CENACOLO DEI COGITANTI |
Cinema, arte, musica per
parlare di diritti ( da "City"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: musica per parlare di diritti Human
Rights Nights Al via la nona edizione del festival dedicato a chi non ha
diritti: cinema, mostre d'arte e concerti per parlare del loro disagio. Quella
per i diritti umani è una battaglia che non può conoscere pause o ripensamenti,
e così pure il festival che di questa lotta ha fatto la propria bandiera: da
domani torna Human Rights Nights,
Pena capitale, nel 2008 il
primato è della Cina ( da "EUROPA
ON-LINE" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: organizzazione per i diritti umani,
perché il 19 dicembre scorso ? dopo dieci anni senza esecuzioni ? è stata
eseguita una nuova condanna a morte, vittima Charles Elroy Laplace. Che il
timore dell?organizzazione non sia infondato lo dimostrano i dati, diffusi
ieri, contenuti nel rapporto Condanne a morte e esecuzioni nel 2008.
"La Moratti deve
vietare il raduno neonazista"
( da "Stampa, La" del
26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani - si legge nel
comunicato dell'Anpi - sono valori da difendere contrastando le attività delle
organizzazioni neofasciste e naziskin che li negano». «Rivolgiamo un appello -
conclude l'Anpi - alle autorità preposte, a tutti i cittadini milanesi, alle
forze democratiche, alle associazioni e ai sindacati perché sulla base delle
norme costituzionali sia vietata una simile
SULL'AMORE Incontro con il
filosofo Galimberti Si svolgerà oggi, giovedì, alle...
( da "Giornale di Brescia"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: GIURISPRUDENZA 60 anni di diritti
umani Per il quarto incontro del ciclo «I diritti umani a sessant'anni dalla
Dichiarazione universale del 1948» oggi, giovedì, dalle 10.15 alle 11.45 si
svolgerà un incontro alla facoltà di Giurisprudenza con Timothy Endicott della
Oxford University sul tema: «I diritti umani sono realmente universali?
Sarà la poetessa premio
Nobel Wislawa Szymborska ad aprire il festival Human right n...
( da "Leggo" del
26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dedicata ai diritti umani, è in
programma da oggi fino al 5 aprile. In cartellone oltre 50 film, mostre e
concerti, tutti dedicati alle identità e alla lotta per i diritti civili. Tra i
titoli di spicco della rassegna, promossa da Comune e Università, "The war
on democracy" e "7 Years on the Frontline", dedicato alla
giornalista russa Politkovskaya.
La tragedia del popolo
della Birmania arriva sul grande schermo con due film documentario che
sarann... ( da "Leggo"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La pellicola ha ricevuto il premio
speciale per i diritti umani dal presidente ceco Vaclav Havel. Il secondo
documentario tratta la poetica e la politica della Birmania. Il narratore è U
Kovida, saggia guida spirituale, arrestato e torturato dal regime birmano. Morì
poco dopo le riprese all'età di 81 anni a New York.
Terrorismo, tre nuovi
reati ( da "Italia
Oggi (La Legge)" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Preservando il rispetto dei diritti
umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di
Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire
tre nuovi tipi di reati legati al [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo
Punti per Registrati:
dibattito in consiglio
sulla centrale nucleare ( da "Centro,
Il" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: VASTO, film sui diritti umani.
L'Arci aderisce alla campagna si sensibilizzazione sui diritti umani. Domani,
alle 21, nella sede di corso Plebiscito (di fronte al teatro Rossetti)
proiezione in anteprima del film "All human rights for all" sulla
Dichiarazione Universale.
Pacchetto sicurezza, il no
degli immigrati ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani e la coesione
sociale». «La Cisl - prosegue Pelleriti - ha aderito alla proposta consapevole
del valore dell'iniziativa. Rinunciare alle bandiere per noi non vuol dire
rinunciare alla nostra identità ma metterla a disposizione. È legittimo non
pensarla allo stesso modo, ma ci vuole chiarezza: chi non vuole rinunciare alle
bandiere perché vuole la propria visibilità
immigrazione, problema
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: asilo si manteneva in difficile
equilibrio tra la protezione delle persone che fuggono a causa della violazione
dei diritti umani e la repressione dei flussi migratori. Negli ultimi tempi, e
specialmente dopo le tante azioni terroristiche, si è diffuso un clima di paura
e sospetto che modifica l'equilibrio nella direzione del controllo e della
repressione.
A GIURISPRUDENZA QUARTO
INCONTRO CON TIMOTHY ENDICOTT ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I diritti umani a 60 anni dalla
dichiarazione universale» su «Are human rights really universal?». Interviene
Timothy Endicott, Oxford University. IN LOGGIA A LEZIONE DI GIORNALISMO CON
LIONS E STUDENTI I Lions e la Consulta degli studenti organizzano per
stamattina dalle 9,15 «Lezioni di giornalismo» in salone Vanvitelliano.
Terrorismo, tre nuovi
reati ( da "Italia
Oggi" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Preservando il rispetto dei diritti
umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di
Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire
tre nuovi tipi di reati legati al terrorismo: l'istigazione a commettere atti
di terrorismo, il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici.
Tutte le donne del
Président ( da "Riformista,
Il" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la sottosegretaria ai Diritti Umani,
anche lei in forte calo nel borsino sarkozista per aver pubblicamente
dissentito dal presidente che la destinava alla campagna per le europee. Per
Kelly dovrebbe essere diverso e le sue amicizie al governo potrebbero
garantirle una migliore accoglienza nella maggioranza.
incontro in vista della
marcia della pace ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dei diritti umani e della laicità.
I relatori hanno contestato, in particolare, i provvedimenti che si intendono
attuare nel settore della sicurezza e dell'immigrazione. Una società sicura - è
stato detto - è quella che si prende cura con umanità e compassione delle
persone, non arroccandosi e blindandosi con atteggiamenti discriminatori.
lotte, denunce,
violazioni: ciak sul mondo "in-differente" - emanuela giampaoli
( da "Repubblica, La"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attenzione sulla situazione dei
diritti umani nel pianeta, dalla steppa dell´Asia centrale raccontata in
«Tulpan» di Sergei Dvortsevoy, a Los Angeles in «Below Sea Level» di Gianfranco
Rosi, Leone d´oro per la sezione Orizzonti a Venezia, all´America Latina e
Medio Oriente narrati in «War on Democracy» di John Pilger e Christopher Martin
fino alla Bosnia di «
La difesa della
Costituzione ( da "Resto
del Carlino, Il (Ravenna)" del
26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attuale situazione in cui stanno
acquistando forza antichi fondamentalismi che rischiano di minare quanto di
civile e costruttivo è stato fatto, e non solo in Italia, sul piano della
dignità della persona e della tutela dei diritti umani. Scalfaro ha concluso la
lezione' firmando i libretti della Costituzione dei ragazzi.
La scuola del popolo
( da "Manifesto, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: FIRENZE cinema stensen La scuola
del popolo Nuovo appuntamento della rassegna organizzata da Amnesty sui diritti
umani. In programma alle 21 "Non uno di meno" di Zhang Yimou, Leone
d'oro alla Mostra del cinema di Venezia 1999, storia di una ragazzina che accetta
una breve supplenza nella scuola di una zona rurale e misera della Cina, in cui
anche i gessetti sono un bene prezioso.
Acqua e giustizia
( da "Manifesto, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: legata alla sostenibilità
ambientale e ai diritti umani. Partecipano all'iniziativa Emilio Molinari,
Giorgio Cancelliere, Alfredo Lozej, Giancarlo Peterlongo e Miriam Giovenzana.
Alla fi ne, più o meno all'ora di cena, si mangiucchia con un buffet ricco di prodotti
«distribuiti nel rispetto della natura».
FUCECCHIO AL CIRCOLO
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 15 si parla di «Diritti umani nella
società d'oggi». Relatore, introdotto dal presidente dell'associazione Antonio
Cino, sarà Antonio De Angeli docente all'Università di Siena. Subito dopo ci
sarà una lettura di liriche dei fucecchiesi vincitori al Premio letterario
«Domenico Rea» 2008.
ALL'AUDITORIUM di via
Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del ...
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: presidente del consiglio comunale
Giuseppe Caroti presenterà il convegno «Diritti umani in Iran», esperienzee
immagini di un viaggio alla scoperta di resistenti disarmati, con Antonio
Stango, della direzione del partito radicale, e Esmail Mhoades, rappresentante
in Italia della resistenza iraniana. L'iniziativa è dell'associazione
«LiberAperta» e del periodico «Fatti di libertà».
PERUGIA - Direttore,
ancora spacciatori presi nei pressi di una scuola, un episodio che evid...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: del rispetto dei diritti umani
anche attraverso progetti che aprono anche agli scambi culturali giovanili
internazionali. E questa opera di promozione della coscienza civile, unitamente
alla trattazione delle problematiche specifiche, come dicevo sono la prima
barriera contro i pericoli della droga.
la rabbia e la paura nella
polveriera dei campi rom - (segue dalla copertina) giampaolo visetti
( da "Repubblica, La"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: a ignorare i diritti umani. Eppure
l´Italia è la nazione europea con la percentuale più bassa di zingari: tra i
140 e i 170 mila. Vivono qui dal 1300 e il 70% di loro sono cittadini italiani.
