CENACOLO DEI COGITANTI |
"Il decreto Bunetta è
anticostituzionale" ( da "Stampa,
La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: di avviare la procedura per
arrivare anche ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale il «decreto
Brunetta»: prevede la decurtazione di parte dello stipendio (indennità) per gli
addetti del pubblico impiego nei primi dieci giorni di malattia. La donna chiede
la restituzione di 250 euro, un quinto dello stipendio.
Rai Storia ricorda le
prime emissioni pr ( da "superEva
notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: una sentenza della Corte
Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private:
finisce il monopolio della radio di Stato e inizia l'era della libertà
d'antenna. Il 28 luglio 1976, una sentenza della Corte Costituzionale sancisce
la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione
locale: inizia così l'
Autisti o soccorritori? La
Regione fa retromarcia ( da "Stampa,
La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: scorso anno il provvedimento
davanti alla Corte Costituzionale. Un disegno di legge è stato approvato
all'unanimità dalla quinta Commissione, e ora andrà in aula per il via libera
finale. Ci sono voluti sette mesi di riunioni tra Roma e Aosta. Sono solo tre
articoli, che mettono mano ai punti che avevano provocato, a metà
Spagna/ Garzon occulto'
compensi in Usa durante anno ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: potrebbe finire ben presto sotto la
lente del Consejo general del poder judicial (Cgpj, il Csm spagnolo) per aver
occultato all'ordine giudiziario redditi di circa 200.000 dollari durante
l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
è il governo del potere
economico - alfredo franchini ( da "Nuova
Sardegna, La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale il 21 aprile
potrebbe bocciare proprio la legge Statutaria? «Sarebbe curioso formare un
governo con una prospettiva simile, mi auguro che non sia così». Da Italia dei
Valori, Federico Palomba afferma: «Non discuto i nomi delle persone ma i metodi
che hanno portato alla formazione della giunta: hanno messo in evidenza
lacerazioni molto forti non su valori e programmi
acqua, il nodo canone
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Valvasori ha voluto sottolineare
gli effetti sul conto economico della società della sentenza della Corte
costituzionale 335 del 10 ottobre 2008, con la quale, ha affermato, «è stato
chiarito che nessun canone riferito al servizio di depurazione può essere
addebitato all'utente nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti
centralizzati di depurazione o questi siano inattivi».
La giustizia, lo Stato e
le realtà locali ( da "Tempo,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Interviene Antonio Baldassarre,
presidente emerito della Corte Costituzionale;Roberto Carrelli Palombi di
Montrone, consigliere C.S.M. - Consiglio Superiore della Magistratura;
Margherita Gerunda, Procuratore della Repubblica di Frosinone; Mario Mercone,
Procuratore della Repubblica di Cassino; Luca Palamara, presidente A.
L'aeroporto Â<volaÂ>
via ( da "Tempo,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ma la Corte Costituzionale ha
chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la
loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A
tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.
Il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha bocciato Frosinone quale...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ma la Corte Costituzionale ha
chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la
loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A
tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.
PUGLIA: LE TRAPPOLE DI
BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA ALLE POLITICHE
DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL' ASSESSORE ANGELA BARBANENTE
( da "marketpress.info"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Non si può però dimenticare che ci
sono voluti mesi di trattative e una raffica di ricorsi alla Corte
costituzionale per conseguire questo risultato. Ma tant?è. La grande macchina
comunicativa del governo Berlusconi è capace di far passare prima una scatola
vuota e poi il recupero tardivo di programmi regionali per ?iniziativa
importantissima?
Garzón nei guai <Ha
occultato dei compensi> ( da "Corriere
della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: celebre giudice spagnolo Baltasar
GarzÓn potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial
(il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di
203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
Alloggi pubblici, le
ragioni degli assegnatari ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il presidente della Repubblica e
del Csm Giorgio Napolitano ha detto: «Le leggi vanno solo applicate e basta».
2) In quanto al prezzo di 20-30mila euro, caro assessore, è nelle norme di
legge in quanto le domande di acquisizione portano le date di 10-15 anni fa,
diritto e prezzo già acquisito da 15 anni.
Provinciali, l'Udc candida
Ugo Bergamo ( da "Corriere
del Veneto" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: attualmente membro del Csm, carica
da cui dovrebbe autosospendersi per la corsa in solitaria verso Ca' Corner. E,
in, più, Bergamo sarà candidato anche per Strasburgo. «Ho in programma a breve
un incontro con gli onorevoli Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa - dice -
solo dopo questo incontro scioglierò le riserve.
MADRID Bufera sul giudice
più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il gran...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 000 dollari percepiti tra il marzo
del 2005 e il giugno del 2006 quando si trovava per un anno sabbatico a New
York, dove ha tenuto alcune lezioni all'Università. L'incartamento è già stato
girato al Consejo general del poder judicial, il Csm spagnolo.
Disabili: estensione al
figlio convivente del congedo parentale per maternità
( da "AltaLex" del
10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La risposta della Corte
Costituzionale In sintesi, la risposta dei giudici della Corte Costituzionale è
stata la seguente: La Corte conferma le posizioni precedentemente assunte con
riferimento alla norma relativa all?istituto del congedo straordinario. In
effetti, sul punto la Corte si era già espressa.
UTENZE DOMESTICHE.
Avezzano, Federconsumatori contesta i canoni di depurazione ingiustificati
( da "HelpConsumatori"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale. E' quanto
sostiene la sede abruzzese della Federconsumatori che ricorda agli utenti
quanto stabilito dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. La Corte,
infatti, ha stabilito il seguente principio: "se nel Comune di residenza
non sono attivi i depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta
destinata alla depurazione NON deve essere pagata dai cittadini"
<Nuove assunzioni Aim
rispetta le leggi?> ( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: recenti pronunciamenti della Corte
costituzionale sulle modalità di assunzione di personale nelle società a
partecipazione pubblica affidatarie di servizi pubblici. Secondo Meridio e
colleghi, dal 20 ottobre scorso Aim e le sue società «devono procedere al
reclutamento del personale e al conferimento degli incarichi nel rispetto di
principi a cui si devono ispirare gli enti pubblici»
Presidenza Rai: occorrono
candidature di alto profilo ( da "Articolo21.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dimenticheremo Pensiamo ad una rosa
che possa comprendere nomi indiscutibili quali quelli del professor
Zagrebelski, già presidente della corte costituzionale o del suo collega
Valerio Onida o del profesor Giuseppe Tesauro indimenticato presidente della
commissione anti trust, o di Stefano Rodotà, stimato ovunque per le sue
ricerche sui temi della libertà e del diritto a comunicare.
DDl Alfano, se lo conosci
lo eviti ( da "Articolo21.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Associazione Nazionale Magistrati e
dal CSM alle organizzazioni dei giornalisti e alla stessa Federazione degli
Editori, unite in un?insolita alleanza che arriva a superare una difficile
trattativa contrattuale, gravato dal sospetto di incostituzionalità,
dall?ostilità della stampa internazionale, dal monito delle istituzioni
europee, compresa la Corte di Giustizia,
Depurazione, il Pdl
bacchetta Alianello "Le sue affermazioni sono deliranti"
( da "Corriere Adriatico"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: approvato dal Senato il 12 febbraio
scorso - osserva il Pdl - recepisce la sentenza della Corte Costituzionale, che
ha dichiarato l'illegittimità della legge Galli laddove prevede il pagamento
del servizio di depurazione anche da parte degli utenti che non ne usufruiscono
per la mancanza dell'impianto o per la temporanea inattività dello stesso.
Sarà affrontato subito il
caso-Gela dove il nuovo carcere è chiuso
( da "Sicilia, La" del
10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: apertura di un fascicolo del Csm
sul procuratore di Palermo, Francesco Messineo e i suoi rapporti con il cognato
che sarebbe coinvolto in inchieste di mafia. «Il lavoro del Csm è sempre
autonomo. Ho una stima particolarissima nei confronti del procuratore Messineo
perché sul campo ne ho potuto apprezzare i risultati nella lotta alla mafia.
La sfida dell'Udc: Alle
elezioni corriamo da soli Mestre, il segretario Cesa lancia l'amo a Galan: Se
non cedi alla Lega e dimostri coraggio, noi siamo qui
( da "Gazzettino, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: componente non togato del Csm (che,
a distanza, si dice «onorato»), a Padova sarà in pista il parlamentare Antonio
De Poli, a Verona l'assessore regionale Stefano Valdegamberi, a Belluno il
sindaco di Longarone Pierluigi De Cesero. L'Udc è pronta, a meno che il
governatore Giancarlo Galan e il Pdl non ci ripensino.
Regione Lazio, ok unanime
in commissione a nuovo regolamento
( da "Velino.it, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Normative comunitarie e ricorsi
della Corte Costituzionale; Gestione ed inserimento delle interrogazioni
all?inizio di ogni seduta consiliare. Ma, soprattutto, il regolamento è stato
adeguato al nuovo Statuto della Regione, entrato in vigore nella scorsa legislatura
e alle nuove esigenze normative che nel frattempo sono sopraggiunte.
Chiesa/ A Roma Giubileo
Paolino Universitari con Bertone e
( da "Virgilio Notizie"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente emerito della Corte
Costituzionale. Le relazioni magistrali saranno affidate all'arcivescovo
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura - sul
tema "Il Vangelo incontra le culture" - e a Eric McLuhan, professore
emerito presso l'Università di Toronto (Canada) - su "Il Vangelo negli
Areopaghi contemporanei".
Spagna/ Garzon smentisce
occultamento redditi in anno ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: archiviare una causa contro Garzon
per un caso di curruzione - ha trasmesso al Csm spagnolo (il Cgpj) informazioni
sui compensi che il magistrato percepì fra 2005 e 2006 durante una sorta di
anno sabbatico regolarmente retribuito e passato negli Stati uniti, che potrebbero
avere conseguenze disciplinari. Garzon ricevette 203.
All'Ambasciatori non si è
presentato perché impegnato al Csm, solo che a Roma è ...
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ambasciatori non si è presentato
perché impegnato al Csm, solo che a Roma è arrivato tardi: Ugo Bergamo ha
passato infatti buona parte della mattinata in un aereo bloccato al Marco Polo.
Tra i passeggeri anche il vicepresidente della Regione Veneto, Franco Manzato.
«Ci hanno detto che c'era un guasto ai motori - racconta Bergamo - e siamo
rimati due ore a bordo.
Provincia, l'Udc con Ugo
Bergamo lancia la sfida a Zoggia ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dimostrato di lavorare bene in
Parlamento e ancora di più oggi in Csm», ha detto Lorenzo Cesa, il segretario
nazionale dell'Udc giunto in mattinata a Mestre - e nel pomeriggio passato poi
a Padova - per spiegare la scelta del partito di correre da soli anche nei
Comuni con più di 15mila abitanti. A Scorzè, ad esempio, il candidato sindaco
dello Scudocrociato sarà Federico Michelan,
Cat costa sporul de stres
al magistratilor ( da "Romania
Libera" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: pentru trecerea imediata la
eliminarea inechitatilor dintre magistratii de la CSM, ICCJ, Ministerul Public
si instantele din subordinea Ministerului Justitiei si Libertatilor
Cetatenesti", a afirmat ministrul. Potrivit lui Predoiu, este
"absolut necesar" ca diferenta necesara bunei functionari a
sistemului sa fie alocata pe parcursul anului prin rectificari in primavara si
in toamna.
Tornano i figli di NN?
( da "Articolo21.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: e richiamando alla loro attenzione
il parere negativo della Corte Costituzionale francese in merito ad una simile
proposta di legge avanzata in Francia nel 2003 e naturalmente respinta. Un
gentile invito rivolto ai nostri costituzionalisti? Oggi il ddl, dopo essere
stato approvato dal Senato, eha ripreso il suo iter presso le Commissioni
riunite Affari costituzionali e Giustizia.
Morgillo (PDL):
"Previsto aumento delle tariffe grazie a incapacità di Burlando"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: a seguito della sentenza della
Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità dei rientri tariffari
idrici per quegli utenti che non sono collegati ad impianti di depurazione,
alla Giunta se avesse già provveduto o avesse intenzione di provvedere in tempi
brevi ad effettuare un censimento per conoscere il numero degli utenti liguri
non allacciati agli impianti.
Cassazione/ Giudice
'lento' causa scarcerazioni: merita
( da "Virgilio Notizie"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Prima della sanzione della
rimozione dall'ordine giudiziario, il Csm aveva rimosso il magistrato per
"grave negligenza", trasferendolo a Milano. Intanto, a giugno 2008,
sempre con riferimento al ritardo nel deposito della sentenza, il giudice Pinatto
era stato anche condannato a 8 mesi di reclusione dal Gup di Catania per
omissione di atti d'ufficio.
'Così si massacra
l'ambiente' ( da "Nuovo
Molise web" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: per la quale il Governo nazionale
si è rivolto alla Corte Costituzionale chiedendone l'annullamento per
incostituzionalità (Delibera del Consiglio dei Ministri del 11.07.08 e
conseguente ricorso alla Corte Costituzionale NØ 41 del 31.07.08) definisce, all'art.2,
limiti e zone non idonee alla costruzione di impianti eolici.
SILVIO DEL BAGAGLINO:
"FACCIAMO CHE VALE SOLO IL VOTO DEI CAPIGRUPPO?" (STIMA A PETRUCCIOLI
MA IL PD VUOLE RINNOVARE). E A FRATTINI: DACCI IL CELLULARE DELLE EX BERLUSCA
VEDE VES ( da "Dagospia.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: celebre giudice spagnolo Baltasar
Garzón potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial
(il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di
203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
Caso Abu Omar, rinviata
decisione della Consulta ( da "Reuters
Italia" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: posizione del governo sarà
sostenuta dalla Corte costituzionale, certe prove diventeranno impossibili da
usare", ha spiegato a Reuters Ignazio Francesco Caramazza, che ha difeso
la posizione dello Stato davanti alla Consulta. Caramazza ha aggiunto che lo
Stato vuole che la corte annulli il processo, poiché le accuse si basano almeno
parzialmente sulle prove messe in discussione.
