CENACOLO DEI COGITANTI |
Rai, gli ex Ds chiedono
spazio e lanciano Celli ( da "Stampa,
La" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: che però è stato smentito (assieme
agli altri) dallo staff di Franceschini. Una smentita che non comprende un nome
finora restato fuori da tutte le rose e da tutti i toto-presidente, e che
invece sembrava ieri sera prender un po' di quota: quello dell'ex presidente della
Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky.
CERIMONIA DI INAUGURAZIONE
DEL CICLO DI LETTURE " ( da "WindPress.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Oscar Luigi Scalfaro, il Presidente
della Corte Costituzionale, dott. Francesco Amirante, i Vice Presidenti del
Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, sen. Domenico Nania e on.
Rocco Buttiglione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, dott.
servizio idrico e
depurazione: pubblicata la legge sui rimborsi
( da "Tirreno, Il" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: rimborsi della quota di depurazione
in seguito alla recente sentenza della Corte costituzionale. La quota «è dovuta
al gestore dall'utenza a decorrere dall'avvio delle procedure di affidamento
delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie
all'attivazione del servizio di depurazione, purché alle stesse si proceda nel
rispetto dei tempi programmati».
il partito resta fuori
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Tutto al contrario, come ha
affermato in più occasioni la Corte costituzionale, il principio di laicità non
implica il disinteresse dello Stato dinanzi alle religioni, ma invece impone
allo Stato di farsi garante della salvaguardia della libertà di religione, in
regime di pluralismo confessionale e culturale.
wwf e legambiente bocciano
chiodi ( da "Centro,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: criticano in particolare il fatto
che Chiodi non abbia elaborato alcun disegno di legge per superare
l'impugnativa del Governo dinanzi alla Corte Costituzionale sulla Legge
Regionale che blocca il Centro oli. Il Consiglio Regionale, nella seduta di
insediamento del 27 gennaio, all'unanimità, aveva dato mandato al Presidente
Chiodi di elaborare, entro 45 giorni, un disegno di legge.
canoni non dovuti,
cittadini da rimborsare ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: secondo le più recenti indicazioni
della Corte costituzionale, alle famiglie fornesi spetterebbero circa 50 mila
euro. «Queste tasse, oggi tariffe, però sono state incassate da Carniacque»,
dice Nassivera. Da un semplice calcolo a ognuna delle 340 famiglie di Forni di
Sotto competerebbe quindi un rimborso di circa 758 euro, "interessi
esclusi".
global service, pm contro
cassazione - dario del porto ( da "Repubblica,
La" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: alla Procura di Roma e al Csm. Il
difensore di Laudadio e Di Mezza, l´avvocato Giuseppe Fusco, ha interrotto il
pm prima dicendo di non comprendere la pertinenza del richiamo, tenuto conto
che dell´argomento si stanno occupando gli inquirenti capitolini, poi
affermando di essere a sua volta amico di Panico.
lazzàro: lascio un
tribunale sano, ma con poco personale
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in attesa della nomina da parte del
Csm SICUREZZA «A Pordenone è migliorata negli anni grazie al lavoro compiuto
assieme alle forze dell'ordine» di LAURA PIGANI Il presidente del tribunale di
Pordenone, Antonio Lazzàro, sta per andare in pensione. La sua carriera
professionale si concluderà il 6 aprile, suo ultimo giorno di lavoro.
Gelmini-Formigoni: sì al
diploma regionale ( da "Giornale
di Brescia" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intesa il Ministero ha ritirato il
ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la legge regionale di riforma
dell'istruzione e la Regione quello contro la legge finanziaria del 2007. La
sperimentazione si attuerà sulla base dell'adesione volontaria degli Istituti
professionali statali (circa 170) al sistema dell'Istruzione e formazione
professionale regionale,
elettroshock, dalla
regione regole più severe per cassano - michele bocci
( da "Repubblica, La"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Provò perché la Corte
Costituzionale respinse la norma. Così è iniziato un lungo lavoro per arrivare
ad una delibera che almeno permettesse di tenere sotto controllo quello che
avviene nel centro di Cassano. Un gruppo di esperti ha stilato il consenso
informato, ha scritto come deve essere fatto il trattamento (sempre in
anestesia totale ad esempio)
"noi non
segnaliamo" i medici scendono in strada - eleonora capelli
( da "Repubblica, La"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: incostituzionalità della norma di
fronte alla Corte Costituzionale - ha detto Antonio Mumolo, presidente
dell´associazione avvocati di strada - perché l´introduzione del reato di
immigrazione clandestina viola il diritto alla salute. Noi ci offriamo di difendere
tutti i medici che vorranno fare atto di disobbedienza civile rifiutandosi di
segnalare gli immigrati irregolari»
Scuola, all'istituto
professionale il diploma si ottiene in 4 anni
( da "Giornale.it, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: tecnici del Pirellone ma chiusa in
un cassetto dopo il ricorso presentato dal governo alla Corte costituzionale.
Finalmente sono state sciolte tutte le riserve e si può partire. Dall'anno
scolastico 2010-2011, gli studenti potranno ottenere il diploma professionale
in quattro anni. Solo quelli interessati a frequentare l'università dovranno
iscriversi a un quinto anno integrativo.
"bar e negozi, spetta
ai proprietari decidere che fare degli altri locali"
( da "Repubblica, La"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: esproprio che però è stato bocciato
dalla Corte costituzionale" «I locali attigui al Petruzzelli sono di
proprietà privata: piaccia o non piaccia all´architetto Amerigo Restucci,
saranno i proprietari a decidere come utilizzarli». L´azione legale minacciata
dal progettista che ha modificato il progetto di ricostruzione del Teatro
Petruzzelli dopo il provvedimento d´
Segreti più forti della
legge La protesta degli storici ( da "Manifesto,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: già a capo della Corte
costituzionale, ha dovuto ammettere che il lavoro della commissione naviga
ancora su acque profondissime. Tanto che c'è il rischio concreto che la
scadenza del 30 aprile passi senza che sia stato deciso alcunché. «Quel segreto
va tolto al più presto perché la sua esistenza permette il fiorire di leggende
su presunte trame occulte legate al delitto Moro»
È la Rai il nodo alla gola
di Dario ( da "Italia
Oggi" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex presidente della corte
costituzionale. A oggi, tuttavia, le chance di vederlo in sella al cavallo non
sono molte. Tra l'altro il bizzarro equino di viale Mazzini ha già disarcionato
anche Enzo Cheli. In verità a eliminarlo dalla contesa ci ha pensato più il
Cavaliere che il cavallo, così come era stato per Claudio Petruccioli.
Passaporto diplomatico
anche per il capo della Finanza ( da "Italia
Oggi" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: o della Corte costituzionale o di
ministro degli esteri il passaporto diplomatico veniva mantenuto dopo la fine
dell'incarico e rinnovato ogni tre anni, Frattini a novembre sanciva una
validità decennale, anche al presidente della Repubblica. Lì dove nel 1978 si
stabiliva che il documento veniva rilasciato a personale della carriera
diplomatica,
OSIMO SONO ormai
cinquemila le richieste di rimborso della tarif...
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a seguito della sentenza della
Corte Costituzionale seguita dal decreto legge poi convertito in legge il 27
febraio, già definita legge truffa «perché oltre a limitare la retroattività
del rimborso da
Cambia il presidente Ecco
i dodici candidati ( da "Giorno,
Il (Como)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in Commissione incarichi e poi nel
plenum del Csm, come nuovo presidente del tribunale civile e penale. Il
neopresidnete sarà nominato di concerto con il ministro della giustizia Alfano.
Si spera entro maggio, al più tardi giugno. SONO UNA DOZZINA infatti i giudici
che ritengono di avere i titoli per poter ottenere l'àmbita nomina, come
successore del presente Giampiero Sarangeli,
ABRUZZO, ENERGIA:FEBBO,
DOPO OK A DDL, GIUNTA VARERA' REGOLAMENTO 125% IN PIU' DI ROYALTIES E COMUNI
PARTECIPI DELLE DECISIONI ( da "marketpress.info"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Febbo quindi invita il capogruppo
del Pd "a desistere dal chiedere al presidente Chiodi di intervenire sul
Ministro Fitto per cercare di superare i limiti di inconstituzionalità della
stessa legge o, peggio, di resistere al cospetto della Corte Costituzionale.
Sarebbero solo tempo e danaro persi". . <<BACK
Il commiato di Fedele,
presidente del tribunale ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: una rosa di noi tra i quali quelli
del presidente della sezione lavoro del tribunale di Lecce, Mario Fiorella (già
magistrato del lavoro a Brindisi), e del presidente ella seconda sezione civile
dello stesso tribunale di Lecce, Francesco Giardino. La decisione del plenum
del Csm non dovrebbe tardare. I finanzieri Il presidente Fedele al comando
provinciale della Guardia di finanza
La formazione si fa
regionale ( da "Sole
24 Ore, Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: fine anche al contenzioso tra la
Regione e lo Stato in materia di istruzione: il Governo ritira il ricorso alla
Corte costituzionale contro la legge regionale lombarda 19/ 2007 sul «sistema
educativo di istruzione e formazione »e la Giunta della Lombardia si impegna a
ritirare i ricorsi contro alcune disposizioni della Finanziaria 2007 ( legge
296/06) e contro la legge 40 del 2007.
Sanità, il governo impugna
la legge ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 2 categoria: REDAZIONALE Ricorso
alla Corte costituzionale su due articoli Sanità, il governo impugna la legge
NAPOLI — Questa volta non è una minaccia. Il governo ha presentato ricorso
presso la Corte costuzionale con il quale impugna due articoli della legge
regionale sulla riorganizzazione del sistema sanitario.
Il presidente Umberto
Gafforini stila il bilancio dell'annata 2008
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Una sentenza della corte
costituzionale sulla legge lombarda sulle deroghe dell'anno
Appello per l'asilo:
sentenza attesa a ore ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: perchè uno dei giudici del collegio
(Carmelo Sigillo) è stato nominato dal Csm nella commissione d'esame per
uditori. Per questo motivo il processo ha dovuto essere ripreso dall'inizio. Il
pg ha ripetuto la sua richiesta di condanna per ben due volte, perchè tutto il
collegio giudicante aveva diritto ad assistere alla discussione.
La scuola regionale? Vale
come quella statale ( da "Corriere
della Sera" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale contro la
riforma lombarda del 2007 Federalismo scolastico, si parte. Dopo due anni di
contenziosi (con il precedente governo) sul titolo V della Costituzione, la
Lombardia inaugura il «suo» modello di istruzione superiore: un accordo firmato
ieri tra il ministro Mariastella Gelmini e il governatore Roberto Formigoni
sancisce la parificazione tra corsi di formazione
Cavalli: Un festival
diventato già grande ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: avvocati e persino un giudice della
Corte Costituzionale (Giuseppe Frigo) che si alterneranno sui palchi dei
«luoghi» del giallo. Cavalli ci ha scommesso, e ha vinto. In questo ultimo
decennio ha visto il genere uscire definitivamente dalla «minorità» a cui si
voleva relegato. E può dire che «sa raccontare la contemporaneità, adatto com'è
alla tumultuosità della nostra vita quotidiana.
Berlusconi apre agli
industriali <Accetto suggerimenti>
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: regioni di sinistra facciano
ricorsi alla corte costituzionale vanificando tutto. Dopo aver affrontato la
questione con Napolitano, sarà la volta delle Regioni, il cui parere è decisivo
per poi far approdare il piano al consiglio dei ministri di venerdì. Alla
vigilia, dunque, del congresso di An, dove oramai è ufficiale che non ci sarà
Berlusconi: per Forza Italia parlerà Verdini.
La Costituzione ad alta
voce ( da "Affari
Italiani (Online)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: anzi hanno costituito una fonte
preziosa di conferma e di arricchimento degli indirizzi caratterizzanti la
nostra carta costituzionale. La Costituzione è soprattutto una garanzia sulle
leggi interne subordinate, che se in contrasto con essa vengono impugnate
davanti alla Corte Costituzionale. tags: milano silvio ceci livia pomodoro
Arriva De Magistris
insieme a Borsellino ( da "Corriere
Adriatico" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il magistrato, che il Csm ha
trasferito dalla procura di Catanzaro, dove aveva condotto le scottanti
inchieste Poseidone, Why Not e Toghe Lucane, al Tribunale del riesame di
Napoli, sarà intervistato sulla sua vicenda professonale dal giornalista del
Corriere Adriatico Lorenzo Furlani.
BIOETICA: BEPPINO ENGLARO,
NAPOLITANO POTREBBE NON FIRMARE LEGGE
( da "Adnkronos" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: BIOETICA: BEPPINO ENGLARO,
NAPOLITANO POTREBBE NON FIRMARE LEGGE OPPURE POTREBBE INTERVENIRE CORTE
COSTITUZIONALE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di POLITICA ultimo
aggiornamento: 17 marzo, ore 13:42
PAOLO MAINIERO IL GOVERNO
HA IMPUGNATO DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE DUE ARTICOLI DEL PIANO O...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: PAOLO MAINIERO Il governo ha
impugnato davanti alla Corte Costituzionale due articoli del Piano ospedaliero
approvato in consiglio regionale il 28 novembre scorso. Il primo (l'articolo 4)
disciplina l'affidamento delle consulenze da parte delle Asl; il secondo
(l'articolo 7) prevede i concorsi riservati al personale delle case di cura non
più accreditate.
Madagascar, il presidente
si dimette ( da "Stampaweb,
La" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: aveva annunciato davanti alla Corte
Costituzionale che «il Presidente della Repubblica, l?Assemblea Nazionale, il
Senato e il governo» erano da considerarsi decaduti dalle loro funzioni. Leggendo
una dichiarazione firmata dallo stesso Rajoelina, Monja - che insieme agli
altri «Ministri» e a una trentina di militari aveva occupato gli uffici dell?
Europee, De Magistris in
campo con Di Pietro ( da "Giornale.it,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a
stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De
Magistris, che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla
sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.
Englaro: la vicenda di mia
figlia non ha niente a che fare con l'eutanasia
( da "Rai News 24" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: qualora dovesse divenire legge,
"intervenga la Corte Costituzionale". L'obiettivo dell'Associazione è
quello di mettere "al servizio del Paese" l'esperienza maturata nelle
battaglie giuridiche per ottenere che a Eluana Englaro venisse sospesa
l'alimentazione e l'idratazione artificiale, morta dopo 17 anni di stato
vegetativo.
Colombia,
"corre" al Senato il terzo mandato di Uribe
( da "Velino.it, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Da quel momento la Corte
Costituzionale ha a disposizione 90 giorni per verificare la congruità del
testo. Ricevuto il via libera dalla Corte - che il governo dà quasi per
scontato e che si attende tra maggio e agosto - iniziano a decorrere i sei mesi
necessari per organizzare il referendum.
Pietra: Montaldo,al Tar
non spetta scegliere modelli clinici
( da "Savona news" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: corte costituzionale: nel 2007 il
Tar della Liguria ha annullato un provvedimento che la Giunta aveva assunto per
definire le modalità di consumo dei farmaci protettori gastrici, quindi abbiamo
inserito la norma in una legge che è stata impugnata dalle aziende
farmaceutiche, infine la corte costituzione ci ha confermato che potevamo farlo
a dimostrazione che si è trattato di una
De Magistris, da giudice a
politico Candidato alle europee per Di Pietro
( da "Repubblica.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: stamani ha presentato personalmente
la domanda di aspettativa al Csm. Titolare delle indagini Why not, Poseidone e
Toghe lucane in cui inquisì uomini politici, imprenditori e magistrati, De
Magistris svolge ora il ruolo di magistrato giudicante presso il Tribunale di
Napoli dopo il trasferimento da Catanzaro per "incompatibilità"
ordinato al termine di un'indaginie interna dal Csm.
De Magistris: Ex pm si
candida alle europee con l'idv ( da "KataWeb
News" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presentato una richiesta di
aspettativa al Csm per potersi candidare alle prossime elezioni europee con
l'Italia dei Valori. Il magistrato, ex pm a Catanzaro, oggi giudice del Riesame
a Napoli, ha presentato questa mattina la sua richiesta a Palazzo dei Marescialli:
nel pomeriggio, la Quarta Commissione la esaminerà e non si esclude che già
domani il plenum dia il suo via libera.
EUROPEE, DE MAGISTRIS IN
CAMPO CON DI PIETRO ( da "Wall
Street Italia" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: De Magistris in campo con Di Pietro
-->L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica:
"correrà" per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori.
"Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società
civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa per
potersi candidare
TESTAMENTO BIOLOGICO:
QUAGLIARIELLO, DA BEPPINO ENGLARO
( da "Virgilio Notizie"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: chiedere preventivamente il
giudizio di incostituzionalita' al Presidente della Repubblica e alla Corte
Costituzionale e' un atto di presunzione nei confronti della sovranita'
popolare che nessun cittadino dovrebbe mai consentirsi. Soprattutto - conclude
Quagliariello se si e' ai primi passi nella vita pubblica''.
