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Report "Giustizia"   18-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Giustizia

De Magistris candidato. L'ex pm in lista con Di Pietro alle europee ( da "AmericaOggi Online" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di "riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese" :"Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare", ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella "politica con la P maiuscola"

Europee, De Magistris si candida con Di Pietro ( da "RomagnaOggi.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: De Magistris ha depositato martedì al Csm la richiesta di aspettativa. Se non ci saranno intoppi la Commissione approverà la richiesta e probabilmente già nella giornata di mercoledì stesso la delibera arriverà in plenum. "La prima cosa in questo momento importante per la mia storia personale e professionale è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica,

Lascia la toga per la politica l'ex pm di Catanzaro, titolare delle inchieste "Why not" e "Poseidone" ( da "Cittadino, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»: «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola»

Congedo parentale ampio ( da "Italia Oggi (Lavoro e Previdenza)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Indietro Congedo parentale ampio LAVORO E PREVIDENZA Di Gigi Leonardi Circolare con le istruzioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale L'Inps: si allarga la platea degli aventi diritto Anche il figlio convivente del portatore di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersene cura, ha diritto a fruire del congedo previsto dal Tu sulla maternità.

Ue, un milione di bagagli perduti Nel 2007 le compagnie aeree mondiali hanno perso... ( da "Leggo" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: per potersti candidare, ha chiesto al Csm l'aspettativa. Danimarca, adozioni per coppie gay Il parlamento danese ha approvato un provvedimento che rende possibile l'adozione da parte di coppie omosessuali. La Danimarca è stato il primo Paese del mondo ad adottare il matrimonio civile fra omosessuali.

Europee, De Magistris in lista con Di Pietro ( da "Arena, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Intanto dal Csm è arrivato il primo via libera all'aspettativa chiesta dal l'ex pm, un via libera essenziale per la sua candidatura. LE REAZIONI. De Magistris è l'ultimo dei molti magistrati che hanno scelto di entrare in politica. Ne critica la discesa in campo l'ex Guardasigilli Mastella che da lui venne indagato,

De Magistris si candida con Di Pietro ( da "Arena, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»: «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola»

Passa a Rajoelina il comando del Madagascar ( da "Arena, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale, Norbert Ratsirahona, ha spiegato ai giornalisti che «per dare attuazione a questa dichiarazione, visto che il trasferimento del potere ai soldati è stato fatto attraverso un'ordinanza presidenziale, il comitato militare deve emettere un'ordinanza per trasferire il potere» a Rajoelina.

L'ex pm De Magistris si candida alle Europee con l'Italia dei Valori ( da "Giornale di Brescia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ieri al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi dal plenum del Csm. «Mi sono, in sostanza, reso conto che non ci sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia persona, le funzioni che amo e, quindi, di riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»

Benetton si riscalda con i rumeni, sei mete ( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Brussolo infortunato BENETTON - CSM U BAIA MARE: 38 - 19 BENETTON TREVISO: Mulieri; Vilk, Waters, Sgarbi, Sartoretto; Brussolo, Goosen; Filippucci, Louw, E. Pavanello; Van Zyl, A. Pavanello; M. Barbieri, E. Ceccato, Allori. Entrati nel corso della partita: Vidal, A. Ceccato, Hevia, Kingi, Sutto, Simion, Galon, Marconato, Neethling.

pubblica accusa, sono scoperti quattro posti la preoccupazione del csm e di borraccetti ( da "Nuova Venezia, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: NESSUN MAGISTRATO CHIEDE VENEZIA Pubblica accusa, sono scoperti quattro posti la preoccupazione del Csm e di Borraccetti «La situazione è peggiore del previsto»: i dati definitivi sui 206 posti da pubblico ministero messi a concorso a febbraio in 44 uffici requirenti di tutta Italia, hanno fatto crescere al Csm l'allarme per la fuga dalle procure.

Cure ai migranti Una legge regionale contro la norma leghista ( da "Unita, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La battaglia potrebbe anche finire davanti alla corte costituzionale - aggiunge Montino, che rilancia: - Noi vorremmo estendere le cure di base, i servizi dei medici di famiglia anche agli immigrati irregolari», i richiedenti asilo, quelli col tesserino di straniero temporaneamente presente, i comunitari con tessera di sei mesi rinnovabile.

Rai, Berlusconi è il padrone: dice no anche a Guglielmi ( da "Unita, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Altri nomi possibili quelli dalla ricca fonte degli autorevoli ex presidenti della Corte Costituzionale, come Francesco Paolo Casavola. Ma anche Giovanni Maria Flick, presidente emerito che ha finito da poco il suo mandato. O anche il costituzionalista Valerio Onida. Sul fronte manageriale si parla sempre di Pier Luigi Celli, ex direttore generale Rai.

Il pm De magistriscandidato per l'idvalle europee ( da "Secolo XIX, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il magistrato ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera, secondo quanto riferiscono i media, potrebbe arrivare già oggi dal plenum del Csm. Ieri la concessione dell'aspettativa ha già avuto il parere favorevole dalla quarta commissione del Csm. 18/03/2009

La super lista Di Pietro De Magistris fa la star ( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Lo scontro è stato risolto salomonicamente dal Csm con la decisione di trasferire tutti i magistrati coinvolti. In crescita nei sondaggi, Di Pietro ha dunque deciso di interrompere il discorso avviato con Paolo Flores D'Arcais e gli altri organizzatori delle giornate di piazza Navona a Roma contro il lodo Alfano.

Englaro: testo illegittimo Napolitano non lo firmi ( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: non intervenga la Corte Costituzionale o che sia lo stesso nostro Presidente della Repubblica a non firmarla». Semplice buon senso, il suo. Eppure tanto basta per farlo tornare nel mirino del centrodestra: «Un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi», spara il vice presidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello.

Costituzione da difendere più che mai ( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: affermano i nostri massimi costituzionalisti e numerose sentenze della corte Costituzionale. Gli interventi di Betori e Renzi, purtroppo non isolati, confermano che l'attuale fase di indifferenza o aperta avversione ai principi trova purtroppo origine nell'opera diseducativa di chi da oltre un ventennio parla di "revisione" e "aggiornamento" della seconda parte della Costituzione,

Congedo parentale ampio ( da "Italia Oggi" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Istituto prende atto della recente sentenza della Corte Costituzionale. La sentenza. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 19 del 26/1/2009, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151/2001 (Tu della maternità) nella parte in cui non include, nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo, il figlio convivente,

Elezioni europee, l'ex pm De Magistris si candida con Di Pietro ( da "Adige, L'" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese». «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola»

Apriremo comunque una casa da gioco nei saloni del Paradiso sul mare . Non ha dub... ( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 18-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Giustizia

Abstract: se ben regolamentata, la loro apertura porterebbe importanti ricadute sul piano occupazionale, dello sviluppo, dell'indotto turistico. Tra l'altro in relazione alla disorganica normativa sulle case da gioco si è espressa la Corte Costituzionale che ha richiamato la necessità di un nuovo sistema normativo».

Alloggi Iacp, non c'è intesa sul piano Brunetta ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Affermazioni subito rubricate in serata a «suggerimenti alle Regioni, perché questo patrimonio immobiliare è delle Regioni». Peraltro, le "indicazioni" per la vendita del patrimonio contenute nella cosiddetta manovra estiva dello scorso giugno sono state puntualmente impugnate alla corte Costituzionale da quasi tutte le Regioni.

PIANO CASA PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA ( da "marketpress.info" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di ricorso alla Corte Costituzionale scaturiti dopo l´entrata in vigore dell´art. 18 del decreto legge 185/08 che ha modificato in parte - restrigendo i poteri delle regioni - le disposizioni contenute nella manovra dell´estate scorsa. Nel contempo, il Governo si è impegnato a modificare tale norme.

De Magistris candidato Idv Impossibile fare il Pm ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm dovrebbe approvare la richiesta di aspettativa avanzata da De Magistris. In tal senso si è già espressa ieri, all'unanimità, la Quarta commissione di Palazzo dei Marescialli. Critiche sulla decisione del magistrato napoletano sono giunte dal capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha commentato: «La candidatura di De Magistris alle Europee è la dimostrazione di come

Disabili, congedo ai figli conviventi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 42, comma 5, del decreto legislativo 151/ 01 («Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità») nella parte nella quale non include, tra i soggetti legittimati a fruire del congedo, il figlio convivente,

De Magistris candidato con l'Idv: voglio coinvolgere la società civile ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Nel tardo pomeriggio arriva il primo via libera da parte del Csm alla richiesta di aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris. «Un atto dovuto», spiegano a Palazzo dei Marescialli. De Magistris si candiderà alle Europee con l'Idv di Antonio Di Pietro. Da giorni si rincorrevano le voci di una sua discesa in campo.

compartecipazioni al fvg per 450 milioni di euro il pdl: specialità difesa. il pd: attuare la sentenza ( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il giorno dopo la sentenza della Corte Costituzionale che - riconoscendo il diritto della Regione alla compartecipazione sui tributi dei redditi da pensione - ribadisce il principio costituzionale della leale collaborazione e conferma la procedura conseguente delle norme di attuazione dello Statuto, sarebbe stato davvero temerario imporre una "ragion di stato"

quagliariello: atto di presunzione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sul ddl sul testamento biologico al presidente della Repubblica e alla Corte costituzionale «è un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi, soprattutto se si è ai primi passi nella vita pubblica»: è un atto di accusa il giudizio di Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Partito della libertà,

Depurazione, attende il rimborso da 13 anni ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale che ha sancito l'incostituzionalità delle norme inserite nella cosiddetta «Legge Galli» dove si stabiliva l'obbligo di pagare la tassa di depurazione anche per le utenze non allacciate. Una decisione che mette in crisi i Comuni, gli Ato e le varie ditte cui è affidata la gestione degli acquedotti e che ora si trovano a dover procedere al rimborso delle somme

De Magistris sceglie Di Pietro ( da "Nazione, La (Firenze)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: De Magistris che nel frattempo ha ottenuto il primo via libera del Csm all'aspettativa. Molti i commenti alla «discesa in campo» del magistrato che fu trasferito dal Csm al tribunale del Riesame di Napoli. Primo fra tutti quello di Clemente Mastella che dal magistrato fu iscritto sul registro degli indagati quando era ministro della Giustizia nel governo Prodi.

Amianto, sì ai benefici Inps ( da "Nuova Ferrara, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La perizia era stata affidata dal giudice dopo che l'Inail non aveva esaminato le pratiche dei 7 manutentori, e che l'Inps si era opposta al riconoscimento proprio perché non disponeva delle pratiche Inail. Prassi consolidata e sulla quale si è pronunciata anche la Corte Costituzionale che accoglie perizie a posteriori.

Tariffe al rialzo nell'area Vesuviana ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La decisone è stata adottata in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 14 ottobre scorso, che ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 1, della legge 36 del 5 gennaio 1994. In altre parole, per la Consulta, laddove non sono attivi depuratori, la quota della bolletta destinata alla depurazione non deve essere pagata dai cittadini.

Bologna e i fascicoli spariti Saltano 2.321 processi ( da "Corriere della Sera" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria.

l'indagine del procuratore ( da "Corriere della Sera" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-18 num: - pag: 21 categoria: BREVI l'indagine del procuratore Il procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm nomini il nuovo capo, aveva avviato un'indagine interna sui fascicoli «fantasma»

Depurazione, ecco i rimborsi ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Tutto nasce da una sentenza della Corte costituzionale dello scorso autunno, secondo la quale sarebbe illegittimo il pagamento del canone di depurazione nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi.

Divortul, la moda printre politicieni. Cel mai recent exemplu - Bogdan Olteanu ( da "Romania Libera" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: CSM s-a autosesizat si si-a insusit nota inspectiei judiciare care a constatat ca "au fost respectate dispozitiile legale care reglementeaza procedura de inregistrare a cererii de divort" in cazul Anei Birchall. Dupa 32 de ani de casatorie, la varsta de 61 de ani, Petre Roman a plecat de acasa inamorat de solista Silvia Chifiriuc.

Europee: De Magistris in campo con Di Pietro ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: magistrato che ha chiesto oggi al Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De Magistris, che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.

Rai, il Pd litiga con se stesso, poi tenta l'accordo su Sorgi ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ex presidente della Corte costituzionale. Ma il cavallo ha scalciato ancora prima che Flick si avvicinasse alla sua criniera. Allora perché non puntare su Arrigo Levi, uno che di giornalismo ne ha ruminato una vita? Ex direttore della Stampa, classe 1926, avrebbe lanciato il baio della tv di Stato verso i lidi giusti.

E' un ex dj 34 enne il presidente golpista del Madagascar: lotterò contro la povertà ( da "Rai News 24" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I disordini dei giorni scorsi La Corte costituzionale del Madagascar ha confermato il leader dell'opposizione Andry Rajoelina nell'incarico di presidente ad interim, dopo il golpe militare che ha portato alle dimissioni del Capo dello Stato Marc Ravalomanana. Intanto il trentaquattrenne neopresidente ha riunito i suoi ministri per mettere a punto misure per la lotta alla poverta'

De Magistris sceglie la politica e correra' per l'Idv ( da "Caserta News" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ''Lo faro' come indipendente, insieme ad altri esponenti della societa' civile'', dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa necessaria. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, forse gia' domani dal plenum del Csm di domani.

Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura" ( da "Repubblica.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: E' questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. (18 marzo 2009

18/03/2009 11:12 EUROPEE: MANCINO SU CANDIDATURA DE MAGISTRIS, URGE RIFLESSIONE ( da "ITnews.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, questa mattina in plenum, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto dall'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee nell'Italia dei valori.

18/03/2009 10:54 EUROPEE: DA PLENUM CSM SI' AD ASPETTATIVA PER DE MAGISTRIS CANDIDATO IDV ( da "ITnews.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: - (Adnkronos) - Il plenum del Csm ha concesso all'unanimita' il collocamento in aspettativa all'ex pm di Catanzaro, oggi giudice a Napoli, Luigi De Magistris, che ieri aveva presentato richiesta di candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei valori.

18/03/2009 10:17 TERRORISMO: PROCESSO ABU OMAR RINVIATO AL 22 APRILE ( da "ITnews.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il giudice Oscar Magi, infatti, ha subito disposto un rinvio al 22 aprile in attesa che le parti possano valutare, entro quella data, le motivazioni con le quali la Corte Costituzionale ha accolto parzialmente i ricorsi presentati dal governo Prodi e dall'esecutivo guidato da Berlusconi sul segreto di Stato.

Abu Omar: Processo aggiornato al 22 aprile ( da "KataWeb News" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il giudice Oscar Magi ha motivato il rinvio con la necessità di dare tempo alle parti, accusa e difese, di conoscere le motivazioni con cui la corte costituzionale, nei giorni scorsi, ha accolto parzialmente il ricorso del governo in merito al segreto di Stato che sarebbe stato violato, per alcuni aspetti, dalla magistratura. AGI

MANCINO A DE MAGISTRIS: "CHI SCENDE IN POLITICA NON RIENTRI IN MAGISTRATURA" ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell'ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". È quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, sulla richiesta di aspettativa da De Magistris per candidarsi alle europee con l'Idv

MANCINO SULLA CANDIDATURA DI DE MAGISTRIS "CHI VA IN POLITICA NON TORNI IN MAGISTRATURA" ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Mancino sulla candidatura di De Magistris "Chi va in politica non torni in magistratura" -->L'ex pm si candida alle Europee e ottiene l'aspettativa dal Csm. Il videpresidente Mancino: «Una volta candidato, il giudice ammette di essere divenuto parte. Serve una riflessione»

Bologna e il caso dei fascicoli spariti Saltano 2.321 processi, uno ogni dieci ( da "Corriere.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria.

Mancino: "Chi fa politica non indossi più la toga" ( da "Stampaweb, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all?aspettativa dell?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell?

Europee/ Mancino vota si' a De Magistris: Ma no rientro in ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Si è espresso così il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, intervenendo in plenum prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto da Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei valori. "La candidatura di Luigi De Magistris, ma non è e non sarà la sola, pur legittima - chi può mai comprimere l'elettorato passivo?

RAI E TESTAMENTO BIOLOGICO: DURA POCO LA TREGUA PD-PDL (IL ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ex giudice della Corte costituzionale. In assenza di una fumata bianca sull'identikit del nuovo presidente dell'azienda di viale Mazzini, sono destinate a rivelarsi inutili le convocazioni previste per oggi della Commissione di vigilanza sulla Rai e dell'Assemblea dei soci del servizio pubblico presso il Ministero del Tesoro.

Azerbaigian/ Oggi referendum per cancellare limite mandati ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: adottata dalla Corte costituzionale della Repubblica dell'Azerbaigian sulla base della richiesta del corpo statale che organizza le elezioni". Una formulazione che, essendo l'Azerbaigian ancora tecnicamente in guerra con l'Armenia con il Nagorno-Karabakh (è però vigente un cessate-il-fuoco dal 1994), lascia aperta la possibilità di interpretare in senso ampio la lettera costituzionale.

Slovenia/ Verso flop referendum su ingresso Croazia in Nato ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ha intenzione di rivolgersi alla Corte costituzionale per chiedere altri 35 giorni per la raccolta firme. Stando a questa formazione, "è necessario comportarsi così perché la Croazia compromette le frontiere della Slovenia". Zagabria doveva essere accolta nella Nato ad aprile insieme a Tirana, in occasione del 60esimo compleanno dell'Alleanza.

Abu Omar/ Pm: Non credo che il processo possa fermarsi ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: della Corte Costituzionale sul segreto di Stato. Per Spataro "la Consulta ha accertato la regolarità delle intercettazioni nelle indagini sul sequestro di Abu Omar la cui validità era stata messa in dubbio dal governo e da qualche difensore. Bisognerà leggendo le motivazioni e studiandole attentamente capire come il segreto di stato possa influire sulle prove ancora da raccogliere"

Abu Omar/ Processo rinviato al 22 aprile in attesa Consulta ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e 26 agenti della Cia è stato rinviato al prossimo 22 aprile in attesa del deposito delle motivazioni riguardanti la decisione della Corte Costituzionale sul segreto di Stato. "Mai come in questo caso è necessario leggere le motivazioni per decidere cosa fare" ha detto il giudice Oscar Magi.

MADAGASCAR: CORTE COSTITUZIONALE RICONOSCE RAJOELINA PRESIDENTE ( da "Adnkronos" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: MADAGASCAR: CORTE COSTITUZIONALE RICONOSCE RAJOELINA PRESIDENTE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 18 marzo, ore 11:36

Abu Omar, giudice Milano rinvia processo al 22 aprile ( da "Reuters Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: con cui la Corte costituzionale la scorsa settimana ha detto che i magistrati milanesi non potevano usare documenti coperti dal segreto di Stato nel processo. La decisione della Consulta dell'11 marzo non ha direttamente annullato il processo in corso a Milano contro 33 imputati ma in sostanza ha eliminato dal dibattimento i documenti che ne hanno consentito il rinvio a giudizio.

caso messineo, il csm convoca i pm ( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm convoca i pm Il Consiglio superiore della magistratura non si accontenta delle spiegazioni del procuratore generale Luigi Croce e per valutare la posizione del capo della Dda di Palermo Francesco Messineo, dopo le notizie di stampa che hanno rivelato un ulteriore coinvolgimento del cognato in indagini di mafia,

Csm, Mancino chiude a De Magistris:... ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 18 pagina 0 Csm, Mancino chiude a De Magistris: "Chi si candida non torni magistrato" di Redazione "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza"

Caso Abu Omar. I segreti dell'agente Betulla ( da "Tempi" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Un caso piuttosto pubblico Pochi giorni dopo la mia arci-radiazione (ricorrerò in Cassazione, e poi alla Corte europea, esisterà pure un giudice da qualche parte), la Corte costituzionale decide a proposito del conflitto sorto tra governo italiano (Prodi e Berlusconi) e la procura, il gip e il giudice di Milano: il tutto a proposito di Abu Omar e del processo al Sismi.

Mancino, Csm: vietiamo a chi lascia la toga per la politica di rientrare in magistratura ( da "Rai News 24" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm: vietiamo a chi lascia la toga per la politica di rientrare in magistratura Nicola Mancino Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione:" L'esigenza che esprimo e' che venga disciplinata l'

De Magistris in campo al fianco di Di Pietro ( da "Avvenire" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: europee Via libera dalla IV Commissione del Csm: all'ex pm di Catanzaro serve l'aspettativa per potersi candidare «Ma lo farò come indipendente» Atteso per oggi il responso del plenum De Magistris in campo al fianco di Di Pietro DA ROMA L' ex Pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: 'correrà', come era scontato e prevedibile, per le prossime elezioni europee con l'

Rai, stop anche per Guglielmi ( da "Avvenire" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Si parla dell'ex presidente della Corte Costituzionale Pietro Paolo Casavola, dell'ex giudice della Corte ed ex presidente dell'Autorità delle comunicazioni Enzo Cheli, dell'ex direttore della Stampa, nonché direttore 'lampo' del Tg1 Marcello Sorgi e dell'ex direttore generale della Rai Pier Luigi Celli.

Schifani: farò rispettare i tempi Ed Englaro fa il costituzionalista ( da "Avvenire" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale ». «È un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi, soprattutto se ai primi passi nella vita pubblica», gli replica Gaetano Quagliariello. Il vicecapogruppo del Pdl al Senato ricorda che «Englaro aveva assicurato che dopo la conclusione della tragica vicenda di sua figlia si sarebbe chiuso nel silenzio.

Fine vita, <principi chiari per una legge necessaria> ( da "Avvenire" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: successivo della Corte Costituzionale o, addirittura, preventivo del capo dello Stato, che secondo lui non la firmerebbe. Come replica? Che è stata valutata da diversi costituzionalisti, i quali l'hanno ritenuta rispondente alla Carta. Non penso che qualsiasi cittadino, pur se ha vissuto pesanti problemi personali, possa arrogarsi il titolo per una valutazione di ordine costituzionale,

petruzzelli, la lirica può attendere ma dopo pasqua riapre il dona flor - lello parise ( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: dalla Corte costituzionale, cancella l´idea di trasformare quello spazio gastronomico nonché gaudente in una sala per concerti di musica da camera. Come ricordava l´altro giorno l´avvocato Ascanio Amenduni, il legale del 75% della famiglia Messeni Nemagna ritornata proprietaria del Petruzzelli, le sentenze restituiscono una seconda vita al contratto di locazione per il Dona Flor.

d'ambrosio, l'ex pm ora senatore "rinunci alla toga per sempre" ( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: De Magistris ha ottenuto un prima via libera dal Csm. «Sì, per l´aspettativa, è automatico. Ma con quale credibilità tornerà a indossare la toga? Il magistrato deve essere al di sopra delle parti, altrimenti si mette a rischio la credibilità dell´intera categoria». Il Pdl si è già scagliato contro la candidatura.

europee, di pietro candida de magistris - carmelo lopapa ( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: in corsa e ha ottenuto ieri il primo via libera del Csm per l´aspettativa. L´ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sarà in lista con l´Idv di Antonio Di Pietro per le Europee del 7 giugno. Il magistrato finito al centro di una bufera politico-giudiziaria lo annuncia con un video di sette minuti sul sito del leader del partito che lo ha difeso nella «campagna di delegittimazione»

berruti, suo esaminatore al csm "sfrutta la notorietà in politica" ( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Pagina 12 - Interni Berruti, suo esaminatore al Csm "Sfrutta la notorietà in politica" ROMA - è stato uno dei suoi giudici al Csm nella disciplinare. Ora Giuseppe Maria Berruti, Unicost, del caso De Magistris dice: «è una questione legata alla notorietà». Che significa? «Che la notorietà di un giudice è inevitabile.

Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli">Europee, Carlo Vulpio con Di Pietro Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli ( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle elezioni europee con Antonio Di Pietro. "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell'ordine giudiziario e sia garantita,

Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli">Europee, Carlo Vulpio con Di Pietro Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli pag.1 ( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)
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Abstract: DA PLENUM CSM OK AD ASPETTATIVA - Il plenum del Csm all'unanimità ha concesso il collocamento in aspettativa a Luigi De Magistris, l'ex pm di Catanzaro, oggi giudice a Napoli, che ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei Valori. Il magistrato, dunque, viene collocato fuori ruolo "fino alla scadenza del termine per la presentazione della candidatura -

LO SFOGO DI SILVIO: "IL LAVORO POLITICO MI FA SCHIFO" MANCINO: LE TOGHE ELETTE NON TORNINO IN MAGISTRATURA DE MAGISTRIS: PER ME CAPITOLO CHIUSO (MASTELLA: ORA CAPISCO MOLTE COS ( da "Dagospia.com" del 18-03-2009)
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Abstract: quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, questa mattina in plenum, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto dall'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee nell'Italia dei valori. Mancino ha sottolineato che "e' urgente una riflessione sui magistrati-parlamentari";

Dal tribunale alle Europee: De Magistris corre con Di Pietro ( da "Panorama.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. L'ex pm, [2] sul sito di Antonio Di Pietro, presenta la sua scelta così: "Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno,

De Magistris lascia la magistratura: ''scelta di vita'' ( da "RomagnaOggi.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il vice presidente del Csm, Nicola Mancino ha espresso la sua opinione in merito ai magistrati che scelgono la politica. "A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza"

Il Csm: De Magistris mai più in toga L'ex pm: <Il mio addio è definitivo> ( da "Corriere.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il vicepresidente del Csm al plenum Il Csm: De Magistris mai più in toga L'ex pm: «Il mio addio è definitivo» Nicola Mancino: «La magistratura perde un giudice divenuto parte». La replica: «Scelta irreversibile» Nicola Mancino (Ansa) ROMA - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura.

CSM: <A DE MAGISTRIS MAI PIÙ LA TOGA> L'EX PM: <SCELTA IRREVERSIBILE> ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
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Abstract: Csm: «A De Magistris mai più la toga» L'ex pm: «Scelta irreversibile» -->Nicola Mancino: «La magistratura perde un giudice divenuto parte». La replica: «Mai più giudice»

MANCINO SU DE MAGISTRIS CANDIDATO "POI NON TORNI IN MAGISTRATURA" ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il vicepresidente del Csm ha dato l'ok all'aspettativa per l'ex pm di Catanzaro che alle Europee correrà con Di Pietro Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura" Ma suggerisce: "Divieto di rientrare nell'ordine giudiziario, preferibile la mobilità nella Pubblica Amministrazione" (11:21 18/03/2009)

Giustizia/ Mancino: Giustificato allarme per svuotamento ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Secondo il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, è 'giustificato' l'allarme generale per lo 'svuotamento' delle Procure che ha fatto seguito alla riforma dell'ordinamento giudiziario che vieta ai magistrati di prima nomina di ricoprire incarichi monocratici. Intervenendo al plenum di oggi a palazzo dei Marescialli, Mancino inoltre ha sottolineato che "

Roma. Mancino: magistrati in politica lascina ordine ( da "AudioNews.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Cosi' il vicepresidente del Csm Mancino in occasione del via libera all'aspettativa di Luigi De Magistris, in corsa alle Europee con l'Italia dei valori. L'ex pm di Catanzaro ha gia' fatto sapere che, comunque vada, non tornera' in magistratura.

De Magistris si candida alle europee con Di Pietro ( da "Denaro, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: magistrato che ha chiesto ieri al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi, dal plenum del Csm.De Magistris, che èà stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.

Exporienta 2009, ad Atripalda il salone dell'orientamento ( da "Denaro, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: un corso di formazione per i docenti e la presenza di personalità di spicco, come il giudice emerito della Corte Costituzionale Ferdinando Imposimato sono solo alcune delle grandi novità di Exporienta 2009, il Salone regionale dell'orientamento alla Formazione e al lavoro che quest'anno si svolgerà tra il 25 e il 27 marzo prossimo presso il Centro Pmi di Atripalda.

Il Csm: De Magistris mai più in toga. L'ex pm: <Il mio addio è definitivo>. Candidati anche Carlo Vulpio e Sonia Alfano ( da "Campaniapress" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 2009 Il Csm: De Magistris mai più in toga. L'ex pm: «Il mio addio è definitivo». Candidati anche Carlo Vulpio e Sonia Alfano (Corriere della Sera) - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. È questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all'

Tribunale, in trenta per il posto di presidente ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sono chiusi i termini per presentare le domande al Csm per concorrere al posto lasciato libero da Stellario Bruno, in pensione dal primo febbraio e - se i tempi verranno rispettati - la «fumata bianca» potrebbe aversi entro l'estate. Attualmente l'incarico è provvisoriamente rivestito dalla facente funzioni Eleonora Fiengo, presidente della sezione penale dello stesso tribunale.

Il pm De Magistris in lista con Di Pietro ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: POLITICA 18-03-2009 EUROPEE CHIESTA L'ASPETTATIVA AL CSM Il pm De Magistris in lista con Di Pietro ROMA II Lascia per ora la toga per entrare in politica l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che è stato il titolare delle inchieste «Why not» e «Poseidone» e che in questi procedimenti ha coinvolto politici e imprenditori.

Si accende la guerra sul servizio del <118> ( da "Sicilia, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La decisione è stata comunicata ieri al Csm, con una richiesta di aspettativa su cui potrebbe arrivare oggi stesso il via libera. Ma la notizia non è del tutto imprevista. Era stato De Magistris a ventilare, di recente, di non escludere un impegno politico. La conferma è arrivata ieri, sul blog di Di Pietro, dove l'ex-pm di Catanzaro argomenta le sue ragioni.

L'allarme del Csm<Procure senza pminutili gli incentivi> ( da "Sicilia, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: allarme del Csm «Procure senza pm inutili gli incentivi» ANDREA GAGLIARDUCCI Roma. L'Aids «non si può superare con la distribuzione di preservativi». E poi l'economia, l'attenzione ai poveri, il capitolo sette. Durante il volo papale, e poi a Yaoundé per il suo primo viaggio da pontefice in Africa, Benedetto XVI parla di tutte le sfide della Chiesa nel Continente Nero.

Il magistrato De Magistratis alle Europee con Di Pietro ( da "Gazzettino, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: magistrato che ha chiesto al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi dal plenum del Csm. De Magistris, che è stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.

TOLMEZZO Nel distretto sanitario dell'Alto Friuli sono circa 1500 le persone soggette a disagi psichici Non toglieteci la riforma Basaglia I pazienti seguiti dal centro di salute m ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm di Tolmezzo - modifiche radicali a quei principi sarebbero veramente deleterie ed interromperebbero un percorso che negli anni sta portano a molti risultati positivi; per questo ci dobbiamo impegnare il più possibile a rendere noto al pubblico ed alle istituzioni che il nostro sistema ventennale di strutture assistenziali per la cura e la riabilitazione delle varie forme di disagio

Il Benetton rifila sei mete ai rumeni del Baia Mare ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: CSM U BAIA MARE: Pop; Catuna, Budusharui, Dinis, Rosca; Preda, Pantiru; Ene, Stoica, Danila; Ursache, Cirtiu; Gorun, Radoi, Balan. Entrati nel corso della partita: Barlea, Botezatu, Hristache, Bejan, Buzami, Eva, Manolache, Lazar e Gavriocopia.

RESTA CONFERMATO PER MOMENTO IL TRASFERIMENTO A REGGIO CALABRIA DELL'EX PG DI CATANZARO ENZO IANNELL... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm, con assegnazione della sede il 24 febbraio scorso. La prima sezione del Tar del Lazio in composizione collegiale si occuperà nuovamente del ricorso mercoledì 25 marzo. Intanto, a quanto si è appreso, anche l'ex sostituto procuratore di Salerno, Gabriella Nuzzi, ha proposto ricorso al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento della decisione con la quale il Csm ha disposto il

RAFFAELE INDOLFI SCELGO LA POLITICA PERCHè NON MI HANNO LASCIATO FARE IL PM . COS... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: E dal Csm è già arrivato il primo via libera alla concessione dell'aspettativa essenziale per la sua candidatura. A pronunciare il primo sì all'unanimità è stata la quarta Commissione di Palazzo dei marescialli, che chiederà al plenum di esprimersi sul caso con procedura d'urgenza, forse già oggi o al massimo domani.

ALMERICO DI MEGLIO SI APRE NEL POMERIGGIO A PALAZZO MADAMA IL DIBATTITO SUL TESTAMENTO BIOLOGICO:... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale» a vagliarla. Ieri mattina proprio al Senato è stata formalizzata la costituzione dell'associazione "Per Eluana" da parte di Beppino Englaro e del comitato scientifico della stessa associazione. Il vicecapogruppo Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, ha stigmatizzato la sollecitazione del papà di Eluana al presidente della Repubblica perché eventualemente non

IL MAGISTRATO HA CHIESTO L'ASPETTATIVA, OK DEL CSM IN POLITICA PERCHé NON POSSO FARE PIù IL PM ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 18-03-2009) + 1 altra fonte
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Abstract: Il magistrato ha chiesto l'aspettativa, ok del Csm «In politica perché non posso fare più il pm»

CONFERENZA. OGGI ALLE 14 A PALAZZO CORIGLIANO, BIBLIOTECA MAURIZIO TADDEI, PIAZZA SAN DOMENICO MAGGI... ( da "Mattino, Il (City)" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il chiodo nella sabbia» di Luigi Mazzella, giudice della Corte Costituzionale. A seguire convegno su «L'universo femminile», intervengono Giuseppe Spina, Eduardo De Bellis, Lucia Ascione, Dino Falconio, Flora Scelza, Faffaele Sibilio. Coordina Antonio Tajani. Conclude Ermanno Bocchini, direttore internazionale lions Associazione Gorki.

Mancino: "Chi si candida non... ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: vice presidente del Csm a De Magistris, candidato con l'Idv alle Europee: "Preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza" Roma - "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?

Impugnata legge su consulenze e concorsi ( da "Napoli.com" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: impugnato presso la Corte Costituzionale due articoli della legge regionale sulla riorganizzazione del sistema sanitario. Gli articoli sono il 4 che riguarda le consulenze che Asl e ospedali possono assegnare anche in presenza di deficit e l?art. 7 che riguarda i concorsi riservati ai dipendenti delle cliniche private che hanno perso il lavoro.

Salò e la Resistenza ( da "Articolo21.com" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Un giurista di grande peso come Giuliano Vassalli, ex presidente della Corte Costituzionale, più volte ministro della repubblica, ha dichiarato qualche giorno fa che non deve esserci” nessun riconoscimento ai repubblichini. Erano e restano nemici dello Stato.” E ha ricordato :”Che cosa vogliono ancora?

EUROPEE: GASPARRI, DA DI PIETRO LISTA INQUIETANTE ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Non si accontenta delle decisioni della Corte Costituzionale che ha bocciato il suo modo di agire, ed invece di collaborare allo sforzo nazionale ed internazionale nella lotta al terrorismo fondamentalista vorrebbe proseguire in processi che servono soltanto ai seminatori di morte.

Europee/ Gasparri: Inquietanti liste Di Pietro, manca solo ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Non si accontenta delle decisioni della Corte Costituzionale che ha bocciato il suo modo di agire, ed invece di collaborare allo sforzo nazionale ed internazionale nella lotta al terrorismo fondamentalista vorrebbe proseguire in processi che servono soltanto ai seminatori di morte.

Il Csm: "De Magistris mai più in toga" ( da "Stampaweb, La" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all?aspettativa dell?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell?

De Magistris, addio alla magistratura. Mancino avverte: chi si candida non torni ad indossare la toga ( da "Adnkronos" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il vicepresidente del Csm, Mancino, contrario al rientro dei parlamentari nel ruolo di magistrati: ''Venga disciplinata questa ipotesi''. Mastella: ''Ora capisco molte cose: qualcuno utilizza la magistratura per fare cose diverse''. Via libera del plenum al collocamento in aspettativa del giudice di Napoli.