Genchi/ Casson: Stroncare
uso anomalo banche dati ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: "Spetta inoltre alla
magistratura romana, al ministro della Giustizia e al Csm, secondo le
rispettive competenze - ha concluso Casson - intervenire in questo ambito e
chiarire il tutto, possibilmente con la massima celerità, nella consapevolezza
che vi è stato un uso anomalo di norme, rapporti e strumenti d'indagine.
Abu Omar/ Forse domani
sentenza Cosulta,Milano chiede ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale, ma ancora non
sappiamo se si procederà o no all'istruttoria o se la Corte, una volta entrata
in possesso dei documenti, li sottoporrà ai difensori". Se gli alti
giudici accoglieranno questa richiesta, secondo Caramazza "si navigherà in
acque oscure", perchè sarebbe questo il primo caso in cui la Corte si
avvarrebbe delle nuove facoltà a essa concesse dalla recente
( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
PUBBLICO
IMPIEGO.RICORSO DI UNA DIPENDENTE "Il decreto Bunetta è anticostituzionale" La vicenda potrebbe fare
giurisprudenza. A sollevare il caso è la dipendente di un ente pubblico: ha
dato mandato alla Fp Cgil, guidata da Luca Quagliotti, di
avviare la procedura per arrivare anche ad impugnare davanti alla Corte
Costituzionale il «decreto Brunetta»: prevede la decurtazione di parte dello
stipendio (indennità) per gli addetti del pubblico impiego nei primi dieci
giorni di malattia. La donna chiede la restituzione di 250 euro, un quinto
dello stipendio. Ma è una questione di principio, non solo di soldi.
L'impiegata, a causa di una grave malattia, si era assentata dal lavoro per
sottoporsi ad un ciclo di cure in regime di «ambulatorio protetto» ritrovandosi
lo stipendio decurtato. Nel ricorso, presentato dall'avvocato Fabrizio
Brignolo, vengono sollevati sei motivi di anticostituzionalità della norma:
dalla tutela del diritto alla salute per ogni cittadino all'articolo che
sancisce l'eguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini. In questo caso
vi sarebbe una discriminazione tra i lavoratori pubblici e quelli privati. Il
caso passerà inizialmente davanti alla Direzione provinciale del lavoro per il
tentativo di conciliazione. Se fallirà , il fascicolo finirà al giudice del
lavoro che potrebbe a sua volta trasmetterlo alla Corte Costituzionale con
conseguente abrogazione di parte della legge 133. \
( da "superEva notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Rai Storia ricorda
le prime emissioni private in FM Alle 12.00, 18.00 e 23.00 di martedì 10 marzo,
verrà riproposto il documentario "Cento Fiori - L'Italia delle radio
libere" Il 10 marzo 1975 iniziano le trasmissioni di Radio Milano
International, la più famosa delle prime radio libere, la prima a rompere il
monopolio sulle frequenze. Il 9 febbraio del 1976 inizia a trasmettere Radio
Alice da Bologna. Nel luglio dello stesso anno, una
sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni
radiofoniche private: finisce il monopolio della radio di Stato e inizia l'era
della libertà d'antenna. Il 28 luglio 1976, una sentenza della Corte
Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private,
purché a diffusione locale: inizia così l'era della libertà d'antenna.
Con questo importante atto finisce il monopolio della radio di Stato, l'etere è
ora libero e alla portata di tutti. In ogni parte d'Italia fioriscono centinaia
di nuove emittenti, che danno finalmente voce ad un'altra faccia del Paese,
compiendo un primo passo nel lungo e travagliato cammino verso il pluralismo.
Tratto da http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=352 PUBBLICITà
PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre
opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di
ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 10 marzo 2009 in: Speciali
» Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
il caso Riscritta la
norma che regola l'attività di 118 e volontari Autisti o soccorritori? La
Regione fa retromarcia GIANPAOLO CHARRÈRE AOSTA Cambia la legge regionale sugli
autisti soccorritori, dopo che il governo nazionale aveva impugnato lo scorso anno il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale.
Un disegno di legge è stato approvato all'unanimità dalla quinta Commissione, e
ora andrà in aula per il via libera finale. Ci sono voluti sette mesi di
riunioni tra Roma e Aosta. Sono solo tre articoli, che mettono mano ai punti
che avevano provocato, a metà
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Madrid, 9 mar.
(Apcom) - Il giudice spagnolo Baltasar Garzon, noto per le sue numerose
inchieste 'polemiche' in Spagna e in altri paesi, potrebbe
finire ben presto sotto la lente del Consejo general del poder judicial (Cgpj,
il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di circa
200.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
( da "Nuova Sardegna, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Centrosinistra
sardo giudica il nuovo esecutivo tra attese da verificare e molti dubbi sul
metodo «è il governo del potere economico» Passoni accusa: «Maggioranza
divisa». La replica: «Pensi al suo Pd» ALFREDO FRANCHINI CAGLIARI. Il
Centrosinistra teme che la politica sarda si stia caratterizzanco, come
accadeva negli anni Ottanta, per le «Tre Emme»: medicina, mattoni, massoni.
L'esecutivo di Cappellacci è giudicato molto debole dai rappresentanti del Pd.
«Non esprimo giudizi sulle persone. I ritardi compiuti nella formazione della
giunta non possono che essere considerati lo specchio di quanto accade nella
maggioranza divisa», afferma il commissario straordinario del Pd, Achille
Passoni il quale introduce il tema della giunta «Cagliari-centrica»: «La
Sardegna», spiega, «non si ferma a Cagliari, come sembra dall'osservazione
dell'esecutivo che non tiene conto dei territori, delle esigenze della Sardegna
e delle differenti realtà che la compongono. La maggioranza, con quanto è stato
compiuto prima e durante la formazione della giunta è come una macchina che
alla prima curva sbanda». Francesca Barracciu è cauta: «Questa giunta ha il
sapore di una pura spartizione interna al Centrodestra. E più che alle
competenze sembra abbiano badato alle risposte da dare ai partiti e non ai
sardi». L'ex segretaria ritiene che «alcune presenze politiche siano
apprezzabili» ma nel complesso l'esecutivo «è debole rispetto ai problemi che
la Sardegna deve affrontare». Poi la bordata: «Alcune presenze sono la
rappresentazione del potere economico sardo allo stato puro». Chicco Porcu
rileva due incognite nel nuovo governo dell'isola: «Innanzitutto l'apporto che
potranno dare alcuni assessori è tutto da scoprire visto che in squadra, con
una metafora calcistica, direi che non hanno certo Ronaldinho e poi ci sono
molte incompatibilità che dovranno essere sanate». Alcune posizioni, in
sostanza, per Porcu sono incompatibili con la Statutaria: «Penso a sindaci,
dirigenti di assessorato, consiglieri regionali». E se qualcuno confidasse nel
fatto che la Corte Costituzionale il 21 aprile potrebbe
bocciare proprio la legge Statutaria? «Sarebbe curioso formare un governo con
una prospettiva simile, mi auguro che non sia così». Da Italia dei Valori,
Federico Palomba afferma: «Non discuto i nomi delle persone ma i metodi che
hanno portato alla formazione della giunta: hanno messo in evidenza lacerazioni
molto forti non su valori e programmi ma sulla base di uno scontro di
potere. Una giunta che, a detta degli stessi esponenti dell'aggregazione di
Centrodestra, trascura non solo le componenti territoriali ma le specificità
professionali». In serata, dal Centrodestra, la replica diretta a Passoni: «Sarebbe
meglio che Passoni si dedicasse al suo Pd», ha affermato il neo consigliere
regionale del Pdl Sisinnio Piras. «Passoni che non è sardo, prima di parlare
avrebbe fatto bene a verificare quando Soru varò la sua prima giunta: 20 giorni
dopo e la montagna partorì un topolino».
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Azzano Decimo.
Audizione degli amministratori della Basso Livenza Spa Acqua, il nodo canone
AZZANO DECIMO. In apertura di seduta del consiglio comunale, giovedì scorso,
c'è stata l'audizione degli amministratori della società partecipata Acquedotto
Basso Livenza, presenti la vicepresidente Marika Maschietto e il direttore De
Carlo. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti, in particolare riguardo
al futuro della società, che si candida apertamente a gestore unico dell'Ato
Lemene non appena quest'ultimo sarà nelle condizioni di procedere
operativamente. Infatti, rimane l'ultimo, a livello nazionale, a dover ancora
trovare piena attuazione, complici la caratteristica di essere un ambito a
carattere interregionale e le difficoltà a trovare un pieno accordo sulla
"governance" tra i soggetti che lo costituiscono. Nel suo intervento
il consigliere del Partito democratico Sante Valvasori ha
voluto sottolineare gli effetti sul conto economico della società della
sentenza della Corte costituzionale 335 del 10 ottobre 2008, con la quale, ha affermato, «è stato
chiarito che nessun canone riferito al servizio di depurazione può essere
addebitato all'utente nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti
centralizzati di depurazione o questi siano inattivi». Ha poi
raccomandato agli amministratori, in particolare alla vicepresidente Erika
Maschietto, un'attenta verifica dell'effetto di tale sentenza sulle utenze dei
cittadini azzanesi, che sono oltre 5 mila, affinché gli stessi non si trovino a
pagare «in maniera del tutto ingiustificata un canone per un servizio che in
molti casi non viene reso». (m.p.)
( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa CISL FPS La
giustizia, lo Stato e le realtà locali La Cisl Fps organizza per venerdì 13
marzo un convegno su «Giustizia tra Stato e autonomie locali». Interviene Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte
Costituzionale;Roberto Carrelli Palombi di Montrone, consigliere C.S.M. -
Consiglio Superiore della Magistratura; Margherita Gerunda, Procuratore della
Repubblica di Frosinone; Mario Mercone, Procuratore della Repubblica di
Cassino; Luca Palamara, presidente A.N.M.-Associazione Nazionale
Magistrati Sostituto Procuratore della Repubblica.
( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa Lettera
Scalia scrive al ministro dei Trasporti Matteoli ribadendo che Frosinone è
davanti a Latina nella graduatoria dei siti che meglio rispondono ai requisiti
L'aeroporto «vola» via Franca Roma Ancora una volta Frosinone vede sfumare
l'aeroporto. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a margine del
congresso provinciale di An, ha rilanciato l'idea di uno scalo commerciale e
civile a Latina, aggiungendo che «Nel Lazio è stata fatta una scelta su tre
località: Frosinone, Viterbo e Latina. Frosinone - ha detto il ministro - a mio
avviso non aveva titoli». Dichiarazioni che hanno provocato la reazione
risentita dell'ex presidente della Provincia, Francesco Scalia, che sulla
questione negli ultimi anni ha ingaggiato una lunga battaglia, arrivando
addirittura a minacciare le dimissioni in caso la scelta fosse caduta altrove,
fino a presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio
risalente a gennaio dello scorso anno. «Onorevole Ministro - ha scritto Scalia
nella lettera inviata a Matteoli - leggo con stupore e sconcerto, le sue
dichiarazioni in merito alla localizzazione dell'aeroporto civile a Latina e al
fatto che Frosinone non avrebbe titoli. Ad onor del vero debbo rilevare che la
stessa istruttoria, propedeutica alla realizzazione del terzo scalo
aeroportuale nel Lazio, predisposta dalla commissione del Ministero di cui ora
ella è responsabile, vede Frosinone collocata al secondo posto, davanti a
Latina, nella graduatoria dei siti che meglio rispondono ai requisiti assunti
per l'ampliamento del sistema aeroportuale laziale. La Provincia di Frosinone,
a tutela del proprio territorio, ha comunque provveduto ad impugnare anche
innanzi al Tar detta istruttoria, a differenza di Latina che, a quanto mi
consta, non ha presentato alcun ricorso. Non solo. Ma la
Corte Costituzionale ha chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le
infrastrutture aeroportuali e la loro collocazione sul territorio regionale
siano di competenza della Regione. A tal proposito la Regione Lazio con più
provvedimenti legislativi (L.R. 12/2000; L.R. 5/2006; L.R. 31/2008) si è
già pronunciata per la realizzazione dell'aeroporto a Frosinone, rinviando ad
una deliberazione di Giunta regionale la definizione delle modalità di
realizzazione dell'infrastruttura. In conclusione, la Regione Lazio nella
definizione dell'ubicazione del nuovo aeroporto civile si è già espressa, come
pure si sono espressi i tecnici del suo Ministero. Conosco la sua competenza e
la sua autorevolezza, e sono convinto che la pur imminente campagna elettorale
non possa, non debba far dimenticare la necessità di non mettere in dubbio la
credibilità di un progetto fondamentale per il nostro territorio, quale quello
dell'aeroporto di Frosinone, giunto ormai ad una fase avanzata di elaborazione,
che può contare su collegamenti infrastrutturali viari e ferroviari già
esistenti che né Viterbo né Latina possono vantare».
( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del
10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 10 Marzo
2009 Chiudi di LUCIANO D'ARPINO Il ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti Altero Matteoli ha bocciato Frosinone quale sede dell'aeroporto
perchè "non ha i titoli" e ha promosso Latina quale "sede di un
aeroporto commerciale di un certo rilievo, partendo anche con la presenza dei
low cost». A queste dichiarazioni ha già riposto domenica polemicamente l'ex
presidente della Provincia Francesco Scalia, ora assessore regionale,
bollandole come "trovata elettorale", ma ieri Scalia ha
"formalizzato" le accuse con una lettera inviata allo stesso ministro
Matteoli. «Leggo con stupore e sconcerto - ha scritto - le sue dichiarazioni.