CSM: EX PM DE MAGISTRIS
CANDIDATO ALLE EUROPEE CON L'IDV ( da "Virgilio
Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract:
Europee/ De Magistris si
candida per l'Idv, chiede ( da "Virgilio
Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: reso famoso dall'inchiesta Why Not
e dalle polemiche che l'hanno contraddistinta, ha chiesto oggi l'aspettativa
alla IV commissione del Csm per candidarsi alle elezioni europee con L'Italia
dei Valori. Lo si apprende da ambienti di palazzo dei Marescialli. La pratica
verrà discussa oggi nel pomeriggio e, mani al plenum.
17/03/2009 15:36 EUROPEE:
DE MAGISTRIS SI CANDIDA CON IDV, ATTENDE ASPETTATIVA DA CSM
( da "ITnews.it" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: De Magistris ha depositato oggi al
Csm la richiesta di aspettativa, che verra' esaminata nel pomeriggio dalla
quarta Commissione; se non ci saranno intoppi la Commissione approvera' la
richiesta e domani stesso la delibera arrivera' in plenum.
De Magistris sceglie la
politica. In lista alle europee per l'Italia dei Valori
( da "Adnkronos" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Oggi ha depositato al Csm la
richiesta di aspettativa. Il via libera potrebbe arrivare già domani dal plenum
di Palazzo dei Marescialli leggi i commenti commenta 1 vota 0 tutte le notizie
di POLITICA ultimo aggiornamento: 17 marzo, ore 15:54
EUROPEE: DE MAGISTRIS SI
CANDIDA CON IDV, ATTENDE ASPETTATIVA DA CSM
( da "Adnkronos" del
17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: EUROPEE: DE MAGISTRIS SI CANDIDA
CON IDV, ATTENDE ASPETTATIVA DA CSM commenta 0 vota 1 tutte le notizie di
POLITICA ultimo aggiornamento: 17 marzo, ore 15:36
Testamento biologico,
Englaro: Quirinale potrebbe bocciare legge
( da "Reuters Italia"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale, se venisse
approvato nella versione con cui sarà votato da domani in aula al Senato. Lo ha
detto oggi Beppino Englaro, il padre di Eluana, la donna in stato vegetativo
per 17 anni morta per il distacco del sondino del nutrimento che la teneva in
vita, dopo una serie di sentenze della magistratura e nonostante la levata di
scudi della chiesa cattolica e del centrodestra.
DE MAGISTRIS: EX PM
CANDIDATO A EUROPEE CON IDV ( da "Basilicanet.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a
stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De
Magistris, che è¨ stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla
sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.
L'ex pm De Magistris si
candida alle europee con Di Pietro
( da "Rai News 24" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l'aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a
stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De
Magistris, che e' stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla
sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.
De Magistris si candida
alle Europee con l'Idv ( da "Stampaweb,
La" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a
stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm.De Magistris,
che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione
disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli.
De Magistris, alle europee
con di Pietro "Non mi lasciarono fare il pm"
( da "Repubblica.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: indaginie interna dal Csm. Un
provvedimento che l'ex pm giudicò ingiusto e giustificato solo dalla volontà di
allontanarlo da inchieste pericolose per il "potere". Ne parlò anche
con i suoi colleghi di Napoli che avviarono un'indagine sulla Procura di
Catanzaro a sua volta mobilitata a scoprire la legittimità dei provvedimenti
della giustizia partenopea.
Sanità
Ligure/Montaldo:"Al Tar non spetta scegliere i modelli clinici"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: corte costituzionale: nel 2007 il
Tar della Liguria ha annullato un provvedimento che la Giunta aveva assunto per
definire le modalità di consumo dei farmaci protettori gastrici, quindi abbiamo
inserito la norma in una legge che è stata impugnata dalle aziende
farmaceutiche, infine la corte costituzione ci ha confermato che potevamo farlo
a dimostrazione che si è trattato di una
Azerbaigian/ A vigilia
referendum Parlamento vota amnistia
( da "Virgilio Notizie"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: adottata dalla Corte costituzionale
della Repubblica dell'Azerbaigian sulla base della richiesta del corpo statale
che organizza le elezioni". Una formulazione che, essendo l'Azerbaigian
ancora tecnicamente in guerra con l'Armenia con il Nagorno-Karabakh (è però
vigente un cessate-il-fuoco dal 1994), lascia aperta la possibilità di
interpretare in senso ampio la lettera costituzionale.
Genchi/ Pittelli (Pdl)
presenta denuncia contro il ( da "Virgilio
Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in base a quanto acquisito dal Csm,
di non sapere che Pittelli, che era coinvolto nelle inchieste di Luigi De
Magistris 'Poseidone' e 'Why not', era un parlamentare. Anzitutto perché non lo
conosceva, in secondo luogo perché molte delle schede su cui ha lavorato, erano
intestate a società o a partite Iva professionali.
De Magistris lascia la
toga per candidarsi con Di Pietro
( da "Reuters Italia"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: secondo quanto riferiscono i media,
potrebbe arrivare già domani dal plenum del Csm. Le inchieste di De Magistris
sono finite, su denuncia di quest'ultimo, anche al centro di uno scontro tra
procure senza precedenti, che a gennaio ha portato il Csm a trasferire quattro
magistrati degli uffici di Salerno e Catanzaro.
Europee: De Magistris
scende in campo. L'ex pm <correrà> con Antonio Di Pietro
( da "Campaniapress"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Arriva intanto già il primo via
libera da parte del Csm alla concessione dell'aspettativa all'ex pm. A
pronunciare il primo sì all'unanimità è stata la Quarta Commissione di Palazzo
dei marescialli, che chiederà al plenum di esprimersi sul caso con procedura
d'urgenza, forse già domani o al massimo dopodomani.
C'è chi torna, chi arriva,
chi innova ( da "AprileOnline.info"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dal Csm e da cui derivò un
conflitto senza precedenti fra la procura di Catanzaro (da cui De Magistris
proveniva) e quella di Salerno (che sulla prima aveva indagato). Il via libera
alla sua corsa per Strasburgo potrebbe arrivare a stretto giro, probabilmente
già domani dal plenum del Consiglio a cui ha avanzato una richiesta di
aspettativa.
Copii din Iasi, traficati
cu acordul parintilor ( da "Romania
Libera" del 17-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: coordonatorul Departamentului
Urmariti-Prevenire din cadrul Inspectoratului Judetean de Politie Iasi. Din
aceeasi categorie: PNL va avea prim-vicepresedinteNoul Cod Penal micsoreaza
unele pedepse si este mai bland cu mituitorii "constransi"CSM a
avizat revocarea din functie a generalului Dan Voinea Voteaza
( da "Stampa, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ORA SI PARLA DI
ZAGREBELSKY DOPO LA BOCCIATURA DI DE RITA E FABIANI Rai, gli ex Ds chiedono
spazio e lanciano Celli [FIRMA]FABIO MARTINI ROMA Nella snervante, paradossale
trattativa sulla Rai è stato bruciato un altro nome di peso, quello di Fabiano
Fabiani. Un nuovo «no», stavolta per vie informali, ma è comunque scoccata una
seconda bocciatura, che va a sommarsi a quella squillante e pubblica già
pronunciata da Silvio Berlusconi davanti alla proposta del Pd di una conferma
di Claudio Petruccioli alla presidenza della Rai. In uno dei tanti contatti
informali in corso in queste ore, Gianni Letta ha fatto sapere a Dario
Franceschini che non andava bene neppure l'ipotesi di Fabiani, a suo tempo uno
dei personaggi-chiave della Rai di Ettore Bernabei, ma che successivamente ha
sempre galleggiato ai piani alti del potere, Iri, Autostrade, Finmeccanica.
Certo, quello di Fabiani da parte del Pd è stato più un sondaggio che una
proposta formale. Sta di fatto che da palazzo Chigi hanno alzato un muro di
gomma e la trattativa, a 330 giorni dall'inizio della legislatura, resta ancora
in alto mare. Con una difficoltà in più per Dario Franceschini, che sta
conducendo in prima persona la trattativa: dentro il Pd Massimo D'Alema, sia
pure con le dovute maniere, ha iniziato a «rumoreggiare». Caldeggiando la
candidatura alla presidenza di Pierluigi Celli, già direttore della Rai quando
a palazzo Chigi governava, per l'appunto, D'Alema. All'ex premier non piace una
Rai nella quale i posti-chiave sinora se li sono divisi gli altri: nel Cda Nino
Rizzo Nervo è da sempre vicinissimo agli ex popolari, mentre Giorgio Van
Straten è stato letteralmente imposto da Veltroni: «E' l'ultima cosa che ci ha
chiesto Walter...», ha ammesso lo stesso Franceschini in una riunione convocata
d'urgenza con i commissari uscenti nel Cda Rai. Certo, a D'Alema andava
benissimo la conferma di Petruccioli, ma caduto il presidente uscente sotto il
veto berlusconiano, è rispuntato il nome di Celli, mai organico al gruppo
dalemiano ma con un buon rapporto con l'ex premier. Certo, D'Alema non ha
intenzione di impegnarsi in una guerra di religione per il «suo» candidato e
neanche di interrompere platealmente il «magic moment» di Dario Franceschini;
di sicuro l'atteggiamento guardingo degli ex ds è destinato a sbarrare la
strada ad una personalità di connotazione cattolica, dopo che nel Pd ha preso
il «potere» un ex Dc come Franceschini. Proprio per questo il nuovo leader del
Pd sta provando ad uscire dalla morsa dei no berlusconiani e delle pressioni
«ds» con una proposta il più possibile di alto profilo. Con questo schema di
gioco in testa: poiché Berlusconi, per la prima volta in 15 anni, sembra
intenzionato a prendersi tutta la Rai possibile, soltanto un presidente
autorevole può rappresentare un argine a questo tentativo di «occupazione». E'
per questo che Franceschini aveva puntato sul direttore del "Sole 24
Ore" Ferruccio De Bortoli, è per questo che aveva sondato l'ipotesi di una
personalità autorevole come il presidente del Censis Giuseppe De Rita (bloccato
dai mugugni ds) e quella di un personaggio energico come Fabiani. Ma i dopo i
ripetuti no del Pdl e controproposte ritenute deboli (Giorgio Assumma, Enzo
Cheli), l'altra sera Franceschini confidava: «Se continuano a bocciare tutte le
ipotesi che facciamo, non ci resterà che andare su candidati di bandiera».
Ovviamente, prima di arrivare ad un muro contro muro - col lancio di
candidature provocatorie - il Pd proverà a chiudere. Ieri, tra i tanti, aveva
preso a circolare anche il nome di Arrigo Levi, che però è
stato smentito (assieme agli altri) dallo staff di Franceschini. Una smentita
che non comprende un nome finora restato fuori da tutte le rose e da tutti i
toto-presidente, e che invece sembrava ieri sera prender un po' di quota:
quello dell'ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky.
( da "WindPress.it" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
16-03-2009 Cerimonia
di inaugurazione del ciclo di letture "L'eredità di Francesco De Sanctis.
Un viaggio tra i capolavori della letteratura italiana"C o m u n i c a t o
Si è svolta nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, la cerimonia di inaugurazione del ciclo di
letture "L'eredita di Francesco De Sanctis. Un viaggio tra i capolavori
della letteratura italiana". Erano presenti il Presidente Emerito della
Repubblica, sen. Oscar Luigi Scalfaro, il Presidente della
Corte Costituzionale, dott. Francesco Amirante, i Vice Presidenti del Senato
della Repubblica e della Camera dei Deputati, sen. Domenico Nania e on. Rocco
Buttiglione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
dott. Gianni Letta, esponenti delle istituzioni, del mondo accademico e
della cultura. Dopo gli interventi dell'arch. Francesco De Sanctis e del prof.
Giorgio Ficara, rispettivamente presidente e direttore scientifico della
"Fondazione De Sanctis", gli attori Anna Bonaiuto e Toni Servillo
hanno letto alcune poesie di Giacomo Leopardi. Roma, 16 marzo 2009 IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAI PRESIDENTILA COSTITUZIONEATTIVITA' DEL CAPO DELLO
STATOGLI UFFICILE ONORIFICENZE
( da "Tirreno, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 2 - Cecina
Servizio idrico e depurazione: pubblicata la legge sui rimborsi CECINA. Tariffa
del servizio idrico integrato: pubblicata la legge sui rimborsi
della quota di depurazione in seguito alla recente sentenza della Corte costituzionale. La quota «è dovuta al
gestore dall'utenza a decorrere dall'avvio delle procedure di affidamento delle
prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie
all'attivazione del servizio di depurazione, purché alle stesse si proceda nel
rispetto dei tempi programmati». Con riferimento alla competenza
regolatoria dell'Aato 5, il termine iniziale da considerare per i rimborsi
delle avvenute fatturazioni su tariffa unica di ambito da parte di Asa spa è il
primo gennaio 2002, rimanendo l'obbligo per il periodo dal 3 ottobre 2000 al 31
dicembre
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
xIL BIOTESTAMENTO IL
PARTITO RESTA FUORI di LEOPOLDO COEN Le dichiarazioni comuni ai due principali
schieramenti parlamentari di lasciare libertà di voto ai propri componenti in
occasione dell'approvazione del disegno di legge in tema di testamento
biologico dicono allo stesso tempo troppo e troppo poco. Per un verso non fanno
che ribadire un principio. Un principio già scritto nella Costituzione, secondo
cui ogni parlamentare rappresenta la nazione, senza vincolo di mandato. Per un
altro aspetto non risolvono un problema di fondo, che si pone ogniqualvolta il
voto non si esprima su questioni riconducibili all'indirizzo politico di una o
dell'altra parte, ma tocchi questioni etiche o legate a convinzioni di fede. In
questi casi, infatti, si pone un problema che va al cuore della tutela dei
diritti di libertà in ogni Stato costituzionale: come
si rapporta la libertà di coscienza dei parlamentari alla libertà di coscienza
che deve essere garantita a tutti i cittadini? La Costituzione italiana, si sa,
prefigura un modello di Stato laico, in cui a ogni opinione e credo deve essere
assicurata una pari dignità, in modo tale che questioni di fede non possano
essere imposte autoritativamente a coloro che esprimono convenzioni personali
diverse. Ciò tuttavia non significa che lo Stato mantenga un atteggiamento
indifferente o agnostico in materia di libertà di coscienza. Tutto al contrario, come ha affermato in più occasioni la Corte costituzionale, il principio di laicità
non implica il disinteresse dello Stato dinanzi alle religioni, ma invece
impone allo Stato di farsi garante della salvaguardia della libertà di
religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale. È perciò
compito specifico della repubblica tutelare e garantire la libertà di coscienza
di ogni cittadino, sia come singolo individuo sia come parte di quelle
formazioni sociali in cui si esplica la sua personalità: non indifferenza,
appunto, ma tutto all'opposto una costante attenzione affinché nessuna
convinzione religiosa o morale possa venire imposta per legge da gruppi di
persone, eventualmente anche assai ampi, alla totalità dei cittadini. Se questa
è l'accezione di laicità fatta propria dalla Corte costituzionale,
allora ne derivano alcune conseguenze di carattere operativo anche sul piano
dell'espressione del voto parlamentare. Ogni deputato e senatore, infatti, è
parte di quelle istituzioni che, assieme ad altre, esprimono la sovranità
popolare: è egli stesso un'istituzione della repubblica chiamata a esercitare
un'autorità in nome del popolo italiano, nei modi e nei termini previsti dalla
Costituzione. Quando sono in discussione norme che incidono direttamente sulle
convinzioni etiche o religiose, la domanda che correttamente ogni parlamentare
dovrebbe porsi non è perciò: «Cosa mi detta la coscienza?», bensì: «Come mi
impone di votare la coscienza, affinché non venga lesa la libertà di coscienza
dei cittadini?». Solo in questi termini, dunque, potrà dirsi esercitato in modo
costituzionalmente coerente e in nome della nazione il mandato ricevuto dal
corpo elettorale. Se invece il parlamentare privilegiasse una propria visione
etica, pretendendo di tradurla in una disposizione normativa, non farebbe altro
che attuare con un atto di imperio una vera e propria sopraffazione proprio nei
confronti di quei diritti che è suo compito salvaguardare. Perché fintantoché
una qualche opinione morale rimane oggetto di disputa, questa opinione non può
mai essere utilizzata per giustificare, sulla base di una sua presunta
superiorità, alcuna decisione politica.
( da "Centro, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ECO-PAGELLE Wwf e
Legambiente bocciano Chiodi PESCARA. Giudizio negativo delle associazioni
ambientaliste Legambiente e Wwf sui primi impegni di legislatura del presidente
della Giunta regionale Gianni Chiodi circa le questioni ambientali. Le
associazioni criticano in particolare il fatto che Chiodi
non abbia elaborato alcun disegno di legge per superare l'impugnativa del
Governo dinanzi alla Corte Costituzionale sulla Legge Regionale che blocca il
Centro oli. Il Consiglio Regionale, nella seduta di insediamento del 27
gennaio, all'unanimità, aveva dato mandato al Presidente Chiodi di elaborare,
entro 45 giorni, un disegno di legge. Legambiente e Wwf sottolineano
anche il fatto che Chiodi, a titolo di consigliere regionale, ha firmato il ddl
sulla «Disciplina della localizzazione di nuove infrastrutture energetiche»
presentato dall'assessore regionale Mauro Febbo. GRANDI CRU D'ITALIA NOMINATION
PER MASSIMO DI CINTIO Il giornalista abruzzese Massimo Di Cintio ha ricevuto la
nomination per il premio istituito dal Comitato dei Grandi Cru d'Italia per la
categoria "Miglior giovane giornalista dell'anno". La nomination, a
firma di Vittorio Frescobaldi e di Paolo Panerai, rispettivamente presidente e
vice presidente del comitato, è stata stabilita in base alla votazione dei soci
della prima grande associazione spontanea di produttori italiani di eccellenza.
