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Report "Diritti umani"   26-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Diritti umani

Cinema, arte, musica per parlare di diritti ( da "City" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: musica per parlare di diritti Human Rights Nights Al via la nona edizione del festival dedicato a chi non ha diritti: cinema, mostre d'arte e concerti per parlare del loro disagio. Quella per i diritti umani è una battaglia che non può conoscere pause o ripensamenti, e così pure il festival che di questa lotta ha fatto la propria bandiera: da domani torna Human Rights Nights,

Pena capitale, nel 2008 il primato è della Cina ( da "EUROPA ON-LINE" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: organizzazione per i diritti umani, perché il 19 dicembre scorso ? dopo dieci anni senza esecuzioni ? è stata eseguita una nuova condanna a morte, vittima Charles Elroy Laplace. Che il timore dell?organizzazione non sia infondato lo dimostrano i dati, diffusi ieri, contenuti nel rapporto Condanne a morte e esecuzioni nel 2008.

"La Moratti deve vietare il raduno neonazista" ( da "Stampa, La" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani - si legge nel comunicato dell'Anpi - sono valori da difendere contrastando le attività delle organizzazioni neofasciste e naziskin che li negano». «Rivolgiamo un appello - conclude l'Anpi - alle autorità preposte, a tutti i cittadini milanesi, alle forze democratiche, alle associazioni e ai sindacati perché sulla base delle norme costituzionali sia vietata una simile

SULL'AMORE Incontro con il filosofo Galimberti Si svolgerà oggi, giovedì, alle... ( da "Giornale di Brescia" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: GIURISPRUDENZA 60 anni di diritti umani Per il quarto incontro del ciclo «I diritti umani a sessant'anni dalla Dichiarazione universale del 1948» oggi, giovedì, dalle 10.15 alle 11.45 si svolgerà un incontro alla facoltà di Giurisprudenza con Timothy Endicott della Oxford University sul tema: «I diritti umani sono realmente universali?

Sarà la poetessa premio Nobel Wislawa Szymborska ad aprire il festival Human right n... ( da "Leggo" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dedicata ai diritti umani, è in programma da oggi fino al 5 aprile. In cartellone oltre 50 film, mostre e concerti, tutti dedicati alle identità e alla lotta per i diritti civili. Tra i titoli di spicco della rassegna, promossa da Comune e Università, "The war on democracy" e "7 Years on the Frontline", dedicato alla giornalista russa Politkovskaya.

La tragedia del popolo della Birmania arriva sul grande schermo con due film documentario che sarann... ( da "Leggo" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La pellicola ha ricevuto il premio speciale per i diritti umani dal presidente ceco Vaclav Havel. Il secondo documentario tratta la poetica e la politica della Birmania. Il narratore è U Kovida, saggia guida spirituale, arrestato e torturato dal regime birmano. Morì poco dopo le riprese all'età di 81 anni a New York.

Terrorismo, tre nuovi reati ( da "Italia Oggi (La Legge)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Preservando il rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati:

dibattito in consiglio sulla centrale nucleare ( da "Centro, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: VASTO, film sui diritti umani. L'Arci aderisce alla campagna si sensibilizzazione sui diritti umani. Domani, alle 21, nella sede di corso Plebiscito (di fronte al teatro Rossetti) proiezione in anteprima del film "All human rights for all" sulla Dichiarazione Universale.

Pacchetto sicurezza, il no degli immigrati ( da "Eco di Bergamo, L'" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani e la coesione sociale». «La Cisl - prosegue Pelleriti - ha aderito alla proposta consapevole del valore dell'iniziativa. Rinunciare alle bandiere per noi non vuol dire rinunciare alla nostra identità ma metterla a disposizione. È legittimo non pensarla allo stesso modo, ma ci vuole chiarezza: chi non vuole rinunciare alle bandiere perché vuole la propria visibilità

immigrazione, problema ( da "Nuova Sardegna, La" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: asilo si manteneva in difficile equilibrio tra la protezione delle persone che fuggono a causa della violazione dei diritti umani e la repressione dei flussi migratori. Negli ultimi tempi, e specialmente dopo le tante azioni terroristiche, si è diffuso un clima di paura e sospetto che modifica l'equilibrio nella direzione del controllo e della repressione.

A GIURISPRUDENZA QUARTO INCONTRO CON TIMOTHY ENDICOTT ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: I diritti umani a 60 anni dalla dichiarazione universale» su «Are human rights really universal?». Interviene Timothy Endicott, Oxford University. IN LOGGIA A LEZIONE DI GIORNALISMO CON LIONS E STUDENTI I Lions e la Consulta degli studenti organizzano per stamattina dalle 9,15 «Lezioni di giornalismo» in salone Vanvitelliano.

Terrorismo, tre nuovi reati ( da "Italia Oggi" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Preservando il rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al terrorismo: l'istigazione a commettere atti di terrorismo, il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici.

Tutte le donne del Président ( da "Riformista, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: la sottosegretaria ai Diritti Umani, anche lei in forte calo nel borsino sarkozista per aver pubblicamente dissentito dal presidente che la destinava alla campagna per le europee. Per Kelly dovrebbe essere diverso e le sue amicizie al governo potrebbero garantirle una migliore accoglienza nella maggioranza.

incontro in vista della marcia della pace ( da "Messaggero Veneto, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dei diritti umani e della laicità. I relatori hanno contestato, in particolare, i provvedimenti che si intendono attuare nel settore della sicurezza e dell'immigrazione. Una società sicura - è stato detto - è quella che si prende cura con umanità e compassione delle persone, non arroccandosi e blindandosi con atteggiamenti discriminatori.

lotte, denunce, violazioni: ciak sul mondo "in-differente" - emanuela giampaoli ( da "Repubblica, La" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attenzione sulla situazione dei diritti umani nel pianeta, dalla steppa dell´Asia centrale raccontata in «Tulpan» di Sergei Dvortsevoy, a Los Angeles in «Below Sea Level» di Gianfranco Rosi, Leone d´oro per la sezione Orizzonti a Venezia, all´America Latina e Medio Oriente narrati in «War on Democracy» di John Pilger e Christopher Martin fino alla Bosnia di «

La difesa della Costituzione ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attuale situazione in cui stanno acquistando forza antichi fondamentalismi che rischiano di minare quanto di civile e costruttivo è stato fatto, e non solo in Italia, sul piano della dignità della persona e della tutela dei diritti umani. Scalfaro ha concluso la lezione' firmando i libretti della Costituzione dei ragazzi.

La scuola del popolo ( da "Manifesto, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: FIRENZE cinema stensen La scuola del popolo Nuovo appuntamento della rassegna organizzata da Amnesty sui diritti umani. In programma alle 21 "Non uno di meno" di Zhang Yimou, Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia 1999, storia di una ragazzina che accetta una breve supplenza nella scuola di una zona rurale e misera della Cina, in cui anche i gessetti sono un bene prezioso.

Acqua e giustizia ( da "Manifesto, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: legata alla sostenibilità ambientale e ai diritti umani. Partecipano all'iniziativa Emilio Molinari, Giorgio Cancelliere, Alfredo Lozej, Giancarlo Peterlongo e Miriam Giovenzana. Alla fi ne, più o meno all'ora di cena, si mangiucchia con un buffet ricco di prodotti «distribuiti nel rispetto della natura».

FUCECCHIO AL CIRCOLO in via De' Cadolingi 44, st... ( da "Nazione, La (Empoli)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 15 si parla di «Diritti umani nella società d'oggi». Relatore, introdotto dal presidente dell'associazione Antonio Cino, sarà Antonio De Angeli docente all'Università di Siena. Subito dopo ci sarà una lettura di liriche dei fucecchiesi vincitori al Premio letterario «Domenico Rea» 2008.

ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del ... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: presidente del consiglio comunale Giuseppe Caroti presenterà il convegno «Diritti umani in Iran», esperienzee immagini di un viaggio alla scoperta di resistenti disarmati, con Antonio Stango, della direzione del partito radicale, e Esmail Mhoades, rappresentante in Italia della resistenza iraniana. L'iniziativa è dell'associazione «LiberAperta» e del periodico «Fatti di libertà».

PERUGIA - Direttore, ancora spacciatori presi nei pressi di una scuola, un episodio che evid... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: del rispetto dei diritti umani anche attraverso progetti che aprono anche agli scambi culturali giovanili internazionali. E questa opera di promozione della coscienza civile, unitamente alla trattazione delle problematiche specifiche, come dicevo sono la prima barriera contro i pericoli della droga.

la rabbia e la paura nella polveriera dei campi rom - (segue dalla copertina) giampaolo visetti ( da "Repubblica, La" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: a ignorare i diritti umani. Eppure l´Italia è la nazione europea con la percentuale più bassa di zingari: tra i 140 e i 170 mila. Vivono qui dal 1300 e il 70% di loro sono cittadini italiani. Dopo la chiusura dei lager nazisti, dove assieme agli ebrei sono stati sterminati tra i 200 e i 500 mila zingari, solo l´Italia li confina in campi recintati.

Questa sera c'è Amnesty ( da "Provincia Pavese, La" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attività volta a difendere i diritti umani. I gruppi locali di Amnesty International, attivi a Pavia e Voghera, puntano, tra le altre cose, a fondare in tempi brevi una struttura a Binasco: «Negli ultimi tempi - spiega la volontaria Francesca Piaggi - stiamo promuovendo una serie di azioni per incrementare la nostra presenza a Voghera e nel sud milanese.

QUANTA SICUREZZA PER SENTIRTI SICURO? IMPRONTE DIGITALI, TELECAMERE, CONTROLLI: SICUREZZA O GRANDE FRATELLO? UN DIBATTITO ITALIANO E EUROPEO ( da "marketpress.info" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: lotta al terrorismo non deve andare a discapito del rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Sicurezza e libertà: qual è il giusto equilibrio? Ti può anche piacere fare nudismo d´estate in spiaggia. Ma forse in aeroporto ti darebbe un po´ fastidio. Per questa ragione l´anno scorso il Parlamento si è opposto all´installazione dei body scanner negli aeroporti europei.

NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira... ( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 26-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Diritti umani

Abstract: In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.

NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 26-03-2009) + 8 altre fonti
Argomenti: Diritti umani

Abstract: In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.

Soldati italiani internati da Hitler: via alla commissione storica ( da "Corriere della Sera" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: emesso una sentenza secondo la quale in caso di violazione dei diritti umani uno Stato non dovrebbe ottenere immunità di Stato (...). La riteniamo una violazione delle garanzie per gli Stati. Gli etiopici potrebbero rivendicare indennizzi dall'Italia», ha detto l'ambasciatore. Con questa tesi, secondo la quale nessuna pace potrebbe resistere senza il principio di immunità degli Stati,

Convegno per i giovanisu valori e diritti umani Le sorprese del Buco del Diavoloalla scoperta dei reperti preistorici ( da "Secolo XIX, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l'educazione alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile; si vuole aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri.

Pena di morte lugubre ombra sul XXI secolo ( da "Gazzettino, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.

Luigi Scricciolo, vent'anni in attesa di giustizia ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La sua visione del mondo era fondata sulla solidarietà e la difesa dei diritti umani unitamente al ripudio della violenza. Scricciolo lavorò a lungo nella direzione della Uil ma si impegnò, come spiega la pagina di Wikipedia a lui dedicata, anche in campo internazionale: sostenne Charta 77 (la più importante iniziativa del dissenso nella ex Cecoslovacchia), la resistenza afgana,

Bolivia, Onu: autonomisti responsabili per il massacro del Pando ( da "Velino.it, Il" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Onu per i Diritti Umani nel Paese, il canadese Denis Racicot, presentando un dossier sul paese andino. Racicot ha sottolineato la preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza provocata dalla contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che rispondono ai prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo braccio di ferro con il governo nazionale.

Consiglio d'Europa, nuovo richiamo all'Italia: ( da "Corriere.it" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e che si occupa di diritti umani, democrazia e giustizia sociale, da non confondersi con il Consiglio europeo, l'esecutivo della Ue, che rappresenta invece i governi degli Stati membri e si riunisce a Bruxelles - ha dunque invitato il nostro Paese a procedere con le riforme necessarie per abbreviare la durata dei procedimenti,

Sanremo, l'Esercito Italiano vince il "Global Education Award 2009" ( da "Sestopotere.com" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: parole ed azioni hanno favorito lo sviluppo e la crescita dell'educazione". Questa la motivazione: "per i numerosi interventi delle missioni umanitarie compiute in questi anni dall'Esercito italiano, che ha sempre posto in primo piano la salvaguardia delle popolazioni e il rispetto dei diritti umani".

Brivio: Amnesty International e sicurezza in consiglio ( da "Merateonline.it" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: iniziative del comune di Brivio in sostegno alla Dichiarazione universale dei diritti umani, che nel 2008 ha compiuto 60 anni. Alberto Porcelli “Questo documento, per la prima volta, ha stabilito i diritti di cui ogni essere umano deve poter godere, senza distinzioni” ha spiegato Porcelli “Purtroppo molti sono ancora disattesi, per questo Amnesty vuole renderli noti.

Fondo europeo per i rifugiati, pubblicati cinque avvisi per la selezione di progetti 'a valenza territoriale' ( da "Sestopotere.com" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Richiedenti Asilo o i Centri territoriali dello SPRAR di servizi per la riabilitazione di vittime di tortura e per il supporto di donne sia singole che in famiglia'. - Azione 3.1.d 'Realizzazione di interventi personalizzati di sostegno ai percorsi di inserimento socio-economico di titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati'.

Ue-Usa/ Europarlamento, mano tesa all'America di Obama ( da "Virgilio Notizie" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale;

UE-USA/ EUROPARLAMENTO, MANO TESA ALL'AMERICA DI OBAMA ( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale;

BIOTESTAMENTO/FERRERO:GOVERNO COME PINOCHET, FASCISTI SUI DIRITTI ( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: sui diritti di Apcom Legge si va configurando sempre più come tortura di stato -->Roma, 26 mar. (Apcom) - "Il governo e la maggioranza di destra ricordano sempre di più Pinochet: liberisti in economia, clerico-fascisti sui diritti civili. Già il testo di legge sul testamento biologico in corso di approvazione da parte del Senato prevede trattamenti inumani come l'alimentazione e l'

L'Onu denuncia i responsabili del massacro del Pando ( da "AprileOnline.info" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Diritti Umani evidenza come la responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del Porvenir è stata provocata da uomini legati ai gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Dietro il massacro di contadini perpetrato lo scorso 11 settembre nella regione boliviana del Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Evo Morales.

