CENACOLO
DEI COGITANTI |
La class-action dell'acqua
( da "Stampa, La" del
14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 8 ottobre 2008 la Corte
Costituzionale ha stabilito, in sostanza, che qualora la fognatura sia
sprovvista di impianto di depurazione non vada pagata la "gabella"
che grava sulla bolletta per circa il 40 per cento. «È da tempo che solleviamo
la questione - spiega Calabrese - il problema è nella scarsa diligenza di chi
ci ha governato».
Camicie rosse, blu, rosa e
bianche: tutti i colori della politica thailandese
( da "Corriere.it" del
14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ponendo fine alle proteste solo
quando la Corte Costituzionale squalificò il premier per frode elettorale.
CAMICIE BLU - Sono una «new entry», apparsa quando le camicie rosse hanno
cominciato a costituire una seria minaccia per il governo. Dicono di voler
proteggere gli aeroporti e altri servizi pubblici.
Acli Domus, il crac sbarca
in Appello Atti falsi e controlli inadeguati
( da "Gazzetta di Reggio"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: di polemiche giunte nel 2007 sino
al Csm ed al Guardasigilli - non ha ritenuto di proporre ricorso in Appello
(«La sentenza è ben motivata» ha detto alla Gazzetta). TEMPI BIBLICI. Insomma,
anche se non a tutto campo - le assoluzioni dei tre sindaci revisori (Giovanni
cervi, Benito Oleari ed Angelo Geminiani) non sono state infatti «scalfite» -
sarà di nuovo battaglia giudiziaria,
Buco da 3 milioni di euro
( da "Gazzetta di Reggio"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Nel 2000 viene aperta un'inchiesta:
sarà chiusa nel febbraio 2006. Il 5 dicembre 2006 parte l'udienza preliminare
che si concluderà con il rinvio a giudizio dei 7 imputati in un clima
infuocato: la vicenda approderà sino al Csm (ma senza esito). A fine 2007 il
tribunale divise in due il processo.
Si avvicina la scadenza
per poter accorpare i diversi appuntamenti elettorali
( da "Cittadino, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: articolo 34 stabilisce infatti che
«ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli
elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per
decidere non è molto.
Procuratore e marito
lasciatoperde causa contro la moglie
( da "Secolo XIX, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: entrambi i casi la moglie di averlo
diffamato con una lettera spedita al suo superiore gerarchico una volta e poi
al Csm. Il giudice ha precisato al magistrato che non c'è diffamazione se il
presunto discredito viene gettato in presenza di una sola persona. È una storia
d'amore (finito) e di giustizia quella che è andata in scena nelle aule del
tribunale di Genova nei giorni scorsi.
che cosa nasconde il piano
b del governo - (segue dalla prima pagina)
( da "Repubblica, La"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Perciò la Corte Costituzionale ha
spesso sancito la «primarietà del valore estetico-culturale, che non può esser
subordinato ad altri valori, ivi compresi quelli economici», e anzi dev´essere
«capace di influire profondamente sull´ordine economico-sociale» (151/1986),
affermando che il paesaggio è «un valore primario e assoluto,
addobbi nelle chiese,
( da "Nuova Sardegna, La"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: embrioni non aveva fondamento La
Corte Costituzionale, con questa sentenza non fa altro che dare ragione a
quanto sostenuto da sempre dalle Comunità scientifiche, dalle associazioni dei
pazienti e soprattutto dal buonsenso. Il limite dei tre embrioni, infatti, non
aveva niente di scientifico ed era da tutti considerato una cattiva medicina e
pregiudiziale della salute della donna.
Ultimi giorni per decidere
l'election day ( da "Adige,
L'" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: articolo 34 stabilisce infatti che
«ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli
elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per
decidere non è molto.
pdl-lega, si cerca
l'accordo in fvg ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: articolo 34 stabilisce infatti che
«ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli
elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per
decidere non è molto.
- lello parise
( da "Repubblica, La"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex presidente della Corte costituzionale
Francesco Paolo Casavola, nato a Taranto, ma napoletano d´adozione. «I
capilista li deciderà il segretario del partito» taglia corto il senatore
Nicola Latorre. L´appuntamento è per martedì 21. Franceschini & C.
sceglieranno sapendo che «l´esperienza barese è la più innovativa del Sud»,
si parla di costituzione
con de siervo e zaccaria ( da "Tirreno,
Il" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: vicepresidente della Corte
Costituzionale. Tema dell'incontro "Storia della Carta Costituzionale e
prospettive future di una costituzione europea". Giovedì 17 aprile invece,
al Polo Universitario Città di Prato, in Piazza dell'Università, alle ore 17 il
vicepresidente della prima Commissione Affari costituzionali della Camera dei
deputati Roberto Zaccaria tratterà il tema "
)LA POLEMICA
Argomenti:
Giustizia
Abstract: disposizione i fondi promessi dopo
la sentenza della Corte Costituzionale sul pagamento non dovuto dei canoni di
depurazione da parte di chi non è allacciato alla fogna nera. E la zona è
appunto senza fogna nera: il Comune ripari pertanto la strada attingendo a quei
fondi promessi da Acque! E nel frattempo imponga alla Cpt di fare transitare
nella stretta strada autobus più piccoli,
La ricreazione è libera E
non si recupera mai ( da "Italia
Oggi" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: si è già pronunciata anche la Corte
di cassazione che, con la sentenza 254/2009, ha chiarito che: «trattasi di
disposizione interpretativa, la quale ha superato il vaglio di
costituzionalità, come da sentenza della Corte Costituzionale 16.5.2008 n. 146?
e nella specie va ritenuto che l'area di richiamo contenuto nel contratto
collettivo non si estenda alla normativa di cui alla L.
INAUGURATO CENTRO SALUTE
MENTALE GEMONA ( da "marketpress.info"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a Gemona del Friuli il nuovo Centro
di Salute Mentale (Csm), che come ha detto Tondo, "rappresenta l´emblema
delle capacità e della forza interiore che caratterizzano e animano la nostra
gente; qualità, che ci dovranno consentire di guardare con fiducia al futuro,
per superare l´attuale congiuntura economica negativa".
L'esercito occupa Bangkok
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: spazzato via con l'accusa di brogli
elettorali da una sentenza della Corte Costituzionale il 2 dicembre. Oggi alla
guida della Thalandia un Esecutivo delle "larghe intese", capeggiato
dal giovane leader del Partito democratico, Abhisit Vejjajiva, frutto di un
ribaltone realizzato con il benestare delle forze armate.
Thaksin, il tycoon
rivoluzionario ( da "Sole
24 Ore, Il" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sotto pressione combinata di
manifestanti realisti e della Corte costituzionale che alla fine ha sciolto il
Governo La famiglia Shinawatra, d'origine cinese,ha fatto fortuna nel XX secolo
nel commercio della seta, ma Thaksin non ha seguito questa via. Laureato in
legge negli Stati Uniti, comincia la sua carriera nella polizia dove diventa
tenente-colonnello.
Galgano:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm. Ora, per quanto mi sia
attentamente occupato della vicenda, in coscienza non riesco a intravedere
alcuna condotta difforme dalle regole da parte di Giovandomenico Lepore». E
come si spiega la reazione di alcuni sostituti? «Appare difficile comprendere
questa presa di posizione troppo reattiva e ipersensibile Il cittadino della
strada non capisce il perché di tutte queste polemiche
La Slovenia ordina: troppi
orsi, uccidete 75
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in seguito a una vivace
controversia, non fosse intervenuta la Corte Costituzionale a richiamare la
Direttiva europea 92/43 'Habitat', la strage di orsi sarebbe stata ancora più
vasta puntualizza Massimiliano Rocco, responsabile per l'Italia del programma
specie Wwf i cacciatori ne avrebbero ucciso almeno un centinaio.
Dopo 50 anni il sovrano
Bhumibol si macchia ( da "Riformista,
Il" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Corte costituzionale decreta non
valide le elezioni tenutesi poco prima e che hanno attribuito la vittoria a
Thaksin Shinawatra. Allora però si pensava che l'intervento del re, una forte
pressione sul potere giudiziario, fosse più che giustificato: e che mirasse a
contenere la strategia politica di un personaggio controverso che stava
cercando -
Quegli innocui batti-piedi
di plastica hanno lasciato spazio a bombe molotov e bastoni, e l'eterno c...
( da "Stampa, La" del
14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ultime tre elezioni ma che è stata
estromessa dal potere dopo una sentenza della Corte costituzionale e un
ribaltone parlamentare che ha portato al governo Abhisit. Avevano le loro
ragioni: ma ora molti thailandesi non vedono più la differenza tra i «gialli»
che occuparono gli aeroporti di Bangkok e i «rossi» che portano il caos nella
capitale, magari minacciando abitazioni e negozi.
Ipoteche e fermi
amministrativi dei concessionari di riscossione
( da "AltaLex" del
14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: di rinvio alla Corte Costituzionale
del 2 novembre 2006 che ha dato avvio al giudizio di legittimità costituzionale
concluso con la sentenza della Corte Costituzionale n. 64/2008). La difformità
delle opposizioni incardinate avanti al Tribunale rispetto al modello in alcuni
casi, è reale, in altri, è solo apparente.
Paternità: il test non è
subordinato alla prova del celamento della gravidanza
( da "AltaLex" del
14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte ha richiamato la sentenza
della Corte Costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, che ha dichiarato
l'illegittimità costituzionale dell'art. 235 c.c., nella parte in cui, ai fini
dell'azione di disconoscimento della paternità, subordina l'esame delle prove
tecniche, alla previa dimostrazione dell'adulterio.
Turchia/ Maxi retata
nell'Est del Paese tra militanti del
( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: uno degli avvocati di Abdullah
Ocalan, fondatore del Pkk e attualmente detenuto nel carcere sull'isola di
Imrali. In questo momento il Dtp è sotto processo da parte della Corte
Costituzionale che deve decidere se accogliere le accuse della procura di
Ankara e farlo chiudere per attività volte a distruggere l'unità nazionale.
Moldova/ Partiti
opposizione non partecipano a nuovo
( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Domenica la Corte Costituzionale
moldava ha dato il via libera al nuovo computo chiesto dal presidente Voronin.
La settimana scorsa l'opposizione era scesa in piazza denunciando brogli nelle
legislative che hanno dato la maggioranza dei voti ai Comunisti.
La Slovenia ordina: troppi
orsi, uccidete 75
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in seguito a una vivace
controversia, non fosse intervenuta la Corte Costituzionale a richiamare la Direttiva
europea 92/43 "Habitat", la strage di orsi sarebbe stata ancora più
vasta puntualizza Massimiliano Rocco, responsabile per l'Italia del programma
specie Wwf i cacciatori ne avrebbero ucciso almeno un centinaio.
TURCHIA/ MAXI RETATA
NELL'EST DEL PAESE TRA MILITANTI DEL PKK
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: uno degli avvocati di Abdullah
Ocalan, fondatore del Pkk e attualmente detenuto nel carcere sull'isola di
Imrali. In questo momento il Dtp è sotto processo da parte della Corte
Costituzionale che deve decidere se accogliere le accuse della procura di Ankara
e farlo chiudere per attività volte a distruggere l'unità nazionale.
MOLDOVA/ PARTITI
OPPOSIZIONE NON PARTECIPANO A NUOVO CONTEGGIO
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Domenica la Corte Costituzionale
moldava ha dato il via libera al nuovo computo chiesto dal presidente Voronin.
La settimana scorsa l'opposizione era scesa in piazza denunciando brogli nelle
legislative che hanno dato la maggioranza dei voti ai Comunisti.
Revisione degli studi di
settore nel "privato" ( da "Napoli.com"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 94 della Corte Costituzionale del 1
aprile
Camera/ Da inizio
legislatura Aula riunita per 900 ore
( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si sono svolte 16 informative
urgenti e 2 comunicazioni all'Assemblea del Governo. Infine, il Parlamento in
seduta comune si è riunito 7 volte per l'elezione di un giudice della Corte
costituzionale (è stato eletto al sesto scrutinio l'avv. prof. Giuseppe Frigo).
(segue)
CAMERA/ DA INIZIO
LEGISLATURA AULA RIUNITA PER 900 ORE
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si sono svolte 16 informative
urgenti e 2 comunicazioni all'Assemblea del Governo. Infine, il Parlamento in
seduta comune si è riunito 7 volte per l'elezione di un giudice della Corte
costituzionale (è stato eletto al sesto scrutinio l'avv. prof. Giuseppe Frigo).
(segue)
IL 29 MARZO 2009 IN TURCHIA
SI SONO TENUTE LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE, IL CUI ESITO è STATO FAV...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale ha assolto,
con una strettissima maggioranza, l'Akp dall'accusa di violazione della laicità
dello Stato per il tentativo di eliminare il divieto di indossare il velo nei
luoghi pubblici. Il verdetto favorevole avrebbe dovuto far capire, alla
dirigenza dell'Akp, che la moderazione e il rispetto delle regole
costituzionali sono elementi fondamentali per governare.
Rete idrica colabrodo,
paga il cittadino ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: depurazione sulla base della
recente sentenza della Corte Costituzionale. Sentenza con la quale è stato
stabilito che i cittadini non sono tenuti a pagare in caso di mancato
collegamento della fognatura agli impianti di depurazione. Molti utenti
ritengono non essere allacciati al depuratore, come i residenti del quartiere
Bacareto dove il sistema fognario continua a dare problemi.
Roma Settimana decisiva
per decidere sull'election day e cioè l'accorpamento di tutte le co...
( da "Gazzettino, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ricevuta comunicazione della
sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su
deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il referendum,
fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il
15 aprile e 15 giugno». ELECTION DAY - Favorevole alla richiesta di accorpare
le diverse tornate elettorali è innanzitutto l'
Galgano: (
da "Campaniapress"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: disciplinare del Csm. Ora, per
quanto mi sia attentamente occupato della vicen da, in coscienza non riesco a
intravedere al cuna condotta difforme dalle regole da par te di Giovandomenico
Lepore». E come si spiega la reazione di alcuni sostituti? «Appare difficile
comprendere questa presa di posizione troppo reattiva e ipersen sibile che ha
caratterizzato una larga fascia dei pm.
Voto Moldavia, opposizione
boicotterà riconteggio delle schede
( da "Reuters Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha disposto
il riconteggio, previsto per domani, su richiesta del presidente comunista
Vladimir Voronin a seguito delle violente proteste scaturite dai risultati
elettorali del 5 aprile. I partiti all'opposizione chiedono nuove elezioni e
affermano che ci sono stati brogli elettorali.
AFGHANISTAN/ MULLEN: CON
NUOVI RINFORZI CI SARÀ AUMENTO VIOLENZE
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: con nuovi rinforzi ci sarà aumento
violenze di Apcom Csm Usa: ma poi sarà possibile "invertire la
tendenza" -->Washington, 14 apr. (Apcom) - L'invio di rinforzi
statunitensi in Afghanistan provocherà probabilmente un inasprimento delle
violenze nel Paese nel corso dei prossimi 12 mesi: lo ha affermato il Capo
degli stati maggiori riuniti americano, ammiraglio Mike Mullen,
Ad Alghero il centro di
salute mentale aperto 24 ore ( da "Sardegna
oggi" del 14-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e del Csm algherese, Anna Paola
Tarasconi, hanno effettuato un sopralluogo nella struttura. Tra le sue funzione
il Csm a
I ribelli si ritirano
Rientrata l'emergenza ( da "City"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale) era divampata
sabato quando un migliaio di sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra
(detto "il Berlusconi d'Asia", estromesso dal governo nel 2006,
condannato a 3 anni per corruzione e tuttora in esilio - ha anche dovuto
vendere la squadra del Manchester City) erano addirittura riusciti a far
rinviare una riunione tra il premier cinese Wen Jiabao e i 10
Via libera della Slovenia:
uccidete gli orsi ( da "Trentino"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in seguito a una vivace
controversia, non fosse intervenuta la Corte Costituzionale a richiamare la
Direttiva europea 92/43 "Habitat", la strage di orsi sarebbe stata
ancora più vasta-puntualizza Massimiliano Rocco, responsabile per l'Italia del
programma specie Wwf - i cacciatori ne avrebbero ucciso almeno un centinaio.
Coppa Provincia
finalissima Resana-S.Gaetano ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: attesa gara tra Csm Resana e San
Gaetano. I club di terza categoria da tempo cercano di ambire alla vittoria
perché il vincitore accederà di diritto come quarta classificata ai playoff di
categoria: una chance golosa di far il colpaccio. Stando alla classifica del
girone (entrambe le formazioni partecipano al campionato di terza divisione
Treviso B)
Le possibilità di successo
della fecondazione in vitro sono sempre maggiori. La recente sentenz...
( da "Leggo" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La recente sentenza della Corte
Costituzionale ha infatti eliminato il vincolo a formare solo tre embrioni e
quindi a fecondare solo tre cellule uovo. «Potranno beneficiare di un numero
maggiore di embrioni le donne over 40 anni e quelle che hanno effettuato più
tentativi, in cui è dimostrato una minore percentuale di impianto - spiega
Ermanno Greco,
il centro di via costa da
ieri aperto 24 ore ( da "Nuova
Sardegna, La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: si sopperisce alla mancata
attivazione del Csm a 24 ore nei locali di via Manzoni, cui sono stati dedicati
appositi finanziamenti regionali sul progetto "Accogliere con cura" e
accessibili soltanto alle amministrazioni comunali. Il centro dispone di due posti
letto con bagno in camera, nella struttura poi c'è una infermeria, tre studi
medici e una sala cucina.
Sedi disagiate, Venezia
come Palermo ( da "Italia
Oggi" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Attualità data: 15/04/2009 - pag: 7
autore: di Roberto Miliacca Il Csm stila l'elenco dei tribunali con forti
scoperti d'organico che potranno avvalersi della norma Sedi disagiate, Venezia
come Palermo Anche ai pm trasferiti in Veneto il bonus da 2500 per 4 anni
Venezia. Lodi, Busto Arsizio e Brescia. Ma anche Trieste e Alba.
Gli incentivi servono, ma
occorre anche premiare chi si sacrifica
( da "Italia Oggi" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a mio modo di vedere, il Csm, e
ritengo anche l'Anm, hanno il dovere di contribuire a trovare soluzioni
condivise in applicazione di quelle parti della legge che offrono soluzioni al
problema. I benefici economici per i magistrati che, avendone titolo, si
rendano disponibili a trasferirsi presso procure ?
e consumi
( da "Tirreno, Il" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In quel caso era stata una sentenza
della Corte costituzionale a imporre all'Ato 2 di restituire i soldi del canone
alle famiglie che non beneficiavano del servizio, causando una riduzione delle
entrate di tre milioni di euro. Il decreto 208, convertito in legge il 28
febbraio scorso, però, ha reintrodotto l'obbligo di pagare per mille delle
cinquemila famiglie,
fecondazione, il caos dopo
la sentenza della consulta centri sommersi di richieste: "ora più di tre
embrioni" ( da "Repubblica,
La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Dopo la decisione della Corte
Costituzionale che ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40 (in
particolare l´art.14 comma 2 che rendeva possibile "produrre non più di
tre embrioni"), nei centri di procreazione assistita della Capitale sono
arrivate centinaia di richieste di coppie che chiedono se sia già possibile
produrre più di tre embrioni.
fecondazione, il grande
caos dopo la consulta - laura serloni
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Dopo la decisione della Corte
costituzionale che ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40,
quella sulla procreazione assistita, sono state moltissime le domande di coppie
giovani e meno giovani arrivate ai centri privati romani. Tutte chiedono se è
già possibile produrre più di tre embrioni, visto che la sentenza dell´Alta
Corte ha bollato come incostituzionale l´
"così la procreazione
assistita resta nel limbo è il momento di far rispettare quella sentenza"
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: «Uso le parole pronunciate dopo la
sentenza della Corte costituzionale da una persona che ha delle vedute
completamente opposte alle mie, Carlo Casini, il presidente del Movimento per
la Vita. Casini ha detto che questa decisione "ha scardinato l´intero
impianto della legge". E io credo sia proprio così.
congedo retribuito ai
figli ( da "Tirreno,
Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha esteso
la possibilità di usufruire del congedo retribuito di due anni anche ai figli
nel caso il genitore sia riconosciuto con stato di handicap grave. Per poter
usufruire di questa agevolazione devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti: - il genitore non sia coniugato o non conviva con il coniuge.
san carlis: vigileremo
affinché le prescrizioni siano rispettate
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: loro valori devono essere adeguati
alla sentenza della Corte costituzionale. La Soprintendenza ha facoltà di poter
annullare completamente la certificazione paesaggistica: se dovesse approvarla,
la Provincia ha 90 giorni di tempo per trasmettere il progetto con le
integrazioni». Infine, una frecciata all'assessore Antonio Di Bisceglie, «che
nonostante abiti a Prodolone - conclude -
"quel giudice è molto
bravo e stimato doveva essere esonerato dalle urgenze"
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: uno degli uffici in assoluto più
gravati su cui in termini di assoluta priorità andrebbe effettuato un
potenziamento. Aspetto quest´ultimo che sfugge alla dimensione decisionale
locale e che richiede un intervento degli organi deputati, ministero e Csm, a
cui richieste di potenziamento, peraltro, sono state più volte formulate».
(g.d.m.)
reversibilità, pensione ai
raggi x quando spetta ai figli maggiorenni - felice silvestri
( da "Tirreno, Il" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Lo ha stabilito la Corte
Costituzionale con la sentenza (interpretativa di rigetto) 22-25 febbraio 1999,
n. 42. Figli inabili La legge riconosce la pensione di reversibilità, senza
limiti di tempo, ai figli maggiorenni non in grado, per infermità fisica o
mentale, di svolgere attività lavorativa.
Mandato d'arresto per
Thaksin ( da "Sole
24 Ore, Il" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: costituito lo scorso dicembre dopo
che una sentenza della Corte costituzionale aveva sciolto con l'accusa di
brogli elettorali l'Esecutivo guidato da So
Raffaele Nevi sale
sull'Aventino. Ha annunciato che non parteciperà più n&...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ***** Nonostante la bocciatura del
Tar, la rincorsa alla poltrona di procuratore capo di Perugia potrebbe riparte
da dove si è fermata. E dal Csm potrebbe alzarsi un altro fil di Fumu. *****
Un'antenna di troppo in pieno centro a Terni. Nel piano del Comune non c'è e
gli abitanti protestano. (A pag. 43)
Vota Antonio, vota
Antonio, vota Antonio . Ormai la parola d'ordine per la g...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente emerito della Corte
Costituzionale, ex presidente della Rai, giurista, professore alla Luiss e
all'Università Lateranense, di presentarsi alle prossime elezioni
amministrative lo hanno chiesto «imprenditori, artigiani e lavoratori di questa
città». «E noi ha specificato il senatore Maurizio Gasparri gli offriamo il
nostro sostegno senza nulla chiedere in cambio»
Il tragico terremoto ha
dato la stura a varie forme di sciacallaggio. Si è infatti avvertita pe...
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale compresa), ha
provveduto a vanificare. Se tutti gli immobili in Abruzzo fossero stati dotati
di un costoso libretto libretto casa, non per questo si sarebbe posto rimedio
ai mali del terremoto, dicono adesso. Chi vuole il fascicolo del fabbricato non
pensa all'utile delle case, bensì specuala a favore esclusivo degli interessi
professionali e bassamente economici
TERNI CLIMA DA STADIO
nella gremita sala consiliare di Palazzo S...
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: che ha parlato del presidente
emerito della Corte Costituzionale come di «una della più grandi personalità,
espressione di saggezza e cultura giuridica, che la nazione abbia». «Per questo
ha proseguito siamo orgogliosi di appoggiarlo in una città importante ma
difficile e lo ringraziamo per il suo spirito di servizio.
Magistrati, i leader delle
correnti contro il Pg ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ex consigliere del Csm ed esponente
del Movimento per la giustizia, le dichiarazioni del procuratore generale le
legge così: «Ho sempre stimato Vincenzo Galgano per il coraggio e la
generosità. E, alla luce di quello che ha detto, confermo la mia opinione. È
coraggioso, perché esprime una posizione che non credo sia condivisa dal resto
della magistratura.
Argomenti:
Giustizia
Abstract: al Csm e alla Procura generale.
Nell'esposto, Fitto lamenta, tra le altre cose, la «ritardata iscrizione nel
registro degli indagati», «l'illegittimità riguardante la richiesta di
autorizzazione a intercettazioni telefoniche», e si duole anche della
partecipazione di uno dei pm al «Vaffa day» di Grillo, denunciando un «metodo
persecutorio »
AGENDA DEGLI AVVENIMENTI
DI MERCOLEDI 15 APRILE 2009 ( da "Wall
Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Riunione del plenum del Csm -
Conferenza stampa del segretario del Pd Dario Franceschini per presentare nuovo
sito - Riunione presidenza Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai - Il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti ed il responsabile Welfare Pd Enrico Letta
presentano il libro di Piero Ostellino 'Lo Stato canaglia,
Election day, corsa contro
il tempo ( da "Corriere
Adriatico" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: articolo 34 stabilisce infatti che
"ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli elettori
in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno". Il tempo per
decidere non è molto.
Palazzi con la patente:
dopo il no della Consulta la legge va riproposta
( da "Denaro, Il" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale, con Sentenza
n. 54 del 17 novembre 2003, ne respinse alcuni articoli, rendendola di fatto
inattuabile. Tuttavia la sentenza della Corte, pur bocciando l'articolazione
tecnica del testo, non ne ha intaccato il contenuto di fondo, sancito
dall'articolo 1 di quella legge regionale, che è appunto quello di creare un
registro per ogni fabbricato pubblico e privato,
Avocatii lui Becali vor
face plangere la CEDO ( da "Romania
Libera" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: solicite un punct clar din partea
CSM", in legatura cu modul in care a fost supus Becali procedurilor
judiciare. Dancu a precizat ca in urma discutiilor cu senatorii s-a ajuns la
concluzia ca nu este momentan nevoie ca Gigi Becali sa se prezinte pentru
audieri in fata comisiei juridice, acest lucru insa urmeaza sa fie stabilit
abia dupa analiza documentelor ce vor fi prezentate.
Liberta' di rete. Liberta'
di software ( da "Articolo21.com"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: interpretazione della Corte
costituzionale, di un potere legislativo di coordinamento di tipo tecnico,
idoneo ad “ …assicurare una comunanza di linguaggi, di procedure e di standard
omogenei, al fine di consentire la cooperazione operativa fra tutti i soggetti
pubblici operanti sul territorio nazionale”
15/04/2009 13:01
REFERENDUM: MARINI (CONSULTA), ELECTION DAY NON E' INCOSTITUZIONALE
( da "ITnews.it" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente emerito della Corte
Costituzionale, Annibale Marini smonta la tesi sostenuta dal ministro per la
semplificazione legislativa Roberto Calderoli, esponente della Lega nord, che
ha parlato di incostituzionalita'. "L'accorpamento e' perfettamente
costituzionale -ribadisce all
Aici este Petrolul
Ploiesti! ( da "Romania
Libera" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In urmatorul an competitional isi
schimba denumirea in CSM FC Ploiesti, dupa ce Niculae ajunge la o intelegere cu
primaria pentru un parteneriat public-privat, cu ideea ca aceasta sa devina pe
viitor echipa-fanion a orasului. Instalarea lui Valeriu Rachita pe banca
tehnica a produs o emulatie in randul suporterilor, care incet-incet s-au
apropiat de noua echipa.
Le due squadre militano
nel girone "B" di Terza: CSM capolista, S. Gaetano sesto
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: B" di Terza: CSM capolista, S.
Gaetano sesto Mercoledì 15 Aprile 2009, Vedelago (mic.mir.) - Sarà lo stadio
"Bolge" di Vedelago ad ospitare questa sera, inizio alle 20,30, la
finalissima della "Coppa Provincia di Treviso, memorial Lidio
Carniato". Di fronte, a contendersi l'ambito trofeo, ci saranno le
formazioni del C.
Giustizia/ Minale favorito
nella corsa per nomina pg Milano ( da "Virgilio
Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: A pronunciarsi in prima battuta
sulla nomina del nuovo pg di Milano sarà la Commissione per gli incarichi
direttivi di Palazzo dei Marescialli, che potrebbe licenziare la sua proposta
tra una quindicina di giorni. Poi la parola finale passerà al plenum del Csm.
Giustizia/ E' donna nuovo
avvocato generale corte Appello ( da "Virgilio
Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm ha nominato questa mattina
Laura Bertolè Viale nuovo avvocato generale presso la Corte d'Appello di
Milano, con 16 voti a favore, mentre 6 preferenze sono andate all'altro
candidato, Corrado Carnevali, ex procuratore aggiunto di Milano. Palazzo dei Marescialli,
inoltre, ha nominato stamane Massimiliano Serpi come procuratore aggiunto a
Bologna:
GIUSTIZIA/ MINALE FAVORITO
NELLA CORSA PER NOMINA PG MILANO ( da "Wall
Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: A pronunciarsi in prima battuta
sulla nomina del nuovo pg di Milano sarà la Commissione per gli incarichi
direttivi di Palazzo dei Marescialli, che potrebbe licenziare la sua proposta
tra una quindicina di giorni. Poi la parola finale passerà al plenum del Csm.
GIUSTIZIA/ E' DONNA NUOVO
AVVOCATO GENERALE CORTE APPELLO MILANO
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm ha nominato questa mattina
Laura Bertolè Viale nuovo avvocato generale presso la Corte d'Appello di
Milano, con 16 voti a favore, mentre 6 preferenze sono andate all'altro
candidato, Corrado Carnevali, ex procuratore aggiunto di Milano. Palazzo dei Marescialli,
inoltre, ha nominato stamane Massimiliano Serpi come procuratore aggiunto a
Bologna:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: tramite la Giunta nazionale
dell'Anm, al Csm riguardo agli incentivi di carriera per chi vuole lavorare
nelle sedi disagiate. Il Csm, dovrebbe pronunziarsi a breve. La speranza è di
trovare una linea guida unica». Intanto non ci sono notizie su possibili arrivi
di magistrati alla procura nissena, il cui organico resta ancora dimezzato.
Ragusa e
Modicamagistratiin agitazione ( da "Sicilia,
La" del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: allarme sulla carenza di organici
era stato lanciato nelle settimane scorse dal Csm. Nell'ultimo bando di
trasferimento per i posti requirenti, infatti, numerosi posti pubblicati
relativi a Procure del Sud (Lanusei, Nuoro, Sassari, Tempio Pausania,
Caltanissetta, Enna, Gela, Nicosia, Larino, Catania, Ragusa, Castrovillari,
Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Rossano,
Liguria/ A luglio il
processo per lo scandalo del Porto di
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sarà interessante perchè si vedrà
se in sede di costituzione delle parti, l'Autorità portuale (oggi presieduta da
Luigi Merlo) si presenterà contro il suo ex presidente. A deciderlo un legale
di altissimo profilo, l'ex vicepresidente del Csm Carlo Federico Grosso,
incaricato di seguire la vicenda in rappresentanza dell'Autorità portuale.
SISMA ABRUZZO/ APPELLO
CSM: TOGHE AIUTINO COLLEGHI CHE INDAGANO
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Appello Csm: Toghe aiutino colleghi
che indagano di Apcom Petralia: "C'è la possibilità di essere applicati
subito" -->Roma, 15 apr. (Apcom) - Il Csm lancia un appello ai
magistrati: si facciano avanti coloro che vogliono dare una mano ai colleghi
dell'Aquila che indagano sulle responsabilità dei crolli degli edifici
abruzzesi.
RIFIUTI/ CSM 'BACCHETTA'
CAPO PM NAPOLI, PRESSIONI PER STRALCI
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm 'bacchetta' capo pm Napoli,
pressioni per stralci di Apcom Ma non ci sono gli estremi per chiedere
un'azione disciplinare -->Roma, 15 apr. (Apcom) - Il procuratore capo di
Napoli Giovandomenico Lepore esercitò una sorta di "revoca
implicita", una "forma indiretta di sostanziale esonero", nei
confronti dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo durante l'
LIGURIA/ A LUGLIO IL
PROCESSO PER LO SCANDALO DEL PORTO DI GENOVA
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sarà interessante perchè si vedrà
se in sede di costituzione delle parti, l'Autorità portuale (oggi presieduta da
Luigi Merlo) si presenterà contro il suo ex presidente. A deciderlo un legale
di altissimo profilo, l'ex vicepresidente del Csm Carlo Federico Grosso,
incaricato di seguire la vicenda in rappresentanza dell'Autorità portuale.
MARCHE: UNIVERSITA'
CAMERINO DOMANI RICORDA LEOPOLDO ELIA.
( da "Asca" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Nato a Fano nel 1925, Leopoldo Elia
venne eletto nel 1976 giudice della Corte Costituzionale dal Parlamento in
seduta comune. Nel 1981 venne eletto presidente della Corte Costituzionale.
Allo scadere del triennio,e' stato riconfermato presidente fino altermine del
suo mandato novennale alla Consulta, nel maggio 1985.
Terremoto, scarseggiano i
magistrati. Appello Csm: ''Aiutare i pm dell'Aquila''
( da "Adnkronos" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Appello Csm: ''Aiutare i pm
dell'Aquila'' La richiesta dell'organo di autogoverno della magistratura: si
facciano avanti coloro che vogliono dare una mano ai pm che ora indagano sulle
responsabilità dei crolli. Il procuratore del capoluogo abruzzese aveva sottolineato
le carenze di organico del suo ufficio.
BARI: SANTELLI,
SCARCERAZIONE 21 PRESUNTI MAFIOSI DI INAUDITA GRAVITA'.
( da "Asca" del
15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il deputato Jole Santelli (Pdl), vicepresidente
della commissione Affari Costituzionali, ha commentato cosi' la scarcerazione
dei 21 presunti affiliati ai clan della mafia pugliese. ''Per dignita'
dell'intera magistratura il Csm ha l'obbligo di usare il pugno di ferro senza
inutili e dannosi giustificazionismi''. red-njb/cam/ss
Sanzione per i giudici che
scarcerarono Izzo: la Cassazione conferma
( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm che ha ammonito i magistrati
del tribunale di Sorveglianza di Palermo. Da libero il mostro del Circeo ha
ucciso due donne, mamma e figlia Si erano difesi a spada tratta. Avevano
sostenuto che no, con le carte a loro disposizione nel fascicolo, non potevano
fare altro che scarcerare quel detenuto che sembrava aver dato segnali di
ravvedimento e che invece poi era tornato a uccidere.
BARI: SANTELLI,
SCARCERAZIONE 21 PRESUNTI MAFIOSI DI
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il deputato Jole Santelli (Pdl),
vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, ha commentato cosi' la
scarcerazione dei 21 presunti affiliati ai clan della mafia pugliese. ''Per
dignita' dell'intera magistratura il Csm ha l'obbligo di usare il pugno di
ferro senza inutili e dannosi giustificazionismi''.
Europee, i partiti al rush
finale ( da "AprileOnline.info"
del 15-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Tra i candidati in corsa per un
seggio a Strasburgo anche il consigliere del Csm Ugo Bergamo. La sinistra va
alla sfida di Strasburgo divisa. Da una parte c'è la lista della neonata
'Sinistra e liberta', che riunisce Verdi, socialisti, Sinistra democratica e il
Movimento per la sinistra del Governatore della Puglia Nichi Vendola.
Sentenza
"lenta", boss liberi ( da "City"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I presunti affiliati al clan
Strisciuglio di Bari (13 erano ai domiciliari, otto in carcere) sono tornati in
libertà, mentre impazzano le polemiche. La giudice "lenta", infatti,
nei mesi scorsi era stata "premiata" dal Csm, e messa a capo del
Tribunale per i minorenni di Bari. Il ministero avvia un'inchiesta e invia gli
ispettori.City 16 aprile 2009
Nell'intervista di Gianni
Martini a Mino Taricco, Assessore Regionale all'Agricoltura, can...
( da "Stampa, La" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ed il
Consiglio di Stato, in ripetuti interventi, hanno precisato che il termine deve
essere rispettato e non può essere sospeso se non limitatamente. La Provincia
di Cuneo ha sospeso 23 procedimenti per attendere un parere del Ministro
dell'Ambiente, richiesto dall'Autorità di Bacino del Po,
Incontro in memoria di
Leopoldo Elia ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Elia viene eletto nel 1976 giudice
della Corte Costituzionale dal Parlamento in seduta comune. Nel 1981 viene
eletto presidente della Corte Costituzionale. Allo scadere del triennio viene
riconfermato presidente fino al termine del suo mandato novennale alla
Consulta, nel maggio 1985.
di Vincenzo Chiumarulo Con
una maxi-scarcerazione sono stati r...
( da "Leggo" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm presidente del tribunale per i
minorenni di Bari, in 15 mesi non è riuscita a depositare le motivazioni della
sentenza di primo grado (il dispositivo è di 62 pagine). La vicenda ha subito
allarmato gli esponenti del Governo. Per stabilire se ci siano state «condotte
negligenti, rilevanti sotto profilo disciplinare» il Guardasigilli Angelino
Alfano ha subito mobilitato gli ispettori,
Sono stati tutti
scarcerati i 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga nei confronti dei quali
son... ( da "Gazzettino,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: per esprimergli il proprio
sconcerto: «Sono molto preoccupato poiché si tratta di un fatto grave, che
rischia di avere conseguenze ancor più gravi». Intanto sul caso il Csm avvierà
un'istruttoria. Lo annuncia il presidente della prima commissione del Csm Ugo
Bergamo che sottolinea di avere intenzione di fare aprire un fascicolo sulla
questione. A pagina
truffa da 12 milioni, il
processo accelera ( da "Nuova
Sardegna, La" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presente come responsabile civile
solo nel processo bis, dove viene assistita dall'avvocato Nicola Satta) è
ripreso l'anno scorso dopo un lunghissimo stop nell'attesa di una pronuncia
della Corte Costituzionale su una questione procedurale. Il gup Maria Teresa
Lupinu ha già fissato il calendario della discussione e la sentenza è attesa a
ottobre.
BARI - Sono 21 i presunti
mafiosi e trafficanti di droga - otto detenuti in carcere, 13 ai domiciliari -
che sono stati scarcerati per il mancato deposito delle motivazioni della s
( da "Adige, L'" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Nei confronti degli imputati che
tornano in libertà sono infatti scaduti i «termini di fase» che decorrono dalla
data di lettura del dispositivo di sentenza all'avvio del processo di secondo
grado. Il ministro della Giustizia Alfano e il Csm hanno disposto accertamenti.
16/04/2009
Bugoloni a giudizio,
domani la sentenza ( da "Adige,
L'" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha respinto
l'eccezione di legittimità costituzionale sollevata dal giudice unico di Tione,
Giuseppe Serao, nel giudizio che vede imputato per diffamazione il consigliere
comunale ed ex sindaco di Fiavé, Beniamino Bugoloni .
il pm antiracket scelto
per la dna trovata l'unanimità su de lucia
( da "Repubblica, La"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Maurizio de Lucia ha coordinato
decine di operazioni di polizia contro le cosche riuscendo a ricostruire la
mappa del pizzo in città e in provincia e gli organigrammi delle famiglie
mafiose. Il magistrato ha tra l´altro curato la collaborazione con la giustizia
di boss di primo piano come Salvatore Cucuzza. Sulla proposta si pronuncerà ora
il plenum del Csm.
boss liberi, bufera a bari
alfano ordina un'ispezione - gabriella de matteis
( da "Repubblica, La"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria, annuncia il presidente della prima commissione, Ugo Bergamo,
mentre il ministro dell´Interno Roberto Maroni, ieri, ha chiamato il
Guardasigilli per esprimere il proprio «sconcerto»: «Fatto grave che rischia di
avere conseguenze ancor più gravi».
Otto anni per una
stesurail clamoroso "caso Pinatto"
( da "Secolo XIX, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il 16 giugno 2008 la sezione
disciplinare del Csm ha radiato dall'ordine giudiziario Pinatto che il 4 luglio
è stato condannato a 8 mesi (pena sospesa) per omissione di atti d'ufficio.
Nella sentenza veniva spiegato che con il suo clamoroso ritardo nel redigere la
sentenza, Pinato aveva gettato «discredito sul prestigio della magistratura
tutta».
Concessero la semilibertà
a Izzo Sanzione disciplinare alle toghe
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ammonimento loro inflitto dal Csm,
il 2 aprile 2008. Secondo Palazzo dei Marescialli, i due magistrati, con la
loro decisione, hanno demeritato per «scarsa diligenza e caduta di
professionalità» e la loro responsabilità deontologia è consistita nel non aver
preso in considerazione tutta la serie di circostanze negative, che erano
invece ben presenti nel fascicolo di Izzo.
Duecento pensionati
militari ammalati per colpa dell'amianto potranno essere indennizzati
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: recente sentenza della Corte
costituzionale sulla scia dell'eccezione sollevata dalla Corte dei Conti di
Genova in accoglimento dell'istanza dell'avvocato Emanuela Monaci del Foro di
Massa nell'ambito della causa intentata da una vedova per il riconoscimento
della reversibilità della pensione privilegiata chiesta a fronte del
manifestarsi del mesiotelioma pleurico contratto dal marito,
Giustizia lumaca e mafiosi
in libertà Alfano manda gli ispettori
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria che potrebbe cominciare già oggi. Il ministro dell'Interno, Roberto
Maroni, ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto, mentre il
coordinatore della Dda, Marco Dinapoli, assicura che sugli scarcerati saranno
intensificati i controlli.
Concessero la semilibertà
a Izzo Sanzione disciplinare alle toghe
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ammonimento loro inflitto dal Csm,
il 2 aprile 2008. Secondo Palazzo dei Marescialli, i due magistrati, con la
loro decisione, hanno demeritato per «scarsa diligenza e caduta di
professionalità» e la loro responsabilità deontologia è consistita nel non aver
preso in considerazione tutta la serie di circostanze negative, che erano
invece ben presenti nel fascicolo di Izzo.
MASSIMILIANO SERPI Da
oltre 15 anni in città, il pm è stato nomi...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: LETTERE E AGENDA pag. 14
MASSIMILIANO SERPI Da oltre 15 anni in città, il pm è stato nomi...
MASSIMILIANO SERPI Da oltre 15 anni in città, il pm è stato nominato dal Csm
procuratore aggiunto. Giustizia è fatta
Alfano apre un'indagine
sui boss scarcerati a Bari ( da "Sole
24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: indagine sui boss scarcerati a Bari
Il Csm avvierà in tempi brevissimi (probabilmente già oggi) un'istruttoria
sulla clamorosa scarcerazione dei 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga
per i quali sono trascorsi i termini di durata massima della custodia cautelare
previsti a decorrere dalla lettura della sentenza di primo grado.
LA PROCURA ha un nuovo
aggiunto: è il pm Massimiliano Serpi, in servizio nel...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: nostra città da oltre 15 anni e ora
nominato ufficialmente dal Csm. Nato a Imola, Serpi ha 58 anni e ha iniziato la
sua carriera in magistratura nel 1981, quando venne nominato uditore
giudiziario. Prima di lavorare a Bologna come pm, Serpi è stato giudice a
Modena, penale prima e civile poi, tra l'83 e il '95 quando è arrivato alla
Procura di Bologna, dove è rimasto fino al '96.
PERUGIA - L'orgoglio a
stelle e strisce torna con il suo mantello per garantire un gius...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Tribunale di Perugia in mano alla
prima commissione del Csm c'era anche quello di un giornalista americano che
lamentava "toni non consoni" nei suoi confronti utilizzati nel processo.
Due esposti giunti all'ufficio protocollo di Palazzo dei Marescialli. Il
vicepresidente del Csm Nicola Mancino ricevette anche una lettera dei docenti
del liceo di Seattle frequento da Amanda Knox in cui,
BARI - Dopo la
scarcerazione di 22 imputati del processo "Eclissi" nei confronti del
clan ... ( da "Messaggero,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvia un'istruttoria
sul caso delle scarcerazioni dei boss mafiosi dovute al ritardo di un giudice
di Bari, Anna Rosa De Palo, nel deposito delle motivazioni della sentenza di
condanna nei loro confronti. Lo ha annunciato il presidente della prima
commissione del Csm, Ugo Bergamo.
Il Procuratore:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: organico della Procura che il Csm
ha fissato in dieci unità (Procuratore capo più nove sostituti). La notizia
l'ha fornita ieri mattina il procuratore Roberto Mescolini il quale ha anche
fornito informazioni sull'attività della Procura. «L'adeguamento degli organici
renderà possibile aumentare ancor più la qualità dell'attività.
"CRISI del mercato o
crisi delle regole", è il titolo del convegno...
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente del Notariato
Italiaeuropa, Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna
Spa, Edward N. Luttwak del Center for Strategicand International Studies, Peter
L. Murray, Harvard Law School, Antonio Baldassarre, Presidente Emerito della
Corte Costituzionale e Augusta Iannini.
Giudice non deposita la
sentenza, liberi 21 presunti mafiosi
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Guardasigilli Angelino Alfano ha
subito mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'
appello di Bari di svolgere una verifica e di comunicarne al più presto gli
esiti. Anche il Csm avvierà una istruttoria. Il ministro dell'Interno Roberto
Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto.
PERUGIA E' UN
PROVVEDIMENTO articolato e duro quello del Ta...
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: nomina e ha rimesso al Csm la
valutazione sulla scelta del candidato che però dovrà provvedere ad espletare
la comparazione prevista dalle norme. Nella sentenza, depositata nelle scorse
settimane, il tribunale amministrativo censura il Csm. Che aveva scelto Fumu
sostenendo che solo lui, rispetto agli altri candidati, abbina «tre
caratteristiche fondamentali per la nomina in questione:
Niente motivazioni: boss
scarcerati a Bari ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà un'istruttoria
e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro dell'Interno
Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto: «Sono
molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto grave, che rischia
di avere conseguenze ancor più gravi».
Strisciuglio fuori, bufera
sui giudici ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm avvia una propria indagine,
mentre il capo dell'ufficio del Gip-Gup Leonardi denuncia l'organizzazione dei
maxi-processi: troppo lavoro per un solo giudice. I 21 presunti affiliati al
clan Strisciuglio di Bari (13 erano agli arresti domiciliari, otto in carcere)
- come era stato anticipato - sono tornati in libertà perchè il giudice che ha
emesso il dispositivo della sentenza
Alfano manda gli ispettori
Mantovano domani a Bari ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: della riforma del Csm. In 15 mesi
il magistrato non ha depositato le motivazioni, causando le scarcerazioni, ma
frattanto è stato promosso dal Csm. Il cittadino non può che rimanere
stupefatto ». E per Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale di Idv: «E' un
fatto gravissimo ed inaccettabile quello che si è verificato perchè vanifica
anni di indagini e di attività delle forze dell'
Comune e periferie, i
politici si dividono ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: i politici si dividono BARI Dopo
l'intervento di Gianni Di Cagno - ex Csm ma, soprattutto, cittadino di Bari -
in merito al silenzio istituzionale e politico che aleggia attorno al
referendum 'autonomista' di domenica prossima nelle ex frazioni di Carbonara-Ceglie
-Loseto e Palese-Santo Spirito si è aperto un profluvio di lettere aperte al
Corriere.
scarcerati 21 mafiosi a
bari ( da "Tirreno,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dicono fonti giudiziarie, non ci
sono i tempi tecnici necessari. La vicenda ha rinfocolato le polemiche sulle
lentezze della giustizia. Per stabilire se ci siano state «condotte negligenti,
rilevanti sotto profilo disciplinare» il Guardasigilli Angelino Alfano ha
subito mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'
Caso Pansa, il Csm:
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Csm: «Sostituti esonerati
dall'inchiesta» L'Anm al Pg: solidali con i pm NAPOLI La decisione del
procuratore di Napoli di stralciare dall'inchiesta sull'emergenza rifiuti in
Campania le posizioni del prefetto di Napoli Alessandro Pansa e dell'attuale
capo della Protezione civile Guido Bertolaso fu nei fatti una «revoca implicita
»
Capasso procuratore a
Santa Maria ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: nominata ieri dal plenum del Csm
dopo la proposta all'unanimità deliberata lo scorso anno dalla quinta
commissione del Consiglio Superiore della Magistratura e andrà ad affiancare
l'altro aggiunto a Santa Maria, ovvero il magistrato Luigi Gay. Con la nomina
del pm antimafia, il plenum di Palazzo dei Marescialli ha riempito la vacanza
del secondo posto di procuratore aggiunto nell'
Crisi e mutui, dibattito
al Cnel ( da "Corriere
della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Concluderà i lavori Augusta
Iannini, Capo Ufficio Legislativo Ministero della Giustizia. Interverranno, tra
gli tra gli altri, il Segretario Generale dell'Unione Internazionale Magistrati
Antonello Mura e il Segretario Generale del Csm Carlo Visconti.
Milano, una donna avvocato
generale ( da "Giornale.it,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Csm ha dato a Laura Bertolè
Viale (nella foto) l'incarico di avvocato generale presso la Corte d'appello di
Milano con 16 voti a favore mentre 6 sono andati a Corrado Carnevali, ex
procuratore aggiunto. La carriera della Bertolè Viale si è svolta tutta nel
capoluogo lombardo dove ha cominciato nel 1968 come giudice,
Diatriba. Sul trattamento
di rocce e terra la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso presentato dal
governo contro la Regione ( da "Stampa,
La" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Diatriba. Sul trattamento di rocce
e terra la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso presentato dal governo
contro la Regione
Nessuno vuole gli inerti
L'edilizia rischia lo stop ( da "Stampa,
La" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E la Corte Costituzionale gli ha
dato ragione. Roberto Montrosset, presidente della Cna Costruzione
(Confederazione nazionale dell'artigianato) e gestore della discarica della
Comunità Montana Valdigne/Mont Blanc, è disorientato. «Ci troviamo in una
grande incertezza - dice -.
OLGA D'ANTONA VS. SARKò e
LULA A BOLOGNA L'UNIONE SOTTERRA IL PD LA MADIA ELOGIA IL GOVERNO E VIENE
INSULTATA - Milano, una donna avvocato generale BRESSO VS. VATTIMO LA FE
( da "Dagospia.com" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Csm ha dato a Laura Bertolè
Viale l'incarico di avvocato generale presso la Corte d'appello di Milano con
16 voti a favore mentre 6 sono andati a Corrado Carnevali, ex procuratore
aggiunto. La carriera della Bertolè Viale si è svolta tutta nel capoluogo
lombardo dove ha cominciato nel 1968 come giudice,
Bari, scandalo in
tribunale ( da "Affari
Italiani (Online)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E anche il Csm avvierà
un'istruttoria sul caso di Bari. Il presidente della Prima Commissione Ugo
Bergamo (laico Udc) ha annunciato l'intenzione "di far aprire un fascicolo
sulla questione" . A suo parere, la Commissione che presiede potrebbe
cominciare a discutere del caso già domani.
