CENACOLO DEI COGITANTI |
Report "Diritti umani" 28-2-2009
Diritti a Pechino affare
americano ( da "EUROPA
ON-LINE" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani? e ?Tibet? non
avrebbero interferito con le main issues in discussione: clima e crisi
economica. Successivamente ? l?altroieri ? c?è stata la pubblicazione
dell?annuale Human Rights Report del Dipartimento di stato Usa, che definisce
«cattivo», e anche «peggiorato», il bilancio dei diritti umani in Cina,
Paura, botte e torture
( da "Alto Adige" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: le torture a coloro che erano
ritenuti più pericolosi o in grado di far conoscere notizie preziose per i
nazisti, anche qui erano torture, efferate, indicibili. Mi viene a mente una
poesia che Mario Tobino ha dedicato all'eroico Mario Pasi, giunto
all'impiccagione, forse già morto per le feroci torture, il 10 mano
Oggi l'addio ad Angeli
( da "Trentino" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Campodenno Diritti umani. Oggi alle
20.30, sala Pozza, serata su "Alexander Langer, profeta tra gli
stupidi" con Brunello per la regia di Mirko Artuso. Organizza
l'associazione "7x7 Comuninsieme" nell'ambito di un percorso di
sensibilizzazione e approfondimento sui temi della "Carta dei diritti
umani".
In un continente a bassa
tecnologia i giovani dispongono di mezzi sorprendenti per diffondere e ricevere
informazioni ( da "Cittadino,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: della censura e dei diritti umani
negati, delle questioni linguistiche, del digital divide (il divario digitale
che esclude gran parte del Sud del Mondo dalle innovazioni tecnologiche) e
ovviamente è strettamente connesso alle situazioni sociali, politiche ed
economiche delle singole aree territoriali.
Battisti alla Corte
brasiliana: non ho ucciso ( da "Arena,
L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: il sistema delle torture e dei
pentiti era utilizzato correntemente». In un'altra parte della lettera,
Battisti ricorda che durante un processo nel 1979 «ci furono numerosi casi di
tortura, come il supplizio dell'acqua, anche se io non sono stato torturato».
Il testo, che è stato letto dal senatore Eduardo Suplicy alla camera alta
brasiliana,
Paolo VI: No a inutili
torture ( da "Arena,
L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: No a inutili torture» «Il carattere
sacro della vita è ciò che impedisce al medico di uccidere e che lo obbliga
nello stesso tempo a dedicarsi con tutte le risorse della sua arte a lottare
contro la morte. Questo non significa tuttavia obbligarlo a utilizzare tutte le
tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza instancabilmente creatrice.
vittorio bottoli: sono
stupito l'abolizione di questo servizio ricadrà totalmente sui cittadini
( da "Mattino di Padova, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: spaziano dalla violazione dei
diritti su territorio, studio, pensioni, concorsi e salute. «Per capire il
paradosso che si sta consumando, è sufficiente sapere che l'Unione europea
pretende che i nuovi stati membri si dotino del difensore civico - sostiene Bottoli
- le nostre pratiche vengono istituite gratuitamente e garantiscono la tutela
dei diritti dei cittadini in tempi brevi.
i preti contestano la
chiesa dei no - claudia brunetto ( da "Repubblica,
La" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: i diritti umani fuori e dentro la
Chiesa, il pluralismo religioso, la laicità della politica e dello Stato. «è da
tempo - continua Giuè - che sentiamo l´esigenza di aprire un dibattito. Sono
moltissimi i sacerdoti che sentono addosso una grande responsabilità nei
confronti dei loro fedeli e che cercano di essere per loro un punto di
riferimento reale e presente.
mantenere la vocazione
internazionale ( da "Tirreno,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Sono preoccupato, anche perché
ritengo giusto continuare a valorizzare la vocazione internazionale della città
e della provincia. Non a caso ad aprile un'agenzia dell'Onu aprirà qui la
propria sede. E non a caso cercheremo di organizzare un meeting su diritti
umani dopo questa inaugurazione».
dai diritti umani ai
grandi musicisti ( da "Tirreno,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: del Cinema organizza le nuove
rassegne di primavera Dai diritti umani ai grandi musicisti LUCCA. Il Circolo
del Cinema prosegue la stagione cinematografica con una doppia serie di
appuntamenti: i giovedì al Centrale con il nuovo ciclo "Diritti" e i
lunedì in S. Micheletto con la retrospettiva "Territori/Landscapes"
divisa tra "Musicland" su alcuni grandi cantautori contemporanei (
A scuola si diventa
artisti tra musica, pittura e teatro
( da "Stampa, La" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani, gruppo sportivo e
latino, quest'ultimo rivolto agli alunni delle classi terze. «Il personale
docente è interamente di ruolo - dice il preside Pier Luigi Ferro - e l'orario
di lezione è completo fin dall'inizio dell'anno. Mettiamo in atto un progetto
di accoglienza per l'inserimento dei nuovi alunni ed offriamo tempi-
Una bandiera per il Tibet
Martedì 24 febbraio è stato il sessantesimo anniversar...
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani, il 25 febbraio tre
persone si sono date fuoco nei pressi di piazza Tienanmen. Sono 5 mila le
esecuzioni capitali, secondo le organizzazioni umanitarie, ogni anno; 500 mila
i detenuti nei campi di lavoro; 30, secondo Amnesty International sono i
giornalisti incarcerati per il loro lavoro e altre 50 persone sono finite in
prigione per aver espresso il loro pensiero su
Nel mirino gli abusi della
Cia ( da "Stampa,
La" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: programmi di «rendition»,
collaborazioni pericolose con i servizi segreti di Paesi che ricorrono alla
tortura e metodi di interrogatorio duri ai presunti terroristi. L'iniziativa è
già stata paragonata al lavoro della Commissione Church, che nel 1975 portò
alla luce gli abusi della Cia negli anni del Vietnam.
Campodenno ricorda Alex
Langer Sul palco <Profeta tra gli stupidi>
( da "Adige, L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ambito del progetto
"7x7ComunInsieme", dedicati alla Dichiarazione universale dei diritti
umani. Il primo appuntamento, stasera a Campodenno è dedicato ad Alexander
Langer , «Profeta tra gli stupidi». In sala Pozza, alle 20.30, va in scena uno
spettacolo che tratterà i temi dell'impegno e della partecipazione alla vita
pubblica.
S. Donato, grande musical
al teatro Due appuntamenti teatrali sono ...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Centro per la riabilitazione fisica
e psicologica delle persone vittime di Tortura Info: 0773.887397;
www.leonardo-onlus.it Premio Fiaba per te a S.Pietro Infine L'Associazione
"Ad Flexum" di San Pietro Infine ha indetto la 3ª edizione del premio
letterario "Una fiaba per te". Gli elaborati dovranno pervenire entro
il 15 maggio.
A VENT'ANNI dalla caduta
del muro di Berlino, com'è cambiata l ...
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani che rappresenta la
base su cui innestare i progetti di cooperazione e integrazione economica
soprattutto con le realtà territorialmente vicine quali sono i paesi dell'est».
De Boni ha quindi parlato diffusamente delle iniziative e dei progetti concreti
che il Veneto sta portando avanti, dalla formazione degli amministratori al
recupero dei comuni valori storici e culturali,
ALBERTO PICCIONI S e gli
scimpanzé avessero la possibilità di dialogare tra loro, come fanno gli uomini,
probabilmente elaborerebbero una forma di religiosità simile all'animismo
( da "Adige, L'" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Pensiamo ai diritti umani che
vengono calpestati ogni giorno in molti luoghi del mondo. Ciò che desidero e
per cui mi impegno oggi è che l'uomo, in grado di capire, con il suo
meraviglioso intelletto di essere compassionevole e caritatevole, possa
cambiare strada».
WASHINGTON - I metodi
usati dalla Cia sotto la presidenza Bush hanno varcato evidentemente i limiti
... ( da "Messaggero,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: inchiesta che avrà al centro le
detenzioni segrete ed metodi di interrogatorio in odore di tortura adottati con
i sospetti combattenti nemici. Lo rivela il Los Angeles Times, citando fonti
del Congresso che specificano che l'indagine della Commissione per
l'Intelligence sarà tesa a scoprire nuove informazioni riguardo l'origine di
questi metodi e la loro esecuzione.
Cisgiordania, Israele
costruirà migliaia di nuove case nelle colonie
( da "Manifesto, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Intanto dalla Spagna arriva una
notizia che galvanizzerà quanti (decine di associazioni per la difesa dei
diritti umani e singoli individui) chiedono che i vertici militari e politici
dello Stato ebraico siano processati per «crimini di guerra» per i massacri
della recente operazione «Piombo fuso» che ha causato la morte di 1.285
palestinesi di Gaza.
<Per noi vittime la
vita è un inferno> ( da "Giornale.it,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: di Stefano Zurlo Parla la moglie di
un commerciante ucciso a bruciapelo da un rapinatore: «I giudici non capiscono
che così torturano chi ha già subìto una ferita devastante. Uno choc che ci si
porta dietro per sempre» MilanoSi aggrappa ad un'immagine felice: «Presto
nascerà la mia prima nipotina e io spero tanto che abbia gli occhi azzurri,
bellissimi, del mio Ezio».
La falsa polemica
Berlusconi a Sarkozy, battuta sulla Sorbona non su donna Carla
( da "Giornale.it, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sono indignate al punto di
promettere denuncia alla Corte di Strasburgo per «violazione della Convenzione
europea dei diritti dell'uomo». Che si siano fatte prendere la mano sta nelle
cose, visto che la Convenzione è cosa seria e la violazione dei diritti umani è
crimine grave. Però, tanto è surreale la vicenda che c'è quasi da augurarsi che
il processo si faccia davvero.
