CENACOLO
DEI COGITANTI |
Il giudice Piera Panico
nominata presidente del Tribunale (
da "Stampa, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: GIUSTIZIADESIGNATA IERI
SERA DAL CSM Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale Il
tribunale di Sanremo ha finalmente un nuovo presidente. E' il giudice Piera
Panico, che di fatto già guidava il Palazzo di Giustizia da quanto era sorta
l'incompatibilità di Gianfranco Boccalatte (ora a capo degli uffici giudiziari
di Imperia).
la costituzione di berlusconi -
andrea manzella ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: anche gli spazi di
potere pubblico che la Costituzione ha voluto sottrarre al principio assoluto
di maggioranza: gli spazi dei giudici, della Corte Costituzionale, del Capo
dello Stato. Queste aree sono indisponibili alla potestà di governo perché
l´esperienza del governo degli uomini ha da sempre dimostrato che la
concentrazione e la solitudine del potere degenerano infallibilmente.
un manager con la valigia
pronta - nino bandinu ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale,
che tenderebbero a «garantire la continuità dell'azione amministrativa» anche
quando «cambiano gli assetti politici». Insieme a questa gli affecionados di
Mulas sostengono poi la tesi del «merito», mettendo in risalto il valore del
Project financing di 66 milioni di euro fatto partire di recente dalla Asl di
Nuoro insieme alle iniziative ad alta tecnologia,
centro di salute mentale
giovedì l'inaugurazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In questi primi sei
mesi il Centro ha accolto 30 persone e le giornate di degenza sono state 420
con una degenza media di 13 giorni. Il Csm di Gemona, che si trova accanto alla
stazione ferroviaria e dei pullman è dotato di 6 posti letto per l'accoglienza
anche notturna.
global service, l'accusa del pm
"ecco i segreti del miracolo romeo" (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in quanto la posizione
del deputato è stata stralciata in attesa di conoscere la decisione della Corte
costituzionale sulla utilizzabilità delle intercettazioni dei membri del
Parlamento. Il gup Campoli ha respinto l´eccezione in quanto la Consulta ha già
ammesso l´uso dei colloqui nei confronti dei non parlamentari, come in questo
caso Romeo.
nuovo procuratore della
repubblica designazione all'unanimità per laudati (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Pagina IV - Bari Csm
Nuovo procuratore della Repubblica designazione all´unanimità per Laudati Sarà
con ogni probabilità Antonio Laudati il futuro procuratore di Bari. Il
magistrato, attualmente direttore generale del settore "Giustizia
penale" al ministero è stato proposto dalla quinta commissione del Csm.
fecondazione, richieste boom la
regione convoca gli esperti - gemma vignocchi (
da "Tirreno, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: innovativa sentenza della
Corte Costituzionale resterà lettera morta o quasi. «Ci hanno detto che
possiamo fare un passo in più, ma non ci hanno detto dove possiamo andare»,
osserva Andrea Gallinelli, il responsabile del centro versiliese, 900 pazienti
l'anno scorso e una percentuale di successi intorno al 30 per cento.
Comunità, sos al Quirinale (
da "Arena, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la stessa Regione
Veneto, come altre, ha proposto ricorso alla Corte Costituzionale. Giudizio
ancora pendente, atteso pure dalla Comunità della Lessinia, contro la cui
soppressione il presidente Stefano Marcolini ha ricorso al Tar, che ha a sua
volta sospeso il giudizio in attesa della decisione della Corte.
Ispettori, l'Idv protesta al
Tribunale ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Consiglio superiore
della magistratura (Csm) ha aperto un fascicolo sull'ispezione ministeriale,
affidando l'indagine alla prima e sesta commissione. Sarà loro compito
stabilire se ci sono state ingerenze politiche o meno. Due le inchieste nel
mirino del ministero della Giustizia: Cedis e La Fiorita, che vedono coinvolto
il ministro per gli Affari regionali,
Arresti con il sì del capo dei
Pm ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: andando oltre le
indicazioni del Csm spesso favorevole alla concessione di più ampi spazi di
autonomia ai sostituti. è in questa chiave che veniva stabilita la necessità
dell'intervento scritto del procuratore capo oppure di un altro magistrato da
lui delegato per tutte le misure cautelari personali richieste dai sostituti
oltre che per il fermo di persona indiziata di reato.
C' (
da "Corriere del Veneto"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: univoca produzione della
Corte Costituzionale sull'argomento, quando la Regione dispone regole che
ineriscono il diritto privato, materia in cui non ha competenza. E impone un
onere economico eccessivo sia con la duplicazione fra AQE (Attestato di
Qualificazione Energetica che deve produrre il costruttore ad opera di un
tecnico abilitato con asseverazione del Direttore dei lavori)
EMILIA ROMAGNA: QUOTE LATTE. IL
COMMENTO DELL'ASSESSORE RABBONI ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: questo provvedimento
infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che hanno fino ad
ora prodotto fuori dal sistema quote latte. La Regione Emilia-romagna - ha
concluso Rabboni - si riserva di valutare, insieme ad altre regioni,
l?opportunità di un eventuale ricorso avanti alla Corte Costituzionale?. .
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Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex vicepresidente della
Corte costituzionale, Fernanda Contri: «Mi sarei aspettata - dice - una
maggiore partecipazione da parte della città. Se perdiamo anche il Carlo
Felice, che cosa rimarrà di Genova?». Oggi pomeriggio il dibattito approda in
consiglio regionale, dove è prevista anche la presenza dei dipendenti del
teatro.
Tribunale, in settimana i
presidenti di sezione? ( da "Tempo, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm avrebbe iniziato
nella giornata di ieri a trattare il problema del potenziamento dell'organico
dei giudici nei Tribunali del Lazio, partendo proprio da Latina. Il capoluogo
pontino avrebbe dunque avuto la priorità rispetto alle altre realtà della
Regione.
Mille ricette del Pdl per
salvare il teatro Carlo Felice ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex vicepresidente della
Corte costituzionale Fernanda Contri ha portato la sua solidarietà ai due
musicisti e al tecnico del teatro che da quattro giorni stanno facendo lo
sciopero della fame. Infine, in una nota, Palazzo Tursi replica al Pdl: «Le
risorse delle Colombiane erano destinate al Comune ed è stata una decisione
dell'attuale amministrazione comunale destinarne una parte,
Bavaglio ai forum on line (
da "AltaLex"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: , opportunamente così
corretto dalla Corte Costituzionale. 4) Infondato appare alla III sezione
penale della Cassazione anche il quarto motivo di censura. Infatti la nozione
di stampa, di cui al comma terzo dell?art. 21 Cost., non può applicarsi agli
interventi dei partecipanti al forum in discorso.
Sanremo: Piera Panico nuovo
Presidente del Tribunale ( da "Sanremo news" del 07-04-2009)
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Giustizia
Abstract: del Csm, ieri sera, a
confermare il nome del giudice Piera Panico. Il giudice stava già guidando il
Palazzo di Giustizia sanremese, dopo l?incompatibilità di Boccalatte.
Sanremese, il giudice Piera Panico è un magistrato molto stimato ed ora dovrà
riorganizzare gli uffici, sempre con problemi di organico.
Dl sicurezza: Pd si astiene se
saltano le ronde ( da "Avvenire" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ufficio dei magistrati
nelle sedi disagiate, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo spiega
che «solo nell'ipotesi in cui non fossero avanzate domande per le sedi
disagiate, si procederà al trasferimento d'ufficio che è oggettivo, segue cioè
la legge in questione, non c'è alcuna discrezionalità da parte del Csm».
Avellino: Fecondazione
assistita Il Prc chiede l'abrogazione (
da "Sannio Online, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: abrogazione Pubblicato
il 07-04-2009 La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge 40
sulla fecondazione assistita. La legge approvata nel 2004 è stata fin
dall?inizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si è sempre dichiarata
contraria ad una legge ?così medioevale?
Sedi disagiate, stop di Fini No
al trasferimento dei magistrati ( da "Repubblica.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I concorsi del Csm per
queste sedi vanno deserti nonostante gli incentivi economici (2.500 euro per
quattro anni) promessi, sempre per decreto, dal ministro della Giustizia. La
bocciatura, ha spiegato Fini, è stata decretata sulla base del criterio di estraneità
di materia della proposta rispetto al contenuto proprio del decreto.
MA IL VATICANO NON è UN
PARADISO FISCALE? ARRIVA IL 4 POTERE: L'INFORMATIVO FINI CONTINUA A NON
CONVINCERMI - Dago, che fai, SU BOCCA mi diventi un bonaiuti qualunque? SEAT (
da "Dagospia.com"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: organo di auto governo
tipo il CSM credo che questo possa risolvere molti problemi dell'Italia, come
abbiamo visto in Abruzzo l'informazione può anche essere questione di vita o di
morte. A.Paolo Lettera 3 Mahatma Gandhi sosteneva il concetto della nonviolenza
per difendere i diritti civili del popolo indiano dagli oppressori, ma per il
quotidiano La Repubblica Gandhi commise una "
Il memoriale al centro
dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano (
da "Sicilia, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il memoriale al centro
dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano Il sostituto procuratore finito sotto i
riflettori del Csm per uno scritto che getta molte ombre sulle verità
processuali sul delitto del giornalista
parigi: l'intervento (30 ore)
su un trentenne ustionato ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il magistrato finito
sotto i riflettori del Csm per un memoriale, emerso dopo 2 anni e finito agli
atti del processo, che getta molte ombre sulle verità processuali scritte sia
sul delitto Alfano sia su alcuni episodi del processo Mare nostrum,
l'importante maxi alle cosche nebroidee e barcellonesi, giunto appunto al
secondo grado.
Valle Caudina: Abstract: Forse qualcuno dimentica che oltre alla sentenza della Corte Costituzionale esiste proprio una legge su questa vicenda. In base a tale legge abbiamo l?obbligo di quantificare entro il prossimo mese di ottobre le somme che devono essere messe a disposizione dei cittadini. La stessa legge, inoltre, disciplina anche i tempi e le modalità di rimborso da parte dei Comuni?
Argomenti: Giustizia
Abstract: soprattutto la risposta, tra i due presidenti sulla recente sentenza della corte costituzionale in tema di fecondazione. In questi casi andrebbe semmai, dal vertice di un ramo del parlamento, ribadita la piena autonomia della Consulta rispetto al ruolo delle camere, e la sua funzione di garanzia della legge superiore.