Turchia/ Inquirenti: curdi
del Pkk aiutarono Ergenekon ( da "Virgilio
Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In questo momento il Dtp è sotto
processo da parte della Corte Costituzionale che deve decidere se accogliere le
accuse della procura di Ankara e farlo chiudere per attività volte a
distruggere l'unità nazionale. Ergenekon è accusata di aver costituito un vero
e proprio stato nello stato. Secondo l'accusa l'organizzazione è composta da
giornalisti, ex-politici,
TURCHIA/ INQUIRENTI: CURDI
DEL PKK AIUTARONO ERGENEKON ( da "Wall
Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: In questo momento il Dtp è sotto
processo da parte della Corte Costituzionale che deve decidere se accogliere le
accuse della procura di Ankara e farlo chiudere per attività volte a
distruggere l'unità nazionale. Ergenekon è accusata di aver costituito un vero
e proprio stato nello stato. Secondo l'accusa l'organizzazione è composta da
giornalisti, ex-politici,
Giustizia: già a lavoro
Franco Roberti neo procuratore della Repubblica di Salerno
( da "Salerno notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ufficio della procura. Roberti ha
preso il posto di Luigi Apicella, sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal
Csm in seguito allo scontro con la procura generale di Catanzaro sulle indagini
avocate all'ex pm Luigi De Magistris. 16/04/2009
AGENDA DEGLI AVVENIMENTI
DI GIOVEDÌ 16 APRILE 2009 ( da "Wall
Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Riunione del plenum del Csm -
Presentazione del libro 'Elogio della lottizzazione' con i consigliere Rai
Angelo Petroni, Nino Rizzo Nervo e gli ex ministri Maurizio Gasparri e Giovanna
Melandri - Convegno sulla 'libertà di rete' promosso dal Pd con Paolo Gentiloni
e Vincenzo Vita CITTA' DEL VATICANO - Papa Benedetto XVI festeggia a Castel
Gandolfo i suoi 82 anni -
Il Csm nomina Giovanni
Canzio presidente della Corte d'appello del tribunale dell'Aquila
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm nomina Giovanni Canzio
presidente della Corte d'appello del tribunale dell'Aquila A dare il definitivo
via libera sarà Palazzo Marescialli nella prossima seduta. Potrebbe già
ottenere l'autorizzazione a insediarsi entro mercoledì prossimo per far fronte
all'emergenza in cui versano gli uffici giudiziari commenta 0 vota 0 tutte le
notizie di CRONACA ultimo aggiornamento:
L'AQUILA: CSM, CANZIO
NOMINATO PRESIDENTE CORTE D'APPELLO
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: L'AQUILA: CSM, CANZIO NOMINATO
PRESIDENTE CORTE D'APPELLO commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 16 aprile, ore 10:22
Gli amici: Un vero
capitano d'azienda ( da "Denaro,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: oggi membro del Csm) Vincenzo
Siniscalchi. Non nasconde il dolore, Serao, commentando la notizia
dell'uccisione dell'industriale, che ricorda così: "Credo che sia stato
uno dei più grandi imprenditori che abbia avuto il Meridione d'Italia - dice -
era apprezzato e conosciuto anche all'estero, non a caso lo chiamavano 'il re
del grano'.
Scarcerati ventuno
presunti mafiosi ( da "Tempo,
Il" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio
sconcerto: «Sono molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto
grave , che rischia di avere conseguenze ancor più gravi».
Bari, boss scarcerati:
arrivano gli ispettori ( da "Avvenire"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio
sconcerto: «Sono molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto
grave, che rischia di avere conseguenze ancor più gravi».
Boss scarcerati, si muove
il Csm
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Boss scarcerati, si muove il Csm
«Convocati i magistrati di Bari» 16 aprile 2009 alle 12:24 — Fonte: corriere.it
— 0 commenti L'istruttoria sui 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga
scarcerati per il mancato deposito della motivazione
SCARCERAZIONI A BARI, IL
CSM CONVOCA I VERTICI GIUDIZIARI ( da "Wall
Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Scarcerazioni a Bari, il Csm
convoca i vertici giudiziari -->L'istruttoria sui 21 presunti mafiosi e
trafficanti di droga scarcerati per il mancato deposito della motivazione
MAFIA/ CSM: AUDIZIONI
VERTICI TOGHE BARI SU CASO ECLISSI E BOSS
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm: audizioni vertici toghe Bari
su caso Eclissi e boss di Apcom Saranno auditi Presidenti dei tribunali e Capo
Gip-gup -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La Prima Commissione del Csm ha disposto
per il 28 aprile le audizioni dei presidenti della Corte d'appello e del
tribunale di Bari e del capo dell'ufficio gip-gup per appronfondire le cause
del mancato deposito della sentenza di primo
RIFIUTI/ CSM: IL 28
AUDIZIONE DEI VERTICI PROCURA NAPOLI
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm: il 28 audizione dei vertici
Procura Napoli di Apcom La prima commissione indaga sul 'clima' dopo inchiesta
e stralci -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La Prima Commissione del Csm ha deciso
di convocare per un'audizione il procuratore generale di Napoli Vincenzo
Galgano, il procuratore capo Giovandomenico Lepore e l'aggiunto Aldo De Chiara.
GIUSTIZIA/ GIOVANNI CANZIO
VERSO PRESIDENZA CORTE APPELLO AQUILA
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Canzio verso presidenza corte
appello Aquila di Apcom La proposta dalla V commissione del Csm -->Roma, 16
apr. (Apcom) - La V Commissione del Csm ha deliberato di proporre al plenum la
nomina di Giovanni Canzio come nuovo presidente della Corte d'appello de
L'Aquila. La candidatura di Canzio, attualmente consigliere in Corte di
Cassazione, è stata votata all'unanimità in Commissione.
SALUTE. Anagrafe canina,
Corte Costituzionale: inammissibile ricorso Provincia Trento
( da "HelpConsumatori"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale: inammissibile
ricorso Provincia Trento 16/04/2009 - 12:50 La Corte Costituzione ha dichiarato
inammissibile il ricorso intentato dalla Provincia Autonoma di Trento contro l'
Ordinanza concernente "misure per l'identificazione e la registrazione
della popolazione canina" emanata il 6 agosto 2008.
OGGI ARRIVA FRANCO
ROBERTI, IL NUOVO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA. LA CERIMONIA DI INSEDIAMENTO ...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il nuovo procuratore presterà
giuramento ed entrerà in possesso della sede salernitana. Roberti, già alla
guida del pool antimafia presso la procura di Napoli, arriva dopo lo scontro
tra le procure di Salerno e Catanzaro. Sostituirà Luigi Apicella, sospeso da
funzioni e stipendio dal Csm
LA DECISIONE DEL
PROCURATORE DI NAPOLI, GIANDOMENICO LEPORE, DI STRALCIARE DALL'INCHIESTA SULLA
PRES... ( da "Mattino,
Il (Salerno)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Settima Commissione del Csm
«bacchetta» il capo dei pm di Napoli, dando ragione - con una proposta di
delibera che domani saràall'esame del plenum - ai suoi sostituti Giuseppe
Noviello e Paolo Sirleo, che contro quel provvedimento avevano protestato davanti
al Consiglio giudiziario di Napoli.
L'ATTUALE PUBBLICO
MINISTERO DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI NAPOLI, RAFFAELLA CAPASS...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Raffaella Capasso, è stata nominata
ieri - dal plenum del Csm - procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere. A
proporre all'unanimità il nome della Capasso per il prestigioso incarico nel
circondario giudiziario sammaritano, era stata, lo scorso anno, la quinta
commissione di Palazzo dei Marescialli.
TORRE DEL GRECO. DOPO LA
SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE CONFERMA L'ILLEGITTIMITà DEL P...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Dopo la sentenza della Corte
Costituzionale che conferma l'illegittimità del pagamento della quota di
tariffa riferita ai servizi di depurazione e fognatura anche Torre del Greco
comincia la raccolta dei ricorsi attraverso le associazioni Turris Octava e
Atom. «Dopo il ricorso di un cittadino- ha detto Agostino Balzano, presidente
di Turris Octava -
Le motivazioni della
sentenza non sono state depositate nei tempi previsti dalla legge il csm apre
un'inchiesta ( da "Mattino,
Il (Benevento)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Le motivazioni della sentenza non
sono state depositate nei tempi previsti dalla legge il Csm apre un'inchiesta
ROBERTO BUONAVOGLIA BARI.
ERA STATO UN MAXIPROCESSO-LAMPO. ERA IL VANTO DELLA MAGISTRATURA BARESE...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro
dell'Interno Maroni ha chiamato Alfano dicendosi molto preoccupato per le
possibili gravi conseguenze. Il presidente dei gip barese, Giovanni Leonardi,
allarga le braccia: «Non è possibile - afferma - per un solo giudice,
QUESTA MATTINA TOCCA AL
PLENUM DEL CSM GIUDICARE IL PROCURATORE GIOVANDOMENICO LEPORE SULLA GESTIONE...
( da "Mattino, Il (City)"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Questa mattina tocca al plenum del
Csm giudicare il procuratore Giovandomenico Lepore sulla gestione del fascicolo
ecoballe. La domanda posta ai consiglieri è una: lo stralcio dal fascicolo
principale di alcuni indagati, tra cui i commissari Corrado Catenacci, Guido
Bertolaso e Alessandro Pansa corrisponde a una revoca dell'inchiesta dalle mani
dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo?
Buzziolo: non ha senso
trasferire gli orsi in Friuli ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: legittimità attendiamo il giudizio
della Corte Costituzionale. (*) presidente del Circolo Friulano Cacciatori (fa)
Ringraziamo il presidente Buzziolo per il suo intervento che contribuirà ad
alimentare il dibattito. Ma ci permettiamo di ricordare al Buzziolo collega
giornalista della Rai che non tutti sono "tecnici" e l'abbattimento
programmato di settanta orsi è comunque una notizia.
Bari Era stato un
maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese perché era com...
( da "Gazzettino, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Anche il Csm avvierà una
istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già domani. Il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto:
«Sono molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto grave , che
rischia di avere conseguenze ancor più gravi».
San Gaetano - CSM Resana1
- 0 ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: CSM Resana1 - 0 Giovedì 16 Aprile
2009, GOL: st 2' Magagnin. SAN GAETANO: Quagliotto, Caeran, Scarpa, Zago,
Camozzato, Pederiva, Magagnin (st 44' Favaro), Callegari, Canonico (st 30'
Peveri), Possamai (st 47' Biliato), Corato. All.: Favero. CSM RESANA: De
Marchi, Pagan (st 33' Fabbian), Tosetto, Bussolin (st 14' Carraro)
RIFIUTI: AL CSM SLITTA
ESAME SU PRATICA PROCURATORE NAPOLI
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: RIFIUTI: AL CSM SLITTA ESAME SU
PRATICA PROCURATORE NAPOLI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 16 aprile, ore 15:27
Notificazioni penali
( da "AltaLex" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 2008 n° 19602 Notificazioni penali,
imputato non detenuto, consegna al difensore, legittimità Corte Costituzionale
, sentenza 14.05.2008 n° 136 Contumacia dell?imputato, imputato detenuto,
mancata notificazione Cassazione penale , sez. II, sentenza 11.04.2008 n° 15417
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Animali/ Consulta rigetta
ricorso Trento contro anagrafe ( da "Virgilio
Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: così commenta il pronunciamento
della Corte costituzionale: "Esprimo grandissima soddisfazione per il
pronunciamento della Corte Costituzionale a favore dell'ordinanza da me emanata
il 6 agosto
ANIMALI/ CONSULTA RIGETTA
RICORSO TRENTO CONTRO ANAGRAFE CANINA
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: così commenta il pronunciamento
della Corte costituzionale: "Esprimo grandissima soddisfazione per il
pronunciamento della Corte Costituzionale a favore dell'ordinanza da me emanata
il 6 agosto
Piazza Duomo negata
( da "Sicilia, La" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: l'avvocato Ezechia Paolo Reale, ho
chiesto alla Corte d'appello di Catania di inviare gli atti alla Corte
costituzionale per colmare questa lacuna nel sistema giudiziario italiano.
Riconoscendo anche al cittadino prosciolto, come nel mio caso, il diritto di
avere una sentenza che non lasci alcuna ombra.
Ammoniti i giudiciche
liberarono il
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm il 2 aprile 2008 dopo il
giudizio emesso dalla sezione disciplinare dello stesso Consiglio il 14 marzo
precedente. Secondo i consiglieri del Palazzo dei Marescialli, la
responsabilità deontologia dei due magistrati - che hanno demeritato per
«scarsa diligenza e caduta di professionalità» - è consistita nel non aver
preso in considerazione gli elementi negativi presenti nel fascicolo
Il magistrato promosso dal
Csm presidente del Tribunale ( da "Sicilia,
La" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il magistrato promosso dal Csm
presidente del Tribunale Roberto Buonavoglia Bari. Era stato un
maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese perché era
cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno, con 150 condanne e
dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso degli
Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-
16/04/2009 15:27 RIFIUTI:
AL CSM SLITTA ESAME SU PRATICA PROCURATORE NAPOLI
( da "ITnews.it" del
16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: - Slitta al Csm la discussione
della pratica della settima Commissione che 'bacchetta' il procuratore capo di
Napoli Giovandomenico Lepore riguardo la ''revoca implicita'' attuata nei
confronti dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo in relazione allo stralcio di
alcune posizioni nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti,
Grandi movimenti in
Procura ( da "Affari
Italiani (Online)" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: A pronunciarsi in prima battuta
sulla nomina del nuovo pg di Milano sarà la Commissione per gli incarichi
direttivi di Palazzo dei Marescialli, che potrebbe licenziare la sua proposta
tra una quindicina di giorni. Poi la parola finale passerà al plenum del Csm.
tags: milano
REFERENDUM/ GUZZETTA:
FINCHÈ COLLE NON FIRMA DL C'È SPERANZA
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Mentre gli animatori del presidio
gridano slogan come 'Calderoli la tua porcata difenditela da solo' i promotori del
referendum, tra cui Mario Segni, osservano che già "il 2 giugno 1946 e nel
1989 i referendum furono abbinati alle elezioni e quattro presidenti della
Corte costituzionale hanno risposto alle farneticazioni di Calderoli".
##Moldova/ Romania:
cittadinanza a 1mln moldavi, Chisinau..
( da "Virgilio Notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: autorizzazione della Corte
Costituzionale, l'opposizione moldava contesta i dati diffusi dalla polizia
sugli arresti nelle file dei manifestanti. "E' stato creato un database
sulla base delle denunce delle persone scomparse e di quelle rilasciate, che
comprende almeno 328 tra arrestati e sanzionati, anche se il ministero degli
Interni ne cita soltanto 172"
##MOLDOVA/ ROMANIA:
CITTADINANZA A 1MLN MOLDAVI, CHISINAU... -2-
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: autorizzazione della Corte
Costituzionale, l'opposizione moldava contesta i dati diffusi dalla polizia
sugli arresti nelle file dei manifestanti. "E' stato creato un database
sulla base delle denunce delle persone scomparse e di quelle rilasciate, che
comprende almeno 328 tra arrestati e sanzionati, anche se il ministero degli
Interni ne cita soltanto 172"
REFERENDUM: GUZZETTA
RISPONDE A TREMONTI ( da "Virgilio
Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: bastati i pareri di quattro
presidenti emeriti della Corte costituzionale (Marini, Ferri, Baldassarre e
Chieppa), i quali ieri hanno unanimemente escluso qualsiasi profilo di
incostituzionalita' circa l'ipotesi dell'abbinamento del referendum alle
elezioni europee del 7 giugno. Evidentemente la tentazione di riproporre gli
strampalati argomenti gia' avanzati da Calderoli e compagni e'
( da "Stampa, La" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
SERVIZI INESISTENTI
BOLLETTE SCONTATE E RIMBORSI SE MANCANO FOGNATURE E DEPURATORI La class-action
dell'acqua [FIRMA]ALESSANDRO BALLESIO In tutta la Provincia di Torino - e in
particolar modo nelle zone del Canavese e del Pinerolese - circa 40 mila
famiglie avrebbero un credito di 600 euro sulla bolletta dell'acqua. Motivo?
Continuano a pagare una quota per la depurazione e per le fognature, anche se
di fatto le loro case non sono servite né da uno né dall'altro servizio. Lo
sostiene Federconsumatori Piemonte, che, forte di una recente sentenza, ha
avviato una campagna «per consentire a migliaia di utenti di recuperare il
denaro ingiustamente corrisposto negli ultimi dieci anni», come spiega il
direttore Diego Calabrese. L'8 ottobre 2008 la Corte
Costituzionale ha stabilito, in sostanza, che qualora la fognatura sia
sprovvista di impianto di depurazione non vada pagata la "gabella"
che grava sulla bolletta per circa il 40 per cento. «È da tempo che solleviamo
la questione - spiega Calabrese - il problema è nella scarsa diligenza di chi
ci ha governato». Federconsumatori ha messo a disposizione nelle sue
sedi (e in quelle Spi Cgil) la documentazione necessaria a chiedere i rimborsi
che - per legge - possono al massimo riferirsi a un arco di dieci anni. I
documenti verranno inviati sia ai Comuni di appartenenza (per le bollette dal
1998 al 2003) che alla Smat (per il periodo dal 2003 al 2008). «In mancanza di
una risposta, entro trenta giorni, si potrà richiedere un intervento legale -
dicono alla Federconsumatori - . Creando un precedente si potrà sollecitare il
Governo affinché approvi il decreto che renderebbe automatico il rimborsi».
L'avvocato Antonella Riassetto segue il caso per conto dell'«associazione: «Ci
siamo accorti che in almeno 400 Comuni molte persone non possono contare né
sulle fognature, né su impianti di depurazione. Nei prossimi giorni sarà
possibile aderire a questa petizione in tutti gli uffici del Canavese e in gran
parte di quelli della Provincia». Uno dei casi più emblematici riguarda il
Comune di Rueglio, in Valchiusella. Qui il gruppo di opposizione ha denunciato
una situazione limite: «In pratica tutti gli 800 abitanti avrebbero la
possibilità di chiedere il rimborso. Perché non solo mancano le fognature in
parte del paese, ma anche gli impianti di chiarificazione delle acque sono in
stato di totale abbandono».
( da "Corriere.it"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
I disordini e i
simboli Camicie rosse, blu, rosa e bianche: tutti i colori della politica
thailandese Dai manifestanti dell'opposizione ai sostenitori del premier. Fino
alle tinte "a fiori" per i turisti Le «camicie rosse»: sono loro i
protagonisti delle proteste delle ultime settimane in Thailandia. Facendo
irruzione al vertice dell'Asean, hanno umiliato il premier Abhisit Vejjajiva
costringendolo a cancellarlo. Domenica il premier ha dichiarato lo stato di
emergenza a Bangkok, ma loro hanno fatto irruzione al ministero dell'Interno,
costringendolo alla fuga. Poi l'esercito è intervenuto: 2 morti, oltre 100
feriti. Nel Paese sconvolto l'anno scorso dalle proteste delle camicie gialle
(per il momento rimaste dietro le quinte), sono apparse venerdì anche le
camicie blu, un altro gruppo extra-parlamentare. E poi ci sono le camicie
rosa.. Stanno insomma sparendo rapidamente i colori da indossare per chi sia
politicamente neutrale. CAMICIE ROSSE Appoggiano l'ex premier Thaksin
Shinawatra (rovesciato da un golpe militare nel 2006), fanno parte del
cosiddetto «Fronte Unito per la Democrazia contro la Dittatura». Vogliono le
dimissioni di Abhisit e nuove elezioni. Domenica Thaksin li ha incitati alla
rivoluzione e ha promesso di guidarla. Sono decine di migliaia. Tengono sotto
assedio da tre settimane la sede del governo, impedendo ad Abhisit di
accedervi. Usano le stesse tattiche adottate l'anno scorso dai loro nemici, le
camicie gialle. Tra le camicie rosse molti appartengono alle classi meno
abbienti. Ma «Siam Report» sostiene che tra loro c'è anche gente benestante che
vive nella capitale e che non tutti sono interessati al ritorno di Thaksin, ma
che tutti si oppongono all'attuale sistema. CAMICIE GIALLE - Appartengono
all'Alleanza Popolare per la Democrazia, movimento creato nel 2005 per
rovesciare Thaksin (da un suo ex socio d'affari). Finora rimaste dietro le
quinte, potrebbero scendere in campo se le camicie rosse dovessero apparire
vittoriose. Indossano il giallo in segno di rispetto per il re Bhumibol
Adulyadej, 81 anni, al trono dal '62 (ma non significa che le camicie rosse si
oppongano al re). Il gruppo comprende filo-monarchici, accademici,
imprenditori, ex militari: la vecchia elite, insomma, inorridita dall'ascesa di
Thaksin e dalle sue politiche populiste che gli hanno assicurato i voti dei
poveri. L'anno scorso, le camicie gialle hanno tenuto per mesi sotto assedio il
palazzo del governo opponendosi al premier pro-Thaksin (era suo cognato So
( da "Gazzetta di Reggio"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Acli Domus, il crac
sbarca in Appello «Atti falsi e controlli inadeguati» TIZIANO SORESINA REGGIO.
Non è morto e sepolto, sul piano giudiziario, lo scandalo immobiliare
«marchiato» Acli Domus: case-fantasma riferibili a ben 14 anni fa... La
sentenza relativa al primo troncone - la bancarotta fraudolenta aggravata - è
stata impugnata. Un ricorso in Appello a Bologna che ha diverse «facce». I
RICORSI. L'impugnazione è stata presentata dai legali degli unici due
amministratori condannati - cioè il 56enne Roberto Codeluppi (a capo della
cooperativa edile dal 29 agosto 1985 al 28 giugno 1996) e il 58enne Naldo
Giovannini (vicepresidente dall'11 luglio 1994 al 14 novembre 1996) che
avrebbero - ma anche dall'avvocato di parte civile Lalla Gherpelli (che tutela
il Comitato di 24 soci) sia in via incidentale avverso all'impugnazione
proposta da Giovannini, sia per i soli interessi civili. LA PROCURA. Invece il
procuratore capo Italo Materia - che ha rappresentato in aula l'accusa,
affontando contemporaneamente un vespaio di polemiche
giunte nel 2007 sino al Csm ed al Guardasigilli - non ha ritenuto di proporre
ricorso in Appello («La sentenza è ben motivata» ha detto alla Gazzetta). TEMPI
BIBLICI. Insomma, anche se non a tutto campo - le assoluzioni dei tre sindaci
revisori (Giovanni cervi, Benito Oleari ed Angelo Geminiani) non sono state
infatti «scalfite» - sarà di nuovo battaglia giudiziaria, ma con tempi a
dir poco sconfortanti: il processo di secondo grado dovrebbe tenersi non prima
di un anno e mezzo, cioè nel 2010 inoltrato... LE DISTRAZIONI. L'avvocato
difensore Ernesto D'Andrea - che difende Giovannini - punta decisamente il
dito, nel ricorso, sulle indagini e sulla mancata concessione di una perizia
contabile durante il processo. Per la difesa tutto parte dai «controlli a
campione» fatti dal commissario liquidatore Luigi Leoni durante la complessa
ricostruzione del crac Acli Domus. «Se il commissario liquidatore avesse fatto
i controlli completi - replica D'Andrea - in particolare se avesse controllato
che tutte le operazioni bancarie della cooperativa Acli Domus risultavano nelle
scritture contabili della stessa cooperativa, non saremmo giunti alla condanna
di Giovannini, ma nemmeno ad una sua incriminazione. Difatti, si sarebbe
accertato che le somme di denaro prelevate da Giovannini e fatte apparire come
distrazioni, non erano distrazioni, bensì somme di denaro di cui l'appellante
si riappropriava legittimamente, dopo averle prestate in precedenza, proprio ad
Acli Domus, per sanare posizioni debitorie». A Giovannini e Codeluppi gli
inquirenti hanno «ricondotto» distrazioni per quasi due miliardi di vecchie
lire e sul punto il tribunale - nella sentenza - si sofferma a lungo. «Prestiti
infruttiferi mai restituiti e ingiustificati, concretamente lesivi della
garanzia dei creditori. L'Acli Domus - motiva la Corte - doveva costruire case,
non elargire prestiti, fosse stato anche per sostenere buone cause».
FALSIFICAZIONI. Ma per l'avvocato D'Andrea le cose non stanno così e tutto
nasce dalla falsificazione delle scritture contabili. «Chi ha agito a tale fine
- rimarca il difensore - ha fatto emergere, dalle scritture contabili, ciò che
credeva opportuno e, in particolare, solo il momento in cui Giovannini
prelevava denaro dalle casse di Acli Domus: questo, a conclusione di tutto,
sono apparse delle distrazioni tali, da fare incriminare per bancarotta fraudolenta
il mio assistito. Da qui l'esigenza d'effettuare una perizia contabile». Sulla
falsificazione degli atti contabili di Acli Domus la difesa «picchia» duro,
indicando le molte testimonianze ascoltate nel processo che parlano di
«documentazione artatamente falsificata - sintetizza D'Andrea - ma non da
Giovannini e senza che questi potesse intervenire più di quanto non ha fatto».
A supporto si fa riferimento all'esposto presentato in procura dallo stesso
Giovannini nel novembre
( da "Gazzetta di Reggio"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
«Buco» da 3 milioni
di euro «Buco» da 3 milioni di euro Acconti per case-fantasma Nel 1995 una
sessantina di famiglie versarono alla cooperativa Acli Domus acconti per
terreni su cui sarebbero dovute sorgere le loro case. E' l'inizio di un crac da
tre milioni di euro. Nel 2000 viene aperta un'inchiesta:
sarà chiusa nel febbraio 2006. Il 5 dicembre 2006 parte l'udienza preliminare
che si concluderà con il rinvio a giudizio dei 7 imputati in un clima
infuocato: la vicenda approderà sino al Csm (ma senza esito). A fine 2007 il
tribunale divise in due il processo.
( da "Cittadino, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
La settimana
decisiva per il voto: ultimi giorni per "l'election day" ROMA
Settimana cruciale per decidere sull'election day, cioè sull'accorpamento di
tutte le consultazione elettorali (amministrative, europee e referendum) sabato
6 e domenica 7 giugno. Calendario alla mano il governo ha tempo fino al 16
aprile per indire i comizi elettorali. La legge stabilisce infatti un minimo di
cinquanta giorni per la campagna elettorale fino a un massimo di 70. E, numeri
alla mano, i cinquanta giorni dalla elezioni del 6 e 7 giugno scadono proprio
giovedì 16 aprile.Nel caso in cui si dovesse superare quella data sarebbe
impossibile accorpare i diversi appuntamenti e le ipotesi in campo resterebbero
due: elezioni per tre domeniche di seguito, il 7 giugno per le amministrative e
le europee, il 14 giugno per il referendum e il 21 per i ballottaggi. Oppure,
altra strada percorribile è quella di rinviare al 21 giugno la consultazione
referendaria insieme con il secondo turno delle amministrative. Un'ipotesi però
per cui servirebbe un intervento ad hoc del governo. La legge 352 del 1970
sull'indizione dei referendum parla chiaro: l'articolo 34
stabilisce infatti che «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della
Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il
referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica
compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per decidere non è molto.
E nella maggioranza c'è da fare i conti con i distinguo tra Pdl e Lega,
contraria all'accorpamento dei diversi appuntamenti elettorali.n ELECTION
DAYFavorevole alla richiesta di accorpare le diverse tornate elettorali è
innanzitutto l'opposizione così come lo stesso comitato referendario. L'ipotesi
porterebbe, secondo l'opposizione, a un risparmio di 400 milioni di euro.
L'idea non è esclusa nemmeno dal premier Berlusconi che ha invitato la
maggioranza a riflettere sull'ipotesi. Un no secco arriva invece dalla Lega
Nord, contraria all'accorpamento che contesta anche il risparmio di 400 milioni
di euro perché, secondo il ministro dell'Interno, sarebbero in realtà 170
milioni.n REFERENDUM 21 GIUGNoÈ questa la possibile mediazione tra il Pdl e la
Lega. Si tratta di un "mini accorpamento" perché la data del
referendum andrebbe a coincidere con il secondo turno dei ballottaggi per le
elezioni amministrative. Se il governo decidesse di procedere in questa
direzione dovrebbe però emanare una leggina ad hoc per correggere quella attuale
visto che il termine ultimo per la consultazione referendaria è fissato al 15
giugno. n REFERENDUM 14 GIUGNOÈ la data prevista per il voto nel caso in cui il
governo dovesse emanare il decreto nei termini stabiliti. Per gli elettori il
rischio è però di dover andare a votare per tre domeniche di seguito: il 7
giugno per il primo turno delle amministrative e per le elezioni europee; il 14
giugno per la consultazione referendaria e il 21 giugno per gli eventuali
ballottaggi.Yasmin Inangiray
( da "Secolo XIX, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Procuratore e marito
lasciatoperde causa contro la moglie storia d'amore (finito) & giustizia IL
SECONDO giudice che gli ha dato torto lo ha anche, implicitamente, bacchettato
spiegandogli quanto lui, capo di una delle principali Procure della Repubblica
della Toscana, avrebbe dovuto sapere perfettamente: «Ci sono novanta giorni di
tempo per presentare una querela per diffamazione. E questa denuncia è partita
quando era già troppo tardi». In precedenza un altro giudice genovese (il
tribunale del capoluogo ligure è competente su tutti gli affari penali
riguardanti i giudici toscani) aveva sancito ancora una sconfitta per il
procuratore: "il fatto non sussiste" era stata la sentenza. Il capo
dei pm accusava in entrambi i casi la moglie di averlo
diffamato con una lettera spedita al suo superiore gerarchico una volta e poi
al Csm. Il giudice ha precisato al magistrato che non c'è diffamazione se il
presunto discredito viene gettato in presenza di una sola persona. È una storia
d'amore (finito) e di giustizia quella che è andata in scena nelle aule del
tribunale di Genova nei giorni scorsi. Riguarda la famiglia in
disfacimento del capo dei pm di una Procura toscana. Il punto di partenza è la
vita privata del procuratore, difeso dall'avvocato genovese Roberto Frank. La
moglie, che è stata assistita dai legali Sandro Vaccaro e Nicola Scodnik, ormai
non lo sopporta più. È disperata: «Mio marito mi trascura, beve ai limiti
dell'alcolismo ed è aggressivo, violento». È l'epilogo di una relazione che
dura da anni. La donna, che fa l'impiegata, prima di rassegnarsi chiede aiuto.
Lo fa presentato un esposto all'Avvocato di Stato, il diretto superiore del
marito. La sua è una sorta di denuncia. Ma il fine della moglie non è portare
il marito in tribunale. Ma costringerlo a mettersi in riga, magari grazie
all'intervento di un magistrato autorevole. E chi più autorevole del suo
diretto superiore? E poi il suo obiettivo è quello di mettere il marito di
fronte al rigore della legge. La risposta della giustizia? «Assente», dirà la donna
in aula. Sì perché in questa vicenda è lei a finire sotto accusa. Il
procuratore capo la querela per diffamazione. Le parole scritte dalla moglie
nell'esposto all'Avvocato di Stato sono ritenute gratuite e offensive. Al punto
da spingere il magistrato a chiedere giustizia. Nel processo di fronte al
giudice di pace genovese la donna viene condannata a una pena pecuniaria di 500
euro e al risarcimento dei danni patiti dal marito (che si era costituito parte
civile) nella carriera (nessuna attesa promozione nel frattempo era arrivata a
suo parere per via di quell'esposto). In appello la sentenza viene però
ribaltata e il giudice assolve la donna «che si è limitata a inviare al
superiore del marito una disperata richiesta di aiuto». A questo punto i problemi
all'interno della coppia non accennano a risolversi. Tuttaltro. E quando la
separazione è ormai una prospettiva concreta, la moglie del procuratore capo ha
un nuovo sussulto. E chiede l'intervento della Corte di cassazione e del
Consiglio superiore della magistratura. Il marito la querela ancora, sempre per
diffamazione. E proprio come nel primo caso la donna viene in primo grado
condannata e in secondo assolta: il suo accusatore si era dimenticato, un
aspetto basilare del suo lavoro, le querele vanno presentate entro novanta
giorni. 14/04/2009
( da "Repubblica, La"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 33 - Commenti
CHE COSA NASCONDE IL PIANO B DEL GOVERNO (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Ci sono
voluti centinaia di morti perché un residuo di decenza cancellasse (sembra)
queste parole sinistre, preludio a nuovi disastri, a nuovi lutti. Conflitti di
competenza Stato-Regioni, furberie e tatticismi procedurali hanno ormai
consegnato il "piano casa" a una sorta di percorso carsico, da cui
esso riemerge ogni giorno in vesti mutate. Ma è vero che il "piano
casa", «a furia di passare di mano in mano e dal setaccio delle Regioni, è
diventato un pianerottolo» (così Feltri su Libero)? O ha ragione invece
Bartezzaghi quando scrive che, accantonato il Piano A, il governo è passato a
un Piano B («l´opzione alternativa, la via di fuga, la riserva mentale, la scappatoia»)?
E il Piano B, scritto con la voglia del Piano A, non ne avrà conservato,
nonostante le copiose lacrime di coccodrillo, le peggiori istanze? Per valutare
il Piano B e i suoi travestimenti, ricordiamoci quel che diceva il Piano A.
Esso incoraggiava ampliamenti indiscriminati di tutti i fabbricati, infestando
case e condomini con funeste escrescenze: ampliamenti del 20% degli edifizi
ultimati entro il 2008, per giunta con opzione di acquisto dai vicini delle
quote di loro spettanza, onde raddoppiare (e oltre) quel 20%; per chi abbatta
un edificio, possibilità di ricostruirlo ampliato del 35%. Il tutto in deroga a
ogni norma vigente, mediante il ricorso massiccio al silenzio-assenso e alla
d.i.a. (dichiarazione inizio attività), che perfino nei centri storici doveva
precedere (di fatto, sostituire) il parere delle Soprintendenze, ribaltando la
sequenza prevista dal Codice dei Beni Culturali e dal T.U. per l´edilizia.
Insomma, la legalizzazione previa di abusi e reati: una vera e propria
istigazione a delinquere nei panni di una bozza di legge, un regalo agli
«osceni palazzinari di cui ci lamentiamo da anni, ai comuni annaspanti nella
corruzione, ai costruttori senza regole e ai politici imbroglioni: uomini che
disprezziamo, ma che sono stati prodotti da noi, sono parte di noi, e il nostro
disprezzo non ci protegge dalle loro malefatte» (Orhan Pamuk). Molto si è
reclamizzato il fatto che nel Piano B uscito dalla Conferenza Stato-Regioni del
31 marzo, e rimaneggiato fino al 9 aprile, le escrescenze (la "soluzione
20%") vengano limitate a villette uni e bifamiliari (resta invece la
"soluzione 35%" per la demolizione e ricostruzione di edifici
residenziali di qualsiasi dimensione), e che ne vengano esclusi i centri
storici. Resta da capire come mai una norma che prevede la rottamazione dei
fabbricati di bassa qualità costruttiva (quelli che all´Aquila sono crollati
come castelli di carta) inciti poi a ricostruirli più in grande senza garanzie
di sicurezza; e questo in un Paese che da decenni vede il drammatico calo di
tecniche costruttive e controlli pubblici, come le rovine d´Abruzzo dimostrano
anche ai ciechi. Ma il Piano B fa di peggio. Dove il Codice dei Beni Culturali
prevede l´autorizzazione paesaggistica preventiva, con controlli incrociati di
Stato, Regioni ed Enti locali (art. 146), si sostituisce la vana opzione di
annullamento ex post di quanto già approvato dai Comuni, ma «solo per contrasto
con le prescrizioni del Codice»; e ciò in via permanente (secondo una
versione), ovvero fino al 2011 (secondo un´altra, che però aggiunge il
silenzio-assenso). Peggio ancora, e ancora contro il Codice, un basso
espediente causidico nullifica ogni potere e responsabilità dello Stato nella
gestione dei vincoli paesaggistici, obbligando il Soprintendente ad esprimersi
in una "conferenza dei servizi", cioè a sedere a un tavolo in cui può
facilmente esser messo in minoranza dai rappresentanti degli enti locali, anche
se privi di competenza tecnica in materia di paesaggio. Si assimilano alla
manutenzione ordinaria e straordinaria gli interventi di "edilizia
libera", prefigurando un condono garantito a regime, e si estende in
perpetuo la sanatoria paesaggistica che il Codice bloccava al 2004. Infine, si
delega il Governo a "semplificare" le sanzioni degli illeciti paesaggistici,
depenalizzando in particolare le false dichiarazioni tecniche dei progettisti,
punibili solo dopo l´accertamento del danno (cioè dopo il prossimo terremoto,
dopo altri lutti e rovine). Anche il Piano B calpesta dunque senza scrupoli il
Codice dei Beni Culturali, che pure nacque da un altro governo Berlusconi, e a
cui ministri e loro lacché continuano a rendere omaggio pro forma, mentre
lavorano per smantellarlo. Intanto le Regioni, dopo aver protestato perché il
Piano A non rispettava le loro competenze, tacciono, soddisfatte del Piano B,
quasi per un patto scellerato: accettano di subire l´invadenza dello Stato sul
piano casa, purché i controlli paesaggistici previsti dal Codice vengano
posticipati sine die o annullati. Questo richiamo al Codice non è l´ubbÍa di
qualche nostalgico. I valori in gioco sono la memoria storica del Paese, la sua
dignità etica, il patrimonio naturale e artistico che abbiamo ereditato dai
nostri padri e dobbiamo trasmettere ai nostri figli. Sono valori presidiati
dalla Costituzione: e sarebbe bene che qualcuno, a Palazzo Chigi e dintorni,
andasse a rileggersi l´articolo 9 («La Repubblica tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione»), e si ricordasse che, in quanto
inserito tra i principi fondamentali, esso è sovraordinato a tutto quel che
segue, inclusa l´attività economica privata, che «non può svolgersi in
contrasto con l´utilità sociale» (art. 41). Perciò la Corte
Costituzionale ha spesso sancito la «primarietà del valore estetico-culturale,
che non può esser subordinato ad altri valori, ivi compresi quelli economici»,
e anzi dev´essere «capace di influire profondamente sull´ordine
economico-sociale» (151/1986), affermando che il paesaggio è «un valore
primario e assoluto, che precede e costituisce un limite agli altri
interessi pubblici» (367/2007). Precisamente il contrario della ratio del
piano-escrescenze, che fa appello all´egoismo individuale per inondare città,
borghi e campagne d´Italia con un´immensa colata di cemento. Sarebbe un delitto
contro l´ambiente come bene pubblico, contro la storia e la memoria di questo
Paese: questo vuol dire il severo, tempestivo monito del Capo dello Stato
contro le «molte insidie alla salvaguardia del patrimonio artistico, culturale
e paesaggistico, valori che la Costituzione tutela e di cui impone il
rispetto». Il terremoto d´Abruzzo è una tragedia per l´Italia, e costringe,
oltre le emozioni del momento, a un severo riesame delle priorità nazionali. Se
davvero vogliamo "far ripartire i cantieri", questo è il momento di
ricordarsi delle leggi antisismiche, ogni giorno disattese: basti ricordare le
misure del governo Berlusconi nel 2003 dopo il terremoto di San Giuliano di
Puglia, mai entrate in vigore dopo svariati rinvii (l´ultimo dei quali nel
recente "decreto milleproroghe"). Anziché costruire il ponte sullo
Stretto di Messina (una delle aree più sismiche del mondo, oltre centomila
morti nel terremoto del 1908), è il momento di concentrare energie e
investimenti in un grandioso piano di messa in sicurezza del Paese (non solo
monumenti, ma case, scuole, ospedali, uffici, fabbriche, università, musei) con
le tecnologie antisismiche più avanzate, come in Giappone e in California,
promuovendo architetture di qualità, inasprendo e non allentando i controlli.
Anziché legiferare per poi cancellare le norme mediante indecenti sequele di
"rinvii", è il momento di attivare la virtuosa ricostruzione non di
anonime new town che cancellino memoria storica e identità culturale, ma del
prezioso tessuto abitativo, anche "minore", della nobile terra
d´Abruzzo, mantenendo le caratteristiche costruttive dei borghi (come dopo un
altro terremoto fu fatto, nelle Marche assai meglio che in Umbria). Invece di
irresponsabili demolizioni, l´Abruzzo merita una campagna di accurato ripristino:
non è un caso che abbiano retto benissimo al terremoto le case della splendida
Santo Stefano di Sessanio, sul Gran Sasso, restaurata di recente come
"albergo diffuso" nel rispetto delle norme antisismiche. Profitto
imprenditoriale e rispetto delle regole di tutela si possono coniugare,
salvando vite umane. Non di uno sgangherato "piano casa" ha bisogno
l´Italia, ma di un vero piano-sicurezza, che sia insieme un piano-tutela
dell´ambiente, del paesaggio, della memoria storica.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 30 - Sassari
Addobbi nelle chiese, Addobbi nelle chiese, una inutile spesa Scrivo alla Nuova
perchè un paio di giorni fa mi sono davvero arrabbiata. Andando a fare le
«cerche» ho visto tutte le chiese addobbate con tantissimi fiori che sono
carissimi, mi dà fastidio ogni anno ma questa volta non l'ho digerita. Perchè i
soldi non sono stati usati per i terremotati? lo so che sono donazioni dei
fedeli, ma io credo che anche loro sarebbero stati d'accordo. E credo che anche
Gesù lo sarebbe stato. Tutto questo sfarzo non è da Lui, altrimenti non sarebbe
nato in una grotta. Dovrebbero prendere tutti esempio dalla chiesetta di San
Giacomo, è meravigliosa, ci sono i veri sepolcri come si faceva una volta. Così
si dovrebbe fare ogni anno e i soldi dei fiori darli alle famigli povere. Io
credo che sarebbe il modo migliore di festeggiare la Pasqua. Chiedo scusa se ho
urtato qualcuno che magari non la pensa così, ma questa è come la vedo io.
Almeno a Pasqua si dovrebbe pensare alle cose veramente importanti nella vita.
Giovanna Lella Il cuore dei sardi per aiutare l'Abruzzo Sono uno dei tanti
sardi che da qualche giorno non riesce a dormire perchè pensa alla tragedia
dell'Abruzzo. Ho fatto la mia modesta donazione, ma, chiaramente, non riesco a
non pensare alla sensazione di sconforto che provano decine di migliaia di
cittadini dell'Aquila e dintorni. a prescindere da quelle che possano essere le
idee politiche di ognuno di noi, ritengo che la proposta del governo di
affidare 100 progetti di ricostruzione a 100 provincie possa essere positiva.
Considerando la generosità del popolo sardo e la fierezza che da sempre ci
impedisce di affrontare gli eventi negativi senza agire in prima persona, sarei
orgoglioso se ogni provincia sarda assumesse obiettivi ambiziosi portandoli in
porto in brevissimo tempo. Offro la mia disponibilità per qualsiasi iniziativa
e ringrazio i sardi che come me non vogliono stare in seconda linea. Andrea
Ledda Il limite dei tre embrioni non aveva fondamento La
Corte Costituzionale, con questa sentenza non fa altro che dare ragione a
quanto sostenuto da sempre dalle Comunità scientifiche, dalle associazioni dei
pazienti e soprattutto dal buonsenso. Il limite dei tre embrioni, infatti, non
aveva niente di scientifico ed era da tutti considerato una cattiva medicina e
pregiudiziale della salute della donna. Quindi, la Suprema Corte,
confermando le precedenti sentenze del Tribunale di Cagliari, di Firenze e del
Tar del Lazio, ha ancora una volta affermato che prima viene la salute della
donna e poi quella dell'ovocita fecondato. Giovanni Monni primario ginecologo
ospedale microcitemico presidente Aogooi (Associazione ostetrici ginecologici
ospedali italiani)
( da "Adige, L'" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Referendum
Accorpamento a giugno? Ultimi giorni per decidere l'election day ROMA -
Settimana decisiva per decidere sull'election day e cioè l'accorpamento di tutte
le consultazione elettorali (amministrative, europee e referendum) sabato 6 e
domenica 7 giugno. Calendario alla mano il governo ha tempo fino al 16 aprile
per indire i comizi elettorali. La legge infatti stabilisce un minimo di
cinquanta giorni per la campagna elettorale fino ad un massimo di 70. E, numeri
alla mano, i cinquanta giorni dalle elezioni del 6 e 7 giugno scadono proprio
giovedì 16 aprile. Nel caso in cui si dovesse superare quella data sarebbe
impossibile accorpare i diversi appuntamenti e le ipotesi in campo resterebbero
due: elezioni per tre domeniche di seguito, il 7 giugno per le amministrative e
le europee, il 14 giugno per il referendum ed il 21 per i ballottaggi. Oppure,
altra strada percorribile è quella di rinviare al 21 giugno la consultazione
referendaria insieme con il secondo turno delle amministrative. Un'ipotesi però
per cui servirebbe un intervento ad hoc del governo. La legge 352 del 1970
sull'indizione dei referendum parla chiaro: l'articolo 34
stabilisce infatti che «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della
Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il
referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica
compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per decidere non è molto.
E nella maggioranza c'è da fare i conti con i distinguo tra Pdl e Lega,
contraria all'accorpamento dei diversi appuntamenti elettorali. Favorevole alla
richiesta di accorpare le diverse tornate elettorali è innanzitutto
l'opposizione così come lo stesso comitato referendario. L'ipotesi porterebbe,
secondo l'opposizione, ad un risparmio di 400 milioni di euro da destinare
all'emergenza terremoto. L'idea non è esclusa nemmeno dal premier Silvio
Berlusconi che ha invitato la maggioranza a riflettere sull'ipotesi. Un no
secco arriva invece dalla Lega Nord, contraria all'accorpamento e contesta
anche il risparmio di 400 milioni di euro. Una possibile mediazione tra il Pdl
e la Lega potrebbe essere l'accorpamento con il secondo turno dei ballottaggi
per le elezioni amministrative. 14/04/2009
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Settimana
determinante per decidere l'election day e accorpare europee e referendum il 6
giugno Pdl-Lega, si cerca l'accordo in Fvg Gottardo (Pdl) convoca un vertice:
l'alleanza soluzione più coerente UDINE. Un incontro dei partiti della
coalizione di Centrodestra del Friuli Venezia Giulia si terrà giovedì 16 aprile
a Udine, in vista delle prossime elezioni amministrative. Lo rende noto il
coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, che ha promosso l'incontro in
accordo con il vicecoordinatore, Roberto Menia. Alla riunione prenderanno parte
i segretari regionali della Lega Nord, Pietro Fontanini, e dell'Udc Angelo
Compagnon, assieme ai responsabili provinciali dei partiti della coalizione.
«Il Centrodestra che da un anno governa la Regione - afferma Gottardo - rimane
la soluzione politicamente più coerente e in grado di assicurare stabilità
negli enti locali del Friuli Venezia Giulia che andranno presto al voto. È
questa la comune volontà - conclude - di tutte le segreterie regionali delle
forze politiche che la compongono». Referendum. Questa sarà la settimana
decisiva per decidere sull'election day e cioè l'accorpamento di tutte le
consultazione elettorali (amministrative, europee e referendum) sabato 6 e
domenica 7 giugno. Calendario alla mano il governo ha tempo fino al 16 aprile
per indire i comizi elettorali. La legge infatti stabilisce infatti un minimo
di cinquanta giorni per la campagna elettorale fino a un massimo di 70. E,
numeri alla mano, i cinquanta giorni dalla elezioni del 6 e 7 giugno scadono
proprio giovedì 16 aprile. Nel caso in cui si dovesse superare quella data
sarebbe impossibile accorpare i diversi appuntamenti e le ipotesi in campo
resterebbero due: elezioni per tre domeniche di seguito, il 7 giugno per le amministrative
e le europee, il 14 giugno per il referendum ed il 21 per i ballottaggi.
Oppure, altra strada percorribile è quella di rinviare al 21 giugno la
consultazione referendaria insieme con il secondo turno delle amministrative.
Un'ipotesi però per cui servirebbe un intervento ad hoc del governo. La legge
352 del 1970 sull'indizione dei referendum parla chiaro: l'articolo
34 stabilisce infatti che «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della
Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il
referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica
compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Il tempo per decidere non è molto.
E nella maggioranza c'è da fare i conti con i distinguo tra Pdl e Lega,
contraria all'accorpamento dei diversi appuntamenti elettorali. Election day.
Favorevole alla richiesta di accorpare le diverse tornate elettorali è
innanzitutto l'opposizione così come lo stesso comitato referendario. L'ipotesi
porterebbe, secondo l'opposizione, ad un risparmio di 400 milioni di euro da
destinare all'emergenza terremoto. L'idea non è esclusa nemmeno dal premier
Silvio Berlusconi che ha invitato la maggioranza a riflettere sull'ipotesi. Un
no secco arriva invece dalla Lega Nord, contraria all'accorpamento e contesta
anche il risparmio di 400 milioni di euro perchè, secondo il ministro
dell'Interno, sarebbero in realtà 170 milioni.
( da "Repubblica, La"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina IV - Bari
Latorre: a Roma sanno che l´esperienza barese è la più innovativa nel
Mezzogiorno LELLO PARISE Se il capolista della circoscrizione meridionale per
le europee con addosso la maglia del Pd dovrà essere un pugliese, la partita si
riduce a un paio di nomi: quelli di Paolo De Castro e di Gianrico Carofiglio,
entrambi senatori. Nel frattempo il segretario Michele Emiliano insisterà
perché oggi la direzione regionale accetti di schierare ai nastri di partenza
per Strasburgo, almeno tre assessori della giunta Vendola. Tutte e due le facce
di questa medaglia, sono ancora da mettere a fuoco. Il dibattito a proposito
della testa di serie, è apertissimo. Ma, a quanto pare, in queste ore
continuerebbero a salire le quotazioni dell´ex ministro delle Risorse agricole.
Mentre tenderebbero al ribasso quelle del pm-scrittore, che in particolare i
dalemiani non vedrebbero di buon occhio anche solo perché De Castro avrebbe una
maggiore esperienza in campo europeo per essere stato al fianco di Romano Prodi
quando l´ex premier era il presidente dell´Ue. Non per questo la nomination di
Carofiglio segna il passo. Tant´è che l´onorevole Alberto Losacco, uno dei più
ascoltati consiglieri del segretario Dario Franceschini, continua a
considerarlo nella «lista dei papabili», quelli che non dispiacerebbero al
leader dei riformisti. A meno che, alla fine, la Puglia non resti ferma al palo
e si preferiscano soluzioni tese a privilegiare la regione più rappresentativa,
dal punto di vista elettorale, del collegio: quella campana. In questo caso gli
identikit più ricorrenti sono quelli dello scrittore Roberto Saviano, restio a
vestire i panni dell´europarlamentare, e dell´ex presidente
della Corte costituzionale
Francesco Paolo Casavola, nato a Taranto, ma napoletano d´adozione. «I
capilista li deciderà il segretario del partito» taglia corto il senatore
Nicola Latorre. L´appuntamento è per martedì 21. Franceschini & C.
sceglieranno sapendo che «l´esperienza barese è la più innovativa del Sud»,
ma anche che «il tacco d´Italia non è l´ombelico del mondo». Latorre spiega:
«Si terrà conto di quello che è il quadro nazionale e del fatto che i cinque
capilista, insieme, dovranno avere la forza di raccontare il Pd». E´, più o
meno, la stessa esigenza di Emiliano, che non vuole allineare «una serie di
sconosciuti» nella griglia dei competitori locali. Saranno al massimo, sei.