ONU/ ADOTTATA CONTROVERSA RISOLUZIONE SU DIFFAMAZIONE RELIGIONI ( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diffamazione delle religioni rappresenta un grave danno alla dignità umana che porta a limitazioni della libertà religiosa dei suoi sostenitori e un incitamento all'odio religioso e alla violenza". Un gruppo di 180 organizzazioni non governative (Ong) aveva chiesto al Consiglio dei diritti umani a respingere la risoluzione, da loro ritenuta una minaccia per la libertà di espressione.

CONSIGLIO D'EUROPA: RUSSIA IGNORA SENTENZE CORTE DIRITTI UMANI ( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani di Apcom Sollecitate riforme per risolvere problemi "strutturali" -->Strasburgo, 26 mar. (Apcom) - La Federazione Russa non esegue molte delle sentenze della Corte europea dei Diritti dell'Uomo - si legge in una raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa diffusa oggi da Strasburgo - nonostante le assicurazioni fornite in più riprese dallo stesso


Articoli

Cinema, arte, musica per parlare di diritti (sezione: Diritti umani)

( da "City" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cinema, arte, musica per parlare di diritti Human Rights Nights Al via la nona edizione del festival dedicato a chi non ha diritti: cinema, mostre d'arte e concerti per parlare del loro disagio. Quella per i diritti umani è una battaglia che non può conoscere pause o ripensamenti, e così pure il festival che di questa lotta ha fatto la propria bandiera: da domani torna Human Rights Nights, rassegna giunta al 9° anno che fino al 5 aprile propone 50 film (al Lumiére, in concorso e non)oltre a mostre e concerti.Apre il premio NobelE se ad aprire la kermesse sarà la voce della poetessa Premio Nobel Wislawa Szymborska (domani alle 17,aula di S. Lucia), è da martedì prossimo che il festival entra nel vivo, con le proiezioni dei film. Tra questi spiccano "The war on democracy" di John Pilger e Christopher Martin; "Taxi to the dark side" dell'americano Alex Gibney; "Humillados y offendidos" di Cesar Brie. E sul fronte del cinema, Bologna riveste un ruolo di primo piano. Bologna protagonistaÈ infatti afro-bolognese il regista Fred Kudjo Kuwornu che nel documentario "Inside Buffalo" narra le vicende della divisione afroamericana dell'esercito Usa; così come è bolognese d'adozione Manli Shojaeifard, regista iraniana del corto di denuncia "Era nessuno", costatole l'esilio. E felsineo di nascita è Leonardo Guerra Seragnoli, autore del commovente corto sui bambini-soldato "Alfred" e sono girati a Bologna i film "La forza del ricordo", racconto del viaggio di alcuni scolari ad Auschwitz, "Lavoravo a strada" di Alessandra Marolla, toccante racconto di 4 prostitute straniere a Bologna con l'inganno, e "Life in the city" di Laye Gaye, che racconta la quotidianità di uno straniero irregolare nella nostra città. Programma completo su www.humanrightsnights.org .Matteo Guizzardi 26 marzo 2009

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Pena capitale, nel 2008 il primato è della Cina (sezione: Diritti umani)

( da "EUROPA ON-LINE" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pena capitale, nel 2008 il primato è della Cina v.lo. Saint Kitts e Nevis, Piccole Antille. Sedici giorni fa, in favore di Lewis Gardner, Sheldon Isaac, Romeo Cannonier, Ruedeney Williams, Travis Duport, Evanson Mitcham e Warrington Philips, cioè l’intera popolazione del braccio della morte, Amnesty International pubblica un appello affinché non vengano condannati. Rischiano, secondo l’organizzazione per i diritti umani, perché il 19 dicembre scorso – dopo dieci anni senza esecuzioni – è stata eseguita una nuova condanna a morte, vittima Charles Elroy Laplace. Che il timore dell’organizzazione non sia infondato lo dimostrano i dati, diffusi ieri, contenuti nel rapporto Condanne a morte e esecuzioni nel 2008. La maggior parte dei paesi al mondo, scrive Amnesty, si sta avvicinando al traguardo dell’abolizione della pena capitale: a mantenerla, infatti, sono rimasti 59 paesi. Tra questi, nel 2008. 52 hanno emesso 8864 condanne mentre ad eseguirne sono stati “solo” 25 paesi, per un totale di 2390 persone giustiziate nonostante l’adozione, da parte dell’Onu, di due risoluzioni per una moratoria della pena di morte. Il primato spetta all’Asia, dove sono undici i paesi che continuano a ricorrere alla pena capitale. Nella regione la pena di morte continua ad essere applicata – scriveva Amnesty già nella Situazione dei diritti umani nel mondo 2008 – «non solo per il reato di omicidio ma anche per crimini non violenti, come reati di droga, corruzione e altri crimini di natura economica», tanto che anche la Rete asiatica contro la pena di morte (Adpan) si diceva preoccupata per la tendenza di molti paesi alle condanne «più per reati legati allo spaccio e all’uso di sutpefacenti che per altri delitti». Tra Afghanistan, Bangladesh, Cina, Corea del Nord, Giappone, Indonesia, Malesia, Mongolia, Pakistan, Singapore e Vietnam il primato va alla Cina dove hanno avuto luogo quasi tre quarti delle esecuzioni su scala mondiale, 1718 – ma le informazioni su condanne a morte ed esecuzioni restano un segreto di stato. Il secondo maggior numero di esecuzioni, 508, è stato registrato in Africa del Nord-Medio Oriente, Iran in testa. Se ne aggiungono 37 nel continente americano –solo gli Stati Uniti hanno continuato a ricorrervi con regolarità – oltre, appunto, a Saint Kitts e Nevis. In Europa ad eseguire condanne è invece solo la Bielorussia (quattro). Le condanne, spiega l’organizzazione per i diritti umani, vengono eseguite con un colpo di pistola alla nuca, senza informazioni sulla data dell’esecuzione né sul luogo di sepoltura. Per questo ieri Amnesty ha lanciato lo studio Ending executions in Europe: Towards abolition of the death penalty in Belarus e un’azione online per fermare le esecuzioni.

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"La Moratti deve vietare il raduno neonazista" (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

MILANO: APPELLO ANPI "La Moratti deve vietare il raduno neonazista" MILANO Dopo i messaggi sul web, l'Anpi di Milano (Associazione nazionale partigiani d'Italia) ha inviato un appello alle autorità cittadine per chiedere di impedire il raduno dei partiti europei di estrema destra, organizzato da Forza Nuova per il prossimo 5 aprile nel capoluogo lombardo. L'Associazione nazionale partigiani, in una nota diffusa ieri, definisce «una provocazione inaccettabile e vergognosa» lo svolgimento di una manifestazione simile a Milano, «la città medaglia d'oro della resistenza». «Il richiamo alla nostra Costituzione, alla democrazia, alla libertà e al rispetto dei diritti umani - si legge nel comunicato dell'Anpi - sono valori da difendere contrastando le attività delle organizzazioni neofasciste e naziskin che li negano». «Rivolgiamo un appello - conclude l'Anpi - alle autorità preposte, a tutti i cittadini milanesi, alle forze democratiche, alle associazioni e ai sindacati perché sulla base delle norme costituzionali sia vietata una simile offesa alla città di Milano».

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SULL'AMORE Incontro con il filosofo Galimberti Si svolgerà oggi, giovedì, alle... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 26/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:brescia e provincia SULL'AMORE Incontro con il filosofo Galimberti Si svolgerà oggi, giovedì, alle 18.30 nell'aula Magna dell'Itg Tartaglia in via Oberdan 12/e un incontro dal tema: «L'amore può durate? La vita di coppia tra passione, conflitto e creatività» con il filoso Umberto Galimberti. L'iniziativa, introdotta dalla sociologa Elisabetta Donati, è promossa dal consultorio familiare di via Volturno 42. ASL Abilitazione impiego dei gas tossici L'Asl di Brescia ha indetto la sezione d'esame per il conseguimento del certificato di abilitazione all'impiego dei gas tossici per il 2009. Le domande dovranno essere presentate nella sede dell'Asl in via Duca degli Abruzzi 15 oppure alla segreteria del Dipartimento di prevenzione medico dell'Asl in via Cantore 20 entro le seguenti date: il 17 aprile per la sessione primaverile (esami previsti in maggio-giugno); entro il 18 settembre per la sessione autunnale (esami in novembre-dicembre). PAX CHRISTI Via Crucis nelle vie del centro Si svolgerà stasera, giovedì, a partire dalle 20.30 la Via Crucis itinerante per le vie del centro storico partendo dal chiostro di San Francesco e diretta verso il Duomo vecchio dove il corteo giungerà verso le 22.30. Il momento di preghiera è promosso dalla sezione bresciana di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace. GIURISPRUDENZA 60 anni di diritti umani Per il quarto incontro del ciclo «I diritti umani a sessant'anni dalla Dichiarazione universale del 1948» oggi, giovedì, dalle 10.15 alle 11.45 si svolgerà un incontro alla facoltà di Giurisprudenza con Timothy Endicott della Oxford University sul tema: «I diritti umani sono realmente universali?». L'iniziativa, aperta al pubblico, è promossa dal Dipartimento di Scienze giuridiche della facoltà e dalla Fondazione Clementina Calzari Trebeschi.

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Sarà la poetessa premio Nobel Wislawa Szymborska ad aprire il festival Human right n... (sezione: Diritti umani)

( da "Leggo" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sarà la poetessa premio Nobel Wislawa Szymborska ad aprire il festival Human right nights. La rassegna, dedicata ai diritti umani, è in programma da oggi fino al 5 aprile. In cartellone oltre 50 film, mostre e concerti, tutti dedicati alle identità e alla lotta per i diritti civili. Tra i titoli di spicco della rassegna, promossa da Comune e Università, "The war on democracy" e "7 Years on the Frontline", dedicato alla giornalista russa Politkovskaya. Ci sarà anche un concorso, suddiviso tra documentari e corti, sempre legato al tema dei diritti.

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La tragedia del popolo della Birmania arriva sul grande schermo con due film documentario che sarann... (sezione: Diritti umani)

( da "Leggo" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

La tragedia del popolo della Birmania arriva sul grande schermo con due film documentario che saranno proiettati giovedì 2 aprile dalle 21 al cinema teatro Puccini (nella foto). Si tratta di un'iniziativa dell'Associazione di volontariato internazionale Amurt (Ananda marga universal rilief team). I due documentari sono "Total Denial" e "Freedom from fear". Il primo racconta la vicenda del cosiddetto "gasdotto degli schiavi" e della battaglia legale che alcuni Karen (un gruppo etnico della Birmania) hanno condotto contro una multinazionale americana del petrolio accusata di atrocità durante la costruzione dell'opera. La pellicola ha ricevuto il premio speciale per i diritti umani dal presidente ceco Vaclav Havel. Il secondo documentario tratta la poetica e la politica della Birmania. Il narratore è U Kovida, saggia guida spirituale, arrestato e torturato dal regime birmano. Morì poco dopo le riprese all'età di 81 anni a New York. La serata avrà anche finalità benefiche.

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Terrorismo, tre nuovi reati (sezione: Diritti umani)

( da "Italia Oggi (La Legge)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

ItaliaOggi Numero 072  pag. 13 del 26/3/2009 | Indietro Terrorismo, tre nuovi reati LA LEGGE Di Paolo Bozzacchi Il Parlamento europeo ha deciso di varare nuove misure per la sicurezza Ok a istigazione, reclutamento e addestramento Stretto rigore sull'impianto normativo anti-terrorismo. Preservando il rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 6      

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dibattito in consiglio sulla centrale nucleare (sezione: Diritti umani)

( da "Centro, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

TERMOLI Dibattito in consiglio sulla centrale nucleare TERMOLI. L'argomento "centrale nucleare" approda in consiglio comunale. La seduta è convocata per oggi alle 18 (prima convocazione) e per domani alle 19 (seconda). In discussione nell'assemblea ci sono, infatti, le "determinazioni sull'installazione di centrali nucleari nell'ambito delle politiche energetiche italiane". La possibilità che la città sia inserita nell'elenco dei siti individuati dal governo per l'installazione delle centrali nucleari, ha mobilitato politici e amministratori regionali, provinciali e locali. VASTO, convegno sulla felicità. Domani, alle 16, nella sede dell'Agenzia della promozione culturale, incontro-dibattito sul tema "Oggi è ancora possibile essere felici?", organizzato dall'associazione Amici degli anziani. Relatori: Francesco Del Casale, psicoterapeuta dell'università di Buenos Aires, e monsignor Mauro Lalli, consigliere della Nunziatura apostolica. VASTO, concorso fotografico. L'associazione culturale Liber e la Nuova Libreria indicono il concorso fotografico "Il libro in uno scatto", riservato agli alunni e agli studenti delle scuole medie e superiori. Le fotografie dovranno essere consegnate in busta chiusa entro il 30 aprile alla Nuova Libreria in piazza Barbacani. Per informazioni: 0873.365560. TERMOLI, rassegna teatrale. Sabato e domenica l'associazione culturale Illiria, la scuola di teatro "Moissi" diretta da Ugo Ciarfeo e l'assessorato alla cultura del Comune presentano l'ultimo appuntamento della rassegna l'Altro Teatro. Alla Galleria civica, il 28, alle 21, e il 29, alle 18,30, va in scena la "Tosca" di Giacomo Puccini con Elisa Amoruso, Luigi Iavasile, Danilo Rana, Nicola Di Michele e Giovanni Mellone. VASTO, film sui diritti umani. L'Arci aderisce alla campagna si sensibilizzazione sui diritti umani. Domani, alle 21, nella sede di corso Plebiscito (di fronte al teatro Rossetti) proiezione in anteprima del film "All human rights for all" sulla Dichiarazione Universale.