Abstract: ricorso che pare verrà chiesto e che porterebbe il tutto al vaglio della Corte Costituzionale, chiamata ad esprimersi sulla liceità e costituzionalità di una legge che, per mezzo di una multa, permetterebbe di ridurre sensibilmente la sanzione, in nome del fatto che la lotta alla pirateria informatica può passare in secondo piano in caso di possibilità di maggiori introiti economici.
Abstract: le congratulazioni di Claudio Borea Il Candidato Sindaco Claudio Borea si è congratulato con il nuovo Presidente del Tribunale di Sanremo, dott.ssa Piera Panico, nominata ieri dal ?plenum? del Csm. "Si tratta di una nomina prestigiosa - ha detto Borea - per una persona che conosce molto bene la realtà locale.
Abstract: recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un?autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali,
Abstract: La legge potrebbe violare inoltre un diritto costituzionale e a riguardo dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale francese. Il Parlamento europeo ha già preso posizione contro questa misura, nell?ambito di un pachcetto di norme che però deve ancora passare dal voto del Consiglio europeo prima di diventare direttiva.
Abstract: recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali,>
SCUOLA/ RUSSO (PD): GELMINI
RISPETTI SENTENZE SU MOBILITÀ DOCENTI
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: della Corte
Costituzionale e alcune ordinanze del Consiglio di Stato in materia confermano
la liceità dello spostamento a pettine da una graduatoria provinciale all'altra
- osserva Russo -, d'altra parte, la legge 333 del 2001 prevede, all'atto
dell'aggiornamento delle graduatorie, il trasferimento da una provincia
all'altra.
CSM/ DELEGAZIONE MAGISTRATI
EGIZIANI IN VISITA A P.MARESCIALLI
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
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Giustizia
Abstract: Csm/ Delegazione
magistrati egiziani in visita a P.Marescialli di Apcom Hanno espresso cordoglio
per vittime sisma Abruzzo -->Roma, 7 apr. (Apcom) - Una delegazione composta
da 37 magistrati della Repubblica Araba d'Egitto, in visita a Roma, si è incontrata
con la Sesta Commissione - ufficio per le relazioni internazionali -
EMILIA R./ SONO 105 I COMUNI A
MEDIA SISMICITÀ,236 QUELLI A BASSA
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: recependo anche quanto
previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni
debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti
gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a
bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i
competenti uffici comunali,
Finanziaria regionale: La
Spisa, quattro soli articoli, il resto arriverà con i collegati; emergenza
lavoro in primo piano ( da "SardegnaIndustriale.it" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: terrebbe conto delle
osservazioni fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale),
attraverso un mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe
un motivo virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso
per il disavanzo (1,413 miliardi). C?è anche un forte segnale politico: l?
Comincia iter legge finanziaria
in commissione Bilancio ( da "Sardegna oggi" del 07-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: conto delle osservazioni
fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale), attraverso un
mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe un motivo
virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso per
il disavanzo (1,413 miliardi). Intanto un documento articolato in dieci pagine,
con le proposte del sindacato per la Finanziaria,
( da "Stampa, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
GIUSTIZIADESIGNATA IERI SERA DAL CSM
Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale Il tribunale di
Sanremo ha finalmente un nuovo presidente. E' il giudice Piera Panico, che di
fatto già guidava il Palazzo di Giustizia da quanto era sorta l'incompatibilità
di Gianfranco Boccalatte (ora a capo degli uffici giudiziari di Imperia). La notizia è
rimbalzata in Riviera ieri sera da Roma al termine del «plenum» del Csm che ha
visto prevalere la candidatura della dottoressa Panico sulle decine di
concorrenti che avevano le credenziali per accedere al prestigioso incarico
direttivo (i «numeri» confermano come quello di Sanremo sia il tribunale, per
attività e competenze, secondo in Liguria soltanto a Genova e tra i primi del
Nord Ovest). Piera Panico, sanremese, magistrato stimato, equilibrato e
rispettato, si divide da anni tra gli impegni della giustizia civile e penale
ed è presidente della prima sezione del tribunale collegiale di Sanremo che ha
affrontato e sta affrontando gli impegnativi processi istruiti dalla procura.
Ora spetta a lei il compito della riorganizzazione degli uffici (che lamentano
carenza di organico in materia di personale e di giudici). In servizio a
Sanremo risultano i giudici Eduardo Bracco e Maria Grazia Leopardi (Gip/Gup);
Massimiliano Rainieri, Paolo Luppi, Anna Bonsignorio e Lorenzo Purpura (sezioni
penali di Sanremo e Ventimiglia); Silvana Oronzo, Alessandro Cento, Roberto De
Martino, Alessandro Scialabba (sezione civile). Il giudice Piera Panico,
infine, è moglie dell'avvocato Antonio Borea, da decenni a capo dell'ufficio
legale del Comune di Sanremo. \
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina
33 - Commenti LA COSTITUZIONE DI BERLUSCONI ANDREA MANZELLA Ad un certo punto
dei suoi discorsi, alla Fiera di Roma, il leader del nuovo partito ha
cominciato a leggere il primo articolo della Costituzione. Ma non l´ha letto
tutto. Si è fermato al primo periodo: quello che dice che «la sovranità
appartiene al popolo». Se avesse proseguito nella lettura, avrebbe dovuto
spiegare niente di meno che il rapporto tra costituzionalismo e democrazia. è
la prima questione politica che si sono posti gli antichi e i moderni: ed è
sempre, ancor oggi, stringente, nel senso che ad essa non si può sfuggire. E
infatti i costituenti del 1948 non scapparono affatto. E dopo aver scritto che
«la sovranità appartiene al popolo», aggiunsero: «che la esercita nelle forme e
nei limiti della Costituzione». Vi sono dunque "forme costituzionali"
secondo le quali il potere della maggioranza popolare deve esprimersi per
essere legittimamente riconosciuto. E vi sono "limiti costituzionali"
al potere della maggioranza. Limiti che, come paletti, segnano il terreno dove
si esercita la giusta pretesa del governo a governare: ma ne evitano abusi e
straripamenti in altri campi. Quali sono questi campi? In primo luogo, la sfera
delle libertà individuali e collettive ma anche gli spazi
di potere pubblico che la Costituzione ha voluto sottrarre al principio
assoluto di maggioranza: gli spazi dei giudici, della Corte Costituzionale, del
Capo dello Stato. Queste aree sono indisponibili alla potestà di governo perché
l´esperienza del governo degli uomini ha da sempre dimostrato che la
concentrazione e la solitudine del potere degenerano infallibilmente. La
mancanza di contraddittorio impoverisce il modo di prendere le decisioni. è
ristretta la visione di chi non ha i molti occhi necessari per la complessità
del mondo. Le paure e le incertezze rendono precaria la compagine statale e
fragile lo spirito pubblico: quando non vi è giustizia indipendente dal potere.
Sono naturali e inevitabili le insidie cui sono esposti comportamenti
incontrollati e incontrollabili. In sole dieci parole, l´art.1 della
Costituzione, nella parte non letta dal presidente del Pdl, riassume dunque
tutto questo (e molte altre cose ancora che ci vengono da esperienze lontane e
durature: il americano, il 1789 francese
).
Ma, soprattutto, il primo articolo dà la definizione di quello che si
chiama "equilibrio costituzionale". Non ci
potrebbe essere migliore formula infatti di quel semplice, ma fulminante
accostamento tra sovranità popolare e limiti costituzionali. Con questa costruzione
duale del potere pubblico, quella norma parla anche al futuro. Dice che, certo,
la Costituzione per la necessità dei tempi può essere cambiata (nelle
"forme" che innanzitutto detta per la sua revisione). Ma sempre ogni
mutamento del potere democratico deve essere accompagnato da "limiti"
che non alterino quell´originario equilibrio. Il potere di decisione può essere
spostato o accentuato in questo o quello degli organi costituzionali: e può
così cambiare la geografia di governo. Ma, sempre, vi dovrà essere nei
cambiamenti una logica costituzionale dei
"limiti". Cioè di contrappesi adeguati a quello stesso spirito di
ammodernamento che dovrà giustificare la maggiore forza del "governo dei
più". Non è possibile una scissione di quella fondamentale norma costituzionale, neppure nel silenzio(come si è fatto alla
Fiera di Roma). Sostenere la necessità di riforme costituzionali e tacere sulla
contemporanea necessità di rivedere, in alto, "forme" e
"limiti" della Costituzione equivale a tradirne l´intima armonia ,a
violarne i sistemi di sicurezza. Quelli che furono posti contro la
"tirannia di qualunque maggioranza" (e non solo contro la tirannia
allora recente del fascismo). D´altra parte, come gli ultimi anni hanno
dimostrato, il potere di governo sa difendersi da solo. è perciò molto più
realistica l´esaltazione che è stata fatta della tenuta e dei risultati
dell´"asse" maggioranza-governo che non le lamentele sulla debolezza
dei poteri governativi. è assai difficile però sostenere, tutto d´un fiato, una
cosa e l´altra. La verità è che in un sistema bipolare, degenerato a muro
contro muro senza intercapedini, il deficit autentico è quello delle garanzie:
e lo subiscono le minoranze. Non è dunque un peccato volere il "premierato
assoluto", con potere di sciogliere le Camere, o forme di presidenzialismo
a diretta elezione popolare. Non lo è neppure in un posto dove il
presidenzialismo sarebbe a catene mediatiche unificate. Né tantomeno un
presidenzialismo sorretto da un imponente fronte populista. Il peccato grande è
andare avanti su quella strada senza minimamente alludere a quelle naturali
difese, agli "anticorpi" che si devono prevedere proprio per
salvaguardare quell´equilibrio di cui la Costituzione ci parla a cominciare del
suo primo articolo. Negli Stati Uniti c´è il presidenzialismo. Ma è considerato
scorretto perfino definirlo così: perché dire presidential government sarebbe
come ignorare il Congresso, il grande e potente parlamento. L´equilibrio della
loro Costituzione è tutto nei reciproci controlli e bilanciamenti, nella
"leale cooperazione", nella condivisione di potere da parte di
istituzioni separate. Se il Presidente rifiuta di promulgare una legge, per
superare il suo veto, è necessaria una maggioranza dei due terzi dei componenti
di ciascuna Camera. Ma il "parere e il consenso" del Senato sono
richiesti per più di mille importanti cariche federali sulle proposte del
Presidente. E ogni commissione del Congresso dispone di poteri equivalenti alle
nostre commissioni di inchiesta. I ministri (i loro "segretari di
dipartimento") sono responsabili solo verso il Presidente: ma, prima di
entrare in carica, devono passare l´esame rigoroso, sotto giuramento, della
commissione del Senato competente per materia
In Francia c´è un quasi-presidenzialismo, accentuato dal rapporto
Presidente-parlamento, dopo la riforma Sarkozy del luglio scorso. Ma vi è anche
qui un potere di veto delle commissioni parlamentari sulle più importanti
nomine. E vi sono soprattutto, a segnare la vitalità di quel Parlamento, le
possibilità per una minoranza di 60 deputati o senatori di chiedere
l´intervento del Tribunale costituzionale
preventivamente alla promulgazione delle leggi. Al giudizio preventivo costituzionale è sottoposta anche ogni revisione dei
regolamenti parlamentari. Lo stesso numero di deputati o senatori può chiedere
che sia verificata la costituzionalità dei poteri eccezionali che il governo
esercita per crisi straordinarie. Addirittura ad una minoranza di deputati e
senatori (un quinto dei membri del Parlamento) è riconosciuto un diritto di
referendum legislativo, propositivo o abrogativo, a condizione che l´iniziativa
sia sostenuta da un decimo degli iscritti al corpo elettorale. Schematizzati al
massimo, i due maggiori esempi di "presidenzialismo " dell´Occidente
rivelano dunque una robusta struttura di equilibrio. La nostra deriva
presidenzialista preoccupa perché i proclami contro la lentezza della
democrazia sono lanciati senza la minima idea di un patto, di un sinallagma costituzionale di quel tipo. Senza appigli nella
Costituzione, il cosidetto "statuto dell´opposizione" è una vecchia
bolla d´aria. Che la maggioranza punti su questo patto leonino è quasi normale.