09:42 USA-CINA, RIPRENDONO
GLI SCAMBI MILITARI ( da "Agi"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: frizioni tra i due Paesi riemerse
nei giorni scorsi a proposito della situazione dei diritti umani in Cina, gli
Stati Uniti e la Repubblica Popolare hanno raggiunto un accordo per la ripresa
della collaborazione in campo militare: lo ha annunciato David Sedney, vice
ministro della Difesa aggiunto americano, al termine di due giorni di colloqui
a Pechino con esponenti governativi cinesi.
USA-CINA: RAGGIUNTO
ACCORDO SU RIPRESA COLLABORAZION MILITARE
( da "Agi" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: frizioni tra i due Paesi riemerse
nei giorni scorsi a proposito della situazione dei diritti umani in Cina, gli
Stati Uniti e la Repubblica Popolare hanno raggiunto un accordo per la ripresa
della collaborazione in campo militare: lo ha annunciato David Sedney, vice
ministro della Difesa aggiunto americano, al termine di due giorni di colloqui
a Pechino con esponenti governativi cinesi.
Il Guatemala apre gli
archivi sui desaparecidos ( da "Avvenire"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: causa contro dei militari accusati
di genocidio e tortura. La battaglia legale è stata lunga: il tribunale aveva
richiesto i fascicoli 4 anni fa, ma gli avvocati dei militari presentarono un
ricorso. In particolare la difesa dell'ex dittatore Efraín Ríos Montt sostenne
che custodivano «segreti di Stato»: l'apertura avrebbe messo a rischio la
sicurezza nazionale.
<Tienanmen, chiediamo
ancora giustizia> ( da "Avvenire"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ieri intanto la Cina è tornata
sulla polemica con gli Stati Uniti sul rispetto dei diritti umani. Con tanto di
"contro-rapporto". La criminalità rappresenta una minaccia per tanti
americani, per la loro vita, le loro proprietà e la loro sicurezza personale e
la discriminazione razziale permea la vita sociale in molte zone degli Stati
Uniti, si legge nel documento cinese.
PRAGA. IL MINISTRO CECO
PER I DIRITTI UMANI E LE MINORANZE, MICHAEL KOCAB, DEI VERDI, PASSERà U...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il ministro ceco per i Diritti
umani e le minoranze, Michael Kocab, dei Verdi, passerà una settimana in un
condominio abitato da Rom a Chomutov, nel nord della Repubblica ceca. Il
musicista ed ex dissidente Kocab ha accettato l'invito del sindaco di Chomutov,
Ivana Rapkova (Ods, Civici democratici), a provare di persona a convivere con
gente che,
UN'INDAGINE CONDOTTA DAL
RELATORE DELL'ONU SUI DIRITTI UMANI NELLA GUERRA AL TERRORISMO, HA CONCLUSO...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Onu sui diritti umani nella guerra
al terrorismo, ha concluso che agenti di servizi segreti stranieri inviati a
Guantanamo per interrogare i detenuti della prigione americana hanno violato le
leggi internazionali sui diritti umani. Nel rapporto vengono indicati 18 paesi
- tra cui l'Italia - che nel corso degli anni avrebbero inviato addetti a
interrogare detenuti a Guantanamo.
Valmaggia e Costa firmano
appello per la democrazia in Iran
( da "Targatocn.it" del
28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: numerose organizzazioni
internazionali per la difesa dei diritti umani hanno ripetutamente espresso la
loro preoccupazione sulla crescente violazione dei diritti umani in Iran. Le
impiccagioni pubbliche, nel solo mese di gennaio 2009, sono state 59, oltre ad
impiccagioni di minorenni, amputazione degli arti, arresti arbitrari di massa
delle donne e dei giovani.
Chimerica per amore o per
forza ( da "KataWeb
News" del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: assai discreta su Tibet e diritti
umani), un effetto della crisi economica sembra essere quello di spingere Cina
e America a smussare gli angoli. Meglio mettere da parte (per ora) i punti di
potenziale conflitto, e dare la priorità all' interesse obiettivamente
convergente e prioritario: uscire fuori dalla recessione al più presto.
Editoriale / Le scuse per
tacere sempre di Piero Ostellino ( da "Corriere.it"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: pare non sia mai venuto il momento
di parlare dei diritti sistematicamente violati dal regime comunista.
Prevalgono le «ragioni degli Stati». E' vero che, nel suo rapporto annuale
sulla situazione dei diritti umani nel mondo, Washington afferma che «la loro
promozione è un passaggio essenziale della nostra politica estera».
( da "EUROPA ON-LINE" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Nel Pd nasce una
non-corrente di parlamentari nel nome della continuità con il Lingotto. Sullo
sciopero virtuale i democratici non si dividono: la via maestra resta la
concertazione. Dopo la visita di Hillary, la Cina prende le misure alla nuova
America di Obama e della crisi. Diritti a Pechino
affare americano VALENTINA LONGO Il trentesimo anno del nuovo corso delle
relazioni diplomatiche cino-americane, celebrato un mese fa, è stato
recentemente messo alla prova da due eventi. La prima missione all?estero del
neosegretario di stato Usa è stata accompagnata dalle polemiche, avendo Hillary
Clinton dichiarato ? prima di atterrare a Pechino ? che le questioni ?diritti umani? e ?Tibet? non avrebbero interferito con le main
issues in discussione: clima e crisi economica. Successivamente ? l?altroieri ?
c?è stata la pubblicazione dell?annuale Human Rights Report del Dipartimento di
stato Usa, che definisce «cattivo», e anche «peggiorato», il bilancio dei
diritti umani in Cina, citando tra l?altro la
repressione delle minoranze etniche nello Xinjiang e in Tibet e denunciando
«eliminazioni e torture » inflitte agli oppositori. La reazione di Pechino
(«gli Usa smettano di farci da guardiani »), sebbene «caustica», secondo il New
York Times non è stata poi troppo diversa da quella avuta in occasione del
precedente report, tanto che in qualche caso cita le stesse parole di un anno
fa. Secondo il sinologo francese Jean-Luc Domenach, autore del recente La Cina
inquieta (Perrin 2008), i due episodi raccontano molto dello stato attuale dei
rapporti cino-americani. Pesano i 400 miliardi di dollari di scambi annuali, ma
anche i gemellaggi siglati (coinvolgono 145 coppie di città) o l?interesse
degli studenti americani di università come Yale per il paese asiatico. I
cinesi, però, spiega Domenach a Europa, oggi sono «molto preoccupati di quello
che farà la nuova amministrazione americana », e hanno molte ragioni per non
fidarsi ora che è anche finita l?era Bush: «Con i repubblicani i rapporti erano
di maggiore sfiducia, ma i ruoli erano chiari», afferma il professore di
Sciences Po. Inoltre, i cinesi diffidano ancora dell?ex first lady che nel
2003, pubblicato il suo Living History, contesto i tagli «censori » operati
dall?editore Yilin Press nel tradurre l?opera. Ma la diffidenza di Pechino
coinvolge anche altri aspetti. Manterrà, si chiede la Cina, il suo ruolo
strategico rispetto agli Stati Uniti e alla loro presenza nel Sudest asiatico,
lì dove si gioca la lotta per il potere del futuro, che è ancora con l?India?
Per ora non è noto, non avendo ancora Barack Obama delineato a pieno la sua
strategia in Afghanistan, né il futuro dei rapporti Usa con il Pakistan. E il
ruolo della Cina come player nella regione dipenderà da come Obama intende
proseguire la lotta contro il terrorismo. Su questa speciale relationship
pesano anche altre due questioni: il Tibet, innanziutto. Questo è il mese in
cui si celebra il cinquantesimo anniversario dell?insurrezione ? ricordato
anche da una grande mostra appena inaugurata a Pechino ? eppure il capodanno
tibetano non è mai stato tanto sottotono. Peggio. I turisti sono stati invitati
a restare fuori dalla regione per tutto il mese di marzo e intanto si avvicina
anche il primo anniversario della protesta dei monaci a Lahsa (sulla cui
gestione il report del Dipartimento Usa è seriamente critica). Diverso, ma
altrettanto imponderabile, sarà anche il peso che giocherà la crisi economica,
che sta coinvolgendo enormemente la Cina, anche se è difficile prevedere cosa
comporterà in termini di nuove esigenze della popolazione. Effetti contrastanti
difficili da prevedere, secondo Jean-Luc Domenach: a muovere le proteste oggi
potrebbe essere il malcontento per i problemi, nuovi o mai risolti, o solo il
desiderio di libertà. Ma resta una realtà fuori dal controllo, sia cinese che
americano.
( da "Alto Adige" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il racconto di
Nella: nel blocco celle una violenza bestiale «Paura, botte e torture» «Un
dovere morale continuare a raccontare quello che ho visto» Misha e Otto erano
due criminali la notte ubriachi entravano nelle celle e facevano di tutto Non
posso dimenticare NELLA MASCAGNI Centri di scientifica criminalità ben più
perfezionati nelle tecniche di utilizzazione del corpo umano, vivo o morto. Ma
la fame più nera era fame anche qui, le torture a coloro
che erano ritenuti più pericolosi o in grado di far conoscere notizie preziose
per i nazisti, anche qui erano torture, efferate, indicibili. Mi viene a mente
una poesia che Mario Tobino ha dedicato all'eroico Mario Pasi, giunto
all'impiccagione, forse già morto per le feroci torture, il 10 mano
( da "Trentino" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Oggi l'addio ad
Angeli CROVIANA. Sono stati fissati per oggi alle 14.30 nella chiesa
parrocchiale di San Giorgio i funerali di Enrico Angeli, il giovane medico
morto mercoledì, dopo essere stato travolto da una valanga in Val Pusteria.
