai prodotti tipici e artigianali con "La Fiera del Vento". Per
i più appassionati e peri più piccoli, infine, ci sarà anche la possibilità di
apprendere l'arte della costruzione degli aquiloni attraverso laboratori e
botteghe artigiane. L'evento nasce da un accordo di collaborazione tra la
"Tra&Pani E&Venti" e il Comune di San Vito lo Capo con il
supporto dell'Aots (Associazione di operatori turistici di San Vito Lo Capo), la
consulenza di "Artevento" di Claudio Capelli e dell'associazione
culturale "Sensi Creativi". La manifestazione vanta anche la
collaborazione di istituzioni ed aziende del territorio. Salvo Butera ©
RIPRODUZIONE RISERVATA Giocare con gli aquiloni. Un'immagine di una precedente
edizione del festival tenutasi a Cervia
( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
CAMPIONATO DI
GIORNALISMO pag. 10 Difendiamo i diritti di ogni uomo RAZZISMO NUMEROSI tifosi
hanno insultato con cori razzisti il calciatore Balotelli. Questo episodio ha
mostrato come il razzismo sia attuale in un mondo
globalizzato dove lo scambio tra culture non avviene sempre in modo positivo.
Il razzismo è uno sciocco pregiudizio in base al quale una persona ritiene che
nel mondo esistano diverse razze umane e che la propria sia superiore alle
altre. Il Genographic Project ha dimostrato che tutti discendiamo da un Adamo e
da un'Eva primordiali provenienti dall'Africa. Ma perché la nostra pelle
ha colori diversi? Perché i nostri avi si sono trasferiti in varie parti del
mondo, in condizioni climatico-ambientali che ne hanno modificato alcune
caratteristiche. Come avverte T. B. Jelloun nel libro Il razzismo spiegato a
mia figlia', il razzismo nasce dalla paura del diverso. Tutti noi possiamo
essere oggetto di tale pregiudizio, come durante l'emigrazione degli italiani
in America agli inizi del 900. Il fattore più importante, però, è che tutti
abbiamo in comune gli stessi desideri di felicità, libertà, giustizia e amore.
Un esempio è nel libro Stranieri come noi' di Zucconi, dove un ragazzo
marocchino emigrato a Parigi ha molte difficoltà ad integrarsi, ma l'incontro
con uno sguardo amorevole gli impedirà di darsi alla malavita. Un mondo senza
razzismo è possibile, a patto che le Nazioni Unite operino contro ogni forma di
intolleranza e con una concreta politica di aiuto ai paesi poveri. Ognuno deve
assumersi con coraggio la propria responsabilità nella difesa dei diritti
inviolabili di ogni uomo, come ha fatto Atticus Finch nel libro di Lee, Il buio
oltre la siepe', pronto a difendere un nero in un tribunale dell'Alabama degli
anni '30. IIIB
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-05-13 - pag: 14 autore: Note: * Corso a numero chiuso
Università. Il più grande laboratorio specializzato in Italia Ca' Foscari
poliglotta: 40 le lingue insegnate In aula cantonese, yiddish, urdu e sanscrito
VENEZIA A CURA DI Francesco Cavallaro C'era una volta l'inglese. Ora le lingue
del futuro sono cinese, giapponese, russo e arabo. La Facoltà di Lingue e
letterature straniere dell'università Ca' Foscari di Venezia, con i suoi 141
anni di storia, è il più grande "laboratorio" linguistico d'Italia.
Qui vengono insegnati 40 diversi idiomi; fra quelli meno comuni il cantonese,
il mancese, il tibetano, l'urdu e l'yiddish, una lingua germanica di origine
ebraica. Cinque i corsi di laurea di primo livello, sei quelli cosiddetti
"magistrali" (si veda tabella in pagina), distribuiti fra le sedi del
centro storico e di Treviso. In alcuni casi è previsto il numero chiuso. E dopo
la laurea? Alcuni girano il mondo, magari lavorando all'interno di qualche
multinazionale; altri trovano un'occupazione a pochi chilometri da casa. «Ormai
da anni, secondo una tendenza più che consolidata iniziata con la
delocalizzazione, sono molte le aziende venete che hanno aperto sedi
commerciali o produttive all'estero, nelle più svariate parti del pianeta –
commenta Alide Cagidemetrio, preside della Facoltà di Lingue e letterature
straniere –Qualche imprenditore si è spinto addirittura in Tibet.Di conseguenza
c'è una crescente necessità di laureati in lingue, è lo stesso mercato che ce
lo chiede. Non si tratta solo di saper parlare correttamente il portoghese
piuttosto che il turco; è in gioco una più complessa capacità di interazione
linguistica e culturale. I neolaureati sono chiamati a essere dei
professionisti di alto livello e al tempo stesso devono essere abili
nell'assimilare la cultura straniera: questa è la vera globalizzazione». Lo
studente che si iscrive a Lingue a Ca' Foscari ha aspettative molto elevate.
Una laurea e, dopo, un lavoro sicuro. «Molti giovani entrano e hanno già una
mentalità cosmopolita – prosegue Cagidemetrio, che a Ca' Foscari insegna Storia
della cultura Nordamericana –,sono interessati al mondo intero, desiderano
diventare imprenditori di loro stessi. E alla fine, una volta terminato il
percorso di studio, sono in grado di costruire una propria specifica
professionalità. Oggi più che mai conoscere le lingue è il passaporto per fare
carriera». E l'inglese? «Ormai – prosegue – è dato per scontato che tutti lo
conoscano. La nuova frontiera è la Cina. E se dovessi scommettere sulla
professione del futuro pronosticherei il comunicatore aziendale. A questo
proposito abbiamo avviato un nuovo corso, quello di Relazioni internazionali
comparate, che forma lo studentea interagire con i nuovi media. E la Fondazione
di Venezia ha finanziato quattro borse di studio per gli studenti che si sono dimostrati
meritevoli; si tratta di una misura che dovrebbe essere adottata con più
frequenza in Italia. Nel nostro Paese – prosegue il preside –non c'è la cultura
del sostegno alle istituzioni; anzi, nel caso delle Università il decreto
Tremonti ha tagliato fino all'osso i fondi. Quando i vecchi docenti andranno in
pensione non è sicuro un adeguato ricambio generazionale. Questo è il
paradosso: gestiamo un ateneo di eccellenza, ma siamo a rischio chiusura».
www.unive.it © RIPRODUZIONE RISERVATA Alide Cagidemetrio PRESIDE FACOLTà DI
LINGUE Paradosso. L'ateneo dimostra la propria eccellenza, ma il taglio dei
fondi all'istruzione ne mettea rischio il proseguimento
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Nord-Ovest sezione:
ECONOMIA e IMPRESE Liguria data: 2009-05-13 - pag: 20 autore: Distretti. I
produttori soffrono la concorrenza cinese sui tavoli da biliardo Ardesia,
crollo dell'export Il Fisco sta valutando un adeguamento degli studi di settore
GENOVA Jada C. Ferrero Un intero comparto in bilico, su un tavolo da biliardo.
Un piano inclinato, purtroppo. La crisi infierisce sul distretto industriale
dell'ardesia, una cinquantina di imprese nell'entroterra di Chiavari (Genova),
storicamente specializzate nell'estrazione e lavorazione della pietra nera. è
il più antico distretto industriale ligure (1993). Per anni, fino al 2000,
grazie alle lastre per biliardi hanno sviluppato un buon business, da
collaterale diventato primario. Ora hanno appena ottenuto dall'Agenzia delle
entrate una promessa di cautela, in vista della dichiarazione dei redditi: non
saranno attivati accertamenti esclusivamente basati sugli studi di settore.
Troppo spesso, nel loro caso, il software Gerico si mette a protestare. E
l'Osservatorio regionale per l'adeguamento degli studi di settore ha ammesso
che ricorrono, per crisi, condizioni di marginalità economica. Il
"periscopio" tributario, presieduto dallo stesso direttore
dell'Agenzia ligure, Franco Latti, è uno strumento riformato a livello
nazionale nel gennaio 2008 proprio per intercettare anomalie particolari o casi
territoriali, e segnalarli a Roma. «Mai congrui – ammette la presidente del
distretto Franca Garbarino, titolare di due imprese ardesiache –e siamo
riusciti a farci riconoscere che ci sono ragioni oggettive per non essere più
parametrati ai tempi del boom». In parte una buona notizia, dunque. «Adesso –
spera Garbarino, fresca presidente della delegazione Tigullio di Confindustria
Genova, della quale coordina la sezione ardesiaci – guardiamo alle prospettive
del piano casa e confidiamo che la Regione approvi una norma paesaggistica di
tutela della tradizionale ardesia+». Il 70% di queste Pmi, per lo più
familiari, estrae la pietra dalle cave dei dintorni (qualche miniera anche
nell'Imperiese), il 30% la lavora. Negli anni 90 gli Usa,
grandi compratori di biliardi col cuore di pietra ligure sotto il panno verde,
sono stati ottimo sbocco della produzione, in tempi recenti riconvertita a
impieghi in edilizia, arredo e design. Poi, benché i professionisti Usa della stecca siano convinti che nessun altro tavolo ha
la stessa balistica di una lastra della Val Fontanabuona, hanno debuttato sul
mercato le concorrenti di pietra brasiliana. Quindi ecco l'India e, dal 2001,
la Cina, che si è imposta con la pietra e col biliardo
chiavi in mano. Due competitor che sono arrivati nel
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
PERUGIA / TRASIMENO
pag. 8 PERUGIA «PERUGIA ha il dovere di difendere la... PERUGIA «PERUGIA ha il
dovere di difendere la qualità e la sicurezza del lavoro, l'imprenditoria del
territorio, i grandi nomi dell'industria e del commercio, le micro-imprese a
conduzione familiare, e le pmi, quelle che amo definire multinazionali
tascabili, che puntando su un prodotto di nicchia e su un know-how altamente
specializzato, sono riuscite a farsi strada, con successo,
nel mercato globalizzato». Ha esordito così Wladimiro Boccali, candidato
sindaco di Perugia intervenendo a un incontro con i dipendenti dei Magazzini
Fioroni che si sono dati appuntamento al circolo Arci di Balanzano. «Mantenere
lo status quo oggi però non è più sufficiente ha aggiunto . La
congiuntura economica negativa ci impone di investire in maniera seria sullo
sviluppo economico, sostenendo lavoratori e imprese in difficoltà, promuovendo
progetti ad alto tasso tecnologico e con una buona spendibilità sul mercato».
Con questo incontro Boccali ha voluto rassicurare tutta la categoria degli
operai e degli impiegati del perugino, garantendo loro l'intenzione di mettere
in atto ogni strategia politica volta a garantire posti di lavoro e redditi
adeguati. L'amministrazione dovrebbe intervenire con sussidi e sostegni in
grado di proteggere i redditi di coloro che perdono il lavoro.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-05-13 - pag: 7 autore: La risalita delle commodities.
Si ricrea il legame tra il rialzo dei mercati finanziari e
quello del greggio è ripartito il rally del petrolio La Cina spinge il Wti sopra i 60 dollari,
ai massimi da novembre Riccardo Sorrentino Prima o poi la crisi finirà. Ma
come? è una domanda che occorre porsi, il giorno in cui il petrolio sale oltre
i 60 dollari, ai massimi da sei mesi. Quali scenari si aprono se, in quello che
sembra il momento di una timidissima svolta, alcuni mercati si
infiammano di nuovo? La cronaca della seduta di ieri racconta di un contratto
giugno che al New York Mercantile Exchange si è portato a 60,08 dol-lari, il
massimo dall'11 novembre, prima di scivolare intorno a quota 59 sulla scia del
calo delle borse. Il rialzo da inizio dell'anno, scattato anche a causa dei
tagli dell'offerta dell'Opec, è ora del 34 per cento. La giornata di ieri è
però sembrata un flash-back. Un ritorno a qualche mese fa, quando i mercati
delle materie prime salivano rapidamente per motivi non chiarissimi: la domanda
dei Paesi emergenti, dicevano alcuni; la pressione della liquidità in cerca
delle ultime occasioni di guadagno, secondo altri. Ieri le due ipotesi sono
state riproposte insieme. Perché il rally è partito dalla pubblicazione dei
dati sull'import cinese di petrolio di aprile: il mese scorso gli acquisti sono
saliti del 14% con consegne che hanno raggiunto i 16,17 milioni di tonnellate,
3,9 milioni di barili al giorno. C'è quindi un fatto:la maggiore domanda del
secondo consumatore mondiale di energia (che però vede le esportazioni in
continuo calo). E c'è un'aspettativa: la scommessa su un rialzo generato dalle
prospettive della ripresa economica.Un'attesa,questa,rinforzata dai dati sul
deficit commerciale americano, che a marzo è tornato a crescere dopo otto mesi
di contrazione anche a causa delle maggiori importazioni, in valore e in
volume, di greggio. Il problema ora è lo stesso di qualche mese fa: c'è, ed è
individuabile, un nesso tra questi prezzi e la domanda di greggio? La risposta
è quasi impossibile, dal momento che gli economisti discutono ancora
sull'interpretazione del boom del petrolio, salito a 147 dollari a luglio 2008
e poi calato bruscamente, proprio come accade nelle bolle, con il peggioramento
della crisi. A dicembre era a 32 dollari. Anche il recente recupero del greggio
è avvenuto in circostanze che possono far pensare a un fenomeno tutto interno
ai mercati finanziari. Si è creata una forte e inconsueta correlazione tra
borse e petrolio, che sono salite insieme (si veda il grafico). Un gioco che si
è ripetuto anche ieri, coinvolgendo come sempre, ma allo specchio, anche il
dollaro, sceso fino a quota 1,3706 per un euro, ai minimi dal 23 marzo. L'elevatissimo
livello delle scorte - ai massimi da 19 anni negli Usa,
a causa di una domanda ancora debole- avrebbe però consigliato un andamento
meno brillante per Wti e Brent. Al punto che nei giorni scorsi diversi analisti
hanno immaginato che, entro l'estate, azioni e greggio dovrebbero prendere
direzioni diverse. Se questo non dovesse avvenire, allora nascerebbe un dubbio
forte, che aleggia da tempo: che direzione sta prendendo l'enorme liquidità
immessa in circolazione da Governi e Banche centrali? Tra investimenti reali
ridottissimi - in molti paesi erano insufficienti, come diceva Ben Bernanke nel
2005, anche in tempi felici- non c'è il rischio che essa gonfi i prezzi,
iniziando dalle quotazioni finanziarie? I (pochi) economisti liberisti di
scuola austriaca, ipersensibili al tema, già parlano della mini-bolla di Obama,
e questo, dopo i crolli dei mesi scorsi, appare un po' azzardato. Il pericolo
però c'è, soprattutto per le materie prime, e non può essere ignorato. I
mercati delle commodities - spiegava una ricerca della defunta Lehman un anno
fasono piccoli e illiquidi e hanno "fondamentali" che cambiano
lentamente, a differenza delle borse animate da aziende dinamiche. Basta un po'
di liquidità in più, allora, per scatenare forti rialzi, tali da frenare anche
riprese più robuste. è uno scenario preoccupante.
