CENACOLO DEI COGITANTI |
"Il Piano Casa è
contro le Regioni e la Costituzione"
( da "Stampa, La" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Molte Regioni farebbero ricorso
alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha. Insomma, un pasticcio». Anche
l'Emilia farebbe ricorso? «Se il testo non cambia sarò costretto a farlo».
Eppure la prima bozza del governo era più rispettosa delle vostre competenze.
Forse a Palazzo Chigi hanno avuto la sensazione che da parte di alcuni ci
sarebbe stato un no pregiudiziale?
ROMA. Per il governo il
piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia ...
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: fermi nel difendere le loro
prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier,
che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In settimana
dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali
dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas
(fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia.
Il confronto tra il
governo e le regioni sul "piano"
( da "Cittadino, Il"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sono fermi nel difendere le loro
prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier,
che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo.In settimana
dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali
dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas
(fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia.
I l 70% del reddito va
nell'affitto ( da "City"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il tutto mentre il governo sta
varando il cosiddetto Piano Casa che vorrebbe rimettere in moto l'economia in
deroga agli strumenti urbanistici. La Regione Toscana, come altre regioni, ha
già detto no. "Se il Governo vorrà andare avanti così - spiega il
governatore Martini -, faremo ricorso alla Corte Costituzionale". City 23
marzo 2009
Doppietta della Virtus
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 23-03-2009)
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Giustizia
Abstract: incontro Virtus Csm-La Sernaglia,
pur trattandosi del derby tra le squadre di due Comuni confinanti. L'aggettivo
che descrive nel modo migliore la partita è «tranquilla»: due ammoniti, ottimo
arbitraggio e un pubblico numeroso, circa 150 persone, che ha incoraggiato i
propri giocatori in modo ordinato e corretto, ma festoso.
VIRTUS CSM - LA SERNAGLIA:
2 - 0 ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 23-03-2009)
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Giustizia
Abstract: VIRTUS CSM - LA SERNAGLIA: 2 - 0
VIRTUS CSM - LA SERNAGLIA: 2 - 0 VIRTUS CSM: Gosetto, Bet, Gallon, Mognon M.,
Nardi, Fedato, Gerlin, Baratto, Simoni (35' st Meneghin), Puppetti (25' st
Zandonà), Tonon (35' st Bittante). Allenatore: Mognon R. LA SERNAGLIA: Tognon,
Bazzo, Alessio (15' st Vincente), Giacomin, Saccon,
Follinese solitaria in
vetta, Ardita e Cima volano Feletto mette il turbo, Valdosport insidia Resana
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 23-03-2009)
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Giustizia
Abstract: CSM Resana resta in testa ma una
sola sconfitta potrebbe essere fatale: il Valdosport incalza a meno due. CSM
Resana batte il S. Giuseppe nonostante la bravura del portiere ospite: Miletta
para molto ma non tutto. Valdosport annienta la Vedelaghese con quattro reti.
Piano casa, il Governo
affronta la rivolta delle Regioni
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: urbanistiche facendo ricorso alla
Corte Costituzionale». E annuncia che presenterà una proposta per snellire le
procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al
Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice -
si rilancia aiutando le famiglie a pagare mutui e affitti senza far pagare il
prezzo della crisi economica al territorio»
Il pignoramento diretto è
legittimo ( da "ItaliaOggi
Sette" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Lo ha stabilito la Corte
costituzionale con l'ordinanza 28 novembre 2008 n. 393, Pres. Flick, Rel.
Gallo. Il fatto processuale. Il giudice dell'esecuzione del tribunale ordinario
di Genova, nel corso di un [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per
Registrati:
il pd: tassa al 20% per
chi affitta ( da "Centro,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso alla Corte Costituzionale».
E annuncia che presenterà una proposta per snellire ulteriormente le procedure
nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa
che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice - si rilancia
aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo
della crisi economica al territorio,
le regioni: ricorreremo
alla consulta ( da "Nuova
Sardegna, La" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: governatori sono fermi nel
difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte
costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo. «Un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni
e Comuni - dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è
uno strumento improprio, secondo me non costituzionale».
vigodarzere - union csm: 1
- 1 ( da "Mattino
di Padova, Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Altre VIGODARZERE - UNION CSM: 1 -
1 VIGODARZERE - UNION CSM: 1 - 1 VIGODARZERE: Spagna, Di Maggio, Fasolato,
Carraro, Marin, Marcon, Parpaiola, Calzavara (35' st Cavallin), Buso (30' st
Gaetani), Gomiero (30' st Ferron), Mancin. All. Rossi. UNION CAMPO SAN MARTINO:
Stocco, Ruzzon, Battilana, Tomasi, Cardaioli, Strazza, Maran,
piano casa, il governo
affronta la rivolta delle regioni
( da "Nuova Venezia, La"
del 23-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: urbanistiche facendo ricorso alla
Corte Costituzionale». E annuncia che presenterà una proposta per snellire le
procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al
Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice -
si rilancia aiutando le famiglie a pagare mutui e affitti senza far pagare il
prezzo della crisi economica al territorio»
martini minaccia: ricorso
alla consulta ( da "Tirreno,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: provvedimento alla Corte
costituzionale: vedremo mercoledì cosa emergerà dalla conferenza
Stato-Regioni». Lo ha detto, confermando quanto anticipato dall'assessore
regionale Riccardo Conti al "Tirreno", il presidente della Toscana
Claudio Martini. «In Toscana non sentiamo alcun bisogno di istituire deroghe
alle normative vigenti per verificare le procedure di autorizzazioni edili -
piano casa al vaglio delle
regioni, tondo apre ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 23-03-2009)
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Giustizia
Abstract: fermi nel difendere le loro
prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier,
che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In settimana
dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali
dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas
(fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia.
Berlusconi incontra le Regioni
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si tratta di una seduta
straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà il premier
Silvio Berlusconi. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono
fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte
costituzionale. Il premier, incalzato da Bossi, sembra pronto al dialogo.
Ayala: Mafia, tutte le
verità scomode ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La testa è un'Anm che «gestisce con
criteri clientelari, come fa il Csm che ne è figlio». La coda sono «quei pochi
magistrati malati di protagonismo, che fanno male soprattutto a noi». Il corpo,
invece, è sano. Ma «c'è un disegno politico ben preciso - accusa Ayala - che
vuole impedire il funzionamento della magistratura».
PRESIDENTE UMBRIA
LORENZETTI: "DECRETO LEGGE QUASI UN CONDONO PREVENTIVO"
( da "marketpress.info"
del 23-03-2009)
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Giustizia
Abstract: Noi ricorremmo alla Corte
costituzionale che ci diede ragione perché, appunto, non rispettava le
competenze delle Regioni essendo la materia urbanistica una competenza
concorrente?. ?Come sistema delle Regioni - ha sottolineato - abbiamo sempre
dato prova di serietà e rigore, quando di mezzo ci sono gli interessi generali
del Paese,
Piano Casa: nuovo round
con le Regioni ( da "Giornale
di Brescia" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: storia e la cultura delle nostre
leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale». Il Lazio,
annuncia Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che presenta dubbi di
costituzionalità. «L'economia - dice - si rilancia aiutando le famiglie a
pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo della crisi economica
al territorio, che ha già dato anche troppo in passato».
Piano casa: il Pd apre,
regioni rosse contro ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Per Claudio Martini, governatore
della Toscana,«se il Governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo,
ci troveremo costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre leggi
urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale».
De Magistris, i sospetti
fanno male ( da "Sole
24 Ore, Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm, Nicola Mancino, di precludere
il ritorno nella magistratura, assicurando al giudice ex politico una funzione
nella pubblica amministrazione confacente al grado e allo stipendio precedenti.
Certo, in questa materia vengono in conflitto due valori costituzionalmente
garantiti: da una parte il diritto individuale del singolo magistrato di
concorrere in piena libertà a una carica
Soru: Le istituzioni non
sono un taxi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: stato rimborsato quando la Corte
costituzionale decise che la tassa, così com'era stata disegnata, non andava
bene perché non applicata ai residenti. In realtà penso sia più facile
conquistare il consenso sciupando denaro pubblico che non risparmiandolo. è
difficile accettare una penalizzazione personale, anche piccola, in cambio di
una grande opportunità per tutti sul lungo termine.
piccole scuole, così è
fallita l'operazione-tagli - salvo intravaia
( da "Repubblica, La"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: con le regioni che minacciavano il
ricorso alla Corte costituzionale, che il governo fu costretto a fare marcia
indietro attenuando, in fase di conversione del decreto, la formula perentoria
del provvedimento. L´operazione serve a tagliare posti: accorpando due scuole
saltano un dirigente scolastico e un segretario.
Seconda Cat. Parma girone
D Risultati Boca Barco-S.Leo CSM 1-0 Campegines...
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Leo CSM 1-0 Campegines... Seconda
Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-S.Leo CSM 1-0 Campeginese-Tricolore
Planet 1-0 Castelnovo 02-Viadana nd Real Bibbiano-Team Frontiera 0-2 Rocca
68-Vetto 1-1 Sc S.Ilario-Mezzani 0-0 Sorbolo-Barcaccia 2-1 TotaleReti
SquadraPuntiM.
Berlusconi incontra le
Regioni ( da "Arena,
L'" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si tratta di una seduta straordinaria
della Conferenza Unificata alla quale parteciperà il premier Silvio Berlusconi.
L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le
loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il
premier, incalzato da Bossi, sembra pronto al dialogo.
rischio sfratti per 150
mila famiglie - luca iezzi ( da "Repubblica,
La" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: loro prerogative e minacciano di
ricorrere alla corte costituzionale. «Un decreto per gestire una materia
concorrente tra Stato, regioni e comuni - dice il presidente della conferenza
delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me non
costituzionale. Per Claudio Martini, governatore della Toscana: «Se il governo
vorrà andare avanti con un decreto così invasivo,
"sentenze aggirate e
leggi ad hoc così nasce l'impero mediaset" - carmelo lopapa
( da "Repubblica, La"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: schivare agilmente sentenze della
Corte Costituzionale e della Corte di giustizia europea, ammaliare governi
ostili e gestire al meglio quelli propri, ingraziarsi partiti e confezionarsi
leggi su misura, dalla Mammì alla Gasparri passando dalla Maccanico. Come sia
possibile che l´imprenditore titolare di Europa 7, Francesco Di Stefano,
Le Regioni aspettano al
varco il governo ( da "Tempo,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si tratta di una seduta
straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà direttamente il
Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel
difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte
costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo.
Casa, i governatori Pd
preparano i ricorsi contro il <far west edilizio>
( da "Secolo XIX, Il"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Casa, i governatori Pd preparano i
ricorsi contro il «far west edilizio» Mercoledì l'incontro Molte Regioni sono
pronte a ricorrere alla Corte costituzionale contro il piano-casa del governo:
«Far west edilizio» Lombardi >> 2 23/03/2009
Affitti, Sunia: 150mila
perderanno casa ( da "AudioNews.it"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La crisi, segnala il Sunia, acuisce
il fenomeno degli sfratti per morosita. Intanto mercoledì incontro tra governo
e regioni sul piano casa. I governatori, contrari ad un provvedimento definito
invasivo, non escludono un ricorso alla Corte Costituzionale.
Dietrofront Pd sul piano
casa:... ( da "Giornale.it,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso contro il provvedimento
alla Corte costituzionale», ha detto il governatore toscano preannunciando la
presentazione di una proposta alternativa per lo snellimento delle procedure.
Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni dei due leader delle Regioni
rosse sono infarcite di espressioni del tipo «condono preventivo» o «caos dove
tutti potranno fare ciò che vogliono»
Processo civile.
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: una diversa conclusione non è
giustificata dalle sentenze della Corte costituzionale 520/2002 e 98/2004, che
hanno introdotto la possibilità di una costituzione in giudizio a mezzo posta
con riferimento al giudizio tributario e a quello di opposizione a sanzioni
amministrative in ragione delle specifiche peculiarità di tali giudizi».
L'edificio è nuovo se
l'intervento cambia la sagoma ( da "Sole
24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Negli ultimi anni la Corte
costituzionale ha sempre più valorizzato il ruolo dei giudici comuni nel
prevenire i dubbi di costituzionalità, così da trasformare la giustizia
costituzionale da prima a extrema ratio. Tuttavia esiste un limite fondamentale
dell'interpretazione conforme, che coincide con il limite stesso tra normare e
interpretare.
Disabili: le condizioni
per il congedo ai figli conviventi
( da "AltaLex" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale, con
sentenza n. 19 del 26 gennaio
Piano casa, Franceschini
ci... ( da "Giornale.it,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso contro il provvedimento
alla Corte costituzionale», ha detto il governatore toscano preannunciando la
presentazione di una proposta alternativa per lo snellimento delle procedure.
Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni dei due leader delle Regioni
rosse sono infarcite di espressioni del tipo «condono preventivo» o «caos dove
tutti potranno fare ciò che vogliono»
Per loro non vale la
libertà di stampa">Cassazione: i blog non sono giornali Per loro non
vale la libertà di stampa pag.1 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Semplice richiamo alla sentenza
della Corte Costituzionale che ha parificato di fronte alla legge (e pertanto
anche all'articolo in questione) tutte le confessioni religiose, eliminando la
posizione di "preminenza" che prima ricopriva la religione cattolica.
< < pagina precedente pagina successiva >>
Report e lo "strano
caso" di Mediaset e Rete 4: modulazione di frequenze
( da "Blogosfere" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Comincia una serie di ricorsi al
Tar e alla Corte europea che si concludono a dicembre del 2008 con
l?assegnazione di un canale analogico. Per ricostruire la storia bisogna
partire dalla prima sentenza della Corte Costituzionale che dichiarò la fine
del monopolio televisivo della Rai, e aprì la porta al “
CASA/ ERRANI: PIANO
INCOSTITUZIONALE, RISCHIO SCONTRO CON REGIONI
( da "Wall Street Italia"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sottolinea - farebbero ricorso alla
Corte costituzionale, che ha i tempi che ha: insomma, un pasticcio". Ci
sono alcune parti del piano, spiega il governatore dell'Emilia Romagna, che
sono sicuramente da cambiare. "Sono personalmente contrario - spiega -
all'aumento generalizzato delle volumetrie, senza regola e controllo.
Il Pd: tassa al 20% per
chi affitta ( da "Nuova
Ferrara, La" del 23-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso alla Corte Costituzionale».
E annuncia che presenterà una proposta per snellire ulteriormente le procedure
nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa
che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice - si rilancia
aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo
della crisi economica al territorio,
Tutti nella banca dati:
arriva il grande fratello del Dna
( da "Panorama.it" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e la Corte costituzionale nel 1996
stabilì di fatto l'impossibilità del prelievo coattivo perché il Codice di
procedura penale era troppo vago, invitando altresì il legislatore a rimediare.
Anni di vuoto Nel 2003 il procuratore antimafia Piero Luigi Vigna ricordò in un
convegno del [1] Ris la vicenda di Civitavecchia sollecitando un intervento
legislativo.
Piano casa, Franceschini
ci ripensa: "Si può fare"
( da "Giornale.it, Il"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso contro il provvedimento
alla Corte costituzionale», ha detto il governatore toscano preannunciando la
presentazione di una proposta alternativa per lo snellimento delle procedure.
Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni dei due leader delle Regioni
rosse sono infarcite di espressioni del tipo «condono preventivo» o «caos dove
tutti potranno fare ciò che vogliono»
ICTLaw/ Niente libertà di
stampa per i blog pag.1 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Semplice richiamo alla sentenza
della Corte Costituzionale che ha parificato di fronte alla legge (e pertanto
anche all'articolo in questione) tutte le confessioni religiose, eliminando la
posizione di "preminenza" che prima ricopriva la religione cattolica.
< < pagina precedente pagina successiva >>
Torna per tutti la tassa
sulla fognatura ( da "Cittàdellaspezia.com"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In passato la Corte Costituzionale
aveva sancito che erano tenuti a versare il canone solo i cittadini con
un'abitazione collegata ad un impianto di trattamento. Acam aveva quindi
cancellato l'importo per le famiglie spezzine che per anni avevano pagato senza
utilizzare il servizio di depurazione, ora si torna alla situazione precedente.
Madagascar/ Presidente:
sono malgasci a decidere sorti del
( da "Virgilio Notizie"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervista concessa al Financial
Times e a due quotidiani francesi - l'Alta corte costituzionale ha riconosciuto
la validità del trasferimento dei poteri". Tuttavia, i Paesi donatori
ritengono che si sia trattato di un colpo di Stato e hanno minacciato di
tagliare gli aiuti, che rappresentano circa il 70% del bilancio del paese.
MADAGASCAR/ PRESIDENTE:
SONO MALGASCI A DECIDERE SORTI DEL PAESE
( da "Wall Street Italia"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervista concessa al Financial
Times e a due quotidiani francesi - l'Alta corte costituzionale ha riconosciuto
la validità del trasferimento dei poteri". Tuttavia, i Paesi donatori
ritengono che si sia trattato di un colpo di Stato e hanno minacciato di tagliare
gli aiuti, che rappresentano circa il 70% del bilancio del paese.
IL MONDO ALLE 12.
( da "Wall Street Italia"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sottolinea - farebbero ricorso alla
Corte costituzionale, che ha i tempi che ha: insomma, un pasticcio'. ***
Scuola, la grande fuga verso le private: genitori disorientati da riforma
Gelmini Roma- Aiuti finanziari pubblici che hanno reso meno onerose le rette.
Ma anche disorientamento dei genitori per la riforma Gelmini.
Piano casa, lo scoglio
governatori ( da "Corriere
Adriatico" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso alla Corte
Costituzionale". E annuncia che presenterà una proposta per snellire
ulteriormente le procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo,
dovrà dire no al Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità".
"L'economia - dice - si rilancia aiutando le famiglie a pagare i mutui e
gli affitti senza far pagare il prezzo della crisi economica al territorio,
Le regioni temono per le
loro prerogativeMercoledì incontro premier-governatori
( da "Sicilia, La" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricorso alla Corte
Costituzionale". E annuncia che presenterà una proposta per snellire
ulteriormente le procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo,
dovrà dire no al Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità".
"L'economia - dice - si rilancia aiutando le famiglie a pagare i mutui e
gli affitti senza far pagare il prezzo della crisi economica al territorio,
ROMA. LAZIO, TOSCANA,
EMILIA ROMAGNA, CALABRIA, UMBRIA E PIEMONTE. LE STRAGRANDE MAGGIORANZA DELLE
R... ( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del 23-03-2009) + 3 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E minacciano ricorsi alla Corte
Costituzionale. Sempre che mercoledì, giorno in cui è prevista a Palazzo Chigi,
alla presenza del premier, una riunione straordinaria della Conferenza Stato
Regioni proprio per parlare del piano casa che il governo ha intenzione di
varare venerdì prossimo, non si riesca a trovare un accordo.
PUò IL CITTADINO ITALIANO
INVOCARE IL DIRITTO AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE ESIBENDO UN DOCUMEN...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 23-03-2009) + 5 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte costituzionale - si legge
nella motivazione - ha avuto modo di escludere il contrasto sulla base del
rilievo che l'inviolabilità del diritto all'unità familiare deve ricevere la
più ampia tutela con riferimento alla famiglia nucleare, eventualmente in
formazione, e quindi in relazione al ricongiungimento dello straniero con il
coniuge e i figli minori,
Q 24 Castion - Fiori Barp
3 - 2 CSM Farra - Sernaglia 2 - 0 Foen - P...
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 2 CSM Farra - Sernaglia 2 - 0 Foen
- P. Tegorzo 0 - 2 Juventina - Altivolese 0 - 1 Lentiai - Bessica 0 - 0 Maser -
Caerano 2 - 1 Montegrappa - Agordina 2 - 0 SP Calcio - Cisonese 0 - 0
CLASSIFICA Cisonese241572492052Montegrappa241482502850Bessica241455453447Caerano241374402146SP
Calcio241365331641CSM Farra241167412939P.
Virtus CSM Farra -
Sernaglia 2-0 ( da "Gazzettino,
Il (OgniSport)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Virtus CSM Farra - Sernaglia 2-0
Lunedì 23 Marzo 2009, GOL: pt 44' Baratto, st 2' Puppetti. VIRTUS CSM FARRA DI
SOLIGO: Gosetto, Bet, Gallon, Ma. Mognon, Nardi, Fedato, Gerlin, Baratto, E.
Simoni (st 35' Meneghin), Puppetti (st 25' Zandonà), Tonon (st 35' Bittante).
Sartor "re" dei
bomber ( da "Gazzettino,
Il (OgniSport)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Simoni (Virtus Csm). 10: D.
Bortolon (Altivolese). GIRONE R 19 GOL: Facchin (Limana). 16: N. Giovanelli
(S.Lucia Mille) 15: Soravia (Auronzo). 13: Collavino (Cadore), Mazzer
(Gaiarine), Bandiera, L. Giovanelli (S. Lucia - Mille). 11: Soldano (Limana),
Boldrin (Cortina), Ros (S.
Ancora in gol i due di
testa. 19 gol: Ruffato (Csm Resana).<B...
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 19 gol: Ruffato (Csm Resana). 18:
Miotto (Vedelaghese). 14: Gashi (S. Antonino), Gobbo (Csm Resana). 12:
Fregolent (Volpago), Scaboro (S. Antonino), Zago (Fontane). 11: Schiavon
(Rovere). 10: Favaro (Badoere), Spagnol (Vidor), Fornasier (Valdosport).
Tiziani (Milan Guarda), Vettor (Fanzolo).
C.S.M. Resana - San
Giuseppe2-1 ( da "Gazzettino,
Il (OgniSport)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Vittoria sofferta da parte della
capolista CSM Resana in vantaggio nel primo tempo, raddoppia nella ripresa ma
poi fatica più del previsto contro il S. Giuseppe che non ha mollato. Mercoledì
il CSM Resana ospita la Follinese nel ritorno della semifinale di Coppa
Provincia.
Vedelaghese -
Valdosport2-4 ( da "Gazzettino,
Il (OgniSport)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Cesca. ARBITRO: Duzel di
Castelfranco. Il Valdoisport si esalta nel secondo tempo dopo che la
Vedelaghese aveva rimontato un inizio brillante degli ospiti. Il Valdosport
conserva la piazza d'onore sempre a due punti dalla capolista CSM Resana.
Salgono Lodeserto,
Collavino, Latti e Cibien ( da "Gazzettino,
Il (OgniSport)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Virtus Csm). 10: D. Bortolon
(Altivolese). 9: Zandonà (Bessica). 8: Binotto (Montegrappa), L. Nussio
(Castion), Bittante (Virtus Csm). 7: Tavarner (Lentiai). 6: Carretta
(S.P.Calcio 2005), Merlo (Caerano), Galanti (Montegrappa), Farenzena
(Agordina), Cesca (Cisonese), Lise, Cavesso (Fiori Barp), Bentivenga
(Altivolese),
ASSOCIAZIONISMO Unci,
inaugurata a San Basilio la nuova sede della sezione veneziana dedicata a
Ermanno Orler ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: mentre per le civili, fra gli
altri, il membro del Csm, Ugo Bergamo, e il consigliere comunale Michele Zuin,
che ha consegnato a Roberto Scarpa una targa da parte della presidenza del
Consiglio comunale. Sono intervenuti anche il ten. col. Giovanni Occhioni, del
Comando provinciale dei Carabinieri, e il ten.
Mutilati per servizio,
indennità senza tasse ( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: già bocciato dalla Corte
Costituzionale nel 2008), adesso destinato in appello al giudizio della Corte
dei Conti. "E' un'ultima spiaggia, senza peraltro grandi speranze- ha
precisato il legale- vista la congiuntura economica". L'avvocato ha quindi
annunciato un altro ricorso, da depositare a maggio, stavolta contro la
Direzione Provinciale dei Servizi Vari di Vicenza:
Le Regioni: minaccia per
il territorio ( da "Gazzettino,
Il" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: È questo il terreno sul quale
mercoledì si avvierà il confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni.
L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le
loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il
premier, incalzato anche da Bossi, sembra però pronto al dialogo.
È il momento della verità
per la legge sul testamento biologico. Da domani si vota al Sena...
( da "Gazzettino, Il"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: «Prima che nel referendum
confidiamo nel ricorso alla Corte costituzionale. L'articolo 32 della
Costituzione in materia di diritto alla salute e di cure sanitaria e impone il
rispetto della dignità e della libertà della persona. I medici si troverebbero
combattuti tra la nuova legge e le richieste dei pazienti.
