CENACOLO DEI COGITANTI |
L'aliquota Irap passa
dall'uno allo 0,9176 % a decorrere dal primo gennaio 2...
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: L'aliquota Irap passa dall'uno allo
0,9176 % a decorrere dal primo gennaio 2008 Il disegno di legge è stato
approvato ieri dal Consiglio regionale, in modo da evitare il ricorso del
Governo davanti alla Corte Costituzionale Una riparametrazione cui l'Aula ha
dovuto dedicarsi precipitosamente Pichierri A PAGINA
Doppio canone addio,
stabilite le nuove tariffe ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Mercoledì la giunta ha preso
infatti formalmente atto della sentenza con cui la corte costituzionale l'ha
ritenuto illegittimo ed ha variato, di conseguenza, le tariffe del servizio
acquedotto. A breve, probabilmente già dalla fine della prossima settimana,
saranno disponibili i moduli per chiedere il rimborso ma nonostante le carte,
prima di vedere «il denaro» bisognerà aspettare.
Corruzione, stoppati i
processi Bertoluzza ( da "Alto
Adige" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: invito a sospendere le udienze in
contrasto con un parere del Csm ma non è impugnabile BOLZANO. La giustizia è
pronta ad arrendersi. Due processi con ipotesi di corruzione avviati a carico
dell'ex ingegnere del Comune Franco Bertoluzza potrebbero essere rinviati «sine
die» in attesa che vengano di fatto cancellati dalla prescrizione
rispettivamente entro marzo ed entro giugno dell'
scontri al bo: il processo
al no-global rischia di finire in corte costituzionale
( da "Mattino di Padova, Il"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: global rischia di finire in Corte
costituzionale Rischia di finire davanti alla Corte Costituzionale il processo
a carico di Davide Fontolan, il trentunenne padovano militante del Centro
sociale Pedro arrestato il 10 febbraio scorso, nel Giorno della Memoria,
durante la guerriglia urbana che si era scatenata vicino al Bo tra No Global e
polizia.
Il Csm accetta la
richiesta di pensionamento di La Venuta
( da "Tempo, Il" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm accetta la richiesta di
pensionamento di La Venuta Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura
ha approvato all' unanimità il collocamento a riposo chiesto dal magistrato in
risposta alla procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità
ambientale sollecitato dalla prima commissione di Palazzo dei Marescialli e
alla richiesta del Pg della Cassazione alla sezione
lorito, memoria ad alfano
e al csm ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: memoria ad Alfano e al Csm Il
vicequestore accusato di corruzione è passato decisamente al contrattacco
Chiede di valutare anche sotto l'aspetto disciplinare l'operato del pm Baldovin
IL SERVIZIO IN CRONACA GORIZIA. Dodici pagine, tre allegati e un dischetto per
computer inviati al ministro Alfano e al Csm.
Giustizia, gli avvocati
vanno dal ministro ( da "Tempo,
Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Gli avvocati avevano manifestato
davanti a Palazzo dei Marescialli e una loro delegazione - composta dal
presidente dell'ordine, Giovanni Malinconico, dal segretario, Carlo Macci, e
dal tesoriere, Aldo Panico – era stata ricevuta dal rappresentante del Csm,
ricevendo ampie rassicurazione sull'impegno per garantire al capoluogo pontino
un adeguato numero di giudici.
Obama Car Advisers Rattner, Bloom Plan Monday Visit to See Detroit at
Work ( da "Bloomberg"
Argomenti:
Giustizia
Abstract: parts
makers at CSM Worldwide in
frenata sui rimborsi per
la quota depurazione pagata e non dovuta
( da "Tirreno, Il" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: autunno dalla Corte costituzionale,
per la quale non sono dovuti corrispettivi per servizi non effettivamente
fruiti. Con la nuova disposizione, infatti, la componente depurazione è dovuta
al gestore anche se è stata semplicemente avviata la procedura «di affidamento
delle prestazione di progettazione o completamente delle opere necessarie alla
attivazione del servizio di depurazione,
Acqua, tariffa scontata
( da "Settegiorni (Rho)"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale. Questa
sentenza, infatti, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme
della Legge n. 36/1994 (Legge Galli) e del D. Lgs. 152/2006 (Codice
dell'Ambiente) nella parte in cui prevedevano che la quota di tariffa, riferita
al servizio di depurazione, fosse dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la
fognatura fosse sprovvista di impianti centralizzati
Se passa questa legge
interverrà la Consulta ( da "Manifesto,
Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: COSTITUZIONALISTI «Se passa questa
legge interverrà la Consulta» Se il parlamento approverà il disegno di legge
del senatore Calabrò è prevedibile che la Corte costituzionale dovrà
intervenire sulla materia. È l'opinione di una serie di costituzionalisti
riuniti ieri da Giuliano Amato e dalla sua associazione Astrid.
No depuratore? No party.
Chi non ce l'ha, dovrà restituire i soldi a quei contribu...
( da "Messaggero, Il (Rieti)"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Perché come dice la Corte
costituzionale - sentenza 335 dell'11 ottobre 2008 - il canone di depurazione
non è una tassa, ma una tariffa per un servizio. Che, se non erogato, non può
essere riscossa. In attuazione di quella sentenza, il 27 febbraio è stato
convertito in legge un articolo del decreto 208 del 30 dicembre del 2008.
Cittadinanza e
costituzione Un seminario di formazione rivolto ai 178 dirigenti ...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Università di Perugia e membro del
Csm. Luciano Corradini, presidente del gruppo di lavoro ministeriale su
Legalità, cittadinanza e Costituzione, illustrerà quindi le linee guida contenute
nel documento di indirizzo presentato dal ministro Mariastella Gelmini.
L'incontro si concluderà con la presentazione, da parte delle scuole di
Marsciano,
Rifiuti, la competenza
spetta solo allo Stato ( da "Sole
24 Ore, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha bocciato
la classificazione come «non rifiuti» dei materiali inerti da scavo, contenuta
in alcuni articoli della legge 31/2007 della Regione autonoma Valle d'Aosta
(«Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti ») e della successiva
n.
Sì alla disciplina della
connessione davanti al giudice di pace penale
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CORTE COSTITUZIONALE Sì alla
disciplina della connessione davanti al giudice di pace penale La Corte
costituzionale, con la sentenza n. 64 del 2009, scritta da Giuseppe Frigo, ha
respinto la questione di legittimità sollevata dal tribunale di Montepulciano
sugli articoli 6, comma 1, e 7 del decreto legislativo 28 agosto 2000,
IL FORTE e argomentato
richiamo ai valori costituzionali, avanzato in questi giorni da voci auto...
( da "Messaggero, Il"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: facile che possa essere oggetto di
impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale. Ma questo rischio è presente in tutto
il disegno di legge che in più norme viola la lettura personalista della nostra
Costituzione con particolare riferimento all'articolo 32, 2° comma che fa
proprio il principio che nessuno può essere sottoposto ad un trattamento
sanitario senza il proprio consenso.
Non è della regione la
tutela ambientale ( da "Italia
Oggi" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E' quanto ha sancito la Corte
costituzionale con due sentenze depositate ieri. La n.61 ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale di alcune disposizioni contenute nelle leggi
regionali (l.r.) della Valle d'Aosta n.31/2007 (Nuove disposizioni in materia di
gestione dei rifiuti), n.
Casavola presenta il suo
libro ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Presidente emerito della Corte
Costituzionale e Presidente del Comitato nazionale di bioetica. Il testo,
aggiornato con recenti riflessioni e particolarmente attuale alla luce delle
molte questioni aperte in campo etico, sarà illustrato da Casavola attraverso
una relazione su «Umanesimo rinnovato e dignità della persona», tema fondamentale
della pubblicazione.
Difensore civico, pratiche
boom ( da "Giorno,
Il (Legnano)" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si tratta di una questione di
notevole importanza sulla quale si è espressa anche la Corte Costituzionale e
per la quale ho chiesto al Cap quali conseguenze avrà la sentenza sugli utenti
di Rescaldina». Altre questioni hanno riguardato i risarcimenti per incidenti,
sia quelli stradali che quelli avvenuti al cimitero, o il trasferimento del mercato
di Rescalda.
Per evitare lo sfacelo il
Pd riabiliti i socialisti ( da "Resto
del Carlino, Il (R. Emilia)" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: quale Segretario di una Federazione
come quella di Reggio, Egli è in questa alternativa: non fare nulla e lasciare
che la "gloriosa" tradizione della Sinistra reggiana vada alla
deriva; oppure tirare fuori il coraggio per attuare una svolta di "rigenerazione"
dal profondo delle radici. Dino Felisetti (avvocato, già deputato del Psi e
membro del Csm)
Testamento biologico
Intesa lontana ma si tratta ( da "Corriere
della Sera" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I giuristi al convegno di Astrid:
sul fine-vita intervenga la Corte costituzionale ROMA — Un week-end di
ulteriore riflessione per cercare di trasformare un braccio di ferro in un
compromesso. La commissione Sanità del Senato comincerà a votare martedì pomeriggio
il testo sul testamento biologico.
irap più cara per le
aziende del fvg ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La modifica si è resa necessaria
per evitare il ricorso del governo davanti la Corte costituzionale. «Si tratta
- ha affermato l'assessore regionale al Bilancio, Sandra Savino - di un
adeguamento a una disposizione ministeriale». Considerando che l'anno scorso lo
sconto è stato pari a 54 milioni, questo ritocco costa all'intero sistema 4,3
milioni di euro.
irap, le aziende fvg
devono restituire 4 milioni ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La modifica si è resa necessaria
per evitare il ricorso del Governo davanti la Corte Costituzionale. «Si tratta
- ha affermato l'assessore regionale al Bilancio, Sandra Savino - di un
adeguamento ad una disposizione ministeriale». Praticamente un'azienda con un
imponibile di 100 mila euro prima pagava 2.900 euro invece di 3.
tubone, i rimborsi saranno
pagati da ottobre ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: canone che la Corte Costituzionale
ha cassato nell'ottobre scorso, per i casi in cui il servizio non era realmente
effettuato. Ricordiamo che del direttivo dell'Ato fanno parte sette comuni,
rappresentanti dai sindaci di Udine Honsell, di Cividale Vuga, di Campoformido
Zuliani (che è il presidente), di Reana del Roiale,
deste girava sempre con la
polizia ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Oltre alla memoria inviata da
Lorito al Csm, va registrata peraltro anche la querela che l'ispettore
Alessandro Valerio ha depositato in Procura. L'ispettore si ritiene diffamato
dalle affermazioni fatte in aula come testimone da Enrico Chiatti. «Sono stato
costretto ad affermare che Fabio Novacco mi aveva venduto della cocaina.
lorito scrive al ministro
alfano e al csm ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Tra le doglianze al Csm anche la
consegna di documenti fuori tempo massimo al Tribunale del riesame. I tempi per
una qualsiasi decisione - favorevole o sfavorevole - non si annunciano comunque
brevi. Tutto dipende dal Csm e dal ministro Angelino Alfano. Lo ha ribadito
ieri il procuratore capo di Trieste Michele Dalla Costa di cui il pm Lucia
Baldovin è uno dei dieci magistrati «
"Niente depurazione?
Sconto sulla bolletta" Ma l'Amag contesta
( da "Stampa, La" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a fine 2008 dalla Corte
Costituzionale. La stessa associazione aggiunge che il diritto di risarcimento
è retroattivo, sino a 10 anni. Una tesi che il presidente dell'Amag, Lorenzo
Repetto, contesta ricordando che la legge pubblicata in questi giorni modifica
la situazione, riducendo il periodo per un eventuale risarcimento che «le
aziende potrebbero poi pagare entro cinque anni»
Il ministero non può
inasprire la pena al sottufficiale
( da "AziendaLex" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale 62/2009) È
irragionevole che un'autorità superiore ma esterna alla commissione di
disciplina possa rendere più severa la sanzione prevista per un sottufficiale
delle Forze armate. I giudici costituzionali hanno così dichiarato illegittimo
l'articolo 75 della legge 31 luglio 1954 numero 99 (Stato dei sottufficiali
dell'
Giustizia, sfida tra
Atenei alla Federico II di Napoli
( da "Denaro, Il" del
06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: giudice della Corte costituzionale,
Roberto Mastroianni, professore di diritto dell'Uedella Federico II, Massimo
Iovane, professore di diritto internazionale della Federico II, anche Piero De
Luca, referendario alla Corte di giustizia, James Flynn, giudice del Queen's
Counsel di Londra, Tom Kennedy, capo del servizio giuridico della Corte dei
conti europea,
Itinerario teatralizzato:
Racconti di donna ( da "Napoli.com"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: oltre a trovare posto i
ritrovamenti dei manufatti che Clemente Esposito, presidente del CSM, ha
scoperto nel sottosuolo in quasi cinquant'anni di attività esplorativa, vengono
spesso programmate dall' Associazione Culturale NarteA, visite,
rappresentazioni teatrali e altri avvenimenti culturali tutti legati al
sottosuolo napoletano.
