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Report "Globalizzazione"   10-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Globalizzazione

NOI E LORO ( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: che la globalizzazione, con la radicalità della sua espansione, era parsa mettere in discussione. È il sentimento espresso dai lavoratori inglesi che hanno protestato contro gli operai italiani delle raffinerie, accusati di accettare condizioni economiche inferiori alle loro e dunque di minare la stabilità delle loro occupazioni.

Usa-Cina/ Casa Bianca: navi cinesi rispettino leggi... -2 ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: e ci aspettiamo che la Cina rispetti la legge internazionale", ha detto il portavoce dell'amministrazione, Robert Gibbs, parlando nel corso di una conferenza stampa indetta alla Casa Bianca. Nel frattempo i funzionari del dipartimento della Difesa Usa hanno precisato che l'incidente diplomatico è stato preceduto da un atteggiamento di "crescente aggressività"

Petrolio: Chiude a 47,07 dollari al barile (+3,41%) ( da "KataWeb News" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 0 commenti Il crude Usa chiude sopra i 47 dollari al barile, in rialzo del 3,41% al Nymex di New York. A far crescere il prezzo del greggio le preoccupazioni causate dall'incidente navale tra Cina e Stati Uniti e la prospettiva di un taglio della produzione da parte dell'Opec nel vertice del 15 marzo prossimo.

Per due giorni si sono tenute le esercitazioni con pompieri e Protezione civile ( da "Cittadino, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Sostenuto dai vertici nazionali e regionali della protezione civile, patrocinato dall'amministrazione di Melegnano, l'evento di formazione ha visto la partecipazione dei vigili del fuoco di Milano, Lodi e Mortara, della protezione civile di San Giuliano e Melegnano e della Croce rossa di Milano.

africa - wole soyinka ( da "Repubblica, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: sbiadita dal tempo e resa sempre più sfocata dall´avanzare della globalizzazione, mentre l´altra deve la propria esistenza a un giudizio talmente immediato da vedere vittime e colpevoli ancora vivi e imprigionati nella necessità della coabitazione. Questo contrasto reca di per sé un paradosso nelle aspettative.

bisogna investire in nuove tecnologie ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: internazionali come il Trattato di Kyoto devono essere applicati concretamente da tutte le grandi potenze mondiali, come Usa, Cina o India, per poter ottenere risultati determinanti nella riduzione di gas serra su scala mondiale. È auspicabile, inoltre, un maggiore investimento tecnologico, come la diffusione delle auto ad idrogeno e una riduzione degli impianti a combustibili fossili.

AUTO La Cina perde primato mondiale delle vendite Dopo solo un mese, la Cina potrebbe avere gi... ( da "Giornale di Brescia" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Un dato che, se confermato, non basterebbe alla Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità. EDISON Un milione di clienti l'obiettivo entro il 2010 «Noi puntiamo ad avere la famosa milionata di clienti in un certo numero di anni.

Incidente navale tra Cina e Stati uniti ( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Incidente» navale tra Cina e Stati uniti Un incontro troppo ravvicinato tra una nave oceanografica degli Stati uniti e cinque navi cinesi, nell'oceano Pacifico, è «l'ultimo episodio di una condotta cinese "sempre più aggressiva"», ha dichiarato ieri un portavoce del Pentagono, il ministero della difesa degli Stati uniti.

UE: IL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI SI ESPRIME SUL FUTURO DEI TRASPORTI ( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: dobbiamo costruire un sistema capace di assorbire e far fronte alle sfide future: globalizzazione, transizione energetica e cambiamento climatico, invecchiamento della società europea e minacce alla sicurezza. Sicurezza Comincerò dalle minacce alla sicurezza dei trasporti. Il Libro bianco del 2001 è stato adottato dalla Commissione il giorno dopo gli attacchi terroristici dell?

Dalla Provincia 40 riconoscimenti agli operatori dell'emergenza neve ( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Antincendio boschivo Protezione civile Barzana; Gruppo intercomunale Area Zingonia-Dalmine; Gruppo volontari Protezione civile Cividate al Piano; Protezione volontaria civile Bergamo; Gruppo comunale Urgnano; Gal Gruppo antincendio Lombardia; Akja-Associazione volontari soccorso e sicurezza piste sci;

UE: HILLARY CLINTON CONFERMA L'IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA "CRISI CLIMATICA" ( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Dobbiamo convincere Cina, India, Indonesia e gli altri Paesi in via di sviluppo dell´importanza di questo accordo, perché non è sufficiente la partecipazione di Europa e Stati Uniti". A questo proposito Clinton ha citato una dichiarazione del capo staff del presidente Obama: "Mai sprecare una buona crisi".

Con la gelata tutti al fast food Salgono i ricavi di McDonald's ( da "Milano Finanza (MF)" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: parzialmente oscurati da quelli più deludenti ottenuti Cina. Mc Donald's ha comunque precisato che i ricavi del primo trimestre dell'anno saranno impattati negativamente da circa 600 milioni di dollari derivanti dal rafforzamento del dollaro. mentre a livello di utile per azione l'impatto sarà compreso fra 7 e 9 centesimi di dollaro.

Gli Usa al G-20: servono nuovi aiuti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: squilibri suggerivano un aumento dei consumi in Cina e una diminuzione in America.Oggi non c'è nessuno che la pensa più in questo modo. Nessuno oggi può ridurre il proprio contributo alla domanda globale ». Secondo gli Stati Uniti i leader delle 20 principali economie mondiali, che si riuniranno il prossimo 2 aprile per il loro secondo incontro sotto la presidenza di turno britannica,

ROMA La task force designata dal presidente Barack Obama per supervisionare la ristrutturazione del... ( da "Messaggero, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: A febbraio il mercato del Paese orientale sarebbe infatti cresciuto del 33,1% rispetto allo stesso mese del 2008, a fronte di vendite per 607.984 veicoli. Un dato che, se confermato, non basterebbe alla Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità.

Gli Usa accusano Pechino di aggressione in mare ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: altra uno scafo militare della Cina che spalleggiata da altre quattro imbarcazioni - una delle forze speciali, una di pattugliamento e due incrociatori civili, tutte con bandiera cinese «con una manovra aggressiva ha inseguito, bloccato e minacciato » l'Impeccable portandosi tanto vicino da far temere l'arrembaggio e gettando in mare pezzi di legno per ostacolare la traiettoria dell'

Ansaldo Sts pronta per acquisizioni ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Europa dell'est e Cina,mentre per isistemi di trasporto si guarda con particolare interesse a possibili acquisizioni in Usa, Gran Bretagna e India. Negoziati sono già in corso e alcune operazioni potrebbero essere definite in tempi stretti. La società genovese ha, inoltre, annunciato di essersi aggiudicata una commessa,

Geografia economica del mondo che verrà ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: geografia economica internazionale dando a questo punto obbligatoriamente voce alle nuove potenze ( dalla Cina,all'India al Brasile) per la riscrittura delle regole di governo di un sistema globale dove anche il Sud del mondo vuole giocare la partita consona al nuovo rango di protagonista economico quanto politico. Il nemico da combattere a tutti i costi è il ritorno al protezionismo.

Stretta cinese sul Tibet <Arrestati cento monaci> ( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Neppure le acque intorno alla Cina sono calme. Washington ha denunciato manovre intimidatorie da parte di 5 navi da guerra di Pechino contro una sua unità, domenica, 120 chilometri a sud dell'isola di Hainan che delimita a est il golfo del Tonchino (al Pentagono la circostanza avrà risvegliato qualche lontano ricordo…

Cina, "confronto" in mare: per Pechino nave Usa ha violato legge ( da "Reuters Italia" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Marina Usa coinvolta in un confronto con la sua flotta a largo dell'isola meridionale di Hainan ha violato le leggi cinesi e internazionali e ha condannato l'incidente. Washington ha chiesto alla Cina di attenersi alle regole marittime internazionali dopo che il Pentagono ha affermato che cinque sue navi hanno intimorito un'imbarcazione della Marina in acque internazionali domenica.

Wolf, i liberali e la sindrome di Dorothy ( da "Riformista, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cioè quel processo fatto di globalizzazione e paesi emergenti, con annesso iper-utilizzo della finanza per mettere benzina nel motore delle economie mature, Stati Uniti e Regno Unito in primis, e di alcune in ascesa, Spagna e Irlanda per esempio. Un processo che ha indebolito i meccanismi di controllo sulla finanza e che dunque in realtà non aveva molto di liberale in senso moderno.

WASHINGTON - Vibrante protesta degli Stati Uniti contro la Cina per avere compiuto azioni di intimid... ( da "Messaggero, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: civile impegnata in ricerche oceanografiche nel Mare della Cina. Due navi cinesi avrebbero bloccato l'unità Usa e altre due si sarebbero portate a solo 15 metri sventolando bandiere cinesi e intimando ai marinai americani di abbandonare l'area. L'equipaggio Usa avrebbe risposto lanciando getti d'acqua contro i marinai della nave cinese più vicina (giunti ormai a soli otto metri)

Il Financial Times ha cominciato ieri a pubblicare una serie di analisi sul futuro del capitalismo, <dopo che il disastro finanziario ha distrutto (forse meglio minato?) la fede ne ( da "Riformista, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: i rigidi controlli degli stati sul mercato porteranno al protezionismo, aumenteranno i poveri, si arresterà il processo di crescita dei ceti medi nei paesi emergenti, cresceranno i rischi legati al terrorismo, l'occidente perderà di credibilità e - come accadde dopo la prima guerra mondiale - si arresterà il processo di globalizzazione. segue a pagina 17 10/03/2009

LI PERDEREBBE tutti fino all'ultimo euro. E' vero che il consorzio inte... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Questa è la globalizzazione, bellezza. Ringrazi i reggitori che hanno cavalcato la globalizzazione sostenendo che offriva straordinarie opportunità'. Invece avremmo dovuto, da tempo, ritornare, sia pur in modo graduale e limitato, a una sana autarchia di fascistica memoria.

<Aggressione> in mare: Usa deplorano Pechino ( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Aggressione» in mare: Usa deplorano Pechino WASHINGTON LA CASA BIANCA ha sollecitato la Cina a rispettare i diritti internazionali marittimi dopo che cinque navi cinesi hanno svolto una serie di manovre «aggressive» nei confronti di una nave statunitense di ricerche oceanografiche, la Impeccable, in acque internazionali.

La Cina: la marina americana ha violato le nostre acque territoriali ( da "Rai News 24" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Zhaoxu ha poi affermato che la nave Usa "ha violato le leggi cinesi e internazionali navigando nelle acque del Mar meridionale senza l'autorizzazione della Cina". La Casa Bianca ha affermato ieri che le navi della marina militare Usa continueranno a operare nel Mar cinese meridionale.

ULSTER SULL'ORLO DELL'ABISSO, ASSASSINATO UN ALTRO POLIZIOTTO TRICHET: RIPRESA DAL 2010 LA CINA BLINDA IL TIBET La Bei dice no alle case automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA ( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: LA CINA BLINDA IL TIBET ? La Bei dice no alle case automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA NUOVA DIPLOMAZIA USA - MERCK COMPRA SCHERING (41 MLD $)? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom Terrorismo in Irlanda 1 - SPAGNA EL PAIS - "L'assassinio di un poliziotto pone l'Ulster sull'orlo dell'abisso".

Il Dalai Lama accusa la Cina "Ha ucciso migliaia di tibetani" ( da "Quotidiano.net" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta ONDATA DI ARRESTI E REPRESSIONE DI OGNI DISSENSO Il Dalai Lama accusa la Cina "Ha ucciso migliaia di tibetani" Incidente navale fra Pechino e Usa A cinquant'anni esatti da quando fu costretto ad andare in esilio in India, il leader spirituale del Tibet ha ripetuto la richiesta di "un'autonomia legittima e significativa" per il suo Paese.

Tibet/ Pechino a Congresso Usa: non votate a sostegno Dalai... ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Pechino, 10 mar. (Apcom) - La Cina ha rivolto un pressante invito al Congresso americano a non votare un documento di sostegno al Tibet in occasione del 50esimo anniversario della fuga del Dalai Lama e della fallita rivolta tibetana contro i cinesi.

Usa-Cina/ Pechino: marina americana ha violato acque ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract:

Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" ( da "Repubblica.it" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: A stretto giro di posta la replica di Pechino, secondo cui la nave statunitense ha "infranto la legge internazionale e la normativa e i regolamenti cinese". "La Cina ha rivolto un appello solenne agli Stati Uniti con la richiesta di cessare immediatamente queste attività". (10 marzo 2009

Cina-Usa, tensione in mare aperto ( da "Stampaweb, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: civile impegnata in ricerche oceanografiche nel Mare della Cina. Due navi cinesi avrebbero bloccato l?unità Usa e altre due si sarebbero portate a solo 15 metri sventolando bandiere cinesi e intimando ai marinai americani di abbandonare l?area. L?equipaggio Usa avrebbe risposto lanciando getti d?acqua contro i marinai della nave cinese più vicina (giunti ormai a soli otto metri)

Tremonti e il G8: il mio team di giuristi per riscrivere le regole ( da "Corriere.it" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: eclissi giuridica e globalizzazione selvaggia», portare testi innovativi al vertice della Maddalena, gettare le basi per una nuova Bretton Woods. Attorno a Giulio Tremonti ci sono giuristi come il comparatista Gabriele Crespi Reghizzi, Alberto Santamaria, cattedratico di diritto internazionale alla Statale di Milano, e l'unica donna,

CINA-USA, TENSIONE IN ALTO MARE PECHINO: "ATTIVITÀ NAVALE ILLEGALE" ( da "Wall Street Italia" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" -->Protesta formale del ministro degli Esteri per lo "sconfinamento" in acque cinesi di una nave militare oceanografica americana Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" (08:12 10/03/2009)

La finanza senza etica è alle origini della crisi ( da "Famiglia Cristiana" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: economia in un mezzo di arricchimento di pochi attraverso lo strumento della finanza globalizzata e l'uso senza ostacoli della delocalizzazione delle imprese all'unico scopo del profitto. A leggere con attenzione i giornali di queste settimane c?è da restare sorpresi per l?enorme quantità di cifre che vengono fornite sulla crisi.

Tibet, tensione tra la Cina e gli Usa Il Dalai Lama: "E' l'inferno in terra" ( da "Stampaweb, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Il governo di Pechino ha inoltre messo in guardia il Congresso Usa dall?approvare una risoluzione per sollecitare la Cina a mettere fine alla «repressione» in Tibet: Pechino ha chiesto il ritiro della mozione, che è stata presentata lunedì e che gode dell?appoggio della stessa speaker della Camera, Nancy Pelosi, da sempre molto attenta alla causa tibetana.

Policlinico ( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: altra grande globalizzazione portò a protezionismi, a culture irrazionali, e al desiderio di guerra nel cuore dell'Europa. Di qui l'appello all'impegno. Perché «con la forza della nostra identità di sinistra, popolare e cattolico-democratica, con un'opposizione chiara e stando sui temi della crisi possiamo vedere la strada della risalita»

Evasione e riciclaggio, a <lezione> dalle Fiamme gialle ( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: una relazione a tutto tondo sui maggiori rischi di evasione fiscale che si annidano nei rapporti internazionali e di internet nell'era della globalizzazione. Il Presidente dell'Ordine, Salvatore Garozzo nel ringraziare il comandante Arbore e la Gdf per la collaborazione alla formazione dei giovani tirocinanti ha invitato tutti i partecipanti ad essere protagonisti della legalità.

DOPO SOLO UN MESE, LA CINA POTREBBE AVERE GIà PERSO IL PRIMATO MONDIALE PER LE VENDITE DI AUTO,... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità. Negli Stati Uniti però il futuro delle tre big di Detroit è ancora in bilico. Ieri nella capitale americana dell'auto è arrivata la task force creata dal presidente Barack Obama per la supervisione della ristrutturazione delle case automobilistiche alle quali

Provincia: Protezione civile, al via i corsi di formazione ( da "Sannio Online, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Provincia: Protezione civile, al via i corsi di formazione Pubblicato il 10-03-2009 E? stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per la selezione dei volontari che entreranno a far parte del gruppo di Protezione civile del Comune di Ceppaloni, istituito con delibera di Consiglio del 28 novembre scorso.

