CENACOLO
DEI COGITANTI |
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sulla polemica interviene anche il
candidato alle Europee del Dl, Maddalena Calia: «Franceschini farebbe bene a
pensare al fallimento del suo partito, ai disastri causati in Sardegna dalla
giunta del suo amico Renato Soru, pluribocciata dagli elettori e dalla Corte
Costituzionale per i suoi provvedimenti quantomeno improvvidi».
JESI È LA
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il presidente emerito della Corte
Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, Silvia Calmandrei nipote del nonno Piero,
Giovanna Galante Garrone figlia di Alessandro, la partigiana Lucia Ajmone
Marsan e la figlia Valentina oltre a nomi illustri del panorama culturale
nazionale come Paolo Borgna, Camilla Bergamaschi, Massimo L.
Abstract: PRIMO PIANO pag. 8 «Una sentenza scandalosa, i giudici di sinistra l'avevano scritta prima del processo, sono militanti e usano il potere giudiziario a fini di lotta politica. Ma gli italiani sono con me»>
canone di depurazione
l'aato stabilirà i rimborsi ( da "Tirreno,
Il" del 26-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e le modalità di rimborso stabilite
in seguito alla pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale sul
canone di depurazione». L'Acquedotto del Fiora fa chiarezza sui rimborsi
previsti dalla sentenza che stabilisce l'esenzione del canone di depurazione
nei casi in cui la rete fognaria sia sprovvista di impianti di depurazione o
questi risultino temporaneamente inattivi.
Più difficile revocare
l'indulto ( da "Sole
24 Ore, Il" del 26-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: è ispirata al principio del favor
rei e che la Corte costituzionale ha espressamente collegato all'interesse del
condannato l'eventualità che le singole pene riassumano la loro autonomia. Va
infine respinta la tesi della disparità di trattamento tra chi commette un
reato legato da continuazione e chi commette un delitto al di fuori di un
disegno.
Rendita agli orfani di un
genitore naturale, come funzionerà
( da "AziendaLex"
del 26-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza della Corte costituzionale
che lo prevede Rendita agli orfani di un genitore naturale, come funzionerà
(Circolare Inail 24/2009) Prime indicazioni operative dell'Inail sulla rendita
degli orfani di un solo genitore naturale. Con la Sentenza n. 86/2009 la Corte
costituzionale ha dichiarato la illegittimità della disposizione che
regolamenta la misura della rendita INAIL "
Con Sassari Sardegna in
fuga dall'A2 ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 26-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 1981 andò in scena la partita che
consentì alla Dinamo di prendere il posto del Csm in B, battendolo 96-
berlusconi international
( da "Manifesto, Il"
del 26-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ha riproposto il solito campionario
e un torrente di parole sulle sue vicende giudiziarie e brancolato sulle
domande intorno alla vicenda Noemi Letizia. Parlando di sé sempre in terza
persona. Il processo Mills: «Una sentenza ingiusta. No, scandalosa. Non solo
ingiusta. I giudici di sinistra avevano scritto la sentenza prima che
cominciasse il processo».
barbagia in europa leoluca
orlando presenta la lista - luciano piras
( da "Nuova Sardegna, La"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Andiamo in Europa per difendere i
diritti dei cittadini, anche contro lo Stato. Perché in Italia la magistratura
dà fastidio - ironizza -, la Corte costituzionale dà fastidio,la giustizia dà
fastidio, l'informazione dà fastidio. E noi in Europa vogliamo andarci per dare
fastidio» chiude.
immigrati, berlusconi
boccia la " controlegge" - carlo bartoli
( da "Tirreno, Il"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte ci mette una pezza. Le scaramucce
tra Regioni e governo hanno comunque avuto un effetto positivo: la Corte
costituzionale ha definito, con le sue sentenze, in maniera sempre più precisa
i confini tra le competenze regionali e quelle governative.
Abstract: avvocato civilista che si occupa in particolare di diritto dell'immigrazione e della famiglia. A coordinare la serata sarà Elisabetta Rosi, magistrato, assistente presso la Corte Costituzionale italiana, componente del gruppo di esperti della Commissione europea Ad Hoc sulla Tratta. L'ingresso è libero.
Argomenti: Giustizia
Abstract: "The
weaker ones will find it hard to survive and will be forced to quit," said
Yale Zhang, a director at CSM Asia in
Calo di assenze record in
Liguria ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Situazione particolare rappresenta
la Valle d'Aosta, che ha approvato una legge (5/2009, all'esame della Corte
Costituzionale) per "regionalizzare" la norma voluta dal ministro
Brunetta. «Avendo la nostra regione già contrattualmente disciplinato le
assenze per malattia dei dipendenti pubblici attraverso l'erogazione del
salario accessorio –
Friulano EXTRASCOLASTICO
( da "Manifesto, Il"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Friulano EXTRASCOLASTICO LA
CONSULTA BOCCIA LA LINGUA DI PASOLINI Azzerata dalla Corte costituzionale la
legge di tutela delle minoranze linguistiche voluta da Rifondazione e approvata
dal centrosinistra alla regione Friuli. Non si potrà più insegnare il friulano
a scuola. Eppure il 60% dei genitori aveva optato per questa scelta.
MALAN (PD) Le sentenze
della Corte vanno rispettate ( da "Manifesto,
Il" del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Le sentenze della Corte vanno
rispettate» Per Alessandro Maran, deputato del Pd, «le sentenze vanno
rispettate», soprattutto quelle della Corte Costituzionale «il cui compito è
quello di porre limiti al legislatore». Commentando la decisione di bocciare
alcuni articoli della legge sulla tutela della lingua friulana, il parlamentare
ha detto che «
Fecondazione, i centri
senza regole ( da "Corriere
della Sera" del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I giudici della Corte
Costituzionale hanno cambiato la legge 40 sulla fecondazione assistita
rimettendo nelle mani dei medici la scelta del numero di ovociti da inseminare
ma molti centri, soprattutto pubblici, continuano ad applicare le vecchie
regole: si fecondano al massimo tre ovociti e si trasferiscono tutti gli
embrioni prodotti in un unico e contemporaneo impianto.
Fecondazione, i centri
senza regole ( da "Corriere.it"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I giudici della Corte
Costituzionale hanno cambiato la legge 40 sulla fecondazione assistita
rimettendo nelle mani dei medici la scelta del numero di ovociti da inseminare
ma molti centri, soprattutto pubblici, continuano ad applicare le vecchie
regole: si fecondano al massimo tre ovociti e si trasferiscono tutti gli
embrioni prodotti in un unico e contemporaneo impianto.
IL POTERE GIUDIZIARIO
( da "Avvenire"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: MONDO 27-05-2009 IL POTERE
GIUDIZIARIO Portoricana, cresciuta nel Bronx e laureata a Princeton. Bush l'ha
promossa giudice federale. Sulla ratifica l'incognita dei conservatori
Sanremo: democrazia e
politica, lettore risponde a Pardini
( da "Sanremo news"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: vorrei rispondere che in altri
Stati non esiste Magistratura Democratica né un CSM politicizzato (come
dimostrano le candidature politiche). Esistono invece leggi che tutelano, per
l?interesse del Paese, le alte cariche dello Stato non solo da 'presunti
scandali' ma anche da presunti reati. Avendo senso dello Stato potremmo
tollerare un Presidente del Consiglio perennemente eletto,
Politici e
giudiciricordano Sgroi ( da "Sicilia,
La" del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: profilo giuridico sono attese nella
città barocca per ricordare il Procuratore generale presso la Corte di
Cassazione Vittorio Sgroi, netino. L'appuntamento è fissato alle dieci, nella
Sala Gagliardi di Palazzo Trigona dove il Presidente emerito della Corte
Costituzionale Franco Bile presenterà il volume «Scritti in memoria di Vittorio
Sgroi», pubblicato a cura di Giovanni Giacobbe.
Scuola, al bando bermuda e
mini-top ( da "Sicilia,
La" del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: al bando bermuda e mini-top APPELLO
DEL CSM Paralisi Procure scoperture organici arrivate al 100% a Caltanissetta
La «paralisi» delle procure e cioè lo stop delle indagini per mancanza di
pubblici ministeri sta diventando realtà. In cinque uffici requirenti la
scopertura degli organici è arrivata al 100%.
Alitalia, Sentenza Tar su
concorrenza tratta Milano Roma. Penati: "Una grande vittoria per tutti i
cittadini milanesi" ( da "Sestopotere.com"
del 27-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente della Provincia di
Milano la sentenza del Tar del Lazio di rinviare alla Corte Costituzionale la
Legge con cui è stato concesso alla Società CAI il monopolio della rotta
Milano-Fiumicino. “La Provincia di Milano – aggiunge Penati - è l?unica istituzione
italiana che ha sostenuto ufficialmente il ricorso che Federconsumatori ha
fatto al Tar del Lazio contro l?
Per l'effetto
"Brunetta" 37% di assenze in meno
( da "Stampa, La"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Comuni capoluogo e Province, ad
Aosta la diminuzione delle assenze è stata del 29 per cento. La Valle d'Aosta
si trova in una situzione particolare, perché all'inizio di quest'anno aveva
approvato una legge regionale sull'argomento. Provvedimento che è stato
impugnato dal governo davanti alla Corte Costituzionale.
Alitalia, il governo
pronto a risarcire anche gli azionisti
( da "Stampa, La"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E contestualmente il Tar ha chiesto
alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla costituzionalità del «decreto
Alitalia» che ha modificato la legge Marzano sulle grandi imprese in crisi.
Plaudono il Pd e i ricorrenti: «Il Tar ci dà ragione su un provvedimento che
lede la concorrenza sulla tratta Milano-Roma».
Friuli, il Consiglio si
esprime in "furlano" ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: distanza dalla decisione della
Corte Costituzionale di dichiarare illegittime alcune norme della legge
regionale di tutela della lingua friulana. «Le nostre lingue - ha detto quindi
Edouard Ballaman - sono il punto di forza e di ricchezza per la Regione. La
tutela e la valorizzazione di queste minoranze è sancita dalla Carta
Costituzionale e da specifiche leggi nazionali e regionali»
Morandini Concorso per il
difensore civico ( da "Trentino"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Come ha evidenziato anche la Corte
Costituzionale, rappresenta uno dei "corollari naturali dell'imparzialità,
in cui viene ad esprimersi la distinzione più profonda tra politica e
amministrazione». Non solo: «Per il Consiglio di Stato "l'imparzialità
amministrativa è bensì vulnerata dalla potenzialità astratta della lesione
della parità di trattamento e,
friuli, il consiglio si
esprime in "furlano" ( da "Nuova
Venezia, La" del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: distanza dalla decisione della
Corte Costituzionale di dichiarare illegittime alcune norme della legge
regionale di tutela della lingua friulana. «Le nostre lingue - ha detto quindi
Edouard Ballaman - sono il punto di forza e di ricchezza per la Regione. La
tutela e la valorizzazione di queste minoranze è sancita dalla Carta
Costituzionale e da specifiche leggi nazionali e regionali»
Lufthansa Italia: duecento
assunzioni a Malpensa ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Tar del Lazio ha rinviato alla
Corte Costituzionale il decreto Alitalia, il provvedimento del 28 agosto 2008
che ha ampliato l'ambito di applicazione della legge Marzano consentendo la
fusione tra Alitalia e Air One senza la necessità dell'autorizzazione
Antitrust. Il nodo è quello del monopolio della tratta Milano-Roma.
di ANDREA SETTEFONTI DALLA
PROSSIMA settimana arriveranno i primi rimborsi di...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Tutto inizia dalla sentenza della
corte costituzionale che si è pronunciata sul diritto all'esenzione dal
pagamento della quota variabile di depurazione». La "battaglia" è
iniziata con il cercare di sapere quanti siano i cittadini realmente allacciati
alla depurazione e quanti quelli esterni e che quindi non avrebbero diritto a
pagare le quote.
LEGGE 40, UNA SENTENZA
RIVELATRICE ( da "Manifesto,
Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: annuncio delle motivazioni della
sentenza della Corte Costituzionale che boccia le basi portanti della Legge
40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita, si è prodotta una reazione
scomposta da parte dei «guardiani» della stessa. Perché dare ai medici, si
dice, l'ultima parola riguardo al numero degli embrioni da produrre, da
impiantare e (eventualmente) da congelare,
I figli di Berlusconi
reagiscono alle critiche del Pd Franceschini
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Alitalia Il Tar Lazio ha rinviato
al giudizio della Corte costituzionale il decreto Alitalia, ovvero il
provvedimento del 28 agosto 2008 (seguito dal provvedimento Antitrust del 3
dicembre) che ha concesso per tre anni a Cai il monopolio sulla
Linate-Fiumicino. u pagina 19 Direttiva Brunetta contro l'abuso di internet al
lavoro Una direttiva del ministero della Funzione pubblica,
Il decreto Alitalia
rinviato all'esame della Consulta
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: costituzionalità in merito alla
fusione Alitalia- Air One e ai vantaggi che da essa sono derivati per la
società Cai. In particolare, la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare sulla
legittimità del cosiddetto decreto Alitalia, il provvedimento del 28 agosto
2008 che ha ampliato il perimetro di applicazione della legge Marzano
consentendo la fusione tra Alitalia e Air One nell'
Agenti organizzati con
Irap ( da "Sole
24 Ore, Il" del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sezioni unite ricordano che la
Corte costituzionale (sentenza 156/ 2001) aveva distinto tra attività di
impresa ( per le quali la soggezione all'Irap è comunque scontata) e il
"lavoro autonomo" (in cui si valorizza l'elemento
dell'organizzazione). Si sono poste quindi il problema di quale delle due
categorie dovesse ricomprendere l'esercizio delle attività ausiliarie di cui
parla l'
Regimi differenziati
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ma solo dell'elemento qualitativo
dell'attività esercitata La via dell'Ilor La soluzione per l'Irap invece è
quella di considerare la presenza delle condizioni minime di impresa come la
Corte costituzionale aveva fatto nel caso dell'Ilor e come aveva indicato, a
proposito dell'imposta regionale,nella sentenza 156 del 2001
Cognome anche della madre Abstract: la sentenza della Corte Costituzionale del febbraio 2006, che in modo esplicito rilevò come «il sistema di attribuzione del cognome è retaggio di una concezione patriarcale della famiglia non più coerente con i principi del nostro ordinamento». Più recentemente, nel settembre scorso, si pronunciò la Cassazione invitando il Parlamento italiano a recepire le norme europee perché «
Argomenti: Giustizia
Abstract: alla Consulta Il Tar rinvia alla Corte, round ai concorrenti ROMA La sospensione dei poteri dell'Antitrust sulla fusione tra Alitalia e AirOne finisce davanti alla Corte Costituzionale. Il Tar del Lazio ieri ha infatti sospeso il giudizio sui ricorsi presentati da Meridiana, Eurofly e Federconsumatori contro il decreto che escluse la necessità di una preventiva autorizzazione dell'
Abstract: Antitrust LUCIO CILLIS ROMA - Sarà la Corte Costituzionale a pronunciarsi sulla legittimità del decreto Alitalia, il provvedimento che nell´agosto del 2008 ha ampliato l´applicazione della legge Marzano alla ex compagnia di bandiera, limitando i poteri di intervento dell´Antitrust e consentendo di fatto le nozze tra Alitalia e Air One.