Higher Used-Car Prices May Prompt Drivers to Consider Buying New Vehicles ( da "Bloomberg" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: consulting firms CSM Worldwide Inc. and IHS Global Insight Inc. lowered last week their estimates for U.S. new-car sales in 2009 to fewer than 10 million. Sales in the U.S. averaged more than 16 million this decade before falling to 13.2 million last year. Used-car prices often rise and fall in tandem with sales of new models,

Abuso d'ufficio, indagato De... ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: E il vice presidente del Csm Mancino attacca: "Chi si candida in politica non rientri poi in magistratura" Roma - Candidato e indagato. L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è indagato per le ipotesi di reato di concorso in abuso d?ufficio e interruzione di pubblico servizio, in relazione all?

Prosecutor De Magistris leaves the Bar, joins Di Pietro's party ( da "Velino.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: a clear sign he was making his own the remarks by CSM vice President Nicola Mancino according to which it would not be advisable to go back to the law after having been a politician. Mr De Magistris will be a candidate for another former prosecutor, Antonio Di Pietro, and his Italia dei Valori, the opposition party distinguishing itself for its strong positions on justice.

Guerra tra Procure, De Magistris indagato Abuso d'ufficio insieme a 7 colleghi ( da "Repubblica.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sospeso dal Csm. La vicenda si riferisce alla cosidetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno. Gli atti che riguardano De Magistris e i pm salernitani sono stati trasmessi da Catanzaro alla procura di Roma nello scorso mese di febbraio. Per competenza territoriale avrebbero dovuto svolgere le indagini i magistrati di Napoli,

La Corte costituzionale ha confermato Rajoelina nell'incarico di presidente ad interim ( da "Quotidiano.net" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale ha confermato Rajoelina nell'incarico di presidente ad interim Intanto il trentaquattrenne neopresidente ha riunito i suoi ministri per mettere a punto misure per la lotta alla povertà e rispondere alle critiche internazionali sulla legittimità della sua nomina Antananarivo, 18 marzo 2009 - La Corte costituzionale del Madagascar ha confermato il leader dell?

18/03/2009 17:52 GIUSTIZIA: TENAGLIA (PD), NORME SU RIENTRO MAGISTRATI-PARLAMENTARI GIA' MOLTO EQUILIBRATE ( da "ITnews.it" del 18-03-2009)
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Abstract: (Adnkronos) - "Le norme in vigore sul rientro dei magistrati nel loro ruolo dopo il mandato parlamentare sono gia' molto equilibrate". Lo dice all'ADNKRONOS il deputato del Pd Lanfranco Tenaglia, gia' magistrato d'appello, commentando le parole del vice presidente del Csm Nicola Mancino sui magistrati-parlamentari.

DE MAGISTRIS, MANCINO: <CHI ENTRA IN POLITICA NON TORNI A FARE IL MAGISTRATO> ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: De Magistris, Mancino: «Chi entra in politica non torni a fare il magistrato» -->Il vicepresidente del Csm si esprime a favore del collocamento in aspettativa dell'ex pm, ma chiede che sia disciplinata «l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato»...

TESTAMENTO BIOLOGICO: PORETTI, SE PASSA DDL VA SUBITO A ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: una legge siffatta andrebbe subito alla Corte costituzionale''. E' quanto sostenuto dalla senatrice radicale del Pd Donatella Poretti, nel suo intervento al Senato per presentare le pregiudiziali dei radicali sul testamento biologico. Nel suo discorso in Aula la Poretti ha ribadito le perplessita' sul nodo fondamentale del provvedimento, quello relativo al divieto di stop per l'

Biotestamento/ Poretti: Questa legge andrebbe subito a ( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: perché una legge siffatta andrebbe subito alla Corte costituzionale", secondo la senatrice radicale del Pd Donatella Poretti. Presentando la seconda questione di costituzionalità nell'aula del Senato, prima dell'avvio della discussione generale, Poretti ha puntato il dito contro la definizione di alimentazione e idratazione artificiali come sostegno vitale,

Roma. De Magistris indagato per abuso d'ufficio ( da "AudioNews.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Candidato con l'Idv alle Europee, oggi l'ex pm di Catanzaro ha annunciato che non tornerà in magistratura, anche se non verrà eletto. 'I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero indossare più la toga', il monito del vicepresidente del Csm Mancino.

De Magistris: prima candidato, poi indagato ( da "AprileOnline.info" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm l'ha approvata, ma preceduta da una dichiarazione del vicepresidente Nicola Mancino che esprimeva l'esigenza di disciplinare situazioni simili e si schierava per vietare in assoluto i rientri nell'Ordine dei giudici parlamentari eventualmente non rieletti.

De Magistris si candida e dà l'addio alla magistratura. Ma a Roma viene indagato per abuso d'ufficio ( da "Adnkronos" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il vicepresidente del Csm, Mancino avverte: i candidati non tornino ad indossare la toga. Mastella: ''Ora capisco molte cose. Via libera del plenum al collocamento in aspettativa del giudice di Napoli. La Procura capitolina: indagati anche altri 7 pm per la cosiddetta 'guerra di procure' tra Catanzaro e Salerno.

Abuso d'ufficio, indagato De Magistris a Roma ( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, durante la discussione in plenum sull?aspettativa richiesta da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Italia dei Valori. Necessario disciplinare la materia "L?esigenza che esprimo - ha detto Mancino, che si è espresso a favore del collocamento in aspettativa dell?

De Magistris indagato a Roma ( da "Corriere.it" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Sulla candidatura di De Magistris, il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, aveva dichiarato in mattinata che i magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. Mancino ha espresso la sua opinione in occasione del via libera del Consiglio Superiore all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro.

"GUERRA TRA PROCURE", INDAGATO DE MAGISTRIS IL CSM: MAI PIÙ IN MAGISTRATURA CHI SI CANDIDA ( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: "Guerra tra procure", indagato De Magistris Il Csm: mai più in magistratura chi si candida -->L'ex pm di Catanzaro sotto inchiesta per abuso d'ufficio a Roma insieme a sette colleghi. Mancino: «La toga che sceglie la politica non torni indietro». Lui: «Il mio addio è definitivo»

10 miliarde euro, sprijin de urgenta al UE pentru tarile estice ( da "Romania Libera" del 18-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Romania negociaza in prezent cu Uniunea Europeana si cu Fondul Monetar International (FMI) acordarea unui credit, potrivit unor surse guvernamentale. Din aceeasi categorie: CSM a avizat revocarea din functie a generalului Dan Voinea Washington DC, capitala SIDABoc: In Romania exista un singur Guvern, sustinut de doua partide politice Voteaza


Articoli

De Magistris candidato. L'ex pm in lista con Di Pietro alle europee (sezione: Giustizia)

( da "AmericaOggi Online" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

De Magistris candidato. L'ex pm in lista con Di Pietro alle europee 18-03-2009 ROMA. Lascia per ora la toga per entrare in politica l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris (nella foto Ansa), che è stato il titolare delle inchieste Why not e Poseidone e che in questi procedimenti ha coinvolto politici e imprenditori. Sarà candidato alle elezioni europee con il partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori, come indipendente, con altri esponenti della società civile. Una scelta dettata dall'impossibilità di svolgere le funzioni che "amava", quelle di pubblico ministero (il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di "riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese" :"Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare", ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella "politica con la P maiuscola". Critica la sua discesa in campo l'ex Guardasigilli Clemente Mastella che da lui venne indagato e che chiese e poi ottenne il trasferimento del magistrato da parte del Csm: "Ora capisco tante cose", dice l'ex ministro. Più esplicito il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, che vede nella candidatura di De Magistris "la dimostrazione di come alcuni usino la toga per fare carriera politica" e che si chiede se l'obiettivo sia "ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi", il consulente delle inchieste dell'ex pm. Mentre la Lega con Carolina Lussana, vice presidente della commissione Giustizia della Camera, si augura che "De Magistris sia coerente e che una volta lasciata la magistratura eletto o non eletto non vi faccia più rientro". De Magistris ha presentato proprio ieri al Csm la richiesta di aspettativa per candidarsi alle elezioni, incassando già un primo sì (la pronuncia definitiva ci sarà probabilmente oggi,ma il via libera è scontato). Il tutto poche ore prima di spiegare sul blog di Di Pietro le ragioni della sua scelta. "Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, quelle di Pubblico Ministero. Ma quello che mi inquieta di più è l'attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane, e in questi anni di accertare i fatti". Con Di Pietro De Magistris è stato sin da ora esplicito: "Gli ho detto chiaramente che sono uno spirito libero".

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Europee, De Magistris si candida con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "RomagnaOggi.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

17 marzo 2009 - 23.39 (Ultima Modifica: 17 marzo 2009) ROMA - L'ex pubblico ministero di Catanzaro ed attuale giudice a Napoli, Luigi De Magistris, ha deciso di darsi alla politica, candidandosi alle europee come indipendente nell'Italia dei Valori, insieme ad altri esponenti della società civile. De Magistris ha depositato martedì al Csm la richiesta di aspettativa. Se non ci saranno intoppi la Commissione approverà la richiesta e probabilmente già nella giornata di mercoledì stesso la delibera arriverà in plenum. "La prima cosa in questo momento importante per la mia storia personale e professionale è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica, la politica con la P maiuscola", ha motivato De Magistris la sua decisione sul sito Antonio Di Pietro. "Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della mia vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni", ha continuato. "Ritengo - ha aggiunto - che non mi sia stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di Pubblico Ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita. Sono stato in qualche modo ostacolato in questa attività che non mi è più possibile esercitare da alcuni mesi". "Quello che ancora mi inquieta di più, in questo momento storico, è l'attività di delegittimazione, di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane, e in questi anni di accertare i fatti", ha proseguito. "Sono contento - ha concluso - del progetto che mi è stato proposto da Antonio Di Pietro e dall'Italia dei Valori e dell'impegno richiestomi dalla società civile. E' l'impegno della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto. Un progetto che vorrà mettere le prime fondamenta, le prime basi nelle elezioni europee, ma che di certo punta ad una nuova politica in Italia".

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Lascia la toga per la politica l'ex pm di Catanzaro, titolare delle inchieste "Why not" e "Poseidone" (sezione: Giustizia)

( da "Cittadino, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Europee, De Magistris con Di Pietro n Lascia per ora la toga per entrare in politica l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che è stato il titolare delle inchieste Why not e Poseidone e che in questi procedimenti ha coinvolto politici e imprenditori. Sarà candidato alle elezioni europee con il partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori, come indipendente, con altri esponenti della società civile.Una scelta dettata dall'impossibilità di svolgere le funzioni che «amava», quelle di pubblico ministero (il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»: «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola». Critica la sua discesa in campo l'ex Guardasigilli Clemente Mastella che da lui venne indagato e che chiese e poi ottenne il trasferimento del magistrato da parte del Csm: «Ora capisco tante cose», dice l'ex ministro. Più esplicito il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, che vede nella candidatura di De Magistris «la dimostrazione di come alcuni usino la toga per fare carriera politica» e che si chiede se l'obiettivo sia «ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi», il consulente delle inchieste dell'ex pm. Mentre la Lega con Carolina Lussana, vice presidente della commissione Giustizia della Camera, si augura che «De Magistris sia coerente e che una volta lasciata la magistratura eletto o non eletto non vi faccia più rientro». De Magistris ha presentato proprio oggi al Csm la richiesta di aspettativa per candidarsi alle elezioni, incassando già un primo sì (la pronuncia definitiva ci sarà probabilmente domani,ma il via libera è scontato). Il tutto poche ore prima di spiegare sul blog di Di Pietro le ragioni della sua scelta. «Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, quelle di Pubblico Ministero. Ma quello che mi inquieta di più è l'attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane, e in questi anni di accertare i fatti». Con Di Pietro De Magistris è stato sin da ora esplicito: «Gli ho detto chiaramente che sono uno spirito libero».

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Congedo parentale ampio (sezione: Giustizia)

( da "Italia Oggi (Lavoro e Previdenza)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi Numero 065  pag. 33 del 18/3/2009 | Indietro Congedo parentale ampio LAVORO E PREVIDENZA Di Gigi Leonardi Circolare con le istruzioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale L'Inps: si allarga la platea degli aventi diritto Anche il figlio convivente del portatore di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersene cura, ha diritto a fruire del congedo previsto dal Tu sulla maternità. Lo sottolinea l'Inps nella circolare n. 41/2009, con la quale l'Istituto prende atto della recente [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 6      

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Ue, un milione di bagagli perduti Nel 2007 le compagnie aeree mondiali hanno perso... (sezione: Giustizia)

( da "Leggo" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Ue, un milione di bagagli perduti Nel 2007 le compagnie aeree mondiali hanno perso definitivamente più di un milione di bagagli. Le statistiche, pubblicate dalla Bbc, sono le peggiori mai registrate per il Consiglio degli Utenti del Trasporto Aereo. Fritzl, il martirio nel video in aula Al secondo giorno del processo a Fritzl, il mostro che per anni ha segregato e violentato la figlia, è la volta della video-testimonianza della figlia. Il video contiene il racconto del martirio patito fino alla liberazione. De Magistris alle Europee L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris correrà con l'Italia dei valori alle prossime elezioni europee. Il magistrato, per potersti candidare, ha chiesto al Csm l'aspettativa. Danimarca, adozioni per coppie gay Il parlamento danese ha approvato un provvedimento che rende possibile l'adozione da parte di coppie omosessuali. La Danimarca è stato il primo Paese del mondo ad adottare il matrimonio civile fra omosessuali.

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Europee, De Magistris in lista con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Arena, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 PRIMAPAGINA Pagina 1 GIUSTIZIA E POLITICA. L'ex pm di Catanzaro Europee, De Magistris in lista con Di Pietro LA CANDIDATURA. «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare, per questo mi presenterò alle europee». Lo ha detto in una intervista al settimanale Left, in edicola domani, l'ex pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, che ieri ha annunciato la sua candidatura come indipendente nelle liste dell'Italia dei Valori. «Ho detto chiaramente a Di Pietro», ha spiegato il magistrato da poco trasferito al tribunale di Napoli, «che sono uno spirito libero. Mi ha convinto la prospettiva di coinvolgere la società civile, in particolare al Sud». Intanto dal Csm è arrivato il primo via libera all'aspettativa chiesta dal l'ex pm, un via libera essenziale per la sua candidatura. LE REAZIONI. De Magistris è l'ultimo dei molti magistrati che hanno scelto di entrare in politica. Ne critica la discesa in campo l'ex Guardasigilli Mastella che da lui venne indagato, mentre Gasparri (Pdl) si chiede se l'obiettivo sia «ottenere l'immunità, visto quanto emerso dallo scandalo Genchi», il consulente dell'ex pm per le intercettazioni.2  

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De Magistris si candida con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Arena, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 NAZIONALE Pagina 2 TOGHE E POLITICA. L'ex pm corre alle Europee De Magistris si candida con Di Pietro Indipendente per l'Idv: «Non mi lasciavano più fare il mio lavoro» Critici Mastella e Pdl ROMA Lascia la toga per entrare in politica, l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, già titolare delle inchieste «Why not» e «Poseidone» che coinvolgevano politici e imprenditori. Sarà candidato alle elezioni europee come indipendente col partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori. Una scelta dettata dall'impossibilità di svolgere le funzioni che «amava» di pubblico ministero (il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»: «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola». Critico l'ex Guardasigilli Clemente Mastella, che da lui venne indagato e che chiese e poi ottenne il trasferimento del magistrato da parte del Csm: «Ora capisco tante cose». Per il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri è «la dimostrazione di come alcuni usino la toga per fare carriera politica» e che si chiede se l'obiettivo sia «ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi», il consulente delle inchieste dell'ex pm. Mentre la Lega con Carolina Lussana, vice presidente della commissione Giustizia della Camera, si augura che «De Magistris sia coerente e che una volta lasciata la magistratura non vi faccia più rientro». De Magistris ha presentato ieri al Csm la richiesta di aspettativa, incassando già un primo sì, la risposta definitiva ci sarà probabilmente oggi.  

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Passa a Rajoelina il comando del Madagascar (sezione: Giustizia)

( da "Arena, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 NAZIONALE Pagina 6 CAMBIO. Lascia il presidente Ravalomanana Passa a Rajoelina il comando del Madagascar I militari hanno affidato la guida temporanea del Paese al giovane leader dell'opposizione ANTANARIVO Il presidente del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha ceduto. Di fronte alle pressioni sempre più pesanti della piazza schierata con l'opposizione e, soprattutto, dopo l'intervento armato dei militari che lunedì avevano occupato il palazzo presidenziale della capitale. Il direttorio militare, istituito dopo le dimissioni del presidente, ha quindi trasmesso con un'ordinanza «pieni poteri» al leader dell'opposizione Andry Rajoelina. Lo ha annunciato lo stesso direttorio. È stato lo stesso vice-ammiraglio Hippolyte Rarison Ramaroson, incaricato dal presidente Marc Ravalomanana di guidare il direttorio militare, ad affidare pieni poteri a Rajoelina. «Abbiamo rifiutato in maniera categorica il direttorio che il presidente ci ha chiesto di creare dopo le sue dimissioni», ha detto il vice-ammiraglio alla stampa. «Noi lo avevamo sempre rifiutato e conferiamo pieni poteri a Andry Rajoelina perchè presieda la transizione». Poco dopo, il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale, Norbert Ratsirahona, ha spiegato ai giornalisti che «per dare attuazione a questa dichiarazione, visto che il trasferimento del potere ai soldati è stato fatto attraverso un'ordinanza presidenziale, il comitato militare deve emettere un'ordinanza per trasferire il potere» a Rajoelina. «L'ordinanza che conferisce pieni poteri ad Andry Rajoelina è stata firmata», ha poi aggiunto il giurista. I suoi più influenti sostenitori avevano fin dal primo pomeriggio dichiarato che Rajoelina sarà il capo di una «autorità di transizione», che elezioni presidenziali e legislative saranno organizzate entro 24 mesi e che sarà riscritta la Costituzione per dare vita ad una «Quarta Repubblica». La modifica della Costituzione è indispensabile per permettere a Rajoelina di candidarsi alla carica di capo dello stato. Attualmente infatti i candidati-presidente devono avere almeno 40 anni, il leader dell'opposizione ne ha 34 e tra due anni ne avrà soltanto 36. Pochi per essere eleggibile.  

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L'ex pm De Magistris si candida alle Europee con l'Italia dei Valori (sezione: Giustizia)

( da "Giornale di Brescia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Edizione: 18/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano L'ex pm De Magistris si candida alle Europee con l'Italia dei Valori ROMAL'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: «correrà» per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. «Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile», ha detto il magistrato che ha chiesto ieri al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi dal plenum del Csm. «Mi sono, in sostanza, reso conto che non ci sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia persona, le funzioni che amo e, quindi, di riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese». Per questo Luigi De Magistris ha annunciato la sua candidatura alle Europee con Idv con l'intento di cercare «di portare la mia esperienza personale, la mia passione civile e il mio amore per la giustizia e la mia attenzione ideale in quella che è la realtà principale in cui si possono modificare le cose, i fatti e anche la storia di un Paese, che è appunto la politica con la P maiuscola». «Ho detto chiaramente a Di Pietro - ha concluso De Magistris - che io sono uno spirito libero».

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Benetton si riscalda con i rumeni, sei mete (sezione: Giustizia)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Benetton si «riscalda» con i rumeni, sei mete Rugby, amichevole a Monigo aspettando il campionato. Brussolo infortunato BENETTON - CSM U BAIA MARE: 38 - 19 BENETTON TREVISO: Mulieri; Vilk, Waters, Sgarbi, Sartoretto; Brussolo, Goosen; Filippucci, Louw, E. Pavanello; Van Zyl, A. Pavanello; M. Barbieri, E. Ceccato, Allori. Entrati nel corso della partita: Vidal, A. Ceccato, Hevia, Kingi, Sutto, Simion, Galon, Marconato, Neethling. All. Smith. CSM U BAIA MARE: Pop; Catuna, Budusharui, Dinis, Rosca; Preda, Pantiru; Ene, Stoica, Danila; Ursache, Cirtiu; Gorun, Radoi, Balan. Entrati nel corso della partita: Barlea, Botezatu, Hristache, Bejan, Buzami, Eva, Manolache, Lazar, Gavriocopia. All. Calin. MARCATORI: pt 12' Sgarbi meta tr. Brussolo; 15' Mulieri meta tr. Brussolo; 29' Ene meta tr. Budusharui; 38' Sartoretto meta; st 5' Filippucci meta; 14' Sartoretto meta tr. Goosen; 26' Botezatu meta tr. Budusharui; 33' Ursache meta; 36' Mulieri meta tr. Goosen. ARBITRO: M. Dordolo di Udine. NOTE: pt 19-7; spettatori 200 circa. Più che un'amichevole è stato un allenamento, voluto da Franco Smith per spezzare la monotonia degli allenamenti nelle tre settimane di vuoto dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e prima della ripresa del campionato. I romeni sono qui a «svernare» sfuggendo alle temperature rigide delle loro zone ed hanno offerto una discreta resistenza in una partita comunque giocata a ritmi bassi. Smith naturalmente ne ha approfittato per far muovere coloro che per vari motivi ultimamente non si erano visti molto, vedi Van Zyl, Waters, Mike Barbieri, Goosen, Allori. Da registrare il solito infortunio, si spera non serio, al mediano di mischia, nella fattispecie Gabriele Brussolo. (Si.Fo.)

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pubblica accusa, sono scoperti quattro posti la preoccupazione del csm e di borraccetti (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Venezia, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

NESSUN MAGISTRATO CHIEDE VENEZIA Pubblica accusa, sono scoperti quattro posti la preoccupazione del Csm e di Borraccetti «La situazione è peggiore del previsto»: i dati definitivi sui 206 posti da pubblico ministero messi a concorso a febbraio in 44 uffici requirenti di tutta Italia, hanno fatto crescere al Csm l'allarme per la fuga dalle procure. Oltre la metà (116), cioè il 55 per cento di quei posti, rimarranno senza titolare perchè nessun magistrato ha presentato domanda per andarci e perchè non possono più essere coperti, come accadeva in passato, con i magistrati di prima nomina. E questo non accade solo al Sud, ma anche a Venezia dove su 4 posti, tre sono rimasti scoperti perchè soltanto uno è stato coperto con l'arrivo della dottoressa Carlotta Franceschetti da Gorizia. Ad andarsene già sono stati Francesco Saverio Pavone (in Procura generale) e Antonio Pastore (a Milano) mentre altri due se ne andranno prima dell'estate, Gianni Pipeschi (a Bassano) e Alessia Tavarnesi (a Perugia). «Non solo - aggiunge il procuratore veneziano Vittorio Borraccetti - ci manca uno dei due procuratori aggiunti dopo che Michele Dalla Costa è andato a Triste e quando Carlo Nordio, proposto dalla Commissione del Csm per ricoprire quell'incarico, sarà nominato ci mancherà il posto di pm lasciato scoperto da lui». La situazione, dunque, preoccupa non solo il Csm, ma anche il procuratore lagunare, che si troverà tra poco con quattro pubblici ministeri in meno. (g.c.)

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Cure ai migranti Una legge regionale contro la norma leghista (sezione: Giustizia)

( da "Unita, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Cure ai migranti Una legge regionale contro la norma leghista Fuggono dai pronto soccorso degli ospedali, si rifugiano negli ambulatori pubblici preposti alla loro cura: quello del San Gallicano, il centro di medicina migrante della Caritas di Termini. Sono gli effetti dell'emendamento al pacchetto sicurezza, che chiede ai medici ospedalieri di denunciare gli immigrati irregolari. «Un emendamento che sa di razzismo», ha detto il presidente della Associazione medici stranieri in Italia, un emendamento contro cui la Regione Lazio annuncia battaglia. Ieri il vicepresidente Esterino Montino ha fatto sapere che «Arriverà una legge regionale per dire si all'obiezione etica alla denuncia», qualora non venga abolito l'emendamento. La legge seguirà un'ordinanza, già in vigore, che impone ai medici del Lazio di non denunciare: ogni individuo in base all'articolo 32 della Costituzione, ha diritto alle cure. «La battaglia potrebbe anche finire davanti alla corte costituzionale - aggiunge Montino, che rilancia: - Noi vorremmo estendere le cure di base, i servizi dei medici di famiglia anche agli immigrati irregolari», i richiedenti asilo, quelli col tesserino di straniero temporaneamente presente, i comunitari con tessera di sei mesi rinnovabile. L'annuncio è stato fatto ieri nell'ambito del «noi non segnaliamo day», la giornata di mobilitazione contro l'obbligo di denuncia degli irregolari da parte degli operatori sanitari. GIOIA SALVATORI

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Rai, Berlusconi è il padrone: dice no anche a Guglielmi (sezione: Giustizia)

( da "Unita, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Rai, Berlusconi è il padrone: dice no anche a Guglielmi I veti del premier condizionano la trattativa con l'opposizione Franceschini: così chi possiede la tv privata controlla tutto NATALIA LOMBARDO Bocciati uno dopo l'altro i nomi per la presidenza Rai, anche quello che, nel pomeriggio di ieri, sembrava l'ultima proposta avanzata dal Pd: Angelo Gugliemi, critico letterario, storico «inventore» di RaiTre e ora assessore alla Cultura della giunta Cofferati a Bologna. Una figura adatta ma troppo di sinistra e quindi rifutata da Berlusconi (anche se qualcuno ieri sera confidava in uno spiraglio). All'ennesimo veto, Dario Franceschini ieri sera a Ballarò ha elencato i vari «no» di Berlusconi, anche «sul padre del servizio pubblico televisivo qual è Angelo Guglielmi. Non vorrei che ci fosse un disegno, che la famiglia che possiede la televisione privata voglia controllare direttamente anche la televisione pubblica, togliere spazi di pluralismo. Se c'è questo disegno, e credo ci sia,, è inutile fare altri nomi, «Troverà un muro da parte delle opposizione se il suo progetto è quello di controllare la Rai attraverso il governo e Mediaset attraverso la sua famiglia», conclude il segretario Pd, che ha spiegato anche le difficoltà, in queste condizioni, di seguire la legge Gasparri. Il quale ha bollato Guglielmi come un «lottizzato» perché «era in piazza con Veltroni». E il no a Guglielmi, ha spiegato ancora Franceschini, ha avuto «una motivazione che mi vergogno di riferire, come, per esempio, quella dell'età. Al posto del presidente del Consiglio non lo fareì perchè ha cinque anni più di Guglielmi». Le trattative erano andate avanti tutto il giorno. In serata è tornato in prima fila il nome di Enzo Cheli, ex presidente dell'Autorità per le Comunicazioni fino a quattro anni fa, quindi non a rischio incompatibilità. Nome sul quale non sarebbe ancora arrivato il niet da Palazzo Chigi, anche se l'interessato afferma di non essere stato contattato dai vertici del Pd. Nel pomeriggio sono risalite (a tratti) le «quotazioni» di Marcello Sorgi, ex direttore de La Stampa e del Tg1, anche se in ambienti Pd dicevano che l'attenzione non sia puntata su un giornalista. Una partita, quella per il vertice di Viale Mazzini, che da due settimane è nello stallo, dopo il rifiuto di Ferruccio De Bortoli, unica candidatura condivisa. Il tempo per trovare un accordo ci sarebbe, fino alle 16 di oggi, quando è convocata l'assemblea degli azionisti Rai: dovrebbe indicare il presidente da votare in commissione di Vigilanza e del nono consigliere (Angelo Maria Petroni. Ieri mattina c'è stata una prima telefonata tra Dario Franceschini e Gianni Letta. Poi un incontro di dieci minuti nella sede Pd a Via del Nazareno, dalla quale il gran consigliere di Berlusconi è uscito senza dire una parola, in attesa del responso del premier. Angelo Guglielmi, contattato, aveva confermato la sua «disponibilità generica». figura di garanziA CERCANSI Molte le docce fredde da Palazzo Chigi: hanno gelato Fabiano Fabiani e, prima ancora, l'attuale presidente Claudio Petruccioli. Arrigo Levi, invece, si è tirato indietro. Altri nomi possibili quelli dalla ricca fonte degli autorevoli ex presidenti della Corte Costituzionale, come Francesco Paolo Casavola. Ma anche Giovanni Maria Flick, presidente emerito che ha finito da poco il suo mandato. O anche il costituzionalista Valerio Onida. Sul fronte manageriale si parla sempre di Pier Luigi Celli, ex direttore generale Rai. Svanite invece le ipotesi Paolo Ruffini, quella di Gianni Riotta sembra sia stato un trabocchetto del Pdl per scalzarlo dal Tg1. Fra i giornalisti un mone possibile è Stefano Folli, editorialista del Sole24Ore. Il presidente fai da te In serata Paolo Romani, sottosegretario e uomo di tele-fiducia del premier, è andato a Palazzo Chigi. Un nome gradito sarebbe Giorgio Assumma, presidente della Siae. Se entro le quattro di oggi non si trova un accordo l'Assemblea dei soci Rai potrebbe slittare di una settimana. Altrimenti, in caso positivo, potrebbe riunirsi il Cda a tambur battente per nominare il presidente indicato dal governo, per rafforzarlo di fronte al successivo voto della Vigilanza. Il presidente Zavoli, infatti, ha convocato per oggi alle 14,30 la commissione, che potrebbe restare «aperta» per votare. Lo scontro

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Il pm De magistriscandidato per l'idvalle europee (sezione: Giustizia)

( da "Secolo XIX, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il pm De magistriscandidato per l'idvalle europee elezioni ROMA. Luigi De Magistris ha annunciato che lascerà la magistratura per candidarsi con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro alle prossime elezioni europee. L'ex pm - protagonista di un'aspra vicenda giudiziaria quando era titolare a Catanzaro di delicate inchieste sugli intrecci tra affari e politica, prima di essere trasferito d'ufficio a Napoli - ha annunciato la sua decisione senza risparmiare conclusioni amare sulla magistratura. «Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della mia vita e che è stato il mio sogno», ha detto De Magistris come riportato dal blog di Di Pietro. Il magistrato ha chiesto al Consiglio superiore della magistratura l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera, secondo quanto riferiscono i media, potrebbe arrivare già oggi dal plenum del Csm. Ieri la concessione dell'aspettativa ha già avuto il parere favorevole dalla quarta commissione del Csm. 18/03/2009

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La super lista Di Pietro De Magistris fa la star (sezione: Giustizia)

( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

TOGA PARTY L'ex pm: mi hanno fermato La super lista Di Pietro De Magistris fa la star Andrea Fabozzi ROMA Dalle inchieste sui fondi europei al parlamento europeo. Luigi De Magistris sarà candidato per la lista di Antonio Di Pietro alle elezioni del 6 e 7 giugno. Con lui in una lista all star che Di Pietro ha messo insieme e che presenterà ufficialmente oggi ci saranno anche l'ex vicesegretario dell'Onu Pino Arlacchi, l'ex senatore della sinistra democratica Paolo Brutti e la presidente dell'associazione nazionale familiari vittime della mafia Sonia Alfano. Dovrebbero esserci anche un altro ex senatore Ds, Stefano Passigli grande esperto di conflitto di interessi e soprattutto avrebbe accettato Rita Borsellino. «L'Italia dei valori si comporterà come una lista civica, non candideremo politici di professione, non so nemmeno se mi candiderò io» ha detto ieri Di Pietro. Il vero colpo al momento è De Magistris che attualmente è a Napoli a fare il giudice alla dodicesima sezione del tribunale del riesame. In questa veste ha da poco firmato l'ordinanza con la quale si respingeva la prima richiesta di scarcerazione dell'imprenditore Alfredo Romeo, arrestato nell'inchiesta «Magnanapoli». Un'ordinanza in cui si parlava di Romeo come vero «dominus dell'amministrazione comunale napoletana» che irritò i molti politici coinvolti nell'inchiesta che, scriveva il magistrato, «posseggono identica sensibilità alla commissione dei illeciti quando si debbono perseguire affari». Tra i politici coinvolti in quell'inchiesta napoletana, è noto, c'è anche Francesco Rutelli, sentito in procura a Napoli come persona informata sui fatti. Ed è stato proprio Rutelli in veste di presidente del comitato parlamentare sui servizi segreti a polemizzare da ultimo con De Magristris a proposito del caso di Gioacchino Genchi, consulente di De Magistris e secondo Rutelli custode in maniera illecita di centinaia di migliaia di tabulati telefonici tra i quali quelli dell'ex capo del servizio segreto militare Niccolò Pollari. Sulle consulenze di Genchi a De Magistris quando era pm a Catanzaro sta indagando la procura di Roma. Ieri De Magistris ha presentato la sua candidatura con un lungo videocomunicato sul sito di Di Pietro, spiegando che «non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, quelle di pubblico ministero». Il Consiglio superiore della magistratura aveva deciso all'unanimità di trasferire De Magistris a Napoli da Catanzaro al termine di una procedura disciplinare iniziata dell'ex ministro della giustizia Clemente Mastella e proseguita dal procuratore generale della Cassazione. Trasferimento per incompatibilità ambientale e funzionale: una decisione che ha sostanzialmente messo fine alle inchieste nate in Calabria su politica, mafia, massoneria e corruzione nell'utilizzo dei fondi europei. Generando però uno scontro senza precedenti tra le procure di Catanzaro (che dovrebbe proseguire il lavoro di De Magistris), Potenza (che era diventata l'oggetto delle indagini di De Magistris) e Salerno (titolare dell'inchiesta sui magistrati accusati di aver ostacolato il battagliero pm). Lo scontro è stato risolto salomonicamente dal Csm con la decisione di trasferire tutti i magistrati coinvolti. In crescita nei sondaggi, Di Pietro ha dunque deciso di interrompere il discorso avviato con Paolo Flores D'Arcais e gli altri organizzatori delle giornate di piazza Navona a Roma contro il lodo Alfano. Presenterà dunque il simbolo dell'Italia dei valori «perché non si fa più in tempo a cambiarlo» ma è sicuro di aver accolto «la sostanza di quello che ci chiedevano Andrea Camilleri e altri» come il direttore di Micromega Flores. È tramontata così la possibile candidatura del premio Nobel (portoghese, ma sono elezioni europee) José Saramago, sotto il segno dell'Idv e dunque la candidatura che fa più rumore è quella di De Magistris. Che ieri ha ricevuto il primo via libera del Csm alla concessione dell'aspettativa elettorale. E non ha voluto replicare alle accuse di Clemente Mastella - indagato da De Magistris nell'inchiesta Why Not - che ha detto di spiegarsi «tante cose» ora che l'ex pm è «sceso» in politica.