Taio Pace. Oggi alle 20.30, auditorium comunale, serata su "Gerusalemme
tra venti di guerra e sogni di pace", con relatore il giornalista Luigi
Sandri. Organizza il Comune in collaborazione con il gruppo Cultura. Campodenno Diritti
umani. Oggi alle 20.30, sala Pozza, serata su
"Alexander Langer, profeta tra gli stupidi" con Brunello per la regia
di Mirko Artuso. Organizza l'associazione "7x7 Comuninsieme"
nell'ambito di un percorso di sensibilizzazione e approfondimento sui temi
della "Carta dei diritti umani". Rallo Teatro.
Oggi alle 21, nel teatro parrocchiale, il gruppo Amici di Castelfondo presenta
la sua nuova commedia brillante dal titolo: "Cercasi disperatamente
l'amore". Coredo Sci. Per domani lo sci Club Predaia organizza una
trasferta per una sciata in compagnia a Plan de Corones (Bolzano).
Informazioni: 0463 538065 e 0463 536450 (Coredo), 0463 463163 e 0463 463107
(Vervò), 0463 468704 (Tres). Coredo Teatro. Oggi alle 21, teatro parrocchiale, sipario
sulla Improvvisata Filodrammatica di Pavillo nella commedia inedita in dialetto
noneso "Giochi di riflessione", con testi a cura della stessa filo.
Entrata ad offerta libera. Ronzone Musica. Oggi al Guinness Pub musica live con
il gruppo "Radiobix". Inizio alle 23. Smarano Poesia. Oggi alle
20.30, sala comunale, presentazione della raccolta di poesie di Giorgio De
Biasi "Non fermarti a sognare". Partecipa il coro Sette Larici.
Dimaro Teatro. Oggi alle 21 nel teatro comunale, "L'eredità dela pora
Sunta", commedia brillante di Loredana Cont a cura della Filodrammatica di
Dimaro. Tuenno Teatro. Oggi alle 21, nel teatro parrocchiale, "l'Uovo,
Teatro stabile di Innovazione" presenta "Parole Incrociate",
scritto e diretto da Andrea Castelli, interprete in coppia con Nicoletta
Girardi. Cagnò Teatro. Oggi alle 21, teatro comunale, sipario su "Paolo
meti la vesta!", di Loredana Cont nell'interpretazione della
filodramamtica R.a.l. di Rallo.
( da "Cittadino, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Le vie africane
della comunicazione Computer, tv e internet sono un lusso, eppure il sistema
funziona Danielle ride. «Arrivo in un albergo nel centro di Roma mi racconta
accendo la televisione e non ci sono i canali satellitari! Non ci volevo
credere, qui da noi anche l'ultimo degli ultimi, anche chi non ha il letto può
guardarsi la televisione via cavo». Danielle fa la giornalista, ha poco più di
vent'anni e abita a Douala, la capitale economica del Camerun. Douala è una
città portuale, talmente vicina all'equatore e talmente umida che anche le
pareti delle case sudano. La osservo un po' perplessa. A casa mia, a Milano,
non ho i canali satellitari, non posso guardare la Bbc né la Cnn. Il mio potere
televisivo rotea tra Rai, Mediaset, La 7, qualche canale locale e il
videoregistratore. Ogni tanto però, se non c'è vento, prendo anche la
televisione svizzera. «Poi esco continua Danielle un'ora per trovare un
Internet Point. E quanto costa! Qui da noi ce n'è uno in ogni quartiere, ma che
dico, in ogni isolato; e non è mica così caro».Ora che ci penso una volta sul
lago di Como una delle aree geografiche più ricche d'Italia ho passato una
giornata a cercare un posto dove connettermi a Internet. Finalmente, quando ne
ho trovato uno, il responsabile mi ha fatto pagare 12 euro per una connessione
di un'ora! Ride Danielle, c'è qualcosa che non quadra. n L'accesso alle
informazioni Effettivamente c'è qualcosa che non quadra. Il sistema dei mezzi
di comunicazione in Africa funziona spesso in modo molto diverso rispetto al
nostro, soprattutto per quanto riguarda l'accesso alle informazioni. Accesso
significa saper leggere, conoscere il francese o l'inglese o l'arabo classico o
la lingua nazionale per ascoltare i notiziari, vivere in un luogo non soltanto
con una connessione a Internet ma con una buona connessione telefonica
(altrimenti è impossibile consultare siti web e scaricare documenti), non avere
un controllo statale che censura le fonti di informazione e perseguita i
giornalisti, avere i soldi per comprare un giornale, le radio, la televisione,
poter trovare una biblioteca con testi aggiornati..Il tema dell'accesso è
quindi collegato alla diffusione in Africa dell'analfabetismo, della censura e dei diritti umani negati,
delle questioni linguistiche, del digital divide (il divario digitale che
esclude gran parte del Sud del Mondo dalle innovazioni tecnologiche) e
ovviamente è strettamente connesso alle situazioni sociali, politiche ed
economiche delle singole aree territoriali. n Soluzioni geniali Per
quanto riguarda l'accesso ai mezzi di comunicazione e alle informazioni,
l'Africa a differenza dell'Occidente presenta un panorama estremamente vario,
con incommensurabili picchi verso il basso (anche all'interno della stessa
nazione, provincia e città), con alcuni picchi verso l'alto e con notevoli
soluzioni alternative. Caratteristiche di molte grandi città dell'Africa sono
infatti la capillare diffusione della telefonia mobile che sta prepotentemente
sostituendo quella fissa (la telefonia mobile non richiede l'installazione di
cavi, è svincolata dalla burocrazia statale e permette l'utilizzo di tessere
prepagate che rateizzano le spese), i call-box (delle specie di cabine
telefoniche all'aria aperta), il sistema dell'accesso condiviso (un televisore
può servire a numerose famiglie, giornali e riviste possono essere consultati
da molti lettori, Internet è accessibile tramite Internet Point, si può
telefonare da centri telefonici spesso distribuiti in modo capillare nei
quartieri, la televisione via cavo può essere distribuita abusivamente in un
intero isolato.) e, non ultimo, l'intramontabile passaparola. In alcune aree
del continente sono poi stati avviati progetti sperimentali di connessione
satellitare e reti wireless (come per esempio nel progetto dell'orfanotrofio di
Jirapa nel nord del Ghana, attivato dall'associazione italiana Ray Foundation)
che permettono infatti l'accesso ad Internet in regioni distanti dai centri
urbani, combattendo lo spopolamento delle aree rurali, facilitando l'accesso
alla medicina a distanza e dando degli strumenti di informazione ai contadini e
agli operatori agricoli (per esempio per il controllo sui prezzi dei prodotti,
per la creazione di canali di vendita e di esportazione, per la condivisione e
lo scambio di buone pratiche.). n La comunicazione dei giovani Al tema
dell'accesso è anche strettamente collegato quello della produzione, spesso
molto difficile in Africa. I problemi legati al budget, i vincoli imposti dai
finanziatori internazionali, gli ostacoli burocratici nazionali e l'impostazione
spesso molto rigida delle scuole fanno sì che in particolare le autoproduzioni
indipendenti siano poco diffuse. Ci sono però alcune interessanti eccezioni.
Trendsetters è una rivista mensile specializzata in temi legati alla
prevenzione dall'Aids e realizzata dall'associazione Youth Media di Lusaka in
Zambia. Il progetto nasce nel 1995 su iniziativa di tre ragazze intraprendenti
e curiose, che creano uno strumento di informazione chiaro, attendibile e
scientifico indirizzato specificatamente ai giovani, le vittime principali del
contagio Hiv/Aids e delle gravidanze indesiderate. La rivista pubblica
articoli, reportage, lettere e testimonianze di star locali che incoraggiano i
ragazzi ad essere informati. Altri casi di autoproduzioni molto interessanti sono
quelli di radio Bessengué City (un progetto nato a Douala in Camerun come
intervento urbano a cura del centro d'arte Doual'Art e dell'artista Goddy Leye,
che è poi proseguito dando vita ad una piccola emittente di quartiere gestita
dai ragazzi della zona durante le vacanze scolastiche), di radio Oxy-Jeunes
(una stazione creata a Pikine nella periferia di Dakar in Senegal grazie anche
all'utilizzo di Internet) e dei fumetti di strada prodotti a Kinshasa. n I
progetti "di sviluppo" In Africa non ci sono soltanto produzioni
destinate allo sviluppo del continente, ma i prodotti mediatici con finalità di
sviluppo sono sicuramente quelli più visibili e meglio comunicati a livello
internazionale. Numerosi siti Internet, giornali, trasmissioni e radio on-line prodotti
in Africa sono sostenuti da finanziamenti internazionali destinati alla
promozione della cittadinanza attiva, del dialogo interculturale e
dell'educazione alla salute e ai diritti umani. Molti
sostenitori della cooperazione ritengono infatti che il modo migliore per avere
un impatto nel continente africano sia usare la comunicazione come strumento di
sviluppo; così realizzano programmi in questo settore e poi pubblicizzano il
loro operato. I progetti di comunicazione locali indipendenti, non finanziati
da enti internazionali e non finalizzati allo sviluppo del continente,
raramente hanno gli strumenti per essere altrettanto visibili. I media africani
visti da Internet appaiono così quasi esclusivamente concentrati in campagne di
prevenzione, informazione, di lotta alla povertà e all'Aids. Un aspetto curioso
è che anche la pubblicità si trasforma spesso in Africa in progetto di
sviluppo: la Coca-Cola per esempio regala dei frigoriferi (in cui ovviamente si
possono solo collocare Fanta, Sprite e Coca e in cui il marchio è
inequivocabilmente ben visibile) con l'obiettivo, o meglio, con l'ideale di
promuovere e sostenere il piccolo commercio locale. La nostra percezione
dell'Africa non coincide quindi necessariamente con la realtà. n Il
"Grande Fratello" E allora cosa si legge in Africa? Cosa si guarda
alla tv? Cosa si ascolta alla radio? E dove va la gente quando naviga online?
