CENACOLO DEI COGITANTI |
Indagano su Fitto
Ispezioni sui pm ( da "City"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: interesse privato del curatore) e
della Fiorita (associazione a delinquere, concorso in corruzione e altro),
entrambe coordinate dai pm Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro e
coordinate dal procuratore aggiunto Marco Di Napoli. I pm hanno scritto al Csm
chiedendo attenzione per la vicenda. 01 aprile 2009
I sindacati ai politici
"Brunettina da rifare" ( da "Stampa,
La" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sarà la Corte costituzionale a dire
se la Regione Valle d'Aosta poteva non applicare la «Brunetta» e farsi una
normativa propria. Adesso però i sindacati scrivono alla Regione e dicono:
badate che la «Brunettina» è meno vantaggiosa per quanto riguarda le pensioni
decise d'ufficio, cioè dall'Amministrazione.
Ora occorre ripensare
compiti e ruoli delle Regioni ( da "Tempo,
Il" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: impantanarsi nel regionalismo dei
veti e dei ricorsi alla Corte costituzionale? Il limite maggiore delle leggi
Bassanini negli anni 90 fu quello di essere state pensate e redatte «a
costituzione invariata». Venne poi, voluta e votata dal solo centrosinistra,
quella sciagurata riforma del titolo quinto della nostra Costituzione,
interprete di un regionalismo infantile e ricattatorio.
Psichiatria, Â
Argomenti:
Giustizia
Abstract: per i servizi ospedalieri (Spdc) e
territoriali (Csm), penalizzati da dissennate politiche di risparmio rivolti
alle fasce più disagiate della popolazione». Un allarme che lancia con un lungo
intervento la segretaria regionale della federazione medici dell'Ugl, dott.ssa
Antonella Spaziani. «Sembrerebbe che l'Asl –
scuola per cacciatori, la
controriforma della lega ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La sentenza della Corte Costituzionale
sulle censure del Gverno alla legge è imminente. Ma il Carroccio annuncia da
subito una pesante rivisitazione della legge varata un anno da Riccardo Illy.
Cancellazione dell'Associazione dei cacciatori e rafforzamento del ruolo delle
Province: queste le principali novità del testo che,
porpetto, il comitato sui
canoni: ci dicano dove sono i soldi incassati
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 60 mila euro per il rimborso di
tali canoni che la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali?». A
chiederlo è Giulio Bossa, del comitato porpettese per i rimborsi del canone di
depurazione, il quale, sottolinea come già dal 2002 i soldi fossero già
accantonati e che, ad oggi, dovrebbero aver prodotto qualche interesse, «ma dei
quali invece non risulterebbe più traccia,
Il Pd e il referendum
pro-Berlusconi ( da "Italia
Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: dei seggi alla Camera: come si
vede, quella fascistissima legge prevedeva un premio di maggioranza di gran
lunga inferiore. Infine: non è vero che l'ammissibilità del referendum da parte
della Corte costituzionale legittimi l'eventuale legge conseguente che, al
contrario, sarebbe anticostituzionale per carenza di legittimità.
Decurtazione punti È
valida comunque ( da "Italia
Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: intervenuta sentenza della Corte costituzionale,
fosse stata nella specie inoltrata la segnalazione a carico del cittadino,
questi può giovarsi del previsto ed appropriato rimedio in via amministrativa
della riattribuzione automatica del punteggio da parte dell'ufficio competente
in ottemperanza al surrichiamato dettato normativo».
Tribunale, si paghi il
ticket ( da "Italia
Oggi" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: presidente emerito della Corte
costituzionale. Domanda. Nel rapporto mondiale annuale sulla libertà economica
si accusano i giudici italiani di essere politically oriented. Risposta. Non è
questo il problema. È la lentezza processuale che di fatto inficia la tutela di
diritti di rilevanza economica come la proprietà immobiliare.
Sì alla cessione delle
quote Bankitalia purché diventi public company
( da "Milano Finanza (MF)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: relativa al regime delle fondazioni
ex bancarie, con la dura bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della
normativa fatta approvare dal governo.Ma la norma in questione è ancora in
vigore e la sua esecuzione pende come una sorta di spada di Damocle. È una
norma di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno. E, tuttavia, ora c'è.
esenti dall'ici le case
delle aziende agricole ( da "Nuova
Sardegna, La" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale e nonostante i
Comuni avessero richiesto il pagamento dell'Ici ignorando quindi i principi
ispiratori del diritto tributario e la composizione del valore fondiario dei
terreni inclusivo anche dei fabbricati rurali. Tali ragioni sono state alla
base dell'iniziativa assunta dagli operatori e dai rappresentati sindacali del
comparto che dopo tanto insistere hanno
Trieste E' scontro a muso
duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la s...
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ieri il Carroccio ha presentato la
sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte
Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al
provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva
già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo
Galasso ha ripetuto le critiche.
inchieste fitto, ispezione
in procura ( da "Repubblica,
La" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ispezione del ministero della
Giustizia è in corso da ieri negli uffici della Procura della Repubblica di
Bari in relazione a due inchieste sul ministro dei Rapporti con le Regioni,
Raffaele Fitto. Gli ispettori dovranno verificare se ci sono state
irregolarità. I tre magistrati che hanno indagato su Fitto, hanno scritto una
lettera al Csm. GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA III
ispezione in procura, pm
in rivolta - gabriella de matteis
( da "Repubblica, La"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: L´Anm: il Csm ha già archiviato
tutto Al centro dell´indagine i rilievi mossi dal ministro sull´iscrizione nel
registro degli indagati e sui tempi delle intercettazioni GABRIELLA DE MATTEIS
Al procuratore capo Emilio Marzano e al suo vice Marco Dinapoli leggono una
comunicazione di poche righe.
pdl, marin ora tallona
saia più gradito dai cattolici ( da "Mattino
di Padova, Il" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Galan e Ghedini vorrebbero che il
professor Mario Bertolissi, costituzionalista, uno dei «padri» del federalismo,
accettasse l'offerta della candidatura, anche se il mestiere di sindaco è assai
diverso da quello di giudice alla Corte Costituzionale, carica cui il docente
potrebbe essere nominato con un accordo bipartisan in Parlamento.
Legge 40, scontro alla
Consulta: La donna è solo un contenitore
( da "Unita, L'" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Una battaglia di oltre due ore
davanti alla Corte Costituzionale ieri tra sostenitori e avversari della legge
bari, alfano manda gli
ispettori per i magistrati che indagano su fitto - gabriella de matteis
( da "Repubblica, La"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: hanno preso carta e penna e hanno
scritto al Csm, segnalando il caso. E anche l´Anm interviene sulla vicenda. Lo
fa, manifestando solidarietà ai magistrati della procura di Bari. Il segretario
dell´associazione Giuseppe Cascini esprime «preoccupazione» e aggiunge:
«L´inchiesta amministrativa verte su fatti che sono stati già portati
all´attenzione di altri organi,
Commissariamento di Rovigo
a una svolta ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: per quanto riguarda il passato,
alla sentenza della Corte costituzionale che, a fine febbraio, ha stabilito
l'illegittimità delle sostituzioni dei commissari unici con altri commissari
unici (così come previsto dalla legge 233 del 2006), mentre ha definito
legittime quelle dei collegi con un commissario unico.
Il grido d'allarme, l'sos,
lanciato dalla Ugl per la carenza di personale nei reparti di psi...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ceccano e per i Csm di Anagni ed
Alatri, ha trovato una risposta, - seppure sia solo una goccia nel grande mare
della crisi che investe la sanità laziale-, nell'autorizzazione, arrivata dalla
Regione, lunedì pomeriggio preso gli uffici di via Armando Fabi: si potrà
procedere al reintegro, fino all'indizione del prossimo concorso (e quindi
successiva stabilizzazione)
Procreazione assistita al
vaglio della Consulta ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale sulla legge 40
che regola la procreazione assistita: una vera e propria «battaglia in punta di
diritto» dove i favorevoli e i contrari si sono fronteggiati snocciolando dati
e statistiche italiane ed europee. La Corte, chiamata a decidere su diversi
profili di illegittimità della legge del 2004 sollevati con tre distinte
ordinanze dal Tar del Lazio e dal Tribunale
LA PUGLIA CONFERMA IL SUO
PRIMATO NELLE ENERGIE ALTERNATIVE.
( da "marketpress.info"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Regione sta proseguendo nelle
sue politiche energetiche ambientali e questo rende ancora più cogente il No al
nucleare e smaschera la protervia di chi, dal Governo Nazionale, ha voluto
impugnare alla Corte Costituzionale la legge 31/08 che tende proprio a dare
maggiori garanzie alla salute dei cittadini ed al territorio?. . <<BACK
L'AQUILA-Duro scontro sul
Centro Oli di Ortona ieri mattina in Consiglio regionale. Su ...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: impegno di presentare ricorso alla
Corte Costituzionale per difendere la legge contro il Centro Oli votata nella
precedente legislatura e impugnata dal governo Berlusconi». D'Alessandro ha
detto ancora che «l'aver evitato la discussione dimostra la volontà del
centrodestra di trasformare per sempre il volto della nostra regione».
L'antimafia difende le
intercettazioni ( da "Riformista,
Il" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Si è svolta ieri presso la Corte Costituzionale
l'udienza pubblica sulla legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita. La
Corte è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale degli articoli
14 e 6 della legge nei quali sono contenute le norme sul numero massimo di
embrioni che si possono produrre, sull'obbligo di impianto,
REGIONI: CONFERENZA
APPROVA DOCUMENTO SU GOVERNO CLINICO
( da "marketpress.info"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: si evidenzia un problema giuridico
rilevante anche in relazione a diverse sentenze della Corte costituzionale che
hanno delineato i rispettivi ambiti di competenza dello Stato e delle Regioni,
in quanto la proposta di testo unificato presenta caratteri di
incostituzionalità alla luce della riforma del Titolo V. Le disposizioni
risultano invasive dell?
Legge 40, la Consulta
discute l'ennesimo ricorso ( da "Avvenire"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I giudici della Corte
Costituzionale hanno sentito per due ore e mezza le parti costituitesi a favore
e contro le eccezioni di costituzionalità sollevate da Tar del Lazio e dal
tribunale di Firenze e che riguardano gli articoli 6 e 14 della normativa. Nei punti
in cui è previsto, per il primo, che non si possa revocare il consenso
all'impianto,
IMMIGRATI/ CSM: DL
SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Immigrati/ Csm: Dl sicurezza viola
direttiva Ue su stranieri di Apcom Illecito estendere da
STUPRI/ CSM: IRRAZIONALE E
IRRAGIONEVOLE ARRESTO E CARCERE ( da "Wall
Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Stupri/ Csm: Irrazionale e
irragionevole arresto e carcere di Apcom Rischio è che per reati minori si usi
la normativa antimafia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm esprime
"perplessità" sul decreto anti-stupri varato dal governo e in via di
conversione alla Camera e definisce la norma, "sotto il profilo tecnico,
UCRAINA/ YUSHCHENKO FARÀ
RICORSO A CORTE CONTRO VOTO A OTTOBRE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: decisione di fronte alla Corte
costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna
Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la
volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri,
ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati
del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì,
Altolà del Csm: ronde
incostituzionali ( da "Stampaweb,
La" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: con un rinvio a un successivo
decreto ministeriale definito dal Csm «troppo lacunoso». Inoltre, il Csm
solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti, non prevede
esplicitamente che «le associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di
ordine politico». Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dell?
(al.spe.) Sabato prossimo
sarà a Mestre Gianfranco Fini. Il presidente della Camera dei Deputat...
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale, Giovanni
Maria Flick, sulla dignità. Fini proporrà un approfondimento sul secondo
caposaldo dei sei valori sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali
dell'Unione europea (oltre alla dignità e alla libertà gli altri sono
l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia) affrontando un
argomento di forte attualità in tempi in cui la sicurezza
Federcaccia: Stop alla
riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: alla riforma finchè la Corte
Costituzionale non deciderà» Mercoledì 1 Aprile 2009, La Federazione Italiana
della Caccia del Friuli Venezia Giulia nell'espressa rappresentanza di tutti i
propri iscritti, pari al settanta per cento dei cacciatori, esercitanti
l'attività sul territorio regionale 1) non concorda con l'esigenza di iniziare
un percorso di modifica della legge regionale n.
Caccia, la nuova sfida
della Lega ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ieri il Carroccio ha presentato la
sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte
Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al
provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva
già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo
Galasso ha ripetuto le critiche.
ALGIA TESTA NOCERA
INFERIORE. CANONE DI DEPURAZIONE. IL COMUNE DI NOCERA INFERIORE RECEPISCE LA
S... ( da "Mattino,
Il (Salerno)" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: «A seguito della sentenza della
Corte Costituzionale - ha precisato Antonio Cesarano - abbiamo approntato una
delibera di Giunta, nella quale abbiamo fatto prevalere il principio della
cautela rispetto alle cose che erano state immaginate nella sentenza della
Corte Costituzionale.
RITENIAMO DI POTER
PRETENDERE CHE I PROCESSI IN CORSO POSSANO GIOVARSI DI UN CLIMA DIVERSO DA ...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 01-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: i sostituti Noviello e Sirleo sulla
gestione delle indagini relative al prefetto Pansa e al sottosegrario Bertolaso
(vicenda approdata al Csm in seguito alla revoca della delega dell'inchiesta ai
due pm) e la recente inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra con le
dichiarazioni rilasciate da Berlusconi che hanno suscitato critiche da parte
del presidente dell'Anm di Napoli.
LEANDRO DEL GAUDIO IL
DIBATTITO CORRE SUL FILO DELLA POSTA ELETTRONICA, UN TAM-TAM CHE VA AVANTI ...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 01-04-2009) + 4 altre fonti
Argomenti:
Giustizia
Abstract: al termine del quale si è deciso di
interessare il Csm (la settima sezione, che non si occupa di rilievi
disciplinari ma organizzativi), ma anche di rendere pubblici alcuni interventi
pro e contro lo stralcio di Lepore. Un confronto che oggi attende una nuova
tappa, i cui esiti restano imprevedibili.
Il Csm critica il decreto
sicurezza "No alle ronde e alle leggi antistranieri"
( da "Repubblica.it"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: il Csm sostiene la necessità di
introdurre alcune modifiche. "Pur muovendo da un condivisibile giudizio di
gravità dei reati in questione - scrive il Csm - i magistrati ritengono che il
carcere deve essere deciso da un giudice dopo una valutazione processuale
complessiva e non, come demanda il dl, dalla polizia giudiziaria o dal pm.
Il Csm boccia il decreto
sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il
decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No
alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme
contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza
sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge
del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione
di Palazzo dei marescialli.
Il Csm boccia il decreto
sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati'">Il Csm boccia il
decreto sicurezza 'No alle ronde, clandestini penalizzati' pag.1
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm boccia il decreto sicurezza
Mercoledí 01.04.2009 14:57 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe
"discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come
la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non
debbano avere né natura né finalità di ordine politico";
Giustizia/ Anm: No a
interferenze in inchiesta pm Bari su
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: scorrettezze e intollerabili
abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è
già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e
riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a
tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di
Bari.
Ucraina/ Yushchenko farà
ricorso a Corte contro voto a ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: decisione di fronte alla Corte
costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna
Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la
volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri,
ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati
del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì,
01/04/2009 15:16
IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sottolinea nel suo parere il Csm
che esprime perplessita' sul punto. La direttiva europea, si legge nel parere
al dl che verra' esaminato oggi pomeriggio in plenum, consente il
"trattenimento in caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione",
ma in caso di difficolta' nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente
soltanto "il prolungamento della permanenza"
SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI
STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: nel parere del Csm sul testo
governativo si ''condivide'' la scelta di ammettere l'incidente probatorio,
''in assenza dei requisiti ordinariamente previsti'', nei casi di violenza
sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per
tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che ''colma una
profonda lacuna normativa'
SICUREZZA: CSM CRITICA
RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: quanto esprime il Csm nel parere
sul decreto legge del governo; un parere redatto dalla Sesta Commissione di
Palazzo dei marescialli che oggi pomeriggio verra' esaminato in plenum. Sulle
ronde si esprimono "perplessita", come nella scelta di ''derogare al principio
che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di
tutela della sicurezza'
Il Csm contro le ronde:
dubbi di costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati"
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm contro le ronde: dubbi di
costituzionalità "Potrebbero determinare incidenti e reati" di
Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde
introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine
generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela
della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma
Affaire Burgaud : le CSM
reporte sa décision au 24 avril ( da "Figaro,
Le" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: le CSM prend un mois pour décider
Samuel Laurent (lefigaro.fr) avec agences 27/03/2009 | Mise à jour : 09:11 |
Ajouter à ma sélection --> . --> Alors que sa décision était attendue
vendredi, le Conseil supérieur de la magistrature souhaite un «délai
supplémentaire» pour trancher le cas du juge en charge de l'instruction de l'
IMMIGRATI: CSM, DL
SICUREZZA VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: IMMIGRATI: CSM, DL SICUREZZA VIOLA
DIRETTIVA UE SU STRANIERI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 01 aprile, ore 15:16
SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI
STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: SICUREZZA: CSM, RAFFORZATI
STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE PERPLESSITA' SU CARCERE
OBBLIGATORIO PER STUPRATORI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:13
SICUREZZA: CSM CRITICA
RONDE, RISCHIO DI INCIDENTI E REATI
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: SICUREZZA: CSM CRITICA RONDE,
RISCHIO DI INCIDENTI E REATI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 14:49
Il Csm critico nei
confronti delle ronde ( da "Rai
News 24" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 1 aprile 2009 Il Csm critico nei
confronti delle ronde Il Csm E' un giudizio palesemente critico quello che il
Csm si appresta a dare sull'istituzione delle 'ronde', prevista nel decreto
sicurezza attualmente all'attenzione della Camera. Palazzo dei Marescialli,
infatti, nel documento approvato dalla Sesta Commissione e che oggi pomeriggio
sara'
La stroncatura del Csm
( da "AprileOnline.info"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Secondo la sesta Commissione del
Csm, il decreto in via di conversione alla Camera "mira positivamente a
rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione
sessuale". Al di là delle perplessità sulle ronde, nel parere del Csm sul
testo governativo si "condivide" la scelta di ammettere l'incidente
probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente previsti"
SICUREZZA/ DI GIOVAN
PAOLO(PD): RONDE IN UFFICI,POLIZIA IN STRADA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm alla norme" -->Roma, 1
apr. (Apcom) - "Assolutamente inevitabili le critiche del Csm alla norme
sulla sicurezza. Sulle ronde, però, tanto civismo non va sprecato. Proponiamo
che esse siano utilizzate negli uffici, al posto dei 20 mila componenti delle
forze dell'ordine che sono costretti a lavorare da impiegati mentre hanno le
competenze per svolgere il loro servizio in strada
L'ALTOLÀ DEL CSM:
"RONDE INCOSTITUZIONALI"
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: L'altolà del Csm: "Ronde
incostituzionali" -->Le toghe bocciano la norma inserita nel decreto
sicurezza: «Così si viola l'articolo 18 della Costituzione, la sicurezza non
può essere derogata. Rischio di incidenti e ulteriori reati».
IL CSM CRITICA IL DECRETO
SICUREZZA "NO ALLE RONDE E ALLE NORME SUGLI STRANIERI"
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm critica il decreto sicurezza
"No alle ronde e alle norme sugli stranieri" -->Il Csm critica il
decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri" (14:52
01/04/2009)
GIUSTIZIA/ ANM: NO A
INTERFERENZE IN INCHIESTA PM BARI SU FITTO
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: scorrettezze e intollerabili
abusi" segnalati in un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è
già pronunciato all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e
riconoscendo lo "scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a
tutela delle prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di
Bari.
SICUREZZA/ CSM: SULLE
'RONDE' DUBBI DI INCOSTITUZIONALITÀ
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Csm: Sulle 'ronde' dubbi di
incostituzionalità di Apcom "In parte viola l'articolo 18 della
Costituzione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm solleva "una
perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che
assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenza in materia di tutela
della sicurezza,
Decreto sicurezza, Csm
critica ronde,norme su stranieri e stupri
( da "Reuters Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm critica il decreto
cosiddetto anti-stupri, in via di conversione alla Camera, che prevede anche le
ronde di cittadini e l'estensione del tempo di permanenza degli immigrati nei
Centri di identificazione ed espulsione da due a sei mesi. Nel parere di 12
pagine, che oggi dovrebbe essere votato dal plenum del Consiglio superiore
della magistratura essendo all'
Bene le norme
anti-stalking, perplessità sulle ronde. Il Csm scende in campo sulla sicurezza
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm scende in campo sulla
sicurezza La Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli ha espresso
"perplessità" sui controlli sul territorio che potrebbero portare
"a un aggravio dei lavoro per le forze dell'ordine". Valutate
positivamente invece le misure anti-stalking commenta 0 vota 0 tutte le notizie
di CRONACA ultimo aggiornamento:
Il Csm boccia il decreto
sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il
decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I RILIEVI DEL CSM NEL DETTAGLIO No
alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme
contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza
sessuale e allo stalking. E' articolato il giudizio del Csm sul decreto legge
del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione
di Palazzo dei marescialli.
Il Csm boccia il decreto
sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio">Il Csm boccia il
decreto sicurezza Insorge il Pdl: intervento improprio pag.1
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il Csm boccia il decreto sicurezza
Mercoledí 01.04.2009 18:00 Nel testo del governo sulle ronde ci sono troppe
"discrezionalità " e "lacune", lamenta la Commissione. Come
la "mancata previsione" che le associazioni di volontari "non
debbano avere né natura né finalità di ordine politico";
Giustizia/ Il Csm archiva
l'esposto di Fitto contro i Pm di...
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità
la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le
Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli,
Renato Nitti, Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari delle indagini
preliminari nel procedimento a suo carico.
Bioetica, la Consulta
boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre embrioni"
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: di Redazione La Corte Costituzionale
boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata l?illegittimità
costituzionale dell?articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede
che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a
tre" di embrioni Roma - La legge 40 è parzialmente illegittima.
Il Csm contro le ronde:
dubbi di costituzionalità ( da "Giornale.it,
Il" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 01 pagina 0 Il Csm contro le ronde:
dubbi di costituzionalità di Redazione Il Consiglio superiore della
magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm
solleva "perplessità di ordine generale" sulla possibilità di derogare
all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e arriva a ipotizzare il
rischio di incostituzionalità Roma -
Fecondazione assistita,
Consulta boccia parzialmente legge 40
( da "Reuters Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Reuters) - La Corte Costituzionale
ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo
riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato
l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui
prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni],
FECONDAZIONE: CONSULTA SU
LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40,
ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI PARZIALE 'STOP' DELLA CORTE COSTITUZIONALE
commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile,
ore 19:21
Fecondazione. La Consulta
boccia la legge 40: no al limite dei 3 embrioni
( da "Rai News 24" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Consulta boccia la legge 40: no
al limite dei 3 embrioni Fecondazione in laboratorio La Corte costituzionale ha
accolto due dei tre ricorsi presentati dai radicali e dall'associazione Luca
Coscioni contro la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. In
particolare sarebbe caduto il principio dell'intangibilita' dell'embrione.
Legge sulle fecondazione
assistita, Consulta boccia limite di 3 embrioni
( da "Stampaweb, La"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha infatti
dichiarato l?illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è
possibile impiantare nell?utero delle pazienti che si sottopongono alle
procedure di procreazione medicalmente assistita. L?Alta Corte, inoltre, ha
dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell?
SICUREZZA/ COTA:
IMPROVVIDA USCITA DEL CSM, MA NON SORPRENDE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sicurezza/ Cota: Improvvida uscita
del Csm, ma non sorprende di Apcom Ormai è costante che si occupi di politica,
perde credibilità -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La presa di posizione del Csm su
alcune norme del dl sicurezza rappresentano una "uscita improvvida"
che però "non ci sorprende".
##UCRAINA/PARLAMENTO
ANTICIPA PRESIDENZIALI,YUSHCHENKO NON CI STA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ha detto chiaro e tondo che intende
portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il
vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo
dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni
anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450:
quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko.
FECONDAZIONE/ BUTTIGLIONE:
CONSULTA SCONCERTA E PREOCCUPA ( da "Wall
Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: è grave lo sconcerto e la
preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune
parti della Legge 40". "Difficile - afferma - non avere l'impressione
che un gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione
espropriando il Parlamento della sua sovranità. L'equilibrio dei valori lo
stabilisce il Parlamento.
BIOETICA, LA CONSULTA
BOCCIA LA LEGGE 40: "E' ILLEGITTIMO IL LIMITE DI TRE EMBRIONI"
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: la Consulta boccia la legge 40:
"E' illegittimo il limite di tre embrioni" -->La Corte
Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata
l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel
punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto e
comunque non superiore a tre" di embrioni.
RAI/ LETTERA 22: GARANTIRE
PLURALISMO COME CHIEDE CONSULTA ( da "Wall
Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La recente sentenza della Corte
Costituzionale sul 'caso Petroni', oltre a riaffermare il valore della legge
Gasparri, pienamente coerente col sistema costituzionale, afferma un principio
sacrosanto quando scrive: 'L'imparzialità e l'obbiettività dell'informazione
possono essere garantite solo dal pluralismo delle fonti e degli orientamenti
ideali,
FECONDAZIONE ASSISTITA,
BOCCIATA LA LEGGE LA CONSULTA: "NO AL LIMITE DI TRE EMBRIONI"
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Fecondazione assistita, bocciata la
legge La Consulta: "No al limite di tre embrioni" -->La Corte
Costituzionale: illegittima la restrizione del numero di embrioni che si
possono impiantare nell'utero delle varie pazienti che si sottopongono alla
procreazione assistita
FECONDAZIONE/ DELLA
VEDOVA: CONSULTA CONFERMA LIMITI DELLA LEGGE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La sentenza della Corte
Costituzionale sulla legge 40 non si limita ad intervenire su di un punto di
cui la comunità scientifica aveva da tempo denunciato l'irragionevolezza e i
giuristi la probabile incostituzionalità. Mi pare che confermi anche, in via
generale, che i limiti che la legislazione impone nel campo della ricerca,
FECONDAZIONE/VENDOLA:
SCONFITTA POSIZIONE DI ARROGANZA IDEOLOGICA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - La bocciatura della legge
40 da parte della Corte costituzionale "è una notizia bellissima, che
conferma la validità della nostra Costituzione". E' il commento di Nichi
Vendola alla decisione dei giudici della Consulta che hanno dichiarato
incostituzionali due norme della legge sulla fecondazione assistita.
PROCREAZIONE, LA CORTE
COSTITUZIONALE BOCCIA IL LIMITE DEI TRE EMBRIONI
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Procreazione, la Corte
Costituzionale boccia il limite dei tre embrioni -->L?Alta Corte, inoltre,
ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell?articolo 14 della legge in
questione
FECONDAZIONE/
ASS.COSCIONI: DURO COLPO DA CONSULTA ALLA LEGGE 40
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: venuto dalla Corte Costituzionale.
"I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale - afferma- hanno
dimostrato quanto piena di ideologia sia stata la stesura della legge
"italiana" sulla fecondazione assistita. I casi individuali di donne
che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l'ideologia di una legge tanto
proibizionista hanno consentito il secondo colpo,
FECONDAZIONE/GAMBINO:CON
DECISIONE CONSULTA SI APRE A EUGENETICA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza con cui la Corte
costituzionale boccia parzialmente la legge sulla fecondazione assistita.
"Se, come pare, la decisione della Corte ha come obiettivo quello di
eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e dell'obbligo di impianto
degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile conseguenza la possibilità
di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli altri"
FECONDAZIONE/ CONSULTA
BOCCIA LEGGE 40: NO A LIMITE 3 EMBRIONI
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha infatti
dichiarato l'illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è
possibile impiantare nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle
procedure di procreazione medicalmente assistita. L'Alta Corte, inoltre, ha
dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 della legge in
questione "
SICUREZZA/ CICCHITTO: CSM
INTERVIENE SULLA PRODUZIONE DELLE LEGGI
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Sicurezza/ Cicchitto: Csm
interviene sulla produzione delle leggi di Apcom "Impreciso e sbagliato
usare il termine 'ronde'" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La Sesta
Commissione del Csm con il suo parere predisposto per il plenum interviene
ancora una volta sulla produzione delle leggi e sulla politica".
GIUSTIZIA/ IL CSM ARCHIVA
L'ESPOSTO DI FITTO CONTRO I PM DI BARI
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Giustizia/ Il Csm archiva l'esposto
di Fitto contro i Pm di Bari di Apcom "Non è competenza prima
Commissione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato
all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i
rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari
Marco di Napoli,
MADAGASCAR/ RAVALOMANANA:
HO CEDUTO POTERI PERCHÉ MINACCIATO
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Ravalomanana è stato costretto a
dimettersi il 17 marzo e ha trasferito pieni poteri a un comitato militare, che
li ha ritrasmessi alcune ore più tardi al leader dell'opposizione Andry
Rajoelina, diventato presidente dell'alta autorità di transizione. Questi
passaggi di potere erano stati in seguito convalidati dall'Alta corte
costituzionale. (fonte Afp)
Fecondazione assistita, i
commi bocciati dalla Consulta ( da "CittadinoLex"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Nota Corte costituzionale 1.4.2009)
La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittima la legge 40
sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno bocciato
l'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un
"unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di
embrioni.
