CENACOLO
DEI COGITANTI |
Un blâme pour Fabrice
Burgaud ( da "Figaro,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM) qui doit rendre vendredi sa
décision concernant le juge Burgaud, devrait prononcer un blâme à l'encontre du
magistrat instructeur de l'affaire d'Outreau. Littéralement baptisé «réprimande
avec inscription au dossier», cette sanction est inférieure à celle qu'avait
requise la direction des affaires juridiciaires au nom de la chancellerie,
Redditi d'oro per i
manager della sanità trentina ( da "Trentino"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Poco importa se la corte
costituzionale ha ribadito l'autonomia trentina anche nel decidere quanto
pagare (o strapagare) i propri manager, il disegno di legge firmato dalla
Penasa era composto di un unico articolo per "tirare la cinghia" in
piena autonomia. Niente da fare.
Ricostruzione, arriva il 5
per mille bis Tra le misure lotteria e
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ci sono anche misure giudiziarie
(ieri il Procuratore capo è stato ricevuto al Csm): lo sciacallaggio sarà
un'aggravante di reato, ed è prevista l'istituzione di un pool interforze per
dare massima trasparenza alla ricostruzione ed evitare infiltrazioni mafiose.
Mario Sensini stampa |
Si profila una reggenza a
due ma con poteri limitati ( da "Gazzetta
di Reggio" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: oppure se il plenum del Csm non
accettasse le sue dimissioni. Due «strade» che appaiono, però, poco
percorribili: l'attuale comportamento dell'ex procuratore non lascia presagire
ripensamenti (ieri ha portato via dall'ufficio diverse sue cose...), mentre sul
versante Csm l'accettazione delle dimissioni avviene ormai di prassi,
parità giuridica. Proprio
la natura paritetica delle commissioni è uno dei principali segreti ...
( da "Alto Adige" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale, elevandole di
fatto da organi consultivi a centri decisionali veri e propri, su chi debba andare
in commissione e su come queste debbano lavorare c'è un silenzio giuridico che
andrebbe superato. Quanto alla loro composizione, va ricordato che le
commissioni paritetiche sono organi deputati alla ricerca del consenso tecnico
su questioni di grande importanza politica.
Sputa all'arbitro Fuori
per 1 anno ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Csm Resana. Il 17enne giocatore
è stato pesantemente punito dal giudice sportivo provinciale, al punto che
dovrà scontare ben più di un anno di squalifica, 13 mesi, fino al 31 maggio
2010. Il fatto è accaduto nel fine settimana scorso, quando il Resana ha
giocato in casa contro l'undici dello Spineda.
L'Enel deve pagare l'Ici
sui laghi ( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: unitamente a quello antecedente
della Corte Costituzionale, dà il via libera alla riscossione dell'imposta,
aprendo di fatto la strada a decine di Comuni bellunesi e a migliaia in tutto
il Paese. Anziché 35 mila euro l'anno, Soverzene ne incasserà 356 mila in più,
ovvero tre volte tanto il gettito di bilancio.
brunetta-toscana la lite
finirà alla consulta ( da "Tirreno,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Roma tace: decisione alla Corte
Brunetta-Toscana la lite finirà alla Consulta FIRENZE. Il governo ricorrerà
alla Corte Costituzionale se verrà approvata dalla Regione Toscana la legge
anti-Brunetta. E' quanto Il Tirreno ha appreso da fonti governative vicine al
ministro.
un centro per smaltire
rifiuti elettrici ( da "Centro,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: direttore del Centro salute
mentale, il Csm. «La forza della nostra cooperativa è nell'aver individuato
attività semplici e adattabili a chi possiede disabilità psichiatrica. Contiamo
17 soci, di cui tredici provengono dal Centro di salute mentale della Asl di
Chieti» racconta il direttore della cooperativa Marco Cardone.
La storia di Eluana in val
di Fiemme ( da "Adige,
L'" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente emerito della Corte
costituzionale e presidente onorario del Consiglio di Stato, l'avvocato
Vittorio Angiolini , docente di diritto costituzionale alla Statale di Milano e
legale della famiglia di Eluana Englaro, e il dottor Guido Piazza , primario
dell'Unità Operativa di Medicina dell'Ospedale di Cavalese.
Trento 16 Bacco e Arianna
Area archeologica Palazzo Lodron - piazza Lodron
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Con Riccardo Chieppa (Corte
Costituzionale), Vittorio Angiolini, (Statale di Milano, legale degli Englaro),
Guido Piazza (Medicina a Cavalese). Trento 20.45 Vissi d'arte Biblioteca di
Mattarello. Livio Demattè presenterà la «Tosca» di Giacomo Puccini. Trento 21 Puccini
Sala civica - via Perini 2/1.
riva esce dal carcere,
tornerà ai domiciliari - davide carlucci
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: profili di illegittimità
costituzionale e di contrasto con l´articolo 5 della Convenzione europea dei
diritti dell´uomo contenuti nel decreto sicurezza». Il tribunale, nell´ordinare
l´arresto di Riva, aveva citato una sentenza della corte costituzionale che
prevede, per i procedimenti di mafia, l´applicazione della legge anche per
reati commessi prima della sua entrata in vigore.
il 25 aprile nel segno dei
bambini - michela bompani ( da "Repubblica,
La" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: mentre il presidente emerito della
Corte costituzionale, Gian Maria Flick, terrà l´orazione commemorativa. Nel
pomeriggio, alle 16.30, il presidente del consiglio regionale, Mino Ronzitti e
il senatore Ricci accoglieranno l´ambasciatore tedesco Michael Steiner a Villa
Migone, a San Fruttuoso, proprio dove la sera del 25 aprile il generale Gunther
Meinhold firmò l´
"ecco la legge
anti-brunetta" - simona poli
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: che il governo ha subito impugnato
davanti alla Corte costituzionale, in cui si riducevano da
il pg pintor va in
pensione in procura il saluto dei colleghi
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: è stato membro del Csm Il pg Pintor
va in pensione in Procura il saluto dei colleghi CERIMONIA di saluto ieri
mattina in Procura generale per il procuratore Francesco Pintor, 74 anni, che
il 30 aprile lascerà l´incarico per andare in pensione. L´avvocato generale
Marcello Branca, che reggerà l´ufficio fino alla nomina del nuovo titolare,
Il governo
impugnal'euroregione.È la quarta bocciatura
( da "Secolo XIX, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: impugnazione davanti alla Corte
Costituzionale è affidata a una nota del ministero per i rapporti con le
Regioni: «Si è ritenuto di doverla impugnare sia per la scelta dello strumento
legislativo adottato dalla Regione Liguria, che ha approvato la legge in esame
senza rispettare le procedure previste dal Regolamento Comunitario;
Ripensare il referendumfa
bene alla democrazia ( da "Secolo
XIX, Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: finanziamento ai partiti),
all'adozione da parte della Corte Costituzionale di criteri sempre più
restrittivi e difficilmente prevedibili circa l'ammissibilità dei quesiti (la
Corte si è spinta spesso ala di là della semplice verifica della loro rispondenza
ai limiti previsti dall'articolo 75 della Costituzione).
in cinquemila per
l'esordio di "biennale democrazia" - marco trabucco
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento del presidente emerito
della Corte Costituzionale. Non è stato l´unico caso perché il tutto esaurito
si è verificato anche in altri appuntamenti: nell´Aula Magna del Rettorato in
via Po, dove l´ex capo del governo Giuliano Amato alle
Congedo anche al figlio
del disabile, l'Inps si adegua ( da "PensioniLex"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Testo Dopo la sentenza della Corte
costituzionale che ha modificato le regole del 2001 Congedo anche al figlio del
disabile, l'Inps si adegua (Circolare Inps 41/2009) Con la Sentenza 26-30
gennaio 2009, n. 19, la Corte costituzionale ha dichiarato la illegittimità
costituzionale del comma 5 dell'articolo 42 del DLgs n.
il governo: faremo ricorso
contro la toscana - mario lancisi
( da "Tirreno, Il" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: duello davanti alla Corte
Costituzionale La Regione vuole ripristinare i permessi tagliati MARIO LANCISI
FIRENZE. E il governo ricorrerà alla Corte Costituzionale se verrà approvata
dalla Regione Toscana la legge anti-Brunetta. E' quanto Il Tirreno ha appreso
da fonti governative vicine al ministro.
gelmini: pari dignità alla
religione ( da "Tirreno,
Il" del 24-04-2009) + 4 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: insegnamento della religione in
Italia gode di buona salute, ed è scelto infatti da oltre il 91% delle famiglie
degli alunni». E poi - ha concluso - «la facoltatività di questo insegnamento,
come ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale, garantisce il più completo
rispetto della libertà di coscienza di tutti e supera qualsiasi obiezione».
C'è mezzo Pd al Vatican
party ( da "Italia
Oggi" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il presidente della Corte
Costituzionale Francesco Amirante e il capo della Polizia, Antonio Manganelli.
Il governo era rappresentato dai sottosegretari alla Presidenza del Consiglio
Gianni Letta e Paolo Bonaiuti.«Una bella atmosfera, non c'erano divisioni tra
laici e cattolici», ha commentato l'ex leader della Cisl e oggi parlamentare
Udc Savino Pezzotta anch'
ultime sulle
intercettazioni - emanuele rossi ( da "Tirreno,
Il" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CORTE COSTITUZIONALE ULTIME SULLE
INTERCETTAZIONI EMANUELE ROSSI Con un comunicato emesso due giorni fa, la Corte
costituzionale ha anticipato il contenuto di una sentenza, non ancora
depositata, con la quale interviene sulla riforma di un articolo del codice di
procedura penale approvata nel 2006, poco dopo l'arresto,
Irap in discussione
( da "Italia Oggi" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: di legittimità Nuovo dubbio di
legittimità costituzionale per l'Irap. Questa volta a sollevare il dubbio è la
Commissione tributaria provinciale di Bologna, sezione V, che con ordinanza del
3 aprile 2009 n.
Per un giorno Jesi sarà la
capitale italiana della cultura . Con queste paro...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e al presidente emerito della Corte
Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, che terrà agli studenti maturandi delle
scuole jesine una lectio magistralis dal titolo "Dimmi Pericle, mi
sapresti dire che cosa è la legge?" tratto da un testo di Senofonte.
Interverranno anche gli Onafifetti, che interpreteranno La Badoglieide, uno dei
più noti canti della resistenza antifascista italiana.
Galante Garrone, giornata
evento a Jesi ( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: emerito della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi e al presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo
Zagrebelsky che terrà la lectio magistralis «Dimmi, Pericle, mi sapresti dire
che cosa è la legge?». Si partirà quindi dalla testimonianza di Senofonte che
riporta il dialogo tra l'oratore e politico greco e Alcibiade per parlare e
confrontarsi coi ragazzi su cosa è la legge.
Gelmini: pari dignità alla
religione ( da "Nuova
Ferrara, La" del 24-04-2009) + 6 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: insegnamento della religione in
Italia gode di buona salute, ed è scelto infatti da oltre il 91% delle famiglie
degli alunni». E poi - ha concluso - «la facoltatività di questo insegnamento,
come ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale, garantisce il più completo
rispetto della libertà di coscienza di tutti e supera qualsiasi obiezione».
Mcm, il pm chiede la
trascrizione delle intercettazioni
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Felice Marotta ha sottolineato che
nelle contestazioni sollevate dall'ex titolare dell'indagine Gabriella Nuzzi
(trasferita dal Csm al Tribunale di Latina dopo lo scontro con la Procura di
Catanzaro) non compare mai il suo nome. «Vorrei capire, allora ha chiesto al
giudice perché mi è stato ascritto il reato di truffa». Poi, ha concluso: «Non
ho agevolato mai nessuno.
Outreau : un blâme pour le
juge Fabrice Burgaud ( da "Figaro,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Le CSM avait repoussé au 24 avril
sa décision sur les poursuites disciplinaires contre l'ex-juge d'instruction.
LIRE AUSSI : » Exclusion d'un an requise contre le juge Burgaud » Le juge
Burgaud comparaît devant le CSM » Le rapport qui accuse le juge Burgaud
L'ULTIMO lunghissimo
applauso, in aula Bachelet, il procuratore generale del...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: che fu anche componente del Csm e
sottolineandone qualità professionali ed umane. ALLE ESPRESSIONI di stima e di
augurio si sono associati, a nome della giudicante', il presidente di sezione
della Corte, Paolo Angeli, il presidente del Tribunale, Francesco Scutellari e
per l'avvocatura dell'Emilia-Romagna l'avvocato Lucio Strazziari.
i giudici: giovanardi
offensivo ( da "Nuova
Venezia, La" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la quale i magistrati hanno investito
la Corte costituzionale della questione dei matrimoni tra persone dello stesso
sesso. Ieri, la giunta della sezione veneta dell'Associazione nazionale
magistrati (presidente il pm vicentino Vartan Giacomelli, segretaria il giudice
veneziano Silvia Bianchi) in un comunicato bolla le dichiarazioni
dell'esponente politico del centro destra come «
Predoiu confirma: CE ar
putea sa suspende fondurile alocate Romaniei
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: verificare stabilit impreuna cu CE
vorbeste de intarirea capacitatii institutionale a CSM care "nu prea
functioneaza". Ministrul a spus ca nu doar CSM-ul, ci si Executivul are o
misiune importanta de indeplinit pentru ca Romania sa aiba parte de un bun
raport pe justitie in vara. "Nu putem sa performam separat, toti performam
pe acelasi culoar si nu putem finaliza cursa decat toti odata.
Gigi Becali: Mi s-a propus
un targ cu privire la cazul Babiuc
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a sesizat CSM cand am fost arestat
prin ordinul judecatoarei pe care Lidia Barbulescu o cunoaste foarte bine. O
rog pe Lidia Barbulescu sa faca curatenie in justitie pentru ca stiu ca
poate", a incheiat Becali. Din aceeasi categorie: Cerere de eliberare a
lui Becali sub control judiciar Oprescu:
inchiesta sui crolli,
scuole al setaccio e oggi arriva il procuratore antimafia
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: altro ieri con il vicepresidente
del Csm Nicola Mancino. La prospettiva è quella di rafforzare strutture e
organici e, in questo senso, la commissione per gli incarichi direttivi del Csm
ha deciso l'arrivo all'Aquila del nuovo capo della Corte d'appello dell'Aquila,
Giovanni Canzio, direttore del Massimario della Cassazione, e di un nuovo
presidente di sezione,
nelle Generali più
'Calta-sconi' e meno abramo Bazoli, ultimo banchiere ulivista Repubblica NON
crede più agli "spionaggi" Telecom (se fossero capitati in Mediaset)
"Hotel a metà, ( da "Dagospia.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: fossero accaduti in Mediaset e la
Corte Costituzionale avesse così sentenziato sull'obbligo di esaminare milioni
di carte con evidente rischio prescrizione, non si sarebbe scatenato un
putiferio pazzesco? berlusconi e cappellacci GOVERNO AMICO "La Sardegna si
ribella al dietrofront: "Hotel a metà, sprechi da Corte dei Conti".
Evidentemente
Napolitano... ( da "Articolo21.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Corte costituzionale perché
annulla le leggi da stato etico approvate in nome della bioetica, il parlamento
perché deputati e senatori pretendono di fare leggi e di votare anziché
delegare i loro capiufficio a votare da soli i decreti del governo, i
magistrati perché indagano se nel partito del cemento (pilone del blocco
sociale della destra)
19:48 LEGGE ANTI KEBAB:
MILANO, L'OPPOSIZIONE PROTESTA IN PIAZZA
( da "Agi" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: peraltro tutte bocciate dal Tar e
anche dalla Corte costituzionale: dalla legge contro i Phone center alle 'case
solo ai lombardi', fino ai non meno odiosi limiti introdotti nella concessione
degli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblici". "Tutte leggi
inutili e costose che fanno perdere di vista i veri problemi dell'integrazione
e della sicurezza.
Le CSM inflige "une
réprimande" au juge Burgaud ( da "Monde,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Le CSM inflige "une
réprimande" au juge Burgaud LEMONDE.FR avec AFP | 24.04.09 | 06h44 * Mis à
jour le 24.04.09 | 14h10 Réagissez (48) Classez Imprimez Envoyez Partagez
Partagez : Le Conseil supérieur de la magistrature (CSM) a infligé une "réprimande"
au juge Fabrice Burgaud pour son instruction du désastre judiciaire d'Outreau,
Caterpillar : les cadres
séquestrés ont déposé plainte ( da "Monde,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM inflige "une réprimande"
au juge Burgaud Les faits Sarkozy présente un "plan d'urgence" pour
l'emploi des jeunes Sur le même sujet Les faits Pour l'avocat de M. Kerviel,
ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Les faits Sarkozy présente un
"plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes Les faits Les ministres des
finances du G20 en sommet à Washington Les faits Caterpillar
Pour l'avocat de M.
Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM inflige "une
réprimande" au juge Burgaud Les faits Sarkozy présente un "plan
d'urgence" pour l'emploi des jeunes Sur le même sujet Les faits Pour
l'avocat de M. Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Les
faits Sarkozy présente un "plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes
Les faits Les ministres des finances du G20 en sommet à Washington Les faits
Caterpillar
Pakistan/ Csm Usa Mullen:
preoccupati per avanzata talebani
( da "Virgilio Notizie"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract:
CONSULTA/ INAPPELLABILITÀ:
BOCCIATURA BIS PER LEGGE PECORELLA
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - Alla Corte costituzionale
non piace la legge Pecorella. Almeno per la parte che obbliga il pubblico
ministero ad archiviare l'indagine se sia il tribunale della libertà sia la
Cassazione gli avevano annullato gli arresti per "insussistenza degli
indizi".
PAKISTAN/ CSM USA MULLEN:
PREOCCUPATI PER AVANZATA TALEBANI
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm Usa Mullen: preoccupati per
avanzata talebani di Apcom Anche in Afghanistan situazione difficile
-->Washington, 24 apr. (Ap) - Gli Stati Uniti sono "profondamente
preoccupati" dalle notizie secondo le quali i talebani si sarebbero infiltrando
nelle provincie pachistane vicine alla capitale Islamabad: lo ha affermato il
Capo degli stati maggiori riuniti,
Memorial Galante Garrone
( da "Corriere Adriatico"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Stato Carlo Azeglio Ciampi e il
presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky. "Jesi
per un giorno sarà la capitale della cultura italiana - dice il presidente del
Centro studi Calamandrei Gian Franco Berti nel segno e nel ricordo del
presidente onorario, Alessandro Galante Garrone, nato 100 anni fa a Vercelli e
già insignito del prestigioso Premio Calamandrei.
L'Enel perde i ricorsi
sull'Ici per la gioia dei Comuni ( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale, presentando
nel contempo ricorso al Catasto contestando i parametri usati. Nel giugno 2008
la Consulta aveva dato via libera all'emendamento Paniz, sostenendone la piena
legittimità, e in questi giorni si è pronunciata anche la magistratura
tributaria di Belluno (presidente Antonella Coniglio) ritenendo legittime anche
i parametri usati per la quantificazione
La Pro Mogliano è
irraggiungibile nel girone B e si qualifica per la finale
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM Resana-Spineda 2-3,
Fossalunga-Città di Asolo 2-2, S. Gaetano-Godigese 1-3, Virtus Csm
Farra-Montello 0-3, Milan Guarda-S. Floriano 4-9, Treville-SP 1-2. Classifica:
San Floriano 52, Riese Vallà, Montello 50, Godigese 48, CSM Resana 46, SP 41,
Spineda 40, Virtus Csm Farra 29, Bessica 26, Città di Asolo 23,
Girone D, arrivo allo
sprint ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Loria-CSM Resana 6-1, Idea
Sport-Città di Asolo 1-1, Maser-Fonte 2-1, Bessica-S. Andrea 2-3, Giov.
Ezzelina-S. Gottardo 0-
Sputa verso l'arbitro
Squalifica di 13 mesi ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il tutto è accaduto nel corso della
gara del campionato provinciale Juniores CSM Resana-Spineda di sabato scorso.
Queste le altre sanzioni dei giudici sportivi. TERZA CATEGORIA - Due gare:
Aurighi (Tarzo Revine Lago), Fantina (Fanzolo), Bruniera (Fontane). Una gara:
Moro (Basalghelle), Della Libera, Vidal, Villanova, Antoniazzi, Pavan
(Barbisano), Giacobbi, Rigo (C.
Le CSM inflige une
"réprimande" au juge Burgaud
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Le CSM inflige une
"réprimande" au juge Burgaud LEMONDE.FR avec AFP | 24.04.09 | 06h44 *
Mis à jour le 24.04.09 | 15h26 Réagissez (65) Classez Imprimez Envoyez Partagez
Partagez : La décision du Conseil supérieur de la magistrature (CSM) d'infliger
une réprimande au juge Fabrice Burgaud pour son instruction du désastre
judiciaire d'
Outreau : le juge Burgaud
écope d'un blâme ( da "Figaro,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: le Conseil supérieur de la magistrature
(CSM) a finalement prononcé vendredi une «réprimande avec inscription au
dossier» à l'encontre du juge Burgaud. Cette sanction, la plus basse possible
dans l'échelle qui peut aller jusqu'à la révocation, est inférieure de deux
crans à celle requise par la direction des affaires judiciaires au nom de la
chancellerie,
Ponta: in UE exista
destule dorinte de a nu se acorda fonduri Romaniei
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a unificarii practicii judiciare,
in activitatea CSM si DNA", a adaugat vicepresedintele PSD. Victor Ponta
s-a aratat optimist ca in viitoarea evaluare a UE pe justitie, Parlamentul nu
va mai fi indicat drept responsabil pentru incetinirea reformelor. "Partea
cu Codurile o vom rezolva pana pe 15 mai.
Assegno divorzile
( da "AltaLex" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 16462 Legittima indeducibilità
dell'assegno divorzile in unica soluzione Corte Costituzionale ordinanza
22.11.2001 n° 383 Sentenza ecclesiastica di nullità - intangibilità
dell'assegno divorzile Cassazione civile 23.03.2001 n° 4202 Assegno divorzile -
rilevanza di accordo fra i coniugi ai fini della determinazione Cassazione
civile 21.
Non ci sarà un altro 28
ottobre ( da "EUROPA
ON-LINE" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Corte costituzionale perché
annulla le leggi da stato etico approvate in nome della bioetica, il parlamento
perché deputati e senatori pretendono di fare leggi e di votare anziché
delegare i loro capiufficio a votare da soli i decreti del governo, i
magistrati perché indagano se nel partito del cemento (pilone del blocco
sociale della destra)
CALABRIA: VERTICE SU
NORMATIVA ANTISISMICA REGIONALE. ( da "Asca"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: della Corte Costituzionale
dell'aprile 2006. La sentenza ha radicalmente modificato i principi della Legge
741/81 (che prevede le modalita' di deposito dei progetti e successivo
controllo a campione), sancendo la necessita' del regime autorizzativo a salvaguardia
della pubblica e privata incolumita' e dei principi fondamentali in materia di
governo del territorio e protezione civile,
Burgaud fixé aujourd'hui
( da "L'Humanitè" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM), devant lequel est traduit
Fabrice Burgaud. Quel meilleur moyen, pour le chef de l'État, que d'invoquer un
nom qui rime avec le fiasco de l'affaire d'Outreau pour mettre aux pas des
magistrats tant décriés ? Alors que le CSM dira, cet après-midi, s'il y a lieu
ou non de sanctionner celui qui fut l'orchestrateur d'une instruction mise à
bas par deux procès aboutissant à treize
Outreau : un blâme pour le
juge Burgaud ( da "Figaro,
Le" del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: le Conseil supérieur de la
magistrature (CSM) a finalement prononcé vendredi une «réprimande avec
inscription au dossier» à l'encontre du juge Burgaud. Cette sanction, la plus
basse possible dans l'échelle qui peut aller jusqu'à la révocation, est
inférieure de deux crans à celle requise par la direction des affaires
judiciaires au nom de la chancellerie,
> L'éthique d'un membre
du CSM mise en cause par la défense
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Affaire Burgaud : l'«éthique» d'un
membre du CSM en cause Delphine Chayet 24/04/2009 | Mise à jour : 19:38 |
Ajouter à ma sélection . --> Un des magistrats du Conseil supérieur de la
magistrature (CSM), chargé de statuer sur le cas Burgaud, aurait lui-même
participé à la procédure d'Outreau.