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Englaro: testo illegittimo Napolitano non lo firmi (sezione: Giustizia)

( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

AL SENATO Il papà di Eluana lancia un'associazione. E chiama il Colle Englaro: testo illegittimo Napolitano non lo firmi Eleonora Martini ROMA «Ci sono voluti 6203 giorni per venire a capo del problema di Eluana». Un periodo così lungo che avrebbe depresso anche l'ottimista più incallito. Eppure Beppino Englaro - che ieri ha presentato nella sala Nassiriya del Senato l'associazione «Per Eluana», nata per difendere la libertà di cura depennata dalla legge sul testamento biologico che oggi approda nell'Aula di Palazzo Madama - ha ancora coraggio da vendere. «La nostra vicenda dimostra che niente è impossibile, non è vero che non se ne verrà mai a capo - incoraggia i senatori, presenti all'affollatissima conferenza stampa, appartenenti a entrambi gli schieramenti politici - Non è detto che in Parlamento non decidano di dedicare ulteriore tempo alla discussione o che al Senato non si rendano conto che piuttosto è meglio nessuna legge sul fine vita. E, se anche questa legge anticostituzionale dovesse passare, non è detto che non intervenga la Corte Costituzionale o che sia lo stesso nostro Presidente della Repubblica a non firmarla». Semplice buon senso, il suo. Eppure tanto basta per farlo tornare nel mirino del centrodestra: «Un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi», spara il vice presidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello. «Beppino Englaro aveva assicurato che dopo la conclusione della tragica vicenda di sua figlia si sarebbe chiuso nel silenzio - incalza il senatore, ormai noto come esponente della "banda dei quattro" - ma se si decide di scendere nell'agone pubblico bisogna almeno farlo con correttezza». Englaro però, che a Palazzo Madama è arrivato su invito dei senatori friulani Ferruccio Saro (dissenziente Pdl) e Carlo Pegorer (Pd), ha negato che sarà mai "testimonial" di qualunque movimento politico - «Non c'entro niente, assolutamente» con la neo formazione di Nichi Vendola, ha precisato - e ha assicurato «l'assoluta indipendenza dalla politica» dell'associazione «Per Eluana». Il cui primo scopo è usare argomentazioni scientifiche per «chiarire la confusione e la disinformazione che sono state prodotte sulla vicenda di Eluana» e che hanno spianato la strada al ddl Calabrò. Non a caso a presiedere il comitato scientifico c'è un esperto di cure palliative, Giandomenico Borasio, docente dell'Università di Monaco, secondo il quale una legge siffatta non sarebbe accettabile per la Corte europea dei diritti dell'uomo: «Non credo che a Strasburgo sarebbe lasciata passare - dice - e sarebbe una figuraccia internazionale che spero che il Parlamento si eviterà, perlomeno per senso di pudore». Borasio - che ha presentato l'associazione assieme a Beppino Englaro e al neurologo di Eluana, Carlo Alberto Defanti, alla presenza dei democratici Anna Finocchiaro, Ignazio Marino e Franca Chiaromonte, del radicale Marco Perduca, del Pdl Antonio Paravia e di Francesco Pardi (Idv) - ha spiegato che in nessun paese d'Europa è in discussione se la nutrizione e l'idratazione forzate siano o meno terapie mediche e quindi, in quanto tali, rifiutabili. Anzi, in alcuni casi, «l'idratazione forzata, praticata per incompetenza, può causare la morte - tra atroci sofferenze - per edema polmonare». Quindi addirittura «in ambito palliativo, sono da considerarsi pratiche contro il paziente». Mentre una buona legge «dovrebbe rendere le cure palliative obbligatorie» (e invece l'emendamento ad hoc firmato da Marino è stato respinto in Commissione sanità) che consistono nel curare «non solo i bisogni fisici ma anche quelli psicologici, psicosociali e spirituali». Solo così, aggiunge Defanti, il malato terminale o in stato vegetativo «arriva a una morte pacifica». Per questo, verso la fine della vita di una persona, «il rapporto medico-paziente deve diventare il più possibile paritario, garantendo al malato un'informazione accurata in modo che si riesca ad accompagnarlo nel percorso e con la modalità che sceglie». Ovviamente, come è stato riconosciuto perfino dalla Chiesa in Germania, le direttive anticipate (Dat) devono essere vincolanti per il medico. Mentre invece, fa notare Ignazio Marino (e confermano fonti vicine al relatore Calabrò), il ddl del centrodestra prevede (comma 7 dell'articolo 5) che il testamento biologico sia «rilevante» solo «nel momento in cui è accertato» lo «stato vegetativo del soggetto». Come a dire, tre anni di lavoro in Commissione del Senato e mesi di laceranti discussioni pubbliche per arrivare a una legge che dispone la possibilità di lasciare un testamento biologico (non vincolante) solo per lo 0,05% dei pazienti in fine vita (tremila in tutta Italia). Tanto per fare un esempio, la Dat non sarebbe nemmeno presa in considerazione per chi malauguratamente dovesse condividere la sorte del deputato Beniamino Andreatta - ricordato da Defanti - che rimase in coma per quasi otto anni in seguito ad un infarto. Insomma, per usare le parole del professor Borasio, «il mio consiglio per chi vuole una morte naturale e senza sofferenza è di emigrare il prima possibile. Spero che non ci sia mai nessun Paese civile in cui i sondini hanno più diritti dei malati». Foto: IL PAPÀ DI ELUANA ENGLARO, BEPPINO. /FOTO AP

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Costituzione da difendere più che mai (sezione: Giustizia)

( da "Manifesto, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Costituzione da difendere più che mai *** Le recenti dichiarazioni di esponenti politici e del mondo religioso fiorentino suscitano gravi preoccupazioni per la leggerezza e l'approssimazione culturale con cui si sono ignorati i fondamenti della nostra democrazia. L'arcivescovo Giuseppe Betori ha criticato con toni aspri la decisione del Consiglio comunale di conferire la cittadinanza onoraria a Beppino Englaro, cittadino che nella lunga sofferenza della sua famiglia ha lottato con gli strumenti del diritto per l'affermazione dei principi di libertà e dignità della persona contenuti negli articoli 2 e 32 della Costituzione. Si tratta di una inaccettabile ingerenza del potere ecclesiastico nell'attività di una istituzione elettiva dello Stato. A sua volta il presidente provinciale Matteo Renzi ha dichiarato di sognare di riscrivere la Costituzione a partire dai suoi principi fondamentali, espressione poi condita con riferimenti all'articolo 1, ai diritti dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle confessioni religiose e molto altro. Vogliamo ricordare, come cittadini che non intendono rinunciare ai principi e alle coordinate essenziali della loro democrazia nata dalla liberazione dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista, che i principi supremi della Costituzione espressi rispettivamente nei principi fondamentali (artt. 1-12) e in tutta la sua prima parte (artt. 1-54), di cui si prevede l'attuazione negli istituti della seconda parte (artt. 55 - 139), sono immodificabili nel loro nucleo essenziale, come affermano i nostri massimi costituzionalisti e numerose sentenze della corte Costituzionale. Gli interventi di Betori e Renzi, purtroppo non isolati, confermano che l'attuale fase di indifferenza o aperta avversione ai principi trova purtroppo origine nell'opera diseducativa di chi da oltre un ventennio parla di "revisione" e "aggiornamento" della seconda parte della Costituzione, come se non vi fossero anche lì principi immodificabili e che caratterizzano la nostra democrazia: basti pensare all'indipendenza del pubblico ministero dal potere esecutivo o alla centralità del parlamento e ai diritti delle minoranze, due principi che non sono espliciti nella prima parte, ma che se cancellati ci restituirebbero un regime illiberale. Ribadiamo però che anzitutto i principi fondamentali della Carta del '48 sono intangibili, anche se compatibili con diverse modalità di attuazione. E che un sessantennio di vita repubblicana ha dimostrato come i primi undici articoli, come del resto tutta la prima parte (artt. 1-54 Cost.) esprimono in modo chiaro, comprensibile ai più ed efficace norme e principi in grado di resistere al trascorrere dei decenni e al mutare delle condizioni materiali, culturali e tecnologiche del nostro Paese. Invitiamo così tutti i cittadini, le realtà associative e le forze democratiche a respingere gli strumentali attacchi alla Costituzione e a impegnarsi con urgenza, in tutte le sedi istituzionali e nella società, nella scuola e nell'informazione, a trovare modi di valorizzazione e di opportuno rilancio della cultura e dell'attuazione della Costituzione in tutte le sue parti: nei suoi principi fondamentali e, in questo contesto di crisi economica, sociale e democratica, nelle sue illuminanti previsioni in tema di rapporti economici e sociali.. Comitato fi orentino in difesa della Costituzione (info@ fi renzeperlacostituzione.it)

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Congedo parentale ampio (sezione: Giustizia)

( da "Italia Oggi" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi sezione: Lavoro e Previdenza data: 18/03/2009 - pag: 33 autore: di Gigi Leonardi Circolare con le istruzioni dopo la sentenza della Corte Costituzionale Congedo parentale ampio L'Inps: si allarga la platea degli aventi diritto Anche il figlio convivente del portatore di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersene cura, ha diritto a fruire del congedo previsto dal Tu sulla maternità. Lo sottolinea l'Inps nella circolare n. 41/2009, con la quale l'Istituto prende atto della recente sentenza della Corte Costituzionale. La sentenza. La Corte Costituzionale, con sentenza n. 19 del 26/1/2009, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151/2001 (Tu della maternità) nella parte in cui non include, nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo, il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave. Secondo il dispositivo della  sentenza, pertanto, il congedo di cui trattasi (assenza dal lavoro fino a due anni con diritto alla conservazione del posto) può  essere riconosciuto al figlio convivente del portatore di handicap grave, qualora non vi siano altri soggetti idonei a prendersene cura.La nuova mappa.  Alla luce della sentenza, dunque, hanno titolo a fruire del congedo i lavoratori dipendenti secondo il seguente ordine di priorità:  a)  coniuge della persona gravemente disabile qualora convivente con la stessa;b)   genitori, naturali o adottivi e affidatari,  del portatore di handicap grave nel caso in cui si verifichi una delle seguenti condizioni:*il figlio non sia coniugato o non conviva con il coniuge;*il coniuge del figlio non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo; *l coniuge del figlio abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso  soggetto e nei medesimi periodi del congedo;c) fratelli o sorelle,  alternativamente, conviventi con il soggetto portatore di handicap grave, in caso si verifichino le seguenti due condizioni:1)  il fratello portatore di handicap grave non sia coniugato o non conviva col coniuge, oppure, laddove sia coniugato e convivente col coniuge,  ricorra una delle seguenti situazioni:* il coniuge non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo; *il coniuge abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame;2)  entrambi i genitori siano deceduti o totalmente inabili; c)   figlio convivente con la persona in situazione di disabilità grave, in caso si verifichino le seguenti quattro condizioni: 1) il genitore portatore di handicap grave non sia coniugato o non conviva col coniuge, oppure, laddove sia coniugato e convivente col coniuge,  ricorra una delle seguenti situazioni:* il coniuge non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo, *il coniuge abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame; 2) entrambi i genitori del portatore di handicap siano deceduti o totalmente inabili; 3)  il genitore portatore di disabilità grave non abbia altri figli o non conviva con alcuno di essi, oppure laddove abbia altri figli conviventi, ricorra una delle seguenti situazioni:*tali figli (diversi dal richiedente il congedo) non prestino attività lavorativa o siano lavoratori autonomi;*i figli conviventi (diversi dal richiedente il congedo)  abbiano espressamente rinunciato a godere del congedo per il suddetto genitore nel medesimo periodo;  4)  il portatore di disabilità grave non abbia fratelli o non conviva con alcuno di essi, oppure, laddove  abbia un fratello convivente,  ricorra una delle seguenti situazioni:*il fratello convivente non presti attività lavorativa o sia lavoratore autonomo; *il fratello convivente abbia espressamente rinunciato a godere per lo stesso soggetto e nei medesimi periodi del congedo in esame. Sono in corso di aggiornamento su ?modulistica on line? i modelli di domanda che tengono conto delle innovazioni introdotte dalla sentenza costituzionale.

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Elezioni europee, l'ex pm De Magistris si candida con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Adige, L'" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

La scelta Il magistrato avviò a Catanzaro le inchieste Why not e Poseidone. Mastella: «Ora capisco tante cose» Elezioni europee, l'ex pm De Magistris si candida con Di Pietro ROMA - Lascia la toga per entrare in politica l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che è stato il titolare delle inchieste Why not e Poseidone e che in questi procedimenti ha coinvolto politici e imprenditori. Sarà candidato alle elezioni europee con il partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori, come indipendente, con altri esponenti della società civile. Una scelta dettata dall'impossibilità di svolgere le funzioni che «amava», quelle di pubblico ministero (il Csm lo ha trasferito d'ufficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese». «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola». Critica la sua discesa in campo l'ex Guardasigilli Clemente Mastella che da lui venne indagato e che chiese e poi ottenne il trasferimento del magistrato da parte del Csm: «Ora capisco tante cose», dice l'ex ministro. Più esplicito il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, che vede nella candidatura di De Magistris «la dimostrazione di come alcuni usino la toga per fare carriera politica» e che si chiede se l'obiettivo sia «ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi», il consulente delle inchieste dell'ex pm. Mentre la Lega con Carolina Lussana, vice presidente della commissione Giustizia della Camera, si augura che «De Magistris sia coerente e che una volta lasciata la magistratura eletto o non eletto non vi faccia più rientro». 18/03/2009

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Apriremo comunque una casa da gioco nei saloni del Paradiso sul mare . Non ha dub... (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 18-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Ostia))

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 Chiudi di IVO IANNOZZI «Apriremo comunque una casa da gioco nei saloni del Paradiso sul mare». Non ha dubbi il sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Qualora non dovesse essere modificata la legge che oggi non consente l'apertura dei casinò in Italia, entro due anni l'amministrazione comunale anziate intende comunque aprire l'edifico liberty sulla riviera Zanardelli realizzato negli anni '20 dal commerciante Giuseppe Polli proprio per ospitare una casa da gioco. A ridare attualità a un'idea che fa capolino a ogni Finanziaria, è la proposta di legge presentata dal senatore Candido De Angelis, ex sindaco di Anzio, che è stata ripresa e sostenuta dal presidente del Senato Renato Schifani. «In un momento in cui si consente di scommettere on line praticamente su tutto, è assurdo consentire a soli quattro comuni in Italia di avere un casinò - spiega Bruschini - Per questo credo che nelle pieghe della normativa ci sia la possibilità di aprire una casa gioco al Paradiso sul mare, magari non identificandolo come casinò. E' comunque positiva la proposta di legge del senatore De Angelis e bene ha fatto il presidente del Senato a riprenderla e a porre l'attenzione sulla necessità di una legge per l'apertura dei casinò, che ad Anzio attendiamo dal 1926. Per noi avrebbe un'importante ricaduta occupazionale, sull'indotto turistico e sulla promozione del territorio». Nelle intenzioni del Comune la realizzazione del nuovo porto turistico e l'apertura del casinò avrebbero insieme un indotto diretto di mille posti di lavoro. I 18 articoli della proposta di legge presentata dal senatore De Angelis prevedono norme per l'istituzione e autorizzazione all'esercizio delle nuove case da gioco, l'affidamento della concessione ai comuni che possono gestire direttamente le strutture, formare società miste o affidarlo a terzi iscritti in un albo nazionale, la ripartizione di parte dei proventi - il 50 per cento - al Comune stesso che li destinerà alla riduzione delle imposte a carico dei cittadini, al finanziamento di opere pubbliche, al potenziamento dei servizi turistici. La proposta di legge prevede che un'altra parte degli introiti, il 25 per cento, vengano destinati al potenziamento di organici e mezzi delle forze dell'ordine. «Con la finanziaria 2007 - spiega il senatoore De Angelis - non c'è più alcun ostacolo al business dell'azzardo. Sulla nuova frontiera dei giochi on-line gli italiani possono scommettere come vogliono, dove e con chi vogliono; i giochi d'azzardo sono dunque entrati nelle case degli italiani attraverso internet e sono il risultato di norme lacunose e cieche, approvate con lo scopo dichiarato di combattere la raccolta abusiva e di tutelare il consumatore. In questo contesto ritengo ingiustificato il diniego all'apertura di nuovi casinò, mentre, se ben regolamentata, la loro apertura porterebbe importanti ricadute sul piano occupazionale, dello sviluppo, dell'indotto turistico. Tra l'altro in relazione alla disorganica normativa sulle case da gioco si è espressa la Corte Costituzionale che ha richiamato la necessità di un nuovo sistema normativo».

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Alloggi Iacp, non c'è intesa sul piano Brunetta (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-18 - pag: 2 autore: La contrarietà degli Enti locali Alloggi Iacp, non c'è intesa sul piano Brunetta Massimo Frontera ROMA Non c'è ancora accordo sul "piano Brunetta" per la vendita in blocco degli alloggi degli Iacp. L'indiscrezione circolata ieri su alcune misure che sarebbero allo studio del Governo per incentivare la cessione agli attuali inquilini dei circa 8-900mila alloggi popolari controllati dalle Regioni è stata alla fine smentita in serata. «Non c'è nessun piano del governo di dismissione del patrimonio immobiliare», ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani, che in precedenza era intervenuto sul tema del patrimonio Iacp. Un patrimonio il cui valore catastale è stato stimato complessivamente in circa 25 miliardi (fonte Mattei-Reviglio-Rodotà 2007 su dati del conto patrimoniale delle amministrazioni pubbliche) e il cui valore di mercato potrebbe essere di almeno 3-4 volte questa cifra. Secondo il ministro dell'Innovazione Renato Brunetta, principale sponsor dell'alienazione, si tratta di un "capitale morto" che potrebbe invece produrre effetti positivi sull'economia, se non altro perché eviterebbe i costi di un'improduttiva gestione pubblica. Lo stesso Mantovani aveva parlato ieri di norme per migliorare l'efficienza della gestione degli alloggi e anche di formule contrattuali per vedere le case con la formula dell'affitto con riscatto a chi volesse acquistarle. Affermazioni subito rubricate in serata a «suggerimenti alle Regioni, perché questo patrimonio immobiliare è delle Regioni». Peraltro, le "indicazioni" per la vendita del patrimonio contenute nella cosiddetta manovra estiva dello scorso giugno sono state puntualmente impugnate alla corte Costituzionale da quasi tutte le Regioni.

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PIANO CASA PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 PIANO CASA PER L´EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Roma, 18 marzo 2009 - In dirittura d´arrivo il Piano casa. Dopo una trattativa con le regioni durata 7 mesi l´accordo che sblocca il piano straordinario di edilizia residenziale pubblica è stato firmato il 5 marzo scorso dal ministro per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, e dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani. La conferenza Unificata Stato, regioni e comuni, nella riunione del 12 marzo scorso - ha dato il via libera al Piano. ´´Abbiamo definito un accordo da 550 milioni di euro con le Regioni sul piano casa" ha dichiarato il ministro Fitto nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 6 marzo. Il governo finanzierà il Piano inizialmente con 200 milioni e si impegnerà a reintegrare interamente il fondo fino ad arrivare ai 550 milioni di euro previsti. Il Piano casa è previsto dall´art. 11 del decreto legge 112/08, convertito nella legge 133/08 (manovra finanziaria 2008). Con l´accordo firmato il 5 marzo, le Regioni si impegnano a sospendere i procedimenti di ricorso alla Corte Costituzionale scaturiti dopo l´entrata in vigore dell´art. 18 del decreto legge 185/08 che ha modificato in parte - restrigendo i poteri delle regioni - le disposizioni contenute nella manovra dell´estate scorsa. Nel contempo, il Governo si è impegnato a modificare tale norme. Alle regioni, d?intesa con gli enti locali, spetta dunque il compito di elaborare, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dallo Stato ed entro i finanziamenti assegnati, i programmi di edilizia residenziale. ´´Sono pienamente soddisfatto dell´accordo raggiunto - ha commentato il ministro Fitto - che impegna consistenti risorse per affrontare l´emergenza di una tensione abitativa che colpisce molte famiglie che versano in condizioni di bisogno´´. . . <<BACK

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De Magistris candidato Idv Impossibile fare il Pm (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Sole-24 Ore sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-03-18 - pag: 15 autore: EUROPEE De Magistris candidato Idv «Impossibile fare il Pm» Il plotone già fitto di magistrati prestati alla politica sta per arricchiersi di un'altra unità: l'ex Pm di Catanzaro e attuale componente del Tribunale del riesame di Napoli, Luigi De Magistris, correrà alle Europee del 6 e 7 giugno prossimo con l'Idv. Ad annunciarlo è stato lo stesso magistrato che, attraverso il blog del leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, ha commentato: «Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di Pubblico ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita». Da qui la sua decisione di dedicarsi a quella, ha aggiunto, «che è la realtà principale in cui si possono modificare le cose, i fatti e anche la storia di un Paese, che è appunto la politica con la P maiuscola ». A tal proposito, tra oggi e domani il plenum del Csm dovrebbe approvare la richiesta di aspettativa avanzata da De Magistris. In tal senso si è già espressa ieri, all'unanimità, la Quarta commissione di Palazzo dei Marescialli. Critiche sulla decisione del magistrato napoletano sono giunte dal capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha commentato: «La candidatura di De Magistris alle Europee è la dimostrazione di come alcuni usino la toga in maniera assai opinabile, solo per fare carriera politica». Avanzando poi l'ipotesi che la candidatura gli «serva a ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi».Laddove l'ex guardasigilli Clemente Mastella, a suo tempo indagato da De Ma-gistris, ha dichiarato: «Ora capisco tante cose».

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Disabili, congedo ai figli conviventi (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-18 - pag: 32 autore: L'Inps ha definito le condizioni Disabili, congedo ai figli conviventi Giuseppe Rodà Definite le regole per l'estensione del diritto al congedo straordinario, della durata massima di due anni, al figlio convivente con persona in disabilità grave. Lo ha fatto l'Inps, con la circolare 41 del 16 marzo. Con la sentenza 19 del 26 gennaio, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 42, comma 5, del decreto legislativo 151/ 01 («Testo Unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità») nella parte nella quale non include, tra i soggetti legittimati a fruire del congedo, il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave. Perché il figlio convivente con la persona gravemente disabile possa usufruire del congedo si devono verificare quattro condizioni: e il genitore portatore di handicap grave non è coniugato o non convive col coniuge,oppure –se coniugato e convivente col coniuge – si trova in una di queste situazioni: il coniuge non presta attività lavorativa o è lavoratore autonomo; il coniuge ha espressamente rinunciato al congedo, per lo stesso soggetto e negli stessi periodi; r en-trambi i genitori del portatore di handicap risultano deceduti o totalmente inabili; t il genitore portatore di disabilità grave non ha altri figli o non convive con alcuno di essi, oppure – se ha altri figli conviventi - ricorre una delle seguenti situazioni: questi figli (diversi da chi richiede il congedo) non svolgono attività lavorativa o sono lavoratori autonomi; i figli conviventi (diversi dal richiedente il congedo) hanno espressamente rinunciato a godere del congedo per il genitore in questione, nello stesso periodo; u il portatore di disabilità grave non ha fratelli o non convive con alcuno di essi, o, se ha un fratello convivente, questo fratello non presta attività lavorativa o è lavoratore autonomo oppure ha espressamente rinunciato al congedo per lo stesso soggetto e negli stessi periodi. Le sedi Inps potranno riesaminare le richieste già pervenute per i rapporti non esauriti (situazioni giuridiche per le quali non è intervenuta sentenza passata in giudicato o prescrizione del diritto). L'indennità si prescrive in un anno, dal giorno successivo alla fine del periodo indennizzabile come congedo.

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De Magistris candidato con l'Idv: voglio coinvolgere la società civile (sezione: Giustizia)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-18 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE De Magistris candidato con l'Idv: voglio coinvolgere la società civile Il giudice in aspettativa per correre alle prossime europee Da diversi giorni si accavallavano voci su una sua possibile discesa in campo Ieri il giudice, in servizio a Napoli, ha sciolto la riserva NAPOLI — Nel tardo pomeriggio arriva il primo via libera da parte del Csm alla richiesta di aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris. «Un atto dovuto», spiegano a Palazzo dei Marescialli. De Magistris si candiderà alle Europee con l'Idv di Antonio Di Pietro. Da giorni si rincorrevano le voci di una sua discesa in campo. Ebbene da ieri è una certezza. «Ho detto chiaramente a Di Pietro che io sono uno spirito libero». Così il primo commento del magistrato che da pochi mesi era a Napoli al Riesame. Giusto il tempo di scrivere le motivazioni della mancata scarcerazione dell'imprenditore Alfredo Romeo. «Mi hanno attaccato — ancora De Magistris —, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare per questo mi presenterò alle elezioni europee. Mi ha convinto la prospettiva di coinvolgere la società civile, specialmente nel Sud Italia». Sul blog di Di Pietro è ancora più chiaro: «Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di pubblico ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita». E ancora: «La prima cosa in questo momento importantissimo per me, per la mia storia personale e professionale, è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica, la politica con la P maiuscola. Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni». De Magistris dice di essere stato «delegittimato» e di essersi reso conto «che non ci sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia persona, le funzioni che amavo e, quindi, riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese. Quindi cercherò di portare la mia esperienza personale, la mia passione civile e il mio amore per la giustizia e la mia attenzione ideale in quella che è la realtà principale in cui si possono modificare le cose, i fatti e anche la storia di un Paese, che è appunto la politica con la P maiuscola ». Conclude: «Sono contento del progetto che mi è stato proposto da Antonio Di Pietro e dall'Italia dei Valori e dell'impegno richiestomi dalla società civile. Il mio è l'impegno della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto. Un progetto che vorrà mettere le prime fondamenta, le prime basi nelle elezioni europee, ma che di certo punta ad una nuova politica in Italia». Se, come si dice da tempo, Di Pietro insieme a De Magistris candiderà anche il giornalista Marco Travaglio nella circoscrizione meridionale darà non poco filo da torcere agli avversari. E agli alleati, ovvero il Partito democratico, che non ha ancora neanche cominciato a parlare di elezioni Europee. Proseguirà, invece e fuori da un'aula di Tribunale, lo scontro con l'ex Guardasigilli Clemente Mastella. R. P. \\ Non mi è stato consentito di fare il lavoro che amo Lascio per dedicarmi alla politica con la P maiuscola Contento del progetto politico che mi ha proposto Di Pietro Al Riesame di Napoli Luigi De Magistris era stato trasferito da Catanzaro a Napoli

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compartecipazioni al fvg per 450 milioni di euro il pdl: specialità difesa. il pd: attuare la sentenza (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 2 - Attualità Compartecipazioni al Fvg per 450 milioni di euro Il Pdl: specialità difesa. Il Pd: attuare la sentenza UDINE. È polemica tra il Pdl e il Pd in Friuli Venezia Giulia sui tributi delle compartecipazioni dopo che la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del Friuli Venezia Giulia contro la legge Finanziaria del 2008. Un altro passo verso il federalismo fiscale è stato fatto poi lunedí nell'incontro tra il ministro Calderoli e i presidenti delle Regioni autonome, cui ha partecipato il governatore del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo. Per il vicecapogruppo consiliare del Pdl, Franco Baritussio, «emerge che la specialità del Friuli Venezia Giulia è ancora viva». Per l'onorevole del Pdl, Isidoro Gottardo, «il Fvg può sviluppare ulteriormente la sua specialità senza temere di vedersi tagliato nelle risorse. L'esame da parte dell'Aula del testo di legge - continua Gottardo - non è scevro da un clima a volte anche ostile verso le Speciali, ma il Fvg ha dato prova di non aver nessun privilegio da difendere, perché non ne ha. Affrontiamo, quindi, il dibattito e l'approvazione con spirito costruttivo», conclude Gottardo. Il centro-sinistra sottolinea l'azione svolta e il risultato ottenuto sulle compartecipazioni grazie all'ex governatore Riccardo Illy. «L'incontro tra Governo e presidenti delle Regioni ad autonomia speciale sul federalismo fiscale è finito nell'unico modo in cui avrebbe potuto finire», ha sottolineato l'ex presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini. «Il giorno dopo la sentenza della Corte Costituzionale che - riconoscendo il diritto della Regione alla compartecipazione sui tributi dei redditi da pensione - ribadisce il principio costituzionale della leale collaborazione e conferma la procedura conseguente delle norme di attuazione dello Statuto, sarebbe stato davvero temerario imporre una "ragion di stato" del tutto politica in spregio a regole ancora una volta consacrate nella loro legittimità e riproposte come garanti di efficacia e funzionalità», ha ribadito Tesini. Il consigliere regionale spiega poi che le modalità di attuazione del federalismo «devono rispettare l'autonomia costituzionale previsto dal rango della autonomia speciale. Non c'è alcunché da inventare, è una prassi consolidata e sempre applicata, a partire dal patto di stabilità, ovviamente vincolante anche per le Regioni ad autonomia speciale però attraverso scelte assunte in piena autonomia e negoziate con il Governo». «Questo è ciò che voleva il presidente di Trento. E giustamente - non avrebbe potuto essere altrimenti - l'ha ottenuto. Non è chiaro ciò che avesse veramente in testa Tondo. Al termine dell'incontro ha dichiarato soddisfazione. Come tutti gli altri. Tutto bene quel che finisce bene. Si parte da qui, ma la curiosità sulla sua posizione rimane anche per scrutare i suoi prossimi passi. Ora, però, per essere immediatamente conseguente, Tondo deve evitare ogni possibile confusione tra il federalismo fiscale e la compartecipazione al gettito Ires dei redditi da pensione», aggiunge Tesini. «La sentenza della Corte non apre ad alcuna negoziazione, né suggerisce mediazioni. È secca ed è immediatamente attuativa. Per di piú, riconosce i diritti pregressi. La estensione della compartecipazione ai sei decimi del gettito Ires dai redditi da pensione non necessita di alcuna norma di attuazione. E basta con il balletto delle cifre: i milioni sono quelli che saranno determinati dalla Direzione delle Entrate». «Attualmente, la compartecipazione estesa all'Ires delle pensioni vale 450 milioni. Ciò consente di compensare la contrazione complessiva del gettito fiscale e di recuperare una quota importante per sostenere la crescita e lo sviluppo colpiti dalla grave crisi in atto e dalla recessione ormai crescente», conclude Tesini. E ieri a Roma si è riunita la commissione Paritetica Stato-regione. Le nuove competenze derivanti dall'attuazione del federalismo fiscale, il trasferimento dei beni demaniali, la sanità penitenziaria, il recupero Irpef sulle pensioni Inps e le infrastrutture: sono queste le priorità che impegneranno già nella prima decade d'aprile la Commissione, definite dal neopresidente dell'organo misto, Giovanni Collino, e dal governatore Renzo Tondo.

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quagliariello: atto di presunzione (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Buttiglione: siamo d'accordo sul no all'accanimento terapeutico ma qui c'è troppa ideologia Quagliariello: atto di presunzione I CATTOLICI Il caso ROMA. La decisione di Beppino Englaro di chiedere preventivamente il giudizio di incostituzionalità sul ddl sul testamento biologico al presidente della Repubblica e alla Corte costituzionale «è un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi, soprattutto se si è ai primi passi nella vita pubblica»: è un atto di accusa il giudizio di Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Partito della libertà, sulle affermazioni fatte da Beppino Englaro. «Beppino Englaro aveva assicurato che dopo la conclusione della tragica vicenda di sua figlia - ha ricordato Quagliariello - si sarebbe chiuso nel silenzio. Tutti possono cambiare idea, perchè evidentemente la reale volontà di una persona non si può desumere neanche da una dichiarazione. Ma se si decide di scendere nell'agone pubblico bisogna almeno farlo con correttezza».

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Depurazione, attende il rimborso da 13 anni (sezione: Giustizia)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

MONTAGNA PISTOIA pag. 10 Depurazione, attende il rimborso da 13 anni CUTIGLIANO di SILVIO LENZINI TREDICI anni fa il geometra Pierluigi Tonarelli interpellò il competente ufficio comunale in merito alla bolletta del servizio acquedotto contenente l'addebito per la depurazione il servizio peraltro non usufruito poiché la sua abitazione non era alloggiata a nessun depuratore. I funzionari risposero affermando che l'obbligo scaturiva da quanto contenuto nel 1° comma dell'art.14 della legge 36/94. Insoddisfatto dalle risposte fornite dal Comune prese carta e penna e scrisse al sindaco allora in carica ed ai capogruppo del Pds, del Ppi, di Forza Italia e di Alleanza Nazionale. Nella missiva il tecnico ( he fino a poco tempo prima aveva ricoperto la posizione di responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune) comunicava che, letta e riletta la legge, riteneva che il legislatore avesse fatto una netta distinzione tra fognature bianche che raccolgono acque meteoriche esenti da tassazione mentre sono tassate quelle che finiscono nelle fogne adibite alla raccolta degli scarichi domestici. «Ma sosteneva Tonarelli semprechè queste ultime utenze siano collegate alla fognatura nera. Impianto che non esisteva e non esiste tuttora alla Forra ed in altre località del territorio del Comune». Questa interpretazione ha recentemente trovato piena accoglienza da parte della Corte Costituzionale che ha sancito l'incostituzionalità delle norme inserite nella cosiddetta «Legge Galli» dove si stabiliva l'obbligo di pagare la tassa di depurazione anche per le utenze non allacciate. Una decisione che mette in crisi i Comuni, gli Ato e le varie ditte cui è affidata la gestione degli acquedotti e che ora si trovano a dover procedere al rimborso delle somme illegittimamente fatturate.

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De Magistris sceglie Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

PRIMO PIANO pag. 10 De Magistris sceglie Di Pietro L'EX PM CANDIDATO ALLE EUROPEE CON L'IDV. MASTELLA: «ORA CAPISCO...» IN CAMPO Luigi De Magistris si candida per l'Idv (LaPresse) ROMA «NON MI È STATO consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di pubblico ministero». Per questo motivo l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris ha deciso di accettare la candidatura alle Europee nella lista dell'Italia dei valori. Una scelta che comunque, ha detto il magistrato, ha fatto con gioia e con impegno per la «politica con la P maiuscola». La notizia è stata annunciata da Antonio Di Pietro con grande enfasi: «Torniamo in Europa ma con degli italiani di valore di cui essere orgogliosi» come, appunto, De Magistris che nel frattempo ha ottenuto il primo via libera del Csm all'aspettativa. Molti i commenti alla «discesa in campo» del magistrato che fu trasferito dal Csm al tribunale del Riesame di Napoli. Primo fra tutti quello di Clemente Mastella che dal magistrato fu iscritto sul registro degli indagati quando era ministro della Giustizia nel governo Prodi. «Ora capisco tante cose» ha detto il segretario dei Popolari Udeur la cui posizione fu poi archiviata su richiesta della procura generale di Catanzaro. «No comment», risponderà poi De Magistris. L'ex pm insiste nel rivendicare la «missione» della sua scelta di prestarsi alla politica in tempi in cui «dobbiamo e possiamo difendere la Costituzione» perché «ci troviamo in una fase di autoritarismo molto forte che in alcune circostanze ho definito di pre-fascismo», ma sono in molti a criticare la sua scelta. SECONDO il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri la candidatura «è la dimostrazione di come alcuni usino la toga in maniera opinabile, solo per fare carriera politica». La Lega ritiene, invece, che la scelta di campo debba comportare, per coerenza, le dimissioni dalla magistratura. Sarcastico Pier Ferdinando Casini: «De Magistris ha sempre fatto politica, quindi è giusto che scenda in campo così rompe ogni ipocrisia». Ma anche il parlamentare del Pd Gerardo D'Ambrosio, ex capo della procura di Milano, si pone dei dubbi: «Il vero problema è l'eventuale rientro nell'attività di magistrato dice . Se si candida e non intende tornare non c'è questione. Ma se uno decide successivamente di riprendere l'attività precedente, può essere problematico sotto il profilo della credibilità del magistrato».

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Amianto, sì ai benefici Inps (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Ferrara, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Amianto, sì ai benefici Inps Il riconoscimento a sette operai del Petrolchimico L'Inps è stata condannata a riconoscere i benefici contributivi a sette manutentori residenti in alto Polesine, alcuni già in pensione e altri prossimi, che al Petrolchimico di Ferrara e Ravenna, hanno lavorato a stretto contatto con le fibre d'amianto negli anni 70 e 80. Ovvero prima delle bonifiche dei primi anni 90 intervenute a seguito della messa fuorilegge di questo materiale. Così ieri ha deciso il giudice del lavoro di Rovigo Silvia Ferrari, che ha accolto, a vario titolo, i ricorsi contro l'Inps degli operai che avevano chiesto di vedersi riconosciuti i benefici previdenziali da esposizione alla sostanza cancerogena. La decisione del giudice, che quasi certamente sarà impugnata in Corte d'Appello a Venezia, comporterà che i sette manutentori si vedranno riconosciute le contribuzioni per periodi variabili dai dieci ai quindici anni in più rispetto a prima. Decisiva è stata la perizia a posteriori del medico del lavoro incaricato dal giudice In base alla documentazione recuperata riguardo agli stabilimenti ferraresi e ravennati tra gli anni 70 e i primi 90: il professionista ha stabilito che l'esposizione alle fibre d'amianto è stata tale da rendere plausibile la loro richiesta di vedersi riconosciuti i benefici contributivi. La perizia era stata affidata dal giudice dopo che l'Inail non aveva esaminato le pratiche dei 7 manutentori, e che l'Inps si era opposta al riconoscimento proprio perché non disponeva delle pratiche Inail. Prassi consolidata e sulla quale si è pronunciata anche la Corte Costituzionale che accoglie perizie a posteriori.