riccardo.sorrentino@ilsole24ore.com MINIBOLLA DI OBAMA? Per alcuni economisti
il rimbalzo delle quotazioni è l'effetto della gigantesca iniezione di
liquidità guidata da Fed e Tesoro Usa
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-05-13 - pag: 27 autore: Industria meccanica. In
Europa i lavoratori meno retribuiti sono i serbi (2,83 euro) e i romeni (3,04)
In Italia e Usa la stessa paga Nei due paesi gli
stipendi orari netti degli operai valgono 13 euro Cristina Casadei è ormai un
mito da sfatare che il problema sia solo il costo del lavoro. Sulla decisione
delle multinazionali metalmeccaniche di chiudere uno stabilimento piuttosto che
un altro, di investire o disinvestire, pesa un gomitolo di motivazioni. C'entra
la posizione geografica, la logistica, la flessibilità, la sindacalizzazione
dei lavoratori, il costo dell'energia. Sia che riguardi le auto che gli
elettrodomestici, il futuro del lavoro dei metalmeccanici in Italia dipende da
una serie di variabili in cui, come dicono chiaramente i dati internazionali
che ha ci fornito la Imf metal, ossia la International metalworkers federation,
il costo del lavoro ha un peso sempre meno determinante. Alla vigilia del
rinnovo del contratto della categoria, in Italia si è aperta un'importante
riflessione che, nonostante la crisi e la necessità di rimanere unite, vede le
organizzazioni sindacali divise e decise ad andare verso la presentazione di
una piattaforma separata. Negli anni Ottanta, quando multinazionali come
Electrolux o Whirpool decisero di venire a produrre in Italia, il nostro paese
era una zona low cost, grazie alla combinazione tra il basso costo del lavoro e
le agevolazioni delle aree depresse in cui rientravano le regioni del Sud, ma anche
alcune del nord come il Friuli Venezia Giulia. «Quel tempo è ormai
definitivamente alle spalle – racconta Gianluca Ficco della Uilm – e il costo
del lavoro, per esempio, è allineato alla media europea». La globalizzazione ha
ribaltato la catena del valore e così i temi che in passato si trovavano sempre
in fondo e di cui si è sempre discusso poco, oggi sono diventati decisivi per
mantenere la produzione in un sito piuttosto che in un altro. La catena del
valore si è spostata sempre più verso la logistica e il commercio e questo
spiega anche perché gli stabilimenti per poter essere produttivi devono avere
numeri molto elevati. Se prendiamo un grande elettrodomestico, secondo un
calcolo fatto dalla Fim-Cisl, il costo diretto della produzione ossia il costo
del lavoro degli operai rappresenta il 12,4%, quello indiretto ossia il costo
del lavoro degli impiegati il 9%, quello delle materie prime e dei componenti
il 68%, la manutenzione degli impianti l' 1% e così via. Si spiega così che
nelle decisioni di produrre in Polonia ci sono ragioni che vanno ben al di là
della voce costo del lavoro. Scorrendo la tabella che confronta la paga oraria
netta dei metalmeccanici di tutto il mondo, l'Italia con 13,87 euro può dirsi
decisamente vantaggiosa rispetto alla Germania dove è di 21,90 euro, ossia il
valore più alto in assoluto, o il Canada dove è di 16,69 euro. Un po' più
svantaggiosa del Regno Unito dove è 12,81 euro, della Francia doveè 10,45 euro
e degli Stati Uniti dove è 13,46 euro. Certo lontana dai nuovi paesi low cost
dove le multinazionali, comprese quelle con l'headquarter in Italia, stanno
facendo importanti investimenti. In Italia la retribuzione dei metalmeccanici è
quattro volte e mezzo quello rumeno ( 3,04), ben tre volte che in Polonia dove
è 4,73 euro e qualcosa meno che in Cina dove è 5,86 euro. è quattro volte
che in Brasile dove è 3,62 euro, sei volte che in Serbia dove è 2,83 euro.
Sensibili le differenze nel potere d'acquisto. Infatti se in Brasile per un
chilo di farina un metalmeccanico deve lavorare ben 12 minuti e in Cina 11 e mezzo, in Canada 3 e mezzo, in
Germania appena un minuto e mezzo, in Gran Bretagna e Italia
( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009 COMUNICARE ALLESTERO IN MODO PIÙ CONVENIENTE: SWISSCOM
RIDUCE CONSIDEREVOLMENTE LE TARIFFE DI ROAMING Berna, 13 maggio 2009 - Al 1°
luglio 2009 Swisscom riduce nuovamente le proprie tariffe per lutilizzo
del cellulare allestero e con la nuova World Option Flex offre unopzione
valida a livello mondiale su tutte le reti comprendente telefonia, Sms e
traffico di dati. Solo per la Svizzera, la fatturazione del canone di base
viene effettuata in base alleffettivo utilizzo. Ai clienti che nellarco
di un mese non utilizzano lopzione non sarà addebitato nessun costo.
Oltre allintroduzione della nuova opzione, Swisscom migliora
ulteriormente le informazioni sulle tariffe per i clienti allestero e
riduce la tariffa standard per la trasmissione di dati allestero. Già
nellautunno 2007 Swisscom ha significativamente ridotto le tariffe
standard per la telefonia nel resto dEuropa, proponendo quindi prezzi
inferiori del 50 percento rispetto a quelli dei due grandi concorrenti. Con la
nuova World Option
Flex, Swisscom offre da oggi ai propri clienti unulteriore opzione
di risparmio grazie alla quale rispetto alle tariffe standard è possibile
risparmiare in tutto il mondo fino al 29 percento sulla telefonia, fino al 50
percento sugli Sms e fino
all80 percento sul traffico di dati. Così nel resto
dellEuropa con questopzione i clienti pagano solo 60 centesimi
anziché 85 centesimi per minuto di conversazione. Inoltre il costo per ciascun
Sms è di soli 20 anziché 40 centesimi e di 2 anziché 10 Chf per megabyte di trasmissione
di dati. Per la prima volta in Svizzera lofferta contiene un
equo canone dellopzione pari a Chf 9 al mese, fatturato solo se il
cliente utilizza il suo cellulare allestero. In caso contrario il canone
non viene conteggiato.
Poiché lopzione è valida in 208 Paesi del mondo su tutte e 528 le reti
partner di Swisscom, i clienti non devono preoccuparsi di scegliere la rete più
conveniente da utilizzare allestero, in quanto usufruiscono
automaticamente delle tariffe più vantaggiose. A partire dal 1° luglio 2009 la nuova opzione
potrà essere richiesta gratuitamente tramite Sms al 444 con il testo Start
Worldflex o tramite la hotline al numero 0800 55 64 64. Lopzione
può essere disdetta
mensilmente. Migliore trasparenza delle tariffe Già oggi, in caso di viaggio in
altri Paesi europei, quando varcano la frontiera molti clienti ricevono
automaticamente informazioni via Sms sulle tariffe di roaming valide. Nei
prossimi mesi Swisscom migliorerà progressivamente queste informazioni per
aumentare la trasparenza delle tariffe allestero. Con una serie
di misure adeguate Swisscom intende così proteggere i propri clienti da elevate
fatture Natel dovute allutilizzo allestero. La tariffa standard per
il traffico di dati allestero diminuisce Parallelamente allintroduzione
della nuova World Option Flex, dal 1° luglio 2009 Swisscom riduce del 30
percento circa la tariffa standard per la trasmissione di dati allestero,
passando da Chf
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-05-13 - pag: 42 autore: Riassetti fra Usa e Cina BofA cede quota in Ccb per 7,3 miliardi di dollari Bank of
America ( nella foto una filiale dell'istituto) ha venduto circa un terzo della
sua quota del 16,7% in China Construction Bank per 7,3 miliardi di dollari. Lo
riporta il Wall Street Journal, secondo cui l'istituto statunitense ha ceduto
la quota a un gruppo di investitori comprendente il fondo sovrano di Singapore
Temasek, il fondo d'investimenti cinese Hopue l'assicurazione statale cinese
China Life Insurance. AFP
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-05-13 - pag: 11 autore: NAZIONI UNITE Diritti umani:
gli Usa tornano nel consiglio Gli Stati Uniti di
Barack Obama tornano nel consiglio per i diritti umani dell'Onu. Ieri
l'assemblea generale ha eletto Washington, con Belgio e Norvegia, ai tre posti
vacanti nell'organismo e riservati ai «paesi europei e occidentali ». Dopo anni
di boicottaggio da parte dell'amministrazione Bush per le critiche del
consiglio a Israele e per la presenza di Stati poco rispettosi dei diritti
umani, gli Usa si sono candidati e hanno ottenuto 167
voti. «Ci siamo candidati perché questa amministrazione e il popolo americano
sono profondamente impegnati sul fronte dei diritti umani», ha commentato
l'ambasciatrice americana all'Onu Susan Rice. «Noi stessi non siamo stati
perfetti - ha aggiunto riferendosi alle violazioni commesse
dall'amministrazione Bush - ma vogliamo andare avanti sulla base dei forti
principi e delle convinzioni degli americani sul rispetto dei diritti umani e
il sostegno della democrazia». Sono stati in tutto 18 i nuovi membri eletti a
maggioranza dall'assemblea Generale. Tra questi, Cuba, Cina, Arabia Saudita, Giordania e Kyrgyzstan. Per la presenza di
paesi non sempre con le carte in regola nel rispetto dei diritti, la stampa
conservatrice americana ha però criticato la decisione del governo Obama di
tornare nell'organismo. Polemiche sono state sollevate anche per il fatto che
soltanto 20 paesi fossero in lizza per 18 seggi da assegnare in totale.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Il Sole-24 Ore
sezione: MATERIE PRIME data: 2009-05-13 - pag: 48 autore: Agricoltura. Le
quotazioni a Chicago toccano i massimi dall'inizio di gennaio Stock Usa di mais in calo Destinati a salire i consumi per i
biocarburanti Roberto Capezzuoli Non fornisce segnali univoci, la prima
previsione ufficiale elaborata dal Dipartimento statunitense dell'Agricoltura
(Usda) sulla campagna agricola 2009-10. Anche la reazione dei mercati, a caldo,
è apparsa molto cauta. Ma al Chicago Board of Trade (Cbot), la più grande borsa
dei cereali e dei semi oleosi, il contratto sul mais ha guadagnato terreno,
correggendo i recenti massimi degli ultimi quattro mesi e chiudendo ieri a
ridosso di 420 cents per bushel. Il rincaro del mais è una conferma delle
convinzioni espresse da Philippe Chalmin, il professore dell'Università Paris
Dauphine, che da anni segue con attenzione il mondo delle commodities: «Sui
mercati sembra spirare una ventata di ottimismo», afferma Chalmin, e i primi
settori a beneficiarne, aggiunge, saranno cereali e zucchero, sostenuti dalla
ripresa dei consumi ma anche dalla disponibilità insoddisfacente. Secondo le
analisi di Chalmin, il future sul mais al Cbot guadagnerà quest'anno il 12%
rispetto alla media del 2008,grazie all'impulso ai consumi di bioetanolo. In
effetti il rapporto mensile dell'Usda vede una caduta del 28% nelle scorte
americane di mais e pronostica un aumento dell'utilizzo di questo cereale per
la produzione di etanolo: la legge del 2007 garantisce per l'anno in corso un
quantitativo di 10,5 miliardi di galloni di biofuels da mescolare con i
carburanti tradizionali, contro i 9 miliardi del 2008. Con gli attuali prezzi
del petrolio, del mais e della soia, i margini per i produttori sono tutt'altro
che sicuri,ma la spinta dell'Amministrazione Obama verso le energie alternative
è già avvertibile nei prezzi: il bioetanolo scambiato sulla piattaforma Globex
del Cbot ieri ha toccato il massimo semestrale di 1,71 dollari per gallone,
recuperando l'11% in tre settimane. è quindi da considerare molto probabile il
dirottamento verso i biocarburanti di 4,1 miliardi di bushel di mais (da cui si
possono ricavare più di 11 miliardi di galloni etanolo) e di 2,2 miliardi di
libbre di olio di soia (da cui si dovrebbero ottenere quasi 300 milioni di
galloni di biodiesel). Nel settore della soia, le cifre dell'Usda parlano di
una produzione americana in crescita dell' 8%, a 3,195 miliardi di bushel, con
cui saranno probabilmente migliorate le scorte di fine campagna, che per la
fine del 2008- 09 sono invece destinate ad atterrare ai minimi quinquennali.