Cercare di rispondere brevemente a queste domande è impossibile come cercare di
determinare il vero reddito pro-capite nel continente. Quello che è certo è che
anche le trasmissioni-immondizia hanno molto successo. Il caso che ha fatto più
scalpore in Europa è senza dubbio quello del "Big Brother Africa",
ovvero la terza versione sudafricana del "Grande Fratello"
distribuita via satellite e con partecipanti provenienti da numerosi paesi
anglofoni dell'Africa. In Occidente il programma é stato considerato da molti
un affronto ai drammi del continente e un'invasione globalizzante.In
particolare alcuni attacchi sono stati mossi alla leggerezza con la quale gli
ospiti della casa sudafricana affrontavano le questioni di cuore: un candore
superficiale ritenuto diseducativo per un pubblico attanagliato dall'Aids. Per
quanto il "Grande Fratello" non sia in nessuna nazione una rappresentazione
realistica dei giovani, ma piuttosto una noiosa caricatura orchestrata dalle
reti a pagamento, è comunque interessante notare il successo che ha avuto il
programma in Africa. Il network satellitare che lo trasmetteva 24 ore su 24, è
stato per mesi il secondo canale più richiesto dopo la Cnn. Dal Cairo a
Johannesburg, 25 milioni di persone sono rimaste incollate al video per non
perdersi il reality show. Evidentemente l'industria dell'intrattenimento (senza
finalità educative o di sviluppo, ma sfruttando l'illusione di diventare ricco
e famoso) funziona in ogni luogo del mondo, un po' come la lotteria. Iolanda
Pensa
( da "Arena, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato 28 Febbraio
2009 NAZIONALE Pagina
( da "Arena, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato 28 Febbraio
2009 CRONACA Pagina 15 Paolo VI: «No a inutili torture» «Il
carattere sacro della vita è ciò che impedisce al medico di uccidere e che lo
obbliga nello stesso tempo a dedicarsi con tutte le risorse della sua arte a
lottare contro la morte. Questo non significa tuttavia obbligarlo a utilizzare
tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza instancabilmente
creatrice. In molti casi non sarebbe forse un'inutile tortura imporre la
rianimazione vegetativa nella fase terminale di una malattia incurabile? In
quel caso, il dovere del medico è piuttosto di impegnarsi ad alleviare la
sofferenza, invece di voler prolungare il più a lungo possibile, con qualsiasi
mezzo e in qualsiasi condizione, una vita che non è più pienamente umana e che
va naturalmente verso il suo epilogo: l'ora ineluttabile e sacra dell'incontro
dell'anima con il suo Creatore, attraverso un passaggio doloroso che la rende
partecipe della passione di Cristo. Anche in questo il medico deve rispettare
la vita». Paolo VI LETTERA PONTIFICALE AI MEDICI CATTOLICI, 1970
( da "Mattino di Padova, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Nel
( da "Repubblica, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina XVII -
Palermo I PRETI CONTESTANO LA CHIESA DEI NO CLAUDIA BRUNETTO E RANO TEMPI IN
CUI I CREDENTI - ricorda padre Fasullo «erano mossi da un forte senso di
responsabilità nei confronti della loro Palermo. Ma anche oggi accadono molti
fatti di fronte ai quali sarebbe bene prendere una posizione forte». A partire
da questa riflessione, più di trecento fra laici e sacerdoti hanno firmato un
accorato appello e lo hanno presentato all´arcivescovo Paolo Romeo (ma si può
ancora aderire inviando un´e-mail a chiesacittalibero.it). Fra i promotori,
oltre a Fasullo, altri sacerdoti come Rosario Giuè, Franco Romano, Cosimo
Scordato e Francesco Michele Stabile. E laici come Giuseppe Barbera, Rosellina
Garbo, Tommaso Impellitteri, Teresa Passarello, Teresa Restivo, Zina Romeo e
Rosanna Rumore. Lo slogan di testa «Per una Chiesa più solidale e
compassionevole» lascia pensare che la spinta di rinnovamento degli anni
Ottanta potrebbe tornare. Di certo c´è il disagio di constatare giornalmente,
parlando con i ragazzi, con le coppie separate, con i giovani sposi che la
Chiesa è spesso sorda e disattenta di fronte alle esigenze della società di
oggi. Un problema di rilevanza nazionale che anche in Sicilia incontra i suoi
muri insormontabili e le sue emergenze scottanti e mai risolte: i senza casa, i
disoccupati, i giovani, gli immigrati. «Su diciotto alunni ai quali insegno
Diritto - dice Giuè, sacerdote e docente all´istituto tecnico commerciale Pio
La Torre - soltanto uno va a messa la domenica. Questo mi fa capire che i
ragazzi non si ritrovano in molte posizioni della Chiesa. Con questo appello
vogliamo promuovere una Chiesa più attenta e vicina alle reali esigenze degli
uomini e delle donne contemporanee. Vogliamo infrangere le visioni e le norme
anti-storiche, non biblicamente fondate o, talvolta, anti-cristiane, che non
aiutano la credibilità ecclesiale nell´annuncio del regno di Dio». Un documento
che non intende fornire soluzioni, ma rompere il silenzio a favore di un
dialogo che si tradurrà presto in un calendario di incontri per trattare i temi
più importanti: la libertà di coscienza, i diritti umani fuori e dentro la Chiesa, il pluralismo religioso, la laicità
della politica e dello Stato. «è da tempo - continua Giuè - che sentiamo
l´esigenza di aprire un dibattito. Sono moltissimi i sacerdoti che sentono
addosso una grande responsabilità nei confronti dei loro fedeli e che cercano di
essere per loro un punto di riferimento reale e presente. Non a caso
questo appello è trasversale e raccoglie anche molti laici. Sono loro che
possono dare una chiave di lettura diversa delle cose». Fra i temi da ripensare
- a detta dei firmatari dell´appello - ci sono anche l´esercizio della
collegialità episcopale e del primato papale, la condizione dei divorziati, dei
separati e delle persone omosessuali, l´accesso delle donne ai ministeri
ecclesiali e la dignità del morire «non terrorizzati». «Siamo disorientati -
dice padre Stabile, parroco della chiesa San Giovanni Bosco a Bagheria - di
fronte a molte scelte conservatrici della Chiesa. Noi cattolici non dobbiamo
avere paura del mondo e del diverso. Dobbiamo guardare al futuro, non rimanere
ancorati a un´etica rigorosa senza sfumature. Se vogliamo avvicinare le nuove
generazioni, per esempio, dobbiamo iniziare a parlare la loro lingua.
Recentemente non ho accettato il tono di severità e di accusa con cui è stata
trattata la vicenda del testamento biologico, a partire dalla vicenda Englaro.
La Chiesa deve prima di tutto mostrare umanità nel
rispetto delle parole che Giovanni XXIII incise sul frontone dell´aula del
Concilio». Segnali in questa direzione arrivano anche dalla chiesa di San
Francesco Saverio, all´Albergheria, dove sull´onda del dramma di Eluana si è
tenuto un referendum sul testamento biologico. Preceduto, mesi prima, da
un´altra consultazione dei fedeli, sul celibato dei preti. Non a caso padre
Cosimo Scordato, guida spirituale del San Saverio, è tra i firmatari
dell´appello. «è importante che la Chiesa intervenga nella nostra società -
conclude padre Fasullo - che parli, che agisca a favore degli umili, dei più
poveri. E in città c´è molto da fare in questo senso. Sono tanti i settori in
cui la Chiesa deve prendere ancora una volta posizione».
( da "Tirreno, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Questa è la priorità
per Baccelli che ricorda l'apertura di una sede Onu ad aprile in città
«Mantenere la vocazione internazionale» LUCCA. «Il vero danno non è solo
all'immagine o all'economia della città. Il danno sta nell'impegno non
mantenuto». Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, non si rassegna
alla perdita del G8 della Scienza che, in parte, sarebbe stato ospitato anche a
palazzo Ducale «dove erano state lasciate le sale per ospitare le delegazioni,
dopo la mostra di Pompeo Batoni». Invece le sale affrescate resteranno vuote,
nonostante la macchina organizzativa si fosse già messa in moto per accogliere
i ministri della Scienza. «Il danno che subiamo con questa decisione della
presidenza del Consiglio - sottolinea Baccelli - è anche sulla programmazione.
Fra l'altro ho scoperto io sul sito ufficiale del G8 che la nuova sede del
vertice della Scienza e della Tecnologia sarebbe stato a Lesmo, in Brianza.
Anche questo è un aspetto che ne ufficiale, cosa che lascia sorpresi e
amareggiati, nonostante, poi, sia arrivata la lettera del sottosegretario
Giuseppe Pizza a ufficializzare la decisione di trasferire tutto nel milanese».
L'altro aspetto che è preoccupante, però - aggiunge Baccelli - è il fatto che
continuino i tagli alle risorse (i soldi per il Duomo o per Santa Maria Bianca)
e ai servizi (la sede locale della Soprintendenza e i fondi per il Boccherini).