Ad onor del vero debbo rilevare che la stessa istruttoria, propedeutica alla
realizzazione del terzo scalo aeroportuale nel Lazio, predisposta dalla commissione
del Ministero di cui ora è Ella è responsabile, vede Frosinone collocata al
secondo posto, davanti a Latina, nella graduatoria dei siti che meglio
rispondono ai requisiti assunti per l'ampliamento del sistema aeroportuale
laziale. Non solo. Ma la Corte Costituzionale ha chiarito
come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la loro
collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A tal
proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.R. n.
12/2000; L.R. n. 5/2006; L.R. n. 31/2008) si è già pronunciata per la
realizzazione dell'aeroporto a Frosinone, rinviando ad una deliberazione di
Giunta Regionale la definizione delle modalità di realizzazione
dell'infrastruttura». Scalia quindi conclude: «Sono convinto che la pur
imminente campagna elettorale non possa, non debba far dimenticare la necessità
di non mettere in dubbio la credibilità di un progetto fondamentale per il
nostro territorio, quale quello dell'Aeroporto di Frosinone, giunto ormai ad
una fase avanzata di elaborazione, che può contare su collegamenti
infrastrutturali viari e ferroviari già esistenti che né Viterbo né Latina
possono vantare». E il centrodestra cosa dice sul fatto di un ministro alleato
che boccia l'aeroporto di Frosinone? Il deputato di Fi Antonello Iannarilli,
candidato a presidente della ProvinCia per il Pdl afferma che «vuole vederci
chiaro». «Il fatto che la scelta di Viterbo come sede del terzo aeroporto del
Lazio dipendesse da ragioni di natura squisitamente politica era lampante.
Quanto alla realizzazione di uno scalo a Frosinone, però, i conti non tornano;
non è possibile, infatti, che pur avendo infrastrutture e collegamenti
palesemente migliori delle altre province con la capitale, veniamo addirittura
considerati privi di requisiti». E allora? «Visto che c'è qualcosa che non
quadra - spiega Iannarilli - intendo verificare personalmente tutti gli atti
presentati a suo tempo dall'amministrazione Scalia e il rispetto delle
procedure previste. Sulla questione presenterò anche un'interrogazione
parlamentare».
( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 10 Marzo
2009 PUGLIA: LE TRAPPOLE DI BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO
PER L?EDILIZIA ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL? ASSESSORE
ANGELA BARBANENTE Bari, 10 marzo 2009 ? Di seguito la nota dell? assessore
Barbanente: ?Davvero gli Italiani sono così ingenui da ritenere efficace il
piano straordinario per l´edilizia annunciato da Berlusconi? A nessuno sorge il
dubbio che si tratti di un modo per distrarre l?opinione pubblica dai problemi
quotidiani di una crisi gravissima che attanaglia persone e imprese e per
coprire con sensazionali notizie spazi mediatici che potrebbero essere occupati
dalla cruda realtà dei fatti? Una realtà che, come sappiamo, consiste in
molteplici scippi a danno delle regioni del Mezzogiorno e, per quanto più
direttamente ci interessa, in un?ostinata predilezione per inutili grandi
opere, nella riduzione dei già esigui fondi destinati a rispondere ai bisogni
abitativi delle fasce più deboli e a un?insopportabile perdita di tempo in
tentativi di accentrare competenze regionali e risorse già ripartite. Per
distogliere l?attenzione da tutto questo, basta annunciare provvedimenti
sensazionali! ?E no, caro Berlusconi, noi non cadiamo nella trappola. Siamo
molto attente e in grado di valutare i provvedimenti in base ai contenuti.
?Intanto per il Piano casa non c?è certo da esultare. Esso è ancora largamente
una scatola vuota. Ci fa certo piacere che il governo abbia riconosciuto le
nostre ragioni e si possa, con molti mesi di ritardo, far partire i Piani
regionali promossi dal Governo Prodi immediatamente con 200 milioni e poi anche
con i restanti 350. Non si può però dimenticare che ci sono voluti mesi di
trattative e una raffica di ricorsi alla Corte costituzionale
per conseguire questo risultato. Ma tant?è. La grande macchina comunicativa del
governo Berlusconi è capace di far passare prima una scatola vuota e poi il
recupero tardivo di programmi regionali per ?iniziativa importantissima? del
Governo. ?Quanto alle altre parti dell?annunciata "rivoluzione",
l?idea appare di una rozzezza incredibile e certo non innovativa. Si tratta,
infatti, del ritorno alla stagione delle deroghe indifferenziate, tristemente
nota in Puglia per la sua scarsa trasparenza e per aver reso peggiore la
qualità dell?ambiente, del paesaggio e anche della vita delle persone senza
aver creato sviluppo. Su questo mi piacerebbe conoscere l?opinione di qualche
Consigliere regionale di opposizione. ?Riguardo poi alla sostituzione del
permesso di costruire con una perizia giurata di conformità resa dal
progettista, sa Berlusconi che già oggi per molte opere è prevista la denuncia
di inizio attività? E sa che le grandi speranze di semplificazione e
snellimento riposte nella modifica della disciplina di tale procedimento e
nell?istituto del silenzio assenso varati nel 2005, quando egli era presidente
del Consiglio, sono state profondamente deluse? Ne conosce i problemi e le
incertezze interpretative? E chi oggi esulta per l?innovazione annunciata si
rende conto che la semplificazione viene così posta a carico del privato che si
assume un onere istruttorio assai gravoso e rischioso in un paese
caratterizzato da norme complicate e farraginose? ?Su questo abbiamo le idee
chiare: riteniamo dannose le politiche fondate solo su modifiche procedimentali
e provvedimenti derogatori. Per questo in Puglia abbiamo operato e continueremo
a operare in modo diverso: con una politica per la casa attiva, con direttive e
regole chiare, con incentivi mirati a rispondere ai bisogni sociali e a
migliorare la qualità urbana come quelli previsti dai Pirp o dalle norme per la
rigenerazione urbana, per l?abitare sostenibile e per aumentare l?offerta di
edilizia residenziale sociale. ? . <<BACK
( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-10 num: - pag: 17 categoria:
REDAZIONALE In Spagna GarzÓn nei guai «Ha occultato dei compensi» MADRID — Il celebre giudice spagnolo Baltasar GarzÓn potrebbe finire sotto la
lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per
aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno
sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
LA PAGINA DEI
LETTORI pag. 27 Alloggi pubblici, le ragioni degli assegnatari DIRITTO DI
REPLICA EGREGIO DIRETTORE, domenica 8 marzo abbiamo letto sul quotidiano «La
Nazione» il «diritto di replica» dell'assessore regionale Baronti (Rifondazione
comunista), alle critiche mosse dalla stampa sulla sua proposta di legge
regionale sugli alloggi pubblici da alienare! Egregio direttore, noi lavoratori
e pensionati assegnatari di questi alloggi, essendo parte in causa, e con il
suo aiuto, vorremmo avere il «diritto di controreplica» alle ideologie
demagogiche personali dell'assessore, punto per punto. 1) Assessore, gli
alloggi in questione non sono privati, ma pubblici, costruiti con i soldi del
fondo Ina-Casa e Gescal, rimpinguati mensilmente, nel corso degli anni, dai
contributi prelevati mensilmente dalle buste paga di noi lavoratori!
Personalmente, la mia famiglia ne ha versati per 95 anni..., quindi ho un
diritto sull'alienazione nei termini di legge, oppure no? L'alienazione avviene
nei termini di leggi dello Stato: la legge 560/1993, la legge 449/1997,
articolo 2 e la legge 388/2000, articolo 45; il presidente
della Repubblica e del Csm Giorgio Napolitano ha detto: «Le leggi vanno solo
applicate e basta». 2) In quanto al prezzo di 20-30mila euro, caro assessore, è
nelle norme di legge in quanto le domande di acquisizione portano le date di
10-15 anni fa, diritto e prezzo già acquisito da 15 anni... e noi siamo
ancora in attesa! si debbono poi aggiungere altri 50-60mila euro di affitto
pagato in questi anni e che non era dovuto, più milioni di lire pagati per la
manutenzione interna degli alloggi e per adeguarli alle normative odierne e mai
rimborsati dal gestore. Insomma fatto un conto approssimativo ci si avvicina ai
100mila euro. 3) In quanto ai soldi pubblici, come giustifica il suo lauto
stipendio e gli altri emolumenti ai cittadini elettori che prendono 1.100 euro
al mese? si ricordi che nel 1948, nel primo parlamento della Repubblica, lo
stipendio dei politici e degli amministratori era il doppio degli operai. E
oggi? Si ravveda, assessore, e si comporti da «comunista» nei confronti di
lavoratori e pensionati, non da «immobiliarista». Ma con quale diritto ci
offende, chiamandoci «speculatori» di alloggi pubblici. Dalio Affibbiato,
Fernando Pozzoli, Vincenzo rizzut, Mario Gensini, Riccardo Salucci, Elio
Matteini, rappresentanti dei comitati di alloggi pubblici di Firenze e Toscana
Image: 20090310/foto/340.jpg
( da "Corriere del Veneto" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Corriere del Veneto
- VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2009-03-10 num: - pag: 9 categoria:
REDAZIONALE Verso le elezioni La sfida agli alleati del centrodestra,
candidature anche a Portogruaro e Scorzè Provinciali, l'Udc candida Ugo Bergamo
VENEZIA - A sfidare Davide Zoggia per la poltrona di presidente della Provincia
ci sarà anche lui, Ugo Bergamo, già sindaco di Venezia, attualmente
membro del Csm, carica da cui dovrebbe autosospendersi per la corsa in
solitaria verso Ca' Corner. E, in, più, Bergamo sarà candidato anche per
Strasburgo. «Ho in programma a breve un incontro con gli onorevoli
Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa - dice - solo dopo questo incontro
scioglierò le riserve. Certo è che la richiesta di candidatura viene da
fonte autorevole e richiede una valutazione attenta. Da parte mia c'è la
massima disponibilità a collaborare al rafforzamento di un progetto in cui mi
riconosco appieno». L'annuncio l'ha fatto, ieri all'hotel Ambasciatori di
Mestre, lo stato maggiore dell'Udc con, in testa, il segretario nazionale Cesa,
insieme ai coordinatori regionale e provinciale, Antonio De Poli e Luca
Scalabrin. La strategia è chiara: corse solitarie non solo per la Provincia del
capoluogo ma anche per il Comune di Portogruaro dove si candiderà Adriano Drigo
e per il Comune di Scorzè con l'appena ventenne Federico Michielan. Il
messaggio agli alleati del Pdl è chiaro: l'ago della bilancia per i prossimi 14
mesi di passione, fino alle prossime elezioni regionali potrebbe farlo proprio
l'Udc. «Nel momento politico particolarmente difficile che viviamo ora - spiega
Cesa - col Pd in cui palesemente non riescono a convivere le due anime e i
primi smottamenti anche nel Pdl, è prematuro capire chi potremmo appoggiare, ad
esempio alle prossime comunali per Venezia». La scelta dell'Udc di partecipare
alle prossime amministrative con liste e candidati propri, insomma, è «la
risposta alla crisi profonda che c'è nel sistema» dice Cesa, ma nelle
amministrazioni in cui Udc e Pdl hanno governato insieme, i dirigenti sono
liberi di scegliere. «L'Udc - dice De Poli - porta avanti i propri valori,
progetti, programmi: e non accettiamo diktat da nessuno, tanto meno dalla Lega
». E il bersaglio della corsa solitaria sembra essere proprio la Lega a cui,
alle prossime regionali, potrebbe andare Palazzo Balbi. «Nel calderone Pdl, An
continua a fare An e Fi a fare Fi dice Scalabrin - mentre la Lega baruffa con
An sulle ronde: abbiamo difficoltà da parte nostra a trovare referenti
dall'altra parte». Lo dice chiaro e tondo De Poli: «Questo è un appello a Galan
perché non consegni la Regione alla Lega con Tosi, probabile candidato, e la
cartina di tornasole sono le candidature per le amministrative e le provinciali
di quest'anno. Se province come Belluno e Rovigo andranno alla Lega capiremo
chiaramente che i giochi per la Regione sono fatti». Detto questo, però,
nessuna alleanza è esclusa a priori, e gli esempi fatti ieri sono decisamente
bipartisan, si è parlato di esempi positivi sia a sinistra sulla «linea Dellai»
a Trento, sia a destra dove già c'è collaborazione istituzionale. M.Za. \\
Lorenzo Cesa Corriamo da soli per la crisi del sistema, nei Comuni lasciamo
libertà di decidere
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ESTERI pag. 21
MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il
gran... MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon
(Reuters). Il grande inquisitore' denuncia la Corte di Cassazione di Madrid si
è «dimenticato» di dichiarare 203.000 dollari percepiti tra
il marzo del 2005 e il giugno del 2006 quando si trovava per un anno sabbatico
a New York, dove ha tenuto alcune lezioni all'Università. L'incartamento è già
stato girato al Consejo general del poder judicial, il Csm spagnolo.