Quanto al frumento, il calo delle semine negli Stati Uniti ne farà calare del
20% la produzione cosiddetta invernale, ma l'impatto sui prezzi dovrebbe essere
limitato dal contemporaneo aumento previsto per gli stock mondiali di fine
stagione. La Cina in particolare si troverà nei magazzini fra un anno 59,6 milioni
di tonnellate di grano, il 22% in più rispetto al quantitativo attuale. Le quotazioni
del riso dovrebbero essere calmierate dal record produttivo mondiale atteso per
il 2009- 10 e quelle del cotone, infine, sembrano destinate a qualche movimento
positivo a causa di un previsto calo degli stock americani.
r.capezzuoli@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA LE PROSPETTIVE Secondo
Philippe Chalmin l'ottimismo sta tornando sulle maggiori borse merci e a
beneficiarne per prime saranno le derrate agricole
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009 Chiudi IMacerata L cinema muto è un classico, omaggiarlo significa
omaggiare un'intera forma culturale». Federica Curzi, presidente provinciale
dell'arci di Macerata tiene particolarmente a Mutomaggio, omaggio
al cine muto, che quest'anno avrà in cartellone due film, Ottobre di S.
Eizenstejin e Agonia sui ghiacci di D.W. Griffith, che verranno proiettati al
cine teatro Italia, ore 21.30, rispettivamente il 18 e il 25 maggio. «E'
un'iniziativa importante - prosegue la Curzi- perché mescola arti diverse, non
a caso verrà eseguita musica dal vivo in entrambe le proiezioni».
L'accompagnamento di Ottobre sarà dato dal clarinetto di Michele Scipioni e dal
pianoforte di Luca Verdicchio, mentre quello di Agonia sui ghiacci
dall'ensemble du cinèma, quartetto che, oltre a includere gli stessi Scipioni e
Verdicchio, è composto anche dal violinista Luca Mengoni e dal contrabbassista
Eolo Taffi. Una rassegna giunta ormai alla sua ottava edizione, che gode di
ottimo successo, infatti non ha mai avuto meno di trecento spettatori, anche se
quest'anno in formato ridotto, con due date invece delle solite tre, scelta che
Andrea Ferroni, creatore di Mutomaggio, definisce dettata dalla «volontà di
creare una contrapposizione Urss-Usa, patrie d'origine
dei due film, belli, diversi, a tutti gli effetti agli antipodi». Si.Pal.
( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009 LEDUCAZIONE SENTIMENTALE ALLA VITA PUBBLICA DI FAUSTO BERTINOTTI:
UNAVVENTURA
INTELLETTUALE, UN FRAMMENTO DELLA NOSTRA STORIA, MA ANCHE UN AUTENTICO RACCONTO
DI FORMAZIONE DI UN GRANDE PROTAGONISTA DELLA POLITICA ITALIANA. Roma, 13
maggio 2009 Fausto Bertinotti ieri ha presentato il suo nuovo libro presso
la Feltrinelli Galleria
Alberto Sordi dove sono intervenuti: Guglielmo Epifani, Ezio Mauro e Alfredo
Reichlin. Il Libro - 14 aprile 2008: una sconfitta elettorale senza precedenti
spazza via la sinistra radicale dal Parlamento italiano. Fausto Bertinotti, uno
degli uomini che ha scritto la storia italiana degli ultimi decenni, sceglie a
sua volta di abbandonare lattività di direzione politica. In questa
narrazione riemergono i momenti salienti di un percorso che da sempre è guidato
dalla passione politica, non unautobiografia ma il racconto di una vera e
propria educazione sentimentale e intellettuale. Dopo linfanzia
a Milano, la guerra, i ricordi di vita familiare, le prime letture, un unico
filo rosso unisce la carriera del sindacalista tra gli anni Sessanta e Ottanta
a quella del leader
spregiudicato e innovativo dellultimo quindicennio, sempre in
bilico fra spinta ideale e concretezza sociale, radicalità e realismo. Ora è
giunto il momento di fermarsi a riflettere sul passato, ma soprattutto sulle
possibilità di un ennesimo
slancio in avanti: non è possibile rimanere muti dinanzi al virus della crisi,
non è possibile sottrarsi alle provocazioni delle nuove destre in Europa, della
globalizzazione senza freni. La strada dellutopia concreta non si
è conclusa: "Cè sempre la necessità, per chi vuole cambiare il mondo, dellattesa
dellevento, di ciò che cambia la scena senza essere stato prevedibile.
Unattesa che per essere autentica deve essere partecipata, attiva: anche
in politica cè il tempo della semina, ed è proprio per questo che, come scrive Kavafis, devi
augurarti che la strada sia lunga". Gli Autori - Fausto Bertinotti,
uomo politico, segretario del Partito della Rifondazione comunista dal 1993 al
2006, e presidente della Camera dei deputati dal 2006 al 2008, è nato a Milano nel 1940. Tra le sue
pubblicazioni ricordiamo: con Alfonso Gianni Le idee che non muoiono (Ponte
alle Grazie, 2000); con Sergio Valzania La città degli uomini (2007). Ritanna
Armeni ha condotto la trasmissione di La7 Otto e Mezzo insieme a Giuliano
Ferrara. Giornalista, ha lavorato al manifesto, allUnità,
a "Rinascita". Attualmente è opinionista sul quotidiano Il
riformista. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato La colpa delle donne (2006);
Prime donne (2008). Rina Gagliardi, giornalista, è stata direttore del manifesto e
condirettore di Liberazione. Nel 2006 è stata eletta al Senato nelle liste del
Partito della Rifondazione comunista. . <<BACK
( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009 UTET UNIVERSITÀ PRESENTA IL VOLUME DI GIANFRANCO LIZZA SCENARI
GEOPOLITICI (UTET UNIVERSITÀ 2009) Roma, 13 maggio 2009 - De Agostini
Scuola presenta Scenari geopolitici di Gianfranco Lizza mercoledì 13 maggio
alle ore 18 presso la Sala della Protomoteca, Campidoglio. Presentano il volume Umberto
Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione, Luigi Frati,
Magnifico Rettore Sapienza Università di Roma, Francesco Maria Greco, Direttore
Generale per la Promozione Culturale e Cooperazione del Ministero degli Affari
Esteri, Ferdinando Sanfelice di Monteforte, Ammiraglio Marina Militare
Italiana, Alberto Negri, Inviato speciale de Il Sole 24
Ore e Franco Salvatori, Presidente Società Geografica Italiana. Ha dato
la Sua disponibilità a intervenire il Sindaco Gianni Alemanno. Il libro - Tra le
grandi potenze politiche vecchie e nuove e tra i grandi poteri economici di
ieri e di oggi quali saranno i possibili scenari futuri? Tra la tutela dellambiente
sempre più contaminato e deteriorato e la forza del mercato spinto dallesigenza
di risorse energetiche a basso costo, quali saranno le forze che prevarranno?
In mezzo alle contraddizioni di una società travolta dal fondamentalismo
religioso e dal terrorismo, avrà ragione la forza pacifica di un lento
rinnovamento? Il Terzo
millennio è iniziato allinsegna di una parola dordine
lanciata da quella che è indiscutibilmente la maggiore potenza militare del
pianeta: imporre la democrazia a tutto il mondo. Con dovizia di esempi e un
linguaggio largamente accessibile il libro sviscera le multiformi sfaccettature del complesso
rapporto tra la realtà statuale e i due fenomeni chiave del mondo
contemporaneo: la deterritorializzazione e la globalizzazione. Muovendo alla
scoperta dellattuale disordine internazionale Scenari
geopolitici mette alla
prova vecchie e nuove teorie dellanalisi geopolitica, di
cui si spiegano gli assunti e le impostazioni, di cui si verifica
lapplicabilità in un serrato confronto con lattualità. Spaziando
dal continente americano a quello europeo, dalle insanguinate terre dAfrica e del
Medio Oriente fino alle coste asiatiche nel Pacifico, lautore, già noto
per questi studi, propone in questo libro un quadro complessivo della
geopolitica mondiale e dellattività degli Stati più influenti per
tracciare i contorni
di quelli che potranno rappresentare i possibili scenari geopolitici. Ne
scaturisce una traccia di discussione molto suggestiva per capire cosa sta
succedendo nel mondo e per armarsi degli strumenti interpretativi necessari per
non rimanere semplici spettatori passivi in un momento di cambiamenti epocali.
Gianfranco Lizza è professore ordinario di Geografia politica ed economica
presso la Facoltà di Scienze Politiche dellUniversità di Roma
«Sapienza». Per Utet Università ha già pubblicato: Territorio e potere (1996), Geografia
della nuova Europa (1999), Geopolitica. Itinerari del potere (2001) e Paneuropa
(2004). Scenari geopolitici Gianfranco Lizza Utet Università 2009 Pagg. 276 -
29,00 . . <<BACK
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
AGENDA E LETTERE
pag. 8 I gatti umanizzati' di Schilirò in mostra da Rinascita MASKS & Kats
& Anumals', si intitola così la personale delle opere di Salvatore
Schilirò, allestita alla libreria Rinascita e in residenza fino al 24 maggio.
Salvatore Schilirò, architetto romano, ha insegnato per anni disegno e storia dell'arte
nei licei della capitale ed attualmente vive e lavora a Roma. Dopo
un'esperienza grafica collettiva con i suoi studenti, in occasione
dell'esposizione American Graffiti', tenuta a Roma nel
( da "marketpress.info"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009 PARLAMENTO EUROPEO : PANORAMICA SULLA PLENARIA DI MAGGIO IL PRESIDENTE
HANS-GERT POTTERING CHIEDE AI CITTADINI DI ANDARE A VOTARE. Strasburgo, 13
maggio 2009 - L´ultima sessione plenaria di questa legislatura del Parlamento
Europeo ha messo al bando di quasi tutti i prodotti derivati dalle foche e
approvato alcune misure a favore degli animali da laboratorio. Non è passato il
compromesso sul pacchetto telecom, che vedrà un altro round di negoziati nel
prossimo periodo legislativo. Gettate le basi per un congedo di maternità e di
paternità minimo per tutti in Europa. Ultima sessione prima delle elezioni
europee di giugno: il presidente del Parlamento Europeo, Hans-gert Pottering
pronuncia il suo discorso di commiato chiedendo ai cittadini di andare a
votare. La crisi economica e le dovute risposte occupano buona parte della
sessione: il fondo europeo per la globalizzazione è
riformato per contrastare l´emergenza disoccupazione, e passa il regolamento
che impone regole severe per la supervisione del settore bancario. Diritti
umani: il Parlamento chiede a gran voce il rilascio della giornalista
irano-americana Roxana Saberi incarcerata in Iran e fa il punto sullo stato dei
diritti umani nel mondo. Protesta sull´annunciata decisione di permettere
il mix di vino bianco e rosso per ottenere il rosé. Infine, i saluti: molti
deputati hanno usato il tempo di parola a loro disposizione per fare il
bilancio dei 5 anni al Parlamento. Per qualcuno di loro addio, per altri un
arrivederci. La decisione spetta agli elettori, il 6-7 giugno! . . <<BACK
( da "Corriere del Veneto"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del Veneto
sezione: NOTTEEGIORNO data: 13/05/2009 - pag: 14 Oggi al Fondamenta Nuove
Gustav, musica elettronica e tradizioni austriache sul palco di «Risonanze» Due
album sono bastati a Gustav, pseudonimo di Eva Jantschitsch, per diventare la
nuova icona della scena digital-songwriting europea. La giovane cantautrice
viennese arriverà questa sera in esclusiva italiana al teatro Fondamenta Nuove
di Venezia per chiudere «in crescendo» la rassegna «Risonanze» (ore 21, info
041/5224498). L'artista viennese Gustav, uno dei personaggi più originali della
scena digital-songwriting europea, presenterà al pubblico veneziano le canzoni
del suo disco più recente Verlass die Stadt. Il debutto di Gustav nel 2005 con
Rettet die Wale («Salva le balene») ha riscattato l'intero genere della musica
di protesta e la giovane cantante è diventata senza troppa gavetta un'icona
della scena musicale femminista, coscienza della sua generazione (per il movimento della globalizzazione alternativa). L'ambiguità
di genere dello pseudonimo Gustav è specchio della sua musica che suona
estremamente ambivalente: accattivanti canzoni pop entrano nel mondo geeky
(superappassionati di interent e computer) dei laptop e si mescolano con testi
politici in cui reinterpretazione, esagerazione ed ambiguità sono
cardini fondamentali. Il suo nuovo album Verlass die Stadt è più oscuro
rispetto a quello di debutto anche se perfettamente fruibile al grande pubblico
per un grande senso dello humor che lo pervade. Un fiume in piena è la
musicalità dei brani di Gustav che mescolano suoni elettronici sperimentali,
alla musica tradizionale austriaca per ottoni, schlager e mandolini siciliani.
La musicista viennese gioca con i luoghi comuni e le stravaganze di ogni stile,
artista della comunicazione e compositrice elettronica, che crea canzoni dal
suo portatile, suona ogni tipo di strumento e «canta con un tipo di forza
inimitabile a cui non si può opporre nessun tipo di resistenza ». Le sue
melodie sono in varie lingue, inglese, francese e tedesco, e spesso nei
concerti si esibisce da sola, ma a volte, come nella data di questa sera al
Fondamenta Nuove, suona insieme ad Oliver Stotz (chitarra) ed Elise Mory
(tastiere). F. Ver. A Venezia Gustav, l'icona della scena digital-songwriting europea
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
ESTERI pag. 19
Diritti umani, Obama nel club' Onu L'AMERICA ELETTA NEL CONSIGLIO
DELL'ORGANISMO PER ANNI BOICOTTATO DA BUSH dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI NEW
YORK NON È un plebiscito ma poco ci manca. Di sicuro è un voto che segna una
grande svolta. Ieri l'America di Barack Obama, dopo esserne uscita 3 anni fa
con sdegno, è stata eletta con 167 voti su 192 nel «Consiglio per i Diritti
Umani delle Nazioni Unite». Insieme agli Usa sono stati eletti ieri altri 18
paesi tra i quali Cina,
Cuba, Arabia Saudita tutti nel mirino degli attivisti per i diritti umani.