Che lo accetti la minoranza (con documenti come quello approvato alla Camera il
24 marzo scorso) sarebbe sorprendente. Eppure basta, per capire, rileggere
integralmente l´art. 1 della Costituzione.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ma
c'è chi ancora scommette sulla sua abilità di tessitore centrista e sulla sua
terza riconferma Un manager con la valigia pronta Dopo nove anni Mulas potrebbe
lasciare la direzione della Asl NINO BANDINU NUORO. Tira aria di Spoil system
nella Asl di Nuoro. O detta in tricolore: tira aria di azzeramento sia nella
direzione generale che nella sanitaria e in quella amministrativa. Ma il
manager Franco Mulas non sembra tanto preoccupato. «Sono sereno - afferma - e
anche per questo non voglio commentare. Attendo solo con la massima serenità le
determinazioni dell'amministrazione regionale». Ma dalla Regione guidata dal
nuovo presidente Cappellacci non sembrano arrivare segnali di continuità. Nè da
parte dell'assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori (che ha già
annunciato l'azzeramento generale delle cariche nelle Asl sarde) nè da altri
esponenti di centrodestra. L'aria che si respira a Cagliari è quella di un
ribaltone: fuori i direttori espressi dal centrosinistra e dentro i nuovi, di
fiducia del centrodestra. Naturalmente questi dovranno avere i requisiti a
posto: titoli, servizi ed esperienza. Solo così potrà scattare lo Spoil system.
Anzi, no. Per farlo scattare come si deve, occorre che ci sia anche una giusta
causa. O comunque, un «grosso errore di gestione» da parte del vecchio
direttore. O una motivazione simile. Altrimenti lo Spoil system non funziona e
il direttore che c'era potrebbe restare al suo posto. Questa la tesi che viene
sostenuta a Nuoro negli ambienti sanitari e politici vicini a Franco Mulas,
anche se lui non parla. Una tesi che in pratica fa leva su una serie di leggi
nazionali e regionali, ma anche su importanti sentenze della Corte costituzionale, che tenderebbero a «garantire la continuità dell'azione
amministrativa» anche quando «cambiano gli assetti politici». Insieme a questa
gli affecionados di Mulas sostengono poi la tesi del «merito», mettendo in
risalto il valore del Project financing di 66 milioni di euro fatto partire di
recente dalla Asl di Nuoro insieme alle iniziative ad alta tecnologia,
come quella del Chirurgo-robot, che il «Corriere della sera» ha ricordato
domenica scorsa come uno dei 35 utilizzati complessivamente in Italia. Chi
scommette su una riconferma a manager, di Franco Mariano Mulas, dunque, tende a
giocare le carte che ritiene migliori. Tra queste: il rinnovo globale della
tecnologia sanitaria e i percorsi di eccellenza previsti. Senza sottovalutare
naturalmente la radioterapia con acceletatore e il tacsimulatore previsti per
maggio. Nel pacchetto gli affecionados ci mettono pure il programma del
restauro e recupero funzionale del nuovo e vecchio ospedale e dello stesso
Zonchello. Per dirla in breve, il partito pro Mulas, si fa forte di quello che
chiama il «terzo polo» sanitario sardo. L'altro partito, invece, punta tutto
sull'azzeramento delle cariche e sull'applicazione dello Spoil system. Quindi
sulla sostituzione di Mulas con un nuovo direttore di fiducia. E di fiducia del
centrodestra, s'intende. Di questo partito fa parte il consigliere regionale di
Macomer, Paolo Maninchedda (passato dal centrosinistra al centrodestra) e che
di recente ha aperto una pesante campagna contro la Asl nuorese, il direttore
Franco Mulas, e il Project financing e la sua gestione. Ma insieme a lui ci
sono anche l'assessore regionale Antonello Liori e, nonostante la dichiarazione
resa ieri a un quotidiano sardo che lasciava intendere che qualche testa
sarebbe stata salvata, anche Franco Meloni. Più prudenti invece appaiono i
consigliere regionali nuoresi di taglio «centrista», come Silvestro Ladu e
Pietro Pittalis, che hanno sempre tenuto buoni rapporti con Mulas. Su questo
chiaramente incide la storia del manager nuorese: personaggio molto abile, che
ha dimostrato sempre di sapersi destreggiare tra i due grandi schieramenti, di
centrodestra e centrosinistra, riuscendo a governare la Asl di Nuoro per quasi
9 anni, con il sostegno sia degli uni che degli altri. Compreso quello del
governatore uscente Renato Soru, del quale Mulas è col tempo divenuto grande
estimatore. Ma basterà questa sua collocazione "centrista" per
garantirgli una terza nomina ai vertici della Asl nuorese? Oppure
l'applicazione dello Spoil system azzererà tutte le cariche, comprese quella
del direttore sanitario appena nominato (Roberto Atzeni) e l'altra del
direttore amministrativo, Angelo Serusi? Il venticello che soffia da Cagliari,
in questo momento, sembra prediligere questa seconda ipotesi. Ma non è ancora
detto, tutto può succedere. Come quelle del Signore, infatti, anche le vie
della politica sembrano infinite. Lo sa bene lo stesso Franco Mulas, che con
l'elezione di Soru sembrava spacciato. Ma poi è improvvisamente resuscitato. E
ora qualcuno, non a caso, osserva che una Pasqua si sta nuovamemente avvicinando.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
GEMONA
Centro di salute mentale giovedì l'inaugurazione GEMONA. Giovedì 9 aprile,
dalle 11, sarà inaugurato a Gemona il centro di salute mentale sulle 24 ore,
attivato nel settembre 2008 anche con funzione di accoglienza notturna. In questi primi sei mesi il Centro ha accolto 30 persone e le
giornate di degenza sono state 420 con una degenza media di 13 giorni. Il Csm
di Gemona, che si trova accanto alla stazione ferroviaria e dei pullman è
dotato di 6 posti letto per l'accoglienza anche notturna.
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina
II - Napoli Global service, l´accusa del pm "Ecco i segreti del miracolo
Romeo" Le «cavallette» che sedici anni fa saltavano in cerca di tangenti
«adesso sono diventate di allevamento», accusa il pm Vincenzo D´Onofrio nella
prima, lunga giornata dedicata alla requisitoria della Procura al giudizio
abbreviato sul caso appalti e Global Service. Tre ore di discussione, alla
presenza fra gli altri di due imputati, l´imprenditore Alfredo Romeo e l´ex
assessore Giuseppe Gambale. Vestito scuro, impermeabile chiaro, cravatta regimental,
Romeo ha preso parte all´udienza, che si è celebrata davanti al gup Enrico
Campoli, accompagnato dai suoi legali (oltre ai penalisti Francesco Carotenuto
e Bruno Von Arx lo raggiungeranno due civilisti) e di una giornalista
incaricata di curare le pubbliche relazioni in questa delicata fase del
procedimento. Per tratteggiare il rapporto che, nella ricostruzione degli
inquirenti, avrebbe legato Romeo ad alcuni politici, il pm D´Onofrio ha preso
in prestito, adattandola, l´immagine delle «cavallette», la stessa utilizzata
dal manager in occasione dell´indagine che lo aveva coinvolto (per poi
concludersi con la prescrizione del reato) nella primissima fase della
Tangentopoli napoletana. Solo che oggi, sostiene il rappresentante della
Procura, Romeo «ha imparato ad aver a che fare con le cavallette, al punto da
allevarle». D´Onofrio, affiancato dagli altri due pm titolari dell´indagine,
Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli, ha insistito molto sul tasto delle
relazioni intrecciate da Romeo allo scopo, secondo l´accusa, di pilotare
appalti a favore del suo gruppo e ha parlato, in un altro passaggio della
requisitoria, di «miracolo Romeo». La discussione è stata intervallata
dall´ascolto di cinque telefonate intercettate. L´avvocato Massimo Krogh (difensore
della collaboratrice di Romeo, Paola Grittani, e del deputato Renzo Lusetti) si
è opposto alla richiesta di ascoltare la conversazione fra Romeo e Lusetti, in quanto la posizione del deputato è stata stralciata in attesa
di conoscere la decisione della Corte costituzionale sulla utilizzabilità delle intercettazioni dei membri del
Parlamento. Il gup Campoli ha respinto l´eccezione in quanto la Consulta ha già
ammesso l´uso dei colloqui nei confronti dei non parlamentari, come in questo
caso Romeo. L´imprenditore ha ascoltato le parole del pm prendendo
ripetutamente appunti. A udienza terminata, è apparso sereno ma non ha voluto
rilasciare alcun commento. Ha parlato invece l´avvocato Von Arx: «Il pm non è
andato oltre gli argomenti già posti a sostegno della misura cautelare - ha
affermato il penalista - e questo per noi costituisce un elemento positivo. Ci
meraviglia, soprattutto, che non sia stato fatto riferimento alla decisione
della Corte costituzionale», che nei giorni scorsi
aveva ritenuto insussistente l´ipotesi di reato di turbativa d´asta con
riferimento all´appalto Global Service per la manutenzione delle strade di
Napoli. La requisitoria riprenderà il 27 aprile e dovrebbe durare per altre due
udienze. Poi la parola passerà alla difesa, la sentenza non prima del 15
giugno. (d. d. p.)