Presentati in Provincia di
Piacenza 'I percorsi della memoria'
( da "Sestopotere.com"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Nominato giudice costituzionale dal
Parlamento il 24 gennaio 1996, è stato eletto presidente della Corte
Costituzionale il 22 settembre 2004. Carica che ha mantenuto fino al 30 gennaio
2005. Attualmente è docente di Giustizia Costituzionale all'Università degli
Studi di Milano.
CASA/ WWF: PIANO GOVERNO
ATTENTATO SENZA PRECEDENTI A PAESE
( da "Wall Street Italia"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: o un pesce d'aprile anticipato, la
speranza è qualcuno si renda conto, che il Parlamento, le Regioni, la Corte
Costituzionale, ma soprattutto il mondo della cultura, delle università, delle
Associazioni, prendano coscienza che mai, davvero mai, il Bel Paese aveva
ricevuto un simile attacco", aggiunge.
CASA. WWF contro il piano
casa: "Un attacco al Belpaese camuffato con la voglia di veranda"
( da "HelpConsumatori"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Corte Costituzionale, ma
soprattutto il mondo della cultura, delle università, delle Associazioni,
prendano coscienza che mai, davvero mai, il Belpaese aveva ricevuto un simile
attacco". "Il Governo è andato ben oltre il 20% di cubature
aggiuntive - si legge in un comunicato diffuso oggi dal WWF - e certo non si è
limitato,
GRAZIE PRODI! - COME HA
FATTO MEDIASET A SALVARE RETE 4? GRAZIE AL MINISTRO PRODIANO MACCANICO -
Confalonieri TORCHIATO DA 'REPORT' SBOTTA: "Queste sì che sono interviste
vere, non ( da "Dagospia.com"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: schivare agilmente sentenze della
Corte Costituzionale e della Corte di giustizia europea, ammaliare governi
ostili e gestire al meglio quelli propri, ingraziarsi partiti e confezionarsi
leggi su misura, dalla Mammì alla Gasparri passando dalla Maccanico. Come sia
possibile che l´imprenditore titolare di Europa 7, Francesco Di Stefano,
CASA/ REGIONE UMBRIA PENSA
A RICORSO A CORTE COSTITUZIONALE ( da "Wall
Street Italia" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Regione Umbria pensa a ricorso a
Corte Costituzionale di Apcom Governatore Lorenzetti: "Atto palesemente
incostituzionale" -->Roma, 23 mar. (Apcom) - La Regione Umbria è
intenzionata a presentare ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto
legge per il piano casa annunciato dal governo perché "palesemente
incostituzionale".
Finanziaria 2009: prima
bozza della Giunta ( da "Sardegna
oggi" del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: nazionale e la Corte Costituzionale
aveva sancito l'illegittimità di una parte delle imposte. L'intenzione del
legislatore - più volte espressa dallo stesso Soru - era quella di tassare
l'attracco nei porti turistici isolani di barche superiori ai
Guerri: "la nostra
battaglia per i rimborsi continua"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: per annullare gli effetti della
sentenza della Corte Costituzionale, che ha stabilito che gli utenti che hanno
pagato negli ultimi dieci anni il canone di depurazione senza usufruire di tale
servizio hanno diritto al rimborso delle somme versate. Le conseguenze di
questa storica sentenza hanno avuto una risonanza particolarmente estesa nel
territorio provinciale spezzino dato l'
GIUSTIZIA/ DOMINIONI:
DALL'ANM L'ENNESIMO SEGNO DI PROTERVIA
( da "Wall Street Italia"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anm asseriscono che le proposte
riformatrici dell'Ucpi si limiterebbero alla separazione delle carriere, Csm,
azione penale - conclude Dominioni - dimostrano una voluta o colpevole
disinformazione rispetto all'impegno propositivo concreto dell'Ucpi su tutte le
questioni oggi aperte, che vedono l'Anm assente o del tutto ambigua e
contraddittoria".
Distacco di comuni dalla
propria Regione, no della Consulta
( da "CittadinoLex" del
23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: no della Consulta (Corte
costituzionale 85/2009) Ha subito un rapido rovescio costituzionale il
tentativo di 29 cittadine, tra cui Cortina, di lasciare la propria Regione per
un'altra. A bocciare definitivamente il metodo scelto dal promotore sono stati i
giudici costituzionali, e senza mezzi termini.
Così non funzionerà. Il Pd
boccia "questo" piano casa
( da "EUROPA ON-LINE"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il decreto andrebbe a defraudare le
regioni di una funzione costituzionalmente garantita, quale la facoltà di
legiferare in tema di urbanistica. Il rischio è che con un provvedimento che le
bypassi si possa creare una situazione caotica, in cui alcune regioni facciano
ricorso alla Corte costituzionale (l?
Giustizia/ Dominioni:
Dall'Anm l'ennesimo segno di protervia
( da "Virgilio Notizie"
del 23-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anm asseriscono che le proposte
riformatrici dell'Ucpi si limiterebbero alla separazione delle carriere, Csm,
azione penale - conclude Dominioni - dimostrano una voluta o colpevole
disinformazione rispetto all'impegno propositivo concreto dell'Ucpi su tutte le
questioni oggi aperte, che vedono l'Anm assente o del tutto ambigua e contraddittoria".
( da "Stampa, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Intervista Il
governatore Vasco Errani (Pd) "Il Piano Casa è contro le Regioni e la
Costituzione" ALESSANDRO BARBERA ROMA Presidente Errani, mercoledì riunirà
la conferenza delle Regioni per discutere del piano casa del governo. Cosa
proporrà? «Il decreto ha chiari profili di incostituzionalità. Rende immediatamente
operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle Regioni. O il
governo mette da parte la bozza e apre un confronto, oppure si rischia di
aprire un conflitto istituzionale. Sarebbe un danno anzitutto per i cittadini».
Lei è un governatore del Pd. E finora a dirsi apertamente contrari al piano
sono stati solo i presidenti del suo partito. Non ci sarà lo zampino della
politica? «Qui l'appartenenza non c'entra nulla. Io e i miei colleghi, anche
quelli del mio partito, abbiamo avuto sempre un rapporto leale con il governo:
lo abbiamo dimostrato con l'accordo sui fondi regionali per gli ammortizzatori
sociali. Qui si parla di rispetto delle competenze e della Costituzione, che è
un dovere per tutti, compreso il governo e il premier». Prima diceva che il
conflitto di competenze sarebbe un danno per i cittadini. Perché? «In materia
edilizia al governo spetta solo la legislazione di principio. Ci si troverebbe,
come peraltro avvenne con i condoni edilizi, in una complicata incertezza
giuridica. Molte Regioni farebbero ricorso alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha.
Insomma, un pasticcio». Anche l'Emilia farebbe ricorso? «Se il testo non cambia
sarò costretto a farlo». Eppure la prima bozza del governo era più rispettosa
delle vostre competenze. Forse a Palazzo Chigi hanno avuto la sensazione che da
parte di alcuni ci sarebbe stato un no pregiudiziale? «Io la prima bozza
del decreto non l'ho mai vista. Posso però dire - e mi rivolgo direttamente a
Berlusconi - che se mette da parte quel testo si può discutere di tutto». Quali
parti del piano che cambierebbe? «Sono personalmente contrario all'aumento
generalizzato delle volumetrie, senza regola e controllo. Mi preoccupa molto il
silenzio-assenso delle sovrintendenze: potrebbe produrre problemi gravissimi
per il patrimonio artistico dei centri storici. Altra cosa è discutere
dell'abbattimento e ricostruzione degli edifici con la sola "Dia": in
alcune Regioni è già possibile». Le Regioni sono contrarie anche al piano di
vendita degli alloggi popolari pubblici. Il ministro Brunetta dice che lo fate
per ragioni di potere, che in fondo avreste solo da guadagnarci visto che le
gestioni sono in perdita. «Quelle parole si commentano da sole. Anzitutto non è
vero che le gestioni siano tutte in rosso: la nostra è in attivo. Il problema
più serio per le famiglie povere oggi è quello degli affitti a prezzo sociale.
Ci vuole un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica». Lui dice che
con le vendite a chi vuole riscattare si possono reperire risorse per costruire
nuovi alloggi. «In Emilia il patrimonio ex Iacp è tutto in mano ai Comuni e il
problema è avere più appartamenti, non venderli». Ammetterà che in alcune
Regioni ci sono persone benestanti che vivono in alloggi pubblici di grande
pregio a prezzi stracciati. «Questo è un altro problema. Si faccia valere la
legge, che prevede parametri di reddito precisi».
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA. Per il governo
il piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia ... ROMA. Per
il governo il piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia e
tra l'altro piace all'Europa e agli italiani; per le Regioni invece il decreto,
che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì, così com'è costituisce una minaccia
alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti
dell'opposizione lasciano aperta una strada, è questo il terreno sul quale si
avvierà il confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì a
Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta di una seduta
straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà direttamente il
Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i Governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere
alla Corte costituzionale.
Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In
settimana dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori
sociali dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse
Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul piede di
guerra il Sud. «Un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato,
Regioni e Comuni - dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco
Errani - è uno strumento improprio, secondo me non costituzionale.
E questa è la prima questione di cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello
che chiama «condono preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli
strumenti giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e
procedure e dare maggiore efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto
con i cittadini. Anche se diverse Regioni hanno già questi strumenti». Dario
Franceschini è d'accordo con Berlusconi sul fatto che il rilancio dell'edilizia
può aiutare ad uscire dalla crisi. Ma critica il governo perché dovrebbe
approvare norme «prive di paletti, che rischiano di deturpare i nostri centri
storici e il patrimonio culturale». Concludendo un convegno dei Liberal-Pd, il
leader dei Democratici si è augurato che «i contenuti dei provvedimenti non
contengano le misure annunciate da Berlusconi perché questo sarebbe drammatico.
Sono d'accordo sul premio in cubatura da riconoscere a chi demolisce e
ricostruisce nelle periferie edifici vecchi sostituendoli con quelli nuovi
improntati all'efficienza energetica. Bisogna però rispettare i criteri
dell'estetica». Franceschini si è detto in parte d'accordo sull'aumento della
cubatura del 20%, «purché questa non sia un beneficio generalizzato. Va
impedito nei centri storici perché subirebbero una devastazione e comunque
bisogna mantenere tutti i vincoli esistenti».
( da "Cittadino, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il confronto tra il
governo e le regioni sul "piano" ROMA Per il governo il piano casa
rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia che tra l'altro piace
all'Europa e agli italiani; per le regioni invece il decreto, che dovrebbe
essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'é costituisce una minaccia alla
salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei governatori
tanto da rischiare l'incostituzionalità.Mentre i partiti dell'opposizione
lasciano aperta una strada (anche ieri il leader del Pd Dario Franceschini ha
ribadito che l'edilizia può servire a rimettere in moto l'economia ma a patto
che le norme fissino seri «paletti») è questo il terreno sul quale si avvierà
il confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì prossimo
nella Sala Verde di Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta
di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di
ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo.In settimana dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli
ammortizzatori sociali dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego
delle risorse Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul
piede di guerra il Sud. «Un decreto per gestire una materia concorrente tra
Stato, regioni e comuni - dice il presidente della Conferenza delle regioni,
Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me non costituzionale.
E questa è la prima questione di cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello
che chiama «condono preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli
strumenti giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e
procedure e dare maggiore efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con
i cittadini. Anche se diverse Regioni hanno già questi strumenti».Loredana
Colace
( da "City" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
I l 70% del reddito
va nell'affitto Firenze, con Bologna, è la città dove prendere casa in affitto
può incidere fino al 70% del reddito. Una cifra pesante che risulta nelle
tabelle elaborate da Sunia e Cgil. Le due organizzazioni sindacali hanno lanciato
ieri un vero e proprio allarme per il caro-affitti in tutta Italia, segnalando
in media un +16% del canone, col rischio che nei prossimi tre anni 150mila
famiglie del Bel paese si ritrovino sotto sfratto per l'impossibilità di pagare
(vedi a p. 6). Il tutto mentre il governo sta varando il
cosiddetto Piano Casa che vorrebbe rimettere in moto l'economia in deroga agli
strumenti urbanistici. La Regione Toscana, come altre regioni, ha già detto no.
"Se il Governo vorrà andare avanti così - spiega il governatore Martini -,
faremo ricorso alla Corte Costituzionale". City 23 marzo 2009
( da "Tribuna di Treviso, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Doppietta della
Virtus La Sernaglia sconfitta nel derby, ma è noia FARRA DI SOLIGO. Novanta
minuti trascorsi senza troppa tensione nell'incontro Virtus
Csm-La Sernaglia, pur trattandosi del derby tra le squadre di due Comuni
confinanti. L'aggettivo che descrive nel modo migliore la partita è
«tranquilla»: due ammoniti, ottimo arbitraggio e un pubblico numeroso, circa
150 persone, che ha incoraggiato i propri giocatori in modo ordinato e
corretto, ma festoso. Purtroppo però, le due formazioni non hanno dato
il massimo, e il gioco ci ha rimesso in emozioni. Eppure le premesse portavano
a pensare all'esatto contrario: il Virtus Farra Soligo avrebbe dovuto
dimostrare nel rettangolo verde la forte motivazione provocata dal desiderio di
entrare nei play off, invece La Sernaglia si ritrovava a combattere per la
propria salvezza, per non rischiare di retrocedere in classifica. Le due
formazione, invece, non hanno per niente soddisfatto le aspettative dei tifosi
e degli allenatori. Le uniche emozioni si sono provate in occasione delle due
reti. Quasi alla fine del primo tempo, al 44', Baratto tira da fuori area, la
sfera vola alta superando il portiere con un fortunato pallonetto e si infila
in porta: il Virtus. Passa così in vantaggio. Dopo un paio di minuti dal
fischio della ripresa, Puppetti scatta in avanti in un'azione in contro piede,
azzarda e calcia la palla con potenza, il portiere Tognon esce dai pali nella
speranza di intercettare la sfera, invece garantisce un secondo pallonetto,
permettendo al numero dieci di segnare il raddoppio per la squadra di casa. E'
questo secondo gol che manda nello sconforto La Sernaglia: perde completamente
la volontà di tenere ancora vivo il gioco. Il secondo tempo trascorre in modo
piatto e piuttosto noioso, la formazione dell'allenatore Mognon non fatica a
mantenere il proprio vantaggio, amministrando il gioco senza dover nemmeno
chiudersi in difesa. L'arbitro fischia il termine dell'incontro senza che ci
sia stato nessun sconvolgimento del risultato o alcuna azione degna di
particolare nota. La vittoria del Farra Soligo, per quanto meritata, porta
l'amara consapevolezza di non aver giocato al massimo delle proprie capacità.
(m.s.)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
VIRTUS
CSM - LA
SERNAGLIA: 2 - 0 VIRTUS CSM - LA SERNAGLIA: 2 - 0 VIRTUS CSM: Gosetto, Bet,
Gallon, Mognon M., Nardi, Fedato, Gerlin, Baratto, Simoni (35' st Meneghin),
Puppetti (25' st Zandonà), Tonon (35' st Bittante). Allenatore: Mognon R. LA
SERNAGLIA: Tognon, Bazzo, Alessio (15' st Vincente), Giacomin, Saccon, Bellini, Modanese, Casagrande,
Gerlin, Bortot, Marsura. Allenatore: Trevisan. ARBITRO: Moretti di Treviso.
RETI: 44' pt Baratto, 2' st Puppetti.
( da "Tribuna di Treviso, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Follinese solitaria
in vetta, Ardita e Cima volano Feletto mette il turbo, Valdosport insidia
Resana Fontane blinda il terzo posto Padernello annienta il Guarda Anche il San
Gaetano brilla Nel girone A Follinese solitaria in vetta. Controlla bene la
partita e argina il Breda, già nel primo tempo mette a sicuro il risultato con
la doppietta di Vettoretti. Ardita Pero a pari merito con il Cimapiave
detengono il secondo posto e portano a casa tre reti ciascuno, rispettivamente
contro Parè e Boccadistrada. La squadra di Pero reagisce dopo la brutta figura
nel recupero infrasettimanale con il Campolongo. Quest'ultimi con la scorsa
vittoria e i tre punti di ieri scalzano il S. Giustina dall'ultimo scalino del
podio. Feletto vince a Refrontolo, sorpassa la Suseganese ed entra in zona
Playoff. Lovispresiano ritrova la vittoria nella partita contro il Barbisano.
Girone B. CSM Resana resta in
testa ma una sola sconfitta potrebbe essere fatale: il Valdosport incalza a
meno due. CSM Resana batte
il S. Giuseppe nonostante la bravura del portiere ospite: Miletta para molto ma
non tutto. Valdosport annienta la Vedelaghese con quattro reti. I locali
rimontano le due reti degli ospiti ma non riescono a fermarli nel secondo
tempo. Valdosport si esalta e picchia duro. Fontane allunga le distanze dal
Rovere e si tiene stretto il terzo posto in classifica. Per il Rovere Sartorato
non ci voleva proprio il pareggio con il Postioma. Ottima partita, invece, per
il Padernello che annienta il Milan Guarda con un poker vincente e scala la
classifica. S. Gaetano porta a casa i tre punti contro il Pederobba e sale fino
al limite della zona playoff. Girone San Donà. Zensonese annienta con ben sei
batoste il malcapitato Torre di Mosto. Doppiette di Beye e di Zigoni. Allungano
Castellaro e Lo Zito. Protagoniste sono anche le battute con l'arbitro che
sfociano in ben due espulsioni per gli ospiti. Mantiene il primato in
classifica e l'Evolution Team continua l'inseguimento. La squadra di Chiarano
cala il poker in casa del S. Giorgese. Unica trevigiana a non trovare ancora la
vittoria è il Morosini Biancade. Girone Bassano. Union 98 Borso del Grappa
porta a casa solo un pareggio in questa domenica. Il Real Stroppari blocca la
corsa della squadra trevigiana ma non mette in discussione il primato. Eagles
Pedemontana fa sua la partita di oggi, conduce entrambe i tempi ma riesce a
concludere soltanto una volta. (Anna Collavo)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Piano casa, il
Governo affronta la rivolta delle Regioni Mercoledì Berlusconi riceve i
governatori. L'accusa: «è un esproprio delle nostre prerogative» ROMA. Per il
governo il Piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l economia e tra
l' altro piace all' Europa e agli italiani; per le regioni invece il decreto,
che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti
dell'opposizione lasciano aperta una strada (il leader del Pd Dario
Franceschini ha ribadito che il sì l'edilizia può servire a rimettere in moto
l'economia ma a patto che le norme fissino seri «paletti») è questo il terreno
sul quale si avvierà il confronto tra governo e regioni mercoledì nella Sala
Verde di Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta di una
seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori
sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla
Corte costituzionale. Il premier, che è anche
incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In settimana dovrebbe ripartire
poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali dopo il mancato via
libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas (fondo per le aree
sottoutilizzate) della Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. «Un decreto per
gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il
presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento
improprio, secondo me non costituzionale. E questa è
la prima questione di cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama
«condono preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti
giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e procedure e
dare maggiore efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con i
cittadini. Anche se diverse Regioni hanno già questi strumenti». Per Claudio
Martini, governatore della Toscana, «se il Governo vorrà andare avanti con un
decreto così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la storia e la
cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso
alla Corte Costituzionale». E annuncia che presenterà una proposta per snellire
le procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al
Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice -
si rilancia aiutando le famiglie a pagare mutui e affitti senza far pagare il
prezzo della crisi economica al territorio».
( da "ItaliaOggi Sette" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi Sette
Numero 069 pag. 26 del 23/3/2009 | Indietro Il
pignoramento diretto è legittimo CONTENZIOSO & CONTRIBUENTI Di Pagina a
cura di Massimiliano Tasini Respinta dalla Suprema corte
l'obiezione che siano stati violati gli articoli 3 e 24 della Costituzione Non
si verifica la disparità di trattamento fra i debitori è legittimo l'ordine al
terzo di pagare il credito direttamente al concessionario. Lo
ha stabilito la Corte costituzionale con l'ordinanza 28 novembre 2008 n. 393, Pres. Flick, Rel.
Gallo. Il fatto processuale. Il giudice dell'esecuzione del tribunale ordinario
di Genova, nel corso di un [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per
Registrati: 8
( da "Centro, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 7 - Attualità
Il Pd: tassa al 20% per chi affitta Franceschini propone di ridurre l'aliquota
ai proprietari ROMA. Per il governo il piano casa rappresenta un'occasione per
rilanciare l'economia e tra l'altro piace all'Europa e agli italiani; per le
Regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì, così
com'è costituisce una minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe
competenze che sono dei governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità.
Mentre i partiti dell'opposizione lasciano aperta una strada, è questo il
terreno sul quale si avvierà il confronto, importante e decisivo, tra governo e
regioni mercoledì a Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta
di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i Governatori
sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla
Corte costituzionale. Il premier, che è anche
incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In settimana dovrebbe
ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali dopo il
mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas (fondo per le
aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. «Un decreto
per gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il
presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento
improprio, secondo me non costituzionale. E questa è
la prima questione di cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama
«condono preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti
giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e procedure e
dare maggiore efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini.
Anche se diverse Regioni hanno già questi strumenti». Per Claudio Martini,
governatore della Toscana, «se il Governo vorrà andare avanti con un decreto
così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la storia e la cultura delle
nostre leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte
Costituzionale». E annuncia che presenterà una proposta per snellire
ulteriormente le procedure nella regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo,
dovrà dire no al Piano casa che presenta anche dubbi di costituzionalità». «L'economia
- dice - si rilancia aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza
far pagare il prezzo della crisi economica al territorio, che ha già
dato anche troppo in passato». Dario Franceschini ha incalzato il premier ma ha
anche confermato lo spiraglio sul piano casa, integrandolo con un programma per
gli affitti. Ha riconosciuto che il «il bilancio del settore edile può essere
determinante per uscire dalla crisi purché gli ampliamenti non si risolvano in
uno scempio». In soldoni il Pd dice sì all'abbattimento dei vecchi edifici e
alla loro ricostruzione «gonfiata» del 30% e con criteri ecologici. L'aumento
del 20% delle cubature delle abitazioni civili può essere valutato, purché «non
si tratti di una misura generalizzata e avulsa dai controlli delle
sovrintendenze e dai piani regolatori». Perché premiare solo chi possiede una
casa? Il leader democratico ha proposto soluzioni per garantire un tetto sicuro
anche a chi la casa di proprietà non può permettersela (riducendo ad un 20%
fisso le tasse per i proprietari che danno in locazione un immobile). Ma - ha
detto - serve anche un piano per la costruzione di cinquemila alloggi popolari,
la deduzione, anche se parziale delle somme pagate per gli affitti, oltre,
naturalmente, a misure deterrenti per i proprietari che si ostinano a tenere le
case vuote.
( da "Nuova Sardegna, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
IL PIANO Le Regioni:
ricorreremo alla Consulta ROMA. Per il governo il piano casa rappresenta
un'occasione per rilanciare l' economia, per le Regioni il decreto, che
dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, costituisce una minaccia alla
salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei governatori
tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti dell'opposizione
lasciano aperta una strada, è questo il terreno sul quale si avvierà il
confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì prossimo a
Palazzo Chigi. Una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale
parteciperà direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano
di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo. «Un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni
e Comuni - dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è
uno strumento improprio, secondo me non costituzionale». Errani rifiuta poi quello che chiama «condono
preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge
quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e procedure e dare maggiore
efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se
diverse Regioni hanno già questi strumenti». Anche Claudio Martini, governatore
della Toscana, minaccia il ricorso alla Consulta. Il Lazio, «L'economia - dice
Piero Marrazzo, governatore del Lazio dice - si rilancia aiutando le famiglie a
pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo della crisi al
territorio». Per Mercedes Bresso (Piemonte) «il governo può dettare legge su
norme generali in materia di urbanistica, ma non nel dettaglio perchè la sua
regolamentazione è territoriale». E Lorenzetti (Umbria) ricorda che già nel
precedente governo Berlusconi il condono edilizio fu bocciato dalla Corte.