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Pacchetto sicurezza, il no degli immigrati (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pacchetto sicurezza, il no degli immigrati --> Sabato pomeriggio in città corteo di protesta dalla stazione a piazza Vittorio Veneto «Vogliamo essere trattati come italiani». L'invito a non portare bandiere politiche Giovedì 26 Marzo 2009 BERGAMONDO, pagina 40 e-mail print Chiara Boninsegna Una manifestazione per dire «no» al pacchetto sicurezza del governo e per ricordare che la «sicurezza è sociale e si alimenta di accoglienza, solidarietà, convivenza multiculturale» ed «è garantita da certezze come l'istruzione, il lavoro, la salute, la tutela della dignità, degli affetti della persona e il pieno riconoscimento dei diritti civili». È in programma per sabato la manifestazione «Bergamo città aperta, diritti e… cittadinanza». L'iniziativa, come si legge nel volantino, è promossa da oltre sessanta realtà dalla società civile: sono numerose le associazioni di cittadini stranieri che hanno voluto e organizzato la manifestazione. Tra i promotori anche la Comunità immigrati Ruah onlus, Cisl, Cgil, Uil, Acli, il Tavolo per la pace di Bergamo, La Rosa per l'Italia, Rifondazione comunista, il Segretariato migranti. Il corteo muoverà alle 15 dal piazzale della stazione ferroviaria; dopo aver percorso alcune vie del centro, approderà in piazza Vittorio Veneto. L'invito è quello di «partecipare senza bandiere in qualità di uomini, donne, cittadini e cittadine, migranti e non». «Le misure del pacchetto sicurezza - affermano i promotori - violano i principi umanitari e la dignità stessa delle persone. Ronde e militari nelle città non sono la risposta. Le nuove norme prevedono misure vessatorie e discriminanti per gli immigrati, inutili e controproducenti per la sicurezza di tutti i cittadini, oltre che pericolose per la salute pubblica». Si tratta di norme che «precarizzano ulteriormente le condizioni lavorative dei migranti, ledono il diritto di ogni persona di ricevere soccorso e cure mediche, impediscono l'unità delle famiglie migranti, colpiscono le fasce deboli della popolazione». I promotori della manifestazione chiedono, tra l'altro, «il decentramento ai Comuni per le pratiche amministrative per il permesso di soggiorno, l'assistenza sanitaria garantita senza discriminazioni, la semplificazione del rinnovo e del rilascio del permesso di soggiorno». «Diciamo no - concludono gli organizzatori - al reato di clandestinità, ai centri di identificazione ed espulsione, alla soppressione del divieto di segnalazione dei migranti senza permesso da parte del personale sanitario e amministrativo, alle tasse sul permesso di soggiorno e sulla cittadinanza, al permesso a punti». Mimma Pelleriti, segretario territoriale della Cisl di Bergamo, osserva come «questo evento segna un nuovo tempo: il protagonismo dei cittadini stranieri significa l'assunzione di una responsabilità nuova, senza deleghe; significa la scelta di mettere al centro la persona e la volontà di un confronto con la politica per il rispetto dei diritti umani e la coesione sociale». «La Cisl - prosegue Pelleriti - ha aderito alla proposta consapevole del valore dell'iniziativa. Rinunciare alle bandiere per noi non vuol dire rinunciare alla nostra identità ma metterla a disposizione. È legittimo non pensarla allo stesso modo, ma ci vuole chiarezza: chi non vuole rinunciare alle bandiere perché vuole la propria visibilità deve sapere che questa non è la sua manifestazione». Chiara Boninsegna, presidente della associazione Oikos, pone l'accento sul fatto che «è proprio la società civile che si è mobilitata per questa iniziativa: è un'occasione per riflettere e sensibilizzare sui contenuti del pacchetto sicurezza che sono problematici per gli immigrati, gli italiani e la società nel suo insieme». Berta Bayon, formatrice nell'ambito interculturale e assistente sociale, originaria della Bolivia, sottolinea «i problemi che le nuove norme creeranno agli immigrati nella realtà della scuola, della famiglia, della salute e del lavoro. La manifestazione è un momento per consentire a immigrati e italiani di riflettere insieme e impegnarsi per la tutela di tutte le famiglie». «Vogliamo esprimere il nostro dissenso sul pacchetto sicurezza - aggiunge Sherif Sek, del Senegal, operatore della comunità Ruah -, chiediamo di essere trattati come cittadini italiani: lavoriamo, paghiamo le tasse e diamo un contributo alla crescita del Paese». Said Nafty, presidente dell'associazione Marocco integrazione di Bolgare, osserva che «la crisi e la mancanza di lavoro colpiscono anche gli immigrati e il pacchetto sicurezza creerà ulteriori problemi. Questa è una manifestazione nata dagli immigrati per testimoniare la loro presenza». Shehu Gazmend, dell'associazione italo-albanese afferma: «Noi extracomunitari e stranieri non siamo il male della società, ma il vostro vicino di casa e collega di lavoro. Insieme dobbiamo dare un contributo per regalare ai nostri figli un mondo migliore. Abbiamo deciso di assumerci le nostre responsabilità per non sentirci stranieri, ma nuovi cittadini. Molti di noi, ad esempio, vengono eletti nelle Rsu, come è capitato a me, che lavoro in un'azienda di 340 persone di cui solo 5 extracomunitari. Perché allora per il governo dovremmo essere visti diversamente?». «Aderiamo all'iniziativa - aggiunge Rosa Gelsomino, presidente provinciale delle Acli - per esprimere una voce a difesa di processi di integrazione e di tutela della dignità di ogni uomo, processi che questo pacchetto sicurezza rischia di mettere in seria discussione. La difesa della dignità di ogni uomo non si veste di colore politico ma è bene che deve essere perseguito da ogni parte politica; ecco perché riteniamo importante che la manifestazione si svolga senza la presenza di bandiere di appartenenza». Gianluigi Ravasio 26/03/2009 nascosto-->

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immigrazione, problema (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Sardegna, La" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 31 - Sassari Immigrazione, problema Immigrazione, problema da affrontare davvero Il fenomeno dell'immigrazione non è nuovo e le risposte non sono mai facili. Fino a poco tempo fa, il dibattito nell'Unione europea sull'immigrazione e l'asilo si manteneva in difficile equilibrio tra la protezione delle persone che fuggono a causa della violazione dei diritti umani e la repressione dei flussi migratori. Negli ultimi tempi, e specialmente dopo le tante azioni terroristiche, si è diffuso un clima di paura e sospetto che modifica l'equilibrio nella direzione del controllo e della repressione. Oggi i diritti umani dei rifugiati e degli immigrati sono in pericolo. La Ue impone multe alle compagnie che fanno viaggiare persone irregolari; stabilisce controlli alle frontiere, in alto mare o negli stessi paesi d'origine; esige visti ai cittadini di nazioni che registrano gravi crisi nella situazione dei diritti umani come Algeria, Angola, Etiopia, Eritrea, Sudan, Repubblica del Congo. è ora di spazzare via i timori e i miti che i populisti di tutta Europa stanno fomentando riguardo ai richiedenti asilo e agli immigrati irregolari. Chiediamo ai capi di Stato e di governo degli Stati membri dell'Unione europea che s'impegnino a valutare le conseguenze, a livello di diritti umani, di tutte le decisioni miranti a combattere l'immigrazione irregolare. Mettere a punto una strategia europea e nazionale per combattere tutte le forme di razzismo e discriminazione, poiché l'immigrato è discriminato già nel momento in cui è costretto - per povertà, guerre o persecuzione - a lasciare la propria terra per cercare altrove ciò che non può avere a casa sua. è discriminato quando nelle nostre città non trova casa perché ha la pelle scura o perché parla una lingua diversa dalla nostra. Angelo Bartolucci Macomer La morte di Eluana deve far riflettere Grazie, Eluana, per il tuo tempismo nel voler lasciare questa valle di lacrime, togliendo dal tavolo dei litigi l'oggetto del contendere: la tua dignità violata. Che ti sei ripresa andando via, lasciando tutti quei falchi "orfani" del pretesto, impendendo così al "Grande statista", che ti aveva proclamata "capace anche di partorire", di indire una selezione onde trovare un volontario stupratore che ti fecondasse, rendendoti così un giorno madre, al fine di poter dimostrare l'esattezza di uno dei suoi temerari teoremi, con buona pace della tua colonna vertebrale spezzata, delle tue giunture anchilosate, della tua vita che s'era presa una vacanza. Grazie per l'umiltà che ci hai trasmesso col tuo silenzio nel tuo sudario di morte. Grazie da parte dei cultori che, quando capiranno esser molto più importante la dignità offerta da una morte, sorella di una vita impropria da loro propugnata e imposta, raccoglieranno il messaggio di umiltà da te seminato. Quando e se capiranno. Se e quando gli osservatori del Comandamento dogmatico dovessero un giorno subire la folgorazione recepiranno il seme del tuo messaggio e ti ringrazieranno. Ora, goditi la tua pace. Antonio Galanti

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A GIURISPRUDENZA QUARTO INCONTRO CON TIMOTHY ENDICOTT (sezione: Diritti umani)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

cronaca pag. 13 A GIURISPRUDENZA QUARTO INCONTRO CON TIMOTHY ENDICOTT Alle 10.15 a Giurisprudenza (via San Faustino) si terrà un incontro del ciclo «I diritti umani a 60 anni dalla dichiarazione universale» su «Are human rights really universal?». Interviene Timothy Endicott, Oxford University. IN LOGGIA A LEZIONE DI GIORNALISMO CON LIONS E STUDENTI I Lions e la Consulta degli studenti organizzano per stamattina dalle 9,15 «Lezioni di giornalismo» in salone Vanvitelliano. Interverranno i rappresentanti delle istituzioni e delle testate locali, tra cui Marco Bencivenga di «Bresciaoggi». PAX CHRISTI «SENTINELLA. QUANTO RESTA DELLA NOTTE?» La sezione bresciana di Pax Christi organizza una Via Crucis dal chiostro di San Francesco alle 20.30, con la chiusura in Duomo vecchio alle 22.30. CIRCOSCRIZIONI CONSIGLIO ALLA EST PIANO DI ZONA ALLA NORD Alle 19, nella sala di via Cavellini 14, è convocato il consiglio della Est. Alle 20.30, nella sede di via Montegrappa 37, la commissione Servizi alla Persona della Nord. STORIA UN INCONTRO SULLE DIECI GIORNATE CON ALBERTINI Alle 15.30 nella sala di via Repubblica Argentina 120 è in programma un incontro sul 160esimo delle Dieci Giornate con lo storico Alessandro Albertini. DIRITTI UMANI A GIURISPRUDENZA QUARTO INCONTRO CON TIMOTHY ENDICOTT

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Terrorismo, tre nuovi reati (sezione: Diritti umani)

( da "Italia Oggi" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

ItaliaOggi sezione: La Legge data: 26/03/2009 - pag: 13 autore: di Paolo Bozzacchi Il Parlamento europeo ha deciso di varare nuove misure per la sicurezza Terrorismo, tre nuovi reati Ok a istigazione, reclutamento e addestramento Stretto rigore sull'impianto normativo anti-terrorismo. Preservando il rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al terrorismo: l'istigazione a commettere atti di terrorismo, il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici. Rimane forte, dunque, l'impegno di Strasburgo a varare misure che seguono la linea politica adottata dall'Europarlamento a seguito degli attacchi di New York, Madrid e Londra. Pur ribadendo che la lotta al terrorismo «non deve andare a discapito del rispetto dei diritti umani e della libertà personale». In questa legislatura che volge al termine, l'Europarlamento ha adottato testi legislativi sulla sicurezza dell'aviazione civile, sui passaporti biometrici, sulla conservazione dei dati delle telecomunicazioni, sul possesso di armi e sul riciclaggio di denaro sporco. Per proteggere i passeggeri e i beni da attacchi terroristici, il Parlamento di Strasburgo ha adottato un regolamento che stabilisce delle norme comuni volte a garantire la sicurezza di aeroporti, velivoli e passeggeri. Questo prevede una serie di controlli e misure sui viaggiatori e i loro bagagli, nonché la formazione del personale. Vi è anche la possibilità di imbarcare «sceriffi del cielo», ma solo se questi sono adeguatamente formati e selezionati. Sono previste sanzioni per gli operatori inadempienti, accertabili anche da ispezioni a sorpresa della Commissione. Questa norma sarà applicabile da fine aprile 2010. È stata poi approvata una direttiva che, nel fissare rigorose condizioni per acquistare e detenere armi da fuoco, introduce un rigido regime di marcatura delle armi e delle loro parti e la creazione di un archivio informatico che permetteranno di rintracciare tutte le armi e i loro proprietari. Gli stati membri dovranno poi vigilare attentamente sui rivenditori e sulle compravendite on line, procedere a un migliore scambio di informazioni e stabilire le sanzioni appropriate in caso di violazioni. Il termine per la trasposizione della norma è fine luglio del 2010. Per aiutare le autorità nazionali a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, un'altra nuova direttiva impone alle compagnie telefoniche di conservare alcuni dati. Dovranno rintracciare e identificare la fonte, la destinazione, l'orario, la durata e il luogo della comunicazione telefonica o internet, ma non il contenuto. Tali dati potranno essere conservati, in base ai criteri fissati dalla direttiva, da 6 a 24 mesi, a scelta degli Stati membri. Chi subirà un pregiudizio per l'illecito trattamento dei dati personali potrà chiedere il risarcimento dei danni. E sarà in vigore al più tardi entro settembre. Secondo la relazione finale del Parlamento adottata dopo un anno di lavoro della sua commissione temporanea, sono inoltre stati almeno 1.245 i voli effettuati dalla Cia nello spazio aereo europeo o che hanno fatto scalo in aeroporti europei tra il 2001 e il 2005, di cui 46 in Italia. Gli eurodeputati hanno condannato il fatto che paesi europei abbiano autorizzato voli operati dalla Cia che in talune occasioni sono stati usati per consegne straordinarie o per il trasporto illegale di detenuti. Riguardo all'Italia la relazione si concentra essenzialmente sul caso Abu Omar e sul ruolo del Sismi. Il Parlamento di Strasburgo ha anche ritenuto che non vi fossero ancora le condizioni per una decisione sull'inclusione dei «body scanner» tra i metodi consentiti di controllo dei passeggeri negli aeroporti dell'Ue, ossia dispositivi che producono immagini scannerizzate delle persone come se fossero nude. Viste le implicazioni sul diritto alla riservatezza e sulla dignità delle persone, ha chiesto perciò misure di salvaguardia severe, nonché una valutazione dell'impatto di tale misura sui diritti fondamentali. E la Commissione ha ritirato la proposta per riesaminarla.