Valle Alifana e Tifatina:
Acque reflue, il Governo salva le casse comunali
( da "Sannio Online, Il"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: è nata perché una sentenza della
Corte costituzionale ha dichiarato che non è dovuto il pagamento del servizio
depurazione se l?impianto non c?è o non funziona. E? l?articolo 8 disciplinare
la materia. In primis i soldi che servono per la progettazione la realizzazione
o il completamento delle opere fognarie e depurative sono parte integrante (?
CRISI, ACCORDO CON REGIONI
SU PIANO CASA, FONDI PER 500 MLN ( da "Wall
Street Italia" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: "Questo accordo prevede non
solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle regioni di una
quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle regioni dei ricorsi alla Corte
costituzionale. Il Piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
Bollette dell'acqua,
raffica di diffide ( da "Corriere
Adriatico" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: poiché in totale antitesi con la
sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale e, di conseguenza, a svantaggio
degli utenti". Per quanto riguarda il centro, infine, "esso -
prosegue il presidente del comitato - non fa altro che vantarsi delle effetti
della sentenza della Consulta, facendone propri gli effetti e i meriti.
Crisi: accordo con Regioni
su piano casa, fondi per 500 milioni
( da "Reuters Italia"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: "Questo accordo prevede non
solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle Regioni di una
quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle Regioni dai ricorsi alla Corte
costituzionale. Il piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
La spinta all'arbitro
costa quattro gare di stop ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Squizzato, Sbrissa, Simionato (CSM
Resana), Sisto (Parè), Rigato (Pro Roncade), Bandiera (Treville), Busetti
(Virtsu Csm Farra), Gatto (Milan Guarda), Badin, Bernardi (Badoere), Possamai (Campolongo),
Moras (Codognè), Yoada (Fontane), Serafin (Gorghense), Carnielli, Primatel (La
Marenese), Corrocher (S.
Irap, cala lo sconto e
aumenta l'aliquota ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: impugnazione da parte di Roma di
fronte alla Corte costituzionale Venerdì 6 Marzo 2009, Trieste L'aliquota Irap
passa dall' 1% allo 0,9176 % a decorrere dal primo gennaio 2008. Il disegno di
legge apposito è stato approvato ieri dal Consiglio regionale, in modo da
evitare il ricorso del Governo davanti alla Corte Costituzionale.
INDUSTRIALI ORSI
PRESIDENTE TERZIARIO MASSIMO ORSI, AMMINISTRATORE UNICO DELLA SOCIETà SA...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: emerito della Corte Costituzionale
e presidente del Comitato nazionale di bioetica, svolgerà la relazione sul tema
fondante del libro stesso: Umanesimo rinnovato e dignità della persona. «Il
titolo del libro, così spiega il presidente Bobbio, evoca la straordinaria
esperienza spirituale e ambientale di Camaldoli come legame ideale con una
vicenda iniziata oltre sessantacinque anni fa,
Referendum/ Ceccanti: Il
21 giugno sarebbe conflitto ( da "Virgilio
Notizie" del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: proponga un accorpamento contro la
volontà già espressa dal comitato promotore che fino al referendum è equiparato
ad un potere dello Stato e che potrebbe anche sollevare conflitto di
attribuzione davanti alla Corte costituzionale". "Si accorpi il 6 e 7
giugno e si rinunci così a sprecare i 400 milioni di euro non rincorrendo
soluzioni inefficaci e illegittime", conclude Ceccanti.
CASA: FITTO, FIRMATO
ACCORDO GOVERNO-REGIONI DA 500 MLN
( da "Virgilio Notizie"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: i 550 milioni di euro destinati
alle Regioni per il finanziamento del Piano Straordinario a suo tempo
approvato. Il Governo si e' impegnato alla modifica dell'art. 18 del D.L.
185/08 e, nel contempo le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di
ricorso alla Corte Costituzionale avversi allo stesso.
PIANO CASA A PROSSIMO CDM,
INTESA DA 500 MILIONI CON REGIONI
( da "Wall Street Italia"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: "Questo accordo prevede non
solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle Regioni di una
quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle Regioni dai ricorsi alla Corte
costituzionale. Il piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
CIPE: FITTO, 4.2 MLD
INTERVENTI AL SUD,RISPETTO VINCOLI FAS
( da "Wall Street Italia"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Abbiamo definito un accordo da 550
milioni di euro con le Regioni sul piano casa, in un clima di collaborazione
tra governo e Regioni, pur partito da posizioni conflittuali', che ha portato
allo 'sblocco immediato delle risorse, l'assegnazione di una quota iniziale di
200-250 milioni di euro e il ritiro dei ricorsi alla Corte Costituzionale da
parte delle Regioni'.(ANSA)
Depurazione acque: si paga
anche se il depuratore non c'è ( da "Merateonline.it"
del 06-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la sentenza della Corte
Costituzionale e` carta straccia: se stabilisce che si paga solo per un
servizio fornito, perche` la nuova legge fa pagare per i progetti di questo
servizio? Domani e gia` un po` oggi: - la sentenza della Corte Costituzionale
ha detto che le tariffe dei vari gestori idrici devono comunque garantire
l`equilibrio economico-
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Venerdì 6 Marzo
( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Doppio canone addio,
stabilite le nuove tariffe A giorni i moduli per i rimborsi. «Ma per avere i
soldi si andrà in autunno» Il doppio canone, d'ora in avanti, sarà solo un
brutto ricordo. Mercoledì la giunta ha preso infatti
formalmente atto della sentenza con cui la corte costituzionale l'ha ritenuto illegittimo ed ha variato, di conseguenza, le
tariffe del servizio acquedotto. A breve, probabilmente già dalla fine della
prossima settimana, saranno disponibili i moduli per chiedere il rimborso ma
nonostante le carte, prima di vedere «il denaro» bisognerà aspettare.
Dopo dieci anni di polemiche e ricorsi i cittadini possono finalmente tirare il
fiato. Se le bollette saranno più care, sarà solo in virtù dell'entrata in
vigore del nuovo piano tariffario definito da Ats, il nuovo gestore del
servizio idrico. Non per il conteggio del doppio canone. A pareggiare i rincari
(almeno temporaneamente) però potranno essere i rimborsi per i cittadini che
fino ad oggi hanno pagato bollette più salate del dovuto. Ca'Sugana ha ultimato
i conteggi, sta effettuando le ultime verifiche e definendo gli aspetti tecnici
per la redazione dei moduli. «Tempo un'altra settimana - spiega l'assessore al
bilancio Fulvio Zugno - e il Comune metterà a disposizione dei cittadini i
moduli per chiedere i rimborsi». Giorno più giorno meno, i primi incartamenti
dovrebbero essere a disposizione del pubblico da metà mese (l'ufficio verrà
comunicato a giorni). «A dimostrazione del fatto - chiosa l'assessore al
bilancio ribattendo, indirettamente, alle accuse lanciate dall'opposizione
durante l'ultimo consiglio comunale - che non abbiamo certo intenzione di
esimerci dal rifondare i cittadini». Quando verranno versati i rimborsi però, è
ancora tutto da definire. «E qui non si tratta di reticenza - continua Zugno -
ma di normativa tecnica. Ad oggi, in base alle disposizioni in vigore, pare
ipotizzabile che i primi rimborsi possano essere liquidati da ottobre. Ma per
regolamentare tempi e metodi dell'operazione deve essere pubblicato un decreto
ministeriale». (f.d.w.)
( da "Alto Adige" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corruzione, stoppati
i processi Bertoluzza Sorprendente invito del presidente Zanon ad attendere la
prescrizione dei reati (2010) L'invito a sospendere le
udienze in contrasto con un parere del Csm ma non è impugnabile BOLZANO. La
giustizia è pronta ad arrendersi. Due processi con ipotesi di corruzione
avviati a carico dell'ex ingegnere del Comune Franco Bertoluzza potrebbero
essere rinviati «sine die» in attesa che vengano di fatto cancellati dalla
prescrizione rispettivamente entro marzo ed entro giugno dell'anno
prossimo. L'autorizzazione ad affossare i procedimenti è firmata dal presidente
Zanon. Non si tratta della conseguenza di una disposizione generale sui criteri
da seguire in materia di precedenza nell'effettuazione di determinati
procedimenti, quanto piuttosto di una decisione ad hoc, con esclusivo
riferimento ai due processi ancora pendenti a carico dell'ingegner Bertoluzza
per presunte tangenti. L'autorizzazione a mandare in fumo anni di indagini
della Procura è stata firmata dal presidente del tribunale Heinrich Zanon il 13
febbraio scorso in risposta ad una specifica nota della dottoressa Maria
Cristina Erlicher, presidente del secondo collegio penale chiamato a svolgere i
processi in questione. Si tratta, per la precisione, dei procedimenti per le
presunte tangenti legate agli appalti di via Alto Adige e alla permuta degli
appartamenti comunali di via Marconi. La logica seguita dal presidente Zanon è
la seguente: dato che non sembrano esserci i tempi tecnici necessari per
arrivare ad una definizione dei procedimenti, i due processi andranno rinviati
sino alla data delle rispettive prescrizioni (cioè il 31 marzo ed il 30 giugno
del 2010), disponendo che riprendano solo nel caso i cui gli imputati dovessero
espressamente rinunciare alla prescrizione stessa. Di fatto i due processi
verranno affossati dando la possibilità al principale imputato, cioè l'ingegner
Franco Bertoluzza, di lamentare ingenti danni materiali. All'epoca delle
inchieste il noto professionista venne sospeso dal servizio con stipendio
ridotto al 30 per cento. Una situazione che aveva indotto l'interessato ad
accettare l'ipotesi del pensionamento. A fronte di una mancata definizione
delle presunte responsabilità penali, l'ingegner Bertoluzza potrebbe chiedere
all'amministrazione comunale la corresponsione di tutti gli stipendi non goduti
(per effetto della sospensione) con relativa rivalutazione monetaria ed
eventuale risarcimento degli ulteriori danni (anche esistenziali) subìti. La
decisione del presidente Heinrich Zanon non è stata accolta favorevolmente nè
dalla parte civile (l'avvocato Francesco Coran che difende le istanze
dell'amministrazione comunale) nè dalla Procura della Repubblica. Anche perchè
«l'autorizzazione ed invito» del presidente a far slittare i due processi sino alla
prescrizione dei reati contestati appare in aperto contrasto con un parere del
Consiglio Superiore della Magistratura dell'ottobre di due anni fa nel quale si
precisava che «l'ambito di intervento del Consiglio nel settore della gestione
degli affari giudiziari è sempre stato circoscritto alla sfera
dell'organizzazione dell'attività giudiziaria, con esclusione di iniziative
tese ad autorizzare - di diritto o di fatto - la mancata trattazione di alcuni
procedimenti». Il principio era stato chiarito in ordine alla tempistica da
seguire per i processi penali destinati ad esaurirsi senza la concreta
applicazione di una pena a seguito del beneficio dell'indulto. In quella
occasione il Csm chiarì, nella sostanza, che non sarebbe stato legittimo
disporre la non effettuazione di alcuni processi. Il presidente del tribunale
Heinrich Zanon, sorprendentemente, sembra invece scegliere un indirizzo
opposto. «Nessuno, comunque, potrà opporsi a questa decisione» ha puntualizzato
ieri amaramente l'avvocato di parte civile Francesco Coran. Dunque non c'è
possibilità alcuna di impugnazione. Ma come si è arrivati a questa situazione?
In primo luogo a seguito della farraginosità del sistema giudiziario con i
mille cavilli procedurali contestati strada facendo dalla difesa che
probabilmente aveva tutto l'interesse ad allungare i tempi all'esasperazione.
Poi a seguito della morte (che nessuno ovviamente poteva prevedere) del giudice
Armin Waldner (presente nel collegio giudicante originario). In occasione della
sua sostituzione i difensori dell'ingegner Bertoluzza non hanno dato il
consenso alla lettura dei verbali delle precedenti udienze, imponendo (con una
evidente scelta strategica) l'integrale rinnovo degli atti istruttori già
compiuti. (ma.be.)