Abstract: una legge la sentenza della Corte
Costituzionale del febbraio 2006, che in modo esplicito rilevò come «il sistema
di attribuzione del cognome è retaggio di una concezione patriarcale della
famiglia non più coerente con i principi del nostro ordinamento». Più
recentemente, nel settembre scorso, si pronunciò la Cassazione invitando il
Parlamento italiano a recepire le norme eu
giallo delle firme
contestate, il tar riammette il pdl
( da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ma manda la pratica alla Corte
Costituzionale, che dovrà valutare il diritto di una lista esclusa di ricorrere
prima delle elezioni anziché dopo. Solo tra diversi mesi, quindi, il Tar
entrerà nel merito della vicenda delle firme presentate e considerate in gran
parte irregolari.
savona, il tar riammette
il pdl - donatella alfonso ( da "Repubblica,
La" del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: pare: ma il Tar ha anche deciso di
inviare gli atti alla Corte Costituzionale, rinviando il giudizio di merito
alla decisione della Consulta; quando ci sarà questo pronunciamento, che
riguarda l´ammissibilità di un tale ricorso prima delle elezioni invece che
dopo, il Tar ligure potrà anche pronunciarsi nel merito.
Stop all'alcol dopo le 2:
deciderà la Consulta ( da "Resto
del Carlino, Il (Ravenna)" del
29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: causa alla Corte Costituzionale,
notificandoli anche, come vuole la legge, al Presidente del Consiglio dei
Ministri e ai presidenti dei due rami del Parlamento. L'eccezione di
legittimità costituzionale era stata sollevata, negli esatti termini accolti, dall'avvocato
Gianluca Alni, il legale che tutela gli interessi della discoteca BBK
sanzionata dal Prefetto nel settembre scorso,
Promozione per Ilda
Boccassini Procuratore aggiunto a Milano
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Boccassini Procuratore aggiunto a
Milano CSM ALL'UNANIMITA' ROMA Promozione per Ilda Boccassini (Ansa) il
sostituto procuratore milanese che è stata pm nei processi Imi-Sir e Sme,
conclusi con la condanna di Cesare Previti. Il plenum del Csm all'unanimità,
con il voto favorevole anche dei laici del Pdl, l'ha nominata procuratore
aggiunto nello stesso ufficio dove lavora da più di 30 anni.
Promozione per Ilda
Boccassini Procuratore aggiunto a Milano
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Boccassini Procuratore aggiunto a
Milano CSM ALL'UNANIMITA' ROMA Promozione per Ilda Boccassini (Ansa) il
sostituto procuratore milanese che è stata pm nei processi Imi-Sir e Sme,
conclusi con la condanna di Cesare Previti. Il plenum del Csm all'unanimità,
con il voto favorevole anche dei laici del Pdl, l'ha nominata procuratore
aggiunto nello stesso ufficio dove lavora da più di 30 anni.
Firme di Savonariammesso
il Pdl ( da "Secolo
XIX, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Savonariammesso il Pdl elezioni
provinciali Il Tar rimette la questione alla Corte costituzionale Genova. Il
Tribunale amministrativo regionale ha riammesso alle elezioni provinciali di
Savona la lista del Pdl, che era stata esclusa dalla commissione elettorale per
irregolarità formali delle firme dei presentatori. Il tribunale ha rinviato gli
atti al giudizio della Corte Costituzionale.
Sentenza della
Costituzionaledà la svolta al giallo Manunta
( da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: inchiesta penale sarebbe una
sentenza della Corte Costituzionale con la quale si dichiara
l'incostituzionalità della norma che disponeva l'obbligo dell'archiviazione di
fronte al rigetto del tribunale della Libertà. Venendo a mancare questa
posizione, la procura avrebbe deciso di chiedere il rinvio a giudizio di
Pisano.
L'Irap deve riaprire i
calcoli ( da "Sole
24 Ore, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: udienza davanti alla Corte
costituzionale per affrontare la questione dell'indeducibilità dell'Irap dalla
base imponibile dell'imposta sul reddito delle imprese e dei lavoratori
autonomi. Punto sul quale, va ricordato, il legislatore è intervenuto con una
deduzione del 10% dall'imponibile delle dirette (articolo 6 del Dl 185): resta,
Maletti e gli anni delle
stragi Niente grazia al generale 007
( da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e una simile interpretazione è
stata esclusa dalla Corte costituzionale. La risposta negativa del capo dello
Stato è stata comunicata qualche giorno fa al ministero della Giustizia, al
termine delle verifiche svolte dagli uffici competenti di via Arenula e del
Quirinale. Compresa quella sulla richiesta di estradizione di Maletti, respinta
una prima volta dal Sudafrica,
Firme di Savona riammesso
il Pdl ( da "Secolo
XIX, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: riammesso il Pdl Elezioni
provinciali Il Tar rimette la questione alla Corte costituzionale Genova. Il
Tribunale amministrativo regionale ha riammesso alle elezioni provinciali di
Savona la lista del Pdl, che era stata esclusa dalla commissione elettorale per
irregolarità formali delle firme dei presentatori. Il tribunale ha rinviato gli
atti al giudizio della Corte Costituzionale.
Looming GM Bankruptcy Threatens Sales at Partsmakers American Axle,
Shiloh ( da "Bloomberg"
Argomenti:
Giustizia
Abstract: consultant
CSM Worldwide estimates. Visteon Corp., a former Ford unit, filed for
bankruptcy yesterday. GM's plan for a Chapter 11 filing was described yesterday
by people familiar with the Detroit-based automaker's preparations. While Vice
Chairman Bob Lutz said any stay in court protection would be quick, he wouldn't
discuss specifics.
Savona, il Tar dice sì al
Pdl ( da "Secolo
XIX, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: deciso di inviare gli atti alla
Corte Costituzionale per il giudizio di merito. Una prova ulteriore che il
"caso-Savona", tra vizi di forma ma diritto di sostanza, non ha
ancora sciolto i suoi dogmi e probabilmente è destinato a fare giurisprudenza.
La lista del Pdl era stata esclusa dalla commissione elettorale perché non
erano state riconosciute 503 delle 590 firme presentate:
Saluzzo: situazione a
rischio per il Tribunale cittadino
( da "Targatocn.it"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Se perdiamo anche il Tribunale
diventiamo un paesino, Saluzzo non sarà più una grande e importante città?. La
situazione, ora, è quella evidenziata dal CSM che ha pronosticato per Saluzzo,
laddove non si intervenga a prevedere l?invio dei sostituti procuratori, ?la
momentanea paralisi delle indagini penali?. Gi. Fe.
Savona: Lunardon (Pd):
"Scajola non critichi i giudici"
( da "Savona news"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Lunardon infatti ha spiegato che:
"il Tar ha sospeso il giudizio me ha chiamato in causa la corte
costituzionale che a seconda di come si pronuncerà potrebbe anche invalidare le
elezioni e queste comporterebbe una spesa di 2 milioni e 600 mila euro, soldi che
greverebbero sui bilanci dell'ente pubblico".
Savona: Vaccarezza,
"sempre stati sereni e tranquilli"
( da "Savona news"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Non credo - ha detto Orsi - che la
corte costituzionale aggiungera' molto di piu' a quanto ha gia' il Tar. E
comunque qualunque cosa accada dopo le elezioni o anche ad un anno dalla loro
celebrazione noi prenderemo le nostre decisioni volta per volta e francamente
non ce ne preoccupiamo piu' di tanto".
Berlusconi:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: inoltre reso noto che nella
commissione di garanzia che si occuperà di verificare la gestione dei fondi
donati per il terremoto (al momento 45 milioni di euro) ci saranno «il senatore
Franco Marini, l'ex presidente della Corte costituzionale Cesare Mirabelli, il
professore Natalino Irti, il magistrato Cesare D'Ambrosio, l'ex giudice della
Corte costituzionale Fernanda Contri». stampa |
Caccia all'uomopresi
rapinatori ( da "Secolo
XIX, Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: se il ricorso sul
"merito" ancora pendente alla Corte Costituzionale possa cambiare le
cose ad elezioni effettuate - sia quello del PdL sia l'altro del PCdL - nessuno
per ora sembra in grado di rispondere. «La corte Costituzionale potrebbe
esprimersi anche tra un anno - ha detto Orsi - noi a quell'epoca governeremo
già da 12 mesi.
L'incognita del ricorsodel
partito comunista di marco ferrando
( da "Secolo XIX, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il ricorso al Consiglio di Stato e
nel caso alla Corte Costituzionale. E quindi se in uno di questi gradi di
giudizio il PCdL dovesse essere riammesso, sarebbe molto difficile non
annullare le elezioni e rifarle. «Visto l'esito della sospensiva della Pdl
rimaniamo fiduciosi per il ricorso nel merito che si discuterrà post elezioni»
ha infatti dichiarato Simone Anselmo,
franceschini con la
toscana, il ministro attacca ( da "Tirreno,
Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Franceschini e i suoi sappiano che
il governo non esiterebbe un minuto a impugnare dinanzi alla Corte
Costituzionale qualsiasi legge regionale "antibrunetta", e cioè
abrogativa delle norme sulle assenze per malattia dei dipendenti». Più pacato,
gli risponde Martini: «Il ministro esprime giudizi sulla nostra iniziativa, ma
evidentemente non la conosce - spiega -.
Europa, politica fiscale
cercasi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: giurisprudenza della Cassazione e
della Corte costituzionale non possono prescindere dalla giurisprudenza della
Corte di giustizia, pur nel rispetto delle proprie impostazioni interne e della
propria individualità. Ma c'è un limite politico che trova fondamento non solo
nella storia e nella tradizione dei singoli Stati, ma anche in resistenze
ideologiche che hanno limitato fin dall'
Il Cavaliere in Abruzzo:
terremotati in crociera ( da "Sole
24 Ore, Il" del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: che verrà garantita da un comitato
ad hoc a cui parteciperanno l'ex presidente del Senato Franco Marini, l'ex
presidente della Corte costituzionale Cesare Mirabelli e l'ex giudice
costituzionale Fernanda Contri, il professor Natalino Irti e il magistrato
Cesare D'Ambrosio. Berlusconi ha ribadito poi la «mission impossible »:
costruire 4-5 mila abitazioni in 80 giorni.
Quando la parità di
trattamento è solo nelle parole ( da "Unita,
L'" del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dovrebbe essere quanto previsto
dalla convenzione internazionale, ma la materia resta controversa perché,
evidentemente, fa gioco alimentare conflitti nonostante lettera e sostanza del
diritto risultino limpide. A questo punto, è inevitabile che si arrivi a una
sentenza della Corte Costituzionale per affermare giustizia laddove giustizia
viene negata.
L'Aquila, il gran rifiuto
delle lauree Il premier:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: circa 45 milioni di euro) ci
saranno «il senatore Franco Marini, l'ex presidente della Corte costituzionale
Mirabelli, il professore Natalino Irti, il magistrato D'Ambrosio, l'ex giudice
della Corte costituzionale Fernanda Contri». Berlusconi ha detto anche che
durante il G8 di luglio «i capi delegazione alloggeranno a L'Aquila».
Scandalo appalti a
Niguarda Il Pdl del Nord accusa il ministero
( da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: governatore Roberto Formigoni di
appellarsi alla Corte costituzionale, ieri 15 deputati del Popolo della libertà
hanno presentato un'interrogazione parlamentare, firmata anche dal
vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, da Giancarlo Abelli, Renato Farina e
Manuela Di Centa. Il leit motiv è sempre lo stesso: «La gestione e
l'organizzazione sanitaria sono 'potestà delle Regioni'
Pubblici Cittadini
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Valerio Onida, presidente emerito
della Corte Costituzionale e uno dei promotori dell'associazione Pubblici
Cittadini (insieme a Gustavo Ghidini, Morris L. Ghezzi, Vincenzo Ferrari,
Beatrice Rangoni Machiavelli e Fabrizio De Benedetti) critica l'opacità delle
attuali norme elettorali.
Fecondazione, nuove
strategie di tutela ( da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: RIMINI) ENRICO NEGROTTI L a recente
sentenza della Corte Costituzionale è considerata uno «spartiacque» che ha
indotto i presidenti delle società scientifiche di medicina della riproduzione
a redigere un documento di consenso per fornire ai medici le indicazioni
pratiche cui attenersi, pur non potendo essere vincolanti.
Ricostruzione, 5 tutor per
gestire le donazioni ( da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex presidente della Corte
Costituzionale, Natalino Irti, e infine due magistrati, Vito D'Ambrosio e
Fernanda Contri. Saranno questi i tutor che gestiranno quel fiume di
solidarietà arrivato da ogni dove, soprattutto delle comunità di italiani
all'estero. Un lavoro di squadra con tutti gli interlocutori locali, come lo
definisce lo stesso presidente del consiglio.
La Consulta boccia la
legge regionale ( da "Stampa,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: così la Corte costituzionale in una
sentenza con cui ha dichiarato illegittima la norma della Valle d'Aosta in
materia urbanistica, che era stata impugnata dal Governo. La Consulta ha
giudicato fondati i rilievi posti dal Consiglio dei Ministri sulla legge
regionale 22 del 2006, secondo i quali la Valle d'Aosta avrebbe ecceduto «
Udc a "piedi uniti" Abstract: governo manda davanti alla Corte Costituzionale, cesa eviterebbe di dire sciocchezze». Burlando risponde al segretario nazionale dell'Udc, ma senza rinnegare l'idea di una forte coalizione - Pd,Udc e Idv - «per cominciare a costruire, a partire dai ballottaggi delle amministrative e poi attraverso le regionali, un'alternativa a questo governo che è completamente inadatto al suo ruolo.>
Argomenti: Giustizia
Sceneggiate berlusconiane
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: edificio Costituzionale, a garanzia
della nostra libertà. Lui non sopporta che sull'esecutivo possa interferire il
potere di controllo del Parlamento, il potere di controllo di costituzionalità
del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale, il potere di
controllo di legalità della Magistratura e l'obbligatorietà della azione penale
del Pubblico Ministero.
Maroni e la sicurezza
Argomenti:
Giustizia
Abstract: giustizia, rafforzando il potere
giudiziario nei paesi africani, stringendo accordi tra i paesi che arrestano i
pirati e quelli che sono in grado di processarli, ma che spesso mancano di
giurisdizione nei loro confronti. Il ministro dell'Interno francese Michèle
Alliot-Marie ha sottolineato che «l'Occidente ha bisogno di avere strumenti
legali per perseguire gli strateghi della pirateria
Il Tar boccia la Regione:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale nel luglio del
2008 bocciò quella norma per un vizio di forma, spiegando che la Liguria non
poteva sostituire con un atto legislativo ciò che avrebbe dovuto realizzare con
un provvedimento meramente amministrativo». La questione di legittimità
costituzionale era stata sollevata dallo stesso Tar per il fatto che la Regione
stabiliva che solo i farmaci generici
ministri, portaborse e
amici triplicato il numero dei decolli - alberto custodero
( da "Repubblica, La"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente del Consiglio e della
Corte Costituzionale. In più, gli ex presidenti della Repubblica. Nel 2007,
dopo la polemica nata dall´utilizzo di un aereo di Stato per raggiungere il
Gran Premio di Monza da parte degli allora ministri Francesco Rutelli e
Clemente Mastella, ai "voli blu" era stata impressa un´ulteriore
stretta, con l´esclusione di ministri,
Lo scoiattolo ritorna
( da "Trentino"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: mi meraviglio che la Sinistra tutta
non si adoperi affinché la Corte costituzionale faccia sapere al popolo se la
cosa viene considerata giusta. Infine mi rivolgo al popolo di cui sono una
piccola goccia affinché consideri la convenienza del referendum da me proposto
e del quale purtroppo non avete mai avuto la possibilità di pubblicarne il
contenuto.
Ministri, portaborse e
amici triplicato il numero dei decolli
( da "Repubblica.it"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente del Consiglio e della
Corte Costituzionale. In più, gli ex presidenti della Repubblica. Nel 2007,
dopo la polemica nata dall'utilizzo di un aereo di Stato per raggiungere il
Gran Premio di Monza da parte degli allora ministri Francesco Rutelli e
Clemente Mastella, ai "voli blu" era stata impressa un'ulteriore
stretta, con l'esclusione di ministri,
U.S. Auto Market Likely Tumbled 35% in May on Chrysler Bankruptcy, Economy ( da "Bloomberg"
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 4
(CSM Worldwide) Christopher Ceraso -32% -27% -48% 9.45 (Credit Suisse) Gary
Dilts N/A N/A N/A 9.4 (J.D. Power) Rod Lache -40% -27% -45% 9.1 (Deutsche Bank)
John Sousanis -37% -30% -50% 9.2 (Ward's) Jesse Toprak -35% -26% -52% 9.3
(Edmunds) John Wolkonowicz -42% -35% -59% 8.