L'<éthique> d'un membre du
CSM mise en cause ( da "Figaro,
Le" del 24-04-2009)
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Giustizia
Abstract: Affaire Burgaud : l'«éthique» d'un
membre du CSM en cause Delphine Chayet 24/04/2009 | Mise à jour : 19:38 |
Ajouter à ma sélection . --> Un des magistrats du Conseil supérieur de la
magistrature (CSM), chargé de statuer sur le cas Burgaud, aurait lui-même
participé à la procédure d'Outreau.
Argomenti:
Giustizia
Abstract: de la décision du CSM, l'Union
syndicale des magistrats (USM), premier syndicat dans la profession, rappelle
que c'est le garde des Sceaux Pascal Clément, prédécesseur de Rachida Dati, qui
avait traduit le juge Burgaud devant ses pairs. «L'Inspection générale qui
n'est pourtant pas réputée pour sa tendresse concluait à l'absence de faute
imputable à M.
Il referendum del 21
giugno e "il furto della seconda scheda"
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La corte costituzionale restrinse
tuttavia il campo delle materie sottoponibili a referendum, che la Costituzione
limita a leggi tributarie e di bilancio, amnistia e indulto, ratifica di
trattati internazionali. I molti no ai molti referendum proposti dai radicali
sono un fatto, come è un fatto l'affermazione di Livio Paladin in tema di
ammissibilità del referendum:
Outreau :
Argomenti:
Giustizia
Abstract: - Que vous inspire la décision du
CSM ? Philippe HOUILLON. - Le mot «réprimande» résonne comme une farce, face à
l'ampleur du drame de l'affaire d'Outreau. Quand on pense aux 26 années de
prison cumulées, aux nombreuses tentatives de suicide, aux familles séparées,
cette sanction semble totalement disproportionnée.
Processo Telecom La resa
dei giudici ( da "Stampa,
La" del 24-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Accanto sorridono i legali degli
accusati: sanno di aver vinto "La Corte Costituzionale ci obbliga a
un'impresa titanica Nel 2015 scatta la prescrizione: impossibile
riuscirci" Processo Telecom La resa dei giudici le udienze necessarie
MILANO La decisione della Consulta configura un'impresa titanica, alla quale
non voglio nemmeno pensare.
Ricorso salva-Comunità una
vittoria parziale ( da "Stampa,
La" del 24-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ufficio ai giudici della Corte
costituzionale che ora dovranno decidere sul da farsi. Il passaggio di
competenze da parte del Tar «in parte ci dà ragione e conferma l'importanza e
la validità delle nostre richieste, ma sta allungando di molto i tempi
d'attesa», spiega Mauro Carena, presidente della Comunità Alta Valle Susa.
Si è dimesso il
Procuratore capo di Reggio Emilia, Italo Materia. E' polemica con Sonia Alfano
( da "Sestopotere.com"
del 24-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Io credo che questo sia soltanto un
pretesto, probabilmente o per sottrarsi all'azione del CSM, o per uscire un po'
da vittima in questa vicenda. Ritengo assolutamente infondati i suoi pretesti.
Il dott. Materia non ha reputato opportuno chiarire la sua posizione rispetto
alla vicenda della quale portai a conoscenza la cittadinanza reggiana.
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Un blâme pour
Fabrice Burgaud Laurence de Charette 23/04/2009 | Mise à jour : 23:36 | Ajouter
à ma sélection . --> Crédits photo : Le Figaro EXCLUSIF - Le Conseil
supérieur de la magistrature devrait prononcer vendredi une «réprimande avec
inscription au dossier» à l'encontre du magistrat instructeur de l'affaire
d'Outreau. De source judiciaire, le Conseil supérieur de la magistrature (CSM) qui doit rendre vendredi sa
décision concernant le juge Burgaud, devrait prononcer un blâme à l'encontre du
magistrat instructeur de l'affaire d'Outreau. Littéralement baptisé «réprimande
avec inscription au dossier», cette sanction est inférieure à celle qu'avait
requise la direction des affaires juridiciaires au nom de la chancellerie,
l' «exclusion temporaire des fonctions pour une durée maximale d'un an». Le CSM avait repoussé au 24 avril sa décision sur les
poursuites disciplinaires contre l'ex-juge d'instruction.
( da "Trentino" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Redditi d'oro per i
manager della sanità trentina Ecco tutti i compensi. Bocciata la proposta della
Lega di tagliarli del 20 per cento Più di 250 mila euro al dirigente generale
Il Carroccio: «Cifre che gridano vendetta» ANDREA SELVA TRENTO. Redditi d'oro
per i manager della sanità trentina. Più alti rispetto ai colleghi delle altre
realtà italiane, protestano i consiglieri provinciali dell'opposizione (Lega
Nord in testa) che ieri hanno ricevuto la tabella che pubblichiamo in questa
pagina. Ma il disegno di legge presentato da Franca Penasa con l'obiettivo di
ridurre questi compensi del 20 per cento (in linea con una legge nazionale
anti-crisi del 2008) è stato bocciato dalla quarta commissione: 5 voti contrari
e solo 3 favorevoli. I compensi dei dirigenti della sanità non si toccano. Così
hanno votato i consiglieri Mattia Civico (presidente della commissione), Sara
Ferrari, Mario Magnani, Salvatore Panetta e Michele Dallapiccola mettendo in
minoranza Mario Casna, Walter Viola e Claudio Eccher che avrebbero voluto
introdurre anche in Trentino una linea "di risparmio" adeguata ai
tempi di crisi che stiamo vivendo (linea già stabilita a livello nazionale con
la legge 133 del 6 agosto 2008). Poco importa se la corte costituzionale ha ribadito l'autonomia trentina anche nel decidere quanto
pagare (o strapagare) i propri manager, il disegno di legge firmato dalla
Penasa era composto di un unico articolo per "tirare la cinghia" in
piena autonomia. Niente da fare. Non è passata nemmeno una linea
intermedia - tentata dall'ex assessore alla Sanità Mario Magnani - giudicata
troppo vaga nei tempi e nella quantificazione dei tagli: la mozione "di
compromesso" è stata infatti ritirata. Ora il disegno di legge per ridurre
gli stipendi arriverà comunque in consiglio, sebbene senza speranza alcuna:
«Non ci fermeremo» ha detto Penasa. Le cifre le leggete nella tabella accanto.
Parliamo di retribuzioni annue e lorde che per Mario Casna (Lega) "sono
scandalose e gridano vendetta". Attacca anche Viola ricordando che le
posizioni apicali della sanità trentina sono pagate di più rispetto alle altre
realtà: «In tempi di crisi bisognava dare un segnale». I consiglieri del centro
sinistra hanno invece fatto rilevare le difficoltà di intervenire con un taglio
netto agli stipendi, senza tenere conto delle norme contrattuali. Magnani ha
espresso invece perplessità per il taglio rigido ipotizzato nel 20 per cento
per tutte le posizioni.
( da "Corriere.it"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Oggi il decreto
donazioni dei privati interamente deducibili dalla dichiarazione dei redditi
Ricostruzione, arriva il 5 per mille bis Tra le misure lotteria e «gratta e
vinci» L'idea di un gioco con la spesa ai supermercati. Confermato che non ci
saranno nuove tasse. Escluso anche l'aumento delle accise su sigarette e
benzina ROMA Sale a quasi 9 miliardi il valore del decreto che sarà varato
oggi a L'Aquila dal Consiglio dei ministri per fronteggiare l'emergenza
terremoto e avviare la ricostruzione in Abruzzo. Gli interventi sono stati
messi a punto e quasi tutti hanno ormai una loro quantificazione (anche se
nel decreto non sarà specificata), ma quasi nessuno di questi peserà sul
deficit pubblico. E, come sottolineano da Palazzo Chigi e dal ministero
dell'Economia, non comporteranno nuove tasse: anche l'aumento delle accise su
benzina e sigarette è stato accantonato. Per finanziare le spese più immediate
(1,5 miliardi) e gli investimenti per ricostruire (almeno 7 miliardi) si farà
ricorso ai giochi, ai fondi già esistenti, che saranno riprogrammati, a
quelli dell'Unione europea, ma anche alle erogazioni libere dei cittadini. I
versamenti dei privati per l'Abruzzo, tanto per cominciare, dovrebbero essere
resi interamente deducibili dal reddito nella dichiarazione 2010, mentre
prende quota l'ipotesi di un cinque per mille, sempre sulle dichiarazioni dei
redditi, ma del 2009, tutto nuovo. Affiancherebbe quello riservato al volontariato,
a cui non sarebbero quindi sottratti fondi. Il settore dei giochi contribuirà
in modo cospicuo, con misure più incisive per combattere quelli illegali, ma
anche con nuovi gratta e vinci e lotterie dedicate. Meno verosimili le
lotterie nei supermercati: un'idea di cui si parla, ma che non viene dai
Monopoli, un po' complessa e non di immediata realizzazione perché comporta la
messa in rete dei registratori di cassa. Per ricostruire si attingerà, invece,
«essenzialmente a risorse già esistenti nel bilancio pubblico» spiegano
all'Economia. Quindi al Fondo anti-crisi accantonato a Palazzo Chigi, dove ci
sono 8 miliardi, al Fondo imprevisti e a quello per le infrastrutture. Poi ci
sono i soldi della Ue, 500 milioni di euro (la Bei si è offerta di emettere
anche delle obbligazioni), e soprattutto quelli degli enti previdenziali (2
miliardi circa), della Cassa Depositi (1 miliardo per i mutui dei privati) e
di Fintecna. La copertura sarà garantita, per 350 milioni nel 2009, anche
dalla manovra sui farmaci generici, con un taglio dei prezzi del 7%. I conti della
ricostruzione sono ancora parziali. Il villaggio prefabbricato costerà 700
milioni, almeno 110 ne serviranno per le scuole e 120 per gli immobili
pubblici. Gli edifici inagibili nell'area del sisma sono circa il 40% e le
persone assistite quasi 64 mila. Il decreto conferma il contributo di 800 euro
mensili ad artigiani e commercianti che hanno fermato l'attività, l'estensione
di sei mesi dell'indennità di disoccupazione e gli indennizzi ai precari, poi
la sospensione del Patto di Stabilità per gli enti locali e la creazione di
zone franche. Ci sono anche misure giudiziarie (ieri il
Procuratore capo è stato ricevuto al Csm): lo sciacallaggio sarà un'aggravante
di reato, ed è prevista l'istituzione di un pool interforze per dare massima
trasparenza alla ricostruzione ed evitare infiltrazioni mafiose. Mario
Sensini stampa |
( da "Gazzetta di Reggio"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Si profila una
reggenza a due ma con poteri limitati Inizierà il 30 aprile la «reggenza» della
procura e questa fase d'interregno prima della nomina del nuovo procuratore
capo appare - a prima vista - piena di problemi. Dal 30 aprile l'ormai ex
procuratore Italo Materia entrerà in ferie e vi rimarrà sino a metà giugno,
mentre le dimissioni dall'incarico avranno decorrenza dal primo luglio come ha
specificato lo stesso Materia nell'atto formale con cui ha lasciato la magistratura.
Un iter che potrebbe bloccarsi nel caso Materia ritorni sui suoi passi e non
dica più addio alla toga, oppure se il plenum del Csm non
accettasse le sue dimissioni. Due «strade» che appaiono, però, poco
percorribili: l'attuale comportamento dell'ex procuratore non lascia presagire
ripensamenti (ieri ha portato via dall'ufficio diverse sue cose...), mentre sul
versante Csm l'accettazione delle dimissioni avviene ormai di prassi,
anche se formalmente sarà poi un decreto ministeriale a sancirne l'ok ufficiale.
La «reggenza» sarà ripartita fra il pm Isabella Chiesi (con la maggiore
anzianità di servizio) e il pm Luca Guerzoni (che la segue quanto ad anni di
carriera accumulati). Ma chi guiderà la procura - sino all'accettazione delle
dimissioni - lo farà da «facente funzioni», quindi con poteri limitati anche se
con carichi di lavoro non indifferenti (il procuratore fa anche le veci del
dirigente amministrativo, mai rimpiazzato dopo il trasferimento di Annamaria
Quaranta). Solo quando le dimissioni saranno accettate dal Csm il «reggente»
avrà poteri più ampi, fra cui anche la possibilità di mettere mano ai fascicoli
che Materia ha deciso di seguire personalmente, coordinando le indagini. Ma non
è escluso che i lunghi «tempi tecnici» per la nomina del nuovo procuratore
(almeno un anno) possano portare a Reggio un dirigente «supplente», come
accadde nel settembre 2002 con il magistrato Roberto Mescolini che per un anno
e mezzo guidò la nostra procura, finché non arrivò Materia. Il decorrere delle
dimissioni dal primo luglio hanno tolto di mezzo Materia dalla «corsa» alla
poltrona di procuratore capo a Bologna, perché per concorrere ad un ufficio
direttivo un magistrato deve garantire 4 anni di permanenza nel nuovo incarico.
( da "Alto Adige" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
parità giuridica.
Proprio la natura paritetica delle commissioni è uno dei principali segreti ...
parità giuridica. Proprio la natura paritetica delle commissioni è uno dei
principali segreti del successo dell'autonomia, perché fa tabula rasa degli
equivoci rispetto alle posizioni di minoranza e maggioranza, alle competenze e
ai poteri, consentendo una negoziazione tra pari. Non ci sono padroni e
sudditi, ma solo idee su cui raccogliere consenso in modo trasversale alla
composizione etnica e alla rappresentanza territoriale della commissione.
Purtroppo in fasi di stallo politico la commissione è di fatto paralizzata: in
caso di contrasto tra due blocchi, di tipo etnico (rappresentanti italiani
contro quelli tedeschi), territoriale (membri statali contro quelli
provinciali) o politico (componenti di destra contro quelli di sinistra), ogni
fazione ha un potere di veto. è quanto è accaduto nell'ultimo anno e, prima,
nel 2001-2006. Ed è quanto rischia di accadere anche con le prossime
commissioni se dovessero polarizzarsi le posizioni (etniche, territoriali o
politiche). Ciò che deve essere chiaro è che l'autonomia non può permettersi il
blocco del meccanismo delle paritetiche, tanto meno in assenza di una riforma
statutaria, che appare quanto mai lontana in questa fase. Come evitare dunque
una paralisi? Lo statuto nulla dice sui requisiti dei componenti delle
commissioni, e nemmeno sui reali poteri delle stesse. Ma se sui poteri ha fatto
chiarezza la Corte costituzionale, elevandole di fatto da organi consultivi a centri decisionali
veri e propri, su chi debba andare in commissione e su come queste debbano
lavorare c'è un silenzio giuridico che andrebbe superato. Quanto alla loro
composizione, va ricordato che le commissioni paritetiche sono organi deputati
alla ricerca del consenso tecnico su questioni di grande importanza politica.
Esse non possono e non devono sostituire i meccanismi di decisione politica,
formali (Parlamento, Governo, Consiglio e Giunta provinciali) o informali
(rapporti politici e partitici). Piuttosto, ricevuto l'input politico, devono
tradurlo in norma tecnica. L'accordo politico si deve fare fuori dalla
commissione, il cui compito è elaborare l'attuazione tecnica dell'accordo
politico. Se le commissioni diventano esse stesse sedi politiche, rischiano di
essere inutili: perché se l'accordo lo trovano, diventano doppioni di altre
sedi istituzionali maggiormente legittimate; se non lo trovano si bloccano.
Ecco perché è un errore nominare nelle commissioni rappresentanti politici. Ed
è un errore più grave nominare parlamentari, perché questi svolgono già un
fondamentale ruolo di rappresentanza popolare che le commissioni invece non
possono e non devono svolgere: le commissioni rappresentano gli enti, non le
popolazioni. Sembra insomma opportuno da un lato consentire la provenienza dei
componenti da ruoli diversi al fine di garantire una più ampia
rappresentatività (sebbene indiretta) in seno alle commissioni. Dall'altro
esiste una contraddizione di tipo funzionale e logico tra l'incarico di
parlamentare e quello di membro della commissione, giacché appare strano che
chi viene espressamente escluso (in quanto parlamentare) dal processo di
elaborazione delle norme di attuazione, possa poi rientrarvi attraverso la
presenza nella commissione paritetica. Quanto al modo di lavorare delle
commissioni, queste ricordano più una conferenza diplomatica che un parlamento.
I loro atti non sono pubblici, e né gli organi rappresentativi come il
Consiglio provinciale e il Parlamento né i cittadini hanno un formale diritto
di iniziativa rispetto ai lavori della commissione. Questo perché le
commissioni hanno appunto una funzione tecnica e "diplomatica":
infarcirle di parlamentari non solo le snatura rendendole organismi politici,
ma fa emergere il problema della scarsa trasparenza della loro azione. Insomma,
delle due l'una: o si "de-politicizzano" e soprattutto di
"de-parlamentarizzano" le commissioni paritetiche, in linea con
quanto avviene per la gran parte delle commissioni presenti nelle altre regioni
speciali, oppure si formalizza la loro natura politica e si rende trasparente
il loro operato. Non succederà, naturalmente. Ma non ci si lamenti poi se ci si
ritrova con commissioni incapaci di funzionare. Francesco Palermo
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
IL GIUDICE. Juniores
a Resana Sputa all'arbitro Fuori per 1 anno Campionato Juniores provinciale. T.
B. diventerà maggiorenne senza più giocare partite ufficiali con la sua
squadra, il Csm Resana. Il 17enne giocatore è stato
pesantemente punito dal giudice sportivo provinciale, al punto che dovrà
scontare ben più di un anno di squalifica, 13 mesi, fino al 31 maggio 2010. Il
fatto è accaduto nel fine settimana scorso, quando il Resana ha giocato in casa
contro l'undici dello Spineda. I locali da un paio di giornate avevano
perso la vetta della classifica, e stavano perdendo 2-3 contro Spineda. Il
giovane T., difensore, si trova a tu per tu con l'avversario che cerca di
entrare in area facendogli un tunnel. La tensione, lo svantaggio e quel tunnel
di troppo hanno fatto perdere la testa al giovane resanese che ha fermato
l'avversario con un fallo volontario: azione ferma e cartellino giallo per il
«nostro». Come da regolamento l'arbitro lo ammonisce ed estrae il cartellino.
T. però non regge lo smacco del cartellino, si gira verso il direttore di gara
e comincia a inveire in maniera offensiva. Il peggio però deve ancora arrivare.
Sempre più arrabbiato il giovane sputa verso l'arbitro: il referto del giudice
sportivo cita le gambe come parte del corpo colpita, altri sul posto dicono
addirittura il volto. «Non possiamo continuare così - commenta il mister degli
ospiti, Sbrissa - durante il match si sentivano solo cori di bestemmie dal
pubblico, i ragazzi si sentono non in un campo ma in un ring. E a quest'età in
cui la maturità ancora è poca, perdiamo dei giocatori che possono far carriera
perché non riescono a crescere mentalmente. E poi ci lamentiamo che succedono
certi fatti indecorosi? Io come allenatore non riesco più a sostenere pesi del
genere, non è facile. E' ora che il calcio elimini certe situazioni. No ai
rimborsi ai giocatori, si al gioco corretto per divertirsi. E un solo sì
all'educazione». (Luca Pizzolato)
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'Enel deve pagare
l'Ici sui laghi L'ente condannato a versare l'imposta per tutte le strutture
necessarie a produrre energia Venerdì 24 Aprile 2009, Soverzene L'Enel
Produzione deve pare l'Ici anche laghi, condotte, turbine, gallerie e
quant'altro serva per produrre energia. La battaglia del micro-Comune di
Soverzene, che ospita una delle più importanti centrali a livello continentale,
si è conclusa in queste ore con il pronunciamento della Commissione tributaria
proviciale che, unitamente a quello antecedente della Corte
Costituzionale, dà il via libera alla riscossione dell'imposta, aprendo di
fatto la strada a decine di Comuni bellunesi e a migliaia in tutto il Paese.
Anziché 35 mila euro l'anno, Soverzene ne incasserà 356 mila in più, ovvero tre
volte tanto il gettito di bilancio. Esulta il sindaco Alessandro Savi,
primo ad aver fatto applicare il rivoluzionario emendamento Paniz del 2005.
Marsiglia a pag. III
( da "Tirreno, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma
tace: decisione alla Corte Brunetta-Toscana la lite finirà alla Consulta
FIRENZE. Il governo ricorrerà alla Corte Costituzionale se verrà approvata
dalla Regione Toscana la legge anti-Brunetta. E' quanto Il Tirreno ha appreso
da fonti governative vicine al ministro. Brunetta, ieri in Abruzzo per la riunione del
governo sul terremoto, non ha rilasciato commenti sulla proposta della Regione
di approvare una legge che «depotenzi» la 133. E non lo farà neanche in caso di
approvazione: silenzio e ricorso alla Consulta. LANCISI a pagina 3
( da "Centro, Il" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Riciclaggio. A Santa
Filomena il punto di raccolta dei materiali usati. Inaugurati quattro automezzi
Un centro per smaltire rifiuti elettrici La nuova piattaforma ecologica
affidata alla Recoopera CHIETI. Arriva la raccolta Raee, quella per le
apparecchiature elettriche e elettroniche. Sono stati inaugurati ieri quattro
nuovi automezzi costati 180mila euro. «Si tratta di fondi regionali per
incentivare la differenziata» afferma l'assessore all'ambiente, Bassam El
Zohbi. «Altri 30mila euro sono stati utilizzati per i bidoncini del porta a
porta. Abbiamo affidato a una cooperativa sociale, la Recoopera di Chieti, la
gestione della piattaforma ecologica e ralativo punto d'incontro con i
cittadini, enti e aziende». L'area fiera di Santa Filomena diventa così il
fulcro per lo smistamento degli oggetti ingombranti e di altre specializzazioni
nella differenziazione dei rifiuti. Informatica, elettronica di consumo,
piccoli elettrodomestici, vecchi apparecchi per illuminazione. La ricicleria
comunale è aperta, e per ora riservata solo ai residenti di Chieti, il lunedì e
il mercoledì, dalle 13 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13. Stazioni ecologiche
facilmente riconoscibili, operative dalle 13 alle 17 con la presenza di
personale, saranno attivate ogni martedì per la campagna mobile di raccolta dei
rifiuti ingombranti. «Un progetto che oltre il cervello mette in gioco il
cuore. Un'iniziativa scientifica, professionale, riabilitativa che porta a un
completo rinserimento nella vita normale di tante persone svantaggiate»,
commenta Massimo Di Giannantonio, direttore del Centro
salute mentale, il Csm. «La forza della nostra cooperativa è nell'aver
individuato attività semplici e adattabili a chi possiede disabilità
psichiatrica. Contiamo 17 soci, di cui tredici provengono dal Centro di salute
mentale della Asl di Chieti» racconta il direttore della cooperativa Marco
Cardone. Il quale, come obiettivo, si pone la costruzione e la gestione
di un totem box utilizzando computer e componenti informatici recuperati. Da
dislocare in punti strategici per l'educazione cittadina. Ma la coop eroga
anche servizi di manutenzione nelle aree verdi, si occupa di traslochi,
derattizzazioni, logistica, recapito posta, telesorveglianza e archiviazione di
documenti. Una strada, quella della raccolta differenziata che dal luglio
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Predazzo. Incontro
pubblico questa sera con il legale della famiglia Englaro La storia di Eluana
in val di Fiemme PREDAZZO - Il tema del testamento biologico e delle scelte
legate alla fine della vita, ha monopolizzato l'informazione per parecchio
tempo in relazione al caso di Eluana Englaro che per alcune settimane ha aperto
i Tg e le prime pagine dei giornali quasi fosse un'emergenza nazionale. Poi
tutto è piombato nuovamente nel silenzio, quasi che, passata l'emozione per il
caso di Eluana, i temi della libertà di scelta, della buona morte, del
diritto-libertà e della dignità del morire, dell'accanimento terapeutico,
dell'eutanasia, e della sofferenza che accompagna i familiari dei malati
terminali, non fossero più una questione di «vita o di morte». Per affrontare
questi temi con la dovuta ponderatezza la biblioteca e il comune di Predazzo
propongono un incontro dibattito dal titolo: «Testamento biologico e fine della
vita: quale libera scelta?» L'appuntamento è per questa sera alle 20.30 presso
il cinema teatro comunale di Predazzo. Interverranno il professor Riccardo
Chieppa , presidente emerito della Corte costituzionale e presidente onorario del
Consiglio di Stato, l'avvocato Vittorio Angiolini , docente di diritto costituzionale alla Statale di Milano e
legale della famiglia di Eluana Englaro, e il dottor Guido Piazza , primario
dell'Unità Operativa di Medicina dell'Ospedale di Cavalese. Condurrà il
dibattito il vicedirettore del giornale «Trentino» Andrea Iannuzzi. Tutti sono
inviati. Per l'occasione la biblioteca comunale di Predazzo ha curato
un'esposizione di libri e una bibliografia ragionata sull'argomento che sarà
disponibile in biblioteca durante l'orario di apertura, da martedì a sabato
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, e al teatro comunale nel corso della
serata. 24/04/2009
( da "Adige, L'" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Trento 16 Bacco e
Arianna Area archeologica Palazzo Lodron - piazza Lodron Trento 16 Bacco e
Arianna Area archeologica Palazzo Lodron - piazza Lodron. «Miti a Tridentum. Il
trionfo di Bacco e Arianna», letture animate per bambini dai 9 anni con il
gruppo teatrale Emit Flesti. Trento 17 Theatrum Sala medievale - teatro
Sociale. Per «Theatrum Philosophicum», lezione pubblica del prof. Taravacci
sullo spettacolo «La morte e la fanciulla». Ala 17 Mozart e Haydn Chiesa S.