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Tariffe al rialzo nell'area Vesuviana (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Sud sezione: PRIMO PIANO data: 2009-03-18 - pag: 3 autore: In bolletta. Aumenti previsti in 76 comuni Tariffe al rialzo nell'area Vesuviana Brunella Giugliano NAPOLI L'Ato3, che riunisce i Comuni vesuviani, "minaccia" l'aumento delle tariffe idriche. L'incremento servirebbe a far fronte sia ai rimborsi dovuti agli utenti per le quote di depurazione versate laddove il servizio non è assicurato, sia a sostituire le stesse quote cancellate dalle bollette da ottobre in poi. L'Ato ha approvato il 30 dicembre 2008 una delibera, per ora non operativa, che prevede l'incremento: l'incidenza sul consumatore potrà variare da un minimo annuo di 32 euro a un massimo di 70 per le utenze domestiche e da 69 a 115 per quelle non domestiche. L'incremento potrebbe riguardare i cittadini dei 76 comuni ricadenti nell'Ambito Sarnese- Vesuviano. La decisone è stata adottata in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 14 ottobre scorso, che ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 1, della legge 36 del 5 gennaio 1994. In altre parole, per la Consulta, laddove non sono attivi depuratori, la quota della bolletta destinata alla depurazione non deve essere pagata dai cittadini. Una decisione che pesa enormemente sulle casse del gestore idrico. La sentenza va interpretata retroattivamente, pertanto Gori, la società mista (partecipata da Ato e Acea) che gestisce il servizio, dovrà rimborsare le somme finora indebitamente incassate che sono pari, secondo una prima stima a circa 60 milioni. Inoltre, la cancellazione della voce depurazione e fognatura dalle bollette ha già ridotto le entrate di 3 milioni. Da qui il provvedimento del dicembre scorso: la delibera approvata dal cda dell'Ato 3 precisa: «vista la mole delle risorse economiche che vengono a mancare, si procede alla revisione straordinaria del Piano d'ambito. La tariffa del Servizio idrico integrato è destinata a incrementarsi, sia perché diminuisce il numero delle utenze sulle quali dividere i costi di depurazione, sia per la necessità di raccogliere le risorse sufficienti ai rimborsi». «Il cda dell'Ato3 che si è insediato a febbraio – spiega Mario Sorrentino che ne è presidente – sta rivedendo la delibera sull'aumento delle tariffe. In ogni caso introdurremo meccanismi di tutela delle fasce deboli». Intanto, il Parlamento, con la legge del 27 febbraio 2009, n. 13, ha stabilito che, in attuazione della pronuncia della Consulta, i gestori dovranno, anche in forma rateizzata, restituire le tariffe, ma i rimborsi potranno essere effettuati solto a partire del primo ottobre 2009. In altre parole, saranno rimborsati tutti i cittadini automaticamente. Pertanto, decadono gli oltre 8 mila ricorsi e le 500 citazioni presentate dagli utenti vesuviani. LA MOTIVAZIONEL'Ato3 risponde così alla sentenza della Consulta che impone di cancellare le quote di depurazione dove non assicurata

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Bologna e i fascicoli spariti Saltano 2.321 processi (sezione: Giustizia)

( da "Corriere della Sera" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-18 num: - pag: 21 categoria: REDAZIONALE Giustizia Perso un procedimento ogni 10. Lite tra giudici e pm in Tribunale Bologna e i fascicoli spariti Saltano 2.321 processi Dimenticati in un armadio. La scoperta degli 007 di Alfano I documenti riguardano udienze a citazione diretta con pena fino a 4 anni: furti, truffe, ricettazione, lesioni colpose, infortuni sul lavoro DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA — Chiamatelo pure l'armadietto della vergogna. Un normale mobile da ufficio a due ante, addossato ad un muro nella cancelleria della Procura di Bologna. Anonimo, probabilmente grigio. A stupire è il contenuto, 2.321 fascicoli di indagine per i quali il Tribunale aveva fissato la data d'inizio del processo. Ma invece di procedere con le citazioni a giudizio, ovvero le notifiche alle parti interessate, quei procedimenti sono stati messi sotto chiave. Ad ingiallire fino al sopraggiungere, nella maggioranza dei casi, della morte naturale, ovvero la prescrizione. Senza che nessun pubblico ministero sentisse la necessità di chiedere dove fosse andata a finire la sua inchiesta. La somiglianza con l'originale si limita al contenitore. Il vero armadio della vergogna, quello che per quarant'anni nascose i fascicoli sulle stragi naziste in Italia, rivelò una storia di connivenze e volontà politica. Ma nel suo piccolo, anche l'omologo bolognese rappresenta qualcosa. La difficoltà della magistratura a fronteggiare carichi di lavoro crescenti. Oppure, una certa incuria da parte dei titolari di quei procedimenti e dei loro superiori che non può essere spiegata soltanto con le carenze di personale amministrativo e di mezzi. Dipende da come la si guarda. Come al solito, quando si tratta di giustizia. Quel che colpisce è l'entità dello spreco nascosto dietro a quella cifra. Prendere i 2.321 fascicoli, che riguardano processi a citazione diretta, che prevedono pene fino a quattro anni. C'è di tutto, furti, truffe, ricettazione, appropriazioni indebite, lesioni colpose, infortuni sul lavoro. La gran massa di quello che negli uffici giudiziari viene definito «ordinario », anche se le definizione non è lusinghiera per chi li ha dovuti subire, quei reati. In termini di «fatturato», è più di un decimo delle notizie di reato che si accumulano in un anno. Ogni dieci procedimenti, ne è andato perso uno. Adesso, moltiplicare 2.321 per il lavoro degli investigatori, i soldi spesi per perizie e intercettazioni. Tutto evaporato, tutto inutile, perché nessuno ha sentito il bisogno di prendere in mano quei fascicoli pronti per il processo. La scoperta avviene alla fine del 2008, nel mezzo di una ispezione ordinaria disposta dal ministero della Giustizia che si è conclusa soltanto a febbraio. La visita è dovuta all'eterno conflitto tra la magistratura inquirente bolognese e quella giudicante. La Procura accusa il Tribunale di lavorare a rilento, addirittura ignorando le richieste sempre più pressanti di fissazione dei processi. Addirittura quantifica il numero dei procedimenti per i quali ha chiuso le indagini e predisposto al citazione a giudizio, senza che venisse mai fissata l'udienza. Il Tribunale risponde con una parziale ammissione di colpa. Tutto vero, dice. Ma a noi risultano «solo» 8-9000 fascicoli, antecedenti all'anno in corso. Comunque tanti. Degli altri, quelli che mancano per arrivare a quota 11.000, non ne sappiamo nulla. Il mistero dura poco, anche se sul suo scioglimento le versioni divergono. Quella più romanzata prevede la scoperta dell'armadietto da parte degli ispettori ministeriali. In Procura sostengono invece di che si tratti del risultato di una indagine interna, avviata dal procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria. La spiegazione della responsabile è disarmante. Non ce la facciamo, dice, a tenere questi ritmi di lavoro. E quindi ci siamo tenuti i fascicoli nell'armadio. Il danno, e naturalmente pure la beffa. Perché la scelta di «nascondere » alla vista gli incartamenti nasce dal ritorno sulla retta via del tribunale, che dopo tanti solleciti della procura, e un nuovo presidente, dall'inizio del 2008 ha cominciato a dedicarsi maggiormente al processo penale, cercando di «smaltire» il più possibile l'arretrato. Il nuovo e più virtuoso corso avrebbe però prodotto un curioso effetto collaterale, il crollo dell'ufficio udienze. Dopo la scoperta, la responsabilità delle notifiche è tornata di competenza dei pubblici ministeri. «A causa della delicatezza della questione», Piro sceglie di non commentare, limitandosi a sottolineare come con il tribunale «vi sia un clima di ritrovata armonia ». Le scuse ci sarebbero anche, i tagli alla giustizia, eccetera. E queste cose succedono anche altrove. Mai però con questi numeri, che lasciano lo spazio a parecchie domande. Per quale ragione si è scelto di delegare la gestione delle notifiche dei procedimenti «ordinari» alla cancelleria? Possibile che nessun magistrato abbia mai chiesto conto della sorte dei suoi fascicoli? E infine, perché da parte dei vertici della procura non è stato fatto alcun controllo? Gli ispettori del ministero hanno sentito il bisogno di un supplemento di indagine, sottolineando come il caso bolognese sia «abnorme». Vergogna forse no, ma le belle figure sono decisamente un'altra cosa. Troppo lavoro La scoperta fatta alla fine del 2008. La difesa della responsabile della Cancelleria: colpa dei ritmi di lavoro Marco Imarisio

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l'indagine del procuratore (sezione: Giustizia)

( da "Corriere della Sera" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-18 num: - pag: 21 categoria: BREVI l'indagine del procuratore Il procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm nomini il nuovo capo, aveva avviato un'indagine interna sui fascicoli «fantasma»

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Depurazione, ecco i rimborsi (sezione: Giustizia)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Provincia di Oristano Pagina 4017 Ardauli. Il Comune restituirà ai cittadini i soldi del servizio inattivo Depurazione, ecco i rimborsi Ardauli.. Il Comune restituirà ai cittadini i soldi del servizio inattivo --> Rischia di dover rimborsare 90 mila euro il Comune di Ardauli per gli oneri di depurazione pagati gli scorsi anni dai cittadini. Una questione spinosa per l'Amministrazione guidata da Roberto Putzolu. Tutto nasce da una sentenza della Corte costituzionale dello scorso autunno, secondo la quale sarebbe illegittimo il pagamento del canone di depurazione nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi. È quanto capitato ad Ardauli negli anni compresi tra il 1999 e il 2006, quando si stava realizzando il depuratore. In Comune iniziano ad arrivare le richieste dei cittadini che chiedono che gli venga rimborsato quanto pagato. Al momento la Giunta non ha preso alcuna decisione e sta valutando la situazione. Certo è che se il Comune fosse chiamato a rimborsare, secondo le stime fatte, dovrebbe sborsare 90 mila euro. «L'Amministrazione sta cercando di capire se il rimborso sia dovuto e in questo caso con quali modalità», spiega il sindaco. Nelle scorse settimane l'esecutivo ha affondato l'argomento e deliberato (a maggioranza) di prendere atto della sentenza della Corte Costituzionale. La Giunta, contestualmente, ha dato indirizzi agli uffici perché «indichino i dati dell'utenza, i dati anagrafici, il codice fiscale, le somme da rimborsare distinte per anno di riferimento». In delibera si precisa che «si provvederà al rimborso solo ed esclusivamente per gli utenti che dimostrino il pagamento delle bollette idriche pregresse mediante esibizione delle fatture e dei bollettini di versamento». Viene precisato che «il diritto agli interessi ai sensi di legge sorge dalla data di protocollazione dell'istanza» e che «si provvederà presumibilmente ad eseguire i rimborsi a conguaglio sul ruolo idrico anno 2005 da emettere». A chiusura della delibera si legge inoltre: «L'Ente rimane in attesa del provvedimento legislativo necessario a chiarire tempi e modalità relativi ai rimborsi medesimi in quanto gli stessi potrebbero comportare un esborso finanziario notevole tale da provocare un disequilibrio difficilmente colmabile in questo particolare momento di congiuntura economica». ALESSIA ORBANA

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Divortul, la moda printre politicieni. Cel mai recent exemplu - Bogdan Olteanu (sezione: Giustizia)

( da "Romania Libera" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

> Cititi online anunturile din ziarul ?Romania libera?: Divortul, la moda printre politicieni. Cel mai recent exemplu - Bogdan Olteanu Familia Olteanu s-a destramat Rl online Miercuri, 18 Martie 2009 Bogdan Olteanu s-a prezentat marti la Judecatoria sectorului 1 la primul termen al procesului de divort. Fostul presedinte al Camerei Deputatilor a depus la sfarsitul lunii februarie cerere de desfacere a casatoriei. Bogdan Olteanu a divortat de Cristina Andone dupa cinci ani de casnicie in urma careia au rezultat doi copii. Motivul despartirii: relatiile extraconjugale. Asta in ciuda negarilor repetate ale lui Olteanu. La bursa zvonurilor s-au vehiculat mai multe nume: Ingrid Zaarur, membru PNL filiala sector 1, deputatul Alina Gorghiu, Diana Tusa, fost sef al cancelariei Camerei Deputatilor sau Cristina Pocora, fost secretar de stat pentru relatia cu Parlamentul. Tot potrivit bursei zvonurilor, Diana Tusa este cotata cu cele mai mari sanse sa aiba o relatie intima cu Olteanu. Idila pare a se fi nascut cat timp ea a fost sefa Cancelariei Camerei, deci o apropiata colaboratoare a politicianului. Actuala deputata PNL de Braila a fost discreta si s-a abtinut sa comenteze situatia. Purtatorul de cuvant al PNL urmeaza sa plateasca lunar 1.500 euro pensie de intretinere pentru cei doi copii ai sai, care vor ramane in custodia mamei, pana la implinirea majoratului. Olteanu poate sa isi vada cei doi copii numai sub supravegherea mamei si doar in conditiile impuse de aceasta. Divortul pare a fi devenit o doctrina in PNL. Seful liberalilor, Calin Popescu Tariceanu, nasul de cununie al lui Olteanu, a ajuns la a patra casatorie. In timpul mandatului de premier s-a zvonit ca Ioana Tariceanu a parasit caminul conjugal si ca urmeaza divortul. Fostul prim-ministru, care are un baiat cu actuala sotie, s-a grabit sa dezminta zvonul si sa spuna ca are o relatie excenelta cu sotia sa. Prietenul lui Tariceanu, Dinu Patriciu este si el la a doua casnicie. Prima sotie cu care are doua fete, Ana si Maria, locuieste in Canada. Acum Patriciu este casatorit cu arhitecta Dana Patriciu. Intre fostul ministru de Externe, Adrian Cioroianu si sporana Alexandra Coman a fost dragoste la prima vedere la o petrecere. In 2003 Cioroianu a divortat de Luminita, dar s-a judecat pana anul trecut pentru cuantumul pensiei alimentare. Deputatul PNL Relu Fenechiu i-a spus adio dupa 13 ani Lilianei, fost manechin in perioada comunista, cu care are un copil. In octombrie 2007, Fenechiu s-a recasatorit la Viena cu Mariana Ivan, cantareata de muzica populara. O exceptie de la aceasta "practica" din PNL este Dan Motreanu care a lansat teza conform careia "In PNL daca nu esti divortat, nu esti promovat". Motreanu este casatorit cu iubita sa din liceu. In cazul fostului liberal, actuala pedelist Cristian Boureanu vorbim de o adevarata telenovela. Sebastian Vladescu, nasul de cununie al lui cuplului Cristian si Irina Boureanu, a facut-o pe fina sa sa se indragosteasca de el si sa se desparta de sot. Vladescu s-a casatorit apoi cu Irina, dar mariajul nu a rezistat decat trei luni, dupa care el a dorit sa se intoarca la fosta consoarta, Carmen. Si in tabara PSD sunt mariaje destramate. Ministrul pentru Relatia cu Parlamentul, Victor Ponta, s-a indragostit de colega sa de partid Daciana Sarbu. Povestea lor de dragoste s-a concretizat prin casatorie. Ulterior, cei doi au devenit parintii micutei Irina Octavia. In luna mai a anului trecut pe numele Anei Birchall a fost inregistrata cerere de divort. Ea a spus public ca nu a facut acest demers si ca totul este o inscenare. CSM s-a autosesizat si si-a insusit nota inspectiei judiciare care a constatat ca "au fost respectate dispozitiile legale care reglementeaza procedura de inregistrare a cererii de divort" in cazul Anei Birchall. Dupa 32 de ani de casatorie, la varsta de 61 de ani, Petre Roman a plecat de acasa inamorat de solista Silvia Chifiriuc. "Sotul meu a plecat de acasa de doua saptamani. Divortam si basta", admite si Mioara Roman care a refuzat sa faca prea multe comentarii pe acest subiect. Din aceeasi categorie: Ministrul Muncii: Nu vom fi de acord ca FMI sa ne impuna inghetarea pensiilorDin iunie, Sandero diesel pe piata romaneascaSalariile mici din sistemul bugetar nu vor fi inghetate Voteaza

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Europee: De Magistris in campo con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 0 Europee, De Magistris in campo con Di Pietro di Redazione L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con l?Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l?aspettativa per potersi candidare Roma - Dall'aula di tribunale a quella di Strasburgo. Il passo è breve, e il taxi più comodo per arrivare all'europarlamento è l'Idv. L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con l?Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De Magistris, che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Da tempo si parlava di una sua candidatura Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: "sono stato messo ingiustamente all?angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Rai, il Pd litiga con se stesso, poi tenta l'accordo su Sorgi (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 6 Rai, il Pd litiga con se stesso, poi tenta l?accordo su Sorgi di Francesco Cramer Franceschini in un solo pomeriggio propone Levi, Guglielmi e Cheli. In serata la trattativa si concentra sull?ex direttore di Stampa e Tg1 Roma Più bizzoso che mai il cavallo di viale Mazzini disarciona candidati a ripetizione. Il futuro presidente della Rai non fa a tempo a mettere un piede nella staffa che oplà, vola per terra. In principio fu Ferruccio De Bortoli, il direttore del Sole 24Ore arrivato a un passo da piazzarsi in sella. Eppure aveva detto che le redini, lui, era disposto a prenderle in mano. Ma poi è caduto pure lui sui piedi del povero seconDario Franceschini, desideroso di fare un dispetto a Veltroni, segnalando il candidato giusto. E invece nisba. Alla ricerca spasmodica di un fantino condiviso si bruciano nomi a ripetizione. S?è pensato a «mister ex», Giovanni Maria Flick: ex ministro della Giustizia, ex presidente della Corte costituzionale. Ma il cavallo ha scalciato ancora prima che Flick si avvicinasse alla sua criniera. Allora perché non puntare su Arrigo Levi, uno che di giornalismo ne ha ruminato una vita? Ex direttore della Stampa, classe 1926, avrebbe lanciato il baio della tv di Stato verso i lidi giusti. E sia. Peccato che Levi non abbia neppure voluto avvicinarsi al maneggio: «Io alla presidenza della Rai? Ma nemmeno per sogno». Altro schiaffo in faccia al leader piddino. E il cavallo di viale Mazzini ancora a brucare senza guida. Oddio, proprio scosso il cavallo non è. In sella, oggi, c?è Claudio Petruccioli. E alcuni, a sinistra, chiedono che sia ancora lui a far trottare mamma Rai. Ma nel Pd non tutti fanno il tifo per l?attuale condottiero. I dalemiani spingono perché il cavallo lo diriga uno come Pier Luigi Celli, manager che conosce a menadito il «maneggio» di viale Mazzini. Lo spingono il lÍder Massimo ma anche Pierluigi Bersani e perfino Luca Cordero di Montezemolo. Ma anche lui ha ingrossato le fila dei fantini bruciati. Altra ipotesi: Sergio Zavoli. Però: se si è già sudato sette camicie per piazzarlo sulla poltrona della Vigilanza, che senso ha toglierlo da lì? Per poi affrontare la grana della casella vuota in commissione? Meglio di no. Altro candidato incenerito. Nel pomeriggio all?imbizzarrito cavallo s?è avvicinato Angelo Guglielmi, ex direttore di Rai3 e oggi assessore di Sergio Cofferati: «Non posso dire nulla ma la mia generica disponibilità c?è», ha valorosamente ammesso Guglielmi. E Franceschini, per nascondere i dubbi tra i suoi, a scaricare la colpa sul Pdl: «Il no a Guglielmi è un brutto segnale». Insomma, dopo aver litigato tutto il giorno in casa Pd si reclama «chiarezza». A mettere le mani giunte per far saltare in groppa il fantino giusto saranno Franceschini e Gianni Letta che anche ieri si sono visti nel tentativo di sbrogliare la matassa. Dieci minuti di summit fitto fitto. Finalmente trovato l?uomo giusto? Macché: i veti incrociati sono molti, troppi. Nel momento in cui Guglielmi pareva essere pronto per la galoppata ecco spuntare un altro concorrente: Marcello Sorgi, ex direttore del Tg1 e del quotidiano La Stampa. Inviato, esperto di terrorismo negli anni Settanta, cronista parlamentare, vicedirettore e poi numero uno del giornale di Torino. In Rai è entrato nel 1996 per dirigere il giornale radio. Qualche mese dopo è diventato responsabile del Tg1. Gli ultimi rumors lo danno quasi in sella anche se il cavallo continua a nitrire. A lui si sono già avvicinati Giorgio Assumma, presidente della Siae; Stefano Folli, Gianni Riotta, Paolo Ruffini, Francesco Paolo Casavola, Fabiano Fabiani. Bocciati tutti. Ma forse Sorgi... Sembra proprio pronto a salire in groppa anche se le sue chances sono tallonate da un altro concorrente, già dato per incenerito qualche ora prima: Enzo Cheli, ex presidente dell?autorità per le comunicazioni. Una girandola di nomi che non vuole fermarsi e che trascina con sé pure le future nomine dei Tg di Stato. Mauro Mazza, che oggi guida il Tg2, con somma gioia di An potrebbe spostarsi al Tg1 o, più probabile, sedersi sulla poltrona di direttore di Rai1. Si contende il ruolo di comando con Maurizio Belpietro, attuale direttore di Panorama. La Lega, invece, esulterebbe se vedesse Gianluigi Paragone a guidare il Tg2. Mentre alla vicedirezione generale potrebbe approdare Antonio Marano, oggi direttore di Rai2. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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E' un ex dj 34 enne il presidente golpista del Madagascar: lotterò contro la povertà (sezione: Giustizia)

( da "Rai News 24" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma | 18 marzo 2009 E' un ex dj 34 enne il presidente golpista del Madagascar: lotterò contro la povertà I disordini dei giorni scorsi La Corte costituzionale del Madagascar ha confermato il leader dell'opposizione Andry Rajoelina nell'incarico di presidente ad interim, dopo il golpe militare che ha portato alle dimissioni del Capo dello Stato Marc Ravalomanana. Intanto il trentaquattrenne neopresidente ha riunito i suoi ministri per mettere a punto misure per la lotta alla poverta' e rispondere alle critiche internazionali sulla legittimita' della sua nomina.

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De Magistris sceglie la politica e correra' per l'Idv (sezione: Giustizia)

( da "Caserta News" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 18 Marzo 2009 De Magistris sceglie la politica e correra' per l'Idv POLITICA | Napoli L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica e correra' per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori.Lo ha annunciato oggi egli stesso. ''Lo faro' come indipendente, insieme ad altri esponenti della societa' civile'', dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa necessaria. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, forse gia' domani dal plenum del Csm di domani.

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Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. E' questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. (18 marzo 2009

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18/03/2009 11:12 EUROPEE: MANCINO SU CANDIDATURA DE MAGISTRIS, URGE RIFLESSIONE (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - "La candidatura del dottor De Magistris, ma non e' e non sara' la sola, pur legittima apre un dibattito (l'ennesimo) e una riflessione (vecchia)". E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, questa mattina in plenum, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto dall'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee nell'Italia dei valori.

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18/03/2009 10:54 EUROPEE: DA PLENUM CSM SI' AD ASPETTATIVA PER DE MAGISTRIS CANDIDATO IDV (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - Il plenum del Csm ha concesso all'unanimita' il collocamento in aspettativa all'ex pm di Catanzaro, oggi giudice a Napoli, Luigi De Magistris, che ieri aveva presentato richiesta di candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei valori.

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18/03/2009 10:17 TERRORISMO: PROCESSO ABU OMAR RINVIATO AL 22 APRILE (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Milano, 18 mar. - (Adnkronos) - E' durata solo pochi istanti l'udienza fissata per questa mattina per il processo in corso a Milano sul rapimento di Abu Omar. Il giudice Oscar Magi, infatti, ha subito disposto un rinvio al 22 aprile in attesa che le parti possano valutare, entro quella data, le motivazioni con le quali la Corte Costituzionale ha accolto parzialmente i ricorsi presentati dal governo Prodi e dall'esecutivo guidato da Berlusconi sul segreto di Stato.

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Abu Omar: Processo aggiornato al 22 aprile (sezione: Giustizia)

( da "KataWeb News" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Abu Omar: Processo aggiornato al 22 aprile 18 marzo 2009 alle 10:09 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti È stato aggiornato al 22 aprile prossimo il processo per il sequestro dell'ex imam di Milano, Abu Omar, in cui è imputato, tra gli altri, l'ex direttore del Sismi, Nicolò Pollari. Il giudice Oscar Magi ha motivato il rinvio con la necessità di dare tempo alle parti, accusa e difese, di conoscere le motivazioni con cui la corte costituzionale, nei giorni scorsi, ha accolto parzialmente il ricorso del governo in merito al segreto di Stato che sarebbe stato violato, per alcuni aspetti, dalla magistratura. AGI

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MANCINO A DE MAGISTRIS: "CHI SCENDE IN POLITICA NON RIENTRI IN MAGISTRATURA" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mancino a De Magistris: "Chi scende in politica non rientri in magistratura" -->"A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell'ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". È quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, sulla richiesta di aspettativa da De Magistris per candidarsi alle europee con l'Idv

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MANCINO SULLA CANDIDATURA DI DE MAGISTRIS "CHI VA IN POLITICA NON TORNI IN MAGISTRATURA" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mancino sulla candidatura di De Magistris "Chi va in politica non torni in magistratura" -->L'ex pm si candida alle Europee e ottiene l'aspettativa dal Csm. Il videpresidente Mancino: «Una volta candidato, il giudice ammette di essere divenuto parte. Serve una riflessione»

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Bologna e il caso dei fascicoli spariti Saltano 2.321 processi, uno ogni dieci (sezione: Giustizia)

( da "Corriere.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Dimenticati in un armadio. La scoperta degli 007 di Alfano Bologna e i fascicoli spariti Saltano 2.321 processi Riguardano udienze a citazione diretta con pena fino a 4 anni: furti, truffe, lesioni colpose, infortuni sul lavoro Dal nostro inviato Marco Imarisio BOLOGNA - Chiamatelo pure l'armadietto della vergogna. Un normale mobile da ufficio a due ante, addossato ad un muro nella cancelleria della Procura di Bologna. Anonimo, probabilmente grigio. A stupire è il contenuto, 2.321 fascicoli di indagine per i quali il Tribunale aveva fissato la data d'inizio del processo. Ma invece di procedere con le citazioni a giudizio, ovvero le notifiche alle parti interessate, quei procedimenti sono stati messi sotto chiave. Ad ingiallire fino al sopraggiungere, nella maggioranza dei casi, della morte naturale, ovvero la prescrizione. Senza che nessun pubblico ministero sentisse la necessità di chiedere dove fosse andata a finire la sua inchiesta. La somiglianza con l'originale si limita al contenitore. Il vero armadio della vergogna, quello che per quarant'anni nascose i fascicoli sulle stragi naziste in Italia, rivelò una storia di connivenze e volontà politica. Ma nel suo piccolo, anche l'omologo bolognese rappresenta qualcosa. La difficoltà della magistratura a fronteggiare carichi di lavoro crescenti. Oppure, una certa incuria da parte dei titolari di quei procedimenti e dei loro superiori che non può essere spiegata soltanto con le carenze di personale amministrativo e di mezzi. Dipende da come la si guarda. Come al solito, quando si tratta di giustizia. Quel che colpisce è l'entità dello spreco nascosto dietro a quella cifra. Prendere i 2.321 fascicoli, che riguardano processi a citazione diretta, che prevedono pene fino a quattro anni. C'è di tutto, furti, truffe, ricettazione, appropriazioni indebite, lesioni colpose, infortuni sul lavoro. La gran massa di quello che negli uffici giudiziari viene definito «ordinario », anche se le definizione non è lusinghiera per chi li ha dovuti subire, quei reati. In termini di «fatturato», è più di un decimo delle notizie di reato che si accumulano in un anno. Ogni dieci procedimenti, ne è andato perso uno. Adesso, moltiplicare 2.321 per il lavoro degli investigatori, i soldi spesi per perizie e intercettazioni. Tutto evaporato, tutto inutile, perché nessuno ha sentito il bisogno di prendere in mano quei fascicoli pronti per il processo. La scoperta avviene alla fine del 2008, nel mezzo di una ispezione ordinaria disposta dal ministero della Giustizia che si è conclusa soltanto a febbraio. La visita è dovuta all'eterno conflitto tra la magistratura inquirente bolognese e quella giudicante. La Procura accusa il Tribunale di lavorare a rilento, addirittura ignorando le richieste sempre più pressanti di fissazione dei processi. Addirittura quantifica il numero dei procedimenti per i quali ha chiuso le indagini e predisposto al citazione a giudizio, senza che venisse mai fissata l'udienza. Il Tribunale risponde con una parziale ammissione di colpa. Tutto vero, dice. Ma a noi risultano «solo» 8-9000 fascicoli, antecedenti all'anno in corso. Comunque tanti. Degli altri, quelli che mancano per arrivare a quota 11.000, non ne sappiamo nulla. Il mistero dura poco, anche se sul suo scioglimento le versioni divergono. Quella più romanzata prevede la scoperta dell'armadietto da parte degli ispettori ministeriali. In Procura sostengono invece di che si tratti del risultato di una indagine interna, avviata dal procuratore Silverio Piro, reggente dell'ufficio in attesa che il Csm trovi un successore a Enrico De Nicola, andato in pensione nel luglio del 2008. Comunque sia, 2.321 fascicoli per i quali i processi sono stati fissati, ma nessuno che in Procura abbia messo la firma per farli partire. L'incombenza spetta all'ufficio notifiche, ovvero alla cancelleria. La spiegazione della responsabile è disarmante. Non ce la facciamo, dice, a tenere questi ritmi di lavoro. E quindi ci siamo tenuti i fascicoli nell'armadio. Il danno, e naturalmente pure la beffa. Perché la scelta di «nascondere» alla vista gli incartamenti nasce dal ritorno sulla retta via del tribunale, che dopo tanti solleciti della procura, e un nuovo presidente, dall'inizio del 2008 ha cominciato a dedicarsi maggiormente al processo penale, cercando di «smaltire» il più possibile l'arretrato. Il nuovo e più virtuoso corso avrebbe però prodotto un curioso effetto collaterale, il crollo dell'ufficio udienze. Dopo la scoperta, la responsabilità delle notifiche è tornata di competenza dei pubblici ministeri. «A causa della delicatezza della questione», Piro sceglie di non commentare, limitandosi a sottolineare come con il tribunale «vi sia un clima di ritrovata armonia ». Le scuse ci sarebbero anche, i tagli alla giustizia, eccetera. E queste cose succedono anche altrove. Mai però con questi numeri, che lasciano lo spazio a parecchie domande. Per quale ragione si è scelto di delegare la gestione delle notifiche dei procedimenti «ordinari» alla cancelleria? Possibile che nessun magistrato abbia mai chiesto conto della sorte dei suoi fascicoli? E infine, perché da parte dei vertici della procura non è stato fatto alcun controllo? Gli ispettori del ministero hanno sentito il bisogno di un supplemento di indagine, sottolineando come il caso bolognese sia «abnorme». Vergogna forse no, ma le belle figure sono decisamente un'altra cosa. stampa |

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Mancino: "Chi fa politica non indossi più la toga" (sezione: Giustizia)

( da "Stampaweb, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. È questa l?opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all?aspettativa dell?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell?ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione:« L?esigenza che esprimo è che venga disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato. A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell?Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press?a poco corrispondenti a quelli di provenienza». «La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino -recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte». «La candidatura del dott. Luigi De Magistris, ma non è e non sarà la sola, pur legittima, chi può mai comprimere l?elettorato passivo? - ha detto ancora il vice presidente del Csm, Mancino - apre un dibattito (l?ennesimo) e una riflessione (vecchia)». «Una volta candidato, il giudice ammette d?essere divenuto parte, non foss?altro perchè si è schierato con una forza politica, e non certo per un solo giorno- ha sottolineato - lo status di parlamentare è a termine, permane fino a quando gli elettori lo confermano. Può anche accadere che il parlamentare spontaneamente rinunci alla carica elettiva». «La questione è tutta intorno al rientro nel ruolo di magistrato. È giusto che rientri?Ho sempre sostenuto di no - ha concluso - anche se non sono mai riuscito, quando ero in Parlamento, ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari».

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Europee/ Mancino vota si' a De Magistris: Ma no rientro in (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom) - La scelta dei magistrati di candidarsi alle elezioni è "legittima", ma bisogna aprire una riflessione per decidere se è giusto che una volta terminata l'esperienza politica è giusto che tornino ad indossare la toga. "Io ho sempre sostenuto di no". Si è espresso così il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, intervenendo in plenum prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto da Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei valori. "La candidatura di Luigi De Magistris, ma non è e non sarà la sola, pur legittima - chi può mai comprimere l'elettorato passivo? - apre un dibattito (l'ennesimo) e una riflessione (vecchia) - ha esordito il 'numero due' di Palazzo dei Marescialli -. Una volta candidato il giudice ammette d'essere divenuto parte non foss'altro perché si è schierato con una forza politica, e non certo per un solo giorno. La riflessione: lo status di parlamentare è a termine, permane fino a quando gli elettori lo confermano - può anche accadere che il parlamentare spontaneamente rinunci alla carica elettiva. La questione - ha osservato - è tutta intorno al rientro nel ruolo di magistrato". Dunque è "giusto che rientri?", si è domandato Mancino. E subito ha dato la sua risposta: "Ho sempre sostenuto di no, anche se non sono mai riuscito, quando ero in Parlamento, ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari. L'esigenza che esprimo è che venga disciplinata l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato. A mio avviso - ha spiegato il vicepresidente del Csm - è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'ordine giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza. La pubblica amministrazione - ha concluso Mancino - recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte. Naturalmente voto a favore del collocamento in aspettativa".