Giudici, la super casta
( da "Panorama.it"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale, al Quirinale,
in commissioni e autorità, organismi internazionali e ambasciate, missioni
varie all'estero. Tutte queste toghe fuori ruolo continuano a percepire il loro
stipendio al quale aggiungono in alcuni casi indennità che vanno dai 50 mila
euro l'anno per gli assistenti dei giudici costituzionali ai 115 mila per i più
gratificati dalle varie amministrazioni,
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 26-05-2009)
Argomenti: Giustizia
Primo Piano
Pagina 102 il governatore «Chi offende me non ha rispetto per i sardi» Il
governatore --> «È inaccettabile che i presunti boss
del centrosinistra vengano qui in Sardegna per farsi propaganda elettorale,
insultando chi rappresenta le istituzioni e chi ha ricevuto il mandato popolare
a governare l'isola appena tre mesi fa». È la replica di Ugo Cappellacci a Dario Franceschini.
«Ancora una volta, dopo gli sproloqui di Vendola della scorsa settimana, mi
trovo costretto a interrompere il mio lavoro per rispondere a Franceschini,
segretario del Pd, forza politica in caduta libera, di consensi e di stile. Le
offese rivolte a me - ha detto Cappellacci - sono offese rivolte a tutti i
sardi: non siamo lacchè di nessuno. La Sardegna, per chi ancora lo ignorasse,
quotidianamente e autonomamente si occupa di risollevare le sorti del proprio
territorio, che è stato disastrato proprio da un esponente del Pd di
Franceschini». Sulla polemica interviene anche il candidato
alle Europee del Dl, Maddalena Calia: «Franceschini farebbe bene a pensare al
fallimento del suo partito, ai disastri causati in Sardegna dalla giunta del
suo amico Renato Soru, pluribocciata dagli elettori e dalla Corte
Costituzionale per i suoi provvedimenti quantomeno improvvidi».
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 26-05-2009)
Argomenti: Giustizia
JESI pag. 12 JESI
È LA «FORZA per la stanchezza dei sognatori»... JESI È LA «FORZA per la
stanchezza dei sognatori», ultima voce nella marcia che seguì la bara di Neruda
per le vie di Santiago, forse il messaggio più forte lasciato, dai diversi
momenti della giornata in memoria di Alessandro Galante Garrone, organizzata
dal Centro Studi P. Calamandrei. A concluderla, sabato al Pergolesi, proprio «I
funerali di Neruda. Garofani rossi per Pablo», lo spettacolo di Louis Sepùlveda
e Renzo Sicco che racconta della malattia e della violenza nei confronti di
Neruda, della casa, dei suoi ricordi, della sua vita. E di come il funerale, la
veglia, il corteo diventino una simbolica
manifestazione di resistenza, a soli 15 giorni dal golpe di Pinochet. Una
giornata che ha visto in mezzo ad oltre 500 studenti, il
presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, Silvia
Calmandrei nipote del nonno Piero, Giovanna Galante Garrone figlia di
Alessandro, la partigiana Lucia Ajmone Marsan e la figlia Valentina oltre a
nomi illustri del panorama culturale nazionale come Paolo Borgna, Camilla
Bergamaschi, Massimo L. Salvatori, Riccardo Marchis e Alfredo Viterbo.
Questi ultimi, sabato pomeriggio, hanno partecipato al convegno «I valori e le
battaglie civili di un laico del 900», dedicato allo storico, scrittore,
giornalista, antifascista e magistrato italiano che, in vita, è stato anche
presidente onorario del Centro Studi jesino. Prima del convegno l'università
jesina ha voluto intitolare una sua aula a P. Calamandrei. A scoprire la targa,
proprio la nipote di Calamandrei, Silvia. A salutare ed apprezzare l'iniziativa
anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Sara Ferreri
(
da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 26-05-2009)
Argomenti: Giustizia
PRIMO PIANO pag. 8 «Una sentenza scandalosa, i giudici di sinistra l'avevano scritta prima del processo, sono militanti e usano il >potere
giudiziario a fini di lotta
politica. Ma gli italiani sono con me» (
da "Tirreno, Il"
del 26-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 26-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "AziendaLex"
del 26-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 26-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Manifesto, Il"
del 26-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Nuova Sardegna, La"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Tirreno, Il"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia
(
da "Nazione, La (Prato)"
del 27-05-2009)
Argomenti: Giustizia 24 ORE PRATO pag. 10 «Le donne dell'articolo 18» La presentazione LIBRO VENERDÌ alle 21 al Laboratorio del Tempo, presentazione del libro «Le donne dell'articolo 18» edito da Marco Del Bucchia. Il libro affronta il problema della violenza sulle donne. La serata inizierà con i saluti della consigliera di Parità della Provincia di Prato. Seguiranno gli interventi delle autrici: Jacqueline Monica Magi, giudice del lavoro presso il tribunale di Livorno; Maria Chernova, già docente di psicologia e pedagogia all'università di Grodno (Bileorussia) che attualmente collabora con la società di soccorso pubblico di Montecatini Terme come mediatrice culturale; Angelica De Angelis, >avvocato
civilista che si occupa in particolare di diritto dell'immigrazione e della
famiglia. A coordinare la serata sarà Elisabetta Rosi, magistrato, assistente
presso la Corte Costituzionale italiana, componente del gruppo di esperti della
Commissione europea Ad Hoc sulla Tratta. L'ingresso è libero. ( da "Bloomberg" del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il
(Nord Ovest)" del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Manifesto, Il"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Manifesto, Il"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Corriere della Sera"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Corriere.it"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Avvenire"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sanremo news"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sicilia, La"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sicilia, La"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sestopotere.com"
del 27-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Stampa, La"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Stampa, La"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Tribuna di Treviso,
La" del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Trentino"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Nuova Venezia, La"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Nazione, La
(Firenze)" del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Nazione, La
(Firenze)" del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Manifesto, Il"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 28-05-2009) Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere della Sera"
del 28-05-2009)
Argomenti: Giustizia Corriere della Sera sezione: Cronache data: 28/05/2009 - pag: 24 Famiglia La Cassazione: i figli naturali possono scegliere una volta maggiorenni Cognome anche della madre «Si chiude l'era patriarcale» La Camera verso il testo unico. Dibattito se tenerli entrambi MILANO Doppio cognome ai figli, del padre e della madre. E a scegliere l'ordine potrebbero essere gli stessi genitori. In commissione giustizia della Camera il dibattito si avvia verso un testo unico, che sarà la sintesi delle varie proposte arrivate in aula finora. «In Italia non esiste una specifica disposizione di legge sull'argomento, ma prevale la consuetudine di assegnare ai figli il cognome del padre» spiega Giulia Bongiorno, pdl e presidente della commissione giustizia alla Camera. A sollecitare i lavori per arrivare a una legge >la
sentenza della Corte Costituzionale del febbraio 2006, che in modo esplicito
rilevò come «il sistema di attribuzione del cognome è retaggio di una
concezione patriarcale della famiglia non più coerente con i principi del
nostro ordinamento». Più recentemente, nel settembre scorso, si pronunciò la
Cassazione invitando il Parlamento italiano a recepire le norme europee perché
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canone di depurazione l'aato stabilirà i rimborsi (sezione: Giustizia)
Il Fiora
fa chiarezza: «Cittadini obbligati a fare le istanze» Canone di depurazione
L'Aato stabilirà i rimborsi GROSSETO. «Spetta alla legge dettare, con maggiore
chiarezza, le tempistiche e le modalità di rimborso
stabilite in seguito alla pubblicazione della sentenza della Corte
Costituzionale sul canone di depurazione». L'Acquedotto del Fiora fa chiarezza
sui rimborsi previsti dalla sentenza che stabilisce l'esenzione del canone di
depurazione nei casi in cui la rete fognaria sia sprovvista di impianti di
depurazione o questi risultino temporaneamente inattivi. «L'azienda -
dice il Fiora - si è attivata nei tempi previsti (ottobre 2008), sospendendo la
fatturazione del canone nei casi già accertati ed ha avviato tutte le attività
necessarie per individuare quelli interessati e quelli non ancora conosciuti».
Poi, il governo si è espresso nel febbraio scorso con una legge in base alla
quale spetta all'Aato, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della stessa,
definire gli importi dovuti; per cui, dal 1º ottobre 2009 le aziende
attiveranno le procedure del rimborso, che avverranno in forma rateizzata in 5
anni. Non è però previsto il rimborso automatico: le domande dovranno essere
infatti presentate dall'utente. «La legge - prosegue il Fiora - ha inoltre
disposto che in tutte le situazioni in cui l'azienda ha iniziato o previsto la
realizzazione di impianti di depurazione (progettazione, avvio lavori), tutti i
costi previsti dagli interventi saranno dovuti da parte dello stesso utente e
quindi detratti dal rimborso». Il Fiora afferma di aver sempre fornito al
cittadino le opportune informazioni e chiarimenti in merito, in collaborazione
con l'Aato, con i Comuni e i vari organi di informazione. «Non discuto su
quanto stabilito dalla legge e dalla sentenza della Corte costituzionale
- spiega il presidente di Acquedotto del Fiora, Claudio Ceroni -, ma ribadisco
che quanto previsto da tali normative, portando ad un'oggettiva e sostanziosa
riduzione di risorse finanziarie a disposizione, costituisce una seria minaccia
all'operato dell'azienda sugli interventi futuri legati all'importantissima
attività di depurazione che interessa gran parte del territorio. A mio avviso
sarebbe utile che le istituzioni si attivassero per presentare un disegno di
legge ben definito in materia di depurazione, che possa farci uscire da questo
empasse».
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Più difficile revocare l'indulto (sezione: Giustizia)
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI PROFESSIONISTI data: 2009-05-26 - pag: 39
autore: Le Sezioni unite penali sul caso di reati in continuazione Più
difficile revocare l'indulto MILANO La Corte di cassazione rende più ardua la
revoca dell'indulto. Le Sezioni unite penali, con la sentenza 21501 del 22
maggio, si sono pronunciate sul caso di una persona condannata per una
pluralità di reati tutti uniti dal vincolo della continuazione. E hanno
affermato, sposando l'orientamento minoritario sinora seguito dalla Cassazione,
che, in caso di condanna per vari illeciti continuati, alcuni (tra i quali il
più grave) consumati prima della scadenza del termine per usufruire del
beneficio dell'indulto, e altri successivamente, nei cinque anni dall'entrata
in vigore del provvedimento di clemenza, l'autorità giudiziaria dovrà
considerare la pena in concreto inflitta a titolo di aumento per ogni reato e
non quella minima prevista dalla norma incriminatrice. Per la Cassazione va
valorizzato il fatto che sia il condono del 1990 sia l'ultimo datato 2006,
disciplinando la revocabilità dell'indulto, usano l'espressione «riporti
condanna», che evoca il concetto di pena inflitta dal giudice. «In proposito –
spiega la sentenza – va osservato che il legislatore,nell'ancorare determinate
conseguenze giuridiche alla gravità del reato, quale posta in luce dal
trattamento sanzionatorio, fa riferimento alla pena prevista dalla disposizione
incriminatrice ovvero a quella inflitta con la sentenza di condanna: le
espressioni usate non sono indifferenti, ma significative dell'intento di
attenersi, nel primo caso, alla valutazione operata in via preventiva dalla
norma, e, nel secondo, all'applicazione effettuata dal giudice nell'ambito del
suo potere discrezionale». Su questo punto, per le Sezioni unite, è
condivisibile la requisitoria del Procuratore generale, il quale ha
sottolineato come vada esclusa l'applicabilità del beneficio per una serie di
reati individuati attraverso le rispettive norme incriminatrici, mettendo così
in evidenza la volontà di rafforzare le esigenze di prevenzione per violazioni
di particolare allarme sociale. In materia di revoca, invece, l'obiettivo è
quello di controllare la meritevolezza del beneficio da parte del singolo
condannato. Inoltre non ci si può dimenticare, osserva ancora la Cassazione,
che la disciplina della continuazione, con le sole eccezioni stabilite dalla
legge, è ispirata al principio del favor rei e che la Corte
costituzionale ha
espressamente collegato all'interesse del condannato l'eventualità che le
singole pene riassumano la loro autonomia. Va infine respinta la tesi della
disparità di trattamento tra chi commette un reato legato da continuazione e
chi commette un delitto al di fuori di un disegno. è infatti lo stesso
Codice penale ad attribuire a una condotta penalmente rilevante ma attuata in
continuazione, un disvalore attenuato. G.Ne. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL
CRITERIO Il giudice deve valutare la pena inflitta a solo titolo di aumento per
ciascun delitto e non il minimo di legge
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Rendita agli orfani di un genitore naturale, come
funzionerà (sezione: Giustizia)
Sei in:
Prima Pagina | Servizi | Testo Dopo la sentenza della Corte
costituzionale che lo
prevede Rendita agli orfani di un genitore naturale, come funzionerà (Circolare
Inail 24/2009) Prime indicazioni operative dell'Inail sulla rendita degli
orfani di un solo genitore naturale. Con la Sentenza n. 86/2009 la Corte costituzionale ha dichiarato la
illegittimità della disposizione che regolamenta la misura della rendita INAIL
"nella parte in cui, nel disporre che, nel caso di infortunio
mortale dell'assicurato, agli orfani di entrambi i genitori spetta il quaranta
per cento della rendita, esclude che essa spetti nella stessa misura anche
all'orfano di un solo genitore naturale". Pertanto, dal 2 aprile 2009,
giorno successivo a quello di pubblicazione della sentenza 86/2009 nella
Gazzetta Ufficiale prima serie speciale n. 13/2009, agli orfani di genitore
naturale spetta la rendita INAIL nella misura del 40 per cento. L'INAIL, con la
Circolare n. 24 del 13 maggio
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Con Sassari Sardegna in fuga dall'A2 (sezione: Giustizia)
Sport
Pagina 10046 Con Sassari Sardegna in fuga dall'A2 Momento atteso dal lontano
1978, quest'anno o forse mai più --> Momento atteso dal lontano 1978,
quest'anno o forse mai più In fuga dalla A2: dopo vent'anni, 17 campionati, 558
partite e 245 vittorie, 21 allenatori alcuni dei quali hanno concesso il bis,
la Dinamo non ne può più. Ha deciso di scappare da questo torneo che aveva
abbracciato nel 1989, mentre cadeva il muro di Berlino e c'erano ancora la DC e
il PCI. Floyd Allen, il primo di una incalcolabile striscia di stranieri, oggi
ha 57 anni, solo otto in più di questa società fondata nel 1960 all'Azuni.