Giovanni. Sonate da chiesa e concerto per organo con l'Orchestra Barocca e il
Coro della Mitteleuropa. Trento 17.30 Egitto Castello del Buonconsiglio. «A tu
per tu con l'egittologa», incontro con Sabina Malgora. Trento
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina XV - Milano
Riva esce dal carcere, tornerà ai domiciliari Ndrangheta:
"Se don Enzo si muove scattano in duemila" DAVIDE CARLUCCI Alessandro
Riva è stato scarcerato. Il critico d´arte, condannato in primo grado a nove
anni per pedofilia, stava scontando la pena agli arresti domiciliari ma il 9 marzo
la nona sezione penale
del tribunale di Milano aveva convertito la misura cautelare in carcere. Era
una delle prime applicazioni del decreto sicurezza del 23 febbraio,
ribattezzata "legge antistupro" perché prevede la detenzione per chi
è accusato, con gravi indizi di colpevolezza, di violenza sessuale. Ora, però,
il tribunale del Riesame ha accolto l´appello presentato dagli avvocati Michele
Gentiloni Silverj e Guglielmo Gulotta e ha rimesso ai domiciliari Riva. è la
prima volta che succede in Italia da quando la legge è in vigore. «Non
conosciamo le motivazioni commenta Gentiloni Silverj ma
certamente il tribunale ha tenuto conto degli evidenti profili di
illegittimità costituzionale e di contrasto con l´articolo 5 della Convenzione europea dei
diritti dell´uomo contenuti nel decreto sicurezza». Il tribunale, nell´ordinare
l´arresto di Riva, aveva citato una sentenza della corte costituzionale che prevede, per i procedimenti di mafia, l´applicazione della
legge anche per reati commessi prima della sua entrata in vigore. Il
ricorso critica radicalmente quest´impostazione: «Il governo ha accompagnato il
decreto legge con lo slogan "mai più arresti domiciliari agli
stupratori", così tradendo l´eterogenesi dei fini: la custodia in carcere
non viene disposta per ragioni di sicurezza pubblica, per evitare che soggetti
agli arresti domiciliari possano fuggire o continuare a delinquere (com´era
invece il caso dei mafiosi), ma perché si è ritenuto che gli arresti
domiciliari fossero una pena insufficiente per gli stupratori».
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina XIII - Genova
Il 25 aprile nel segno dei bambini Non solo commemorazioni, a Villa Bombrini
due giorni di festa dedicata ai più piccoli A Villa Migone la prima volta
dell´ambasciatore tedesco per la Liberazione MICHELA BOMPANI Il venticinque
aprile dei bambini. Accanto a cerimonie ufficiali, cortei
commemorativi, alla presenza dell´ambasciatore tedesco Michael Steiner, questo
sessantaquattresimo anniversario della Liberazione a Genova mette al centro,
per la prima volta, i piccoli. A Villa Bombrini, a Cornigliano, domani e
domenica si svolge "Villa Bombrini Liberata!", organizzato da Arci,
Cgil, Anpi, Legacoop Liguria, con la società per Cornigliano: dalle 16 alle
ultime luci del giorno, sabato, e per tutto il giorno di domenica, la festa
sarà tutta dedicata a loro, sul prato della villa, con le animazioni sui testi
di Gianni Rodari "Il fiore del partigiano" (sabato alle 16 e domenica
alle 11), la poesia degli spettacoli del teatro del Piccione
("Rosaspina", sabato alle 17 e "La portinaia Apollonia",
domenica alle 17), la grande "festa della Costituzione" con giochi e
la torta di "non compleanno". Pranzo di domani e domenica, e cena di
domenica, poi, si possono consumare all´aperto, grazie agli stand gastronomici.
Parallelamente, per i più grandi, proiezioni di preziosi film come "Scelta
di libertà" (domani, ore 17) dedicata al partigiano di Cornigliano Luciano
Melis, ucciso a 14 anni dai nazifascisti, o "La donna nella
Resistenza" di Liliana Cavani (domenica, ore 18). Le serate sono dei
giovani: dalle 20.30 sul palco centrale una staffetta di concerti, il clou alle
21.30 di domenica, i Modena City Ramblers (in collaborazione con il Comune e
l´associazione Libera) offriranno un assaggio del loro tour. Al Vaillant
Palace, invece, domani sera dalle 20.30 l´Anpi provinciale ha organizzato la
commemorazione con un omaggio a Fabrizio De Andrè con Massimo Bubola, i Velvet,
la partecipazione di alcuni ex partigiani e dalle 22.30 il concerto del
cantautore Cisco. Le cerimonie ufficiali, che prevedono singoli cortei in tutti i municipi della città, nel centro di Genova
cominceranno alle
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina VII - Firenze
"Ecco la legge anti-Brunetta" La Regione: torniamo ai permessi per
donatori e maternità La Regione studia un progetto sulle norme anti-fannulloni
del ministro SIMONA POLI (segue dalla prima di cronaca) Il modello da cui parte
la controriforma toscana è la legge fatta dalla Val d´Aosta, che il governo ha subito impugnato davanti alla Corte costituzionale, in cui si riducevano da
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina IX - Bologna
Il magistrato, 74 anni, è stato membro del Csm Il pg Pintor
va in pensione in Procura il saluto dei colleghi CERIMONIA di saluto ieri
mattina in Procura generale per il procuratore Francesco Pintor, 74 anni, che
il 30 aprile lascerà l´incarico per andare in pensione. L´avvocato generale Marcello
Branca, che reggerà l´ufficio fino alla nomina del nuovo titolare, ha
rivolto un saluto, ricordando tutta la carriera di Pintor, che fu anche
componente del Csm, sottolineandone le qualità professionali e umane. A Pintor
la stima e l´augurio del presidente di sezione della Corte, Paolo Angeli, di
quello del Tribunale, Francesco Scutellari, e per l´avvocatura dell´Emilia
Romagna l´avvocato Strazziari.
( da "Secolo XIX, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il governo
impugnal'euroregione.È la quarta bocciatura lo scontro nGenova. La brutta
notizia per la Regione Liguria ieri è arrivata dall'Aquila. Riunito nel
capoluogo abruzzese il consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge
sull'Euroregione Alpi del Mediterraneo, composta da Liguria insieme a Piemonte,
Valle d'Aosta, Provence - Alpes- Cote d'Azur e Rhone-Alpes. La spiegazione dei
motivi dell'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale
è affidata a una nota del ministero per i rapporti con le Regioni: «Si è
ritenuto di doverla impugnare sia per la scelta dello strumento legislativo
adottato dalla Regione Liguria, che ha approvato la legge in esame senza
rispettare le procedure previste dal Regolamento Comunitario; sia
perché, nel merito, sono state evidenziate alcune disposizioni che risultano in
contrasto con lo stesso regolamento, estendendo i compiti e gli obiettivi da
esso previsti». Dall'inizio dell'anno è la quarta legge ligure che viene
impugnata dal governo. Prima era toccato alla legge sulla mission della società
partecipata Sviluppo Genova, quindi a quella dell'Ato, recentemente alla
normativa sulla stabilizzazione dei precari della Regione Liguria. «E non sarà
neanche l'ultima - attacca il vicepresidente del consiglio regionale Luigi
Morgillo (nella foto, Forza Italia verso il Pdl) - Il problema è che spesso la
giunta legifera per accontentare la sinistra radicale e questo è il risultato
anche se poi la giustificazione che dàè che il governo rema contro alla
Liguria. Invece no: sono facile profeta che stessa sorte subirà la legge che
vieta in Liguria l'apertura di campi per l'identificazione e l'espulsione degli
extracomunitari. Il fatto è che anche la legge sulla stabilizzazione dei
ricercatori e dei precari degli Irccs, che noi potremmo anche votare, potrebbe
essere bocciata se la Regione insiste a non concordare i passaggi fondamentali
con il governo e a non farsi dare il necessario parere preventivo». 24/04/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ripensare il
referendumfa bene alla democrazia michele marchesiello Stupisce (almeno chi è
ancora capace di stupore ) che la discussione sul referendum investa la data
della sua convocazione e, sia pure secondariamente, il contenuto dei quesiti,
mentre nessuno si cura di segnalare il declino di un istituto cui pure si deve
la nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno del
( da "Repubblica, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina XVIII -
Torino Gli eventi di domani In cinquemila per l´esordio di "Biennale
Democrazia" E per Zagrebelsky lezione in piazza su maxischermo MARCO
TRABUCCO Alla fine sono stati oltre 5 mila i torinesi che ieri hanno riempito
il teatro Carignano e le altre sedi dove si sta svolgendo la Biennale
Democrazia 2009. Molti gli appuntamenti importanti: primo fra tutti la lezione
con cui Gustavo Zagrebelsky, dopo l´ouverture del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano mercoledì al Regio, ha in sostanza inaugurato la
manifestazione, ieri mattina alle 10 proprio nel rinnovato Carignano: tema
ovviamente «Sulla democrazia». Zagrebelsky, introdotto dall´assessore alla
cultura del Comune di Torino Fiorenzo Alfieri ha esordito spiegando: «La
democrazia in cui viviamo è come l´aria che respiriamo, della quale non ci
prendiamo cura finché non ci viene a mancare o diventa tossica». Sala piena e
non solo: centinaia di persone si sono prima messe in fila pazientemente per
riuscire a entrare. Una volta esauriti i posti disponibili si sono accampati
davanti al maxischermo allestito in piazza Carignano dove hanno potuto comunque
seguire l´intervento del presidente emerito della Corte
Costituzionale. Non è stato l´unico caso perché il tutto esaurito si è
verificato anche in altri appuntamenti: nell´Aula Magna del Rettorato in via
Po, dove l´ex capo del governo Giuliano Amato alle
( da "PensioniLex"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sei in: Prima Pagina
| Invalidi | Testo Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha modificato le
regole del 2001 Congedo anche al figlio del disabile, l'Inps si adegua
(Circolare Inps 41/2009) Con la Sentenza 26-30 gennaio 2009, n. 19, la Corte costituzionale ha dichiarato la illegittimità
costituzionale del comma 5
dell'articolo 42 del DLgs n. 141/2001 (Testo unico delle disposizioni
legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità),
"nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a
fruire del congedo ivi previsto il figlio convivente, in assenza di altri
soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità
grave". La Corte costituzionale aveva già
dichiarato la illegittimità costituzionale dello
stesso comma 5 dell'articolo 42 del DLgs n. 151/2001: - con la Sentenza 8-16
giugno 2005, n. 233, "nella parte in cui non prevede il diritto di uno dei
fratelli o delle sorelle conviventi con soggetto con handicap in situazione di
gravità a fruire del congedo ivi indicato, nell'ipotesi in cui i genitori siano
impossibilitati a provvedere all'assistenza del figlio handicappato perché
totalmente inabili"; - con la Sentenza 18 aprile-8 maggio 2007, n. 158,
"nella parte in cui non prevede, in via prioritaria rispetto agli altri
congiunti indicati dalla norma, anche per il coniuge convivente con «soggetto
con handicap in situazione di gravità», il diritto a fruire del congedo ivi
indicato". L'INPS, con la Circolare 16 marzo 2009, n. 41, tenendo conto
delle citate sentenze della Corte costituzionale,
illustra l'applicazione dell'articolo 42, comma 5, del DLgs n. 151/2001,
precisando i soggetti aventi titolo a fruire del congedo per assistere un
familiare con handicap in situazione di gravità e l'ordine di priorità tra i
soggetti stessi. (22 aprile 2009)
( da "Tirreno, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 3 - Attualità
Il governo: faremo ricorso contro la Toscana Quando uscirà la legge
anti-Brunetta, duello davanti alla Corte Costituzionale La
Regione vuole ripristinare i permessi tagliati MARIO LANCISI FIRENZE. E il
governo ricorrerà alla Corte Costituzionale se verrà approvata dalla Regione
Toscana la legge anti-Brunetta. E' quanto Il Tirreno ha appreso da fonti
governative vicine al ministro. Brunetta, ieri in Abruzzo per la
riunione del Consiglio dei ministri sul terremoto, non ha rilasciato commenti
sulla proposta della Regione di approvare una legge che «depotenzi» la 133. E
non lo farà neanche se l'assemblea regionale dovesse approvare una legge
anti-Brunetta. Perché, ci è stato spiegato, la linea del ministro è quella di
non rispondere alle Regioni che hanno intenzioni di fare leggi contro la sua
(pare che ci sia anche la Valle d'Aosta). L'unica risposta è quella del ricorso
alla Corte Costituzionale. Il ministro non discute, non risponde: affida alla
suprema Corte il compito di dirimere eventuali controversie con le regioni. La
Toscana ha deciso di aprire un contenzioso sulla legge Brunetta. Che è
racchiusa in due commi: l'1 riguarda la malattia e il 5 le assenze per
permessi, diritti e congedi di maternità. Brunetta non cancella permessi e diritti,
ma agisce sullo stipendio. O meglio sulla parte variabile (indennità,
eccetera). E' su questo, che si presta a diverse interpretazioni, che la
Regione intende intervenire. «Pensiamo di poterlo fare in nome del principio
dell'autonomia dell'organizzazione del personale. Che è competenza della
Regione», ha assicurato il vicepresidente regionale, Federico Gelli, che si è
impegnato a presentare una bozza della legge ai sindacati entro la fine del
mese.
( da "Tirreno, Il"
del 24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino
di Padova, Il) (Nuova Venezia, La) (Nuova Sardegna, La) (Centro, Il)
Argomenti: Giustizia
Materie scolastiche
Gelmini: pari dignità alla religione ROMA. «Nel quadro delle finalità della
scuola, l'insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre
materie», ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini,
intervenendo ieri al meeting degli insegnanti di religione promosso a Roma
dalla Cei. Secondo il ministro infatti l'ora di religione «ha una valenza
educativa maggiore di altre discipline». Da parte mia, ha aggiunto, «sto
cercando di restituire alla scuola il suo ruolo educativo, e credo che in esso
l'insegnamento della religione cattolica debba assumere ancor più una valenza
centrale». Agli insegnanti di religione riuniti a Roma dalla Cei, il ministro
ha assicurato che «l'insegnamento della religione in Italia
gode di buona salute, ed è scelto infatti da oltre il 91% delle famiglie degli
alunni». E poi - ha concluso - «la facoltatività di questo insegnamento, come
ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale, garantisce il più completo
rispetto della libertà di coscienza di tutti e supera qualsiasi obiezione».
( da "Italia Oggi"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Primo Piano data: 24/04/2009 - pag: 5 autore: di Andrea Bevilacqua Anche il neo
candidato alle europee Sassoli fa il suo debutto tra cardinali e monsignori C'è
mezzo Pd al Vatican party Finita l'era Prodi, l'opposizione fa festa a papa Ratzinger
I rapporti tra governo italiano e Santa Sede, si sa, vanno a gonfie vele. Sulle
tematiche cosiddette «eticamente sensibili», ovvero sui quei principi «non
negoziabili» di ratzingeriana memoria, Silvio Berlusconi e i suoi si guardano
bene dal calpestare le sensibilità cattoliche. E così, dopo l'era parecchio
difficile dell'ultimo governo di Romano Prodi, reo di voler equiparare al
matrimonio le coppie di fatto e, soprattutto, reo di assecondare troppo le
istanze della sinistra radicale o critica che dir si voglia, pace e distensione
regnano sovrane. Tanto che ieri sera, all'ambasciata italiana pressfo la Santa
Sede, a festeggiare il IV anno di pontificato di Benedetto XVI, il parterre
politico era rappresentato principalmente da parlamentari dell'opposizione.Mancava
ovviamente Benedetto XVI. Mancava Silvio Berlusconi, ma non mancavano molti dei
cattolici del Partito democratico. Una rappresentanza davvero nutrita: Pier
Luigi Bersani, Rosy Bindi, Pier Luigi Castagnetti, il presidente della
Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, Luigi Zanda e il neo candidato alle
elezioni europee ed ex direttore del Tg1 David Sassoli.Ovviamente la
maggioranza di governo non mancava, seppure numericamente fosse inferiore
all'opposizione. In rappresentanza del mondo delle istituzioni, tra gli altri,
il presidente del Senato Renato Schifani, il presidente
della Corte Costituzionale Francesco Amirante e il capo della Polizia, Antonio
Manganelli. Il governo era rappresentato dai sottosegretari alla Presidenza del
Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti.«Una bella atmosfera, non c'erano
divisioni tra laici e cattolici», ha commentato l'ex leader della Cisl e oggi
parlamentare Udc Savino Pezzotta anch'egli intervenuto, insieme con il
leader del suo partito, Pier Ferdinando Casini, al ricevimento in onore del
Papa. «Un pontificato molto interessante - ha commentato Pezzotta - anche per
la capacità di proposizione culturale del Papa, che al momento non capiamo del
tutto, ma che capiremo sempre di più».Notata anche la presenza di Enzo
Gattegna, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. Mentre in
rappresentanza del mondo economico è intervenuto tra gli altri Innocenzo
Cipolletta, presidente di Fs, e in rappresentanza del mondo sindacale il
segretario generale dell'Ugl Renata Polverini.A fare gli onori di casa è stato
l'ambasciatore della Santa Sede in Italia, il nunzio Giuseppe Bertello. Con lui
il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, il cardinale
Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, il presidente e il
segretario generale della Cei, cardinale Angelo Bagnasco e monsignor Mariano
Crociata, i cardinali Camillo Ruini, Bernard Law e Renato Raffaele Martino e i
vescovi Gianfranco Ravasi (Pontificio consiglio della cultura) e Vincenzo Pelvi
(Ordinariato militare). Tra i laici del mondo dell'associazionismo: il
fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi e il presidente delle
Acli, Andrea Olivero.
( da "Tirreno, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CORTE
COSTITUZIONALE ULTIME SULLE INTERCETTAZIONI EMANUELE ROSSI Con un comunicato
emesso due giorni fa, la Corte costituzionale ha anticipato
il contenuto di una sentenza, non ancora depositata, con la quale interviene
sulla riforma di un articolo del codice di procedura penale approvata nel 2006,
poco dopo l'arresto, tra gli altri, di Giuliano Tavaroli, ex capo della security di
Telecom, e di altri soggetti ad esso legati. In base a quella riforma è stata
stabilita, in via generale, la non utilizzabilità in sede processuale dei
documenti che contengono dichiarazioni anonime, e si stabilisce inoltre che
"il pubblico ministero dispone l'immediata secretazione e la custodia in
luogo protetto dei documenti, dei supporti e degli atti concernenti dati e
contenuti di conversazioni o comunicazioni, relativi a traffico telefonico e
telematico, illegalmente formati o acquisiti. Di essi è vietato effettuare
copia in qualunque forma e in qualunque fase del procedimento ed il loro
contenuto non può essere utilizzato". Non è tanto su questo punto,
tuttavia, che si concentra l'attenzione della Corte, quanto sulle modalità
mediante le quali il giudice per le indagini preliminari deve provvedere alla
distruzione dei documenti di cui sopra. Secondo la Corte, infatti, il giudice
deve decidere dopo aver sentito i rappresentanti di accusa e difesa, e deve
pertanto essere previsto il diritto a partecipare per i rappresentanti delle
persone offese dal reato: non sarà più sufficiente pertanto una decisione
adottata in camera di consiglio. L'altro punto oggetto di attenzione riguarda
le operazioni di distruzione delle intercettazioni: secondo la norma approvata
dal Parlamento di tali operazioni "è redatto apposito verbale, nel quale
si dà atto dell'avvenuta intercettazione o detenzione o acquisizione illecita
dei documenti, nonché delle modalità e dei mezzi usati oltre che dei soggetti
interessati, senza alcun riferimento al contenuto degli stessi documenti,
supporti e atti". Secondo la Corte tale previsione è incostituzionale
in quanto non dice che il divieto di fare riferimento al contenuto dei suddetti
documenti "non si estende alle circostanze inerenti la formazione,
l'acquisizione e la raccolta degli stessi documenti, supporti e atti". In
sostanza, va bene distruggere le intercettazioni, ma occorre prevedere che nel
verbale (che evidentemente resta, ed è atto pubblico) possano essere indicate
le modalità con le quali quei documenti sono stati formati o raccolti. Sebbene
al momento la Corte non abbia ancora pubblicato le motivazioni della decisione,
è da ritenere su questo punto che la questione riguardi la garanzia
dell'attività processuale: se infatti ragioni di riservatezza e di tutela dei
diritti dell'interessato possono giustificare una limitazione dell'interesse
alla ricerca della verità processuale (tanto da distruggere documenti che pur
possono contenere indicazioni utili), tuttavia ciò non deve comportare
l'impossibilità di verbalizzare in che modo quelle intercettazioni sono state
acquisite, perché da ciò si potrebbero trarre elementi che
"rimangono" e potrebbero essere utilizzati successivamente. In
sostanza si può dire che la Corte interviene su aspetti sostanzialmente
limitati della riforma del 2006, lasciandone in piedi il punto di fondo: le
intercettazioni illegalmente acquisite non solo non possono essere utilizzate,
ma anzi devono essere distrutte. La Corte si limita a porre qualche limite a
detto potere: chiedendo che vengano rispettate alcune regole di garanzia per le
parti e, soprattutto, maggiormente rispettose dell'interesse di tutti a che,
nel caso di presunti reati, si riesca a individuare i colpevoli e, se
possibile, a punirli. Solo dalla lettura della motivazione si potrà capire se
la Corte ha espresso una qualche valutazione sul punto di fondo, e cioè se sia
giusto distruggere dei documenti che, un domani, potrebbero rivelarsi
processualmente utili per punire chi abbia commesso dei reati.
( da "Italia Oggi"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Consulenti del Lavoro data: 24/04/2009 - pag: 35 autore: di Maria Paola Cogotti
A sollevarlo la Commissione tributaria provinciale Bologna Irap in discussione
C'è un nuovo dubbio di legittimità Nuovo dubbio di
legittimità costituzionale
per l'Irap. Questa volta a sollevare il dubbio è la Commissione tributaria
provinciale di Bologna, sezione V, che con ordinanza del 3 aprile 2009 n.