Dopo la chiusura dei lager nazisti, dove assieme agli ebrei sono stati
sterminati tra i 200 e i 500 mila zingari, solo l´Italia li confina in campi
recintati.
Questa sera c'è Amnesty
( da "Provincia Pavese, La"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attività volta a difendere i
diritti umani. I gruppi locali di Amnesty International, attivi a Pavia e
Voghera, puntano, tra le altre cose, a fondare in tempi brevi una struttura a Binasco:
«Negli ultimi tempi - spiega la volontaria Francesca Piaggi - stiamo
promuovendo una serie di azioni per incrementare la nostra presenza a Voghera e
nel sud milanese.
QUANTA SICUREZZA PER
SENTIRTI SICURO? IMPRONTE DIGITALI, TELECAMERE, CONTROLLI: SICUREZZA O GRANDE
FRATELLO? UN DIBATTITO ITALIANO E EUROPEO
( da "marketpress.info"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: lotta al terrorismo non deve andare
a discapito del rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Sicurezza
e libertà: qual è il giusto equilibrio? Ti può anche piacere fare nudismo
d´estate in spiaggia. Ma forse in aeroporto ti darebbe un po´ fastidio. Per
questa ragione l´anno scorso il Parlamento si è opposto all´installazione dei
body scanner negli aeroporti europei.
NELL'ETERNO conflitto tra
il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira...
( da "Messaggero, Il (Ostia)"
del 26-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In uso fino al Settecento anche in
Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era
una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di
morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e
dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.
NELL'ETERNO conflitto tra
il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispira...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 26-03-2009) + 8 altre fonti
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In uso fino al Settecento anche in
Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era
una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di
morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e
dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.
Soldati italiani internati
da Hitler: via alla commissione storica
( da "Corriere della Sera"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: emesso una sentenza secondo la
quale in caso di violazione dei diritti umani uno Stato non dovrebbe ottenere
immunità di Stato (...). La riteniamo una violazione delle garanzie per gli
Stati. Gli etiopici potrebbero rivendicare indennizzi dall'Italia», ha detto
l'ambasciatore. Con questa tesi, secondo la quale nessuna pace potrebbe
resistere senza il principio di immunità degli Stati,
Convegno per i giovanisu
valori e diritti umani Le sorprese del Buco del Diavoloalla scoperta dei
reperti preistorici ( da "Secolo
XIX, Il" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: in particolare i giovani, sul tema
dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l'educazione
alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una
società sostenibile; si vuole aumentare il sentimento di responsabilizzazione
nei confronti dei diritti degli altri.
Pena di morte lugubre
ombra sul XXI secolo ( da "Gazzettino,
Il" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In uso fino al Settecento anche in
Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era
una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di
morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e
dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo.
Luigi Scricciolo,
vent'anni in attesa di giustizia ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La sua visione del mondo era
fondata sulla solidarietà e la difesa dei diritti umani unitamente al ripudio
della violenza. Scricciolo lavorò a lungo nella direzione della Uil ma si
impegnò, come spiega la pagina di Wikipedia a lui dedicata, anche in campo
internazionale: sostenne Charta 77 (la più importante iniziativa del dissenso
nella ex Cecoslovacchia), la resistenza afgana,
Bolivia, Onu: autonomisti
responsabili per il massacro del Pando
( da "Velino.it, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Onu per i Diritti Umani nel Paese,
il canadese Denis Racicot, presentando un dossier sul paese andino. Racicot ha
sottolineato la preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza provocata
dalla contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che rispondono
ai prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo braccio di
ferro con il governo nazionale.
Consiglio d'Europa, nuovo
richiamo all'Italia:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e che si occupa di diritti umani,
democrazia e giustizia sociale, da non confondersi con il Consiglio europeo,
l'esecutivo della Ue, che rappresenta invece i governi degli Stati membri e si
riunisce a Bruxelles - ha dunque invitato il nostro Paese a procedere con le
riforme necessarie per abbreviare la durata dei procedimenti,
Sanremo, l'Esercito
Italiano vince il "Global Education Award 2009"
( da "Sestopotere.com"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: parole ed azioni hanno favorito lo
sviluppo e la crescita dell'educazione". Questa la motivazione: "per
i numerosi interventi delle missioni umanitarie compiute in questi anni
dall'Esercito italiano, che ha sempre posto in primo piano la salvaguardia
delle popolazioni e il rispetto dei diritti umani".
Brivio: Amnesty
International e sicurezza in consiglio
( da "Merateonline.it"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: iniziative del comune di Brivio in
sostegno alla Dichiarazione universale dei diritti umani, che nel
Fondo europeo per i
rifugiati, pubblicati cinque avvisi per la selezione di progetti 'a valenza
territoriale' ( da "Sestopotere.com"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Richiedenti Asilo o i Centri
territoriali dello SPRAR di servizi per la riabilitazione di vittime di tortura
e per il supporto di donne sia singole che in famiglia'. - Azione 3.1.d
'Realizzazione di interventi personalizzati di sostegno ai percorsi di
inserimento socio-economico di titolari di protezione internazionale
vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati'.
Ue-Usa/ Europarlamento,
mano tesa all'America di Obama ( da "Virgilio
Notizie" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e al rafforzamento della
cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e
le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama
alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di
disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale;
UE-USA/ EUROPARLAMENTO,
MANO TESA ALL'AMERICA DI OBAMA ( da "Wall
Street Italia" del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e al rafforzamento della
cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il disarmo nucleare e
le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato dall'arrivo di Obama
alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli eurodeputati, alcuni punti di
disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali e del diritto internazionale;
BIOTESTAMENTO/FERRERO:GOVERNO
COME PINOCHET, FASCISTI SUI DIRITTI
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sui diritti di Apcom Legge si va
configurando sempre più come tortura di stato -->Roma, 26 mar. (Apcom) -
"Il governo e la maggioranza di destra ricordano sempre di più Pinochet:
liberisti in economia, clerico-fascisti sui diritti civili. Già il testo di
legge sul testamento biologico in corso di approvazione da parte del Senato
prevede trattamenti inumani come l'alimentazione e l'
L'Onu denuncia i
responsabili del massacro del Pando
( da "AprileOnline.info"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti Umani evidenza come la
responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del
Porvenir è stata provocata da uomini legati ai gruppi autonomisti che si
oppongono al presidente Dietro il massacro di contadini perpetrato lo scorso 11
settembre nella regione boliviana del Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti
che si oppongono al presidente Evo Morales.
ONU/ ADOTTATA CONTROVERSA
RISOLUZIONE SU DIFFAMAZIONE RELIGIONI
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diffamazione delle religioni
rappresenta un grave danno alla dignità umana che porta a limitazioni della
libertà religiosa dei suoi sostenitori e un incitamento all'odio religioso e
alla violenza". Un gruppo di 180 organizzazioni non governative (Ong)
aveva chiesto al Consiglio dei diritti umani a respingere la risoluzione, da
loro ritenuta una minaccia per la libertà di espressione.
CONSIGLIO D'EUROPA: RUSSIA
IGNORA SENTENZE CORTE DIRITTI UMANI
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani di Apcom Sollecitate
riforme per risolvere problemi "strutturali" -->Strasburgo, 26
mar. (Apcom) - La Federazione Russa non esegue molte delle sentenze della Corte
europea dei Diritti dell'Uomo - si legge in una raccomandazione del Comitato
dei Ministri del Consiglio d'Europa diffusa oggi da Strasburgo - nonostante le
assicurazioni fornite in più riprese dallo stesso
( da "City" del
26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Cinema, arte, musica per parlare di diritti Human Rights Nights Al via la nona
edizione del festival dedicato a chi non ha diritti: cinema, mostre d'arte e
concerti per parlare del loro disagio. Quella per i diritti umani è una battaglia che non può
conoscere pause o ripensamenti, e così pure il festival che di questa lotta ha
fatto la propria bandiera: da domani torna Human Rights Nights, rassegna
giunta al 9° anno che fino al 5 aprile propone 50 film (al Lumiére, in concorso
e non)oltre a mostre e concerti.Apre il premio NobelE se ad aprire la kermesse
sarà la voce della poetessa Premio Nobel Wislawa Szymborska (domani alle
17,aula di S. Lucia), è da martedì prossimo che il festival entra nel vivo, con
le proiezioni dei film. Tra questi spiccano "The war on democracy" di
John Pilger e Christopher Martin; "Taxi to the dark side"
dell'americano Alex Gibney; "Humillados y offendidos" di Cesar Brie.