( da "Mattino di Padova, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 27 - Altre VIGODARZERE - UNION CSM: 1 - 1 VIGODARZERE - UNION CSM: 1 - 1 VIGODARZERE: Spagna, Di Maggio, Fasolato, Carraro, Marin,
Marcon, Parpaiola, Calzavara (35' st Cavallin), Buso (30' st Gaetani), Gomiero
(30' st Ferron), Mancin. All. Rossi. UNION CAMPO SAN MARTINO: Stocco, Ruzzon,
Battilana, Tomasi, Cardaioli, Strazza, Maran, Caielli (18' st Ruggiero),
Macari (15' st Bolzan), Masiero, Saviolo (35' st Rosso). All. Piccolo. ARBITRO:
Bontorin di Bassano del Grappa. RETI: 14' pt Mancin; 18' st Tomasi.
( da "Nuova Venezia, La" del 23-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino di Padova, Il)
Argomenti: Giustizia
Pagina 4 - Attualità
Piano casa, il Governo affronta la rivolta delle Regioni Mercoledì Berlusconi
riceve i governatori. L'accusa: «è un esproprio delle nostre prerogative» ROMA.
Per il governo il Piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l economia
e tra l' altro piace all' Europa e agli italiani; per le regioni invece il
decreto, che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è
costituisce una minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe
competenze che sono dei governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità.
Mentre i partiti dell'opposizione lasciano aperta una strada (il leader del Pd
Dario Franceschini ha ribadito che il sì l'edilizia può servire a rimettere in
moto l'economia ma a patto che le norme fissino seri «paletti») è questo il
terreno sul quale si avvierà il confronto tra governo e regioni mercoledì nella
Sala Verde di Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta di una
seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori
sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla
Corte costituzionale. Il premier, che è anche
incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In settimana dovrebbe
ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori sociali dopo il
mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse Fas (fondo per le
aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. «Un decreto
per gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il presidente
della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio,
secondo me non costituzionale. E questa è la prima
questione di cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama «condono
preventivo»: e suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge
quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e procedure e dare maggiore
efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se
diverse Regioni hanno già questi strumenti». Per Claudio Martini, governatore
della Toscana, «se il Governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo,
ci troveremo costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale». E
annuncia che presenterà una proposta per snellire le procedure nella regione.
Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che presenta
anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice - si rilancia aiutando le
famiglie a pagare mutui e affitti senza far pagare il prezzo della crisi
economica al territorio».
( da "Tirreno, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 2 - Attualità
Martini minaccia: ricorso alla Consulta Il presidente toscano contro ogni forma
di deregulation selvaggia Alt delle Regioni «Il progetto del governo è un caos
dove tutti potranno fare ciò che vogliono» FIRENZE. «Se il governo vorrà andare
avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la
storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso contro il provvedimento alla Corte costituzionale: vedremo mercoledì cosa emergerà dalla conferenza
Stato-Regioni». Lo ha detto, confermando quanto anticipato dall'assessore
regionale Riccardo Conti al "Tirreno", il presidente della Toscana
Claudio Martini. «In Toscana non sentiamo alcun bisogno di istituire deroghe
alle normative vigenti per verificare le procedure di autorizzazioni edili -
ha proseguito Martini - ma lavoreremo anche su un altro fronte, presentando una
nostra proposta per snellire ulteriormente le procedure». Martini ha definito
il piano del governo «un caos, dove, se tutti potranno fare ciò che vogliono,
vi saranno anche persone che vedranno lesi i propri diritti». La posizione
della Toscana sul piano casa del governo, l' assessore all'urbanistica Riccardo
Conti l'aveva esposta anche con alcune dichiarazioni alla stampa. «Sembrano
confermate le peggiori previsioni e il decreto contiene evidenti profili di
incostituzionalità. La ferita inferta alle competenze e al ruolo delle regioni
sembra destinata ad anticipare altre ferite al territorio, innescando una
situazione di gestione caotica e di deregolamentazione selvaggia», ha detto. Il
vertice. Per il governo il piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare
l'economia; per le regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in
Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una minaccia alla salvaguardia del
territorio e invaderebbe competenze che sono dei governatori tanto da rischiare
l'incostituzionalità. Mercoledì a Palazzo Chigi si avvierà il confronto,
importante e decisivo, tra governo e regioni per cercare di trovare un accordo.
è una seduta straordinaria della conferenza unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori
sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla
Corte Costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però
pronto al dialogo. Franceschini all'attacco. Il segretario del Pd Dario
Franceschini ha incalzato anche ieri il premier, ma ha anche confermato lo
spiraglio sul piano casa, integrandolo con un programma per gli affitti. Ha
riconosciuto che il «il bilancio del settore edile può essere determinante per
uscire dalla crisi purchè gli ampliamenti non si risolvano in uno scempio per i
nostri centri storici e per il patrimonio architettonico del paese». In soldoni
il Pd dice sì all'abbattimento dei vecchi edifici e alla loro ricostruzione
«gonfiata» del 30% e con criteri ecologici. L'aumento del 20% delle cubature
delle abitazioni civili può essere valutato, purché «non si tratti di una
misura generalizzata e avulsa dai controlli delle sovrintendenze e dai piani
regolatori». Perché premiare solo chi possiede una casa? Il leader democratico
ha proposto soluzioni per garantire un tetto sicuro anche a chi la casa di
proprietà non può permettersela, riducendo ad un 20% fisso le tasse per i
proprietari che danno in locazione un immobile.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 2 - Attualità
Piano casa al vaglio delle Regioni, Tondo apre Le nuove regole ROMA. Per il
governo il piano casa rappresenta un' occasione per rilanciare l'economia e tra
l'altro piace all'Europa e agli italiani; per le regioni invece il decreto, che
dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti
dell'opposizione lasciano aperta una strada è questo il terreno sul quale si
avvierà il confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì
prossimo nella Sala Verde di Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo.
Si tratta di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale
parteciperà direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i
governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e
minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo. In settimana dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli
ammortizzatori sociali dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego
delle risorse Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul
piede di guerra il Sud. Il presidente del Fvg, Renzo Tondo, è «assolutamente
favorevole» al piano casa del Governo perchè «può essere un'pportunità che
consente di mettere in circuito risorse che sono ferme e dare risposte a
esigenze reali». «Mi sembra - ha aggiunto Tondo - che l'opposizione su questo
tema sia più ideologica che sostanziale. Certamente Berlusconi pone il problema
della decretazione d'urgenza in maniera drastica, ma in questo Paese - ha
sottolineato - c'è un reale problema di operatività. Un Paese che rischia di
perdere occasioni rilancio deve raccogliere tutto ciò che può». Per quanto
riguarda il rischio di abusi, Tondo ha replicato sostenendo che «l'eccesso di
pianificazione ha dato di meno al Paese. Una volta c'era una buona 'Commissione
edilizia e ornatò, fatta semplicemente di buoni professionisti. Abbiamo
esagerato con le carte - ha concluso - che non hanno risolto i problemi».
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
nazionale pag. 2
Berlusconi incontra le Regioni Per il governo il piano casa è un' occasione per
rilanciare l'economia e tra l' altro piace all' Europa e agli italiani; per le
Regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in consiglio dei
ministri venerdì, così com'è costituisce una minaccia al territorio e alle
competenze dei governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità.
L'opposizione lascia aperta una strada (anche ieri il leader del Pd
Franceschini ha ribadito che il sì l'edilizia può servire a rimettere in moto
l'economia, a patto che le norme fissino seri paletti) ed è questo il terreno
sul quale si confronteranno governo e Regioni mercoledì a Palazzo Chigi. Si tratta di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata
alla quale parteciperà il premier Silvio Berlusconi. L'incontro si preannuncia
non facile; i governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e
minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, incalzato da Bossi, sembra pronto al dialogo.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
L'AUTORE. Il
magistrato, 64 anni, è stato tra i primi ad entrare nel pool di Falcone e
Borsellino. E racconta quegli anni in «Chi ha paura muore ogni giorno» Ayala:
«Mafia, tutte le verità scomode» di Mimmo Varone Ditegli che è un libro serio,
forse anche severo. Ma non che è coraggioso. «Non ci vuole coraggio per dire
una verità scomoda, sarebbe terribile se così fosse», dice Giuseppe Ayala. Sessantaquattro
anni, consigliere di Cassazione, il magistrato è stato tra i primi a entrare
nel pool antimafia di Falcone e Borsellino. Ora racconta quegli anni in «Chi ha
paura muore ogni giorno» (Mondadori, pagg 200 euro 17.50), perchè «la memoria
di quei due eroi resterà sempre - dice - ma quasi nessuno ne conosce il loro
lato umano, ed era importante colmare il vuoto». INSIEME, NELLE SUE PAGINE
affiorano pure le verità scomode, che tuttavia a 50 mila copie vendute passano
nel silenzio più totale. Ayala conta gli onorevoli che la mafia manda in
Parlamento, svela le insipienze della politica e i vizi della magistratura, ma
nessuno reagisce. Solo silenzio. «Forse contro la verità non si ha nulla da
replicare - riflette - o forse sanno che se ci provassero potrei rincarare la
dose». L'auditorium della Camera di commercio è pieno. Il suo è tutt'altro che
un romanzo, «è un libro senza finzione» - avverte subito Claudio Baroni
(Giornale di Brescia) che lo intervista per «A qualcuno piace giallo»,
Tantissimi bresciani sono venuti ad ascoltarlo, e Ayala non li delude. Gli
applausi scrosciano di frequente, soprattutto quando tira fuori la gestualità
secca e il linguaggio duro di marca siciliana. Nelle sue pagine si trovano
giudizi trancianti sulla magistratura: «È come la grappa, bisogna buttar via la
testa e la coda». La testa è un'Anm che «gestisce con
criteri clientelari, come fa il Csm che ne è figlio». La coda sono «quei pochi
magistrati malati di protagonismo, che fanno male soprattutto a noi». Il corpo,
invece, è sano. Ma «c'è un disegno politico ben preciso - accusa Ayala - che
vuole impedire il funzionamento della magistratura». Per una quindicina
d'anni è stato pure in Parlamento, tra Camera e Senato. Non rinnega nulla, ma
ai politici non risparmia i suoi strali. Parla di un Parlamento «non colluso ma
tanto insipiente da mettere in Commissione antimafia gli eletti con voti di
mafia, che tutti conoscono per nome e cognome». E non ha certo aspettato di
scrivere un libro per svelarlo. Un bel giorno lo ha detto a uno dei diretti
interessati, quando all'arrivo in commissione l'ha apostrofato con un «toh,
finalmente entrano le competenze vere». Nessuna replica, neanche dai palazzi
romani che scoprono l'emergenza mafia solo quando ci scappa il morto e «per il
resto è come se non esistesse». In fatto è che dopo le indagini del pool di
Falcone e Borsellino, nessuno può più dire che Cosa nostra è una fantasia.
«Dopo 5 o 6 anni d'indagine con il metodo nuovo voluto da Falcone - dice Ayala
- siamo stati in grado di portare davanti alla corte d'assise di Palermo 475
imputati, e abbiamo messo i giudici in grado di infliggere ergastoli ai capi e
2.660 anni di carcere agli altri. Era il maxiprocesso. E ancora oggi della
mafia si sa esattamente quello scoperto allora».
( da "marketpress.info" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Lunedì 23 Marzo 2009
PRESIDENTE UMBRIA LORENZETTI: ?DECRETO LEGGE QUASI UN CONDONO PREVENTIVO?
Perugia, 23 marzo 2009 - ?Da una prima lettura del testo del decreto legge
sulla casa si conferma il nostro timore e cioè che il tutto possa tradursi in
una sorta di condono preventivo?. Lo ha detto il presidente della Giunta della
Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti commentando il Piano casa del Governo. ?Ci
spiace molto - ha aggiunto il presidente Lorenzetti - ma oltre a non essere il
decreto legge lo strumento giusto per affrontare una questione così importante
che attiene a prerogative anche regionali, ci pare che sia anche incostituzionale. Berlusconi dovrebbe saperlo perché il suo
precedente Governo aveva fatto la stessa cosa con il condono edilizio,
approvato con legge legge. Noi ricorremmo alla Corte costituzionale
che ci diede ragione perché, appunto, non rispettava le competenze delle
Regioni essendo la materia urbanistica una competenza concorrente?. ?Come
sistema delle Regioni - ha sottolineato - abbiamo sempre dato prova di serietà
e rigore, quando di mezzo ci sono gli interessi generali del Paese, come è
avvenuto sia per la vicenda degli ammortizzatori sociali, che del piano casa
pubblico. Vorremmo che altrettanto rigore s serietà venga riservato a noi da parte
del Governo, visto che si sta mettendo mano a competenze regionali e anche
comunali?. ?Siamo e saremo sempre disponibili a discutere per giungere ad ogni
tipo di semplificazione procedurale e premialità nel settore dell´edilizia
(peraltro già previste dalla nostra legislazione regionale) perché anche noi -
ha concluso Lorenzetti - siamo certi che questo comparto può essere il volano
della ripresa economica. Ciò che non condividiamo e non possiamo accettare è la
politica degli annunci mediatici piuttosto che la vera volontà del Governo di
una leale collaborazione con chi, come le Regioni, ha competenze attribuite
dalla Costituzione?. . <<BACK
( da "Giornale di Brescia" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Edizione: 23/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Politica I dibattiti Piano
Casa: nuovo round con le Regioni Mercoledì il Cavaliere incontra i governatori
Si cerca l'accordo per il via libera in Cdm Il Consiglio dei ministri di
venerdì prossimo dovrebbe varare il piano straordinario per l'edilizia, ma
prima Berlusconi deve ottenere il consenso delle Regioni ROMAPer il governo il
piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia e tra l'altro
piace all'Europa e agli italiani; per le regioni invece il decreto, che
dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. La proposta
dell'opposizione Mentre i partiti dell'opposizione lasciano aperta una strada
(anche ieri il leader del Pd Dario Franceschini ha ribadito che l'edilizia può
servire a rimettere in moto l'economia ma a patto che le norme fissino seri
«paletti») è questo il terreno sul quale si avvierà il confronto. Ieri
Franceschini ha rilanciato un piano per sostenere il mercato degli affitti e
«dare comunque un tetto a chi non può permettersi di acquistare un'abitazione».
Il leader dei Democratici ha sintetizzato in quattro punti la sua proposta:
costruire cinquemila nuovi alloggi di edilizia popolare, nel più breve tempo
possibile; portare l'aliquota Irpef al 20% fisso per chi affitta un
appartamento; consentire la detrazione almeno parziale per chi paga l'affitto;
studiare incentivi o altre misure per evitare che molti appartamenti restino
inutilizzati. L'incontro con le Regioni Importante e decisivo è considerato
l'incontro tra Governo e Regioni mercoledì prossimo nella Sala Verde di Palazzo
Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta di una seduta straordinaria
della Conferenza Unificata alla quale parteciperà il Cavaliere. L'incontro si
preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le loro
prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale.
Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In
settimana dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori
sociali dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse
Fas della Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. «Un decreto per gestire una
materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il presidente della
Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me
non costituzionale. E questa è la prima questione di
cui discuteremo». Errani rifiuta quello che chiama «condono preventivo»: e
suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge quadro, atto di
indirizzo, per semplificare norme e procedure e dare maggiore efficacia agli
strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se diverse Regioni
hanno già questi strumenti». Per Martini, governatore della Toscana, «se il
Governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo
costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre
leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale». Il Lazio,
annuncia Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che presenta dubbi di costituzionalità.
«L'economia - dice - si rilancia aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli
affitti senza far pagare il prezzo della crisi economica al territorio, che ha
già dato anche troppo in passato».
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Primo Piano Pagina
102 Posizioni diverse nella sinistra sul progetto del governo che dovrebbe
ridare fiato all'edilizia Piano casa: il Pd apre, regioni rosse contro
Posizioni diverse nella sinistra sul progetto del governo che dovrebbe ridare
fiato all'edilizia --> TERNI «La voce della Chiesa va ascoltata e
rispettata, anche quando è scomoda. Per me non è mai un'interferenza». Dario
Franceschini sceglie il palco dell'ala liberal del Pd di Enzo Bianco per
occuparsi anche dei temi più spinosi in casa democratica: quelli eticamente
sensibili, in primo luogo. Contesta subito a Silvio Berlusconi il suo «preteso
monopolio nella difesa della libertà della Chiesa. Come se qualcuno la volesse
mettere in discussione...». «Noi, certo no, perchè - aggiunge - la tuteliamo e
la rispettiamo insieme alla laicità dello Stato. Lo stesso ragionamento vale
per il testamento biologico: «Vanno rispettate la pluralità e la diversità
delle opinioni. Nel Pd si può costruire una posizione prevalente ma mai verrà
imposta una disciplina di partito». SPIRAGLI Dario Franceschini ha incalzato
anche ieri il premier ma ha anche confermato lo spiraglio sul piano casa,
integrandolo con un programma per gli affitti. Ha riconosciuto che il «il
bilancio del settore edile può essere determinante per uscire dalla crisi
purchè gli ampliamenti non si risolvano in uno scempio per i nostri centri
storici e per il patrimonio architettonico del Paese». In soldoni il Pd dice sì
all'abbattimento dei vecchi edifici e alla loro ricostruzione «gonfiata» del
30% e con criteri ecologici. L'aumento del 20% delle cubature delle abitazioni
civili può essere valutato, purchè «non si tratti di una misura generalizzata e
avulsa dai controlli delle sovrintendenze e dai piani regolatori». Perchè
premiare solo chi possiede una casa? Il leader democratico ha proposto
soluzioni per garantire un tetto sicuro anche a chi la casa di proprietà non
può permettersela (riducendo ad un 20% fisso le tasse per i proprietari che
danno in locazione un immobile). Ma - ha detto - serve anche un piano per la
costruzione di cinquemila alloggi popolari, la deduzione, anche se parziale
delle somme pagate per gli affitti, oltre, naturalmente, a misure deterrenti
per i proprietari che si ostinano a tenere le case vuote. Sul nascituro Pdl dal
leader del Pd un importante riconoscimento: «È un fatto positivo per la
democrazia italiana». Certo - ha però osservato - «nell'unificazione sono molto
più indietro di noi». Franceschini ha quindi rivendicato al Pd il diritto di
proporre terapie anticrisi, «senza essere descritto come l'uccello del
malaugurio». Anzi - ha attaccato - sia il governo a ravvedersi dei suoi errori
e a dire la «verità agli italiani, riconoscendo che la crisi è grave e le
misure per difendere i più poveri insufficienti». Ha rilanciato la sua sfida
contro la candidatura di Berlusconi alle europee: «La legge vieta che Silvio
Berlusconi possa fare anche il parlamentare europeo. Il suo è un imbroglio. Le
preferenze date a lui sono come buttate via». «Non ho posto un problema di
opportunità politica per il premier. Ho detto che non può prendere in giro gli
italiani perchè sta facendo una cosa vietata dalle norme». LE REGIONI Se anche
Franceschini apre sul piano casa, per le regioni invece il decreto, che
dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. «Un decreto per gestire
una materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il presidente della
Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me
non costituzionale. E questa è la prima questione di
cui discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama «condono preventivo»: e
suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge quadro, atto di
indirizzo, per semplificare norme e procedure e dare maggiore efficacia agli
strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se diverse Regioni
hanno già questi strumenti». Per Claudio Martini,
governatore della Toscana,«se il Governo vorrà andare avanti con un decreto
così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la storia e la cultura delle
nostre leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale».
( da "Sole 24 Ore, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-22 - pag: 10 autore: Magistratura e
politica. Diritti in conflitto De Magistris, i sospetti fanno male di Guido
Neppi Modona Q uanto più un magistrato è noto per il clamore delle indagini
svolte o per le polemiche suscitate da sue personali vicende giudiziarie, tanto
maggiore è il danno che la scelta di presentarsi candidato alle elezioni
politiche arreca all'immagine d'imparzialità e d'indipendenza della
magistratura nel suo complesso e del singolo giudice. Il caso di Luigi De
Magistris è al riguardo emblematico: gli ambienti giudiziari e, più in
generale, l'opinione pubblica si sono profondamente divisi sulla credibilità e
legittimità delle indagini giudiziarie da lui condotte su notissimi personaggi
politici nazionali, sulla sua deontologia professionale, sul suo protagonismo,
sui procedimenti disciplinari che ne sono scaturiti e, infine, sui clamorosie
devastanti scontri tra uffici giudiziari indirettamente provocati dalle sue
attività investigative. Ebbene, questo eccesso di notorietà, sia nel bene che
nel male, avrebbe dovuto consigliare di astenersi dalla candidatura politica
alle prossime elezioni europee, o quantomeno di lasciare trascorrere un congruo
periodo di tempo tra il congedo dalla magistratura e una campagna elettorale:
ora molti avranno il cattivo pensiero che le iniziative giudiziarie di quel
magistrato fossero anche finalizzate alla notorietà in vista di una carriera
politica. Una volta fatta la scelta, il problema si sposta sui rimedi
successivi, per evitare che il danno d'immagine all'indipendenza della
magistratura si ripercuota anche dopo la parentesi politica. La legge già
prevede alcune precauzioni, quali, in caso di mancata elezione, il divieto
d'esercitare per cinque anni funzioni giudiziarie nella circoscrizione ove il
magistrato si è presentato alle elezioni, nonché il divieto, al termine della
carica politica,d'esercitare attività giudiziaria nella regione in cui è stato
eletto o in cui è situata la sede di provenienza. Ma quando - come nel caso di
specie- la notorietà del magistratoè nazionale, tornare a fare il giudice anche
in una sede lontana non è rimedio sufficiente ad evitare la sgradevole sovrapposizione
tra la passata carica politica e l'attuale funzione giudiziaria. è questa la
ragione di fondo della proposta del vicepresidente del Csm,
Nicola Mancino, di precludere il ritorno nella magistratura, assicurando al
giudice ex politico una funzione nella pubblica amministrazione confacente al
grado e allo stipendio precedenti. Certo, in questa materia vengono in
conflitto due valori costituzionalmente garantiti: da una parte il diritto
individuale del singolo magistrato di concorrere in piena libertà a una carica
politica; dall'altro la tutela dell'immagine - e della sostanza -
dell'indipendenza del singolo giudice e dell'intera magistratura.