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RAI E TESTAMENTO BIOLOGICO: DURA POCO LA TREGUA PD-PDL (IL (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 18 mar - C'e' stato appena il tempo di segnalare un certo disgelo tra Pd e Pdl, dopo che la Camera ha approvato ieri con 491 si' e 33 astenuti la mozione di Dario Franceschini che prevede l'allentamento del patto di stabilita' interno per permettere agli enti locali di sbloccare risorse disponibili, ma gia' oggi e' lo scontro a prevalere su due questioni non secondarie: il testamento biologico e la presidenza della Rai. ''Finalmente, dopo una lunga serie di no, e' arrivato il si' della maggioranza a un problema sentito da tutti i comuni. Saranno sbloccati 14, 5 miliardi di crediti verso le imprese'', dichiara soddisfatto il segretario Franceschini che pero' non anticipa quale sara' il voto finale del Pd sul federalismo fiscale in discussione alla Camera. La Lega, che ha lavorato dietro le quinte per favorire il voto positivo della maggioranza sulla mozione di Franceschini, spera che la mano tesa possa essere contraccambiata con il voto favorevole del Pd sul federalismo fiscale in discussione nell'Aula della Camera. Restano intanto molto distanti le posizioni di Pd e Pdl sul disegno di legge sul testamento biologico che inizia oggi il suo iter nell'Aula del Senato. Il Pd ha presentato 179 emendamenti: 75 sono del Gruppo, 82 dei singoli parlamentari, 16 di Ignazio Marino e 6 di Francesco Rutelli. I senatori radicali Donatella Poretti e Marco Perduca, eletti nelle file del Pd, hanno consegnato alla presidenza del Senato addirittura 2500 emendamenti e due pregiudiziali di costituzionalita'. Un invito a sospendere i lavori del Senato sul testamento biologico e' venuto da Massimo D'Alema, nel corso di un seminario promosso dalla Fondazione Italianieuropei sul testo in discussione a Palazzo Madama: ''Apriamo un dibattito pubblico e andiamo a discutere nelle universita'. Ascoltiamo la societa' italiana prima di andare avanti a carro armato su una questione che rischia di spaccare il paese''. Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare, ha subito chiuso la porta al dialogo: ''Su alcuni punti del disegno di legge sul testamento biologico non e' possibile alcuna mediazione, tanto meno una sintesi''. Sul problema dell'idratazione e alimentazione forzate la maggioranza non ha intenzione di incontrarsi a meta' strada con l'opposizione che chiede la loro sospensione ''nel caso in cui la sospensione di idratazione e nutrizione sia espressamente oggetto della dichiarazione anticipata di trattamento''. Posizioni lontane anche sulla presidenza della Rai. La maggioranza, dopo aver bocciato l'ipotesi della conferma del presidente in carica Claudio Petruccioli, ha detto no pure sul nome di Angelo Guglielmi, ex direttore di Rai tre dal 1987 al 1994, proposto dal Pd come prevede la legge Gasparri che da' all'opposizione il compito di indicare il presidente del servizio pubblico. Il segretario Franceschini, intervenendo ieri sera nella trasmissione televisiva ''Ballaro''', ha accentuato i toni della polemica: ''Prima di fare altri nomi, serve fare chiarezza. Non vorrei che ci fosse il disegno di controllare anche la televisione pubblica attraverso la maggioranza''. La replica e' venuta da Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, presente anche lui nella trasmissione televisiva. Dopo aver ricordato che la legge per la nomina del Cda della Rai e in particolare del suo presidente ''riprende il principio della maggioranza qualificata per stringere accordi'', ha auspicato un negoziato tra maggioranza e opposizione per designare una personalita' che garantisca entrambe. Dopo la bocciatura di Guglielmi, tornano a circolare i nomi di alcuni giornalisti per la presidenza della Rai. I piu' accreditati sono quelli di Marcello Sorgi, ex direttore della ''Stampa'', e di Gianni Riotta, direttore del Tg1. Negli ultimi giorni le indiscrezioni non escludono anche i nomi di Giuseppe De Rita, tra i fondatori del Censis ed ex presidente del Cnel dal 1989 al 2000, e di Enzo Cheli, ex giudice della Corte costituzionale. In assenza di una fumata bianca sull'identikit del nuovo presidente dell'azienda di viale Mazzini, sono destinate a rivelarsi inutili le convocazioni previste per oggi della Commissione di vigilanza sulla Rai e dell'Assemblea dei soci del servizio pubblico presso il Ministero del Tesoro.

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Azerbaigian/ Oggi referendum per cancellare limite mandati (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom-Nuova Europa) - Gli elettori azeri si stanno recando oggi alle urne per votare pro o contro una serie di emendamenti alla Costituzione, il più rilevante dei quali è la cancellazione dei limite di due mandati per il Presidente della Repubblica. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Trend News, alle ore 10 locali (ore 7 in Italia) l'affluenza alle urne era già al 15-16 per cento. Perché il referendum sia valido si dovrà raggiungere il 25 per cento. Gli osservatori dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Pace), secondo Trend News, avrebbero confermato l'elevata affluenza alle urne. Secondo le autorità, non ci sarebbero state rilevanti irregolarità al momento. Il presidente Ilham Aliev, succeduto nella carica di capo dello Stato al padre Haidar, ha votato presto in mattinata. Le schede utilizzate, presentate sul sito internet della Commissione elettorale centrale, sono estremamente confuse. Ben 29 sono le modifiche su cui viene chiesto il parere della popolazione, sulla base della richiesta fatta a dicembre da parte di Yeni Azerbaijan (Nuovo Azerbaigian), il partito di Aliev. Alcuni di questi emendamenti sono semplici aggiornamenti stilistici della Costituzione del 1995, già emendata nel 2002. Altri sono di sostanza. Tuttavia, l'emendamento costituzionale più forte è quello che riguarda il presidente, eletto a ottobre scorso per il secondo mandato consecutivo, dopo essere succeduto nel 2003 al padre, rimasto presidente fino alla morte. L'Articolo 101, comma V, della Costituzione contava di una sola, semplice frase: "Nessuno può essere eletto come presidente della Repubblica dell'Azerbaigian per più di due volte". Ora, secondo quanto riferisce la commissione, se il referendum passerà, reciterà: "Nel caso in cui la celebrazione delle elezioni presidenziali non venga tenuta a causa di operazioni di guerra in base a uno stato di guerra, il mandato del Presidente della Repubblica dell'Azerbaigian sarà esteso fino al termine delle operazioni militari. La decisione su questa materia sarà adottata dalla Corte costituzionale della Repubblica dell'Azerbaigian sulla base della richiesta del corpo statale che organizza le elezioni". Una formulazione che, essendo l'Azerbaigian ancora tecnicamente in guerra con l'Armenia con il Nagorno-Karabakh (è però vigente un cessate-il-fuoco dal 1994), lascia aperta la possibilità di interpretare in senso ampio la lettera costituzionale. (segue)

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Slovenia/ Verso flop referendum su ingresso Croazia in Nato (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom-Nuova Europa) - L'iniziativa referendaria del partito del popolo sloveno (Ssn) sull'ingresso della Croazia nella Nato sta andando verso il fallimento: la raccolta firme si chiude il prossimo 26 marzo e sinora ne sono state raccolte solo 1.200; per andare alla consultazione ne servono 40mila. L'Ssn - che è una piccola formazione extraparlamentare di destra - ha intenzione di rivolgersi alla Corte costituzionale per chiedere altri 35 giorni per la raccolta firme. Stando a questa formazione, "è necessario comportarsi così perché la Croazia compromette le frontiere della Slovenia". Zagabria doveva essere accolta nella Nato ad aprile insieme a Tirana, in occasione del 60esimo compleanno dell'Alleanza. Ma la decisione del Partito del popolo sloveno ha rovinato la festa. Il sì del Parlamento è già arrivato, non senza difficoltà; ma prima di depositare la ratifica a Washington, depositaria del Trattato Nordatlantico, Lubiana deve aspettare la fine del periodo di raccolta firme. Dopodiché - come confermano fonti diplomatiche Nato - non ci sarà più tempo per completare tutta la procedura prima di Strasburgo. Il tutto nonostante opposizione di centro-destra e governo di centro-sinistra abbiano preso le distanze, condannando l'iniziativa referendaria al fallimento. Perlomeno, il danno non è irreparabile: intorno a fine aprile la l'adesione croata dovrebbe comunque essere formalizzata. Zagabria e Lubiana sono divise da una disputa territoriale che riguarda soprattutto le acque della baia di Pirano. A causa di questo braccio di ferro, la Slovenia ha bloccato il cammino d'integrazione europea della Croazia.

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Abu Omar/ Pm: Non credo che il processo possa fermarsi (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Milano, 18 mar. (Apcom) - "Non credo che il processo possa fermarsi, il processo andrà avanti" dice il pm Armando Spataro dopo la decisione del giudice Oscar Magi di aggiornare le udienze al 22 aprile in attesa del deposito dellle motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale sul segreto di Stato. Per Spataro "la Consulta ha accertato la regolarità delle intercettazioni nelle indagini sul sequestro di Abu Omar la cui validità era stata messa in dubbio dal governo e da qualche difensore. Bisognerà leggendo le motivazioni e studiandole attentamente capire come il segreto di stato possa influire sulle prove ancora da raccogliere".

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Abu Omar/ Processo rinviato al 22 aprile in attesa Consulta (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Milano, 18 mar. (Apcom) - Il processo per il rapimento dell'ex imam Abu Omar di cui rispondono tra gli altri l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari e 26 agenti della Cia è stato rinviato al prossimo 22 aprile in attesa del deposito delle motivazioni riguardanti la decisione della Corte Costituzionale sul segreto di Stato. "Mai come in questo caso è necessario leggere le motivazioni per decidere cosa fare" ha detto il giudice Oscar Magi.

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MADAGASCAR: CORTE COSTITUZIONALE RICONOSCE RAJOELINA PRESIDENTE (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

MADAGASCAR: CORTE COSTITUZIONALE RICONOSCE RAJOELINA PRESIDENTE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di ESTERI ultimo aggiornamento: 18 marzo, ore 11:36

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Abu Omar, giudice Milano rinvia processo al 22 aprile (sezione: Giustizia)

( da "Reuters Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

MILANO (Reuters) - Il giudice di Milano Oscar Magi ha rinviato oggi il processo per il presunto rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar, al prossimo 22 aprile per permettere alle parti di leggere le motivazioni della sentenza con cui la Corte costituzionale la scorsa settimana ha detto che i magistrati milanesi non potevano usare documenti coperti dal segreto di Stato nel processo. La decisione della Consulta dell'11 marzo non ha direttamente annullato il processo in corso a Milano contro 33 imputati ma in sostanza ha eliminato dal dibattimento i documenti che ne hanno consentito il rinvio a giudizio. Ventisei americani e sette italiani sono accusati di aver rapito il religioso musulmano -- sospettato di terrorismo -- per strada a Milano nel 2003 e di averlo deportato in Egitto, durante una cosiddetta operazione di "rendition". Dal canto suo Abu Omar -- che è stato poi rilasciato nel 2007 -- sostiene di essere stato torturato e detenuto per anni senza accuse. "Non credo che il processo possa fermarsi. La Corte (Costituzionale) ha affermato la regolarità delle intercettazioni, la cui validità era stata messa in dubbio dal governo e da qualche difensore. Bisogna vedere in che termini la decisione inciderà sulle prove ancora da raccogliere. Certamente individuerà dei limiti che bisognerà rispettare quando si tratterà di porre le domande ai testimoni sul segreto di Stato", ha detto il pm di Milano Armando Spataro. Commentando la decisione del giudice di rinviare il processo ad aprile, Nicola Madia, avvocato dell'ex direttore del Sismi Niccolò Pollari, imputato nel procedimento, ha detto che "il giudice ha rinviato il processo perché finché non si conoscono le motivazioni è impossibile prevedere le conseguenze sul processo. Il comunicato diffuso dalla Consulta lascia immaginare che la decisione inciderà su atti relativi all'indagine preliminare e all'istruttoria". Nel dicembre scorso, il tribunale di Milano aveva sospeso il processo fino al prossimo 18 marzo in attesa della decisione della Consulta, dopo la richiesta delle difese e l'opposizione dell'esistenza del segreto di Stato, da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su ordini e direttive impartite da Pollari ai suoi uomini. I pubblici ministeri durante il processo hanno sostenuto che l'attuale premier e il suo predecessore Romano Prodi abbiano utilizzato il segreto di Stato per ostacolare la giustizia. Un'accusa respinta da uno dei legali di Berlusconi, che l'ha definita un "intollerabile attacco". Washington ha difeso le rendition come un valido strumento di anti-terrorismo che ha prodotto importanti informazioni di intelligence e ha respinto le accuse di tortura.

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caso messineo, il csm convoca i pm (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina X - Palermo Saranno ascoltati i tre magistrati che si sono occupati dell´inchiesta in cui è emerso il nome del cognato del procuratore Caso Messineo, il Csm convoca i pm Il Consiglio superiore della magistratura non si accontenta delle spiegazioni del procuratore generale Luigi Croce e per valutare la posizione del capo della Dda di Palermo Francesco Messineo, dopo le notizie di stampa che hanno rivelato un ulteriore coinvolgimento del cognato in indagini di mafia, convoca tre magistrati della Procura. All´aggiunto Antonio Ingroia e ai sostituti Annamaria Picozzi e Gaetano Paci, titolari dell´inchiesta su San Lorenzo nella quale è venuto fuori il nome di Sergio Sacco, i consiglieri della prima commissione chiederanno ulteriori chiarimenti sulla posizione del cognato dell´imprenditore ma anche in base a quali elementi il suo nome (stando a quanto annunciato dalla stessa Procura) non è iscritto nel registro degli indagati dopo che alcune conversazioni della vedova del boss Giovanni Bonanno e le recentissime dichiarazioni del pentito Maurizio Spataro lo indicano come persone informata di quanto avveniva ai vertici della famiglia mafiosa di San Lorenzo. I tre magistrati palermitani sono stati convocati per le 15 di oggi. E se Annamaria Picozzi si è imbattuta solo di recente nel nome di Sergio Sacco (forse senza neanche sapere che si trattasse di un familiare del suo capo) il pm Gaetano Paci conosce bene i trascorsi dell´imprenditore visto che nel 97 fu lui a firmare la richiesta di arresto nei confronti di Sacco, poi respinta dal gip. Sembra invece che il Csm non abbia intenzione di sentire lo stesso Messineo che ha inviato una nota al Consiglio in cui afferma di non aver più nessun tipo di rapporto da 30 anni con il cognato e di essersi astenuto dalla trattazione del procedimento che riguarda suo fratello Mario, imputato a Palermo per truffa ai danni della Regione: il pm del processo risponde alla Procura di Caltanissetta. a.z.

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Csm, Mancino chiude a De Magistris:... (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 0 Csm, Mancino chiude a De Magistris: "Chi si candida non torni magistrato" di Redazione "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, sulla richiesta di aspettativa da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Idv Roma - "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, durante la discussione in plenum sull?aspettativa richiesta da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Italia dei Valori. Necessario disciplinare la materia "L?esigenza che esprimo - ha detto Mancino, che si è espresso a favore del collocamento in aspettativa dell?ex pm - è che sia disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece secondo Mancino, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Caso Abu Omar. I segreti dell'agente Betulla (sezione: Giustizia)

( da "Tempi" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Per una giusta causa Come può un magistrato cantar vittoria quando la Corte costituzionale sentenzia che ha violato il segreto di Stato? di Renato Farina Molte cose istruttive accadono in Italia e in Europa. È bello impararle. Il fatto è che purtroppo si apprendono meglio quando te le scrivono addosso con un artiglio. Senza esagerare con i lamenti, è il mio caso. E non sarebbe in fondo che un minuscolo fatto personale se non riguardasse l'Italia intera e ormai il nostro continente e oltre. Parlo della giustizia. Della formidabile mandibola stritolatrice di cui è dotato il Partito dei Procuratori e dei Giudici, e di cui fornirò qui il racconto di qualche impresa. Un caso molto personale Nel 2006, mentre stavo in una locanda a Kamen, vicino a Dortmund, con il mio figlio minore, all'alba venni svegliato da una telefonata. Ero prima di quell'istante un uomo felice. Con il proprio figlio, veder l'Italia battere allo stadio la Germania nella semifinale dei mondiali di calcio è il massimo. Mia moglie Vanda mi annunciò, come se fosse arrivato il fiorista, così da non spaventarmi, l'arrivo di polizia e carabinieri. Sequestri, notifiche. Ero lì catalogato come la fonte Betulla del Sismi, i servizi segreti, accusato di favoreggiamento nei confronti del Sismi. C'era di mezzo un presunto rapimento, di un certo imam Abu Omar, realizzato dalla Cia. Vi risparmio i dettagli. Sono forse anche troppo noti. Io ho sostenuto, e lo credo in coscienza, di aver agito per il bene, sia nel coinvolgermi con il Sismi durante il sequestro in Iraq di nostri connazionali, sia nel difendere la nostra intelligence, che è essenziale per la sicurezza nazionale in tempo di terrorismo islamico, dal lavoro di delegittimazione gestito da numerose centrali di potere e a mio giudizio in buona fede portato a compimento dalla magistratura di Milano. Ci ho scritto un libro su questa storia: Alias agente Betulla. Storia di uno 007 italiano, edizione Piemme. L'ho fatto per la mia sperabile posterità. Perché nipoti e pronipoti non credano agli insulti deturpanti a me riservati su internet. Sono certo un misero peccatore, ma non ho tradito né l'Italia, né la giustizia, né i miei lettori di Libero, di cui ero allora vicedirettore. Insomma, lì trovate la storia (quasi) completa. Di tutto quel che più mi doleva è stata la necessità molto materiale di tirarmi fuori da un processo infinito e costoso, che riguardava uno scontro all'interno dello Stato, e che avrebbe stritolato la mia famiglia. Ho patteggiato una pena (non una condanna!) di sei mesi tradotta in multa. Ma soprattutto mi ha ferito, quasi ucciso, il trattamento subìto dall'Ordine dei giornalisti. La radiazione. Ma accompagnata da una campagna preventiva e da dichiarazioni come se ci fosse un mostro davanti. Per questo ho pensato di dimettermi. Il motivo l'ho scritto proprio a Tempi (nr. 11 del 15 marzo 2007). Sarebbe stato un Tribunale del popolo con 130 giornalisti pronti a fucilarmi alla schiena. Facevano fede le dichiarazioni contro di me pronunciate sui sentito dire. Il consiglio regionale ratifica le mie dimissioni. Sono fuori. Invece l'Ordine nazionale insiste. Mi convoca ugualmente. Mi prendo una settimana per pensare. Poi decido. Non vado. Non posso essere processato dopo che mi sono dimesso. E per di più ho avuto la ratifica ufficiale di questa mia uscita. Vedevo qui la prova della decisione già presa. Non mi sono presentato. Sono stato giudicato in contumacia. Ho presentato appello in tribunale. Radiazione ribadita in primo grado. Lo prevedevo. Il professor Gianfranco Garancini, presidente dei giuristi cattolici, aveva scritto nella sua memoria contro di me e a tutela dell'Ordine autentiche falsità, e ancora oggi ne sono offeso. Il relatore della sentenza, cioè il protagonista di essa, era un leader di Magistratura democratica Poi eccomi all'appello. Nella corte chi c'è? Dio mio, non è possibile! Avevo appena finito di polemizzare aspramente con lui in Parlamento e sui giornali. Chi? Il giudice Filippo Lamanna. Sono certo della sua onestà e del mio pregiudizio, ma non posso fare a meno di riferire entrambi. Lui doveva stendere la sentenza su di me, lo stesso che aveva scritto quella su io direi contro Eluana Englaro! Capirete che mi rendo conto di essere vittima di un errore giudiziario, come minimo il secondo, e non certo il più grave del dottor Lamanna, che rispetto, ma perché me l'hanno fatto capitare a me? Ri-radiazione, e una montagna di spese processuali. Soprattutto però l'onta di motivazioni infamanti, ma anche abbastanza comiche. Si sostiene, ad esempio, che traduco in italiano se proprio fossi stato costretto dalla necessità a dovermi coinvolgere con il Sismi per salvare degli ostaggi (loro dicono: non è provato. Chiedano ai colleghi di Roma ) avrei dovuto contestualmente dimettermi dall'Ordine dei giornalisti. Magari con un comunicato? Magari scrivendo: siccome devo dare una mano ai servizi segreti per salvare dei giornalisti in pericolo mi dimetto dall'Ordine? Insomma, questo è il caso personale. Permettetemi di dire che è andata peggio a Eluana. Un caso piuttosto pubblico Pochi giorni dopo la mia arci-radiazione (ricorrerò in Cassazione, e poi alla Corte europea, esisterà pure un giudice da qualche parte), la Corte costituzionale decide a proposito del conflitto sorto tra governo italiano (Prodi e Berlusconi) e la procura, il gip e il giudice di Milano: il tutto a proposito di Abu Omar e del processo al Sismi. Risultato: 5 e mezzo a 0. Il comunicato ufficiale della Corte costituzionale è cristallino. Una paginetta dove si scrive che sono accolti (parzialmente) i tre ricorsi del governo. E sono dichiarati inammissibili o respinti quelli della magistratura di Milano. Il segreto di Stato è un bene che non confligge con lo Stato di diritto, ma è un limite alla giurisdizione in funzione di un bene intangibile quale è la sicurezza nazionale. E questo bene è stato violato dalla procura di Milano. La quale invece canta vittoria. Sostiene con comunicati ufficiali che ha stravinto. Com'è possibile? Il procuratore Manlio Minale e i procuratori aggiunti Armando Spataro e Federico Pomarici si dicono soddisfatti. Ma allora che bisogno c'era di dar lavoro alla Corte costituzionale per poi essere contenti di aver avuto torto? Se non gli davano torto ma ragione, che cosa dovevano dire allora? Non è questo un modo di ridicolizzare il lavoro serio di un organo costituzionale? E come si fa a essere compiaciuti per aver appreso di aver violato il Codice penale laddove si tutela il segreto di Stato? È un reato o se lo fanno i pm è un motivo di giubilo? Questa è l'Italia oggi. Se un cittadino viene sfiorato dalla magistratura è un uomo morto, ma se la magistratura infrange, secondo il giudizio della Corte costituzionale, le prerogative del governo quanto alla sicurezza nazionale, esplode di gioia. C'è da restare interdetti. Un caso europeo Per chi ha la fortuna di non averlo saputo, rivelo di essere un deputato italiano del Popolo della libertà (grazie a Berlusconi, Letta e Feltri). E sono anche delegato all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Il quale non c'entra con l'Unione Europea, e raccoglie paesi ben oltre i confini dell'Ue: sono 47, compresa la Russia, l'Armenia, la Turchia, la Bosnia e soprattutto la Svizzera! La Svizzera! Questo paese, insieme agli Stati nordici, fa la parte del leone. C'è un senatore ticinese che è stato presidente della Commissione più importante (forse) del Consiglio d'Europa (da cui dipende la famosa Corte dei diritti umani di Strasburgo), ed è Dick Marty. Un uomo colto e capace. È stato procuratore a Bellinzona. Appartiene ai radicali liberali elvetici. È lui che ha scritto il rapporto dove si condanna l'Italia per il rapimento di Abu Omar, senza aspettare gli esisti del processo: per lui le prove contro il direttore del Sismi generale Nicolò Pollari «sono eclatanti». Nel suo rapporto approvato nel 2006 cita ampiamente il pm Spataro, il quale lo ha chiamato a testimoniare dalla parte dell'accusa, in un circuito di magistrati d'accordo tra loro. Per combinazione sono stato nominato membro della Commissione diritti umani. Riunione a Mosca in novembre 2008. Rapporto sulla corruzione giudiziaria. Vedo tra gli esperti il nome di Piercamillo Davigo. L'unico paese degno di attenzione in sé quanto al fenomeno è l'Italia, e si sceglie come esperto Davigo. Il relatore del rapporto è un finlandese, domando ragione di questa scelta. Risposta (informale): me lo ha consigliato Dick Marty, a cui lo aveva raccomandato Spataro. Davigo cita come caso scandaloso il fatto che il Senato italiano ha votato una risoluzione per tutelare il diritto-dovere di un suo membro a presenziare ai lavori parlamentari quando coincidano con una convocazione a un processo. Lo contesto. Violando la riservatezza dovuta a queste riunioni, uscendo dall'aula lo vedo confabulare con il corrispondente da Mosca dell'Ansa, che, infatti, fornisce una cronaca di una riunione non-pubblica con la versione tutta dalla parte di Davigo. 1 marzo 2009, riunione nel Principato di Monaco. Dick Marty propone una risoluzione dove si attacca il segreto di Stato. Si attacca l'Italia perché lo vuole mantenere. Cita una frase di Sandro Pertini sul terrorismo sconfitto nelle aule giudiziarie e non negli stadi, pronunciata una settimana prima da Spataro. Marty accusa i governi Prodi e Berlusconi, con le stesse parole di Spataro. Mi rendo conto che i diritti umani sono ormai un campo nelle mani dei pm. Lo Stato di diritto è ciò che essi stabiliscono, la loro penetrazione è universale. E penso che trovandomi come accusatore il loro capo, cioè Armando Spataro, dinanzi a cui mi levo il cappello, mi è andata ancora bene

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Mancino, Csm: vietiamo a chi lascia la toga per la politica di rientrare in magistratura (sezione: Giustizia)

( da "Rai News 24" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma | 18 marzo 2009 Mancino, Csm: vietiamo a chi lascia la toga per la politica di rientrare in magistratura Nicola Mancino Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione:" L'esigenza che esprimo e' che venga disciplinata l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato. A mio avviso e' preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilita' nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". "La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino -recupera un patrimonio di esperienze e di professionalita' e la magistratura perde un giudice divenuto parte".

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De Magistris in campo al fianco di Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 18-03-2009 europee Via libera dalla IV Commissione del Csm: all'ex pm di Catanzaro serve l'aspettativa per potersi candidare «Ma lo farò come indipendente» Atteso per oggi il responso del plenum De Magistris in campo al fianco di Di Pietro DA ROMA L' ex Pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: 'correrà', come era scontato e prevedibile, per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. «Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile», dice il magistrato che ha chiesto al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso. Subito arri- va il primo via libera, essenziale per candidarsi, da parte del Csm: a pronunciarlo all'unanimità è stata la Quarta Commissione di Palazzo dei marescialli, che chiederà al plenum di esprimersi sul caso con procedura d'urgenza, forse già oggi o al massimo domani. «Tutti i nostri candidati saranno della società civile, come se fossimo una lista civica, visto che ci sono dei problemi di nome e simbolo. Io dovrei essere il candidato di bandiera, ma non so se mi presenterò», dice Antonio Di Pietro lanciando la candidatura di De Magistris. Insomma nessuno politico, ma solo esponenti della società civile correranno per l'Idv alle europee. E l'ex Pm annuncia che ci saranno altre «due persone che rappresentano aree tematiche del Paese, come l'informazione ». Il cuore della questione è che Idv alle Europee non avrà 'politici di professione' in lista. «Siccome non facciamo in tempo a cambiare nome e simbolo facciamo la sostanza di quello che chiedono Camilleri ed altri. Non candido politici ma solo esponenti della società civile». Durissimo Maurizio Gasparri. «Tutti i salmi finiscono in gloria. La candidatura di De Magistris alle Europee è la dimostrazione di come alcuni usino la toga in maniera assai opinabile, solo per fare carriera politica. La notizia non ci sorprende e dimostra quanto fossero poco credibili le iniziative assunte da certi personaggi. Ma è anche possibile che la candidatura serva ad ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi», commenta il capogruppo al senato del Pdl. Il leader dell'Udeur, Clemente Mastella, invece si limita ad un «ora capisco tante cose». E Carolina Lussana della Lega chiede una legge che impedisca ad «un ex magistrato cessato dalla carica elettiva» di rientrare in magistratura. Luigi De Magistris (Ansa)

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Rai, stop anche per Guglielmi (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 18-03-2009 Rai, stop anche per Guglielmi DA ROMA ROBERTO I. ZANINI S arebbe stato il ritorno pieno alla Rai del passato. Dopo Sergio Zavoli alla presidenza della Commissione di vigilanza poteva arrivare Angelo Guglielmi a quella di Viale Mazzini. Il no di Silvio Berlusconi alla proposta formulata da Dario Franceschini di candidare alla presidenza dell'azienda l'ex direttore di Rai3, ha evitato questa sorta di viaggio a ritroso nel tempo. Il leader del Pd ieri sera è comunque apparso ottimista e convinto di poter chiudere la partita entro oggi. Franceschini teme di essere logorato da questo braccio di ferro e la voglia di evitare ulteriori rinvii dell'assemblea degli azionisti convocata per questo pomeriggio (sempre comunque rinviabile) è testimoniata dagli incontri ormai quotidiani con Gianni Letta. Quest'ultimo, oltre ai colloqui telefonici, si è recato alle 18 presso la segreteria del Pd. Per tutta la giornata in casa del Pd si è ribadito che la partita era a buon punto e che sarebbe stata questione di ore. Dopo i no ricevuti nei giorni scorsi su un paio di candidati ufficiali (ce ne sarebbero stati altri, anche prima della formulazione del nome di Ferruccio De Bortoli), la strategia di Franceschini sarebbe quella di mettere il Pdl con le spalle al muro. Una lunga lista di veti farebbe ricadere la responsabilità sulla maggioranza di governo. In questo senso, forse, è da leggere la proposta di Guglielmi che, per storia personale, oltre che per età, non poteva certo essere considerato una prima scelta. Di lui, del resto, si era già parlato altre volte per quell'incarico negli anni passati, senza mai giungere a una parvenza di intesa. La sua figura, inoltre, non sembrava corrispondere agli identikit da 'candidato cercasi' diffusi dal Pd anche ieri, nei quali si indicava una persona non chiaramente identificabile dal punto di vista politico o di una qualche valenza istituzionale. Incassato l'ennesimo no, quindi, il Pd potrebbe giocarsi la carta buona nelle prossime ore. Si parla dell'ex presidente della Corte Costituzionale Pietro Paolo Casavola, dell'ex giudice della Corte ed ex presidente dell'Autorità delle comunicazioni Enzo Cheli, dell'ex direttore della Stampa, nonché direttore 'lampo' del Tg1 Marcello Sorgi e dell'ex direttore generale della Rai Pier Luigi Celli. Nomi che hanno resistito indomiti e per tante settimane al frullatore del totonomine. Non è comunque escluso che alla fine dal cilindro di Franceschini e Letta ne esca fuori un quarto e del tutto inatteso. Ieri sera, tanto per capire, era dato in prima fila Sorgi. Qualche ora dopo si parlava di candidatura tramontata e veniva indicato come probabile il nome di Cheli. Resta da considerare il fatto che non tutto si esaurisce con la scelta del presidente. Così come è accaduto altre volte, ogni candidato sul quale si tratta seriamente si porta dietro una serie di altre nomine, a cominciare dai principali direttori di testata e di rete. È quello che in gergo si chiama 'ticket'. Una questione di equilibri da manuale Cencelli, che ben fa comprendere le ragioni di veti e controveti, spesso incrociati. L'ex direttore della Rete Tre proposto da Franceschini Restano in lizza Casavola, Cheli, Sorgi e Celli. La partita potrebbe essere chiusa presto Angelo Guglielmi (Ansa)

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Schifani: farò rispettare i tempi Ed Englaro fa il costituzionalista (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 18-03-2009 Schifani: farò rispettare i tempi Ed Englaro fa il costituzionalista DA ROMA LUCA LIVERANI I l testamento biologico fa il suo ingresso oggi in aula al Senato, tra le insidie parlamentari dei 2.500 emendamenti dei radicali del Pd, e le pressioni esterne di Beppino Englaro che già preconizza profili di incostituzionalità. E se per l'ostruzionismo il presidente Schifani assicura il rispetto del calendario fissato, al padre di Eluana replicano da destra a sinistra, Quagliariello come D'A- lema. ra della valanga di emendamenti: «Gli uffici stanno verificando quanti di questi possono essere ammessi Il presidente del Senato non ha nessuna intenzione di lasciar bloccare l'esame del ddl Calabrò: «I tempi spiega Renato Schifani sono stati già contingentati. È già previsto un calendario che intendo far rispettare in modo da arrivare al voto finale nella prossima settimana. È una scelta condivisa da tutti i gruppi e se ci sarà ostruzionismo ci attrezzeremo». Il voto finale è previsto entro il 26 marzo, con inizio della discussione generale già da domani, giovedì 19. «L'ostruzionismo aggiunge il presidente del Senato limita il diritto di parola e di confronto. E io sono pronto ad assumermi le mie responsabilità e a far rispettare il calendario». Probabile anche una scrematu- ». Poi c'è chi fa lobbing . Beppino Englaro sceglie proprio il Senato per presentare l'associazione-fondazione 'Per Eluana', alla vigilia del dibattito in aula. «Se fanno una legge incostituzionale dice che non rispetta i diritti fondamentali dell'uomo, non è detto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non intervenga, non firmandola». Englaro non esclude nemmeno che a fermare la legge «intervenga la Corte Costituzionale ». «È un atto di presunzione nei confronti della sovranità popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi, soprattutto se ai primi passi nella vita pubblica», gli replica Gaetano Quagliariello. Il vicecapogruppo del Pdl al Senato ricorda che «Englaro aveva assicurato che dopo la conclusione della tragica vicenda di sua figlia si sarebbe chiuso nel silenzio. Tutti possono cambiare idea, perché evidentemente la reale volontà di una persona non si può desumere neanche da una dichiarazione. Ma se si decide di scendere nell'agone pubblico bisogna almeno farlo con correttezza» . Stessi toni dal capogruppo Maurizio Gasparri, che pure non lo cita: «In materia di bio-testamento qualcuno che diceva che sarebbe rimasto in silenzio interviene con libri, televisioni, esternazioni, affermando quali norme siano costituzionali, cosa possa o no firmare il Presidente. Il rispetto per le recenti drammatiche vicende ci porta a frenare i giudizi. Ma non ci faremo intimidire da palesi speculazioni politiche». Lo stesso Massimo D'Alema, che pure dichiara che voterà «a favore delle le pregiudiziali di incostituzionalità » su una legge a suo dire «inaccettabile», dice che «nessuno può parlare di quello che deve fare o non deve fare il capo dello Stato, che sa benissimo cosa fare». Dunque «è prematuro dire che il ddl è incostituzionale. È un ragionamento che si farà dopo e che spetta alla Corte Costituzionale». Sul merito della legge poi D'Alema cambia strategia: «Faccio una proposta politica: dopo la prova muscolare al Senato si prenda una pausa di riflessione, si pensi ad altre priorità, si apra un dibattito con medici, giuristi, filosofi, ascoltando la società civile». Sarcastica Eugenia Roccella: per il sottosegretario «D'Alema ha annichilito lo sforzo di Ignazio Marino in tutti questi anni di fare una legge, parlando di altre urgenze. Fare una legge corrisponde invece alle esigenze del Paese, per dare una risposta dopo il trauma del caso Eluana». Voto finale entro il 26 marzo D'Alema propone di fermarsi Roccella: no, è un'esigenza dopo il trauma del caso Eluana