E sul fronte del cinema, Bologna riveste un ruolo di primo piano. Bologna protagonistaÈ
infatti afro-bolognese il regista Fred Kudjo Kuwornu che nel documentario
"Inside Buffalo" narra le vicende della divisione afroamericana
dell'esercito Usa; così come è bolognese d'adozione Manli Shojaeifard, regista
iraniana del corto di denuncia "Era nessuno", costatole l'esilio. E
felsineo di nascita è Leonardo Guerra Seragnoli, autore del commovente corto
sui bambini-soldato "Alfred" e sono girati a Bologna i film "La
forza del ricordo", racconto del viaggio di alcuni scolari ad Auschwitz,
"Lavoravo a strada" di Alessandra Marolla, toccante racconto di 4
prostitute straniere a Bologna con l'inganno, e "Life in the city" di
Laye Gaye, che racconta la quotidianità di uno straniero irregolare nella
nostra città. Programma completo su www.humanrightsnights.org .Matteo Guizzardi
26 marzo 2009
( da "EUROPA ON-LINE"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pena capitale, nel
2008 il primato è della Cina v.lo. Saint Kitts e Nevis, Piccole Antille. Sedici
giorni fa, in favore di Lewis Gardner, Sheldon Isaac, Romeo Cannonier, Ruedeney
Williams, Travis Duport, Evanson Mitcham e Warrington Philips, cioè lintera
popolazione del
braccio della morte, Amnesty International pubblica un appello affinché non
vengano condannati. Rischiano, secondo lorganizzazione per i
diritti umani, perché il 19 dicembre scorso
dopo dieci anni senza esecuzioni è stata eseguita una nuova condanna a morte, vittima
Charles Elroy Laplace. Che il timore dellorganizzazione non sia
infondato lo dimostrano i dati, diffusi ieri, contenuti nel rapporto Condanne a
morte e esecuzioni nel 2008. La maggior parte dei paesi al mondo, scrive
Amnesty, si sta
avvicinando al traguardo dellabolizione della pena capitale: a
mantenerla, infatti, sono rimasti 59 paesi. Tra questi, nel 2008. 52 hanno
emesso 8864 condanne mentre ad eseguirne sono stati solo 25 paesi,
per un totale di 2390 persone giustiziate nonostante ladozione, da parte
dellOnu, di due risoluzioni per una moratoria della pena di morte. Il
primato spetta allAsia, dove sono undici i paesi che continuano a
ricorrere alla pena capitale. Nella regione la pena di morte continua ad essere
applicata
scriveva Amnesty già nella Situazione dei diritti umani nel mondo 2008
«non solo per il reato di omicidio ma anche per crimini non violenti, come
reati di droga, corruzione e altri crimini di natura economica», tanto che
anche la Rete asiatica contro
la pena di morte (Adpan) si diceva preoccupata per la tendenza di molti paesi
alle condanne «più per reati legati allo spaccio e alluso
di sutpefacenti che per altri delitti». Tra Afghanistan, Bangladesh, Cina,
Corea del Nord, Giappone, Indonesia, Malesia, Mongolia, Pakistan, Singapore e Vietnam il primato
va alla Cina dove hanno avuto luogo quasi tre quarti delle esecuzioni su scala
mondiale, 1718 ma le informazioni su condanne a morte ed
esecuzioni restano un segreto di stato. Il secondo maggior numero di esecuzioni, 508, è stato
registrato in Africa del Nord-Medio Oriente, Iran in testa. Se ne aggiungono 37
nel continente americano solo gli Stati Uniti hanno continuato a
ricorrervi con regolarità oltre, appunto, a Saint Kitts e Nevis. In
Europa ad eseguire
condanne è invece solo la Bielorussia (quattro). Le condanne, spiega lorganizzazione
per i diritti umani, vengono eseguite con un colpo di pistola alla nuca,
senza informazioni sulla data dellesecuzione né sul luogo
di sepoltura. Per questo ieri
Amnesty ha lanciato lo studio Ending executions in Europe: Towards abolition of
the death penalty in Belarus e unazione online per
fermare le esecuzioni.
( da "Stampa, La" del
26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
MILANO: APPELLO ANPI
"La Moratti deve vietare il raduno neonazista" MILANO Dopo i messaggi
sul web, l'Anpi di Milano (Associazione nazionale partigiani d'Italia) ha
inviato un appello alle autorità cittadine per chiedere di impedire il raduno
dei partiti europei di estrema destra, organizzato da Forza Nuova per il
prossimo 5 aprile nel capoluogo lombardo. L'Associazione nazionale partigiani,
in una nota diffusa ieri, definisce «una provocazione inaccettabile e
vergognosa» lo svolgimento di una manifestazione simile a Milano, «la città
medaglia d'oro della resistenza». «Il richiamo alla nostra Costituzione, alla
democrazia, alla libertà e al rispetto dei diritti umani - si legge nel comunicato
dell'Anpi - sono valori da difendere contrastando le attività delle
organizzazioni neofasciste e naziskin che li negano». «Rivolgiamo un appello -
conclude l'Anpi - alle autorità preposte, a tutti i cittadini milanesi, alle
forze democratiche, alle associazioni e ai sindacati perché sulla base delle
norme costituzionali sia vietata una simile offesa alla città di
Milano».
( da "Giornale di Brescia"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Edizione: 26/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:brescia e provincia SULL'AMORE Incontro
con il filosofo Galimberti Si svolgerà oggi, giovedì, alle 18.30 nell'aula
Magna dell'Itg Tartaglia in via Oberdan 12/e un incontro dal tema: «L'amore può
durate? La vita di coppia tra passione, conflitto e creatività» con il filoso
Umberto Galimberti. L'iniziativa, introdotta dalla sociologa Elisabetta Donati,
è promossa dal consultorio familiare di via Volturno 42. ASL Abilitazione
impiego dei gas tossici L'Asl di Brescia ha indetto la sezione d'esame per il
conseguimento del certificato di abilitazione all'impiego dei gas tossici per
il 2009. Le domande dovranno essere presentate nella sede dell'Asl in via Duca
degli Abruzzi 15 oppure alla segreteria del Dipartimento di prevenzione medico
dell'Asl in via Cantore 20 entro le seguenti date: il 17 aprile per la sessione
primaverile (esami previsti in maggio-giugno); entro il 18 settembre per la
sessione autunnale (esami in novembre-dicembre). PAX CHRISTI Via Crucis nelle
vie del centro Si svolgerà stasera, giovedì, a partire dalle 20.30 la Via
Crucis itinerante per le vie del centro storico partendo dal chiostro di San
Francesco e diretta verso il Duomo vecchio dove il corteo giungerà verso le
22.30. Il momento di preghiera è promosso dalla sezione bresciana di Pax
Christi, movimento cattolico internazionale per la pace. GIURISPRUDENZA
60 anni di diritti umani
Per il quarto incontro del ciclo «I diritti umani a sessant'anni dalla Dichiarazione universale del 1948» oggi,
giovedì, dalle 10.15 alle 11.45 si svolgerà un incontro alla facoltà di
Giurisprudenza con Timothy Endicott della Oxford University sul tema: «I
diritti umani sono
realmente universali?». L'iniziativa, aperta al pubblico, è promossa dal
Dipartimento di Scienze giuridiche della facoltà e dalla Fondazione Clementina
Calzari Trebeschi.
( da "Leggo" del
26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sarà la poetessa
premio Nobel Wislawa Szymborska ad aprire il festival Human right nights. La
rassegna, dedicata ai diritti umani, è in programma da oggi fino al 5 aprile. In cartellone oltre 50
film, mostre e concerti, tutti dedicati alle identità e alla lotta per i
diritti civili. Tra i titoli di spicco della rassegna, promossa da Comune e
Università, "The war on democracy" e "7 Years on the
Frontline", dedicato alla giornalista russa Politkovskaya. Ci sarà
anche un concorso, suddiviso tra documentari e corti, sempre legato al tema dei
diritti.
( da "Leggo" del
26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
La tragedia del
popolo della Birmania arriva sul grande schermo con due film documentario che
saranno proiettati giovedì 2 aprile dalle 21 al cinema teatro Puccini (nella
foto). Si tratta di un'iniziativa dell'Associazione di volontariato
internazionale Amurt (Ananda marga universal rilief team). I due documentari
sono "Total Denial" e "Freedom from fear". Il primo
racconta la vicenda del cosiddetto "gasdotto degli schiavi" e della
battaglia legale che alcuni Karen (un gruppo etnico della Birmania) hanno
condotto contro una multinazionale americana del petrolio accusata di atrocità
durante la costruzione dell'opera. La pellicola ha ricevuto
il premio speciale per i diritti umani dal presidente ceco Vaclav Havel. Il secondo documentario tratta
la poetica e la politica della Birmania. Il narratore è U Kovida, saggia guida
spirituale, arrestato e torturato dal regime birmano. Morì poco dopo le riprese
all'età di 81 anni a New York. La serata avrà anche finalità benefiche.
( da "Italia Oggi (La Legge)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
ItaliaOggi Numero
072 pag. 13 del 26/3/2009 | Indietro Terrorismo, tre nuovi
reati LA LEGGE Di Paolo Bozzacchi Il Parlamento europeo ha deciso di varare
nuove misure per la sicurezza Ok a istigazione, reclutamento e addestramento
Stretto rigore sull'impianto normativo anti-terrorismo. Preservando
il rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento
europeo di Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a
perseguire tre nuovi tipi di reati legati al [...] Costo Punti per Abbonati: 0
- Costo Punti per Registrati: 6
( da "Centro, Il" del
26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
TERMOLI Dibattito in
consiglio sulla centrale nucleare TERMOLI. L'argomento "centrale
nucleare" approda in consiglio comunale. La seduta è convocata per oggi
alle 18 (prima convocazione) e per domani alle 19 (seconda). In discussione
nell'assemblea ci sono, infatti, le "determinazioni sull'installazione di
centrali nucleari nell'ambito delle politiche energetiche italiane". La
possibilità che la città sia inserita nell'elenco dei siti individuati dal
governo per l'installazione delle centrali nucleari, ha mobilitato politici e
amministratori regionali, provinciali e locali. VASTO, convegno sulla felicità.
