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Report "Giustizia"   7-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Giustizia

Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: GIUSTIZIADESIGNATA IERI SERA DAL CSM Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale Il tribunale di Sanremo ha finalmente un nuovo presidente. E' il giudice Piera Panico, che di fatto già guidava il Palazzo di Giustizia da quanto era sorta l'incompatibilità di Gianfranco Boccalatte (ora a capo degli uffici giudiziari di Imperia).

la costituzione di berlusconi - andrea manzella ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: anche gli spazi di potere pubblico che la Costituzione ha voluto sottrarre al principio assoluto di maggioranza: gli spazi dei giudici, della Corte Costituzionale, del Capo dello Stato. Queste aree sono indisponibili alla potestà di governo perché l´esperienza del governo degli uomini ha da sempre dimostrato che la concentrazione e la solitudine del potere degenerano infallibilmente.

un manager con la valigia pronta - nino bandinu ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale, che tenderebbero a «garantire la continuità dell'azione amministrativa» anche quando «cambiano gli assetti politici». Insieme a questa gli affecionados di Mulas sostengono poi la tesi del «merito», mettendo in risalto il valore del Project financing di 66 milioni di euro fatto partire di recente dalla Asl di Nuoro insieme alle iniziative ad alta tecnologia,

centro di salute mentale giovedì l'inaugurazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: In questi primi sei mesi il Centro ha accolto 30 persone e le giornate di degenza sono state 420 con una degenza media di 13 giorni. Il Csm di Gemona, che si trova accanto alla stazione ferroviaria e dei pullman è dotato di 6 posti letto per l'accoglienza anche notturna.

global service, l'accusa del pm "ecco i segreti del miracolo romeo" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: in quanto la posizione del deputato è stata stralciata in attesa di conoscere la decisione della Corte costituzionale sulla utilizzabilità delle intercettazioni dei membri del Parlamento. Il gup Campoli ha respinto l´eccezione in quanto la Consulta ha già ammesso l´uso dei colloqui nei confronti dei non parlamentari, come in questo caso Romeo.

nuovo procuratore della repubblica designazione all'unanimità per laudati ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Pagina IV - Bari Csm Nuovo procuratore della Repubblica designazione all´unanimità per Laudati Sarà con ogni probabilità Antonio Laudati il futuro procuratore di Bari. Il magistrato, attualmente direttore generale del settore "Giustizia penale" al ministero è stato proposto dalla quinta commissione del Csm.

fecondazione, richieste boom la regione convoca gli esperti - gemma vignocchi ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: innovativa sentenza della Corte Costituzionale resterà lettera morta o quasi. «Ci hanno detto che possiamo fare un passo in più, ma non ci hanno detto dove possiamo andare», osserva Andrea Gallinelli, il responsabile del centro versiliese, 900 pazienti l'anno scorso e una percentuale di successi intorno al 30 per cento.

Comunità, sos al Quirinale ( da "Arena, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: la stessa Regione Veneto, come altre, ha proposto ricorso alla Corte Costituzionale. Giudizio ancora pendente, atteso pure dalla Comunità della Lessinia, contro la cui soppressione il presidente Stefano Marcolini ha ricorso al Tar, che ha a sua volta sospeso il giudizio in attesa della decisione della Corte.

Ispettori, l'Idv protesta al Tribunale ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha aperto un fascicolo sull'ispezione ministeriale, affidando l'indagine alla prima e sesta commissione. Sarà loro compito stabilire se ci sono state ingerenze politiche o meno. Due le inchieste nel mirino del ministero della Giustizia: Cedis e La Fiorita, che vedono coinvolto il ministro per gli Affari regionali,

Arresti con il sì del capo dei Pm ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: andando oltre le indicazioni del Csm spesso favorevole alla concessione di più ampi spazi di autonomia ai sostituti. è in questa chiave che veniva stabilita la necessità dell'intervento scritto del procuratore capo oppure di un altro magistrato da lui delegato per tutte le misure cautelari personali richieste dai sostituti oltre che per il fermo di persona indiziata di reato.

C' ( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: univoca produzione della Corte Costituzionale sull'argomento, quando la Regione dispone regole che ineriscono il diritto privato, materia in cui non ha competenza. E impone un onere economico eccessivo sia con la duplicazione fra AQE (Attestato di Qualificazione Energetica che deve produrre il costruttore ad opera di un tecnico abilitato con asseverazione del Direttore dei lavori)

EMILIA ROMAGNA: QUOTE LATTE. IL COMMENTO DELL'ASSESSORE RABBONI ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: questo provvedimento infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che hanno fino ad ora prodotto fuori dal sistema quote latte. La Regione Emilia-romagna - ha concluso Rabboni - si riserva di valutare, insieme ad altre regioni, l?opportunità di un eventuale ricorso avanti alla Corte Costituzionale?. . <<BACK

( da "Secolo XIX, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ex vicepresidente della Corte costituzionale, Fernanda Contri: «Mi sarei aspettata - dice - una maggiore partecipazione da parte della città. Se perdiamo anche il Carlo Felice, che cosa rimarrà di Genova?». Oggi pomeriggio il dibattito approda in consiglio regionale, dove è prevista anche la presenza dei dipendenti del teatro.

Tribunale, in settimana i presidenti di sezione? ( da "Tempo, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm avrebbe iniziato nella giornata di ieri a trattare il problema del potenziamento dell'organico dei giudici nei Tribunali del Lazio, partendo proprio da Latina. Il capoluogo pontino avrebbe dunque avuto la priorità rispetto alle altre realtà della Regione.

Mille ricette del Pdl per salvare il teatro Carlo Felice ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ex vicepresidente della Corte costituzionale Fernanda Contri ha portato la sua solidarietà ai due musicisti e al tecnico del teatro che da quattro giorni stanno facendo lo sciopero della fame. Infine, in una nota, Palazzo Tursi replica al Pdl: «Le risorse delle Colombiane erano destinate al Comune ed è stata una decisione dell'attuale amministrazione comunale destinarne una parte,

Bavaglio ai forum on line ( da "AltaLex" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: , opportunamente così corretto dalla Corte Costituzionale. 4) Infondato appare alla III sezione penale della Cassazione anche il quarto motivo di censura. Infatti la nozione di stampa, di cui al comma terzo dell?art. 21 Cost., non può applicarsi agli interventi dei partecipanti al forum in discorso.

Sanremo: Piera Panico nuovo Presidente del Tribunale ( da "Sanremo news" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: del Csm, ieri sera, a confermare il nome del giudice Piera Panico. Il giudice stava già guidando il Palazzo di Giustizia sanremese, dopo l?incompatibilità di Boccalatte. Sanremese, il giudice Piera Panico è un magistrato molto stimato ed ora dovrà riorganizzare gli uffici, sempre con problemi di organico.

Dl sicurezza: Pd si astiene se saltano le ronde ( da "Avvenire" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo spiega che «solo nell'ipotesi in cui non fossero avanzate domande per le sedi disagiate, si procederà al trasferimento d'ufficio che è oggettivo, segue cioè la legge in questione, non c'è alcuna discrezionalità da parte del Csm».

Avellino: Fecondazione assistita Il Prc chiede l'abrogazione ( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: abrogazione Pubblicato il 07-04-2009 La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita. La legge approvata nel 2004 è stata fin dall?inizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si è sempre dichiarata contraria ad una legge ?così medioevale?

Sedi disagiate, stop di Fini No al trasferimento dei magistrati ( da "Repubblica.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I concorsi del Csm per queste sedi vanno deserti nonostante gli incentivi economici (2.500 euro per quattro anni) promessi, sempre per decreto, dal ministro della Giustizia. La bocciatura, ha spiegato Fini, è stata decretata sulla base del criterio di estraneità di materia della proposta rispetto al contenuto proprio del decreto.

MA IL VATICANO NON è UN PARADISO FISCALE? ARRIVA IL 4 POTERE: L'INFORMATIVO FINI CONTINUA A NON CONVINCERMI - Dago, che fai, SU BOCCA mi diventi un bonaiuti qualunque? SEAT ( da "Dagospia.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: organo di auto governo tipo il CSM credo che questo possa risolvere molti problemi dell'Italia, come abbiamo visto in Abruzzo l'informazione può anche essere questione di vita o di morte. A.Paolo Lettera 3 Mahatma Gandhi sosteneva il concetto della nonviolenza per difendere i diritti civili del popolo indiano dagli oppressori, ma per il quotidiano La Repubblica Gandhi commise una "

Il memoriale al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il memoriale al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano Il sostituto procuratore finito sotto i riflettori del Csm per uno scritto che getta molte ombre sulle verità processuali sul delitto del giornalista

parigi: l'intervento (30 ore) su un trentenne ustionato ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il magistrato finito sotto i riflettori del Csm per un memoriale, emerso dopo 2 anni e finito agli atti del processo, che getta molte ombre sulle verità processuali scritte sia sul delitto Alfano sia su alcuni episodi del processo Mare nostrum, l'importante maxi alle cosche nebroidee e barcellonesi, giunto appunto al secondo grado.

Valle Caudina: ( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Forse qualcuno dimentica che oltre alla sentenza della Corte Costituzionale esiste proprio una legge su questa vicenda. In base a tale legge abbiamo l?obbligo di quantificare entro il prossimo mese di ottobre le somme che devono essere messe a disposizione dei cittadini. La stessa legge, inoltre, disciplina anche i tempi e le modalità di rimborso da parte dei Comuni?

Il meglio (e il peggio) di Fini ( da "Articolo21.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: soprattutto la risposta, tra i due presidenti sulla recente sentenza della corte costituzionale in tema di fecondazione. In questi casi andrebbe semmai, dal vertice di un ramo del parlamento, ribadita la piena autonomia della Consulta rispetto al ruolo delle camere, e la sua funzione di garanzia della legge superiore.

Francia: 3 shot, one kill, la nuova regola contro la pirateria informatica ( da "Blogosfere" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ricorso che pare verrà chiesto e che porterebbe il tutto al vaglio della Corte Costituzionale, chiamata ad esprimersi sulla liceità e costituzionalità di una legge che, per mezzo di una multa, permetterebbe di ridurre sensibilmente la sanzione, in nome del fatto che la lotta alla pirateria informatica può passare in secondo piano in caso di possibilità di maggiori introiti economici.

Sanremo: nomina Panico, le congratulazioni di Claudio Borea ( da "Sanremo news" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: le congratulazioni di Claudio Borea Il Candidato Sindaco Claudio Borea si è congratulato con il nuovo Presidente del Tribunale di Sanremo, dott.ssa Piera Panico, nominata ieri dal ?plenum? del Csm. "Si tratta di una nomina prestigiosa - ha detto Borea - per una persona che conosce molto bene la realtà locale.

In E-R norme anti-sismiche rigorose ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un?autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali,

Internet, i pirati francesi saranno "cacciati" dal web ( da "Savona news" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La legge potrebbe violare inoltre un diritto costituzionale e a riguardo dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale francese. Il Parlamento europeo ha già preso posizione contro questa misura, nell?ambito di un pachcetto di norme che però deve ancora passare dal voto del Consiglio europeo prima di diventare direttiva.

Emilia R./ Sono 105 i Comuni a media sismicità,236 quelli a... ( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali,>

SCUOLA/ RUSSO (PD): GELMINI RISPETTI SENTENZE SU MOBILITÀ DOCENTI ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: della Corte Costituzionale e alcune ordinanze del Consiglio di Stato in materia confermano la liceità dello spostamento a pettine da una graduatoria provinciale all'altra - osserva Russo -, d'altra parte, la legge 333 del 2001 prevede, all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie, il trasferimento da una provincia all'altra.

CSM/ DELEGAZIONE MAGISTRATI EGIZIANI IN VISITA A P.MARESCIALLI ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm/ Delegazione magistrati egiziani in visita a P.Marescialli di Apcom Hanno espresso cordoglio per vittime sisma Abruzzo -->Roma, 7 apr. (Apcom) - Una delegazione composta da 37 magistrati della Repubblica Araba d'Egitto, in visita a Roma, si è incontrata con la Sesta Commissione - ufficio per le relazioni internazionali -

EMILIA R./ SONO 105 I COMUNI A MEDIA SISMICITÀ,236 QUELLI A BASSA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali,

Finanziaria regionale: La Spisa, quattro soli articoli, il resto arriverà con i collegati; emergenza lavoro in primo piano ( da "SardegnaIndustriale.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: terrebbe conto delle osservazioni fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale), attraverso un mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe un motivo virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso per il disavanzo (1,413 miliardi). C?è anche un forte segnale politico: l?