Fecondazione assistita,
Consulta boccia parte legge 40 ( da "Reuters
Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Reuters) - La Corte Costituzionale
ha bocciato in parte oggi la legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo
riferisce una nota della Consulta. I giudici costituzionali hanno dichiarato
l'illegittimità dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede
che ci sia un "unico e contemporaneo impianto [di embrioni],
SICUREZZA: CSM, SLITTA A
DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI
VOTO PLENUM SU PARERE A DL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 01 aprile, ore 19:40
Legge 40, stop della
Consulta "No a limite di tre embrioni"
( da "Repubblica.it"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ROMA - La Corte Costituzionale
boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno
infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2,
della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo
impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni.
IL CDA RAI APPROVA IL
BILANCIO 2008 (SOLO UDC SI ASTIENE) IL SOLITO SILVIO: ARRIVA A LONDRA E DICE AL
PREMIER GIAPPONESE: HO IL GRADIMENTO AL 66% - IL CSM AFFONDA IL DL SICUREZZA
( da "Dagospia.com" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Dario Franceschini 4 - SANTELLI
(PDL): CSM NON E' CORTE COSTITUZIONALE... (Agi) - "Da quando il Csm e'
diventata una Corte Costituzionale preventiva?". A chiederlo e' Jole
Santelli (Pdl), che aggiunge: "Il compito del Csm e' quello di fornire,
una volta investito dal ministro, un parere in materia di giustizia.
La Consulta boccia la
legge 40 ( da "Affari
Italiani (Online)" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 2009 18:57 La Corte Costituzionale
boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno
infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2,
della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo
impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni.
PROCREAZIONE: TURCO(PD),
NUOVE LINEE GUIDA? SPERO SIA ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Lo ha dichiarato Livia Turco,
capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, replicando al sottosegretario
Eugenia Roccella che ha annunciato l'emanazione di ''linee guida' dopo
l'intervento della Corte Costituzionale su alcuni punti della legge sulla fecondazione
assistita''.
PROCREAZIONE: BINDI,
MAGGIORANZA NE TRAGGA INSEGNAMENTO
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Il centrodestra rifletta sul
pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune
parti della Legge 40. Sui temi eticamente sensibili non ci si puo' ostinare a
votare a colpi di maggioranza evitando il dialogo''. Ad affermarlo e' Rosy
Bindi (Pd), vicepresidente della Camera dei deputati.
PROCREAZIONE:
QUAGLIARIELLO, SENTENZA NON CANCELLA INTERA
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza della Corte Costituzionale
non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra
l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro''. Lo dichiara
Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. ''Questa
situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il
dispositivo della sentenza per comprenderne l'
PROCREAZIONE: IDV, LO
DICEVAMO CHE LEGGE 40 ERA ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: stata abrogata dalla corte
Costituzionale''. Lo hanno detto in una nota congiunta le senatrici dell'Italia
dei Valori Patrizia Bugnano, responsabile donne dell'Idv, e Giuliana Carlino,
capogruppo in commissione Infanzia, in relazione alla decisione della decisione
della Consulta di dichiarare incostituzionale una parte della legge 40.
FPROCREAZIONE:
FINOCCHIARO, CONSULTA NON MI HA SORPRESO
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La sentenza della Corte
costituzionale non mi ha sorpreso''. Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro,
presidente dei senatori PD. ''Essa dichiara la illegittimita' costituzionale di
parti della legge sulla fecondazione assistita che gia' nella discussione
parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e
contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti,
PROCREAZIONE: CECCANTI, I
4 SIGNIFICATI DELLA SENTENZA ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte costituzionale si e'
pronunciata direttamente solo su due commi, il 2 e il 3, dell'art. 14 della
legge 40 del 2004; sulle altre parti che erano state impugnate non si e'
pronunciata, non le ha dichiarate costituzionali, ma semplicemente irrilevanti
nei casi in questione.
PROCREAZIONE:
VOLONTE'(UDC), SU LEGGE 40 GOLPE DELLE LOBBY
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La Corte Costituzionale ha sposato
le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla
Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del
popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico
eugenetico ed eutanasico''.
Fecondazione/ Bianconi
(Pdl): No ai pretesti per violare
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza della Corte
Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica
costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto
la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione
umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i
diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'
PROCREAZIONE:
POLLASTRINI(PD), LEGGE 40 IRRAGIONEVOLE ANCHE...
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: quella della Corte Costituzionale,
che svela l'irragionevolezza e le incongruita' di una legge considerata in
Europa come assurda e ideologica''. Cosi' Barbara Pollastrini (Pd) commenta la
sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimita'
della legge 40, quella sulla fecondazione assistita e i tre embrioni.
Fecondazione/
Volontè(Udc): Sentenza è golpe delle lobby
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Udc Luca Volontè in relazione alla
sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha
sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali
difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il
volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato
etico eugenetico ed eutanasico".
Fecondazione/ Sl:
Decisione Consulta e' vittoria di liberta'
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale di dichiarare
parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella
vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si
legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha
messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno
fondante della Legge sulla Fecondazione assistita,
PROCREAZIONE: FLAMIGNI,
CONSENTIRE CONGELAMENTO OOTIDI ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: 1 apr - La decisione della Corte
Costituzionale la legge 40 ''apre delle prospettive che ancora non so
immaginare su alcune delle altre proibizioni, come il fatto che non si possano
crioconservare gli embrioni. Probabilmente per potere applicare questa legge si
dovra' arrivare a qualche tipo di mediazione''.
Sicurezza/ Pd: governo
tenga conto parere Csm, ritiri ronde
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: tenga conto del parere del Csm e
ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile
passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e
camorra". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della
Camera, Donatella Ferranti, commenta la bocciatura da parte della sesta
commissione del Csm di parti del decreto sicurezza.
##Ucraina/ Parlamento
anticipa presidenziali,Yushchenko non...
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ha detto chiaro e tondo che intende
portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il
vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo
dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate".
Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti
sostenitori del partito di Yushchenko.
01/04/2009 19:40
SICUREZZA: CSM, SLITTA A DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Adnkronos) - Il parere della sesta
commissione del Csm sul decreto sicurezza verra' esaminato dal plenum domani
mattina. Il parere doveva essere discusso oggi pomeriggio, ma Palazzo dei
Marescialli ha dovuto rinviare l'esame del testo per motivi di tempo, essendoci
molte pratiche inserite all'ordine del giorno.
01/04/2009 19:21
FECONDAZIONE: CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Roma, 1 apr. (Adnkronoa/Adnkronos
Salute) - Parziale illegittimita' per la legge 40 sulla procreazione assistita,
sancita oggi dalla Corte Costituzionale. La Consulta, ha infatti bocciato il
limite di tre embrioni previsto dalla normativa.
Procreazione assistita, la
Consulta boccia la Legge 40: "No al limite dei 3 embrioni"
( da "Dire" del
01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Fecondazione assistita ROMA - La
Corte costituzionale boccia la legge 40 sulla procreazione assistita, in
particolare nella parte in cui prevede un limite di tre embrioni impiantati. La
Consulta, precisa infatti una nota, "ha dichiarato l'illegittimità costituzionale
dell'articolo 14, comma 2, della legge 19 febbraio 2004, n.
Bioetica, la Consulta
boccia la legge 40 Roccella: "Sentenza con effetti dubbi"
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: I giudici della Corte
Costituzionale hanno dichiarato l?illegittimità costituzionale dell?articolo
14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e
contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola
la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non
prevede che il trasferimento degli embrioni,
La Consulta boccia la
legge 40 ( da "Sole
24 Ore, Il (Sanità)" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Gli ermellini della Corte
costituzionale hanno, infatti, dichiarato l' illegittimità dell'articolo 14
comma 2, della legge 18 febbraio 2004, n. 40, dice una nota della Consulta,
limitatamente alle parole "ad un unico e contemporaneo impianto, comunque
non superiore a tre embrioni".
Corte Costituzionale
boccia la Legge 40 , intervento Poretti (Radicali)
( da "Sestopotere.com"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: in seguito alla notizia che la
Corte Costituzionale ha bocciato la Legge 40 e dichiara iIncostituzionale
l'unico e contemporaneo impianto dei 3 embrioni. "Dopo 5 anni la Corte
finalmente interviene a favore della tutela della salute delle donne e dei
bambini, un parto gemellare e' sempre un parto a rischio sia per la mamma che
per i figli,
GIUSTIZIA/FITTO
CONTRATTACCA:CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA -2-
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ma lo stesso CSM non archivia, come
si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio
esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso
dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro
Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri
titolari delle indagini a mio carico.
GIUSTIZIA/ FITTO
CONTRATTACCA: CONTRO DI ME UNA 'CASTA TOGATA'
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: con iniziative e decisioni del Csm.
"In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia
socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato
che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una
"casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del
Senato a interrogare il Ministro Alfano.
FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA
CAMBIA POCO,ORA NUOVE ... -2- ( da "Wall
Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La decisione della Corte
Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene
rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la
sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia
poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che
il divieto di impianto di tre embrioni "
FECONDAZIONE/ FORMIGONI:
CONSUL.TA SUSCITA MOLTE PERPLESSITÀ
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale". Questo
il primo commento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni,
alla sentenza della Consulta sulla parziale illegittimità della legge 40.
"E' chiaro - prosegue - che per una motivazione completa occorrerà leggere
attentamente le motivazioni, ma francamente sarà difficile capire su quali basi
e con quali motivazioni la Corte si sia espressa"
FECONDAZIONE/
POLLASTRINI:L.40 IRRAGIONAVEOLE ANCHE PER CONSULTA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: quella della Corte Costituzionale,
che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in
Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta
la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità
della legge 40, quella sulla fecondazione assistita.
FECONDAZIONE/ROCCELLA:CONSULTA
CAMBIA POCO,ORA NUOVE LINEE GUIDA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sottosegretario al welfare con
delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione
assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi
interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla
diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e
prematura".
FECONDAZIONE/ CICCHITTO:
SENTENZA NON SORPRENDE, MA LEGGE RIMANE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - "La sentenza della
Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti
da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in
Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi,
depurata dai due punti più discutibili".
FECONDAZIONE/
QUAGLIARIELLO: SENTENZA NON CANCELLA INTERA LEGGE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza della Corte Costituzionale
non cancella l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra
l'altro, devono essere letti in maniera coordinata tra di loro". Lo
dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL.
"Questa situazione - prosegue - meriterebbe cautela e precauzione:
attendere il dispositivo della sentenza per comprenderne l'
FECONDAZIONE/ BIANCONI
(PDL): NO AI PRETESTI PER VIOLARE EMBRIONE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sentenza della Corte
Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica
costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto
la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione
umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i
diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'
FECONDAZIONE/
VOLONTÈ(UDC): SENTENZA È GOLPE DELLE LOBBY ANTIVITA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Udc Luca Volontè in relazione alla
sentenza sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha
sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali
difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il
volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato
etico eugenetico ed eutanasico".
FECONDAZIONE/ SL:
DECISIONE CONSULTA E' VITTORIA DI LIBERTA'
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte Costituzionale di dichiarare
parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella
vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E' quanto si
legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha
messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno
fondante della Legge sulla Fecondazione assistita,
SICUREZZA/ PD: GOVERNO
TENGA CONTO PARERE CSM, RITIRI RONDE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: governo tenga conto parere Csm,
ritiri ronde di Apcom Ferranti: "Sono un obbrobrio giuridico"
-->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Il Governo tenga conto del parere del Csm e
ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile
passo indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e
camorra".
FECONDAZIONE/ BONDI:
SOVRANITÀ PARLAMENTO INTACCATA DA CONSULTA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Così il ministro dei Beni culturali
Sandro Bondi commenta la decisione della Corte Costituzionale sulla legge 40
sulla fecondazione assistita. "Si tratta di un problema democratico e
dell'orientamento culturale prevalente di organismi costituzionali",
conclude Bondi.
FECONDAZIONE/ FINOCCHIARO:
SPERIAMO CONSULTA FACCIA RIFLETTERE
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Corte costituzionale non mi ha
sorpreso" . Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori PD.
"Essa dichiara - sottolinea Finocchiaro- la illegittimità costituzionale
di parti della legge sulla fecondazione assistita che già nella discussione
parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e
contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti,
FECONDAZIONE/ PISANU: ORA
RIMETTERE IN ORDINE LA LEGGE 40 ( da "Wall
Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - "Le sentenze della
Corte Costituzionale non si discutono, si eseguono, occorrerà aprire una
discussione che rimetta in ordine la legge". Così Giuseppe Pisanu, ospite
di Lucia Annunziata e Tommaso Labate a "Titoli" su Red Tv, ha
commentato la decisione della consulta di bocciare parzialmente la legge 40.
FECONDAZIONE/FERRERO:CONSULTA
FA LUCE SU MEDIOEVO DESTRA E CHIESA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Salutiamo con soddisfazione la
positiva sentenza della Corte Costituzionale contro una legge medievale e
oscurantista, che non aveva alcun riguardo per la salute delle donne". Lo
afferma il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. "La Corte
ha riportato luce e salute nel medioevo procreativo voluto dalla destra e dalle
gerarchie ecclesiastiche - osserva Ferrero -,
FECONDAZIONE/ MANTOVANO:
NESSUNA VITTORIA PER FAR WEST PROVETTA
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Dalle motivazioni si cercherà di
capire come si concilia questa estensione con la tutela della salute della
donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in contrasto
con la dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2".
FECONDAZIONE/ BIANCO:
CONSULTA CONFERMA NOSTRE PERPLESSITÀ
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: Enzo Bianco commenta la sentenza
della Corte Costituzionale sulla legge 40 sottolineando che "nel merito
conferma le perplessita che avevamo espresso. É e continuerà ad essere una alta
garanzia...anche per il futuro". Bianco suggerisce quindi "che la
Camera rallenti il treno in corsa e approfondisca.
Giustizia/ Fitto
contrattacca: contro di me una 'casta
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: ma lo stesso CSM non archivia, come
si è detto, ma eccepisce la sua non competenza, a tempo di record, sul mio
esposto e, sempre a tempo di record, si dispone a intervenire sul caso
dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il Consigliere del CSM, Ciro
Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri
titolari delle indagini a mio carico.
Giustizia/ Fitto
contrattacca: contro di me una 'casta.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: con iniziative e decisioni del Csm.
"In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia
socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato
che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una
"casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del
Senato a interrogare il Ministro Alfano.
Fecondazione/ Roccella:
Consulta cambia poco,ora nuove ...
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: La decisione della Corte
Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene
rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la
sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia
poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che
il divieto di impianto di tre embrioni "
Fecondazione/ Pollastrini:
l.40 irragionaveole anche per ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: quella della Corte Costituzionale,
che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in
Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta
la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale
illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita.
Fecondazione/ Roccella:
Consulta cambia poco,ora nuove ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: sottosegretario al welfare con
delega sulla bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione
assistita, alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi
interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla
diagnosi pre- impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e
prematura".
Fecondazione/ Cicchitto:
Sentenza non sorprende, ma legge ( da "Virgilio
Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti:
Giustizia
Abstract: (Apcom) - "La sentenza della
Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione dei due punti
da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia astensione in
Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge rimane in piedi,
depurata dai due punti più discutibili".
( da "City" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Indagano su Fitto Ispezioni
sui pm Ispettori ministeriali nella procura di Bari per verificare eventuali
irregolarità dei pm inquirenti in due inchieste in cui è coinvolto il ministro
per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. L'ispezione è stata disposta dal
ministro della Giustizia Angelino Alfano dopo diversi rilievi fatti dai legali
di Fitto sulla presunta ritardata iscrizione nel registro degli indagati e
sull'irritualità con cui sono state disposte le intercettazioni telefoniche. Le
indagini che riguardano Fitto sono quella della società Cedis (concorso in
turbativa d'asta, interesse privato del curatore) e della
Fiorita (associazione a delinquere, concorso in corruzione e altro), entrambe
coordinate dai pm Roberto Rossi, Renato Nitti e Lorenzo Nicastro e coordinate
dal procuratore aggiunto Marco Di Napoli. I pm hanno scritto al Csm chiedendo
attenzione per la vicenda. 01 aprile 2009
( da "Stampa, La" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
I sindacati ai
politici "Brunettina da rifare" [FIRMA]ENRICO MARTINET AOSTA
«Brunetta» e «Brunettina» allo scontro. Cioè la legge dello Stato sulla
funzione pubblica voluta dal ministro Renato Brunetta definita anche
«antifannulloni» e quella del governo Rollandin che ne ha addolcito gli
effetti. Sarà la Corte costituzionale a dire se la Regione Valle d'Aosta poteva non applicare la
«Brunetta» e farsi una normativa propria. Adesso però i sindacati scrivono alla
Regione e dicono: badate che la «Brunettina» è meno vantaggiosa per quanto
riguarda le pensioni decise d'ufficio, cioè dall'Amministrazione. Già,
perché c'è stato un emendamento che ha corretto il testo originale della
«Brunetta» sulla questione degli anni riscattati per avere la pensione di
anzianità. I quattro sindacati di categoria chiedono alla Regione di rimettere
mano alla legge. Il vantaggio, ovvio, è per i dipendenti, cioè quelli che pur
non volendo andare in pensione sono collocati a riposo dall'Amministrazione.
Ecco che cosa è accaduto. Il primo testo della «Brunetta» indicava la
possibilità per le Amministrazioni di collocare a riposo coloro che avessero
maturato 40 anni di anzianità. Quarant'anni calcolati aggiungendo anche quelli
dell'Università, ad esempio. La conseguenza: se un dipendente aveva maturato 35
anni di servizio, l'Amministrazione poteva aggiungere i 5 anni di Università e
pensionarlo. E così è previsto anche nella «Brunettina». Poi però la legge
dello Stato è stata modificata: gli anni di università (o altri, come ad
esempio quelli in più previsti per chi ha lavorato in Dogana) sono calcolabili
ai fini di raggiungere il limite per la pensione soltanto se il dipendente
vuole smettere di lavorare. Non sono calcolabili se a volerlo pensionare è
invece la volontà dell'Amministrazione. Lo Stato ha dunque introdotto il
concetto di servizio effettivo, mentre la Regione ha mantenuto quello dei 40
anni di contributi, comprensivi anche dei riscatti degli anni di studio, del
servizio militare o altro. Appare evidente il vantaggio del dipendente (anche i
dirigenti): la modifica della norma evita che le pubbliche amministrazioni
collochino a riposo coloro che vogliono ancora restare alle loro scrivanie.
Scrivono i sindacati Cgil, Cisl, Savt e Uil della Funzione pubblica: «Il
Parlamento, accogliendo le richieste dei sindacati e di alcune forze politiche
che giudicavano discriminante la ''rottamazione'' di chi non ancora
sessantenne, a causa della maggiorazione o del riscatto scolastico o militare,
aveva 40 anni di contributi, ma non di lavoro effettivo, ha di fatto modificato
in parte sostanziale i parametri di riferimento per il collocamento a riposo
del personale». I sindacati hanno quindi scritto una lettera al presidente
della Regione, a quello del Consiglio e ai capigruppo dell'assemblea di piazza
Deffeyes: «Deve essere richiamato il solenne impegno assunto dalla parte
politica in sede di approvazione della legge regionale che si è vincolata a
rivedere la disciplina normativa laddove fossero intervenute innovazioni nella
legge statale». Ancora: «La legge regionale non può ora non far proprie le
innovazioni introdotte dal Parlamento a quella stessa disciplina di
riferimento, pena dar luogo ad un quadro normativo incoerente con gli impegni
assunti dal Consiglio regionale e alimentato da forti dubbi di legittimità costituzionale con riferimento alla parità di diritti e
trattamento e ai canoni di buon andamento della pubblica amministrazione».
Cgil, Cisl, Savt e Uil ricordano ai politici: «Sarebbe arduo onorare l'impegno
assunto con convinzione dal Consiglio (30 voti a favore su 34 votanti) di
estensione delle competenze regionali su scuola e sanità se si proponessero,
per il collocamento a riposo di quei dipendenti, condizioni più sfavorevoli di
quelle offerte dal trattamento giuridico nazionale». Di qui le richieste di
aggiornare la «Brunettina» e di dare «disposizioni affinché gli enti
interessati accolgano le domande presentate da parte dei dipendenti che non
hanno un'anzianità massima di servizio effettivo di 40 anni».
( da "Tempo, Il" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa Ora occorre
ripensare compiti e ruoli delle Regioni ...con spirito di mediazione, come si
addice a ministri veri e seri. Disincagliare il piano casa dalle secche del
nostro regionalismo era fondamentale. Anche sotto un profilo istituzionale,
che, proprio in tempi di federalismo, sarebbe assurdo celare. Quando le si
realizzarono, le Regioni parvero la grande occasione riformatrice della
democrazia italiana. Da esse si presumeva potesse scaturire uno sviluppo
economico e civile più equilibrato dal punto di vista territoriale. Di questo
disegno, nelle Regioni così come sono, non si riesce a ritrovare la trama. In concreto,
le Regioni segnano spesso un momento e un luogo di interdizione, che complicano
anziché snellire i processi decisionali. Venuta meno ai suoi compiti di
programmazione, certo non esclusivamente per sua inadempienza, la Regione si è
messa a cercarsene altri di gestione: cioè, ha ignorato che per programmare di
più si deve amministrare di meno. Quando, come negli scorsi giorni, il fronte
delle Regioni ha voluto rivendicare le proprie prerogative costituzionali sul
piano casa, ha dato la sensazione di voler atteggiarsi a dispetto nei confronti
dello Stato. Il fatto che l'urbanistica rientri fra le competenze regionali non
significa che lo Stato non sia poi il titolare del diritto di superficie sugli
immobili e che, quindi, possa meglio dettarne delle misure di liberalizzazione.
Nella distribuzione di una fetta di spesa pubblica, che si aggira attorno al
30% di quella nazionale, le Regioni non possono essere né sentirsi
«irresponsabili». Tanto meno spetta alle Regioni alimentare quella insulsa
demonizzazione della proprietà privata, considerata pregiudizialmente nemica
del bene comune, o schierarsi sulla linea dell'antiberlusconismo politico,
millantandolo come antiberlusconismo costituzionale.
La vendita degli alloggi rubricati «case popolari» è una riforma oggi
berlusconiana. Eppure risale alla stagione fanfaniana e saragattiana della
nostra democrazia. L'odierno degrado degli ambienti urbani in cui le case sono
collocate si lega alle proprietà di quegli stessi immobili: il fatto di
occupare una casa pubblica, rende gli inquilini meno attenti alle sue
condizioni. Sicché trasformare gli inquilini in proprietari, far diventare la
casa primo mattone di un capitale ed a suo modo mezzo per avviare una nuova
attività economica, è un'ottima idea per riavviare lo sviluppo. Perché mai impantanarsi nel regionalismo dei veti e dei ricorsi alla Corte costituzionale? Il limite maggiore delle
leggi Bassanini negli anni 90 fu quello di essere state pensate e redatte «a
costituzione invariata». Venne poi, voluta e votata dal solo centrosinistra,
quella sciagurata riforma del titolo quinto della nostra Costituzione,
interprete di un regionalismo infantile e ricattatorio. Berlusconi e
Bertolaso lo hanno sconfitto col termovalorizzatore di Acerra. Fitto e Matteoli
ne hanno aggirato le insidie sul piano casa. Se le Regioni vogliono essere
credibili, non debbono dolersene. Luigi Compagna
( da "Tempo, Il" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
stampa Psichiatria,
«Sos» dell'Ugl La situazione A rischio da oggi tutti i reparti ospedalieri ed i
centri di salute mentale «S.O.S. per la cura della salute mentale, per i suoi
precari , per i servizi ospedalieri (Spdc) e territoriali (Csm), penalizzati da
dissennate politiche di risparmio rivolti alle fasce più disagiate della
popolazione». Un allarme che lancia con un lungo intervento la segretaria
regionale della federazione medici dell'Ugl, dott.ssa Antonella Spaziani.
«Sembrerebbe che l'Asl – prosegue – si prepari a disattivare parti essenziali e
produttive della rete ospedaliera e territoriale del Dsm, a cominciare dai
reparti ospedalieri di Sora e Ceccano e dai Csm di Alatri e Anagni. La Regione,
per i gravi disavanzi di bilancio, sta facendo pagare un caro prezzo a
cittadini ed operatori, deprivandoli di servizi e delle risorse indispensabili.
Un costo altissimo è la mancata stabilizzazione di dirigenti medici, che
operano da anni silenziosi senza futuro, senza aver diritto a partecipare ad un
concorso pubblico considerato che i contratti a tempo determinato, in prossima
scadenza sembrerebbero non avere una possibilità di proroga, diversamente da
altre Asl. Pazienti che vedranno compromessi i livelli essenziali di assistenza
e cure, resteranno inascoltati insieme a professionisti senza diritti e senza
futuro, che hanno lavorato con lo spirito di missione, che si richiede, ancor
di più nella psichiatria pubblica, rivolta a farsi carico delle fasce di
disagio più marginali. Non si intravede, a tutt'oggi, la possibilità di
sostituzioni, nonostante si tratti di profili professionali infungibili, mentre
sono certi tagli indiscriminati sui costi del personale, e non sulle spese
superflue come auto blu aziendali, videosorveglianza, ristrutturazione e arredi
delle sedi di rappresentanza delle direzioni aziendali, consulenze esterne».
«Il primo a rischio di chiusura potrebbe essere il reparto ospedaliero di Sora
– precisa la dott.ssa Antonella Spaziani – dove operano solo tre medici con
l'aggiunta di uno part-time, al posto dei nove che rappresentano la dotazione
minima. Il Spdc di Ceccano non sembrerebbe avere prospettive migliori che dal 1
aprile verrebbero accolti in una struttura trasformata in presidio territoriale
di prossimità, ossia in una struttura che non ha gli indispensabili requisiti
per l'esercizio di un'attività di ricovero per pazienti acuti. Il malato
mentale sarà discriminato rispetto agli altri malati, sarà di nuovo isolato
perché il reparto ospedaliero di psichiatria dovrà sopravvivere a Ceccano in
esecuzione di un decreto commissariale regionale, dagli inquietanti contenuti
illegittimi. L'orientamento aziendale di non rinnovare i contratti a tempo
determinato dei dirigenti medici operanti nei servizi territoriali del Dsm
metterà a rischio l'operatività dei Csm di Anagni e Alatri considerato che sono
in scadenza tre contratti a tempo determinato. Purtroppo, la constatazione
amara è che, solo quando fatti di cronaca incresciosi riguardano spesso
pazienti psicotici, ci si renda conto delle specifiche necessità. L'auspicio
non può non essere che quello di scelte ponderate per restituire livelli
essenziali di assistenza e di prestazioni e per garantire sicurezza a pazienti
ed operatori».
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 6 - Regione
Scuola per cacciatori, la controriforma della Lega Avanti anche senza la
Consulta. Ecco la proposta "padana": via l'associazione, poteri alle
Province TRIESTE. La Lega Nord brucia i tempi e lancia la sua proposta di
riforma della legge sulla caccia. La sentenza della Corte
Costituzionale sulle censure del Gverno alla legge è imminente. Ma il Carroccio
annuncia da subito una pesante rivisitazione della legge varata un anno da
Riccardo Illy. Cancellazione dell'Associazione dei cacciatori e rafforzamento
del ruolo delle Province: queste le principali novità del testo che, tra
l'altro, vuole anche creare una Scuola di caccia regionale. Ma la Federcaccia
accusa: «Il proposto disegno manca di un preventivo confronto con le parti
sociali oltre che di specifiche valutazioni delle reali problematiche del
settore». Si tratta, ha spiegato ieri a Trieste il capogruppo del Carroccio in
Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, «di una proposta aperta a suggerimenti».