( da "AltaLex" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Disabili: estensione
al figlio convivente del congedo parentale per maternità Corte Costituzionale ,
sentenza 30.01.2009 n° 19 (Angela Chiacchio) Commenta | Stampa | Segnala |
Condividi In materia di sostegno della maternità e della paternità, è costituzionalmente
legittima la previsione normativa che esclude dal novero dei soggetti
legittimati a fruire del diritto al congedo straordinario retribuito, il figlio
convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona
in situazione di disabilità grave? Lavoro | Maternità Disabili: estensione al
figlio convivente del congedo parentale per maternità (Corte Costituzionale,
sentenza 30.01.2009 n. 19) di Angela Chiacchio (Fonte: Altalex Mese - Schede di
Giurisprudenza 3/2009) Il quesito: In materia di sostegno della maternità e
della paternità, è costituzionalmente legittima la previsione normativa che
esclude dal novero dei soggetti legittimati a fruire del diritto al congedo
straordinario retribuito, il figlio convivente, in assenza di altri soggetti
idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave? Il
caso Tizio chiede all?istituto statale di istruzione superiore presso cui
lavora, come collaboratore scolastico a tempo indeterminato, il congedo
straordinario retribuito per poter assistere la madre in situazione di
disabilità grave, in quanto unico soggetto convivente. L?amministrazione
respinge la richiesta affermando che l?art. 42, comma 5, del decreto
legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative
in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art.
15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), non fa alcun riferimento espresso al
figlio del genitore disabile tra i soggetti legittimati alla fruizione del
congedo straordinario retribuito. Tizio ricorre, ex art 700 c.p.c., presso il
tribunale di Tivoli avverso il provvedimento con il quale l? Istituto
respingeva l?istanza. Con ordinanza del 26 marzo 2008, il Tribunale di Tivoli,
sezione lavoro, sollevava questione di legittimità costituzionale
dell?art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo
unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53),
per violazione: dell?art. 2 Cost. che, imponendo il rispetto dei doveri
inderogabili di solidarietà, richiederebbe la predisposizione di misure idonee
a consentirne l?adempimento. Quindi al soggetto lavoratore, avente lo status di
unico convivente con persona affetta da stabile disabilità, devono essere
garantite idonee misure finalizzate alla prestazione della necessaria
assistenza. dell?art. 3 Cost. in quanto, lo «status di figlio è fonte
dell?obbligo alimentare previsto dall?art. 433 c.c., nell?ambito del quale il
figlio medesimo è collocato in via prioritaria rispetto allo stesso genitore
dell?avente diritto; di conseguenza, il mancato riconoscimento del relativo
diritto nei confronti del figlio convivente, rispetto a quanto previsto per i
genitori, il coniuge ed i fratelli conviventi, determinerebbe un?ingiustificata
disparità di trattamento del figlio rispetto agli altri congiunti del disabile.
dell?art. 32 Cost. in quanto la garanzia del diritto alla salute, ivi prevista,
risulterebbe vanificata dalla mancata previsione del diritto al congedo
straordinario a favore dell?unico soggetto convivente con la persona affetta da
stabile disabilità e bisognosa della necessaria assistenza. Inquadramento della
problematica La problematica posta all?attenzione dei giudici della Corte
Costituzionale può essere sintetizzata nei seguenti termini: In materia di
assistenza e sostegno della maternità e paternità è costituzionalmente
legittima la norma che esclude dall?ambito di operatività del diritto al
congedo straordinario retribuito il figlio, unico convivente, di soggetto
affetto da grave disabilità? La normativa Codice civile Articolo 433 - Persone
obbligate All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine: il
coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro
mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; i genitori e, in loro
mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le
nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali,
con precedenza dei germani sugli unilaterali. Decreto legislativo 26 marzo
2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e
sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo
2000, n. 53) Articolo 42, comma 5 La lavoratrice madre o, in alternativa, il
lavoratore padre o, dopo la loro scomparsa, uno dei fratelli o sorelle
conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui
all?articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertata ai
sensi dell?articolo 4, comma 1, della legge medesima ?. hanno diritto a fruire
del congedo? Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate") Articolo 3, comma 3 Qualora la minorazione, singola o
plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da
rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e
globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume
connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano
priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici. La risposta
della Corte Costituzionale In sintesi, la risposta dei giudici della Corte
Costituzionale è stata la seguente: La Corte conferma le posizioni
precedentemente assunte con riferimento alla norma relativa all?istituto del
congedo straordinario. In effetti, sul punto la Corte si era già espressa. Con
un primo intervento (sentenza 233/2005), aveva dichiarato l?illegittimità costituzionale dell?art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del
2001, nella parte in cui non prevedeva il diritto di uno dei fratelli o delle
sorelle conviventi con un disabile grave a fruire del congedo ivi indicato,
nell?ipotesi in cui i genitori fossero impossibilitati a provvedere
all?assistenza del figlio handicappato perché totalmente inabili. In tale
occasione, la Corte aveva sottolineato che il congedo straordinario retribuito
si iscrive negli interventi economici integrativi di sostegno alle famiglie che
si fanno carico dell?assistenza della persona diversamente abile, evidenziando
altresì il rapporto di stretta e diretta correlazione di detto istituto con le
finalità perseguite dalla legge n. 104 del 1992, ed in particolare con quelle
di tutela della salute psico-fisica della persona handicappata e di promozione
della sua integrazione nella famiglia. Con un secondo intervento (sentenza n.
158 del 2007), la Corte, aveva dichiarato l?illegittimità costituzionale
della medesima disposizione, nella parte in cui non includeva nel novero dei
soggetti beneficiari, ed in via prioritaria rispetto agli altri congiunti
indicati dalla norma, il coniuge convivente della persona in situazione di
disabilità grave. In tale pronuncia, la Corte metteva in rilievo la ratio
dell?istituto del congedo straordinario retribuito, sostenendo, che
«l?interesse primario cui è preposta la norma in questione ? benchè
sistematicamente collocata in un corpo normativo volto alla tutela e sostegno
della maternità e paternità ? è quello di assicurare in via prioritaria la
continuità nelle cure e nell?assistenza del disabile che si realizzino in
ambito familiare, indipendentemente dall?età e dalla condizione di figlio
dell?assistito». Sulla base di tali premesse, la Corte ha ritenuto che: La
disposizione censurata, omettendo di prevedere tra i beneficiari del congedo
straordinario retribuito il figlio convivente, anche qualora questi sia l?unico
soggetto in grado di provvedere all?assistenza della persona affetta da
handicap grave, viola gli artt. 2, 3 e 32 Cost., ponendosi in contrasto con la
ratio dell?istituto. Questa, infatti, come sopra evidenziato, consiste
essenzialmente nel favorire effettiva assistenza al disabile grave in ambito
familiare e nell?assicurare continuità nelle cure e nell?assistenza, e ciò a
prescindere dall?età e dalla condizione di figlio di quest?ultimo. Inoltre, la
suddetta omissione determina un trattamento deteriore dell?unico figlio
convivente del disabile rispetto agli altri componenti del nucleo familiare,
che pur non convivendo con quest?ultimo, sono invece espressamente indicati
dalla norma. Si verrebbe così a creare una disparità di trattamento di
situazioni omogenee, e per questo, priva di ogni ragionevole giustificazione.
La Corte Costituzionale, pertanto, dichiara l?illegittimità costituzionale
dell?art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo
unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53),
nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del
congedo ivi previsto il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei
a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave. Commenta |
Stampa | Segnala | Condividi |
( da "HelpConsumatori" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
News UTENZE
DOMESTICHE. Avezzano, Federconsumatori contesta i canoni di depurazione
ingiustificati 10/03/2009 - 10:36 Il CAM (consorzio acquedottistico morsicano)
richiede in bolletta agli utenti canoni di depurazione per talune aree
effettivamente prive di impianti di depurazione, violando così le recenti
sentenze della Corte Costituzionale. E' quanto sostiene la
sede abruzzese della Federconsumatori che ricorda agli utenti quanto stabilito
dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. La Corte, infatti, ha stabilito
il seguente principio: "se nel Comune di residenza non sono attivi i
depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta destinata alla
depurazione NON deve essere pagata dai cittadini", considerando
quindi la quota in questione, richiesta agli utenti, non una tassa ma
corrispettivo di un servizio, il quale nei casi in cui non sia erogato a causa
della carenza degli impianti non potrà essere richiesto. Il CAM (Consorzio
Acquedottistico Morsicano) non curante della pronuncia della Corte continua a
chiedere agli utenti il canone di depurazione nonostante non esistano sistemi
di impianto fognario che colleghino le generande acque reflue all'impianto di
depurazione. La Federconsumatori Abruzzo ricorda agli utenti che hanno
provveduto negli anni passati al regolare pagamento di tale voce, pur non
avendo mai fruito del servizio, che devono costituire formalmente in mora il
Consorzio chiedendo la restituzione di tutti gli importi già versati a titolo
di depurazione ex art. 155 D.Lgs 152/06 poiché mai dovuti. 2009 - redattore: VC
( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del
10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
L'INTERROGAZIONE. Il
Pdl chiede alla Giunta se nella Spa vengano promossi bandi pubblici 10/03/2009
rss e-mail print Gerardo Meridio (Pdl) «Aim recluta personale seguendo la
normativa degli enti pubblici come previsto dalla legge?». Lo chiede Gerardo
Meridio, consigliere del Popolo della libertà, che firma una domanda di
attualità con i colleghi Maurizio Franzina, Arrigo Abalti e Francesco Rucco. Lo
spunto viene dalla legge entrata in vigore il 21 agosto 2008, che adegua la
normativa a recenti pronunciamenti della Corte costituzionale sulle modalità di assunzione di personale nelle società a
partecipazione pubblica affidatarie di servizi pubblici. Secondo Meridio e
colleghi, dal 20 ottobre scorso Aim e le sue società «devono procedere al
reclutamento del personale e al conferimento degli incarichi nel rispetto di
principi a cui si devono ispirare gli enti pubblici». In particolare:
«Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscono
l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento; adozione di
meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei
requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da
ricoprire; rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza
nelle materie di concorso, che non siano componenti dell'organo di direzione
politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non
siano rappresentanti sindacali». Di qui la richiesta alla giunta di conoscere
«se Aim in quanto società a totale partecipazione pubblica e "in
house" si sia adeguata alle disposizioni di legge; se Aim e le altre
società partecipate abbiano proceduto a reclutare personale o abbiano conferito
incarichi dal 20 ottobre 2008». Inoltre, i consiglieri del Pdl chiedono che
venga fornito un elenco del personale assunto e degli incarichi conferiti».
G.M.M.
( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Presidenza Rai:
occorrono candidature di alto profilo di Giuseppe Giulietti* Silvio Berlusconi,
in modo diretto o indiretto, ha bruciato tutte le candidature proposte per la
presidenza della Rai . Le dietrologie si sprecano, non manca chi tenta di usare
anche questa vicenda per aprire l?ennesimo scontro interno alle opposizioni .
Tanta cecità ci sconvolge e ci indigna. Quello che sta accadendo non riguarda
gli assetti della Rai, ma gli assetti della democrazia . Il presidente del
consiglio ha già annunciato la sua intenzione di voler realizzare una
repubblica presidenziale a reti unificate... e di espellere dal video autori,
giornalisti e soprattutto tutti quei temi che gli ”fanno venire l?ansia” a
cominciare dalla crisi economica e sociale, dalla crescente povertà e dal
malessere che attraversa milioni di italiani,ma che non dovrà trovare adeguata
rappresentazione mediatica. Si tratta di un disegno dichiarato e che tenterà di
portare a compimento con inaudita brutalità ,aiutato dai suoi mazzieri
mediatici. Le bocciature dei nomi di De Bortoli e di Petruccioli hanno
disvelato sino in fondo l?obiettivo, rendendo palese come il partito dei falchi
e del conflitto di interessi è direttamente guidato da Berlusconi , con buona
pace dei mediatori. Non contento di aver travolto tutte le candidature il
proprietario di Mediaset ha anche sfidato Dario Franceschini, che ha comunque
condotto in modo saggio i difficili passaggi di queste ore, a presentare altri
candidati graditi ”alla sinistra”. Franceschini non ha bisogno dei nostri
consigli, ma lo inviteremmo ad ascoltare Berlusconi ma di non limitarsi a
presentare candidati graditi”alla sinistra”, bensì candidati che gradiscono le
istituzioni,che amano la Costituzione,che abbiano già dato prova di anteporre
l?interesse generale ad ogni interesse particolare. Ci vogliono candidate e
candidati capaci di dire no ad ogni lista di proscrizione,di opporsi alla sola
idea di realizzare il polo Raiset e, di ridurre ulteriormente il pluralismo
politico, sociale, sindacale, culturale, religioso .Ci vuole un candidato
capace, se necessario, di sbattere la porta e di potersi rivolgere con la
necessaria autorevolezza alle massime autorità istituzionali in Italia e in
Europa. Guai a ridurre questa vicenda “ad un affare Rai”, da delegare agli
addetti ai lavori . Qui gli addetti ai lavori sono tutti gli italiani che
rischiano di essere informati a reti semiunificate, con una sostanziale
alterazione anche del libero gioco elettorale. Per queste ragioni ci
permettiamo di chiedere a Dario Farnceschini, in quanto segretario del maggior
partito di opposizione, ma anche a tutte le altre forze politiche interessare,
comunque collocate, dentro e fuori il Parlamento, di promuovere una pubblica
consultazione, di aprirla anche al contributo di tutte le associazioni
sindacali , professionali, della comunicazione, della cultura, della ricerca,
del mondo dei consumi e della produzione, per individuare insieme una rosa di
candidature di altissimo profilo da offrire, in primo luogo, alla valutazione
delle autorità istituzionali, della presidenza della repubblica, delle
presidenze delle Camere, delle autorità di garanzia, e, soprattutto, della
pubblica opinione che ha diritto ad essere informata ed anche coinvolta, nei
modi e nelle forme che le nuove tecnologie già consentono .In questa brutta
storia hanno già lasciato le loro impronte soggetti incappucciati che non hanno
alcuna titolarità sulla materia .Forse è giunto il momento di provare a
cambiare schema di gioco e di rendere trasparente e raccontabile ogni ulteriore
passaggio. Dal momento che abbiamo invitato tutti a esprimersi,vogliamo anche
indicare alcuni nomi chiedendo scusa ai tanti che dimenticheremo
Pensiamo ad una rosa che possa comprendere nomi indiscutibili quali quelli del
professor Zagrebelski, già presidente della corte costituzionale o del suo collega Valerio Onida o del profesor Giuseppe Tesauro
indimenticato presidente della commissione anti trust, o di Stefano Rodotà,
stimato ovunque per le sue ricerche sui temi della libertà e del diritto a comunicare.