Comincia iter legge finanziaria in commissione Bilancio ( da "Sardegna oggi" del 07-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: conto delle osservazioni fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale), attraverso un mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe un motivo virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso per il disavanzo (1,413 miliardi). Intanto un documento articolato in dieci pagine, con le proposte del sindacato per la Finanziaria,


Articoli

Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale (sezione: Giustizia)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

GIUSTIZIADESIGNATA IERI SERA DAL CSM Il giudice Piera Panico nominata presidente del Tribunale Il tribunale di Sanremo ha finalmente un nuovo presidente. E' il giudice Piera Panico, che di fatto già guidava il Palazzo di Giustizia da quanto era sorta l'incompatibilità di Gianfranco Boccalatte (ora a capo degli uffici giudiziari di Imperia). La notizia è rimbalzata in Riviera ieri sera da Roma al termine del «plenum» del Csm che ha visto prevalere la candidatura della dottoressa Panico sulle decine di concorrenti che avevano le credenziali per accedere al prestigioso incarico direttivo (i «numeri» confermano come quello di Sanremo sia il tribunale, per attività e competenze, secondo in Liguria soltanto a Genova e tra i primi del Nord Ovest). Piera Panico, sanremese, magistrato stimato, equilibrato e rispettato, si divide da anni tra gli impegni della giustizia civile e penale ed è presidente della prima sezione del tribunale collegiale di Sanremo che ha affrontato e sta affrontando gli impegnativi processi istruiti dalla procura. Ora spetta a lei il compito della riorganizzazione degli uffici (che lamentano carenza di organico in materia di personale e di giudici). In servizio a Sanremo risultano i giudici Eduardo Bracco e Maria Grazia Leopardi (Gip/Gup); Massimiliano Rainieri, Paolo Luppi, Anna Bonsignorio e Lorenzo Purpura (sezioni penali di Sanremo e Ventimiglia); Silvana Oronzo, Alessandro Cento, Roberto De Martino, Alessandro Scialabba (sezione civile). Il giudice Piera Panico, infine, è moglie dell'avvocato Antonio Borea, da decenni a capo dell'ufficio legale del Comune di Sanremo. \

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la costituzione di berlusconi - andrea manzella (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 33 - Commenti LA COSTITUZIONE DI BERLUSCONI ANDREA MANZELLA Ad un certo punto dei suoi discorsi, alla Fiera di Roma, il leader del nuovo partito ha cominciato a leggere il primo articolo della Costituzione. Ma non l´ha letto tutto. Si è fermato al primo periodo: quello che dice che «la sovranità appartiene al popolo». Se avesse proseguito nella lettura, avrebbe dovuto spiegare niente di meno che il rapporto tra costituzionalismo e democrazia. è la prima questione politica che si sono posti gli antichi e i moderni: ed è sempre, ancor oggi, stringente, nel senso che ad essa non si può sfuggire. E infatti i costituenti del 1948 non scapparono affatto. E dopo aver scritto che «la sovranità appartiene al popolo», aggiunsero: «che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Vi sono dunque "forme costituzionali" secondo le quali il potere della maggioranza popolare deve esprimersi per essere legittimamente riconosciuto. E vi sono "limiti costituzionali" al potere della maggioranza. Limiti che, come paletti, segnano il terreno dove si esercita la giusta pretesa del governo a governare: ma ne evitano abusi e straripamenti in altri campi. Quali sono questi campi? In primo luogo, la sfera delle libertà individuali e collettive ma anche gli spazi di potere pubblico che la Costituzione ha voluto sottrarre al principio assoluto di maggioranza: gli spazi dei giudici, della Corte Costituzionale, del Capo dello Stato. Queste aree sono indisponibili alla potestà di governo perché l´esperienza del governo degli uomini ha da sempre dimostrato che la concentrazione e la solitudine del potere degenerano infallibilmente. La mancanza di contraddittorio impoverisce il modo di prendere le decisioni. è ristretta la visione di chi non ha i molti occhi necessari per la complessità del mondo. Le paure e le incertezze rendono precaria la compagine statale e fragile lo spirito pubblico: quando non vi è giustizia indipendente dal potere. Sono naturali e inevitabili le insidie cui sono esposti comportamenti incontrollati e incontrollabili. In sole dieci parole, l´art.1 della Costituzione, nella parte non letta dal presidente del Pdl, riassume dunque tutto questo (e molte altre cose ancora che ci vengono da esperienze lontane e durature: il americano, il 1789 francese…). Ma, soprattutto, il primo articolo dà la definizione di quello che si chiama "equilibrio costituzionale". Non ci potrebbe essere migliore formula infatti di quel semplice, ma fulminante accostamento tra sovranità popolare e limiti costituzionali. Con questa costruzione duale del potere pubblico, quella norma parla anche al futuro. Dice che, certo, la Costituzione per la necessità dei tempi può essere cambiata (nelle "forme" che innanzitutto detta per la sua revisione). Ma sempre ogni mutamento del potere democratico deve essere accompagnato da "limiti" che non alterino quell´originario equilibrio. Il potere di decisione può essere spostato o accentuato in questo o quello degli organi costituzionali: e può così cambiare la geografia di governo. Ma, sempre, vi dovrà essere nei cambiamenti una logica costituzionale dei "limiti". Cioè di contrappesi adeguati a quello stesso spirito di ammodernamento che dovrà giustificare la maggiore forza del "governo dei più". Non è possibile una scissione di quella fondamentale norma costituzionale, neppure nel silenzio(come si è fatto alla Fiera di Roma). Sostenere la necessità di riforme costituzionali e tacere sulla contemporanea necessità di rivedere, in alto, "forme" e "limiti" della Costituzione equivale a tradirne l´intima armonia ,a violarne i sistemi di sicurezza. Quelli che furono posti contro la "tirannia di qualunque maggioranza" (e non solo contro la tirannia allora recente del fascismo). D´altra parte, come gli ultimi anni hanno dimostrato, il potere di governo sa difendersi da solo. è perciò molto più realistica l´esaltazione che è stata fatta della tenuta e dei risultati dell´"asse" maggioranza-governo che non le lamentele sulla debolezza dei poteri governativi. è assai difficile però sostenere, tutto d´un fiato, una cosa e l´altra. La verità è che in un sistema bipolare, degenerato a muro contro muro senza intercapedini, il deficit autentico è quello delle garanzie: e lo subiscono le minoranze. Non è dunque un peccato volere il "premierato assoluto", con potere di sciogliere le Camere, o forme di presidenzialismo a diretta elezione popolare. Non lo è neppure in un posto dove il presidenzialismo sarebbe a catene mediatiche unificate. Né tantomeno un presidenzialismo sorretto da un imponente fronte populista. Il peccato grande è andare avanti su quella strada senza minimamente alludere a quelle naturali difese, agli "anticorpi" che si devono prevedere proprio per salvaguardare quell´equilibrio di cui la Costituzione ci parla a cominciare del suo primo articolo. Negli Stati Uniti c´è il presidenzialismo. Ma è considerato scorretto perfino definirlo così: perché dire presidential government sarebbe come ignorare il Congresso, il grande e potente parlamento. L´equilibrio della loro Costituzione è tutto nei reciproci controlli e bilanciamenti, nella "leale cooperazione", nella condivisione di potere da parte di istituzioni separate. Se il Presidente rifiuta di promulgare una legge, per superare il suo veto, è necessaria una maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera. Ma il "parere e il consenso" del Senato sono richiesti per più di mille importanti cariche federali sulle proposte del Presidente. E ogni commissione del Congresso dispone di poteri equivalenti alle nostre commissioni di inchiesta. I ministri (i loro "segretari di dipartimento") sono responsabili solo verso il Presidente: ma, prima di entrare in carica, devono passare l´esame rigoroso, sotto giuramento, della commissione del Senato competente per materia… In Francia c´è un quasi-presidenzialismo, accentuato dal rapporto Presidente-parlamento, dopo la riforma Sarkozy del luglio scorso. Ma vi è anche qui un potere di veto delle commissioni parlamentari sulle più importanti nomine. E vi sono soprattutto, a segnare la vitalità di quel Parlamento, le possibilità per una minoranza di 60 deputati o senatori di chiedere l´intervento del Tribunale costituzionale preventivamente alla promulgazione delle leggi. Al giudizio preventivo costituzionale è sottoposta anche ogni revisione dei regolamenti parlamentari. Lo stesso numero di deputati o senatori può chiedere che sia verificata la costituzionalità dei poteri eccezionali che il governo esercita per crisi straordinarie. Addirittura ad una minoranza di deputati e senatori (un quinto dei membri del Parlamento) è riconosciuto un diritto di referendum legislativo, propositivo o abrogativo, a condizione che l´iniziativa sia sostenuta da un decimo degli iscritti al corpo elettorale. Schematizzati al massimo, i due maggiori esempi di "presidenzialismo " dell´Occidente rivelano dunque una robusta struttura di equilibrio. La nostra deriva presidenzialista preoccupa perché i proclami contro la lentezza della democrazia sono lanciati senza la minima idea di un patto, di un sinallagma costituzionale di quel tipo. Senza appigli nella Costituzione, il cosidetto "statuto dell´opposizione" è una vecchia bolla d´aria. Che la maggioranza punti su questo patto leonino è quasi normale. Che lo accetti la minoranza (con documenti come quello approvato alla Camera il 24 marzo scorso) sarebbe sorprendente. Eppure basta, per capire, rileggere integralmente l´art. 1 della Costituzione.

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un manager con la valigia pronta - nino bandinu (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Ma c'è chi ancora scommette sulla sua abilità di tessitore centrista e sulla sua terza riconferma Un manager con la valigia pronta Dopo nove anni Mulas potrebbe lasciare la direzione della Asl NINO BANDINU NUORO. Tira aria di Spoil system nella Asl di Nuoro. O detta in tricolore: tira aria di azzeramento sia nella direzione generale che nella sanitaria e in quella amministrativa. Ma il manager Franco Mulas non sembra tanto preoccupato. «Sono sereno - afferma - e anche per questo non voglio commentare. Attendo solo con la massima serenità le determinazioni dell'amministrazione regionale». Ma dalla Regione guidata dal nuovo presidente Cappellacci non sembrano arrivare segnali di continuità. Nè da parte dell'assessore regionale alla Sanità, Antonello Liori (che ha già annunciato l'azzeramento generale delle cariche nelle Asl sarde) nè da altri esponenti di centrodestra. L'aria che si respira a Cagliari è quella di un ribaltone: fuori i direttori espressi dal centrosinistra e dentro i nuovi, di fiducia del centrodestra. Naturalmente questi dovranno avere i requisiti a posto: titoli, servizi ed esperienza. Solo così potrà scattare lo Spoil system. Anzi, no. Per farlo scattare come si deve, occorre che ci sia anche una giusta causa. O comunque, un «grosso errore di gestione» da parte del vecchio direttore. O una motivazione simile. Altrimenti lo Spoil system non funziona e il direttore che c'era potrebbe restare al suo posto. Questa la tesi che viene sostenuta a Nuoro negli ambienti sanitari e politici vicini a Franco Mulas, anche se lui non parla. Una tesi che in pratica fa leva su una serie di leggi nazionali e regionali, ma anche su importanti sentenze della Corte costituzionale, che tenderebbero a «garantire la continuità dell'azione amministrativa» anche quando «cambiano gli assetti politici». Insieme a questa gli affecionados di Mulas sostengono poi la tesi del «merito», mettendo in risalto il valore del Project financing di 66 milioni di euro fatto partire di recente dalla Asl di Nuoro insieme alle iniziative ad alta tecnologia, come quella del Chirurgo-robot, che il «Corriere della sera» ha ricordato domenica scorsa come uno dei 35 utilizzati complessivamente in Italia. Chi scommette su una riconferma a manager, di Franco Mariano Mulas, dunque, tende a giocare le carte che ritiene migliori. Tra queste: il rinnovo globale della tecnologia sanitaria e i percorsi di eccellenza previsti. Senza sottovalutare naturalmente la radioterapia con acceletatore e il tacsimulatore previsti per maggio. Nel pacchetto gli affecionados ci mettono pure il programma del restauro e recupero funzionale del nuovo e vecchio ospedale e dello stesso Zonchello. Per dirla in breve, il partito pro Mulas, si fa forte di quello che chiama il «terzo polo» sanitario sardo. L'altro partito, invece, punta tutto sull'azzeramento delle cariche e sull'applicazione dello Spoil system. Quindi sulla sostituzione di Mulas con un nuovo direttore di fiducia. E di fiducia del centrodestra, s'intende. Di questo partito fa parte il consigliere regionale di Macomer, Paolo Maninchedda (passato dal centrosinistra al centrodestra) e che di recente ha aperto una pesante campagna contro la Asl nuorese, il direttore Franco Mulas, e il Project financing e la sua gestione. Ma insieme a lui ci sono anche l'assessore regionale Antonello Liori e, nonostante la dichiarazione resa ieri a un quotidiano sardo che lasciava intendere che qualche testa sarebbe stata salvata, anche Franco Meloni. Più prudenti invece appaiono i consigliere regionali nuoresi di taglio «centrista», come Silvestro Ladu e Pietro Pittalis, che hanno sempre tenuto buoni rapporti con Mulas. Su questo chiaramente incide la storia del manager nuorese: personaggio molto abile, che ha dimostrato sempre di sapersi destreggiare tra i due grandi schieramenti, di centrodestra e centrosinistra, riuscendo a governare la Asl di Nuoro per quasi 9 anni, con il sostegno sia degli uni che degli altri. Compreso quello del governatore uscente Renato Soru, del quale Mulas è col tempo divenuto grande estimatore. Ma basterà questa sua collocazione "centrista" per garantirgli una terza nomina ai vertici della Asl nuorese? Oppure l'applicazione dello Spoil system azzererà tutte le cariche, comprese quella del direttore sanitario appena nominato (Roberto Atzeni) e l'altra del direttore amministrativo, Angelo Serusi? Il venticello che soffia da Cagliari, in questo momento, sembra prediligere questa seconda ipotesi. Ma non è ancora detto, tutto può succedere. Come quelle del Signore, infatti, anche le vie della politica sembrano infinite. Lo sa bene lo stesso Franco Mulas, che con l'elezione di Soru sembrava spacciato. Ma poi è improvvisamente resuscitato. E ora qualcuno, non a caso, osserva che una Pasqua si sta nuovamemente avvicinando.

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centro di salute mentale giovedì l'inaugurazione (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

GEMONA Centro di salute mentale giovedì l'inaugurazione GEMONA. Giovedì 9 aprile, dalle 11, sarà inaugurato a Gemona il centro di salute mentale sulle 24 ore, attivato nel settembre 2008 anche con funzione di accoglienza notturna. In questi primi sei mesi il Centro ha accolto 30 persone e le giornate di degenza sono state 420 con una degenza media di 13 giorni. Il Csm di Gemona, che si trova accanto alla stazione ferroviaria e dei pullman è dotato di 6 posti letto per l'accoglienza anche notturna.