Interesse,quest'ultimo,di natura pubblica e collettiva, destinato senza dubbio
a prevalere sul diritto individuale all'elettorato passivo. Lo stesso De
Magistris,d'altronde,avrebbe saggiamente e tempestivamente anticipato che
comunque non rientrerà nei ruoli della magistratura.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-22 - pag: 11 autore: Soru: «Le
istituzioni non sono un taxi» «Non ho mai favorito nessuno, ma il rigore dei
bilanci comporta perdita di consensi» la gestione delle azioni a un di Paolo
Madron no entra in casa Soru, una casa museo che Aldo Rossi sembra avergli
cucito addosso enfatizzando U alla perfezione il dolente razionalismo del suo
carattere, e subito si trova a tu per tu con l'inquietante Figura femminile di
Costantino Nivola, il più grande sculture sardo («Se n'è andato presto in
America, ma ogni anno tornava nella sua terra», dice di lui il fondatore di
Tiscali quasi a diradare il sospetto che qualcuno possa disconoscere la
sarditudine), e resta un po' basito di vedersela lì invece che a illustrare la
biografia del maestro, dove la trovano i patiti di Wikipedia. Si aspetta che
Soru rientri dopo aver ascoltato il discorso programmatico di Ugo Cappellacci,
colui che lo ha sostituito alla guida della Regione, ancora più dolente e
intristito del solito, quasi come la luce che entra diafana dalla vetrata in un
giorno che sembra non aver ancora scelto tra la pioggia e il sole. Oltre la
vetrata c'è il mare, l'ampio specchio d'acqua che fa da ingresso alla città. Al
di qua ora c'è lui, Renato Soru, nato 52 anni fa a Sanluri, Comune famoso per
la dedizione al lavoro dei suoi abitanti e il pane civraxiu, pronto a farsi intervistare
per la prima volta dopo aver perso la poltrona di governatore. Giovedì ha
debuttato come consigliere dell'opposizione.Com'è andata? Certo governare è più
gratificante, però va bene anche fare un'esperienza dall'altra parte. Il potere
logora chi non ce l'ha. Quanto pensa di resistere? La voglia è grande almeno
quanto l'impegno che ho preso con chi mi ha eletto. In compenso stare
all'opposizione le consente di ricominciare con Tiscali. Da venerdì è di nuovo
consigliere. Ma è tornato per voglia o necessità? Per senso del dovere e anche
necessità. Non lo avrei fatto se la situazione dell'azienda non fosse stata
così difficile. Credo di poter dare una mano a superare le difficoltà del
momento. Da quanto manca? Manco dal 2004, cinque anni. E si sarebbe mai
immaginato di ritrovarla così malmessa? Francamente no. Tiscali è sopravvissuta
allo sgonfiamento della bolla internettiana e all'11 settembre, e nel panorama
europeo delle nuove aziende di settore era innovativa e con una solida presenza
sul mercato. Aveva il maggior numero di utenti, un margine operativo positivo,
e soprattutto non aveva i debiti di oggi. Ma ha ancora importanti asset. In
tutto questo tempo non ci ha mai buttato un occhio? Avevo promesso di dedicarmi
a tempo pieno all'amministrazione pubblica, e l'ho fatto sacrificando anche il
mio ruolo di azionista. Magari avrei dovuto vendere allora. Almeno ne è valsa
la pena? Credo di sì. In Regione ho risanato i conti, dimezzato i debiti, e
negli ultimi due anni chiuso i bilanci in pareggio. Non a caso la nostra sanità
è l'unica del Centro-Sud che non è stata di fatto commissariata. Abbiamo
risanato i conti del trasporto pubblico locale, investito nella solidarietà
verso i più deboli e nella scuola. Non abbastanza per impedirle di perdere le
elezioni. I sardi non l'hanno capita oè lei che non è stato convincente? Il
rigore dei bilanci comporta inevitabilmente una perdita di consenso. Ricordo i
mugugni quando feci bloccare l'ennesimo provvedimento che promuoveva
indiscriminatamente tutto il personale della Regione. Non contava il merito, ma
solo l'anzianità. Pensi che per la prima volta in sessant'anni abbiamo fatto
dei concorsi pubblici per assumere i dirigenti dall'esterno, e
contemporaneamente abbiamo ridotto il personale dei 12 assessorati di circa il
30 per cento. Brunetta sarebbe contentissimo... Forse, ma così non ti fai certo
degli amici. Negli anni precedenti la Regione era un grande elemosiniere, dava
soldi a tutti, persino ai sindacati di cui era uno dei più importanti
finanziatori. Un milione di euro a Cisl e Uil. Niente alla Cgil? No, la Cgil ci
aveva rinunciato di suo. Sul continente si chiama clientelismo. Direi
consociativismo. Le entrate della Regione erano appena inferiori alle spese
obbligatorie,non c'era un euro per fare qualsivoglia nuova iniziativa. Non si
vincono le elezioni puntando sul rigore. Il tema non è seducente, specie in
tempi di spesa pubblica espansiva. Abbiamo tagliato le spese e cercato nuove
entrate, ne avevamo bisogno.C'era un'industria turistica fatta in gran parte di
seconde case, spesso affittate in nero, che non portava entrate in termini di
gettito fiscale. Oggi la ritirerebbe fuori la storia della tassa sul lusso?
Molte di quelle polemiche dipesero dal fatto che il Corriere della Sera la
definì così. E da allora io sono l'emblema della tassa sul lusso. E fu così suo
malgrado. In un'Italia che si proclama sempre più federalista, sostenere a
livello regionale che chi usufruisce del patrimonio ambientale della fascia
costiera debba pagare qualcosa mi sembrava sacrosanto. O secondo lei era
accettabile che una casa di
( da "Repubblica, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 19 - Cronaca
Piccole scuole, così è fallita l´operazione-tagli Dal ministero previsti 2.500
accorpamenti. Ma le Regioni ne fanno meno del 10% L´assessore del Piemonte:
"Non prevediamo gli effetti delle riforme Meglio attendere" SALVO
INTRAVAIA ROMA - Respinti, almeno per il momento, i diktat del governo sulla
razionalizzazione della rete scolastica. A fronte di oltre 2.500 istituzioni
scolastiche con meno di 500 alunni (considerate sottodimensionate) le regioni
ne hanno tagliate soltanto 240: 14 su cento, considerate le scuole che possono
sfruttare la deroga fino a 300 alunni. Le 240 scuole in meno scaturiscono dalla
differenza fra 320 istituzioni soppresse e 80 centri per l´educazione degli adulti
di nuova istituzione. La situazione, regione per regione, è trapelata dalle
stanze del ministero alcuni giorni fa e ridimensiona i propositi dell´esecutivo
di tagliare più scuole e plessi possibile. In Piemonte, per esempio, sono otto
le istituzioni scolastiche accorpate anche se quelle sottodimensionate sono
molte di più. Ma perché le regioni continuano a tenere in vita istituzioni che
secondo la norma dovrebbero perdere l´autonomia scolastica? «Abbiamo preferito
attendere», spiega l´assessore alla Pubblica istruzione, Giovanna Pentenero.
«Ancora - aggiunge - la riforma della scuola secondaria di secondo grado deve
partire e non sappiamo neppure quale sarà l´impatto della riforma sulla scuola
primaria e sulla secondaria di primo grado». In base a un decreto del 1998 le
scuole dovrebbero mantenere un numero di alunni compreso fra 500 e 900 alunni.
Con deroga fino a 300 alunni per gli istituti comprensivi (di materna,
elementare e media) nei comuni di montagna e nelle piccole isole. Lo scorso
ottobre, un decreto legge imponeva alle regioni di effettuare in tutta fretta
il dimensionamento della rete scolastica: l´insieme degli smembramenti e dei
successivi accorpamenti di plessi che consentono di riportare il numero degli
alunni all´interno del range prescritto. Le regioni "inadempienti"
sarebbero state esautorate da commissari ad acta governativi, ma secondo la
Costituzione la competenza è dei governi regionali. Il blitz creò un tale
terremoto politico, con le regioni che minacciavano il
ricorso alla Corte costituzionale, che il governo fu costretto a fare marcia indietro attenuando,
in fase di conversione del decreto, la formula perentoria del provvedimento.
L´operazione serve a tagliare posti: accorpando due scuole saltano un dirigente
scolastico e un segretario. Il 27 febbraio il Consiglio dei ministri ha
approvato un decreto che prevede la revoca dell´autonomia scolastica nei
confronti di 700 istituti con meno di 300 alunni. Ma, secondo i dati forniti
dalla Flc Cgil, in diverse regioni italiane (Sardegna, Puglia, Marche, Emilia
Romagna, Lombardia e Friuli) il dimensionamento non ha prodotto effetti
tangibili. In altre regioni, come la Sicilia, il numero delle scuole soppresse
è irrisorio: appena 27. Per rastrellare posti di bidello e assistente
amministrativo l´esecutivo ha intenzione di sopprimere parte dei plessi con
meno di 50 alunni. «Su questo punto - dice la Pentenero - siamo davvero
critici: sopprimere la scuola nei piccoli centri può determinare il loro
spopolamento».
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
SECONDA CATEGORIA
pag. 28 Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-S.Leo
CSM 1-0 Campegines...
Seconda Cat. Parma girone D Risultati Boca Barco-S.Leo CSM 1-0 Campeginese-Tricolore Planet 1-0
Castelnovo 02-Viadana nd Real Bibbiano-Team Frontiera 0-2 Rocca 68-Vetto 1-1 Sc
S.Ilario-Mezzani 0-0 Sorbolo-Barcaccia 2-1 TotaleReti SquadraPuntiM.I.
GVNPTF Viadana4719152245148Sc S.Ilario441914233385 Boca
Barco4420135234154Campeginese382011543720-2 Rocca 68362010643723-6Team
Frontiera30209382823-10 Barcaccia21205693039-19Vetto20195591424-17 Castelnovo
0219194782225-18Sorbolo182046101827-22 Mezzani17203892233-23S.Leo CSM17203892442-21 Real Bibbiano172045111538-25Tricolore
Planet10202414735-28Prossimo turno: Barcaccia-Boca Barco; Castelnovo 02-Sc
S.Ilario; S.Leo CSM-Campeginese; Team
Frontiera-Sorbolo; Tricolore Planet-Mezzani; Vetto-Real Bibbiano; Viadana-Rocca
68.
( da "Arena, L'" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Lunedì 23 Marzo 2009
NAZIONALE Pagina 2 Berlusconi incontra le Regioni Per il governo il piano casa
è un' occasione per rilanciare l'economia e tra l' altro piace all' Europa e
agli italiani; per le Regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in
consiglio dei ministri venerdì, così com'è costituisce una minaccia al
territorio e alle competenze dei governatori tanto da rischiare
l'incostituzionalità. L'opposizione lascia aperta una strada (anche ieri il
leader del Pd Franceschini ha ribadito che il sì l'edilizia può servire a
rimettere in moto l'economia, a patto che le norme fissino seri paletti) ed è
questo il terreno sul quale si confronteranno governo e Regioni mercoledì a
Palazzo Chigi. Si tratta di una seduta straordinaria della
Conferenza Unificata alla quale parteciperà il premier Silvio Berlusconi.
L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le
loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, incalzato da Bossi, sembra pronto al dialogo.
( da "Repubblica, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 5 - Economia
Rischio sfratti per 150 mila famiglie L´allarme di Sunia e Cgil. Franceschini:
"Necessario un piano-affitti" Mercoledì confronto Berlusconi-regioni
sul piano casa. Governatori pronti a ricorrere alla Corte Costituzionale LUCA
IEZZI ROMA - Nel duro confronto tra governo e regioni sul piano casa irrompe
un´altra emergenza: gli sfratti per chi non riesce a pagare l´affitto. Ben 150
mila le famiglie sono rischio sfratto nei prossimi tre anni. «Data
l´insostenibilità dei canoni, delle spese per l´abitazione e dell´aggravarsi
della situazione economica e occupazionale - spiega uno studio Cgil e Sunia -
senza misure di sostegno, nel triennio 2009/2011 si prevede che altre 150.000
famiglie perderanno la propria abitazione subendo uno sfratto per morosità
incapaci di far fronte al pagamento dell´affitto». Infatti l´indagine su un
campione di 1.000 famiglie sottoposte a sfratto per morosità mostra che il 24%
di queste ha subito la perdita del posto di lavoro del primo percettore del
reddito, il 22% è precario mentre per un altro 21% il percettore è in cassa
integrazione. Solo negli ultimi 5 anni, ricorda il Sunia, circa 120.000
famiglie hanno perso la loro abitazione, specie nelle città: a Milano e Roma
circa 20.000 casi, a Napoli quasi
( da "Repubblica, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 11 - Interni
"Sentenze aggirate e leggi ad hoc così nasce l´impero Mediaset"
Confalonieri e Romani a Report: Rete4 non si tocca Report ripercorre 25 anni di
battaglie Ricorso della Avvocatura di Stato uguale a Mediaset CARMELO LOPAPA
ROMA - Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, i governi di centrosinistra e
una «storia (molto) italiana». Ovvero, come sia stato possibile, per 25 anni, schivare agilmente sentenze della Corte Costituzionale e della
Corte di giustizia europea, ammaliare governi ostili e gestire al meglio quelli
propri, ingraziarsi partiti e confezionarsi leggi su misura, dalla Mammì alla
Gasparri passando dalla Maccanico. Come sia possibile che l´imprenditore
titolare di Europa 7, Francesco Di Stefano, sia in attesa delle
frequenze che gli spettano da oltre dieci anni e Rete4 - che avrebbe dovuto
fargli posto migrando sul satellite - dorma ormai sonni tranquilli. è storia di
un anomalo «accordo» che Antonio Maccanico, ministro prodiano alle Comunicazioni,
sigla nel ´96 con Forza Italia e di un´Avvocatura dello Stato che pochi mesi fa
presenta un ricorso al Consiglio di Stato identico a quello di Mediaset, suo
avversario nella disputa sulle tv. In fondo è la storia di come e con quali
mezzi in Italia sia stato possibile che un´azienda si trasformasse in impero
televisivo e poi ancora in sistema di potere. Mediatico e infine politico. E a
pochi giorni dal battesimo del Pdl, come dire, repetita iuvant. Ha fatto un
certo effetto vedere sfilare i protagonisti di questa storia certo nota, ma che
riserva ancora risvolti sorprendenti, nel "Report" di Milena
Gabanelli andato in onda ieri sera. «Modulazione di frequenze» il titolo del
reportage firmato da Bernardo Iovene per una sequenza incalzante di fatti, decreti,
sentenze e omissioni. Con i suoi personaggi anche pittoreschi. Tutti tranne
uno: l´ex ministro Maurizio Gasparri, unico a sottrarsi alle telecamere. Non si
è sottratto invece il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Incassa i colpi,
ribatte, perde la pazienza, si infuria, fa per andarsene, poi si risiede e
sbotta: «Queste sì che sono interviste vere, non come Matrix». L´intervista era
del 6 febbraio, da lì a tre giorni Enrico Mentana sarebbe stato liquidato da
Mediaset. L´inchiesta inizia proprio con Francesco Di Stefano negli enormi
studi quasi inutilizzati della sua non tv. Nel ´99, quando lo Stato mette a
gara pubblica le frequenze, lui investe, si attrezza e con Europa 7 si
aggiudica la concessione, «solo che le frequenze per trasmettere non gli
verranno mai assegnate, perché occupate da Rete4 che non ha ottenuto la
concessione e dovrebbe traslocare». Ma sul satellite la tv di Berlusconi non
andrà mai. Far west, macché far west minimizza Confalonieri, negli anni
Settanta «c´è stato un mercato delle frequenze e tutti le hanno comprate, era
normale: per me quello che non è esplicitamente vietato è consentito». Dopo il
black out imposto dai pretori nell´84, in soccorso delle reti Fininvest
arriveranno le scialuppe del decreto Craxi, della legge Mammì nell´88, della
Maccanico (governo di centrosinistra) del ´97 con i loro bizantinismi, coi
termini prorogati, tutto per mantenere integre e in chiaro le tre reti del
Cavaliere. Che dal 2001, col suo governo, farà da solo. Con la legge Gasparri
del 2004, pur bloccata da Ciampi in prima battuta, Rete 4 non correrà più alcun
rischio. Pioveranno sull´Italia altri «inutili» richiami da Strasburgo, tanto
inutili che nemmeno il governo Prodi dal 2006 al 2008 riuscirà a darvi seguito.
«La maggioranza che lo sosteneva - confessa Paolo Gentiloni ministro delle
Comunicazioni - non era in condizioni: l´Udeur non avrebbe votato un decreto
tv, nemmeno con la fiducia». è storia dei mesi scorsi il pronunciamento con cui
il Consiglio di Stato respinge l´ultimo ricorso Mediaset e riconosce 1 milione
a Di Stefano a titolo di risarcimento. Il governo deve provvedere, trovare
spazio a Europa 7. «E noi - spiega il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo
Romani - abbiamo ceduto il canale 8 della Rai a Europa 7 e mi ritengo a posto».
Rete4 sul satellite? «A me non interessa una legge che vada a penalizzare
un´azienda. In questo paese c´è un enorme pluralismo tv, come in nessun paese
al mondo». Poi si scopre come la memoria difensiva presentata dallo Stato,
dall´Avvocatura dello Stato, sia identica a quella di Mediaset. Ma in fondo, lo
Stato ormai è anche un po´ Mediaset. E viceversa.
( da "Tempo, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa Scontro
Mercoledì a palazzo Chigi l'incontro sul piano per gli immobili Le Regioni
aspettano al varco il governo Per il governo il piano casa rappresenta
un'occasione per rilanciare l'economia e tra l'altro piace all'Europa e agli
italiani; per le Regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in Cdm
venerdì prossimo, così com'è costituisce una minaccia alla salvaguardia del
territorio e invaderebbe competenze che sono dei governatori tanto da rischiare
l'incostituzionalità. Mentre i partiti dell'opposizione lasciano aperta una
strada (anche ieri il leader del Pd Dario Franceschini ha ribadito che il sì
l'edilizia può servire a rimettere in moto l'economia ma a patto che le norme
fissino seri «paletti») è questo il terreno sul quale si avvierà il confronto
tra governo e regioni mercoledì prossimo a Palazzo Chigi. Si
tratta di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale
parteciperà direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i
governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di
ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto
al dialogo.
( da "Secolo XIX, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Casa, i governatori
Pd preparano i ricorsi contro il «far west edilizio» Mercoledì l'incontro Molte
Regioni sono pronte a ricorrere alla Corte costituzionale
contro il piano-casa del governo: «Far west edilizio» Lombardi >> 2
23/03/2009
( da "AudioNews.it" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
lunedì 23 marzo 2009
10.21 Economia Affitti, Sunia: 150mila perderanno casa 06.03: Negli ultimi 5
anni 120.000 famiglie hanno perso casa, e altre 150.000 la perderanno presto
per l'incapacità di far fronte al pagamento dell'affitto. E' l'allarme lanciato
dal sindacato inquilini Sunia, chiedendo misure di sostegno al reddito delle
famiglie in affitto. La crisi, segnala il Sunia, acuisce il
fenomeno degli sfratti per morosita. Intanto mercoledì incontro tra governo e
regioni sul piano casa. I governatori, contrari ad un provvedimento definito
invasivo, non escludono un ricorso alla Corte Costituzionale.
( da "Giornale.it, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 12 del 2009-03-23
pagina 9 Dietrofront Pd sul piano casa: "Si può fare" di Gian Maria
De Francesco Franceschini ci ripensa: "D?accordo sulla burocrazia più
semplice, ma servono paletti per l?ampliamento del 20%". I governatori di
sinistra non ci stanno e il Sunia-Cgil grida all?emergenza sfratti. Venerdì il
governo vara il decreto Roma - Franceschini ha ingranato la retromarcia sul
piano casa. Dopo due settimane di dure critiche al progetto del governo per il
rilancio dell?edilizia residenziale, il segretario del Partito democratico ieri
ha concordato, seppur su alcuni punti, con l?impianto del decreto che l?esecutivo
varerà venerdì prossimo. «Siamo d?accordo per semplificare la burocrazia», ha
spiegato Franceschini esprimendo parere favorevole anche sul «premio in
cubatura da riconoscere a chi demolisce e ricostruisce nelle periferie edifici
vecchi sostituendoli con quelli nuovi improntati all?efficienza energetica». Ma
la possibilità di ampliare del 20% il volume degli immobili ristrutturati non
deve essere un «beneficio generalizzato», anzi «va impedito nei centri storici
perché subirebbero una devastazione e comunque bisogna mantenere tutti i
vincoli esistenti delle sovrintendenze». Insomma, l?aumento della cubatura va
bene quando si demolisce per ricostruire ma «bisogna scongiurare il rischio che
non venga tutelata la bellezza». Franceschini ha poi voluto marcare un
ulteriore elemento di diversità rilanciando un «piano affitti» per coloro che
non possiedono un immobile. La ricetta è quella del predecessore Veltroni:
cedolare secca al 20% per i locatori, rilancio dell?edilizia popolare e
incentivi a non lasciare le unità abitative sfitte. Un chiaro tentativo di
recuperare consensi anche a sinistra dove la Cgil non fa mai mancare
l?allarme-crisi quotidiano. Ieri è stata la volta dell?«emergenza sfratti».
Secondo il sindacato degli inquilini Sunia «nel triennio 2009-2011 perderanno
la casa 150mila famiglie subendo uno sfratto per morosità». Il segretario
generale Guglielmo Epifani ha ripetuto che «il governo non dà risposte»
chiudendo il cerchio del pessimismo che si autoalimenta. Il dietrofront di
Franceschini rischia così di non rivelarsi risolutivo. Anche perché governatori
di area democratica sono sul piede di guerra perché vedono minacciate le loro
prerogative. La seduta straordinaria della Conferenza unificata di mercoledì a
Palazzo Chigi, che sarà presieduta dal premier Berlusconi, non è anticipata da
presagi favorevoli. Il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani,
ha ribadito che «un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato,
Regioni e Comuni è uno strumento improprio». Ancor più ostili i toni del
presidente della Toscana, Claudio Martini. «Se il governo vorrà andare avanti
con un decreto così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la storia e la
cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso
contro il provvedimento alla Corte costituzionale», ha detto il governatore toscano preannunciando la
presentazione di una proposta alternativa per lo snellimento delle procedure.
Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni dei due leader delle Regioni
rosse sono infarcite di espressioni del tipo «condono preventivo» o «caos dove
tutti potranno fare ciò che vogliono». Il lavoro di Berlusconi e del
ministro per i Rapporti con le Regioni Fitto non sarà facile perché non si
riesce a stabilire dove finisca il legittimo diritto a esprimere riserve e dove
cominci la polemica politica «a prescindere» nei confronti dell?esecutivo. Il
governatore laziale del Pd, Piero Marrazzo, ha annunciato il proprio «no». La
Regione Lazio, ha spiegato, ha già stanziato 550 milioni di euro per le politiche
della casa e ha sbloccato altri 300 milioni per la costruzione di nuovi
alloggi. Se interviene il pubblico, perché lasciare spazio all?iniziativa
privata con il piano casa? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: GIUSTIZIA E SENTENZE data: 2009-03-23 - pag: 38 autore:
Processo civile. L'invio della comparsa è valido, ma fa fede la data di
ricezione in cancelleria Costituzione in giudizio con la posta Giovanni Parente
La costituzione in giudizio è valida anche con l'invio della comparsa per
posta. Il deposito assume però efficacia, ai fini processuali, alla ricezione
dell'atto da parte del cancelliere. Lo rilevano le sezioni Unite civili della
Cassazione con la sentenza 5160/2009. A proporre ricorso il ministero
dell'Interno che si era opposto alla decisione del giudice di pace
sull'inammissibilità della costituzione tramite posta in un procedimento
avviato da una donna per ottenere il rimborso relativo all'attività effettuata
per la consegna dei certificati elettorali in occasione delle consultazioni
europee del 1999. Anche il Tribunale aveva ritenuto «irrituale e giuridicamente
inesistente» la modalità di comparizione, senza che potesse essere attribuito
rilievo all'apposizione da parte del cancelliere dell'attestazione
sull'avvenuto deposito. Inoltre, secondo l'organismo di merito, «una diversa conclusione non è giustificata dalle sentenze della
Corte costituzionale
520/2002 e 98/2004, che hanno introdotto la possibilità di una costituzione in
giudizio a mezzo posta con riferimento al giudizio tributario e a quello di
opposizione a sanzioni amministrative in ragione delle specifiche peculiarità
di tali giudizi». Ad avviso della Cassazione, invece, nella fattispecie
è stato conseguito lo scopo del deposito della memoria di costituzione in
giudizio del ministero convenuto, mediante l'apposizione da parte del
cancelliere del visto di deposito e l'acquisizione degli atti nel fascicolo di
parte. La circostanza che l'attività materiale di deposito degli atti in
cancelleria, che è priva di un requisito volitivo autonomo, non debba essere
compiuta necessariamente dal difensore o dalla parte che sta in giudizio
personalmente, ma possa essere realizzata anche da persona da loro incaricata e
che l'ordinamento processuale preveda casi, sia pure speciali, di invio a mezzo
posta«non appare compatibile – chiariscono le sezioni Unite – con una
valutazione di radicale difformità del deposito realizzato attraverso l'invio
dell'atto per mezzo della posta rispetto a quello effettuato mediante consegna
diretta al cancelliere». E, si legge ancora nella sentenza 5160/2009, «anche se
certamente al di fuori delle previsioni normative il deposito potrà prendere
efficacia solo dalla data del raggiungimento dello scopo (articolo 156, terzo
comma, Codice di procedura civile), e cioè dell'(eventuale) concreta
documentata ricezione dell'atto da parte del cancelliere ai fini processuali, e
giammai dalla data della spedizione dell'atto, così come invece previsto dalle
speciali discipline relative al deposito degli atti processuali a mezzo posta».
www.ilsole24ore.com/norme Il testo della sentenza
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: EDILIZIA, AMBIENTE E SICUREZZA data: 2009-03-23 - pag: 39
autore: Tar Milano. I limiti della ristrutturazione L'edificio è «nuovo» se
l'intervento cambia la sagoma Guido A. Inzaghi Alfonso Celotto L'intervento di
demolizione e ricostruzione che non rispetti la sagoma preesistente è
classificabile quale nuova costruzione, anche se la legge regionale 12/2005
della Lombardia qualifica questa operazione come ristrutturazione integrale.