DALAI LAMA: "TIBET, UN INFERNO IN TERRA" PECHINO RESPINGE LE ACCUSE: "MENZOGNE" ( da "Wall Street Italia" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Dalai Lama: "Tibet, un inferno in terra" Pechino respinge le accuse: "Menzogne" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni" (13:18 10/03/2009)

pelobici ha detto: Nessuno commenta?, come dopo 50 che questo Paese è stato liberato dal giogo di quei brutti monaci nesuno gioisce, gli abitanti del Tibet sono proprio degli ingra ( da "KataWeb News" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 2 commenti Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni"

ohimmena ha detto: in ogni caso a proposito di inc è meglio che ti preoccupi di quelle che hanno fatto a tua moglie, mentre tu ti sbattevi per comprare la casetta dove vivi ( da "KataWeb News" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: 6 commenti Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni"

Il tempo dei social network ( da "Blogosfere" del 10-03-2009)
Argomenti: Cina Usa

Abstract: Mar 0910 Il tempo dei social network Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 18:28 in globalizzazione Le persone che navigano sul web trascorrono il 10% del loro tempo tra blog e social network. Altri dati sul report Global faces and networked places di Nielsen Online.


Articoli

NOI E LORO (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampa, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Giuseppe Berta NOI E LORO Ciò che ieri Umberto Bossi ha detto a Gad Lerner, sostenendo che nell'assegnazione di posti di lavoro e di abitazioni la preferenza deve essere accordata agli italiani, segna indubitabilmente un passaggio nella percezione della crisi e delle sue ricadute sociali. Per la prima volta un rappresentante di governo sancisce che sono i tempi difficili a imporre di discriminare fra i cittadini italiani e gli «altri». Bossi, naturalmente, interpreta una reazione immediata, più ancora che un diffuso senso comune, di fronte alla crisi: quando la recessione incomincia a mordere davvero, il primo istinto è quello di fare quadrato, impedendo che la propria posizione sociale ed economica sia messa a rischio da forze esterne. Anche quando esse risultino in realtà ben radicate ormai dentro i confini della nostra società. In fondo, Bossi ha dato voce a un sentimento che si va allargando a macchia d'olio nell'Europa di oggi: quello di reintrodurre la distinzione fra «noi» e «loro» che la globalizzazione, con la radicalità della sua espansione, era parsa mettere in discussione. È il sentimento espresso dai lavoratori inglesi che hanno protestato contro gli operai italiani delle raffinerie, accusati di accettare condizioni economiche inferiori alle loro e dunque di minare la stabilità delle loro occupazioni. Probabilmente, Bossi e la Lega Nord si sono accorti, come già è avvenuto altre volte in passato, che serpeggia un'avversione nei confronti delle figure ravvisate come la personificazione dei pericoli della globalizzazione e pensano di doverla rappresentare, in parte per giustificarla e ricavarne consenso politico e in parte perché intuiscono che questi atteggiamenti non possono essere semplicemente censurati od oscurati. Chi se la prende oggi con gli immigrati e li accusa di sottrarre lavoro a sé e ai propri concittadini non dispone ovviamente di una comprensione effettiva del mercato del lavoro. Bastava osservare i cantieri edili degli ultimi anni per accorgersi della presenza prevalente di una popolazione di lavoro che si era sostituita agli operai locali perché da tempo costoro si erano ritirati da quelle attività. Ma chi è pronto a unirsi alla protesta verso la presenza eccessiva dei lavoratori stranieri lo fa sull'onda di un timore che non nasce da una valutazione razionale. Lo fa perché vuole sentirsi confortato da altre voci, magari più forti e autorevoli della sua, decise ad affermare che è il lavoro italiano a dover essere difeso in primo luogo, così come la produzione va riportata per quanto si può dentro il territorio nazionale. Il sistema globale non ha mai goduto di cattiva fama come adesso. Quanti anni sono passati dalla rivolta del movimento no global di Seattle e di Genova? All'inizio del nostro secolo era la sinistra estrema a mobilitarsi contro un mondo senza frontiere. Oggi agli occhi di molti la globalizzazione appare come una tendenza irrazionale e distruttiva. Un'organizzazione inutilmente complessa che si ritorce contro i soggetti stessi che l'hanno realizzata. Non pochi devono aver pensato che un po' di ragione i lavoratori inglesi devono avercela, ammesso che sia vero che gli italiani si accontentano di guadagnare meno di loro. E di sicuro è ancora maggiore il numero di quanti ritengono che faccia bene Sarkozy a concedere gli aiuti all'industria francese, a patto di lasciare le fabbriche dove sono e come sono. Di questi succhi si nutre un atteggiamento che vede nel cosmopolitismo promosso dall'internazionalizzazione dell'economia una costruzione artificiale e dannosa. Finora abbiamo guardato soltanto alle conseguenze economiche della crisi. Ci siamo soffermati sulla caduta dei mercati, delle Borse e della produzione. Man mano che il cammino di questa durissima recessione avanza, tuttavia, dovremo incominciare a preoccuparci dei suoi aspetti politici. È impossibile ritenere che lo stato d'inquietudine e di disagio sempre più acuto non assuma forme politiche. Che non si sviluppino manifestazioni e tendenze inclini a far leva sul malessere per indicare soluzioni radicali e sommarie della crisi. La sinistra europea di governo, che si è identificata nell'ultimo decennio con la modernizzazione derivante dalla crescente espansione internazionale dell'economia, ha perso contatto con quell'universo popolare che si sente penalizzato da una «società aperta» in cui soltanto i soggetti più forti si muovono a loro agio. È naturale perciò che questi strati sociali si rivelino sensibili a chi promette di ripristinare un ordine naturale delle cose, turbato dagli sconvolgimenti recenti. Per questo, è urgente dialogare con coloro che manifestano le loro paure davanti alla crisi. Per mostrare loro come all'origine della crisi stia un assetto mondiale non più imperniato sull'Occidente, di fronte a cui è illusorio cercare riparo in una cittadella fortificata.

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Usa-Cina/ Casa Bianca: navi cinesi rispettino leggi... -2 (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Washington, 9 mar. (Ap) - La Casa Bianca ha reso noto che le navi della marina militare Usa continueranno a operare nel Mar cinese meridionale. Il governo di Obama ha così commentato l'episodio della nave americana "Usns Impeccable", che è stata seguita e ostacolata da cinque navi cinesi. "Continueremo a operare in quelle acque internazionali, e ci aspettiamo che la Cina rispetti la legge internazionale", ha detto il portavoce dell'amministrazione, Robert Gibbs, parlando nel corso di una conferenza stampa indetta alla Casa Bianca. Nel frattempo i funzionari del dipartimento della Difesa Usa hanno precisato che l'incidente diplomatico è stato preceduto da un atteggiamento di "crescente aggressività" da parte delle navi cinesi, che si è manifestato negli ultimi giorni. L'Usns Impeccable ha risposto alle provocazioni spruzzando acqua contro una nave cinese. Tuttavia i membri dell'equipaggio cinese hanno continuato ad avvicinarsi fino ad arrivare a una distanza di appena 8 metri dalla nave Usa. L'episodio si è verificato a 120 chilometri circa a sud dell'isola di Hainan. "Le manovre non professionali effettuate dalle navi cinesi hanno violato quanto stabilito dal diritto internazionale, che chiede di operare rispettando i diritti e la sicurezza di altri utilizzatori legittimi dell'oceano", ha detto Stewart Upton, portavoce del Pentagono. "Ci aspettiamo che le navi cinesi agiscano in modo responsabile e si astengano dal compiere attività di provocazione che potrebbero portare a un calcolo sbagliato o a una collisione in mare, mettendo a rischio le navi e le vite dei marinai americani e cinesi". La "Usns Impeccable", ha precisato il dipartimento della Difesa Usa, al momento dell'episodio era disarmata, e stava raccogliendo campioni oceanici in acque internazionali nel Mar cinese meridionale.

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Petrolio: Chiude a 47,07 dollari al barile (+3,41%) (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWeb News" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Petrolio: Chiude a 47,07 dollari al barile (+3,41%) 9 marzo 2009 alle 20:52 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti Il crude Usa chiude sopra i 47 dollari al barile, in rialzo del 3,41% al Nymex di New York. A far crescere il prezzo del greggio le preoccupazioni causate dall'incidente navale tra Cina e Stati Uniti e la prospettiva di un taglio della produzione da parte dell'Opec nel vertice del 15 marzo prossimo. Dopo aver toccato un massimo di 48,83 dollari al barile, il prezzo del crude con consegna ad aprile si è attestato sui 47,07 dollari al barile con una crescita di 1,55 dollari. AGI

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Per due giorni si sono tenute le esercitazioni con pompieri e Protezione civile (sezione: Globalizzazione)

( da "Cittadino, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Gli scout di mezza Lombardia imparano a gestire l'emergenza n Come affrontare le emergenze di tipo ambientale o quelle determinate da un incidente? Gli scout lombardi a lezione di protezione civile, vigili del fuoco e Croce rossa. Nel corso del fine settimana scorso, infatti, una cinquantina di capi scout delle province di Lodi e Milano, Brescia e Bergamo, Varese e Cremona, si sono radunati al centro scout di Melegnano in via Baden Powell, dove hanno imparato come prevenire ed affrontare i pericoli. Sostenuto dai vertici nazionali e regionali della protezione civile, patrocinato dall'amministrazione di Melegnano, l'evento di formazione ha visto la partecipazione dei vigili del fuoco di Milano, Lodi e Mortara, della protezione civile di San Giuliano e Melegnano e della Croce rossa di Milano. «Quest'anno abbiamo scelto Melegnano perché si tratta di una città ricca di volontariato nei campi più diversificati - ha chiarito Stefano Vezzoli, responsabile regionale degli scout per il settore emergenza e protezione civile -. Senza contare che qui gli scout sono presenti da oltre 50 anni». Il vicesindaco di Melegnano Enrico Lupini e Luigi Tessarin, assessore alla Protezione civile, non hanno nascosto la loro soddisfazione: «Siamo onorati - hanno fatto sapere - che un evento tanto importante vada in scena nella nostra città». Nella mattinata di sabato, quindi, i relatori hanno posto l'accento sul ruolo che gli scout possono ricoprire nelle situazioni di emergenza: «Perché - hanno spiegato - l'emergenza è un evento sempre possibile, per cui gli scout devono essere costantemente preparati, sia nelle loro attività che nell'aiuto al prossimo. Di qui la necessità che ogni singolo educatore scout sia aggiornato sul tema del soccorso, in modo da affrontare al meglio le situazioni di emergenza nella più ampia gamma dei casi». Dopodiché, i capi scout sono stati edotti sul comportamento da tenersi rispetto alle fasce più deboli della popolazione, quali anziani, disabili e bambini. La giornata di sabato si è conclusa con una serie di testimonianze sul contributo prestato dagli scout in occasione della tragedia del Vajont, che nel 1963 provocò più di 1.900 morti. Domenica mattina, invece, i tecnici dei vigili del fuoco Vincenzo Irace, Mauro Colombini e Massimo Stucchi, quest'ultimo in gioventù scout di Melegnano e oggi vice comandante dei pompieri di Lodi, hanno fatto un po' la storia dei vigili del fuoco. Al termine della tavola rotonda, quindi, i capi scout lombardi hanno fatto conoscenza delle strutture utilizzate da vigili del fuoco, protezione civile e Croce rossa e della loro organizzazione. Così, divisi in un paio di gruppi, alcuni scout hanno spento tutta una serie di incendi servendosi degli estintori, mentre altri hanno fatto pratica con gli attrezzi normalmente in uso alla protezione civile. Un ultimo gruppo, poi, è stato introdotto alle problematiche del primo soccorso sanitario da prestare in caso di incidenti o infortuni. Dopo le premiazioni di rito a cura di Lupini e Tessarin e la Messa celebrata da don Paolo Fontana, assistente degli scout, il pomeriggio è stato dedicato ai sommozzatori, che hanno spiegato come comportarsi in casi di emergenza nei fiumi e nei laghi. Il tutto sotto l'occhio attento di una troupe di Rai tre per un'iniziativa, ha commentato soddisfatto Massimo Stucchi, «di elevato valore formativo».Stefano CornalbaPasquale Pacetta

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africa - wole soyinka (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 36 - Cultura AFRICA WOLE SOYINKA All´interno dello stesso continente, due strategie si confrontano con la stessa storia. Una proposta ha origine in una storia dell´Africa che è diventata in qualche modo remota, sbiadita dal tempo e resa sempre più sfocata dall´avanzare della globalizzazione, mentre l´altra deve la propria esistenza a un giudizio talmente immediato da vedere vittime e colpevoli ancora vivi e imprigionati nella necessità della coabitazione. Questo contrasto reca di per sé un paradosso nelle aspettative. Se non altro, nel secondo caso si dovrebbe giungere, in una forma o nell´altra, a una richiesta di riparazioni. Le vittime sono vive e hanno bisogno di una riabilitazione, mentre i loro carnefici � come gruppo identificabile � aspirano a un´esistenza privilegiata e sicura, tra le spoglie di un sordido passato.

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bisogna investire in nuove tecnologie (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pagina 10 - Speciali Bisogna investire in nuove tecnologie AMBIENTE Negli ultimi anni la questione sul mutamento climatico dei nostri giorni, dovuto principalmente all'emissione di gas serra, e le sue conseguenze sia ambientali sia salutari sono dell'attenzione e dello studio dei ricercatori. Il comportamento umano svolge un ruolo fondamentale nell'ecosistema che ci circonda, infatti «ogni genere umano è parte integrante della natura» (da Biologia: il punto di vista ecologico, Bologna 1991), ed è proprio per questo motivo che ognuno di noi quotidianamente deve contribuire a evitare danni seri all'ecosistema. L'uomo deve saper rispettare la natura, deve rendersi conto che la sua opera di sottomissione non può durare per sempre, perché la natura a lungo andare gli si ritorcerà contro. Difatti già negli ultimi anni non c'è stato un miglioramento delle condizioni ambientali, anzi di anno in anno la situazione diventa sempre più critica e peggiorerà radicalmente; inoltre le conseguenze, con l'avanzare del tempo, stanno diventando sempre più sedimentate e irreversibili. Questi effetti negativi per l'uomo e l'ambiente si stanno già verificando: surriscaldamento atmosferico, dovuto principalmente ai gas serra che derivano dalle combustioni, un notevole aumento dei casi di tumore e di malattie dell'apparato respiratorio e l'estinzione di molte specie animali. Di conseguenza dovrebbe esserci una più ampia collaborazione fra i maggiori Stati industrializzati, responsabili per primi del danno ambientale, per evitare gli effetti catastrofici che, secondo gli studiosi, si potranno verificare nel futuro; inoltre accordi internazionali come il Trattato di Kyoto devono essere applicati concretamente da tutte le grandi potenze mondiali, come Usa, Cina o India, per poter ottenere risultati determinanti nella riduzione di gas serra su scala mondiale. È auspicabile, inoltre, un maggiore investimento tecnologico, come la diffusione delle auto ad idrogeno e una riduzione degli impianti a combustibili fossili. In conclusione l'uomo deve saper accettare le proprie responsabilità, cercare di assumere un comportamento più altruista e riflettere sull'importanza del biosistema per le future generazioni. Ilaria Clemente Istituto Linussio di Codroipo

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AUTO La Cina perde primato mondiale delle vendite Dopo solo un mese, la Cina potrebbe avere gi... (sezione: Globalizzazione)

( da "Giornale di Brescia" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Edizione: 10/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:economia AUTO La Cina perde primato mondiale delle vendite Dopo solo un mese, la Cina potrebbe avere già perso il primato mondiale per le vendite di auto, che aveva conquistato per la prima volta in gennaio. E gli Stati Uniti potrebbero essersi quindi ripreso lo «scettro» di mercato numero 1 al mondo. A febbraio, secondo le stime dell'associazione cinese per le auto passeggeri (Cpca), il mercato del Paese orientale sarebbe infatti cresciuto del 33,1% rispetto allo stesso mese del 2008, a fronte di vendite per 607.984 veicoli. Un dato che, se confermato, non basterebbe alla Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità. EDISON Un milione di clienti l'obiettivo entro il 2010 «Noi puntiamo ad avere la famosa milionata di clienti in un certo numero di anni. Alla fine del 2010 puntiamo ad aver fatto un passo decisivo» in questa direzione. Lo ha detto l'ad di Edison, Umberto Quadrino, a margine dell'inaugurazione del Memae 2009 all'Università Bocconi. «C'è attrito nel passaggio degli utenti - spiega quadrino - pesa troppo poco la bolletta sul bilancio familiare, anche se sembra incredibile, ma quando si tratta di cambiare le famiglie sono poco flessibili». NISSAN Fitch declassa il rating Fitch ha declassato di due gradini il rating di Nissan a lungo e quello senior non garantito a «bbb-» da «bbb+» e quello a breve in valuta estera e locale a «f3» da «f2». È la seconda volta in quattro mesi che l'agenzia riduce il rating della casa giapponese, fortemente colpita dalla crisi del mercato dell'auto, con «la domanda che continua a scivolare ogni mese e che mostra pochi segnali di ripresa».