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global service, l'accusa del pm "ecco i segreti del miracolo romeo" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina II - Napoli Global service, l´accusa del pm "Ecco i segreti del miracolo Romeo" Le «cavallette» che sedici anni fa saltavano in cerca di tangenti «adesso sono diventate di allevamento», accusa il pm Vincenzo D´Onofrio nella prima, lunga giornata dedicata alla requisitoria della Procura al giudizio abbreviato sul caso appalti e Global Service. Tre ore di discussione, alla presenza fra gli altri di due imputati, l´imprenditore Alfredo Romeo e l´ex assessore Giuseppe Gambale. Vestito scuro, impermeabile chiaro, cravatta regimental, Romeo ha preso parte all´udienza, che si è celebrata davanti al gup Enrico Campoli, accompagnato dai suoi legali (oltre ai penalisti Francesco Carotenuto e Bruno Von Arx lo raggiungeranno due civilisti) e di una giornalista incaricata di curare le pubbliche relazioni in questa delicata fase del procedimento. Per tratteggiare il rapporto che, nella ricostruzione degli inquirenti, avrebbe legato Romeo ad alcuni politici, il pm D´Onofrio ha preso in prestito, adattandola, l´immagine delle «cavallette», la stessa utilizzata dal manager in occasione dell´indagine che lo aveva coinvolto (per poi concludersi con la prescrizione del reato) nella primissima fase della Tangentopoli napoletana. Solo che oggi, sostiene il rappresentante della Procura, Romeo «ha imparato ad aver a che fare con le cavallette, al punto da allevarle». D´Onofrio, affiancato dagli altri due pm titolari dell´indagine, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli, ha insistito molto sul tasto delle relazioni intrecciate da Romeo allo scopo, secondo l´accusa, di pilotare appalti a favore del suo gruppo e ha parlato, in un altro passaggio della requisitoria, di «miracolo Romeo». La discussione è stata intervallata dall´ascolto di cinque telefonate intercettate. L´avvocato Massimo Krogh (difensore della collaboratrice di Romeo, Paola Grittani, e del deputato Renzo Lusetti) si è opposto alla richiesta di ascoltare la conversazione fra Romeo e Lusetti, in quanto la posizione del deputato è stata stralciata in attesa di conoscere la decisione della Corte costituzionale sulla utilizzabilità delle intercettazioni dei membri del Parlamento. Il gup Campoli ha respinto l´eccezione in quanto la Consulta ha già ammesso l´uso dei colloqui nei confronti dei non parlamentari, come in questo caso Romeo. L´imprenditore ha ascoltato le parole del pm prendendo ripetutamente appunti. A udienza terminata, è apparso sereno ma non ha voluto rilasciare alcun commento. Ha parlato invece l´avvocato Von Arx: «Il pm non è andato oltre gli argomenti già posti a sostegno della misura cautelare - ha affermato il penalista - e questo per noi costituisce un elemento positivo. Ci meraviglia, soprattutto, che non sia stato fatto riferimento alla decisione della Corte costituzionale», che nei giorni scorsi aveva ritenuto insussistente l´ipotesi di reato di turbativa d´asta con riferimento all´appalto Global Service per la manutenzione delle strade di Napoli. La requisitoria riprenderà il 27 aprile e dovrebbe durare per altre due udienze. Poi la parola passerà alla difesa, la sentenza non prima del 15 giugno. (d. d. p.)

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nuovo procuratore della repubblica designazione all'unanimità per laudati (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina IV - Bari Csm Nuovo procuratore della Repubblica designazione all´unanimità per Laudati Sarà con ogni probabilità Antonio Laudati il futuro procuratore di Bari. Il magistrato, attualmente direttore generale del settore "Giustizia penale" al ministero è stato proposto dalla quinta commissione del Csm. Il voto è stato unanime. Ora la parola passa al plenum che dovrà decidere se ratificare o meno la proposta della commissione. La candidatura di Antonio Laudati, 52 anni, in passato sostituto procuratore del pool anticamorra a Napoli, ha prevalso su quella del catanese Roberto Alfonso. Laudati, per dodici anni, è stato sostituto procuratore alla Dna (la Direzione nazionale antimafia) e si occupava, tra l´altro, anche della Puglia. Un requisito decisivo nella scelta della quinta commissione. Antonio Laudati subentrerà ad Emilio Marzano. Per la procura di Bari, ora, resta da definire il nome di chi succederà al procuratore aggiunto Giuseppe Carabba, da dicembre a Taranto dove regge la procura minorile.

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fecondazione, richieste boom la regione convoca gli esperti - gemma vignocchi (sezione: Giustizia)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 10 - Toscana Fecondazione, richieste boom La Regione convoca gli esperti Il ginecologo Gallinelli: bene la Consulta, ora è necessario poter congelare gli embrioni GEMMA VIGNOCCHI Molte donne ora sperano. E magari abbandonano l'idea di rivolgersi a quella clinica di Barcellona o magari di Lugano specializzate in procreazione assistita, tanto citate nei forum online di "mamme con la valigia". La sentenza della Consulta - che ha di fatto abolito, e da subito, il limite dei tre embrioni - sembra garantire nuove chance alle aspiranti madri: più ovociti impiantati, più probabilità di restare incinte, vien fatto di pensare. E infatti i centralini del Centro di procreazione assistita della Versilia, il più frequentato della Toscana, in pochi giorni sono stati presi d'assalto. Ma le risposte dei ginecologi stanno gelando molte speranze, almeno per ora. I medici hanno infatti, come si dice, le mani legate. Se non cambia la legge - e non si chiarisce la questione della crioconservazione - l'innovativa sentenza della Corte Costituzionale resterà lettera morta o quasi. «Ci hanno detto che possiamo fare un passo in più, ma non ci hanno detto dove possiamo andare», osserva Andrea Gallinelli, il responsabile del centro versiliese, 900 pazienti l'anno scorso e una percentuale di successi intorno al 30 per cento. «La sentenza - spiega il medico - è molto importante, soprattutto come principio, ma non basta. E' positivo che ora ci venga data la possibilità di fecondare più di tre cellule, però non si capisce cosa possiamo farne. Se anche fecondassi venti ovociti, poi in utero di solito se ne trasferiscono due o tre soltanto. Altrimenti c'è il rischio reale di gravidanze plurime, aumenta la probabilità di aborti e crescono anche i problemi per la salute della madre. E dunque: cosa me ne faccio degli altri ovociti? Se li potessi congelare potrei utilizzarli in seguito, in caso il primo tentativo vada male. Al momento però la crioconservazione non è consentita, e non si possono nemmeno trattenere gli embrioni in una "banca"». Eccolo il punto, allora. «La legge dovrebbe essere modificata - nota Gallinelli - altrimenti mancano tasselli e pedine per cambiare sul serio. Per ora in Versilia continuiamo con i tre embrioni, valutando però caso per caso, alla luce anche di precedenti esperienze della coppia». Insomma, quando ci sono già stati degli insuccessi, si impianta un embrione in più, altrimenti ci si muove con maggior cautela. «Aspettiamo ragguagli, ma ragguagli sostanziosi», conclude il ginecologo. Per ora si muove la Regione. L'assessore alla Salute Enrico Rossi ha convocato per il 15 aprile il Consiglio sanitario regionale: «Toccherà agli esperti - spiega - stabilire in che modo applicare la legge, alla luce della sentenza. La tutela della salute della donna è la preoccupazione centrale della Consulta, e questo è certamente positivo; ma è importante anche che alla procreazione assistita si arrivi solo alla fine di un percorso, quando non ci sono altre strade, curando prima tutto quello che si può curare». La richiesta d'interventi è però in forte crescita dappertutto. In Toscana funzionano 21 centri, di cui sette pubblici e 5 privati convenzionati (qui si paga solo un ticket perché la regione è stata tra le prime in Italia a inserire le prestazioni nei Lea, i livelli essenziali di assistenza). Soltanto in quattro di questi centri, però - oltre a quello versiliese nei tre poli di Pisa, Firenze e Siena - si arriva al secondo e al terzo livello, vale a dire si usano tecniche più complesse, la cosiddetta provetta (il primo livello è quello in cui ci si limita all'inseminazione vera e propria). Nel 2007 - i dati sono dell'Istituto superiore di sanità - in Toscana si sono contate 660 gravidanze frutto di fecondazione artificiale, con una percentuale globale di successi pari al 26,2, più o meno in linea con quella nazionale. Con tecniche di primo livello sono state trattate 1159 pazienti (i successi sono stati il 20,2%), mentre hanno usufruito di procedimenti più complessi 2.521 donne: nel 28,8 per cento dei casi il trattamento è andato a buon fine. Quasi ottocento le pazienti che due anni fa si sono rivolte al centro versiliese e di queste il 25% veniva da fuori regione. Oggi abbiamo liste d'attesa di almeno quattro mesi solo per arrivare agli incontri preliminari, ma prima d'iniziare il ciclo vanno messi in conto come minimo sei mesi. Numeri alti anche a Careggi (con 248 pazienti trattate al secondo e terzo livello) e ai centri convenzionati Florence e Demetra, sempre nel capoluogo. Meno frequentate le strutture di Siena - 162 pazienti - e Pisa (con 118). Ora però c'è da aspettarsi che molte altre donne si facciano avanti, abbandonando il "turismo procreativo" che oltretutto è diventato un bel business. E dunque bisogna fare chiarezza in fretta.

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Comunità, sos al Quirinale (sezione: Giustizia)

( da "Arena, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Martedì 07 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 36 CAPRINO. Ricorso contro il premier Berlusconi, la Regione e il commissario straordinario per «il riordino mancato» Comunità, sos al Quirinale Cipriano Castellani al capo dello Stato: «Ingiusta la soppressione del nostro ente montano» Ricorso al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contro la soppressione della Comunità montana del Baldo. Lo ha presentato l'ultimo presidente comunitario, Cipriano Castellani, il quale si appella al capo dello Stato contro il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, la Regione Veneto, il commissario straordinario Laura Foscolo, che sta redigendo il piano di riparto insieme ai sindaci comunitari che collaborano. Castellani chiede siano annullati il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2008, che disciplina gli effetti della Finanziaria 2008 relativa alla soppressione delle Comunità montane e la delibera di giunta regionale del novembre 2008 che disciplina gli effetti derivanti alle Comunità dalle disposizioni della Finanziaria e relativa nomina del commissario straordinario. Chiede inoltre siano annullati i provvedimenti del dirigente regionale della direzione enti locali in esecuzione della suddetta delibera e ogni altro atto preordinato, connesso o conseguente, che potrebbe essere in qualche modo ledere i diritti e gli interessi del ricorrente stesso. Castellani si muove da solo. Non figurano infatti nel documento spedito a Roma altri ricorrenti, come sindaci o amministratori dei Comuni che la Comunità rappresenta. L'ex presidente, prima di procedere, ricorda il fatto. In particolare come la Finanziaria prevedesse «che le Regioni, entro il 30 settembre 2008, avrebbero dovuto riordinare la disciplina delle Comunità per concorrere al contenimento della spesa pubblica». Rammenta inoltre che, in mancanza di un intervento normativo, si sarebbero prodotti una serie di effetti tra cui la soppressione di quelle Comunità prive delle caratteristiche altimetriche e demografiche. Ed è cio che, «non essendovi stato alcun provvedimento da parte della Regione», è accaduto. Con l'arrivo del commissario. Atti che sarebbero da annullare per una serie di motivazioni. E Castellani enumera al presidente della Repubblica Castellani la «violazione e falsa applicazione dell'articolo 117 della Costituzione che disciplina il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni», che sarebbero di fatto state esautorate di una propria competenza dal governo centrale. Del resto, come Castellani stesso ricorda nel documento, la stessa Regione Veneto, come altre, ha proposto ricorso alla Corte Costituzionale. Giudizio ancora pendente, atteso pure dalla Comunità della Lessinia, contro la cui soppressione il presidente Stefano Marcolini ha ricorso al Tar, che ha a sua volta sospeso il giudizio in attesa della decisione della Corte. Per Castellani, inoltre, la Regione avrebbe recepito gli effetti della «244» in maniera erronea, ammettendo una serie di parametri altimetrici che non farebbero ricadere la comunità baldense tra quella papabili a sopravvivere. Per confutarli allega i dati di una relazione peritale secondo cui, invece, la Comunità montana del Baldo «è sicuramente conforme alla parametrazione individuata». La norma che ha comportato la soppressione della Comunità sarebbe dunque «inapplicabile» per cui questo ente «doveva continuare a esistere ed essere eventualmente interessato al riordino».  

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Ispettori, l'Idv protesta al Tribunale (sezione: Giustizia)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 07/04/2009 - pag: 6 La manifestazione Dopo le inchieste sul ministro Fitto, i controlli del ministero Ispettori, l'Idv protesta al Tribunale Sit in e una raccolta di firme a sostegno dei magistrati inquirenti Nei giorni scorsi nove senatori dell'opposizione avevano presentato un'interrogazione parlamentare BARI Un sit-in «in difesa della Costituzione e per tutelare l'indipendenza della magistratura». L'ispezione ministeriale nella procura di Bari continua a far discutere e a sollevare polemiche. Ieri mattina, una delegazione dell'Italia dei valori (presenti anche il deputato Pierfelice Zazzera e il senatore Giuseppe Caforio) ha protestato davanti all'ingresso del palazzo di giustizia barese, avviando una raccolta firme. «La nostra presenza - spiega Zazzera - è di sostegno ai magistrati che indagano sulle vicende che coinvolgono il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. Aver toccato un notabile della casta berlusconiana ha fatto scattare la macchina delle ispezioni ministeriali». Venerdì scorso, il Consiglio superiore della magistratura (Csm) ha aperto un fascicolo sull'ispezione ministeriale, affidando l'indagine alla prima e sesta commissione. Sarà loro compito stabilire se ci sono state ingerenze politiche o meno. Due le inchieste nel mirino del ministero della Giustizia: Cedis e La Fiorita, che vedono coinvolto il ministro per gli Affari regionali, all'epoca dei fatti (periodo tra il 2002 e il 2005) governatore della Puglia. «Quanto abbiamo visto accadere nel passato, recente di Luigi De Magistris e Clementina Forleo e meno recente di Antonio Di Pietro - prosegue il deputato - ci spinge a non rimanere in silenzio, ad intervenire e a mobilitare la società civile, per tutelare l'indipendenza della magistratura e del suo lavoro dall'influenza della politica». Sulla vicenda, già la settimana scorsa, nove senatori del Pd hanno presentato un'interrogazione parlamentare denunciando «interferenze nell'attività giurisdizionale, interferenza munita di un'oggettiva forza di intimidazione nei confronti dei pubblici ministeri, e soprattutto dei giudici che si occupano delle vicende che vedono come imputato il ministro Raffaele Fitto». «Troviamo di una gravità inaudita - conclude Zazzera - che vi sia questo uso improprio delle posizioni di governo, che non si ritenga necessario chiarire definitivamente la propria posizione in merito alla vicenda giudiziaria per liberare dalle ombre i ruoli istituzionali ricoperti. In una parola, il film già visto dell'uso strumentale del potere di scuola berlusconiana che ha portato alle leggi ad personam oggi trova conferma nelle ispezioni mirate». Venerdì pomeriggio, i quattro tecnici del ministero hanno abbandonato il palazzo di giustizia per fare ritorno a Roma. Ma sono andati via senza alcuna copia degli atti delle due inchieste: ad impedire che anche un solo atto uscisse dagli uffici giudiziari il procuratore, Emilio Marzano. «Siamo in un regime autoritario, alla deriva più assoluta », il commento del senatore Caforio. Gli ispettori sono volati a Roma dopo quattro giorni di controlli, ma dovrebbero tornare nel capoluogo pugliese dopo Pasqua per ascoltare i pm titolari delle due inchieste: Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro. I tecnici ministeriali sono chiamati ad accertare eventuali comportamenti irregolari nella conduzione delle indagini. L'ispezione è scattata martedì scorso dopo un esposto presentato dall'ex governatore, circa 20 giorni fa, negli uffici del ministero, al Csm e alla Procura generale. Nell'esposto, Fitto lamenta, tra le altre cose, la «ritardata iscrizione nel registro degli indagati», «l'illegittimità riguardante la richiesta di autorizzazione a intercettazioni telefoniche», e si duole anche della partecipazione di uno dei pm al 'Vaffa day' di Grillo, denunciando un «metodo persecutorio » di indagine da parte dei magistrati, nonché la «ripetuta fuga di notizie». Vincenzo Damiani