Tanto piú che, da sola, la Lega non avrebbe i numeri per votarla in Aula. Ma il
Pdl annuncia il veto e accusa l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio
Violino - sono parole del consigliere Roberto Marin - di immobilismo. «Non è
affatto vero che l'assessore è rimasto immobile per 10 mesi - ha replicato
Narduzzi - sono altri coloro che non hanno voluto toccare nulla della legge
sulla caccia. Ci confronteremo comunque con il resto della maggioranza,
l'obiettivo è di giungere a una norma condivisa». Alla presenza dell'assessore
Violino e del vicepresidente dell'Anci, Enzo Bortolotti, insieme ai consiglieri
del gruppo, Narduzzi ha illustrato ieri a Trieste i contenuti della legge, che
prevede anche la riduzione del numero degli interlocutori che operano nel
settore della caccia e la riduzione del 20% dell'attuale tassa di concessione
annuale, che - secondo la proposta leghista - dovrebbe scendere da
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 12 - Udine
Porpetto, il Comitato sui canoni: ci dicano dove sono i soldi incassati
PORPETTO. «Che fine hanno fatto i 59.864,77 euro che il comune di Porpetto
aveva incassato con il canone di depurazione e che aveva da parte fino al 31
dicembre 2005, visto che l'amministrazione ha chiesto alla Regione un
contributo di 60 mila euro per il rimborso di tali canoni
che la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali?». A chiederlo è
Giulio Bossa, del comitato porpettese per i rimborsi del canone di depurazione,
il quale, sottolinea come già dal 2002 i soldi fossero già accantonati e che,
ad oggi, dovrebbero aver prodotto qualche interesse, «ma dei quali invece non
risulterebbe più traccia, visto che l'amministrazione comunale ha
chiesto sostegno alla Regione, in base alla finanziaria regionale 2009 di 60
mila euro per coprire questi rimborsi. Infatti - afferma Bossa - ad una mia
richiesta in tal senso nel luglio 2007, il sindaco di Porpetto, mi rispondeva
che in cassa al dicembre del 2005 c'erano quasi 60 mila euro. Allora il comune
di Porpetto, quale ente gestore del servizio fognario, perché non corrisponde i
rimborsi, visto che la normativa in materia gli permette di farlo, e invece si
dice di attendere le decisioni degli organi superiori? Come cittadino vorrei
capire in che modo questo fondo di cassa sia stato speso. Inoltre vorrei capire
cosa intende il sindaco quando dice che per il comune di Porpetto, il canone di
fognatura con approvvigionamento autonomo comprenderà una quota annuale fissa
per nucleo familiare (12 euro), con l'aggiunta della quota derivante dal
consumo forfetario giornaliero calcolato per ogni persona». Francesca Artico
( da "Italia Oggi"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Primo Piano data: 01/04/2009 - pag: 4 autore: Paolo Bagnoli Legge elettorale e
dintorni Il Pd e il referendum pro-Berlusconi Se ne parla poco, ma a giugno gli
italiani saranno chiamati a votare anche per il referendum. La questione è
nuovamente rimbalzata al momento di stabilirne la data. Giovanni Guzzetta,
Mario Segni e Arturo Parisi sono andati anche in pellegrinaggio a Pontida
perché il referendum fosse concomitante con la tornata amministrativa e europea
per favorire l'affluenza al voto nella speranza di raggiungere il quorum
richiesto.Ci domandiamo se gli oppositori di Silvio Berlusconi abbiano ben
valutato la cosa; anzi avrebbero dovuto farlo subito dopo le ultime politiche
quando il Pd si è opposto da solo al Popolo delle Libertà. I risultati,
infatti, configurano una specie di referendum anticipato: Pd e Idv, alla
Camera, hanno preso 37,6%;il Popolo della Libertà più la Lega il 46,8%. Se si
votasse oggi, i primi sarebbero al 34,8% ed i secondi al 48,6%. È vero che,
ufficialmente, il Pd non ha preso posizione, ma Guzzetta e Parisi sappiamo dove
stanno come è pure vero che, quando c'è stata la raccolta delle firme, Walter
Veltroni e Antonio Di Pietro esternarono simpatia per l'iniziativa e, ma è ben
comprensibile, An ed i parlamentari di Forza Italia si dichiararono favorevoli;
solo la Lega espresse la sua contrarietà. Con un divario così grande ci
domandiamo che interesse abbiano Guzzetta e Parisi a regalare, in un colpo
solo, il 55% dei seggi parlamentari al maggior partito di governo. Il
referendum, infatti, si basa sul presupposto che sia necessaria una norma per
la quale, mentre si nega il principio di rappresentanza, si plebiscitarizza il
governo; se è così, che senso ha alzare grida contro il presidente del
consiglio accusato di provare una forte insofferenza per le rituali pratiche
parlamentari? La verità è che il ragionamento dei referendari si basa sul
presupposto, o meglio sarebbe dire, sull'illusione, che il sistema dei partiti
possa essere cambiato in radice riducendo lo scenario parlamentare a due soli
soggetti tramite una forzatura elettoralistica. Come tutte le illusioni anche
questa è destinata a produrre danni. Nei fatti, considerati i rapporti di
forza, vorrebbe dire garantire ad una parte un potere perpetuo. Intendiamoci,
non andrebbe bene nemmeno a parti variate. Se quanto agognano i referendari
fosse stato norma tre anni orsono, nel 2006 Forza Italia, con il 23% dei voti,
avrebbe portato a casa il 55% dei seggi. Nemmeno la famigerata legge Acerbo
arrivava a tanto poiché, se non andiamo errati, nel 1924, il listone con il
64,9% dei voti conquistò il 69,9% dei seggi alla Camera:
come si vede, quella fascistissima legge prevedeva un premio di maggioranza di
gran lunga inferiore. Infine: non è vero che l'ammissibilità del referendum da
parte della Corte costituzionale legittimi l'eventuale legge conseguente che, al contrario,
sarebbe anticostituzionale
per carenza di legittimità.
( da "Italia Oggi"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Giustizia e Società data: 01/04/2009 - pag: 26 autore: di Debora Alberici
Arriva la stretta della Suprema corte Decurtazione
punti È valida comunque Decurtazione dei punti della patente valida anche se la
multa tace al riguardo. È sufficiente la «ristampa» del verbale notificato in
un secondo momento.Lo ha affermato la Corte di cassazione che, con la sentenza
n. 7715 del 30 marzo, ha tenuto conto del fatto che la Consulta (sentenza n. 27
del 2005) ha bocciato l'obbligo imposto al proprietario di segnalare chi fosse
alla guida dell'auto il giorno dell'infrazione. «Il verbale», ecco come motiva
la seconda sezione civile della Suprema corte,
«contenendo non un provvedimento irrogativo della sanzione ma solo un preavviso
di quella specifica conseguenza della futura ed eventuale definitività
dell'accertamento non è sotto tale profilo impugnabile per difetto dell'oggetto
e, quand'anche, a seguito della reiezione in toto dell'opposizione avverso il
verbale in questione e nonostante l'intervenuta sentenza
della Corte costituzionale,
fosse stata nella specie inoltrata la segnalazione a carico del cittadino,
questi può giovarsi del previsto ed appropriato rimedio in via amministrativa
della riattribuzione automatica del punteggio da parte dell'ufficio competente
in ottemperanza al surrichiamato dettato normativo». Questo anche
perché, spiega in un altro passaggio il Collegio, la decurtazione dei punti
viene applicata dall'autorità centrale «preposta all'anagrafe nazionale degli
abilitati alla guida all'esito di segnalazione conseguente alla definizione
della contestazione relativa all'infrazione». Resta valida la decurtazione dei
punti fatta a un automobilista di Senigallia e notificata non subito con la
multa (che l'uomo aveva deciso di pagare) ma a distanza di un mese con una
ristampa del verbale. L'uomo aveva impugnato questo secondo plico e chiedendo
che fosse annullata la decurtazione perché, aveva sostenuto, questo ritardo
aveva compromesso i suo diritti di difesa. Ma non c'è stato nulla da fare. Giudice
di pace e Cassazione hanno dato ragione al Comune.
( da "Italia Oggi"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ItaliaOggi sezione:
Edilizia e Appalti data: 01/04/2009 - pag: 14 autore: Tribunale, si paghi il
ticket «Si vuole una migliore tutela dei diritti inerenti la proprietà
immobili? Si introduca il principio che la giustizia civile è un servizio e
che, come nel caso della sanità , chi ne abbia i mezzi, deve pagarla». Queste e
altre idee dirompenti sostiene in quest'intervista Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale. Domanda. Nel rapporto mondiale annuale sulla libertà economica
si accusano i giudici italiani di essere politically oriented. Risposta. Non è
questo il problema. È la lentezza processuale che di fatto inficia la tutela di
diritti di rilevanza economica come la proprietà immobiliare. La
ragionevole durata dei processi è un principio addirittura costituzionalizzato
e di fatto in molti casi viene disatteso. Giustizia ritardata è giustizia
negata. I guasti in questa materia hanno comunque delle cause e ne vanno
individuate le responsabilità. Lo sa lei che, con i tre gradi di giudizio che
ci sono in Italia, alla Corte di cassazione arrivano decine di migliaia di
cause bagatellari? Personalmente ho seguito una causa riguardante una proprietà
immobiliare e avente come protagonista l'Ordine di Malta, che è durata ben 60
anni. Questa è l'altra faccia del garantismo.Bisogna fare una selezione
contenutistica. In molti casi è sufficiente un grado di giudizio su base
equitativa. Alla Cassazione si devono riservare le controversie davvero
sostanziali. E poi, chi ne ha i mezzi deve pagare. Pagare i giudici? Pagare il
servizio delle decine di professionalità che contribuiscono alla formazione
delle sentenze, dai cancellieri agli ufficiali giudiziari, e, certo, anche i
magistrati. Chi si rivolge alla giustizia pubblica per veder riconosciuto un proprio
diritto privato fa un percorso non dissimile da quello della sanità pubblica. I
tribunali costano come gli ospedali. Chi ne ha i mezzi, se vuole riconosciuto
un proprio diritto di proprietà, paghi il ticket anche all'amministrazione
della giustizia civile. Si pagano ben gli arbitrati, perché allora non far
pagare adeguatamente il lavoro dei tribunali statali, secondo parametri
predeterminati, a chi ne usufruisce in concreto?
( da "Milano Finanza (MF)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
MF sezione: Commenti
& Analisi data: 01/04/2009 - pag: 9 autore: di Angelo de Mattia Sì alla
cessione delle quote Bankitalia purché diventi public company Il dibattito
sulla sistemazione delle quote del capitale della Banca d'Italia detenute dalle
banche, che aveva segnato una non breve pausa, starebbe per riprendere vigore dopo
le affermazioni del consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera,
che ha dichiarato di avere sempre, e forse oggi ancor più, intenzione di
alienare le partecipazioni anzidette. L'argomento era passato in secondo piano
dopo che, nei mesi scorsi, per diverse settimane era stato «in competizione»
con gli interventi pubblici di sostegno agli istituti di credito. In effetti,
le principali aziende di credito detentrici di quote della Banca d'Italia
(Intesa e Unicredit, per esempio, dispongono insieme di circa il 66%) avevano
ipotizzato quando non era stata emanata ancora la normativa sui Tremonti
bond di procedere alla vendita di quelle interessenze per poter
accrescere il patrimonio e migliorare così i relativi ratios. Avrebbero in tal
modo evitato anche il
ricorso ai provvedimenti governativi, la cui fruizione poteva allora apparire
anche uno stigma delle rispettive situazioni aziendali. Poi, le non poche
difficoltà giuridiche e sostanziali, ma anche il farsi strada di una disciplina
meno intrusiva quella, appunto, delle obbligazioni
speciali che possono essere emesse dalle banche e possono essere acquistate dal
Tesoro - avevano indotto a soprassedere al progetto di dismissione.
L'intervento di Passera, molto netto, chiarisce però in maniera trasparente la persistenza di un
interesse alla vendita. A questo proposito occorre ricordare che la legge
262/2005 sulla tutela del risparmio prevede il trasferimento delle
partecipazioni al capitale dell'Istituto di via Nazionale dalla banche allo
Stato. Si tratta di una norma approvata sull'onda di un'operazione di contrasto
con il vertice della Banca d'Italia, ammantata dal falso presupposto
che però è divenuto uno degli «idola fori» di questi tempi secondo il
quale esiste una commistione tra controllore (Banca d'Italia, nei confronti degli istituti di
credito) e controllato (Banca d'Italia, da parte delle banche) che andava
rimossa. Non si voleva assolutamente riflettere sul fatto che le banche
partecipanti al capitale dell'Istituto centrale non hanno alcun potere
d'intervento nelle sue funzioni fondamentali: politica monetaria, vigilanza
creditizia e finanziaria, sorveglianza del sistema dei pagamenti, vigilanza dei
mercati, circolazione monetaria, eccetera. Anzi, qualsiasi ingerenza in tali
materie è vietata dalla legge. Inoltre, il potere di voto per i soli argomenti
di competenza degli organi espressione dei partecipanti
vale a dire, esclusivamente per l'amministrazione interna è
rigorosamente limitato, non affatto in proporzione delle quote di capitale detenuto.Nonostante
tutto ciò, dominando quella strategia di contrasto, si volle ugualmente
promuovere la legge in questione. Il trasferimento coattivo delle quote sarebbe
dovuto avvenire entro tre anni cioè entro il 14 gennaio 2009
previa emanazione
di un regolamento governativo. Nel silenzio della legge, era stato comunque
disposto, in occasione della sua approvazione, uno stanziamento a carico del
bilancio dello Stato per 800 milioni, quale onere per attuare il trasferimento.
Tuttavia, la data di gennaio è stata superata senza che sia stato adottato
alcun provvedimento. «More solito», il termine è stato ritenuto ordinatorio,
non perentorio. Alla mancata ottemperanza avrà spinto il rischio,
evidentissimo, che l'attuazione di una norma dai molteplici profili di
incostituzionalità perché si configura per le banche come
un'espropriazione senza equo indennizzo, perché può ledere l'autonomia e
l'indipendenza di Bankitalia qualora essa diventi proprietà del Tesoro, con
tutta una serie di immaginabili conseguenze e con l'alterazione degli equilibri istituzionali dei
«pesi e contrappesi», perché in ogni caso un'operazione del genere dovrebbe
passare al vaglio del rigoroso esame della Bce, eccetera
avrebbe innescato probabilmente una serie di vertenze che avrebbero potuto
concludersi allo stesso modo di quella, ormai famosa, relativa
al regime delle fondazioni ex bancarie, con la dura bocciatura, da parte della
Corte Costituzionale, della normativa fatta approvare dal governo.Ma la norma
in questione è ancora in vigore e la sua esecuzione pende come una sorta di
spada di Damocle. È una norma di cui non ci sarebbe stato alcun bisogno. E,
tuttavia, ora c'è. Che fare? L'operazione più lineare sarebbe quella di
procedere alla sua abrogazione. Una scelta, come quella praticata, può ben
essere rivista. Sarebbe, da parte del governo, una prova di saldezza, non
affatto di debolezza.Tuttavia, è sufficiente la sola abrogazione, ripristinando
lo status quo? Per quel che si è detto prima, la risposta è affermativa,
considerato che conflitti d'interesse e commistioni sono semplicemente campati
in aria. Eppure, occorre rendersi conto della volontà di alcune banche di dismettere
le quote in loro possesso. Alla fin fine, questa situazione potrebbe essere
colta per rafforzare il pluralismo esistente nell'assetto proprietario e
promuovere una diffusione delle quote all'interno dell'intero sistema bancario
e finanziario, ispirandosi all'impianto della Federal Reserve, che a sua volta
fu costituito, nel 1913, tenendo conto di un'importante testimonianza al
Congresso Usa dell'allora vicedirettore generale della Banca d'Italia, Tito
Canovai. È essenziale che qualsiasi soluzione non leda minimamente l'autonomia
e l'indipendenza dell'Istituto di via Nazionale. Se non si può sottovalutare
l'intento delle banche di cedere le partecipazioni, a maggior ragione non si
deve in alcun modo accedere a operazioni che finirebbero con l'incidere negativamente
sullo status della Banca d'Italia. L'ipotesi dell'acquisto delle quote da parte
di quest'ultima per poi conferirle ad una fondazione da essa all'uopo
precostituita non sarebbe scevra di riflessi non propriamente favorevoli sul
piano istituzionale e su quello della stessa autonomia finanziaria
dell'Istituto.Premessa, dunque, la formazione, auspicabile, della public
company Banca d'Italia con un'ampia partecipazione, ma con quote
minimali si potrebbe esaminare come, medio tempore, possano essere regolate le cessioni delle
quote dagli attuali possessori che vi abbiano interesse, anche con meccanismi
che possano prevedere la circolazione di titoli rappresentativi di soli diritti
patrimoniali e reddituali, non assolutamente di diritti societari e di
partecipazione. Insomma, qualche soluzione tecnica può essere individuata,
innanzitutto con l'alta specializzazione della stessa Banca d'Italia. In
definitiva, la scelta non è certo la creazione, con la nazionalizzazione, della
Banca di Stato, ma un deciso allargamento della base proprietaria di un
istituto, che innanzitutto è un ente pubblico. È in questo quadro che andrebbe
valutato il «rilancio» di Corrado Passera.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 34 - Sassari
Esenti dall'Ici le case delle aziende agricole OZIERI. è stato comunicato che
dopo un lungo iter, accogliendo alla fine le prestanti richieste avanzate dalla
Confederazione Italiana Agricoltori, e da altre organizzazioni della categoria,
il Governo ha fatto proprie le proposte provenienti dal mondo agropastorale
sulla non imponibilità fiscale per le case site nelle aziende agricole. La Cia,
precisa che ciò è stato deciso anche in base a una sentenza emessa dalla Corte Costituzionale e nonostante i Comuni avessero richiesto il
pagamento dell'Ici ignorando quindi i principi ispiratori del diritto
tributario e la composizione del valore fondiario dei terreni inclusivo anche
dei fabbricati rurali. Tali ragioni sono state alla base dell'iniziativa
assunta dagli operatori e dai rappresentati sindacali del comparto che dopo
tanto insistere hanno ottenuto la giusta attenzione e la favorevole
risposta normativa con cui si chiarisce attraverso la più autentica
interpretazione della norma, la totale esclusione dell'assoggettamento all'Ici
dei fabbricati in possesso dei previsti requisiti di ruralità fiscale. Le
determinazioni governative fanno esplicito riferimento a tre articoli inseriti
nel decreto 557/93 e ribaditi con la legge 133/94, tesi ad incentivare e
sostenere le attività rurali. Con una apposita nota diramata a soci e
simpatizzanti la dirigenza provinciale e locale della Cia, sostiene pertanto
che le norme sanciscono senza possibilità di equivoci la non imponibilità degli
edifici realizzati in agro, delle stalle e degli annessi, utilizzati per
attività agricoli e sono perciò esenti del tutto dal parlamento dell'Ici.
Gerolamo Squintu
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 1 Aprile
2009, Trieste E' scontro a muso duro tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha presentato la sua proposta di legge
sull'attività venatoria, prima che la Corte Costituzionale si sia espressa sui
rilievi sollevati dal Governo al provvedimento varato dall'ex giunta Illy.
Contro l'iniziativa leghista aveva già tuonato lunedì scorso il consigliere
Marin e ieri sera il suo capogruppo Galasso ha ripetuto le critiche.
«Abbiamo verificato la proposta della Lega - fa sapere Galasso -. Così com'è
formulata non è accoglibile e condivisibile. Li avevano già avvisati: se non si
arriverà a profondi cambiamenti ci esprimeremo in maniera difforme». Secondo il
Pdl è stata una forzatura illustrare una proposta di legge prima di conoscere
la sentenza della Corte Costituzionale. Tuttavia il testo leghista prevede
l'abolizione dell'associazione obbligatoria dei cacciatori, prevista invece
dalla legge 6, uno dei rilievi di fondo della Consulta. I punti salienti del
progetto di legge sono il rafforzamento del ruolo delle Province e la
valorizzazione dei direttori dei distretti e delle riserve. Prevista anche una
semplificazione normativa, la revisione del dettato sull'aucupio e la riduzione
della tassazione annuale, da 100 euro a
( da "Repubblica, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina I - Bari Gli
inviati del ministro della Giustizia a Bari per valutare le carte sui casi La
Fiorita e Cedis: "Inopportuno mentre il gup decide sul rinvio a
giudizio" Inchieste Fitto, ispezione in procura La rivolta dei pm:
un´interferenza nell´inchiesta senza precedenti Un´ispezione
del ministero della Giustizia è in corso da ieri negli uffici della Procura
della Repubblica di Bari in relazione a due inchieste sul ministro dei Rapporti
con le Regioni, Raffaele Fitto. Gli ispettori dovranno verificare se ci sono
state irregolarità. I tre magistrati che hanno indagato su Fitto, hanno scritto
una lettera al Csm. GABRIELLA DE MATTEIS A PAGINA III
( da "Repubblica, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina III - Bari
Ispezione in procura, pm in rivolta Al setaccio l´inchiesta su Fitto. L´Anm: il Csm ha già archiviato tutto Al centro dell´indagine i
rilievi mossi dal ministro sull´iscrizione nel registro degli indagati e sui
tempi delle intercettazioni GABRIELLA DE MATTEIS Al procuratore capo Emilio
Marzano e al suo vice Marco Dinapoli leggono una comunicazione di poche righe.
E spiegano le ragioni della loro presenza nel capoluogo pugliese. Gli ispettori
del ministero della Giustizia sono arrivati a Bari per visionare, leggere le
carte delle due inchieste che hanno coinvolto il ministro per gli Affari
regionali Raffaele Fitto. Un´iniziativa senza precedenti nel capoluogo,
auspicata dall´ex governatore regionale. La reazione dei magistrati non si è
fatta attendere. La sezione di Bari della Anm ha diramato una nota ufficiale, i
pm che hanno coordinato le indagini (Roberto Rossi, Lorenzo Nicastro e Renato
Nitti) invece hanno scritto al Csm. «Desta serie perplessità la decisione, pur
rientrante nell´autonomia del ministro - spiegano dall´Associazione magistrati
- di assumere tale iniziativa in un momento oggettivamente inopportuno, essendo
in corso un passaggio processuale assai delicato con imminente valutazione del
gup sulla richiesta di rinvio a giudizio del ministro Fitto». L´inchiesta, in
questo caso, è quella che riguarda alcuni appalti aggiudicati alla Fiorita e la
presunta tangente versata dall´imprenditore Giampaolo Angelucci al movimento
politico fondato dall´ex governatore. Gli ispettori del ministero, guidati dal
vicecapo Gianfranco Mantelli, ora, dovranno approfondire i rilievi, mossi dalla
difesa del ministro. Al terzo piano del Palazzo di Giustizia di via Nazariantz,
ieri, hanno cominciato a leggere le carte delle due inchieste. Un´attività che
richiederà alcuni giorni. Fitto e i suoi legali (uno è il deputato Francesco
Paolo Sisto) puntano l´indice contro i tempi dell´iscrizione nel registro degli
indagati che, ritardata nel tempo, sostengono, non avrebbe permesso loro di
esercitare il diritto di difesa e poi su quelli delle intercettazioni, attivate
nonostante i fatti al centro dell´inchiesta fossero datati. Questo almeno sono
i principali rilievi che hanno portato all´ispezione, cominciata all´indomani
dell´udienza preliminare per l´inchiesta sulla presunta maxi tangente (poi
rinviata al 25 maggio per lo sciopero dei penalisti). L´Anm «confida nella
professionalità e nella correttezza degli ispettori ministeriali», ma ricorda
come sul caso si sia già pronunciato il Csm, al quale il ministro Fitto aveva
inviato un esposto. «Il Consiglio Superiore della Magistratura con voto unanime
sia dei membri laici che togati - precisano - ebbe a deliberare che, nel caso
di specie, l´Autorità giudiziaria aveva scrupolosamente rispettato i dettami
costituzionali che stanno a protezione della libertà della funzione
parlamentare». E sul caso interviene anche Pierfelice Zazzera, deputato
dell´Italia dei Valori. «Questa ispezione alla procura di Bari - dice - può
avere solo avere un significato intimidire i magistrati dallo svolgere la loro
azione».
( da "Mattino di Padova, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 16 - Cronaca
Pdl, Marin ora tallona Saia «Più gradito dai cattolici» IL SONDAGGIO De Poli
rilancia la sfida al sindaco Chi se non Maurizio Saia potrà sfidare Flavio
Zanonato nella corsa a sindaco di Padova? I sondaggi s'incrociano e si
accavallano, ma una risposta arriverà solo dal Pdl, che ha avviato la
trattativa con la Lega. Alla cena nella villa di Berlusconi ad Arcore, c'era
anche l'avvocato Niccolò Ghedini che nonostante abbia ceduto lo scettro di
coordinatore veneto del Pdl ad Alberto Giorgetti, resta pur sempre il
consigliere più ascoltato dal premier. E' di Ghedini l'idea del piano casa, che
sta mettendo a rumore la politica nelle ultime settimane. E sarà quindi Ghedini
a decidere chi sarà il candidato sindaco del Pdl a Padova, anche perché Giancarlo
Galan si è chiamato fuori dalla partita: dopo aver indicato Amalia Sartori a
Vicenza, non vuole più incorrere in errori. Galan e Ghedini
vorrebbero che il professor Mario Bertolissi, costituzionalista, uno dei
«padri» del federalismo, accettasse l'offerta della candidatura, anche se il
mestiere di sindaco è assai diverso da quello di giudice alla Corte
Costituzionale, carica cui il docente potrebbe essere nominato con un accordo
bipartisan in Parlamento. Il sondaggio dell'Udc, oltre a ribadire che Toni
De Poli è il politico locale più noto dopo Zanonato, lascia aperti diversi
scenari. Uno dei quali prende in considerazione l'ipotesi della candidatura di
Marco Marin, ex assessore ai Servizi sociali e fondatore del movimento PadoVà.
Marin gode di un rapporto di fiducia molto stretta con Maria Vittoria
Brambilla, la plenipotenziaria del turismo che Berlusconi vorrebbe elevare a
rango di ministro con l'uscita di Bondi, chiamato a guidare il nuovo Pdl: la
grintosa Brambilla è stata vista baciare e abbracciare Berlusconi sul palco
durante la convention romana e rimane una dei consiglieri più ascoltati dal
Cavaliere. Insomma, dicono gli esperti del Pdl, se Marin deve chiedere
l'investitura a candidato sindaco sa dove bussare: meglio la Brambilla di
Ghedini e Galan. Ma torniamo ai sondaggi. De Poli è convinto che Saia non
intercetti i voti del centro ed ha quindi monitorato il gradimento di Mario
Bertolisi e di Marco Marco: il consigliere comunale del Pdl è conosciuto dal
33,7% degli elettori padovani e si colloca alle spalle di Zanonato, De Poli,
Saia, Braghetto e Mazzetto e precede il professor Oreste Terranova, che un
gruppo autorevole di medici vorrebbe candidato a sindaco per il Pdl. Inoltre il
19% del campione ritiene probabile la candidatura di Marin: «Non c'è dubbio che
il consigliere comunale del Pdl è in grado di intercettare il voto moderato del
centro e dei cattolici con possibilità di successo nettamente superiore a
quello di Saia», afferma l'onorevole De Poli. Ora la palla passa a Ghedini.
( da "Unita, L'" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Legge 40, scontro
alla Consulta: «La donna è solo un contenitore» Una
battaglia di oltre due ore davanti alla Corte Costituzionale ieri tra
sostenitori e avversari della legge
( da "Repubblica, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Pagina 15 - Interni
Il ministro è sotto inchiesta per gli anni in cui guidava la Regione. L´Anm:
"Scelta inopportuna alla vigilia della decisione del gup" Bari,
Alfano manda gli ispettori per i magistrati che indagano su Fitto In Procura
gli inviati del Guardasigilli hanno chiesto le carte dei due procedimenti L´ex
governatore rinviato a giudizio per la presunta svendita dei supermercati Cidis
GABRIELLA DE MATTEIS BARI - Al loro arrivo, negli uffici della procura a Bari,
gli ispettori del Guardasigilli hanno chiesto le carte delle due inchieste che
coinvolgono il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto. E in un
ufficio al terzo piano hanno cominciato il proprio lavoro, dando il via ad
un´attività di verifica che, nel capoluogo pugliese, non ha precedenti.
L´ispezione è il frutto di uno degli esposti, scritti dalla difesa dell´ex
governatore regionale Raffaele Fitto, implicato in due indagini. Una, quella
sulla presunta svendita dei supermercati della Cedis si è conclusa per Fitto
con un rinvio a giudizio. L´altra (riguarda, tra l´altro, la presunta
maxitangente versata dall´imprenditore Giampaolo Angelucci al movimento
politico fondato da Fitto alle elezioni regionali del 2005) è approdata nelle
aule del gup, ma l´udienza preliminare non è ancora cominciata (lunedì è stata
rinviata per lo sciopero degli avvocati). La difesa dell´ex governatore ha
mosso alcuni rilievi, sollevando dubbi, ad esempio, sui tempi dell´iscrizione
nel registro degli indagati e su quelli dell´attivazione delle intercettazioni,
disposte, a suo dire, sulla base di fatti datati. I pm che hanno coordinato le
due inchieste (Roberto Rossi, Lorenzo Nicastro e Renato Nitti), ieri, hanno preso carta e penna e hanno scritto al Csm, segnalando il
caso. E anche l´Anm interviene sulla vicenda. Lo fa, manifestando solidarietà
ai magistrati della procura di Bari. Il segretario dell´associazione Giuseppe
Cascini esprime «preoccupazione» e aggiunge: «L´inchiesta amministrativa verte
su fatti che sono stati già portati all´attenzione di altri organi, come
il Csm che ha escluso l´esistenza di condotte illegittime. Riteniamo - continua
- che il diritto di difesa debba essere esercitato nel processo». Dall´Anm di
Bari arriva un´altra osservazione: «Desta serie perplessità la decisione, pur
rientrante nell´autonomia del Ministro di assumere tale iniziativa in un
momento oggettivamente inopportuno, essendo in corso un passaggio processuale
assai delicato con imminente valutazione del gup sulla richiesta di rinvio a
giudizio del ministro Fitto».