Domani, alle 16, nella sede dell'Agenzia della promozione culturale,
incontro-dibattito sul tema "Oggi è ancora possibile essere felici?",
organizzato dall'associazione Amici degli anziani. Relatori: Francesco Del
Casale, psicoterapeuta dell'università di Buenos Aires, e monsignor Mauro
Lalli, consigliere della Nunziatura apostolica. VASTO, concorso fotografico.
L'associazione culturale Liber e la Nuova Libreria indicono il concorso
fotografico "Il libro in uno scatto", riservato agli alunni e agli
studenti delle scuole medie e superiori. Le fotografie dovranno essere
consegnate in busta chiusa entro il 30 aprile alla Nuova Libreria in piazza
Barbacani. Per informazioni: 0873.365560. TERMOLI, rassegna teatrale. Sabato e
domenica l'associazione culturale Illiria, la scuola di teatro
"Moissi" diretta da Ugo Ciarfeo e l'assessorato alla cultura del
Comune presentano l'ultimo appuntamento della rassegna l'Altro Teatro. Alla
Galleria civica, il 28, alle 21, e il 29, alle 18,30, va in scena la
"Tosca" di Giacomo Puccini con Elisa Amoruso, Luigi Iavasile, Danilo
Rana, Nicola Di Michele e Giovanni Mellone. VASTO, film sui
diritti umani. L'Arci aderisce
alla campagna si sensibilizzazione sui diritti umani. Domani, alle 21, nella sede di corso Plebiscito (di fronte al
teatro Rossetti) proiezione in anteprima del film "All human rights for
all" sulla Dichiarazione Universale.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pacchetto sicurezza,
il no degli immigrati --> Sabato pomeriggio in città corteo di protesta
dalla stazione a piazza Vittorio Veneto «Vogliamo essere trattati come
italiani». L'invito a non portare bandiere politiche Giovedì 26 Marzo 2009
BERGAMONDO, pagina 40 e-mail print Chiara Boninsegna Una manifestazione per
dire «no» al pacchetto sicurezza del governo e per ricordare che la «sicurezza
è sociale e si alimenta di accoglienza, solidarietà, convivenza multiculturale»
ed «è garantita da certezze come l'istruzione, il lavoro, la salute, la tutela
della dignità, degli affetti della persona e il pieno riconoscimento dei
diritti civili». È in programma per sabato la manifestazione «Bergamo città
aperta, diritti e
cittadinanza». L'iniziativa, come si legge
nel volantino, è promossa da oltre sessanta realtà dalla società civile: sono numerose le
associazioni di cittadini stranieri che hanno voluto e organizzato la
manifestazione. Tra i promotori anche la Comunità immigrati Ruah onlus, Cisl,
Cgil, Uil, Acli, il Tavolo per la pace di Bergamo, La Rosa per l'Italia,
Rifondazione comunista, il Segretariato migranti. Il corteo muoverà alle 15 dal
piazzale della stazione ferroviaria; dopo aver percorso alcune vie del centro,
approderà in piazza Vittorio Veneto. L'invito è quello di «partecipare senza
bandiere in qualità di uomini, donne, cittadini e cittadine, migranti e non».
«Le misure del pacchetto sicurezza - affermano i promotori - violano i principi
umanitari e la dignità stessa delle persone. Ronde e
militari nelle città non sono la risposta. Le nuove norme prevedono misure
vessatorie e discriminanti per gli immigrati, inutili e controproducenti per la
sicurezza di tutti i cittadini, oltre che pericolose per la salute pubblica».
Si tratta di norme che «precarizzano ulteriormente le condizioni lavorative dei
migranti, ledono il diritto di ogni persona di ricevere soccorso e cure
mediche, impediscono l'unità delle famiglie migranti, colpiscono le fasce
deboli della popolazione». I promotori della manifestazione chiedono, tra
l'altro, «il decentramento ai Comuni per le pratiche amministrative per il
permesso di soggiorno, l'assistenza sanitaria garantita senza discriminazioni,
la semplificazione del rinnovo e del rilascio del permesso di soggiorno».
«Diciamo no - concludono gli organizzatori - al reato di clandestinità, ai
centri di identificazione ed espulsione, alla soppressione del divieto di
segnalazione dei migranti senza permesso da parte del personale sanitario e
amministrativo, alle tasse sul permesso di soggiorno e sulla cittadinanza, al
permesso a punti». Mimma Pelleriti, segretario territoriale della Cisl di
Bergamo, osserva come «questo evento segna un nuovo tempo: il protagonismo dei
cittadini stranieri significa l'assunzione di una responsabilità nuova, senza
deleghe; significa la scelta di mettere al centro la persona e la volontà di un
confronto con la politica per il rispetto dei diritti umani e la coesione sociale». «La Cisl -
prosegue Pelleriti - ha aderito alla proposta consapevole del valore
dell'iniziativa. Rinunciare alle bandiere per noi non vuol dire rinunciare alla
nostra identità ma metterla a disposizione. È legittimo non pensarla allo
stesso modo, ma ci vuole chiarezza: chi non vuole rinunciare alle bandiere
perché vuole la propria visibilità deve sapere che questa non è la sua
manifestazione». Chiara Boninsegna, presidente della associazione Oikos, pone
l'accento sul fatto che «è proprio la società civile che si è mobilitata per
questa iniziativa: è un'occasione per riflettere e sensibilizzare sui contenuti
del pacchetto sicurezza che sono problematici per gli immigrati, gli italiani e
la società nel suo insieme». Berta Bayon, formatrice nell'ambito interculturale
e assistente sociale, originaria della Bolivia, sottolinea «i problemi che le
nuove norme creeranno agli immigrati nella realtà della scuola, della famiglia,
della salute e del lavoro. La manifestazione è un momento per consentire a
immigrati e italiani di riflettere insieme e impegnarsi per la tutela di tutte
le famiglie». «Vogliamo esprimere il nostro dissenso sul pacchetto sicurezza -
aggiunge Sherif Sek, del Senegal, operatore della comunità Ruah -, chiediamo di
essere trattati come cittadini italiani: lavoriamo, paghiamo le tasse e diamo
un contributo alla crescita del Paese». Said Nafty, presidente
dell'associazione Marocco integrazione di Bolgare, osserva che «la crisi e la
mancanza di lavoro colpiscono anche gli immigrati e il pacchetto sicurezza
creerà ulteriori problemi. Questa è una manifestazione nata dagli immigrati per
testimoniare la loro presenza». Shehu Gazmend, dell'associazione italo-albanese
afferma: «Noi extracomunitari e stranieri non siamo il male della società, ma
il vostro vicino di casa e collega di lavoro. Insieme dobbiamo dare un
contributo per regalare ai nostri figli un mondo migliore. Abbiamo deciso di assumerci
le nostre responsabilità per non sentirci stranieri, ma nuovi cittadini. Molti
di noi, ad esempio, vengono eletti nelle Rsu, come è capitato a me, che lavoro
in un'azienda di 340 persone di cui solo 5 extracomunitari. Perché allora per
il governo dovremmo essere visti diversamente?». «Aderiamo all'iniziativa -
aggiunge Rosa Gelsomino, presidente provinciale delle Acli - per esprimere una
voce a difesa di processi di integrazione e di tutela della dignità di ogni
uomo, processi che questo pacchetto sicurezza rischia di mettere in seria
discussione. La difesa della dignità di ogni uomo non si veste di colore
politico ma è bene che deve essere perseguito da ogni parte politica; ecco
perché riteniamo importante che la manifestazione si svolga senza la presenza
di bandiere di appartenenza». Gianluigi Ravasio 26/03/2009 nascosto-->
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 31 - Sassari
Immigrazione, problema Immigrazione, problema da affrontare davvero Il fenomeno
dell'immigrazione non è nuovo e le risposte non sono mai facili. Fino a poco
tempo fa, il dibattito nell'Unione europea sull'immigrazione e l'asilo si manteneva in difficile equilibrio tra la protezione
delle persone che fuggono a causa della violazione dei diritti umani e la repressione dei flussi migratori. Negli ultimi tempi, e
specialmente dopo le tante azioni terroristiche, si è diffuso un clima di paura
e sospetto che modifica l'equilibrio nella direzione del controllo e della
repressione. Oggi i diritti umani
dei rifugiati e degli immigrati sono in pericolo. La Ue impone multe alle
compagnie che fanno viaggiare persone irregolari; stabilisce controlli alle
frontiere, in alto mare o negli stessi paesi d'origine; esige visti ai
cittadini di nazioni che registrano gravi crisi nella situazione dei diritti umani come Algeria, Angola,
Etiopia, Eritrea, Sudan, Repubblica del Congo. è ora di spazzare via i timori e
i miti che i populisti di tutta Europa stanno fomentando riguardo ai
richiedenti asilo e agli immigrati irregolari. Chiediamo ai capi di Stato e di
governo degli Stati membri dell'Unione europea che s'impegnino a valutare le
conseguenze, a livello di diritti umani,
di tutte le decisioni miranti a combattere l'immigrazione irregolare. Mettere a
punto una strategia europea e nazionale per combattere tutte le forme di
razzismo e discriminazione, poiché l'immigrato è discriminato già nel momento
in cui è costretto - per povertà, guerre o persecuzione - a lasciare la propria
terra per cercare altrove ciò che non può avere a casa sua. è discriminato
quando nelle nostre città non trova casa perché ha la pelle scura o perché
parla una lingua diversa dalla nostra. Angelo Bartolucci Macomer La morte di
Eluana deve far riflettere Grazie, Eluana, per il tuo tempismo nel voler
lasciare questa valle di lacrime, togliendo dal tavolo dei litigi l'oggetto del
contendere: la tua dignità violata. Che ti sei ripresa andando via, lasciando
tutti quei falchi "orfani" del pretesto, impendendo così al
"Grande statista", che ti aveva proclamata "capace anche di
partorire", di indire una selezione onde trovare un volontario stupratore
che ti fecondasse, rendendoti così un giorno madre, al fine di poter dimostrare
l'esattezza di uno dei suoi temerari teoremi, con buona pace della tua colonna
vertebrale spezzata, delle tue giunture anchilosate, della tua vita che s'era
presa una vacanza. Grazie per l'umiltà che ci hai trasmesso col tuo silenzio
nel tuo sudario di morte. Grazie da parte dei cultori che, quando capiranno
esser molto più importante la dignità offerta da una morte, sorella di una vita
impropria da loro propugnata e imposta, raccoglieranno il messaggio di umiltà
da te seminato. Quando e se capiranno. Se e quando gli osservatori del
Comandamento dogmatico dovessero un giorno subire la folgorazione recepiranno
il seme del tuo messaggio e ti ringrazieranno. Ora, goditi la tua pace. Antonio
Galanti
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
cronaca pag.