Squadra, la Dinamo, razionalmente folle. Ha segnato 158 punti nella partita
vinta contro Pavia, ha battuto 121-116 Trieste dopo cinque supplementari. Ma,
soprattutto, ha saputo vivere tante vite: questa è la quinta volta che affronta
i playoff, ma ha anche conosciuto l'onta della retrocessione che ha saputo
cancellare dopo tre anni in B1 che avrebbero depresso chiunque. Non la Dinamo,
che rinasce quando sembra spacciata. Basta vedere quel che è stata capace di
fare quest'anno. Sembrava a un passo dal crac: proprio nelle difficoltà, i
giocatori (eccezionali come il loro coach Cavina) hanno trovato la compattezza
per compiere l'impresa di arrivare dove Sassari non era mai arrivata, la finale
dei playoff per la A1. C'è arrivata battendo in tre set Scafati. Ma c'è
arrivata vincendo garaquattro a Jesi nel giorno in cui la sconfitta l'avrebbe
mandata in vacanza. Il bello deve ancora arrivare: il Banco giocherà in
trasferta la bella della finalissima, mercoledì saprà se contro Soresina o
Casale Monferrato. Ma da quando la Dinamo è tornata in A2 solo due volte su
cinque è stata la squadra in pole position (Caserta e Bologna) a conquistare la
promozione, negli altri tre casi sono passate una terza (Jesi), una quinta
(Pesaro) e perfino una settima (Montegranaro). La Sardegna non frequenta la A1
dal 1978 quando il Brill fu pesantemente sconfitto a Livorno dal Vigevano
(108-94) nello spareggio salvezza. Altra data: lo scambio di consegne fra
Cagliari e Sassari sarebbe avvenuto tre anni dopo, ancora in Toscana, a Pisa,
dove nel 1981 andò in scena la partita che consentì alla
Dinamo di prendere il posto del Csm in B, battendolo 96-
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berlusconi international (sezione: Giustizia)
global
news berlusconi international Giulia Sbarigia Quindici interviste in una
dozzina di ore, Silvio Berlusconi, nella sua residenza di palazzo Grazioli a Roma,
ha trascorso il torrido sabato così. In piena campagna elettorale il premier ha
rilasciato dichiarazioni un po' a tutti, accuratamente evitando Rai e Mediaset.
A SkySport24 ha parlato di Milan e Maldini, poi si è orientato sulle radio
nazionali, Radio Montecarlo e Rtl (che è di proprietà del gruppo Mondadori),
quindi si è concesso alle telecamere di circa una decina di tv locali: Canale
Italia, T9, Odeon Tv, Videolina... una campagna capillare la sua. L'intervista
più complessa è stata però quella registrata per la Cnn, lunga più di un'ora e
trasmessa in sintesi dal network ieri mattina. Il G8 è alle porte, la stampa
internazionale affonda quotidianamente la penna sulla condotta del premier e
l'affaire Letizia e il rifiuto di rispondere alle 10 domande di Repubblica non
hanno creato in questi giorni la condizione ideale per ricevere i potenti della
terra. La vetrina della Cnn gli sarà sembrata una buona opportunità. Seduto
alla scrivania, di fronte a Paula Newton, la corrispondente del canale satellitare
americano, Berlusconi ha risposto su terrorismo e immigrazione, ha riproposto il solito campionario e un torrente di parole sulle
sue vicende giudiziarie e brancolato sulle domande intorno alla vicenda Noemi
Letizia. Parlando di sé sempre in terza persona. Il processo Mills: «Una
sentenza ingiusta. No, scandalosa. Non solo ingiusta. I giudici di sinistra
avevano scritto la sentenza prima che cominciasse il processo». «Il
signor Mills, professionista, aveva assistito un armatore italiano che risiede
all'estero per la vendita di due navi, e ha avuto pagata la prestazione con
seicentomila dollari. Quando li ha ricevuti gli facevano comodo tutti, e ha
cercato di non doverli spartire con i suoi soci di studio e di non dover pagare
il 50% al fisco inglese. E gli è venuta in mente la brillante idea di dire che
gli erano stati regalati. Infatti, sui soldi oggetto di una donazione non si
pagano le tasse. Invece di pensare a dei principi arabi, ha pensato al Gruppo
Fininvest, soprattutto perché un dirigente che era in contatto con lui era
morto nel frattempo». E l'attacco: «Questi giudici non sono giudici, ma
militanti politici che usano il potere giudiziario a
fini di lotta politica», ma «gli italiani sono schierati con me». La crisi
economica: «grave, profonda, anche estesa nel tempo». Ma per «gran parte» ha
una causa «psicologica». Parla ancora di «fiducia e ottimismo» e delle
responsabilità dei «media e soprattutto alla sinistra, che cantano ogni giorno
la canzone del pessimismo e del catastrofismo». Obama «non ha sbagliato una
sola mossa in politica estera da quando ne ha assunto la responsabilità, e
pensiamo che ci debba essere il tentativo assoluto di far ragionare
l'amministrazione iraniana». L'immigrazione è «un problema di tutta l'Europa»,
ma «adesso qui è venuto di moda attaccarci, sempre da parte dell'opposizione e
dei suoi giornali che fanno di questo problema un problema diverso da quello
che è realmente, e i giornali stranieri continuano a seguirli». Le gaffes sono
tutta un'invenzione dei media. E sull'affaire Noemi: «Mi hanno accusato di
avere mentito nelle dichiarazioni che ho fatto ai giornali: di fronte a
un'accusa di questo genere reagirò, spiegherò esattamente com'è la situazione e
avrò ancora una volta tutti gli italiani con me, e ancora una volta quest'accusa
sarà un boomerang nei confronti di coloro che me l'hanno fatta (...) Non c'è
nulla che sia minimamente negativo, abbiamo chiarito la situazione e ancora di
più la chiariremo in futuro, anche se all'inizio io non ho voluto che si
entrasse nei rapporti tra me e questa famiglia perché ritengo che abbiano
diritto alla privacy e segretezza, perché fanno parte della mia vita privata».
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barbagia in europa leoluca orlando presenta la lista
- luciano piras (sezione: Giustizia)
Pagina 6
- Nuoro Barbagia in Europa Leoluca Orlando presenta la lista LUCIANO PIRAS
NUORO. Un minuto di silenzio. Un minuto di raccolta per i tre operai morti ieri
pomeriggio nelle raffinerie di Sarroch. è cominciato così l'incontro di Leoluca
Orlando con gli elettori della Barbagia, ieri sera a Gavoi. E non poteva essere
diversamente per un candidato come lui, che già da tempo va alzando la voce
contro le assurdità e i paradossi di una Repubblica, l'Italia, fondata sul
lavoro. «Sul lavoro insicuro, con le morti bianche, sul lavoro nero, sul lavoro
precario» attacca il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori davanti alla
platea riunita sul tema «Barbagia incontra Europa». A coordinare c'è il sindaco
del paese, Salvatore Lai. Un convegno messo in piedi per presentare nel cuore
dell'isola i candidati e i progetti che il partito di Antonio di Pietro vuole
portare nell'agorà di Strasburgo. «I sondagi sono dalla nostra parte» dice
Federico Palomba, deputato. «Con l'IdV anche i sardi potranno avere un europarlamentare.
Giommaria Uggias può farcela, un'opportunità unica». Giommaria Uggias è il
candidato sardo, il solo, che nella lista IdV viene dopo Di Pietro e Orlando,
nell'ordine. «E andiamo a votare, il 6 e il 7 giugno, contrastiamo
l'astensionismo dei sardisti indipendentisti» aggiungono in coro Palomba e lo
stesso Uggias. Che subito ammonisce: «è un momento decisivo, questo». «Un
momento decisivo per tutti noi» riprende Leoluca Orlando. «Lavoro, impresa,
sicurezza, informazione libera - sottolinea l'ex sindaco di Palermo -: noi
vogliamo andare in Europa per rendere effettiva la nostra Costituzione». Parla
ai sardi, Orlando, «a quei sardi mortificati dalla deriva berlusconiana: basti
l'esempio del G8 alla Maddalena, basti l'esempio dell'eutanasia di Porto Torres».
E spiega le anomalie di un presidente del Governo "diplomato"
corruttore («che partecipa ai vertici di polizia e magistratura») e
"diplomato" evasore («che partecipa alla festa della Guardia di
Finanza»). Anomalie italiane, di una Repubblica fondata sul conflitto
d'interesse. «Soltanto l'Europa potrà salvarci e in Europa vogliamo giocarci la
partita. Andiamo in Europa per difendere i diritti dei
cittadini, anche contro lo Stato. Perché in Italia la magistratura dà fastidio
- ironizza -, la Corte costituzionale dà fastidio,la giustizia dà fastidio, l'informazione dà
fastidio. E noi in Europa vogliamo andarci per dare fastidio» chiude.
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immigrati, berlusconi boccia la "
controlegge" - carlo bartoli (sezione: Giustizia)
Pagina 3
- Toscana Immigrati, Berlusconi boccia la " controlegge" Scontro a
tutto campo con Martini: quasi scontato il ricorso del governo Ben 83
contenziosi davanti alla Corte Costituzionale Il
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Pubblicato anche in:
(Nazione, La (Prato))
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China's Bid to Challenge
Volkswagen, Toyota May Stumble on Local Politics (sezione: Giustizia)
By Bloomberg News May 27 (Bloomberg) -- China's
provincial authorities may slow the central government's attempts to
consolidate the auto industry and create a giant automaker to rival Toyota
Motor Corp. and Volkswagen AG in the world's fastest growing car market. The
central government intends to combine the nation's 14 largest automakers into
10 by 2011 as part of plans to curb competition and create larger players able
to invest in developing more sophisticated vehicles. Consolidation will only be
possible if local authorities are prepared to endanger jobs and taxes by
surrendering control of carmakers set up under Communist reforms dating back to
the 1950s. "The provincial governments are a tremendous obstacle for
industry consolidation," said Michael Dunne, managing director of JD Power
& Associates China, an automotive consultant. "Beijing has some
leverage, but not enough to make the call." The central government wants
to pare the country's more than 100 automakers as provincial support for
unprofitable companies has squeezed margins industrywide. Overall profit at the
country's 19 biggest automakers fell 48 percent in the first quarter, even as
national vehicle sales rose 3.9 percent. In contrast, Europe has seven major
automakers and the U.S. has three. "China's automakers are too fragmented
to compete with overseas companies," said Ricon Xia, a Daiwa Institute of
Research (H.K.) Ltd. analyst in Shanghai. "Persuading some provinces to
allow mergers is vital for the overall industry." Fragmented Market SAIC
Motor Corp., China's biggest carmaker, had a 19 percent market share last year
and built 1.79 million vehicles. Of these, at least 80 percent were through
ventures with Volkswagen and General Motors Corp. By contrast, Toyota City,
Japan-based Toyota, the world's biggest automaker, made 9.24 million vehicles. It
had a 46 percent share of its domestic market, excluding minicars. Volkswagen,
Europe's biggest automaker, built 6.23 million vehicles last year. Some
consolidation has begun. Shanghai-controlled SAIC Motor bought Nanjing
Automobile Group Corp. last year in the biggest takeover to have taken place in
China's auto industry. Nanjing City and Jiangsu province only agreed to sell
after demand plunged, according to media reports at the time. Its vehicle sales
fell 38 percent in 2007. "It was very complicated because they didn't like
each other," said Ashvin Chotai, managing director of Intelligence
Automotive Asia Ltd., an automotive consulting company in London. The deal
"took a long time." Profit Decline Integration costs following the
2.1 billion yuan ($308 million) takeover also contributed to a 49 percent
decline in SAIC Motor's first-quarter profit. "Short-term problems are
normal," said SAIC spokeswoman Zhu Xiangjun. "The merger with Nanjing
has gone very smoothly." She didn't say if further deals were planned. SAIC
Motor climbed 0.5 percent to 14.20 yuan at 11:02 a.m. in Shanghai trading. The
stock has more than doubled this year. Chinese automakers may agree deals that
fill holes in their product line-ups, said Daiwa's Xia. Guangdong province's
Guangzhou Automobile Group Co., for instance, last week agreed to buy 29
percent of Hunan Changfeng Motors Co., controlled by Hunan province, to add
sport-utility vehicles to its range. The company predominately makes cars,
including Toyota and Honda Motor Co. models. The Changfeng deal "didn't
come about because of the central's government policy," Xia said. "They
only agreed because it will benefit both parties. It won't have any direct
effect on other mergers in future." Dongfeng Motor Dongfeng Motor Group
Co., China's third-largest automaker, has a team looking at possible
acquisitions at home and overseas, said Hu Xindong, a spokesman. Still, the
carmaker isn't discussing any deals at board level and it will only make
acquisitions that add more than just capacity, he said. "Making the
company bigger isn't Dongfeng's first priority," Hu added. "We would
first consider whether the deal will benefit our product range and
business." China is encouraging the four largest automakers, Shanghai
Automotive Industry Corp.(Group), China FAW Group Corp., Dongfeng Motor, and
Changan Automobile (Group) Ltd. to buy up rivals nationwide, according to a
March directive. Apart from city-owned Shanghai Auto, SAIC Motor's parent, all
of them are controlled by the central government. Guangzhou Auto and three
other automakers won backing for deals in set regions. Changan spokesman Zhang
Baojun declined to comment. Higher Sales The plan may allow China's biggest
carmakers to boost their market share and earnings. Nationwide vehicles sales
rose to 2.68 million vehicles in the first quarter. Sales in the U.S. dropped
38 percent to 2.2 million. Provinces set up carmakers, steel mills and other
industries under a decentralization policy outlined by Mao Zedong in 1958. Efforts
to protect local industries led to some provinces imposing internal tariffs on
other provinces' cars before China joined the World Trade Organization in 2001.
Still, China's cooling economy may force provinces to stop making cars even at
the cost of jobs. Vehicle sales rose 6.7 percent last year, the slowest pace
since 1998, increasing the pressure on the smallest players. "The weaker ones will find it hard to survive and will be
forced to quit," said Yale Zhang, a director at CSM Asia in Shanghai. "The market isn't as strong as
before." To contact the reporter for this story: Stephanie Wong in
Shanghai at swong139@bloomberg.net Last Updated: May 26, 2009 23:10 EDT
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Calo di assenze record in Liguria (sezione: Giustizia)
Nord-Ovest
sezione: PRIMO PIANO (assenteismo Pa) data: 2009-05-27 - pag: 2 autore: Calo di
assenze record in Liguria In Regione nel I quadrimestre malattie giù del 64%,
ha fatto meglio solo il Molise Sarah Tavella L'«effetto Brunetta» sembra avere
successo anche a Nord- Ovest: sono notevolmente calate le assenze per malattia
dei dipendenti pubblici. Lo indicano i dati del ministero della Pubblica
amministrazione relativi a Regioni, Province e Comuni capoluogo elaborati per
«Il Sole 24 Ore NordOvest ». Dal confronto tra il primo quadrimestre 2009 e
quello 2008 emerge infatti una sensibile variazione della percentuale media dei
giorni di assenza per motivi di salute. Tra le Regioni, la Liguria registra un
-64,1% (preceduta soltanto dal Molise con -67,8%), il Piemonte -47,2% e la
Valle d'Aosta -37,3 per cento. Alta anche la differenza per i Comuni capoluogo
con Torino a -51,5% (secondo solamente a Potenza), Genova a -41,6% e Aosta a-29
per cento. Tra le amministrazioni provinciali è quella di Torino a manifestare
una maggiore variazione media delle assenze ( 65,1%) a livello nazionale,
seguono il Verb ano-Cusio-Ossola (-49,7%, 21esima in Italia) e Novara (-45,7
per cento). La provincia di Genova si attesta a -38,7 per cento. Analizzando in
dettaglio le rilevazioni più significative di mese in mese si scopre, per
esempio, che ad aprile in Piemonte la palma dell'amministrazione più virtuosa
se l'è aggiudicata il Comune di Borgaro Torinese con il 76,7% in meno di
assenze rispetto al 2008,mentre la performancepeggiore l'ha avuta l'Istituto
nazionale di ricerca metrologica con un aumento del 251,6% (vedi articolo in pagina).