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Fine vita, <principi chiari per una legge necessaria> (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 18-03-2009 ETICA E POLITICA «Sarà modificato il testo sulla vincolatività delle dichiarazioni per rendere chiaro che non si intende inficiare il ruolo del medico» Fine vita, «principi chiari per una legge necessaria» Calabrò: un voto di coscienza, con responsabilità DA ROMA GIANNI SANTAMARIA N on è spaventato dalla mole di emendamenti che attendono il ddl a sua firma sul fine vita, il senatore Raffaele Calabrò. Anzi, il medico e parlamentare del Pdl, relatore del provvedimento, si dice «sicuro» che la legge possa divenire realtà, dopo il passaggio alla Camera, prima dell'estate. Una legge che «è necessaria ». E «il Paese l'aspetta dopo le vicende che si sono succedute negli ultimi tempi. Non possiamo certo immaginare che le decisioni su vita e morte vengano regolate da un magistrato, un presidente di Regione o da un direttore di Asl». Come giudica il lavoro svolto sin qui e cosa si aspetta per il prosieguo del ddl che oggi approda all'aula di Palazzo Madama? È stato un lavoro serio e costruttivo, perché c'è stato l'apporto di audizioni molto qualificate e quello di colleghi, sia della maggioranza che dell'opposizione, sia di formazione laica sia cattolica. Il testo esprime con chiarezza un «no» a eutanasia, accanimento terapeutico, suicidio assistito. Mi aspetto che non ci saranno modifiche rispetto a questa filosofia di fondo, che è non solo del testo, ma dell'intera maggioranza che lo sostiene. Ci possono, invece, essere ulteriori miglioramenti in direzione di semplificazione e scorrevolezza, per far sì che la legge possa essere di facile e immediata applicazione. Beppino Englaro l'ha già definita «anticostituzionale» e ritiene possibile, dopo l'approvazione, un intervento successivo della Corte Costituzionale o, addirittura, preventivo del capo dello Stato, che secondo lui non la firmerebbe. Come replica? Che è stata valutata da diversi costituzionalisti, i quali l'hanno ritenuta rispondente alla Carta. Non penso che qualsiasi cittadino, pur se ha vissuto pesanti problemi personali, possa arrogarsi il titolo per una valutazione di ordine costituzionale, né tantomeno per quelle che sono le prerogative del capo dello Stato. C'è una pioggia di emendamenti. E il presidente del Senato Renato Schifani annuncia che farà di tutto per arrivare al voto finale la prossima settimana. Condivide l'ottimismo? Mi meraviglia che si sia arrivati da parte di una componente del Pd a una tattica di fatto ostruzionistica, con la presentazione di 2.500 emendamenti. Perché c'è un impegno assunto con la mozione votata in assemblea per arrivare in tempi brevi a una legge. E uno preso dalla capogruppo del Pd. Sono, comunque, fiducioso, perché il presidente Schifani saprà far rispettare i tempi stabiliti. Oltre alla posizione del Pd su idratazione e nutrizione, ci sono tentativi di mediazione, come quello della Lega. Cosa ne pensa? Il «no» alla sospensione nel ddl è chiaro. Sono sostegno vitale e non hanno niente a che vedere con la capacità e la possibilità da parte di un soggetto di poter scegliere le proprie terapie. Il che significa lasciare andare avanti, o meno, la storia naturale di una patologia. Su idratazione e nutrizione invece la scelta è su vita e morte. E ciò non lo riteniamo ammissibile. Se può essere precisato meglio, indicando con chiarezza gli àmbiti di questa impossibilità di sospensione, siamo disponibili. Ma fino a oggi non è stato così e riteniamo che la formulazione attuale sia idonea. Anche Berlusconi ha detto: «No all'eutanasia di Stato». E molti esponenti del Pdl rassicurano sulla tenuta della maggioranza. In essa, però, c'è chi ritiene vaghe alcune formulazioni, come quella sull'accanimento terapeutico. La maggioranza è decisamente compatta, proprio perché la legge e basata su principi etici condivisi, in particolare nel Pdl, come la libertà e la dignità della persona. Ci sono singoli senatori che, per vari motivi, ritengono di non condividere tutto il testo. Però siamo di fronte a pochissime unità, che non inficiano la compattezza. C'è libertà di coscienza, ma questa impone anche un grande senso di responsabilità. Sull'accanimento c'è stata una riformulazione che mi sembra fughi ogni possibile dubbio. Ha fatto discutere l'accoglimento dell'emendamento del suo collega di partito Centaro sul carattere vincolante delle dichiarazioni. Avete già annunciato modifiche. Quali? Il principio è assolutamente chiaro ed è la non vincolabilità delle dichiarazioni, unito all'importanza del ruolo del medico, che deve poter fare le proprie scelte con il paziente o il fiduciario. Per la dizione attuale è stato sollevato, forse a ragione, il rischio di problemi interpretativi. Perciò, come relatore, ritengo che la frase vada riformulata in modo che non ci sia assolutamente alcun dubbio su quella che è stata, è e rimane l'intenzionalità della legge. «Mi meraviglia che il Pd sia arrivato a una tattica di fatto ostruzionistica presentando 2500 emendamenti» Il senatore Calabrò (a sinistra) è stato relatore in commissione Igiene e sanità del Senato del disegno di legge sul fine vita

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petruzzelli, la lirica può attendere ma dopo pasqua riapre il dona flor - lello parise (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina IV - Bari Il ministro Petruzzelli, la lirica può attendere ma dopo Pasqua riapre il Dona Flor Il locale era stato inaugurato nel 2000 tra le rovine del politeama. Potrebbe segnare l´inizio della rinascita LELLO PARISE Qualcosa si muove all´ombra del Petruzzelli. Anzi, s´inaugura. Lo smoking, come quello che il sindaco Emiliano sogna dal 6 dicembre dell´anno scorso di fare indossare a tutti i baresi destinati ad affacciarsi alla prima nel teatro riveduto e corretto, lo smoking, dicevamo, non servirà. Ma non per questo l´avvenimento sarà disertato da modaioli e presenzialisti della città. Si tratterà di un appuntamento da inchiodare al calendario di aprile come una farfalla a uno spillo. Riapre il Dona Flor, nella via Cognetti tuttora transennata anche e, forse, soprattutto dai tentennamenti del ministro dei Beni culturali che non si decide ad alzare il sipario del politeama. Riapre «dopo Pasqua» racconta Vincenzo Lopriore, il ragazzo diventato uomo e padre che continua ad inventare la vita notturna di generazioni vecchie e nuove. E che per primo, nel 2000, si era messo in testa di accendere le luci di un bar «tra le rovine del Petruzzelli». Così aveva preso forma il Dona Flor, che richiama il titolo di uno dei romanzi più famosi dello scrittore brasiliano Jorge Amado. Faceva sapere, all´epoca, l´eclettico Vincenzo: «La nostra è una provocazione. Se abbiamo potuto fare quello che abbiamo fatto, non è che potrà rimanere ancora per molto tempo a veder le stelle uno dei più famosi palcoscenici italiani». Nove anni più tardi, invece, non cambia granché. Lopriore scuote la testa: «Volevamo inaugurare il Dona Flor insieme con il Petruzzelli. Ma le cose vanno per le lunghe e, a questo punto, non possiamo più aspettare». L´attesa, per la precisione, va avanti da «cinque anni e quattro mesi». Da quando, inevitabilmente, uno dei locali cult della movida chiude i battenti perché l´isolato rosso non poteva essere restaurato un pezzo sì e l´altro no. L´esproprio ordinato dal governo Prodi e poi ridotto ad un fagotto di carta straccia dalla Corte costituzionale, cancella l´idea di trasformare quello spazio gastronomico nonché gaudente in una sala per concerti di musica da camera. Come ricordava l´altro giorno l´avvocato Ascanio Amenduni, il legale del 75% della famiglia Messeni Nemagna ritornata proprietaria del Petruzzelli, le sentenze restituiscono una seconda vita al contratto di locazione per il Dona Flor. Sempre che Bondi non stabilisca di infilare i bastoni perfino tra le ruote dei nottambuli, il taglio del nastro è questione di settimane. «Ristorante al primo piano, american bar al piano terra» spiega Lopriore, per metà emozionato e per metà impaziente. La potenza della pancia, non quella dello spirito, veglierà sopra il mondo muto e immobile del Petruzzelli.

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d'ambrosio, l'ex pm ora senatore "rinunci alla toga per sempre" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 12 - Interni D´Ambrosio, l´ex pm ora senatore "Rinunci alla toga per sempre" ROMA - «Ancora con la storia dei magistrati in politica? L´elettorato passivo è un diritto di tutti i cittadini, qualunque lavoro abbiano fatto». Gerardo D´Ambrosio, ex procuratore a Milano, ora senatore Pd: nel caso di De Magistris si tratta di un magistrato nel pieno delle sue funzioni. «Questo attiene alla scelta del singolo e del partito. C´è invece un problema più generale: se ci si candida, allora bisogna rinunciare al proprio ruolo in magistratura». De Magistris ha ottenuto un prima via libera dal Csm. «Sì, per l´aspettativa, è automatico. Ma con quale credibilità tornerà a indossare la toga? Il magistrato deve essere al di sopra delle parti, altrimenti si mette a rischio la credibilità dell´intera categoria». Il Pdl si è già scagliato contro la candidatura. «Sempre sbagliato demonizzare i magistrati in politica, li si giudichi sul loro operato da parlamentari. Sono tecnici, portano un bagaglio di cui si avvale tutto il Parlamento. A patto, ripeto, che la scelta sia definitiva». (c.l.)

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europee, di pietro candida de magistris - carmelo lopapa (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 12 - Interni Europee, Di Pietro candida De Magistris Contatti anche con la Borsellino. Il giudice: mi hanno impedito di fare il pm Mastella: ora capisco tante cose Ancora aperta la trattativa tra Idv, Camilleri e Flores CARMELO LOPAPA ROMA - Lo slogan c´è già, «la legalità in Europa». Il candidato è in corsa e ha ottenuto ieri il primo via libera del Csm per l´aspettativa. L´ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sarà in lista con l´Idv di Antonio Di Pietro per le Europee del 7 giugno. Il magistrato finito al centro di una bufera politico-giudiziaria lo annuncia con un video di sette minuti sul sito del leader del partito che lo ha difeso nella «campagna di delegittimazione». Fare sbarazzino, giacca beige e camicia bianca, simbolo dell´idv alle spalle, l´ex titolare delle inchieste "Why not" e "Poseidone" che hanno passato ai raggi x politici, imprenditori e toghe, oggi giudice a Napoli dopo essere stato trasferito d´ufficio dal Csm, si dice pronto a compiere il gran salto verso la «politica con la P maiuscola». A Di Pietro però ha premesso: «Sarò uno spirito libero». Sul sito parla di scelta quasi obbligata: «Non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, quelle di pubblico ministero. Ma quello che mi inquieta di più è l´attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato di accertare i fatti». Da Palermo, il suo ex consulente informatico Gioacchino Genchi rivela: «Mi ha chiesto cosa pensassi, l´ho incoraggiato a fare questa scelta, visto l´andamento delle cose». La candidatura nell´Italia dei valori era nell´aria da tempo, oggi Di Pietro la presenterà ufficialmente assieme ad altre provenienti dalla società civile. Dice: «Torniamo in Europa, con degli italiani di valore di cui essere orgogliosi, De Magistris rappresenterà l´Italia migliore». Ma l´ex pm che è stato al centro dello scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro è solo il primo della lista. «Non candido politici, ma solo esponenti della società civile, faremo in sostanza quello che chiedono Camilleri e altri, ci comporteremo come una lista civica» annuncia il leader Idv che ha bocciato la proposta (ma non i nomi) del direttore di Micromega, Paolo Flores D´Arcais, e dello scrittore siciliano: una lista parallela e doppio simbolo. Analoga esperienza era fallita 5 anni fa con Occhetto e Veltri. Ma le porte del partito restano aperte alle candidature indipendenti. Imminente sembra sia l´annuncio della corsa per le Europee del sociologo Pino Arlacchi e di Stefano Passigli, ex ds e Pd, come quella di Paolo Brutti, ex ds, tutti e tre già al fianco di Di Pietro da qualche mese. Trattativa ben avviata anche con Rita Borsellino e Sonia Alfano, figlia del giornalista ucciso a Messina. Il 30 marzo l´esecutivo nazionale per formalizzare i nomi. Il Pdl già all´attacco di De Magistris. A cominciare dal più illustre indagato (poi archiviato) dell´ex pm, Clemente Mastella: «Ora capisco tante cose». Gasparri parla di «candidatura che serve per l´immunità». Ironico l´Udc Casini: «Coerente, ha sempre fatto politica».

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berruti, suo esaminatore al csm "sfrutta la notorietà in politica" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 12 - Interni Berruti, suo esaminatore al Csm "Sfrutta la notorietà in politica" ROMA - è stato uno dei suoi giudici al Csm nella disciplinare. Ora Giuseppe Maria Berruti, Unicost, del caso De Magistris dice: «è una questione legata alla notorietà». Che significa? «Che la notorietà di un giudice è inevitabile. In taluni casi è che un´indagine o una decisione possano provocare clamore, e quindi fama». Uno come De Magistris, così famoso, che avrebbe dovuto fare? «è evidente, poiché la politica è percezione, che l´elettorato può confondere la notorietà, che è una semplice conseguenza di un´inchiesta, con una che è espressamente perseguita. Dunque, è un problema di democrazia». Lei è contro giudici e pm che si fanno eleggere? «Se, come sarebbe giusto e perfettamente costituzionale, fosse consentito loro di far politica e guadagnarsi con la politica un´elezione, non avrei nulla da dire. I giudici non possono fare politica, ma di fatto, talvolta, vanno in Parlamento perché la loro attività giudiziaria viene percepita come "politica"». (l.mi.)

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Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli">Europee, Carlo Vulpio con Di Pietro Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Europee/ Di Pietro candida il giornalista Carlo Vulpio Mercoledí 18.03.2009 10:16 Come anticipato da Affaritaliani.it, l'Italia dei Valori candida alle elezioni europee Carlo Vulpio, l'inviato del Corriere della Sera che per due anni aveva seguito le inchieste sul caso De Magistris, prima di essere sollevato dall'incarico da Paolo Mieli. La scelta di correre con Di Pietro è uno schiaffo al direttore del quotidiano di via Solferino. "La mia è una candidatura indipendente ma anche di legittima difesa". Così Carlo Vulpio ha spiegato la sua decisione di candidarsi con l'Italia dei Valori alle prossime elezioni europee. In una conferenza stampa con Antonio Di Pietro, Vulpio ha raccontato la sua vicenda personale: "Negli ultimi anni per me è stato difficile fare questo lavoro senza scendere a compromessi, senza addomesticarmi. E ho anche pagato perché sono stato messo in 'panchina'. Ma non è solo un fatto personale, è un fatto che ci riguarda tutti". E ha accusato: "Siamo stati messi tutti sotto controllo. Non era mai accaduto nella storia d'Italia. E' stato intercettato un intero giornale, il mio". Il pm Luigi de Magistris, Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia e il giornalista Carlo Vulpio sono le tre candididature Europee presentate dal leader dell'Idv, Antonio di Pietro, in una conferenza stampa. L'ex pm ha annunchiato che sono "indipendenti". Quella dell'ex pm è una strategia ben precisa, che prevede due conferenze stampa alla settimana per presentare di volta in volta candidati di diversa estrazione sociale. MANCINO SU DE MAGISTRIS CANDIDATO: "POI NON TORNI IN MAGISTRATURA" - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. E' questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle elezioni europee con Antonio Di Pietro. "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell'ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza", spiega Mancino. pagina successiva >>

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Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli">Europee, Carlo Vulpio con Di Pietro Giornalista CorSera, schiaffo a Mieli pag.1 (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Europee/ Di Pietro candida il giornalista Carlo Vulpio Mercoledí 18.03.2009 10:16 "L'esigenza che esprimo - ha detto ancora Mancino, che ha dato parere favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm - è che sia disciplinata l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte". "La legittima candidatura di De Magistris - continua Mancino - apre l'ennesimo dibattito e una vecchia riflessione. Il giudice che ammette di essere divenuto parte non fosse altro perchè si è schierato con una forza politica, è giusto che poi rientri? Ho sempre sostenuto di no, anche se non sono mai riuscito, quando ero in Parlamento, ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari". DE MAGISTRIS: SE NON ELETTO NON TORNO IN MAGISTRATURA - "Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto". Così il pm Luigi de Magistris in conferenza stampa spiega che non tornerà in magistratura anche se non dovesse essere eletto con l'Idv alle prossime elezioni europee. "La mia scelta - ha spiegato de Magistris - è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio Paese, per il bene pubblico. Anche perché - ha accusato - stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico". DE MAGISTRIS/ DA PLENUM CSM OK AD ASPETTATIVA - Il plenum del Csm all'unanimità ha concesso il collocamento in aspettativa a Luigi De Magistris, l'ex pm di Catanzaro, oggi giudice a Napoli, che ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con l'Italia dei Valori. Il magistrato, dunque, viene collocato fuori ruolo "fino alla scadenza del termine per la presentazione della candidatura - si legge nella delibera approvata - e in caso di accettazione della medesima, fino alla proclamazione dei risultati della consultazione elettorale del 6 giugno 2009". < < pagina precedente

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LO SFOGO DI SILVIO: "IL LAVORO POLITICO MI FA SCHIFO" MANCINO: LE TOGHE ELETTE NON TORNINO IN MAGISTRATURA DE MAGISTRIS: PER ME CAPITOLO CHIUSO (MASTELLA: ORA CAPISCO MOLTE COS (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

HomePage | Segnala articolo --> LO SFOGO DI SILVIO: "IL LAVORO POLITICO MI FA SCHIFO" ? MANCINO: LE TOGHE ELETTE NON TORNINO IN MAGISTRATURA ? DE MAGISTRIS: PER ME CAPITOLO CHIUSO (MASTELLA: ORA CAPISCO MOLTE COSE) ? 100 DEPUTATI PDL AL CAV.: ?NO ALLA FIDUCIA SUL DDL SICUREZZA?? 1 - PREGHIERE... Jena per "La Stampa" - ... dacci oggi il nostro aids quotidiano, rimetti a noi i nostri virus come noi li rimettiamo ai nostri untori, non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal preservativo. Amen 2 - SFOGO DI BERLUSCONI A TEATRO, IL MIO LAVORO? SONO DISPERATO ... Repubblica.it - Si dice "disperato". E torna a ripetere quanto il lavoro del politico gli "faccia schifo". Serata di svago per Silvio Berlusconi al teatro Quirino di Roma. Ieri sera tra il primo e il secondo atto il premier si concede un bagno di folla. "Sono otto settimane che non faccio un giorno di riposo" scherza nel foier con il pubblico. "Ma lei si diverte", lo punzecchia una signora. "No, a me non piace quello che faccio - replica il Cavaliere - lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio. Sono disperato...". Silvio Berlusconi "Sono abituato a lavorare - riprende Berlusconi sorridendo - pensi che per 21 giorni non ho mai dormito due notti consecutive nello stesso letto". "E' stata una tourneè", ribatte un signore. "No - risponde il Cavaliere - perché in tourneè si recita sempre la stessa parte. Io ogni giorno devo invece cambiarla". Non è la prima volta che Berlusconi tocca il tasto del "sacrificio" che gli costerebbe fare il lavoro del politico. Quello stesso che più volte ha sbeffeggiato pubblicamente, attaccando "i politici di professione", quelli "solo chiacchiere" e "niente fatti". Opponendoli a quelli come lui, gli uomini "del fare". Ricordando, con orgoglio, la sua ascesa imprenditoriale. Sospirando quando, elenca le sue innumerevoli case al mare, dalla Sardegna ai Caraibi, che non si può "godere". Elencando minuziosamente i tempi sempre più stretti della sua giornata. "Dormo poche ore al giorno e il resto lavoro" ha ripetuto più volte. "Sono uno di voi" non perde occasione per dire ogni volta che si presenta davanti ad una platea di industriali. Uno di loro che però da 15 anni resta tenacemente attaccato a quel lavoro che, di tanto in tanto, dice di detestare. Ma di cui, evidentemente, non può fare a meno. "Ma solo per il bene degli altri". Ovviamente. 3 - BERLUSCONI A SENATORI PDL: SUL BIOTESTAMENTO CONTO SU VOSTRA LEALTÀ... (Apcom) - A ridosso dell'avvio della votazione del disegno di legge sul testamento biologico nell'aula del Senato, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha scritto una lettera ai senatori del Pdl per chiedere di "contemperare l'etica della convinzione con quella della responsabilità". Luigi De Magistris "So bene che su questa questione così complessa esistono nel nostro partito e nei nostri gruppi parlamentari voci dissenzienti che, tra l'altro, vanno in direzioni tra loro opposte", afferma Berlusconi nella missiva resa nota da alcuni parlamentari. "Non è mia intenzione chiedere a nessuno di contravvenire alla libertà di coscienza che su questi temi resta per tutti noi un principio non negoziabile", premette il premier, spiegando che il senso della sua lettera è quello di segnalare "l'importanza e il significato politico dell'appuntamento" che i senatori si preparano "a vivere da protagonista". Quello che Berlusconi chiede è "di contemperare l'etica della convinzione con quella della responsabilità, così come noi liberali, cristiani, socialisti umanitari, credenti e non credenti, appartenenti alla grande famiglia dei moderati siamo abituati a fare in ogni atto e momento della nostra vita. Sicuro di poter contare, come sempre, sulla tua lealtà - conclude il premier - ti invio i più cordiali saluti". 4 - MANCINO: LE TOGHE ELETTE NON RIENTRINO IN MAGISTRATURA... (Adnkronos) - "La candidatura del dottor De Magistris, ma non e' e non sara' la sola, pur legittima apre un dibattito (l'ennesimo) e una riflessione (vecchia)". E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, questa mattina in plenum, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa richiesto dall'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris per candidarsi alle elezioni europee nell'Italia dei valori. Mancino ha sottolineato che "e' urgente una riflessione sui magistrati-parlamentari"; sul dibattito Mancino ha sottolineato che una volta candidato "il giudice ammette di essere divenuto parte non foss'altro perche' si e' schierato con una forza politica e non certo per un solo giorno". Il numero due di Palazzo dei Marescialli fa una riflessione: "Lo status di parlamentare e' a termine -ha sottolineato- permane fino a quando gli elettori lo confermano e puo' anche accadere che il parlamentare spontaneamente rinunci alla carica elettiva. La questione e' tutta intorno al rientro nel ruolo di magistrato. Umberto Bossi e Giulio Tremonti E' giusto che rientri? Ho sempre sostenuto di no -ha ribadito Mancino- anche se non sono mai riuscito quando ero in Parlamento ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari. L'esigenza che esprimo e' che venga disciplinata l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Ad avviso di Mancino e' preferibile che "venga stabilito il divieto di rientrare nel mondo giudiziario e garantita, a domanda, la mobilita' nella pubblica amministrazione, nella funzione e nel ruolo piu' o meno corrispondenti a quelli di provenienza. La pubblica amministrazione -conclude- recupera un patrimonio di esperienze e professionalita' e la magistratura perde un giudice divenuto parte. Naturalmente voto a favore del collocamento in aspettativa". 5 - MASTELLA: DE MAGISTRIS SI CANDIDA? ORA CAPISCO MOLTE COSE... (Adnkronos) - La candidatura di Luigi De Magistris alle europee "mi fa capire molte cose. Anche dei rapporti tra Di Pietro e De Magistris". Lo dice Clemente Mastella, leader Udeur, che in un'intervista a 'Libero' aggiunge: "Da questa vicenda si capisce che qualcuno utilizza la magistratura per fare cose diverse, mettendo a repentaglio la liberta' e la vita delle persone. In quella vicenda giudiziaria se c'e' stata una vittima sono stato io". 6 - DE MAGISTRIS, SE NON ELETTO NON TORNO IN MAGISTRATURA... (Agi) - "Per me questa e' una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia e' una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto". Cosi' il pm Luigi de Magistris in conferenza stampa spiega che non tornera' in magistratura anche se non dovesse essere eletto con l'Idv alle prossime elezioni europee. "La mia scelta - ha spiegato de Magistris - e' una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno e' sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunita'. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perche' - ha accusato - stanno svuotando la Costituzione e c'e' bisogno di fare comprendere all'Europa com'e' a rischio la nostra democrazia dove ormai c'e' la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico". MARCEGAGLIA E SILVIO 7 - 100 DEPUTATI PDL A BERLUSCONI, NO FIDUCIA A DDL SICUREZZA... (Agi) - Cento deputati del Pdl - Alessandra Mussolini in testa - scrivono a Silvio Berlusconi per chiedergli di non porre la fiducia sul disegno di legge sulla sicurezza "In esso sono contenute norme a nostro giudizio inaccettabili, che necessitano di indispensabili correzioni. Siamo certi che ne converrai anche tu, quando potrai renderti conto di come questo dettato legislativo vada contro i piu' elementari diritti umani e in particolare dell'infanzia e della maternita'" Nella lettera si legge anche: "tutto questo va contro la nostra e crediamo la tua coscienza. Porre la fiducia mantenendo queste gravissime disposizioni sarebbe un errore imperdonabile. Ti chiediamo di dare la possibilita' a noi parlamentari di rimettere mano a queste norme offensive per i valori che anche tu professi" 8 - E SULLE BANCHE CARROCCIO E PD «BATTONO» IL GOVERNO... Dal "Corriere della Sera" - Sulle banche, il Carroccio «manda sotto» il governo. Il Senato ha approvato un emendamento di Sergio Divina e Mario Pittoni che impone alle banche di fornire al cliente, prima della stipula di qualsiasi contratto, un gran numero di informazioni necessarie a una scelta consapevole. Dopo il parere contrario del governo, tuttavia, il centrodestra ha votato contro. Tranne la Lega, che ha votato a favore insieme al Partito democratico: e così, l'emendamento è stato approvato. Divina scuote la testa: «Non capiamo l'atteggiamento del centrodestra. Forse non sono state approfondite le esigenze dei clienti». 9 - CORTEO SIMBOLICO ALL'ALTARE DELLA PATRIA MA ALEMANNO FERMA I «DURI»... Dal "Corriere della Sera" - L'idea arrivava da un gruppo di militanti duri e puri della federazione romana di An: giurare simbolicamente fedeltà alla fiamma di An nella notte di sabato prossimo sotto l'Altare della Patria, poco prima che la Fiamma stessa venga oscurata in vista della nascita del Pdl. Ma l'idea ha fatto sobbalzare Gianni Alemanno, che si è infuriato con l'assessore al IV municipio di Roma che l'aveva pensata (e che poi si è scusato, annullando l'iniziativa): «Il passaggio di An al Pdl è un atto politico troppo importante per essere segnato con gesti che sanno più che altro di un carnevale fuori stagione - ha tuonato il sindaco - . E soprattutto l'Altare della Patria non può essere usato come scenario per simili trovate». 10 - BOSSI, PROBLEMA SONO BANCHE. TREMONTI TROVI SOLUZIONE... (Agi) - "Il problema sono le banche: se chiedono alle imprese di rientrare le mettono in grave difficolta': speriamo che il governo e Tremonti trovino un sistema per cui le imprese vengano sostenute". Cosi' Umberto Bossi, ai giornalisti che gli chiedono un commento ai provvedimenti del governo per le piccole e medie imprese. "Il problema - conclude Bossi - e' l'economia reale: se tiene bene, altrimenti, altrimenti andiamo a casa tutti quanti...". [18-03-2009]

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Dal tribunale alle Europee: De Magistris corre con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Panorama.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Dal tribunale alle Europee: De Magistris corre con Di Pietro Posted By redazione On 17/3/2009 @ 17:57 In Headlines, NotiziaHome | 3 Comments Dall'aula di tribunale a quella di Strasburgo. E la strada passa dall'[1] Idv. L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori, "governata" da un altro ex pm, Antonio Di Pietro. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. L'ex pm, [2] sul sito di Antonio Di Pietro, presenta la sua scelta così: "Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni. Ritengo che non mi è stato consentito di esercitare le funzioni che amavo, in particolare quella di Pubblico Ministero, che mi consentivano di investigare, di accertare i fatti, di fare quello che ho sempre sognato nella mia vita. [.] Sono contento del progetto che mi è stato proposto da Antonio Di Pietro e dall'Italia dei Valori e dell'impegno richiestomi dalla società civile. Il mio è l'impegno della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto". Titolare delle [3] indagini "Why not", "Poseidone" e "Toghe lucane" in cui inquisì uomini politici, imprenditori e magistrati, [4] De Magistris svolge ora il ruolo di magistrato giudicante presso il Tribunale di Napoli dopo il trasferimento da Catanzaro per "incompatibilità" ordinato al termine di un'indaginie interna dal Csm. Un provvedimento che l'ex pm giudicò ingiusto e giustificato solo dalla volontà di allontanarlo da inchieste pericolose per il "potere". Sul suo trasferimento, i colleghi di Napoli avviarono un'indagine sulla Procura di Catanzaro a sua volta mobilitata a scoprire la legittimità dei provvedimenti della giustizia partenopea. [5] Una guerra tra procure che si concluse con la [6] sospensione del procuratore di Salerno Luigi Apicella, e il trasferimento d'ufficio di quattro toghe di Catanzaro e Salerno. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: "sono stato messo ingiustamente all'angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni". E oggi la decisione è stata resa pubblica. Con questo VIDEO su YouTube:

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De Magistris lascia la magistratura: ''scelta di vita'' (sezione: Giustizia)

( da "RomagnaOggi.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

18 marzo 2009 - 12.41 (Ultima Modifica: 18 marzo 2009) Europee, De Magistris si candida con Di Pietro ROMA - L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris lascia la magistratura, sposando la causa politica. "La mia una scelta di vita - ha dichiarato durante una conferenza stampa con Antonio Di Pietro che ha presentato la candidatura del giudice alle prossime europee come indipendente Idv -. Ho da poco superato i quarant'anni e intendo iniziare una nuova esperienza da cui non tornero' indietro. La mia e' una scelta irreversibile anche qualora non dovessi essere eletto". LA SCELTA - "Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato - ha continuato -. Ma da un'apparente sconfitta ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico". Secondo De Magistris "c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico". L'OPINIONE DI MANCINO - Prima della conferenza stampa di De Magistris, il vice presidente del Csm, Nicola Mancino ha espresso la sua opinione in merito ai magistrati che scelgono la politica. "A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza". "La Pubblica Amministrazione - ha aggiunto - recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte".

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Il Csm: De Magistris mai più in toga L'ex pm: <Il mio addio è definitivo> (sezione: Giustizia)

( da "Corriere.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il vicepresidente del Csm al plenum Il Csm: De Magistris mai più in toga L'ex pm: «Il mio addio è definitivo» Nicola Mancino: «La magistratura perde un giudice divenuto parte». La replica: «Scelta irreversibile» Nicola Mancino (Ansa) ROMA - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. È questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle elezioni europee con Antonio Di Pietro. LA DICHIARAZIONE - Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione: «A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza». «La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino - recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte». DE MAGISTRIS: NON TORNO IN MAGISTRATURA - La risposta di De Magistris non è tardata ad arrivare: «Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto». Così il pm Luigi de Magistris in conferenza stampa spiega che non tornerà in magistratura anche se non dovesse essere eletto con l'Idv alle prossime elezioni europee. «La mia scelta - ha spiegato de Magistris - è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perché - ha accusato - stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico». GLI ALTRI CANDIDATI DELL'IDV - Ma l'ex pm Luigi De Magistris non è l'unica candidatura «nota» nelle file dell'Idv. Ci sono anche Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia e il giornalista Carlo Vulpio. Le tre candidature, presentate dal leader dell'Idv, Antonio di Pietro in una conferenza stampa, sono «indipendenti». «Altre - ha detto Antonio Di Pietro - seguiranno». stampa |

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CSM: <A DE MAGISTRIS MAI PIÙ LA TOGA> L'EX PM: <SCELTA IRREVERSIBILE> (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Csm: «A De Magistris mai più la toga» L'ex pm: «Scelta irreversibile» -->Nicola Mancino: «La magistratura perde un giudice divenuto parte». La replica: «Mai più giudice»

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MANCINO SU DE MAGISTRIS CANDIDATO "POI NON TORNI IN MAGISTRATURA" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura" -->Il vicepresidente del Csm ha dato l'ok all'aspettativa per l'ex pm di Catanzaro che alle Europee correrà con Di Pietro Mancino su De Magistris candidato "Poi non torni in magistratura" Ma suggerisce: "Divieto di rientrare nell'ordine giudiziario, preferibile la mobilità nella Pubblica Amministrazione" (11:21 18/03/2009)

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Giustizia/ Mancino: Giustificato allarme per svuotamento (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom) - Secondo il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, è 'giustificato' l'allarme generale per lo 'svuotamento' delle Procure che ha fatto seguito alla riforma dell'ordinamento giudiziario che vieta ai magistrati di prima nomina di ricoprire incarichi monocratici. Intervenendo al plenum di oggi a palazzo dei Marescialli, Mancino inoltre ha sottolineato che "non c'è un trasferimento d'ufficio convincente". Risolvere il problema è "competenze di Governo e Parlamento": certo è, ha concluso il presidente del Csm, che "questi vuoti sono pericolosi. Qualcuno potrebbe dire che giovano al discredito dell'autorità giudiziaria".

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Roma. Mancino: magistrati in politica lascina ordine (sezione: Giustizia)

( da "AudioNews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

mercoledì 18 marzo 2009 14.40 Politica Roma. Mancino: magistrati in politica lascina ordine 12.07: I magistrati che entrano in politica non dovrebbero piu' tornare nell'ordine giudiziario. Cosi' il vicepresidente del Csm Mancino in occasione del via libera all'aspettativa di Luigi De Magistris, in corsa alle Europee con l'Italia dei valori. L'ex pm di Catanzaro ha gia' fatto sapere che, comunque vada, non tornera' in magistratura.

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De Magistris si candida alle europee con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Denaro, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Napoli politica De Magistris si candida alle europee con Di Pietro L'ex pm di Catanzaro, il napoletano Luigi De Magistris, sceglie la politica: "correrà " per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", annuncia il magistrato che ha chiesto ieri al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi, dal plenum del Csm.De Magistris, che èà stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. "La prima cosa in questo momento importantissimo per me - dice De Magistris - per la mia storia personale e professionale, è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica, la politica con la P maiuscola. Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni". De Magistris spiega di essersi reso conto "che non ci sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia persona, le funzioni che amavo e, quindi, riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese". del 18-03-2009 num.

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Exporienta 2009, ad Atripalda il salone dell'orientamento (sezione: Giustizia)

( da "Denaro, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Avellino formazione Exporienta 2009, ad Atripalda il salone dell'orientamento Marina D'Apice Una tavola rotonda sulla sicurezza, un corso di formazione per i docenti e la presenza di personalità di spicco, come il giudice emerito della Corte Costituzionale Ferdinando Imposimato sono solo alcune delle grandi novità di Exporienta 2009, il Salone regionale dell'orientamento alla Formazione e al lavoro che quest'anno si svolgerà tra il 25 e il 27 marzo prossimo presso il Centro Pmi di Atripalda. La manifestazione, partendo dalla formazione e giungendo al sistema delle imprese e al quadro del Welfare vuole riflettere attorno al tema del rapporto tra giovani e mezzogiorno. L'offerta della quarta edizione è rivolta ai giovani e agli studenti chiamati a riflettere sull'esigenza di mettere in campo una concreta azione riformatrice che risulti incidente sull'economia del Mezzogiorno. Tra le innumerevoli attività del Salone spicca quest'anno un percorso di formazione sull'orientamento destinato ai docenti della Campania. Accanto al percorso di formazione per docenti, da quest'anno anche un programma di tavole rotonde che è finalizzato a determinare un confronto organico tra le parti sociali. Il programma prevede anche una serie di conferenze sui grandi temi del momento tra cui la legalità. del 18-03-2009 num.