( da "Mattino di Padova, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 25 - Cronaca
Scontri al Bo: il processo al no-global rischia di finire
in Corte costituzionale Rischia
di finire davanti alla Corte Costituzionale il processo a carico di Davide
Fontolan, il trentunenne padovano militante del Centro sociale Pedro arrestato
il 10 febbraio scorso, nel Giorno della Memoria, durante la guerriglia urbana
che si era scatenata vicino al Bo tra No Global e polizia. Ieri mattina,
alla prima udienza del processo davanti al giudice Gianluca Bordon, il
difensore dell'imputato, l'avvocato Aurora D'Agostino, ha sollevato una
questione di legittimità costituzionale relativa alle
norme sulle indagini difensive. Contrariamente al pm, infatti, il difensore non
ha alcun potere per chiedere a un privato documentazione che ritenga
indispensabile per tutelare il proprio assistito. Il legale infatti, ha chiesto
ad alcuni mezzi di informazione (tivù e quotidiani) copia dei filmati o delle
foto scattate in occasione degli scontri. Senza ottenere risposta o incassando
dei dinieghi. L'unico strumento in suo possesso, per recuperare quelle
immagini, sarebbe una richiesta alla procura di acquisire il materiale o,
qualora il magistrato inquirente non accogliesse la domanda, al gip. «In questo
caso, però, significherebbe mettere a disposizione della pubblica accusa i
mezzi di prova raccolti con lo strumento delle indagini difensive» spiega
l'avvocato D'Agostino. Il giudice si è riservato di discutere e pronunciarsi
sulla questione nell'udienza già fissata per il 12 marzo. Fontolan si trova
agli arresti domiciliari nella casa della madre in via Vannozzo: è accusato di
resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni, reati aggravati dall'aver agito
con più di dieci persone riunite, pur senza l'uso delle armi. (c.g.)
( da "Tempo, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa L'ex
procuratore capo di Isernia Il Csm accetta la richiesta di
pensionamento di La Venuta Il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura
ha approvato all' unanimità il collocamento a riposo chiesto dal magistrato in
risposta alla procedura di trasferimento di ufficio per incompatibilità
ambientale sollecitato dalla prima commissione di Palazzo dei Marescialli e
alla richiesta del Pg della Cassazione alla sezione disciplinare di sospenderlo
in via d' urgenza dalle funzioni e dallo stipendio.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 0 - Gorizia
Lorito, memoria ad Alfano e al Csm Il vicequestore accusato
di corruzione è passato decisamente al contrattacco Chiede di valutare anche
sotto l'aspetto disciplinare l'operato del pm Baldovin IL SERVIZIO IN CRONACA
GORIZIA. Dodici pagine, tre allegati e un dischetto per computer inviati al
ministro Alfano e al Csm. Con queste «armi» il vice questore Carlo
Lorito è passato al contrattacco nell'inchiesta in cui è imputato di
corruzione. Nel suo mirino il pm Lucia Baldovin, il magistrato che lo accusa di
avere informato alcuni spacciatori di droga di un'inchiesta avviata dalla
Questura di Trieste su un traffico di cocaina.
( da "Tempo, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa Carenza di
organico, confermata l'astensione Giustizia, gli avvocati vanno dal ministro
Silvia Colasanti Una delegazione di avvocati del foro di Latina incontrerà il
prossimo 11 marzo il ministro Angelino Alfano, per far presente la situazione
ormai al collasso in cui versa il Tribunale di Latina. «Non sarà possibile – ha
dichiarato il presidente dell'ordine degli avvocati Giovanni Malinconico - per
motivi organizzativi, e per l'impossibilità di formulare tempestivamente il
preavviso di dieci giorni imposto dalla regolamentazione delle astensioni dalle
udienze - derogabile solo per ragioni attinenti alla difesa dell'ordine
costituzionale o a proteste per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della
sicurezza dei lavoratori - spostare la manifestazione e la correlata astensione
a tale data. Nel contempo – ha aggiunto - è indiscutibile che la nostra
protesta ha suscitato l'interessamento cui era rivolta, cosicché la manifestazione
prevista per oggi, allo stato non avrebbe più quel significato originario che
le era stato annesso». Il consiglio dell'ordine, riunito in seduta
straordinaria, con le associazioni forensi locali, ha deliberato di rinviare la
manifestazione, che era prevista a Roma per la giornata di oggi, a data da
destinare, in relazione agli esiti che l'incontro con il ministro Alfano
determinerà. Resta confermata l'astensione dalle udienze, già prevista per
oggi. E' stata rinviata, inoltre, al prossimo 30 marzo l'assemblea informativa.
L'incontro con il ministro Alfano segue quello avvenuto con il segretario del
Consiglio superiore della magistratura, del 18 febbraio scorso. Gli avvocati
avevano manifestato davanti a Palazzo dei Marescialli e una loro delegazione - composta
dal presidente dell'ordine, Giovanni Malinconico, dal segretario, Carlo Macci,
e dal tesoriere, Aldo Panico – era stata ricevuta dal rappresentante del Csm,
ricevendo ampie rassicurazione sull'impegno per garantire al capoluogo pontino
un adeguato numero di giudici.
( da "Bloomberg"
Argomenti: Giustizia
By Jeff Green, Rebecca Christie and John Hughes March
6 (Bloomberg) -- President Barack Obama's chief auto advisers, Ronald Bloom and
Steven Rattner, plan a one-day trip to Detroit next week to meet with
executives at General Motors Corp. and Chrysler LLC, people familiar with the
matter said. U.S. Treasury officials Rattner and Bloom, advisers to Obama's
auto task force and Treasury Secretary Timothy Geithner, plan to see some of
the vehicles and technology under development, said the people, who asked not
to be named because the meetings are private. The trip follows two weeks of
meetings with auto executives, suppliers, analysts and others as they review
the two carmakers' plans to keep $17.4 billion in loans and borrow as much as
$21.6 billion more to survive. GM and Chrysler executives met with the
committee last week in
( da "Tirreno, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 5 - Viareggio
Frenata sui rimborsi per la quota depurazione pagata e non dovuta VIAREGGIO. Un
po' ha il sapore di una beffa. I previsti risparmi in bolletta per chi non è
attaccato a impianti di depurazione centralizzati (oppure è attaccato, ma
questi non funzionano) sono a rischio. Colpa di una legge che ha convertito un
decreto dello scorso dicembre, apportando importanti modifiche. Fra queste una
previsione che incide direttamente su quanto deciso lo scorso autunno dalla Corte costituzionale, per la quale non sono dovuti corrispettivi per servizi non
effettivamente fruiti. Con la nuova disposizione, infatti, la componente
depurazione è dovuta al gestore anche se è stata semplicemente avviata la
procedura «di affidamento delle prestazione di progettazione o completamente
delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione,
purché alle stesse di proceda nel rispetto dei tempi programmati». Insomma, si
paga anche se l'opera è ancora sulla carta, o in via di edificazione. Difficile
dire come e quanto questa previsione si adatterà alla realtà del nostro Ato. A
quanto si apprende, infatti, Gaia non ha ancora terminato il censimento
necessario per capire quante siano le utenze che non godono del servizio di
depurazione. Secondo quanto contenuto in una nota inviata dalla società
all'Ato, comunque, pare che la cifra dovrebbe aggirarsi intorno alle 11.500.
Per questi la legge (pubblicata il 28 febbraio in Gazzetta ufficiale) prevede
anche, a partire dal primo ottobre 2009, il rimborso di quanto pagato
(indebitamente) in precedenza. Anche qui, però, c'è il "trucchetto":
se le opere di depurazione sono partite, «dall'importo da restituire vanno
dedotti gli oneri derivati dalle attività di progettazione, di realizzazione o
di completamento avviate». L.C.
( da "Settegiorni (Rho)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
BOLLETTE PIU'
LEGGERE Il sindaco: «Metteremo sul sito le vie che non sono servite» ACQUA,
TARIFFA SCONTATA Chi non è collegato al depuratore non dovrà più pagare il
canone Bella sorpresa per la bolletta dell'acqua potabile Dopo il gas, l'acqua.
Un'altra buona notizia per gli utenti rhodensi. Nelle scorse settimane, NuovEnergie,
azienda che gestisce il maggior numero di utenze gas in città, ha annunciato
l'intenzione di rimborsare le famiglie in seguito al pronunciamento
dell'Autority per l'energia sulle tariffe applicate. Ora è la volta delle
fatture dei consumi dell'acqua. A decorrere dalla fatturazione relativa ai
consumi del quarto trimestre 2008, non sarà più addebitato il corrispettivo di
depurazione per le utenze ricadenti in zone al momento non servite da impianto
di depurazione. L'Azienda Amiacque srl, la società pubblica che gestisce il
ciclo delle acque in tutti i Comuni del Nord Ovest Milano, ha verificato la
sussistenza o meno di utenze del Comune di Rho collegate a reti fognarie non
servite da depuratore o servite da depuratori temporaneamente inattivi, come da
sentenza n. 335/2008 della Corte Costituzionale. Questa
sentenza, infatti, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle norme della Legge n. 36/1994 (Legge Galli) e del D. Lgs.
152/2006 (Codice dell'Ambiente) nella parte in cui prevedevano che la quota di
tariffa, riferita al servizio di depurazione, fosse dovuta dagli utenti anche
nel caso in cui la fognatura fosse sprovvista di impianti centralizzati
di depurazione o questi fossero temporaneamente inattivi. Le bollette che gli
utenti riceveranno riporteranno la seguente nota informativa: «Si comunica che
Amiacque s.r.l., in ottemperanza a quanto stabilito dalla sentenza della Corte
Costituzionale n. 335/2008 del 10 ottobre
( da "Manifesto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
COSTITUZIONALISTI
«Se passa questa legge interverrà la Consulta» Se il parlamento approverà il
disegno di legge del senatore Calabrò è prevedibile che la Corte costituzionale dovrà
intervenire sulla materia. È l'opinione di una serie di costituzionalisti
riuniti ieri da Giuliano Amato e dalla sua associazione Astrid. Secondo Federico Pizzetti, docente
di istituzioni di diritto pubblico all'università di Milano, il testo della
maggioranza che sta esaminando il senato «tende a fissare parametri oggettivi
che sembrano prescindere dalla persona». E dunque «va ad incidere sul progetto
di vita della persona» che è difeso dagli articoli 13 e 32 della Carta costituzionale. Citando il caso di Piergiorgio Welby,
Pizzetti ha ricordato come «anche rimanere in vita può essere causa di
sofferenza» perché la sofferenza va valutata «in base all'identità della
persona». A proposito invece del caso Englaro, secondo Giuliano Amato «il
governo non poteva sovrapporre la propria volontà a quella della magistratura».
( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Venerdì 06 Marzo
2009 Chiudi di MASSIMO CHIARAVALLI No depuratore? No party. Chi non ce l'ha,
dovrà restituire i soldi a quei contribuenti che per anni se lo sono comunque
trovato da pagare in bolletta. Perché come dice la Corte costituzionale - sentenza 335 dell'11
ottobre 2008 - il canone di depurazione non è una tassa, ma una tariffa per un
servizio. Che, se non erogato, non può essere riscossa. In attuazione di quella
sentenza, il 27 febbraio è stato convertito in legge un articolo del decreto
208 del 30 dicembre del 2008. Morale: chi di bolletta ferisce, in
bolletta perisce. Almeno in certi casi, perché nel frattempo qualcuno si è
fatto furbo. A Civita Castellana da mesi l'opposizione ha aperto un fronte. «Ci
saranno da restituire ai contribuenti - dice Gianluca Angelelli del Pd - almeno
8 anni di tariffa pagata e non dovuta. Si tratta di circa 2 milioni di euro,
nonostante per gli ultimi due anni se ne dovrà occupare la Talete», alla quale
è stato affidato il servizio idrico. Oggi però Angelelli accusa. «L'amministrazione
ha fatto finta che il problema non esisteva». E Danilo Corazza (Rifondazione)
alza il tiro. Al piccione. «Dicevano che la materia era confusa, che non era
detto che bisognava pagare. Il Comune renda pubblico l'importo da restituire:
lo deve sapere chi amministrerà dopo di loro». O si beve, o si affoga.
L'assessore all'Ambiente, Francesco Urbanetti, cade dalle nuvole e passa la
palla alla collega al Bilancio, Luciana Sacchi. Che taglia corto: «I conteggi
non sono stati fatti, vediamo che succede». Sono molti i Comuni in questa
situazione. A Soriano nel Cimino, il sindaco Domenico Tarantino non naviga però
in cattive acque. «Siamo ligi alle sentenze, se ci dovessero essere le
condizioni rimborseremo». Ma non sembra ci siano: sono infatti esentate quelle
amministrazioni che hanno iniziato almeno a progettare le opere per la
depurazione. «I cui oneri comunque sono tutti accantonati». Idem a Corchiano.
