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Report "Giustizia"   6-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Giustizia

G. EZZELINA-S. CROCE 0-1 G. EZZELINA: Giacometti, De Bortoli, Brunello, Pellizzari M., Bordignon ... ( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: VIRTUS CSM FARRA-ALTIVOLESE 5-2 VIRTUS CSM FARRA SOLIGO: Gosetto, Gallon, Ferronato, Tonon, Nardi N. (5' st Baratto), Bet, Gerlin (1' st Zandonà), Nardi M., Simoni, Puppetti, Vassalli. Allenatore: Mognon. ALTIVOLESE: Zorzi, Idafieri, Zanet, Merlo, Bogana, Bettamin, Covolan, Pasqualetto, Bortoloni (32' st Riva),

Credenti e atei devono cercare un'etica condivisa ( da "Secolo XIX, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: condivisa Giorgio Pagano La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune delle norme più significative della legge sulla procreazione assistita crea le condizioni per arrivare a una sua riforma in grado di bilanciare i valori della tutela dell'embrione e della salute della donna, ma aiuta anche nel difficile esame del disegno di legge sul testamento biologico,

Etica, Consultae Cassazionecolmano i vuotidella politica ( da "Secolo XIX, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La sentenza della Corte Costituzionale che stravolge la legge 40 sulla fecondazione assistita dichiarata in parte incostituzionale, indica semplicemente che alla base di certe sentenze vi siano principi ideologici di altro genere diversi della norma costituzionale.

Rinnovo del vincolo urbanistico ( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 1 Rinnovo del vincolo urbanistico Chiedo se il comune possa rinnovare il vincolo, scaduto per mancato utilizzo, su un fondo destinato dal Prg ad attrezzature tecniche. C. C. Risponde Giovanni Pizzo La Corte costituzionale, con la sentenza del 22 dicembre 1989, n. 575 ha affermato che è [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati:

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: tuttavia questa parità fra istituzioni non è tale nei fatti, come evidenziano numerosi costituzionalisti. Un elemento di disparità certamente sta nel fatto che agli Enti Locali rimane preclusa la possibilità di ricorrere alla Corte Costituzionale contro lo Stato o la Regione, nel caso questi enti vadano ad intaccare l'autonomia di Comuni o Province.

Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-Viadana 2-0 Camp... ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Leo CSM 0-0 Sorbolo-Castelnovo 02 3-0 Tricolore Planet-Barcaccia 0-0 TotaleReti SquadraPuntiM.I. GVNPTF Viadana5021162347167Boca Barco4822146236154 Sc S.Ilario472214533493Campeginese412112544121-2 Rocca 68392211654025-5Team Frontiera342210483024-10 Barcaccia23225893039-21Sorbolo212256112128-23 Vetto212156101629-20Castelnovo 0220214892228-

di LORENZO FRASSOLDATI BOLOGNA SE I VINI emiliani sopr... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il fronte delle Regioni sta valutando un ricorso alla Corte costituzionale. «Questo provvedimento infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che hanno fino ad ora prodotto fuori dal sistema quote latte», anticipa l'assessore emiliano Tiberio Rabboni. «Il provvedimento penalizza i tanti produttori onesti che sono stati alle regole.

IMMIGRAZIONE: REGIONE CAMPANIA AVVIA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SU ASSISTENZA A IRREGOLARI ( da "marketpress.info" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: le valutazioni in ordine alle iniziative da assumere (ricorso alla Corte costituzionale e al referendum). "La tutela della salute dei lavoratori e della famiglie di stranieri irregolari è prima di tutto un fatto di civiltà che riguarda il rispetto dei diritti fondamentali di ogni uomo - ha dichiarato Bassolino.

referendum sul testamento - gilberto muraro ( da "Mattino di Padova, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ricorso alla Corte Costituzionale e referendum popolare per l'abrogazione. Non basta aspettare che la Corte sancisca la violazione della Costituzione. E non solo per i tempi tecnici del ricorso e della sentenza, ma perché occorrerà chiamare tutti i cittadini a bloccare in prima persona, come votanti, una legge davvero indecente.

prepariamoci al referendum - gilberto muraro ( da "Nuova Venezia, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ricorso alla Corte Costituzionale e referendum popolare per l'abrogazione. Non basta aspettare che la Corte sancisca la violazione della Costituzione. E non solo per i tempi tecnici del ricorso e della sentenza, ma perché occorrerà chiamare tutti i cittadini a bloccare in prima persona, come votanti, una legge davvero indecente.

Misure anti-crisi al rush finale ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: anche nel prevedibile combinato disposto della sentenza della Corte costituzionale sulla legge 40 in materia di procreazione assistita; le misure sulla giustizia penale, che avviano l'iter domani a Palazzo Madama nel testo varato dal Consiglio dei ministri; i collegati alla Finanziaria 2009, che stanno accelerando i loro cammino in commissione in entrambi i rami del Parlamento;

Fini e Schifani: divisi sulla legge 40. Le Iene li mettono d'accordo sui portaborse ( da "Panorama.it" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: esprimersi sulle sentenze della Corte costituzionale. Il rispetto del Parlamento è doveroso, ma non c'entra con il caso della pronuncia dei giudici della Consulta sulla legge relativa alla fecondazione assistita". Un botta e risposta destinato a non concludersi a breve termine, anche in previsione della discussione della legge sul testamento biologico e delle differenti posizioni che all'

SALUTE. Procreazione assistita, Martini: "Sentenza Consulta non tocca principi fondamentali" ( da "HelpConsumatori" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Sentenza Consulta non tocca principi fondamentali" 06/04/2009 - 11:19 Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni punti della Legge 40 sulla fecondazione assistita, il Sottosegretario Martini spiega: "non contesto affatto la sentenza della Consulta, che non tocca l'impianto e i principi fondamentali della legge 40.

Abu Omar, la decisione della Consulta: sicurezza della Patria prima di tutto ( da "Giornale.it, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: di tutto di Luca Fazzo Ecco il testo della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Procura di Milano: nelle indagini sul Sismi e la Cia è stato violato il segreto di Stato L'11 marzo scorso, quando la Corte Costituzionale rese noto il dispositivo della sua decisione sullo scontro tra il Governo e la Procura della Repubblica di Milano intorno al caso «Abu Omar»

Fini sotto il tiro dell'Udc Ronchi: Media, Casini attacca il premier ( da "Nazione, La (Livorno)" del 06-04-2009) + 3 altre fonti
Argomenti: Giustizia

Abstract: Fini aveva osservato che la Corte costituzionale «rende giustizia alle donne». E aveva aggiunto: «Quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso, è sempre suscettibile di censure di costituzionalità, in ragione della laicità delle nostre istituzioni». Di qui le critiche del segretario dell'Udc: Cesa aveva contestato la presa di posizione del presidente della Camera «

DL SICUREZZA/OGGI VIA ESAME AULA CAMERA. CALIENDO:NON CAPISCO ANM ( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: del Csm e quindi non viene violato il principio di inamovibilità del giudice". "Attendiamo quindi - aggiunge Caliendo - che il Csm trasmetta al Ministero l'elenco delle sedi disagiate, quindi il Ministro valuterà quelle che rimangono scoperte e il Csm potrà procedere al trasferimento d'ufficio ma senza alcuna discrezionalità visto che nella legge sono individuati criteri oggettivi"

Dal Senato l'altolà a Fini ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: doveroso rispetto del Parlamento non impedisce ad un supremo organo costituzionale, qual è la Consulta, di valutare la legittimità delle leggi; di conseguenza, non può destare scandalo esprimere valutazioni sulle pronunce stesse della Corte Costituzionale». Nessuna contromossa, invece, verso Paola Binetti. La pasionaria Pd gli ha infatti chiesto, provocatoriamente: «Presidente Fini,

TESTAMENTO BIOLOGICO: GERMONTANI (PDL), NON ERA UNA LEGGE DA FARE. ( da "Asca" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: della sentenza della Corte Costituzionale, che recentemente ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita, e in particolare contesta la norma riguardo l'impianto di embrioni: ''Ben venga la sentenza della Corte Costituzionale'' quasi a conferma che ''quelli erano i punti deboli'' dichiarando inoltre ''non possiamo legiferare stando su una nuvoletta,

Q 26 Agordina - Maser 1 - 1 Caerano - Cisonese 0 - 2 Castion - Bessi... ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Cisonese 0 - 2 Castion - Bessica 1 - 2 CSM Farra - Altivolese 5 - 2 Foen - Juventina 2 - 1 Lentiai - P. Tegorzo 1 - 0 Montegrappa - Sernaglia 1 - 1 Fiori Barp - SP Calcio 0 - 3 CLASSIFICA Cisonese261682532256Montegrappa2614102523052Bessica261565483651Caerano251375402346CSM Farra261367483245SP Calcio251465361644Maser26989273035P.

Virtus Csm - Altivolese 5-2 ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Virtus Csm - Altivolese 5-2 Lunedì 6 Aprile 2009, GOL: pt 22' Vassalli, 30' aut. Bet, st 20' Puppetti, 25' Bortolon, 27' Puppetti, 33' aut. Zanet, 45' Bittante. VIRTUS CSM FARRA SOLIGO: Gosetto, Gallon, Ferronato, Tonon, N. Nardi, Bet (st 5' Baratto), Gerlin(st 1' Zandonà), M.

Vertice invariato fra i super goleador ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Simoni (Virtus Csm). 10: Puppetti (Virtus Csm). 9: Binotto (Montegrappa), Bittante (Virtus Csm), Zandonà (Bessica). 8: Tavarner (Lentiai), L. Nussio (Castion). 7: Carretta (S.P. Calcio 2005), Tavarner (Lentiai), Pincin (Maser). 6: Merlo (Caerano), Galanti (Montegrappa), Farenzena (Agordina), Nadir, Cesca (Cisonese),

Miotto raggiunge Ruffato al comando. 19 gol: Ruffato (CSM Res... ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 19 gol: Ruffato (CSM Resana), Miotto (Vedelaghese). 16: Gobbo (Csm Resana). 14: Gashi (S. Antonino). 13: Scaboro (S. Antonino . 12: Fregolent (Volpago), Zago (Fontane), Fornasier (Valdosport). 11: Schiavon (Rovere), Vettor (Fanzolo), Tiziani (Milan Guarda). 10: Favaro (Badoere), Spagnol (Vidor).

Padernello - Valdosport0-1 ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ARBITRO: Freda di Treviso. Fornasier firma a Padernello la vittoria del Valdosport, tre punti che valgono il comando. Infatti il Valdosport raggiunge in vetta il CSM Resana e alla ripresa del campionato, dopo Pasqua, c'è lo scontro diretto.

C.S.M. Resana - Fanzolo0-0 ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La capolista CSM Resana chiude 0-0 la gara casalinga con il Fanzolo. Il pareggio, viste le occasioni create, va stretto ai locali raggiunti in vetta dal Valdosport. Dopo la sosta di Pasqua la capolista disputa mercoledì 15 la finale di Coppa Provincia e il 19 sarà a Valdobbiadene.

San Gaetano - Rovere Sartorato1-0 ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Gaetano domina nel primo tempo andando in gol, la squadra cala nella ripresa, la Rovere non trae vantaggio e Quagliotto para un rigore. Non convalidaro un gol ai locali che il 15 disputano la finale di Coppa Provincia con il CSM Resana a Vedelago.

FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA FACCI: spaccia per laico c ( da "Dagospia.com" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, non dal Tar: altro che «la legge non si tocca». Renato Schifani ha detto che il Parlamento ha votato certe leggi secondo coscienza: ma a parte alcune osservazioni squisitamente tecniche (la coscienza, come il coraggio, bisogna avercela) resta da capire come possa essere laico un Parlamento che vota «

TESTAMENTO BIOLOGICO: GERMONTANI (PDL), NON ERA UNA LEGGE ( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: della sentenza della Corte Costituzionale, che recentemente ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita, e in particolare contesta la norma riguardo l'impianto di embrioni: ''Ben venga la sentenza della Corte Costituzionale'' quasi a conferma che ''quelli erano i punti deboli'' dichiarando inoltre ''non possiamo legiferare stando su una nuvoletta,

STINGO (UFFICIO H - UIL) SU SITUAZIONE DEI DISABILI ( da "Basilicanet.it" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Un recente sentenza della Corte Costituzionale, la n.19/09, ha confermato lâ??incostituzionalità dellâ??art.42, comma 5, del DLG n. 151/2001, con il quale si negava il congedo ai figli per assistere il genitore portatore di handicap grave, ai sensi della L.104/92. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Graziano Stingo, segretario regionale dellâ?

TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE COLPITE. ( da "Asca" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE COLPITE (ASCA) - Roma, 6 apr - Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il Csm, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila,

FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA FACCI: spacciaRE per laico ( da "Dagospia.com" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, non dal Tar: altro che «la legge non si tocca». Renato Schifani ha detto che il Parlamento ha votato certe leggi secondo coscienza: ma a parte alcune osservazioni squisitamente tecniche (la coscienza, come il coraggio, bisogna avercela) resta da capire come possa essere laico un Parlamento che vota «

TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE ( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: a nome suo personale e di tutto il Csm, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarieta' a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane.

Sisma Abruzzo/ Solidarietà Csm agli operatori di Giustizia ( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: a nome suo personale e di tutto il CSM, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarietà a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane.

SISMA ABRUZZO/ SOLIDARIETÀ CSM AGLI OPERATORI DI GIUSTIZIA ( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Solidarietà Csm agli operatori di Giustizia di Apcom Mancino: funzione giudiziaria va ripristinata al più presto -->Roma, 6 apr. (Apcom) - Il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il CSM, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'

Il presidente della Regione Abruzzo conferma: "Il Centro Oli di Ortona non si farà" ( da "e-gazette" del 06-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: la Regione Abruzzo si è costituita dinanzi alla Corte costituzionale per il ricorso del governo contro la legge regionale 14/2008, che tante polemiche aveva sollevato anche da parte dell?opposizione. Su questo punto il presidente Chiodi ha precisato di aver dato mandato all?avvocatura regionale di predisporre la ?


