CENACOLO
DEI COGITANTI |
Su Eccli decida la
Consulta ( da "Alto
Adige" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sulla nomina del sovrintendente
scolastico il braccio di ferro tra Provincia e Governo potrebbe finire davanti
alla corte costituzionale. Lo aveva già anticipato la deputata del Pd Luisa
Gnecchi: «La Provincia può procedere comunque alla nomina di Ivan Eccli e poi
aspettare che il Governo faccia ricorso alla Consulta». Ora la questione è
stata approfondita anche in casa Svp.
Irruzione di manifestanti
in hotel: salta il vertice dei Paesi asiatici
( da "Libertà" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Alleanza popolare per la
democrazia) che avevano tra l'altro occupato e bloccato gli aeroporti. Quelle
proteste erano terminate con l'intervento della Corte costituzionale, che aveva
condannato per frode elettorale il premier So
Assalto delle camicie
rosse thailandesi Cancellato il summit dei leader asiatici
( da "Unita, L'" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: FRODE ELETTORALE Allora la crisi fu
risolta dalla Corte costituzionale, che condannò per truffa elettorale il primo
ministro So
assessorati, futuro legato
alla statutaria ( da "Nuova
Sardegna, La" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: europee e le decisioni che la Corte
costituzionale prenderà sulla legge statutaria. Un pronunciamento che potrebbe
avere ripercussioni sul futuro della giunta Sarda. Il Centrodestra si metterà
in moto martedì. Mariano Delogu e Claudia Lombardo, coordinatore regionale e
vice del Pdl, si recheranno a Olbia per cercare di risolvere la crisi comunale
e mettere pace tra Giovannelli e Nizzi.
LA LEGGE 40 E LA FUGA PER
LA LIBERTÀ ( da "Unita,
L'" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E LA FUGA PER LA LIBERTÀ La Corte
Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40 sulla
procreazione assistita, esprimendosi sul limite numerico dei tre embrioni
previsti per un unico e contemporaneo impianto; e sul comma 3 nella parte in
cui non prevede che il trasferimento degli embrioni debba essere effettuato
senza pregiudizio per la salute della donna.
ROMA IL GOVERNO ha pochi
giorni per decidere cosa fare sul referendum. Già nel...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: indizione dei referendum parla
chiaro: «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione in una
domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Cosa succederà, allora?
ugo bergamo. già sindaco e
senatore, è membro del csm. candidato udc.
( da "Nuova Venezia, La"
del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Pagina 14 - Cronaca UGO BERGAMO.
Già sindaco e senatore, è membro del Csm. Candidato Udc. UGO BERGAMO. Già
sindaco e senatore, è membro del Csm. Candidato Udc.
dopo le feste si parte con
il taglio delle spese ( da "Nuova
Venezia, La" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: A giugno Mognato ha comunque già
previsto una verifica sul taglio delle spese correnti, per vederese sarà
possibile allentare il vincolo, ma intanto monitorerà la situazione. (e.t.) UGO
BERGAMO. Già sindaco e senatore, è membro del Csm. Candidato Udc.
Thailandia, salta il
summit asiatico ( da "Secolo
XIX, Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Oggi la Corte Costituzionale decide
se riconteggiare i voti. 12/04/2009 6 GEORGIA. Oppositori in piazza per
chiedere le dimissioni del presidente, Mikhail Saakashvili. 7 KURDISTAN. I
ribelli del Pkk che da anni chiedono l'autonomia del sudest della Turchia hanno
ucciso due soldati turchi.
Election day sì o no? Pochi giorni
per decidere ( da "Secolo
XIX, Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: comunicazione della sentenza della
Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del
Consiglio dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15
giugno». Diverse sono dunque le ipotesi che il governo ha di fronte nel caso si
volesse evitare una tripla tornata elettorale.
lezione di cordero sulla
procedura penale ( da "Tirreno,
Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: editorialista di Repubblica ha
affrontato la sua prima battaglia processuale, andando davanti alla Corte
Costituzionale pur di difendere il suo diritto di insegnare in una facoltà
cattolica senza essere un credente. Dopo anni di battaglia, però, il professore
perderà e non potrà più insegnare Filosofia del diritto nelle aule
dell'università Cattolica di Milano.
Thailandia,
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento della Corte
costituzionale, che aveva condannato per frode elettorale il premier So
BANGKOK - Folle colorate
che chiedono le dimissioni del governo, scontri tra opposte fazioni e con l...
( da "Messaggero, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento della Corte
costituzionale, che aveva condannato per frode elettorale il premier So
La Gioielleria Paci invia
una memoria alla Corte dei Conti ( da "Nazione,
La (Prato)" del 12-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: se come stabilisce una sentenza
della Corte Costituzionale l'esproprio fosse valutato al reale valore di
mercato». Infine si evidenziano nel documento forti perplessità sui criteri di
valutazione economica: «Il 5 ottobre ci viene fatta una proposta scandalosa ad
opera del tecnico dell'Oasis: ma perché il valore di esproprio lo deve fissare
il soggetto che ha l'
Bangkok, si infiamma la
rivolta ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento della Corte
costituzionale, che aveva condannato per frode elettorale il premier So
ROMA IL GOVERNO ha pochi
giorni per decidere cosa fare sul referendum. Già nel...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 12-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: indizione dei referendum parla
chiaro: «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il
presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei ministri,
indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione in una
domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Cosa succederà, allora?
L'autorità del
Cavaliere... ( da "Giornale.it,
Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: E quello che Silvio chiede è di
dare al governo il rilievo che la prassi costituzionale gli ha negato a
vantaggio del capo dello Stato, della presidenza delle Camere, della Corte
costituzionale. Si pone anche il problema se la maggioranza sia all'altezza del
suo leader. Infine è lui, e non la maggioranza, che è stato investita dalla
fiducia degli italiani.
Thailandia. Irruzione
nell'hotel, salta il vertice ( da "AmericaOggi
Online" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento della Corte
costituzionale, che aveva condannato per frode elettorale il premier So
Referendum, pochi giorni
per la data ( da "Corriere
Adriatico" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: comunicazione della sentenza della
Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del
Consiglio dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15
giugno". Diverse sono dunque le ipotesi che il governo ha di fronte nel
caso si volesse evitare una tripla tornata elettorale.
Oppositori in piazza in
Moldavia come in Georgia ( da "Gazzettino,
Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Oppositori in piazza in Moldavia
come in Georgia Domenica 12 Aprile 2009, Chisinau La Corte costituzionale di
Chisinau ha rinviato ad oggi l'udienza sulla richiesta del presidente moldavo
Vladimir Voronin di ricontare i voti delle elezioni di domenica 5 aprile, vinte
dal Partito comunista filorusso e contestate aspramente dall'opposizione
filoccidentale.