«Quelle somme, come dice la legge - spiega il sindaco Bengasi Battisti - sono
state utilizzate per le opere in funzione del depuratore, abbiamo un progetto
generale dagli anni '80 per convogliare le fognature e realizzare l'impianto.
Cosa che va dimostrata, e lo faremo, anno per anno». A Caprarola il primo
cittadino Alessandro Cuzzoli ha precorso i tempi e fatto il percorso inverso.
«Dopo la sentenza della Corte costituzionale ho tolto
la depurazione dalla tariffa. Nessun problema: non abbiamo toccato un soldo,
anzi avanzano per la fognatura, in attesa di fare il depuratore. Ho un avanzo
di 250.000 euro». Quanto da restituire? Alla cassa, 450.000. «Io li ho -
conclude Cuzzoli - al contrario di altri Comuni che li hanno spesi. Anzi, ho
attaccato i manifesti per far chiedere il rimborso ai cittadini». Chapeau.
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Venerdì 06 Marzo
2009 Chiudi Cittadinanza e costituzione Un seminario di formazione rivolto ai
178 dirigenti scolastici a sostegno del nuovo insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione, introdotto in tutte le scuole, si terrà oggi per iniziativa
dell'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria. La scuola umbra non intende
sottrarsi al confronto e al dialogo sui valori e regole condivisi per ricercare
strategie adeguate in grado di favorire la partecipazione degli studenti al
proprio processo educativo-formativo e alla vita della comunità scolastica. Ad
aprire i lavori sarà Mauro Volpi, preside della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia e membro del Csm. Luciano Corradini,
presidente del gruppo di lavoro ministeriale su Legalità, cittadinanza e
Costituzione, illustrerà quindi le linee guida contenute nel documento di
indirizzo presentato dal ministro Mariastella Gelmini. L'incontro si concluderà
con la presentazione, da parte delle scuole di Marsciano, Amelia e
Perugia, delle migliori esperienze sui percorsi di cittadinanza a supporto
dell'innovazione didattica. Ufficio scolastico regionale Un progetto in cui
credere La scelta del candidato sindaco subito ed a ogni costo non mi
entusiasma e non mi interessa, considerando che ho grande fiducia e stima della
classe dirigente di AN, e alla fine mi auguro che sceglieranno un candidato con
forte personalità e con delle caratteristiche politiche ed amministrative
capaci di battere il candidato del centrosinistra, non facendosi sfuggire una
occasione storica ed irrepetibile. Todi e Roma insegnano che nulla è impossibile
anche scegliendo un mese prima dalle elezioni. Roma e Todi dimostrano che
quando il centrodestra, compresa l'Unione di Centro, partecipa con unità di
intenti e all'unisono con candidati credibili, tutto è possibile anche nella
rossa Perugia. Oggi con la creazione del PdL non ci sono più ostacoli
insormontabili. Oggi si aprono nuove frontiere, finalmente a Perugia e in
Umbria si respira un'aria nuova ed i perugini guardano a noi come un vento
nuovo, un vento che si augurano riesca a spazzare via una vecchia e statica
nomenclatura che per anni ha tenuto questa città sotto un cielo plumbeo. Per
poter creare questa situazione occorre ragionare e tenere in considerazione
anche altre realtà locali che ci hanno visto vincitori e capire quali sono
stati i fattori che ci hanno permesso di vincere. Non ho mai pensato che le
case si costruiscano iniziando dai tetti, ma bisogna dotarle di solide
fondamenta per poter sorreggere il peso, così come gli alberi hanno bisogno di
radice profonde per poter resistere a tutte le intemperie che dovranno
affrontare nella loro esistenza. Alleanza Nazionale queste radici le ha sempre
avute, quindi non dobbiamo aver timore di niente e di nessuno, siamo nati per
contrastare, affrontare e sconfiggere lo strapotere della sinistra. Dobbiamo
essere molto convincenti, parlare e far capire ai perugini e agli umbri che
abbiamo un valido progetto, un progetto che sia vicino alla gente e ai loro
problemi, un progetto che porti Perugia ancora una volta a essere capoluogo
politico ed economico di Regione, un progetto che parli di tasse locali, di
economia per le piccole e medie imprese, di occupazione giovanile, di turismo,
di anziani, un progetto che parli agli imprenditori e industriali per riportare
Perugia e l'Umbria ad una leale ed onesta concorrenza. Una volta fatto tutto
ciò, ben venga il candidato a sindaco. Rocco Valentino Consigliere comunale
An-Pdl di Perugia Danni da cinghiali La positiva esperienza delle isole
ecologiche, una loro conseguente e auspicabile riapertura per lo smaltimento
dei rifiuti agricoli, è resa ora di nuovo possibile, anche in Umbria, da alcune
novità normative di carattere nazionale che vanno peraltro di pari passo con
l'adozione del Piano regionale dei rifiuti, dove si sottolinea l'importanza
della stipula degli Accordi di Programma che possono prevedere le isole
ecologiche come strumento privilegiato per lo smaltimento e per ottenere alcune
semplificazioni amministrative nel rispetto della normativa comunitaria. Altro
iter normativo importante, seguito e monitorato con molta attenzione, è quello
riguardante il disegno di legge regionale di riforma delle norme sui danni da
fauna selvatica e in particolare da cinghiali. E' necessario completare
tempestivamente la riforma avviata, in una logica di prevenzione dei danni e di
indennizzo integrale di quanti continuano a essere penalizzati, a causa di una
presenza incontrollata della fauna selvatica stessa, su gran parte del
territorio regionale. In quest'ambito resta comunque alta la nostra
preoccupazione rispetto al pagamento degli indennizzi dei danni per i periodi
2007 e 2008. Coldiretti Umbria
( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-06 - pag: 27 autore: Incostituzionale la legge valdostana Rifiuti, la competenza
spetta solo allo Stato ROMA La classificazione dei rifiuti compete solo
all'autorità statale, e non esiste una competenza regionale in materia di
tutela dell'ambiente, se non complementare e più rigorosa di quella della fonte
primaria. La Corte Costituzionale ha bocciato la
classificazione come «non rifiuti» dei materiali inerti da scavo, contenuta in
alcuni articoli della legge 31/2007 della Regione autonoma Valle d'Aosta
(«Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti ») e della successiva
n.5 del 2008 («Disciplina delle cave, delle miniere e delle acque
minerali naturali, di sorgente e termali»). La dichiarazione di
incostituzionalità, sollecitata dalla presidenza del Consiglio (ricorso del 15
febbraio 2008) compare nella sentenza 61/2209 depositata ieri. Per la Consulta
«i rifiuti rientrano nella competenza esclusiva dello Stato in materia di
tutela dell'ambiente» e le Regioni «debbono rispettare la normativa statale, ma
possono stabilire per il raggiungimento dei fini propri delle loro competenze
livelli di tutela più elevati». Le leggi regionali della Valle d'Aosta censurate
prevedevano invece, tra l'altro, che «i materiali inerti da scavo non
costituiscono rifiuti » qualora derivino da materiali «la cui qualità
ambientale risulti essere corrispondente almeno allo stato chimico buono ». La
Corte respinge invece la parte del ricorso del Governo sui Centri comunali di
conferimento dei rifiuti urbani (Isole ecologiche), previsti dalla legge della
Valle d'Aosta, ritenendoli legittimi perché in linea con quanto previsto dalla
normativa nazionale. A. Gal.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-06 - pag: 31 autore: CORTE COSTITUZIONALE Sì alla disciplina della connessione davanti
al giudice di pace penale La Corte costituzionale, con la sentenza n. 64 del 2009, scritta da Giuseppe Frigo, ha
respinto la questione di legittimità sollevata dal tribunale di Montepulciano
sugli articoli 6, comma 1, e 7 del decreto legislativo 28 agosto 2000,
n. 274 (Disposizioni sulla competenza penale del giudice di pace), che
contestava il fatto che le disposizioni non prevedono, rispettivamente, che tra
procedimenti di competenza del giudice di pace e procedimenti di competenza di
altro giudice, nonché tra procedimenti tutti di competenza del giudice di pace
si abbia connessione anche quando una persona è imputata di più reati commessi
con più azioni od omissioni esecutive di un medesimo disegno criminoso. Da
quasi cinque mesi alla Corte. Il redattore della sentenza, Giuseppe Frigo
IMAGOECONOMICA
( da "Messaggero, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Venerdì 06 Marzo
2009 Chiudi di LORENZO D'AVACK IL FORTE e argomentato richiamo ai valori
costituzionali, avanzato in questi giorni da voci autorevoli e raccolto dalle
più differenti componenti sociali in merito al disegno di legge sul testamento
biologico presentato dal governo, sembra avere suscitato una crescente
attenzione nel dibattito parlamentare che si tiene in questi giorni in
commissione. Pertanto, la proposta bipartisan di riflettere in questa sede e di
rinviare di qualche tempo il voto al Senato appare quanto mai opportuna, tanto
più se, come auspicato da Fini, questo rinvio "porta un miglioramento e
una maggiore condivisione del testo". Il conflitto politico ideologico in
occasione della vicenda Englaro che ha coinvolto i poteri dello Stato e la
stessa lettura della Carta costituzionale aveva
suscitato il timore che il legislatore facesse scarso uso di quella ragione
artificiale e non ideologica, necessaria per mediare tra etiche contrapposte
nel momento in cui si traducono in norme aspetti personalissimi, quali sono le
scelte di fine vita e dove non è auspicabile imporre principi metagiuridici
assoluti di cui il diritto non può esserne il garante. Il timore è risultato
fondato, dato che il disegno di legge dell'onorevole Calabrò opta per una
scelta radicale di influenza clericale nell'ambito di diritti
costituzionalmente protetti (salute, libertà e uguaglianza), senza alcun
bilanciamento fra questi e a favore del principio della sacralità e
indisponibilità della vita. In tal modo l'autodeterminazione risulta svuotata
di contenuti e si prefigura una situazione in cui il paziente non è più
responsabile di sé, bensì oggetto della decisione di altri, in specie del
potere del medico all'interno di una fittizia alleanza terapeutica.
Nell'articolo 2 del disegno di legge è detto che al medico è preclusa la
"non attivazione" o "disattivazione" di trattamenti
sanitari, qualora "orientati al prodursi o consentirsi della morte del
paziente". In tal modo si preclude al soggetto di poter vedere accolta la
sua richiesta, anche se consapevole, informata ed attuale, di interrompere o
rifiutare specifiche terapie mediche salva-vita, traducendosi questa richiesta
in un percorso vietato per legge ed equiparato ad una pretesa eutanasica. Per
venire ai casi più comuni, non sarebbe possibile rifiutare amputazioni, ventilazione
artificiale, trasfusioni di sangue, dialisi, qualora questi interventi siano
ritenuti necessari per continuare a vivere. Problematica perfino la legittimità
delle terapie sedative che, promesse dal medico, possono essere considerate
come incentivi per il paziente a rifiutare cure di sostegno vitale. Viene così
a mancare la distinzione tra "lasciar morire" e "provocare la
morte", che ha valenza etica e che diverse legislazioni europee non
eutanasiche hanno fatto propria nel regolamentare l'autodeterminazione
nell'ambito dei trattamenti terapeutici. Dato, poi, che nel disegno di legge il
diritto di autodeterminarsi perde la sua posizione centrale già per il paziente
in grado di intendere e di volere, le cosìddette dichiarazioni anticipate di
trattamento (Dat) appaiono come uno strumento inutile per ciò che può essere
rifiutato ora per allora. Difatti, resta legittimata la sola possibilità di
rifiutare quelle cure sanitarie straordinarie, non proporzionate, definite come
"accanimento terapeutico", oppure quelle con "carattere
sperimentale, altamente invasive e invalidanti". Limiti questi già
presenti nel nostro ordinamento e nel Codice di deontologia medica e che non
necessitano di una ulteriore previsione normativa. Se pertanto resta inalterato
l'articolo 2 del testo base, qualsiasi discussione in merito alla legittimità
riguardante l'idratazione e la nutrizione artificiale risulta superflua, dato
che il corpo è a priori sottratto alla libera volontà del soggetto, ancora in
grado di autodeterminarsi. Figurarsi, poi, una volta divenuto incapace.