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Incidente navale tra Cina e Stati uniti (sezione: Globalizzazione)

( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

OCEANO PACIFICO «Incidente» navale tra Cina e Stati uniti Un incontro troppo ravvicinato tra una nave oceanografica degli Stati uniti e cinque navi cinesi, nell'oceano Pacifico, è «l'ultimo episodio di una condotta cinese "sempre più aggressiva"», ha dichiarato ieri un portavoce del Pentagono, il ministero della difesa degli Stati uniti. L'incidente è avvenuto in acque internazionali, secondo il dipartimento di stato Usa, e viola le leggi internazionali; la nave americana era disarmata ed è circondata dalle navi cinesi, tra cui una dell'intelligence navale, che hanno compiuto «manovre aggressive» avvicinandosi in modo pericoloso. Il Pentagono dice che simili episodi si sono moltiplicati di recente e ha protestato con l'attaché militare cinese a Washington.

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UE: IL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI SI ESPRIME SUL FUTURO DEI TRASPORTI (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 10 Marzo 2009 UE: IL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI SI ESPRIME SUL FUTURO DEI TRASPORTI Bruxelles, 10 maggio 2009 - Benvenuto Signore e Signori Ministri, Onorevoli Membri del Parlamento europeo, Signore e Signori, Desidero dare a tutti voi il benvenuto e ringraziarvi della vostra presenza qui oggi e domani per discutere insieme di un tema ampio come il ?il futuro dei trasporti?. Vorrei anche a ringraziare in particolar modo il Sig. Van Miert, ex Vice Presidente della Commissione e Commissario ai Trasporti, per aver accettato di animare queste due giornate di lavoro. È raro che una conferenza abbia orizzonti così vasti e oratori di cosi alto livello, ma ritengo che sia importante di tanto in tanto prenderci una pausa dalla routine quotidiana e dal nostro modo consueto di pensare per lasciare spazio all?immaginazione. Immaginazione, coraggio ed entusiasmo: ecco ciò di cui abbiamo bisogno in momenti di crisi e di transizione! E non c?è dubbio che è questa la situazione in cui ci troviamo attualmente. Oggi non discuteremo proposte specifiche della Commissione, ma piuttosto discuteremo di quella che dovrà essere la nostra strategia a lungo termine in materia di trasporti. Ci troviamo, infatti, in una fase iniziale di elaborazione politica, raccolta di dati e scambio di opinioni che confluiranno in una ?Comunicazione della Commissione sul futuro dei trasporti? da adottare a giugno. Il Libro bianco del 2001 e la futura Comunicazione Questo lavoro fornirà, alla prossima Commissione, tutti gli elementi necessari per definire l?orientamento della politica dei trasporti del prossimo decennio e, se la prossima Commissione lo riterrà necessario, potrà essere la base per un nuovo Libro bianco. Fino ad oggi la Commissione ha sempre elaborato i propri programmi di politica dei trasporti sotto forma di Libri bianchi, uno nel 1992 e uno nel 2001 aggiornato nel 2006. Stiamo giungendo alla fine del decennio coperto dal Libro bianco del 2001 ed è giunto il momento di riflettere su quello che abbiamo realizzato e su quello che dovremo fare in futuro. Risultati della politica europea dei trasporti I risultati ottenuti dalla Commissione Europea in materia di trasporti sono, consentitemelo dire, straordinari. L?unione è riuscita a creare un mercato interno dei trasporti al servizio di una popolazione di 500 milioni di abitanti; si tratta di un mercato collegato da un rete transeuropea con importanti dimensioni sociali e ambientali. La libera circolazione delle persone e dei beni, che è al centro della costruzione europea, non sarebbe possibile senza un sistema di trasporti efficiente. I trasporti sono ben più che un semplice settore dell?economia: sono il tessuto connettivo che tiene insieme le nostre società. È vero, ci vogliono dei miglioramenti. Alcuni fondamentali progetti Ten sono in ritardo. Ma, nessuno può però negare che l?Unione e i suoi Stati membri abbiano costruito un sistema di trasporti che consente ai sottosistemi nazionali, regionali e locali di prosperare ed entrare in relazione. Sfide da affrontare Il nostro obiettivo ultimo è una società inclusiva collegata da un sistema di trasporti integrato e sostenibile: individuare gli elementi necessari per realizzare tale obiettivo è lo scopo della conferenza odierna. Questo secolo non è povero di sfide. Non è ancora un anno che ho assunto l?incarico di Vicepresidente della commissione responsabile per i trasporti e ho già assistito al più drastico aumento dei prezzi del petrolio di tutti i tempi e alla più grave crisi economica dagli anni ?30 (sono abbastanza tranquillo che nessuno dei due dipenda da me?!). Le crisi attuali non dovrebbero però paralizzarci limitandoci a soluzioni a breve termine. Al contrario, dobbiamo costruire un sistema capace di assorbire e far fronte alle sfide future: globalizzazione, transizione energetica e cambiamento climatico, invecchiamento della società europea e minacce alla sicurezza. Sicurezza Comincerò dalle minacce alla sicurezza dei trasporti. Il Libro bianco del 2001 è stato adottato dalla Commissione il giorno dopo gli attacchi terroristici dell?11 settembre, cui avrebbero poi fatto seguito gli attentati di Madrid e di Londra. Rivolgiamo per un attimo i nostri pensieri alle vittime di quegli attentati. Questi attentati hanno messo in luce la vulnerabilità dei sistemi di trasporti; ma hanno anche dimostrato quanto sia impellente l?esigenza di viaggiare. Dall´indomani, i passeggeri sono tornati a salire sugli aerei, sui treni e sugli autobus nonostante i rischi per la loro vita. Si tratta di un caso estremo di quella che gli economisti definiscono ?anelasticità della domanda di trasporto?. Le persone hanno bisogno di spostarsi, ed è il dovere della Commissione Europea rendere questi spostamenti sempre più liberi e sicuri attraverso un impegno costante e l´utilizzo delle nuove tecnologie. La globalizzazione e la crisi economica L?europa può non essere responsabile della crisi economica, ma l?Unione è il più grande esportatore mondiale e ospita anche alcuni dei maggiori centri finanziari mondiali. Per questo non potevamo essere al riparo da una crisi globale. La globalizzazione presenta per noi europei dei rischi, ma anche dei vantaggi: apre grandi mercati ai nostri prodotti e abbassa i prezzi dei beni per i nostri consumatori. Inoltre, l?Europa è anche la prima destinazione del turismo mondiale. È chiaro il commercio e i viaggi dipendono dai trasporti. Le attività di trasporto ne determinano il destino. Soltanto un sistema efficiente dei trasporti permetterà all´Europa di rispondere alle sfide della globalizzazione e trarne il massimo dei benefici. Il mondo si riprenderà da questa crisi. I paesi con il maggiore potenziale (Europa, Stati Uniti, Cina, India, Brasile, etc. ) ricominceranno a guidare la crescita mondiale. E riporteranno l?attenzione sui punti dolenti per la crescita globale, come la scarsità di petrolio e materie prime. Non siamo qui per discutere della crisi attuale. Tuttavia, vorrei mettere in rilievo che un aspetto importante dei piani di rilancio della Ue consiste nel prepararsi per il futuro. Se investiamo oggi in infrastrutture intelligenti e veicoli puliti di cui avremo bisogno domani, ridaremo impulso alla domanda e all?economia e ci prepareremo a una nuova concorrenza mondiale più vigorosa. Energia e prezzi del petrolio Abbiamo visto tutti i prezzi del petrolio schizzare a 147 dollari al barile. Li abbiamo anche visti crollare a 40 dollari al barile in conseguenza della crisi economica. È chiaro che i prezzi risaliranno una volta esaurite le fonti di energia meno costose. L?unione non può fare affidamento su una risorsa così scarsa e volatile per tenere in moto un settore strategico come i trasporti. La dipendenza dal petrolio al 97% è, in effetti, il tallone di Achille del nostro sistema di trasporti. Una volta superata la crisi, c´è il rischio che il prezzo del greggio torni a salire. Per questo è importante che il settore dei trasporti avvii al più presto una transizione energetica. La combustione di petrolio che muove i nostri veicoli, inoltre, produce Co2, che è responsabile del cambiamento climatico. Cambiamento climatico Sappiamo tutti cosa significhi il cambiamento climatico e che rischi comporti. L?unione europea è leader mondiale nella lotta contro il cambiamento climatico. Si è fissata l?obiettivo ambizioso di una riduzione dei gas a effetto serra pari al 20% entro il 2020, accompagnata da obiettivi simili per il miglioramento dell?efficienza energetica e l?impiego di energie rinnovabili (l?obiettivo 20-20-20 entro il 2020). Saremo ancora più ambiziosi (riduzione del 30%) se a Copenaghen si concluderà un accordo internazionale. I trasporti devono contribuire a questi obiettivi e avranno bisogno di nuove tecnologie e infrastrutture, cooperazione modale, solida pianificazione e trasformazione dei comportamenti dei cittadini e delle imprese: mi interessa oggi ascoltare le vostre opinioni su come rispondere alla sfida del cambiamento climatico. Invecchiamento e immigrazione Ho lasciato alla fine del mio intervento la questione dell?invecchiamento della popolazione, che rende le altre sfide più difficili da affrontare. Se si proseguiranno le politiche attuali, a partire dal 2040 l?invecchiamento dimezzerà il ritmo medio di crescita del Pil registrato negli ultimi anni (2,5%). Gli europei devono combattere questa minaccia aumentando la produttività e indirizzandosi verso produzioni a valore aggiunto più elevato. Dovremo farlo basandoci anche sul contributo di molti immigrati che cercano un futuro migliore in Europa. Questi immigrati creeranno vincoli più forti fra l´Ue e i loro paesi di origine. Una soluzione stabile ai problemi dell´immigrazione richiede anche lo sviluppo di un sistema efficace ed efficiente di trasporti nel continente africano. È per questo che mi sono recato il 2 Febbraio scorso al Summit dei capi di Stato e di Governo dell´Unione Africana e che ho l´intenzione di proporre a maggio alla Commissione una Comunicazione sul trasporto in Africa e sulla sua interconnessione con le reti Ten. Il sistema dei trasporti dovrà adeguarsi a queste evoluzioni legate all´invecchiamento della popolazione. Dovrà tenere conto delle esigenze del numero crescente di anziani e di passeggeri a mobilità ridotta; dovrà contribuire in modo efficiente alla crescita economica e favorire l?integrazione fra l?Europa e i suoi vicini. Le opportunità del futuro: l?innovazione tecnologica e un?organizzazione efficiente dei trasporti Sono queste le sfide cui far fronte nel futuro. Ma non voglio concludere il mio discorso senza una nota di ottimismo e di fiducia nel patrimonio di cui l?Europa dispone. L?europa ha una grande industria del trasporto che produce alcuni dei veicoli, dei treni, degli aerei e delle navi più all´avanguardia al mondo. Disponiamo anche di servizi eccellenti nelle varie modalità di trasporto e di imprese logistiche che sono leader mondiali. L?europa è arrivata un po? in ritardo alla rivoluzione tecnologica guidata dagli Stati Uniti. Abbiamo tutto da guadagnare dalla diffusione delle tecnologie dell?informazione nei nostri servizi e infrastrutture di trasporto e dall?introduzione di sistemi di trasporto intelligenti. L´innovazione tecnologica e le nuove invenzioni guideranno il futuro della politica dei trasporti, come ne hanno già guidato il passato. Mi piace ricordare che gli ultimi quattro secoli sono stati caratterizzati dalla scoperta di un nuovo mezzo di trasporto. Il secolo che viviamo ci potrebbe regalarci il quinto mezzo di trasporto (come il trasporto via tubo o il sistema integrato monorotaia) o il recupero di mezzi di trasporto andati in disuso (come i dirigibili o i vecchi tram elettrici). Per questo ho voluto allestire fuori della conferenza uno stand tecnologico dove sono esposti alcuni dei progetti di ricerca in materia di trasporti alternativi, che sono al momento in corso in Europa. Le città sono anche un´altra opportunità per il futuro dei trasporti. Le nostre città, già dotate di trasporti pubblici efficienti e di buone reti infrastrutturali, saranno il motore della nostra crescita economica e sociale. Sono perfettamente consapevole del deficit infrastrutturale di alcuni Stati membri, cui pongono parzialmente rimedio i fondi di coesione dell?Unione Europea. Eppure, sono convinto che tutti noi concordiamo sul fatto che il ?modello di trasporto europeo? è leader mondiale ed ha le basi per restare tale nel futuro. Conclusione Oggi pomeriggio cercheremo di trovare risposte a questi interrogativi per il settore del trasporto merci e passeggeri. Abbiamo separato i due aspetti perché costituiscono mercati piuttosto diversi con problematiche diverse, anche se, in larga parte, utilizzano le stesse infrastrutture. Abbiamo anche evitato di strutturare il dibattito per tipologia di trasporto perché crediamo nell?esigenza di collaborazione fra i vari modi per offrire servizi efficienti e integrati. C?è anche un gruppo che discuterà di trasporto urbano. Le città sono i motori della crescita mondiale, ma sono anche i luoghi in cui vive la maggior parte della popolazione. È nelle città che si rilevano gli effetti più negativi dei trasporti (emissioni, congestione e incidenti). Per questo il trasporto urbano merita un?attenzione particolare. I tre workshop del pomeriggio faciliteranno la riflessione sul tipo di sistema di trasporti di cui abbiamo bisogno per affrontare con successo le sfide che ho appena menzionato, che sono: sicurezza e diritti dei passeggeri, globalizzazione e invecchiamento, ma anche cambiamento climatico e transizione energetica. L?unione europea ha un grande potenziale per individuare risposte adeguate e innovative a tali sfide. I cambiamenti che ci attendono non sono solo nelle mani delle autorità pubbliche. Tutti voi qui presenti avete un contributo da dare, e più in generale tutti noi in quanto passeggeri possiamo contribuire al futuro dei trasporti. Ecco perché è mia intenzione oggi imparare dalla vostra esperienza e desidero quindi incoraggiare voi tutti a condividere con noi idee e opinioni, prendendo la parola direttamente nel corso del dibattito e/o inviando commenti al sito web che ho fatto predisporre a tale scopo. Voglio concludere ricordando che la storia della civilizzazione umana è intrinsecamente legata alla storia dei mezzi di trasporto. Sin dall´epoca dei romani, e ancor prima degli egizi, i mezzi di trasporto hanno determinato le sorti delle guerre (si pensi per esempio alla biga) e permesso al contempo la diffusione della cultura e la scoperta di nuove civiltà (si pensi per esempio ai carri e alle navi). È per questo che sono profondamente convinto che assicurando un futuro sostenibile e competitivo alla nostra politica dei trasporti permetteremo anche uno sviluppo armonioso e duraturo del modello europeo di società. Vi ingrazio per l?attenzione. Vi auguro una fruttuosa giornata e mezza di lavoro. . <<BACK

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Dalla Provincia 40 riconoscimenti agli operatori dell'emergenza neve (sezione: Globalizzazione)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dalla Provincia 40 riconoscimenti agli operatori dell'emergenza neve --> Martedì 10 Marzo 2009 PROVINCIA, pagina 20 e-mail print Dalla Provincia un attestato di riconoscimento per una quarantina tra volontari, dipendenti e tecnici della Provincia e imprese sul territorio, per l'impegno e lo spirito di solidarietà dimostrati in occasione dell'emergenza neve del 7 e 8 febbraio e del 5 e 6 marzo. Il ringraziamento è arrivato dal presidente della Provincia, Valerio Bettoni, dall'assessore alla Viabilità e Protezione civile, Valter Milesi e dal dirigente del settore Protezione civile, Franco Sonzogni. Il presidente Bettoni ha sottolineato il forte senso di squadra che si è creato di fronte alle difficili situazioni nelle Valli: «Abbiamo avuto la conferma della voglia di fare che appartiene al Dna della nostra gente». L'assessore Valter Milesi ha posto l'accento sullo spirito di solidarietà dimostrato sul campo: «Vogliamo ringraziare chi ha lavorato senza troppi ma e se». Questo l'elenco dei premiati: le imprese Co.Se.Pi, Paccani, Midali; i cantonieri Adolfo May, Angelo Migliorati, Eusebio Morandi, Giacomo Bossetti, Rosario Pizio, Carmelo Simoncelli, Vitale Chioda; i sorveglianti Simone Bonaldi, Renato Pasini, Stefano Regazzoni, Valter Cortinovis, Marco Locatelli; gli elicotteristi delle società Elitellina ed Elimasi; il geologo Federico Rota; il personale del settore Viabilità Renato Stilliti, Giuseppe Castro, Matteo Centurelli, Davide Chiodi, Alessandro Arrigo, Stefano Moroni, Carlo Traini; il personale della Protezione civile Carlo Magalli, Mauro Daizano, Tiziana Marra, Gemma Russo; le associazioni di volontariato ed enti Soccorso alpino, Ana Comunità montana Valle Brembana; Anpas Lombardia Comitato provinciale di Bergamo; Antincendio boschivo Protezione civile Barzana; Gruppo intercomunale Area Zingonia-Dalmine; Gruppo volontari Protezione civile Cividate al Piano; Protezione volontaria civile Bergamo; Gruppo comunale Urgnano; Gal Gruppo antincendio Lombardia; Akja-Associazione volontari soccorso e sicurezza piste sci; Volontari soccorso San Giovanni Bianco; Avpc Parco del Brembo. 10/03/2009 nascosto-->