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina IV - Bari Csm Nuovo procuratore della Repubblica
designazione all´unanimità per Laudati Sarà con ogni probabilità Antonio
Laudati il futuro procuratore di Bari. Il magistrato, attualmente direttore
generale del settore "Giustizia penale" al ministero è stato proposto
dalla quinta commissione del Csm. Il voto è stato unanime. Ora la parola
passa al plenum che dovrà decidere se ratificare o meno la proposta della
commissione. La candidatura di Antonio Laudati, 52 anni, in passato sostituto
procuratore del pool anticamorra a Napoli, ha prevalso su quella del catanese
Roberto Alfonso. Laudati, per dodici anni, è stato sostituto procuratore alla
Dna (la Direzione nazionale antimafia) e si occupava, tra l´altro, anche della
Puglia. Un requisito decisivo nella scelta della quinta commissione. Antonio
Laudati subentrerà ad Emilio Marzano. Per la procura di Bari, ora, resta da
definire il nome di chi succederà al procuratore aggiunto Giuseppe Carabba, da
dicembre a Taranto dove regge la procura minorile.
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina
10 - Toscana Fecondazione, richieste boom La Regione convoca gli esperti Il
ginecologo Gallinelli: bene la Consulta, ora è necessario poter congelare gli
embrioni GEMMA VIGNOCCHI Molte donne ora sperano. E magari abbandonano l'idea
di rivolgersi a quella clinica di Barcellona o magari di Lugano specializzate
in procreazione assistita, tanto citate nei forum online di "mamme con la
valigia". La sentenza della Consulta - che ha di fatto abolito, e da subito,
il limite dei tre embrioni - sembra garantire nuove chance alle aspiranti
madri: più ovociti impiantati, più probabilità di restare incinte, vien fatto
di pensare. E infatti i centralini del Centro di procreazione assistita della
Versilia, il più frequentato della Toscana, in pochi giorni sono stati presi
d'assalto. Ma le risposte dei ginecologi stanno gelando molte speranze, almeno
per ora. I medici hanno infatti, come si dice, le mani legate. Se non cambia la
legge - e non si chiarisce la questione della crioconservazione - l'innovativa sentenza della Corte Costituzionale resterà lettera
morta o quasi. «Ci hanno detto che possiamo fare un passo in più, ma non ci
hanno detto dove possiamo andare», osserva Andrea Gallinelli, il responsabile
del centro versiliese, 900 pazienti l'anno scorso e una percentuale di successi
intorno al 30 per cento. «La sentenza - spiega il medico - è molto
importante, soprattutto come principio, ma non basta. E' positivo che ora ci
venga data la possibilità di fecondare più di tre cellule, però non si capisce
cosa possiamo farne. Se anche fecondassi venti ovociti, poi in utero di solito
se ne trasferiscono due o tre soltanto. Altrimenti c'è il rischio reale di
gravidanze plurime, aumenta la probabilità di aborti e crescono anche i problemi
per la salute della madre. E dunque: cosa me ne faccio degli altri ovociti? Se
li potessi congelare potrei utilizzarli in seguito, in caso il primo tentativo
vada male. Al momento però la crioconservazione non è consentita, e non si
possono nemmeno trattenere gli embrioni in una "banca"». Eccolo il
punto, allora. «La legge dovrebbe essere modificata - nota Gallinelli -
altrimenti mancano tasselli e pedine per cambiare sul serio. Per ora in
Versilia continuiamo con i tre embrioni, valutando però caso per caso, alla
luce anche di precedenti esperienze della coppia». Insomma, quando ci sono già
stati degli insuccessi, si impianta un embrione in più, altrimenti ci si muove
con maggior cautela. «Aspettiamo ragguagli, ma ragguagli sostanziosi», conclude
il ginecologo. Per ora si muove la Regione. L'assessore alla Salute Enrico
Rossi ha convocato per il 15 aprile il Consiglio sanitario regionale: «Toccherà
agli esperti - spiega - stabilire in che modo applicare la legge, alla luce
della sentenza. La tutela della salute della donna è la preoccupazione centrale
della Consulta, e questo è certamente positivo; ma è importante anche che alla
procreazione assistita si arrivi solo alla fine di un percorso, quando non ci
sono altre strade, curando prima tutto quello che si può curare». La richiesta
d'interventi è però in forte crescita dappertutto. In Toscana funzionano 21
centri, di cui sette pubblici e 5 privati convenzionati (qui si paga solo un
ticket perché la regione è stata tra le prime in Italia a inserire le prestazioni
nei Lea, i livelli essenziali di assistenza). Soltanto in quattro di questi
centri, però - oltre a quello versiliese nei tre poli di Pisa, Firenze e Siena
- si arriva al secondo e al terzo livello, vale a dire si usano tecniche più
complesse, la cosiddetta provetta (il primo livello è quello in cui ci si
limita all'inseminazione vera e propria). Nel 2007 - i dati sono dell'Istituto
superiore di sanità - in Toscana si sono contate 660 gravidanze frutto di
fecondazione artificiale, con una percentuale globale di successi pari al 26,2,
più o meno in linea con quella nazionale. Con tecniche di primo livello sono
state trattate 1159 pazienti (i successi sono stati il 20,2%), mentre hanno
usufruito di procedimenti più complessi 2.521 donne: nel 28,8 per cento dei
casi il trattamento è andato a buon fine. Quasi ottocento le pazienti che due
anni fa si sono rivolte al centro versiliese e di queste il 25% veniva da fuori
regione. Oggi abbiamo liste d'attesa di almeno quattro mesi solo per arrivare
agli incontri preliminari, ma prima d'iniziare il ciclo vanno messi in conto
come minimo sei mesi. Numeri alti anche a Careggi (con 248 pazienti trattate al
secondo e terzo livello) e ai centri convenzionati Florence e Demetra, sempre
nel capoluogo. Meno frequentate le strutture di Siena - 162 pazienti - e Pisa
(con 118). Ora però c'è da aspettarsi che molte altre donne si facciano avanti,
abbandonando il "turismo procreativo" che oltretutto è diventato un
bel business. E dunque bisogna fare chiarezza in fretta.
( da "Arena, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì
07 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 36 CAPRINO. Ricorso contro il premier Berlusconi,
la Regione e il commissario straordinario per «il riordino mancato» Comunità,
sos al Quirinale Cipriano Castellani al capo dello Stato: «Ingiusta la
soppressione del nostro ente montano» Ricorso al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, contro la soppressione della Comunità montana del Baldo. Lo
ha presentato l'ultimo presidente comunitario, Cipriano Castellani, il quale si
appella al capo dello Stato contro il presidente del Consiglio dei ministri,
Silvio Berlusconi, la Regione Veneto, il commissario straordinario Laura
Foscolo, che sta redigendo il piano di riparto insieme ai sindaci comunitari
che collaborano. Castellani chiede siano annullati il decreto del presidente
del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2008, che disciplina gli effetti
della Finanziaria 2008 relativa alla soppressione delle Comunità montane e la
delibera di giunta regionale del novembre 2008 che disciplina gli effetti
derivanti alle Comunità dalle disposizioni della Finanziaria e relativa nomina
del commissario straordinario. Chiede inoltre siano annullati i provvedimenti
del dirigente regionale della direzione enti locali in esecuzione della
suddetta delibera e ogni altro atto preordinato, connesso o conseguente, che
potrebbe essere in qualche modo ledere i diritti e gli interessi del ricorrente
stesso. Castellani si muove da solo. Non figurano infatti nel documento spedito
a Roma altri ricorrenti, come sindaci o amministratori dei Comuni che la
Comunità rappresenta. L'ex presidente, prima di procedere, ricorda il fatto. In
particolare come la Finanziaria prevedesse «che le Regioni, entro il 30
settembre 2008, avrebbero dovuto riordinare la disciplina delle Comunità per
concorrere al contenimento della spesa pubblica». Rammenta inoltre che, in
mancanza di un intervento normativo, si sarebbero prodotti una serie di effetti
tra cui la soppressione di quelle Comunità prive delle caratteristiche
altimetriche e demografiche. Ed è cio che, «non essendovi stato alcun
provvedimento da parte della Regione», è accaduto. Con l'arrivo del
commissario. Atti che sarebbero da annullare per una serie di motivazioni. E
Castellani enumera al presidente della Repubblica Castellani la «violazione e
falsa applicazione dell'articolo 117 della Costituzione che disciplina il
riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni», che sarebbero di fatto
state esautorate di una propria competenza dal governo centrale. Del resto,
come Castellani stesso ricorda nel documento, la stessa
Regione Veneto, come altre, ha proposto ricorso alla Corte Costituzionale.
Giudizio ancora pendente, atteso pure dalla Comunità della Lessinia, contro la
cui soppressione il presidente Stefano Marcolini ha ricorso al Tar, che ha a
sua volta sospeso il giudizio in attesa della decisione della Corte. Per
Castellani, inoltre, la Regione avrebbe recepito gli effetti della «244» in
maniera erronea, ammettendo una serie di parametri altimetrici che non
farebbero ricadere la comunità baldense tra quella papabili a sopravvivere. Per
confutarli allega i dati di una relazione peritale secondo cui, invece, la
Comunità montana del Baldo «è sicuramente conforme alla parametrazione
individuata». La norma che ha comportato la soppressione della Comunità sarebbe
dunque «inapplicabile» per cui questo ente «doveva continuare a esistere ed essere
eventualmente interessato al riordino».