( da "Italia Oggi"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
ItaliaOggi sezione:
La Legge data: 26/03/2009 - pag: 13 autore: di Paolo Bozzacchi Il Parlamento
europeo ha deciso di varare nuove misure per la sicurezza Terrorismo, tre nuovi
reati Ok a istigazione, reclutamento e addestramento Stretto rigore
sull'impianto normativo anti-terrorismo. Preservando il
rispetto dei diritti umani
e della libertà personale. Questa la posizione del Parlamento europeo di
Strasburgo, che anche in settimana ha sostenuto disposizioni volte a perseguire
tre nuovi tipi di reati legati al terrorismo: l'istigazione a commettere atti
di terrorismo, il reclutamento e l'addestramento a fini terroristici.
Rimane forte, dunque, l'impegno di Strasburgo a varare misure che seguono la
linea politica adottata dall'Europarlamento a seguito degli attacchi di New
York, Madrid e Londra. Pur ribadendo che la lotta al terrorismo «non deve
andare a discapito del rispetto dei diritti umani e
della libertà personale». In questa legislatura che volge al termine,
l'Europarlamento ha adottato testi legislativi sulla sicurezza dell'aviazione
civile, sui passaporti biometrici, sulla conservazione dei dati delle
telecomunicazioni, sul possesso di armi e sul riciclaggio di denaro sporco. Per
proteggere i passeggeri e i beni da attacchi terroristici, il Parlamento di
Strasburgo ha adottato un regolamento che stabilisce delle norme comuni volte a
garantire la sicurezza di aeroporti, velivoli e passeggeri. Questo prevede una
serie di controlli e misure sui viaggiatori e i loro bagagli, nonché la
formazione del personale. Vi è anche la possibilità di imbarcare «sceriffi del
cielo», ma solo se questi sono adeguatamente formati e selezionati. Sono
previste sanzioni per gli operatori inadempienti, accertabili anche da
ispezioni a sorpresa della Commissione. Questa norma sarà applicabile da fine
aprile 2010. È stata poi approvata una direttiva che, nel fissare rigorose
condizioni per acquistare e detenere armi da fuoco, introduce un rigido regime
di marcatura delle armi e delle loro parti e la creazione di un archivio
informatico che permetteranno di rintracciare tutte le armi e i loro
proprietari. Gli stati membri dovranno poi vigilare attentamente sui rivenditori
e sulle compravendite on line, procedere a un migliore scambio di informazioni
e stabilire le sanzioni appropriate in caso di violazioni. Il termine per la
trasposizione della norma è fine luglio del 2010. Per aiutare le autorità
nazionali a combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, un'altra
nuova direttiva impone alle compagnie telefoniche di conservare alcuni dati.
Dovranno rintracciare e identificare la fonte, la destinazione, l'orario, la
durata e il luogo della comunicazione telefonica o internet, ma non il
contenuto. Tali dati potranno essere conservati, in base ai criteri fissati
dalla direttiva, da
( da "Riformista, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Tutte le donne del
Président di Luca Sebastiani Parigi. Fuori la bella Rachida, dentro
l'affascinante Christine. Come alla corte dei regnanti d'antan, anche alla
corte sarkozista è dal presidente che dipende il destino dei sudditi. Può
succedere, ad esempio, di cadere in disgrazia nella considerazione di Sarkozy e
allora si riceve il ben servito in quattro e quattr'otto. È il caso della
ministra della giustizia Rachida Dati. Oppure, caso inverso, può accadere che
il presidente sia folgorato dallo spirito e la bella presenza di una
giornalista, ed ecco che in meno di un baleno è innalzata allo status di governante.
A sentire le ultime voci che si rincorrono dovrebbe essere il caso di Christine
Kelly, anche se ieri sera l'Eliseo ha ufficialmente smentito, ma la notizia
continuava ad aprire l'edizione online di Le Figaro, il quotidiano vicino al
presidente. Per i bene informati il colpo di fulmine sarebbe scoccato la
settimana scorsa nel corso di un pranzo di lavoro all'Eliseo. Trentanove anni,
ex mezzobusto di Lci, il canale francese all news, ed ora membro del Consiglio
superiore dell'Audiovisivo, Christine era stata invitata al palazzo
presidenziale insieme ad altri francesi d'oltremare. Da poco si è quietata la
crisi sociale che ha sconvolto per settimane la Martinica, la Reunion e la
Guadalupa, e Sarkozy voleva sentire il parere di chi da quelle terre viene. Dopo
aver ascoltato gli scrittori martinicani Daniel Picouly e Tony Delsham e il
calciatore Lilian Thuram, pare che Sarkò sia stato «profondamente colpito»
dalla lucidità dell'analisi della Kelly, anch'essa originaria della Guadalupa.
«Questa ragazza è veramente forte, veramente brava, bisognerà ricordarsene al
momento giusto», ha confidato il presidente ai suoi collaboratori. Per ora
ancora non si sa quale sarà il posto che Christine andrà a ricoprire alla corte
sarkozista. Forse al sottosegretariato per l'Oltremare, ma non è scontata una
sorpresa. Quel che è certo, però, è che Sarkozy la incontrerà di nuovo in
questi giorni per proporle se non il posto al ministero della Giustizia,
quantomeno quello di rappresentante ufficiale della diversità di genere e di
pelle nella compagine della rupture. Oltre che amante delle prerogative di
nomina e rimozione che gli conferisce il suo statuto di presidente monarca,
Sarkozy è infatti anche un brillante uomo politico che ha fatto della
comunicazione la pietra angolare della sua presidenza. Ecco perché il colpo di
fulmine per la bella giornalista cade a pennello e gli dà la possibilità di
colmare il vuoto che Rachida avrebbe lasciato al momento della sua dipartita
dal governo, prevista per giugno. Donna, giovane e black. Professionista
riconosciuta, bella presenza ed eloquio spigliato. Il curriculum della Kelly è
perfetto per far dimenticare la partenza di Rachida. In più, rispetto a
quest'ultima, Christine ha il pregio di essere ben vista dal primo ministro
François Fillon sul quale ha recentemente pubblicato una biografia abbastanza
agiografica. Non è un segreto per nessuno che nelle precedenti nomine dettate
dalla politica dell'ouverture Sarkozy abbia urtato più di una sensibilità. Nel
partito e al governo politici navigati e veterani dell'Ump si sono visti
sorpassare da parvenu senza altra qualità politiche che non fosse la pura
infatuazione del presidente, e hanno storto il naso. Così è stato per Rachida e
così è stato anche per Rama Yade, la sottosegretaria ai Diritti Umani, anche lei in forte calo
nel borsino sarkozista per aver pubblicamente dissentito dal presidente che la
destinava alla campagna per le europee. Per Kelly dovrebbe essere diverso e le
sue amicizie al governo potrebbero garantirle una migliore accoglienza nella
maggioranza. Inoltre l'ouverture non si era mai spinta fino
all'Oltremare, ed accogliere una figlia della Guadalupa potrebbe contribuire a
quietare un focolaio che si stava rivelando esplosivo per tutta la maggioranza.
Il difficile per Christine sarà piuttosto imparare in fretta a fare politica
per evitare di mettere Sarkozy nei guai. Come è arrivata, la grazia
presidenziale può svanire in ogni momento. L'esempio Rachida è eloquente. Priva
di esperienza nell'arte politica, la ministra della Giustizia è riuscita a
mettersi contro tutto il mondo giudiziario scatenando le ire del presidente. In
pochi mesi è passata da pupilla ufficiale a ingombro da scaricare. All'inizio
Sarkozy la portava con sé in tutti i viaggi internazionali, in Marocco, negli Stati
Uniti, in Gran Bretagna. Poi, quando i problemi sono cominciati a sorgere, più
nulla. Come se non si conoscessero. Riuscirà l'affascinante Christine dove la
bella Rachida ha fallito? 26/03/2009
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 6 - Gorizia
Incontro in vista della Marcia della pace ROMANS ROMANS. "La città
si/cura" era il titolo di una conferenza sul tema della pace che si è
svolta recentemente a Romans d'Isonzo e che è stata organizzata dal circolo
Acli Fain di Romans, dai circoli Acli di Villesse, Fiumicello, Cervignano del
Friuli e Ruda, dalla Consulta giovani, dal Centro giovanile intitolato a
monsignor Galupin di Romans e dal Forum cultura di Gorizia, in collaborazione
con i Comuni di Romans d'Isonzo e di Medea. Questi enti sono anche i promotori
della "Marcia della pace", che tradizionalmente si snoda da Romans a
Medea, in programma quest'anno sabato 4 aprile. Ed è proprio in preparazione di
questo evento che è stata proposta la conferenza. La partecipazione del pubblico
è stata notevole e sono intervenuti la presidente dell'Acli romanese, Claudia
Panteni, il sindaco di Romans d'Isonzo, Alessandro Zanella, gli assessori
Beatrice Grosso, Michele Calligaris, Gabriella Puntin e Francesco Montanari.