Così si è espresso il Tar Milano con la sentenza n. 153 del 16 gennaio scorso,
tracciando la linea di confine tra gli interventi di nuova costruzione e quelli
di ristrutturazione. La posizione dei giudici La distinzione ha importanti
ricadute pratiche: mentre la nuova costruzione deve rispettare gli indici
imposti dal piano regolatore (volumetria, distanze, altezze, rapporti di
copertura, dotazione di parcheggi e aree a standard), le opere di ristrutturazione
consentono di mantenere le caratteristiche dei fabbricati preesistenti. Secondo
l'articolo 3 del Dpr 380/2001 (Testo unico dell'edilizia) gli interventi di
demolizione e ricostruzione possono essere considerati ristrutturazioni a
condizione che il "nuovo" edificio mantenga la volumetria e la sagoma
preesistenti. La legge regionale 12/2005 della Lombardia, invece, all'articolo
27 non ripropone il limite della sagoma e all'articolo 103 disapplica
l'articolo 3 del Testo unico dell'edilizia. Con la conseguenza che il Lombardia
sono stati generalmente considerati di ristrutturazione, e conseguentemente
assentiti, interventi che hanno comportato la ricostruzione di edifici secondo
altezze, sedime e forma diversi dai precedenti, seppur nel limite della
volumetria preesistente. Il Tar, sul punto, ha affermato che «la modifica senza
alcun limite della sagoma delle costruzioni è chiaramente elemento che modifica
fortemente il tessutourbano e dà vita a una trasformazione edilizia e
urbanistica del territorio che, secondo la legislazione statale e regionale, è
effetto tipico delle nuove costruzioni e richiede che sia disciplinato dalla
normativa urbanistica ed edilizia vigente ». L'ostacolo dalla mancata
riproposizione testuale del limite alla modifica della sagoma viene superato
con il richiamo delle argomentazioni contenute nella sentenza del Tar Brescia
504/2008, secondo cui appare incongruo che l'esigenza del limite di sagoma
«possa venire accantonato senz'altro dalla legislazione regionale» e, quindi, «seguendo
il costante insegnamento della Corte costituzionale
per cui sin quando è possibile una legge ordinaria va interpretata in modo
conforme a Costituzione, si deve concludere che il limite della sagoma,
attinente ad un principio, nella norma lombarda che non lo prevede
espressamente, vada ricavato per via di interpretazione logica e sistematica».
Il nodo «disapplicazione» Negli ultimi anni la Corte costituzionale ha sempre più valorizzato
il ruolo dei giudici comuni nel prevenire i dubbi di costituzionalità, così da
trasformare la giustizia costituzionale da prima a extrema ratio. Tuttavia esiste un limite fondamentale
dell'interpretazione conforme, che coincide con il limite stesso tra normare e
interpretare. E nel caso della legislazione lombarda questo confine
appare superato, dal momento che il mancato richiamo del limite di sagoma non
rappresenta una lacuna. Infatti, è proprio l'articolo 103 della legge regionale
12/2005 a escludere espressamente l'applicabilità dell'articolo 3 del testo
unico dell'edilizia. E non è certo sufficiente né adeguato un tentativo di
interpretazione costituzionalmente conforme per superare la lettera di una
disposizione incostituzionale. Anche sotto il profilo
della certezza del diritto, non appare dunque corretto lasciare alla competenza
dei Tar la disapplicazione di una disposizione regionale peraltro diffusamente
utilizzata. Cosi facendo, si violano gli articoli 3, 134 e 136 della Costituzione.
( da "AltaLex" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Disabili: le
condizioni per il congedo ai figli conviventi INPS , circolare 16.03.2009 n° 41
Stampa | Segnala | Condividi Il congedo previsto dall?art. 42, c. 5, D.Lgs. 26
marzo 2001, n. 151 può essere riconosciuto al figlio convivente del portatore
di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersene
cura. E' quanto chiarisce la Circolare 16 marzo 2009, n. 41 con la quale l'Inps
interviene in merito alla decisione della Corte Costituzionale espressa con
sentenza 26-30 gennaio 2009, n.
( da "Giornale.it, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 12 del 2009-03-23
pagina 9 Piano casa, Franceschini ci ripensa: "Si può fare" di Gian
Maria De Francesco Il leader Pd: "D?accordo sulla burocrazia più semplice,
ma servono paletti per l?ampliamento del 20%". I governatori di sinistra
non ci stanno e il Sunia-Cgil grida all?emergenza sfratti Roma - Franceschini
ha ingranato la retromarcia sul piano casa. Dopo due settimane di dure critiche
al progetto del governo per il rilancio dell?edilizia residenziale, il
segretario del Partito democratico ieri ha concordato, seppur su alcuni punti,
con l?impianto del decreto che l?esecutivo varerà venerdì prossimo. «Siamo
d?accordo per semplificare la burocrazia», ha spiegato Franceschini esprimendo
parere favorevole anche sul «premio in cubatura da riconoscere a chi demolisce
e ricostruisce nelle periferie edifici vecchi sostituendoli con quelli nuovi
improntati all?efficienza energetica». Ma la possibilità di ampliare del 20% il
volume degli immobili ristrutturati non deve essere un «beneficio generalizzato»,
anzi «va impedito nei centri storici perché subirebbero una devastazione e
comunque bisogna mantenere tutti i vincoli esistenti delle sovrintendenze».
Insomma, l?aumento della cubatura va bene quando si demolisce per ricostruire
ma «bisogna scongiurare il rischio che non venga tutelata la bellezza».
Franceschini ha poi voluto marcare un ulteriore elemento di diversità
rilanciando un «piano affitti» per coloro che non possiedono un immobile. La
ricetta è quella del predecessore Veltroni: cedolare secca al 20% per i
locatori, rilancio dell?edilizia popolare e incentivi a non lasciare le unità
abitative sfitte. Un chiaro tentativo di recuperare consensi anche a sinistra
dove la Cgil non fa mai mancare l?allarme-crisi quotidiano. Ieri è stata la volta
dell?«emergenza sfratti». Secondo il sindacato degli inquilini Sunia «nel
triennio 2009-2011 perderanno la casa 150mila famiglie subendo uno sfratto per
morosità». Il segretario generale Guglielmo Epifani ha ripetuto che «il governo
non dà risposte» chiudendo il cerchio del pessimismo che si autoalimenta. Il
dietrofront di Franceschini rischia così di non rivelarsi risolutivo. Anche
perché governatori di area democratica sono sul piede di guerra perché vedono
minacciate le loro prerogative. La seduta straordinaria della Conferenza
unificata di mercoledì a Palazzo Chigi, che sarà presieduta dal premier
Berlusconi, non è anticipata da presagi favorevoli. Il presidente della
Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, ha ribadito che «un decreto per gestire
una materia concorrente tra Stato, Regioni e Comuni è uno strumento improprio».
Ancor più ostili i toni del presidente della Toscana, Claudio Martini. «Se il
governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo
costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche
facendo ricorso contro il provvedimento alla Corte costituzionale», ha detto il governatore
toscano preannunciando la presentazione di una proposta alternativa per lo
snellimento delle procedure. Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni
dei due leader delle Regioni rosse sono infarcite di espressioni del tipo
«condono preventivo» o «caos dove tutti potranno fare ciò che vogliono».
Il lavoro di Berlusconi e del ministro per i Rapporti con le Regioni Fitto non
sarà facile perché non si riesce a stabilire dove finisca il legittimo diritto
a esprimere riserve e dove cominci la polemica politica «a prescindere» nei
confronti dell?esecutivo. Il governatore laziale del Pd, Piero Marrazzo, ha
annunciato il proprio «no». La Regione Lazio, ha spiegato, ha già stanziato 550
milioni di euro per le politiche della casa e ha sbloccato altri 300 milioni
per la costruzione di nuovi alloggi. Se interviene il pubblico, perché lasciare
spazio all?iniziativa privata con il piano casa? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI
SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Affari Italiani (Online)" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ICTLaw/ I blog sono
come i giornali? Per la Cassazione, libertà di manifestazione del pensiero non
coincide con libertà di stampa Lunedí 23.03.2009 02:17 E prosegue per ribadire
la tesi: Se così non fosse, del resto, dovrebbe ritenersi che i reati dì
ingiuria e diffamazione non sarebbero legittimi quando colpiscano comportamenti
lesivi solo dell'onore e della reputazione delle persone, e non anche del buon
costume. Mi sembra talmente ovvio il ragionamento per esclusione da non
meritare ulteriori commenti, se non proprio quello della evidenza del
ragionamento. Per le stesse ragioni è inammissibile, sia perché nuovo sia
perché manifestamente infondato, anche il secondo motivo. Con l'atto di
appello, invero, non era stato dedotto che il sequestro in questione era
illegittimo perché le frasi contestate non erano suscettibili di offendere il
buon costume inteso come pudore sessuale della collettività. Né tale doglianza
può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità solo perché
l'ordinanza impugnata ha osservato che alcune delle frasi incriminate, oltre ad
avere offeso la religione cattolica mediante il vilipendio dei suoi fedeli e
dei suoi ministri, avevano travalicato i limiti del buon costume alludendo
espressamente a pratiche pedofile dei sacerdoti per diffondere il «sacro seme
del cattolicesimo». In ogni caso il motivo è manifestamente infondato perché
l'art. 21, comma 6, Cost. non limita la possibilità della legge di prevedere,
in caso di reato, il sequestro di cose che rappresentino manifestazioni del
pensiero soltanto quando queste siano lesive del pudore sessuale. Medesimo
discorso del punto precedente: si tratta in prima battuta di un motivo non
sollevato in precedenza e pertanto, come abbiamo visto, inammissibile in
Cassazione. Dopo di che la Corte prosegue, precisando che il Tribunale del
Riesame aveva correttamente ritenuto "offensive e lesive del buon
costume" le frasi incriminate, non tanto perché riferite a questa o quella
religione, ma semplicemente perché riferite a pratiche pedofile! (nella
accezione ormai comune di abuso sessuale nei confronti di minori). E ribadisce
che l'articolo 21 della Costituzione non vieta il sequestro di cose "che
rappresentino manifestazioni del pensiero soltanto quando queste siano lesive
del pudore sessuale". Passiamo al terzo motivo proposto, e vediamo cosa
dice la Cassazione: Il terzo motivo è infondato perché esattamente il tribunale
del riesame ha ritenuto che per la configurabilità del reato di cui all'art.
403 cod. pen. non occorre che le espressioni di vilipendio debbano essere
rivolte a fedeli ben determinati, ben potendo invece, come nella specie, essere
genericamente riferite alla indistinta generalità dei fedeli. La norma invero
protegge il sentimento religioso di per sé, sanzionando le pubbliche offese
verso lo stesso attuate mediante vilipendio dei fedeli di una confessione
religiosa o dei suoi ministri. Il ragionamento non mi sembra che possa, come si
suole dire, "fare una piega", anche perché non fa altro che
confermare una costante giurisprudenza in materia. Il reato si
"consuma" con l'offesa alla generalità di fedeli, non a "gruppi
determinati". In pratica, è sufficiente una frase del tipo "tutti gli
[adepti di una fede religiosa] sono degli assassini" per integrare il
reato. [...omissis...] Perciò il vilipendio di una religione, tanto più se
posto in essere attraverso il vilipendio di coloro che la professano o di un
ministro del culto rispettivo, come nell'ipotesi dell'art. 403 cod. pen.,
legittimamente può limitare l'ambito di operatività dell'art. 21: sempre che,
beninteso, la figura della condotta vilipendiosa sia circoscritta entro i
giusti confini, segnati, per un verso, dallo stesso significato etimologico
della parola (che vuol dire "tenere a vile", e quindi additare al
pubblico disprezzo o dileggio), e per altro verso, dalla esigenza di rendere
compatibile la tutela penale accordata al bene protetto dalla norma in questione
con la più ampia libertà di manifestazione del proprio pensiero in materia
religiosa», e che «il vilipendio, dunque, non si confonde né con la discussione
su temi religiosi, così a livello scientifico come a livello divulgativo, né
con la critica e la confutazione pur se vivacemente polemica; né con
l'espressione di radicale dissenso da ogni concezione richiamantesi a valori
religiosi trascendenti, in nome di ideologie immanentistiche o positivistiche
od altre che siano. Sono, invece, vilipendio, e pertanto esclusi dalla garanzia
dell'art. 21 (e dell'art. 19), la contumelia, lo scherno, l'offesa, per dir
così, fine a sé stessa, che costituisce ad un tempo ingiuria al credente (e
perciò lesione della sua personalità) e oltraggio ai valori etici di cui si
sostanzia ed alimenta il fenomeno religioso, oggettivamente riguardato». Qui la
Corte chiarisce l'iter logico che ha seguito, precisando quali siano i limiti
entro i quali si possa parlare li libera manifestazione del pensiero, a
prescindere dalla specifica fede religiosa, e laddove si sconfini nel
"vilipendio", e lo fa attraverso una esegesi testuale del termine,
per giungere alla conclusione del proprio ragionamento. In un certo senso si
applica il ragionamento che normalmente si utilizza per qualificare una
espressione come offensiva o diffamatoria: si può anche essere molto pungenti,
sarcastici, ma se si rimane nell'ambito della c.d. "continenza" (che
io chiamerei più semplicemente educazione) in genere non si rischia alcunché.
Quando si sconfina nella offesa gratuita, non motivata né supportata da prove,
allora scatta la difamazione. D'altra parte, anche la recente sent. n. 168 del
2005 (che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale
dell'art. 403 cod. pen.) [...omissis...] ha fatto espresso riferimento alle
«esigenze costituzionali di eguale protezione del sentimento religioso che
sottostanno alla equiparazione del trattamento sanzionatorio per le offese
recate sia alla religione cattolica, sia alle altre confessioni religiose»,
ribadendo che tutte le norme contemplate dal capo dei delitti contro il
sentimento religioso «si riferiscono al medesimo bene giuridico del sentimento
religioso, che l'art. 403 cod. pen. tutela in caso di offese recate alla
religione cattolica mediante vilipendio di chi la professa o di un ministro del
culto». Semplice richiamo alla sentenza della Corte Costituzionale che ha
parificato di fronte alla legge (e pertanto anche all'articolo in questione)
tutte le confessioni religiose, eliminando la posizione di
"preminenza" che prima ricopriva la religione cattolica. < <
pagina precedente pagina successiva >>
( da "Blogosfere" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Mar 0923 Report e lo
"strano caso" di Mediaset e Rete 4: modulazione di frequenze
Pubblicato da Matteo Failla alle 09:42 in Attualità, La tv che vale, Prima
serata Lo vivo un po' come obbligo morale, sia nei confronti di una
trasmissione come Report, della quale il giorno dopo la messa in onda nessuno
parla più, sia nei confronti della verità, sia nei confronti dei tanti lettori
- migliaia al giorno - che ormai da tempo leggono questo blog. Alla fine se vi
trovate qui su Tele dico io è perchè vi interessa la tv. Allora andate a vedere
questa puntata di Report, con calma, capirete molte cose di queste benedetta
televisione italiana. Qui l'inchiesta di Bernardo Iovene, da non perdere. Cose
già note, lo so, ma magistralmente riassunte in un'oretta di inchiesta. Nel
1999 dopo 15 anni di discussioni e 2 leggi che regolano il settore televisivo
si arriva finalmente ad una gara per le concessioni delle frequenze. A vincere
sono quasi tutte le emittenti nazionali già operanti, alle quali si aggiunge
una rete locale, Europa7. Ma le frequenze non sono assegnate, così mentre le
altre televisioni continuano a trasmettere sulle frequenze occupate o comprate
sul mercato, Europa 7 resta fuori. Comincia una serie di ricorsi al Tar e alla
Corte europea che si concludono a dicembre del 2008 con l?assegnazione di un
canale analogico. Per ricostruire la storia bisogna partire dalla prima
sentenza della Corte Costituzionale che dichiarò la fine del monopolio
televisivo della Rai, e aprì la porta al “far west” dei privati. Decreti e
leggi sono stati fatti sempre sulla spinta di sentenze delle Corte
Costituzionale, che ha rilevato la mancanza in Italia di pluralismo informativo
e di possibilità di accesso uguale per tutti. A ricomporre le tappe ci sono le
interviste ai protagonisti, con particolari inediti: da Giuliano Amato a Oscar
Mammì, e poi Antonio Maccanico, Salvatore Cardinale, Fedele Confalonieri, e
Paolo Romani.
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Casa/ Errani: Piano
incostituzionale, rischio scontro con Regioni di Apcom
"Servono modifiche, aprire un confronto" (intervista alla Stampa)
-->Roma, 23 mar. (Apcom) - Il presidente della Conferenza delle Regioni,
Vasco Errani, mette in guardia il governo sul varo del piano straordinario per
la casa, che - senza modifiche rispetto alla bozza circolata - rischia di
causare un conflitto istituzionale. "Il decreto - afferma Errani in
un'intervista alla Stampa - ha chiari profili di incostituzionalità. Rende
immediatamente operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle
Regioni. O il governo mette da parte la bozza e apre un confronto, oppure si
rischia di aprire conflitto istituzionale. Sarebbe un danno anzitutto per i
cittadini. Molte Regioni - sottolinea - farebbero ricorso
alla Corte costituzionale,
che ha i tempi che ha: insomma, un pasticcio". Ci sono alcune parti del
piano, spiega il governatore dell'Emilia Romagna, che sono sicuramente da
cambiare. "Sono personalmente contrario - spiega - all'aumento
generalizzato delle volumetrie, senza regola e controllo. Mi preoccupa
molto il silenzio-assenso delle sovrintendenze: potrebbe produrre problemi
gravissimi per il patrimonio artistico dei centri storici. Altra cosa -
conclude Errani - è discutere dell'abbattimento e ricostruzione degli edifici
con la sola dichiarazione d'inizio attività (Dia): in alcune Regioni è già
possibile".
( da "Nuova Ferrara, La" del 23-03-2009)
Pubblicato anche in: (Corriere delle Alpi) (Gazzetta di
Modena,La)
Argomenti: Giustizia
Il Pd: tassa al 20%
per chi affitta Franceschini propone di ridurre l'aliquota ai proprietari ROMA.
Per il governo il piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia
e tra l'altro piace all'Europa e agli italiani; per le Regioni invece il
decreto, che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti
dell'opposizione lasciano aperta una strada, è questo il terreno sul quale si
avvierà il confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì a
Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta di una seduta
straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà direttamente il
Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i Governatori sono fermi nel
difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi,
sembra però pronto al dialogo. In settimana dovrebbe ripartire poi il confronto
interrotto sugli ammortizzatori sociali dopo il mancato via libera del Cipe al
piano di impiego delle risorse Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della
Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. «Un decreto per gestire una materia
concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il presidente della Conferenza
delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me non costituzionale. E questa è la prima questione di cui
discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama «condono preventivo»: e
suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge quadro, atto di
indirizzo, per semplificare norme e procedure e dare maggiore efficacia agli
strumenti urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se diverse Regioni
hanno già questi strumenti». Per Claudio Martini, governatore della Toscana,
«se il Governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo
costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche
facendo ricorso alla Corte Costituzionale». E annuncia che
presenterà una proposta per snellire ulteriormente le procedure nella regione.
Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che presenta
anche dubbi di costituzionalità». «L'economia - dice - si rilancia aiutando le
famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo della crisi
economica al territorio, che ha già dato anche troppo in passato». Dario
Franceschini ha incalzato il premier ma ha anche confermato lo spiraglio sul
piano casa, integrandolo con un programma per gli affitti. Ha riconosciuto che
il «il bilancio del settore edile può essere determinante per uscire dalla
crisi purché gli ampliamenti non si risolvano in uno scempio». In soldoni il Pd
dice sì all'abbattimento dei vecchi edifici e alla loro ricostruzione
«gonfiata» del 30% e con criteri ecologici. L'aumento del 20% delle cubature
delle abitazioni civili può essere valutato, purché «non si tratti di una
misura generalizzata e avulsa dai controlli delle sovrintendenze e dai piani
regolatori». Perché premiare solo chi possiede una casa? Il leader democratico
ha proposto soluzioni per garantire un tetto sicuro anche a chi la casa di
proprietà non può permettersela (riducendo ad un 20% fisso le tasse per i
proprietari che danno in locazione un immobile). Ma - ha detto - serve anche un
piano per la costruzione di cinquemila alloggi popolari, la deduzione, anche se
parziale delle somme pagate per gli affitti, oltre, naturalmente, a misure
deterrenti per i proprietari che si ostinano a tenere le case vuote.
( da "Panorama.it" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
- Italia -
http://blog.panorama.it/italia - Tutti nella banca dati: arriva il grande
fratello del Dna Posted By stefano.vespa On 21/3/2009 @ 11:05 In Headlines | No
Comments Tutto cominciò con la madonnina di Civitavecchia, la statua che,
raccontano, versò le prime lacrime di sangue il 2 febbraio
( da "Giornale.it, Il" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 12 del 2009-03-23
pagina 9 Piano casa, Franceschini ci ripensa: "Si può fare" di Gian
Maria De Francesco Il leader Pd: "D?accordo sulla burocrazia più semplice,
ma servono paletti". Le Regioni di sinistra non ci stanno. Cgil: "Emergenza
sfratti" Roma - Franceschini ha ingranato la retromarcia sul piano casa.
Dopo due settimane di dure critiche al progetto del governo per il rilancio
dell?edilizia residenziale, il segretario del Partito democratico ieri ha
concordato, seppur su alcuni punti, con l?impianto del decreto che l?esecutivo
varerà venerdì prossimo. «Siamo d?accordo per semplificare la burocrazia», ha
spiegato Franceschini esprimendo parere favorevole anche sul «premio in
cubatura da riconoscere a chi demolisce e ricostruisce nelle periferie edifici
vecchi sostituendoli con quelli nuovi improntati all?efficienza energetica». Ma
la possibilità di ampliare del 20% il volume degli immobili ristrutturati non
deve essere un «beneficio generalizzato», anzi «va impedito nei centri storici
perché subirebbero una devastazione e comunque bisogna mantenere tutti i
vincoli esistenti delle sovrintendenze». Insomma, l?aumento della cubatura va
bene quando si demolisce per ricostruire ma «bisogna scongiurare il rischio che
non venga tutelata la bellezza». Franceschini ha poi voluto marcare un
ulteriore elemento di diversità rilanciando un «piano affitti» per coloro che
non possiedono un immobile. La ricetta è quella del predecessore Veltroni:
cedolare secca al 20% per i locatori, rilancio dell?edilizia popolare e incentivi
a non lasciare le unità abitative sfitte. Un chiaro tentativo di recuperare
consensi anche a sinistra dove la Cgil non fa mai mancare l?allarme-crisi
quotidiano. Ieri è stata la volta dell?«emergenza sfratti». Secondo il
sindacato degli inquilini Sunia «nel triennio 2009-2011 perderanno la casa
150mila famiglie subendo uno sfratto per morosità». Il segretario generale
Guglielmo Epifani ha ripetuto che «il governo non dà risposte» chiudendo il
cerchio del pessimismo che si autoalimenta. Il dietrofront di Franceschini
rischia così di non rivelarsi risolutivo. Anche perché governatori di area
democratica sono sul piede di guerra perché vedono minacciate le loro
prerogative. La seduta straordinaria della Conferenza unificata di mercoledì a
Palazzo Chigi, che sarà presieduta dal premier Berlusconi, non è anticipata da
presagi favorevoli. Il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani,
ha ribadito che «un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato,
Regioni e Comuni è uno strumento improprio». Ancor più ostili i toni del
presidente della Toscana, Claudio Martini. «Se il governo vorrà andare avanti
con un decreto così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la storia e la
cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso
contro il provvedimento alla Corte costituzionale», ha detto il governatore toscano preannunciando la
presentazione di una proposta alternativa per lo snellimento delle procedure.