La proclamazione del vincitore del concorso avverrà durante la cena di gala
organizzato venerdì 3 aprile in occasione della 43ª edizione del Vinitaly a
Verona.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Forni di Sotto.
Presa di posizione dell'ex sindaco Nassivera: «Senza il depuratore prelievo non
legale» Canoni non dovuti, cittadini da rimborsare FORNI DI SOTTO. Torna alla
carica Giovanni Battista Nassivera, già sindaco e ora consigliere di minoranza
a Forni di Sotto per i rimborsi da assegnare a quei contribuenti del proprio
comune che hanno pagato il canone non dovuto per il depuratore, a suo avviso,
essendo il paese sprovvisto da tale infrastruttura. Durante una delle tante
riunioni con la cittadinanza, Nassivera ha spiegato come «Quando la legge ha
imposto ai comuni, negli anni passati, di tassare le famiglie per il
depuratore, anche se il paese non fosse dotato di tale infrastruttura abbiamo
giustamente ritenuto (Nassivera allora era il primo cittadino ndr) che quel
balzello non fosse da applicare. Abbiamo comunque dovuto adeguarci alle
normative vigenti». Pur tassando le famiglie del paese, l'allora
amministrazione comunale ha deliberato di aprire un fondo ove accantonare le
somme pagate, secondo loro ingiustamente, in più dai cittadini fornesi. «Dal 1996
sino al 2006 - ha detto ancora Nassivera - sono stati accantonati in un
apposito fondo 258 mila euro». Per gli altri due anni, secondo
le più recenti indicazioni della Corte costituzionale, alle famiglie fornesi spetterebbero circa 50 mila euro. «Queste
tasse, oggi tariffe, però sono state incassate da Carniacque», dice Nassivera.
Da un semplice calcolo a ognuna delle 340 famiglie di Forni di Sotto
competerebbe quindi un rimborso di circa 758 euro, "interessi
esclusi". Le nuove disposizioni di legge in materia, emanate nel
febbraio di quest'anno, vogliono che la restituzione dei canoni pagati ma non
dovuti, siano retrattivi di 5 anni. E questo porterebbe la quota da restituire
da parte dell'amministrazione pubblica a una media di 379 euro per famiglia.
Rimane l'incertezza su un passo della legge, della quale si richiede
un'interpretazione autentica da parte del legislatore. In sostanza la legge
direbbe che il canone del depuratore sia comunque dovuto al gestore qualora
fossero stati attivati i progetti per il depuratore stesso. A Forni di Sotto
l'avvio della progettazione del depuratore comunale è iniziata nel 2006 e
quindi questo dovrebbe far decadere le condizioni per il rimborso. Inoltre a
stabilire la quota da restituire dovrà essere individuata e stabilita dal
gestore stesso del servizio. A nulla varrebbero anche le repliche dal palazzo
comunale che vogliono che alcune parti del paese siano già dotate di
depuratore. (g.g.)
( da "Repubblica, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina VII - Napoli
Global Service, pm contro Cassazione Critiche alla bocciatura del reato di
turbativa d´asta: "Paradossale" Botta e risposta quando la Procura
cita il giudice Panico. Un legale: parole fuori luogo DARIO DEL PORTO
«Sorprendente e paradossale»: così il pm Vincenzo D´Onofrio ha commentato la
sentenza della Corte di Cassazione che ha ritenuto insussistente il reato di
turbativa d´asta contestato dalla Procura per l´appalto sul Global Service per
la manutenzione delle strade di Napoli. Gli ermellini avevano provveduto sul
ricorso dei difensori dell´ex provveditore alle Opere pubbliche Mario Mautone,
uno degli imputati del procedimento che ruota intorno all´imprenditore Alfredo
Romeo, confermando invece l´ipotesi di corruzione. Secondo la Procura, la
decisione presenta nella sua struttura anomalie tali da non poter soddisfare né
l´accusa né la difesa. Per la prima volta dopo il deposito delle motivazioni,
il pm D´Onofrio ha tracciato la linea dell´ufficio inquirente durante la
discussione, durata oltre 90 minuti, all´udienza di Riesame fissata in seguito
al ricorso con il quale la Procura chiede la custodia in carcere per il reato
di associazione a delinquere nei confronti di tre ex assessori comunali, Enrico
Cardillo, Felice Laudadio e Ferdinando Di Mezza (per i quali il gip Paola Russo
aveva disposto, il 17 dicembre, ma non per il reato associativo, gli arresti domiciliari
successivamente revocati) e per l´ex vicepresidente della Provincia, Antonio
Pugliese (per il quale, difeso dall´avvocato Annalisa Stile, la richiesta di
ordinanza era stata rigettata). Nel corso dell´udienza non sono mancati botta e
risposta fra il pm e gli avvocati. Come quando il rappresentante della Procura
ha fatto riferimento ai rapporti fra Romeo e alcuni magistrati napoletani come
il giudice Antonio Panico, che compare in un paio di intercettazioni sulle
quali la valutazione è affidata, come previsto dalla legge, alla Procura di Roma e al Csm. Il difensore di Laudadio e Di
Mezza, l´avvocato Giuseppe Fusco, ha interrotto il pm prima dicendo di non
comprendere la pertinenza del richiamo, tenuto conto che dell´argomento si
stanno occupando gli inquirenti capitolini, poi affermando di essere a sua
volta amico di Panico. Successivamente, durante la sua arringa, Fusco,
ha espresso una considerazione provocatoria: «A questo punto sono preoccupato
anche per il presidente del collegio della Cassazione che ha emesso la sentenza
e per il relatore. Innanzitutto perché Romeo è titolare di appalti anche in
Cassazione, poi perché il relatore ha prestato servizio come giudice del lavoro
a Napoli». Il pm ha rinunciato all´appello nei confronti di altri quattro
imputati, (l´ex assessore Giuseppe Gambale, il colonnello della Finanza
Vincenzo Mazzucco, il docente universitario Guido Russo e la collaboratrice di
Romeo, Paola Grittani) e ha insistito sul tasto dell´associazione per
delinquere. Ha parlato di Cardillo come del «braccio finanziario del sistema
Romeo» e di Laudadio come di quello «giuridico». Gli avvocati di Cardillo
(Antonio Briganti e Edoardo Cardillo) hanno depositato indagini difensive, fra
le quali il bilancio del Comune del 2007 dal quale emerge che l´allora
assessore escluse dal documento contabile circa 130 milioni destinati sia alle
spese correnti che agli investimenti straordinari per la manutenzione delle
strade facendo tramontare in questo modo, secondo la difesa, il progetto Global
Service quasi un anno prima della fuga di notizie che invece, a giudizio della
Procura, bloccò la delibera. Il collegio si è riservato la decisione.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 5 - Pordenone
Lazzàro: «Lascio un tribunale sano, ma con poco personale» Il presidente sta
per andare in pensione dopo vent'anni nella città del Noncello Per ora lo
sostituirà il giudice Appierto, in attesa della nomina da
parte del Csm SICUREZZA «A Pordenone è migliorata negli anni grazie al lavoro
compiuto assieme alle forze dell'ordine» di LAURA PIGANI Il presidente del
tribunale di Pordenone, Antonio Lazzàro, sta per andare in pensione. La sua
carriera professionale si concluderà il 6 aprile, suo ultimo giorno di lavoro.
Nato il 15 dicembre
( da "Giornale di Brescia" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Edizione: 17/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Gelmini-Formigoni: sì al
diploma regionale MILANO Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha
siglato con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, un accordo
sull'istruzione e la formazione professionale che prevede, al quarto anno, il
diploma regionale e la possibilità di un anno integrativo per l'accesso
all'università. Nel protocollo d'intesa il Ministero ha
ritirato il ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro la legge regionale
di riforma dell'istruzione e la Regione quello contro la legge finanziaria del
2007. La sperimentazione si attuerà sulla base dell'adesione volontaria degli
Istituti professionali statali (circa 170) al sistema dell'Istruzione e
formazione professionale regionale, così da garantire la continuità e
l'unitarietà dell'offerta. «È un grande accordo - ha spiegato Formigoni - che
permette di superare il contenzioso che il governo precedente aveva aperto
contro di noi ed avviare una sperimentazione innovativa che porterà più qualità
alla scuola». «Il modello della Lombardia - ha precisato Gelmini - è uno dei
migliori a livello nazionale e non a caso abbiamo deciso di partire con la
sperimentazione proprio da qui». «Vogliamo creare - ha aggiunto Formigoni -
percorsi di formazione il più possibile personalizzati dove l'alunno e la
famiglia possano scegliere la strada che più ritengono adeguata per le proprie
capacità. Una regione competitiva ha bisogno che ai propri studenti sia data questa
strada per essere tra i migliori d'Europa e del mondo». Già dal prossimo anno
scolastico verrà rilasciato il diploma professionale tecnico, mentre dall'anno
2010-2011 verrà attivato un quinto anno con l'esame di stato.
( da "Repubblica, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina I - Firenze
Lo psichiatra Elettroshock, dalla Regione regole più severe per Cassano MICHELE
BOCCI In Toscana si continuerà a fare l´elettroshock ma seguendo le regole
dettate dalla Regione. La "terapia elettroconvulsivante" viene
praticata solo a Pisa nel centro del noto psichiatra Giovan Battista Cassano,
che in passato è finito nelle polemiche proprio per quel trattamento. Già nel
2002 i consiglieri di Rifondazione Comunista chiesero di bloccare
l´elettroshock e la Regione provò a fare una legge per sospendere la terapia. Provò perché la Corte Costituzionale respinse la norma. Così è
iniziato un lungo lavoro per arrivare ad una delibera che almeno permettesse di
tenere sotto controllo quello che avviene nel centro di Cassano. Un gruppo di
esperti ha stilato il consenso informato, ha scritto come deve essere fatto il
trattamento (sempre in anestesia totale ad esempio). I casi seguiti in
quel modo a Pisa sono un centinaio all´anno, la gran parte dei quali provengono
da fuori Toscana. La Regione chiede tra l´altro di avere ogni sei mesi i dati
di tutte le persone seguite e i risultati del trattamento, sulla cui efficacia
nella comunità scientifica non c´è una posizione unanime. Inoltre deve essere
applicato esclusivamente sui casi gravissimi, quali stati maniacali, catatonia,
problemi di depressione pesante, che non rispondono ad altre terapie. Insomma,
deve essere considerato l´ultima spiaggia.
( da "Repubblica, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina IV - Bologna
"Noi non segnaliamo" i medici scendono in strada L´introduzione del
reato di immigrazione clandestina viola il diritto alla salute. La Regione deve
eccepirne l´incostituzionalità ELEONORA CAPELLI Un grande «girotondo» attorno a
Palazzo D´Accursio per manifestare contro la segnalazione degli immigrati
irregolari che si rivolgono al pronto soccorso. E al grido di «Noi non segnaliamo»
che oggi alle 18 scendono in piazza medici, associazioni per l´integrazione
culturale, sindacati e Arci per chiedere che venga bloccato l´iter
dell´emendamento che cancella il divieto di denunciare gli immigrati irregolari
che si rivolgono alle strutture sanitarie. Un mini-corteo
da piazza Maggiore a piazza Roosevelt, da via Cesare Battisti a via Ugo Bassi e
Rizzoli. «Chiediamo alla Regione di eccepire l´incostituzionalità
della norma di fronte alla Corte Costituzionale - ha detto Antonio Mumolo,
presidente dell´associazione avvocati di strada - perché l´introduzione del
reato di immigrazione clandestina viola il diritto alla salute. Noi ci offriamo
di difendere tutti i medici che vorranno fare atto di disobbedienza civile
rifiutandosi di segnalare gli immigrati irregolari». Prima del corteo è previsto un volantinaggio davanti ai punti cui si
rivolgono più spesso gli immigrati, dal Sant´Orsola al consultorio di via
Zanolini.
( da "Giornale.it, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 65 del 2009-03-17
pagina 4 Scuola, all'istituto professionale il diploma si ottiene in 4 anni di
Maria Sorbi Il governo ritira il ricorso contro la legge studiata dal Pirellone
Dal 2011 via alle nuove regole contro gli abbandoni scolastici Pace fatta sulla
scuola: governo e Regione Lombardia seppelliscono l'ascia di guerra. Il
ministro all'Istruzione Maria Stella Gelmini e il presidente della Regione
Lombardia, Roberto Formigoni, hanno sottoscritto un accordo per dimenticare i
contenziosi del passato. Che tradotto in termini pratici significa: via libera
alla riforma lombarda sulla scuola. Quella stessa riforma studiata in ogni
minimo dettaglio dai tecnici del Pirellone ma chiusa in un
cassetto dopo il ricorso presentato dal governo alla Corte costituzionale. Finalmente sono state
sciolte tutte le riserve e si può partire. Dall'anno scolastico 2010-2011, gli
studenti potranno ottenere il diploma professionale in quattro anni. Solo
quelli interessati a frequentare l'università dovranno iscriversi a un quinto
anno integrativo. Un bell'antidoto contro la dispersione scolastica.
«Abbiamo corsi di laurea - considera il ministro Gelmini - che sfornano
disoccupati. Invece i corsi professionali hanno uno sbocco diretto nel mondo
del lavoro». Al quarto anno gli studenti potranno decidere il da farsi:
cominciare a spedire curriculum per cercare un'occupazione, frequentare stage
nelle piccole e medie imprese della zona, o proseguire con gli studi. Il quinto
anno dietro ai banchi, sarà realizzato d'intesa con le università e con l'alta
formazione artistica e musicale per far sostenere ai ragazzi il classico esame
di maturità. «La Lombardia - sostiene il presidente Formigoni - da tempo si è
spinta avanti per trasformare il sistema. È nostro dovere avere scuole che
diano il massimo della qualificazione e corsi personalizzati per i giovani.
Vogliamo garantire una libertà di scelta vastissima». Ridurre di un anno il
percorso di studi di chi ha scelto l'istituto professionale significa, secondo
l'assessore all'Istruzione Gianni Rossoni, «non precludere nessuna strada ai
ragazzi». Grazie a un accordo con Confartigianato si studieranno le reali
possibilità di lavoro per i neo diplomati del 2014. Partirà già dall'anno
prossimo la sperimentazione per unificare il sistema dell'istruzione
professionale statale con la formazione professionale regionale. La direttrice
dell'ufficio scolastico regionale Anna Maria Dominici riunirà presto i presidi
degli istituti professionali statali e regionali per illustrare la riforma e
studiare a tavolino il da farsi. In Lombardia gli istituti professionali sono
170: «Sui 40mila studenti che li frequentano - fa i conti l'assessore Rossoni -
la dispersione scolastica è pari al due per cento, una percentuale già ridotta
rispetto a quella delle altre scuole superiori». Percorsi di studio mirati e
più brevi vorrà dire ancora meno abbandoni, in un Paese in cui, come sottolinea
la stessa Gelmini «la dispersione scolastica è ancora un problema molto serio».
La decisione del governo di ritirare il ricorso alla corte
costituzionale contro la legge lombarda, ai tempi
giudicata illegittima, piace anche al Pd: «Così - spiega il consigliere Carlo
Spreafico - si pone fine a un periodo di conflitto istituzionale nato
dall'opposizione della Regione contro il governo Prodi». Non mancano però le
polemiche da parte dell'opposizione: «Rimangono aperti alcuni problemi -
aggiunge l'esponente del Pd - come l'indeterminatezza di risorse e di standard
formativi adeguati». Ci sarà tempo per discuterne. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI
SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Repubblica, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina IV - Bari
L´avvocato Amenduni replica al progettista della ricostruzione: i vecchi
contratti sono validi "Bar e negozi, spetta ai proprietari decidere che
fare degli altri locali" Il legale ricorda a Restucci: "Quell´idea
era nata in base all´esproprio che però è stato bocciato
dalla Corte costituzionale"
«I locali attigui al Petruzzelli sono di proprietà privata: piaccia o non
piaccia all´architetto Amerigo Restucci, saranno i proprietari a decidere come
utilizzarli». L´azione legale minacciata dal progettista che ha modificato il
progetto di ricostruzione del Teatro Petruzzelli dopo il provvedimento d´esproprio
non preoccupa l´avvocato Ascanio Amenduni. Il legale del 75% della proprietà è
convinto che quella annunciata da Restucci contro la proprietà privata, nel
caso in cui quei locali fossero destinati ad attività commerciali, sia una
tempesta in un bicchiere d´acqua. «L´architetto Restucci - dice Amenduni -
avrebbe ragione se la Corte costituzionale non avesse
annullato l´esproprio. Quel provvedimento ha fatto rivivere gli atti
precedenti. A cominciare dai contratti di locazione. Ora i due contratti ancora
validi sono quelli con il Circolo Unione e con il ristorante Dona Flor». Non
esiste, invece, la possibilità che nel Petruzzelli possano ritornare il
parrucchiere e il negozio di abbigliamento. «Se questa è la preoccupazione
dell´architetto Restucci - osserva Amenduni - è un falso problema. Oltre a non
esserci contratti da rispettare, in quei locali sono state apportate modifiche.