Sono stati invitati come relatori don Pierluigi Di Piazza, responsabile del
centro di accoglienza Balducci di Zugliano, e Anna Di Giannantonio, del Forum
cultura di Gorizia. Moderatore del confronto, invece, Andrea Bellavite. Claudia
Panteni ha ringraziato tutti i presenti per la partecipazione e ha introdotto i
temi della serata, mentre il sindaco Zanella ha sottolineato l'importanza della
coesione sociale all'interno della comunità con gli enti istituzionali che
devono avere la capacità di dare risposte ai bisogni delle persone. I relatori
Anna Di Giannantonio e don Pierluigi Di Piazza hanno preso invece in esame
alcune problematiche che la società si trova oggi ad affrontare, come quelle
legate ai temi dell'immigrazione, della sicurezza, della sacralità della vita, dei diritti umani e della laicità. I relatori hanno contestato, in particolare, i
provvedimenti che si intendono attuare nel settore della sicurezza e
dell'immigrazione. Una società sicura - è stato detto - è quella che si prende
cura con umanità e
compassione delle persone, non arroccandosi e blindandosi con atteggiamenti
discriminatori. (ma.si.)
( da "Repubblica, La"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina XII - Bologna
Lotte, denunce, violazioni: ciak sul mondo "in-differente" Dalle
opere di Rosi, Pilger, Battiato al film sulla "vita di strada" a
Bologna Da domani al 5 aprile il Festival "Human Rights Nights"
incentrato sul tema della pluralità e diversità EMANUELA GIAMPAOLI C´è il film
dedicato alla giornalista Anna Politkovskaja, il documentario sugli omosessuali
nei paesi islamici, il torneo di calcio contro il razzismo, il dj set del
rapper senegalese nel centro anziani, fino alle torture americane tra Iraq e
Guantanamo raccontate da Alex Gibney in "Taxi to the Dark Side".
Guarda in faccia la complessità e gli intrecci della realtà contemporanea il
festival Human Rights Nights che torna per la nona edizione, nella doppia sede
bolognese e forlivese, da domani al 5 aprile, per denunciare, svelare,
raccontare i diritti civili violati o conquistati attraverso cinema, arte e
musica. A partire dal titolo di quest´anno, «in-differenza», che ruota attorno
al tema delle identità, delle diversità ma anche del disinteresse e del
qualunquismo. «Nella nostra realtà la diversità è ormai la normalità - spiega
Giulia Grassilli, direttore artistico della manifestazione - e la nostra realtà
è quella di una società plurale dove la diversità è un dato di fatto e di massa
e non più una realtà minoritaria. Però la differenza, ossia la propria
specificità culturale, religiosa, di orientamenti e di sensibilità deve essere
tutelata come una ricchezza per il confronto». E la pluralità è infatti al
centro del convegno inaugurale «Città plurali. Giovani migranti e contesti
urbani» da domani nell´Aula Magna di Santa Lucia con ospite d´onore (ore 17,
gratuito) la poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la
letteratura nel 1996, che leggerà alcune delle sue poesie mentre in
un´intervista video Woody Allen commenterà i suoi versi. Saranno poi le arti
visive a suggerire la possibilità di una rinascita civile attraverso l´opera di
scultura di Antonello Paladino, «N´Diata», posta simbolicamente al centro del
cortile di Palazzo d´Accursio, e la collettiva Humano, dislocata tra I Portici
Hotel e nel Quarto Spazio del DMS nell´area della Manifattura delle arti.
Spetterà al concorso cinematografico puntare l´attenzione
sulla situazione dei diritti umani nel pianeta, dalla steppa dell´Asia centrale raccontata in
«Tulpan» di Sergei Dvortsevoy, a Los Angeles in «Below Sea Level» di Gianfranco
Rosi, Leone d´oro per la sezione Orizzonti a Venezia, all´America Latina e
Medio Oriente narrati in «War on Democracy» di John Pilger e Christopher Martin
fino alla Bosnia di «Resolution 819», di Giacomo Battiato, vincitore
della scorsa edizione del Festival di Roma. Ma, sul grande schermo, passeranno
anche questioni a noi vicinissime come la vita di un immigrato a Bologna in
«Life in the City» di Laye Gaye, la prostituzione sotto le torri in «Lavoravo a
strada» di Alessandra Marella o la morte bianca nel Porto di Ravenna in
«Portuale» di Gregor Ferretti. Solo alcuni dei cinquanta titoli in programma,
tutte opere che difficilmente troveranno una distribuzione o saranno trasmesse
dalla tv, «il che - bacchetta il direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli -
la dice lunga sulla nullaggine del servizio pubblico televisivo».
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
FAENZA pag. 10 La
difesa della Costituzione Masini stracolmo per la lezione' di Oscar Luigi
Scalfaro ALCUNE CENTINAIA di studenti delle superiori faentine hanno preso
parte ieri mattina all'iniziativa promossa dalla Pastorale scolastica della
Diocesi, dal Comitato per la difesa della Costituzione e dalla Fondazione
Marri-S.Umiltà, per i sessant'anni della Costituzione. Sul palco uno dei pochi
politici che possono ricordare di avere partecipato ai lavori dell'Assemblea
Costituente, tra il 1946 e il 1948, quell'Oscar Luigi Scalfaro che è stato in
Parlamento per decenni per la Dc, poi ministro e presidente della Repubblica.
Scalfaro, novantunenne molto lucido, ha ripercorso i momenti difficili di
allora, tracciando un parallelo con l'attuale situazione in
cui stanno acquistando forza antichi fondamentalismi che rischiano di minare
quanto di civile e costruttivo è stato fatto, e non solo in Italia, sul piano
della dignità della persona e della tutela dei diritti umani. Scalfaro ha concluso la lezione'
firmando i libretti della Costituzione dei ragazzi.
( da "Manifesto, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
FIRENZE
cinema stensen La scuola del popolo Nuovo appuntamento della rassegna
organizzata da Amnesty sui diritti umani. In programma
alle 21 "Non uno di meno" di Zhang Yimou, Leone d'oro alla Mostra del
cinema di Venezia 1999, storia di una ragazzina che accetta una breve supplenza
nella scuola di una zona rurale e misera della Cina, in cui anche i gessetti sono
un bene prezioso.
Un fi lm ostinato e indocile, complesso e brechtiano, che racconta di un paese
che cerca la via della modernità, prima dello scempio olimpico, legato a vecchi
valori e illuminato dalla dimensione epica. La giovane insegnante deve farsi
valere e non deve perdere nemmeno uno dei suoi 28 studenti. Se ci riuscirà avrà
un bel premio in denaro. E da qui parte il fi lm che diventa una sfi da. Perchè
quando uno dei bambini è costretto a lasciare il villaggio per andare a
lavorare in città la maestra on ci sta parte alla sua ricerca. Yimou torna al
realismo della sua terra ma l'apparente semplicità del racconto non deve trarre
in inganno. E sottilmente serpeggia la critica ai nuovi modelli sociali
culturali economici che snaturano genti e ambienti (il verbo privatizzare
comincia a affacciarsi insistentemente). Piccolo romanzo di formazione e
siccome la censura non sa vedere che lo scontato sono ancora una volta i
bambini e i loro sguardi a lucidare le contraddizioni. Al termine del fi lm si
apre il dibattito sul diritto all'istruzione in Italia e nel mondo, partecipano
Alessandra Buyet (presidente Unicef Toscana) e Massimo Seriacopi. Viale Don
Minzoni 25, stasera ore 25, ingresso libero
( da "Manifesto, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
ZOOM ecologia Acqua
e giustizia Serata di dialogo e confronto (organizzata dalla Ong CeLim
all'interno di uno spazio dedicato all'educazione alla mondialità) con quattro
ospiti e una moderatrice che affrontano la cruciale tematica dell'acqua, vista
dal nord e dal sud del mondo, legata alla sostenibilità
ambientale e ai diritti umani. Partecipano all'iniziativa Emilio Molinari, Giorgio
Cancelliere, Alfredo Lozej, Giancarlo Peterlongo e Miriam Giovenzana. Alla fi
ne, più o meno all'ora di cena, si mangiucchia con un buffet ricco di prodotti
«distribuiti nel rispetto della natura». L'ingresso è gratuito. Per
informazioni: 02-86984597 e www.celim.org. CeliMondo, piazza San Giorgio 2, ore
19-21
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
VALDARNO / VALDELSA
pag. 6 FUCECCHIO AL CIRCOLO «Praesidium culturae» in via De' Cadolingi
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
AGENDA AREZZO pag.