Sul fronte ligure, il meno assenteista è il Comune di Andora (-91,3%), a cui fa
da contraltare quello di Borghetto (+19,4 per cento). In Vallee, l'ente con una
riduzione maggiore di assenze è la Regione (-36,8 Per cento). «Alla Regione
Piemonte in effetti le assenze per malattia si sono quasi dimezzate – dichiara
Paolo Peveraro, vice presidente con delega al personale – ma se possiamo dire
che il provvedimento ha raggiunto l'obiettivo fissato, non siamo in grado di
stabilire quanto sia salita la produttività. Ciò che invece possiamo affermare
con certezza è che per l'amministrazione sono aumentati i costi e la
burocrazia». Il decreto è un primo passaggio a cui bisognerebbe far seguire
«investimenti sulla meritocrazia»: questo il pensiero dell'assessore ligure
alle risorse umane, Giovanni Battista Pittaluga «anche se nel pubblico è più
difficile reperire parametri oggettivi ». Dal prossimo anno alla Regione
Liguria, anticipa, dovrebbe entrare in vigore un nuovo sistema di valutazione,
con una commissione composta per due terzi da esterni. Sul fatto che la
produttivà non si misuri esclusivamente con la presenza sul luogo di lavoro dei
dipendenti punta il dito il direttore generale del Comune di Genova, Maria
Angela Danzì: «I tagli agli stipendi – rimarca – possono indurre ad andare in
ufficio anche quando le condizioni psicofisiche non lo consentono, con un
conseguente calo di rendimento. Occorre un sistema di controlli mirato». Con la
legge Brunetta è cambiato anche l'approccio verso le assenze. «Se un dipendente
deve stare a casa un giorno o due per un disturbo passeggero, preferisce
usufruire delle ferie o dei permessi anziché mettersi in mutua – sostiene
l'assessore al personale della Provincia di Torino, Alessandra Speranza – così
evita la visita fiscale e non viene penalizzato in termini di produttività».
Situazione particolare rappresenta la Valle d'Aosta, che ha approvato una legge
(5/2009, all'esame della Corte Costituzionale) per "regionalizzare"
la norma voluta dal ministro Brunetta. «Avendo la nostra regione già
contrattualmente disciplinato le assenze per malattia dei dipendenti pubblici
attraverso l'erogazione del salario accessorio – dice il segretario valdostano
Uil Ramira Bizzotto – il decreto non ha prodotto modifiche significative». Per
il segretario generale della Cgil Piemonte Vincenzo Scudiere «da quando il
ministro ha lanciato la campagna che generalizzai comportamenti dei pubblici
dipendenti, l'unico risultato è rappresentato dall'aumento delle lamentele dei
cittadini verso la pubblica amministrazione. Bisogna colpire chi non lavora e
rispettare chi invece fa il proprio dovere». Concorda il segretario generale
della funzione pubblica della Cisl Piemonte, Francescantonio Guidotti: «Il
problema è reale ma è stato affrontato colpendo nel mucchio e con propositi
punitivi. Le regole per contrastare il fenomeno c'erano già, bastava
applicarle. Ci aspettiamo un cambiamento di rotta sull'istituto della
reperibilità con l'uniformazione delle regole tra pubblico e privato». La
riduzione delle assenze nella Pa, secondo il segretario generale Cisl Liguria
Sergio Migliorini, non ha coinciso con miglioramenti nel modo di lavorare e
nell'offerta ai cittadini e «ciò che serve ora è selezionare criteri per
abbattere l'assentesimo premiando i meritevoli». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Friulano EXTRASCOLASTICO (sezione: Giustizia)
Friulano EXTRASCOLASTICO LA CONSULTA BOCCIA LA LINGUA DI
PASOLINI Azzerata dalla Corte costituzionale
la legge di tutela delle minoranze linguistiche voluta da Rifondazione e
approvata dal centrosinistra alla regione Friuli. Non si potrà più insegnare il
friulano a scuola. Eppure il 60% dei genitori aveva optato per questa scelta. Il centrodestra
esulta. L'ex parlamentare del Pci Baracetti: «Sentenza figlia di un clima
nazionalistico. Ci appelleremo al presidente della Repubblica Napolitano»
Tommaso Jovine TRIESTE TRIESTE La questione della tutela delle minoranze
linguistiche storiche della Repubblica italiana - dodici comunità fra cui
spiccano, per numero, i sardi e i friulani - è sempre stata molto travagliata.
Hanno dovuto attendere ben 50 anni per vedere approvata una normativa di
tutela, la legge 482/99, applicativa dell'articolo 6 della Costituzione, ed ora
sembra che le lancette dell'orologio siano tornate indietro, in un sol colpo,
ai difficili anni delle lotte per il riconoscimento. Lo scorso 22 maggio,
infatti, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità di diverse norme
della legge regionale del Friuli Venezia Giulia che nel
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MALAN (PD) Le sentenze della Corte vanno rispettate (sezione: Giustizia)
MALAN
(PD) «Le sentenze della Corte vanno rispettate» Per
Alessandro Maran, deputato del Pd, «le sentenze vanno rispettate», soprattutto
quelle della Corte Costituzionale «il cui compito è quello di porre limiti al
legislatore». Commentando la decisione di bocciare alcuni articoli della legge
sulla tutela della lingua friulana, il parlamentare ha detto che «non
c'è un unico modo di tutelare il friulano e quel che è in discussione oggi non
è la sua tutela, ma le costrizioni e gli incentivi di una legge, di una
specifica disciplina giuridica». Secondo Maran «la Costituzione ha anche una
funzione di controllo e di contenimento del potere costituito. Dunque, se la
Costituzione è stata pensata e scritta per porre dei limiti al legislatore,
questi limiti devono essere fatti rispettare. E questo, in Italia, è il compito
della Corte costituzionale. E a nessuno è consentito
reagire con l'aggressione se un arbitro decide in modo contrario ai suoi
auspici e interessi».
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Fecondazione, i centri senza regole (sezione: Giustizia)
Corriere
della Sera sezione: Focus data: 27/05/2009 - pag: 9 Le norme La legge 40
prevedeva il limite dei tre ovociti, ora dovranno essere i sanitari a decidere
volta per volta Le cifre In un anno in Italia sono oltre 55 mila le coppie che
si rivolgono agli ospedali e quasi 10 mila i bambini nati con la procreazione
assistita Fecondazione, i centri senza regole Dopo la sentenza della Consulta
sul numero di ovociti Incertezza dei medici: «Serve un protocollo comune» D opo
la sentenza il caos. I giudici della Corte Costituzionale
hanno cambiato la legge 40 sulla fecondazione assistita rimettendo nelle mani
dei medici la scelta del numero di ovociti da inseminare ma molti centri,
soprattutto pubblici, continuano ad applicare le vecchie regole: si fecondano
al massimo tre ovociti e si trasferiscono tutti gli embrioni prodotti in un
unico e contemporaneo impianto. «Prima di cambiare vogliamo essere
sicuri di cosa possiamo o non possiamo fare dice Andrea Gallinelli,
responsabile del maggiore centro di Pma (Procreazione medicalmente assistita)
della Toscana, l'Ospedale della Versilia a Viareggio . Con gli altri medici
stiamo cercando di stabilire una linea comune, in modo da non lasciare al
singolo la patata bollente. Per partire aspettiamo un via libera dalla
Regione». Stessa linea nel centro diretto da Guido Ambrosini all'Università di
Padova: «Questa legge non è chiara dice . In realtà lascia al ginecologo la
possibilità di fecondare in base alla caratteristica della paziente ma qual è
il limite? Se una donna di 43 anni produce 15 ovociti, io, che in scienza e
coscienza vorrei fecondarli tutti, posso farlo? Abbiamo paura della reazione
del ministero, vorremmo regole certe. Per questo ho interpellato anche i Nas.
Presto, comunque, applicheremo la legge». Il risultato è un'Italia disomogenea
con comportamenti diversi da ospedale a ospedale. Un problema non da poco che
tocca il 10-15% dei cittadini in età fertile. Nel 2007 sono state più di 55mila
le coppie che si sono sottoposte a cure nel nostro Paese e sono nati oltre
novemila bambini. Un altro numero imprecisato, sicuramente migliaia, ha
oltrepassato la frontiera. Ora i pazienti sono confusi. In Lombardia, per
esempio, la maggior parte dei centri ha varato un documento che recepisce la
sentenza: «Gli avvocati sono stati chiarissimi dice Guido Ragni, consulente del
Centro di sterilità della Mangiagalli se uno non cambia rischia le penalità
pecuniarie previste dalla legge 40. Noi siamo obbligati a produrre gli embrioni
necessari a un serio tentativo». L'idea è quella di partire da una griglia
divisa in fasce d'età. Se una donna ha meno di 35 anni si insemineranno sei
ovociti, se ne ha tra i 35 e i 40 si arriverà ad otto. Passati i quaranta si
feconda tutto. Ovviamente peseranno anche altre considerazioni: la qualità del
liquido seminale, i precedenti fallimenti e il tipo di risposta ovarica della
donna. «Abbiamo previsto una serie di eccezioni spiega ancora Ragni , per
esempio si feconderanno tutti gli ovociti se la paziente ha avuto un tumore
oppure soffre di trombofilia o se rischia l'iperstimolazione ovarica». Un
protocollo simile, promosso dalla Società italiana studi di medicina della
riproduzione (Sismer), è stato firmato da oltre 40 centri, pubblici e privati,
sparsi in tutta Italia. «La sentenza ci permette di offrire alle pazienti il
massimo di possibilità riducendo al minimo il congelamento dice Anna Pia
Ferraretti, responsabile del Sismer di Bologna . Poi è chiaro che ogni centro
agirà come crede. È proprio questa la novità, si può diversificare». Ma c'è
anche chi è convinto che la legge 40 così com'era desse già il massimo di
chance alle donne in cerca di un figlio. «Da noi non è cambiato niente dice
Eleonora Porcu, responsabile del centro di fecondazione del Sant'Orsola di
Bologna . Io mi rifaccio alla mia esperienza professionale, ho risultati
paragonabili alla media europea fecondando tre ovociti, a volte anche solo due,
con una percentuale che, nelle donne fino a 35 anni, sfiora il 50%. Noi stiamo
già tutelando la salute delle donne e questo senza dover congelare embrioni.
L'idea di ritrovarsi di nuovo con i bidoni di azoto liquido pieni mi sembra
veramente anacronistica». Al San Raffaele di Milano sono di fronte a un
dilemma. La natura cattolica della Fondazione imporrebbe di non congelare
embrioni ma la Corte Costituzione ha stabilito che la donna ha diritto ad un
numero di embrioni congruo per effettuare un serio tentativo. Conciliare le due
cose sembra impossibile. Per chiarirsi le idee i medici si sono dati
appuntamento il prossimo week end a Riccione dove sperano di mettersi d'accordo
definitivamente su un protocollo comune. «Sarà il primo congresso confederato
di tutte le società di medicina della riproduzione dice Filippo Ubaldi,
direttore clinico del centro g.en.e.r.a. a Roma . Io però non sono d'accordo
sullo stabilire una griglia con un numero fisso di ovociti da inseminare. La
Corte Costituzionale ha tolto il numero, non vedo perché dobbiamo rimetterlo
noi». Le pazienti sono in fibrillazione. Dopo aver gioito per la sentenza ora
si sentono prese in giro. Nei forum si scambiano informazioni sui centri per
boicottare quelli che si comportano come se nulla fosse accaduto. «Se li
conosci li eviti» è il loro motto. La Fiapi (Federazione italiana pazienti
infertili) sollecita le socie a farsi mettere per iscritto dall'ospedale che
intende procedere come prima in modo da poter poi ricorrere alle vie legali.
«Siamo pronti a fare causa dice Federica Casadei, presidente e fondatrice di
Cerco un bimbo, portale sull'infertilità con 22mila utenti con denuncia per
danni perché sottoporre una donna a ripetute stimolazioni costa molti soldi ai
contribuenti. Se i medici hanno paura ad applicare la legge cambino mestiere ».
Indignato è Carlo Flamigni, esperto di fecondazione artificiale, oggi nel
Comitato nazionale di bioetica: «I medici sono un branco di codardi. Hanno
paura di punizioni ministeriali. Troveranno il coraggio di fare il loro dovere
solo quando le pazienti li porteranno in tribunale. La sentenza è chiara e
nessuna legge potrà più cambiare il principio sancito dalla Corte e allora che
aspettano?». Al ministero, intanto, preparano le linee guida soprattutto per
aderire alle direttive europee che impongono un innalzamento dei livelli
qualitativi di tutti i centri che utilizzano cellule umane a scopo terapeutico.
Oggi, in una conferenza stampa, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e la
sottosegretaria alla Sanità Eugenia Roccella, annunceranno la nascita di due
commissioni, quella sulla procreazione assistita, che vigilerà sul
funzionamento della legge 40, e quella sulla crioconservazione. «Per le linee
guida spiega Roccella al Corriere ci vorrà qualche mese ma le differenze tra
centro e centro rimarranno perché sono una conseguenza della sentenza della
Corte Costituzionale che dà una maggiore responsabilità al medico. Noi,
intanto, daremo indicazioni di massima attraverso la Società italiana di
ginecologia. Il divieto di crioconservazione, comunque, è rimasto ma con delle
deroghe». Ma se un centro decide di fecondare sei ovociti e, ottenuti tre
embrioni, trasferirne solo due, congelandone uno, è nella legalità? «Sì, lo è
risponde Roccella . Comunque questi dubbi si supereranno con le linee guida ma
il problema ora è adeguarsi all'Europa. Bisogna rifare tutto. In Italia non
tutti i centri possono offrire i livelli di qualità che vengono richiesti
adesso. Per questo abbiamo bisogno di tempo. E a quel punto anche le ispezioni
diventeranno un obbligo» Monica Ricci Sargentini
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Fecondazione, i centri senza regole (sezione: Giustizia)
La legge
40 prevedeva il limite dei tre ovociti, ora dovranno essere i sanitari a
decidere Fecondazione, i centri senza regole Dopo la sentenza della Consulta
sul numero di ovociti Incertezza dei medici: «Serve un protocollo comune»
MILANO - Dopo la sentenza il caos. I giudici della Corte
Costituzionale hanno cambiato la legge 40 sulla fecondazione assistita
rimettendo nelle mani dei medici la scelta del numero di ovociti da inseminare
ma molti centri, soprattutto pubblici, continuano ad applicare le vecchie
regole: si fecondano al massimo tre ovociti e si trasferiscono tutti gli
embrioni prodotti in un unico e contemporaneo impianto. «Prima di
cambiare vogliamo essere sicuri di cosa possiamo o non possiamo fare dice
Andrea Gallinelli, responsabile del maggiore centro di Pma (Procreazione
medicalmente assistita) della Toscana, l'Ospedale della Versilia a Viareggio .