Ecco perché Michele il Gladiatore vorrebbe che della squadra facessero parte
con l´uscente Enzo Lavarra, il sindaco di Melpignano Sergio Blasi, gli
assessori regionali Sandro Frisullo, Guglielmo Minervini e Michele Pelillo
nonché il deputato Francesco Boccia. Non sarà facile raggiungere questo
obiettivo, il cui scopo sarebbe innanzi tutto quello di arginare l´eventuale
successo del fondatore di Sinistra e libertà Nichi Vendola, nei cui confronti
si rovescerebbero non pochi voti targati Pd qualora lo stesso Pd fosse in grado
di proporre esclusivamente dei "signori nessuno". Ma i Democratici
dell´esecutivo guidato dal rivoluzionario gentile, tirano il freno. Dice il
parlamentare tarantino Ludovico Vico: «Il problema di queste elezioni non è
quello di fare le scarpe a Vendola. Seguiremo questa strada piuttosto, rischia
di fare del male al centrosinistra».
( da "Tirreno, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 6 - Prato Si
parla di Costituzione con De Siervo e Zaccaria PRATO. La Casa della Cultura
"Enzo Biagi", con il patrocinio della Regione Toscana, della
Provincia e del Comune, organizza due incontri sulla Costituzione con il
preciso intento di sensibilizzare studenti delle scuole superiori e
dell'Università. Il primo appuntamento è per domani all'auditorium
Gramsci-Keynes (via di Reggiana 106) a partire dalle ore 10,30. Sarà ospite Ugo
De Siervo, vicepresidente della Corte Costituzionale. Tema
dell'incontro "Storia della Carta Costituzionale e prospettive future di
una costituzione europea". Giovedì 17 aprile invece, al Polo Universitario
Città di Prato, in Piazza dell'Università, alle ore 17 il vicepresidente della
prima Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati Roberto
Zaccaria tratterà il tema "Costituzione repubblicana: un patrimonio
da salvare". Introdurrà i due incontri Ambra Giorgi, presidente della
Quinta Commissione del consiglio regionale toscano. L'invito alla
partecipazione è esteso a tutta la cittadinanza ed è a ingresso libero. A.P.
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
AGENDA PISA pag. 8
)LA POLEMICA «Via Cuppari: il Comne non ascolta» I SUDDITI<... )LA POLEMICA «Via Cuppari: il Comne non ascolta» I SUDDITI di Via Cuppari sono liberi di continuare a lamentarsi perché la giunta non ha nessuna intenzione di risolvere i loro problemi! E' questa la conclusione vista la risposta che ho ricevuto alla mia interpellanza su via Cuppari, letteralmente distrutta dall'usura del traffico automobilistico. Nel mio intervento ricordavo l'impegno dell'amministrazione precedente per deviare il traffico del pullman sulla via Avanzi, ma oggi la giunta risponde che allo stato attuale non è possibile e che la deviazione rischierebbe di scontentare gli abitanti di via Avanzi, sicchè il pulman continuerà a transitare su via Cuppari. Neppure la definitiva messa in sicurezza della strada, a parte qualche rattoppo, è nei programmi dell'amministrazione: ci vogliono oltre 200mila euro che, nella priorità delle cose da fare, l'amministrazione non vuole trovare. Basterebbe che Acque Spa mettesse a >disposizione
i fondi promessi dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul pagamento non
dovuto dei canoni di depurazione da parte di chi non è allacciato alla fogna
nera. E la zona è appunto senza fogna nera: il Comune ripari pertanto la strada
attingendo a quei fondi promessi da Acque! E nel frattempo imponga alla Cpt di
fare transitare nella stretta strada autobus più piccoli, almeno nelle
ore non di punta, perché quelli di dimensioni normali viaggiano
sistematicamente vuoti e distruggono il manto stradale. Riccardo Buscemi
Consigliere comunale Pdl )TERREMOTO Affetti e ricordi dall'Abruzzo ferito
ABRUZZO forte e gentile. Sono ormai alcuni decenni che ho riscontrato di
persona la veridicità di questa nota affermazione. Gli abruzzesi sono tosti e
laboriosi, gentili e intelligenti. Una realtà geografica aspra la loro, dove la
terra per dare i suoi frutti richiede tantissimo lavoro e fatica. L'asprezza
della montagna è impressa sui volti degli anziani, che hanno vissuto all'ombra
del Gran Sasso d'Italia, le loro esperienze più significative. Un popolo
determinato, quello abruzzese, carico di storia e di cultura.L'ho conosciuto
tanti anni fa (ho sposato una donna abruzzese) e ho scoperto per intero tutte
le qualità di questa gente, oggi provata all'estremo da questo terremoto che ne
ha devastati i corpi, gli spiriti, gli antichi monumenti. Ma tutto questo si
poteva prevedere? Adesso è il momento della solidarietà, ma faremmo bene a
tenere presente nella ricostruzione che l'Abruzzo è sì forte, ma le faglie su
cui poggia e sulle quali si compone come regione hanno una potenza distruttiva
che deve essere valutata e prevista. Raimondo Pistoia Pisa )DEGRADO Strada
rifatta già danneggiata LA STRADA in pietra di fianco al teatro Verdi è stata
rifatta in anni recenti. Si è scelto, e questo va bene, di lastricarla con i
pietroni e per reggere il «peso» del traffico ricordo che si lavorò a lungo per
preparare il fondo «armato» con reti elettrosaldate e gettate di cemento.
Risultato: molte pietre sono già smosse e l'altra sera un masso era completamente
rovesciato e spuntava pericolosamente dalla linea delle pietre: con la mia auto
l'ho evitato per un soffio. Sarà stato sistemato? Spero di sì: resta il
problema di strade per le quali si spende molto per i lavori, ma che alla prova
dei fatti non durano. Perchè? P.M. Pisa
( da "Italia Oggi"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Lettere data: 14/04/2009 - pag: 15 autore: Mario Zavagnin Vicenza Antimo Di
Geronimo L'esperto Risponde/ Un nonno chiede conto dei rientri della nipote La
ricreazione è libera E non si recupera mai La pausa fa parte del normale orario
didattico Un nonno chiede conto del piano orario fatto dalla scuola dove sua
nipote si è iscritta. E che prevede, per la pausa della ricreazione, il
recupero con attività pomeridiane. A ben vedere, è una scelta sbagliata,
perché, come si desume dal contratto e come ha chiarito anche l'Aran, l'agenzia
governativa per la contrattazione nel pubblico impiego: la ricreazione fa parte
a tutti gli effetti dell'orario di servizio, sia per gli insegnanti che per gli
alunni. Libera ricreazione, dunque, senza nessun recupero.Mia nipote si è
scritta alla prima classe di un istituto superiore e ha ricevuto la
comunicazione che segue: «Fino a diversa deliberazione degli organi collegiali,
si osserverà il seguente orario: 1° ora 08.20-09.20; 2° ora 09.20-10.10; 3° ora
10.10-11.10; 4° ora 11.10-12.10; 5° ora 12.10-13.00; 6° ora 13.00-13.50 sulla
carta 1°, 3° e 4° ora da 60' e 2°, 5° e 6° da 50' per un totale giornaliero di
330'».È previsto un intervallo (ovvero ricreazione), che si terrà a cavallo
della 3° e 4° ora di lezione, precisamente dalle ore 11.00 alle ore 11.20.
Verrà recuperato in attività pomeridiane il tempo scuola sottratto alla 3° e 4°
ora di lezione dalla ricreazione. Ma è corretto costringere gli allievi ad
alcuni rientri settimanali per recuperare il tempo riservato alla
ricreazione?L'intervallo o ricreazione è una pausa che rientra a tutti gli
effetti nell'orario di servizio (l'orario in cui l'istituzione eroga il
servizio cui è istutuzionalmente preposta). E rientra a pieno titolo anche
nell'orario di lavoro. Tanto rileva dalla consuetudine e dai comportamenti
concludenti che, da sempre, informano questo genere di attività in tutte le
scuole del paese. Non è dovuto, quindi alcun recupero perchè l'attività fa
parte a pieno titolo tra quelle di istituto, sia dal punto di vista degli
alunni che dei docenti. In tal senso si è espressa anche l'Agenzia per la
rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) con una nota
emanata il 29 maggio 2002 (prot.5254): «Non vi è dubbio alcuno», si legge nel
provvedimento «anche a parere di quest'agenzia, che i minuti d'intervallo
intercorrenti tra le ore di lezione costituiscano, per i docenti, servizio a
tutti gli effetti. Basti considerare, in proposito,che durante tale lasso di
tempo, sia pur minimale, non viene meno alcuno dei doveri e delle
responsabilità che comunemente fanno capo al corpo docente durante il
complessivo periodo giornaliero di funzionamento dell'istituzione scolastica.
Quanto sopra, peraltro, appare di oggettiva evidenza, tale da far ritenere superflua
e sovrabbondante l'attivazione di un formale procedimento di interpretazione
autentica del contratto».Restare in servizio era possibile Sono un direttore
amministrativo di un istituto scolastico comprensivo e sono interessato all'
articolo apparso su Azienda Scuola del 3 aprile. Poiché compirò i 65 anni il 27
giugno 2009 e 40 anni di contributi (compreso il servizio militare) il 31
agosto 2009. Ho presentato in data 8 ottobre 2008 istanza di proroga dal
servizio ai sensi del comma 8 dell'art. 72 della legge n. 133/2008, istanza
regolarmente accolta con decreto del dirigente scolastico. L'ufficio
provinciale sostiene ora che il trattenimento in servizio non può essere
consentito stante il disposto della direttiva ministeriale n. 13 del 2 febbraio
2009, Come stanno realmente le cose?Aurelio Merlino ForlìAi sensi del comma 8
dell'art. 72 della legge 133/2008, l'accoglimento da parte dell'amministrazione
scolastica della sua domanda di trattenimento in servizio presentata in data 8
ottobre 2008, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 509, comma 5 del d.lgs
n. 297/94 e all'art. 16, comma 1 del d.lgs n. 503/92 era un atto dovuto,
essendo un suo diritto essere trattenuto in servizio per un massimo di un
biennio in applicazione, appunto, dell'originario disposto del predetto art.16.
Nella fattispecie, la tesi sostenuta dall'Usp non appare giuridicamente
supportata da una norma di legge che abbia abrogato la disposizione contenuta
nel comma 8 dell'art. 72. La circostanza che la direttiva ministeriale n. 13/2009
disponga, invece, al punto 2 che l'istanza di trattenimento in servizio poteva
essere accolta esclusivamente in caso di mancato raggiungimento dell'anzianità
contributiva minima o di quella massima di 40 anni entro il suddetto limite di
età di 65 anni, non appare sufficiente a giustificare una eventuale
annullamento del decreto con il quale il dirigente scolastico ha accolto la sua
domanda di trattenimento in servizio.Nicola MondelliCome controllare i benefici
ex lege 104Nella graduatoria di istituto della mia scuola si sono
materialiizzate diverse posizioni di colleghi che godono dei benefici della
legge 104/92. Ciò comporta che il sottoscritto, pur avendo molti più punti di
costoro, sarà trasferito d'ufficio. Ho chiesto alla preside di consentirmi la
visione dei documenti di questi colleghi cassando le parti che riguardano le
diagnosi, ma la dirigente ha opposto un netto rifiuto perchè a suo dire, si
tratterebbe di dati sensibili, quindi, inaccessibili. Vorrei fare ricorso e
quindi mi interesserebbe sapere se ci sono precedenti di sentenza su casi
analoghi e, soprattutto, se ne ho titolo.Mariano Rigongelli FirenzeIl diritto
di accesso, nei termini rappresentati dall'interessato, sussiste in ogni caso.
Il docente, infatti, finalizza la sua domanda di accesso alla tutela del
proprio interesse a non essere trasferito d'ufficio (interesse giuridicamente
protetto) e ne chiede la fruizione secondo i principi di sufficienza e
proporzionalità. Vale a dire, limitandosi a chiedere ciò che è strettamente
necessario alla tutela del suo interesse. La giurisprudenza, peraltro, è
univoca nel ritenere accessibili anche i documenti contenenti dati sensibili,
previa schermatura dei dati sensibili in senso stretto (nel caso in
discussione: la diagnosi). In tal senso : Tar Puglia 2436/288 e 1794/2003;
Consiglio di stato 6440/2006 e Tar Campania 812/2008.Antimo Di GeronimoLe
festività non pagate sono perseHo sentito parlare della possibilità di ottenere
il pagamento delle festività concidenti con la domenica come, per esempio, il
25 aprile 1999 e 2 giugno 2002. Alcuni colleghi qualche anno fa sarebbero
riusciti ad ottenere il dovuto. Vorrei sapere se le norme che lo prevedono sono
ancora valide.Marco Sellamora RomaAd oggi il diritto alla maggiorazione
retribuitiva non esiste più, ma chi è riuscito ad avere i soldi con
provvedimenti giudiziari può tenerseli senza problemi. La normativa che prevede
il pagamento delle festività coincidenti con la domenica è costituita
dall'articolo 5, della legge 260 del 1949, come modificata dalla legge 90 del
1954 e dalla legge 54 del 1977 . La normativa citata, però, non è più in vigore
perchè l'articolo 1, comma 224, della legge 256 del 2005 (Finanziaria 2006) ha
dichiarato inapplicabili, a sensi dell' articolo 69, comma 1 del decreto
legislativo 165 del 2001, le disposizioni citate, con la salvezza dei giudicati
già formatisi. Sulla questione, peraltro, si è già pronunciata anche la Corte
di cassazione che, con la sentenza 254/2009, ha chiarito che: «trattasi di
disposizione interpretativa, la quale ha superato il vaglio di
costituzionalità, come da sentenza della Corte Costituzionale 16.5.2008 n. 146
e nella specie va ritenuto che l'area di richiamo contenuto nel contratto
collettivo non si estenda alla normativa di cui alla L. n. 260 del 1949 e successive modificazioni».
Antimo Di Geronimo
( da "marketpress.info"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 14 Aprile
2009 INAUGURATO CENTRO SALUTE MENTALE GEMONA Gemona del Friuli, 14 aprile 2009
- Il presidente della Regione, Renzo Tondo, e l´assessore alla Salute e
Protezione sociale, Vladimir Kosic, hanno inaugurato, il 9 aprile, a Gemona del Friuli il nuovo Centro di Salute Mentale (Csm), che
come ha detto Tondo, "rappresenta l´emblema delle capacità e della forza
interiore che caratterizzano e animano la nostra gente; qualità, che ci
dovranno consentire di guardare con fiducia al futuro, per superare l´attuale
congiuntura economica negativa". Il Csm di Gemona sarà aperto ´h.
24´, e come ha evidenziato il direttore generale, Luciano Zanelli, è stato
realizzato grazie ai ´risparmi´ dell´Azienda sanitaria n. 3 ´Alto Friuli´,
all´impegno del direttore del Dipartimento di salute mentale, Mauro Asquini, e
degli operatori, nonché alla disponibilità dello stabile, un prefabbricato
risalente all´emergenza del terremoto, offerta dal Comune. La nuova struttura e
i servizi erogati costituiscono dunque, secondo Tondo, un esempio della
capacità di coesione della nostra gente. Caratteristica che per il Presidente
permetterà alla comunità regionale di fruire del sistema sanitario con
oculatezza, e fiducia nelle strutture e negli operatori. I cittadini potranno
così concorrere direttamente al risparmio della sanità regionale, favorendo
l´erogazione di servizi di eccellenza. Da Gemona, il cuore della rinascita del
Friuli, Tondo ha dunque voluto lanciare all´intera comunità regionale un
messaggio forte alla coesione sociale, proprio in questi giorni nei quali il
terremoto e la ricostruzione sono ritornati d´attualità a causa del tragico
sisma che ha colpito l´Abruzzo, ribadendo altresì che -"la Regione non
dimentica le famiglie del Friuli Venezia Giulia che si trovano in difficoltà a
causa della chiusura di numerosi stabilimenti". La crisi, secondo Tondo,
va affrontata nella consapevolezza che entro breve, com´è accaduto nel 1973,
nel periodo dell´Austerity, quando sembrava che l´economia globale dovesse
avere fine, anche questo periodo difficile avrà termine. Nel suo intervento,
Tondo si era anche soffermato sugli aspetti più difficili del rapporto tra la
società e le malattie mentali, che penalizzano anche i familiari dei malati. Ma
pesa sempre di più sulle famiglie, ha aggiunto Kosic, la presenza di anziani
infermi che impone impiego di risorse fisiche ed economiche, spesso, a
discapito dell´educazione dei figli. Kosic, al quale Tondo ha rivolto un
applaudito e pubblico apprezzamento per l´impegno che egli sta profondendo per
la sanità e l´assistenza nella nostra Regione, ha parlato della particolare
area della sofferenza rappresentata dal disagio mentale, che merita
un´attenzione crescente da parte della regione e della società, con la
creazione di servizi specifici, ed è legata all´invecchiamento della
popolazione, alla disoccupazione, alla ricerca del lavoro e all´abbandono.
Servizi per i quali la Giunta, seguendo le linee programmatiche del presidente
Tondo, ha destinato alle Aziende sanitarie 4,9 milioni di euro per le spese di gestione.
La sanità regionale, ha concluso Kosic, potrà mantenere i suoi livelli
d´eccellenza rappresentando le esigenze di sanità e assistenza espresse dal
territorio, e valutate nel contesto del Libro verde (consultazioni con gli
enti, le associazioni, la popolazione), e con una progettualità di lunga
portata. Il nuovo Centro di salute mentale di Gemona, situato in via S. Lucia
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-14 - pag: 7 autore: Thailandia. La capitale in
mano alle forze armate: lacrimogeni e cannoni ad acqua sui manifestanti
L'esercito occupa Bangkok Diecimila in piazza contro il Governo - Due morti e
oltre 100 feriti Luca Vinciguerra La Thailandia sprofonda ancora
nell'instabilità e nel caos. Ieri, Bangkok è stata teatro di scontri violenti
tra l'esercito e migliaia di manifestanti che chiedono la testa del primo
mi-nistro, Abhisit Vejjajiva, e le elezioni. Le "Camicie rosse",
seguaci di Shinawatra Thaksin,l'ex premier destituito tre anni fa da un colpo
di Stato e poi fuggito in esilio dopo una condanna per corruzione, hanno
tentato di occupare alcune zone nevralgiche della città. Le forze armate sono
intervenute per sgombrare il campo con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua. I
manifestanti hanno reagito lanciando sassi e molotov, alzando barricate, e
incendiando diversi autobus. Anche un edificio governativo è stato dato alle
fiamme. Il bilancio della giornata di guerriglia urbana è di oltre 100 feriti e
due morti tra la popolazione. Diecimila manifestanti, compresi monaci, donne e
bambini, hanno preso d'assedio il Palazzo del Governo. Era dai giorni
dell'occupazione degli aeroporti di Bangkok, a novembre, che il Paese non
viveva ore tanto drammatiche. Allora c'era un Governo eletto democraticamente,
ma odiato da metà del Paese: quello di So
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-14 - pag: 7 autore: IL LEADER DI CHI PROTESTA
Thaksin, il tycoon rivoluzionario Thaksin Shinawatra (59 anni, nella foto),
principale ispiratore delle attuali manifestazioni delle "camicie
rosse" a Bangkok, è stato primo ministro dal 2001 al 2006, quando è stato
destituito da un golpe guidato da generali sostenitori del re. Thaksin vive in
esilio per sottrarsi a una condanna per corruzione I suoi fedeli erano tornati
al potere con le elezioni del dicembre 2007, le prime dopo il golpe, ma ne
erano stati cacciati un anno dopo, sotto pressione
combinata di manifestanti realisti e della Corte costituzionale che alla fine ha sciolto il Governo La famiglia Shinawatra,
d'origine cinese,ha fatto fortuna nel XX secolo nel commercio della seta, ma
Thaksin non ha seguito questa via. Laureato in legge negli Stati Uniti,
comincia la sua carriera nella polizia dove diventa tenente-colonnello.
A 30 anni si lancia negli affari e fonda un impero nelle tlc con il gruppo Shin
Corp Insieme all'impero,fonda un partito che vince le elezioni del 2001.
Avvantaggia i contadini del Nord e del Nord-est che costituiscono la sua base
elettorale, ma le elite urbane, a Bangkok, non lo apprezzano Nel febbraio 2005,
viene rieletto alla guida del Paese. Ma le sue relazioni con l'anziano re
Bhumibol Adulyadej si deteriorano Nel gennaio 2006, la sua famiglia vende a
Singapore tutte le azioni nell'impero Shin Corp, intascando più di 1,5 miliardi
di dollari. A Bangkok scoppiano manifestazioni, preludio al golpe di settembre
2006 BLOOMBERG
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 14/04/2009 - pag: 3 Giustizia
L'intervista Galgano: «Ci sono pm che perseguono interessi personali» Il Pg:
«Il caso Lepore? Qualcuno cercava visibilità I magistrati imparino a lavorare
in silenzio» NAPOLI Vincenzo Galgano, procuratore generale, il magistrato che
deve vigilare sui pm. Che accade in Procura? «Ci avviciniamo alle elezioni, e
questo rende ahimé inevitabili stimolazioni per acquisire una visibilità che
altrimenti non ci sarebbe». Queste «stimolazioni» hanno inciso anche sullo
strappo tra il procuratore Giovandomenico Lepore e i sostituti che gli hanno
contestato l'«inopportunità» della partecipazione all'inaugurazione del
termovalorizzatore di Acerra? «Beh, è difficile comprendere questo clima troppo
reattivo ed ipersensibile che ha caratterizzato larga fascia dei pm. Io,
francamente, non riesco a intravedere alcun elemento di disvalore nella
condotta del procuratore ». Dicono che doveva replicare alle critiche del
premier... «Ma andiamo, cosa doveva fare? Il capo del Governo è padrone di fare
le esternazioni che ritiene, e oltretutto il lodo Alfano lo mette al riparo da
qualsiasi conseguenza giudiziaria. È inutile star qui a discettare di faccende
che non hanno alcun significato pratico». Oddìo, per i pm proprio inutile non
è. Sostengono che così si «delegittimano» i titolari dell'inchiesta e, più in
generale, l'ufficio di Procura. Lei da che parte sta? «È vero che chi esercita
la funzione inquirente è destinatario di una serie di pressioni, ma è vero
anche che i pm dovrebbero imparare a lavorare in silenzio». Vincenzo Galgano,
procuratore generale, è la più alta carica della magistratura inquirente del
distretto. Lo «strappo» in Procura è vicenda che l'ha interessato direttamente,
«perché sarei dovuto intervenire immediatamente se fosse emerso qualche
comportamento non corretto da parte del procuratore della Repubblica».
Comportamenti non corretti, invece, «non ce ne sono stati». E allora perché
quella reazione di certi pm che il Pg di Napoli definisce «troppo reattiva »?
Perché quell'assemblea convocata in fretta e furia? Perché le critiche al capo
esternate (anche) a mezzo stampa? Colpa delle «effervescenze elettorali»,
accusa Vincenzo Galgano. E di alcuni magistrati che, all'interno delle correnti
della magistratura ormai orfane delle ideologie, «perseguono scopi personali».
Iniziamo dal principio. Cominciamo da Giovandomenico Lepore ad Acerra. E da
quell'assemblea convocata dai pm per discutere dei comportamenti del loro capo.
«E allora partiamo da un'affermazione molto precisa: non si può attribuire al
procuratore di Napoli qualsiasi responsabilità di alcun genere connessa agli
ultimi accadimenti ». Non tutti la pensano come lei... «C'è stata una reazione
troppo impegnata da parte di coloro che hanno ritenuto che il procuratore
avesse fatto cose che non doveva fare». Magari hanno ragione loro, non pensa?
«Chiariamo subito una cosa: che non ci sia stato alcun elemento di disvalore
nella condotta del capo dei pm è affermazione che posso fare a ragion veduta».
Perché? «Perché, in forza dei poteri di sorveglianza che mi sono attribuiti, se
avessi sospettato qualcosa sarei intervenuto subito. Avrei dovuto chiedere
spiegazioni al procuratore: e, nel caso queste fossero state insoddisfacenti,
avrei dovuto far presente ciò alla sezione disciplinare del Csm. Ora, per quanto mi sia attentamente occupato della vicenda,
in coscienza non riesco a intravedere alcuna condotta difforme dalle regole da
parte di Giovandomenico Lepore». E come si spiega la reazione di alcuni
sostituti? «Appare difficile comprendere questa presa di posizione troppo
reattiva e ipersensibile Il cittadino della strada non capisce il perché di
tutte queste polemiche che ha caratterizzato una larga fascia dei pm. Ci
sono state diverse reazioni alle esternazioni del presidente del Consiglio:
ora, premesso che ciascuno risponde di ciò che dice, cosa avrebbe dovuto fare
il procuratore in quel contesto? Se il premier ritiene che quella del
termovalorizzatore sia un'impresa straordinaria, questo è un problema che
riguarda lui, non chi lo ascolta». I magistrati lo leggono come un «attacco ».
E neppure troppo velato... «La sovraesposizione di chi esercita la funzione
inquirente rende i magistrati destinatari di una serie di pressioni. Ma è anche
vero che loro dovrebbero imparare a lavorare in pace e soprattutto in silenzio.
Meno clamore c'è, più si garantisce alla collettività il corretto svolgimento
del lavoro giudiziario». Insomma, troppo rumore per nulla? «Francamente a me
sono sembrate cose non perfettamente ragionevoli. Certo è che lo stesso
Consiglio giudiziario, così «Diciamo che si tratta di effervescenze elettorali.
Ci avviciniamo al momento della verità per i gruppi associativi, e questo rende
purtroppo inevitabili stimolazioni per acquisire o conservare una visibilità
che altrimenti non ci sarebbe». Sospetta un ruolo delle correnti della
magistratura? «Questo è un rischio del quale dobbiamo iniziare a essere
consapevoli. Non si può ignorare che le ideologie sono venute meno, e che
questo fenomeno ha prodotto effetti anche sui raggruppamenti di magistrati
associati. La conseguenza è che oggi le correnti sono fatte di persone che
perseguono finalità empiriche, più che ideali. Sono, insomma, associazioni che
hanno obiettivi pratici che coincidono con gli interessi particolari di alcuni
protagonisti della vita associativa. I fini possono essere anche ottimi, ma è
la maniera per perseguirli che è criticabile». Dice che ci sono pm che fanno
attività di lobby? «No, quello è un termine anglosassone che esprime un
concetto diverso. Dico che ci sono certi pm, e più in generale certi
magistrati, che attraverso le correnti di cui fanno parte perseguono scopi
concreti che coincidono con interessi personali». Diranno che così non aiuta a
fornire alla città un'immagine costruttiva della magistratura... «Sono gli
effetti di certi comportamenti dei magistrati a disorientare la collettività.
L'uomo della strada, ad esempio, non riesce a rendersi conto del perché ci
debbano essere tenzoni così accese tra gruppi di magistrati su una vicenda
angolare come quella di Acerra». Insisto, non saranno contenti. Vedrà che
commenti nelle mailing list... «Ah, quelle...». Sì, quelle. Perché? «Sono il
metodo più sbagliato per formare la coscienza del magistrato. Si è destinatari
Le frasi La Procura / 1 \\ Clima troppo reattivo da parte dei sostituti, non
vedo elementi di disvalore nella condotta del procuratore La Procura / 2 \\ Gli
scontri \\ Il Consiglio giudiziario? Organo sempre proclive a sollevare
polveroni Le mailing list \\ Il metodo peggiore, si scrive troppo e si pensa
poco: portano ad aggregazioni non sufficientemente responsabili
( da "Corriere della Sera"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere della Sera
sezione: Cronache data: 14/04/2009 - pag: 23 Animali Dopo il clamore per
l'abbattimento in Svizzera di un esemplare La Slovenia ordina: troppi orsi,
uccidete 75 «fratelli» di JJ3 Rivolta del Wwf: lasciateli emigrare altrove
«Guerra» di cifre fra ministero e ambientalisti L'esperto: pianifichiamo un
loro insediamento vicino a Tarvisio MILANO Giusto un anno fa, un orso
irrequieto e affamato, JJ3 (107 chili, consumatore vorace non solo di cervi
dilaniati ma anche di alimenti trovati, a valle, rovistando nei bidoni della
spazzatura), fu abbattuto, con un ordine legale, in un bosco di abeti e di
larici, a Thusis, nel cuore del Canton dei Grigioni. E fu polemica a suon di commenti
indignati delle associazioni eco-animaliste, nel nostro Paese, da dove l'orso
bruno era partito per l'ultimo viaggio, cominciato dal parco trentino
dell'Adamello Brenta e tragicamente terminato in Svizzera. È inevitabile
richiamare quel fatto che suscitò clamore per la morte indotta di un unico
esemplare, allorché dalla Slovenia giunge la notizia che dà conto di una
decisione (presa negli stessi giorni, che sarà portata a compimento nel 2009)
del locale ministero dell'Ambiente di licenza di abbattimento di ben 75 orsi
bruni «fratelli» di JJ3. (Per inciso, la stessa ordinanza prevede
l'eliminazione di 10 lupi, specie protetta dal '93, su un totale di circa 70
stanziali). «Se, in seguito a una vivace controversia, non
fosse intervenuta la Corte Costituzionale a richiamare la Direttiva europea
92/43 'Habitat', la strage di orsi sarebbe stata ancora più vasta puntualizza
Massimiliano Rocco, responsabile per l'Italia del programma specie Wwf i
cacciatori ne avrebbero ucciso almeno un centinaio. Quota eccessiva
rispetto alla popolazione degli orsi». La Slovenia spietata (dove alcuni chef,
su richiesta, cucinano anche la carne dell'orso), in verità, ha diminuito
progressivamente gli abbattimenti. Che, secondo i protezionisti, risultano
comunque troppi. E qui entra in ballo il gioco delle cifre: da quel che si
intuisce, il governo fornisce numeri al rialzo («adesso parla di una presenza
di 440/490 esemplari, ma si arrivò a sostenere che fossero 750», dice Rocco),
mentre gli ecologisti/ animalisti tendono al ribasso. Ancora: uno dei motivi
della dichiarata necessità di decimazione degli orsi riguarderebbe il loro
habitat concentrato in un'area ristretta: una zona a sud est della Slovenia
(confinante con la Croazia) più piccola della Corsica. E sì che, ogni anno, 25
di loro muoiono secondo le stesse stime governative slovene a causa di
incidenti d'auto e di treno. La caccia all'orso, infine, sarebbe giustificata
dai danni inferti all'agricoltura: nel 2008, quantificabili in 450.000 euro.
Argomentazioni fuorvianti insiste il Wwf . Buona parte degli orsi abbattuti,
con la scusa dell'alta concentrazione, in realtà si sposterebbero in altri
luoghi, se fosse loro permesso. Rocco suggerisce la pianificazione territoriale
e vedrebbe bene un nuovo insediamento di orsi bruni nell'area di Tarvisio, su
tre confini: Slovenia, Austria, Italia. Ma come si concilia la protezione con
la potenziale pericolosità degli orsi anche per l'uomo? Risponde il
responsabile del Wwf: «In Slovenia, l'unico caso di aggressione umana recente
si è verificato, a causa di un incauto avvicinamento ai cuccioli. Così, è
scattato da parte dell'orso l'istinto di difesa. In Italia, invece, sono
decenni che non si registrano episodi analoghi». Nel nostro Paese, vi sono due
gruppi stabili di popolazione: uno insediato sulle Alpi trentine, con circa
25/30 esemplari, il secondo sull'Appennino abruzzese con 40/45. «Essi
rappresentano una ricchezza faunistica, non un pericolo spiega Rocco . Non
solo. Offrono un appeal turistico interessante e alimentano un indotto produttivo
utile e fantasioso. Mi riferisco, ad esempio, a certi cibi come il pane
dell'orso, il dolce dell'orso, il miele dell'orso, che vengono venduti nelle
zone di richiamo». «A proposito di paventati danni all'agricoltura conclude si
possono evitare con la prevenzione. Penso alle recinzioni elettrificate ed ai
sistemi di allevamento consapevoli. Che tengano conto cioè della presenza di
possibili predatori». In coppia Due orsi bruni reintrodotti in Italia:
provengono dalla Slovenia Marisa Fumagalli
( da "Riformista, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Dopo 50 anni il
sovrano Bhumibol si macchia Fino al giugno del 2006, quando re Bhumibol
Adulyadej compiva 50 anni di onorato servizio come re della Thailandia, non
c'era macchia sull'abito regale di questo monarca costituzionale
che aveva indossato la corona nel lontano giugno del 1946. Il re più longevo
del pianeta al momento in attività non è però più il modello che sembrava
incarnare e che per molti anni aveva fatto di lui un personaggio cui guardare,
anche fuori dal suo paese, con una certa ammirazione. Col suo genetliaco
monarchico del 2006 però le cose cambiano e il suo ruolo politico si fa più
attivo. La partita il re comincia a giocarla in quel periodo, quando le
elezioni vengono invalidate da un richiamo istituzionale che arriva diretto dal
Palazzo reale. Sotto la pressione del monarca, un mese prima del suo compleanno
istituzionale, la Corte costituzionale decreta non valide le elezioni tenutesi poco prima e che hanno
attribuito la vittoria a Thaksin Shinawatra. Allora però si pensava che
l'intervento del re, una forte pressione sul potere giudiziario, fosse più che
giustificato: e che mirasse a contenere la strategia politica di un personaggio
controverso che stava cercando - questa l'impressione che Shinawatra
restituiva - di trasformare la Thailandia in una dittatura personale. Apparso
sulla scena politica nel 1998, Thaksin aveva collezionato vittoria dopo
vittoria il primato di una longevità politica che non gli derivava dal sangue
blu ma da una grande abilità tattica. Ma ecco che fa una mossa falsa: la sua
famiglia vende ai fondi sovrani di Singapore un piccolo tesoro nazionale e
personale, la Shin Corporation, una delle maggiori compagnie di
telecomunicazioni del paese. Un tradimento nazionale, certo, che gli aliena
molti consensi. Ma la verità è anche un'altra: il re aveva partecipazioni in
quell'azienda...Un tradimento doppio, dunque, e nel quale non si sa dove
prevalga l'onore nazionale o l'odore del denaro. Certo però, quando il re entra
in scena per bloccare le elezioni dove Thaksin ha vinto (ma le schede nulle, a
Bangkok, superano quelle per il suo partito mentre in 278 circoscrizioni su
( da "Stampa, La" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Quegli innocui
batti-piedi di plastica hanno lasciato spazio a bombe molotov e bastoni, e
l'eterno carnevale della protesta antigovernativa di Bangkok è diventato
anarchia da guerra civile. La capitale thailandese è da due giorni teatro di
scontri tra esercito, sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra e ora
anche thailandesi che si rivoltano contro i rivoltosi: violenze che nella
serata di ieri hanno causato due morti, le prime vittime dopo 133 feriti di 48
ore di follia. Il premier Abhisit Vejjajiva ha perso la pazienza. La
cancellazione del summit asiatico di Pattaya sabato scorso è stata lo
spartiacque: dopo aver definito i manifestanti «nemici della nazione», domenica
il primo ministro ha proclamato lo stato di emergenza a Bangkok e in cinque province
limitrofe. L'intenzione era quella di procedere allo sgombero della sede del
governo, occupata da migliaia di «camicie rosse» dal 26 marzo. Ma invece di
riportare la calma, l'annuncio è stato considerato dai manifestanti una
«dichiarazione di guerra». E dall'esilio volontario, il loro idolo Thaksin li
ha incitati a unirsi alla rivoluzione, promettendo di tornare in patria. Dopo
un assalto al convoglio del premier domenica pomeriggio, con il suo segretario
generale picchiato dalla folla, i «rossi» si sono sparpagliati per Bangkok.
All'alba di ieri, centinaia di militari hanno affrontato la folla che occupava
l'incrocio di Din Daeng, sparando lacrimogeni ma anche proiettili veri sopra le
teste. Da quella battaglia, che ha causato 70 feriti, è iniziata una caccia su
scala cittadina: dove i thaksiniani erigevano barricate, bruciando autobus e in
due casi posizionando camion-cisterna pieni di gas liquido, i soldati
intervenivano per sgomberare le strade. In serata, Abhisit ha annunciato che
l'ordine era quasi ristabilito. Ma altro che missione compiuta: nella sede del
governo, migliaia di «camicie rosse» continuano a presidiare il loro
accampamento, sfidando le centinaia di soldati posizionati attorno all'area. I
loro leader li hanno esortati a dare man forte al luogo-simbolo della rivolta,
lo stesso che lo scorso autunno era rimasto per tre mesi nelle mani dei rivali
monarchici «gialli». Abhisit ha cercato di dividere il fronte della protesta,
invitando chi non condivide le tattiche violente ad abbandonare il bivacco, ma
per ora invano. L'improvvisa virata violenta dei sostenitori di Thaksin sembra
però iniziare a ritorcersi contro il movimento, espressione della parte
politica che ha vinto le ultime tre elezioni ma che è stata
estromessa dal potere dopo una sentenza della Corte costituzionale e un ribaltone parlamentare che ha portato al governo Abhisit.
Avevano le loro ragioni: ma ora molti thailandesi non vedono più la differenza
tra i «gialli» che occuparono gli aeroporti di Bangkok e i «rossi» che portano
il caos nella capitale, magari minacciando abitazioni e negozi. I due
morti di ieri sono proprio residenti nei pressi di un mercato, il Nang Lerng,
dove i thaksiniani avevano portato la loro battaglia. Dopo aver smentito le
voci di colpo di stato, l'esercito sta cercando di coniugare la volontà di
reprimere la protesta con quella di tranquillizzare la popolazione. Ma è un
equilibrio precario. «Non spareremo per ferire, siamo tutti thailandesi», ha
detto il generale a capo delle operazioni, aggiungendo però che i soldati
avranno facoltà di sparare «per autodifesa». Durante la giornata, i dimostranti
hanno denunciato più volte morti nelle loro fila, e lo stesso Thaksin ha
accusato Abhisit di mentire sul bilancio delle vittime. La tensione rimane
altissima. Governo e forze armate sanno che un blitz contro l'accampamento
delle «camicie rosse» rischierebbe di provocare un bagno di sangue. Inoltre, è
possibile che molti soldati - provenienti dalle stessi classi medio-basse che
sostengono Thaksin - non condividano una repressione sanguinosa: domenica
alcuni blindati sono caduti facilmente nelle mani dei rivoltosi, con militari
visti scherzare assieme a loro. Mentre l'opposizione invita il governo a
cessare le violenze e a convocare una sessione straordinaria del Parlamento,
inizia a «fare rumore» il silenzio del venerato re Bhumibol. In altre
situazioni di crisi, sono bastate le sue parole per mostrare la via d'uscita.
Ma il sovrano ha 81 anni e l'ultima volta che è comparso in pubblico, lo scorso
dicembre, è apparso estremamente debole. E dire che dovrebbero essere giornate
allegre: proprio ieri è iniziato il Songkran, l'anno nuovo thailandese, ma le
violenze hanno portato alla cancellazione di tutti i festeggiamenti nella
capitale. Quelli ufficiali, almeno: tra i bordelli di Nana e la mecca del
turismo giovane a Khao San Road, i turisti continuano nelle tradizionali
battaglie a secchiate d'acqua, con l'ausilio di enormi fucili giocattolo. A due
chilometri da quelli veri. E la Farnesina agli italiani dice: «Se avete programmato
un viaggio in Thailandia, rinviatelo».
( da "AltaLex" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ipoteche e fermi
amministrativi dei concessionari di riscossione Articolo di Luigi Patricelli e
di Francesco Mingiardi 14.04.2009 Commenta | Stampa | Segnala | Condividi
Ipoteche e fermi amministrativi dei concessionari di riscossione: giurisdizione
e competenza nela tutela giurisdizionale di Francesco Mingiardi e Luigi
Patricelli Sommario: 1. La Giurisdizione - 2. La Competenza. 1. La
Giurisdizione Ad esito di numerose difficili dissertazioni sullesatta
individuazione della giurisdizione in materia di tutela giudiziaria avverso gli atti illegittimi
compiuti nellesercizio dellattività di riscossione
mediante ruolo, la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno
recentemente individuato i criteri cui i giudici di merito devono attenersi.
Tali criteri sono oggi
in grado di orientare lattribuzione della giurisdizione prima
contesa tra i giudici amministrativi, i giudici tributari ed i giudici
ordinari. Quanto alla giurisdizione amministrativa, essa era stata ipotizzata
dai Tribunali Amministrativi Regionali e dal Consiglio di Stato proprio con riguardo ad atti quali
il fermo amministrativo di beni mobili e lipoteca di beni
immobili, particolarmente idonei ad incidere in via autoritativa sulla
disponibilità e sul godimento dei privati. Recentemente, la Corte di Cassazione, nellesercizio
delle funzioni di organo supremo della giustizia che assicura lesatta
osservanza e luniforme interpretazione della legge, lunità del
diritto ed i limiti delle diverse giurisdizioni ha escluso tale possibilità. La Suprema Corte ha stabilito che liscrizione
del fermo amministrativo e dellipoteca sono attività preordinate
allespropriazione forzata e che, ai fini della tutela giudiziaria, tale
caratteristica prevale su quella della funzione pubblica esercitata da chi cura il servizio di riscossione.
(Cfr. Cass. S.U. 31 gennaio 2006, n. 2053; Cass. S.U. 23 giugno 2006, n. 14701
e Cass. S.U. 17 gennaio 2007, n. 875). Tale orientamento è, ormai, condiviso
dalla giurisprudenza amministrativa (Cons. di Stato, Sez. 5^, n. 4689 del
2005). Quanto al rapporto tra giurisdizione tributaria e giurisdizione
ordinaria, la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 36 del
( da "AltaLex" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Paternità: il test
non è subordinato alla prova del celamento della gravidanza Cassazione civile ,
sez. I, sentenza 06.06.2009 n° 15088 (Cesira Cruciani) Commenta | Stampa |
Segnala | Condividi La Suprema Corte nella sentenza 6 giugno 2008, n. 15088,
sez. I civile, in tema di disconoscimento della paternità proposta ai sensi
dell'art. 235, comma 1, n. 3, c.c. per celamento della gravidanza, ha osservato
che il subordinare l'accesso alle prove tecniche (test ematologico e genetico)
la previa prova dell'adulterio è da ritenersi irragionevole ed impedisce
altresì la tutela dei diritti fondamentali attinenti lo status e l'identità
biologica. La Corte ha richiamato la sentenza della Corte
Costituzionale 6 luglio 2006, n. 266, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 235 c.c., nella
parte in cui, ai fini dell'azione di disconoscimento della paternità, subordina
l'esame delle prove tecniche, alla previa dimostrazione dell'adulterio. Lindagine
sul verificarsi delladulterio era preliminare rispetto a quella sulla
sussistenza o meno del rapporto procreativo, con la conseguenza che la prova
genetica o ematologia, anche se espletata contemporaneamente alla prova delladulterio,
poteva essere esaminata solo subordinatamente al raggiungimento di
questultima, e al diverso fine di stabilire il fondamento del merito
della domanda; con lulteriore conseguenza che, in difetto di prova
delladulterio, anche in presenza della dimostrazione che il figlio presentava
caratteristiche genetiche o del gruppo sanguigno incompatibili con quelle del
presunto padre, lazione di disconoscimento della paternità
doveva essere respinta. La conclusione a cui è pervenuta la Corte Costituzionale, per quanto dettata con
riferimento alladulterio, deve applicarsi anche alla
fattispecie del celamento della gravidanza, disciplinata negli stessi termini
dallart. 235, comma 1, n. 3 c.c., alla luce dellobbligo
dellinterprete, più volte enunciato dalla Corte Costituzionale, di preferire, tra le
plurime interpretazioni possibili di un testo di legge, quella
costituzionalmente orientata. Nel caso in esame la Corte di merito ha ritenuto
che il ricorrente non avesse dato la prova del celamento della gravidanza prima
della celebrazione del matrimonio, avrebbe dovuto invece dare ingresso alla
prova ematologia e genetica dedotta dal ricorrente, sicuramente rilevante per
accertare il fondamento della domanda ed il ricorso alla quale, non era
certamente precluso. (Altalex, 14 aprile 2009. Nota di Cesira Cruciani)
Famiglia e successioni | Filiazione SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I
CIVILE Sentenza 5 maggio - 6 giugno 2008, n. 15088 Massima e Testo Integrale
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( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Istanbul, 14 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - È scattata questa mattina all'alba una massiccia
operazione contro i militanti curdi del Pkk, che ha visto finire in manette
oltre 50 persone nell'est del Paese a maggioranza curda, soprattutto a
Diyarbakir. Le operazioni sono state coordinate dalla Procura di Diyarbakir.
Fra i fermati ci sono anche alcuni dirigenti del Dtp, il Partito curdo per la
società democratica che di recente si è imposto alle elezioni locali proprio in
questa parte del Paese e che viene sesso accusato di avere contatti diretti con
il Pkk. I nomi più eccellenti dell'operazione di questa mattina sono: Kamuran
Yuksek, Bayram Altun e Selma Irmak, tutti e tre con la qualifica di
vice-segretario del Partito. Fra i fermati anche Seracettin Irmak, uno degli avvocati di Abdullah Ocalan, fondatore del Pkk e
attualmente detenuto nel carcere sull'isola di Imrali. In questo momento il Dtp
è sotto processo da parte della Corte Costituzionale che deve decidere se
accogliere le accuse della procura di Ankara e farlo chiudere per attività
volte a distruggere l'unità nazionale.
( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 14 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - I tre partiti d'opposizione moldavi non parteciperanno
alle procedure di ricomputo dei voti delle legislative dello scorso 5 aprile,
ma si concentreranno invece sull'esame delle liste elettorali, dove ci sono
stati brogli, ha dichiarato a Interfax il portavoce di Nostra Moldova, Viktor
Osipov. "Per noi non c'è alcuna ragione per partecipare a questa procedura
- ha detto, facendo riferimento al nuovo conteggio delle schede che si svolgerà
domani - Il leader dei Comunisti si è presentato con questa iniziativa per
distogliere l'attenzione dalle reali manovre elettorali, che si sono svolte
quando sono state preparate le liste degli aventi diritto. Per questo motivo ci
concentreremo sull'esame di queste liste e non parteciperemo al nuovo
conteggio". L'annuncio ufficiale sarà dato dai tre partiti alle 11,00 ora
italiana, ha aggiunto Osipov, che assieme ai Liberali e ai Liberal-Democratici
contestano i primi risultati del voto di inizio aprile. Domenica
la Corte Costituzionale moldava ha dato il via libera al nuovo computo chiesto
dal presidente Voronin. La settimana scorsa l'opposizione era scesa in piazza
denunciando brogli nelle legislative che hanno dato la maggioranza dei voti ai
Comunisti.
( da "Corriere.it"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Animali Dopo il
clamore per l'abbattimento in Svizzera di un esemplare La Slovenia ordina:
troppi orsi, uccidete 75 «fratelli» di JJ3 Rivolta del Wwf: lasciateli emigrare
altrove MILANO Giusto un anno fa, un orso irrequieto e affamato, JJ3 (107
chili, consumatore vorace non solo di cervi dilaniati ma anche di alimenti
trovati, a valle, rovistando nei bidoni della spazzatura), fu abbattuto, con un
ordine legale, in un bosco di abeti e di larici, a Thusis, nel cuore del Canton
dei Grigioni. E fu polemica a suon di commenti indignati delle associazioni
eco-animaliste, nel nostro Paese, da dove l'orso bruno era partito per l'ultimo
viaggio, cominciato dal parco trentino dell'Adamello Brenta e tragicamente
terminato in Svizzera. È inevitabile richiamare quel fatto che suscitò clamore
per la morte indotta di un unico esemplare, allorché dalla Slovenia giunge la
notizia che dà conto di una decisione (presa negli stessi giorni, che sarà
portata a compimento nel 2009) del locale ministero dell'Ambiente di licenza di
abbattimento di ben 75 orsi bruni «fratelli» di JJ3 (per inciso, la stessa
ordinanza prevede l'eliminazione di 10 lupi, specie protetta dal '93, su un
totale di circa 70 stanziali). «Se, in seguito a una vivace
controversia, non fosse intervenuta la Corte Costituzionale a richiamare la
Direttiva europea 92/43 "Habitat", la strage di orsi sarebbe stata
ancora più vasta puntualizza Massimiliano Rocco, responsabile per l'Italia del
programma specie Wwf i cacciatori ne avrebbero ucciso almeno un centinaio.
Quota eccessiva rispetto alla popolazione degli orsi». La Slovenia spietata
(dove alcuni chef, su richiesta, cucinano anche la carne dell'orso), in verità,
ha diminuito progressivamente gli abbattimenti. Che, secondo i protezionisti,
risultano comunque troppi. E qui entra in ballo il gioco delle cifre: da quel
che si intuisce, il governo fornisce numeri al rialzo («adesso parla di una
presenza di 440/490 esemplari, ma si arrivò a sostenere che fossero 750», dice
Rocco), mentre gli ecologisti/animalisti tendono al ribasso. Ancora: uno dei
motivi della dichiarata necessità di decimazione degli orsi riguarderebbe il
loro habitat concentrato in un'area ristretta: una zona a sud est della
Slovenia (confinante con la Croazia) più piccola della Corsica. E sì che, ogni
anno, 25 di loro muoiono secondo le stesse stime governative slovene a causa di
incidenti d'auto e di treno. La caccia all'orso, infine, sarebbe giustificata
dai danni inferti all'agricoltura: nel 2008, quantificabili in 450.000 euro.