«Questo - conclude il presidente - non mi sembra un buon segnale. Sono preoccupato, anche perché ritengo giusto continuare a
valorizzare la vocazione internazionale della città e della provincia. Non a
caso ad aprile un'agenzia dell'Onu aprirà qui la propria sede. E non a caso
cercheremo di organizzare un meeting su diritti umani dopo questa
inaugurazione».
( da "Tirreno, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il circolo del Cinema organizza le nuove rassegne di primavera Dai diritti umani ai grandi musicisti LUCCA. Il Circolo del Cinema prosegue la
stagione cinematografica con una doppia serie di appuntamenti: i giovedì al
Centrale con il nuovo ciclo "Diritti" e i
lunedì in S. Micheletto con la retrospettiva "Territori/Landscapes"
divisa tra "Musicland" su alcuni grandi cantautori contemporanei (Fabrizio
De André, Neil Young e Bob Dylan) e "Outsiders" su due grandi autori
del cinema: Gus Van Sant e Peter Bogdanovich. "Diritti"
è il titolo della rassegna che, dal 5 marzo al 23 aprile, raccoglie vari film
che hanno come denominatore comune i diritti (alla memoria, alla diversità,
alla pace). Si tratta di pellicole che hanno ottenuto successo di critica a
festival internazionali o candidature agli Oscar. Il ciclo, dunque, si apre con
un omaggio al poeta livornese Piero Ciampi con l'opera prima del regista Ezio
Alovisi "Adius- Piero Ciampi e altre storie". Per l'occasione saranno
presenti in sala il regista e la cantattrice Rossella Seno. Tra i film in
programmazione si segnalano Tony Manero di Pablo Larrain, vincitore del Torino
Film Festival 2008 e vera testimonianza di quanto la cultura pop americana
abbia influenzato la realtà sudamericana; "Valzer" con Bashir di Ari
Folman, candidato all'Oscar come miglior film straniero, è un cartoon che ricostruisce,
come un documentario, il massacro dei palestinesi avvenuto in Libano nel 1982;
grande ritorno del genere western con "Appaloosa" di Ed Harris dove
tra campi lunghissimi e campi medi, figure intere e primi piani i due
protagonisti proteggono la comunità dai fuori legge con forte riferimento alla
metafora dell'intera storia americana; "Lasciami entrare" di Tomas
Alfredson è, invece, la storia di un ragazzino di 12 anni che nella spettrale e
monotona periferia di Stoccolma si innamora di una bambina vampiro. Il ciclo
"Diritti" (che si riferisce anche al diritto
alla terra) si conclude il 23 aprile con "Vuoti a rendere" di Jan
Sverak, terzo capitolo della trilogia resa celebre da Kolya (Oscar nel 1996) e
vincitore del Premio del Pubblico e della migliore sceneggiatura al Karlovy
Vary International Film Festival nel 2007. Ambientato nella Praga
neocapitalista di oggi il film si sofferma sul tema della vecchiaia affrontato
da un professore di letteratura che decide di andare in pensione. Dal 5 marzo
al 23 aprile al cinema Centrale LUCCA Melosi via Roma, 14, tel. 0583 491463;
Comunale S. Quirico via per Camaiore, 1099, Monte S. Quirico, tel. 0583 341567;
Comunale 24 ore piazza Curtatone, 7, Lucca, tel. 0583 491398. PIANA Piegaia via
Capannori, 18, Porcari, tel. 0583 299007; Baldacci via Mazzei, 22, Spianate,
tel. 0583 20870; MEDIAVALLE E GARFAGNANA S. Anna piazza S. Giacomo,
Camporgiano, tel. 0583 618973; Lemmi snc via IV Novembre, 11/a, Villa
Collemandina, tel. 0583 68326; Betti via Umberto I, 150/158, Bagni di Lucca,
tel. 0583 87287; D'isa via G. Galilei, 2, Fornaci di Barga, tel. 0583 75016;
Lemmi via Valmaira 12/b, Castelnuovo, tel. 0583 62159. DANZA. Domenica 15 marzo
alle 16 al teatro "Nieri" di Ponte a Moriano spettacolo di danza
dello studio "Le silfidi": "Universo rosa: dalla donna
angelicata alla donna cibernetica".
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
ISTITUTO
AYCARDI-GHIGLIERI A scuola si diventa artisti tra musica, pittura e teatro Si
caratterizza come scuola ad indirizzo musicale l'Istituto di primo grado
Aycardi-Ghiglieri di Finale. L'insegnamento di uno strumento costituisce
infatti «integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento
obbligatorio dell'educazione musicale». Gli studenti possono seguire corsi di
pianoforte, flauto, violino e chitarra. La scuola propone, inoltre,
l'insegnamento di un'altra lingua europea oltre all'inglese (francese o
tedesco) e una lunga serie di laboratori facoltativi pomeridiani: pittura,
ceramica, ambiente, informatica, teatro, produzione televisiva, scienze
sperimentali, telaio, diritti umani, gruppo
sportivo e latino, quest'ultimo rivolto agli alunni delle classi terze. «Il
personale docente è interamente di ruolo - dice il preside Pier Luigi Ferro - e
l'orario di lezione è completo fin dall'inizio dell'anno. Mettiamo in atto un
progetto di accoglienza per l'inserimento dei nuovi alunni ed offriamo tempi-scuola
diversificati. Alla programmazione didattica si aggiungono attività integrative
come le uscite didattiche e le gite d'istruzione. La scuola dispone inoltre di
un servizio mensa e di una biblioteca per la consultazione e il prestito di
libri». I moduli proposti sono tre: 36 ore settimanali sabato compreso, 30 ore
settimanali sabato compreso e 30 ore settimanali con sabato libero.\
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Una bandiera per il
Tibet Martedì 24 febbraio è stato il sessantesimo anniversario dell'invasione
del Tibet da parte dell'esercito della Repubblica Popolare Cinese, mentre il 10
marzo sarà il cinquantesimo dell'insurrezione di Lhasa: sono giorni difficili
per il governo cinese sia per le ricorrenza tibetane sia sul lato dei diritti umani, il 25 febbraio tre persone si sono date fuoco nei pressi di
piazza Tienanmen. Sono 5 mila le esecuzioni capitali, secondo le organizzazioni
umanitarie, ogni anno; 500 mila i detenuti nei campi di lavoro; 30,
secondo Amnesty International sono i giornalisti incarcerati per il loro lavoro
e altre 50 persone sono finite in prigione per aver espresso il loro pensiero
su Internet. Noi Radicali, da sempre impegnati sul fronte dei diritti umani, rinnoviamo l'invito a non dimenticare il problema
dell'autonomia tibetana, della democrazia in Cina e della libertà religiosa
ovunque nel mondo e per questo abbiamo chiesto al Comune di Asti di aderire
all'Associazione di Comuni, Province, Regioni per il Tibet, che ha sede presso
il Consiglio Regionale della Regione Piemonte e, per questo, chiediamo ai
cittadini astigiani di esporre alle finestre la bandiera tibetana reperibile
contattandoci a radicali.asti@gmail.com. SALVATORE GRIZZANTI coordinatore
provinciale Associazione Radicale Adelaide Aglietta Gli italiani non hanno
pregiudizi Vorrei rispondere alla signora Alina Iacobescu, autrice della
lettera «Quanti legami tra romeni e italiani» pubblicata il 14 febbraio da La
Stampa. Più leggo la sua lettera e più mi convinco che abbia sbagliato
indirizzo per lanciare i suoi anatemi contro l'Italia e contro i ministri della
Repubblica. Si dà il caso che gli italiani non abbiano pregiudizi contro quei
romeni o contro quegli albanesi o contro altre etnie, purché dimostrino di
essere fatti con uno stampo simile al suo. Purtroppo hanno qualcosa da dire in
merito a coloro che fanno dell'Italia un terreno di conquista, che compiono
ogni tipo di misfatto e che dimostrano di non apprezzare le leggi permissive
che caratterizzano il nostro paese. Se mi permette, l'Italia e i suoi
cittadini, per comportarsi come dice la signora in fatto di repressione,
dovrebbero spendere delle barcate di soldini pubblici e questo solo perché
persone che non possono essere definite la quintessenza dell'onestà o della
correttezza, decidono, inaspettati ospiti, di comportarsi come animali selvaggi
fuori dal loro paese d'origine. Ringraziamo per il pensiero ma occorrerebbe far
opera di persuasione o attivarsi presso il governo romeno affinché si faccia
carico dei misfatti compiuti a casa d'altri da suoi cittadini che, anche se
oppressi da anni di regime, probabilmente cercano di dare sfogo alle loro
frustrazioni represse in patria a casa d'altri. A conferma di quanto asserito,
prenda visione dei dati relativi alla popolazione carceraria e, si renderà conto
di quanti «cittadini» stranieri sia composta in raffronto ai numeri di quella
locale. Non vorremmo essere cornuti e razziati! A. MARCHISIO Servono interventi
per il sistema moda Servono provvedimenti d'urgenza per salvare il sistema moda
anche nella Provincia Astigiana. Per consentire alle 150 imprese del settore
tessile, abbigliamento, calzature, che danno lavoro a circa 240 addetti, di
fronteggiare l'emergenza della crisi, auspico che il Governo prenda misure
temporanee che permettano alle aziende di superare la difficile fase
congiunturale. Non vogliamo essere costretti a chiudere o a licenziare i nostri
dipendenti. Gli interventi che ci aspettiamo dal Governo rappresentano una
boccata d'ossigeno per i nostri imprenditori e non avranno peso sulla collettività.