Tuttavia se su questo aspetto è opportuno riflettere in previsione di una
normativa più rispettosa dei diritti alla autodeterminazione del soggetto, la
"terza via" di Rutelli, che privilegia alla volontà del paziente,
manifestata attraverso una dichiarazione scritta anticipata, la decisione del
medico, sentiti familiari e fiduciario, non convince perché riconduce a quel
paternalismo medico eticamente e giuridicamente da tempo superato e ben poco
auspicabile. Tanto più che la decisione di interrompere il trattamento
finirebbe per essere necessariamente ricollegata all'accanimento terapeutico,
come da più parti sostenuto. Un presupposto questo di incerta individuazione e
determinazione. Il concetto di accanimento terapeutico non si fonda su elementi
clinici e scientifici rigorosamente oggettivi, dato che si interseca con la
soggettività percettiva e la volontà del paziente. Ancora una volta nella
ricerca dei criteri che giustifichino questo limite un ruolo centrale non può
che averlo il soggetto correttamente informato: la sua volontà di non
intraprendere o di interrompere un trattamento pone un limite oltre il quale
l'eventuale operato del medico tende a configurarsi come mero accanimento. Per
chi poi ritiene indisponibili, sempre e comunque, idratazione e nutrizione,
come nel ddl dell'on. Calabrò, è bene ricordare che se gli artt. 13 e 32 della
Costituzione legittimano il rifiuto dei trattamenti medici, questo non può non
valere anche per il trattamento di tipo assistenziale, perché in entrambi i
casi il valore tutelato è quello della inviolabilità della sfera personale.
Pertanto, questi trattamenti, qualora anche non equiparabili a normali cure
mediche, per la loro natura sono interventi invasivi sul corpo e come tali lesivi
del diritto all'integrità fisica della persona nel caso in cui vengono
intrapresi o fatti proseguire contro la volontà dell'interessato. Un diverso
ragionare da un punto di vista giuridico è facile che possa
essere oggetto di impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale. Ma questo
rischio è presente in tutto il disegno di legge che in più norme viola la
lettura personalista della nostra Costituzione con particolare riferimento
all'articolo 32, 2° comma che fa proprio il principio che nessuno può essere
sottoposto ad un trattamento sanitario senza il proprio consenso. C'è
allora da chiedersi se l'attuale governo ritenga preferibile proseguire il
percorso di una normativa radicale, incentrato sul principio della sacralità
della vita, anche a rischio di vedere questo sforzo politico successivamente
vanificato dalla Corte Costituzionale. O se, di contro, sia più prudente in
sede di dibattito parlamentare ragionare in termini giuridici, ritrovando
capacità di mediazione, realizzando una più ampia condivisione e non
obliterando la laicità dello Stato.
( da "Italia Oggi" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Giustizia e Società data: 06/03/2009 - pag: 32 autore: di Antonio G. Paladino
La Consulta su poteri e militari Non è della regione la tutela ambientale I
rifiuti rientrano nella competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela
dell'ambiente e, conseguentemente, non può riconoscersi una competenza
regionale in materia di tutela dell'ambiente. Le regioni, nell'ambito delle
loro competenze, tra cui la tutela della salute o la valorizzazione dei beni
ambientali possono solo stabilire livelli di tutela più elevati. E ancora, se
il militare subisce un procedimento disciplinare per perdita del grado per
rimozione ma il collegio di disciplina non valuta le circostanze così gravi
propendendo per il mantenimento del grado, nessuna decisione della struttura
amministrativa del ministero della difesa può capovolgere in senso sfavorevole
il verdetto del collegio di disciplina. E' quanto ha
sancito la Corte costituzionale con due sentenze depositate ieri. La n.61 ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale di alcune disposizioni contenute nelle leggi regionali (l.r.)
della Valle d'Aosta n.31/2007 (Nuove disposizioni in materia di gestione dei
rifiuti), n.5/2008 (Disciplina delle cave, delle miniere e delle acque
minerali naturali, di sorgente e termali) e nella sentenza n.62 in merito al
contenuto dell'articolo 75 della legge n.599/1954 (stato dei sottufficiali
dell'Esercito, Marina ed Aeronautica). In relazione alle norme della prima
delle due leggi regionali impugnate dalla presidenza del consiglio (articolo 14
della l.r. n.31/2007), la Consulta ha affermato che si tratta di disposizioni
che attengono alla stessa definizione di rifiuto, riguardanti la materia della
tutela ambientale affidata alla competenza esclusiva dello Stato, e che non
sono riferibili a nessuna altra competenza propriamente regionale. Infatti, il
comma 1 dell'art. 14 impugnato prevede che «i materiali inerti da scavo non
costituiscono rifiuti e non sono assoggettati alle disposizioni di cui al dlgs
n. 152 del 2006, qualora derivanti da materiali la cui qualità ambientale
risulti essere corrispondente almeno allo stato chimico di buono, come definito
dall'art. 74, comma 2, lettera z) del dlgs n. 152 del 2006». Si tratta, come si
evince, di una deroga alla nozione di rifiuto dettata dal legislatore statale.
Pertanto, la disciplina statale, prevedendo che tali materie sono rifiuti a
tutti gli effetti, non consente l'esclusione fissata dal legislatore regionale
valdostano con chiara violazione dell'art. 117 della Costituzione. Inoltre, la
scure della Consulta si è abbattuta anche su quelle disposizioni della l.r.
n.5/2008 che riguardano «l'individuazione delle aree di stoccaggio attrezzate»
e la loro ubicazione. Secondo tale norma, «la realizzazione e l'esercizio delle
aree di stoccaggio attrezzate dei materiali inerti da scavo non sono
assoggettate alle procedure autorizzative di cui al d.lgs. n. 152 del 2006».
Per la Consulta, si è andato oltre le proprie competenze, attuando una
disciplina più rigorosa delle «aree di stoccaggio attrezzate», poiché si
ammette «il deposito» dei soli materiali da scavo per un tempo limitato.
Militari. Nella richiesta di perdita del grado per rimozione è prevista la
sottoposizione alla valutazione del Consiglio di disciplina. Tale organo, ha
rilevato la Consulta (sentenza n. 62), non è permanente ma è un collegio che
viene convocato ad hoc ogni volta che si presenti la necessità di giudicare in
merito alla irrogazione della sanzione della perdita del grado per rimozione.
Il collegio può solo pronunciarsi sull'applicazione o meno di tale sanzione.
Pertanto, è irragionevole che il Ministro della Difesa o il responsabile della
struttura amministrativa competente, possa effettuare una reformatio in pejus
di tale giudizio. Così facendo, verrebbe non a integrare o correggere tale
decisione, ma a capovolgerla.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CASERTA - data: 2009-03-06 num: - pag: 7
categoria: REDAZIONALE Caserta Casavola presenta il suo libro «Progetto
Camaldoli: Idee per la città futura» è il titolo del volume curato dal
Movimento ecclesiale di impegno culturale che verrà presentato oggi a Caserta
(ore 17, sala S. Augusto dell'Episcopio) dal professore Francesco Paolo
Casavola, Presidente emerito della Corte Costituzionale e
Presidente del Comitato nazionale di bioetica. Il testo, aggiornato con recenti
riflessioni e particolarmente attuale alla luce delle molte questioni aperte in
campo etico, sarà illustrato da Casavola attraverso una relazione su «Umanesimo
rinnovato e dignità della persona», tema fondamentale della pubblicazione.
L'iniziativa è della sezione casertana del Movimento ecclesiale di impegno
culturale, presieduta dal magistrato casertano Oscar Bobbio.
( da "Giorno, Il (Legnano)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
LEGNANESE pag. 6
Difensore civico, pratiche boom RESCALDINA PRESENTATO IL BILANCIO 2008
RESCALDINA IL CONSIGLIO COMUNALE ha approvato all'unanimità la relazione
sull'attività svolta nel 2008 dal Difensore civico, Lorena Corio, che assolve
questo incarico già da 4 anni. «Il 2008 è stato caratterizzato da un'intensa
attività con l'avvio di numerosi nuovi procedimenti e richieste di intervento
differenziate - ha spiegato Corio -. Inoltre, sono state affrontate
problematiche relative ad Enti e aziende collegate al Comune come l'ex Cap, che
si è trasformatosi in Amiacque, la società pubblica per l'erogazione del
servizio idrico integrato in 242 Comuni delle Province lombarde, e l'Azienda
multiservizi. RELATIVAMENTE ALL'EX CAP sono stati richiesti chiarimenti su
alcune voci di pagamento comparse sulla bolletta come il canone per fognatura e
depurazione. Si tratta di una questione di notevole
importanza sulla quale si è espressa anche la Corte Costituzionale e per la
quale ho chiesto al Cap quali conseguenze avrà la sentenza sugli utenti di
Rescaldina». Altre questioni hanno riguardato i risarcimenti per incidenti, sia
quelli stradali che quelli avvenuti al cimitero, o il trasferimento del mercato
di Rescalda. «Segnalazioni - su legge nella relazione - sono giunte per
la rumorosità di una centrale termica condominiale, per le foglie cadute in
autunno con le possibili conseguenze sulla pulizia delle strade e per le
possibili interferenze delle antenne telefoniche con il segnale televisivo. Un
esposto ha riguardato la rumorosità di un esercizio pubblico e un altro il
possibile sovraffolamento di un appartamento dato in affitto. Infine, alcuni
mesi fa, è stato avviato un procedimento relativo all'Azienda Multiservizi per
la pulizia del Centro sportivo di via Roma». S. V.
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
REGGIO pag. 8 Per
evitare lo sfacelo il Pd riabiliti i socialisti L'OPINIONE "RITORNO alla
base" è uno slogan che mi ricorda il film "ritorno al futuro"
nel quale, manovrando una vecchia vettura, un giovane genialoide risaliva
avanti e indietro nel tempo vivendo strane sensazioni avventurose. Non so
perché (ma certamente non per irridere) questo ho pensato quando il Segretario
Provinciale del Pd, l'amico on. Fantuzzi , di ritorno dalla deludente Assemblea
romana che ha chiamato l'on. Franceschini nella speranza di uscire dal guado, e
trovando che, anche a Reggio, persino la Sua delegazione si è spaccata in due,
ha lanciato lo slogan del "ritorno alla base". Come a dire
"visto che gli ormai leaders del Pd da Veltroni a D'Alema, da Fassino a
Bersani, hanno profondamente deluso, ci vuole una "rigenerazione" che
riparta dalle origini ideali ed umane cioè un "ritorno alla base".
Fermo restando che il "progetto di Partito Democratico" intuito dall'on.
Veltroni è anche per me un progetto serio per una Sinistra seria cioè
democratica, allora la "base" di cui stiamo parlando deve, per forza
di cose, essere una "base nuova", una base, cioè, che non abbia nulla
a che vedere con la storia del Pci ideologico massimalista ed egemonico. Quella
storia che per oltre quarant'anni (dal 1946 al 1990) ha presuntuosamente
portato i Comunisti a considerare noi Socialisti come l'ala filo borghese della
Sinistra, al punto che quando è esploso il "giustizialismo politico"
alla Di Pietro e Borrelli, hanno dato loro una buona mano per
"liquidare" il Partito Socialista di Craxi senza accorgersi che
"segavano" il ramo (socialista) della pianta della Sinistra sul quale
erano seduti anche loro. Ora che la situazione della Sinistra è a rischio di
sfacelo, per ridare rilancio ad una forza di Socialismo Democratico di tipo
europeo, occorrono due qualità che raramente stanno nella stessa persona; la
prima è l'umiltà, la seconda il coraggio: l'umiltà cioè per fare una profonda
revisione storico politica che (ovviamente senza negare la storia) qualifichi
la "scissione" di Livorno del 1921 come "un profondo
errore"; e il coraggio di mandare la Vecchia Nomenclatura in pensione,
onde consentire che il Nuovo "come falcon che esce dal cappello",
subentri ad essa con uomini freschi, puliti, e totalmente diversi rispetto a
quei "residuati storici" che altro non fanno che cercar di restare
attaccati al sapore di quel briciolo di potere che ha lusingato persino qualche
cooperatore, qualche ex sindacalista e qualche illustre ex amministratore. Ce
l'ha l'on. Fantuzzi questa umiltà e soprattutto questo coraggio? Nella storia
della Sinistra Italiana Reggio ha sempre avuto, al momento giusto, personaggi
capaci di prendere posizioni coraggiose: lo fece a suo tempo con Camillo Prampolini
rompendo l'urna dei voti alla Camera e lo ha fatto l'on. Valdo Magnani. Perché
non può farlo oggi con un uomo come è Giulio Fantuzzi? Egli non ha scheletri
nell'armadio e nemmeno rischi di coinvolgimenti in fatti speculativi ed
affaristici. Per questo, quale Segretario di una
Federazione come quella di Reggio, Egli è in questa alternativa: non fare nulla
e lasciare che la "gloriosa" tradizione della Sinistra reggiana vada
alla deriva; oppure tirare fuori il coraggio per attuare una svolta di "rigenerazione"
dal profondo delle radici. Dino Felisetti (avvocato, già deputato del Psi e
membro del Csm)
( da "Corriere della Sera" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Politica - data: 2009-03-06 num: - pag: 12 categoria:
REDAZIONALE Testo bipartisan Tomassini (Pdl): basta intemperanze. Finocchiaro
(Pd): no a furbizie Testamento biologico Intesa lontana ma si tratta Bossi
vuole mediare. D'Alema: l'alimentazione forzata un sopruso Da martedì il voto
in commissione. I giuristi al convegno di Astrid: sul fine-vita intervenga la
Corte costituzionale ROMA — Un week-end di ulteriore
riflessione per cercare di trasformare un braccio di ferro in un compromesso.