«Critichiamo in parte ancora il Consiglio ha detto l'ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice ma non ci
saremmo candidati se non fossimo convinti che potremo svolgere un ruolo
importante e fare la nostra parte. Ci sono paesi che non rispettano
questi diritti e anche noi abbiamo commesso degli errori, ma ci stiamo aprendo
ad una nuova era di impegno». PER OBAMA significa adesso che anche il problema
delle torture potrebbe venir esaminato dal Consiglio stesso, ma la sfida
americana guarda più in alto e si propone di arrivare ad una vera e propria
riforma di questo organismo che vede 47 paesi eletti e dovrà presentare a breve
un progetto di radicale trasformazione anche se è stato inaugurato nel
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SASSUOLO, FORMIGINE,
FIORANO E MARANELLO pag. 17 RILANCIARE l'economia, potenziare e modernizzare le
infrastrutture, garantire la sicurezza, ade... RILANCIARE l'economia,
potenziare e modernizzare le infrastrutture, garantire la sicurezza, adeguare
il sistema scolastico e formativo alla nuova economia della conoscenza,
ridisegnare il sistema del welfare in base ai cambiamenti del corpo sociale. Sono queste le sfide della globalizzazione, rese ancora più ardue
dalla crisi economica. Una crisi che fa sentire i suoi effetti anche nel nostro
distretto ma che può costituire, se governata adeguatamente, un'opportunità di
rilancio e di miglioramento della qualità della vita. Sono le linee
guida elaborate dal Pd per rispondere alla crisi e rilanciare il distretto ceramico
illustrate ieri mattina a Sassuolo dai candidati del distretto in Provincia.
«QUELLA che il Pd mette in campo per il distretto ceramico è una proposta forte
spiega Emilio Sabattini, candidato alla presidenza della Provincia di Modena
che guarda all'emergenza del presente garantendo sostegno concreto ai
lavoratori, ma guarda anche al futuro, con l'obiettivo di rendere questo
territorio ancora più competitivo al momento della ripresa. Il tutto lavorando
su tanti fronti: dalle infrastrutture alla scuola, dalle politiche per
l'innovazione alla rete di servizi sociali e sanitari, dall'ambiente alla
sicurezza, in un'ottica di area vasta per sfruttare al meglio le potenzialità
di un territorio che deve continuare a essere una delle locomotive' d'Europa».
«STRATEGICO per il rilancio del distretto aggiunge l'assessore uscente Egidio
Pagani il nodo delle infrastrutture, in particolare il progetto della bretella
Sassuolo-Campogalliano per il quale esiste già un finanziamento di 234 milioni
di euro. Spetta ora al governo sbloccare l'opera e dare finalmente il via ai
lavori». Fondamentale per il futuro del distretto ceramico, per il Pd, sarà
infine la realizzazione del Tecnopolo ceramico, un luogo di ricerca e
trasferimento tecnologico che consenta al distretto ceramico di mantenere il
suo primato nazionale e mondiale nel campo dell'innovazione industriale e
nell'alta tecnologia.
( da "Corriere della Sera"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Esteri data: 13/05/2009 - pag:
( da "Corriere della Sera"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Esteri data: 13/05/2009 - pag: 15 Onu Gli Usa
eletti nel Consiglio diritti umani NEW YORK Nuovo impegno a favore delle
istituzioni multilaterali per l'amministrazione Obama. Gli Stati Uniti sono
stati eletti a larga maggioranza nel Consiglio per i diritti umani, un
organismo dell'Onu con sede a Ginevra, apertamente boicottato
dall'amministrazione Bush per le critiche rivolte ad
Israele e per la presenza al suo interno di Paesi accusati di violazione
sistematica dei diritti umani come Cuba, la Cina e l'Arabia Saudita. Washington, pur conservando alcune riserve
sul Consiglio, ha deciso di rivedere la propria posizione candidandosi con
successo ad uno dei tre seggi vacanti per i paesi occidentali sui 47 di cui è
composto l'organismo.
( da "Corriere della Sera"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 13/05/2009 - pag: 25 La missione In Italia Pil a meno
4,4%. Da Bruxelles sì agli esami per il credito L'Fmi vuole i test per gli
istituti Ue La corsa del petrolio a 60 dollari ROMA Gli economisti del Fondo
monetario sono i più severi, i meno propensi a lasciarsi andare all'ottimismo
seppure moderato. Ed anche ieri, alla presentazione del rapporto sull'Europa,
non si sono smentiti. Così è passata in secondo piano, perché «sarebbe meglio
non tenerne per ora conto» la conferma di quanto il giorno prima aveva
segnalato l'Ocse. Che cioè alcuni paesi, fra cui l'Italia, «hanno
effettivamente mostrato i primi segni di una ripresa rispetto ad altri». Mentre
l'accento è stato posto «sulla grave recessione » in cui è entrata l'Europa,
che «potrebbe prolungarsi fino all'inizio del 2010». La ripresa poi, «sarà graduale»,
ha detto il direttore del dipartimento Europa del Fondo, Marek Belka,
sottolineando peraltro la necessità di «ulteriori azioni» soprattutto nel
settore finanziario. Da qui l'invito a fare una «pulizia di primavera» nel
sistema bancario, avviando una serie di «stress test» sul modello di quelli
fatti negli Usa. La risposta di Bruxelles è arrivata
subito: tutto è pronto per una verifica a tappeto del grado di solidità e di
capitalizzazione del sistema del credito se non primaverile, sicuramente
autunnale. Gli stress test, ha fatto sapere seppur informalmente la commissione
europea, saranno effettuati dalle autorità nazionali di vigilanza sulla base
delle procedure indicate dal Comitato dei supervisori bancari europei e sarà
valutata la capacità di resistenza alla crisi del sistema del credito nel suo
complesso e non caso per caso come negli Usa. In
Italia comunque, riconosce il Fondo, le banche sono in una situazione migliore.
Il sistema italiano «è stato meno colpito» di quello di altri paesi perché si è
mostrato «più prudente», ha rilevato Luce Everaert, esperto del-- l'area
europea, sottolineando che si tratta di uno dei punti di forza dell'Italia.
Quanto alle previsioni sull'economia, il rapporto del Fmi conferma la caduta
del Pil del 4,4% nel 2009 e la contrazione dello 0,4% nel 2010. All'Europa
Belka ha suggerito anche politiche di sostegno fiscale. E per la politica
monetaria «ci sono ancora spazi di ribasso dei tassi». Il richiamo più forte di
Belka è però sull'integrazione delle politiche . «La carenza di coordinamento
ha forse favorito la crisi e ancora ne ostacola la soluzione». Intanto, se il Pil continua ad andar giù, sui mercati torna però
a volare il prezzo del petrolio che, dopo aver superato i 60 dollari a barile,
ha chiuso a 58,83 dollari. Trainato dai dati, migliori del previsto, del
deficit Usa e
dell'impennata della domanda della Cina. Stefania Tamburello
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 13-05-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Cina Usa
VETRINA ESTERI pag.
19 Diritti umani, Obama nel club' Onu L'AMERICA ELETTA NEL CONSIGLIO
DELL'ORGANISMO PER ANNI BOICOTTATO DA BUSH dall'inviato GIAMPAOLO PIOLI NEW
YORK NON È un plebiscito ma poco ci manca. Di sicuro è un voto che segna una
grande svolta. Ieri l'America di Barack Obama, dopo esserne uscita 3 anni fa
con sdegno, è stata eletta con 167 voti su 192 nel «Consiglio per i Diritti
Umani delle Nazioni Unite». Insieme agli Usa sono stati eletti ieri altri 18
paesi tra i quali Cina,
Cuba, Arabia Saudita tutti nel mirino degli attivisti per i diritti umani.
«Critichiamo in parte ancora il Consiglio ha detto l'ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice ma non ci
saremmo candidati se non fossimo convinti che potremo svolgere un ruolo
importante e fare la nostra parte. Ci sono paesi che non rispettano
questi diritti e anche noi abbiamo commesso degli errori, ma ci stiamo aprendo
ad una nuova era di impegno». PER OBAMA significa adesso che anche il problema
delle torture potrebbe venir esaminato dal Consiglio stesso, ma la sfida
americana guarda più in alto e si propone di arrivare ad una vera e propria
riforma di questo organismo che vede 47 paesi eletti e dovrà presentare a breve
un progetto di radicale trasformazione anche se è stato inaugurato nel
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Corriere del
Mezzogiorno sezione: ECONOMIA data: 13/05/2009 - pag:
( da "Corriere delle Alpi"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
SIAMO TUTTI
CONFRONTATI. siamo tutti confrontati. Secondo la Commissione europea, la
recessione sarà più lunga e più grave del previsto. Nella zona euro, la
riduzione del Pil sarà del 4% contro la previsione fatta nel gennaio scorso di
-1,9%. Alla stessa epoca si stimava, per il 2010, una crescita dello 0,4%
mentre ora si parla di un'ulteriore contrazione dello 0,1%. Chi ne farà le
spese maggiori saranno i lavoratori, perché le previsioni riguardanti la
disoccupazione sono del 9,9% per quest'anno e di ben l'11,5% nel 2010. Il
commissario agli affari economici, Joaquin Almunia, ha recentemente rivendicato
con enfasi, nel corso di una conferenza stampa, la necessità di una maggiore
coordinazione tra gli stati membri per far fronte con maggiore efficacia alla recessione.
Nel dicembre scorso, i leader degli Stati membri avevano convenuto di
coordinare le loro iniziative, ma nella realtà hanno agito in ordine sparso. La
Commissione calcola che la spesa già effettuata dai singoli Stati membri per
fronteggiare la crisi, ammonti nell'insieme a 400 miliardi di euro, ma senza
produrre effetti di rilievo. Molto diplomaticamente il commissario Almunia ha
dichiarato: «Non posso ancora dire se siano necessarie o meno misure
addizionali, perché è ancora troppo presto per capire l'impatto delle misure
già adottate. Ma nel caso che questo risulti necessario, credo sia
assolutamente chiaro che esse dovranno essere coordinate a livello europeo
prima di qualsiasi decisione sul piano nazionale». Aggiungeva che, per altri
interventi, «i margini di manovra dei singoli paesi si sono ridotti
considerevolmente». D'altra parte, le cause della recessione sono ormai
evidenti a tutti. Il processo attuale di mondializzazione genera squilibri tra
i paesi, cosi come al loro interno. A fronte di concentrazioni di ricchezze
scandalose, la mondializzazione ha provocato nel corso degli ultimi decenni,
una perdita di potere d'acquisto della stragrande maggioranza della popolazione
formata da salariati, lavoratori indipendenti e piccoli imprenditori. Ha anche
indebolito le diversità culturali e danneggiate gravemente le condizioni
ambientali, al punto da rendere il pianeta sempre meno capace di sfamare le
popolazioni che lo abitano. Si allarga fortunatamente il consenso sulla
necessità di assicurare nel mondo uguale accesso al sapere, di creare una
domanda stabile, di impedire il dumping sociale, di stabilire uno stato di
diritto per tutti. In altre parole, di procedere decisamente verso una
governanza democratica dell'economia globale. Ma non sarà un compito facile.
Sui circa 6 miliardi 800 milioni di persone che abitano oggi la Terra, gli Usa con oltre 305 milioni di abitanti, rimangono certamente
un colosso economico, politico e militare, ma hanno ormai perso buona parte di
quel potere egemonico acquisito dopo la caduta del muro di Berlino. Insieme
all'India, con 1 miliardo 15 milioni di abitanti, emerge
nel mondo un paese come la Cina. Un paese che conta 1 miliardo 306 milioni di persone, che
coniuga dittatura e mercato, che attira investimenti garantendo il divieto
della libertà sindacale, che non si preoccupa minimamente del surriscaldamento
della terra, che appoggia nel mondo, per ragioni commerciali e senza stati
d'animo, regimi dittatoriali e responsabili di genocidi. Non sarà certo
questo paese a facilitare una regolamentazione democratica dell'economia
mondiale. Ma un ruolo decisivo, assieme agli Usa di
Obama, assieme al Giappone, al Brasile e ad altri paesi democratici del terzo
mondo, può certamente giocarlo l'Unione europea con i suoi 500 milioni di
cittadini. A condizione, però, che i 27 paesi membri sappiano progredire
velocemente verso l'integrazione politica. Solo un'Europa politicamente unita
può, tra l'altro, difendere e propagare il suo modello sociale, di gran lunga
il più progredito del mondo. Ecco perché le prese di posizione antieuropeiste
della Lega sono preoccupanti, tanto più che condizionano tutta la maggioranza
parlamentare e il governo del paese. Umberto Bossi, all'ultimo congresso della
Lega, è arrivato fino al punto di definire l'Unione europea, prima come
l'"Unione sovietica occidentale" e poi come "il nuovo
fascismo". In verità, cercare di far credere che l'Italia (o la
"Padania") possa far fronte da sola al degrado economico e sociale in
atto, significa semplicemente incitare gli italiani verso un tragico
masochismo. Enzo Friso
( da "Giornale.it, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
n. 114 del
2009-05-13 pagina 1 «Obiettivi e strategie per la Roma del futuro» di Redazione
Alemanno illustra nell'aula di Giulio Cesare i progetti messi a punto dagli
esperti della Commissione Marzano Dal Tevere riqualificato alla «cura del
ferro», dalla Biennale archeologica all'happy hour con sconto sulla spesa IDEA
Dal risanamento a Roma Capitale E adesso si lavora per il «salto di livello» Il
luogo, certamente simbolico, è sempre lo stesso: l'aula Giulio Cesare. È qui
che Gianni Alemanno, due settimane fa, ha tracciato un bilancio del primo anno
di attività della sua giunta, «durante il quale abbiamo dominato l'emergenza».