Restando in tema si potrebbe citare il professor Alessandro Pace, presidente
dei costituzionalisti italiani , di Mauro Zampini, già segretario generale
della camera dei deputati stimatissimo per la sua autonomia di giudizio, o
ancora Sandra Bonsanti, giornalista di valore e presidente di Libertà e
Giustizia. Tra i giornalisti e gli autori vorremmo almeno ricordare Eugenio
Scalfari, Giulio Anselmi, Federico Orlando, persone assai diverse tra loro, ma
tutte caratterizzate da un indomabile amore per la libertà,per la legalità,per
la qualità dell?informazione. A loro vorrei aggiungere Miriam Mafai, donna
libera, anticonformista, capace di scontentare amici e avversari,della sua
stessa pasta è fatto Angerlo Guglielmi, il papà di Rai tre, messo in naftalina
troppo presto da una sinistra che spesso dimentica i suoi migliori
rappresentanti. Qualche mese fa lanciammo l?idea, per altro ignorata, di
chiedere una disponibilità al presidente degli industrialio siciliani Ivan
Lobello,o a Roberto Saviano,o a Don Ciotti,simboli della lotta contro le
mafie,appassionati sostenitori di una comunicazione che sappia far crescere la
coscienza civile ed etica della comunità nazionale. Queste sono solo alcune
proposte, vorremmo che ne arrivassero altre, che fossero motivate, non ci
interessa che siano candidature di sinistra,ma che siano davvero candidature di
garanzia costituzionale e istituzionale. Il sito di
articolo 21 e questo blog raccoglieranno le vostre indicazioni e le
consegneranno ai rappresentanti delle forze politiche. Lo faremo con grande
spirito unitario, senza malizia, senza provocazione, convinti come siamo che
questa sia davvero una grande emergenza democratica che come tale vada
affrontata mettendo insieme il più vasto schieramento possibile,persino,se dovessero
battere un colpo,gli ultimi pezzi di una destra liberale ormai ridotta al
silenzio. Siamo talmente distanti da qualsiasi spirito di parte che se
esistesse ancora un uomo di destra libero e autonomo dagli interessi del
cavaliere, lo candideremmo subito . Anzi se vi dovesse venire una idea
segnalatela a questo sito, perché lo ripetiamo per l?ultima volta, non si
tratta di mettere al presidenza della rai ”uno dei nostri”, ma uno o una che
che abbia davvero nel cuore l?articolo 21 della Costituzione, tanto per
intenderci uno che abbia la tempra, l?orgoglio e la passione civile di Oscar
Luigi Scalfaro o di Tina Anselmi. *dal blog di Micromega
( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
DDl Alfano, se lo
conosci lo eviti di redazione Domani mercoledì, 11 marzo alle ore 13, nella
sala stampa della camera dei deputati si svolgerà una conferenza stampa per la
presentazione del volume "DDL Alfano, se lo conosci lo eviti", curato
dall'Unione dei Cronisti Italiani. Si tratta di un dossier che illustra e
documenta tutti i rischi che deriverebbero al libero esercizio del diritto di
cronaca da una approvazione del testo che sarà sottoposto all'attenzione della
camera dei deputati. Alla stesura del volume hanno partecipato giuristi,
giornalisti, esperti del settore, realizzando così una opera che potrà
rivelarsi di grande utilità anche per i parlamentari che saranno chiamati a discutere,
a votare un provvedimento che tanta attenzione sta suscitando e non solo tra
gli addetti ai lavori. Alla conferenza stampa parteciperanno il segretario
nazionale dell'Unione Cronisti Guido Columba, il presidente di Articolo 21
Federico Orlando e i rappresentanti della Federazione della Stampa, dell'Ordine
dei Giornalisti, e di tutte le principali organizzazioni del settore. La mafia,
le intercettazioni e le strategie di Berlusconi di Roberto Morrione Il disegno
di legge sulle intercettazioni prosegue il suo cammino parlamentare,
apparentemente inarrestabile, qualcosa che la maggioranza deve a ogni costo
condurre in porto perché c?è un ordine a cui non si può dire di no. Rallentato
e solo in parte ammorbidito dai dissensi interni della Casa della Libertà,
fronteggiato dall?opposizione del PD e dell?Italia dei Valori e da uno
schieramento che va dall? Associazione Nazionale Magistrati e dal CSM alle organizzazioni dei giornalisti e alla stessa
Federazione degli Editori, unite in un?insolita alleanza che arriva a superare
una difficile trattativa contrattuale, gravato dal sospetto di
incostituzionalità, dall?ostilità della stampa internazionale, dal monito delle
istituzioni europee, compresa la Corte di Giustizia, il provvedimento ha
tuttavia assunto per il premier una centralità strategica. Non a caso
Berlusconi diede a questo obiettivo una valenza prioritaria fin dai primi
giorni dopo la vittoria elettorale, richiamandosi a quanto il precedente
governo aveva già impostato con il decreto Mastella, approvato dalla Camera dei
Deputati con soli sette astenuti. E? evidentemente difficile, alla luce di
questa sconcertante trasversalità di obiettivi, non scorgere una sorta di
autodifesa del ceto politico, rivolta a esorcizzare, bloccando la pubblicazione
delle intercettazioni, la conoscenza e il giudizio dell?opinione pubblica sul
proprio operato e sui legami di sottopotere che legano parti o singoli
esponenti dei partiti alla ragnatela di interessi affaristici e finanziari, in
tanti casi al di là della legalità, che domina la vita del Paese. Che la
pubblicazione delle intercettazioni abbia poi spesso tracimato, estendendosi
con “rivelazioni” sensazionalistiche ( a volte a comando ) ad aspetti della
vita privata che niente hanno a che fare con le inchieste giudiziarie o i
comportamenti in vicende di interesse generale, ledendo diritti alla
riservatezza e alla privacy, ha costituito la base di una protesta di per sè
legittima, ma che costituiva insieme un comodo alibi per coprire e affossare
ogni possibilità di fare luce su gravi deviazioni, atti illegittimi, casi di
corruzione e quant?altro lede responsabilità pubbliche e diritti dei cittadini.
Ed è a questo punto che si innesta la strategia di Berlusconi, volta non tanto
o non solo a coprire vicende e risvolti telefonici personali, che pure sono
emersi o potrebbero ancora emergere, quanto a fare di questo terreno un
pilastro dell?offensiva per condizionare la Giustizia e affermare un assoluto
controllo dell?informazione. Una parte importante, dunque, di quell?attacco
alla Costituzione, alla separazione dei poteri, alla libertà di stampa sancita
dall?articolo 21, che ne costituiscono l?architrave e che il premier, con
l?offensiva a freddo innescata sul tragico dramma di Eluana Englaro, ha
cominciato a demolire, facilitato dalla debolezza dell?opposizione politica e
dalla crisi esplosa nel Partito Democratico. Conosciamo ormai i pesanti
condizionamenti che il disegno di legge Alfano prevede in materia di
intercettazioni, per quanto riguarda gli impedimenti e le pesanti restrizioni
poste all?operatività delle procure e dei PM, come la gravità delle sanzioni
previste per i giornalisti e per gli editori, fino al grottesco divieto di
pubblicare qualsiasi notizia anche non coperta da segreto istruttorio prima
della fase del dibattimento, ciò che in Italia può significare anni di ermetico
silenzio su vicende di assoluta rilevanza per i cittadini. L?ultima ”trovata”
riguarderebbe addirittura una radiazione dall?Ordine, al posto del carcere, ma
forse si inventeranno presto qualche altro deterrente…La mobilitazione delle
organizzazioni dei giornalisti, come degli editori, ma soprattutto l?espressa
volontà di tanti cronisti di non sottostare a una legge liberticida e
anticostituzionale, esprimendo forme organizzate di obiezione di coscienza nel
caso in cui fosse imposto un vero bavaglio, sono già una risposta chiara, che
andrà resa operativa. Vogliamo però, come Libera Informazione, portare
l?attenzione agli aspetti culturali e psicologici sul terreno del contrasto
alle mafie e del sistema di complicità e di contiguità di cui si avvalgono nei
territori. Pur essendo i reati di mafia, insieme a quelli di terrorismo,
apparentemente tenuti fuori dalle restrizioni previste, in realtà ne sarebbero
in vario modo investiti, con notevoli intralci, limiti e ritardi nelle
indagini, come hanno riaffermato a ogni livello il CSM,
magistrati impegnati, il Procuratore Piero Grasso. Disastroso sarebbe però l?effetto
indiretto, ma sostanziale, che questa legge avrebbe sul rapporto mafia,
politica, istituzioni, che è alla base del vero potere degli interessi
criminali e del loro silenzioso progredire fra i meandri degli appalti, della
sanità, della pubblica amministrazione, fino al riciclaggio nella finanza e
nell?economia legale. Le mafie ormai conoscono bene la pericolosità delle
tecnologie usate dai giudici inquirenti e dagli investigatori attraverso le
intercettazioni telefoniche e ambientali, tanto da cercare di ricorrere a loro
volta a congegni e precauzioni anti-intercettazioni. Sarebbero davvero molti i
brindisi, non solo fra i capi-clan, ma soprattutto fra i loro referenti e
“amici degli amici”, a ogni livello, alla notizia che questo potente nemico tecnologico
è stato smantellato o almeno in parte neutralizzato, mentre un?opinione
pubblica già largamente indifferente o subalterna si convincerebbe
ulteriormente di una “invincibilità” del potere mafioso. Come ha opportunamente
ricordato a Palermo il sostituto procuratore De Matteo, “senza le
intercettazioni oggi Provenzano sarebbe a Bagheria a fare affari”.
( da "Corriere Adriatico" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Lattanzi, Solari e
Biondi sui possibili aumenti delle bollette Depurazione, il Pdl bacchetta
Alianello "Le sue affermazioni sono deliranti" Fabriano "Le
affermazioni di Alianello sono deliranti". Va giù duro il Popolo della
libertà, replicando al segretario del Partito democratico Claudio Alianello
sulla questione delle bollette idriche. "Forse - spiegano la coordinatrice
di Forza Italia Maria Luisa Lattanzi, il presidente di Alleanza nazionale
Sergio Solari e il segretario della Dc per le autonomie Claudio Biondi il
segretario del Pd farebbe bene ad informarsi sull'organizzazione del sistema
idrico e sulle leggi che lo regolano, per evitare che le sue accuse si
trasformino in un boomerang. La normativa che disciplina il servizio idrico è
la legge Galli, entrata in vigore nel gennaio 1994 sotto il governo di
centrosinistra guidato da Ciampi. La tariffa dell'acqua viene poi stabilita
dall'Ato; nel caso specifico di Fabriano, dall'Ato 2 Marche/Ancona, presieduto
da Marisa Abbondanzieri del Pd. Quindi, non può essere certamente un partito,
né tanto meno il Pdl, a stabilire i criteri per la gestione della società di
erogazione dell'acqua e per il calcolo delle bollette". Ed eccoci al cuore
del problema. "L'emendamento del Pdl, approvato dal
Senato il 12 febbraio scorso - osserva il Pdl - recepisce la sentenza della
Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità della legge Galli
laddove prevede il pagamento del servizio di depurazione anche da parte degli
utenti che non ne usufruiscono per la mancanza dell'impianto o per la
temporanea inattività dello stesso. Nel contempo, l'emendamento
garantisce il pagamento delle spese sostenute per i progetti degli impianti di
depurazione, vincolando i gestori a fornire all'utenza dettagliate informazioni
sulle spese sostenute e da sostenere e all'osservanza dei tempi di
realizzazione. Quindi, ai cittadini saranno restituiti i soldi versati
ingiustamente".
( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Sarà affrontato
subito il caso-Gela dove il nuovo carcere è chiuso Andrea Lodato Nostro inviato
Agrigento. Il ministro gioca in casa, ma conoscendo bene l'arte del far
politica tra la gente, Angelino Alfano anziché dividere soltanto baci e
abbracci e larghi sorrisi ad amici di ieri, di oggi e, in qualche caso chissà,
magari di domani, gioca la sua partita agrigentina a tutto campo, intestandosi
prevalentemente responsabilità, non mettendosi al petto medaglie. Così dopo
decine di interviste, foto ricordo, qualche battuta qua e là con amici e
colleghi di partito e di coalizione, Alfano spiega che «quel che si sta facendo
per Agrigento e per mezza Sicilia con l'avvio di questi lavori è di
straordinaria importanza, ma nessuno pensi che basti. Perché da qui parte una
sorta di ricompensa all'area della Sicilia che ha meno strade, collegamenti
ferroviari scadentissimi, nessun aeroporto e nessun porto davvero importante».
Alfano sottoscrive un impegno personale con la sua provincia, ma si trascina
dietro anche assessori e deputati regionali, deputati nazionali. Insomma, guai a
perder tempo, dice, anche chi dovrà cominciare e finire i lavori di questa
statale 640, rispetti i tempi. Poi c'è spazio per parlare di molte altre cose.