Articoli

G. EZZELINA-S. CROCE 0-1 G. EZZELINA: Giacometti, De Bortoli, Brunello, Pellizzari M., Bordignon ... (sezione: Giustizia)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

G. EZZELINA-S. CROCE 0-1 G. EZZELINA: Giacometti, De Bortoli, Brunello, Pellizzari M., Bordignon ... G. EZZELINA-S. CROCE 0-1 G. EZZELINA: Giacometti, De Bortoli, Brunello, Pellizzari M., Bordignon L., Zen, Pellizari P., Citton R., Facchinello (1' st Guadagnini), Citton A. (17' st Moscheni), Bazzacco (35' st Azamua). Allenatore: Alberton. ARBITRO: Voltarel di Treviso. RETI: 41' pt Milan. GORGHENSE-ALTINO 0-0 GORGHENSE: Visentin, Massarotto, Candusin, Cancian (20' st Marchese), Antoniazzi, Da Dalt, Magnan, Rusalen, Paladin (15' st Battistella), Favero (40' st Paro), Battaglia. Allenatore: Garbin. ARBITRO: Caramel di Treviso. SALGAREDA-LA STIMMA 1-1 SALGAREDA: Izzo, Candosin (30' st Giabardo), Bossetto, Spigariol (15' pt Salvadori), Fornasier, Ostanello, Drusian (24' st Casonato), Baccini, Bigaran, Bona, Baldissin. Allenatore: Cavezzan. ARBITRO: Shvaj di Treviso. RETI: 9' pt Drusian, 16' st Costantin. CASALE DAL SANTO-FOSSALUNGA 0-1 CASALE: Zaffalon, Pegoraro, Vallotto, Dal Ben, Vanin, Dotto, Gobbo (33' st Rachieru), Carlon, Rizzato, Simonaggio (35' pt Vettorello), Leopizzi (20' st Calza). Allenatore: Favaro. DAL SANTO FOSSALUNGA: Soligo, Pozzobon (30' st Carniel), Minotto, Gazzola A., Pastro, Fighera (8' st La Rocca), Aslanaj, Gazzola L., Ruota, Castellan (8' st Fuser). Allenatore: Grigni. ARBITRO: Da Ulle di Belluno. RETI: 44' st Gazzola L. CIPRIANOCATRON-CALCIO PAESE 1-1 CIPRIANOCATRON: Toffolo, Gasparini, Ragno, Cappellin (8' st Begotto), Crozzolin, Barbierato, Pauletto, Battistella, Moro (32' st Tolomio), Cendron, Scaramal. Allenatore: Rizza. CALCIO PAESE: Bilibio, Alessandrini, Mattiazzi, Lipomi, Orlando, Valcarenghi, Parisotto (1' st De Lazzari), Carlesso (1' st Stocco G.), Tronchin (30' st Montin), Stocco R., Girardin. Allenatore: Pavan. ARBITRO: Soster di Bassano. RETI: 27' pt Scaramal, 48' st Valcarenghi. MIGNAGOLA-CAMPIGO 1-1 MIGNAGOLA: Bifis, Borotto, Zanolli (7' st Parisi), Tommasi, Pillon, Poloni, Fossaluzza (32' st Pitto), Biasuzzi, Rizzo, Favaro, Marton. Allenatore: Pavan. CAMPIGO: Dario, Bortolotto, Gambin, Pizzato, Raso, Bergamin, Valentini, Prior (25' st Favarotto), Bordignon, Favaro (29' st Sartor), Piovesan (35' st Bernardi). Allenatore: Turcato. ARBITRO: Carraretto di Treviso. RETI: 20' pt Favaro, 41' pt Rizzo. MONASTIER-GODIGESE 4-0 MONASTIER: Criveller, Fracass, Gobbo, Pietrobon (36' st Bardi), Montagner, Toniolo, Pasqual, Bortolan, Rubin, Pietropolli (15' st Tommasi), Vettori (29' st Cremonese). Allenatore: Dotto. GODIGESE: Didone, Staltari, Amato, Milani, Schirato (1' st Capovilla), Vanin (15' st Scappin), Marzonetto, Turcato, Cremasco, Marighetto (1' st Daminato), Sapo. Allenatore: Miglioranza. ARBITRO: Tresolini di Treviso. RETI: 3'pt Pietropolli, 6' pt Pietropolli, 10' st Toniolo, 35' Cremonese. S. ELENA-CENDON 1-1 S. ELENA: Pantaleone, Tascetta, Abruscia, Moro M., Marostica, De Benetti, Grosso (8' st Paro), Cappellazzo (15' st Moro S.), Smaniotto, Zanardo, Bassetto (30' st Erpini). Allenatore: Ghedin. CENDON: Marcuzzo, Cavallarin, Zamuner, Viale, Caldato, Mocci, Lucchese, Lorenzon (13' st Ceccino), Pietrobon, Bessegato (35' st Romano), Serafin (16' st Favaro). Allenatore: Patete. ARBITRO: Zoia di Treviso. RETI: 45' st Moro M., 46' st Erpini. SALVAROSA-MARCON 2-1 SALVAROSA: Franchetto, Piovesan, Basso, Brazzalotto, Antonello, Danella, Alessio, Sibillin, Bortolon, Racerro, Vettoretti. Allenatore: Scappin. ARBITRO: Forenza di Bassano. RETI: 21' pt Vettoretti, 30' pt Cavagnis, 44' st Vettoretti. SALVATRONDA-OLMI CALLALTA 2-5 SALVATRONDA: Campagnaro G., Campagnaro M., Pozzobon, Cremasco, Salvadori, Graziotto, Milani, Cosma (26' st Zampieri), Zanon, Maci, Marcon (24' st Berltrame) Allenatore: Graziotto A. OLMI CALLALTA: Graziati, Marcigot, Buosi (41' st Cremonese), Bettiol, Biscaro, Vicino, Brondolin, Visentin (36' st Mitzano), Benedini, Bezzerra, N-Kpenov-Kodjo (24' st Bettiol G.). Allenatore: Carniato. ARBITRO: Agostini di Bassano. RETI: 18' pt Visentin, 26' pt Marcon, 30' pt Bezzerra, 33' pt Graziotto, 20'st Visentin, 34'st Bettiol G, 40' st Bezzerra. TREVILLE-AURORA TV 0-1 TREVILLE: Lorenzato, Ceron, Bortolanza, Salvalaggio, Cinel, Zillio, Bianco (25' st Perri), Callegaro (10' st Haruna), Squizzato, Salvador, Guidolin (30' st Cuccuccio). Allenatore: Stocco. AURORA TV: Cogo, Sponchiado, Renosto, Brandini, Coppe, Gumier, Awuku, Dotto (1' st Essjga), Mela (20' pt Danubiga), Buqa, Dalla Tor (35' st Quadra). Allenatore: Gardiman. ARBITRO: Pozzobon di Treviso. RETI: 4' st Renosto CASTION-BESSICA 1-2 CASTION: Toniolo, Baggio, Milani L. (39' st Alberton C), Nussio G., Simeoni S., Fior, Gazzola, Scappin (43' st Dal Din), Nussio L., Favaro M. (25' st Simionato), Pegoraro. Allenatore: Garbossa. BESSICA: Campanaro, Giordan, Tarraran, Parise, Meda, Roncato, Zandonà, Pastro (40' st Savio), Pellizari (46' st Marin), Favaro (28' st Baggio), Favero. Allenatore: sardena. ARBITRO: Esatti di Vicenza. RETI: 10' pt Pellizzari, 33' st Pellizzari, 38' st Gazzola. MONTEGRAPPA-LA SERNAGLIA 1-1 MONTEGRAPPA: Codemo, Pandolfo, Cosma (20' st Bordin), Gatto (40' st Cervo), Zen, De Martin, Galanti, Sartori, Sartor, Merlo (10' st Meneghin), Binotto. Allenatore: Prosdocimo. LA SERNAGLIA: Tognon, Modenese (22' st Fregolent M.), Alessio, Bazzo, Saccon, Bellini, Cietto (29» st Vicente), Casagrande, Bottega (26' st Gorlin), Bortot, Benincà. Allenatore: Trevisan. ARBITRO: Baruffi di Treviso. RETI: 30' st Sartor, 33' st Alessio. VIRTUS CSM FARRA-ALTIVOLESE 5-2 VIRTUS CSM FARRA SOLIGO: Gosetto, Gallon, Ferronato, Tonon, Nardi N. (5' st Baratto), Bet, Gerlin (1' st Zandonà), Nardi M., Simoni, Puppetti, Vassalli. Allenatore: Mognon. ALTIVOLESE: Zorzi, Idafieri, Zanet, Merlo, Bogana, Bettamin, Covolan, Pasqualetto, Bortoloni (32' st Riva), Boin, Fedato (15' pt Bressan). Allenatore: Martignon. ARBITRO: Ceolin di Treviso. RETI: 22' pt Vassalli, 30' pt Bet, 20' st Puppetti, 25' st Bortolon, 27' st Puppetti, 33' st Zanet, 45' st Bittante. FRANCENIGO-LIMANA 1-2 FRANCENIGO: Zaia, Corazza, Manfè F. (10' pt Nardin), Da Dalto, Battistella, Biasi, Muner (23' pt Ferraro), Sozza (23' st Ortolan), Avologno, Manfè G., De Marchi. Allenatore: Sozza ARBITRO: Baggio di Bassano. RETI: 6' pt Gidoni, 37' pt Manfè G., 8' st Facchin. S. MICHELE-SANTA LUCIA MILLE 2-5 S. MICHELE: Poloni, Tonon, Varaschin, Marcon, Garbellotto, Sinigaglia (35' pt Fushiardi), Ceschin (1' st De Nardi), Grava, Soldan, Grillo (18' st De Vecchi), Bounafà. Allenatore: Zaros. SANTA LUCIA MILLE: Nazer, Bressan (10' st Stefan), Pillonetto, Rizzardo, Barbaresso, Sambugaro, Giovannelli N., Tessariol, Bandiera (30' st Giglio), Giovannelli L (12' st Vacillotto), Ros. Allenatore: Canal. ARBITRO: Palmieri di Conegliano. RETI: 7' pt Giovannelli N., 14' pt Giovannelli N, 19' pt Giovannelli L., 44' pt Bandiera, 8' st Giovannelli L., 21' Garbellotto, 30' st Ceschin. VITTSANGIACOMO-GAIARINE 1-1 VITTSANGIACOMO: Vitale, Dallanese, Deluca (21' st Modolo), Mos (19' st Rui), Zanon, Piccina, Frassinelli, Ferri, Pin, Visentin, Rossoni (9' st Piccin E.). Allenatore: Sottana GAIARINE: Piccin, Zanette, Carmelos, Dardengo M., Da Ros (29' st Sartor), Bottecchia, Dardengo G., Carlet (25' st Doimo), Mazzer, Cescon (9' st Cardin). Allenatore: Cavecchia. ARBITRO: Cecchin di Bassano. RETI: 2' pt Ferri, 30' st Cardin. AGORDINA-UNION MASER 1-1 AGORDINA: Faè, Valcozzena, Adami A., Adami P., Tancon (46' Tissi), De Cassan, De Luca (62' De Gasperi), Tormen, Serafini, Farenzena, De Zaiacomo N. (59' Alchini). All. Curti. A disp. De Nardin, De Zaiacomo C., Carlin, Costa. UNION MASER: Cimolin, Casagrande, Facchin, Bronca (46' Berroa, 62' Vettoretto), Boschierato, De Zen, Cunial, Santinello F., Pincin (85' Agostinetto), Toscan, Bastasin. All. Calzamatta. A disp. Favretto, Morlin, Casillo, Santinello E. ARBITRO: Mirarco di Treviso. RETI: 29' Farenzena, 38' Toscan (rig.). FIORI BARP SOSPIROLO-SP CALCIO 0-3 FIORI BARP SOSPIROLO: De Nadai, N. Da Canal, Sovilla (84' Vedana), D. Da Canal, De Lazzer (46' Tancon), Giozet, Latti, Caldart, Lise (82' Sto), Calesso, Pradel. Allenatore Paulon. SP CALCIO: Specia, Franceschin, Carretta (55' Sacco), Raduano, Granzotto, Meneghin, Sefa (79' Roncalli), Caeran, Felline, Bacchetti, Premaor (72' Pizzaia). Allenatore Merlo. ARBITRO: Zummo di Treviso. RETI: 4' Premaor, 14' Carretta, 54' Felline. NOTE: ammoniti N. Da Canal, Calesso e Felline. PONTE-VAZZOLESE 0-2 PONTE: Donadel, Botteon, Sella (78' viel.), Fontana (31' Beltrame), Galli, Greco, Pierobon, De Villa, Marcovich Giazzon (41'Zampieri), Zoldan. All.: Ivano Cassol. VAZZOLESE: Baradello, Fornasier, Lais, Vattorel, Montagner, Coppola, Fall, Battistel. Franceschet (78'Tomasin), Battaglini (84' Sandron), Da Ros (84' bortolotto). All.: Gian Antonio Paladin. ARBITRO: De Filippo di Treviso GOL:26' E 53' Battaglini (V). SARMEDE-SOIS 2-1 SARMEDE: Brunetta, Cais, De Martin, Da Frè, Peruch, Cerminara, tres, Fadelli, Gava, Dal Cin, Botteon. Sono entrati: De Luca, Tessarolo, Vettorel. SOIS: Casagrande, Sebastiano Bettio, De Pizzol, Da Gioz, Edy Rossa, Garna, Sacco Zirio, Branco, Michele Bettio, Riccardo Rossa; Fiscato. Sono entrati: Triches, Gavaretti, Tiziani. ARBITRO: Bardin di Conegliano. RETI: 46' Riccardo Rossa; 47' Sebastiano Bettio (autorete); 94' Fadelli. NOTE: ammoniti Sebastiano e Michele Bettio, Tres, Peruch, Gava. Espulso Gava per doppia ammonizione.