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Venerdì 24 Aprile
2009 Chiudi di PAOLO TERMENTINI «Per un giorno Jesi sarà la capitale italiana
della cultura». Con queste parole Gian Franco Berti, presidente del Centro
Studi Piero Calamandrei, ha presentato ieri all'Enoteca Regionale di Jesi il
"Memorial Alessandro Galante Garrone", previsto per il prossimo 23
maggio, col patrocinio del Comune di Jesi, della Provincia e della Regione.
Galante Garrone, nativo di Vercelli, è stato una figura di spicco della
Resistenza italiana, tra i fondatori del Partito d'Azione a Torino e fedele da
sempre alla corrente della "democrazia radicale". Allo scrittore,
storico e magistrato di Vercelli, scomparso nel 2003, sarà dedicata un'intera
giornata di iniziative. Nella mattinata, al Teatro Pergolesi, verrà assegnato
il "Premio Calamandrei 2009" al presidente emerito della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi e al presidente emerito della Corte
Costituzionale Gustavo Zagrebelsky, che terrà agli studenti maturandi delle
scuole jesine una lectio magistralis dal titolo "Dimmi Pericle, mi
sapresti dire che cosa è la legge?" tratto da un testo di Senofonte.
Interverranno anche gli Onafifetti, che interpreteranno La Badoglieide, uno dei
più noti canti della resistenza antifascista italiana. Nel pomeriggio,
l'aula magna della Fondazione Colocci, ospiterà la tavola rotonda coordinata
dal giurista Paolo Borgna sul tema "I valori e le battaglie civili di un
laico nel'900". Interverranno Camilla Bergamaschi, Massimo L. Salvadori,
Silvia Calamandrei, Carlo Augusto Viano, Alfredo Viterbo, Gustavo Zagrebelsky,
Riccardo Marchis ed Ezio Mauro. La giornata si chiuderà alle 21,30, ancora al
Teatro Pergolesi, con lo spettacolo dello stabile di Torino "Il funerale
di Neruda" scritto da Luis Sepùlveda e Renzo Sicco per il grande poeta
cileno, scomparso pochi giorni dopo il colpo di stato del generale Pinochet.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ANCONA GIORNO E
NOTTE pag. 18 Galante Garrone, giornata evento a Jesi Il 23 maggio lo celebra
il «Piero Calamandrei» di SARA FERRERI JESI AL «mite giacobino», figura di
spicco della Resistenza, magistrato, storico, tra i fondatori e militanti del
Partito d'Azione. Ad Alessandro Galante Garrone, il centro studi Piero
Calamandrei jesino di cui lui è stato presidente onorario e da cui ha ricevuto
il premio Calamandrei, dedica sabato 23 maggio una giornata fatta di
spettacolo, di studio, di riflessione, di cultura, di memoria, a cento anni
dalla sua nascita. «Un memorial rubato a Torino, d'accordo con la famiglia, una
giornata suddivisa in tre momenti» come ha spiegato il presidente del centro
studi Gian Franco Berti. A partire dal mattino quando «il teatro sarà pieno di
circa 500 studenti, in particolare maturandi, che assisteranno alla consegna
del premio Calamandrei al presidente emerito della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e al presidente emerito della Corte
Costituzionale Gustavo Zagrebelsky che terrà la lectio magistralis «Dimmi,
Pericle, mi sapresti dire che cosa è la legge?». Si partirà quindi dalla
testimonianza di Senofonte che riporta il dialogo tra l'oratore e politico
greco e Alcibiade per parlare e confrontarsi coi ragazzi su cosa è la legge.
Agli «Onafifetti» il compito di alleggerire l'atmosfera con «La Badoglieide».
«QUESTO a Torino non è accaduto commenta Berti ma lo faranno gli Onafifetti a
Jesi, a sei anni dalla sua scomparsa». Il secondo momento si svolgerà nella
sala convegni dell'università (ore 17) dove si parlerà de «I valori e le
battaglie civili di un laico del 900». Alla tavola rotonda, coordinata dal
giurista Paolo Borgogna, interverranno il direttore de «La Repubblica» Ezio
Mauro, la nipote del padre costituente che dà il nome al centro studi, Silvia
Calamandrei, Gustavo Zagrebelsky, Camilla Bergamaschi, Riccardo Marchis,
Massimo L. Salvadori, Carlo Augusto Viano e Alfredo Viterbo. A concludere la
giornata che è sostenuta dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune oltrechè
dall' università jesina, BpA, Fondazione Pergolesi Spontini Interporto Marche,
lo spettacolo «Il funerale di Neruda» di Luis Sepùlveda e Renzo Sicco.
«Un'anteprima assoluta ha detto orgoglioso Berti se si esclude il Cile». Una
giornata quella ideata e messa in piedi dal Calamdrei, «nonostante i tagli e la
censura sempre più pesanti» a detta dell'assessore alla cultura del Comune
Valentina Conti; una bella iniziativa «per scacciare il rischio provincialismo
che Jesi corre ogni giorno» secondo il presidente della Fondazione Colocci
Gabriele Fava e «per una crescita culturale e sociale, per un ascolto degli
altri che si sta perdendo» secondo il consigliere regionale Katia Mammoli.
«Un'iniziativa che coinvolge le scuole e rafforza il legame che Jesi ha con il
Cile» secondo il consigliere provinciale Leonardo Animali. Image:
20090424/foto/234.jpg
( da "Nuova Ferrara, La"
del 24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Tribuna
di Treviso, La) (Alto Adige) (Corriere delle Alpi) (Gazzetta di Reggio)
(Gazzetta di Modena,La) (Gazzetta di Mantova, La)
Argomenti: Giustizia
Materie scolastiche
Gelmini: pari dignità alla religione ROMA. «Nel quadro delle finalità della
scuola, l'insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre
materie», ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini,
intervenendo ieri al meeting degli insegnanti di religione promosso a Roma
dalla Cei. Secondo il ministro infatti l'ora di religione «ha una valenza
educativa maggiore di altre discipline». Da parte mia, ha aggiunto, «sto
cercando di restituire alla scuola il suo ruolo educativo, e credo che in esso
l'insegnamento della religione cattolica debba assumere ancor più una valenza
centrale». Agli insegnanti di religione riuniti a Roma dalla Cei, il ministro
ha assicurato che «l'insegnamento della religione in Italia
gode di buona salute, ed è scelto infatti da oltre il 91% delle famiglie degli
alunni». E poi - ha concluso - «la facoltatività di questo insegnamento, come
ha riconosciuto anche la Corte Costituzionale, garantisce il più completo
rispetto della libertà di coscienza di tutti e supera qualsiasi obiezione».
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: SALERNO data: 24/04/2009 - pag: 6 Inchiesta Mercoledì si
decide sui giudizi Mcm, il pm chiede la trascrizione delle intercettazioni
SALERNO Processo Mcm: al via la trascrizione delle intercettazioni telefoniche
che coinvolgerebbero l'ex sindaco Mario De Biase e il presidente degli
industriali di Napoli, Gianni Lettieri, accusati di truffa e falso. E non solo.
Il processo sulla delocalizzazione dell'ex Manifatture cotoniere salernitane,
che vede tra i tredici indagati anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca
(all'epoca dei fatti parlamentare), travolge anche il vicesegretario comunale
Felice Marotta. Che, ieri mattina, nell'aula di udienza tenuta dal gup del
Tribunale di Salerno, Vincenzo Di Florio, non si è opposto alla richiesta di
trascrizione avanzata dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro: «sono a mio
favore» ha detto. Anzi, Felice Marotta ha fatto di più. Rendendo, come si dice
in gergo giudiziario, spontanee dichiarazioni. Il vicesegretario del Comune di
Salerno, ha tenuto a spiegare la sua posizione nell'intera vicenda che, agli inizi
del 2006, fece tremare per la seconda volta palazzo di città, a distanza di
pochi mesi dalla bufera giudiziaria scatenata dall'inchiesta sull'ex Ideal
Standard e sulla realizzazione del parco marino (SeaPark). Marotta ha ribadito
che, sia come vicesegretario dell'ex amministrazione De Biase, che come
presidente dell'Asi, non ha firmato nessun atto. Al contrario, invece, del
segretario dell'ente che non è coinvolto nell'inchiesta giudiziaria. Nella sua
veste di presidente dell'ente che gestisce la zona industriale di Salerno,
inoltre, Felice Marotta ha sottolineato che nelle
contestazioni sollevate dall'ex titolare dell'indagine Gabriella Nuzzi
(trasferita dal Csm al Tribunale di Latina dopo lo scontro con la Procura di
Catanzaro) non compare mai il suo nome. «Vorrei capire, allora ha chiesto al
giudice perché mi è stato ascritto il reato di truffa». Poi, ha concluso: «Non
ho agevolato mai nessuno. La pratica di delocalizzazione è durata due
anni e come presidente dell'Asi ho solo seguito una pratica funzionale agli
obiettive dell'ente». Mercoledì prossimo la parola passerà alla difesa di
Lettieri, rappresentato dall'avvocato napoletano Froio. Dopo di che il giudice
deciderà per il proscioglimento o il rinvio a giudizio. A. C.
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Outreau : un blâme
pour le juge Fabrice Burgaud Laurence de Charette 24/04/2009 | Mise à jour :
07:44 | Ajouter à ma sélection . --> Crédits photo : Le Figaro EXCLUSIF - Le
Conseil supérieur de la magistrature devrait prononcer vendredi une «réprimande
avec inscription au dossier» à l'encontre du magistrat instructeur de l'affaire
d'Outreau. De source judiciaire, le Conseil supérieur de la magistrature (CSM) qui doit rendre vendredi sa décision concernant le juge
Burgaud, devrait prononcer un blâme à l'encontre du magistrat instructeur de
l'affaire d'Outreau. Littéralement baptisé «réprimande avec inscription au
dossier», cette sanction est inférieure à celle qu'avait requise la direction
des affaires juridiciaires au nom de la chancellerie, l' «exclusion temporaire
des fonctions pour une durée maximale d'un an». Le CSM avait repoussé au 24 avril sa
décision sur les poursuites disciplinaires contre l'ex-juge d'instruction. LIRE
AUSSI : » Exclusion d'un an requise contre le juge Burgaud » Le juge Burgaud
comparaît devant le CSM »
Le rapport qui accuse le juge Burgaud
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BOLOGNA CRONACA pag.
( da "Nuova Venezia, La"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 16 -
Nazionale I giudici: «Giovanardi offensivo» L'Anm Veneto risponde all'attacco
del sottosegretario LA POLEMICA Lo scontro sui matrimoni gay VENEZIA. I giudici
veneti e veneziani non accettano i giudizi lanciati dal sottosegretario alla
presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi (in foto), che ha definito
«sconcertante» l'ordinanza della terza sezione civile del Tribunale di Venezia
presieduta da Maurizio Gionfrida, con la quale i magistrati
hanno investito la Corte costituzionale della questione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Ieri, la giunta della sezione veneta dell'Associazione nazionale magistrati
(presidente il pm vicentino Vartan Giacomelli, segretaria il giudice veneziano
Silvia Bianchi) in un comunicato bolla le dichiarazioni dell'esponente politico
del centro destra come «gravi ed offensive, volte a colpire l'attività
di magistrati che in realtà agiscono nel pieno rispetto delle loro prerogative
e nei lmiti dei propri poteri». Per Giovanardi, l'ordinanza firmata dal giudice
Antonella Guerra sarebbe espressione di un «ennesimo provocatorio ed eversivo
tentativo da parte di magistrati ideologicamente schierati di far introdurre
surrettiziamente nel nostro ordinamento nuovi istituti, scavalcando e mettendo
davanti al fatto compiuto il Parlamento». I magistrati dell'Anm veneto spiegano
che «demandare al giudice delle leggi una valutazione di conformità della
normativa da applicare al caso di specie con i principi costituzionali attiene
a fini propri dell'attività giurisdizionale» e ribadiscono di non credere che
la decisione «possa essere censurata come iniziativa eversiva nè tantomeno
espressione di orientamenti ideologici finalizzati ad invadere la sfera del
potere legislativo». «Come giunta Anm Veneto - conclude il comunicato -
intendiamo esprimere la piena solidarietà ai colleghi magistrati destinatari di
tale attacco mediatico e auspichiamo che il dibattito su tali temi di oggettiva
rilevanza sociale recuperi toni più sereni e contenuti aderenti alla sostanza
dei fatti». (Giorgio Cecchetti)
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
> Cititi online
anunturile din ziarul Romania libera: Predoiu confirma: CE
ar putea sa suspende fondurile alocate Romaniei Ministrul Justitiei (foto Rl)
Rl online Vineri, 24 Aprilie 2009 Catalin Predoiu, ministrul Justitiei, a
declarat joi seara la Realitatea TV ca lipsa reformei in sistemul judiciar nu trebuie scuzata pe
motiv de criza economica. Predoiu a confirmat informatia potrivit careia CE
leaga plata fondurilor europene catre Romania de reforma justitiei si lupta
anticoruptie. "S-ar putea sa fim in situatia in care sa avem conditionata
aceasta facilitate de asistenta financiara de progrese substantiale legate de
mecanismul de cooperare si verificare", a declarat ministrul Justitiei
care a precizat ca inca nu s-a luat o decizie finala asupra acestei chestiuni
la Bruxelles. "Este cert ca se manifesta ingrijorare in legatura cu
stadiul acestui mecanism altfel nu vad de ce el incearca a fi legat de
facuilitatea de ajutorare economica", a mai adaugat ministrul care a
anuntat ca vor fi trei misiuni de evaluare inainte de raportul din aceasta
vara. Predoiu a reamintit ca primul benchmark al sistemului de coperare si verificare stabilit impreuna cu CE vorbeste de intarirea
capacitatii institutionale a CSM care "nu prea functioneaza". Ministrul a spus ca nu doar
CSM-ul, ci si Executivul
are o misiune importanta de indeplinit pentru ca Romania sa aiba parte de un
bun raport pe justitie in vara. "Nu putem sa performam separat, toti
performam pe acelasi culoar si nu putem finaliza cursa decat toti odata.
Deficienta institutionala intre noi trebuie sa inceteze", a subliniat
detinatorul portofoliului Justitiei. "Nu cred in teza procurorului masina
actionat de butoane. Nu am date care sa ma conduca catre aceasta idee. Cred ca
fiecare incearca sa isi faca treaba acolo unde este", a replicat ministrul
Justitiei cu privire la ideea ca actiunile procurorilor DNA din ultima perioada
sunt facute la comada politica si cu dorinta de a demonstra ca la noi in tara
se face justitie. Din aceeasi categorie: Iubitul Ioanei Basescu, prins fara
permis la volanBasescu: Doar in mod exceptional, banii de la FMI ar putea fi
folositi pentru pensii si salariiRomanii au printre cei mai nefericiti copii
din Europa Voteaza
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
> Cititi online
anunturile din ziarul Romania libera: Gigi Becali: Mi s-a
propus un targ cu privire la cazul Babiuc Rl online Vineri, 24 Aprilie 2009 "Mi s-a
propus un targ din partea procurorilor cu privire la schimbul de terenuri,
despre cazul Babiuc, dar nu mai are rost sa dau astfel de detalii acum pentru
ca sunt liber. Am discutat cu procurorul Amariei care mi-a sugerat sa vorbesc
cu avocatii mei si sa fie si ei oameni destepti, dar m-am saturat ca am stat
doua saptamani in arest degeaba, e ziua mea azi si vreau sa stau cu familia
mea", a afirmat Gigi Becali. Gigi Becali a declarat ca are incredere in Lidia
Barbulescu, in cadrul unei emisiuni la Realitatea TV. "Eu cred ca doamna
Barbulescu stie foarte bine ce s-a intamplat in acest caz. Eu stiu ca hotii
care mi-au furat masina sunt liberi, iar eu am stat doua saptamani in puscarie
si ii spun Lidiei Barbulescu ca exista un magistrat si mai tare, si acela este
Dumnezeu, iar judecatorii care m-au eliberat vor fi sanatosi, iar judecatorii
care m-au tinut in puscarie se vor imbolnavi", a spus Becali. Becali a
explicat ca toate acuzatiile recente la adresa presedintelui au fost declaratii
politice "Toate referirile mele si toate declaratiile mele legate de
Traian Basescu au fost declaratii politice ca om politic, pentru ca eu nu mai
vreau sa imi mai risc libertatea. Eu o sa imi fac un gard si nu o sa mai ies din
casa. De ce nu s-a sesizat CSM cand am fost arestat prin ordinul judecatoarei pe care Lidia
Barbulescu o cunoaste foarte bine. O rog pe Lidia Barbulescu sa faca curatenie
in justitie pentru ca stiu ca poate", a incheiat Becali. Din aceeasi
categorie: Cerere de eliberare a lui Becali sub control judiciar Oprescu:
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 2 - Attualità
Inchiesta sui crolli, scuole al setaccio E oggi arriva il procuratore antimafia
L'AQUILA. Anche strutture scolastiche e sedi universitarie nel mirino della
Procura dell'Aquila, che ieri ha disposto nuovi sopralluoghi, mentre per oggi è
atteso nel capoluogo abruzzese il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
che ha già organizzato un pool di magistrati incaricato di vigilare sugli
appalti della ricostruzione. Non ci sono ancora indagati nell'inchiesta per i
crolli causati dal terremoto del 6 aprile e comunque «ci sono sei mesi per fare
indagini contro ignoti», aveva osservato anche mercoledì il sostituto
procuratore dell'Aquila Fabio Picuti, secondo il quale «il ritorno alla
normalità passa per il rispetto della legge». E, quindi, anche dei suoi tempi.
E sempre mercoledì, a questo proposito, da fonti interne alla Procura è emerso
che i risultati delle perizie non arriveranno prima di sei mesi. I sopralluoghi
di ieri sono avvenuti in edifici pubblici interessati da danni strutturali, ma
non da vittime solo perchè la scossa devastante si è verificata di notte. Gli
edifici sono una trentina, tra scuole e sedi universitarie. A compiere le
verifiche gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria e i periti nominati
dalla Procura per verificare se ci siano state irregolarità e violazioni nella
costruzione. «Stiamo controllando scuole e sedi di università che hanno avuto
danni strutturali - ha spiegato Picuti - che avrebbero potuto provocare morti
se ci fossero stati alunni e studenti». Dopo i sopralluoghi sarà la volta
dell'esame delle campionature del materiale sequestrato. E se mercoledì il
sostituto Picuti e il procuratore Alfredo Rossini per la prima volta si erano
recati in alcuni luoghi simbolo del sisma, la Casa dello studente e i palazzi
di via XX settembre, strutture dove persone sono rimaste uccise dai crolli,
ieri è stata la volta di edifici dove non ci sono state vittime. L'ipotesi di
reato, qualora venissero riscontrate delle responsabilità, è quella di disastro
colposo o doloso. «C'è sempre il sospetto - ha detto Rossini - che ci sia stata
qualche manina che ha aiutato il terremoto». Per oggi, intanto, è previsto
l'arrivo all'Aquila del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso che ieri è
stato preceduto nel capoluogo abruzzese da Olga Capasso, uno dei quattro
magistrati del pool incaricato di vigilare sulle eventuali infiltrazioni della
criminalità organizzata. «Cercheremo di vigilare sulle imprese che avranno gli
appalti per la ricostruzione, useremo tutta la nostra banca dati e gli
strumenti che abbiamo a disposizione», ha detto il magistrato che ha già
delineato quali saranno le fasi del lavoro del pool di cui fanno parte anche
Alberto Cisterna, Vincenzo Macrì e Gianfranco Donadio: «Prima si deve
cominciare la ricostruzione, poi bisogna monitorare le società che partecipano
agli appalti pubblici. Verificheremo con tutti i mezzi che abbiamo a
disposizione e se emergeranno nomi di personaggi in odore di mafia o di
camorra, ovviamente ci sarà maggiore attenzione». Quello che si prepara è
quindi un vero e proprio passaggio al setaccio delle imprese coinvolte, a
cominciare da quelle locali che potrebbero essere avvicinate da organizzazioni
mafiose. L'incontro odierno tra Grasso e Rossini segue, tra l'altro, di poche
ore quello che il procuratore dell'Aquila ha avuto l'altro
ieri con il vicepresidente del Csm Nicola Mancino. La prospettiva è quella di
rafforzare strutture e organici e, in questo senso, la commissione per gli
incarichi direttivi del Csm ha deciso l'arrivo all'Aquila del nuovo capo della
Corte d'appello dell'Aquila, Giovanni Canzio, direttore del Massimario della
Cassazione, e di un nuovo presidente di sezione, Fabrizia Ida
Francabandera, gip al tribunale di Pescara.
( da "Dagospia.com" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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articolo --> nelle Generali più 'Calta-sconi' e meno abramo Bazoli, ultimo
banchiere ulivista - Repubblica NON crede più agli "spionaggi"
Telecom (se fossero capitati in Mediaset) - Hotel a metà, sprechi da Corte dei Conti
- Il sisma colpisce anche la Sardegna a cura di Massimo Riserbo e
Falbalà Vincent Bollorè Antoine Bernheim AVVISI AI NAVIGATI Non sarà contento
Antoine Bernheim, presidente delle Generali, a leggere la pagina d'intervista
(p.31) che Repubblica
ha concesso al suo arcinemico Davide Serra, del fondo Algebris. Vi si legge che
- parole di Serra - "Generali è un'ottima squadra allenata male". E
la sciabolata più dolorosa riguarda la partecipazione in Commerzbank: "Quella
banca ha perso il 90% in Borsa e ha acquisito Dresdner da Allianz, facendo un
regalo al primo rivale di Trieste". Nei prossimi giorni, previste
"correzioni" su vari quotidiani. Qui si parla di potere vero, mica di
letteronze da spedire a Strasburgo. DAVIDE SERRA E che qualcosa si muova a
Trieste lo si capisce anche dalla lettura del Giornale dei Berluscones (p.25),
"spettatore" tutt'altro che disinteressato. In un pezzo intitolato
"I soci alla partita dei vertici", si fa notare che "con la crisi
è cresciuto Caltagirone, mentre Bazoli fa i conti con Zaleski e Intesa
Vita". Tradotto per i non navigati: nelle Generali dovrebbe contare di più
Caltasconi e di meno Abramo Bazoli, ultimo banchiere davvero ulivista rimasto
su piazza. Fabio Ghioni TAGLI E RITAGLI Neppure Repubblica, che con D'Avanzo e
Bonini aveva tenuto l'Italia con il fiato sospeso, crede più alla storiaccie
dei dossier Telecom. Inizia il processo ed ecco tre scialbe e frivole colonnine
in fondo in fondo a pagina 20: "Ghioni, l'hacker di Telecom ora protegge
Jennifer Lopez. Gnutti, Mucchetti e Cesa parti civili per i dossier
illeciti". Poi nel pezzullo, abbastanza sconclusionato, non c'è traccia
dei tre illustri personaggi citati nel titolo, ma solo un elenco di arbitri e
manager del calcio invisi all'Inter. Al desk devono averlo sforbiciato
selvaggiamente e gli effetti si vedono. S'indigna invece la Stampa, che spara
un paginone di denuncia: "Processo Telecom. La resa dei giudici.
"Ormai è una farsa", dice un avvocato. Accanto sorridono i legali degli
accusati: sanno di aver vinto" (p.19). Modesta riflessione degli umili
curatori di codesta rassegna: ma se gli "spionaggi" fossero accaduti in Mediaset e la Corte Costituzionale avesse
così sentenziato sull'obbligo di esaminare milioni di carte con evidente
rischio prescrizione, non si sarebbe scatenato un putiferio pazzesco?
berlusconi e cappellacci GOVERNO AMICO "La Sardegna si ribella al
dietrofront: "Hotel a metà, sprechi da Corte dei Conti".
Cappellacci preoccupato. "Sono stupito, parlerò col premier". Paura
per gli investimenti fatti. Tra gli imprenditori che hanno investito negli
hotel di lusso anche la Marcegaglia" (Repubblica, p.4). Ancora più
esplicito "MF", da qualche tempo insospettabile quotidiano
resistente: "Il sisma colpisce anche la Sardegna" (p.5) e giù con una
micidiale presa per i fondelli di Cappellacci: "Prima si è detto scettico
sul trasloco del G8 per problemi di "natura tecnica e organizzativa".