Con gli altri medici stiamo cercando di stabilire una linea comune, in modo da
non lasciare al singolo la patata bollente. Per partire aspettiamo un via
libera dalla Regione». Stessa linea nel centro diretto da Guido Ambrosini
all'Università di Padova: «Questa legge non è chiara dice . In realtà lascia al
ginecologo la possibilità di fecondare in base alla caratteristica della
paziente ma qual è il limite? Se una donna di 43 anni produce 15 ovociti, io,
che in scienza e coscienza vorrei fecondarli tutti, posso farlo? Abbiamo paura
della reazione del ministero, vorremmo regole certe. Per questo ho interpellato
anche i Nas. Presto, comunque, applicheremo la legge». PANORAMA DISOMOGENEO -
Il risultato è un'Italia disomogenea con comportamenti diversi da ospedale a
ospedale. Un problema non da poco che tocca il 10-15% dei cittadini in età
fertile. Nel 2007 sono state più di 55mila le coppie che si sono sottoposte a
cure nel nostro Paese e sono nati oltre novemila bambini. Un altro numero
imprecisato, sicuramente migliaia, ha oltrepassato la frontiera. Ora i pazienti
sono confusi. In Lombardia, per esempio, la maggior parte dei centri ha varato
un documento che recepisce la sentenza: «Gli avvocati sono stati chiarissimi
dice Guido Ragni, consulente del Centro di sterilità della Mangiagalli se uno
non cambia rischia le penalità pecuniarie previste dalla legge 40. Noi siamo
obbligati a produrre gli embrioni necessari a un serio tentativo». L'idea è
quella di partire da una griglia divisa in fasce d'età. Se una donna ha meno di
35 anni si insemineranno sei ovociti, se ne ha tra i 35 e i 40 si arriverà ad
otto. Passati i quaranta si feconda tutto. Ovviamente peseranno anche altre
considerazioni: la qualità del liquido seminale, i precedenti fallimenti e il
tipo di risposta ovarica della donna. «Abbiamo previsto una serie di eccezioni
spiega ancora Ragni , per esempio si feconderanno tutti gli ovociti se la paziente
ha avuto un tumore oppure soffre di trombofilia o se rischia l'iperstimolazione
ovarica». Un protocollo simile, promosso dalla Società italiana studi di
medicina della riproduzione (Sismer), è stato firmato da oltre 40 centri,
pubblici e privati, sparsi in tutta Italia. «La sentenza ci permette di offrire
alle pazienti il massimo di possibilità riducendo al minimo il congelamento
dice Anna Pia Ferraretti, responsabile del Sismer di Bologna . Poi è chiaro che
ogni centro agirà come crede. È proprio questa la novità, si può
diversificare». LE POSIZIONI - Ma c'è anche chi è convinto che la legge 40 così
com'era desse già il massimo di chance alle donne in cerca di un figlio. «Da
noi non è cambiato niente dice Eleonora Porcu, responsabile del centro di fecondazione
del Sant'Orsola di Bologna . Io mi rifaccio alla mia esperienza professionale,
ho risultati paragonabili alla media europea fecondando tre ovociti, a volte
anche solo due, con una percentuale che, nelle donne fino a 35 anni, sfiora il
50%. Noi stiamo già tutelando la salute delle donne e questo senza dover
congelare embrioni. L'idea di ritrovarsi di nuovo con i bidoni di azoto liquido
pieni mi sembra veramente anacronistica». Al San Raffaele di Milano sono di
fronte a un dilemma. La natura cattolica della Fondazione imporrebbe di non
congelare embrioni ma la Corte Costituzione ha stabilito che la donna ha
diritto ad un numero di embrioni congruo per effettuare un serio tentativo.
Conciliare le due cose sembra impossibile. Per chiarirsi le idee i medici si
sono dati appuntamento il prossimo week end a Riccione dove sperano di mettersi
d'accordo definitivamente su un protocollo comune. «Sarà il primo congresso
confederato di tutte le società di medicina della riproduzione dice Filippo
Ubaldi, direttore clinico del centro g.en.e.r.a. a Roma . Io però non sono
d'accordo sullo stabilire una griglia con un numero fisso di ovociti da
inseminare. La Corte Costituzionale ha tolto il numero, non vedo perché
dobbiamo rimetterlo noi». Le pazienti sono in fibrillazione. Dopo aver gioito
per la sentenza ora si sentono prese in giro. Nei forum si scambiano
informazioni sui centri per boicottare quelli che si comportano come se nulla
fosse accaduto. «Se li conosci li eviti» è il loro motto. La Fiapi (Federazione
italiana pazienti infertili) sollecita le socie a farsi mettere per iscritto
dall'ospedale che intende procedere come prima in modo da poter poi ricorrere
alle vie legali. «Siamo pronti a fare causa dice Federica Casadei, presidente e
fondatrice di Cerco un bimbo, portale sull'infertilità con 22mila utenti con
denuncia per danni perché sottoporre una donna a ripetute stimolazioni costa
molti soldi ai contribuenti. Se i medici hanno paura ad applicare la legge
cambino mestiere». Indignato è Carlo Flamigni, esperto di fecondazione
artificiale, oggi nel Comitato nazionale di bioetica: «I medici sono un branco
di codardi. Hanno paura di punizioni ministeriali. Troveranno il coraggio di
fare il loro dovere solo quando le pazienti li porteranno in tribunale. La
sentenza è chiara e nessuna legge potrà più cambiare il principio sancito dalla
Corte e allora che aspettano?». LINEE-GUIDA - Al ministero, intanto, preparano
le linee guida soprattutto per aderire alle direttive europee che impongono un
innalzamento dei livelli qualitativi di tutti i centri che utilizzano cellule
umane a scopo terapeutico. Oggi, in una conferenza stampa, il ministro del
Welfare Maurizio Sacconi e la sottosegretaria alla Sanità Eugenia Roccella,
annunceranno la nascita di due commissioni, quella sulla procreazione
assistita, che vigilerà sul funzionamento della legge 40, e quella sulla
crioconservazione. «Per le linee guida spiega Roccella al Corriere ci vorrà
qualche mese ma le differenze tra centro e centro rimarranno perché sono una
conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale che dà una maggiore
responsabilità al medico. Noi, intanto, daremo indicazioni di massima
attraverso la Società italiana di ginecologia. Il divieto di crioconservazione,
comunque, è rimasto ma con delle deroghe». Ma se un centro decide di fecondare
sei ovociti e, ottenuti tre embrioni, trasferirne solo due, congelandone uno, è
nella legalità? «Sì, lo è risponde Roccella . Comunque questi dubbi si
supereranno con le linee guida ma il problema ora è adeguarsi all'Europa.
Bisogna rifare tutto. In Italia non tutti i centri possono offrire i livelli di
qualità che vengono richiesti adesso. Per questo abbiamo bisogno di tempo. E a
quel punto anche le ispezioni diventeranno un obbligo» Monica Ricci Sargentini
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IL POTERE GIUDIZIARIO (sezione: Giustizia)
MONDO 27-05-2009 IL POTERE GIUDIZIARIO Portoricana, cresciuta
nel Bronx e laureata a Princeton. Bush l'ha promossa giudice federale. Sulla
ratifica l'incognita dei conservatori
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Sanremo: democrazia e politica, lettore risponde a
Pardini (sezione: Giustizia)
Sanremo:
democrazia e politica, lettore risponde a Pardini Un nostro lettore, F.R., ci
ha scritto per rispondere a Roberto Pardini: Al Signor Pardini che scrive 'in
altri Stati democratici i politici che sono coinvolti in presunti scandali o
problemi giudiziari vengono mandati a casa in attesa di fare chiarezza sulla
loro posizione; magari facendosi processare visto che la legge dovrebbe essere
uguale per tutti' vorrei rispondere che in altri Stati non esiste Magistratura
Democratica né un CSM politicizzato (come dimostrano
le candidature politiche). Esistono invece leggi che tutelano, per linteresse del Paese, le alte cariche dello Stato non
solo da 'presunti scandali' ma anche da presunti reati. Avendo senso dello Stato potremmo
tollerare un Presidente del Consiglio perennemente eletto, perennemente
inquisito, perennemente 'mandato a casa' e perennemente prosciolto con svariate
motivazioni senza chiederci a chi imputare una simile scandalosa anomalia?"
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Politici e giudiciricordano Sgroi (sezione: Giustizia)
La
cerimonia a palazzo Trigona Politici e giudici ricordano Sgroi Sarà un «sabato
blindato» quello in programma per il prossimo 30 maggio. Personalità di
altissimo profilo giuridico sono attese nella città barocca
per ricordare il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione Vittorio
Sgroi, netino. L'appuntamento è fissato alle dieci, nella Sala Gagliardi di
Palazzo Trigona dove il Presidente emerito della Corte Costituzionale Franco
Bile presenterà il volume «Scritti in memoria di Vittorio Sgroi», pubblicato a
cura di Giovanni Giacobbe. Subito dopo seguiranno le testimonianze e i
ricordi affidati ad esponenti del mondo giudiziario, accademico e politico
nazionale, che ricorderanno la figura di Vittorio Sgroi, illustrandone l'opera
ed i contributi scientifici. Sono previsti gli interventi del presidente della
Corte costituzionale Francesco Amirante, del
procuratore generale presso la Corte di Cassazione Vitaliano Esposito, del
sostituto procuratore nazionale antimafia Roberto Alfonso, del vicepresidente
della Commissione Giustizia del Senato e senatore Roberto Centaro, del
sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione Vincenzo Geraci,
del professore Giovanni Giacobbe, già Preside della Facoltà di Giurisprudenza
della Lumsa di Roma e dell'avvocato Alessio Sallicano. Tutte personalità che
hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane ed intellettuali oltre al grande
amore per la sua Noto. A conclusione della mattinata, nell'atrio di Palazzo
Ducezio sarà scoperto il busto bronzeo dell'illustre magistrato e studioso,
realizzato dallo scultore Vincenzo Arancio. L'insigne giurista alcuni anni
addietro fu insignito, in vita, del premio «Oleandro d'oro», attribuito
dall'amministrazione comunale del tempo a concittadini e non che col loro
operato davano lustro alla città. Fra loro lo scrittore Corrado Sofia, il
prefetto Priore e il musicista Corrado Galzio. Cetty Amenta
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Scuola, al bando bermuda e mini-top (sezione: Giustizia)
Giro di
vite. Con il primo caldo i ragazzi scelgono il casual sfrenato ma i presidi
intervengono per imporre regole e moderazione Scuola, al
bando bermuda e mini-top APPELLO DEL CSM Paralisi Procure scoperture organici arrivate al 100% a
Caltanissetta La «paralisi» delle procure e cioè lo stop delle indagini per
mancanza di pubblici ministeri sta diventando realtà. In cinque uffici
requirenti la scopertura degli organici è arrivata al 100%. E non si
tratta soltanto di sedi giudiziarie del Sud: tra le procure senza più
magistrati ci sono oltre a quelle per i minorenni di Reggio Calabria e
Caltanissetta, quelle ordinarie di Lanusei (Cagliari), Voghera (Milano)e
Saluzzo (Torino). Un fenomeno destinato a estendersi in tutta Italia secondo il
Csm, che prevede «a breve un azzeramento degli organici di diversi uffici
giudiziari requirenti». I dati, aggiornati al 4 maggio scorso, sono contenuti
in una delibera approvata a larghissima maggioranza dal plenum di Palazzo dei
marescialli, con il solo voto contrario del laico di An Gianfranco Anedda e
l'astensione di Michele Saponara (Forza Italia). Un documento preoccupato che
indica il rischio concreto di una «momentanea paralisi dell'attività di indagine
e dell'intera giurisdizione penale, a partire dalle sedi del Sud e delle isole,
ma anche di alcune del Centro e del Nord, con tendenza a estendersi
dappertutto». Il fenomeno, secondo il Csm, è stato determinato dalla
«combinazione» di due norme: quella che ha previsto limiti troppo rigidi per
chi vuole passare dalle funzioni di giudice e quelle di pm e che sta nei fatti
penalizzando le procure e quella che vieta ai magistrati a inizio carriera di
lavorare negli uffici requirenti. E il meccanismo degli incentivi economici
previsti per i magistrati che accettano di andare nelle sedi disagiate «potrà
soltanto tamponare, ma non risolvere» la situazione. Se per ora gli effetti più
pesanti si stanno verificando al Sud (a Gela e Palmi le scoperture hanno raggiunto
l'80%, ad Enna, Patti e Locri sono attestate sul 75%), anche il Nord non se la
passa bene: tra le otto procure dove manca il 67% dei pm c'è anche Biella;
Gorizia è nella stessa situazione di Lamezia Terme (con vuoti di organico pari
al 60%), e tra i 16 uffici che hanno personale ridotto alla metà, sette sono
dislocati a Nord: Trieste, Brescia, Vercelli, Aosta, Crema, Alba e Casale
Monferrato. Per cercare di tamponare la situazione il Csm ha chiesto al
ministro Alfano di ridurre il numero dei magistrati fuori ruolo nei ministeri o
in altre istituzioni. E chiede di «rimeditare» il divieto di destinare i
magistrati di prima nomina agli uffici requirenti, che ,«così come attualmente
modulato,rischia di produrre effetti dirompenti sull'organico della magistratura».
E anche di consentire ai giudici che sono disponibili ad andare nelle procure,
di poterlo fare anche nello stesso circondario, in deroga all'attuale divieto.
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Alitalia, Sentenza Tar su concorrenza tratta Milano
Roma. Penati: "Una grande vittoria per tutti i cittadini milanesi" (sezione: Giustizia)
Alitalia,
Sentenza Tar su concorrenza tratta Milano Roma. Penati: "Una grande
vittoria per tutti i cittadini milanesi" (27/5/2009 20:47) | (Sesto
Potere) - Milano - 27 maggio 2009 - “Una grande vittoria per tutti i cittadini
milanesi”. Commenta così Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano
la sentenza del Tar del Lazio di rinviare alla Corte Costituzionale la Legge
con cui è stato concesso alla Società CAI il monopolio della rotta
Milano-Fiumicino. “La Provincia di Milano – aggiunge Penati - è lunica istituzione italiana che ha sostenuto
ufficialmente il ricorso che Federconsumatori ha fatto al Tar del Lazio contro lAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei
confronti di Alitali-Cai, nellinteresse di tutelare il territorio e la
comunità milanese. Perché rompere il monopolio vuol dire aprire il mercato alla concorrenza e
far abbassare i prezzi”. “Lauspicio -
aggiunge Ettore Martinelli, avvocato che ha patrocinato liniziativa della
Provincia di Milano - è che la Corte Costituzionale possa rendere giustizia e
riconsegnare ai cittadini la libertà di scegliere, in un regime non di
monopolio”. “Rimaniamo in attesa della sentenza – conclude Penati - convinti
che aprire il mercato agli altri operatori sarà di indubbio beneficio per i
cittadini dellarea metropolitana
milanese”.
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Per l'effetto "Brunetta" 37% di assenze in
meno (sezione: Giustizia)
ENTI
PUBBLICI. MALATTIE E LAVORO Per l'effetto "Brunetta" 37% di assenze
in meno In Valle d'Aosta nei primi quattro mesi le assenze per malattia nel
pubblico impiego sono diminuite del 37,3 per cento. Il dato è stato pubblicato
dal Sole 24 Ore, che ha utilizzato come fonte numeri forniti dal ministero per
la Pubblica amministrazione e l'innovazione. L'inchiesta condotta dal
quotidiano economico fa riferimento al cosiddetto «effetto Brunetta», legato ai
provvedimenti che hanno dato un «giro di vite» alle normative che regolano
trattamenti economici e verifiche mediche dei lavoratori pubblici in caso di
assenza per malattia. La Valle d'Aosta è al quintultimo posto in questa
classifica. Dietro ci sono Sardegna (-29,3 per cento), Calabria (-25,5),
Trentino-Alto-Adige (-25) Sicilia (-22,4). Al primo posto si trova il Molise,
dove nei primi quattro mesi dell'anno la dimunzione di assenze è stata del 67,8
per cento. Al secondo posto la Liguria (-64,1), al terzo l'Abruzzo (-60,3).
Sempre secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, che ha preso in esame i dati
dei dipendenti di Regioni, Comuni capoluogo e Province, ad
Aosta la diminuzione delle assenze è stata del 29 per cento. La Valle d'Aosta
si trova in una situzione particolare, perché all'inizio di quest'anno aveva
approvato una legge regionale sull'argomento. Provvedimento che è stato
impugnato dal governo davanti alla Corte Costituzionale.