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UE: HILLARY CLINTON CONFERMA L'IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA "CRISI CLIMATICA" (sezione: Globalizzazione)

( da "marketpress.info" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 10 Marzo 2009 UE: HILLARY CLINTON CONFERMA L´IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA "CRISI CLIMATICA" Bruxelles, 10 marzo 2009 - Prima di andare nella town-hall con i ragazzi, Hillary Clinton ha avuto un incontro formale con il presidente del Parlamento Europeo Hans-gert Pöttering Hillary Clinton: "Non ho mai capito la democrazia multi-partitica. È già difficile abbastanza quella con due partiti" Hillary Clinton: "Incontro spesso degli europei che sono confusi su come il governo americano lavori" Hillary Clinton sul cambiamento climatico: "Gli Usa sono stati negligenti nell´assumersi le proprie responsabilità" Max, un attivista della Moldavia per i diritti dei gay, attira l´attenzione della Clinton con la sua maglietta La sala dell´incontro è così affollata che molte persone devono seguire l´evento in video conferenza o tramite Internet. In un´atmosfera elettrizzante il segretario di Stato americano è stato accolto da 800 giovani al Parlamento Europeo. Al centro del dibattito, fatto di botte e risposte, il futuro della prossima generazione di Europei. Sala gremita per l´evento. Migliaia di persona hanno seguito l´incontro tramite Internet. Hans-gert Pöttering ha dato il benvenuto ufficiale al Segretario di Stato Americano: "In un momento di crisi come oggi, tutti noi abbiamo bisogno di leader che abbiano una visione lunga del futuro, tenaci, con esperienza e saggezza. Signor Segretario, personalmente credo che lei sia un leader di questo tipo". "Gli Stati Uniti dimostrano come un libero continente possa essere qualcosa di più che la mera somma dei suoi Stati", ha aggiunto Pöttering. Hillary Clinton, ha ribattuto che "oggi l´Europa é vista da molti come un miracolo, dal momento che sta attraversando il periodo di pace più lungo dai tempi degli antichi Romani". "Questo è uno di quei momenti nella storia in cui bisogna fare delle scelte, e noi dobbiamo essere uniti in questo". Dopo il benvenuto ufficiale, la Clinton ha risposto alle domande dei giovani presenti in sala. In poco tempo i ragazzi hanno posto delle domande tutt´altro che innocenti, spaziando dall´economia al cambiamento climatico, passando per il terrorismo, il Medio Oriente ed i diritti degli omosessuali. Cambiamento climatico Bram, giovane socialista dal Belgio, chiede come combinare due grosse sfide: il cambiamento climatico e la crisi economica. Clinton risponde che sarebbe un errore non affrontare immediatamente il problema del cambiamento climatico. "L´amministrazione Obama è impegnata su questo tema al 100 per cento. Cercheremo di recuperare al meglio il tempo perduto in passato". "La domanda che dobbiamo porci è come condurre l´intero mondo a quanto stabilito a Copenhagen. Dobbiamo convincere Cina, India, Indonesia e gli altri Paesi in via di sviluppo dell´importanza di questo accordo, perché non è sufficiente la partecipazione di Europa e Stati Uniti". A questo proposito Clinton ha citato una dichiarazione del capo staff del presidente Obama: "Mai sprecare una buona crisi". Russia Anna dalla Russia ha fatto una domanda via Internet riguardante le relazioni tra Russia e Stati Uniti "Ci tengo a sottolineare (. ) che le nostre relazioni con la Russia non mineranno in alcun modo il supporto alla Georgia, ai Paesi balcanici e a qualunque altra regione in Europa che chieda di essere indipendente, libera, di prendere le proprie decisioni e disegnare da sola il proprio futuro senza interferenze dalla Russia". In riferimento alla recente crisi del gas, la Clinton si è detta "assolutamente contraria a usare questi strumenti intimidatori". Medio Oriente Daniel dalla Scozia chiede lumi sulla posizione americana rispetto al recente conflitto di Gaza. Il Segretario di Stato fa sapere di supportare la risoluzione tra i due Stati e giudica la posizione di Israele "di poco aiuto". Inoltre aggiunge che "la soluzione del conflitto in Medio Oriente costituisce un mio personale impegno". Diritti degli omosessuali Max dalla Moldavia, un attivista per i diritti dei gay con indosso una maglietta che riporta lo slogan "I love Hillary", pone una domanda su cosa conta di fare la nuova amministrazione Obama nella lotta alla discriminazione sessuale. "Posso solamente sperare che tutti noi vivremo abbastanza per assistere alla fine di ogni tipo di discriminazione ed al riconoscimento dei diritti umani come inalienabili e propri di ciascuna persona, a prescindere dal chi questa persona ami", è la risposta secca di Clinton. . <<BACK

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Con la gelata tutti al fast food Salgono i ricavi di McDonald's (sezione: Globalizzazione)

( da "Milano Finanza (MF)" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

MF sezione: Primo Piano data: 10/03/2009 - pag: 4 autore: Con la gelata tutti al fast food Salgono i ricavi di McDonald's Con la crisi la catena americana di fast food Mc Donald's ci guadagna. Il colosso Usa ha infatti annunciato che a febbraio le vendite nei ristoranti aperti da almeno un anno sono cresciute dell'1,4% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Questo nonostante il mese abbia avuto un giorno in meno rispetto a febbraio 2008. Contestualmente, le vendite negli Stati Uniti sono aumentate del 2,8%, grazie al successo del menu tradizionale e di pollo, oltre a quello di bevande e pasti a colazione. In Europa, invece, le vendite sono diminuite, ma solo dello 0,2%. I buoni risultati in Gran Bretagna e Russia sono stati controbilanciati da quelli deludenti in Germania. Nella regione Asia-Pacifico, Medioriente e Africa, le vendite sono cresciute dello 0,7% a febbraio, trascinate dai solidi risultati registrati in Australia e Giappone, parzialmente oscurati da quelli più deludenti ottenuti Cina. Mc Donald's ha comunque precisato che i ricavi del primo trimestre dell'anno saranno impattati negativamente da circa 600 milioni di dollari derivanti dal rafforzamento del dollaro. mentre a livello di utile per azione l'impatto sarà compreso fra 7 e 9 centesimi di dollaro.

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Gli Usa al G-20: servono nuovi aiuti (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-10 - pag: 5 autore: Gli Usa al G-20: servono nuovi aiuti Summers favorevole ad altre misure coordinate per rilanciare la domanda Mario Platero NEW YORK. Dal nostro corrispondente L'America chiede che il G-20 di Londra lanci un ambizioso piano globale di stimoli della domanda attraverso nuovi stanziamenti di spesa. Una proposta aggressiva, per ora accolta freddamente in Europa, che vuole focalizzare il vertice soprattutto su un orizzonte di breve-medio termine per rimettere in moto l'economia mondiale piuttosto che sulla ricostruzione della nuova architettura finanziaria internazionale. «Il giusto focus macroeconomico al G- 20 deve essere sulla domanda globale, il mondo ha bisogno di un aumento della domanda globale - ha detto il capo del consiglieri per la Sicurezza economica del presidente, Larry Summers in un'intervista al Financial Times - i vecchi squilibri suggerivano un aumento dei consumi in Cina e una diminuzione in America.Oggi non c'è nessuno che la pensa più in questo modo. Nessuno oggi può ridurre il proprio contributo alla domanda globale ». Secondo gli Stati Uniti i leader delle 20 principali economie mondiali, che si riuniranno il prossimo 2 aprile per il loro secondo incontro sotto la presidenza di turno britannica, dovranno decidere nuovi sforzi coordinati di spesa per rilanciare la domanda e rimettere in moto la crescita economica. Summers ha anche preso atto del fallimento del mercato «nell'autoregolarsi» e ha confermato che «in questo momento occorre che ci sia un ruolo vitale dello Stato». La proposta americana è controversa. Ciascuno dei Paesi che parteciperanno al vertice, inclusi gli Stati Uniti, hanno già messo a punto un cocktail di pacchetti di stimoli per l'economia, di aiuti per le famiglie in difficoltà e di interventi per sostenere il sistema bancario internazionale. Immaginare di mettere in cantiere nuovi pacchetti di stimolo della domanda globale nel momento in cui si sta ancora aspettando l'esito della prima tornata di interventi appare inopportuno. E potrebbe risultare allarmistico. Per questo le reazioni fredde di Bruxelles, che ritiene di aver già messo anche troppa carne al fuoco. Ma Summers guarda già in avanti. Ha preso atto di un allarmante rapporto della Banca mondiale del fine settimana secondo cui nel 2009 vi sarà, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, una diminuzione sia della crescita che dei commerci mondiali. Si rende conto che l'accelerazione del tasso di disoccupazione in America non promette bene per il resto del 2009 e non potrà che rallentare ulteriormente la domanda interna. Sul piano dei mercati ci si rende conto che molte emissioni obbligazionarie in scadenza non saranno necessariamnete rinnovate dalle banche. L'appello di Summers giungea una settimana dal vertice fra Barack Obama e il primo ministro britannico Gordon Brown. In quell'incontro i due leader avevano discusso gli obiettivi fondo del G-20, senza giungere però a un accordo preciso. Brown infatti premeva per un approccio globale di ampio respiro, focalizzato soprattutto sul dopo, sulle regole e sull'armonizzazione internazionale: «Dobbiamo organizzare un New Deal delle principale nazioni, gettare le fondamenta per un nuovo ordine globale già nel prossimo G-20 di Londra» aveva detto Brown. Ma su questo punto Obama non si differenzia molto dai suoi predecessori: resta allergico all'idea di costruire una struttura sovranazionale cui gli Stati Uniti potrebbero dover rispondere in materia di regole finanziarie. E visto che ha lanciato un pacchetto complessivo di stimoli pari a quasi il 50% del Pil, di molto superiore a quello dei Paesi alleati, non vuole che la responsabilità del rilancio poggi solo sulle spalle americane: «Il presidente è pragmatico - dice una fonte vicina al Tesoro americano - e dalle conversazioni con Brown ha avuto l'impressione che si volesse progettare una nuova fantastica caserma dei pompieri per evitare la possima crisi. Ebbene, per quello c'è tempo. Ora dobbiamo preoccuparci ci spegnere le fiamme che stanno bruciando la ricchezza, l'economia e il mercato».

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ROMA La task force designata dal presidente Barack Obama per supervisionare la ristrutturazione del... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 10 Marzo 2009 Chiudi ROMA La task force designata dal presidente Barack Obama per supervisionare la ristrutturazione delle case automobilistiche americane, arriva a Detroit, mentre l'opposizione repubblicana si schiera contro la concessione di eventuali nuovi aiuti a General Motors, la cui ristrutturazione - a loro avviso - dovrebbe essere effettuata attraverso la bancarotta assistita. Nel corso della sua visita nella capitale dell'auto statunitense, la task force dovrebbe recarsi al centro di test-drive della Gm Volt, ma anche incontrare i rappresentanti della United Auto Worker (Uaw). Fra gli americani adulti solo il 32% ha un parere favorevole su Gm, secondo un sondaggio condotto da Rasmussen fra il 5 e il 6 marzo scorso su 1.000 intervistati. Il 64% degli americani - sempre secondo il sondaggio - è contrario a eventuali nuovi aiuti. Una posizione condivisa da diversi rappresentanti repubblicani, fra i quali l'ex pretendente alla Casa Bianca John MacCain, secondo quali il ricorso al Chapter 11 sarebbe la soluzione migliore. Intanto l'associazione cinese dell'auto (Cpca) ha reso noto i nuovi dati per i quali dopo solo un mese, la Cina potrebbe avere già perso il primato mondiale per le vendite di auto, che aveva conquistato per la prima volta in gennaio. E gli Stati Uniti potrebbero essersi quindi ripresi il posto di mercato numero uno al mondo. A febbraio il mercato del Paese orientale sarebbe infatti cresciuto del 33,1% rispetto allo stesso mese del 2008, a fronte di vendite per 607.984 veicoli. Un dato che, se confermato, non basterebbe alla Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità.

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Gli Usa accusano Pechino di aggressione in mare (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-03-10 - pag: 11 autore: Washington. Collisione sfiorata in acque internazionali Gli Usa accusano Pechino di aggressione in mare Luca Veronese Una di fronte all'altra,a dividerle un nulla: solo otto metri di acque internazionali. Da una parte la Usns Impeccable della marina militare degli Stati Uniti, una nave di oltre cinque tonnellate per 90 metri di lunghezza. Dall'altra uno scafo militare della Cina che spalleggiata da altre quattro imbarcazioni - una delle forze speciali, una di pattugliamento e due incrociatori civili, tutte con bandiera cinese «con una manovra aggressiva ha inseguito, bloccato e minacciato » l'Impeccable portandosi tanto vicino da far temere l'arrembaggio e gettando in mare pezzi di legno per ostacolare la traiettoria dell'Impeccable. Un'intimidazione preceduta nelle ultime settimane da episodi simili- dicono fonti della Difesa Usa - che tuttavia mai erano arrivati così vicini allo scontro. Domenica infatti, nemmeno gli idranti utilizzati dall'equipaggio americano hanno fatto arretrare i marinai cinesi che di fronte al getto d'acqua sono rimasti impassibili togliendosi i giubbotti e le uniformi per restare in canottiera e mutande. L'episodio è avvenuto domenica a circa 120 chilometri dall'isola cinese di Hainan, nel Mare cinese meridionale - fuori dai confini di Pechino- ed è stato reso noto ieri dal Pentagono. «Cinque navi cinesi hanno seguito ed effettuato manovre pericolose portandosi in stretta vicinanza della Impeccable, una nave della Us Navy con equipaggio civile impegnata in ricerche oceanografiche nel Mare della Cina», hanno fatto sapere da Washington. I cinesi, senza interrompere il pericoloso avvicinamento e le manovre di disturbo, avrebbero quindi ordinato alla nave americana di abbandonare l'area incuranti delle rassicurazioni ricevute nel frattempo via radio dallo stesso equipaggio americano. «Le manovre non professionali delle unità cinesi hanno violato le norme internazionali riguardanti i diritti e la sicurezza delle imbarcazioni che navigano legalmente nel mare aperto», ha sottolineato con durezza il Pentagono aggiungendo che gli Stati Uniti «si aspettano che le navi cinesi si comportino in modo più responsabile e smettano di mettere in atto azioni di provocazione che possono portare e errori di valutazione e a collisioni in mare aperto». In serata, ieri, anche la Casa Bianca è intervenuta in modo ufficiale. «Le nostre navi - ha detto il portavoce, Robert Gibbs- visitano regolarmente le acque internazionali dove questi incidenti sono accaduti. Continueremo a operare in queste acque internazionali e ci aspettiamo che la Cina rispetti le leggi internazionali sulla navigazione ». Il Dipartimento di Stato ha inoltre protestato, tramite l'ambasciata americana a Pechino. Sono stati almeno quattro nelle ultime due settimane gli incidenti simili provocati dalle forze militari cinesi sempre nelle acque di fronte all'isola di Hainan. I fatti di domenica arrivano a solo una settimana dalla riapertura dei vertici tra militari dopo cinque mesi di stop a causa della vendita di armi americane a Taiwan. Questa settimana è inoltre in programma la visita a Washington del ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi. La Cina rivendica la sovranità su alcune piccole isole e su gran parte del Mare cinese meridionale e per questo ha già avuto contrasti con Filippine, Vietnam, Malaysia, Brunei e Taiwan. luca.veronese@ilsole24ore.com NUOVE TENSIONI Cinque imbarcazioni cinesi accerchiano un'unità della Marina americana Appello della Casa Bianca al rispetto delle leggi

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Ansaldo Sts pronta per acquisizioni (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-03-10 - pag: 41 autore: Ordine per la metropolitana a Taipei Ansaldo Sts pronta per acquisizioni GENOVA Shopping in vista per Ansaldo Sts. Sergio De Luca, amministratore delegato della società di Finmeccanica, ha annunciato fra le quattro e le sei acquisizioni nell'arco di quattro anni, operazioni per le quali Ansaldo Sts ha pronti e disponibili 300 milioni. Le acquisizioni interesseranno aziende di piccole dimensioni, posizionate in mercati strategici, attive tanto nel settore del segnalamento quanto in quello dei sistemi di trasporto. Per quanto riguarda il primo segmento di mercato, il mirino è puntato su Germania, Spagna, Europa dell'est e Cina,mentre per isistemi di trasporto si guarda con particolare interesse a possibili acquisizioni in Usa, Gran Bretagna e India. Negoziati sono già in corso e alcune operazioni potrebbero essere definite in tempi stretti. La società genovese ha, inoltre, annunciato di essersi aggiudicata una commessa, del valore di 220 milioni, per la metropolitana di Taipei, alla quale Ansaldo Sts fornirà gli impianti elttromeccanici del sistema di trasporto. Si tratta di un ordine che include anche Ansaldo Breda e il cui valore complessivo sale a 334 milioni. La società – che entrerà nel paniere S&P/Mib a partire dal 20 marzo - stima per il 2009 ricavi compresi fra 1,1 e 1,18 miliardi (1,10 miliardi nel 2008) e punta ad acquisire nuovi ordini fra 1,3 e 1,5 miliardi (1,3 miliardi circa nel 2008) con un portafoglio ordini compreso fra 3,33 e 3,46 miliardi a fronte dei 3,13 miliardi al 31 dicembre scorso. Obiettivo della società è mantenere, nel solco di quanto avvenuto negli ultimi due anni, un livello di pay out del 35 per cento. D.Ra.