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere
del Mezzogiorno sezione: BARI data: 07/04/2009 - pag: 6 La manifestazione Dopo
le inchieste sul ministro Fitto, i controlli del ministero Ispettori, l'Idv
protesta al Tribunale Sit in e una raccolta di firme a sostegno dei magistrati
inquirenti Nei giorni scorsi nove senatori dell'opposizione avevano presentato
un'interrogazione parlamentare BARI Un sit-in «in difesa della Costituzione e
per tutelare l'indipendenza della magistratura». L'ispezione ministeriale nella
procura di Bari continua a far discutere e a sollevare polemiche. Ieri mattina,
una delegazione dell'Italia dei valori (presenti anche il deputato Pierfelice
Zazzera e il senatore Giuseppe Caforio) ha protestato davanti all'ingresso del
palazzo di giustizia barese, avviando una raccolta firme. «La nostra presenza -
spiega Zazzera - è di sostegno ai magistrati che indagano sulle vicende che
coinvolgono il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. Aver toccato
un notabile della casta berlusconiana ha fatto scattare la macchina delle
ispezioni ministeriali». Venerdì scorso, il Consiglio
superiore della magistratura (Csm) ha aperto un fascicolo sull'ispezione
ministeriale, affidando l'indagine alla prima e sesta commissione. Sarà loro
compito stabilire se ci sono state ingerenze politiche o meno. Due le inchieste
nel mirino del ministero della Giustizia: Cedis e La Fiorita, che vedono
coinvolto il ministro per gli Affari regionali, all'epoca dei fatti
(periodo tra il 2002 e il 2005) governatore della Puglia. «Quanto abbiamo visto
accadere nel passato, recente di Luigi De Magistris e Clementina Forleo e meno
recente di Antonio Di Pietro - prosegue il deputato - ci spinge a non rimanere
in silenzio, ad intervenire e a mobilitare la società civile, per tutelare
l'indipendenza della magistratura e del suo lavoro dall'influenza della
politica». Sulla vicenda, già la settimana scorsa, nove senatori del Pd hanno
presentato un'interrogazione parlamentare denunciando «interferenze
nell'attività giurisdizionale, interferenza munita di un'oggettiva forza di
intimidazione nei confronti dei pubblici ministeri, e soprattutto dei giudici
che si occupano delle vicende che vedono come imputato il ministro Raffaele
Fitto». «Troviamo di una gravità inaudita - conclude Zazzera - che vi sia
questo uso improprio delle posizioni di governo, che non si ritenga necessario
chiarire definitivamente la propria posizione in merito alla vicenda
giudiziaria per liberare dalle ombre i ruoli istituzionali ricoperti. In una
parola, il film già visto dell'uso strumentale del potere di scuola
berlusconiana che ha portato alle leggi ad personam oggi trova conferma nelle
ispezioni mirate». Venerdì pomeriggio, i quattro tecnici del ministero hanno
abbandonato il palazzo di giustizia per fare ritorno a Roma. Ma sono andati via
senza alcuna copia degli atti delle due inchieste: ad impedire che anche un
solo atto uscisse dagli uffici giudiziari il procuratore, Emilio Marzano.
«Siamo in un regime autoritario, alla deriva più assoluta », il commento del
senatore Caforio. Gli ispettori sono volati a Roma dopo quattro giorni di
controlli, ma dovrebbero tornare nel capoluogo pugliese dopo Pasqua per
ascoltare i pm titolari delle due inchieste: Roberto Rossi, Renato Nitti e
Lorenzo Nicastro. I tecnici ministeriali sono chiamati ad accertare eventuali
comportamenti irregolari nella conduzione delle indagini. L'ispezione è
scattata martedì scorso dopo un esposto presentato dall'ex governatore, circa
20 giorni fa, negli uffici del ministero, al Csm e alla Procura generale.
Nell'esposto, Fitto lamenta, tra le altre cose, la «ritardata iscrizione nel
registro degli indagati», «l'illegittimità riguardante la richiesta di
autorizzazione a intercettazioni telefoniche», e si duole anche della
partecipazione di uno dei pm al 'Vaffa day' di Grillo, denunciando un «metodo
persecutorio » di indagine da parte dei magistrati, nonché la «ripetuta fuga di
notizie». Vincenzo Damiani
( da "Sole 24 Ore, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-07 - pag: 32 autore:
Ordinamento giudiziario. Il ministero della Giustizia rafforza il vincolo sulle
misure cautelari Arresti con il sì del capo dei Pm Nel Codice di rito sarà
previsto come requisito di ammissibilità Giovanni Negri MILANO Per procedere a
un arresto servirà sempre l'assenso scritto del procuratore capo o di un suo
delegato. A prevederlo sarà il Codice di procedura penale. Il ministero della
Giustizia è corso ai ripari dopo la sentenza (la n. 8388 del 2009) della
Cassazione che, a Sezioni unite, aveva di fatto sterilizzato uno dei cardini
della riforma delle Procura varata con la riforma dell'ordinamento giudiziario.
Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei ministri e ora all'esame del
Parlamento, che riscrive ampie parti del Codice, ampliando, tra l'altro, i
margini di autonomia della polizia giudiziaria rispetto al pubblico ministero,
prende atto della posizione delle Sezioni unite e inserisce tra le condizioni
di ammissibilità delle misure cautelari anche l'assenso del procuratore della
Repubblica. Con l'avvertenza, quanto alla fase transitoria, che il nuovo
requisito di ammissibilità non sarà applicato alle richieste precedenti la data
di entrata in vigore del disegno di legge. Con la riforma dell'ordinamento
giudiziario che, in materia di assetto delle Procure, venne fortemente voluta
da Roberto Castelli, ministro della Giustizia nella legislatura 2001-2006, e
poi restò di fatto inalterata nel breve periodo dell'amministrazione di
Clemente Mastella, si è di fatto rivista l'organizzazione degli uffici
dell'accusa all'insegna del centralismo e di un ritorno a una più spiccata
gerarchizzazione, andando oltre le indicazioni del Csm
spesso favorevole alla concessione di più ampi spazi di autonomia ai sostituti.
è in questa chiave che veniva stabilita la necessità dell'intervento scritto
del procuratore capo oppure di un altro magistrato da lui delegato per tutte le
misure cautelari personali richieste dai sostituti oltre che per il fermo di
persona indiziata di reato. Una soluzione necessaria per dare uniformità
alle scelte della Procura per i sostenitori dell'accentramento;una maniera per
mettere sotto scacco le "teste calde", favorevoli a indagini magari
scomode, per i critici. In ogni caso, le Sezioni unite, con la pronuncia di
fine febbraio, avevano di fatto neutralizzato la disposizione stabilendo che
una norma di natura ordinamentale, in assenza di una disposizione specifica del
Codice di procedura penale, non può avere effetti nel processo. Si tratta,
invece, spiegavano le Sezioni unite, di una misura di carattere organizzativo
che, se trasgredita, potrà eventualmente dare luogo a responsabilità
disciplinare, senza però compromettere la rigidità dell'elenco delle cause di
inammissibilità e nullità che il Codice ribadisce come tassative. Così la
richiesta di misura cautelare ottenuta dal sostituto senza l'assenso del
Procuratore non doveva essere ritenuta colpita dal nullità o inammissibilità.
Il Ddl del Governo ha tenuto conto di questa osservazione, ma testimonia nello
stesso tempo della volontà di non desistere dall'obiettivo dell'accentramento
di competenze e responsabilità al Procuratore capo: così, a venire modificato, sarà
proprio il Codice di procedura penale con l'inserimento di una nuovacausa di
ammissibilità e non più il solo ordinamento, in maniera da evitare le censure
della Cassazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA AGGIRATI I DUBBI Il Ddl corre ai
ripari dopo la sentenza di Cassazione a sezioni unite che aveva neutralizzato
l'obbligo di assenso scritto
( da "Corriere del Veneto"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ECONOMIA
07-04-2009 Opinioni Arturo Dalla Tana notaio La scommessa della certificazione
energetica C' è una logica, del tutto condivisibile, nella nuova normativa
sulla certificazione energetica, compiutamente illustrata nell'importante
convegno organizzato dal Collegio Notarile di Parma al Centro Cavagnari. Ma c'è
una scommessa, dalla quale dipende il raggiungimento degli obiettivi. La logica
è nel rendere le case non più fonte di inquinamento e di spesa, ma strumento di
risparmio energetico. Le nuove case nulla hanno a che vedere con quelle
costruite negli anni '70, e prima ancora. Allora si realizzava l'edificio, poi
si decideva come riscaldarlo e quanta energia occorreva. Ora il percorso è
inverso, la progettazione deve tener conto del risparmio da realizzare; la
struttura, i materiali, gli impianti vengono decisi in funzione del risultato,
che non è una scelta del costruttore, ma un obbligo di legge. Su questo
l'obiettivo è già raggiunto: la casa del duemila è di un'altra generazione
rispetto alla sua antenata di trent'anni prima. Ma la scommessa riguarda la
percezione, per gli acquirenti di case, della maggior qualità dell'edificio che
risparmia e non inquina. Per questo, da luglio di quest'anno, ogni rogito dovrà
essere accompagnato dalla pagella energetica dell'immobile. Si chiama ACE
(Attestato di Certificazione Energetica), prende spunto dal documento che
accompagna frigoriferi e lavatrici, suddivide gli immobili in otto classi,
dalla A+ (il massimo del risparmio) alla G (il massimo dello spreco). Le perplessità
riguardano l'eccesso di burocrazia, nella quale il legislatore europeo (da cui
è partita la direttiva) da un lato e la nostra Regione (che ha competenza
legislativa in materia) dall'altro, sono maestri. Come la gran parte di leggi
regionali, ridondanti, cariche di proclami ideologici e imprecise nella parte
tecnica, la legge dell'Emilia Romagna crea perplessità fra gli operatori (non è
chiaro se l'ACE debba essere allegato ai rogiti e se comunque l'acquirente
possa esonerare il venditore dall'onere), si pone in evidente contrasto con la
Costituzione, come dimostrato dal Notaio Bevilacqua nel Convegno con
l'illustrazione dell'univoca produzione della Corte
Costituzionale sull'argomento, quando la Regione dispone regole che ineriscono
il diritto privato, materia in cui non ha competenza. E impone un onere
economico eccessivo sia con la duplicazione fra AQE (Attestato di
Qualificazione Energetica che deve produrre il costruttore ad opera di un
tecnico abilitato con asseverazione del Direttore dei lavori) e ACE, due
documenti che attestano le stesse cose e che potrebbero essere unificati, sia
con l'obbligo di produzione di un inutile ACE anche per fabbricati vetusti e
destinati alla ristrutturazione. Perché l'ACE è un documento complesso, che
richiede tempi e costi, e l'edilizia, in questa fase, chiede cose diverse. Si
diceva della scommessa che accompagna il cammino di questa legge. Per vincerla
è necessario che la casa ecocompatibile sia percepita come un valore. Con le
auto e gli elettrodomestici ci si è riusciti, pubblicizzando i vantaggi e
concedendo agevolazioni. Difficile che si possa arrivare agli stessi risultati
puntando sul carico burocratico e causando un aumento di costi. Ma da qui al 1
luglio, vero inizio applicativo della legge, un po' di tempo ancora c'è. Salvo
per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza
autorizzazione.