Infatti, consentendo alle nostre aziende di continuare a operare e garantire il
mantenimento dei posti di lavoro, si assicura gettito alle casse dello Stato e
non si sottraggono risorse per interventi di cassa integrazione. CINZIA SAVINA
presidente Confartigianato Moda Asti
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Inchiesta negli Usa
Nel mirino gli abusi della Cia La Commissione Intelligence del Senato Usa,
guidata dalla democratica Diane Feinstein, si appresta a lanciare un'inchiesta
che durerà almeno un anno, per ricostruire le modalità con cui la Cia ha
gestito prigioni segrete, programmi di «rendition»,
collaborazioni pericolose con i servizi segreti di Paesi che ricorrono alla
tortura e metodi di interrogatorio duri ai presunti terroristi. L'iniziativa è
già stata paragonata al lavoro della Commissione Church, che nel 1975 portò
alla luce gli abusi della Cia negli anni del Vietnam.
( da "Adige, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Bassa Val di Non In
scena stasera alle 20.30 Campodenno ricorda Alex Langer Sul palco «Profeta tra
gli stupidi» BASSA VAL DI NON - «Non solo Carta» è il titolo di una serie di
incontri che rientrano nell'ambito del progetto
"7x7ComunInsieme", dedicati alla Dichiarazione universale dei diritti
umani. Il primo appuntamento, stasera a Campodenno è dedicato ad
Alexander Langer , «Profeta tra gli stupidi». In sala Pozza, alle 20.30, va in
scena uno spettacolo che tratterà i temi dell'impegno e della partecipazione
alla vita pubblica. Mercoledì 11 marzo ci si sposta a Terres, dove la
sala riunioni del municipio ospiterà Franca Bazzanella , vice presidente del
Forum trentino per la pace e i diritti umani, e Giulia
Schirò , in rappresentanza dell'associazione Pace per Gerusalemme. La
dissoluzione della Jugoslavia e la pulizia etnica sono invece al centro della
serata in programma mercoledì 25 nella sala blu del municipio di Vigo di Ton:
sul palco dei relatori vi sarà Luisa Chiodi (Osservatorio Balcani e Caucaso)
che relazionerà sulla delicata situazione dell'Europa dell'Est. Temi che
saranno affrontati anche il 1° marzo a Sporminore, in sala civica, nel corso di
un incontro che vedrà la proiezione del film «No man's Land» e l'intervento di
Francesca Vanoni (Osservatorio Balcani e Caucaso). Mercoledì 22 nel teatro
comunale di Cunevo verrà presentato il viaggio, rivolto ai ragazzi, che verrà
organizzato in Bosnia Erzegovina, mentre a maggio (la data non è ancora stata
fissata) l'ospite del dibattito conclusivo sarà monsignor Giancarlo Bregantini
. L. Io. 28/02/2009
( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del
28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato 28 Febbraio
2009 Chiudi S. Donato, grande musical al teatro Due appuntamenti teatrali sono
in programma a San Donato Val di Comino oggi alle 21 e domani alle 17 presso il
Teatro Comunale "Cellucci". Ad esibirsi sul palcoscenico per l'opera
"Musical, che spettacolo" saranno i cantanti e i ballerini dei cast
di "Notre Dame de Paris" e di "Giulietta e Romeo", musical
presentati nelle più importanti città europee. L'assessore alla Cultura, Carlo
Rufo, esprime tutta la soddisfazione per un evento unico che «sicuramente
rappresenta il coronamento dei tanti investimenti culturali fatti
dall'Amministrazione Comunale in questi anni e che hanno fatto del nostro paese
un punto di riferimento per tutto il territorio provinciale». Per i due
spettacolo è previsto il tutto esaurito. Sezze/Ron concerto di beneficenza
Domani, dalle 18, presso l'Auditorium di Sezze si potrà assistere al nuovo
spettacolo di Ron: "L'altra parte di Ron", prima data del nuovo tour.
L'evento è organizzato dalla Leonardo onlus di Sezze. Il costo del biglietto è
di 25 euro: il ricavato del concerto, al netto delle spese, sarà devoluto
all'Associazione Terre des hommes che si occupa di «aiuto diretto all'infanzia
in difficoltà, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso»,
indicando come prioritario il Progetto Colombia, Centro per
la riabilitazione fisica e psicologica delle persone vittime di Tortura Info: 0773.887397; www.leonardo-onlus.it Premio Fiaba per te a
S.Pietro Infine L'Associazione "Ad Flexum" di San Pietro Infine ha
indetto la 3ª edizione del premio letterario "Una fiaba per te". Gli
elaborati dovranno pervenire entro il 15 maggio. Per informazioni tel.
0823.901361, o e-mail: adflexum.sanpietroin@libero.it.
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
ADRIA E DELTA DEL PO
pag.
( da "Adige, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
ALBERTO PICCIONI S e
gli scimpanzé avessero la possibilità di dialogare tra loro, come fanno gli
uomini, probabilmente elaborerebbero una forma di religiosità simile
all'animismo ALBERTO PICCIONI S e gli scimpanzé avessero la possibilità di
dialogare tra loro, come fanno gli uomini, probabilmente elaborerebbero una
forma di religiosità simile all'animismo. Sono capaci di aiutarsi, comprendere
i bisogni dell'altro: egoismo e aggressività non sono «scritti» nel loro
patrimonio genetico che condividono con l'uomo per il 99%. In questo risiedono
molte delle «Ragioni della speranza» che Jane Goodall (la cui ricerca sugli
scimpanzé iniziata negli anni '
( da "Messaggero, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato 28 Febbraio
2009 Chiudi WASHINGTON - I metodi usati dalla Cia sotto la presidenza Bush
hanno varcato evidentemente i limiti della legalità e del rispetto dei diritti umani.
Ed ecco che il Senato americano è pronto a lanciare un'inchiesta sull'operato
dalla Cia durante quegli anni bui. In particolare, l'inchiesta
che avrà al centro le detenzioni segrete ed metodi di interrogatorio in odore
di tortura adottati con i sospetti combattenti nemici. Lo rivela il Los Angeles
Times, citando fonti del Congresso che specificano che l'indagine della
Commissione per l'Intelligence sarà tesa a scoprire nuove informazioni riguardo
l'origine di questi metodi e la loro esecuzione. Ma, aggiungono, non
sarà finalizzata a stabilire comportamenti illeciti da parte di singoli agenti
dell'agenzia di intelligence. È indubbio, comunque, che un'inchiesta del genere
accenderà finalmente i riflettori su pratiche e operazioni, tra le quali le
tristemente note extraordinary rendition, in questi anni obiettivo di critiche
e polemiche in tutto il mondo. Voluta dalla maggioranza democratica, in linea
con quanto affermato più volte dal presidente Obama che ancora martedì al
Congresso ha ribadito che «senza equivoci ed eccezioni gli Stati Uniti non
torturano», si tratterà, spiegano le fonti del Senato, «di un'inchiesta
conoscitiva tesa ad imparare dagli errori commessi e vedere se vi sono
raccomandazioni per le detenzioni e gli interrogatori in futuro». Agli esperti
ricorda quella che venne condotta nel 1975, sotto la guida del senatore
democratico Frank Church, il cui rapporto finale, e soprattutto le rivelazioni
contenute, portarono a varare un maggiore controllo e possibilità di intervento
da parte del Congresso nelle operazioni di intelligence. Da parte sua, Leon
Panetta, l'ex capo dello staff di Bill Clinton scelto da Obama per guidare
l'agenzia, ha già assicurato la massima disponibilità con un'eventuale
inchiesta e promesso maggiore trasparenza rispetto agli anni di Bush. «Se le
commissioni vorranno avere informazioni in alcune aree, noi coopereremo - ha
detto - credo che noi abbiamo la responsabilità di essere trasparenti e fornire
informazioni». Ma si è detto sicuro che nessun agente della Cia potrà essere
perseguito per azioni compiute per ordine dell'amministrazione. «Credo che
stessero facendo il loro lavoro nel modo in cui gli era stato indicato, che
fossero d'accordo o no» ha detto.
( da "Manifesto, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
PALESTINA «Crimini
di guerra a Gaza», magistrato spagnolo va avanti col procedimento contro
militari di Tel Aviv per un massacro del 2002 Cisgiordania, Israele costruirà
migliaia di nuove case nelle colonie Michele Giorgio GERUSALEMME Il governo
israeliano è ufficialmente impegnato a non ampliare le colonie ebraiche in
Cisgiordania, ma da due anni un'agenzia governativa lavora senza sosta a un
progetto per costruire migliaia di nuove case a est della «Linea verde», il
confine tra Israele e i Territori occupati tracciato dopo l'armistizio del 1949.