Ed è sempre qui che, sette giorni fa, il sindaco ha accolto Silvio Berlusconi
per illustrare quella riforma di Roma Capitale «che ci mette a disposizione
nuovi strumenti di governance». Ieri è stato aggiunto un ulteriore tassello al
puzzle della città che cambia, all'affresco di una metropoli che si sta
attrezzando seriamente per riuscirci. Sono state presentate le corpose
conclusioni della «Commissione per il futuro di Roma capitale», il frutto degli
sforzi dei 53 commissari di vario orientamento politico scelti dal presidente
Antonio Marzano per rappresentare tutte le anime produttive e culturali
dell'Urbe. «Ora abbiamo il materiale per sintetizzare obiettivi e strategie», ha
commentato Alemanno, che ha colto l'occasione per anticipare i prossimi
passaggi di questo ideale percorso: «In autunno convocheremo gli stati generali
dell'economia e della società romana, alla fine dell'anno presenteremo il piano
strategico comunale, il primo di questa città». «Un salto di livello», in cui
saranno coinvolti, almeno sarà questo il tentativo, anche provincia, regione e
opposizione in Campidoglio. Si proverà insomma a costruire quella città del
futuro che già è possibile immaginare sfogliando il volume del rapporto «Roma
porta dei tempi» e quello delle schede progettuali. Tra le pagine salta subito
agli occhi un'idea di riqualificazione del Tevere, con interventi mirati a
inserirlo in un'efficiente rete alla pari di quella viaria, o quello di una
«cura del ferro» finalmente efficace, grazie a nuove metropolitane di
superficie e all'ampliamento di quelle già esistenti. E poi, l'elenco è davvero
lungo, la raccomandazione di dare vita a una Biennale Archeologica o di elevare
la sicurezza dei cittadini installando più telecamere. Non mancano proposte
innovative e curiose, come quella dell'«happy hour», uno sconto a tempo nei
supermercati per venire incontro alle famiglie più povere, di cui la
commissione caldeggia anche una sorta di adozione da parte dei municipi. Il
tutto va inserito nella stessa prospettiva di fondo: «Vogliamo creare una Roma
senza steccati - ha spiegato il presidente Antonio Marzano - con più centri
urbani collegati tra di loro», che sia un punto d'incontro «tra dimensioni diverse
che nella globalizzazione sono rimaste separate». Segnali
di apprezzamento, oltre che da parte del sindaco, sono arrivati da tutto il
Pdl: il presidente del consiglio comunale Marco Pomarici ha definito la
commissione «un esempio trasversale di eccellenza, messa a disposizione di Roma
e dei romani» e il deputato e coordinatore capitolino Gianni Sammarco ha detto
che il rapporto aiuterà ad avviare «una nuova stagione di riforme e
sviluppo». Per Dario Rossin, capogruppo azzurro in consiglio comunale, si è pensato
a «una capitale dal respiro più ampio, con vocazione da metropoli», mentre il
vicecapogruppo Luca Gramazio ha zittito le polemiche del centrosinistra
invitando l'opposizione a «presentare un progetto, anche alternativo, su cui
confrontarsi per far crescere Roma nei prossimi anni, che è invece l'obiettivo
strategico che la Giunta Alemanno sta realizzando brillantemente». © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Pagina 6 - Pordenone
Aperto in Fiera il workshop della subfornitura Mercati «Mi auguro che questo
sia per le nostre imprese il prologo per un nuovo sviluppo che avverrà con la
ripresa: vogliamo, infatti, che esse, dimostratesi sempre dinamiche, possano essere
in grado di cogliere le opportunità del mercato anche una volta che la crisi
sarà passata». Con queste parole il presidente di ConCentro, azienda speciale
della Camera di commercio di Pordenone, Silvano Pascolo, ha dato il via al
workshop della subfornitura 2009, ieri mattina in Fiera: 30 le imprese del
Friuli Venezia Giulia partecipanti (delle quali 18 della provincia di
Pordenone), 12 committenti stranieri provenienti da 7 Nazioni (Belgio,
Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Norvegia e Svezia), scelte in quanto
principali mercati di sbocco per la subfornitura regionale, e 175 gli incontri
business to business in programma nella prima giornata dei lavori, mentre oggi
(13 maggio) si svolgono le visite aziendali concordate direttamente durante gli
incontri individuali. Ha portato i saluti dell'assessore regionale alle
attività produttive Luca Ciriani il direttore del servizio promozione e
internazionalizzazione della direzione centrale attività produttive della
Regione Bravo: «La Regione ha sempre avuto a cuore che le imprese
del territorio possano svilupparsi e competere in un mercato sempre più
globalizzato; il lavoro sinergico di Regione, Camera di commercio e loro
Aziende speciali ha aiutato molto, in questo anni, il tessuto produttivo
regionale e mi auguro possa farlo anche ora, in questo momento di crisi. Per
questo la Regione ha finanziato in maniera speciale il workshop di questi due
giorni, data anche l'importanza del settore della subfornitura nel
territorio». Una indagine Cesdi ha infatti valutato in più di 15.000 le imprese
subfornitrici del Friuli Venezia Giulia; la stessa indagine ha evidenziato che
la subfornitura della regione è quella con il più alto tasso di
internazionalizzazione in Italia: ben il 57% delle imprese subfornitrici regionali
intervistate hanno dichiarato di operare con l'estero, con una media nazionale
del 30%. La subfornitura del Friuli Venezia Giulia, con i suoi punti di forza
della progettazione, industrializzazione e la scelta dei materiali, è forte nei
settori tecnici della meccanica, plastica e gomma, legno ed elettromeccanica,
mentre i settori di sbocco sono i più vari, dall'elettrodomestico,
all'automotive, alla cantieristica navale.
( da "KataWebFinanza"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Finale contrastato
per Wall Street (Teleborsa) - Roma, 13 mag - Finale contrastato ieri per la
borsa di Wall Street, dopo una partenza all'insegna degli acquisti in scia al
dato sulla bilancia commerciale statunitense di marzo, risultato migliore delle
attese. Se da un lato hanno performato bene i titoli difensivi come Pfizer e le
aziende energetiche grazie all'aumento dei prezzi del petrolio, dall'altro
hanno sofferto i titoli bancari. Ieri il numero uno della Federal Reserve, Ben
Bernanke, durante una conferenza stampa ad Atlantia, ha
dichiarato che risultati iniziali sulle 19 principali banche USA sono
incoraggianti e sembrano resistere al brusco calo dell'economia statunitense.
Intanto, il Tesoro americano, ha annunciato che Timothy Geithner, andr a
Pechino, in Cina, per
colloqui con i massimi funzionari economici cinesi i giorni 1 e 2 Giugno.
Geithner spera di rafforzare i legami economici con la Cina
"mirando a promuovere la stabilit, ed una crescita economica equilibrata
nelle due nazioni," ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro. Il Dow Jones
ha concluso gli scambi in rialzo dello 0,60% a 8.469,11 punti mentre il nasdaq
ha ceduto lo 0,88% a 1.715,92 punti. Debole il pi ampio paniere S&P500 che
lima lo 0,10% a 908,35 punti. 13/05/2009 - 08:30
( da "Borsa(La Repubblica.it)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Finale contrastato
per Wall Street (Teleborsa) - Roma, 13 mag - Finale contrastato ieri per la
borsa di Wall Street, dopo una partenza all'insegna degli acquisti in scia al
dato sulla bilancia commerciale statunitense di marzo, risultato migliore delle
attese. Se da un lato hanno performato bene i titoli difensivi come Pfizer e le
aziende energetiche grazie all'aumento dei prezzi del petrolio, dall'altro
hanno sofferto i titoli bancari. Ieri il numero uno della Federal Reserve, Ben
Bernanke, durante una conferenza stampa ad Atlantia, ha
dichiarato che risultati iniziali sulle 19 principali banche USA sono
incoraggianti e sembrano resistere al brusco calo dell'economia statunitense.
Intanto, il Tesoro americano, ha annunciato che Timothy Geithner, andrà a
Pechino, in Cina, per
colloqui con i massimi funzionari economici cinesi i giorni 1 e 2 Giugno.
Geithner spera di rafforzare i legami economici con la Cina
"mirando a promuovere la stabilità, ed una crescita economica equilibrata
nelle due nazioni," ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro. Il Dow Jones
ha concluso gli scambi in rialzo dello 0,60% a 8.469,11 punti mentre il nasdaq
ha ceduto lo 0,88% a 1.715,92 punti. Debole il più ampio paniere S&P500 che
lima lo 0,10% a 908,35 punti. 13/05/2009 - 08:30
( da "PC World online"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
13-05-2009 Internet,
naviga un italiano su due Circa il 70% della popolazione ha un computer, ma la
metà non naviga sul web di Francesca Papapietro Internet, naviga un italiano su
due Il sito di Scientology sotto attacco Lavagne interattive per bambini in ospedale
La pirateria cala in Italia ma crea più danni è in edicola lo Speciale Google
di PC World Accesso negato a Facebook per gli uffici della Regione Friuli
Venezia Giulia In Cina con 700
dollari si diventa spammer professionisti Anche per gli iscritti alla SIAE,
libero scambio online Hacker minacciano gli abitanti della Virginia Europa:
ICANN indipendente e connessione inviolabile La spesa è online anche per i
piccoli negozi Video News: Amazone Kindle DX è il leggio per i quotidiani
digitali La movida milanese è su YouTube Il rapporto di Telefono Arcobaleno
sulla pedopornografia in Internet La Top 20 dei malware più diffusi Oltre il
70% degli italiani ha un pc a casa, ma solo la metà lo usa per navigare in
Internet. Questo secondo lo studio condotto dallistituto Mides
(Forum PA) per conto della IX commissione permanente della Camera dei Deputati
(Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) su un campione di 2.400 persone
intitolato "Gli italiani e le nuove tecnologie". Le cifre rilevate
parlano chiaro: soltanto
un italiano solo su due (58,5% del totale) utilizza la Rete, anche se tre su
quattro (73,7%) hanno un computer a casa. Inoltre, chi naviga lo fa quasi tutti
i giorni, soprattutto da casa e tramite ADSL (84,5%), per cercare informazioni
e usare la posta elettronica. Chi invece non usa il pc per navigare in Rete
attribuisce questa scelta a una propria carenza di competenze legate alla
navigazione (46%) oppure perché non ne sono interessati, di solito perché non
sanno cosa sia e cosa offra (43%). Ma questi italiani che tipi sono? Pare che
si tratti di donne di età superiore a 50 anni, con un livello basso di
istruzione, che di solito non lavorano: casalinghe o pensionate. Percentuale
bassa anche per chi usufruisce di servizi pubblici via Internet (20,6%), abbastanza
soddisfatti però in oltre il 65% dei casi. D'altro canto chi non li usa lo fa
perché non è abituato (47,7%), preferisce il contatto diretto (31,6%), non si
fida (7,6%) oppure perché non è riuscito ad usarli (5,5%). La maggior parte
degli irriducibili, gli italiani che ancora non hanno un computer, dichiara di
non avere intenzione di acquistarlo (82,2%), anche in caso di incentivi
economici e sicuramente non per navigare in Internet. Commenti Per commentare
devi essere registrato nel forum. Per registrarti clicca qui Risposta Rapida
Messaggio: Segui qui la discussione sul forum Internet, naviga un italiano su
due Pronto PC, la carta ricaricabile del Carrefour I piani di Intel per la
seconda metà del 2009 Schermi OLED flessibili: i primi prototipi U1 è il disco
remoto open source di Ubuntu Il sito di Scientology sotto attacco Antitrust vs
Intel: a breve una drastica decisione Apple brevetta i chioschi per scaricare
musica e video Lavagne interattive per bambini in ospedale Causa contro Nvidia
per i notebook difettosi AMD guadagna terreno su Intel Windows
( da "Repubblica.it"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
PECHINO - Un
ex-leader del movimento studentesco cinese di piazza Tienanmen è stato
arrestato e viene detenuto da alcuni mesi. Lo ha fatto sapere oggi la sua
famiglia. L'uomo, Zhou Yongjun, ha 41 anni e nel 1989 fu uno degli
organizzatori delle manifestazioni a favore della democrazia. La protesta, che
ebbe il suo centro nella simbolica piazza, si sviluppò tra aprile e maggio del
1989 e, proprio oggi, ne ricorre il ventesimo anniversario. Il movimento,
iniziato nei giorni della morte del presidente Hu Yaobang (15 aprile) proseguì
e in poche settimane si impose all'attenzione del mondo. Dopo un pesante
braccio di ferro, il segretario del partito Zhao Ziyang che, all'interno del
potere cinese rappresentava l'ala più morbida e "dialogante", tentò
un gesto disperato: all'alba del 20 maggio si presentò in piazza Tienanmen per
cercare un confronto con gli studenti e cercare di convincerli a cessare le
manifestazioni e lo sciopero della fame. Il suo tentativo fallì e gli costò
anche la fine della sua carriera politica e, pochi giorni dopo, persino
l'arresto. A quel punto prevalse la linea dura incarnata dall'ex presidente Den
Xiao Ping. La parola passò all'esercito e ai carriarmati. La rivolta finì nel
sangue con molti morti (da
( da "Blogosfere" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mag 0913
"Accorciamo le distanze": una rassegna sulla sostenibilità a Siena Pubblicato
da Francesco Celebrini alle 08:00 in Incontri Normal 0 14 false false false
MicrosoftInternetExplorer4 Dall'11 al 18 maggio a Siena una settimana di
iniziative, mostre e dibattiti sulla "sostenibilità " e il suo
significato, dal titolo Accorciamo le distanze organizzato dall'associazione
Ambiente Giovani con il Patrocinio del Comune di Siena e dell'Università degli
Studi di Siena e con il contributo dell'Azienda Regionale per il Diritto allo
Studio Universitario e Sienambiente Spa. Normal 0 14 false false false
MicrosoftInternetExplorer4 L'obiettivo è quello di diffondere il significato
della sostenibilità, non quello usato e abusato, non quello politicizzato e
degradato, ma quello reale e in grado di accorciare la
distanza tra i giovani e il mondo del lavoro, tra la produzione ed il consumo
dei beni primari, tra la politica e la cittadinanza, tra la globalizzazione e
l'individualismo Per maggiori dettagli e visualizzare il programma del festival
visitate il sito web di Ambiente Giovani.