Statisti in fuga tra le
contestazioni ( da "Gazzettino,
Il" del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervento della Corte
costituzionale, che aveva condannato per frode elettorale il premier So
Marino e la Imbergamo
tornanoin corsa per un posto alla Dna
( da "Sicilia, La" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: rinuncia al posto di sostituto alla
Procura nazionale antimafia il pm di Palermo Giuseppe Fici, che la terza
commissione del Csm aveva proposto a maggioranza fra i 6 magistrati che faranno
parte della Dna. "Sarebbe stata un'occasione professionale - dice Fici -
ma a causa di motivi personali sono costretto a fare un passo indietro".
Fici ha già inviato al Csm la lettera in cui revoca.
Posto in Procura
nazionaleil pm Fici revoca domanda
( da "Sicilia, La" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: lettera al csm Posto in Procura
nazionale il pm Fici revoca domanda Gli agenti dell'ufficio Prevenzione
Generale e Soccorso Pubblico, hanno arrestato un pregiudicato responsabile di
una tentata rapina ai danni del supermercato Marotta di piazza Generale Cascino.
Moldavia, la Corte
Costituzionale ordina il riconteggio dei voti
( da "Rai News 24" del
12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Corte Costituzionale ordina il
riconteggio dei voti Proteste a Chisinau Dopo le massicce proteste di piazza
dell'opposizione che contestava la vittoria dei comunisti alle elezioni del 5
aprile, la Corte Costituzionale moldava ha accolto la richiesta del presidente
Vladimir Voronin di ricontare i voti.
Moldova: sì a riconteggio
dei voti ( da "Corriere.it"
del 12-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: «La Corte costituzionale dispone
che la Commissione elettorale centrale riconti entro nove giorni tutti i voti
espressi nelle elezioni del 5 aprile», ha dichiarato il presidente dell'Alta
corte, Dumitru Pulbere, autorizzando anche il riesame delle liste elettorali
come chiesto dalle opposizioni anticomunista,
( da "Alto Adige" del
12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
«Su Eccli decida la
Consulta» Gnecchi e Zeller: la giunta può nominarlo senza intesa BOLZANO. Sulla nomina del sovrintendente scolastico il braccio di ferro
tra Provincia e Governo potrebbe finire davanti alla corte costituzionale. Lo aveva già anticipato la deputata del Pd Luisa Gnecchi: «La
Provincia può procedere comunque alla nomina di Ivan Eccli e poi aspettare che
il Governo faccia ricorso alla Consulta». Ora la questione è stata approfondita
anche in casa Svp. Karl Zeller, deputato della Stella Alpina e punto di
riferimento del partito per tutte le questioni costituzionali, al presidente
della Provincia Luis Durnwalder ha prospettato due soluzioni. La prima riprende
esattamente la proposta avanzata dalla Gnecchi, ovvero procedere alla nomina
del sovrintendente senza l'intesa e poi aspettare che si muova il governo. La
seconda, che Zeller definisce come «la più sensata», è invece quella di imporre
un termine ultimo al governo per motivare il no a Ivan Eccli. «A quel punto -
suggerisce l'onorevole della Volkspartei - si potrebbe fare ricorso al Tar del
Lazio che chiamerebbe in causa la corte costituzionale. A decidere, a quel punto, potrebbe essere
chiamato anche un commissario ad acta». Luis Durnwalder per ora non vuole
sbilanciarsi: in queste settimane ci saranno nuovi colloqui con le autorità
scolastiche italiane, entro la fine del mese il presidente e il ministro Maria
Stella Gelmini dovrebbero arrivare a chiudere la questione una volta per tutte,
così almeno si augura Durnwalder.
( da "Libertà" del
12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Irruzione di
manifestanti in hotel: salta il vertice dei Paesi asiatici BANGKOK - Folle
colorate che chiedono le dimissioni del governo, scontri tra opposte fazioni e
con le forze dell'ordine, una nazione spaccata: l'instabilità che la Thailandia
sperava di essersi lasciata alle spalle è tornata ieri, con scene che hanno
ricordato la "presa" dei due aeroporti di Bangkok. A Pattaya, un
vertice di sedici Paesi asiatici è stato cancellato in seguito all'irruzione di
un migliaio di "camicie rosse", sostenitori dell'ex premier in esilio
Thaksin Shinawatra, nell'hotel che avrebbe dovuto ospitare il summit. I leader
stranieri sono ripartiti in elicottero e in città è ritornata la calma, tanto
che lo stato di emergenza dichiarato in mattinata dal premier Abhisit Vejjajiva
è stato revocato in serata. La protesta ha preso le autorità alla sprovvista:
pur continuando a chiedere nuove elezioni, venerdì gli oppositori avevano
accettato di sospendere le manifestazioni nella località turistica a
( da "Unita, L'" del
12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Assalto delle
camicie rosse thailandesi Cancellato il summit dei leader asiatici GABRIEL
BERTINETTO Questa volta hanno vinto i rossi. Niente a che vedere con il sol
dell'avvenire. Sono i sostenitori di Thaksin Shinawatra, ex-premier thailandese
che vive all'estero perché se rientrasse in patria verrebbe arrestato per frode
ed evasione fiscale. La pressione della piazza ha costretto le autorità
thailandesi a sospendere il vertice in programma ieri a Pattaya, località
turistica a sud di Bangkok. ARRIVANO I BLU Un migliaio di manifestanti
anti-governativi ha dapprima ingaggiato una gigantesca rissa con dimostranti di
opposta tendenza che sfoggiavano maglie blu, un colore nuovo nel paesaggio
politico nazionale, imperniato sulla contrapposizione tra «rossi» e «gialli».
Dieci persone rimanevano ferite. La resistenza dei blu (poliziotti travestiti,
secondo gli avversari) è stata rapidamente piegata, e i rossi sono avanzati,
sfondando gli sbarramenti di polizia, sino a irrompere nell'hotel dove erano
riuniti i leader dei 10 Stati membri dell'Asean (Associazione delle nazioni
dell'Asia sudorientale) e di altri Stati di Asia e Oceania: Cina Giappone India
Corea del Sud Australia e Nuova Zelanda. Molti illustri ospiti sono stati
evacuati in elicottero. Il premier Abhisit Vejjajiva ha annullato il summit e
dichiarato lo stato d'emergenza, poi revocato in serata. Nessuna vittima per
fortuna. Positiva la scelta di evitare una repressione violenta della protesta.