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-04-01 - pag: 12 autore: Il 19 giugno la seconda udienza
Commissariamento di Rovigo a una svolta Mesi decisivi per il futuro del
Consorzio agrario di Rovigo, l'unico in Veneto in liquidazione coatta
amministrativa con esercizio provvisorio. Nel luglio 2008 è stata presentata in
tribunale una proposta di concordato che prevede il pagamento dei creditori
ipotecari e di quelli privilegiati, e, in percentuale (13%), di quelli
chirografari. Il procedimento è in corso: dopo la prima udienza,il 6 marzo
scorso,l'aggiornamento al prossimo 19 giugno. Se la proposta verrà accolta si
chiuderanno quasi 18 anni di commissariamento, restituendo il
"governo" del Cap al mondo agricolo rodigino. L'attuale commissario
liquidatore, avvocato Giampiero Martini, entrato a far parte di una terna
collegiale nell'aprile del 2006, è in carica in forma monocratica dall'ottobre
di quell'anno. Il Cap di Rovigo non è interessato, quindi, per
quanto riguarda il passato, alla sentenza della Corte costituzionale che, a fine febbraio, ha stabilito l'illegittimità delle
sostituzioni dei commissari unici con altri commissari unici (così come
previsto dalla legge 233 del 2006), mentre ha definito legittime quelle dei
collegi con un commissario unico. «La Corte ha sancito – spiega Gaetano
Varano, direttore di Assocap, l'associazione nazionale dei consorzi agrari –
che non possono essere fatte sostituzioni a prescindere dalle valutazione
dell'operato e dei costi delle procedure. Un indirizzo che comunque dovrà
valere per il futuro». Martini ha traghettato nel 2008, per la prima volta da
dieci anni a questa parte, il Consorzio polesano in attivo, con un fatturato di
oltre 49 milioni e un incremento nelle vendite del 5,75% rispetto al 2007. «Il
Cap – dice il commissario – è per fatturato la quarta azienda della provincia.
Ha sei agenzie e stocca 900mila quintali di cereali l'anno. Abbiamo diminuito i
costi di gestione, riducendo negli ultimi tre anni i dipendenti da 51 agli
attuali 32. Speriamo ora in un decreto favorevole del tribunale che potrebbe
portare nel 2010 all'esecuzione del concordato. A quel punto anche il consorzio
di Rovigo potrebbe guardare all'integrazione con quello di Padova e Venezia,
operazione necessaria per reggere al meglio la competizione». Cr. Fo. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 01 Aprile
2009 Chiudi di DENISE COMPAGNONE Il grido d'allarme, l'sos, lanciato dalla Ugl
per la carenza di personale nei reparti di psichiatria di Sora, Ceccano e per i Csm di Anagni ed Alatri, ha trovato una risposta,
- seppure sia solo una goccia nel grande mare della crisi che investe la sanità
laziale-, nell'autorizzazione, arrivata dalla Regione, lunedì pomeriggio preso
gli uffici di via Armando Fabi: si potrà procedere al reintegro, fino
all'indizione del prossimo concorso (e quindi successiva stabilizzazione),
delle figure professionali - psichiatri -, cui non era stato possibile
rinnovare il contratto in scadenza il 7 di aprile. «La Regione Lazio, per i
gravi disavanzi di bilancio - aveva detto in una nota la segretaria della
Federazione Medici Ugl Antonella Spaziani -, sta facendo pagare un caro prezzo
ai suoi cittadini ed operatori, deprivandoli di servizi e delle risorse
indispensabili». Il salvataggio in extremis, ora, consentirà di avere a disposizione
due psichiatri di cui uno andrà sicuramente a rinforzare l'organico di Sora,
scongiurandone la chiusura, e a dare un sospiro di sollievo, seppur minimo, a
reparti già sul punto di collasso. «Ma anche se non fosse arrivata questa
comunicazione - ha detto il dott. Ciccarelli, direttore sanitario ASL - stavamo
comunque con il capo dipartimento cercando soluzioni: trasferimenti o
acquisizioni di prestazione. Il reparto di Sora non sarebbe stato chiuso». La
situazione seppur alleggerita, rimane comunque delicata. Per l'ospedale di
Ceccano per esempio, dove, se è vero che l'Spdc è stato mantenuto fino
all'apertura del nuovo Dea di II livello a Frosinone, questo rimane l'unico
reparto per malati acuti in una struttura che non ha gli indispensabili
requisiti per l'esercizio di un'attività di ricovero per pazienti acuti, visto
che da oggi non sarà più ospedale ma presidio territoriale di prossimità.
Stessa situazione precaria per i Centri di Salute Mentale di Anagni e di
Alatri, considerato che anche in quell'ambito sono in scadenza tre contratti a
tempo determinato. «Qualora non fossero rinnovatiualora non fossero rinnovari -
dice la Spaziani - resterebbero due soli medici per i Csm che invece dovrebbero
avere i requisiti minimi indispensabili a garantire la continuità del percorso
di cura e di assistenza».
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Procreazione
assistita al vaglio della Consulta --> Mercoledì 01 Aprile 2009 GENERALI,
pagina 7 e-mail print ROMAUdienza pubblica alla Corte costituzionale sulla legge 40 che regola
la procreazione assistita: una vera e propria «battaglia in punta di diritto»
dove i favorevoli e i contrari si sono fronteggiati snocciolando dati e
statistiche italiane ed europee. La Corte, chiamata a decidere su diversi profili
di illegittimità della legge del 2004 sollevati con tre distinte ordinanze dal
Tar del Lazio e dal Tribunale di Firenze, una prima decisione l'ha presa
subito non ammettendo in giudizio numerose associazioni che si erano costituite
come parti tra cui Hera onlus, l'associazione Luca Coscioni, Sos infertilità e
altre, che chiedevano tutte una bocciatura della legge. La Corte presieduta da
Francesco Amirante ha invece ammesso le parti che si erano già costituite nel
giudizi principali o che ne avevano diritto: la World Association Reproductive
Medicine, presieduta dal professor Severino Antinori e i legali delle due
coppie sterili affette da malattie genetiche trasmissibili che hanno chiesto
una pronuncia di illegittimità di diversi articoli della legge 40. Ammessi
anche gli interventi delle controparti: il governo, rappresentato dall'avvocato
dello Stato Gabriella Palmieri; il Comitato per la tutela della salute della
donna e la Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita, tutti
favorevoli a lasciare la legge così com'è in quanto «giusto mezzo» tra
l'interesse della donna al buon esito della procedura di procreazione
medicalmente assistita e la tutela dell'embrione. La pronuncia dei giudici
costituzionali è attesa in settimana, forse già oggi. Nell'udienza sono emerse
tutte le anime che danno vita al dibattito sulla procreazione assistita. La
legge
( da "marketpress.info"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 01 Aprile
2009 LA PUGLIA CONFERMA IL SUO PRIMATO NELLE ENERGIE ALTERNATIVE. Bari, 1
aprile 2009 - Di seguito una nota dellassessorato
allEcologia, : I dati ufficiali Terna per il 2008 confermano il primo posto per la
Puglia nella produzione di energia eolica. Al momento, infatti,
sono 946 i Mw di energia prodotti dalla nostra Regione che stacca
la Campania ferma a 718 e la Sicilia a 687. La Puglia è dunque cresciuta
progressivamente in
questa fonte alternativa: dai 301 Mw del 2005 ai 459 del 2006, dai 640 del 2007
agli attuali
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 01 Aprile
2009 Chiudi di GIANCARLO DE RISIO L'AQUILA-Duro scontro sul Centro Oli di
Ortona ieri mattina in Consiglio regionale. Su invito dell'assessore Mauro
Febbo, la maggioranza di centro-destra ha infatti deciso di lasciare l'aula nel
momento in cui avrebbe dovuto discutere una risoluzione sull'insediamento
petrolifero presentata dai Verdi. Il documemento, molto articolato, sosteneva
che con la decadenza delle concessioni, la mancanza dei requisiti ambientali e
di salubrità, sarebbe stato opportuno attivare gli uffici regionali per la
revoca di tutte le autorizzazioni date a suo tempo per la realizzazione del
Centro. Febbo ha prima mostrato la sua contrarietà a discutere la risoluzione
(«abbiamo presentato un adeguato progetto di legge, l'opposizione fa
propaganda»), poi ha invitato i consiglieri della sua parte ad abbandonare
l'aula. Vivace la protesta del capigruppo dell'opposizione Acerbo, Costantini,
D'Alessandro e dello stesso Caramanico. Acerbo ha parlato di «fuga della
destra». Costantini non è stato tenero con Chiodi: «continua a fuggire le
proprie responsabilità». Lo stesso ha fratto Franco Caramanico. Per Camillo
D'Alessandro e gli altri «l'abbandono dei lavori dell'assemblea non è che la
conferma della politica favorevole agli insediamenti petroliferi portata avanti
dalla maggioranza di centrodestra che non ha mantenuto l'impegno
di presentare ricorso alla Corte Costituzionale per difendere la legge contro
il Centro Oli votata nella precedente legislatura e impugnata dal governo
Berlusconi». D'Alessandro ha detto ancora che «l'aver evitato la discussione
dimostra la volontà del centrodestra di trasformare per sempre il volto della
nostra regione». Ed ha poi aggiunto che è pronto «un piano energetico
elaborato dal Pd e di cui sarà relatore il consigliere Franco Caramanico».
Insomma, secondo l'opposizione, le intenzioni della giunta Chiodi sarebbero ben
diverse da quelle manifestate pubblicamente, perché «da una parte si evita il
confronto sul problema del Centro Oli e dall'altra si insiste nella politica di
trasformazione dell'Abruzzo da regione verde a regione petrolifera». E a
conferma è stato citato l'avviso di evidenza pubblica, reso noto ieri, per la
valutazione di impatto ambientale richiesta dalla società Edison per la
perforazione a mare nel tratto di costa antistante i comuni di Vasto e di
Ortona. Il Consiglio regionale ha anche discusso un'interpellanza all'assessore
regionale ai Trasporti, Morra, sul dragaggio del porto di Ortona, azione che
consentirebbe - si dice- l'immediato sviluppo delle attività portuali, con
conseguenti ricadute economico e occupazionali. D'Alessandro ha detto di
prendere atto della decisione di Morra che ha posto il problema al governo
nazionale per reperire i fondi.
( da "Riformista, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Le notizie
L'antimafia difende le intercettazioni Il procuratore nazionale antimafia Piero
Grasso, parlando con i giornalisti a margine di una riunione operativa con il
ministro dell'Interno Roberto Maroni tenutasi a Reggio Calabria, ha detto: «Non
toccateci le intercettazioni. Sono strumenti d'indagine che non si devono
tagliare anche se condivido la necessità di colpire gli eccessi», ha spiegato.
«Gli eccessi fanno male, e non vanno bene, ma le intercettazioni sono
importanti per le indagini specie nella lotta alla criminalità italiana. Le
intercettazioni hanno permesso - ha aggiunto Grasso - di compiere determinate
operazioni di polizia e di supportare migliaia di indagini. Non è pensabile che
il tutto venga abolito da una legge fatta dai politici, ai quali rivolgo il mio
appello». «Nel 2008 - è stato detto in conferenza stampa da Maroni - sul tema
della lotta alla criminalità sono stati sequestrati migliaia di beni alle
'ndrangheta con un incremento importante. Spero che anche nel 2009 questo
avvenga, perchè solo cosi si può dare scacco matto alla criminalità organizzata
calabrese». Legge 40 alla consulta. Si è svolta ieri presso
la Corte Costituzionale l'udienza pubblica sulla legge 40 sulla fecondazione
medicalmente assistita. La Corte è chiamata a pronunciarsi sulla legittimità costituzionale degli articoli 14 e 6
della legge nei quali sono contenute le norme sul numero massimo di embrioni
che si possono produrre, sull'obbligo di impianto, sul divieto di
crioconservazione e sulla irrevocabilità del consenso. A sollevare la questione
di legittimità costituzionale sono stati il Tar del
Lazio in un caso e il tribunale di Firenze in due distinte occasioni. Non si
discuterà invece di diagnosi preimpianto perché, in base alla giurisprudenza di
merito passata in giudicato, è da considerare pacifico che questa può essere
effettuata, dopo la decisione presa dal Tar del Lazio di annullare le linee
guida. Alcune associazioni che avevano chiesto la costituzione come parti non
sono state ammesse in giudizio dalla Corte. Si tratta delle associazioni che
non erano già costituite nei giudizi principali. La decisione della Consulta è
attesa entro la settimana. Cei garante con banche.I vescovi italiani
intervengono a favore di famiglie povere e in difficoltà per aiutarle a far
fronte alla crisi economica. La Conferenza episcopale italiana lancia infatti
una colletta nelle parrocchie di tutto il territorio nazionale per raccogliere
30 milioni di euro che fungeranno da fondo di garanzia per l'Associazione
banche italiane. Quest'ultima si è impegnata con la Cei a stanziare 300 milioni
di euro di prestito per le famiglie con almeno tre figli o «gravate da malattia
o disabilità» che «abbiano perso ogni forma di reddito». Lo ha annunciato il
segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Il prestito varrà un
anno e sarà rinnovabile per un secondo anno. Ne potranno beneficiare tutte le
famiglie, anche non cattoliche, purché fondate sul matrimonio anche civile. lo
stupro di capodanno.«Con il processo potremo finalmente avere voce in capitolo,
permettendo poi, con la sua conclusione, alla mia assistita di riuscire a
mettere un punto a questa storia». Così ha detto l'avvocato Fabrizio Federici,
difensore della ragazza violentata la notte di Capodanno. La Procura ha chiesto
il giudizio immediato per il 23enne accusato dello stupro, Davide Franceschini.
I commenti dei mezzi d'informazione dopo la scarcerazione del ragazzo non sono
ancora stati metabolizzati. «La mia assistita - ha aggiunto il legale - sta
reagendo bene all'incredulità per la campagna stampa negativa nei suoi
confronti. Ora ha ripreso forza e grinta dopo quello che anche lei reputa un
inaccettabile processo mediatico. Perché non bisogna dimenticare che non c'è
alcun dubbio che ci sia stata violenza». 01/04/2009
( da "marketpress.info"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 01 Aprile
2009 REGIONI: CONFERENZA APPROVA DOCUMENTO SU GOVERNO CLINICO Roma, 1 aprile
2009 - La Conferenza delle Regioni ha approvato un documento sul testo
unificato per il governo delle attività cliniche attualmente allattenzione
della Camera. Nel corso del confronto è stata sottolineata la necessità di un
maggiore coinvolgimento delle Regioni, verificando anche lopportunità
dellapertura di
uno specifico tavolo di lavoro congiunto. Le Regioni hanno in particolare
osservato che si evidenzia un problema giuridico
rilevante anche in relazione a diverse sentenze della Corte costituzionale
che hanno delineato i rispettivi ambiti di competenza dello Stato e delle
Regioni, in quanto la proposta di testo unificato presenta caratteri di
incostituzionalità alla luce della riforma del Titolo V. Le disposizioni
risultano invasive dellautonomia regionale soprattutto in materia
di programmazione,
organizzazione e gestione dei servizi. Pertanto si ritiene opportuno che tali
tematiche siano oggetto di confronto per il quale le Regioni manifestano la più
ampia disponibilità. Inoltre le Regioni hanno sottolineato un
peoblema di merito e cioè un problema di merito: poiché la legge
affronta temi ed individua proposte già esaminate e discusse dalle Regioni in
relazione ad una precedente proposta di legge governativa si confermano le
considerazioni espresse anche in sede di precedente audizione che costituiscono a tuttoggi
la posizione unitaria sulla materia. . <<BACK
( da "Avvenire" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
CRONACA 01-04-2009
PROCREAZIONE ASSISTITA A difendere la norma in vigore dal 2004 sono intervenuti
l'avvocatura dello Stato, il Comitato per la salute della donna e la
Federazione nazionale dei centri e movimenti per la vita Legge 40, la Consulta
discute l'ennesimo ricorso Sotto esame il limite dei tre embrioni e la
impossibilità di congelarli DA ROMA GIANNI SANTAMARIA C on l'udienza pubblica
tenutasi ieri presso il palazzo della Consulta è iniziata l'ennesima partita
giuridica sulla legge 40 che dal 2005 regola la fecondazione medicalmente
assistita. I giudici della Corte Costituzionale hanno
sentito per due ore e mezza le parti costituitesi a favore e contro le
eccezioni di costituzionalità sollevate da Tar del Lazio e dal tribunale di
Firenze e che riguardano gli articoli 6 e 14 della normativa. Nei punti in cui
è previsto, per il primo, che non si possa revocare il consenso all'impianto,
una volta che gli ovuli sono stati fecondati. Per il secondo in gioco ci sono
il limite alla creazione di tre embrioni e l'impossibiltà di congelarli
attualmente vigenti. L'anteprima dell'udienza ha visto l'esclusione dagli
interventi da parte di alcune associazioni schierate contro la legge: tra le
più note la radicale Luca Coscioni, Amica Cicogna e Madre Provetta. Hanno,
dunque, preso la parola da una parte la World association of Reproductive
Medicine ( Warm), presieduta dal ginecologo Severino Antinori, e gli avvocati
delle coppie sterili affette da patologie genetiche trasmissibili coinvolte nei
giudizi dai quali è scaturita la richiesta. Dall'altra, a difendere la legge,
oltre all'avvocatura dello Stato, c'erano il Comitato per la salute della donna
e la Federazione nazionale dei Centri e movimenti per la vita. Per questi
ultimi sono intervenuti l'avvocato Giovanni Giacobbe e il costituzionalista
Antonio Baldassarre. Il primo ha ricordato come «il valore principale sul piano
della Costituzione è quello della vita e il diritto alla procreazione è un
diritto di libertà ». Inoltre «il limite di tre embrioni è discrezionale, ma
non lede la ragionevolezza della legge». Dunque, «l'articolo 32 della
Costituzione non risulta violato, perché se il trattamento non va a buon fine
una volta, la donna non ha la necessità, costituzionalmente garantita, di
sottoporsi a ulteriori trattamenti». Per Baldassarre «se fosse accolta la tesi
dell'ordinanza, la Corte non potrebbe portare il numero di embrioni a quattro,
cinque o sette, perché questo interverrebbe nella scelta legislativa. Quello
che può fare, in astratto, è togliere il limite. Ma questo sarebbe
irragionevole, perché l'articolo 1 della legge tutela l'embrione. E sarebbe
influenzato il bilanciamento tra tutela dell'embrione e salute della donna».
Tutt'altra la tesi dell'avvocato dell'associazione Warm, Carlo Muccio. Parla di
legge che rende la donna un «contenitore». E cita dati del registro europeo
secondo i quali in Italia su 100 cicli le gravidanza sarebbero 8 «mentre la
media europea è intorno a 18-20». In realtà i dati del registro nazionale resi
noti dal ministero giorni fa sui dati italiani raccolti nel 2007, gli ultimi
disponibili, hanno spiegato c'è un aumento di gravidanze e bimbi nati. La bontà
della legge, in base alla relazione annuale, è stata difesa anche dalla
rappresentante dell'avvocatura dello Stato, Gabriella Palmieri. Sul limite dei
tre embrioni la legge, ha detto, è in linea con quella francese e svedese,
mentre anche in Inghilterra si raccomanda di impiantarne solo due. Visto che il
100% dei centri ha partecipato al censimento, poi, «devo dare credito alle
conclusioni secondo le quali, nonostante l'età elevata di chi si sottopone ai
trattamenti, i risultati sono in linea con quelli europei». È la seconda volta
che la legge è sottoposta a un giudizio di costituzionalità. Nel 2006, su
sollecitazione del tribunale di Cagliari a quale si era rivolta una coppia
affetta da talessemia, era stata ritenuta inammissibile la richiesta
riguardante l'articolo 13, che vieta la diagnosi preimpianto. La nuova sentenza
è attesa in settimana. E per il deposito delle motivazioni passano di solito
una ventina di giorni.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Immigrati/ Csm: Dl
sicurezza viola direttiva Ue su stranieri di Apcom Illecito estendere da
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Stupri/ Csm:
Irrazionale e irragionevole arresto e carcere di Apcom Rischio è che per reati
minori si usi la normativa antimafia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm
esprime "perplessità" sul decreto anti-stupri varato dal governo e in
via di conversione alla Camera e definisce la norma, "sotto il profilo
tecnico, irrazionale e irragionevole". Nel parere votato oggi dal plenum
dell'organo di autogoverno delle toghe, infatti, vengono sollevati dubbi
sull'obbligatorietà dell'arresto in flagranza e della custodia cautelare in
carcere, "salvo casi di minore gravità", per gli stupratori.
"Tali disposizioni - si legge nel parere - pur muovendo da un
condivisibile giudizio di gravità dei reati in questione, suscitano perplessità
per due ordini di motivi". In prima battuta, argomentano i consiglieri di
Palazzo dei Marescialli, la "minore gravità" di un caso, che nel
decreto costituisce discriminante per l'arresto e la detenzione in carcere, è
una "circostanza attenuante speciale" che può essere "oggetto di
applicazione soltanto da parte di un giudice all'esito di una valutazione
processuale complessiva". Il dl del governo, invece, "demanda una
eccentrica valutazione del fatto-reato, al momento della notizia criminis, a
soggetti (la polizia giudiziaria e il pm) non in grado di effettuarla, anche
per la limitatezza del materiale probatorio ancora in fase di formazione".
"Tale forzatura - sostiene il Csm - è, sotto il profilo tecnico, irrazionale
e irragionevole". In secondo luogo, secondo il Csm, è tecnicamente
sbagliato estendere ai reati a sfondo sessuale la stessa norma che regola
l'obbligatorietà del carcere per i reati di mafia. Quella norma, fa notare il
Csm, superò il vaglio della Corte Costituzionale "soltanto con riferimento
all'area dei delitti di criminalità organizzata di tipo mafioso" e ciò
"in relazione al coefficiente di pericolosità per le condizioni di base
della convivenza e della sicurezza collettiva che agli illeciti di quel genere
è connaturato". Infine, "riflessioni critiche" anche
sull'estensione della normativa sui benefici penitenziari fino ad oggi
applicata ai soli reati riconducibili al crimine organizzato anche ai reati a
sfondo sessuale. In buona sostanza, se il decreto diventasse legge così com'è,
secondo i consiglieri del Csm "delitti di fruizione della prostituzione
minorile, divulgazione di materiale pedopornografico, turismo sessuale,
violenza sessuale nelle ipotesi di minore gravità e di atti sessuali con un minore
ultrasedicenne verrebbero ricompresi tra quelli per i quali i benefici
carcerari sono concessi solo in assenza di elementi tali da far ritenere la
sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o
eversiva, collegamenti - si legge nel parere - davvero improbabili per la
genesi e lo sviluppo di tali situazioni delittuose". Bene, invece,
l'estensione del gratuito patrocinio alle vittime di reati di natura sessuale,
a prescindere dal loro reddito.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Ucraina/ Yushchenko
farà ricorso a Corte contro voto a ottobre di Apcom Capo Stato voleva fissare
data presidenziali per il 17 gennaio -->Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) -
Il presidente della Repubblica ucraino Viktor Yushchenko è contrario alla risoluzione
odierna del parlamento che ha fissato per il prossimo 25 ottobre le elezioni
presidenziali e impugnerà quindi la decisione di fronte
alla Corte costituzionale
di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna Stavniychuk. Il
presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la volonta di
organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri, ma
evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati del
partito vicino a Yushchenko hanno votato sì, insieme ai 174
rappresentanti del partito delle Regioni e ai 155 del Blocco Tymoshenko. La
risoluzione entrerà in vigore dal momento della pubblicazione ufficiale.
( da "Stampaweb, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
RONDE Il Csm solleva
«una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio
che assegna allautorità pubblica lesercizio delle
competenza in materia
di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a
privati» e quindi, di fatto, boccia listituzione, da parte
del governo, delle cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare
il rischio di una parziale incostituzionalità. Nel parere allultimo decreto
sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal
plenum, lorgano di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto
che alle ronde «sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni alla sicurezza
urbana, ovvero situazioni di degrado sociale». Secondo i consiglieri, infatti,
questa fumosità nella definizione delle situazioni da segnalare affiderebbe
alle ronde un «troppo elevato tasso di discrezionalità» nella scelta dei casi
da segnalare e questo porterebbe, in buona sostanza, a una generale confusione.
Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono obbligatoriamente
iscriversi per esercitare lattività di presidio territoriale:
liscrizione, infatti, non equivarrebbe ad autorizzazione a operare, ma sarebbe «un mero
accertamento della titolarità dei requisiti necessari a operare», con un rinvio
a un successivo decreto ministeriale definito dal Csm «troppo lacunoso».
Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti,
non prevede esplicitamente che «le associazioni non debbano avere nè natura nè
finalità di ordine politico». Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2
dellarticolo 18 della Carta, che vieta di costituire «associazioni che, anche indirettamente,
perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare». Per
carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è
spiegato nel parere, «una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi».
E sulle ronde i consiglieri di Palazzo Marescialli esprimono anche un'altra
«perplessità»: «La genericità delle previsioni contenute nel decreto legge può
determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi
della commissione di reati»; con il risultato di portare a «un aggravio sia per
le forze dellordine» (che sarebbero distolte «dal
perseguimento del fine di garantire un efficace controllo del territorio») «sia
per lesercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura». Infine, la doverosa
specificazione del fatto che i cittadini membri della associazioni di tutela
della sicurezza non possano essere armati, per il Csm non è sufficiente: non
viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i
"vigilantes" non possano avere strumenti «non definibili armi in
senso proprio», ma comunque «atti a offendere o a esercitare coercizione
fisica» nei confronti di terzi.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Mercoledì 1 Aprile
2009, (al.spe.) Sabato prossimo sarà a Mestre Gianfranco Fini. Il presidente
della Camera dei Deputati interverrà alle 11 al Centro culturale Le Grazie, per
una relazione sul tema "Le nostre città tra diritto alla libertà e ansia di
sicurezza". Si tratta del secondo convegno promosso dalla Fondazione del
Duomo nel quadro del ciclo d'incontri intitolato "La metropoli dei
diritti" aperto a gennaio dall'intervento dell'allora presidente della Corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, sulla dignità. Fini proporrà un
approfondimento sul secondo caposaldo dei sei valori sanciti dalla Carta dei
diritti fondamentali dell'Unione europea (oltre alla dignità e alla libertà gli
altri sono l'uguaglianza, la solidarietà, la cittadinanza e la giustizia)
affrontando un argomento di forte attualità in tempi in cui la sicurezza
è una delle preoccupazioni più diffuse nella popolazione. Il titolare dello
scranno più alto di Montecitorio è quello di presentare una chiave di lettura
su come sia possibile conciliare il diritto di libertà di ciascuno con la
richiesta di abitare delle città nelle quali la delinquenza non la faccia da
padrone. Per lanciare l'incontro la Fondazione del Duomo lancia un nuovo numero
del suo giornale periodico Piazza Maggiore che in dodici pagine sviscera
l'argomento della sicurezza, facendo parlare diversi esperti ed esponenti anche
stranieri della città.
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino,
Il (Udine))
Argomenti: Giustizia
Federcaccia: «Stop alla riforma finchè la Corte Costituzionale non deciderà»
Mercoledì 1 Aprile 2009, La Federazione Italiana della Caccia del Friuli
Venezia Giulia nell'espressa rappresentanza di tutti i propri iscritti, pari al
settanta per cento dei cacciatori, esercitanti l'attività sul territorio
regionale 1) non concorda con l'esigenza di iniziare un percorso di modifica
della legge regionale n.6/08 prima che la stessa abbia trovato completa
applicazione e sperimentazione per un congruo periodo di tempo e soprattutto
prima che la Corte Costituzionale abbia reso noto il suo giudizio sui motivi di
censura sollevati dal Governo in carica; 2) rileva come l'iniziativa di
legiferare dell'Assessorato competente e quella del Gruppo Consiliare della
Lega Nord non è condivisibile nelle procedure seguite. Il proposto disegno
manca di un preventivo confronto con le parti sociali oltre che di specifiche
valutazioni delle reali problematiche del settore; 3) è certa che l'obiettivo
politico, come ricavabile dal tenore del testo, non corrisponda alla volontà
della stragrande maggioranza delle persone, delle associazioni e degli enti
territoriali; 4) constata che in diversi passaggi del testo la tecnica
legislativa utilizzata risulta essere poco comprensibile e al limite della
legittimità; 5) ritiene che i contenuti ed il merito delle questioni venatorie,
come affrontate, non siano assolutamente condivisili, avendo la potenzialità,
fra le altre, di: a)non risolvere le questioni di asserita illegittimità costituzionale della l.r. n.6/08; b)pregiudicare in modo
irreparabile il principio dell'autogestione venatoria; c) aumentare la
conflittualità interna al mondo venatorio medesimo; d)aggravare le procedure di
adozione ed approvazione degli atti; e)disincentivare l'impegno volontaristico
di tutela e preservazione del territorio; f)annullare il ruolo storico ed
istituzionale delle Riserve di Caccia e dei Distretti; g)non creare reali spazi
di confronto fra mondo agricolo, ambientalista e venatorio; h) pregiudicare la
tutela di tradizioni, culture ed attività tipiche del Friuli Venezia-Giulia; i)
peggiorare le modalità di esercizio dell'attività venatoria non risolvendo questioni
lasciate irrisolte dalla stessa legge n.6/08; j) compromettere la gestione
della fauna e del territorio come azione partecipata e condivisa; k) aumentare
l'inefficienza degli enti territoriali coinvolti, con pregiudizio diretto verso
gli utenti; l) ridurre l'efficacia dell'azione amministrativa alimentando il
cattivo uso del denaro pubblico. La Federazione Italiana della Caccia del
Friuli Venezia Giulia auspica, quindi: l'interruzione o quantomeno la
sospensione di ogni iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fino a
quando la medesima non verrà valutata dalla Corte Costituzionale;
l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di riforma della
legge regionale n.6/08 fino a quando la medesima non verrà attuata nella sua
interezza; l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni iniziativa di
riforma della legge regionale n.6/08 fino a quando non verrà compiuta una
precisa ricognizione delle problematiche sottese alla programmazione faunistica
ed all'esercizio venatorio; l'interruzione o quantomeno la sospensione di ogni
iniziativa di riforma della legge regionale n.6/08 fin quando non verrà dato
corso ad un preliminare confronto con tutte le parti sociali e con
l'acquisizione di un consenso diffuso. Paolo Viezzi vicepresidente Federcaccia
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino,
Il (Udine))
Argomenti: Giustizia
Caccia, la nuova
sfida della Lega La legge del Carroccio già bocciata dal Pdl: «Cercheremo una
maggioranza in aula» Mercoledì 1 Aprile 2009, Trieste E' scontro a muso duro
tra Lega e Pdl sulla caccia. Ieri il Carroccio ha
presentato la sua proposta di legge sull'attività venatoria, prima che la Corte
Costituzionale si sia espressa sui rilievi sollevati dal Governo al
provvedimento varato dall'ex giunta Illy. Contro l'iniziativa leghista aveva
già tuonato lunedì scorso il consigliere Marin e ieri sera il suo capogruppo
Galasso ha ripetuto le critiche. «Abbiamo verificato la proposta della
Lega - fa sapere Galasso -. Così com'è formulata non è accoglibile e
condivisibile. Li avevano già avvisati: se non si arriverà a profondi
cambiamenti ci esprimeremo in maniera difforme». Secondo il Pdl è stata una
forzatura illustrare una proposta di legge prima di conoscere la sentenza della
Corte Costituzionale. Tuttavia il testo leghista prevede l'abolizione
dell'associazione obbligatoria dei cacciatori, prevista invece dalla legge 6,
uno dei rilievi di fondo della Consulta. I punti salienti del progetto di legge
sono il rafforzamento del ruolo delle Province e la valorizzazione dei
direttori dei distretti e delle riserve. Prevista anche una semplificazione
normativa, la revisione del dettato sull'aucupio e la riduzione della
tassazione annuale, da 100 euro a 80. «La legge del centrosinistra era una
legge contro la caccia e i cacciatori - ha detto il capogruppo Narduzzi -. La
nostra cerca di risolvere alla radice i problemi di incostituzionalità». Sul
piano operativo l'affidamento delle competenze alle Province permetterà di
affrontare anche la questione dei cinghiali che minacciano la tranquillità dei
centri urbani e delle volpi e dei corvidi che danneggiano l'agricoltura. «La
Provincia di Pordenone - ha ricordato il sindaco Azzano Decimo e vicepresidente
dell'Anci Enzo Bortolotti - l'anno scorso ha dovuto pagare per i danni causati
dalla fauna selvatica 480 mila euro». Una svolta è stata sollecitata da Enore
Picco, che ha definito in particolare "vergognosa" la gestione del
distretto della Carnia. L'iniziativa della Lega porta altre due novità. La
proposta di legge prevede, per associarsi all'attività venatoria, l'obbligo di
residenza da almeno tre anni nel Comune sulla cui area è istituita la riserva.