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Geografia economica del mondo che verrà (sezione: Globalizzazione)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO E MERCATI data: 2009-03-10 - pag: 23 autore: M&M Geografia economica del mondo che verrà di Sara Cristaldi I l mondo che verrà dopo la grande crisi non sarà mai più quello in cui abbiamo vissuto finora. Imprenditori, esperti e rappresentanti delle istituzioni presenti ieri al Summit del Made in Italy (vedi articolo qui sopra) se ne dicono tutti certi e consapevoli. E non solo per gli shock derivanti dalla caduta globale del Pil e dalla contrazione del commercio mondiale, la più severa degli ultimi 80 anni, come sottolinea la Banca mondiale alla vigilia dello "strategico" G-20 di Londra. Sono shock che ridisegneranno la geografia economica internazionale dando a questo punto obbligatoriamente voce alle nuove potenze ( dalla Cina,all'India al Brasile) per la riscrittura delle regole di governo di un sistema globale dove anche il Sud del mondo vuole giocare la partita consona al nuovo rango di protagonista economico quanto politico. Il nemico da combattere a tutti i costi è il ritorno al protezionismo. Anche su questo imprenditori e politici parlano all'unisono, sia pure mettendo in guardia sul fatto che questo tipo di difesa è nel Dna del popolo americano. Un aumento diretto o indiretto delle protezioni Usa sarebbe deleterio non solo per l'Europa (e in particolare per l'Italia), ma per l'intero sistema economico mondiale. E andrebbe a impattare sui negoziati per il libero scambio al momento bloccati, fornendo facili alibi ai negoziatori degli emergenti, India in testa. Il tutto in una spirale che si avviterebbe verso nuovi recordi negativi dei commerci e si tradurrebbe in una ridefinizione delle rotte commerciali Nord-Sud, a potenziale vantaggio di quelle Sud-Sud. E le avvisaglie ci sono già tutte. Da questo punto di vista apre qualche spiraglio il rapporto più disteso instauratosi tra l'America di Obama e la Cina. «Vogliamo lavorare con gli Stati Uniti e altri Paesi per attraversare il fiume sulla stessa barca nelle acque in tempesta» è il fiorito messaggio (tipicamente orientale) del ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi. Un buon viatico per il G-20. Ma anche una strada obbligata per tutti. Questa almeno la convinzione di chi, a partire dalle imprese, ha bisogno di "regole certe" per navigare sulle rotte del mondo che verrà. sara.cristaldi@ilsole24ore.com

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Stretta cinese sul Tibet <Arrestati cento monaci> (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-10 num: - pag: 14 categoria: REDAZIONALE Anniversario Cinquant'anni fa la rivolta e la fuga del Dalai Lama Stretta cinese sul Tibet «Arrestati cento monaci» Pechino teme nuovi disordini indipendentisti Fermati e poi rilasciati due giornalisti italiani. Tensione tra una nave Usa e cinque vascelli cinesi a sud di Hainan DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO — Sono i giorni del Tibet. Cinquant'anni fa esatti ebbe inizio la sommossa che portò alla fuga in India del Dalai Lama e alla revoca della blanda autonomia concessa da Mao Zedong quando occupò la regione fra il 1950 e il '51. Un anno fa cominciarono i moti che poi esplosero nelle sanguinose proteste del 14 marzo 2008. Con mostre e iniziative per esaltare il progresso della provincia, le autorità cinesi hanno dispiegato un imponente apparato propagandistico, reso più intenso dalla concomitanza dell'Assemblea nazionale del popolo e della Conferenza consultiva. Soprattutto, è stata rafforzata la presenza militare e di polizia in Tibet e nelle aree tibetane confinanti del Qinghai, del Gansu e del Sichuan. Organizzazioni non governative sia filo-tibetane sia indipendenti (Amnesty International, Human Rights Watch) hanno diffuso comunicati e dossier che denunciano la repressione cinese e contestano la reticenza della leadership sul reale bilancio dei disordini dell'anno scorso. La International Campaign for Tibet, ad esempio, sostiene che in un anno si siano perse le tracce di 1.200 tibetani: missing. Del clima di tensione hanno fatto le spese due giornalisti italiani. Beniamino Natale, corrispondente dell'Ansa, e Gabriele Barbati, di Sky Tg24, sono stati intercettati, bloccati e interrogati in due riprese nel Qinghai. Dopo un primo fermo di un paio d'ore domenica, ieri i due avevano raggiunto il monastero di An Tuo (Lutsang in tibetano), dove avevano avuto conferma che almeno 109 lama erano stati arrestati dalla polizia nei giorni scorsi. Identificati, Natale e Barbati sono stati sottoposti a tre ore di domande in una stazione di polizia. In serata erano in hotel nel capoluogo Xining. Sempre nel Qinghai, la giornata si era aperta con la notizia di un attacco a due auto della polizia in una contea tibetana con ordigni esplosivi. Nessun ferito, ma l'episodio, con altri, fornisce un quadro meno rassicurante di quanto rivendicano invece le autorità di Pechino. Il numero delle pattuglie militari è stato incrementato «contro possibili azioni di disturbo da parte di seguaci del Dalai Lama e di gruppi occidentali per l'"indipendenza del Tibet"», secondo la formula della stampa ufficiale. Interrotte le comunicazioni con i cellulari, chiusa la regione ai giornalisti. All'estero, mobilitazione dei gruppi più radicali della diaspora. Inoltre, sono stati rafforzati i controlli lungo la frontiera himalayana con India, Nepal e Bhutan. Anche il presidente Hu Jintao, che tra il 1988 e il '92 fu segretario del Partito a Lhasa, è intervenuto: «Serve una Grande Muraglia contro il separatismo ». Neppure le acque intorno alla Cina sono calme. Washington ha denunciato manovre intimidatorie da parte di 5 navi da guerra di Pechino contro una sua unità, domenica, 120 chilometri a sud dell'isola di Hainan che delimita a est il golfo del Tonchino (al Pentagono la circostanza avrà risvegliato qualche lontano ricordo…). La Casa Bianca ha protestato: «Le nostre navi visitano regolarmente le acque internazionali dove questi incidenti sono accaduti — ha detto il portavoce Robert Gibbs —. Continueremo ad operare in queste acque internazionali e ci aspettiamo che la Cina rispetti le leggi sulla navigazione ». Il titolo a tutta pagina del China Daily ieri mattina era di ironico tempismo: «La Marina non pone minacce ad altri ». L'alto ufficiale intervistato parlava della Somalia e del progetto di una portaerei cinese. Nei giorni del Tibet anche il mare ha cominciato ad agitarsi. Preghiera A sinistra, monaci tibetani in preghiera nel tempio di Tsuglag Khang, a Dharamshala (India). A destra, un'immagine del Dalai Lama: il leader spirituale vive in esilio dal 1959 Marco Del Corona

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Cina, "confronto" in mare: per Pechino nave Usa ha violato legge (sezione: Globalizzazione)

( da "Reuters Italia" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

PECHINO (Reuters) - Il ministero degli Esteri cinese ha detto oggi che una nave della Marina Usa coinvolta in un confronto con la sua flotta a largo dell'isola meridionale di Hainan ha violato le leggi cinesi e internazionali e ha condannato l'incidente. Washington ha chiesto alla Cina di attenersi alle regole marittime internazionali dopo che il Pentagono ha affermato che cinque sue navi hanno intimorito un'imbarcazione della Marina in acque internazionali domenica. "Le dichiarazioni Usa contraddicono i fatti e confondono il nero con il bianco, sono totalmente inaccettabili per la Cina", ha detto un portavoce durante un briefing di routine.

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Wolf, i liberali e la sindrome di Dorothy (sezione: Globalizzazione)

( da "Riformista, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

segue dalla prima Wolf, i liberali e la sindrome di Dorothy La conclusione dell'analisi di Wolf è che l'era delle liberalizzazioni finanziarie è finita e che come dice Dorothy portata dal tornado nella terra di Oz, «ho la sensazione che non siamo più in Kansas». Il problema è dove siamo? In realtà lo stesso Wolf ci dà una traccia nel suo articolo. Che cosa ha fallito in questi quindici anni? Il cosiddetto new capitalism, dice. Cioè quel processo fatto di globalizzazione e paesi emergenti, con annesso iper-utilizzo della finanza per mettere benzina nel motore delle economie mature, Stati Uniti e Regno Unito in primis, e di alcune in ascesa, Spagna e Irlanda per esempio. Un processo che ha indebolito i meccanismi di controllo sulla finanza e che dunque in realtà non aveva molto di liberale in senso moderno. Giacché il liberalismo economico moderno è costruito su un cardine irrinunciabile, la forza della legge. Regole chiare, ferree (possibilmente poche) per dare limiti e certezze ai giocatori in campo. La crisi innescata dai derivati nasce nella tolleranza estrema dei cosiddetti veicoli fuori bilancio, non in un difetto filosofico del liberalismo in economia. Lo spaesamento, la sindrome di Dorothy, in questi mesi è un problema comune a gran parte degli economisti e intellettuali liberali occidentali: è capitato di leggere nei mesi scorsi qualcuno di loro confessare che il giorno più triste della vita era stato quello del salvataggio pubblico di Fannie Mae e Freddie Mac, cioè l'atto fisico dell'intervento statale. Ma in realtà il primo punto da cui ripartire dovrebbe essere proprio questo: l'intervento pubblico è un modo estremo in una fase estrema per riparare a gravi errori commessi; la crisi finanziaria nasce dall'allentamento delle regole di funzionamento del mercato. Quelle regole vanno ristabilite. Non dovrebbe essere in questione la sopraffazione del mercato da parte della politica, solo il ristabilimento corretto del rapporto tra le leggi (e chi le scrive) e il sistema economico. Il secondo punto da cui ripartire dovrebbe riguardare l'atteggiamento psicologico, la relazione tra verità e volontà, tra l'accettazione della crisi nella sua drammaticità e il modo in cui uscirne. I fattori costitutivi della crisi - che secondo la Banca mondiale porterà al primo calo del pil globale dal 1945 - sono tre: la recessione (cioè il rallentamento dell'economia dopo quindici anni di crescita ininterrotta), la tempesta finanziaria, il pattinamento della globalizzazione. A unificare questi tre aspetti c'è la generale sfiducia. Il meccanismo va invertito. Bisogna trovare entro tempi brevi soluzioni possibili di politica economica: impiego razionale delle risorse pubbliche a disposizione - compreso il rafforzamento dell'ombrello del welfare - e poi bisogna lavorare per restituire sicurezza al libero commercio, riscrivere regole finanziarie al passo con la realtà, e stabilire condizioni euilibrate per finanze pubbliche efficienti. Ma, siccome il mondo non è finito, bisogna anche provare a resistere con la fiducia, soprattutto da parte di chi non è, e non sarà, direttamente investito dalle minacce della Grande Recessione. Il consiglio Epsco sul welfare dell'Unione europea dice che perderemo sei milioni di posti di lavoro nel 2010. Sono un'enormità, certo. Ma, stando ai dati Eurostat di fine dicembre, ricordiamo che ci restereranno nell'eurozona almeno altri 140 milioni di posti di lavoro che non saranno perduti, e 220 milioni nell'Europa allargata a ventisette. di Marco Ferrante 10/03/2009

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WASHINGTON - Vibrante protesta degli Stati Uniti contro la Cina per avere compiuto azioni di intimid... (sezione: Globalizzazione)

( da "Messaggero, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Martedì 10 Marzo 2009 Chiudi WASHINGTON - Vibrante protesta degli Stati Uniti contro la Cina per avere compiuto azioni di intimidazione contro una unità della Us Navy in un insolito incidente, avvenuto domenica in acque internazionali, che ha visto getti d'acqua e marinai in mutande. Il Pentagono ha reso noto che cinque navi cinesi «hanno seguito ed effettuato manovre pericolose portandosi in stretta vicinanza» della "Usns Impeccable", una nave con equipaggio civile impegnata in ricerche oceanografiche nel Mare della Cina. Due navi cinesi avrebbero bloccato l'unità Usa e altre due si sarebbero portate a solo 15 metri sventolando bandiere cinesi e intimando ai marinai americani di abbandonare l'area. L'equipaggio Usa avrebbe risposto lanciando getti d'acqua contro i marinai della nave cinese più vicina (giunti ormai a soli otto metri) che avrebbero risposto spogliandosi delle uniformi per restare solo in mutande. L'equipaggio della "Impeccable" avrebbe informato a questo punto le navi cinesi, via radio, che stava per lasciare l'area ma anche in questa fase le imbarcazioni di Pechino avrebbero proseguito nelle manovre di disturbo e provocazione. «Le manovre non professionali delle unità cinesi hanno violato le norme internazionali riguardanti i diritti e la sicurezza delle imbarcazioni che usano legalmente l'oceano», ha sottolineato in una nota il Pentagono. Il ministero della difesa americano ha aggiunto che l'incidente, avvenuto circa a 120 km dall'Isola di Hainan, era stato preceduto nei giorni scorsi da comportamenti sempre più aggressivi da parte delle imbarcazioni cinesi. Sulla vicenda è intervenuta anche la Casa Bianca. «Le nostre navi visitano regolarmente le acque internazionali dove questi incidenti sono accaduti - ha detto il portavoce Robert Gibbs -. Continueremo ad operare in queste acque internazionali e ci aspettiamo che la Cina rispetti le leggi internazionali sulla navigazione».