La commissione Sanità del Senato comincerà a votare martedì pomeriggio il testo
sul testamento biologico. Ma nella stessa mattinata il presidente della
commissione Antonio Tomassini tenterà «in modo personale» un'ultima mediazione,
sempre che «siano sbollite le intemperanze di chi si ostina a non trattare», da
entrambe le parti. Perché, sul nuovo punto in discussione — un emendamento del
Pd sul consenso informato indispensabile per sottoporsi alle cure — questa
volta a spaccarsi è il centrodestra. Tomassini, ma anche Gaetano Quagliariello,
il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto e persino il leader della Lega Umberto
Bossi, vorrebbero trovare una mediazione, mentre il relatore della legge
Raffaele Calabrò ha subito chiuso ogni possibilità di dialogo. Difficile
pensare ad uno sbocco positivo a fine serata, nonostante gli appelli e le
dichiarazioni di ottimismo, perché entrando nel merito, nei termini e nelle
proposte, le distanze rimangono. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, chiede
che si mettano da parte le «furbizie» per poter discutere: «Il principio che
nessuno può essere sottoposto a trattamenti contro la sua volontà è scritto
nella Costituzione, se diventa l'asse del provvedimento, di lì in poi, su tutto
il resto, ragioniamo. Ma se si tenta di eludere questo punto, non possiamo
intenderci». Il vero punto di discordia però non è solo quello del consenso
informato (che in una formulazione diversa è già contenuto nel testo ed è
condiviso da molti senatori del Pdl), ma resta il nodo dell'alimentazione e
idratazione forzata. Su questo le posizioni di maggioranza e opposizione sono
agli antipodi. L'ex ministro degli Esteri Massimo D'Alema, pur rivendicando la
libertà di coscienza, ha riassunto così l'opinione prevalente del Partito
democratico: «L'alimentazione forzata è un trattamento medico e imporla contro
la volontà del paziente che si è espresso in una direzione opposta, magari
dichiarandolo nel testamento biologico, è un sopruso che va contro la libertà
di cura garantita dalla Costituzione ». Il tentativo del presidente della
commissione Sanità Tomassini mira anche a cercare di ridurre il numero di
emendamenti, oltre cinquecento, e di rendere inoffensive le minacce di ostruzionismo
— fatte ieri dal senatore Ignazio Marino — in caso di scontro, che renderebbero
vano il lavoro della commissione, trasferendo il dibattito e poi la battaglia
parlamentare direttamente in Aula, a partire dal 19 marzo. E del testamento
biologico hanno parlato giuristi ed esperti riuniti dall'associazione Astrid,
spronati da Giuliano Amato sul tema «se il governo poteva sovrapporre la
propria volontà a quella della magistratura». Si è parlato di diritti e del
ruolo della Corte costituzionale, che nello scontro
tra poteri sul caso Englaro (a causa del decreto proposto da Berlusconi) è
rimasta ai margini. Per questo e poiché si parla di diritti è auspicabile —
hanno convenuto — una pronuncia della Corte Costituzionale sulla materia. La
manifestazione per il testamento biologico del 21 febbraio scorso in piazza
Farnese a Roma ( foto Monaldo /LaPresse) In piazza Gianna Fregonara
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il consiglio approva
i nuovi parametri. L'assessore: sono stati imposti da Roma. Polemiche in aula
Di Bert, Confindustria: una cifra importante in un periodo di disagio Irap più cara
per le aziende del Fvg Meno sconto sulle aliquote. Le imprese devono restituire
oltre 4 milioni TRIESTE. Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha
approvato ieri sera un disegno di legge che prevede una riparametrazione dello
sconto sull'aliquota Irap, che dall'1% passa allo
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 3 - Attualità
Irap, le aziende Fvg devono restituire 4 milioni Lo Stato obbliga la Regione a
rivedere l'aliquota che riduce l'agevolazione voluta da Illy Gli effetti in
regione LA CRISI Il consiglio regionale approva la riparametrazione dello
sconto alle aziende friulane Polemica in consiglio, poi l'aula boccia la norma
che limita l'effetto al 2008 di RENATO D'ARGENIO TRIESTE. Il Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato ieri sera un disegno di legge
che prevede una riparametrazione dello sconto sull'aliquota Irap, che dall'1%
passa allo
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
San Giorgio di
Nogaro. L'ente ha tempo fino al 2014 per farlo: lo ha stabilito l'Ambito
territoriale ottimale che è stato chiamato in causa dal Consorzio deputazione
laguna Tubone, i rimborsi saranno pagati da ottobre Il Consorzio restituirà a
rate i canoni di depurazione versati dagli utenti negli ultimi 5 anni SAN
GIORGIO DI NOGARO. I rimborsi sul canone di depurazione partiranno dall'ottobre
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 3 - Gorizia
«Deste girava sempre con la polizia» UN TESTIMONE Non solo usava sul tetto
della sua vettura privata un lampeggiante della polizia e fermava talvolta
altri automobilisti, ma ha anche partecipato, assieme all'ispettore Alessandro
Valerio della squadra mobile, ad almeno una perquisizione nell'ambito
dell'inchiesta Lorito. Non finisce di stupire l'attività di Diego Deste, il
pescivendolo già indagato per spaccio di droga e divenuto l'unico accusatore
dell'ex capo della mobile. Ieri il nome di Deste è stato pronunciato un
testimone, Alessandro Sorgo. «Deste mi ha telefonato l'8 gennaio 2008 e subito
dopo mi ha passato l'ispettore Valerio che mi ha detto che entrambi erano
davanti alla porta della mia baracca di San Giovanni di Duino, al numero 28.
"Dobbiamo perquisirla", hanno affermato. Quando sono arrivato - ha
continuato il testimone - la perquisizione già iniziata. "Scusa, ti
pagheremo - mi disse Deste - il lucchetto che è stato rotto per aprire la
porta". Da quanto ho capito Deste e il poliziotto cercavano armi ed
esplosivi. Hanno trovato vecchi mobili, badili, attrezzi da pesca. Poi ho
dovuto firmare un verbale in questura». Sul contenuto di questo verbale si è
concentrata la curiosità sia dell'avvocato Federica Tosel che difende
dall'accusa di spaccio Fabio Novacco, sia quella dei difensori di Lorito,
Borean e Seibold. Non è usuale che un indagato partecipi alle perquisizioni
della polizia giudiziaria nell'ambito di un'inchiesta in cui lui stesso è
coinvolto. Oltre alla memoria inviata da Lorito al Csm, va
registrata peraltro anche la querela che l'ispettore Alessandro Valerio ha
depositato in Procura. L'ispettore si ritiene diffamato dalle affermazioni
fatte in aula come testimone da Enrico Chiatti. «Sono stato costretto ad
affermare che Fabio Novacco mi aveva venduto della cocaina. Non è vero.
L'ho detto perché Deste mi ha fatto intendere di esser un incendiario, ha
minacciato mia figlia, era sempre in compagnia di uomini della mobile ed
esibiva sulla sua auto un lampeggiante blu della polizia. Ho paura e chiedo
protezione». La protezione non è mai stata accordata. Due giorni più tardi, il
30 novembre, era andata a fuoco la barca di Chiatti.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 3 - Gorizia
Lorito scrive al ministro Alfano e al Csm Il vicequestore chiede che sia
valutato anche sotto il profilo disciplinare l'operato del pm Baldovin IL
PROCESSO DI TRIESTE Consegnata alla Procura generale una minuziosa memoria di
dodici pagine Nell'inchiesta che lo vede accusato di corruzione l'ex capo della
mobile è passato al contrattacco di CLAUDIO ERNE' Dodici pagine, tre allegati e
un dischetto per computer. Con queste «armi» il vice questore Carlo Lorito è
passato al contrattacco nell'inchiesta in cui è imputato di corruzione. Nel suo
mirino il pm Lucia Baldovin, il magistrato che lo accusa di avere informato
alcuni spacciatori di droga di un'inchiesta avviata dalla Questura di Trieste
su un traffico di cocaina. Per questa attività, secondo la Procura, Lorito ha
ricevuto più volte della droga. «Sono innocente: anzi vittima di insinuazioni
calunniose di un pescivendolo che ha dovuto essere ricoverato per farsi
disintossicare», ha sempre ribattuto Carlo Lorito che tra la fine del 2007 e
l'inizio del
( da "Stampa, La" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
CONSUMATORI.QUERELLE
SUI RIMBORSI "Niente depurazione? Sconto sulla bolletta" Ma l'Amag
contesta Chi ha pagato con la bolletta dell'acqua il canone relativo alla
depurazione, benché lo scarico finisca in tratti di rete fognaria che non è
collegata a un impianto di depurazione, ha diritto al risarcimento di quanto
pagato per la depurazione sulla bolletta dell'acqua. Lo sostiene
Mondoconsumatori con riferimento a una sentenza pronunciata a fine 2008 dalla Corte Costituzionale. La stessa associazione
aggiunge che il diritto di risarcimento è retroattivo, sino a 10 anni. Una tesi
che il presidente dell'Amag, Lorenzo Repetto, contesta ricordando che la legge
pubblicata in questi giorni modifica la situazione, riducendo il periodo per un
eventuale risarcimento che «le aziende potrebbero poi pagare entro cinque anni».
E all'Amag sostengono che nessun utente alessandrino ha pagato quanto non
doveva, quindi non esisterebbe il problema del risarcimento. E' certo che non
tutta la città e alcuni sobborghi sono collegati al depuratore degli Orti o ad
altri minori a Casalbagliano (serve pure Villa del Foro) e a Cantalupo, che
comprende anche Cabanette, e eguale situazione è per Lobbi e Castelceriolo. Non
risulta poi collegata una piccola parte del Cristo, come non lo sono Spinetta
Marengo e i sobborghi della Fraschetta Sud (Litta, San Giuliano, Cascinagrossa,
Mandrogne), altrettanto vale per Valmadonna e Valle San Bartolomeo. Se gli
utenti hanno pagato il canone depurazione potrebbero avere diritto a un
rimborso. L'Amag, intanto, è impegnata nell'eseguire i lavori per collegare al
depuratore Spinetta e la zona della Fraschetta Sud, così come Valle San
Bartolomeo e Valmadonna. Tra l'altro l'intera rete è di tipo misto - scarica
assieme acque bianche e nere -, al momento soltanto nel nuovo quartiere
«Alessandria 2000» la rete fognaria viene realizzata con condotte separate.