Poi ha corretto il tiro, dicendosi lieto di poter dare una mano
all'Abruzzo". Povero cocco di un commercialista, deve aver appreso la
notizia dal telegiornale. Rocco Sabelli e Roberto Colaninno Il Corriere di
Flebuccio-bis invece minimizza la beffa di Re Silvio ai sudditi di Sardegna con
un riquadrino e un titolo che è tutto un programma: "Un miliardo già
investito. Ma si consola con il summit ambientale" (p.2). Ah però, sono
soddisfazioni. giulio anselmi e ezio mauro Ma oggi Repubblica attacca anche via
cielo dalla prima: "Alitalia, aerei più vuoti del previsto (malgrado la
"ripresina" di aprile). Sindacati in fibrillazione. Ritardi e
cancellazioni in aumento. E ora il fuoco amico degli ex sponsor del governo -
dal leghista Castelli al presidente della Sicilia Lombardo - che sparano ad
alzo zero sui disservizi". Poi passa il il Corriere delle banche e corregge:
"I primi cento giorni. Il rilancio della nuova Alitalia. Ora voli low cost
da Malpensa. I piani di Sabelli: rilanciare il settore business". C'è
ingratitudine anche tra le divise. "La protesta dei poliziotti. Agenti da
4 mesi senza straordinari. "Pronti a sfilare davanti alla Camera"
(Corriere, p.21). Mercedes Bresso GOVERNO MENO AMICO Giulio Anselmi lascia la
guida della Stampa e nell'editoriale di commiato non rinuncia a un paio di
sfizi. Scrive di aver "ricollocato un antico giornale ai livelli più alti
della sua storia gloriosa", con tanti saluti al predecessore Marcello
Sorgi. E che "il ruolo dell'informazione è distinto e separato da quello
della politica. Può apparire perfino ingenuo ricordarlo, ma certo non è
superfluo dirlo in un momento in cui si ascoltano inopportune minacce contro i
giornali e i giornalisti". Chiude baracca e va a fare il presidente
dell'Ansa. Tutto a posto e tutti contenti. LA BELLA POLITICA Antonio Di Pietro
scrive a Su-Dario sul Corriere (p.8) e chiude così: "In questi ultimi 10
mesi, i vari leader del Pd (apprezzare il perfido plurale) hanno spiegato che
la vera alleanza riformista del futuro è quella con l'Udc. Non capisco perché
oggi che il partito di Casini quasi ovunque è alleato con il Pdl o, al massimo,
corre da solo, tacete tutti. Alla faccia del futuro asse riformista". Ma
la vera mazzata arriva da Mercedes Bresso, che non essendo più intervistata
dalla grande stampa laica e democratica, deve offrirsi al Giornale per dire la
sua sul Piddì: "Liste bufala, Dario doveva correre. Il segretario avrebbe
potuto presentarsi ovunque e poi scegliere 30-40enni preparati. Invece puntiamo
su pensionati a fine corsa, come Cofferati e Berlinguer" (p.6).
Montezemolo e Marchionne zona rimozione da l'Unita LA REPUBBLICA DEL LINGOTTO I
conti vanno male, ma il mondo va peggio e il nuovo quotidiano nazionale del
Lingotto, diretto dal superstite Ezio Mauro, confeziona una super-pagina. Ecco
gli slogan: "Open è un'opportunità per la Fiat". Marchionne: toccato
il fondo, risaliamo". "Il Lingotto si candida a comandare il secondo
colosso mondiale dell'auto. Veto dei sindacati in Germania, colloqui con il
governo tedesco". Ma a Largo Fighetti sognano lo stesso: "Tra Fiat,
Chrysler, Opel e Gm Sudamerica, un gruppo da 7,2 milioni di vetture". E su
"Repubblica.it", la famosa integrazione multimediale
dell'informazione: "Sul sito tutti i particolari sulla Fiat Topolino
ibrida". DISECONOMY "Strage per la causa di lavoro. Impresario uccide
due legali. Non voleva risarcire una dipendente" (Corriere, p.18).
"La Saint Gobain ci toglie il lavoro? Non comprate più prodotti
francesi". La provocazione del sottosegretario Crosetto: via al
boicottaggio" (p.33). Parte da Cuneo la riscossa del neo-protezionismo in
salsa Pdl. FREE MARCHETT "I riccioli sono quelli, ma ci sono tanti modi di
essere un Tronchetti Provera. Si può anche essere laziali e preferire treno e
metropolitana al trasporto su gomma. E questo è il modo di Nino Tronchetti
Provera, cugino di Marco, presidente e fondatore del fondo Ambienta, in Italia
il primo specializzato nel settore ambientale (..). Discute con il principe di
Galles (quello vero, non il vestito) della prima lobby del green al mondo e
alla famiglia ha già dato il Gecam, il gasolio ecologico con cui la Cam fa metà
cento (???) del fatturato". Rieducational Channel (copyright Corrado
Guzzanti) su Panorama (p.129). [24-04-2009]
( da "Articolo21.com"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Evidentemente
Napolitano... di Federico Orlando* Evidentemente a Giorgio Napolitano le cose
italiane debbono apparire più gravi di quanto non appaiano agli oppositori dellattuale
regime di governo, se con un intervento giudicato fra i più alti del suo primo triennio di
presidenza ha scavalcato saggi di politologi, libri bianchi di partito,
articoli di studiosi e di giornalisti non iscritti alla charitas del potere, e
ha ritenuto di dover personalmente ristabilire le regole del gioco e ricordare
quello che si può e si deve fare per conquistare il futuro conservando un cuore
democratico, e quel che non si può e non si deve fare per non affogare
totalmente il paese nellillegalità. Nei giorni scorsi, nella
massima distrazione della grande stampa, la nostra vita pubblica è stata tutta un bulicame
di cattivi pensieri berlusconiani e di durissime repliche dellintellighentia
a cavallo fra lo studio e la politica. Il capo del governo, che dopo il
terremoto dellAquila e lebbrezza della popolarità sul teatro delle macerie, aveva
attaccato il Colle che metterebbe lautovelox contro i suoi
decreti-omnibus, la Corte costituzionale perché annulla le leggi da stato etico approvate in nome della
bioetica, il parlamento perché deputati e senatori pretendono di fare leggi e
di votare anziché delegare i loro capiufficio a votare da soli i decreti del
governo, i magistrati perché indagano se nel partito del cemento (pilone del
blocco sociale della destra) ci siano state responsabilità per la città
di sabbia che ha sepolto 300 persone, i media perché si ricordano (qualche
vota) di fare il loro mestiere di contropotere invece di cantare in coro le
lodi del signore. Questo stravolgimento della Repubblica, stretta nella
tenaglia del consenso plebiscitario per il leader e dello svuotamento delle
istituzioni come conchiglie morte pronte ad ospitare paguri, dà lultima
manciata di fertilizzante al terreno dellillegalità, su cui nasce e
prospera il Sultanato. Gli allarmi sullavvelenamento della nostra terra
si susseguono, ora
flebili ora rumorosi, ma naturalmente limitati. Due settimane fa, Pier Luigi
Castagnetti ha distribuito il saggio Leopoldo Elia, costituzionalista e uomo
politico rigoroso e innovatore, scritto da ex allievi, da cui emerge che la
Corte non è un Moloch antiparlamentare, come sembra ai balilla del cavaliere,
ma rispetta nelle leggi la “discrezionalità del legislatore”, salvo
sottometterla alla “riserva del possibile” nei casi in cui la giurisprudenza
stessa escluda quella discrezionalità, come nei diritti sociali che dipendono
dalle mutevoli possibilità di bilancio. Era seguita di pochi giorni alla
Sapienza la lectio magistralis sui limiti del potere, del capo dei
costituzionalisti italiani, Alessandro Pace: la pluralità delle istituzioni
sovrane non basta a fare la democrazia, che si risolverebbe in mero scontro di
potere, ma occorre che tutti essi abbiano in sé “il senso del limite”: quel
senso del limite che sta nellarticolo 1 della Costituzione, “la
sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Se
dunque ci sono limiti e forme per il popolo sovrano, figuriamoci per il
premier, che sovrano è soltanto nella villa di Arcore e nelle colonie sarde o
in altri territori doltremare. Il rifiuto berlusconiano di quelle forme e limiti aveva
spinto Giovanni Sartori a definire lattuale meticciato di
costituzione scritta e costituzione praticata Il Sultanato, comprensivo delle
leggi ad libitum e dellharem (ieri rafforzato dalla decisione di
arricchire di pelo fresco,
attricette e letterine, le liste del Pdl per le europee). Su questa illegalità
, di cui il sultanato è lultima e coerente incarnazione, si
soffermerà stamattina alla 10,30 il gruppo di lavoro dei radicali che
presenteranno il libro bianco La peste italiana: cioè labitudine di governi e
istituzioni, sin dai primi tempi della prima repubblica, ad allontanarsi
surrettiziamente dalla legalità repubblicana, in nome della “costituzione
materiale” (o, alla romana, del “tutto saggiusta”). Tutto questo è successo in Italia nel giro di tre
settimane. Evidentemente Napolitano, che una settimana fa aveva opposto la
Costituzione vera alla pseudocostituzione del premier, così come aveva fatto
quando impedì le prevaricazioni del decreto Eluana, ha ritenuto che lautodifesa della società civile
contro i rischi della tirannia morbida o sultanato non basti. E ha voluto
ricordare che la Costituzione non si viola, che non ci sarà un altro 28 ottobre
1922, con o senza caravanserraglio di camice nere. Anche se le camice nere al
governo e nelle aule sorde e grigie ci sono già coi i loro quadrunviri, consoli
e capimanipolo. Per ricordarlo è andato a Torino, alla Biennale Democrazia,
presieduta da Gustavo Zagrebelsky, che sabato ne aveva anticipato lo spirito
alla nostra Gabriella Monteleone in unintervista per
Europa.”Dal 48 ad oggi – aveva ricordato il professore – non cè
stato un momento in cui non si è parlato di crisi della democrazia.
Questo ci fa comprendere che la democrazia è un regime perennemente in crisi “,
perché essa è un
“ideale di vita comune, “mai pienamente realizzato”: ogni tipo di governo
produce da sé i fattori della degenerazione, e la polemica sulla Casta dimostra
quanto sia rilevante la degenerazione da noi. La legge elettorale, con la quale
i cittadini non eleggono ma ratificano, è un altro sintomo rilevante della
degenerazione. Anzi, di rovesciamento della democrazia. Un rovesciamento di
fatto a cui Napolitano ha detto alt: la Costituzione non è un residuato
bellico, può essere riformata ma solo in modo ”trasparente e convincente”,
perché “da zero non si parte”. Speriamo che su questa linea del Piave stiano
senza se e senza ma tutti i partiti dellopposizione, e di
sentire stamattina parole convergenti dagli amici radicali, anche loro
consapevoli che il 28
ottobre non vinse il genio di Mussolini ma limpostura dei
democratici, che preferirono scannarsi fra loro invece di fare fronte unico fra
loro e con le istituzioni. Come poi fecero, ma solo 23 anni più tardi, e dopo
tanti lutti, nella guerra di Liberazione. *da Europa
( da "Agi" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
LEGGE ANTI KEBAB:
MILANO, L'OPPOSIZIONE PROTESTA IN PIAZZA (AGI) - Milano, 23 apr. - Presidio
contro la legge regionale che impone misure piu' rigide per i venditori di
Kebab e il consumo di alimentari all'aperto, oggi a Milano. "E' giunto il
momento di dire basta al modo di Lega Nord e del Popolo delle liberta' di usare
le istituzioni per approvare leggi ingiuste e discriminatorie. Mentre il mondo
cambia Regione Lombardia e Formigoni approvano provvedimenti contro le imprese
artigiane che producono gelati, pizze, piadine e kebab mentre bisognerebbe fare
il contrario. E' assurdo". Hanno dichiarato i Consiglieri regionali
Giuseppe Civati (PD) e Carlo Monguzzi (Verdi), che hanno parteciperanno al
presidio in Via Borsieri per prendere un kebab e un gelato e per chiedere il
ritiro della legge "che discrimina gli artigiani italiani e stranieri del
settore". "Quella contro gli artigiani - spiegano Civati e Monguzzi -
e' l'ennesima 'legge propaganda' contro gli immigrati voluta da Lega Nord e
sostenuta dal Popolo delle Liberta' in Regione Lombardia. Non e' purtroppo
l'unica. Negli anni scorsi ne hanno approvate diverse, peraltro
tutte bocciate dal Tar e anche dalla Corte costituzionale: dalla legge contro i Phone center alle 'case solo ai lombardi',
fino ai non meno odiosi limiti introdotti nella concessione degli abbonamenti
ai mezzi di trasporto pubblici". "Tutte leggi inutili e costose che
fanno perdere di vista i veri problemi dell'integrazione e della sicurezza.
Mentre il mondo cambia e c'e' la crisi - concludono - Regione Lombardia
legifera contro gelati e kebab, creando tensioni anche laddove non ci sono,
dando un'idea di citta' perennemente in conflitto e senza offrire soluzioni
concrete a problemi reali e piu' urgenti".
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le CSM inflige "une réprimande" au juge Burgaud
LEMONDE.FR avec AFP | 24.04.09 | 06h44 * Mis à jour le 24.04.09 | 14h10
Réagissez (48) Classez Imprimez Envoyez Partagez Partagez : Le Conseil
supérieur de la magistrature (CSM) a infligé une
"réprimande" au juge Fabrice Burgaud pour son instruction du
désastre judiciaire d'Outreau, a annoncé, vendredi 24 avril, le CSM. Cette sanction, la plus légère parmi une échelle de
neuf possibles, a été obtenue par six voix pour et cinq voix contre par les
membres de cette instance qui traite les questions disciplinaires pour le corps
judiciaire. Sur le même sujet Les faits Le CSM inflige
"une réprimande" au juge Burgaud Visuel interactif Vidéo INA : les
treize acquittés d'Outreau accablent le juge Burgaud Chat Commission Outreau :
bilan et perspectives Panorama Outreau, les étapes d'une catastrophe judiciaire
Edition abonnés Archive : La chancellerie a requis une exclusion d'un an à
l'encontre de M. Burgaud Sur le même sujet Les faits Pour l'avocat de M.
Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Blog A quand des
policières voilées ? Les faits Le CSM inflige
"une réprimande" au juge Burgaud Les faits Sarkozy présente un
"plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes Les avocats de Fabrice
Burgaud avaient déjà annoncé leur intention de faire appel de cette décision
devant le Conseil d'Etat. Appuyé par l'Union syndicale des magistrats (USM),
syndicat majoritaire, le juge Burgaud et ses avocats avaient demandé lors de
l'audience au CSM, en février, sa
"réhabilitation" par une relaxe, estimant qu il n'avait fait que son
travail. Près de trois ans et demi après l'épilogue de ce dossier de pédophilie
qui s'était soldé par l'acquittement de 13 des 17 accusés, l'instance
disciplinaire se prononçait sur l'éventuelle responsabilité du magistrat de 37
ans dans ce fiasco judiciaire. Avant lui, le procureur de Boulogne, Gérald
Lesigne, s'est déjà expliqué en 2008 devant le CSM
mais il n'a fait l'objet d'aucune sanction, ayant simplement été muté à Caen
par la chancellerie. Cette affaire avait contribué à miner la confiance des
Français dans leur justice, au point de susciter une commission d'enquête
parlementaire et d'inciter le président Jacques Chirac lui-même à présenter des
excuses aux innocentés, dont certains ont passé jusqu'à trois ans derrière les
barreaux.
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Caterpillar : les
cadres séquestrés ont déposé plainte LEMONDE.FR avec AFP | 24.04.09 | 08h07 *
Mis à jour le 24.04.09 | 08h22 Réagissez (11) Classez Imprimez Envoyez Partagez
Partagez : Les quatre cadres de Caterpillar retenus 24 heures fin mars par les
salariés au siège de l'entreprise à Grenoble ont déposé plainte contre X pour
séquestration, la première qui soit rendue publique en France depuis le début
de la crise économique et sociale, rapporte l'AFP en citant plusieurs sources
judiciaires. Selon le Dauphiné libéré, la plainte a été déposée mercredi auprès
du commissariat de police de Grenoble. "Ces cadres ont déposé plainte
contre X car ils n'ont pas souhaité fournir les identités des salariés qui les
retenaient dans leur bureau ni le constat d'huissier", a souligné une
source judiciaire citée par l'AFP. De son côté, un connaisseur du dossier, cité
par le Dauphiné libéré, se montrait dubitatif quant à l'aboutissement des
poursuites, soulignant que les cadres ayant pu maintenir un contact téléphonique
avec l'extérieur, ne pouvaient être juridiquement considérés comme séquestrés.
En outre, les cadres retenus, parmi lesquels le directeur général de
Caterpillar France, Nicolas Polutnik, n'avaient pas souhaité l'intervention des
forces de l'ordre, avant d'être libérés par les salariés au bout de 24 heures,
le 1er avril. Les salariés protestaient contre le plan social qui prévoit 733
licenciements, et qui sera débattu vendredi lors d'une audience au tribunal de
grande instance de Grenoble, où la direction de Caterpillar a assigné le comité
d'entreprise, suite au blocage des négociations. Sur le même sujet Télézapping
Continental : "Leur haine, elle est partie d'un coup" Les faits
Caterpillar : les cadres séquestrés ont déposé plainte Entretien "La
colère sociale monte dans de très nombreux pays" Les faits Besancenot
appelle à une "marche nationale" des salariés licenciés Les faits
Royal juge le dialogue social en France "digne du Moyen Age"
Eclairage Les syndicats peinent à trouver leur place face aux violences sociales
Les faits La direction de Continental va porter plainte pour les dégradations
de Clairoix Sur le même sujet Les faits Pour l'avocat de M. Kerviel, ses
dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Blog A quand des policières voilées
? Les faits Le CSM inflige
"une réprimande" au juge Burgaud Les faits Sarkozy présente un
"plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes Sur le même sujet Les faits
Pour l'avocat de M. Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Les
faits Sarkozy présente un "plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes
Les faits Les ministres des finances du G20 en sommet à Washington Les faits
Caterpillar : les cadres séquestrés ont déposé plainte
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pour l'avocat de M.
Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues LE MONDE | 24.04.09 |
09h06 * Mis à jour le 24.04.09 | 11h12 Réagissez (17) Classez Imprimez Envoyez
Partagez Partagez : Jérôme Kerviel, le trader accusé d'avoir fait perdre 4,9
milliards d'euros à la Société générale, aurait investi 800 milliards d'euros
entre 2005 et 2007 (achats et ventes), selon son nouvel avocat Olivier Metzner,
pour qui ces dérives ne pouvaient pas passer inaperçues de
l'"employeur" : "C'est deux fois le budget de la France et 120
fois le budget du ministère de la justice ! A moins d'être non-voyant, on ne
peut pas ne pas le voir", relève Me Metzner qui, jeudi 23 avril, a remis
au parquet de Paris une note qui se veut "cinglante" envers la
Société générale. Sur le même sujet Les faits Pour l'avocat de M. Kerviel, ses dérives
ne pouvaient pas passer inaperçues Edition abonnés Archive : Jérôme Kerviel,
mauvais joueur Sur le même sujet Les faits Pour l'avocat de M. Kerviel, ses
dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Blog A quand des policières voilées
? Les faits Le CSM inflige
"une réprimande" au juge Burgaud Les faits Sarkozy présente un
"plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes Sur le même sujet Les faits
Pour l'avocat de M. Kerviel, ses dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Les
faits Sarkozy présente un "plan d'urgence" pour l'emploi des jeunes
Les faits Les ministres des finances du G20 en sommet à Washington Les faits
Caterpillar : les cadres séquestrés ont déposé plainte La direction de
la la banque "conteste" toutefois que les investissements de son
ex-trader aient été "à un quelconque moment de 800 milliards d'euros"
: "les investigations de la police et des juges ont démontré que
l'exposition maximum a été de 48 milliards d'euros en janvier 2008",
assure-t-elle. Jérôme Kerviel compte sur l'arrivée de Me Metzner pour changer
le cours de l'instruction. Celle-ci est officiellement close depuis janvier
mais la défense du trader et celle de la banque, partie civile dans ce dossier,
ont jusqu'au 26 avril pour réclamer d'éventuels actes d'enquête
complémentaires. Dans l'acte officiel remis au Parquet, et dont Le Monde a eu
copie, Me Metzner (conseil de patrons du CAC40 mais aussi du chanteur de Noir
Désir, Bertrand Cantat) demande aux juges d'instruction, Renaud Van Ruymbecke
et Françoise Desset, la production de pièces complémentaires et surtout
"une expertise, pour connaître la visibilité qu'avait la Société générale
sur l'ensemble des opérations réelles ou fictives de Jérôme Kerviel et leur
répercussion sur la trésorerie de la banque et ses ratios prudentiels". Si
les ratios ne sont pas respectés, ils peuvent alerter la Commission bancaire.
RÉORIENTER LA DÉFENSE DU TRADER Me Metzner veut réorienter la défense du
trader, qu'il jugeait inaboutie, sur la faute de la Société générale.
"L'instruction se termine sur un postulat simple mais erroné", que M.
Kerviel aurait abusé la confiance de la Société générale, indique-t-il dans sa
note. L'avocat ne disculpe pas le trader mais il veut démontrer que ce qu'il a
fait était parfaitement visible. Il relève ainsi que la base informatique de la
Société générale, Eliot, compilait "de façon très visible les opérations
de Jérôme Kerviel, qu'elles soient réelles ou fictives, tant en volume qu'en
écart". L'avocat met en évidence deux opérations fictives qu'a effectuées
M. Kerviel. L'une, du 3 octobre 2007, concerne un ordre sur 30 millions de
titres Deutsche Bank, soit 5 % du capital de la principale banque d'Allemagne.
L'autre, de janvier 2008, porte sur l'achat, fictif lui aussi, de 15 % du
capital du groupe Porsche. Pour Me Metzner, des opérations aussi gigantesques
obligent à honorer des appels de marges envers les vendeurs. Or, rien n'a été
réclamé à la Générale. "C'est incohérent", dit-il, et la banque
aurait dû s'en inquiéter. En outre, fin 2007, Jérôme Kerviel n'avait pas perdu
d'argent mais avait, au contraire, fait gagner à la banque 1,4 milliard
d'euros. Le trader l'avait caché à sa hiérarchie, car l'énormité de cette somme
trahissait le fait qu'il avait dépassé les limites autorisées. Mais, souligne
l'avocat, ce montant a été encaissé par la banque et figurait dans sa
trésorerie. "Si demain j'ai 1,4 milliard sur mon compte, je me réjouis
mais je me demande surtout d'où ça vient", ironise-t-il. A la découverte
des faits par la Société générale, l'avocat rappelle, enfin, que le supérieur
de Jérôme Kerviel lui a dit : "Si tu as gagné 1,4 milliard, ce sera
difficile que tu continues à travailler à la Société générale, mais (
)
tu es un bon trader (
). Ce que tu as fait c'est emmerdant mais ce n'est
pas grave." Il semble peu probable que la demande d'expertise de Me Metzner, qui
prolongerait l'instruction, soit acceptée. La Société générale estime pour sa
part que "cette nouvelle démarche apparaît, à l'évidence, destinée à
gagner du temps". Faute d'éléments nouveaux, les juges souhaiteraient
clore l'affaire au plus vite. En cas de refus, les choses iront vite : le
parquet prendra ses réquisitions et les juges rendront leur ordonnance de
renvoi devant le tribunal. M. Kerviel risque jusqu'à cinq ans de prison et 375
000 euros d'amende. Claire Gatinois et Anne Michel
( da "Virgilio Notizie"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Washington, 24 apr.