Ciò per evitare, ha detto Picco che «cacciatori di città vengano a rubare il
patrimonio di un territorio». Inoltre Narduzzi ha preannunciato l'intenzione di
promuovere l'attivazione di una scuola di caccia a Paluzza. La Lega, schierata
in gran forze alla conferenza stampa, non ha lasciato cadere le critiche degli
alleati. «Marin è consigliere equilibrato e preparato - ha detto Narduzzi - ma
quando si sofferma sulla caccia perde il lume della ragione». Circa la
posizione solitaria della Lega sulla riforma venatoria, il capogruppo ha
affermato: «Non abbiamo la maggioranza in Consiglio. Si dovrà fare una
maggioranza. Nessuno pensi a dare lezioni, mentre dovrebbe guardare in casa
sua». Paolo Pichierri
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ALGIA TESTA Nocera
Inferiore. Canone di depurazione. Il Comune di Nocera Inferiore recepisce la
sentenza 335 della Corte Costituzionale, retroattività compresa, e attiva le
procedure di rimborso ai cittadini delle somme non dovute. Prima che sull'Ente
cominci a cadere una pioggia di ricorsi, con tutte le conseguenti e necessarie
spese legali, l'amministrazione Romano ha deciso di dare pieno adempimento alle
nuove prescrizioni di legge e di snellire le procedure di richiesta di
risarcimento dei cittadini. Lo ha fatto con un conferenza dei servizi convocata
ad hoc a palazzo di città e presieduta dal vicesindaco e assessore al bilancio
Antonio Cesarano. Una novità che dovrebbe mettere a tacere il coro di polemiche
che si levatosi dalle opposizioni e dalle associazioni di consumatori del
territorio all'indomani dell'approvazione della delibera di giunta con cui
l'amministrazione annunciava il rimborso delle somme di depurazione non dovute
ma solo a partire dall'ottobre 2008 e cioè dal giorno di pubblicazione della
sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato le disposizioni contenute
nella legge 36/1994 e nel DLGS 152/06, riguardanti l'obbligo per gli utenti
dell'acquedotto di corrispondere la quota di tariffa riferita al servizio di
pubblica fognatura e di depurazione anche in assenza di impianti. A far sentire
la propria voce era stata soprattutto l'avvocato Giuseppe Ruggiero, delegato
dell'Unc a Nocera Inferiore che, d'intesa con il comitato provinciale
dell'associazione di consumatori, aveva ribadito l'obbligatorietà del rimborso
della quota per la depurazione pagata dai cittadini anche antecedentemente al
16 ottobre 2008 annunciando di avere presentato già un primo ricorso davanti ai
giudici di Pace a favore di una cittadina di Nocera Inferiore. Da oggi, invece,
i cittadini pare non debbano ricorrere alla Legge per ottenere il giusto
risarcimento avendo l'amministrazione predisposto l'iter necessario e avviate
tutte le procedure inerenti ai rimborsi dei canoni per depurazione versati
dagli utenti negli anni precedenti in osservanza alla citata legge, e che nei
termini individuati proprio da tale normativa saranno divulgate istruzioni
circa le modalità di richiesta di restituzione del tributo. «A seguito della sentenza della Corte Costituzionale - ha precisato
Antonio Cesarano - abbiamo approntato una delibera di Giunta, nella quale
abbiamo fatto prevalere il principio della cautela rispetto alle cose che erano
state immaginate nella sentenza della Corte Costituzionale. In questo
periodo, poi, è stato fatto un decreto di legge, divenuto poi legge, che ha
stabilito procedure e criteri da adottare rispetto alla restituzione del canone
di depurazione».
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Nord))
Argomenti: Giustizia
«Riteniamo di poter
pretendere che i processi in corso possano giovarsi di un clima diverso da
quello odierno». È il commento del legale della Impregilo, intervenuto sulle
polemiche interne alla magistratura napoletana a proposito della gestione dei
procedimenti relativi alle presunte irregolarità nella vicenda dello
smaltimento dei rifiuti in Campania, procedimenti in cui sono coinvolte anche
società del gruppo. Il legale si riferisce in particolare a due episodi: i
contrasti intercorsi tra il procuratore Lepore e i sostituti
Noviello e Sirleo sulla gestione delle indagini relative al prefetto Pansa e al
sottosegrario Bertolaso (vicenda approdata al Csm in seguito alla revoca della
delega dell'inchiesta ai due pm) e la recente inaugurazione del
termovalorizzatore di Acerra con le dichiarazioni rilasciate da Berlusconi che
hanno suscitato critiche da parte del presidente dell'Anm di Napoli. «Le
società Fibe e Fibe Campania e le persone fisiche che per esse hanno operato a
Napoli, molte delle quali imputate - scrive l'avvocato Stile - manifestano il
grave disappunto di fronte all'attuale dibattito interno alla magistratura
napoletana che viene portato inopinatamente all'esterno con rischio di gravi
pregiudizi per un sereno andamento delle vicende processuali in corso». CRIMALDI
E DEL GAUDIO A PAGINA 31
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Caserta)) (Mattino, Il (Salerno)) (Mattino, Il (Circondario Sud1))
(Mattino, Il (Circondario Sud2))
Argomenti: Giustizia
LEANDRO DEL GAUDIO
Il dibattito corre sul filo della posta elettronica, un tam-tam che va avanti
da settimane e che ha fatto registrare un'impennata nelle ultime ore. Le
mailing list per preparare l'assemblea di questo pomeriggio, per tastare il
polso a una platea di pm che chiede il confronto col suo procuratore. Un forum
virtuale, che cresce in termini numerici: sono circa quaranta le adesioni di pm
che firmano via mail richieste di chiarimenti, esigenze di spiegazioni, volontà
di confronto. Una quarantina di sostituti che fanno sentire la propria voce a
mezzo posta. C'è una frase, una sorta di slogan, che torna in decine di
interventi: «Io non mi scuso», firmato sostituto procuratore. Il riferimento
diretto è a quanto avvenuto giovedì scorso ad Acerra: a quanto riportato dai
giornali sulla cerimonia di inaugurazione del termovalorizzatore, sugli
interventi del premier Berlusconi e dell'attuale presidente Impregilo Massimo
Ponzellini (estraneo a vicende giudiziarie in corso). Ma anche
all'interpretazione di alcuni pm dell'atteggiamento del procuratore Lepore:
apparso, agli occhi di qualche sostituto, remissivo al cospetto delle critiche
indirette rivolte alle inchieste giudiziarie sul ciclo smaltimento rifiuti in
Campania. Di qui lo slogan che va per la maggiore, «io non mi scuso».
L'assemblea, dunque, come momento di confronto. Come scenario naturale per
chiedere spiegazioni su un paio di punti, come riportato dal Mattino
nell'edizione di ieri: sull'opportunità del procuratore Lepore di partecipare
alla cerimonia di inaugurazione del termovalorizzatore; sulla tutela delle
indagini in corso a carico del gruppo Impregilo, dopo il tributo riservato dal
premier agli «eroi» del gruppo imprenditoriale impegnato in Campania negli anni
dell'emergenza. Un'assemblea con più anime, con più velocità. Un incontro al
momento politicamente trasversale. È stato sostenuto dai Movimenti, Mi e da una
parte di Md. Un'opportunità di incontro che la platea dei sostituti sfrutterà
fino in fondo. Andando a ritroso. E mettendo a fuoco non solo il caso Acerra.
Possibili variazioni tematiche, almeno secondo quanto trapela dal tam-tam via
posta elettronica. Sul tappeto anche quanto avvenuto nei mesi scorsi in
Consiglio giudiziario - assemblea che rappresenta i magistrati del distretto -
e la gestione dell'inchiesta sui rifiuti in Campania. È qui, in sede di
Consiglio giudiziario, che sono affiorati i primi malumori interni alla
Procura. Decisivo, in questo caso, il confronto tra il procuratore e i due pm
Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, sulla gestione dell'inchiesta ecoballe, con
lo stralcio delle posizioni degli ex prefetti Catenacci, Bertolaso e Pansa. Si
parte da una domanda: la scelta di Lepore di congelare sette posizioni equivale
alla revoca del fascicolo coordinato da Sirleo e Noviello? Ne è nato un
confronto interno al Consiglio giudiziario, al termine del
quale si è deciso di interessare il Csm (la settima sezione, che non si occupa
di rilievi disciplinari ma organizzativi), ma anche di rendere pubblici alcuni
interventi pro e contro lo stralcio di Lepore. Un confronto che oggi attende
una nuova tappa, i cui esiti restano imprevedibili. Da quattro anni
procuratore a Napoli, il capo dei pm ribadisce la correttezza del proprio
comportamento: sempre in prima linea a difendere le inchieste del suo ufficio,
da anni al fianco dei propri sostituti, Lepore è intervenuto lunedì pomeriggio
sulle stesse mailing list che chiedevano l'assemblea: «Sono andato a quella
cerimonia per dovere istituzionale. Non potevo alzarmi quando il presidente del
Consiglio ha iniziato a parlare, con Ponzellini poi non ho parlato di attività
giudiziarie. C'è stata solo una stretta di mano».
( da "Repubblica.it"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA - Il Csm
solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione alla Camera.
L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde ("Assegnare a
privati la tutela della sicurezza, è parzilamente incostituzionale");
contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di
identificazione ed espulsione da
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Csm boccia il
decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 14:57 Il Consiglio Superiore della
Magistratura solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione
alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde
("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzilamente
incostituzionale"); contesta la norma che estende il tempo di permanenza
nei Centri di Identificazione ed Espulsione da
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il
Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 14:57 Nel testo del
governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e
"lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata
previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né
natura né finalità di ordine politico"; o "l'assenza di ogni
requisito negativo , preclusivo della partecipazione alle associazioni, come
quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di
atti di discriminazione". E non basta: "La doverosa precisazione che
i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio
sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma
comunque atti a compiere atti di coercizione fisica";e non c'é "un
effettivo controllo sull'attività realmente svolta dalle associazioni".
Diverso è il giudizio sulla parte del decreto che "mira positivamente a
rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione
sessuale". Il Consiglio "condivide" in particolare la scelta di
ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente
previsti", nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia,
come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del
reato di stalking, che "colma una profonda lacuna normativa". Ma
esprime "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di
violenza sessuale. Non mancano riserve sulla norma che estende a 6 mesi il
termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri di identificazioni
e di espulsione. "La privazione della libertà personale, che è bene di
primaria rilevanza costituzionale - scrivono i consiglieri - impone che si
attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la detenzione
amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una materia così
delicata "meglio sarebbe investire il tribunale ordinario" piuttosto
che i giudici di pace. < < pagina precedente
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- L'Associazione nazionale magistrati condivide pienamente la posizione e le
perplessità espresse ieri dalla giunta distrettuale di Bari a proposito
dell'ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presso
la Procura pugliese, in seguito a un esposto dell'ex presidente della Regione
Puglia, Raffaele Fitto. La giunta dell'Anm, riunita oggi a Roma, esprime
"piena solidarietà ai colleghi della Procura di Bari" e
"condivide l'auspicio che l'inchiesta amministrativa affidata agli
ispettori ministeriali possa svolgersi senza pregiudizio né interferenze
sull'attività giurisdizionale". Nel documento diffuso ieri, la giunta
distrettuale di Bari aveva, tra l'altro, espresso "perplessità" per
un'iniziativa certamente rientrante fra i poteri del ministro, ma disposta
nell'imminenza dell'udienza preliminare e perciò in un momento giudicato
"oggettivamente inopportuno", tanto più che in merito a presunte
"scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in
un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato
all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo
"scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle
prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - Il presidente della Repubblica ucraino Viktor Yushchenko
è contrario alla risoluzione odierna del parlamento che ha fissato per il
prossimo 25 ottobre le elezioni presidenziali e impugnerà quindi la decisione di fronte alla Corte costituzionale di Kiev. Lo annuncia il vicecapo della presidenza Maryna
Stavniychuk. Il presidente a più riprese aveva espresso nei mesi scorsi la
volonta di organizzare il voto per il 17 gennaio. Volontà reiterata anche ieri,
ma evidentemente disattesa dalla stragrande maggioranza, perfino i 26 deputati
del partito vicino a Yushchenko hanno votato sì, insieme ai 174
rappresentanti del partito delle Regioni e ai 155 del Blocco Tymoshenko. La
risoluzione entrerà in vigore dal momento della pubblicazione ufficiale.
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr.
(Adnkronos) - La norma contenuta nel decreto sicurezza in via di conversione
alla Camera, che estende il tempo di permanenza nei Cie da
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. -
(Adnkronos) - Il decreto anti-stupri varato dal governo e in via di conversione
alla Camera ''mira positivamente a rafforzare gli strumenti per contrastare
tutte le forme di aggressione sessuale''. Al di la' delle perplessita' sulle
ronde, nel parere del Csm sul testo governativo si
''condivide'' la scelta di ammettere l'incidente probatorio, ''in assenza dei
requisiti ordinariamente previsti'', nei casi di violenza sessuale e
maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito patrocinio per tutte le
vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che ''colma una profonda
lacuna normativa''.
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr.
(Adnkronos) - Critiche alle ronde stabilite dal decreto sicurezza; bene alle
norme che invece riguardano il contrasto alla violenza sessuale e allo
stalking. E' quanto esprime il Csm nel parere sul decreto
legge del governo; un parere redatto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei
marescialli che oggi pomeriggio verra' esaminato in plenum. Sulle ronde si
esprimono "perplessita", come nella scelta di ''derogare al principio
che assegna all'autorita' pubblica l'esercizio delle competenze in materia di
tutela della sicurezza''.
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 78 del 2009-04-01
pagina 0 Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità
"Potrebbero determinare incidenti e reati" di Redazione Il Consiglio
superiore della magistratura dice no alle ronde introdotte dal decreto
sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine generale" sulla
possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela della sicurezza e
arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma - No alle
ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme
contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza
sessuale e allo stalking. è articolato il giudizio del Csm sul decreto legge
del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione
di Palazzo dei marescialli e che oggi pomeriggio sarà allesame
del plenum. "Perplessità di ordine generale" Il Csm solleva "una
perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che
assegna allautorità pubblica lesercizio delle competenza in materia di tutela della
sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati" e
quindi, di fatto, boccia listituzione, da parte del governo, delle
cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare il rischio di una
parziale incostituzionalità. "Troppa discrezionalità" Nel parere allultimo
decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato
oggi dal plenum, lorgano di autogoverno delle toghe mette in discussione
il fatto che alle ronde "sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare
danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale".
Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle
situazioni da segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di
discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe,
in buona sostanza, a una generale confusione. "Troppo lacunoso il registro
delle ronde" Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono
obbligatoriamente iscriversi per esercitare lattività di
presidio territoriale: liscrizione, infatti, non equivarrebbe ad
autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della
titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un
successivo decreto ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso". "Dubbi di
costituzionalità" Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura
costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che "le
associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico".
Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dellarticolo
18 della Carta, che vieta di costituire "associazioni che, anche
indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere
militare". Per carattere militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel
parere, "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a
uniformi". Armi improprie Infine, la doverosa specificazione del fatto che
i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano
essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la
tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i "vigilantes" non
possano avere strumenti "non definibili armi in senso proprio", ma
comunque "atti a offendere o a esercitare coercizione fisica" nei
confronti di terzi. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Figaro, Le" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Burgaud : le CSM prend un mois pour décider Samuel Laurent (lefigaro.fr)
avec agences 27/03/2009 | Mise à jour : 09:11 | Ajouter à ma sélection --> .
--> Alors que sa décision était attendue vendredi, le Conseil supérieur de
la magistrature souhaite un «délai supplémentaire» pour trancher le cas du juge
en charge de l'instruction de l'affaire d'Outreau. Il rendra ses conclusions le
24 avril. Le cas Burgaud divise-t-il le Conseil supérieur de la magistrature ?
Les membres de cette instance ont en tous cas, comme lefigaro.fr l'a révélé
jeudi soir, choisi de reporter de plusieurs semaines leur décision sur le jeune
juge, principal accusé du fiasco judiciaire de l'affaire d'Outreau. Ils la
rendront le 24 avril. Ce report est dû, selon une source proche du dossier, à
la nécessité d'un «délai supplémentaire» pour que les membres de l'organe
disciplinaire de la justice arrivent à une décision. Selon l'un des avocats du
juge Burgaud, Me Jean-Yves Dupeux, «il doit y avoir de très fortes divergences
au sein du CSM. Ils ont du mal à trouver une majorité
pour se décider». L'instruction ouverte sur le fiasco judiciaire d'Outreau a
pour l'instant donné peu de résultats. En 2001, 18 personnes originaires de
cette villes avaient été accusées de pédophilie et inceste. Elles passeront
pour certains plusieurs années de détention préventive. Mais une fois séparés
de leurs parents, les enfants qui les accusaient reviennent sur leurs
déclarations. Lors du procès, en 2004, sept personnes sont acquittées, six
faiblement condamnées, alors que les arguments de l'accusation ont été balayés.
Il faudra un procès en appel pour qu'ils soient reconnus innocents. Fabrice
Burgaud, jeune juge d'instruction en charge du dossier au tribunal de Boulogne-sur-Mer,
est le seul membre de l'institution judiciaire à être soumis à la décision du CSM. Le procureur de Boulogne, Gérald Lesigne, n'a fait
l'objet d'aucune sanction et a simplement été muté à Caen. Burgaud «a agi en
conscience» Contre le juge Burgaud, accusé d'avoir eu «un comportement non
conforme à ce qu'on est en droit d'attendre d'un juge dans l'exercice de ses
fonctions, d'une particulière gravité pour les mis en cause, pour les mineurs
et pour l'image de la justice», la Chancellerie, a réclamé une exclusion
temporaire de la magistrature d'un an maximum. C'est l'une des neuf sanctions
disciplinaires possibles, allant de la simple réprimande à la révocation. Dans
l'échelle des peines, cette exclusion temporaire vient juste avant la
rétrogradation, impossible puisque le jeune juge est déjà à l'échelon le plus
bas. Le ministère public n'a pas souhaité aller au-delà en demandant la mise à
la retraite d'office ou la révocation. Fabrice Burgaud, actuellement chargé de
l'exécution des peines et de la coopération internationale au parquet de Paris,
a «agi en conscience» et ne doit pas servir de bouc émissaire, soulignent ses
avocats, qui notent que son travail a toujours été validé par sa hiérarchie.
Dans une tribune publiée jeudi dans Libération, les avocats des innocents
d'Outreau estimaient qu'on les avait « écartés » de la procédure contre le juge
et qu'ils en éprouvaient à nouveau un sentiment «d'injustice».
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
IMMIGRATI:
CSM, DL SICUREZZA
VIOLA DIRETTIVA UE SU STRANIERI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:16
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
SICUREZZA:
CSM, RAFFORZATI
STRUMENTI CONTRASTO DI OGNI AGGRESSIONE SESSUALE PERPLESSITA' SU CARCERE
OBBLIGATORIO PER STUPRATORI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 15:13
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
SICUREZZA:
CSM CRITICA RONDE,
RISCHIO DI INCIDENTI E REATI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 14:49
( da "Rai News 24"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma | 1 aprile 2009 Il Csm critico nei confronti delle ronde Il Csm E'
un giudizio palesemente critico quello che il Csm si appresta a dare
sull'istituzione delle 'ronde', prevista nel decreto sicurezza attualmente
all'attenzione della Camera. Palazzo dei Marescialli, infatti, nel documento
approvato dalla Sesta Commissione e che oggi pomeriggio sara' all'esame
del plenum, esprime una "perplessita' di ordine generale" sulla
"possibilita' di derogare al principio che assegna all'autorita' pubblica
l'esercizio delle competenze in materia di tutela della sicurezza, escludendo
che questa possa essere affidata ai privati". La "perplessita'",
inoltre, "e' accentuata - si legge ancora nel documento - dalla finalita'
che viene attribuita alle associazioni volontarie, che e' quella di 'segnalare
alle forze di polizia dello Stato o locali eventi che possano arrecare danno
alla sicurezza urbana ovvero situazioni di disagio sociale": tale "espressione
- osserva il Csm - e' talmente generica da poter giustificare le segnalazioni
piu' disparate su questioni che non rientrano nella tutela della sicurezza e
non sono di competenza delle forze dell'ordine". Critiche vengono espresse
anche in merito all'iscrizione delle associazioni in questione in un elenco a
cura del prefetto, che "non si configura come un'autorizzazione
amministrativa - si legge nel parere - ma come una mera verifica della
corrispondenza tra i requisiti stabiliti nel decreto ministeriale e quelli
posseduti dall'associazione", senza dunque "un effettivo controllo
sull'attivita' realmente svolta dall'associazione". Anche il rinvio al
decreto ministeriale suscita "perplessita'" data la "genericita'
e le lacune contenute nel decreto", come la "mancata previsione, che
non puo' che essere contenuta in un atto legislativo, che le associazioni non
debbano avere ne' natura ne' finalita' di ordine politico, in considerazione
del divieto posto dall'articolo 18 della Costituzione, di costituire associazioni
che, anche indirettamente, preseguano scopi politici mediante organizzazioni di
carattere militare". Nel decreto legge, poi, secondo Palazzo dei
Marescialli, manca l'indicazione di "ogni requisito negativo, preclusivo
della partecipazione alle associazioni, come quelli di essere stati condannati
per reati di violenza o per il compimento di atti di discriminazione per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi". Infine, la "doverosa
precisazione" che i cittadini debbano essere 'non armati', conclude il
Csm, non e' tale da fugare ogni dubbio sull'utilizzazione di strumenti, non
definibili armi in senso proprio, ma comunque atti a offendere". La
genericita' delle previsioni contenute nel dl "puo' determinare il rischio
del determinarsi di incidenti e, nei casi piu' gravi, della commissione di
reati".
( da "AprileOnline.info"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
La stroncatura del
Csm Francesco Scommi , 01 aprile 2009, 16:09 Il Consiglio superiore della
magistratura, in un parere della sesta commissione in procinto di essere
esaminato dal plenum, boccia l'istituzione delle ronde: "Una deroga
rischiosa" e l'aumento da due a sei mesi della detenzione nei Cie:
"Viola le norme europee". Perplessità sul carcere obbligatorio
(previsto finora solo per i mafiosi) a chi è accusato di stupro. Bene le misure
contro lo stalking Critiche alle ronde e a una parte del pacchetto anti -
immigrazione clandestina, perplessità giuridiche sul carcere obbligatorio agli
stupratori, bene le norme contro lo stalkung. E' quanto esprime il Consiglio
superiore della magistratura nel parere, redatto dalla sesta Commissione, sul
decreto legge del governo. Il documento deve ora passare all'esame del plenum.
Ronde. Si esprimono "perplessità", innanzitutto sulla scelta di
"derogare al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle
competenze in materia di tutela della sicurezza". Si evidenzia inoltre il
pericolo che la "genericità delle previsioni contenute nel decreto legge
può determinare il rischio del determinarsi di incidenti, e nei casi più gravi
della commissione di reati", comportando "un aggravio sia per le forze
dell'ordine" (che sarebbero distolte "dal perseguimento del fine di
garantire un efficace controllo del territorio"), "sia per
l'esercizio delle funzione giurisdizionale da parte della magistratura".
Nel parere si evidenzia poi come nel testo del governo sulle ronde ci siano
troppe "discrezionalità" e "lacune", come la "mancata
previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né
natura né finalità di ordine politico". Inoltre si rileva "l'assenza
di ogni requisito negativo, preclusivo della partecipazione alle associazioni,
come quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il
compimento di atti di discriminazione"; e la "doverosa precisazione
che i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio
sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma
comunque atti a compiere atti di coercizione fisica". Non ci sarebbe,
secondo il parere, neppure un "effettivo controllo sull'attività realmente
svolta dalle associazioni" . Norme anti - violenza sessuale e stalking. Secondo la sesta Commissione del Csm, il decreto in via di
conversione alla Camera "mira positivamente a rafforzare gli strumenti per
contrastare tutte le forme di aggressione sessuale". Al di là delle
perplessità sulle ronde, nel parere del Csm sul testo governativo si
"condivide" la scelta di ammettere l'incidente probatorio, "in
assenza dei requisiti ordinariamente previsti", nei casi di
violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia, come pure il gratuito
patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del reato di stalking, che
"colma una profonda lacuna normativa". Il parere mostra però
"perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di violenza
sessuale: "La costruzione normativa demanda una eccentrica valutazione del
fatto - reato, al momento della notizia criminis - si legge nel parere - a
soggetti, la polizia giudiziaria nella fase dell'arresto e il pm nella fase
della contestazione iniziale del reato per la richiesta della misura
coercitiva, non in grado, anche per limitatezza del materiale probatorio, di
effettuarla". Infine, la "presunzione di adeguatezza della sola
custodia cautelare" per i reati a sfondo sessuale è oggi prevista solo per
i delitti mafiosi e, ricorda il Csm, "ha superato il vaglio di costituzionalità
soltanto con riferimento all'area dei delitti di criminalità organizzata di
tipo mafioso". Detenzione semestrale nei Cie. Riserve del Csm sulla norma
che estende a 6 mesi (era contenuta nel decreto sicurezza ma il Parlamento la
bocciò costringendo il governo a trovargli una collocazione in un altro
decreto) il termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri
di identificazione e di espulsione. "La privazione della libertà
personale, che è bene di primaria rilevanza costituzionale - si legge nel parere
- impone che si attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la
detenzione amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una
materia così delicata "meglio sarebbe investire il tribunale
ordinario" piuttosto che i giudici di pace. La norma voluta dalla Lega
nord, inoltre, viola la direttiva europea 115/2008, considerata la pietra
angolare i materia. La suddetta direttiva consente il "trattenimento in
caso di resistenza, da parte dell'immigrato, all'identificazione", ma in
caso di difficoltà nell'ottenere documenti dai Paesi terzi, consente soltanto
"il prolungamento della permanenza". Nel decreto governativo, invece,
questi due presupposti (resistenza all'identificazione e difficoltà
nell'ottenere i documenti) vengono equiparati e questo, rileva la Sesta
Commissione di Palazzo dei Marescialli, porta al fatto che "potrebbe
verificarsi una vera e propria detenzione amministrativa basata su una semplice
difficoltà nell'accertamento dell'identità legale del soggetto o nell'acquisizione
della documentazione di corredo malgrado la sua piena disponibilità alla
preparazione del rimpatrio".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sicurezza/ Di Giovan
Paolo(Pd): Ronde in uffici,polizia in strada di Apcom "Assolutamente
inevitabili le critiche del Csm alla norme" -->Roma, 1 apr. (Apcom) -
"Assolutamente inevitabili le critiche del Csm alla norme sulla sicurezza.