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Arresti con il sì del capo dei Pm (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-07 - pag: 32 autore: Ordinamento giudiziario. Il ministero della Giustizia rafforza il vincolo sulle misure cautelari Arresti con il sì del capo dei Pm Nel Codice di rito sarà previsto come requisito di ammissibilità Giovanni Negri MILANO Per procedere a un arresto servirà sempre l'assenso scritto del procuratore capo o di un suo delegato. A prevederlo sarà il Codice di procedura penale. Il ministero della Giustizia è corso ai ripari dopo la sentenza (la n. 8388 del 2009) della Cassazione che, a Sezioni unite, aveva di fatto sterilizzato uno dei cardini della riforma delle Procura varata con la riforma dell'ordinamento giudiziario. Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei ministri e ora all'esame del Parlamento, che riscrive ampie parti del Codice, ampliando, tra l'altro, i margini di autonomia della polizia giudiziaria rispetto al pubblico ministero, prende atto della posizione delle Sezioni unite e inserisce tra le condizioni di ammissibilità delle misure cautelari anche l'assenso del procuratore della Repubblica. Con l'avvertenza, quanto alla fase transitoria, che il nuovo requisito di ammissibilità non sarà applicato alle richieste precedenti la data di entrata in vigore del disegno di legge. Con la riforma dell'ordinamento giudiziario che, in materia di assetto delle Procure, venne fortemente voluta da Roberto Castelli, ministro della Giustizia nella legislatura 2001-2006, e poi restò di fatto inalterata nel breve periodo dell'amministrazione di Clemente Mastella, si è di fatto rivista l'organizzazione degli uffici dell'accusa all'insegna del centralismo e di un ritorno a una più spiccata gerarchizzazione, andando oltre le indicazioni del Csm spesso favorevole alla concessione di più ampi spazi di autonomia ai sostituti. è in questa chiave che veniva stabilita la necessità dell'intervento scritto del procuratore capo oppure di un altro magistrato da lui delegato per tutte le misure cautelari personali richieste dai sostituti oltre che per il fermo di persona indiziata di reato. Una soluzione necessaria per dare uniformità alle scelte della Procura per i sostenitori dell'accentramento;una maniera per mettere sotto scacco le "teste calde", favorevoli a indagini magari scomode, per i critici. In ogni caso, le Sezioni unite, con la pronuncia di fine febbraio, avevano di fatto neutralizzato la disposizione stabilendo che una norma di natura ordinamentale, in assenza di una disposizione specifica del Codice di procedura penale, non può avere effetti nel processo. Si tratta, invece, spiegavano le Sezioni unite, di una misura di carattere organizzativo che, se trasgredita, potrà eventualmente dare luogo a responsabilità disciplinare, senza però compromettere la rigidità dell'elenco delle cause di inammissibilità e nullità che il Codice ribadisce come tassative. Così la richiesta di misura cautelare ottenuta dal sostituto senza l'assenso del Procuratore non doveva essere ritenuta colpita dal nullità o inammissibilità. Il Ddl del Governo ha tenuto conto di questa osservazione, ma testimonia nello stesso tempo della volontà di non desistere dall'obiettivo dell'accentramento di competenze e responsabilità al Procuratore capo: così, a venire modificato, sarà proprio il Codice di procedura penale con l'inserimento di una nuovacausa di ammissibilità e non più il solo ordinamento, in maniera da evitare le censure della Cassazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA AGGIRATI I DUBBI Il Ddl corre ai ripari dopo la sentenza di Cassazione a sezioni unite che aveva neutralizzato l'obbligo di assenso scritto

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C' (sezione: Giustizia)

( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ECONOMIA 07-04-2009 Opinioni Arturo Dalla Tana notaio La scommessa della certificazione energetica C' è una logica, del tutto condivisibile, nella nuova normativa sulla certificazione energetica, compiutamente illustrata nell'importante convegno organizzato dal Collegio Notarile di Parma al Centro Cavagnari. Ma c'è una scommessa, dalla quale dipende il raggiungimento degli obiettivi. La logica è nel rendere le case non più fonte di inquinamento e di spesa, ma strumento di risparmio energetico. Le nuove case nulla hanno a che vedere con quelle costruite negli anni '70, e prima ancora. Allora si realizzava l'edificio, poi si decideva come riscaldarlo e quanta energia occorreva. Ora il percorso è inverso, la progettazione deve tener conto del risparmio da realizzare; la struttura, i materiali, gli impianti vengono decisi in funzione del risultato, che non è una scelta del costruttore, ma un obbligo di legge. Su questo l'obiettivo è già raggiunto: la casa del duemila è di un'altra generazione rispetto alla sua antenata di trent'anni prima. Ma la scommessa riguarda la percezione, per gli acquirenti di case, della maggior qualità dell'edificio che risparmia e non inquina. Per questo, da luglio di quest'anno, ogni rogito dovrà essere accompagnato dalla pagella energetica dell'immobile. Si chiama ACE (Attestato di Certificazione Energetica), prende spunto dal documento che accompagna frigoriferi e lavatrici, suddivide gli immobili in otto classi, dalla A+ (il massimo del risparmio) alla G (il massimo dello spreco). Le perplessità riguardano l'eccesso di burocrazia, nella quale il legislatore europeo (da cui è partita la direttiva) da un lato e la nostra Regione (che ha competenza legislativa in materia) dall'altro, sono maestri. Come la gran parte di leggi regionali, ridondanti, cariche di proclami ideologici e imprecise nella parte tecnica, la legge dell'Emilia Romagna crea perplessità fra gli operatori (non è chiaro se l'ACE debba essere allegato ai rogiti e se comunque l'acquirente possa esonerare il venditore dall'onere), si pone in evidente contrasto con la Costituzione, come dimostrato dal Notaio Bevilacqua nel Convegno con l'illustrazione dell'univoca produzione della Corte Costituzionale sull'argomento, quando la Regione dispone regole che ineriscono il diritto privato, materia in cui non ha competenza. E impone un onere economico eccessivo sia con la duplicazione fra AQE (Attestato di Qualificazione Energetica che deve produrre il costruttore ad opera di un tecnico abilitato con asseverazione del Direttore dei lavori) e ACE, due documenti che attestano le stesse cose e che potrebbero essere unificati, sia con l'obbligo di produzione di un inutile ACE anche per fabbricati vetusti e destinati alla ristrutturazione. Perché l'ACE è un documento complesso, che richiede tempi e costi, e l'edilizia, in questa fase, chiede cose diverse. Si diceva della scommessa che accompagna il cammino di questa legge. Per vincerla è necessario che la casa ecocompatibile sia percepita come un valore. Con le auto e gli elettrodomestici ci si è riusciti, pubblicizzando i vantaggi e concedendo agevolazioni. Difficile che si possa arrivare agli stessi risultati puntando sul carico burocratico e causando un aumento di costi. Ma da qui al 1 luglio, vero inizio applicativo della legge, un po' di tempo ancora c'è. Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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EMILIA ROMAGNA: QUOTE LATTE. IL COMMENTO DELL'ASSESSORE RABBONI (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Martedì 07 Aprile 2009 EMILIA ROMAGNA: QUOTE LATTE. IL COMMENTO DELL’ASSESSORE RABBONI Bologna - “Con un escamotage non motivato da reali ragioni d’urgenza, il discusso decreto sulle quote latte è diventato legge, grazie all’ennesimo voto di fiducia posto al provvedimento anticrisi al quale era stato accorpato pur essendo evidente l’estraneità della materia”. Questo il commento dell’assessore all’Agricoltura Tiberio Rabboni sulle nuove norme sulle quote latte approvate ieri in Senato. “Si conferma un provvedimento penalizzante nei confronti dei tanti produttori rispettosi della norma che hanno affrontato grandi sacrifici”, ha aggiunto Rabboni. “L’attesa su una chiara rinuncia a tutto il contenzioso da parte di coloro che volessero usufruire di questa opzione, non è stata mantenuta: il testo approvato lascia forti dubbi interpretativi sia su ciò che deve essere oggetto di rinuncia, sia sulle modalità e i tempi di applicazione. E’ confermato invece che le quote saranno assegnate prima dell’adesione alla rateizzazione del debito e non è previsto il termine ultimo per il pagamento della prima rata. Inoltre una forte aleatorietà viene introdotta sulla disponibilità dei fondi destinati ai produttori che avevano acquistato quote latte”. “Siamo molto preoccupati degli effetti dell’applicazione di queste norme in un comparto già in grande difficoltà come quello lattiero, questo provvedimento infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che hanno fino ad ora prodotto fuori dal sistema quote latte. La Regione Emilia-romagna - ha concluso Rabboni - si riserva di valutare, insieme ad altre regioni, l’opportunità di un eventuale ricorso avanti alla Corte Costituzionale”. . <<BACK

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(sezione: Giustizia)

( da "Secolo XIX, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

«si può vendere il violino di paganini» la proposta PER superare la crisi del Carlo Felice, c'è chi azzarda una proposta apparentemente bizzarra: «Vendiamo il violino di Paganini». L'idea è venuta a Roberto Garbarino, dentista e consigliere comunale del Pdl. «Il "Guarneri del Gesù" appartenuto a Paganini e conservato dal Carlo Felice vale sette milioni di euro circa», dice Garbarino. Potrebbe essere venduto alla Fondazione Carige, «che possiede già diverse opere d'arte e che farebbe un ottimo investimento. Lo porterebbe in concerti in giro per il mondo, riempirebbe i teatri. E il teatro incasserebbe sette milioni necessari ad uscire dalla crisi». L'idea non è nuova. Anni fa la banca lombarda Cariplo aveva acquistato un Guarneri dandolo poi in gestione al violinista Uto Ughi. «Sono sicuro - dice Garbarino - che il presidente della Fondazione Carige, grande imprenditore, saprebbe far fruttare questo investimento». A due condizioni. La prima: «Ogni due anni, in occasione del Premio Paganini, il violino dovrà necessariamente salire sul palco del Carlo Felice». Secondo: «un contratto di prelazione con la città. Se la Fondazione Carige dovesse un giorno vendere il violino, dovrà dare la precedenza al Comune di Genova, offrendoglielo con uno sconto». Proseguono, intanto, le manifestazioni dei dipendenti del teatro genovese, in allarme per il posto di lavoro. Tre di loro vivono da alcuni giorni in un camper parcheggiato di fronte al teatro, dove hanno indetto uno sciopero della fame e dove ieri hanno ricevuto la visita dell'ex vicepresidente della Corte costituzionale, Fernanda Contri: «Mi sarei aspettata - dice - una maggiore partecipazione da parte della città. Se perdiamo anche il Carlo Felice, che cosa rimarrà di Genova?». Oggi pomeriggio il dibattito approda in consiglio regionale, dove è prevista anche la presenza dei dipendenti del teatro. 07/04/2009

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Tribunale, in settimana i presidenti di sezione? (sezione: Giustizia)

( da "Tempo, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

stampa Attualità Tribunale, in settimana i presidenti di sezione? C'è aria di sorpresa pasquale (positiva) per il Tribunale di Latina. Il Csm avrebbe iniziato nella giornata di ieri a trattare il problema del potenziamento dell'organico dei giudici nei Tribunali del Lazio, partendo proprio da Latina. Il capoluogo pontino avrebbe dunque avuto la priorità rispetto alle altre realtà della Regione. «Dal segretario generale Carlo Visconti abbiamo avuto la rassicurazione che le criticità del Tribunale di Latina sarebbero state affrontate dal Consiglio superiore della magistratura, prima delle altre -ha affermato nella serata di ieri, Giovanni Malinconico, presidente dell'Ordine degli Avvocati pontini- confidiamo che possano avvenire nei prossimi giorni le nomine dei presidenti di sezione. Non è da escludere che ciò accada già durante questa settimana. Siamo in stretto contatto con il Consiglio superiore della magistratura, e mi auguro di ricevere presto buone notizie». Nell'arco di breve tempo dovrebbe giungere anche la risposta del ministro Angelino Alfano, in merito alla relazione depositata dall'Ordine, sullo stato della giustizia in provincia di Latina. Mar.Bat.