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Credenti e atei devono cercare un'etica condivisa (sezione: Giustizia)

( da "Secolo XIX, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Credenti e atei devono cercare un'etica condivisa Giorgio Pagano La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune delle norme più significative della legge sulla procreazione assistita crea le condizioni per arrivare a una sua riforma in grado di bilanciare i valori della tutela dell'embrione e della salute della donna, ma aiuta anche nel difficile esame del disegno di legge sul testamento biologico, di cui deve ora occuparsi la Camera. Nel senso che spinge anche in questo campo per bilanciare i valori: quelli della tutela della vita e della libertà delle persone di decidere la propria morte. In una direzione, del resto, verso cui politicamente aveva già spinto Gianfranco Fini con l'intervento al congresso del Pdl. Il tema sul tappeto è quindi quello della necessità del dialogo e della capacità di saperlo praticare da parte non solo di Pdl e Pd ma anche di tutte le tendenze etiche e religiose del Paese. Abbiamo bisogno di mettere in gioco, da tutte le parti, una autentica passione etica, senza pretendere di portare l'intera nostra verità nella politica. Nessuno di noi può portare per intero la sua concezione del mondo nella politica, cioè nella legge, che deve valere anche per chi non condivide i nostri valori. Lo avvertiva bene l'allora cardinale Josef Ratzinger nel dialogo con il filosofo Juergen Habermas: «Se lo Stato accetta il fondamento religioso - scriveva - smette di essere pluralistico. Così sia lo Stato che la Chiesa perdono se stessi». Dobbiamo allora sostenere le nostre convinzioni nel dibattito pubblico con serenità, cercando di capire i motivi delle argomentazioni altrui, ed essere disponibili ad apprendere, ad autolimitarci e a ricercare intese, compromessi, contaminazioni, bilanciamenti. Dentro la cornice della laicità delle istituzioni, intesa come disponibilità da parte di tutti a condividere un terreno comune di valori: quelli costituzionali, che presiedono alla convivenza politica tra diversi in una democrazia. Ma il terreno comune su cui credenti e non credenti possono dialogare e collaborare è più ampio ancora: sta nella predicazione evangelica di Gesù di Nazareth, che condanna le ingiustizie e difende gli ultimi. Le idee forza del costituzionalismo moderno, del resto, hanno una matrice religiosa, dalla Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti alla Dichiarazione francese dei diritti. Il dialogo è molto difficile, soprattutto in Italia, ma dobbiamo provarci. Per farlo dobbiamo andare alla radice delle polemiche attuali, per superarle con il confronto e il riconoscimento reciproco. Mi riferisco sia alla polemica contro l'offensiva del Vaticano per condizionare la politica e la legislazione italiane, sia a quella contro l'offensiva laicista per spingere la religione a fatto privato e confinarla in una sfera puramente interiore. Dobbiamo cercare di guardare ai problemi in una prospettiva più ampia. In primo luogo occorre partire da un presupposto: la teologia cristiana, e quella cattolica in particolare, ha una vocazione a occuparsi del mondo per trasformarlo: senza di essa il messaggio evangelico si sarebbe estinto. La Chiesa cattolica ha commesso errori, e orrori, compromettendosi con il potere, ma ha anche cambiato e migliorato il potere. La politica, come impegno a modificare la realtà, è intrinseca alla religione cattolica, ne è il cuore. Bisogna partire da questo presupposto per capire il problema, tanto più oggi: nelle nostre società si avverte in maniera drammatica la precarietà dell'esistenza umana, si è spenta la speranza nel futuro e la politica è entrata in una crisi profonda. Diventa più forte una domanda di senso sul fondamento del nostro stare insieme: ecco perché c'è un ritorno religioso e perché riemerge l'autorità della Chiesa. Che consiste anche in una funzione critica del modello capitalistico e dei suoi stili di vita, in un impegno per la pace, contro le disuguaglianze tra Paesi ricchi e Paesi poveri, per la solidarietà sociale, per l'accoglienza degli immigrati nelle nostre società. Chi ha conservato un orizzonte critico rispetto al mondo attuale dovrebbe dire alla Chiesa di fare più, non meno politica. Certo, la Chiesa deve fare politica ma non deve trasformarsi in un soggetto politico, non deve occupare il posto della politica e negare la sua autonomia. Non a caso tutto il Cristianesimo moderno si è formato sulla separazione tra quel che è di Cesare e quel che è di Dio. Questo è il punto chiave: la religione deve guardarsi dal rischio del fondamentalismo, che la trasforma in strumento di potere. Chi crede non può imporre con l'arma della legge la sua visione del bene. Significherebbe tornare indietro di duecento anni. Così come la religione deve guardarsi dall'uso spregiudicato che cerca di farne una politica in crisi. L'altro punto chiave riguarda i non credenti, che devono aprirsi al rispetto e al riconoscimento del ruolo umanistico della dimensione religiosa dell'esistenza umana. Anche qui è bene partire da un presupposto: l'idea che la religione potesse essere confinata nella sfera privata, che era dominante nella fase culminante della secolarizzazione, è tramontata. È stata superata dal concreto svolgersi delle vicende storiche. Serve fare chiarezza su questi due punti per superare le polemiche. Ed entrare, con pudore e mitezza, nel merito del tema più ostico del confronto: la bioetica, la biopolitica, la novità della tecnica che entra nella vita. Tutto ruota attorno al principio, assunto dalla Chiesa, della totale indisponibilità della vita in quanto dono divino. La radicalità di questa formulazione è recente, ed è l'esito di un percorso travagliato: la Chiesa, in altre epoche, la pensava diversamente (si pensi alla guerra e alla pena di morte). Quindi questo enunciato è una conquista positiva. Il punto è che la vita è oggi interamente attraversata dalla tecnica. Vale per la vita nascente come per la sua fase finale. In entrambi i casi va ricercato un equilibrio tra libertà e responsabilità. Accenno, in questa sede, solo alla fine della vita: si stanno moltiplicando, e si moltiplicheranno sempre più, le occasioni per sperimentare forme intermedie tra la vita e la sua fine. È la vita artificiale, delle macchine e dei tubi. Una zona grigia, che penso vada sottratta alla regola dell'indisponibilità della vita e riconsegnata al nostro diritto di scelta. Perché se io, in questa zona grigia, dico "lasciatemi andare" non dispongo della mia vita, ma dispongo di una tecnica. Non bisogna affermare l'indisponibilità del controllo di una tecnica, non bisogna affidare la libertà dell'uomo all'oggetto che ha creato. Qui deve intervenire la legge: ma va riaperto un confronto politico e culturale vero. Ricordo ciò che Josef Ratzinger scriveva nel "Catechismo", e che rende incomprensibili le ultime prese di posizione del Vaticano: certe cure particolarmente gravose e senza esiti vantaggiosi possono essere «omesse lecitamente e perfino doverosamente. Il malato ha diritto di morire con dignità». Già Paolo VI, nella sua lettera ai medici cattolici del 1970, chiedeva di evitare «l'inutile tortura». E tutti i documenti e le encicliche dal 1980 al 2000 in materia di fine vita contengono considerazioni analoghe: il rifiuto di sottoporsi a cure speciali è definito «semplice accettazione della condizione umana». Il dialogo e le soluzioni per "un'etica condivisa", per citare il titolo dell'ultimo libro di Enzo Bianchi, priore di Bose, sono quindi possibili. È questo il problema centrale delle nostre società: non ricreare vecchi steccati tra credenti e non credenti ma ridefinire, tutti insieme, i nuovi fondamenti di questa etica condivisa. Giorgio Pagano, già sindaco della Spezia, si occupa di cooperazione internazionale nell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e di politiche urbane nella Recs (Rete città strategiche). 06/04/2009

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Etica, Consultae Cassazionecolmano i vuotidella politica (sezione: Giustizia)

( da "Secolo XIX, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Etica, Consultae Cassazionecolmano i vuotidella politica Giudici e tribunali ci hanno abituati a sentenze spesso tanto lontane dalla logica corrente da ricordare il famoso detto "la giustizia non è di questo mondo". Dopo la sentenza della Cassazione che ha autorizzato l'eutanasia per Eluana senza che vi sia una norma specifica al riguardo, viene da pensare che i giudici facciano le leggi più che applicarle. La sentenza della Corte Costituzionale che stravolge la legge 40 sulla fecondazione assistita dichiarata in parte incostituzionale, indica semplicemente che alla base di certe sentenze vi siano principi ideologici di altro genere diversi della norma costituzionale. La Costituzione è stata varata nel dopoguerra quando l'Italia era ancora una nazione cristiana e le norme rispecchiavano una certa visione della società. Nei decenni successivi sono state varate la legge sul divorzio, che di fatto ha scardinato la famiglia, e la legge sull'aborto che ha fatto più di quattro milioni di vittime; eppure, i costituzionalisti non hanno trovato nulla di incostituzionale. Adesso si cerca di bloccare col testamento biologico l'eutanasia; sicuramente, la Corte troverà qualcosa di incostituzionale presente in qualche articolo come ha già rilevato nella legge 40 dove, con le sue correzioni, moltiplica di fatto gli embrioni condannati a un incerto destino. Il popolo può votare chi vuole ma, se vi è un'autorità che adotta una logica giuridica evolutiva e può con sentenza cambiare le carte in tavola, la democrazia è del tutto inutile. Rino Tartaglino GENOVA 06/04/2009 Non è che i magistrati facciano le leggi. È che, esattamente come la natura, anche l'apparato legislativo ha orrore del vuoto: quando lo incontra, qualcuno lo riempie. Il compito di evitare questi strappi rientra nei doveri della politica, che sulle questioni di coscienza (sempre più pressanti, considerati i progressi della medicina) è invece in colpevole ritardo. In questo campo, io credo che uno Stato laico debba lasciare la più ampia libertà alle persone, sulla base del principio filosofico espresso nell'800 da John Stuart Mill: «Su di sé, sul suo corpo e sulla sua mente, l'individuo è sovrano» anche se persegue attività pericolose. Dopodichéè vero che la nostra Costituzione è stata varata quando il Paese era sicuramente più cristiano di oggi, ma lo è altrettanto che è saldamente laica. Sia il divorzio che l'aborto sono sacrosanti diritti, giustamente riconosciuti. Tanto la legge 40 quanto la discussione sul testamento biologico risentono pesantemente di un'impostazione etica, in cui lo Stato si pone come arbitro assoluto del bene e del male, nel caso uniformandosi alle sensibilità religiose della Chiesa cattolica. Andrebbe benissimo se l'Italia avesse una religione di Stato, cosa che invece (per fortuna, aggiungo io) non è. Non c'è nulla di scandaloso negli interventi della Corte. E, comunque, in questa faccenda la democrazia non c'entra nulla. 06/04/2009

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Rinnovo del vincolo urbanistico (sezione: Giustizia)

( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi Sette Numero 081  pag. 44 del 6/4/2009 | Indietro Rinnovo del vincolo urbanistico QUESITARIO - REGIONI ED ENTI LOCALI Di Risponde Giovanni Pizzo Chiedo se il comune possa rinnovare il vincolo, scaduto per mancato utilizzo, su un fondo destinato dal Prg ad attrezzature tecniche. C. C. 15.1 Rinnovo del vincolo urbanistico Chiedo se il comune possa rinnovare il vincolo, scaduto per mancato utilizzo, su un fondo destinato dal Prg ad attrezzature tecniche. C. C. Risponde Giovanni Pizzo La Corte costituzionale, con la sentenza del 22 dicembre 1989, n. 575 ha affermato che è [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 2      

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(sezione: Giustizia)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA PISTOIA pag. 3 «I Comuni non possono far valere i loro diritti» NELLE PROSSIME settimane, il parlamento ultimerà l'approvazione del cosiddetto federalismo fiscale, cioè quell'insieme di norme, che dovrebbero rendere più forte l'autonomia delle istituzioni territoriali, mettendo in migliore relazione quanto i cittadini pagano ed i servizi che gli enti territoriali gli forniscono. Questi sono gli obiettivi dichiarati, anche se, sulla loro concreta realizzazione, ci sono ragionevoli dubbi. L'attuale discussione sul federalismo fiscale, però, è l'occasione per chiedere ai parlamentari del nostro territorio di riflettere su una questione irrisolta e che, a mio parere, per quanto appaia astratta, lede non marginalmente i diritti degli enti locali. L'attuale Costituzione prevede e dichiara la cosiddetta "equi-ordinazione" delle istituzioni. In altri termini, fra Stato, Regioni ed Enti Locali non c'è più una gerarchia di poteri, ma ognuno è sovrano ed autonomo nelle rispettive sfere di competenza. Questo è certamente un passaggio fondamentale attuato, tra l'altro, dal centro sinistra - per garantire uno Stato davvero "federalista"; tuttavia questa parità fra istituzioni non è tale nei fatti, come evidenziano numerosi costituzionalisti. Un elemento di disparità certamente sta nel fatto che agli Enti Locali rimane preclusa la possibilità di ricorrere alla Corte Costituzionale contro lo Stato o la Regione, nel caso questi enti vadano ad intaccare l'autonomia di Comuni o Province. Per dirla senza tecnicismi, la possibilità di sollevare questioni di rispettive competenze , davanti alla Corte, sono ancora riservate solo a Stato e Regioni, ai sensi dell'art. 134 della Costituzione. E' vero che, attraverso la cosiddetta legge La Loggia e attraverso nuovi procedimenti partecipativi, Stato e regioni hanno teso ha rendere meno grave quel limite, ma nessuno di quei rimedi , a mio parere, ha risolto alla radice il problema. Rimangono sperequati gli strumenti che i diversi enti hanno per far valere i loro diritti. Province e Comuni mancano di una prerogativa fondamentale per "difendersi" dalle invadenze (che pure ci sono) di Stato e regione, che ormai sono due enti che legiferano intensamente e su ogni materia del vivere. Ovviamente so bene che, per cambiare questo stato di cose, ci vuole una legge costituzionale, che dovrebbe prevedere anche limiti, filtri e regole per evitare di ingolfare la Corte con decine di ricorsi, ma ritengo che non si possa parlare di equi-ordinazione fra istituzioni se non si risolve anche quella disparità Tra i parlamentari del nostro territorio ci sono i senatori Chiti e Scarpetti che, essendo stati Sindaci di Pistoia, penso abbiano la formazione e la sensibilità per misurarsi su questo problema Antonio Pileggi direttore generale Comune di Pescia

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Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-Viadana 2-0 Camp... (sezione: Giustizia)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

SECONDA CATEGORIA pag. 29 Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-Viadana 2-0 Camp... Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-Viadana 2-0 Campeginese-Vetto 4-1 Mezzani-Team Frontiera 1-1 Real Bibbiano-Rocca 68 0-3 Sc S.Ilario-S.Leo CSM 0-0 Sorbolo-Castelnovo 02 3-0 Tricolore Planet-Barcaccia 0-0 TotaleReti SquadraPuntiM.I. GVNPTF Viadana5021162347167Boca Barco4822146236154 Sc S.Ilario472214533493Campeginese412112544121-2 Rocca 68392211654025-5Team Frontiera342210483024-10 Barcaccia23225893039-21Sorbolo212256112128-23 Vetto212156101629-20Castelnovo 0220214892228-21 Mezzani182239102537-26S.Leo CSM18213992442-21 Real Bibbiano172145121541-28Tricolore Planet142235141037-30Prossimo turno: Barcaccia-Mezzani; Castelnovo 02-Real Bibbiano; Rocca 68-Sc S.Ilario; S.Leo CSM-Tricolore Planet; Team Frontiera-Campeginese; Vetto-Boca Barco; Viadana-Sorbolo.