A partire da qui fondi liberati dal Cipe che serviranno proprio per l'edilizia
carceraria. Per il ministro della Giustizia una svolta importante. «Ho già
detto - spiega - che chi si trova in carcere per espiare una pena deve avere
condizioni di vita dignitose. Per questo i 200 milioni di fondi serviranno per
realizzare penitenziari che sostituiscano quelle strutture ormai vecchie e
fatiscenti e consentiranno anche di utilizzare i finanziamenti pubblici come
leva finanziaria per poi agevolare l'ingresso dei capitali privati nella
realizzazione di carceri». E in Sicilia che cosa accadrà? Il ministro ci sta già
lavorando: «Nelle prossime settimane definiremo un programma su scala nazionale
ed esamineremo a fondo anche la situazione dell'Isola, dove ci sono situazioni
che vanno affrontate nel più breve tempo possibile». Intanto lui ne ha già una
nell'agenda della prossima settimana, sollecitata dal deputato nisseno del Pdl,
Alessandro Pagano. C'è da un anno un carcere nuovo di zecca, a Gela. Ancora
chiuso. «E' una situazione paradossale - dice Alfano - e inaccettabile.
Incontrerò la prossima settimana i responsabili del Dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria per fare il punto sulla struttura gelese».
Tra mille domande che arrivano come fosse un rischiatutto senza materie
prestabilite, Alfano risponde anche alla questione riguardante l'apertura di un fascicolo del Csm sul procuratore di Palermo,
Francesco Messineo e i suoi rapporti con il cognato che sarebbe coinvolto in
inchieste di mafia. «Il lavoro del Csm è sempre autonomo. Ho una stima
particolarissima nei confronti del procuratore Messineo perché sul campo ne ho
potuto apprezzare i risultati nella lotta alla mafia. Il Governo e il
Parlamento hanno fatto leggi e prodotto atti, la Procura di Palermo è stata in
prima linea nel contrasto a Cosa Nostra, a partire dall'aggressione dei
patrimoni mafiosi. Inviare gli ispettori nel capoluogo siciliano? Assolutamente
no». A proposito di giustizia in Sicilia, alcuni procuratori hanno lanciato
anche nei giorni scorsi l'allarme per la carenza degli organici, a partire da
Catania. Come si potrà correre ai ripari? «Abbiamo posto immediatamente rimedio
al problema dei vuoti di organico, attraverso una legge che favorisce l'arrivo
nelle procure di frontiera dei magistrati attraverso degli incentivi, e abbiamo
proposto nel processo penale una ulteriore norma, qualora la legge sugli
incentivi non dia pienamente i suoi effetti. Siamo fiduciosi nel senso di
lealtà dei magistrati alle istituzioni». Capitolo violenze e stupri. Domenica
il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto che bisognerebbe evitare
di sottolineare l'etnia di chi commette questi reati, enfatizzando, come capita
spesso, se si tratta di immigrati. Per il ministro Alfano sono le leggi, tanto
per cominciare, a non fare distinzioni: «Le leggi sono generali ed astratte e
non fanno distinzione per colore, per sesso, per nazionalità e lingua. Il
Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che è già parte dell'ordinamento
giuridico italiano, che prevede inasprimenti di pena per i reati di violenza
contro le donne di abusi sessuali contro i minori. Abbiamo dato lo stop ai
permessi nei confronti di chi ha commesso questo tipo di delitti. Abbiamo
spostato un intero settore dell'ordinamento giuridico italiano dalla parte
delle donne e dei minori. Sono certo che i risultati non tarderanno ad
arrivare. Siamo fiduciosi che in sede di conversione di queste norme la
sinistra possa contribuire all'approvazione».
( da "Gazzettino, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
La sfida dell'Udc:
«Alle elezioni corriamo da soli» Mestre, il segretario Cesa lancia l'amo a
Galan: «Se non cedi alla Lega e dimostri coraggio, noi siamo qui» Martedì 10
Marzo 2009, Mestre L'Udc è pronta a correre da sola in tutta Italia, nel Veneto
ancora di più. Il segretario nazionale dello Scudocrociato, Lorenzo Cesa,
arriva a Mestre per presentare le prime proposte di candidature alle
Provinciali di giugno: per Venezia il prescelto candidato presidente è Ugo
Bergamo, componente non togato del Csm (che, a distanza, si
dice «onorato»), a Padova sarà in pista il parlamentare Antonio De Poli, a
Verona l'assessore regionale Stefano Valdegamberi, a Belluno il sindaco di
Longarone Pierluigi De Cesero. L'Udc è pronta, a meno che il governatore
Giancarlo Galan e il Pdl non ci ripensino. Il messaggio di Cesa è
chiaro: «Se Galan e il Popolo della libertà non cedono alla Lega e dimostrano
coraggio, noi siamo pronti a sperimentare formule diverse». Detta altrimenti:
«Se la Lega correrà da sola, noi siamo qui». Esplicito Antonio De Poli: se il
Pdl e Galan non accoglieranno l'invito «significa che il Veneto è stato venduto
alla Lombardia, alla Lega che comanda e che è quella lombarda». Perché la
situazione, nel Veneto, è di stallo totale: il tavolo regionale del
centrodestra non è mai stato convocato, alle richieste di chiarimenti la
risposta è che si attende l'esito di un incontro tra Berlusconi e Bossi, solo
che l'Udc è convinta che se accordo ci sarà, nel pacchetto finirà anche la
Regione: «Se Pdl e Lega qui dovessero correre assieme sin dal primo turno -
dice De Poli - significherà che il Carroccio avrà ottenuto con largo anticipo
la presidenza della Regione per le elezioni del 2010». E l'Udc, che oggi
governa con il Pdl e la Lega nel Veneto, non intende cedere al «ricatto» dei
leghisti. «Non accettiamo i diktat della Lega», scandisce Cesa. La scelta
dell'Udc di partecipare alle prossime amministrative con liste e candidati
propri, dice il segretario nazionale, è «la risposta alla crisi profonda che
c'è nel sistema. Il Pd si sta completamente dividendo, non possono stare
insieme democristiani ed ex comunisti. E dall'altra parte si sta procedendo a
un congresso dove i vertici sono stabiliti da un notaio. C'è un grande spazio
per un partito omogeneo di progetti e valori». Il progetto è il grande centro,
non la riedizione della vecchia Democrazia cristiana («Rifarla? Un sogno. Ma
c'è tanto spazio al centro che può fare il bene del paese»). «Ci possono essere
aree che si staccano e vengono con noi e che nulla hanno a che fare né con il
centrosinistra né con il centrodestra né con la Lega - rincara De Poli - Il
Veneto è un'area moderata di centro». Il segretario nazionale ricorda che nelle
istituzioni «in cui abbiamo condiviso prevalentemente con altri partiti del
centrodestra la gestione di amministrazioni importanti o di piccoli centri,
lasciamo liberi i nostri dirigenti regionali di fare le scelte che vogliono».
Si dice possibilista, dopo Trento, anche a sinistra sulla "linea
Dellai". Ma prioritario resta il progetto volto a «ridar vita ad un centro
moderato che metta insieme popolari, liberali e riformisti». «Iniziano i primi
smottamenti Pdl a livello locale e va detto che a volte i loro dirigenti locali
hanno più coraggio dei dirigenti nazionali: non ci si può far condizionare
dalla Lega», dice Cesa che annuncia, per il 3 e 4 aprile, a Roma, la
"Costituente di centro", «un contenitore politico che superi l'Udc e
attragga in particolare rappresentanti dell'associazionismo cattolico, pronti a
incarnare prossime candidature europee». Alda Vanzan
( da "Velino.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. POL -
Regione Lazio, ok unanime in commissione a nuovo regolamento Roma, 10 mar
(Velino) - La Commissione Affari costituzionali e statutari, presieduta da
Alessio D?Amato (Pd), ha approvato oggi all?unanimità il nuovo Regolamento del
Consiglio regionale del Lazio. Il testo si compone di 135 articoli; ventinove
le sedute della Commissione, sei i mesi di lavoro. Soddisfazione e
ringraziamento agli uffici da tutti i membri della Commissione, ma anche a loro
stessi e al presidente Alessio D?Amato per il metodo corretto e bipartisan
adottato fin dalla prima riunione. “Un buon lavoro – ha commentato il
presidente Alessio D?Amato – per il quale ringrazio tutti, contribuendo alla
stesura di un testo condiviso da tutte le forze politiche, perché, e questo
l?ho chiesto fin dalla seduta iniziale, quando si scrivono le regole, queste
devono essere decise da tutti e valere per tutti. Il nuovo Regolamento – ha
proseguito D?Amato – mira alla semplificazione, al risparmio economico, al
ruolo del Consiglio e della Giunta regionale, alla valorizzazione dei compiti
della maggioranza e dell?opposizione”. L?iter vedrà la trasmissione del testo
alla “Giunta per il Regolamento” (che lo esaminerà già da lunedì 16 marzo) e
poi l?apertura di una sessione specifica in Aula da parte del Consiglio
regionale all?inizio del mese di aprile e, quindi, la definitiva approvazione
per la fine dello stesso mese. Quando il nuovo Regolamento entrerà in vigore,
saranno trascorsi ben trentasei anni dal 1973. Anno in cui fu adottato il
regolamento ancora vigente e che ora è destinato ad andare in “pensione”. Alla
seduta della Commissione, proprio per constatarne l?importanza, era presente
anche il Presidente del Consiglio regionale Guido Milana (Pd), che ha
dichiarato: “L?ottimo clima di collaborazione che si è respirato in questa
Commissione, per il quale ringrazio il presidente D?Amato, è premessa positiva
per l?iter futuro del Regolamento, sia per la Giunta per il Regolamento che per
il lavoro d?Aula. Assicuro, per quanto mi compete, - ha precisato Milana – che
lo stesso sarà adottato nei prossimi due passaggi istituzionali. Mi preme però
sottolineare l?urgenza di lavorare sulla Legge attuativa dello Statuto, per la
parte riguardante l?iniziativa legislativa degli elettori”. (segue) “Fin
dall?inizio di questa legislatura - ha dichiarato prima del voto Massimo
Pineschi (Pd) -, ho auspicato e lavorato per tracciare le basi al lavoro di
revisione del nuovo Regolamento. Oggi sono soddisfatto del risultato raggiunto
ed auspico di non legare l?approvazione del regolamento ad altre questioni”.
Donato Robilotta (Sr-Pdl). annunciando il voto favorevole, ha allo stesso tempo
evidenziato le lacune riguardanti la parte inerente le ?garanzie? per la quale
si è riservato di intervenire in Aula. "Manca una vera e propria
commissione di controllo - ha detto - e occorre rafforzare questo aspetto come
pure le prerogative dei Consiglieri. Complimenti comunque al presidente D?Amato
per come ha condotto i lavori di questa commissione, mi auguro che anche in
Aula la maggioranza abbia lo stesso comportamento. Ritengo questo un momento
importante, perché una volta approvate le regole, poi occorre qualcuno che deve
farle rispettare”. “E? stato fatto un buon lavoro bipartisan e così andava
fatto -ha commentato a sua volta Carlo Lucherini (Pd) -, perché il ricoprire il
ruolo di maggioranza o di minoranza, è transitorio. Faccio mio e acoclgo
l?auspicio di Robilotta corca il metodo che verrà utilizzato in Aula. Arrivare
con un largo voto in Aula è di buon auspicio per la revisione della Legge
elettorale”. “Non è stato fatto solo un aggiornamento - ha evidenziato Anna
Evelina Pizzo (Sinistra) -, ci si è posto anche di adeguare il regolamento alle
nuove complessità sopravvenute, valorizzando il ruolo del Consiglio e dei
Consiglieri. Oggi la Commissione conclude questo lavoro e, per il futuro non
sappiamo cosa sarà chiamata a fare. Ma, circa la modifica della Legge
elettorale, penso sia prioritario mettere prima mano allo Statuto perché
risulta impossibile affrontare l?argomento senza andare a modificarlo”. “E? un
regolamento non perfetto e perfettibile, così come tutte le cose si poteva far
di più e, non escludo che questo si possa farlo in Aula - ha detto Erder
Mazzocchi (An-Pdl) -. Sono state apportate innovazioni importanti sul lavoro
del Consiglio regionale, ma sull?aspetto ?garanzie? si deve fare ancora di più.
Nel complesso giudichiamo positivo il lavoro svolto”. Per Raffaele D?Ambrosio
(Unione di centro per la Costituente) “nel momento che il mondo sta vivendo del
?non limite?, in cui l?assenza della politica ha creato gravi crisi, penso, nel
nostro piccolo approvando il questo regolamento, si stabilisca il ruolo
centrale della politica. C?è stato rispetto dei ruoli di minoranza e
maggioranza. Il lavoro fatto consta di aspetti tecnici e politici, se
variazioni ci dovranno essere, esse dovranno interessare l?aspetto tecnico e va
rispettato il lavoro fin qui fatto”. Dal canto suo Fabio Armeni (Fi-Pdl) ha
annunciato il suo voto favorevole, "nonostante il lavoro fatto vede il
notevole sbilanciamento della Giunta verso il Consiglio. Guardiamo ora ad un
altro lavoro - ha aggiunto - che ci attende e ancorsì importante, come quello
della Legge elettorale. Da fare subito e presto per la sua revisione”. Da
lunedì 16 marzo, la Giunta per il Regolamento, affronterà il nuovo testo che
interviene sulla riduzione delle spese dei gruppi consiliari; snellimento del
lavoro d?Aula, in particolare sulla sessione di Bilancio; Normative comunitarie
e ricorsi della Corte Costituzionale; Gestione ed inserimento delle
interrogazioni all?inizio di ogni seduta consiliare. Ma, soprattutto, il
regolamento è stato adeguato al nuovo Statuto della Regione, entrato in vigore
nella scorsa legislatura e alle nuove esigenze normative che nel frattempo sono
sopraggiunte. Alla seduta, presieduta da Alessio D'Amato (Pd), hanno
partecipato la vice presidente Anna Evelina Pizzo (Sinistra); i consiglieri,
Carlo Lucherini, Massimo Pineschi, Giuseppe Paroncini (Pd); Roberto Alagna
(L.C. per il Lazio); Eder Mazzocchi (An-Pdl); Fabio Armeni (Fi-Pdl); Donato
Robilotta (Sr-Pdl); Raffaele D'Ambrosio (Unione di centro per la Costituente) e
il Presidente del Consiglio Guido Milana (Pd). (com/reg) 10 mar 2009 15:51
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Si svolge dal 12 al 15 marzo a Roma il Giubileo Paolino degli
universitari, promosso e organizzato dall'Ufficio per la pastorale
universitaria del Vicariato, dalla Congregazione per l'educazione cattolica,
dal Pontificio Consiglio per la cultura di Roma, in collaborazione con i
ministeri dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, degli Affari esteri
e per lo Sviluppo economico, oltre che con Regione Lazio, Provincia e Comune di
Roma. Momento centrale: la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale
Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica,
con la professione di fede degli universitari, domenica 15 alle 10.30 nella
basilica di San Paolo fuori le mura. Nell'ambito del Giubileo da giovedì
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Madrid, 10 mar.