Ma il governo ha fatto una pessima figura sotto gli occhi del mondo,
rivelandosi incapace di garantire lo svolgimento di un'iniziativa prevista da
tempo e finalizzata al rilancio economico dei Paesi partecipanti. Così ha
riconfermato l'immagine di instabilità che la Thailandia aveva offerto di sé
solo pochi mesi fa, quando al potere erano gli amici di Thaksin. Il vertice
infatti avrebbe dovuto tenersi già in dicembre, ma era stato preventivamente
rinviato perché Bangkok era paralizzata da quotidiani cortei
dei «gialli». FRODE ELETTORALE Allora la crisi fu risolta
dalla Corte costituzionale, che condannò per truffa elettorale il primo ministro So
( da "Nuova Sardegna, La"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
di Alfredo Franchini
Assessorati, futuro legato alla Statutaria I partiti rivedono gli assetti interni
e si preparano alle elezioni europee Pressing del Pd nazionale su Soru per un
possibile seggio a Strasburgo ma l'ex governatore è contrario CAGLIARI. Mentre
in Consiglio procede l'iter della legge Finanziaria, (da martedì riprende il
confronto nella Commissione Bilancio), i partiti caricano le batterie per le
prossime scadenze. Due appuntamenti riguardano da vicino gli assestamenti
interni del Centrodestra ma anche del Pd: le elezioni europee
e le decisioni che la Corte costituzionale prenderà sulla legge
statutaria. Un pronunciamento che potrebbe avere ripercussioni sul futuro della
giunta Sarda. Il Centrodestra si metterà in moto martedì. Mariano Delogu e
Claudia Lombardo, coordinatore regionale e vice del Pdl, si recheranno a Olbia
per cercare di risolvere la crisi comunale e mettere pace tra Giovannelli e
Nizzi. Inutile dire che nel Centrodestra molte attese sono concentrate
su un altro martedì, il 21 aprile, quando la Corte costituzionale
potrebbe bocciare la legge Statutaria: in quel caso salterebbe l'incompatibilità
tra il mandato di assessore e la carica di consigliere regionale; un passo
importante per i futuri assetti di una giunta che, al momento della formazione,
si è dovuta misurare proprio con questo oastacolo. E da qui è scaturita una
certa provvisorietà di alcuni assessorati. Più facile la partita per le
candidature alle elezioni europee con Maddalena Calia, eurodeputato uscente,
che potrebbe essere riconfermata. (Resta, però, da definire la collocazione nel
collegio unico con la Sicilia che ha finora impedito l'elezione di sardi; la
Calia, infatti, era subentrata, sul finire della legislatura in sostituzione di
un altro parlamentare siciliano). Centrosinistra. Il commissario del Pd,
Augusto Passoni, ha convocato per giovedì prossimo la direzione. Si deve
affrontare il nodo delle elezioni europee. E anche in questo caso torna sulla
scena «il caso Soru». Nel Pd sardo non è ancora chiaro il ruolo del movimento
Sardegna Democratica, lanciato dall'ex governatore nelle scorse settimane a
Sanluri e rimbalzano sempre più frequenti le voci di un pressing del Pd
nazionale, e in particolare di Piero Fassino, per candidare Soru alle europee.
L'ex presidente della Regione, però, è restio ad accettare un incarico simile:
gli eventi richiedono una sua presenza fissa a Tiscali, tanto che nel
presentare il suo movimento annunciò che avrebbe girato i paesi dell Sardegna
solo nel week end. Il Pd è in cerca di riscatto e, nel collegio unico
Sardegna-Sicilia, per essere eletti occorrono più di centomila voti: un monte
di preferenze che nel Centrosinistra - è il ragionamento di Fassino - può
essere raggiunto solo da Soru. Riformatori. Nei prossimi giorni in tutta la
Sardegna compariranno i gazebo dei Riformatori sardi per una massiccia campagna
a favore del referendum sulla legge elettorale «che ha tolto il diritto del
cittadino di scegliere chi deve andare in parlamento».
( da "Unita, L'" del
12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
LA LEGGE 40 E LA FUGA PER LA LIBERTÀ La Corte Costituzionale ha dichiarato la
parziale illegittimità della legge 40 sulla procreazione assistita,
esprimendosi sul limite numerico dei tre embrioni previsti per un unico e
contemporaneo impianto; e sul comma 3 nella parte in cui non prevede che il
trasferimento degli embrioni debba essere effettuato senza pregiudizio per la
salute della donna. La Consulta interviene, così, su due dei punti più
qualificanti e più contestati della normativa, evidenziandone il profilo di
incostituzionalità. Non è mera questione di diritto: il tema è quello dei
vincoli legislativi che dal
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
POLITICA pag. 13
ROMA IL GOVERNO ha pochi giorni per decidere cosa fare sul referendum. Già
nel... ROMA IL GOVERNO ha pochi giorni per decidere cosa fare sul referendum.
Già nel prossimo Consiglio dei ministri si dovrebbe sciogliere il nodo: se cioé
accorpare, come ha invitato a riflettere Silvio Berlusconi, le elezioni
amministrative ed europee alla consultazione popolare in un'unica data (6-7
giugno) per risparmiare. Oppure se, come sostiene la Lega, il referendum non
dovrà tenersi contemporaneamente alle altre votazioni. In realtà, salvo
interventi con decreti ad hoc, la legge 352 del 70 sull'indizione
dei referendum parla chiaro: «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte
costituzionale, il presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio
dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Cosa
succederà, allora? Ci sono tre ipotesi in campo. Comitato referendario,
Pd e Pdl premono per l'election day, che, secondo gli studiosi de Lavoce.info,
potrebbe far risparmiare 400milioni. Fondi che potrebbero essere destinati
all'Abruzzo (anche se il ministro Roberto Maroni sostiene che il risparmio sarebbe
inferiore). La seconda via è di mediazione: un mini-accorpamento tra referendum
e ballottaggi il 21 giugno, data che, per le ragioni suddette, imporrebbe un
decreto ad hoc per correggere l'attuale norma e significherebbe risparmi minori
rispetto alla prima possibilità. L'ipotesi caldeggiata dalla Lega consiste
invece nel destinare il referendum al 14 giugno, così come previsto in origine.
( da "Nuova Venezia, La"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina
14 - Cronaca UGO BERGAMO. Già sindaco e senatore, è membro del Csm. Candidato
Udc. UGO BERGAMO. Già sindaco e senatore, è membro del Csm. Candidato Udc.