Argomentazioni fuorvianti insiste il Wwf . Buona parte degli orsi abbattuti,
con la scusa dell'alta concentrazione, in realtà si sposterebbero in altri
luoghi, se fosse loro permesso. Rocco suggerisce la pianificazione territoriale
e vedrebbe bene un nuovo insediamento di orsi bruni nell'area di Tarvisio, su
tre confini: Slovenia, Austria, Italia. Ma come si concilia la protezione con
la potenziale pericolosità degli orsi anche per l'uomo? Risponde il
responsabile del Wwf: «In Slovenia, l'unico caso di aggressione umana recente si
è verificato, a causa di un incauto avvicinamento ai cuccioli. Così, è scattato
da parte dell'orso l'istinto di difesa. In Italia, invece, sono decenni che non
si registrano episodi analoghi». Nel nostro Paese, vi sono due gruppi stabili
di popolazione: uno insediato sulle Alpi trentine, con circa 25/30 esemplari,
il secondo sull'Appennino abruzzese con 40/45. «Essi rappresentano una
ricchezza faunistica, non un pericolo spiega Rocco . Non solo. Offrono un
appeal turistico interessante e alimentano un indotto produttivo utile e
fantasioso. Mi riferisco, ad esempio, a certi cibi come il pane dell'orso, il
dolce dell'orso, il miele dell'orso, che vengono venduti nelle zone di
richiamo». «A proposito di paventati danni all'agricoltura conclude si possono
evitare con la prevenzione. Penso alle recinzioni elettrificate ed ai sistemi
di allevamento consapevoli. Che tengano conto cioè della presenza di possibili
predatori». Marisa Fumagalli stampa |
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Turchia/ Maxi retata
nell'Est del Paese tra militanti del Pkk di Apcom In manette anche dirigenti
del partito curdo -->Istanbul, 14 apr. (Apcom-Nuova Europa) - È scattata
questa mattina all'alba una massiccia operazione contro i militanti curdi del
Pkk, che ha visto finire in manette oltre 50 persone nell'est del Paese a
maggioranza curda, soprattutto a Diyarbakir. Le operazioni sono state
coordinate dalla Procura di Diyarbakir. Fra i fermati ci sono anche alcuni
dirigenti del Dtp, il Partito curdo per la società democratica che di recente
si è imposto alle elezioni locali proprio in questa parte del Paese e che viene
sesso accusato di avere contatti diretti con il Pkk. I nomi più eccellenti
dell'operazione di questa mattina sono: Kamuran Yuksek, Bayram Altun e Selma
Irmak, tutti e tre con la qualifica di vice-segretario del Partito. Fra i
fermati anche Seracettin Irmak, uno degli avvocati di
Abdullah Ocalan, fondatore del Pkk e attualmente detenuto nel carcere
sull'isola di Imrali. In questo momento il Dtp è sotto processo da parte della
Corte Costituzionale che deve decidere se accogliere le accuse della procura di
Ankara e farlo chiudere per attività volte a distruggere l'unità nazionale.
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Moldova/ Partiti
opposizione non partecipano a nuovo conteggio di Apcom Oggi alle
( da "Napoli.com" del
14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
14/4/2009 Revisione
degli studi di settore nel privato di Antonio Salvatore
Gli studi di settore, istituiti con il Decreto Legge 30 agosto 1993 n. 331 - convertito con
modificazioni dalla Legge 29 ottobre 1993 n. 427 - allo scopo di contrastare il
fenomeno dellevasione fiscale, hanno investito in modo
incisivo, sin dal 2001, il comparto della sanità, attraverso la rilevazione
delle caratteristiche
strutturali di professionisti, studi ed imprese e, conseguentemente,
individuandone le condizioni presuntive di redditività. Strumenti
matematico-statistici che, individuando indici di congruità e coerenza per
singole attività economiche, in base alla loro collocazione territoriale e al
ciclo macroeconomico, e cogliendo le peculiarità di chi opera a vario
titolo nel sistema salute, determinano soglie di redditività minima da
assoggettare a tassazione. La crisi finanziaria ed economica che ha investito
tutti i settori della nostra economia e, tra essi anche la sanità, ha,
tuttavia, messo a dura prova la capacità degli studi di settore di
rappresentare in modo corretto le singole realtà imprenditoriali. Difficoltà
che, prevalentemente, sono correlate alla poca flessibilità di tali strumenti
presuntivi ad omogeneizzarsi alle conseguenze di una congiuntura negativa. Per
tali ragioni, il Decreto Legge 29 novembre 2008 n. 185, noto anche come Decreto
anti crisi, convertito nella Legge n. 2 del 28 gennaio
( da "Virgilio Notizie"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 14 apr.
(Apcom) - Dall'inizio della legislatura al 9 aprile
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Camera/ Da inizio
legislatura Aula riunita per 900 ore di Apcom A Montecitorio approvate 62
leggi, 32 sono decreti e 21 ratifiche -->Roma, 14 apr. (Apcom) - Dall'inizio
della legislatura al 9 aprile
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il 29 marzo
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Rete idrica
colabrodo, paga il cittadino Buona parte dell'acqua dispersa a causa dei tubi
rotti. E intanto arrivano bollette rincarate Martedì 14 Aprile 2009, Mogliano
Più salate del previsto. Sono le ultime bollette trasmesse alle circa 11 mila
utenze dell'acquedotto pubblico di Mogliano. La multutility veneziana Veritas
(che ha assorbito l'ex municipalizzata moglianese Spim) un mese fa aveva
chiesto all'autorità d'ambito (l'Ato Laguna) un aumento del 7% sulle tariffe.
Un ritocco verso l'alto giustificato dai maggiori costi di gestione affrontati
da Veritas nella gestione 2008. Infuriati i cittadini che dovranno pagare ben
oltre il presto 7% di aumento. «L'ultima bolletta - dice il pensionato Oliviero
Bertoncello - è quasi raddoppianta. Allo sportello di Veritas mi hanno detto
che potrebbe trattarsi di un errore dovuto alla nuova bollettazione
centralizzata dei servizi idrici interprovinciali (Venezia, Miranese, Chioggia,
oltre ad alcuni comuni della Marca tra cui Mogliano e Preganziol, ndr) e che
verrà fatta una verifica sui reali consumi dell'acqua». Non è questo il solo
inconveniente legato al passaggio di Spim alla Veritas. Alle fine del 2008
erano scoppiate le polemiche sul pagamento della tariffa di depurazione.
Tariffa che viene calcolata in base ai consumi a carico delle unità abitative,
o attività commerciali e produttive, allacciate al depuratore fognario. Molti
cittadini si erano rivolti all'ufficio di via Pia della Veritas per chiedere la
sospensione della tariffa di depurazione sulla base della
recente sentenza della Corte Costituzionale. Sentenza con la quale è stato
stabilito che i cittadini non sono tenuti a pagare in caso di mancato
collegamento della fognatura agli impianti di depurazione. Molti utenti
ritengono non essere allacciati al depuratore, come i residenti del quartiere
Bacareto dove il sistema fognario continua a dare problemi. La verifica
effettuata dai tecnici di Veritas ha permesso di stabilire che l'intero sistema
fognario esistente del territorio moglianese (che si estende su oltre
( da "Gazzettino, Il"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 14 Aprile
2009, Roma Settimana decisiva per decidere sull'election day e cioè
l'accorpamento di tutte le consultazione elettorali (amministrative, europee e
referendum) sabato 6 e domenica 7 giugno. Calendario alla mano il governo ha
tempo fino al 16 aprile per indire i comizi elettorali. La legge stabilisce
infatti un minimo di cinquanta giorni per la campagna elettorale fino ad un
massimo di 70. E, numeri alla mano, i cinquanta giorni dalla elezioni del 6 e 7
giugno scadono proprio giovedì 16 aprile. Un'ipotesi però per cui servirebbe un
intervento ad hoc del governo. La legge 352 del 1970 sull'indizione dei
referendum parla chiaro: l'articolo 34 stabilisce infatti che «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della
Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri, indice con decreto il
referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica
compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». ELECTION DAY - Favorevole alla richiesta
di accorpare le diverse tornate elettorali è innanzitutto l'opposizione
così come lo stesso comitato referendario. L'ipotesi porterebbe, secondo
l'opposizione, ad un risparmio di 400 milioni di euro da destinare
all'emergenza terremoto. Un no secco arriva dalla Lega Nord, contraria
all'accorpamento. REFERENDUM 21 GIUGNO - È questa la possibile mediazione tra
il Pdl e la Lega. Si tratta di un "mini accorpamento" perché la data
del referendum andrebbe a coincidere con il secondo turno dei ballottaggi per
le elezioni amministrative. REFERENDUM 14 GIUGNO - È la data prevista per il
voto nel caso in cui il governo dovesse emanare il decreto nei termini
stabiliti. Per gli elettori il rischio è però di dover andare a votare per tre
domeniche di seguito: il 7 giugno per il primo turno delle amministrative e per
le elezioni europee; il 14 giugno per la consultazione referendaria e il 21
giugno per gli eventuali ballottaggi.
( da "Campaniapress"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Aprile 14th, 2009
Galgano: «A Napoli ci sono pm che perseguono interessi personali» (Corrriere
del Mezzogiorno) - Vincenzo Galgano, procura tore generale, il magistrato che
deve vigi lare sui pm. Che accade in Procura? «Ci avviciniamo alle elezioni, e
questo rende ahimé inevitabili stimolazioni per ac quisire una visibilità che
altrimenti non ci sarebbe». Queste «stimolazioni» hanno inciso an che sullo
strappo tra il procuratore Gio vandomenico Lepore e i sostituti che gli hanno
contestato l'«inopportunità» della partecipazione all'inaugurazione del ter
movalorizzatore di Acerra? «Beh, è difficile comprendere questo cli ma troppo
reattivo ed ipersensibile che ha caratterizzato larga fascia dei pm. Io, franca
mente, non riesco a intravedere alcun ele mento di disvalore nella condotta del
pro curatore ». Dicono che doveva replicare alle criti che del premier. «Ma
andiamo, cosa doveva fare? Il capo del Governo è padrone di fare le esternazio
ni che ritiene, e oltretutto il lodo Alfano lo mette al riparo da qualsiasi
conseguenza giudiziaria. È inutile star qui a discettare di faccende che non
hanno alcun significato pratico». Oddìo, per i pm proprio inutile non è.
Sostengono che così si «delegittimano» i titolari dell'inchiesta e, più in
generale, l'ufficio di Procura. Lei da che parte sta? «È vero che chi esercita
la funzione inqui rente è destinatario di una serie di pressio ni, ma è vero
anche che i pm dovrebbero imparare a lavorare in silenzio». Vincenzo Galgano,
procuratore generale, è la più alta carica della magistratura inqui rente del
distretto. Lo «strappo» in Procura è vicenda che l'ha interessato direttamente,
«perché sarei dovuto intervenire immedia tamente se fosse emerso qualche
comporta mento non corretto da parte del procurato re della Repubblica». Comportamenti
non corretti, invece, «non ce ne sono stati». E allora perché quella reazione
di certi pm che il Pg di Napoli definisce «troppo reatti va »?Perché
quell'assemblea convocata in fretta e furia? Perché le critiche al capo
esternate (anche) a mezzo stampa? Colpa delle «effervescenze elettorali»,
accusa Vin cenzo Galgano. E di alcuni magistrati che, all'interno delle
correnti della magistratura ormai orfane delle ideologie, «perseguono scopi
personali». Iniziamo dal principio. Cominciamo da Giovandomenico Lepore ad
Acerra. E da quell'assemblea convocata dai pm per di scutere dei comportamenti
del loro capo. «E allora partiamo da un'affermazione molto precisa: non si può
attribuire al pro curatore di Napoli qualsiasi responsabilità di alcun genere connessa
agli ultimi accadi menti ». Non tutti la pensano come lei. «C'è stata una
reazione troppo impegna ta da parte di coloro che hanno ritenuto che il
procuratore avesse fatto cose che non do veva fare». Magari hanno ragione loro,
non pensa? «Chiariamo subito una cosa: che non ci sia stato alcun elemento di
disvalore nella condotta del capo dei pm è affermazione che posso fare a ragion
veduta». Perché? «Perché, in forza dei poteri di sorveglian za che mi sono
attribuiti, se avessi sospetta to qualcosa sarei intervenuto subito. Avrei
dovuto chiedere spiegazioni al procuratore: e, nel caso queste fossero state
insoddisfa centi, avrei dovuto far presente ciò alla se zione disciplinare del Csm. Ora, per quanto mi sia attentamente
occupato della vicen da, in coscienza non riesco a intravedere al cuna condotta
difforme dalle regole da par te di Giovandomenico Lepore». E come si spiega la
reazione di alcuni sostituti? «Appare difficile comprendere questa presa di
posizione troppo reattiva e ipersen sibile che ha caratterizzato una larga
fascia dei pm. Ci sono state diverse reazioni alle esternazioni del
presidente del Consiglio: ora, premesso che ciascuno risponde di ciò che dice,
cosa avrebbe dovuto fare il procu ratore in quel contesto? Se il premier ritie
ne che quella del termovalorizzatore sia un'impresa straordinaria, questo è un
pro blema che riguarda lui, non chi lo ascolta». I magistrati lo leggono come
un «attac co ». E neppure troppo velato. «La sovraesposizione di chi esercita
la funzione inquirente rende i magistrati de stinatari di una serie di
pressioni. Ma è anche vero che loro dovrebbero im parare a lavorare in pace e
soprat tutto in silenzio. Meno clamore c'è, più si garantisce alla collettivi
tà il corretto svolgimento del la voro giudiziario». Insomma, troppo rumore per
nulla? «Francamente a me sono sem brate cose non perfettamente ragionevoli.
Certo è che lo stes so Consiglio giudiziario, così proclive ad alzare
polveroni, al la fine non ha potuto far altro che formulare un parere favore
vole alla riconferma del procura tore. È la dimostrazione che quando si scende
sul terreno dei fatti non c'è partita, la verità trionfa». Ecco, a proposito
del Consiglio giu diziario. Qualcuno le contesta di aver defi nito
«irresponsabile» una decisione as sunta dopo un voto democratico. Dica la
verità, oggi pensa d'aver esagerato? «No. Essere membri di un organo demo
cratico non significa essere esenti da re sponsabilità di qualsiasi genere.
Comun que sono certo che, dopo quella polemica, d'ora in poi ci sarà maggior
attenzione alle richieste avanzate, alle proposte formulate e alle decisioni
assunte». Torniamo alla Procura. Qualcuno parla di «critiche strumentali» al
capo dei pm. «Preferisco non dir nulla su questo». Andiamo, almeno un'idea del
contesto in cui è maturato lo strappo se la sarà fat ta, no? «Diciamo che si
tratta di effervescenze elettorali. Ci avviciniamo al momento della verità per
i gruppi associativi, e questo ren de purtroppo inevitabili stimolazioni per ac
quisire o conservare una visibilità che altri menti non ci sarebbe». Sospetta
un ruolo delle correnti della magistratura? «Questo è un rischio del quale
dobbiamo iniziare a essere consapevoli. Non si può ignorare che le ideologie
sono venute me no, e che questo fenomeno ha prodotto ef fetti anche sui
raggruppamenti di magistra ti associati. La conseguenza è che oggi le correnti
sono fatte di persone che perseguo no finalità empiriche, più che ideali. Sono,
insomma, associazioni che hanno obiettivi pratici che coincidono con gli
interessi par ticolari di alcuni protagonisti della vita as sociativa. I fini
possono essere anche otti mi, ma è la maniera per perseguirli che è
criticabile». Dice che ci sono pm che fanno attività di lobby? «No, quello è un
termine anglosassone che esprime un concetto diverso. Dico che ci sono certi
pm, e più in generale certi ma gistrati, che attraverso le correnti di cui fan
no parte perseguono scopi concreti che coincidono con interessi personali».
Diranno che così non aiuta a fornire al la città un'immagine costruttiva della
ma gistratura. «Sono gli effetti di certi comportamenti dei magistrati a
disorientare la collettività. L'uomo della strada, ad esempio, non rie sce a
rendersi conto del perché ci debbano essere tenzoni così accese tra gruppi di
ma gistrati su una vicenda angolare come quel la di Acerra». Insisto, non
saranno contenti. Vedrà che commenti nelle mailing list. «Ah, quelle.». Sì,
quelle. Perché? «Sono il metodo più sbagliato per forma re la coscienza del
magistrato. Si è destina tari di informazioni che hanno la capacità di
disorientare, offendere, irritare, indurre a prendere decisioni affrettate. Lì
si scrive troppo e si pensa poco, si esternano pensie ri non sufficientemente
meditati, si favori scono aggregazioni che possono non esse re sufficientemente
responsabili». Suvvìa procuratore generale, la mail og gi la utilizzano tutti.
«Sì, ma nella nostra professione per gesti re questo strumento occorre il
rigoroso con trollo delle funzioni superiori: pensiero, azione e capacità
espressiva. Controllo che purtroppo non tutti i magistrati hanno». L'ultima
domanda, in tempi di elezioni europee, è quasi d'obbligo. Come valuta il
procuratore generale di Napoli la candida tura dell'ex pm Luigi De Magistris?
«Io sono convinto che ognuno deve agi re in modo tale da non dare adito a
sospetti di scorrettezza, ma questa è vicenda sulla quale non soffermo il mio
pensiero più di tanto. Lui ha esercitato una facoltà, ognuno valuti come crede.
Non è il primo. E non sarà l'ultimo, temo». Gianluca Abate Posted in rassegna stampa
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( da "Reuters Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CHISINAU (Reuters) -
Il partito liberale moldavo all'opposizione, filo-occidentale, ha definito un
"trucco" il riconteggio dei voti deciso dopo le controverse elezioni
vinte dal partito comunista al governo e ha detto che non parteciperà alla
procedura. La Corte Costituzionale ha disposto il
riconteggio, previsto per domani, su richiesta del presidente comunista
Vladimir Voronin a seguito delle violente proteste scaturite dai risultati
elettorali del 5 aprile. I partiti all'opposizione chiedono nuove elezioni e
affermano che ci sono stati brogli elettorali. In particolare sostengono
che nelle liste degli elettori ci fossero nomi di persone decedute e di moldavi
che lavorano all'estero. "Non prenderemo parte al riconteggio. E' un
trucco che i comunisti vogliono usare per distogliere l'attenzione dal fatto
che hanno imbrogliato", ha detto ad una conferenza stampa Serafim
Urecheanu del partito La Nostra Moldavia, uno dei tre gruppi all'opposizione
che hanno ottenuto dei seggi. "Non escludiamo che vogliano ottenere il
61esimo seggio di cui hanno bisogno per eleggere il presidente". Vlad
Filat del partito Liberal Democratico ha detto che l'opposizione si rivolgerà
alla Corte Costituzionale.
( da "Wall Street Italia"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Afghanistan/ Mullen:
con nuovi rinforzi ci sarà aumento violenze di Apcom Csm Usa: ma poi sarà
possibile "invertire la tendenza" -->Washington, 14 apr. (Apcom) -
L'invio di rinforzi statunitensi in Afghanistan provocherà probabilmente un
inasprimento delle violenze nel Paese nel corso dei prossimi 12 mesi: lo ha
affermato il Capo degli stati maggiori riuniti americano, ammiraglio Mike
Mullen, intervistato dall'emittente televisiva statunitense Abc. Tuttavia, le
nuove truppe permetteranno di "iniziare ad invertire la tendenza e portare
la sicurezza al popolo afgano, il che è fondamentale così come lo è
l'addestramento delle forze di sicurezza afgane", ha continuato Mullen,
secondo il quale l'entità dei rinforzi è "adeguata" allo scopo.
"Abbiamo bisogno di truppe operative per fornire agli afgani quella
sicurezza che loro manca, soprattutto nel sud del Paese, e abbiamo bisogno di
soldati per addestrare l'esercito e la polizia afgani, perché possano mantenere
tale sicurezza nel lungo periodo: questa è la vera soluzione al problema della
sicurezza", ha concluso l'ammiraglio statunitense. L'Amministrazione
Obama, nel quadro della nuova strategia per l'Iraq e l'Afghanistan, ha dato il
via libera per il trasferimento nel Paese asiatico - promosso teatro principale
della guerra al terrorismo - di 21mila effettivi mentre nel prossimo autunno
dovrà decidere se autorizzare o meno il dispiegamento di altri 10mila militari.
(fonte Afp)
( da "Sardegna oggi"
del 14-04-2009)
Argomenti: Giustizia
martedì, 14 aprile
2009 Ad Alghero il centro di salute mentale aperto 24 ore Sarà attivo da questa
sera, in via Enrico Costa ad Alghero, il Centro salute mentale aperto 24 ore.
La sua apertura era stata annunciata lo scorso mese di febbraio dal direttore generale,
Giovanni Battista Mele, durante il convegno sulla salute mentale organizzato
sempre ad Alghero dallassociazione di familiari Il
Labirinto. Il centro aperto ad Alghero risponde così alle esigenze della
popolazione del distretto sanitario servita dal Centro di salute mentale di Alghero, che aveva
espresso la necessità di una struttura importante, in grado di offrire un
servizio di ospitalità anche nelle ore notturne. -->ALGHERO - Il Csm
a 24 ore, inserito allinterno delledificio (di circa
( da "City" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
I ribelli si
ritirano Rientrata l'emergenza in thailandia Dopo tre giorni di guerriglia
urbana e due morti, ieri i leader dei manifestanti si sono consegnati alle
forze dell'ordine. BANGKOK - Imprevedibilmente come era iniziata, ieri la
rivolta delle "camicie rosse" è finita. Dopo tre giorni di guerriglia
urbana e due morti, nella capitale thailandese tutto è ripreso come se niente
fosse accaduto. Compresi i tradizionali gavettoni lanciati per festeggiare il
Capodanno thai, il Songkran.Guerriglia urbanaLa rivolta contro l'attuale
premier Abhisit Vejjajiva (44 anni, al potere da dicembre grazie a una sentenza
della Corte costituzionale) era divampata sabato quando un migliaio di sostenitori dell'ex
premier Thaksin Shinawatra (detto "il Berlusconi d'Asia", estromesso
dal governo nel 2006, condannato a 3 anni per corruzione e tuttora in esilio -
ha anche dovuto vendere la squadra del Manchester City) erano addirittura
riusciti a far rinviare una riunione tra il premier cinese Wen Jiabao e i 10
leader dell'Asean (l'associazione delle nazioni del sud-est asiatico). Gli
scontri erano continuati e lunedì le forze dell'ordine hanno sparato sui manifestanti
causando due morti e un centinaio di feriti.La resaIeri mattina all'improvviso
la svolta: i quattro leader della protesta hanno invitato i loro seguaci a
tornare a casa e poi si sono consegnati alle autorità. Immediatamente la
magistratura ha emesso un mandato d'arresto per Thaksin e 13 suoi
"fedeli" per violazione dello stato d'emergenza che proibisce
riunioni per motivi politici di più di cinque persone. Tuttavia le
"camicie rosse" hanno assicurato: "Non è la fine. Torneremo".
City 15 aprile 2009
( da "Trentino" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'ALLARME Via libera
della Slovenia: uccidete gli orsi Per il ministro dell'ambiente si possono
abbattere 75 fratelli di Jj1 e Jj3 TRENTO. La Slovenia, la patria degli orsi
importati in Trentino nel
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Coppa Provincia
finalissima Resana-S.Gaetano VEDELAGO. Finalissima stasera (ore 20,30) per il
Trofeo coppa Provincia di Treviso. Lo stadio di Vedelago «A. Bolge», ospiterà
l'attesa gara tra Csm Resana e San Gaetano. I club di terza
categoria da tempo cercano di ambire alla vittoria perché il vincitore accederà
di diritto come quarta classificata ai playoff di categoria: una chance golosa
di far il colpaccio. Stando alla classifica del girone (entrambe le formazioni
partecipano al campionato di terza divisione Treviso B), Csm sembra la
favorita; dall'altra San Gaetano è reduce da importanti vittorie e da un girone
di ritorno esaltante. (l.p.)
( da "Leggo" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le possibilità di
successo della fecondazione in vitro sono sempre maggiori. La
recente sentenza della Corte Costituzionale ha infatti eliminato il vincolo a
formare solo tre embrioni e quindi a fecondare solo tre cellule uovo. «Potranno
beneficiare di un numero maggiore di embrioni le donne over 40 anni e quelle
che hanno effettuato più tentativi, in cui è dimostrato una minore percentuale
di impianto - spiega Ermanno Greco, Direttore Responsabile Medicina
della Riproduzione all'European Hospital di Roma - Ci sono poi nuove tecnologie
in grado di aumentarne il successo: La selezione degli spermatozoi ad alto
ingrandimento (IMSI), che permette la scelta dello spermatozoo migliore; il
'supercongelamento' degli ovociti mediante vetrificazione; la diagnosi
preconcepimento, per evitare la trasmissione di malattie genetiche di origine
femminile».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 32 - Sassari
Il centro di via Costa da ieri aperto 24 ore ALGHERO. E' attivo da ieri, in via
Enrico Costa, il Centro salute mentale aperto 24 ore. Il centro risponde alle
esigenze della popolazione del distretto sanitario che aveva espresso la necessità
di una struttura importante, in grado di offrire un servizio di ospitalità
anche nelle ore notturne e, temporaneamente, si sopperisce
alla mancata attivazione del Csm a 24 ore nei locali di via Manzoni, cui sono
stati dedicati appositi finanziamenti regionali sul progetto "Accogliere
con cura" e accessibili soltanto alle amministrazioni comunali. Il centro
dispone di due posti letto con bagno in camera, nella struttura poi c'è una
infermeria, tre studi medici e una sala cucina. Il servizio è garantito nelle
ore diurne da tutto il personale in servizio nel Csm (medici psichiatri,
infermieri professionali, psicologa); nelle ore notturne (dalle 20 alle 8) e
nei giorni festivi è prevista la presenza di un infermiere professionale a cui
si aggiunge un operatore della portineria. Ieri mattina il direttore generale
dell'Asl, Giovanni Battista Mele, il direttore sanitario, Marcello Acciaro,
accompagnati dai responsabili del Dipartimento di salute mentale, Francesco
Ruiu, e del Csm algherese, Anna Paola Tarasconi, hanno effettuato un
sopralluogo nella struttura. Questa apertura precede quella degli altri due
centri di salute mentale a 24 ore prevista entro la fine dell'anno. Il prossimo
in ordine di tempo infatti sarà quello di Ozieri, la cui realizzazione si concluderà
entro giugno. E' stato infine rimandato a oggi il sopralluogo congiunto,
direttore generale dell'Asl e sindaco di Alghero, a Villa Segni, l'immobile
situato in viale Primo Maggio, proprio di fronte alla spiaggia di Maria Pia,
dove sono ospitati diversi utenti del Dipartimento di salute mentale e dove
negli ultimi tempi si era presentata l'ipotesi di chiusura. Il rinvio è stato
determinato da un improvviso impegno istituzionale del sindaco a Cagliari.
( da "Italia Oggi"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione: Attualità data: 15/04/2009 - pag: 7 autore: di Roberto Miliacca
Il Csm stila l'elenco dei tribunali con forti scoperti d'organico che potranno
avvalersi della norma Sedi disagiate, Venezia come Palermo Anche ai pm
trasferiti in Veneto il bonus da 2500 per 4 anni Venezia. Lodi, Busto Arsizio e
Brescia. Ma anche Trieste e Alba. Città del ricco Nord, dove la
giustizia viene amministrata sicuramente meglio che in altre zone di Italia.
Eppure, tra qualche giorno, anche le procure di queste città potrebbero
rientrare tra quelle dei tribunali cui lo Stato riconoscerà lo status di sedi
«disagiate» alla pari di quelle più tristemente noti per essere da sempre in
prima linea per la lotta alla criminalità organizzata, come Palermo, Reggio
Calabria, Locri o Potenza, tanto per citarne qualcuno. E anche i magistrati che
verranno trasferiti a queste sedi «disagiate» del Nord Italia avranno diritto a
beneficiare dello stesso bonus di stipendio di 2500 euro per quattro anni,
previsto dal decreto legge 143/2008 (convertito in legge 13 novembre 2008, n.
181) per incentivare i giudici a spostarsi sui territori dove si combatte
mafia, 'ndrangheta e Sacra corona unita e dove gli organici sono spesso
scoperti. Specie nelle procure. Ebbene, il Consiglio superiore della
magistratura, adempiendo a quanto previsto dal decreto, ha stilato venerdì
scorso l'elenco degli uffici giudiziari requirenti di primo grado d'Italia nei
quali si è registrata contemporaneamente la presenza dei due requisiti previsti
dal dl 143, e cioè la mancata copertura dei posti da pm messi a concorso
nell'ultima pubblicazione e una quota di posti vacanti non inferiore al 20%
dell'organico. Il Csm ha individuato 55 sedi di procure che si trovano in
queste condizioni, buona parte delle quali nel Mezzogiorno, ma anche nel Nord
Italia (nella tabella a fianco l'elenco delle procure lombarde, friulane,
venete e piemontesi che hanno scoperture di organico superiori al 20%). E ha
messo nero su bianco un elenco, trasmesso al guardasigilli Angelino Alfano, che
dovrà ora decidere quali di queste sedi meriteranno di effigiarsi realmente del
titolo di sede «disagiata», e quindi godere dell'applicazione della norma sulla
maggiorazione di stipendio prevista in favore dei pubblici ministeri. Palazzo
dei Marescialli ha trasmesso la lista al guardasigilli a un paio di giorni di
distanza dalla dichiarazione di inammissibilità, da parte del presidente della
camera, Gianfranco Fini, dell'emendamento del governo al pacchetto sicurezza,
che avrebbe consentito al Csm il trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle
sedi disagiate, anche derogando al divieto di passaggio da funzioni giudicanti
a funzioni requirenti e viceversa all'interno di altri distretti della stessa
regione.
( da "Italia Oggi"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Attualità data: 15/04/2009 - pag: 7 autore: Cosimo Maria Ferri Componente del
Consiglio Superiore della Magistratura l'intervento Gli incentivi servono, ma
occorre anche premiare chi si sacrifica E' da diversi mesi che si parla della
scopertura d'organico di molte Procure. Nell'auspicare che il legislatore
riveda al più presto la norma contenuta nel dlgs n. 160/06 (quella che
impedisce ai «magistrati ordinari in tirocinio», ex uditori giudiziari, di
assumere, in prima nomina e sino al raggiungimento della prima valutazione di
anzianità, e cioè dopo 4 anni, incarichi di sostituto procuratore), a mio modo
di vedere, il Csm, e ritengo anche l'Anm, hanno il dovere di contribuire a
trovare soluzioni condivise in applicazione di quelle parti della legge che
offrono soluzioni al problema. I benefici economici per i magistrati che,
avendone titolo, si rendano disponibili a trasferirsi presso procure scomode
sono, per esempio, una risposta anche a richieste passate avanzate dallo stesso Csm. Sono state
previste, infatti, indennità, per coloro che vengono trasferiti in tali sedi
disagiate, sicuramente significative. Bisogna, però, andare oltre, individuando
una griglia di misure ulteriori da affiancare a quelle economiche, in grado di
garantire l'effettività del risultato auspicato. Ad esempio, si potrebbe per un
verso garantire la possibilità di un più proficuo utilizzo della magistratura
onoraria requirente e per l'altro prevedere non soltanto agevolazioni
economiche oppure corsie preferenziali per i trasferimenti, ma incentivi di
carriera per i trasferimenti in senso verticale in relazione sia ai magistrati
che garantiscano la copertura di sedi disagiate come per quelli che prestino il
consenso alle applicazioni infradistrettuali. Pur essendo la
coperta corta occorre incentivare le applicazioni infradistrettuali ed
extradistrettuali distribuendo il sacrificio dei magistrati, sacrificio che
però deve essere premiato dal Csm sia in sede di valutazione di professionalità che del
conferimento degli incarichi semidirettivi e direttivi. L'impegno e il
sacrificio di chi presta servizio in sedi disagiate, dando la disponibilità ad
essere applicato, trasferito, o a permanervi devono essere premiati. I benefici
di più rapido avanzamento in carriera non potranno comunque prescindere da una
valutazione sull'operato del magistrato, e ciò anche oltre le previsioni che
pure sono contenute nelle modifiche normative apportate; tali misure appaiono,
infatti, maggiormente idonee (rispetto a quelle di natura soltanto economica) a
stimolare gli interessati. Deve essere rivista la scelta,
relativa ai cosiddetti uffici «a copertura immediata», di prevedere anche un
meccanismo di trasferimento d'ufficio, prescindendo dalla disponibilità degli
interessati, essendo pur sempre necessario contemperare le esigenze di piena
funzionalità degli uffici giudiziari con il rispetto (non solo formale) del
principio costituzionale sull'inamovibilità dei magistrati. Inoltre, quel meccanismo
produrrebbe, a mio avviso, effetti di tipo numericamente vantaggioso per le
sedi in difficoltà soltanto nel breve periodo, perché è evidente che ciascun
soggetto potenzialmente in posizione di subire il dettato della norma
opererebbe in modo da evitare di rientrare in tale previsione per il futuro.
Resta, inoltre, aperto il problema di assicurare che
l'introduzione di tali incentivi non produca l'effetto di «penalizzare» i
magistrati già operanti presso sedi disagiate. Di qui, l'opportunità di valutare se non debba riconoscersi anche
a costoro una qualche forma di incentivo, economico e di carriera, in cambio di
una rinnovata disponibilità a permanere in tali sedi, eventualmente anche per
un periodo maggiore di quello che li legittimerebbe a presentare la domanda di
trasferimento. Molte questioni, dunque, restano da definire, ma ciò non toglie
che sia necessario, in questa fase, riconoscere al ministro di aver saputo
interpretare il carattere d'urgenza del grido d'allarme che gli operatori hanno
lanciato. Altrettanto doveroso è, però, sottolineare come i contenuti di questo
intervento, pur in parte sono apprezzabili, possano essere meglio calibrati
quanto all'individuazione delle migliori soluzioni. A tal proposito, mi preme
segnalare come nell'ultimo bando di trasferimento per i posti requirenti
numerosi, posti pubblicati relativi a Procure del Sud (Lanusei, Nuoro, Sassari,
Tempio Pausania, Caltanissetta, Enna, Gela, Nicosia, Larino, Catania, Ragusa,
Castrovillari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Rossano,
Lanciano, Vibo Valentia, Patti, Barcellona Pozzo di Gotto, Agrigento, Marsala,
Palermo, Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Melfi, Lagonegro, Potenza, Locri,
Palmi ecc.), ma anche del Nord (Brescia, Biella, Casale Monferrato, Busto Arsizio,
Lecco. Lodi, Vigevano, Voghera, Acqui Terme, Aosta, Vercelli, Tolmezzo,
Trieste, Venezia), sono rimaste scoperte e prive di aspiranti. Un dato positivo
deve essere invece essere segnalato a riguardo della Procura di Reggio Calabria
dove non solo è stato coperto l'unico posto pubblicato per il quale peraltro
c'erano più aspiranti, ma si è anche verificato che un magistrato in servizio
presso la Procura di Reggio, e trasferito alla Procura di Velletri, abbia
rinunciato al trasferimento per rimanere a Reggio, Così un collega in servizio
presso la Procura di Termini Imerese ha rinunciato al trasferimento presso la
Procura di Vicenza. Tali segnali devono essere colti positivamente e devono
essere, da una parte, il punto di partenza per sensibilizzare e motivare i
singoli magistrati, dall'altra per farci prendere piena coscienza della
possibilità che la magistratura ha, anche nell'ambito dell'attuale quadro
normativo, di trovare soluzioni interne con la grande responsabilizzazione che
tutti le riconoscono e che la politica deve rispettare. E' una sfida che
abbiamo davanti e che sapremo cogliere come sempre con grande serietà.
( da "Tirreno, Il" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 1 - Empoli E
CONSUMI Quando era Tarsu l'imposta non era versata perché si trattava di una
tassa. Ora è tariffa Il precedente contro l'Ato 2 Il ricorso sulla depurazione
EMPOLI. L'ultimo grande ricorso che ha interessato cinquemila famiglie nel
circondario risale all'anno scorso e riguarda la tariffa di depurazione
dell'acqua. In quel caso era stata una sentenza della Corte
costituzionale a imporre
all'Ato 2 di restituire i soldi del canone alle famiglie che non beneficiavano
del servizio, causando una riduzione delle entrate di tre milioni di euro. Il
decreto 208, convertito in legge il 28 febbraio scorso, però, ha reintrodotto
l'obbligo di pagare per mille delle cinquemila famiglie, per coprire le
spese di realizzazione degli impianti.
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina III - Roma
Fecondazione, il caos dopo la sentenza della Consulta Centri sommersi di
richieste: "Ora più di tre embrioni" Sulla fecondazione assistita ora
è caos. Dopo la decisione della Corte Costituzionale che ha
dichiarato la parziale illegittimità della legge 40 (in particolare l´art.14
comma 2 che rendeva possibile "produrre non più di tre embrioni"),
nei centri di procreazione assistita della Capitale sono arrivate centinaia di
richieste di coppie che chiedono se sia già possibile produrre più di tre
embrioni. Ma i medici rispondono: «Bisogna aspettare la pubblicazione
della sentenza, che non è ancora esecutiva». LAURA SERLONI A PAGINA V
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina VII - Roma
Fecondazione, il grande caos dopo la Consulta Centri sommersi di richieste:
"Ora più di tre embrioni". Ma i medici: "Aspettiamo le
linee-guida" Centinaia di richieste per l´applicazione delle nuove
direttive LAURA SERLONI Un fiume di richieste, centinaia di e-mail e decine di
telefonate. Dopo la decisione della Corte costituzionale che ha dichiarato la
parziale illegittimità della legge 40, quella sulla procreazione assistita,
sono state moltissime le domande di coppie giovani e meno giovani arrivate ai
centri privati romani. Tutte chiedono se è già possibile produrre più di tre
embrioni, visto che la sentenza dell´Alta Corte ha bollato come incostituzionale l´articolo 14,
comma 2, della norma che rendeva "possibile produrre non più di tre
embrioni per volta, ovvero il numero necessario a un unico e contemporaneo
impianto". Ma, nonostante le molte richieste, le più importanti cliniche
di Pma (procreazione medicalmente assistita) non hanno ancora avviato la nuova
procedura. «Stiamo aspettando la pubblicazione della sentenza perché per il
momento non è ancora esecutiva - sottolinea Ermanno Greco, responsabile del
reparto Medicina della riproduzione alla clinica European Hospital - Certo ci
sono già arrivate numerose sollecitazioni ma ci vuole prudenza proprio per
questo siamo in attesa di linee guida dall´Istituto superiore di sanità».
L´aspettativa, l´entusiasmo e i dubbi di molte donne si manifestano nei
centinaia di messaggi lasciati nel blog di "Cerco un bimbo", uno dei
siti più cliccati per quanti non riescono ad aver un figlio in modo naturale.
«Io sono abbastanza confusa e demoralizzata, non so come muovermi - scrive
"arancina 77" - i centri alzano subito le mani e nell´incertezza
continuano a fare come hanno sempre fatto. Aspetto fiduciosa che qualcuno mi
dica che al suo centro applicano la nuova disposizione, così mi ci fiondo
anch´io». E subito ribatte "girasole 1976": «Ho scritto una mail al
mio centro per chiedere come intendono comportarsi. Mi rispondono testualmente
che si tratta di una sentenza della corte costituzionale, ma che devono aspettare eventuali nuove
direttive. Fino a quel momento rimane tutto invariato». C´è anche chi esprime
rabbia. «è il colmo. Ma questi centri non hanno un ufficio legale in grado di
dare il giusto rilievo alla sentenza della consulta senza bisogno delle
direttive? Io sono distrutta, non ce la faccio più», commenta Eleonor.
Prudenza, è dunque la parola che più di frequente si riscontra nei discorsi
degli esperti del settore. «Occorre che si avvii un dibattito interpretativo
per tradurre questa nuova sentenza nelle pratiche quotidiane - spiega Cesare
Aragona, responsabile del centro del Policlinico Umberto I - sia per la
complessità della legge sia per il tema delicato che si affronta». Senza dubbio
«un grande passo avanti» per Greco, mentre Mauro Schimberni, responsabile del
centro di Villa Salaria la stigmatizza come «una vittoria a metà». «Dopo questa
sentenza, la legge è ancora più confusa e così com´è lascia spazio a notevoli
interpretazioni - sottolinea Schimberni - Per ora aspettiamo chiarimenti, ma la
questione del congelamento non è stata proprio affrontata. Insomma produrre più
embrioni, senza poi poterli congelare è abbastanza singolare». Una decisione
quella dell´Alta Corte che accende molte perplessità. «I viaggi all´estero
delle giovani coppie non si fermeranno - commenta Pierluigi Giannini,
responsabile del centro di Villa Margherita - perché il cuore del problema sta
proprio nel congelamento degli embrioni in più che vengono prodotti. Una
vittoria forse per le coppie di 40enni dove sarà possibile impiantare più di
tre embrioni, aumentando la possibilità di una gravidanza, ma è molto
pericoloso per una donna di 28 o 30 anni dove l´impianto di più embrioni
potrebbe comportare gravidanze plurigemine mettendo a rischio sia la vita del feto
che quella della madre».
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina VII - Roma
Giovanna Melandri, deputato pd: "Dall´Alta Corte luce su una legge
crudele, ma servono in fretta le norme riviste" "Così la procreazione
assistita resta nel limbo è il momento di far rispettare quella sentenza"
C´è da augurarsi che la maggioranza non faccia un conflitto ideologico
astratto: sarebbe scandaloso Onorevole Giovanni Melandri, la sentenza della
Consulta cambia, anche se in modo parziale, la legge 40. Secondo lei queste
modifiche sono un successo? «Uso le parole pronunciate dopo
la sentenza della Corte costituzionale da una persona che ha delle vedute completamente opposte alle
mie, Carlo Casini, il presidente del Movimento per la Vita. Casini ha detto che
questa decisione "ha scardinato l´intero impianto della legge". E io
credo sia proprio così. Si è accesa una grande luce su una legge crudele
che va contro le donne che vogliono avere un figlio. Certo, è una vittoria
parziale perché sono stati cambiati soltanto i comma 2 e 3 dell´articolo 14, ma
credo sia un importante passo avanti. Una modifica che rimette al centro la
salute della persona, non costringendo tutte le donne a sottoporsi alla stessa
tecnica». Però i centri romani di Procreazione medicalmente assistita,
nonostante la sentenza e le numerose richieste, non applicano ancora la nuova
norma. Sono fermi, dicono, in attesa delle linee guida dell´Istituto Superiore
di sanità. Lei cosa ne pensa? «è evidente che ora c´è una responsabilità del
governo che deve prendere atto di questa sentenza e procedere nell´emanazione
delle linee guida nel più breve tempo possibile. è fuori da ogni dubbio che ora
i centri di procreazione assistita siano in un limbo, stretti tra il
pronunciamento della Consulta e l´Istituto superiore di sanità. C´è da
augurarsi che ora la maggioranza non faccia un conflitto ideologico astratto,
ma proceda in fretta. Sarebbe davvero scandaloso se ci fosse una battaglia di
posizionamento, cosa che bisogna ancora superare su molti fronti, come anche il
testamento biologico, perché al centro ci deve essere la persona». Cosa,
secondo lei, può essere ancora cambiato nella legge 40? «è una legge che
comunque va completamente ripensata per evitare la sofferenza fisica e
psicologica di molte donne, ma anche per fronteggiare gli aborti. Siamo in un paese
dove c´è un altissimo numero di coppie che si recano all´estero per cercare di
avere un figlio e questo introduce un elemento di discriminazione di classe
perché solo chi ha soldi può permetterselo. E ci sono molte soluzioni, anche
per venire incontro al mondo cattolico: penso ad esempio a quella che prevede
il congelamento dell´ovotita, cioè del pre-pre-embrione. Poi si rende sempre
più necessaria la diagnosi pre-impianto».
( da "Tirreno, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 4 - Lucca
Congedo retribuito ai figli LUCCA. La Corte Costituzionale
ha esteso la possibilità di usufruire del congedo retribuito di due anni anche
ai figli nel caso il genitore sia riconosciuto con stato di handicap grave. Per
poter usufruire di questa agevolazione devono essere soddisfatti i seguenti
requisiti: - il genitore non sia coniugato o non conviva con il coniuge.
Oppure se coniugato e convivente con il coniuge, non sia lavoratore o sia
lavoratore autonomo; il coniuge rinunci espressamente a beneficiare del congedo
nello stesso periodo; - i genitori del disabile (i nonni del lavoratore) siano
deceduti o totalmente inabili; - il genitore disabile non abbia altri figli o
non conviva con alcuno di loro. In caso di convivenza, tali altri figli non
devono prestare attività lavorativa oppure essere lavoratori autonomi; oppure
rinunciare espressamente a beneficiare del congedo nello stesso periodo; - il
genitore disabile non abbia fratelli o non conviva con loro, a meno che i
fratelli non prestino attività lavorativa o siano lavoratori autonomi oppure
ancora rinuncino espressamente a beneficiare del congedo nello stesso periodo.
La Cgil invita nei suoi uffici tutti i lavoratori che ritengano di poter
accedere a questo importante diritto per i cittadini.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 12 -
Pordenone San Carlis: vigileremo affinché le prescrizioni siano rispettate SAN
VITO. «La procedura per la circonvallazione è ben lontana dalla sua conclusione
e il Comitato vigilerà perché tutte le prescrizioni siano ottemperate.
Denunceremo ogni travisamento od omissione e, se ciò avvenisse, ricorreremo in
tutte le sedi». Questa la posizione del San Carlis dopo l'acquisizione del
parere del servizio tutela beni paesaggistici della Direzione centrale
pianificazione territoriale della Regione, di cui davamo notizia nei giorni
scorsi. «La certificazione paesaggistica e quella di Via - ribadisce il
presidente del comitato, Mario Bortolussi - devono essere inserite nel progetto
definitivo: il costo aumenterà di oltre 20 milioni di euro, fino a circa 40
milioni per
( da "Repubblica, La"
del 15-04-2009)
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Pagina III - Bari Il
responsabile dell´Anm, Salvatore Casciaro ammette. "Possiamo comprendere
l´allarme sociale" "Quel giudice è molto bravo e stimato doveva
essere esonerato dalle urgenze" «si tratta di fatti che destano
comprensibile allarme nell´opinione pubblica, ma va precisato, non per
circoscrivere gli accadimenti ma per un´esatta comprensione degli stessi, che
le scarcerazioni non riguardano le imputazioni e le condanne più gravi». Con queste
parole Salvatore Casciaro, responsabile della giunta barese dell´Anm commenta
il caso delle 22 scarcerazioni. «Proprio partendo da tali eventi - aggiunge -
occorre fare una riflessione complessiva su una situazione di innegabile
criticità legata al sottodimensionamento degli organici dell´ufficio gip».
Quindi è un problema di carichi di lavoro ? «A un magistrato si può chiedere la
massima diligenza, ma non una impossibile obbligazione di risultato al di là
delle umane possibilità. Quello che intendo dire è che per sentenze con 160
imputati, imputazioni complesse, fatti articolati, sarebbe necessario che il
magistrato chiamato a decidere il processo in sede di abbreviato potesse
quantomeno fruire di un esonero totale dall´attività ordinaria». In questo caso,
però, non è accaduto. «No, sicchè è comprensibile che la dottoressa De Palo,
magistrato capace e altamente stimato negli ambienti giudiziari, non abbia
materialmente potuto depositare nella ristrettezza dei tempi prevista per la
stesura della motivazione, un provvedimento così articolato e complesso». E
quindi. C´è una possibile soluzione ? «Quello che andrebbe fatto è un
potenziamento di un ufficio nel senso di aumentare i numero dei magistrati,
stabilire meccanismi di applicazione che spesso non sono fruibili per ragioni
varie. In casi come questi, in altri termini, si dovrebbe consentire a una
magistrato di dedicarsi prevalentemente ad una attività, soprattutto quando è
totalmente assorbente per la sua inusuale complessità». Il problema della
carenza di organico all´ufficio gip-gup è nota. «E´ uno
degli uffici in assoluto più gravati su cui in termini di assoluta priorità
andrebbe effettuato un potenziamento. Aspetto quest´ultimo che sfugge alla
dimensione decisionale locale e che richiede un intervento degli organi
deputati, ministero e Csm, a cui richieste di potenziamento, peraltro, sono
state più volte formulate». (g.d.m.)
( da "Tirreno, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 9 - Livorno
Reversibilità, pensione ai raggi x Quando spetta ai figli maggiorenni Il
diritto non decade se i ragazzi non sono più minorenni: ma si conserva solo se
sussistono alcune condizioni. Ecco quali FELICE SILVESTRI LIVORNO. Mario N. è
pensionato Inps da circa due anni e da alcuni mesi versa in condizioni di
salute cagionevole che, a detta dei medici, non sono suscettibili di miglioramento.
Ciò lo preoccupa non poco: soprattutto per le sue due figlie, una portatrice
dalla nascita di un grave handicap, l'altra studentessa universitaria, iscritta
al primo anno della facoltà di lettere. Il lettore chiede se alla sua morte, le
due figlie potranno beneficiare della pensione di reversibilità e per quanto
tempo. Quando un genitore, lavoratore (con almeno 15 anni di contributi o con
una anzianità contributiva di almeno 5 anni di cui almeno 3 versati nel
quinquennio precedente la data della morte) o pensionato (di vecchiaia,
anzianità, inabilità), viene a mancare, i figli, in determinate condizioni,
possono ottenere la pensione di reversibilità, anche in mancanza del coniuge
superstite. Il riconoscimento del diritto non è automatico, come avviene per i
figli minori, in quanto per i figli studenti e per quelli inabili, sono fissate
precise condizioni anche di reddito dalle quali non si può prescindere. Figli
studenti Dopo il compimento del 18º anno di età, i figli studenti conservano il
diritto alla pensione di reversibilità: 1) se iscritti ad una scuola media
superiore o professionale fino al compimento del corso di studi ma non oltre il
21º anno di età. Se il ciclo di studi prevede più corsi con intervalli tra
loro, la pensione spetta anche nei periodi in cui la frquenza risulta
interotta; 2) se iscritti all'università, per tutta la durata del corso legale
di laurea ma non oltre il 26º anno di età. L'ultimo anno accademico si
considera terminato il 31 ottobre ma in caso di laurea nella sessione invernale,
lo studente può percepire la pensione fino al mese di marzo dell'anno
successivo. Una volta conseguita la laurea, se uno studente decide di
iscriversi ad un nuovo corso universitario, continua a percepire la pensione di
reversibilità anche dopo il conseguimento del primo titolo di studio, per la
durata del nuovo corso legale di laurea, ma, comunque, anche in questo caso,
non oltre il 26º anno di età. Gli studenti universitari hanno diritto alla
pensione di reversibilità, anche se alla morte del genitore effettuavano
piccole prestazioni lavorative ricavandone un modesto reddito. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza
(interpretativa di rigetto) 22-25 febbraio 1999, n. 42. Figli inabili La legge
riconosce la pensione di reversibilità, senza limiti di tempo, ai figli
maggiorenni non in grado, per infermità fisica o mentale, di svolgere attività
lavorativa. è da tener, comunque, presente che l'art. 46 della legge n.