Quello che ospitava il parrucchiere, per esempio, ha l´entrata che coincide con
un´uscita di sicurezza. Non è escluso che venga concesso alla fondazione
lirico-sinfonica. Così com´è, infatti, non è utilizzabile. Il sindaco ne ha
chiesto l´uso. Noi riteniamo che la fondazione debba prenderlo a titolo di
risarcimento danni per le modifiche apportate rispetto al progetto originario».
La cessione alla fondazione farebbe salire, ovviamente, il canone di locazione
annuale. Lo stesso discorso, secondo l´avvocato Amenduni, vale per il locale
che ospitava il negozio di abbigliamento. «Potrebbe interessare al Circolo
Unione, i cui spazi si sono notevolmente ristretti - dice il legale - Non mi
pare che la presenza di una istituzione storica come il Circolo Unione e di un
ristorante sia incompatibile con il teatro. Lo scandalo non è questo, ma la
forzatura operata dal governo e dal parlamento con l´esproprio. è su questo
aspetto che dovrebbe concentrare l´attenzione la Corte dei Conti, visti che i
costi sono aumentati. Noi non rinunceremo a far valere le nostre ragioni». (r.
lor.)
( da "Manifesto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
SERVIZI Archivi
aperti dopo trent'anni. Ma manca il regolamento Segreti più forti della legge
La protesta degli storici Sara Menafra ROMA Niente di meglio di una bella
cerimonia, per dimenticare le promesse passate. Così ieri, in giorno di corone
fiorite per l'anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell'uccisione della
sua scorta, a nessun esponente politico in carica è venuto in mente di
ricordare che la nuova legge sui servizi segreti prevede di strappar via i
sigilli da tutti gli atti che abbiano compiuto trent'anni. E che, quindi,
quelli posti durante il sequestro di trentun'anni fa, dovrebbero essere spariti
da un pezzo. Almeno in teoria. In pratica, dell'attuazione della legge votata
all'unanimità nel 2007, non c'è ancora traccia. E, un mese fa, la commissione
che dovrebbe occuparsi di stendere il regolamento attuativo sul limite
temporale al segreto di stato si è presentata al Copasir alzando le braccia e
ammettendo le divisioni interne. «È sconfortante», dice Giovanni De Luna,
docente di Storia contemporanea all'università di Torino: «La desecretazione è
un gesto concreto per restituire alla trasparenza, e quindi alla democrazia, un
campo ancora occulto. Una norma che dovrebbe bonificare dai misteri il nostro
vivere civile e consentire a noi storici di fare un passo avanti». Miguel
Gotor, che l'anno scorso ha firmato un accuratissimo studio delle missive del
leader democristiano, (Aldo Moro. Lettere dalla prigionia, ed. Einaudi), spiega
che il problema è più largo: «Mi auguro che la commissione riesca presto a
elaborare un testo utile, ma gli archivi coperti da segreto sono solo uno dei
mali. La maggior parte dei documenti della pubblica amministrazione sono
conservati alla rinfusa e vengono riversati in ritardo all'archivio di stato.
Con la conseguenza che anche quando gli atti arrivano, bisogna aspettare tempi
lunghissimi perché siano riordinati». In tema di riservatezza, poi, c'è il
paradosso delle commissioni di inchiesta, tra cui quella sulle Stragi che molto
si è occupata molto del rapimento Moro. Una parte dei documenti rintracciati
durante i lavori è rimasta «coperta», perché il Senato (il presidente della
Commissione per la biblioteca e l'archivio è Marcello Dell'Utri) non ha ancora
scritto un regolamento che disciplini l'accesso, pari a quello in vigore per
gli archivi di stato: «Con la conseguenza - spiega ancora Gotor - che il
silenzio su quegli atti rischia di essere eterno». E dire che l'articolo 7
della legge 124 che ha riformato i Servizi segreti è limpido: «Decorsi quindici
anni (rinnovabili una volta ndr) dall'apposizione del segreto di stato,
chiunque vi abbia interesse può richiedere al presidente del consiglio di avere
accesso alle informazioni, ai documenti, agli atti, alle attività, alle cose e
ai luoghi coperti da segreto di stato». Un bel passo in avanti rispetto al
precedente testo che metteva un segreto senza tempo su tutti «gli atti, i
documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia
idonea a recar danno alla integrità dello Stato democratico, anche in relazione
ad accordi internazionali». Dall'approvazione della legge voluta dal governo
Prodi, però, gli archivi sono rimasti sempre sigillati. Per il primo anno, gli
007 nostrani hanno dibattuto a lungo su come dovesse essere applicata la legge.
Finché, poco prima di lasciare palazzo Chigi, l'8 aprile
( da "Italia Oggi" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Primo Piano data: 17/03/2009 - pag: 4 autore: di Marco Castoro Cheli come
Petruccioli bocciato dal premier. Spunta il prodiano Flick, ma in corsa c'è
sempre Celli È la Rai il nodo alla gola di Dario Franceschini non esce dal tunnel:
anche Levi ha rifiutato Gira la graticola che è cotto. In pratica non si fa in
tempo a fare un nome possibile per la presidenza della Rai che il candidato
viene bruciato. O dalle correnti interne del Pd, o da Berlusconi e Tremonti.
Sta di fatto che Dario Franceschini non sa più a chi santo rivolgersi. Qualcuno
pensa che il ritorno di Prodi sulla scena possa illuminare un tunnel che
continua a sembrare senza uscita. Non a caso, in concomitanza con il
riavvicinamento dell'ex premier, è spuntato un nome di un suo ex ministro della
giustizia, Giovanni Maria Flick, ex presidente della corte costituzionale. A oggi, tuttavia, le chance di vederlo in sella al cavallo non
sono molte. Tra l'altro il bizzarro equino di viale Mazzini ha già disarcionato
anche Enzo Cheli. In verità a eliminarlo dalla contesa ci ha pensato più il
Cavaliere che il cavallo, così come era stato per Claudio Petruccioli.
Franceschini sta guardando molto tra gli ex inquilini della consulta, forse
perché già in passato un ex-presidente della corte costituzionale, Antonio Baldassarre, è stato presidente
della Rai. A riguardo un altro nome pronunciato è quello di Francesco
Casavola.Un candidato cotto e mangiato invece è stato il giornalista Arrigo
Levi, il quale non se l'è sentita di accettare la proposta di Franceschini.
L'ennesimo candidato che si è perso per strada. Su tutti Ferruccio de Bortoli,
il cui gran rifiuto ancora pesa come un macigno per Franceschini. È invece
ancora in corsa Giorgio Assumma, presidente della Siae. Il leader del Pd ha
trascorso la giornata di ieri tra una riunione e l'altra. Ha incontrato prima
Marini e D'Alema, poi nella sede della fondazione italianieuropei è stato
ricevuto dai dalemiani e da Bersani. In pratica la questione della Rai è
diventata una specie di cartina tornasole in vista del congresso di ottobre. Il
candidato di D'Alema (ma anche di Montezemolo) è Pier Luigi Celli, ex dg della
Rai, un tecnico che conosce molto bene viale Mazzini. Inoltre Celli non è
sgradito a Tremonti e Letta. Ieri Franceschini è stato a palazzo Chigi.Come
tecnico l'altro nome più in voga è Sergio Zavoli. Nel Pd però si teme che se
dovesse lasciare la Vigilanza si tornerebbe al caos in commissione. Ma non
sarebbe stato meglio lasciare Villari in Vigilanza e scegliere Zavoli per la presidenza
della Rai? Mah. Forse, sarebbe stato troppo facile. Domani all'assemblea degli
azionisti il Tesoro indicherà il consigliere fiduciario (Angelo Maria Petroni)
e il presidente. Poi toccherà alla Vigilanza far insediare il cda, che anche
senza presidente (per l'elezione ci vogliono i due-terzi dei voti) potrà
diventare operativo. Anche perché Cappon continua a suonare tutti i campanelli
d'allarme a disposizione. La crisi c'è (e si vede).
( da "Italia Oggi" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Primo Piano data: 17/03/2009 - pag: 6 autore: Emilio Gioventù il caso Passaporto
diplomatico anche per il capo della Finanza Il ministro Frattini dopo tre mesi
modifica il regolamento per il rilascio dei documenti Il ministero degli esteri
non trova pace sui passaporti diplomatici. Si tratta di quei documenti che
conferiscono immunità diplomatica a coloro ai quali viene rilasciato e
garantiscono l'esenzione da tutta una serie di noiose formalità burocratiche,
tipo il controllo dei bagagli negli aeroporti e perquisizioni varie. Ebbene il
titolare della Farnesina aveva già messo mano alla materia lo scorso novembre.
Ma a inizio marzo ha dato un'ulteriore ritoccatina alle norme sui passaporti.
Intervento mirato soprattutto ad allargare la lista dei beneficiari. Le
ulteriori modifiche firmate da Franco Frattini, infatti, concedono il passaporto
diplomatico non più soltanto al capo della polizia e dei carabinieri, ma anche
al comandante generale della Guardia di Finanza, oggi il generale Cosimo
D'Arrigo. E pure al primo presidente della Corte di cassazione. Due new entry
nello status diplomatico, anche loro godranno del prezioso documento per la
durata dell'incarico oppure per un triennio. Sono queste le due sostanziali
modifiche a una disciplina che Frattini aveva già modificato più o meno tre
mesi fa. Porta la data del 21 novembre 2008, infatti, il decreto del ministero
degli Affari esteri che modificava quello emanato il 30 dicembre 1978 dal
democristiano Arnaldo Forlani. Già allora, tre mesi fa, il ministero aveva
quasi riscritto il regolamento per il rilascio dei passaporti diplomatici e di
servizio, dilatando i tempi per i quali venivano rilasciati e l'elenco dei
destinatari, nel quale trovava posto per esempio anche il presidente dell'Ice
(l'istituto nazionale per il commercio estero). veniva confermato comunque il
rilascio dei documenti diplomatici al capo dello stato, del governo, ai
presidenti delle camere e ai loro vice, ai presidenti delle commissioni Esteri
e delle commissioni parlamentari permanenti con particolare rilevanza
nell'ambito delle relazioni internazionali. Passaporti diplomatici intaccati
anche per il vice presidente della Consiglio superiore della magistratura, ai
presidenti di Cnel, consiglio di Stato, Corte dei conti e per l'avvocato
generale dello Stato, per i capi di stato maggiore della Difesa e delle tre forze
armate e per il governatore e il direttore generale della Banca
d'Italia.Ebbene, lì dove era stabilito che a coloro che avevano rivestito la
carica di presidente della Camera, del Senato, del Consiglio, o della Corte costituzionale o di ministro degli esteri il passaporto diplomatico veniva
mantenuto dopo la fine dell'incarico e rinnovato ogni tre anni, Frattini a
novembre sanciva una validità decennale, anche al presidente della Repubblica.
Lì dove nel 1978 si stabiliva che il documento veniva rilasciato a personale
della carriera diplomatica, agli addetti militari, agli esperti
utilizzati nelle rappresentanze diplomatiche, a quelle personalità italiane che
ricoprono massime cariche nell'Onu, nella Cee, nell'Ueo e nell'Ocse, per la
durata di un triennio, a novembre Frattini decideva di estendere la validità
tra i cinque e i sei anni a seconda dei ruoli per i quali vengono rilasciati i
documenti. Così come è stata data validità decennale e non più quindi
rinnovabile ogni tre anni al passaporto diplomatico che viene mantenuto al
termine del servizio agli ambasciatori d'Italia e ai loro coniugi, anche
superstiti, nonché ai funzionari della carriera diplomatica e di quella
direttiva. Confermato il rilascio dei documenti speciali anche per i figli
minori e ai coniugi.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del
17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
OSIMO pag. 10 OSIMO
SONO ormai cinquemila le richieste di rimborso della tarif... OSIMO SONO ormai
cinquemila le richieste di rimborso della tariffa di depurazione da parte degli
utenti che presumibilmente non fruiscono di tale servizio e che invece è stato
conteggiato in bolletta. E il Comitato Rimborso Depurazione, di cui è
presidente Pierluigi Agostinelli, è sommerso dalle richieste, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale seguita dal
decreto legge poi convertito in legge il 27 febraio, già definita legge truffa
«perché oltre a limitare la retroattività del rimborso da
( da "Giorno, Il (Como)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
LECCO E HINTERLAND
pag. 6 Cambia il presidente Ecco i dodici candidati Giampiero Serangeli lascerà
a fine di maggio di UMBERTO FILACCHIONE LECCO GIORNI DECISIVI per conoscere chi
sarà proposto, prima in Commissione incarichi e poi nel
plenum del Csm, come nuovo presidente del tribunale civile e penale. Il
neopresidnete sarà nominato di concerto con il ministro della giustizia Alfano.
Si spera entro maggio, al più tardi giugno. SONO UNA DOZZINA infatti i giudici
che ritengono di avere i titoli per poter ottenere l'àmbita nomina, come
successore del presente Giampiero Sarangeli, che a maggio sarà alla
conclusione degli otto anni di incarico direttivo. Non sono previste deroghe.
Si teme il rischio di una «vacanza» nell'incarico tra chi cessa e chi potrà poi
essere nominato. Ma sulle nomine di giudici e magistrati ad incarichi direttivi
pesano tuttora vari ricorsi ai Tar, Consiglio di Stato e alla Corte
costizionale. Per il tribunale di via Cornelio la gara appare molto incerta,
tenuto conto che tutti i candidati vantano titoli, meriti e carriera degni di
ambiziosi piazzamenti, anche in palazzi di giustizia di maggiore peso o più
blasonati di quello cittadino. Tra coloro che possono sbarcare sulle rive del
Lario si indicano già giudici ora in organico a Bergamo, Brescia e Milano. AL
CONTRARIO si sono autoesclusi due autorevoli giudici di Como. Il superlavoro
che tocca ai giudici civili e penali del capoluogo non incoraggia affatto
traslochi, come emerge anche dalle difficoltà di acquisire domande per altri
settori. A sua volta il presidente uscente Giampiero Serangeli potrà ottenere
la meritata e attesa progressione di carriera anche in Corte di Cassazione a
Roma. Spera di poter ottenere l'ambito risultato di fare ripartire il cantiere
per la ristrutturazione e l'ampliamento del palazzo di giustizia, considerato
che troppi impegni e promesse lo hanno deluso, scoraggiato e amareggiato in
questi anni di forte impegno. Si attende l'arrivo dei tecnici e maestranze
della «Nessi & Majocchi spa» di Como, alla quale sono stati assegnati
lavori. La loro ripresa può suonare smentita a tutti coloro che sperano di
riscoprire una «torre» al Caleotto. Image: 20090317/foto/1277.jpg
( da "marketpress.info" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 17 Marzo
2009 ABRUZZO, ENERGIA:FEBBO, DOPO OK A DDL, GIUNTA VARERA´ REGOLAMENTO 125% IN
PIU´ DI ROYALTIES E COMUNI PARTECIPI DELLE DECISIONI Pescara, 17 marzo 2009 -
"Anziché continuare a criticare a priori il mio disegno di legge, forse il
consigliere D´Alessandro farebbe meglio a leggerselo con più attenzione. Si
renderebbe sicuramente conto del fatto che, oltre ad innalzare le royalties del
125% ed a rendere gli enti locali compartecipi delle decisioni relative alla
costruzione e all´ampliamento degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio
degli oli minerali, questo ddl prevede che, entro 60 giorni dalla sua
pubblicazione sul Bura, la Giunta regionale sia chiamata ad emanare un
regolamento di attuazione ed è con questo strumento che si andrà ad incidere sullo
scenario complessivo". L´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, in merito
alle polemiche sul ddl che disciplina la localizzazione di nuove infrastrutture
energetiche, ribadisce che "è la legge presentata da D´Alessandro ad
essere incostituzionale senza possibilità di appello
sia a causa del conflitto che genera con norme nazionali e comunitarie come
quella a tutela della concorrenza del mercato sia, se non soprattutto, perché
il Consiglio regionale, ad ottobre dello scorso anno, quando approvò quella
legge, era già sciolto e non poteva legiferare". Febbo quindi invita il
capogruppo del Pd "a desistere dal chiedere al presidente Chiodi di
intervenire sul Ministro Fitto per cercare di superare i limiti di
inconstituzionalità della stessa legge o, peggio, di resistere al cospetto
della Corte Costituzionale. Sarebbero solo tempo e danaro persi". .