( da "Nuova Venezia, La"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 14 - Cronaca
«Dopo le feste si parte con il taglio delle spese» Mognato conferma la
riduzione del 40 per cento dei fondi degli assessorati «Subito dopo le feste
concluderemo le verifiche per la riduzione al 60 per cento di tutte le spese
correnti di assessorati e direzioni, per cautelarci, così, rispetto al calo
delle entrate. Avremo un occhio di riguardo solo per la spesa sociale, perché,
soprattutto in questo momento, non è possibile penalizzare ulteriormente le
fasce più deboli». Così l'assessore al Bilancio Michele Mognato fa il punto
della situazione sui conti di Ca' Farsetti, confermando l'intenzione di non
rispettare, di fatto, il Patto di stabilità interno per salvaguardare gli
investimenti del Comune, utilizzando anche le risorse da alienazioni
immobiliari. «Molti assessorati - conferma Vianello - hanno già inviato
l'elenco delle spese da tagliare, da altri lo aspetto ancora. L'ultimo incontro
sarà con l'assessorato alle Politiche sociali, proprio per la delicatezza della
spesa in questo campo. Dal taglio, per motivi di elementare prudenza contabile,
non si può derogare. Sulla percentuale di esso, in alcuni casi, si può
discutere, proprio per tutelare i cittadini più deboli. Nessuno pensa certo di
tagliare l'assistenza agli anziani». L'assessore alle Politiche sociali Sandro
Simionato era stato tra i primi a mettere le mani avanti rispetto alla
riduzione del 40 per cento delle spese, proprio per la difficoltà di farlo in
questo settore, senza ridurre necessariamente l'assistenza. «Sul fronte delle
entrate - spiega ancora Mognato - purtroppo non possiamo fare molto, perché
Casinò, turismo e permessi di costruzione, sono i possibili canali e in questo
momento tutti segnano il passo». Il Casinò ha già fatto sapere che non sarà in
grado di rispettare la convenzione con il Comune che prevede di versare a Ca'
Farsetti ogni anno 107 milioni di euro e potrebbe quest'anno fernarsi una
decina di milioni più in basso. A giugno Mognato ha
comunque già previsto una verifica sul taglio delle spese correnti, per
vederese sarà possibile allentare il vincolo, ma intanto monitorerà la
situazione. (e.t.) UGO BERGAMO. Già sindaco e senatore, è membro del Csm.
Candidato Udc.
( da "Secolo XIX, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Thailandia, salta il
summit asiatico le camicie rosse marciano contro il governo Tensioni
internazionali: golpe alle Fiji, in Sri Lanka 100 mila civili ostaggi delle
Tigri Tamil 1 MAROCCO. Proteste contro il muro costruito da Rabat tra i
territori controllati dagli indipendentisti del Fronte Polisario e quelli sotto
il controllo marocchino. Due i feriti. 2 ALGERIA. Le opposizioni denunciano
brogli nelle elezioni che hanno visto la conferma del presidente in carica
Abdelaziz Bouteflika il 90,24% dei voti. 3 NIGERIA. Violenze nel Delta del
Niger, regione ricca di petrolio, nei primi nove mesi del 2008 oltre mille
morti. 4 KENYA. Divisioni all'interno del governo, riforme mancate e
proliferazione di gruppi armati. 5 MOLDOVA. Accuse di brogli elettorali. Oggi la Corte Costituzionale decide se riconteggiare i voti.
12/04/2009 6 GEORGIA. Oppositori in piazza per chiedere le dimissioni del
presidente, Mikhail Saakashvili. 7 KURDISTAN. I ribelli del Pkk che da anni
chiedono l'autonomia del sudest della Turchia hanno ucciso due soldati turchi.
8 IRAQ. Un nuovo attentato kamikaze ha provocato ieri 12 morti tra i soldati in
fila davanti a una caserma per prendere lo stipendio. 9 THAILANDIA. Il vertice
dell'Asea, che avrebbe dovuto tenersi a Pattaya è stato annullato per i
disordini provocati dai manifestanti. 10. FIJI. Il leader golpista, Frank
Bainimarama, è stato reinsediato alla guida di un governo provvisorio, dopo che
un tribunale aveva giudicato illegittima il suo esecutivo nato dal pacifico
golpe del 2006. 12/04/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Election day sì o
no? Pochi giorni per decidere referendum Le diverse soluzioni possibili del
governo: per risparmiare soldi e per evitare uno scontro frontale con la Lega
12/04/2009 ROMA. Dopo la pausa per le festività pasquali il governo dovrà
decidere in pochi giorni cosa fare per la convocazione del referendum
elettorale. Il tema dovrebbe essere in agenda nel prossimo Consiglio dei
ministri. A complicare la situazione un nodo ancora irrisolto all'interno della
maggioranza, vista la contrarietà della Lega Nord all'election day,
l'accorpamento cioè delle elezioni amministrative ed europee con la
consultazione popolare da tenere sabato 6 e domenica 7 giugno. In realtà, salvo
interventi con decreti ad hoc, parla chiaro. L'articolo 34 della legge 352
stabilisce infatti che «ricevuta comunicazione della
sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio
dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15
giugno». Diverse sono dunque le ipotesi che il governo ha di fronte nel caso si
volesse evitare una tripla tornata elettorale. Election day. Il premier
Silvio Berlusconi ha invitato gli alleati a riflettere sull'ipotesi di
accorpare le diverse consultazioni elettorali. Un ipotesi, sottolineano dal Pd
e dal comitato referendario, che permetterebbe al governo di destinare 400
milioni di euro all'emergenza terremoto, una cifra contestata però dal
Carroccio da sempre contrario all'accorpamento delle consultazioni elettorali.