31/2008 ha stabilito che «l'attività svolta con finalità terapeutiche dai figli
riconosciuti inabili, con orario non superiore alle 25 ore settimanali, presso
le cooperative sociali o presso datori di lavoro che assumono i predetti
soggetti con convenzioni di integrazione lavorativa, di cui all'art. 11 della
legge n. 68/99, con contratti di formazione e lavoro, con contratti di
apprendistato oppure con le agevolazioni previste per le assunzioni di
disoccupati di lunga durata, non preclude il conseguimento della pensione di
reversibiltà». Situazione reddituale I figli, studenti o inabili, per avere
diritto alla pensione di reversibilità devono risultare a carico del genitore
al momento del decesso, cioè non devono avere un reddito superiore ad un certo
tetto, che risulta differenziato a seconda che si tratti di soggetti studenti o
inabili. Per quanto riguarda i figli maggiorenni studenti il loro reddito non
deve superare l'importo del trattamento minimo Inps, maggiorato del 30%. I
figli maggiorenni inabili, invece, acquisiscono e conservano il diritto alla
pensione in presenza di un reddito non superiore a quello richiesto dalla legge
per il diritto alla pensione di invalido civile totale e, se titolari
dell'indennità di accompagnamento, se il loro reddito non supera quello
richiesto dalla legge per il diritto alla pensione di invalidi civile totale
aumentato dell'importo dell'indennità di accompagnamento.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-15 - pag: 11 autore: Thailandia. I manifestanti
antigovernativi depongono le armi ma promettono: «è solo una tregua, torneremo
più forti» Mandato d'arresto per Thaksin L'ex premier in esilio accusato con
altri 13 di aver ispirato le proteste di piazza Luca Vinciguerra BANGKOK. Dal
nostro inviato La Thailandia, ferita sul piano interno e umiliata su quello
internazionale, presenta il conto a Thaksin Shinawatra. Ieri sera, dopo la resa
delle "camicie rosse" che ha riportato la calma a Bangkok, un
tribunale della capitale ha emesso un mandato di arresto a carico dell'ex
premier, destituito da un colpo di Stato nel 2006 e poi fuggito dal Paese per
sottrarsi a un processo per corruzione. Secondo i giudici, Thaksin e altre 13
persone sarebbero i responsabili ideologici e morali delle manifestazioni di
protesta che sabato a Pattaya hanno costretto il Governo ad annullare il
vertice Asean, e che lunedì hanno messo a ferro e fuoco Bangkok. I reati
contestati al tycoon in esilio e agli uomini di punta del suo movimento sono
due: istigazione alla violenza e minaccia all'ordine pubblico. In caso di
provata colpevolezza, Thaksin rischierebbe 12 anni di reclusione. Se a questi
si aggiungono le condanne in contumacia per corruzione, l'ex premier potrebbe
trascorrere il resto dei suoi giorni in carcere. Meglio l'esilio. Dove, nessuno
lo sa. Giusto ieri la Cambogia ha negato di aver ospitato l'ex capo di Stato
più ricercato del mondo. Sicuramente un esilio dorato, dal quale Thaksin in
questi ultimi mesi ha continuato a manovrare incessantemente contro il Governo
di Abhisit Vejjajiva, costituito lo scorso dicembre dopo
che una sentenza della Corte costituzionale aveva sciolto con l'accusa di brogli elettorali l'Esecutivo
guidato da So
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 15 Aprile
2009 Chiudi Raffaele Nevi sale sull'Aventino. Ha annunciato che non parteciperà
più né alle riunioni del gruppo Pdl in consiglio regionale, né agli incontri
pre elettorali del caminetto. ***** Holding regionale dei trasporti. La Provincia
di Perugia ha deciso di battere un colpo. Ieri la giunta ha deliberato il
matrimonio tra bus e treni pubblici. ***** Nonostante la
bocciatura del Tar, la rincorsa alla poltrona di procuratore capo di Perugia
potrebbe riparte da dove si è fermata. E dal Csm potrebbe alzarsi un altro fil
di Fumu. ***** Un'antenna di troppo in pieno centro a Terni. Nel piano del
Comune non c'è e gli abitanti protestano. (A pag. 43)
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 15 Aprile
2009 Chiudi di WALTER PATALOCCO «Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio».
Ormai la parola d'ordine per la gente del Popolo della Libertà è questa. E
ieri, nell'aula consiliare di Palazzo Spada, è stata la giornata delle
ovazioni, degli applausi scroscianti e lunghi, fin oltre il limite dell'arrossamento
delle palme, per Antonio Baldassarre che il Pdl ha assunto quale proprio
candidato sindaco di Terni. In appoggio, sia chiaro. Perché lo stesso candidato
ci ha tenuto a specificare che lui, comunque, è alla guida di una lista civica
e quindi indipendente. Perché a lui, ad Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, ex presidente
della Rai, giurista, professore alla Luiss e all'Università Lateranense, di
presentarsi alle prossime elezioni amministrative lo hanno chiesto «imprenditori,
artigiani e lavoratori di questa città». «E noi ha specificato il senatore
Maurizio Gasparri gli offriamo il nostro sostegno senza nulla chiedere in
cambio». Ok? Ok. Già. C'erano anche i pezzi da novanta del Pdl ad
offrire il sostegno al candidato si Rinnoviamo Insieme Terni. Di Gasparri s'è
già detto, ma non mancava tutta una schiera di parlamentari umbri del Pdl: da
Ada Urbani (il professore le ha mandato un bacio in cambio dei complimenti dopo
il suo intervento), a Pietro Laffranco; da Franco Asciutti a Domenico Benedetti
Valentini e ovviamente Luciano Rossi, deputato e neo coordinatore regionale del
Pdl. Che era annunciato si è preso qualche bordata di fischi dagli
"spalti" dell'aula consiliare occupata da quelli di Forza Italia di
Terni non soddisfatti della doppia nomina di Alfredo De Sio (ex di An) a
coordinatore ternano e candidato alla presidenza della Provincia di Terni.
Qualche fischio, qualche epiteto (da "comunista" a
"perugino") ed un paio di cartelli («La sinistra sentitamente ringrazia»)
non hanno impedito a Luciano Rossi di svolgere il suo discorsetto di
introduzione alla manifestazione. Poi anche i "contestatori" si sono
fatte le mani viola per il batterle ogni qualvolta si pronunciavano nome e
cognome del candidato sindaco Antonio Baldassarre. Lui è intervenuto con poche,
sentite parole. Quello che ormai è una specie di cavallo di battaglia: «Mai
visto la città in questo stato di abbandono; questa è l'amministrazione
peggiore che la città abbia avuto in sessant'anni; chi mi dà contributi per la
campagna elettorale mi prega che non si sappia perché, mi dicono, senno questi
me la fanno pagare; ciò significa che qui ciò che conta sono le parti e non il
merito; si assiste ad un accaparramento delle risorse pubbliche per scopi, diciamo
non trasparenti per non dire inconfessabili». Insomma accuse dure. Ed invece
«c'è un grande fermento in questa città, persino in ambienti insospettabili mi
viene significato un grande desiderio di cambiamento radicale; qui c'è stato il
governo di alcuni contro tutti noi porteremo il governo di tutti». Alfredo De
Sio spiega che il Pdl ha trovato una convergenza tra i propri programmi e
quelli della lista Baldassarre. Aggiunge che si «apre per questa città una
nuova stagione di governo, con un programma arioso, aperto. Stavolta ha
aggiunto non c'è il clima di rassegnazione di altre campagne elettorali,
stavolta siamo solo rassegnati a vincere perché sappiamo interpretare i
desideri del popolo ternano che vuole liberarsi da un'egemonia». «E poi ha
concluso c'è questa candidatura di Antonio Baldassarre, un grande dono per
questa città, un gesto d'amore nei confronti di Terni».
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
LETTERE E COMMENTI
pag. 13 Il tragico terremoto ha dato la stura a varie forme di sciacallaggio.
Si è infatti avvertita pe... Il tragico terremoto ha dato la stura a varie
forme di sciacallaggio. Si è infatti avvertita perfino una proposta per
introdurre quel fascicolo di fabbricato che già la magistratura ai più svariati
livelli (Corte Costituzionale compresa), ha provveduto a
vanificare. Se tutti gli immobili in Abruzzo fossero stati dotati di un costoso
libretto libretto casa, non per questo si sarebbe posto rimedio ai mali del
terremoto, dicono adesso. Chi vuole il fascicolo del fabbricato non pensa
all'utile delle case, bensì specuala a favore esclusivo degli interessi
professionali e bassamente economici di quanti sarebbero incaricati di
redigerlo. Senza alcun vantaggio per le abitazioni, come l'esperienza ha
dimostrato. Piercarlo Rattotti
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
TERNI pag. 17 TERNI
CLIMA DA STADIO nella gremita sala consiliare di Palazzo S... TERNI CLIMA DA
STADIO nella gremita sala consiliare di Palazzo Spada che ieri ha fatto da
contorno all'ufficializzazione del patto tra il candidato sindaco Antonio
Baldassarre e il Pdl, che appoggerà la sua lista civica. Presenti
all'appuntamento i parlamentari umbri del Partito della libertà, oltre ai
vertici locali, al senatore Maurizio Gasparri e al candidato presidente della
Provincia Alfredo De Sio. Dure critiche all'amministrazione uscente dal
candidato sindaco. «C'è desiderio e bisogno di un cambiamento radicale perché
Terni torni a vivere nella sua pienezza ha dichiarato il professor Baldassarre
. Ringrazio il Pdl per avermi dato il suo sostegno in questo progetto. Vivo a
Terni da cinquant'anni e non ho mai visto la città in questo stato di abbandono
e confusione. La città si trova nel punto peggiore dei suoi sessant'anni di
storia repubblicana, c'è bisogno che la società civile rialzi la testa. Non ho
mai visto un gruppo di governo così chiuso e isolato, che pensa solo al proprio
tornaconto. Noi saremo il governo di tutti e non faremo esclusioni, premiando
il merito. Le condizioni per vincere questa volta ci sono tutte, è una
scommessa che può andare a buon fine». «Questa ha aggiunto è stata forse la
peggiore giunta della storia di Terni. C'è grande fermento e forte desiderio di
cambiamento in tanti ambienti cittadini, anche insospettabili. La prima
condizione è comunque l'impegno di tutti ad essere compatti». «Stavolta ha
affermato De Sio possiamo dire di essere rassegnati a vincere. Baldassarre è un
dono per la città». Entusiasmo per la candidatura è stato espresso anche da
Gasparri, che ha parlato del presidente emerito della Corte
Costituzionale come di «una della più grandi personalità, espressione di
saggezza e cultura giuridica, che la nazione abbia». «Per questo ha proseguito
siamo orgogliosi di appoggiarlo in una città importante ma difficile e lo
ringraziamo per il suo spirito di servizio. Una personalità
indipendente, quella di Baldassarre, che rappresenta un'occasione storica per
un'inversione di rotta». Stefano Cinaglia
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 15/04/2009 - pag: 2 «Galgano
delegittima i pm, c'è insofferenza alle critiche dei sostituti» Magistrati, i
leader delle correnti contro il Pg G. A. ». sull'operato dei pubblici
ministeri, se ha elementi che l'hanno indotto a dire certe cose, allora deve
intervenire subito. Questa è una denuncia a tutti gli effetti. E mi è difficile
seguirlo su questa strada, anche perché solo chi conosce bene le vicende cui fa
riferimento può intuire di cosa parli o a chi si riferisca». Pina Casella,
segretario distrettuale di Unicost, parla invece di «attacco indiscriminato »
alle correnti. «È una cosa che non condivido. E, al contrario, credo che
occorra rafforzare questi luoghi di confronto ed elaborazione culturale in un momento
di crisi democratica del Paese. Non si può escludere che qualcuno utilizzi le
correnti a fini personali, ma se valorizziamo l'aggregazione nel suo insieme si
può ridurre il pericolo di personalismi. Un elemento positivo nel monito del Pg
però lo vedo. Il richiamo alla sobrietà delle manifestazioni del pensiero. Ma è
un richiamo che deve valere per tutti i magistrati si tratta di un confronto
necessario che fa crescere l'ufficio». Certe esternazioni, sostiene il Pg, più
che alla dialettica sono riconducibili a «effervescenze» in vista delle future
elezioni della magistratura associata. «Macché, la magistratura non fa campagna
elettorale». Ernesto Aghina, ex consigliere del Csm ed
esponente del Movimento per la giustizia, le dichiarazioni del procuratore
generale le legge così: «Ho sempre stimato Vincenzo Galgano per il coraggio e
la generosità. E, alla luce di quello che ha detto, confermo la mia opinione. È
coraggioso, perché esprime una posizione che non credo sia condivisa dal resto
della magistratura. Ed è generoso, perché interviene su una questione
che non riguarda lui. Ciò detto, immagino però quale possa essere il
disorientamento dei cittadini di fronte a queste dichiarazioni. Il procuratore
generale ha un ruolo istituzionale che dovrebbe imporre critiche più
dettagliate. Lui ha responsabilità di controllo affetto nei confronti di
Giovandomenico Lepore che lo spinge a certe dichiarazioni. Solo che poi il
risultato di queste valutazioni è la delegittimazione dei magistrati. Ora, se
sa, faccia i nomi, citi gli episodi, riveli quali sono questi interessi
personali». L'invito a «far nomi, indicare fatti specifici e chiarire quali
siano gli interessi personali» arriva anche da Sergio Amato, segretario
distrettuale di Magistratura Indipendente: «Non si può accogliere l'invito al
silenzio fatto dal procuratore generale e che riguarda anche chi ha un ruolo di
rappresentanza nell'Associazione nazionale magistrati, salvo non voler negare
la legittimazione alla sua stessa esistenza. Le affermazioni di Vincenzo
Galgano sono gravissime, delegittimano il lavoro dei magistrati e del Consiglio
giudiziario. Io vedo in queste prese di posizione una forma di intolleranza
alle critiche legittime dei pm: ma se i sostituti hanno dei rilievi da muovere
è giusto che li esplicitino, Alfredo Guardiano, segretario di Md, non ha dubbi:
«Si tratta di valutazioni che delegittimano i pubblici ministeri. Il
procuratore generale ha tra i suoi compiti quello di esercitare l'azione
disciplinare nei confronti dei magistrati, quindi deve essere prudente nel
lanciare accuse. Io, personalmente, non riesco a vedere alcun interesse
personale. E sono sorpreso da queste esternazioni: ci dicono che dobbiamo
essere cauti nel rilasciare dichiarazioni, ma questo discorso dovrebbe valere
per tutti». Domanda: e perché mai il Pg dovrebbe delegittimare i pubblici
ministeri? Risposta: «Leggo nel suo intervento una sorta di comprensibilissimo
». correnti oggi sono diventate associazioni che hanno obiettivi pratici
coincidenti con gli interessi particolari di alcuni protagonisti della vita
associativa (...). Ci sono certi pm, e più in generale certi magistrati, che
attraverso le correnti di cui fanno parte perseguono scopi concreti che
coincidono con interessi personali NAPOLI La prima stoccata arriva da Magistratura
democratica. «Quelle del procuratore generale sono valutazioni che
delegittimano i pubblici ministeri». Firmato Alfredo Guardiano, che di Md è
segretario della sezione napoletana. Subito dopo, Sergio Amato, segretario
distrettuale di Magistratura Indipendente: «Il Pg fa affermazioni gravi che
delegittimano il lavoro dei magistrati». E ancora. Ernesto Aghina (Movimento
per la giustizia): «Se ha elementi intervenga». Pina Casella (Unicost):
«Attacco indiscriminato». I leader delle correnti reagiscono così, in modo
compatto e sovrapponibile, alle accuse mosse dal procuratore generale Vincenzo
Galgano, che in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha detto: «Tramontate
le ideologie, le Aghina (Movimenti): «Se ha elementi intervenga». Casella (Unicost):
«Attacco indiscriminato»
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: BARI data: 15/04/2009 - pag: 6 Il caso Ieri sono tornati
in Procura i funzionari inviati dal Guardasigilli «Quanto sono costate le
inchieste su Fitto?» Lo dovranno scoprire gli ispettori del ministero
Complessivamente sono sette le domande a cui dovranno rispondere i pm baresi.
Una riguarda la «nota spese» BARI Sono tornati ieri alle
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Agenda degli avvenimenti
di mercoledi 15 aprile 2009 di Apcom -->Roma, 14 apr. (Apcom) - Questa
l'agenda degli avvenimenti in Italia ed all'estero di mercoledi 15 aprile 2009.
ITALIA POLITICA Roma - Riunione del plenum del Csm -
Conferenza stampa del segretario del Pd Dario Franceschini per presentare nuovo
sito - Riunione presidenza Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai - Il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti ed il responsabile Welfare Pd Enrico
Letta presentano il libro di Piero Ostellino 'Lo Stato canaglia, come la
cattiva politica continua a soffocare l'Italia' - Conferenza stampa Comunità
Sant'Egidio su accensione straordinaria Colosseo contro la pena di morte Altre
città Mazara del Vallo - Il Presidente della Camera Gianfranco Fini presenta il
libro 'I Traditori' di Nicola Cristaldi' Napoli - L'ex Premier Pd Massimo
D'Alema partecipa al seminario dell'Unione Industriali 'Check up Mezzogiorno'.
- Ultimo giorno di visita privata del Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano ECONOMIA E FINANZA Roma - Assemblea di Aeroporti di Roma sul
bilancio 2008 - Cisl, Uil, Ugl e Confindustria firmano la riforma del modello
contrattuale - Presentazione alla Luiss del libro "La paga dei
padroni" di Gianni Dragoni e Giorgio Meletti. Partecipano il presidente di
Fs Innocenzo Cipolletta e il presidente di Autostrade Gian Maria Gros-Pietro -
Forum delle associazioni di ispirazione cattolica su "Lavoro e
famiglia". Partecipano il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il
segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni - Conferenza stampa della
Confederazione italiana agricoltori - Convegno "I giovani imprenditori e
l'arte: 11 opere raccontano": Partecipa la presidente dei giovani di
Confindustria Federica Guidi Milano - Cda straordinario di Bpm su risposte a
Consob sulla natura della lista di minoranza in vista dell'assemblea Altre
città Bergamo - Conferenza stampa Ryanair con il deputy Ceo Michale Cawley per
illustrare i progetti sull'Aeroporto di Orio al Serio ECONOMIA INTERNAZIONALE
Washington - La Federal Reserve presenta il Beige book San Francisco - Si apre
la conferenza internazionale "Raggiungere un'economia globale
sostenibile" organizzata dall'associazione Ceres: previsti tra gli altri
gli interventi dell'attore Robert Redford e dell'ad di Sun Jonathan Schwartz
Usa - Attesi i dati sulla produzione industriale di marzo, l'indagine Empire
State sull'attività nel manifatturiero ad aprile, i dati sulla domanda estera
su asset in dollari a febbraio e i dati definitivi sull'inflazione di marzo
ESTERO UNIONE EUROPEA Bruxelles - Conferenza stampa del commissario Ue alle
Relazioni esterne, Benita Ferrero-Waldner, sul lancio del servizio Euromed News
NUOVA EUROPA Russia - Kalinin, premier Vladimir Putin coordina riunione su
sviluppo energia atomica Moldova - Chisinau, commissione elettorale procede al
ricomputo delle schede delle legislative contestate dall'opposizione Ucraina -
Kiev, commissione per il campionato Euro2012 fa il punto sui preparativi.
Partecipa il presidente Uefa Michel Platini Armenia - Erevan, incontro dei ministri
dell'Interno del Patto Colletivo per la Sicurezza (Csto) MONDO Brasile - Rio de
Janeiro, conferenza per la difesa aerospaziale dell'America Latina Gran
Bretagna - Commemorazioni per l'anniversario del disastro di Hillsborough India
- Mumbai, udienza del processo contro l'unico imputato per gli attentati di
novembre Stati Uniti - Washington, incontro al dipartimento di Stato fra
Hillary Clinton e l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier
Solana Giappone - Tokyo, visita del presidente del Pakistan Asif Ali Zardari
Sudan - Khartoum, visita del presidente della Commissione Esteri del Senato
Usa, John Kerry Cina - Pechino, visita dell'inviato speciale Usa per
Afghanistan e
( da "Corriere Adriatico"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Election day, corsa
contro il tempo Pochi giorni ancora per decidere l'accorpamento di tutte le
consultazioni, referendum compreso Roma Settimana cruciale per decidere
sull'election day e cioè l'accorpamento di tutte le consultazione elettorali
(amministrative, europee e referendum) sabato 6 e domenica 7 giugno. Calendario
alla mano il governo ha tempo fino al 16 aprile per indire i comizi elettorali.
La legge infatti stabilisce infatti un minimo di 50 giorni per la campagna
elettorale fino ad un massimo di 70. E, numeri alla mano, i cinquanta giorni
dalla elezioni del 6 e 7 giugno scadono proprio giovedì 16 aprile. Nel caso in
cui si dovesse superare quella data sarebbe impossibile accorpare i diversi
appuntamenti e le ipotesi in campo resterebbero due: elezioni per tre domeniche
di seguito, il 7 giugno per le amministrative e le Europee, il 14 giugno per il
referendum e il 21 per i ballottaggi. Oppure, altra strada percorribile è
quella di rinviare al 21 giugno la consultazione referendaria insieme con il secondo
turno delle amministrative. Un'ipotesi però per cui servirebbe un intervento ad
hoc del governo. La legge 352 del 1970 sull'indizione dei referendum parla
chiaro: l'articolo 34 stabilisce infatti che "ricevuta
comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio
dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15
giugno". Il tempo per decidere non è molto. E nella maggioranza c'è
da fare i conti con i distinguo tra Pdl e Lega, contraria all'accorpamento dei
diversi appuntamenti elettorali. Favorevole alla richiesta di accorpare le
diverse tornate elettorali è innanzitutto l'opposizione così come lo stesso
comitato referendario. L'ipotesi porterebbe, secondo l'opposizione, ad un
risparmio di 400 milioni di euro da destinare all'emergenza terremoto. L'idea
non è esclusa nemmeno dal premier Silvio Berlusconi. Un no secco arriva invece
dalla Lega. Referendum il 21 giugno è la possibile mediazione tra il Pdl e la
Lega. Si tratta di un "mini accorpamento" perchè la data del
referendum andrebbe a coincidere con il secondo turno dei ballottaggi per le
elezioni amministrative. Se il governo decidesse di procedere in questa
direzione dovrebbe però emanare una leggina ad hoc per correggere quella
attuale visto che il termine ultimo per la consultazione referendaria è fissato
al 15 giugno. Un no secco arriva però dal comitato referendario perchè la
soluzione porterebbe ad un risparmio di soldi irrisorio. Referendum il 14
giugno è la data prevista per il voto nel caso in cui il governo dovesse
emanare il decreto nei termini stabiliti. Per gli elettori il rischio è però di
dover andare a votare per tre domeniche di seguito: il 7 giugno per il primo
turno delle amministrative e per le elezioni europee; il 14 giugno per la
consultazione referendaria e il 21 giugno per gli eventuali ballottaggi. YASMIN
INANGIRAY,
( da "Denaro, Il" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Campania Intervento
Palazzi con la patente: dopo il no della Consulta la legge va riproposta
antonio amato* La necessità di monitorare lo stato degli edifici pubblici e
privati in Campania rappresenta una priorità che deve essere perseguita con gli
strumenti legislativi più adatti. Il fascicolo di fabbricato è sicuramente il
mezzo migliore ed il presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Napoli, Luigi
Vinci, ha perfettamente ragione nel richiamare la necessità di una nuova legge
che lo ripristini. Mi ero personalmente adoperato in commissione urbanistica
durante la scorsa consigliatura per mettere a punto questo strumento, il quale,
infatti, venne tradotto in legge con l'Istituzione del Registro storico tecnico
Urbanistico dei fabbricati ai fini della pubblica e privata incolumità.
Purtroppo, a seguito del ricorso promosso da Confedilizia, la Corte Costituzionale, con Sentenza n. 54 del 17 novembre 2003, ne
respinse alcuni articoli, rendendola di fatto inattuabile. Tuttavia la sentenza
della Corte, pur bocciando l'articolazione tecnica del testo, non ne ha
intaccato il contenuto di fondo, sancito dall'articolo 1 di quella legge
regionale, che è appunto quello di creare un registro per ogni fabbricato
pubblico e privato, ubicato sul territorio campano, nel quale venga
dichiarato lo stato di conservazione e di manutenzione del fabbricato e delle
aree e manufatti di pertinenza. Questo permetterebbe di monitorare il
patrimonio edilizio esistente, e si configurerebbe come strumento di
prevenzione di primaria importanza in un territorio come il nostro interessato
da attività sismiche di rilievo. Come ribadito anche dal preside della facoltà
di Ingegneria dell'Ateneo Federiciano, Edoardo Cosenza, infatti, il registro
dei fabbricati non deve intendersi come mero atto burocratico, ma, piuttosto,
deve essere proposto come strumento di prevenzione essenziale per la pubblica
sicurezza. E' per queste ragioni che non solo sostengo la proposta del
presidente Vinci, ma auspico che, in tempi brevissimi, presso la Commissione
Urbanistica, si determini un'audizione con la Federazione degli Ordini degli
Ingegneri della Campania e gli Ordini delle città capoluogo sì da giungere ad
un nuovo e condiviso testo che preveda la fattiva istituzione del fascicolo di
fabbricato. La creazione di una vera e propria anagrafe del nostro patrimonio
edilizio si pone come necessità che non può più essere prorogata. Come ci
insegna la tragedia abruzzese di questi giorni, bisogna fare tutto quanto in
nostro potere per evitare, nei limiti del possibile, che gli eventi funesti
della natura si trasformino in catastrofi umane. * consigliere regionale del Pd
del 15-04-2009 num.
( da "Romania Libera"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
> Cititi online
anunturile din ziarul Romania libera: Avocatii lui Becali
vor face plangere la CEDO Rl online Miercuri, 15 Aprilie 2009 Catalin Dancu,
unul dintre avocatii lui Gigi Becali, a declarat miercuri, dupa audierea din
Comisia de abuzuri a Senatului,
ca membrii comisiei au decis sa accepte prezentarea de documente care sa
demonstreze eventualele abuzuri la care a fost supus finantatorul Stelei.
Potrivit ziare.com, Dancu a precizat foarte ferm ca senatorii din comisia
juridica "au spus ca vor face acest lucru" iar dupa ce, marti 21
aprilie, avocatii le vor prezenta toate dovezile necesare, ei vor intocmi un
raport care sa reprezinte un punct de vedere oficial al unei autoritati publice
impartiale. Intrebat de jurnalisti cum ii va folosi lui Gigi Becali acest
raport, avocatul sau a spus: "Concret, comisia senatoriala poate ca pe
baza rapoartelor noastre si a documentelor pe care le vor cere ulterior de la
procurori sa solicite un punct clar din partea CSM", in legatura cu modul in care
a fost supus Becali procedurilor judiciare. Dancu a precizat ca in urma
discutiilor cu senatorii s-a ajuns la concluzia ca nu este momentan nevoie ca
Gigi Becali sa se prezinte pentru audieri in fata comisiei juridice, acest
lucru insa urmeaza sa fie stabilit abia dupa analiza documentelor ce vor fi
prezentate. Avocatul a mai subliniat ca au gasit de cuviinta sa recurga
la acest demers inainte de a depune plangerea la CEDO si la Curtea de la
Strasbourg, lucru pe care urmeaza sa il faca in perioada imediat urmatoare.
Printre abuzurile semnalate de catre avocatii lui Becali se numara incalcari
privind dreptul la aparare, abuzuri ale procurorilor, refuzul nejustificat de a
lua legatura cu avocatii, dreptul la declaratii sau erori procedurale in
momentul in care s-a realizat "hold-up-ul". Din aceeasi categorie:
Nastase: Rusia incearca sa deplaseze frontiera de contact cu NATO si cu UE de
pe Nistru pe PrutCriza economica de la Moscova afecteaza imigrantii din fostele
republici sovieticeAC/DC nu mai vine in Romania Voteaza
( da "Articolo21.com"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Liberta' di rete.
Liberta' di software di redazione "La neutralita' della rete è
fondamentale per garantire a tutti democrazia e saperi. La liberta' di software
e' essenziale per evitare nuove concentrazioni della e nella conoscenza, la
privatizzazione di uno dei grandi beni comuni: la comunicazione". Queste
le considerazioni su cui e' basato il convegno organizzato dal Partito
democratico "Liberta' di rete. Liberta' di software. Le proposte del Pd
per la neutralita' della Rete", che si terra' giovedi' 16 aprile, alle ore
( da "ITnews.it" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 15 apr.
(Adnkronos) - "Incostituzionale l'accorpamento
del referendum con le elezioni europee, perche' favorirebbe il raggiugimento
del quorum? Il minimo che si puo' dire e' che il ragionamento appare
paradossale". Il presidente emerito della Corte
Costituzionale, Annibale Marini smonta la tesi sostenuta dal ministro per la
semplificazione legislativa Roberto Calderoli, esponente della Lega nord, che
ha parlato di incostituzionalita'. "L'accorpamento e' perfettamente costituzionale -ribadisce all
( da "Romania Libera"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
> Cititi online
anunturile din ziarul Romania libera: O FOSTA CAMPIOANA SI
DETINATOARE A CUPEI SE ZBATE PRIN COCLAURII CELUI DE-AL PATRULEA ESALON Aici
este Petrolul Ploiesti! Bogdan Ormuz Miercuri, 15 Aprilie 2009 » Desi municipiul Ploiesti este
reprezentat in Liga a II-a de doua echipe, FC Petrolul si FC Ploiesti, fosta
mare campioana a Romaniei nu se identifica cu nici una dintre aceste formatii.
Motivul este cat se poate de simplu. Detinatoare a patru titluri de campioana
si castigatoare de doua ori a Cupei Romaniei, ASFC Petrolul Ploiesti evolueaza
in Liga A Prahova, adica divizia a patra nationala! Mai mult decat atat,
printr-o succesiune de proceduri juridice, ASFC Petrolul Ploiesti a devenit
satelitul Astrei Ploiesti. Fosta campioana evolueaza pe un maidan Stadionul
Vega, cel pe care evolueaza singura echipa romaneasca invingatoare in fata lui
Liverpool (3-
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le due squadre
militano nel girone "B" di Terza: CSM capolista, S. Gaetano sesto
Mercoledì 15 Aprile 2009, Vedelago (mic.mir.) - Sarà lo stadio
"Bolge" di Vedelago ad ospitare questa sera, inizio alle 20,30, la
finalissima della "Coppa Provincia di Treviso, memorial Lidio
Carniato". Di fronte, a contendersi l'ambito trofeo, ci saranno le
formazioni del C.S.M. Resana e del San Gaetano, giunte all'atto
conclusivo dopo una lunga fase di qualificazione che ha visto coinvolte tutte
le formazioni trevigiane di Terza categoria partecipanti ai due gironi del
campionato. Si preannuncia una gara molto intensa e particolarmente attesa
poichè porterà la vincitrice, oltre alla coinquista del trofeo che è dedicato
alla memoria di Lidio Carniato - per anni presidente del Comitato provinciale
della Federcalcio di Treviso - ad accedere alla roulette degli spareggi per la
promozione in Seconda categoria. Oltre alla vincitrice della coppa, che entrerà
come quinta squadra nella griglia, si misureranno appunto le formazioni
classificate dal secondo al quinto posto del rispettivo girone. Obiettivi
finali a parte, questa sera a Vedelago in caso di parità dopo i due tempi
regolamentari, CSM Resana e San Gaetano dovranno
disputare due supplementari da 10 minuti ciascuno ed eventualmente, se
persisterà lo stallo, saranno poi calciati i rigori per stabilire la
vincitrice. ALBO D'ORO Questo l'albo d'oro della manifestazione, ideata nella
stagione 1989/90, che tra le curiosità varie non annovera doppiette: 1.
edizione Spinazzè Voluntas, 2. Fontanelle, 3. Careni Pieve, 4. Carinatese, 5.
Badoere, 6. Pederobba, 7. Orsago, 8. Cendon, 9. Prealpi, 10. Segusino, 11.
Resana, 12. Fanzolo, 13. Vedelaghese, 14. Piavon, 15. S. Michele , 16. Casale,
17. Montello, 18. Ardita Pero, 19. Itlas Santa Giustina.
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 15 apr.
(Apcom) - Probabile avvicendamento ai vertici della Procura di Milano: il procuratore
capo Manlio Minale potrebbe lasciare in anticipo il suo posto per occupare
quello del suo diretto superiore, il procuratore generale di Milano Mario
Blandini, ormai prossimo a lasciare la magistratura per raggiunti limiti di
età. Minale guida infatti la classifica dei magistrati candidati all'incarico
ed è considerato favorito nella corsa, che vede tra i 12 concorrenti anche il
capo della Procura dell'Aquila Alfredo Rossini, impegnato nell'inchiesta sul
terremoto. Nella corsa per il posto più alto a palazzo di Giustizia di Milano
ci sono il procuratore di Bologna Giancarlo Tarquini, l'avvocato generale di
Brescia Angelo Curto, il sostituto pg romano Antonio Marini, il procuratore di
Varese Maurizio Grigo. Completano la lista dei candidati, Luigi Gueli,
presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria; Francesco Dettori,
procuratore di Busto Arsizio; Pietro Riamundo, giudice al Tribunale di Napoli;
Antonino Rinaldi Mazzeo, presidente del Tribunale di Busto Arsizio; Emilio
Curtò, presidente del Tribunale di Varese; e Fausto De Santis, attualmente
direttore generale della Statistica al ministero della Giustizia. A pronunciarsi in prima battuta sulla nomina del nuovo pg di
Milano sarà la Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei Marescialli,
che potrebbe licenziare la sua proposta tra una quindicina di giorni. Poi la
parola finale passerà al plenum del Csm.
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 15 apr.
(Apcom) - Il Csm ha nominato questa mattina Laura Bertolè
Viale nuovo avvocato generale presso la Corte d'Appello di Milano, con 16 voti
a favore, mentre 6 preferenze sono andate all'altro candidato, Corrado
Carnevali, ex procuratore aggiunto di Milano. Palazzo dei Marescialli, inoltre,
ha nominato stamane Massimiliano Serpi come procuratore aggiunto a Bologna:
il magistrato, che è stato pm di udienza al processo all'ex Nar Luigi
Ciavardini è stato preferito ad Adolfo Izzo, attuale procuratore della
Repubblica di Nola. La pm del pool anticamorra di Napoli Raffaella Capasso,
infine, è stata nominata procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ Minale
favorito nella corsa per nomina pg Milano di Apcom Tra candidati anche il
procuratore di L'Aquila e altre 10 toghe -->Roma, 15 apr. (Apcom) -
Probabile avvicendamento ai vertici della Procura di Milano: il procuratore
capo Manlio Minale potrebbe lasciare in anticipo il suo posto per occupare
quello del suo diretto superiore, il procuratore generale di Milano Mario
Blandini, ormai prossimo a lasciare la magistratura per raggiunti limiti di
età. Minale guida infatti la classifica dei magistrati candidati all'incarico
ed è considerato favorito nella corsa, che vede tra i 12 concorrenti anche il
capo della Procura dell'Aquila Alfredo Rossini, impegnato nell'inchiesta sul
terremoto. Nella corsa per il posto più alto a palazzo di Giustizia di Milano
ci sono il procuratore di Bologna Giancarlo Tarquini, l'avvocato generale di
Brescia Angelo Curto, il sostituto pg romano Antonio Marini, il procuratore di
Varese Maurizio Grigo. Completano la lista dei candidati, Luigi Gueli,
presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria; Francesco Dettori,
procuratore di Busto Arsizio; Pietro Riamundo, giudice al Tribunale di Napoli;
Antonino Rinaldi Mazzeo, presidente del Tribunale di Busto Arsizio; Emilio
Curtò, presidente del Tribunale di Varese; e Fausto De Santis, attualmente
direttore generale della Statistica al ministero della Giustizia. A pronunciarsi in prima battuta sulla nomina del nuovo pg di
Milano sarà la Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei
Marescialli, che potrebbe licenziare la sua proposta tra una quindicina di
giorni. Poi la parola finale passerà al plenum del Csm.
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ E' donna
nuovo avvocato generale corte Appello Milano di Apcom Serpi aggiunto a Bologna,
Capasso a Santa Maria Capua Vetere -->Roma, 15 apr. (Apcom) - Il Csm ha nominato questa mattina Laura Bertolè Viale nuovo
avvocato generale presso la Corte d'Appello di Milano, con 16 voti a favore,
mentre 6 preferenze sono andate all'altro candidato, Corrado Carnevali, ex
procuratore aggiunto di Milano. Palazzo dei Marescialli, inoltre, ha nominato
stamane Massimiliano Serpi come procuratore aggiunto a Bologna: il
magistrato, che è stato pm di udienza al processo all'ex Nar Luigi Ciavardini è
stato preferito ad Adolfo Izzo, attuale procuratore della Repubblica di Nola.
La pm del pool anticamorra di Napoli Raffaella Capasso, infine, è stata
nominata procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere.
( da "Sicilia, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
appello della «lida»
dopo il rinvenimento di cani appena nati e abbandonati in via San Giovanni
Bosco «Recupero cuccioli, nessuno ci aiuta» Stringere i denti e andare avanti.
Questa la linea di magistrati e avvocati, consapevoli delle gravi difficoltà dovute
alle carenze degli organici di Tribunale e Procura. Un allarme che ormai da un
anno attanaglia gli uffici giudiziari del distretto della Corte d'Appello e
quindi non solo gli uffici nisseni, ma anche i Tribunali e le Procure di Gela,
Enna e Nicosia. A reiterare l'allarme al Csm, chiedendo di trovare una
soluzione alla norma che vieta ai magistrati di prima nomina di prendere
servizio come sostituti procuratori o giudici monocratici penali, è stato il
dott. Cosimo Maria Ferri componente di Magistratura Indipendente, una delle
associazioni di categoria. A Caltanissetta, dopo le ferie estive, arriveranno
12 nuovi magistrati che prenderanno servizio al Tribunale Civile, andando così
a completare un organico ormai quasi sguarnito. Nei mesi scorsi, infatti, numerosi
magistrati sono stati trasferiti dalle Sezioni Lavoro e Civile alla Sezione
Penale. «La situazione non è delle migliori - sostiene il presidente della
sezione nissena dell'Anm Giovanbattista Tona - nei giorni scorsi è arrivato il
veto del presidente della Camera all'emendamento del decreto sicurezza varato
dal Governo che prevedeva trasferimento d'ufficio dei magistrati verso le sedi
disagiate. Il Governo aveva previsto questo emendamento, ma contemporaneamente
non sono previsti, secondo la normativa attuale, i trasferimenti di magistrati
giudicanti agli uffici requirenti della stessa regione. Pertanto un giudice di
Palermo non può venire a Caltanissetta a fare il pubblico ministero. Questa, a
nostro modo di vedere, è una contraddizione. Così si penalizza la buona volontà
di chi vuol venire a lavorare a Caltanissetta. Da parte nostra abbiamo fatto
delle proposte, tramite la Giunta nazionale dell'Anm, al
Csm riguardo agli incentivi di carriera per chi vuole lavorare nelle sedi
disagiate. Il Csm, dovrebbe pronunziarsi a breve. La speranza è di trovare una
linea guida unica». Intanto non ci sono notizie su possibili arrivi di
magistrati alla procura nissena, il cui organico resta ancora dimezzato.
Le carenze di magistrati preoccupano anche l'avvocatura, come conferma
l'avvocato Giuseppe Iacona, presidente dell'Ordine forense nisseno.
«Nell'ultimo periodo le esigenze della Sezione Penale hanno portato al
trasferimento di molti magistrati dal settore civile. Noi stringiamo i denti e
andiamo avanti, abbiamo cercato di non acuire il problema facendo astensioni o
forme di protesta estreme. Sappiamo che a ottobre, con l'arrivo di nuovi
giudici avremo una boccata d'ossigeno. Il presidente del Tribunale, da parte
sua, ha assicurato che la magistratura onoraria tornerà a svolgere la funzione
suppletiva. Il lavoro che hanno svolto è ammirevole, ma si avverte l'esigenza
di avere dei giudici "togati" a reggere i ruoli». Vincenzo Pane
( da "Sicilia, La"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ragusa e Modica
magistrati in agitazione Ragusa. L'Associazione Nazionale Magistrati di Ragusa
e Modica esprime «vivissima preoccupazione per la grave carenza di magistrati
del Pubblico Ministero nelle Procure della Repubblica presso i Tribunali di
Modica e di Ragusa, pari a circa due terzi dei posti previsti in pianta
organica». Chiesto «un intervento immediato del legislatore, volto
all'abolizione della disposizione di legge». I magistrati reputano,
«indifferibile l'assunzione di iniziative di protesta, in particolare
l'indizione di una o più giornate di astensione dal lavoro e la mobilitazione
della stampa e dell'opinione pubblica sulla gravità della situazione delle
Procure della Repubblica nelle Regioni a più alta densità mafiosa del Paese».
«Non esclusa - prosegue una nota -, anzi ritenuta fortemente auspicabile,
qualora non fosse possibile una mobilitazione nazionale , una agitazione anche
a livello solo regionale». L'allarme sulla carenza di
organici era stato lanciato nelle settimane scorse dal Csm. Nell'ultimo bando
di trasferimento per i posti requirenti, infatti, numerosi posti pubblicati
relativi a Procure del Sud (Lanusei, Nuoro, Sassari, Tempio Pausania,
Caltanissetta, Enna, Gela, Nicosia, Larino, Catania, Ragusa, Castrovillari,
Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia Terme, Paola, Rossano, Lanciano,
Vibo Valentia, Patti, Barcellona Pozzo di Gotto, Agrigento, Marsala, Palermo,
Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Melfi, Lagonegro, Potenza, Locri, Palmi), ma
anche del Nord (Brescia, Biella, Casale Monferrato, Busto Arsizio, Lecco, Lodi,
Vigevano, Voghera, Acqui Terme, Aosta, Vercelli, Tolmezzo, Trieste, Venezia),
erano rimasti scoperti e privi di aspiranti. «Un dato positivo - fa notare
Cosimo Maria Ferri, di componente di Magistratura Indipendente al Consiglio
Superiore della Magistratura.- deve essere invece essere segnalato a riguardo
della Procura di Reggio Calabria dove non solo è stato coperto l'unico posto
pubblicato per il quale peraltro c'erano più aspiranti, ma si è anche
verificato che un magistrato in servizio presso la Procura di Reggio, e
trasferito alla Procura di Velletri, abbia rinunciato al trasferimento per
rimanere a Reggio, Così un collega in servizio presso la Procura di Termini
Imerese ha rinunciato al trasferimento presso la Procura di Vicenza». A. D. N.
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Genova, 15 apr. (Apcom)
- Il Gip Maria Letizia Califano ha fissato le date di inizio delle prime tre
udienze che daranno il via a quello che a Genova è considerato il processo del
secolo: alla sbarra accusati a vario titolo di diversi reati (turbativa di
asta, truffa e così via) l'ex presidente dell'Autorità portuale Giovanni Novi,
l'accocato Franco Maria Carbone, principe del Foro, professore universitario
(ex presidente di Finmeccanica), Paride Batini, console della Compagnia unica
merci varie (Culmv), Franco Carena, ex segretario generale dell'Autorità
portuale, e poi una folla di personaggi minori che vanno da un avvocato dello
Stato a vari manager. La prima udienza, fissata per il 3 luglio, sarà interessante perchè si vedrà se in sede di costituzione
delle parti, l'Autorità portuale (oggi presieduta da Luigi Merlo) si presenterà
contro il suo ex presidente. A deciderlo un legale di altissimo profilo, l'ex
vicepresidente del Csm Carlo Federico Grosso, incaricato di seguire la vicenda
in rappresentanza dell'Autorità portuale.
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sisma Abruzzo/
Appello Csm: Toghe aiutino colleghi che indagano di Apcom Petralia: "C'è
la possibilità di essere applicati subito" -->Roma, 15 apr. (Apcom) -
Il Csm lancia un appello ai magistrati: si facciano avanti coloro che vogliono
dare una mano ai colleghi dell'Aquila che indagano sulle responsabilità dei
crolli degli edifici abruzzesi. A farsi portavoce dell'appello è il togato del
Movimento per la giustizia Dino Petralia, vicepresidente della Settima
commissione di palazzo dei Marescialli, competente sulle applicazioni, ossia
sui rinforzi di magistrati assegnati agli uffici giudiziari che si trovano in
difficoltà. Il procuratore dell'Aquila ieri aveva sottolineato che nell'ufficio
abruzzese "siamo quattro gatti e dobbiamo muoverci in un mare di carte",
una difficoltà che potrebbe portare alla richiesta di rinforzi al Csm.
Petralia, infine, sottolinea che chiunque abbia l'intenzione di collaborare
"non aspetti tempo e manifesti la sua disponibilità a essere applicato
anche in assenza di un formale interpello".
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Rifiuti/ Csm
'bacchetta' capo pm Napoli, pressioni per stralci di Apcom Ma non ci sono gli
estremi per chiedere un'azione disciplinare -->Roma, 15 apr. (Apcom) - Il
procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore esercitò una sorta di
"revoca implicita", una "forma indiretta di sostanziale
esonero", nei confronti dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo durante
l'inchiesta sui rifiuti a Napoli, in particolare sullo stralcio di alcune
posizioni, tra cui quelle del capo della Protezione civile Guido Bertolaso e
del prefetto di Napoli Alessandro Pansa. Lo sottolinea la Settima Commissione
del Csm nella delibera che domani approderà in plenum. Tale "revoca
implicita", si legge ancora nel documento redatto dal togato del Movimento
per la Giustizia Dino Petralia ed approvato a maggioranza in Commissione,
avvenuta senza un "formale e motivato provvedimento da parte del
procuratore", ha "di fatto espropriato i due magistrati del legittimo
diritto di opporre ad essa osservazioni scritte idonee ad integrare quel fisiologico
contraddittorio richiesto dalla legge". "L'effettività
sostanziale" della revoca, spiega la Commissione, "è
rinvenibile" nel dispositivo del provvedimento di stralcio, datato 24
luglio
( da "Wall Street Italia"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Liguria/ A luglio il
processo per lo scandalo del Porto di Genova di Apcom Fissate le date per le
prime tre udienze -->Genova, 15 apr. (Apcom) - Il Gip Maria Letizia Califano
ha fissato le date di inizio delle prime tre udienze che daranno il via a
quello che a Genova è considerato il processo del secolo: alla sbarra accusati
a vario titolo di diversi reati (turbativa di asta, truffa e così via) l'ex
presidente dell'Autorità portuale Giovanni Novi, l'accocato Franco Maria
Carbone, principe del Foro, professore universitario (ex presidente di
Finmeccanica), Paride Batini, console della Compagnia unica merci varie
(Culmv), Franco Carena, ex segretario generale dell'Autorità portuale, e poi
una folla di personaggi minori che vanno da un avvocato dello Stato a vari
manager. La prima udienza, fissata per il 3 luglio, sarà
interessante perchè si vedrà se in sede di costituzione delle parti, l'Autorità
portuale (oggi presieduta da Luigi Merlo) si presenterà contro il suo ex
presidente. A deciderlo un legale di altissimo profilo, l'ex vicepresidente del
Csm Carlo Federico Grosso, incaricato di seguire la vicenda in rappresentanza
dell'Autorità portuale.
( da "Asca" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
MARCHE: UNIVERSITA'
CAMERINO DOMANI RICORDA LEOPOLDO ELIA (ASCA) - Camerino, 15 apr - Un incontro
in ricordo di Leopoldo Elia, e' stato organizzato per domani 16 aprile dalla
Facolta' di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Scienze giuridiche e politiche
dell'Universita' di Camerino. Mario Dogliani, ordinario di Diritto costituzionale presso l'Universita' di Torino, uno dei piu'
cari ed autorevoli allievi di Leopoldo Elia, terra' infatti una lezione
magistrale su ''Costituzione e diritto non scritto nel pensiero di Leopoldo
Elia''. L'incontro, che sara' aperto dal saluto del Rettore Unicam Fulvio Esposito,
si terra' presso l' Aula Carlo Esposito del Palazzo ducale con inizio alle ore
15. Sara' presente la famiglia del prof. Elia. ''Abbiamo voluto organizzare
l'incontro a Camerino - ha detto Antonio Iannuzzi, docente della Facolta' di
Giurisprudenza dell'universita' - in considerazione del legame di Leopoldo Elia
verso la citta', testimoniato dal fatto che ha scelto di essere sepolto proprio
a Camerino''. Nato a Fano nel 1925, Leopoldo Elia venne
eletto nel 1976 giudice della Corte Costituzionale dal Parlamento in seduta
comune. Nel 1981 venne eletto presidente della Corte Costituzionale. Allo
scadere del triennio,e' stato riconfermato presidente fino altermine del suo
mandato novennale alla Consulta, nel maggio 1985. Elia e' stato relatore
di importanti sentenze tra cui, in particolare, alcune in tema di liberta'
personale, di liberta' religiosa, di diritto di famiglia, di diritto sindacale,
di diritto elettorale. Accanto ai numerosi incarichi in veste di giurista (e'
stato anche protagonista della legge per la Presidenza del consiglio), Elia ha
avuto anche un ruolo nella politica italiana. Stretto collaboratore di Aldo
Moro, nel 1986 entro' nella direzione nazionale della Dc e nel 1987 venne
eletto al Senato. Il suo impegno politico prosegui nel Ppi e nella Margherita
restando in Parlamento fino al 2006. Nel governo Ciampi, nel 1993, assunse la
carica di Ministro delle riforme istituzionali. Dal 30 maggio 1996 al 21 luglio
1998 e dal 22 luglio 1998 al 29 maggio 2001, e' stato membro della Commissione
affari costituzionali di palazzo Madama. Partecipo' inoltre, ai lavori della
Bicamerale per le riforme. red/dnp/bra (Asca)
( da "Adnkronos" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Terremoto,
scarseggiano i magistrati. Appello Csm: ''Aiutare i pm
dell'Aquila'' La richiesta dell'organo di autogoverno della magistratura: si
facciano avanti coloro che vogliono dare una mano ai pm che ora indagano sulle
responsabilità dei crolli. Il procuratore del capoluogo abruzzese aveva sottolineato
le carenze di organico del suo ufficio. LA DISTRUZIONE DALL'ALTO 1; 2 -
SFOLLATI - L'AQUILA - ONNA commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 15 aprile, ore 19:19
( da "Asca" del
15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BARI: SANTELLI,
SCARCERAZIONE 21 PRESUNTI MAFIOSI DI INAUDITA GRAVITA' (ASCA) - Roma, 15 apr -
''Ancora una volta, a causa del ritardo nella deposizione delle motivazioni da
parte di un magistrato, tornano in liberta' pericolosi criminali. E' un fatto
di inaudita gravita'''. Il deputato Jole Santelli (Pdl),
vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, ha commentato cosi' la
scarcerazione dei 21 presunti affiliati ai clan della mafia pugliese. ''Per
dignita' dell'intera magistratura il Csm ha l'obbligo di usare il pugno di
ferro senza inutili e dannosi giustificazionismi''. red-njb/cam/ss
( da "Giornale.it, Il"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 90 del 2009-04-15
pagina 0 Sanzione per i giudici che scarcerarono Izzo: la Cassazione conferma
di Mariateresa Conti La Suprema corte ha confermato il giudizio del Csm che ha ammonito i magistrati del tribunale di Sorveglianza di
Palermo. Da libero il mostro del Circeo ha ucciso due donne, mamma e figlia Si
erano difesi a spada tratta. Avevano sostenuto che no, con le carte a loro
disposizione nel fascicolo, non potevano fare altro che scarcerare quel
detenuto che sembrava aver dato segnali di ravvedimento e che invece poi era
tornato a uccidere. Ma per il Csm prima, e adesso anche per la
Cassazione, hanno sbagliato, e di grosso, dando fiducia ad Angelo Izzo, uno dei
«mostri del Circeo», assassino, appunto mentre era in semilibertà, di una madre
e della figlia di soli 14 anni, Maria Carmela Linciano e Valentina Majorano,
rispettivamente moglie e figlia di un suo ex compagno di cella. Perché in
quelle carte, per la Suprema corte, c'erano tutti gli elementi per far sì che
Izzo restasse in carcere. Che restasse in carcere e che quindi non tornasse a
uccidere. Confermata la sanzione disciplinare dell'ammonimento per i giudici
Pietro Cavarretta e Gabriella Gagliardi, nel 2006 rispettivamente presidente e
giudice relatore del collegio che decise di concedere la semilibertà ad Angelo
Izzo. La Cassazione ha confermato la sanzione disciplinare dell'ammonimento,
comminata dal Csm nell'aprile del 2008, contro la quale i due magistrati
avevano presentato ricorso. Secondo Palazzo dei Marescialli i due giudici
avevano peccato di «scarsa diligenza e caduta di professionalità», per non aver
tenuto conto di una serie di elementi, presenti nel fascicolo di Izzo, elementi
che avrebbero dovuto metterli in allarme e impedire la concessione della
semilibertà. Si chiude così, definitivamente, una delle vicende più dolorose e
cariche di polemiche che hanno segnato la storia giudiziaria degli ultimi anni.