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di LORENZO FRASSOLDATI BOLOGNA SE I VINI emiliani sopr... (sezione: Giustizia)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

AGRICOLTURA pag. 15 di LORENZO FRASSOLDATI BOLOGNA SE I VINI emiliani sopr... di LORENZO FRASSOLDATI BOLOGNA SE I VINI emiliani soprattutto quelli frizzanti tornano dal Vinitaly carichi di premi e soprattutto con buone prospettive commerciali - Lambrusco secondo vino più venduto nella Gdo (grande distribuzione organizzata) a livello nazionale, Pignoletto in classifica tra gli emergenti altri grandi comparti dell'agricoltura regionale continuano a lanciare segnali di crisi, tali da far prevedere un bilancio 2009 molto al di sotto del 2008. Non si ripeterà certamente l'exploit dei cereali né come superfici (tutte in forte calo) né come prezzi, oggi inferiori del 40% rispetto ad un anno fa. La crisi del comparto latte-Parmigiano reggiano è lungi dall'essere risolta. Il prezzo del latte continua a calare mentre stanno per arrivare le assegnazione delle nuove quote con cui si dovrebbe chiudere la partita degli splafonatori irriducibili. Ma dopo il voto di fiducia sul decreto, le acque restano molto agitate. Il fronte delle Regioni sta valutando un ricorso alla Corte costituzionale. «Questo provvedimento infatti premia la concorrenza sleale attuata dagli allevatori che hanno fino ad ora prodotto fuori dal sistema quote latte», anticipa l'assessore emiliano Tiberio Rabboni. «Il provvedimento penalizza i tanti produttori onesti che sono stati alle regole. Manca una chiara rinuncia a tutto il contenzioso da parte di chi vuole rientrare'. E' confermato invece che le quote saranno assegnate prima dell'adesione alla rateizzazione del debito e non è previsto il termine ultimo per il pagamento della prima rata. Inoltre c'è forte aleatorietà sulla disponibilità dei fondi destinati a compensare quanti avevano acquistato quote per produrre». Nel provvedimento poi non c'è traccia del rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, cioè la possibilità di assicurarsi contro grandine e calamità a condizioni agevolate. «Il risultato immediato dice Nazario Battelli, presidente della Cia Emilia Romagna - è che chi vorrà assicurarsi dovrà sostenere costi per la polizza insopportabili, pari a quattro volte il prezzo pagato lo scorso anno». Una proposta di legge di rifinanziamento sarà portata oggi in Commissione agricoltura della Camera con l'appoggio dicono Coldiretti e Confagricoltura di tutti i partiti. Vedremo. All'appello mancano tutte le risorse per il 2009 e 100 milioni per chiudere il 2008. Infine il Parmigiano Reggiano. Nonostante le misure anticrisi messe in atto, i prezzi restano ai minimi e mandano in crisi i bilanci dei caseifici. Al nuovo gruppo dirigente del Consorzio le due centrali Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare chiedono una svolta. Si va dalla revisione del sistema di marchiatura «per valorizzare al meglio la qualità delle produzioni» al rilancio della promozione «potenziando il supporto all'export». Inoltre più aggregazione per adeguare le dimensioni dei caseifici «ai canali commerciali», cioè le catene della Gdo, i veri controllori del mercato del re dei formaggi'. E con la Gdo serve una carta dei comportamenti' in base alla quale «le promozioni dovranno riguardare soltanto la produzione di qualità garantita con prezzi tali da consentire la copertura dei costi di produzione ed evitare l'attivazione di aste di acquisto al ribasso».

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IMMIGRAZIONE: REGIONE CAMPANIA AVVIA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SU ASSISTENZA A IRREGOLARI (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Lunedì 06 Aprile 2009 IMMIGRAZIONE: REGIONE CAMPANIA AVVIA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE SU ASSISTENZA A IRREGOLARI Napoli, 6 aprile 2009 - La Giunta regionale della Campania ha varato il 3 aprile, con una delibera proposta dal presidente Antonio Bassolino e dall´assessore Lilly De Felice, una serie di interventi finalizzati alla tutela della salute e a una corretta informazione dei cittadini immigrati, regolari e irregolari. La Giunta ha dato mandato agli uffici regionali competenti di: elaborare una Carta del diritto delle persone straniere e degli apolidi all´assistenza, volta a dare la più ampia informazione in ordine ai contenuti della vigente disciplina del diritto delle persone che non hanno la cittadinanza italiana ad accedere alle strutture e ai servizi che erogano prestazioni assistenziali sul territorio regionale; predisporre e realizzare un adeguato piano di informazione e divulgazione della "carta del diritto delle persone straniere e degli apolidi all´assistenza", per rendere edotte le strutture preposte all´erogazione dei servizi di assistenza ed il relativo personale, oltre che le persone titolari del diritto all´assistenza medesima, dei contenuti della disciplina vigente e della modalità per fruire del diritto; diffondere informazioni precise a tutte le strutture che erogano servizi di assistenza circa la disciplina attualmente vigente, precisando altresì che l´eliminazione del divieto per le strutture sanitarie di segnalare alle autorità gli immigrati irregolari che a loro si rivolgono costituisce, allo stato, una mera proposta ancora all´esame del Parlamento; di riservare a successivo atto di Giunta, dopo la eventuale approvazione in Parlamento del disegno di legge sulla sicurezza, le valutazioni in ordine alle iniziative da assumere (ricorso alla Corte costituzionale e al referendum). "La tutela della salute dei lavoratori e della famiglie di stranieri irregolari è prima di tutto un fatto di civiltà che riguarda il rispetto dei diritti fondamentali di ogni uomo - ha dichiarato Bassolino. "Lavoriamo quindi per fare in modo che gli operatori sociosanitari siano adeguatamente informati sulle procedure da seguire e che i cittadini migranti siano sempre più consapevoli dei loro diritti". . <<BACK

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referendum sul testamento - gilberto muraro (sezione: Giustizia)

( da "Mattino di Padova, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 1 - Prima Pagina REFERENDUM SUL TESTAMENTO GILBERTO MURARO Bisognerà prepararsi al referendum insieme ai cattolici sul testamento biologico. C'è chi spera in un ripensamento alla Camera sul testo approvato al Senato, confidando che altrimenti il presidente Napolitano non firmerà la legge. Ma dovrà farlo, se verrà confermata. E' quindi una speranza tenue, data la prova di potere della Chiesa e di Berlusconi che spiega l'approvazione in Senato di un disegno di legge che vieta il blocco dell'idratazione e alimentazione chiesto dal paziente e addirittura vanifica l'intero istituto del testamento, dichiarandolo non vincolante per il medico. Conviene dunque prepararsi alla duplice battaglia successiva: ricorso alla Corte Costituzionale e referendum popolare per l'abrogazione. Non basta aspettare che la Corte sancisca la violazione della Costituzione. E non solo per i tempi tecnici del ricorso e della sentenza, ma perché occorrerà chiamare tutti i cittadini a bloccare in prima persona, come votanti, una legge davvero indecente. Non si vede nella storia repubblicana un evento più emblematico di questo. SEGUE A PAGINA 6

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prepariamoci al referendum - gilberto muraro (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Venezia, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

TESTAMENTO BIOLOGICO PREPARIAMOCI AL REFERENDUM GILBERTO MURARO Bisognerà prepararsi al referendum insieme ai cattolici sul testamento biologico. C'è chi spera in un ripensamento alla Camera sul testo approvato al Senato, confidando che altrimenti il presidente Napolitano non firmerà la legge. Ma dovrà farlo, se verrà confermata. E' quindi una speranza tenue, data la prova di potere della Chiesa e di Berlusconi che spiega l'approvazione in Senato di un disegno di legge che vieta il blocco dell'idratazione e alimentazione chiesto dal paziente e addirittura vanifica l'intero istituto del testamento, dichiarandolo non vincolante per il medico. Conviene dunque prepararsi alla duplice battaglia successiva: ricorso alla Corte Costituzionale e referendum popolare per l'abrogazione. Non basta aspettare che la Corte sancisca la violazione della Costituzione. E non solo per i tempi tecnici del ricorso e della sentenza, ma perché occorrerà chiamare tutti i cittadini a bloccare in prima persona, come votanti, una legge davvero indecente. Non si vede nella storia repubblicana un evento più emblematico di questo. SEGUE A PAGINA 6

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Misure anti-crisi al rush finale (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-04-06 - pag: 10 autore: L'agenda del Parlamento. Corsa contro il tempo per convertire il Dl prima di Pasqua Misure anti-crisi al rush finale Oggi il voto della Camera e mercoledì quello del Senato Roberto Turno Oggi il primo via libera ufficiale da parte della Camera, poi la corsa contro il tempo al Senato per l'approvazione definitiva entro la settimana, che probabilmentearriverà giovedì e sicuramente col voto di fiducia richiesto dal Governo. Ovvero, la quindicesima blindatura in undici mesi di vita nella XVI legislatura del quarto gabinetto di Silvio Berlusconi. Per il cosiddetto " decreto incentivi" per favorire la ripresa economica, il Dl 5 che scade domenica 12, proprio il giorno di Pasqua, il Parlamento è chiamato a fare gli straordinari. Tempi strettissimi per il varo definitivo. Pertanto nuovo voto di fiducia indispensabile, dopo quello incassato giovedì scorso dalla Camera, per evitare la decadenza. Settimana parlamentare in affanno, dunque, ma in ogni caso settimana di lavoro breve, soprattutto a Montecitorio, in coincidenza col ponte pasquale. L'attività legislativa delle commissioni procederà necessariamente a scartamento ridotto, in attesa di un andamento più spedito dalle prossime settimane. Nel pentolone delle leggi da fare, del resto, non mancano i provvedimenti in lista d'attesa: il federalismo fiscale dovrebbe essere varato dal Senato entro il mese, se non nei primi dieci giorni di maggio; la partita scottante del biotestamento che si aprirà dopo Pasqua alla Camera, anche nel prevedibile combinato disposto della sentenza della Corte costituzionale sulla legge 40 in materia di procreazione assistita; le misure sulla giustizia penale, che avviano l'iter domani a Palazzo Madama nel testo varato dal Consiglio dei ministri; i collegati alla Finanziaria 2009, che stanno accelerando i loro cammino in commissione in entrambi i rami del Parlamento; la Comunitaria 2008 che debutta sempre domani alla Camera dopo il primo sì del Senato. Tra aprile e almeno la metà del mese di maggio si annunciano insomma 45 giorni di fuoco per le Camere, in vista della tornata dell'election day di giugno per le europee e per le ammini-strative, per non dire del referendum sul sistema elettorale. E sempre a giugno si riapriranno le partite su Dpef e manovra 2010, oltre a quelle sulla riforma costituzionale annunciata dal Governo e sulle modifiche richieste ai regolamenti parlamentari per velocizzare i lavori e garantire poteri più ampi al Governo. Riforme tutte da fare e da discutere, naturalmente. La settimana parlamentare corta che comincia oggi, si annuncia intanto all'insegna dei lavori delle due assemblee e dei decreti legge. Il decreto-incentivi – dal bonus per la rottamazione di auto e moto al sostegno della Cdp alle piccole e medie imprese, dagli ammortizzatori estesi ai precari alle misure contro la delocalizzazione, dai vincoli attenuati per le centrali a carbone alle norme sulle quote latte riprese dal Dl 4 che viene lasciato decadere, fino alle misure sul Patto di stabilità che ai sindaci continua a non bastare – sarà votato oggi in tarda mattinata dall'aula della Camera. E da mercoledì, secondo l'attuale ordine del giorno, sarà poi al voto dell'aula del Senato. La richiesta della fiducia da parte del Governo è in pratica scontata. Sempre in aula alla Camera, tra domani pomeriggio e martedì mattina, toccherà poi all'altro decreto legge in vigore: è il Dl 11 contro la violenza sessuale, che prevede anche la creazione delle ronde, in scadenza il 25 aprile, che deve ancora passare al vaglio del Senato. Gli indizi per altri due voti fiducia in arrivo – il 16Úe il 17Ú– sulla carta ci sono tutti. I decreti legge in lista di attesa IMAGOECONOMICA

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Fini e Schifani: divisi sulla legge 40. Le Iene li mettono d'accordo sui portaborse (sezione: Giustizia)