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Il Csm: De Magistris mai più in toga. L'ex pm: <Il mio addio è definitivo>. Candidati anche Carlo Vulpio e Sonia Alfano (sezione: Giustizia)

( da "Campaniapress" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Marzo 18th, 2009 Il Csm: De Magistris mai più in toga. L'ex pm: «Il mio addio è definitivo». Candidati anche Carlo Vulpio e Sonia Alfano (Corriere della Sera) - I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. È questa l'opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle elezioni europee con Antonio Di Pietro. LA DICHIARAZIONE - Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione: «A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza». «La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino - recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte». DE MAGISTRIS: NON TORNO IN MAGISTRATURA - La risposta di De Magistris non è tardata ad arrivare: «Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto». Così il pm Luigi de Magistris in conferenza stampa spiega che non tornerà in magistratura anche se non dovesse essere eletto con l'Idv alle prossime elezioni europee. «La mia scelta - ha spiegato de Magistris - è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perché - ha accusato - stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico». GLI ALTRI CANDIDATI DELL'IDV - Ma l'ex pm Luigi De Magistris non è l'unica candidatura «nota» nelle file dell'Idv. Ci sono anche Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia e il giornalista del Corriere della Sera Carlo Vulpio. «Noi - ha detto Vulpio- siamo stati messi tutti sotto controllo. Non era mai accaduto nella storia d'Italia. È stato intercettato un intero giornale, il mio. Io non faccio l'inviato speciale ma l'osservato speciale.». Le tre candidature, presentate dal leader dell'Idv, Antonio di Pietro in una conferenza stampa, sono «indipendenti». «Altre - ha detto Antonio Di Pietro - seguiranno». Posted in rassegna stampa | This entry was posted on Mercoledì, Marzo 18th, 2009 and is filed under rassegna stampa. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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Tribunale, in trenta per il posto di presidente (sezione: Giustizia)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 18-03-2009 GIUSTIZIA SCADUTO IL TERMINE PER LE DOMANDE: PISCOPO C'E' Tribunale, in trenta per il posto di presidente Della pratica si occupa, come relatore, il membro laico Vincenzo Siniscalchi II Sono una trentina i candidati per la poltrona di presidente del tribunale di Parma. Fra di loro, in mezzo ai nomi di giudici di ogni parte d'Italia, da Asti a Marsala, compare quello di Roberto Piscopo, attuale presidente del tribunale di Reggio Emilia, ma in passato ai vertici della sezione penale del tribunale di Parma e per due anni presidente del tribunale facente funzioni dopo la morte di Lanfranco Mossini. Si sono chiusi i termini per presentare le domande al Csm per concorrere al posto lasciato libero da Stellario Bruno, in pensione dal primo febbraio e - se i tempi verranno rispettati - la «fumata bianca» potrebbe aversi entro l'estate. Attualmente l'incarico è provvisoriamente rivestito dalla facente funzioni Eleonora Fiengo, presidente della sezione penale dello stesso tribunale. Ma il Csm, fissato per il 16 marzo il termine ultimo per l'inoltro della relativa documentazione da parte dell'ufficio di appartenenza, ora dovrà esaminare le candidature. Ora le domande devono ora essere valutate in base ai titoli e alla carriera dei vari candidati: in termine tecnico si devono preparare i cosiddetti «medaglioni». Della pratica «tribunale di Parma» si occupa, come relatore, Vincenzo Siniscalchi, componente laico del Csm: sarà la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura - che si occupa specificamente del conferimento degli uffici direttivi - una volta valutati i profili di tutti coloro che hanno avanzato richiesta, a proporre al plenum del Consiglio superiore della magistratura una rosa di nomi (ma potrebbe anche indicare un solo nome). A quel punto sarà proprio il plenum a decidere chi verrà a guidare il tribunale della nostra città. Una scelta che, verosimilmente, potrebbe arrivare nel giro di pochi mesi, forse già entro l'estate prossima. Poi, per la presa in possesso del posto, l'ultima parola spetta al ministero. E il rischio è che i tempi si allunghino di due o tre mesi. da. ba. Poltrona vacante Si attende la nomina del nuovo presidente del tribunale parmigiano.

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Il pm De Magistris in lista con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

POLITICA 18-03-2009 EUROPEE CHIESTA L'ASPETTATIVA AL CSM Il pm De Magistris in lista con Di Pietro ROMA II Lascia per ora la toga per entrare in politica l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che è stato il titolare delle inchieste «Why not» e «Poseidone» e che in questi procedimenti ha coinvolto politici e imprenditori. Sarà candidato alle elezioni europee con il partito di Antonio Di Pietro, l'Italia dei Valori, come indipendente, con altri esponenti della società civile. Una scelta dettata dall'impossibilità di svolgere le funzioni che «amava », quelle di pubblico ministero (il Csm lo ha trasferito d'uf - ficio a Napoli, dove ora fa il giudice) e di «riuscire a fare qualcosa di importante come magistrato in questo Paese»: «Mi hanno attaccato, sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare», ha spiegato il magistrato, dicendo di voler portare ora la sua passione civile nella «politica con la P maiuscola». Critica la sua discesa in campo l'ex Guardasigilli Clemente Mastella che da lui venne indagato e che chiese e poi ottenne il trasferimento del magistrato da parte del Csm: «Ora capisco tante cose», dice l'ex ministro. Più esplicito il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, che vede nella candidatura di De Magistris «la dimostrazione di come alcuni usino la toga per fare carriera politica» e che si chiede se l'obiettivo sia «ottenere l'immunità, visto quanto sta emergendo dallo scandalo Genchi », il consulente delle inchieste dell'ex pm. De Magistris ha presentato ieri al Csm la richiesta di aspettativa per candidarsi alle elezioni, incassando già un primo sì. Pm Luigi De Magistris.

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Si accende la guerra sul servizio del <118> (sezione: Giustizia)

( da "Sicilia, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Si accende la guerra sul servizio del «118» Gabriella Bellucci Roma. Luigi De Magistris smette la toga di magistrato per candidarsi alle europee con Di Pietro. «Mi sono reso conto che non ci sono più le condizioni per esercitare le funzioni che amo», dice motivando la scelta di dedicarsi alla «politica con la p maiuscola». La decisione è stata comunicata ieri al Csm, con una richiesta di aspettativa su cui potrebbe arrivare oggi stesso il via libera. Ma la notizia non è del tutto imprevista. Era stato De Magistris a ventilare, di recente, di non escludere un impegno politico. La conferma è arrivata ieri, sul blog di Di Pietro, dove l'ex-pm di Catanzaro argomenta le sue ragioni. «Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della mia vita e che è stato il mio sogno, la mia missione. Ritengo che non mi sia stato consentito di svolgere le funzioni di pm, che mi permettevano d'investigare, di accertare i fatti». Il riferimento è alle inchieste Why not, Poseidone e Toghe lucane, condotte presso la Procura di Catanzaro, che gli furono via via avocate, provocando un vespaio di polemiche e di veleni, faide giudiziarie e politiche, fino al trasferimento di De Magistris alla Procura di Napoli. Il seguito di quelle vicende è ancora di attualità, con implicazioni legate all'allora consulente informatico del pm, Gioacchino Genchi, e alla sua banca dati di utenze telefoniche e d'intercettazioni. «Quello che ancora m'inquieta - prosegue De Magistris - è l'attività di delegittimazione nei miei confronti e della mia professione e, da ultimo, quello che è accaduto ai magistrati di Salerno: sospesi o esiliati». Di qui la decisione di condividere «il progetto che mi è stato proposto da Di Pietro, con l'impegno della società civile che entra in politica per modificare i fatti e anche la storia di un Paese». Il Pdl non ci vede chiaro: «E' possibile che la candidatura gli serva a ottenere l'immunità - afferma Gasparri - visto quanto sta emergendo sullo scandalo Genchi».

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L'allarme del Csm<Procure senza pminutili gli incentivi> (sezione: Giustizia)

( da "Sicilia, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

L'allarme del Csm «Procure senza pm inutili gli incentivi» ANDREA GAGLIARDUCCI Roma. L'Aids «non si può superare con la distribuzione di preservativi». E poi l'economia, l'attenzione ai poveri, il capitolo sette. Durante il volo papale, e poi a Yaoundé per il suo primo viaggio da pontefice in Africa, Benedetto XVI parla di tutte le sfide della Chiesa nel Continente Nero. Benedetto XVI consegnerà ai vescovi africani l'Instrumentum laboris del prossimo sinodo africano. Ma avrà anche l'occasione di discutere le prospettive della Chiesa africana. Una Chiesa giovane (appena 150 anni di evangelizzazione in Camerun, 500 in Angola), dove le tradizioni popolari spesso si mescolano con la fede cristiana, in continua evoluzione, che subisce la proliferazione delle sette. E che viene contestata per il rifiuto all'uso di preservativi per prevenire l'Aids. Benedetto XVI, utilizzando per la prima volta in pubblico la parola «preservativo», spiega che l'epidemia «non si può superare con la distribuzione di preservativi, che, anzi, aumentano i problemi». Ritiene «encomiabile» il fatto che in Camerun i malati di Adis «siano curati gratuitamente». E spiega che per combattere l'Aids serve, piuttosto un comportamento umano morale e corretto e una grande attenzione verso i malati: «Soffrire con i sofferenti». I sofferenti, in Africa, sono soprattutto poveri. Il continente conta 34 Stati in fondo alla classifica dei Paesi meno sviluppati e 318 milioni di persone che vivono in povertà estrema. Una povertà strozzata anche dalle continue guerre, dalla corruzione come prassi politica, da un'economia che dipende, in maniera quasi totale, dagli aiuti del Primo Mondo. «In un tempo ? dice Benedetto XVI ? di globale scarsità di cibo, di scompiglio finanziario, di modelli disturbati, di cambiamenti climatici, l'Africa soffre sproporzionatamente: un numero crescente di suoi abitanti è preda della fame, della povertà, della malattia. Essi implorano a gran voce riconciliazione, giustizia e pace, e questo è ciò che la Chiesa offre loro». Benedetto chiede alla comunità internazionale di non lasciar sprofondare il continente sotto il peso della crisi economica, e ribadisce che il mondo della finanza e dell'economia devono ritrovare la centralità dell'etica. Un tema del quale si tratterà nella prossima enciclica sociale, che ? rivela il Papa ? «era quasi pronta, ma poi è intervenuta la recessione globale e abbiamo dovuto rilavorarci proprio per offrire un messaggio all'umanità di questa congiuntura». Un'enciclica nella quale l'opzione fondamentale per i poveri sarà ribadita, e Benedetto XVI fa sapere che la Chiesa «di fronte al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all'abuso di potere, un cristiano non può mai rimanere in silenzio». Ma nemmeno la Chiesa «è perfetta ? ammonisce il Pontefice ? e occorre una purificazione dei cuori» più che delle strutture. Si è parlato di un Papa solo, in questi ultimi tempi, dopo la vicenda della revoca della scomunica ai lefevbriani. «A dire la verità ? osserva ? devo ridere di fronte a questo mito della solitudine».

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Il magistrato De Magistratis alle Europee con Di Pietro (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il magistrato De Magistratis alle Europee con Di Pietro Mercoledì 18 Marzo 2009, Roma L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. «Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile», dice il magistrato che ha chiesto al Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già oggi dal plenum del Csm. De Magistris, che è stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: «sono stato messo ingiustamente all'angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni».

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TOLMEZZO Nel distretto sanitario dell'Alto Friuli sono circa 1500 le persone soggette a disagi psichici Non toglieteci la riforma Basaglia I pazienti seguiti dal centro di salute m (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

TOLMEZZO Nel distretto sanitario dell'Alto Friuli sono circa 1500 le persone soggette a disagi psichici «Non toglieteci la riforma Basaglia» I pazienti seguiti dal centro di salute mentale intervengono a difesa delle strutture di cura Mercoledì 18 Marzo 2009, Tolmezzo Oltre 15 mila interventi in un anno tra visite, assistenza domiciliare, consulenze, prestazioni varie in capo al servizio; circa 500 persone soggette da disagi psichici visionate nel solo distretto della Carnia da parte dei due psicologi preposti, oltre 1500 nell'intero Alto Friuli, area di competenza dell'Asl n. 3, comunque la più sotto-finanziata in Regione per relativo budget di spesa. Sono i numeri altamente significativi di realtà, quelle dei Centri di Salute Mentale locali, sia di Tolmezzo che di Gemona, che a detta non solo degli stessi utenti funzionano bene e svolgono un servizio fondamentale alle esigenze di una fetta di popolazione la quale secondo le più recenti statistiche è in forte aumento. Eppure operatori e degenti del territorio sono in allerta, preoccupati delle crescenti proposte di legge in Parlamento che mirano alla revisione complessiva della legge n. 180, comunemente ricordata come Legge Basaglia. Per questo si vogliono far sentire. «Si fanno sempre più concrete le ipotesi di mettere mano pesantemente alla normativa che ancor oggi garantisce l'esistenza dei nostri centri - ha spiegato nei giorni scorsi durante un incontro pubblico la dottoressa Tiziana Gon del Csm di Tolmezzo - modifiche radicali a quei principi sarebbero veramente deleterie ed interromperebbero un percorso che negli anni sta portano a molti risultati positivi; per questo ci dobbiamo impegnare il più possibile a rendere noto al pubblico ed alle istituzioni che il nostro sistema ventennale di strutture assistenziali per la cura e la riabilitazione delle varie forme di disagio psichico funzionano e funzionano bene, quindi vanno salvaguardate. La popolazione che soffre a livello europeo di questi disturbi, su tutti la depressione - ha fatto notare ancora la Gon - è in aumento, 1 soggetto su 4 ne risente almeno una volta nella propria vita, 1 donna su 6 in Europa, entro il 2020 si presume sarà la malattia più diffusa e la seconda causa di invalidità». Strutture residenziali e centri di salute mentale, pensati per supportare, aggregare e riabilitare coloro i quali cercano di uscirne, sempre e comunque in un ottica di comunità, diventeranno quindi indispensabili, una loro chiusura quindi si configurerebbe altamente dannosa e lo sono gli stessi utenti a ricordarlo. «Che fine faremo - si è chiesto Giuliano, ospite del centro tolmezzino davanti ai partecipanti del confronto - se ci chiudono questi centri sicuramente finiremo in strada allo sbando e senza più guide». Con lui anche Marina, rimasta affetta da disturbo bipolare, ma grazie agli aiuti ricevuti in fase di recupero, "ognuno di noi anche inaspettatamente può durante la sua vita essere vittima di questi imprevisti e necessitare di aiuto, io grazie agli aiuti ricevuti da parte degli operatori ci sto riuscendo, a tutti deve arrivare il messaggio "non si dimentichino di noi"». David Zanirato

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Il Benetton rifila sei mete ai rumeni del Baia Mare (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Benetton rifila sei mete ai rumeni del Baia Mare Mercoledì 18 Marzo 2009, MARCATORI: pt 12' Sgarbi meta tr. Brussolo; 15' Mulieri meta tr. Brussolo; 29' Ene meta tr. Budusharui; 38' Sartoretto meta; st 5' Filippucci meta; 14' Sartoretto meta tr. Goosen; 26' Botezatu meta tr. Budusharui; 33' Ursache meta; 36' Mulieri meta tr. Goosen. BENETTON: Mulieri; Vilk, Waters, Sgarbi, Sartoretto; Brussolo, Goosen; Filippucci, Louw, E. Pavanello; Van Zyl, A. Pavanello; M. Barbieri, E. Ceccato, Allori. Entrati nel corso della partita: Vidal, A. Ceccato, Hevia, Kingi, Sutto, Simion, Galon, Marconato e Neethling. All. Smith. CSM U BAIA MARE: Pop; Catuna, Budusharui, Dinis, Rosca; Preda, Pantiru; Ene, Stoica, Danila; Ursache, Cirtiu; Gorun, Radoi, Balan. Entrati nel corso della partita: Barlea, Botezatu, Hristache, Bejan, Buzami, Eva, Manolache, Lazar e Gavriocopia. All. Calin. ARBITRO: Mauro Dordolo di Udine. NOTE: Infortunio a Brussolo (distorsione al ginocchio), spettatori 200; pt 19-7. TREVISO - Interessante amichevole del Benetton in vista della ripresa del campionato. Il XV di Smith ha vinto agevolmente contro il CSM U Baia Mare, compagine rumena in tour in Italia alla terza partita in appena 10 giorni. Formazione molto fisica, come tradizione per il rugby rumeno, il Baia Mare ha creato qualche problema ai trevigiani nei minuti iniziali; il Benetton ha cercato soprattutto il gioco e dopo una decina di minuti di studio ha creato il primo break segnando due mete in appena 3'. Poco prima della mezz'ora il XV ospite riusciva a dimezzare il divario, ma allo scadere del tempo il Benetton trovava la terza meta e chiudeva il parziale sul 19-7. Nella ripresa era ancora Treviso ad ergersi a protagonista ed emulava il primo tempo segnando altre tre mete. Ennio Grosso

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RESTA CONFERMATO PER MOMENTO IL TRASFERIMENTO A REGGIO CALABRIA DELL'EX PG DI CATANZARO ENZO IANNELL... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Resta confermato per momento il trasferimento a Reggio Calabria dell'ex Pg di Catanzaro Enzo Iannelli, uno dei principali protagonisti dello «scontro» tra le procure di Catanzaro e Salerno legato alle inchieste avocate all'ex pm del capoluogo calabrese Luigi De Magistris. Lo ha deciso il Tar del Lazio, in composizione monocratica, con un decreto presidenziale della prima sezione. Confermato, quindi, il trasferimento d'ufficio di Iannelli alla Corte d'appello di Reggio Calabria dove è stato incaricato come consigliere con destinazione alle funzioni civili. Trasferimento deciso dal plenum del Csm, con assegnazione della sede il 24 febbraio scorso. La prima sezione del Tar del Lazio in composizione collegiale si occuperà nuovamente del ricorso mercoledì 25 marzo. Intanto, a quanto si è appreso, anche l'ex sostituto procuratore di Salerno, Gabriella Nuzzi, ha proposto ricorso al Tar del Lazio per chiedere l'annullamento della decisione con la quale il Csm ha disposto il suo trasferimento nel tribunale di Latina, con funzione di giudice. Lo stesso trasferimento è stato disposto per l'ex pm Verasani. Nelle prossime settimane èprevista anche la discussione del ricorso dell'ex procuratore Apicella contro la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio alla vigila del pensionamento.

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RAFFAELE INDOLFI SCELGO LA POLITICA PERCHè NON MI HANNO LASCIATO FARE IL PM . COS... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

RAFFAELE INDOLFI «Scelgo la politica perchè non mi hanno lasciato fare il pm». Così l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris annuncia la sua «discesa in campo» per le europee nelle liste dell'Italia dei valori, il partito di un altro ex pubblico ministero, Antonio Di Pietro. E dal Csm è già arrivato il primo via libera alla concessione dell'aspettativa essenziale per la sua candidatura. A pronunciare il primo sì all'unanimità è stata la quarta Commissione di Palazzo dei marescialli, che chiederà al plenum di esprimersi sul caso con procedura d'urgenza, forse già oggi o al massimo domani. «La concessione dell'aspettativa era un atto dovuto», dicono a Palazzo dei marescialli. A spiegare le ragioni della sua candidatura è lo stesso De Magistris sul blog di Di Pietro. «La prima cosa in questo momento importantissimo per me - dice - per la mia storia personale e professionale, è la ragione per la quale ho scelto di impegnarmi in politica, la politica con la P maiuscola. Lascio un lavoro al quale ho dedicato quindici anni della vita e che è stato il mio sogno, come ha detto qualcuno, la missione di questi anni». De Magistris denuncia di essere stato ostacolato nella sua attività. Un'attività, aggiunge, che «non posso più esercitare da alcuni mesi». Ma quello che più lo inquieta, dice ancora l'ex pm, «è l'attività di delegittimazione di ostacolo e di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane, e in questi anni di accertare i fatti. Da ultimo, quello che è accaduto ai magistrati di Salerno che sono stati o sospesi o esiliati in altre parti del territorio nazionali». Titolare delle indagini Why not, Poseidone e Toghe lucane in cui inquisì uomini politici, imprenditori e magistrati, De Magistris ora è magistrato giudicante presso il Tribunale di Napoli dopo il trasferimento da Catanzaro per «incompatibilità» ordinato al termine di un'indaginie interna dal Csm. Un provvedimento che l'ex pm giudicò ingiusto e motivato solo dalla volontà di allontanarlo da inchieste pericolose per il «potere». Ne parlò anche con i suoi colleghi di Salerno che avviarono un'indagine sulla procura di Catanzaro a sua volta mobilitata a verificare la legittimità dei provvedimenti della giustizia salernitana. Indagini incrociate che innescarono una guerra tra le due procure che si è conclusa con la sospensione del procuratore di Salerno Luigi Apicella, e il trasferimento d'ufficio di quattro magistrati di Catanzaro e Salerno. «Ora capisco tante cose»: è il commento di Clemente Mastella alla notizia della candidatura di De Magistris. L'ex ministro della Giustizia fu iscritto nel registro degli indagati dall'ex pm di Catanzaro per l'inchiesta «Why not», ma in seguito la procura generale di Catanzaro chiese e ottenne dal gip l'archiviazione. Gioacchino Genchi, il consulente informatico di De Magistris, si dice favorevole alla candidatura. «L'ho pure - sottolinea - incoraggiato a fare questa scelta».

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ALMERICO DI MEGLIO SI APRE NEL POMERIGGIO A PALAZZO MADAMA IL DIBATTITO SUL TESTAMENTO BIOLOGICO:... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ALMERICO DI MEGLIO Si apre nel pomeriggio a Palazzo Madama il dibattito sul testamento biologico: la vigilia contrassegnata dalle polemiche e la prospettiva dell'ostruzionismo preannunciato dai radicali - con migliaia di emendamenti al ddl del governo predisposto da Raffaele Calabrò - ha spinto il presidente del Senato, Renato Schifani, ad ammonire che farà rispettare il «previsto calendario» in modo da «arrivare al voto finale nella prossima settimana», aggiungendo che «se vi sarà ostruzionismo, ci attrezzeremo». Lo scontro verte sul trattamento di nutrizione e idratazione artificiale: dev'essere sempre assicurato oppure ognuno deve poterlo stabilire attraverso il testamento biologico o a decidere dev'essere il medico? All'opposizione l'Udc si ritrova praticamente a fianco della maggioranza, essendo contraria all'interruzione dell'alimentazione forzata. Il Pd, con il capogruppo dei senatori Anna Finocchiaro, ha sottolineato che «l'emendamento presentato» potrebbe rappresentare «un approdo ragionevole e condiviso», e assicurato che «non c'è la volontà di fare ostruzionismo» a differenza «del gruppo radicale». Ma anche a differenza dell'Idv: Antonio Di Pietro ha ribadito che «staccare il sondino è un diritto» e che «anche Giovanni Paolo II disse "lasciatemi tornare dal Signore" a chi gli stava praticando l'accanimento terapeutico». E le dichiarazioni di Massimo D'Alema sono parse riflettere la linea dell'equilibrio e della prudenza in un Pd con una forte componente ex dc e un battagliero gruppo "teodem". «Il parlamento si fermi - ha avvertito in un incontro della Fondazione Italianieuropei - Diamo la parola ai cittadini. Apriamo un dibattito pubblico. Finita questa prova ideologico-muscolare del Senato, si prenda una pausa di riflessione. Un partito che vuole dare risposte ai problemi del Paese non può cavarsela con la libertà di coscienza, che è un valore fondamentale ma non può sostituire la linea politica su cui si forma il profilo di un partito». A D'Alema ha replicato il sottosegretario Eugenia Roccella: il dibattito sul testamento biologico «c'è stato e ci sarà ma non è necessaria una moratoria», nutrizione e idratazione artificiale «sono un diritto fondamentale e sostegno vitale, impossibile arrivare ad un compromesso su questo». D'Alema ha, tuttavia, chiarito che «nel momento in cui la legge verrà alla Camera, come deputato» voterà «la pregiudiziale di incostituzionalità se il testo rimarrà questo». E sulla possibilità prospettata da Beppino Englaro che il capo dello Stato non firmi la futura legge, ha aggiunto: «Nessuno può parlare di quello che deve fare o non deve fare il capo dello Stato, che sa benissimo cosa fare. Il parlamento ha il dovere di fare una buona legge, poi sarà la Corte costituzionale» a vagliarla. Ieri mattina proprio al Senato è stata formalizzata la costituzione dell'associazione "Per Eluana" da parte di Beppino Englaro e del comitato scientifico della stessa associazione. Il vicecapogruppo Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, ha stigmatizzato la sollecitazione del papà di Eluana al presidente della Repubblica perché eventualemente non firmi la legge. Dai sondaggi, però, emergerebbe che la grande maggioranza degli elettori di centrodestra sia favorevole al testamento biologico, e anche su questo punterebbero radicali e Idv. Ma il cenno fatto da Di Pietro a Papa Wojtyla ha provocato la reazione di Rocco Buttiglione, il quale ha «invitato tutti a non strumentalizzarne la memoria».

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IL MAGISTRATO HA CHIESTO L'ASPETTATIVA, OK DEL CSM IN POLITICA PERCHé NON POSSO FARE PIù IL PM (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 18-03-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento))

Argomenti: Giustizia

Il magistrato ha chiesto l'aspettativa, ok del Csm «In politica perché non posso fare più il pm»

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CONFERENZA. OGGI ALLE 14 A PALAZZO CORIGLIANO, BIBLIOTECA MAURIZIO TADDEI, PIAZZA SAN DOMENICO MAGGI... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (City)" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Conferenza. Oggi alle 14 a Palazzo Corigliano, Biblioteca Maurizio Taddei, piazza San Domenico Maggiore, nell'ambito del ciclo di conferenze «Il grottesco e il sublime nelle antiche tradizioni teatrali dell'Eurasia», organizzato da Giacomella Orofino e Riccardo Palmisciano dell'Università L'Orientale, Giuliano Boccali, dell'Università degli studi di Milano, terrà una lezione dal titolo «Orrore e quiete nel teatro indiano». A seguire, Ferruccio Marotti terrà una lezione su «Trance e dramma nel teatro balinese». Volume. Oggi alle ore 18 alla libreria Feltrinelli, in via San Tommaso d'Aquino 70, il giornalista Gianni Ambrosino presenterà il libro «Santa Teresa degli Scalzi» di Eugenio Russo, edito da Grauseditore. Incontro. Domani alle 18, al centro di documentazione Think Thanks, via Caio Mario 8, per il ciclo «Mezzogiorno e un quarto. Sette incontri per un Mezzogiorno possibile» dialogo tra Osvaldo Cammarota e Amedeo Lepore sul tema «Sviluppo. A ciascuno il suo», modera Alessio Postiglione. Libro. Venerdì alle 18, saletta rossa della libreria Guida Portalba, Igor Righetti, giornalista autore e conduttore del programma in onda su Radio1 «ComuniCattivo», presenta il suo ultimo libro «Felici come mosche in un paese di stitici». Edizioni De Agostini. Veterinaria. «La medicina veterinaria pubblica nel Mezzogiorno» è il tema della conferenza dell'Istituto zooprofilattico in programma venerdì, ore 16, e sabato, ore 9.30, all'hotel Cocumella di Sant'Agnello. Interverranno, tra gli altri, il commissario e il direttore dell'Istituto Antonio Limone e Giuseppe Iovane, il preside della facoltà di Medicina veterinaria Luigi Zicarelli, il dirigente del settore Veterinario della Regione, i presidenti degli Ordini dei veterinari di Campania e Calabria, l'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano. Lions. Venerdì alle 17, all'hotel palazzo Alabardieri, presentazione del libro «Il chiodo nella sabbia» di Luigi Mazzella, giudice della Corte Costituzionale. A seguire convegno su «L'universo femminile», intervengono Giuseppe Spina, Eduardo De Bellis, Lucia Ascione, Dino Falconio, Flora Scelza, Faffaele Sibilio. Coordina Antonio Tajani. Conclude Ermanno Bocchini, direttore internazionale lions Associazione Gorki. Domenica alle 16, presso l'associazione Massimo Gorki, via Nardones 17, serata culturale della Repubblica del Kirghizistan. Per informazioni è possibile telefonare allo 081/413564. Lucani. Domenica, alle 17,30, all'associazione lucana G. Fortunato in via Tarantino 4, «La Napoli di ieri e di oggi» dal libro «Le ville di Napoli» di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza, nelle canzoni interpretate da Enrico Mosiello e nelle poesie recitate da Giustina Petraroia. Conduce Yvonne Carbonaro.

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Mancino: "Chi si candida non... (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 0 Mancino: "Chi si candida non torni magistrato" De Magistris: "La mia è una scelta irreversibile" di Redazione Il vice presidente del Csm a De Magistris, candidato con l'Idv alle Europee: "Preferibile che sia stabilito il divieto di rientrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza" Roma - "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, durante la discussione in plenum sull?aspettativa richiesta da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Italia dei Valori. Necessario disciplinare la materia "L?esigenza che esprimo - ha detto Mancino, che si è espresso a favore del collocamento in aspettativa dell?ex pm - è che sia disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece secondo Mancino, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte". De Magistris: "Scelta irreversibile" "Per me questa è una scelta di vita, irreversibile. Ora posso fare qualcosa per il paese in pericolo con la democrazia a rischio". Così il pm Luigi de Magistris ha spiegato che non tornerà in magistratura, in risposta alla richiesta di Mancino. "La mia - ha spiegato - è una sconfitta della magistratura. La svolta c?è stata quando ho capito che non si voleva andare a fondo nelle inchieste. Ma da un?apparente sconfitta - ha aggiunto - ho capito di avere una grande opportunita". "Candidandomi con l?Idv posso fare qualcosa per il bene pubblico perchè c?è un grave pericolo per noi tutti: stanno svuotando la Costituzione con leggi ordinarie, la stanno stravolgendo con la prassi e c?è bisogno di fare comprendere all?Europa come rischi la nostra democrazia dove ormai c?è criminalizzazione del dissenso. Siamo in una fase che precede una svolta autoritaristica". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Impugnata legge su consulenze e concorsi (sezione: Giustizia)

( da "Napoli.com" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

18/3/2009 Impugnata legge su consulenze e concorsi Ancora una bocciatuira per la sanità e la Campania: il governo nazionale ha  impugnato presso la Corte Costituzionale due articoli della legge regionale sulla riorganizzazione del sistema sanitario. Gli articoli sono il 4 che riguarda le consulenze che Asl e ospedali possono assegnare anche in presenza di deficit e l?art. 7 che riguarda i concorsi riservati ai dipendenti delle cliniche private che hanno perso il lavoro. Secondo il governo nazionale, la Regione ha violato il ?principio di leale collaborazione? secondo il quale ogni provvedimento campano dovrebbe passare sotto la lente dei ministeri dell?Economia e della Salute. Inoltre la Regione sarebbe venuta meno ai ?vincoli strumentali al conseguimento del piano di rientro del deficit sanitario?. ?Dunque - dice il presidente del Gruppo AN in Consiglio Regionale Enzo Rivellini - dopo la finanziaria regionale impugnata per la norma capestro sulla impignorabilità dei beni delle Asl arriva quest?altra bocciatura e su questioni che, in aula in fase di approvazione delle modifiche al piano ospedaliero, sollevammo con molta determinazione?. La sintesi di quanto sta accadendo in questi mesi in Campania è che la sanità regionale un pezzo alla volta (a rate in pratica) viene commissariata senza indugi dal governo e per le evidenti incapacità del centrosinistra.

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Salò e la Resistenza (sezione: Giustizia)

( da "Articolo21.com" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Salò e la Resistenza di Nicola Tranfaglia Siamo di nuovo al punto di prima. Durante il quinquennio 2001-2006 che ha visto la seconda, lunga esperienza di Silvio Berlusconi alla guida del governo italiano abbiamo già assistito al tentativo di equiparare giuridicamente (dal punto di vista storico l?operazione è ancora più difficile) i combattenti della guerra partigiana, e i soldati, regolari e irregolari, della repubblica sociale italiana, gli alleati consapevoli del Terzo Reich sconfitti al termine di venti mesi feroci e terribili dalle truppe angloamericane che risalivano la penisola e dalla resistenza italiana. Quel tentativo fallì. Qualcuno direbbe: perché c?era ancora in Italia una opinione pubblica democratica o perché l?opera di berlusconizzazione del paese era ancora incompiuta? Non lo so. Fatto sta che quel parlamento alla fine aveva bloccato il progetto di legge per equiparare partigiani e repubblichini. Ora l?occasione si ripresenta e nel giugno scorso una carovana che vede in prima linea alcuni socialisti che hanno scelto la destra (come l?on. Caldoro e l?on. Barani), insieme con una truppa composta da deputati di Alleanza Nazionale che sembrano in polemica aperta con le recenti dichiarazioni del loro leader, attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini. Quest?ultimo, infatti, è ormai approdato all?idea che l?antifascismo è un requisito essenziale della democrazia repubblicana. La carovana anzidetta è tornata alla carica con il progetto numero 1360 che accentua l?assurdità del provvedimento della precedente legislatura. Nella nuova proposta legislativa si ipotizza,infatti, la costituzione di un Ordine Tricolore presieduto dal Capo dello Stato che avrebbe al suo interno l?Istituto nazionale della Resistenza e quello storico della Repubblica Sociale Italiana e prevede che combattenti siano considerati non soltanto i soldati e gli ufficiali delle quattro divisioni di fanteria della RSI ma anche i componenti della Guardia Nazionale Repubblicana, delle Brigate Nere, di Bande feroci e crudeli,del tutto irregolari, come la Banda Carità e la Banda Koch che, nei venti mesi di guerra contro i partigiani e i civili italiani, oppositori dei nazisti, provocarono morti e lutti assai gravi nell?Italia occupata dalle truppe del Terzo Reich. Un?offesa terribile per i caduti nella guerra che liberò l?Italia dalla barbarie nazista e che vide cadere quasi duecentomila persone tra partigiani e cittadini del nostro paese. Di fronte a quello che ancora una volta, malgrado le parole recenti di Fini, Alleanza Nazionale, sostenuta da Berlusconi, vuol fare nel nostro parlamento, c?è da sperare che anche questa volta il progetto non vada avanti.(come invece sta accadendo,a quanto pare). Un giurista di grande peso come Giuliano Vassalli, ex presidente della Corte Costituzionale, più volte ministro della repubblica, ha dichiarato qualche giorno fa che non deve esserci” nessun riconoscimento ai repubblichini. Erano e restano nemici dello Stato.” E ha ricordato :”Che cosa vogliono ancora? Hanno avuto tutto, l?amnistia di Togliatti, la legittimazione democratica immediata, l?MSI in parlamento, adesso sono al potere. Eppure non esiste paese in Europa in cui i collaborazionisti dei nazisti sono stati premiati.” La verità è che le classi dirigenti italiane,a differenza di quelle tedesche,non hanno in nessun modo meditato sulla catastrofe provocata dalla dittatura fascista,sono riuscite per almeno vent?anni a reinserire nelle strutture pubbliche e private vecchi arnesti fascisti ed ora vogliono a tutti i costi che anche a livello ufficiale emerga con ogni chiarezza il legame del megapartito berlusconiano con il regime di Mussolini alleato fino all?ultimo con la barbarie nazista di Adolf Hitler. Che cosa aspettano gli italiani a prender atto di una simile,drammatica situazione e a mobilitarsi in maniera adeguata contro questo ennesimo oltraggio al nostro comune passato? E? una domanda che occorrebbe girare al parlamento italiano,alle opposizioni e al nostro presidente della repubblica Giorgio Napolitano. www.nicolatranfaglia.com

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EUROPEE: GASPARRI, DA DI PIETRO LISTA INQUIETANTE (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 18 mar - ''Le liste di Di Pietro sono inquietanti. Prima De Magistris, che ha agito per anni solo per preparare il suo salto in politica. Ora spunta il giornalista Carlo Vulpio, che aveva accesso a materiali investigativi teoricamente non accessibili a chiunque, anche attraverso procedure telematiche. Manca solo Genchi, in una formazione che punta piu' all'immunita' parlamentare che all'espressione di un'idea. Il partito di Di Pietro conferma, con queste vicinanze e con i fatti inquietanti ben noti a molti, che lo accompagna una autentica natura eversiva. Se ci fossero magistrati attenti e disponibili ci sarebbe da indagare ampiamente. Altro esempio negativo e' quello di Spataro. Non si accontenta delle decisioni della Corte Costituzionale che ha bocciato il suo modo di agire, ed invece di collaborare allo sforzo nazionale ed internazionale nella lotta al terrorismo fondamentalista vorrebbe proseguire in processi che servono soltanto ai seminatori di morte. Spataro si mette contro le decisioni della Corte costituzionale. Le toghe serie, che per fortuna sono il 90 per cento, dicano pubblicamente quello che va detto di persone come De Magistris e Spataro''. Lo dichiara il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

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Europee/ Gasparri: Inquietanti liste Di Pietro, manca solo (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom) - "Le liste di Di Pietro sono inquietanti. Prima De Magistris, che ha agito per anni solo per preparare il suo salto in politica. Ora spunta il giornalista Carlo Vulpio, che aveva accesso a materiali investigativi teoricamente non accessibili a chiunque, anche attraverso procedure telematiche. Manca solo Genchi, in una formazione che punta più all'immunità parlamentare che all'espressione di un'idea". Lo dichiara in una nota il presidente del senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "Il partito di Di Pietro conferma, con queste vicinanze e con i fatti inquietanti ben noti a molti, che lo accompagna una autentica natura eversiva. Se ci fossero magistrati attenti e disponibili ci sarebbe da indagare ampiamente. Altro esempio negativo è quello di Spataro. Non si accontenta delle decisioni della Corte Costituzionale che ha bocciato il suo modo di agire, ed invece di collaborare allo sforzo nazionale ed internazionale nella lotta al terrorismo fondamentalista vorrebbe proseguire in processi che servono soltanto ai seminatori di morte. Spataro si mette contro le decisioni della Corte costituzionale. Le toghe serie, che per fortuna sono il 90 per cento, dicano pubblicamente quello che va detto di persone come De Magistris e Spataro", conclude Gasparri.