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Mille ricette del Pdl per salvare il teatro Carlo Felice (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 83 del 2009-04-07 pagina 3 Mille ricette del Pdl per salvare il teatro Carlo Felice di Redazione Dalla sottoscrizione popolare alla vendita del «Guarneri del Gesù» di Niccolò Paganini È storia vecchia, quella del Carlo Felice e del suo buco di bilancio. Ma non è semplice ricostruire tutti i passaggi e gli errori che hanno portato allo sfascio, tanto più adesso, quando la Fondazione che regge il Teatro si trova di fronte all'urgenza di trovare entro fine mese le risorse - 10 milioni di euro! - per evitare la liquidazione coatta amministrativa e il conseguente licenziamento di 300 dipendenti. Ma gli esponenti del Popolo della libertà, al di là di processi sommari che non risolverebbero la situazione in un amen, hanno le idee chiare su chi debba intervenire per evitare il tracollo: il sindaco Marta Vincenzi, che è anche presidente del Teatro, e il governatore Claudio Burlando. Sono loro, a capo delle due maggiori istituzioni interessate, che devono darsi da fare, e subito, per coprire il disavanzo e tamponare una situazione «che proprio il centrosinistra ha provocato, con un decennio di mala gestione». Solo in seguito, spiega Sandro Biasotti, ex presidente della Regione e attuale candidato del Pdl alla successione di Burlando, si potrà analizzare in dettaglio la strategia di gestione, dal punto di vista amministrativo, contabile e artistico, accertando le responsabilità dei diversi amministratori che si sono succeduti nell'incarico e, ovviamente, anche di certe sigle sindacali che hanno dato l'impressione di tirare fin troppo la corda. Per questo il Pdl, dai parlamentari ai consiglieri regionali, provinciali e comunali, lancia l'allarme «e annuncia battaglia dura a difesa del teatro», ricordando che «proprio Biasotti nel 2003 trovò risorse aggiuntive per un milione di euro, mentre nello scorso anno il governo Berlusconi ha sbloccato 10 milioni di euro delle Colombiane». Fondi che - insiste Biasotti - sono serviti a coprire il disavanzo di parte corrente, anziché andare a risolvere il vero nodo del Fondo pensione integrativa che sta per portare alla chiusura. Se, comunque, l'analisi generale e i principi alla base di un intervento immediato sono condivisi, le ricette per affrontare in modo organico la malattia grave del Carlo Felice sono varie, all'interno del Pdl, quasi quanto gli esponenti del partito che siedono nelle diverse assemblee legislative. Se per il senatore Enrico Musso, ad esempio, sarebbe auspicabile «una sottoscrizione pubblica, in modo che la città possa stringersi concretamente intorno al suo teatro dell'opera», il consigliere Gianni Plinio vorrebbe che, «prima di far pagare ai cittadini le conseguenze della cattiva amministrazione, venisse istituita una commissione d'inchiesta per verificare la gestione del teatro e, soprattutto, della vicenda pensioni». Ardita la proposta - a titolo personale - del consigliere comunale Roberto Garbarino che ha lanciato la provocazione, stile-finanza creativa: ricavare le risorse per il Carlo Felice direttamente dalla vendita pronta cassa, a qualche munifico sponsor tipo la Carige, del Guarneri del Gesù di Niccolò Paganini, il «Cannone» di proprietà del Comune custodito a Palazzo Tursi. Più facilmente praticabili, invece, le indicazioni fornite da Raffaella Della Bianca («vogliamo sapere dove sono finiti tutti i soldi che ha ricevuto il teatro») e Nicola Abbundo («è necessario il coinvolgimento dei privati nella Fondazione»). Tutto questo, prima dell'appello finale e finalmente unanime: «È necessario uscire subito dall'emergenza, Regione e Comune mettano mano al portafoglio, magari tagliando le consulenze e gli altri sprechi». Intanto, l'ex vicepresidente della Corte costituzionale Fernanda Contri ha portato la sua solidarietà ai due musicisti e al tecnico del teatro che da quattro giorni stanno facendo lo sciopero della fame. Infine, in una nota, Palazzo Tursi replica al Pdl: «Le risorse delle Colombiane erano destinate al Comune ed è stata una decisione dell'attuale amministrazione comunale destinarne una parte, 10 milioni, per ripianare i debiti del teatro». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Bavaglio ai forum on line (sezione: Giustizia)

( da "AltaLex" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Bavaglio ai forum on line Cassazione penale , sez. V, sentenza 10.03.2009 n° 10535 (Giacomina Dingeo) Stampa | Segnala | Condividi Può un sito web, che ospita un forum su tematiche religiose, consentire ai suoi utenti di usare espressioni ingiuriose verso le istituzioni religiose, e contro il sentimento religioso? Bavaglio ai forum on line (Cass. Penale, Sez. V, sentenza 10 marzo 2009, n. 10535) di Giacomina Dingeo (Fonte: Altalex Mese - Schede di Giurisprudenza 4/2009) Il quesito: Può un sito web, che ospita un forum su tematiche religiose, consentire ai suoi utenti di usare espressioni ingiuriose verso le istituzioni religiose, e contro il sentimento religioso? Il fatto Alcune pagine web di proprietà di un’associazione per i diritti dei consumatori venivano sequestrate a causa dell’uso di espressioni ingiuriose, usate da alcuni utenti, verso il sentimento religioso e le istituzioni rappresentative. La religione era quella cattolica. La stessa associazione chiedeva la revoca del provvedimento di sequestro al G.I.P. che la negava. Il tribunale del riesame, cui l’associazione si rivolgeva, contestando il provvedimento del giudice delle indagini preliminari, in parziale accoglimento del ricorso, revocava il sequestro, a patto che dal sito fossero preventivamente rimosse le espressioni e i messaggi oggetto dei reati contestati, e se ne impedisse la loro ulteriore diffusione. L’associazione, insoddisfatta, ricorreva per Cassazione il provvedimento del tribunale del riesame, proponendo quattro motivi di censura: 1) inosservanza dell’art. 21 Cost., comma 6, e illegittimità del sequestro, poiché il reato contestato non attiene al buon costume. 2) inosservanza dell’art. 21, comma 6, e illegittimità del sequestro, poiché l’offesa ad una confessione religiosa non è contraria al buon costume. 3) erronea applicazione dell’art. 403 c.p., essendo stato individuato male il bene giuridico protetto dalla norma. C’è offesa contro il sentimento religioso solo se è rivolta verso singoli individui. 4) erronea applicazione dell’art. 21 Cost., comma 3, erronea individuazione dell’ambito cui si riferisce il divieto di sequestro ivi indicato, erronea interpretazione del concetto di stampa, che non tiene conto dell’evoluzione tecnologica. La normativa Costituzione Italiana Articolo 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. Codice penale Art. 403. Offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone. Chiunque pubblicamente offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto. Legge n. 62/2001 - Norme sull’editoria e prodotti editoriali Articolo 1 (Definizioni e disciplina del prodotto editoriale) 1. Per «prodotto editoriale», ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico, o attraverso la radiodiffusione sonora o televisiva, con esclusione dei prodotti discografici o cinematografici. 2. Non costituiscono prodotto editoriale i supporti che riproducono esclusivamente suoni e voci, le opere filmiche ed i prodotti destinati esclusivamente all’informazione aziendale sia ad uso interno sia presso il pubblico. Per «opera filmica» si intende lo spettacolo, con contenuto narrativo o documentaristico, realizzato su supporto di qualsiasi natura, purchè costituente opera dell’ingegno ai sensi della disciplina sul diritto d’autore, destinato originariamente, dal titolare dei diritti di utilizzazione economica, alla programmazione nelle sale cinematografiche ovvero alla diffusione al pubblico attraverso i mezzi audiovisivi. 3. Al prodotto editoriale si applicano le disposizioni di cui all’ articolo 2 della legge 8 febbraio 1948, n. 47. Il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della medesima legge n. 47 del 1948. … Inquadramento della problematica Con la pronuncia in oggetto, la Cassazione si occupa del diritto di manifestazione del pensiero e delle limitazioni ad esso poste dalla legge, anche in relazione alle più recenti innovazioni tecnologiche che hanno profondamente rinnovato l’uso dei mezzi tramite cui il pensiero è manifestato. Il G.I.P. aveva negato il dissequestro di alcune pagine web di proprietà di un’associazione consumatori sulle quali comparivano frasi e messaggi ritenuti offensivi del sentimento religioso cattolico. Il tribunale del riesame l’aveva concesso, previa rimozione delle frasi e dei messaggi ritenuti ingiuriosi e dell’inibizione alla loro ulteriore diffusione. La soluzione accolta dalla Suprema Corte La Cassazione rigetta il ricorso. 1) La Corte giudica il primo motivo di censura, proposto dal difensore dell’associazione ricorrente, inammissibile, non solo perché nuovo, rispetto all’appello, ma anche perché l’art. 21 Cost., comma 6, non dice affatto che un comportamento, tramite cui si manifesta il pensiero, possa costituire reato solo se offende il buon costume. 2) Per le stesse ragioni, il giudice nomofilattico giudica inammissibile anche il secondo motivo di censura proposto dal ricorrente. 3) In relazione al terzo, il supremo giudice ordinario ne afferma l’infondatezza, poiché offesa al sentimento religioso si ha anche quando le espressioni di vilipendio non abbiano destinatari ben individuati, bensì siano genericamente indirizzate alla generalità dei fedeli o dei ministri del culto. Sulle pagine web sequestrate, alcuni partecipanti al forum avevano parlato di “pratiche pedofile” dei sacerdoti per “diffondere il sacro seme del cattolicesimo”. Frasi chiaramente ingiuriose e non certo prive, dicono i giudici, della capacità di travalicare, a ben vedere, anche i limiti posti a tutela del buon costume. A questo proposito la Cassazione ricorda la sentenza n. 188 del 1975 del Giudice delle Leggi, in cui “il vilipendio di una religione, tanto più se posto in essere attraverso il vilipendio di coloro che la professano o di un ministro del culto…legittimamente può limitare l’ambito di operatività dell’art. 21…”. E la n. 168 del 2005 che ha equiparato la religione cattolica alle altre confessioni religiose, tutte ugualmente proteggendole contro l’offesa al sentimento religioso di cui all’art. 403 c.p., opportunamente così corretto dalla Corte Costituzionale. 4) Infondato appare alla III sezione penale della Cassazione anche il quarto motivo di censura. Infatti la nozione di stampa, di cui al comma terzo dell’art. 21 Cost., non può applicarsi agli interventi dei partecipanti al forum in discorso. E ciò ai sensi dell’art. 1 della l. n. 62 del 2001, che parla di “prodotto editoriale” anche informatico, ma che si caratterizza “in quanto destinato alla pubblicazione, o, comunque, anche alla diffusione di informazioni presso il pubblico…”. Nel caso di specie, il fatto che le frasi e i messaggi pubblicati sulle pagine web sequestrate siano leggibili da tutti, non fanno delle medesime un “prodotto editoriale”. Si tratta dunque di una “semplice area di discussione”, cui si applica la tutela dell’art. 21 Cost., ma non quella parte che ne tutela la stampa, anche perché il suddetto forum non è sottoposto agli obblighi e alle regole cui è soggetta la stampa periodica, come l’indicazione di un direttore responsabile o della registrazione. Obblighi e regole che gravano anche sui “prodotti editoriali” on line. E anche se la difesa dell’associazione ricorrente ha fatto leva, ricordano i giudici, sulla necessità che l’art. 21 venga interpretato evolutivamente, alla luce delle nuove tecnologie che hanno profondamente rinnovato le modalità tramite cui si esprime il libero pensiero, tuttavia l’invocata interpretazione evolutiva non può spingersi a tanto. I messaggi sul forum vengono parificati dalla Cassazione a semplici messaggi, non dissimili da quelli che si lasciano su una bacheca alla mercè di tutti. Ma non può parlarsi giammai di “stampa”. Pertanto, la III sezione penale della Cassazione rigetta il ricorso e conferma il provvedimento del tribunale del riesame. Stampa | Segnala | Condividi |

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Sanremo: Piera Panico nuovo Presidente del Tribunale (sezione: Giustizia)

( da "Sanremo news" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sanremo: Piera Panico nuovo Presidente del Tribunale Nuovo presidente per il Tribunale di Sanremo. Dopo il ‘passaggio’ di Gianfranco Boccalatte ad Imperia è stato il ‘plenum’ del Csm, ieri sera, a confermare il nome del giudice Piera Panico. Il giudice stava già guidando il Palazzo di Giustizia sanremese, dopo l’incompatibilità di Boccalatte. Sanremese, il giudice Piera Panico è un magistrato molto stimato ed ora dovrà riorganizzare gli uffici, sempre con problemi di organico.

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Dl sicurezza: Pd si astiene se saltano le ronde (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 07-04-2009 Dl sicurezza: Pd si astiene se saltano le ronde ROMA. Slitta a questa mattina alle 9 l'esame in aula a Montecitorio del decreto sicurezza. Ad annunciarlo è il presidente della Camera Gianfranco Fini, al termine dell'informativa urgente del governo sul terremoto. Il Pd annuncia che potrebbe rinunciare a fare 'muro', cioé 'opposizione durissima' contro il decreto che contiene le norme anti-stupro e la legalizzazione delle ronde se quest'ultima parte verrà eliminata dal testo. «Se maggioranza e governo rinunceranno a legalizzare le ronde tutto sommato potremmo anche di decidere di esaminare nel merito il provvedimento e di esprimerci con un voto, che magari potrebbe essere anche di astensione», dice il capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. Niente 'regali' al governo quindi, come l'accelerazione dei lavori parlamentari proposta da Pier Ferdinando Casini. E questo nonostante l'accoglimento da parte della maggioranza di una modifica proposta dal Pd. «per consentire l'accesso ai benefici penitenziari ai soli condannati per violenza sessuale che abbiano superato positivamente un esame psicologico», dice Ferranti. E di fronte alle proteste dell'Anm sul trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo spiega che «solo nell'ipotesi in cui non fossero avanzate domande per le sedi disagiate, si procederà al trasferimento d'ufficio che è oggettivo, segue cioè la legge in questione, non c'è alcuna discrezionalità da parte del Csm».

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Avellino: Fecondazione assistita Il Prc chiede l'abrogazione (sezione: Giustizia)

( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Avellino: Fecondazione assistita Il Prc chiede l’abrogazione Pubblicato il 07-04-2009 La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita. La legge approvata nel 2004 è stata fin dall’inizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si è sempre dichiarata contraria ad una legge “così medioevale”... La Corte Costituzionale ha parzialmente bocciato la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno dichiarato l’illegittimità dell’art. 14,comma 2 della norma nel punto in cui prevede che ci sia un unico e contemporaneo impianto non superiore a tre embrioni; viola la costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni,da realizzare non appena possibile,come previsto dalla norma,debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La legge approvata nel 2004 è stata fin dall’inizio terreno di scontro. Rifondazione Comunista si è sempre dichiarata contraria ad una legge “così medioevale”. “Oggi – hanno spiegato in una nota il segretario provinciale del Prc Toni Della Pia e la responsabile provinciale Rossella Iacobucci - chiediamo alle donne e agli uomini impegnati in politica,che producano documenti unitari contro queste leggi reazionarie che bistrattano,mercificano, e rendono oggetto il corpo delle donne. Con questo obiettivo rilanciamo la battaglia per l’abrogazione della legge 40. Ogni donna ha diritto di essere madre,ma ogni donna ha anche il dovere di cautelare e difendere il proprio corpo e la propria salute.