Il caso era esploso nel 2005, dopo l'uccisione di Maria Carmela e Valentina
Majorano, orribilmente trucidate, e il nuovo arresto di Angelo Izzo. Era bastato
poco, una serie di controlli, a svelare che il disco verde alla scarcerazione
del mostro del Circeo era arrivato dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo,
nel novembre del
( da "Virgilio Notizie"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 15
apr - ''Ancora una volta, a causa del ritardo nella deposizione delle
motivazioni da parte di un magistrato, tornano in liberta' pericolosi
criminali. E' un fatto di inaudita gravita'''. Il deputato
Jole Santelli (Pdl), vicepresidente della commissione Affari Costituzionali, ha
commentato cosi' la scarcerazione dei 21 presunti affiliati ai clan della mafia
pugliese. ''Per dignita' dell'intera magistratura il Csm ha l'obbligo di usare
il pugno di ferro senza inutili e dannosi giustificazionismi''.
( da "AprileOnline.info"
del 15-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Europee, i partiti
al rush finale ***, 15 aprile 2009, 18:19 Il riepilogo Prendono corpo le liste
per le elezioni per il Parlamento di Strasburgo. Il Pd ha deciso di non
schierare amministratori locali e big, ci sarà Cofferati al nord - ovest, la
Borsellino nella circoscrizione "Isole", probabilmente Bettini al
Centro. La Lega schiera Bossi capolista ovunque, l'Udc Gianni Rivera e Magdi
Allam, la lista Pdci - Prc orientata per far scendere in campo sia Diliberto
che Ferrero, mentre "Sinistra e libertà" avrà Vendola Si intensifica il
lavoro dei partiti per la composizione delle liste di candidati alle elezioni
europee del 6 e 7 giugno prossimi. Pochi, fino ad ora, i nomi certi. Sicura la
candidatura del premier Silvio Berlusconi, annunciata già da un paio di
settimane, mentre ha detto di no il leader del Pd Dario Franceschini. Ancora da
sciogliere del tutto il nodo delle candidature dei ministri: sicura quella del
ministro per le Riforme Umberto Bossi, che sarà capolista per la Lega in tutte
le circoscrizioni. Gli altri ministri del Carroccio, Roberto Maroni, titolare
del Viminale, Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione normativa e
Luca Zaia, ministro per le Politiche agricole, invece, non correranno per un
seggio a Strasburgo. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa dovrebbe essere
capolista nella circoscrizione Nord Ovest. Tra i nomi circolati in questi
giorni anche quelli del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, del
Guardasigilli Angelino Alfano e del titolare dello Sviluppo economico Claudio
Scajola. La macchina organizzativa dei partiti lavora a pieno regime: per
quanto riguarda il Pd l'ultima parola sulle liste sarà pronunciata dalla
Direzione nazionale convocata per il 21 aprile. Nel frattempo, stanno giungendo
ai vertici del partito le proposte di candidatura formulate a livello locale.
Cinque le candidature piemontesi del Pd per la circoscrizione Nord Ovest che
vedrà come capolista il sindaco uscente di Bologna Sergio Cofferati. I nomi
sono quelli dell'europarlamentare uscente Gianluca Susta, di Maria Lucia
Centillo, consigliere comunale a Torino, di Giorgio Ferrero, già presidente
regionale di Coldiretti, di Roberto Placido, vice presidente del Consiglio
regionale del Piemonte e di Maria Luigia Simeone, sindaco di None. Per la
Toscana (Circoscrizione Centro Italia) saranno candidati il sindaco uscente di
Firenze Leonardo Domenici, l'eurodeputata uscente Monica Giuntini e la
campionessa olimpionica di windsurf Alessandra Sensini. In Campania, per la
Circoscrizione Sud, i papabili sono l'assessore regionale alle Attività
produttive Andrea Cozzolino, l'ex assessore alla Sanità Angelo Montemarano, gli
europarlamentari uscenti Graziella Pagano e Andrea Losco, la giornalista de 'Il
Mattino' Rosaria Capacchione, il vice presidente della Provincia di Salerno
Giovanni Iuliano e l'ex Udeur Luigi Abbate. Nella Circoscrizione di Centro, per
quanto riguarda il Lazio, in lizza per fare il capolista c'è il veltroniano
Goffredo Bettini, già coordinatore del Pd. Si contendono un posto in lista
l'assessore regionale alla Scuola Silvia Costa e Gabriele Mori, direttore
generale dell'Enpaia, l'Ente di previdenza per addetti ed impiegati
nell'agricoltura. Tra i possibili candidati anche l'assessore regionale al
Commercio Francesco De Angelis e il presidente del Consiglio regionale Guido
Milana, oltre a Luisa Laurelli, consigliere regionale e presidente della
Commissione sicurezza. Il Pd calabrese ha avanzato tre candidature:
l'europarlamentare uscente Donato Veraldi, l'assessore regionale
all'Agricoltura Mario Pirillo e l'assessore regionale al Personale Liliana
Frascà. Nel Nord Est il capolista potrebbe essere Vittorio Prodi,
europarlamentare uscente, ma in lizza c'e' anche il segretario regionale del
partito in Emilia Salvatore Caronna. Tra le candidature sicure quella di Debora
Serracchiani, 39 anni, avvocato specializzato in cause del lavoro e consigliere
provinciale a Udine. Nella Circoscrizione Isole capolista sarà Rita Borsellino,
mentre ha rinunciato alla candidatura Sergio D'Antoni. Restano in corsa per il
Sud il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Gianni Pittella e Paolo De
Castro, ex ministro prodiano e ora presidente di 'Red', l'associazione vicina a
'Italianieuropei'. In lista potrebbero esserci anche l'ex ministro ed ex
sindaco di Catania Enzo Bianco, oggi senatore, e l'europarlamentare uscente
Luigi Cocilovo. Cresce la richiesta della Sardegna per avere un eurodeputato:
il nome circolato nei giorni scorsi è quello dell'ex Governatore Renato Soru.
La Lega dovrebbe ricandidare gli europarlamentari uscenti Mario Borghezio, Francesco
Speroni ed Erminio Boso, mentre nei giorni scorsi erano circolati i nomi del
sindaco di Verona Flavio Tosi e del docente ed esperto di strategie e politiche
internazionali Enrico Jacchia che potrebbe essere candidato nella
Circoscrizione Centro. La delegazione dell'Idv sarà guidata dal suo leader
Antonio Di Pietro "fino alle elezioni". Di nomi di candidati certi ce
ne sono già parecchi: l'ex Pm di Catanzaro Luigi De Magistris, il filosofo
Gianni Vattimo, l'esperto di droga e mafia Pino Arlacchi, Sonia Alfano, figlia
del giornalista ucciso dalla mafia, l'ex hostess Alitalia Maruska Piredda,
Maurizio Zipponi, per molti anni segretario della Fiom di Brescia ed ex
deputato del Prc, il giornalista Carlo Vulpio, Giovanni Pesce, avvocato del
magistrato Clementina Forleo. Per l'Udc le punte di diamante sono l'ex ragazzo
d'oro del calcio italiano Gianni Rivera, che sarà capolista nella
Circoscrizione del Centro e Magdi Cristiano Allam, fondatore del movimento
'Protagonisti per l'Europa cristiana', convertitosi al cristianesimo un anno
fa. L'ex vice direttore del Corriere della Sera sara' capolista nel Nord Ovest.
Tra i candidati anche il deputato ex Pd Pierluigi Mantini, il senatore Luca
Marconi, vice sindaco di Recanati e Luciano Ciocchetti. Nella Circoscrizione
Isole l'Udc schiererà Saverio Romano, segretario regionale in Sicilia e
responsabile dell'organizzazione nazionale, i due assessori regionali siciliani
Pippo Gianni e Antonello Antinoro, uno tra il senatore Gianpiero D'Alia e il
deputato Giuseppe Naro. Tra i candidati in corsa per un
seggio a Strasburgo anche il consigliere del Csm Ugo Bergamo. La sinistra va
alla sfida di Strasburgo divisa. Da una parte c'è la lista della neonata
'Sinistra e liberta', che riunisce Verdi, socialisti, Sinistra democratica e il
Movimento per la sinistra del Governatore della Puglia Nichi Vendola.
Dall'altra, la lista Pdci - Prc. Lo stesso Vendola, il coordinatore del Partito
socialista Marco Di Lello, l'ex presidente della Provincia di Napoli Dino Di
Palma, i consiglieri regionali Antonella Cammardella (area vendoliana), Michele
Ragosta (Verdi) e Angelo Giusto (Sd) dovrebbero essere in lista, insieme ai
deputati europei uscenti: Monica Frassoni dei Verdi, Roberto Musacchio (area
vendoliana), il segretario di Sinistra democratica Claudio Fava (Sd), Umberto
Guidoni, l'astronauta ex Pdci, i socialisti Alessandro Battilocchio e Pia
Locatelli e forse anche l'ex Prc Vincenzo Aita. Tra i candidati potrebbe
esserci anche il soprintendente al Polo Museale di Napoli Nicola Spinosa. Ci sarà
sicuramente Giuliana Sgrena, la giornalista del 'Manifesto' rapita nella
primavera del 2005 da un gruppo di fondamentalisti a Baghdad, in Iraq e
rilasciata dopo alcuni giorni, purtroppo con conseguenze drammatiche per Nicola
Calipari, l'agente dei servizi che era riuscito a liberarla. Dall'altra parte
l'accoppiata Pdci - Prc, insieme all'Associazione Socialismo 2000 di Cesare
Salvi e a Consumatori uniti, potrebbe far scendere in campo i leader Oliviero
Diliberto e Paolo Ferrero, insieme a Cesare Salvi, l'europarlamentare uscente
Vittorio Agnoletto e l'astrofisica Margherita Hack. Proprio oggi il segretario
di Rifondazione comunista Ferrero ha ironizzato sul leader del Pd Franceschini:
"E' una persona seria e ha il pregio di esprimersi in modo chiaro e comprensibile,
a volte il suo modo di porsi mi fa pensare un po' a un 'pretino buono. A volte
però le sue posizioni sono contraddittorie: da una parte critica lo spreco di
risorse che ci sarebbe con la programmazione del referendum in giorni diversi
da quelli per le elezioni, e dall'altra non lo sento parlare dei costi enormi
della missione militare in Afghanistan o del ponte sullo stretto. Non mi sembra
che non vada sulle cose essenziali, sugli sprechi reali che ci sarebbero come
nel caso della Tav in val di Susa". Per quanto riguarda il Pdl, in Sicilia
potrebbe essere candidato l'ex senatore Nino Strano, che nell'aula di palazzo
Madama fu ripreso da fotografi e cameramen nell'atto di 'papparsi' platealmente
una corposa fetta di mortadella proprio nel momento in cui cadeva il governo
guidato da Romano Prodi. Sempre per il centrodestra sarà confermato Mario
Mauro, vice presidente del Parlamento europeo ed ora ufficialmente candidato
dal nostro Paese alla presidenza dell'iostituzione europea. Nella rosa dei nomi
del Pdl figurano anche i parlamentari europei uscenti Roberta Angelilli,
l'assessore comunale di Roma al patrimonio Alfredo Antoniozzi, Stefano
Zappala'. Una new entry dovrebbe essere quella del capogruppo alla Regione
Lazio Alfredo Pallone. Nelle scorse settimane era circolato anche il nome del
direttore del Tg4 Emilio Fede, che pero' ha fatto sapere di voler rimanere al
proprio posto. Tra i candidati potrebbe esserci anche la showgirl pugliese
Barbara Matera. A destra del Pdl c'è il connubio tra La Destra di Francesco
Storace e il Mpa di Raffaele Lombardo, che dovrebbe essere capolista.
Sembrerebbe sicura la candidatura di Teodoro Buontempo nella Circoscrizione del
Centro.
( da "City" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sentenza
"lenta", boss liberi IL CASO DI BARI Quindici mesi dopo la sentenza
di primo grado la giudice non deposita in tempo le motivazioni. Tornano quindi
liberi 21 affiliati al clan egemone. BARI - Il giudice che ha emesso il
dispositivo della sentenza di primo grado il 16 gennaio 2008, Rosa Anna De
Palo, in un maxi-processo antimafia celebrato a Bari, non ha ancora - quindici
mesi dopo - depositato le motivazioni. Per questo da ieri sono tornati in
libertà 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga, nei confronti dei quali
sono trascorsi i termini di durata massima della custodia cautelare previsti a
decorrere dalla lettura della sentenza di primo grado. E altri trenta
potrebbero beneficiare dello stesso provvedimento nei prossimi mesi. I presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari (13 erano ai
domiciliari, otto in carcere) sono tornati in libertà, mentre impazzano le
polemiche. La giudice "lenta", infatti, nei mesi scorsi era stata
"premiata" dal Csm, e messa a capo del Tribunale per i minorenni di
Bari. Il ministero avvia un'inchiesta e invia gli ispettori.City 16 aprile 2009
( da "Stampa, La" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Nell'intervista di
Gianni Martini a Mino Taricco, Assessore Regionale all'Agricoltura, candidato
alla presidenza della Provincia, l'aspirante presidente ha indicato, per quanto
riguarda l'installazione in futuro di centraline idroelettriche, un programma
che appare in contrasto con la vigente normativa europea, recepita nel nostro
ordinamento fin dal 2003. Tale norma indica le modalità ed i tempi da osservare
da parte delle Regioni - che hanno delegato le Province - per istruire le
richieste di costruzione di impianti di produzione di energie rinnovabili, tra
le quali l'idroelettrica e rilasciare le concessioni per iniziare la
produzione. Non sono consentite imposizioni di corrispettivi o quote di
produzione a vantaggio della Regione, delle Province, dei Comuni e delle
Comunità Montane ove sorgano gli impianti. L'istruttoria deve essere definita
entro 180 giorni. Il procedimento fissato non può essere aggravato o modificato
a danno dei proponenti. La Corte Costituzionale ed il
Consiglio di Stato, in ripetuti interventi, hanno precisato che il termine deve
essere rispettato e non può essere sospeso se non limitatamente. La Provincia
di Cuneo ha sospeso 23 procedimenti per attendere un parere del Ministro
dell'Ambiente, richiesto dall'Autorità di Bacino del Po, che dubita
sulla realizzabilità degli impianti, dovendo prelevare l'acqua nell'alveo dei
torrenti, considerato zona a rischio di dissesto. I benefici sul territorio -
anche se non consentiti dalla normativa europea e statale - sono ugualmente
conseguiti dai Comuni ove sorgono gli impianti, stipulando convenzioni che
prevedono un ritorno economico netto intorno al 10% dell'intera produzione,
incentivi compresi, come volontario riconoscimento agli enti locali che
ospitano le centraline. Il programma dell'aspirante presidente in punto
centraline pare in contrasto con la normativa europea, in quanto annuncia
regolamentazioni e corresponsioni che né la Provincia né la Regione possono
fissare. Non corrisponde alla realtà che la Provincia abbia bloccato le 23
istruttorie per le proteste dei valligiani, in quanto una simile motivazione
sarebbe illegittima. La sospensione in atto - peraltro di assai dubbia
legittimità - è avvenuta a seguito della presa di posizione dell'Autorità di
Bacino, che ha posto la Provincia di fronte alla decisione di esaurire le
istruttorie tenendo o meno conto dell'attuale posizione dell'Autorità di
Bacino. Quest'ultima aveva, in un primo tempo, per alcuni impianti, espresso parere
favorevole, per poi inviare un nuovo parere, questa volta negativo. È stato
costituito un Comitato per le Centraline, che ha chiesto l'appoggio del Patto
per lo Sviluppo della Provincia di Cuneo, presieduto da Sebastiano Dutto, per
sollecitare il parere del Ministro dell'Ambiente. L'attuale situazione di
stallo blocca 23 impianti, che produrrebbero 80 Megawatt, con un investimento
di circa 80 milioni di euro, il conseguente risparmio energetico, la
diminuzione di anidride carbonica in atmosfera e la corresponsione per lo Stato
di canoni erariali. Il tutto in perfetta sintonia con gli impegni assunti
dall'Italia in sede europea circa il raggiungimento dell'obiettivo del 20% di
energia pulita.
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Università di
Camerino Incontro in memoria di Leopoldo Elia La Facoltà di Giurisprudenza ed
il Dipartimento di Scienze giuridiche e politiche dellUniversità
di Camerino organizzano per oggi un incontro in memoria di Leopoldo Elia. Il
prof. Mario Dogliani,
ordinario di Diritto costituzionale presso
l'Università di Torino nonché uno dei più cari ed autorevoli allievi di
Leopoldo Elia, terrà infatti una lezione magistrale su "Costituzione e
diritto non scritto nel pensiero di Leopoldo Elia" Lincontro,
che sarà aperto dal
saluto del Rettore Unicam prof. Fulvio Esposito, si terrà presso l
Aula Carlo Esposito del Palazzo ducale con inizio alle ore 15. Sarà presente la
famiglia del prof. Elia. “Abbiamo voluto organizzare lincontro a Camerino
– sottolinea il prof.
Antonio Iannuzzi, docente della Facoltà di Giurisprudenza di Unicam – in
considerazione del legame di Leopoldo Elia verso la città, testimoniato dal
fatto che ha scelto di essere sepolto proprio a Camerino”. La comunità
universitaria e la cittadinanza sono invitate a partecipare. Nato a Fano nel
1925, il prof. Elia viene eletto nel 1976 giudice della
Corte Costituzionale dal Parlamento in seduta comune. Nel 1981 viene eletto
presidente della Corte Costituzionale. Allo scadere del triennio viene
riconfermato presidente fino al termine del suo mandato novennale alla
Consulta, nel maggio 1985. Elia è stato relatore di importanti sentenze
tra cui, in particolare, alcune in tema di libertà personale, di libertà
religiosa, di diritto di famiglia, di diritto sindacale, di diritto elettorale.
Accanto ai numerosi incarichi in veste di giurista (è stato anche protagonista
della legge per la Presidenza del consiglio), Elia ha avuto anche un ruolo
nella politica italiana.>> Stretto collaboratore di Aldo Moro, nel 1986
entra nella direzione nazionale della Dc e nel 1987 viene eletto al Senato. Il
suo impegno politico prosegue nel Ppi e nella Margherita restando in Parlamento
fino al 2006. Nel governo Ciampi, nel 1993, assume la carica di Ministro delle
riforme istituzionali. Dal 30 maggio 1996 al 21 luglio 1998 e dal 22 luglio
1998 al 29 maggio 2001, è membro della Commissione affari costituzionali di
palazzo Madama. Partecipa, inoltre, ai lavori della Bicamerale per le riforme.
Elia è anche autore di numerose pubblicazioni giuridiche, tra cui saggi sulle
forme di governo negli stati democratici e sull'efficacia, all'interno degli
stati membri, del diritto della Comunità Europea. BUR.IT 16.04.09
( da "Leggo" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
di Vincenzo
Chiumarulo Con una maxi-scarcerazione sono stati rimessi in libertà, ieri a
Bari, 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga (8 detenuti in carcere, 13 ai
domiciliari). E altri 30 imputati dello stesso processo, Eclissi, condannati a
pene superiori ai 10 anni, potrebbero essere liberati ad ottobre. In 21 sono
liberi perché il giudice che 15 mesi fa ha deciso la sentenza di primo grado,
Rosa Anna De Paolo, non ha depositato le motivazioni entro i termini previsti
dalla legge. E nei confronti dei detenuti sono scaduti i termini di durata
massima della custodia cautelare. Il processo Eclissi era cominciato e si era concluso
a tempo di record, in un anno, con 150 condanne e dieci assoluzioni nei
confronti del sanguinario clan mafioso degli Strisciuglio, capace di arruolare
anche killer-bambini. Ma il gup del tribunale di Bari, Rosa Anna De Palo, che
di recente è stata promossa dal Csm presidente del
tribunale per i minorenni di Bari, in 15 mesi non è riuscita a depositare le
motivazioni della sentenza di primo grado (il dispositivo è di 62 pagine). La
vicenda ha subito allarmato gli esponenti del Governo. Per stabilire se ci
siano state «condotte negligenti, rilevanti sotto profilo disciplinare» il
Guardasigilli Angelino Alfano ha subito mobilitato gli ispettori, che
hanno chiesto al presidente della Corte d' appello di Bari di svolgere una
verifica e di comunicarne al più presto gli esiti. «E' sconcertato» il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni: «rischiamo conseguenze più gravi». Mentre dal Csm
Ugo Bergamo fa sapere: «Apriremo un'istruttoria e chiederemo informazioni alla
procura generale». Ma per il presidente dell'ufficio gip-gup del tribunale di
Bari, Giovanni Leonardi, «non è possibile, per un solo giudice, giudicare 160
persone accusate di 53 capi d'imputazione nei tempi previsti dal Codice». La
vicenda di Bari ricorda gli 8 anni del caso più clamoroso, quello del giudice
Edi Pinatto, ora radiato dall'ordine giudiziario: a Gela, per gli stessi
motivi, furono liberati in sette. (ass)
( da "Gazzettino, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giovedì 16 Aprile
2009, Sono stati tutti scarcerati i 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga
nei confronti dei quali sono trascorsi i termini di durata massima della
custodia cautelare previsti a decorrere dalla lettura della sentenza di primo
grado. I 21 presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari (13 erano agli
arresti domiciliari, otto in carcere) sono tornati in libertà perché il giudice
che ha emesso il dispositivo della sentenza di primo grado il 16 gennaio 2008,
Rosa Anna De Palo, non ha ancora depositato le motivazioni. Il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha telefonato al Guardasigilli Alfano - che ha già
provveduto a mandare gli ispettori - per esprimergli il
proprio sconcerto: «Sono molto preoccupato poiché si tratta di un fatto grave, che
rischia di avere conseguenze ancor più gravi». Intanto sul caso il Csm avvierà
un'istruttoria. Lo annuncia il presidente della prima commissione del Csm Ugo
Bergamo che sottolinea di avere intenzione di fare aprire un fascicolo sulla
questione. A pagina 6
( da "Nuova Sardegna, La"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 25 - Sassari
Truffa da 12 milioni, il processo accelera Prescritti i reati minori contestati
ai collaboratori del promoter di Pattada SASSARI. Si avvicina il giorno del
giudizio al processo-bis per la truffa da dodici milioni di euro che nel 2001
lasciò senza soldi più di duecento piccoli risparmiatori residenti nel Goceano.
Ieri i giudici del tribunale che stanno processando due collaboratori del
principale imputato - il pattadese Tore Campus, ex promoter Axa Sim - hanno
preso una decisione che potrebbe accelerare i tempi di un dibattimento con centinaia
di testimoni. A sfrondare la lista contribuirà la prescrizione dei reati
minori. Imputazioni come la truffa e l'appropriazione indebita contestate ai
due imputati Salvatore Sanna, 54 anni, di Ozieri, difeso dall'avvocato Nicola
Di Benedetto; e Cesare Dario Murgia, di 56, di Macomer, assistito dall'avvocato
Gemma Maurizi. Nell'aula del tribunale tutti gli addetti ai lavori sono
consapevoli del fatto che i reati meno gravi sono già prescritti, essendo
passati più di nove anni dalla loro presunta commissione. Da qui la decisione
del collegio presieduto dal giudice Mariano Brianda (a latere Carla Altieri e
Antonello Spanu) di fissare una data per la declaratoria della prescrizione.
Questa sentenza, mercoledì prossimo, dovrebbe fare da spartiacque di una vicenda
infinita e che ancora non ha una verità processuale. Il dibattimento riprenderà
il 6 maggio, ma solo per il reato più grave di associazione per delinquere. Nel
corso di quella udienza, il pubblico ministero Gianni Caria dovrebbe indicare
ai giudici quali testimoni intende citare per provare le accuse. A questo punto
la lista delle persone chiamate a raccontare la storia dei soldi affidati a
Tore Campus, ma svaniti nel nulla nel 2000, potrebbe ridursi a una decina di
persone. Niente in confronto al centinaio di testimoni che ancora deve essere
chiamato a deporre. Fino ad oggi il collegio ha ascoltato il racconto di una
ventina di presunte vittime. L'accelerazione del processo è la speranza delle
numerose parti civili che, anche ieri (gli avvocati Vittorio Campus, Nicola
Lucchi, Maria Angela Guiso e Antonio Secci) hanno ribadito l'interesse dei
rispettivi clienti ad arrivare presto a una sentenza. Intanto, entro ottobre è
attesa la sentenza del rito abbreviato cui si sono sottoposti Tore Campus, la
moglie e la cognata. L'ex «mago della finanza» è reo confesso di avere mandato
in fumo i risparmi di centinaia di clienti. Il rito alternativo nei confronti
dell'ex promotore finanziario della Axa Sim (presente come
responsabile civile solo nel processo bis, dove viene assistita dall'avvocato
Nicola Satta) è ripreso l'anno scorso dopo un lunghissimo stop nell'attesa di
una pronuncia della Corte Costituzionale su una questione procedurale. Il gup
Maria Teresa Lupinu ha già fissato il calendario della discussione e la
sentenza è attesa a ottobre.
( da "Adige, L'" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BARI - Sono 21 i
presunti mafiosi e trafficanti di droga - otto detenuti in carcere, 13 ai
domiciliari - che sono stati scarcerati per il mancato deposito delle
motivazioni della sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Bari BARI -
Sono 21 i presunti mafiosi e trafficanti di droga - otto detenuti in carcere,
13 ai domiciliari - che sono stati scarcerati per il mancato deposito delle
motivazioni della sentenza di primo grado da parte del Tribunale di Bari.
Un'altra trentina di imputati, condannata a pene superiori ai dieci anni, sarà
scarcerata nell'ottobre prossimo. Si tratta di alcuni dei 160 imputati del
maxiprocesso Eclissi nei confronti del potente clan mafioso barese degli
Strisciuglio, egemone nel capoluogo pugliese e in comuni della provincia. Nei confronti degli imputati che tornano in libertà sono infatti
scaduti i «termini di fase» che decorrono dalla data di lettura del dispositivo
di sentenza all'avvio del processo di secondo grado. Il ministro della
Giustizia Alfano e il Csm hanno disposto accertamenti. 16/04/2009
( da "Adige, L'" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fiavé Non c'è stata
prescrizione, udienza in tribunale a Tione per diffamazione Bugoloni a
giudizio, domani la sentenza FIAVÉ - Il reato, se reato c'è stato, non è andato
in prescrizione. La Corte Costituzionale ha respinto
l'eccezione di legittimità costituzionale sollevata dal giudice unico di Tione, Giuseppe Serao, nel
giudizio che vede imputato per diffamazione il consigliere comunale ed ex
sindaco di Fiavé, Beniamino Bugoloni . L'udienza di discussione è stata
quindi fissata per domani, e si andrà a sentenza. Bugoloni è accusato di avere
diffamato, in tre ricorsi presentati nel 2001 contro alcune delibere comunali,
l'amministrazione locale, in particolare l'allora sindaco Sandro Guella e
l'allora segretario comunale Francesco Del Dot , entrambi costituitisi parte
civile. Tra le espressioni che hanno indotto Guella e Del Dot a reagire e a
querelare Bugoloni «associazione a delinquere», «furti alle casse comunali»,
«clima mafioso» e altro. La difesa di Bugoloni sostiene che le affermazioni del
consigliere comunale di Fiavè sono da ricondurre al «diritto di critica
politica» e vanno quindi lette nel contesto della situazione in cui vengono
utilizzate, cioè «rapporti di carattere politico». Sulla natura diffamatoria o
meno delle affermazioni di Bugoloni si pronuncerà domani il giudice. E la decisione
farà discutere. 16/04/2009
( da "Repubblica, La"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina VIII -
Palermo La nomina La terza commissione ha proposto il nome del magistrato dopo
la rinuncia di Fici Il pm antiracket scelto per la Dna trovata l´unanimità su
de Lucia La terza commissione del Consiglio superiore della magistratura, dopo
la rinuncia di Giuseppe Fici, ha proposto all´unanimità la nomina a sostituto
procuratore alla Direzione nazionale antimafia di Maurizio de Lucia, il pm che
ha istruito il processo all´ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, poi
condannato a 5 anni per favoreggiamento e rivelazione di notizie riservate.
Quarantotto anni, in magistratura da 1990, de Lucia è sostituto procuratore a
Palermo. Per 10 anni alla Dda del capoluogo siciliano, si è occupato delle
principali inchieste sulla gestione mafiosa degli appalti, sulle commistioni
mafia-politica e sul racket delle estorsioni. Maurizio de
Lucia ha coordinato decine di operazioni di polizia contro le cosche riuscendo
a ricostruire la mappa del pizzo in città e in provincia e gli organigrammi
delle famiglie mafiose. Il magistrato ha tra l´altro curato la collaborazione
con la giustizia di boss di primo piano come Salvatore Cucuzza. Sulla proposta
si pronuncerà ora il plenum del Csm.
( da "Repubblica, La"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 21 - Cronaca
Ieri 21 uomini dei clan scarcerati per il mancato deposito delle motivazioni
Boss liberi, bufera a Bari Alfano ordina un´ispezione GABRIELLA DE MATTEIS BARI
- é il giorno delle scarcerazioni. 21 tra presunti affiliati al clan degli
Strisciuglio e trafficanti di droga lasciano il carcere o i domiciliari perché
il giudice non ha depositato le motivazioni. Un caso sul quale il ministro
della Giustizia Angelino Alfano ha avviato accertamenti, disponendo
un´ispezione. I tecnici di via Arenula hanno già chiesto al presidente della
Corte di Appello di «procedere con la relativa verifica e di riferirne al più
presto gli esiti, al fine di valutare l´eventuale sussistenza di condotte
negligenti, rilevanti sotto il profilo disciplinare». La sentenza, nel processo
al clan degli Strisciuglio è stata pronunciata il 16 gennaio del 2008. Ma dopo
quindici mesi il gup Anna Rosa De Palo (nel frattempo passata a presiedere il
Tribunale per i Minorenni) non ha depositato le motivazioni. E i termini di
custodia sono scaduti per i 21 imputati che avevano rimediato condanne
inferiori ai dieci anni. Altri, quelli con pene più pesanti, potrebbero uscire
il 15 ottobre perché è difficile, quasi impossibile riuscire a fissare
l´udienza di appello e quindi congelare i termini. Anche il
Csm avvierà una istruttoria, annuncia il presidente della prima commissione,
Ugo Bergamo, mentre il ministro dell´Interno Roberto Maroni, ieri, ha chiamato
il Guardasigilli per esprimere il proprio «sconcerto»: «Fatto grave che rischia
di avere conseguenze ancor più gravi». Il processo era «complesso», ha
ripetuto ieri il capo dell´ufficio gip del Tribunale di Bari, Giovanni
Leonardi. «Non è possibile per un solo giudice, del quale sono note le
straordinarie capacità tecniche, giudicare - ha detto - 160 persone accusate di
53 capi d´imputazione nei tempi previsti dal Codice».
( da "Secolo XIX, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Otto anni per una
stesurail clamoroso "caso Pinatto" Il giudice fu radiato dall'ordine
giudiziario e condannato «per aver gettato discredito sulla magistratura»
16/04/2009 ROMA. La vicenda di Bari, con la scarcerazione di 21 persone per il
mancato deposito in tempo delle motivazioni della sentenza, ricorda il caso del
giudice Edi Pinatto, che è stato il più clamoroso esempio di ritardo di questo
tipo: il giudice aveva impiegato otto anni per scrivere una sentenza su un
impòortante processo di mafia. Il 22 maggio 2000 i giudici del tribunale di
Gela avevano comminato pene per oltre un secolo a componenti della cosca
mafiosa del boss Giuseppe "Piddu" Madonia. Condannati a 15 anni lo
stesso Madonia, e a 90 anni complessivi sette componenti del clan (tra cui la moglie
e la sorella del boss) arrestati nel 1998 nell'operazione chiamata "Grande
oriente". A causa del mancato deposito delle motivazioni da parte del
giudice Pinatto, gli imputati, escluso il capomafia Madonia, sono stati
scarcerati nel gennaio 2002 per decorrenza dei termini. Il
16 giugno 2008 la sezione disciplinare del Csm ha radiato dall'ordine
giudiziario Pinatto che il 4 luglio è stato condannato a 8 mesi (pena sospesa)
per omissione di atti d'ufficio. Nella sentenza veniva spiegato che con il suo
clamoroso ritardo nel redigere la sentenza, Pinato aveva gettato «discredito
sul prestigio della magistratura tutta». Il primo novembre i giudici
della Corte d'appello di Caltanissetta hanno confermato le condanne di primo
grado. Il 9 aprile scorso la Cassazione - nelle motivazioni della sentenza con
cui il 10 marzo ha confermato la rimozione del giudice dall' ordine
giudiziario, ha stabilito che non sono giustificabili i ritardi di quella
entità accumulati nel depositare la sentenza. La Corete aveva evidenziato che
«il ritardo» nella stesura della sentenza di mafia «si è tradotto in un diniego
di giustizia lungamente protratto in netto ed insanabile contrasto con il
principio di ragionevole durata del processo di cui all'art. 111 della
Costituzione». Il problema delle scarcerazioni facili per i ritardi della
giustizia era stato affrontato anche dal Governo Amato che il 23 novembre 2000
aveva approvato un decreto legge che prevedeva alcune misure come l'esclusione
del giudizio abbreviato per i delitti puniti con l' ergastolo e il
rafforzamento dei controlli nei confronti dei soggetti scarcerati per
decorrenza dei termini di custodia cautelare. Diverso il caso del 1991 quando,
in conseguenza di un pronunciamento della Cassazione, uscirono dal carcere una
trentina di presunti boss imputati a Palermo nel primo grande processo di
mafia. Il Governo Andreotti corse ai ripari approvando un decreto legge di cui
venne data notizia soltanto molte ore dopo per consentire alle forze dell'
ordine di riacciuffare gli imputati usciti in base alle vecchie norme.
16/04/2009
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BREVI pag. 19
Concessero la semilibertà a Izzo Sanzione disciplinare alle toghe IL MOSTRO DEL
CIRCEO ROMA La Cassazione ha confermato la sanzione disciplinare
dell'ammonimento a due magistrati del Tribunale di sorveglianza di Palermo
colpevoli' di aver concesso, il 9 novembre 2004, la semilibertà ad Angelo Izzo,
uno dei mostri' del Circeo, che di lì a poco sarebbe tornato ad uccidere a
Ferrazzano approfittando della concessione del beneficio due donne, Maria
Carmela e Valentina Maiorano, madre e figlia. In particolare, la Suprema Corte
(sentenza 3759) ha respinto il ricorso di Pietro Cavaretta e Gabriella
Gagliardi rispettivamente presidente e giudice relatore del collegio che decise
la semidentezione per Izzo contro l'ammonimento loro inflitto
dal Csm, il 2 aprile 2008. Secondo Palazzo dei Marescialli, i due magistrati,
con la loro decisione, hanno demeritato per «scarsa diligenza e caduta di
professionalità» e la loro responsabilità deontologia è consistita nel non aver
preso in considerazione tutta la serie di circostanze negative, che erano
invece ben presenti nel fascicolo di Izzo. E proprio per oggi è attesa
la sentenza della Cassazione per il complice di Izzo, Luca Palaia: il giovane è
accusato di avere compito, assieme al mostro del Circeo, proprio il massacro di
Ferrazzano, avvenuto nel
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CRONACHE pag. 16
Duecento pensionati militari ammalati per colpa dell'amianto potranno essere
indennizzati LA SPEZIA LA SPEZIA PER DUECENTO pensionati della Marina militare,
scopertisi affetti dalle patologie derivate dall'esposizione all'amianto nelle
navi dopo cinque anni di pensione, si accendono le speranze di ottenere la
cosiddetta pensione previlegiata per causa di servizio. Finora la possibilità
era sbarrata da una norma, l'articolo 129 del Dpr 1092 del '73, che ammetteva
il privilegio solo se l'infermità per causa di servizio sorgeva entro 5 anni
dal pensionamento. A 'cancellare' il limite è stata una recente
sentenza della Corte costituzionale sulla scia dell'eccezione sollevata dalla Corte dei Conti di
Genova in accoglimento dell'istanza dell'avvocato Emanuela Monaci del Foro di
Massa nell'ambito della causa intentata da una vedova per il riconoscimento
della reversibilità della pensione privilegiata chiesta a fronte del
manifestarsi del mesiotelioma pleurico contratto dal marito, poi
deceduto, sei anni dopo il collocamento in pensione. «Un verdetto spiega
Alessio Anselmi (nella foto), presidente del Cocer, l'organo centrale di
rappresentanza militare che permette ora di attivare le procedure per
l'ottenimento dei benefici per 200 pensionati della Marina. Per questo abbiamo
chiesto al Ministero della Difesa di attivarsi». Corrado Ricci
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Giustizia
BREVI pag. 19
Giustizia lumaca e mafiosi in libertà Alfano manda gli ispettori IL CASO BARI,
BUFERA SUL GUP: DOPO 15 MESI NON HA DEPOSITATO LE MOTIVAZIONI BARI Era stato un
maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese e della pm che aveva
costruito l'accusa e per questo è finita sotto scorta perché in un tempo
record, appena un anno, erano arrivate 150 condanne e 10 assoluzioni nei
confronti del sanguinario clan mafioso degli Strisciuglio, capace di arruolare
anche killer-bambini. Ma il giudice che ha celebrato il processo con rito
abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo da poco promossa presidente del tribunale
per i minorenni di Bari , a 15 mesi dalla lettura della sentenza non ha
depositato le motivazioni. Così, ieri, 21 presunti mafiosi e trafficanti di
droga sono tornati liberi, mentre un'altra trentina di condannati a pene
superiori a 10 anni sarà liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione degli
altri condannati, infatti, è data ormai per scontata: per evitarla il giudice
nei prossimi sei mesi deve depositare le motivazioni, notificarle ai difensori,
concedere 45 giorni alle difese per impugnare la sentenza, permettere ai giudici
dell'appello di arrivare a sentenza o, quantomeno, di incardinare il processo
ed eventualmente sospendere la decorrenza dei termini di custodia. La vicenda
ha rinfocolato le polemiche sulle lentezze della giustizia, a pochi giorni
dalla conferma della destituzione di Edy Pinatto, il giudice che impiegò 8 anni
per scrivere una motivazione. Per stabilire se ci siano state «condotte
negligenti, rilevanti sotto profilo disciplinare» il Guardasigilli, Angelino
Alfano, ha subito mandati i suoi ispettori alla Corte d'appello di Bari. Anche il Csm avvierà una istruttoria che potrebbe cominciare già
oggi. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha chiamato Alfano per
esprimergli il proprio sconcerto, mentre il coordinatore della Dda, Marco
Dinapoli, assicura che sugli scarcerati saranno intensificati i controlli.
Il presidente dell'ufficio gip-gup di Bari, Giovanni Leonardi, allarga le
braccia e dice che «non è possibile per un solo giudice, del quale sono note le
straordinarie capacità tecniche, giudicare 160 persone accusate di 53 capi
d'imputazione nei tempi previsti dal Codice». Quindi «la procura dovrebbe
evitare di istruire i maxi-processi». Ma in molti fanno notare che 15 mesi non
sono pochi e che il giudice avrebbe potuto farsi esonerare dagli altri procedimenti.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BREVI pag. 19
Concessero la semilibertà a Izzo Sanzione disciplinare alle toghe IL MOSTRO DEL
CIRCEO ROMA La Cassazione ha confermato la sanzione disciplinare
dell'ammonimento a due magistrati del Tribunale di sorveglianza di Palermo
colpevoli' di aver concesso, il 9 novembre 2004, la semilibertà ad Angelo Izzo,
uno dei mostri' del Circeo, che di lì a poco sarebbe tornato ad uccidere a
Ferrazzano approfittando della concessione del beneficio due donne, Maria
Carmela e Valentina Maiorano, madre e figlia. In particolare, la Suprema Corte
(sentenza 3759) ha respinto il ricorso di Pietro Cavaretta e Gabriella
Gagliardi rispettivamente presidente e giudice relatore del collegio che decise
la semidentezione per Izzo contro l'ammonimento loro
inflitto dal Csm, il 2 aprile 2008. Secondo Palazzo dei Marescialli, i due
magistrati, con la loro decisione, hanno demeritato per «scarsa diligenza e
caduta di professionalità» e la loro responsabilità deontologia è consistita
nel non aver preso in considerazione tutta la serie di circostanze negative,
che erano invece ben presenti nel fascicolo di Izzo. E proprio per oggi
è attesa la sentenza della Cassazione per il complice di Izzo, Luca Palaia: il
giovane è accusato di avere compito, assieme al mostro del Circeo, proprio il massacro
di Ferrazzano, avvenuto nel
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
LETTERE
E AGENDA pag. 14 MASSIMILIANO SERPI Da oltre 15 anni in città, il pm è stato
nomi... MASSIMILIANO SERPI Da oltre 15 anni in città, il pm è stato nominato
dal Csm procuratore aggiunto. Giustizia è fatta
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Sole-24 Ore
sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-04-16 - pag: 16 autore: I TEMPI LENTI
DELLA GIUSTIZIA Alfano apre un'indagine sui boss scarcerati
a Bari Il Csm avvierà in tempi brevissimi (probabilmente già oggi)
un'istruttoria sulla clamorosa scarcerazione dei 21 presunti mafiosi e
trafficanti di droga per i quali sono trascorsi i termini di durata massima
della custodia cautelare previsti a decorrere dalla lettura della sentenza di
primo grado. I 21 presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari (13
erano agli arresti domiciliari,
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
BOLOGNA PRIMO PIANO
pag. 7 LA PROCURA ha un nuovo aggiunto: è il pm Massimiliano Serpi, in servizio
nel... LA PROCURA ha un nuovo aggiunto: è il pm Massimiliano Serpi, in servizio
nella nostra città da oltre 15 anni e ora nominato
ufficialmente dal Csm. Nato a Imola, Serpi ha 58 anni e ha iniziato la sua
carriera in magistratura nel 1981, quando venne nominato uditore giudiziario.
Prima di lavorare a Bologna come pm, Serpi è stato giudice a Modena, penale
prima e civile poi, tra l'83 e il '95 quando è arrivato alla Procura di
Bologna, dove è rimasto fino al '96. Dal '96 al
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giovedì 16 Aprile
2009 Chiudi di ITALO CARMIGNANI e VANNA UGOLINI PERUGIA - L'orgoglio a stelle e
strisce torna con il suo mantello per garantire un giusto processo ad una delle
sue figlie, Amanda Knox, venti anni l'accusa più pesante possibile, omicidio. Giusto
processo e, se possibile, giusto verdetto. Se però il mantello illumina
l'americana di Seattle accusata di avere ucciso Meredith Kercher, studentessa
inglese, pare oscurare del tutto la posizione di Rudy Hermann Guede, ivoriano,
terzo imputato al processo per omicidio e primo condannato. Tanto l'oscura che
lo vuole unico colpevole. Così a metà del processo contro La Knox e il suo
fidanzato Raffaele Sollecito e alla vigilia del appello per Guede, la polemica
contro le pressioni americane torna ad alzarsi. Troppe pressioni, «mediatiche e
non» che «partono da lontano», dagli Stati Uniti, denunciano i difensori di
Rudy Guede, che chiedono anche all'ambasciata Usa le ragioni della presenza di
suoi sedicenti rappresentanti nei corridoi romani della Cassazione, mentre si
discuteva dei ricorsi per la concessione della libertà ai tre imputati
dell'omicidio di Meredith Kercher. Gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo
Gentile, «prendendo atto dell'ennesima "americanata" apparsa sul
settimanale "Oggi" e decidono di sporgere denuncia nei confronti del
direttore della rivista, dell'articolista e dello scrittore Douglas Preston,
secondo il quale Rudy è l'unico assassino». La rivista riporta infatti
un'intervista allo scrittore Douglas Preston, in passato autore di un libro sul
Mostro di Firenze, che definisce «errori incredibili» le accuse ad Amanda Knox
e a Raffaele Sollecito e critica il pubblico ministero Giuliano Mignini. «Siamo
stufi - continuano i due avvocati - di questo genere di pressioni
"mediatiche e non" che partono da lontano, dai vari Tacopina,
dall'avvocato Anne Bremner, da un giudice di Seattle che ha scritto più lettere
alla corte ed al pm italiani e da ultimo da questo scrittore, Preston, in
evidente ricerca di pubblicità come novello tenente Colombo». Tacopina,
consulente americano della famiglia di Amanda, e l'avvocato Bremner, incaricata
da un gruppo di amici americani della studentessa di Seattle di occuparsi della
sua vicenda giudiziaria, hanno rivolto pesanti critiche all'operato degli
inquirenti italiani che hanno avuto ampia eco sui media internazionali. «Non
siamo nuovi - affermano ancora gli avvocati Biscotti e Gentile - a questi
tentativi di intromissione con gravi accuse e vorremmo chiedere pubblicamente
all'ambasciata Usa in Italia chi c'era a nome della ambasciata stessa e cosa ci
faceva nei corridoi della Cassazione quando, il primo aprile dell'anno scorso,
si discuteva il ricorso di Amanda sulla libertà e degli altri due imputati».
Rudy Guede, che si è sempre proclamato innocente, è già stato condannato a 30
anni di reclusione con rito abbreviato, mentre è ancora in corso il processo in
assise ad Amanda e Raffaele. L'America si era già sbracciata per difendere
Amanda Knox, quando dalla sua madre patria arrivò la richiesta che la sua cittadina
venisse sottratta al giudizio dei magistrati italiani e, invece, sottoposta a
quello di un tribunale americano. L'avvocatessa Anne Bremner, da Seattle,
chiedeva, infatti che il processo a carico di Amanda venisse spostato in
America. Una richiesta che fece scattare immediatamente l'apertura, come atto
dovuto, di un fascicolo al Csm (che, comunque, non sarebbe competente per
questo tipo di richieste) e che provocò anche un'alzata di scudi da parte della
magistratura perugina. Il presidente del Tribunale Mario Villani chiese che le
toghe perugine venissero tutelate dagli attacchi ricevuti dal "New York
Times" sulle fughe di notizie che a detta del quotidiano ci sarebbero
state nell'inchiesta. Ma oltre all'esposto del presidente del Tribunale di Perugia in mano alla prima commissione del Csm c'era
anche quello di un giornalista americano che lamentava "toni non
consoni" nei suoi confronti utilizzati nel processo. Due esposti giunti
all'ufficio protocollo di Palazzo dei Marescialli. Il vicepresidente del Csm Nicola
Mancino ricevette anche una lettera dei docenti del liceo di Seattle frequento
da Amanda Knox in cui, avendo pietà per la ragazza si chiede che il
processo si svolga nel rispetto dell'imputata. Come finirà l'ultima polemica?
Come la prima, in una novola mediatica. Intanto per sabato prossimo è in
programma un sopralluogo della Corte nella villetta dove fu uccisa Meredith,
sottoposta a sequestro e che nelle scorse settimane è stata oggetto di due
«irruzioni» da parte di persone non ancora identificate dagli investigatori.
( da "Messaggero, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giovedì 16 Aprile
2009 Chiudi BARI - Dopo la scarcerazione di 22 imputati del processo
"Eclissi" nei confronti del clan mafioso barese degli Strisciuglio,
il ministro della giustizia, Angelino Alfano (foto), invia a Bari i suoi
ispettori. Alfano ha incaricato l'ispettorato di «verificare con tempestività i
motivi per i quali la sentenza emessa nei confronti degli imputati, all'esito
di un giudizio abbreviato celebrato nel gennaio 2008, non sia stata ancora
depositata a distanza di 15 mesi». L'ispettorato ha «immediatamente richiesto
al presidente della Corte d'appello di Bari di procedere con la relativa
verifica e di riferirne al più presto gli esiti per valutare l'eventuale
sussistenza di condotte negligenti, rilevanti sotto il profilo disciplinare». Anche il Csm avvia un'istruttoria sul caso delle scarcerazioni
dei boss mafiosi dovute al ritardo di un giudice di Bari, Anna Rosa De Palo,
nel deposito delle motivazioni della sentenza di condanna nei loro confronti.
Lo ha annunciato il presidente della prima commissione del Csm, Ugo Bergamo.
Già da oggi la commissione potrebbe chiedere informazioni alla Procura
generale.
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
RAVENNA CRONACA pag.