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Alitalia, il governo pronto a risarcire anche gli
azionisti (sezione: Giustizia)
IMPEGNO
SCRITTO DEI MINISTRI DELL'ECONOMIA E DELLO SVILUPPO Alitalia, il governo pronto
a risarcire anche gli azionisti [FIRMA]ALESSANDRO BARBERA ROMA In principio il
rimborso doveva essere solo per gli obbligazionisti della vecchia Alitalia. Ora
è arrivato il turno degli azionisti, finora esclusi da qualunque ristoro: in
due risposte scritte al deputato Pd Emanuele Fiano e depositate ieri in
Commissione Trasporti alla Camera, i ministeri dell'Economia e dello Sviluppo,
temendo azioni legali, annunciano l'intenzione di mettere mano al portafogli
anche per loro. Nella lettera dell'ufficio legislativo del Tesoro datata 26
maggio in possesso de La Stampa si legge: «Al fine di assicurare un più ampio
indennizzo ai risparmiatori che hanno investito in titoli della società,
soprattutto piccoli risparmiatori, sono allo studio ipotesi per elevare le
misure di intervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti». E'
la conferma all'impegno «a fare di più» preso qualche settimana fa da Silvio
Berlusconi dopo le proteste degli obbligazionisti contro la decisione del
governo, inserita nel decreto salva-auto, di concedere complessivamente cento
milioni di euro di rimborsi, circa il 35% dell'intero ammontare dei
Mengozzi-Bond in mano ai privati. Ma da quella promessa gli azionisti
sembravano comunque esclusi. L'impegno invece ora è scritto, per entrambi, e
confermato da una seconda lettera del Gabinetto di Claudio Scajola: «Continueremo
a vigilare affinché i piccoli azionisti e gli obbligazionisti abbiano il
maggior ristoro possibile nei limiti delle risorse finanziarie disponibili».
Anima Sgr - la società di gestione del risparmio che sta conducendo la
battaglia - «accoglie con favore» le lettere, ma non è ancora soddisfatta
poiché nella risposta del Tesoro ai singoli obbligazionisti viene confermato un
rimborso massimo di centomila euro. E in questo caso «verrebbero penalizzati i
fondi comuni di investimento». «Il punto - attacca Fiano - è che il governo non
ci ha ancora detto quante risorse intende investire per chiudere questa
vicenda». Insomma, in qualche modo la questione del risparmio tradito dalla
nascita della nuova Alitalia sembra comunque vicina ad una soluzione. Nel frattempo
sulla nuova compagnia si addensano però altre nubi legali. Ieri la prima
sezione del Tar del Lazio ha infatti sospeso il ricorso con il quale Meridiana,
Eurofly e Federconsumatori chiedevano l'annullamento del provvedimento
dell'Antitrust che autorizzava la fusione fra Air One ed Alitalia. E contestualmente il Tar ha chiesto alla Corte Costituzionale di
pronunciarsi sulla costituzionalità del «decreto Alitalia» che ha modificato la
legge Marzano sulle grandi imprese in crisi. Plaudono il Pd e i ricorrenti: «Il
Tar ci dà ragione su un provvedimento che lede la concorrenza sulla tratta
Milano-Roma». Ora la parola passa ai quindici giudici della Consulta. Se
il giudizio dovesse essere negativo, per la nuova Alitalia si apriranno
complicati scenari legali.
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Friuli, il Consiglio si esprime in
"furlano" (sezione: Giustizia)
L'iniziativa,
dopo che la Suprema Corte ne ha dichiarato illegittima la legge di tutela
Friuli, il Consiglio si esprime in "furlano" TRIESTE. In Aula fate
gli interventi usando la vostra lingua madre, comprese quelle minoritarie, il
friulano, lo sloveno, il tedesco: è l'invito del presidente del Consiglio
Regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman (Lega Nord), a
consiglieri e assessori. L'invito è contenuto in una lettera aperta che
Ballaman ha inviato ieri, a pochi giorni di distanza dalla
decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittime alcune norme
della legge regionale di tutela della lingua friulana. «Le nostre lingue - ha
detto quindi Edouard Ballaman - sono il punto di forza e di ricchezza per la
Regione. La tutela e la valorizzazione di queste minoranze è sancita dalla
Carta Costituzionale e da specifiche leggi nazionali e regionali» ma,
prosegue, «in questi ultimi mesi, purtroppo, molti stanno rimettendo in
discussione la nostra autonomia e specialità».
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Morandini Concorso per il difensore civico (sezione: Giustizia)
Il
consigliere vuole regole certe per la nomina Morandini «Concorso per il
difensore civico» TRENTO. Il difensore civico non si riesce a fare. Manca
l'accordo tra maggioranza ed opposizione in Provincia ma, soprattutto, non ci
sono criteri certi per la nomina. Un blocco istituzionale da cui vorrebbe
uscire il consigliere provinciale del Pdl Pino Morandini. Con un concorso: «Una
premessa: la Costituzione prescrive che "i pubblici uffici sono
organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon
andamento e l'imparzialità dell'amministrazione" e che "agli impieghi
nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi
stabiliti dalla legge". In più nessuna legge, né statale, né provinciale
vieta esplicitamente il ricorso, nella specie, al concorso; - come ha più volte
ribadito la giurisprudenza amministrativa, l'imparzialità comporta l'obbligo di
determinare previamente i criteri generali dell'azione amministrativa, al fine
di porre su un piano di uguaglianza coloro che ne sono i destinatari,
stabilendo in modo quando più possibile generale ed astratto. Come ha evidenziato anche la Corte Costituzionale, rappresenta
uno dei "corollari naturali dell'imparzialità, in cui viene ad esprimersi
la distinzione più profonda tra politica e amministrazione». Non solo: «Per il
Consiglio di Stato "l'imparzialità amministrativa è bensì vulnerata dalla
potenzialità astratta della lesione della parità di trattamento e,
quindi, dal solo "sospetto" di una disparità" e per la
Cassazione penale, l'imparzialità amministrativa intesa come divieto di
favoritismi ha i caratteri e i contenuti precettivi richiesti dal reato di
abuso di ufficio»; Continua Morandini: «Alla luce di tali precetti
costituzionali e arresti giurisprudenziali, la maggioranza è vincolata ad agire
senza distinzione di parti politiche, al fine del perseguimento delle finalità
obiettive dell'ordinamento. Tutto ciò premesso, il Consiglio Provinciale della
Provincia Autonoma di Trento, in ossequio ai precetti costituzionali, si
impegna a determinare previamente i criteri generali per la elezione del
Difensore Civico, al fine di porre su un piano di eguaglianza i cittadini che
hanno dichiarato la loro disponibilità a tale nomina, assicurando, in tal modo,
il doveroso rispetto dell'art. 12 della legge n. 241 del 1990, atteso che,
quello di specie, costituisce provvedimento che attribuisce vantaggi economici
al designato». Insomma Morandini vuole uscire da questo guazzabiglio con dei
criteri davvero imparziali e, perché no, affidando ad un concorso pubblico la
scelta del prossimo difensore civico. Senza tanta politica.
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friuli, il consiglio si esprime in
"furlano" (sezione: Giustizia)
L'iniziativa,
dopo che la Suprema Corte ne ha dichiarato illegittima la legge di tutela
Friuli, il Consiglio si esprime in "furlano" TRIESTE. In Aula fate
gli interventi usando la vostra lingua madre, comprese quelle minoritarie, il
friulano, lo sloveno, il tedesco: è l'invito del presidente del Consiglio
Regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman (Lega Nord), a
consiglieri e assessori. L'invito è contenuto in una lettera aperta che
Ballaman ha inviato ieri, a pochi giorni di distanza dalla
decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittime alcune norme
della legge regionale di tutela della lingua friulana. «Le nostre lingue - ha
detto quindi Edouard Ballaman - sono il punto di forza e di ricchezza per la
Regione. La tutela e la valorizzazione di queste minoranze è sancita dalla
Carta Costituzionale e da specifiche leggi nazionali e regionali» ma,
prosegue, «in questi ultimi mesi, purtroppo, molti stanno rimettendo in
discussione la nostra autonomia e specialità».
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Lufthansa Italia: duecento assunzioni a Malpensa (sezione: Giustizia)
BREVI DI
ECONOMIA pag. 26 Lufthansa Italia: duecento assunzioni a Malpensa TRASPORTI E
IL TAR DEL LAZIO MANDA ALLA CONSULTA IL DECRETO ALITALIA MALPENSA (Varese)
Lufthansa Italia parlerà un po' di più la nostra lingua, mentre Malpensa
parlerà un po' di più tedesco. Un miracolo possibile grazie all'assunzione
entro l'anno di 200 nuovi dipendenti italiani, annunciata ieri all'aeroporto,
in occasione del battesimo del quarto velivolo della flotta, un Airbus A319
chiamato «Genova», in onore della città della Lanterna. La decisione della
società, che dall'inizio di febbraio fa base nello scalo della brughiera,
rappresenta un passo ulteriore in una strategia ben chiara. «Questo impegno ha
detto Heike Birlenbach, vicepresidente della divisione Milano di Lufthansa
Italia . Questo impegno sottolinea ulteriormente il nostro legame con la
regione e Malpensa, la base da noi scelta per continuare a crescere». Ma la
giornata di ieri è stata caratterizzata anche da un altr opunto a favore dei
lombardi: il Tar del Lazio ha rinviato alla Corte
Costituzionale il decreto Alitalia, il provvedimento del 28 agosto 2008 che ha
ampliato l'ambito di applicazione della legge Marzano consentendo la fusione
tra Alitalia e Air One senza la necessità dell'autorizzazione Antitrust. Il
nodo è quello del monopolio della tratta Milano-Roma. «Una grande
vittoria per tutti i cittadini milanesi» ha commentato Filippo Penati,
presidente della Provincia di Milano. Enrico Camanzi
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di ANDREA SETTEFONTI DALLA PROSSIMA settimana
arriveranno i primi rimborsi di... (sezione: Giustizia)
CHIANTI
/ VALDIPESA pag. 23 di ANDREA SETTEFONTI DALLA PROSSIMA settimana arriveranno i
primi rimborsi di... di ANDREA SETTEFONTI DALLA PROSSIMA settimana arriveranno
i primi rimborsi di Publiacqua ai cittadini privi del servizio di depurazione.
Una trance che riguarda soltanto il periodo dal 15 ottobre al 31 dicembre. Come
conferma la stessa società. «Dalla prossima settimana saranno spediti i rimborsi,
e quindi inizieranno ad arrivare qualche giorno dopo, probabilmente nella
settimana dell'8 giugno, alle utenze prive del servizio di depurazione per
quanto riguarda il periodo 15 ottobre, data della sentenza, 31 dicembre 2008.
Per gli anni precedenti, invece, siamo ancora in attesa delle decisioni
dell'autorità di Ambito e delle altre istituzioni competenti». A San Casciano
la richiesta di rimborsi contro il pagamento non dovuto della depurazione,
viene portata avanti dalla Cisl. Fino ad ora sono una settantina i casi presi
in esame dal sindacato a nome di cittadini che negli ultimi cinque anni avevano
pagato una tassa che non dovevano. A volte piccole cifre, 50-60 euro, a volte
quote importanti, anche 500 euro. Tutto grazie alla dedizione del segretariato
sociale Fnp Anteas di Cisl e del suo referente Roberto Nesi. «Tutto inizia dalla sentenza della corte costituzionale che si è pronunciata sul diritto all'esenzione dal pagamento
della quota variabile di depurazione». La "battaglia" è iniziata con
il cercare di sapere quanti siano i cittadini realmente allacciati alla
depurazione e quanti quelli esterni e che quindi non avrebbero diritto a pagare
le quote. «C'è stato un rimpallo continua tra Comune e Publicqua. Per
adesso non siamo riusciti a sapere con esattezza chi è realmente allacciato
alla depurazione e chi no. Non si riesce a saperlo. Di sicuro però il capoluogo
compreso il Bardella e tutte le altre lottizzazioni, Chiesanuova e Romola, il
Talente, sono tutti quanti senza depurazione. Migliaia di persone che possono
richiedere il rimborso a Publiacqua». «Publiacqua deve pagare ai cittadini il
rimborso e sono del tutto pretestuose e prive di fondamento le scuse accampate
finora. Per questo crediamo che non sia più possibile rimandare oltre una
risposta alle nostre richieste per avere il quadro esatto della situazione».
Indirettamente interessato, il Comune spiega che tutto deve essere, e sarà,
risolto da Publiacqua. «Si tratta ovviamente commenta il sindaco Ornella
Signorini di un problema nazionale, non certo soltanto di San Casciano. Dopo
l'intervento dell'associazione degli Ato, è stata fissata a ottobre prossimo la
data per trovare una soluzione. Dal rimborso saranno esclusi quei Comuni dove i
gestori hanno in corso o hanno i progetti per la realizzazione di impianti di
depurazione».
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LEGGE 40, UNA SENTENZA RIVELATRICE (sezione: Giustizia)
INTERVENTO
LEGGE 40, UNA SENTENZA RIVELATRICE Sergio Bartolommei Maurizio Mori All'annuncio delle motivazioni della sentenza della Corte
Costituzionale che boccia le basi portanti della Legge 40/2004 sulla
procreazione medicalmente assistita, si è prodotta una reazione scomposta da
parte dei «guardiani» della stessa. Perché dare ai medici, si dice, l'ultima
parola riguardo al numero degli embrioni da produrre, da impiantare e
(eventualmente) da congelare, quando i «laicisti» - alle cui posizioni
vengono ricondotte le motivazioni della Corte - vorrebbero che per il
testamento biologico i medici fossero meri esecutori notarili della volontà dei
pazienti? L'incoerenza della posizione è palese - dicono. In verità risulterà a
chiunque voglia leggere le vicende degli ultimi mesi con animo pacato e sgombro
da pregiudizi che l'incoerenza è tutta dalla parte dei sostenitori della Legge
40: minimizzano o negano il ruolo responsabile dei medici all'ingresso degli
individui nella vita, e ne esaltano il ruolo esclusivo e discrezionale
all'uscita. In merito al testamento biologico essi vorrebbero che la scelta
finale spettasse proprio ai medici, o sotto la forma - autoritaria «forte» - di
rifiutare anche le volontà del paziente e adottare decisioni proprie, o sotto
la forma - autoritaria «blanda» - di invocare una «alleanza terapeutica» tra
medico e paziente che lasci comunque al medico l'ultima parola. In merito
invece alla procreazione medicamente assistita, i fautori della Legge 40 hanno
esautorato di ogni competenza e potere decisionale anche i medici, ridotti a
cinghia di trasmissione delle prescrizioni di una legge dettata dall'autorità
di un legislatore che, oltre a impancarsi a «etico» (con la difesa
dell'embrione come «soggetto di diritto», «uno di noi»), pretende di
atteggiarsi anche a esperto ginecologo, imponendo agli stessi medici di non
fecondare più di tre ovuli per volta e di impiantare contemporaneamente in un
unico atto i tre embrioni così ottenuti, indipendentemente dalle particolarità
degli embrioni, dalle condizioni, dall'età e, soprattutto, dalla volontà della
donna. Siamo così di fronte a una ulteriore prova del tentativo dei sostenitori
dei Movimenti per la Vita e dei loro rappresentanti nell'esecutivo che delle
parole, dei concetti e della logica si può fare l'uso che si vuole, attribuendo
al fronte laico la colpa dell'incoerenza. Incoerenza non c'è affatto nei
sostenitori dell'autonomia delle persone all'ingresso e all'uscita dalla vita.