( da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì
07 Aprile 2009 EMILIA ROMAGNA: QUOTE LATTE. IL COMMENTO DELLASSESSORE RABBONI Bologna - Con un escamotage non
motivato da reali ragioni durgenza, il discusso decreto sulle quote latte è
diventato legge, grazie allennesimo
voto di fiducia posto al provvedimento anticrisi al quale era stato accorpato
pur essendo evidente lestraneità della materia. Questo il commento
dellassessore allAgricoltura Tiberio Rabboni sulle nuove norme sulle
quote latte approvate ieri in Senato. Si
conferma un provvedimento penalizzante nei confronti dei tanti produttori
rispettosi della norma che hanno affrontato grandi sacrifici, ha aggiunto
Rabboni. Lattesa su una chiara rinuncia a tutto il contenzioso
da parte di coloro che volessero usufruire di questa opzione, non è stata
mantenuta: il testo approvato lascia forti dubbi interpretativi sia su ciò che
deve essere oggetto di rinuncia, sia sulle modalità e i tempi di applicazione.
E confermato invece che le quote saranno assegnate
prima delladesione alla rateizzazione del debito e non è previsto il
termine ultimo per il pagamento della prima rata. Inoltre una forte aleatorietà
viene introdotta sulla disponibilità dei fondi destinati ai produttori che
avevano acquistato quote latte.
Siamo molto preoccupati degli effetti dellapplicazione di queste
norme in un comparto già in grande difficoltà come quello lattiero, questo
provvedimento infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che
hanno fino ad ora prodotto fuori dal sistema quote latte. La Regione
Emilia-romagna - ha concluso Rabboni - si riserva di valutare, insieme ad altre
regioni, lopportunità di un eventuale
ricorso avanti alla Corte Costituzionale. . <<BACK
( da "Secolo XIX, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
«si
può vendere il violino di paganini» la proposta PER superare la crisi del Carlo
Felice, c'è chi azzarda una proposta apparentemente bizzarra: «Vendiamo il
violino di Paganini». L'idea è venuta a Roberto Garbarino, dentista e
consigliere comunale del Pdl. «Il "Guarneri del Gesù" appartenuto a
Paganini e conservato dal Carlo Felice vale sette milioni di euro circa», dice
Garbarino. Potrebbe essere venduto alla Fondazione Carige, «che possiede già
diverse opere d'arte e che farebbe un ottimo investimento. Lo porterebbe in
concerti in giro per il mondo, riempirebbe i teatri. E il teatro incasserebbe
sette milioni necessari ad uscire dalla crisi». L'idea non è nuova. Anni fa la
banca lombarda Cariplo aveva acquistato un Guarneri dandolo poi in gestione al
violinista Uto Ughi. «Sono sicuro - dice Garbarino - che il presidente della
Fondazione Carige, grande imprenditore, saprebbe far fruttare questo
investimento». A due condizioni. La prima: «Ogni due anni, in occasione del
Premio Paganini, il violino dovrà necessariamente salire sul palco del Carlo
Felice». Secondo: «un contratto di prelazione con la città. Se la Fondazione
Carige dovesse un giorno vendere il violino, dovrà dare la precedenza al Comune
di Genova, offrendoglielo con uno sconto». Proseguono, intanto, le
manifestazioni dei dipendenti del teatro genovese, in allarme per il posto di
lavoro. Tre di loro vivono da alcuni giorni in un camper parcheggiato di fronte
al teatro, dove hanno indetto uno sciopero della fame e dove ieri hanno
ricevuto la visita dell'ex vicepresidente della Corte costituzionale, Fernanda Contri: «Mi
sarei aspettata - dice - una maggiore partecipazione da parte della città. Se
perdiamo anche il Carlo Felice, che cosa rimarrà di Genova?». Oggi pomeriggio
il dibattito approda in consiglio regionale, dove è prevista anche la presenza
dei dipendenti del teatro. 07/04/2009
( da "Tempo, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa
Attualità Tribunale, in settimana i presidenti di sezione? C'è aria di sorpresa
pasquale (positiva) per il Tribunale di Latina. Il Csm
avrebbe iniziato nella giornata di ieri a trattare il problema del potenziamento
dell'organico dei giudici nei Tribunali del Lazio, partendo proprio da Latina.
Il capoluogo pontino avrebbe dunque avuto la priorità rispetto alle altre
realtà della Regione. «Dal segretario generale Carlo Visconti abbiamo
avuto la rassicurazione che le criticità del Tribunale di Latina sarebbero
state affrontate dal Consiglio superiore della magistratura, prima delle altre
-ha affermato nella serata di ieri, Giovanni Malinconico, presidente
dell'Ordine degli Avvocati pontini- confidiamo che possano avvenire nei
prossimi giorni le nomine dei presidenti di sezione. Non è da escludere che ciò
accada già durante questa settimana. Siamo in stretto contatto con il Consiglio
superiore della magistratura, e mi auguro di ricevere presto buone notizie».
Nell'arco di breve tempo dovrebbe giungere anche la risposta del ministro
Angelino Alfano, in merito alla relazione depositata dall'Ordine, sullo stato
della giustizia in provincia di Latina. Mar.Bat.
( da "Giornale.it, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 83
del 2009-04-07 pagina 3 Mille ricette del Pdl per salvare il teatro Carlo
Felice di Redazione Dalla sottoscrizione popolare alla vendita del «Guarneri
del Gesù» di Niccolò Paganini È storia vecchia, quella del Carlo Felice e del
suo buco di bilancio. Ma non è semplice ricostruire tutti i passaggi e gli
errori che hanno portato allo sfascio, tanto più adesso, quando la Fondazione
che regge il Teatro si trova di fronte all'urgenza di trovare entro fine mese
le risorse - 10 milioni di euro! - per evitare la liquidazione coatta
amministrativa e il conseguente licenziamento di 300 dipendenti. Ma gli
esponenti del Popolo della libertà, al di là di processi sommari che non
risolverebbero la situazione in un amen, hanno le idee chiare su chi debba
intervenire per evitare il tracollo: il sindaco Marta Vincenzi, che è anche
presidente del Teatro, e il governatore Claudio Burlando. Sono loro, a capo
delle due maggiori istituzioni interessate, che devono darsi da fare, e subito,
per coprire il disavanzo e tamponare una situazione «che proprio il
centrosinistra ha provocato, con un decennio di mala gestione». Solo in seguito,
spiega Sandro Biasotti, ex presidente della Regione e attuale candidato del Pdl
alla successione di Burlando, si potrà analizzare in dettaglio la strategia di
gestione, dal punto di vista amministrativo, contabile e artistico, accertando
le responsabilità dei diversi amministratori che si sono succeduti
nell'incarico e, ovviamente, anche di certe sigle sindacali che hanno dato
l'impressione di tirare fin troppo la corda. Per questo il Pdl, dai
parlamentari ai consiglieri regionali, provinciali e comunali, lancia l'allarme
«e annuncia battaglia dura a difesa del teatro», ricordando che «proprio
Biasotti nel 2003 trovò risorse aggiuntive per un milione di euro, mentre nello
scorso anno il governo Berlusconi ha sbloccato 10 milioni di euro delle Colombiane».
Fondi che - insiste Biasotti - sono serviti a coprire il disavanzo di parte
corrente, anziché andare a risolvere il vero nodo del Fondo pensione
integrativa che sta per portare alla chiusura. Se, comunque, l'analisi generale
e i principi alla base di un intervento immediato sono condivisi, le ricette
per affrontare in modo organico la malattia grave del Carlo Felice sono varie,
all'interno del Pdl, quasi quanto gli esponenti del partito che siedono nelle
diverse assemblee legislative. Se per il senatore Enrico Musso, ad esempio,
sarebbe auspicabile «una sottoscrizione pubblica, in modo che la città possa
stringersi concretamente intorno al suo teatro dell'opera», il consigliere
Gianni Plinio vorrebbe che, «prima di far pagare ai cittadini le conseguenze
della cattiva amministrazione, venisse istituita una commissione d'inchiesta
per verificare la gestione del teatro e, soprattutto, della vicenda pensioni».
Ardita la proposta - a titolo personale - del consigliere comunale Roberto
Garbarino che ha lanciato la provocazione, stile-finanza creativa: ricavare le
risorse per il Carlo Felice direttamente dalla vendita pronta cassa, a qualche
munifico sponsor tipo la Carige, del Guarneri del Gesù di Niccolò Paganini, il
«Cannone» di proprietà del Comune custodito a Palazzo Tursi. Più facilmente
praticabili, invece, le indicazioni fornite da Raffaella Della Bianca
(«vogliamo sapere dove sono finiti tutti i soldi che ha ricevuto il teatro») e
Nicola Abbundo («è necessario il coinvolgimento dei privati nella Fondazione»).
Tutto questo, prima dell'appello finale e finalmente unanime: «È necessario
uscire subito dall'emergenza, Regione e Comune mettano mano al portafoglio,
magari tagliando le consulenze e gli altri sprechi». Intanto, l'ex vicepresidente della Corte costituzionale Fernanda Contri ha portato la sua solidarietà ai due musicisti e
al tecnico del teatro che da quattro giorni stanno facendo lo sciopero della
fame. Infine, in una nota, Palazzo Tursi replica al Pdl: «Le risorse delle
Colombiane erano destinate al Comune ed è stata una decisione dell'attuale
amministrazione comunale destinarne una parte, 10 milioni, per ripianare
i debiti del teatro». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "AltaLex" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Bavaglio
ai forum on line Cassazione penale , sez. V, sentenza 10.03.2009 n° 10535
(Giacomina Dingeo) Stampa | Segnala | Condividi Può un sito web, che ospita un
forum su tematiche religiose, consentire ai suoi utenti di usare espressioni
ingiuriose verso le istituzioni religiose, e contro il sentimento religioso?
Bavaglio ai forum on line (Cass. Penale, Sez. V, sentenza 10 marzo 2009, n.