(Ap) - Gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati" dalle notizie
secondo le quali i talebani si sarebbero infiltrando nelle provincie pachistane
vicine alla capitale Islamabad: lo ha affermato il Capo degli stati maggiori
riuniti, ammiraglio Mike Mullen, intervistato dalla rete televisiva Nbc. Mullen
ha sottolineato che la situazione si sta avvicinando "a un punto di
svolta" che potrebbe vedere il Pakistan finire nelle mani delle milizie
integraliste. Ma anche nel vicino Afghanistan "le cose si vanno muovendo
nella direzione sbagliata", ha continuato l'ammiraglio, che si è detto
tuttavia fiducioso nel fatto che l'arrivo di alti 17mila militari statunitensi
possa stabilizzare la situazione: il popolo afgano "deve farsi carico
della sicurezza del suo Paese, è l'unico modo per avere successo", ha
concluso Mullen. Le autorità pachistane hanno tuttavia reso noto stamattina che
le milizie talebane infiltratesi nel distretto di Buner, a circa un centinaio
di chilometri da Islamabad, avrebbero iniziato a ritirarsi.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Consulta/ Inappellabilità:
bocciatura bis per legge Pecorella di Apcom Misura cautelare senza indizi? Sì
al rinvio a giudizio -->Roma, 24 apr. (Apcom) - Alla
Corte costituzionale non
piace la legge Pecorella. Almeno per la parte che obbliga il pubblico ministero
ad archiviare l'indagine se sia il tribunale della libertà sia la Cassazione
gli avevano annullato gli arresti per "insussistenza degli indizi".
Una nuova bocciatura dopo quella del gennaio 2007 quando la Consulta cancellò
le norme che vietavano al pm di fare appello contro le sentenze di
proscioglimento allargando però questo divieto anche ai processi già in corso.
Con la sentenza 121 depositata oggi e firmata da Giuseppe Frigo, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la modifica che la
legge 46 del 2006, la cosiddetta legge Pecorella sull'inappellabilità delle
sentenza di proscioglimento, ha imposto al codice di procedura penale. In
particolare, il nuovo articolo 405 del "libro" sulle regole del
processo prevede che il pubblico ministero sia obbligato a chiedere
l'archiviazione dell'indagine se, nel corso dell'inchiesta, gli eventuali
provvedimenti di custodia emesse nei confronti degli indagati, sono stati
annullati prima dal riesame e poi dalla Cassazione. In pratica, l'obiettivo
della legge era evitare che si andasse al processo con pochi elementi d'accusa.
Il divieto di chiedere il rinvio a giudizio infatti valeva a patto che
l'annullamento dei provvedimenti di cattura fosse motivato con
"l'insussistenza degli indizi di colpevolezza". In sostanza, se gli
elementi d'accusa erano "insussistenti", e il pm non poteva affermare
di averne trovati di nuovi nel corso delle indagini successive, allora non
aveva scelta: l'inchiesta andava archiviata. Un epilogo che i giudici delle
leggi con ritengono corretto. "Nel perseguire tale obiettivo - scrive la
Corte costituzionale - la disposizione censurata pone
una regola che rovescia il rapporto fisiologico tra procedimento incidentale de
libertate (cioè il procedimento davanti al tribunale del riesame, ndr) e
procedimento principale (ossia il processo vero e proprio, successivo al rinvio
a giudizio, ndr)". In particolare, nonostante gli stessi giudici della
Consulta riconoscano che "lo scopo della riforma sarebbe di evitare che il
pubblico ministero, pure in assenza di sopravvenienze investigative, eserciti
'caparbiamente' l'azione penale in relazione a prospettazioni accusatorie la
cui inconsistenza sarebbe già stata acclarata dalla Cassazione in
occasione" della revoca dele misure cautelari, il "percorso" per
raggiungere questo obiettivo, a parere della Consulta, è sbagliato. Si
tratterebbe infatti "di un rimedio preventivo, olto, per un verso, ad
alleggerire il carico di lavoro dei giudici dell'udienza preliminare e del
dibattimento; e, per altro verso, ad evitare che l'indagato venga inutilmente
sottoposto a processo in situazioni nelle quali l'esito risulterebbe già
scontato". Ma, conclude la Corte costituzionale,
"la regola dettata dall'articolo 405, comma 1-bis del codice di procedura
penale si presenta irragionevole". Perché un conto sono "le regole di
giudizio" davanti al tribunale del riesame, altra questione sono
"quelle che legittimano l'esercizio dell'azione penale". Insomma, il
pm deve essere libero di chiedere il rinvio a giudizio anche quando gli indizi
che ha in mano sono troppo pochi per arrestarli.
( da "Wall Street Italia"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pakistan/ Csm Usa
Mullen: preoccupati per avanzata talebani di Apcom Anche in Afghanistan
situazione difficile -->Washington, 24 apr. (Ap) - Gli Stati Uniti sono
"profondamente preoccupati" dalle notizie secondo le quali i talebani
si sarebbero infiltrando nelle provincie pachistane vicine alla capitale
Islamabad: lo ha affermato il Capo degli stati maggiori riuniti, ammiraglio
Mike Mullen, intervistato dalla rete televisiva Nbc. Mullen ha sottolineato che
la situazione si sta avvicinando "a un punto di svolta" che potrebbe
vedere il Pakistan finire nelle mani delle milizie integraliste. Ma anche nel
vicino Afghanistan "le cose si vanno muovendo nella direzione
sbagliata", ha continuato l'ammiraglio, che si è detto tuttavia fiducioso
nel fatto che l'arrivo di alti 17mila militari statunitensi possa stabilizzare
la situazione: il popolo afgano "deve farsi carico della sicurezza del suo
Paese, è l'unico modo per avere successo", ha concluso Mullen. Le autorità
pachistane hanno tuttavia reso noto stamattina che le milizie talebane
infiltratesi nel distretto di Buner, a circa un centinaio di chilometri da
Islamabad, avrebbero iniziato a ritirarsi.
( da "Corriere Adriatico"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Memorial Galante
Garrone Centro studi Calamandrei, a Jesi saranno presenti Ciampi e Zagrebelsky
Il Centro studi "Piero Calamandrei" fa tris con un evento dal
carattere nazionale. Si tratta del "Memorial Alessandro Galante
Garrone", in programma il 23 maggio al Teatro Pergolesi e all'Aula magna
della Fondazione Colocci. Ricordando il presidente onorario del Centro Studi,
già insignito del Premio Calamandrei, a 100 anni dalla nascita, si affronteranno
in tre distinti momenti altrettante tematiche di alto spessore: la legge, la
laicità e la libertà. Interverranno l'ex capo dello Stato
Carlo Azeglio Ciampi e il presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo
Zagrebelsky. "Jesi per un giorno sarà la capitale della cultura italiana -
dice il presidente del Centro studi Calamandrei Gian Franco Berti nel segno e
nel ricordo del presidente onorario, Alessandro Galante Garrone, nato 100 anni
fa a Vercelli e già insignito del prestigioso Premio Calamandrei. Un
laico, un magistrato, un uomo libero. Abbiamo sottratto l'evento del centenario
della nascita alla città di Torino, organizzando qui in città un Memorial,
sabato 23 maggio, articolato in tre momenti. In mattinata (ore 10,30) al Teatro
Pergolesi la lectio magistralis "Dimmi, Pericle, mi sapresti dire che cosa
è la legge?" tenuta dal presidente emerito della Corte Costituzionale
Gustavo Zagrebelsky rivolta ai maturandi delle scuole superiori jesine. Nel
corso della mattinata verranno insigniti del Premio Calamandrei il senatore a
vita Carlo Azeglio Ciampi e lo stesso Zagrebelsky. A premiare, il sindaco
Fabiano Belcecchi, la nipote di Piero Calamandrei Silvia, la figlia di
Alessandro Galante Garrone, Giovanna". La lectio sarà
"alleggerita" dalla performance degli Onafifetti che canteranno
"La Badoglieide". Seconda parte del Memorial: all'aula magna della
Fondazione "Colocci" (ore 17) per la tavola rotonda su "I valori
e le battaglie civili di un laico del 900". Parteciperanno Gustavo
Zagrebelsky, la saggista Camilla Bergamaschi, Silvia Calamandrei, il direttore
di Repubblica Ezio Mauro, lo storico Massimo L.Salvadori, lo storico della
Resistenza Riccardo Marchis, il filosofo Carlo Augusto Viano, il presidente del
Centro di Iniziativa Giuridica Piero Calamandrei Alfredo Viterbo.
"Quest'ultimo, nel corso della tavola rotonda coordinata dal professore
costituzionalista dell'ateneo di Macerata Paolo Borgna - sottolinea ancora
Berti - lancerà l'idea di costituire una Federazione tra i vari Centri studi
dedicati a Calamandrei. L'ultima parte della giornata, sarà al Teatro Pergolesi
(ore 21,30) per lo spettacolo in prima nazionale "Il Funerale di Neruda -
garofani rossi per Pablo", portato in scena da Assemblea Teatro- Teatro
stabile di Innovazione di Torino con testi di Luis Sepùlveda per la regia di
Renzo Sicco. La pièce teatrale sul funerale del grande poeta cileno, simbolica
prima manifestazione di Resistenza al golpe militare in Cile dell'11 settembre
1973, approfondisce la riflessione sulla forza della parola e sulla
libertà". Un evento alla cui presentazione, ieri all'Enoteca regionale di
Jesi, non sono voluti mancare il consigliere regionale Katia Mammoli, il
consigliere provinciale Leonardo Animali, l'assessore alla cultura del Comune
Valentina Conti, il presidente della Fondazione Colocci Gabriele Fava. TALITA
FREZZI,
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'Enel perde i
ricorsi sull'Ici per la gioia dei Comuni L'incasso di Soverzene, primo
municipio ad applicare l'emendamento Paniz, passa da
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
La Pro Mogliano è
irraggiungibile nel girone B e si qualifica per la finale Venerdì 24 Aprile
2009, (m.m.) A tre giornate al termine del campionato provinciale Juniores
(archiviato il 10° turno) la Pro Mogliano conquista la vittoria nel girone B
avendo 12 punti di vantaggio sul Basalghelle e si qualifica per la finale. La
Marenese e il San Floriano comandano nei gironi A e C. Al termine del
campionato le tre vincitrici disputeranno la finale per il titolo di campione
provinciale. Ecco risultati, classifiche e programma di sabato 25 alle 16.
GIRONE A Risultati: Porto Mansuè-Campolongo 0-1, S. Vendemiano-Cappella
Maggiore 0-2, Parè-Codognè 1-0, Francenigo-Feletto 0-2, Godega-La Marenese 3-8,
Sanfiorese-Orsago 0-2, Gorghense-Vazzolese 5-2. Classifica:La Marenese 50,
Vazzolese 45, Sanfiorese 44, Gorghense 43, Codognè 42, Porto Mansuè 40,
Campolongo 36, Orsago 33, Feletto 28, Godega 27, Francenigo 21, Parè 18, S.
Vendemiano 13, Cappella Maggiore 11. Prossimo turno: La Marenese-Feletto,
Codognè-Francenigo, Godega-Gorghense (giocata ieri sera), Orsago-Parè, Cappella
Maggiore-Porto Mansuè, Vazzolese-S. Vendemiano, Campolongo-Sanfiorese (alle
10,30). GIRONE B Risultati: Salgareda-Badoere 2-0, S. Lucia Mille-Paese 0-0,
Pro Mogliano-Cima Piave 5-2, Pro Roncade-Giavera 6-1, Casale-Padernello 3-0,
Silea-S. Antonino 0-3, Fontane-Zero Branco 1-5. Classifica: Pro Mogliano 62,
Salgareda 49, S. Lucia Mille 48, Zero Branco 38, Pro Roncade 37, Casale 36,
Paese 33, Padernello 29, Silea 25, Cima Piave 24, Badoere 23, S. Antonino 19,
Fontane 17, Giavera 7. Prossimo turno:Badoere-Fontane, Zero Branco-Pro
Mogliano, Cima Piave-Pro Roncade, Padernello-S. Antonino, Paese-Salgareda,
Casale-S. Lucia Mille, Giavera-Silea. GIRONE C Risultati: Riese Vallà-Bessica
5-0, CSM Resana-Spineda 2-3,
Fossalunga-Città di Asolo 2-2, S. Gaetano-Godigese 1-3, Virtus Csm
Farra-Montello 0-3, Milan Guarda-S. Floriano 4-9, Treville-SP 1-2. Classifica:
San Floriano 52, Riese Vallà, Montello 50, Godigese 48, CSM Resana 46, SP 41, Spineda 40, Virtus
Csm Farra 29, Bessica 26, Città di Asolo 23, San Gaetano 20, Milan
Guarda, Fossalunga 14, Treville 13. Prossimo turno: SP-CSM
Resana, Riese Vallà-Fossalunga, Godigese-Milan Guarda, Bessica-S. Floriano,
Spineda-S. Gaetano (stasera
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Girone D, arrivo
allo sprint Venerdì 24 Aprile 2009, (m.m.) Dopo il Casale con le gare dell'11.
giornata di ritorno anche Vittorio Veneto Falmec S.M. Colle (girone A),
Opitergina (B) e Lia Piave (E) hanno vinto il campionato provinciale
Giovanissimi e si qualificano per le finali. Da decidere chi vince il girone D
dove il Loria comanda con due punti sull'Azzurra 2003. Ecco i risultati, le
classifiche e gare del 26 aprile (ultima). GIRONE A Risultati:
Sanfiorese-Cappella Maggiore np, Codognè-Godega 3-0, Cordignano-Ogliano 0-4, S.
Vendemiano-S. Michele 0-0, Efferre Aurora-Tarzo Revine Lago 2-5,
Campolongo-Vittorio Veneto 0-
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sputa verso
l'arbitro Squalifica di 13 mesi Nei confronti di un calciatore juniores Venerdì
24 Aprile 2009, Treviso Un anno e un mese di squalifica ad un giocatore
Juniores del C.S.M. Resana. Si tratta di Thaddy Baggio squalificato fino al 31
maggio 2010 dal giudice sportivo della delegazione Figc di Treviso per gravi
scurrili offese all'arbitro e in seguito per aver sputato alle gambe
dell'arbitro ed aver poi dalla tribuna iterato ulteriori insulti e
denigrazioni. Il tutto è accaduto nel corso della gara del
campionato provinciale Juniores CSM Resana-Spineda di sabato scorso. Queste le altre sanzioni dei
giudici sportivi. TERZA CATEGORIA - Due gare: Aurighi (Tarzo Revine Lago),
Fantina (Fanzolo), Bruniera (Fontane). Una gara: Moro (Basalghelle), Della
Libera, Vidal, Villanova, Antoniazzi, Pavan (Barbisano), Giacobbi, Rigo (C.S.M.
Resana), Mone (Padernello), Possamai, Zago, De Marchi (S. Gaetano), Fornasier
(Valdosport), Basso, Pagotto (Lovispresiano), Cesero (Milan Guarda), De Martin
(Tarzo Revine Lago), Guizzo, Gatto (Vidor), Baldissera (Badoere), De Marchi (S.
Giuseppe), L. Visentin (Postioma), Di Nunzio (S. Antonino), Fornasier
(Suseganese). Inibizione a dirigenti: fino al 5 maggio a Merlo (Padernello),
fino al 28 aprile a Cattarin (Fanzolo). Del. Basso Piave: Sospensione cautelare,
in attesa di accertamenti da parte del giudice, per il giocatore Diego Mazzon
del Biancade, espulso dal campo nel corso della gara contro il Passarella; una
gara a Leffi (Evolution Team), Davanzo (Zensonese); squalifica fino al 29
aprile a Nuti (all. Biancade); inibizione fino al 29 aprile a Diana (dir.
Evolution Team). Del. Bassano: una gara a Rossi (Union Borso). JUNIORES - Tre
gare: Enrico Bandiera (Treville). Due: Anane (Francenigo), Nardin (Treville).
Una: Squizzato (CSM Resana), Cappellazzo, Volpe (Cima
Piave), Gatto (Milan Guarda), Marchi (Sanfiorese), Frasson (Spineda), Osellame
(Montello), Boro (Padernello), Tonon (Zero Branco). Inibizione fino al 5 maggio
a Sartor (dir. La Marenese); ammenda 25 euro alla Pro Roncade. ALLIEVI - Due
gare: Riccato (Pro Mogliano). Una gara: Trevisi (Caerano), De Marchi
(Montello), Pol (Lovispresiano), Valente (Parè), Barzan (Pro Mogliano),
Bortolotto (S. Vendemiano), Guzman (Vallata), Possamai (Castagnole), Valenti
(S. Giuseppe), Bottecchia (Cappella Maggiore), Bordignon (S. Andrea), Covre (S.
Vendemiano), Galeja (S. Michele). GIOVANISSIMI - Due gare: Rettore (Bessica).
Una gara: Fantuz (S. Vendemiano), Solimeno (CSM
Resana), Balliana (Quartier del Piave), Forner (S. Gottardo), Mazzocco (Soccer
G.A.). Inibizione fino al 5 maggio a Citton (dir. Giov. Ezzelina), ammenda 30
euro al S. Gaetano (insulti all'arbitro). ESORDIENTI - Inibizione fino al 12
maggio a Paladin (dir. Quartier del Piave). CALCIO A 5 - In serie C2 gara persa
per 6-0 al Pederobba, e 50 euro di ammenda, per non aver schierato in campo
contro il Real Damos due giocatori nati dopo 1987. Una gara: Zago (S. Lucia
Mille), Mattiuzzo, Luca. (Colfosco), Follador, Toniazzo (Pederobba). FESTA DEL
PULCINO DOMANI A CODOGNÈ Sono 16 le squadre della categoria Pulcini (nati nel
1998) che domani si affronteranno a allo stadio di Codognè nell'11. Festa del
Pulcino organizzata dalla Delegazione Figc di Treviso e dalla società calcio
Codognè del presidente Fulvio Vendrame. Su campi ridotti dalle 10 alle 18
saranno protagonisti le squadre di Azzurra, Careni Pievigina, Opitergina, Union
CSV, Aurora Treviso Due, Giovanile Ezzelina, Soccer Giovanile Associato, Zero
Branco, Casier Dosson, Liventina, Vazzolese, Codognè, Nervesa, Villorba,
Monastier. Nell'intervallo alle 13,50 si disputa la gara benefica "Un euro
per la solidarietà" a favore dell'associazione Sclerosi Tuberosa fra
giornalisti Tv Pressing e la Selezione di allenatori trevigiani. Madrine
Beatrice Guerra e Marianna Ardau, 1. e
( da "Monde, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le
CSM inflige une
"réprimande" au juge Burgaud LEMONDE.FR avec AFP | 24.04.09 | 06h44 *
Mis à jour le 24.04.09 | 15h26 Réagissez (65) Classez Imprimez Envoyez Partagez
Partagez : La décision du Conseil supérieur de la magistrature (CSM) d'infliger
une réprimande au juge Fabrice Burgaud pour son instruction du désastre
judiciaire d'Outreau
a été prise sur "injonction politique", a estimé, vendredi 24 avril,
l'un des avocats du magistrat, Me Patrick Maisonneuve : Sur le même sujet Les
faits Le CSM inflige une "réprimande" au
juge Burgaud Visuel interactif Vidéo INA : les treize acquittés d'Outreau
accablent le juge Burgaud Chat Commission Outreau : bilan et perspectives
Panorama Outreau, les étapes d'une catastrophe judiciaire Edition abonnés
Archive : La chancellerie a requis une exclusion d'un an à l'encontre de M.
Burgaud Sur le même sujet Les faits Le CSM inflige une
"réprimande" au juge Burgaud Les faits Caterpillar : les cadres
séquestrés ont déposé plainte Compte rendu Procès Viguier : le "petit
réquisitoire" du commissaire Les faits Pour l'avocat de M. Kerviel, ses
dérives ne pouvaient pas passer inaperçues Blog A quand des policières voilées
? La sanction prise par le CSM, la plus légère parmi
une échelle de neuf possibles, a été obtenue par six voix pour et cinq voix
contre par les membres de cette instance qui traite les questions
disciplinaires pour le corps judiciaire. Les avocats de Fabrice Burgaud avaient
déjà annoncé leur intention de faire appel de cette décision devant le Conseil
d'Etat. Appuyé par l'Union syndicale des magistrats (USM), syndicat
majoritaire, le juge Burgaud et ses avocats avaient demandé lors de l'audience
au CSM, en février, sa "réhabilitation" par
une relaxe, estimant qu'il n'avait fait que son travail. Près de trois ans et
demi après l'épilogue de ce dossier de pédophilie qui s'était soldé par
l'acquittement de treize des dix-sept accusés, l'instance disciplinaire se
prononçait sur l'éventuelle responsabilité du magistrat de 37 ans dans ce
fiasco judiciaire. Avant lui, le procureur de Boulogne, Gérald Lesigne, s'est
déjà expliqué en 2008 devant le CSM mais il n'a fait
l'objet d'aucune sanction, ayant simplement été muté à Caen par la
chancellerie. Cette affaire avait contribué à miner la confiance des Français
dans leur justice, au point de susciter une commission d'enquête parlementaire
et d'inciter le président Jacques Chirac lui-même à présenter des excuses aux
innocentés, dont certains ont passé jusqu'à trois ans derrière les barreaux.
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Outreau : le juge
Burgaud écope d'un blâme Laurence de Charette 24/04/2009 | Mise à jour : 16:48
| Ajouter à ma sélection . --> Crédits photo : Le Figaro EXCLUSIF - Dans ses
motivations, le Conseil Supérieur de la magistrature estime que
«l'accumulation» de «négligences», «maladresses» et un «défaut de maîtrise»
dans la conduite de l'information judiciaire constituent «un manque de rigueur
caractérisé». Un blâme : comme l'avait annoncé lefigaro.fr dès jeudi soir, le Conseil supérieur de la magistrature (CSM) a finalement prononcé vendredi une
«réprimande avec inscription au dossier» à l'encontre du juge Burgaud. Cette
sanction, la plus basse possible dans l'échelle qui peut aller jusqu'à la
révocation, est inférieure de deux crans à celle requise par la direction des
affaires judiciaires au nom de la chancellerie, l'«exclusion temporaire
des fonctions pour une durée maximale d'un an». Pour parvenir à ce délicat
compromis, il a fallu aux membres du Conseil un mois de réflexion
supplémentaire, tant le dossier est politiquement périlleux et juridiquement
complexe. Le vote final est resté extrêmement serré. Les sages ont donc soupesé
chaque mot de la rédaction définitive, trop conscients, que quelle que soit
leur décision, elle ferait l'objet de multiples critiques. Ils ont épluché
chacun des griefs avancés contre le magistrat instructeur d'Outreau, y compris
ceux que la Chancellerie avait elle-même fini par abandonner. Pour justifier la
sanction, le Conseil supérieur de la magistrature constate un certains nombre
de « négligences », « maladresses » et un « défaut de maîtrise » dans la
conduite de l'information judiciaire. Ils précisent que, séparément, aucun de
ces manquements ne serait susceptible de recevoir une qualification
disciplinaire, mais que c'est leur « accumulation » qui constitue en l'espèce «
un manque de rigueur caractérisé ». Il est notamment reproché au magistrat ne
pas avoir relevé et approfondi certaines des contradictions flagrantes dans les
déclarations des mineurs. Mais les sages n'accablent pas pour autant le jeune
juge qui s'est obstinément défendu devant eux une semaine durant en février.