Nell'uno e nell'altro caso si sostiene infatti che gli atti medici basano la
loro legittimità esclusivamente sul consenso libero e informato dei pazienti,
in modo da non imporre loro decisioni non condivise e evitare che in nome di
qualche astratta ideologia si infliggano sofferenze gratuite e indesiderate,
incompatibili (come dimostra la sentenza della Corte Costituzionale) anche con
regole elementari di «buona pratica clinica». *Consulta di Bioetica Onlus
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I figli di Berlusconi reagiscono alle critiche del Pd
Franceschini (sezione: Giustizia)
Il
Sole-24 Ore sezione: PRIMA data: 2009-05-28 - pag: 1 autore: ... PANORAMA ... I
figli di Berlusconi reagiscono alle critiche del Pd Franceschini Il caso Noemi
non dà tregua al presidente del Consiglio. Ieri della vicenda che lega il
premier alla ragazza di Casoria si sono occupati il Financial
Times,l'Independent e El Pais.Nette le critiche del quotidiano finanziario:
«Berlusconi è un pericolo per l'Italia». Intanto il leader del Pd, Dario
Franceschini, accusa: «Affidereste i vostri figli al Cavaliere? ». I figli di
Berlusconi uniti: «Come si permette?» u pagina 18 Il Tar rinvia alla Consulta
il decreto Alitalia Il Tar Lazio ha rinviato al giudizio della
Corte costituzionale il
decreto Alitalia, ovvero il provvedimento del 28 agosto 2008 (seguito dal
provvedimento Antitrust del 3 dicembre) che ha concesso per tre anni a Cai il
monopolio sulla Linate-Fiumicino. u pagina 19 Direttiva Brunetta contro l'abuso
di internet al lavoro Una direttiva del ministero della Funzione pubblica,
pubblicata ieri, fissa i criteri che regolano l'azione di controllo, da parte
delle amministrazioni pubbliche, per evitare comportamenti impropri,
extraprofessionali o utilizzi illegali di Internet u pagina 31 Aziende di Stato
non quotate, più poltrone in cda A giorni sarà pubblicata in «Gazzetta
Ufficiale» la norma che fissa il numero massimo dei consiglieri delle
controllate di Stato: potranno essere fino a 7 (la Finanziaria 2008 li riduceva
a 5). Slittano a dopo le europee i rinnovi dei cda in scadenza. u pagina 18,
commento u pagina 14 Agenti di commercio, Irap solo se c'è organizzazione
Risolvendo un contrasto sorto nella sezione tributaria, le sezioni unite della
Cassazione hanno stabilito che agenti di commercio e promotori finanziari
devono pagare l'Irap solo se dotati di autonoma organizzazione, e non in ogni
caso. u pagina 34 Nòva24: «Perché facciamo il tifo per la rete» Dopo sette anni
di silenzio il mercato riscopre le start-up del web. Una nuova scena digitale
italiana torna alla ribalta come spiegano i quattro pionieri della new economy
italiana, Paolo Ainio, Gianluca Dettori, Riccardo Donandon e Mario Mariani. u
L'inserto Nòva24 in allegato Calcio: il Barcellona vince la Champions League Il
Barcellona ha vinto la Champions League battendo nella finale di Roma il
Manchester United, detentore del titolo, per 2-0 (gol di Eto'o e Messi). Per la
squadra spagnola è ilterzo titolonella massima competizione calcistica europea
per club. u pagina 24
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Il decreto Alitalia rinviato all'esame della Consulta (sezione: Giustizia)
Il
Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-05-28 - pag: 19 autore:
Trasporti. La decisione del Tar Lazio Il decreto Alitalia rinviato all'esame
della Consulta Marco Morino MILANO Il Tar Lazio solleva dubbi di costituzionalità in merito alla fusione Alitalia- Air One e ai
vantaggi che da essa sono derivati per la società Cai. In particolare, la Corte
Costituzionale si dovrà pronunciare sulla legittimità del cosiddetto decreto
Alitalia, il provvedimento del 28 agosto 2008 che ha ampliato il perimetro di
applicazione della legge Marzano consentendo la fusione tra Alitalia e Air One
nell'ambito dell'operazione Cai. Ieri la prima sezione del Tar Lazio,
presieduta da Giorgio Giovannini, ha rimesso gli atti alla Corte, sospendendo
il giudiziosui ricorsi con cui Federconsumatori e Meridiana-Eurofly chiedevano
l'annullamento del provvedimento con cui il 3 dicembre
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Agenti organizzati con Irap (sezione: Giustizia)
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-05-28 - pag: 34 autore:
Cassazione. Le Sezioni unite della Corte intervengono sul problema
dell'assoggettabilità al tributo Agenti «organizzati» con Irap Per le attività
ausiliarie la base imponibile deve essere reale Antonio Criscione ROMA Per
agenti di commercio e promotori finanziari Irap solo se c'è la «autonoma
organizzazione ». è quanto affermano le Sezioni unite della Cassazione civile,
risolvendo un contrasto sorto nella sezione tributaria, tra le sentenze che
sostenevano questa stessatesie quelle che invece propendevano per
l'imponibilità sempre e comunque di tali soggetti. Il principio è affermato in
tre pronunce relative ad agenti di commercio (sentenze 12108/09, 12109/09 e
12110/09) e in una relativa a un promotore finanziario (12111/09). La tesi
della assoggettabilità sempre e comunque all'Irap di agenti di commercio e
promotori finanziari era stata affermata dalla sentenza 7899 del 2007, con la
quale era stato affermato che la presenza o meno dell'organizzazione «si impone
esclusivamente in riferimento al lavoro autonomo professionale, nel quale la
prestazione personale del contribuente costituisce di regola l'elemento
essenziale dell'attività». La ricognizione del dato organizzativo non era
ritenuta dalla sentenza «necessaria ai fini dell'assoggettamento ad imposizione
dell'attività di agente di commercio (ancorché operante in regime di
contabilità semplificata), i cui redditi, riferendosi ad un'attività commerciale
secondo la previsione dell'articolo 2195 del codice civile, sono per questa
sola circostanza qualificabili come redditi d'impresa». Le Sezioni
unite ricordano che la Corte costituzionale (sentenza 156/ 2001) aveva distinto tra attività di impresa (
per le quali la soggezione all'Irap è comunque scontata) e il "lavoro
autonomo" (in cui si valorizza l'elemento dell'organizzazione). Si sono
poste quindi il problema di quale delle due categorie dovesse ricomprendere
l'esercizio delle attività ausiliarie di cui parla l'articolo 2195 del
Codice civile, in cui rientrano tanto gli agenti di commercio quanto i
promotori finanziari, visto che la persona fisica può essere sia imprenditore
che lavoratore autonomo. Ai fini delle imposte dirette, dalla ricostruzione
delle norme del Testo unico, la Corte spiega che per le attività ausiliarie
dell'articolo 2195 viene riconosciuto che producono reddito di impresa anche se
non organizzate in forma di impresa. Ai fini dell'Irap però non è detto –
spiegano le Sezioni unite – che si debba arrivare alla stessa conclusione. In
particolare, proprio per il riferimento all'organizzazione operato dalla Corte costituzionale nella sentenza del 2001, le Sezioni unite
ritengono che si possa seguire la strada che la stessa Consulta aveva seguito a
proposito dell'Ilor, quando aveva stabilito che per rappersentanti di commercio
senza deposito, agenti di commercio, artigiani, procacciatori d'affari in campo
assicurativo occorreva verificare se sussistessero o meno «i requisiti minimi perché
si possa parlare di impresa». La conclusione è che tra attività di impresa e di
lavoro autonomo esiste «un'area grigia, una linea mobile di confine,
rappresentata dallo svolgimento delle attività ausiliarie di cui all'articolo
2195 del Codice civile». Sottoporre queste attività a Irap porterebbe a
conclusioni diverse dall'interpretazione "costituzionalmente
orientata" fornita dalla Consulta. Perché si arriverebbe a colpire una
base imponibile fittizia e un fatto non reale. Le Sezioni unite ribadiscono dunque
i principi generali fissati dalla Cassazione in materia di autonoma
organizzazione, applicandole alle attività ausiliarie. © RIPRODUZIONE RISERVATA
www.ilsole24ore.com/norme Il testo della sentenza L'INDICAZIONE I
rappresentanti sono imprese ai fini delle dirette ma per l'imposta regionale
occorre applicare il discrimine della Consulta
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Regimi differenziati (sezione: Giustizia)
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-05-28 - pag: 34 autore: Regimi
differenziati Imposte dirette Ai fini delle imposte dirette le attività
ausiliarie previste dall'articolo 2195 del codice civile producono reddito
d'impresa.In questo caso– secondo le sezioni unite della Cassazione –il
legislatore non tiene conto degli aspetti quantitativi dell'organizzazione
aziendale, ma solo dell'elemento qualitativo dell'attività
esercitata La via dell'Ilor La soluzione per l'Irap invece è quella di
considerare la presenza delle condizioni minime di impresa come la Corte costituzionale aveva fatto nel caso
dell'Ilor e come aveva indicato, a proposito dell'imposta regionale,nella
sentenza 156 del 2001
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Cognome anche della madre
(
da "Corriere della Sera"
del 28-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Repubblica, La"
del 28-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere.it"
del 28-05-2009)
Argomenti: Giustizia
La Camera verso il testo unico. Dibattito se tenerli entrambi Cognome anche della madre «Si chiude l'era patriarcale» La Cassazione: i figli naturali possono scegliere una volta maggiorenni MILANO Doppio cognome ai figli, del padre e della madre. E a scegliere l'ordine potrebbero essere gli stessi genitori. In commissione giustizia della Camera il dibattito si avvia verso un testo unico, che sarà la sintesi delle varie proposte arrivate in aula finora. «In Italia non esiste una specifica disposizione di legge sull'argomento, ma prevale la consuetudine di assegnare ai figli il cognome del padre» spiega Giulia Bongiorno, pdl e presidente della commissione giustizia alla Camera. A sollecitare i lavori per arrivare a >una
legge la sentenza della Corte Costituzionale del febbraio 2006, che in modo
esplicito rilevò come «il sistema di attribuzione del cognome è retaggio di
una concezione patriarcale della famiglia non più coerente con i principi del
nostro ordinamento». Più recentemente, nel settembre scorso, si pronunciò la
Cassazione invitando il Parlamento italiano a recepire le norme europee
perché «i tempi sono maturi ». Anche l'Italia insomma deve uniformarsi ai
principi fondamentali della Carta dei diritti Ue, tra i quali il divieto «di
ogni discriminazione fondata sul sesso». L'ultimo input è di ieri, con un'altra
sentenza della Cassazione che ha stabilito la possibilità a un figlio nato
fuori dal matrimonio, una volta maggiorenne, di scegliere il cognome che
preferisce, se tra i genitori non c'è accordo. È il caso di un ragazzo di
Salerno che, riconosciuto prima dalla madre e poi dal padre, ha dovuto
affrontare sette giudizi prima di poter scegliere di mantenere un solo
cognome: quello della madre. «È una spinta importante per fare finalmente
approvare la legge sul doppio cognome. Siamo ancora in una fase di dibattito,
ma in tempi brevi si dovrebbe arrivare in aula per l'approvazione» conferma
Alessandra Mussolini. Le soluzioni «tecniche» sono varie, ma il comune denominatore
è lo stesso: tutti sono d'accordo con l'idea che è arrivato il momento di
cambiare e introdurre il doppio cognome. Ora è da vedere con quale soluzione.
C'è chi propone piena libertà ai genitori di scegliere quale dei due cognomi
utilizzare, o se usarli entrambi (Garavini, Pd) e chi preferisce rendere
obbligatorio il doppio cognome, con la precedenza a quello del padre (Brugger,
Svp). L'avvocato Bongiorno, presidente e relatore in commissione, propone una
soluzione «forte»: doppio cognome per legge e la coppia può decidere l'ordine.
Se non si accorda, deciderà l'ordine alfabetico. «Temo che se andremo a dire
che la novità sta nel fatto che si potrà dare ai figli l'uno o l'altro cognome
non cambierà niente spiega Bongiorno . È talmente radicata la consuetudine di
usare il cognome del padre che il rischio è fare una legge che in realtà non
cambia niente, perché il meccanismo sarebbe confermato». Su una cosa sono
comunque tutti d'accordo: una volta scelto l'ordine dei cognomi per il
primogenito eventuali fratelli e sorelle della stessa coppia manterranno la
stessa sequenza. Cristina Marrone stampa |
(
da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Resto del Carlino,
Il (Ravenna)" del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Resto del Carlino,
Il (Bologna)" del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Bloomberg"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Targatocn.it"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Savona news"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Savona news"
del 29-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere.it"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Tirreno, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Unita, L'"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 30-05-2009)
Pubblicato anche in: (Resto
del Carlino, Il (Bologna))
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Stampa, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti: Giustizia
Udc a "piedi uniti"«C'è un'asse Pd-Pdl» verso le regionali Il segretario Cesa: «In Liguria stiamo lavorando per rompere l'inciucio tra il presidente Burlando e il ministro Scajola» 31/05/2009 LO CHIAMA «INCIUCIO» ed anche «incrostazione» o «accordo sottorraneo». In Liguria per completare il tour elettorale, il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa sceglie la linea dura e, con un solo affondo, punisce Pd e Pdl: «In Liguria stiamo lavorando per rompere un inciucio tra il presidente Burlando e il ministro Scajola. Denunciamo questa situazione ligure, nata da un accordo sotteraneo, e difendiamo i liguri, perché vogliamo rompere questa incrostazione» dice e alla fine, nella sala di corso Torino diventata il quartier generale dell'Udc, scoppia l'applauso. La campagna elettorale è per le Europee e per le amministrative, ma la proiezione è al prossimo anno. Si parla di Europa, ma si pensa alle regionali del 2010. E dal progetto del governatore Claudio Burlando, accompagnato dal segretario regionale Rosario Monteleone Cesa cerca di sfilare l'Udc: «Non ci interessa il progetto di Burlando di aggregare pezzi di centro, sarà difficile che l'Udc si allei con i partiti della sinistra, coi radicali e i Verdi. Di sicuro dobbiamo superare il bipolarismo attuale. Oggi - ha aggiunto - i governatori sono dei boss, senza un contrappeso adeguato, abbiamo creato dei piccoli mostri con una legge elettorale che serve solo a salvare il sistema bipolare attraverso artifizi». Le Europee in Liguria sono attese anche come una chiave di svolta. Da settimane circolano voci su una possibile transumanza di molti esponenti cattolici del Pd v erso il grande centro che l'Udc sta disegnando da qualche tempo. «Si dice che dopo le Europee molti cattolici del Pd convoglieranno verso l'Udc? Noi lo auspichiamo, il Pd così come è non farà grandi passi in avanti perché ha due anime completamente distinte, diverse, che non stanno insieme» puntualizza Cesa. «Non è un problema di leadership ma politico - aggiunge - I democristiani e gli ex comunisti non possono convivere. Noi lavoriamo per un nuovo partito che vada oltre l'Unione di Centro, il Partito della Nazione, che rimetta insieme i democratici cristiani, i riformisti, i liberali che hanno a cuore la difesa della democrazia e la difesa dei valori». Secondo Cesa «c'è un forte vento di centro che spira in Italia, la gente sta capendo che questo sistema bipolare non dà risposte da troppo tempo al Paese. Serve una forza di centro che metta al centro della politica l'interesse generale paese, il bene comune e la persona». Ignora le accuse di «inciucio» il ministro Claudio Scajola, preso dal tour elettorale. Replica invece il presidente della Regione, Claudio Burlando: «Il prossimo anno la Liguria avrà la competizione elettorale più aspra d'Italia. Se fosse più attento a guardare quante leggi regionali della Liguria il governo manda davanti alla Corte Costituzionale, cesa eviterebbe di dire sciocchezze». Burlando risponde al segretario nazionale dell'Udc, ma senza rinnegare l'idea di una forte coalizione - Pd,Udc e Idv - «per cominciare a costruire, a partire dai ballottaggi delle amministrative e poi attraverso le regionali, un'alternativa a questo governo che è completamente inadatto al suo ruolo.>
Qui si continua a parlare di veline, ma non di come portare fuori il paese dalla
crisi». Al. Cost. 31/05/2009
(
da "Tribuna di Treviso,
La" del 31-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Corriere della Sera"
del 31-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Repubblica, La"
del 01-06-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Trentino"
del 01-06-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Repubblica.it"
del 01-06-2009)
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(
da "Bloomberg"
del 01-06-2009)
Argomenti: Giustizia
(
da "Panorama.it"
del 01-06-2009)
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