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Il Financial Times ha cominciato ieri a pubblicare una serie di analisi sul futuro del capitalismo, <dopo che il disastro finanziario ha distrutto (forse meglio minato?) la fede ne (sezione: Globalizzazione)

( da "Riformista, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Il Financial Times ha cominciato ieri a pubblicare una serie di analisi sul futuro del capitalismo, «dopo che il disastro finanziario ha distrutto (forse meglio minato?) la fede nell'ideologia del libero mercato che ha dominato per una generazione il pensiero economico occidentale» Il Financial Times ha cominciato ieri a pubblicare una serie di analisi sul futuro del capitalismo, «dopo che il disastro finanziario ha distrutto (forse meglio minato?) la fede nell'ideologia del libero mercato che ha dominato per una generazione il pensiero economico occidentale». Tema: come si rimpiazza il libero mercato? A questa domanda ha cominciato a rispondere il capo degli economisti del quotidiano economico inglese, Martin Wolf. Dopo una lunga articolata analisi che parte dal racconto degli anni di Ronald Reagan, Margaret Thatcher, Deng Xiao Ping e del presidente della Fed di quella fase Paul Volcker (quest'ultimo oggi tornato in pista come consulente di Barack Obama), Wolf conclude con previsioni estremamente apocalittiche. Sostiene che come a seguito della Grande Depressione si rafforzarono socialismo e comunismo, così stavolta rischiamo l'insorgere di processi nazionalisti. Torneranno le tasse sulla ricchezza, saranno rivisti i sistemi pensionistici, i rigidi controlli degli stati sul mercato porteranno al protezionismo, aumenteranno i poveri, si arresterà il processo di crescita dei ceti medi nei paesi emergenti, cresceranno i rischi legati al terrorismo, l'occidente perderà di credibilità e - come accadde dopo la prima guerra mondiale - si arresterà il processo di globalizzazione. segue a pagina 17 10/03/2009

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LI PERDEREBBE tutti fino all'ultimo euro. E' vero che il consorzio inte... (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

I COMMENTI pag. 12 LI PERDEREBBE tutti fino all'ultimo euro. E' vero che il consorzio inte... LI PERDEREBBE tutti fino all'ultimo euro. E' vero che il consorzio interbancario garantisce i depositi fino a una certa cifra (mi pare 93mila euro). Ma se fallisce una banca come la sua vuol dire che fallisce tutto il sistema bancario perché le banche sono interconnesse. E' vero anche che Berlusconi ha dichiarato che, nel caso di fallimento di una banca, sarà lo stesso governo a garantire i depositi. Ma nessuna legge è stata finora emanata in proposito. Ma a parte questo, se fallisce il sistema bancario fallisce anche il sistema Italia e il governo non potrà garantire un bel nulla. Ed è inutile sperare nel sostegno dell'Europa. Se fallisce l'Italia fallisce anche l'Europa perché tutti i Paesi occidentali sono interconnessi. Questa è la globalizzazione, bellezza. Ringrazi i reggitori che hanno cavalcato la globalizzazione sostenendo che offriva straordinarie opportunità'. Invece avremmo dovuto, da tempo, ritornare, sia pur in modo graduale e limitato, a una sana autarchia di fascistica memoria.

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<Aggressione> in mare: Usa deplorano Pechino (sezione: Globalizzazione)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

ESTERI pag. 20 «Aggressione» in mare: Usa deplorano Pechino WASHINGTON LA CASA BIANCA ha sollecitato la Cina a rispettare i diritti internazionali marittimi dopo che cinque navi cinesi hanno svolto una serie di manovre «aggressive» nei confronti di una nave statunitense di ricerche oceanografiche, la Impeccable, in acque internazionali. «Le nostre navi visitano regolarmente quelle acque internazionali ha detto il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs . Continueremo a operare e ci aspettiamo che la Cina rispetti le leggi internazionali». Il dipartimento di Stato ha protestato, tramite la sua ambasciata a Pechino, per l'incidente avvenuto domenica quando le cinque unità cinesi hanno circondato e «agito in modo provocatorio».

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La Cina: la marina americana ha violato le nostre acque territoriali (sezione: Globalizzazione)

( da "Rai News 24" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino | 10 marzo 2009 La Cina: la marina americana ha violato le nostre acque territoriali Pechino Pechino accusa la Marina militare americana di aver violato le leggi internazionali muovendosi nelle acque del Mar cinese meridionale. La Cina respinge le accuse degli Stati uniti, secondo le quali una nave della Marina Usa sarebbe stata "ostacolata" da cinque navi cinesi nelle acque del Mar meridionale cinese. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu, ha detto che "la denuncia statunitense e' completamente inaccurata ed errata". Zhaoxu ha poi affermato che la nave Usa "ha violato le leggi cinesi e internazionali navigando nelle acque del Mar meridionale senza l'autorizzazione della Cina". La Casa Bianca ha affermato ieri che le navi della marina militare Usa continueranno a operare nel Mar cinese meridionale. Il governo di Obama ha cosi' commentato l'episodio della nave americana "Usns Impeccable", che e' stata seguita e ostacolata da cinque navi cinesi. "Continueremo a operare in quelle acque internazionali e ci aspettiamo che la Cina rispetti la legge internazionale", ha detto il portavoce dell'amministrazione, Robert Gibbs, parlando nel corso di una conferenza stampa indetta alla Casa Bianca. Nel frattempo i funzionari del dipartimento della Difesa Usa hanno precisato che l'incidente diplomatico e' stato preceduto da un atteggiamento di "crescente aggressivita'" da parte delle navi cinesi, che si e' manifestato negli ultimi giorni. La "Usns Impeccable", ha precisato il dipartimento della Difesa Usa, al momento dell'episodio era disarmata, e stava raccogliendo campioni oceanici in acque internazionali nel Mar cinese meridionale.

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ULSTER SULL'ORLO DELL'ABISSO, ASSASSINATO UN ALTRO POLIZIOTTO TRICHET: RIPRESA DAL 2010 LA CINA BLINDA IL TIBET La Bei dice no alle case automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA (sezione: Globalizzazione)

( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

HomePage | Segnala articolo --> ULSTER SULL?ORLO DELL?ABISSO, ASSASSINATO UN ALTRO POLIZIOTTO ? TRICHET: RIPRESA DAL 2010 ?LA CINA BLINDA IL TIBET ? La Bei dice no alle case automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA NUOVA DIPLOMAZIA USA - MERCK COMPRA SCHERING (41 MLD $)? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom Terrorismo in Irlanda 1 - SPAGNA EL PAIS - "L'assassinio di un poliziotto pone l'Ulster sull'orlo dell'abisso". Apertura dedicata al nuovo attentato nel Nord Irlanda contro agenti inglesi, argomento di interesse alla luce delle analogie con il terrorismo nei Paesi Baschi. "Gli Stati Uniti cercano un nuovo equilibrio nella loro diplomazia". Dalla Cina a Cuba, dall'Europa all'Estremo oriente, Clinton in meno di un mese ha cercato di ristabilire e rafforzare la posizione internazionale degli Usa. Intervista al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini. "Non sono il delfino di Berlusconi". EL MUNDO - Titolo principale dedicato all'attacco in Nord Irlanda. "Assassinato un agente a Craigavon in un nuovo attacco in Irlanda del Nord". In un documento esclusivo rileva che"La caccia all'immigrato è arrivata in Catalua y Castilla-La Mancha". Alcuni commissariati iberici hanno stabilito un numero di arresti mensili di 'sin papeles'. Intervista al padre del Gilad Shalit, il soldato israeliano nelle mani dei miliziani di Hamas da tre anni. "Temo che mio figlio non tornerà mai". Jean-Claude Trichet 2 - FRANCIA LE FIGARO - "Trichet annuncia la ripresa a partire dal 2010": per il presidente della Banca centrale europea i mercati sottovalutano l'importanza delle misure di rilancio. "Il quadro che svela il vero volto di Shakespeare": lo sostiene un inglese, il proprietario della tela che risale al 1610, sei anni prima della morte del drammaturgo. "Gruppo di lavoro franco-messicano per studiare il trasferimento in Francia di Florence Cassez", la donna francese condannata in Messico a 60 anni di prigione. "Obama dice sì alla ricerca sulle cellule staminali": ieri il presidente americano ha firmato un decreto che autorizza il finanziamento della ricerca da parte dello stato federale, vietato da Bush per ragioni etiche. Tibet: "Cinquant'anni di esilio per il Dalai Lama": la Cina in stato di massima allerta. LIBERATION - Apertura sulla legge che sanziona il download illegale": il testo esaminato dall'Assemblea nazionale prevede il blocco dell'accesso alla Rete: un sistema, secondo Liberation, basato sulla repressione. Caso Florence Cassez: istituito un gruppo di lavoro sul caso della francese in carcere in Messico: Sarkozy e Calderon si impegnano a rispettarne le conclusioni. "I deputati autorizzano la pubblicità per l'alcol su internet": il ministro della salute, Roselyne Bachelot, evoca "un'apertura controllata e regolamentata". 3 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - "Escalation di violenza in Ulster" con l'omicidio di un poliziotto: secondo attacco in tre giorni in Irlanda del nord; anche per questo attentato si attribuisce la responsabilità agli irriducibili cattolici. "L'Onu condanna la Gran Bretagna per alcuni casi di tortura": un rapporto rileva gravi violazioni dei diritti umani e atti illegali ai danni dei detenuti nell'ambito del programma di rendition Usa. "Il sollievo degli scienziati per la nuova politica di ricerca sulle cellule staminali": Harvard dà il benvenuto all'inizio di una nuova epoca di collaborazione con gli Stati uniti. Dalai Lama THE INDEPENDENT - "Ucciso un poliziotto in un nuovo attacco in Ulster": l'Irlanda del Nord in allarme con l'omicidio di un terzo membro delle forze di sicurezza in tre giorni. "Fede e cervello": un gruppo di scienziati annuncia di aver individuato quella zona del cervello che regola la fede religiosa. "L'Onu condanna la Gran Bretagna per le rendition": il rapporto accusa Londra e la sua complicità con gli Stati uniti. THE TIMES - "La mente degli attentati di Lahore sfuggito alla polizia": Mohammed Ageel è considerato l'organizzatore dell'attacco terroristico contro la squadra di cricket. "La Cina parla di 'Grande Muraglia' per preservare l'unità" del Paese, in occasione dell'anniversario della rivolta tibetana. "La Bei dice no alle case automobilistiche": respinta la richiesta di prestiti per 40 miliardi di euro in prestiti a tassi agevolati. THE FINANCIAL TIMES - "Previsioni di recessione per il 2010": il rischio di recessione in Europa durerà anche per il prossimo anno secondo un rapporto della Commissione europea, di cui il Ft ha ottenuto il testo. "La Cina blinda le città tibetane" in occasione dell'anniversario della rivolta. L'azienda farmaceutica "Merck & Co acquista la concorrente Schering-Plough per 41,1 miliardi di dollari": se sommati tra loro, i ricavi complessivi delle due societa' arrivano quasi a 50 miliardi di dollari. Nella pagina dei commenti un intervento del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva: "Il futuro dell'umanità è ciò che interessa veramente". Barack Obama 4 - STATI UNITI NEW YORK TIMES - "La finanziaria di Obama affronta l'esame dei baroni dei partiti": il presidente degli Stati Uniti farà affidamento sui 'gatekeeper' (Guardiani) delle commissioni al Congresso per determinare come i suoi piani su imposte e spesa possano procedere. "I giudici della Corte suprema fissano un limite alla portata della legge elettorale": la decisione ha scatenato un aspro dibattito tra i giudici della Corte Suprema sulla protezione del diritto di voto per le minoranze. "Gli Stati Uniti hanno bloccato alcune operazioni in Afghanistan per timori su morti civili": lo stop, durato circa due settimane, è arrivato dopo una serie di raid notturni delle truppe per le operazioni speciali nei mesi recenti in cui sono rimasti uccisi donne e bambini. michelle obama per i senza tetto WASHINGTON POST - "La politica sul commercio di Obama si concentrerà sulle questioni sociali": l'amministrazione americana si prepara ad assumere una posizione più rigida con i suoi partner commerciali, sottolineando aspetti che variano dal dislocamento dei lavoratori statunitensi al cambiamento climatico. "I dissidenti 'punzecchiano' i democratici": mentre si avvicina il voto sulla finanziaria, la rivolta interna si offre all'inseguimento dei programmi di vasta portata del presidente. [10-03-2009] Terrorismo in IrlandaVIGNETTA OBAMA

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Il Dalai Lama accusa la Cina "Ha ucciso migliaia di tibetani" (sezione: Globalizzazione)

( da "Quotidiano.net" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

A cinquant'anni esatti da quando fu costretto ad andare in esilio in India, il leader spirituale del Tibet ha ripetuto la richiesta di "un'autonomia legittima e significativa" per il suo Paese. La replica di Pechino: "Solo menzogne". Nave americana circondata da cinque imbarcazioni cinesi: tensione alle stelle fra il regime e Obama

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Nave americana circondata da cinque imbarcazioni cinesi: tensione alle stelle fra il regime e Obama Dharamshala (India), 10 marzo 2009 - Il Dalai Lama ha accusato la Cina di aver portato "l?inferno sulla terra" nel suo tormentato Tibet e ha accusato Pechino, nel giorno in cui si compie il 50esimo anniversario della prima rivolta contro il regime, di aver causato la morte di "centinaia di migliaia" di suoi compatrioti. In un atteso messaggio diffuso attraverso la sua pagina web, il leader spirituale tibetano ha ripercorso la storia recente del Tibet e ripetuto la sua richiesta di "un?autonomia legittima e significativa per il Tibet" (e non dunque l?indipendenza della Cina). Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, ricorda che dopo l?occupazione il governo cinese ha portato a termine "una serie di campagne violente e repressive", che hanno imposto anche la legge marziale e più recentemente programmi di "rieducazione" che hanno causato una "profonda sofferenza" nella popolazione tibetana, che vive "nella paura costante". Le parole del Dalai Lama sono solo "menzogne": immediata la replica di Pechino al discorso di denuncia del leader spirituale tibetano. Agenzia AGI Il Cina riesplode la protesta pro-Tibet - BLOG Perché il Tibet fa ancora paura a Pechino di R. BaldiniFOTOSTORY Repressione e proteste Segnala ad un amico Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi "Per i senatori il pranzo a 1,5 euro? Questa è una vergogna nazionale" (196 commenti) "Troppi stranieri in aula Stop alle concentrazioni" (100 commenti) Falciani: "Englaro cittadino onorario" (58 commenti) Nucleare: il formaggio 'radioattivo' e il rebus irrisolto dell'energia (36 commenti) "Il nuovo stadio di Firenze? Facciamolo all'Osmannoro" (15 commenti) "Tutti a scuola alle 11 di mattina Prima i ragazzi sono come 'zombie'" "No, meglio la colazione in classe" (7 commenti) Ventisette condanne e 150 milioni di euro di risarcimento danni (7 commenti) Andare in moto mantiene giovani e rinvigorisce il cervello (4 commenti) 23:50:41 - daniele sono fiero d'esser terribilmente attaccato a ciò che di BELLO è rimasto al mondo. sul versan[...] Nadal spazza via Djokovic23:43:25 - E se il vero problema fosse Barazzutti, uomo grigio e ordinario dalla personalità abbastanza piatta,[...] Se io fossi... Binaghi23:28:38 - scusate ma solo 2-3 settimane fa si parlava del grave infortunio di nadal,di una mezza vittoria di m[...] Nadal spazza via Djokovic23:24:24 - Se non fosse per il fatto che confonderei le mie speranze e desideri con la triste realtà dei fatti [...] Se io fossi... Binaghi23:22:01 - guido : non hai visto giocare Federer prima del 2008. massimo : parliamo lingue differenti.[...] Nadal spazza via Djokovic23:15:30 - Per ogni partita,il capitano dovrebbe scegliere la superfice insieme ai giocatori,convocare quelli c[...] Se io fossi... Binaghi23:09:15 - visto che Binaghi non e' Ubaldo, e che il primo e' rigido come un integralista islamico (Bin-Aghi), [...] Se io fossi... Binaghi Ricerca sulle cellule staminali, cosa ne pensi?Pippo Inzaghi e Di Vaio, bomber di esperienza, possono essere ancora utili alla Nazionale?Campanella a scuola alle 11 di mattina, sei d'accordo?Il Milan può arrivare terzo in campionato?Champions League, quale italiana entrerà nei quarti?Berlusconi: "La crisi c'è, ma non è una tragedia". Sei d'accordo?E' giusto che il nuovo presidente dell'Aia Nicchi confermi Collina come designatore?Giusto ammettere i trans nell'esercito, come in Spagna?De Rossi, Mourinho e Balotelli sono da squalificare?Chi è il tuo modello di donna ideale?Mutui agevolati per le coppie gay, sei d'accordo?E' il momento adatto per discutere una riforma delle pensioni?Si può parlare di 'prostituzione intellettuale' contro l'Inter, come sostiene il tecnico Mourinho?Hai paura di perdere il posto di lavoro?Da Dylan a Gaber, i personaggi dello spettacolo come materia di studio a scuola. Cosa ne pensi? La foto del giorno Instancabile Paris La Hilton in una delle mise per i festeggiamenti del suo compleanno. Innumerevoli i brindisi in giro per il mondo che hanno accompagnato le 28 candeline dell'ereditiera. Per la serata all' Hard Rock Hotel di Las Vegas Paris si è ricoperta di strass dalla testa ai piedi RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec dy>

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Tibet/ Pechino a Congresso Usa: non votate a sostegno Dalai... (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 10 mar. (Apcom) - La Cina ha rivolto un pressante invito al Congresso americano a non votare un documento di sostegno al Tibet in occasione del 50esimo anniversario della fuga del Dalai Lama e della fallita rivolta tibetana contro i cinesi.