Il tema rischia dunque di aumentare le tensioni con la Lega Nord dopo lo
scontro sul decreto sicurezza. Referendum 21 giugno. È questa la mediazione a
cui si potrebbe giungere tra il Pdl e la Lega. Si tratta di un mini
accorpamentoperché la data del referendum andrebbe a coincidere con il secondo
turno dei ballottaggi per le elezioni amministrative. Se il governo decidesse
di procedere in questa direzione dovrebbe però emanare un decreto ad hoc per
correggere la legge visto che il termine ultimo per la consultazione
referendaria è fissato al 15 giugno. Un no secco all'ipotesi arriva dal
comitato referendario così come esponenti del Pd perché la soluzione porterebbe
pochi risparmi in termini economici. Referendum 14 giugno. È la data prevista
per il voto nel caso in cui il governo dovesse emanare il decreto nei termini
stabiliti. Per gli elettori il rischio è però di dover andare a votare tre
domeniche di seguito: il 7 giugno per il primo turno delle amministrative e per
le europee; il 14 giugno consultazione referendaria e il 21 giugno per i
ballottaggi. 12/04/2009
( da "Tirreno, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 7 - Pisa
Lezione di Cordero sulla procedura penale Ne ripercorre le tappe in un
intreccio con la sua vita professionale e umana PISA. Il professor Franco
Cordero, uno dei padri della procedura penale italiana, ha tenuto una lezione
ai giuristi pisani al polo Carmignani, tenendoli incollati alla sedia per tre
ore. Nella sua conferenza intitolata "Storie di procedure,
un'autobiografia processual penalistica", l'avvocato Cordero ha ripercorso
la storia della sua vita professionale ed umana che si è intrecciata e
sviluppata con la storia della procedura penale stessa. Da materia di corredo
delle discipline giuridiche nei primi anni universitari del professore, la
procedura ha piano piano conquistato importanza sia in campo accademico che
nelle aule di tribunale diventando oggi protagonista di capovolgimenti di
sentenze. «Negli ultimi tempi per il legislatore è diventato più semplice
modificare le norme del codice di procedura penale piuttosto che fare leggi»,
ha commentato il professore torinese. «Apportando qualche cambiamento alla
procedura - ha aggiunto l'illustre ospite delle Camere penali di Pisa
presiedute dall'avvocato Ezio Menzione - si può rivoluzionare l'andamento di un
processo». Il professore non ha lesinato esempi e attacchi ai governanti italiani
«che legiferano in modo da pilotare i processi e rendere certa la propria
assoluzione». Del resto Cordero non si è mai sottratto ad alcun confronto ed ha
sempre combattuto battaglie di principio senza timori reverenziali e forte
della sua approfondita conoscenza del diritto. Così l'autore di centinaia di
articoli e libri non solo di carattere giuridico, il coniatore dell'appellativo
"Caimano", ripreso dal regista Nanni Moretti, vede nel presidente
Berlusconi per ora l'ultimo dei suoi avversari. Nel 1972, infatti, l'editorialista di Repubblica ha affrontato la sua prima battaglia
processuale, andando davanti alla Corte Costituzionale pur di difendere il suo
diritto di insegnare in una facoltà cattolica senza essere un credente. Dopo
anni di battaglia, però, il professore perderà e non potrà più insegnare
Filosofia del diritto nelle aule dell'università Cattolica di Milano.
Lascerà in eredità la storica sentenza della Corte costituzionale
n. 195/1972 e un pamphlet riassuntivo della vicenda, "Lettera a monsignore".
Agli avvocati, giudici di pace e professori pisani venuti ad ascoltarlo, il
professore ha ribadito, tra gli altri insegnamenti, che "La buona
procedura non dà nell'occhio". Forse è proprio per questo amore della
linearità, chiarezza e purezza della materia che Cordero ha dedicato la sua
vita professionale più all'insegnamento e studio della procedura che all'arena
dei tribunali in cui è entrato da avvocato, per meno di 10 anni, da insegnante,
inspiratore e difensore dei principi, da una vita. V.V.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Thailandia, «camicie
rosse» scatenate: salta il vertice --> Domenica 12 Aprile 2009 SOCIETA,
pagina 13 e-mail print La «marea rossa» in piazza a Bangkok foto LaPresse
BANGKOKFolle colorate che chiedono le dimissioni del governo, scontri tra
opposte fazioni e con le Forze dell'ordine, una nazione spaccata: l'instabilità
che la Thailandia sperava di essersi lasciata alle spalle è tornata ieri, con
scene che hanno ricordato la «presa» dei due aeroporti di Bangkok. A Pattaya,
un vertice di 16 Paesi asiatici è stato cancellato in seguito all'irruzione di
un migliaio di «camicie rosse», sostenitori dell'ex premier in esilio Thaksin
Shinawatra, nell'hotel che avrebbe dovuto ospitare il summit. I leader
stranieri sono già ripartiti in elicottero e in città è ritornata la calma,
tanto che lo stato di emergenza dichiarato in mattinata dal premier Abhisit
Vejjajiva è stato revocato in serata. La protesta ha preso le autorità alla
sprovvista: pur continuando a chiedere nuove elezioni, venerdì gli oppositori
avevano accettato di sospendere le manifestazioni nella località turistica a
( da "Messaggero, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Domenica 12 Aprile
2009 Chiudi BANGKOK - Folle colorate che chiedono le dimissioni del governo,
scontri tra opposte fazioni e con le forze dell'ordine, una nazione spaccata:
l'instabilità che la Thailandia sperava di essersi lasciata alle spalle è
tornata ieri, con scene che hanno ricordato la "presa" dei due
aeroporti di Bangkok. A Pattaya, un vertice di sedici Paesi asiatici è stato
cancellato in seguito all'irruzione di un migliaio di "camicie
rosse", sostenitori dell'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra,
nell'hotel che avrebbe dovuto ospitare il summit. I leader stranieri sono
fuggiti in elicottero dopo essere saliti sul tetto. La protesta ha preso le
autorità alla sprovvista: pur continuando a chiedere nuove elezioni, ieri gli
oppositori avevano accettato di sospendere le manifestazioni nella località
turistica a
( da "Nazione, La (Prato)"
del 12-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Prato))
Argomenti: Giustizia
CRONACA PRATO pag. 6
La Gioielleria Paci invia una memoria alla Corte dei Conti L'ESPROPRIO
CONTESTATO NELL'AREA MULTISALA GIOELLERIA PACI e esproprio per la strada di
accesso alla Multisala: la titolare del negozio, forte della bocciatura della
commissione Urbanistica chiede ai consiglieri comunali di non approvare la
delibera e invia un documento integrativo anche alla Corte dei Conti. Dovrebbe
essere discussa giovedì prossimo o nell'ultima seduta di questa legislatura una
delibera che, in caso di approvazione, consentirebbe il collegamento tra viale Allende
e Via Tobbianese e che, con una modifica ad hoc alla convezione fra Comune e
Oasis, permetterebbe l'apertura della Multisala anche senza la realizzazione
della nuova strada. Così Giulia Paci, la titolare dell'ultimo piccolo negozio
rimasto in piedi in zona Multisala, ha messo nero su bianco alcune
considerazioni e le ha inviate ai consiglieri e al procuratore della Corte dei
Conti. Innanzitutto la Paci fa notare che i differenti tempi riscontrati
nell'azione della pubblica amministrazione: «Sono quasi tre anni che nessuno ci
ha fatto una giusta proposta, mentre solo dopo tre mesi e mezzo il Comune dà
risposta affermativa per modificare la delibera 98 alla Oasis si legge nel
documento della Paci anche dopo la richiesta della Circoscrizione Sud nessuna garanzia
integrativa per l'acquisto dell'immobile è stata domandata alla Oasis: senza
garanzie il Comune potrebbe subire un danno erariale di oltre 2 milioni di
euro, se come stabilisce una sentenza della Corte
Costituzionale l'esproprio fosse valutato al reale valore di mercato». Infine
si evidenziano nel documento forti perplessità sui criteri di valutazione
economica: «Il 5 ottobre ci viene fatta una proposta scandalosa ad opera del
tecnico dell'Oasis: ma perché il valore di esproprio lo deve fissare il soggetto
che ha l'obbligo per legge di pagarlo? Perché il Comune fa propria
l'offerta e non formula l'offerta in base alle proprie valutazioni (1.028.000
euro) ben lontana dai miseri 463.541?» si chiede infine la Paci Filippo
Federighi Image: 20090412/foto/6844.jpg
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Esteri Pagina 115
Thailandia. I leader del summit costretti a fuggire in elicottero. Duri scontri
fra manifestanti e polizia Bangkok, si infiamma la rivolta Thailandia.. I
leader del summit costretti a fuggire in elicottero. Duri scontri fra
manifestanti e polizia Le Camicie Rosse bloccano il vertice asiatico --> Le
Camicie Rosse bloccano il vertice asiatico Il vertice dei sedici Paesi asiatici
è stato cancellato in seguito all'irruzione dei sostenitori dell'ex premier
Thaksin Shinawatra. BANGKOK Folle colorate che chiedono le dimissioni del
governo, scontri tra opposte fazioni e con le forze dell'ordine, una nazione
spaccata: l'instabilità che la Thailandia sperava di essersi lasciata alle
spalle è tornata ieri. A Pattaya, un vertice di sedici Paesi asiatici è stato
cancellato in seguito all'irruzione di un migliaio di Camicie Rosse,
sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra, nell'hotel che avrebbe dovuto
ospitare il summit. I leader stranieri sono ripartiti in elicottero e in città
è ritornata la calma, tanto che lo stato di emergenza dichiarato ieri in
mattinata dal premier Abhisit Vejjajiva è stato revocato. LA RIVOLTA La
protesta ha preso le autorità alla sprovvista: venerdì gli oppositori avevano
accettato di sospendere le manifestazioni nella località turistica a
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 12-04-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Giustizia
POLITICA pag. 15
ROMA IL GOVERNO ha pochi giorni per decidere cosa fare sul referendum. Già
nel... ROMA IL GOVERNO ha pochi giorni per decidere cosa fare sul referendum.