Sulle ronde, però, tanto civismo non va sprecato. Proponiamo che esse siano
utilizzate negli uffici, al posto dei 20 mila componenti delle forze
dell'ordine che sono costretti a lavorare da impiegati mentre hanno le
competenze per svolgere il loro servizio in strada a tutela della
sicurezza". Lo afferma il senatore del Pd Roberto Di Giovan Paolo,
segretario della Commissione Affari Europei. "Anche su questo tema
aspettiamo un passo indieto da Maroni e dal governo. Visto che l'esecutivo dice
di aver trasformato le ronde in una sorta di volontariato a tutela del bene
pubblico - continua Di Giovan Paolo - questi volontari siano impiegati negli
uffici, e i poliziotti che ora timbrano passaporti ed evadono pratiche siano
inviati nelle strade vista la loro professionalità".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
L'altolà del Csm:
"Ronde incostituzionali" -->Le toghe bocciano la norma inserita
nel decreto sicurezza: «Così si viola l'articolo 18 della Costituzione, la
sicurezza non può essere derogata. Rischio di incidenti e ulteriori reati».
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Csm critica il
decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme sugli stranieri"
-->Il Csm critica il decreto sicurezza "No alle ronde e alle norme
sugli stranieri" (14:52 01/04/2009)
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ Anm: No a
interferenze in inchiesta pm Bari su Fitto di Apcom "Condividiamo loro
perplessità, Alfano inopportuno su invio 007" -->Roma, 1 apr. (Apcom) -
L'Associazione nazionale magistrati condivide pienamente la posizione e le
perplessità espresse ieri dalla giunta distrettuale di Bari a proposito
dell'ispezione disposta dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presso
la Procura pugliese, in seguito a un esposto dell'ex presidente della Regione
Puglia, Raffaele Fitto. La giunta dell'Anm, riunita oggi a Roma, esprime
"piena solidarietà ai colleghi della Procura di Bari" e
"condivide l'auspicio che l'inchiesta amministrativa affidata agli
ispettori ministeriali possa svolgersi senza pregiudizio né interferenze
sull'attività giurisdizionale". Nel documento diffuso ieri, la giunta
distrettuale di Bari aveva, tra l'altro, espresso "perplessità" per
un'iniziativa certamente rientrante fra i poteri del ministro, ma disposta
nell'imminenza dell'udienza preliminare e perciò in un momento giudicato
"oggettivamente inopportuno", tanto più che in merito a presunte
"scorrettezze e intollerabili abusi" segnalati in
un precedente esposto del ministro Fitto, il Csm si è già pronunciato
all'unanimità, escludendo la fondatezza di quei rilievi e riconoscendo lo
"scupoloso rispetto dei dettami costituzionali" a tutela delle
prerogative parlamentari, da parte dell'autorità giudiziaria di Bari.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sicurezza/ Csm:
Sulle 'ronde' dubbi di incostituzionalità di Apcom "In parte viola
l'articolo 18 della Costituzione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm
solleva "una perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare
al principio che assegna all'autorità pubblica l'esercizio delle competenza in
materia di tutela della sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata
a privati" e quindi, di fatto, boccia l'istituzione, da parte del governo,
delle cosiddette 'ronde', arrivando anche a ipotizzare il rischio di una
parziale incostituzionalità. Nel parere all'ultimo decreto sicurezza firmato
dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato oggi dal plenum, l'organo
di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle ronde
"sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare danni
alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale". Secondo i
consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni da
segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di
discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe,
in buona sostanza, a una generale confusione. Dubbi anche sul registro al quale
le associazioni devono obbligatoriamente iscriversi per esercitare l'attività
di presidio territoriale: l'iscrizione, infatti, non equivarrebbe ad
autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della
titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un
successivo decreto ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso".
Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura costituzionale: il dl, infatti,
non prevede esplicitamente che "le associazioni non debbano avere nè
natura nè finalità di ordine politico". Questo, secondo le toghe,
violerebbe il comma 2 dell'articolo 18 della Carta, che vieta di costituire
"associazioni che, anche indirettamente, perseguano scopi politici
mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere militare si
intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel parere,
"una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a uniformi".
Infine, la doverosa specificazione del fatto che i cittadini membri della
associazioni di tutela della sicurezza non possano essere armati, per il Csm
non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la tesi dei rappresentanti
delle toghe, il fatto che i 'vigilantes' non possano avere strumenti "non
definibili armi in senso proprio", ma comunque "atti a offendere o a
esercitare coercizione fisica" nei confronti di terzi.
( da "Reuters Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - Il Csm critica il decreto cosiddetto anti-stupri, in via di
conversione alla Camera, che prevede anche le ronde di cittadini e l'estensione
del tempo di permanenza degli immigrati nei Centri di identificazione ed
espulsione da due a sei mesi. Nel parere di 12 pagine, che oggi dovrebbe essere
votato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura essendo all'ordine
del giorno, come spiega una fonte, si afferma che la norma sulle ronde potrebbe
essere incostituzionale, e che l'estensione dei tempi di permanenza nei Cie
violerebbe la direttiva europea. Il parere dell'organo di autogoverno della
magistrature solleva poi "perplessità" sul carcere obbligatorio per i
responsabili di violenze sessuali. Il discusso decreto è stato varato dal
governo lo scorso febbraio.
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Bene le norme
anti-stalking, perplessità sulle ronde. Il Csm scende in
campo sulla sicurezza La Sesta Commissione di Palazzo dei Marescialli ha
espresso "perplessità" sui controlli sul territorio che potrebbero
portare "a un aggravio dei lavoro per le forze dell'ordine". Valutate
positivamente invece le misure anti-stalking commenta 0 vota 0 tutte le notizie
di CRONACA ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 16:34
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il Csm boccia il
decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 18:00 Il Consiglio Superiore della
Magistratura solleva forti perplessità sul decreto sicurezza in discussione
alla Camera. L'Organo di autogoverno dei magistrati boccia le ronde
("Assegnare a privati la tutela della sicurezza, è parzialmente incostituzionale");
contesta la norma che estende il tempo di permanenza nei Centri di
Identificazione ed Espulsione da
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Il
Csm boccia il decreto sicurezza Mercoledí 01.04.2009 18:00 Nel testo del
governo sulle ronde ci sono troppe "discrezionalità " e
"lacune", lamenta la Commissione. Come la "mancata
previsione" che le associazioni di volontari "non debbano avere né
natura né finalità di ordine politico"; o "l'assenza di ogni
requisito negativo , preclusivo della partecipazione alle associazioni, come
quelli di essere stati condannati per reati di violenza o per il compimento di
atti di discriminazione". E non basta: "La doverosa precisazione che
i cittadini debbano essere non armati" non fuga "ogni dubbio
sull'utilizzazione di strumenti, non definibili armi in senso proprio, ma
comunque atti a compiere atti di coercizione fisica";e non c'é "un
effettivo controllo sull'attività realmente svolta dalle associazioni".
Diverso è il giudizio sulla parte del decreto che "mira positivamente a
rafforzare gli strumenti per contrastare tutte le forme di aggressione
sessuale". Il Consiglio "condivide" in particolare la scelta di
ammettere l'incidente probatorio, "in assenza dei requisiti ordinariamente
previsti", nei casi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia,
come pure il gratuito patrocinio per tutte le vittime , e l'introduzione del
reato di stalking, che "colma una profonda lacuna normativa". Ma
esprime "perplessità" sul carcere obbligatorio per i responsabili di
violenza sessuale. Non mancano riserve sulla norma che estende a 6 mesi il
termine massimo per trattenere gli stranieri irregolari nei Centri di identificazioni
e di espulsione. "La privazione della libertà personale, che è bene di
primaria rilevanza costituzionale - scrivono i consiglieri - impone che si
attui un procedimento di controllo del titolo che legittima la detenzione
amministrativa assolutamente rigoroso". E trattandosi di una materia così
delicata "meglio sarebbe investire il tribunale ordinario" piuttosto
che i giudici di pace. < < pagina precedente
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato all'unanimità la pratica relativa
all'esposto presentato dal ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele
Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari Marco di Napoli, Renato Nitti,
Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari delle indagini preliminari nel
procedimento a suo carico. Secondo il Csm,i fatti contenuti nell'esposto
presentato dal ministro "esulano le competenze della Prima
Commissione", mentre permangono gli estremi per il proseguio dell'azione
discplinare. L'esposto di Fitto, infatti, è stato esteso anche ai titolari
dell'azione disciplinare. Fitto, nell'esposto presentato a Csm, Ministro della
Giustizia e Pg della Cassazione, lamentava, tra l'altro, la ritardata
iscrizione nel registro degli indagati di Bari, l'illegimittimità della
richiesta di intercettazioni telefoniche, la partecipazioni di Rossi a
un'iniziativa di Beppe Grillo, un'intervista rilasciata da Di Napoli, alcune
fughe di notizie avvenute durante l'inchiesta e il metodo persecutorio
nell'espletamento delle indagine. Per tutte queste ragioni, il Guardasigilli,
cotitolare dell'azione disciplinare, ha inviato ieri a Bari gli ispettori di
Via Arenula, che già oggi stanno ascoltanto i magistrati interessati dalla
vicenda. Intanto, il pool di Bari ha inviato, sempre ieri, una lettera a
palazzo dei Marescialli per assiscurare "la massima disponibilità alla
collaborazione", ma per rivendacare anche la bontà delle azioni intraprese
nell'inchiesta su Fitto. Alla luce dei nuovi eventi, però, non si esclude la
possibilità che al Csm venga aperta una nuova pratica a breve.
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 78 del 2009-04-01
pagina 0 Bioetica, la Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il
limite di tre embrioni" di Redazione La Corte Costituzionale boccia la
legge sulla fecondazione assistita. Dichiarata lillegittimità costituzionale
dellarticolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che
ci sia un "unico
e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni Roma
- La legge 40 è parzialmente illegittima. Secondo la Consulta la legge che
regola la fecondazione assistita va modificata. I giudici della Corte
Costituzionale hanno dichiarato lillegittimità costituzionale
dellarticolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che
ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a
tre" di embrioni. Viola
la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non
prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena
possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna.
La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei
giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale
dellarticolo 6, inerente lirrevocabilità del consenso della
donna, e dei commi 1 e 4 dellarticolo 14. La decisione La Consulta, con
la pronuncia di oggi (per le motivazioni bisognerà attendere alcune settimane), ha dunque dichiarato
illegittimo il "cuore" della legge 40 sul limite di tre embrioni in
un unico impianto e sul loro trasferimento nellutero della
donna. I ricorsi dichiarati inammissibili per difetto di rilevanza, invece,
riguardavano lirrevocabilità
del consenso da parte della donna allimpianto (articolo 6,
comma 3) e il divieto, se non in casi eccezionali, della crioconservazione
(articolo 14, comma 1), nonché il divieto di riduzione embrionaria di
gravidanze plurime (art.14, comma 4). A sollevare le questioni di legittimità davanti alla Corte
erano stati il tar del Lazio e il tribunale di Firenze (questultimo
con due distinte ordinanze relative a cause intentate da coppie sterili o
affette da malattie ereditarie), rilevando la violazione degli articoli 2, 3, 13 e 32 della
Costituzione, inerenti i principi di uguaglianza, del diritto alla salute, e
del rispetto della dignità umana. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.
Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Il Csm contro le ronde: dubbi di costituzionalità di
Redazione Il Consiglio superiore della magistratura dice no alle ronde
introdotte dal decreto sicurezza. Il Csm solleva "perplessità di ordine
generale" sulla possibilità di derogare all'autorità pubblica la tutela
della sicurezza e arriva a ipotizzare il rischio di incostituzionalità Roma -
No alle ronde introdotte dal decreto sicurezza, sì invece a diverse delle norme
contenute nello stesso provvedimento che riguardano il contrasto alla violenza
sessuale e allo stalking. è articolato il giudizio del Csm sul decreto legge
del governo ed è contenuto in un parere messo a punto dalla Sesta Commissione
di Palazzo dei marescialli e che oggi pomeriggio sarà allesame
del plenum. "Perplessità di ordine generale" Il Csm solleva "una
perplessità di ordine generale sulla possibilità di derogare al principio che assegna allautorità
pubblica lesercizio delle competenza in materia di tutela della
sicurezza, escludendo che questa possa essere affidata a privati" e
quindi, di fatto, boccia listituzione, da parte del governo, delle
cosiddette "ronde", arrivando anche a ipotizzare il rischio di una parziale
incostituzionalità. "Troppa discrezionalità" Nel parere allultimo
decreto sicurezza firmato dal titolare del Viminale Roberto Maroni, approvato
oggi dal plenum, lorgano di autogoverno delle toghe mette in discussione il fatto che alle
ronde "sia affidato il compito di segnalare eventi che possono arrecare
danni alla sicurezza urbana, ovvero situazioni di degrado sociale".
Secondo i consiglieri, infatti, questa fumosità nella definizione delle situazioni
da segnalare affiderebbe alle ronde un "troppo elevato tasso di
discrezionalità" nella scelta dei casi da segnalare e questo porterebbe,
in buona sostanza, a una generale confusione. "Troppo lacunoso il registro
delle ronde" Dubbi anche sul registro al quale le associazioni devono
obbligatoriamente iscriversi per esercitare lattività di
presidio territoriale: liscrizione, infatti, non equivarrebbe ad
autorizzazione a operare, ma sarebbe "un mero accertamento della
titolarità dei requisiti necessari a operare", con un rinvio a un successivo decreto
ministeriale definito dal Csm "troppo lacunoso". "Dubbi di
costituzionalità" Inoltre, il Csm solleva anche dubbi di natura
costituzionale: il dl, infatti, non prevede esplicitamente che "le
associazioni non debbano avere nè natura nè finalità di ordine politico".
Questo, secondo le toghe, violerebbe il comma 2 dellarticolo
18 della Carta, che vieta di costituire "associazioni che, anche
indirettamente, perseguano scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare". Per carattere
militare si intende non solo il possesso di armi, ma anche, è spiegato nel
parere, "una gerarchia interna di tipo militare e il ricorso a
uniformi". Armi improprie Infine, la doverosa specificazione del fatto che
i cittadini membri della associazioni di tutela della sicurezza non possano
essere armati, per il Csm non è sufficiente: non viene infatti escluso, è la
tesi dei rappresentanti delle toghe, il fatto che i "vigilantes" non
possano avere strumenti "non definibili armi in senso proprio", ma
comunque "atti a offendere o a esercitare coercizione fisica" nei
confronti di terzi. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Reuters Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la
legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I
giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma
2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e
contemporaneo impianto [di embrioni], comunque non superiore a
tre". Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella
parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non
appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della
donna. La Corte ha, invece, dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza
nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionale
dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei
commi 1 e 4 dell'articolo 14.
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
FECONDAZIONE:
CONSULTA SU LEGGE 40, ILLEGITTIMO LIMITE TRE EMBRIONI PARZIALE 'STOP' DELLA
CORTE COSTITUZIONALE commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA ultimo
aggiornamento: 01 aprile, ore 19:21
( da "Rai News 24"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma | 1 aprile 2009
Fecondazione. La Consulta boccia la legge 40: no al limite
dei 3 embrioni Fecondazione in laboratorio La Corte costituzionale ha accolto due dei tre ricorsi presentati dai radicali e
dall'associazione Luca Coscioni contro la legge 40 sulla procreazione
medicalmente assistita. In particolare sarebbe caduto il principio dell'intangibilita'
dell'embrione. I giudici della Consulta erano chiamati a decidere sulla
legittimita' dell'articolo 14 comma 2 e
( da "Stampaweb, La"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA Parziale
bocciatura della legge 40 da parte della Consulta. La Corte Costituzionale ha
infatti dichiarato lillegittimità della restrizione a tre del
numero di embrioni che è possibile impiantare nellutero delle pazienti
che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita.
LAlta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche
il comma 3 dellarticolo 14 della legge in questione «nella
parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non
appena possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza
pregiudizio della
salute della donna». I giudici costituzionali hanno invece dichiarato
«inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni
di legittimità costituzionali degli articoli, 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4».
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sicurezza/ Cota:
Improvvida uscita del Csm, ma non sorprende di Apcom Ormai è costante che si
occupi di politica, perde credibilità -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La presa di
posizione del Csm su alcune norme del dl sicurezza rappresentano una
"uscita improvvida" che però "non ci sorprende". "Ormai
è una costante che il Csm invece di dedicarsi ai propri compiti di organismo di
autogoverno della magistratura si occupi di politica perdendo proprio per
questo motivo credibilità". Lo ha dichiarato il presidente dei Deputati
della Lega, Roberto Cota, in riferimento al parere della Sesta Commissione di
Palazzo dei Marescialli. "Che cosa c'entra il Csm con la valutazione del
provvedimento in discussione in Parlamento?", chiede Cota, che poi spiega:
"Nel merito si contesta la costituzionalità di un provvedimento che è già
stato vagliato in primo luogo dal presidente della Repubblica in sede di
emanazione del decreto. Quanto alla valutazione della normativa europea -
aggiunge il capogruppo leghista - è proprio l'Unione europea che consente di
trattenere i clandestini nei Cie fino a 18 mesi". "La musica è sempre
la stessa: c'è chi vuole contrastare il crimine e l'immigrazione clandestina e
chi, invece - conclude Cota - porta avanti la politica degli indulti".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
##Ucraina/Parlamento
anticipa presidenziali,Yushchenko non ci sta di Apcom L'ennesimo conflitto
istituzionale a Kiev -->Roma, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - L'ennesima crisi
istituzionale è esplosa oggi a Kiev. L'Ucraina, un paese combattuto tra aspirazioni
europee e la vicinanza alla Russia, è testimone di un nuovo conflitto che vede
al centro il suo presidente, Viktor Yushchenko. Il Parlamento (Rada) ha fissato
le elezioni presidenziali per il prossimo 25 ottobre, andando contro la
proposta di riforma costituzionale, depositata ieri
dal Capo dello Stato, che prevede la consultazione elettorale presidenziale per
il 17 gennaio. La mossa del Parlamento ha provocato l'indignazione di
Yushchenko. "Senza alcun dubbio, la decisione è illegale e contraria alla
Costituzione", ha affermato il presidente, raggiunto dalla notizia mentre
presenziava alla commemorazione per il 200mo anniversario della nascita del
grande scrittore Nikolai Gogol. Neanche a dirlo: un genio della letteratura che
Kiev e Mosca si contendono senza risparmiare i toni nelle accuse reciproche.
Yushchenko non ha frapposto comunque tempo e ha detto
chiaro e tondo che intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha
riferito il vicecapo dell'ufficio di presidenza Maryna Stavniychuk. I
parlamentari, a suo dire, stanno cercando "d'impedire l'organizzazione di
elezioni anticipate". Il voto è stato ad ampissima maggioranza: 401 sì su
450: quindi anche molti sostenitori del partito di Yushchenko. La
Costituzione attualmente in vigore prevede che le elezioni parlamentari non
possano essere decise dal presidente negli ultimi sei mesi di mandato, esiste
insomma un corrispettivo del "semestre bianco" italiano. Questo vuol
dire che, se le presidenziali sono fissate per il 25 ottobre, "il presidente
avrebbe solo tre settimane per decidere di sciogliere le Camere", spiega
l'analista Kost Bondarenko all'agenzia di stampa Interfax. E, comunque, anche
se Yushchenko dovesse avere ragione, la questione potrà essere portata alla
Corte costituzionale difficilmente prima di maggio, il
che rende davvero improbabile, secondo Volodymyr Fesenko dell centro di studi
politici Penta, che possano aver luogo le elezioni politiche anticipate.
(segue)
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Buttiglione: Consulta sconcerta e preoccupa di Apcom "Nessuno schieri la
Costituzione contro la vita" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - A giudizio del
presidente dell'Udc Rocco Buttiglione "è grave lo
sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte
Costituzionale su alcune parti della Legge 40". "Difficile - afferma
- non avere l'impressione che un gruppo ideologizzato stia cercando di
sequestrare la Costituzione espropriando il Parlamento della sua sovranità.
L'equilibrio dei valori lo stabilisce il Parlamento. La Corte
Costituzionale deve attenersi allo spirito e alla lettera della Costituzione
data secondo le intenzioni dei padri fondatori". "La Costituzione -
conclude- ha da sempre avuto l'appoggio convinto, entusiasta e fattivo dei
cattolici italiani. Se passasse l'idea che la Costituzione sia contro la vita
si creerebbe un'incrinatura drammatica nella coscienza della nazione. Molti
potrebbero pensare "non è più la nostra Costituzione. Nessuno porti via la
Costituzione al popolo italiano sequestrandola a favore di una ideologia o di
una linea politica".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Bioetica, la
Consulta boccia la legge 40: "E' illegittimo il limite di tre
embrioni" -->La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione
assistita. Dichiarata l'illegittimità costituzionale
dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un
"unico e contemporaneo impianto e comunque non superiore a tre" di
embrioni. L'associazione Coscioni esulta: "Duro colpo alla
legislazione"
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Rai/ Lettera 22:
Garantire pluralismo come chiede Consulta di Apcom Lo dimostra recente sentenza
su caso Petroni -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La
recente sentenza della Corte Costituzionale sul 'caso Petroni', oltre a
riaffermare il valore della legge Gasparri, pienamente coerente col sistema costituzionale, afferma un principio
sacrosanto quando scrive: 'L'imparzialità e l'obbiettività dell'informazione
possono essere garantite solo dal pluralismo delle fonti e degli orientamenti
ideali, culturali e politici, nella difficoltà che le notizie e i
contenuti dei programmi siano, in sé e per sé, sempre e comunque obbiettivi'.
Più che preoccuparsi di quello che fa o non fa la politica, le associazioni di
categoria e sindacali dovrebbero domandarsi se nel servizio pubblico oggi è
pienamente assicurato il pluralismo degli orientamenti ideali, culturali e
politici". Lo dichiara l'associazione Lettera22, in una nota del
presidente Paolo Corsini e di Gennaro Sangiuliano, componente dell'esecutivo
delegato alle questioni giuridiche. "Chi solleva polveroni - prosegue la
nota - potrebbe voler coprire il nodo reale, essenziale per la vita
democratica, rappresentato dalla necessità di garantire il pluralismo degli
orientamenti culturali".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione
assistita, bocciata la legge La Consulta: "No al limite di tre
embrioni" -->La Corte Costituzionale: illegittima la restrizione del
numero di embrioni che si possono impiantare nell'utero delle varie pazienti
che si sottopongono alla procreazione assistita
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/ Della
Vedova: Consulta conferma limiti della legge di Apcom Non può fissare confini
arbitrari alla pratica medica -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 non si
limita ad intervenire su di un punto di cui la comunità scientifica aveva da
tempo denunciato l'irragionevolezza e i giuristi la probabile
incostituzionalità. Mi pare che confermi anche, in via generale, che i limiti
che la legislazione impone nel campo della ricerca, della
sperimentazione e della pratica medica non possono essere arbitrari e stabiliti
secondo criteri puramente discrezionali". Lo dice il deputato del Pdl
Benedetto Della Vedova, commentando la sentenza della Consulta sulla legeg 40.
"Questa sentenza, dunque, - conclude- rappresenta anche un monito per il
legislatore rispetto alle scelte che il Parlamento dovrà assumere sulla materia
del fine vita".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/Vendola:
Sconfitta posizione di arroganza ideologica di Apcom Decisione Consulta è
vittoria della civiltà e della democrazia -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La bocciatura della legge 40 da parte della Corte costituzionale "è una notizia
bellissima, che conferma la validità della nostra Costituzione". E' il
commento di Nichi Vendola alla decisione dei giudici della Consulta che hanno
dichiarato incostituzionali due norme della legge sulla fecondazione assistita.
"E' stata sconfitta una posizione segnata da massima arroganza ideologica,
chiusa a ogni dialogo", aggiunge l'esponente di Sinistra e libertà.
"In una materia delicatissima e dolorosa, dove più che mai sarebbe stato
necessario e doveroso procedere con la massima apertura, dialogando con
l'intera società e con tutto il paese, si è preferito invece - lamenta Vendola
- il metodo brutale dell'imposizione. La sconfitta di questo metodo è una
vittoria della civiltà e della democrazia". "Una simile sentenza -
conclude Vendola - è anche dimostrazione eloquente della validità e della
modernità della nostra Costituzione, e ci conferma ulteriormente nella
decisione di difenderla strenuamente da ogni tentativo di stravolgerne il senso
e il significato profondo".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Procreazione, la
Corte Costituzionale boccia il limite dei tre embrioni -->LAlta
Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dellarticolo
14 della legge in questione
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Ass.Coscioni: Duro colpo da Consulta alla legge 40 di Apcom Ora lottiamo per
libertà di ricerca -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Marco Cappato e Rocco Berardo,
segretario e tesoriere Associazione Luca Coscioni sottolineano il "duro
colpo alla legge 40" venuto dalla Corte
Costituzionale. "I casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale -
afferma- hanno dimostrato quanto piena di ideologia sia stata la stesura della
legge "italiana" sulla fecondazione assistita. I casi individuali di
donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo l'ideologia di una legge tanto
proibizionista hanno consentito il secondo colpo, dopo quello del TAR
sulla diagnosi preimpianto, a questa legge. La pentola clericale della legge 40
è stata fatta senza il coperchio costituzionale".
"Ora - concludono - è urgente riuscire a imprimere una svolta anche sulla
questione centrale per milioni di malati: quella di destinare le migliaia di
embrioni sovrannumerari, invece che nella spazzatura, alla ricerca".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/Gambino:Con
decisione Consulta si apre a eugenetica di Apcom Rischio di stravolgimento
della legge 40 -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Primi allarmati commenti alla sentenza con cui la Corte costituzionale boccia parzialmente la legge sulla fecondazione assistita.
"Se, come pare, la decisione della Corte ha come obiettivo quello di
eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e dell'obbligo di impianto
degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile conseguenza la possibilità
di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli altri", avverte
il professor Alberto Gambino, ordinario di Diritto privato e direttore del
Centro di ricerca in Scienze umane dell'Università Europea di Roma. "Ciò -
insiste il giurista - finisce per stravolgere la disciplina in materia di
procreazione assistita dettata dal Parlamento, in quanto il legislatore ha
previsto la procreazione artificiale come uno strumento per porre rimedio a
problematiche relative alla capacità di procreare e non invece - conclude
Gambino - come strumento per operare soluzioni eugenetiche".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Consulta boccia legge 40: no a limite 3 embrioni di Apcom Incostituzionale
trasferire embrioni se ci sono rischi per donna -->Roma, 1 apr. (Apcom) -
Parziale bocciatura della legge 40 da parte della Consulta. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato l'illegittimità
della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare
nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione
medicalmente assistita. L'Alta Corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3
dell'articolo 14 della legge in questione "nella parte in cui non
prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena
possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza pregiudizio
della salute della donna". I giudici costituzionali hanno invece
dichiarato "inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi
principali, le questioni di legittimità costituzionali degli articoli, 6, comma
3, e 14, commi 1 e 4".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sicurezza/
Cicchitto: Csm interviene sulla produzione delle leggi di Apcom "Impreciso
e sbagliato usare il termine 'ronde'" -->Roma, 1 apr. (Apcom) -
"La Sesta Commissione del Csm con il suo parere predisposto per il plenum
interviene ancora una volta sulla produzione delle leggi e sulla
politica". Il capogruppo del Popolo della Libertà, Fabrizio Cicchitto,
interpellato dal quotidiano online Affaritaliani.it, risponde ai rilievi del
Csm sul dl sicurezza. "Il termine 'ronde' riferito alla versione del testo
governativo è del tutto improprio perché si tratta di associazioni di cittadini
condizionate da regole ben precise in modo da evitare inconvenienti di tipo
razzista e l'esercizio di ogni tipo di azione che non sia quello di invocare
l'intervento delle forze dell'ordine o di svolgere un ruolo positivo con la
presenza sul territorio".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ Il Csm
archiva l'esposto di Fitto contro i Pm di Bari di Apcom "Non è competenza
prima Commissione" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il Csm ha archiviato
all'unanimità la pratica relativa all'esposto presentato dal ministro per i
rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nei confronti dei magistrati di Bari
Marco di Napoli, Renato Nitti, Roberto Rossi e Lorenzo Nicastro, coassegnatari
delle indagini preliminari nel procedimento a suo carico. Secondo il Csm,i fatti
contenuti nell'esposto presentato dal ministro "esulano le competenze
della Prima Commissione", mentre permangono gli estremi per il proseguio
dell'azione discplinare. L'esposto di Fitto, infatti, è stato esteso anche ai
titolari dell'azione disciplinare. Fitto, nell'esposto presentato a Csm,
Ministro della Giustizia e Pg della Cassazione, lamentava, tra l'altro, la
ritardata iscrizione nel registro degli indagati di Bari, l'illegimittimità
della richiesta di intercettazioni telefoniche, la partecipazioni di Rossi a
un'iniziativa di Beppe Grillo, un'intervista rilasciata da Di Napoli, alcune
fughe di notizie avvenute durante l'inchiesta e il metodo persecutorio
nell'espletamento delle indagine. Per tutte queste ragioni, il Guardasigilli,
cotitolare dell'azione disciplinare, ha inviato ieri a Bari gli ispettori di
Via Arenula, che già oggi stanno ascoltanto i magistrati interessati dalla
vicenda. Intanto, il pool di Bari ha inviato, sempre ieri, una lettera a
palazzo dei Marescialli per assiscurare "la massima disponibilità alla
collaborazione", ma per rivendacare anche la bontà delle azioni intraprese
nell'inchiesta su Fitto. Alla luce dei nuovi eventi, però, non si esclude la
possibilità che al Csm venga aperta una nuova pratica a breve.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Madagascar/
Ravalomanana: ho ceduto poteri perché minacciato di Apcom Intervento del
presidente al vertice Sadc: circondato da soldati -->Antananarivo, 1 apr.