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Tutte le donne del Président (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Tutte le donne del Président di Luca Sebastiani Parigi. Fuori la bella Rachida, dentro l'affascinante Christine. Come alla corte dei regnanti d'antan, anche alla corte sarkozista è dal presidente che dipende il destino dei sudditi. Può succedere, ad esempio, di cadere in disgrazia nella considerazione di Sarkozy e allora si riceve il ben servito in quattro e quattr'otto. È il caso della ministra della giustizia Rachida Dati. Oppure, caso inverso, può accadere che il presidente sia folgorato dallo spirito e la bella presenza di una giornalista, ed ecco che in meno di un baleno è innalzata allo status di governante. A sentire le ultime voci che si rincorrono dovrebbe essere il caso di Christine Kelly, anche se ieri sera l'Eliseo ha ufficialmente smentito, ma la notizia continuava ad aprire l'edizione online di Le Figaro, il quotidiano vicino al presidente. Per i bene informati il colpo di fulmine sarebbe scoccato la settimana scorsa nel corso di un pranzo di lavoro all'Eliseo. Trentanove anni, ex mezzobusto di Lci, il canale francese all news, ed ora membro del Consiglio superiore dell'Audiovisivo, Christine era stata invitata al palazzo presidenziale insieme ad altri francesi d'oltremare. Da poco si è quietata la crisi sociale che ha sconvolto per settimane la Martinica, la Reunion e la Guadalupa, e Sarkozy voleva sentire il parere di chi da quelle terre viene. Dopo aver ascoltato gli scrittori martinicani Daniel Picouly e Tony Delsham e il calciatore Lilian Thuram, pare che Sarkò sia stato «profondamente colpito» dalla lucidità dell'analisi della Kelly, anch'essa originaria della Guadalupa. «Questa ragazza è veramente forte, veramente brava, bisognerà ricordarsene al momento giusto», ha confidato il presidente ai suoi collaboratori. Per ora ancora non si sa quale sarà il posto che Christine andrà a ricoprire alla corte sarkozista. Forse al sottosegretariato per l'Oltremare, ma non è scontata una sorpresa. Quel che è certo, però, è che Sarkozy la incontrerà di nuovo in questi giorni per proporle se non il posto al ministero della Giustizia, quantomeno quello di rappresentante ufficiale della diversità di genere e di pelle nella compagine della rupture. Oltre che amante delle prerogative di nomina e rimozione che gli conferisce il suo statuto di presidente monarca, Sarkozy è infatti anche un brillante uomo politico che ha fatto della comunicazione la pietra angolare della sua presidenza. Ecco perché il colpo di fulmine per la bella giornalista cade a pennello e gli dà la possibilità di colmare il vuoto che Rachida avrebbe lasciato al momento della sua dipartita dal governo, prevista per giugno. Donna, giovane e black. Professionista riconosciuta, bella presenza ed eloquio spigliato. Il curriculum della Kelly è perfetto per far dimenticare la partenza di Rachida. In più, rispetto a quest'ultima, Christine ha il pregio di essere ben vista dal primo ministro François Fillon sul quale ha recentemente pubblicato una biografia abbastanza agiografica. Non è un segreto per nessuno che nelle precedenti nomine dettate dalla politica dell'ouverture Sarkozy abbia urtato più di una sensibilità. Nel partito e al governo politici navigati e veterani dell'Ump si sono visti sorpassare da parvenu senza altra qualità politiche che non fosse la pura infatuazione del presidente, e hanno storto il naso. Così è stato per Rachida e così è stato anche per Rama Yade, la sottosegretaria ai Diritti Umani, anche lei in forte calo nel borsino sarkozista per aver pubblicamente dissentito dal presidente che la destinava alla campagna per le europee. Per Kelly dovrebbe essere diverso e le sue amicizie al governo potrebbero garantirle una migliore accoglienza nella maggioranza. Inoltre l'ouverture non si era mai spinta fino all'Oltremare, ed accogliere una figlia della Guadalupa potrebbe contribuire a quietare un focolaio che si stava rivelando esplosivo per tutta la maggioranza. Il difficile per Christine sarà piuttosto imparare in fretta a fare politica per evitare di mettere Sarkozy nei guai. Come è arrivata, la grazia presidenziale può svanire in ogni momento. L'esempio Rachida è eloquente. Priva di esperienza nell'arte politica, la ministra della Giustizia è riuscita a mettersi contro tutto il mondo giudiziario scatenando le ire del presidente. In pochi mesi è passata da pupilla ufficiale a ingombro da scaricare. All'inizio Sarkozy la portava con sé in tutti i viaggi internazionali, in Marocco, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna. Poi, quando i problemi sono cominciati a sorgere, più nulla. Come se non si conoscessero. Riuscirà l'affascinante Christine dove la bella Rachida ha fallito? 26/03/2009

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incontro in vista della marcia della pace (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 6 - Gorizia Incontro in vista della Marcia della pace ROMANS ROMANS. "La città si/cura" era il titolo di una conferenza sul tema della pace che si è svolta recentemente a Romans d'Isonzo e che è stata organizzata dal circolo Acli Fain di Romans, dai circoli Acli di Villesse, Fiumicello, Cervignano del Friuli e Ruda, dalla Consulta giovani, dal Centro giovanile intitolato a monsignor Galupin di Romans e dal Forum cultura di Gorizia, in collaborazione con i Comuni di Romans d'Isonzo e di Medea. Questi enti sono anche i promotori della "Marcia della pace", che tradizionalmente si snoda da Romans a Medea, in programma quest'anno sabato 4 aprile. Ed è proprio in preparazione di questo evento che è stata proposta la conferenza. La partecipazione del pubblico è stata notevole e sono intervenuti la presidente dell'Acli romanese, Claudia Panteni, il sindaco di Romans d'Isonzo, Alessandro Zanella, gli assessori Beatrice Grosso, Michele Calligaris, Gabriella Puntin e Francesco Montanari. Sono stati invitati come relatori don Pierluigi Di Piazza, responsabile del centro di accoglienza Balducci di Zugliano, e Anna Di Giannantonio, del Forum cultura di Gorizia. Moderatore del confronto, invece, Andrea Bellavite. Claudia Panteni ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione e ha introdotto i temi della serata, mentre il sindaco Zanella ha sottolineato l'importanza della coesione sociale all'interno della comunità con gli enti istituzionali che devono avere la capacità di dare risposte ai bisogni delle persone. I relatori Anna Di Giannantonio e don Pierluigi Di Piazza hanno preso invece in esame alcune problematiche che la società si trova oggi ad affrontare, come quelle legate ai temi dell'immigrazione, della sicurezza, della sacralità della vita, dei diritti umani e della laicità. I relatori hanno contestato, in particolare, i provvedimenti che si intendono attuare nel settore della sicurezza e dell'immigrazione. Una società sicura - è stato detto - è quella che si prende cura con umanità e compassione delle persone, non arroccandosi e blindandosi con atteggiamenti discriminatori. (ma.si.)

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lotte, denunce, violazioni: ciak sul mondo "in-differente" - emanuela giampaoli (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina XII - Bologna Lotte, denunce, violazioni: ciak sul mondo "in-differente" Dalle opere di Rosi, Pilger, Battiato al film sulla "vita di strada" a Bologna Da domani al 5 aprile il Festival "Human Rights Nights" incentrato sul tema della pluralità e diversità EMANUELA GIAMPAOLI C´è il film dedicato alla giornalista Anna Politkovskaja, il documentario sugli omosessuali nei paesi islamici, il torneo di calcio contro il razzismo, il dj set del rapper senegalese nel centro anziani, fino alle torture americane tra Iraq e Guantanamo raccontate da Alex Gibney in "Taxi to the Dark Side". Guarda in faccia la complessità e gli intrecci della realtà contemporanea il festival Human Rights Nights che torna per la nona edizione, nella doppia sede bolognese e forlivese, da domani al 5 aprile, per denunciare, svelare, raccontare i diritti civili violati o conquistati attraverso cinema, arte e musica. A partire dal titolo di quest´anno, «in-differenza», che ruota attorno al tema delle identità, delle diversità ma anche del disinteresse e del qualunquismo. «Nella nostra realtà la diversità è ormai la normalità - spiega Giulia Grassilli, direttore artistico della manifestazione - e la nostra realtà è quella di una società plurale dove la diversità è un dato di fatto e di massa e non più una realtà minoritaria. Però la differenza, ossia la propria specificità culturale, religiosa, di orientamenti e di sensibilità deve essere tutelata come una ricchezza per il confronto». E la pluralità è infatti al centro del convegno inaugurale «Città plurali. Giovani migranti e contesti urbani» da domani nell´Aula Magna di Santa Lucia con ospite d´onore (ore 17, gratuito) la poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, che leggerà alcune delle sue poesie mentre in un´intervista video Woody Allen commenterà i suoi versi. Saranno poi le arti visive a suggerire la possibilità di una rinascita civile attraverso l´opera di scultura di Antonello Paladino, «N´Diata», posta simbolicamente al centro del cortile di Palazzo d´Accursio, e la collettiva Humano, dislocata tra I Portici Hotel e nel Quarto Spazio del DMS nell´area della Manifattura delle arti. Spetterà al concorso cinematografico puntare l´attenzione sulla situazione dei diritti umani nel pianeta, dalla steppa dell´Asia centrale raccontata in «Tulpan» di Sergei Dvortsevoy, a Los Angeles in «Below Sea Level» di Gianfranco Rosi, Leone d´oro per la sezione Orizzonti a Venezia, all´America Latina e Medio Oriente narrati in «War on Democracy» di John Pilger e Christopher Martin fino alla Bosnia di «Resolution 819», di Giacomo Battiato, vincitore della scorsa edizione del Festival di Roma. Ma, sul grande schermo, passeranno anche questioni a noi vicinissime come la vita di un immigrato a Bologna in «Life in the City» di Laye Gaye, la prostituzione sotto le torri in «Lavoravo a strada» di Alessandra Marella o la morte bianca nel Porto di Ravenna in «Portuale» di Gregor Ferretti. Solo alcuni dei cinquanta titoli in programma, tutte opere che difficilmente troveranno una distribuzione o saranno trasmesse dalla tv, «il che - bacchetta il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli - la dice lunga sulla nullaggine del servizio pubblico televisivo».

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La difesa della Costituzione (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

FAENZA pag. 10 La difesa della Costituzione Masini stracolmo per la lezione' di Oscar Luigi Scalfaro ALCUNE CENTINAIA di studenti delle superiori faentine hanno preso parte ieri mattina all'iniziativa promossa dalla Pastorale scolastica della Diocesi, dal Comitato per la difesa della Costituzione e dalla Fondazione Marri-S.Umiltà, per i sessant'anni della Costituzione. Sul palco uno dei pochi politici che possono ricordare di avere partecipato ai lavori dell'Assemblea Costituente, tra il 1946 e il 1948, quell'Oscar Luigi Scalfaro che è stato in Parlamento per decenni per la Dc, poi ministro e presidente della Repubblica. Scalfaro, novantunenne molto lucido, ha ripercorso i momenti difficili di allora, tracciando un parallelo con l'attuale situazione in cui stanno acquistando forza antichi fondamentalismi che rischiano di minare quanto di civile e costruttivo è stato fatto, e non solo in Italia, sul piano della dignità della persona e della tutela dei diritti umani. Scalfaro ha concluso la lezione' firmando i libretti della Costituzione dei ragazzi.

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La scuola del popolo (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

FIRENZE cinema stensen La scuola del popolo Nuovo appuntamento della rassegna organizzata da Amnesty sui diritti umani. In programma alle 21 "Non uno di meno" di Zhang Yimou, Leone d'oro alla Mostra del cinema di Venezia 1999, storia di una ragazzina che accetta una breve supplenza nella scuola di una zona rurale e misera della Cina, in cui anche i gessetti sono un bene prezioso. Un fi lm ostinato e indocile, complesso e brechtiano, che racconta di un paese che cerca la via della modernità, prima dello scempio olimpico, legato a vecchi valori e illuminato dalla dimensione epica. La giovane insegnante deve farsi valere e non deve perdere nemmeno uno dei suoi 28 studenti. Se ci riuscirà avrà un bel premio in denaro. E da qui parte il fi lm che diventa una sfi da. Perchè quando uno dei bambini è costretto a lasciare il villaggio per andare a lavorare in città la maestra on ci sta parte alla sua ricerca. Yimou torna al realismo della sua terra ma l'apparente semplicità del racconto non deve trarre in inganno. E sottilmente serpeggia la critica ai nuovi modelli sociali culturali economici che snaturano genti e ambienti (il verbo privatizzare comincia a affacciarsi insistentemente). Piccolo romanzo di formazione e siccome la censura non sa vedere che lo scontato sono ancora una volta i bambini e i loro sguardi a lucidare le contraddizioni. Al termine del fi lm si apre il dibattito sul diritto all'istruzione in Italia e nel mondo, partecipano Alessandra Buyet (presidente Unicef Toscana) e Massimo Seriacopi. Viale Don Minzoni 25, stasera ore 25, ingresso libero

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Acqua e giustizia (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

ZOOM ecologia Acqua e giustizia Serata di dialogo e confronto (organizzata dalla Ong CeLim all'interno di uno spazio dedicato all'educazione alla mondialità) con quattro ospiti e una moderatrice che affrontano la cruciale tematica dell'acqua, vista dal nord e dal sud del mondo, legata alla sostenibilità ambientale e ai diritti umani. Partecipano all'iniziativa Emilio Molinari, Giorgio Cancelliere, Alfredo Lozej, Giancarlo Peterlongo e Miriam Giovenzana. Alla fi ne, più o meno all'ora di cena, si mangiucchia con un buffet ricco di prodotti «distribuiti nel rispetto della natura». L'ingresso è gratuito. Per informazioni: 02-86984597 e www.celim.org. CeliMondo, piazza San Giorgio 2, ore 19-21

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FUCECCHIO AL CIRCOLO in via De' Cadolingi 44, st... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Empoli)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

VALDARNO / VALDELSA pag. 6 FUCECCHIO AL CIRCOLO «Praesidium culturae» in via De' Cadolingi 44, st... FUCECCHIO AL CIRCOLO «Praesidium culturae» in via De' Cadolingi 44, stasera alle 21.15 si parla di «Diritti umani nella società d'oggi». Relatore, introdotto dal presidente dell'associazione Antonio Cino, sarà Antonio De Angeli docente all'Università di Siena. Subito dopo ci sarà una lettura di liriche dei fucecchiesi vincitori al Premio letterario «Domenico Rea» 2008.

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ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del ... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

AGENDA AREZZO pag. 10 ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del ... ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del consiglio comunale Giuseppe Caroti presenterà il convegno «Diritti umani in Iran», esperienzee immagini di un viaggio alla scoperta di resistenti disarmati, con Antonio Stango, della direzione del partito radicale, e Esmail Mhoades, rappresentante in Italia della resistenza iraniana. L'iniziativa è dell'associazione «LiberAperta» e del periodico «Fatti di libertà».