Già nel prossimo Consiglio dei ministri si dovrebbe sciogliere il nodo: se cioé
accorpare, come ha invitato a riflettere Silvio Berlusconi, le elezioni
amministrative ed europee alla consultazione popolare in un'unica data (6-7
giugno) per risparmiare. Oppure se, come sostiene la Lega, il referendum non
dovrà tenersi contemporaneamente alle altre votazioni. In realtà, salvo
interventi con decreti ad hoc, la legge 352 del 70 sull'indizione
dei referendum parla chiaro: «ricevuta comunicazione della sentenza della Corte
costituzionale, il presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio
dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15 giugno». Cosa
succederà, allora? Ci sono tre ipotesi in campo. Comitato referendario,
Pd e Pdl premono per l'election day, che, secondo gli studiosi de Lavoce.info,
potrebbe far risparmiare 400milioni. Fondi che potrebbero essere destinati
all'Abruzzo (anche se il ministro Roberto Maroni sostiene che il risparmio
sarebbe inferiore). La seconda via è di mediazione: un mini-accorpamento tra
referendum e ballottaggi il 21 giugno, data che, per le ragioni suddette,
imporrebbe un decreto ad hoc per correggere l'attuale norma e significherebbe risparmi
minori rispetto alla prima possibilità. L'ipotesi caldeggiata dalla Lega
consiste invece nel destinare il referendum al 14 giugno, così come previsto in
origine.
( da "Giornale.it, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 88 del 2009-04-12
pagina 0 Lautorità del Cavaliere oltre un governo dai poteri limitati di
Gianni Baget Bozzo Finora l'esecutivo era stato la Cenerentola delle istituzioni. Il contrario di
quanto accade all'estero. La Lega tende ad agire unilateralmente. E la
maggioranza è davvero all'altezza del suo leader? Secondo una celebre battuta
attribuita a Benito Mussolini, governare gli italiani non è impossibile ma è
inutile. Dopo tanti paragoni tra Berlusconi e Mussolini, sembra ora evidente
che le due storie si diversificano radicalmente. Berlusconi accetta di
governare l'Italia con la sua maggioranza quando la sfida della realtà va oltre
le liturgie istituzionali della nostra Repubblica. Il governo affronta a
livello nazionale, come accade a tutti i governi, una crisi che è mondiale
senza che esista un governo mondiale. Sui governi nazionali cadono quindi
responsabilità che vanno oltre il diritto vigente e soprattutto le consuetudini
che su quel diritto si sono fondate. Il potere dei governi nazionali è stato
eroso sia a profitto delle istituzioni internazionali e, nel nostro caso
europee, sia a quello delle istituzioni locali. Sicché la sfida eccezionale è
affrontata con poteri diminuiti e, nel nostro Paese, dove il governo è la
Cenerentola delle istituzioni, affrontare la crisi sotto il peso di esorbitanti
istituzioni di garanzia, diviene una sfida ancora più complessa che negli altri
Paesi. Il presidente del Consiglio chiede al Parlamento di consentirgli quei
poteri che hanno i primi ministri in tutti i Paesi a regime parlamentare e,
ovviamente, molto minori di quelli del presidente della Repubblica nei regimi
presidenziali. Un governo di unità nazionale non avrebbe oggi più forza, dato
il clima di conflitto civile che percorre tutta la sinistra incalzata da Di
Pietro e logorata dalle sue divisioni ideologiche: non avrebbe più autorità del
governo Berlusconi. è stato scritto che lo «Stato c'è». Non a caso questa espressione
è stata calcata sul modello di quella che afferma: «Silvio c'è». La coalizione
berlusconiana di centrodestra assume il governo del Paese in una situazione che
il disastro aquilano rende ancora più grave. La sua potenza di distruzione
supera quella degli altri terremoti. Ma l'Aquila è una città della storia e
ridarle vita sfida l'essenza della nazione. Berlusconi non si è sottratto alla
sfida di governare e ha dato all'intervento del governo una dimensione
personale, ha aggiunto di suo una autorità che purtroppo il governo italiano ha
perduto come potere istituzionale. E quello che Silvio
chiede è di dare al governo il rilievo che la prassi costituzionale gli
ha negato a vantaggio del capo dello Stato, della presidenza delle Camere,
della Corte costituzionale. Si pone anche il problema se la maggioranza sia all'altezza del
suo leader. Infine è lui, e non la maggioranza, che è stato investita dalla
fiducia degli italiani. Un incidente parlamentare creato, come pare, dai
deputati del Pdl, può essere politicamente spiegato con l'unilateralità che la
Lega imprime alla sua «delegazione» al governo, al suo farsi parte per se
stessa per conseguire più voti alle elezioni europee e amministrative. La Lega
deve dire, di fronte alla sfida dell'economia e dell'Abruzzo, se la Padania è
una espressione geografica o se configura ancora uno scisma dell'unità della
nazione. Ma il presidente della Camera dovrà comprendere che la necessità della
grande crisi non si affronta con le consuetudini parlamentari e che il compito
del Parlamento è in primo luogo quello di essere responsabile innanzi al popolo
acconsentendo a quello che il popolo chiede: un governo che corrisponda al
sentimento dell'unità della nazione e che esprima quel coraggio che i
soccorritori dei terremotati dell'Aquila hanno così esemplarmente donato al
Paese. Per questo, innanzi alla sfida aquilana, Berlusconi ha riproposto il suo
problema: perché il governo possa governare occorre che il Quirinale e le
Camere consentano al governo di essere quello che è. Esso non è la parte
«dignificata» del paese ma è la parte «efficiente», per usare una celebre
distinzione che risale a due secoli fa, pronunciata dal fondatore
dell'Economist. è «l'efficienza» dello Stato. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA
- Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "AmericaOggi Online"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Thailandia.