Già di per sé poco rassicuranti, le dichiarazioni dei due leader delle Regioni
rosse sono infarcite di espressioni del tipo «condono preventivo» o «caos dove
tutti potranno fare ciò che vogliono». Il lavoro di Berlusconi e del
ministro per i Rapporti con le Regioni Fitto non sarà facile perché non si
riesce a stabilire dove finisca il legittimo diritto a esprimere riserve e dove
cominci la polemica politica «a prescindere» nei confronti dell?esecutivo. Il
governatore laziale del Pd, Piero Marrazzo, ha annunciato il proprio «no». La
Regione Lazio, ha spiegato, ha già stanziato 550 milioni di euro per le
politiche della casa e ha sbloccato altri 300 milioni per la costruzione di
nuovi alloggi. Se interviene il pubblico, perché lasciare spazio all?iniziativa
privata con il piano casa? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 -
20123 Milano
( da "Affari Italiani (Online)" del 23-03-2009)
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ICTLaw/ I blog sono
come i giornali? Per la Cassazione, libertà di manifestazione del pensiero non
coincide con libertà di stampa Lunedí 23.03.2009 11:17 E prosegue per ribadire
la tesi: Se così non fosse, del resto, dovrebbe ritenersi che i reati dì
ingiuria e diffamazione non sarebbero legittimi quando colpiscano comportamenti
lesivi solo dell'onore e della reputazione delle persone, e non anche del buon
costume. Mi sembra talmente ovvio il ragionamento per esclusione da non
meritare ulteriori commenti, se non proprio quello della evidenza del
ragionamento. Per le stesse ragioni è inammissibile, sia perché nuovo sia
perché manifestamente infondato, anche il secondo motivo. Con l'atto di
appello, invero, non era stato dedotto che il sequestro in questione era
illegittimo perché le frasi contestate non erano suscettibili di offendere il
buon costume inteso come pudore sessuale della collettività. Né tale doglianza
può essere proposta per la prima volta in sede di legittimità solo perché
l'ordinanza impugnata ha osservato che alcune delle frasi incriminate, oltre ad
avere offeso la religione cattolica mediante il vilipendio dei suoi fedeli e
dei suoi ministri, avevano travalicato i limiti del buon costume alludendo
espressamente a pratiche pedofile dei sacerdoti per diffondere il «sacro seme
del cattolicesimo». In ogni caso il motivo è manifestamente infondato perché
l'art. 21, comma 6, Cost. non limita la possibilità della legge di prevedere,
in caso di reato, il sequestro di cose che rappresentino manifestazioni del
pensiero soltanto quando queste siano lesive del pudore sessuale. Medesimo
discorso del punto precedente: si tratta in prima battuta di un motivo non
sollevato in precedenza e pertanto, come abbiamo visto, inammissibile in
Cassazione. Dopo di che la Corte prosegue, precisando che il Tribunale del
Riesame aveva correttamente ritenuto "offensive e lesive del buon
costume" le frasi incriminate, non tanto perché riferite a questa o quella
religione, ma semplicemente perché riferite a pratiche pedofile! (nella
accezione ormai comune di abuso sessuale nei confronti di minori). E ribadisce
che l'articolo 21 della Costituzione non vieta il sequestro di cose "che
rappresentino manifestazioni del pensiero soltanto quando queste siano lesive
del pudore sessuale". Passiamo al terzo motivo proposto, e vediamo cosa
dice la Cassazione: Il terzo motivo è infondato perché esattamente il tribunale
del riesame ha ritenuto che per la configurabilità del reato di cui all'art.
403 cod. pen. non occorre che le espressioni di vilipendio debbano essere rivolte
a fedeli ben determinati, ben potendo invece, come nella specie, essere
genericamente riferite alla indistinta generalità dei fedeli. La norma invero
protegge il sentimento religioso di per sé, sanzionando le pubbliche offese
verso lo stesso attuate mediante vilipendio dei fedeli di una confessione
religiosa o dei suoi ministri. Il ragionamento non mi sembra che possa, come si
suole dire, "fare una piega", anche perché non fa altro che
confermare una costante giurisprudenza in materia. Il reato si "consuma"
con l'offesa alla generalità di fedeli, non a "gruppi determinati".
In pratica, è sufficiente una frase del tipo "tutti gli [adepti di una
fede religiosa] sono degli assassini" per integrare il reato.
[...omissis...] Perciò il vilipendio di una religione, tanto più se posto in
essere attraverso il vilipendio di coloro che la professano o di un ministro
del culto rispettivo, come nell'ipotesi dell'art. 403 cod. pen., legittimamente
può limitare l'ambito di operatività dell'art. 21: sempre che, beninteso, la
figura della condotta vilipendiosa sia circoscritta entro i giusti confini,
segnati, per un verso, dallo stesso significato etimologico della parola (che
vuol dire "tenere a vile", e quindi additare al pubblico disprezzo o
dileggio), e per altro verso, dalla esigenza di rendere compatibile la tutela
penale accordata al bene protetto dalla norma in questione con la più ampia
libertà di manifestazione del proprio pensiero in materia religiosa», e che «il
vilipendio, dunque, non si confonde né con la discussione su temi religiosi,
così a livello scientifico come a livello divulgativo, né con la critica e la
confutazione pur se vivacemente polemica; né con l'espressione di radicale
dissenso da ogni concezione richiamantesi a valori religiosi trascendenti, in
nome di ideologie immanentistiche o positivistiche od altre che siano. Sono,
invece, vilipendio, e pertanto esclusi dalla garanzia dell'art. 21 (e dell'art.
19), la contumelia, lo scherno, l'offesa, per dir così, fine a sé stessa, che
costituisce ad un tempo ingiuria al credente (e perciò lesione della sua
personalità) e oltraggio ai valori etici di cui si sostanzia ed alimenta il
fenomeno religioso, oggettivamente riguardato». Qui la Corte chiarisce l'iter
logico che ha seguito, precisando quali siano i limiti entro i quali si possa
parlare li libera manifestazione del pensiero, a prescindere dalla specifica
fede religiosa, e laddove si sconfini nel "vilipendio", e lo fa
attraverso una esegesi testuale del termine, per giungere alla conclusione del
proprio ragionamento. In un certo senso si applica il ragionamento che
normalmente si utilizza per qualificare una espressione come offensiva o
diffamatoria: si può anche essere molto pungenti, sarcastici, ma se si rimane
nell'ambito della c.d. "continenza" (che io chiamerei più
semplicemente educazione) in genere non si rischia alcunché. Quando si sconfina
nella offesa gratuita, non motivata né supportata da prove, allora scatta la
difamazione. D'altra parte, anche la recente sent. n. 168 del 2005 (che ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale dell'art. 403 cod.
pen.) [...omissis...] ha fatto espresso riferimento alle «esigenze
costituzionali di eguale protezione del sentimento religioso che sottostanno
alla equiparazione del trattamento sanzionatorio per le offese recate sia alla
religione cattolica, sia alle altre confessioni religiose», ribadendo che tutte
le norme contemplate dal capo dei delitti contro il sentimento religioso «si
riferiscono al medesimo bene giuridico del sentimento religioso, che l'art. 403
cod. pen. tutela in caso di offese recate alla religione cattolica mediante
vilipendio di chi la professa o di un ministro del culto». Semplice richiamo
alla sentenza della Corte Costituzionale che ha parificato di fronte alla legge
(e pertanto anche all'articolo in questione) tutte le confessioni religiose,
eliminando la posizione di "preminenza" che prima ricopriva la
religione cattolica. < < pagina precedente pagina successiva >>
( da "Cittàdellaspezia.com" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Torna per tutti la
tassa sulla fognatura La tassa sulla fognatura torna ad essere obbligatoria
anche per chi non usufruisce del servizio di depurazione. Lo ha stabilito un
decreto legge dei ministeri dell'Ambiente e del Tesoro. In
passato la Corte Costituzionale aveva sancito che erano tenuti a versare il
canone solo i cittadini con un'abitazione collegata ad un impianto di
trattamento. Acam aveva quindi cancellato l'importo per le famiglie spezzine
che per anni avevano pagato senza utilizzare il servizio di depurazione, ora si
torna alla situazione precedente.
( da "Virgilio Notizie" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 23 mar.
(Apcom) - Il nuovo Presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, respinge le
critiche mosse dalla comunità internazionale alla sua presa del potere e
sottolinea che spetta alla popolazione malgascia "decidere le sorti del
Paese". Il 34enne ex sindaco di Antananarivo ha prestato giuramento sabato
scorso come nuovo Capo di Stato, dopo l'intervento delle forze armate contro
l'ex Presidente Marc Ravalomanana, definito dalla comunità internazionale un
colpo di Stato. "Non è stato un colpo di Stato - replica Rajoelina in un'intervista concessa al Financial Times e a due quotidiani
francesi - l'Alta corte costituzionale ha riconosciuto la
validità del trasferimento dei poteri". Tuttavia, i Paesi donatori
ritengono che si sia trattato di un colpo di Stato e hanno minacciato di
tagliare gli aiuti, che rappresentano circa il 70% del bilancio del paese.
"Ho mandato un messaggio molto forte alla comunità internazionale - dice
il nuovo Presidente - vogliamo collaborare, perché sappiamo di non potercela
fare da soli, ma la comunità internazionale deve sapere che bisogna rispettare
la volontà popolare. E' il popolo malgascio che decide le sorti del
Madagascar". Rajoelina ha quindi ribadito la sua intenzione di tenere
nuove elezioni presidenziali entro due anni, termine ritenuto troppo lungo da
diversi Paesi donatori. "Ventiquattro mesi sono il termine massimo -
sottolinea - abbiamo chiesto due anni perchè c'è molto lavoro da fare: per
preparare la costituzione ci vorranno almeno sei mesi. Dovremo poi farla
approvare con un referendum e organizzare le elezioni di sindaci, governatori
regionali e senatori".
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Madagascar/
Presidente: sono malgasci a decidere sorti del Paese di Apcom Andry Rajoelina
risponde così alla comunità internazionale -->Roma, 23 mar. (Apcom) - Il
nuovo Presidente del Madagascar, Andry Rajoelina, respinge le critiche mosse
dalla comunità internazionale alla sua presa del potere e sottolinea che spetta
alla popolazione malgascia "decidere le sorti del Paese". Il 34enne
ex sindaco di Antananarivo ha prestato giuramento sabato scorso come nuovo Capo
di Stato, dopo l'intervento delle forze armate contro l'ex Presidente Marc
Ravalomanana, definito dalla comunità internazionale un colpo di Stato.
"Non è stato un colpo di Stato - replica Rajoelina in un'intervista concessa al Financial Times e a due quotidiani
francesi - l'Alta corte costituzionale ha riconosciuto la
validità del trasferimento dei poteri". Tuttavia, i Paesi donatori
ritengono che si sia trattato di un colpo di Stato e hanno minacciato di
tagliare gli aiuti, che rappresentano circa il 70% del bilancio del paese.
"Ho mandato un messaggio molto forte alla comunità internazionale - dice
il nuovo Presidente - vogliamo collaborare, perché sappiamo di non potercela
fare da soli, ma la comunità internazionale deve sapere che bisogna rispettare
la volontà popolare. E' il popolo malgascio che decide le sorti del
Madagascar". Rajoelina ha quindi ribadito la sua intenzione di tenere
nuove elezioni presidenziali entro due anni, termine ritenuto troppo lungo da
diversi Paesi donatori. "Ventiquattro mesi sono il termine massimo -
sottolinea - abbiamo chiesto due anni perchè c'è molto lavoro da fare: per preparare
la costituzione ci vorranno almeno sei mesi. Dovremo poi farla approvare con un
referendum e organizzare le elezioni di sindaci, governatori regionali e
senatori".
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il mondo alle 12 di
Apcom La notizia del giorno -->Roma, 23 mar. (Apcom) - Volano le borse
mondiali, in una mattinata europea connotata all'ottimismo nell'attesa del
maxi-piano statunitense per ripulire le banche Usa dalle loro attività
finanziarie 'tossiche'.La Borsa di Tokyo ha chiuso in forte rialzo la seduta
odierna con l'indice Nikkei dei 225 titoli guida alla chiusura di oggi ha
guadagnato 269,57 punti, pari al 3,39 per cento, salendo a 8.215,53 punti. E in
Europa la volata è guidata da Milano, col Mibtel che guadagna il 2,7%. Denaro
anche sulle altre principali borse europee con l'indice Cac 40 di Parigi che
sale dell'1,52%, il Dax di Francoforte dell'1,79% e il Ftse 100 di Londra
dell'1,67% Una gigantesca partnership pubblico-privata con cui rilevare e
risolvere definitivamente il contagioso problema delle attività tossiche
racchiuse nei bilanci delle banche americane. E' la soluzione escogitata dal
Tesoro Usa per stabilizzare una volta per tutte il settore finanziario e
creditizio, un programma che oggi verrà illustrato nei dettagli dal segretario
di Stato Timothy Geithner, dopo che egli stesso ne aveva anticipato le grandi
linee in un'intervista al Wall Street Journal. Il suo intervento è previsto
nella prima mattina negli Usa, quando in Italia sarà metà giornata. Resta una
incognita non di poco conto sulla consistenza effettiva di questo piano, con
gli analisti per ora in parte scettici su quanto anticipato da fonti ufficiali:
una capacità di rilevare titoli fino a 1.000 miliardi di dollari. Proprio per
garantire anche a questo intervento le risorse necessarie, lo stesso presidente
Usa Barack Obama resta impegnato in prima persone in un pressing a tutto campo
sul Congresso, a cui chiede l'approvazione di un programma di bilancio federale
che complessivamente mobilita 3.600 miliardi di dollari. Oggi alla Casa Bianca
Obama e il suo vice, Joseph Biden, verranno aggiornati sui dettagli dei vari
piani in corso dallo stesso Geithner, assieme al presidente della Federal
Reserve Ben Bernanke e dal presidente della Federal Deposit Insurance
Corporation, Sheila Beir. Successivamente Obama terrà un intervento sugli
investimenti su tecnologie e energie pulite previsti nel suo bilancio. In primo
piano Crisi/ Marcegaglia: Non siamo come Grecia e Ungheria Carate Brianza
(Milano)- Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, non condivide la
preoccupazione del commissario europeo Joaquin Almunia secondo cui l'Italia,
assieme ad altri Paesi come la Grecia, possa essere un Paese a rischio per il
debito troppo alto: 'E' vero che l'Italia ha un debito pubblico alto - dice a
margine degli stati generali di Confindustria lombarda - però d'altra parte ha
un tasso di risparmio delle famiglie che non ha eguali in Europa, ha un sistema
industriale che per il momento, nonostante la crisi, sta tenendo abbastanza'.
*** Casa/ Errani: Piano incostituzionale, rischio
scontro con Regioni Roma - Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco
Errani, mette in guardia il governo sul varo del piano straordinario per la
casa, che - senza modifiche rispetto alla bozza circolata - rischia di causare
un conflitto istituzionale. 'Il decreto - afferma Errani in un'intervista alla
Stampa - ha chiari profili di incostituzionalità. Rende immediatamente
operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle Regioni. O il
governo mette da parte la bozza e apre un confronto, oppure si rischia di
aprire conflitto istituzionale. Sarebbe un danno anzitutto per i cittadini.
Molte Regioni - sottolinea - farebbero ricorso alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha:
insomma, un pasticcio'. *** Scuola, la grande fuga verso le private: genitori
disorientati da riforma Gelmini Roma- Aiuti finanziari pubblici che hanno reso
meno onerose le rette. Ma anche disorientamento dei genitori per la riforma
Gelmini. Il risultato è che almeno 15-20 mila alunni passeranno alla
scuola privata il prossimo anno. Tutto era iniziato lo scorso novembre con un
taglio dei fondi alle scuole parificate cattoliche: scomparsi 133 milioni di
euro per il 2009 e i 140 milioni di anticipo per il 2008/2009. I vescovi
avevano subito protestato e incassato la promessa di Berlusconi di risolvere
tutto. *** Redditi/ 'Decimati' quelli di Berlusconi, dichiara 14,5 Mln Roma- Il
reddito dichiarato nel 2008 dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si
è praticamente decimato rispetto a quello dichiarato nel 2007: dalle
dichiarazioni dei redditi dei parlamentari consultabili oggi alla Camera e al
Senato si evince che il premier ha un reddito imponibile di 14.532.538 euro, un
decimo circa rispetto all'anno precedente quando il Cavaliere dichiarava
139.245.570 euro (peraltro cinque volte in più rispetto alle dichiarazioni dei
redditi del 2006). Redditi/ Schifani più ricco di Fini: 159mila euro a 105mila
Redditi/ Nel Pdl i leader piu' ricchi, ultimi Bossi e Casini *** Pd/ Iniziata
la Direzione, a odg regolamento per europee Roma- E' iniziata nella sede del Pd
la riunione della Direzione nazionale che varerà il regolamento per le
candidature alle elezioni europee. Sono presenti, con il segretario Dario
Franceschini, tutti i dirigenti e i 'big' del partito e i segretari regionali.
*** Tibet/ Manifestazione, un centinaio di monaci arrestati Pechino - Sono
finiti in manette Un centinaio di monaci tibetani, fra gli arrestati e chi si è
consegnato spontaneamente alla polizia, a Gyala, cittadina a forte maggioranza
tibetana, della provincia nordoccidentale cinese di Qinghai, dopo l'assalto ad
un commissariato da parte di diverse centinaia di manifestanti. *** Usa/ Aereo
caduto nel Montana, 14 morti, diversi bambini Butte (Montana, Usa) - Sono
quattordici le vittime dell'aereo precipitato nel Montana ieri sera, mentre
tentava di atterrare all'aeroporto di Butte, nel Montana. A bordo c'erano 17
persone, 12 bambini accompagnati da quattro adulti e il pilota. *** Auto/ Oggi
a Mumbai debutto della Tata Nano, l'auto da 1900 euro Nuova Delhi, 23 mar.
(Apcom) - Quindici mesi dopo la sua presentazione al salone dell'auto di Nuova
Delhi, la Tata Nano fa il suo debutto oggi a Mumbai. A celebrare l'evento, che
secondo molti è 'rivoluzionario' per l'industria automobilistica, sarà Ratan
Tata, il numero uno del colosso indiano Tata Motors in una spettacolare
cerimonia. *** Africa/ Papa: Continenti siano solidali per condivisione risorse
Roma - Ultimo appello del Papa per l'Africa dall'aeroporto di Luanda (Angola),
prima di salire sull'aereo che lo riporta a Roma, affinché la solidarietà tra
paesi e continenti 'generi una sempre più equa condivisione delle risorse della
terra fra tutti gli uomini'. *** Telefonica-Vodafone/ Accordo condivisione reti
in 4 paesi Ue Madrid - Telefonica e Vodafone, due giganti europei delle
telecomunicazioni, condivideranno le loro reti di telefonica mobile 'in diversi
paesi'. con risparmi di 'centinaia di milioni'. Lo hanno annunciato oggi le due
società, dopo che la scorsa settimana indiscrezioni di stampa avevano
anticipato l'intesa.'Le due compagnie si accordano per condividere
infrastrutture in Spagna, Germania, Irlanda e Gran Bretagna, e stanno
negoziando in Repubblica ceca', spiega un comunicato diffuso da Telefonica. ***
Calcio/ Figc, Crimi: Abete avrà sostegno del governo Fiumicino- E' stata
regolarmente costituita l'Assemblea Elettiva della Figc, in corso all'Hotel
Hilton di Fiumicino. A rendere noti i dati è stato il presidente federale
uscente e candidato unico alla rielezione: i delegati accreditati sono 247 per
424 voti disponibili. Presidente dell'Assemblea è stato nominato Pasquale De
Lise che ha ufficialmente aperto i lavori della stessa. Il primo a prendere la
parola è stato il sottosegretario con delega allo sport, Rocco Crimi. A
proposito di Giancarlo Abete spiega: 'Se è candidato evidentemente ha ben
lavorato, - le parole di Crimi - continui in questo senso, avrà il sostegno del
governo e il sostegno alla candidatura degli europei del 2016'. *** Calcio/
Genoa, Preziosi: Sogno Champions, stadio e terzo posto Roma- Uno sguardo
interessato al terzo posto del Milan, il pass per i preliminari della Champions
League ed uno stadio di proprietà. Sono i tre sogni del Genoa, che ieri
battendo l'Udinese per 2-
( da "Corriere Adriatico" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Piano casa, lo
scoglio governatori Il Premier incontrerà i presidenti delle Regioni che
contestano il decreto Roma Per il governo il piano casa rappresenta
un'occasione per rilanciare l'economia e tra l' altro piace all'Europa e agli
italiani; per le regioni invece il decreto, che dovrebbe essere portato in Cdm venerdì
prossimo, così com'è costituisce una minaccia alla salvaguardia del territorio
e invaderebbe competenze che sono dei governatori tanto da rischiare
l'incostituzionalità. Mentre i partiti dell'opposizione lasciano aperta una
strada (anche ieri il leader del Pd Dario Franceschini ha ribadito che il sì
all'edilizia può servire a rimettere in moto l'economia ma a patto che le norme
fissino seri "paletti") è questo il terreno sul quale si avvierà il
confronto, importante e decisivo, tra governo e regioni mercoledì prossimo
nella Sala Verde di Palazzo Chigi per cercare di trovare un accordo. Si tratta
di una seduta straordinaria della Conferenza Unificata alla quale parteciperà
direttamente il Cavaliere. L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono
fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, che è anche incalzato da Bossi,
sembra però pronto al dialogo. In settimana dovrebbe ripartire poi il confronto
interrotto sugli ammortizzatori sociali dopo il mancato via libera del Cipe al
piano di impiego delle risorse Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della
Sicilia. Sul piede di guerra il Sud. "Un decreto per gestire una materia
concorrente tra Stato, Regioni e Comuni - dice il presidente della Conferenza
delle Regioni, Vasco Errani - è uno strumento improprio, secondo me non costituzionale. E questa è la prima questione di cui
discuteremo". Errani rifiuta poi quello che chiama "condono
preventivo": e suggerisce di lavorare insieme con "gli strumenti
giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per semplificare norme e procedure e
dare maggiore efficacia agli strumenti urbanistici e nel rapporto con i
cittadini. Anche se diverse Regioni hanno già questi strumenti". Per
Claudio Martini, governatore della Toscana, "se il Governo vorrà andare
avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo costretti a difendere la
storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche facendo ricorso alla Corte Costituzionale". E annuncia che
presenterà una proposta per snellire ulteriormente le procedure nella regione.
Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che presenta
anche dubbi di costituzionalità". "L'economia - dice - si rilancia
aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo
della crisi economica al territorio, che ha già dato anche troppo in
passato". Per Mercedes Bresso (Piemonte) "il governo può dettare
legge su norme generali in materia di urbanistica, ma non nel dettaglio perchè
la sua regolamentazione è territoriale". E Lorenzetti (Umbria) ricorda che
già nel precedente governo Berlusconi il condono edilizio fu bocciato dalla
Corte. Il piano casa che il governo varerà la prossima settimana sarà anche una
risposta "all' architettura di stampo comunista" che ha pervaso
l'urbanistica italiana nei decenni scorsi. Così il ministro della Pubblica
Amministrazione, Renato Brunetta, ospite domenicale fisso di radio Rtl 102.5.
Rispondendo ad una domanda sui possibili rischi di abusi edilizi che potrebbero
derivare dal piano messo in cantiere dal governo, Brunetta ha ricordato che
"gran parte di questi architetti e urbanisti erano comunisti, di sinistra,
ideologicamente orientati. Architetti che avevano una visione evidentemente
deviante, fuori della tradizione italiana. Si rifacevano a modelli sovietici e
il risultato sono stati i quartieri degradati che abbiamo oggi". LOREDANA
COLACE,
( da "Sicilia, La" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Le regioni temono
per le loro prerogative Mercoledì incontro premier-governatori Roma. Per il
governo il piano casa rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia e tra
l'altro piace all'Europa e agli italiani; per le regioni invece il decreto, che
dovrebbe essere portato in Cdm venerdì prossimo, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. Mentre i partiti
dell'opposizione lasciano aperta una strada (anche ieri il leader del Pd Dario
Franceschini ha ribadito che il sì all'edilizia può servire a rimettere in moto
l'economia ma a patto che le norme fissino seri "paletti") è questo
il terreno sul quale si avvierà il confronto, importante e decisivo, tra
governo e regioni mercoledì prossimo nella Sala Verde di Palazzo Chigi per
cercare di trovare un accordo. Si tratta di una seduta straordinaria della
Conferenza Unificata alla quale parteciperà direttamente il Cavaliere.
L'incontro si preannuncia non facile; i governatori sono fermi nel difendere le
loro prerogative e minacciano di ricorrere alla Corte costituzionale.
Il premier, che è anche incalzato da Bossi, sembra però pronto al dialogo. In
settimana dovrebbe ripartire poi il confronto interrotto sugli ammortizzatori
sociali dopo il mancato via libera del Cipe al piano di impiego delle risorse
Fas (fondo per le aree sottoutilizzate) della Sicilia. Sul piede di guerra il
Sud. "Un decreto per gestire una materia concorrente tra Stato, Regioni e
Comuni - dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - è
uno strumento improprio, secondo me non costituzionale.