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Usa-Cina/ Pechino: marina americana ha violato acque (sezione: Globalizzazione)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Pechino, 10 mar. (Ap) - Pechino accusa la Marina militare americana di aver violato le leggi internazionali muovendosi nelle acque del Mar cinese meridionale. (segue)

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Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" (sezione: Globalizzazione)

( da "Repubblica.it" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

PECHINO - Il ministro degli Esteri cinese ha chiesto agli Usa di interrompere ogni "attività navale illegale" condannando l'incidente della nave oceanografica della marina americana che secondo Pechino si trovava in acque cinesi e non internazionali, come sostenuto dal Pentagono. Secondo il ministro degli Esteri, la nave Usa ha violato la legge internazionale e quella cinese. Il portavoce del ministero degli Esteri, Ma Zhaoxu, ha detto che la denuncia statunitense è "assolutamente imprecisa". Secondo la versione di Washington, invece, cinque imbarcazioni hanno circondato la 'USNS Impeccable', una nave con equipaggio civile impegnata in ricerche oceanografiche, "effettuando manovre di intimidazione" a 120 chilometri dall'isola di Hainan. La tensione ha toccato il livello massimo quando l'equipaggio ha lanciato getti d'acqua a pressione verso le navi cinesi. Le navi "si sono portate a stretta vicinanza, 15 metri, della USNS, una manovra sconsiderata e pericolosa che viola le leggi internazionali", ha denunciato ieri il portavoce del Pentagono, Bryan Whitman. A stretto giro di posta la replica di Pechino, secondo cui la nave statunitense ha "infranto la legge internazionale e la normativa e i regolamenti cinese". "La Cina ha rivolto un appello solenne agli Stati Uniti con la richiesta di cessare immediatamente queste attività". (10 marzo 2009

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Cina-Usa, tensione in mare aperto (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

WASHINGTON Gli Stati Uniti hanno protestato oggi con la Cina per avere compiuto azioni di intimidazione contro una nave della US Navy in un insolito incidente, avvenuto domenica in acque internazionali, che ha visto getti d?acqua e marinai in mutande. Il Pentagono ha reso noto che cinque navi cinesi «hanno seguito ed effettuato manovre pericolose portandosi in stretta vicinanza» della USNS Impeccable, una nave con equipaggio civile impegnata in ricerche oceanografiche nel Mare della Cina. Due navi cinesi avrebbero bloccato l?unità Usa e altre due si sarebbero portate a solo 15 metri sventolando bandiere cinesi e intimando ai marinai americani di abbandonare l?area. L?equipaggio Usa avrebbe risposto lanciando getti d?acqua contro i marinai della nave cinese più vicina (giunti ormai a soli otto metri) che avrebbero risposto spogliandosi delle uniformi per restare solo in mutande. L'equipaggio della Impeccable avrebbe informato a questo punto le navi cinesi, via radio, che stava per lasciare l?area ma anche in questa fase le imbarcazioni di Pechino avrebbero proseguito nelle manovre di disturbo e provocazione. «Le manovre non professionali delle unità cinesi hanno violato le norme internazionali riguardanti i diritti e la sicurezza delle imbarcazioni che usano legalmente l?oceano», ha sottolineato una dichiarazione del Pentagono. Il ministero della difesa americano ha aggiunto che l?incidente, avvenuto circa a 120 km dall?Isola di Hainan, era stato preceduto nei giorni scorsi da comportamenti sempre più aggressivi da parte delle imbarcazioni cinesi. Il governo di Pechino ha a sua volta invitato le navi statunitensi a non violare le acque territoriali del mare meridionale cinese. Il portavoce del ministero degli Esteri, Ma Zhaoxu ha detto che la denuncia statunitense è «assolutamente imprecisa». Secondo Pechino la nave statunitense ha «infranto la legge internazionale, la normativa e i regolamenti cinesi». «La Cina ha rivolto un appello solenne agli Stati Uniti con la richiesta di cessare immediatamente queste attività».

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Tremonti e il G8: il mio team di giuristi per riscrivere le regole (sezione: Globalizzazione)

( da "Corriere.it" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

La crisi Il progetto Tremonti e il G8: il mio team di giuristi per riscrivere le regole Nella commissione Enrico Letta, Giulio Napolitano, Guido Rossi e Visentini jr Una commissione, per affiancare il lavoro degli sherpa italiani in vista del G7-G8 e in prospettiva per un «Manifesto del diritto futuro», da far lievitare a partire da un grande incontro internazionale, questa primavera a Roma. Un contributo per scrivere le regole mancate in questi dieci anni di «eclissi giuridica e globalizzazione selvaggia», portare testi innovativi al vertice della Maddalena, gettare le basi per una nuova Bretton Woods. Attorno a Giulio Tremonti ci sono giuristi come il comparatista Gabriele Crespi Reghizzi, Alberto Santamaria, cattedratico di diritto internazionale alla Statale di Milano, e l'unica donna, Silvia Cipollina. E ci sono Guido Rossi, Enrico Letta, Giulio Napolitano, figlio del presidente della Repubblica. E ancora Gustavo Visentini, figlio del Gran Borghese Bruno, Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, Carlo Baldocci, consigliere diplomatico di Tremonti. Un nucleo aperto alla contaminazione di culture, compresa quella di centrosinistra, ma che non va interpretato come un segno di quella strategia dell'attenzione verso l'opposizione attribuita al ministro dell'Economia. Il vero senso non è politico, ma culturale. Non a caso tutti i componenti sono giuristi. Guido Rossi, il «decano», ha tenuto con Tremonti e don Verzè un seminario al San Raffaele. Di Giulio Napolitano il ministro dell'Economia ha apprezzato molto il saggio sulla crisi finanziaria americana. Letta ha partecipato al seminario del gennaio scorso a Parigi, dove Tremonti era relatore insieme con Sarkozy, la Merkel e Blair. L'orizzonte del ministro è il vertice del G7-G8 alla Maddalena, sotto la presidenza italiana: «Le presidenze fanno le proposte. In tempi normali, fanno proposte normali. A questa altezza di tempo, non possono limitarsi a proposte normali. Devono fare proposte di pari altezza. Lo impone lo spirito del tempo». Uno spirito che, nello scenario di Tremonti, riporta alle origini del vertice dei Grandi e, ancora più indietro, a Bretton Woods. Era il 15 novembre 1975, quando Giscard riunì al castello di Rambouillet i capi di Stato e di governo e i ministri dell'Economia, per serrare le fila di fronte a una doppia gravissima crisi, economica ma soprattutto politica, a fronte della massima espansione globale del comunismo. Ancora dieci anni fa, il G7 controllava l'80% del pil mondiale, ed era unificato da un unico «codice» politico la democrazia occidentale , un unico «codice» linguistico l'inglese , e un unico «codice» economico: il dollaro. Ora tutto è cambiato. Il G8 controlla appena il 50% del pil. Le democrazie occidentali non sono più il modello politico unico accettato dall'Occidente. L'Occidente accetta di sedersi attorno a un tavolo sistematicamente anche con altre forme politiche. Con il comunismo mercantilista cinese. Con «misteriose entità politiche asiatiche». Con la Russia, «con la sua rendita mineraria e con il suo hardware paleoindustriale, potenza continentale priva però della spinta globale che le veniva dal software del comunismo: quel software che come uno spettro d'acciaio si aggirava attorno al caminetto del castello di Rambouillet», la cui assenza induce oggi Tremonti a non credere agli allarmi sul ritorno della guerra fredda. Il G20 è un corpo politico fondamentale ma asimmetrico; manca il mondo arabo; manca l'Africa. Il riferimento di base, nei ragionamenti del ministro, non è comunque solo Rambouillet, quanto Bretton Woods: la località sperduta nei boschi del Nord America, da cui nel '44, nel pieno corso della guerra, «si traguardava la pace», si disegnava un assetto che governò il mondo fino all'inizio degli Anni Settanta, il cui ripudio causò la prima grande crisi del dopoguerra. Ora la seconda grande crisi incrocia la presidenza italiana del G7-G8. Da cui vengono due proposte. La prima lanciata da Tremonti nella Commissione europea e sulla prima pagina di Le Monde dell'11 settembre 2001, «una coincidenza fatale...», poi ripresa da Gordon Brown quand'era cancelliere dello Scacchiere è la Detax: destinare una quota dell'imposta sui consumi ai Paesi in via di sviluppo; ma non per il tramite tradizionale dei governi, bensì attraverso i cittadini e il non profit. Finora sono stati i poveri dei Paesi ricchi a finanziare i ricchi dei Paesi poveri è il ragionamento del ministro . Una logica a volte postcoloniale, che ha funzionato in linea di massima ma che ha anche portato denari ai trafficanti di armi o in Svizzera. Se però una frazione dell'Iva viene destinata, anziché agli Stati, alla rete di volontariato cui il commerciante è iscritto, allora il cliente può con il suo acquisto finanziare ad esempio un nuovo ospedale in Africa. La seconda proposta, che Tremonti aveva elaborato nel 2004, prima di «essere dimesso», e che è stata approvata all'unanimità al vertice di Villa Madama del febbraio scorso, è un nuovo «global legal standard». «In sostanza, a partire dagli Anni Novanta, gli Stati hanno rinunciato a fare gli Stati è la valutazione del ministro . Hanno permesso che una funzione sovrana come la funzione monetaria fosse trasferita alle banche, dando alle banche private il potere di battere moneta. Una moneta "cattiva", parallela a quella buona, una moneta stampata sul nulla». Da un lato la globalizzazione ha creato enormi squilibri, perché ha mosso enormi masse di capitali, lavoro, informazioni, dall'altro lato non ha compensato con un equivalente standard di regole; è stato così che la forza del mercato ha sovrastato la forza del diritto. Al vertice del 2004 di Boca Raton, Florida, Tremonti aveva portato le mappe delle varie Tortuga in giro per il mondo, i «kingdom of anomia», regni dell'anomia, aree senza diritto; paradisi non solo e non tanto fiscali, quanto legali; piazze nelle quali si poteva fabbricare un capitalismo parallelo, fatto fuori dalle regole. «Mentre il mercato diventava globale, il diritto restava locale, e non solo; dove restava locale cedeva quote del suo potere con la deregulation, ma soprattutto consentiva la formazione di arcipelaghi giuridici che avevano la forma ma non la sostanza del diritto, giurisdizioni la cui unica regola era quella di non avere regole. Ora si capisce perché la Goldman Sachs fosse diventata forte come nel Trecento i Templari. E, nel regno dell'anomia, così come gli Stati hanno ceduto quote di potere, allo stesso modo i giuristi hanno ceduto rispetto agli economisti». Il Tremonti che parafrasa Schmitt, che traduce il silete, iureconsultes in «tacete, economisti», vede nel declino della «pseudoscienza » o della «triste scienza» economica e nel ritorno della «scienza eterna del diritto» il segno di un mondo che ritrova un equilibrio, e che recupera i grandi principi del diritto. «Il pendolo del potere culturale e della visione politica si sposta dal mercato al diritto, dagli interessi alle regole»; e non a caso porta alla Casa Bianca un giurista già direttore della Law Review di Harvard. In vista del G7-G8, Tremonti ha coinvolto l'Ocse. La Commissione europea. E appunto il gruppo di cui fanno parte Napolitano jr e Visentini jr che ha due mandati di base. Sostenere il lavoro degli sherpa del governo per il vertice della Maddalena. E quello che Tremonti definisce «un sogno in più». La bozza di un «codice cosmopolita kantiano», che non si limiti alla finanza ma si apra alle questioni della proprietà, delle società, della trasparenza, della vigilanza, dell'anti- corruzione, della lealtà fiscale. La commissione si è già riunita alcune volte la prossima è prevista tra una settimana , mentre è sempre continuato lo scambio di materiali via mail. L'esito dei lavori che sarà presentato e discusso in parallelo alla Maddalena, in un incontro internazionale a Roma, «culla del diritto», in una «sede solenne» non sarà ovviamente un sistema di regole dettagliato, ma un insieme di principi, una sorta di «Manifesto del diritto futuro ». Espressione in cui non è impossibile sentire un'eco del Manifesto futurista di cent'anni fa: idee d'avanguardia, di «sconfinata ambizione », per un mondo in cui nulla è destinato a restare come prima. Aldo Cazzullo stampa |

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CINA-USA, TENSIONE IN ALTO MARE PECHINO: "ATTIVITÀ NAVALE ILLEGALE" (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" -->Protesta formale del ministro degli Esteri per lo "sconfinamento" in acque cinesi di una nave militare oceanografica americana Cina-Usa, tensione in alto mare Pechino: "Attività navale illegale" (08:12 10/03/2009)

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La finanza senza etica è alle origini della crisi (sezione: Globalizzazione)

( da "Famiglia Cristiana" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

di Beppe Del Colle CIFRE E POLEMICHE, MA NESSUNO CHE DICA COSA È SUCCESSO DAVVERO LA FINANZA SENZA ETICA È ALLE ORIGINI DELLA CRISI Il liberismo sfrenato degli ultimi decenni ha trasformato l'economia in un mezzo di arricchimento di pochi attraverso lo strumento della finanza globalizzata e l'uso senza ostacoli della delocalizzazione delle imprese all'unico scopo del profitto. A leggere con attenzione i giornali di queste settimane c?è da restare sorpresi per l?enorme quantità di cifre che vengono fornite sulla crisi. C?è da perdersi, come davanti ad abili giocatori di carte che si scambiano "gruzzoletti" e li fanno sparire e poi ricomparire sul tavolo. Tipico esempio: gli 8 miliardi di euro annunciati all?improvviso giovedì 5 marzo dal ministro dell?Economia Tremonti per rinforzare il plafond degli ammortizzatori sociali a sostegno dei dipendenti di aziende private o precari di vario tipo anche nel settore pubblico. Altro esempio: i 9 miliardi finora a disposizione di quattro ministeri per lo sviluppo economico riuniti in un fondo unico a disposizione del capo del Governo per renderne più spedita l?utilizzazione. Operatori alla Borsa di New York (foto AP / La Presse). Se si cerca di mettere ordine fra tanti numeri, ci si può affidare a un conteggio attribuito ai "tecnici di Palazzo Chigi", secondo cui sono quasi 56 i miliardi di euro stanziati in un biennio contro la crisi, dei quali l?80 per cento destinati a favore del Mezzogiorno, a cominciare dal ponte sullo Stretto di Messina. Intorno a queste cifre, e a tantissime altre, le polemiche. C?è chi, come il ministro Brunetta, sostiene che il nostro sistema di ammortizzatori sociali è il migliore e il più equo in Europa, e dunque ha ragione Berlusconi a negare che questa crisi sia "tragica"; e chi, come Franceschini nuovo segretario del Pd, afferma che il capo del Governo vive in un "bunker dorato" e non vede come soffre tanta gente alle prese con l?aumento della povertà. Per cui propone un assegno mensile per chi perde il posto di lavoro. No, risponde Berlusconi, perché così si favorirebbero solo i licenziati, e chi li licenzia con la tacita intesa di riassumerli "in nero". La scorsa settimana si è conclusa con l?annuncio di una legge che intende semplificare i lavori di ristrutturazione e miglioramento di edifici privati, aumentando del 20 per cento la cubatura degli immobili esistenti, e del 30 per cento quelli costruiti prima del 1989 che si intendono abbattere e riedificare. Protestano gli ambientalisti: si vuole ricementificare senza regole il Paese. Si vuole solo ridurre ? risponde la maggioranza ? l?eccessiva normativa sui permessi di costruzione, anche per dare una mano al settore edilizio, in forte crisi. Basterà il consenso di un perito giurato per dare il via ai lavori. Quello che manca è un giudizio etico sulla crisi che sta dilaniando quasi tutti i Paesi. In particolare sul liberismo sfrenato degli ultimi decenni, che ha trasformato l?economia in un mezzo di arricchimento di pochi attraverso lo strumento della finanza globalizzata e l?uso senza ostacoli della delocalizzazione delle imprese all?unico scopo del profitto. In questi giorni 600 dipendenti dello stabilimento di elettrodomestici della Indesit di None (piccolo comune alle porte di Torino) vengono licenziati perché la proprietà ha deciso di spostare la produzione in Polonia, dove la manodopera costa meno. Licenziati in Italia, sfruttati in Polonia. Questa è l?economia odierna, il cui ritratto impietoso si legge in un recente chiarissimo libro controcorrente, Efficienza e solidarietà (Effatà Editrice), di Giannino Piana, teologo moralista, che offre l?alternativa: l?"economia civile", ossia quella della reciprocità, in cui accanto ai criteri tradizionali dell?efficienza e del profitto delle imprese si aggiunga quello del profitto sociale. Il "bene comune" di cui la Chiesa parla da più di un secolo, di là dei sempre più sterili conflitti ideologici fra Stato e mercato.