(Apcom) - Nessun occultamento della verità in mala fede: così oggi fonti vicine
al noto giudice spagnolo hanno smentito le 'accuse' del Tribunale supremo che
ieri - nell'archiviare una causa contro Garzon per un caso
di curruzione - ha trasmesso al Csm spagnolo (il Cgpj) informazioni sui
compensi che il magistrato percepì fra 2005 e 2006 durante una sorta di anno
sabbatico regolarmente retribuito e passato negli Stati uniti, che potrebbero
avere conseguenze disciplinari. Garzon ricevette 203.000 dollari per la
sua attività di conferenziere e a titolo di vari rimborsi spese, ma le fonti
sottolineano che i compensi "non erano stati determinati" al momento
della richiesta di permesso che il magistrato inoltrò al Cgpj. D'altronde,
precisano le fonti, "se Garzon avesse avuto interesse a nascondere i suoi
redditi, non li avrebbe dichiarati al fisco statunitense" e
successivamente a quello spagnolo, mentre il Cgpj non avanzò alcuna richiesta
sul trattamento economico delle attività svolte durante l'anno sabbatico. La
stampa spagnola, sopratutto quella di destra, dà oggi ampio risalto al caso dei
compensi di Garzon. Di recente Garzon è stato alla ribalta della cronaca a
causa dell'inchiesta su una rete di corruzione e tangenti che coinvolge
politici dell'opposizione di centrodestra del Partido popular (Pp), per la
quale è stato accusato dai popolari di "uso politico della giustizia"
a causa delle sue note simpatie socialiste. Garzon è stato criticato per aver
partecipato a una battuta di caccia insieme al ministro della Giustizia del
governo socialista di José Luis Zapatero, durante le fasi iniziali
dell'indagine. Il guardasigilli, Mariano Fernandez Bermejo, si è dimesso alcune
settimane dopo, adducendo motivi diversi. Il Cgpj ha stabilito però che Garzon
non può essere sanzionato per essere andato a caccia con Bermejo.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Martedì 10 Marzo
2009, All'Ambasciatori non si è presentato perché impegnato
al Csm, solo che a Roma è arrivato tardi: Ugo Bergamo ha passato infatti buona
parte della mattinata in un aereo bloccato al Marco Polo. Tra i passeggeri
anche il vicepresidente della Regione Veneto, Franco Manzato. «Ci hanno detto
che c'era un guasto ai motori - racconta Bergamo - e siamo rimati due ore a
bordo. Poi ci hanno fatto scendere e il volo è stato cancellato». Ma si
candiderà in Provincia? «Sono onorato della proposta, ne parlerò con Casini e
con Cesa».
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Provincia, l'Udc con
Ugo Bergamo lancia la sfida a Zoggia Corsa in solitaria anche a Scorzè con il
ventenne Michielan e a Portogruaro con Drigo. A Spinea si faranno le primarie
Martedì 10 Marzo
( da "Romania Libera" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
> Cititi online
anunturile din ziarul ?Romania libera?: Cat costa sporul de stres al
magistratilor Rl online Marti, 10 Martie 2009 Fondurile pentru acordarea
sporului de risc si suprasolicitare de 50% pentru toti magistratii din sistem
au fost alocate prin Legea bugetului de stat, banii necesari pentru plata
acestui spor fiind de 25.000.000 de lei pe luna, precizeaza Ministerul
Justitiei pentru NewsIn. Efortul financiar pe care Ministerul trebuie sa il
suporte in acest an ar fi, astfel, de 300.000.000 de lei, in conditiile in care
bugetul MJ pe acest an este de 1.882.574.000 de lei. Potrivit Ministerului
Justitiei, in data de 4 martie
( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Tornano i figli di
NN? di Bruna Iacopino La legge 733, meglio nota come pacchetto sicurezza
anticipata per alcun apsetti dalla “norma anti-stupri” già da qualche
settimana, non cessa di stupire e di sollevare dubbi. Dopo la mobilitazione
attivata in merito alla questione dei medici delatori, un'altro aspetto molto
delicato è quello legato ai minori, soprattutto ai bambini nati in Italia da
uno e entrambi i genitori clandestini. Stando a quanto denuncia l'ASGI (
Associazione studi giuridici sull'immigrazione) “ L'art. 45, comma 1 lett. f)
del ddl "sicurezza"... introduce l'obbligo per il cittadino straniero
di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti di
stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita.” Cosa
comporta l'approvazione din un testo simile? A spiegarlo è l'avvocato Marco
Paggi, su www.meltingpot.org: “ Le conseguenze di questa preclusione sono
ancora tutte da comprendere anche perchè bisognerebbe immaginare che se un
bambino nasce da una coppia di cosiddetti “clandestini” su suolo italiano, non
essendo riconoscibile da parte dei genitori, sarebbe figlio di nessuno ed in questo
caso l?art. 1 della legge 91 del
( da "Cittàdellaspezia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Morgillo (PDL):
"Previsto aumento delle tariffe grazie a incapacità di Burlando"
Discussa questa mattina l'interrogazione urgente del Consigliere Regionale del
PDL, Luigi Morgillo, con la quale l'esponente dell'opposizione ha chiesto, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha
dichiarato l'illegittimità dei rientri tariffari idrici per quegli utenti che
non sono collegati ad impianti di depurazione, alla Giunta se avesse già
provveduto o avesse intenzione di provvedere in tempi brevi ad effettuare un
censimento per conoscere il numero degli utenti liguri non allacciati agli
impianti. Inoltre con questo documento si domanda se la regione abbia
già previsto eventuali ammortizzatori straordinari per far fronte alla grave
situazione finanziaria che andrà ad abbattersi sui gestori del servizio idrico
e di conseguenza sugli utenti: "La risposta dell'Assessore Zunino è stato
il solito festival dello scarica barile: sia sui dati numerici che sugli
interventi che si prevede di prendere per porre rimedio a questa situazione
sempre più grave, anche a causa dell'ingente ammanco che verrà a crearsi nelle
casse delle aziende gestori del servizio idrico, le risposte sono state
assolutamente poco esaustive e non hanno sciolto l'evidente e grosso nodo della
questione: questi denari verranno recuperati con stanziamenti ad hoc o come al solito,
si farà ricorso alle già martoriate tasche dei cittadini? dichiara Luigi
Morgillo." "Non possiamo accettare gli indirizzi per il futuro
esposti dall'Assessore: per far fronte alla mancate entrate, ha detto Zunino,
si provvederà o a diminuire gli investimenti o ad aumentare la quota tariffaria
a carico dei cittadini. Tutto ciò non è accettabile: la risposta che mi sarei
aspettato doveva vedere la Regione assumere un ruolo da protagonista e farsi
promotore di iniziative che potessero garantire i normali investimenti
necessari ma anche scongiurare l'aumento delle tariffe conclude l'esponente del
PDL . "
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Un magistrato che impiega 8 anni per scrivere una sentenza merita la
rimozione dall'ordine giudiziario. Soprattutto quando il ritardo provoca la
scarcerazione degli imputati. Questa la conclusione del sostituto procuratore
generale della Cassazione all'udienza sul caso di Edy Pinatto, il giudice che
ha impiegato 8 anni per depositare le motivazioni di una sentenza sulla
criminalità organizzata di Gela, in Calabria, provocando la scarcerazione degli
imputati per decorrenza dei termini di custodia cautelare fissati dalla legge
per ciascuna "fase" del giudizio. Il sostituto Pg, Marco Pivetti, ha
chiesto oggi ai giudici delle sezioni unite civili, di confermare così la
decisione disciplinare adottata il 7 luglio dello scorso anno dal Consiglio
superiore della magistratura. La sentenza giunta a marzo 2008 con 2830 giorni
di ritardo oltre i 90 stabiliti dal codice, riguardava il cosiddetto processo
"Grande Oriente", nei confronti di otto esponenti del clan Madonia,
arrestati nel 1998 e condannati a pene compresa tra i 7 e i 24 anni di
reclusione. La sentenza era poi stata confermata in appello nel novembre 2008,
dopo appena 7 mesi dalla condanna "lumaca" di primo grado. Prima della sanzione della rimozione dall'ordine giudiziario, il
Csm aveva rimosso il magistrato per "grave negligenza", trasferendolo
a Milano. Intanto, a giugno 2008, sempre con riferimento al ritardo nel
deposito della sentenza, il giudice Pinatto era stato anche condannato a 8 mesi
di reclusione dal Gup di Catania per omissione di atti d'ufficio. Nelle
prossime settimane le sezioni unite civili della Cassazione decideranno se
confermare la sanzione della rimozione inflitta dal Csm.
( da "Nuovo Molise web" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Riccia - Cerce -
Jelsi 10/03/2009 17:02 'Così si massacra l'ambiente' Il consigliere Di Stasi ha
espresso contrarietà sul parco eolico CERCEMAGGIORE - L'ultimo Consiglio
comunale di Cercemaggiore ha preso in esame la richiesta, della società RE Plus
s.r.l., di screening di assoggettabilità al procedimento di V.I.A del progetto
che prevede la costruzione di un impianto eolico, nel territorio comunale, lungo
il confine con la provincia di Benevento, a cavallo tra la valle del Tammaro e
quella del Carapelle. Il consigliere comunale e provinciale Domenico Di Stasi
ha espresso la sua contrarietà al progetto perchè
( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
HomePage | Segnala
articolo --> SILVIO DEL BAGAGLINO: ?FACCIAMO CHE VALE SOLO IL VOTO DEI
CAPIGRUPPO?? (STIMA A PETRUCCIOLI MA IL PD VUOLE RINNOVARE). E A FRATTINI:
DACCI IL CELLULARE DELLE EX ? BERLUSCA VEDE VESPA ? DONNA ASSUNTA DICE NO ALLE
EUROPEE ? D?ALEMA FACEBOOK PARTY? Silvio Berlusconi 1 - BERLUSCONI: STIMA PER
PETRUCCIOLI MA SERVE CAMBIAMENTO... (Apcom) - Stima per Claudio Petruccioli ma
ai vertice della Rai serve un cambiamento. Così il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, prima di partecipare all'Assemblea dei parlamentari del Pdl
spiega le ragioni del no del governo ad una riconferma del presidente uscente.