( da "AziendaLex" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Sei in: Prima Pagina
| Professioni | Testo Illegittima la legge che consentiva di rendere più
sfavorevole il giudizio della commissione di disciplina Il ministero non può
inasprire la pena al sottufficiale (Corte costituzionale 62/2009) È irragionevole
che un'autorità superiore ma esterna alla commissione di disciplina possa
rendere più severa la sanzione prevista per un sottufficiale delle Forze
armate. I giudici costituzionali hanno così dichiarato illegittimo l'articolo
75 della legge 31 luglio 1954 numero 99 (Stato dei sottufficiali dell'Esercito,
della Marina e dell'Aeronautica), nella parte in cui prevede la possibilità,
per l'organo competente all'adozione delle sanzioni disciplinari di stato, di
discostarsi dal giudizio della Commissione di disciplina non solo in senso più
favorevole all'incolpato ma, sia pure soltanto in casi di particolare gravità,
anche a sfavore di questo. Proprio quest'ultima previsione non è andata giù
alla quarta sezione del Consiglio di Stato nel corso di un giudizio avente ad
oggetto la impugnazione della sentenza con la quale il Tribunale amministrativo
regionale del Lazio aveva rigettato il ricorso contro la sanzione disciplinare
della perdita del grado per rimozione di un sottufficiale dell'Esercito. I
supremi giudici amministrativi hanno ritenuto che permettere al ministro o il
responsabile della struttura amministrativa di peggiorare la sanzione fosse una
violazione dell'articolo 3 della Costituzione sull'uguaglianza e dell'articolo
97 sulla salvaguardia dell'imparzialità e del buon andamento della
amministrazione e la Corte costituzionale è stata
d'accordo. Del resto l'inasprimento della sanzione era proprio quello che era
capitato ad A. C. condannato alla pena detentiva di un anno a quattro mesi di
reclusione, a seguito di "patteggiamento", in relazione ad una
imputazione di detenzione a fini di "spaccio" di sostanze
stupefacenti. Il sottufficiale aveva impugnato il provvedimento col quale il
direttore generale de ministero della Difesa, nonostante il «parere favorevole
a conservare il grado espresso dalla Commissione di disciplina», aveva irrogato
nei suoi confronti la sanzione disciplinare della perdita del grado per
rimozione. (06 marzo 2009)
( da "Denaro, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Campania formazione
Giustizia, sfida tra Atenei alla Federico II di Napoli Per la prima volta
un'università italiana, la Federico II di Napoli, ospita la finale regionale
della European Law Moot Court competition, la competizione internazionale che
vede sfidarsi Atenei di tutto il mondo in una sorta di processo simulato
dinanzi alla Corte di giustizia. La competizione che avrà inizio, sebbene a
porte chiuse nella prima parte della giornata, oggi nell'aula Pessina della
Facoltà di giurisprudenza e si concluderà nel pomeriggio di sabato, nasce nel
1988 allo scopo di stimolare gli studenti a confrontarsi con le tematiche più
attuali del diritto comunitario. annalisa renzulli Ogni anno, nel mese di
settembre, un fittizio caso da risolvere, redatto da esperti di diritto
europeo, viene pubblicato sul sito della European Law Moot Court Society, la
società che si occupa dell'organizzazione a livello internazionale. Chi
intendesse partecipare ha sessanta giorni di tempo per studiare il caso e
redigere, in inglese e francese, una credibile memoria difensiva tanto del
ricorrente che del convenuto. "Un centinaio in genere le università che in
tutto il mondo partecipano alla fase scritta dichiara il presidente del
comitato organizzatore Amedeo Arena . Solo quarantotto quelle che, sulla base
della valutazione ottenuta agli scritti, accedono alla fase orale".
Quest'anno oltre Napoli, anche Boston negli Usa, Sofia in Bulgaria e Bangor in
Galles. Il dibattimento orale vede confrontarsi i team di ciascuna università a
colpi di arringhe in classi trasformate per l'occasione in vere e proprie aule
di tribunale, dinnanzi a una corte di esperti del
diritto comunitario, professori o funzionari a vario titolo delle istituzioni o
degli organi dell'Ue, che vestono in via estemporanea i panni di giudici. Tre i
riconoscimenti in palio: migliore squadra, migliore rappresentante della
Commissione europea e migliore Avvocato generale. "La finale napoletana
ancora nelle parole di Arena - è stata realizzata in collaborazione dalla
European Law Student Association (Elsa), sezione di Napoli, presieduta da
Valentina Citarella, la Federico II e la El
( da "Napoli.com" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
6/3/2009 Itinerario
teatralizzato: Racconti di donna Un percorso unico tra mito e leggenda in una
cava sotterranea Come nel viaggio dantesco della Divina Commedia, una guida,
nel ruolo di ?Virgilio?, accompagnerà nel sottosuolo un pubblico che, senza
rendersene conto, interpreterà ?Dante?, in una perfetta sincronia fra visita
guidata e spettacolo che creerà interazioni con gli attori i quali, ora
mantenendo un copione appositamente studiato, ora improvvisando, trascineranno
il pubblico lontano dalla realtà, in epoche completamente diverse da quella in
cui si vive... Amori, passioni, delitti e segreti prenderanno forma in un
percorso inedito e avranno la voce di tutte quelle Donne di Napoli che hanno
fatto parlare di sé e della propria storia. Le vicende e i misteri del passato
prenderanno i visitatori per mano accompagnandoli, attraverso una piccola
?porta? su Piazza Cavour n°140 ad una profondità di
( da "Sannio Online, Il" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Valle Alifana e
Tifatina: Acque reflue, il Governo salva le casse comunali Pubblicato il
06-03-2009 La questione delle acque reflue è stata al centro di un pirotecnico
e molto aspro scontro a Piedimonte Matese, un botta e risposta continuo di cui
ci sono ancora tracce sui muri della città con i tanti manifesti pubblicati...
A disinnescare la ?bomba? finanziaria che rischia di mandare a gambe all?aria
le già deboli casse comunali ci ha pensato il Governo nazionale. La questione
delle acque reflue è stata al centro di un pirotecnico e molto aspro scontro a
Piedimonte Matese, un botta e risposta continuo di cui ci sono ancora tracce
sui muri della città con i tanti manifesti pubblicati. L?esito? Ci saranno i
rimborsi per le acque reflue per gli anni pregressi e quindi del servizio di
depurazione, ma a certe stringenti condizioni poste dal legislatore nazionale.
E? intervenuta infatti da alcuni giorni la legge (è la numero 13 del 27
febbraio pubblicata sulla Gazzetta ufficiale numero 49 del 28 febbraio) che ha
convertito il decreto legge sulle risorse idriche e sulla protezione dell?ambiente.
Ricordiamo che la polemica accesissima in sede cittadina tra il Pdl e la
maggioranza di ?Piedimonte democratica? è nata perché una sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato che non è dovuto il pagamento
del servizio depurazione se l?impianto non c?è o non funziona. E? l?articolo 8
disciplinare la materia. In primis i soldi che servono per la progettazione la
realizzazione o il completamento delle opere fognarie e depurative sono parte
integrante (?vincolata? dice la legge) della tariffa del servizio idrico
integrato e contribuisce alla quantificazione del corrispettivo dovuto dagli
utenti, cioè quanto devono i cittadini ? contribuenti per queste spese. ?In
attuazione della sentenza i gestori del servizio idrico provvedono anche in forma
rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a partire dal 1 ottobre
2009 alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita all?esercizio
del servizio di depurazione. Negli altri casi illustrati nel comma precedente
dell?articolo ?dall?importo da restituire vanno dedotti (e quindi tolti) gli
oneri derivanti dalle attività di progettazione, realizzazione o completamento
avviate. L?importo da restituire è determinato dalle autorità di ambito. Queste
disposizioni si applicano anche agli enti locali che gestiscono in via diretta
i servizi di acquedotto, fognature a depurazione (come nel caso di Piedimonte
Matese perché l?Ato Napoli-Volturno ancora non ha individuato un gestore
sovracomunale). Per gli importi provvedono in questo caso i Comuni dopo aver
calcolato quanto è stato necessario per le spese di progettazione esecuzione e
completamento delle opere. Insomma par di capire che i rimborsi saranno molto
limitati.
( da "Wall Street Italia" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Crisi, accordo con
Regioni su piano casa, fondi per 500 mln -->ROMA (Reuters) - Il governo ha
raggiunto un accordo con le regioni sul piano casa che consentirà di mobilitare
i 500 milioni iscritti a bilancio per l'iniziativa. Lo ha detto in conferenza
stampa a Palazzo Chigi il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto.
"Ieri sera abbiamo definito l'accordo sul piano casa, si sbloccano così
risorse per 500 milioni", ha detto Fitto. "Questo
accordo prevede non solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle
regioni di una quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle regioni dei ricorsi
alla Corte costituzionale.
Il Piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
( da "Corriere Adriatico" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il presidente
Fattorinine ha per tuttele forze politiche"La sentenza va applicata"
Bollette dell'acqua, raffica di diffide La protesta per ottenere il rimborso
del canone. Il Comitato attacca: "Basta con le strumentalizzazioni"
Fabriano "A quanto pare, le forze politiche non sono affatto interessate
ad una problematica che sta generando apprensione in tante famiglie. Anzi,
sembra che i partiti intendano far propri gli effetti della sentenza della
Consulta, attribuendo al fenomeno della gestione delle risorse idriche
connotati politici predefiniti. Per quanto ci riguarda, andremo avanti con
decisione, forti delle nostre ragioni e convinti di agire in favore di migliaia
di cittadini in difficoltà". Dopo aver consegnato di recente ben 700 diffide
nei confronti della Multiservizi e dell'Aato, il Comitato acqua nostra ne ha
pronte altrettante, che presenterà nei prossimi giorni per ottenere il rimborso
di somme versate per molti anni, ma intanto bacchetta gli schieramenti
politici, ognuno dei quali sembra avere colpe ben precise su una questione che
sta creando non poco preoccupazione in tanti nuclei familiari già a disagio per
la crisi economica. "I partiti di centrosinistra - spiega il presidente
Giovanni Fattorini - sono i maggiori responsabili dei costi economici e
ambientali inerenti al servizio idrico integrato nel comune di Fabriano. Con
riferimento al servizio di depurazione, prima hanno percepito un canone senza
erogare il relativo servizio, contestualmente non sono stati effettuati gli
interventi necessari a servire quegli utenti paganti non allacciati al
depuratore e oggi non intendono nemmeno restituire quanto loro indebitamente
corrisposto. I partiti di centrodestra, che a livello locale hanno sostenuto il
comitato nella raccolta delle diffide, hanno poi smentito gli intenti a livello
nazionale con un provvedimento (il Ddl n. 1306) salva Multiservizi e Comuni
aberrante, poiché in totale antitesi con la sentenza
335/2008 della Corte Costituzionale e, di conseguenza, a svantaggio degli utenti".
Per quanto riguarda il centro, infine, "esso - prosegue il presidente del
comitato - non fa altro che vantarsi delle effetti della sentenza della
Consulta, facendone propri gli effetti e i meriti. Considerando che
nessun esponente dell'Udc di Fabriano risulta essere tra i redattori della
sentenza, lascerei alle strumentalizzazioni politiche il tempo che
trovano". Fattorini ribadisce che "l'indirizzo politico del comitato
è il buon senso. Se la politica, pur avendone gli strumenti, non ci viene incontro,
ci faremo strada da soli. Premesso che la Costituzione prevede la tripartizione
dei poteri con l'indipendenza del potere giurisdizionale da quello esecutivo e
da quello legislativo e che la legge stabilisce solo per il futuro, non bisogna
avere paura di andare davanti al giudice e utilizzare quelli che sono gli
strumenti che l'ordinamento mette a nostra disposizione per ottenere quanto
effettivamente ci spetta". AMINTO CAMILLI,
( da "Reuters Italia" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - Il
governo ha raggiunto un accordo con le Regioni sul piano casa che consentirà di
mobilitare i 500 milioni iscritti a bilancio per l'iniziativa. Ciò dovrebbe
consentire il via libera al piano al prossimo Consiglio dei ministri. "Lo
approveremo probabilmente al prossimo Consiglio dei ministri, è una iniziativa
importantissima, speriamo che avrà effetti eccezionali sulla casa", ha
detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a
Palazzo Chigi. Il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto ha spiegato
che "ieri sera abbiamo definito l'accordo sul piano casa, si sbloccano
così risorse per 500 milioni". "Questo accordo
prevede non solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle Regioni
di una quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle Regioni dai ricorsi alla
Corte costituzionale. Il
piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
La spinta
all'arbitro costa quattro gare di stop È successo a un giocatore del Badoere
(Terza categoria). Stessa decisione per un Allievo dell'Eagles Pedemontana
Venerdì 6 Marzo 2009, Treviso (m.m.) - Queste le decisioni dei giudici sportivi
delle Delegazioni Figc di Treviso, Bassano Piave e Bassano e quello del calcio
a 5. TERZA CATEGORIA - Quattro gare: Gianpiero Simionato (Badoere) per aver
spinto l'arbitro con la mano sul petto. Due gare: Binotto (Fanzolo), Zaupa (S.