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Sedi disagiate, stop di Fini No al trasferimento dei magistrati (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA - Il presidente della Camera Gianfranco Fini in apertura della seduto sul decreto legge sulla Sicurezza, ha dichiarato inammissibile l'emendamento del Governo, sul trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate. La norma avrebbe dovuto colmare i "buchi" in posti come Palermo dove mancano 12 pm, Catania e Caltanisetta (sette), Trapani (sei), Gela e Ragusa (quattro), ma anche Brescia (nove). I concorsi del Csm per queste sedi vanno deserti nonostante gli incentivi economici (2.500 euro per quattro anni) promessi, sempre per decreto, dal ministro della Giustizia. La bocciatura, ha spiegato Fini, è stata decretata sulla base del criterio di estraneità di materia della proposta rispetto al contenuto proprio del decreto. Avrebbero potuto essere spostati i magistrati che avessero conseguito la prima valutazione di professionalità da non più di quattro anni, quanti avessero svolto da oltre 10 anni le stesse funzioni o quanti non avessero presentato domanda di trasferimento alla scadenza del periodo massimo di permanenza in un ufficio. Prevista anche una deroga, per i trasferimenti, al divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa all'interno di altri distretti della stessa regione. Immediata la soddisfazione dell'Associazione nazionale magistrati. Che vede nella decisione di Fini la conferma "della fondatezza delle perplessità immediatamente espresse dall'Anm e respinte dal governo con fastidio". OAS_RICH('Middle'); Certo, prosegue l'Anm, la decisione di Fini "riguarda esclusivamente l'estraneità dell'ordinamento giudiziario rispetto alla materia del decreto". Non il merito, quindi. Per questo l'associazione annuncia di volre continuare a segnalare e denucniare "per evitare che all'emergenza della scopertura degli uffici di procura, soprattutto nelle sedi più disagiate, si risponda con misure inadeguate, incoerenti rispetto al divieto di attribuire le funzioni di pubblico ministero e di giudice monocratico ai giovani magistrati, e altresì incostituzionali per la violazione del principio di inamovibilità del magistrato". (7 aprile 2009

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MA IL VATICANO NON è UN PARADISO FISCALE? ARRIVA IL 4 POTERE: L'INFORMATIVO FINI CONTINUA A NON CONVINCERMI - Dago, che fai, SU BOCCA mi diventi un bonaiuti qualunque? SEAT (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

HomePage | Segnala articolo --> MA IL VATICANO NON è UN PARADISO FISCALE? – ARRIVA IL 4° POTERE: L’INFORMATIVO – FINI CONTINUA A NON CONVINCERMI - Dago, che fai, SU BOCCA mi diventi un bonaiuti qualunque? – SEAT (E MAIOCCHI) ANDREBBERO BUTTATI FUORI DALLA BORSA… Riceviamo e pubblichiamo: Paul Marcinkus Lettera 1 Abbiamo letto tutti che al G 20 sono state compilate liste nere e grigie di cosiddetti "paradisi fiscali". Ma leggendo le liste pubblicate dai giornali non sono riuscito a trovare nelle liste lo Stato della Città del Vaticano. Forse è stata una "dimenticanza" degli esperti o forse l'Istituto per le Opere di Religione (lo IOR diventato famoso suo malgrado per Marcinkus, il caso Calvi ed i legami con la banda della Magliana) è nel frattempo diventato un istituto trasparente? Qualcuno conosce la risposta (e la può scrivere)? Templare Lettera 2 Caro Dago dopo gli attacchi di Berlusconi ai media, rei di aver riportato le sue gaffes internazionali, ho capito che non basta più la classica divisione dei poteri ma bisogna introdurre il 4°potere dello Stato. Esecutivo, Legislativo, Giudiziario e Informativo. Il sistema informativo dovrebbe funzionare, come la magistratura, in modo autonomo e indipendente con un organo di auto governo tipo il CSM credo che questo possa risolvere molti problemi dell'Italia, come abbiamo visto in Abruzzo l'informazione può anche essere questione di vita o di morte. A.Paolo Lettera 3 Mahatma Gandhi sosteneva il concetto della nonviolenza per difendere i diritti civili del popolo indiano dagli oppressori, ma per il quotidiano La Repubblica Gandhi commise una "gaffe". Se Berlusconi dovesse elogiare pubblicamente il grande Padre spirituale indiano arriveremo a leggere anche questo sul patetico giornale di Scalfari. PS. Apprendo che dietro lo striscione anti-berlusca esposto durante un comizio di Obama ci sarebbe la mano malandrina di un giornalista italiano. Ma guarda un po' la libera stampa nostrana. Paolo M. Lettera 4 Ferrara scrive: "A me, che sono tetragono e palesemente ostinato nell'affezione che porto alle mie due o tre idee, sempre le stesse, a me le conversioni piacciono." A quali due o tre idee si riferisce? A quelle di quand'era nel PCI ; quando era spia della CIA (come affermò lui stesso; quand'era Ministro di Berlusconi...o quand'è diventato teocon? Ah la superbia, peccato mortale per un cattolico come lui, che scherzi fa!!! Paolo Ballini BERLUSCONI SORVOLA LE ZONE COLPITE DAL SISMA Lettera 5 Sono un simpatizzante di centrodestra ma a me il Sig. Fini continua a non convincere. Anche con quegli atteggiamenti da professorino con l'aria saccente e la stilografica che continua a rigirare tra le dita. Non mi freghi caro mio e non credo a certe conversioni. Per cui, immodestamente, faccio mio il giudizio già espresso da persona molto più autorevole di me: sei solo un "opportunista". T. Lettera 6 Gentildaghi, Brunettolo voleva una Pubblica Amministrazione come la Ferrari .. e si e' visto come e' andata a finire, personalmente mi auguro che adesso la voglia come l'Inter..... FRANK63 Lettera 7 Casini si vanta di non cadere mai in proposte populiste e poi... << riduzione del 10% degli stipendi dei parlamentari>>... bravo! M. Lettera 8 Caro Dago , seguo con una certa ammirazione Fra-Dario, mi sembra stia migliorando, ovviamente ancora lontano dalla bravura di Wolter ma è sulla buona strada. ( Geniale la battuta sul prossimo tracollo del Berlusca). Poi la strategia di un vero statista: andare in piazza con i falce e martello, organizzare una opposizione durissima in parlamento, apparire in T.V. come un amicone della porta accanto. Ma quello che più entusiasma è la sua determinazione, la sua forza, il suo carisma di vero leader. Viene da chiedersi ma perchè i sinistrati hanno perso tempo con un Romano qualsiasi, un Francesco belloccio e un Massimo spocchioso quando avevano in casa un genio di tale fatta. Peccato sia soltanto di passaggio e che neanche i suoi amici abbiano voglia di trattenerlo. Ghelpag Giuliano Ferrara Lettera 9 Dago, che fai, mi diventi un bonaiuti qualunque? il titolo "bocca spara su berlusconi, e allora perché ci ha lavorato?" e un capolavoro da trinariciuti di destra: bocca ci ha lavorato e lì ha scoperto che era il padrone peggiore. non fa una piega. tra l'altro era un'italia molto diversa, e berlusconi un piduista che ancora diceva di vergognarsi, della p2. e infatti permetteva che esistesse il giornale di montanelli, mica quello di giordano. che era di destra rigorosa, spietata, ma sapeva duellare con i fortebraccio di turno ammettendo la pasta dell'avversario (consiglio la lettura del gramellini di oggi sulla stampa, per capire le differenze). Insomma: avercene di bocca, che sarà pure stato fascista quando tutti erano fascisti, ma adesso è sempre bocca quando tutti, o molti, stanno tornando fascisti. e manco se ne accorgono. abbracci joshua three Giorgio Bocca Lettera 10 sono stata una lettrice assidua e fedele da molti anni, ma il desiderio di Dago di essere dissacrante sarebbe giustificato se lo esercitasse sempre e comunque. Purtroppo lo esercita esclusivamente per gli esponenti della cultura e/o politica "non di destra" o meglio "non berlusconiana". Definire nell'occhiello dell'articolo ripreso dall'Unità uno degli ultimi grandi giornalisti del '900 come Giorgio Bocca "bocca del trombone" è più che dissacrante è da maleducati! Caro Dago ti sei venduto! Luisa Gabrielli Lettera 11 Caro Dago, non sono d'accordo sui grandi ascolti di Rosario Fiorello, considerata la grancassa di pubblicità gratuita di tutta la casta stampata e del web. A proposito del ministro dell'areoporto di Albenga, spero, almeno su Dagospia, di leggere qualche critica per la decisione adottata a suo tempo per il ritorno ai due giorni dell'apertura dei seggi. Una "grande scelta" che ci accomuna alla Repubblica Ceca, mentre in tutte le grandi nazioni si vota in uno solo giorno. Naturalmente, se si tornasse a votare in uno solo giorno, ci sarebbe un risparmio di circa 200 milioni di euro. Giovanni Attinà Lettera 12 Caro Dago, chiedo lumi. Vorrei che qualcuno mi spiegasse in quanto spazio stanno 2.700.000 persone. Facendo un rapido calcolo se in ogni metro quadro possono stare diciamo 4 persone allora 2.700.000 :4 = 675.000 mq. Se lo spazio era quello del Circo Massimo che misura per quanto mi sono documentata m. 621 x 118= 73.278 mq allora questo dovrebbe più o meno contenere 293.112. Arrotondando per eccesso facciamo 350.000, Allora dove stavano gli altri 2.350.00. ? in giro per Roma? Anna Carosi Brogli Amanda e Raffaele Lettera 13 Leggo il post di danycapp riguardo all'uso dell'espressione "sugli scudi". Credo che il lettore confonda due locuzioni: a questo proposito riporto quanto scritto dal Corriere della Sera, che a mio parere è corretto. "Riguardo a "portare sugli scudi", invece, questa espressione è un calco sul francese "elever, hisser, porter sur le pavois", documentato fin dal 1576 e, dal 1833, come modo di dire. Questa ultima locuzione allude all'antico costume dei Franchi, che alzavano sugli scudi il nuovo re, per presentarlo ai soldati ed al popolo, affinché lo potessero vedere ed acclamare (Cfr. Cortellazzo-Zolli, "Dizionario etimologico della lingua italiana" - Zanichelli 1989; Vocabolario Devoto-Olii, voce citata)." La locuzione citata da danycapp si riferisce all'uso greco e poi romano di salutare il guerriero che partiva, ma - diciamo così - va messa al singolare. "Sullo scudo" infatti tornava il soldato morto, "con lo scudo" quello vittorioso. Bob Lettera 14 Caro Dago, a forza di leggere sui giornali e sentire in TV le notizie sul processo a carico di Amanda e Raffaele o di Alberto Stasi, mi sono fatto una certa convinzione che desidero esternare. E cioè, mi viene da pensare che tutto questo can can verso certi personaggi non è dovuto al particolare tipo di delitto del quale sono stati accusati. Questo perchè di omicidi ne vengono commessi tanti ogni santo giorno e delle specie più disparate ed efferate, ma solo qualcuno sale agli "onori " della cronaca. E ciò avviene, ho avuto modo di notare, quando le persone accusate del reato mettono in piedi una difesa composta spesso da un pool di avvocati, due o a volte anche tre . Luca Majocchi, ad di Seat Pagine Gialle Se poi si tratta dei cosiddetti principi del Foro è meglio. Gli imputati poveracci, si fa per dire, che non possono permettersi di pagare i lauti onorari dei legali che vorrebbero nominare, non vengono menzionati nè sui giornali nè in televisione perchè in effetti sono gli avvocati difensori che fanno notizia più dei loro clienti, con le loro linee di difesa e, a volte, con curiose congetture sparate a raffica . Questo anche se sicuramente non lavorano solo per la gloria di apparire sui giornali o in televisione e non garantiscono un verdetto favorevole. Poi i media fanno il resto. A proposito, certi imputati come fanno a pagare gli avvocati che hanno scelto, quando non sono benestanti di proprio o di famiglia, semprechè la famiglia sia consenziente e disponibile?. Ed i processi costano, specialmente quelli penali dove si rischia grosso. Senza andare lontano, oltre i casi sopracitati e tuttora in corso di giudizio, Olindo e Rosa avevano fior di avvocati . E la Franzoni ?. Un luminare del Codice Penale. E questi sono solo alcuni esempi di qualcuno dei più noti episodi delittuosi portati alla ribalta più o meno recentemente dalle cronache noir dei giornali e della tv . Per quelli meno appetibili c'è sempre il difensore d'ufficio che non fa notizia. E' il caso di dire che effettivamente " raglio d'asino non sale in cielo "?. Renor Lettera 15 Italian style Venti capi d'altri Stati riuniti in gran consesso ai suoi comodi son stati. Chiedo a Silvio sia concesso titolo e decorazione di Gran Cavalier Cafone. Fausto Tasso Lettera 16 Mi dispiace disturbarti, caro Dago, ma non si puo' non dire che Seat pg con la masnada di manager e ad Maiocchi va buttata fuori dalla borsa. Fuori perche' e' una schifezza, piena di debiti che si permette di truffare i suoi investitori riducendo il titolo al valore del cesso, compattandolo 200/1, facendo un aumento di capitale da gioco delle tre carte e pompando il titolo sospendendolo continuamente. Vergognatevi. Fuori, la Consob cosa fa, e a cosa serve? La borsa attuale e' peggio del poker. Nesssuno piu' dovrebbe comprare titoli, che se li giochino quelli che sono in borsa. G. [07-04-2009]

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Il memoriale al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano (sezione: Giustizia)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il memoriale al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano Il sostituto procuratore finito sotto i riflettori del Csm per uno scritto che getta molte ombre sulle verità processuali sul delitto del giornalista

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parigi: l'intervento (30 ore) su un trentenne ustionato (sezione: Giustizia)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

parigi: l'intervento (30 ore) su un trentenne ustionato Alessandra Serio Messina. Il magistrato Olindo Canali, sul banco dei testimoni del processo d'appello Mare Nostrum, ha cominciato ieri il suo racconto su 17 anni di lavoro a Barcellona Pozzo di Gotto. Sullo sfondo, l'omicidio del cronista de «La Sicilia», Beppe Alfano, avvenuto l'8 gennaio 1993. L'attesa deposizione di Canali, ieri, però è durata molto poco, meno di un'ora, poi dal carcere dell'Aquila dov'è ristretto, l'imputato Cesare Bontempo Scavo ha chiesto il rinvio dell'udienza: il boss tortoriciano, provato dal terremoto che ha scosso il centro Italia, non se l'è sentita di seguire in videoconferenza la deposizione del teste, ma non ha voluto perdersela. Sulla scorta del responso del medico che lo ha visitato nel corso dell'udienza, quindi, ai giudici non è rimasto che rinviare tutto al 15 aprile prossimo. Nuovo appuntamento nell'aula bunker del carcere di Gazzi, quindi, per quello che è ormai stato definito il caso Canali, il magistrato finito sotto i riflettori del Csm per un memoriale, emerso dopo 2 anni e finito agli atti del processo, che getta molte ombre sulle verità processuali scritte sia sul delitto Alfano sia su alcuni episodi del processo Mare nostrum, l'importante maxi alle cosche nebroidee e barcellonesi, giunto appunto al secondo grado. Il memoriale, acquisito alcune udienze addietro su richiesta di alcuni difensori e dopo che il magistrato ne ha rivendicato ufficialmente la paternità, è stato al centro dell'udienza di ieri. Canali ha risposto alle domande dell'avvocato Tommaso Autru Ryolo, difensore di Giuseppe Gullotti, condannato in questo processo come capo mafia di Barcellona e, con sentenza definitiva, come mandante dell'assassinio del giornalista Alfano. Il togato brianzolo, che ha retto l'accusa del processo in primo grado fino al 2005, ha spiegato perché, l'11 gennaio 2006, ha scritto quello che lui stesso ha intitolato «testamento». La data coincide con il suo rientro al lavoro, dopo la rimozione dall'accusa di Mare Nostrum in conseguenza dell'inchiesta «Tzunami», sulle frequentazioni tra Canali e il medico Giuseppe Rugolo, consulente del Tribunale di Barcellona, parente di Gullotti, morto lo scorso anno in un misterioso incidente d'auto. Canali ha spiegato di averlo scritto perché aveva molta paura - «temevo il pentito di turno» - e di averlo consegnato a un cronista del luogo, incaricandolo di pubblicarlo solo se fosse stato arrestato. Ha spiegato inoltre i suoi sospetti sulla collaborazione di Maurizio Bonaceto, teste chiave nel processo per la morte di Beppe Alfano che ha poi ritrattato le sue dichiarazioni, e sulla gestione della vicenda da parte di Fabio Repici, il legale della famiglia Alfano: «Si tratta di mie considerazioni, formate in base a fatti, anche oggetto delle indagini da me stesso condotte, letti sulla base dei fatti avvenuti negli anni successivi». Il memoriale è stato acquisito anche dalla Dda di Messina, ed è al centro dell'inchiesta ter sull'omicidio Alfano. Ed è costato a Canali una ispezione ministeriale, autorizzata dal Csm, che però ancora non ha avviato le audizioni.