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( da "Corriere del Mezzogiorno" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno - LECCE - sezione: BRINDISI - data: 2009-03-17 num: - pag: 8
categoria: REDAZIONALE Due nomi per la successione Il commiato di Fedele,
presidente del tribunale BRINDISI — Giro istituzionale di commiato ieri per il
presidente del tribunale Vincenzo Fedele (tra le tappe, quella al comando
provinciale della Guardia di finanza, dove è stato ricevuto dal colonnello
Vincenzo Mangia e dagli altri ufficiali). Resta così vacante a Brindisi anche
l'altro ufficio direttivo dell'amministrazione giudiziaria, dopo quello della
procura della Repubblica. Nel secondo caso, l'apposita commissione del
Consiglio superiore della magistratura ha ristretto le candidature a quella del
procuratore aggiunto di Bari, Marco De Napoli, e al procuratore aggiunto di
Brindisi, Cosimo Bottazzi. Per quanto riguarda la presidenza del tribunale, la
scelta sembra ormai ristretta ad una rosa di noi tra i
quali quelli del presidente della sezione lavoro del tribunale di Lecce, Mario
Fiorella (già magistrato del lavoro a Brindisi), e del presidente ella seconda
sezione civile dello stesso tribunale di Lecce, Francesco Giardino. La
decisione del plenum del Csm non dovrebbe tardare. I finanzieri Il presidente
Fedele al comando provinciale della Guardia di finanza
( da "Sole 24 Ore, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-17 - pag: 35 autore: Istruzione. Intesa
Stato-Lombardia sugli istituti tecnici La formazione si fa regionale Valentina
Melis MILANO Dall'anno scolastico 2009-2010 gli Istituti di formazione
professionale della Lombardia potranno rilasciare agli studenti, alla fine del
quarto anno («a seguito di appositi esami»), un diploma di tecnico, in
sostituzione dell'attuale certificazione di competenze. Un diploma che
costituirà titolo per l'accesso ai concorsi pubblici. E dall'anno scolastico
2010-2011, gli istituti professionali statali che vorranno aderire alla
sperimentazione (in Lombardia sono in tutto 170) potranno offrire, in aggiunta
ai loro tradizionali percorsi, la formazione professionale di stampo «regionale».
Sono questi i due punti cardine dell'intesa, firmata ieri a Milano, tra il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e il presidente della Regione
Lombardia Roberto Formigoni. L'accordo mette la parola fine
anche al contenzioso tra la Regione e lo Stato in materia di istruzione: il
Governo ritira il ricorso alla Corte costituzionale contro la legge regionale lombarda 19/ 2007 sul «sistema
educativo di istruzione e formazione »e la Giunta della Lombardia si impegna a
ritirare i ricorsi contro alcune disposizioni della Finanziaria 2007 ( legge
296/06) e contro la legge 40 del 2007. Il ministero dell'Istruzione fa
sapere che l'intesa si inserisce nel quadro della riforma degli istituti
tecnici (si veda «Il Sole 24 Ore» del 3 e del 4 marzo) e «ne anticipa
l'architettura di sistema ». Punto centrale della sperimentazione sarà infatti
la riduzione degli indirizzi offerti agli studenti, che oggi sono 34 per
l'istruzione professionale statale e 19 per la formazione professionale della
Regione Lombardia. L'obiettivo è evitare duplicazioni tra i due sistemi,
coordinando l'offerta formativa. Quanto alle risorse necessarie, soprattutto
per gli insegnanti che dovranno garantire il " doppio binario"
formativo statale e regionale negli istituti tecnici statali, il ministero
dell'Istruzione aggiunge che «sta lavorando nell'ambito del master plan sul
titolo V della Costituzione, per cui è già stato istituito un tavolo presso il
ministero degli Affari regionali». E il tema, fa sapere sempre Viale
Trastevere, «sarà trattato congiuntamente al federalismo fiscale ». Tutto fa
pensare, insomma, a una progressiva «regionalizzazione » del sistema
dell'istruzione e formazione professionale in Lombardia. Nell'intesa firmata
ieri al Pirellone, rientra anche l'attivazione, dall'anno scolastico 2010-2011,
di un quinto anno di formazione professionale regionale «finalizzato a
sostenere l'esame di Stato valido anche per l'ammissione all'Università».
«L'accordo sottoscritto tra il ministro Gelmini e il presidente Formigoni è
vuoto nelle risorse e pericoloso negli effetti», ha commentato Mariangela
Bastico, responsabile Scuola del Pd. «Il nostro obiettivo - replica Gianni
Rossoni, assessore all'Istruzione,formazione e lavoro della Regione Lombardia -
è quello di garantire pari dignità al canale della formazione professionale nel
solo interesse degli allievi che la frequentano». APRIPISTA Dal prossimo anno
scolastico gli studenti di quarta potranno ottenere il diploma per l'accesso ai
concorsi pubblici
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-17 num: - pag: 2
categoria: REDAZIONALE Ricorso alla Corte costituzionale
su due articoli Sanità, il governo impugna la legge NAPOLI — Questa volta non è
una minaccia. Il governo ha presentato ricorso presso la Corte costuzionale con
il quale impugna due articoli della legge regionale sulla riorganizzazione del
sistema sanitario. La notizia è presa pari pari dall'ultimo Bollettino
regionale. Gli articoli sotto esame sono il 4 che riguarda le consulenze che
Asl e aziende ospedaliere potrebbero tranquillamente assegnare anche in
presenza di deficit. E il 7 che riguarda consorsi riservati ai dipendenti delle
cliniche private che hanno perso il lavoro. Per il governo la Regione ha
violato il «principio di leale collaborazione», secondo il quale ogni
provvedimento campano dovrebbe passare sotto la lente dei ministeri
dell'Economia e della Salute. Inoltre sarebbe venuta meno ai «vincoli
strumentali al conseguimento del piano di rientro del deficit sanitario».
Infine sarebbe andata contro la legge Brunetta che disciplina le consulenze e
l'articolo 81 della Costituzione che prevede per ogni legge la copertura
finanziaria. Insomma disastri su disastri.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ALL'ASSEMBLEA
PROVINCIALE CHE SI È TENUTA L'8 MARZO Il presidente Umberto Gafforini stila il
bilancio dell'annata 2008 Ecco la relazione del presidente Umberto Gafforini
all'assemblea provinciale dell'8 marzo. «Il 2008 è da ricordare per
l'eccezionale passo di tordi e per una legge regionale sul prelievo in deroga
che ha tra l'altro consentito di cacciare fringuelli e peppole anche a
cacciatori vaganti, con tempi ampi e quantitativi discreti. La nostra
associazione conferma un aumento di associati che hanno raggiunto i 5.212 con
un incremento di circa il 3%, ancora una volta lumezzane si è distinta con 61
nuovi associati (9,80%). Il prelievo in deroga ha introdotto l'escamoutage del
monitoraggio quindicinale "che si è rivelato comunque troppo
macchinoso" già sperimentato nel vicino Veneto, mentre per la cattura di
presicci vi è stata una sentenza del Tar di Brescia che ha anticipato la chiusura
degli impianti, cosa che non si verificava da anni. Una
sentenza della corte costituzionale sulla legge lombarda
sulle deroghe dell'anno
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
PEDOFILIA. Sei
maestre, un bidello e il sacerdote accusati di abusi sui bambini della scuola
materna «Sorelli» sono stati assolti in primo grado. Oggi il nuovo verdetto
Appello per l'asilo: sentenza attesa a ore di Wilma Petenzi Solo poche ore di
attesa, poi arriverà il verdetto. È prevista per oggi la sentenza d'appello per
le sei maestre, il bidello e il sacerdote assolti il 6 aprile del 2007
dall'accusa di aver abusato dei bambini della scuola materna comunale
«Sorelli», dove lavoravano. Dopo l'assoluzione in primo grado, gli otto
imputati sono stati richiamati davanti ai giudici con un ricorso di oltre mille
pagine firmato dall'allora procuratore della Repubblica Giancarlo Tarquini.
Oggi la loro attesa termina, oggi sapranno se anche per i giudici d'appello
nella materna non c'è stato alcun abuso nè dentro nè fuori la scuola o se, al
contrario, accoglieranno la richiesta di condanna (centoventicinque anni
complessivi per gli otto imputati) avanzata dal pg Nicoletta Omboni. Il giorno
del verdetto arriva dopo un lungo processo. L'appello è iniziato il 6 ottobre,
ma a novembre il procedimento ha subito un colpo di freno improvviso, perchè uno dei giudici del collegio (Carmelo Sigillo) è stato
nominato dal Csm nella commissione d'esame per uditori. Per questo motivo il
processo ha dovuto essere ripreso dall'inizio. Il pg ha ripetuto la sua
richiesta di condanna per ben due volte, perchè tutto il collegio giudicante
aveva diritto ad assistere alla discussione. Per questa ripresa, il
processo è durato più del previsto. Questa mattina nell'aula della corte
d'appello è atteso l'ultimo intervento delle difese, poi verrà dato spazio alle
repliche. I giudici dovrebbero andare in camera di consiglio fin dalla tarda
mattinata. Un rinvio è possibile solo se l'intervento difensivo e le repliche
occuperanno più tempo del previsto, ma i giudici pare siano intenzionati a non
prendere altro tempo, a entrare in camera di consiglio, per uscire entro oggi
con il verdetto.
( da "Corriere della Sera" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere della Sera
- MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-03-17 num: - pag: 3
categoria: REDAZIONALE Federalismo in classe Il ministro: qui la realtà più
virtuosa d'Italia. Il governatore: alunni e famiglie potranno scegliere la
strada che ritengono più adeguata La scuola regionale? Vale come quella statale
Accordo Gelmini-Formigoni. Parte la sperimentazione in Lombardia. Il Pd:
illegittimo Il Governo ha annunciato il ritiro del ricorso alla Corte Costituzionale contro la riforma lombarda del 2007
Federalismo scolastico, si parte. Dopo due anni di contenziosi (con il
precedente governo) sul titolo V della Costituzione, la Lombardia inaugura il
«suo» modello di istruzione superiore: un accordo firmato ieri tra il ministro
Mariastella Gelmini e il governatore Roberto Formigoni sancisce la
parificazione tra corsi di formazione professionale regionali e statali.
«Ma questa scelta — commenta Mariangela Bastico, fino all'anno scorso vice di
Giuseppe Fioroni — presenta profili di illegittimità: viene sperimentata in
deroga alla legislazione nazionale vigente». Devolution in classe. E un
passaggio di competenze — dallo Stato alla Regione — immediato: da settembre il
sistema di istruzione professionale statale (circa 170 istituti) e quello
regionale saranno unificati «sotto il governo» del Pirellone. Patto indolore,
anzi «di pace »: con la sigla di ieri, il Governo ritira il ricorso alla Corte
Costituzionale contro la riforma lombarda del 2007, e a sua volta Formigoni straccia
il ricorso contro le finanziaria del 2007 e la legge n. 40 del 2007. «Questa
decisione - sottolinea Formigoni - chiude un contenzioso lungo due anni,
durante i quali la Lombardia aveva contestato al Governo il tentativo di
ricondurre l'intera materia dell'istruzione professionale nella sfera delle
competenze statali». Via alla sperimentazione. Nella prima fase (2009-2010),
l'Istruzione professionale regionale (Ifp) verrà offerta anche dagli istituti
statali (su base volontaria), in aggiunta ai loro percorsi didattici. Già da
settembre la Regione (prima in Italia) rilascerà il diploma profess ionale e
tecnico. Dal 2010-2011, infine, l'accordo sarà ancora più stretto: dopo il
quadriennio «regionale» (valido per assolvere l'obbligo scolastico) gli studenti
potranno accedere a un ultimo anno di studi superiori, sostenere l'esame di
maturità e iscriversi, eventualmente, all'università. In vero e proprio regime
di «passerelle ». Obiettivo: «Vogliamo creare - spiega Formigoni - percorsi di
formazione il più possibile personalizzati. L'alunno e la famiglia potranno
scegliere la strada che più ritengono adeguata ». Un occhio al mercato del
lavoro, soprattutto in una stagione di crisi: «Una Regione competitiva deve
dare ai propri giovani la possibilità di essere i migliori». Conferma il
ministro: «Vogliamo combattere la dispersione scolastica (nei corsi regionali
al 3 per cento, in quelli statali al 25, sottolinea l'assessore Gianni Rossoni)
e offrire al sistema produttivo profili tecnici adeguati». Tanto più che «il
modello lombardo è uno dei migliori a livello nazionale» e che la
sperimentazione potrebbe essere estesa nel resto d'Italia. Stoccata a Fioroni,
suo predecessore: «Abbiamo sostituito la collaborazione istituzionale
all'incomprensibile conflitto di competenze aperto dal precedente Governo.
Questo accordo può essere la risposta migliore alle richieste del mondo
produttivo». E i docenti? La Regione, «limitatamente al personale degli
istituti professionali», interverrà nella contrattazione territoriale integrativa,
nella «premialità in rapporto a risultati conseguiti », nei criteri di utilizzo
di risorse attribuite alle scuole. Commento dell'opposizione: «L'accordo
sottoscritto con la Lombardia è vuoto nelle risorse e pericoloso negli
effetti». Lo afferma Mariangela Bastico, responsabile Scuola del Pd: «Ci sono
evidenti profili di illegittimità: l'intesa affida alla Lombardia la titolarità
dell'istruzione professionale. Trasferire alle Regioni gli oltre 1.400 istituti
professionali di Stato, con quasi un terzo degli studenti, significa spezzare
l'ordinamento nazionale dell'istruzione superiore». Il consigliere regionale
Prc, Luciano Muhlabauer, conclude: «Gli istituti pubblici finiscono sotto
giurisdizione del Pirellone e vengono dunque inseriti in un sistema pubblico-privato
». A. Sac. Ministro Mariastella Gelmini, titolare dell'Istruzione
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
cronaca pag. 15
Cavalli: «Un festival diventato già grande» Lo ha ideato, e per nove anni lo ha
visto crescere, affidato alle cure delle quattro signore del giallo bresciano,
che rispondono ai nomi di Magda Biglia, Carla Boroni, Sonia Mangoni e Milena
Moneta. Ieri, dal palco della Camera di commercio, il presidente Alberto
Cavalli le ha ringraziate pubblicamente per l'ultima volta. Per lui è stato il
momento dell'ultima inaugurazione. «Dalla prossima volta sarò con voi, dalla
parte del pubblico», dice rivolto alla platea che affolla l'auditorium di via
Einaudi in attesa di Alessandro Preziosi, «il bello». E nel taglio del nastro
della nona edizione insieme all'assessore alla Cultura Riccardo Minini, gli
piace ripercorrere la vita della sua «creatura» nata piccola, cresciuta tra le
pareti del Sancarlino fino a diventare «una vera antologia di luoghi espositivi
- dice - allargandosi a questo auditorium, al Nuovo Eden grazie alle sinergie
con il Comune, al Quadriportico, a palazzo Martinengo, alla città e alla
provincia con proposte per tutte le età». TANTI LUOGHI per un «tamburellare» di
eventi diversi, con autori, registi, critici, investigatori, magistrati, avvocati e persino un giudice della Corte Costituzionale (Giuseppe
Frigo) che si alterneranno sui palchi dei «luoghi» del giallo. Cavalli ci ha
scommesso, e ha vinto. In questo ultimo decennio ha visto il genere uscire
definitivamente dalla «minorità» a cui si voleva relegato. E può dire che «sa
raccontare la contemporaneità, adatto com'è alla tumultuosità della nostra vita
quotidiana. Dunque lascia un'avventura di successo. «A qualcuno piace
giallo» è apprezzato dalle case editrici - ricorda il presidente della
Provincia -, è diventato punto di riferimento nazionale e internazionale... e
la «nostalgia» dell'ultimo saluto è da mettere in conto. MI.VA.
( da "Giorno, Il (Milano)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
PRIMO PIANO pag. 10
Berlusconi apre agli industriali «Accetto suggerimenti» Oggi da Napolitano e
Marcegaglia. Bossi: «Aiutiamo le imprese» SHOW IN MONTENEGRO Silvio Berlusconi
con il presidente del Montenegro, Filip Vujanovic (Ansa). Nel corso della
visita di Stato, parlando a un gruppo di studenti montenegrini, il premier ha
elogiato la bellezza delle donne locali, ha recitato Dante e sbeffeggiato la
sinistra di ANTONELLA COPPARI ROMA «IL GOVERNO è aperto a cogliere tutti i
suggerimenti che vengono dagli operatori sempre ove il bilancio ne dia la
possibilità». Silvio Berlusconi mostra la faccia dialogante: questo pomeriggio
incontra Emma Marcegaglia e lui dopo il botta e risposta del weekend ritiene
opportuno non entrare in rotta di collisione con la sua base'. ANCHE PERCHÉ non
può escludere che Bossi cerchi l'invasione di campo visto che poco prima aveva
appoggiato le istanze della leader degli industriali: «Le piccole e medie
imprese vanno aiutate. Se non si investe lì, chiuderanno un sacco di
fabbriche». Nè è l'unico fronte che il Senatùr apre, perché spinge per la
revisione del patto di stabilità interno che frena la spesa dei comuni (anche
quelli con i bilanci in regola) in sostanziale sintonia con la mozione del Pd
che verrà votata oggi alla Camera. In questo quadro, non stupisce se il premier
smorzi un po' le attese sull'incontro con la Marcegaglia: è «uno dei tanti»,
sottolinea. Per poi fare una mezza apertura, non escludendo nuovi interventi a
sostegno dell'econonia «compatibilmente» con le scarse disponibilità
finanziarie. Nel frattempo, continua a lavorare a quel piano-casa ritenuto
decisivo per rimettere in moto l'edilizia. Oggi ne parlerà con il capo dello
Stato subito dopo il pranzo in vista del vertice europeo di Bruxelles. E
proprio per rispondere alla preoccupazioni del Quirinale che un decreto legge
possa entrare in conflitto con le prerogative delle regioni, nel Governo
crescono le quotazioni dell'ipotesi di sdoppiare il provvedimento: nel decreto
legge andrebbero i principi generali che spetta allo Stato emanare, mentre si
affiderebbe il resto a un disegno di legge. Un'iniziativa caldeggiata dal
ministro Fitto per evitare che, fatto il provvedimento, le regioni
di sinistra facciano ricorsi alla corte costituzionale vanificando tutto. Dopo aver affrontato la questione con
Napolitano, sarà la volta delle Regioni, il cui parere è decisivo per poi far
approdare il piano al consiglio dei ministri di venerdì. Alla vigilia, dunque,
del congresso di An, dove oramai è ufficiale che non ci sarà Berlusconi: per
Forza Italia parlerà Verdini. NON È UNO SGARBO all'alleato anche perché
il premier è stato chiaro: «Sono impegnato, ma se pensate che sia una scortesia vengo». Nessuna scortesia,
gli hanno fatto sapere da via della Scrofa: così i riflettori restano puntati
su Fini. Piuttosto c'è fermento in An sulla leadership duale. «Oltre a
Berlusconi c'è Fini avverte Ronchi Ci ha preoccupato il silenzio di Forza
Italia dopo gli attacchi comparsi sul blog». Replica Matteoli: «Non ci può
essere una diarchia nel Pdl». Resta aperta anche la questione delle
amministrative. Altro che aspettare il voto sul federalismo, come chiede la
Lega: An vorrebbe chiudere la partita prima del congresso, sospettando che Bossi
utilizzi quel voto solo per rilanciare la posta. Più variegate le posizioni
dentro Fi che preferirebbe tener fuori l'assise del 27 marzo dalla questione.