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Tibet, tensione tra la Cina e gli Usa Il Dalai Lama: "E' l'inferno in terra" (sezione: Globalizzazione)

( da "Stampaweb, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

DHARAMSHALA Mezzo secolo dopo la rivolta contro la Cina, il leader spirituale in esilio, il Dalai Lama, ha accusato il regime di Pechino di aver portato «l?inferno sulla terra» nel suo tormentato Tibet, causando la morte di «centinaia di migliaia di persone»; ma ha anche rivendicato la volontà di continuare la lotta con mezzi non violenti. Immediata la replica di Pechino che ha parlato di «menzogne». «Non risponderò alle bigie del Dalai Lama», ha detto ai giornalisti un portavoce del ministero degli Esteri, che poi si è lanciato in una difesa a tutto campo dei 58 anni di dominio cinese sul Tibet. «La cricca del Dalai lama sta confondendo il bianco con il mero. Mettono in giro solo delle voci. Le riforme democratiche (sotto il dominio cinese) sono le più ampie e profonde mai realizzate nella storia del Tibet». In un atteso discorso in occasione del "Giorno della Sollevazione nazionale tibetana", nella località settentrionale indiana di Dharamshala, dove risiede il governo tibetano in esilio, il Dalai lama ha detto dinanzi a 10.000 tibetani arrivati da tutto il mondo che il suo popolo ha «sperimentato l?inferno sulla terra» nei cinquanta anni di occupazione cinese. Secondo Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, l?occupazione il governo cinese ha condotto «una serie di campagne violente e repressive», che hanno imposto anche la legge marziale e più recentemente programmi di «rieducazione» che hanno causato una «profonda sofferenza» nella popolazione tibetana, che vive «nella paura costante». «Questi 50 anni hanno portato indicibili sofferenze e distruzioni alla terra e al popolo tibetano», ha detto il Dalai lama, parlando all?esterno del principale tempio tibetano della città indiana. Non solo: «la loro religione, cultura, linguaggio, identità sono prossimi a scomparire. I tibetani sono considerati criminali, meritevoli solo della morte». Il Dalai ha anche lamentato il fatto che non abbiano portato ad alcun risultato i negoziati con le autorità cinesi, ma ha rivendicato la sua richiesta di «un?autonomia legittima e significativa per il Tibet» (e non dunque l?indipendenza della Cina) «nel quadro della Repubblica Popolare Cinese». La Cina intanto è mobilitata per evitare nuove proteste e ha blindato il Tibet e le aeree confinanti dove vivono consistenti minoranze tibetane. Il governo di Pechino ha inoltre messo in guardia il Congresso Usa dall?approvare una risoluzione per sollecitare la Cina a mettere fine alla «repressione» in Tibet: Pechino ha chiesto il ritiro della mozione, che è stata presentata lunedì e che gode dell?appoggio della stessa speaker della Camera, Nancy Pelosi, da sempre molto attenta alla causa tibetana.

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Policlinico (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Policlinico Pinella Leocata L'auditorium delle Ciminiere è gremito. Al proprio leader Pierluigi Bersani - che arriva accompagnato dai deputati Berretta, Raia e Samperi dopo l'incontro del mattino alla Camera di Commercio - i presenti tributano il primo scrosciante applauso appena li saluta chiamandoli «compagni». «Sentivamo nostalgia di questo nome», grida qualcuno dalla platea. E del resto questo incontro - come sottolinea il segretario provinciale del Pd Luca Spataro - è una chiamata, è l'appello ad affrontare questa crisi nel territorio, a stare a fianco di chi dovrà sopportare i maggiori costi della crisi, a fare in modo che il Paese non esca da questa difficile esperienza ulteriormente diviso dal punto di vista sociale, territoriale, sindacale. «Ritorniamo all'impegno politico!» è la promessa e la sollecitazione del Pd locale. Un impegno che, per Bersani, significa innanzitutto capire l'origine della crisi che, in estrema sintesi, è frutto di politiche pubbliche non equilibrate, mentre «bisogna tornare ai fondamentali dell'economia che sono il lavoro, il welfare diffuso, un minimo di politiche pubbliche perché non si può stare bene da soli, ma soltanto se anche gli altri stanno un poco bene». Una crisi, sottolinea, che si caratterizza perché rapida e improvvisa e perché non consente ripari dal momento che, per la prima volta, non ci sono settori né Paesi anticiclici. Una crisi dalla quale, per evitare disastri imponderabili, bisogna uscire salvaguardando la capacità produttiva del Paese che è fatto di lavoro e di imprese. Un obiettivo per raggiungere il quale, denuncia Bersani, le politiche del Governo - «che mira a galleggiare sulla crisi sperando che a pagarne il costo siano le persone che hanno meno voce» - sono del tutto inadeguate anche perché non è stata investita alcuna reale risorse. E, invece, a suo avviso sono necessari 15 miliardi, una somma che, in questa fase difficile, si può trovare puntando sulla fedeltà fiscale, e cioè lottando l'evasione e utilizzando i meccanismi di solidarietà che significa chiedere a chi ha di più. Tre, per Bersani, le cose da fare per contrastare la crisi «che va affrontata sostenendo il lavoro e i lavoratori e le piccole imprese». 1) Garantire un assegno mensile a chi perde il lavoro, e cioè dare il 60% dell'ultima retribuzione a partire dal settembre scorso fino a tutto il 2009 e, nel frattempo, varare una riforma sociale più equa. 2) Assicurare liquidità alle piccole imprese, non con i Tremonti bond, che servono soltanto a dare respiro alle banche, ma attraverso garanzie dello Stato che allunghino i crediti dal medio a lungo termine. 3) Attivare subito - anche utilizzando le risorse del Fas (Fondo per le aree sottosviluppate) - mille cantieri locali, di qualunque genere essi siano, perché il Ponte sullo Stretto, che sarà cantierabile nel 2010, non aiuta ad affrontare la crisi. «Francia e Spagna l'hanno già fatto e ci sono già i primi risultati». E ancora. Anche la pubblica amministrazione deve fare la propria parte evitando di lasciare a casa, come ha deciso di fare il Governo Berlusconi, 50-70.000 precari che andrebbero ad aggiungersi alla massa enorme di disoccupati. Richieste, dice Bersani, che le popolazioni devono pretendere lottando nei territori, lotta che deve vedere il Pd al fianco dei lavoratori, delle piccole imprese e delle loro famiglie sulla scia del lungo solco che, da 150 anni, ne disegna l'identità che «è quella di chi sta dalla parte dei più deboli perché questo significa fare una società migliore per tutti». Lottare equivale anche a fare un'opposizione chiara e a richiamare il centrodestra ai suoi doveri a tutela del territorio, «perché non è pensabile che ci sia chi fa il Masaniello qui e il suddito a Roma». E significa sapere che da questa crisi si può uscire con una società più giusta o più divisa, significa sapere che esperienze di questo genere non portano automaticamente acqua alle forze di progresso, come insegna la storia della prima metà del Novecento quando l'esito di un'altra grande globalizzazione portò a protezionismi, a culture irrazionali, e al desiderio di guerra nel cuore dell'Europa. Di qui l'appello all'impegno. Perché «con la forza della nostra identità di sinistra, popolare e cattolico-democratica, con un'opposizione chiara e stando sui temi della crisi possiamo vedere la strada della risalita». Parole che il pubblico accoglie con un applauso liberatorio che sembra dire: «Così sia».

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Evasione e riciclaggio, a <lezione> dalle Fiamme gialle (sezione: Globalizzazione)

( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

ordine commercialisti Evasione e riciclaggio, a «lezione» dalle Fiamme gialle Non solo competenze specialistiche e deontologia. Ai "futuri colleghi", l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania da quest'anno dedica - oltre alla formazione professionale, iniziative di preparazione all'Esame di Stato, corsi di cultura trasversale, assemblee di "accoglienza" dei nuovi iscritti all'elenco dei tirocinanti - anche occasioni di contatti diretti con i rappresentanti delle istituzioni di riferimento. Obiettivo: sensibilizzare i giovani rispetto alla responsabilità sociale insita nella professione e all'importanza di tenere relazioni istituzionali corrette, trasparenti, condotte nel rispetto e nella consapevolezza dei ruoli. Primo di una serie di eventi programmati per i tirocinanti della categoria, si è svolto, nella prestigiosa sala «Koiné» del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza l'incontro dedicato al tema dell'evasione fiscale e dell'antiriciclaggio. Il colonnello Giuseppe Arbore ha affascinato il pubblico di giovanissimi con una relazione a tutto tondo sui maggiori rischi di evasione fiscale che si annidano nei rapporti internazionali e di internet nell'era della globalizzazione. Il Presidente dell'Ordine, Salvatore Garozzo nel ringraziare il comandante Arbore e la Gdf per la collaborazione alla formazione dei giovani tirocinanti ha invitato tutti i partecipanti ad essere protagonisti della legalità.

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DOPO SOLO UN MESE, LA CINA POTREBBE AVERE GIà PERSO IL PRIMATO MONDIALE PER LE VENDITE DI AUTO,... (sezione: Globalizzazione)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dopo solo un mese, la Cina potrebbe avere già perso il primato mondiale per le vendite di auto, che aveva conquistato per la prima volta in gennaio. E gli Stati Uniti potrebbero essersi quindi ripresi lo scettro di mercato numero uno al mondo. A febbraio, secondo le stime dell'associazione cinese per le auto passeggeri, il mercato del Paese orientale sarebbe infatti cresciuto del 33,1% rispetto allo stesso mese del 2008, a fronte di vendite per 607.984 veicoli. Un dato che, se confermato, non basterebbe però alla Cina per superare le vendite degli Usa che a febbraio, nonostante la flessione del 41,4%, hanno totalizzato 688.909 unità. Negli Stati Uniti però il futuro delle tre big di Detroit è ancora in bilico. Ieri nella capitale americana dell'auto è arrivata la task force creata dal presidente Barack Obama per la supervisione della ristrutturazione delle case automobilistiche alle quali la nuova amministrazione ha già assicurato una prima tranche di finanziamenti, robusta ma non sufficiente. L'opposizione repubblicana si schiera contro la concessione di eventuali nuovi aiuti a General Motors, la cui ristrutturazione - a loro avviso - dovrebbe essere effettuata attraverso la bancarotta assistita. Nel corso della sua visita nella capitale dell'auto statunitense, la task force ha incontrato i rappresentanti della United Auto Workers, il sindacato dei lavoratori del settore. Sindacato che proprio ieri ha trovato un accordo con la Ford sulle modifiche al contratto di lavoro, in particolare sui contributi per la copertura sanitaria garantita ai dipendenti che vanno in pensione dal fondo Voluntary employee beneficiary. Ford diventa così la prima casa automobilistica americana a ottenere una nuova serie di concessioni da parte del sindacato, che vanno dal congelamento delle paghe alla riduzione dei benefit. La Uaw ha precisato che a votare a favore delle modifiche contrattuali è stato il 59% degli operai e il 58% della manodopera specializzata. L'accordo consentirà all'azienda di sopravvivere senza dover ricorrere agli aiuti di Stato, come nel caso di General Motors e Chrysler. Quest'ultima, rivela il Wall Street Journal, ha affidato il suo rilancio a un piano che prevede il lancio di 24 modelli nei prossimi 48 mesi, lo sviluppo di molti dei quali dipende da designer stranieri, come Fiat, Nissan e Lotus. Il resto dipenderà dall'intesa con il Lingotto.

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Provincia: Protezione civile, al via i corsi di formazione (sezione: Globalizzazione)

( da "Sannio Online, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Provincia: Protezione civile, al via i corsi di formazione Pubblicato il 10-03-2009 E? stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per la selezione dei volontari che entreranno a far parte del gruppo di Protezione civile del Comune di Ceppaloni, istituito con delibera di Consiglio del 28 novembre scorso... E? stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per la selezione dei volontari che entreranno a far parte del gruppo di Protezione civile del Comune, istituito con delibera di Consiglio del 28 novembre scorso. Un progetto che intende garantire attività di prevenzione, previsione e soccorso in relazione ai principali rischi presenti sul territorio, in occasione di calamità od altri eventi che determinino situazioni di pericolo per l?incolumità pubblica. Chiaramente soddisfatto per l?avvio di questa prima fase, è l?assessore al ramo Geppino Russo: ?Come annunciato - dichiara - dopo le adesioni inizieranno i corsi per creare le professionalità sul territorio al fine di realizzare il gruppo di Protezione civile comunale, ma essi consentiranno ai partecipanti di acquisire dei punteggi utili anche per il futuro?. L?assessore, dunque, conferma il proprio impegno profuso per tale iniziativa che ?intende continuare a seguire da vicino, in collaborazione con il consigliere Aggettino Parente?. E poi, spiega: ?Ai corsi, che saranno svolti presso l?Ente, possono aderire giovani sia del nostro comune che di quelli limitrofi e saranno svolti da esperti della Scuola regionale di Protezione civile della Campania?. Obiettivo del percorso formativo indetto dall?Ente, infatti, è quello di assicurare attività di formazione, informazione ed addestramento del gruppo anche attraverso apposite esercitazioni sul territorio comunale che coinvolgano la popolazione sulle corrette tecniche di comportamento ed auto-protezione. Nonché espletare gli incarichi affidati dal coordinatore del servizio, sia in emergenza che in condizioni ordinarie, gestendo con professionalità i mezzi ed i materiali in dotazione. Nello specifico, secondo quanto stabilito nell?apposito Bando, la domanda per l?ammissione dovrà essere recapitata direttamente presso l?ufficio protocollo del Comune in piazza Carmine Rossi oppure spedita al medesimo Ente entro il 30 aprile. La selezione dei candidati sarà effettuata dall?Amministrazione comunale sulla base dei criteri stabiliti dal Bando, tramite l?apposita commissione che valuterà i titoli e compilerà per ogni candidato la scheda di valutazione stabilendo la sua idoneità o meno, ed in questo caso motivando l?esclusione. Il numero dei componenti ammessi al gruppo comunale, però, sarà stabilito con successivo provvedimento amministrativo, mentre in caso di parità di votazione sarà ammesso il candidato che avrà presentato per primo la domanda (farà fede il timbro postale ovvero il protocollo comunale). Inoltre, sarà compito della commissione valutare la regolarità della domanda ed attribuire ad ogni candidato il relativo punteggio, previo esame dei titoli e delle altre qualità possedute, e redigere apposita graduatoria di merito. Per cui, la graduatoria è da intendersi aperta e sarà chiusa con successivo provvedimento amministrativo dell?Ente. Infine, è da evidenziare che l?adesione al gruppo comunale, che comporta la frequenza obbligatoria al corso di formazione, è annuale ed è tacitamente rinnovata ogni anno salvo motivi ostativi che ne impediscano il rinnovo.

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DALAI LAMA: "TIBET, UN INFERNO IN TERRA" PECHINO RESPINGE LE ACCUSE: "MENZOGNE" (sezione: Globalizzazione)

( da "Wall Street Italia" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dalai Lama: "Tibet, un inferno in terra" Pechino respinge le accuse: "Menzogne" -->Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Dalai Lama: "Tibet, un inferno in terra" Pechino respinge le accuse: "Menzogne" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni" (13:18 10/03/2009)

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pelobici ha detto: Nessuno commenta?, come dopo 50 che questo Paese è stato liberato dal giogo di quei brutti monaci nesuno gioisce, gli abitanti del Tibet sono proprio degli ingra (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWeb News" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dalai Lama: "Tibet, un inferno in terra" Pechino respinge le accuse: "Menzogne" 10 marzo 2009 alle 13:41 — Fonte: Esteri">repubblica.it — 2 commenti Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni"

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ohimmena ha detto: in ogni caso a proposito di inc è meglio che ti preoccupi di quelle che hanno fatto a tua moglie, mentre tu ti sbattevi per comprare la casetta dove vivi (sezione: Globalizzazione)

( da "KataWeb News" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Dalai Lama: "Tibet, un inferno in terra" Pechino respinge le accuse: "Menzogne" 10 marzo 2009 alle 13:41 — Fonte: Esteri">repubblica.it — 6 commenti Nel 50esimo anniversario della fallita rivolta contro la Cina il leader spirituale buddista rivendica "un'autonomia significativa" Ingenti misure di sicurezza per prevenire disordini. Nuove tensioni con gli Usa: "Congresso americano non voti risoluzioni"

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Il tempo dei social network (sezione: Globalizzazione)

( da "Blogosfere" del 10-03-2009)

Argomenti: Cina Usa

Mar 0910 Il tempo dei social network Pubblicato da Luca Dello Iacovo alle 18:28 in globalizzazione Le persone che navigano sul web trascorrono il 10% del loro tempo tra blog e social network. Altri dati sul report Global faces and networked places di Nielsen Online.

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