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PERUGIA - Direttore, ancora spacciatori presi nei pressi di una scuola, un episodio che evid... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 26 Marzo 2009 Chiudi di REMO GASPERINI PERUGIA - Direttore, ancora spacciatori presi nei pressi di una scuola, un episodio che evidenzia come gli studenti siano obiettivo sensibile di gente senza scrupoli. «Nell'apprendere la notizia dell'arresto di questi personaggi del malaffare, di questi spacciatori nelle vicinanze delle scuole - risponde Nicola Rossi, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale -, si rafforza la convinzione che da parte delle istituzione scolastiche serve un impegno forte, una vigilanza continua e una grande attenzione alle problematiche che riguardano i nostri giovani. Insomma non si deve abbassare mai la guardia. Cosa che qui in Umbria è atteggiamento assolutamente presente». Vuol dire che la scuola sta facendo la sua parte senza delegare ad altri servizi dello Stato. «La scuola fa ciò che le compete attuando strategie volte a tutelare di diritti dei ragazzi, a promuovere correttamente la loro crescita personale attraverso un'opera di sensibilizzazione su problematiche relative alla tossicodipendenza e tutto quello che ci gira attorno. E' questo il primo scudo, la prima difesa di cui hanno bisogno i ragazzi in questa delicatissima età dello sviluppo». Scendiamo alla pratica... «L'impegno dei nostri dirigenti scolatici e dei nostri docenti, che possiamo ben dire siano in prima linea, è quotidiano. Un impegno volto ad inculcare negli studenti il senso della giustizia, della equità, del rispetto dei diritti umani anche attraverso progetti che aprono anche agli scambi culturali giovanili internazionali. E questa opera di promozione della coscienza civile, unitamente alla trattazione delle problematiche specifiche, come dicevo sono la prima barriera contro i pericoli della droga. Ecco, mi piacerebbe che fosse messo in risalto questo aspetto positivo: quando si collega il mondo della scuola alla droga lo si faccia ricordando più l'opera preventiva più che gli episodi negativi. Ciò non toglie che in questa ottica la collaborazione tra scuola e forze dell'ordine è importante nel rispetto degli ambiti...» Il che vuol dire? «Semplicemente che i dirigenti scolastici sono sempre sull'avviso e coscienti che alcune situazioni si possono verificare e che quindi il contatto con le forze dell'ordine deve essere continuo per attuare perché nessun ordine e grado di scuola è scevro da pericoli. Però le forze dell'ordine vanno chiamate di norma per una forma di controllo fuori dalle scuole, non per farle entrare nelle scuole dove ci sono ragazzi puliti e che comunque sanno che che vengono sostenute ed esistono forme di controllo».

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la rabbia e la paura nella polveriera dei campi rom - (segue dalla copertina) giampaolo visetti (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 34 - Cronaca La rabbia e la paura nella polveriera dei campi rom Nelle baraccopoli alla periferia della capitale, tra bambini che si prostituiscono e adulti la cui aspettativa di vita non va oltre i cinquant´anni. Un popolo di invisibili, espulso dalla città in nome della sicurezza. Che ora si prepara a scendere in piazza per protestare "Viviamo segregati in container o in ghetti senza acqua né luce. E siamo stanchi di subire: vogliamo batterci per i nostri diritti" "Impronte e retate hanno fornito agli italiani la certezza che un´intera minoranza sia composta da criminali" (SEGUE DALLA COPERTINA) GIAMPAOLO VISETTI Non tutti, ma quasi, e tanto. Molti ragazzini hanno gli occhi liquidi della cocaina. è un ghetto conosciuto, lasciato a se stesso e oltre il raccordo anulare ce ne sono altri. La periferia di Roma, con 53 campi censiti e una massa di rom in fuga da sgomberi, retate e spedizioni punitive, è il simbolo dell´aggiornato antigitanismo italiano. In un anno, la campagna elettorale più razzista del dopoguerra ha sconvolto la capitale e reso irriconoscibile il Paese. Il rifiuto passivo, dopo la battaglia di Ponticelli, ha oltrepassato il confine decisivo dell´odio attivo. L´intolleranza storica precipita in una zingarofobia autorizzata, nella confusione etnica, a ignorare i diritti umani. Eppure l´Italia è la nazione europea con la percentuale più bassa di zingari: tra i 140 e i 170 mila. Vivono qui dal 1300 e il 70% di loro sono cittadini italiani. Dopo la chiusura dei lager nazisti, dove assieme agli ebrei sono stati sterminati tra i 200 e i 500 mila zingari, solo l´Italia li confina in campi recintati. Sono persone scappate dalle guerre slave, o dalla fame romena. Roma è l´epicentro dei rom. I censiti sono settemila, ma quasi ventimila ci abitano da decenni. Negli accampamenti l´attesa di vita è la più bassa dell´Occidente: 50 anni, oltre venti meno degli altri italiani. Solo 9 rom, tra i registrati, hanno più di ottant´anni. Tra i 13 mila minorenni, vanno a scuola in 2500: la scolarizzazione più bassa del continente. Due sono iscritti in un liceo, nessuno si è mai laureato. Vagano per le strade 2 mila bambini. Dallo scorso luglio, dopo l´esplosione di terrore e violenza anti-rom, sono fuggiti dalla capitale in 1600. Solo cinque campi, attrezzati dal Comune, sono allacciati alla luce. Nessuno è dotato di acqua potabile e fognature. A nessuna famiglia rom, da anni, viene assegnato un alloggio in muratura. «Ma oggi � dice a Fonte Nuova il mediatore culturale Graziano Halilovic � viviamo i giorni più drammatici dalla sconfitta del fascismo. L´odio scatenato dalle accuse contro i romeni, da una politica che liberalizza la caccia, chiude la porta del lavoro nero. Senza reddito non si può rinnovare il permesso di soggiorno, né garantire una cittadinanza ai figli. Il prezzo del ferro, in pochi mesi, è crollato da 37 a 6 centesimi al chilo. Chiedere l´elemosina è diventato reato. I campi sono il marchio di un destino: l´emarginazione nella criminalità». Una settimana nelle baraccopoli degli zingari e dei romeni, espulse oltre il raccordo anulare, chiarisce l´esito dell´emergenza zingari proclamata nella capitale e in Italia. Castel Romano, sulla Pontina, è lo specchio del misericordioso apartheid nazionale. Da otto anni mille rom sono chiusi nei container piantati nel nulla. I due «villaggi-modello» sono recintati. Il nuovo regolamento vieta di entrare, o di uscire, senza tessera di riconoscimento, permesso e registrazione. Dopo le 22 i cancelli si chiudono per tutti. è un carcere camuffato da accampamento per terremotati. Una distesa di polvere, senza un albero, assediata dall´immondizia e isolata in un deserto. La fermata dell´autobus dista due chilometri, il primo supermercato 10 più in là, oltre Pomezia. La scuola è a 35 chilometri. Quattro ore di pullmino al giorno. I bambini entrano in classe alla terza ora ed escono alla penultima. Se c´è troppo traffico vengono riscaricati nel campo a mezza mattina. I maschi passano i giorni semiassopiti su cumuli di coperte e lisi tappeti anneriti. Otto-dieci persone mescolate in trenta metri. La televisione, sempre accesa ad un volume sorprendente, copre ogni altro rumore. «La cosidetta emergenza � dice Paolo Ciani della Comunità di Sant´Egidio � sta innescando un processo devastante. Censimenti, impronte e retate hanno fornito agli italiani la certezza criminale di un´intera minoranza non riconosciuta. Continuiamo a definire "nomadi" cittadini italiani stanziali da generazioni, o slavi costretti ad abbandonare le loro case. Stiamo accettando la tragica falsificazione culturale di una politica vigliacca, che smaltisce migliaia di persone nelle discariche. Dipinge i rom come accattoni, sporchi, delinquenti e ladri di bambini: sono le teorie che hanno legittimato il loro sterminio nei campi dell´olocausto ebreo». La baraccopoli abbandonata a Tor de´ Cenci è il prodotto dell´ignorato «caso zingari». Ottocento bosniaci e macedoni, con 108 bambini, occupano i ripari allestiti dieci anni fa. Il Comune ha sospeso ogni servizio. Alcuni container sono adibiti a laboratori per le droghe. Nei quartieri della Pontina questo ipermercato, controllato da italiani, viene chiamato «piccola Colombia». Mercedes e Bmw molto pulite sono parcheggiate tra muri di ferri vecchi. I boss rom, per non perdere controllo e rispetto, si autocondannano a esagerare nella merda. «Qui � dice Hasko, falegname disoccupato in Italia dal 1978 � si esce subito dall´umanità e si passa tra gli abusivi sulla terra. Il passaggio dalla delinquenza famigliare alla criminalità organizzata, si sta completando. Dopo gli zingari, Roma espelle nelle periferie anche i trafficanti: un tacito accordo per mostrare al mondo un centro pulito e denunciare alla nazione i campi dello spaccio. Ci siamo ridotti a fare i becchini: e i nostri figli muoiono di overdose, o di Aids, prima di noi». è l´epilogo anche dei campi divisi di via dei Gordiani. L´area è blindata, videosorvegliata e inaccessibile come una caserma. Decine di maschi sono in carcere, le donne vendono rose in centro e quaranta bambini frequentano le elementari "Ikbal Masih", esempio di accoglienza. Attorno alla Casilina monta però la marea della rabbia. Comitati di genitori, da settimane, manifestano contro gli zingari nelle scuole. Gli scolari rom sono confinati a disegnare negli ultimi banchi. Si invocano bus per evitare che gli adulti si avvicinino agli istituti. «Ormai � dice Santino Spinelli, docente universitario rom e musicista � viviamo nell´incubo di controlli di polizia e spedizioni punitive autogestite. Si confondono i rom con i romeni, timbro dell´infamia, nell´interesse di partiti che lottizzano anche i fondi per le vittime delle pattumiere sociali. Roma e l´Italia sono oggi responsabili di una segregazione razziale unica nell´Occidente, che presenta i campi nomadi come cultura zingara. Invece sono ghetti, un redditizio abuso sociale dove si scatena il peggio. Rom e sinti, più degli immigrati africani, per lavorare devono nascondere la propria identità. Nella capitale, da mesi, nessuno assume più un rom: dopo lo stupro alla Caffarella, se scoprono che esci da un campo, ti dicono "via o ti sparo"». Decine di sgomberi lungo il Tavere e l´Aniene, presentati dalla propaganda come «successo della linea dura sull´ordine pubblico», moltiplicano i micro-accampamenti ai margini della città. Gruppi di rom e di romeni, cittadini italiani o della Ue, apolidi, rifugiati politici e clandestini, occupano canneti, terreni abbandonati, grotte e fognature. Ostia, Castel Fusano, Castel Porziano, tutto il raccordo tra Pontina, Collatina, Casilina, Tiburtina e Prenestina, La Rustica, Magliana, Tor Pagnotta e Tor Bella Monaca, sono imbottiti di invisibili miserabili dai diritti negati. Marisela, per un anno, ha vissuto in un canale di scolo sulla Salaria. Sembra una bambina. Ha partorito fra i topi, prima di essere arrestata e spedita nel centro per immigrati di Ponte Galeria. Con lei e gli africani, centinaia di rom che nessuno può espellere, o regolarizzare, perché i loro Paesi, come essi stessi, «non esistono più». Ora è felice perché vive nel camping di via della Cesarina, in una fradicia roulotte di sette metri. è un campo «chiuso» e sorvegliato da un branco di rottweiler. Tra 170 rom c´è anche Jorgu Danut. Fa il body-guard, ha una moglie devastata dall´obesità, due figli sposati e disoccupati che vivono stipati con lui. Fino a novembre guadagnava 400 euro al mese. «Poi il crollo � dice Marisela - Un anno fa con l´elemosina si raccattavano 30 euro al giorno. Adesso, nemmeno dieci. è la crisi: ma le persone, anche se ci conoscono, non si fermano più». Ieri, la spietatezza della prova. Zora, vecchia serba del campo Salviati Due, fa la carità nella stazione Termini. Si sposta poi nella metropolitana, fino a Ponte Mammolo. Tra le 14 e le 19 raccoglie 3,10 euro. Cinque persone le infilano tra le dita una moneta da 1 centesimo. «La difficoltà finanziaria � dice lo storico Marco Impagliazzo � fa emergere la realtà italiana più profonda: un´intolleranza spirituale, oltre che culturale. Sui più indifesi non si scarica la crisi, ma il vuoto. Abbiamo perso la visione dello Stato, ma anche dell´esistenza. L´Italia è un Paese senza obiettivi, senza fiducia, ma soprattutto privo di una politica che indichi una direzione. Per questo, grazie ai campi-ghetto dei rom, si scatenano ora spettri di rancori antichi, non storicamente elaborati». Per capire come l´antigitanismo sia una causa della crisi, e non il suo effetto, basta venire in uno dei due mercati rom ripresi dopo un anno a Roma. Per piazzale Flaiano, al mattino, i taxisti rifiutano la corsa. La catena delle povertà, che ormai integra i miserabili solo verso il basso, inizia qui. I cassonetti romani si trasformano in "fiera". Sull´asfalto, scatoloni di libri, bottiglie di slivovitz, mucchi di scarpe e di vestiti, disegni di bambini, phon, motori da barca, giacconi, manici per scopa e cianfrusaglie da soffitta. Tra i rom, dall´alba, si muovono pensionati, cassintegrati, disoccupati, barboni e rigattieri. Trattano molto e comprano poco. Con dieci euro ci si veste. I vecchi computer vanno a 15. Un vassoio scende da 3 a 1. Due spazzini con la tuta arancione caricano scatole di giochi cinesi per 50 centesimi. Domenica, in via Longoni, si replica in grande tra i viados, che capiscono la strada. «Per i rom � dice Anna Luisa Longo dell´Opera Nomadi � i mercati sono la possibilità estrema di sopravvivere. Solo se si tuffano nei cassonetti possono ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno. I politici, se manifestano apertura, vengono esclusi dai partiti. Le elezioni ormai si vincono con la paura, con una solida politica contro l´accoglienza». Nel campo di via di Salone, sulla Collatina, lo sanno. Mille serbi, bosniaci e romeni, accusati di inquinare falde acquifere, sono concentrati dietro le sbarre. La stazione del treno, 3 milioni di euro e otto anni di lavori, doveva riaprire mercoledì scorso. Tutto bloccato per «ragioni di sicurezza». I bus, se vedono zingari alla fermata tre chilometri più in là, tirano dritto. Dopo le proteste, per una settimana, è mancata la luce. I container, l´altra notte, sono stati circondati dall´esercito per la seconda volta in pochi mesi. «Soldati con il mitra spianato � dice don Paolo - hanno costretto gli adulti a farsi identificare lungo il recinto. Gente registrata da anni. Michela, romena, è stata portata via davanti alla figlia. In questura, dopo ore, le hanno comunicato di non aver accolto la domanda di asilo». Emerge il profilo di una capitale sconvolta, incapace di essere più un esempio civile, abbandonata dalla propria storia e consegnata ad un drammatico razzismo gentile, che la paralizza. Il campo del Casilino 900, specchio più noto della persecuzione, è il riassunto di chi siamo. Settecento rom abbandonati da 36 anni in 101 baracche che affondano nei rifiuti, scosse dal fragore dei gruppi elettrogeni. Ladri e spacciatori, qualche assassino, 230 bambini, poveri e malati con l´incubo dello sgombero, prima delle elezioni europee. «Non siamo microbi � dice Hakija Husovic � anche se non sappiamo più fare qualcosa. I campi, da ghetti, sono diventati laboratori di odio. Ma il nostro popolo, finalmente, si sta muovendo». Capifamiglia e anziani hanno deciso di «fare politica direttamente». L´8 aprile vogliono portare in piazza ventimila rom, per chiedere case, lavoro e cittadinanza. Però Ferio Agiovic, steso sui copertoni del campo Salviati Uno, non crede che «in queste condizioni gli italiani possano permettersi di rimanere buoni». La vede salire, nelle periferie dei un ex Paese, questa condanna disperata all´isolamento. La figlia nata a Roma parla solo romanesco. Ieri ha perso il posto nella «pizza al taglio» di via dell´Astronomia. Con l´ultimo censimento l´hanno scoperto, che resta una rom. Lui ha comprato subito una borsa di «Gratta e Vinci». Raschia fino a notte, e prega, per vedere di farle la sorpresa.