Deciderà, come al solito, il premier. Image: 20090317/foto/5236.jpg
( da "Affari Italiani (Online)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
MilanoItalia Milano/
Conferenza di Livia Pomodoro e Silvio Ceci sulla Costituzione Italiana Martedí
17.03.2009 11:38 In occasione delle giornate della lettura organizzate dal
comune di Milano il 20, 21 e 22 Marzo "ALZA IL VOLUME, se leggi fatti sentire",
si terrà l'evento di Domenica 22 marzo ore 10,30 organizzato nel Palazzo di
Giustizia, "La piu' affascinante delle Letture -la Costituzione
Italiana" a cura di Livia Pomodoro e di Silvio Ceci, con gli attori Giulia
Lazzarini e Alessandro Quasimodo. Nel programma ci sarà la lettura di articoli
della costituzione, di brani e testimonianze importanti dei padri costituenti,
Terracini, Moro, Fanfani, LaPira, Laconi, Togliatti, Calamandrei, Ruini. La
Carta Costituzionale Italiana, riferimento unitario della Repubblica e legge
fondamentale dello Stato, è stata ricordata nel duemilaotto per l'anniversario
del sessantesimo anno della sua entrata in vigore. Essa rappresenta la
conclusione di un periodo della nostra storia recente, che è individuato nel
secondo dopo guerra dove l'Italia aveva bisogno di una totale ricostruzione,
soprattutto istituzionale. Superata la scelta tra forma di governo Monarchica o
Repubblicana, con il riconoscimento di quest'ultima tramite la volontà
popolare, le forze politiche di allora si riunirono convenzionalmente per
redigere un documento che garantisse i principi fondamentali dell'uomo,
assicurasse diritti e doveri dei cittadini e desse una struttura solida
all'ordinamento della Repubblica. Il fattore che caratterizza la
straordinarietà della nostra costituzione, è che si presenta ancora oggi in
maniera chiara e moderna, nonostante i sessanta anni che sono trascorsi dalla
promulgazione da parte del Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola. I
principi fondamentali che troviamo nella parte iniziale di tale documento sono
considerati validi e conformi a quanto stabilito dalla carta per i diritti
dell'uomo convalidando i principi inalienabili, diritti civili, politici ed i
diritti economici,sociali e culturali. Le modifiche sono state effettuate in
particolare nella seconda parte che riguarda l'Ordinamento della Repubblica,
modifiche giustificate dal progresso che in questi ultimi anni ha
caratterizzato la società moderna ed ha contribuito ad un miglioramento delle
istituzioni pubbliche per renderle più efficienti, - in particolare si può
citare l'ampliamento dell'autonomia degli statuti regionali, e altre
sfaccettature che si sono contraddistinte nel sessantennio -, non si escludono
altre modifiche nel medio periodo, per altri punti, come avviene per tutte le
cose. Ma ancora più sorprendente e stata la soddisfazione del superamento di
nuovi vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi
internazionali senza apportare modifiche consistenti, anzi
hanno costituito una fonte preziosa di conferma e di arricchimento degli
indirizzi caratterizzanti la nostra carta costituzionale. La Costituzione è soprattutto una garanzia sulle leggi interne
subordinate, che se in contrasto con essa vengono impugnate davanti alla Corte
Costituzionale. tags: milano silvio ceci livia pomodoro
( da "Corriere Adriatico" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Invitato
dall'associazione Res Publica Arriva De Magistris insieme a Borsellino Fano
Dopo due appuntamenti annullati per inderogabili impegni professionali,
l'occasione di stasera dovrebbe essere quella buona per la venuta a Fano di
Luigi De Magistris. Il magistrato più scomodo d'Italia, che con le sue
inchieste sulle connessioni tra politica, affari e massoneria ha provocato uno
scontro istituzionale senza precedenti esterno e interno alla magistratura,
alle 21 interverrà all'incontro "Quel fresco profumo di libertà"
organizzato dall'associazione Res Publica nella sala parrocchiale di Sant'Orso,
in via Montesi 1. Il magistrato, che il Csm ha trasferito
dalla procura di Catanzaro, dove aveva condotto le scottanti inchieste
Poseidone, Why Not e Toghe Lucane, al Tribunale del riesame di Napoli, sarà
intervistato sulla sua vicenda professonale dal giornalista del Corriere
Adriatico Lorenzo Furlani. Ci saranno anche Salvatore Borsellino,
fratello del magistrato Paolo ucciso dalla mafia insieme alla sua scorta il 19
luglio 1992 (sua la frase che dà il titolo alla serata), e i giornalisti
Emiliano Morrone e Francesco Saverio Alessio, autori del libro "La società
sparente" edito da Neftasia di Pesaro sul caso Calabria. Si svilupperà una
riflessione utile a comprendere, combattere o prevenire le dinamiche di un
certo potere deviato.
( da "Adnkronos" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
BIOETICA:
BEPPINO ENGLARO, NAPOLITANO POTREBBE NON FIRMARE LEGGE OPPURE POTREBBE
INTERVENIRE CORTE COSTITUZIONALE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di POLITICA
ultimo aggiornamento: 17 marzo, ore 13:42
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
PAOLO
MAINIERO Il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale due articoli
del Piano ospedaliero approvato in consiglio regionale il 28 novembre scorso.
Il primo (l'articolo 4) disciplina l'affidamento delle consulenze da parte
delle Asl; il secondo (l'articolo 7) prevede i concorsi riservati al personale
delle case di cura non più accreditate. Nel ricorso, il governo osserva che i due articoli
comportano «impegni di spesa che sono in contrasto» con il Patto per la salute.
L'accordo, ricordiamo, prevede che «i provvedimenti regionali di spesa e
programmazione sanitaria» vanno sottoposti «alla preventiva approvazione» da
parte dei ministeri dell'Economia e della Salute. Per il governo, i
provvedimenti su consulenze e concorsi sono stati assunti «in violazione» del
Patto e dunque «in violazione del fondamentale principio di leale
collaborazione». È la seconda volta in poche settimane che il governo impugna
leggi regionali: recentemente ha opposto ricorso avverso l'articolo della
finanziaria 2009 che prevede la non pignorabilità dei beni delle Asl.
L'articolo 4 prevede che, in assenza di personale interno competente,
l'assessorato alla Sanità può autorizzare le Asl a stipulare contratti di
consulenza con soggetti esterni. «Queste previsioni - si legge nel ricorso -
reintroducendo surretiziamente la facoltà incondizionata delle Asl di affidare
nuove consulenze o di rinnovare quelle in corso, eccedono dalla competenza
attribuita alla Regione in materia di coordinamento della finanza pubblica». In
particolare, si obietta che non sono state seguite le prescrizioni previste
dalla legge 133 del 2008 che fissa condizioni per il contenimento della spesa e
stabilisce parametri per l'assegnazione di consulenze. L'articolo 7 introduce
l'obbligo per le Asl e le aziende ospedaliere di bandire concorsi riservati ai
lavoratori che abbiano prestato servizio presso strutture sanitarie private
provvisoriamente accreditate e che siano stati licenziati o posti in mobilità
per la revoca dell'accreditamento. Per il governo, questa disposizione viola le
norme che disciplinano i concorsi pubblici, comporta un impegno di spesa che
«non è in linea con gli obiettivi di rientro dal disavanzo» e implica
«inevitabilmente maggiori costi per il personale, privi di copertura
finanziaria».
( da "Stampaweb, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ANTANANARIVO Di
fronte al tentivo di colpo di stato dell?opposizione che ha conquistato uno dei
palazzi presidenziali, il presidente del Madagascar Marc Ravalomanana,
asserragliato in un altro palazzo, aveva affermato in un primo momento di
essere pronto a resistere fino alla morte, ma evidentemente a un certo punto
non ce l'ha più fatta. Secondo le fonti il presidente ha infatti firmato
un?ordinanza che trasferisce i suoi poteri e quelli del Primo ministro a un non
meglio specificato direttorio militare. Il consolato francese ha invitato i
propri connazionali residenti ad Antananarivo a rimanere nelle loro abitazioni
dopo il tramonto, avvertendo del rischio di manifestazioni anche violente. Poco
prima il leader dell?opposizione malgascia Andy Rajoelina aveva ringraziato
l?esercito per aver occupato ieri sera gli uffici della presidenza ad
Antananarivo, nel corso di una manifestazione organizzata oggi nel centro della
capitale e alla quale hanno partecipato migliaia di persone; Rajoelina ha poi
fatto il suo ingresso negli uffici della presidenza, accompagnato da numerosi
militari. Ravalomanana si trova tuttavia nel palazzo presidenziale di Ivaloha,
a una decina di chilometri da Antananarivo, protetto dalla Guardia
presidenziale rimasta fedele al Capo dello Stato; ieri - secondo quanto reso
noto dal suo portavoce Andry Ralijaona - aveva confidato di essere «pronto a
morire»con i suoi soldati. Sembra essersi dunque consumato il colpo di Stato,
anche se non è ancora chiaro l?esatto ruolo delle forze armate, che hanno
finora scelto di schierarsi con l?opposizione - che ha chiesto l?arresto per
«alto tradimento» del Capo dello Stato - ma senza azioni dirette contro il
Presidente. L?ex sindaco della capitale accusa il Presidente di malversazione e
di occuparsi di suoi interessi imprenditoriali; Ravalomanana - giunto al potere
nel
( da "Giornale.it, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 65 del 2009-03-17
pagina 0 Europee, De Magistris in campo con Di Pietro di Redazione L?ex pm di
Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" per le
prossime elezioni europee con l?Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente,
insieme ad altri esponenti della società civile", dice il magistrato che
ha chiesto oggi al Csm l?aspettativa per potersi candidare Roma - Dall'aula di
tribunale a quella di Strasburgo. Il passo è breve, e il taxi più comodo per
arrivare all'europarlamento è l'Idv. L?ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris
sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con
l?Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri
esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe arrivare a
stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del Csm. De
Magistris, che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla
sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve
pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Da tempo si parlava di una
sua candidatura Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da tempo.
E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di scendere in
politica, ma di non aver ancora deciso: "sono stato messo ingiustamente
all?angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative disciplinari
assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io
non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle
decisioni". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Rai News 24" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma | 17 marzo 2009
Englaro: la vicenda di mia figlia non ha niente a che fare con l'eutanasia
Beppino Englaro "Se fanno una legge incostituzionale,
che non rispetta i diritti fondamentali dell'uomo, non e' detto che il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non intervenga, non
firmandola". Lo afferma il papa' di Eluana, Beppino Englaro, partecipando
al Senato a una conferenza stampa per la presentazione
dell'associazione-fondazione Per Eluana, intitolata alla figlia. Englaro non
esclude nemmeno che, a fermare il Ddl Calabro' qualora
dovesse divenire legge, "intervenga la Corte Costituzionale".
L'obiettivo dell'Associazione è quello di mettere "al servizio del
Paese" l'esperienza maturata nelle battaglie giuridiche per ottenere che a
Eluana Englaro venisse sospesa l'alimentazione e l'idratazione artificiale,
morta dopo 17 anni di stato vegetativo. "L'esperienza di questa
vicenda e' al servizio del Paese", ha detto Beppino Englaro. "La
confusione e la disinformazione hanno raggiunto il loro apice in questi mesi.
Lo scopo dell'associazione e' contribuire alla chiarezza scientifica su queste
problematiche ancora irrisolte", ha spiegato Englaro. Il padre di Eluana
ha peraltro precisato che "l'eutanasia non ha niente a che vedere con la
vicenda di mia figlia. Non impedire che la natura faccia il suo corso non ha
nulla a che fare con l'eutanasia. Significa accettare la finitudine".
Promossa dai senatori del Friuli Venezia-Giulia Ferruccio Saro (Pdl) e Carlo
Pegorer (Pd), l'associazione avra' come presidente del comitato scientifico il
palliativologo Giandomenico Borasio e il neurologo Carlo Defanti tra i suoi
membri.
( da "Velino.it, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Colombia, “corre” al Senato il terzo mandato di Uribe Bogotà, 17 mar
(Velino/Velino Latam) - Il terzo mandato consecutivo di Alvaro Uribe è
un?ipotesi sempre più vicina. Lo sostiene il giornale colombiano El Tiempo
facendo il punto sulle condizioni che dovrebbero aprire le porte al referendum
per la rielezione del capo di Stato. Nel parlamento prima, e nell?elettorato
poi, ci dovrebbero essere infatti i numeri per rendere possibile la novità Un
cambio che porterebbe anche la Colombia a seguire la strada battuta da
Venezuela, Ecuador e Bolivia. Il progetto di legge, messo in moto dalla
raccolta di firme effettuata lo scorso agosto, inizia il suo iter in Senato. Il
passaggio alla Camera fu piuttosto incidentato: il piano recava l?indicazione
di un terzo mandato ma escludeva di fatto la possibilità che fosse consecutivo
ai due che si stanno per terminare. Un intervento in commissione al primo
articolo, che la testata definisce “chirurgico”, potrebbe ridefinire la norma
chiarendo nero su bianco che la rielezioni potrebbe darsi sin dal 2010. La
carta degli “uribisti” viene calata dopo che il ministro dell?Interno Fabio
Valencia CossÍo, la scorsa settimana, aveva rotto gli indugi spiegando che era
necessario dare ai colombiani la possibilità di poter rieleggere il presidente.
Una esternazione chiara, che rompeva il tradizionale riserbo del governo sul
tema e che secondo gli osservatori è riflesso diretta della volontà dello
stesso Uribe. Fatti i conti, El Tiempo spiega che nella commissione ci sono i
numeri perché il progetto possa essere approvato. La presidenza del gruppo di
lavoro ha dato 15 giorni ai senatori per preparare la documentazione, fissando
l?avvio del dibattito al 15 di aprile. Il progetto potrebbe dunque arrivare in
aula il 28 aprile ed essere approvato nel giro di due settimane. Da quel momento la Corte Costituzionale ha a disposizione 90
giorni per verificare la congruità del testo. Ricevuto il via libera dalla
Corte - che il governo dà quasi per scontato e che si attende tra maggio e
agosto - iniziano a decorrere i sei mesi necessari per organizzare il
referendum. Quindi, al più tardi, entro la fine di febbraio del 2010 i
colombiani potranno decidere se consentire a Uribe di tornare alla guida del
governo una terza volta o meno. In tempo per la fine dell?attuale mandato, che
scade ad agosto del 2010. Per essere approvata, la riforma costituzionale
dovrà essere votata dal 25 per cento degli aventi diritto ed approvata dalla
maggioranza assoluta dei votanti. Sul quorum, il governo ha pochi dubbi: i
sondaggi dicono che i colombiani disposti a tornare alle urne sono circa il 60
per cento. D?altro canto, buona parte dell?accelerazione che ha subito i
processo è dovuta al fatto che Uribe, continua a registrare forti consensi
nell?elettorato locale. Lo stesso motivo che spinge gli ambienti presidenziali
a valutare con ottimismo il risultato del voto. Ma sull?intera questione pesa
l?esito della sentenza che emetterà il Consejo nacional electoral (Cne),
l?organo incaricato di verificare se le firme depositate per promuovere il
progetto di legge sono tutte autentiche e se nella campagna di raccolta non ci
siano state irregolarità. Molte accuse su presunte violazioni della legge,
rendono questo segmento del percorso molto incerto. (red/fae) 17 mar 2009 15:31
( da "Savona news" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Pietra: Montaldo,al
Tar non spetta scegliere modelli clinici ?Non spetta al tribunale
amministrativo regionale scegliere un modello clinico o un altro, la
deaziendalizzazione dell?ospedale Santa Corona di Pietra Ligure è stata
approvata dal tavolo di monitoraggio dei Ministeri della Salute e delle Finanze
e dal Governo, ed è stata valutata opportuna dal punto di vista strutturale e
del rispetto dei livelli di assistenza?. Lo ha detto l?assessore regionale alla
Salute, Claudio Montaldo rispondendo oggi alle minoranze in consiglio regionale
in merito alla recente sentenza del Tar ligure contro lo stralcio del piano
socio-sanitario relativo all?accorpamento alla ASL 2 Savonese dell?ospedale
Santa Corona di Pietra ligure. ?Noi riteniamo ? ha detto Montaldo ? che il
consiglio regionale abbia agito in piena legittimità e scegliendo in modo
conforme alla legislazione che questa assemblea si è data come la legge 41 del
dicembre 2006 che prevede che il consiglio regionale, su proposta della Giunta,
possa istituire o sopprimere aziende, definire le loro dimensioni e missioni?.