E questa è la prima questione di cui discuteremo". Errani rifiuta poi
quello che chiama "condono preventivo": e suggerisce di lavorare
insieme con "gli strumenti giusti, legge quadro, atto di indirizzo, per
semplificare norme e procedure e dare maggiore efficacia agli strumenti
urbanistici e nel rapporto con i cittadini. Anche se diverse Regioni hanno già
questi strumenti". Per Claudio Martini, governatore della Toscana,"se
il Governo vorrà andare avanti con un decreto così invasivo, ci troveremo
costretti a difendere la storia e la cultura delle nostre leggi urbanistiche
facendo ricorso alla Corte Costituzionale". E annuncia
che presenterà una proposta per snellire ulteriormente le procedure nella
regione. Il Lazio, annuncia Piero Marrazzo, dovrà dire no al Piano casa che
presenta anche dubbi di costituzionalità". "L'economia - dice - si
rilancia aiutando le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare
il prezzo della crisi economica al territorio, che ha già dato anche
troppo in passato". Per Mercedes Bresso (Piemonte)"il governo può
dettare legge su norme generali in materia di urbanistica, ma non nel dettaglio
perchè la sua regolamentazione è territoriale". Loredana Colace
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 23-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino,
Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Sud2))
Argomenti: Giustizia
Roma. Lazio,
Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Umbria e Piemonte. Le stragrande maggioranza
delle regioni del centrosinistra dice no al piano casa del governo. Un no secco
soprattutto alla decisione di varare il provvedimento per decreto in una
materia di loro competenza. E minacciano ricorsi alla Corte
Costituzionale. Sempre che mercoledì, giorno in cui è prevista a Palazzo Chigi,
alla presenza del premier, una riunione straordinaria della Conferenza Stato
Regioni proprio per parlare del piano casa che il governo ha intenzione di
varare venerdì prossimo, non si riesca a trovare un accordo. In attesa
partono le dichiarazioni di guerra. «Non si tratta di avere dei pregiudizi ma di
guardare in faccia alla realtà. L'economia si rilancia anche con una strategia
che aiuti le famiglie a pagare i mutui e gli affitti senza far pagare il prezzo
della crisi economica al territorio» dice il governatore del Lazio, Piero
Marrazzo, che teme «interventi invasivi che finirebbero per pesare sulle
prossime generazioni». La posizione di Marrazzo è netta e preannuncia un secco
no al piano casa. E così farà anche il governatore della Calabria, Agazio
Loiero: «Al piano così com'è diremo di no. Siamo preoccupati perché per la
Calabria sarebbe insostenibile qualsiasi nuova violenza al territorio». Molto
perplesso anche il governatore dell'Emilia Romagna, nonché presidente della
Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: «Un decreto per gestire una materia concorrente
tra Stato, Regioni e Comuni è uno strumento improprio, secondo me non costituzionale. E questa è la prima questione di cui
discuteremo». Errani rifiuta poi quello che chiama «condono preventivo» e
suggerisce di lavorare insieme con «gli strumenti giusti, legge quadro, atto di
indirizzo, per semplificare norme e procedure nel rapporto con i cittadini». È
in effetti lo strumento del decreto che accomuna la maggior parte delle
critiche. Per Claudio Martini, governatore della Toscana, «se il Governo vorrà
andare avanti con un decreto così invasivo, ci costringerà a fare ricorso alla
Corte Costituzionale». Concorda Mercedes Bresso, governatore del Piemonte: «Il
governo può dettare legge su norme generali in materia di urbanistica, ma non
nel dettaglio perché la sua regolamentazione è territoriale». E anche il
presidente della regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, responsabile per le
Regioni delle politiche abitative, minaccia ricorsi alla Corte Costituzionale.
Il timore è che il piano casa possa tradursi in un «condono preventivo».
Comunque la Lorenzetti si dice «disponibile a discutere». Intanto, mentre il
ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, comunica che con il
piano casa «verrà rottamata l'architettura di stampo comunista che ha reso le
nostre periferie brutte e pericolose», dalla Cgil arriva un altro allarme.
Questa volta riguarda l'emergenza sfratti. Da un'indagine condotta insieme con
il Sunia, uno dei sindacati degli inquilini, la Cgil prevede che nel prossimo
triennio saranno 150.000 le famiglie che si ritroveranno sfrattate per
morosità, in particolare quelle che vivono nelle grandi città come Roma,
Milano, Napoli e Torino dove gli affitti sono aumentati moltissimo. Di qui
l'accusa del leader Cgil, Guglielmo Epifani, al governo, di non fare abbastanza
per questa fascia di persone: «Nel piano casa manca qualunque soluzione
all'emergenza abitativa di chi è a rischio sfratto». Anche il leader del Pd,
Dario Franceschini, che l'altro giorno «non ha sbattuto la porta» al piano casa,
dice: «Berlusconi non può occuparsi solo degli incentivi per chi possiede già
una casa rischiando anche lo scempio dei centri storici. È necessario varare
misure anche per chi vive in affitto». A questo proposito il Pd fa quattro
proposte: costruire cinquemila nuovi alloggi di edilizia popolare; aliquota
Irpef al 20% fisso per chi affitta un appartamento; detrazione almeno parziale
per chi paga l'affitto; incentivi o altre misure per evitare che molti
appartamenti restino vuoti. gi.fr.
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 23-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento)) (Mattino,
Il (Circondario Sud2)) (Mattino, Il (Caserta)) (Mattino, Il (City)) (Mattino,
Il (Salerno))
Argomenti: Giustizia
Può il cittadino
italiano invocare il diritto al ricongiungimento familiare esibendo un
documento rilasciato dallo stato d'origine del partner attestante l'unione di
fatto di due uomini? Al quesito la Cassazione, con la sentenza 17 marzo 2009 n.
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Lunedì 23 Marzo
2009, Q 24 Castion - Fiori Barp 3 - 2 CSM Farra - Sernaglia 2 - 0 Foen - P.
Tegorzo 0 - 2 Juventina - Altivolese 0 - 1 Lentiai - Bessica 0 - 0 Maser -
Caerano 2 - 1 Montegrappa - Agordina 2 - 0 SP Calcio - Cisonese 0 - 0
CLASSIFICA
Cisonese241572492052Montegrappa241482502850Bessica241455453447Caerano241374402146SP
Calcio241365331641CSM
Farra241167412939P. Tegorzo24978282934Maser24879242931Juventina247710293528Foen247512354626Castion246612334924Altivolese246513374623Agordina246414305022Lentiai244911223221Sernaglia244911304021Fiori
Barp243615264815PROSSIMO TURNO (29/03/09): Agordina - Castion, Altivolese -
Foen, Bessica - Montegrappa, Caerano - SP Calcio, Cisonese - Juventina, Fiori
Barp - Maser, P. Tegorzo - CSM Farra, Sernaglia -
Lentiai,
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Virtus
CSM Farra -
Sernaglia 2-0 Lunedì 23 Marzo 2009, GOL: pt 44' Baratto, st 2' Puppetti. VIRTUS
CSM FARRA DI
SOLIGO: Gosetto, Bet, Gallon, Ma. Mognon, Nardi, Fedato, Gerlin, Baratto, E. Simoni
(st 35' Meneghin), Puppetti (st 25' Zandonà), Tonon (st 35' Bittante). All. R. Mognon. SERNAGLIA PIAVE:
Tognon, Bazzo, Alessio (st 15' Alessio), Giacomin, Saccon, Bellini, Modanese,
Casagrande, Gerlin, Bortot, Marsura. All. Trevisan. ARBITRO: Moretti di
Treviso. Incontro senza storia. I padroni di casa menano le danze per 90' e con
un gol per tempo trafiggono una squadra demotivata e priva di mordente.
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Sartor
"re" dei bomber Lunedì 23 Marzo 2009, GIRONE P-F-O 17 GOL: Rizzo
(Mignagola). 16: Zanon (Salvatronda). 14: Trentin (Godigese). 13: Vettoretti
(Salvarosa), Pietrobon (Cendon). 12: Cremasco (Godigese). 10: Maci
(Salvatronda), Mattiuzzo (S.Elena). GIRONE Q 21 GOL: Sartor (Montegrappa). 18:
Bortot (Sernaglia), Buffon (Cisonese), F. Pellizzari (Bessica). 16: Biasion
(Foen). 12: M. Alberton (Castion), Pastro (Bessica), Bacchetti (S.P. Calcio
2005), Pradetto (Cisonese). 11: Gelisio (Juventina), E. Simoni
(Virtus Csm). 10: D. Bortolon (Altivolese). GIRONE R 19 GOL: Facchin (Limana).
16: N. Giovanelli (S.Lucia Mille) 15: Soravia (Auronzo). 13: Collavino
(Cadore), Mazzer (Gaiarine), Bandiera, L. Giovanelli (S. Lucia - Mille). 11:
Soldano (Limana), Boldrin (Cortina), Ros (S. Lucia-Mille).
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Lunedì 23 Marzo
2009, Ancora in gol i due di testa. 19 gol: Ruffato (Csm
Resana). 18: Miotto (Vedelaghese). 14: Gashi (S. Antonino), Gobbo (Csm Resana).
12: Fregolent (Volpago), Scaboro (S. Antonino), Zago (Fontane). 11: Schiavon
(Rovere). 10: Favaro (Badoere), Spagnol (Vidor), Fornasier (Valdosport).
Tiziani (Milan Guarda), Vettor (Fanzolo). 9: Bertuola (Fontane), Q.
Tessaro, Filippi (Vidor). 8: Vedelago (Fontane), Canonico (S. Gaetano), Fabbian
(Csm Resana).
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
C.S.M. Resana - San
Giuseppe2-1 Lunedì 23 Marzo 2009, GOL: pt 43' Ruffato, st 13' Fabbian, 17'
Zaupa. CSM RESANA: Furlan, Fagan, Tosetto, Agello, D.
Barichello, Rigo, Barban, Giacobbi, Gobbo (Pallaro), Ruffato, Fabbian (A.
Barichello). All. Fabrin. SAN GIUSEPPE: Mileta, Pozzobon, Menegazzo, Moruzzi,
Dalla Palma, Marchetto, Briganti, Pizzolon, Brusadin, Drobak, Pavanetto. All.
De Biasi. Entrati st Zaupa, Bullo, ARBITRO: Borgo di Treviso. Vittoria sofferta da parte della capolista CSM Resana in vantaggio nel primo tempo,
raddoppia nella ripresa ma poi fatica più del previsto contro il S. Giuseppe
che non ha mollato. Mercoledì il CSM Resana ospita la Follinese nel ritorno della semifinale di Coppa
Provincia.
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Vedelaghese -
Valdosport2-4 Lunedì 23 Marzo 2009, GOL: pt 13' Nespolo, 35' Miotto, 36'
Marchesan, st 17' Gallina, st 21' aut. L. Carniel, 46' Dal Molin. VEDELAGHESE:
Gatti, Baggio (st 30' Guidolin), Lorenzon, Bakayoko (st 20' Marchiori),
Volpato, Santin, L. Carniel, Furlan (st 41' Oriandi), Guglielmin (st 38'
Vugarda), Miotto, Marchesan (st 12' Dallan). All. Gobbo. VALDOSPORT: Codello,
Pagnussat, Gallina, Frare, Polloni (st 14' El Jabli), Marin, Miotto, Sanvito,
Fornasier, Menegazzo, Nespolo (st 14' Dal Molin). All. Cesca.
ARBITRO: Duzel di Castelfranco. Il Valdoisport si esalta nel secondo tempo dopo
che la Vedelaghese aveva rimontato un inizio brillante degli ospiti. Il
Valdosport conserva la piazza d'onore sempre a due punti dalla capolista CSM Resana.
( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del
23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Salgono Lodeserto,
Collavino, Latti e Cibien Lunedì 23 Marzo 2009, GIRONE Q 21 GOL: Sartor
(Montegrappa). 18: Bortot (Sernaglia), Buffon (Cisonese), F. Pellizzari
(Bessica). 16: Biasion (Foen). 12: M. Alberton (Castion), Pastro (Bessica),
Bacchetti (Sp Calcio 2005), Pradetto (Cisonese). 11: Gelisio (Juventina), E.
Simoni (Virtus Csm). 10: D. Bortolon (Altivolese). 9:
Zandonà (Bessica). 8: Binotto (Montegrappa), L. Nussio (Castion), Bittante
(Virtus Csm). 7: Tavarner (Lentiai). 6: Carretta (S.P.Calcio 2005), Merlo
(Caerano), Galanti (Montegrappa), Farenzena (Agordina), Cesca (Cisonese), Lise,
Cavesso (Fiori Barp), Bentivenga (Altivolese), Robassa (Juventina),
Puppetti (Virtus Csm), Rahli (Piave Tegorzo). 5: Colmanet (Piave Tegorzo), De
Biasio (Virtus Csm), Slongo (Foen).
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 23-03-2009)
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ASSOCIAZIONISMO
Unci, inaugurata a San Basilio la nuova sede della sezione veneziana dedicata a
Ermanno Orler Lunedì 23 Marzo 2009, Da sabato la sezione veneziana dell'Unci,
Unione nazionale Cavalieri d'Italia, presieduta da Roberto Scarpa, ha una nuova
prestigiosa sede, in calle de la Chiesa, a pochi passi da campo San Basilio, al
civico 1530. Sede da tempo desiderata, e messa finalmente a disposizione
dall'Istituzione Veneziana. All'inaugurazione ha partecipato il presidente
nazionale Unci, Ennio Radici, assieme ad altri vertici nazionali e provinciali.
Per le autorità religiose era presente il delegato patriarcale, mons. Antonio
Meneguolo, mentre per le civili, fra gli altri, il membro
del Csm, Ugo Bergamo, e il consigliere comunale Michele Zuin, che ha consegnato
a Roberto Scarpa una targa da parte della presidenza del Consiglio comunale.
Sono intervenuti anche il ten. col. Giovanni Occhioni, del Comando provinciale
dei Carabinieri, e il ten. col. Alberto Catone, della Guardia di
Finanza. La sede è stata dedicata alla memoria del cav. Ermanno Orler, noto
imprenditore trentino di recente scomparso, benefattore della sezione
provinciale Unci. Al figlio Giuseppe, emozionato, è stato affidato il taglio
del nastro inaugurale, accompagnato dalla benedizione agli uffici da parte di
mons. Silvano Brusamento, vicario foraneo e parroco di San Trovaso e dei
Carmini. Nell'adiacente spazio, si è tenuto un ricco buffet offerto dal
ristorante Antica Carbonera e dalla Osteria di Santa Marina. I due cavalieri
Remo degli Augelli e Francesco Cesca, dopo aver esaurientemente illustrato ai
presenti le motivazioni che hanno portato a dedicare la nuova sede ad Ermanno
Orler, hanno ringraziato autorità e soci. Numerosissima proprio la
partecipazione dei soci della sezione veneziana, che sta raggiungendo quota 400
iscritti. In progetto, inoltre, vi è la realizzazione di una statua al
Cavaliere, che sarà eretta nel piazzale Cavalieri della Repubblica Italiana a
Favaro Veneto, da parte di un socio Unci, lo scultore Giorgio Bortoli. Riccardo
Petito
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 23-03-2009)
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«Mutilati per
servizio, indennità senza tasse» Lunedì 23 Marzo 2009, (e.s.) "Lo Stato
faccia in tempi rapidi una riforma che preveda l'esenzione dall'Irpef per tutti
i trattamenti risarcitori". Nell'assemblea annuale dell'Unione Nazionale
Mutilati per Servizio, tenutasi ieri mattina in Camera di Commercio, il
vicepresidente nazionale Nazzareno Giaretta e il vicepresidente provinciale
Michele Nunziata hanno portato ancora una volta all'attenzione dei soci
l'annosa questione fiscale sulle indennità risarcitorie: i dipendenti pubblici
sono soggetti al pagamento delle trattenute e quelli privati invece sono
esenti. Una distinzione che per l'UNMS è inaccettabile. Così come è
inaccettabile, per l'avvocato veronese Saverio Ugolini, nel caso dell'indennità
integrativa speciale (IIS). Sul tema è in atto l'ennesimo ricorso (già bocciato dalla Corte Costituzionale nel 2008), adesso
destinato in appello al giudizio della Corte dei Conti. "E' un'ultima
spiaggia, senza peraltro grandi speranze- ha precisato il legale- vista la
congiuntura economica". L'avvocato ha quindi annunciato un altro ricorso,
da depositare a maggio, stavolta contro la Direzione Provinciale dei Servizi
Vari di Vicenza: "E' l'unica in Veneto a non corrispondere
automaticamente la tredicesima mensilità legata all'IIS. In questo caso l'esito
del ricorso non può che essere a nostro favore". Ma non è tutto. Sempre
nei confronti della sola DPSV vicentina, Ugolini lamenta infatti un ritardo nei
pagamenti: "A Verona ci vogliono dai due ai quattro mesi, mentre a Vicenza
si va avanti anche per anni. In questa situazione siamo costretti ad usare le
cattive. Diffidiamo la Direzione Provinciale di pagare gli arretrati entro
trenta giorni". Giaretta attende anche un riordino complessivo delle
pensioni privilegiate: "Sono i cambiamenti storici e le nuove patologie a
rendere necessaria una nuova riclassificazione delle tabelle e degli
indennizzi". "Allo Stato chiediamo una rapida approvazione della
riforma secondo criteri e trattamenti già previsti negli altri stati europei-
chiede l'UNMS di Vicenza- La parificazione delle vittime del dovere alle
vittime del terrorismo e della criminalità organizzata; norme per la
rivalutazione delle pensioni al costo della vita e delle pensioni cosiddette
d'annata, norme in materia di semplificazione per il riconoscimento della
dipendenza delle infermità da causa di servizio". Un suggerimento infine è
arrivato dagli amici della sezione trevigiana: "Nel 730 potete devolvere
il 5 per mille alla nostra associazione". Poi tutti insieme a pranzare al
ristorante.
( da "Gazzettino, Il" del 23-03-2009)
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Le Regioni: minaccia
per il territorio Lunedì 23 Marzo 2009, Per il governo il piano casa
rappresenta un'occasione per rilanciare l'economia e tra l'altro piace
all'Europa e agli italiani. Per le Regioni invece il decreto, che dovrebbe
essere portato in Consiglio dei ministri venerdì, così com'è costituisce una
minaccia alla salvaguardia del territorio e invaderebbe competenze che sono dei
governatori tanto da rischiare l'incostituzionalità. È
questo il terreno sul quale mercoledì si avvierà il confronto, importante e
decisivo, tra governo e regioni. L'incontro si preannuncia non facile; i
governatori sono fermi nel difendere le loro prerogative e minacciano di
ricorrere alla Corte costituzionale. Il premier, incalzato anche da Bossi, sembra però pronto al
dialogo.
( da "Gazzettino, Il" del 23-03-2009)
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Lunedì 23 Marzo
2009, È il momento della verità per la legge sul testamento biologico. Da
domani si vota al Senato. Sono ore di mobilitazione dei partiti. I Democratici
hanno promosso un incontro oggi pomeriggio all'Università Iuav di Venezia.
Titolo che non lascia spazio ad equivoci: "Alla fine decido io".
«Siamo in una fase cruciale e il tema è molto sentito dalla gente specialmente
nel Nordest - spiega il senatore veneziano Felice Casson - Girando in questi
giorni per il Veneto mi sono reso conto che i cittadini sono più avanti del
Parlamento, e che vogliono garantire libertà di scelta alla persona e comunque
all'interno del contesto familiare. Come per altri aspetti della vita sociale
non gradiscono interferenze dello Stato, del giudice o del medico». Con Casson
interverrà all'incontro di oggi il senatore Ignazio Marino, cardiochirurgo
presidente della commissione d'inchiesta sul servizio sanitario, diventato il
paladino del Pd nella battaglia per la libertà di scegliere sul fine vita.
Marino, esiste ancora uno spazio di mediazione o lo scontro tra i poli è ormai
inevitabile? «Purtroppo devo constatare che nel centrodestra si vuole un
manifesto ideologico che mira a burocratizzare la morte. E non mi riferisco
solo al testamento biologico». A che cosa? «Al fatto che nel testo di legge non
c'è una riga dedicata alle cure palliative, all'assistenza di chi è in fin di
vita, alla possibilità di prepensionamento per genitori con figli in stato
vegetativo persistente, tutti aspetti contenuti in metà degli articoli della
nostra proposta. Inoltre, il centrodestra dichiara che non accetterà alcun
emendamento in proposito». Ma sul testamento biologico? «Stessa cosa. Guardiamo
i fatti. La Commissione giustizia del Senato, presieduta dal centrodestra, ha
riconosciuto che il testamento biologico deve avere carattere vincolante sennò,
non potendo per ovvi motivi essere confermato da persone non in grado di
intendere e volere, risulterebbe privo di ogni contenuto giuridico. Ma il
relatore, Calabrò, e il sottosegretario Roccella hanno fatto sapere che
disattenderanno il parere della commissione, facendo venire meno il carattere
vincolante». Il nodo principale resta il rispetto della persona in materia di
idratazione e alimentazione artificiale. «La proposta del Pdl esclude la
possibilità di rifiutare trattamenti la cui sospensione possa direttamente o
indirettamente causare la morte del paziente. E ciò indipendentemente dallo
stato di avanzamento della malattia e dalla sua irreversibilità. Ma allora a
cosa serve il testamento biologico? Lo si rende inefficace, lo si riduce a un
mero orientamento. Così una persona che dovesse avere una metastasi in tutto il
corpo e fosse in coma, continuerebbe a essere nutrita anche se il suo desiderio
fosse quello di essere lasciato tornare alla casa del Padre. E questo perchè la
legge lo vieta». La legge o anche la religione? «Solo la legge, credo. Ricordo
che il Patriarca di Costantinopoli, Athenagoras, un giorno si ruppe il femore e
decise di non volere altro cibo che la santa comunione. E smise di mangiare e
di bere». Nel Pd lascerete libertà di coscienza e arriverete a una linea
politica? «Penso che un partito che voglia governare il Paese debba avere una
linea precisa sui temi che interessano la vita delle persone. Anche se poi
possono esserci casi di coscienza». D'Alema propone una moratoria dopo
l'approvazione al Senato. «Sono d'accordo, apriamo un dibattito pubblico.
Ascoltiamo la società, gli uomini di fede, di scienza, i filosofi. Lasciamo
spazio alle coscienze. Perchè la legge deve riguardare tutte le persone, non
solo quelle si trovano in stato vegetativo». Non è troppo tardi per questo
dibattito? «Ma io lo chiedo da tanto tempo. Volevo almeno una quarantina di
audizioni parlamentari. Ci hanno detto, al massimo 10». Il referendum è una
possibilità concreta? «Prima che nel referendum confidiamo
nel ricorso alla Corte costituzionale. L'articolo 32 della Costituzione in materia di diritto alla
salute e di cure sanitaria e impone il rispetto della dignità e della libertà
della persona. I medici si troverebbero combattuti tra la nuova legge e le
richieste dei pazienti. Sicuramente ci sarebbero molte denunce da parte
dei familiari, e aumenterebbero le cause giudiziarie». Lei senatore risponde
alla Chiesa ricordando la laicità dello Stato. Ma da cattolico cosa risponde?