Irruzione nell'hotel, salta il vertice Di Alessandro Ursic 12-04-2009 BANGKOK.
Folle colorate che chiedono le dimissioni del governo, scontri tra opposte
fazioni e con le forze dell'ordine, una nazione spaccata: l'instabilità che la
Thailandia sperava di essersi lasciata alle spalle è tornata ieri, con scene
che hanno ricordato la "presa" dei due aeroporti di Bangkok. A
Pattaya, un vertice di sedici Paesi asiatici è stato cancellato in seguito
all'irruzione di un migliaio di "camicie rosse", sostenitori dell'ex
premier in esilio Thaksin Shinawatra, nell'hotel che avrebbe dovuto ospitare il
summit. I leader stranieri sono già ripartiti in elicottero e in città è
ritornata la calma, tanto che lo stato di emergenza dichiarato in mattinata dal
premier Abhisit Vejjajiva è stato revocato in serata. La protesta ha preso le
autorità alla sprovvista: pur continuando a chiedere nuove elezioni, venerdì
gli oppositori avevano accettato di sospendere le manifestazioni nella località
turistica a
( da "Corriere Adriatico"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Referendum, pochi
giorni per la data La legge prevede il voto entro il 15 giugno. La Lega Nord
resta contraria all'election day Roma Dopo la pausa per le festività pasquali
il governo dovrà decidere in pochi giorni cosa fare per la convocazione del
referendum elettorale. Il tema dovrebbe essere in agenda nel prossimo Consiglio
dei ministri. A complicare la situazione un nodo ancora irrisolto all'interno
della maggioranza, vista la contrarietà della Lega Nord all'election day,
l'accorpamento cioè delle elezioni amministrative ed Europee con la
consultazione popolare da tenere sabato 6 e domenica 7 giugno. In realtà, salvo
interventi con decreti ad hoc, la legge 352 del 1970 sull'indizione dei
referendum parla chiaro. L'articolo 34 stabilisce infatti che "ricevuta comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio
dei ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di
convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile e 15
giugno". Diverse sono dunque le ipotesi che il governo ha di fronte nel
caso si volesse evitare una tripla tornata elettorale. Election day Il
premier Silvio Berlusconi ha invitato gli alleati a riflettere sull'ipotesi di
accorpare le diverse consultazioni elettorali di giugno. Un ipotesi,
sottolineano dal Partito Democratico e dal comitato referendario, che
permetterebbe al governo di destinare 400 milioni di euro all'emergenza
terremoto in Abruzzo, una cifra contestata però dal Carroccio da sempre
contrario all'accorpamento delle consultazioni elettorali. Il tema rischia
dunque di aumentare le tensioni con la Lega Nord dopo lo scontro sul decreto
sicurezza. Referendum il 21 giugno E' questa la mediazione a cui si potrebbe
giungere tra il Pdl e la Lega. Si tratta di un "mini accorpamento"
perchè la data del referendum andrebbe a coincidere con il secondo turno dei
ballottaggi per le elezioni amministrative. Se il governo decidesse di
procedere in questa direzione dovrebbe però emanare un decreto ad hoc per
correggere la legge attuale visto che il termine ultimo per la consultazione
referendaria è fissato al 15 giugno. Un no secco all'ipotesi arriva dal
comitato referendario così come esponenti del Pd perchè la soluzione porterebbe
pochi risparmi in termini economici. Referendum il 14 giugno E' la data
prevista per il voto nel caso in cui il governo dovesse emanare il decreto nei
termini stabiliti. Per gli elettori il rischio è però di dover andare a votare
per tre domeniche di seguito: il 7 giugno per il primo turno delle
amministrative e per le elezioni europee; il 14 giugno consultazione
referendaria e il 21 giugno per i ballottaggi. YASMIN INANGIRAY,
( da "Gazzettino, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Oppositori
in piazza in Moldavia come in Georgia Domenica 12 Aprile 2009, Chisinau La
Corte costituzionale di Chisinau ha rinviato ad oggi
l'udienza sulla richiesta del presidente moldavo Vladimir Voronin di ricontare
i voti delle elezioni di domenica 5 aprile, vinte dal Partito comunista
filorusso e contestate aspramente dall'opposizione filoccidentale. Non ci sono precedenti di un
riconteggio in Moldavia (o Moldova) da quando dichiarò l'indipendenza nel 1991
dalla disciolta Urss. L'opposizione ha ottenuto il riconteggio dopo dure
contestazioni di piazza che martedì sono degenerate in scontri e violenze
(morta una donna). Il governo filorusso accusa Bucarest - lingua e tradizioni
della maggioranza dei moldavi sono affini a quelle romene - di aver sobillato i
manifestanti per favorire un colpo di Stato. Oggi è prevista una nuova protesta
di piazza dell'opposizione per la liberazione di decine di manifestanti
arrestati nei disordini. A Tbilisi intanto l'opposizione è scesa in piazza
ieri, per il terzo giorno, chiedendo a gran voce le dimissioni del presidente
georgiano Michail Saakashvili. Dai 50-60mila manifestanti di giovedì e dai 25
mila di venerdì, ieri erano scesi a 15 mila. «Misha, vattene!» era lo slogan
più «gettonato» dai dimostranti che hanno sfidato pioggia e freddo, riunendosi
sulla spianata davanti al parlamento, sotto la sede della tv pubblica e intorno
alla residenza di Saakashvili, paralizzando il traffico nel centro della
capitale. Saakashvili - che ha detto che non intende ritirarsi fino al 2013 - è
stato portato al potere nel 2003 dalla "rivoluzione delle rose"
democratica, ma ora i georgiani filo-europei gli imputano la condotta disastrosa
della guerra contro i russi l'estate scorsa, autoritarismo e incapacità di
affrontare la crisi economica.