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Valle Caudina: (sezione: Giustizia)

( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Valle Caudina: «Depurazione, c?è la sentenza... ma anche la legge» Pubblicato il 07-04-2009 ?Canoni di depurazione, ancora una volta l? Udeur dimostra la sua disinformazione?. Puntuale ed immediato l?intervento della maggioranza consiliare di Airola che è intervenuta per dare delucidazione ai cittadini sulla questione del rimborso dei canoni per la depurazione... ?Canoni di depurazione, ancora una volta l? Udeur dimostra la sua disinformazione?. Puntuale ed immediato l?intervento della maggioranza consiliare di Airola che è intervenuta per dare delucidazione ai cittadini sulla questione del rimborso dei canoni per la depurazione, dopo le osservazioni, formulate nei giorni scorsi, da parte dei due udeurrini, Vittorio Fucci e Andrea Crisci. ?Forse qualcuno dimentica che oltre alla sentenza della Corte Costituzionale esiste proprio una legge su questa vicenda. In base a tale legge abbiamo l?obbligo di quantificare entro il prossimo mese di ottobre le somme che devono essere messe a disposizione dei cittadini. La stessa legge, inoltre, disciplina anche i tempi e le modalità di rimborso da parte dei Comuni?. La maggioranza, dunque, respinge al mittente le ?accuse? mosse da una parte dell?opposizione. ?Noi ci stiamo muovendo in direzione della legge, per cui non possiamo accettare l?attacco dell? Udeur che, ribadiamo, ancora una volta pare completamente disinformata sull?argomento in questione?. Queste le parole della colazione di governo guidata dal sindaco Biagio Supino. Da parte dell? Udeur, oltre a puntare l?attenzione sulla restituzione dei canoni era anche stato posto l?accento su un?altra sfaccettatura della questione: ?Non solo l?Amministrazione non restituisce agli airolani quanto da loro indebitamente percepito da anni, a titolo di canone per la depurazione, ma, lo continua a pretendere per il tramite dell?Ente Alto Calore. Continuano, infatti, a pervenite richieste in tal senso agli utenti, nei bollettini di pagamento. Crediamo che, a fronte di una sentenza della Corte Costituzionale che dichiari, in buona sostanza, illegittima la pretesa di un canone per un servizio inesistente, mai reso ai cittadini, una condotta corretta, imponesse non solo, l?immediata restituzione, come altri Comuni stanno già facendo, ma anche, la tempestiva cessazione della relativa richiesta agli utenti. Se prima della citata sentenza si poteva concedere il beneficio della buona fede e/o incerta interpretazione della norma, ora, la reiterata pretesa dell?Amministrazione denota certamente un abuso?. Rispetto tutto ciò, da parte della maggioranza è stato così replicato: ?Stiamo producendo un atto attraverso il quale come Comune chiederemo all?Alto Calore, ove ciò fosse possibile, di non richiedere più il canone di depurazione a partire dalle prossime bollette. I cittadini, dunque, possono rimanere tranquilli, rispetto ad una vicenda che stiamo analizzando nel dettaglio e sulla quale è massimo il nostro impegno al fine di ricercare una soluzione adeguata ed efficiente?. In questo momento, i cittadini che cosa devono fare? Devono produrre un?istanza per il rimborso oppure no? Da una parte l?Udeur qualche giorno fa, ha invitato ?... i cittadini a produrre domanda di restituzione e, se del caso, a porre in essere ogni possibile azione intesa alla tutela dei propri diritti e interessi legittimi...?. Dall?altra la maggioranza consiliare così come già precisato, diversi giorno fa, attraverso un pubblico manifesto, ha, invece, ribadito che le domande andranno prodotte dopo che saranno quantificate le somme da destinare agli aventi diritto?. Vige, dunque, allo stato, un po? di confusione. I cittadini appaiono disorientati rispetto alle notizie che si susseguono. E? auspicabile che a breve giungano precise informazioni alla cittadinanza in relazione ai tempi e alle modalità di restituzioni di canoni introitati senza che si sia proceduto a fornire alcun servizio, in considerazione del fatto che, come si sa, ad Airola il depuratore esiste, ma di fatto pare non sia entrato mai in funzione.

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Il meglio (e il peggio) di Fini (sezione: Giustizia)

( da "Articolo21.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il meglio (e il peggio) di Fini di Montesquieu* è piaciuto spesso il presidente della camera, in questo scampolo di legislatura, e qualcuno che legge Europa forse se ne è accorto. è piaciuto, quando è successo, essenzialmente per una caratteristica ormai desueta, quasi introvabile nel panorama dell’espletamento delle funzioni pubbliche, e dei titolari delle stesse: perché si è tenuto quasi sempre nella propria corsia, dove negli anni, nelle legislature è cresciuta l’erba, tanto è stata risparmiata. Lo ha fatto quando si è di fatto autosospeso dall’appartenenza a uno schieramento, in un paese in cui la divisione tra i cittadini si è talmente radicata da ricordare piuttosto le fazioni avverse della varie tifoserie. Lo ha fatto facendosi carico dei diritti di tutti, governo e opposizione, garantendo gli uni e gli altri, il che si traduce nel garantire i più deboli. Atteggiamento che può destare ammirazione e stupore solo in un paese dove quasi nessuno fa il proprio mestiere, e quasi tutti fanno l’interesse diffuso di una fazione politica alla quale non si sa perché sentono di dover fare riferimento, e dalla quale, e si capisce perché, pensano di doversi aspettare qualcosa in cambio. Al punto che politici e “professionisti” in senso lato si riconoscono per convenzione, per ripartizione di compiti, o per autocertificazione, in un grande gioco delle parti. Fate la prova di qui a poco, tanto per fare un esempio, con i prossimi nominati del servizio pubblico, nel quale si è quantomeno, o addirittura, bandita l’ipocrisia di una finzione, la distinzione dei ruoli tra chi fa le nomine in via di fatto e chi per mandato giuridico. Oppure, basta una spulciatina alla composizione della varie Autorità indipendenti, specie quella che gravitano in tema di informazione, o altro che stia a cuore alla politica. Quasi tutto, per via diretta o indiretta, sta a cuore alla politica. è piaciuto spesso, quindi, il presidente di Montecitorio, e per ora altrettanto non si può dire del suo omologo: del quale sappiamo o temiamo che, via via che uscirà dal riserbo fin qui tenuto – e sta iniziando a succedere e sempre più succederà, per un’esigenza di bilanciamento che nulla ha a che vedere con gli spesso invocati e nobili pesi e contrappesi – piacerà sempre meno a quanti apprezzano chi rispetta la propria corsia di appartenenza, e di conseguenza non finisce in quella degli altri. è piaciuto spesso, ma non sempre, e lo diciamo sapendo che con il coraggio e il rigore degli altri si è facilmente esigenti, ma chi ricopre certe funzioni non ha diritto a sconti. Meno, è piaciuto, quando ha collegato il diritto a parlare in aula senza disturbo, alla qualità di quel che si dice, o alle cose che comunque si dicono. Errore forse scusabile per difetto di confidenza con il ruolo, era quasi il debutto, ma errore da manuale. Meno, ancora, piace quando riesuma, come di recente, precedenti tutt’altro che edificanti risalenti a presidenze diverse dalla sua, consentendo di infilare un decreto legge morente in uno ancora vitale, con il risultato di un groviglio poco rispettoso della Costituzione, del parlamento, della suprema carica dello stato. E di sé, per quanto ha fatto fino ad oggi. Avere il coraggio di mandare al macero una grande quantità di precedenti sorti per aggirare le regole e l’avversario, equivarrebbe ad una piccola, non irrilevante riforma regolamentare. Poco rigoroso, rispetto al ruolo, è l’intervento del presidente di assemblea nel merito di una legge o di un argomento su cui sia chiamato a discutere il parlamento: e viene alla mente il botta e risposta, soprattutto la risposta, tra i due presidenti sulla recente sentenza della corte costituzionale in tema di fecondazione. In questi casi andrebbe semmai, dal vertice di un ramo del parlamento, ribadita la piena autonomia della Consulta rispetto al ruolo delle camere, e la sua funzione di garanzia della legge superiore. Ma qui si rischia il paradosso, per cui a tacere rimarrebbero solamente i presidenti delle camere, soprattutto non considerando il valore di una voce solista, totalmente fuori dal coro, che si alza nel grande, nuovo partito con accenni, se non di dissenso, di autonomia. In ossequio ad un principio costituzionale che il vertice di una camera è tenuto, almeno quando può, a rispettare l’assenza di vincolo di mandato garantita a tutti i parlamentari: forse, per l’eccezionalità del caso italiano, applicandolo persino a se medesimo, trattandosi di un principio che non è inferiore all’obbligo della terzietà, o all’uso di metodi democratici richiesto ai partiti dall’articolo 49 della Costituzione. Forse, vista la situazione, c’è un’incombenza istituzionale che risulta prioritaria a qualsiasi riforma: ridisegnare, per rimanere nel linguaggio, tutte quante le corsie, così che si sappia cosa spetta a ciascuno, cosa gli compete in termini di intervento nella vita pubblica e cosa lo pone fuori dal proprio ruolo. Qualcuno ricorderà l’epoca con cui negli uffici gli impiegati portavano le mezze maniche, e tutto si svolgeva sulla base del cosiddetto “mansionario”. Rigorosamente, non si doveva fare nulla di meno, ma neanche nulla di più, di quanto era lì prescritto. Ecco, ci vorrebbe un mansionario per i titolari delle pubbliche funzioni: ma lo sforzo rischierebbe di infrangersi davanti ad una difficoltà pratica, quella di individuare a chi affidare questo compito. *da Europa

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Francia: 3 shot, one kill, la nuova regola contro la pirateria informatica (sezione: Giustizia)

( da "Blogosfere" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Apr 09 7 Francia: 3 shot, one kill, la nuova regola contro la pirateria informatica Pubblicato da Gianluca Salina alle 10:45 in Internet Linea dura, anzi durissima, del governo francese, nei confronti della pirateria informatica e di chi la pratica. Dopo quasi due giorni di dibattito è divenuta realtà quella che è già stata definita come nuovo regime nello stato transalpino. Cambia tutto nella trattazione di azioni come il download illegale non svolto con fini di lucro, che passa ad essere un reato amministrativo, vagliato e sanzionato da un nuovo ente creato ad hoc, HADOPI (Haute Autorité pour la Diffusion Des Oeuvres et la Protection des droits de l'Internet ). Chi verrà sorpreso in questa pratica riceverà fino a tre avvisi, anche per aver modo di sincerarsi se l'attività illegale possa avvenire ad insaputa del possessore della linea telefonica da cui avviene il download. In mancanza di provvedimenti, scatterà la sospensione del servizio per un minimo di due mesi, periodo che potrà arrivare ad un anno in caso di reiterazione del reato; questa limitazione avrà effetto unicamente sulla connessione al web, mentre i servizi di posta e di TV via internet restano attivi. Quella che è stata soprannominata la “regola dei tre schiaffi”, sta venendo fortemente osteggiata dal popolo degli internauti, ma non solo, dal momento che in loro appoggio si sono schierati numerosi produttori di software free. Sul provvedimento pesa anche il probabile ricorso che pare verrà chiesto e che porterebbe il tutto al vaglio della Corte Costituzionale, chiamata ad esprimersi sulla liceità e costituzionalità di una legge che, per mezzo di una multa, permetterebbe di ridurre sensibilmente la sanzione, in nome del fatto che la lotta alla pirateria informatica può passare in secondo piano in caso di possibilità di maggiori introiti economici. Come dire: fatta la legge, trovato l'inganno. Fonte

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Sanremo: nomina Panico, le congratulazioni di Claudio Borea (sezione: Giustizia)

( da "Sanremo news" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sanremo: nomina Panico, le congratulazioni di Claudio Borea Il Candidato Sindaco Claudio Borea si è congratulato con il nuovo Presidente del Tribunale di Sanremo, dott.ssa Piera Panico, nominata ieri dal ‘plenum’ del Csm. "Si tratta di una nomina prestigiosa - ha detto Borea - per una persona che conosce molto bene la realtà locale.

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In E-R norme anti-sismiche rigorose (sezione: Giustizia)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

In E-R norme anti-sismiche rigorose (7/4/2009 17:18) | (Sesto Potere) - Bologna - 7 aprile 2009 - "In Emilia-Romagna ci sono norme rigorose e ne rafforzeremo l’applicazione. Inoltre proseguiremo la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche con l'applicazione dei principi tecnici antisismici che riconfermeremo anche nell’aggiornamento con cui vogliamo migliorare la legge regionale 20 del 2000”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale a Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, a Roma con il presidente Errani, a margine della Conferenza straordinaria Stato-Regioni sulle iniziative da assumere per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo. In questi giorni è all’esame della Conferenza Stato-Regioni proprio una proposta di decreto di semplificazione delle norme in materia di edilizia. “L’applicazione del Decreto del Governo sulla semplificazione, in Emilia-Romagna – ha aggiunto Gian Carlo Muzzarelli - terrà necessariamente conto di principi e regole consolidati per la sostenibilità e la sicurezza. Comprendiamo le esigenze di semplificazione ma ribadiamo la necessità di un’ulteriore riflessione, per ricercare soluzioni che comunque tengano in massimo grado la sicurezza dei cittadini. Costruire subito? Va bene, ma soltanto se si costruirà meglio: in modo più sostenibile, più sicuro e più rispettoso dell’ambiente e delle risorse energetiche”. In Emilia Romagna nell’ottobre scorso è stata approvata una legge in materia, la legge 19 del 2008, che resta il riferimento certo per questo territorio. La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione. In base alla classificazione del 2005, in Emilia Romagna sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. I Comuni, in forma singola nel caso dei più grandi o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. Inoltre potranno anche avvalersi delle competenze dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione.