"Ho una stima molto grande per Petruccioli ma - ha detto - la decisione
nostra è stata, in coerenza anche con quanto ha affermato il leader del Pd, di
rinnovare". Il premier ha dunque sottolineato che se si vuole davvero una
nuova Rai si poteva confermare il presidente in carica perchè "vorrebbe
dire continuità e dunque solo per questo ho detto no, perchè volevamo il
cambiamento. Non è una cosa che riguarda Petruccioli, a cui portiamo
stima". 2 - BERLUSCONI SCHERZA CON FRATTINI: "LASCI NUMERI CELLULARE
EX..." (ITALPRESS) - "Quando lascia le sue fidanzate lasci anche
qualche numero di cellulare...". Cosi' il premier Silvio Berlusconi scherza
con il ministro degli Esteri Franco Frattini aprendo il suo intervento
all'Assemblea dei Gruppi parlamentari del Pdl. Poi sorridendo alla platea,
Berlusconi spiega che gli piace scherzare: "Perche' noi siamo la gente del
sorriso - afferma -, questa e' la differenza tra noi e loro, la differenza tra
noi e i signori della sinistra". 3 - BERLUSCONI: REGOLAMENTI PARLAMENTARI
NON ADEGUATI A NECESSITA'... (Adnkronos) - I regolamenti parlamentari "non
sono adeguati alle necessita' di un governo e di una maggioranza di avere tempi
certi e brevi per i propri disegni di legge". Lo ha detto il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo al Capranica all'assemblea dei
gruppi Pdl di Camera e Senato. Claudio Petruccioli Il premier ha anche
auspicato la possibilita' che si arrivi in futuro a "riconoscere il voto
di un partito in base al voto del capogruppo, che rappresenta tutti i deputati
di quel gruppo". Berlusconi si e' detto consapevole delle accuse rivolte
ai parlamentari di lavorare poco ma ha ricordato non solo "che lavorano
molto anche in commissione" ma che "dopo 50, 60, 80 votazioni so che
puo' venire addosso la morte civile". In ogni caso, prima della riforma
dei regolamenti "occorre essere tutti presenti e anch'io -ha precisato-
faro' la mia parte per testimoniare dell'importanza del Parlamento". Il
Cavaliere si e' detto anche consapevole delle difficolta' dei parlamentari del
Pdl che sono persone "del fare e non funzionari di partito". 4 -
BERLUSCONI: DIMEZZARE PARLAMENTARI CON LEGGE POPOLARE... (Agi) - Il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi intende presentare una proposta di legge di
iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari. Lo afferma lo
stesso premier, nel suo intervento all'assemblea dei parlamentari del Pdl. 5 -
COLLOQUIO BERLUSCONI-VESPA A PALAZZO GRAZIOLI... (Asca) - Un incontro breve,
dieci minuti in cortile a Palazzo Grazioli, per uno scambio di battute e
qualche barzelletta, si e' svolto oggi, al rientro del presidente del Consiglio
a Roma, tra lo stesso Berlusconi e il giornalista e conduttore di Porta a
Porta, Bruno Vespa. Sollecitato dai giornalisti, al termine del colloquio,
Vespa ha detto di essere li' 'per andare a trovare un'amica editrice, la
signora Ferrari', negando che si fosse parlato di Rai e di una possibile
presidenza offerta al conduttore della rete ammiraglia. Frattini e Chantal 6 -
ASSUNTA ALMIRANTE, HO DETTO NO A CANDIDATURA ALLE EUROPEE... (Adnkronos) -
Assunta Almirante mantiene ferme le proprie convinzioni: non ha intenzione di
mettersi a fare politica e per questa ragione confessa a "l'Attimo
Fuggente", rivista diretta da Cesare Lanza, di aver rifiutato la
candidatura alle prossime elezioni europee. "Non ho mai pensato di fare
politica -dichiara donna Assunta - anche ultimamente mi hanno proposto di
partecipare alle elezioni europee, ma ho detto di no. Ci vogliono uomini giusti
in politica, come mio marito". Il nome di Assunta Almirante era avanzato
anche come possibile candidata per un seggio di senatore a vita. Cosa farebbe
se fosse nominata, quale sarebbe la sua prima azione? Per spiegarlo ricorda un
episodio e rievoca gli anni in cui Giorgio Almirante era capo di gabinetto del
ministro Mezzasoma. "Mussolini, che aveva appena ricevuto l'editto di
Hitler sugli ebrei, disse ai suoi: 'tenetelo nel cassetto il piu' a lungo
possibile'. Diversi ebrei furono nascosti e aiutati a fuggire. Ora -ribadisce
donna Assunta- una cosa del genere fara' scattare polemiche senza fine, ma e'
la verita'. Il mio primo gesto sarebbe quello di porre le fondamenta per una
pacificazione politica, e' davvero giunta l'ora" 7 - FRANCESCHINI: CON NO
ELECTION DAY BUTTATI 460 MLN... (Adnkronos) - Il no della maggioranza ad
accorpare il referendum sulla legge elettorale con l'election day del 7 giugno
"e' il prezzo che viene pagato alla Lega". Un prezzo politico che
costera' agli italiani "460 milioni di euro". Lo ha detto il
segretario del Pd, Dario Franceschini, parlando in aula alla Camera a proposito
dell'emendamento presentato dai democratici perche' il referendum si svolga il
7 giugno insieme a elezioni europee e amministrative. Bruno Vespa La
maggioranza non si nasconda "dietro ipocrisie" e non "si
arrampichi su spiegazioni giuridiche impossibili", il no all'accorpamento
e' motivato soltanto da "un patto politico con la Lega", scandisce
Franceschini, che e' contraria al referendum e quindi l'unico vero motivo
"e' che si vuole impedire di raggiungere il quorum". "E' una
vergogna che per un calcolo politico la maggioranza butti dalla finestra 460
milioni di euro. Noi -sottolinea Franceschini- abbiamo proposto di utilizzarli
per il reparto sicurezza. Volete utilizzarli in altro modo? Va bene, ma dite
si' all'election day". 8 - ASSEGNO AI DISOCCUPATI ENRICO LETTA NE PARLA IN
UNA CAMERA VUOTA... Da "l'Unità" - Aula rigorosamente semideserta,
clima sonnolento, nessun capannello in Transatlantico, solo un po' di ospiti
nelle tribune in alto. È iniziata così alla Camera la discussione sulla mozione
del Pd che chiede l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione per chi
ha perso il lavoro a partire dal primo settembre 2008. Che l'aula sia vuota
durante la presentazione dei provvedimenti è una costante anche per i temi più
scottanti, e l'argomento crisi non ha fatto eccezione. Ma al Pd, che sulla
mozione intende dare battaglia, assicurano che tutti i deputati senza eccezioni
saranno presenti in massa durante il dibattito e le votazioni. La proposta del
Pd, che ha incontrato il no di Berlusconi ma il favore della maggioranza degli
italiani (oltre il 60% secondo Mannheimer) è stata illustrata da Enrico Letta,
che ha ricordato anche l'altro elemento al centro del documento presentato dal
Pd: le piccole e medie imprese nel nostro paese vantano tra i 50 e i 70
miliardi di euro di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, che
fatica, anche per i tagli, a pagarli, aumentando le difficoltà delle aziende. 9
- MONACO (PD): D'ALEMA DICE LA VERITA', MA NON TUTTA INTERA... (Dire) -
"Qualcuno mena scandalo, ma D'Alema ha detto un'ovvieta': che la direzione
politica del PD, nel suo primo anno di vita, porta responsabilita' nelle
molteplici sconfitte. E' la verita', solo non e' tutta la verita'" afferma
l'ulivista Franco Monaco, e aggiunge: "Si tace sulla circostanza che,
fatta eccezione per gli ulivisti, dalle primarie a oggi la gestione del PD e'
stata unanimistica. Massimo D'Alema Le responsabilita' dunque non sono solo di
Veltroni, ma di tutti coloro che hanno ridotto le primarie a plebiscito, che
non hanno criticato per tempo e a viso aperto la linea sbagliata e perdente
dell'affossamento dell'Ulivo, che hanno avallato il rinvio di un congresso di
chiarimento, che hanno concorso a un avvicendamento tardivo e privo del nitore
richiesto a chi denuncia una linea fallimentare e propone una radicale
correzione di rotta". Per Monaco "la radice del fallimento e' nel
metodo consociativo piu' ancora che nel merito della linea politica. E qui
anche D'Alema porta la sua parte di responsabilita'". 10 - Garzón nei guai
«Ha occultato dei compensi»... Dal "Corriere della Sera" - Il celebre giudice spagnolo Baltasar Garzón potrebbe finire sotto la
lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per
aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno
sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e
( da "Reuters Italia" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - I
giudici della Corte Costituzionale, dopo aver ascoltato le parti nella causa
nella causa sul conflitto di attribuzione dei poteri del governo con la
magistratura sull'estensione del segreto di Stato, nel caso del rapimento
dell'imam egiziano Abu Omar, hanno aggiornato a domani la Camera di Consiglio.
Ventisei americani e sette italiani sono accusati di aver rapito il religioso
musulmano - sospettato di terrorismo - per strada a Milano nel 2003 e di averlo
deportato in Egitto, durante una cosiddetta operazione di
"rendition". Dal canto suo Abu Omar -- che è stato poi rilasciato nel
2007 - sostiene di essere stato torturato e detenuto per anni senza accuse. Nel
dicembre scorso, il tribunale di Milano ha sospeso il processo fino al prossimo
18 marzo in attesa della decisione della Consulta, dopo la richiesta delle
difese e l'opposizione dell'esistenza del segreto di Stato, da parte del
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su ordini e direttive impartite
dall'ex-direttore del Sismi Nicolò Pollari - imputato nel procedimento - ai
suoi uomini. I pubblici ministeri durante il processo hanno sostenuto che
l'attuale premier e il suo predecessore Romano Prodi abbiano utilizzato il
segreto di Stato per ostacolare la giustizia. Un'accusa respinta da uno dei
legali di Berlusconi, che l'ha definita un "intollerabile attacco".
"Se la posizione del governo sarà sostenuta dalla
Corte costituzionale, certe prove diventeranno impossibili da usare", ha
spiegato a Reuters Ignazio Francesco Caramazza, che ha difeso la posizione
dello Stato davanti alla Consulta. Caramazza ha aggiunto che lo Stato vuole che
la corte annulli il processo, poiché le accuse si basano almeno
parzialmente sulle prove messe in discussione. I magistrati dovrebbero
ricostruire il caso, ha aggiunto Caramazza, sottolineando che comunque lo Stato
non si opporrebbe a qualsiasi futuro processo, sempre che il segreto di Stato
venga rispettato. Il legale che rappresenta i magistrati davanti alla Consulta,
Alessandro Pace, ha affermato invece che nessuna regola sul segreto di Stato è
stata infranta durante le indagini sul rapimento. Se la Consulta darà ragione
allo Stato, comunque, saranno necessarie ulteriori indagini e prove e una nuova
richiesta di rinvio a giudizio. Continua...
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 10 mar.
(Apcom) - "Rimangono fortissime perplessità e pesanti dubbi sulla vicenda
investigativa che ha riguardato comuni cittadini e decine di rappresentanti
delle istituzioni, di ogni ordine e grado, con una disinvolta gestione di dati
e informazioni molto sensibili, gestione posta in essere in occasione di un'indagine
giudiziaria penale". Lo ha detto il senatore del Pd Felice Casson
intervenendo in aula nel corso del dibattito "sull'archivio Genchi".
"Di certo - ha aggiunto Casson - si rimane allibiti di fronte all'uso
assolutamente abnorme che è stato fatto di norme e di strumenti investigativi,
così come dello spazio e dei poteri concessi ad un consulente tecnico. Ne è
infatti scaturita una gestione da parte di un consulente privato di dati
sensibili e di archivi informatici che va oltre ogni immaginabile misura,
gestione del tutto ingiustificata e non consentita da alcuna normativa. Forse è
il caso di intervenire, anche legislativamente, in maniera più articolata in
materia di banche-dati, soprattutto se gestite da privati e di interessare
della vicenda in modo più specifico l'Autorità Garante della privacy". "Spetta inoltre alla magistratura romana, al ministro della
Giustizia e al Csm, secondo le rispettive competenze - ha concluso Casson -
intervenire in questo ambito e chiarire il tutto, possibilmente con la massima
celerità, nella consapevolezza che vi è stato un uso anomalo di norme, rapporti
e strumenti d'indagine. Un uso che va assolutamente stroncato,
nell'interesse dei cittadini, delle istituzioni, del nostro sistema
democratico, senza però strumentalizzazioni e senza per questo limitare i
poteri d'indagine della polizia e della magistratura".
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Con l'udienza pubblica a porte chiuse di fronte alla Corte
Costituzionale si è compiuto oggi l'ultimo atto del contenzioso tra tribunale e
procura di Milano da un lato e presidenza del Consiglio dei ministri dall'altro
sulla vicenda di Abu Omar, l'imam di Milano rapito da agenti segreti americani
con la presunta collaborazione di colleghi italiani. Dopo oltre tre ore di
dibattimento e di contradditorio tra le parti, i 15 alti giudici si ritireranno
domani mattina in camera di Consiglio e decideranno se i magistrati di Milano
abbiano o meno violato il segreto di Stato imposto da ben due governi
sull'attività dei servizi durante le 'extraordinary redention' compiute dagli
americani sul nostro territorio e se tale imposizione, posta prima dall'allora
premier Silvio Berlusconi e ribadita poi dal successore Romano Prodi, fosse
legittima oppure no. "Ormai noi la nostra parte l'abbiamo fatta, ora tocca
a loro decidere", ha sintetizzato l'avvocato dello Stato Ignazio Francesco
Caramazza, salvo poi spiegare quella che forse è l'unica novità della giornata.
"L'avvocato del Gup di Milano, Federico Sorrentino - ha raccontato il
legale dello Stato al termine dell'udienza - ha chiesto nella sua memoria una
nuova fase istruttoria, durante la quale la Corte dovrebbe chiedere di
visionare i documenti con cui l'allora direttore del Sismi, Niccolò Pollari
(rinviato a giudizio nel processo di Milano), ordinò ai suoi uomini di non
compiere atti illeciti nel fornire collaborazione ai colleghi americani".
Il riferimento di Sorrentino è, soprattutto, al verbale di un'audizione di
Pollari al comitato di controllo sui servizi segreti (l'allora Copaco, oggi
Copasir): durante quel pomeriggio, infatti, Pollari raccontò ai parlamentari la
sua verità e quali furono le sue scelte di fronte alla richiesta di
"appoggio" da parte degli americani alle operazioni sul territorio
italiano. Insomma, in quello e in altri documenti, dovrebbe esserci la prova
della condotta dei vertici e degli operativi del Sismi durante il rapimento di
Abu Omar. "Lo Stato - ha spiegato Caramazza - non può porre il segreto
alla Corte Costituzionale, ma ancora non sappiamo se si
procederà o no all'istruttoria o se la Corte, una volta entrata in possesso dei
documenti, li sottoporrà ai difensori". Se gli alti giudici accoglieranno
questa richiesta, secondo Caramazza "si navigherà in acque oscure",
perchè sarebbe questo il primo caso in cui la Corte si avvarrebbe delle nuove
facoltà a essa concesse dalla recente riforma e non ci sono ovviamente
precedenti in merito. Unica certezza, in questo caso, sarebbe un ulteriore
rinvio del processo di Milano, per dare il tempo alla Consulta di risolvere il
conflitto tra poteri. Se così non sarà, invece, i giudici dovranno raggiungere
un verdetto definitivo: il proseguio del processo di Milano a Pollari e ad
altri 34 indagati, fra cui 26 ex agenti della Cia che operarono materialmente
in Italia, è infatti sospeso fino al 19 marzo. Secondo le previsioni, i 15 alti
giudici potrebbero arrivare a sentenza già domani.