Ils notent noir sur blanc que son « investissement professionnel » n'est « pas
contesté », et que le magistrat n'a pas disposé alors des moyens humains et
matériels qui auraient été nécessaires. Ils soulignent encore que , dans les
nombreux autres dossiers qu'il a eus à traiter parallèlement à la tentaculaire
affaire d'Outreau, Fabrice Burgaud n'a pas fait l'objet des mêmes reproches. Et
qu'aucun des magistrats expérimentés qui ont approché le dossier maudit
d'Outreau n'avait à l'époque perçu la faille. Toutefois, Fabrice Burgaud n'est
pas blanchi, comme il l'aurait rêvé après l'humiliation ressentie après son
audition télévisée devant des parlementaires . L'un de ses avocats, Me
Jean-Yves Dupeux, a d'ores et déjà annoncé qu'il déposerait certainement un
recours devant le Conseil d'Etat. LIRE AUSSI : » Exclusion d'un an requise
contre le juge Burgaud » Le juge Burgaud comparaît devant le CSM
» Le rapport qui accuse le juge Burgaud
( da "Romania Libera"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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anunturile din ziarul Romania libera: Ponta: in UE exista
destule dorinte de a nu se acorda fonduri Romaniei Rl online Vineri, 24 Aprilie
2009 Victor Ponta, ministrul pentru relatia cu Parlamentul, a declarat pentru
NewsIn ca in UE exista
destule "dorinte" de a nu se acorda fonduri Romaniei,si nu exclude o
conditionare a alocarii acestora in functie de reforma din justitie pentru ca,
din punctul sau de vedere, nu s-au inregistrat progrese. "Nu stiu daca e
posibil ca UE sa puna drept conditie de acordare a fondurilor obtinerea unor
progrese in justitie. Probabil este posibil. Exista destule dorinte de a nu se
acorda aceste fonduri pentru Romania. Ceea ce stiu eu e ca in ultima perioada
lucrurile in justitie au mers prost", a sustinut ministrul. Explicand ca
nu doreste sa identifice responsabilii pentru incetinirea reformelor, Ponta a
aratat ca nu s-a simtit, de la ultimul raport, pana in acest moment, un progres
real in justitie. "Exista probleme mari in legatura cu salarizarea magistratilor,
a personalului auxiliar, a unificarii practicii judiciare,
in activitatea CSM si
DNA", a adaugat vicepresedintele PSD. Victor Ponta s-a aratat optimist ca
in viitoarea evaluare a UE pe justitie, Parlamentul nu va mai fi indicat drept
responsabil pentru incetinirea reformelor. "Partea cu Codurile o vom
rezolva pana pe 15 mai. Si in privinta dosarelor politicienilor,
Parlamentul si-a facut treaba, a dat toate avizele. Nu mai exista niciun caz in
Parlament. Dosarul Mihailescu va fi si el analizat, tocmai s-a modificat
Regulamentul privind majoritatea pentru trimiterea in instanta. De aceea, de
data aceasta, pentru reprezentantii la Bucuresti ai CE va fi foarte greu sa dea
din nou vina pe Parlament. Acum poate ne ocupam de cei care au responsabilitati
cu adevarat", a declarat Ponta. Comisia Europeana leaga plata fondurilor
UE catre Romania de reforma justitiei si lupta anticoruptie din Romania, se
arata intr-un document de informare al CE transmis Parlamentului European si
consultat de NewsIn. "Comisia monitorizeaza atent situatia din Bulgaria si
Romania. Plata fondurilor depinde, desigur, de evolutia mediului legislativ si
judiciar si de progresele inregistrate in implementarea diferitelor planuri de
actiune", se arata in concluziile documentului datat 8 aprilie 2009, fiind
pentru prima oara cand CE leaga direct plata fondurilor europene de reforma
justitiei si lupta anticoruptie. Documentul remis europarlamentarilor arata ca,
in prezent, 316 milioane de euro din fondurile de preaderare pentru agricultura
(SAPARD) raman suspendate, din care 142 milioane au fost raportate la Comisie.
In ce priveste fondurile structurale, au fost aprobate trei evaluari de
conformitate, dar pentru o evaluare "mai sunt in continuare unele
chestiuni legate de conflicte de interes ce trebuie sa fie rezolvate".
Platile interimare efectuate pana acum au avut loc doar in cadrul programelor
operationale aprobate. Documentul vine ca raspuns la o rezolutie din ianuarie
in care Parlamentul European isi exprima ingrijorarea cu privire la inghetarea
fondurilor din Bulgaria si cerea executivului european sa raporteze trimestrial
asupra problemelor cu privire la neregulile in implementarea fondurilor UE.
Urmatoarea informare a Parlamentului va fi facuta de catre Comisie in luna
septembrie, deoarece intre timp au alegeri europene, iar actualul legislativ
isi incheie mandatul in luna mai. Pe de alta parte, intr-un raport privind
exercitiul bugetar, votat joi in plenul de la Strasbourg, Legislativul european
"cere Comisiei, in lumina ultimului raport CE si a regreselor in domeniul
luptei anticoruptie, sa redacteze un raport special privind gestiunea si
controlul fondurilor UE in Romania si asupra progreselor facute in lupta
anticoruptie pana la 15 iulie 2009". Parlamentul este, de asemenea, de parere
ca "aderarea Romaniei si Bulgariei nu a fost tratata de Comisie cu
seriozitatea necesara si ca declaratiile privind stadiul de pregatire al celor
doua tari candidate au indus in eroare si regreta ca dezinformarea a dus la
actuala situatie prin care fonduri de coeziune au fost acordate unor state
membre cu sisteme administrative si legale disfunctionale". Din aceeasi
categorie: Weekend rece, cu lapovita la muntePogea: Am identificat 179 de taxe
si tarife care trebuie eliminate sau comasateAproape 70% din firmele cu
pierderi vor plati un impozit de maxim 1.000 euro Voteaza
( da "AltaLex" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Assegno divorzile
Mappa agg. al 24.04.2009 Stampa | Segnala | Condividi Civile | Famiglia ASSEGNO
DIVORZILE ** * ** Altalex Mese - Schede di Giurisprudenza (www.altalexmese.it)
Assegno divorzile e convivenza more uxorio Cassazione civile , sez. I, sentenza
08.10.2008 n° 24858 (Susanna Moro) Nella determinazione dellassegno
divorzile soltanto le poste reddituali effettivamente esistenti Cassazione
civile , sez. I, sentenza 10.07.2008 n° 19064 (Clorinda Di Franco) Altalex
Massimario (www.massimario.it) Separazione e divorzio, assegno divorzile, reddito di entrambi i
coniugi Cassazione civile , sez. I, sentenza 17.07.2008 n° 19731 Danno, diritto
al risarcimento, conseguenze sullassegno divorzile,
insussistenza Cassazione civile , sez. I, sentenza 10.07.2008 n° 19064 Altalex
Quotidiano (www.altalex.com)
Sulla decadenza della domanda riconvenzionale relativa allassegno
divorzile Cassazione civile , sez. I, sentenza 28.03.2007 n° 7653 Assegno
divorzile: miglioramento delle condizioni economiche e revisione Cassazione
civile , sez. I, sentenza
23.08.2006 n° 18367 (Giuseppe Buffone) Assegno di divorzio: doppio nome sul
campanello non prova la nuova convivenza Cassazione civile , sez. I, sentenza
02.09.2004 n° 17684 Assegno divorzile: criteri autonomi rispetto all'assegno
spettante al separato Cassazione civile ,sez. I, sentenza 27.08.2004 n° 17128
Assegno divorzile: sulla nascita di figlia non riconosciuta dal figlio
maggiorenne Cassazione civile sez. I, sentenza 13.02.2003 n° 2147 Assegno
divorzile corrisposto in unica soluzione è soggetto a tassazione Irpef
Cassazione civile , sez. IV, sentenza 22.11.2002 n° 16462
Legittima indeducibilità dell'assegno divorzile in unica soluzione Corte
Costituzionale ordinanza 22.11.2001 n° 383 Sentenza ecclesiastica di nullità -
intangibilità dell'assegno divorzile Cassazione civile 23.03.2001 n° 4202
Assegno divorzile - rilevanza di accordo fra i coniugi ai fini della
determinazione Cassazione civile 21.02.2001 n° 2492 Illegittima
indeducibilità dell'assegno divorzile in unica soluzione Cassazione civile sez.
tributaria, ordinanza 18.09.2000 n° 795 La convivenza brevissima fra coniugi
esclude l'assegno divorzile Cassazione civile , sez. I, sentenza 16.06.2000 n°
8233 Convivenza ''more uxorio'' e rettifiche ad assegno divorzile Cassazione
civile , sez. I, sentenza 02.06.2000 n° 7328 Revisione dell'assegno divorzile
anche se l'aumento dello stipendio è imprevisto Cassazione civile , sez. I
civile, sentenza 28.01.2000 n° 958 Stampa | Segnala | Condividi |
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
commento Sei in
Commenti 24 aprile 2009 Non ci sarà un altro 28 ottobre Evidentemente a Giorgio
Napolitano le cose italiane debbono apparire più gravi di quanto non appaiano
agli oppositori dell'attuale regime di governo, se con un intervento giudicato
fra i più alti del suo primo triennio di presidenza ha scavalcato saggi di
politologi, libri bianchi di partito, articoli di studiosi e di giornalisti non
iscritti alla caritas del potere, e ha ritenuto di dover personalmente
ristabilire le regole del gioco e ricordare quello che si può e si deve fare
per conquistare il futuro conservando un cuore democratico, e quel che non si
può e non si deve fare per non affogare totalmente il paese nell'illegalità.
Nei giorni scorsi, nella massima distrazione della grande stampa, la nostra
vita pubblica è stata tutta un bulicame di cattivi pensieri berlusconiani e di
durissime repliche dell'intellighentia a cavallo fra lo studio e la politica.
Il capo del governo, che dopo il terremoto dell'Aquila e l'ebbrezza della
popolarità sul teatro delle macerie, aveva attaccato il Colle che metterebbe
l'autovelox contro i suoi decreti-omnibus, la Corte costituzionale perché annulla le leggi
da stato etico approvate in nome della bioetica, il parlamento perché deputati
e senatori pretendono di fare leggi e di votare anziché delegare i loro
capiufficio a votare da soli i decreti del governo, i magistrati perché
indagano se nel partito del cemento (pilone del blocco sociale della destra)
ci siano state responsabilità per la città di sabbia che ha sepolto 300
persone, i media perché si ricordano (qualche volta) di fare il loro mestiere
di contropotere invece di cantare in coro le lodi del signore. Questo
stravolgimento della repubblica, stretta nella tenaglia del consenso
plebiscitario per il leader e dello svuotamento delle istituzioni come
conchiglie morte pronte ad ospitare paguri, dà l'ultima manciata di
fertilizzante al terreno dell'illegalità, su cui nasce e prospera il Sultanato.
Gli allarmi sull'avvelenamento della nostra terra si susseguono, ora flebili
ora rumorosi, ma naturalmente limitati. Due settimane fa, Pierluigi Castagnetti
ha distribuito il saggio Leopoldo Elia, costituzionalista e uomo politico
rigoroso e innovatore, scritto da ex allievi, da cui emerge che la Corte non è
un Moloch antiparlamentare, come sembra ai balilla del Cavaliere, ma rispetta
nelle leggi la "discrezionalità del legislatore", salvo sottometterla
alla "riserva del possibile" nei casi in cui la giurisprudenza stessa
escluda quella discrezionalità, come nei diritti sociali che dipendono dalle
mutevoli possibilità di bilancio. Era seguita di pochi giorni alla Sapienza la
lectio magistralis sui limiti del potere, del capo dei costituzionalisti
italiani, Alessandro Pace: la pluralità delle istituzioni sovrane non basta a
fare la democrazia, che si risolverebbe in mero scontro di potere, ma occorre
che tutti essi abbiano in sé "il senso del limite": quel senso del
limite che sta nell'articolo 1 della Costituzione, «la sovranità appartiene al
popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Se dunque
ci sono limiti e forme per il popolo sovrano, figuriamoci per il premier, che
sovrano è soltanto nella villa di Arcore e nelle colonie sarde o in altri
territori d'oltremare. Il rifiuto berlusconiano di quelle forme e limiti aveva
spinto Giovanni Sartori a definire l'attuale meticciato di Costituzione scritta
e Costituzione praticata Il Sultanato, comprensivo delle leggi ad libitum e
dell'harem (ieri rafforzato dalla decisione di arricchire di attricette e
letterine le liste del Pdl per le europee). Su questa illegalità, di cui il
sultanato è l'ultima e coerente incarnazione, si soffermerà stamattina alla
10,30 il gruppo di lavoro dei radicali che presenteranno il libro bianco La
peste italiana: cioè l'abitudine di governi e istituzioni, sin dai primi tempi
della prima repubblica, ad allontanarsi surrettiziamente dalla legalità
repubblicana, in nome della "costituzione materiale" (o, alla romana,
del "tutto s'aggiusta"). Tutto questo è successo in Italia nel giro
di tre settimane. Evidentemente Napolitano, che una settimana fa aveva opposto
la Costituzione vera alla pseudocostituzione del premier, così come aveva fatto
quando impedì le prevaricazioni del decreto Eluana, ha ritenuto che
l'autodifesa della società civile contro i rischi della tirannia morbida o
sultanato non basti. E ha voluto ricordare che la Costituzione non si viola,
che non ci sarà un altro 28 ottobre 1922, con o senza caravanserraglio di
camice nere. Anche se le camice nere al governo e nelle aule sorde e grigie ci
sono già coi i loro quadrunviri, consoli e capimanipolo. Per ricordarlo è andato
a Torino, alla Biennale Democrazia, presieduta da Gustavo Zagrebelsky, che
sabato ne aveva anticipato lo spirito alla nostra Gabriella Monteleone in
un'intervista per Europa. «Dal '48 ad oggi aveva ricordato il professore non
c'è stato un momento in cui non si è parlato di "crisi della
democrazia". Questo ci fa comprendere che la democrazia è un regime
perennemente in crisi», perché essa è un ideale di vita comune, «mai pienamente
realizzato»: ogni tipo di governo produce da sé i fattori della degenerazione,
e la polemica sulla Casta dimostra quanto sia rilevante la degenerazione da
noi. La legge elettorale, con la quale i cittadini non eleggono ma ratificano,
è un altro sintomo rilevante della degenerazione. Anzi, di rovesciamento della
democrazia. Un rovesciamento di fatto a cui Napolitano ha detto alt: la
Costituzione non è un residuato bellico, può essere riformata ma solo in modo
«trasparente e convincente », perché «da zero non si parte». Speriamo che su
questa linea del Piave stiano senza se e senza ma tutti i partiti
dell'opposizione, e di sentire stamattina parole convergenti dagli amici
radicali, anche loro consapevoli che il 28 ottobre non vinse il genio di
Mussolini ma l'impostura dei democratici, che preferirono scannarsi fra loro
invece di fare fronte unico fra loro e con le istituzioni. Come poi fecero, ma
solo 23 anni più tardi, e dopo tanti lutti, nella guerra di Liberazione.
Federico Orlando
( da "Asca" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CALABRIA: VERTICE SU
NORMATIVA ANTISISMICA REGIONALE (ASCA) - Catanzaro, 24 apr - ''Il confronto di
oggi segna un altro passo avanti nel processo che la Regione ha avviato sin dal
2007, teso a favorire la riduzione del rischio sismico, sia per le nuove costruzioni,
che per quelle gia' realizzate. L'intera fase di riordino si concludera' entro
la fine del 2009''. E' quanto ha affermato l'assessore ai Lavori Pubblici della
Regione Calabria, Luigi Incarnato, in riferimento all'incontro sul riordino
amministrativo della normativa sismica in Calabria e del relativo documento di
attuazione, che si e' tenuto oggi, a Catanzaro, nella sede del dipartimento.
All'incontro, presieduto dallo stesso Incarnato, hanno partecipatodirigenti
regionali, i rappresentanti regionali dell'Ordine dei geologi e degli Ordini
provinciali degli ingegneri e degli architetti, i rappresentanti di Eucentre,
Fabio Germagnoli e Barbara Borzi. Nel corso della riunione e' stato fatto il
punto sulla legislazione sismica nazionale e regionale, in rapporto alla
sentenza della Corte Costituzionale dell'aprile 2006. La
sentenza ha radicalmente modificato i principi della Legge 741/81 (che prevede
le modalita' di deposito dei progetti e successivo controllo a campione),
sancendo la necessita' del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e
privata incolumita' e dei principi fondamentali in materia di governo del
territorio e protezione civile, eliminando il sistema del controllo a
campione introdotto dalle varie leggi regionali e dalla stessa legislazione
della Calabria. Gli effetti della sentenza costringono tutte le amministrazioni
regionali a ridisegnare il sistema dei controlli. L'assessore Incarnato, oltre
a ribadire la pericolosita' sismica del territorio calabrese, ha ripercorso le
tappe del lavoro fin qui svolto e, in particolare, si e' soffermato sul
protocollo di intesa con Eucentre (Fondazione costituita dal dipartimento della
Protezione Civile della presidenza del Consiglio dei Ministri, dall'Istituto
nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall'Universita' degli Studi di Pavia e
dall'Istituto universitario di Studi Superiori di Pavia), con il compito di
promuovere e sostenere la ricerca nel campo dell'ingegneria sismica, d'intesa
con gli Istituti universitari operanti in Calabria. Incarnato ha precisato,
infine, che l'attivita' del dipartimento riguarda il riordino della citata LR
7/1998, mediante un Regolamento regionale di attuazione. Alla fine
dell'incontro si e' stabilito che l'assessorato nei prossimi giorni incontrera'
tutti gli altri soggetti operanti nel settore (Anci, Ance, Upi e altre
categorie), mentre gli Ordini professionali, sulla scorta dei documenti
elaborati dal dipartimento, faranno pervenire entro un mese le proprie
osservazioni, utili a definire la materia. red-res/
( da "L'Humanitè" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
société Burgaud fixé
aujourd'hui Justice . Le Conseil supérieur de la magistrature statue cet
après-midi sur la responsabilité du juge de l'affaire d'Outreau. Avec lui,
difficile de penser qu'il s'agit d'un hasard du calendrier. Nicolas Sarkozy
semble avoir calqué ses dernières annonces, concernant les futures réformes
judiciaires, sur le planning du Conseil supérieur de la magistrature (CSM), devant lequel est traduit Fabrice
Burgaud. Quel meilleur moyen, pour le chef de l'État, que d'invoquer un nom qui
rime avec le fiasco de l'affaire d'Outreau pour mettre aux pas des magistrats
tant décriés ? Alors que le CSM dira, cet après-midi, s'il y a lieu ou non de sanctionner celui
qui fut l'orchestrateur d'une instruction mise à bas par deux procès
aboutissant à treize acquittements, le président de la République
enfourchait, il y a trois jours, l'un de ses vieux chevaux de bataille : la
responsabilité des juges. « Il ne faut pas faire d'amalgame. Les magistrats
font un travail remarquable, mais les Français ont été choqués d'un certain
nombre de dysfonctionnements », a-t-il d'abord pointé. Avant d'assurer : « Je
ne laisserai pas des affaires comme Outreau sans réponse. » Et d'annoncer une
future loi organique sur la nouvelle composition du CSM,
que les non-magistrats devraient désormais intégrer en plus grand nombre, ainsi
que la possibilité de saisir ce dernier par n'importe quel justiciable
s'estimant lésé par un juge. Déjà, le 7 janvier, Nicolas Sarkozy avait profité
de l'audience solennelle de rentrée de la Cour de cassation pour enterrer le
juge d'instruction. Quatre semaines plus tard, Fabrice Burgaud débutait
justement une délicate semaine, celle de la défense de son instruction face à
ses pairs. À cette occasion, on a pu voir un juge plus pugnace que lors de son
passage devant la commission d'enquête parlementaire. Face au CSM, Fabrice Burgaud a répondu pied à pied à la liste des
griefs retenus par le ministère de la Justice. Directrice des services
judiciaires, Dominique Lottin avait réclamé un an au maximum d'exclusion de la
chancellerie à l'encontre de celui qui fut à l'origine d'une « accumulation de
manquements au caractère systématique, voire volontaire » et dont elle
soulignait le « manque évident de rigueur et d'impartialité ». « Je n'ai commis
aucune faute disciplinaire, ni de près ni de loin. Je n'ai failli d'aucune
sorte à mon serment de magistrat », avait contre-attaqué Fabrice Burgaud, peu
enclin à reconnaître la moindre faille dans son travail. Autre axe - plus
convainquant - mis en avant par ses défenseurs : dénoncer la manoeuvre
politicienne de l'Élysée, qui a choisi d'épingler leur client à la moindre
occasion. « Le CSM a repoussé d'un mois sa décision,
remarque Me Jean-Yves Dupeux, cela prouve au moins que la condamnation du juge
Burgaud n'est pas évidente », contrairement à ce qu'en disent « le personnel
politique et beaucoup de médias ». Sophie Bouniot
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Outreau : le juge
Burgaud écope d'un blâme Laurence de Charette 24/04/2009 | Mise à jour : 19:47
| Ajouter à ma sélection . --> Crédits photo : Le Figaro Dans ses
motivations, le Conseil Supérieur de la magistrature estime que
«l'accumulation» de «négligences», «maladresses» et un «défaut de maîtrise»
dans la conduite de l'information judiciaire constituent «un manque de rigueur
caractérisé». Un blâme : comme l'avait annoncé lefigaro.fr dès jeudi soir, le Conseil supérieur de la magistrature (CSM) a finalement prononcé vendredi une
«réprimande avec inscription au dossier» à l'encontre du juge Burgaud. Cette
sanction, la plus basse possible dans l'échelle qui peut aller jusqu'à la
révocation, est inférieure de deux crans à celle requise par la direction des
affaires judiciaires au nom de la chancellerie, l'«exclusion temporaire
des fonctions pour une durée maximale d'un an». Pour parvenir à ce délicat
compromis, il a fallu aux membres du Conseil un mois de réflexion
supplémentaire, tant le dossier est politiquement périlleux et juridiquement
complexe. Le vote final est resté extrêmement serré. Les sages ont donc soupesé
chaque mot de la rédaction définitive, trop conscients, que quelle que soit
leur décision, elle ferait l'objet de multiples critiques. Ils ont épluché
chacun des griefs avancés contre le magistrat instructeur d'Outreau, y compris
ceux que la Chancellerie avait elle-même fini par abandonner. Pour justifier la
sanction, le Conseil supérieur de la magistrature constate un certains nombre
de « négligences », « maladresses » et un « défaut de maîtrise » dans la
conduite de l'information judiciaire. Ils précisent que, séparément, aucun de
ces manquements ne serait susceptible de recevoir une qualification
disciplinaire, mais que c'est leur « accumulation » qui constitue en l'espèce «
un manque de rigueur caractérisé ». Il est notamment reproché au magistrat ne
pas avoir relevé et approfondi certaines des contradictions flagrantes dans les
déclarations des mineurs. Mais les sages n'accablent pas pour autant le jeune
juge qui s'est obstinément défendu devant eux une semaine durant en février.
Ils notent noir sur blanc que son « investissement professionnel » n'est « pas
contesté », et que le magistrat n'a pas disposé alors des moyens humains et
matériels qui auraient été nécessaires. Ils soulignent encore que , dans les
nombreux autres dossiers qu'il a eus à traiter parallèlement à la tentaculaire
affaire d'Outreau, Fabrice Burgaud n'a pas fait l'objet des mêmes reproches. Et
qu'aucun des magistrats expérimentés qui ont approché le dossier maudit
d'Outreau n'avait à l'époque perçu la faille. Toutefois, Fabrice Burgaud n'est
pas blanchi, comme il l'aurait rêvé après l'humiliation ressentie après son
audition télévisée devant des parlementaires . L'un de ses avocats, Me
Jean-Yves Dupeux, a d'ores et déjà annoncé qu'il déposerait certainement un
recours devant le Conseil d'Etat. LIRE AUSSI : » Exclusion d'un an requise contre
le juge Burgaud » Le juge Burgaud comparaît devant le CSM
» Le rapport qui accuse le juge Burgaud
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Affaire Burgaud :
l'«éthique» d'un membre du CSM en cause Delphine
Chayet 24/04/2009 | Mise à jour : 19:38 | Ajouter à ma sélection . --> Un
des magistrats du Conseil supérieur de la magistrature (CSM),
chargé de statuer sur le cas Burgaud, aurait lui-même participé à la procédure
d'Outreau. Les avocats du juge Burgaud ont révélé vendredi qu'ils soulèveraient
un point de droit afin d'obtenir l'annulation de la «réprimande avec
inscription au dossier» prononcée vendredi à son encontre par le Conseil
supérieur de la magistrature (CSM). Jean-Yves Dupeux
et Patrick Maisonneuve ont expliqué avoir appris récemment qu'un des onze
membres du CSM avait participé à la procédure
d'Outreau. Xavier Chavigné a été magistrat à la cour d'appel de Douai (Nord),
dont la chambre de l'instruction a refusé à deux reprises la remise en liberté
de l'abbé Dominique Wiel, un suspect finalement acquitté. Ce rebondissement a
entraîné une réaction immédiate de Vincent Lamanda, premier président de la
Cour de cassation et président du conseil de discipline des magistrats du siège
au sein du CSM qui, ayant appris la nouvelle «avec
stupéfaction», a aussitôt «convoqué l'intéressé pour recueillir, sans délai,
ses explications». «Lorsque l'on prétend devoir donner des leçons en matière de
rigueur, d'éthique et de déontologie je crois qu'on peut être un peu plus
attentif et éviter de se retrouver dans une situation pour le moins atypique»,
a de son côté souligné vendredi Me Maisonneuve.