( da "Gazzettino, Il"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Statisti in fuga tra
le contestazioni Il governo thailandese minimizza lo smacco. Esultano i
sostenitori dell'ex premier esiliato Domenica 12 Aprile 2009, Bangkok Folle
colorate che chiedono le dimissioni del governo, scontri tra opposte fazioni e
con le forze dell'ordine, una nazione spaccata: l'instabilità che la Thailandia
sperava di essersi lasciata alle spalle è tornata ieri con scene che hanno
ricordato la «presa» dei due aeroporti di Bangkok. A Pattaya un vertice di
sedici Paesi asiatici è stato annullato a causa dell'irruzione di un migliaio
di «camicie rosse», sostenitori dell'ex premier in esilio Thaksin Shinawatra,
nell'hotel che avrebbe dovuto ospitare il summit. Dopo che i leader stranieri
sono ripartiti in elicottero, in città è ritornata la calma, e lo stato di
emergenza dichiarato in mattinata dal premier Abhisit Vejjajiva è stato
revocato in serata. La protesta ha preso le autorità alla sprovvista: pur
continuando a chiedere nuove elezioni, gli oppositori avevano accettato di
sospendere le proteste nella località turistica a
( da "Sicilia, La"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
dopo la rinuncia di
fici Marino e la Imbergamo tornano in corsa per un posto alla Dna Tornano in
corsa per un posto alla Direzione nazionale antimafia, due magistrati che
attualmente prestano servizio al Palazzo di giustizia di Caltanissetta. Si
tratta di Franca Imbergano, sostituto procuratore generale e di Nicolò Marino
in servizio alla Direzione distrettuale antimafia. La Imbergamo e Marino sono
tornati in lizza dopo la rinuncia al posto di sostituto
alla Procura nazionale antimafia il pm di Palermo Giuseppe Fici, che la terza
commissione del Csm aveva proposto a maggioranza fra i 6 magistrati che faranno
parte della Dna. "Sarebbe stata un'occasione professionale - dice Fici -
ma a causa di motivi personali sono costretto a fare un passo indietro".
Fici ha già inviato al Csm la lettera in cui revoca. Adesso la
commissione deve rifare una nuova proposta per indicare al plenum il sesto
magistrato. A maggioranza erano stati proposti Diana De Martino (Magistratura
indipendente), pm a Roma; Carlo Caponcello (Unicost), giudice a Catania; Maria
Vittoria De Simone (Unicost), gip a Napoli; Giovanni Russo (Mi), ex consulente
della Commissione antimafia e Anna Canepa (Magistratura democratica), ex pm a
Genova e attualmente in servizio alla Procura di Gela. Erano rimasti fuori
altri candidati che si sono sempre distinti per le tante inchieste antimafia
che hanno coordinato, e fra questi in commissione non hanno avuto la
maggioranza pm come Maurizio De Lucia (Dda Palermo) e, appunto, Franca
Imbergamo (ex pm Palermo) e Nicolò Marino (Dda Caltanissetta).
( da "Sicilia, La"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
lettera
al csm Posto in Procura nazionale il pm Fici revoca domanda Gli agenti
dell'ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno arrestato un
pregiudicato responsabile di una tentata rapina ai danni del supermercato
Marotta di piazza Generale Cascino. In manette è finito Danilo D., 20 anni, autore di un
violento raid. Il giovane ha fatto ingresso nel supermercato quando il titolare
del discount stava trasferendo l'introito giornaliero dalle casse continue alla
cassaforte di una stanza adiacente. Il gestore è stato raggiunto nella sua
stanza dal malvivente che gli intimava la consegna della somma di denaro.
L'inattesa resistenza del titolare, sostenuto anche da un dipendente, ha fatto
desistere il pregiudicato dal suo intento, dandosi alla fuga danneggiando
articoli e scaffali del supermercato.
( da "Rai News 24"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma | 12 aprile
2009 Moldavia, la Corte Costituzionale ordina il
riconteggio dei voti Proteste a Chisinau Dopo le massicce proteste di piazza
dell'opposizione che contestava la vittoria dei comunisti alle elezioni del 5
aprile, la Corte Costituzionale moldava ha accolto la richiesta del presidente
Vladimir Voronin di ricontare i voti. Era questa la richiesta avanzata
dall'opposizione anticomunista e a cui Voronin aveva ceduto dopo i disordini
avvenuti nella capitale Chisinau. Nelle manifestazioni e' morta una donna,
mentre oggi e' deceduto un uomo a causa delle ferite riportate nei giorni
scorsi. "La Corte Costituzionale ordina alla Commissione elettorale
centrale di ricontare entro nove giorni tutte le schede delle elezioni del 5
aprile", ha detto il presidente della Corte, Dumitru Pubelere.
( da "Corriere.it"
del 12-04-2009)
Argomenti: Giustizia
A Pasqua ancora 10
mila persone in piazza a Chisinau Moldova: sì a riconteggio dei voti Morto un
manifestante nei giorni scorsi. I parenti: è stata la polizia. Le autorità:
colpa dei gas lacrimogeni CHISINAU - La Corte costituzionale
della Moldova ha deciso di autorizzare la riconta dei voti e la revisione delle
liste delle contestate elezioni politiche del 5 aprile vinte dal Partito
comunista e che l'opposizione reputa non valide e minate da brogli. Il
riconteggio era stato chiesto anche dal richiesto dal presidente della
Repubblica, Vladimir Voronin. «La Corte costituzionale dispone che la Commissione elettorale centrale riconti entro
nove giorni tutti i voti espressi nelle elezioni del 5 aprile», ha dichiarato
il presidente dell'Alta corte, Dumitru Pulbere, autorizzando anche il riesame delle liste
elettorali come chiesto dalle opposizioni anticomunista, che da giorni
contestano il voto con manifestanzioni che hanno causato duri scontri. MORTE
SOSPETTA - Voronin nei giorni scorsi ha accusato «forze politiche della
Romania» di aver organizzato e diretto gli scontri. Comunque anche a Pasqua
circa 10 mila persone sono scese in piazza nella capitale Chisinau per
contestare i risultati delle elezioni e per chiedere il rilascio degli
arrestati negli scontri dei giorni scorsi. Un manifestante è morto mercoledì:
lo confermano i suoi parenti e le autorità, che tuttavia hanno posizioni
differenti sulle cause della morte. I genitori di Valeriu Boboc, 23 anni, hanno
detto di aver recuperato il corpo del figlio ricoperto di ematomi all'obitorio
della capitale dopo il suo arresto. Un portavoce della polizia ha confermato il
decesso, ma l'ha attribuito ai gas lacrimogeni. Secondo i risultati
dell'autopsia Boboc aveva una costola rotta, ma è morto avvelenato da una
sostanza d'origine sconosciuta. stampa |