( da "Stampaweb, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Le profezie
scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà». Così, nella
prima lettera ai Corinzi, l'apostolo Paolo annunciava la scomparsa del carisma
delle lingue. Ma, forse, proprio la devozione verso gli antichi testi
religiosi, coniugata allhigh tech e a un po di follia,
salverà il fragile patrimonio polifonico delle lingue. La prova è nella storia
di Luisa Zini, una fisica italiana specializzata in scienza dei materiali che
vive negli Usa. «Dopo il PhD in chimica allUniversità
di Los Angeles, sono
finita a Portland - racconta -. Cercavo una comunità di tango argentino, una
delle mie passioni. Iniziai a lavorare alla Norsam e un giorno si presenta una
monaca buddhista che arriva dallAustralia con una singolare
richiesta». La Norsam
Technologies è unazienda dellOregon che usa le
nanotecnologie e strumenti come i laser a eccimeri e i «Fib» - Focused ion
beam, fasci di ioni concentrati - per creare oggetti miniaturizzati ed eseguire
operazioni delicate come incidere i numeri di serie sui diamanti. Lì arriva la monaca,
con un sogno: comprimere tutti i 600 testi in 98 volumi del canone tibetano
«Kangyur» in un pendente grande quanto una moneta, affinchè chiunque potesse
tenere le venerate parole sempre con sé, accanto al cuore. «Io, che sono
buddhista da 20 anni - dice la Zini - non potevo che essere subito conquistata
da un progetto simile e così ho iniziato a occuparmi di Rosetta». La Rosetta in
questione è un metodo di archiviazione ad alta densità di dati, analogici e
digitali, iscritti su superfici metalliche destinate a durare millenni. La
tecnica, nata nei laboratori di Los Alamos per memorizzare le informazioni sui
siti di stoccaggio dei rifiuti nucleari che, per legge, vanno conservate per 10
mila anni, è un processo micro-fotolitografico: simile a quelli in uso nellindustria
dei semiconduttori, è talmente preciso da permettere incredibili densità di
scrittura. Su un disco di poco più di
( da "Piccolo di Alessandria, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Articolo di Novi
L'Amaldi guarda all'Europa Novi - 13/05/2009 Ancora un ambito riconoscimento
per il liceo "Amaldi" di Novi: al concorso "Diventiamo cittadini
europei", promosso dalla Consulta europea del consiglio regionale, è
risultato vincitore Matteo Sobrero, alunno della classe
( da "Morningstar IT"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Si ricrea il legame
tra il rialzo dei mercati finanziari e quello del greggio. La
Cina spinge il Wti sopra i
60 dollari, ai massimi da novembre. Puoi mandare un commento all'Autore
cliccando qui. Utimi Articoli L'Europa fa il test alle banche I fondi hedge
tornano a galla.... Da Seat a Italtel: trappole per fondi Banche italiane,
stress test... Lavoro Usa, frena la caduta
Articoli correlati Link Correlati
( da "Reuters Italia"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
GINEVRA (Reuters) -
I due farmaci utilizzati per curare la nuova influenza dovrebbero essere
somministrati con attenzione e solo in caso di necessità su malati cronici,
donne incinte e altri pazienti vulnerabili. Lo hanno detto ieri le autorità
sanitarie globali. L'influenza H1N1 sembra leggermente più contagiosa e grave
della normale influenza stagionale, ma solo i pazienti che ne hanno più bisogno
dovrebbero assumere i medicinali, anche per mantenere l'efficacia della terapia
nel caso il virus diventasse più pericoloso, ha detto il dottor Nikki Shindo
dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). "Esortiamo a limitare
l'impiego dei farmaci antivirali ai gruppi a rischio elevato", ha detto
Shindo a una conferenza stampa. Le persone contagiate dal virus sono
( da "Adige, L'" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
ROMA - Un aumento sostanzioso delle importazioni di petrolio da parte
della Cina fanno volare il
greggio a 60 dollari al barile per la prima volta da sei mesi a questa parte
ROMA - Un aumento sostanzioso delle importazioni di petrolio da parte della Cina fanno volare il greggio a 60
dollari al barile per la prima volta da sei mesi a questa parte. Nel
mese di aprile Pechino ha segnato un incremento del 14% nelle importazioni del
greggio, pari a 3,9 milioni di barili di petrolio al giorno, riferisce la
dogana cinese sul suo sito web. Il petrolio ha così aperto a 59,79 dollari al
barile al mercato di New York, segnando un rialzo del 2,2%, mentre pochi minuti
prima dell'avvio ufficiale della seduta, negli scambi elettronici, le
quotazioni del greggio avevano toccato i 60,08 dollari al barile per la prima
volta dall'11 novembre. La risalita del petrolio potrebbe continuare nei
prossimi mesi, sostengono gli analisti, visto che la Cina,
alla luce dei prezzi bassi, ha annunciato che continuerà ad aumentare le
importazioni di materie prime e di greggio per rafforzare le proprie scorte. Da
un minimo di 32,70 dollari toccato a gennaio, il prezzo del petrolio ha visto
un balzo dell'88% e al rialzo hanno anche contribuito i tagli effettuati
dall'Opec. Il rialzo del petrolio ha portato ad un rincaro dei carburanti in
Italia. La benzina torna a toccare i massimi degli ultimi sette mesi salendo
fino a 1,259 euro al litro, mentre il gasolio vola sopra quota 1,1 euro al
litro, per la prima volta in cinque mesi. Insomma, dati contraddittori e
difficili. E ieri il Fmi, il Fondo monetario internazionale, ha detto che
l'Europa è entrata in una grave recessione che potrebbe durare fino all'inizio
del 2010. Il Fmi ha fatto il punto sullo stato di salute dell'economia del Vecchio
Continente nel Regional Economic Outlook (Reo). Il Fmi per l'Europa vede
all'orizzonte una graduale ripresa, ma sottolinea la necessità di «ulteriori
azioni» soprattutto nel settore finanziario. Di qui l'invito all'Europa a fare
una «pulizia di primavera» del sistema finanziario con «stress test» sul
modello di quelli Usa. Tradotte in numeri, le
previsioni del Fondo parlano di un Pil 2009 per le economie avanzate europee in
calo del 4%. Per l'Italia è confermata una contrazione del 4,4% quest'anno e
dello 0,4% nel 2010. Di fronte a questo scenario il direttore del dipartimento
Europa del Fondo, Marek Belka, ha invitato l'Europa a una «pulizia di primavera
urgente e minuziosa» del sistema finanziario Ue con «stress test regolari» sul
modello di quelli fatti negli Usa, per costringere gli
istituti «a riconoscere le loro perdite». 13/05/2009
( da "Dagospia.com"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
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articolo --> BORSE DEBOLI MEDIASET +5% - DIMEZZATO utile
netto UNICREDIT - UE MULTA-RECORD PER INTEL: 1,06 MLD - MARPIONNE RISCHIA COLPO
DI GRAZIA A PININFARINA MAGNA VUOLE MAGGIORANZA OPEL - Chi vuole
laeroporto di Albenga? FENDI VS. LE FENDI
Mediaset 1 - Borse, deboli i listini in Europa. A
Milano corre Buzzi Unicum... Da "ilsole24ore.com" - Andamento debole
per le principali Borse europee. L'indice Cac40 di Parigi, dopo un avvio al
rialzo, cede lo 0,09%, il Dax 30 di Francoforte lo 0,10 per cnero. Il Ftse100
perde lo 0,22 per cento. A Milano il Mibtel cede lo 0,21% e l'S&P Mib lo
0,54 per cento. I listini del vecchio Continente non sembrano, quindi,
avvantaggiarsi dell'andamento della Borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha chiuso
la seduta con un progresso dello 0,45% (41,88 punti) a 9.340,49 punti in un
clima di crescente fiducia sulla ripresa dell'economia mondiale. A rafforzare
le aspettative in tal senso ha contribuito oggi il calo inferiore al previsto
dell'avanzo delle partire correnti giapponesi a marzo. In evidenza Olympus
(+12,8%) che ha annunciato per questo esercizio un ritorno all'utile non
previsto dagli analisti. A Piazza Affari bene in particolare Unicredit (+2,14%)
dopo in conti trimestrali con utile dimezzato ma in linea con le attese. Vola
Buzzi Unicem (+9,4%). Giù Bulgari. Euro. Divisa europea in rialzo nei confronti
del dollaro nei primi scambi sui mercati valutari europei. La moneta unica
viene scambiata a 1,3707 dollari, contro i 1,3683 dollari della quotazione Bce
di ieri. Nei confronti dello yen la divisa europea passa di mano a 132,19 yen
(132,90 yen la precedente quotazione Bce). Sede Unicredit 2 - Mediaset corre in
Borsa, +5%... (
( da "Avvenire" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MONDO 13-05-
( da "KataWeb News"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Cina: Arrestato leader protesta
Tienanmen del 1989 13 maggio 2009 alle 11:06 — Fonte: repubblica.it — 0
commenti Un ex leader del movimento studentesco di protesta di piazza Tienanmen
del 1989 è stato arrestato alcuni mesi fa con l'accusa di truffa ed è tuttora
detenuto. Lo ha rivelato il fratello. Zhou Yongjun, oggi 41enne, fu uno degli
organizzatori delle note manifestazioni per la democrazia e fu arrestato a
Pechino il 4 giugno del 1989 quando l'esercito intervenne per sgomberare piazza
Tienanmen, uccidendo centinaia, forse migliaia di manifestanti. La famiglia è
stata informata dell'accusa contestata a Zhou solo oggi
dalla polizia del sud-ovest della Cina, sette mesi dopo che l'uomo è stato bloccato mentre tentava di
tornare dagli Stati Uniti. Zhou emigrò negli Usa nel 1993, dopo alcuni anni di prigione. Nel 1998 tentò di
rientrare in Cina e fu
condannato a "tre anni di rieducazione attraverso il lavoro".
Scontata la pena, torno negli Stati Uniti, dove è rimasto fino allo scorso
settembre. "Ci hanno detto che è accusato di frode ma la situazione non è
ancora chiara, siamo in attesa di nuove informazioni", ha detto il
fratello, Zhou Lin.
( da "Panorama.it"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
- Mondo -
http://blog.panorama.it/mondo - Il Papa a Gerusalemme: Dio, manda la tua pace
su questa Terra Santa Posted By ignazio.ingrao On 12/5/2009 @ 18:28 In
Headlines, NotiziaHome | No Comments [1] Da Gerusalemme - Il quinto giorno del
pellegrinaggio del Papa in Terra Santa è il giorno della preghiera per la pace.
Al Muro Occidentale di Gerusalemme, più noto come [2] Muro del Pianto,
Benedetto XVI ripete il gesto che era stato di Giovanni Paolo II nel 2000: dopo
essersi raccolto in preghiera infila un biglietto nelle fessure del Muro con
un'accorata invocazione per la pace in Terra Santa: "Dio di Abramo, Isacco
e Giacobbe, ascolta il grido degli afflitti, degli impauriti, dei disperati,
manda la Tua pace su questa Terra Santa, sul Medio Oriente, sull'intera
famiglia umana". L'appello del Muftì di Gerusalemme Pochi minuti prima,
visitando il più antico monumento islamico in Terra Santa, la [3] Cupola della
Roccia, Benedetto XVI rivolto al Mufti di Gerusalemme Mohammed Hussein, lancia
l'appello a "superare incomprensioni e conflitti del passato e a porsi
sulla via di un dialogo sincero finalizzato alla costruzione di un mondo di
giustizia e di pace per le generazioni che verranno". Da parte sua il
Muftì chiede al Papa di "operare attivamente perché cessi l'aggressione
israeliana contro i palestinesi" e Ratzinger risponde con l'invito rivolto
a cattolici, ebrei e musulmani a operare "instancabilmente per
salvaguardare i cuori umani dall'odio, dalla rabbia o dalla vendetta". La
denuncia del Patriarca dei Latini Nel pomeriggio il pontefice si reca nella
valle di Josaphat, alle pendici di Gerusalemme, dove si trovava l'orto del
Getsemani, luogo dell'agonia di Gesù prima di salire al Calvario. La valle è
inondata dal sole quando arriva Benedetto XVI. Lo attendono migliaia di fedeli.