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Il Csm: "De Magistris mai più in toga" (sezione: Giustizia)

( da "Stampaweb, La" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. È questa l?opinione del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, espressa in occasione del via libera del Consiglio Superiore all?aspettativa dell?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che si candiderà alle europee con Antonio Di Pietro. Il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell?ex pm Luigi De Magistris, ha letto al Plenum la seguente dichiarazione:« L?esigenza che esprimo è che venga disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato. A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell?Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press?a poco corrispondenti a quelli di provenienza». «La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino -recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte». «La candidatura del dott. Luigi De Magistris, ma non è e non sarà la sola, pur legittima, chi può mai comprimere l?elettorato passivo? - ha detto ancora il vice presidente del Csm, Mancino - apre un dibattito (l?ennesimo) e una riflessione (vecchia)». «Una volta candidato, il giudice ammette d?essere divenuto parte, non foss?altro perchè si è schierato con una forza politica, e non certo per un solo giorno- ha sottolineato - lo status di parlamentare è a termine, permane fino a quando gli elettori lo confermano. Può anche accadere che il parlamentare spontaneamente rinunci alla carica elettiva». «La questione è tutta intorno al rientro nel ruolo di magistrato. È giusto che rientri? Ho sempre sostenuto di no - ha concluso - anche se non sono mai riuscito, quando ero in Parlamento, ad avere condivisione da molti colleghi parlamentari». Luigi De Magistris: «Politica o no, non indosserò più la toga» «Eletto o no, lascio la magistratura per sempre»: lo dice l?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, annunciando, in una conferenza stampa alla Camera, la sua candidatura alle elezioni europee come indipendente nelle liste dell?Italia dei valori. «Per me la politica diventa una scelta di vita, una scelta irreversibile - spiega de Magistris - Ho da poco passato i 40 anni e credo che questa esperienza occuperà i prossimi anni perchè è un progetto che non si realizza in tre mesi o in un anno». De Magistris ha spiegato ai giornalisti che quella di entrare in politica «è stata una scelta difficile, perché il mio sogno era di fare il magistrato, però a un certo punto ho preso atto del fatto che non si vuole fare chiarezza e totale verità su alcuni procedimenti». Così il magistrato, noto per le inchieste "Poseidon" e "Why not", ha scelto di trasformare «una sconfitta, perché la mia vicenda è una sconfitta per la magistratura, in un impegno civile». E per tratteggiare i contorni della sua militanza politica De Magistris cita una frase di Paolo Borsellino: «Riprendiamoci questo paese». A chi lo accusa già di aver ?usatò la sua visibilità di magistrato in prima linea per fare il salto in politica, De Magistris risponde nettamente: «Questo è ridicolo perché ho pagato prezzi alti per il mio impegno, dal trasferimento a vari procedimenti che ho accettato con serenità». A dare man forte a De Magistris, il leader dell?Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che spiega: «Anche se non c?è una legge che vieta ai magistrati di fare politica, poiché noi la riteniamo eticamente giusta la applichiamo innanzitutto a noi stessi e la scelta di De Magistris verso la politica è irreversibile come lo è stata la mia». Al tempo stesso Di Pietro invita «tutti coloro che sono incompatibili, come i concessionari di pubblicità, a non candidarsi guardando anche a noi che pur non essendo incompatibili ci siamo comunque dimessi».

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De Magistris, addio alla magistratura. Mancino avverte: chi si candida non torni ad indossare la toga (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

De Magistris, addio alla magistratura. Mancino avverte: chi si candida non torni ad indossare la toga L'ex pm: ''E' un'esperienza dalla quale non tornerò indietro''. Il vicepresidente del Csm, Mancino, contrario al rientro dei parlamentari nel ruolo di magistrati: ''Venga disciplinata questa ipotesi''. Mastella: ''Ora capisco molte cose: qualcuno utilizza la magistratura per fare cose diverse''. Via libera del plenum al collocamento in aspettativa del giudice di Napoli. FORUM leggi i commenti commenta 3 vota 3 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 18 marzo, ore 15:12

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Higher Used-Car Prices May Prompt Drivers to Consider Buying New Vehicles (sezione: Giustizia)

( da "Bloomberg" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

By Mike Ramsey March 18 (Bloomberg) -- Higher prices and falling inventories for used vehicles in the U.S. raise the possibility that more consumers may opt for new cars after sales fell to a 27-year low last month. "You can look for positive signs, and you can see the fact that used-car prices have not only firmed but actually risen," Ford Motor Co. Chairman Bill Ford said in a March 9 interview. "The inventory of used cars is dwindling." Auction pricing service Manheim Consulting and Federal Reserve banks in three cities found that used-car sales are climbing this year, drawing down inventory. A survey by Wachovia Securities analyst Rich Kwas showed that 42 percent of dealers report "too little" used-car inventory. Higher used-car prices can make new models a better relative value. GM and Chrysler LLC, operating with $17.4 billion in U.S. loans, are counting on new-car sales to rise from February's 9.1 million annual rate, the lowest since December 1981. Their recovery plans submitted to the U.S. Treasury on Feb. 17 assume full-year sales of more than 10 million. The timing of any increase in new-car sales is difficult to forecast because consumer credit remains tight and job losses are damping consumer confidence, said Patrick Archambault, a Goldman Sachs Group Inc. analyst in New York. "There is demand of some kind on the horizon," said Archambault, who isn't predicting a rebound. "It's nice to see some sign that's not red." Forecasts Vary U.S. sales will rise to 12 million to 14 million next year, Grant Thornton LLP estimated last week. More pessimistic forecasts, including from Jeffrey Rubin, chief economist of CIBC World Markets Inc., expect auto sales to remain at 8 million to 9 million for the next five years. Auto demand in the U.S. has been running at a rate so far this year that would deliver full-year sales of less than 10 million, about 6 million fewer than the U.S. has averaged this decade. Chrysler has planned for the contingency that auto sales may not rise above 10 million for four years. Its primary assumption is that sales will increase to 10.1 million this year through 11.6 million in 2012. Higher used-car demand is a positive sign for sales of new models, Chrysler President Jim Press said in a March 3 call with analysts and reporters. Even so, auto executives won't declare that the positive signs mean new-car demand may soon rebound. "We are not jumping to conclusions," George Pipas, Ford's sales analyst, also said March 3. "This doesn't form the linchpin of a recovery hypothesis." Used-Car Demand Underscoring the situation, consulting firms CSM Worldwide Inc. and IHS Global Insight Inc. lowered last week their estimates for U.S. new-car sales in 2009 to fewer than 10 million. Sales in the U.S. averaged more than 16 million this decade before falling to 13.2 million last year. Used-car prices often rise and fall in tandem with sales of new models, Himanshu Patel, an analyst for JPMorgan Chase & Co. said in a report to investors March 9. Those markets diverged in January and February as auction prices climbed and new-model sales fell further. The difference bodes well for new-car sales, Patel said. Manheim Consulting, based in Atlanta, says its index based on used-vehicle auction prices rose in January and in February to reach 105.5 from 98 in December, which was at least a six-year low. New-car sales were the lowest in 27 years in February. Shrinking Supply "Car prices at auction have skyrocketed," said Gordon Stewart, who sells new and used cars at dealerships affiliated with Toyota Motor Corp. and General Motors Corp. in Michigan, Florida, Georgia and Alabama. "Trying to find a two-year-old Suburban or Tahoe is like trying to find a needle in a haystack" as demand surges. The average price of a Chevrolet Suburban large sport- utility vehicle advertised on JustGoodCars.com fell to $25,000 in November from $38,700 a year later. It rose to $29,400 for the first 15 days of March. Shoppers are focusing on resold models as a less-expensive option, according to a survey on Cars.com. The survey, conducted from Feb. 19-25, found that 32 percent of potential buyers are seeking a more affordable used model because of the recession. Used cars are easier to finance because they cost less, said Paul Taylor, chief economist for the National Automobile Dealers Association in Washington. Any down payment covers a larger percentage of the $15,000 average price of a used vehicle, compared with $28,000 for a new car or truck. Durables Deferred New cars are among big-ticket items that shoppers are deferring. U.S. consumer purchases of durable goods fell 6 percent in the fourth quarter of 2008, while job losses in the U.S. have reached 4.4 million since 2007. Federal Reserve banks in Dallas, Kansas City and St. Louis noted higher used-car sales in their reports on the state of the economy in December, January and March. The used-vehicle supply has fallen, boosting prices, as fewer owners turn in cars or trucks for a new model, according to the Kansas City Fed. Also pinching inventory, sales to rental-car companies have dropped, putting fewer late-model vehicles into the market as those businesses wait more than a year before replacing their stock. The practice will reduce supply further in coming months, said Neil Abrams, president of Abrams Consulting. New-car buyers still able to get credit or who are paying cash often see big discounts. New cars sold for less than the price the dealer paid have increased 20 percent in the past six months, according to TrueCar.com, an automotive-sales data- marketing company. It gathers transaction data from about 25 percent of new-vehicle sales in the U.S. "There is a very, very interesting inflection point where the financing on a new car becomes more attractive than the financing on a used car," said Scott Painter, owner and founder of TrueCar.com. To contact the reporter on this story: Mike Ramsey in Southfield, Michigan, at mramsey6@bloomberg.net Last Updated: March 17, 2009 22:17 EDT

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Abuso d'ufficio, indagato De... (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 0 Abuso d'ufficio, indagato De Magistris Mancino: "Via la toga a chi si candida" di Redazione L'ex pm e sette magistrati di Salerno indagati a Roma per abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio in seguito alla guerra tra procure con il tribunale di Catanzaro. E il vice presidente del Csm Mancino attacca: "Chi si candida in politica non rientri poi in magistratura" Roma - Candidato e indagato. L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è indagato per le ipotesi di reato di concorso in abuso d?ufficio e interruzione di pubblico servizio, in relazione all?inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l?ex procuratore Luigi Apicella. Anche i sette magistrati salernitani sono indagati a Roma. La vicenda si riferisce alla cosidetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno. Gli atti che riguardano De Magistris e i pm salernitani sono stati trasmessi alla procura capitolina nello scorso mese di febbraio per competenza territoriale, in quanto De Magistris, che ieri ha annunciato che si candiderà alle elezioni europee con l?Italia dei Valori, è giudice al tribunale del riesame di Napoli. Mancino contro l'ex pm "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, durante la discussione in plenum sull?aspettativa richiesta da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Italia dei Valori. Necessario disciplinare la materia "L?esigenza che esprimo - ha detto Mancino, che si è espresso a favore del collocamento in aspettativa dell?ex pm - è che sia disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece secondo Mancino, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte". De Magistris: "Scelta irreversibile" "Per me questa è una scelta di vita, irreversibile. Ora posso fare qualcosa per il paese in pericolo con la democrazia a rischio". Così il pm Luigi de Magistris ha spiegato che non tornerà in magistratura, in risposta alla richiesta di Mancino. "La mia - ha spiegato - è una sconfitta della magistratura. La svolta c?è stata quando ho capito che non si voleva andare a fondo nelle inchieste. Ma da un?apparente sconfitta - ha aggiunto - ho capito di avere una grande opportunita". "Candidandomi con l?Idv posso fare qualcosa per il bene pubblico perchè c?è un grave pericolo per noi tutti: stanno svuotando la Costituzione con leggi ordinarie, la stanno stravolgendo con la prassi e c?è bisogno di fare comprendere all?Europa come rischi la nostra democrazia dove ormai c?è criminalizzazione del dissenso. Siamo in una fase che precede una svolta autoritaristica". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Prosecutor De Magistris leaves the Bar, joins Di Pietro's party (sezione: Giustizia)

( da "Velino.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. POL - Prosecutor De Magistris leaves the Bar, joins Di Pietro's party Rome, 18 mar (Velino) - Luigi De Magistris, a protagonist of the "prosecutors war" between Catanzaro and Salerno and twice reprimanded or transferred by the Supreme Council of Magistrates, announced today he is going to be a candidate in the next European elections early in June. And he confirmed that in no case he will go back to the judiciary career, even if not elected, a clear sign he was making his own the remarks by CSM vice President Nicola Mancino according to which it would not be advisable to go back to the law after having been a politician. Mr De Magistris will be a candidate for another former prosecutor, Antonio Di Pietro, and his Italia dei Valori, the opposition party distinguishing itself for its strong positions on justice. (gib) 18 mar 2009 16:13

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Guerra tra Procure, De Magistris indagato Abuso d'ufficio insieme a 7 colleghi (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA - L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è indagato a Roma per le ipotesi di reato di concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio, in relazione all'inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l'ex procuratore capo Luigi Apicella, sospeso dal Csm. La vicenda si riferisce alla cosidetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno. Gli atti che riguardano De Magistris e i pm salernitani sono stati trasmessi da Catanzaro alla procura di Roma nello scorso mese di febbraio. Per competenza territoriale avrebbero dovuto svolgere le indagini i magistrati di Napoli, ma De Magistris è giudice proprio al Tribunale del riesame di Napoli e quindi il faldone è stato indirizzato alla procura della capitale. De Magistris che proprio ieri si è candidato con l'Italia dei Valori per le prossime elezioni europee, era stato già indagato a Salerno sulla base delle denunce presentate dal procuratore capo di Catanzaro Mariano Lombardi che si era avocato l'inchiesta Why not del magistrato poi trasferito per "incompatibilità" al Tribunale di Napoli. OAS_RICH('Middle'); (18 marzo 2009

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La Corte costituzionale ha confermato Rajoelina nell'incarico di presidente ad interim (sezione: Giustizia)

( da "Quotidiano.net" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Intanto il trentaquattrenne neopresidente ha riunito i suoi ministri per mettere a punto misure per la lotta alla povertà e rispondere alle critiche internazionali sulla legittimità della sua nomina

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18/03/2009 17:52 GIUSTIZIA: TENAGLIA (PD), NORME SU RIENTRO MAGISTRATI-PARLAMENTARI GIA' MOLTO EQUILIBRATE (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Le norme in vigore sul rientro dei magistrati nel loro ruolo dopo il mandato parlamentare sono gia' molto equilibrate". Lo dice all'ADNKRONOS il deputato del Pd Lanfranco Tenaglia, gia' magistrato d'appello, commentando le parole del vice presidente del Csm Nicola Mancino sui magistrati-parlamentari.

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DE MAGISTRIS, MANCINO: <CHI ENTRA IN POLITICA NON TORNI A FARE IL MAGISTRATO> (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

De Magistris, Mancino: «Chi entra in politica non torni a fare il magistrato» -->Il vicepresidente del Csm si esprime a favore del collocamento in aspettativa dell'ex pm, ma chiede che sia disciplinata «l'ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato»...

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TESTAMENTO BIOLOGICO: PORETTI, SE PASSA DDL VA SUBITO A (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 18 mar - Se il disegno di legge sul testamento biologico in esame al Senato venisse approvato cosi' com'e', ''aprirebbe l'intervento della magistratura e una serie di contenziosi, perche' una legge siffatta andrebbe subito alla Corte costituzionale''. E' quanto sostenuto dalla senatrice radicale del Pd Donatella Poretti, nel suo intervento al Senato per presentare le pregiudiziali dei radicali sul testamento biologico. Nel suo discorso in Aula la Poretti ha ribadito le perplessita' sul nodo fondamentale del provvedimento, quello relativo al divieto di stop per l'alimentazione. Si tratta di ''atti medici, atti sanitari. Ce lo dicono tutti, e' cosi' in tutto il mondo tranne che qui dentro. E se lo sono, la Costituzione ci dice che non possono essere imposti contro la volonta' del paziente''.

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Biotestamento/ Poretti: Questa legge andrebbe subito a (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 18 mar. (Apcom) - Se il disegno di legge sul testamento biologico in esame al Senato venisse approvato così com'è, "aprirebbe l'intervento della magistratura e una serie di contenziosi, perché una legge siffatta andrebbe subito alla Corte costituzionale", secondo la senatrice radicale del Pd Donatella Poretti. Presentando la seconda questione di costituzionalità nell'aula del Senato, prima dell'avvio della discussione generale, Poretti ha puntato il dito contro la definizione di alimentazione e idratazione artificiali come sostegno vitale, e non come terapie. "Sono atti medici, atti sanitari. Ce lo dicono tutti, è così in tutto il mondo tranne che qui dentro. E se lo sono, la Costituzione ci dice che non possono essere imposti contro la volontà del paziente".

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Roma. De Magistris indagato per abuso d'ufficio (sezione: Giustizia)

( da "AudioNews.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

mercoledì 18 marzo 2009 19.27 Cronaca Roma. De Magistris indagato per abuso d'ufficio 18.33: Luigi De Magistris è indagato a Roma per abuso d'ufficio insieme a 7 colleghi salernitani. Candidato con l'Idv alle Europee, oggi l'ex pm di Catanzaro ha annunciato che non tornerà in magistratura, anche se non verrà eletto. 'I magistrati che scelgono la politica non dovrebbero indossare più la toga', il monito del vicepresidente del Csm Mancino.

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De Magistris: prima candidato, poi indagato (sezione: Giustizia)

( da "AprileOnline.info" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

De Magistris: prima candidato, poi indagato Andrea Scarchilli , 18 marzo 2009, 18:41 Politica Di Pietro presenta la prima "tranche" di indipendenti che troveranno ospitalità nelle liste dell'Idv per le elezioni europee. Sono la presidente dell'associazione vittime della mafia Sonia Alfano, il giornalista Carlo Vulpio e, soprattutto, il pm di "Poseidon" e "Why Not". Poche ore dopo, l'annuncio dell'iscrizione nel registro degli indagati per la vicenda della guerra tra le Procure di Salerno e Catanzaro L'Italia dei valori ha offerto alla stampa un primo assaggio della squadra da lanciare verso il Parlamento di Strasburgo. Il leader Antonio Di Pietro ha candidato il pm Luigi De Magistris, la presidente dell'associazione nazionale vittime di mafia Sonia Alfano e il giornalista Carlo Vulpio. Con Di Pietro, alla conferenza stampa della Camera, c'erano tutti e tre i candidati. Inultile dire però che la star era lui, Luigi De Magistris, il pubblico ministero di Catanzaro titolare delle inchieste "Poseidon" e "Why not", trasferito d'ufficio a Napoli e privato, dal Consiglio superiore della magistratura, di quelle indagini che si erano occupate dei rapporti pochi chiari nella gestione dei finanziamenti europei, toccando molti nervi scoperti, tra cui quelli dell'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella. Sulla scia della rimozione di De Magistris, si sono aperti una serie di casi esplosivi. Anzitutto la guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno, con i pm campani a contestare il metodo di conduzione seguito dai colleghi calabresi nelle inchieste ereditate da De Magistris. E' poi finito sotto la lente di ingrandimento della Procura di Roma e del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti l'operato di Gioacchino Genchi, consulente di De Magistris accusato di aver creato, surrettiziamente, un vero e proprio archivio informatico a partire dai dati e dalle utenze degli intercettati. De Magistris, insomma, è quello che si dice un personaggio scomodo. Tanto per cambiare, anche quest'ultima sua decisione, di scendere in politica, è stata accompagnata dalle polemiche. Lui ha subito chiesto, come vogliono le regole, l'aspettativa dalla magistratura. Il Csm l'ha approvata, ma preceduta da una dichiarazione del vicepresidente Nicola Mancino che esprimeva l'esigenza di disciplinare situazioni simili e si schierava per vietare in assoluto i rientri nell'Ordine dei giudici parlamentari eventualmente non rieletti. La preoccupazione è rivolta al dopo, al rischio che il Csm si trovi senza strumenti per contrastare il rientro di giudici (in teoria De Magistris stesso) ormai "marchiati" politicamente. Ma era ancora niente in confronto a quello che sarebbe successo poche ore dopo. Nel pomeriggio è arrivata la notizia dell'iscrizione di De Magistris nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma, proprio nell'ambito dell'accennato scontro tra gli uffici giudiziari. Le accuse, partite da Catanzaro, sono interruzione di pubblico servizio e abuso d'ufficio, le stesse che era già stato rivolte in passato ai sette pm di Salerno. La posizione del candidato De Magistris diventa ora un motivo d'imbarazzo per un partito che ha sempre sostenuto il principio della trasparenza e della completa pulizia della "fedina" dei propri candidati. Ma Di Pietro, ribadendo la conferma della candidatura, non ha abbassato la testa: "Anche gli atti dovuti nascono quando incomincia la campagna elettorale e sono sparati per attutire la notizia una candidatura di qualità. Il tentativo è vecchio come il cucco, e anche questo ci fa solo sorridere. Anzi, è un boomerang che si ritorcerà su coloro che lo vogliono utilizzare strumentalmente". Lui in conferenza stampa, ancora prima dell'esplosione della nuova bomba, aveva provato a sopire le polemiche precedenti presentando l'entrata nell'agone politico come un passo definitivo: "La mia scelta è irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto". Poi ha argomentato: "La mia scelta è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perché stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico". Non sono stati teneri neanche i compagni di lista di De Magistris. La Alfano, figlia del giornalista Beppe ucciso dalla mafia: "Nel momento in cui il ministro della Giustizia attuale, Alfano, ama andare ai matrimoni delle figlie del boss Croce Napoli, allora questo non è un paese corretto, non è un paese pulito, democratico". Ha aggiunto: "Se il presidente del Senato Schifani è stato socio in affari del boss di mafia Mandalà e la stampa fa finta di nulla, le istituzioni fanno finta di nulla allora questo non è un paese legittimato a parlare di giustizia né di verità perché questa gente non avrà mai interesse a sostenere la verità". Poi: "L'Italia non è di queste persone ma di chi quotidianamente lotta per difendere la Costituzione, la democrazia e la libertà d'informazione. Prima ancora di separare le carriere dei magistrati sarebbe opportuno che intanto si separasse la carriera di chi delinque, la carriera di chi fa il mafioso. Questo paese ha bisogno di verità". Definisce invece la sua candidatura una "legittima difesa" il giornalista del "Corriere della Sera" Carlo Vulpio per il quale "i giornalisti sono sempre stati spiati ma per la prima volta in Italia, io e altri giornalisti, un intero giornale sono stati spiati e con i timbri della Procura. Eppure nessuno ha detto una parola" ha spiegato Vulpio, che per il Corriere ha seguito le inchieste della procura di Catanzaro e che ha aggiunto: "Sono stato messo in disparte anche per questo, accomodato in panchina e invitato a fare riscaldamento per una partita che non verrà mai". Di Pietro prosegue nella strategia, valorizzata nelle scorse elezioni, che presenta l'Italia dei valori come un contenitore aperto alle istanze, e ai nomi, della società civile, meglio se impegnata nei temi portanti dell'informazione e della giustizia. La tendenza si è accentuata dopo l'avvicinamento al gruppo di "Micromega", il cui direttore Paolo Flores D'Arcais (assieme allo scrittore Andrea Camilleri) aveva proposto un'alleanza con una lista "civile" da evidenziare modificando il logo del Gabbiano. L'ex pm ha declinato pur proseguendo nella campagna acquisti in quel mondo a cui ha sempre guardato con attenzione. Oggi lo ha ribadito, dicendo che l'Idv "ha voluto raccogliere l'appello di personalità, di italiani di valore che anche senza tessera possono rappresentare l'Italia migliore. Le nostre candidature seguono i tre impegni fondamentali che l'Idv ha portato avanti sin dal primo giorno: la giustizia, l'informazione, i diritti civili e la lotta alla mafia e alla criminalità". Si attendono i prossimi colpi. In lista, gli ex Ds Paolo Brutti e Stefano Passigli, Rita Borsellino e l'ex vicepresidente dell'Onu Pino Arlacchi.

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De Magistris si candida e dà l'addio alla magistratura. Ma a Roma viene indagato per abuso d'ufficio (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

De Magistris si candida e dà l'addio alla magistratura. Ma a Roma viene indagato per abuso d'ufficio L'ex pm: ''E' un'esperienza dalla quale non tornerò indietro''. Il vicepresidente del Csm, Mancino avverte: i candidati non tornino ad indossare la toga. Mastella: ''Ora capisco molte cose. Via libera del plenum al collocamento in aspettativa del giudice di Napoli. La Procura capitolina: indagati anche altri 7 pm per la cosiddetta 'guerra di procure' tra Catanzaro e Salerno. FORUM leggi i commenti commenta 3 vota 3 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 18 marzo, ore 18:52

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Abuso d'ufficio, indagato De Magistris a Roma (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 66 del 2009-03-18 pagina 0 Abuso d'ufficio, indagato De Magistris a Roma di Redazione L'ex pm e 7 magistrati di Salerno indagati a Roma per abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio in seguito alla guerra tra procure con il tribunale di Catanzaro. La replica: "Non mi lascio condizionare". Mancino attacca: "Chi si candida in politica non rientri poi in magistratura" Roma - Candidato e indagato. L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è indagato per le ipotesi di reato di concorso in abuso d?ufficio e interruzione di pubblico servizio, in relazione all?inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l?ex procuratore Luigi Apicella. Anche i sette magistrati salernitani sono indagati a Roma. La vicenda si riferisce alla cosidetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno. Gli atti che riguardano De Magistris e i pm salernitani sono stati trasmessi alla procura capitolina nello scorso mese di febbraio per competenza territoriale, in quanto De Magistris, che ieri ha annunciato che si candiderà alle elezioni europee con l?Italia dei Valori, è giudice al tribunale del riesame di Napoli. La replica De Magistris si candida per difendersi dalle nuove indagini a suo carico? Per l?ex pm, che proprio oggi ha presentato la sua candidatura a Roma per le europee, è il contrario: "Prendo atto che la notizia esce proprio il giorno in cui viene presentata la mia candidatura, ma sono abituato a questo e altro" è la sua risposta. A proposito del suo futuro impegno politico, il magistrato conclude: "Non mi faccio condizionare da vicende che non hanno alcun fondamento". Mancino contro l'ex pm "A mio avviso è preferibile che sia stabilito il divieto di rietrare nell?ordine giudiziario e sia garantita, a domanda, la mobilità nella pubblica amministrazione nella funzione e nel ruolo pressapoco corrispondenti a quelli di provenienza". è quanto ha affermato il vice presidente del Csm, Nicola Mancino, durante la discussione in plenum sull?aspettativa richiesta da De Magistris per candidarsi alle europee con l?Italia dei Valori. Necessario disciplinare la materia "L?esigenza che esprimo - ha detto Mancino, che si è espresso a favore del collocamento in aspettativa dell?ex pm - è che sia disciplinata l?ipotesi del parlamentare che vuole tornare a fare il magistrato". Con la mobilità nella pubblica amministrazione, invece secondo Mancino, "la pubblica amministrazione recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte". De Magistris: "Scelta irreversibile" "Per me questa è una scelta di vita, irreversibile. Ora posso fare qualcosa per il paese in pericolo con la democrazia a rischio". Così il pm Luigi de Magistris ha spiegato che non tornerà in magistratura, in risposta alla richiesta di Mancino. "La mia - ha spiegato - è una sconfitta della magistratura. La svolta c?è stata quando ho capito che non si voleva andare a fondo nelle inchieste. Ma da un?apparente sconfitta - ha aggiunto - ho capito di avere una grande opportunita". "Candidandomi con l?Idv posso fare qualcosa per il bene pubblico perchè c?è un grave pericolo per noi tutti: stanno svuotando la Costituzione con leggi ordinarie, la stanno stravolgendo con la prassi e c?è bisogno di fare comprendere all?Europa come rischi la nostra democrazia dove ormai c?è criminalizzazione del dissenso. Siamo in una fase che precede una svolta autoritaristica". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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De Magistris indagato a Roma (sezione: Giustizia)

( da "Corriere.it" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

MANCINO SULLA CANDIDATURA CON IDV: sE HA SCELTO LA politica non INDOSSI PIù LA TOGA De Magistris indagato a Roma L'ex pm: «Ipotesi di reato infondate» L'iscrizione al registro per concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio Nicola Mancino (Ansa) ROMA - Nelle stesse ore in cui tiene banco la sua candidatura alle europee con l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, l'ex pm Luigi De Magistris viene iscritto nel registro degli indagati a Roma per le ipotesi di reato di concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio. Ipotesi di reato che il diretto interessato ha apostrofato come «del tutto infondate». Il provvedimento è relativo all'inchiesta avviata lo scorso dicembre dalla procura generale di Catanzaro, che indagò per i medesimi reati anche sette pm della procura di Salerno, tra cui l'ex procuratore Luigi Apicella. Anche i sette magistrati salernitani sono indagati a Roma. La vicenda si riferisce dunque alla cosiddetta guerra tra le procure di Catanzaro e Salerno. Gli atti che riguardano De Magistris e i pm salernitani sono stati trasmessi alla procura capitolina a febbraio per competenza territoriale, in quanto De Magistris è giudice al Tribunale del riesame di Napoli. «Si tratta di una vicenda che nasce dall'illegale contro-sequestro compiuto dalla Procura generale di Catanzaro», ha spiegato l'ex pm. «Ritengo si tratti di una iscrizione dovuta, e l'ipotesi di reato è del tutto infondata. Del resto - ha concluso - rientra nelle plurime, reiterate, infondate segnalazioni di reato che provengono dai magistrati di Catanzaro, indagati per fatti gravissimi dalla Procura di Salerno». MANCINO - Sulla candidatura di De Magistris, il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino, aveva dichiarato in mattinata che i magistrati che scelgono la politica non dovrebbero più tornare in magistratura. Mancino ha espresso la sua opinione in occasione del via libera del Consiglio Superiore all'aspettativa dell'ex pm di Catanzaro. Prima di esprimere il suo voto favorevole al collocamento in aspettativa dell'ex pm Luigi De Magistris, il vicepresidente del Csm ha letto al Plenum la seguente dichiarazione: «A mio avviso è preferibile che venga stabilito il divieto di rientrare nell'Ordine Giudiziario, e venga garantita, a domanda, la mobilità nella Pubblica Amministrazione, nella funzione e nel ruolo press'a poco corrispondenti a quelli di provenienza». «La Pubblica Amministrazione - ha detto ancora Mancino - recupera un patrimonio di esperienze e di professionalità e la magistratura perde un giudice divenuto parte». ANM - Il segretario dell'Associazione magistrati Giuseppe Cascini, ha risposto al vicepresidente del Csm: «Quella di Mancino - afferma Cascini - è una legittima opinione, ha un ruolo istituzionale e può esprimere le sue valutazioni» ma ntrare in politica e tornare poi in magistratura «sono scelte personali rispetto a cui non c'è una posizione dell'Anm». Una riforma legislativa in questa materia, aggiunge il segretario del sindacato delle toghe «deve tener conto dei vincoli fissati dalla Costituzione. In questo momento - conclude - non c'è una proposta legislativa, quando ci sarà diremo qualcosa». «NON TORNO IN MAGISTRATURA» - Anche la risposta del diretto interessato, Luigi De Magistris, non è tardata ad arrivare: «Per me questa è una scelta di vita. Ho passato da poco i 40 anni e finora ho fatto il magistrato. Adesso seguo un nuovo progetto di vita e la mia è una scelta irreversibile, anche qualora non dovessi essere eletto». Così il pm Luigi de Magistris in conferenza stampa ha spiegato che non tornerà in magistratura anche se non dovesse essere eletto con l'Idv alle prossime elezioni europee. «La mia scelta - ha aggiunto De Magistris - è una sorta di sconfitta della magistratura. Il mio sogno è sempre stato di fare il magistrato. Ma da un'apparente sconfitta - ha sottolineato - ho capito di avere una grande opportunità. Candidandomi con l'Idv posso fare qualcosa per il mio paese, per il bene pubblico. Anche perché - ha accusato - stanno svuotando la Costituzione e c'è bisogno di fare comprendere all'Europa com'è a rischio la nostra democrazia dove ormai c'è la criminalizzazione del dissenso e si tende al pensiero unico». GLI ALTRI CANDIDATI DELL'IDV - L'ex pm Luigi De Magistris non è l'unica candidatura «nota» nelle file dell'Idv. Ci sono anche Sonia Alfano, figlia del giornalista Bebbe Alfano ucciso dalla mafia e il giornalista del Corriere della Sera Carlo Vulpio. «Noi - ha detto Vulpio- siamo stati messi tutti sotto controllo. Non era mai accaduto nella storia d'Italia. È stato intercettato un intero giornale, il mio. Io non faccio l'inviato speciale ma l'osservato speciale...». Le tre candidature, presentate dal leader dell'Idv, Antonio di Pietro in una conferenza stampa, sono «indipendenti». «Altre - ha detto Antonio Di Pietro - seguiranno». stampa |

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"GUERRA TRA PROCURE", INDAGATO DE MAGISTRIS IL CSM: MAI PIÙ IN MAGISTRATURA CHI SI CANDIDA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

"Guerra tra procure", indagato De Magistris Il Csm: mai più in magistratura chi si candida -->L'ex pm di Catanzaro sotto inchiesta per abuso d'ufficio a Roma insieme a sette colleghi. Mancino: «La toga che sceglie la politica non torni indietro». Lui: «Il mio addio è definitivo»

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10 miliarde euro, sprijin de urgenta al UE pentru tarile estice (sezione: Giustizia)

( da "Romania Libera" del 18-03-2009)

Argomenti: Giustizia

> Cititi online anunturile din ziarul ?Romania libera?: 10 miliarde euro, sprijin de urgenta al UE pentru tarile estice Rl online Miercuri, 18 Martie 2009 Liderii Uniunii Europene (UE) ar putea decide saptamana aceasta sa puna la dispozitia partenerilor estici afectati de dificultati financiare suma suplimentara de 10 miliarde euro, potrivit declaratiilor de miercuri ale unor surse apropiate presedintiei cehe a UE, scrie AFP, citat de ziare.com si NewsIn. Un proiect de lege ce va fi inaintat aprobarii liderilor europeni in cadrul unui summit de la Bruxelles mentioneaza ca reprezentantii "Comisiei Europene si ai Consiliului (organism ce reprezinta statele membre ale UE) urmeaza sa analizeze fara sa mai astepte posibilitatea de a majora plafonul mecanismului european de sustinere a balantei de plati". Mecanismul european este destinat sustinerii in caz de urgenta a tarilor membre ale UE, dar care nu fac parte si din zona euro. Surse avizate, apropiate Cehiei, ce asigura presedintia rotativa a Uniunii Europene, declarasera la sfarsitul saptamanii trecute ca vor decide majorarea portofoliilor pentru sprijinul de urgenta disponibil pentru statele UE din afara zonei euro, portofolii majorate deja de la 12 la 15 miliarde euro. Dupa Letonia si Ungaria, Romania negociaza in prezent cu Uniunea Europeana si cu Fondul Monetar International (FMI) acordarea unui credit, potrivit unor surse guvernamentale. Din aceeasi categorie: CSM a avizat revocarea din functie a generalului Dan Voinea Washington DC, capitala SIDABoc: In Romania exista un singur Guvern, sustinut de doua partide politice Voteaza

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