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Report "Giustizia"   10-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Giustizia

"Il decreto Bunetta è anticostituzionale" ( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: di avviare la procedura per arrivare anche ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale il «decreto Brunetta»: prevede la decurtazione di parte dello stipendio (indennità) per gli addetti del pubblico impiego nei primi dieci giorni di malattia. La donna chiede la restituzione di 250 euro, un quinto dello stipendio.

Rai Storia ricorda le prime emissioni pr ( da "superEva notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private: finisce il monopolio della radio di Stato e inizia l'era della libertà d'antenna. Il 28 luglio 1976, una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale: inizia così l'

Autisti o soccorritori? La Regione fa retromarcia ( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: scorso anno il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale. Un disegno di legge è stato approvato all'unanimità dalla quinta Commissione, e ora andrà in aula per il via libera finale. Ci sono voluti sette mesi di riunioni tra Roma e Aosta. Sono solo tre articoli, che mettono mano ai punti che avevano provocato, a metà 2008, l'intervento della presidenza del Consiglio dei ministri.

Spagna/ Garzon occulto' compensi in Usa durante anno ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: potrebbe finire ben presto sotto la lente del Consejo general del poder judicial (Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di circa 200.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I.

è il governo del potere economico - alfredo franchini ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale il 21 aprile potrebbe bocciare proprio la legge Statutaria? «Sarebbe curioso formare un governo con una prospettiva simile, mi auguro che non sia così». Da Italia dei Valori, Federico Palomba afferma: «Non discuto i nomi delle persone ma i metodi che hanno portato alla formazione della giunta: hanno messo in evidenza lacerazioni molto forti non su valori e programmi

acqua, il nodo canone ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Valvasori ha voluto sottolineare gli effetti sul conto economico della società della sentenza della Corte costituzionale 335 del 10 ottobre 2008, con la quale, ha affermato, «è stato chiarito che nessun canone riferito al servizio di depurazione può essere addebitato all'utente nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano inattivi».

La giustizia, lo Stato e le realtà locali ( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Interviene Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale;Roberto Carrelli Palombi di Montrone, consigliere C.S.M. - Consiglio Superiore della Magistratura; Margherita Gerunda, Procuratore della Repubblica di Frosinone; Mario Mercone, Procuratore della Repubblica di Cassino; Luca Palamara, presidente A.

L'aeroporto Â<volaÂ> via ( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ma la Corte Costituzionale ha chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha bocciato Frosinone quale... ( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ma la Corte Costituzionale ha chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.

PUGLIA: LE TRAPPOLE DI BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL' ASSESSORE ANGELA BARBANENTE ( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Non si può però dimenticare che ci sono voluti mesi di trattative e una raffica di ricorsi alla Corte costituzionale per conseguire questo risultato. Ma tant?è. La grande macchina comunicativa del governo Berlusconi è capace di far passare prima una scatola vuota e poi il recupero tardivo di programmi regionali per ?iniziativa importantissima?

Garzón nei guai <Ha occultato dei compensi> ( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: celebre giudice spagnolo Baltasar GarzÓn potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I.

Alloggi pubblici, le ragioni degli assegnatari ( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il presidente della Repubblica e del Csm Giorgio Napolitano ha detto: «Le leggi vanno solo applicate e basta». 2) In quanto al prezzo di 20-30mila euro, caro assessore, è nelle norme di legge in quanto le domande di acquisizione portano le date di 10-15 anni fa, diritto e prezzo già acquisito da 15 anni.

Provinciali, l'Udc candida Ugo Bergamo ( da "Corriere del Veneto" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: attualmente membro del Csm, carica da cui dovrebbe autosospendersi per la corsa in solitaria verso Ca' Corner. E, in, più, Bergamo sarà candidato anche per Strasburgo. «Ho in programma a breve un incontro con gli onorevoli Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa - dice - solo dopo questo incontro scioglierò le riserve.

MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il gran... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 000 dollari percepiti tra il marzo del 2005 e il giugno del 2006 quando si trovava per un anno sabbatico a New York, dove ha tenuto alcune lezioni all'Università. L'incartamento è già stato girato al Consejo general del poder judicial, il Csm spagnolo.

Disabili: estensione al figlio convivente del congedo parentale per maternità ( da "AltaLex" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La risposta della Corte Costituzionale In sintesi, la risposta dei giudici della Corte Costituzionale è stata la seguente: La Corte conferma le posizioni precedentemente assunte con riferimento alla norma relativa all?istituto del congedo straordinario. In effetti, sul punto la Corte si era già espressa.

UTENZE DOMESTICHE. Avezzano, Federconsumatori contesta i canoni di depurazione ingiustificati ( da "HelpConsumatori" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale. E' quanto sostiene la sede abruzzese della Federconsumatori che ricorda agli utenti quanto stabilito dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. La Corte, infatti, ha stabilito il seguente principio: "se nel Comune di residenza non sono attivi i depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta destinata alla depurazione NON deve essere pagata dai cittadini"

<Nuove assunzioni Aim rispetta le leggi?> ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: recenti pronunciamenti della Corte costituzionale sulle modalità di assunzione di personale nelle società a partecipazione pubblica affidatarie di servizi pubblici. Secondo Meridio e colleghi, dal 20 ottobre scorso Aim e le sue società «devono procedere al reclutamento del personale e al conferimento degli incarichi nel rispetto di principi a cui si devono ispirare gli enti pubblici»

Presidenza Rai: occorrono candidature di alto profilo ( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: dimenticheremo Pensiamo ad una rosa che possa comprendere nomi indiscutibili quali quelli del professor Zagrebelski, già presidente della corte costituzionale o del suo collega Valerio Onida o del profesor Giuseppe Tesauro indimenticato presidente della commissione anti trust, o di Stefano Rodotà, stimato ovunque per le sue ricerche sui temi della libertà e del diritto a comunicare.

DDl Alfano, se lo conosci lo eviti ( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Associazione Nazionale Magistrati e dal CSM alle organizzazioni dei giornalisti e alla stessa Federazione degli Editori, unite in un?insolita alleanza che arriva a superare una difficile trattativa contrattuale, gravato dal sospetto di incostituzionalità, dall?ostilità della stampa internazionale, dal monito delle istituzioni europee, compresa la Corte di Giustizia,

Depurazione, il Pdl bacchetta Alianello "Le sue affermazioni sono deliranti" ( da "Corriere Adriatico" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: approvato dal Senato il 12 febbraio scorso - osserva il Pdl - recepisce la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità della legge Galli laddove prevede il pagamento del servizio di depurazione anche da parte degli utenti che non ne usufruiscono per la mancanza dell'impianto o per la temporanea inattività dello stesso.

Sarà affrontato subito il caso-Gela dove il nuovo carcere è chiuso ( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: apertura di un fascicolo del Csm sul procuratore di Palermo, Francesco Messineo e i suoi rapporti con il cognato che sarebbe coinvolto in inchieste di mafia. «Il lavoro del Csm è sempre autonomo. Ho una stima particolarissima nei confronti del procuratore Messineo perché sul campo ne ho potuto apprezzare i risultati nella lotta alla mafia.

La sfida dell'Udc: Alle elezioni corriamo da soli Mestre, il segretario Cesa lancia l'amo a Galan: Se non cedi alla Lega e dimostri coraggio, noi siamo qui ( da "Gazzettino, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: componente non togato del Csm (che, a distanza, si dice «onorato»), a Padova sarà in pista il parlamentare Antonio De Poli, a Verona l'assessore regionale Stefano Valdegamberi, a Belluno il sindaco di Longarone Pierluigi De Cesero. L'Udc è pronta, a meno che il governatore Giancarlo Galan e il Pdl non ci ripensino.

Regione Lazio, ok unanime in commissione a nuovo regolamento ( da "Velino.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Normative comunitarie e ricorsi della Corte Costituzionale; Gestione ed inserimento delle interrogazioni all?inizio di ogni seduta consiliare. Ma, soprattutto, il regolamento è stato adeguato al nuovo Statuto della Regione, entrato in vigore nella scorsa legislatura e alle nuove esigenze normative che nel frattempo sono sopraggiunte.

Chiesa/ A Roma Giubileo Paolino Universitari con Bertone e ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: presidente emerito della Corte Costituzionale. Le relazioni magistrali saranno affidate all'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura - sul tema "Il Vangelo incontra le culture" - e a Eric McLuhan, professore emerito presso l'Università di Toronto (Canada) - su "Il Vangelo negli Areopaghi contemporanei".

Spagna/ Garzon smentisce occultamento redditi in anno ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: archiviare una causa contro Garzon per un caso di curruzione - ha trasmesso al Csm spagnolo (il Cgpj) informazioni sui compensi che il magistrato percepì fra 2005 e 2006 durante una sorta di anno sabbatico regolarmente retribuito e passato negli Stati uniti, che potrebbero avere conseguenze disciplinari. Garzon ricevette 203.

All'Ambasciatori non si è presentato perché impegnato al Csm, solo che a Roma è ... ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ambasciatori non si è presentato perché impegnato al Csm, solo che a Roma è arrivato tardi: Ugo Bergamo ha passato infatti buona parte della mattinata in un aereo bloccato al Marco Polo. Tra i passeggeri anche il vicepresidente della Regione Veneto, Franco Manzato. «Ci hanno detto che c'era un guasto ai motori - racconta Bergamo - e siamo rimati due ore a bordo.

Provincia, l'Udc con Ugo Bergamo lancia la sfida a Zoggia ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: dimostrato di lavorare bene in Parlamento e ancora di più oggi in Csm», ha detto Lorenzo Cesa, il segretario nazionale dell'Udc giunto in mattinata a Mestre - e nel pomeriggio passato poi a Padova - per spiegare la scelta del partito di correre da soli anche nei Comuni con più di 15mila abitanti. A Scorzè, ad esempio, il candidato sindaco dello Scudocrociato sarà Federico Michelan,

Cat costa sporul de stres al magistratilor ( da "Romania Libera" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: pentru trecerea imediata la eliminarea inechitatilor dintre magistratii de la CSM, ICCJ, Ministerul Public si instantele din subordinea Ministerului Justitiei si Libertatilor Cetatenesti", a afirmat ministrul. Potrivit lui Predoiu, este "absolut necesar" ca diferenta necesara bunei functionari a sistemului sa fie alocata pe parcursul anului prin rectificari in primavara si in toamna.

Tornano i figli di NN? ( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: e richiamando alla loro attenzione il parere negativo della Corte Costituzionale francese in merito ad una simile proposta di legge avanzata in Francia nel 2003 e naturalmente respinta. Un gentile invito rivolto ai nostri costituzionalisti? Oggi il ddl, dopo essere stato approvato dal Senato, eha ripreso il suo iter presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia.

Morgillo (PDL): "Previsto aumento delle tariffe grazie a incapacità di Burlando" ( da "Cittàdellaspezia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità dei rientri tariffari idrici per quegli utenti che non sono collegati ad impianti di depurazione, alla Giunta se avesse già provveduto o avesse intenzione di provvedere in tempi brevi ad effettuare un censimento per conoscere il numero degli utenti liguri non allacciati agli impianti.

Cassazione/ Giudice 'lento' causa scarcerazioni: merita ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Prima della sanzione della rimozione dall'ordine giudiziario, il Csm aveva rimosso il magistrato per "grave negligenza", trasferendolo a Milano. Intanto, a giugno 2008, sempre con riferimento al ritardo nel deposito della sentenza, il giudice Pinatto era stato anche condannato a 8 mesi di reclusione dal Gup di Catania per omissione di atti d'ufficio.

'Così si massacra l'ambiente' ( da "Nuovo Molise web" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: per la quale il Governo nazionale si è rivolto alla Corte Costituzionale chiedendone l'annullamento per incostituzionalità (Delibera del Consiglio dei Ministri del 11.07.08 e conseguente ricorso alla Corte Costituzionale NØ 41 del 31.07.08) definisce, all'art.2, limiti e zone non idonee alla costruzione di impianti eolici.

SILVIO DEL BAGAGLINO: "FACCIAMO CHE VALE SOLO IL VOTO DEI CAPIGRUPPO?" (STIMA A PETRUCCIOLI MA IL PD VUOLE RINNOVARE). E A FRATTINI: DACCI IL CELLULARE DELLE EX BERLUSCA VEDE VES ( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: celebre giudice spagnolo Baltasar Garzón potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I.

Caso Abu Omar, rinviata decisione della Consulta ( da "Reuters Italia" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: posizione del governo sarà sostenuta dalla Corte costituzionale, certe prove diventeranno impossibili da usare", ha spiegato a Reuters Ignazio Francesco Caramazza, che ha difeso la posizione dello Stato davanti alla Consulta. Caramazza ha aggiunto che lo Stato vuole che la corte annulli il processo, poiché le accuse si basano almeno parzialmente sulle prove messe in discussione.

Genchi/ Casson: Stroncare uso anomalo banche dati ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: "Spetta inoltre alla magistratura romana, al ministro della Giustizia e al Csm, secondo le rispettive competenze - ha concluso Casson - intervenire in questo ambito e chiarire il tutto, possibilmente con la massima celerità, nella consapevolezza che vi è stato un uso anomalo di norme, rapporti e strumenti d'indagine.

Abu Omar/ Forse domani sentenza Cosulta,Milano chiede ( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale, ma ancora non sappiamo se si procederà o no all'istruttoria o se la Corte, una volta entrata in possesso dei documenti, li sottoporrà ai difensori". Se gli alti giudici accoglieranno questa richiesta, secondo Caramazza "si navigherà in acque oscure", perchè sarebbe questo il primo caso in cui la Corte si avvarrebbe delle nuove facoltà a essa concesse dalla recente


Articoli

"Il decreto Bunetta è anticostituzionale" (sezione: Giustizia)

( da "Stampa, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

PUBBLICO IMPIEGO.RICORSO DI UNA DIPENDENTE "Il decreto Bunetta è anticostituzionale" La vicenda potrebbe fare giurisprudenza. A sollevare il caso è la dipendente di un ente pubblico: ha dato mandato alla Fp Cgil, guidata da Luca Quagliotti, di avviare la procedura per arrivare anche ad impugnare davanti alla Corte Costituzionale il «decreto Brunetta»: prevede la decurtazione di parte dello stipendio (indennità) per gli addetti del pubblico impiego nei primi dieci giorni di malattia. La donna chiede la restituzione di 250 euro, un quinto dello stipendio. Ma è una questione di principio, non solo di soldi. L'impiegata, a causa di una grave malattia, si era assentata dal lavoro per sottoporsi ad un ciclo di cure in regime di «ambulatorio protetto» ritrovandosi lo stipendio decurtato. Nel ricorso, presentato dall'avvocato Fabrizio Brignolo, vengono sollevati sei motivi di anticostituzionalità della norma: dalla tutela del diritto alla salute per ogni cittadino all'articolo che sancisce l'eguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini. In questo caso vi sarebbe una discriminazione tra i lavoratori pubblici e quelli privati. Il caso passerà inizialmente davanti alla Direzione provinciale del lavoro per il tentativo di conciliazione. Se fallirà , il fascicolo finirà al giudice del lavoro che potrebbe a sua volta trasmetterlo alla Corte Costituzionale con conseguente abrogazione di parte della legge 133. \

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Rai Storia ricorda le prime emissioni pr (sezione: Giustizia)

( da "superEva notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Rai Storia ricorda le prime emissioni private in FM Alle 12.00, 18.00 e 23.00 di martedì 10 marzo, verrà riproposto il documentario "Cento Fiori - L'Italia delle radio libere" Il 10 marzo 1975 iniziano le trasmissioni di Radio Milano International, la più famosa delle prime radio libere, la prima a rompere il monopolio sulle frequenze. Il 9 febbraio del 1976 inizia a trasmettere Radio Alice da Bologna. Nel luglio dello stesso anno, una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private: finisce il monopolio della radio di Stato e inizia l'era della libertà d'antenna. Il 28 luglio 1976, una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale: inizia così l'era della libertà d'antenna. Con questo importante atto finisce il monopolio della radio di Stato, l'etere è ora libero e alla portata di tutti. In ogni parte d'Italia fioriscono centinaia di nuove emittenti, che danno finalmente voce ad un'altra faccia del Paese, compiendo un primo passo nel lungo e travagliato cammino verso il pluralismo. Tratto da http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=352 PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 10 marzo 2009 in: Speciali » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Autisti o soccorritori? La Regione fa retromarcia (sezione: Giustizia)

( da "Stampa, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

il caso Riscritta la norma che regola l'attività di 118 e volontari Autisti o soccorritori? La Regione fa retromarcia GIANPAOLO CHARRÈRE AOSTA Cambia la legge regionale sugli autisti soccorritori, dopo che il governo nazionale aveva impugnato lo scorso anno il provvedimento davanti alla Corte Costituzionale. Un disegno di legge è stato approvato all'unanimità dalla quinta Commissione, e ora andrà in aula per il via libera finale. Ci sono voluti sette mesi di riunioni tra Roma e Aosta. Sono solo tre articoli, che mettono mano ai punti che avevano provocato, a metà 2008, l'intervento della presidenza del Consiglio dei ministri. A finire nel mirino di Roma la legge che regolava il Servizio regionale di emergenza sanitaria, quindi l'attività di 118, ambulanze e volontariato. A provocare il ricorso davanti alla Consulta, le funzioni di quelle che i tecnici chiamano «autista soccorritore». Nel testo originario era stabilito che questa figura potesse intervenire in situazioni come emorragie esterne, primo trattamento di ustioni, ferite, contusioni, somministrazione non invasiva (senza intubare) di ossigeno. Cosa che aveva fatto sostenere allo Stato: «No, sono competenze dell'infermiere». Ora, dice il relatore della legge Emily Rini, «si sono chiariti questi concetti. La modifica della legge è un passaggio molto importante, perché si risolve la questione legata al ricorso». Secondo la relatrice, «era urgente chiarire chi può operare sull'ambulanza, dove lavorano ogni giorno professionisti molto qualificati che seguono protocolli prestabiliti e sono in possesso di certificazioni professionali. Sono soddisfatta perché è stata modificata la forma, lasciando inalterata la sostanza di questo importante progetto di legge». L'articolo due del disegno di legge che modifica il testo originario ha l'obiettivo di «chiarire - si legge nella relazione che finirà in aula - che i compiti dell'autista soccorritore sono di mero supporto all'équipe sanitaria, e non comportano lo svolgimento in autonomia di attività comunque riservate al personale sanitario». L'autista soccorritore potrà «partecipare, su indicazione del responsabile del soccorso» ad attività come la rianimazione cardiaca e polmonare di base,l'intervento su politraumatizzati, immobilizzazioni e caricamento dei malati sulla barella. «Ci sono due scuole di pensiero sugli interventi di emergenza - dice ancora Rini - la prima è mettere in ambulanza e correre più in fretta possibile in ospedale, l'altra prevede la stabilizzazione sul posto del malato. E' quella che bisogna perseguire in Valle d'Aosta, perché la situazione territoriale, in alcuni casi, non consente trasporti rapidissimi. Bisogna sottolinerare che tutto il personale in servizio frequenta corsi di formazione qualificati». La legge regionale di settore sarà modificata anche eliminando l'articolo che riguardava l'inquadramento dei medici di emergenza territoriale «nei ruoli della dirigenza medica». Collocazione che non si poteva fare, sempre secondo lo Stato. Non teneva conto «dell'obiettivo di contenimento della spesa del personale», contrastava «con i principi di ragionevolezza e imparzialità» e «concedeva un trattamento di maggior favore rispetto ad altri colleghi». Possibilità di inquadramento che riguardava pochi casi, con almeno cinque anni di anzianità di servizio. Ora la Regione fa marcia indietro. «Non è stata data applicazione» si legge nella relazione. «Le persone che rispettavano i requisiti hanno fatto scelte professionali diverse» dice Rini.

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Spagna/ Garzon occulto' compensi in Usa durante anno (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Madrid, 9 mar. (Apcom) - Il giudice spagnolo Baltasar Garzon, noto per le sue numerose inchieste 'polemiche' in Spagna e in altri paesi, potrebbe finire ben presto sotto la lente del Consejo general del poder judicial (Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di circa 200.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I. Ne danno notizia oggi i media spagnoli, secondo cui il Tribunale supremo, nell'archiviare una causa contro il magistrato per fatti di corruzione sollevata da un ex dirigente del Banco Santander, ha però consigliato al Cgpj di indagare sul piano disciplinare queste omissioni di Garzon quanto alla sua retribuzione. In concreto, il magistrato ricevette indennità di viaggio per 21.000 dollari, oltre ad altri 21.000 per pagare l'iscrizione della figlia presso la scuola internazionale delle Nazioni Unite. A queste voci vanno sommati 160.000 dollari di stipendio per i seminari impartiti: tutti fatti che potrebbero comportare responsabilità disciplinare dato che quando il giudice chiese la sua licenza pagata e poi una proroga della stessa "non risulta abbia mai fatto menzione alcuna della natura e quantità dei redditi percepiti e dei rimborsi spese", afferma il Tribunale supremo. La legge sull'ordine giudiziario in Spagna prevede come "mancanza molto grave" il fatto di "non dire la verità nelle richieste di permessi". Di recente Garzon è stato alla ribalta della cronaca a causa dell'inchiesta su una rete di corruzione e tangenti che coinvolge politici dell'opposizione di centrodestra del Partido popular (Pp), per la quale è stato accusato dai popolari di "uso politico della giustizia" a causa delle sue note simpatie socialiste. Garzon è stato criticato per aver partecipato a una battuta di caccia insieme al ministro della Giustizia del governo socialista di José Luis Zapatero, durante le fasi iniziali dell'indagine. Il guardasigilli, Mariano Fernandez Bermejo, si è dimesso alcune settimane dopo, adducendo motivi diversi. Il Cgpj ha stabilito però che Garzon non può essere sanzionato per essere andato a caccia con Bermejo.

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è il governo del potere economico - alfredo franchini (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Centrosinistra sardo giudica il nuovo esecutivo tra attese da verificare e molti dubbi sul metodo «è il governo del potere economico» Passoni accusa: «Maggioranza divisa». La replica: «Pensi al suo Pd» ALFREDO FRANCHINI CAGLIARI. Il Centrosinistra teme che la politica sarda si stia caratterizzanco, come accadeva negli anni Ottanta, per le «Tre Emme»: medicina, mattoni, massoni. L'esecutivo di Cappellacci è giudicato molto debole dai rappresentanti del Pd. «Non esprimo giudizi sulle persone. I ritardi compiuti nella formazione della giunta non possono che essere considerati lo specchio di quanto accade nella maggioranza divisa», afferma il commissario straordinario del Pd, Achille Passoni il quale introduce il tema della giunta «Cagliari-centrica»: «La Sardegna», spiega, «non si ferma a Cagliari, come sembra dall'osservazione dell'esecutivo che non tiene conto dei territori, delle esigenze della Sardegna e delle differenti realtà che la compongono. La maggioranza, con quanto è stato compiuto prima e durante la formazione della giunta è come una macchina che alla prima curva sbanda». Francesca Barracciu è cauta: «Questa giunta ha il sapore di una pura spartizione interna al Centrodestra. E più che alle competenze sembra abbiano badato alle risposte da dare ai partiti e non ai sardi». L'ex segretaria ritiene che «alcune presenze politiche siano apprezzabili» ma nel complesso l'esecutivo «è debole rispetto ai problemi che la Sardegna deve affrontare». Poi la bordata: «Alcune presenze sono la rappresentazione del potere economico sardo allo stato puro». Chicco Porcu rileva due incognite nel nuovo governo dell'isola: «Innanzitutto l'apporto che potranno dare alcuni assessori è tutto da scoprire visto che in squadra, con una metafora calcistica, direi che non hanno certo Ronaldinho e poi ci sono molte incompatibilità che dovranno essere sanate». Alcune posizioni, in sostanza, per Porcu sono incompatibili con la Statutaria: «Penso a sindaci, dirigenti di assessorato, consiglieri regionali». E se qualcuno confidasse nel fatto che la Corte Costituzionale il 21 aprile potrebbe bocciare proprio la legge Statutaria? «Sarebbe curioso formare un governo con una prospettiva simile, mi auguro che non sia così». Da Italia dei Valori, Federico Palomba afferma: «Non discuto i nomi delle persone ma i metodi che hanno portato alla formazione della giunta: hanno messo in evidenza lacerazioni molto forti non su valori e programmi ma sulla base di uno scontro di potere. Una giunta che, a detta degli stessi esponenti dell'aggregazione di Centrodestra, trascura non solo le componenti territoriali ma le specificità professionali». In serata, dal Centrodestra, la replica diretta a Passoni: «Sarebbe meglio che Passoni si dedicasse al suo Pd», ha affermato il neo consigliere regionale del Pdl Sisinnio Piras. «Passoni che non è sardo, prima di parlare avrebbe fatto bene a verificare quando Soru varò la sua prima giunta: 20 giorni dopo e la montagna partorì un topolino».

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acqua, il nodo canone (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Azzano Decimo. Audizione degli amministratori della Basso Livenza Spa Acqua, il nodo canone AZZANO DECIMO. In apertura di seduta del consiglio comunale, giovedì scorso, c'è stata l'audizione degli amministratori della società partecipata Acquedotto Basso Livenza, presenti la vicepresidente Marika Maschietto e il direttore De Carlo. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti, in particolare riguardo al futuro della società, che si candida apertamente a gestore unico dell'Ato Lemene non appena quest'ultimo sarà nelle condizioni di procedere operativamente. Infatti, rimane l'ultimo, a livello nazionale, a dover ancora trovare piena attuazione, complici la caratteristica di essere un ambito a carattere interregionale e le difficoltà a trovare un pieno accordo sulla "governance" tra i soggetti che lo costituiscono. Nel suo intervento il consigliere del Partito democratico Sante Valvasori ha voluto sottolineare gli effetti sul conto economico della società della sentenza della Corte costituzionale 335 del 10 ottobre 2008, con la quale, ha affermato, «è stato chiarito che nessun canone riferito al servizio di depurazione può essere addebitato all'utente nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano inattivi». Ha poi raccomandato agli amministratori, in particolare alla vicepresidente Erika Maschietto, un'attenta verifica dell'effetto di tale sentenza sulle utenze dei cittadini azzanesi, che sono oltre 5 mila, affinché gli stessi non si trovino a pagare «in maniera del tutto ingiustificata un canone per un servizio che in molti casi non viene reso». (m.p.)

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La giustizia, lo Stato e le realtà locali (sezione: Giustizia)

( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

stampa CISL FPS La giustizia, lo Stato e le realtà locali La Cisl Fps organizza per venerdì 13 marzo un convegno su «Giustizia tra Stato e autonomie locali». Interviene Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale;Roberto Carrelli Palombi di Montrone, consigliere C.S.M. - Consiglio Superiore della Magistratura; Margherita Gerunda, Procuratore della Repubblica di Frosinone; Mario Mercone, Procuratore della Repubblica di Cassino; Luca Palamara, presidente A.N.M.-Associazione Nazionale Magistrati Sostituto Procuratore della Repubblica.

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L'aeroporto Â<volaÂ> via (sezione: Giustizia)

( da "Tempo, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

stampa Lettera Scalia scrive al ministro dei Trasporti Matteoli ribadendo che Frosinone è davanti a Latina nella graduatoria dei siti che meglio rispondono ai requisiti L'aeroporto «vola» via Franca Roma Ancora una volta Frosinone vede sfumare l'aeroporto. Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, a margine del congresso provinciale di An, ha rilanciato l'idea di uno scalo commerciale e civile a Latina, aggiungendo che «Nel Lazio è stata fatta una scelta su tre località: Frosinone, Viterbo e Latina. Frosinone - ha detto il ministro - a mio avviso non aveva titoli». Dichiarazioni che hanno provocato la reazione risentita dell'ex presidente della Provincia, Francesco Scalia, che sulla questione negli ultimi anni ha ingaggiato una lunga battaglia, arrivando addirittura a minacciare le dimissioni in caso la scelta fosse caduta altrove, fino a presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio risalente a gennaio dello scorso anno. «Onorevole Ministro - ha scritto Scalia nella lettera inviata a Matteoli - leggo con stupore e sconcerto, le sue dichiarazioni in merito alla localizzazione dell'aeroporto civile a Latina e al fatto che Frosinone non avrebbe titoli. Ad onor del vero debbo rilevare che la stessa istruttoria, propedeutica alla realizzazione del terzo scalo aeroportuale nel Lazio, predisposta dalla commissione del Ministero di cui ora ella è responsabile, vede Frosinone collocata al secondo posto, davanti a Latina, nella graduatoria dei siti che meglio rispondono ai requisiti assunti per l'ampliamento del sistema aeroportuale laziale. La Provincia di Frosinone, a tutela del proprio territorio, ha comunque provveduto ad impugnare anche innanzi al Tar detta istruttoria, a differenza di Latina che, a quanto mi consta, non ha presentato alcun ricorso. Non solo. Ma la Corte Costituzionale ha chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.R. 12/2000; L.R. 5/2006; L.R. 31/2008) si è già pronunciata per la realizzazione dell'aeroporto a Frosinone, rinviando ad una deliberazione di Giunta regionale la definizione delle modalità di realizzazione dell'infrastruttura. In conclusione, la Regione Lazio nella definizione dell'ubicazione del nuovo aeroporto civile si è già espressa, come pure si sono espressi i tecnici del suo Ministero. Conosco la sua competenza e la sua autorevolezza, e sono convinto che la pur imminente campagna elettorale non possa, non debba far dimenticare la necessità di non mettere in dubbio la credibilità di un progetto fondamentale per il nostro territorio, quale quello dell'aeroporto di Frosinone, giunto ormai ad una fase avanzata di elaborazione, che può contare su collegamenti infrastrutturali viari e ferroviari già esistenti che né Viterbo né Latina possono vantare».

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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha bocciato Frosinone quale... (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Martedì 10 Marzo 2009 Chiudi di LUCIANO D'ARPINO Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha bocciato Frosinone quale sede dell'aeroporto perchè "non ha i titoli" e ha promosso Latina quale "sede di un aeroporto commerciale di un certo rilievo, partendo anche con la presenza dei low cost». A queste dichiarazioni ha già riposto domenica polemicamente l'ex presidente della Provincia Francesco Scalia, ora assessore regionale, bollandole come "trovata elettorale", ma ieri Scalia ha "formalizzato" le accuse con una lettera inviata allo stesso ministro Matteoli. «Leggo con stupore e sconcerto - ha scritto - le sue dichiarazioni. Ad onor del vero debbo rilevare che la stessa istruttoria, propedeutica alla realizzazione del terzo scalo aeroportuale nel Lazio, predisposta dalla commissione del Ministero di cui ora è Ella è responsabile, vede Frosinone collocata al secondo posto, davanti a Latina, nella graduatoria dei siti che meglio rispondono ai requisiti assunti per l'ampliamento del sistema aeroportuale laziale. Non solo. Ma la Corte Costituzionale ha chiarito come (sentenze nn. 51/08 e 18/09) le infrastrutture aeroportuali e la loro collocazione sul territorio regionale siano di competenza della Regione. A tal proposito la Regione Lazio con più provvedimenti legislativi (L.R. n. 12/2000; L.R. n. 5/2006; L.R. n. 31/2008) si è già pronunciata per la realizzazione dell'aeroporto a Frosinone, rinviando ad una deliberazione di Giunta Regionale la definizione delle modalità di realizzazione dell'infrastruttura». Scalia quindi conclude: «Sono convinto che la pur imminente campagna elettorale non possa, non debba far dimenticare la necessità di non mettere in dubbio la credibilità di un progetto fondamentale per il nostro territorio, quale quello dell'Aeroporto di Frosinone, giunto ormai ad una fase avanzata di elaborazione, che può contare su collegamenti infrastrutturali viari e ferroviari già esistenti che né Viterbo né Latina possono vantare». E il centrodestra cosa dice sul fatto di un ministro alleato che boccia l'aeroporto di Frosinone? Il deputato di Fi Antonello Iannarilli, candidato a presidente della ProvinCia per il Pdl afferma che «vuole vederci chiaro». «Il fatto che la scelta di Viterbo come sede del terzo aeroporto del Lazio dipendesse da ragioni di natura squisitamente politica era lampante. Quanto alla realizzazione di uno scalo a Frosinone, però, i conti non tornano; non è possibile, infatti, che pur avendo infrastrutture e collegamenti palesemente migliori delle altre province con la capitale, veniamo addirittura considerati privi di requisiti». E allora? «Visto che c'è qualcosa che non quadra - spiega Iannarilli - intendo verificare personalmente tutti gli atti presentati a suo tempo dall'amministrazione Scalia e il rispetto delle procedure previste. Sulla questione presenterò anche un'interrogazione parlamentare».

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PUGLIA: LE TRAPPOLE DI BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO PER L'EDILIZIA ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL' ASSESSORE ANGELA BARBANENTE (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Martedì 10 Marzo 2009 PUGLIA: LE TRAPPOLE DI BERLUSCONI: DAL PIANO CASA AL PIANO STRAORDINARIO PER L?EDILIZIA ALLE POLITICHE DEL TERRITORIO, IN UNA NOTA DELL? ASSESSORE ANGELA BARBANENTE Bari, 10 marzo 2009 ? Di seguito la nota dell? assessore Barbanente: ?Davvero gli Italiani sono così ingenui da ritenere efficace il piano straordinario per l´edilizia annunciato da Berlusconi? A nessuno sorge il dubbio che si tratti di un modo per distrarre l?opinione pubblica dai problemi quotidiani di una crisi gravissima che attanaglia persone e imprese e per coprire con sensazionali notizie spazi mediatici che potrebbero essere occupati dalla cruda realtà dei fatti? Una realtà che, come sappiamo, consiste in molteplici scippi a danno delle regioni del Mezzogiorno e, per quanto più direttamente ci interessa, in un?ostinata predilezione per inutili grandi opere, nella riduzione dei già esigui fondi destinati a rispondere ai bisogni abitativi delle fasce più deboli e a un?insopportabile perdita di tempo in tentativi di accentrare competenze regionali e risorse già ripartite. Per distogliere l?attenzione da tutto questo, basta annunciare provvedimenti sensazionali! ?E no, caro Berlusconi, noi non cadiamo nella trappola. Siamo molto attente e in grado di valutare i provvedimenti in base ai contenuti. ?Intanto per il Piano casa non c?è certo da esultare. Esso è ancora largamente una scatola vuota. Ci fa certo piacere che il governo abbia riconosciuto le nostre ragioni e si possa, con molti mesi di ritardo, far partire i Piani regionali promossi dal Governo Prodi immediatamente con 200 milioni e poi anche con i restanti 350. Non si può però dimenticare che ci sono voluti mesi di trattative e una raffica di ricorsi alla Corte costituzionale per conseguire questo risultato. Ma tant?è. La grande macchina comunicativa del governo Berlusconi è capace di far passare prima una scatola vuota e poi il recupero tardivo di programmi regionali per ?iniziativa importantissima? del Governo. ?Quanto alle altre parti dell?annunciata "rivoluzione", l?idea appare di una rozzezza incredibile e certo non innovativa. Si tratta, infatti, del ritorno alla stagione delle deroghe indifferenziate, tristemente nota in Puglia per la sua scarsa trasparenza e per aver reso peggiore la qualità dell?ambiente, del paesaggio e anche della vita delle persone senza aver creato sviluppo. Su questo mi piacerebbe conoscere l?opinione di qualche Consigliere regionale di opposizione. ?Riguardo poi alla sostituzione del permesso di costruire con una perizia giurata di conformità resa dal progettista, sa Berlusconi che già oggi per molte opere è prevista la denuncia di inizio attività? E sa che le grandi speranze di semplificazione e snellimento riposte nella modifica della disciplina di tale procedimento e nell?istituto del silenzio assenso varati nel 2005, quando egli era presidente del Consiglio, sono state profondamente deluse? Ne conosce i problemi e le incertezze interpretative? E chi oggi esulta per l?innovazione annunciata si rende conto che la semplificazione viene così posta a carico del privato che si assume un onere istruttorio assai gravoso e rischioso in un paese caratterizzato da norme complicate e farraginose? ?Su questo abbiamo le idee chiare: riteniamo dannose le politiche fondate solo su modifiche procedimentali e provvedimenti derogatori. Per questo in Puglia abbiamo operato e continueremo a operare in modo diverso: con una politica per la casa attiva, con direttive e regole chiare, con incentivi mirati a rispondere ai bisogni sociali e a migliorare la qualità urbana come quelli previsti dai Pirp o dalle norme per la rigenerazione urbana, per l?abitare sostenibile e per aumentare l?offerta di edilizia residenziale sociale. ? . <<BACK

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Garzón nei guai <Ha occultato dei compensi> (sezione: Giustizia)

( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-10 num: - pag: 17 categoria: REDAZIONALE In Spagna GarzÓn nei guai «Ha occultato dei compensi» MADRID — Il celebre giudice spagnolo Baltasar GarzÓn potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I. Il Tribunale supremo, nell'archiviare una causa contro il magistrato per fatti di corruzione sollevata da un ex dirigente del Banco Santander, ha consigliato al Cgpj di indagare sul piano disciplinare queste omissioni di GarzÓn quanto alla sua retribuzione. In concreto, il magistrato ricevette indennità di viaggio per 21.000 dollari, oltre ad altri 21.000 per pagare l'iscrizione della figlia presso la scuola internazionale dell'Onu. A queste voci vanno sommati 160.000 dollari di stipendio per i seminari impartiti: tutti fatti che potrebbero comportare una sanzione.

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Alloggi pubblici, le ragioni degli assegnatari (sezione: Giustizia)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

LA PAGINA DEI LETTORI pag. 27 Alloggi pubblici, le ragioni degli assegnatari DIRITTO DI REPLICA EGREGIO DIRETTORE, domenica 8 marzo abbiamo letto sul quotidiano «La Nazione» il «diritto di replica» dell'assessore regionale Baronti (Rifondazione comunista), alle critiche mosse dalla stampa sulla sua proposta di legge regionale sugli alloggi pubblici da alienare! Egregio direttore, noi lavoratori e pensionati assegnatari di questi alloggi, essendo parte in causa, e con il suo aiuto, vorremmo avere il «diritto di controreplica» alle ideologie demagogiche personali dell'assessore, punto per punto. 1) Assessore, gli alloggi in questione non sono privati, ma pubblici, costruiti con i soldi del fondo Ina-Casa e Gescal, rimpinguati mensilmente, nel corso degli anni, dai contributi prelevati mensilmente dalle buste paga di noi lavoratori! Personalmente, la mia famiglia ne ha versati per 95 anni..., quindi ho un diritto sull'alienazione nei termini di legge, oppure no? L'alienazione avviene nei termini di leggi dello Stato: la legge 560/1993, la legge 449/1997, articolo 2 e la legge 388/2000, articolo 45; il presidente della Repubblica e del Csm Giorgio Napolitano ha detto: «Le leggi vanno solo applicate e basta». 2) In quanto al prezzo di 20-30mila euro, caro assessore, è nelle norme di legge in quanto le domande di acquisizione portano le date di 10-15 anni fa, diritto e prezzo già acquisito da 15 anni... e noi siamo ancora in attesa! si debbono poi aggiungere altri 50-60mila euro di affitto pagato in questi anni e che non era dovuto, più milioni di lire pagati per la manutenzione interna degli alloggi e per adeguarli alle normative odierne e mai rimborsati dal gestore. Insomma fatto un conto approssimativo ci si avvicina ai 100mila euro. 3) In quanto ai soldi pubblici, come giustifica il suo lauto stipendio e gli altri emolumenti ai cittadini elettori che prendono 1.100 euro al mese? si ricordi che nel 1948, nel primo parlamento della Repubblica, lo stipendio dei politici e degli amministratori era il doppio degli operai. E oggi? Si ravveda, assessore, e si comporti da «comunista» nei confronti di lavoratori e pensionati, non da «immobiliarista». Ma con quale diritto ci offende, chiamandoci «speculatori» di alloggi pubblici. Dalio Affibbiato, Fernando Pozzoli, Vincenzo rizzut, Mario Gensini, Riccardo Salucci, Elio Matteini, rappresentanti dei comitati di alloggi pubblici di Firenze e Toscana Image: 20090310/foto/340.jpg

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Provinciali, l'Udc candida Ugo Bergamo (sezione: Giustizia)

( da "Corriere del Veneto" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2009-03-10 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Verso le elezioni La sfida agli alleati del centrodestra, candidature anche a Portogruaro e Scorzè Provinciali, l'Udc candida Ugo Bergamo VENEZIA - A sfidare Davide Zoggia per la poltrona di presidente della Provincia ci sarà anche lui, Ugo Bergamo, già sindaco di Venezia, attualmente membro del Csm, carica da cui dovrebbe autosospendersi per la corsa in solitaria verso Ca' Corner. E, in, più, Bergamo sarà candidato anche per Strasburgo. «Ho in programma a breve un incontro con gli onorevoli Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa - dice - solo dopo questo incontro scioglierò le riserve. Certo è che la richiesta di candidatura viene da fonte autorevole e richiede una valutazione attenta. Da parte mia c'è la massima disponibilità a collaborare al rafforzamento di un progetto in cui mi riconosco appieno». L'annuncio l'ha fatto, ieri all'hotel Ambasciatori di Mestre, lo stato maggiore dell'Udc con, in testa, il segretario nazionale Cesa, insieme ai coordinatori regionale e provinciale, Antonio De Poli e Luca Scalabrin. La strategia è chiara: corse solitarie non solo per la Provincia del capoluogo ma anche per il Comune di Portogruaro dove si candiderà Adriano Drigo e per il Comune di Scorzè con l'appena ventenne Federico Michielan. Il messaggio agli alleati del Pdl è chiaro: l'ago della bilancia per i prossimi 14 mesi di passione, fino alle prossime elezioni regionali potrebbe farlo proprio l'Udc. «Nel momento politico particolarmente difficile che viviamo ora - spiega Cesa - col Pd in cui palesemente non riescono a convivere le due anime e i primi smottamenti anche nel Pdl, è prematuro capire chi potremmo appoggiare, ad esempio alle prossime comunali per Venezia». La scelta dell'Udc di partecipare alle prossime amministrative con liste e candidati propri, insomma, è «la risposta alla crisi profonda che c'è nel sistema» dice Cesa, ma nelle amministrazioni in cui Udc e Pdl hanno governato insieme, i dirigenti sono liberi di scegliere. «L'Udc - dice De Poli - porta avanti i propri valori, progetti, programmi: e non accettiamo diktat da nessuno, tanto meno dalla Lega ». E il bersaglio della corsa solitaria sembra essere proprio la Lega a cui, alle prossime regionali, potrebbe andare Palazzo Balbi. «Nel calderone Pdl, An continua a fare An e Fi a fare Fi dice Scalabrin - mentre la Lega baruffa con An sulle ronde: abbiamo difficoltà da parte nostra a trovare referenti dall'altra parte». Lo dice chiaro e tondo De Poli: «Questo è un appello a Galan perché non consegni la Regione alla Lega con Tosi, probabile candidato, e la cartina di tornasole sono le candidature per le amministrative e le provinciali di quest'anno. Se province come Belluno e Rovigo andranno alla Lega capiremo chiaramente che i giochi per la Regione sono fatti». Detto questo, però, nessuna alleanza è esclusa a priori, e gli esempi fatti ieri sono decisamente bipartisan, si è parlato di esempi positivi sia a sinistra sulla «linea Dellai» a Trento, sia a destra dove già c'è collaborazione istituzionale. M.Za. \\ Lorenzo Cesa Corriamo da soli per la crisi del sistema, nei Comuni lasciamo libertà di decidere

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MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il gran... (sezione: Giustizia)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ESTERI pag. 21 MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il gran... MADRID Bufera sul giudice più famoso di Spagna: Baltasar Garzon (Reuters). Il grande inquisitore' denuncia la Corte di Cassazione di Madrid si è «dimenticato» di dichiarare 203.000 dollari percepiti tra il marzo del 2005 e il giugno del 2006 quando si trovava per un anno sabbatico a New York, dove ha tenuto alcune lezioni all'Università. L'incartamento è già stato girato al Consejo general del poder judicial, il Csm spagnolo.

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Disabili: estensione al figlio convivente del congedo parentale per maternità (sezione: Giustizia)

( da "AltaLex" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Disabili: estensione al figlio convivente del congedo parentale per maternità Corte Costituzionale , sentenza 30.01.2009 n° 19 (Angela Chiacchio) Commenta | Stampa | Segnala | Condividi In materia di sostegno della maternità e della paternità, è costituzionalmente legittima la previsione normativa che esclude dal novero dei soggetti legittimati a fruire del diritto al congedo straordinario retribuito, il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave? Lavoro | Maternità Disabili: estensione al figlio convivente del congedo parentale per maternità (Corte Costituzionale, sentenza 30.01.2009 n. 19) di Angela Chiacchio (Fonte: Altalex Mese - Schede di Giurisprudenza 3/2009) Il quesito: In materia di sostegno della maternità e della paternità, è costituzionalmente legittima la previsione normativa che esclude dal novero dei soggetti legittimati a fruire del diritto al congedo straordinario retribuito, il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave? Il caso Tizio chiede all?istituto statale di istruzione superiore presso cui lavora, come collaboratore scolastico a tempo indeterminato, il congedo straordinario retribuito per poter assistere la madre in situazione di disabilità grave, in quanto unico soggetto convivente. L?amministrazione respinge la richiesta affermando che l?art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), non fa alcun riferimento espresso al figlio del genitore disabile tra i soggetti legittimati alla fruizione del congedo straordinario retribuito. Tizio ricorre, ex art 700 c.p.c., presso il tribunale di Tivoli avverso il provvedimento con il quale l? Istituto respingeva l?istanza. Con ordinanza del 26 marzo 2008, il Tribunale di Tivoli, sezione lavoro, sollevava questione di legittimità costituzionale dell?art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), per violazione: dell?art. 2 Cost. che, imponendo il rispetto dei doveri inderogabili di solidarietà, richiederebbe la predisposizione di misure idonee a consentirne l?adempimento. Quindi al soggetto lavoratore, avente lo status di unico convivente con persona affetta da stabile disabilità, devono essere garantite idonee misure finalizzate alla prestazione della necessaria assistenza. dell?art. 3 Cost. in quanto, lo «status di figlio è fonte dell?obbligo alimentare previsto dall?art. 433 c.c., nell?ambito del quale il figlio medesimo è collocato in via prioritaria rispetto allo stesso genitore dell?avente diritto; di conseguenza, il mancato riconoscimento del relativo diritto nei confronti del figlio convivente, rispetto a quanto previsto per i genitori, il coniuge ed i fratelli conviventi, determinerebbe un?ingiustificata disparità di trattamento del figlio rispetto agli altri congiunti del disabile. dell?art. 32 Cost. in quanto la garanzia del diritto alla salute, ivi prevista, risulterebbe vanificata dalla mancata previsione del diritto al congedo straordinario a favore dell?unico soggetto convivente con la persona affetta da stabile disabilità e bisognosa della necessaria assistenza. Inquadramento della problematica La problematica posta all?attenzione dei giudici della Corte Costituzionale può essere sintetizzata nei seguenti termini: In materia di assistenza e sostegno della maternità e paternità è costituzionalmente legittima la norma che esclude dall?ambito di operatività del diritto al congedo straordinario retribuito il figlio, unico convivente, di soggetto affetto da grave disabilità? La normativa Codice civile Articolo 433 - Persone obbligate All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine: il coniuge; i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53) Articolo 42, comma 5 La lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre o, dopo la loro scomparsa, uno dei fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità di cui all?articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, accertata ai sensi dell?articolo 4, comma 1, della legge medesima ?. hanno diritto a fruire del congedo? Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate") Articolo 3, comma 3 Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici. La risposta della Corte Costituzionale In sintesi, la risposta dei giudici della Corte Costituzionale è stata la seguente: La Corte conferma le posizioni precedentemente assunte con riferimento alla norma relativa all?istituto del congedo straordinario. In effetti, sul punto la Corte si era già espressa. Con un primo intervento (sentenza 233/2005), aveva dichiarato l?illegittimità costituzionale dell?art. 42, comma 5, del d.lgs. n. 151 del 2001, nella parte in cui non prevedeva il diritto di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi con un disabile grave a fruire del congedo ivi indicato, nell?ipotesi in cui i genitori fossero impossibilitati a provvedere all?assistenza del figlio handicappato perché totalmente inabili. In tale occasione, la Corte aveva sottolineato che il congedo straordinario retribuito si iscrive negli interventi economici integrativi di sostegno alle famiglie che si fanno carico dell?assistenza della persona diversamente abile, evidenziando altresì il rapporto di stretta e diretta correlazione di detto istituto con le finalità perseguite dalla legge n. 104 del 1992, ed in particolare con quelle di tutela della salute psico-fisica della persona handicappata e di promozione della sua integrazione nella famiglia. Con un secondo intervento (sentenza n. 158 del 2007), la Corte, aveva dichiarato l?illegittimità costituzionale della medesima disposizione, nella parte in cui non includeva nel novero dei soggetti beneficiari, ed in via prioritaria rispetto agli altri congiunti indicati dalla norma, il coniuge convivente della persona in situazione di disabilità grave. In tale pronuncia, la Corte metteva in rilievo la ratio dell?istituto del congedo straordinario retribuito, sostenendo, che «l?interesse primario cui è preposta la norma in questione ? benchè sistematicamente collocata in un corpo normativo volto alla tutela e sostegno della maternità e paternità ? è quello di assicurare in via prioritaria la continuità nelle cure e nell?assistenza del disabile che si realizzino in ambito familiare, indipendentemente dall?età e dalla condizione di figlio dell?assistito». Sulla base di tali premesse, la Corte ha ritenuto che: La disposizione censurata, omettendo di prevedere tra i beneficiari del congedo straordinario retribuito il figlio convivente, anche qualora questi sia l?unico soggetto in grado di provvedere all?assistenza della persona affetta da handicap grave, viola gli artt. 2, 3 e 32 Cost., ponendosi in contrasto con la ratio dell?istituto. Questa, infatti, come sopra evidenziato, consiste essenzialmente nel favorire effettiva assistenza al disabile grave in ambito familiare e nell?assicurare continuità nelle cure e nell?assistenza, e ciò a prescindere dall?età e dalla condizione di figlio di quest?ultimo. Inoltre, la suddetta omissione determina un trattamento deteriore dell?unico figlio convivente del disabile rispetto agli altri componenti del nucleo familiare, che pur non convivendo con quest?ultimo, sono invece espressamente indicati dalla norma. Si verrebbe così a creare una disparità di trattamento di situazioni omogenee, e per questo, priva di ogni ragionevole giustificazione. La Corte Costituzionale, pertanto, dichiara l?illegittimità costituzionale dell?art. 42, comma 5, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e paternità, a norma dell?art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), nella parte in cui non include nel novero dei soggetti legittimati a fruire del congedo ivi previsto il figlio convivente, in assenza di altri soggetti idonei a prendersi cura della persona in situazione di disabilità grave. Commenta | Stampa | Segnala | Condividi |

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UTENZE DOMESTICHE. Avezzano, Federconsumatori contesta i canoni di depurazione ingiustificati (sezione: Giustizia)

( da "HelpConsumatori" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

News UTENZE DOMESTICHE. Avezzano, Federconsumatori contesta i canoni di depurazione ingiustificati 10/03/2009 - 10:36 Il CAM (consorzio acquedottistico morsicano) richiede in bolletta agli utenti canoni di depurazione per talune aree effettivamente prive di impianti di depurazione, violando così le recenti sentenze della Corte Costituzionale. E' quanto sostiene la sede abruzzese della Federconsumatori che ricorda agli utenti quanto stabilito dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre. La Corte, infatti, ha stabilito il seguente principio: "se nel Comune di residenza non sono attivi i depuratori per le acque reflue, la quota della bolletta destinata alla depurazione NON deve essere pagata dai cittadini", considerando quindi la quota in questione, richiesta agli utenti, non una tassa ma corrispettivo di un servizio, il quale nei casi in cui non sia erogato a causa della carenza degli impianti non potrà essere richiesto. Il CAM (Consorzio Acquedottistico Morsicano) non curante della pronuncia della Corte continua a chiedere agli utenti il canone di depurazione nonostante non esistano sistemi di impianto fognario che colleghino le generande acque reflue all'impianto di depurazione. La Federconsumatori Abruzzo ricorda agli utenti che hanno provveduto negli anni passati al regolare pagamento di tale voce, pur non avendo mai fruito del servizio, che devono costituire formalmente in mora il Consorzio chiedendo la restituzione di tutti gli importi già versati a titolo di depurazione ex art. 155 D.Lgs 152/06 poiché mai dovuti. 2009 - redattore: VC

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<Nuove assunzioni Aim rispetta le leggi?> (sezione: Giustizia)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

L'INTERROGAZIONE. Il Pdl chiede alla Giunta se nella Spa vengano promossi bandi pubblici 10/03/2009 rss e-mail print Gerardo Meridio (Pdl) «Aim recluta personale seguendo la normativa degli enti pubblici come previsto dalla legge?». Lo chiede Gerardo Meridio, consigliere del Popolo della libertà, che firma una domanda di attualità con i colleghi Maurizio Franzina, Arrigo Abalti e Francesco Rucco. Lo spunto viene dalla legge entrata in vigore il 21 agosto 2008, che adegua la normativa a recenti pronunciamenti della Corte costituzionale sulle modalità di assunzione di personale nelle società a partecipazione pubblica affidatarie di servizi pubblici. Secondo Meridio e colleghi, dal 20 ottobre scorso Aim e le sue società «devono procedere al reclutamento del personale e al conferimento degli incarichi nel rispetto di principi a cui si devono ispirare gli enti pubblici». In particolare: «Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscono l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento; adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali». Di qui la richiesta alla giunta di conoscere «se Aim in quanto società a totale partecipazione pubblica e "in house" si sia adeguata alle disposizioni di legge; se Aim e le altre società partecipate abbiano proceduto a reclutare personale o abbiano conferito incarichi dal 20 ottobre 2008». Inoltre, i consiglieri del Pdl chiedono che venga fornito un elenco del personale assunto e degli incarichi conferiti». G.M.M.

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Presidenza Rai: occorrono candidature di alto profilo (sezione: Giustizia)

( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Presidenza Rai: occorrono candidature di alto profilo di Giuseppe Giulietti* Silvio Berlusconi, in modo diretto o indiretto, ha bruciato tutte le candidature proposte per la presidenza della Rai . Le dietrologie si sprecano, non manca chi tenta di usare anche questa vicenda per aprire l?ennesimo scontro interno alle opposizioni . Tanta cecità ci sconvolge e ci indigna. Quello che sta accadendo non riguarda gli assetti della Rai, ma gli assetti della democrazia . Il presidente del consiglio ha già annunciato la sua intenzione di voler realizzare una repubblica presidenziale a reti unificate... e di espellere dal video autori, giornalisti e soprattutto tutti quei temi che gli ”fanno venire l?ansia” a cominciare dalla crisi economica e sociale, dalla crescente povertà e dal malessere che attraversa milioni di italiani,ma che non dovrà trovare adeguata rappresentazione mediatica. Si tratta di un disegno dichiarato e che tenterà di portare a compimento con inaudita brutalità ,aiutato dai suoi mazzieri mediatici. Le bocciature dei nomi di De Bortoli e di Petruccioli hanno disvelato sino in fondo l?obiettivo, rendendo palese come il partito dei falchi e del conflitto di interessi è direttamente guidato da Berlusconi , con buona pace dei mediatori. Non contento di aver travolto tutte le candidature il proprietario di Mediaset ha anche sfidato Dario Franceschini, che ha comunque condotto in modo saggio i difficili passaggi di queste ore, a presentare altri candidati graditi ”alla sinistra”. Franceschini non ha bisogno dei nostri consigli, ma lo inviteremmo ad ascoltare Berlusconi ma di non limitarsi a presentare candidati graditi”alla sinistra”, bensì candidati che gradiscono le istituzioni,che amano la Costituzione,che abbiano già dato prova di anteporre l?interesse generale ad ogni interesse particolare. Ci vogliono candidate e candidati capaci di dire no ad ogni lista di proscrizione,di opporsi alla sola idea di realizzare il polo Raiset e, di ridurre ulteriormente il pluralismo politico, sociale, sindacale, culturale, religioso .Ci vuole un candidato capace, se necessario, di sbattere la porta e di potersi rivolgere con la necessaria autorevolezza alle massime autorità istituzionali in Italia e in Europa. Guai a ridurre questa vicenda “ad un affare Rai”, da delegare agli addetti ai lavori . Qui gli addetti ai lavori sono tutti gli italiani che rischiano di essere informati a reti semiunificate, con una sostanziale alterazione anche del libero gioco elettorale. Per queste ragioni ci permettiamo di chiedere a Dario Farnceschini, in quanto segretario del maggior partito di opposizione, ma anche a tutte le altre forze politiche interessare, comunque collocate, dentro e fuori il Parlamento, di promuovere una pubblica consultazione, di aprirla anche al contributo di tutte le associazioni sindacali , professionali, della comunicazione, della cultura, della ricerca, del mondo dei consumi e della produzione, per individuare insieme una rosa di candidature di altissimo profilo da offrire, in primo luogo, alla valutazione delle autorità istituzionali, della presidenza della repubblica, delle presidenze delle Camere, delle autorità di garanzia, e, soprattutto, della pubblica opinione che ha diritto ad essere informata ed anche coinvolta, nei modi e nelle forme che le nuove tecnologie già consentono .In questa brutta storia hanno già lasciato le loro impronte soggetti incappucciati che non hanno alcuna titolarità sulla materia .Forse è giunto il momento di provare a cambiare schema di gioco e di rendere trasparente e raccontabile ogni ulteriore passaggio. Dal momento che abbiamo invitato tutti a esprimersi,vogliamo anche indicare alcuni nomi chiedendo scusa ai tanti che dimenticheremo Pensiamo ad una rosa che possa comprendere nomi indiscutibili quali quelli del professor Zagrebelski, già presidente della corte costituzionale o del suo collega Valerio Onida o del profesor Giuseppe Tesauro indimenticato presidente della commissione anti trust, o di Stefano Rodotà, stimato ovunque per le sue ricerche sui temi della libertà e del diritto a comunicare. Restando in tema si potrebbe citare il professor Alessandro Pace, presidente dei costituzionalisti italiani , di Mauro Zampini, già segretario generale della camera dei deputati stimatissimo per la sua autonomia di giudizio, o ancora Sandra Bonsanti, giornalista di valore e presidente di Libertà e Giustizia. Tra i giornalisti e gli autori vorremmo almeno ricordare Eugenio Scalfari, Giulio Anselmi, Federico Orlando, persone assai diverse tra loro, ma tutte caratterizzate da un indomabile amore per la libertà,per la legalità,per la qualità dell?informazione. A loro vorrei aggiungere Miriam Mafai, donna libera, anticonformista, capace di scontentare amici e avversari,della sua stessa pasta è fatto Angerlo Guglielmi, il papà di Rai tre, messo in naftalina troppo presto da una sinistra che spesso dimentica i suoi migliori rappresentanti. Qualche mese fa lanciammo l?idea, per altro ignorata, di chiedere una disponibilità al presidente degli industrialio siciliani Ivan Lobello,o a Roberto Saviano,o a Don Ciotti,simboli della lotta contro le mafie,appassionati sostenitori di una comunicazione che sappia far crescere la coscienza civile ed etica della comunità nazionale. Queste sono solo alcune proposte, vorremmo che ne arrivassero altre, che fossero motivate, non ci interessa che siano candidature di sinistra,ma che siano davvero candidature di garanzia costituzionale e istituzionale. Il sito di articolo 21 e questo blog raccoglieranno le vostre indicazioni e le consegneranno ai rappresentanti delle forze politiche. Lo faremo con grande spirito unitario, senza malizia, senza provocazione, convinti come siamo che questa sia davvero una grande emergenza democratica che come tale vada affrontata mettendo insieme il più vasto schieramento possibile,persino,se dovessero battere un colpo,gli ultimi pezzi di una destra liberale ormai ridotta al silenzio. Siamo talmente distanti da qualsiasi spirito di parte che se esistesse ancora un uomo di destra libero e autonomo dagli interessi del cavaliere, lo candideremmo subito . Anzi se vi dovesse venire una idea segnalatela a questo sito, perché lo ripetiamo per l?ultima volta, non si tratta di mettere al presidenza della rai ”uno dei nostri”, ma uno o una che che abbia davvero nel cuore l?articolo 21 della Costituzione, tanto per intenderci uno che abbia la tempra, l?orgoglio e la passione civile di Oscar Luigi Scalfaro o di Tina Anselmi. *dal blog di Micromega

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DDl Alfano, se lo conosci lo eviti (sezione: Giustizia)

( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

DDl Alfano, se lo conosci lo eviti di redazione Domani mercoledì, 11 marzo alle ore 13, nella sala stampa della camera dei deputati si svolgerà una conferenza stampa per la presentazione del volume "DDL Alfano, se lo conosci lo eviti", curato dall'Unione dei Cronisti Italiani. Si tratta di un dossier che illustra e documenta tutti i rischi che deriverebbero al libero esercizio del diritto di cronaca da una approvazione del testo che sarà sottoposto all'attenzione della camera dei deputati. Alla stesura del volume hanno partecipato giuristi, giornalisti, esperti del settore, realizzando così una opera che potrà rivelarsi di grande utilità anche per i parlamentari che saranno chiamati a discutere, a votare un provvedimento che tanta attenzione sta suscitando e non solo tra gli addetti ai lavori. Alla conferenza stampa parteciperanno il segretario nazionale dell'Unione Cronisti Guido Columba, il presidente di Articolo 21 Federico Orlando e i rappresentanti della Federazione della Stampa, dell'Ordine dei Giornalisti, e di tutte le principali organizzazioni del settore. La mafia, le intercettazioni e le strategie di Berlusconi di Roberto Morrione Il disegno di legge sulle intercettazioni prosegue il suo cammino parlamentare, apparentemente inarrestabile, qualcosa che la maggioranza deve a ogni costo condurre in porto perché c?è un ordine a cui non si può dire di no. Rallentato e solo in parte ammorbidito dai dissensi interni della Casa della Libertà, fronteggiato dall?opposizione del PD e dell?Italia dei Valori e da uno schieramento che va dall? Associazione Nazionale Magistrati e dal CSM alle organizzazioni dei giornalisti e alla stessa Federazione degli Editori, unite in un?insolita alleanza che arriva a superare una difficile trattativa contrattuale, gravato dal sospetto di incostituzionalità, dall?ostilità della stampa internazionale, dal monito delle istituzioni europee, compresa la Corte di Giustizia, il provvedimento ha tuttavia assunto per il premier una centralità strategica. Non a caso Berlusconi diede a questo obiettivo una valenza prioritaria fin dai primi giorni dopo la vittoria elettorale, richiamandosi a quanto il precedente governo aveva già impostato con il decreto Mastella, approvato dalla Camera dei Deputati con soli sette astenuti. E? evidentemente difficile, alla luce di questa sconcertante trasversalità di obiettivi, non scorgere una sorta di autodifesa del ceto politico, rivolta a esorcizzare, bloccando la pubblicazione delle intercettazioni, la conoscenza e il giudizio dell?opinione pubblica sul proprio operato e sui legami di sottopotere che legano parti o singoli esponenti dei partiti alla ragnatela di interessi affaristici e finanziari, in tanti casi al di là della legalità, che domina la vita del Paese. Che la pubblicazione delle intercettazioni abbia poi spesso tracimato, estendendosi con “rivelazioni” sensazionalistiche ( a volte a comando ) ad aspetti della vita privata che niente hanno a che fare con le inchieste giudiziarie o i comportamenti in vicende di interesse generale, ledendo diritti alla riservatezza e alla privacy, ha costituito la base di una protesta di per sè legittima, ma che costituiva insieme un comodo alibi per coprire e affossare ogni possibilità di fare luce su gravi deviazioni, atti illegittimi, casi di corruzione e quant?altro lede responsabilità pubbliche e diritti dei cittadini. Ed è a questo punto che si innesta la strategia di Berlusconi, volta non tanto o non solo a coprire vicende e risvolti telefonici personali, che pure sono emersi o potrebbero ancora emergere, quanto a fare di questo terreno un pilastro dell?offensiva per condizionare la Giustizia e affermare un assoluto controllo dell?informazione. Una parte importante, dunque, di quell?attacco alla Costituzione, alla separazione dei poteri, alla libertà di stampa sancita dall?articolo 21, che ne costituiscono l?architrave e che il premier, con l?offensiva a freddo innescata sul tragico dramma di Eluana Englaro, ha cominciato a demolire, facilitato dalla debolezza dell?opposizione politica e dalla crisi esplosa nel Partito Democratico. Conosciamo ormai i pesanti condizionamenti che il disegno di legge Alfano prevede in materia di intercettazioni, per quanto riguarda gli impedimenti e le pesanti restrizioni poste all?operatività delle procure e dei PM, come la gravità delle sanzioni previste per i giornalisti e per gli editori, fino al grottesco divieto di pubblicare qualsiasi notizia anche non coperta da segreto istruttorio prima della fase del dibattimento, ciò che in Italia può significare anni di ermetico silenzio su vicende di assoluta rilevanza per i cittadini. L?ultima ”trovata” riguarderebbe addirittura una radiazione dall?Ordine, al posto del carcere, ma forse si inventeranno presto qualche altro deterrente…La mobilitazione delle organizzazioni dei giornalisti, come degli editori, ma soprattutto l?espressa volontà di tanti cronisti di non sottostare a una legge liberticida e anticostituzionale, esprimendo forme organizzate di obiezione di coscienza nel caso in cui fosse imposto un vero bavaglio, sono già una risposta chiara, che andrà resa operativa. Vogliamo però, come Libera Informazione, portare l?attenzione agli aspetti culturali e psicologici sul terreno del contrasto alle mafie e del sistema di complicità e di contiguità di cui si avvalgono nei territori. Pur essendo i reati di mafia, insieme a quelli di terrorismo, apparentemente tenuti fuori dalle restrizioni previste, in realtà ne sarebbero in vario modo investiti, con notevoli intralci, limiti e ritardi nelle indagini, come hanno riaffermato a ogni livello il CSM, magistrati impegnati, il Procuratore Piero Grasso. Disastroso sarebbe però l?effetto indiretto, ma sostanziale, che questa legge avrebbe sul rapporto mafia, politica, istituzioni, che è alla base del vero potere degli interessi criminali e del loro silenzioso progredire fra i meandri degli appalti, della sanità, della pubblica amministrazione, fino al riciclaggio nella finanza e nell?economia legale. Le mafie ormai conoscono bene la pericolosità delle tecnologie usate dai giudici inquirenti e dagli investigatori attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, tanto da cercare di ricorrere a loro volta a congegni e precauzioni anti-intercettazioni. Sarebbero davvero molti i brindisi, non solo fra i capi-clan, ma soprattutto fra i loro referenti e “amici degli amici”, a ogni livello, alla notizia che questo potente nemico tecnologico è stato smantellato o almeno in parte neutralizzato, mentre un?opinione pubblica già largamente indifferente o subalterna si convincerebbe ulteriormente di una “invincibilità” del potere mafioso. Come ha opportunamente ricordato a Palermo il sostituto procuratore De Matteo, “senza le intercettazioni oggi Provenzano sarebbe a Bagheria a fare affari”.

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Depurazione, il Pdl bacchetta Alianello "Le sue affermazioni sono deliranti" (sezione: Giustizia)

( da "Corriere Adriatico" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Lattanzi, Solari e Biondi sui possibili aumenti delle bollette Depurazione, il Pdl bacchetta Alianello "Le sue affermazioni sono deliranti" Fabriano "Le affermazioni di Alianello sono deliranti". Va giù duro il Popolo della libertà, replicando al segretario del Partito democratico Claudio Alianello sulla questione delle bollette idriche. "Forse - spiegano la coordinatrice di Forza Italia Maria Luisa Lattanzi, il presidente di Alleanza nazionale Sergio Solari e il segretario della Dc per le autonomie Claudio Biondi il segretario del Pd farebbe bene ad informarsi sull'organizzazione del sistema idrico e sulle leggi che lo regolano, per evitare che le sue accuse si trasformino in un boomerang. La normativa che disciplina il servizio idrico è la legge Galli, entrata in vigore nel gennaio 1994 sotto il governo di centrosinistra guidato da Ciampi. La tariffa dell'acqua viene poi stabilita dall'Ato; nel caso specifico di Fabriano, dall'Ato 2 Marche/Ancona, presieduto da Marisa Abbondanzieri del Pd. Quindi, non può essere certamente un partito, né tanto meno il Pdl, a stabilire i criteri per la gestione della società di erogazione dell'acqua e per il calcolo delle bollette". Ed eccoci al cuore del problema. "L'emendamento del Pdl, approvato dal Senato il 12 febbraio scorso - osserva il Pdl - recepisce la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità della legge Galli laddove prevede il pagamento del servizio di depurazione anche da parte degli utenti che non ne usufruiscono per la mancanza dell'impianto o per la temporanea inattività dello stesso. Nel contempo, l'emendamento garantisce il pagamento delle spese sostenute per i progetti degli impianti di depurazione, vincolando i gestori a fornire all'utenza dettagliate informazioni sulle spese sostenute e da sostenere e all'osservanza dei tempi di realizzazione. Quindi, ai cittadini saranno restituiti i soldi versati ingiustamente".

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Sarà affrontato subito il caso-Gela dove il nuovo carcere è chiuso (sezione: Giustizia)

( da "Sicilia, La" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Sarà affrontato subito il caso-Gela dove il nuovo carcere è chiuso Andrea Lodato Nostro inviato Agrigento. Il ministro gioca in casa, ma conoscendo bene l'arte del far politica tra la gente, Angelino Alfano anziché dividere soltanto baci e abbracci e larghi sorrisi ad amici di ieri, di oggi e, in qualche caso chissà, magari di domani, gioca la sua partita agrigentina a tutto campo, intestandosi prevalentemente responsabilità, non mettendosi al petto medaglie. Così dopo decine di interviste, foto ricordo, qualche battuta qua e là con amici e colleghi di partito e di coalizione, Alfano spiega che «quel che si sta facendo per Agrigento e per mezza Sicilia con l'avvio di questi lavori è di straordinaria importanza, ma nessuno pensi che basti. Perché da qui parte una sorta di ricompensa all'area della Sicilia che ha meno strade, collegamenti ferroviari scadentissimi, nessun aeroporto e nessun porto davvero importante». Alfano sottoscrive un impegno personale con la sua provincia, ma si trascina dietro anche assessori e deputati regionali, deputati nazionali. Insomma, guai a perder tempo, dice, anche chi dovrà cominciare e finire i lavori di questa statale 640, rispetti i tempi. Poi c'è spazio per parlare di molte altre cose. A partire da qui fondi liberati dal Cipe che serviranno proprio per l'edilizia carceraria. Per il ministro della Giustizia una svolta importante. «Ho già detto - spiega - che chi si trova in carcere per espiare una pena deve avere condizioni di vita dignitose. Per questo i 200 milioni di fondi serviranno per realizzare penitenziari che sostituiscano quelle strutture ormai vecchie e fatiscenti e consentiranno anche di utilizzare i finanziamenti pubblici come leva finanziaria per poi agevolare l'ingresso dei capitali privati nella realizzazione di carceri». E in Sicilia che cosa accadrà? Il ministro ci sta già lavorando: «Nelle prossime settimane definiremo un programma su scala nazionale ed esamineremo a fondo anche la situazione dell'Isola, dove ci sono situazioni che vanno affrontate nel più breve tempo possibile». Intanto lui ne ha già una nell'agenda della prossima settimana, sollecitata dal deputato nisseno del Pdl, Alessandro Pagano. C'è da un anno un carcere nuovo di zecca, a Gela. Ancora chiuso. «E' una situazione paradossale - dice Alfano - e inaccettabile. Incontrerò la prossima settimana i responsabili del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per fare il punto sulla struttura gelese». Tra mille domande che arrivano come fosse un rischiatutto senza materie prestabilite, Alfano risponde anche alla questione riguardante l'apertura di un fascicolo del Csm sul procuratore di Palermo, Francesco Messineo e i suoi rapporti con il cognato che sarebbe coinvolto in inchieste di mafia. «Il lavoro del Csm è sempre autonomo. Ho una stima particolarissima nei confronti del procuratore Messineo perché sul campo ne ho potuto apprezzare i risultati nella lotta alla mafia. Il Governo e il Parlamento hanno fatto leggi e prodotto atti, la Procura di Palermo è stata in prima linea nel contrasto a Cosa Nostra, a partire dall'aggressione dei patrimoni mafiosi. Inviare gli ispettori nel capoluogo siciliano? Assolutamente no». A proposito di giustizia in Sicilia, alcuni procuratori hanno lanciato anche nei giorni scorsi l'allarme per la carenza degli organici, a partire da Catania. Come si potrà correre ai ripari? «Abbiamo posto immediatamente rimedio al problema dei vuoti di organico, attraverso una legge che favorisce l'arrivo nelle procure di frontiera dei magistrati attraverso degli incentivi, e abbiamo proposto nel processo penale una ulteriore norma, qualora la legge sugli incentivi non dia pienamente i suoi effetti. Siamo fiduciosi nel senso di lealtà dei magistrati alle istituzioni». Capitolo violenze e stupri. Domenica il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto che bisognerebbe evitare di sottolineare l'etnia di chi commette questi reati, enfatizzando, come capita spesso, se si tratta di immigrati. Per il ministro Alfano sono le leggi, tanto per cominciare, a non fare distinzioni: «Le leggi sono generali ed astratte e non fanno distinzione per colore, per sesso, per nazionalità e lingua. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che è già parte dell'ordinamento giuridico italiano, che prevede inasprimenti di pena per i reati di violenza contro le donne di abusi sessuali contro i minori. Abbiamo dato lo stop ai permessi nei confronti di chi ha commesso questo tipo di delitti. Abbiamo spostato un intero settore dell'ordinamento giuridico italiano dalla parte delle donne e dei minori. Sono certo che i risultati non tarderanno ad arrivare. Siamo fiduciosi che in sede di conversione di queste norme la sinistra possa contribuire all'approvazione».

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La sfida dell'Udc: Alle elezioni corriamo da soli Mestre, il segretario Cesa lancia l'amo a Galan: Se non cedi alla Lega e dimostri coraggio, noi siamo qui (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

La sfida dell'Udc: «Alle elezioni corriamo da soli» Mestre, il segretario Cesa lancia l'amo a Galan: «Se non cedi alla Lega e dimostri coraggio, noi siamo qui» Martedì 10 Marzo 2009, Mestre L'Udc è pronta a correre da sola in tutta Italia, nel Veneto ancora di più. Il segretario nazionale dello Scudocrociato, Lorenzo Cesa, arriva a Mestre per presentare le prime proposte di candidature alle Provinciali di giugno: per Venezia il prescelto candidato presidente è Ugo Bergamo, componente non togato del Csm (che, a distanza, si dice «onorato»), a Padova sarà in pista il parlamentare Antonio De Poli, a Verona l'assessore regionale Stefano Valdegamberi, a Belluno il sindaco di Longarone Pierluigi De Cesero. L'Udc è pronta, a meno che il governatore Giancarlo Galan e il Pdl non ci ripensino. Il messaggio di Cesa è chiaro: «Se Galan e il Popolo della libertà non cedono alla Lega e dimostrano coraggio, noi siamo pronti a sperimentare formule diverse». Detta altrimenti: «Se la Lega correrà da sola, noi siamo qui». Esplicito Antonio De Poli: se il Pdl e Galan non accoglieranno l'invito «significa che il Veneto è stato venduto alla Lombardia, alla Lega che comanda e che è quella lombarda». Perché la situazione, nel Veneto, è di stallo totale: il tavolo regionale del centrodestra non è mai stato convocato, alle richieste di chiarimenti la risposta è che si attende l'esito di un incontro tra Berlusconi e Bossi, solo che l'Udc è convinta che se accordo ci sarà, nel pacchetto finirà anche la Regione: «Se Pdl e Lega qui dovessero correre assieme sin dal primo turno - dice De Poli - significherà che il Carroccio avrà ottenuto con largo anticipo la presidenza della Regione per le elezioni del 2010». E l'Udc, che oggi governa con il Pdl e la Lega nel Veneto, non intende cedere al «ricatto» dei leghisti. «Non accettiamo i diktat della Lega», scandisce Cesa. La scelta dell'Udc di partecipare alle prossime amministrative con liste e candidati propri, dice il segretario nazionale, è «la risposta alla crisi profonda che c'è nel sistema. Il Pd si sta completamente dividendo, non possono stare insieme democristiani ed ex comunisti. E dall'altra parte si sta procedendo a un congresso dove i vertici sono stabiliti da un notaio. C'è un grande spazio per un partito omogeneo di progetti e valori». Il progetto è il grande centro, non la riedizione della vecchia Democrazia cristiana («Rifarla? Un sogno. Ma c'è tanto spazio al centro che può fare il bene del paese»). «Ci possono essere aree che si staccano e vengono con noi e che nulla hanno a che fare né con il centrosinistra né con il centrodestra né con la Lega - rincara De Poli - Il Veneto è un'area moderata di centro». Il segretario nazionale ricorda che nelle istituzioni «in cui abbiamo condiviso prevalentemente con altri partiti del centrodestra la gestione di amministrazioni importanti o di piccoli centri, lasciamo liberi i nostri dirigenti regionali di fare le scelte che vogliono». Si dice possibilista, dopo Trento, anche a sinistra sulla "linea Dellai". Ma prioritario resta il progetto volto a «ridar vita ad un centro moderato che metta insieme popolari, liberali e riformisti». «Iniziano i primi smottamenti Pdl a livello locale e va detto che a volte i loro dirigenti locali hanno più coraggio dei dirigenti nazionali: non ci si può far condizionare dalla Lega», dice Cesa che annuncia, per il 3 e 4 aprile, a Roma, la "Costituente di centro", «un contenitore politico che superi l'Udc e attragga in particolare rappresentanti dell'associazionismo cattolico, pronti a incarnare prossime candidature europee». Alda Vanzan

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Regione Lazio, ok unanime in commissione a nuovo regolamento (sezione: Giustizia)

( da "Velino.it, Il" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. POL - Regione Lazio, ok unanime in commissione a nuovo regolamento Roma, 10 mar (Velino) - La Commissione Affari costituzionali e statutari, presieduta da Alessio D?Amato (Pd), ha approvato oggi all?unanimità il nuovo Regolamento del Consiglio regionale del Lazio. Il testo si compone di 135 articoli; ventinove le sedute della Commissione, sei i mesi di lavoro. Soddisfazione e ringraziamento agli uffici da tutti i membri della Commissione, ma anche a loro stessi e al presidente Alessio D?Amato per il metodo corretto e bipartisan adottato fin dalla prima riunione. “Un buon lavoro – ha commentato il presidente Alessio D?Amato – per il quale ringrazio tutti, contribuendo alla stesura di un testo condiviso da tutte le forze politiche, perché, e questo l?ho chiesto fin dalla seduta iniziale, quando si scrivono le regole, queste devono essere decise da tutti e valere per tutti. Il nuovo Regolamento – ha proseguito D?Amato – mira alla semplificazione, al risparmio economico, al ruolo del Consiglio e della Giunta regionale, alla valorizzazione dei compiti della maggioranza e dell?opposizione”. L?iter vedrà la trasmissione del testo alla “Giunta per il Regolamento” (che lo esaminerà già da lunedì 16 marzo) e poi l?apertura di una sessione specifica in Aula da parte del Consiglio regionale all?inizio del mese di aprile e, quindi, la definitiva approvazione per la fine dello stesso mese. Quando il nuovo Regolamento entrerà in vigore, saranno trascorsi ben trentasei anni dal 1973. Anno in cui fu adottato il regolamento ancora vigente e che ora è destinato ad andare in “pensione”. Alla seduta della Commissione, proprio per constatarne l?importanza, era presente anche il Presidente del Consiglio regionale Guido Milana (Pd), che ha dichiarato: “L?ottimo clima di collaborazione che si è respirato in questa Commissione, per il quale ringrazio il presidente D?Amato, è premessa positiva per l?iter futuro del Regolamento, sia per la Giunta per il Regolamento che per il lavoro d?Aula. Assicuro, per quanto mi compete, - ha precisato Milana – che lo stesso sarà adottato nei prossimi due passaggi istituzionali. Mi preme però sottolineare l?urgenza di lavorare sulla Legge attuativa dello Statuto, per la parte riguardante l?iniziativa legislativa degli elettori”. (segue) “Fin dall?inizio di questa legislatura - ha dichiarato prima del voto Massimo Pineschi (Pd) -, ho auspicato e lavorato per tracciare le basi al lavoro di revisione del nuovo Regolamento. Oggi sono soddisfatto del risultato raggiunto ed auspico di non legare l?approvazione del regolamento ad altre questioni”. Donato Robilotta (Sr-Pdl). annunciando il voto favorevole, ha allo stesso tempo evidenziato le lacune riguardanti la parte inerente le ?garanzie? per la quale si è riservato di intervenire in Aula. "Manca una vera e propria commissione di controllo - ha detto - e occorre rafforzare questo aspetto come pure le prerogative dei Consiglieri. Complimenti comunque al presidente D?Amato per come ha condotto i lavori di questa commissione, mi auguro che anche in Aula la maggioranza abbia lo stesso comportamento. Ritengo questo un momento importante, perché una volta approvate le regole, poi occorre qualcuno che deve farle rispettare”. “E? stato fatto un buon lavoro bipartisan e così andava fatto -ha commentato a sua volta Carlo Lucherini (Pd) -, perché il ricoprire il ruolo di maggioranza o di minoranza, è transitorio. Faccio mio e acoclgo l?auspicio di Robilotta corca il metodo che verrà utilizzato in Aula. Arrivare con un largo voto in Aula è di buon auspicio per la revisione della Legge elettorale”. “Non è stato fatto solo un aggiornamento - ha evidenziato Anna Evelina Pizzo (Sinistra) -, ci si è posto anche di adeguare il regolamento alle nuove complessità sopravvenute, valorizzando il ruolo del Consiglio e dei Consiglieri. Oggi la Commissione conclude questo lavoro e, per il futuro non sappiamo cosa sarà chiamata a fare. Ma, circa la modifica della Legge elettorale, penso sia prioritario mettere prima mano allo Statuto perché risulta impossibile affrontare l?argomento senza andare a modificarlo”. “E? un regolamento non perfetto e perfettibile, così come tutte le cose si poteva far di più e, non escludo che questo si possa farlo in Aula - ha detto Erder Mazzocchi (An-Pdl) -. Sono state apportate innovazioni importanti sul lavoro del Consiglio regionale, ma sull?aspetto ?garanzie? si deve fare ancora di più. Nel complesso giudichiamo positivo il lavoro svolto”. Per Raffaele D?Ambrosio (Unione di centro per la Costituente) “nel momento che il mondo sta vivendo del ?non limite?, in cui l?assenza della politica ha creato gravi crisi, penso, nel nostro piccolo approvando il questo regolamento, si stabilisca il ruolo centrale della politica. C?è stato rispetto dei ruoli di minoranza e maggioranza. Il lavoro fatto consta di aspetti tecnici e politici, se variazioni ci dovranno essere, esse dovranno interessare l?aspetto tecnico e va rispettato il lavoro fin qui fatto”. Dal canto suo Fabio Armeni (Fi-Pdl) ha annunciato il suo voto favorevole, "nonostante il lavoro fatto vede il notevole sbilanciamento della Giunta verso il Consiglio. Guardiamo ora ad un altro lavoro - ha aggiunto - che ci attende e ancorsì importante, come quello della Legge elettorale. Da fare subito e presto per la sua revisione”. Da lunedì 16 marzo, la Giunta per il Regolamento, affronterà il nuovo testo che interviene sulla riduzione delle spese dei gruppi consiliari; snellimento del lavoro d?Aula, in particolare sulla sessione di Bilancio; Normative comunitarie e ricorsi della Corte Costituzionale; Gestione ed inserimento delle interrogazioni all?inizio di ogni seduta consiliare. Ma, soprattutto, il regolamento è stato adeguato al nuovo Statuto della Regione, entrato in vigore nella scorsa legislatura e alle nuove esigenze normative che nel frattempo sono sopraggiunte. Alla seduta, presieduta da Alessio D'Amato (Pd), hanno partecipato la vice presidente Anna Evelina Pizzo (Sinistra); i consiglieri, Carlo Lucherini, Massimo Pineschi, Giuseppe Paroncini (Pd); Roberto Alagna (L.C. per il Lazio); Eder Mazzocchi (An-Pdl); Fabio Armeni (Fi-Pdl); Donato Robilotta (Sr-Pdl); Raffaele D'Ambrosio (Unione di centro per la Costituente) e il Presidente del Consiglio Guido Milana (Pd). (com/reg) 10 mar 2009 15:51

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Chiesa/ A Roma Giubileo Paolino Universitari con Bertone e (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 10 mar. (Apcom) - Si svolge dal 12 al 15 marzo a Roma il Giubileo Paolino degli universitari, promosso e organizzato dall'Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato, dalla Congregazione per l'educazione cattolica, dal Pontificio Consiglio per la cultura di Roma, in collaborazione con i ministeri dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, degli Affari esteri e per lo Sviluppo economico, oltre che con Regione Lazio, Provincia e Comune di Roma. Momento centrale: la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica, con la professione di fede degli universitari, domenica 15 alle 10.30 nella basilica di San Paolo fuori le mura. Nell'ambito del Giubileo da giovedì 12 a sabato 14 si svolge il Forum internazionale delle Università, sul tema "Vangelo e cultura per un nuovo umanesimo". La cerimonia inaugurale giovedì 12 alle 16.30 nella Sala Protomoteca del Campidoglio. Dopo i saluti del sindaco Alemanno, dei presidenti di Provincia e Regione Zingaretti e Marrazzo e del vicegerente della diocesi di Roma Luigi Moretti, introdurranno i lavori il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, il ministro Gelmini (Istruzione, università e ricerca) e Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale. Le relazioni magistrali saranno affidate all'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura - sul tema "Il Vangelo incontra le culture" - e a Eric McLuhan, professore emerito presso l'Università di Toronto (Canada) - su "Il Vangelo negli Areopaghi contemporanei". Presiede il rettore della Sapienza Università di Roma Luigi Frati. Modera Giuseppe Dalla Torre, rettore della Libera Università Maria Ss. Assunta - LUMSA. Alle 19.30 in programma la preghiera dei Vespri Solenni presieduta dal vescovo Rino Fisichella, rettore dellaPontificia università Lateranense, nella basilica di S. Maria in Ara Coeli. Venerdì 13 e sabato 14 il convegno proseguirà presso l'Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190). Quindi, a conclusione, sabato 14 alle 20.30 all'Auditorium Parco della Musica (sala Sinopoli) si svolgerà il concerto "Intercultura musicale per un nuovo umanesimo". Protagonisti: il Coro Interuniversitario di Roma, diretto dal maestro Massimo Palombella, e l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio statale "Niccolò Piccinini" di Bari, guidata dal maestro Nicola Scardicchio.

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Spagna/ Garzon smentisce occultamento redditi in anno (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Madrid, 10 mar. (Apcom) - Nessun occultamento della verità in mala fede: così oggi fonti vicine al noto giudice spagnolo hanno smentito le 'accuse' del Tribunale supremo che ieri - nell'archiviare una causa contro Garzon per un caso di curruzione - ha trasmesso al Csm spagnolo (il Cgpj) informazioni sui compensi che il magistrato percepì fra 2005 e 2006 durante una sorta di anno sabbatico regolarmente retribuito e passato negli Stati uniti, che potrebbero avere conseguenze disciplinari. Garzon ricevette 203.000 dollari per la sua attività di conferenziere e a titolo di vari rimborsi spese, ma le fonti sottolineano che i compensi "non erano stati determinati" al momento della richiesta di permesso che il magistrato inoltrò al Cgpj. D'altronde, precisano le fonti, "se Garzon avesse avuto interesse a nascondere i suoi redditi, non li avrebbe dichiarati al fisco statunitense" e successivamente a quello spagnolo, mentre il Cgpj non avanzò alcuna richiesta sul trattamento economico delle attività svolte durante l'anno sabbatico. La stampa spagnola, sopratutto quella di destra, dà oggi ampio risalto al caso dei compensi di Garzon. Di recente Garzon è stato alla ribalta della cronaca a causa dell'inchiesta su una rete di corruzione e tangenti che coinvolge politici dell'opposizione di centrodestra del Partido popular (Pp), per la quale è stato accusato dai popolari di "uso politico della giustizia" a causa delle sue note simpatie socialiste. Garzon è stato criticato per aver partecipato a una battuta di caccia insieme al ministro della Giustizia del governo socialista di José Luis Zapatero, durante le fasi iniziali dell'indagine. Il guardasigilli, Mariano Fernandez Bermejo, si è dimesso alcune settimane dopo, adducendo motivi diversi. Il Cgpj ha stabilito però che Garzon non può essere sanzionato per essere andato a caccia con Bermejo.

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All'Ambasciatori non si è presentato perché impegnato al Csm, solo che a Roma è ... (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Martedì 10 Marzo 2009, All'Ambasciatori non si è presentato perché impegnato al Csm, solo che a Roma è arrivato tardi: Ugo Bergamo ha passato infatti buona parte della mattinata in un aereo bloccato al Marco Polo. Tra i passeggeri anche il vicepresidente della Regione Veneto, Franco Manzato. «Ci hanno detto che c'era un guasto ai motori - racconta Bergamo - e siamo rimati due ore a bordo. Poi ci hanno fatto scendere e il volo è stato cancellato». Ma si candiderà in Provincia? «Sono onorato della proposta, ne parlerò con Casini e con Cesa».

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Provincia, l'Udc con Ugo Bergamo lancia la sfida a Zoggia (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Provincia, l'Udc con Ugo Bergamo lancia la sfida a Zoggia Corsa in solitaria anche a Scorzè con il ventenne Michielan e a Portogruaro con Drigo. A Spinea si faranno le primarie Martedì 10 Marzo 2009, L'unico assente, nell'affollata sala Tiepolo dell'hotel Ambasciatori, era proprio Ugo Bergamo, il candidato in pectore alla presidenza della Provincia di Venezia, oltre che alle Europee, per l'Udc. Assenza motivata da una improvvisa riunione del Consiglio superiore della magistratura, di cui Bergamo è componente non togato, ma peraltro prevista: l'esponente veneziano dello Scudocrociato non ha, infatti, ancora sciolto le riserve, al partito deve ancora ripondere se accetterà la proposta di candidarsi a Ca' Corner (e in Europa) mettendosi così in "aspettativa" dall'organo di autogoverno della magistratura. «Saremmo orgogliosi se Ugo Bergamo guidasse la campagna elettorale in questa Provincia, è una persona di grandissimo livello che ha dimostrato di lavorare bene in Parlamento e ancora di più oggi in Csm», ha detto Lorenzo Cesa, il segretario nazionale dell'Udc giunto in mattinata a Mestre - e nel pomeriggio passato poi a Padova - per spiegare la scelta del partito di correre da soli anche nei Comuni con più di 15mila abitanti. A Scorzè, ad esempio, il candidato sindaco dello Scudocrociato sarà Federico Michelan, 20 anni compiuti lo scorso dicembre, iscritto al secondo anno di Giurisprudenza. A Portogruaro Adriano Drigo. E a Spinea, dove a sentire il segretario provinciale Luca Scalabrin ci sono parecchi «candidati autorevoli» e anche se c'è già «un nominativo di riferimento», si faranno entro il 21 marzo le primarie. La scelta dell'Udc di correre da sola è «la risposta alla crisi profonda che c'è nel sistema», ha detto Cesa. «Il Pd si sta completamente dividendo, perché non possono stare insieme democristiani ed ex comunisti. E dall'altra parte, il Pdl, si sta procedendo a un congresso dove i vertici sono stabiliti da un notaio. C'è un grande spazio per un partito omogeneo di progetti e valori». Il 3 e il 4 aprile a Roma ci sarà la "Costituente di Centro", «un contenitore politico che superi l'Udc e attragga in particolare rappresentanti dell'associazionismo cattolico, pronti a incarnare prossime candidature europee». Ma non solo: il confronto è a tutto campo. Tra l'altro, all'Ambasciatori non c'erano solo esponenti dell'Udc: in prima fila il consigliere comunale del Psdi Ezio Oliboni e il presidente nazione del Psdi Alberto Tomassini, in fondo il consigliere provinciale ex Margherita Bruno Moretto. Ma correrà davvero da sola l'Udc? Non è detto. Dipende da quel che avverrà tra Pdl e Lega: se Berlusconi e Bossi raggiungeranno un accordo per correre assieme, già al primo turno, alle Amministrative di giugno, per l'Udc sarà la prova provata che nell'intesa il Carroccio avrà strappato un risultato per le elezioni del 2010, ossia la presidenza della Regione Veneto. Di qui la mano tesa di Cesa: «Se Galan e il Pdl non cedono alla Lega e dimostrano coraggio, noi siamo pronti a sperimentare formule diverse». Cioè rinunciare alla corsa solitaria e allearsi con il Pdl per Provinciali e Comunali. E il Pd? Cosa risponde l'Udc a Cacciari che da tempo ha chiesto un confronto? Cesa non esclude che possano esserci altri casi "alla Dellai", come avvenuto a Trento, ma, stante i sondaggi che danno il Pd al 22% e «l'ampia condivisione non solo con Rutelli ma anche con una fetta consistente del Pd su alcune questioni», il segretario insiste sul progetto di centro. Al.Va.

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Cat costa sporul de stres al magistratilor (sezione: Giustizia)

( da "Romania Libera" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

> Cititi online anunturile din ziarul ?Romania libera?: Cat costa sporul de stres al magistratilor Rl online Marti, 10 Martie 2009 Fondurile pentru acordarea sporului de risc si suprasolicitare de 50% pentru toti magistratii din sistem au fost alocate prin Legea bugetului de stat, banii necesari pentru plata acestui spor fiind de 25.000.000 de lei pe luna, precizeaza Ministerul Justitiei pentru NewsIn. Efortul financiar pe care Ministerul trebuie sa il suporte in acest an ar fi, astfel, de 300.000.000 de lei, in conditiile in care bugetul MJ pe acest an este de 1.882.574.000 de lei. Potrivit Ministerului Justitiei, in data de 4 martie 2009 a fost emis ordinul ministrului Justitiei privind acordarea sporului de 50% de risc si suprasolicitare pentru magistrati. Ordinul se aplica incepand cu data de 1 martie, astfel incat sa se elimine inechitatile din sistem, tinand cont de faptul ca o parte dintre acestia (Consiliul Superior al Magistraturii si Inalta Curte de Casatie si Justitiei, care au bugete distincte) beneficiau inca de anul trecut de acest spor, obtinut prin hotarari judecatoresti definitive, precizeaza MJ, pentru NewsIn. Precizarile au fost cerute in contextul in care premierul Emil Boc a anuntat, in 8 martie, la Prima TV, ca cele mai multe sporuri, inclusiv sporul "antistres" de care beneficiaza magistratii, vor fi eliminate prin legea salarizarii unice, care va fi finalizata pana la inceputul lunii mai. Primul-ministru a declarat ca majoritatea sporurilor din actuala legislatie sunt "imorale", dar ca problema se poate rezolva numai prin adoptarea Legii salarizarii unice. Intrebat daca va fi eliminat sporul antistres al magistratilor, Emil Boc a tinut sa precizeze ca nu doreste sa blameze justitia si ca are incredere in capacitatea acesteia de a face dreptate, insa a subliniat ca nu vor mai exista demnitari care sa beneficieze de legi speciale, iar toate sporurile de acest tip vor fi eliminate odata cu adoptarea proiectului legii salarizarii unice. Premierul a mentionat ca vor exista discutii cu sindicatele pe tema acestui proiect de lege, ce se doreste finalizat pana in mai. "Proiectul va intra apoi in Parlament si va rezolva o problema importanta, astfel ca nu vom mai avea o utilizare abuziva a banului public. Nu vreau sa blamez in bloc, insa fiecare sa ia salariu pe masura muncii sale", a declarat Boc. Ministrul Justitiei, Catalin Predoiu, a declarat, pe 4 februarie, ca bugetul propus pentru justitie este insuficifient pentru rezolvarea problemelor curente si a pasivelor din sistem, precizand ca este nevoie de rectificari pe parcursul anului. "Bugetul propus de Ministerul Finantelor Publice pentru Justitie este de 1.882.574 mii lei, reprezentand 0,34% din PIB, cu 781.448 mii lei decat bugetul initial agreat de Ministerul Finantelor Publice la solicitarea ministerului pe care il conduc", a declarat Predoiu, intr-o conferinta de presa. "Acest buget este insuficient pentru rezolvarea problemelor curente ale justitiei si a pasivelor din sistem. Bugetul include, insa, sumele necesare pentru trecerea imediata la eliminarea inechitatilor dintre magistratii de la CSM, ICCJ, Ministerul Public si instantele din subordinea Ministerului Justitiei si Libertatilor Cetatenesti", a afirmat ministrul. Potrivit lui Predoiu, este "absolut necesar" ca diferenta necesara bunei functionari a sistemului sa fie alocata pe parcursul anului prin rectificari in primavara si in toamna. "Avem asigurarea ministrului Finantelor si a premierului ca acest lucru se va face, sigur, tinand cont si de conditiile respective", a precizat Predoiu. Din aceeasi categorie: Excesul de TV ii predispune pe copii la astmaDoi romani au salvat o italianca de violPolitistii romani, acuzati de colegii italieni ca fac presiuni asupra suspectilor acuzati de viol Voteaza

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Tornano i figli di NN? (sezione: Giustizia)

( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Tornano i figli di NN? di Bruna Iacopino La legge 733, meglio nota come pacchetto sicurezza anticipata per alcun apsetti dalla “norma anti-stupri” già da qualche settimana, non cessa di stupire e di sollevare dubbi. Dopo la mobilitazione attivata in merito alla questione dei medici delatori, un'altro aspetto molto delicato è quello legato ai minori, soprattutto ai bambini nati in Italia da uno e entrambi i genitori clandestini. Stando a quanto denuncia l'ASGI ( Associazione studi giuridici sull'immigrazione) “ L'art. 45, comma 1 lett. f) del ddl "sicurezza"... introduce l'obbligo per il cittadino straniero di esibire il permesso di soggiorno in sede di richiesta di provvedimenti di stato civile, tra i quali sono inclusi anche gli atti di nascita.” Cosa comporta l'approvazione din un testo simile? A spiegarlo è l'avvocato Marco Paggi, su www.meltingpot.org: “ Le conseguenze di questa preclusione sono ancora tutte da comprendere anche perchè bisognerebbe immaginare che se un bambino nasce da una coppia di cosiddetti “clandestini” su suolo italiano, non essendo riconoscibile da parte dei genitori, sarebbe figlio di nessuno ed in questo caso l?art. 1 della legge 91 del 92 in materia di cittadinanza prevede che ad egli venga riconosciuta la cittadinanza italiana per nascita. Così come accadrebbe se la legge del paese d?origine dei genitori non prevedesse l?automatico acquisto della cittadinanza di quel paese nel caso di nascita all?estero.” Ci si troverebbe dunque, di fronte ad un'incongruenza vera e propria: un cittadino italiano figlio di nessuno, con genitori clandestini, probabilmente ( sicuramene stando alla legge) destinati al rimpatrio. La normativa, sottolineano sempre dall'ASGI, confligge pesantemente non solo con la nostra Costituzione, ma con una serie di obbligi internazionali sottoscritti anche dal nostro paese: “ per violazione del limite previsto dall'art. 117, comma 1 Cost. che impone alla legge di rispettare gli obblighi internazionali, perché prevedendo un limite assoluto ed inderogabile alla celebrazione e registrazione di matrimoni nei quali anche uno solo dei nubendi sia sprovvisto di un valido titolo di soggiorno impedisce l'esercizio del diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, diritti garantiti dall'art. 12 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. 848) e dall'art. 23, comma 2 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, firmato a New York il 16 dicembre 1966, ratificato e reso esecutivo con legge 25 ottobre 1977, n. 881).” Come se ciò non bastasse i giuristi rincarano la dose, facendo appello a buon senso dei nostri politici e richiamando alla loro attenzione il parere negativo della Corte Costituzionale francese in merito ad una simile proposta di legge avanzata in Francia nel 2003 e naturalmente respinta. Un gentile invito rivolto ai nostri costituzionalisti? Oggi il ddl, dopo essere stato approvato dal Senato, eha ripreso il suo iter presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia. Tutto intorno il mondo ha continuato a girare e domani anche le organizzazioni sindacali della dirigenza medica ( Anaao- Assomed) illustreranno, nel corso di una conferenza stampa, la loro posizione in merito alla norma che elimina il divieto di denuncia dei pazienti immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie.

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Morgillo (PDL): "Previsto aumento delle tariffe grazie a incapacità di Burlando" (sezione: Giustizia)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Morgillo (PDL): "Previsto aumento delle tariffe grazie a incapacità di Burlando" Discussa questa mattina l'interrogazione urgente del Consigliere Regionale del PDL, Luigi Morgillo, con la quale l'esponente dell'opposizione ha chiesto, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità dei rientri tariffari idrici per quegli utenti che non sono collegati ad impianti di depurazione, alla Giunta se avesse già provveduto o avesse intenzione di provvedere in tempi brevi ad effettuare un censimento per conoscere il numero degli utenti liguri non allacciati agli impianti. Inoltre con questo documento si domanda se la regione abbia già previsto eventuali ammortizzatori straordinari per far fronte alla grave situazione finanziaria che andrà ad abbattersi sui gestori del servizio idrico e di conseguenza sugli utenti: "La risposta dell'Assessore Zunino è stato il solito festival dello scarica barile: sia sui dati numerici che sugli interventi che si prevede di prendere per porre rimedio a questa situazione sempre più grave, anche a causa dell'ingente ammanco che verrà a crearsi nelle casse delle aziende gestori del servizio idrico, le risposte sono state assolutamente poco esaustive e non hanno sciolto l'evidente e grosso nodo della questione: questi denari verranno recuperati con stanziamenti ad hoc o come al solito, si farà ricorso alle già martoriate tasche dei cittadini? dichiara Luigi Morgillo." "Non possiamo accettare gli indirizzi per il futuro esposti dall'Assessore: per far fronte alla mancate entrate, ha detto Zunino, si provvederà o a diminuire gli investimenti o ad aumentare la quota tariffaria a carico dei cittadini. Tutto ciò non è accettabile: la risposta che mi sarei aspettato doveva vedere la Regione assumere un ruolo da protagonista e farsi promotore di iniziative che potessero garantire i normali investimenti necessari ma anche scongiurare l'aumento delle tariffe conclude l'esponente del PDL . "

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Cassazione/ Giudice 'lento' causa scarcerazioni: merita (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 10 mar. (Apcom) - Un magistrato che impiega 8 anni per scrivere una sentenza merita la rimozione dall'ordine giudiziario. Soprattutto quando il ritardo provoca la scarcerazione degli imputati. Questa la conclusione del sostituto procuratore generale della Cassazione all'udienza sul caso di Edy Pinatto, il giudice che ha impiegato 8 anni per depositare le motivazioni di una sentenza sulla criminalità organizzata di Gela, in Calabria, provocando la scarcerazione degli imputati per decorrenza dei termini di custodia cautelare fissati dalla legge per ciascuna "fase" del giudizio. Il sostituto Pg, Marco Pivetti, ha chiesto oggi ai giudici delle sezioni unite civili, di confermare così la decisione disciplinare adottata il 7 luglio dello scorso anno dal Consiglio superiore della magistratura. La sentenza giunta a marzo 2008 con 2830 giorni di ritardo oltre i 90 stabiliti dal codice, riguardava il cosiddetto processo "Grande Oriente", nei confronti di otto esponenti del clan Madonia, arrestati nel 1998 e condannati a pene compresa tra i 7 e i 24 anni di reclusione. La sentenza era poi stata confermata in appello nel novembre 2008, dopo appena 7 mesi dalla condanna "lumaca" di primo grado. Prima della sanzione della rimozione dall'ordine giudiziario, il Csm aveva rimosso il magistrato per "grave negligenza", trasferendolo a Milano. Intanto, a giugno 2008, sempre con riferimento al ritardo nel deposito della sentenza, il giudice Pinatto era stato anche condannato a 8 mesi di reclusione dal Gup di Catania per omissione di atti d'ufficio. Nelle prossime settimane le sezioni unite civili della Cassazione decideranno se confermare la sanzione della rimozione inflitta dal Csm.

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'Così si massacra l'ambiente' (sezione: Giustizia)

( da "Nuovo Molise web" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Riccia - Cerce - Jelsi 10/03/2009 17:02 'Così si massacra l'ambiente' Il consigliere Di Stasi ha espresso contrarietà sul parco eolico CERCEMAGGIORE - L'ultimo Consiglio comunale di Cercemaggiore ha preso in esame la richiesta, della società RE Plus s.r.l., di screening di assoggettabilità al procedimento di V.I.A del progetto che prevede la costruzione di un impianto eolico, nel territorio comunale, lungo il confine con la provincia di Benevento, a cavallo tra la valle del Tammaro e quella del Carapelle. Il consigliere comunale e provinciale Domenico Di Stasi ha espresso la sua contrarietà al progetto perchè . Quali sono i motivi del suo "no"? . Come considera la richiesta presentata? per la quale il Governo nazionale si è rivolto alla Corte Costituzionale chiedendone l'annullamento per incostituzionalità (Delibera del Consiglio dei Ministri del 11.07.08 e conseguente ricorso alla Corte Costituzionale NØ 41 del 31.07.08) definisce, all'art.2, limiti e zone non idonee alla costruzione di impianti eolici. Al comma f) individua come zona non idonea l'area costituita dalla valle del Tammaro e dai rilievi che la delimitano (diverse torri eoliche previste dal progetto insistono su rilievi della vallata del Tammaro e, nella malaugurata e scellerata ipotesi dovessero essere costruite sarebbero ben visibili dagli angoli più suggestivi del centro urbano, dall'area conventuale di Santa Maria della Libera e dalla stessa Altilia). Il comma g) dello stesso articolo impone a questi impianti 'una fascia di rispetto di 1 chilometro misurato dal perimetro urbanizzato..'. Nell'area oggetto di industrializzazione eolica insistono popolose contrade (Coppari, Piana d'Olmo, Selvapiana, Cupa del Medico, Tardoni, Capoiaccio, Miglirese, Pesco Strascino, Fonte di Tonno, Di Florio, Rocca) rispetto alle quali questo limite non è rispettato. Sempre allo stesso articolo al comma h) si legge 'fascia di rispetto di 500 metri da case sparse, residenziali o rurali regolarmente censite e abitabili' ebbene il progettista candidamente dichiara nella relazione tecnica-descrittiva che la distanza che è stata considerata non è inferiore a 300 metri. Per non parlare delle distanze, non rispettate, dalle strade comunali>. Le motivazioni esposte dal consigliere Di Stasi sono state fatte proprie dall'intero Consiglio Comunale e sono state riportate nel deliberato approvato all'unanimità dall'Assise Civica. M Finella

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SILVIO DEL BAGAGLINO: "FACCIAMO CHE VALE SOLO IL VOTO DEI CAPIGRUPPO?" (STIMA A PETRUCCIOLI MA IL PD VUOLE RINNOVARE). E A FRATTINI: DACCI IL CELLULARE DELLE EX BERLUSCA VEDE VES (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)

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HomePage | Segnala articolo --> SILVIO DEL BAGAGLINO: ?FACCIAMO CHE VALE SOLO IL VOTO DEI CAPIGRUPPO?? (STIMA A PETRUCCIOLI MA IL PD VUOLE RINNOVARE). E A FRATTINI: DACCI IL CELLULARE DELLE EX ? BERLUSCA VEDE VESPA ? DONNA ASSUNTA DICE NO ALLE EUROPEE ? D?ALEMA FACEBOOK PARTY? Silvio Berlusconi 1 - BERLUSCONI: STIMA PER PETRUCCIOLI MA SERVE CAMBIAMENTO... (Apcom) - Stima per Claudio Petruccioli ma ai vertice della Rai serve un cambiamento. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, prima di partecipare all'Assemblea dei parlamentari del Pdl spiega le ragioni del no del governo ad una riconferma del presidente uscente. "Ho una stima molto grande per Petruccioli ma - ha detto - la decisione nostra è stata, in coerenza anche con quanto ha affermato il leader del Pd, di rinnovare". Il premier ha dunque sottolineato che se si vuole davvero una nuova Rai si poteva confermare il presidente in carica perchè "vorrebbe dire continuità e dunque solo per questo ho detto no, perchè volevamo il cambiamento. Non è una cosa che riguarda Petruccioli, a cui portiamo stima". 2 - BERLUSCONI SCHERZA CON FRATTINI: "LASCI NUMERI CELLULARE EX..." (ITALPRESS) - "Quando lascia le sue fidanzate lasci anche qualche numero di cellulare...". Cosi' il premier Silvio Berlusconi scherza con il ministro degli Esteri Franco Frattini aprendo il suo intervento all'Assemblea dei Gruppi parlamentari del Pdl. Poi sorridendo alla platea, Berlusconi spiega che gli piace scherzare: "Perche' noi siamo la gente del sorriso - afferma -, questa e' la differenza tra noi e loro, la differenza tra noi e i signori della sinistra". 3 - BERLUSCONI: REGOLAMENTI PARLAMENTARI NON ADEGUATI A NECESSITA'... (Adnkronos) - I regolamenti parlamentari "non sono adeguati alle necessita' di un governo e di una maggioranza di avere tempi certi e brevi per i propri disegni di legge". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo al Capranica all'assemblea dei gruppi Pdl di Camera e Senato. Claudio Petruccioli Il premier ha anche auspicato la possibilita' che si arrivi in futuro a "riconoscere il voto di un partito in base al voto del capogruppo, che rappresenta tutti i deputati di quel gruppo". Berlusconi si e' detto consapevole delle accuse rivolte ai parlamentari di lavorare poco ma ha ricordato non solo "che lavorano molto anche in commissione" ma che "dopo 50, 60, 80 votazioni so che puo' venire addosso la morte civile". In ogni caso, prima della riforma dei regolamenti "occorre essere tutti presenti e anch'io -ha precisato- faro' la mia parte per testimoniare dell'importanza del Parlamento". Il Cavaliere si e' detto anche consapevole delle difficolta' dei parlamentari del Pdl che sono persone "del fare e non funzionari di partito". 4 - BERLUSCONI: DIMEZZARE PARLAMENTARI CON LEGGE POPOLARE... (Agi) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intende presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per dimezzare il numero dei parlamentari. Lo afferma lo stesso premier, nel suo intervento all'assemblea dei parlamentari del Pdl. 5 - COLLOQUIO BERLUSCONI-VESPA A PALAZZO GRAZIOLI... (Asca) - Un incontro breve, dieci minuti in cortile a Palazzo Grazioli, per uno scambio di battute e qualche barzelletta, si e' svolto oggi, al rientro del presidente del Consiglio a Roma, tra lo stesso Berlusconi e il giornalista e conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa. Sollecitato dai giornalisti, al termine del colloquio, Vespa ha detto di essere li' 'per andare a trovare un'amica editrice, la signora Ferrari', negando che si fosse parlato di Rai e di una possibile presidenza offerta al conduttore della rete ammiraglia. Frattini e Chantal 6 - ASSUNTA ALMIRANTE, HO DETTO NO A CANDIDATURA ALLE EUROPEE... (Adnkronos) - Assunta Almirante mantiene ferme le proprie convinzioni: non ha intenzione di mettersi a fare politica e per questa ragione confessa a "l'Attimo Fuggente", rivista diretta da Cesare Lanza, di aver rifiutato la candidatura alle prossime elezioni europee. "Non ho mai pensato di fare politica -dichiara donna Assunta - anche ultimamente mi hanno proposto di partecipare alle elezioni europee, ma ho detto di no. Ci vogliono uomini giusti in politica, come mio marito". Il nome di Assunta Almirante era avanzato anche come possibile candidata per un seggio di senatore a vita. Cosa farebbe se fosse nominata, quale sarebbe la sua prima azione? Per spiegarlo ricorda un episodio e rievoca gli anni in cui Giorgio Almirante era capo di gabinetto del ministro Mezzasoma. "Mussolini, che aveva appena ricevuto l'editto di Hitler sugli ebrei, disse ai suoi: 'tenetelo nel cassetto il piu' a lungo possibile'. Diversi ebrei furono nascosti e aiutati a fuggire. Ora -ribadisce donna Assunta- una cosa del genere fara' scattare polemiche senza fine, ma e' la verita'. Il mio primo gesto sarebbe quello di porre le fondamenta per una pacificazione politica, e' davvero giunta l'ora" 7 - FRANCESCHINI: CON NO ELECTION DAY BUTTATI 460 MLN... (Adnkronos) - Il no della maggioranza ad accorpare il referendum sulla legge elettorale con l'election day del 7 giugno "e' il prezzo che viene pagato alla Lega". Un prezzo politico che costera' agli italiani "460 milioni di euro". Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, parlando in aula alla Camera a proposito dell'emendamento presentato dai democratici perche' il referendum si svolga il 7 giugno insieme a elezioni europee e amministrative. Bruno Vespa La maggioranza non si nasconda "dietro ipocrisie" e non "si arrampichi su spiegazioni giuridiche impossibili", il no all'accorpamento e' motivato soltanto da "un patto politico con la Lega", scandisce Franceschini, che e' contraria al referendum e quindi l'unico vero motivo "e' che si vuole impedire di raggiungere il quorum". "E' una vergogna che per un calcolo politico la maggioranza butti dalla finestra 460 milioni di euro. Noi -sottolinea Franceschini- abbiamo proposto di utilizzarli per il reparto sicurezza. Volete utilizzarli in altro modo? Va bene, ma dite si' all'election day". 8 - ASSEGNO AI DISOCCUPATI ENRICO LETTA NE PARLA IN UNA CAMERA VUOTA... Da "l'Unità" - Aula rigorosamente semideserta, clima sonnolento, nessun capannello in Transatlantico, solo un po' di ospiti nelle tribune in alto. È iniziata così alla Camera la discussione sulla mozione del Pd che chiede l'istituzione di un assegno mensile di disoccupazione per chi ha perso il lavoro a partire dal primo settembre 2008. Che l'aula sia vuota durante la presentazione dei provvedimenti è una costante anche per i temi più scottanti, e l'argomento crisi non ha fatto eccezione. Ma al Pd, che sulla mozione intende dare battaglia, assicurano che tutti i deputati senza eccezioni saranno presenti in massa durante il dibattito e le votazioni. La proposta del Pd, che ha incontrato il no di Berlusconi ma il favore della maggioranza degli italiani (oltre il 60% secondo Mannheimer) è stata illustrata da Enrico Letta, che ha ricordato anche l'altro elemento al centro del documento presentato dal Pd: le piccole e medie imprese nel nostro paese vantano tra i 50 e i 70 miliardi di euro di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, che fatica, anche per i tagli, a pagarli, aumentando le difficoltà delle aziende. 9 - MONACO (PD): D'ALEMA DICE LA VERITA', MA NON TUTTA INTERA... (Dire) - "Qualcuno mena scandalo, ma D'Alema ha detto un'ovvieta': che la direzione politica del PD, nel suo primo anno di vita, porta responsabilita' nelle molteplici sconfitte. E' la verita', solo non e' tutta la verita'" afferma l'ulivista Franco Monaco, e aggiunge: "Si tace sulla circostanza che, fatta eccezione per gli ulivisti, dalle primarie a oggi la gestione del PD e' stata unanimistica. Massimo D'Alema Le responsabilita' dunque non sono solo di Veltroni, ma di tutti coloro che hanno ridotto le primarie a plebiscito, che non hanno criticato per tempo e a viso aperto la linea sbagliata e perdente dell'affossamento dell'Ulivo, che hanno avallato il rinvio di un congresso di chiarimento, che hanno concorso a un avvicendamento tardivo e privo del nitore richiesto a chi denuncia una linea fallimentare e propone una radicale correzione di rotta". Per Monaco "la radice del fallimento e' nel metodo consociativo piu' ancora che nel merito della linea politica. E qui anche D'Alema porta la sua parte di responsabilita'". 10 - Garzón nei guai «Ha occultato dei compensi»... Dal "Corriere della Sera" - Il celebre giudice spagnolo Baltasar Garzón potrebbe finire sotto la lente del Consejo general del poder judicial (il Cgpj, il Csm spagnolo) per aver occultato all'ordine giudiziario redditi di 203.000 dollari durante l'anno sabbatico passato negli Stati Uniti fra 2005 e 2006, in cui diede fra l'altro un ciclo di lezioni all'Università di New York finanziate dal Centro Rey Juan Carlos I. Il Tribunale supremo, nell'archiviare una causa contro il magistrato per fatti di corruzione sollevata da un ex dirigente del Banco Santander, ha consigliato al Cgpj di indagare sul piano disciplinare queste omissioni di Garzón quanto alla sua retribuzione. In concreto, il magistrato ricevette indennità di viaggio per 21.000 dollari, oltre ad altri 21.000 per pagare l'iscrizione della figlia presso la scuola internazionale dell'Onu. A queste voci vanno sommati 160.000 dollari di stipendio per i seminari impartiti: tutti fatti che potrebbero comportare una sanzione. 11 - Il governo a Novara Bresso: io non invitata... Dal "Corriere della Sera" - «Non soffro a non esserci, ma è inaudito. Non devo commentare, perché si commenta da solo». La presidente del Piemonte Mercedes Bresso commenta il suo mancato invito a «Governincontra», la giornata di faccia a faccia tra cittadinanza e esponenti governativi che si è svolta ieri a Novara con i ministri Alfano, Bossi, Gelmini, Maroni, Rotondi e Zaia. «Nessuna rottura istituzionale - ha ribattuto Rotondi - l'iniziativa è su base provinciale e le Regioni sono invitate solo quando andiamo nel capoluogo». 12 - E Facebook lancia la festa per D'Alema... Dal "Corriere della Sera" - «Ci troviamo il 20 aprile per festeggiare il sessantesimo compleanno di Massimo D'Alema. Un brindisi al quale parteciperà il presidente». Appuntamento a Torino, con tanto di indirizzo di riferimento e-mail e telefono. L'invito circola su Facebook, dove per l'ex ministro degli Esteri si è mobilitato un vero e proprio gruppo di fans, dispiaciuto che «D'Alema non sia più in prima linea». Lui, però, rischia di non esserci: il 19 aprile parte la regata «Roma per tutti». [10-03-2009]

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Caso Abu Omar, rinviata decisione della Consulta (sezione: Giustizia)

( da "Reuters Italia" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA (Reuters) - I giudici della Corte Costituzionale, dopo aver ascoltato le parti nella causa nella causa sul conflitto di attribuzione dei poteri del governo con la magistratura sull'estensione del segreto di Stato, nel caso del rapimento dell'imam egiziano Abu Omar, hanno aggiornato a domani la Camera di Consiglio. Ventisei americani e sette italiani sono accusati di aver rapito il religioso musulmano - sospettato di terrorismo - per strada a Milano nel 2003 e di averlo deportato in Egitto, durante una cosiddetta operazione di "rendition". Dal canto suo Abu Omar -- che è stato poi rilasciato nel 2007 - sostiene di essere stato torturato e detenuto per anni senza accuse. Nel dicembre scorso, il tribunale di Milano ha sospeso il processo fino al prossimo 18 marzo in attesa della decisione della Consulta, dopo la richiesta delle difese e l'opposizione dell'esistenza del segreto di Stato, da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su ordini e direttive impartite dall'ex-direttore del Sismi Nicolò Pollari - imputato nel procedimento - ai suoi uomini. I pubblici ministeri durante il processo hanno sostenuto che l'attuale premier e il suo predecessore Romano Prodi abbiano utilizzato il segreto di Stato per ostacolare la giustizia. Un'accusa respinta da uno dei legali di Berlusconi, che l'ha definita un "intollerabile attacco". "Se la posizione del governo sarà sostenuta dalla Corte costituzionale, certe prove diventeranno impossibili da usare", ha spiegato a Reuters Ignazio Francesco Caramazza, che ha difeso la posizione dello Stato davanti alla Consulta. Caramazza ha aggiunto che lo Stato vuole che la corte annulli il processo, poiché le accuse si basano almeno parzialmente sulle prove messe in discussione. I magistrati dovrebbero ricostruire il caso, ha aggiunto Caramazza, sottolineando che comunque lo Stato non si opporrebbe a qualsiasi futuro processo, sempre che il segreto di Stato venga rispettato. Il legale che rappresenta i magistrati davanti alla Consulta, Alessandro Pace, ha affermato invece che nessuna regola sul segreto di Stato è stata infranta durante le indagini sul rapimento. Se la Consulta darà ragione allo Stato, comunque, saranno necessarie ulteriori indagini e prove e una nuova richiesta di rinvio a giudizio. Continua...

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Genchi/ Casson: Stroncare uso anomalo banche dati (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 10 mar. (Apcom) - "Rimangono fortissime perplessità e pesanti dubbi sulla vicenda investigativa che ha riguardato comuni cittadini e decine di rappresentanti delle istituzioni, di ogni ordine e grado, con una disinvolta gestione di dati e informazioni molto sensibili, gestione posta in essere in occasione di un'indagine giudiziaria penale". Lo ha detto il senatore del Pd Felice Casson intervenendo in aula nel corso del dibattito "sull'archivio Genchi". "Di certo - ha aggiunto Casson - si rimane allibiti di fronte all'uso assolutamente abnorme che è stato fatto di norme e di strumenti investigativi, così come dello spazio e dei poteri concessi ad un consulente tecnico. Ne è infatti scaturita una gestione da parte di un consulente privato di dati sensibili e di archivi informatici che va oltre ogni immaginabile misura, gestione del tutto ingiustificata e non consentita da alcuna normativa. Forse è il caso di intervenire, anche legislativamente, in maniera più articolata in materia di banche-dati, soprattutto se gestite da privati e di interessare della vicenda in modo più specifico l'Autorità Garante della privacy". "Spetta inoltre alla magistratura romana, al ministro della Giustizia e al Csm, secondo le rispettive competenze - ha concluso Casson - intervenire in questo ambito e chiarire il tutto, possibilmente con la massima celerità, nella consapevolezza che vi è stato un uso anomalo di norme, rapporti e strumenti d'indagine. Un uso che va assolutamente stroncato, nell'interesse dei cittadini, delle istituzioni, del nostro sistema democratico, senza però strumentalizzazioni e senza per questo limitare i poteri d'indagine della polizia e della magistratura".

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Abu Omar/ Forse domani sentenza Cosulta,Milano chiede (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 10 mar. (Apcom) - Con l'udienza pubblica a porte chiuse di fronte alla Corte Costituzionale si è compiuto oggi l'ultimo atto del contenzioso tra tribunale e procura di Milano da un lato e presidenza del Consiglio dei ministri dall'altro sulla vicenda di Abu Omar, l'imam di Milano rapito da agenti segreti americani con la presunta collaborazione di colleghi italiani. Dopo oltre tre ore di dibattimento e di contradditorio tra le parti, i 15 alti giudici si ritireranno domani mattina in camera di Consiglio e decideranno se i magistrati di Milano abbiano o meno violato il segreto di Stato imposto da ben due governi sull'attività dei servizi durante le 'extraordinary redention' compiute dagli americani sul nostro territorio e se tale imposizione, posta prima dall'allora premier Silvio Berlusconi e ribadita poi dal successore Romano Prodi, fosse legittima oppure no. "Ormai noi la nostra parte l'abbiamo fatta, ora tocca a loro decidere", ha sintetizzato l'avvocato dello Stato Ignazio Francesco Caramazza, salvo poi spiegare quella che forse è l'unica novità della giornata. "L'avvocato del Gup di Milano, Federico Sorrentino - ha raccontato il legale dello Stato al termine dell'udienza - ha chiesto nella sua memoria una nuova fase istruttoria, durante la quale la Corte dovrebbe chiedere di visionare i documenti con cui l'allora direttore del Sismi, Niccolò Pollari (rinviato a giudizio nel processo di Milano), ordinò ai suoi uomini di non compiere atti illeciti nel fornire collaborazione ai colleghi americani". Il riferimento di Sorrentino è, soprattutto, al verbale di un'audizione di Pollari al comitato di controllo sui servizi segreti (l'allora Copaco, oggi Copasir): durante quel pomeriggio, infatti, Pollari raccontò ai parlamentari la sua verità e quali furono le sue scelte di fronte alla richiesta di "appoggio" da parte degli americani alle operazioni sul territorio italiano. Insomma, in quello e in altri documenti, dovrebbe esserci la prova della condotta dei vertici e degli operativi del Sismi durante il rapimento di Abu Omar. "Lo Stato - ha spiegato Caramazza - non può porre il segreto alla Corte Costituzionale, ma ancora non sappiamo se si procederà o no all'istruttoria o se la Corte, una volta entrata in possesso dei documenti, li sottoporrà ai difensori". Se gli alti giudici accoglieranno questa richiesta, secondo Caramazza "si navigherà in acque oscure", perchè sarebbe questo il primo caso in cui la Corte si avvarrebbe delle nuove facoltà a essa concesse dalla recente riforma e non ci sono ovviamente precedenti in merito. Unica certezza, in questo caso, sarebbe un ulteriore rinvio del processo di Milano, per dare il tempo alla Consulta di risolvere il conflitto tra poteri. Se così non sarà, invece, i giudici dovranno raggiungere un verdetto definitivo: il proseguio del processo di Milano a Pollari e ad altri 34 indagati, fra cui 26 ex agenti della Cia che operarono materialmente in Italia, è infatti sospeso fino al 19 marzo. Secondo le previsioni, i 15 alti giudici potrebbero arrivare a sentenza già domani.

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