«Con la parole di Paolo VI ai medici cattolici: è dovere del medico alleviare
la sofferenza invece che prolungare il più a lungo possibile e con qualsiasi
mezzo una vita che non è più pienamente umana e va naturalmente verso il suo
epilogo. Era il 1970». Antonio Liviero
( da "Sestopotere.com" del 23-03-2009)
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Presentati in
Provincia di Piacenza 'I percorsi della memoria' (23/3/2009 15:02) | (Sesto
Potere) - Piacenza - 23 marzo 2009 - Tre incontri con altrettante personalità
di livello nazionale, sono il piatto forte de “I percorsi della Memoria”, una
iniziativa promossa da CGIL e Provincia per parlare del percorso che ha
consentito all'Italia di diventare un Paese fondato sui valori di Libertà e
Democrazia. L'iniziativa, rivolta agli studenti delle quarte e quinte classi
della scuole medie superiori piacentine, è stata presentata questa mattina
nella sala Giunta della Provincia, dal Presidente Gianluigi Boiardi e dal
segretario provinciale della CGIL Gianni Copelli. Il giurista Valerio Onida,
presidente della Corte Costituzionale dal 2004 al 2005, lo scrittore Carlo
Lucarelli, autore di numerosi best seller, tra cui “Almost Blue”, e il
giornalista Daniele Biacchessi, vicecaporedattore di Radio 24 – Il Sole 24 Ore,
saranno i testimoni privilegiati della Storia del nostro Paese, e saranno loro
a raccontare e approfondire le varie tematiche, su sollecitazione degli
studenti. Dalla “Carta Costituzionale” al “Paese della vergogna”, passando per
il “Periodo stragista in Italia”, questi saranno i temi trattati negli incontri
in programma il 25, 26 marzo e il 1 aprile nell'aula Magna dell'Isii Marconi a
Piacenza. “Quelli che affronteremo saranno temi molto importanti, affrontati da
personaggi autorevoli – ha sottolineato il Presidente Boiardi -. Ricostruire
con i fatti storie quasi dimenticate e soprattutto capire i valori che questi
avvenimenti storici racchiudono in sé è qualcosa di molto rilevante. Pensiamo,
ad esempio, alla Carta Costituzionale, un documento di estrema modernità, che
qualcuno oggi mette in discussione con troppa leggerezza”. Dello stesso avviso
si è detto anche Gianni Copelli. “Il nostro obiettivo è quello di trasmettere
alle nuove generazioni gli studi di persone che hanno guardato fatti specifici
– ha aggiunto -. Molti dei nostri giovani non hanno vissuto i periodi che
andremo ad affrontare, per questo riteniamo importante continuare a trasmettere
certi valori che si sono formati dopo le immani tragedie affrontate dal nostro
Paese”. Questo il programma degli appuntamenti: 25 marzo ore 9.30: “La carta costituzionale”, a cura di Valerio Onida 26 marzo ore 9.30:
“Il periodo stragista in Italia” a cura di Carlo Lucarelli 1 aprile ore 9.30:
“Il Paese della vergogna” a cura di Daniele Biacchessi BIOGRAFIE Valerio Onida
è un giurista. Nominato giudice costituzionale dal Parlamento il 24 gennaio 1996, è stato eletto presidente
della Corte Costituzionale il 22 settembre 2004. Carica che ha mantenuto fino
al 30 gennaio 2005. Attualmente è docente di Giustizia Costituzionale
all'Università degli Studi di Milano. Tra le sue opere più celebri:
“Costituzione. Perché difenderla, come riformarla”, edito da Ediesse nel 1995,
“Viva vox Costituzioni”, Giuffrè 2003, e “La Costituzione”, il Mulino 2004.
Carlo Lucarelli è uno scrittore, conduttore televisivo, sceneggiatore e
giornalista. Figlio di un medico, ha ottenuto la maturità classica presso il
Liceo Torricelli di Faenza e si è laureato con una tesi incentrata sulla
Repubblica di Salò. Il suo esordio letterario avvenne con il giallo Carta
bianca del 1990, il primo di una lunga serie di noir a sfondo poliziesco,
genere per il quale è conosciuto anche all'estero. Tra gli altri, ricordiamo
"Almost Blue", suo bestseller da cui è stato tratto anche un film e
il romanzo giallo-noir Laura di Rimini (2001). Daniele Biacchessi è un
giornalista, scrittore, autore, regista e interprete di teatro narrativo
civile. Lavora come vicecaporedattore per Radio 24 – Il Sole 24 Ore. Nel 2004 e
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
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Casa/ Wwf: Piano
governo attentato senza precedenti a Paese di Apcom E' in arrivo uno scempio -->Roma,
23 mar. (Apcom) - Un attentato senza precedenti al Paese, un vero e proprio
scempio. Per il Wwf il testo dello schema di decreto legge sul cosiddetto
"piano casa" del governo è di "straordinaria gravità". Un
vero e proprio ""attacco senza precedenti al Belpaese e al suo
paesaggio volutamente 'camuffato' con l'esca più banale, la 'voglia di
veranda'. Il Wwf nei prossimi giorni interverrà direttamente sui Ministri in
vista della riunione del Consiglio venerdì prossimo e su tutte le Regioni che
mercoledì prossimo sono chiamate ad esprimere un parere nella Conferenza Stato
Regioni. Il governo "è andato ben oltre il 20% di cubature aggiuntive e
certo non si è limitato, come sarebbe ampiamente auspicabile, alle sole aree
metropolitane consolidate. Sono investite tutte le aree protette, le zone
paesaggistiche, saltano gli indici di edificabilità fissati dai Comuni, nulla
si prevede per gli standard di verde pubblico. Grandissimo regalo agli
imprenditori che potranno aumentare i capannoni del 35% ed ogni tipo di
immobile industriale o commerciale", afferma il Wwf. "Falsa la
promessa di condizionare gli abbattimenti e le ricostruzioni al miglioramento
ambientale: senza indici di efficienza energetica non esiste controllo e,
inoltre, il testo - aggiunge - prevede come alternativa la possibilità del
risparmio idrico, come dire che basta mettere il recupero delle acque piovane e
i rubinetti di nuova generazione per costruire il 35% in più". Stravolte,
poi, secondo il Wwf, "le procedure autorizzative ben sapendo che data la
mole degli interventi che si prevedere né i Comuni, né le soprintendenza
saranno in grado di dare qualsivoglia risposta. Ed inoltre, inevitabilmente,
tutti gli abusi realizzati verranno fatti, se rientrano nel limite del 20% sino
a
( da "HelpConsumatori" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
News CASA. WWF
contro il piano casa: "Un attacco al Belpaese camuffato con la voglia di
veranda" 23/03/2009 - 15:50 Grazie al decreto legge sul così detto
"piano casa" si potranno ampliare del 20% tutti gli immobili
realizzati, anche in sanatoria, entro il 31 dicembre 2008. Secondo il WWF
questo è un "vero e proprio attacco senza precedenti al Belpaese e al suo
paesaggio volutamente camuffato con l'esca più banale, cioè la voglia di
veranda". Per questo il WWF nei prossimi giorni interverrà direttamente
sui Ministri in vista della riunione del Consiglio di venerdì prossimo e su
tutte le Regioni che mercoledì, 25 marzo, sono chiamate ad esprimere un parere
nella Conferenza Stato Regioni. Secondo l'associazione ambientalista se venisse
approvato il piano casa tutti gli abusi edilizi realizzati, se rientrano nel
limite del 20% sino a
( da "Dagospia.com" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
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articolo --> GRAZIE PRODI! - COME HA FATTO MEDIASET A SALVARE RETE 4? GRAZIE
AL MINISTRO PRODIANO MACCANICO - Confalonieri TORCHIATO DA ?REPORT? SBOTTA:
"Queste sì che sono interviste vere, non come Matrix" - E tre giorni
DOPO Mentana VIENE FATTO FUORI... Carmelo Lopapa per "la Repubblica"
Milena Gabanelli Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, i governi di
centrosinistra e una «storia (molto) italiana». Ovvero, come sia stato
possibile, per 25 anni, schivare agilmente sentenze della
Corte Costituzionale e della Corte di giustizia europea, ammaliare governi
ostili e gestire al meglio quelli propri, ingraziarsi partiti e confezionarsi
leggi su misura, dalla Mammì alla Gasparri passando dalla Maccanico. Come sia
possibile che l´imprenditore titolare di Europa 7, Francesco Di Stefano,
sia in attesa delle frequenze che gli spettano da oltre dieci anni e Rete4 -
che avrebbe dovuto fargli posto migrando sul satellite - dorma ormai sonni
tranquilli. È storia di un anomalo «accordo» che Antonio Maccanico, ministro
prodiano alle Comunicazioni, sigla nel ´96 con Forza Italia e di un´Avvocatura
dello Stato che pochi mesi fa presenta un ricorso al Consiglio di Stato
identico a quello di Mediaset, suo avversario nella disputa sulle tv. In fondo
è la storia di come e con quali mezzi in Italia sia stato possibile che
un´azienda si trasformasse in impero televisivo e poi ancora in sistema di
potere. Mediatico e infine politico. E a pochi giorni dal battesimo del Pdl,
come dire, repetita iuvant. Nicola Maccanico Ha fatto un certo effetto vedere
sfilare i protagonisti di questa storia certo nota, ma che riserva ancora
risvolti sorprendenti, nel "Report" di Milena Gabanelli andato in
onda ieri sera. «Modulazione di frequenze» il titolo del reportage firmato da
Bernardo Iovene per una sequenza incalzante di fatti, decreti, sentenze e
omissioni. Con i suoi personaggi anche pittoreschi. Tutti tranne uno: l´ex
ministro Maurizio Gasparri, unico a sottrarsi alle telecamere. Non si è
sottratto invece il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Incassa i colpi,
ribatte, perde la pazienza, si infuria, fa per andarsene, poi si risiede e
sbotta: «Queste sì che sono interviste vere, non come Matrix». L´intervista era
del 6 febbraio, da lì a tre giorni Enrico Mentana sarebbe stato liquidato da
Mediaset. L´inchiesta inizia proprio con Francesco Di Stefano negli enormi
studi quasi inutilizzati della sua non tv. Nel ´99, quando lo Stato mette a
gara pubblica le frequenze, lui investe, si attrezza e con Europa 7 si
aggiudica la concessione, «solo che le frequenze per trasmettere non gli
verranno mai assegnate, perché occupate da Rete4 che non ha ottenuto la
concessione e dovrebbe traslocare». Romano Prodi Ma sul satellite la tv di
Berlusconi non andrà mai. Far west, macché far west minimizza Confalonieri, negli
anni Settanta «c´è stato un mercato delle frequenze e tutti le hanno comprate,
era normale: per me quello che non è esplicitamente vietato è consentito». Dopo
il black out imposto dai pretori nell´84, in soccorso delle reti Fininvest
arriveranno le scialuppe del decreto Craxi, della legge Mammì nell´88, della
Maccanico (governo di centrosinistra) del ´97 con i loro bizantinismi, coi
termini prorogati, tutto per mantenere integre e in chiaro le tre reti del
Cavaliere. Che dal 2001, col suo governo, farà da solo. Con la legge Gasparri
del 2004, pur bloccata da Ciampi in prima battuta, Rete 4 non correrà più alcun
rischio. Pioveranno sull´Italia altri «inutili» richiami da Strasburgo, tanto
inutili che nemmeno il governo Prodi dal 2006 al 2008 riuscirà a darvi seguito.
Fedele Confalonieri «La maggioranza che lo sosteneva - confessa Paolo Gentiloni
ministro delle Comunicazioni - non era in condizioni: l´Udeur non avrebbe
votato un decreto tv, nemmeno con la fiducia». È storia dei mesi scorsi il
pronunciamento con cui il Consiglio di Stato respinge l´ultimo ricorso Mediaset
e riconosce 1 milione a Di Stefano a titolo di risarcimento. Il governo deve
provvedere, trovare spazio a Europa 7. «E noi - spiega il sottosegretario alle
Comunicazioni Paolo Romani - abbiamo ceduto il canale 8 della Rai a Europa 7 e
mi ritengo a posto». Rete4 sul satellite? «A me non interessa una legge che
vada a penalizzare un´azienda. In questo paese c´è un enorme pluralismo tv,
come in nessun paese al mondo». Poi si scopre come la memoria difensiva
presentata dallo Stato, dall´Avvocatura dello Stato, sia identica a quella di
Mediaset. Ma in fondo, lo Stato ormai è anche un po´ Mediaset. E viceversa.
[23-03-2009] Enrico Mentana
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
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Casa/ Regione Umbria
pensa a ricorso a Corte Costituzionale di Apcom Governatore Lorenzetti:
"Atto palesemente incostituzionale"
-->Roma, 23 mar. (Apcom) - La Regione Umbria è intenzionata a presentare
ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto
legge per il piano casa annunciato dal governo perché "palesemente incostituzionale". Lo ha detto la presidente dell'Umbria,
Maria Rita Lorenzetti, che è anche coordinatrice della Conferenza dei
presidenti di Regione per le politiche abitative. "Se il decreto permane
come annunciato e proposto dal governo - ha detto la Lorenzetti - siamo pronti
al ricorso in quanto sarebbe palesemente incostituzionale
poiché interviene in materie quali l'urbanistica e l'edilizia che secondo la
nostra costituzione sono concorrenti tra Stato e Regioni. D'altra parte - ha
ricordato la presidente - questo principio la Corte costituzionale
lo aveva già sancito con una sentenza nel 2004 che accoglieva il ricorso della
Regione Umbria contro il condono edilizio del governo Berlusconi. Riteniamo -
ha detto ancora la Lorenzetti - che l'eventuale scelta del governo di
confermare la volontà di procedere per decreto legge sarebbe una rottura
istituzionale molto seria ispirata ad un atteggiamento
mediatico-elettoralistico.Bene farebbe il governo - ha proseguito - a togliere
di mezzo il decreto ed allora saremo disponibili a sederci attorno ad un tavolo
per discutere rapidamente anche di questa materia".
( da "Sardegna oggi" del 23-03-2009)
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lunedì, 23 marzo
2009 Finanziaria 2009: prima bozza della Giunta Niente più 'tasse sul lusso' in
Sardegna. La nuova Giunta regionale di Ugo Cappellacci cancella l'imposta
regionale su aeromobili ed unità da diporto (art. 4 della Manovra del 2006 e
successive modifiche) nella bozza della Legge Finanziaria 2009, presentata nel
pomeriggio a Cgil, Cisl e Uil. Nel testo della Manovra non ci sono più neppure
le anticipazioni sulle entrate contrattate con lo Stato. Previsti interventi a
sostegno della lotta alle povertà e per le imprese. E' quanto emerge nella
bozza della Finanziaria regionale 2009, illustrata oggi dal presidente della
Regione, Ugo Cappellacci, ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Si tratta
di una prima parte della Manovra che sarà varata in due tempi: la prima entro
aprile affronterà le emergenze, la seconda entro giugno definirà le politiche
per lo sviluppo. -->CAGLIARI - Le 'tasse sul lusso' spariscono dal Bilancio
regionale. Introdotte dall'Esecutivo guidato da Renato Soru, avevano scatenato
numerose polemiche anche a livello nazionale e la Corte
Costituzionale aveva sancito l'illegittimità di una parte delle imposte.
L'intenzione del legislatore - più volte espressa dallo stesso Soru - era
quella di tassare l'attracco nei porti turistici isolani di barche superiori ai
( da "Cittàdellaspezia.com" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Guerri: "la
nostra battaglia per i rimborsi continua" Giulio Guerri, consigliere
comunale e coordinatore provinciale dei Liberal Democratici, ha accolto con
sdegno la notizia relativa al Decreto emanato in queste ore dal Ministero
dell'Ambiente per annullare gli effetti della sentenza
della Corte Costituzionale, che ha stabilito che gli utenti che hanno pagato
negli ultimi dieci anni il canone di depurazione senza usufruire di tale
servizio hanno diritto al rimborso delle somme versate. Le conseguenze di questa
storica sentenza hanno avuto una risonanza particolarmente estesa nel
territorio provinciale spezzino dato l'elevato numero di utenze non
ancora collegate al depuratore, anche nel Comune capoluogo. Giulio Guerri è
stato tra i primi in città ad attivarsi per far conoscere alla popolazione
spezzina questo importante diritto riconosciuto dalla Consulta a livello
nazionale, promuovendo una capillare campagna di trasparenza e informazione
attraverso l'associazione Gli Ulivisti e mettendo in campo apposite iniziative
politico istituzionali insieme al collega di Consiglio Comunale Paolo
Martinelli. Tra queste azioni è da annoverare la presentazione di una mozione
(poi approvata dal Consiglio) in cui si impegna il Sindaco ad attivarsi
affinché Acam espleti con sollecitudine e trasparenza tutte le pratiche di
rimborso per coloro che ne abbiano titolo. A supporto di queste pratiche lo
stesso Guerri, come presidente degli Ulivisti, ha stretto un accordo con la
Lega Consumatori per l'istituzione di un servizio informativo e di patrocinio
legale gratuito ad hoc, a disposizione di tutti i cittadini, con in più la
predisposizione di specifica modulistica per l'inoltro formale delle richieste
di rimborso. Per Guerri "il provvedimento ministeriale è l'ennesima offensiva
sferrata dalla casta politica contro gli interessi dei cittadini. Questo
decreto è frutto di un accordo tra il Governo di centrodestra e la
Federutility, la Confindustria delle municipalizzate, che in quanto emanazione
dell'estabilishment delle Amministrazioni locali, è tendenzialmente
egemonizzata dal centrosinistra. Questo dimostra ancora una volta che il Pdl e
il Pd sono sempre pronti a fare asse comune per defraudare i cittadini dei loro
diritti. Ma la nostra battaglia per i rimborsi va avanti. Innanzitutto
chiediamo che alla Spezia l'Acam non si avvalga di questo decreto e mantenga
fede all'impegno di rimborsare ai cittadini il dovuto. In tal senso noi Liberal
Democratici chiediamo al Sindaco di farsene fermo garante. Inoltre siamo
convinti che questo provvedimento governativo non possa cancellare un fatto di
diritto oggettivamente comprovato, ovvero che si è verificato un arricchimento
senza causa di Acam a discapito dei cittadini. Siamo pronti pertanto a batterci
presso tutte le sedi politiche, istituzionali e giudiziarie, affinché non sia
disattesa con un atto d'arbitrio un'istanza connaturata nelle regole del
diritto civile: quella che individua l'arricchimento senza causa come
fattispecie costitutiva di un'obbligazione, in cui chi si è arricchito è debitore
di colui dal quale provengono le somme indebitamente versate. A tal fine noi
Liberal Democratici, di fronte a un'ingiustizia perpetrata dalla politica
nazionale" conclude Guerri " porteremo questa battaglia di civiltà
all'interno delle istituzioni europee, grazie al nostro rappresentante locale
alle elezioni europee, che sarà individuato nelle prossime settimane dalla
direzione nazionale del partito dei Liberal Democratici."
( da "Wall Street Italia" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/
Dominioni: Dall'Anm l'ennesimo segno di protervia di Apcom "Astenersi dalle
udienze non peggiorerà il settore" -->Roma, 23 mar. (Apcom) -
"L'affermazione dell'Anm secondo cui l'astensione dalle udienze proclamata
dall'Ucpi per i giorni dal 30 marzo al 3 aprile sarebbe un 'contributo allo
sfascio della giustizia' è niente di più che l'ennesimo segno di protervia, di
insipienza politico-culturale e di corporativismo, tutti fattori che
paralizzano intenzionalmente ogni aspirazione di vera riforma della
giustizia". Lo afferma in una nota il presidente dei penalisti Oreste Dominioni.
"L'astensione degli avvocati nelle giornate per le quali è deliberata non
avranno nessuna incidenza sullo sfascio in atto della giustizia: le udienze -
afferma Dominioni - che saranno rinviate sarebbero state comunque destinate a
rinvii o alla macina di una attività giudiziaria del tutto inconcludente."
"L'Anm - attacca il presidente dei penalisti - si legga i dati concreti e
non strumentalizzi per ragioni di bassa bottega. Capirà che questo 'sfascio'
dipende dalle assurde pratiche giudiziarie che l'Anm difende con il più puro
spirito oltranzista. Non è più sostenibile che il vertice della magistratura
associata, nell'ormai conclamato fallimento del suo immobilismo, giochi un
ruolo esso sì di 'sfascio', senza la minima attenzione al rinnovamento di cui il
sistema giustizia ha bisogno. Ancora una volta - prosegue Dominioni - i vertici
dell'Anm si segnalano per la loro determinazione ostile alla riforma della
giustizia". "Quando poi i vertici dell'Anm
asseriscono che le proposte riformatrici dell'Ucpi si limiterebbero alla
separazione delle carriere, Csm, azione penale - conclude Dominioni -
dimostrano una voluta o colpevole disinformazione rispetto all'impegno
propositivo concreto dell'Ucpi su tutte le questioni oggi aperte, che vedono
l'Anm assente o del tutto ambigua e contraddittoria".
( da "CittadinoLex" del 23-03-2009)
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| Stato | Testo Una petizione alla Camera chiedeva che per Cortina e altri 28
comuni una trasmigrazione regionale Distacco di comuni dalla propria Regione, no della Consulta (Corte costituzionale 85/2009) Ha subito un rapido rovescio costituzionale il tentativo di 29 cittadine, tra cui Cortina, di lasciare la
propria Regione per un'altra. A bocciare definitivamente il metodo scelto dal
promotore sono stati i giudici costituzionali, e senza mezzi termini. Un
cittadino non può un alcun caso ritenersi investito di una funzione
costituzionalmente rilevante tale da legittimarlo a sollevare conflitto di
attribuzioni. La Corte ha dichiarato infatti inammissibile, con l'ordinanza 85
del 2009 depositata il 23 marzo, il ricorso alla stessa Consulta di Fabio Ratto
Trabucco presentatore alla Camera dei deputati di una petizione, nell'aprile
del 2008, con cui chiedeva il distacco dalle Regioni di appartenenza e
l'aggregazione ad altre Regioni di 29 Comuni che ne avevano fatto richiesta,
tra i quali Cortina d'Ampezzo, Asiago, San Leo, Pedemonte, Novafeltria,
Pennabilli, Sappada. Un cittadino, spiega l'ordinanza, non può sollevare un
conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Trabucco aveva presentato una
petizione autoqualificandosi 'titolare del diritto costituzionalmente garantito
di petizione al Parlamento' senza dimostrare di essere investito di una
funzione pubblica costituzionalmente fondata tale da fargli assumere la
qualifica.(23 marzo 2009)
( da "EUROPA ON-LINE" del 23-03-2009)
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L?apertura su
ristrutturazioni e af tti delusa dal piano governativo: «Incostituzionale»
Così non funzionerà. Il Pd boccia ?questo? piano casa Ma c?è l?accordo a
sorpresa sul presidente Rai: Garimberti (Repubblica) «Così com?è non va, è
palesemente incostituzionale ». Il segretario del Pd
Dario Franceschini ha bocciato la bozza del piano casa messo in piedi dal
governo. Il decreto andrebbe a defraudare le regioni di una funzione
costituzionalmente garantita, quale la facoltà di legiferare in tema di
urbanistica. Il rischio è che con un provvedimento che le bypassi si possa
creare una situazione caotica, in cui alcune regioni facciano ricorso alla
Corte costituzionale (l?Umbria lo ha già annunciato)
col serio rischio di vincerlo. Il decreto quindi è l?ennesima occasione persa
per il dialogo maggioranza- opposizione . Il Pd infatti negli ultimi tempi s?era
mostrato abbastanza aperturista nei confronti del piano casa, come confermato
dallo stesso Franceschini. Ma la volontà dell?esecutivo di puntare tutto su di
un decreto anti- regioni ha fatto battere in ritirata le colombe democratiche.
Intanto però su un altro punto controverso si è giunti ad un accordo. Secondo
fonti attendibili si sarebbe chiusa l?intesa sul prossimo presidente della Rai:
si tratta di Paolo Garimberti, giornalista di Repubblica, ex del Tg2. Mauro
Masi invece andrà alla direzione generale. A PAGINA 3
( da "Virgilio Notizie" del 23-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 23 mar.
(Apcom) - "L'affermazione dell'Anm secondo cui l'astensione dalle udienze
proclamata dall'Ucpi per i giorni dal 30 marzo al 3 aprile sarebbe un
'contributo allo sfascio della giustizia' è niente di più che l'ennesimo segno
di protervia, di insipienza politico-culturale e di corporativismo, tutti
fattori che paralizzano intenzionalmente ogni aspirazione di vera riforma della
giustizia". Lo afferma in una nota il presidente dei penalisti Oreste
Dominioni. "L'astensione degli avvocati nelle giornate per le quali è
deliberata non avranno nessuna incidenza sullo sfascio in atto della giustizia:
le udienze - afferma Dominioni - che saranno rinviate sarebbero state comunque
destinate a rinvii o alla macina di una attività giudiziaria del tutto inconcludente."
"L'Anm - attacca il presidente dei penalisti - si legga i dati concreti e
non strumentalizzi per ragioni di bassa bottega. Capirà che questo 'sfascio'
dipende dalle assurde pratiche giudiziarie che l'Anm difende con il più puro
spirito oltranzista. Non è più sostenibile che il vertice della magistratura
associata, nell'ormai conclamato fallimento del suo immobilismo, giochi un
ruolo esso sì di 'sfascio', senza la minima attenzione al rinnovamento di cui
il sistema giustizia ha bisogno. Ancora una volta - prosegue Dominioni - i
vertici dell'Anm si segnalano per la loro determinazione ostile alla riforma
della giustizia". "Quando poi i vertici dell'Anm
asseriscono che le proposte riformatrici dell'Ucpi si limiterebbero alla
separazione delle carriere, Csm, azione penale - conclude Dominioni -
dimostrano una voluta o colpevole disinformazione rispetto all'impegno
propositivo concreto dell'Ucpi su tutte le questioni oggi aperte, che vedono
l'Anm assente o del tutto ambigua e contraddittoria".