?Noi siamo già reduci da una vicenda un po? bizzarra, giunta fino alla corte costituzionale: nel 2007 il Tar della Liguria ha annullato un provvedimento che
la Giunta aveva assunto per definire le modalità di consumo dei farmaci
protettori gastrici, quindi abbiamo inserito la norma in una legge che è stata
impugnata dalle aziende farmaceutiche, infine la corte costituzione ci ha confermato che potevamo farlo a dimostrazione
che si è trattato di una grave svista del Tar?. Per quanto riguarda la
deaziendalizzazione del Santa Corona l?assessore alla Salute ha sottolineato
come ? abbiamo discusso a lungo sul provvedimento e sulla portata di tale
misura, l?allora direttore generale del Santa Corona, Neirotti formulò
un?ipotesi di 4 milioni di euro di riduzione di costi a seguito
dell?integrazione dei servizi diagnostici, dei servizi tecnici e
amministrativi, dei premi assicurativi. Pertanto è stata una scelta motivata da
ragioni economiche oltre che strutturali. Oggi se confrontiamo i costi omogenei
abbiamo avuto un risparmio nel 2008 di 1 milione di euro e la previsione di un
risparmio nel 2009 di 2,6 milioni?. ?A questo ? ha continuato Montaldo ? si
deve aggiungere l?elemento della validità assistenziale che è stato sempre
rispettato e che ha portato a nuovi servizi e ad un miglioramento
dell?assistenza grazie ad una migliore integrazione ospedale-territorio?.
?Risulta contraddittorio, a questo punto ? ha concluso Montaldo ? invocare una
riduzione degli sprechi e poi voler ripristinare ciò che si è smantellato per
questo abbiamo fatto ricorso al consiglio di stato, perché una situazione di
incertezza sarebbe lesiva dell?organizzazione sanitaria?. ?Per quanto riguarda
poi la richiesta di ritiro del piano sanitario ? ha aggiunto l?assessore ? che
il Tar non mette in discussione, si tratta di una richiesta poco responsabile
perché noi abbiamo ereditato una situazione drammatica dal punto di vista dei
conti sanitari, con 300 milioni di disavanzo l?anno, abbiamo ripianato 851
milioni in tre anni e portato in equilibrio i conti del 2007-2008 certificati
dal tavolo di monitoraggio e dallo stesso Governo. Misure che hanno consentito
di ridurre le tasse?.
( da "Repubblica.it" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA - L'ex pm di
Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" alle
europee per l'Italia dei Valori di Di Pietro, come lui, ex magistrato. "Lo
farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile".
Il via libera alla candidatura potrebbe arrivare a stretto giro di posta,
probabilmente già domani dal plenum del Consiglio. Voci su una candidatura alle
Europee di De Magistris circolavano da tempo. In una recente intervista, il
magistrato si era lamentato: "Sono stato messo ingiustamente all'angolo,
evidentemente per non nuocere. Contro di me continuano iniziative disciplinari
assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti. Potrei
scendere in politica". E stamani ha presentato
personalmente la domanda di aspettativa al Csm. Titolare delle indagini Why
not, Poseidone e Toghe lucane in cui inquisì uomini politici, imprenditori e
magistrati, De Magistris svolge ora il ruolo di magistrato giudicante presso il
Tribunale di Napoli dopo il trasferimento da Catanzaro per
"incompatibilità" ordinato al termine di un'indaginie interna dal
Csm. Un provvedimento che l'ex pm giudicò ingiusto e giustificato solo
dalla volontà di allontanarlo da inchieste pericolose per il
"potere". Ne parlò anche con i suoi colleghi di Napoli che avviarono
un'indagine sulla Procura di Catanzaro a sua volta mobilitata a scoprire la legittimità
dei provvedimenti della giustizia partenopea. Una guerra tra procure che si
concluse con la sospensione del procuratore di Salerno Luigi Apicella, e il
trasferimento d'ufficio di quattro toghe di Catanzaro e Salerno.
OAS_RICH('Middle'); (17 marzo 2009
( da "KataWeb News" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
De Magistris: Ex pm
si candida alle europee con l'idv 17 marzo 2009 alle 16:06 — Fonte:
repubblica.it — 0 commenti Luigi De Magistris ha presentato
una richiesta di aspettativa al Csm per potersi candidare alle prossime
elezioni europee con l'Italia dei Valori. Il magistrato, ex pm a Catanzaro,
oggi giudice del Riesame a Napoli, ha presentato questa mattina la sua
richiesta a Palazzo dei Marescialli: nel pomeriggio, la Quarta Commissione la
esaminerà e non si esclude che già domani il plenum dia il suo via libera.
AGI
( da "Wall Street Italia" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Europee, De
Magistris in campo con Di Pietro -->L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris
sceglie la politica: "correrà" per le prossime elezioni europee con
l'Italia dei Valori. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri
esponenti della società civile", dice il magistrato che ha chiesto oggi al
Csm l'aspettativa per potersi candidare
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 17
mar - ''Beppino Englaro aveva assicurato che dopo la conclusione della tragica
vicenda di sua figlia si sarebbe chiuso nel silenzio. Tutti possono cambiare
idea, perche' evidentemente la reale volonta' di una persona non si puo'
desumere neanche da una dichiarazione. Ma se si decide di scendere nell'agone
pubblico bisogna almeno farlo con correttezza''. Lo dichiara Gaetano
Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl. ''Dopo che al
Parlamento e' stato impedito di sollevare un conflitto di attribuzioni perche'
dichiarato inammissibile, dopo che la stessa sorte e' toccata al ricorso della
Procura generale di Milano, dopo che un decreto non ha avuto esito e la
successiva riunione del Parlamento e' stata interrotta dal sopraggiungere della
morte di Eluana, chiedere preventivamente il giudizio di
incostituzionalita' al Presidente della Repubblica e alla Corte Costituzionale
e' un atto di presunzione nei confronti della sovranita' popolare che nessun
cittadino dovrebbe mai consentirsi. Soprattutto - conclude Quagliariello se si
e' ai primi passi nella vita pubblica''.
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 17
mar - Ha presentato questa mattina una domanda di ''aspettativa'' l'ex pm Luigi
De Magistris, oggi magistrato di tribunale a Napoli dopo una dura sanzione
disciplinare seguita alla gestione dell'inchiesta Why not a Catanzaro. La
domanda, che, se accettata, porra' solo temporaneamente fuori ruolo il
magistrato, deve essere valutata dalla quarta commissione del Consiglio
superiore della magistratura. De Magistris correra' nella lista di Italia dei Valori,
guidata, come e' noto da un altro ex pm: Antonio Di Pietro.
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 17 mar.
(Apcom) - L'ex Pm di Catanzaro Luigi De Magistris, reso
famoso dall'inchiesta Why Not e dalle polemiche che l'hanno contraddistinta, ha
chiesto oggi l'aspettativa alla IV commissione del Csm per candidarsi alle
elezioni europee con L'Italia dei Valori. Lo si apprende da ambienti di palazzo
dei Marescialli. La pratica verrà discussa oggi nel pomeriggio e, mani al
plenum.
( da "ITnews.it" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 17 mar. -
(Adnkronos) - L'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris si candida alle europee
come indipendente nell'Italia dei Valori, insieme ad altri esponenti della
societa' civile. De Magistris ha depositato oggi al Csm la
richiesta di aspettativa, che verra' esaminata nel pomeriggio dalla quarta
Commissione; se non ci saranno intoppi la Commissione approvera' la richiesta e
domani stesso la delibera arrivera' in plenum.
( da "Adnkronos" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
De Magistris sceglie
la politica. In lista alle europee per l'Italia dei Valori L'ex pm di Catanzaro
si candida come indipendente per un seggio a Strasburgo. Oggi
ha depositato al Csm la richiesta di aspettativa. Il via libera potrebbe
arrivare già domani dal plenum di Palazzo dei Marescialli leggi i commenti
commenta 1 vota 0 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 17 marzo,
ore 15:54
( da "Adnkronos" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
EUROPEE:
DE MAGISTRIS SI CANDIDA CON IDV, ATTENDE ASPETTATIVA DA CSM commenta 0
vota 1 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 17 marzo, ore 15:36
( da "Reuters Italia" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - Il
disegno di legge sul testamento biologico, che rende obbligatoria l'idratazione
e l'alimentazione artificiale, potrebbe non essere approvato dal presidente
della Repubblica e, comunque, non superare l'esame della Corte
costituzionale, se venisse
approvato nella versione con cui sarà votato da domani in aula al Senato. Lo ha
detto oggi Beppino Englaro, il padre di Eluana, la donna in stato vegetativo
per 17 anni morta per il distacco del sondino del nutrimento che la teneva in
vita, dopo una serie di sentenze della magistratura e nonostante la levata di
scudi della chiesa cattolica e del centrodestra. Il punto centrale della
legge, voluta da governo e maggioranza perché "non ci sia un'altra
Eluana" -- come è stato detto dopo la sua morte il mese scorso -- è
proprio quello che stabilisce che "alimentazione e idratazione... non
possono formare oggetto di Dichiarazione anticipata di trattamento", cioè
del testamento biologico. "Piuttosto che fare una legge così, meglio non
fare alcuna legge", ha detto Englaro in una conferenza stampa al Senato,
in cui ha presentato una nuova associazione, "Per Eluana". Se tale
ddl fosse approvato, "non è detto che non possa essere bocciato dalla
Corte costituzionale o respinto dal Presidente della
Repubblica". Il padre di Eluana si è battuto pubblicamente per far
autorizzare dalla magistratura la morte della figlia, in un atto che lui ha
detto essere stato conforme alle volontà della ragazza. Ma per la chiesa
cattolica e il centrodestra interrompere l'alimentazione e l'idratazione a
pazienti non più in grado di provvedere da sé, perché in coma o in stato
vegetativo, equivale all'eutanasia, e quindi è un atto condannabile senza
appello. Lo scopo dell'associazione è quello di "contribuire a fare
chiarezza e diffondere la conoscenza scentifica sul fine vita e lo stato della
conoscenza sulle cure palliative", ha detto Englaro, rifiutando di
equiparare il caso di sua figlia a quello di un'eutanasia. "Voglio mettere
l'esperienza di Eluana al servizio del Paese", ha aggiunto. Continua...
( da "Basilicanet.it" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
DE MAGISTRIS: EX PM
CANDIDATO A EUROPEE CON IDV 17/03/2009 17.16.11 [Basilicata] (ANSA) - L'ex pm
di Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà "
per le prossime elezioni europee con l'Italia dei Valori. "Lo farò² come
indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile", dice
il magistrato che ha chiesto oggi al Csm l'aspettativa per potersi candidare.
Il via libera potrebbe arrivare a stretto giro di posta, probabilmente
già domani dal plenum del Csm. De Magistris, che è¨ stato trasferito
d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione disciplinare del Csm e che
ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato personalmente la sua domanda a
Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve pronunciarsi in prima istanza la
Quarta Commissione. Voci su una sua candidatura alle europee circolavano da
tempo. E in una recente intervista aveva detto di non poter escludere di
scendere in politica, ma di non aver ancora deciso: "sono stato messo
ingiustamente all'angolo, per non nuocere evidentemente. Continuano iniziative
disciplinari assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti,
quindi io non escludo in questo momento nulla. Ma questo non significa che ho
preso delle decisioni". (ANSA).
( da "Rai News 24" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma | 17 marzo
( da "Stampaweb, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA L?ex pm di
Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: «correrà » per le prossime
elezioni europee con l?Italia dei Valori. «Lo farò come indipendente, insieme
ad altri esponenti della società civile», dice il magistrato che ha chiesto
oggi al Csm l?aspettativa per potersi candidare. Il via libera potrebbe
arrivare a stretto giro di posta, probabilmente già domani dal plenum del
Csm.De Magistris, che è stato trasferito d?ufficio e dalle sue funzioni di pm
dalla sezione disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha
consegnato personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su
cui deve pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Voci su una sua
candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista
aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver
ancora deciso: «sono stato messo ingiustamente all?angolo, per non nuocere
evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di
fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo
momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni».
( da "Repubblica.it" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA - L'ex pm di
Catanzaro Luigi De Magistris sceglie la politica: "correrà" alle
europee per l'Italia dei Valori di Di Pietro, come lui, ex magistrato. "Lo
farò come indipendente, insieme ad altri esponenti della società civile".
Il via libera alla candidatura potrebbe arrivare a stretto giro di posta,
probabilmente già domani dal plenum del Consiglio. Amaro lo sfogo di De
Magistris: "Sono stato in qualche modo ostacolato nella mia attività di
magistrato che non posso più esercitare da alcuni mesi, ma quello che ancora mi
inquieta di più, in questo momento storico, è l'attività di delegittimazione di
ostacolo e di attacco nei miei confronti, della mia professione, e di tutti
coloro che hanno cercato in questi anni di accertare i fatti". Sul blog di
Antonio Di Pietro, De Magistris spiega che cercherà di portare la sua esperienza
personale, la sua passione civile e il suo amore per la giustizia "in
quella che è la realtà principale in cui si possono modificare le cose, i fatti
e anche la storia di un Paese. Il mio - conclude de Magistris - è l'impegno
della società civile che entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa
di concreto. Un progetto che vorrà mettere le prime fondamenta, le prime basi
nelle elezioni europee, ma che di certo punta ad una nuova politica in
Italia". Titolare delle indagini Why not, Poseidone e Toghe lucane in cui
inquisì uomini politici, imprenditori e magistrati, De Magistris svolge ora il
ruolo di magistrato giudicante presso il Tribunale di Napoli dopo il
trasferimento da Catanzaro per "incompatibilità" ordinato al termine
di un'indaginie interna dal Csm. Un provvedimento che l'ex
pm giudicò ingiusto e giustificato solo dalla volontà di allontanarlo da
inchieste pericolose per il "potere". Ne parlò anche con i suoi
colleghi di Napoli che avviarono un'indagine sulla Procura di Catanzaro a sua
volta mobilitata a scoprire la legittimità dei provvedimenti della giustizia
partenopea. Una guerra tra procure che si concluse con la sospensione
del procuratore di Salerno Luigi Apicella, e il trasferimento d'ufficio di
quattro toghe di Catanzaro e Salerno. OAS_RICH('Middle'); (17 marzo 2009
( da "Cittàdellaspezia.com" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Sanità
Ligure/Montaldo:"Al Tar non spetta scegliere i modelli clinici"
"Non spetta al tribunale amministrativo regionale scegliere un modello
clinico o un altro, la deaziendalizzazione dell'ospedale Santa Corona di Pietra
Ligure è stata approvata dal tavolo di monitoraggio dei Ministeri della Salute
e delle Finanze e dal Governo, ed è stata valutata opportuna dal punto di vista
strutturale e del rispetto dei livelli di assistenza". Lo ha detto
l'assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo rispondendo oggi alle
minoranze in consiglio regionale in merito alla recente sentenza del Tar ligure
contro lo stralcio del piano socio-sanitario relativo all'accorpamento alla ASL
2 Savonese dell'ospedale Santa Corona di Pietra ligure. "Noi riteniamo ha
detto Montaldo che il consiglio regionale abbia agito in piena legittimità e
scegliendo in modo conforme alla legislazione che questa assemblea si è data
come la legge 41 del dicembre 2006 che prevede che il consiglio regionale, su
proposta della Giunta, possa istituire o sopprimere aziende, definire le loro
dimensioni e missioni". "Noi siamo già reduci da una vicenda un po'
bizzarra, giunta fino alla corte costituzionale: nel 2007 il Tar della
Liguria ha annullato un provvedimento che la Giunta aveva assunto per definire
le modalità di consumo dei farmaci protettori gastrici, quindi abbiamo inserito
la norma in una legge che è stata impugnata dalle aziende farmaceutiche, infine
la corte costituzione ci ha
confermato che potevamo farlo a dimostrazione che si è trattato di una
grave svista del Tar". Per quanto riguarda la deaziendalizzazione del
Santa Corona l'assessore alla Salute ha sottolineato come " abbiamo
discusso a lungo sul provvedimento e sulla portata di tale misura, l'allora
direttore generale del Santa Corona, Neirotti formulò un'ipotesi di 4 milioni
di euro di riduzione di costi a seguito dell'integrazione dei servizi
diagnostici, dei servizi tecnici e amministrativi, dei premi assicurativi.