10 ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del
... ALL'AUDITORIUM di via Montetini ad Arezzo oggi alle 17,30 il presidente del consiglio comunale Giuseppe Caroti presenterà il
convegno «Diritti umani in
Iran», esperienzee immagini di un viaggio alla scoperta di resistenti
disarmati, con Antonio Stango, della direzione del partito radicale, e Esmail
Mhoades, rappresentante in Italia della resistenza iraniana. L'iniziativa è
dell'associazione «LiberAperta» e del periodico «Fatti di libertà».
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 26 Marzo
2009 Chiudi di REMO GASPERINI PERUGIA - Direttore, ancora spacciatori presi nei
pressi di una scuola, un episodio che evidenzia come gli studenti siano
obiettivo sensibile di gente senza scrupoli. «Nell'apprendere la notizia
dell'arresto di questi personaggi del malaffare, di questi spacciatori nelle
vicinanze delle scuole - risponde Nicola Rossi, direttore generale dell'Ufficio
scolastico regionale -, si rafforza la convinzione che da parte delle
istituzione scolastiche serve un impegno forte, una vigilanza continua e una
grande attenzione alle problematiche che riguardano i nostri giovani. Insomma
non si deve abbassare mai la guardia. Cosa che qui in Umbria è atteggiamento
assolutamente presente». Vuol dire che la scuola sta facendo la sua parte senza
delegare ad altri servizi dello Stato. «La scuola fa ciò che le compete
attuando strategie volte a tutelare di diritti dei ragazzi, a promuovere
correttamente la loro crescita personale attraverso un'opera di
sensibilizzazione su problematiche relative alla tossicodipendenza e tutto
quello che ci gira attorno. E' questo il primo scudo, la prima difesa di cui
hanno bisogno i ragazzi in questa delicatissima età dello sviluppo». Scendiamo
alla pratica... «L'impegno dei nostri dirigenti scolatici e dei nostri docenti,
che possiamo ben dire siano in prima linea, è quotidiano. Un impegno volto ad
inculcare negli studenti il senso della giustizia, della equità, del rispetto dei diritti umani anche attraverso progetti che aprono anche agli scambi culturali
giovanili internazionali. E questa opera di promozione della coscienza civile,
unitamente alla trattazione delle problematiche specifiche, come dicevo sono la
prima barriera contro i pericoli della droga. Ecco, mi piacerebbe che
fosse messo in risalto questo aspetto positivo: quando si collega il mondo
della scuola alla droga lo si faccia ricordando più l'opera preventiva più che
gli episodi negativi. Ciò non toglie che in questa ottica la collaborazione tra
scuola e forze dell'ordine è importante nel rispetto degli ambiti...» Il che
vuol dire? «Semplicemente che i dirigenti scolastici sono sempre sull'avviso e
coscienti che alcune situazioni si possono verificare e che quindi il contatto
con le forze dell'ordine deve essere continuo per attuare perché nessun ordine
e grado di scuola è scevro da pericoli. Però le forze dell'ordine vanno
chiamate di norma per una forma di controllo fuori dalle scuole, non per farle
entrare nelle scuole dove ci sono ragazzi puliti e che comunque sanno che che
vengono sostenute ed esistono forme di controllo».
( da "Repubblica, La"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 34 - Cronaca
La rabbia e la paura nella polveriera dei campi rom Nelle baraccopoli alla
periferia della capitale, tra bambini che si prostituiscono e adulti la cui aspettativa
di vita non va oltre i cinquant´anni. Un popolo di invisibili, espulso dalla
città in nome della sicurezza. Che ora si prepara a scendere in piazza per
protestare "Viviamo segregati in container o in ghetti senza acqua né
luce. E siamo stanchi di subire: vogliamo batterci per i nostri diritti"
"Impronte e retate hanno fornito agli italiani la certezza che un´intera
minoranza sia composta da criminali" (SEGUE DALLA COPERTINA) GIAMPAOLO
VISETTI Non tutti, ma quasi, e tanto. Molti ragazzini hanno gli occhi liquidi
della cocaina. è un ghetto conosciuto, lasciato a se stesso e oltre il raccordo
anulare ce ne sono altri. La periferia di Roma, con 53 campi censiti e una
massa di rom in fuga da sgomberi, retate e spedizioni punitive, è il simbolo
dell´aggiornato antigitanismo italiano. In un anno, la campagna elettorale più
razzista del dopoguerra ha sconvolto la capitale e reso irriconoscibile il
Paese. Il rifiuto passivo, dopo la battaglia di Ponticelli, ha oltrepassato il
confine decisivo dell´odio attivo. L´intolleranza storica precipita in una
zingarofobia autorizzata, nella confusione etnica, a
ignorare i diritti umani.
Eppure l´Italia è la nazione europea con la percentuale più bassa di zingari:
tra i 140 e i 170 mila. Vivono qui dal 1300 e il 70% di loro sono cittadini
italiani. Dopo la chiusura dei lager nazisti, dove assieme agli ebrei sono
stati sterminati tra i 200 e i 500 mila zingari, solo l´Italia li confina in
campi recintati. Sono persone scappate dalle guerre slave, o dalla fame
romena. Roma è l´epicentro dei rom. I censiti sono settemila, ma quasi
ventimila ci abitano da decenni. Negli accampamenti l´attesa di vita è la più
bassa dell´Occidente: 50 anni, oltre venti meno degli altri italiani. Solo 9
rom, tra i registrati, hanno più di ottant´anni. Tra i 13 mila minorenni, vanno
a scuola in 2500: la scolarizzazione più bassa del continente. Due sono
iscritti in un liceo, nessuno si è mai laureato. Vagano per le strade 2 mila
bambini. Dallo scorso luglio, dopo l´esplosione di terrore e violenza anti-rom,
sono fuggiti dalla capitale in 1600. Solo cinque campi, attrezzati dal Comune,
sono allacciati alla luce. Nessuno è dotato di acqua potabile e fognature. A
nessuna famiglia rom, da anni, viene assegnato un alloggio in muratura. «Ma
oggi � dice a Fonte Nuova il mediatore culturale Graziano Halilovic �
viviamo i giorni più drammatici dalla sconfitta del fascismo. L´odio scatenato
dalle accuse contro i romeni, da una politica che liberalizza la caccia, chiude
la porta del lavoro nero. Senza reddito non si può rinnovare il permesso di
soggiorno, né garantire una cittadinanza ai figli. Il prezzo del ferro, in
pochi mesi, è crollato da
( da "Provincia Pavese, La"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
BINASCO Questa sera
c'è Amnesty BINASCO. Il loro obiettivo è testimoniare un percorso ed
intensificare un'attività volta a difendere i diritti umani. I gruppi locali di Amnesty
International, attivi a Pavia e Voghera, puntano, tra le altre cose, a fondare in
tempi brevi una struttura a Binasco: «Negli ultimi tempi - spiega la volontaria
Francesca Piaggi - stiamo promuovendo una serie di azioni per incrementare la
nostra presenza a Voghera e nel sud milanese. In particolare vorremmo
creare una sede a Binasco. Amnesty international è un'organizzazione non
governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani». L'associazione è stata fondata nel 1961
dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia
dei prigionieri di coscienza. Oggi vanta 2,2 milioni di soci: «La sezione
italiana - precisa Piaggi - conta oltre 80.000 soci, ed è organizzata in
circoscrizioni. Il nostro obiettivo, in qualità di attivisti di Pavia e di
Voghera, è proprio quello di incrementare il numero di soci e volontari. Questo
il motivo per cui Amnesty sta supportando con entusiasmo un gruppo di 8-10
persone residenti a Binasco e in altri paesi della zona che hanno manifestato
la volontà di fondare una struttura locale di Amnesty». Per saperne di più non
resta che partecipare all'incontro previsto per oggi alle 21, presso l'ex
scuola elementare di via Roma a Binasco. Alcuni volontari dell'organizzazione
presentaranno attività e tecniche d'azione di Amnesty.
( da "marketpress.info"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 26 Marzo
2009 QUANTA SICUREZZA PER SENTIRTI SICURO? IMPRONTE DIGITALI, TELECAMERE,
CONTROLLI: SICUREZZA O GRANDE FRATELLO? UN DIBATTITO ITALIANO
E
EUROPEO Bruxelles, 26 marzo 2009 - Dall´11 Settembre e dopo gli attentati di
Londra e Madrid la
sicurezza è una delle preoccupazioni principali dell´Europa. Le misure prese
dalle istituzioni Ue sono sufficienti a proteggerci? O l´eccesso di sicurezza è
un attentato alla privacy? Il Parlamento europeo è attento a trovare il giusto
equilibrio fra sicurezza e libertà. E tu cosa ne pensi? Dì la tua alle elezioni
europee del 6-7 giugno, scegli i candidati che meglio ti rappresentano sulla
sicurezza! Il Parlamento europeo appoggiato le misure anti-terrorismo varate a
seguito degli attacchi di New York, di Madrid, e di Londra. Ma ha sempre
ribadito che la lotta al terrorismo non deve andare a
discapito del rispetto dei diritti umani e della libertà personale. Sicurezza e libertà: qual è il giusto
equilibrio? Ti può anche piacere fare nudismo d´estate in spiaggia. Ma forse in
aeroporto ti darebbe un po´ fastidio. Per questa ragione l´anno scorso il
Parlamento si è opposto all´installazione dei body scanner negli aeroporti
europei. Questi apparecchi sono in grado di rivelare l´immagine
completamente nuda della persona nello scanner. Gli europarlamentari l´hanno
considerata una misura contro la privacy delle persone e degradante per l´individuo.