( da "Panorama.it" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Fini e Schifani: divisi sulla legge 40. Le Iene li mettono d'accordo sui portaborse Posted By marino.petrelli On 3/4/2009 @ 18:40 In Headlines, NotiziaHome | 1 Comment Divisi sui temi etici della legge 40, ma concordi nell'ammettere che al Parlamento il lavoro nero è dilagante e "occorre fare una legge adeguata per risolvere il grave problema". Gianfranco Fini, [1] presidente della Camera, e Renato Schifani, [2] suo omologo al Senato, si trovano su due piani diversi rispetto alla decisione della Consulta di bocciare parte della legge 40 sulla fecondazione assistita. [3] Ieri, Fini aveva lodato la sentenza definendo la legge 40 "un provvedimento basato su dogmi di tipo etico - religioso", oggi da Herat, in Afghanistan, la seconda carica dello stato dice apertamente che "Siamo di fronte a una buona legge, di libertà, anche perché non vi può essere alcuna ingerenza dei partiti o di altro, per cui a parlare di dogmi troverei qualche difficoltà". Schifani non ha dubbi sul fatto che l'Italia sia uno Stato laico, nonostante quanto osservato da Fini [4] al congresso del Pdl a proposito della legge sul testamento biologico già approvata dal Senato. "Stato laico significa non rinunciare alle responsabilità tutte le volte che ci si rende conto che ci sono vuoti normativi da colmare", dice il presidente del Senato. "Quindi, personalmente, non riscontro nella legge sul testamento biologico e sulla legge 40 una presenza di eticità nella vita parlamentare, in particolare in tutte quelle leggi dove ci sono voti segreti. Lì sono le coscienze che decidono e non i dogmi". La presidenza della Camera risponde che "non è uno scandalo esprimersi sulle sentenze della Corte costituzionale. Il rispetto del Parlamento è doveroso, ma non c'entra con il caso della pronuncia dei giudici della Consulta sulla legge relativa alla fecondazione assistita". Un botta e risposta destinato a non concludersi a breve termine, anche in previsione della discussione della legge sul testamento biologico e delle differenti posizioni che all'interno dello stesso Pdl esistono in materia Ma se l'etica divide, le Iene uniscono, almeno per quello che riguarda il lavoro nero di tanti "portaborse" al Parlamento. E questa sera, nella nuova puntata de "[5] Le Iene show" in onda su Italia 1, sia Fini che Schifani, intervistati nella [6] seconda parte dell'inchiesta relativa al lavoro nero in Parlamento realizzata da Filippo Roma e Marco Occhipinti, promettono rigore. Le Iene denunciano che il 62 per cento dei portaborse sono senza contratto: i presidenti Fini e Schifani ammettono il lavoro nero in Parlamento e si impegnano a risolvere il problema. "Il Presidente e l'ufficio di presidenza hanno il dovere di verificare che chi entra alla Camera, dichiarando di essere collaboratore di quel tal deputato, abbia un contratto di lavoro, ha dichiarato Fini. E il presidente Renato Schifani aggiunge: "Faremo una legge in tempi brevissimi che prevede contratti di lavoro di tipo subordinato, orari minimi e massimi e compensi certi". Le Iene hanno scoperto che in questa legislatura su 516 portaborse solo 194 hanno un contratto e, quindi, uno stipendio. Gli altri 322, cioè il 62 per cento, non sono legati ai deputati da alcun vincolo contrattuale, cioè risultano ufficialmente lavorare gratis. Fini tiene botta alle domande dell'intervistatore e si dice certo che in tempi brevi la situazione cambierà. "Il mio predecessore fece nel marzo 2007 una delibera molto precisa, affermando che l'accesso alla Camera lo può avere soltanto colui che ha un contratto di lavoro a titolo oneroso, quindi dietro stipendio con regolare contratto, in capo ad un deputato". Dice. "Poi ci fu una seconda delibera che allargò molto la norma". Gli fa eco Schifani: "In questi giorni stiamo discutendo in commissione analoga legge, ho già dato l'autorizzazione per farla approvare senza che passi dall'aula, quindi tempi molto brevi, per regolamentare una volta per tutte questo aspetto". E aggiunge: "In sostanza questa legge istituisce l'albo, prevede i diritti e doveri e funzioni, regole contrattuali, la retribuzione finalmente viene individuata. Sarà un contratto di tempo determinato e di lavoro subordinato, ma sarà una legge a tutela dei collaboratori parlamentari". E alla domanda su come il Senato regolamenterà l'accesso dei portaborse in attesa della nuova legge, Schifani è categorico: "Proporrò all'Ufficio di presidenza di subordinare l'accesso al Senato a tutti quei collaboratori legati da un regolare rapporto contrattuale con i parlamentari e questo limiterà al massimo l'accesso di persone, non dico non gradite, ma senza titolo". Le Iene hanno, inoltre, intervistato in merito 33 deputati, ai quali è stato chiesto se con loro collaborano dei portaborse e che tipo di contratto hanno. Tra i politici interpellati, tre non rispondono alle domande, sei dicono di non avere portaborse, nove affermano di avere collaboratori con un contratto, ma non specificano di che tipo, cinque dichiarano che i portaborse a loro servizio hanno un contratto, ma affermano imbarazzati di non sapere di che tipo, cinque rivelano che i loro portaborse hanno un contratto a progetto ma nessuno spiega con precisione di che tipo di progetto si tratta, tre ammettono di avere a loro servizio portaborse senza contratto. Luigi Vitali dichiara di averli in regola con contratto di lavoro subordinato, mentre Rosy Bindi afferma che i propri collaboratori sono in regola, perchè assunti direttamente dalla Camera, essendo lei una dei vicepresidenti. E le Iene continuano a vigilare.

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SALUTE. Procreazione assistita, Martini: "Sentenza Consulta non tocca principi fondamentali" (sezione: Giustizia)

( da "HelpConsumatori" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

News SALUTE. Procreazione assistita, Martini: "Sentenza Consulta non tocca principi fondamentali" 06/04/2009 - 11:19 Dopo la pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni punti della Legge 40 sulla fecondazione assistita, il Sottosegretario Martini spiega: "non contesto affatto la sentenza della Consulta, che non tocca l'impianto e i principi fondamentali della legge 40. Il testo con le modifiche apportate dalla Corte è molto chiaro a riguardo: si mantiene il divieto di crioconservazione e di soppressione degli embrioni, il divieto di selezione a scopo eugenetico e la raccomandazione di produrre solo il numero "strettamente necessario" di embrioni". Circa le nuove linee guida evocate da più parti, il Sottosegretario specifica: "nuove linee guida della legge sarebbero state comunque già necessarie, in seguito alla direttiva europea recepita dal decreto 191 del 2007, con cui i Centri di PMA sono equiparati a banche di cellule e tessuti, e con il quale si stabiliscono criteri standard di sicurezza, qualità e tracciabilità". Il ministero, dunque, avrebbe già dovuto aggiornare le linee guida in ragione delle nuove normative, ma ha ritenuto più corretto aspettare la sentenza della Consulta per farlo. Il Ministero ha già richiesto al Garante dei Dati Personali l'istituzione di un tavolo di lavoro per adeguare la raccolta dati alle nuove normative europee. 2009 - redattore: VC

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Abu Omar, la decisione della Consulta: sicurezza della Patria prima di tutto (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 14 del 2009-04-06 pagina 0 Abu Omar, la decisione della Consulta: sicurezza della Patria prima di tutto di Luca Fazzo Ecco il testo della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Procura di Milano: nelle indagini sul Sismi e la Cia è stato violato il segreto di Stato L'11 marzo scorso, quando la Corte Costituzionale rese noto il dispositivo della sua decisione sullo scontro tra il Governo e la Procura della Repubblica di Milano intorno al caso «Abu Omar», entrambi i protagonisti dello scontro si proclamarono vincenti. La possibilità di coprire con il segreto di Stato alcuni passaggi fondamentali dell'indagine sul rapimento dell'imam estremista - prelevato a Milano nel febbraio 2003 da una squadra della Cia e consegnato al governo egiziano - era da mesi al centro di un braccio di ferro senza precedenti: da una parte il governo Berlusconi (e prima di esso il governo Prodi) deciso a coprire con i suoi omissis i rapporti tra Sismi e Cia; dall'altra i magistrati milanesi (alla Procura si era affiancato il giudice che sta celebrando il processo per sequestro, Oscar Magi) che rivendicavano il diritto-dovere ad accertare la verità sul rapimento, in nome dell'interesse superiore della giustizia. Dala lettura integrale del provvedimento della Corte - steso dal giudice Alfonso Quaranta - emerge con chiarezza che ad uscire vincente dallo scontro è la linea del governo. Messa di fronte alla necessità di scegliere quale tra due valori vada tutelato con più forza - la sicurezza dello Stato o l'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge - la Consulta sceglie risolutamente il primo. Ecco la frase decisiva: «il supremo interesse della sicurezza dello Stato nella sua personalità internazionale» è «preminente su ogni altro». A base di questa convinzione, l'articolo 52 della Costituzione: «è sacro dovere del cittadino la difesa della Patria». Senza sicurezza, dice la Consulta, non può esistere lo Stato. E quindi neppure la giustizia. Sembrano concetti astratti, appartenenti alla filosofia del diritto più che alla vita quotidiana. Ma da essi la Corte parte per decidere in concreto il caso Abu Omar a favore del governo: affermando che non spetta ai giudici ma semmai al Parlamento discutere sul diritto del governo ad applicare il segreto di Stato. «Il giudizio sui mezzi ritenuti necessari o soltanto utili a garantire la sicurezza dello Stato spetta al Presidente del Consiglio dei ministri sotto il controllo del Parlamento (...) è dinanzi alla rappresentanza del popolo, cui appartiene quella sovranità che potrebbe essere intaccata, che il Governo deve giustificare il suo comportamento». C'è un solo limite, nella Costituzione, all'applicazione del segreto di Stato: e cioè il caso in cui ci si trovi davanti a reati eversivi dell'ordinamento costituzionale. Ma per la Consulta non è certo questo il caso del sequestro Abu Omar: «Questa Corte su un piano generale conviene, innanzitutto, con le risoluzioni del Parlamento Europeo circa la illiceità delle cosiddette "consegne straordinarie", perché contrarie alle tradizioni costituzionali e ai principi di diritto degli Stati membri dell'Unione Europea ed integranti specifici reati. Tuttavia, neppure da tali risoluzioni può trarsi la conclusione della riconducibilità del reato costituito dall'ipotizzato sequestro di persona ad un fatto "eversivo dell'ordine costituzionale", come ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Milano». Quindi non si potranno utilizzare nel processo i documenti sequestrati nella sede del Sismi, e che secondo la Procura dimostrano la complicità dei nostri 007 con quelli americani: «Non spettava né alla Procura della Repubblica di Milano, né al Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Milano, porre tutto il materiale parzialmente segretato a fondamento, rispettivamente, della richiesta di rinvio a giudizio degli imputati e del successivo decreto», e i magistrati milanesi vengono bacchettati per non averli «coperti»: «Spettava all'Autorità giudiziaria procedente il compito di adottare tutte le cautele del caso per impedire che le copie non "omissate" di quegli stessi documenti permanessero nel normale circuito divulgativo del processo, vulnerando di fatto quel segreto e, con ciò stesso, esponendo al rischio di compromissione le esigenze di sicurezza nazionale ed i valori primari che quel segreto è destinato a presidiare». Del tutto annullato viene l'interrogatorio del carabiniere Pironi, unico reo confesso del sequestro, che parlò dei rapporti tra Cia e Sismi: «non poteva essere né richiesto, né ammesso, né effettuato un incidente probatorio destinato a riguardare quella tematica delle relazioni tra Servizi italiani e stranieri di intelligence che il Presidente del Consiglio aveva inteso chiaramente sottoporre a segreto». Confermato il provvedimento del premier Berlusconi che vincolava al segreto gli agenti del Sismi interrogati in aula. Su un solo punto la Consulta dà ragione ai magistrati: i telefoni degli agenti del Sismi potevano essere intercettati. Ma è una vittoria di Pirro, perché non si potranno utilizzare tutte le telefonate che riguardano i rapporti tra Cia e Sismi, e cioè l'essenza del processo: «l'Autorità giudiziaria non potrà comunque porre a fondamento delle sue determinazioni, in qualsiasi momento della scansione processuale, elementi conoscitivi che dovessero risultare coperti dal segreto di Stato, se e nella parte in cui eventualmente investano, direttamente od indirettamente, proprio il tema delle relazioni intercorse tra i Servizi di intelligence italiano e quelli stranieri». Cosa succederà, a questo punto, del processo agli agenti Cia e ai loro colleghi italiani, tra cui l'ex capo del Sismi Nicolò Pollari e il capodivisione Sismi Marco Mancini? Alla prossima udienza, fissata per il 22 aprile, il giudice Magi dovrà decidere come comportarsi. La Consulta lascia a lui («spetterà alle competenti autorità giurisdizionali investite del processo valutare, in concreto, le eventuali conseguenze di tale annullamento sul piano processuale») la scelta se andare avanti, ritenendo che le prove ancora utilizzabili bastino a mantenere in piedi il quadro che portò al rinvio a giudizio degli agenti segreti. Ma la Corte Costituzionale sembra, in un passaggio della sentenza, indicare uno scenario possibile: avanti col processo agli agenti segreti americani (accusati anche da dati oggettivi, come le tracce dei telefoni cellulari e delle carte di credito), e stralcio della posizione degli 007 italiani. Scrive infatti la Consulta: «Una valutazione, questa, da compiersi, evidentemente, nel rispetto delle regole processuali proprie del tipo di giudizio che viene in rilievo, ("la nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono da quello dichiarato nullo" e "le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge non possono essere utilizzate"), e quindi individuando in quali loro parti, e con riferimento a quali dei soggetti coinvolti nella vicenda giudiziaria, gli atti processuali da questa Corte annullati possano ritenersi autosufficienti rispetto alla ragione che ha condotto al loro annullamento parziale; facendo eventualmente ricorso anche all'istituto della separazione dei processi». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Fini sotto il tiro dell'Udc Ronchi: Media, Casini attacca il premier (sezione: Giustizia)

( da "Nazione, La (Livorno)" del 06-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione, La (Firenze)) (Giorno, Il (Milano)) (Resto del Carlino, Il (Bologna))