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Internet, i pirati francesi saranno "cacciati" dal web (sezione: Giustizia)

( da "Savona news" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Internet, i pirati francesi saranno "cacciati" dal web La Francia ha la legge sul peer to peer più severa del mondo, come nota Ars Technica, e gli utenti italiani farebbero bene a non sentirsi al riparo dal subire medesima sorte. E’ successo che l’Assemblea nazionale ha alla fine approvato, ieri, la nota dottrina Sarkozy e ora, perché diventi legge, manca solo l’esame di una commissione composta da deputati e senatori. Poi sarà in vigore, anche se lo stesso governo di centro destra, che ha voluto la legge con tutta le forze, reputa che ci vorrà del tempo perché sia a regime: bisognerà aspettare il 2011. Anno in cui- stimano il governo francese- riuscirà a ridurre del 70 per cento la pirateria internet. Legge ambiziosa e pesante fardello non solo per gli utenti internet, ma anche per le autorità francesi. Com’è noto, la legge obbligherà i provider ad avvisare per due volte gli utenti colti a fare peer to peer; alla terza volta, scatta la sospensione dell’accesso internet da due a dodici mesi. In sostanza, però, come si applica? Parte da una segnalazione dei detentori di copyright a una Autorità istituita apposta, l’Hadopi (Alta autorità per la difesa delle opere la protezione dei diritti su internet). Le forniranno la lista degli ip dei presunti pirati (il che autorizza quindi i detentori a investigare sul peer to peer). Hadopi contatterà ai provider. Facile immaginare la valanga di problemi che sorgeranno: indirizzi ip sbagliati, grande mole di lavoro per Hadopi, difficile da smaltire… Come fare poi a individuare il vero responsabile del peer to peer pirata, che a volte non coincide (soprattutto se minorenne) con l’intestatario dell’abbonamento? Tutta la famiglia dovrà restare senza internet? E se il download pirata viene da un’università o da un’azienda? La legge potrebbe violare inoltre un diritto costituzionale e a riguardo dovrà pronunciarsi la Corte costituzionale francese. Il Parlamento europeo ha già preso posizione contro questa misura, nell’ambito di un pachcetto di norme che però deve ancora passare dal voto del Consiglio europeo prima di diventare direttiva. Nonostante questi scogli, la dottrina Sarkozy potrebbe arrivare anche in Italia, dove viene spinta da lobby dell’audiovisivo, riunite intorno alla proposta Barbareschi.

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Emilia R./ Sono 105 i Comuni a media sismicità,236 quelli a... (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Bologna, 7 apr. (Apcom) - In Emilia-Romagna, in base alla classificazione del 2005, sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. I Comuni, in forma singola nel caso dei più grandi o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. Inoltre potranno anche avvalersi delle competenze dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione. A ribadirlo è l'assessore regionale a Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, oggi a Roma con il presidente Errani per la Conferenza straordinaria Stato-Regioni sulle iniziative da assumere per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo. "In Emilia-Romagna - spiega l'assessore - ci sono norme rigorose e ne rafforzeremo l'applicazione. Inoltre proseguiremo la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche con l'applicazione dei principi tecnici antisismici che riconfermeremo anche nell'aggiornamento con cui vogliamo migliorare la legge regionale 20 del 2000". In questi giorni è all'esame della Conferenza Stato-Regioni proprio una proposta di decreto di semplificazione delle norme in materia di edilizia. "L'applicazione del Decreto del Governo sulla semplificazione, in Emilia-Romagna - ha aggiunto Gian Carlo Muzzarelli - terrà necessariamente conto di principi e regole consolidati per la sostenibilità e la sicurezza. Comprendiamo le esigenze di semplificazione ma ribadiamo la necessità di un'ulteriore riflessione, per ricercare soluzioni che comunque tengano in massimo grado la sicurezza dei cittadini. Costruire subito? Va bene, ma soltanto se si costruirà meglio: in modo più sostenibile, più sicuro e più rispettoso dell'ambiente e delle risorse energetiche". In Emilia Romagna nell'ottobre scorso è stata approvata una legge in materia, la legge 19 del 2008, che resta il riferimento certo per questo territorio. La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione.

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SCUOLA/ RUSSO (PD): GELMINI RISPETTI SENTENZE SU MOBILITÀ DOCENTI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Scuola/ Russo (Pd): Gelmini rispetti sentenze su mobilità docenti di Apcom E' decisione illegittima che contrasteremo con tutti i mezzi -->Roma, 7 apr. (Apcom) - "L'ipotesi di non consentire il trasferimento da una provincia all'altra, all'atto del prossimo aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, del personale docente, come prospettato dal Ministero della Pubblica Istruzione nell'ultimo incontro con le organizzazione sindacali, andrebbe contro diverse sentenze, tutte concordi ed inequivocabili nelle conclusioni espresse, degli organi di giustizia del nostro Paese". Lo afferma Tonino Russo, componente della Commissione Cultura alla Camera e vicesegretario regionale del Pd siciliano. "Se, infatti, le sentenze del TAR Lazio, della Corte Costituzionale e alcune ordinanze del Consiglio di Stato in materia confermano la liceità dello spostamento a pettine da una graduatoria provinciale all'altra - osserva Russo -, d'altra parte, la legge 333 del 2001 prevede, all'atto dell'aggiornamento delle graduatorie, il trasferimento da una provincia all'altra. Il governo, consapevolmente e arrogantemente, si appresta a violare la normativa vigente". "Tutto ciò, ovviamente, non può essere tollerato - avverte l'esponente del Pd -. Queste scelte, inoltre, metteranno a rischio di annullamento lo stesso decreto di aggiornamento o di nuovo inserimento e, quindi, delle graduatorie del personale docente che dovrà essere immesso in ruolo o essere nominato fino al termine delle attività didattiche nel prossimo anno scolastico. Chiediamo al Ministro Gelmini di tornare indietro rispetto ad una decisione illegittima carica di gravi conseguenze. Per parte nostra - conclude -, utilizzeremo tutti gli strumenti necessari per far rispettare le sentenze ed i diritti maturati dai docenti".

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CSM/ DELEGAZIONE MAGISTRATI EGIZIANI IN VISITA A P.MARESCIALLI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Csm/ Delegazione magistrati egiziani in visita a P.Marescialli di Apcom Hanno espresso cordoglio per vittime sisma Abruzzo -->Roma, 7 apr. (Apcom) - Una delegazione composta da 37 magistrati della Repubblica Araba d'Egitto, in visita a Roma, si è incontrata con la Sesta Commissione - ufficio per le relazioni internazionali - del Consiglio Superiore della Magistratura per avere informazioni sul ruolo e il funzionamento del Consiglio nel quadro più ampio dell'organizzazione giudiziaria italiana. All'inizio dell'incontro, che si è svolto presso la sala conferenze del Csm, la delegazione, anche a nome del presidente Hosni Mubarak, ha espresso il cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo.

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EMILIA R./ SONO 105 I COMUNI A MEDIA SISMICITÀ,236 QUELLI A BASSA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Emilia R./ Sono 105 i Comuni a media sismicità,236 quelli a bassa di Apcom Muzzarelli: Da noi norme rigorose ma ne rafforzeremo applicazione -->Bologna, 7 apr. (Apcom) - In Emilia-Romagna, in base alla classificazione del 2005, sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. I Comuni, in forma singola nel caso dei più grandi o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. Inoltre potranno anche avvalersi delle competenze dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione. A ribadirlo è l'assessore regionale a Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, oggi a Roma con il presidente Errani per la Conferenza straordinaria Stato-Regioni sulle iniziative da assumere per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo. "In Emilia-Romagna - spiega l'assessore - ci sono norme rigorose e ne rafforzeremo l'applicazione. Inoltre proseguiremo la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche con l'applicazione dei principi tecnici antisismici che riconfermeremo anche nell'aggiornamento con cui vogliamo migliorare la legge regionale 20 del 2000". In questi giorni è all'esame della Conferenza Stato-Regioni proprio una proposta di decreto di semplificazione delle norme in materia di edilizia. "L'applicazione del Decreto del Governo sulla semplificazione, in Emilia-Romagna - ha aggiunto Gian Carlo Muzzarelli - terrà necessariamente conto di principi e regole consolidati per la sostenibilità e la sicurezza. Comprendiamo le esigenze di semplificazione ma ribadiamo la necessità di un'ulteriore riflessione, per ricercare soluzioni che comunque tengano in massimo grado la sicurezza dei cittadini. Costruire subito? Va bene, ma soltanto se si costruirà meglio: in modo più sostenibile, più sicuro e più rispettoso dell'ambiente e delle risorse energetiche". In Emilia Romagna nell'ottobre scorso è stata approvata una legge in materia, la legge 19 del 2008, che resta il riferimento certo per questo territorio. La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un'autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione.

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Finanziaria regionale: La Spisa, quattro soli articoli, il resto arriverà con i collegati; emergenza lavoro in primo piano (sezione: Giustizia)

( da "SardegnaIndustriale.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

SardegnaIndustriale.it - News 7/4/2009 – Finanziaria regionale: La Spisa, quattro soli articoli, il resto arriverà con i collegati; emergenza lavoro in primo piano L’esigenza di fare presto per l’approssimarsi della scadenza del quarto mese di esercizio provvisorio ha indotto la Giunta di fresca nomina ad accelerare i tempi ed a predisporre la finanziaria “più corta possibile”, quattro articoli in tutto (il resto verrà con i collegati), che oggi l’assessore della Programmazione, La Spisa, ha illustrato alla Terza Commissione, presieduta dal consigliere Maninchedda. Non si tratta – ha spiegato La Spisa – di un bilancio tecnico. C’è una parte (i primi due capitoli) di disposizioni di carattere finanziario, ma ci sono scelte di natura politica (gli altri due capitoli) che vanno in direzione dell’emergenza sociale ed economica. Tra le disposizioni finanziaria emerge una scelta di fondo che inverte la tendenza della precedente legislatura nell’inserire in bilancio le anticipazioni di future entrate per 500 milioni. Ma il livello delle entrate è stato mantenuto in una forma che l’assessore definisce più corretta (terrebbe conto delle osservazioni fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale), attraverso un mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe un motivo virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso per il disavanzo (1,413 miliardi). C’è anche un forte segnale politico: l’abolizione della tassa sul lusso (aerei, imbarcazioni, seconde case) e della tassa di soggiorno. Nel primo caso l’entità delle entrate è “scarsamente significativa” (1,5 milioni, considerando un’evasione del 50% su un gettito potenziale di 3 milioni), mentre la rinuncia all’imposizione alle porte della nuova stagione estiva riconcilia il turisti sta con l’immagine della Sardegna. Nel caso della tassa di soggiorno, decisa da tre Comuni soltanto, non è stato possibile stabilire il beneficio finanziario.

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Comincia iter legge finanziaria in commissione Bilancio (sezione: Giustizia)

( da "Sardegna oggi" del 07-04-2009)

Argomenti: Giustizia

martedì, 07 aprile 2009 Comincia iter legge finanziaria in commissione Bilancio Approda nella commissione regionale la finanziaria regionale, ridotta il più possibile, 4 articoli, per velocizzare i tempi. Dopo l'illustrazione della Manovra 2009 da parte dell'Assessore della programmazione Giorgio La Spisa i commissari hanno sentito anche i segretari generali dei tre sindacati confederali, Mario Medde (Cisl), Enzo Costa (cgil) e Francesca Ticca (Uil). -->CAGLIARI - L'esigenza di far presto per l'approssimarsi della scadenza del quarto mese di esercizio provvisorio ha indotto la Giunta regionale ad accelerare i tempi e a predisporre la Finanziaria "più corta possibile", quattro articoli in tutto (il resto verrà con i collegati), che oggi l'assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, ha illustrato alla Terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Paolo Maninchedda. "Non si tratta - ha spiegato La Spisa - di un bilancio tecnico. C'é una parte (i primi due capitoli) di disposizioni di carattere finanziario, ma ci sono scelte di natura politica (gli altri due capitoli) che vanno in direzione dell'emergenza sociale ed economica". Tra le disposizioni emerge una scelta di fondo che inverte la tendenza della precedente legislatura nell'inserire in bilancio le anticipazioni di future entrate per 500 milioni. Ma il livello delle entrate è stato mantenuto in una forma che l'assessore definisce più corretta (terrebbe conto delle osservazioni fatte a suo tempo da Corte dei Conti e Corte Costituzionale), attraverso un mutuo a breve (cinque anni) per pagare il quale si instaurerebbe un motivo virtuoso di autolimitazione della spesa. Un mutuo trentennale sarà acceso per il disavanzo (1,413 miliardi). Intanto un documento articolato in dieci pagine, con le proposte del sindacato per la Finanziaria, è stato consegnato oggi dalla Cgil alla Commissione Bilancio, dove sono stati sentiti i leader regionali di Cgil, Cisl e Uil. "Abbiamo evidenziato le nostre priorità - ha detto il segretario della Cgil, Enzo Costa - e auspichiamo che il confronto continui nei prossimi giorni, anche con le altre Commissioni che analizzeranno il testo approvato dalla Giunta". Fra le priorità della Cgil, l'incremento delle risorse destinate agli ammortizzatori sociali, l'apertura di tutti i cantieri per creare nuove occasioni di lavoro, il sostegno al reddito delle famiglie e alle povertà assolute. Mario Medde della Cisl ha fatto un esame degli scenari economici, definiti allarmanti. Il calo del Pil sotto la soglia dello 0% spalanca le porte alla recessione e rende difficile, senza un programma concreto, stabilire la durata della crisi e i tempi di recupero. La segreteria della Uil, Francesca Ticca, infine, ha sostenuto che la formazione professionale è indispensabile per essere pronti alla ripartenza delle fabbriche, sottolineando che il settore industriale è il più penalizzato. -->

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