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Questa sera c'è Amnesty (sezione: Diritti umani)

( da "Provincia Pavese, La" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

BINASCO Questa sera c'è Amnesty BINASCO. Il loro obiettivo è testimoniare un percorso ed intensificare un'attività volta a difendere i diritti umani. I gruppi locali di Amnesty International, attivi a Pavia e Voghera, puntano, tra le altre cose, a fondare in tempi brevi una struttura a Binasco: «Negli ultimi tempi - spiega la volontaria Francesca Piaggi - stiamo promuovendo una serie di azioni per incrementare la nostra presenza a Voghera e nel sud milanese. In particolare vorremmo creare una sede a Binasco. Amnesty international è un'organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani». L'associazione è stata fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia dei prigionieri di coscienza. Oggi vanta 2,2 milioni di soci: «La sezione italiana - precisa Piaggi - conta oltre 80.000 soci, ed è organizzata in circoscrizioni. Il nostro obiettivo, in qualità di attivisti di Pavia e di Voghera, è proprio quello di incrementare il numero di soci e volontari. Questo il motivo per cui Amnesty sta supportando con entusiasmo un gruppo di 8-10 persone residenti a Binasco e in altri paesi della zona che hanno manifestato la volontà di fondare una struttura locale di Amnesty». Per saperne di più non resta che partecipare all'incontro previsto per oggi alle 21, presso l'ex scuola elementare di via Roma a Binasco. Alcuni volontari dell'organizzazione presentaranno attività e tecniche d'azione di Amnesty.

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QUANTA SICUREZZA PER SENTIRTI SICURO? IMPRONTE DIGITALI, TELECAMERE, CONTROLLI: SICUREZZA O GRANDE FRATELLO? UN DIBATTITO ITALIANO E EUROPEO (sezione: Diritti umani)

( da "marketpress.info" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 26 Marzo 2009 QUANTA SICUREZZA PER SENTIRTI SICURO? IMPRONTE DIGITALI, TELECAMERE, CONTROLLI: SICUREZZA O GRANDE FRATELLO? UN DIBATTITO ITALIANO…E EUROPEO Bruxelles, 26 marzo 2009 - Dall´11 Settembre e dopo gli attentati di Londra e Madrid la sicurezza è una delle preoccupazioni principali dell´Europa. Le misure prese dalle istituzioni Ue sono sufficienti a proteggerci? O l´eccesso di sicurezza è un attentato alla privacy? Il Parlamento europeo è attento a trovare il giusto equilibrio fra sicurezza e libertà. E tu cosa ne pensi? Dì la tua alle elezioni europee del 6-7 giugno, scegli i candidati che meglio ti rappresentano sulla sicurezza! Il Parlamento europeo appoggiato le misure anti-terrorismo varate a seguito degli attacchi di New York, di Madrid, e di Londra. Ma ha sempre ribadito che la lotta al terrorismo non deve andare a discapito del rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Sicurezza e libertà: qual è il giusto equilibrio? Ti può anche piacere fare nudismo d´estate in spiaggia. Ma forse in aeroporto ti darebbe un po´ fastidio. Per questa ragione l´anno scorso il Parlamento si è opposto all´installazione dei body scanner negli aeroporti europei. Questi apparecchi sono in grado di rivelare l´immagine completamente nuda della persona nello scanner. Gli europarlamentari l´hanno considerata una misura contro la privacy delle persone e degradante per l´individuo. Insomma un prezzo troppo alto da pagare alla sicurezza: la Commissione europea è stata obbligata a ritirare la proposta. Il Parlamento ha sostenuto le disposizioni europee volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al terrorismo: l´istigazione a commettere atti di terrorismo, il reclutamento e l´addestramento a fini terroristici. Ma ha sottolineato l´obbligo di rispettare la libertà di espressione, di stampa e di associazione. Il Grande Fratello spia le tue mail e le tue telefonate? Una recente direttiva europea obbliga le compagnie telefoniche e i provider internet a conservare alcuni dati per facilitare le autorità nazionali nelle indagini su terrorismo e crimine organizzato. Il Parlamento ha approvato la legge, ma ha specificato che i dati possono essere usati solo in caso di reati molto gravi, ha limitato il periodo massimo oltre il quale i dati devono essere completamente distrutti, e ha introdotto una clausola per cui ogni uso improprio dei dati da parte delle compagnie sarà punito penalmente. Nel 2004 l´Unione Europea ha chiesto alle compagnie aeree di trasmettere le informazioni personali dei passeggeri diretti negli Stati Uniti alle autorità americane. Gli eurodeputati hanno ritenuto questa misura un oltraggio alla privacy e hanno chiesto alla Corte di Giustizia europea di annullare quest´accordo. La Corte ha dato ragione al Parlamento, e ora l´accordo è in via di ridefinizione. In questi anni caldi, molto è stato fatto per combattere il terrorismo. Ma la questione non è chiusa e il Parlamento che sarà eletto a giugno dovrà continuare ad occuparsi di sicurezza, lotta al terrorismo e tutela dei diritti della persona. Qual´è il giusto equilibrio a tuo avviso? Quali decisioni prendere a livello europeo e quali a livello nazionale? Dai la tua risposta, vota il 6-7 Giugno e decidi quali eurodeputati potranno esprimersi per te sulla sicurezza! . . <<BACK

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NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 26-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il) (Messaggero, Il (Metropolitana))

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 26 Marzo 2009 Chiudi di GIUSEPPE MAMMARELLA NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella dell'occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l'uno o l'altro dei due principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo dell'individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati né la data dell'esecuzione né il luogo della sepoltura. Nella società del passato, dove i beni erano scarsi, la pena di morte veniva comminata anche per piccoli reati alla proprietà e quando il potere si accorse della potenza delle idee, anche per i diritti di opinione. La svolta avviene fra il Sei e il Settecento, con l'Illuminismo, quello Locke in Inghilterra, di Kant in Germania, di Voltaire in Francia. Con essi si afferma il diritto naturale alla base del quale sta la tendenza ad emancipare la ragione umana da ogni tutela dogmatica e l'idea di un indefinito progresso dell'individuo nel quadro di una natura benigna amica e non ostile. È l'inizio dell'Aufklärung e la fine dei secoli bui. La lotta contro la pena di morte inizia allora e da noi, in un'Italia ancora divisa, l'antesignano fu Cesare Beccaria il cui trattato dei diritti e delle pene pubblicato in segreto nel 1763 ebbe un immediato successo, fu tradotto in tutte le lingue europee, fu commentato da Diderot e da Voltaire e trovò accoglienza persino nelle due corti europee ritenute le fortezze dell'assolutismo: la Russia di Caterina seconda e l'Austria che gli offrì una cattedra. Ancora oggi l'insegnamento di Beccaria viene riconosciuto e recepito da tutti i Paesi di cultura giuridica moderna. Le idee di Beccaria ebbero un forte impatto negli Stati italiani prerisorgimentali. Nel 1786 nella Toscana di Pietro Leopoldo veniva abolita la pena di morte, forse per la prima volta in Europa. Nell'Italia unificata la pena capitale veniva abrogata dal codice Zanardelli del 1889, reintrodotta nel ventennio fascista per i crimini politici e veniva definitivamente messa fuori legge dalla Costituzione del 1948 (art.27) che riconfermava il principio illuministico che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. A conclusione di un percorso che pochi Stati possono vantare nel 1979 la nostra Corte Costituzionale ha deciso l'illegittimità dell'estradizione per i reati puniti con la pena di morte negli Stati richiedenti. È stato grazie a questa tradizione, umanistica e umanitaria, che l'Italia ha dato un forte e forse decisivo contributo alla crociata per la moratoria della pena di morte che si è conclusa con due mozioni, nel 2007 e nel 2008, dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, votate a larghissima maggioranza. Il rapporto di Amnesty International per il 2008 diffuso l'altro ieri, pur tra luci e ombre è incoraggiante e dimostra che la battaglia condotta in seno all'Onu dalla nostra diplomazia non è stata inutile. Il numero delle esecuzioni è leggermente diminuito, nel 2008 è stato di 2.390, quello delle condanne a morte di 8.864 ma, secondo gli ultimi dati, 138 sono i Paesi che hanno abolito la pena capitale; di essi 92 per ogni reato, 10 la conservano per i reati di particolare gravità in situazioni eccezionali, 36 non la applicano da più di 10 anni. La grande maggioranza delle esecuzioni sono concentrate in pochi Paesi, Cina quasi il 75%, seguono l'Iran in cui possono essere condannati a morte anche i minorenni, l'Arabia Saudita, gli Stati Uniti e il Pakistan. In Europa solo la Bielorussia mantiene la pena di morte con 4 esecuzioni nel 2008. Si uccide nei modi più diversi e più efferati: decapitazione, lapidazione, impiccagione, fucilazione, iniezioni letali e sedia elettrica. In Cina, ci informa Amnesty International, hanno creato dei tribunali itineranti, un sistema non nuovo che nel Medio Evo vigeva in alcuni Stati europei dove i membri del tribunale si spostavano di paese in paese insieme al boia. Durante le soste giudicavano sommariamente e il boia eseguiva seduta stante. Il governo cinese ha perfezionato il sistema: nei pulmini che accompagnano le esecuzioni ci sarebbero equipe mediche che estraggono gli organi dei giustiziati per alimentare il relativo commercio, naturalmente di Stato.

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NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 26-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Civitavecchia)) (Messaggero, Il (Marche)) (Messaggero, Il (Umbria)) (Messaggero, Il (Ancona)) (Messaggero, Il (Viterbo)) (Messaggero, Il (Latina)) (Messaggero, Il (Abruzzo)) (Messaggero, Il (Rieti))

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 26 Marzo 2009 Chiudi di GIUSEPPE MAMMARELLA NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella dell'occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l'uno o l'altro dei due principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo dell'individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati né la data dell'esecuzione né il luogo della sepoltura. Nella società del passato, dove i beni erano scarsi, la pena di morte veniva comminata anche per piccoli reati alla proprietà e quando il potere si accorse della potenza delle idee, anche per i diritti di opinione. La svolta avviene fra il Sei e il Settecento, con l'Illuminismo, quello Locke in Inghilterra, di Kant in Germania, di Voltaire in Francia. Con essi si afferma il diritto naturale alla base del quale sta la tendenza ad emancipare la ragione umana da ogni tutela dogmatica e l'idea di un indefinito progresso dell'individuo nel quadro di una natura benigna amica e non ostile. È l'inizio dell'Aufklärung e la fine dei secoli bui. La lotta contro la pena di morte inizia allora e da noi, in un'Italia ancora divisa, l'antesignano fu Cesare Beccaria il cui trattato dei diritti e delle pene pubblicato in segreto nel 1763 ebbe un immediato successo, fu tradotto in tutte le lingue europee, fu commentato da Diderot e da Voltaire e trovò accoglienza persino nelle due corti europee ritenute le fortezze dell'assolutismo: la Russia di Caterina seconda e l'Austria che gli offrì una cattedra. Ancora oggi l'insegnamento di Beccaria viene riconosciuto e recepito da tutti i Paesi di cultura giuridica moderna. Le idee di Beccaria ebbero un forte impatto negli Stati italiani prerisorgimentali. Nel 1786 nella Toscana di Pietro Leopoldo veniva abolita la pena di morte, forse per la prima volta in Europa.

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Soldati italiani internati da Hitler: via alla commissione storica (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-26 num: - pag: 13 categoria: REDAZIONALE Roma-Berlino Al lavoro dieci studiosi dei due Paesi Soldati italiani internati da Hitler: via alla commissione storica ROMA — Intenzionata a non pagare risarcimenti ai militari italiani che furono internati nei campi del Terzo Reich, la Germania di adesso ha annunciato l'inizio dei lavori di una commissione italo-tedesca di storici incaricata, in base a un accordo con il governo italiano, di elaborare una storia comune su quella pagina nera. I dieci studiosi si riuniranno dopodomani sul lago di Como a Villa Vigoni, un centro studi di proprietà della Repubblica federale sottoposto a un'ipoteca giudiziaria dopo che eredi delle 218 vittime della strage nazista compiuta nel 1944 a Distomo, Grecia, hanno chiesto indennizzi. Sono proprio i procedimenti giudiziari la molla che ha spinto all'insediamento del gruppo di studio. La Germania è tuttora alle prese con 53 processi intentati nel nostro Paese per conto di alcuni dei 600 mila militari passati per i campi di Hitler o di italiani che subirono altri tipi di ferocia tra il '43 e il '45. «Non c'è dubbio che nella Seconda guerra mondiale siano stati commessi crimini di guerra, ma deve esserci un limite temporale per la loro perseguibilità », ha sostenuto ieri l'ambasciatore tedesco a Roma Michael Steiner. «La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza secondo la quale in caso di violazione dei diritti umani uno Stato non dovrebbe ottenere immunità di Stato (...). La riteniamo una violazione delle garanzie per gli Stati. Gli etiopici potrebbero rivendicare indennizzi dall'Italia», ha detto l'ambasciatore. Con questa tesi, secondo la quale nessuna pace potrebbe resistere senza il principio di immunità degli Stati, il 23 dicembre la Germania si è rivolta alla Corte internazionale di Giustizia. Il 18 novembre, il ministro degli Esteri tedesco Steinmeier e il collega Franco Frattini hanno dichiarato che «la Germania riconosce pienamente le gravissime sofferenze inferte agli italiani in particolare nelle stragi e agli ex internati militari italiani». La commissione avrà tre anni per scrivere un rapporto. Ne fanno parte per l'Italia: Mariano Gabriele (storia contemporanea e navale, la Sapienza di Roma), Aldo Venturelli (letteratura tedesca, Urbino), Carlo Gentile (Martin Buber Institut); Paolo Pezzino (storia contemporanea, Pisa), Valeria Silvestri (dottore di ricerca, la Sapienza). Per la Germania: Wolfgang Schieder (università di Colonia), Gabriele Hammermann (dirige il sito commemorativo di Dachau), Lutz Klinkhammer (Istituto storico germanico, Roma), Thomas Schlemmer e Hans Woller (Istituto di storia contemporanea, Monaco). Maurizio Caprara