Argomenti: Giustizia

POLITICA pag. 10 Fini sotto il tiro dell'Udc Ronchi: «Stop alle alleanze» Media, Casini attacca il premier RAPPORTI TESI PDL-CENTRO di BEATRICE BERTUCCIOLI ROMA NESSUNA alleanza con l'Udc, sia nelle grandi città sia nei piccoli comuni. La richiesta al Pdl arriva dal ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi. «D'ora in avanti nessuna collaborazione con l'Udc di Pier Ferdinando Casini perché il suo leader, Lorenzo Cesa ha sottolineato Ronchi si è permesso di chiedere le dimissioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini». E SE ANCHE Maurizio Gasparri dà ragione al suo collega di partito su quello che definisce un «rozzo attacco» da parte dell'Udc, è però lo stesso capogruppo dei senatori del Pdl a ironizzare sul comportamento del suo ex leader: «Gianfranco ha ammesso Gasparri anche sulla legge 40 si è posto dichiaratamente in una posizione minoritaria». E, dopo aver sottolineato che Fini «ha cambiato opinione» sulla fecondazione assistita, Gasparri ha concluso: «Avendo un ruolo istituzionale Fini si sta dedicando più agli scenari futuri che non alla gestione dei problemi di oggi, ma è più serio chi non muta opinione o chi la muta?». Questo e altri interrogativi provano che non si sono ancora placate le polemiche provocate dalle dichiarazioni del presidente della Camera riguardo la sentenza della Consulta (su alcune norme della legge 40). Fini aveva osservato che la Corte costituzionale «rende giustizia alle donne». E aveva aggiunto: «Quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso, è sempre suscettibile di censure di costituzionalità, in ragione della laicità delle nostre istituzioni». Di qui le critiche del segretario dell'Udc: Cesa aveva contestato la presa di posizione del presidente della Camera «che non può essere il paladino di battaglie di parte» e lo aveva anche invitato a dimettersi a causa delle sue «battaglie ideologiche». INTORNO a Fini hanno fatto quadrato esponenti ex di An, come Ronchi, appunto, che ha invitato i colleghi del Pdl a non «dimenticare che quando Berlusconi era preso di mira dai magistrati, noi che allora stavamo in An alzammo la voce in sua difesa». Ma lo stesso non si può dire degli ex di Forza Italia nei confronti di Fini. Non a caso, uno dei coordinatori del Pdl, l'azzurro Denis Verdini, proprio ieri ha preferito tessere la tela a favore dei rapporti con l'Udc: «Ci sono solo grandi aggregazioni nel mio mondo personale e anche, credo, nel cammino del Pdl. L'Udc è uno dei partiti fondatori del Partitolo Popolare europeo e non si capiscono le differenze. I valori sono comuni. Il percorso è iniziato. Vediamo». Solo, che, solo poche ore dopo, Casini ha preferito evidenziare le differenze dal Pdl rispetto ai punti in comune: «Berlusconi ha ammonito il ledaer centrista si occupi della crisi e non dell'informazione di cui è monopolista in Italia».

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DL SICUREZZA/OGGI VIA ESAME AULA CAMERA. CALIENDO:NON CAPISCO ANM (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Dl sicurezza/Oggi via esame Aula Camera. Caliendo:Non capisco Anm di Apcom Governo conferma trasferimento ufficio pm:Non viola inamovibilità -->Roma, 6 apr. (Apcom) - Il governo tira dritto sulla norma - contenuta in un emendamento al decreto sicurezza in Aula alla Camera - che prevede il trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate rimaste scoperte. Di fronte alle proteste dell'Associazione nazionale magistrati che definisce la norma incostituzionale e minaccia lo sciopero, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo afferma: "Non capisco le proteste". Al termine del comitato dei nove della commissione Giustizia di Montecitorio, Caliendo precisa: "Ho letto notizie inesatte su questa norma. Le sedi disagiate non sono ancora state pubblicate, non sappiamo ancora quindi se ci saranno e dove. Noi abbiamo solo stabilito che vengano portate da 60 a 80 e da 100 a 150 i magistrati destinati ad esse". Quindi "solo nell'ipotesi in cui non fossero avanzate domande per le sedi disagiate, si procederà al trasferimento d'ufficio che è oggettivo, segue cioè la legge in questione, non c'è alcuna discrezionalità da parte del Csm e quindi non viene violato il principio di inamovibilità del giudice". "Attendiamo quindi - aggiunge Caliendo - che il Csm trasmetta al Ministero l'elenco delle sedi disagiate, quindi il Ministro valuterà quelle che rimangono scoperte e il Csm potrà procedere al trasferimento d'ufficio ma senza alcuna discrezionalità visto che nella legge sono individuati criteri oggettivi": l'emendamento del governo al dl sicurezza infatti prevede che possano essere trasferiti i magistrati che abbiano conseguito la prima valutazione di professionalità da non più di quattro anni o quelli che svolgono da oltre dieci anni le stesse funzioni e che alla scandenza del periodo massimo di permanenza non hanno presentato domanda di trasferimento ad altra funzione o ad altro gruppo di lavoro all'interno dell'ufficio o ad altro ufficio. Il trasferimento inoltre può essere disposto esclusivamente in sedi disagiate che distino oltre 100 chilomentri dalla sede ove il magistrato presta servizio e anche in deroga al divieto, previsto dalla riforma 2006, di passaggio tra funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa. L'Italia dei valori è fortemente contraria all'emendamento del governo perché, afferma Federico Palomba al termine dei lavori della Commissione, "lede il principio fondamentale di inamovibilità del giudice". Lo scontro tuttavia si sposta ora in Aula dove il decreto, che contiene anche le misure per le ronde e contro gli stupri, verrà esaminato a partire dalle 18.30 di questo pomeriggio.

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Dal Senato l'altolà a Fini (sezione: Giustizia)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACHE pag. 13 Dal Senato l'altolà a Fini «Procreazione, buona legge» Schifani e l'Udc attaccano il presidente della Camera STOCCATE Gianfranco Fini (foto Ansa) di ELENA G. POLIDORI ROMA SEMBRAVA proprio uno scontro tra i più alti vertici istituzionali sulla legge 40. «Schifani: Fini sbaglia», titolava un'agenzia di stampa. Insomma, il presidente del Senato replicava duramente a quello della Camera per aver apprezzato la sentenza della Corte Costituzionale di revisione della legge 40 perchè rendeva «giustizia alle donne». Parole di replica del primo inquilino di Palazzo Madama che non lasciavano adito a dubbi: la legge sulla fecondazione assistita è invece «una buona legge, di libertà», diceva Schifani, votata secondo coscienza dai parlamentari su cui non c'è alcun rischio né di dogmatismo, né di eticità. Insomma, pareva di capire che Schifani si contrapponesse personalmente a Fini e non solo che avesse idee diverse sul tema. Invece no. Il portavoce del presidente del Senato, Eli Benedetto, ha chiarito il senso delle parole di Schifani: «Non c'è nessuno scontro in atto, c'è solo una differenza di opinioni che in democrazia è più che lecita; Schifani non ha mai pensato nè detto che il presidente Fini ha sbagliato a dire ciò che pensa». NESSUNO scontro tra le due alte cariche istituzionali, dunque, ma tra Fini e Lorenzo Cesa, invece, eccome. Pesante l'attacco del segretario Udc: «E' meglio che lasci la carica ha attaccato secco se vuole proseguire nelle sue battaglie ideologiche». E la replica di Fini non è stata da meno: «Se l'onorevole Cesa rileggesse l'articolo 134 della Costituzione comprenderebbe che il doveroso rispetto del Parlamento non impedisce ad un supremo organo costituzionale, qual è la Consulta, di valutare la legittimità delle leggi; di conseguenza, non può destare scandalo esprimere valutazioni sulle pronunce stesse della Corte Costituzionale». Nessuna contromossa, invece, verso Paola Binetti. La pasionaria Pd gli ha infatti chiesto, provocatoriamente: «Presidente Fini, dieci anni fa non era così laico. Come mai ha cambiato idea?». Una critica simile a quella lanciata da Oltretevere da monsignor Rino Fisichella: «La legge sulla fecondazione assistita non è stata certamente una legge cattolica ma una legge in difesa della salute della donna». Secondo il presule, questa sentenza aprirebbe le porte anche a «tante sperimentazioni selvagge che venivano fatte e che temo possano tornare di nuovo: c'è una nuova schiavitù all'orizzonte che proviene da una ricerca che rischia di sfociare nell'eugenetica, dobbiamo guardare al futuro con molto timore». A PARERE dell'opposizione, però, dopo la sentenza della Consulta il governo dovrebbe rimettere mano alla legge, ma per far questo, hanno assicurato all'unisono il ministro del Welfare, Sacconi, e la sottosegretaria Eugenia Roccella, basterebbe rivedere le linee guida: «Non credo ha detto Sacconi che ci sia la necessità di modificare la legge 40». Niente passaggio parlamentare, allora? Per il Pd, come argomenta il senatore Ignazio Marino, il passaggio non può essere procrastinato . E nel qual caso, come si comporterebbe Fini? Dalla Presidenza della Camera si fa sapere che, nell'eventualità, sarebbe la conferenza dei capigruppo a decidere; i regolamenti «parlano chiaro». Image: 20090404/foto/4025.jpg

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TESTAMENTO BIOLOGICO: GERMONTANI (PDL), NON ERA UNA LEGGE DA FARE. (sezione: Giustizia)

( da "Asca" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

TESTAMENTO BIOLOGICO: GERMONTANI (PDL), NON ERA UNA LEGGE DA FARE (ASCA) - Roma, 6 apr - ''Bisognerebbe non varare leggi troppo ortodosse''. Cosi' la senatrice Maria Ida Germontani del PDL, ospite questa sera a ''Primo Piano'' il programma di approfondimento di EcoTv in onda alle ore 23, si e' espressa parlando della legge sul testamento biologico: ''Sono in linea col Presidente Fini, questa non era una legge da fare, siamo stati trascinati dal momento, bisognerebbe non varare leggi troppo ortodosse''. E sempre in linea col presidente della Camera la parlamentare si e' espressa a favore della sentenza della Corte Costituzionale, che recentemente ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita, e in particolare contesta la norma riguardo l'impianto di embrioni: ''Ben venga la sentenza della Corte Costituzionale'' quasi a conferma che ''quelli erano i punti deboli'' dichiarando inoltre ''non possiamo legiferare stando su una nuvoletta, legiferando su argomenti etici bisogna tenere conto che il nostro e' uno stato laico''. red-njb/mcc/alf

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Q 26 Agordina - Maser 1 - 1 Caerano - Cisonese 0 - 2 Castion - Bessi... (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

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Lunedì 6 Aprile 2009, Q 26 Agordina - Maser 1 - 1 Caerano - Cisonese 0 - 2 Castion - Bessica 1 - 2 CSM Farra - Altivolese 5 - 2 Foen - Juventina 2 - 1 Lentiai - P. Tegorzo 1 - 0 Montegrappa - Sernaglia 1 - 1 Fiori Barp - SP Calcio 0 - 3 CLASSIFICA Cisonese261682532256Montegrappa2614102523052Bessica261565483651Caerano251375402346CSM Farra261367483245SP Calcio251465361644Maser26989273035P. Tegorzo269710293234Foen269512384732Juventina267811323929Lentiai255911233224Castion256613345124Agordina256514315123Altivolese266515395223Sernaglia2541011314122Fiori Barp263617265315PROSSIMO TURNO (19/04/09): Agordina - SP Calcio, Bessica - Maser, Fiori Barp - Caerano, Foen - Cisonese, Juventina - CSM Farra, Lentiai - Altivolese, P. Tegorzo - Montegrappa, Sernaglia - Castion,

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Virtus Csm - Altivolese 5-2 (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

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Virtus Csm - Altivolese 5-2 Lunedì 6 Aprile 2009, GOL: pt 22' Vassalli, 30' aut. Bet, st 20' Puppetti, 25' Bortolon, 27' Puppetti, 33' aut. Zanet, 45' Bittante. VIRTUS CSM FARRA SOLIGO: Gosetto, Gallon, Ferronato, Tonon, N. Nardi, Bet (st 5' Baratto), Gerlin(st 1' Zandonà), M. Nardi, Simoni, Puppetti, Vassalli. All. R. Mognon. ALTIVOLESE: Zorzi, Vudafieri, Zanet, Merlo, Bogana, Bettamin, Covolan, Pasqualetto, Bortolon (st 32' Riva), Boin, Fedato (pt 15' Bressan). All. Martignon. ARBITRO: Ceolin di Treviso. NOTE: espulso Bettamin al 26' della ripresa

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Vertice invariato fra i super goleador (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Vertice invariato fra i super goleador Lunedì 6 Aprile 2009, GIRONE Q 22 GOL: Sartor (Montegrappa). 21: Buffon (Cisonese). 20: Biasion (Foen), F. Pellizzari (Bessica). 18: Bortot (Sernaglia). 12: M. Alberton (Castion), Pastro (Bessica), Bacchetti (S.P. 2005), Pradetto (Cisonese). 11: D. Bortolon (Altivolese), Gelisio (Juventina), E. Simoni (Virtus Csm). 10: Puppetti (Virtus Csm). 9: Binotto (Montegrappa), Bittante (Virtus Csm), Zandonà (Bessica). 8: Tavarner (Lentiai), L. Nussio (Castion). 7: Carretta (S.P. Calcio 2005), Tavarner (Lentiai), Pincin (Maser). 6: Merlo (Caerano), Galanti (Montegrappa), Farenzena (Agordina), Nadir, Cesca (Cisonese), Lise, Cavesso (Fiori Barp), Bentivenga (Altivolese), Robassa (Juventina), Rahli (Piave Tegorzo).

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Miotto raggiunge Ruffato al comando. 19 gol: Ruffato (CSM Res... (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Lunedì 6 Aprile 2009, Miotto raggiunge Ruffato al comando. 19 gol: Ruffato (CSM Resana), Miotto (Vedelaghese). 16: Gobbo (Csm Resana). 14: Gashi (S. Antonino). 13: Scaboro (S. Antonino . 12: Fregolent (Volpago), Zago (Fontane), Fornasier (Valdosport). 11: Schiavon (Rovere), Vettor (Fanzolo), Tiziani (Milan Guarda). 10: Favaro (Badoere), Spagnol (Vidor). 9: Bertuola (Fontane), Q. Tessaro, Filippi (Vidor), Possamai, Canonico (S. Gaetano).