Nel dare il benvenuto al Papa, il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, Fouad
Twal, elenca i drammi dei due popoli: "Assistiamo da una parte all'agonia
del popolo palestinese, che sogna di vivere in uno Stato palestinese libero e
indipendente ma non ci arriva; e assistiamo dall'altra parte all'agonia di un
popolo israeliano che sogna una vita normale nella pace e nella sicurezza, ma
nonostante la sua potenza mediatici e militare non ci arriva". Con forza
Twal denuncia anche la situazione dei "rifugiati senza speranza di
ritorno", quella delle "vedove il cui marito è stato vittima di
violenza" e l'emergenza delle "numerose famiglie di questa città che
tutti i giorni vedono le loro case demolite col pretesto che esse sono state
costruite illegalmente, allorquando tutta la situazione generale è illegale e
non riceve soluzione". [4] La preghiera del Papa Il Papa raccoglie il
grido di aiuto del Patriarca e, lungamente applaudito dalla folla, scandisce:
"In questa Santa Città la speranza continua a combattere la disperazione,
la frustrazione e il cinismo, mentre la pace, che è dono e chiamata di Dio,
continua ad essere minacciata dall'egoismo, dal conflitto, dalla divisione e
dal peso delle passate offese". Perciò con forza Benedetto XVI chiede alle
autorità di "rispettare e sostenere la presenza cristiana in
Palestina". E conclude con un nuovo appello per la pace rivolto a tutte le
religioni: "Come un microcosmo del nostro mondo
globalizzato, questa Città deve essere un luogo che insegna l'universalità, il
rispetto per gli altri, il dialogo e la vicendevole comprensione; un luogo dove
il pregiudizio, l'ignoranza e la paura che li alimenta, siano superati
dall'onestà, dall'integrità e dalla ricerca della pace. Non dovrebbe
esservi posto tra queste mura per la chiusura, la discriminazione, la violenza
e l'ingiustizia. I credenti in un Dio di misericordia - si qualifichino essi
Ebrei, Cristiani o Musulmani - devono essere i primi a promuovere questa
cultura della riconciliazione e della pace".
( da "Finanza.com"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Gm: valuta di
esportare negli Stati Uniti le sue automobili prodotte in Cina (13 Maggio 2009 - 12:05) MILANO
(Finanza.com) - La speculazione continua a tenere banco attorno al colosso
dell'auto americano, General Motors. Secondo quanto riportato dallo Shanghai
Securities News la casa automobilistica Usa starebbe valutando di esportare nei prossimi anni negli Usa le auto prodotte in Cina in collaborazione con Saic e Saic-Gm-Wuling.
L'ipotesi riguarderebbe circa 50 mila vetture. (Riproduzione riservata)
( da "Nuova Ecologia.it, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
«Nel 2050 Europa a
zero emissioni» Secondo il presidente dell'esecutivo Ue Barroso, la prossima
Commisione deve lavorare affinché si azzerino le emissioni climalteranti. Il
bilancio verso Copenaghen con gli esperti di cambiamenti climatici Nicolas
Stern e Rajendra Pachauri La prossima Commisione Ue deve lavorare affinché la
nostra società arrivi ad azzerare le emissioni nocive: lo ha detto oggi il
presidente dell'esecutivo Ue, José Manuel Durao Barroso, al termine
dell'incontro con gli esperti di cambiamenti climatici Nicolas Stern e Rajendra
Kumar Pachauri. "Entro il 2050 dobbiamo creare una società a zero
emissioni", ha detto Barroso, spiegando come occorra intervenire subito su
settori come trasporti, costruzioni ed energia. E la ripresa economica, ha poi
aggiunto, deve essere un'opportunità anche per la lotta ai cambiamenti
climatici. In vista della conferenza di Copenhagen, che deciderà sul
post-Kyoto, Pachauri, direttore del Panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici (Ipcc), ha spiegato che per quanto riguarda gli impegni climatici,
mentre la Ue è "sulla strada giusta, Usa e Australia procedono a rilento". E anche la Cina "va aiutata a fare progressi
sui suoi target di riduzione delle emissioni". Non agire in fretta, per il
direttore dell'Ipcc, significa mettere a rischio più del 30% delle specie entro
sei anni: "Il 2015 deve essere l'anno del picco di emissioni, e subito
dopo deve cominciare la discesa, altrimenti ci si avvia alla
catastrofe". 13 maggio 2009 - TAG: Barroso | Clima | Europa |
( da "City" del
13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Su il sipario al
Festival di Cannes Brad Pitt, Monica Bellucci e Penelope Cruz i divi più attesi
stasera sul tappeto rosso CANNES - Riparte la corsa per la Palma d'oro, e la
star del primo giorno è il cinema in 3-D. Si apre oggi la 62esima edizione del
Festival di Cannes, che dà spazio per la prima volta nella sua storia a un film
d'animazione, "Up", dello studio americano Pixar-Disney, presentato
fuori competizione. "Up" parla di un vecchio uomo che sogna di fare
un viaggio in mongolfiera in Sudamerica. Ma il giorno in cui questo sogno si
avvera, si accorge di avere un passeggero ingombrante in sua compagnia. Gli
eroi del film non sono umani e quindi le prima «Montée des marches», la famosa
scalinata rossa della Croisette, vedrà sfilare Charles Aznavour, voce del
personaggio principale, e la giuria, presieduta quest'anno dall'attrice
francese Isabelle Huppert, e di cui fanno parte anche l'italiana Asia Argento,
l'americana Robin Wright Penn, l'indiana Sharmila Tagore o la taiwanese Shu Qi,
ma anche i registi James Gray (Usa) o Nuri Bilge
Ceylan (Turchia). Numerose le stelle che faranno affannare fotografi e
cameramen: da Brad Pitt a Monica Bellucci, da Penelope Cruz a Sophie Marceau,
ma anche William Dafoe, Gerard Depardieu o il calciatore Eric Cantona. Il gioco
si farà serio domani con la presentazione di due primi film in competizione:
«Fish tank» del britannico Andrea Arnold, che ha ricevuto il Prix du jury nel
2006 con «Red Road», e «Spring Fever Chine» (titolo in francese «Nuit d'ivresse
printanière»), il racconto di una passione omosessuale di Lou Ye, cineasta censurato in Cina. Per dodici giorni, 20 film si contenderanno la «Palma d'oro»,
andata l'anno scorso a «Entre les murs» (La classe) del francese Laurent
Cantet. Attesi sulla Croisette grandi maestri del cinema come Quentin
Tarantino, Ken Loach, Lars Von Trier e Jane Campion, che almeno una volta si
sono aggiudicati il premio più ambito. Ci saranno anche Pedro Almodovar
(con il suo «Los abrazos rotos»), l'86enne Alain Resnais e il regista
dell'unico film italiano in concorso ufficiale Marco Bellocchio con il suo
«Vincere». 13 maggio 2009
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Tiananmen: arrestato
un ex-leader studentesco Un ex-leader del movimento studentesco cinese di
piazza Tiananmen è stato arrestato e viene detenuto da alcuni mesi, ha
affermato oggi la sua famiglia. Luomo, Zhou Yongjun,
oggi ha 41 anni e nel 1989 fu uno degli organizzatori delle manifestazioni a
favore della democrazia. Nel settembre scorso ha tentato di rientrare
clandestinamente in patria ma è stato arrestato ed è detenuto nella prigione di Suining, nella provincia
sudoccidentale del Sichuan. Il fratello ha affermato di aver ricevuto oggi
dalla polizia cinese la notizia che Zhou è stato arrestato e accusato di
«truffa». L' uomo fu arrestato il 4 giugno 1989, quando lesercito
intervenne per
sgombrare piazza Tiananmen uccidendo centinaia di persone, e
rimase in prigione alcuni anni prima di emigrare negli Usa nel 1993. Nel 1998 tentò una prima
volta di rientrare in Cina
e fu condannato a tre anni di «rieducazione attraverso il lavoro». Scontata la
pena, Zhou tornò negli Usa
dove è rimasto fino allo scorso settembre, quando ha tentato di rientrare in
patria.
( da "Gazzettino, Il"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Mercoledì 13 Maggio
2009, New York Nuova svolta dell'America di Obama sul fronte delle istituzioni
multilaterali: gli Usa sono stati eletti per il
prossimo triennio nel Consiglio per i diritti umani dell'Onu con sede a Ginevra
boicottato negli anni scorsi dall'amministrazione Bush. Hanno votato sì
all'ingresso di Washington 167 paesi sui 192 membri dell'Assemblea generale. Gli
Stati Uniti continuano a mantenere riserve nei confronti del Consiglio, ma si
impegnano a «lavorare dall'interno, con una vasta sezione dei suoi membri, per
rafforzarlo e riformarlo», ha detto l'ambasciatrice all'Onu, Susan Rice, con
cui si è subito congratulato il rappresentante permanente italiano ambasciatore
Giulio Terzi. Il gruppo occidentale aveva espresso tre candidati per i tre
seggi spettanti: oltre agli Stati Uniti, Belgio e Norvegia, eletti
rispettivamente con 179 e 177 preferenze. Fanno parte del Consiglio per i
diritti umani 47 paesi. Gli Stati Uniti sono una delle 18 nazioni
elette ieri assieme a Cina,
Cuba e Arabia Saudita, malgrado i tre Paesi siano nel mirino degli attivisti
per i diritti umani per violazioni che il Consiglio ha proprio il compito di
denunciare e combattere. La svolta Usa era stata annunciata dal segretario di Stato Hillary Clinton ai
primi di aprile: «I diritti umani sono un elemento essenziale nella nostra
politica estera», aveva detto. «Ci impegneremo con altri paesi per
migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione della
Dichiarazione Onu sui Diritti dell'Uomo». Decisione duramente criticata dai
conservatori: «È come salire sul Titanic dopo che ha urtato l'iceberg», aveva
commentato John Bolton, nel 2005 e 2006 ambasciatore all'Onu nominato da Bush.
Critiche anche da associazioni ebraiche, come l'Anti Defamation League e il
centro Wiesenthal, secondo cui l'unico paese che finora si è attirato
bacchettate ripetute del Consiglio è stato Israele: altri, dalla Cina al Sudan, l'hanno fatta franca. Ieri inoltre la
Farnesina ha annunciato la candidatura dell'Italia - per la settima volta - a
membro non permanente del Consiglio di Sicurezza nel biennio 2017-2018.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
MATTEO BOSCO
BORTOLASO New York. Sotto Bush era ritenuto un organismo «politicizzato» e
«anti-israeliano». Ora, con Obama, sarà il foro dove gli Stati Uniti
discuteranno di diritti umani con il resto del mondo. Ieri, al Palazzo di Vetro
delle Nazioni Unite, è arrivata un'altra importante svolta nella politica
estera americana: gli Usa sono stati eletti, per la
prima volta, tra i membri del Consiglio per i diritti umani dell'Onu.
L'Amministrazione guidata dal repubblicano George W. Bush si era sempre rifiutata
di prendere in considerazione il Consiglio di Ginevra, il cui compito è
difendere i diritti umani e denunciarne le violazioni. Secondo gli uomini
dell'ex presidente, l'organismo a 47 membri era usato politicamente per
criticare solo alcuni Paesi, in particolare Israele. Il Consiglio, in effetti,
non è perfetto. Lo hanno denunciato spesso anche le organizzazioni non
governative che seguono le attività delle Nazioni Unite. Ma le ong, come Human
Rights Watch, avevano chiesto a Washington di impegnarsi «da dentro»,
diventando parte dell'organismo Onu. E così è stato. Dei 192 Paesi dell'Onu,
ieri 167 hanno votato per Obama. In realtà non c'era partita. I posti a
disposizione del gruppo regionale degli «Stati occidentali» erano tre. E tre
erano i candidati: oltre gli Stati Uniti, il Belgio e la Norvegia. La vera
novità era che Washington si fosse candidata, come annunciò la Clinton, ipotesi
inconcepibile nell'era Bush che non ha mai amato l'Onu. Sarà interessante
seguire i dibattiti a Ginevra, perché il Consiglio continua a ospitare attori
ingombranti, che non brillano certo per la difesa dei
diritti umani: Cuba, Cina,
Arabia Saudita. Se in Consiglio Israele viene criticato frequentemente per le
politiche contro i palestinesi, è più difficile - per un'intricata rete di
alleanze anti-occidentali - approvare documenti per condannare le tragedie in
Darfur, Birmania o Zimbabwe. Non a caso ieri l'ambasciatrice di Obama al
Palazzo di Vetro, Susan Rice, ha detto: «Lavoreremo da dentro, con un ampio
gruppo di Stati, per rafforzare e riformare» l'organismo di Ginevra. Giocando
all'interno del Consiglio, in effetti, Washington potrà difendere la scelta di
chiudere Guantanamo, additata più volte come emblema delle violazioni dei
diritti umani. E potrà anche promuovere un'altra inversione rispetto a Bush: la
fine dei controversi interrogatori contro i presunti terroristi. La decisione
di Obama, però, non convince i repubblicani e alcune associazioni ebraiche,
come l'Anti Defamation League e il centro Simon Wiesenthal. Per John Bolton,
ambasciatore di Bush all'Onu, «è come salire sul Titanic dopo che ha urtato
l'iceberg». Tra i primi a congratularsi con l'attuale ambasciatrice americana,
invece, è stato il rappresentante permanente dell'Italia all'Onu, Giulio Terzi.
«Le ho confermato - ha detto - la nostra disponibilità a collaborare, anche sul
piano bilaterale, all'interno del Consiglio per il quale proprio oggi l'Italia
ha annunciato la candidatura per il periodo 2011-14». Ieri l'Italia si è
candidata anche al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, l'organo che affronta i
nodi della pace e della sicurezza internazionale. Ma per quello c'è ancora
tempo: si punta al biennio 2017-18.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
ANTONIO TROISE Roma.