4 Il Procuratore: «Nel 2008 denunciati 27mila reati» In aumento rispetto al
2007. Arrivano due nuovi sostituti Il procuratore Mescolini LA PROCURA entro la
fine dell'anno avrà due nuovi sostituti: si tratta di Monica Gargiulo, origini
napoletane, romana d'adozione, da quattro anni sul fronte della n'drangheta
essendo pm alla Procura di Locri e di Francesca Stilla, foggiana, laureatasi a
Bologna e da quattro anni pm a Brescia. Uno dei magistrati sostituirà Silvia
Ziniti che da oggi prenderà servizio al tribunale civile di Cesena, l'altro
andrà a completare l'organico della Procura che il Csm ha
fissato in dieci unità (Procuratore capo più nove sostituti). La notizia l'ha
fornita ieri mattina il procuratore Roberto Mescolini il quale ha anche fornito
informazioni sull'attività della Procura. «L'adeguamento degli organici renderà
possibile aumentare ancor più la qualità dell'attività. Attualmente ogni
pm gestisce una media di 1122 procedimenti contro noti. Sono tanti, rispetto
alla media di altre realtà anche più importanti di Ravenna, ad esempio Palermo.
Nella nostra provincia si registrano numerosissimi reati, basti dire che nel
2008 ne sono stati denunciati 26.605. Di questi 8.775 contro persone note.
Questi ventisettemila procedimenti nuovi si sono aggiunti ai 24.300 pendenti al
primo gennaio 2008. Nel corso del 2008 ne sono stati definiti 30.084, di cui
9.268 contro persone note. La pendenza dei procedimenti penali al 31 dicembre
scorso è quindi scesa a 20.857, seimila dei quali contro noti. Questi poi nel
primo trimestre si sono ridotti a 5.702». Oltre 26mila reati denunciati nel
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
RAVENNA CRONACA pag.
9 "CRISI del mercato o crisi delle regole", è il titolo del
convegno... "CRISI del mercato o crisi delle regole", è il titolo del
convegno che si svolgerà oggi a Roma presso il Cnel, con inizio alle 9.30, per
iniziativa dell'Unione Internazionale del Notariato, dell'Associazione
Notariato Italiaeuropa e del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro.
Interverranno Antonio Marzano, presidente del Cnel, Giancarlo Laurini, presidente del Notariato Italiaeuropa, Antonio Patuelli,
presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna Spa, Edward N. Luttwak del
Center for Strategicand International Studies, Peter L. Murray, Harvard Law
School, Antonio Baldassarre, Presidente Emerito della Corte Costituzionale e
Augusta Iannini.
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CRONACHE 16-04-2009
BARI ALFANO MUOVE GLI ISPETTORI Giudice non deposita la sentenza, liberi 21
presunti mafiosi BARI II Era stato un maxiprocessolampo. Era il vanto della
magistratura barese perché era cominciato e si era concluso a tempo di record,
in un anno, con 150 condanne e dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario
clan mafioso degli Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-bambini. Ma
il giudice che ha celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna
De Paolo, a 15 mesi dalla lettura del dispositivo della sentenza non ha
depositato le motivazioni. Così, ieri, 21 presunti mafiosi e trafficanti di
droga sono tornati in libertà, mentre un'altra trentina di condannati a pene
superiori a dieci anni sarà liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione
degli altri condannati, infatti, è data ormai per scontata perché per evitarla
di - cono fonti giudiziarie il giudice nei prossimi sei mesi deve depositare le
motivazioni della sentenza, deve notificarle ai difensori, deve concedere 45 giorni
alle difese per impugnare la sentenza, e permettere ai giudici dell'appello di
arrivare a sentenza o, quantomeno, di incardinare il processo e di sospendere,
se ve ne saranno i presupposti, la decorrenza dei termini di custodia. La
vicenda ha rinfocolato le polemiche sulle lentezze della giustizia. Per
stabilire se ci siano state «condotte negligenti, rilevanti sotto il profilo
disciplinare » il Guardasigilli Angelino Alfano ha subito
mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'
appello di Bari di svolgere una verifica e di comunicarne al più presto gli
esiti. Anche il Csm avvierà una istruttoria. Il ministro dell'Interno Roberto
Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto.
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 16-04-2009)
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PERUGIA pag. 3
PERUGIA E' UN PROVVEDIMENTO articolato e duro quello del Ta... PERUGIA E' UN
PROVVEDIMENTO articolato e duro quello del Tar del Lazio che boccia' per
mancanza di motivazione e illogicità i parametri con cui il Consiglio superiore
della magistratura aveva nominato alla procura di Perugia Giacomo Fumu consigliere
di Cassazione , al posto di Consolato Labate, procuratore a Civitavecchia. Una
sentenza che di fatto lascia ancora scoperta la poltrona di procuratore. Labate
ha fatto ricorso e lo ha vinto: il tribunale ha annullato la nomina e ha rimesso al Csm la valutazione sulla scelta del
candidato che però dovrà provvedere ad espletare la comparazione prevista dalle
norme. Nella sentenza, depositata nelle scorse settimane, il tribunale
amministrativo censura il Csm. Che aveva scelto Fumu sostenendo che solo lui,
rispetto agli altri candidati, abbina «tre caratteristiche fondamentali per la
nomina in questione: in primo luogo aver lungamente esercitato funzioni
requirenti proprio nell'ufficio della cui dirigenza si tratta; in secondo luogo
essere portatore di un profilo culturale assolutamente eccellente ed
impareggiabile, maturato attraverso la lunga esperienza, articolata in una
pluralità di ruoli svolti presso la Corte di Cassazione; in terzo luogo aver
vissuto esperienze extra-giudiziarie...». Eppure secondo il Tar «La proposta
approvata dal plenum ha completamente omesso di considerare le funzioni
direttive svolte dal dott. Labate e le capacità organizzative dallo stesso
dimostrate in tale contesto, nonché ha omesso di porre a raffronto la lunga
esperienza requirente di quest'ultimo con la molto più breve e risalente nel
tempo esperienza requirente del controinteressato.In altri termini, la
comparazione effettuata dall'organo di autogoverno non è esauriente e non è
ragionevole in quanto ha preso in considerazione elementi, in virtù dei quali
il ricorrente è stato ritenuto subvalente, sostanzialmente estranei ai criteri
previsti per il conferimento di incarichi direttivi ». Eri.P.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Niente motivazioni:
boss scarcerati a Bari --> Giovedì 16 Aprile 2009 GENERALI, pagina 7 e-mail
print BARIEra stato un maxiprocesso lampo. Era il vanto della magistratura
barese, perché era cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno,
con 150 condanne e dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso
degli Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-bambini. Ma il giudice che
ha celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15
mesi dalla lettura del dispositivo della sentenza non ha depositato le
motivazioni. Così, ieri, 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga sono
tornati in libertà, mentre un'altra trentina di condannati a pene superiori a
dieci anni sarà liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri
condannati, infatti, è data ormai per scontata perché per evitarla - dicono
fonti giudiziarie - il giudice nei prossimi sei mesi deve depositare le
motivazioni della sentenza, deve notificarle ai difensori, deve concedere 45
giorni alle difese per impugnare la sentenza e permettere ai giudici
dell'Appello di arrivare a sentenza o, quantomeno, di incardinare il processo e
di sospendere, se ve ne saranno i presupposti, la decorrenza dei termini di
custodia. La vicenda ha rinfocolato le polemiche sulle lentezze della
giustizia. Per stabilire se ci siano state «condotte negligenti, rilevanti
sotto profilo disciplinare», il Guardasigilli Angelino Alfano ha subito
mobilitato gli ispettori. Anche il Csm avvierà
un'istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro
dell'Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio
sconcerto: «Sono molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto
grave, che rischia di avere conseguenze ancor più gravi». Il presidente
dell'ufficio gip-gup di Bari, Giovanni Leonardi, allarga le braccia e dice che
«non è possibile per un solo giudice, del quale sono note le straordinarie
capacità tecniche, giudicare 160 persone accusate di 53 capi d'imputazione nei
tempi previsti dal Codice». Quindi - è la sua ricetta - «la Procura dovrebbe
evitare di istruire i maxiprocessi». Dalla Procura ufficialmente non rispondono
alla provocazione, ma in tanti fanno capire che le regole previste dal Codice
di procedura penale sono altre, e che il processo è stato un successo per la
Dda perché si è concluso con 150 condanne e con solo dieci assoluzioni. E sui
tempi per scrivere la sentenza? Qualcuno fa capire che 15 mesi non sono pochi e
che il giudice avrebbe potuto farsi esonerare dagli altri procedimenti. R.
Buon. 16/04/2009 nascosto-->
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: 1PAGINA data: 16/04/2009 - pag: 1 Mancano le motivazioni
della sentenza dopo 15 mesi dal processo. Leonardi contro i maxi-processi
Strisciuglio fuori, bufera sui giudici 21 già scarcerati, altri
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 16/04/2009 - pag: 2 Alfano manda gli
ispettori Mantovano domani a Bari Il Guardasigilli: «Verificare i motivi di
questo ritardo» Il Csm avvia istruttoria. Maroni: «Sono molto preoccupato»
L'Ispettorato ha richiesto al presidente della Corte di Appello di procedere
con verifica e di riferirne al più presto gli esiti BARI Come era prevedibile
il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha voluto vederci chiaro sul
'lodo scarcerazioni' a Bari. E per questo ha mobi-- litato gli ispettori del
ministero per «accertamenti preliminari» sul corretto operato dei magistrati.
In particolare, sul ritardo del giudice, Rosa Anna De Palo, nel deposito delle
motivazioni della sentenza di condanna pronunciata nei confronti di 21 presunti
affiliati del clan Strisciuglio, che ne ha determinato la scarcerazione. Il
Guardasigilli - specifica una nota inviata ieri - «ha incaricato l'ispettorato
di verificare, con tempestività, i motivi per i quali la sentenza, emessa nei
confronti degli imputati, all'esito di un giudizio abbreviato, celebrato nel
gennaio del 2008, non sia stata ancora depositata ». Inoltre, l'ispettorato ha
«immediatamente» richiesto al presidente della Corte d'Appello di Bari, Vito
Marino Caferra, di procedere ad una verifica «e di riferirne al più presto gli
esiti, al fine di valutare l'eventuale sussistenza di condotte negligenti,
rilevanti sotto il profilo disciplinare». Va da sè che la vicenda ha fatto
molto scalpore e su di essa si è appuntata l'attenzione dell'intero Paese. Lo
stesso ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha telefonato al ministro Alfano,
ieri, per esprimergli il proprio sconcerto. «Sono molto preoccupato - ha detto
- poichè si tratta di un fatto grave, che rischia di avere conseguenze ancor
più gravi». Venerdì, intanto, sarà a Bari anche il sottosegretario all'Interno,
Alfredo Mantovano, per partecipare in Prefettura e nella sede del comando della
Guardia di finanza, ad una serie di riunioni tecniche con i vertici delle forze
dell'ordine, dell'autorità giudiziaria e delle istituzioni per fare il punto
della situazione della sicurezza nel territorio barese. Intanto, anche il Csm
ha deciso di scendere direttamente in campo con una sua istruttoria sul caso.
Ad annunciarlo è stato, ieri, il presidente della Prima commissione, Ugo
Bergamo. «Ho intenzione di far aprire un fascicolo. Chiederemo informazioni
alla procura generale» ha spiegato il laico dell'Udc, secondo cui la
Commissione che lui presiede potrebbe cominciare a discutere del caso già in
giornata. Sulla vicenda si moltiplicano già le prese di posizione. Per il
president e dell'ufficio gip-gup del tribunale di Bari, Giovanni Leonardi, «la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxi-processi. Non è possibile per un
solo giudice, del quale sono note le straordinarie capacità tecniche, giudicare
160 persone accusate di 53 capi d'imputazione nei tempi previsti dal Codice».
Per il capogruppo Pdl in commissione Giustizia della Camera, Enrico Costa, «è
un'ulteriore conferma dell'esigenza della riforma del Csm.
In 15 mesi il magistrato non ha depositato le motivazioni, causando le
scarcerazioni, ma frattanto è stato promosso dal Csm. Il cittadino non può che
rimanere stupefatto ». E per Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale di Idv:
«E' un fatto gravissimo ed inaccettabile quello che si è verificato perchè
vanifica anni di indagini e di attività delle forze dell'ordine e non
garantisce la certezza della pena, il diritto e la sicurezza dei cittadini. Il
rischio che possa esplodere una guerra tra clan sul territorio a questo punto è
elevatissimo». Lorena Saracino Il ministro Alfano
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: BARI data: 16/04/2009 - pag: 8 Il dibattito Critiche
sull'azione della giunta nelle ex frazioni, il Psdi all'attacco Comune e
periferie, i politici si dividono BARI Dopo l'intervento di
Gianni Di Cagno - ex Csm ma, soprattutto, cittadino di Bari - in merito al
silenzio istituzionale e politico che aleggia attorno al referendum
'autonomista' di domenica prossima nelle ex frazioni di Carbonara-Ceglie
-Loseto e Palese-Santo Spirito si è aperto un profluvio di lettere aperte al
Corriere. Carlo De Santis, consigliere regionale di Sinistra e Libertà,
scrive: «Sono pienamente d'accordo con Di Cagno sull'incostituzionalità del
referendum, argomentazioni sollevate in sede di Consiglio regionale il 18
ottobre 2007 quando si contestò la realizzazione di un referendum frutto di
esasperate derive localistiche». In tutta la fase di discussione che durò più
di una seduta, scrive ancora De Santis, «il Comune di Bari non si pronunciò. Il
voto finale in Consiglio vide una maggioranza trasversale che andava dal Pd al
centrodestra. Mentre tutta la sinistra votò contro. Forse Di Cagno che è
esponente del Pd, dovrebbe chiederle spiegazioni in quella sede». Michele
Monno, assessore comunale alle Aziende del Pd, commenta: «Nonostante «la
costante attenzione che la giunta ha messo in campo per le periferie, quelle
pulsioni di autonomia e quelle sensazioni di lontananza dal Palazzo emergenti
tra i cittadini dei quartieri più tradizionalmente autonomi, sono rimaste
ancora vive». Con l'istituzione della città metropolitana e dei futuri municipi
«le azioni di decentramento faranno sentire meno soli i cittadini e si dovrà
superare per primo il problema delle risorse umane». Le ex frazioni, sostiene
il candidato sindaco del Psdi, Mimmo Magistro, «sono state mortificate da una
politica amministrativa distratta ed incapace di valorizzare l'arte, la cultura
e la tradizione di una popolazione che prima del fascismo era già Comune
autonomo. L'autonomia non è anacronistica e da settimane abbiamo inziato una
campagna di sensibilizzazione per il sì con manifesti e spot». Previste oggi
assemblee pubbliche e visite nei mercati rionali. Secondo il consigliere
comunale del Pd, Massimo Maiorano, «manca tra la popolazione la voglia di
partecipazione a questa tornata referendaria sull'idea di Comune autonomo per
Palese-Santo Spirito-Catino-Enziteto che ha ormai raggiunto la piena
consapevolezza di essere barese a tutti gli effetti. Siamo ormai perfettamente
integrati, anche se questa iniziativa ha avuto il pregio di accendere i
riflettori sui tanti problemi che gravano sul territorio e che meritano una
maggiore attenzione senza parcellizzare le risorse». Infine, Antonio De
Michele, consigliere di circoscrizione di Santo Spirito- Palese di An, «accusa
l'amministrazione Emiliano di non aver attuato il decentramento promesso nel
programma elettorale. Se le circoscrizioni non possono svolgere il loro lavoro
è inutile che esistano». Si dovrà ripartire da un organico capace e competente,
dal rafforzamento della polizia municipale, alla messa in sicurezza delle
strade, dalla fogna bianca, dai passaggi a livello, dalla mancanza di
contenitori culturali. Lorena Saracino
( da "Tirreno, Il"
del 16-04-2009)
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Pagina 5 - Attualità
Scarcerati 21 mafiosi a Bari Ritarda la motivazione della sentenza e tornano
liberi I PROBLEMI DELLA GIUSTIZIA Condannati al maxiprocesso Il ministro apre
un'inchiesta BARI. Sono 21 i presunti mafiosi tornati ieri in libertà per un
ritardo nel deposito delle motivazioni della condanna. Era stato un
maxiprocesso-lampo, il vanto della magistratura barese perché cominciato e
concluso a tempo di record, in un anno, con 150 condanne e dieci assoluzioni
nei confronti del sanguinario clan mafioso degli Strisciuglio, capace di
arruolare anche killer-bambini. Ma il giudice che ha celebrato il processo con
rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15 mesi dalla lettura del
dispositivo della sentenza non ha depositato le motivazioni. Così ieri 21
presunti mafiosi e trafficanti di droga sono tornati in libertà, mentre
un'altra trentina di condannati a pene superiori a dieci anni sarà liberata il
15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri condannati, infatti, è data
ormai per scontata perché per evitarla, dicono fonti
giudiziarie, non ci sono i tempi tecnici necessari. La vicenda ha rinfocolato
le polemiche sulle lentezze della giustizia. Per stabilire se ci siano state «condotte negligenti, rilevanti
sotto profilo disciplinare» il Guardasigilli Angelino Alfano ha subito
mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'
appello di Bari di svolgere una verifica e di comunicarne al più presto gli
esiti. Anche il Csm avvierà una istruttoria e potrebbe cominciare a discutere
del caso già oggi. Il ministro dell' Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano
per esprimergli il proprio sconcerto: «Sono molto preoccupato - ha detto -
poichè si tratta di un fatto grave, che rischia di avere conseguenze ancor più
gravi». Il presidente dell'ufficio gip-gup di Bari, Giovanni Leonardi, allarga
le braccia e dice che «non è possibile per un solo giudice, del quale sono note
le straordinarie capacità tecniche, giudicare 160 persone accusate di 53 capi
d'imputazione nei tempi previsti dal Codice». Quindi - è la sua ricetta - «la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxi-processi».
Dalla procura ufficialmente non rispondono alla provocazione ma in tanti fanno
capire che le regole previste dal Codice di procedura penale sono altre, e che
il processo è stato un successo per la Dda perchè si è concluso con 150
condanne e con solo dieci assoluzioni. E sui tempi per scrivere la sentenza?
Qualcuno fa capire che 15 mesi non sono pochi e che il giudice avrebbe potuto
farsi esonerare dagli altri procedimenti, anche dopo la lettura del
dispositivo. Il coordinatore della Dda Marco Dinapoli risponde con concretezza:
«Abbiamo potenziato i controlli nei confronti delle persone scarcerate circa il
rispetto degli obblighi (di firma e di dimora, ndr) imposti dal giudice. E'
chiaro che in caso di trasgressioni c'è la possibilità che la misura venga
aggravata». Insomma, la gente può star tranquilla perchè - sottolinea Dinapoli
- la polizia giudiziaria sa qual è il lavoro da fare. Chi non sta tranquilla è
invece il pm che ha istruito il processo, Desirè Digeronimo, titolare di tutte
le indagini sull'inarrestabile clan Strisciuglio e per questo finita sotto scorta.
Preferisce il silenzio il giudice De Palo, anche perchè - a dispetto del
ritardo nella sentenza - da un paio di mesi è stato promosso presidente del
tribunale per i minorenni di Bari. Sul suo conto i commenti raccolti a palazzo
di giustizia sono unanimi: è un magistrato serio,
intransigente, inavvicinabile.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 16/04/2009 - pag: 5 La delibera oggi al
plenum Caso Pansa, il Csm: «Sostituti esonerati
dall'inchiesta» L'Anm al Pg: solidali con i pm NAPOLI La decisione del
procuratore di Napoli di stralciare dall'inchiesta sull'emergenza rifiuti in
Campania le posizioni del prefetto di Napoli Alessandro Pansa e dell'attuale
capo della Protezione civile Guido Bertolaso fu nei fatti una «revoca implicita
» della delega ai suoi sostituti che si occupavano dell'indagine e che
non condividevano quel provvedimento. Insomma, si trattò di un «sostanziale
esonero» dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Eccole le motivazioni
anticipate due settimane fa dal Corriere del Mezzogiorno con cui la settima
commissione del Csm dà ragione ai pm e torto al capo. La delibera (che oggi
sarà discussa dal plenum) afferma che, pur trattandosi di una «revoca
ingiustificata », il caso avrà come unica conseguenza l'inserimento dell'atto
nel fascicolo personale di Lepore al fine di tenerne conto nelle valutazioni
sulla sua professionalità. E questo perchè, spiegano i consiglieri, lo scontro
non ha assunto «toni ed espressioni idonei a sollecitare l'attenzione dei
titolari dell'azione disciplinare o a legittimare un trasferimento d'ufficio».
Ieri, intanto, assemblea sulla «questione morale» con i vertici
dell'Associazione nazionale dei magistrati. Un confronto serrato, oltre venti
interventi e un documento finale che fa riferimento anche alle accuse lanciate
dal Pg nella sua intervista al Corriere: «Con riferimento all'esternazione del
procuratore generale su organi di stampa, l'Anm afferma la piena legittimità di
riflessione sulla questione morale in sede associativa ed esprime la sua
solidarietà ai magistrati che si riuniscono anche all'interno dei rispettivi
uffici per dibattere sull'applicazione delle regole dell'ordinamento
giudiziario e in generale sull'autonomia della magistratura da influenze
interne ed esterne. Ribadisce infine la necessità del rispetto dell'autonomia
del Consiglio giudiziario sia nella sua collegialità che nei singoli
componenti, con riferimento ai voti e alle opinioni espresse da parte di ogni
magistrato del distretto, ivi compresi i dirigenti degli uffici giudiziari». G.
A. Procuratore Giandomenico Lepore, capo dei pm di Napoli Giudice Tullio
Morello, presidente della giunta dell'Anm
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del
Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 16/04/2009 - pag: 9 Nomina La pm napoletana
sostituisce Paolo Albano ed affianca Luigi Gay Capasso procuratore a Santa
Maria SANTA MARIA CAPUA VETERE Raffaella Capasso, già pm antimafia presso la Dda
di Napoli, prenderà possesso quasi probabilmente entro l'estate del nuovo
incarico di procuratore aggiunto presso gli uffici del tribunale di Santa Maria
Capua Vetere. La pm napoletana, infatti, è stata infatti nominata
ieri dal plenum del Csm dopo la proposta all'unanimità deliberata lo scorso
anno dalla quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura e
andrà ad affiancare l'altro aggiunto a Santa Maria, ovvero il magistrato Luigi
Gay. Con la nomina del pm antimafia, il plenum di Palazzo dei Marescialli ha
riempito la vacanza del secondo posto di procuratore aggiunto nell'ufficio
retto dal Procuratore capo Corrado Lembo. In particolare, si tratta della
vacanza (esistente dal maggio dello scorso anno) del procuratore aggiunto Paolo
Albano il quale ha superato gli otto anni di permanenza nello stesso ufficio e
quindi decaduto dall'incarico per maturazione del termine di permanenza nelle
funzioni. Il magistrato, in ogni caso, aveva proseguito la sua attività, in
attesa della nomina del successore, sulla base di un decreto con il quale il
Procuratore aveva rinnovato il conferimento di tutte le deleghe di cui era
destinatario. Raffaella Capasso che era stata proposta anche per l'ufficio
della Procura di Nola ha firmato diverse ed importanti inchieste della Dda di
Napoli. Il procuratore aggiunto uscente Paolo Albano, che nel frattempo ha
presentato domande per i bandi aperti presso le procure di Napoli, Nocera
Inferiore e Isernia, è stato già in passato sostituto procuratore a Santa Maria
Capua Vetere (nel pool anticamorra, prima della nascita della Dda), a Napoli
come procuratore generale e poi di nuovo a Santa Maria Capua Vetere dal 2000
come procuratore aggiunto. Tra gli altri incarichi, quello di pubblico
ministero a Venezia negli anni caldi del terrorismo. Intanto, si avvicinano i
tempi del trasferimento del tribunale di Caserta dall'area San Benedetto alla
nuova struttura di via Leonardo. Il trasloco effettivo avverrà entro la fine di
giugno e per gli inizi di luglio gli uffici giudiziari saranno del tutto
operativi. Lo aveva assicurato nie giorni scorsi, smentendo voci su possibili
rallentamenti o problematiche annesse al caso, il presidente del Palazzo di
Giustizia di Santa Maria Capua Vetere, Andrea Della Selva. Giorgio Santamaria
Una donna protagonista La magistrata ha diretto importanti inchieste per la Dda
nel capoluogo partenopeo
( da "Corriere della Sera"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere della Sera
sezione: Tempo Libero data: 16/04/2009 - pag: 16 Unione del Notariato Crisi e
mutui, dibattito al Cnel «Crisi del mercato o crisi delle regole? Confronto tra
sistemi» è il titolo dell'incontro organizzato dall'Unione Internazionale del
Notariato, dal CNEL e dall'Associazione Notariato ItaliaEuropa che si tiene
oggi alle 9,30 presso il Parlamentino Cnel di Viale Lubin 2. Il Convegno mette
a fuoco il contrasto o, se si vuole, il difficile coordinamento tra «mercato e
autoregolamentazione » da una parte e «regole oggettive » dall'altra. Un
rapporto delicato e complesso che la crisi dei mutui subprime prima e dei
mercati finanziari mondiali dopo e i loro effetti devastanti sulle Borse e
sulle economie di tutti i Paesi hanno posto al centro del dibattito, non solo
economico. La crisi internazionale, infatti, ha fatto emergere scenari e
problematiche sulle quali i protagonisti delle professioni liberali
tradizionali - Avvocati, Notai, Commercialisti - devono aggiornarsi e
confrontarsi. Il Notariato, in particolare, svolge nell'area del civil law un
ruolo centrale per la tutela di interessi generali e particolari e oggi è
chiamato a confrontarsi con gli altri sistemi presenti sulla scena mondiale,
dall'area del common law a quella del nord-Europa, per verificare
compatibilità, aspetti positivi e lacune. Ciò soprattutto in quel mercato
immobiliare che attira un gran numero di risparmiatori e investitori e, più in
generale, in vista della realizzazione di quella «circolazione internazionale»
degli atti autentici, recentemente indicata dal Vice Presidente della
Commissione Europea, Jacques Barrot, come una delle priorità del processo di
sviluppo dell' Unione Europea. Ne discuteranno - introdotti da Giancarlo
Laurini, Presidente onorario dell'Unione Internazionale del Notariato - il
Presidente Cnel Antonio Marzano, il Presidente della Corte Costituzionale
Antonio Baldassarre, il Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna Antonio
Patuelli e i Professori Ugo Mattei, Hastings School of Law University of
California, Edward N. Luttwak, Center for Strategic and International Studies e
Peter L. Murray, Harvard Law School. Concluderà i lavori
Augusta Iannini, Capo Ufficio Legislativo Ministero della Giustizia.
Interverranno, tra gli tra gli altri, il Segretario Generale dell'Unione
Internazionale Magistrati Antonello Mura e il Segretario Generale del Csm Carlo
Visconti.
( da "Giornale.it, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 91 del 2009-04-16
pagina 16 Milano, una donna avvocato generale di Redazione In una raffica di
nuove nomine, il Csm ha dato a Laura Bertolè Viale (nella
foto) l'incarico di avvocato generale presso la Corte d'appello di Milano con
16 voti a favore mentre 6 sono andati a Corrado Carnevali, ex procuratore
aggiunto. La carriera della Bertolè Viale si è svolta tutta nel capoluogo
lombardo dove ha cominciato nel 1968 come giudice, nel 1981 è diventata
consigliere della Corte d'appello e ha partecipato a numerosi processi in
materia di terrorismo, come quelli ai Proletari armati per il comunismo (il
gruppo di Cesare Battisti), l'Unità comuniste combattenti, i processi Ramelli e
il primo processo per l'omicidio Calabresi. Si è occupata anche di criminalità
organizzata, poi è diventata sostituto pg. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA -
Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Stampa, La" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Diatriba.
Sul trattamento di rocce e terra la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso
presentato dal governo contro la Regione
( da "Stampa, La" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
La lite legale
sull'ambiente Nessuno vuole gli inerti L'edilizia rischia lo stop Impresari tra
due fuochi: discariche vietate e riutilizzo difficile [FIRMA]SANDRA LUCCHINI
AOSTA E' crisi nell'edilizia regionale. L'impossibilità di portare in discarica
i materiali provenienti da scavo (terra e rocce) sta causando problemi a
macchia d'olio. La Valle d'Aosta ha promulgato la normativa numero 31 del 2007,
riguardante anche il trattamento di questo tipo di inerti. La presidenza del
Consiglio dei ministri ha impugnato a febbraio 2008 la legge regionale con un
ricorso sostenendo l'incostituzionalità di alcuni commi della legge relativi al
trattamento dei materiali da scavo. E la Corte
Costituzionale gli ha dato ragione. Roberto Montrosset, presidente della Cna
Costruzione (Confederazione nazionale dell'artigianato) e gestore della
discarica della Comunità Montana Valdigne/Mont Blanc, è disorientato. «Ci
troviamo in una grande incertezza - dice -. La Regione ha limitato in
termini drastici il conferimento di terra mista a pietrame nelle 52 discariche
in attività sul territorio regionale per salvaguardare la capienza di queste
strutture. In parallelo, ha offerto l'opportunità di un riutilizzo del
materiale da scavo nell'ambito delle attività inerenti le costruzioni». Esemplifica:
riempimenti di valloni, bonifiche agrarie, recupero di cave. «La Corte
Costituzionale - riprende - ha però approvato il ricorso del Consiglio dei
ministri, comprimendoci tra due divieti: il riutilizzo e il deposito in
discarica. E' un problema allarmante che discuteremo, a breve, con l'assessore
regionale all'Ambiente Manuela Zublena». Come vi comportate in presenza di
materiali da scavo? «Urge una moratoria che consenta il conferimento totale in
discarica di terra mista a rocce - dice Montrosset -, in attesa di una
normativa che offra varie possibilità di riutilizzo». Il recupero rende
perplessi gli impresari edili. Ancora Montrosset: «L'operazione implica la
selezione della terra e del pietrame. Materiale che, in ogni caso, deve avere
una collocazione. Dove? - si chiede il presidente di Cna Costruzioni -. Il
tutto costa da
( da "Dagospia.com"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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articolo --> OLGA DANTONA VS. SARKò e LULA A BOLOGNA
LUNIONE SOTTERRA IL PD LA MADIA ELOGIA IL GOVERNO E VIENE
INSULTATA - Milano, una donna avvocato generale BRESSO VS. VATTIMO
LA FESTA DEI GRANATIERI - MONTANELLI, UN SECOLO IN MOSTRA
1 - «L'Italia
tortura le vittime delle Br»... Altro che tortura, la deputata pd Olga D'Antona
chiama Sarkozy e Lula. «Vorrei ricordare al presidente francese che non ha
estradato la Petrella
e a quello brasiliano che ha fatto lo stesso con Battisti che per la legge
italiana le vittime non esistono... Altro che tortura». La vedova del giurista
ucciso dalle Br commenta gli arresti domiciliari concessi a Cinzia Banelli
dicendosi «amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati». Poi
attacca. E giustamente. olga dantona «Quando si concede il rito abbreviato a
questi imputati, scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private
della possibilità di assistere al dibattimento. E senza chiedere se siano
d'accordo. Le vittime non hanno titolo e sono di disturbo perché se vengono
intervistate possono dire cose sgradevoli... ». 2 - A Bologna la sinistra
sotterra il Pd... L'unione (con la u minuscola) fa la forza ma l'Unione (con la
U maiuscola) fa la campagna elettorale. Tutti contro gli alfieri del
centrodestra a Bologna. La paura che Giorgio Guazzaloca e mister Motorshow,
Alfredo Cazzola, due che tirano verso destra pur correndo da soli, ce la
facciano nella corsa a Palazzo D'Accursio ha compattato il centrosinistra
intorno al nome di Flavio Delbono riesumando l'Unione e sotterrando al contempo
il Pd tanto caro a Uòlter Veltroni e al suo vice Franceschini. Sinistra rosa,
rossa e rossissima si ripresenteranno dunque unite sotto la stessa bandiera.
Già arrivato anche l'ok di Prodi . Proprio il Professore è considerato il
regista occulto del tentativo disperato della sinistra emiliana di non perdere
una città simbolo come Bologna dopo la fallimentare esperienza da sindaco di
Cofferati. Marianna Madia 3 - Elogia il governo, insulti alla Madia.... «Il
governo e la Protezione civile hanno fatto bene sinora». L'apprezzamento questa
volta non arriva dal centrodestra, ma dall'onorevole Pd, Marianna Madia che su
Facebook ha pubblicato una nota nella quale ha lodato le azioni dell'esecutivo.
«Anche Berlusconi ha, personalmente, lavorato al meglio», ha scritto Madia
aggiungendo di augurarsi che il governo «continui così». Apriti cielo! La
maggior parte degli oltre 120 commenti oscillava tra «vittima della
propaganda», «posizioni aberranti», «mi vergogno di appartenere al suo stesso
partito» e «Forza Di Pietro!». La giovane deputata, accusata di berlusconismo,
non ha però fatto marcia indietro. 4 - Milano, una donna avvocato generale...
In una raffica di nuove nomine, il Csm ha dato a Laura
Bertolè Viale l'incarico di avvocato generale presso la Corte d'appello di
Milano con 16 voti a favore mentre 6 sono andati a Corrado Carnevali, ex
procuratore aggiunto. La carriera della Bertolè Viale si è svolta tutta nel
capoluogo lombardo dove ha cominciato nel 1968 come giudice, nel 1981 è
diventata consigliere della Corte d'appello e ha partecipato a numerosi
processi in materia di terrorismo, come quelli ai Proletari armati per il
comunismo (il gruppo di Cesare Battisti), l'Unità comuniste combattenti, i
processi Ramelli e il primo processo per l'omicidio Calabresi. Si è occupata
anche di criminalità organizzata, poi è diventata sostituto pg. 5 - Sulle
Europee scambio di accuse Bresso-Vattimo... Scambio di cortesie fra Mercedes
Bresso, governatrice del Piemonte e Gianni Vattimo, filosofo e docente
universitario in pensione. Lui dà della «zarina» a lei perché «deve distrarre i
suoi elettori e contribuenti dallo scandalo dei fondi dati al premio Grinzane
Cavour in cambio di lauti inviti in giro per il mondo e usati senza controlli
in modi che la magistratura deve ancora accertare. Ha perfino la faccia tosta
di proporre che anche per l'Europa si applichi la legge elettorale nazionale
con liste bloccate, formate da politici professionisti nominati dalle
oligarchie di partito». Mercedes Bresso Lei, invece aveva attaccato: «Per
Vattimo l'Europa è un posto di una noia mortale però ci vuole tornare.
Evidentemente non per ragioni nobili». Lui replica: «Vado con Di Pietro alle
Europee per tenere vivo nell'unica sede ancora praticabile quel barlume di
democrazia che burocrati come la Bresso stanno cercando di affossare». Sinistra
di lite, insomma, più che di dialogo. 6 - Granatieri in festa per i 350 anni
dalla fondazione... Weekend speciale per migliaia di italiani che, come
militari di leva o professionisti, hanno prestato servizio nei Granatieri di
Sardegna. A Torino, dove il corpo nacque il 18 aprile 1659 come «Régiment des
Gardes», avrà luogo domani, sabato e domenica un raduno per festeggiare i 350
anni della fondazione. I Granatieri sono stati protagonisti di tutte le guerre
di questi tre secoli e mezzo. Durante il Risorgimento presero parte alle
battaglie di Pastrengo, Goito, San Martino e Solferino, Custoza. Nella prima
guerra mondiale si distinsero sul Sabotino, sull'Ortigara e nella difesa
dell'altopiano di Asiago pagando il loro eroismo con 7.500 morti e 15mila
feriti. Nella seconda, combatterono in Albania, Slovenia e Croazia, e si
coprirono di gloria nella difesa di Roma contro i tedeschi dopo l'8 settembre.
Nel dopoguerra, gli originari tre reggimenti hanno subito diverse
ristrutturazioni e oggi l'eredità dei Granatieri è affidata alla «Brigata
granatieri di Sardegna». 7 - MONTANELLI, UN SECOLO IN MOSTRA: LA RAI DONA 4
MILA FILMATI... Undonodi spessore,nonc'èche dire. Mercoledì, Indro Montanelli,
il direttore dei direttori, avrebbe compiuto cent'anni. Il prestigioso
compleanno segnerà una prestigiosa donazione da parte della Rai che farà
omaggio alla Fondazione Montanelli-Bassi di ben 4mila filmati conservati nelle
Teche Rai dei quali il celebre giornalista è stato protagonista. Il contributo
andrà ad arricchire un archivio già molto folto grazie al quale verrà allestita
la grande mostra che apre a Fucecchio proprio mercoledì 22 per restare aperta
fino al 13 settembre. «Indro Montanelli, la vita le opere e i luoghi», questo
il titolo della kermesse, esporrà un percorso fotografico, bibliografico e
documentario con il quale si ripercorre, attraverso la biografia di «Cilindro»
la storia del Novecento di cui Montanelli è stato uno dei più attenti testimoni
grazie ai suoi reportage e ai libri che ci ha lasciato. Indro Montanelli Alla
mostra, cui si accede con ingresso gratuito, saranno esposte fotografie,
giornali, riviste, libri nelle varie edizioni anche le più rare, oggetti
personali, lettere inedite. «Si tratta di un patrimonio di immenso valore
storiografico e affettivo - sottolinea il presidente della Fondazione, Alberto
Malvolti - che arriva per la prima volta nel paese natale di Montanelli,
andando ad arricchire il museo dedicato allo scrittore e giornalista», che nel
'
( da "Affari Italiani (Online)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Cronache Bari/
Scandalo in tribunale: 21 mafiosi scarcerati. E Alfano manda gli ispettori
Giovedí 16.04.2009 09:05 Sono stati tutti scarcerati a Bari i 21 presunti
mafiosi e trafficanti di droga nei confronti dei quali sono scaduti i termini
di durata massima della custodia cautelare previsti a decorrere dalla lettura
della sentenza di primo grado. L'ennesimo caso di "giustizia lumaca"
che ha suscitato polemiche e sul quale il ministero della Giustizia, Angelino
Alfano, ha mobilita gli ispettori per "accertamenti preliminari". Il
Guardasigilli - si legge in una nota - "ha incaricato l'Ispettorato di
verificare, con tempestività, i motivi per i quali la sentenza, emessa nei
confronti degli imputati, all'esito di un giudizio abbreviato, celebrato nel
gennaio del 2008, non sia stata ancora depositata". "L'Ispettorato -
prosegue la nota - ha immediatamente richiesto al presidente della Corte di
Appello di Bari di procedere con la relativa verifica e di riferirne al più
presto gli esiti, al fine di valutare l'eventuale sussistenza di condotte
negligenti, rilevanti sotto il profilo disciplinare". I 21 presunti
affiliati al clan Strisciuglio di Bari (13 erano agli arresti domiciliari, otto
in carcere) sono tornati in libertà perché il giudice che ha emesso il dispositivo
della sentenza di primo grado il 16 gennaio 2008, Rosa Anna De Palo, non ha
ancora depositato le motivazioni. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro
dell'Interno Roberto Maroni che in una telefonata ad Alfano si è detto
"molto preoccupato poiché si tratta di un fatto grave, che rischia di
avere conseguenze ancor più gravi". E anche il Csm
avvierà un'istruttoria sul caso di Bari. Il presidente della Prima Commissione
Ugo Bergamo (laico Udc) ha annunciato l'intenzione "di far aprire un
fascicolo sulla questione" . A suo parere, la Commissione che presiede
potrebbe cominciare a discutere del caso già domani. "Faremo
un'istruttoria - ha anticipa - e chiederemo informazioni alla procura
generale". Dal tribunale di Bari arriva la presa di posizione del
presidente dell'ufficio gip-gup, Giovanni Leonardi, secondo il quale "la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxiprocessi". "Non è
possibile per un solo giudice, del quale sono note le straordinarie capacità
tecniche, giudicare - ha detto ancora Leonardi - 160 persone accusate di 53
capi d'imputazione nei tempi previsti dal Codice". Dalla procura
ufficialmente non c'è stata risposta, ma in tanti hanno fatto capire che le
regole previste dal Codice di procedura penale sono altre, e che il processo è
stato un successo per la Dda perché si è concluso con 150 condanne e con dieci
sole assoluzioni. Anche sui tempi per scrivere la sentenza nessuno ha fatto
dichiarazioni, ma qualcuno ha lasciato intendere che 15 mesi non sono pochi e
che il giudice avrebbe potuto farsi esonerare dagli altri procedimenti, anche
dopo la lettura del dispositivo. tags: mafia tribunale Alfano ispettori
( da "Virgilio Notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Istanbul, 16 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - Per gli inquirenti ormai non ci sono più dubbi. Il Pkk,
il partito dei lavoratori del Kurdistan, organizzazione separatista
riconosciuta come terrorista da Europa e Stati Uniti, ha aiutato Ergenenkon,
l'organizzazione segreta accusata di aver destabilizzato la vita politica turca
negli ultimi 10 anni. A dirlo sono gli inquirenti del tribunale di Istanbul che
stanno seguendo le indagini. Il quotidiano Zaman di oggi riporta che la
Confederazione democratica curda (Kck), una delle falangi più intransigenti del
Pkk, avrebbe aiutato Ergenekon a fomentare proteste ed episodi di violenza per
destabilizzare il Paese. Questo forse potrebbe spiegare l'operazione su larga
scala compiuta dalle forze armate turche ieri e nella quale sono stato
catturati 50 esponenti, anche di alto livello. I nomi più eccellenti
dell'operazione di questa mattina sono: Kamuran Yuksek, Bayram Altun e Selma
Irmak, tutti e tre con la qualifica di vice-segretario del partito. Fra i
fermati anche Seracettin Irmak, uno degli avvocati di Abdullah Ocalan,
fondatore del Pkk e attualmente detenuto nel carcere sull'isola di Imrali. In questo momento il Dtp è sotto processo da parte della Corte
Costituzionale che deve decidere se accogliere le accuse della procura di
Ankara e farlo chiudere per attività volte a distruggere l'unità nazionale.
Ergenekon è accusata di aver costituito un vero e proprio stato nello stato.
Secondo l'accusa l'organizzazione è composta da giornalisti, ex-politici,
intellettuali, militari, giudici ed esponenti dei servizi segreti deviati,
appartenenti alle schiere ultra nazionaliste e che lavorano per sovvertire
l'ordine costituito. La maggior parte del Paese crede che con il processo
contro i suoi dirigenti (fra cui sarebbero numerosi militari e forse anche
gente legate alla magistratura) si metterà la parolafine a una delle pagine più
drammatiche nella storia recente del paese, con l'eliminazione di questa presenza
oscura, che potrebbe essere anche il mandante dell'omicidio contro Don Andrea
Santoro, freddato a Trebisonda nel febbraio 2006, apparentemente per mano di un
giovane fanatico. Ma c'è anche chi crede che molte persone arrestate non
abbiano nulla a che vedere con l'organizzazione e che siano state coinvolte per
gettare discredito verso i militari e la magistratura, da sempre difensori dei
principi laici su cui si basa la Turchia moderna, e spesso non in sintonia con
il governo islamico-moderato del premier Recep Tayyip Erdogan. O, in questo
caso verso i curdi, che dopo l'ultimo voto amministrativo sono diventati uno
dei concorrenti più preoccupanti per il primo ministro.
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Turchia/ Inquirenti:
curdi del Pkk aiutarono Ergenekon di Apcom Una falange dell'organizzazione in
contatto con lo Stato Profondo -->Istanbul, 16 apr. (Apcom-Nuova Europa) -
Per gli inquirenti ormai non ci sono più dubbi. Il Pkk, il partito dei
lavoratori del Kurdistan, organizzazione separatista riconosciuta come
terrorista da Europa e Stati Uniti, ha aiutato Ergenenkon, l'organizzazione
segreta accusata di aver destabilizzato la vita politica turca negli ultimi 10
anni. A dirlo sono gli inquirenti del tribunale di Istanbul che stanno seguendo
le indagini. Il quotidiano Zaman di oggi riporta che la Confederazione
democratica curda (Kck), una delle falangi più intransigenti del Pkk, avrebbe
aiutato Ergenekon a fomentare proteste ed episodi di violenza per
destabilizzare il Paese. Questo forse potrebbe spiegare l'operazione su larga
scala compiuta dalle forze armate turche ieri e nella quale sono stato
catturati 50 esponenti, anche di alto livello. I nomi più eccellenti
dell'operazione di questa mattina sono: Kamuran Yuksek, Bayram Altun e Selma
Irmak, tutti e tre con la qualifica di vice-segretario del partito. Fra i
fermati anche Seracettin Irmak, uno degli avvocati di Abdullah Ocalan,
fondatore del Pkk e attualmente detenuto nel carcere sull'isola di Imrali. In questo momento il Dtp è sotto processo da parte della Corte
Costituzionale che deve decidere se accogliere le accuse della procura di
Ankara e farlo chiudere per attività volte a distruggere l'unità nazionale.
Ergenekon è accusata di aver costituito un vero e proprio stato nello stato.
Secondo l'accusa l'organizzazione è composta da giornalisti, ex-politici,
intellettuali, militari, giudici ed esponenti dei servizi segreti deviati,
appartenenti alle schiere ultra nazionaliste e che lavorano per sovvertire
l'ordine costituito. La maggior parte del Paese crede che con il processo
contro i suoi dirigenti (fra cui sarebbero numerosi militari e forse anche
gente legate alla magistratura) si metterà la parola fine a una delle pagine
più drammatiche nella storia recente del paese, con l'eliminazione di questa
presenza oscura, che potrebbe essere anche il mandante dell'omicidio contro Don
Andrea Santoro, freddato a Trebisonda nel febbraio 2006, apparentemente per
mano di un giovane fanatico. Ma c'è anche chi crede che molte persone arrestate
non abbiano nulla a che vedere con l'organizzazione e che siano state coinvolte
per gettare discredito verso i militari e la magistratura, da sempre difensori
dei principi laici su cui si basa la Turchia moderna, e spesso non in sintonia
con il governo islamico-moderato del premier Recep Tayyip Erdogan. O, in questo
caso verso i curdi, che dopo l'ultimo voto amministrativo sono diventati uno
dei concorrenti più preoccupanti per il primo ministro.
( da "Salerno notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia: già a
lavoro Franco Roberti neo procuratore della Repubblica di Salerno Primo giorno
di lavoro a Salerno per il nuovo procuratore della Repubblica, Franco Roberti,
già procuratore aggiunto della Procura di Napoli e coordinatore della Dda.
Roberti prima delle 10 era già nel suo studio al terzo piano di palazzo di
giustizia per incontrare i colleghi dufficio della
procura. Roberti ha preso il posto di Luigi Apicella, sospeso dalle funzioni e
dallo stipendio dal Csm in seguito allo scontro con la procura generale di
Catanzaro sulle indagini avocate all'ex pm Luigi De Magistris. 16/04/2009
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Agenda degli avvenimenti
di giovedì 16 aprile 2009 di Apcom -->Roma, 16 apr. (Apcom) - Questa
l'agenda degli avvenimenti in Italia ed all'estero di mercoledi 16 aprile 2009.
ITALIA POLITICA Roma - Il presidente della Camera Gianfranco Fini e gli ex
Presidenti Pier Ferdinando Casini e Fausto Bertinotti intervengono alla
presentazione del video 'La rinascita del Parlamento, dalla Liberazione alla
Costituzione' - Il segretario Antonio Di Pietro presenta nuove candidature Idv
alle elezioni europee - L'ex Premier Pd Massimo D'Alema interviene alla
presentazione del libro 'Perchè la sinistra ha perso le elezioni?' - Riunione del plenum del Csm - Presentazione del libro 'Elogio
della lottizzazione' con i consigliere Rai Angelo Petroni, Nino Rizzo Nervo e
gli ex ministri Maurizio Gasparri e Giovanna Melandri - Convegno sulla 'libertà
di rete' promosso dal Pd con Paolo Gentiloni e Vincenzo Vita CITTA' DEL
VATICANO - Papa Benedetto XVI festeggia a Castel Gandolfo i suoi 82 anni -
Presentazione del libro su San Paolo dell'Opera Romana Pellegrinaggi Altre
città L'Aquila - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in visita nelle
zone colpite dal terremoto ECONOMIA E FINANZA Roma - L'Istat diffonde i dati
sui prezzi al consumo a marzo - Dati Acea sulle immatricolazioni auto in Europa
a marzo - Assemblea pubblica della Fieg - Alla Luiss Decima lezione
"Angelo Costa" "The economics of global warming". Tra i
partecipanti, il presidente Fiat Luca Cordero di Montezemolo e la presidente di
Confindustria Emma Marcegaglia Milano - Si svolge l'ottava edizione
dell'Insurance day, partecipano l'ad di Fondiaria Fausto Marchionni, l'ad di
Generali Giovanni Perissinotto, e il presidente Ania Fabio Cerchiai - Piaggio
presenta il nuovo "Piaggio Porter" - Il sindaco di Milano Letizia
Moratti riferisce in Consiglio comunale sullo stato dei preparativi per l'Expo
2015 Altre città Bari - Quinta tappa del roadshow Pmi di Confcommercio.
Intervengono il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli e il ministro per le
Politiche comunitarie Andrea Ronchi - Il segretario generale della Cisl
Raffaele Bonanni interviene ai congressi Cisl Puglia e Cisl Basilicata ECONOMIA
INTERNAZIONALE New York - Pubblicati risultati primo trimestre JpMorgan Shangai
- Al via il "China International Boat Show", il maggior salone nautico
asiatico Usa - Attesi i dati sull'avvio di nuovi cantieri per l'edilizia a
marzo, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione. La Fed
di Philadelphia pubblica la sua inchiesta mensile sull'andamento dell'attività
economica CRONACA E ALTRO Milano - Presentazione della stagione 2009 delle
nazionali italiane maschili e femminili di basket ESTERO UNIONE EUROPEA
Bruxelles - Eurostat pubblica i dati sull'inflazione di marzo e sulla
produzione industriale di febbraio NUOVA EUROPA Pechino - Secondo dei cinque
giorni di visita del presidente kazako Nursultan Nazarbaev Mosca - Inizia
visita di stato del presidente dell'Azerbaigian Ilham Aliev MONDO Città del
Messico - Visita del presidente Usa Barack Obama; incontro con il presidente
Felipe Calderon alla vigilia del summit delle Americhe che si terrà nei giorni
successivi a Trinidad e Tobago Filippine - Manila, esercitazioni militare
congiunte tra truppe filippine e americane India - Nuova Delhi, primo turno
delle elezioni generali Venezuela - Caracas, summit dei paesi del patto
alternativo bolivariano Gerusalemme - Israele, visita dell'inviato speciale
statunitense George Mitchell Bangkok - Thailandia, i tre giorni del capodanno
prolungati con altri due giorni di vacanza per restaurare l'ordine dopo gli
scontri antigovernativi Usa - New York, alle Nazioni Unite incontro fra il
segretario generale Ban Ki-moon e l'alto rappresentante Ue per la politica
estera Javier Solana Guiana francese - Kourou, il programma spaziale europeo
Ariane lancia in orbita due satelliti scienticifi per lo studio delle origini
dell'universo
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il
Csm nomina Giovanni Canzio presidente della Corte d'appello del tribunale
dell'Aquila A dare il definitivo via libera sarà Palazzo Marescialli nella
prossima seduta. Potrebbe già ottenere l'autorizzazione a insediarsi entro
mercoledì prossimo per far fronte all'emergenza in cui versano gli uffici
giudiziari commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 11:14
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'AQUILA:
CSM, CANZIO
NOMINATO PRESIDENTE CORTE D'APPELLO commenta 0 vota 0 tutte le notizie di
CRONACA ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 10:22
( da "Denaro, Il" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Campania Le reazioni
Gli amici: Un vero capitano d'azienda Angela milanese Sono distrutto, è una
persona con la quale ho collaborato in varie occasioni, una persona sempre
positiva che si è battuta contro tutto e contro tutti per affermare la sua
napoletanità e la sua capacità imprenditoriale". Francesco Serao,
commercia lista, già presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine, era amico
e consigliere di Franco Ambrosio, e gli è rimasto accanto anche nei momenti di
difficoltà dovuti alle vicissitudini giudiziarie, quando effettuò per
l'industriale alcune perizie penali insieme all'avvocato (oggi
membro del Csm) Vincenzo Siniscalchi. Non nasconde il dolore, Serao,
commentando la notizia dell'uccisione dell'industriale, che ricorda così:
"Credo che sia stato uno dei più grandi imprenditori che abbia avuto il
Meridione d'Italia - dice - era apprezzato e conosciuto anche all'estero, non a
caso lo chiamavano 'il re del grano'. Ha avuto delle vicissitudini che
nell'ultima parte della sua vita lo hanno molto amareggiato. So per certo che
lui avrebbe voluto continuare a difendersi fino in fondo, era deluso perché
vedeva oscurata la sua storia imprenditoriale. Ambrosio era nato imprenditore:
la famiglia lavorava nel campo dei mulini e dei pastifici, aveva rapporti con
Ferruzzi e con i grandi del grano. Del grano per animali si occupava Ferruzzi,
di quello per pasta Ambrosio. Era entrato in tutti i mercati mondiali, Stati
Uniti, Argentina, Francia, trattando con i governi e riuscendo a imporre il
marchio Napoli nel mondo", dice Serao. Ricorda le sue doti imprenditoriali
anche l'ex ministro Giulio Di Donato: "Lo ricordo come una persona
intelligente, simpatica, un imprenditore capace di reggere la competizione
internazionale. Era riuscito a superare i confini nazionali trasformando la sua
azienda in un gruppo multinazionale con sede a Napoli. Nel corso della sua
attività imprenditoriale aveva inevitabilmente avuto delle disavventure -
prosegue l'ex leader del Psi in Campania - come le ultime vicende giudiziarie.