(Apcom) - Il presidente deposto del Madagascar, Marc Ravalomanana, ha affermato
in un discorso al vertice della Comunità di sviluppo dell'Africa australe
(Sadc) di essere stato costretto a cedere pieni poteri "sotto la minaccia
di un'arma" e "circondato da soldati". Ravalomanana ha
rilasciato queste dichiarazioni durante la presentazione della situazione in
Madagascar di fronte ai responsabili dell'Africa australe, nel corso di un
vertice in Swaziland. "Io non mi sono mai dimesso. Sono stato costretto a
trasmettere il potere sotto la minaccia di un'arma, il 17 marzo", ha
affermato Ravalomanana in questo discorso, "La mia famiglia e io eravamo
accerchiati da soldati che minacciavano le nostre vite. Mio figlio e sua moglie
sono stati costretti a nascondersi nella foresta. L'unica scappatoia era
lasciare il Paese". "Il 17 marzo, (il suo rivale Andry Rajoelina) ha
inviato truppe (dell'esercito) al palazzo di stato di Iavoloha, dove risiedevo
e lavoravo. Le truppe hanno disperso migliaia di miei sostenitori schierati
all'esterno del palazzo, prima di attaccarlo", ha affermato Ravalomanana. Ravalomanana è stato costretto a dimettersi il 17 marzo e ha
trasferito pieni poteri a un comitato militare, che li ha ritrasmessi alcune
ore più tardi al leader dell'opposizione Andry Rajoelina, diventato presidente
dell'alta autorità di transizione. Questi passaggi di potere erano stati in
seguito convalidati dall'Alta corte costituzionale. (fonte Afp)
( da "CittadinoLex"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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| Sanità | Testo Sono stati dichiarati illegittimi solo due commi dell'intera
legge Fecondazione assistita, i commi bocciati dalla Consulta (Nota Corte costituzionale 1.4.2009) La Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente
illegittima la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta
hanno bocciato l'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede
che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre"
di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso
articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni,
da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio
della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per
difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità
del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14. La decisione
della Consulta è stata anticipata oggi con una breve nota. La grande parte
della legge e l'impianto generale restano comunque legittimi. (01 aprile 2009)
( da "Reuters Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale ha bocciato in parte oggi la
legge 40 sulla fecondazione assistita. Lo riferisce una nota della Consulta. I
giudici costituzionali hanno dichiarato l'illegittimità dell'articolo 14, comma
2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e
contemporaneo impianto [di embrioni], comunque non superiore a
tre". Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella
parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non
appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della
donna. La Corte ha, invece, dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza
nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale
dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei
commi 1 e 4 dell'articolo 14. Ieri in udienza pubblica i giudici dell'Alta
Corte avevano ascoltato le ragioni a favore e contro la norma varata nel 2004
che, l'anno successivo, passò indenne il referendum abrogativo per mancato
raggiungimento del quorum. IL RICORSO DEL TAR DEL LAZIO E DEL TRIBUNALE DI
FIRENZE A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il
Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti,
rispettivamente, la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia
non fertile di Milano affetta da una grave malattia genetica Secondo i giudici
del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio, la legge è in contrasto con
diversi principi tutelati dalla Costituzione. In particolare con l'art.3, sotto
il profilo della ragionevolezza per il mancato bilanciamento tra la tutela
dell'embrione e la tutela della esigenza di procreazione visti la "mancata
valutazione della concreta possibilità di successo della pratica da
effettuare" e il "mancato riconoscimento al medico curante di ogni
discrezionalità nella valutazione del singolo caso". Continua...
( da "Adnkronos" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
SICUREZZA:
CSM, SLITTA A
DOMANI VOTO PLENUM SU PARERE A DL commenta 0 vota 0 tutte le notizie di CRONACA
ultimo aggiornamento: 01 aprile, ore 19:40
( da "Repubblica.it"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
ROMA
- La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I
giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo
14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e
contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il
comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il
trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere
effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha
dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la
questioni di legittimità costituzionale dell'articolo
6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4
dell'articolo 14. Il governo. "Sono molto dubbi gli effetti della sentenza
della Corte Costituzionale sulle pratiche che devono essere adottate nei centri",
afferma il sottosegretario al Welfare con delega alla Bioetica, Eugenia
Roccella, annunciando l'emanazione di "nuove linee guida".
L'opposizione. "Le sentenze della Corte vanno sempre rispettate",
replica il segretario del Pd. Per Dario Franceschini "i temi nuovi, come
anche quello sull'idratazione e alimentazione, gradualmente richiederanno
regole e che si adeguino gli strumenti legislativi. Per il nostro ordinamento,
il pronunciamento della Corte non potrà che essere recepito". Il ricorso.
A fare ricorso alla Corte, con tre distinte ordinanze, sono stati il Tar del
Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti, rispettivamente, la
World Association Reproductive Medicine e una coppia non fertile di Milano
affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità
superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle
ossa. Le questioni di legittimità costituzionale.
Riguardano, in particolare, l'articolo 14 (commi 1,2,3 e 4) che prevede la
formazione di un numero limitato di embrioni, fino a un massimo di tre, da
impiantare contestualmente, e vieta la crioconservazione al di fuori di ipotesi
limitate. Davanti alla Consulta è stato impugnato anche l'art.6 (comma 3) della
legge 40 nella parte in cui obbliga la donna, una volta dato il proprio
consenso alle tecniche di fecondazione assistita, all'impianto degli embrioni,
escludendo così la revoca del consenso. OAS_RICH('Middle'); "Norme in
contrasto con principi costituzionali". Queste norme - secondo i giudici
del Tribunale di Firenze e del Tar del Lazio - sono in contrasto con diversi
principi tutelati dalla Costituzione. In particolare con l'art.3, sotto il
profilo della ragionevolezza per il mancato bilanciamento tra la tutela
dell'embrione e la tutela della esigenza di procreazione visti la "mancata
valutazione della concreta possibilità di successo della pratica da
effettuare" e il "mancato riconoscimento al medico curante di ogni
discrezionalità nella valutazione del singolo caso". "Disparità di
trattamento". La legge 40, secondo i ricorsi, realizzerebbe una
"irragionevole disparità di trattamento" tra le donne in condizioni
fisiche diverse che si sottopongo alla fecondazione assistita. E ancora: il
diritto alla salute verrebbe leso in caso di insuccesso del primo impianto, in
quanto la donna è costretta a sottoporsi a un successivo trattamento ovarico,
ad "alto tasso di pericolosità per la salute fisica e psichica".
Infine, anche la prevista irrevocabilità del consenso sarebbe in contrasto con
l'art. 32 della Costituzione che "vieta i trattamenti sanitari obbligatori
se non imposti per legge nel rispetto della dignità umana". Le parti in
causa. Dinanzi alla Corte si erano costituiti, oltre alla Warm, numerose
associazioni favorevoli a una pronuncia di illegittimità (Hera onlus,
associazione Luca Coscioni, Cecos Italia, Sos infertilità, Amica Cicogna, Madre
provetta e, tra le altre, Cittadinanzattiva), mentre a chiedere che la legge
non venisse toccata, e che dunque la Corte si pronunciasse per l'infondatezza o
l'inammissibilità, erano stati il Comitato per la tutela della salute della
donna, la Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita. Ma
anche il governo, attraverso l'avvocatura generale dello Stato, ha chiesto ai
giudici costituzionali che la legge 40 rimanesse tale e quale perché "il
legislatore ha effettuato una ragionevole comparazione tra l'interesse della
donna al buon esito della procedura di procreazione medicalmente assistita e la
tutela dell'embrione". Relatore delle cause era il giudice costituzionale Alfio Finocchiaro. Le reazioni. "Una
bella notizia, non c'è che dire e la magistratura non è la prima volta che ci
salva". E' il commento sulla decisione di illegittimità della Corte
Costituzionale del ginecologo Carlo Flamigni, uno dei pionieri della fecondazione
artificiale in Italia, che aggiunge, parafrasando Alessandro Manzoni per il
quale "la c'è la provvidenza" e "noi diciamo la c'è la
giustizia". "Se, come pare, la decisione della Corte ha come
obiettivo quello di eliminare il divieto di creare più di tre embrioni e
dell'obbligo di impianto degli embrioni creati, si produrrà come inevitabile
conseguenza la possibilità di selezionare gli embrioni migliori e scartare gli
altri", avverte il professor Alberto Gambino, ordinario di diritto privato
e direttore del Centro di ricerca in scienze umane dell'Università europea di
Roma. "I sostenitori del Far West della provetta hanno poco da cantare
vittoria - dice il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano - rispetto
alle previsioni della vigilia, che lasciavano immaginare la demolizione della
legge 40, la Consulta ha bocciato le ipotetiche censure sul divieto di
crioconservazione e sul divieto di riduzione embrionale, accogliendo soltanto
quella relativa al limite dei tre embrioni per l'impianto". "Dalle
motivazioni - spiega Mantovano - si cercherà di capire come si concilia questa
estensione con la tutela della salute della donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in contrasto con la
dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2. Il dato complessivo -
aggiunge - è però che la legge resta in piedi, a conferma di un buon lavoro
svolto dal Parlamento e di una volontà popolare espressa in modo inequivoco con
la bocciatura del referendum abrogativo". (1 aprile 2009
( da "Dagospia.com"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
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articolo --> IL CDA RAI APPROVA IL BILANCIO 2008 (SOLO UDC SI ASTIENE)
IL SOLITO SILVIO: ARRIVA A LONDRA E DICE AL PREMIER GIAPPONESE: HO IL
GRADIMENTO AL 66% - IL
CSM AFFONDA IL DL SICUREZZA (SANTELLI SE NE FREGA)
AMARCORD FACCI: QUANDO DI PIETRO ERA NOSTRO
1 - RAI: CDA APPROVA BILANCIO
2008 CON 8 VOTI A FAVORE. DE LAURENTIIS SI ASTIENE... (Adnkronos) - Il cda
della Rai ha approvato la proposta di bilancio 2008, presentata dal direttore generale Claudio
Cappon, con otto voti favorevoli e un'astensione, quella del consigliere
d'amministrazione De Laurentiis. Claudio Cappon 2 - BERLUSCONI ARRIVA LONDRA. A
PREMIER GIAPPONESE: HO GRADIMENTO AL 66,4%... (Agi) - "Ciao come stai?".
Nella sua prima giornata londinese il premier Silvio Berlusconi incontra il
primo ministro giapponese Taro Aso e, nel colloquio bilaterale, lo informa sul
congresso del Partito delle Liberta' del fine settimana scorso. "In Italia
- ha riferito il Cavaliere al primo ministro giapponese - abbiamo fatto un
grande Partito della Liberta'. Il gradimento e' gia' molto alto e per quanto mi
riguarda il consenso nei miei confronti e' al 66,4% che in questa situazione di
crisi e' un gran risultato" ha concluso il Presidente del Consiglio. Al
termine del colloquio bilaterale Berlusconi si rechera' al ricevimento
organizzato a Buckingham Palace e in serata a Dowing Street alla cena dei capi
di stato e di governo che parteciperanno al G20 di domani. 3 - CSM: PERPLESSITA' DA NORME DL SICUREZZA SU IMMIGRATI...
(Agi) - Il Csm esprime "perplessita'" sulle norme contenute nel dl
sicurezza in materia di immigrazione. Nel documento messo a punto dalla Sesta
Commissione, che sara' oggi all'esame del plenum, Palazzo dei Marescialli
prende in esame l'articolo 5 del dl, che estende da
( da "Affari Italiani (Online)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Cronache
Fecondazione/ La Consulta boccia la legge 40 Mercoledí 01.04.2009 18:57 La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla
fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato
l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede
che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a
tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello
stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli
embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza
pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato
inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di
legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente
l'irrevocabilita' del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14.
tags: legge 40 Consulta
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Mi auguro che quello del sottosegretario Roccella sia solo un annuncio ''a
caldo' dettato dallo scotto della sentenza della Consulta che ha bocciato la
legge sulla fecondazione artificiale. Proprio sulla base della stessa legge 40,
infatti, le linee guida non hanno alcun potere interpretativo ma sono solo uno
strumento tecnico''. Lo ha dichiarato Livia Turco,
capogruppo del Pd in commissione Affari sociali, replicando al sottosegretario
Eugenia Roccella che ha annunciato l'emanazione di ''linee guida' dopo
l'intervento della Corte Costituzionale su alcuni punti della legge sulla
fecondazione assistita''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Come si sa, ho votato la Legge 40, ma avevo anche presentato emendamenti
che tendevano a correggere proprio alcuni degli aspetti bocciati oggi dalla
sentenza della Consulta. Il centrodestra rifletta sul
pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime alcune
parti della Legge 40. Sui temi eticamente sensibili non ci si puo' ostinare a
votare a colpi di maggioranza evitando il dialogo''. Ad affermarlo e' Rosy
Bindi (Pd), vicepresidente della Camera dei deputati. ''La ricerca di
posizioni piu' condivise permette anche di varare norme piu' rispettose dei
principi costituzionali. La maggioranza ne tragga insegnamento -conclude la
Bindi- anche in vista del confronto sul testamento biologico alla Camera''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''La sentenza della Corte Costituzionale non cancella
l'intera legge 40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono
essere letti in maniera coordinata tra di loro''. Lo dichiara Gaetano
Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. ''Questa situazione
- prosegue - meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della
sentenza per comprenderne l'effettiva portata e le conseguenze. Il fatto
che rappresentanti della sovranita' popolare, che in questo caso viene in parte
contraddetta, esultino senza nemmeno aspettare di capire cosa in realta' sia
successo, e' il segno di quanto pregiudizio ideologico vi sia attorno a questi
temi''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Giustizia e' fatta. Una norma ideologica, medievale, che non tutela il
diritto alla maternita' della donna, e' stata abrogata
dalla corte
Costituzionale''. Lo hanno detto in una nota congiunta le senatrici dell'Italia
dei Valori Patrizia Bugnano, responsabile donne dell'Idv, e Giuliana Carlino,
capogruppo in commissione Infanzia, in relazione alla decisione della decisione
della Consulta di dichiarare incostituzionale una parte della legge 40. ''Lo avevamo detto piu' volte:
questa norma aveva dei profili di incostituzionalita' che non potevano sfuggire
alla Corte. Per questo - concludono Bugnano e Carlino - accogliamo con soddisfazione
questa sentenza''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''La sentenza della Corte costituzionale non mi ha sorpreso''. Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro,
presidente dei senatori PD. ''Essa dichiara la illegittimita' costituzionale di parti della legge
sulla fecondazione assistita che gia' nella discussione parlamentare erano
apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di un unico e contemporaneo
impianto di tutti gli embrioni prodotti, comunque in numero non
inferiore a tre) o in pregiudizio della salute della donna (come l'obbligo di
impianto a prescindere appunto dall'eventuale pregiudizio per la salute della
donna) - prosegue Finocchiaro -. L'esito del giudizio innanzi alla Corte costituzionale dovrebbe condurre, su questa materia, ed oggi
sul testo in materia di testamento biologico, a maggiore riflessione e
attenzione e a rifuggire da prove di forza e posizioni ''ideologiche'''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Va chiarita in primo luogo la portata della sentenza. La
Corte costituzionale si e'
pronunciata direttamente solo su due commi, il 2 e il 3, dell'art. 14 della
legge 40 del 2004; sulle altre parti che erano state impugnate non si e'
pronunciata, non le ha dichiarate costituzionali, ma semplicemente irrilevanti
nei casi in questione. Quindi sono state esaminate solo due norme e sono
cadute entrambe per incostituzionalita'''. Lo dichiara il senatore del pd
Stefano Ceccanti, costituzionalista, che aggiunge: ''In secondo luogo vanno
precisati i contenuti. Nel comma 2 la Corte ha eliminato il vincolo numerico
alla creazione di un massimo di tre embrioni e quello temporale a impiantarli
tutti contemporaneamente, lasciando il limite a non crearne in numero superiore
a quello strettamente necessario e rinviando quindi implicitamente alla scelta
del medico il numero di embrioni e il numero degli impianti, tenendo conto
delle condizioni di salute della donna''. ''Nel comma 3 - aggiunge Ceccanti -
la Corte proceduto a integrare direttamente la norma con una sentenza
cosiddetta additiva, cioe' aggiungendo parole alla legge, senza bisogno di un
ulteriore intervento del Parlamento, evitando cosi' il vuoto legislativo. Una
tecnica che si adotta quando la soluzione che discenderebbe dalla sentenza
sarebbe obbligata. L'aggiunta del vincolo di procedere senza pregiudizio della
salute della donna significa concretamente ampliare i casi in cui e' consentita
la crioconservazione degli embrioni, anche in vista di impianti successivi. Una
scelta strettamente conseguente a quella operata nel comma 2''. ''In terzo
luogo, anche se conosciamo solo il dispositivo, possiamo ipotizzare le
motivazioni: la Corte -spiega Ceccanti- dovrebbe aver riconosciuto la
fondatezza dei richiami dei giudici alla violazione di almeno 3 articoli della
Costituzione: 2 (dignita' della persona (lesa perche' la normativa rigida
portava con se' trattamenti invasivi e a basso tasso di efficacia), 3
(uguaglianza perche' trattava irragionevolmente allo stesso modo donne diverse,
con parti trigemini per le giovani e trattamenti inefficaci per le piu'
anziane), 32 (diritto alla salute rispetto ai rischi per la donna in relazione
a trattamenti pericolosi) della Costituzione''. ''In quarto luogo - spiega
ancora Ceccanti - c'e' qui un insegnamento di metodo: contro leggi
incostituzionali non si promuovono referendum, si attende che la giustizia costituzionale faccia il suo corso, evitando un passaggio
inutile. Infatti il referendum nulla toglie e nulla aggiunge: essendo basato
sulla stessa logica di maggioranza del voto parlamentare, anche il corpo elettorale
puo' produrre risultati incostituzionali. Il giudizio di ammissibilita' dei
referendum si riferisce infatti solo all'art. 75, alle categorie di leggi
escluse. Sia la vittoria dei No, sia la vittoria dei Si' con la conseguente
normativa di risulta, sia la mancanza del quorum, non incidono in alcun modo su
un giudizio di costituzionalita' che non si basa sulla forza dei numeri, ma
sulla corrispondenza agli articoli della Costituzione. Per questo - conclude
Ceccanti - non c'e' nulla di piu' sbagliato che criticare la Corte per non aver
rispettato i risultati di un referendum''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico
della Consulta contro leggi e volonta' popolari 'prolife'. La
Corte Costituzionale ha sposato le tesi di Micromega, stracciando non solo i
diritti fondamentali difesi dalla Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro
del Parlamento e il volere del popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby
antivita, uno Stato etico eugenetico ed eutanasico''. A dirlo e' il
deputato dell'Udc Luca Volonte' in relazione alla sentenza della Consulta sulla
legge 40.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "Leggerò con molta attenzione la sentenza della
Corte Costituzionale. Non vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica
costruzione dei lego che una volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto
la struttura. Spero che questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione
umano che entra in conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i
diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito'". Lo
sottolinea la senatrice del Pdl, Laura Bianconi, ha dichiarato:
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr
- ''Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che
svela l'irragionevolezza e le incongruita' di una legge considerata in Europa
come assurda e ideologica''. Cosi' Barbara Pollastrini (Pd) commenta la
sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale
illegittimita' della legge 40, quella sulla fecondazione assistita e i tre
embrioni. ''Ora il Parlamento- conclude Pollastrini- sara' misurato
sulla sua capacita' di rispondere alle speranze di tante coppie costrette al
turismo procreativo''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico
della Consulta contro leggi e volontà popolari 'prolife'". Lo dice il
deputato dell'Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza
sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le
tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla
Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del
popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico
eugenetico ed eutanasico".
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "La decisione della Corte Costituzionale di
dichiarare parzialmente illegittima la Legge 40 è una vittoria della libertà,
di quella vera, di quella che permette di decidere della propria vita". E'
quanto si legge in una nota di Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non
solo ha messo in discussione ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il
perno fondante della Legge sulla Fecondazione assistita, che non solo
comprimeva e limitava i diritti delle donne - continua la nota di Sl - ma le
costringeva anche a alti rischi per la salute legati alle fortissime terapie
ormonali, conseguenti al limite per gli ormoni fecondabili". "Oggi è
un bel giorno per i cittadini e soprattutto per la tutela della libertà di
scelta e di determinazione - conclude la nota -. Siamo convinti che anche la
legge sul testamento biologico, approvata dal Senato, dovrà fare i conti con la
nostra Costituzione e con la Corte, che sono la vera garanzia per i diritti dei
cittadini".
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
(ASCA) - Roma, 1 apr - La decisione della Corte Costituzionale la legge 40
''apre delle prospettive che ancora non so immaginare su alcune delle altre
proibizioni, come il fatto che non si possano crioconservare gli embrioni.
Probabilmente per potere applicare questa legge si dovra' arrivare a qualche
tipo di mediazione''. Lo ha detto Carlo Flamigni, in un'intervista a
caldo all'Agenzia Radiofonica Econews, sulla parziale bocciatura della legge
40. ''Credo - ha aggiunto - che si dovra' tornare a quel progetto, che era
stato proposto anche dal Comitato Nazionale per la Bioetica, di non considerare
embrioni gli ootidi, cioe' gli oociti con due pronuclei. Germania e Svizzera
che proibiscono il congelamento degli embrioni possono invece crioconservare
l'ootide. Vi e' stata una forte opposizione della Chiesa Cattolica ma
altrimenti questa legge salta completamente per aria''. Questa legge, secondo
Flamigni, ''soffriva molto di mancanza di attenzione alla scienza,alla tecnica,
all'esperienza, che erano state sostituite dall'ideologia, tra l'altro
trasmessa dal Vaticano ai legislatori anche in maniera impropria. La Consulta
ha fatto giustizia di questa stupidaggine''. ''Se rimangono in piedi le
proibizioni di congelare e distruggere uno si ritrova con un embrione di cui
non sa che fare. Bisognera' tornarci sopra - ha concluso Flamigni - mettere da
parte le ideologie e mettere insieme una legge saggia''.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "Il Governo tenga conto del parere del Csm e ritiri
le norme sulle ronde che sono un obbrobrio giuridico, un inqualificabile passo
indietro dello Stato nella lotta alla criminalità ed un regalo a mafia e
camorra". Così la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della
Camera, Donatella Ferranti, commenta la bocciatura da parte della sesta
commissione del Csm di parti del decreto sicurezza. Ferranti invita
l'esecutivo anche a "tener conto delle critiche all'estensione del tempo
di permanenza da
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - L'ennesima crisi istituzionale è esplosa oggi a Kiev.
L'Ucraina, un paese combattuto tra aspirazioni europee e la vicinanza alla
Russia, è testimone di un nuovo conflitto che vede al centro il suo presidente,
Viktor Yushchenko. Il Parlamento (Rada) ha fissato le elezioni presidenziali
per il prossimo 25 ottobre, andando contro la proposta di riforma costituzionale, depositata ieri dal Capo dello Stato, che
prevede la consultazione elettorale presidenziale per il 17 gennaio. La mossa
del Parlamento ha provocato l'indignazione di Yushchenko. "Senza alcun
dubbio, la decisione è illegale e contraria alla Costituzione", ha
affermato il presidente, raggiunto dalla notizia mentre presenziava alla
commemorazione per il 200mo anniversario della nascita del grande scrittore
Nikolai Gogol. Neanche a dirlo: un genio della letteratura che Kiev e Mosca si
contendono senza risparmiare i toni nelle accuse reciproche. Yushchenko non ha
frapposto comunque tempo e ha detto chiaro e tondo che
intende portare la questione alla Corte costituzionale, secondo quanto ha riferito il vicecapo dell'ufficio di
presidenza Maryna Stavniychuk. I parlamentari, a suo dire, stanno cercando
"d'impedire l'organizzazione di elezioni anticipate". Il voto è stato
ad ampissima maggioranza: 401 sì su 450: quindi anche molti sostenitori del
partito di Yushchenko. La Costituzione attualmente in vigore prevede che
le elezioni parlamentari non possano essere decise dal presidente negli ultimi
sei mesi di mandato, esiste insomma un corrispettivo del "semestre
bianco" italiano. Questo vuol dire che, se le presidenziali sono fissate
per il 25 ottobre, "il presidente avrebbe solo tre settimane per decidere
di sciogliere le Camere", spiega l'analista Kost Bondarenko all'agenzia di
stampa Interfax. E, comunque, anche se Yushchenko dovesse avere ragione, la
questione potrà essere portata alla Corte costituzionale
difficilmente prima di maggio, il che rende davvero improbabile, secondo
Volodymyr Fesenko dell centro di studi politici Penta, che possano aver luogo
le elezioni politiche anticipate. (segue)
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Adnkronos) - Il parere della sesta commissione del Csm sul
decreto sicurezza verra' esaminato dal plenum domani mattina. Il parere doveva
essere discusso oggi pomeriggio, ma Palazzo dei Marescialli ha dovuto rinviare
l'esame del testo per motivi di tempo, essendoci molte pratiche inserite
all'ordine del giorno.
( da "ITnews.it" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma,
1 apr. (Adnkronoa/Adnkronos Salute) - Parziale illegittimita' per la legge 40
sulla procreazione assistita, sancita oggi dalla Corte Costituzionale. La
Consulta, ha infatti bocciato il limite di tre embrioni previsto dalla
normativa.
( da "Dire" del
01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Procreazione
assistita, la Consulta boccia la Legge 40: "No al limite dei 3
embrioni" Fecondazione assistita ROMA - La Corte costituzionale boccia la legge 40 sulla
procreazione assistita, in particolare nella parte in cui prevede un limite di
tre embrioni impiantati. La Consulta, precisa infatti una nota, "ha
dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della legge 19 febbraio 2004, n.40,
limitatamente alle parole 'ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non
superiore a tre'". Inoltre, la Corte ha altresì dichiarato l'illegittimità
costituzionale del comma 3 del medesimo articolo nella
parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non
appena possibile, come previsto in tale norma, debba essere effettuato senza
pregiudizio della salute della donna. La Corte ha dichiarato inammissibili, per
difetto di rilevanza nei giudizi principali, le questioni di legittimità costituzionale degli articoli 6, comma 3, e 14, commi 1 e 4.
Le reazioni testimoniano la spaccatura del mondo politico, con la maggioranza e
i centristi dell'Udc contrari al pronunciamento della Consulta e l'opposizione
che esulta. "E ora ci si fermi sul testamento biologico", afferma la
radicale Emma Bonino, che si dice "molto soddisfatta" per la
pronuncia della Consulta sulla legge 40 (che accoglie proprio due ricorsi dei
Radicali). "Nella sentenza sulla legge 40 la Corte Costituzionale richiama
il rispetto degli articoli 2, 13 e 32 della Carta- spiega Bonino- sono gli
stessi che vengono violati dal ddl Calabrò sul testamento biologico. Questa
sentenza è dunque un monito per la Camera perchè ne tenga conto all'atto della
seconda lettura della normativa". "E' grave lo sconcerto e la
preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte Costituzionale su alcune
parti della Legge 40", dichiara invece il presidente dell'Udc, Rocco
Buttiglione, secondo cui è difficile "non avere l'impressione che un
gruppo ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando
il Parlamento della sua sovranità". TRE ANNI DI LEGGE 40, GLI EFFETTI -
Nei tre anni di applicazione della legge 40 sulla procreazione medicalmente
assistita, sono aumentate le coppie che hanno avuto accesso alle tecniche di
fecondazione assistita, i cicli di trattamento, le gravidanze e i nati vivi. Ma
le gestazioni e i parti trigemini sono sopra la media Ue. È quanto emerge dai
dati del Registro della procreazione medica assistita (Pma) che sono stati
inviati negli scorsi giorni al Parlamento, all'interno della Relazione annuale
sullo stato di attuazione della Legge. Considerando tutte le tecniche, le
coppie che si sono rivolte ai centri sono passate da 43.024 del 2005 ai 55.437
del 2007, mentre i nati vivi sono saliti da
( da "Giornale.it, Il"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
n. 78 del 2009-04-01
pagina 0 Bioetica, la Consulta boccia la legge 40 Roccella: "Sentenza con
effetti dubbi" di Redazione La Corte Costituzionale boccia la legge sulla
fecondazione assistita. Illegittimo il comma su "unico e contemporaneo
impianto e comunque non superiore a tre" di embrioni. E la parte sui
pregiudizi per la salute della donna. Il sottosegretario annuncia modifiche
"per eliminare i punti oscuri". Gasparri: "Valuteremo".