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Padernello - Valdosport0-1 (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Padernello - Valdosport0-1 Lunedì 6 Aprile 2009, GOL: pt 30' Fornasier. PADERNELLO: Gallina, Francescato, Crosato (st 30' Silvello), Martinelli, M. Pozzebon, Adustini, Bessegato, Favaro, Sartor, D. Pozzebon (st 10' Visentin), D'Ambrosi (st 1' Sartoretto). All. Barbisan. VALDOSPORT: Cocheto, Pagnussat (st 1' Binotto), Gallina, Dall'Anese (st 13' Menegazzo), Frare, Marin, Miotto, Sanvito, Fornasier, El Jabli (st 35' Chakir), Nespolo (st 20' Bortolin). All. Cesca. ARBITRO: Freda di Treviso. Fornasier firma a Padernello la vittoria del Valdosport, tre punti che valgono il comando. Infatti il Valdosport raggiunge in vetta il CSM Resana e alla ripresa del campionato, dopo Pasqua, c'è lo scontro diretto.

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C.S.M. Resana - Fanzolo0-0 (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

C.S.M. Resana - Fanzolo0-0 Lunedì 6 Aprile 2009, C.S.M. RESANA: Furlan, Fagan (st 20' A. Barichello), Tosetto, Bussolin, D. Barichello, Rigo, Barban, Agello (st 12' Fabbian), Gobbo, Ruffato (st 30' Simionato), Giacobbi. All. Fabrin. FANZOLO: Squizzato, Guizzo, Franchetto, De Faveri (st 30' Agnolin), Rossi, Pozzebon, Pian, Vettor, Gasparetto (st 47' Tombolato), Fantinato (st 15' Scomparin). All. Bonato. ARB.: Vanzella (Conegliano); espulso st 46' Rossi. La capolista CSM Resana chiude 0-0 la gara casalinga con il Fanzolo. Il pareggio, viste le occasioni create, va stretto ai locali raggiunti in vetta dal Valdosport. Dopo la sosta di Pasqua la capolista disputa mercoledì 15 la finale di Coppa Provincia e il 19 sarà a Valdobbiadene.

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San Gaetano - Rovere Sartorato1-0 (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

San Gaetano - Rovere Sartorato1-0 Lunedì 6 Aprile 2009, GOL: pt 34' Zago. SAN GAETANO: Quagliotto, Tessaro (st 35' Favaro), Scarpa, Zago, Camozzato, Pederiva, Magagnin (st 21' caeran), Callegari, Canonico (st 28' Peveri), Possamai (st 39' Bouznadi), Corato. All. Favero. ROVERE SARTORATO: Vanin, Bortolotti, N. Sartorato, N. Zanatta, Giuriato (st 31' Schiavon), Ceccato, Conte, M. Sartorato, Grillo, M. Zanatta, Lucca (st 5' Lopez Rodrigo). All. Zanetti. ARBITRO: Tegon di Treviso. Gara combattuta che il S. Gaetano domina nel primo tempo andando in gol, la squadra cala nella ripresa, la Rovere non trae vantaggio e Quagliotto para un rigore. Non convalidaro un gol ai locali che il 15 disputano la finale di Coppa Provincia con il CSM Resana a Vedelago.

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FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA FACCI: spaccia per laico c (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

HomePage | Segnala articolo --> FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? - LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA - FACCI: spaccia per laico ciò che è servo al Vaticano - FERRARA: è CONVERSIONE 1 - Procreazione assistita ieri - 5 FEB - FINI AD AN,VOTIAMOLA SENZA MODIFICHE (ANSA) - Gianfranco Fini da' una ''precisa direttiva politica'' ai deputati riuniti in conclave insieme ai ministri e ai vertici del partito in una due giorni di seminario a Frascati: la prossima settimana, quando la legge sulla procreazione assistita sara' in aula alla Camera, i deputati di An dovranno votarla ''senza che venga modificata nemmeno in un dettaglio''. gianfranco fini e daniela ''So che questa legge non e' la migliore del mondo - afferma Fini - ma prima la si approva e poi si potranno vedere tecnicamente i ritocchi. Guai se restasse il far west che c'e' adesso''. Il leader di An richiama i deputati ad essere ''coerenti con i valori del partito'' e insiste nel dire che questa e' ''una direttiva politica''. ''Discutiamo pure - afferma - ma non e' che se discutiamo poi si puo' cambiare tutto''. ''Siamo l'unico paese senza una legislazione in materia di procreazione assistita e questo e' il classico caso in cui il meglio e' nemico del bene'', torna ad insistere il leader di An, invitando i deputati riuniti a Frascati a votare la legge sulla procreazione assistita. ''Nessuno capirebbe - dice infatti Fini - se noi per migliorare la legge la azzerassimo. Adesso e' consentita una innumerevole serie di aberrazioni. Conosco le perplessita' scientifiche ma questa legge va votata''. - 22 SET - PROCREAZIONE: FINI, MIGLIORARE LEGGE SENZA CANCELLARLA (ANSA) - ''Pronto a discutere le parti che non vanno bene nella legge sulla fecondazione assistita, ma senza cancellarla nella speranza di farne una migliore''. Il vicepremier Gianfranco Fini, al Maurizio Costanzo Show, torna a ribadire di di essere ''contrarissimo'' all'abolizione della legge sulla fecondazione assistita. Fini ha dunque ricordato di essere ''contrario al referendum che chiede l'abrogazione totale della legge'' ma di essere pronto a discutere di ''miglioramenti''. - 3 MAR - FINI: A BOSSI è SCIVOLATA LA FRIZIONE MA NON ATTACCO A CHIESA (ANSA) - ''Diciamo che a Bossi e' scivolata la frizione''. Lo ha detto il vicepremier Gianfranco Fini, intervenendo in un dibattito televisivo a Verona, nella sede di Telearena, sulle ultime dichiarazioni del leader della Lega sulla Chiesa e l'8 per mille. ''Non credo si tratti di un attacco alle forze cattoliche del centro destra - ha osservato Fini -. Lo stesso Bossi in molte occasioni ha richiamato i valori del suo movimento alle tradizioni cattoliche. Pensiamo, ad esempio, all'esemplare comportamento dei parlamentari leghisti in occasione del voto alla legge sulla fecondazione assistita''. Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani al Senato ''E' chiaro comunque - ha aggiunto - che in una logica bipolare ci siano forze con una propria, chiara identita'. Se il centro destra ha la Lega Nord cosi', all'interno del centro sinistra, c'e' Rifondazione Comunista. Solo che noi Bossi, con le buone o con le cattive, l'abbiamo sempre riportato alla ragione''. 2 - Procreazione assistita oggi - Fecondazione, Fini: Resa giustizia alle donne (Il Velino) - Ecco cosa succede 'quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso': e' censurata per incostituzionalita' 'in ragione della laicita' delle nostre istituzioni'. Gianfranco Fini rilancia laffondo laico, dopo la sentenza della Consulta che boccia uno dei punti piu' controversi della legge sulla fecondazione assistita - il limite di impiantare massimo tre embrioni.(Parla di una sentenza che 'rende giustizia alle donne italiane, specie in relazione alla legislazione di tanti paesi europei'. 3 - Sicurezza ieri - 1 NOV - SICUREZZA: FINI, GOVERNO SI VERGOGNI, SOLO ORA SERVE DL? (ANSA) - ''Il governo si dovrebbe vergognare. Il giorno prima in tv il ministro Amato aveva detto che il decreto non era necessario. Poi dopo la tragedia della signora Reggiani il governo ha fatto il decreto. Meglio tardi che mai''. Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini, alla stazione di Tor di Quinto, dove la donna e' stata aggredita. 3 - Sicurezza oggi 4 APR. - Sicurezza: Fini, Il rischio è strumentalizzare le paure (AGI) - Non "cronicizzare" ne' "normalizzare" l'emergenza sul fronte della sicurezza e' quanto auspicato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, nella sua lectio magistralis tenuta oggi a Mestre. "Che certi gradi di divaricazione tra sicurezza e legalita' possano sussistere e' inevitabile, entro certi limiti, anche in situazioni ordinarie. filippo facci 4 - La coscienza per delega Filippo Facci per "Il Giornale" Un «caso Fini» non dovrebbe esistere, perché Fini dice cose tutto sommato normali, persino scontate. La verità è che c'è un clima, pessimo, dove persino delle parole normali e scontate si stagliano come gemme nel riportarci ai rudimenti fondamentali di ciò che semplicemente siamo: uno stato laico. Il problema è questa impostura di spacciare per laico ciò che è meramente asservito al Vaticano anziché agli italiani. Il problema è una verità che si è fatta lampante: c'è una parte del Pdl, minoritaria ma vincente, che per ragioni per niente democratiche ha stretto un patto col Vaticano ed è in puro delirio di onnipotenza etica. Un testamento biologico unico al mondo, che gli italiani non vogliono e che il Ppe deriderebbe, ha messo la nostra vita nelle mani dello Stato. Una legge sulla fecondazione assistita pure unica al mondo, che costringe migliaia di famiglie a emigrare all'estero per poter avere dei figli, è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, non dal Tar: altro che «la legge non si tocca». Renato Schifani ha detto che il Parlamento ha votato certe leggi secondo coscienza: ma a parte alcune osservazioni squisitamente tecniche (la coscienza, come il coraggio, bisogna avercela) resta da capire come possa essere laico un Parlamento che vota «secondo coscienza» una legge che impedisce agli elettori di averne una propria. 5 - CONFESSO CHE A ME, TETRAGONO E OSTINATO, PIACE LA CONVERSIONE DI FINI Giuliano Ferrara per "Il Foglio" Fini non mi è mai stato simpatico. Mi è sempre sembrato un tattico mediocre, un politico professionale in carriera senza slancio e cultura. Quando da capo del suo partito andò a Gerusalemme (2003) e pronunciò la sua storica abiura del "male assoluto", leggi razziali e totalitarismi del XX secolo, continuai a diffidare, mi sembrava volesse vestire il partito di cui era il padrone di nuovi panni emendati delle retoriche nere del passato, ma solo per avere una migliore agibilità politica sul terreno. Un noioso sgomitatore. Giuliano Ferrara Questa sua nuova attitudine a stare in minoranza e a dire come la pensa, rovesciando se stesso e i suoi pensieri di una vita in una identità laica, metodologicamente liberal, alla ricerca di una nuova ortodossia ideologica che suona scandalo per i suoi vecchi compagni di cordata e per una parte ingente del popolo di riferimento del mondo berlusconiano, ecco, questo salto di vita, di esperienza, di elaborazione mi sembra positivo, una bella novità di cui gli va reso merito. ......... Non vorrei sopravvalutare Fini, come pensano molti nostri lettori, ma a me sembra che, con le sue uscite, a questo punto decisivo di maturazione il movimento disordinato emerso dal caos nel 1994 ci sta arrivando. Il carattere più rilevante di tutta la vicenda, però, è la storia personale di un leader che si converte a una visione della vita, della politica, della cultura e della tradizione opposta a quella su cui ha poggiato i piedi per quasi cinquant'anni. A me, che sono tetragono e palesemente ostinato nell'affezione che porto alle mie due o tre idee, sempre le stesse, a me le conversioni piacciono. [06-04-2009]

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TESTAMENTO BIOLOGICO: GERMONTANI (PDL), NON ERA UNA LEGGE (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 6 apr - ''Bisognerebbe non varare leggi troppo ortodosse''. Cosi' la senatrice Maria Ida Germontani del PDL, ospite questa sera a ''Primo Piano'' il programma di approfondimento di EcoTv in onda alle ore 23, si e' espressa parlando della legge sul testamento biologico: ''Sono in linea col Presidente Fini, questa non era una legge da fare, siamo stati trascinati dal momento, bisognerebbe non varare leggi troppo ortodosse''. E sempre in linea col presidente della Camera la parlamentare si e' espressa a favore della sentenza della Corte Costituzionale, che recentemente ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita, e in particolare contesta la norma riguardo l'impianto di embrioni: ''Ben venga la sentenza della Corte Costituzionale'' quasi a conferma che ''quelli erano i punti deboli'' dichiarando inoltre ''non possiamo legiferare stando su una nuvoletta, legiferando su argomenti etici bisogna tenere conto che il nostro e' uno stato laico''.

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STINGO (UFFICIO H - UIL) SU SITUAZIONE DEI DISABILI (sezione: Giustizia)

( da "Basilicanet.it" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

STINGO (UFFICIO H - UIL) SU SITUAZIONE DEI DISABILI 06/04/2009 16.31.25 [Basilicata] Un recente sentenza della Corte Costituzionale, la n.19/09, ha confermato l’incostituzionalità  dell’art.42, comma 5, del DLG n. 151/2001, con il quale si negava il congedo ai figli per assistere il genitore portatore di handicap grave, ai sensi della L.104/92. Lo rende noto, in un comunicato stampa, Graziano Stingo, segretario regionale dell’Ufficio H (disabili) della Uil. “Il ristabilimento di questo diritto – aggiunge Stingo - viene chiarito dalla circolare INPS n. 41 del 16 marzo 2009. Finalmente viene eliminato un gran paradosso all’interno del nostro mercato del lavoro. Ma, risolto un paradosso se ne creano subito altri. Il Ministero dell’Economia, infatti, continua a mantenere un atteggiamento contraddittorio nei confronti di questi cittadini svantaggiati. Un disabile che vive da solo, infatti, non può² usufruire del bonus e, cosa ancora più¹ grave, un lavoratore disabile, con moglie e figli a carico, non può² ricevere il bonus se supera il tetto dei 20.000.00 euro anche per poche centinaia di euro. Al contrario, una famiglia con la stessa situazione economica, ma disabile risulta il coniuge, il tetto sale a 35.000.00 euro e ottiene così¬ 1000 euro di bonus. Paradossi che derivano dal mancato accoglimento delle nostre richieste che sono rimaste inascoltate. Un’altra nota dolente che ci preme sottolineare è¨ rappresentata dagli imminenti controlli che l’INPS sta per fare a 200.000 persone con la sola esclusione dei minori di 18 anni e di coloro che hanno compiuto i 78 anni di età . Per fortuna, sono esonerati anche i beneficiari di prestazioni assistenziali sostitutive, riconosciute agli invalidi civili e ai sordomuti ultrasessantacinquenni, i portatori di menomazione o di patologie stabilizzanti o ingravescenti, di cui al Decreto Interministeriale 2/08/2007, inclusi quelli affetti da talibomite, grazie alla battaglia condotta per il riconoscimento dell’indennità  di comunicazione, previo esame della documentazione agli atti. Gli interessati alle verifiche verranno convocati mediante raccomandata, almeno 30 giorni prima e, in caso di mancata presentazione, gli verrà  bloccata la prestazione economica. Qualora non dovesse presentare la documentazione idonea che giustifichi la sua assenza, gli verrà  tolta definitivamente la prestazione. L’Ufficio H della UIL, pertanto, invita tutti gli interessati a non sottovalutare questi controlli che sono stati predisposti proprio per tentare di ridurre la platea dei beneficiariâ€. (bas - 04)