10535) di Giacomina Dingeo (Fonte: Altalex Mese - Schede di Giurisprudenza
4/2009) Il quesito: Può un sito web, che ospita un forum su tematiche
religiose, consentire ai suoi utenti di usare espressioni ingiuriose verso le
istituzioni religiose, e contro il sentimento religioso? Il fatto Alcune pagine
web di proprietà di unassociazione per i
diritti dei consumatori venivano sequestrate a causa delluso di
espressioni ingiuriose, usate da alcuni utenti, verso il sentimento religioso e
le istituzioni rappresentative. La religione era quella cattolica. La
stessa associazione chiedeva la revoca del provvedimento di sequestro al G.I.P.
che la negava. Il tribunale del riesame, cui lassociazione si rivolgeva, contestando il provvedimento del
giudice delle indagini preliminari, in parziale accoglimento del ricorso,
revocava il sequestro, a patto che dal sito fossero preventivamente rimosse le
espressioni e i messaggi oggetto dei reati contestati, e se ne impedisse la
loro ulteriore diffusione. Lassociazione,
insoddisfatta, ricorreva per Cassazione il provvedimento del tribunale del
riesame, proponendo quattro motivi di censura: 1) inosservanza dellart. 21 Cost., comma 6, e illegittimità del sequestro,
poiché il reato contestato non attiene al buon costume. 2) inosservanza dellart. 21, comma 6, e illegittimità del sequestro, poiché
loffesa ad una confessione religiosa non è contraria al buon costume. 3)
erronea applicazione dellart. 403 c.p., essendo stato individuato male il
bene giuridico protetto dalla norma. Cè offesa contro il
sentimento religioso solo se è rivolta verso singoli individui. 4) erronea
applicazione dellart. 21 Cost., comma 3, erronea
individuazione dellambito cui si riferisce il divieto di sequestro ivi
indicato, erronea interpretazione del concetto di stampa, che non
tiene conto dellevoluzione tecnologica. La
normativa Costituzione Italiana Articolo 21 Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si
può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria
nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo
autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva
per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta
urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria,
il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia
giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare
denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle
ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni
effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano
resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le
pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a
prevenire e a reprimere le violazioni. Codice penale Art. 403. Offese a una
confessione religiosa mediante vilipendio di persone. Chiunque pubblicamente
offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è
punito con la multa da euro
( da "Sanremo news" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sanremo:
Piera Panico nuovo Presidente del Tribunale Nuovo presidente per il Tribunale
di Sanremo. Dopo il passaggio di
Gianfranco Boccalatte ad Imperia è stato il plenum del Csm, ieri
sera, a confermare il nome del giudice Piera Panico. Il giudice stava già guidando il
Palazzo di Giustizia sanremese, dopo lincompatibilità
di Boccalatte. Sanremese, il giudice Piera Panico è un magistrato molto stimato
ed ora dovrà riorganizzare gli uffici, sempre con problemi di organico.
( da "Avvenire" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CRONACA
07-04-
( da "Sannio Online, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Avellino:
Fecondazione assistita Il Prc chiede labrogazione
Pubblicato il 07-04-2009 La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la
legge 40 sulla fecondazione assistita. La legge approvata nel 2004 è stata fin
dallinizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si è
sempre dichiarata contraria ad una legge così
medioevale... La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge
40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno dichiarato
lillegittimità dellart. 14,comma 2 della norma nel punto in
cui prevede che ci sia un unico e contemporaneo impianto non superiore a tre
embrioni; viola la costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo nella
parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni,da realizzare non
appena possibile,come previsto dalla norma,debba essere effettuato senza
pregiudizio della salute della donna. La legge approvata nel 2004 è stata fin
dallinizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si
è sempre dichiarata contraria ad una legge così medioevale. Oggi hanno spiegato in una nota il segretario
provinciale del Prc Toni Della Pia e la responsabile provinciale Rossella
Iacobucci - chiediamo alle donne e agli uomini impegnati in politica,che
producano documenti unitari contro queste leggi reazionarie che
bistrattano,mercificano, e rendono oggetto il corpo delle donne. Con questo
obiettivo rilanciamo la battaglia per labrogazione
della legge 40. Ogni donna ha diritto di essere madre,ma ogni donna ha anche il
dovere di cautelare e difendere il proprio corpo e la propria salute.
( da "Repubblica.it" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA
- Il presidente della Camera Gianfranco Fini in apertura della seduto sul
decreto legge sulla Sicurezza, ha dichiarato inammissibile l'emendamento del
Governo, sul trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate. La
norma avrebbe dovuto colmare i "buchi" in posti come Palermo dove
mancano 12 pm, Catania e Caltanisetta (sette), Trapani (sei), Gela e Ragusa
(quattro), ma anche Brescia (nove). I concorsi del Csm per
queste sedi vanno deserti nonostante gli incentivi economici (2.500 euro per
quattro anni) promessi, sempre per decreto, dal ministro della Giustizia. La
bocciatura, ha spiegato Fini, è stata decretata sulla base del criterio di
estraneità di materia della proposta rispetto al contenuto proprio del decreto.
Avrebbero potuto essere spostati i magistrati che avessero conseguito la prima
valutazione di professionalità da non più di quattro anni, quanti avessero
svolto da oltre 10 anni le stesse funzioni o quanti non avessero presentato
domanda di trasferimento alla scadenza del periodo massimo di permanenza in un
ufficio. Prevista anche una deroga, per i trasferimenti, al divieto di
passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa all'interno
di altri distretti della stessa regione. Immediata la soddisfazione dell'Associazione
nazionale magistrati. Che vede nella decisione di Fini la conferma "della
fondatezza delle perplessità immediatamente espresse dall'Anm e respinte dal
governo con fastidio". OAS_RICH('Middle'); Certo, prosegue l'Anm, la
decisione di Fini "riguarda esclusivamente l'estraneità dell'ordinamento
giudiziario rispetto alla materia del decreto". Non il merito, quindi. Per
questo l'associazione annuncia di volre continuare a segnalare e denucniare
"per evitare che all'emergenza della scopertura degli uffici di procura,
soprattutto nelle sedi più disagiate, si risponda con misure inadeguate,
incoerenti rispetto al divieto di attribuire le funzioni di pubblico ministero
e di giudice monocratico ai giovani magistrati, e altresì incostituzionali per
la violazione del principio di inamovibilità del magistrato". (7 aprile
2009
( da "Dagospia.com" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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| Segnala articolo --> MA IL VATICANO NON è UN PARADISO FISCALE? ARRIVA IL 4° POTERE: LINFORMATIVO FINI
CONTINUA A NON CONVINCERMI - Dago, che fai, SU BOCCA mi diventi un bonaiuti
qualunque? SEAT (E MAIOCCHI) ANDREBBERO BUTTATI FUORI DALLA BORSA
Riceviamo e pubblichiamo: Paul Marcinkus Lettera 1 Abbiamo letto
tutti che al G 20 sono state compilate liste nere e grigie di cosiddetti
"paradisi fiscali". Ma leggendo le liste pubblicate dai giornali non
sono riuscito a trovare nelle liste lo Stato della Città del Vaticano. Forse è
stata una "dimenticanza" degli esperti o forse l'Istituto per le
Opere di Religione (lo IOR diventato famoso suo malgrado per Marcinkus, il caso
Calvi ed i legami con la banda della Magliana) è nel frattempo diventato un
istituto trasparente? Qualcuno conosce la risposta (e la può scrivere)?
Templare Lettera 2 Caro Dago dopo gli attacchi di Berlusconi ai media, rei di
aver riportato le sue gaffes internazionali, ho capito che non basta più la
classica divisione dei poteri ma bisogna introdurre il 4°potere dello Stato. Esecutivo,
Legislativo, Giudiziario e Informativo. Il sistema informativo dovrebbe
funzionare, come la magistratura, in modo autonomo e indipendente con un organo di auto governo tipo il CSM credo che questo possa risolvere molti problemi dell'Italia,
come abbiamo visto in Abruzzo l'informazione può anche essere questione di vita
o di morte. A.Paolo Lettera 3 Mahatma Gandhi sosteneva il concetto della
nonviolenza per difendere i diritti civili del popolo indiano dagli oppressori,
ma per il quotidiano La Repubblica Gandhi commise una "gaffe".
Se Berlusconi dovesse elogiare pubblicamente il grande Padre spirituale indiano
arriveremo a leggere anche questo sul patetico giornale di Scalfari. PS.
Apprendo che dietro lo striscione anti-berlusca esposto durante un comizio di
Obama ci sarebbe la mano malandrina di un giornalista italiano. Ma guarda un
po' la libera stampa nostrana. Paolo M. Lettera 4 Ferrara scrive: "A me,
che sono tetragono e palesemente ostinato nell'affezione che porto alle mie due
o tre idee, sempre le stesse, a me le conversioni piacciono." A quali due
o tre idee si riferisce? A quelle di quand'era nel PCI ; quando era spia della
CIA (come affermò lui stesso; quand'era Ministro di Berlusconi...o quand'è
diventato teocon? Ah la superbia, peccato mortale per un cattolico come lui,
che scherzi fa!!! Paolo Ballini BERLUSCONI SORVOLA LE ZONE COLPITE DAL SISMA
Lettera 5 Sono un simpatizzante di centrodestra ma a me il Sig. Fini continua a
non convincere. Anche con quegli atteggiamenti da professorino con l'aria
saccente e la stilografica che continua a rigirare tra le dita. Non mi freghi
caro mio e non credo a certe conversioni. Per cui, immodestamente, faccio mio
il giudizio già espresso da persona molto più autorevole di me: sei solo un
"opportunista". T. Lettera 6 Gentildaghi, Brunettolo voleva una
Pubblica Amministrazione come la Ferrari .. e si e' visto come e' andata a
finire, personalmente mi auguro che adesso la voglia come l'Inter..... FRANK63
Lettera 7 Casini si vanta di non cadere mai in proposte populiste e poi...
<< riduzione del 10% degli stipendi dei parlamentari>>... bravo! M.
Lettera 8 Caro Dago , seguo con una certa ammirazione Fra-Dario, mi sembra stia
migliorando, ovviamente ancora lontano dalla bravura di Wolter ma è sulla buona
strada. ( Geniale la battuta sul prossimo tracollo del Berlusca). Poi la
strategia di un vero statista: andare in piazza con i falce e martello,
organizzare una opposizione durissima in parlamento, apparire in T.V. come un
amicone della porta accanto. Ma quello che più entusiasma è la sua
determinazione, la sua forza, il suo carisma di vero leader. Viene da chiedersi
ma perchè i sinistrati hanno perso tempo con un Romano qualsiasi, un Francesco
belloccio e un Massimo spocchioso quando avevano in casa un genio di tale
fatta. Peccato sia soltanto di passaggio e che neanche i suoi amici abbiano
voglia di trattenerlo. Ghelpag Giuliano Ferrara Lettera 9 Dago, che fai, mi
diventi un bonaiuti qualunque? il titolo "bocca spara su berlusconi, e
allora perché ci ha lavorato?" e un capolavoro da trinariciuti di destra:
bocca ci ha lavorato e lì ha scoperto che era il padrone peggiore. non fa una
piega. tra l'altro era un'italia molto diversa, e berlusconi un piduista che
ancora diceva di vergognarsi, della p2. e infatti permetteva che esistesse il
giornale di montanelli, mica quello di giordano. che era di destra rigorosa,
spietata, ma sapeva duellare con i fortebraccio di turno ammettendo la pasta
dell'avversario (consiglio la lettura del gramellini di oggi sulla stampa, per capire
le differenze). Insomma: avercene di bocca, che sarà pure stato fascista quando
tutti erano fascisti, ma adesso è sempre bocca quando tutti, o molti, stanno
tornando fascisti. e manco se ne accorgono. abbracci joshua three Giorgio Bocca
Lettera 10 sono stata una lettrice assidua e fedele da molti anni, ma il
desiderio di Dago di essere dissacrante sarebbe giustificato se lo esercitasse
sempre e comunque. Purtroppo lo esercita esclusivamente per gli esponenti della
cultura e/o politica "non di destra" o meglio "non
berlusconiana". Definire nell'occhiello dell'articolo ripreso dall'Unità
uno degli ultimi grandi giornalisti del '900 come Giorgio Bocca "bocca del
trombone" è più che dissacrante è da maleducati! Caro Dago ti sei venduto!