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Affaire Burgaud :
l'«éthique» d'un membre du CSM en cause Delphine
Chayet 24/04/2009 | Mise à jour : 19:38 | Ajouter à ma sélection . --> Un
des magistrats du Conseil supérieur de la magistrature (CSM),
chargé de statuer sur le cas Burgaud, aurait lui-même participé à la procédure
d'Outreau. Les avocats du juge Burgaud ont révélé vendredi qu'ils soulèveraient
un point de droit afin d'obtenir l'annulation de la «réprimande avec
inscription au dossier» prononcée vendredi à son encontre par le Conseil
supérieur de la magistrature (CSM). Jean-Yves Dupeux
et Patrick Maisonneuve ont expliqué avoir appris récemment qu'un des onze
membres du CSM avait participé à la procédure
d'Outreau. Xavier Chavigné a été magistrat à la cour d'appel de Douai (Nord),
dont la chambre de l'instruction a refusé à deux reprises la remise en liberté
de l'abbé Dominique Wiel, un suspect finalement acquitté. Ce rebondissement a
entraîné une réaction immédiate de Vincent Lamanda, premier président de la
Cour de cassation et président du conseil de discipline des magistrats du siège
au sein du CSM qui, ayant appris la nouvelle «avec
stupéfaction», a aussitôt «convoqué l'intéressé pour recueillir, sans délai,
ses explications». «Lorsque l'on prétend devoir donner des leçons en matière de
rigueur, d'éthique et de déontologie je crois qu'on peut être un peu plus
attentif et éviter de se retrouver dans une situation pour le moins atypique»,
a de son côté souligné vendredi Me Maisonneuve.
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
«Une sanction qui va
mécontenter tout le monde» B.H. (lefigaro.fr) avec agences 24/04/2009 | Mise à
jour : 18:28 | Ajouter à ma sélection . --> REACTIONS - Après la réprimande
ordonnée par le Conseil supérieur de la magistrature au juge Burgaud, les
acquittés du procès Outreau dénoncent une sanction «ridicule». Les réactions à
la réprimande infligée vendredi au juge Fabrice Burgaud pour son instruction du
désastre judiciaire d'Outreau ne se sont pas fait attendre. Sitôt après la
décision du Conseil supérieur de la magistrature, les acquittés du procès ont
fait part de leur désarroi. «La réprimande est une fausse sanction destinée à
répondre à la pression de l'opinion publique. Je suis inquiète parce que s'il
instruit d'autres dossiers, des innocents risquent encore de finir dans les
geôles de la République», s'est offusquée Roselyne Godard, connue comme «la
boulangère» du procès d'Outreau. «Est-ce qu'il y aurait eu une sanction
adéquate par rapport à ce qu'il a fait ? Je crois qu'il n'y en a aucune dans
l'échelle des sanctions qu'il aurait pu avoir: c'est quand même le premier
responsable d'un fiasco judiciaire sans précédent, et je trouve qu'il s'en sort
bien», a également déploré Alain Maréceaux, huissier de justice, acquitté en
appel en 2005 dans cetet affaire. Eric Dupond-Moretti, avocat de plusieurs
acquittés, a lui aussi fustigé la réprimande, ironisant sur «la justice qui
juge la justice». Et de regretter qu'«en terme d'opinion publique, c'est
dramatique parce que si vous avez un avertissement pour le plus grand fiasco
judicaire de ces dernières décennies, alors tout est permis». Frank Berton,
également avocat de plusieurs acquittés, a quant à lui qualifié de «ridicule»
la sanction, en la comparant à la réprimande d'un «maître d'école» à «son
élève». «Pour les acquittés, cela veut dire: 'il n'y a rien, il n'y a pas de
soucis, pas de problèmes, circulez'», a-t-il ajouté. «C'est l'illustration d'un
corporatisme ancestral. Il faut retirer aux magistrats le pouvoir de juger les
magistrats». Les syndicats de magistrats ont eux aussi manifesté leur
mécontentement, estimant que Fabrice Burgaud était «le bouc émissaire idéal de
tous les dysfonctionnements de la justice». Ayant pris «connaissance avec
regret» de la décision du CSM, l'Union syndicale des magistrats (USM), premier syndicat dans
la profession, rappelle que c'est le garde des Sceaux Pascal Clément,
prédécesseur de Rachida Dati, qui avait traduit le juge Burgaud devant ses
pairs. «L'Inspection générale qui n'est pourtant pas réputée pour sa tendresse
concluait à l'absence de faute imputable à M. Burgaud», a-t-on renchéri
au Syndicat de la magistrature (SM), en soulignant que la procédure
disciplinaire décidée par la Chancellerie était «la mauvaise réponse à un vrai
problème». Et le député socialiste André Vallini, qui avait présidé la
commission d'enquête parlementaire sur l'affaire d'Outreau, de résumer : «la
sanction va mécontenter à la fois ceux qui considèrent qu'il est le principal
responsable du fiasco judiciaire d'Outreau comme ceux qui considèrent qu'il n'a
été qu'un élément de la chaîne pénale qui a dysfonctionné du début à la fin de
cette affaire».
( da "EUROPA ON-LINE"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Articolo Sei in
Lettere 24 aprile 2009 Il referendum del 21 giugno e "il furto della
seconda scheda" Cara Europa, ho saputo che, con un accordo parlamentare
tra Pdl, Pd e Udc, è stato deciso di presentare una leggina, e votarla non in
aula ma in commissione affari costituzionali ( sede legislativa), che proroga i
termini entro i quali si possono svolgere i referendum (15 aprile 15 giugno) al
21 giugno. In tal modo, gli italiani, a cui è stato negato l'election day
richiesto dal Pd, cioè votare il 7 giugno per europee, referendum e primo turno
delle amministrative, potranno votare domenica 21, insieme al secondo turno
delle amministrative (nei comuni che andranno al ballottaggio). A me, che andrò
a votare solo per le europee, la leggina mi lascia indifferente. Anzi mi
lascerebbe, se non sentissi odore di "politica all'italiana", di
scippo di legalità, come dicono i radicali. LUCA D'ANSELMO, LA SPEZIA Caro
D'Anselmo, di scippo di legalità abbiamo parlato, a volte, più o meno tutti,
secondo la posizione politica nella quale ci trovavamo. Per me, il primo scippo
di legalità avvenne prima ancora che la repubblica nascesse, nel referendum del
2 giugno 1946 tra monarchia e repubblica, quando tantissimi elettori furono
esclusi, non ricevettero i certificati, o ne ricevettero due, e troppe sezioni
rimasero in balia dei più forti o prevaricatori. Ero ragazzo, da adulto ho
raccolto confidenze di presidenti di seggio pentiti o vanagloriosi del
risultato conquistato. Ciò premesso ed è ciò di cui non si parla mai, per
tacita convenzione, come si faceva in certe famiglie borghesi per figli di
dubbia paternità , condivido la tesi generale dei radicali sullo scippo di
legalità nel nostro sistema politico, e condivido anche la loro teoria del
«furto della seconda scheda» (capitolo 2 di La peste italiana), salvo
nell'introduzione. Vi si afferma che la doppia scheda, quella per eleggere i
parlamentari e quella per fare i referendum abrogativi di leggi del parlamento,
«è la straordinaria invenzione dei costituenti; i quali, storicamente, hanno
solo l'esperienza del regime fascista e quindi affrontano con diffidenza
l'istituzione parlamentare». Ora io non credo che i costituenti avessero solo
l'esperienza fascista. Ero studente, ma li ricordo grandi fautori del regime
parlamentare, del quale molti di loro erano stati membri e perfino presidenti
della camera o del consiglio prima del fascismo. Da studente universitario di
giurisprudenza, poi, ne trovai non pochi sulle cattedre della Sapienza, allora
Studium Urbis, e non ho avuto mai occasioni per dubitare della loro profonda
conoscenza del sistema parlamentare. A parte questo, temo (talvolta) che
proprio l'esperienza del 2 giugno 1946 abbia potuto indurre alcuni governanti e
parlamentari dell'"arco costituzionale" a temere
il referendum, quasi potenzialmente eversivo nei confronti dell'ordine
repubblicano che il parlamento costruiva. Successivamente, il referendum si
mostrò una poderosa arma di progresso, convalidando la scelta parlamentare a
favore del divorzio e obbligando il legislatore ad abolire l'aborto
clandestino. La corte costituzionale restrinse tuttavia il campo delle materie sottoponibili a
referendum, che la Costituzione limita a leggi tributarie e di bilancio,
amnistia e indulto, ratifica di trattati internazionali. I molti no ai molti
referendum proposti dai radicali sono un fatto, come è un fatto l'affermazione
di Livio Paladin in tema di ammissibilità del referendum: «L'unica
certezza è l'incertezza». Anche da qui, l'esigenza sostenuta dal libro bianco dei
radicali di unire le forze che vogliano mettere al centro della lotta politica
il ritorno alla legalità costituzionale. Quanto al
voto del 21 giugno, confermo che non andrò a votare, per evitare che scatti il
quorum. Non vedo quale interesse possa avere io, vissuto sempre in minoranza, a
regalare il premio di maggioranza, cioè il 55 per cento dei seggi in
parlamento, al solo partito più forte. Cioè al Pdl. Non mi piace quell'antico
cinico proverbio siciliano che dice: "Sant'Arruffato, aiuta il ricco, ché
il povero sta abituato". Federico Orlando
( da "Figaro, Le" del
24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Burgaud : «Le mot
réprimande résonne comme une farce» Propos recueillis par Delphine Chayet
24/04/2009 | Mise à jour : 20:33 | Ajouter à ma sélection . --> Philippe
Houillon : « L'écart risque de se creuser entre les Français et leur
justice. » Crédits photo : AFP Pour le rapporteur de la commission sur
Outreau, une interdiction d'exercer la fonction de juge d'instruction aurait
été plus appropriée. Député UMP, Philippe Houillon fut le rapporteur de la
commission parlementaire sur l'affaire d'Outreau. Il craint que la sanction
décidée contre le juge Burgaud ne soit pas «comprise» par les Français. LE
FIGARO. - Que vous inspire la décision du CSM ?
Philippe HOUILLON. - Le mot «réprimande» résonne comme une farce, face à
l'ampleur du drame de l'affaire d'Outreau. Quand on pense aux 26 années de
prison cumulées, aux nombreuses tentatives de suicide, aux familles séparées,
cette sanction semble totalement disproportionnée. Même si la réprimande a une
signification précise dans le langage disciplinaire, le mot est décalé,
incompréhensible. L'écart risque de se creuser entre les Français et leur
justice. Une révocation aurait-elle été préférable ? La sanction la plus
sévère n'était sans doute pas la plus juste parce qu'elle aurait fait porter au
juge Burgaud l'entière responsabilité du fiasco. Or il en a certes été la
cheville ouvrière mais il n'est pas seul à avoir failli dans ce dossier. En
prononçant une interdiction d'exercer la fonction de juge d'instruction ou de
juge unique, le CSM aurait par contre rendu une décision
plus appropriée. D'un point de vue symbolique, cette sanction faisait sens même
si elle ne changeait pas grand-chose dans les faits. Car je n'ai rien contre le
juge Burgaud qui a été - et reste - au cSur d'une tourmente ces dernières
années. J'attendais simplement de l'institution judiciaire qu'elle reconnaisse
enfin ses propres dysfonctionnements. D'aucuns dénoncent aujourd'hui une
décision de compromis. Qu'en pensez-vous ? Il est vrai que si les sages
estimaient qu'il n'y avait pas eu de faute, il aurait été plus courageux
d'assumer jusqu'au bout et de ne pas prononcer de sanction. En tout cas, cette
décision inadaptée valide les propos du président de la République sur la
responsabilité des juges. La réforme de la composition du CSM
et sa saisine directe par les justiciables vont sensiblement améliorer les
choses. Mais il serait également utile que le Conseil rédige enfin un code de
déontologie, attendu depuis des mois. Car il faudra, à l'avenir, que les
entorses aux bonnes pratiques soient sanctionnées beaucoup plus
systématiquement. » Outreau : un blâme pour le juge Burgaud » «Une sanction qui
va mécontenter tout le monde»
( da "Stampa, La" del
24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Stampa,
La)
Argomenti: Giustizia
il caso 5000 PAOLO
COLONNELLO Data capestro Per esaminare a fondo ogni dossier insieme con un
perito e tutte le parti serviranno diversi anni In aula «Ormai è una farsa»,
dice un avvocato. Accanto sorridono i legali degli
accusati: sanno di aver vinto "La Corte Costituzionale ci obbliga a
un'impresa titanica Nel 2015 scatta la prescrizione: impossibile
riuscirci" Processo Telecom La resa dei giudici le udienze necessarie
MILANO La decisione della Consulta configura un'impresa titanica, alla quale
non voglio nemmeno pensare. Non so come si farà a celebrare questo
processo...». Dice così il gip dell'inchiesta Telecom, Giuseppe Gennari, mentre
si rigira tra le mani lo scarno comunicato della Corte Costituzionale che lo
obbligherà, prima di distruggerli, a esaminare insieme con difese, parti civili
e accusa, le migliaia di dossier illegali trovati durante l'inchiesta sullo
spionaggio Telecom. Scuote la testa anche il giudice dell'udienza preliminare,
Mariolina Panasiti, appena riemersa dall'aula magna nella quale sono sfilate oltre
trecento parti civili: «Per ora vado avanti ma è una strada in salita...».
Dietro i giri di parole il messaggio è chiarissimo: il processo Telecom, così
come lo abbiamo conosciuto in tre anni d'inchiesta, con i suoi misteri, le sue
spie, i suoi giochi di potere e le sue guerre internazionali, non esisterà più.
Prendiamo per esempio la vicenda di Marco Mancini, il dirigente del Sismi
accusato di violazione di segreti di Stato per aver passato notizie rilevanti
al dossierificio Cipriani-Tavaroli: si tratta di una quarantina di fascicoli
nei quali Mancini sostiene di non aver rivelato alcunché. Anzi, che si tratta
di sonore «bufale». Per esaminare con un perito e con le parti in causa ogni
dossier, stabilire se si tratta di notizie reperibili da fonti aperte oppure
negli archivi del servizio segreto militare, quanto ci vorrà? La prescrizione è
per il 2015. «Questo è un processo che rischia di non potersi concludere mai»,
commenta l'avvocato Davide Steccanella, legale di un ex dirigente della
Telecom, dossierato, costituitosi parte civile. «Ormai è una farsa», ribatte
Massimo Pellicciotta, legale per i due uomini della sicurezza di Berlusconi e
Mediaset, spiati. Sorridono invece silenziosi i legali degli imputati. Si
aggrappano a dei «vedremo» i pm della procura milanese. Ma come andranno a
finire le cose, il gip Gennari lo spiega mostrando sconsolato le conclusioni
del perito informatico della procura, Eugenio Caccavella, sull'esame di questi
atti. «Considerato - scrive Caccavella - che ragionevolmente le risultanze
oggetto di tali valutazioni nel procedimento penale in parola sono all'incirca
qualche decina di migliaia, appare immediata la titanicità dell'attività da
svolgere, senza considerare infine che se queste operazioni fossero svolte in
contraddittorio con le parti coinvolte, i tempi necessari si dilaterebbero
oltremodo...». I dossier Per un processo come quello Telecom basato al novanta
per cento proprio sull'esistenza dei dossier segreti commissionati dalla
Security Telecom (ma anche dalla Pirelli, dall'Inter, da Prada e da un'altra
cinquantina di aziende) si capisce come a un dibattimento vero e proprio forse
non si arriverà mai più. O se si arriverà, si tratterà di un processo più che
dimezzato, nel quale saranno rimasti in piedi pochi capi d'imputazione: dalla
corruzione degli uomini delle forze dell'ordine che rifornivano i dossier di
dati sensibili tratti dai terminali informatici del ministero delle Finanze o
degli Interni (ieri costituitisi parti civili), all'appropriazione indebita
relativa al giro di denaro versato da Telecom alle società inglesi di Cipriani,
fino all'intrusione informatica nei computer del vicedirettore del Corriere
dela Sera, Massimo Mucchetti, e dell'ex amministratore delegato della Rcs,
Vittorio Colao. Su tutto il resto, ovvero le migliaia di dossier commissionati
su dipendenti, fornitori, concorrenti, uomini politici, partiti, calciatori,
attori e veline, calerà invece il sipario per i tempi biblici obbligati dalla
decisione della Consulta. Il gip Gennari non se lo nasconde: «Ogni incidente
probatorio sui dossier richiederà tempo e potrebbe generare nuovi atti da
trasmettere al giudice del processo. In pratica si creerà un processo
parallelo». Con il rischio che se venisse dichiarata l'illegalità di alcuni
dossier, gli avvocati potrebbero contestare un anticipato giudizio. Un doppio
binario pericoloso per la tenuta del processo. Bisognerà aspettare la
motivazione della sentenza per interpretare al meglio il dispositivo della
Consulta, reso noto ieri e che, nell'intento di garantire i diritti della
difesa, in pratica blocca il futuro del dibattimento. Con effetti anche sulle
speranze di risarcimento delle parti civili: non potranno che essere accolte
con riserva dal gup Panasiti essendo le loro posizioni tutte legate
all'esistenza di una presunta illecità dei dossier.
( da "Stampa, La" del
24-04-2009)
Pubblicato anche in: (Stampa,
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Argomenti: Giustizia
il caso Battaglia a
colpi di carta bollata Ma il 7 giugno potrebbe scattare il commissariamento
Ricorso salva-Comunità una vittoria parziale NOEMI PENNA Le Comunità montane
hanno i giorni contati. E per evitare di entrare nella strada del non ritorno,
l'Alta Valle di Susa ha scelto di rivolgersi al Tar per evitare un accorpamento
che, secondo la giunta, viola le leggi e non rispetta l'omogeneità del
territorio. Ma la trafila giudiziaria, per ora non ha dato i risultati sperati:
il tribunale amministrativo regionale ha respinto l'istanza di sospensione del
provvedimento di riordino delle Comunità montane, ma ha giudicato fondato, per
indebita invadenza delle prerogative della Regione e degli Enti locali, il
ricorso che sottolinea le eccezioni di illegittimità costituzionale
delle disposizioni della legge finanziaria statale per il 2008. Una vittoria a
metà, che ha definito valida l'istanza presentata dall'avvocato Paolo
Scaparone, ma fuori dalla competenza dello stesso tribunale che l'ha passata d'ufficio ai giudici della Corte costituzionale che ora dovranno decidere sul da farsi. Il passaggio di
competenze da parte del Tar «in parte ci dà ragione e conferma l'importanza e
la validità delle nostre richieste, ma sta allungando di molto i tempi d'attesa»,
spiega Mauro Carena, presidente della Comunità Alta Valle Susa. La
fondatezza dei motivi di ricorso, logicamente, fa ben sperare in un
pronunciamento favorevole all'annullamento del provvedimento di riordino delle
Comunità montane, ma nonostante ciò il tribunale non ha comunque ancora
accordato la misura di sospensione dell'accorpamento. «Oltre alla battaglia
sulla anticostituzionalità della Finanziaria, noi abbiamo intrapreso anche un
ricorso al Consiglio di Stato per bloccare l'esecutività per processo, almeno
fino al verdetto della corte costituzionale.
Ma non abbiamo ancora ricevuto risposta, e mancano solo 40 giorni alla fine del
mandato e quindi anche allo scorporamento». Evidente, infatti, è
l'irreparabilità del danno che potrebbero subire le Comunità con l'attuazione
del provvedimento, che già dal 7 giugno prossimo prevede un commissariamento
preventivo degli enti, nonché l'attivazione delle complesse procedure per
l'organizzazione della maxi comunità di nuova costituzione. «La battaglia
contro l'accorpamento - conclude Carena - non è una azione intrapresa solo
dall'ente, ma è una lotta di tutti i 14 comuni della comunità, e quindi non ha
fondamenti politici: siamo uniti per salvare il territorio, non perché sia
meglio o peggio di altre zone, ma solo perché è diverso. Come potrà un ente che
va dalla prima cintura di Torino fino al Moncenisio, organizzare e progettare
in modo proficuo, viste le grandissime differenze del territorio?». Una domanda
di cui, a causa della lenta burocrazia, presto si potrebbe conoscere la
risposta.
( da "Sestopotere.com"
del 24-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Si è dimesso il
Procuratore capo di Reggio Emilia, Italo Materia. E' polemica con Sonia Alfano
(24/4/2009 21:22) | (Sesto Potere) - Reggio - 24 aprile 2009 - Si è dimesso il
Procuratore capo di Reggio Emilia, Italo Materia, attribuendo la responsabilità
della sua scelta agli attacchi che gli ha rivolto Sonia Alfano , oggi candidata
alle Europee nella lista dell'Italia dei valori, in un recente convegno a
Reggio Emilia. La stessa Sonia Alfano chiarisce: "Io
credo che questo sia soltanto un pretesto, probabilmente o per sottrarsi
all'azione del CSM, o per
uscire un po' da vittima in questa vicenda. Ritengo assolutamente infondati i
suoi pretesti. Il dott. Materia non ha reputato opportuno chiarire la sua
posizione rispetto alla vicenda della quale portai a conoscenza la cittadinanza
reggiana. Non ho fatto attacchi, non ho fatto allusioni, nulla di tutto
questo. Io mi sono limitata a fare informazione, e nella fattispecie a leggere
un verbale di deposizione dello stesso Italo Materia nell'ambito del processo
Lembo. In quella deposizione, Materia dichiara tranquillamente e serenamente
che era stato a pranzo con un falso pentito, Luigi Sparacio, in favore del
quale aveva rilasciato una relazione che è servita per far continuare ad avere
a questa persona dei benefici di legge che non gli spettavano perchè è stato
poi ritenuto appunto un falso pentito. Poichè dal punto di vista morale ed
etico non reputo corretto che un magistrato abbia questa condotta, in virtù
anche del fatto che magistrati di tutt'altra pasta, come Clementina Forleo,
sono stati invece messi al bando per aver cercato di attaccare i poteri forti,
allora ho semplicemente portato a conoscenza della cittadinanza e anche degli
organi di stampa questa vicenda". "Lui - aggiunge Sonia Alfano in riferimento
al Procuratore Italo Materia - si è urtato, mi ha insultato su tutte le pagine
dei giornali, dicendo che io ero un corvo, che ero arrivata là su commissione.
Io ho riletto i verbali, ho chiesto a Italo Materia un confronto, gli ho
chiesto di motivare se per lui fosse normale essere andato a pranzo con un
falso pentito. C'è stato solo il silenzio, silenzio che si è invece infranto
qualche ora fa, quando ha inviato alla stampa una lettera di dimissioni,
dicendo che era colpa mia. Se bastasse questo per far dimettere un magistrato,
allora da domani ci metteremmo al lavoro per far dimettere magistrati dal
passato molto nebuloso e poco trasparente. Ritengo invece che forse abbia
pensato che la sua promozione a Procuratore capo della Repubblica di Bologna
potesse essere messa in discussione, e allora per non assumersi le proprie
responsabilità, correndo forse anche il rischio di essere oggetto di indagine,
abbia cercato di trovare una via d'uscita alternativa."