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TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE COLPITE. (sezione: Giustizia)

( da "Asca" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE COLPITE (ASCA) - Roma, 6 apr - Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il Csm, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarieta' a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane. ''I rilevanti danni che, dalle prime notizie di cronaca, sembrano aver colpito le strutture giudiziarie dell'Abruzzo - ha scritto il Vice Presidente del Csm - impongono misure immediate per consentire il ripristino del funzionamento della giurisdizione nel piu' breve tempo possibile. Insieme a tutto il Consiglio Superiore della Magistratura - ha aggiunto Mancino - mi faro' interprete di questa grave emergenza presso il Ministro della Giustizia, sollecitando ogni possibile intervento in tal senso''. red-lsa/mcc/ss

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FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA FACCI: spacciaRE per laico (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

HomePage | Segnala articolo --> FINI OGGI: è LA CONVERSIONE LAICA DI UN LEADER O SOLO UN NOIOSO SGOMITATORE? - LE SUE GIRAVOLTE INTORNO ALLA LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E SICUREZZA - FACCI: spacciaRE per laico ciò che è servo al PAPA - FERRARA: è VERA CONVERSIONE 1 - Procreazione assistita ieri - 5 FEB - FINI AD AN,VOTIAMOLA SENZA MODIFICHE (ANSA) - Gianfranco Fini da' una ''precisa direttiva politica'' ai deputati riuniti in conclave insieme ai ministri e ai vertici del partito in una due giorni di seminario a Frascati: la prossima settimana, quando la legge sulla procreazione assistita sara' in aula alla Camera, i deputati di An dovranno votarla ''senza che venga modificata nemmeno in un dettaglio''. gianfranco fini e daniela ''So che questa legge non e' la migliore del mondo - afferma Fini - ma prima la si approva e poi si potranno vedere tecnicamente i ritocchi. Guai se restasse il far west che c'e' adesso''. Il leader di An richiama i deputati ad essere ''coerenti con i valori del partito'' e insiste nel dire che questa e' ''una direttiva politica''. ''Discutiamo pure - afferma - ma non e' che se discutiamo poi si puo' cambiare tutto''. ''Siamo l'unico paese senza una legislazione in materia di procreazione assistita e questo e' il classico caso in cui il meglio e' nemico del bene'', torna ad insistere il leader di An, invitando i deputati riuniti a Frascati a votare la legge sulla procreazione assistita. ''Nessuno capirebbe - dice infatti Fini - se noi per migliorare la legge la azzerassimo. Adesso e' consentita una innumerevole serie di aberrazioni. Conosco le perplessita' scientifiche ma questa legge va votata''. - 22 SET - PROCREAZIONE: FINI, MIGLIORARE LEGGE SENZA CANCELLARLA (ANSA) - ''Pronto a discutere le parti che non vanno bene nella legge sulla fecondazione assistita, ma senza cancellarla nella speranza di farne una migliore''. Il vicepremier Gianfranco Fini, al Maurizio Costanzo Show, torna a ribadire di di essere ''contrarissimo'' all'abolizione della legge sulla fecondazione assistita. Fini ha dunque ricordato di essere ''contrario al referendum che chiede l'abrogazione totale della legge'' ma di essere pronto a discutere di ''miglioramenti''. - 3 MAR - FINI: A BOSSI è SCIVOLATA LA FRIZIONE MA NON ATTACCO A CHIESA (ANSA) - ''Diciamo che a Bossi e' scivolata la frizione''. Lo ha detto il vicepremier Gianfranco Fini, intervenendo in un dibattito televisivo a Verona, nella sede di Telearena, sulle ultime dichiarazioni del leader della Lega sulla Chiesa e l'8 per mille. ''Non credo si tratti di un attacco alle forze cattoliche del centro destra - ha osservato Fini -. Lo stesso Bossi in molte occasioni ha richiamato i valori del suo movimento alle tradizioni cattoliche. Pensiamo, ad esempio, all'esemplare comportamento dei parlamentari leghisti in occasione del voto alla legge sulla fecondazione assistita''. Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani al Senato ''E' chiaro comunque - ha aggiunto - che in una logica bipolare ci siano forze con una propria, chiara identita'. Se il centro destra ha la Lega Nord cosi', all'interno del centro sinistra, c'e' Rifondazione Comunista. Solo che noi Bossi, con le buone o con le cattive, l'abbiamo sempre riportato alla ragione''. 2 - Procreazione assistita oggi - Fecondazione, Fini: Resa giustizia alle donne (Il Velino) - Ecco cosa succede 'quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso': e' censurata per incostituzionalita' 'in ragione della laicita' delle nostre istituzioni'. Gianfranco Fini rilancia laffondo laico, dopo la sentenza della Consulta che boccia uno dei punti piu' controversi della legge sulla fecondazione assistita - il limite di impiantare massimo tre embrioni.(Parla di una sentenza che 'rende giustizia alle donne italiane, specie in relazione alla legislazione di tanti paesi europei'. 3 - Sicurezza ieri - 1 NOV - SICUREZZA: FINI, GOVERNO SI VERGOGNI, SOLO ORA SERVE DL? (ANSA) - ''Il governo si dovrebbe vergognare. Il giorno prima in tv il ministro Amato aveva detto che il decreto non era necessario. Poi dopo la tragedia della signora Reggiani il governo ha fatto il decreto. Meglio tardi che mai''. Lo ha detto il leader di An, Gianfranco Fini, alla stazione di Tor di Quinto, dove la donna e' stata aggredita. 3 - Sicurezza oggi 4 APR. - Sicurezza: Fini, Il rischio è strumentalizzare le paure (AGI) - Non "cronicizzare" ne' "normalizzare" l'emergenza sul fronte della sicurezza e' quanto auspicato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, nella sua lectio magistralis tenuta oggi a Mestre. "Che certi gradi di divaricazione tra sicurezza e legalita' possano sussistere e' inevitabile, entro certi limiti, anche in situazioni ordinarie. filippo facci 4 - La coscienza per delega Filippo Facci per "Il Giornale" Un «caso Fini» non dovrebbe esistere, perché Fini dice cose tutto sommato normali, persino scontate. La verità è che c'è un clima, pessimo, dove persino delle parole normali e scontate si stagliano come gemme nel riportarci ai rudimenti fondamentali di ciò che semplicemente siamo: uno stato laico. Il problema è questa impostura di spacciare per laico ciò che è meramente asservito al Vaticano anziché agli italiani. Il problema è una verità che si è fatta lampante: c'è una parte del Pdl, minoritaria ma vincente, che per ragioni per niente democratiche ha stretto un patto col Vaticano ed è in puro delirio di onnipotenza etica. Un testamento biologico unico al mondo, che gli italiani non vogliono e che il Ppe deriderebbe, ha messo la nostra vita nelle mani dello Stato. Una legge sulla fecondazione assistita pure unica al mondo, che costringe migliaia di famiglie a emigrare all'estero per poter avere dei figli, è stata bocciata dalla Corte Costituzionale, non dal Tar: altro che «la legge non si tocca». Renato Schifani ha detto che il Parlamento ha votato certe leggi secondo coscienza: ma a parte alcune osservazioni squisitamente tecniche (la coscienza, come il coraggio, bisogna avercela) resta da capire come possa essere laico un Parlamento che vota «secondo coscienza» una legge che impedisce agli elettori di averne una propria. 5 - CONFESSO CHE A ME, TETRAGONO E OSTINATO, PIACE LA CONVERSIONE DI FINI Giuliano Ferrara per "Il Foglio" Fini non mi è mai stato simpatico. Mi è sempre sembrato un tattico mediocre, un politico professionale in carriera senza slancio e cultura. Quando da capo del suo partito andò a Gerusalemme (2003) e pronunciò la sua storica abiura del "male assoluto", leggi razziali e totalitarismi del XX secolo, continuai a diffidare, mi sembrava volesse vestire il partito di cui era il padrone di nuovi panni emendati delle retoriche nere del passato, ma solo per avere una migliore agibilità politica sul terreno. Un noioso sgomitatore. Giuliano Ferrara Questa sua nuova attitudine a stare in minoranza e a dire come la pensa, rovesciando se stesso e i suoi pensieri di una vita in una identità laica, metodologicamente liberal, alla ricerca di una nuova ortodossia ideologica che suona scandalo per i suoi vecchi compagni di cordata e per una parte ingente del popolo di riferimento del mondo berlusconiano, ecco, questo salto di vita, di esperienza, di elaborazione mi sembra positivo, una bella novità di cui gli va reso merito. ......... Non vorrei sopravvalutare Fini, come pensano molti nostri lettori, ma a me sembra che, con le sue uscite, a questo punto decisivo di maturazione il movimento disordinato emerso dal caos nel 1994 ci sta arrivando. Il carattere più rilevante di tutta la vicenda, però, è la storia personale di un leader che si converte a una visione della vita, della politica, della cultura e della tradizione opposta a quella su cui ha poggiato i piedi per quasi cinquant'anni. A me, che sono tetragono e palesemente ostinato nell'affezione che porto alle mie due o tre idee, sempre le stesse, a me le conversioni piacciono. [06-04-2009]

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TERREMOTO: CSM, SOLIDARIETA' A OPERATORI DI GIUSTIZIA ZONE (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 6 apr - Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il Csm, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarieta' a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane. ''I rilevanti danni che, dalle prime notizie di cronaca, sembrano aver colpito le strutture giudiziarie dell'Abruzzo - ha scritto il Vice Presidente del Csm - impongono misure immediate per consentire il ripristino del funzionamento della giurisdizione nel piu' breve tempo possibile. Insieme a tutto il Consiglio Superiore della Magistratura - ha aggiunto Mancino - mi faro' interprete di questa grave emergenza presso il Ministro della Giustizia, sollecitando ogni possibile intervento in tal senso''.

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Sisma Abruzzo/ Solidarietà Csm agli operatori di Giustizia (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 6 apr. (Apcom) - Il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il CSM, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarietà a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane. "I rilevanti danni che, dalle prime notizie di cronaca, sembrano aver colpito le strutture giudiziarie dell'Abruzzo - ha scritto il Vice Presidente del CSM - impongono misure immediate per consentire il ripristino del funzionamento della giurisdizione nel più breve tempo possibile. Insieme a tutto il Consiglio Superiore della Magistratura - aggiunge Mancino - mi farò interprete di questa grave emergenza presso il Ministro della Giustizia, sollecitando ogni possibile intervento in tal senso".

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SISMA ABRUZZO/ SOLIDARIETÀ CSM AGLI OPERATORI DI GIUSTIZIA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sisma Abruzzo/ Solidarietà Csm agli operatori di Giustizia di Apcom Mancino: funzione giudiziaria va ripristinata al più presto -->Roma, 6 apr. (Apcom) - Il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Nicola Mancino, a nome suo personale e di tutto il CSM, in un messaggio inviato al Presidente della Corte di Appello e al Procuratore Generale della Repubblica de L'Aquila, ha espresso la massima solidarietà a tutti i cittadini e in particolare agli operatori di giustizia delle zone colpite dal grave sisma di stamane. "I rilevanti danni che, dalle prime notizie di cronaca, sembrano aver colpito le strutture giudiziarie dell'Abruzzo - ha scritto il Vice Presidente del CSM - impongono misure immediate per consentire il ripristino del funzionamento della giurisdizione nel più breve tempo possibile. Insieme a tutto il Consiglio Superiore della Magistratura - aggiunge Mancino - mi farò interprete di questa grave emergenza presso il Ministro della Giustizia, sollecitando ogni possibile intervento in tal senso".

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Il presidente della Regione Abruzzo conferma: "Il Centro Oli di Ortona non si farà" (sezione: Giustizia)

( da "e-gazette" del 06-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il presidente della Regione Abruzzo conferma: “Il Centro Oli di Ortona non si farà” Ma l’opposizione insorge e chiede: “Perché l’Eni ha acquistato i terreni pagando cifre importanti?” Chieti, 30 marzo – “Il Centro oli di Ortona, in provincia di Chieti, non esiste e non esisterà. Chi dice il contrario lo fa solo per strumentalizzazioni politiche. Come presidente della Regione dico invece agli abruzzesi che la struttura dell’Eni non vedrà mai la luce”. Ha le idee molto chiare il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, sulla posizione politica, amministrativa e processuale della Regione sulla vicenda del centro oli di Ortona. Chiodi, insieme all’assessore all’Agricoltura Mauro Febbo, ha spiegato che “dai precedenti governi regionali sul centro oli erano giunti segnali positivi, concretizzatisi con la firma di 16 provvedimenti amministrativi di concessione. Ma da questa giunta non arriveranno mai azioni in questo senso perché il centro non rientra nei piani dell’Eni”. Dure però le critiche dall’opposizione: “Chiodi non è riuscito a mantenere nessuno degli impegni assunti - lamenta il capogruppo Pd all’Emiciclo, Camillo D’Alessandro. - La sua tesi è in sostanza: il Centro oli non si farà perché non vuole l’Eni; forse oggi, ma domani? Allora - domanda l’opposizione - perché l’Eni ha comunque acquistato i terreni dove dovrebbe sorgere, pagando cifre importanti?”. Infine, c’è anche l’assetto processuale della vicenda. Infatti, la Regione Abruzzo si è costituita dinanzi alla Corte costituzionale per il ricorso del governo contro la legge regionale 14/2008, che tante polemiche aveva sollevato anche da parte dell’opposizione. Su questo punto il presidente Chiodi ha precisato di aver dato mandato all’avvocatura regionale di predisporre la “costituzione tardiva” che permetterà alla Regione di far valere le proprie ragioni davanti alla Corte a difesa della legge 14/2008. E-GAZETTE - 06/04/2009 e-gazette.it -->

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