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Convegno per i giovanisu valori e diritti umani Le sorprese del Buco del Diavoloalla scoperta dei reperti preistorici (sezione: Diritti umani)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Convegno per i giovanisu valori e diritti umani Le sorprese del Buco del Diavoloalla scoperta dei reperti preistorici a taggia una conferenza al museo civico di sanremo UN GRANDE convegno sul tema "I Giovani e i Valori nei 60 anni della Costituzione Italiana", nella Sala del Convento dei Domenicani, domani dalle 10.30. A conclusione del concorso rivolto ai giovani delle scuole superiori a 60 anni dalla promulgazione della Costituzione Italiana, verranno consegnati i premi ai tre migliori elaborati. Il convegno è organizzato dal Lions Club Arma e Taggia, in collaborazione con il Comune di Taggia e la Provincia di Imperia. Gli obiettivi della giornata sono quelli di far riflettere la collettività, in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l'educazione alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile; si vuole aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri. Al convegno "I Giovani e i Valori nei 60 anni della Costituzione italiana", interverranno le massime autorità istituzionali territoriali. Alle 10.30 sono previsti gli interventi di Piera Panico, presidente del Tribunale di Sanremo, del sindaco di Taggia Vincenzo Genduso e del senatore Gabriele Boscetto. Alle 11.30 si svolgerà il dibattito su "I Giovani e i Valori", in particolare il giudizio dei giovani sui valori che ha rappresentato 60 anni fa e rappresenta adesso la Costituzione Italiana. Il primo premio del concorso è di 1.000 euro, il secondo premio di 500 e il terzo di 200. Angelo Boselli .x/26/0903 L'incontro è basato sugli studi degli ultimi dieci anni presso il sito di Borniga a Triora. Interventi degli studiosi Calandri e Ricci .x/26/0903

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Pena di morte lugubre ombra sul XXI secolo (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pena di morte lugubre ombra sul XXI secolo di Giuseppe Mammarella Giovedì 26 Marzo 2009, Nell'eterno conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella dell'occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l'uno o l'altro dei due principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo dell'individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati né la data dell'esecuzione né il luogo della sepoltura. (Segue a pagina 23)

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Luigi Scricciolo, vent'anni in attesa di giustizia (sezione: Diritti umani)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cultura Pagina 344 Il lutto Morto l'ex sindacalista Uil Luigi Scricciolo, vent'anni in attesa di giustizia Il lutto. Morto l'ex sindacalista Uil --> «Mi chiamo Luigino Scricciolo, autore del diario 20 anni in attesa di giustizia , nel quale ripercorro la mia vicenda...». Di messaggi come questo, chi si occupa di libri per la pagina della cultura di un quotidiano, ne riceve molti. Così quella e-mail resta nel cassetto. In coda. Fino a tre giorni fa, quando Luigino Scricciolo viene stroncato da un malore. Gli viene diagnosticato un aneurisma addominale, stesso male che uccise il padre. Quella storia riemerge. Con le parole del protagonista: «All'inizio degli anni '80 fui arrestato con accuse terribili, partecipazione esterna al terrorismo, tentativo di spionaggio, mentre ricoprivo la carica di responsabile esteri della Uil. Quando dopo oltre 20 anni, la Procura di Roma chiuse la istruttoria, fui prosciolto da tutte le accuse. Il proscioglimento in istruttoria chiudeva il "caso Scricciolo" ma nessuno ne diede notizia. Il mio arresto fu una notizia, il mio proscioglimento in istruttoria era una non-notizia. Questo mio Diario vuole essere occasione per ricordare la mia vicenda e la sua positiva conclusione. E per rivendicare quella verità che a lungo è stata negata». La storia travagliata di Luigino Scricciolo rivivrà in un romanzo che un suo amico sardo, lo scrittore Enrico Pili, ha appena concluso. I due condividevano la passione per la fantascienza, vista come chiave di lettura del presente, e si erano rivisti proprio il giorno precedente la tragica data. Pili nel 2007 partecipò alla presentazione del libro a Villaspeciosa sintetizzando in poche parole la forte ingiustizia subita da Scricciolo: «Tre dei cardini del nostro stato di diritto hanno tradito, voltato le spalle a Luigino Scricciolo: il sindacato, la magistratura e la stampa». Quel nome con il diminuitivo e quel cognome da passerotto contrastano con la poderosa esperienza politica di Luigino Scricciolo, maturata prima nel Movimento Studentesco, poi in Democrazia Proletaria, poi nel Partito di Unità Proletaria. La sua visione del mondo era fondata sulla solidarietà e la difesa dei diritti umani unitamente al ripudio della violenza. Scricciolo lavorò a lungo nella direzione della Uil ma si impegnò, come spiega la pagina di Wikipedia a lui dedicata, anche in campo internazionale: sostenne Charta 77 (la più importante iniziativa del dissenso nella ex Cecoslovacchia), la resistenza afgana, i dissidenti sovietici e Solidarnosc: fu il primo italiano a parlare alla direzione nazionale del sindacato polacco nell'autunno 1980 e l'anno seguente invitò Lech Walesa in Italia, nel suo primo viaggio all'estero. Il 4 febbraio 1982, venne arrestato a Firenze con accuse di terrorismo e poi di spionaggio. Due anni e due mesi in carcere. Nel 1991 il Tribunale di Verona lo assolse da ogni accusa in merito al rapimento Dozier. Per tutti gli altri reati l'istruttoria venne chiusa con la formula del proscioglimento pieno il 6 settembre 2001: dopo 7.171 giorni dalla notifica del primo ordine di cattura. Per quell'errore giudiziario Luigi Scricciolo ha ricevuto un'indennità di ventimila. Ma non ha fatto in tempo a spenderli. Così come non ha potuto riempire il suo blog - luiginoscricciolo.ilcannocchiale.it - nel quale si occupava, manco a dirlo, di diritti calpestati. ANDREA MAMELI

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Bolivia, Onu: autonomisti responsabili per il massacro del Pando (sezione: Diritti umani)

( da "Velino.it, Il" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Bolivia, Onu: autonomisti responsabili per il massacro del Pando Roma, 26 mar (Velino/Velino Latam) - Dietro il massacro di contadini perpetrato lo scorso 11 settembre nella regione boliviana del Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Evo Morales. Lo ha evidenziato l’alto commissario dell’Onu per i Diritti Umani nel Paese, il canadese Denis Racicot, presentando un dossier sul paese andino. Racicot ha sottolineato la preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza provocata dalla contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che rispondono ai prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo braccio di ferro con il governo nazionale. In particolare il dossier evidenza come la responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del Porvenir, come già evidenziato da un’indagine dell’Unione delle nazioni sudamericane (Unasur), sia stata provocata da uomini legati alla prefettura diretta da Leopoldo FernÁndez, oggi in carcere con l’accusa di essere il mandante dell’azione. Racicot ha poi manifestato una forte preoccupazione per “l’alto numero di aggressioni e minacce ai danni dei mezzi d’informazione” ma anche per la “diffusione di informazione di parte e dell’incitamento alla violenza diffuso da alcuni media privati”. Nel documento si evidenziano poi i successi ottenuti dal governo di Morales nell’educazione, nella protezione delle categorie più deboli e nella lotta alla denutrizione, elogiando “le misure adottate dal governo per combattere razzismo, discriminazione e schiavitù” definiti “flagelli” che colpiscono la popolazione indigena. (mat) 26 mar 2009 11:06

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Consiglio d'Europa, nuovo richiamo all'Italia: (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere.it" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Intervento dei ministri europei dopo le condanne della Corte europea dei diritti Processi troppo lenti, richiamo all'Italia Il Consiglio d'Europa punta il dito contro il nostro sistema giudiziario: fare le riforme entro due anni MILANO - Processi troppo lenti e procedure di indennizzo farraginose. E' per questo motivo che ancora una volta l'Italia e il suo sistema giudiziario vengono «bacchettati» dal Consiglio d'Europa. L'organismo internazionale che ha sede a Strasburgo - e che si occupa di diritti umani, democrazia e giustizia sociale, da non confondersi con il Consiglio europeo, l'esecutivo della Ue, che rappresenta invece i governi degli Stati membri e si riunisce a Bruxelles - ha dunque invitato il nostro Paese a procedere con le riforme necessarie per abbreviare la durata dei procedimenti, civili e penali, dando anche un limite di tempo per l'adeguamento: il 2009 per le procedure amministrative e giugno 2010 per i processi civili e penali. «UNA LEGGE AD HOC» - Questa volta è intervenuto il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa per ribadire che «l'eccessiva lungaggine delle procedure giudiziarie in Italia necessita con urgenza di una sollecita riforma della legge». Nei tribunali italiani - si legge in una nota da Strasburgo - sono pendenti cinque milioni e mezzo di procedimenti civili e oltre tre milioni di processi penali. I ministri del Consiglio d'Europa sollecitano l'adozione di misure legislative - magari una legge ad hoc - per accelerare i procedimenti e abbreviare la durata dei processi, anche nel settore amministrativo. Il Comitato dei ministri di Strasburgo suggerisce pure la modifica della Legge Pinto, cioè la creazione di un sistema di finanziamento che acceleri l'indennizzo per le sanzioni previste dalle numerose condanne all'Italia della Corte europea dei diritti dell'Uomo. stampa |

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Sanremo, l'Esercito Italiano vince il "Global Education Award 2009" (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sanremo, l'Esercito Italiano vince il "Global Education Award 2009" (26/3/2009 11:05) | (Sesto Potere) - Sanremo - 26 marzo 2009 - E' stato vinto dall'Esercito italiano il "Global Education Award 2009", premio internazionale dell'educazione nell'ambito del Global Education Festival, rassegna della creatività nella scuola che si è svolta a Sanremo. Il premio è consegnato ogni anno a personalità, enti o associazioni che "con pensieri, parole ed azioni hanno favorito lo sviluppo e la crescita dell'educazione". Questa la motivazione: "per i numerosi interventi delle missioni umanitarie compiute in questi anni dall'Esercito italiano, che ha sempre posto in primo piano la salvaguardia delle popolazioni e il rispetto dei diritti umani".

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Brivio: Amnesty International e sicurezza in consiglio (sezione: Diritti umani)

( da "Merateonline.it" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cronaca >> Cronaca dal territorio 26 / 3 / 2009 Brivio: Amnesty International e sicurezza in consiglio Amnesty International ha fatto “irruzione” nel consiglio comunale di ieri, 25 marzo. Il rappresentante Alberto Porcelli è stato invitato dal sindaco Motta a illustrare le iniziative del comune di Brivio in sostegno alla Dichiarazione universale dei diritti umani, che nel 2008 ha compiuto 60 anni. Alberto Porcelli “Questo documento, per la prima volta, ha stabilito i diritti di cui ogni essere umano deve poter godere, senza distinzioni” ha spiegato Porcelli “Purtroppo molti sono ancora disattesi, per questo Amnesty vuole renderli noti. Abbiamo chiesto l’aiuto di molti comuni per farlo e Brivio è tra quelli che hanno aderito con impegno. L’ha fatto stampando la dichiarazione, promuovendola con un evento a febbraio e portando l’adesione ai suoi principi in consiglio comunale. Il banchetto per la raccolta firme istituito sul lungo fiume in occasione della festa della donna ha raccolto 150 adesioni”. Il sindaco ha ricordato l’impegno dell’associazione contro la pena di morte, che tuttora causa 7 morti al giorno. Il consigliere Giancarlo Redaelli I consiglieri di minoranza Redaelli e Bonfanti hanno proposto un link all’iniziativa all’interno del sito del comune e l’istituzione del 10 dicembre come giornata celebrativa e significativa. L’approvazione è arrivata unanime. Altro punto all’ordine del giorno è stata l’interrogazione del capogruppo di minoranza Giancarlo Redaelli in merito ai tempi ristretti di visione degli atti al del precedente consiglio. Il leader di Trasparenza e Partecipazione si è detto solo parzialmente soddisfatto della risposta del sindaco Motta, d’accordo sulla necessità che gli atti siano a disposizione di tutti i consiglieri almeno 24 ore prima della seduta, ma che ha ricordato che non può esserci parità tra maggioranza e minoranza. La questione è stata ripresa al Articoli Correlati: (c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale della provincia di Lecco Scritto il 26/3/2009 alle 15.48

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Fondo europeo per i rifugiati, pubblicati cinque avvisi per la selezione di progetti 'a valenza territoriale' (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Fondo europeo per i rifugiati, pubblicati cinque avvisi per la selezione di progetti 'a valenza territoriale' (26/3/2009 15:38) | (Sesto Potere) - Roma - 26 marzo 2009 - Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2009, n.70, cinque avvisi pubblici per la presentazione di progetti 'a valenza territoriale', da finanziare con le risorse del Fondo europeo per i rifugiati per il periodo 2008-2013, nell'ambito del programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori». I progetti dovranno essere presentati entro le ore 12,00 del 24 aprile 2009 e dovranno essere finalizzati alla realizzazione delle azioni individuate negli avvisi pubblici: - Azione 3.1.a 'Organizzazione di 9 percorsi di formazione specifica nei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo e nei Centri di Accoglienza, destinati al personale e ad altri operatori del settore, per l’individuazione delle vulnerabilità'. - Azione 3.1.b 'Organizzazione di 7 percorsi di formazione destinati agli operatori dei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo e dei servizi socio-sanitari territorialmente competenti, finalizzati all’acquisizione ed al rafforzamento della capacità di presa in carico di richiedenti maggiormente vulnerabili'. - Azione 3.1.c 'Realizzazione presso i Centri di accoglienza per Richiedenti Asilo o i Centri territoriali dello SPRAR di servizi per la riabilitazione di vittime di tortura e per il supporto di donne sia singole che in famiglia'. - Azione 3.1.d 'Realizzazione di interventi personalizzati di sostegno ai percorsi di inserimento socio-economico di titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati'. - Azione 3.2.a 'Realizzazione di uno studio sull’applicazione dei Decreti di recepimento delle Direttive europee sull’accoglienza, sulle qualifiche e sulle procedure'.