Prende corpo il «global standard», il nuovo sistema di regole della finanza
mondiale che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intende presentare al
tavolo del prossimo G8. «La fase apocalittica è finita ma ora bisogna evitare che
la crisi possa ripetersi nel prossimo futuro», insiste il responsabile di via
Venti Settembre. Che torna a puntare l'indice su quelli che ha già individuato
come i responsabili della grande recessione: i banchieri «re Mida», che si sono
illusi di trasformare in oro tutto quello che toccavano. A un certo punto,
però, aggiunge Tremonti, proprio come nel mito, «hanno esagerato trasformando
in oro anche il cibo che avrebbero dovuto mangiare. E così, sono morti».
L'ombra della crisi è stata allontanata solo «quando sono scesi in campo i
governi». Ma tutto questo è avvenuto, aggiunge Tremonti, perché non c'erano
regole «globali» per un mercato che, nel frattempo, «si era
globalizzato». Da qui l'importanza del nuovo «global standard», che è diventato
un vero e proprio cavallo di battaglia del ministro dell'Economia. Il tema, per
la verità, è stato già affrontato al G7 dell'Economia che si è svolto a Roma.
Sarà ripreso, a giugno, nel vertice finanziario in programma a Lecce,
prima di approdare al summit di luglio che si svolgerà nella caserma della
Guardia di Finanza dell'Aquila. Proprio in vista del doppio appuntamento, a
Villa Madama, Tremonti ha riunito ieri, con la collaborazione dell'Aspen,
politici, accademici ed economisti per mettere a punto una prima bozza del
progetto e per un esame delle principali proposte sul tappeto. Un seminario
bipartisan al quale hanno partecipato, tra gli altri, il giurista Guido Rossi,
l'esponente del Pd, Enrico Letta, il senatore americano Gary Hart e
l'economista Guido Calabresi. Tutti d'accordo sui dodici punti sui quali
dovrebbe essere articolato il nuovo «global standard» che sarà proposto dalla
presidenza italiana del G8. Più difficile il cammino, invece, per quel che
riguarda gli strumenti da mettere in campo per far rispettare le nuove regole.
Due le opzioni che per il momento sono in campo: costituire una super autorità
internazionale con il compito di controllare sul rispetto delle nuove regole
oppure affidare la vigilanza ai singoli Paesi. «Tutto questo dipende da quello
che decideranno i singoli governi - ha aggiunto, diplomaticamente, Tremonti -
ma siamo ottimisti». Anche per l'ex presidente della Consob, Guido Rossi, «bisogna
creare degli standard che siano accettati da tutti, delle regole che
costituiscano un argine dalle crisi del sistema». Letta insiste, invece, sul
«valore etico della crisi»: «Bisognerebbe passare da una cultura che pensa a
creare valore solo per gli azionisti di un'impresa a una mentalità che estenda
questo obiettivo a tutti coloro che lavorano nell'azienda, non ultimi i suoi
dipendenti». Ma a Villa Madama si è parlato anche delle prospettive a breve e
medio termine dell'economia. Proprio nel giorno in cui dal Fondo monetario
internazionale sono arrivale le ultime pagelle sui paesi europei. La ripresa,
spiegano gli esperti dell'organismo che ha sede a Washington, potrebbe arrivare
già alla metà del 2010. Nel 2009, però, il Pil europeo calerà del 4%. Mentre,
per l'Italia, viene confermata una contrazione del 4,4% per quest'anno e dello
0,4% per i dodici mesi successivi. Il Bel Paese, comunque, è riuscito a
contenere le perdite: «Il sistema bancario è stato colpito meno - si legge nel
Regional economic outlook dell'Fmi - perché si è mostrato più prudente».
( da "Savona news"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Albisola: il
programma del candidato Luigi Cameirano (Pd) Luigi Cameirano (Partito
Democratico) ha presentato la propria lista in qualità di candidato sindaco di
Albisola Superiore. Cameirano, vigile del fuoco a riposo, è in questo periodo
assessore ai lavori pubblici della giunta guidata da Lionello Parodi ed è stato
nella precedente amministrazione (1999-2004) assessore allUrbanistica
con lallora primo cittadino Giovanni Battista Durante (allepoca
Margherita). Luigi Cameirano, in vista delle elezioni comunali del 6/7 giugno, se la vedrà con gli
altri candidati Carlotta Pozzato, Giovanni Tessore e il senatore del Popolo
della Libertà Franco Orsi. Nellaffrontare il programma, Cameirano
spazia nei temi mondiali prima di affrontare i riflessi che subiscono a cascata cittadine come
Albisola Superiore (11 mila abitanti). Globalizzazione, stagnazione economica, dipendenza
dallestero per le materie prime e le risorse energetiche,
esternalizzazione delle aziende ad alta occupazione manifatturiera e di trasformazione dei prodotti, pone
il nostro Paese in grosse difficoltà non certamente facili da superare. Lattività
manifatturiera, lagricoltura, le risorse turistico culturali, negli anni
precedenti, hanno consentito al nostro Paese una crescita costante del prodotto lordo, la cui
conseguente ricchezza, anche se non sempre equamente ripartita, ha in ogni modo
permesso un miglioramento complessivo, soprattutto per le principali garanzie
sociali ottenute ad oggi tutto questo è posto in discussione tanto da aver
creato ampie fasce di povertà e di disagio sociale
spiega Cameirano - . Ricercare le responsabilità politiche per lo stato di
crisi in cui versa il nostro Paese, è certamente cosa importante per
comprendere quali sono le correnti di pensiero politiche a cui affidarsi per superarlo.
Certo è, che solo attraverso un forte impegno comune, dotato del
necessario ottimismo, finalizzato a politiche economico/sociali in grado di
mantenere e migliorare le garanzie esistenti, e dal punto di vista di una sempre più equa ripartizione della
ricchezza prodotta, sarà possibile ottenere i risultati necessari ad uscire
dalla stagnazione e dalla crisi economica in atto
riprende Cameirano - . Da tali sintetiche considerazioni, in qualità di
candidato sindaco mimpegno a far ripartire lattività amministrativa del nostro
Comune coniugando i bisogni locali al più ampio disegno progressista del nostro
Paese, così come proposto dal Partito Democratico e dai partiti e Associazioni
aderenti al patto che ne condividono le proposte politiche.
( da "Savona news"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Liguria: via libera
al fattore K per far crescere le Pmi Come in Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in
Catalogna e in Emilia-Romagna, anche in Liguria 100 piccole e medie imprese
rappresentative del sistema turistico regionale, tra alberghi, consorzi, tour
operator e agenzie, saranno protagoniste di uninedita attività
di ascolto per conoscere vissuti, opinioni e proposte degli imprenditori e per
apprendere quali scelte di investimento sono state effettuate nel campo della
conoscenza e dell innovazione. Una prospettiva strategica decisiva per fronteggiare una
fase densa di sfide e cambiamenti. Fattore K (k sta per
knowledge, conoscenza) è un progetto interregionale finanziato con
i fondi della legge nazionale 135/2001 che mette a confronto le performance
delle PMI e dei
sistemi di quattro regioni italiane (Liguria, Emilia-Romagna, Sardegna,
Toscana) con quelle di altre due realtà leader del Mediterraneo,
Provenza-Alpi-Costa Azzurra (PACA) in Francia e Catalogna in Spagna. Lo scopo
del progetto è individuare buone prassi per orientare scelte istituzionali e di
governo, e costruire insieme progetti e strumenti adeguati per competere a
livello internazionale. In Liguria, il progetto si articola in cinque macro-
azioni che riguardano lanalisi comparata dei risultati di arrivi e presenze, la
classificazione delle caratteristiche e delle problematiche dellofferta,
lo studio dei bilanci, delle perfomance e delle esigenze delle PMI, gli
incontri di progetto a giugno con i diversi portatori di interesse nelle
quattro province
liguri, un convegno finale in autunno per condividere i risultati delle
ricerche e mettere a punto strategie e programmi di sostegno alle imprese e
alla crescita delle loro competenze distintive. Unoperazione
di grande rilevanza per dare voce alle imprese, orientare e arricchire di contenuti il nuovo
portale turistico regionale di prossima pubblicazione, costruire nuove formule
competitive in termini di organizzazione e integrazione dellofferta
ricettiva, culturale, ambientale e logistica. Fattore K Liguria è unazione
di sistema che amplia le scelte in materia di organizzazione turistica, per
vivere i cambiamenti imposti dalla globalizzazione e dai nuovi stili di vita
dei consumatori come unopportunità e non come un problema. La stessa
tematica del web, che
negli scambi turistici ha assunto una forte centralità con oltre il 72% degli
acquisti di vacanze dopo aver preso informazioni su internet e oltre il 40%
delle vendite effettuate tramite sistemi on-line, sarà un tema decisivo degli
approfondimenti rivolti alle imprese.
( da "Sestopotere.com"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Amministrative, il
centrodestra a Mercato Saraceno sostiene Elena Baldacci , polemica con Biserna
(13/5/2009 16:21) | (Sesto Potere) - Mercato Saraceno - 13 maggio 2009 - Le
forze politiche del centrodestra PdL, Lega Nord , Pri e Udc, hanno indicato
compatte nella figura di Elena Baldacci il nome del candidato a sindaco del
Comune di Mercato Saraceno. Cè lunanime convinzione che
alle prossime elezioni amministrative si possa verificare un'occasione storica
di ricambio politico,
ed è dunque opportuno chiarire agli elettori, ma in primis anche allopinione
pubblica, che altre liste che si richiamano (scorrettamente) al nome del
partito guidato a livello nazionale da Silvio Berlusconi, nulla hanno a che
vedere con il nostro progetto politico”. Con queste parole, le segreterie dei partiti che
sostengono liniziativa di Elena Baldacci, criticano la presentazione della
lista dellex consigliere provinciale Rotilio Biserna che si chiama
“Mercato Saraceno per la libertà”. “Cè fin troppa confusione nelle schede elettorale
– aggiungono in una nota inviata oggi alla stampa - PdL, Lega Nord , Pri e Udc
- per aggiungere ulteriori elementi politici che confondono i cittadini. Lobiettivo
primario è quello di vincere alle urne e cancellare una situazione disastrosa lasciata
dall'amministrazione uscente, con la condizione sulla carta a noi favorevole
che le divisioni all'interno della sinistra possono portare ad una vera
alternativa di governo locale”. PdL, Lega Nord , Pri e Udc invitano tutti coloro
che intendono avviare una "stagione di rinnovamento politico generazionale
e rilancio delle peculiarità del luogo (turismo, artigianato, agricoltura,
tradizioni locali) a stringersi attorno ad un progetto amministrativo che vuole
portare a Mercato Saraceno opportunità e sostegno alle fasce deboli e a far
sentire la voce delle località periferiche anche nei luoghi decisionali
(Provincia e Regione) che fino ad oggi si sono dimostrate insensibili alle
necessità dei Comuni collinari”. ”E' l'occasione – conclude la nota di PdL,
Lega Nord , Pri e Udc - giusta per cancellare una pagina di malgoverno della
sinistra da anni unicamente impegnata alla conservazione del potere ed alla
gestione dello status quo, lontana dai bisogni della gente, insensibile a risolvere
i problemi e le nuove emergenze innescati da globalizzazione, immigrazione e
crisi economica”.
( da "Sestopotere.com"
del 13-05-2009)
Argomenti: Cina Usa
Turismo, al via al
progetto europeo Fattore K dedicato a cento PMI del comparto ligure (13/5/2009
17:17) | (Sesto Potere) - Genova - 13 maggio 2009 - Come in Provenza - Alpi -
Costa Azzurra, in Catalogna e in Emilia-Romagna, anche in Liguria 100 piccole e
medie imprese rappresentative del sistema turistico regionale, tra alberghi,
consorzi, tour operator e agenzie, saranno protagoniste di un'inedita attività
di ascolto per conoscere vissuti, opinioni e proposte degli imprenditori e per
apprendere quali scelte di investimento sono state effettuate nel campo della
conoscenza e dell' innovazione. Una prospettiva strategica decisiva per
fronteggiare una fase densa di sfide e cambiamenti. Fattore K ("k"
sta per "knowledge", conoscenza) è un progetto interregionale
finanziato con i fondi della legge nazionale 135/2001 che mette a confronto le
performance delle PMI e dei sistemi di quattro regioni italiane (Liguria,
Emilia-Romagna, Sardegna, Toscana) con quelle di altre due realtà leader del
Mediterraneo, Provenza - Alpi - Costa Azzurra (PACA) in Francia e Catalogna in
Spagna. Lo scopo del progetto è individuare buone prassi per orientare scelte
istituzionali e di governo, e costruire insieme progetti e strumenti adeguati
per competere a livello internazionale. In Liguria, il progetto si articola in
cinque macro- azioni che riguardano l'analisi comparata dei risultati di arrivi
e presenze, la classificazione delle caratteristiche e delle problematiche
dell'offerta, lo studio dei bilanci, delle perfomance e delle esigenze delle
PMI, gli incontri di progetto a giugno con i diversi portatori di interesse
nelle quattro province liguri, un convegno finale in autunno per condividere i
risultati delle ricerche e mettere a punto strategie e programmi di sostegno
alle imprese e alla crescita delle loro competenze distintive. Un'operazione di
grande rilevanza per dare voce alle imprese, orientare e arricchire di
contenuti il nuovo portale turistico regionale di prossima pubblicazione,
costruire nuove formule competitive in termini di organizzazione e integrazione
dell'offerta ricettiva, culturale, ambientale e logistica. Fattore K Liguria è
un'azione di sistema che amplia le scelte in materia di organizzazione
turistica, per vivere i cambiamenti imposti dalla
globalizzazione e dai nuovi stili di vita dei consumatori come un'opportunità e
non come un problema. La stessa tematica del web, che negli scambi turistici ha
assunto una forte centralità con oltre il 72% degli acquisti di vacanze dopo
aver preso informazioni su internet e oltre il 40% delle vendite effettuate
tramite sistemi on - line, sarà un tema decisivo degli approfondimenti
rivolti alle imprese.