Pertanto è stata una scelta motivata da ragioni economiche oltre che
strutturali. Oggi se confrontiamo i costi omogenei abbiamo avuto un risparmio
nel 2008 di 1 milione di euro e la previsione di un risparmio nel 2009 di 2,6 milioni".
"A questo ha continuato Montaldo si deve aggiungere l'elemento della
validità assistenziale che è stato sempre rispettato e che ha portato a nuovi
servizi e ad un miglioramento dell'assistenza grazie ad una migliore
integrazione ospedale-territorio". "Risulta contraddittorio, a questo
punto ha concluso Montaldo invocare una riduzione degli sprechi e poi voler
ripristinare ciò che si è smantellato per questo abbiamo fatto ricorso al
consiglio di stato, perché una situazione di incertezza sarebbe lesiva
dell'organizzazione sanitaria". "Per quanto riguarda poi la richiesta
di ritiro del piano sanitario ha aggiunto l'assessore che il Tar non mette in
discussione, si tratta di una richiesta poco responsabile perché noi abbiamo
ereditato una situazione drammatica dal punto di vista dei conti sanitari, con
300 milioni di disavanzo l'anno, abbiamo ripianato 851 milioni in tre anni e
portato in equilibrio i conti del 2007-2008 certificati dal tavolo di
monitoraggio e dallo stesso Governo. Misure che hanno consentito di ridurre le
tasse".
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 17 mar.
(Apcom-Nuova Europa) - Il Parlamento dell'Azerbaigian ha adottato oggi un
provvedimento d'amnistia richiesto dalla Fondanzione Haidar Aliev, dedicata al
defunto presidente, padre dell'attuale capo dello stato. Lo riferisce l'agenzia
di stampa azera Day.az. La decisione del Parlamento viene alla vigilia di un
referendum di modifica costituzionale che, tra le
altre cose, chiede la cancellazione del limite massimo di due mandati per il
presidente della repubblica. Il documento è stato votato da 111 parlamentari,
con un solo contrario. Prevede il rilascio delle detenute che non pongano un
serio pericolo alla sicurezza pubblica e che non abbiano commesso gravi reati.
Il provvedimento, inoltre, è esteso ai detenuti minorenni, a quelli disabili, e
ai detenuti maschi con oltre 60 anni d'età. Le persone che dovrebbero essere
rilasciate sono circa 1.700. Intanto domani si vota. Le schede che verranno
utilizzate domani, presentate sul sito internet della commissione elettorale,
sono estremamente confuse. Ben 29 sono le modifiche su cui viene chiesto il
parere della popolazione, sulla base della richiesta fatta a dicembre da parte
di Yeni Azerbaijan (Nuovo Azerbaigian), il partito di Aliev. Alcuni di questi
emendamenti sono semplici aggiornamenti stilistici della Costituzione del 1995,
già emendata nel 2002. Altri sono di sostanza. Tuttavia, l'emendamento costituzionale più forte è quello che riguarda il
presidente, eletto a ottobre scorso per il secondo mandato consecutivo, dopo
essere succeduto nel 2003 al padre, rimasto presidente fino alla morte.
L'Articolo 101, comma V, della Costituzione contava di una sola, semplice
frase: "Nessuno può essere eletto come presidente della Repubblica
dell'Azerbaigian per più di due volte". Ora, secondo quanto riferisce la
commissione, se il referendum passerà, reciterà: "Nel caso in cui la
celebrazione delle elezioni presidenziali non venga tenuta a causa di
operazioni di guerra in base a uno stato di guerra, il mandato del Presidente
della Repubblica dell'Azerbaigian sarà esteso fino al termine delle operazioni
militari. La decisione su questa materia sarà adottata
dalla Corte costituzionale
della Repubblica dell'Azerbaigian sulla base della richiesta del corpo statale
che organizza le elezioni". Una formulazione che, essendo l'Azerbaigian
ancora tecnicamente in guerra con l'Armenia con il Nagorno-Karabakh (è però
vigente un cessate-il-fuoco dal 1994), lascia aperta la possibilità di
interpretare in senso ampio la lettera costituzionale. (segue)
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 17 mar.
(Apcom) - Il senatore del Popolo della libertà Giancarlo Pittelli ha presentato
una denuncia a carico di Gioacchino Genchi, il consulente indagato dalla
Procura di Roma per abuso d'ufficio e accesso illegittimo a sistema informativo
dell'Agenzia delle entrate. Il parlamentare, che è anche un noto avvocato
penalista calabrese, si è incontrato con il procuratore aggiunto Achille Toro
ed ha depositato alcuni documenti. La scorsa settimana gli inquirenti romani
hanno disposto la perquisizione degli uffici e dell'abitazione di Genchi. Una
delle ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori del Ros è che il
consulente abbia violato la legge Boato, che garantisce e tutela, la
realizzazione o l'utilizzo di intercettazioni e tabulati di parlamentari.
Genchi da parte sua spiegò, in base a quanto acquisito dal
Csm, di non sapere che Pittelli, che era coinvolto nelle inchieste di Luigi De
Magistris 'Poseidone' e 'Why not', era un parlamentare. Anzitutto perché non lo
conosceva, in secondo luogo perché molte delle schede su cui ha lavorato, erano
intestate a società o a partite Iva professionali.
( da "Reuters Italia" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) -
Luigi De Magistris ha detto oggi che lascerà la magistratura per candidarsi con
l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro alle prossime elezioni europee. L'ex
pm - protagonista di un'aspra vicenda giudiziaria quando era titolare a Catanzaro
di delicate inchieste sugli intrecci tra affari e politica, prima di essere
trasferito d'ufficio a Napoli - ha annunciato la sua decisione senza
risparmiare conclusioni amare sulla magistratura. "Lascio un lavoro al
quale ho dedicato quindici anni della mia vita e che è stato il mio sogno, come
ha detto qualcuno, la missione di questi anni", ha detto De Magistris come
riportato dal blog di Di Pietro. "Sono stato in qualche modo ostacolato in
questa attività che non mi è più possibile esercitare da alcuni mesi". De
Magistris ha denunciato una "attività di delegittimazione, di ostacolo e
di attacco nei miei confronti e della mia professione, e nei confronti di tutti
coloro che hanno cercato, in questi mesi, in queste settimane e in questi anni
di accertare i fatti". "Mi sono, in sostanza, reso conto che non ci
sono più le condizioni per esercitare, almeno per quanto riguarda la mia
persona, le funzioni che amo e, quindi, di riuscire a fare qualcosa di
importante come magistrato in questo Paese". Dicendo di aver scelto
"la politica con la P maiuscola", il magistrato aggiunge di aver
aderito a un progetto propostogli da Di Pietro e dall'Italia dei Valori a
partire dalle prossime europee. "E' l'impegno della società civile che
entra in politica e che, quindi, vuole fare qualcosa di concreto. Un progetto
che vorrà mettere le prime fondamenta, le prime basi nelle elezioni europee, ma
che di certo punta ad una nuova politica in Italia". Il magistrato ha
chiesto al Consiglio superiore della magistratura l'aspettativa per potersi
candidare. Il via libera, secondo quanto riferiscono i
media, potrebbe arrivare già domani dal plenum del Csm. Le inchieste di De
Magistris sono finite, su denuncia di quest'ultimo, anche al centro di uno
scontro tra procure senza precedenti, che a gennaio ha portato il Csm a
trasferire quattro magistrati degli uffici di Salerno e Catanzaro.
( da "Campaniapress" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Marzo 17th, 2009
Europee: De Magistris scende in campo. L'ex pm «correrà» con Antonio Di Pietro
(Corriere del Mezzogiorno) - L'ex pm di Catanzaro, il napoletano Luigi De
Magistris sceglie la politica: «correrà » per le prossime elezioni europee con
l'Italia dei Valori. «Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti
della società civile», dice il magistrato di «Why not». Arriva
intanto già il primo via libera da parte del Csm alla concessione
dell'aspettativa all'ex pm. A pronunciare il primo sì all'unanimità è stata la
Quarta Commissione di Palazzo dei marescialli, che chiederà al plenum di
esprimersi sul caso con procedura d'urgenza, forse già domani o al massimo
dopodomani. «La concessione dell'aspettativa era un atto dovuto»,
spiegano a Palazzo dei marescialli. «Ho detto chiaramente a Di Pietro che io
sono uno spirito liberò», dice l' ex pm Catanzaro in una intervista al
settimanale «Left» - in edicola da venerdì prossimo - in cui spiega i motivi
della sua scelta di entrare in politica. «Mi hanno attaccato - dice De
Magistris - sono stato fermato e continuano a impedirmi di lavorare per questo
mi presenterò alle elezioni europee. Mi ha convinto la prospettiva di
coinvolgere la società civile, specialmente nel sud Italia». De Magistris, che
è stato trasferito d'ufficio e dalle sue funzioni di pm dalla sezione
disciplinare del Csm e che ora fa il giudice a Napoli, ha consegnato
personalmente la sua domanda a Palazzo dei marescialli. Domanda su cui deve
pronunciarsi in prima istanza la Quarta Commissione. Voci su una sua
candidatura alle europee circolavano da tempo. E in una recente intervista
aveva detto di non poter escludere di scendere in politica, ma di non aver
ancora deciso: «Sono stato messo ingiustamente all'angolo, per non nuocere
evidentemente. Continuano iniziative disciplinari assolutamente prive di
fondamento e incredibili per certi aspetti, quindi io non escludo in questo
momento nulla. Ma questo non significa che ho preso delle decisioni». Posted in
rassegna stampa | This entry was posted on Martedì, Marzo 17th, 2009 and is
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( da "AprileOnline.info" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
C'è chi torna, chi
arriva, chi innova Ma.Bo., 17 marzo 2009, 17:26 Politica Il pm De Magistris si
candiderà con l'Idv. Sempre al partito di Di Pietro sembrano guardare l'ex Prc
Zipponi, l'ex Sd Paolo Brutti, l'ex Pdci Tranfaglia. Mentre si studiano
affinità fra i comunisti doc e l'associazione Socialismo 2000 di Salvi, tra i
protagonisti del Correntone e della nascita del movimento di Mussi. In casa Pd
si avanza un documento per svecchiare C'è chi ritorna al vecchio ovile, chi si
affaccia per la prima volta ad un mondo nuovo, chi invece vira per approdare a
posizioni non proprio omogenee con il suo percorso politico. Le elezioni
europee cominciano a dipanare la nube di mistero sui possibili candidati, con i
primi coming out e i primi annusamenti, alcuni prevedibili e vociferati da
tempo, altri piuttosto insoliti. A sinistra come a destra. Di Mastella
candidato Pdl si sapeva, del resto il suo è un tornare più che un cominciare.
"Non potevo candidarmi coi comunisti", ha oggi ribadito l'ex
Guardasigilli, glissando sul fatto che coi comunisti però ci ha governato nello
scorso esecutivo, lo stesso di cui è stato il detonatore ufficiale (perché le
micce vanno cercate altrove, è il refrain di tanti in queste ore in cui, dopo
le dichiarazioni di Prodi a Fazio, lo sguardo torna a quei giorni di gennaio).
E sempre con i comunisti ha manifestato recentemente contro lo scoglio che
intralcia il cammino dei piccoli partiti sulla strada che conduce
all'europarlamento. "Con lo sbarramento al 4% mi candidavo con quelli che
erano comunisti e si mettono insieme? Io faccio parte del Ppe dove ci sono
anche altri ed è più familiare per me. Avendo il Pd invocato a tutti i costi
questa legge, evidentemente ognuno fa le sue scelte", ragiona a Radio24
l'uomo forte di Ceppaloni, che non fa sconti e non perdona: né Prodi né
Veltroni. Tra i nuovi entranti, al loro debutto nella politica politicante, si
segnala anche il pm Luigi De Magistris. L'ex pubblico ministero di Catanzaro,
protagonista delle inchieste Why not, Poseidone, Toghe lucane, che non hanno
risparmiato un'attenzione critica a politici, imprenditori e magistrati,
correrà alle elezioni europee con il partito del collega Di Pietro. Una
collocazione naturale, la sua, dovuta ad una convergenza di vedute ormai
cristallizzata. "Lo farò come indipendente, insieme ad altri esponenti
della società civile", dice il magistrato oggi in ruolo presso il
tribunale di Napoli, a cui è approdato non senza polemiche dopo il
trasferimento ordinato per "incompatibilità" dal
Csm e da cui derivò un conflitto senza precedenti fra la procura di Catanzaro
(da cui De Magistris proveniva) e quella di Salerno (che sulla prima aveva
indagato). Il via libera alla sua corsa per Strasburgo potrebbe arrivare a
stretto giro, probabilmente già domani dal plenum del Consiglio a cui ha
avanzato una richiesta di aspettativa. Non stupisce comunque la scelta,
che appare attesa da tempo. Del resto era lo stesso De Magistris ad aver
dichiarato di recente: "Sono stato messo ingiustamente all'angolo, per non
nuocere evidentemente. Contro di me continuano iniziative disciplinari
assolutamente prive di fondamento e incredibili per certi aspetti. Potrei
scendere in politica". Sempre all'Idv sembrano guardare, forse ricambiati
con lo stesso interesse, anche l'ex responsabile economia del Prc Maurizio
Zipponi, che ha lasciato il partito di Ferrero per seguire Vendola,
evidentemente con non troppa convinzione; l'ex diessino poi Sinistra
democratica Paolo Brutti; l'ex comunista italiano e storico di peso Nicola
Tranfaglia. Sono rumors e bisognerà testarne la veridicità, ma il loro
fondamento non dovrà aspettare molto a lungo per essere confermato o smentito.
In casa comunista doc, dove ieri è partito ufficialmente il tavolo fra Prc,
Pdci e Sinistra critica di Salvatore Cannavò, si avvertono manovre di
accerchiamento interessanti di cui dava notizia anche Il manifesto. L'ex
diessino, poi Sinistra democratica (di cui è stato padrino di nascita il 5
maggio del 2007 al Palazzo dei Congressi dell'Eur), Cesare Salvi, sembra in
contatto diretto con via del Policlinico. Il referente di Socialismo
( da "Romania Libera" del 17-03-2009)
Argomenti: Giustizia
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anunturile din ziarul ?Romania libera?: Copii din Iasi, traficati cu acordul
parintilor Catalin Dumitrescu Marti, 17 Martie 2009 - Douazeci si sase de copii
din judetul Iasi au fost exploatati anul trecut in tari din vestul Europei dupa
ce parintii si-au dat acordul scris ca ei sa paraseasca tara. - In majoritatea
cazurilor, copiii au fost trimisi sa cerseasca sau au fost obligati sa se
prostitueze. Oficial, ei au fost luati din sanul familiei pentru a munci legal
peste granita. - Politia a reusit recuperarea a doar 21 dintre copii. Directia
de Asistenta Sociala si Protectia Copilului (DGASPC) Iasi a dat publicitatii o
statistica potrivit careia, in 2008, 26 de minori din acest judet au fost
traficati in tari precum Italia sau Spania, cu acordul scris al propriilor
parinti. "23 de copii sunt din mediul rural, din judet, iar trei sunt din
municipiu. Persoanele care iau luat copiii pentru a-i scoate din tara promit
parintilor ca vor lucra legal in Italia sau Spania, iar parintii completeaza
procura la notariat. Minorii, fie sunt descoperiti la vama si sunt intorsi din
drum daca persoanele care-i scot peste granita sunt urmarite pentru trafic de
persoane sau alte infractiuni, fie reusesc sa ajunga in strainatate, dupa ce se
verifica ca au fost date toate acordurile necesare", a declarat purtatorul
de cuvant al Directiei pentru Protectia Drepturilor Copilului Iasi, Tiberiu
Bantas. Odata ajunsi peste granita, copiii sunt trimisi la cersit sau sa se
prostitueze. "Noi aflam de aceste cazuri daca suntem sesizati de diferite
organizatii nonguvernamentale din tarile respective care-i duc in adaposturi
sau de la organele de cercetare penala. Pentru toti cei 26 de copii avem
informatii ca au fost prinsi la cersit sau ca practica prostitutia. Aceasta
ultima problema se pune in cazul a sapte fete si trei baieti, care au fost
surprinsi in Italia in timp ce se prostituau", a declarat Gabriela Catana,
coordonatorul Serviciului pentru Situatii de Urgenta din cadrul DGASPC Iasi.
Politia a reusit recuperarea a 21 dintre copii. "Noi suntem sesizati
primii de depistarea acestor minori. Au fost 26 anul trecut, dar au fost
recuperati deja 21 dintre ei, iar pentru alti patru, dosarele sunt in lucru.
Toti cei 26 de copii au fost scosi cu forme legale din Romania, respectiv cu
procura notariala din partea parintilor. Problema cea mai mare este cu minorii
care nu sunt prinsi de autoritati sau de ONG-uri", a declarat Madalin
Taranu, coordonatorul Departamentului Urmariti-Prevenire
din cadrul Inspectoratului Judetean de Politie Iasi. Din aceeasi categorie: PNL
va avea prim-vicepresedinteNoul Cod Penal micsoreaza unele pedepse si este mai
bland cu mituitorii "constransi"CSM a avizat revocarea din functie a generalului Dan Voinea Voteaza