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Ue-Usa/ Europarlamento, mano tesa all'America di Obama (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Strasburgo, 26 mar. (Apcom) - Il Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 503 voti favorevoli, 51 contrari e 10 astensioni, una risoluzione sulle relazioni Ue-Usa (rapporto Millan Mon, Ppe) che chiede di rivedere il partenariato transatlantico - per il quale, sottolinea, l'elezione di Obama è occasione di nuovo impulso - e formula una serie di raccomandazioni per arrivare a un coordinamento sistematico in tema di politica estera e sicurezza, e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale; punti che l'Europarlamento sottolinea, invitando gli Stati Uniti a ratificare lo statuto della Corte penale internazionale, ad abolire la pena di morte e a cessare le 'extraordinay renditions' ('consegne straordinarie'), ovvero la cattura, il trasferimento e la detenzione illegali di sospetti terroristi fuori dal territorio americano. Valutando positivamente la decisione di chiudere il carcere di Guantanamo, il Parlamento europeo incoraggia l'amministrazione americana a chiudere "qualsiasi centro di detenzione situato all'esterno degli Stati Uniti e non conforme al diritto internazionale, e a porre esplicitamente fine alla politica delle consegne straordinarie". Il presidente americano arriva in Europa il 2 aprile per il G20 di Londra, e si recherà poi al vertice Nato di Strasburgo il 3 e 4 aprile, per concludere la sua missione il 5 aprile con un vertice Ue-Usa a Praga. Gli eurodeputati, che invitano Obama a visitare anche il Parlamento europeo, hanno aggiunto alla risoluzione un emendamento in cui si auspica che il vertice di Praga "imprimerà una potente dinamica al rafforzamento delle relazioni transatlantiche"; un linguaggio che contrasta, deliberatamente, con le durissime critiche espresse ieri nell'Aula di Strasburgo dal presidente di turno dell'Ue, il premier ceco Mirek Topolanek, al massiccio piano Usa di investimenti per il rilancio. L'Europarlamento esorta Stati Uniti e Unione europea a guidare congiuntamente gli sforzi multilaterali per affrontare la crisi finanziaria, e a riformare il sistema senza ricorrere a misure protezionistiche. Gli eurodeputati salutano i progressi finora registrati nella cooperazione in settori come gli investimenti, gli aspetti normativi, le sicurezza dei prodotti importati e l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. L'Assemblea di Strasburgo insiste poi per l'abolizione dei paradisi fiscali, chiedendo una maggiore cooperazione tra le autorità di vigilanza americane ed europee per controllare le attività dei gruppi transfrontalieri e per impedire operazioni non trasparenti da parte di istituzioni finanziarie domiciliate in giurisdizioni non cooperative. L'Assemblea chiede di unificare il mercato fra le due sponde dell'Atlantico entro il 2015 e di integrare i mercati finanziari. Quest'integazione deve essere accompagnata, tuttavia, "da una revisione del quadro regolamentare e delle norme di vigilanza", e dall'adozione di regolamenti che "garantiscano la concorrenza, assicurino maggiore trasparenza e un'effettiva vigilanza su prodotti, istituzioni finanziarie e mercati, e creino modelli di gestione dei rischi comuni". Gli europarlamentari propongono di sostituire la Nuova Agenda Transatlantica (Nat) con un nuovo accordo che trasformi l'attuale dialogo legislativo in un'assemblea transatlantica, che funga da strumento di dialogo parlamentare, di definizione degli obiettivi e di controllo dell'attuazione dell'accordo, puntando anche al coordinamento dell'attività del Parlamento europeo con quella del Congresso americano su temi d'interesse comune. L'Assemblea propone inoltre di creare un organismo per la consultazione e il coordinamento sistematico ad alto livello della politica estera e di sicurezza, suggerendo di denominarlo 'Consiglio politico transatlantico'. Gli eurodeputati chiedono, infine, più coordinamento transatlantico nella politica estera riguardo all'Iraq, all'Iran, all'Afghanistan, al Medio Oriente e alla questione palestinese, e alla Russia.

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UE-USA/ EUROPARLAMENTO, MANO TESA ALL'AMERICA DI OBAMA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Ue-Usa/ Europarlamento, mano tesa all'America di Obama di Apcom "Integriamo politica estera e mercati, ma abolite 'renditions'" -->Strasburgo, 26 mar. (Apcom) - Il Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 503 voti favorevoli, 51 contrari e 10 astensioni, una risoluzione sulle relazioni Ue-Usa (rapporto Millan Mon, Ppe) che chiede di rivedere il partenariato transatlantico - per il quale, sottolinea, l'elezione di Obama è occasione di nuovo impulso - e formula una serie di raccomandazioni per arrivare a un coordinamento sistematico in tema di politica estera e sicurezza, e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale; punti che l'Europarlamento sottolinea, invitando gli Stati Uniti a ratificare lo statuto della Corte penale internazionale, ad abolire la pena di morte e a cessare le 'extraordinay renditions' ('consegne straordinarie'), ovvero la cattura, il trasferimento e la detenzione illegali di sospetti terroristi fuori dal territorio americano. Valutando positivamente la decisione di chiudere il carcere di Guantanamo, il Parlamento europeo incoraggia l'amministrazione americana a chiudere "qualsiasi centro di detenzione situato all'esterno degli Stati Uniti e non conforme al diritto internazionale, e a porre esplicitamente fine alla politica delle consegne straordinarie". Il presidente americano arriva in Europa il 2 aprile per il G20 di Londra, e si recherà poi al vertice Nato di Strasburgo il 3 e 4 aprile, per concludere la sua missione il 5 aprile con un vertice Ue-Usa a Praga. Gli eurodeputati, che invitano Obama a visitare anche il Parlamento europeo, hanno aggiunto alla risoluzione un emendamento in cui si auspica che il vertice di Praga "imprimerà una potente dinamica al rafforzamento delle relazioni transatlantiche"; un linguaggio che contrasta, deliberatamente, con le durissime critiche espresse ieri nell'Aula di Strasburgo dal presidente di turno dell'Ue, il premier ceco Mirek Topolanek, al massiccio piano Usa di investimenti per il rilancio. L'Europarlamento esorta Stati Uniti e Unione europea a guidare congiuntamente gli sforzi multilaterali per affrontare la crisi finanziaria, e a riformare il sistema senza ricorrere a misure protezionistiche. Gli eurodeputati salutano i progressi finora registrati nella cooperazione in settori come gli investimenti, gli aspetti normativi, le sicurezza dei prodotti importati e l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. L'Assemblea di Strasburgo insiste poi per l'abolizione dei paradisi fiscali, chiedendo una maggiore cooperazione tra le autorità di vigilanza americane ed europee per controllare le attività dei gruppi transfrontalieri e per impedire operazioni non trasparenti da parte di istituzioni finanziarie domiciliate in giurisdizioni non cooperative. L'Assemblea chiede di unificare il mercato fra le due sponde dell'Atlantico entro il 2015 e di integrare i mercati finanziari. Quest'integazione deve essere accompagnata, tuttavia, "da una revisione del quadro regolamentare e delle norme di vigilanza", e dall'adozione di regolamenti che "garantiscano la concorrenza, assicurino maggiore trasparenza e un'effettiva vigilanza su prodotti, istituzioni finanziarie e mercati, e creino modelli di gestione dei rischi comuni". Gli europarlamentari propongono di sostituire la Nuova Agenda Transatlantica (Nat) con un nuovo accordo che trasformi l'attuale dialogo legislativo in un'assemblea transatlantica, che funga da strumento di dialogo parlamentare, di definizione degli obiettivi e di controllo dell'attuazione dell'accordo, puntando anche al coordinamento dell'attività del Parlamento europeo con quella del Congresso americano su temi d'interesse comune. L'Assemblea propone inoltre di creare un organismo per la consultazione e il coordinamento sistematico ad alto livello della politica estera e di sicurezza, suggerendo di denominarlo 'Consiglio politico transatlantico'. Gli eurodeputati chiedono, infine, più coordinamento transatlantico nella politica estera riguardo all'Iraq, all'Iran, all'Afghanistan, al Medio Oriente e alla questione palestinese, e alla Russia.

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BIOTESTAMENTO/FERRERO:GOVERNO COME PINOCHET, FASCISTI SUI DIRITTI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Biotestamento/Ferrero:Governo come Pinochet, fascisti sui diritti di Apcom Legge si va configurando sempre più come tortura di stato -->Roma, 26 mar. (Apcom) - "Il governo e la maggioranza di destra ricordano sempre di più Pinochet: liberisti in economia, clerico-fascisti sui diritti civili. Già il testo di legge sul testamento biologico in corso di approvazione da parte del Senato prevede trattamenti inumani come l'alimentazione e l'idratazione forzata, ora siamo arrivati al grottesco, visto che anche i medici non sono più tenuti a rispettare le dichiarazioni anticipate di trattamento firmate dai malati". Lo afferma in una nota Paolo Ferrero, segretario del Prdc. "E' evidente, dunque - prosegue - che anche la certificata volontà di un malato che voglia evitare l'accanimento terapeutico su se stesso non vale più niente. La legge sul testamento biologico si va dunque configurando sempre di più come una tortura di stato, scritta sotto dettatura di un integralismo religioso vaticano indegno di uno Stato civile. Ci batteremo contro questa legge in tutti i modi, compresi atti di disobbedienza civile".

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L'Onu denuncia i responsabili del massacro del Pando (sezione: Diritti umani)

( da "AprileOnline.info" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

L'Onu denuncia i responsabili del massacro del Pando Red., 26 marzo 2009, 13:35 Bolivia In un dossier, l'alto commissario per i Diritti Umani evidenza come la responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del Porvenir è stata provocata da uomini legati ai gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Dietro il massacro di contadini perpetrato lo scorso 11 settembre nella regione boliviana del Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Evo Morales. Lo ha evidenziato l'alto commissario dell'Onu per i Diritti Umani nel Paese, il canadese Denis Racicot, presentando un dossier sul paese andino. Racicot ha sottolineato la preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza provocata dalla contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che rispondono ai prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo braccio di ferro con il governo nazionale. In particolare il dossier evidenza come la responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del Porvenir, come già evidenziato da un'indagine dell'Unione delle nazioni sudamericane (Unasur), sia stata provocata da uomini legati alla prefettura diretta da Leopoldo FernÁndez, oggi in carcere con l'accusa di essere il mandante dell'azione. Racicot ha poi manifestato una forte preoccupazione per "l'alto numero di aggressioni e minacce ai danni dei mezzi d'informazione" ma anche per la "diffusione di informazione di parte e dell'incitamento alla violenza diffuso da alcuni media privati". Nel documento si evidenziano poi i successi ottenuti dal governo di Morales nell'educazione, nella protezione delle categorie più deboli e nella lotta alla denutrizione, elogiando "le misure adottate dal governo per combattere razzismo, discriminazione e schiavitù" definiti "flagelli" che colpiscono la popolazione indigena.

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ONU/ ADOTTATA CONTROVERSA RISOLUZIONE SU DIFFAMAZIONE RELIGIONI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Onu/ Adottata controversa risoluzione su diffamazione religioni di Apcom Presentata dal Pakistan a nome dell'Oci, respinta da occidentali -->Ginevra, 26 mar. (Apcom) - Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione controversa proposta dai Paesi musulmani che mira a "lottare contro la diffamazione delle religioni", un concetto respinto dagli occidentali. Il testo, presentato dal Pakistan a nome dell'Organizzazione della conferenza islamica (Oci), è stato adottato con 23 voti favorevoli, 11 contrari e 13 astensioni. I Paesi europei, Canada e Cile in particolare, si sono opposti al testo, l'India si è astenuta, mentre i Paesi non allineati e il gruppo dei Paesi islamici lo hanno sostenuto. La risoluzione, che non è legalmente vincolante, ha riferito della "viva preoccupazione riguardo gli stereotipi negativi e la diffamazione delle religioni, e le manifestazioni d'intolleranza e di discriminazione in materia di religioni o di culto, sempre numerose nel mondo". Il testo ha inoltre denunciato che "l'islam è a torto spesso associato a violazioni dei diritti umani e al terrorismo". Gli stati membri dell'Onu sono stati invitati a "combattere la diffamazione delle religioni e l'incitamento all'odio religioso in generale" , in particolare nei mass media. La risoluzione ha inoltre stabilito che "la diffamazione delle religioni rappresenta un grave danno alla dignità umana che porta a limitazioni della libertà religiosa dei suoi sostenitori e un incitamento all'odio religioso e alla violenza". Un gruppo di 180 organizzazioni non governative (Ong) aveva chiesto al Consiglio dei diritti umani a respingere la risoluzione, da loro ritenuta una minaccia per la libertà di espressione. I firmatari dell'appello hanno criticato un concetto "senza alcun fondamento nel diritto nazionale o internazionale" e in contraddizione anche con il principio dei diritti umani, "che proteggono gli individui contro le violenze, non i culti contro un esame critico". Per le ong questo progetto ha illustrato "la campagna incessante condotta dall'Oci che mira a produrre risoluzioni dell'Onu, dichiarazioni e conferenze mondiali per propagare il concetto di 'diffamazione delle religioni'". Il concetto di diffamazione delle religioni è stato ritirato recentemente dal progetto di dichiarazione finale della conferenza di "Durban II" contro il razzismo, che si svolgerà a Ginevra del 20 al 24 aprile. Questo non è finora bastato a evitarne il boicottaggio da parte dell'Italia e di altri Paesi extra-europei come Stati Uniti, Canada e Israele. (fonte Afp)

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CONSIGLIO D'EUROPA: RUSSIA IGNORA SENTENZE CORTE DIRITTI UMANI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 26-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Consiglio d'Europa: Russia ignora sentenze Corte diritti umani di Apcom Sollecitate riforme per risolvere problemi "strutturali" -->Strasburgo, 26 mar. (Apcom) - La Federazione Russa non esegue molte delle sentenze della Corte europea dei Diritti dell'Uomo - si legge in una raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa diffusa oggi da Strasburgo - nonostante le assicurazioni fornite in più riprese dallo stesso presidente Dmitri Medvedev. Non vengono evase - lamentano i Ministri dei 47 paesi dell'Istituzione - le esecuzioni delle sentenze che riguardano le vittime di Cernobil, come l'indennizzo dei danni subiti da chi prestava servizio militare, anche per la mancata fornitura degli alloggi popolari. Essendo tante le sentenze non ancora eseguite, il Consiglio d'Europa suggerisce alla Federazione Russa di implementare la legislazione in modo da risolvere al più presto i problemi strutturali che sono all'origine delle violazioni della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo - per esempio nei confronti delle numerose categorie di cittadini più vulnerabili - in modo da non incorrere più nelle sanzioni.

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