Giuseppe). Una gara: Sandel (Barbisano), De Silvestro, De Priori, Della
Giustina, Grava (S. Giustina), Poletto, Colomberotto (Vidor), Pavan (Ardita
Pero), Pian (Fanzolo), D'Agostin (S. Antonino); ammenda 100 euro alla Follinese
per scurrili insulti all'arbitro. Coppa Provincia Treviso: Una gara a Pra
(Fontane), Bordin, Favaro (S. Gaetano), Rigo (CSM
Resana), Adustini (Padernello), Bragagia, Rossetto (Suseganese), Battistin
(Vidor). Del. Basso Piave: una gara a Lozito (Zensonese), Favero e Presotto
(Evolution Team Chiarano). Del. Bassano: Due gare a Piva (Pedemontana), una a
Basso (Pedemontana). JUNIORES - Tre gare: Dominique Monè (Padernello). Due
gare: Guerrieri (Padernello). Una gara: Dal Cin (Cappella Maggiore), Da Re
(Feletto), Squizzato, Sbrissa, Simionato (CSM Resana), Sisto (Parè), Rigato (Pro
Roncade), Bandiera (Treville), Busetti (Virtsu Csm Farra), Gatto (Milan
Guarda), Badin, Bernardi (Badoere), Possamai (Campolongo), Moras (Codognè),
Yoada (Fontane), Serafin (Gorghense), Carnielli, Primatel (La Marenese),
Corrocher (S. Lucia Mille), Monticelli (Silea). Inibizioni a dirigenti:
fino al 31 marzo a Guerrieri (Padernello), Zambon (Padernello), fino al
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del
06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Irap, cala lo sconto
e aumenta l'aliquota L'intervento corregge di poco le percentuali per evitare
l'impugnazione da parte di Roma di fronte alla Corte costituzionale Venerdì 6 Marzo 2009,
Trieste L'aliquota Irap passa dall' 1% allo 0,9176 % a decorrere dal primo
gennaio 2008. Il disegno di legge apposito è stato approvato ieri dal Consiglio
regionale, in modo da evitare il ricorso del Governo davanti alla Corte
Costituzionale. Una riparametrazione cui l'Aula ha dovuto dedicarsi
precipitosamente e che ha dato vita a un dibattito stizzoso. Lo sconto
sull'Irap era stato deciso nel dicembre
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
INDUSTRIALI Orsi
presidente terziario Massimo Orsi, amministratore unico della società Sacom
srl, è il nuovo presidente della Sezione Terziario avanzato e Servizi alle
imprese in seno a Confindustria Caserta. È stato eletto all'unanimità a
conclusione dei lavori dell'assemblea della Sezione, che si è svolta presso la
sede dell'associazione datoriale. Massimo Orsi, che guiderà la Sezione per il
biennio 2009 - giugno 2011, subentra nell'incarico ad Antonio Guttoriello,
amministratore della Csa, che lascia l'incarico per fine mandato. VESCOVADO La
città del futuro Oggi alle ore 17, nella sala S. Augusto dell'Episcopio di
Caserta il M.E.I.C. presenta il libro «Progetto Camaldoli - Idee per la città
futura». Dopo il saluto del presidente Oscar Bobbio, il prof. Francesco Paolo
Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale e
presidente del Comitato nazionale di bioetica, svolgerà la relazione sul tema
fondante del libro stesso: Umanesimo rinnovato e dignità della persona. «Il
titolo del libro, così spiega il presidente Bobbio, evoca la straordinaria
esperienza spirituale e ambientale di Camaldoli come legame ideale con una
vicenda iniziata oltre sessantacinque anni fa, quando i nostri
predecessori del Movimento Laureati di Azione Cattolica diedero vita a un
documento tra i più interessanti della storia italiana del Novecento,
comunemente conosciuto come Codice di Camaldoli. Di qui la proposta, oggi, di
un umanesimo rinnovato, patto per la cittadinanza sociale, del quale
"Progetto Camaldoli" si fa significativo gesto di speranza».
CONFCOMMERCIO Il rinnovo delle cariche Confcommercio Ascom comunica i risultati
delle assemblee di categoria per il rinnovo delle cariche sociali. Profumieri:
presidente Domenico Antonio Nocera, vicepresidenti Vincenzo Papa e Melka Fiore.
Agenzie immobiliari: presidente Mario Farina, vicepresidenti Ernesto Ascione e
Maria D'agostino. Ambulanti: presidente Giuseppe Magliocca, vicepresidenti
Raffaele Mottola e Riccardo Streppone. Ottici: presidente Salvatore Abys,
vicepresidenti Bianca Malasomma e Ennio Corniello.
( da "Virgilio Notizie" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 6 mar. (Apcom)
- "L'unico abbinamento sensato e possibile tra referendum e amministrative
è quello riproposto ieri dal segretario del Pd Dario Franceschini per il 6 e il
7 giugno. Solo in quel caso le urne si devono comunque aprire in tutta Italia a
causa delle europee". E' quanto afferma senatore del Pd Stefano Ceccanti
secondo il quale "spostare al 21 giugno, quando si voterà solo in
pochissimi comuni e province, significa non risparmiare quasi niente e quindi
cercare di ingannare i cittadini che non capiscono perchè sprecare 400 milioni
di euro, facendo finta di andare loro incontro". "Per di più non è
neanche possibile - insiste il costituzionalista -: non si può superare la
legge del referendum che prevede di votare solo tra il 15 aprile e il 15
giugno. C'è chi parla del precedente del 1987 quando una tantum si decise di
votare in novembre. Ma in quel caso fu fatto su richiesta dei comitati
promotori e a loro vantaggio, per anticipare di sei mesi la consultazione. Guai
invece a pensare di proporre al Parlamento un'iniziativa legislativa o, peggio,
un decreto, che proponga un accorpamento contro la volontà
già espressa dal comitato promotore che fino al referendum è equiparato ad un
potere dello Stato e che potrebbe anche sollevare conflitto di attribuzione
davanti alla Corte costituzionale". "Si accorpi il 6 e 7 giugno e si rinunci così a
sprecare i 400 milioni di euro non rincorrendo soluzioni inefficaci e
illegittime", conclude Ceccanti.
( da "Virgilio Notizie" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 6 mar
- Il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e Il Presidente
della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Vasco Errani hanno sottoscritto
l'accordo per il Piano Casa previsto dall'art. 11 del D.L. 112 /08, convertito
nella L. 133/08. Nel quadro del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa si
incrementa fino a 200 milioni di euro l'importo da ripartire tra le Regioni per
l'avvio di interventi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Si
integrano, entro tempi concordati, i 550 milioni di euro
destinati alle Regioni per il finanziamento del Piano Straordinario a suo tempo
approvato. Il Governo si e' impegnato alla modifica dell'art. 18 del D.L.
185/08 e, nel contempo le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di
ricorso alla Corte Costituzionale avversi allo stesso.
( da "Wall Street Italia" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Piano casa a
prossimo cdm, intesa da 500 milioni con Regioni -->ROMA (Reuters) - Il
governo ha raggiunto un accordo con le Regioni sul piano casa che consentirà di
mobilitare i 500 milioni iscritti a bilancio per l'iniziativa. Ciò dovrebbe
consentire il via libera al piano al prossimo Consiglio dei ministri. "Lo
approveremo probabilmente al prossimo Consiglio dei ministri, è una iniziativa
importantissima, speriamo che avrà effetti eccezionali sulla casa", ha
detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa a
Palazzo Chigi. Il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto ha spiegato
che "ieri sera abbiamo definito l'accordo sul piano casa, si sbloccano
così risorse per 500 milioni". "Questo accordo
prevede non solo lo sblocco delle risorse, ma anche l'assegnazione alle Regioni
di una quota da 200-250 mln e anche il ritiro delle Regioni dai ricorsi alla
Corte costituzionale. Il
piano casa potrà ora prendere il via", ha aggiunto.
( da "Wall Street Italia" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Cipe: Fitto, 4.2 mld
interventi al Sud,rispetto vincoli Fas di ANSA 537 mln per la Ss 106 Jonica,
130 per aree Bari e Cagliari -->(ANSA) - BARI, 6 MAR - Andranno al
Mezzogiorno circa 4.2 miliardi di euro delle risorse pubbliche la cui spesa e'
stata deliberata oggi dal Cipe. Lo sottolinea il ministro Raffaele Fitto,
precisando che si tratta del 49% della risorse pubbliche che verranno spese per
decisione del Cipe. Tra gli stanziamenti ci sono 150 mln per gli schemi idrici,
130 mln per le aree metropolitane di Bari e Cagliari, il finanziamento del
terzo lotto per la Ss 106 Jonica per 537 mln e la Variante Nova Siri per 34
mln. Fitto rende noto pure il finanziamento di 136 mln per la realizzazione
della strada Maglie-Santa Maria di Leuca. 'Tanto la Maglie-Santa Maria di
Leuca, quanto la Statale 106 Jonica hanno un assoluto rilievo di carattere
turistico essendo destinate, soprattutto nel periodo estivo a smaltire una
considerevole mole di traffico veicolare', ha detto Fitto. 'I finanziamenti
vanno ben oltre la soglia minima richiesta dalla legge - aggiunge Fitto - e si
rispetta inoltre il vincolo di destinazione del Fas che va per l'85% al Sud'.
Fitto al termine del Consiglio dei ministri ha spiegato il piano casa: 'Abbiamo definito un accordo da 550 milioni di euro con le Regioni
sul piano casa, in un clima di collaborazione tra governo e Regioni, pur
partito da posizioni conflittuali', che ha portato allo 'sblocco immediato
delle risorse, l'assegnazione di una quota iniziale di 200-250 milioni di euro
e il ritiro dei ricorsi alla Corte Costituzionale da parte delle
Regioni'.(ANSA)
( da "Merateonline.it" del 06-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Cronaca >>
Cronache nazionali 6 / 3 / 2009 Depurazione acque: si paga anche se il
depuratore non c?è Depurazione acque. La beffa e` conclusa. Violata la
Costituzione. Si attendono le nuove mannaie Firenze, 6 Marzo 2009. Una nuova
legge dello scorso 27 febbraio ha confermato cio` che era gia` nell`aria da
tempo in rema di depurazione delle acque (1): le sentenze della Corte
Costituzionale sono carta straccia, i sudditi sono tali, l`arroganza del potere
(il Parlamento in questo caso) e` un costante invito alla clandestinita`.
Antefatti. - Fino ad ottobre 2008 gli utenti del servizio idrico pagavano per
la depurazione dell`acqua anche se la stresa non c`era. La legge 36/1994,
all`art.14 era esplicita: si paga anche se gli impianti non ci sono o gli
stessi sono inattivi (2). - l`8 ottobre 2008, la Corte Costituzionale, con
sentenza 335/2008 asseriva: questo pagamento per la depurazione e` un
corrispettivo di prestazione contrattuale e non un tributo, quindi e`
irragionevole che sia dovuto in assenza del servizio (3). Oggi. La nuova legge
13/2009 (4) all`articolo 8 sexies stabilisce che: - non si paga se non ci sono
gli impianti, ma se c`e` un progetto si deve pagare (5); - i rimborsi, entro il
termine di cinque anni, a decorrere dal 1 ottobre 2009, sono dovuti ma dopo
aver dedotto gli oneri derivanti dalle attivita` di progettazione, di
realizzazione o di completamento delle opere avviate. Quindi, la sentenza della Corte Costituzionale e` carta straccia: se
stabilisce che si paga solo per un servizio fornito, perche` la nuova legge fa
pagare per i progetti di questo servizio? Domani e gia` un po` oggi: - la
sentenza della Corte Costituzionale ha detto che le tariffe dei vari gestori
idrici devono comunque garantire l`equilibrio economico-finanziario
della gestione; - in questi anni in cui sono state pagate tariffe per
depurazioni inesistenti, i gestori idrici, invece di accantonare questi
introiti per i futuri impianti, li hanno utilizzati per l`ordinaria gestione; -
i gestori stanno gia` chiedendo alle Autorita` di Controllo (Ato: Autorita` di
ambito) aumenti tariffari per gli ordinari consumi, si` da compensare gli
introiti delle precedenti depurazioni inesistenti. La nuova legge ha stabilito
che sara` il ministero dell`Ambiente ad indicare i criteri ed i parametri per
la restituzione delle somme gia` pagate e non piu` dovute. Visto l`andazzo di
cui sopra, crediamo proprio che ne vedremo delle belle... E pensare che
qualcuno continua a domandarsi come mai il cittadino/contribuente medio tenda
alla clandestinita`. (1)
http://www.aduc.it/dyn/comunicati/comu_mostra.php?id=249966 (2) legge 36/1994.
art.14. (Tariffa del servizio di fognatura e depurazione). 1. La quota di
tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione è dovuta
dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti
centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. I
relativi proventi affluiscono in un fondo vincolato e sono destinati
esclusivamente alla realizzazione e alla gestione delle opere e degli impianti
centralizzati di depurazione. .......
http://www.gev.bologna.it/leggi/L%2036-94%20risorse%20idriche.pdf (3)
http://www.aduc.it/dyn/osservatoriolegale/art/singolo.php?id=238755 (4)
http://www.camera.it/parlam/leggi/09013l.htm (5) "il pagamento della
depurazione sara` dovuta solo "a decorrere dall`avvio delle procedure di
affidamento delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere
necessarie all`attivazione del servizio di depurazione, purche` alle stesse si
proceda nel rispetto dei tempi programmati" Articoli Correlati:
(c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale della provincia di Lecco
Scritto il 6/3/2009 alle 17.49