Il piano, rivelato ieri dal quotidiano Ha'aretz, prevede la costruzione di 550
appartamenti a Gvaot, nei pressi di Gush Etzion, tra Betlemme e Hebron. In un
secondo momento ne verrebbero fabbricati altri 4.450, di cui
( da "Giornale.it, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 51 del 2009-02-28
pagina 7 «Per noi vittime la vita è un inferno» di Stefano
Zurlo Parla la moglie di un commerciante ucciso a bruciapelo da un rapinatore:
«I giudici non capiscono che così torturano chi ha già subìto una ferita
devastante. Uno choc che ci si porta dietro per sempre» MilanoSi aggrappa ad
un'immagine felice: «Presto nascerà la mia prima nipotina e io spero tanto che
abbia gli occhi azzurri, bellissimi, del mio Ezio». Ezio che non c'è più
dal 20 luglio '99, quando fu ucciso a bruciapelo da un rapinatore all'interno
della sua gioielleria, alla periferia di Milano. Maria Rosa Bartocci, la
vedova, (nella foto col marito) è gentilissima ma si capisce che quel dramma è
un macigno che non si vuol spostare. «Io non so - riprende - come sia maturata
la tragedia di Massimo Mastrolorenzi, ma dopo un fatto del genere la vita non è
più la stessa». Un attimo. Suo marito fu ammazzato, Mastrolorenzi reagì e sparò
a due rapinatori. Non è diverso? «Fino a un certo punto. Noi eravamo contrari
all'uso delle armi, per me impugnare la pistola era e resta un errore. Però non
si può criminalizzare una reazione forse eccessiva». A Mastrolorenzi era stato
contestato il duplice omicidio volontario. «Ma come si fa? Io non sono un
avvocato ma come si può contestare ad un uomo che viene aggredito mentre fa il
suo lavoro un reato così grave? Questi giudici non si rendono conto che così
torturano chi ha già subito un'esperienza devastante. Forse non sanno che
uccidere è già una pena, un castigo che uno si è dato da solo, uno choc
terribile che ci si porterà dietro per tutta la vita». L'orefice di Roma
ripeteva che quei due potevano essere i suoi figli. «Appunto. Uno non è più lo
stesso. Chi non è abituato a sparare, vede il proprio ordine andare a rotoli,
capisce che forse ha sbagliato, non è un delinquente, ci mancherebbe, ma ormai
quel che è fatto è fatto». Che cosa avrebbero dovuto fare i magistrati di Roma?
«Va bene contestare l'eccesso di legittima difesa, ma poi dovevano chiuderla
lì. Un errore si paga: è successo ai Maiocchi, qui a Milano, che ho anche
conosciuto, e a Giovanni Petrali, il tabaccaio. Fine». Ma se le imputazioni
cambiano e si susseguono nell'arco di cinque, sei anni? «È una tortura
insostenibile, ma lo Stato che vuole da noi? Gli stupratori, invece, come
quello di Napoli che l'altro giorno ha violentato un bambino, sono sempre in
giro anche se hanno dei precedenti. Perché loro sì e noi onesti cittadini che
abbiamo solo reagito, e glielo dice una che è contraria all'uso delle armi, no?
Perché se la prendono sempre con noi?». Mastrolorenzi aveva picchiato a sangue
la convivente prima di impiccarsi. È quella la causa scatenante? «Mah. Non
credo. È solo la scintilla». Bisogna tornare indietro nel tempo? «Sì, perché la
vita dopo una rapina di quel genere non è più come prima. Per tantissime
ragioni. Io ho visto quel delinquente, David Moneypenny, appoggiare la canna
della pistola alla spalla di mio marito e fare fuoco a bruciapelo, mentre Ezio
era immobile. Mi è morto davanti. Ma è stato solo l'inizio». Poi? «A novembre,
quattro mesi dopo, ho venduto, anzi svenduto la gioielleria. Non avevo più la
testa, non volevo più parlare con i clienti, ero stufa. E dentro avevo e ho
questo buco profondissimo. Però, per fortuna, insieme ai miei figli ho trovato
la forza di andare avanti. Il dolore ci ha cementati e adesso la vita ricomincia
con la nipotina in arrivo. Ma non sempre è così. Forse il povero orefice di
Roma, davanti a questa disgrazia e a quel che ne è seguito, si è sfaldato, non
ha retto, è andato alla deriva. Io stessa mi sono trovata in una situazione
paradossale». Quale? Luciano Carmeli, uno della banda, ad un certo punto è
stato scarcerato. Per motivi di salute». Lei come l'ha presa? «Male. Molto
male. Lui era tornato, addirittura, nel nostro quartiere. In via Padova. Ho
chiesto spiegazioni, mi hanno risposto che stava malissimo. Può morire, ho
replicato, in un letto del carcere di Opera che è pure attrezzato. Niente da
fare. È morto fuori. Mi dicono per ragioni umanitarie: ma la pietà senza
giustizia non è più umana». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4
- 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 51 del 2009-02-28
pagina 10 La falsa polemica Berlusconi a Sarkozy, battuta sulla Sorbona non su
donna Carla di Redazione RomaIl paradosso, va detto, è ben strano. Perché tanta
dev'essere l'assuefazione alle battute e allo stile a volte goliardico del
Cavaliere che pure quando la gag non c'è si fa di tutto per scovarla. Con tanta
pervicacia da arrivare a presentare una denuncia alla Corte europea di
Strasburgo in base alla ricostruzione di un labiale su Canal+. Un paradosso che
si attorciglia su se stesso quando Palazzo Chigi, vittima degli eventi, pur
avendo cose più importanti da fare è costretto a smentire la versione
accreditata dall'emittente francese. Ma andiamo con ordine. Il teatro dello
scandalo è la conferenza stampa di Berlusconi e Sarkozy a Villa Madama e
quell'attimo in cui il premier si avvicina all'inquilino dell'Eliseo
sussurrandogli poche parole. Sarkò ride e chiosa: «Non sono sicuro di dover
ripetere... ». Canal+ indaga e dà la sua versione: «Moi je t'ai donné la tua
donna», avrebbe detto il Cavaliere con una chiara allusione all'italianità di
Carla Bruni. Apriti cielo. Anna Paola Concia, deputata del Pd, e Donata
Gottardi, parlamentare europea del Pd-Pse, sono indignate
al punto di promettere denuncia alla Corte di Strasburgo per «violazione della
Convenzione europea dei diritti dell'uomo». Che si siano fatte prendere la mano sta nelle cose,
visto che la Convenzione è cosa seria e la violazione dei diritti umani è crimine grave. Però, tanto è surreale la vicenda che c'è quasi
da augurarsi che il processo si faccia davvero. D'altra parte, perché
diavolo la Corte di giustizia dovrebbe continuare a perder tempo con la
lentezza dei processi italiani, con i problemi legati alla libertà religiosa o
con la sparizione in Russia di civili ceceni quando c'è da occuparsi della
battuta - peraltro presunta e comunque smentita da Palazzo Chigi - di
Berlusconi durante una conferenza stampa? E sì che sarebbe una bella
processione davanti alla Corte di Strasburgo, con il Cavaliere a giurare che
mai si sarebbe permesso di dire una cosa simile sulla Bruni e una schiera di
logopedisti ad esercitarsi in memoriali e contromemoriali. E con Sarkò chiamato
a testimoniare e difendere l'onorabilità della moglie. Uno spettacolo
imperdibile. E decisamente meglio di quello visto ieri, con Canal+ a
sentenziare, la Concia e la Gottardi a inseguire e Palazzo Chigi costretto a
smentire la ricostruzione dell'emittente francese. Non è vero che ha detto «moi
je t'ai donné la tua donna», si legge a sera in una nota del governo. E allora
cosa? «Tu sais que j'ai étudié à la Sorbonne», tu sai che ho studiato alla
Sorbona. Davvero un bel rompicapo. Anche se, non vogliatecene, in attesa della
sentenza della Corte europea di giustizia dormiremo comunque sonni tranquilli.
© SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Agi" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
USA-CINA, RIPRENDONO
GLI SCAMBI MILITARI (AGI) - Pechino, 28 feb. - Malgrado le frizioni
tra i due Paesi riemerse nei giorni scorsi a proposito della situazione dei
diritti umani in Cina, gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare hanno
raggiunto un accordo per la ripresa della collaborazione in campo militare: lo
ha annunciato David Sedney, vice ministro della Difesa aggiunto americano, al
termine di due giorni di colloqui a Pechino con esponenti governativi cinesi.
"Abbiamo concordato di riprendere al piu' presto gli scambi militari ad
alto livello", ha spiegato Sedney.
( da "Agi" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
USA-CINA: RAGGIUNTO
ACCORDO SU RIPRESA COLLABORAZION MILITARE (AGI) - Pechino, 28 feb. - Malgrado
le frizioni tra i due Paesi riemerse nei giorni scorsi a
proposito della situazione dei diritti umani in Cina, gli
Stati Uniti e la Repubblica Popolare hanno raggiunto un accordo per la ripresa
della collaborazione in campo militare: lo ha annunciato David Sedney, vice
ministro della Difesa aggiunto americano, al termine di due giorni di colloqui
a Pechino con esponenti governativi cinesi. "Abbiamo concordato di
riprendere al piu' presto gli scambi militari ad alto livello", ha
spiegato Sedney.
( da "Avvenire" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
MONDO 28-02-2009 Il
Guatemala apre gli archivi sui desaparecidos GUATEMALA. Fascicoli, documenti,
operazioni clandestine. A 12 anni dalla fine della guerra civile, l'esercito
del Guatemala ha consegnato alla giustizia parte dei suoi archivi segreti.
Contengono i piani antisovversivi creati dai militari fra il 1978 e il 1983,
nel pieno di uno dei più lunghi e sanguinari conflitti della storia
latinoamericana. La data non è stata casuale: mercoledì il Guatemala ha
ricordato il decimo anniversario del rapporto della Commissione della Verità.
La guerra mise in ginocchio il Paese dal 1960 al 1996, provocando oltre 200mila
morti e desaparecidos. Le vittime, per lo più, furono indigeni delle comunità
contadine. Il 93% dei crimini contro l'umanità vennero compiuti dall'esercito.
È stato il ministro della Difesa, il generale Abraham Valenzuela, a consegnare
la documentazione ad un tribunale di prima istanza penale, nell'ambito di una
maxi-causa contro dei militari accusati di genocidio e
tortura. La battaglia legale è stata lunga: il tribunale aveva richiesto i
fascicoli 4 anni fa, ma gli avvocati dei militari presentarono un ricorso. In
particolare la difesa dell'ex dittatore Efraín Ríos Montt sostenne che
custodivano «segreti di Stato»: l'apertura avrebbe messo a rischio la sicurezza
nazionale. Ma lo scorso anno la Corte di Costituzionalità ha obbligato
l'esercito a consegnare i documenti. «In questi archivi speriamo di trovare dati
sul destino dei nostri fratelli, dei nostri familiari» ha detto Miguel Itzep
del Movimento nazionale delle vittime della guerra. La declassificazione degli
archivi militari permetterà l'identificazione di una parte dei responsabili di
omicidi e torture, ma conoscere tutta la realtà storica di quegli anni non sarà
facile: l'esercito ha consegnato soltanto due dei quattro piani creati per
combattere la guerriglia. Gli altri due sono «spariti». Il presidente
guatemalteco Alvaro Colom ha chiesto nuovamente perdono al Paese per il
genocidio degli indigeni. Michela Coricelli
( da "Avvenire" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
MONDO 28-02-2009
«Tienanmen, chiediamo ancora giustizia» DA PECHINO A poco più di tre mesi dal
ventesimo anniversario della repressione dei moti studenteschi per la
democrazia in piazza Tienanmen a Pechino, nella notte fra il 3 e il 4 giugno '89,
e a una settimana dall'apertura dell'annuale sessione plenaria dell'Assemblea
del Popolo (il Parlamento cinese), le madri delle vittime hanno sollecitato
ufficialmente la punizione dei colpevoli della strage, costata oltre
quattrocento morti secondo le stime più attendibili, anche se un bilancio
definitivo mai è stato stilato. In una lettera aperta inviata ai vertici del
Partito Comunista cinese e ai deputati, le "madri" chiedono inoltre
l'apertura di una formale inchiesta sul ruolo ricoperto dalle Forze armate
nella carneficina, e l'accertamento del numero effettivo delle vittime. Il
testo della missiva, che reca in calce le firme di 127 persone, è stato reso
noto dall'organizzazione umanitaria americana Human
Rights Watch. «Il massacro da tempo si è garantito un posto nella galleria
delle vergogne della Storia», si legge nel messaggio, in realtà soltanto
l'ultimo di una lunga serie di petizioni inviate al Parlamento, nessuna delle
quali ha mai ricevuto la benché minima risposta. Le madri reclamano inoltre un
pubblico riconoscimento dell'eccidio da parte del governo della Repubblica
Popolare, scuse formali, ammissione di responsabilità politica e risarcimenti
per le uccisioni dei pacifici manifestanti di allora. Ieri
intanto la Cina è tornata sulla polemica con gli Stati Uniti sul rispetto dei
diritti umani. Con tanto di "contro-rapporto". La criminalità
rappresenta una minaccia per tanti americani, per la loro vita, le loro
proprietà e la loro sicurezza personale e la discriminazione razziale permea la
vita sociale in molte zone degli Stati Uniti, si legge nel documento cinese.
Lo studio cinese denuncia una mancata corretta tutela dei diritti economici,
sociali e culturali degli americani, a parla di molti giovani «affetti da
disordini della personalità». Nuova lettera aperta delle «madri» delle vittime
della repressione del '89: «I responsabili della strage vengano finalmente
puniti»
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Praga. Il ministro ceco per i Diritti umani e le
minoranze, Michael Kocab, dei Verdi, passerà una settimana in un condominio
abitato da Rom a Chomutov, nel nord della Repubblica ceca. Il musicista ed ex
dissidente Kocab ha accettato l'invito del sindaco di Chomutov, Ivana Rapkova
(Ods, Civici democratici), a provare di persona a convivere con gente che,
a suo dire, non paga l'affitto e disturba i vicini. «Sì, ci vado. Devo trovare
la data giusta e risolvere i problemi tecnici per la connessione internet ed
andrò» ha detto il ministro che lunedì si era rifiutato di accettare l'invito.
Adesso ha cambiato idea ma a condizione di poter continuare a sbrigare il suo
lavoro anche dal quartiere rom. «Quando ho visto che la gente ci tiene molto,
ho cambiato idea» ha spiegato Kocab.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Un'indagine condotta
dal relatore dell'Onu sui diritti umani nella guerra
al terrorismo, ha concluso che agenti di servizi segreti stranieri inviati a
Guantanamo per interrogare i detenuti della prigione americana hanno violato le
leggi internazionali sui diritti umani. Nel
rapporto vengono indicati 18 paesi - tra cui l'Italia - che nel corso degli
anni avrebbero inviato addetti a interrogare detenuti a Guantanamo.
( da "Targatocn.it" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Valmaggia e Costa
firmano appello per la democrazia in Iran Negli ultimi mesi, numerose organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani hanno ripetutamente espresso la loro preoccupazione sulla
crescente violazione dei diritti umani in Iran. Le impiccagioni pubbliche, nel solo mese di gennaio
2009, sono state 59, oltre ad impiccagioni di minorenni, amputazione degli
arti, arresti arbitrari di massa delle donne e dei giovani. Verso la
fine del
( da "KataWeb News" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Chimerica per amore
o per forza 28 febbraio 2009 alle 19:35 — Fonte:
rampini.blogautore.repubblica.it — 0 commenti La Cina e gli Stati Uniti hanno
deciso di ripristinare un " dialogo militare ai massimi livelli" ,
una forma di consultazione istituzionalizzata tra i vertici delle forze armate
che era stata interrotta cinque mesi fa da parte di Pechino per protestare
contro la vendita di armi americane a Taiwan. Un alto dirigente del Pentagono
ha commentato di " non aver mai sentito un' atmosfera così positiva nei
rapporti bilaterali" . Come già si è notato con la recente visita di
Hillary Clinton a Pechino (assai discreta su Tibet e
diritti umani), un effetto della crisi economica sembra essere quello di
spingere Cina e America a smussare gli angoli. Meglio mettere da parte (per
ora) i punti di potenziale conflitto, e dare la priorità all' interesse
obiettivamente convergente e prioritario: uscire fuori dalla recessione al più
presto. Poi nel lungo termine, naturalmente, chi avrà più tela da
tessere. rampini
( da "Corriere.it" del 28-02-2009)
Argomenti: Diritti umani
Le scuse per tacere
sempre Martedì erano sessant'anni che la Repubblica popolare cinese aveva
invaso militarmente il Tibet; che, ora, ne è una regione autonoma. Sono giorni
«sensibili», per la Rpc, sia per la ricorrenza tibetana; sia per la questione
dei diritti umani, acuitasi dopo che il segretario di
Stato americano, Hillary Clinton, in visita ufficiale, ha evitato accuratamente
di parlarne con i dirigenti cinesi. Contribuisce, inoltre, ad alimentare
l'ipotesi di tensioni, l'«incidente» di ieri, non lontano da piazza Tienanmen,
dove tre persone sono rimaste coinvolte nell'incendio della loro auto. I tre
secondo la polizia erano venuti a Pechino per presentare una «petizione»
all'Assemblea del popolo. Che il diritto dei tibetani alla propria indipendenza
e quelli umani della stessa popolazione cinese siano,
o no, in questi giorni, all'ordine del giorno delle autorità di sicurezza
indipendentemente dalla reale natura dell' «incidente» della Tienanmen è un
fatto che essi sono «il» problema irrisolto nei rapporti fra la Repubblica
popolare e le democrazie liberali occidentali. Come la Clinton, per chiunque
vada a Pechino, pare non sia mai venuto il momento di
parlare dei diritti sistematicamente violati dal regime comunista. Prevalgono
le «ragioni degli Stati». E' vero che, nel suo rapporto annuale sulla
situazione dei diritti umani nel mondo, Washington afferma che «la loro promozione è un
passaggio essenziale della nostra politica estera». Ma quali sono le
«ragioni degli Stati » che impediscono agli uomini (di Stato) di conciliarli
con le «ragioni della coscienza»? Secondo Giovanni Botero che nel 1589
licenziava il suo trattato Della Ragion di Stato è semplicemente l'arte del
governo, la conoscenza dei mezzi necessari alla conservazione, alla fondazione
e all'estensione, del dominio statuale, ispirata alla prudenza come «virtù
pratica». Botero ubbidiva agli imperativi della Controriforma, che aveva messo
al bando le opere di Nicolò Machiavelli, il quale aveva piegato l'etica alla
politica, sostenendo che lo Stato aveva sue proprie «ragioni» che non si
conciliavano con la morale e la religione. Scriveva già allora Botero: «I Greci
e i Romani, per cavar qualche utilità da' nemici presi in guerra, li facevano
schiavi e gl'impiegavano a lavorar la terra o ad altro esercizio; ma i Chinesi
non gli ammazzano, né mettono loro taglia, non gl'incatenano, non li destinano
a far altro finalmente, che a servir nella guerra nelle frontiere più lontane
dalla patria loro, e in abito cinese». È la stessa spiegazione strategica che
dà oggi Pechino del suo dominio sul Tibet. Ragioni di sicurezza. E, ancora: «La
prudenza è una virtù il cui ufficio è cercare di ritrovare i mezzi convenienti
per conseguire il fine, e l'astuzia tende al medesimo fine, ma differisce dalla
prudenza in questo, che nell'elezione de' mezzi quella segue l'onesto più che
l'utile, questa non tiene conto se non dell'interesse». È la stessa ragione che
suggerisce alle democrazie liberali di non trovare mai il momento di parlare
dei diritti umani. Il mondo, da allora, è cambiato. Ma
non sono certamente cambiati gli uomini. Piero Ostellino stampa |