Luisa Gabrielli Lettera 11 Caro Dago, non sono d'accordo sui grandi ascolti di
Rosario Fiorello, considerata la grancassa di pubblicità gratuita di tutta la
casta stampata e del web. A proposito del ministro dell'areoporto di Albenga,
spero, almeno su Dagospia, di leggere qualche critica per la decisione adottata
a suo tempo per il ritorno ai due giorni dell'apertura dei seggi. Una
"grande scelta" che ci accomuna alla Repubblica Ceca, mentre in tutte
le grandi nazioni si vota in uno solo giorno. Naturalmente, se si tornasse a votare
in uno solo giorno, ci sarebbe un risparmio di circa 200 milioni di euro.
Giovanni Attinà Lettera 12 Caro Dago, chiedo lumi. Vorrei che qualcuno mi
spiegasse in quanto spazio stanno 2.700.000 persone. Facendo un rapido calcolo
se in ogni metro quadro possono stare diciamo 4 persone allora 2.700.000 :4 =
675.000 mq. Se lo spazio era quello del Circo Massimo che misura per quanto mi
sono documentata m. 621 x 118= 73.278 mq allora questo dovrebbe più o meno
contenere 293.112. Arrotondando per eccesso facciamo 350.000, Allora dove
stavano gli altri 2.350.00. ? in giro per Roma? Anna Carosi Brogli Amanda e
Raffaele Lettera 13 Leggo il post di danycapp riguardo all'uso dell'espressione
"sugli scudi". Credo che il lettore confonda due locuzioni: a questo
proposito riporto quanto scritto dal Corriere della Sera, che a mio parere è
corretto. "Riguardo a "portare sugli scudi", invece, questa
espressione è un calco sul francese "elever, hisser, porter sur le
pavois", documentato fin dal 1576 e, dal 1833, come modo di dire. Questa
ultima locuzione allude all'antico costume dei Franchi, che alzavano sugli
scudi il nuovo re, per presentarlo ai soldati ed al popolo, affinché lo
potessero vedere ed acclamare (Cfr. Cortellazzo-Zolli, "Dizionario
etimologico della lingua italiana" - Zanichelli 1989; Vocabolario
Devoto-Olii, voce citata)." La locuzione citata da danycapp si riferisce
all'uso greco e poi romano di salutare il guerriero che partiva, ma - diciamo
così - va messa al singolare. "Sullo scudo" infatti tornava il soldato
morto, "con lo scudo" quello vittorioso. Bob Lettera 14 Caro Dago, a
forza di leggere sui giornali e sentire in TV le notizie sul processo a carico
di Amanda e Raffaele o di Alberto Stasi, mi sono fatto una certa convinzione
che desidero esternare. E cioè, mi viene da pensare che tutto questo can can
verso certi personaggi non è dovuto al particolare tipo di delitto del quale
sono stati accusati. Questo perchè di omicidi ne vengono commessi tanti ogni
santo giorno e delle specie più disparate ed efferate, ma solo qualcuno sale
agli "onori " della cronaca. E ciò avviene, ho avuto modo di notare,
quando le persone accusate del reato mettono in piedi una difesa composta
spesso da un pool di avvocati, due o a volte anche tre . Luca Majocchi, ad di
Seat Pagine Gialle Se poi si tratta dei cosiddetti principi del Foro è meglio.
Gli imputati poveracci, si fa per dire, che non possono permettersi di pagare i
lauti onorari dei legali che vorrebbero nominare, non vengono menzionati nè sui
giornali nè in televisione perchè in effetti sono gli avvocati difensori che
fanno notizia più dei loro clienti, con le loro linee di difesa e, a volte, con
curiose congetture sparate a raffica . Questo anche se sicuramente non lavorano
solo per la gloria di apparire sui giornali o in televisione e non garantiscono
un verdetto favorevole. Poi i media fanno il resto. A proposito, certi imputati
come fanno a pagare gli avvocati che hanno scelto, quando non sono benestanti
di proprio o di famiglia, semprechè la famiglia sia consenziente e
disponibile?. Ed i processi costano, specialmente quelli penali dove si rischia
grosso. Senza andare lontano, oltre i casi sopracitati e tuttora in corso di
giudizio, Olindo e Rosa avevano fior di avvocati . E la Franzoni ?. Un luminare
del Codice Penale. E questi sono solo alcuni esempi di qualcuno dei più noti
episodi delittuosi portati alla ribalta più o meno recentemente dalle cronache
noir dei giornali e della tv . Per quelli meno appetibili c'è sempre il
difensore d'ufficio che non fa notizia. E' il caso di dire che effettivamente
" raglio d'asino non sale in cielo "?. Renor Lettera 15 Italian style
Venti capi d'altri Stati riuniti in gran consesso ai suoi comodi son stati.
Chiedo a Silvio sia concesso titolo e decorazione di Gran Cavalier Cafone.
Fausto Tasso Lettera
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il memoriale al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano Il
sostituto procuratore finito sotto i riflettori del Csm per uno scritto che
getta molte ombre sulle verità processuali sul delitto del giornalista
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
parigi:
l'intervento (30 ore) su un trentenne ustionato Alessandra Serio Messina. Il
magistrato Olindo Canali, sul banco dei testimoni del processo d'appello Mare
Nostrum, ha cominciato ieri il suo racconto su 17 anni di lavoro a Barcellona
Pozzo di Gotto. Sullo sfondo, l'omicidio del cronista de «La Sicilia», Beppe
Alfano, avvenuto l'8 gennaio
(
da "Sannio Online, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Valle Caudina: «Depurazione, c?è la sentenza... ma anche la legge» Pubblicato il 07-04-2009 ?Canoni di depurazione, ancora una volta l? Udeur dimostra la sua disinformazione?. Puntuale ed immediato l?intervento della maggioranza consiliare di Airola che è intervenuta per dare delucidazione ai cittadini sulla questione del rimborso dei canoni per la depurazione... ?Canoni di depurazione, ancora una volta l? Udeur dimostra la sua disinformazione?. Puntuale ed immediato l?intervento della maggioranza consiliare di Airola che è intervenuta per dare delucidazione ai cittadini sulla questione del rimborso dei canoni per la depurazione, dopo le osservazioni, formulate nei giorni scorsi, da parte dei due udeurrini, Vittorio Fucci e Andrea Crisci. ?Forse qualcuno dimentica che oltre alla sentenza della Corte Costituzionale esiste proprio una legge su questa vicenda. In base a tale legge abbiamo l?obbligo di quantificare entro il prossimo mese di ottobre le somme che devono essere messe a disposizione dei cittadini. La stessa legge, inoltre, disciplina anche i tempi e le modalità di rimborso da parte dei Comuni?. La maggioranza, dunque, respinge al mittente le ?accuse? mosse da una parte dell?opposizione. ?Noi ci stiamo muovendo in direzione della legge, per cui non possiamo accettare l?attacco dell? Udeur che, ribadiamo, ancora una volta pare completamente disinformata sull?argomento in questione?. Queste le parole della colazione di governo guidata dal sindaco Biagio Supino. Da parte dell? Udeur, oltre a puntare l?attenzione sulla restituzione dei canoni era anche stato posto l?accento su un?altra sfaccettatura della questione: ?Non solo l?Amministrazione non restituisce agli airolani quanto da loro indebitamente percepito da anni, a titolo di canone per la depurazione, ma, lo continua a pretendere per il tramite dell?Ente Alto Calore. Continuano, infatti, a pervenite richieste in tal senso agli utenti, nei bollettini di pagamento. Crediamo che, a fronte di una sentenza della Corte Costituzionale che dichiari, in buona sostanza, illegittima la pretesa di un canone per un servizio inesistente, mai reso ai cittadini, una condotta corretta, imponesse non solo, l?immediata restituzione, come altri Comuni stanno già facendo, ma anche, la tempestiva cessazione della relativa richiesta agli utenti. Se prima della citata sentenza si poteva concedere il beneficio della buona fede e/o incerta interpretazione della norma, ora, la reiterata pretesa dell?Amministrazione denota certamente un abuso?. Rispetto tutto ciò, da parte della maggioranza è stato così replicato: ?Stiamo producendo un atto attraverso il quale come Comune chiederemo all?Alto Calore, ove ciò fosse possibile, di non richiedere più il canone di depurazione a partire dalle prossime bollette. I cittadini, dunque, possono rimanere tranquilli, rispetto ad una vicenda che stiamo analizzando nel dettaglio e sulla quale è massimo il nostro impegno al fine di ricercare una soluzione adeguata ed efficiente?. In questo momento, i cittadini che cosa devono fare? Devono produrre un?istanza per il rimborso oppure no? Da una parte l?Udeur qualche giorno fa, ha invitato ?... i cittadini a produrre domanda di restituzione e, se del caso, a porre in essere ogni possibile azione intesa alla tutela dei propri diritti e interessi legittimi...?. Dall?altra la maggioranza consiliare così come già precisato, diversi giorno fa, attraverso un pubblico manifesto, ha, invece, ribadito che le domande andranno prodotte dopo che saranno quantificate le somme da destinare agli aventi diritto?. Vige, dunque, allo stato, un po? di confusione. I cittadini appaiono disorientati rispetto alle notizie che si susseguono. E? auspicabile che a breve giungano precise informazioni alla cittadinanza in relazione ai tempi e alle modalità di restituzioni di canoni introitati senza che si sia proceduto a fornire alcun servizio, in considerazione del fatto che, come si sa, ad Airola il depuratore esiste, ma di fatto pare non sia entrato mai in funzione.
( da
"Articolo21.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Blogosfere"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Sanremo news"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Sestopotere.com"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Savona news"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Virgilio Notizie"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"SardegnaIndustriale.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia
( da
"Sardegna oggi"
del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia