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CRONOLOGICA

 

 


Report "Giustizia"   1-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Giustizia

Indagano su Fitto Ispezioni sui pm ( da "City" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: interesse privato del curatore) e della Fiorita (associazione a delinquere, concorso in corruzione e altro), entrambe coordinate dai pm Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro e coordinate dal procuratore aggiunto Marco Di Napoli. I pm hanno scritto al Csm chiedendo attenzione per la vicenda. 01 aprile 2009

I sindacati ai politici "Brunettina da rifare" ( da "Stampa, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Sarà la Corte costituzionale a dire se la Regione Valle d'Aosta poteva non applicare la «Brunetta» e farsi una normativa propria. Adesso però i sindacati scrivono alla Regione e dicono: badate che la «Brunettina» è meno vantaggiosa per quanto riguarda le pensioni decise d'ufficio, cioè dall'Amministrazione.

Ora occorre ripensare compiti e ruoli delle Regioni ( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: impantanarsi nel regionalismo dei veti e dei ricorsi alla Corte costituzionale? Il limite maggiore delle leggi Bassanini negli anni 90 fu quello di essere state pensate e redatte «a costituzione invariata». Venne poi, voluta e votata dal solo centrosinistra, quella sciagurata riforma del titolo quinto della nostra Costituzione, interprete di un regionalismo infantile e ricattatorio.

Psichiatria, Â dell'Ugl ( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: per i servizi ospedalieri (Spdc) e territoriali (Csm), penalizzati da dissennate politiche di risparmio rivolti alle fasce più disagiate della popolazione». Un allarme che lancia con un lungo intervento la segretaria regionale della federazione medici dell'Ugl, dott.ssa Antonella Spaziani. «Sembrerebbe che l'Asl –

scuola per cacciatori, la controriforma della lega ( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La sentenza della Corte Costituzionale sulle censure del Gverno alla legge è imminente. Ma il Carroccio annuncia da subito una pesante rivisitazione della legge varata un anno da Riccardo Illy. Cancellazione dell'Associazione dei cacciatori e rafforzamento del ruolo delle Province: queste le principali novità del testo che,

porpetto, il comitato sui canoni: ci dicano dove sono i soldi incassati ( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 60 mila euro per il rimborso di tali canoni che la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali?». A chiederlo è Giulio Bossa, del comitato porpettese per i rimborsi del canone di depurazione, il quale, sottolinea come già dal 2002 i soldi fossero già accantonati e che, ad oggi, dovrebbero aver prodotto qualche interesse, «ma dei quali invece non risulterebbe più traccia,

Il Pd e il referendum pro-Berlusconi ( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: dei seggi alla Camera: come si vede, quella fascistissima legge prevedeva un premio di maggioranza di gran lunga inferiore. Infine: non è vero che l'ammissibilità del referendum da parte della Corte costituzionale legittimi l'eventuale legge conseguente che, al contrario, sarebbe anticostituzionale per carenza di legittimità.

Decurtazione punti È valida comunque ( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: intervenuta sentenza della Corte costituzionale, fosse stata nella specie inoltrata la segnalazione a carico del cittadino, questi può giovarsi del previsto ed appropriato rimedio in via amministrativa della riattribuzione automatica del punteggio da parte dell'ufficio competente in ottemperanza al surrichiamato dettato normativo».

Tribunale, si paghi il ticket ( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: presidente emerito della Corte costituzionale. Domanda. Nel rapporto mondiale annuale sulla libertà economica si accusano i giudici italiani di essere politically oriented. Risposta. Non è questo il problema. È la lentezza processuale che di fatto inficia la tutela di diritti di rilevanza economica come la proprietà immobiliare.

Sì alla cessione delle quote Bankitalia purché diventi public company ( da "Milano Finanza (MF)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: relativa al regime delle fondazioni ex bancarie, con la dura bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della normativa fatta approvare dal governo.Ma la norma in questione è ancora in vigore e la sua esecuzione pende come una sorta di spada di Damocle. È una norma di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno. E, tuttavia, ora c'è.

esenti dall'ici le case delle aziende agricole ( da "Nuova Sardegna, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale e nonostante i Comuni avessero richiesto il pagamento dell'Ici ignorando quindi i principi ispiratori del diritto tributario e la composizione del valore fondiario dei terreni inclusivo anche dei fabbricati rurali. Tali ragioni sono state alla base dell'iniziativa assunta dagli operatori e dai rappresentati sindacali del comparto che dopo tanto insistere hanno

Trieste E' scontro a muso duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la s... ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ieri il Carroccio ha presentato la sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo Galasso ha ripetuto le critiche.

inchieste fitto, ispezione in procura ( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ispezione del ministero della Giustizia è in corso da ieri negli uffici della Procura della Repubblica di Bari in relazione a due inchieste sul ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Gli ispettori dovranno verificare se ci sono state irregolarità. I tre magistrati che hanno indagato su Fitto, hanno scritto una lettera al Csm. GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA III

ispezione in procura, pm in rivolta - gabriella de matteis ( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: L´Anm: il Csm ha già archiviato tutto Al centro dell´indagine i rilievi mossi dal ministro sull´iscrizione nel registro degli indagati e sui tempi delle intercettazioni GABRIELLA DE MATTEIS Al procuratore capo Emilio Marzano e al suo vice Marco Dinapoli leggono una comunicazione di poche righe.

pdl, marin ora tallona saia più gradito dai cattolici ( da "Mattino di Padova, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Galan e Ghedini vorrebbero che il professor Mario Bertolissi, costituzionalista, uno dei «padri» del federalismo, accettasse l'offerta della candidatura, anche se il mestiere di sindaco è assai diverso da quello di giudice alla Corte Costituzionale, carica cui il docente potrebbe essere nominato con un accordo bipartisan in Parlamento.

Legge 40, scontro alla Consulta: La donna è solo un contenitore ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Una battaglia di oltre due ore davanti alla Corte Costituzionale ieri tra sostenitori e avversari della legge 40 in materia di fecondazione assistita. Davanti ai giudici, chiamati a decidere sulla legittimità degli articoli 14 e 6 della legge, nei quali si dispone il numero massimo di tre embrioni ai fini dell'impianto, la crioconservazione solo in casi eccezionali e l'

bari, alfano manda gli ispettori per i magistrati che indagano su fitto - gabriella de matteis ( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: hanno preso carta e penna e hanno scritto al Csm, segnalando il caso. E anche l´Anm interviene sulla vicenda. Lo fa, manifestando solidarietà ai magistrati della procura di Bari. Il segretario dell´associazione Giuseppe Cascini esprime «preoccupazione» e aggiunge: «L´inchiesta amministrativa verte su fatti che sono stati già portati all´attenzione di altri organi,

Commissariamento di Rovigo a una svolta ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: per quanto riguarda il passato, alla sentenza della Corte costituzionale che, a fine febbraio, ha stabilito l'illegittimità delle sostituzioni dei commissari unici con altri commissari unici (così come previsto dalla legge 233 del 2006), mentre ha definito legittime quelle dei collegi con un commissario unico.

Il grido d'allarme, l'sos, lanciato dalla Ugl per la carenza di personale nei reparti di psi... ( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ceccano e per i Csm di Anagni ed Alatri, ha trovato una risposta, - seppure sia solo una goccia nel grande mare della crisi che investe la sanità laziale-, nell'autorizzazione, arrivata dalla Regione, lunedì pomeriggio preso gli uffici di via Armando Fabi: si potrà procedere al reintegro, fino all'indizione del prossimo concorso (e quindi successiva stabilizzazione)

Procreazione assistita al vaglio della Consulta ( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale sulla legge 40 che regola la procreazione assistita: una vera e propria «battaglia in punta di diritto» dove i favorevoli e i contrari si sono fronteggiati snocciolando dati e statistiche italiane ed europee. La Corte, chiamata a decidere su diversi profili di illegittimità della legge del 2004 sollevati con tre distinte ordinanze dal Tar del Lazio e dal Tribunale

LA PUGLIA CONFERMA IL SUO PRIMATO NELLE ENERGIE ALTERNATIVE. ( da "marketpress.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: la Regione sta proseguendo nelle sue politiche energetiche ambientali e questo rende ancora più cogente il No al nucleare e smaschera la protervia di chi, dal Governo Nazionale, ha voluto impugnare alla Corte Costituzionale la legge 31/08 che tende proprio a dare maggiori garanzie alla salute dei cittadini ed al territorio?. . <<BACK

L'AQUILA-Duro scontro sul Centro Oli di Ortona ieri mattina in Consiglio regionale. Su ... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: impegno di presentare ricorso alla Corte Costituzionale per difendere la legge contro il Centro Oli votata nella precedente legislatura e impugnata dal governo Berlusconi». D'Alessandro ha detto ancora che «l'aver evitato la discussione dimostra la volontà del centrodestra di trasformare per sempre il volto della nostra regione».

L'antimafia difende le intercettazioni ( da "Riformista, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Si è svolta ieri presso la Corte Costituzionale l'udienza pubblica sulla legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. La Corte è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale degli articoli 14 e 6 della legge nei quali sono contenute le norme sul numero massimo di embrioni che si possono produrre, sull'obbligo di impianto,

REGIONI: CONFERENZA APPROVA DOCUMENTO SU GOVERNO CLINICO ( da "marketpress.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: si evidenzia un problema giuridico rilevante anche in relazione a diverse sentenze della Corte costituzionale che hanno delineato i rispettivi ambiti di competenza dello Stato e delle Regioni, in quanto la proposta di testo unificato presenta caratteri di incostituzionalità alla luce della riforma del Titolo V. Le disposizioni risultano invasive dell?

Legge 40, la Consulta discute l'ennesimo ricorso ( da "Avvenire" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I giudici della Corte Costituzionale hanno sentito per due ore e mezza le parti costituitesi a favore e contro le eccezioni di costituzionalità sollevate da Tar del Lazio e dal tribunale di Firenze e che riguardano gli articoli 6 e 14 della normativa. Nei punti in cui è previsto, per il primo, che non si possa revocare il consenso all'impianto,

IMMIGRATI/ CSM: DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Immigrati/ Csm: Dl sicurezza viola direttiva Ue su stranieri di Apcom Illecito estendere da 2 a 6 mesi la permanenza nei Cie -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm solleva perplessità sulla norma che estende il tempo di permanenza nei Cie da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari, norma contenuta nell'ultimo decreto sicurezza,

STUPRI/ CSM: IRRAZIONALE E IRRAGIONEVOLE ARRESTO E CARCERE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Stupri/ Csm: Irrazionale e irragionevole arresto e carcere di Apcom Rischio è che per reati minori si usi la normativa antimafia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm esprime "perplessità" sul decreto anti-stupri varato dal governo e in via di conversione alla Camera e definisce la norma, "sotto il profilo tecnico,

UCRAINA/ YUSHCHENKO FARÀ RICORSO A CORTE CONTRO VOTO A OTTOBRE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: decisione di fronte alla Corte costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri, ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì,

Altolà del Csm: ronde incostituzionali ( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: con un rinvio a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm «troppo lacunoso». Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che «le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico». Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell?

(al.spe.) Sabato prossimo sarà a Mestre Gianfranco Fini. Il presidente della Camera dei Deputat... ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, sulla dignità. Fini proporrà un approfondimento sul secondo caposaldo dei sei valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (oltre alla dignità e alla libertà gli altri sono l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia) affrontando un argomento di forte attualità in tempi in cui la sicurezza

Federcaccia: Stop alla riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Giustizia

Abstract: alla riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà» Mercoledì 1 Aprile 2009, La Federazione Italiana della Caccia del Friuli Venezia Giulia nell'espressa rappresentanza di tutti i propri iscritti, pari al settanta per cento dei cacciatori, esercitanti l'attività sul territorio regionale 1) non concorda con l'esigenza di iniziare un percorso di modifica della legge regionale n.

Caccia, la nuova sfida della Lega ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ieri il Carroccio ha presentato la sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo Galasso ha ripetuto le critiche.

ALGIA TESTA NOCERA INFERIORE. CANONE DI DEPURAZIONE. IL COMUNE DI NOCERA INFERIORE RECEPISCE LA S... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: «A seguito della sentenza della Corte Costituzionale - ha precisato Antonio Cesarano - abbiamo approntato una delibera di Giunta, nella quale abbiamo fatto prevalere il principio della cautela rispetto alle cose che erano state immaginate nella sentenza della Corte Costituzionale.

RITENIAMO DI POTER PRETENDERE CHE I PROCESSI IN CORSO POSSANO GIOVARSI DI UN CLIMA DIVERSO DA ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Giustizia

Abstract: i sostituti Noviello e Sirleo sulla gestione delle indagini relative al prefetto Pansa e al sottosegrario Bertolaso (vicenda approdata al Csm in seguito alla revoca della delega dell'inchiesta ai due pm) e la recente inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra con le dichiarazioni rilasciate da Berlusconi che hanno suscitato critiche da parte del presidente dell'Anm di Napoli.

LEANDRO DEL GAUDIO IL DIBATTITO CORRE SUL FILO DELLA POSTA ELETTRONICA, UN TAM-TAM CHE VA AVANTI ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009) + 4 altre fonti
Argomenti: Giustizia

Abstract: al termine del quale si è deciso di interessare il Csm (la settima sezione, che non si occupa di rilievi disciplinari ma organizzativi), ma anche di rendere pubblici alcuni interventi pro e contro lo stralcio di Lepore. Un confronto che oggi attende una nuova tappa, i cui esiti restano imprevedibili.

Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle leggi antistranieri" ( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: il Csm sostiene la necessità di introdurre alcune modifiche. "Pur muovendo da un condivisibile giudizio di gravità dei reati in questione - scrive il Csm - i magistrati ritengono che il carcere deve essere deciso da un giudice dopo una valutazione processuale complessiva e non, come demanda il dl, dalla polizia giudiziaria o dal pm.

Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati' ( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli.

Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati' pag.1 ( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 14:57 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né natura né finalità di ordine politico";

Giustizia/ Anm: No a interferenze in inchiesta pm Bari su ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.

Ucraina/ Yushchenko farà ricorso a Corte contro voto a ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: decisione di fronte alla Corte costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri, ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì,

01/04/2009 15:16 IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI ( da "ITnews.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sottolinea nel suo parere il Csm che esprime perplessita' sul punto. La direttiva europea, si legge nel parere al dl che verra' esaminato oggi pomeriggio in plenum, consente il "trattenimento in caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione", ma in caso di difficolta' nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente soltanto "il prolungamento della permanenza"

SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE ( da "ITnews.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: nel parere del Csm sul testo governativo si ''condivide'' la scelta di ammettere l'incidente probatorio, ''in assenza dei requisiti ordinariamente previsti'', nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che ''colma una profonda lacuna normativa'

SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI ( da "ITnews.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: quanto esprime il Csm nel parere sul decreto legge del governo; un parere redatto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli che oggi pomeriggio verra' esaminato in plenum. Sulle ronde si esprimono "perplessita", come nella scelta di ''derogare al principio che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza'

Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati" ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati" di Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma

Affaire Burgaud : le CSM reporte sa décision au 24 avril ( da "Figaro, Le" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: le CSM prend un mois pour décider Samuel Laurent (lefigaro.fr) avec agences 27/03/2009 | Mise à jour : 09:11 | Ajouter à ma sélection --> . --> Alors que sa décision était attendue vendredi, le Conseil supérieur de la magistrature souhaite un «délai supplémentaire» pour trancher le cas du juge en charge de l'instruction de l'

IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:16

SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE PERPLESSITA' SU CARCERE OBBLIGATORIO PER STUPRATORI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:13

SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 14:49

Il Csm critico nei confronti delle ronde ( da "Rai News 24" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 1 aprile 2009 Il Csm critico nei confronti delle ronde Il Csm E' un giudizio palesemente critico quello che il Csm si appresta a dare sull'istituzione delle 'ronde', prevista nel decreto sicurezza attualmente all'attenzione della Camera. Palazzo dei Marescialli, infatti, nel documento approvato dalla Sesta Commissione e che oggi pomeriggio sara'

La stroncatura del Csm ( da "AprileOnline.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Secondo la sesta Commissione del Csm, il decreto in via di conversione alla Camera "mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione sessuale". Al di là delle perplessità sulle ronde, nel parere del Csm sul testo governativo si "condivide" la scelta di ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente previsti"

SICUREZZA/ DI GIOVAN PAOLO(PD): RONDE IN UFFICI,POLIZIA IN STRADA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm alla norme" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Assolutamente inevitabili le critiche del Csm alla norme sulla sicurezza. Sulle ronde, però, tanto civismo non va sprecato. Proponiamo che esse siano utilizzate negli uffici, al posto dei 20 mila componenti delle forze dell'ordine che sono costretti a lavorare da impiegati mentre hanno le competenze per svolgere il loro servizio in strada

L'ALTOLÀ DEL CSM: "RONDE INCOSTITUZIONALI" ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: L'altolà del Csm: "Ronde incostituzionali" -->Le toghe bocciano la norma inserita nel decreto sicurezza: «Così si viola l'articolo 18 della Costituzione, la sicurezza non può essere derogata. Rischio di incidenti e ulteriori reati».

IL CSM CRITICA IL DECRETO SICUREZZA "NO ALLE RONDE E ALLE NORME SUGLI STRANIERI" ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri" -->Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri" (14:52 01/04/2009)

GIUSTIZIA/ ANM: NO A INTERFERENZE IN INCHIESTA PM BARI SU FITTO ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.

SICUREZZA/ CSM: SULLE 'RONDE' DUBBI DI INCOSTITUZIONALITÀ ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Csm: Sulle 'ronde' dubbi di incostituzionalità di Apcom "In parte viola l'articolo 18 della Costituzione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm solleva "una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenza in materia di tutela della sicurezza,

Decreto sicurezza, Csm critica ronde,norme su stranieri e stupri ( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm critica il decreto cosiddetto anti-stupri, in via di conversione alla Camera, che prevede anche le ronde di cittadini e l'estensione del tempo di permanenza degli immigrati nei Centri di identificazione ed espulsione da due a sei mesi. Nel parere di 12 pagine, che oggi dovrebbe essere votato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura essendo all'

Bene le norme anti-stalking, perplessità sulle ronde. Il Csm scende in campo sulla sicurezza ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm scende in campo sulla sicurezza La Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli ha espresso "perplessità" sui controlli sul territorio che potrebbero portare "a un aggravio dei lavoro per le forze dell'ordine". Valutate positivamente invece le misure anti-stalking commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento:

Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio ( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli.

Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio pag.1 ( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 18:00 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né natura né finalità di ordine politico";

Giustizia/ Il Csm archiva l'esposto di Fitto contro i Pm di... ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli, Renato Nitti, Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari delle indagini preliminari nel procedimento a suo carico.

Bioetica, la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni" ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: di Redazione La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata l?illegittimità costituzionale dell?articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni Roma - La legge 40 è parzialmente illegittima.

Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 01 pagina 0 Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità di Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma -

Fecondazione assistita, Consulta boccia parzialmente legge 40 ( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni],

FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI PARZIALE 'STOP' DELLA CORTE COSTITUZIONALE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 19:21

Fecondazione. La Consulta boccia la legge 40: no al limite dei 3 embrioni ( da "Rai News 24" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La Consulta boccia la legge 40: no al limite dei 3 embrioni Fecondazione in laboratorio La Corte costituzionale ha accolto due dei tre ricorsi presentati dai radicali e dall'associazione Luca Coscioni contro la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. In particolare sarebbe caduto il principio dell'intangibilita' dell'embrione.

Legge sulle fecondazione assistita, Consulta boccia limite di 3 embrioni ( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l?illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare nell?utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita. L?Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell?

SICUREZZA/ COTA: IMPROVVIDA USCITA DEL CSM, MA NON SORPRENDE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Sicurezza/ Cota: Improvvida uscita del Csm, ma non sorprende di Apcom Ormai è costante che si occupi di politica, perde credibilità -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La presa di posizione del Csm su alcune norme del dl sicurezza rappresentano una "uscita improvvida" che però "non ci sorprende".

##UCRAINA/PARLAMENTO ANTICIPA PRESIDENZIALI,YUSHCHENKO NON CI STA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ha detto chiaro e tondo che intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko.

FECONDAZIONE/ BUTTIGLIONE: CONSULTA SCONCERTA E PREOCCUPA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: è grave lo sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune parti della Legge 40". "Difficile - afferma - non avere l'impressione che un gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando il Parlamento della sua sovranità. L'equilibrio dei valori lo stabilisce il Parlamento.

BIOETICA, LA CONSULTA BOCCIA LA LEGGE 40: "E' ILLEGITTIMO IL LIMITE DI TRE EMBRIONI" ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni" -->La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni.

RAI/ LETTERA 22: GARANTIRE PLURALISMO COME CHIEDE CONSULTA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La recente sentenza della Corte Costituzionale sul 'caso Petroni', oltre a riaffermare il valore della legge Gasparri, pienamente coerente col sistema costituzionale, afferma un principio sacrosanto quando scrive: 'L'imparzialità e l'obbiettività dell'informazione possono essere garantite solo dal pluralismo delle fonti e degli orientamenti ideali,

FECONDAZIONE ASSISTITA, BOCCIATA LA LEGGE LA CONSULTA: "NO AL LIMITE DI TRE EMBRIONI" ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Fecondazione assistita, bocciata la legge La Consulta: "No al limite di tre embrioni" -->La Corte Costituzionale: illegittima la restrizione del numero di embrioni che si possono impiantare nell'utero delle varie pazienti che si sottopongono alla procreazione assistita

FECONDAZIONE/ DELLA VEDOVA: CONSULTA CONFERMA LIMITI DELLA LEGGE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 non si limita ad intervenire su di un punto di cui la comunità scientifica aveva da tempo denunciato l'irragionevolezza e i giuristi la probabile incostituzionalità. Mi pare che confermi anche, in via generale, che i limiti che la legislazione impone nel campo della ricerca,

FECONDAZIONE/VENDOLA: SCONFITTA POSIZIONE DI ARROGANZA IDEOLOGICA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Apcom) - La bocciatura della legge 40 da parte della Corte costituzionale "è una notizia bellissima, che conferma la validità della nostra Costituzione". E' il commento di Nichi Vendola alla decisione dei giudici della Consulta che hanno dichiarato incostituzionali due norme della legge sulla fecondazione assistita.

PROCREAZIONE, LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA IL LIMITE DEI TRE EMBRIONI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Procreazione, la Corte Costituzionale boccia il limite dei tre embrioni -->L?Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell?articolo 14 della legge in questione

FECONDAZIONE/ ASS.COSCIONI: DURO COLPO DA CONSULTA ALLA LEGGE 40 ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: venuto dalla Corte Costituzionale. "I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale - afferma- hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia stata la stesura della legge "italiana" sulla fecondazione assistita. I casi individuali di donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l'ideologia di una legge tanto proibizionista hanno consentito il secondo colpo,

FECONDAZIONE/GAMBINO:CON DECISIONE CONSULTA SI APRE A EUGENETICA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sentenza con cui la Corte costituzionale boccia parzialmente la legge sulla fecondazione assistita. "Se, come pare, la decisione della Corte ha come obiettivo quello di eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e dell'obbligo di impianto degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile conseguenza la possibilità di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli altri"

FECONDAZIONE/ CONSULTA BOCCIA LEGGE 40: NO A LIMITE 3 EMBRIONI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l'illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita. L'Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 della legge in questione "

SICUREZZA/ CICCHITTO: CSM INTERVIENE SULLA PRODUZIONE DELLE LEGGI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Sicurezza/ Cicchitto: Csm interviene sulla produzione delle leggi di Apcom "Impreciso e sbagliato usare il termine 'ronde'" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La Sesta Commissione del Csm con il suo parere predisposto per il plenum interviene ancora una volta sulla produzione delle leggi e sulla politica".

GIUSTIZIA/ IL CSM ARCHIVA L'ESPOSTO DI FITTO CONTRO I PM DI BARI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Giustizia/ Il Csm archiva l'esposto di Fitto contro i Pm di Bari di Apcom "Non è competenza prima Commissione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli,

MADAGASCAR/ RAVALOMANANA: HO CEDUTO POTERI PERCHÉ MINACCIATO ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Ravalomanana è stato costretto a dimettersi il 17 marzo e ha trasferito pieni poteri a un comitato militare, che li ha ritrasmessi alcune ore più tardi al leader dell'opposizione Andry Rajoelina, diventato presidente dell'alta autorità di transizione. Questi passaggi di potere erano stati in seguito convalidati dall'Alta corte costituzionale. (fonte Afp)

Fecondazione assistita, i commi bocciati dalla Consulta ( da "CittadinoLex" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Nota Corte costituzionale 1.4.2009) La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno bocciato l'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni.

Fecondazione assistita, Consulta boccia parte legge 40 ( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni],

SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL ( da "Adnkronos" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 19:40

Legge 40, stop della Consulta "No a limite di tre embrioni" ( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ROMA - La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni.

IL CDA RAI APPROVA IL BILANCIO 2008 (SOLO UDC SI ASTIENE) IL SOLITO SILVIO: ARRIVA A LONDRA E DICE AL PREMIER GIAPPONESE: HO IL GRADIMENTO AL 66% - IL CSM AFFONDA IL DL SICUREZZA ( da "Dagospia.com" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Dario Franceschini 4 - SANTELLI (PDL): CSM NON E' CORTE COSTITUZIONALE... (Agi) - "Da quando il Csm e' diventata una Corte Costituzionale preventiva?". A chiederlo e' Jole Santelli (Pdl), che aggiunge: "Il compito del Csm e' quello di fornire, una volta investito dal ministro, un parere in materia di giustizia.

La Consulta boccia la legge 40 ( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 2009 18:57 La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni.

PROCREAZIONE: TURCO(PD), NUOVE LINEE GUIDA? SPERO SIA ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Lo ha dichiarato Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, replicando al sottosegretario Eugenia Roccella che ha annunciato l'emanazione di ''linee guida' dopo l'intervento della Corte Costituzionale su alcuni punti della legge sulla fecondazione assistita''.

PROCREAZIONE: BINDI, MAGGIORANZA NE TRAGGA INSEGNAMENTO ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Il centrodestra rifletta sul pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune parti della Legge 40. Sui temi eticamente sensibili non ci si puo' ostinare a votare a colpi di maggioranza evitando il dialogo''. Ad affermarlo e' Rosy Bindi (Pd), vicepresidente della Camera dei deputati.

PROCREAZIONE: QUAGLIARIELLO, SENTENZA NON CANCELLA INTERA ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sentenza della Corte Costituzionale non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro''. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. ''Questa situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della sentenza per comprenderne l'

PROCREAZIONE: IDV, LO DICEVAMO CHE LEGGE 40 ERA ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: stata abrogata dalla corte Costituzionale''. Lo hanno detto in una nota congiunta le senatrici dell'Italia dei Valori Patrizia Bugnano, responsabile donne dell'Idv, e Giuliana Carlino, capogruppo in commissione Infanzia, in relazione alla decisione della decisione della Consulta di dichiarare incostituzionale una parte della legge 40.

FPROCREAZIONE: FINOCCHIARO, CONSULTA NON MI HA SORPRESO ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La sentenza della Corte costituzionale non mi ha sorpreso''. Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, presidente dei senatori PD. ''Essa dichiara la illegittimita' costituzionale di parti della legge sulla fecondazione assistita che gia' nella discussione parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti,

PROCREAZIONE: CECCANTI, I 4 SIGNIFICATI DELLA SENTENZA ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La Corte costituzionale si e' pronunciata direttamente solo su due commi, il 2 e il 3, dell'art. 14 della legge 40 del 2004; sulle altre parti che erano state impugnate non si e' pronunciata, non le ha dichiarate costituzionali, ma semplicemente irrilevanti nei casi in questione.

PROCREAZIONE: VOLONTE'(UDC), SU LEGGE 40 GOLPE DELLE LOBBY ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico''.

Fecondazione/ Bianconi (Pdl): No ai pretesti per violare ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sentenza della Corte Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'

PROCREAZIONE: POLLASTRINI(PD), LEGGE 40 IRRAGIONEVOLE ANCHE... ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruita' di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica''. Cosi' Barbara Pollastrini (Pd) commenta la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimita' della legge 40, quella sulla fecondazione assistita e i tre embrioni.

Fecondazione/ Volontè(Udc): Sentenza è golpe delle lobby ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico".

Fecondazione/ Sl: Decisione Consulta e' vittoria di liberta' ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale di dichiarare parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno fondante della Legge sulla Fecondazione assistita,

PROCREAZIONE: FLAMIGNI, CONSENTIRE CONGELAMENTO OOTIDI ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: 1 apr - La decisione della Corte Costituzionale la legge 40 ''apre delle prospettive che ancora non so immaginare su alcune delle altre proibizioni, come il fatto che non si possano crioconservare gli embrioni. Probabilmente per potere applicare questa legge si dovra' arrivare a qualche tipo di mediazione''.

Sicurezza/ Pd: governo tenga conto parere Csm, ritiri ronde ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: tenga conto del parere del Csm e ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e camorra". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta la bocciatura da parte della sesta commissione del Csm di parti del decreto sicurezza.

##Ucraina/ Parlamento anticipa presidenziali,Yushchenko non... ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ha detto chiaro e tondo che intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko.

01/04/2009 19:40 SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL ( da "ITnews.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Adnkronos) - Il parere della sesta commissione del Csm sul decreto sicurezza verra' esaminato dal plenum domani mattina. Il parere doveva essere discusso oggi pomeriggio, ma Palazzo dei Marescialli ha dovuto rinviare l'esame del testo per motivi di tempo, essendoci molte pratiche inserite all'ordine del giorno.

01/04/2009 19:21 FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI ( da "ITnews.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Roma, 1 apr. (Adnkronoa/Adnkronos Salute) - Parziale illegittimita' per la legge 40 sulla procreazione assistita, sancita oggi dalla Corte Costituzionale. La Consulta, ha infatti bocciato il limite di tre embrioni previsto dalla normativa.

Procreazione assistita, la Consulta boccia la Legge 40: "No al limite dei 3 embrioni" ( da "Dire" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Fecondazione assistita ROMA - La Corte costituzionale boccia la legge 40 sulla procreazione assistita, in particolare nella parte in cui prevede un limite di tre embrioni impiantati. La Consulta, precisa infatti una nota, "ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della legge 19 febbraio 2004, n.

Bioetica, la Consulta boccia la legge 40 Roccella: "Sentenza con effetti dubbi" ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: I giudici della Corte Costituzionale hanno dichiarato l?illegittimità costituzionale dell?articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni,

La Consulta boccia la legge 40 ( da "Sole 24 Ore, Il (Sanità)" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Gli ermellini della Corte costituzionale hanno, infatti, dichiarato l' illegittimità dell'articolo 14 comma 2, della legge 18 febbraio 2004, n. 40, dice una nota della Consulta, limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre embrioni".

Corte Costituzionale boccia la Legge 40 , intervento Poretti (Radicali) ( da "Sestopotere.com" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: in seguito alla notizia che la Corte Costituzionale ha bocciato la Legge 40 e dichiara iIncostituzionale l'unico e contemporaneo impianto dei 3 embrioni. "Dopo 5 anni la Corte finalmente interviene a favore della tutela della salute delle donne e dei bambini, un parto gemellare e' sempre un parto a rischio sia per la mamma che per i figli,

GIUSTIZIA/FITTO CONTRATTACCA:CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA -2- ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri titolari delle indagini a mio carico.

GIUSTIZIA/ FITTO CONTRATTACCA: CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA' ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: con iniziative e decisioni del Csm. "In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una "casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del Senato a interrogare il Ministro Alfano.

FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA CAMBIA POCO,ORA NUOVE ... -2- ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La decisione della Corte Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che il divieto di impianto di tre embrioni "

FECONDAZIONE/ FORMIGONI: CONSUL.TA SUSCITA MOLTE PERPLESSITÀ ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale". Questo il primo commento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla sentenza della Consulta sulla parziale illegittimità della legge 40. "E' chiaro - prosegue - che per una motivazione completa occorrerà leggere attentamente le motivazioni, ma francamente sarà difficile capire su quali basi e con quali motivazioni la Corte si sia espressa"

FECONDAZIONE/ POLLASTRINI:L.40 IRRAGIONAVEOLE ANCHE PER CONSULTA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita.

FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA CAMBIA POCO,ORA NUOVE LINEE GUIDA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sottosegretario al welfare con delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".

FECONDAZIONE/ CICCHITTO: SENTENZA NON SORPRENDE, MA LEGGE RIMANE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi, depurata dai due punti più discutibili".

FECONDAZIONE/ QUAGLIARIELLO: SENTENZA NON CANCELLA INTERA LEGGE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sentenza della Corte Costituzionale non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. "Questa situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della sentenza per comprenderne l'

FECONDAZIONE/ BIANCONI (PDL): NO AI PRETESTI PER VIOLARE EMBRIONE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sentenza della Corte Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'

FECONDAZIONE/ VOLONTÈ(UDC): SENTENZA È GOLPE DELLE LOBBY ANTIVITA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico".

FECONDAZIONE/ SL: DECISIONE CONSULTA E' VITTORIA DI LIBERTA' ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte Costituzionale di dichiarare parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno fondante della Legge sulla Fecondazione assistita,

SICUREZZA/ PD: GOVERNO TENGA CONTO PARERE CSM, RITIRI RONDE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: governo tenga conto parere Csm, ritiri ronde di Apcom Ferranti: "Sono un obbrobrio giuridico" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Il Governo tenga conto del parere del Csm e ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e camorra".

FECONDAZIONE/ BONDI: SOVRANITÀ PARLAMENTO INTACCATA DA CONSULTA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Così il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi commenta la decisione della Corte Costituzionale sulla legge 40 sulla fecondazione assistita. "Si tratta di un problema democratico e dell'orientamento culturale prevalente di organismi costituzionali", conclude Bondi.

FECONDAZIONE/ FINOCCHIARO: SPERIAMO CONSULTA FACCIA RIFLETTERE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Corte costituzionale non mi ha sorpreso" . Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori PD. "Essa dichiara - sottolinea Finocchiaro- la illegittimità costituzionale di parti della legge sulla fecondazione assistita che già nella discussione parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti,

FECONDAZIONE/ PISANU: ORA RIMETTERE IN ORDINE LA LEGGE 40 ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Apcom) - "Le sentenze della Corte Costituzionale non si discutono, si eseguono, occorrerà aprire una discussione che rimetta in ordine la legge". Così Giuseppe Pisanu, ospite di Lucia Annunziata e Tommaso Labate a "Titoli" su Red Tv, ha commentato la decisione della consulta di bocciare parzialmente la legge 40.

FECONDAZIONE/FERRERO:CONSULTA FA LUCE SU MEDIOEVO DESTRA E CHIESA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Salutiamo con soddisfazione la positiva sentenza della Corte Costituzionale contro una legge medievale e oscurantista, che non aveva alcun riguardo per la salute delle donne". Lo afferma il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. "La Corte ha riportato luce e salute nel medioevo procreativo voluto dalla destra e dalle gerarchie ecclesiastiche - osserva Ferrero -,

FECONDAZIONE/ MANTOVANO: NESSUNA VITTORIA PER FAR WEST PROVETTA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Dalle motivazioni si cercherà di capire come si concilia questa estensione con la tutela della salute della donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in contrasto con la dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2".

FECONDAZIONE/ BIANCO: CONSULTA CONFERMA NOSTRE PERPLESSITÀ ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: Enzo Bianco commenta la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 sottolineando che "nel merito conferma le perplessita che avevamo espresso. É e continuerà ad essere una alta garanzia...anche per il futuro". Bianco suggerisce quindi "che la Camera rallenti il treno in corsa e approfondisca.

Giustizia/ Fitto contrattacca: contro di me una 'casta ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri titolari delle indagini a mio carico.

Giustizia/ Fitto contrattacca: contro di me una 'casta. ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: con iniziative e decisioni del Csm. "In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una "casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del Senato a interrogare il Ministro Alfano.

Fecondazione/ Roccella: Consulta cambia poco,ora nuove ... ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: La decisione della Corte Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che il divieto di impianto di tre embrioni "

Fecondazione/ Pollastrini: l.40 irragionaveole anche per ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita.

Fecondazione/ Roccella: Consulta cambia poco,ora nuove ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: sottosegretario al welfare con delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".

Fecondazione/ Cicchitto: Sentenza non sorprende, ma legge ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia

Abstract: (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi, depurata dai due punti più discutibili".


Articoli

Indagano su Fitto Ispezioni sui pm (sezione: Giustizia)

( da "City" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Indagano su Fitto Ispezioni sui pm Ispettori ministeriali nella procura di Bari per verificare eventuali irregolarità dei pm inquirenti in due inchieste in cui è coinvolto il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. L'ispezione è stata disposta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano dopo diversi rilievi fatti dai legali di Fitto sulla presunta ritardata iscrizione nel registro degli indagati e sull'irritualità con cui sono state disposte le intercettazioni telefoniche. Le indagini che riguardano Fitto sono quella della società Cedis (concorso in turbativa d'asta, interesse privato del curatore) e della Fiorita (associazione a delinquere, concorso in corruzione e altro), entrambe coordinate dai pm Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro e coordinate dal procuratore aggiunto Marco Di Napoli. I pm hanno scritto al Csm chiedendo attenzione per la vicenda. 01 aprile 2009

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I sindacati ai politici "Brunettina da rifare" (sezione: Giustizia)

( da "Stampa, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

I sindacati ai politici "Brunettina da rifare" [FIRMA]ENRICO MARTINET AOSTA «Brunetta» e «Brunettina» allo scontro. Cioè la legge dello Stato sulla funzione pubblica voluta dal ministro Renato Brunetta definita anche «antifannulloni» e quella del governo Rollandin che ne ha addolcito gli effetti. Sarà la Corte costituzionale a dire se la Regione Valle d'Aosta poteva non applicare la «Brunetta» e farsi una normativa propria. Adesso però i sindacati scrivono alla Regione e dicono: badate che la «Brunettina» è meno vantaggiosa per quanto riguarda le pensioni decise d'ufficio, cioè dall'Amministrazione. Già, perché c'è stato un emendamento che ha corretto il testo originale della «Brunetta» sulla questione degli anni riscattati per avere la pensione di anzianità. I quattro sindacati di categoria chiedono alla Regione di rimettere mano alla legge. Il vantaggio, ovvio, è per i dipendenti, cioè quelli che pur non volendo andare in pensione sono collocati a riposo dall'Amministrazione. Ecco che cosa è accaduto. Il primo testo della «Brunetta» indicava la possibilità per le Amministrazioni di collocare a riposo coloro che avessero maturato 40 anni di anzianità. Quarant'anni calcolati aggiungendo anche quelli dell'Università, ad esempio. La conseguenza: se un dipendente aveva maturato 35 anni di servizio, l'Amministrazione poteva aggiungere i 5 anni di Università e pensionarlo. E così è previsto anche nella «Brunettina». Poi però la legge dello Stato è stata modificata: gli anni di università (o altri, come ad esempio quelli in più previsti per chi ha lavorato in Dogana) sono calcolabili ai fini di raggiungere il limite per la pensione soltanto se il dipendente vuole smettere di lavorare. Non sono calcolabili se a volerlo pensionare è invece la volontà dell'Amministrazione. Lo Stato ha dunque introdotto il concetto di servizio effettivo, mentre la Regione ha mantenuto quello dei 40 anni di contributi, comprensivi anche dei riscatti degli anni di studio, del servizio militare o altro. Appare evidente il vantaggio del dipendente (anche i dirigenti): la modifica della norma evita che le pubbliche amministrazioni collochino a riposo coloro che vogliono ancora restare alle loro scrivanie. Scrivono i sindacati Cgil, Cisl, Savt e Uil della Funzione pubblica: «Il Parlamento, accogliendo le richieste dei sindacati e di alcune forze politiche che giudicavano discriminante la ''rottamazione'' di chi non ancora sessantenne, a causa della maggiorazione o del riscatto scolastico o militare, aveva 40 anni di contributi, ma non di lavoro effettivo, ha di fatto modificato in parte sostanziale i parametri di riferimento per il collocamento a riposo del personale». I sindacati hanno quindi scritto una lettera al presidente della Regione, a quello del Consiglio e ai capigruppo dell'assemblea di piazza Deffeyes: «Deve essere richiamato il solenne impegno assunto dalla parte politica in sede di approvazione della legge regionale che si è vincolata a rivedere la disciplina normativa laddove fossero intervenute innovazioni nella legge statale». Ancora: «La legge regionale non può ora non far proprie le innovazioni introdotte dal Parlamento a quella stessa disciplina di riferimento, pena dar luogo ad un quadro normativo incoerente con gli impegni assunti dal Consiglio regionale e alimentato da forti dubbi di legittimità costituzionale con riferimento alla parità di diritti e trattamento e ai canoni di buon andamento della pubblica amministrazione». Cgil, Cisl, Savt e Uil ricordano ai politici: «Sarebbe arduo onorare l'impegno assunto con convinzione dal Consiglio (30 voti a favore su 34 votanti) di estensione delle competenze regionali su scuola e sanità se si proponessero, per il collocamento a riposo di quei dipendenti, condizioni più sfavorevoli di quelle offerte dal trattamento giuridico nazionale». Di qui le richieste di aggiornare la «Brunettina» e di dare «disposizioni affinché gli enti interessati accolgano le domande presentate da parte dei dipendenti che non hanno un'anzianità massima di servizio effettivo di 40 anni».

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Ora occorre ripensare compiti e ruoli delle Regioni (sezione: Giustizia)

( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

stampa Ora occorre ripensare compiti e ruoli delle Regioni ...con spirito di mediazione, come si addice a ministri veri e seri. Disincagliare il piano casa dalle secche del nostro regionalismo era fondamentale. Anche sotto un profilo istituzionale, che, proprio in tempi di federalismo, sarebbe assurdo celare. Quando le si realizzarono, le Regioni parvero la grande occasione riformatrice della democrazia italiana. Da esse si presumeva potesse scaturire uno sviluppo economico e civile più equilibrato dal punto di vista territoriale. Di questo disegno, nelle Regioni così come sono, non si riesce a ritrovare la trama. In concreto, le Regioni segnano spesso un momento e un luogo di interdizione, che complicano anziché snellire i processi decisionali. Venuta meno ai suoi compiti di programmazione, certo non esclusivamente per sua inadempienza, la Regione si è messa a cercarsene altri di gestione: cioè, ha ignorato che per programmare di più si deve amministrare di meno. Quando, come negli scorsi giorni, il fronte delle Regioni ha voluto rivendicare le proprie prerogative costituzionali sul piano casa, ha dato la sensazione di voler atteggiarsi a dispetto nei confronti dello Stato. Il fatto che l'urbanistica rientri fra le competenze regionali non significa che lo Stato non sia poi il titolare del diritto di superficie sugli immobili e che, quindi, possa meglio dettarne delle misure di liberalizzazione. Nella distribuzione di una fetta di spesa pubblica, che si aggira attorno al 30% di quella nazionale, le Regioni non possono essere né sentirsi «irresponsabili». Tanto meno spetta alle Regioni alimentare quella insulsa demonizzazione della proprietà privata, considerata pregiudizialmente nemica del bene comune, o schierarsi sulla linea dell'antiberlusconismo politico, millantandolo come antiberlusconismo costituzionale. La vendita degli alloggi rubricati «case popolari» è una riforma oggi berlusconiana. Eppure risale alla stagione fanfaniana e saragattiana della nostra democrazia. L'odierno degrado degli ambienti urbani in cui le case sono collocate si lega alle proprietà di quegli stessi immobili: il fatto di occupare una casa pubblica, rende gli inquilini meno attenti alle sue condizioni. Sicché trasformare gli inquilini in proprietari, far diventare la casa primo mattone di un capitale ed a suo modo mezzo per avviare una nuova attività economica, è un'ottima idea per riavviare lo sviluppo. Perché mai impantanarsi nel regionalismo dei veti e dei ricorsi alla Corte costituzionale? Il limite maggiore delle leggi Bassanini negli anni 90 fu quello di essere state pensate e redatte «a costituzione invariata». Venne poi, voluta e votata dal solo centrosinistra, quella sciagurata riforma del titolo quinto della nostra Costituzione, interprete di un regionalismo infantile e ricattatorio. Berlusconi e Bertolaso lo hanno sconfitto col termovalorizzatore di Acerra. Fitto e Matteoli ne hanno aggirato le insidie sul piano casa. Se le Regioni vogliono essere credibili, non debbono dolersene. Luigi Compagna

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Psichiatria, Â dell'Ugl (sezione: Giustizia)

( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

stampa Psichiatria, «Sos» dell'Ugl La situazione A rischio da oggi tutti i reparti ospedalieri ed i centri di salute mentale «S.O.S. per la cura della salute mentale, per i suoi precari , per i servizi ospedalieri (Spdc) e territoriali (Csm), penalizzati da dissennate politiche di risparmio rivolti alle fasce più disagiate della popolazione». Un allarme che lancia con un lungo intervento la segretaria regionale della federazione medici dell'Ugl, dott.ssa Antonella Spaziani. «Sembrerebbe che l'Asl – prosegue – si prepari a disattivare parti essenziali e produttive della rete ospedaliera e territoriale del Dsm, a cominciare dai reparti ospedalieri di Sora e Ceccano e dai Csm di Alatri e Anagni. La Regione, per i gravi disavanzi di bilancio, sta facendo pagare un caro prezzo a cittadini ed operatori, deprivandoli di servizi e delle risorse indispensabili. Un costo altissimo è la mancata stabilizzazione di dirigenti medici, che operano da anni silenziosi senza futuro, senza aver diritto a partecipare ad un concorso pubblico considerato che i contratti a tempo determinato, in prossima scadenza sembrerebbero non avere una possibilità di proroga, diversamente da altre Asl. Pazienti che vedranno compromessi i livelli essenziali di assistenza e cure, resteranno inascoltati insieme a professionisti senza diritti e senza futuro, che hanno lavorato con lo spirito di missione, che si richiede, ancor di più nella psichiatria pubblica, rivolta a farsi carico delle fasce di disagio più marginali. Non si intravede, a tutt'oggi, la possibilità di sostituzioni, nonostante si tratti di profili professionali infungibili, mentre sono certi tagli indiscriminati sui costi del personale, e non sulle spese superflue come auto blu aziendali, videosorveglianza, ristrutturazione e arredi delle sedi di rappresentanza delle direzioni aziendali, consulenze esterne». «Il primo a rischio di chiusura potrebbe essere il reparto ospedaliero di Sora – precisa la dott.ssa Antonella Spaziani – dove operano solo tre medici con l'aggiunta di uno part-time, al posto dei nove che rappresentano la dotazione minima. Il Spdc di Ceccano non sembrerebbe avere prospettive migliori che dal 1 aprile verrebbero accolti in una struttura trasformata in presidio territoriale di prossimità, ossia in una struttura che non ha gli indispensabili requisiti per l'esercizio di un'attività di ricovero per pazienti acuti. Il malato mentale sarà discriminato rispetto agli altri malati, sarà di nuovo isolato perché il reparto ospedaliero di psichiatria dovrà sopravvivere a Ceccano in esecuzione di un decreto commissariale regionale, dagli inquietanti contenuti illegittimi. L'orientamento aziendale di non rinnovare i contratti a tempo determinato dei dirigenti medici operanti nei servizi territoriali del Dsm metterà a rischio l'operatività dei Csm di Anagni e Alatri considerato che sono in scadenza tre contratti a tempo determinato. Purtroppo, la constatazione amara è che, solo quando fatti di cronaca incresciosi riguardano spesso pazienti psicotici, ci si renda conto delle specifiche necessità. L'auspicio non può non essere che quello di scelte ponderate per restituire livelli essenziali di assistenza e di prestazioni e per garantire sicurezza a pazienti ed operatori».

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scuola per cacciatori, la controriforma della lega (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 6 - Regione Scuola per cacciatori, la controriforma della Lega Avanti anche senza la Consulta. Ecco la proposta "padana": via l'associazione, poteri alle Province TRIESTE. La Lega Nord brucia i tempi e lancia la sua proposta di riforma della legge sulla caccia. La sentenza della Corte Costituzionale sulle censure del Gverno alla legge è imminente. Ma il Carroccio annuncia da subito una pesante rivisitazione della legge varata un anno da Riccardo Illy. Cancellazione dell'Associazione dei cacciatori e rafforzamento del ruolo delle Province: queste le principali novità del testo che, tra l'altro, vuole anche creare una Scuola di caccia regionale. Ma la Federcaccia accusa: «Il proposto disegno manca di un preventivo confronto con le parti sociali oltre che di specifiche valutazioni delle reali problematiche del settore». Si tratta, ha spiegato ieri a Trieste il capogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, «di una proposta aperta a suggerimenti». Tanto piú che, da sola, la Lega non avrebbe i numeri per votarla in Aula. Ma il Pdl annuncia il veto e accusa l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Violino - sono parole del consigliere Roberto Marin - di immobilismo. «Non è affatto vero che l'assessore è rimasto immobile per 10 mesi - ha replicato Narduzzi - sono altri coloro che non hanno voluto toccare nulla della legge sulla caccia. Ci confronteremo comunque con il resto della maggioranza, l'obiettivo è di giungere a una norma condivisa». Alla presenza dell'assessore Violino e del vicepresidente dell'Anci, Enzo Bortolotti, insieme ai consiglieri del gruppo, Narduzzi ha illustrato ieri a Trieste i contenuti della legge, che prevede anche la riduzione del numero degli interlocutori che operano nel settore della caccia e la riduzione del 20% dell'attuale tassa di concessione annuale, che - secondo la proposta leghista - dovrebbe scendere da 100 a 80 euro. Inoltre, il Pdl prevede la presenza non piú di uno ma di piú "portatori d'interesse" per sovrintendere alla gestione dell'attività venatoria e della fauna nei Distretti venatori, «si tratta di una buona legge - ha detto Bortolotti - che attua il federalismo sul territorio assegnando competenze a chi conosce i problemi esistenti». «Occorre mettere mano alla normativa regionale perché i rilievi del Governo e un bisogno di semplificazione ce lo impongono», ha aggiunto Mara Piccin. «Con la legge Illy sulla Caccia - ha precisato Enore Picco - la Regione di fatto ha scaricato tutti i guai sulle Province. Noi garantiamo invece la massima autonomia alle riserve di caccia e allo stesso tempo diamo competenze precise, semplificando la burocrazia, ai Distretti. Introduciamo il meccanismo della residenza: per associarsi, occorrerà essere residenti da almeno tre anni nel Comune sul cui territorio è istituita la riserva». (s.s.)

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porpetto, il comitato sui canoni: ci dicano dove sono i soldi incassati (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 12 - Udine Porpetto, il Comitato sui canoni: ci dicano dove sono i soldi incassati PORPETTO. «Che fine hanno fatto i 59.864,77 euro che il comune di Porpetto aveva incassato con il canone di depurazione e che aveva da parte fino al 31 dicembre 2005, visto che l'amministrazione ha chiesto alla Regione un contributo di 60 mila euro per il rimborso di tali canoni che la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali?». A chiederlo è Giulio Bossa, del comitato porpettese per i rimborsi del canone di depurazione, il quale, sottolinea come già dal 2002 i soldi fossero già accantonati e che, ad oggi, dovrebbero aver prodotto qualche interesse, «ma dei quali invece non risulterebbe più traccia, visto che l'amministrazione comunale ha chiesto sostegno alla Regione, in base alla finanziaria regionale 2009 di 60 mila euro per coprire questi rimborsi. Infatti - afferma Bossa - ad una mia richiesta in tal senso nel luglio 2007, il sindaco di Porpetto, mi rispondeva che in cassa al dicembre del 2005 c'erano quasi 60 mila euro. Allora il comune di Porpetto, quale ente gestore del servizio fognario, perché non corrisponde i rimborsi, visto che la normativa in materia gli permette di farlo, e invece si dice di attendere le decisioni degli organi superiori? Come cittadino vorrei capire in che modo questo fondo di cassa sia stato speso. Inoltre vorrei capire cosa intende il sindaco quando dice che per il comune di Porpetto, il canone di fognatura con approvvigionamento autonomo comprenderà una quota annuale fissa per nucleo familiare (12 euro), con l'aggiunta della quota derivante dal consumo forfetario giornaliero calcolato per ogni persona». Francesca Artico

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Il Pd e il referendum pro-Berlusconi (sezione: Giustizia)

( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi sezione: Primo Piano data: 01/04/2009 - pag: 4 autore: Paolo Bagnoli Legge elettorale e dintorni Il Pd e il referendum pro-Berlusconi Se ne parla poco, ma a giugno gli italiani saranno chiamati a votare anche per il referendum. La questione è nuovamente rimbalzata al momento di stabilirne la data. Giovanni Guzzetta, Mario Segni e Arturo Parisi sono andati anche in pellegrinaggio a Pontida perché il referendum fosse concomitante con la tornata amministrativa e europea per favorire l'affluenza al voto nella speranza di raggiungere il quorum richiesto.Ci domandiamo se gli oppositori di Silvio Berlusconi abbiano ben valutato la cosa; anzi avrebbero dovuto farlo subito dopo le ultime politiche quando il Pd si è opposto da solo al Popolo delle Libertà. I risultati, infatti, configurano una specie di referendum anticipato: Pd e Idv, alla Camera, hanno preso 37,6%;il Popolo della Libertà più la Lega il 46,8%. Se si votasse oggi, i primi sarebbero al 34,8% ed i secondi al 48,6%. È vero che, ufficialmente, il Pd non ha preso posizione, ma Guzzetta e Parisi sappiamo dove stanno come è pure vero che, quando c'è stata la raccolta delle firme, Walter Veltroni e Antonio Di Pietro esternarono simpatia per l'iniziativa e, ma è ben comprensibile, An ed i parlamentari di Forza Italia si dichiararono favorevoli; solo la Lega espresse la sua contrarietà. Con un divario così grande ci domandiamo che interesse abbiano Guzzetta e Parisi a regalare, in un colpo solo, il 55% dei seggi parlamentari al maggior partito di governo. Il referendum, infatti, si basa sul presupposto che sia necessaria una norma per la quale, mentre si nega il principio di rappresentanza, si plebiscitarizza il governo; se è così, che senso ha alzare grida contro il presidente del consiglio accusato di provare una forte insofferenza per le rituali pratiche parlamentari? La verità è che il ragionamento dei referendari si basa sul presupposto, o meglio sarebbe dire, sull'illusione, che il sistema dei partiti possa essere cambiato in radice riducendo lo scenario parlamentare a due soli soggetti tramite una forzatura elettoralistica. Come tutte le illusioni anche questa è destinata a produrre danni. Nei fatti, considerati i rapporti di forza, vorrebbe dire garantire ad una parte un potere perpetuo. Intendiamoci, non andrebbe bene nemmeno a parti variate. Se quanto agognano i referendari fosse stato norma tre anni orsono, nel 2006 Forza Italia, con il 23% dei voti, avrebbe portato a casa il 55% dei seggi. Nemmeno la famigerata legge Acerbo arrivava a tanto poiché, se non andiamo errati, nel 1924, il listone con il 64,9% dei voti conquistò il 69,9% dei seggi alla Camera: come si vede, quella fascistissima legge prevedeva un premio di maggioranza di gran lunga inferiore. Infine: non è vero che l'ammissibilità del referendum da parte della Corte costituzionale legittimi l'eventuale legge conseguente che, al contrario, sarebbe anticostituzionale per carenza di legittimità.

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Decurtazione punti È valida comunque (sezione: Giustizia)

( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi sezione: Giustizia e Società data: 01/04/2009 - pag: 26 autore: di Debora Alberici Arriva la stretta della Suprema corte Decurtazione punti È valida comunque Decurtazione dei punti della patente valida anche se la multa tace al riguardo. È sufficiente la «ristampa» del verbale notificato in un secondo momento.Lo ha affermato la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 7715 del 30 marzo, ha tenuto conto del fatto che la Consulta (sentenza n. 27 del 2005) ha bocciato l'obbligo imposto al proprietario di segnalare chi fosse alla guida dell'auto il giorno dell'infrazione. «Il verbale», ecco come motiva la seconda sezione civile della Suprema corte, «contenendo non un provvedimento irrogativo della sanzione ma solo un preavviso di quella specifica conseguenza della futura ed eventuale definitività dell'accertamento non è sotto tale profilo impugnabile per difetto dell'oggetto e, quand'anche, a seguito della reiezione in toto dell'opposizione avverso il verbale in questione e nonostante l'intervenuta sentenza della Corte costituzionale, fosse stata nella specie inoltrata la segnalazione a carico del cittadino, questi può giovarsi del previsto ed appropriato rimedio in via amministrativa della riattribuzione automatica del punteggio da parte dell'ufficio competente in ottemperanza al surrichiamato dettato normativo». Questo anche perché, spiega in un altro passaggio il Collegio, la decurtazione dei punti viene applicata dall'autorità centrale «preposta all'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida all'esito di segnalazione conseguente alla definizione della contestazione relativa all'infrazione». Resta valida la decurtazione dei punti fatta a un automobilista di Senigallia e notificata non subito con la multa (che l'uomo aveva deciso di pagare) ma a distanza di un mese con una ristampa del verbale. L'uomo aveva impugnato questo secondo plico e chiedendo che fosse annullata la decurtazione perché, aveva sostenuto, questo ritardo aveva compromesso i suo diritti di difesa. Ma non c'è stato nulla da fare. Giudice di pace e Cassazione hanno dato ragione al Comune.

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Tribunale, si paghi il ticket (sezione: Giustizia)

( da "Italia Oggi" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ItaliaOggi sezione: Edilizia e Appalti data: 01/04/2009 - pag: 14 autore: Tribunale, si paghi il ticket «Si vuole una migliore tutela dei diritti inerenti la proprietà immobili? Si introduca il principio che la giustizia civile è un servizio e che, come nel caso della sanità , chi ne abbia i mezzi, deve pagarla». Queste e altre idee dirompenti sostiene in quest'intervista Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale. Domanda. Nel rapporto mondiale annuale sulla libertà economica si accusano i giudici italiani di essere politically oriented. Risposta. Non è questo il problema. È la lentezza processuale che di fatto inficia la tutela di diritti di rilevanza economica come la proprietà immobiliare. La ragionevole durata dei processi è un principio addirittura costituzionalizzato e di fatto in molti casi viene disatteso. Giustizia ritardata è giustizia negata. I guasti in questa materia hanno comunque delle cause e ne vanno individuate le responsabilità. Lo sa lei che, con i tre gradi di giudizio che ci sono in Italia, alla Corte di cassazione arrivano decine di migliaia di cause bagatellari? Personalmente ho seguito una causa riguardante una proprietà immobiliare e avente come protagonista l'Ordine di Malta, che è durata ben 60 anni. Questa è l'altra faccia del garantismo.Bisogna fare una selezione contenutistica. In molti casi è sufficiente un grado di giudizio su base equitativa. Alla Cassazione si devono riservare le controversie davvero sostanziali. E poi, chi ne ha i mezzi deve pagare. Pagare i giudici? Pagare il servizio delle decine di professionalità che contribuiscono alla formazione delle sentenze, dai cancellieri agli ufficiali giudiziari, e, certo, anche i magistrati. Chi si rivolge alla giustizia pubblica per veder riconosciuto un proprio diritto privato fa un percorso non dissimile da quello della sanità pubblica. I tribunali costano come gli ospedali. Chi ne ha i mezzi, se vuole riconosciuto un proprio diritto di proprietà, paghi il ticket anche all'amministrazione della giustizia civile. Si pagano ben gli arbitrati, perché allora non far pagare adeguatamente il lavoro dei tribunali statali, secondo parametri predeterminati, a chi ne usufruisce in concreto?

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Sì alla cessione delle quote Bankitalia purché diventi public company (sezione: Giustizia)

( da "Milano Finanza (MF)" del 01-04-2009)

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MF sezione: Commenti & Analisi data: 01/04/2009 - pag: 9 autore: di Angelo de Mattia Sì alla cessione delle quote Bankitalia purché diventi public company Il dibattito sulla sistemazione delle quote del capitale della Banca d'Italia detenute dalle banche, che aveva segnato una non breve pausa, starebbe per riprendere vigore dopo le affermazioni del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, che ha dichiarato di avere sempre, e forse oggi ancor più, intenzione di alienare le partecipazioni anzidette. L'argomento era passato in secondo piano dopo che, nei mesi scorsi, per diverse settimane era stato «in competizione» con gli interventi pubblici di sostegno agli istituti di credito. In effetti, le principali aziende di credito detentrici di quote della Banca d'Italia (Intesa e Unicredit, per esempio, dispongono insieme di circa il 66%) avevano ipotizzato – quando non era stata emanata ancora la normativa sui Tremonti bond – di procedere alla vendita di quelle interessenze per poter accrescere il patrimonio e migliorare così i relativi ratios. Avrebbero in tal modo evitato anche il ricorso ai provvedimenti governativi, la cui fruizione poteva allora apparire anche uno stigma delle rispettive situazioni aziendali. Poi, le non poche difficoltà giuridiche e sostanziali, ma anche il farsi strada di una disciplina meno intrusiva – quella, appunto, delle obbligazioni speciali che possono essere emesse dalle banche e possono essere acquistate dal Tesoro - avevano indotto a soprassedere al progetto di dismissione. L'intervento di Passera, molto netto, chiarisce però in maniera trasparente la persistenza di un interesse alla vendita. A questo proposito occorre ricordare che la legge 262/2005 sulla tutela del risparmio prevede il trasferimento delle partecipazioni al capitale dell'Istituto di via Nazionale dalla banche allo Stato. Si tratta di una norma approvata sull'onda di un'operazione di contrasto con il vertice della Banca d'Italia, ammantata dal falso presupposto – che però è divenuto uno degli «idola fori» di questi tempi – secondo il quale esiste una commistione tra controllore (Banca d'Italia, nei confronti degli istituti di credito) e controllato (Banca d'Italia, da parte delle banche) che andava rimossa. Non si voleva assolutamente riflettere sul fatto che le banche partecipanti al capitale dell'Istituto centrale non hanno alcun potere d'intervento nelle sue funzioni fondamentali: politica monetaria, vigilanza creditizia e finanziaria, sorveglianza del sistema dei pagamenti, vigilanza dei mercati, circolazione monetaria, eccetera. Anzi, qualsiasi ingerenza in tali materie è vietata dalla legge. Inoltre, il potere di voto per i soli argomenti di competenza degli organi espressione dei partecipanti – vale a dire, esclusivamente per l'amministrazione interna – è rigorosamente limitato, non affatto in proporzione delle quote di capitale detenuto.Nonostante tutto ciò, dominando quella strategia di contrasto, si volle ugualmente promuovere la legge in questione. Il trasferimento coattivo delle quote sarebbe dovuto avvenire entro tre anni – cioè entro il 14 gennaio 2009 – previa emanazione di un regolamento governativo. Nel silenzio della legge, era stato comunque disposto, in occasione della sua approvazione, uno stanziamento a carico del bilancio dello Stato per 800 milioni, quale onere per attuare il trasferimento. Tuttavia, la data di gennaio è stata superata senza che sia stato adottato alcun provvedimento. «More solito», il termine è stato ritenuto ordinatorio, non perentorio. Alla mancata ottemperanza avrà spinto il rischio, evidentissimo, che l'attuazione di una norma dai molteplici profili di incostituzionalità – perché si configura per le banche come un'espropriazione senza equo indennizzo, perché può ledere l'autonomia e l'indipendenza di Bankitalia qualora essa diventi proprietà del Tesoro, con tutta una serie di immaginabili conseguenze e con l'alterazione degli equilibri istituzionali dei «pesi e contrappesi», perché in ogni caso un'operazione del genere dovrebbe passare al vaglio del rigoroso esame della Bce, eccetera – avrebbe innescato probabilmente una serie di vertenze che avrebbero potuto concludersi allo stesso modo di quella, ormai famosa, relativa al regime delle fondazioni ex bancarie, con la dura bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della normativa fatta approvare dal governo.Ma la norma in questione è ancora in vigore e la sua esecuzione pende come una sorta di spada di Damocle. È una norma di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno. E, tuttavia, ora c'è. Che fare? L'operazione più lineare sarebbe quella di procedere alla sua abrogazione. Una scelta, come quella praticata, può ben essere rivista. Sarebbe, da parte del governo, una prova di saldezza, non affatto di debolezza.Tuttavia, è sufficiente la sola abrogazione, ripristinando lo status quo? Per quel che si è detto prima, la risposta è affermativa, considerato che conflitti d'interesse e commistioni sono semplicemente campati in aria. Eppure, occorre rendersi conto della volontà di alcune banche di dismettere le quote in loro possesso. Alla fin fine, questa situazione potrebbe essere colta per rafforzare il pluralismo esistente nell'assetto proprietario e promuovere una diffusione delle quote all'interno dell'intero sistema bancario e finanziario, ispirandosi all'impianto della Federal Reserve, che a sua volta fu costituito, nel 1913, tenendo conto di un'importante testimonianza al Congresso Usa dell'allora vicedirettore generale della Banca d'Italia, Tito Canovai. È essenziale che qualsiasi soluzione non leda minimamente l'autonomia e l'indipendenza dell'Istituto di via Nazionale. Se non si può sottovalutare l'intento delle banche di cedere le partecipazioni, a maggior ragione non si deve in alcun modo accedere a operazioni che finirebbero con l'incidere negativamente sullo status della Banca d'Italia. L'ipotesi dell'acquisto delle quote da parte di quest'ultima per poi conferirle ad una fondazione da essa all'uopo precostituita non sarebbe scevra di riflessi non propriamente favorevoli sul piano istituzionale e su quello della stessa autonomia finanziaria dell'Istituto.Premessa, dunque, la formazione, auspicabile, della public company Banca d'Italia – con un'ampia partecipazione, ma con quote minimali – si potrebbe esaminare come, medio tempore, possano essere regolate le cessioni delle quote dagli attuali possessori che vi abbiano interesse, anche con meccanismi che possano prevedere la circolazione di titoli rappresentativi di soli diritti patrimoniali e reddituali, non assolutamente di diritti societari e di partecipazione. Insomma, qualche soluzione tecnica può essere individuata, innanzitutto con l'alta specializzazione della stessa Banca d'Italia. In definitiva, la scelta non è certo la creazione, con la nazionalizzazione, della Banca di Stato, ma un deciso allargamento della base proprietaria di un istituto, che innanzitutto è un ente pubblico. È in questo quadro che andrebbe valutato il «rilancio» di Corrado Passera.

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esenti dall'ici le case delle aziende agricole (sezione: Giustizia)

( da "Nuova Sardegna, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 34 - Sassari Esenti dall'Ici le case delle aziende agricole OZIERI. è stato comunicato che dopo un lungo iter, accogliendo alla fine le prestanti richieste avanzate dalla Confederazione Italiana Agricoltori, e da altre organizzazioni della categoria, il Governo ha fatto proprie le proposte provenienti dal mondo agropastorale sulla non imponibilità fiscale per le case site nelle aziende agricole. La Cia, precisa che ciò è stato deciso anche in base a una sentenza emessa dalla Corte Costituzionale e nonostante i Comuni avessero richiesto il pagamento dell'Ici ignorando quindi i principi ispiratori del diritto tributario e la composizione del valore fondiario dei terreni inclusivo anche dei fabbricati rurali. Tali ragioni sono state alla base dell'iniziativa assunta dagli operatori e dai rappresentati sindacali del comparto che dopo tanto insistere hanno ottenuto la giusta attenzione e la favorevole risposta normativa con cui si chiarisce attraverso la più autentica interpretazione della norma, la totale esclusione dell'assoggettamento all'Ici dei fabbricati in possesso dei previsti requisiti di ruralità fiscale. Le determinazioni governative fanno esplicito riferimento a tre articoli inseriti nel decreto 557/93 e ribaditi con la legge 133/94, tesi ad incentivare e sostenere le attività rurali. Con una apposita nota diramata a soci e simpatizzanti la dirigenza provinciale e locale della Cia, sostiene pertanto che le norme sanciscono senza possibilità di equivoci la non imponibilità degli edifici realizzati in agro, delle stalle e degli annessi, utilizzati per attività agricoli e sono perciò esenti del tutto dal parlamento dell'Ici. Gerolamo Squintu

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Trieste E' scontro a muso duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la s... (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 1 Aprile 2009, Trieste E' scontro a muso duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo Galasso ha ripetuto le critiche. «Abbiamo verificato la proposta della Lega - fa sapere Galasso -. Così com'è formulata non è accoglibile e condivisibile. Li avevano già avvisati: se non si arriverà a profondi cambiamenti ci esprimeremo in maniera difforme». Secondo il Pdl è stata una forzatura illustrare una proposta di legge prima di conoscere la sentenza della Corte Costituzionale. Tuttavia il testo leghista prevede l'abolizione dell'associazione obbligatoria dei cacciatori, prevista invece dalla legge 6, uno dei rilievi di fondo della Consulta. I punti salienti del progetto di legge sono il rafforzamento del ruolo delle Province e la valorizzazione dei direttori dei distretti e delle riserve. Prevista anche una semplificazione normativa, la revisione del dettato sull'aucupio e la riduzione della tassazione annuale, da 100 euro a 80. A pagina V

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inchieste fitto, ispezione in procura (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina I - Bari Gli inviati del ministro della Giustizia a Bari per valutare le carte sui casi La Fiorita e Cedis: "Inopportuno mentre il gup decide sul rinvio a giudizio" Inchieste Fitto, ispezione in procura La rivolta dei pm: un´interferenza nell´inchiesta senza precedenti Un´ispezione del ministero della Giustizia è in corso da ieri negli uffici della Procura della Repubblica di Bari in relazione a due inchieste sul ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Gli ispettori dovranno verificare se ci sono state irregolarità. I tre magistrati che hanno indagato su Fitto, hanno scritto una lettera al Csm. GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA III

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ispezione in procura, pm in rivolta - gabriella de matteis (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina III - Bari Ispezione in procura, pm in rivolta Al setaccio l´inchiesta su Fitto. L´Anm: il Csm ha già archiviato tutto Al centro dell´indagine i rilievi mossi dal ministro sull´iscrizione nel registro degli indagati e sui tempi delle intercettazioni GABRIELLA DE MATTEIS Al procuratore capo Emilio Marzano e al suo vice Marco Dinapoli leggono una comunicazione di poche righe. E spiegano le ragioni della loro presenza nel capoluogo pugliese. Gli ispettori del ministero della Giustizia sono arrivati a Bari per visionare, leggere le carte delle due inchieste che hanno coinvolto il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto. Un´iniziativa senza precedenti nel capoluogo, auspicata dall´ex governatore regionale. La reazione dei magistrati non si è fatta attendere. La sezione di Bari della Anm ha diramato una nota ufficiale, i pm che hanno coordinato le indagini (Roberto Rossi, Lorenzo Nicastro e Renato Nitti) invece hanno scritto al Csm. «Desta serie perplessità la decisione, pur rientrante nell´autonomia del ministro - spiegano dall´Associazione magistrati - di assumere tale iniziativa in un momento oggettivamente inopportuno, essendo in corso un passaggio processuale assai delicato con imminente valutazione del gup sulla richiesta di rinvio a giudizio del ministro Fitto». L´inchiesta, in questo caso, è quella che riguarda alcuni appalti aggiudicati alla Fiorita e la presunta tangente versata dall´imprenditore Giampaolo Angelucci al movimento politico fondato dall´ex governatore. Gli ispettori del ministero, guidati dal vicecapo Gianfranco Mantelli, ora, dovranno approfondire i rilievi, mossi dalla difesa del ministro. Al terzo piano del Palazzo di Giustizia di via Nazariantz, ieri, hanno cominciato a leggere le carte delle due inchieste. Un´attività che richiederà alcuni giorni. Fitto e i suoi legali (uno è il deputato Francesco Paolo Sisto) puntano l´indice contro i tempi dell´iscrizione nel registro degli indagati che, ritardata nel tempo, sostengono, non avrebbe permesso loro di esercitare il diritto di difesa e poi su quelli delle intercettazioni, attivate nonostante i fatti al centro dell´inchiesta fossero datati. Questo almeno sono i principali rilievi che hanno portato all´ispezione, cominciata all´indomani dell´udienza preliminare per l´inchiesta sulla presunta maxi tangente (poi rinviata al 25 maggio per lo sciopero dei penalisti). L´Anm «confida nella professionalità e nella correttezza degli ispettori ministeriali», ma ricorda come sul caso si sia già pronunciato il Csm, al quale il ministro Fitto aveva inviato un esposto. «Il Consiglio Superiore della Magistratura con voto unanime sia dei membri laici che togati - precisano - ebbe a deliberare che, nel caso di specie, l´Autorità giudiziaria aveva scrupolosamente rispettato i dettami costituzionali che stanno a protezione della libertà della funzione parlamentare». E sul caso interviene anche Pierfelice Zazzera, deputato dell´Italia dei Valori. «Questa ispezione alla procura di Bari - dice - può avere solo avere un significato intimidire i magistrati dallo svolgere la loro azione».

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pdl, marin ora tallona saia più gradito dai cattolici (sezione: Giustizia)

( da "Mattino di Padova, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 16 - Cronaca Pdl, Marin ora tallona Saia «Più gradito dai cattolici» IL SONDAGGIO De Poli rilancia la sfida al sindaco Chi se non Maurizio Saia potrà sfidare Flavio Zanonato nella corsa a sindaco di Padova? I sondaggi s'incrociano e si accavallano, ma una risposta arriverà solo dal Pdl, che ha avviato la trattativa con la Lega. Alla cena nella villa di Berlusconi ad Arcore, c'era anche l'avvocato Niccolò Ghedini che nonostante abbia ceduto lo scettro di coordinatore veneto del Pdl ad Alberto Giorgetti, resta pur sempre il consigliere più ascoltato dal premier. E' di Ghedini l'idea del piano casa, che sta mettendo a rumore la politica nelle ultime settimane. E sarà quindi Ghedini a decidere chi sarà il candidato sindaco del Pdl a Padova, anche perché Giancarlo Galan si è chiamato fuori dalla partita: dopo aver indicato Amalia Sartori a Vicenza, non vuole più incorrere in errori. Galan e Ghedini vorrebbero che il professor Mario Bertolissi, costituzionalista, uno dei «padri» del federalismo, accettasse l'offerta della candidatura, anche se il mestiere di sindaco è assai diverso da quello di giudice alla Corte Costituzionale, carica cui il docente potrebbe essere nominato con un accordo bipartisan in Parlamento. Il sondaggio dell'Udc, oltre a ribadire che Toni De Poli è il politico locale più noto dopo Zanonato, lascia aperti diversi scenari. Uno dei quali prende in considerazione l'ipotesi della candidatura di Marco Marin, ex assessore ai Servizi sociali e fondatore del movimento PadoVà. Marin gode di un rapporto di fiducia molto stretta con Maria Vittoria Brambilla, la plenipotenziaria del turismo che Berlusconi vorrebbe elevare a rango di ministro con l'uscita di Bondi, chiamato a guidare il nuovo Pdl: la grintosa Brambilla è stata vista baciare e abbracciare Berlusconi sul palco durante la convention romana e rimane una dei consiglieri più ascoltati dal Cavaliere. Insomma, dicono gli esperti del Pdl, se Marin deve chiedere l'investitura a candidato sindaco sa dove bussare: meglio la Brambilla di Ghedini e Galan. Ma torniamo ai sondaggi. De Poli è convinto che Saia non intercetti i voti del centro ed ha quindi monitorato il gradimento di Mario Bertolisi e di Marco Marco: il consigliere comunale del Pdl è conosciuto dal 33,7% degli elettori padovani e si colloca alle spalle di Zanonato, De Poli, Saia, Braghetto e Mazzetto e precede il professor Oreste Terranova, che un gruppo autorevole di medici vorrebbe candidato a sindaco per il Pdl. Inoltre il 19% del campione ritiene probabile la candidatura di Marin: «Non c'è dubbio che il consigliere comunale del Pdl è in grado di intercettare il voto moderato del centro e dei cattolici con possibilità di successo nettamente superiore a quello di Saia», afferma l'onorevole De Poli. Ora la palla passa a Ghedini.

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Legge 40, scontro alla Consulta: La donna è solo un contenitore (sezione: Giustizia)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Legge 40, scontro alla Consulta: «La donna è solo un contenitore» Una battaglia di oltre due ore davanti alla Corte Costituzionale ieri tra sostenitori e avversari della legge 40 in materia di fecondazione assistita. Davanti ai giudici, chiamati a decidere sulla legittimità degli articoli 14 e 6 della legge, nei quali si dispone il numero massimo di tre embrioni ai fini dell'impianto, la crioconservazione solo in casi eccezionali e l'irrevocabilità del consenso della donna, sono stati vagliati i ricorsi sollevati dal Tar del Lazio e dal Tribunale di Firenze, secondo i quali la legge violerebbe gli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione. «Questa legge compromette il diritto alla salute del concepito - ha detto l'avvocato Gian Carlo Muccio, rappresentante della Warm - e la donna è considerata come un contenitore». L'Avvocatura dello Stato, invece, sostiene la bontà della norma. La decisione nei prossimi giorni.

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bari, alfano manda gli ispettori per i magistrati che indagano su fitto - gabriella de matteis (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Pagina 15 - Interni Il ministro è sotto inchiesta per gli anni in cui guidava la Regione. L´Anm: "Scelta inopportuna alla vigilia della decisione del gup" Bari, Alfano manda gli ispettori per i magistrati che indagano su Fitto In Procura gli inviati del Guardasigilli hanno chiesto le carte dei due procedimenti L´ex governatore rinviato a giudizio per la presunta svendita dei supermercati Cidis GABRIELLA DE MATTEIS BARI - Al loro arrivo, negli uffici della procura a Bari, gli ispettori del Guardasigilli hanno chiesto le carte delle due inchieste che coinvolgono il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. E in un ufficio al terzo piano hanno cominciato il proprio lavoro, dando il via ad un´attività di verifica che, nel capoluogo pugliese, non ha precedenti. L´ispezione è il frutto di uno degli esposti, scritti dalla difesa dell´ex governatore regionale Raffaele Fitto, implicato in due indagini. Una, quella sulla presunta svendita dei supermercati della Cedis si è conclusa per Fitto con un rinvio a giudizio. L´altra (riguarda, tra l´altro, la presunta maxitangente versata dall´imprenditore Giampaolo Angelucci al movimento politico fondato da Fitto alle elezioni regionali del 2005) è approdata nelle aule del gup, ma l´udienza preliminare non è ancora cominciata (lunedì è stata rinviata per lo sciopero degli avvocati). La difesa dell´ex governatore ha mosso alcuni rilievi, sollevando dubbi, ad esempio, sui tempi dell´iscrizione nel registro degli indagati e su quelli dell´attivazione delle intercettazioni, disposte, a suo dire, sulla base di fatti datati. I pm che hanno coordinato le due inchieste (Roberto Rossi, Lorenzo Nicastro e Renato Nitti), ieri, hanno preso carta e penna e hanno scritto al Csm, segnalando il caso. E anche l´Anm interviene sulla vicenda. Lo fa, manifestando solidarietà ai magistrati della procura di Bari. Il segretario dell´associazione Giuseppe Cascini esprime «preoccupazione» e aggiunge: «L´inchiesta amministrativa verte su fatti che sono stati già portati all´attenzione di altri organi, come il Csm che ha escluso l´esistenza di condotte illegittime. Riteniamo - continua - che il diritto di difesa debba essere esercitato nel processo». Dall´Anm di Bari arriva un´altra osservazione: «Desta serie perplessità la decisione, pur rientrante nell´autonomia del Ministro di assumere tale iniziativa in un momento oggettivamente inopportuno, essendo in corso un passaggio processuale assai delicato con imminente valutazione del gup sulla richiesta di rinvio a giudizio del ministro Fitto».

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Commissariamento di Rovigo a una svolta (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-01 - pag: 12 autore: Il 19 giugno la seconda udienza Commissariamento di Rovigo a una svolta Mesi decisivi per il futuro del Consorzio agrario di Rovigo, l'unico in Veneto in liquidazione coatta amministrativa con esercizio provvisorio. Nel luglio 2008 è stata presentata in tribunale una proposta di concordato che prevede il pagamento dei creditori ipotecari e di quelli privilegiati, e, in percentuale (13%), di quelli chirografari. Il procedimento è in corso: dopo la prima udienza,il 6 marzo scorso,l'aggiornamento al prossimo 19 giugno. Se la proposta verrà accolta si chiuderanno quasi 18 anni di commissariamento, restituendo il "governo" del Cap al mondo agricolo rodigino. L'attuale commissario liquidatore, avvocato Giampiero Martini, entrato a far parte di una terna collegiale nell'aprile del 2006, è in carica in forma monocratica dall'ottobre di quell'anno. Il Cap di Rovigo non è interessato, quindi, per quanto riguarda il passato, alla sentenza della Corte costituzionale che, a fine febbraio, ha stabilito l'illegittimità delle sostituzioni dei commissari unici con altri commissari unici (così come previsto dalla legge 233 del 2006), mentre ha definito legittime quelle dei collegi con un commissario unico. «La Corte ha sancito – spiega Gaetano Varano, direttore di Assocap, l'associazione nazionale dei consorzi agrari – che non possono essere fatte sostituzioni a prescindere dalle valutazione dell'operato e dei costi delle procedure. Un indirizzo che comunque dovrà valere per il futuro». Martini ha traghettato nel 2008, per la prima volta da dieci anni a questa parte, il Consorzio polesano in attivo, con un fatturato di oltre 49 milioni e un incremento nelle vendite del 5,75% rispetto al 2007. «Il Cap – dice il commissario – è per fatturato la quarta azienda della provincia. Ha sei agenzie e stocca 900mila quintali di cereali l'anno. Abbiamo diminuito i costi di gestione, riducendo negli ultimi tre anni i dipendenti da 51 agli attuali 32. Speriamo ora in un decreto favorevole del tribunale che potrebbe portare nel 2010 all'esecuzione del concordato. A quel punto anche il consorzio di Rovigo potrebbe guardare all'integrazione con quello di Padova e Venezia, operazione necessaria per reggere al meglio la competizione». Cr. Fo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il grido d'allarme, l'sos, lanciato dalla Ugl per la carenza di personale nei reparti di psi... (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 01 Aprile 2009 Chiudi di DENISE COMPAGNONE Il grido d'allarme, l'sos, lanciato dalla Ugl per la carenza di personale nei reparti di psichiatria di Sora, Ceccano e per i Csm di Anagni ed Alatri, ha trovato una risposta, - seppure sia solo una goccia nel grande mare della crisi che investe la sanità laziale-, nell'autorizzazione, arrivata dalla Regione, lunedì pomeriggio preso gli uffici di via Armando Fabi: si potrà procedere al reintegro, fino all'indizione del prossimo concorso (e quindi successiva stabilizzazione), delle figure professionali - psichiatri -, cui non era stato possibile rinnovare il contratto in scadenza il 7 di aprile. «La Regione Lazio, per i gravi disavanzi di bilancio - aveva detto in una nota la segretaria della Federazione Medici Ugl Antonella Spaziani -, sta facendo pagare un caro prezzo ai suoi cittadini ed operatori, deprivandoli di servizi e delle risorse indispensabili». Il salvataggio in extremis, ora, consentirà di avere a disposizione due psichiatri di cui uno andrà sicuramente a rinforzare l'organico di Sora, scongiurandone la chiusura, e a dare un sospiro di sollievo, seppur minimo, a reparti già sul punto di collasso. «Ma anche se non fosse arrivata questa comunicazione - ha detto il dott. Ciccarelli, direttore sanitario ASL - stavamo comunque con il capo dipartimento cercando soluzioni: trasferimenti o acquisizioni di prestazione. Il reparto di Sora non sarebbe stato chiuso». La situazione seppur alleggerita, rimane comunque delicata. Per l'ospedale di Ceccano per esempio, dove, se è vero che l'Spdc è stato mantenuto fino all'apertura del nuovo Dea di II livello a Frosinone, questo rimane l'unico reparto per malati acuti in una struttura che non ha gli indispensabili requisiti per l'esercizio di un'attività di ricovero per pazienti acuti, visto che da oggi non sarà più ospedale ma presidio territoriale di prossimità. Stessa situazione precaria per i Centri di Salute Mentale di Anagni e di Alatri, considerato che anche in quell'ambito sono in scadenza tre contratti a tempo determinato. «Qualora non fossero rinnovatiualora non fossero rinnovari - dice la Spaziani - resterebbero due soli medici per i Csm che invece dovrebbero avere i requisiti minimi indispensabili a garantire la continuità del percorso di cura e di assistenza».

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Procreazione assistita al vaglio della Consulta (sezione: Giustizia)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Procreazione assistita al vaglio della Consulta --> Mercoledì 01 Aprile 2009 GENERALI, pagina 7 e-mail print ROMAUdienza pubblica alla Corte costituzionale sulla legge 40 che regola la procreazione assistita: una vera e propria «battaglia in punta di diritto» dove i favorevoli e i contrari si sono fronteggiati snocciolando dati e statistiche italiane ed europee. La Corte, chiamata a decidere su diversi profili di illegittimità della legge del 2004 sollevati con tre distinte ordinanze dal Tar del Lazio e dal Tribunale di Firenze, una prima decisione l'ha presa subito non ammettendo in giudizio numerose associazioni che si erano costituite come parti tra cui Hera onlus, l'associazione Luca Coscioni, Sos infertilità e altre, che chiedevano tutte una bocciatura della legge. La Corte presieduta da Francesco Amirante ha invece ammesso le parti che si erano già costituite nel giudizi principali o che ne avevano diritto: la World Association Reproductive Medicine, presieduta dal professor Severino Antinori e i legali delle due coppie sterili affette da malattie genetiche trasmissibili che hanno chiesto una pronuncia di illegittimità di diversi articoli della legge 40. Ammessi anche gli interventi delle controparti: il governo, rappresentato dall'avvocato dello Stato Gabriella Palmieri; il Comitato per la tutela della salute della donna e la Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita, tutti favorevoli a lasciare la legge così com'è in quanto «giusto mezzo» tra l'interesse della donna al buon esito della procedura di procreazione medicalmente assistita e la tutela dell'embrione. La pronuncia dei giudici costituzionali è attesa in settimana, forse già oggi. Nell'udienza sono emerse tutte le anime che danno vita al dibattito sulla procreazione assistita. La legge 40, ha sottolineato in udienza l'avvocato Gian Carlo Muccio, rappresentante della Warm, «compromette il diritto alla salute del concepito», sottolineando peraltro come, secondo dati europei, la legge inoltre «sia portatrice di effetti limitativi: su 100 cicli, il numero di gravidanze portate a termine risulta pari a 8, mentre la media europea è intorno a 18-20». L'Avvocatura dello Stato, invece, si è schierata a favore della legge: «La mia è una difesa giuridica della legge - ha detto infatti l'avvocato dello Stato Gabriella Palmieri - che ha connotati forti e di impatto, non vi è nessuna insensibilità da parte mia. Anche la legge francese e quella svedese pongono il limite di tre embrioni. In Inghilterra, poi, si raccomanda un impianto non superiore a due». Palmieri, poi, ha ricordato anche i dati diffusi il 27 marzo scorso dal ministero della Salute: «Oltre il 100% dei centri ha risposto e devo dare credito alle conclusioni, secondo le quali nonostante l'età elevata di chi si sottopone ai trattamenti i risultati sono in linea con quelli europei». Parola anche ai legali della Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita. Per l'avvocato Giovanni Giacobbe «il valore principale sul piano della Costituzione è quello della vita e il diritto alla procreazione è il diritto alla libertà. Il limite di tre embrioni è discrezionale ma non lede la ragionevolezza della legge». Per questo i rappresentanti dei movimenti per la vita hanno chiesto l'inammissibilità della questione sollevata dal Tar del Lazio. Anche secondo Antonio Baldassarre, altro rappresentante dei movimenti, la Corte Costituzionale «non può modificare il numero massimo di embrioni, ma solo far cadere il limite: questa sarebbe una soluzione profondamente irragionevole poiché la tutela dell'embrione sparirebbe». Ultimo intervento per gli avvocati che rappresentano due coppie con problemi di procreazione che si sono rivolte al Tribunale di Firenze, che hanno parlato di «manifesta irragionevolezza» della legge. 01/04/2009 nascosto-->

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LA PUGLIA CONFERMA IL SUO PRIMATO NELLE ENERGIE ALTERNATIVE. (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 01 Aprile 2009 LA PUGLIA CONFERMA IL SUO PRIMATO NELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Bari, 1 aprile 2009 - Di seguito una nota dell’assessorato all’Ecologia, : “I dati ufficiali Terna per il 2008 confermano il primo posto per la Puglia nella produzione di energia eolica. “Al momento, infatti, sono 946 i Mw di energia prodotti dalla nostra Regione che “stacca” la Campania ferma a 718 e la Sicilia a 687. La Puglia è dunque cresciuta progressivamente in questa fonte alternativa: dai 301 Mw del 2005 ai 459 del 2006, dai 640 del 2007 agli attuali 946 in applicazione del Piano Energetico Ambientale Regionale che punta proprio sulle fonti ecocompatibili, aumentando anche il distacco con le altre Regioni. “Inoltre in questi tre primi mesi del 2009 l’Assessorato all’Ecologia ha licenziato con parere favorevole diversi impianti per complessivi 459 Mw che si aggiungono così a quelli in corso di autorizzazione. “Come si vede –ha dichiarato l’Assessore Losappio- la Regione sta proseguendo nelle sue politiche energetiche ambientali e questo rende ancora più cogente il No al nucleare e smaschera la protervia di chi, dal Governo Nazionale, ha voluto impugnare alla Corte Costituzionale la legge 31/08 che tende proprio a dare maggiori garanzie alla salute dei cittadini ed al territorio”. . <<BACK

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L'AQUILA-Duro scontro sul Centro Oli di Ortona ieri mattina in Consiglio regionale. Su ... (sezione: Giustizia)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 01 Aprile 2009 Chiudi di GIANCARLO DE RISIO L'AQUILA-Duro scontro sul Centro Oli di Ortona ieri mattina in Consiglio regionale. Su invito dell'assessore Mauro Febbo, la maggioranza di centro-destra ha infatti deciso di lasciare l'aula nel momento in cui avrebbe dovuto discutere una risoluzione sull'insediamento petrolifero presentata dai Verdi. Il documemento, molto articolato, sosteneva che con la decadenza delle concessioni, la mancanza dei requisiti ambientali e di salubrità, sarebbe stato opportuno attivare gli uffici regionali per la revoca di tutte le autorizzazioni date a suo tempo per la realizzazione del Centro. Febbo ha prima mostrato la sua contrarietà a discutere la risoluzione («abbiamo presentato un adeguato progetto di legge, l'opposizione fa propaganda»), poi ha invitato i consiglieri della sua parte ad abbandonare l'aula. Vivace la protesta del capigruppo dell'opposizione Acerbo, Costantini, D'Alessandro e dello stesso Caramanico. Acerbo ha parlato di «fuga della destra». Costantini non è stato tenero con Chiodi: «continua a fuggire le proprie responsabilità». Lo stesso ha fratto Franco Caramanico. Per Camillo D'Alessandro e gli altri «l'abbandono dei lavori dell'assemblea non è che la conferma della politica favorevole agli insediamenti petroliferi portata avanti dalla maggioranza di centrodestra che non ha mantenuto l'impegno di presentare ricorso alla Corte Costituzionale per difendere la legge contro il Centro Oli votata nella precedente legislatura e impugnata dal governo Berlusconi». D'Alessandro ha detto ancora che «l'aver evitato la discussione dimostra la volontà del centrodestra di trasformare per sempre il volto della nostra regione». Ed ha poi aggiunto che è pronto «un piano energetico elaborato dal Pd e di cui sarà relatore il consigliere Franco Caramanico». Insomma, secondo l'opposizione, le intenzioni della giunta Chiodi sarebbero ben diverse da quelle manifestate pubblicamente, perché «da una parte si evita il confronto sul problema del Centro Oli e dall'altra si insiste nella politica di trasformazione dell'Abruzzo da regione verde a regione petrolifera». E a conferma è stato citato l'avviso di evidenza pubblica, reso noto ieri, per la valutazione di impatto ambientale richiesta dalla società Edison per la perforazione a mare nel tratto di costa antistante i comuni di Vasto e di Ortona. Il Consiglio regionale ha anche discusso un'interpellanza all'assessore regionale ai Trasporti, Morra, sul dragaggio del porto di Ortona, azione che consentirebbe - si dice- l'immediato sviluppo delle attività portuali, con conseguenti ricadute economico e occupazionali. D'Alessandro ha detto di prendere atto della decisione di Morra che ha posto il problema al governo nazionale per reperire i fondi.

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L'antimafia difende le intercettazioni (sezione: Giustizia)

( da "Riformista, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Le notizie L'antimafia difende le intercettazioni Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, parlando con i giornalisti a margine di una riunione operativa con il ministro dell'Interno Roberto Maroni tenutasi a Reggio Calabria, ha detto: «Non toccateci le intercettazioni. Sono strumenti d'indagine che non si devono tagliare anche se condivido la necessità di colpire gli eccessi», ha spiegato. «Gli eccessi fanno male, e non vanno bene, ma le intercettazioni sono importanti per le indagini specie nella lotta alla criminalità italiana. Le intercettazioni hanno permesso - ha aggiunto Grasso - di compiere determinate operazioni di polizia e di supportare migliaia di indagini. Non è pensabile che il tutto venga abolito da una legge fatta dai politici, ai quali rivolgo il mio appello». «Nel 2008 - è stato detto in conferenza stampa da Maroni - sul tema della lotta alla criminalità sono stati sequestrati migliaia di beni alle 'ndrangheta con un incremento importante. Spero che anche nel 2009 questo avvenga, perchè solo cosi si può dare scacco matto alla criminalità organizzata calabrese». Legge 40 alla consulta. Si è svolta ieri presso la Corte Costituzionale l'udienza pubblica sulla legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. La Corte è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale degli articoli 14 e 6 della legge nei quali sono contenute le norme sul numero massimo di embrioni che si possono produrre, sull'obbligo di impianto, sul divieto di crioconservazione e sulla irrevocabilità del consenso. A sollevare la questione di legittimità costituzionale sono stati il Tar del Lazio in un caso e il tribunale di Firenze in due distinte occasioni. Non si discuterà invece di diagnosi preimpianto perché, in base alla giurisprudenza di merito passata in giudicato, è da considerare pacifico che questa può essere effettuata, dopo la decisione presa dal Tar del Lazio di annullare le linee guida. Alcune associazioni che avevano chiesto la costituzione come parti non sono state ammesse in giudizio dalla Corte. Si tratta delle associazioni che non erano già costituite nei giudizi principali. La decisione della Consulta è attesa entro la settimana. Cei garante con banche.I vescovi italiani intervengono a favore di famiglie povere e in difficoltà per aiutarle a far fronte alla crisi economica. La Conferenza episcopale italiana lancia infatti una colletta nelle parrocchie di tutto il territorio nazionale per raccogliere 30 milioni di euro che fungeranno da fondo di garanzia per l'Associazione banche italiane. Quest'ultima si è impegnata con la Cei a stanziare 300 milioni di euro di prestito per le famiglie con almeno tre figli o «gravate da malattia o disabilità» che «abbiano perso ogni forma di reddito». Lo ha annunciato il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Il prestito varrà un anno e sarà rinnovabile per un secondo anno. Ne potranno beneficiare tutte le famiglie, anche non cattoliche, purché fondate sul matrimonio anche civile. lo stupro di capodanno.«Con il processo potremo finalmente avere voce in capitolo, permettendo poi, con la sua conclusione, alla mia assistita di riuscire a mettere un punto a questa storia». Così ha detto l'avvocato Fabrizio Federici, difensore della ragazza violentata la notte di Capodanno. La Procura ha chiesto il giudizio immediato per il 23enne accusato dello stupro, Davide Franceschini. I commenti dei mezzi d'informazione dopo la scarcerazione del ragazzo non sono ancora stati metabolizzati. «La mia assistita - ha aggiunto il legale - sta reagendo bene all'incredulità per la campagna stampa negativa nei suoi confronti. Ora ha ripreso forza e grinta dopo quello che anche lei reputa un inaccettabile processo mediatico. Perché non bisogna dimenticare che non c'è alcun dubbio che ci sia stata violenza». 01/04/2009

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REGIONI: CONFERENZA APPROVA DOCUMENTO SU GOVERNO CLINICO (sezione: Giustizia)

( da "marketpress.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 01 Aprile 2009 REGIONI: CONFERENZA APPROVA DOCUMENTO SU GOVERNO CLINICO Roma, 1 aprile 2009 - La Conferenza delle Regioni ha approvato un documento sul testo unificato per il governo delle attività cliniche attualmente all’attenzione della Camera. Nel corso del confronto è stata sottolineata la necessità di un maggiore coinvolgimento delle Regioni, verificando anche l’opportunità dell’apertura di uno specifico tavolo di lavoro congiunto. Le Regioni hanno in particolare osservato che “si evidenzia un problema giuridico rilevante anche in relazione a diverse sentenze della Corte costituzionale che hanno delineato i rispettivi ambiti di competenza dello Stato e delle Regioni, in quanto la proposta di testo unificato presenta caratteri di incostituzionalità alla luce della riforma del Titolo V. Le disposizioni risultano invasive dell’autonomia regionale soprattutto in materia di programmazione, organizzazione e gestione dei servizi. Pertanto si ritiene opportuno che tali tematiche siano oggetto di confronto per il quale le Regioni manifestano la più ampia disponibilità”. Inoltre le Regioni hanno sottolineato un peoblema di merito e cioè un problema di merito: “poiché la legge affronta temi ed individua proposte già esaminate e discusse dalle Regioni in relazione ad una precedente proposta di legge governativa si confermano le considerazioni espresse anche in sede di precedente audizione che costituiscono a tutt’oggi la posizione unitaria sulla materia”. . <<BACK

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Legge 40, la Consulta discute l'ennesimo ricorso (sezione: Giustizia)

( da "Avvenire" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

CRONACA 01-04-2009 PROCREAZIONE ASSISTITA A difendere la norma in vigore dal 2004 sono intervenuti l'avvocatura dello Stato, il Comitato per la salute della donna e la Federazione nazionale dei centri e movimenti per la vita Legge 40, la Consulta discute l'ennesimo ricorso Sotto esame il limite dei tre embrioni e la impossibilità di congelarli DA ROMA GIANNI SANTAMARIA C on l'udienza pubblica tenutasi ieri presso il palazzo della Consulta è iniziata l'ennesima partita giuridica sulla legge 40 che dal 2005 regola la fecondazione medicalmente assistita. I giudici della Corte Costituzionale hanno sentito per due ore e mezza le parti costituitesi a favore e contro le eccezioni di costituzionalità sollevate da Tar del Lazio e dal tribunale di Firenze e che riguardano gli articoli 6 e 14 della normativa. Nei punti in cui è previsto, per il primo, che non si possa revocare il consenso all'impianto, una volta che gli ovuli sono stati fecondati. Per il secondo in gioco ci sono il limite alla creazione di tre embrioni e l'impossibiltà di congelarli attualmente vigenti. L'anteprima dell'udienza ha visto l'esclusione dagli interventi da parte di alcune associazioni schierate contro la legge: tra le più note la radicale Luca Coscioni, Amica Cicogna e Madre Provetta. Hanno, dunque, preso la parola da una parte la World association of Reproductive Medicine ( Warm), presieduta dal ginecologo Severino Antinori, e gli avvocati delle coppie sterili affette da patologie genetiche trasmissibili coinvolte nei giudizi dai quali è scaturita la richiesta. Dall'altra, a difendere la legge, oltre all'avvocatura dello Stato, c'erano il Comitato per la salute della donna e la Federazione nazionale dei Centri e movimenti per la vita. Per questi ultimi sono intervenuti l'avvocato Giovanni Giacobbe e il costituzionalista Antonio Baldassarre. Il primo ha ricordato come «il valore principale sul piano della Costituzione è quello della vita e il diritto alla procreazione è un diritto di libertà ». Inoltre «il limite di tre embrioni è discrezionale, ma non lede la ragionevolezza della legge». Dunque, «l'articolo 32 della Costituzione non risulta violato, perché se il trattamento non va a buon fine una volta, la donna non ha la necessità, costituzionalmente garantita, di sottoporsi a ulteriori trattamenti». Per Baldassarre «se fosse accolta la tesi dell'ordinanza, la Corte non potrebbe portare il numero di embrioni a quattro, cinque o sette, perché questo interverrebbe nella scelta legislativa. Quello che può fare, in astratto, è togliere il limite. Ma questo sarebbe irragionevole, perché l'articolo 1 della legge tutela l'embrione. E sarebbe influenzato il bilanciamento tra tutela dell'embrione e salute della donna». Tutt'altra la tesi dell'avvocato dell'associazione Warm, Carlo Muccio. Parla di legge che rende la donna un «contenitore». E cita dati del registro europeo secondo i quali in Italia su 100 cicli le gravidanza sarebbero 8 «mentre la media europea è intorno a 18-20». In realtà i dati del registro nazionale resi noti dal ministero giorni fa sui dati italiani raccolti nel 2007, gli ultimi disponibili, hanno spiegato c'è un aumento di gravidanze e bimbi nati. La bontà della legge, in base alla relazione annuale, è stata difesa anche dalla rappresentante dell'avvocatura dello Stato, Gabriella Palmieri. Sul limite dei tre embrioni la legge, ha detto, è in linea con quella francese e svedese, mentre anche in Inghilterra si raccomanda di impiantarne solo due. Visto che il 100% dei centri ha partecipato al censimento, poi, «devo dare credito alle conclusioni secondo le quali, nonostante l'età elevata di chi si sottopone ai trattamenti, i risultati sono in linea con quelli europei». È la seconda volta che la legge è sottoposta a un giudizio di costituzionalità. Nel 2006, su sollecitazione del tribunale di Cagliari a quale si era rivolta una coppia affetta da talessemia, era stata ritenuta inammissibile la richiesta riguardante l'articolo 13, che vieta la diagnosi preimpianto. La nuova sentenza è attesa in settimana. E per il deposito delle motivazioni passano di solito una ventina di giorni.

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IMMIGRATI/ CSM: DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Immigrati/ Csm: Dl sicurezza viola direttiva Ue su stranieri di Apcom Illecito estendere da 2 a 6 mesi la permanenza nei Cie -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm solleva perplessità sulla norma che estende il tempo di permanenza nei Cie da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari, norma contenuta nell'ultimo decreto sicurezza, in via di conversione in legge alla Camera. Nel dettaglio, secondo il Csm, questo comma del dl violerebbe la direttiva europea 115/2008, richiamata come norma base per l'estensione della detenzione. La direttiva europea, fanno notare i consiglieri nel parere al dl approvato dal plenum, consente il "trattenimento in caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione", ma in caso di difficoltà nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente soltanto "il prolungamento della permanenza". Nel decreto governativo, invece, questi due presupposti (resistenza all'identificazione e difficoltà nell'ottenere i documenti) vengono equiparati e questo, sostiene l'organo di autogoverno della magistratura, porta al fatto che "potrebbe verificarsi una vera e propria detenzione amministrativa basata su una semplice difficoltà nell'accertamento dell'identità legale del soggetto o nell'acquisizione della documentazione di corredo malgrado la sua piena disponibilità alla preparazione del rimpatrio". Infine, dubbi anche sull'affidamento al giudice di pace della decisione sul prolungamento della detenzione nel Cie. "Meglio sarebbe - dicono dal Csm - investire il tribunale ordinario in composizione monocratica, anche se questo porterebbe in termini organizzativi un impegno particolarmente gravoso".

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STUPRI/ CSM: IRRAZIONALE E IRRAGIONEVOLE ARRESTO E CARCERE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Stupri/ Csm: Irrazionale e irragionevole arresto e carcere di Apcom Rischio è che per reati minori si usi la normativa antimafia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm esprime "perplessità" sul decreto anti-stupri varato dal governo e in via di conversione alla Camera e definisce la norma, "sotto il profilo tecnico, irrazionale e irragionevole". Nel parere votato oggi dal plenum dell'organo di autogoverno delle toghe, infatti, vengono sollevati dubbi sull'obbligatorietà dell'arresto in flagranza e della custodia cautelare in carcere, "salvo casi di minore gravità", per gli stupratori. "Tali disposizioni - si legge nel parere - pur muovendo da un condivisibile giudizio di gravità dei reati in questione, suscitano perplessità per due ordini di motivi". In prima battuta, argomentano i consiglieri di Palazzo dei Marescialli, la "minore gravità" di un caso, che nel decreto costituisce discriminante per l'arresto e la detenzione in carcere, è una "circostanza attenuante speciale" che può essere "oggetto di applicazione soltanto da parte di un giudice all'esito di una valutazione processuale complessiva". Il dl del governo, invece, "demanda una eccentrica valutazione del fatto-reato, al momento della notizia criminis, a soggetti (la polizia giudiziaria e il pm) non in grado di effettuarla, anche per la limitatezza del materiale probatorio ancora in fase di formazione". "Tale forzatura - sostiene il Csm - è, sotto il profilo tecnico, irrazionale e irragionevole". In secondo luogo, secondo il Csm, è tecnicamente sbagliato estendere ai reati a sfondo sessuale la stessa norma che regola l'obbligatorietà del carcere per i reati di mafia. Quella norma, fa notare il Csm, superò il vaglio della Corte Costituzionale "soltanto con riferimento all'area dei delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso" e ciò "in relazione al coefficiente di pericolosità per le condizioni di base della convivenza e della sicurezza collettiva che agli illeciti di quel genere è connaturato". Infine, "riflessioni critiche" anche sull'estensione della normativa sui benefici penitenziari fino ad oggi applicata ai soli reati riconducibili al crimine organizzato anche ai reati a sfondo sessuale. In buona sostanza, se il decreto diventasse legge così com'è, secondo i consiglieri del Csm "delitti di fruizione della prostituzione minorile, divulgazione di materiale pedopornografico, turismo sessuale, violenza sessuale nelle ipotesi di minore gravità e di atti sessuali con un minore ultrasedicenne verrebbero ricompresi tra quelli per i quali i benefici carcerari sono concessi solo in assenza di elementi tali da far ritenere la sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva, collegamenti - si legge nel parere - davvero improbabili per la genesi e lo sviluppo di tali situazioni delittuose". Bene, invece, l'estensione del gratuito patrocinio alle vittime di reati di natura sessuale, a prescindere dal loro reddito.

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UCRAINA/ YUSHCHENKO FARÀ RICORSO A CORTE CONTRO VOTO A OTTOBRE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Ucraina/ Yushchenko farà ricorso a Corte contro voto a ottobre di Apcom Capo Stato voleva fissare data presidenziali per il 17 gennaio -->Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Il presidente della Repubblica ucraino Viktor Yushchenko è contrario alla risoluzione odierna del parlamento che ha fissato per il prossimo 25 ottobre le elezioni presidenziali e impugnerà quindi la decisione di fronte alla Corte costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri, ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì, insieme ai 174 rappresentanti del partito delle Regioni e ai 155 del Blocco Tymoshenko. La risoluzione entrerà in vigore dal momento della pubblicazione ufficiale.

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Altolà del Csm: ronde incostituzionali (sezione: Giustizia)

( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

RONDE Il Csm solleva «una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna all’autorità pubblica l’esercizio delle competenza in materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati» e quindi, di fatto, boccia l’istituzione, da parte del governo, delle cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare il rischio di una parziale incostituzionalità. Nel parere all’ultimo decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal plenum, l’organo di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle ronde «sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale». Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni da segnalare affiderebbe alle ronde un «troppo elevato tasso di discrezionalità» nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe, in buona sostanza, a una generale confusione. Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono obbligatoriamente iscriversi per esercitare l’attività di presidio territoriale: l’iscrizione, infatti, non equivarrebbe ad autorizzazione a operare, ma sarebbe «un mero accertamento della titolarità dei requisiti necessari a operare», con un rinvio a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm «troppo lacunoso». Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che «le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico». Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell’articolo 18 della Carta, che vieta di costituire «associazioni che, anche indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare». Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel parere, «una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi». E sulle ronde i consiglieri di Palazzo Marescialli esprimono anche un'altra «perplessità»: «La genericità delle previsioni contenute nel decreto legge può determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi della commissione di reati»; con il risultato di portare a «un aggravio sia per le forze dell’ordine» (che sarebbero distolte «dal perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio») «sia per l’esercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura». Infine, la doverosa specificazione del fatto che i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i "vigilantes" non possano avere strumenti «non definibili armi in senso proprio», ma comunque «atti a offendere o a esercitare coercizione fisica» nei confronti di terzi.

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(al.spe.) Sabato prossimo sarà a Mestre Gianfranco Fini. Il presidente della Camera dei Deputat... (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Mercoledì 1 Aprile 2009, (al.spe.) Sabato prossimo sarà a Mestre Gianfranco Fini. Il presidente della Camera dei Deputati interverrà alle 11 al Centro culturale Le Grazie, per una relazione sul tema "Le nostre città tra diritto alla libertà e ansia di sicurezza". Si tratta del secondo convegno promosso dalla Fondazione del Duomo nel quadro del ciclo d'incontri intitolato "La metropoli dei diritti" aperto a gennaio dall'intervento dell'allora presidente della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, sulla dignità. Fini proporrà un approfondimento sul secondo caposaldo dei sei valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (oltre alla dignità e alla libertà gli altri sono l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia) affrontando un argomento di forte attualità in tempi in cui la sicurezza è una delle preoccupazioni più diffuse nella popolazione. Il titolare dello scranno più alto di Montecitorio è quello di presentare una chiave di lettura su come sia possibile conciliare il diritto di libertà di ciascuno con la richiesta di abitare delle città nelle quali la delinquenza non la faccia da padrone. Per lanciare l'incontro la Fondazione del Duomo lancia un nuovo numero del suo giornale periodico Piazza Maggiore che in dodici pagine sviscera l'argomento della sicurezza, facendo parlare diversi esperti ed esponenti anche stranieri della città.

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Federcaccia: Stop alla riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Udine))

Argomenti: Giustizia

Federcaccia: «Stop alla riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà» Mercoledì 1 Aprile 2009, La Federazione Italiana della Caccia del Friuli Venezia Giulia nell'espressa rappresentanza di tutti i propri iscritti, pari al settanta per cento dei cacciatori, esercitanti l'attività sul territorio regionale 1) non concorda con l'esigenza di iniziare un percorso di modifica della legge regionale n.6/08 prima che la stessa abbia trovato completa applicazione e sperimentazione per un congruo periodo di tempo e soprattutto prima che la Corte Costituzionale abbia reso noto il suo giudizio sui motivi di censura sollevati dal Governo in carica; 2) rileva come l'iniziativa di legiferare dell'Assessorato competente e quella del Gruppo Consiliare della Lega Nord non è condivisibile nelle procedure seguite. Il proposto disegno manca di un preventivo confronto con le parti sociali oltre che di specifiche valutazioni delle reali problematiche del settore; 3) è certa che l'obiettivo politico, come ricavabile dal tenore del testo, non corrisponda alla volontà della stragrande maggioranza delle persone, delle associazioni e degli enti territoriali; 4) constata che in diversi passaggi del testo la tecnica legislativa utilizzata risulta essere poco comprensibile e al limite della legittimità; 5) ritiene che i contenuti ed il merito delle questioni venatorie, come affrontate, non siano assolutamente condivisili, avendo la potenzialità, fra le altre, di: a)non risolvere le questioni di asserita illegittimità costituzionale della l.r. n.6/08; b)pregiudicare in modo irreparabile il principio dell'autogestione venatoria; c) aumentare la conflittualità interna al mondo venatorio medesimo; d)aggravare le procedure di adozione ed approvazione degli atti; e)disincentivare l'impegno volontaristico di tutela e preservazione del territorio; f)annullare il ruolo storico ed istituzionale delle Riserve di Caccia e dei Distretti; g)non creare reali spazi di confronto fra mondo agricolo, ambientalista e venatorio; h) pregiudicare la tutela di tradizioni, culture ed attività tipiche del Friuli Venezia-Giulia; i) peggiorare le modalità di esercizio dell'attività venatoria non risolvendo questioni lasciate irrisolte dalla stessa legge n.6/08; j) compromettere la gestione della fauna e del territorio come azione partecipata e condivisa; k) aumentare l'inefficienza degli enti territoriali coinvolti, con pregiudizio diretto verso gli utenti; l) ridurre l'efficacia dell'azione amministrativa alimentando il cattivo uso del denaro pubblico. La Federazione Italiana della Caccia del Friuli Venezia Giulia auspica, quindi: l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fino a quando la medesima non verrà valutata dalla Corte Costituzionale; l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fino a quando la medesima non verrà attuata nella sua interezza; l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fino a quando non verrà compiuta una precisa ricognizione delle problematiche sottese alla programmazione faunistica ed all'esercizio venatorio; l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fin quando non verrà dato corso ad un preliminare confronto con tutte le parti sociali e con l'acquisizione di un consenso diffuso. Paolo Viezzi vicepresidente Federcaccia

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Caccia, la nuova sfida della Lega (sezione: Giustizia)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Udine))

Argomenti: Giustizia

Caccia, la nuova sfida della Lega La legge del Carroccio già bocciata dal Pdl: «Cercheremo una maggioranza in aula» Mercoledì 1 Aprile 2009, Trieste E' scontro a muso duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo Galasso ha ripetuto le critiche. «Abbiamo verificato la proposta della Lega - fa sapere Galasso -. Così com'è formulata non è accoglibile e condivisibile. Li avevano già avvisati: se non si arriverà a profondi cambiamenti ci esprimeremo in maniera difforme». Secondo il Pdl è stata una forzatura illustrare una proposta di legge prima di conoscere la sentenza della Corte Costituzionale. Tuttavia il testo leghista prevede l'abolizione dell'associazione obbligatoria dei cacciatori, prevista invece dalla legge 6, uno dei rilievi di fondo della Consulta. I punti salienti del progetto di legge sono il rafforzamento del ruolo delle Province e la valorizzazione dei direttori dei distretti e delle riserve. Prevista anche una semplificazione normativa, la revisione del dettato sull'aucupio e la riduzione della tassazione annuale, da 100 euro a 80. «La legge del centrosinistra era una legge contro la caccia e i cacciatori - ha detto il capogruppo Narduzzi -. La nostra cerca di risolvere alla radice i problemi di incostituzionalità». Sul piano operativo l'affidamento delle competenze alle Province permetterà di affrontare anche la questione dei cinghiali che minacciano la tranquillità dei centri urbani e delle volpi e dei corvidi che danneggiano l'agricoltura. «La Provincia di Pordenone - ha ricordato il sindaco Azzano Decimo e vicepresidente dell'Anci Enzo Bortolotti - l'anno scorso ha dovuto pagare per i danni causati dalla fauna selvatica 480 mila euro». Una svolta è stata sollecitata da Enore Picco, che ha definito in particolare "vergognosa" la gestione del distretto della Carnia. L'iniziativa della Lega porta altre due novità. La proposta di legge prevede, per associarsi all'attività venatoria, l'obbligo di residenza da almeno tre anni nel Comune sulla cui area è istituita la riserva. Ciò per evitare, ha detto Picco che «cacciatori di città vengano a rubare il patrimonio di un territorio». Inoltre Narduzzi ha preannunciato l'intenzione di promuovere l'attivazione di una scuola di caccia a Paluzza. La Lega, schierata in gran forze alla conferenza stampa, non ha lasciato cadere le critiche degli alleati. «Marin è consigliere equilibrato e preparato - ha detto Narduzzi - ma quando si sofferma sulla caccia perde il lume della ragione». Circa la posizione solitaria della Lega sulla riforma venatoria, il capogruppo ha affermato: «Non abbiamo la maggioranza in Consiglio. Si dovrà fare una maggioranza. Nessuno pensi a dare lezioni, mentre dovrebbe guardare in casa sua». Paolo Pichierri

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ALGIA TESTA NOCERA INFERIORE. CANONE DI DEPURAZIONE. IL COMUNE DI NOCERA INFERIORE RECEPISCE LA S... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ALGIA TESTA Nocera Inferiore. Canone di depurazione. Il Comune di Nocera Inferiore recepisce la sentenza 335 della Corte Costituzionale, retroattività compresa, e attiva le procedure di rimborso ai cittadini delle somme non dovute. Prima che sull'Ente cominci a cadere una pioggia di ricorsi, con tutte le conseguenti e necessarie spese legali, l'amministrazione Romano ha deciso di dare pieno adempimento alle nuove prescrizioni di legge e di snellire le procedure di richiesta di risarcimento dei cittadini. Lo ha fatto con un conferenza dei servizi convocata ad hoc a palazzo di città e presieduta dal vicesindaco e assessore al bilancio Antonio Cesarano. Una novità che dovrebbe mettere a tacere il coro di polemiche che si levatosi dalle opposizioni e dalle associazioni di consumatori del territorio all'indomani dell'approvazione della delibera di giunta con cui l'amministrazione annunciava il rimborso delle somme di depurazione non dovute ma solo a partire dall'ottobre 2008 e cioè dal giorno di pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato le disposizioni contenute nella legge 36/1994 e nel DLGS 152/06, riguardanti l'obbligo per gli utenti dell'acquedotto di corrispondere la quota di tariffa riferita al servizio di pubblica fognatura e di depurazione anche in assenza di impianti. A far sentire la propria voce era stata soprattutto l'avvocato Giuseppe Ruggiero, delegato dell'Unc a Nocera Inferiore che, d'intesa con il comitato provinciale dell'associazione di consumatori, aveva ribadito l'obbligatorietà del rimborso della quota per la depurazione pagata dai cittadini anche antecedentemente al 16 ottobre 2008 annunciando di avere presentato già un primo ricorso davanti ai giudici di Pace a favore di una cittadina di Nocera Inferiore. Da oggi, invece, i cittadini pare non debbano ricorrere alla Legge per ottenere il giusto risarcimento avendo l'amministrazione predisposto l'iter necessario e avviate tutte le procedure inerenti ai rimborsi dei canoni per depurazione versati dagli utenti negli anni precedenti in osservanza alla citata legge, e che nei termini individuati proprio da tale normativa saranno divulgate istruzioni circa le modalità di richiesta di restituzione del tributo. «A seguito della sentenza della Corte Costituzionale - ha precisato Antonio Cesarano - abbiamo approntato una delibera di Giunta, nella quale abbiamo fatto prevalere il principio della cautela rispetto alle cose che erano state immaginate nella sentenza della Corte Costituzionale. In questo periodo, poi, è stato fatto un decreto di legge, divenuto poi legge, che ha stabilito procedure e criteri da adottare rispetto alla restituzione del canone di depurazione».

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RITENIAMO DI POTER PRETENDERE CHE I PROCESSI IN CORSO POSSANO GIOVARSI DI UN CLIMA DIVERSO DA ... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Nord))

Argomenti: Giustizia

«Riteniamo di poter pretendere che i processi in corso possano giovarsi di un clima diverso da quello odierno». È il commento del legale della Impregilo, intervenuto sulle polemiche interne alla magistratura napoletana a proposito della gestione dei procedimenti relativi alle presunte irregolarità nella vicenda dello smaltimento dei rifiuti in Campania, procedimenti in cui sono coinvolte anche società del gruppo. Il legale si riferisce in particolare a due episodi: i contrasti intercorsi tra il procuratore Lepore e i sostituti Noviello e Sirleo sulla gestione delle indagini relative al prefetto Pansa e al sottosegrario Bertolaso (vicenda approdata al Csm in seguito alla revoca della delega dell'inchiesta ai due pm) e la recente inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra con le dichiarazioni rilasciate da Berlusconi che hanno suscitato critiche da parte del presidente dell'Anm di Napoli. «Le società Fibe e Fibe Campania e le persone fisiche che per esse hanno operato a Napoli, molte delle quali imputate - scrive l'avvocato Stile - manifestano il grave disappunto di fronte all'attuale dibattito interno alla magistratura napoletana che viene portato inopinatamente all'esterno con rischio di gravi pregiudizi per un sereno andamento delle vicende processuali in corso». CRIMALDI E DEL GAUDIO A PAGINA 31

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LEANDRO DEL GAUDIO IL DIBATTITO CORRE SUL FILO DELLA POSTA ELETTRONICA, UN TAM-TAM CHE VA AVANTI ... (sezione: Giustizia)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Caserta)) (Mattino, Il (Salerno)) (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Sud2))

Argomenti: Giustizia

LEANDRO DEL GAUDIO Il dibattito corre sul filo della posta elettronica, un tam-tam che va avanti da settimane e che ha fatto registrare un'impennata nelle ultime ore. Le mailing list per preparare l'assemblea di questo pomeriggio, per tastare il polso a una platea di pm che chiede il confronto col suo procuratore. Un forum virtuale, che cresce in termini numerici: sono circa quaranta le adesioni di pm che firmano via mail richieste di chiarimenti, esigenze di spiegazioni, volontà di confronto. Una quarantina di sostituti che fanno sentire la propria voce a mezzo posta. C'è una frase, una sorta di slogan, che torna in decine di interventi: «Io non mi scuso», firmato sostituto procuratore. Il riferimento diretto è a quanto avvenuto giovedì scorso ad Acerra: a quanto riportato dai giornali sulla cerimonia di inaugurazione del termovalorizzatore, sugli interventi del premier Berlusconi e dell'attuale presidente Impregilo Massimo Ponzellini (estraneo a vicende giudiziarie in corso). Ma anche all'interpretazione di alcuni pm dell'atteggiamento del procuratore Lepore: apparso, agli occhi di qualche sostituto, remissivo al cospetto delle critiche indirette rivolte alle inchieste giudiziarie sul ciclo smaltimento rifiuti in Campania. Di qui lo slogan che va per la maggiore, «io non mi scuso». L'assemblea, dunque, come momento di confronto. Come scenario naturale per chiedere spiegazioni su un paio di punti, come riportato dal Mattino nell'edizione di ieri: sull'opportunità del procuratore Lepore di partecipare alla cerimonia di inaugurazione del termovalorizzatore; sulla tutela delle indagini in corso a carico del gruppo Impregilo, dopo il tributo riservato dal premier agli «eroi» del gruppo imprenditoriale impegnato in Campania negli anni dell'emergenza. Un'assemblea con più anime, con più velocità. Un incontro al momento politicamente trasversale. È stato sostenuto dai Movimenti, Mi e da una parte di Md. Un'opportunità di incontro che la platea dei sostituti sfrutterà fino in fondo. Andando a ritroso. E mettendo a fuoco non solo il caso Acerra. Possibili variazioni tematiche, almeno secondo quanto trapela dal tam-tam via posta elettronica. Sul tappeto anche quanto avvenuto nei mesi scorsi in Consiglio giudiziario - assemblea che rappresenta i magistrati del distretto - e la gestione dell'inchiesta sui rifiuti in Campania. È qui, in sede di Consiglio giudiziario, che sono affiorati i primi malumori interni alla Procura. Decisivo, in questo caso, il confronto tra il procuratore e i due pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, sulla gestione dell'inchiesta ecoballe, con lo stralcio delle posizioni degli ex prefetti Catenacci, Bertolaso e Pansa. Si parte da una domanda: la scelta di Lepore di congelare sette posizioni equivale alla revoca del fascicolo coordinato da Sirleo e Noviello? Ne è nato un confronto interno al Consiglio giudiziario, al termine del quale si è deciso di interessare il Csm (la settima sezione, che non si occupa di rilievi disciplinari ma organizzativi), ma anche di rendere pubblici alcuni interventi pro e contro lo stralcio di Lepore. Un confronto che oggi attende una nuova tappa, i cui esiti restano imprevedibili. Da quattro anni procuratore a Napoli, il capo dei pm ribadisce la correttezza del proprio comportamento: sempre in prima linea a difendere le inchieste del suo ufficio, da anni al fianco dei propri sostituti, Lepore è intervenuto lunedì pomeriggio sulle stesse mailing list che chiedevano l'assemblea: «Sono andato a quella cerimonia per dovere istituzionale. Non potevo alzarmi quando il presidente del Consiglio ha iniziato a parlare, con Ponzellini poi non ho parlato di attività giudiziarie. C'è stata solo una stretta di mano».

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Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle leggi antistranieri" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA - Il Csm solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde ("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzilamente incostituzionale"); contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari; giudica irrazionale e irragionale "sotto il profilo tecnico", la legge che obbliga l'arresto dei violentatori solo in base al giudizio della polizia giudiziaria. Ronde inconstituzionali. "Derogare al principio che assegna all'autorità pubblica la tutela della sicurezza, affidandola a privati potrebbe essere incostituzionale. Troppa discrezionalità è concessa ai privati nella scelta dei casi da segnalare alla polizia. Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono iscriversi per esercitare l'attività di presidio territoriale. La Costituzione vieta di costituire "associazioni che perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi". E poi non è chiaro il divieto d'uso delle armi: non possono avere pistole, ma l'ultima stesura del dl non esclude manganelli o altri oggetti di difesa. "Violata direttiva Ue sugli stranieri". Perplesso il Csm anche sulla norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di identificazione da 2 a 6 mesi degli stranieri irregolari. Secondo il Consiglio superiore della magistratura il dl violerebbe la direttiva europea che autorizza di trattenere il clandestino solo nel caso in cui fa resistenza alla forza pubblica che vuole identificarlo, non nel caso in cui oppone difficoltà a consegnare i documenti. Nel decreto governativo, invece, i due presupposti (resistenza all'identificazione e difficoltà nell'ottenere i documenti) vengono equiparati. OAS_RICH('Middle'); Dubbi tecnici sulla legge antistupri. Sul decreto antistupri, il Csm sostiene la necessità di introdurre alcune modifiche. "Pur muovendo da un condivisibile giudizio di gravità dei reati in questione - scrive il Csm - i magistrati ritengono che il carcere deve essere deciso da un giudice dopo una valutazione processuale complessiva e non, come demanda il dl, dalla polizia giudiziaria o dal pm. Estendere ai reati a sfondo sessuale la stessa norma che regola l'obbligatorietà del carcere per i reati di mafia è una forzatura, sotto il profilo tecnico, irrazionale e irragionevole". Bene, invece, l'estensione del gratuito patrocinio alle vittime di reati di natura sessuale, a prescindere dal loro reddito. (1 aprile 2009

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Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati' (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 14:57 Il Consiglio Superiore della Magistratura solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde ("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzilamente incostituzionale"); contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di Identificazione ed Espulsione da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari; giudica irrazionale e irragionale "sotto il profilo tecnico" la legge che obbliga l'arresto in flagranza e la custodia in carcere dei violentatori solo in base al giudizio della polizia giudiziaria. I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli. Sulle ronde i consiglieri esprimono più di una "perplessità " a cominciare dalla scelta di "derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza". Ma soprattutto segnalano un pericolo: "La genericità delle previsioni contenute nel decreto legge può determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi della commissione di reati"; con il risultato di portare a "un aggravio sia per le forze dell'ordine" (che sarebbero distolte "dal perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio") "sia per l'esercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura". pagina successiva >>

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Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati' pag.1 (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 14:57 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né natura né finalità di ordine politico"; o "l'assenza di ogni requisito negativo , preclusivo della partecipazione alle associazioni, come quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di atti di discriminazione". E non basta: "La doverosa precisazione che i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma comunque atti a compiere atti di coercizione fisica";e non c'é "un effettivo controllo sull'attività realmente svolta dalle associazioni". Diverso è il giudizio sulla parte del decreto che "mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione sessuale". Il Consiglio "condivide" in particolare la scelta di ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente previsti", nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che "colma una profonda lacuna normativa". Ma esprime "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di violenza sessuale. Non mancano riserve sulla norma che estende a 6 mesi il termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri di identificazioni e di espulsione. "La privazione della libertà personale, che è bene di primaria rilevanza costituzionale - scrivono i consiglieri - impone che si attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la detenzione amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una materia così delicata "meglio sarebbe investire il tribunale ordinario" piuttosto che i giudici di pace. < < pagina precedente

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Giustizia/ Anm: No a interferenze in inchiesta pm Bari su (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - L'Associazione nazionale magistrati condivide pienamente la posizione e le perplessità espresse ieri dalla giunta distrettuale di Bari a proposito dell'ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presso la Procura pugliese, in seguito a un esposto dell'ex presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto. La giunta dell'Anm, riunita oggi a Roma, esprime "piena solidarietà ai colleghi della Procura di Bari" e "condivide l'auspicio che l'inchiesta amministrativa affidata agli ispettori ministeriali possa svolgersi senza pregiudizio né interferenze sull'attività giurisdizionale". Nel documento diffuso ieri, la giunta distrettuale di Bari aveva, tra l'altro, espresso "perplessità" per un'iniziativa certamente rientrante fra i poteri del ministro, ma disposta nell'imminenza dell'udienza preliminare e perciò in un momento giudicato "oggettivamente inopportuno", tanto più che in merito a presunte "scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.

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Ucraina/ Yushchenko farà ricorso a Corte contro voto a (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Il presidente della Repubblica ucraino Viktor Yushchenko è contrario alla risoluzione odierna del parlamento che ha fissato per il prossimo 25 ottobre le elezioni presidenziali e impugnerà quindi la decisione di fronte alla Corte costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri, ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì, insieme ai 174 rappresentanti del partito delle Regioni e ai 155 del Blocco Tymoshenko. La risoluzione entrerà in vigore dal momento della pubblicazione ufficiale.

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01/04/2009 15:16 IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Adnkronos) - La norma contenuta nel decreto sicurezza in via di conversione alla Camera, che estende il tempo di permanenza nei Cie da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari, viola la direttiva europea 115/2008, richiamata come norma base per l'estensione della detenzione. Lo sottolinea nel suo parere il Csm che esprime perplessita' sul punto. La direttiva europea, si legge nel parere al dl che verra' esaminato oggi pomeriggio in plenum, consente il "trattenimento in caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione", ma in caso di difficolta' nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente soltanto "il prolungamento della permanenza".

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SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. - (Adnkronos) - Il decreto anti-stupri varato dal governo e in via di conversione alla Camera ''mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione sessuale''. Al di la' delle perplessita' sulle ronde, nel parere del Csm sul testo governativo si ''condivide'' la scelta di ammettere l'incidente probatorio, ''in assenza dei requisiti ordinariamente previsti'', nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che ''colma una profonda lacuna normativa''.

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SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Adnkronos) - Critiche alle ronde stabilite dal decreto sicurezza; bene alle norme che invece riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. E' quanto esprime il Csm nel parere sul decreto legge del governo; un parere redatto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli che oggi pomeriggio verra' esaminato in plenum. Sulle ronde si esprimono "perplessita", come nella scelta di ''derogare al principio che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza''.

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Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati" (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati" di Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma - No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. è articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli e che oggi pomeriggio sarà all’esame del plenum. "Perplessità di ordine generale" Il Csm solleva "una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna all’autorità pubblica l’esercizio delle competenza in materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati" e quindi, di fatto, boccia l’istituzione, da parte del governo, delle cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare il rischio di una parziale incostituzionalità. "Troppa discrezionalità" Nel parere all’ultimo decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal plenum, l’organo di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle ronde "sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale". Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni da segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe, in buona sostanza, a una generale confusione. "Troppo lacunoso il registro delle ronde" Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono obbligatoriamente iscriversi per esercitare l’attività di presidio territoriale: l’iscrizione, infatti, non equivarrebbe ad autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso". "Dubbi di costituzionalità" Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che "le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico". Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell’articolo 18 della Carta, che vieta di costituire "associazioni che, anche indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel parere, "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi". Armi improprie Infine, la doverosa specificazione del fatto che i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i "vigilantes" non possano avere strumenti "non definibili armi in senso proprio", ma comunque "atti a offendere o a esercitare coercizione fisica" nei confronti di terzi. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Affaire Burgaud : le CSM reporte sa décision au 24 avril (sezione: Giustizia)

( da "Figaro, Le" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Burgaud : le CSM prend un mois pour décider Samuel Laurent (lefigaro.fr) avec agences 27/03/2009 | Mise à jour : 09:11 | Ajouter à ma sélection --> . --> Alors que sa décision était attendue vendredi, le Conseil supérieur de la magistrature souhaite un «délai supplémentaire» pour trancher le cas du juge en charge de l'instruction de l'affaire d'Outreau. Il rendra ses conclusions le 24 avril. Le cas Burgaud divise-t-il le Conseil supérieur de la magistrature ? Les membres de cette instance ont en tous cas, comme lefigaro.fr l'a révélé jeudi soir, choisi de reporter de plusieurs semaines leur décision sur le jeune juge, principal accusé du fiasco judiciaire de l'affaire d'Outreau. Ils la rendront le 24 avril. Ce report est dû, selon une source proche du dossier, à la nécessité d'un «délai supplémentaire» pour que les membres de l'organe disciplinaire de la justice arrivent à une décision. Selon l'un des avocats du juge Burgaud, Me Jean-Yves Dupeux, «il doit y avoir de très fortes divergences au sein du CSM. Ils ont du mal à trouver une majorité pour se décider». L'instruction ouverte sur le fiasco judiciaire d'Outreau a pour l'instant donné peu de résultats. En 2001, 18 personnes originaires de cette villes avaient été accusées de pédophilie et inceste. Elles passeront pour certains plusieurs années de détention préventive. Mais une fois séparés de leurs parents, les enfants qui les accusaient reviennent sur leurs déclarations. Lors du procès, en 2004, sept personnes sont acquittées, six faiblement condamnées, alors que les arguments de l'accusation ont été balayés. Il faudra un procès en appel pour qu'ils soient reconnus innocents. Fabrice Burgaud, jeune juge d'instruction en charge du dossier au tribunal de Boulogne-sur-Mer, est le seul membre de l'institution judiciaire à être soumis à la décision du CSM. Le procureur de Boulogne, Gérald Lesigne, n'a fait l'objet d'aucune sanction et a simplement été muté à Caen. Burgaud «a agi en conscience» Contre le juge Burgaud, accusé d'avoir eu «un comportement non conforme à ce qu'on est en droit d'attendre d'un juge dans l'exercice de ses fonctions, d'une particulière gravité pour les mis en cause, pour les mineurs et pour l'image de la justice», la Chancellerie, a réclamé une exclusion temporaire de la magistrature d'un an maximum. C'est l'une des neuf sanctions disciplinaires possibles, allant de la simple réprimande à la révocation. Dans l'échelle des peines, cette exclusion temporaire vient juste avant la rétrogradation, impossible puisque le jeune juge est déjà à l'échelon le plus bas. Le ministère public n'a pas souhaité aller au-delà en demandant la mise à la retraite d'office ou la révocation. Fabrice Burgaud, actuellement chargé de l'exécution des peines et de la coopération internationale au parquet de Paris, a «agi en conscience» et ne doit pas servir de bouc émissaire, soulignent ses avocats, qui notent que son travail a toujours été validé par sa hiérarchie. Dans une tribune publiée jeudi dans Libération, les avocats des innocents d'Outreau estimaient qu'on les avait « écartés » de la procédure contre le juge et qu'ils en éprouvaient à nouveau un sentiment «d'injustice».

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IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:16

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SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE PERPLESSITA' SU CARCERE OBBLIGATORIO PER STUPRATORI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:13

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SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 14:49

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Il Csm critico nei confronti delle ronde (sezione: Giustizia)

( da "Rai News 24" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma | 1 aprile 2009 Il Csm critico nei confronti delle ronde Il Csm E' un giudizio palesemente critico quello che il Csm si appresta a dare sull'istituzione delle 'ronde', prevista nel decreto sicurezza attualmente all'attenzione della Camera. Palazzo dei Marescialli, infatti, nel documento approvato dalla Sesta Commissione e che oggi pomeriggio sara' all'esame del plenum, esprime una "perplessita' di ordine generale" sulla "possibilita' di derogare al principio che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata ai privati". La "perplessita'", inoltre, "e' accentuata - si legge ancora nel documento - dalla finalita' che viene attribuita alle associazioni volontarie, che e' quella di 'segnalare alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale": tale "espressione - osserva il Csm - e' talmente generica da poter giustificare le segnalazioni piu' disparate su questioni che non rientrano nella tutela della sicurezza e non sono di competenza delle forze dell'ordine". Critiche vengono espresse anche in merito all'iscrizione delle associazioni in questione in un elenco a cura del prefetto, che "non si configura come un'autorizzazione amministrativa - si legge nel parere - ma come una mera verifica della corrispondenza tra i requisiti stabiliti nel decreto ministeriale e quelli posseduti dall'associazione", senza dunque "un effettivo controllo sull'attivita' realmente svolta dall'associazione". Anche il rinvio al decreto ministeriale suscita "perplessita'" data la "genericita' e le lacune contenute nel decreto", come la "mancata previsione, che non puo' che essere contenuta in un atto legislativo, che le associazioni non debbano avere ne' natura ne' finalita' di ordine politico, in considerazione del divieto posto dall'articolo 18 della Costituzione, di costituire associazioni che, anche indirettamente, preseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Nel decreto legge, poi, secondo Palazzo dei Marescialli, manca l'indicazione di "ogni requisito negativo, preclusivo della partecipazione alle associazioni, come quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi". Infine, la "doverosa precisazione" che i cittadini debbano essere 'non armati', conclude il Csm, non e' tale da fugare ogni dubbio sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma comunque atti a offendere". La genericita' delle previsioni contenute nel dl "puo' determinare il rischio del determinarsi di incidenti e, nei casi piu' gravi, della commissione di reati".

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La stroncatura del Csm (sezione: Giustizia)

( da "AprileOnline.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

La stroncatura del Csm Francesco Scommi , 01 aprile 2009, 16:09 Il Consiglio superiore della magistratura, in un parere della sesta commissione in procinto di essere esaminato dal plenum, boccia l'istituzione delle ronde: "Una deroga rischiosa" e l'aumento da due a sei mesi della detenzione nei Cie: "Viola le norme europee". Perplessità sul carcere obbligatorio (previsto finora solo per i mafiosi) a chi è accusato di stupro. Bene le misure contro lo stalking Critiche alle ronde e a una parte del pacchetto anti - immigrazione clandestina, perplessità giuridiche sul carcere obbligatorio agli stupratori, bene le norme contro lo stalkung. E' quanto esprime il Consiglio superiore della magistratura nel parere, redatto dalla sesta Commissione, sul decreto legge del governo. Il documento deve ora passare all'esame del plenum. Ronde. Si esprimono "perplessità", innanzitutto sulla scelta di "derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza". Si evidenzia inoltre il pericolo che la "genericità delle previsioni contenute nel decreto legge può determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi della commissione di reati", comportando "un aggravio sia per le forze dell'ordine" (che sarebbero distolte "dal perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio"), "sia per l'esercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura". Nel parere si evidenzia poi come nel testo del governo sulle ronde ci siano troppe "discrezionalità" e "lacune", come la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né natura né finalità di ordine politico". Inoltre si rileva "l'assenza di ogni requisito negativo, preclusivo della partecipazione alle associazioni, come quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di atti di discriminazione"; e la "doverosa precisazione che i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma comunque atti a compiere atti di coercizione fisica". Non ci sarebbe, secondo il parere, neppure un "effettivo controllo sull'attività realmente svolta dalle associazioni" . Norme anti - violenza sessuale e stalking. Secondo la sesta Commissione del Csm, il decreto in via di conversione alla Camera "mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione sessuale". Al di là delle perplessità sulle ronde, nel parere del Csm sul testo governativo si "condivide" la scelta di ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente previsti", nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che "colma una profonda lacuna normativa". Il parere mostra però "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di violenza sessuale: "La costruzione normativa demanda una eccentrica valutazione del fatto - reato, al momento della notizia criminis - si legge nel parere - a soggetti, la polizia giudiziaria nella fase dell'arresto e il pm nella fase della contestazione iniziale del reato per la richiesta della misura coercitiva, non in grado, anche per limitatezza del materiale probatorio, di effettuarla". Infine, la "presunzione di adeguatezza della sola custodia cautelare" per i reati a sfondo sessuale è oggi prevista solo per i delitti mafiosi e, ricorda il Csm, "ha superato il vaglio di costituzionalità soltanto con riferimento all'area dei delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso". Detenzione semestrale nei Cie. Riserve del Csm sulla norma che estende a 6 mesi (era contenuta nel decreto sicurezza ma il Parlamento la bocciò costringendo il governo a trovargli una collocazione in un altro decreto) il termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri di identificazione e di espulsione. "La privazione della libertà personale, che è bene di primaria rilevanza costituzionale - si legge nel parere - impone che si attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la detenzione amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una materia così delicata "meglio sarebbe investire il tribunale ordinario" piuttosto che i giudici di pace. La norma voluta dalla Lega nord, inoltre, viola la direttiva europea 115/2008, considerata la pietra angolare i materia. La suddetta direttiva consente il "trattenimento in caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione", ma in caso di difficoltà nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente soltanto "il prolungamento della permanenza". Nel decreto governativo, invece, questi due presupposti (resistenza all'identificazione e difficoltà nell'ottenere i documenti) vengono equiparati e questo, rileva la Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli, porta al fatto che "potrebbe verificarsi una vera e propria detenzione amministrativa basata su una semplice difficoltà nell'accertamento dell'identità legale del soggetto o nell'acquisizione della documentazione di corredo malgrado la sua piena disponibilità alla preparazione del rimpatrio".

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SICUREZZA/ DI GIOVAN PAOLO(PD): RONDE IN UFFICI,POLIZIA IN STRADA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sicurezza/ Di Giovan Paolo(Pd): Ronde in uffici,polizia in strada di Apcom "Assolutamente inevitabili le critiche del Csm alla norme" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Assolutamente inevitabili le critiche del Csm alla norme sulla sicurezza. Sulle ronde, però, tanto civismo non va sprecato. Proponiamo che esse siano utilizzate negli uffici, al posto dei 20 mila componenti delle forze dell'ordine che sono costretti a lavorare da impiegati mentre hanno le competenze per svolgere il loro servizio in strada a tutela della sicurezza". Lo afferma il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo, segretario della Commissione Affari Europei. "Anche su questo tema aspettiamo un passo indieto da Maroni e dal governo. Visto che l'esecutivo dice di aver trasformato le ronde in una sorta di volontariato a tutela del bene pubblico - continua Di Giovan Paolo - questi volontari siano impiegati negli uffici, e i poliziotti che ora timbrano passaporti ed evadono pratiche siano inviati nelle strade vista la loro professionalità".

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L'ALTOLÀ DEL CSM: "RONDE INCOSTITUZIONALI" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

L'altolà del Csm: "Ronde incostituzionali" -->Le toghe bocciano la norma inserita nel decreto sicurezza: «Così si viola l'articolo 18 della Costituzione, la sicurezza non può essere derogata. Rischio di incidenti e ulteriori reati».

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IL CSM CRITICA IL DECRETO SICUREZZA "NO ALLE RONDE E ALLE NORME SUGLI STRANIERI" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri" -->Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri" (14:52 01/04/2009)

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GIUSTIZIA/ ANM: NO A INTERFERENZE IN INCHIESTA PM BARI SU FITTO (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Giustizia/ Anm: No a interferenze in inchiesta pm Bari su Fitto di Apcom "Condividiamo loro perplessità, Alfano inopportuno su invio 007" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - L'Associazione nazionale magistrati condivide pienamente la posizione e le perplessità espresse ieri dalla giunta distrettuale di Bari a proposito dell'ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presso la Procura pugliese, in seguito a un esposto dell'ex presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto. La giunta dell'Anm, riunita oggi a Roma, esprime "piena solidarietà ai colleghi della Procura di Bari" e "condivide l'auspicio che l'inchiesta amministrativa affidata agli ispettori ministeriali possa svolgersi senza pregiudizio né interferenze sull'attività giurisdizionale". Nel documento diffuso ieri, la giunta distrettuale di Bari aveva, tra l'altro, espresso "perplessità" per un'iniziativa certamente rientrante fra i poteri del ministro, ma disposta nell'imminenza dell'udienza preliminare e perciò in un momento giudicato "oggettivamente inopportuno", tanto più che in merito a presunte "scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.

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SICUREZZA/ CSM: SULLE 'RONDE' DUBBI DI INCOSTITUZIONALITÀ (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sicurezza/ Csm: Sulle 'ronde' dubbi di incostituzionalità di Apcom "In parte viola l'articolo 18 della Costituzione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm solleva "una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenza in materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati" e quindi, di fatto, boccia l'istituzione, da parte del governo, delle cosiddette 'ronde', arrivando anche a ipotizzare il rischio di una parziale incostituzionalità. Nel parere all'ultimo decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal plenum, l'organo di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle ronde "sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale". Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni da segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe, in buona sostanza, a una generale confusione. Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono obbligatoriamente iscriversi per esercitare l'attività di presidio territoriale: l'iscrizione, infatti, non equivarrebbe ad autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso". Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che "le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico". Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell'articolo 18 della Carta, che vieta di costituire "associazioni che, anche indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel parere, "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi". Infine, la doverosa specificazione del fatto che i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i 'vigilantes' non possano avere strumenti "non definibili armi in senso proprio", ma comunque "atti a offendere o a esercitare coercizione fisica" nei confronti di terzi.

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Decreto sicurezza, Csm critica ronde,norme su stranieri e stupri (sezione: Giustizia)

( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA (Reuters) - Il Csm critica il decreto cosiddetto anti-stupri, in via di conversione alla Camera, che prevede anche le ronde di cittadini e l'estensione del tempo di permanenza degli immigrati nei Centri di identificazione ed espulsione da due a sei mesi. Nel parere di 12 pagine, che oggi dovrebbe essere votato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura essendo all'ordine del giorno, come spiega una fonte, si afferma che la norma sulle ronde potrebbe essere incostituzionale, e che l'estensione dei tempi di permanenza nei Cie violerebbe la direttiva europea. Il parere dell'organo di autogoverno della magistrature solleva poi "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di violenze sessuali. Il discusso decreto è stato varato dal governo lo scorso febbraio.

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Bene le norme anti-stalking, perplessità sulle ronde. Il Csm scende in campo sulla sicurezza (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Bene le norme anti-stalking, perplessità sulle ronde. Il Csm scende in campo sulla sicurezza La Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli ha espresso "perplessità" sui controlli sul territorio che potrebbero portare "a un aggravio dei lavoro per le forze dell'ordine". Valutate positivamente invece le misure anti-stalking commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 16:34

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Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 18:00 Il Consiglio Superiore della Magistratura solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde ("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzialmente incostituzionale"); contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di Identificazione ed Espulsione da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari; giudica irrazionale e irragionale "sotto il profilo tecnico" la legge che obbliga l'arresto in flagranza e la custodia in carcere dei violentatori solo in base al giudizio della polizia giudiziaria. I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli. Sulle ronde i consiglieri esprimono più di una "perplessità " a cominciare dalla scelta di "derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza". Ma soprattutto segnalano un pericolo: "La genericità delle previsioni contenute nel decreto legge può determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi della commissione di reati"; con il risultato di portare a "un aggravio sia per le forze dell'ordine" (che sarebbero distolte "dal perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio") "sia per l'esercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura". pagina successiva >>

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Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio pag.1 (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Il Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 18:00 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né natura né finalità di ordine politico"; o "l'assenza di ogni requisito negativo , preclusivo della partecipazione alle associazioni, come quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di atti di discriminazione". E non basta: "La doverosa precisazione che i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma comunque atti a compiere atti di coercizione fisica";e non c'é "un effettivo controllo sull'attività realmente svolta dalle associazioni". Diverso è il giudizio sulla parte del decreto che "mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione sessuale". Il Consiglio "condivide" in particolare la scelta di ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente previsti", nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che "colma una profonda lacuna normativa". Ma esprime "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di violenza sessuale. Non mancano riserve sulla norma che estende a 6 mesi il termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri di identificazioni e di espulsione. "La privazione della libertà personale, che è bene di primaria rilevanza costituzionale - scrivono i consiglieri - impone che si attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la detenzione amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una materia così delicata "meglio sarebbe investire il tribunale ordinario" piuttosto che i giudici di pace. < < pagina precedente

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Giustizia/ Il Csm archiva l'esposto di Fitto contro i Pm di... (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli, Renato Nitti, Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari delle indagini preliminari nel procedimento a suo carico. Secondo il Csm,i fatti contenuti nell'esposto presentato dal ministro "esulano le competenze della Prima Commissione", mentre permangono gli estremi per il proseguio dell'azione discplinare. L'esposto di Fitto, infatti, è stato esteso anche ai titolari dell'azione disciplinare. Fitto, nell'esposto presentato a Csm, Ministro della Giustizia e Pg della Cassazione, lamentava, tra l'altro, la ritardata iscrizione nel registro degli indagati di Bari, l'illegimittimità della richiesta di intercettazioni telefoniche, la partecipazioni di Rossi a un'iniziativa di Beppe Grillo, un'intervista rilasciata da Di Napoli, alcune fughe di notizie avvenute durante l'inchiesta e il metodo persecutorio nell'espletamento delle indagine. Per tutte queste ragioni, il Guardasigilli, cotitolare dell'azione disciplinare, ha inviato ieri a Bari gli ispettori di Via Arenula, che già oggi stanno ascoltanto i magistrati interessati dalla vicenda. Intanto, il pool di Bari ha inviato, sempre ieri, una lettera a palazzo dei Marescialli per assiscurare "la massima disponibilità alla collaborazione", ma per rivendacare anche la bontà delle azioni intraprese nell'inchiesta su Fitto. Alla luce dei nuovi eventi, però, non si esclude la possibilità che al Csm venga aperta una nuova pratica a breve.

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Bioetica, la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni" (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Bioetica, la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni" di Redazione La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni Roma - La legge 40 è parzialmente illegittima. Secondo la Consulta la legge che regola la fecondazione assistita va modificata. I giudici della Corte Costituzionale hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 6, inerente l’irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell’articolo 14. La decisione La Consulta, con la pronuncia di oggi (per le motivazioni bisognerà attendere alcune settimane), ha dunque dichiarato illegittimo il "cuore" della legge 40 sul limite di tre embrioni in un unico impianto e sul loro trasferimento nell’utero della donna. I ricorsi dichiarati inammissibili per difetto di rilevanza, invece, riguardavano l’irrevocabilità del consenso da parte della donna all’impianto (articolo 6, comma 3) e il divieto, se non in casi eccezionali, della crioconservazione (articolo 14, comma 1), nonché il divieto di riduzione embrionaria di gravidanze plurime (art.14, comma 4). A sollevare le questioni di legittimità davanti alla Corte erano stati il tar del Lazio e il tribunale di Firenze (quest’ultimo con due distinte ordinanze relative a cause intentate da coppie sterili o affette da malattie ereditarie), rilevando la violazione degli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione, inerenti i principi di uguaglianza, del diritto alla salute, e del rispetto della dignità umana. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità di Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma - No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo stalking. è articolato il giudizio del Csm sul decreto legge del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli e che oggi pomeriggio sarà all’esame del plenum. "Perplessità di ordine generale" Il Csm solleva "una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna all’autorità pubblica l’esercizio delle competenza in materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati" e quindi, di fatto, boccia l’istituzione, da parte del governo, delle cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare il rischio di una parziale incostituzionalità. "Troppa discrezionalità" Nel parere all’ultimo decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal plenum, l’organo di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle ronde "sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale". Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni da segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe, in buona sostanza, a una generale confusione. "Troppo lacunoso il registro delle ronde" Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono obbligatoriamente iscriversi per esercitare l’attività di presidio territoriale: l’iscrizione, infatti, non equivarrebbe ad autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso". "Dubbi di costituzionalità" Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che "le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico". Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell’articolo 18 della Carta, che vieta di costituire "associazioni che, anche indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel parere, "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi". Armi improprie Infine, la doverosa specificazione del fatto che i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i "vigilantes" non possano avere strumenti "non definibili armi in senso proprio", ma comunque "atti a offendere o a esercitare coercizione fisica" nei confronti di terzi. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Fecondazione assistita, Consulta boccia parzialmente legge 40 (sezione: Giustizia)

( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni], comunque non superiore a tre". Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte ha, invece, dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14.

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FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI PARZIALE 'STOP' DELLA CORTE COSTITUZIONALE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 19:21

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Fecondazione. La Consulta boccia la legge 40: no al limite dei 3 embrioni (sezione: Giustizia)

( da "Rai News 24" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma | 1 aprile 2009 Fecondazione. La Consulta boccia la legge 40: no al limite dei 3 embrioni Fecondazione in laboratorio La Corte costituzionale ha accolto due dei tre ricorsi presentati dai radicali e dall'associazione Luca Coscioni contro la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. In particolare sarebbe caduto il principio dell'intangibilita' dell'embrione. I giudici della Consulta erano chiamati a decidere sulla legittimita' dell'articolo 14 comma 2 e 3. In discussione il fatto che, secondo la legge approvata dal Parlamento, le tecniche di produzione degli embrioni non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre e il fatto che la crioconservazione di embrione e' vietata salvo ipotesi del tutto eccezionali. Norme che, secondo i fautori del ricorso parzialmente accolto dai giudici della Corte costituzionale, risulterebbe in contrasto con gli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione.

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Legge sulle fecondazione assistita, Consulta boccia limite di 3 embrioni (sezione: Giustizia)

( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA Parziale bocciatura della legge 40 da parte della Consulta. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l’illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare nell’utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita. L’Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell’articolo 14 della legge in questione «nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna». I giudici costituzionali hanno invece dichiarato «inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionali degli articoli, 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4».

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SICUREZZA/ COTA: IMPROVVIDA USCITA DEL CSM, MA NON SORPRENDE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sicurezza/ Cota: Improvvida uscita del Csm, ma non sorprende di Apcom Ormai è costante che si occupi di politica, perde credibilità -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La presa di posizione del Csm su alcune norme del dl sicurezza rappresentano una "uscita improvvida" che però "non ci sorprende". "Ormai è una costante che il Csm invece di dedicarsi ai propri compiti di organismo di autogoverno della magistratura si occupi di politica perdendo proprio per questo motivo credibilità". Lo ha dichiarato il presidente dei Deputati della Lega, Roberto Cota, in riferimento al parere della Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli. "Che cosa c'entra il Csm con la valutazione del provvedimento in discussione in Parlamento?", chiede Cota, che poi spiega: "Nel merito si contesta la costituzionalità di un provvedimento che è già stato vagliato in primo luogo dal presidente della Repubblica in sede di emanazione del decreto. Quanto alla valutazione della normativa europea - aggiunge il capogruppo leghista - è proprio l'Unione europea che consente di trattenere i clandestini nei Cie fino a 18 mesi". "La musica è sempre la stessa: c'è chi vuole contrastare il crimine e l'immigrazione clandestina e chi, invece - conclude Cota - porta avanti la politica degli indulti".

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##UCRAINA/PARLAMENTO ANTICIPA PRESIDENZIALI,YUSHCHENKO NON CI STA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

##Ucraina/Parlamento anticipa presidenziali,Yushchenko non ci sta di Apcom L'ennesimo conflitto istituzionale a Kiev -->Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - L'ennesima crisi istituzionale è esplosa oggi a Kiev. L'Ucraina, un paese combattuto tra aspirazioni europee e la vicinanza alla Russia, è testimone di un nuovo conflitto che vede al centro il suo presidente, Viktor Yushchenko. Il Parlamento (Rada) ha fissato le elezioni presidenziali per il prossimo 25 ottobre, andando contro la proposta di riforma costituzionale, depositata ieri dal Capo dello Stato, che prevede la consultazione elettorale presidenziale per il 17 gennaio. La mossa del Parlamento ha provocato l'indignazione di Yushchenko. "Senza alcun dubbio, la decisione è illegale e contraria alla Costituzione", ha affermato il presidente, raggiunto dalla notizia mentre presenziava alla commemorazione per il 200mo anniversario della nascita del grande scrittore Nikolai Gogol. Neanche a dirlo: un genio della letteratura che Kiev e Mosca si contendono senza risparmiare i toni nelle accuse reciproche. Yushchenko non ha frapposto comunque tempo e ha detto chiaro e tondo che intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko. La Costituzione attualmente in vigore prevede che le elezioni parlamentari non possano essere decise dal presidente negli ultimi sei mesi di mandato, esiste insomma un corrispettivo del "semestre bianco" italiano. Questo vuol dire che, se le presidenziali sono fissate per il 25 ottobre, "il presidente avrebbe solo tre settimane per decidere di sciogliere le Camere", spiega l'analista Kost Bondarenko all'agenzia di stampa Interfax. E, comunque, anche se Yushchenko dovesse avere ragione, la questione potrà essere portata alla Corte costituzionale difficilmente prima di maggio, il che rende davvero improbabile, secondo Volodymyr Fesenko dell centro di studi politici Penta, che possano aver luogo le elezioni politiche anticipate. (segue)

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FECONDAZIONE/ BUTTIGLIONE: CONSULTA SCONCERTA E PREOCCUPA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/ Buttiglione: Consulta sconcerta e preoccupa di Apcom "Nessuno schieri la Costituzione contro la vita" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - A giudizio del presidente dell'Udc Rocco Buttiglione "è grave lo sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune parti della Legge 40". "Difficile - afferma - non avere l'impressione che un gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando il Parlamento della sua sovranità. L'equilibrio dei valori lo stabilisce il Parlamento. La Corte Costituzionale deve attenersi allo spirito e alla lettera della Costituzione data secondo le intenzioni dei padri fondatori". "La Costituzione - conclude- ha da sempre avuto l'appoggio convinto, entusiasta e fattivo dei cattolici italiani. Se passasse l'idea che la Costituzione sia contro la vita si creerebbe un'incrinatura drammatica nella coscienza della nazione. Molti potrebbero pensare "non è più la nostra Costituzione. Nessuno porti via la Costituzione al popolo italiano sequestrandola a favore di una ideologia o di una linea politica".

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BIOETICA, LA CONSULTA BOCCIA LA LEGGE 40: "E' ILLEGITTIMO IL LIMITE DI TRE EMBRIONI" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Bioetica, la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni" -->La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni. L'associazione Coscioni esulta: "Duro colpo alla legislazione"

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RAI/ LETTERA 22: GARANTIRE PLURALISMO COME CHIEDE CONSULTA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Rai/ Lettera 22: Garantire pluralismo come chiede Consulta di Apcom Lo dimostra recente sentenza su caso Petroni -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La recente sentenza della Corte Costituzionale sul 'caso Petroni', oltre a riaffermare il valore della legge Gasparri, pienamente coerente col sistema costituzionale, afferma un principio sacrosanto quando scrive: 'L'imparzialità e l'obbiettività dell'informazione possono essere garantite solo dal pluralismo delle fonti e degli orientamenti ideali, culturali e politici, nella difficoltà che le notizie e i contenuti dei programmi siano, in sé e per sé, sempre e comunque obbiettivi'. Più che preoccuparsi di quello che fa o non fa la politica, le associazioni di categoria e sindacali dovrebbero domandarsi se nel servizio pubblico oggi è pienamente assicurato il pluralismo degli orientamenti ideali, culturali e politici". Lo dichiara l'associazione Lettera22, in una nota del presidente Paolo Corsini e di Gennaro Sangiuliano, componente dell'esecutivo delegato alle questioni giuridiche. "Chi solleva polveroni - prosegue la nota - potrebbe voler coprire il nodo reale, essenziale per la vita democratica, rappresentato dalla necessità di garantire il pluralismo degli orientamenti culturali".

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FECONDAZIONE ASSISTITA, BOCCIATA LA LEGGE LA CONSULTA: "NO AL LIMITE DI TRE EMBRIONI" (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione assistita, bocciata la legge La Consulta: "No al limite di tre embrioni" -->La Corte Costituzionale: illegittima la restrizione del numero di embrioni che si possono impiantare nell'utero delle varie pazienti che si sottopongono alla procreazione assistita

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FECONDAZIONE/ DELLA VEDOVA: CONSULTA CONFERMA LIMITI DELLA LEGGE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/ Della Vedova: Consulta conferma limiti della legge di Apcom Non può fissare confini arbitrari alla pratica medica -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 non si limita ad intervenire su di un punto di cui la comunità scientifica aveva da tempo denunciato l'irragionevolezza e i giuristi la probabile incostituzionalità. Mi pare che confermi anche, in via generale, che i limiti che la legislazione impone nel campo della ricerca, della sperimentazione e della pratica medica non possono essere arbitrari e stabiliti secondo criteri puramente discrezionali". Lo dice il deputato del Pdl Benedetto Della Vedova, commentando la sentenza della Consulta sulla legeg 40. "Questa sentenza, dunque, - conclude- rappresenta anche un monito per il legislatore rispetto alle scelte che il Parlamento dovrà assumere sulla materia del fine vita".

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FECONDAZIONE/VENDOLA: SCONFITTA POSIZIONE DI ARROGANZA IDEOLOGICA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/Vendola: Sconfitta posizione di arroganza ideologica di Apcom Decisione Consulta è vittoria della civiltà e della democrazia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La bocciatura della legge 40 da parte della Corte costituzionale "è una notizia bellissima, che conferma la validità della nostra Costituzione". E' il commento di Nichi Vendola alla decisione dei giudici della Consulta che hanno dichiarato incostituzionali due norme della legge sulla fecondazione assistita. "E' stata sconfitta una posizione segnata da massima arroganza ideologica, chiusa a ogni dialogo", aggiunge l'esponente di Sinistra e libertà. "In una materia delicatissima e dolorosa, dove più che mai sarebbe stato necessario e doveroso procedere con la massima apertura, dialogando con l'intera società e con tutto il paese, si è preferito invece - lamenta Vendola - il metodo brutale dell'imposizione. La sconfitta di questo metodo è una vittoria della civiltà e della democrazia". "Una simile sentenza - conclude Vendola - è anche dimostrazione eloquente della validità e della modernità della nostra Costituzione, e ci conferma ulteriormente nella decisione di difenderla strenuamente da ogni tentativo di stravolgerne il senso e il significato profondo".

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PROCREAZIONE, LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA IL LIMITE DEI TRE EMBRIONI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Procreazione, la Corte Costituzionale boccia il limite dei tre embrioni -->L’Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell’articolo 14 della legge in questione

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FECONDAZIONE/ ASS.COSCIONI: DURO COLPO DA CONSULTA ALLA LEGGE 40 (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/ Ass.Coscioni: Duro colpo da Consulta alla legge 40 di Apcom Ora lottiamo per libertà di ricerca -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Marco Cappato e Rocco Berardo, segretario e tesoriere Associazione Luca Coscioni sottolineano il "duro colpo alla legge 40" venuto dalla Corte Costituzionale. "I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale - afferma- hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia stata la stesura della legge "italiana" sulla fecondazione assistita. I casi individuali di donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l'ideologia di una legge tanto proibizionista hanno consentito il secondo colpo, dopo quello del TAR sulla diagnosi preimpianto, a questa legge. La pentola clericale della legge 40 è stata fatta senza il coperchio costituzionale". "Ora - concludono - è urgente riuscire a imprimere una svolta anche sulla questione centrale per milioni di malati: quella di destinare le migliaia di embrioni sovrannumerari, invece che nella spazzatura, alla ricerca".

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FECONDAZIONE/GAMBINO:CON DECISIONE CONSULTA SI APRE A EUGENETICA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/Gambino:Con decisione Consulta si apre a eugenetica di Apcom Rischio di stravolgimento della legge 40 -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Primi allarmati commenti alla sentenza con cui la Corte costituzionale boccia parzialmente la legge sulla fecondazione assistita. "Se, come pare, la decisione della Corte ha come obiettivo quello di eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e dell'obbligo di impianto degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile conseguenza la possibilità di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli altri", avverte il professor Alberto Gambino, ordinario di Diritto privato e direttore del Centro di ricerca in Scienze umane dell'Università Europea di Roma. "Ciò - insiste il giurista - finisce per stravolgere la disciplina in materia di procreazione assistita dettata dal Parlamento, in quanto il legislatore ha previsto la procreazione artificiale come uno strumento per porre rimedio a problematiche relative alla capacità di procreare e non invece - conclude Gambino - come strumento per operare soluzioni eugenetiche".

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FECONDAZIONE/ CONSULTA BOCCIA LEGGE 40: NO A LIMITE 3 EMBRIONI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/ Consulta boccia legge 40: no a limite 3 embrioni di Apcom Incostituzionale trasferire embrioni se ci sono rischi per donna -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Parziale bocciatura della legge 40 da parte della Consulta. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l'illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita. L'Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 della legge in questione "nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna". I giudici costituzionali hanno invece dichiarato "inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionali degli articoli, 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4".

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SICUREZZA/ CICCHITTO: CSM INTERVIENE SULLA PRODUZIONE DELLE LEGGI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sicurezza/ Cicchitto: Csm interviene sulla produzione delle leggi di Apcom "Impreciso e sbagliato usare il termine 'ronde'" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La Sesta Commissione del Csm con il suo parere predisposto per il plenum interviene ancora una volta sulla produzione delle leggi e sulla politica". Il capogruppo del Popolo della Libertà, Fabrizio Cicchitto, interpellato dal quotidiano online Affaritaliani.it, risponde ai rilievi del Csm sul dl sicurezza. "Il termine 'ronde' riferito alla versione del testo governativo è del tutto improprio perché si tratta di associazioni di cittadini condizionate da regole ben precise in modo da evitare inconvenienti di tipo razzista e l'esercizio di ogni tipo di azione che non sia quello di invocare l'intervento delle forze dell'ordine o di svolgere un ruolo positivo con la presenza sul territorio".

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GIUSTIZIA/ IL CSM ARCHIVA L'ESPOSTO DI FITTO CONTRO I PM DI BARI (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Giustizia/ Il Csm archiva l'esposto di Fitto contro i Pm di Bari di Apcom "Non è competenza prima Commissione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli, Renato Nitti, Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari delle indagini preliminari nel procedimento a suo carico. Secondo il Csm,i fatti contenuti nell'esposto presentato dal ministro "esulano le competenze della Prima Commissione", mentre permangono gli estremi per il proseguio dell'azione discplinare. L'esposto di Fitto, infatti, è stato esteso anche ai titolari dell'azione disciplinare. Fitto, nell'esposto presentato a Csm, Ministro della Giustizia e Pg della Cassazione, lamentava, tra l'altro, la ritardata iscrizione nel registro degli indagati di Bari, l'illegimittimità della richiesta di intercettazioni telefoniche, la partecipazioni di Rossi a un'iniziativa di Beppe Grillo, un'intervista rilasciata da Di Napoli, alcune fughe di notizie avvenute durante l'inchiesta e il metodo persecutorio nell'espletamento delle indagine. Per tutte queste ragioni, il Guardasigilli, cotitolare dell'azione disciplinare, ha inviato ieri a Bari gli ispettori di Via Arenula, che già oggi stanno ascoltanto i magistrati interessati dalla vicenda. Intanto, il pool di Bari ha inviato, sempre ieri, una lettera a palazzo dei Marescialli per assiscurare "la massima disponibilità alla collaborazione", ma per rivendacare anche la bontà delle azioni intraprese nell'inchiesta su Fitto. Alla luce dei nuovi eventi, però, non si esclude la possibilità che al Csm venga aperta una nuova pratica a breve.

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MADAGASCAR/ RAVALOMANANA: HO CEDUTO POTERI PERCHÉ MINACCIATO (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Madagascar/ Ravalomanana: ho ceduto poteri perché minacciato di Apcom Intervento del presidente al vertice Sadc: circondato da soldati -->Antananarivo, 1 apr. (Apcom) - Il presidente deposto del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha affermato in un discorso al vertice della Comunità di sviluppo dell'Africa australe (Sadc) di essere stato costretto a cedere pieni poteri "sotto la minaccia di un'arma" e "circondato da soldati". Ravalomanana ha rilasciato queste dichiarazioni durante la presentazione della situazione in Madagascar di fronte ai responsabili dell'Africa australe, nel corso di un vertice in Swaziland. "Io non mi sono mai dimesso. Sono stato costretto a trasmettere il potere sotto la minaccia di un'arma, il 17 marzo", ha affermato Ravalomanana in questo discorso, "La mia famiglia e io eravamo accerchiati da soldati che minacciavano le nostre vite. Mio figlio e sua moglie sono stati costretti a nascondersi nella foresta. L'unica scappatoia era lasciare il Paese". "Il 17 marzo, (il suo rivale Andry Rajoelina) ha inviato truppe (dell'esercito) al palazzo di stato di Iavoloha, dove risiedevo e lavoravo. Le truppe hanno disperso migliaia di miei sostenitori schierati all'esterno del palazzo, prima di attaccarlo", ha affermato Ravalomanana. Ravalomanana è stato costretto a dimettersi il 17 marzo e ha trasferito pieni poteri a un comitato militare, che li ha ritrasmessi alcune ore più tardi al leader dell'opposizione Andry Rajoelina, diventato presidente dell'alta autorità di transizione. Questi passaggi di potere erano stati in seguito convalidati dall'Alta corte costituzionale. (fonte Afp)

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Fecondazione assistita, i commi bocciati dalla Consulta (sezione: Giustizia)

( da "CittadinoLex" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Sei in: Prima Pagina | Sanità | Testo Sono stati dichiarati illegittimi solo due commi dell'intera legge Fecondazione assistita, i commi bocciati dalla Consulta (Nota Corte costituzionale 1.4.2009) La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno bocciato l'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14. La decisione della Consulta è stata anticipata oggi con una breve nota. La grande parte della legge e l'impianto generale restano comunque legittimi. (01 aprile 2009)

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Fecondazione assistita, Consulta boccia parte legge 40 (sezione: Giustizia)

( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni], comunque non superiore a tre". Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte ha, invece, dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14. Ieri in udienza pubblica i giudici dell'Alta Corte avevano ascoltato le ragioni a favore e contro la norma varata nel 2004 che, l'anno successivo, passò indenne il referendum abrogativo per mancato raggiungimento del quorum. IL RICORSO DEL TAR DEL LAZIO E DEL TRIBUNALE DI FIRENZE A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia non fertile di Milano affetta da una grave malattia genetica Secondo i giudici del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio, la legge è in contrasto con diversi principi tutelati dalla Costituzione. In particolare con l'art.3, sotto il profilo della ragionevolezza per il mancato bilanciamento tra la tutela dell'embrione e la tutela della esigenza di procreazione visti la "mancata valutazione della concreta possibilità di successo della pratica da effettuare" e il "mancato riconoscimento al medico curante di ogni discrezionalità nella valutazione del singolo caso". Continua...

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SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL (sezione: Giustizia)

( da "Adnkronos" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 19:40

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Legge 40, stop della Consulta "No a limite di tre embrioni" (sezione: Giustizia)

( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

ROMA - La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14. Il governo. "Sono molto dubbi gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sulle pratiche che devono essere adottate nei centri", afferma il sottosegretario al Welfare con delega alla Bioetica, Eugenia Roccella, annunciando l'emanazione di "nuove linee guida". L'opposizione. "Le sentenze della Corte vanno sempre rispettate", replica il segretario del Pd. Per Dario Franceschini "i temi nuovi, come anche quello sull'idratazione e alimentazione, gradualmente richiederanno regole e che si adeguino gli strumenti legislativi. Per il nostro ordinamento, il pronunciamento della Corte non potrà che essere recepito". Il ricorso. A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World Association Reproductive Medicine e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa. Le questioni di legittimità costituzionale. Riguardano, in particolare, l'articolo 14 (commi 1,2,3 e 4) che prevede la formazione di un numero limitato di embrioni, fino a un massimo di tre, da impiantare contestualmente, e vieta la crioconservazione al di fuori di ipotesi limitate. Davanti alla Consulta è stato impugnato anche l'art.6 (comma 3) della legge 40 nella parte in cui obbliga la donna, una volta dato il proprio consenso alle tecniche di fecondazione assistita, all'impianto degli embrioni, escludendo così la revoca del consenso. OAS_RICH('Middle'); "Norme in contrasto con principi costituzionali". Queste norme - secondo i giudici del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio - sono in contrasto con diversi principi tutelati dalla Costituzione. In particolare con l'art.3, sotto il profilo della ragionevolezza per il mancato bilanciamento tra la tutela dell'embrione e la tutela della esigenza di procreazione visti la "mancata valutazione della concreta possibilità di successo della pratica da effettuare" e il "mancato riconoscimento al medico curante di ogni discrezionalità nella valutazione del singolo caso". "Disparità di trattamento". La legge 40, secondo i ricorsi, realizzerebbe una "irragionevole disparità di trattamento" tra le donne in condizioni fisiche diverse che si sottopongo alla fecondazione assistita. E ancora: il diritto alla salute verrebbe leso in caso di insuccesso del primo impianto, in quanto la donna è costretta a sottoporsi a un successivo trattamento ovarico, ad "alto tasso di pericolosità per la salute fisica e psichica". Infine, anche la prevista irrevocabilità del consenso sarebbe in contrasto con l'art. 32 della Costituzione che "vieta i trattamenti sanitari obbligatori se non imposti per legge nel rispetto della dignità umana". Le parti in causa. Dinanzi alla Corte si erano costituiti, oltre alla Warm, numerose associazioni favorevoli a una pronuncia di illegittimità (Hera onlus, associazione Luca Coscioni, Cecos Italia, Sos infertilità, Amica Cicogna, Madre provetta e, tra le altre, Cittadinanzattiva), mentre a chiedere che la legge non venisse toccata, e che dunque la Corte si pronunciasse per l'infondatezza o l'inammissibilità, erano stati il Comitato per la tutela della salute della donna, la Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita. Ma anche il governo, attraverso l'avvocatura generale dello Stato, ha chiesto ai giudici costituzionali che la legge 40 rimanesse tale e quale perché "il legislatore ha effettuato una ragionevole comparazione tra l'interesse della donna al buon esito della procedura di procreazione medicalmente assistita e la tutela dell'embrione". Relatore delle cause era il giudice costituzionale Alfio Finocchiaro. Le reazioni. "Una bella notizia, non c'è che dire e la magistratura non è la prima volta che ci salva". E' il commento sulla decisione di illegittimità della Corte Costituzionale del ginecologo Carlo Flamigni, uno dei pionieri della fecondazione artificiale in Italia, che aggiunge, parafrasando Alessandro Manzoni per il quale "la c'è la provvidenza" e "noi diciamo la c'è la giustizia". "Se, come pare, la decisione della Corte ha come obiettivo quello di eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e dell'obbligo di impianto degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile conseguenza la possibilità di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli altri", avverte il professor Alberto Gambino, ordinario di diritto privato e direttore del Centro di ricerca in scienze umane dell'Università europea di Roma. "I sostenitori del Far West della provetta hanno poco da cantare vittoria - dice il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano - rispetto alle previsioni della vigilia, che lasciavano immaginare la demolizione della legge 40, la Consulta ha bocciato le ipotetiche censure sul divieto di crioconservazione e sul divieto di riduzione embrionale, accogliendo soltanto quella relativa al limite dei tre embrioni per l'impianto". "Dalle motivazioni - spiega Mantovano - si cercherà di capire come si concilia questa estensione con la tutela della salute della donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in contrasto con la dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2. Il dato complessivo - aggiunge - è però che la legge resta in piedi, a conferma di un buon lavoro svolto dal Parlamento e di una volontà popolare espressa in modo inequivoco con la bocciatura del referendum abrogativo". (1 aprile 2009

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IL CDA RAI APPROVA IL BILANCIO 2008 (SOLO UDC SI ASTIENE) IL SOLITO SILVIO: ARRIVA A LONDRA E DICE AL PREMIER GIAPPONESE: HO IL GRADIMENTO AL 66% - IL CSM AFFONDA IL DL SICUREZZA (sezione: Giustizia)

( da "Dagospia.com" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

HomePage | Segnala articolo --> IL CDA RAI APPROVA IL BILANCIO 2008 (SOLO UDC SI ASTIENE) – IL SOLITO SILVIO: ARRIVA A LONDRA E DICE AL PREMIER GIAPPONESE: HO IL GRADIMENTO AL 66% - IL CSM AFFONDA IL DL SICUREZZA (SANTELLI SE NE FREGA) – AMARCORD FACCI: QUANDO DI PIETRO ERA NOSTRO… 1 - RAI: CDA APPROVA BILANCIO 2008 CON 8 VOTI A FAVORE. DE LAURENTIIS SI ASTIENE... (Adnkronos) - Il cda della Rai ha approvato la proposta di bilancio 2008, presentata dal direttore generale Claudio Cappon, con otto voti favorevoli e un'astensione, quella del consigliere d'amministrazione De Laurentiis. Claudio Cappon 2 - BERLUSCONI ARRIVA LONDRA. A PREMIER GIAPPONESE: HO GRADIMENTO AL 66,4%... (Agi) - "Ciao come stai?". Nella sua prima giornata londinese il premier Silvio Berlusconi incontra il primo ministro giapponese Taro Aso e, nel colloquio bilaterale, lo informa sul congresso del Partito delle Liberta' del fine settimana scorso. "In Italia - ha riferito il Cavaliere al primo ministro giapponese - abbiamo fatto un grande Partito della Liberta'. Il gradimento e' gia' molto alto e per quanto mi riguarda il consenso nei miei confronti e' al 66,4% che in questa situazione di crisi e' un gran risultato" ha concluso il Presidente del Consiglio. Al termine del colloquio bilaterale Berlusconi si rechera' al ricevimento organizzato a Buckingham Palace e in serata a Dowing Street alla cena dei capi di stato e di governo che parteciperanno al G20 di domani. 3 - CSM: PERPLESSITA' DA NORME DL SICUREZZA SU IMMIGRATI... (Agi) - Il Csm esprime "perplessita'" sulle norme contenute nel dl sicurezza in materia di immigrazione. Nel documento messo a punto dalla Sesta Commissione, che sara' oggi all'esame del plenum, Palazzo dei Marescialli prende in esame l'articolo 5 del dl, che estende da 2 a 6 mesi il termine massimo di durata del trattenimento nel Centri di identificazione ed espulsione degli stranieri irregolari, in caso di mancata cooperazione al rimpatrio o di ritardo nell'acquisizione dei documenti necessari per l'espulsione. La norma contenuta nel decreto "in alcuni punti appare conforme alla direttiva" comunitaria sui rimpatri, sottolinea il Csm, ma "suscita perplessita' laddove pone in alternativa le condizioni della 'mancata cooperazione al rimpatrio del cittadino del Paese terzo interessato' o dei 'ritardi nell'ottenimento della necessaria documentazione dei Paesi terzi' che, invece, nella direttiva Ce costituiscono presupposti diversi dell'intervento". Dario Franceschini 4 - SANTELLI (PDL): CSM NON E' CORTE COSTITUZIONALE... (Agi) - "Da quando il Csm e' diventata una Corte Costituzionale preventiva?". A chiederlo e' Jole Santelli (Pdl), che aggiunge: "Il compito del Csm e' quello di fornire, una volta investito dal ministro, un parere in materia di giustizia. Oggi, con il giudizio di Palazzo dei Marescialli sul decreto sicurezza, emerge che non solo il Csm confeziona pareri senza essere sollecitato a farlo, ma lo fa anche su una materia che non e' quella di sua competenza. Non si spiega questa estensione arbitraria di competenze e funzioni, se non con una indebita ingerenza nelle scelte del governo del Paese". 5 - FRANCESCHINI: ORRIDO DISCUTERE ASSETTI RAI IN CASA BERLUSCONI... (Agi) - "Sarebbe una cosa cosi' orrida che non posso credere che sia avvenuto davvero". Dario Franceschini commenta cosi' le ricostruzioni giornalistiche che parlano di vertici, la scorsa notte, a Palazzo Grazioli, dedicati al futuro assetto della Rai. Il leader Pd ribadisce che "sarebbe orrido se si fossero decise nomine in Rai a casa del presidente del Consiglio e anche proprietario delle reti concorrenti, con una mescolanza tra esponenti politici, della Rai e lo stesso presidente del Cosniglio, proprietario di Mediaset". 6 - DI PIETRO: NOMINE RAI? UNA TRAPPOLA PER 'BAMBOCCIONI' PD... (Agi) - "Glielo avevo detto a Franceschini e ai 'bamboccioni' del Pd di non cadere nel trabocchetto delle nomine Rai proposte dal Pdl". Lo dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Glielo avevamo detto noi dell'Idv, che non bisognava partecipare alla spartizione del consiglio di amministrazione della Rai, perche' tanto non avrebbero avuto alcuna liberta' e autonomia nella scelta dei nominativi di chi deve poi scegliere i direttori e i dirigenti della Rai. Ora che la frittata e' fatta, le lamentele del segretario del Pd appaiono solo lamentele al vento, perche' e' stato proprio il Pd a dare a Berlusconi il coltello dalla parte del manico. Ed anche le pietre sanno che se all'assassino della liberta' dell'informazione e della democrazia gli si da' il coltello, questi non ci pensa due volte a farle fuori". Jole Santelli 7 - EUROPEE: RIFONDAZIONE,VOTO DI INGRAO E TESSERA A FIGLIO 'CHE'... (Agi) - In vista delle europee e a caccia del 4 per cento, Rifondazione comunista, che ha promosso con Pdci e Consumatori la lista anticapitalista e comunista, incassa due successi di immagine: il preannuncio di voto da parte di Pietro Ingrao, padre nobile della sinistra italiana, e il tesseramento al Prc di Camilo Guevara March, figlio del mitico Che. Guevara junior ha ritirato la sua tessera al circolo di Rifondazione comunista di Alessandria sabato scorso, al termine di una conferenza organizzata dall'Associazione Italia-Cuba. Camilo e' il curatore della Fondazione Guevara all'Avana. Massimo Orero, segretario del circolo Prc di Alessandria, ha espresso al figlio del Che la soliderieta' con Cuba, "da decenni unico baluardo all'imperialismo degli Usa". 8 - STORACE: ALEMANNO FACCIA CHIAREZZA SU BUONUSCITA MANAGER ACEA (Adnkronos) - Il segretario nazionale e capogruppo in Campidoglio de La Destra, Francesco Storace, ha presentato un'interrogazione urgente al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, "per sapere se risponde a verita' che il Consiglio di Amministrazione di Acea dello scorso 3 marzo ha deliberato di riconoscere per l'amministratore delegato una buonuscita di 3 milioni di euro e per i due manager di 2 milioni di euro a testa. Sette milioni di euro in tutto". Ad Alemanno, Storace chiede quindi "se non ritenga di esprimere il proprio disappunto per una cifra cosi' spropositata che, in un momento cosi' particolare per il Paese, determina un sentimento diffuso e condiviso di irritazione, di ribellione e di rabbia". Antonio Di Pietro 9 - TREMONTI: "BRUNETTA TENERO? MA SE CON ME È UNA FURIA..." Da "Il Giornale" - Il ministro Renato Brunetta come il dottor Jekyll e mister Hyde. A tratteggiare scherzosamente il doppio volto del titolare della Pubblica amministrazione è stato il suo collega Giulio Tremonti (i due sono al centro nella foto). «Brunetta ai congressi si commuove e al telefono si arrabbia» ha affermato il ministro dell'Economia. Spiegando poi con una battuta che proprio per questo la prima riforma che il governo farà sarà quella della pubblica amministrazione. 10 - NON SONO CAMBIATI... Filippo facci per "Il Giornale" - Mattina presto del 18 febbraio 1992. Allo scrivente, allora cronista abusivo dell'Avanti!, giunge una telefonata dell'allora caporedattore Stefano Carluccio, ora direttore di Critica Sociale. «Ti ho svegliato?»; «Sì»; «Senti, hanno arrestato Mario Chiesa»; «Ah»; «Lo sapevi?»; «No»; «Ci vediamo dopo?». «Sì. Certo»; «Va bene, allora ciao». «Aspetta»; «Eh?»; «Non ho capito una cosa: chi è Mario Chiesa?». «Ommadonna. È uno nostro. È il presidente della Baggina. Sai cos'è la Baggina?»; «No». Francesco Storace Il dialogo prosegue prima di pranzo, de visu. «Hai capito chi è Mario Chiesa?». «Sì, più o meno. Ma non ho capito un'altra cosa: chi l'ha arrestato?». «Di Pietro. C'è scritto su tutti i giornali»; «Sì, ma Di Pietro quale?»; «Antonio Di Pietro. Ce ne sono altri?»; «Ma non è quello da cui mi avete mandato i primi di dicembre?»; «Per cosa?»; «Per lo sciopero dei magistrati, quello contro Cossiga»; «Ah, sì. Sì, hai ragione »; «Lui non aveva aderito allo sciopero, e allora mi avevate detto "vai e intervistalo, che è uno nostro", una cosa del genere. Quello che aveva pure messo un cartello sulla porta»; «Sì»; «Quello che poi Cossiga gli aveva telefonato per complimentarsi»; «Ho capito. Sì, è lui»; «Ma allora com'è?»; «È sempre stato uno nostro, non so cosa dirti»; «Momento, ma non è anche quello della casa e della Mercedes?»; «Infatti». 11 - Sicurezza, 100 militari presidiano le strade di Ercolano... Da "Il Sole 24 Ore" - L'esercito è arrivato a Ercolano. Da ieri mattina le strade del paese alle pendici del Vesuvio sono presidiate da 100 militari di stanza presso il secondo comando Fod (Forza operativa di difesa) della limitrofa San Giorgio a Cremano. I militari saranno impegnati in operazioni di pattugliamento e controllo del territorio, coordinati da personale della Polizia di Stato ( nella foto un pattugliamento congiunto). L'intervento dell'esercito era stato richiesto nei giorni scorsi dal sindaco Nino Daniele. [01-04-2009] Giulio Tremonti

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La Consulta boccia la legge 40 (sezione: Giustizia)

( da "Affari Italiani (Online)" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Cronache Fecondazione/ La Consulta boccia la legge 40 Mercoledí 01.04.2009 18:57 La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilita' del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14. tags: legge 40 Consulta

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PROCREAZIONE: TURCO(PD), NUOVE LINEE GUIDA? SPERO SIA (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Mi auguro che quello del sottosegretario Roccella sia solo un annuncio ''a caldo' dettato dallo scotto della sentenza della Consulta che ha bocciato la legge sulla fecondazione artificiale. Proprio sulla base della stessa legge 40, infatti, le linee guida non hanno alcun potere interpretativo ma sono solo uno strumento tecnico''. Lo ha dichiarato Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, replicando al sottosegretario Eugenia Roccella che ha annunciato l'emanazione di ''linee guida' dopo l'intervento della Corte Costituzionale su alcuni punti della legge sulla fecondazione assistita''.

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PROCREAZIONE: BINDI, MAGGIORANZA NE TRAGGA INSEGNAMENTO (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Come si sa, ho votato la Legge 40, ma avevo anche presentato emendamenti che tendevano a correggere proprio alcuni degli aspetti bocciati oggi dalla sentenza della Consulta. Il centrodestra rifletta sul pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune parti della Legge 40. Sui temi eticamente sensibili non ci si puo' ostinare a votare a colpi di maggioranza evitando il dialogo''. Ad affermarlo e' Rosy Bindi (Pd), vicepresidente della Camera dei deputati. ''La ricerca di posizioni piu' condivise permette anche di varare norme piu' rispettose dei principi costituzionali. La maggioranza ne tragga insegnamento -conclude la Bindi- anche in vista del confronto sul testamento biologico alla Camera''.

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PROCREAZIONE: QUAGLIARIELLO, SENTENZA NON CANCELLA INTERA (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''La sentenza della Corte Costituzionale non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro''. Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. ''Questa situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della sentenza per comprenderne l'effettiva portata e le conseguenze. Il fatto che rappresentanti della sovranita' popolare, che in questo caso viene in parte contraddetta, esultino senza nemmeno aspettare di capire cosa in realta' sia successo, e' il segno di quanto pregiudizio ideologico vi sia attorno a questi temi''.

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PROCREAZIONE: IDV, LO DICEVAMO CHE LEGGE 40 ERA (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Giustizia e' fatta. Una norma ideologica, medievale, che non tutela il diritto alla maternita' della donna, e' stata abrogata dalla corte Costituzionale''. Lo hanno detto in una nota congiunta le senatrici dell'Italia dei Valori Patrizia Bugnano, responsabile donne dell'Idv, e Giuliana Carlino, capogruppo in commissione Infanzia, in relazione alla decisione della decisione della Consulta di dichiarare incostituzionale una parte della legge 40. ''Lo avevamo detto piu' volte: questa norma aveva dei profili di incostituzionalita' che non potevano sfuggire alla Corte. Per questo - concludono Bugnano e Carlino - accogliamo con soddisfazione questa sentenza''.

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FPROCREAZIONE: FINOCCHIARO, CONSULTA NON MI HA SORPRESO (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''La sentenza della Corte costituzionale non mi ha sorpreso''. Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, presidente dei senatori PD. ''Essa dichiara la illegittimita' costituzionale di parti della legge sulla fecondazione assistita che gia' nella discussione parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti, comunque in numero non inferiore a tre) o in pregiudizio della salute della donna (come l'obbligo di impianto a prescindere appunto dall'eventuale pregiudizio per la salute della donna) - prosegue Finocchiaro -. L'esito del giudizio innanzi alla Corte costituzionale dovrebbe condurre, su questa materia, ed oggi sul testo in materia di testamento biologico, a maggiore riflessione e attenzione e a rifuggire da prove di forza e posizioni ''ideologiche'''.

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PROCREAZIONE: CECCANTI, I 4 SIGNIFICATI DELLA SENTENZA (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Va chiarita in primo luogo la portata della sentenza. La Corte costituzionale si e' pronunciata direttamente solo su due commi, il 2 e il 3, dell'art. 14 della legge 40 del 2004; sulle altre parti che erano state impugnate non si e' pronunciata, non le ha dichiarate costituzionali, ma semplicemente irrilevanti nei casi in questione. Quindi sono state esaminate solo due norme e sono cadute entrambe per incostituzionalita'''. Lo dichiara il senatore del pd Stefano Ceccanti, costituzionalista, che aggiunge: ''In secondo luogo vanno precisati i contenuti. Nel comma 2 la Corte ha eliminato il vincolo numerico alla creazione di un massimo di tre embrioni e quello temporale a impiantarli tutti contemporaneamente, lasciando il limite a non crearne in numero superiore a quello strettamente necessario e rinviando quindi implicitamente alla scelta del medico il numero di embrioni e il numero degli impianti, tenendo conto delle condizioni di salute della donna''. ''Nel comma 3 - aggiunge Ceccanti - la Corte proceduto a integrare direttamente la norma con una sentenza cosiddetta additiva, cioe' aggiungendo parole alla legge, senza bisogno di un ulteriore intervento del Parlamento, evitando cosi' il vuoto legislativo. Una tecnica che si adotta quando la soluzione che discenderebbe dalla sentenza sarebbe obbligata. L'aggiunta del vincolo di procedere senza pregiudizio della salute della donna significa concretamente ampliare i casi in cui e' consentita la crioconservazione degli embrioni, anche in vista di impianti successivi. Una scelta strettamente conseguente a quella operata nel comma 2''. ''In terzo luogo, anche se conosciamo solo il dispositivo, possiamo ipotizzare le motivazioni: la Corte -spiega Ceccanti- dovrebbe aver riconosciuto la fondatezza dei richiami dei giudici alla violazione di almeno 3 articoli della Costituzione: 2 (dignita' della persona (lesa perche' la normativa rigida portava con se' trattamenti invasivi e a basso tasso di efficacia), 3 (uguaglianza perche' trattava irragionevolmente allo stesso modo donne diverse, con parti trigemini per le giovani e trattamenti inefficaci per le piu' anziane), 32 (diritto alla salute rispetto ai rischi per la donna in relazione a trattamenti pericolosi) della Costituzione''. ''In quarto luogo - spiega ancora Ceccanti - c'e' qui un insegnamento di metodo: contro leggi incostituzionali non si promuovono referendum, si attende che la giustizia costituzionale faccia il suo corso, evitando un passaggio inutile. Infatti il referendum nulla toglie e nulla aggiunge: essendo basato sulla stessa logica di maggioranza del voto parlamentare, anche il corpo elettorale puo' produrre risultati incostituzionali. Il giudizio di ammissibilita' dei referendum si riferisce infatti solo all'art. 75, alle categorie di leggi escluse. Sia la vittoria dei No, sia la vittoria dei Si' con la conseguente normativa di risulta, sia la mancanza del quorum, non incidono in alcun modo su un giudizio di costituzionalita' che non si basa sulla forza dei numeri, ma sulla corrispondenza agli articoli della Costituzione. Per questo - conclude Ceccanti - non c'e' nulla di piu' sbagliato che criticare la Corte per non aver rispettato i risultati di un referendum''.

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PROCREAZIONE: VOLONTE'(UDC), SU LEGGE 40 GOLPE DELLE LOBBY (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico della Consulta contro leggi e volonta' popolari 'prolife'. La Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico''. A dirlo e' il deputato dell'Udc Luca Volonte' in relazione alla sentenza della Consulta sulla legge 40.

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Fecondazione/ Bianconi (Pdl): No ai pretesti per violare (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "Leggerò con molta attenzione la sentenza della Corte Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'". Lo sottolinea la senatrice del Pdl, Laura Bianconi, ha dichiarato:

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PROCREAZIONE: POLLASTRINI(PD), LEGGE 40 IRRAGIONEVOLE ANCHE... (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - ''Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruita' di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica''. Cosi' Barbara Pollastrini (Pd) commenta la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimita' della legge 40, quella sulla fecondazione assistita e i tre embrioni. ''Ora il Parlamento- conclude Pollastrini- sara' misurato sulla sua capacita' di rispondere alle speranze di tante coppie costrette al turismo procreativo''.

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Fecondazione/ Volontè(Udc): Sentenza è golpe delle lobby (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico della Consulta contro leggi e volontà popolari 'prolife'". Lo dice il deputato dell'Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico".

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Fecondazione/ Sl: Decisione Consulta e' vittoria di liberta' (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno fondante della Legge sulla Fecondazione assistita, che non solo comprimeva e limitava i diritti delle donne - continua la nota di Sl - ma le costringeva anche a alti rischi per la salute legati alle fortissime terapie ormonali, conseguenti al limite per gli ormoni fecondabili". "Oggi è un bel giorno per i cittadini e soprattutto per la tutela della libertà di scelta e di determinazione - conclude la nota -. Siamo convinti che anche la legge sul testamento biologico, approvata dal Senato, dovrà fare i conti con la nostra Costituzione e con la Corte, che sono la vera garanzia per i diritti dei cittadini".

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PROCREAZIONE: FLAMIGNI, CONSENTIRE CONGELAMENTO OOTIDI (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

(ASCA) - Roma, 1 apr - La decisione della Corte Costituzionale la legge 40 ''apre delle prospettive che ancora non so immaginare su alcune delle altre proibizioni, come il fatto che non si possano crioconservare gli embrioni. Probabilmente per potere applicare questa legge si dovra' arrivare a qualche tipo di mediazione''. Lo ha detto Carlo Flamigni, in un'intervista a caldo all'Agenzia Radiofonica Econews, sulla parziale bocciatura della legge 40. ''Credo - ha aggiunto - che si dovra' tornare a quel progetto, che era stato proposto anche dal Comitato Nazionale per la Bioetica, di non considerare embrioni gli ootidi, cioe' gli oociti con due pronuclei. Germania e Svizzera che proibiscono il congelamento degli embrioni possono invece crioconservare l'ootide. Vi e' stata una forte opposizione della Chiesa Cattolica ma altrimenti questa legge salta completamente per aria''. Questa legge, secondo Flamigni, ''soffriva molto di mancanza di attenzione alla scienza,alla tecnica, all'esperienza, che erano state sostituite dall'ideologia, tra l'altro trasmessa dal Vaticano ai legislatori anche in maniera impropria. La Consulta ha fatto giustizia di questa stupidaggine''. ''Se rimangono in piedi le proibizioni di congelare e distruggere uno si ritrova con un embrione di cui non sa che fare. Bisognera' tornarci sopra - ha concluso Flamigni - mettere da parte le ideologie e mettere insieme una legge saggia''.

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Sicurezza/ Pd: governo tenga conto parere Csm, ritiri ronde (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "Il Governo tenga conto del parere del Csm e ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e camorra". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta la bocciatura da parte della sesta commissione del Csm di parti del decreto sicurezza. Ferranti invita l'esecutivo anche a "tener conto delle critiche all'estensione del tempo di permanenza da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari nei Cie. Si tratta di una vera e propria carcerazione preventiva, inaccettabile per il nostro ordinamento, intollerabile perchè fortemente discriminatoria e assolutamente inefficace ai fini delle espulsioni".

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##Ucraina/ Parlamento anticipa presidenziali,Yushchenko non... (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - L'ennesima crisi istituzionale è esplosa oggi a Kiev. L'Ucraina, un paese combattuto tra aspirazioni europee e la vicinanza alla Russia, è testimone di un nuovo conflitto che vede al centro il suo presidente, Viktor Yushchenko. Il Parlamento (Rada) ha fissato le elezioni presidenziali per il prossimo 25 ottobre, andando contro la proposta di riforma costituzionale, depositata ieri dal Capo dello Stato, che prevede la consultazione elettorale presidenziale per il 17 gennaio. La mossa del Parlamento ha provocato l'indignazione di Yushchenko. "Senza alcun dubbio, la decisione è illegale e contraria alla Costituzione", ha affermato il presidente, raggiunto dalla notizia mentre presenziava alla commemorazione per il 200mo anniversario della nascita del grande scrittore Nikolai Gogol. Neanche a dirlo: un genio della letteratura che Kiev e Mosca si contendono senza risparmiare i toni nelle accuse reciproche. Yushchenko non ha frapposto comunque tempo e ha detto chiaro e tondo che intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko. La Costituzione attualmente in vigore prevede che le elezioni parlamentari non possano essere decise dal presidente negli ultimi sei mesi di mandato, esiste insomma un corrispettivo del "semestre bianco" italiano. Questo vuol dire che, se le presidenziali sono fissate per il 25 ottobre, "il presidente avrebbe solo tre settimane per decidere di sciogliere le Camere", spiega l'analista Kost Bondarenko all'agenzia di stampa Interfax. E, comunque, anche se Yushchenko dovesse avere ragione, la questione potrà essere portata alla Corte costituzionale difficilmente prima di maggio, il che rende davvero improbabile, secondo Volodymyr Fesenko dell centro di studi politici Penta, che possano aver luogo le elezioni politiche anticipate. (segue)

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01/04/2009 19:40 SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Adnkronos) - Il parere della sesta commissione del Csm sul decreto sicurezza verra' esaminato dal plenum domani mattina. Il parere doveva essere discusso oggi pomeriggio, ma Palazzo dei Marescialli ha dovuto rinviare l'esame del testo per motivi di tempo, essendoci molte pratiche inserite all'ordine del giorno.

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01/04/2009 19:21 FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI (sezione: Giustizia)

( da "ITnews.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Adnkronoa/Adnkronos Salute) - Parziale illegittimita' per la legge 40 sulla procreazione assistita, sancita oggi dalla Corte Costituzionale. La Consulta, ha infatti bocciato il limite di tre embrioni previsto dalla normativa.

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Procreazione assistita, la Consulta boccia la Legge 40: "No al limite dei 3 embrioni" (sezione: Giustizia)

( da "Dire" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Procreazione assistita, la Consulta boccia la Legge 40: "No al limite dei 3 embrioni" Fecondazione assistita ROMA - La Corte costituzionale boccia la legge 40 sulla procreazione assistita, in particolare nella parte in cui prevede un limite di tre embrioni impiantati. La Consulta, precisa infatti una nota, "ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della legge 19 febbraio 2004, n.40, limitatamente alle parole 'ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre'". Inoltre, la Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità costituzionale del comma 3 del medesimo articolo nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto in tale norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4. Le reazioni testimoniano la spaccatura del mondo politico, con la maggioranza e i centristi dell'Udc contrari al pronunciamento della Consulta e l'opposizione che esulta. "E ora ci si fermi sul testamento biologico", afferma la radicale Emma Bonino, che si dice "molto soddisfatta" per la pronuncia della Consulta sulla legge 40 (che accoglie proprio due ricorsi dei Radicali). "Nella sentenza sulla legge 40 la Corte Costituzionale richiama il rispetto degli articoli 2, 13 e 32 della Carta- spiega Bonino- sono gli stessi che vengono violati dal ddl Calabrò sul testamento biologico. Questa sentenza è dunque un monito per la Camera perchè ne tenga conto all'atto della seconda lettura della normativa". "E' grave lo sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune parti della Legge 40", dichiara invece il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione, secondo cui è difficile "non avere l'impressione che un gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando il Parlamento della sua sovranità". TRE ANNI DI LEGGE 40, GLI EFFETTI - Nei tre anni di applicazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, sono aumentate le coppie che hanno avuto accesso alle tecniche di fecondazione assistita, i cicli di trattamento, le gravidanze e i nati vivi. Ma le gestazioni e i parti trigemini sono sopra la media Ue. È quanto emerge dai dati del Registro della procreazione medica assistita (Pma) che sono stati inviati negli scorsi giorni al Parlamento, all'interno della Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge. Considerando tutte le tecniche, le coppie che si sono rivolte ai centri sono passate da 43.024 del 2005 ai 55.437 del 2007, mentre i nati vivi sono saliti da 4.940 a 9.137. In particolare, le gravidanze (su trasferimenti di embrione) 'a fresco' (escludendo le tecniche di inseminazione semplice e da scongelamento) sono aumentare dal 24,5% nel 2006 al 25,5% nel 2007. Ma resta il nodo dei parti gemellari, che si attestano nella media europea quando i gemelli sono due, ma la superano (la media nazionale italiana e' del 2,7%) quando si tratta di parti trigemini. 1 aprile 2009

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Bioetica, la Consulta boccia la legge 40 Roccella: "Sentenza con effetti dubbi" (sezione: Giustizia)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Bioetica, la Consulta boccia la legge 40 Roccella: "Sentenza con effetti dubbi" di Redazione La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Illegittimo il comma su "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni. E la parte sui pregiudizi per la salute della donna. Il sottosegretario annuncia modifiche "per eliminare i punti oscuri". Gasparri: "Valuteremo". Buttiglione: "Sconcerto" Roma - La legge 40 è parzialmente illegittima. Secondo la Consulta la legge che regola la fecondazione assistita va modificata. I giudici della Corte Costituzionale hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 6, inerente l’irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell’articolo 14. La decisione La Consulta, con la pronuncia di oggi (per le motivazioni bisognerà attendere alcune settimane), ha dunque dichiarato illegittimo il "cuore" della legge 40 sul limite di tre embrioni in un unico impianto e sul loro trasferimento nell’utero della donna. I ricorsi dichiarati inammissibili per difetto di rilevanza, invece, riguardavano l’irrevocabilità del consenso da parte della donna all’impianto (articolo 6, comma 3) e il divieto, se non in casi eccezionali, della crioconservazione (articolo 14, comma 1), nonché il divieto di riduzione embrionaria di gravidanze plurime (art.14, comma 4). A sollevare le questioni di legittimità davanti alla Corte erano stati il tar del Lazio e il tribunale di Firenze (quest’ultimo con due distinte ordinanze relative a cause intentate da coppie sterili o affette da malattie ereditarie), rilevando la violazione degli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione, inerenti i principi di uguaglianza, del diritto alla salute, e del rispetto della dignità umana. Modifiche in arrivo "La legge 40 con questo intervento è più oscura, ma non mi sembra che sia cambiato molto, per questo sarà indispensabile emanare al più presto nuove linee guida che possano eliminare qualsiasi contraddizione". Così Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare con delega ai temi etici, commenta la decisione della Consulta. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un’apertura alla diagnosi pre-impianto - ha aggiunto la Roccella - commette un’operazione dubbia e prematura". Dopo aver premesso che sarà necessario comunque capire bene le motivazioni che hanno portato la Consulta a prendere questa decisione, il sottosegretario Roccella ha sottolineato, infatti, come "il comma 1 dell’articolo 14, sulla clioconservazione e la soppressione di embrioni, non sia stato giudicato illegittimo e come non sia stato toccato nemmeno il divieto di selezione eugenetica degli embrioni e dei gameti". Gasparri: "Valuteremo" "Noi abbiamo sostenuto la validità della legge 40, valuteremo con il rispetto dovuto la sentenza e ovviamente bisognerà adeguare la normativa alle decisioni della Corte Costituzionale. Dopo aver letto la sentenza su un tema così delicato faremo le nostre valutazioni, difendendo sempre e comunque, le ragioni della vita". Lo dice il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. Buttiglione: "Sconcerto" "è grave lo sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune parti della Legge 40. Difficile non avere limpressione che un gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando il parlamento della sua sovranità". Lo afferma Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc. «L’equilibrio dei valori lo stabilisce il parlamento. La Corte Costituzionale deve attenersi allo spirito e alla lettera della Costituzione - spiega - data secondo le intenzioni dei padri fondatori. La Costituzione ha da sempre avuto l’appoggio convinto, entusiasta e fattivo dei cattolici italiani. Se passasse l’idea che la Costituzione sia contro la vita si creerebbe un’incrinatura drammatica nella coscienza della nazione". Esulta l'associazione Coscioni "I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia la legge italiana sulla fecondazione assistita". Questo il commento di Marco Cappato e Rocco Berardo, segretario e tesoriere dell’associazione Luca Coscioni. "I casi di donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l’ideologia di una legge tanto proibizionista - hanno dichiarato Cappato e Berardo - hanno consentito il secondo colpo, dopo quello sulla diagnosi preimpianto, a questa legge. Ora è urgente - hanno concluso - imprimere una svolta anche sulla questione centrale per milioni di malati: quella di destinare le migliaia di embrioni in sovrannumero, invece che nella spazzatura, alla ricerca". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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La Consulta boccia la legge 40 (sezione: Giustizia)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sanità)" del 01-04-2009)

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Indietro 1 aprile 2009 La Consulta boccia la legge 40 La Consulta boccia in parte la legge 40 sulla procreazione assistita. Gli ermellini della Corte costituzionale hanno, infatti, dichiarato l' illegittimità dell'articolo 14 comma 2, della legge 18 febbraio 2004, n. 40, dice una nota della Consulta, limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre embrioni". La Corte ha anche dichiarato incostituzionale il comma 3 dello stesso articolo «nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna». La Consulta ha infine dichiarato inammissibili difetto di rilevanza nei giudizi principali le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4. I giudici della Consulta hanno dichiarato inammissibile il ricorso sulla legittimità del comma 3 dell' art. 6 della legge 40. In questa parte della norma si stabilisce che la volontà di una coppia di accedere alle tecniche di fecondazione assistita «può essere revocata da ciascuno dei soggetti indicati fino al momento della fecondazione dell'ovulo», stabilendo quindi un divieto successivo. Ugualmente inammissibili le questioni di legittimità dei commi 1 e 4 dell' articolo 14: il primo comma vieta la crioconservazione di embrioni al di fuori di ipotesi limitate, mentre il comma 4 vieta la riduzione embrionaria di gravidanze plurime salvo nei casi previsti dalla legge sull' interruzione volontaria della gravidanza. A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa. Indietro

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Corte Costituzionale boccia la Legge 40 , intervento Poretti (Radicali) (sezione: Giustizia)

( da "Sestopotere.com" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Corte Costituzionale boccia la Legge 40 , intervento Poretti (Radicali) (1/4/2009 20:00) | (Sesto Potere) - Roma - 1 aprile 2009 - A seguire l' ntervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita', in seguito alla notizia che la Corte Costituzionale ha bocciato la Legge 40 e dichiara iIncostituzionale l'unico e contemporaneo impianto dei 3 embrioni. "Dopo 5 anni la Corte finalmente interviene a favore della tutela della salute delle donne e dei bambini, un parto gemellare e' sempre un parto a rischio sia per la mamma che per i figli, imporlo per legge era e resta una mostruosita' contro scienza e coscienza dei medici. Peccato che la parte della legge sia restata in vigore per 5 anni condannando le coppie italiane ad andare all'estero quando potevano permetterselo e condannando quelle che restavano a trattamenti che comportavano parti a rischio, quali quelli gemellari. Sia da monito per la Camera dei Deputati che ha all'esame la legge sul testamento biologico, le norme ideologiche e incostituzionali fanno strage di diritto, ma alla fine decadono": afferma Donatella Poretti .

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GIUSTIZIA/FITTO CONTRATTACCA:CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA -2- (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Giustizia/Fitto contrattacca:contro di me una 'casta togata -2- di Apcom Solo coincidenza con la decisione del Csm? -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Secondo Fitto, poi, "non va dimenticato che è sindaco di Bari Michele Emiliano, magistrato presso la Procura della stessa città e che a lungo indagò sulla cosiddetta Missione Arcobaleno, ipotizzando reati gravissimi a carico di tutta una serie di alti esponenti di quello che, con nuova denominazione, è diventato il partito del quale è segretario regionale e che, a suo tempo lo candidò a sindaco del Comune di Bari". E "che sono stato definito "mafioso" in un'intervista al giornale La Repubblica da Marco Di Napoli, magistrato impegnato in un'indagine sulla mia persona. Segue in proposito una denuncia penale e un procedimento civile". Cosi' come "un altro magistrato, Roberto Rossi, analogamente impegnato in un'indagine sulla mia persona si lasciava fotografare in ridente condivisione con una assessore comunale di Bari dei Verdi, nel corso del cosiddetto Vaffa Day in svolgimento nella stessa città nella quale esercita il suo delicato ufficio. Peraltro compiendo eloquente gesto". Inoltre, "un altro firmatario non magistrato, Nicola Latorre ha sicuramente minuziosa conoscenza di tutte queste vicende". "Per il resto - prosegue il ministro- vale il criterio opinabilissimo dell'opportunità che una serie tanto nutrita di magistrati si impegni in politica e che alcuni lo facciano all'indomani di indagini delicatissime a carico di esponenti dello stesso partito che finisce con il candidarli? Va da sé: liberi tutti.... E mi si vuole negare la libertà di un esposto, più volte integrato in questi mesi con ulteriori elementi, peraltro nel più rigoroso rispetto delle regole e che riguardano per ciò che mi concerne intercettazioni ambientali tra avvocati e indagati in colloqui precedenti all'interrogatorio, iscrizione nel registro degli indagati e successiva autorizzazione alle intercettazioni distanza di 23 mesi dalla notizia di reato e senza che ci fossero fatti nuovi e in coincidenza con la mia campagna elettorale, indagini preliminari che durano 7 anni. Telefonate intercettate e riportate in brogliacci come "non inerenti" e il cui contenuto è invece totalmente riferibile alla, vicenda . Telefonate riportate con degli omissis, contenenti invece brani che attribuiscono diverso significato. Tentativo con diversi ostacoli durato 2 anni per poter esercitare il mio legittimo diritto, previsto dal Codice di ascoltare tutte le telefonate e non solo quelle scelte dai P.m.. E potrei continuare". "Peraltro - conclude Fitto- vedo che con una velocità del tutto inusitata, non solo si mobilitano le associazioni dei magistrati locale e nazionale, ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri titolari delle indagini a mio carico. Sicuramente tutte strane coincidenze".

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GIUSTIZIA/ FITTO CONTRATTACCA: CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA' (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Giustizia/ Fitto contrattacca: contro di me una 'casta togata' di Apcom Iniziative Pd Senato porta la firma di magistrati in Parlamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il ministro Raffaele Fitto, replica, contrattacando, alla interrogazione dei senatori Pd sul suo conto al ministro Alfano, segnalando la "coincidenza" con iniziative e decisioni del Csm. "In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una "casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del Senato a interrogare il Ministro Alfano. Sei pubblici ministeri su nove firme. Nomi celebri: Finocchiaro, Casson, D'Ambrosio, Della Monica ma anche: Gianrico Carofiglio, fino all'altro giorno pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Bari, dove la moglie, Francesca Romana Pirrelli esercita la stessa attività nel pool che indaga sui reati contro la Pubblica Amministrazione, competente quindi sul Comune di Bari del quale è sindaco l'ex collega magistrato e compagno di partito del marito, Michele Emiliano. Competente anche sulla Regione Puglia. Tra l'altro dello stesso magistrato e della moglie magistrata circolano nella Rete foto in atteggiamenti di grandi familiarità con parenti stretti del Presidente Vendola. Alberto Maritati, già sostituto procuratore presso la Procura di Bari e successivamente applicato a Bari dalla Direzione Nazionale Antimafia. Celebre per avere suscitato un immenso clamore con la cosiddetta "Operazione Speranza", alla metà degli anni novanta, che vide decine di persone tra arrestate e variamente imputate in una serie di procedimenti che, dopo ben più di un decennio, si sono conclusi tutti con assoluzioni in tutti i gradi di giudizio. Ma ebbe di che consolarsi con un patteggiamento. Né va dimenticato che nella stessa indagine Maritati si imbattè in esponenti politici dai quali,senza difficoltà, in seguito ottenne la candidatura nel medesimo partito" (segue)

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FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA CAMBIA POCO,ORA NUOVE ... -2- (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/Roccella:Consulta cambia poco,ora nuove ... -2- di Apcom Pronte in un paio di mesi di concerto con Iss -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La decisione della Corte Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che il divieto di impianto di tre embrioni "può essere interpretato come la decisione che su questo tema non è giusto un limite legislativo e la scelta va affidata a un medico". E dopo l'intervento della Consulta, "le possibilità di applicazione sembrano un pò più contraddittorie". Il sottosegretario al Welfare, infine, precisa che la valutazione della Consulta potrà essere recepita dalle linee guida che il ministero dovrà stilare nel giro di un paio di mesi di concerto con l'Istituto superiore di sanità.

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FECONDAZIONE/ FORMIGONI: CONSUL.TA SUSCITA MOLTE PERPLESSITÀ (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Formigoni: Consul.ta suscita molte perplessità di Apcom Sarà difficile capire basi e motivazioni della sentenza -->Milano, 1 apr. (Apcom) - "Suscita molte perplessità la sentenza della Corte costituzionale". Questo il primo commento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla sentenza della Consulta sulla parziale illegittimità della legge 40. "E' chiaro - prosegue - che per una motivazione completa occorrerà leggere attentamente le motivazioni, ma francamente sarà difficile capire su quali basi e con quali motivazioni la Corte si sia espressa".

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FECONDAZIONE/ POLLASTRINI:L.40 IRRAGIONAVEOLE ANCHE PER CONSULTA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Pollastrini:l.40 irragionaveole anche per Consulta di Apcom Ora il Parlamento è messo alla prova -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita. "Ora il Parlamento- conclude Pollastrini- sarà misurato sulla sua capacità di rispondere alle speranze di tante coppie costrette al turismo procreativo".

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FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA CAMBIA POCO,ORA NUOVE LINEE GUIDA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Fecondazione/Roccella:Consulta cambia poco,ora nuove linee guida di Apcom Indispensabile emanarle al più presto per eliminare dubbi -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La legge 40 dopo questo intervento e' piu' oscura ma non mi sembra che sia cambiato molto, per questo sara' indispensabile emanare al piu' presto nuove linee guida che possano eliminare qualsiasi contraddizione". Eugenia Roccella, sottosegretario al welfare con delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".

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FECONDAZIONE/ CICCHITTO: SENTENZA NON SORPRENDE, MA LEGGE RIMANE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Cicchitto: Sentenza non sorprende, ma legge rimane di Apcom Depurata dei due punti più discutibili -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi, depurata dai due punti più discutibili". E' quanto afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl che aggiunge: "Non sono portato ad esaltare la Corte Costituzionale, come oggi fanno in molti, perché talora i suoi pronunciamenti non mi hanno affatto convinto".

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FECONDAZIONE/ QUAGLIARIELLO: SENTENZA NON CANCELLA INTERA LEGGE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Quagliariello: sentenza non cancella intera legge di Apcom Chi esulta ha pregiudizio ideologico -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. "Questa situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della sentenza per comprenderne l'effettiva portata e le conseguenze. Il fatto che rappresentanti della sovranità popolare, che in questo caso viene in parte contraddetta, esultino senza nemmeno aspettare di capire cosa in realtà sia successo, è il segno di quanto pregiudizio ideologico vi sia attorno a questi temi".

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FECONDAZIONE/ BIANCONI (PDL): NO AI PRETESTI PER VIOLARE EMBRIONE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Bianconi (Pdl): No ai pretesti per violare embrione di Apcom Non vorrei si fosse creato un vulnus -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Leggerò con molta attenzione la sentenza della Corte Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'". Lo sottolinea la senatrice del Pdl, Laura Bianconi, ha dichiarato:

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FECONDAZIONE/ VOLONTÈ(UDC): SENTENZA È GOLPE DELLE LOBBY ANTIVITA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Volontè(Udc): Sentenza è golpe delle lobby antivita di Apcom La Corte ha stracciato diritti e lavoro del Parlamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico della Consulta contro leggi e volontà popolari 'prolife'". Lo dice il deputato dell'Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico".

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FECONDAZIONE/ SL: DECISIONE CONSULTA E' VITTORIA DI LIBERTA' (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Sl: Decisione Consulta e' vittoria di liberta' di Apcom "Oggi è un bel giorno per i cittadini" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno fondante della Legge sulla Fecondazione assistita, che non solo comprimeva e limitava i diritti delle donne - continua la nota di Sl - ma le costringeva anche a alti rischi per la salute legati alle fortissime terapie ormonali, conseguenti al limite per gli ormoni fecondabili". "Oggi è un bel giorno per i cittadini e soprattutto per la tutela della libertà di scelta e di determinazione - conclude la nota -. Siamo convinti che anche la legge sul testamento biologico, approvata dal Senato, dovrà fare i conti con la nostra Costituzione e con la Corte, che sono la vera garanzia per i diritti dei cittadini".

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SICUREZZA/ PD: GOVERNO TENGA CONTO PARERE CSM, RITIRI RONDE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Sicurezza/ Pd: governo tenga conto parere Csm, ritiri ronde di Apcom Ferranti: "Sono un obbrobrio giuridico" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Il Governo tenga conto del parere del Csm e ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e camorra". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta la bocciatura da parte della sesta commissione del Csm di parti del decreto sicurezza. Ferranti invita l'esecutivo anche a "tener conto delle critiche all'estensione del tempo di permanenza da 2 a 6 mesi per gli stranieri irregolari nei Cie. Si tratta di una vera e propria carcerazione preventiva, inaccettabile per il nostro ordinamento, intollerabile perchè fortemente discriminatoria e assolutamente inefficace ai fini delle espulsioni".

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FECONDAZIONE/ BONDI: SOVRANITÀ PARLAMENTO INTACCATA DA CONSULTA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Bondi: Sovranità Parlamento intaccata da Consulta di Apcom Apre problema democratico e di orientamento organi costituzionali -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "E' una sentenza che pone un problema grave per la nostra democrazia. In quanto la sovranità del Parlamento viene intaccata parallelamente alla percezione della sparizione di autorità di garanzia". Così il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi commenta la decisione della Corte Costituzionale sulla legge 40 sulla fecondazione assistita. "Si tratta di un problema democratico e dell'orientamento culturale prevalente di organismi costituzionali", conclude Bondi.

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FECONDAZIONE/ FINOCCHIARO: SPERIAMO CONSULTA FACCIA RIFLETTERE (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Finocchiaro: Speriamo Consulta faccia riflettere di Apcom "Rifuggire, anche sul biotestamento, da posizioni ideologiche" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte costituzionale non mi ha sorpreso" . Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori PD. "Essa dichiara - sottolinea Finocchiaro- la illegittimità costituzionale di parti della legge sulla fecondazione assistita che già nella discussione parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti, comunque in numero non inferiore a tre) o in pregiudizio della salute della donna (come l'obbligo di impianto a prescindere appunto dall'eventuale pregiudizio per la salute della donna)". "L'esito del giudizio innanzi alla Corte costituzionale - conclude Finocchiaro - dovrebbe condurre, su questa materia, ed oggi sul testo in materia di testamento biologico, a maggiore riflessione e attenzione e a rifuggire da prove di forza e posizioni "ideologiche".

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FECONDAZIONE/ PISANU: ORA RIMETTERE IN ORDINE LA LEGGE 40 (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Pisanu: Ora rimettere in ordine la legge 40 di Apcom Già 5 anni fa proposi di fare il tagliando alla Bossi-Fini -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Le sentenze della Corte Costituzionale non si discutono, si eseguono, occorrerà aprire una discussione che rimetta in ordine la legge". Così Giuseppe Pisanu, ospite di Lucia Annunziata e Tommaso Labate a "Titoli" su Red Tv, ha commentato la decisione della consulta di bocciare parzialmente la legge 40. L'ex ministro dell'Interno ha parlato anche di immigrazione: "Già cinque anni fa sostenevo che la Bossi-Fini dovesse fare il tagliando ed in questi cinque anni sono accadute altre cose che portano oggi l'Europa a cambiare completamente la propria linea. Oggi l'Europa ci dice che per lo sviluppo del nostro continente abbiamo un disperato bisogno della presenza di lavoratori stranieri nel nostro tessuto economico".

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FECONDAZIONE/FERRERO:CONSULTA FA LUCE SU MEDIOEVO DESTRA E CHIESA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/Ferrero:Consulta fa luce su medioevo destra e Chiesa di Apcom "Da maggioranza barbaro dispositivo legislativo" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Salutiamo con soddisfazione la positiva sentenza della Corte Costituzionale contro una legge medievale e oscurantista, che non aveva alcun riguardo per la salute delle donne". Lo afferma il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. "La Corte ha riportato luce e salute nel medioevo procreativo voluto dalla destra e dalle gerarchie ecclesiastiche - osserva Ferrero -, riaffermando i principi costituzionali a tutela della donna e della persona umana rispetto al barbaro dispositivo legislativo varato dalla maggioranza berlusconiana in ossequio a precetti e preconcetti confessionali".

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FECONDAZIONE/ MANTOVANO: NESSUNA VITTORIA PER FAR WEST PROVETTA (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Mantovano: nessuna vittoria per far west provetta di Apcom La legge 40 resta in piedi, forte lavoro Parlamento-referendum -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "I sostenitori del far west della provetta hanno poco da cantare vittoria" perchè "il dato complessivo è che la legge 40 resta in piedi, a conferma di un buon lavoro svolto dal Parlamento e di una volontà popolare espressa in modo inequivoco con la bocciatura del referendum abrogativo". Lo sottollinea il sottosegretario Pdl all'Interno Alfredo Mantovano. "Rispetto alle previsioni della vigilia, che lasciavano immaginare la demolizione della legge 40, la Consulta - osserva- ha bocciato le ipotetiche censure sul divieto di crioconservazione e sul divieto di riduzione embrionale, accogliendo soltanto quella relativa al limite dei tre embrioni per l'impianto. Dalle motivazioni si cercherà di capire come si concilia questa estensione con la tutela della salute della donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in contrasto con la dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2".

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FECONDAZIONE/ BIANCO: CONSULTA CONFERMA NOSTRE PERPLESSITÀ (sezione: Giustizia)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

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Fecondazione/ Bianco: Consulta conferma nostre perplessità di Apcom Camera rallenti treno e rimandi biotestamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La consulta ha dimostrato ancora una volta la sua autonomia e la sua autorevolezza". Così il presidente dei Liberal Pd, Enzo Bianco commenta la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 sottolineando che "nel merito conferma le perplessita che avevamo espresso. É e continuerà ad essere una alta garanzia...anche per il futuro". Bianco suggerisce quindi "che la Camera rallenti il treno in corsa e approfondisca. E rimandi a tempi più saggi l'esame del testi sul biotestamento"

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Giustizia/ Fitto contrattacca: contro di me una 'casta (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - Secondo Fitto, poi, "non va dimenticato che è sindaco di Bari Michele Emiliano, magistrato presso la Procura della stessa città e che a lungo indagò sulla cosiddetta Missione Arcobaleno, ipotizzando reati gravissimi a carico di tutta una serie di alti esponenti di quello che, con nuova denominazione, è diventato il partito del quale è segretario regionale e che, a suo tempo lo candidò a sindaco del Comune di Bari". E "che sono stato definito "mafioso" in un'intervista al giornale La Repubblica da Marco Di Napoli, magistrato impegnato in un'indagine sulla mia persona. Segue in proposito una denuncia penale e un procedimento civile". Cosi' come "un altro magistrato, Roberto Rossi, analogamente impegnato in un'indagine sulla mia persona si lasciava fotografare in ridente condivisione con una assessore comunale di Bari dei Verdi, nel corso del cosiddetto Vaffa Day in svolgimento nella stessa città nella quale esercita il suo delicato ufficio. Peraltro compiendo eloquente gesto". Inoltre, "un altro firmatario non magistrato, Nicola Latorre ha sicuramente minuziosa conoscenza di tutte queste vicende". "Per il resto - prosegue il ministro- vale il criterio opinabilissimo dell'opportunità che una serie tanto nutrita di magistrati si impegni in politica e che alcuni lo facciano all'indomani di indagini delicatissime a carico di esponenti dello stesso partito che finisce con il candidarli? Va da sé: liberi tutti.... E mi si vuole negare la libertà di un esposto, più volte integrato in questi mesi con ulteriori elementi, peraltro nel più rigoroso rispetto delle regole e che riguardano per ciò che mi concerne intercettazioni ambientali tra avvocati e indagati in colloqui precedenti all'interrogatorio, iscrizione nel registro degli indagati e successiva autorizzazione alle intercettazioni distanza di 23 mesi dalla notizia di reato e senza che ci fossero fatti nuovi e in coincidenza con la mia campagna elettorale, indagini preliminari che durano 7 anni. Telefonate intercettate e riportate in brogliacci come "non inerenti" e il cui contenuto è invece totalmente riferibile alla, vicenda . Telefonate riportate con degli omissis, contenenti invece brani che attribuiscono diverso significato. Tentativo con diversi ostacoli durato 2 anni per poter esercitare il mio legittimo diritto, previsto dal Codice di ascoltare tutte le telefonate e non solo quelle scelte dai P.m.. E potrei continuare". "Peraltro - conclude Fitto- vedo che con una velocità del tutto inusitata, non solo si mobilitano le associazioni dei magistrati locale e nazionale, ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri titolari delle indagini a mio carico. Sicuramente tutte strane coincidenze".

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Giustizia/ Fitto contrattacca: contro di me una 'casta. (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - Il ministro Raffaele Fitto, replica, contrattacando, alla interrogazione dei senatori Pd sul suo conto al ministro Alfano, segnalando la "coincidenza" con iniziative e decisioni del Csm. "In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una "casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del Senato a interrogare il Ministro Alfano. Sei pubblici ministeri su nove firme. Nomi celebri: Finocchiaro, Casson, D'Ambrosio, Della Monica ma anche: Gianrico Carofiglio, fino all'altro giorno pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Bari, dove la moglie, Francesca Romana Pirrelli esercita la stessa attività nel pool che indaga sui reati contro la Pubblica Amministrazione, competente quindi sul Comune di Bari del quale è sindaco l'ex collega magistrato e compagno di partito del marito, Michele Emiliano. Competente anche sulla Regione Puglia. Tra l'altro dello stesso magistrato e della moglie magistrata circolano nella Rete foto in atteggiamenti di grandi familiarità con parenti stretti del Presidente Vendola. Alberto Maritati, già sostituto procuratore presso la Procura di Bari e successivamente applicato a Bari dalla Direzione Nazionale Antimafia. Celebre per avere suscitato un immenso clamore con la cosiddetta "Operazione Speranza", alla metà degli anni novanta, che vide decine di persone tra arrestate e variamente imputate in una serie di procedimenti che, dopo ben più di un decennio, si sono conclusi tutti con assoluzioni in tutti i gradi di giudizio. Ma ebbe di che consolarsi con un patteggiamento. Né va dimenticato che nella stessa indagine Maritati si imbattè in esponenti politici dai quali,senza difficoltà, in seguito ottenne la candidatura nel medesimo partito" (segue)

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Fecondazione/ Roccella: Consulta cambia poco,ora nuove ... (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - La decisione della Corte Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che il divieto di impianto di tre embrioni "può essere interpretato come la decisione che su questo tema non è giusto un limite legislativo e la scelta va affidata a un medico". E dopo l'intervento della Consulta, "le possibilità di applicazione sembrano un pò più contraddittorie". Il sottosegretario al Welfare, infine, precisa che la valutazione della Consulta potrà essere recepita dalle linee guida che il ministero dovrà stilare nel giro di un paio di mesi di concerto con l'Istituto superiore di sanità.

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Fecondazione/ Pollastrini: l.40 irragionaveole anche per (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita. "Ora il Parlamento- conclude Pollastrini- sarà misurato sulla sua capacità di rispondere alle speranze di tante coppie costrette al turismo procreativo".

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Fecondazione/ Roccella: Consulta cambia poco,ora nuove (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "La legge 40 dopo questo intervento e' piu' oscura ma non mi sembra che sia cambiato molto, per questo sara' indispensabile emanare al piu' presto nuove linee guida che possano eliminare qualsiasi contraddizione". Eugenia Roccella, sottosegretario al welfare con delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".

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Fecondazione/ Cicchitto: Sentenza non sorprende, ma legge (sezione: Giustizia)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Giustizia

Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi, depurata dai due punti più discutibili". E' quanto afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl che aggiunge: "Non sono portato ad esaltare la Corte Costituzionale, come oggi fanno in molti, perché talora i suoi pronunciamenti non mi hanno affatto convinto".

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