Ma io lo conoscevo soprattutto come persona. Quello che mi colpisce di più di
questo omicidio sono le modalità in cui è stato fatto ". Modalità
evidenziate anche dagli imprenditori campani. "La terribile morte di
Ambrosio dice Bruno Scuotto, presidente del gruppo Piccola Industria Napoli è
un segnale preoccupante per il territorio. " un allarme da non
sottovalutare". Aggiunge Giuseppe Rocco, ex presidente del Gruppo Giovani
dell'Unione industriali di Napoli: "Si tratta di un delitto efferato. Mi
colpisce personalmente perché le nostre famiglie sono sempre state molto
legate. Ambrosio era un simbolo dell'imprenditoria campana degli anni
passati". "Ambrosio ha lasciato un segno nella storia
dell'imprenditoria napoletana aggiunge Nicola Salzano, responsabile del Centro
Studi degli industriali partenopei . Quello che è successo riaccende l'allerma
sicurezza". Allarme sicurezza che riescheggia anche nelle parole del
governatore Antonio Bassolino ("Il diritto alla sicurezza, soprattutto
nelle grandi aree metropolitane, continua ad essere un problema centrale e deve
essere una priorità fondamentale per il Governo e per tutto il Paese") e
in quelle del sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino (""
giunto il momento, per Regione e Comune, di affrontare la questione delle aree
metropolitane, che degrado, marginalità e disinteresse delle istituzioni locali
hanno trasformato in zone franche per delinquenti nostrani e anche
importati". del 16-04-2009 num.
( da "Tempo, Il" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa I detenuti
tornano in libertà perché il giudice non deposita le motivazioni della sentenza
pronunciata nel gennaio 2008 Scarcerati ventuno presunti mafiosi Sconcerto
Maroni telefona ad Alfano: «È un fatto grave». Partono le verifiche BARI Era
stato un maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese perché era
cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno, con 150 condanne e
dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso degli
Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-bambini. Ma il giudice che ha
celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15 mesi
dalla lettura del dispositivo della sentenza non ha depositato le motivazioni.
Così, ieri, 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga sono tornati in libertà,
mentre un'altra trentina di condannati a pene superiori a dieci anni sarà
liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri condannati, infatti,
è data ormai per scontata perché per evitarla - dicono fonti giudiziarie - il
giudice nei prossimi sei mesi deve depositare le motivazioni della sentenza,
deve notificarle ai difensori, deve concedere 45 giorni alle difese per
impugnare la sentenza, e permettere ai giudici dell'appello di arrivare a
sentenza o, quantomeno, di incardinare il processo e di sospendere, se ve ne
saranno i presupposti, la decorrenza dei termini di custodia. La vicenda ha
rinfocolato le polemiche sulle lentezze della giustizia. Per stabilire se ci
siano state «condotte negligenti, rilevanti sotto profilo disciplinare» il
Guardasigilli Angelino Alfano ha subito mobilitato gli ispettori, che hanno
chiesto al presidente della Corte d'appello di Bari di svolgere una verifica e
di comunicarne al più presto gli esiti. Anche il Csm
avvierà una istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il
ministro dell'Interno Roberto Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il
proprio sconcerto: «Sono molto preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un
fatto grave , che rischia di avere conseguenze ancor più gravi». Il
presidente dell'ufficio gip-gup di Bari, Giovanni Leonardi, allarga le braccia
e dice che «non è possibile per un solo giudice, del quale sono note le
straordinarie capacità tecniche, giudicare 160 persone accusate di 53 capi
d'imputazione nei tempi previsti dal Codice». Quindi - è la sua ricetta - «la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxi-processi». Dalla procura
ufficialmente non rispondono alla provocazione ma in tanti fanno capire che le
regole previste dal Codice di procedura penale sono altre, e che il processo è
stato un successo per la Dda perchè si è concluso con 150 condanne e con solo
dieci assoluzioni.
( da "Avvenire" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CRONACA 16-04-2009
Bari, boss scarcerati: arrivano gli ispettori E ora si teme una nuova guerra di
mafia DA BARI GAETANO CAMPIONE I l rischio più immediato è che si ricominci a
sparare per le strade del capoluogo pugliese. Perché le 21 persone scarcerate (13
erano agli arresti domiciliari,
( da "KataWeb News"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Boss scarcerati, si
muove il Csm «Convocati i magistrati di Bari» 16 aprile 2009 alle 12:24 —
Fonte: corriere.it — 0 commenti L'istruttoria sui 21 presunti mafiosi e
trafficanti di droga scarcerati per il mancato deposito della motivazione
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Scarcerazioni a
Bari, il Csm convoca i vertici giudiziari -->L'istruttoria sui 21 presunti
mafiosi e trafficanti di droga scarcerati per il mancato deposito della
motivazione
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mafia/ Csm:
audizioni vertici toghe Bari su caso Eclissi e boss di Apcom Saranno auditi
Presidenti dei tribunali e Capo Gip-gup -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La Prima
Commissione del Csm ha disposto per il 28 aprile le audizioni dei presidenti
della Corte d'appello e del tribunale di Bari e del capo dell'ufficio gip-gup
per appronfondire le cause del mancato deposito della sentenza di primo grado
per il maxiprocesso 'Eclissi' da parte dell'allora gup Anna Rosa De Palo, che
ha avuto come conseguenza decine di scarcerazioni di presunti boss e
narcotrafficanti. Di fatto, quindi, si avvia un'istruttoria per chiarire le
ragioni di questo ritardo.
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Rifiuti/ Csm: il 28
audizione dei vertici Procura Napoli di Apcom La prima commissione indaga sul
'clima' dopo inchiesta e stralci -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La Prima
Commissione del Csm ha deciso di convocare per un'audizione il procuratore
generale di Napoli Vincenzo Galgano, il procuratore capo Giovandomenico Lepore
e l'aggiunto Aldo De Chiara. I tre dovranno chiarire quale sia il clima
nell'ufficio requirente partenopeo alla luce delle polemiche sulla gestione
dell'inchiesta sui rifiuti. Le audizioni sono state fissate per la mattina del
28 aprile. La Commissione aveva aperto un fascicolo nelle scorse settimane,
sulla base di una richiesta di tutela avanzata dai pm Giuseppe Noviello e Paolo
Sirleo.
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ Giovanni
Canzio verso presidenza corte appello Aquila di Apcom La proposta dalla V
commissione del Csm -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La V Commissione del Csm ha
deliberato di proporre al plenum la nomina di Giovanni Canzio come nuovo
presidente della Corte d'appello de L'Aquila. La candidatura di Canzio,
attualmente consigliere in Corte di Cassazione, è stata votata all'unanimità in
Commissione.
( da "HelpConsumatori"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
News SALUTE.
Anagrafe canina, Corte Costituzionale: inammissibile
ricorso Provincia Trento 16/04/2009 - 12:50 La Corte Costituzione ha dichiarato
inammissibile il ricorso intentato dalla Provincia Autonoma di Trento contro l'
Ordinanza concernente "misure per l'identificazione e la registrazione
della popolazione canina" emanata il 6 agosto 2008. La Provincia
aveva proposto ricorso per un presunto conflitto di attribuzione nei confronti
dello Stato: "l'Ordinanza - si legge nel ricorso - lede le competenze
normative e amministrative riconosciute dallo statuto speciale di autonomia e
dalle relative norme di attuazione in materia di «igiene e sanità, ivi compresa
l'assistenza sanitaria e ospedaliera» e in materia di «ordinamento degli uffici
provinciali e del personale ad essi addetto», nonché delle competenze
riconosciute degli artt. 117, commi terzo, quarto e sesto, e 118 della
Costituzione, applicabili per effetto dell'articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Oggi arriva Franco
Roberti, il nuovo procuratore della Repubblica. La cerimonia di insediamento è
prevista per le ore dieci presso la seconda sezione del tribunale di Salerno
dove il neo procuratore sarà accolto dal presidente della corte di appello
facente funzioni Matteo Casale, dal presidente del tribunale Luigi Mastrominico
e dal procuratore generale presso la corte di appello Lucio Di Pietro. Il nuovo procuratore presterà giuramento ed entrerà in possesso
della sede salernitana. Roberti, già alla guida del pool antimafia presso la
procura di Napoli, arriva dopo lo scontro tra le procure di Salerno e
Catanzaro. Sostituirà Luigi Apicella, sospeso da funzioni e stipendio dal Csm
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
La decisione del
procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore, di stralciare dall'inchiesta sulla
presunta illecita gestione dell'emergenza rifiuti in Campania le posizioni del
prefetto di Napoli Alessandro Pansa e dell'attuale capo della Protezione civile
Guido Bertolaso, fu nei fatti una «revoca implicita» della delega ai suoi
sostituti che si occupavano dell'indagine e che non condividevano quel
provvedimento; per questo andava motivata. La Settima
Commissione del Csm «bacchetta» il capo dei pm di Napoli, dando ragione - con
una proposta di delibera che domani saràall'esame del plenum - ai suoi
sostituti Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, che contro quel provvedimento
avevano protestato davanti al Consiglio giudiziario di Napoli. Pur
trattandosi di una «revoca ingiustificata», non ci saranno però conseguenze
pratiche pesanti per il procuratore, al di là dell'inserimento della delibera
di Palazzo dei marescialli nel suo fascicolo personale, al fine di tenerne
conto in occasione delle valutazioni sulla sua professionalità. E questo
perchè, spiegano i consiglieri, «la contrapposizione tra il procuratore e i
sostituti» non ha assunto «toni ed espressioni idonei a sollecitare
l'attenzione dei titolari dell'azione disciplinare o a legittimare iniziative
ai sensi dell'articolo 2 della legge delle Guarentigie», che disciplina il
trasferimento d'ufficio per incompatibilità dei magistrati. La vicenda risale
all'estate scorsa e il contrasto nacque quando Noviello e Sirleo - che erano
coassegnatari con Lepore dell'inchiesta sulla presunta gestione illecita
dell'emergenza rifiuti in Campania da parte della struttura commissariale di
governo e di due società controllate dall'Impregilo - chiusero le indagini con
il deposito degli atti per tutti gli indagati del procedimento. Lepore riteneva,
invece, che le posizioni di alcuni indagati, come Pansa e Bertolaso,
richiedessero «approfondimento investigativo»; ma visto il dissenso dei suoi
sostituti, dispose da solo lo stralcio delle loro posizioni e delegò il
procuratore aggiunto Aldo De Chiara,coordinatore della sezione ambiente, a
disporre il rinvio a giudizio di tutti gli altri indagati. I due sostituti si
rivolsero allora al Consiglio giudiziario di Napoli lamentando di essere stati
«sostanzialmente estromessi» dalla trattazione dei procedimenti, in assenza di
un «provvedimento motivato» al quale opporre le loro ragioni. Ora la Settima
Commissione del Csm dà loro ragione: si è trattato, infatti, di un «sostanziale
esonero» da parte del procuratore di Napoli nei confronti dei sostituti, sottolinea
la proposta di delibera; una «revoca impilcita», che «ha di fatto espropriato i
due magistrati del legittimo diritto di opporre ad essa, ove fosse intervenuta
per le prescritte vie formali, osservazioni scritte idonee a integrare quel
fisiologico contraddittorio previsto dalla legge».
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'attuale pubblico
ministero della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Raffaella Capasso, è stata nominata ieri - dal plenum del Csm -
procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere. A proporre all'unanimità il
nome della Capasso per il prestigioso incarico nel circondario giudiziario
sammaritano, era stata, lo scorso anno, la quinta commissione di Palazzo dei
Marescialli. Con la nomina della pm napoletana, il Consiglio Superiore
della Magistratura ha riempito la vacanza del secondo posto di procuratore
aggiunto nell'ufficio retto dal Procuratore capo Corrado Lembo. In particolare,
la vacanza - dal maggio dello scorso anno - del procuratore aggiunto Paolo
Albano il quale ha superato gli otto anni di permanenza nello stesso ufficio e
quindi decaduto dall'incarico per maturazione del termine di permanenza nelle
funzioni. Il magistrato, in ogni caso, aveva proseguito la sua attività, in
attesa della nomina del successore, sulla base di un decreto con il quale il
Procuratore aveva rinnovato il conferimento di tutte le deleghe di cui era
destinatario. La presa di possesso dell'ufficio da parte del neo procuratore
aggiunto Raffaella Capasso - che era stata proposta anche per l'ufficio della
Procura di Nola e che ha firmato diverse e importanti inchieste partenopee -
avverrà non prima di due mesi, probabilmente in estate. Il procuratore aggiunto
uscente Paolo Albano, che nel frattempo ha presentato domande per i bandi
aperti presso le procure di Napoli, Nocera Inferiore e Isernia, è stato già in
passato sostituto procuratore a Santa Maria Capua Vetere (nel pool anticamorra,
prima della nascita della Dda), a Napoli come procuratore generale e poi di
nuovo a Santa Maria Capua Vetere dal 2000 come procuratore aggiunto. Tra gli
altri incarichi, quello di pubblico ministero a Venezia negli anni caldi del
terrorismo. L'altro procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere è invece il
magistrato Luigi Gay.
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Torre del Greco. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che conferma
l'illegittimità del pagamento della quota di tariffa riferita ai servizi di
depurazione e fognatura anche Torre del Greco comincia la raccolta dei ricorsi
attraverso le associazioni Turris Octava e Atom. «Dopo il ricorso di un
cittadino- ha detto Agostino Balzano, presidente di Turris Octava - ci
siamo mobilitati per offrire un servizio di consulenza e sostegno agli utenti
per la compilazione dei moduli per ottenere i risarcimenti Gori». Uno staff di
legali sosterrà i cittadini il mercoledì e il venerdì dalle 16 alle 18, o
all'associazione Turris Octava, in via Nazionale 478, il martedì e il giovedì
dalle 16 alle 19. Per informazioni 3317381866. fra.ma.
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le
motivazioni della sentenza non sono state depositate nei tempi previsti dalla
legge il Csm apre un'inchiesta
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROBERTO BUONAVOGLIA
Bari. Era stato un maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese,
perchè era cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno, con 150
condanne e dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso degli
Strisciuglio, capace di arruolare anche killer bambini. Ma il giudice che ha
celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15 mesi
dalla lettura del dispositivo della sentenza non ha depositato le motivazioni.
Così, oggi, 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga sono tornati in libertà,
mentre un'altra trentina di condannati a pene superiori a dieci anni sarà
liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri condannati, infatti,
è data ormai per scontata perchè per evitarla - dicono fonti giudiziarie - il
giudice nei prossimi sei mesi dovrebbe depositare le motivazioni della
sentenza, notificarle ai difensori, concedere 45 giorni alle difese per
impugnare la sentenza, e permettere ai giudici di appello di arrivare a
sentenza, o quanto meno di incardinare il processo. La vicenda ha rinfocolato
le polemiche sulle lentezze della giustizia. Per stabilire se ci siano state
«condotte negligenti, rilevanti sotto profilo disciplinare», il Guardasigilli
Angelino Alfano ha subito mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al
presidente della Corte d'appello di Bari di svolgere una verifica comunicando
al più presto gli esiti. Anche il Csm avvierà una
istruttoria e potrebbe cominciare a discutere del caso già oggi. Il ministro
dell'Interno Maroni ha chiamato Alfano dicendosi molto preoccupato per le possibili
gravi conseguenze. Il presidente dei gip barese, Giovanni Leonardi, allarga le
braccia: «Non è possibile - afferma - per un solo giudice, del quale
sono note le straordinarie capacità tecniche, giudicare 160 persone accusate di
53 capi d'imputazione nei tempi previsti dal Codice. La Procura dovrebbe
evitare di istruire i maxiprocessi». E in Procura? nessuno replica, ma in tanti
fanno capire che le regole previste dal Codice di procedura penale sono altre,
e che il processo è stato un successo per la Dda perchè si è concluso con 150
condanne e con solo dieci assoluzioni. E sui tempi per scrivere la sentenza?
Qualcuno fa capire che 15 mesi non sono pochi e che il giudice avrebbe potuto
farsi esonerare dagli altri procedimenti, anche dopo la lettura del dispositivo.
Le scarcerazioni allarmano il coordinatore della Dda Marco Dinapoli che
afferma: «Abbiamo potenziato i controlli nei confronti delle persone scarcerate
rispetto agli obblighi (di firma e di dimora, ndr) imposti dal giudice. È
chiaro che in caso di trasgressioni c'è la possibilità che la misura venga
aggravata». Insomma, la gente può star tranquilla perchè - sottolinea Dinapoli
- la polizia giudiziaria sa qual è il lavoro da fare. Chi non sta tranquilla è
invece il pm che ha istruito il processo, Desirèe Digeronimo, titolare di tutte
le indagini sull'inarrestabile clan Strisciuglio e per questo sotto scorta.
Preferisce il silenzio il magistrato «lento», la De Palo, che da un paio di
mesi aveva anche incassato la promozione a presidente del Tribunale per i
Minorenni di Bari. Di lei, a Palazzo di giustizia, dicono: è un magistrato
serio, intransigente, inavvicinabile. Peculiarità queste che non sono bastate a
mantenere agli arresti oltre 50 affiliati al peggior clan mafioso barese.
( da "Mattino, Il (City)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Questa
mattina tocca al plenum del Csm giudicare il procuratore Giovandomenico Lepore
sulla gestione del fascicolo ecoballe. La domanda posta ai consiglieri è una:
lo stralcio dal fascicolo principale di alcuni indagati, tra cui i commissari
Corrado Catenacci, Guido Bertolaso e Alessandro Pansa corrisponde a una revoca
dell'inchiesta dalle mani dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo? Per la settima commissione del Csm
si tratterebbe di una revoca infondata. Oggi si attende il plenum. Intanto, è
di ieri una lunga assemblea dell'Anm nazionale in trasferta a Napoli. C'è stato
un duro confronto sulla questione morale e sulla necessità dell'Anm di prendere
posizioni nette di fronte a magistrati coinvolti in inchieste. Sono gli
strascichi del caso che ha visto contrapposte le Procure di Salerno e Reggio
Calabria. Il pm Giuseppe Narducci ha più volte invitato i vertici dell'Anm -
rappresentati da Luca Palamara e Giuseppe Cascini - ad ascoltare con umiltà gli
interventi degli esponenti dell'assemblea napoletana. Momenti di tensione,
tanto che lo stesso Giuseppe Cascini ha lasciato per qualche minuto l'aula
prima di farvi ritorno sbolliti gli animi. Al termine dell'assemblea, l'Anm
distrettuale, guidata dal presidente Tullio Morello, segretario Ciambellini, ha
ribadito in un documento la centralità della questione morale. Morello ha
inoltre ribadito la legittimità delle posizioni assunte dalle correnti
associate, dopo le recenti critiche esposte dal pg Vincenzo Galgano. Intanto,
l'attenzione è per le decisioni del plenum del csm sul cosiddetto caso
ecoballe. Secondo la settima sezione, la decisione di Lepore di stralciare
dall'inchiesta sulla presunta illecita gestione dell'emergenza rifiuti in
Campania alcune posizioni fu nei fatti una «revoca implicita» della delega ai
suoi sostituti che si occupavano dell'indagine e che non condividevano quel
provvedimento; per questo andava motivata. Pur trattandosi di una «revoca
ingiustificata», non ci saranno però conseguenze pratiche pesanti per il
procuratore, al di là dell'inserimento della delibera di Palazzo dei
marescialli nel suo fascicolo personale, al fine di tenerne conto in occasione
delle valutazioni sulla sua professionalità. E questo perchè, spiegano i
consiglieri, «la contrapposizione tra il procuratore e i sostituti» non ha
assunto «toni ed espressioni idonei a sollecitare l'attenzione dei titolari
dell'azione disciplinare o a legittimare iniziative ai sensi dell'articolo 2
della legge delle Guarentigie», che disciplina il trasferimento d'ufficio per
incompatibilità dei magistrati. La vicenda risale all'estate scorsa.
Ilcontrasto nacque quando Noviello e Sirleo chiusero le indagini. Lepore
riteneva che le posizioni di alcuni indagati, come Pansa e Bertolaso,
richiedessero «approfondimento investigativo»; ma visto il dissenso dei suoi
sostituti, dispose da solo lo stralcio delle loro posizioni e delegò il
procuratore aggiunto Aldo De Chiara,coordinatore della sezione ambiente, a
disporre il rinvio a giudizio di tutti gli altri indagati. l.d.g.
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Buzziolo: non ha
senso trasferire gli orsi in Friuli Giovedì 16 Aprile 2009, La Regione Fvg che,
clamoroso esempio negativo in Italia, consente ancor oggi la nefasta caccia
agli ungulati con il segugio, dovrebbe prendere esempio dalla Slovenia, dove la
fauna è gestita in un modo che qui da noi neppure ci sogniamo e, invece di
ipotizzare ospitalità di orsi sloveni, farebbe meglio ad occuparsi della
propria legge venatoria, sulla cui più che dubbia legittimità
attendiamo il giudizio della Corte Costituzionale. (*) presidente del Circolo
Friulano Cacciatori (fa) Ringraziamo il presidente Buzziolo per il suo
intervento che contribuirà ad alimentare il dibattito. Ma ci permettiamo di
ricordare al Buzziolo collega giornalista della Rai che non tutti sono
"tecnici" e l'abbattimento programmato di settanta orsi è comunque
una notizia. Così come fa notizia la disponibilità della Regione ad
accogliere alcuni di questi animali.
( da "Gazzettino, Il"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giovedì 16 Aprile
2009, Bari Era stato un maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura
barese perché era cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno,
con 150 condanne e dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso
degli Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-bambini. Ma il giudice che
ha celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15
mesi dalla lettura del dispositivo della sentenza non ha depositato le
motivazioni. Così, ieri, 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga sono
tornati in libertà, mentre un'altra trentina di condannati a pene superiori a
dieci anni sarà liberata il 15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri
condannati, infatti, è data ormai per scontata perché per evitarla - dicono
fonti giudiziarie - il giudice nei prossimi sei mesi deve depositare le
motivazioni della sentenza, deve notificarle ai difensori, deve concedere 45
giorni alle difese per impugnare la sentenza, e permettere ai giudici
dell'appello di arrivare a sentenza o, quantomeno, di incardinare il processo e
di sospendere, se ve ne saranno i presupposti, la decorrenza dei termini di
custodia. La vicenda ha rinfocolato le polemiche sulle lentezze della
giustizia. Per stabilire se ci siano state «condotte negligenti, rilevanti
sotto profilo disciplinare» il Guardasigilli Angelino Alfano ha subito
mobilitato gli ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'
appello di Bari di svolgere una verifica e di comunicarne al più presto gli
esiti. Anche il Csm avvierà una istruttoria e potrebbe
cominciare a discutere del caso già domani. Il ministro dell'Interno Roberto
Maroni ha chiamato Alfano per esprimergli il proprio sconcerto: «Sono molto
preoccupato - ha detto - poiché si tratta di un fatto grave , che rischia di
avere conseguenze ancor più gravi». Il presidente dell'ufficio gip-gup
di Bari, Giovanni Leonardi, allarga le braccia e dice che «non è possibile per
un solo giudice, del quale sono note le straordinarie capacità tecniche,
giudicare 160 persone accusate di 53 capi d'imputazione nei tempi previsti dal
Codice, dato il grande carico di lavoro». Quindi - è la sua ricetta - «la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxi-processi». Dalla procura
ufficialmente non rispondono alla provocazione ma in tanti fanno capire che le
regole previste dal Codice di procedura penale sono altre, e che il processo è
stato un successo per la Dda perché si è concluso con 150 condanne e con solo
dieci assoluzioni. E sui tempi per scrivere la sentenza? Qualcuno fa capire che
15 mesi non sono pochi e che il giudice avrebbe potuto farsi esonerare dagli
altri procedimenti, anche dopo la lettura del dispositivo. Ricette posticce a
parte, le scarcerazioni allarmano il coordinatore della Dda Marco Dinapoli che,
senza cedere alla polemica, afferma: «Abbiamo potenziato i controlli nei
confronti delle persone scarcerate circa il rispetto degli obblighi (di firma e
di dimora, ndr) imposti dal giudice. È chiaro che in caso di trasgressioni c'è
la possibilità che la misura venga aggravata». Insomma, la gente può star
tranquilla perché - sottolinea Dinapoli - la polizia giudiziaria sa qual è il
lavoro da fare. Chi non sta tranquilla è invece il pm che ha istruito il
processo, Desiré Digeronimo, titolare di tutte le indagini sull'inarrestabile
clan Strisciuglio e per questo finita sotto scorta. Preferisce il silenzio il
giudice De Palo, anche perché - a dispetto del ritardo nella sentenza - da un
paio di mesi è stato promosso presidente del tribunale per i minorenni di Bari.
Sul suo conto i commenti a palazzo di giustizia sono unanimi: è un magistrato
serio, intransigente, inavvicinabile. Ma c'è un precedente. Il cosiddetto caso
Pinatto: 8 anni per depositare le motivazioni di una sentenza. Il 22 maggio
2000 i giudici del tribunale di Gela avevano comminato pene per oltre un secolo
a componenti della cosca mafiosa del boss Giuseppe 'Piddu' Madonia. Condannati
a 15 anni lo stesso Madonia, e a 90 anni complessivi sette componenti del clan
(tra cui moglie e sorella del boss) arrestati nel 1998 nell'operazione «Grande
oriente». A causa del mancato deposito delle motivazioni da parte del giudice
Pinatto, gli imputati, escluso il capomafia Madonia, sono stati scarcerati nel
gennaio 2002 per decorrenza dei termini. Il 16 giugno 2008 la sezione disciplinare
del Csm ha radiato dall'ordine giudiziario Pinatto che il 4 luglio è stato
condannato a 8 mesi (pena sospesa) per omissione d'atti d'ufficio. Il primo
novembre i giudici della corte d'appello di Caltanissetta hanno confermato le
condanne di primo grado. Il 9 aprile scorso la Cassazione - nelle motivazioni
della sentenza con cui il 10 marzo ha confermato la rimozione del giudice dall'
ordine giudiziario, ha stabilito che non sono giustificabili i ritardi
accumulati nel depositare la sentenza. Il problema delle scarcerazioni facili
per i ritardi della giustizia era stato affrontato anche dal Governo Amato che
il 23 novembre 2000 aveva approvato un decreto legge che prevedeva alcune
misure come l'esclusione del giudizio abbreviato per i delitti puniti con
l'ergastolo e il rafforzamento dei controlli nei confronti dei soggetti
scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
San Gaetano - CSM Resana1 - 0 Giovedì 16 Aprile 2009,
GOL: st 2' Magagnin. SAN GAETANO: Quagliotto, Caeran, Scarpa, Zago, Camozzato,
Pederiva, Magagnin (st 44' Favaro), Callegari, Canonico (st 30' Peveri),
Possamai (st 47' Biliato), Corato. All.: Favero. CSM RESANA: De Marchi, Pagan (st 33' Fabbian), Tosetto, Bussolin (st
14' Carraro), Barichello D., Rigo (st 22' Pallaro), Barban, Agello (st
30' Simionato), Gobbo (st 37' Zorzi), Ruffato, Giacobbi. All.: Fabrin. ARBITRO:
Lorenzin di Castelfranco Veneto. NOTE - Espulso Pederiva al 28' st per doppia
ammonizione. Ammoniti Canonico, Bussolin, Camozzato, Possamai, Pallaro. Angoli
6-2 per il San Gaetano. Recuperi: pt 3', st 7'. Spettatori: 450.
( da "Adnkronos" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
RIFIUTI:
AL CSM SLITTA ESAME SU PRATICA PROCURATORE NAPOLI commenta 0
vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 15:27
( da "AltaLex" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Notificazioni penali
Mappa agg. al 16.04.2009 Stampa | Segnala | Condividi Mappa di Altalex |
Procedura penale NOTIFICAZIONI PENALI ** * ** Normativa Titolo V: Notificazioni
(artt. 148-171 c.p.p.) Altalex Mese - Schede di Giurisprudenza
(www.altalexmese.it) Custodia di animale e lesioni colpose: citazione a
giudizio e nullità della notifica Cassazione penale , sez. IV, sentenza
03.02.2009 n° 4672 (Giacomina Dingeo) Altalex Massimario (www.massimario.it)
Processo penale, notifica, a mani proprie, significato, attendibilità
Cassazione penale , sez. IV, sentenza 03.02.2009 n° 4672 Processo penale,
notificazioni alla parte, nullità, vizi, precisazioni Cassazione penale ,
SS.UU., sentenza 15.05.2008 n° 19602 Notificazioni penali, imputato non
detenuto, consegna al difensore, legittimità Corte Costituzionale , sentenza
14.05.2008 n° 136 Contumacia dellimputato, imputato
detenuto, mancata notificazione Cassazione penale , sez. II, sentenza
11.04.2008 n° 15417 Stampa | Segnala | Condividi |
( da "Virgilio Notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 16 apr.
(Apcom) - La corte costituzionale
ha rigettato il ricorso presentato dalla provincia autonoma di Trento contro
l'ordinanza sull'anagrafe canina, il sottosegretario alla Salute Francesca
Martini, autore dell'ordinanza "misure per l'identificazione e la
registrazione della popolazione canina", esprime soddisfazione per la
decisione della consulta, sottolineando che il ricorso della provincia fosse un
"cattivo esempio". Martini, così commenta il
pronunciamento della Corte costituzionale: "Esprimo grandissima soddisfazione per il pronunciamento
della Corte Costituzionale a favore dell'ordinanza da me emanata il 6 agosto
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Animali/ Consulta
rigetta ricorso Trento contro anagrafe canina di Apcom Martini: soddisfazione,
ricorso della provincia cattivo esempio -->Roma, 16 apr. (Apcom) - La corte costituzionale ha rigettato
il ricorso presentato dalla provincia autonoma di Trento contro l'ordinanza
sull'anagrafe canina, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, autore
dell'ordinanza "misure per l'identificazione e la registrazione della
popolazione canina", esprime soddisfazione per la decisione della consulta,
sottolineando che il ricorso della provincia fosse un "cattivo
esempio". Martini, così commenta il pronunciamento
della Corte costituzionale:
"Esprimo grandissima soddisfazione per il pronunciamento della Corte
Costituzionale a favore dell'ordinanza da me emanata il 6 agosto
( da "Sicilia, La" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Piazza Duomo negata
Il sindaco Visentin rifiuta l'uso del salotto d'Ortigia per la manifestazione
del 1º maggio Non un non luogo a procedere, ma un'assoluzione. Per questo l'ex
presidente della Provincia Bruno Marziano ha proposto un appello avverso la
decisione di non luogo a procedere per la vicenda giudiziaria che lo ha
riguardato quando era a capo dell'ente di via Malta. «Chiedo un pronunciamento
ancora più favorevole - ha detto Marziano - e che non lasci dubbi sulla
correttezza del mio operato. La legge italiana non consente al cittadino
prosciolto in primo grado di giudizio di proporre appello pertanto, su
suggerimento del mio legale, l'avvocato Ezechia Paolo
Reale, ho chiesto alla Corte d'appello di Catania di inviare gli atti alla
Corte costituzionale per
colmare questa lacuna nel sistema giudiziario italiano. Riconoscendo anche al
cittadino prosciolto, come nel mio caso, il diritto di avere una sentenza che
non lasci alcuna ombra. In tutta questa vicenda, che ho definito
stucchevole e nata dall'astio a dall'acrimonia di un ex compagno di partito,
continuo ad avere piena fiducia nei confronti della giustizia che si è già
espressa con due pronunciamenti di un pubblico ministero che ha richiesto
l'archiviazione e di un gup che ha deciso per il non luogo a procedere».
( da "Sicilia, La"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ammoniti i giudici
che liberarono il «mostro del Circeo» Giorgio Petta Palermo. Confermata anche
dalla Cassazione la sanzione disciplinare dell'ammonimento ai giudici Pietro
Cavarretta e Gabriella Gagliardi del Tribunale di sorveglianza di Palermo. I
due magistrati ai quali l'ex Guardasigilli Roberto
Castelli aveva contestato la lesione del prestigio dell'ordine giudiziario e
una negligenza inescusabile sono stati ritenuti responsabili di aver
concesso, il 9 novembre 2004, la semilibertà ad Angelo Izzo, protagonista insieme con Gianni
Guido e Andrea Ghiro di uno dei più efferati «casi» della storia criminale
d'Italia. Nel
( da "Sicilia, La"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il
magistrato promosso dal Csm presidente del Tribunale Roberto Buonavoglia Bari.
Era stato un maxiprocesso-lampo. Era il vanto della magistratura barese perché
era cominciato e si era concluso a tempo di record, in un anno, con 150
condanne e dieci assoluzioni nei confronti del sanguinario clan mafioso degli
Strisciuglio, capace di arruolare anche killer-bambini. Ma il giudice che ha
celebrato il processo con rito abbreviato, il gup Rosa Anna De Paolo, a 15 mesi
dalla lettura del dispositivo, non ha depositato le motivazioni. Così, ieri, 21
presunti mafiosi e trafficanti di droga sono tornati in libertà, mentre
un'altra trentina di condannati a pene superiori a dieci anni sarà liberata il
15 ottobre. Anche la scarcerazione degli altri condannati, infatti, è data per
scontata perché per evitarla - dicono fonti giudiziarie - il giudice nei
prossimi sei mesi deve depositare le motivazioni della sentenza, deve
notificarle ai difensori, deve concedere 45 giorni alle difese per impugnare la
sentenza, e permettere ai giudici dell'appello di arrivare a sentenza o,
quantomeno, di incardinare il processo e di sospendere la decorrenza dei
termini di custodia. La vicenda ha rinfocolato le polemiche sulle lentezze
della giustizia. E il Guardasigilli Angelino Alfano ha subito mobilitato gli
ispettori, che hanno chiesto al presidente della Corte d'appello di Bari di
svolgere una verifica e di comunicarne al più presto gli esiti. Il presidente
dell'ufficio gip-gup di Bari, Giovanni Leonardi, allarga le braccia e dice che
«non è possibile per un solo giudice giudicare 160 persone accusate di 53 capi
d'imputazione nei tempi previsti dal Codice». Quindi - è la sua ricetta - «la
procura dovrebbe evitare di istruire i maxi-processi». Dalla procura
ufficialmente non rispondono alla provocazione ma in tanti fanno capire che le
regole previste dal Codice sono altre, e che il processo è stato un successo
per la Dda perché si è concluso con 150 condanne e con soli dieci assoluzioni.
E sui tempi per scrivere la sentenza? Qualcuno fa capire che 15 mesi non sono
pochi e che il giudice avrebbe potuto farsi esonerare dagli altri procedimenti.
Ricette posticce a parte, le scarcerazioni allarmano il coordinatore della Dda
Marco Dinapoli che afferma: «Abbiamo potenziato i controlli nei confronti delle
persone scarcerate circa il rispetto degli obblighi (di firma e di dimora, ndr)
imposti dal giudice. È chiaro che in caso di trasgressioni c'è la possibilità
che la misura sia aggravata». Chi non sta tranquilla è invece il pm che ha
istruito il processo, Desirè Digeronimo, titolare di tutte le indagini
sull'inarrestabile clan Strisciuglio e per questo finita sotto scorta.
Preferisce il silenzio il giudice De Palo, anche perché - a dispetto del
ritardo nella sentenza - da un paio di mesi è stato promosso presidente del
tribunale per i minorenni di Bari. Sul suo conto i commenti a palazzo di
giustizia sono unanimi: è un magistrato serio, intransigente, inavvicinabile.
Peculiarità che non sono bastate a tenere agli arresti oltre 50 affiliati al
peggior clan mafioso barese.
( da "ITnews.it" del
16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 16 apr. -
(Adnkronos) - Slitta al Csm la discussione della pratica
della settima Commissione che 'bacchetta' il procuratore capo di Napoli
Giovandomenico Lepore riguardo la ''revoca implicita'' attuata nei confronti
dei pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo in relazione allo stralcio di alcune
posizioni nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti, tra cui il capo della
Protezione civile Guido Bertolaso e il prefetto di Napoli Alessandro Pansa.
Alla base del rinvio della discussione della pratica, sia l'assenza di alcuni
consiglieri sia il voler trattare la delibera insieme ad altre proposte della
settima Commissione riguardi situazioni simili verificatesi a Bari e Genova.
( da "Affari Italiani (Online)"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
MilanoItalia Procura
Milano/ Blandini va in pensione. Sfida Minale - Rossini Giovedí 16.04.2009
16:25 Probabile avvicendamento ai vertici della Procura di Milano: il
procuratore capo Manlio Minale potrebbe lasciare in anticipo il suo posto per
occupare quello del suo diretto superiore, il procuratore generale di Milano
Mario Blandini, ormai prossimo a lasciare la magistratura per raggiunti limiti
di età. Minale guida infatti la classifica dei magistrati candidati
all'incarico ed è considerato favorito nella corsa, che vede tra i 12
concorrenti anche il capo della Procura dell'Aquila Alfredo Rossini, impegnato
nell'inchiesta sul terremoto. Nella corsa per il posto più alto a palazzo di
Giustizia di Milano ci sono il procuratore di Bologna Giancarlo Tarquini, l'avvocato
generale di Brescia Angelo Curto, il sostituto pg romano Antonio Marini, il
procuratore di Varese Maurizio Grigo. Completano la lista dei candidati, Luigi
Gueli, presidente della Corte di Appello di Reggio Calabria; Francesco Dettori,
procuratore di Busto Arsizio; Pietro Riamundo, giudice al Tribunale di Napoli;
Antonino Rinaldi Mazzeo, presidente del Tribunale di Busto Arsizio; Emilio
Curtò, presidente del Tribunale di Varese; e Fausto De Santis, attualmente
direttore generale della Statistica al ministero della Giustizia. A pronunciarsi in prima battuta sulla nomina del nuovo pg di
Milano sarà la Commissione per gli incarichi direttivi di Palazzo dei
Marescialli, che potrebbe licenziare la sua proposta tra una quindicina di
giorni. Poi la parola finale passerà al plenum del Csm. tags: milano
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Referendum/
Guzzetta: Finchè Colle non firma dl c'è speranza di Apcom "Lega vuole
conservare suoi privilegi, no a furto a Paese" -->Roma, 16 apr. (Apcom)
- "Fino a quando il presidente della Repubblica non avrà firmato il
decreto di indizione del referendum sarà ancora possibile evitare un furto a
danno degli italiani". Il presidente del comitato promotore del referendum
Giovanni Guzzetta insiste, dal presidio organizzato dai referendari davanti
alla sede del governo, sulla necessità di accorpare il voto a quello per le
europee e le amministrative. "Fino ad allora si potrà evitare che l'abbia
vinta la Lega con i suoi ricatti di far cadere il governo - continua Guzzetta -
e si potrà realizzare quello che gli italiani vogliono e che il 70% degli elettori
del Pdl vuole: evitare di buttare 400 milioni di euro". Per Guzzetta
"soddisfare l'esigenza della Lega che vuole conservare i suoi privilegi è
un furto alla democrazia". Mentre gli animatori del
presidio gridano slogan come 'Calderoli la tua porcata difenditela da solo' i
promotori del referendum, tra cui Mario Segni, osservano che già "il 2
giugno 1946 e nel 1989 i referendum furono abbinati alle elezioni e quattro
presidenti della Corte costituzionale hanno risposto alle farneticazioni di Calderoli".
( da "Virgilio Notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 16 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - E mentre si attende per domani l'annuncio del risultato
del nuovo conteggio dei voti delle legislative, che si è svolto tra ieri e
oggi, dopo l'autorizzazione della Corte Costituzionale,
l'opposizione moldava contesta i dati diffusi dalla polizia sugli arresti nelle
file dei manifestanti. "E' stato creato un database sulla base delle
denunce delle persone scomparse e di quelle rilasciate, che comprende almeno
328 tra arrestati e sanzionati, anche se il ministero degli Interni ne cita
soltanto 172", ha dichiarato a Interfax il vicepresidente del
partito Liberale Dorin Chirtoaca, aggiungendo che il numero complessivo di
coloro che sono stati fermati dalla polizia raggiunge i 1.000. Chirtoaca ha
chiesto alla comunità internazionale di intervenire e "fermare i
maltrattamenti delle polizia sui detenuti". Da Bruxelles si mantiene una
linea prudente e si pensa alla visita già annunciata da parte del premier
dimissionario ceco Mirek Topolanek, che sarà a Chisinau come rappresentante
della presidenza Ue mercoledì prossimo. "Non commentiamo le intenzioni,
aspettiamo di vedere i fatti", ha indicato il portavoce comunitario Amadeu
Altafaj-Tardio, assicurando che Bruxelles "resta preoccupata" per le
denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di
rimanere anonima, aggiunge che "in materia di cittadinanza gli Stati
membri sono sovrani", implicando quindi che la Commissione non può fare
nulla per bloccare le autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire
garanzie ai partner Ue su come intende gestire" questa nuova ondata di
cittadini Ue. Nei giorni scorsi è stato ipotizzato l'invio di una missione Ue
in Moldova per accertare i fatti e mediare tra le parti. La proposta è stata
lanciata da Bucarest, e secondo la Commissione anche Voronin l'ha proposta al
Rappresentante Ue per la politica estera Javier Solana, in una telefonata
sabato scorso. Ma prima di lanciarsi nell'operazione, i Ventisette vogliono
vederci chiaro: la settimana prossima è atteso a Bruxelles il rapporto del
Rappresentante speciale Ue a Chisinau, Kalman Mizsei, e poi ne riparleranno i
ministri degli Esteri nel Consiglio previsto a Lussemburgo il 27 aprile. Il
Parlamento europeo, nel frattempo, chiede a Voronin e all'opposizione di "riprendere
il dialogo e a unire gli sforzi per trovare una soluzione politica alla crisi
in corso" e prepara a sua volta l'invio "al più presto" di una
delegazione a Chisinau. Inoltre giovedì prossimo, all'indomani della visita di
Topolanek, è stato fissato un dibattito nella plenaria di Strasburgo a cui
saranno chiamati a riferire presidenza Ue e Commissione. Peccato però che
l'aula rischia di essere quasi vuota: la maggioranza degli eurodeputati,
infatti, lascia Strasburgo all'ora di pranzo di giovedì, per non essere
costretti a rimanere in trasferta una notte aggiuntiva.
( da "Wall Street Italia"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
##Moldova/ Romania:
cittadinanza a 1mln moldavi, Chisinau... -2- di Apcom Da Bruxelles resta linea
prudente e si guarda a missioni -->Roma, 16 apr. (Apcom-Nuova Europa) - E
mentre si attende per domani l'annuncio del risultato del nuovo conteggio dei
voti delle legislative, che si è svolto tra ieri e oggi, dopo l'autorizzazione della Corte Costituzionale, l'opposizione moldava
contesta i dati diffusi dalla polizia sugli arresti nelle file dei
manifestanti. "E' stato creato un database sulla base delle denunce delle
persone scomparse e di quelle rilasciate, che comprende almeno 328 tra
arrestati e sanzionati, anche se il ministero degli Interni ne cita soltanto
172", ha dichiarato a Interfax il vicepresidente del partito Liberale
Dorin Chirtoaca, aggiungendo che il numero complessivo di coloro che sono stati
fermati dalla polizia raggiunge i 1.000. Chirtoaca ha chiesto alla comunità
internazionale di intervenire e "fermare i maltrattamenti delle polizia
sui detenuti". Da Bruxelles si mantiene una linea prudente e si pensa alla
visita già annunciata da parte del premier dimissionario ceco Mirek Topolanek,
che sarà a Chisinau come rappresentante della presidenza Ue mercoledì prossimo.
"Non commentiamo le intenzioni, aspettiamo di vedere i fatti", ha
indicato il portavoce comunitario Amadeu Altafaj-Tardio, assicurando che
Bruxelles "resta preoccupata" per le denunce di violazioni dei
diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di rimanere anonima, aggiunge
che "in materia di cittadinanza gli Stati membri sono sovrani",
implicando quindi che la Commissione non può fare nulla per bloccare le
autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire garanzie ai
partner Ue su come intende gestire" questa nuova ondata di cittadini Ue.
Nei giorni scorsi è stato ipotizzato l'invio di una missione Ue in Moldova per
accertare i fatti e mediare tra le parti. La proposta è stata lanciata da
Bucarest, e secondo la Commissione anche Voronin l'ha proposta al
Rappresentante Ue per la politica estera Javier Solana, in una telefonata
sabato scorso. Ma prima di lanciarsi nell'operazione, i Ventisette vogliono
vederci chiaro: la settimana prossima è atteso a Bruxelles il rapporto del
Rappresentante speciale Ue a Chisinau, Kalman Mizsei, e poi ne riparleranno i
ministri degli Esteri nel Consiglio previsto a Lussemburgo il 27 aprile. Il
Parlamento europeo, nel frattempo, chiede a Voronin e all'opposizione di
"riprendere il dialogo e a unire gli sforzi per trovare una soluzione
politica alla crisi in corso" e prepara a sua volta l'invio "al più
presto" di una delegazione a Chisinau. Inoltre giovedì prossimo,
all'indomani della visita di Topolanek, è stato fissato un dibattito nella
plenaria di Strasburgo a cui saranno chiamati a riferire presidenza Ue e
Commissione. Peccato però che l'aula rischia di essere quasi vuota: la
maggioranza degli eurodeputati, infatti, lascia Strasburgo all'ora di pranzo di
giovedì, per non essere costretti a rimanere in trasferta una notte aggiuntiva.
( da "Virgilio Notizie"
del 16-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 16
apr - ''Vedo che a Tremonti non sono bastati i pareri di
quattro presidenti emeriti della Corte costituzionale (Marini, Ferri, Baldassarre e Chieppa), i quali ieri hanno
unanimemente escluso qualsiasi profilo di incostituzionalita' circa l'ipotesi
dell'abbinamento del referendum alle elezioni europee del 7 giugno.
Evidentemente la tentazione di riproporre gli strampalati argomenti gia'
avanzati da Calderoli e compagni e' stata piu' forte''. E' quanto
dichiara in riferimento alle ultime dichiarazioni del ministro Tremonti,
Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore ed estensore dei quesiti
referendari. ''Occorre dunque sottolineare - prosegue Guzzetta - che il motivo
per il quale la legge ordinaria ha escluso la coincidenza di elezioni politiche
e referendum dipende esclusivamente dalla circostanza che, nel caso vi siano
nuove elezioni, si vuole consentire al parlamento di avere il tempo per
intervenire prima che si svolga il referendum. Questo tempo e' fissato in un
anno, e nel nostro caso quel tempo e' gia' abbondantemente scaduto. Poiche',
come tutti sanno, il parlamento europeo non ha alcuna competenza ad occuparsi
delle questioni di cui si occupa questo referendum, e' evidente la
pretestuosita' di simili argomentazioni. Se alla porcata di legge elettorale si
vuole aggiungere un'altra porcata di spreco di denaro pubblico, si abbia
quantomeno il pudore di non scomodare a sproposito i principi costituzionali''.
''Quanto all'argomento della minore spesa derivante dall'accorpamento truffa al
21, non si giochi a nascondersi dietro un dito - aggiunge Guzzetta -. Credo che
Tremonti abbia tutte le competenze per calcolare l'ammontare degli sprechi,
considerando che al ballottaggio e' chiamato a votare circa il 30% del corpo
elettorale, mentre il referendum e le elezioni europee coinvolgono invece
l'intero corpo elettorale. Cio' vuol dire che nel caso del referendum al 7
giugno il corpo elettorale coinciderebbe, e invece nel caso invece dei
ballottaggi vi sarebbe uno scarto de 70% di votanti in piu', per i quali
andrebbero comunque allestiti ex novo i seggi, reclutati personale e
sorveglianza, e previsti tutti gli annessi e connessi, non ultimi i costi di
viaggio per i pendolari che devono nuovamente recarsi al voto. Se dunque la
matematica non e' un'opinione, cio' comporta allora che, ad un risparmio del
100% nel caso del voto al 7 giugno, nel caso del referendum fissato invece
nella data dei ballottaggi del 21 corrispondera' un risparmio che sara' nella
migliore delle ipotesi soltanto del 30% di quello che potremmo avere seguendo
la strada piu' logica, trasparente e ragionevole del voto insieme alle europee
del 7 giugno''.