Buttiglione: "Sconcerto" Roma - La legge 40 è parzialmente
illegittima. Secondo la Consulta la legge che regola la fecondazione assistita
va modificata. I giudici della Corte Costituzionale hanno dichiarato lillegittimità costituzionale
dellarticolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che
ci sia un "unico e contemporaneo
impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione
anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il
trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere
effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha
dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la
questioni di legittimità costituzionale dellarticolo
6, inerente lirrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dellarticolo
14. La decisione La Consulta, con la pronuncia di oggi (per le motivazioni
bisognerà attendere alcune settimane), ha dunque dichiarato illegittimo il
"cuore" della legge 40 sul limite di tre embrioni in un unico
impianto e sul loro
trasferimento nellutero della donna. I ricorsi dichiarati
inammissibili per difetto di rilevanza, invece, riguardavano
lirrevocabilità del consenso da parte della donna allimpianto
(articolo 6, comma 3) e il divieto, se non in casi eccezionali, della crioconservazione (articolo 14,
comma 1), nonché il divieto di riduzione embrionaria di gravidanze plurime
(art.14, comma 4). A sollevare le questioni di legittimità davanti alla Corte
erano stati il tar del Lazio e il tribunale di Firenze (questultimo
con due distinte
ordinanze relative a cause intentate da coppie sterili o affette da malattie
ereditarie), rilevando la violazione degli articoli 2, 3, 13 e 32 della
Costituzione, inerenti i principi di uguaglianza, del diritto alla salute, e
del rispetto della dignità umana. Modifiche in arrivo "La legge 40 con
questo intervento è più oscura, ma non mi sembra che sia cambiato molto, per
questo sarà indispensabile emanare al più presto nuove linee guida che possano
eliminare qualsiasi contraddizione". Così Eugenia Roccella,
sottosegretario al Welfare con delega ai temi etici, commenta la decisione
della Consulta. "Chi interpreta questa sentenza della Corte Costituzionale
come unapertura alla diagnosi pre-impianto - ha aggiunto la Roccella -
commette unoperazione
dubbia e prematura". Dopo aver premesso che sarà necessario comunque
capire bene le motivazioni che hanno portato la Consulta a prendere questa
decisione, il sottosegretario Roccella ha sottolineato, infatti, come "il
comma 1 dellarticolo 14, sulla clioconservazione e la soppressione di embrioni, non sia
stato giudicato illegittimo e come non sia stato toccato nemmeno il divieto di
selezione eugenetica degli embrioni e dei gameti". Gasparri:
"Valuteremo" "Noi abbiamo sostenuto la validità della legge 40,
valuteremo con il rispetto dovuto la sentenza e ovviamente bisognerà adeguare
la normativa alle decisioni della Corte Costituzionale. Dopo aver letto la
sentenza su un tema così delicato faremo le nostre valutazioni, difendendo
sempre e comunque, le ragioni della vita". Lo dice il capogruppo del Pdl
al Senato Maurizio Gasparri. Buttiglione: "Sconcerto" "è grave
lo sconcerto e la preoccupazione di fronte al pronunciamento della Corte
Costituzionale su alcune parti della Legge 40. Difficile non avere limpressione che un gruppo
ideologizzato stia cercando di sequestrare la Costituzione espropriando il
parlamento della sua sovranità". Lo afferma Rocco Buttiglione, presidente
dellUdc. «Lequilibrio dei valori lo stabilisce il parlamento.
La Corte Costituzionale
deve attenersi allo spirito e alla lettera della Costituzione - spiega - data
secondo le intenzioni dei padri fondatori. La Costituzione ha da sempre avuto lappoggio
convinto, entusiasta e fattivo dei cattolici italiani. Se passasse lidea
che la Costituzione
sia contro la vita si creerebbe unincrinatura drammatica
nella coscienza della nazione". Esulta l'associazione Coscioni "I
casi individuali arrivati alla Corte Costituzionale hanno dimostrato quanto
piena di ideologia sia la legge italiana sulla fecondazione assistita". Questo il commento di
Marco Cappato e Rocco Berardo, segretario e tesoriere dellassociazione
Luca Coscioni. "I casi di donne che hanno dovuto sopportare sul loro corpo
lideologia di una legge tanto proibizionista - hanno dichiarato Cappato e Berardo - hanno
consentito il secondo colpo, dopo quello sulla diagnosi preimpianto, a questa
legge. Ora è urgente - hanno concluso - imprimere una svolta anche sulla
questione centrale per milioni di malati: quella di destinare le migliaia di
embrioni in sovrannumero, invece che nella spazzatura, alla ricerca". ©
SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Sole 24 Ore, Il (Sanità)"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Indietro 1 aprile
2009 La Consulta boccia la legge 40 La Consulta boccia in parte la legge 40
sulla procreazione assistita. Gli ermellini della Corte costituzionale hanno, infatti,
dichiarato l' illegittimità dell'articolo 14 comma 2, della legge 18 febbraio
2004, n. 40, dice una nota della Consulta, limitatamente alle parole "ad
un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre embrioni".
La Corte ha anche dichiarato incostituzionale il comma
3 dello stesso articolo «nella parte in cui non prevede che il trasferimento
degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato
senza pregiudizio della salute della donna». La Consulta ha infine dichiarato
inammissibili difetto di rilevanza nei giudizi principali le questioni di
legittimità costituzionale degli articoli 6, comma 3,
e 14, commi 1 e 4. I giudici della Consulta hanno dichiarato inammissibile il
ricorso sulla legittimità del comma 3 dell' art. 6 della legge
( da "Sestopotere.com"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Corte Costituzionale
boccia la Legge 40 , intervento Poretti (Radicali) (1/4/2009 20:00) | (Sesto
Potere) - Roma - 1 aprile 2009 - A seguire l' ntervento della senatrice
Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della
Commissione Sanita', in seguito alla notizia che la Corte
Costituzionale ha bocciato la Legge 40 e dichiara iIncostituzionale l'unico e contemporaneo impianto dei 3 embrioni. "Dopo 5
anni la Corte finalmente interviene a favore della tutela della salute delle
donne e dei bambini, un parto gemellare e' sempre un parto a rischio sia per la
mamma che per i figli, imporlo per legge era e resta una mostruosita'
contro scienza e coscienza dei medici. Peccato che la parte della legge sia
restata in vigore per 5 anni condannando le coppie italiane ad andare all'estero
quando potevano permetterselo e condannando quelle che restavano a trattamenti
che comportavano parti a rischio, quali quelli gemellari. Sia da monito per la
Camera dei Deputati che ha all'esame la legge sul testamento biologico, le
norme ideologiche e incostituzionali fanno strage di diritto, ma alla fine
decadono": afferma Donatella Poretti .
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/Fitto
contrattacca:contro di me una 'casta togata -2- di Apcom Solo coincidenza con
la decisione del Csm? -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Secondo Fitto, poi,
"non va dimenticato che è sindaco di Bari Michele Emiliano, magistrato
presso la Procura della stessa città e che a lungo indagò sulla cosiddetta
Missione Arcobaleno, ipotizzando reati gravissimi a carico di tutta una serie
di alti esponenti di quello che, con nuova denominazione, è diventato il
partito del quale è segretario regionale e che, a suo tempo lo candidò a
sindaco del Comune di Bari". E "che sono stato definito
"mafioso" in un'intervista al giornale La Repubblica da Marco Di
Napoli, magistrato impegnato in un'indagine sulla mia persona. Segue in
proposito una denuncia penale e un procedimento civile". Cosi' come
"un altro magistrato, Roberto Rossi, analogamente impegnato in un'indagine
sulla mia persona si lasciava fotografare in ridente condivisione con una
assessore comunale di Bari dei Verdi, nel corso del cosiddetto Vaffa Day in
svolgimento nella stessa città nella quale esercita il suo delicato ufficio.
Peraltro compiendo eloquente gesto". Inoltre, "un altro firmatario
non magistrato, Nicola Latorre ha sicuramente minuziosa conoscenza di tutte
queste vicende". "Per il resto - prosegue il ministro- vale il
criterio opinabilissimo dell'opportunità che una serie tanto nutrita di
magistrati si impegni in politica e che alcuni lo facciano all'indomani di
indagini delicatissime a carico di esponenti dello stesso partito che finisce
con il candidarli? Va da sé: liberi tutti.... E mi si vuole negare la libertà
di un esposto, più volte integrato in questi mesi con ulteriori elementi,
peraltro nel più rigoroso rispetto delle regole e che riguardano per ciò che mi
concerne intercettazioni ambientali tra avvocati e indagati in colloqui
precedenti all'interrogatorio, iscrizione nel registro degli indagati e
successiva autorizzazione alle intercettazioni distanza di 23 mesi dalla
notizia di reato e senza che ci fossero fatti nuovi e in coincidenza con la mia
campagna elettorale, indagini preliminari che durano 7 anni. Telefonate
intercettate e riportate in brogliacci come "non inerenti" e il cui
contenuto è invece totalmente riferibile alla, vicenda . Telefonate riportate
con degli omissis, contenenti invece brani che attribuiscono diverso
significato. Tentativo con diversi ostacoli durato 2 anni per poter esercitare
il mio legittimo diritto, previsto dal Codice di ascoltare tutte le telefonate
e non solo quelle scelte dai P.m.. E potrei continuare". "Peraltro -
conclude Fitto- vedo che con una velocità del tutto inusitata, non solo si
mobilitano le associazioni dei magistrati locale e nazionale, ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non
competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si
dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il
Consigliere del CSM, Ciro
Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri
titolari delle indagini a mio carico. Sicuramente tutte strane
coincidenze".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Giustizia/ Fitto
contrattacca: contro di me una 'casta togata' di Apcom Iniziative Pd Senato
porta la firma di magistrati in Parlamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Il
ministro Raffaele Fitto, replica, contrattacando, alla interrogazione dei
senatori Pd sul suo conto al ministro Alfano, segnalando la
"coincidenza" con iniziative e decisioni del Csm.
"In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia
socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato
che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una
"casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del
Senato a interrogare il Ministro Alfano. Sei pubblici ministeri su nove
firme. Nomi celebri: Finocchiaro, Casson, D'Ambrosio, Della Monica ma anche:
Gianrico Carofiglio, fino all'altro giorno pubblico ministero presso la Procura
della Repubblica di Bari, dove la moglie, Francesca Romana Pirrelli esercita la
stessa attività nel pool che indaga sui reati contro la Pubblica
Amministrazione, competente quindi sul Comune di Bari del quale è sindaco l'ex
collega magistrato e compagno di partito del marito, Michele Emiliano.
Competente anche sulla Regione Puglia. Tra l'altro dello stesso magistrato e
della moglie magistrata circolano nella Rete foto in atteggiamenti di grandi
familiarità con parenti stretti del Presidente Vendola. Alberto Maritati, già
sostituto procuratore presso la Procura di Bari e successivamente applicato a
Bari dalla Direzione Nazionale Antimafia. Celebre per avere suscitato un
immenso clamore con la cosiddetta "Operazione Speranza", alla metà
degli anni novanta, che vide decine di persone tra arrestate e variamente
imputate in una serie di procedimenti che, dopo ben più di un decennio, si sono
conclusi tutti con assoluzioni in tutti i gradi di giudizio. Ma ebbe di che
consolarsi con un patteggiamento. Né va dimenticato che nella stessa indagine
Maritati si imbattè in esponenti politici dai quali,senza difficoltà, in
seguito ottenne la candidatura nel medesimo partito" (segue)
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/Roccella:Consulta
cambia poco,ora nuove ... -2- di Apcom Pronte in un paio di mesi di concerto
con Iss -->Roma, 1 apr. (Apcom) - La decisione della
Corte Costituzionale "non è una bocciatura, anzi: l'impianto della legge
viene rispettato", secondo Eugenia Roccella. La decisione della Consulta,
per la sottosegretario, è "una correzione che sul piano applicativo cambia
poco". In attesa delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che
il divieto di impianto di tre embrioni "può essere interpretato
come la decisione che su questo tema non è giusto un limite legislativo e la
scelta va affidata a un medico". E dopo l'intervento della Consulta,
"le possibilità di applicazione sembrano un pò più contraddittorie".
Il sottosegretario al Welfare, infine, precisa che la valutazione della
Consulta potrà essere recepita dalle linee guida che il ministero dovrà stilare
nel giro di un paio di mesi di concerto con l'Istituto superiore di sanità.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Formigoni: Consul.ta suscita molte perplessità di Apcom Sarà difficile capire
basi e motivazioni della sentenza -->Milano, 1 apr. (Apcom) - "Suscita
molte perplessità la sentenza della Corte costituzionale". Questo il primo
commento del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla
sentenza della Consulta sulla parziale illegittimità della legge 40. "E'
chiaro - prosegue - che per una motivazione completa occorrerà leggere attentamente
le motivazioni, ma francamente sarà difficile capire su quali basi e con quali
motivazioni la Corte si sia espressa".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Pollastrini:l.40 irragionaveole anche per Consulta di Apcom Ora il Parlamento è
messo alla prova -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Una sentenza, quella della Corte Costituzionale, che svela l'irragionevolezza e
le incongruità di una legge considerata in Europa come assurda e
ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta la decisione con cui
la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale illegittimità della legge 40,
quella sulla fecondazione assistita. "Ora il Parlamento- conclude
Pollastrini- sarà misurato sulla sua capacità di rispondere alle speranze di
tante coppie costrette al turismo procreativo".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/Roccella:Consulta
cambia poco,ora nuove linee guida di Apcom Indispensabile emanarle al più
presto per eliminare dubbi -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La legge 40 dopo
questo intervento e' piu' oscura ma non mi sembra che sia cambiato molto, per
questo sara' indispensabile emanare al piu' presto nuove linee guida che
possano eliminare qualsiasi contraddizione". Eugenia Roccella, sottosegretario al welfare con delega sulla bioetica, annuncia un
intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita, alla luce della
sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta questa sentenza
della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre- impianto -
aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Cicchitto: Sentenza non sorprende, ma legge rimane di Apcom Depurata dei due
punti più discutibili -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La
sentenza della Corte Costituzionale non mi sorprende perché la non condivisione
dei due punti da essa sollevati hanno costituito la ragione della mia
astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel suo complesso, però, la legge
rimane in piedi, depurata dai due punti più discutibili". E' quanto
afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl che aggiunge:
"Non sono portato ad esaltare la Corte Costituzionale, come oggi fanno in
molti, perché talora i suoi pronunciamenti non mi hanno affatto convinto".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Quagliariello: sentenza non cancella intera legge di Apcom Chi esulta ha
pregiudizio ideologico -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non cancella l'intera legge
40 ma interviene solo su due aspetti che, tra l'altro, devono essere letti in
maniera coordinata tra di loro". Lo dichiara Gaetano Quagliariello,
vicepresidente vicario dei senatori del PdL. "Questa situazione - prosegue
- meriterebbe cautela e precauzione: attendere il dispositivo della sentenza
per comprenderne l'effettiva portata e le conseguenze. Il fatto che
rappresentanti della sovranità popolare, che in questo caso viene in parte
contraddetta, esultino senza nemmeno aspettare di capire cosa in realtà sia
successo, è il segno di quanto pregiudizio ideologico vi sia attorno a questi
temi".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Bianconi (Pdl): No ai pretesti per violare embrione di Apcom Non vorrei si
fosse creato un vulnus -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Leggerò con molta
attenzione la sentenza della Corte Costituzionale. Non
vorrei che si fosse creato un vulnus. La fatidica costruzione dei lego che una
volta che togli un mattoncino, ti fa cadere tutto la struttura. Spero che
questo non sia stato il pretesto per violare l'embrione umano che entra in
conflitto con l'Art1 della stessa legge che: 'assicura i diritti di tutti i
soggetti coinvolti compreso il concepito'". Lo sottolinea la
senatrice del Pdl, Laura Bianconi, ha dichiarato:
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Volontè(Udc): Sentenza è golpe delle lobby antivita di Apcom La Corte ha
stracciato diritti e lavoro del Parlamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) -
"Urgono interventi forti e decisi per impedire il saccheggio ideologico
della Consulta contro leggi e volontà popolari 'prolife'". Lo dice il
deputato dell'Udc Luca Volontè in relazione alla sentenza
sulla legge 40 sottolineando che "la Corte Costituzionale ha sposato le
tesi di Micromega, stracciando non solo i diritti fondamentali difesi dalla
Costituzione repubblicana, ma anche il lavoro del Parlamento e il volere del
popolo italiano. Siamo al golpe delle lobby antivita, uno Stato etico
eugenetico ed eutanasico".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/ Sl:
Decisione Consulta e' vittoria di liberta' di Apcom "Oggi è un bel giorno
per i cittadini" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare parzialmente illegittima la
Legge 40 è una vittoria della libertà, di quella vera, di quella che permette
di decidere della propria vita". E' quanto si legge in una nota di
Sinistra e Libertà. "La Consulta, oggi, non solo ha messo in discussione
ma ha dichiarato non conforme alla Costituzione il perno fondante della Legge
sulla Fecondazione assistita, che non solo comprimeva e limitava i
diritti delle donne - continua la nota di Sl - ma le costringeva anche a alti
rischi per la salute legati alle fortissime terapie ormonali, conseguenti al
limite per gli ormoni fecondabili". "Oggi è un bel giorno per i
cittadini e soprattutto per la tutela della libertà di scelta e di
determinazione - conclude la nota -. Siamo convinti che anche la legge sul
testamento biologico, approvata dal Senato, dovrà fare i conti con la nostra
Costituzione e con la Corte, che sono la vera garanzia per i diritti dei
cittadini".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Sicurezza/ Pd:
governo tenga conto parere Csm, ritiri ronde di Apcom Ferranti: "Sono un
obbrobrio giuridico" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Il Governo tenga
conto del parere del Csm e ritiri le norme sulle ronde che sono un obbrobrio
giuridico, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla
criminalità ed un regalo a mafia e camorra". Così la capogruppo del Pd
nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, commenta la
bocciatura da parte della sesta commissione del Csm di parti del decreto
sicurezza. Ferranti invita l'esecutivo anche a "tener conto delle critiche
all'estensione del tempo di permanenza da
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/ Bondi:
Sovranità Parlamento intaccata da Consulta di Apcom Apre problema democratico e
di orientamento organi costituzionali -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "E' una
sentenza che pone un problema grave per la nostra democrazia. In quanto la
sovranità del Parlamento viene intaccata parallelamente alla percezione della
sparizione di autorità di garanzia". Così il ministro
dei Beni culturali Sandro Bondi commenta la decisione della Corte
Costituzionale sulla legge 40 sulla fecondazione assistita. "Si tratta di
un problema democratico e dell'orientamento culturale prevalente di organismi
costituzionali", conclude Bondi.
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Finocchiaro: Speriamo Consulta faccia riflettere di Apcom "Rifuggire,
anche sul biotestamento, da posizioni ideologiche" -->Roma, 1 apr.
(Apcom) - "La sentenza della Corte costituzionale non mi ha sorpreso"
. Ad affermarlo e' Anna Finocchiaro, Presidente dei senatori PD. "Essa
dichiara - sottolinea Finocchiaro- la illegittimità costituzionale di parti della legge sulla fecondazione assistita che già nella
discussione parlamentare erano apparsi o irragionevoli (come l'imposizione di
un unico e contemporaneo impianto di tutti gli embrioni prodotti,
comunque in numero non inferiore a tre) o in pregiudizio della salute della
donna (come l'obbligo di impianto a prescindere appunto dall'eventuale
pregiudizio per la salute della donna)". "L'esito del giudizio
innanzi alla Corte costituzionale - conclude
Finocchiaro - dovrebbe condurre, su questa materia, ed oggi sul testo in
materia di testamento biologico, a maggiore riflessione e attenzione e a
rifuggire da prove di forza e posizioni "ideologiche".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Pisanu: Ora rimettere in ordine la legge 40 di Apcom Già 5 anni fa proposi di
fare il tagliando alla Bossi-Fini -->Roma, 1 apr. (Apcom)
- "Le sentenze della Corte Costituzionale non si discutono, si eseguono,
occorrerà aprire una discussione che rimetta in ordine la legge". Così
Giuseppe Pisanu, ospite di Lucia Annunziata e Tommaso Labate a
"Titoli" su Red Tv, ha commentato la decisione della consulta di
bocciare parzialmente la legge
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/Ferrero:Consulta
fa luce su medioevo destra e Chiesa di Apcom "Da maggioranza barbaro
dispositivo legislativo" -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Salutiamo con soddisfazione la positiva sentenza della Corte
Costituzionale contro una legge medievale e oscurantista, che non aveva alcun
riguardo per la salute delle donne". Lo afferma il segretario di
Rifondazione comunista Paolo Ferrero. "La Corte ha riportato luce e salute
nel medioevo procreativo voluto dalla destra e dalle gerarchie ecclesiastiche -
osserva Ferrero -, riaffermando i principi costituzionali a tutela della
donna e della persona umana rispetto al barbaro dispositivo legislativo varato
dalla maggioranza berlusconiana in ossequio a precetti e preconcetti
confessionali".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Mantovano: nessuna vittoria per far west provetta di Apcom La legge 40 resta in
piedi, forte lavoro Parlamento-referendum -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "I
sostenitori del far west della provetta hanno poco da cantare vittoria"
perchè "il dato complessivo è che la legge 40 resta in piedi, a conferma di
un buon lavoro svolto dal Parlamento e di una volontà popolare espressa in modo
inequivoco con la bocciatura del referendum abrogativo". Lo sottollinea il
sottosegretario Pdl all'Interno Alfredo Mantovano. "Rispetto alle
previsioni della vigilia, che lasciavano immaginare la demolizione della legge
40, la Consulta - osserva- ha bocciato le ipotetiche censure sul divieto di
crioconservazione e sul divieto di riduzione embrionale, accogliendo soltanto
quella relativa al limite dei tre embrioni per l'impianto. Dalle
motivazioni si cercherà di capire come si concilia questa estensione con la
tutela della salute della donna, pure affermata dalla Corte costituzionale, e apparentemente in
contrasto con la dichiarazione di illegittimità dell'art. 14 comma 2".
( da "Wall Street Italia"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Fecondazione/
Bianco: Consulta conferma nostre perplessità di Apcom Camera rallenti treno e
rimandi biotestamento -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "La consulta ha
dimostrato ancora una volta la sua autonomia e la sua autorevolezza". Così
il presidente dei Liberal Pd, Enzo Bianco commenta la
sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 sottolineando che "nel
merito conferma le perplessita che avevamo espresso. É e continuerà ad essere
una alta garanzia...anche per il futuro". Bianco suggerisce quindi
"che la Camera rallenti il treno in corsa e approfondisca. E
rimandi a tempi più saggi l'esame del testi sul biotestamento"
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- Secondo Fitto, poi, "non va dimenticato che è sindaco di Bari Michele
Emiliano, magistrato presso la Procura della stessa città e che a lungo indagò
sulla cosiddetta Missione Arcobaleno, ipotizzando reati gravissimi a carico di
tutta una serie di alti esponenti di quello che, con nuova denominazione, è
diventato il partito del quale è segretario regionale e che, a suo tempo lo
candidò a sindaco del Comune di Bari". E "che sono stato definito
"mafioso" in un'intervista al giornale La Repubblica da Marco Di
Napoli, magistrato impegnato in un'indagine sulla mia persona. Segue in
proposito una denuncia penale e un procedimento civile". Cosi' come
"un altro magistrato, Roberto Rossi, analogamente impegnato in un'indagine
sulla mia persona si lasciava fotografare in ridente condivisione con una
assessore comunale di Bari dei Verdi, nel corso del cosiddetto Vaffa Day in
svolgimento nella stessa città nella quale esercita il suo delicato ufficio.
Peraltro compiendo eloquente gesto". Inoltre, "un altro firmatario
non magistrato, Nicola Latorre ha sicuramente minuziosa conoscenza di tutte
queste vicende". "Per il resto - prosegue il ministro- vale il
criterio opinabilissimo dell'opportunità che una serie tanto nutrita di
magistrati si impegni in politica e che alcuni lo facciano all'indomani di
indagini delicatissime a carico di esponenti dello stesso partito che finisce
con il candidarli? Va da sé: liberi tutti.... E mi si vuole negare la libertà
di un esposto, più volte integrato in questi mesi con ulteriori elementi,
peraltro nel più rigoroso rispetto delle regole e che riguardano per ciò che mi
concerne intercettazioni ambientali tra avvocati e indagati in colloqui
precedenti all'interrogatorio, iscrizione nel registro degli indagati e
successiva autorizzazione alle intercettazioni distanza di 23 mesi dalla
notizia di reato e senza che ci fossero fatti nuovi e in coincidenza con la mia
campagna elettorale, indagini preliminari che durano 7 anni. Telefonate intercettate
e riportate in brogliacci come "non inerenti" e il cui contenuto è
invece totalmente riferibile alla, vicenda . Telefonate riportate con degli
omissis, contenenti invece brani che attribuiscono diverso significato.
Tentativo con diversi ostacoli durato 2 anni per poter esercitare il mio
legittimo diritto, previsto dal Codice di ascoltare tutte le telefonate e non
solo quelle scelte dai P.m.. E potrei continuare". "Peraltro -
conclude Fitto- vedo che con una velocità del tutto inusitata, non solo si
mobilitano le associazioni dei magistrati locale e nazionale, ma lo stesso CSM non archivia, come si è detto, ma eccepisce la sua non
competenza, a tempo di record, sul mio esposto e, sempre a tempo di record, si
dispone a intervenire sul caso dell'ispezione come ci informa, per agenzia, il
Consigliere del CSM, Ciro
Riviezzo, che appartiene alla stessa corrente di alcuni pubblici ministeri
titolari delle indagini a mio carico. Sicuramente tutte strane
coincidenze".
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- Il ministro Raffaele Fitto, replica, contrattacando, alla interrogazione dei
senatori Pd sul suo conto al ministro Alfano, segnalando la
"coincidenza" con iniziative e decisioni del Csm.
"In Spagna - scrive Fitto in una nota- un ministro della giustizia
socialista si dimette per essere stato fotografato a caccia con un magistrato
che indaga sul partito popolare. Da noi alla fine ci si mette anche una
"casta" togata che siede "pro tempore" sui banchi del
Senato a interrogare il Ministro Alfano. Sei pubblici ministeri su nove
firme. Nomi celebri: Finocchiaro, Casson, D'Ambrosio, Della Monica ma anche:
Gianrico Carofiglio, fino all'altro giorno pubblico ministero presso la Procura
della Repubblica di Bari, dove la moglie, Francesca Romana Pirrelli esercita la
stessa attività nel pool che indaga sui reati contro la Pubblica
Amministrazione, competente quindi sul Comune di Bari del quale è sindaco l'ex
collega magistrato e compagno di partito del marito, Michele Emiliano.
Competente anche sulla Regione Puglia. Tra l'altro dello stesso magistrato e
della moglie magistrata circolano nella Rete foto in atteggiamenti di grandi
familiarità con parenti stretti del Presidente Vendola. Alberto Maritati, già
sostituto procuratore presso la Procura di Bari e successivamente applicato a
Bari dalla Direzione Nazionale Antimafia. Celebre per avere suscitato un
immenso clamore con la cosiddetta "Operazione Speranza", alla metà
degli anni novanta, che vide decine di persone tra arrestate e variamente
imputate in una serie di procedimenti che, dopo ben più di un decennio, si sono
conclusi tutti con assoluzioni in tutti i gradi di giudizio. Ma ebbe di che
consolarsi con un patteggiamento. Né va dimenticato che nella stessa indagine
Maritati si imbattè in esponenti politici dai quali,senza difficoltà, in
seguito ottenne la candidatura nel medesimo partito" (segue)
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- La decisione della Corte Costituzionale "non è una
bocciatura, anzi: l'impianto della legge viene rispettato", secondo
Eugenia Roccella. La decisione della Consulta, per la sottosegretario, è
"una correzione che sul piano applicativo cambia poco". In attesa
delle motivazioni, Roccella spiega, in particolare, che il divieto di impianto
di tre embrioni "può essere interpretato come la decisione che su
questo tema non è giusto un limite legislativo e la scelta va affidata a un
medico". E dopo l'intervento della Consulta, "le possibilità di
applicazione sembrano un pò più contraddittorie". Il sottosegretario al
Welfare, infine, precisa che la valutazione della Consulta potrà essere
recepita dalle linee guida che il ministero dovrà stilare nel giro di un paio
di mesi di concerto con l'Istituto superiore di sanità.
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "Una sentenza, quella della Corte Costituzionale,
che svela l'irragionevolezza e le incongruità di una legge considerata in
Europa come assurda e ideologica". Così Barbara Pollastrini (Pd) commenta
la decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato la parziale
illegittimità della legge 40, quella sulla fecondazione assistita.
"Ora il Parlamento- conclude Pollastrini- sarà misurato sulla sua capacità
di rispondere alle speranze di tante coppie costrette al turismo
procreativo".
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom)
- "La legge 40 dopo questo intervento e' piu' oscura ma non mi sembra che
sia cambiato molto, per questo sara' indispensabile emanare al piu' presto
nuove linee guida che possano eliminare qualsiasi contraddizione". Eugenia
Roccella, sottosegretario al welfare con delega sulla
bioetica, annuncia un intervento chiarificatore sulla fecondazione assistita,
alla luce della sentenza della Consulta sulla legge 40. "Chi interpreta
questa sentenza della Corte Costituzionale come un'apertura alla diagnosi pre-
impianto - aggiunge Roccella - commette un'operazione dubbia e prematura".
( da "Virgilio Notizie"
del 01-04-2009)
Argomenti: Giustizia
Roma, 1 apr. (Apcom) - "La sentenza della Corte Costituzionale non mi
sorprende perché la non condivisione dei due punti da essa sollevati hanno
costituito la ragione della mia astensione in Parlamento sul provvedimento. Nel
suo complesso, però, la legge rimane in piedi, depurata dai due punti più
discutibili". E' quanto afferma Fabrizio Cicchitto, presidente dei
deputati del Pdl che aggiunge: "Non sono portato ad esaltare la Corte
Costituzionale, come oggi fanno in molti, perché talora i suoi pronunciamenti
non mi hanno affatto convinto".