Insomma un prezzo troppo alto da pagare alla sicurezza: la Commissione europea
è stata obbligata a ritirare la proposta. Il Parlamento ha sostenuto le
disposizioni europee volte a perseguire tre nuovi tipi di reati legati al
terrorismo: l´istigazione a commettere atti di terrorismo, il reclutamento e
l´addestramento a fini terroristici. Ma ha sottolineato l´obbligo di rispettare
la libertà di espressione, di stampa e di associazione. Il Grande Fratello spia
le tue mail e le tue telefonate? Una recente direttiva europea obbliga le
compagnie telefoniche e i provider internet a conservare alcuni dati per
facilitare le autorità nazionali nelle indagini su terrorismo e crimine
organizzato. Il Parlamento ha approvato la legge, ma ha specificato che i dati possono
essere usati solo in caso di reati molto gravi, ha limitato il periodo massimo
oltre il quale i dati devono essere completamente distrutti, e ha introdotto
una clausola per cui ogni uso improprio dei dati da parte delle compagnie sarà
punito penalmente. Nel 2004 l´Unione Europea ha chiesto alle compagnie aeree di
trasmettere le informazioni personali dei passeggeri diretti negli Stati Uniti
alle autorità americane. Gli eurodeputati hanno ritenuto questa misura un
oltraggio alla privacy e hanno chiesto alla Corte di Giustizia europea di
annullare quest´accordo. La Corte ha dato ragione al Parlamento, e ora
l´accordo è in via di ridefinizione. In questi anni caldi, molto è stato fatto
per combattere il terrorismo. Ma la questione non è chiusa e il Parlamento che
sarà eletto a giugno dovrà continuare ad occuparsi di sicurezza, lotta al
terrorismo e tutela dei diritti della persona. Qual´è il giusto equilibrio a
tuo avviso? Quali decisioni prendere a livello europeo e quali a livello
nazionale? Dai la tua risposta, vota il 6-7 Giugno e decidi quali eurodeputati
potranno esprimersi per te sulla sicurezza! . . <<BACK
( da "Messaggero, Il (Ostia)"
del 26-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il) (Messaggero, Il (Metropolitana))
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 26 Marzo
2009 Chiudi di GIUSEPPE MAMMARELLA NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male,
il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella
dell'occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta
ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del
colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l'uno o l'altro dei due
principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena
di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi
normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre
stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei
diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo
dell'individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è
parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati
né la data dell'esecuzione né il luogo della sepoltura. Nella società del
passato, dove i beni erano scarsi, la pena di morte veniva comminata anche per
piccoli reati alla proprietà e quando il potere si accorse della potenza delle
idee, anche per i diritti di opinione. La svolta avviene fra il Sei e il
Settecento, con l'Illuminismo, quello Locke in Inghilterra, di Kant in
Germania, di Voltaire in Francia. Con essi si afferma il diritto naturale alla
base del quale sta la tendenza ad emancipare la ragione umana da ogni tutela
dogmatica e l'idea di un indefinito progresso dell'individuo nel quadro di una
natura benigna amica e non ostile. È l'inizio dell'Aufklärung e la fine dei secoli
bui. La lotta contro la pena di morte inizia allora e da noi, in un'Italia
ancora divisa, l'antesignano fu Cesare Beccaria il cui trattato dei diritti e
delle pene pubblicato in segreto nel 1763 ebbe un immediato successo, fu
tradotto in tutte le lingue europee, fu commentato da Diderot e da Voltaire e
trovò accoglienza persino nelle due corti europee ritenute le fortezze
dell'assolutismo: la Russia di Caterina seconda e l'Austria che gli offrì una
cattedra. Ancora oggi l'insegnamento di Beccaria viene riconosciuto e recepito
da tutti i Paesi di cultura giuridica moderna. Le idee di Beccaria ebbero un
forte impatto negli Stati italiani prerisorgimentali. Nel 1786 nella Toscana di
Pietro Leopoldo veniva abolita la pena di morte, forse per la prima volta in
Europa. Nell'Italia unificata la pena capitale veniva abrogata dal codice
Zanardelli del 1889, reintrodotta nel ventennio fascista per i crimini politici
e veniva definitivamente messa fuori legge dalla Costituzione del 1948 (art.27)
che riconfermava il principio illuministico che la pena deve tendere alla
rieducazione del condannato. A conclusione di un percorso che pochi Stati
possono vantare nel 1979 la nostra Corte Costituzionale ha deciso
l'illegittimità dell'estradizione per i reati puniti con la pena di morte negli
Stati richiedenti. È stato grazie a questa tradizione, umanistica e umanitaria,
che l'Italia ha dato un forte e forse decisivo contributo alla crociata per la
moratoria della pena di morte che si è conclusa con due mozioni, nel 2007 e nel
2008, dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, votate a larghissima
maggioranza. Il rapporto di Amnesty International per il 2008 diffuso l'altro
ieri, pur tra luci e ombre è incoraggiante e dimostra che la battaglia condotta
in seno all'Onu dalla nostra diplomazia non è stata inutile. Il numero delle
esecuzioni è leggermente diminuito, nel 2008 è stato di 2.390, quello delle
condanne a morte di 8.864 ma, secondo gli ultimi dati, 138 sono i Paesi che
hanno abolito la pena capitale; di essi 92 per ogni reato, 10 la conservano per
i reati di particolare gravità in situazioni eccezionali, 36 non la applicano
da più di 10 anni. La grande maggioranza delle esecuzioni sono concentrate in
pochi Paesi, Cina quasi il 75%, seguono l'Iran in cui possono essere condannati
a morte anche i minorenni, l'Arabia Saudita, gli Stati Uniti e il Pakistan. In
Europa solo la Bielorussia mantiene la pena di morte con 4 esecuzioni nel 2008.
Si uccide nei modi più diversi e più efferati: decapitazione, lapidazione,
impiccagione, fucilazione, iniezioni letali e sedia elettrica. In Cina, ci
informa Amnesty International, hanno creato dei tribunali itineranti, un
sistema non nuovo che nel Medio Evo vigeva in alcuni Stati europei dove i
membri del tribunale si spostavano di paese in paese insieme al boia. Durante
le soste giudicavano sommariamente e il boia eseguiva seduta stante. Il governo
cinese ha perfezionato il sistema: nei pulmini che accompagnano le esecuzioni
ci sarebbero equipe mediche che estraggono gli organi dei giustiziati per
alimentare il relativo commercio, naturalmente di Stato.
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 26-03-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il (Civitavecchia)) (Messaggero, Il (Marche)) (Messaggero, Il (Umbria))
(Messaggero, Il (Ancona)) (Messaggero, Il (Viterbo)) (Messaggero, Il (Latina))
(Messaggero, Il (Abruzzo)) (Messaggero, Il (Rieti))
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 26 Marzo
2009 Chiudi di GIUSEPPE MAMMARELLA NELL'ETERNO conflitto tra il bene e il male,
il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella
dell'occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta
ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del
colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l'uno o l'altro dei due
principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena
di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi
normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre
stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei
diritti dell'individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo
dell'individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è
parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati
né la data dell'esecuzione né il luogo della sepoltura. Nella società del
passato, dove i beni erano scarsi, la pena di morte veniva comminata anche per
piccoli reati alla proprietà e quando il potere si accorse della potenza delle
idee, anche per i diritti di opinione. La svolta avviene fra il Sei e il Settecento,
con l'Illuminismo, quello Locke in Inghilterra, di Kant in Germania, di
Voltaire in Francia. Con essi si afferma il diritto naturale alla base del
quale sta la tendenza ad emancipare la ragione umana da ogni tutela dogmatica e
l'idea di un indefinito progresso dell'individuo nel quadro di una natura
benigna amica e non ostile. È l'inizio dell'Aufklärung e la fine dei secoli
bui. La lotta contro la pena di morte inizia allora e da noi, in un'Italia
ancora divisa, l'antesignano fu Cesare Beccaria il cui trattato dei diritti e
delle pene pubblicato in segreto nel 1763 ebbe un immediato successo, fu
tradotto in tutte le lingue europee, fu commentato da Diderot e da Voltaire e
trovò accoglienza persino nelle due corti europee ritenute le fortezze dell'assolutismo:
la Russia di Caterina seconda e l'Austria che gli offrì una cattedra. Ancora
oggi l'insegnamento di Beccaria viene riconosciuto e recepito da tutti i Paesi
di cultura giuridica moderna. Le idee di Beccaria ebbero un forte impatto negli
Stati italiani prerisorgimentali. Nel 1786 nella Toscana di Pietro Leopoldo
veniva abolita la pena di morte, forse per la prima volta in Europa.
( da "Corriere della Sera"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-26 num: - pag: 13 categoria:
REDAZIONALE Roma-Berlino Al lavoro dieci studiosi dei due Paesi Soldati
italiani internati da Hitler: via alla commissione storica ROMA — Intenzionata
a non pagare risarcimenti ai militari italiani che furono internati nei campi
del Terzo Reich, la Germania di adesso ha annunciato l'inizio dei lavori di una
commissione italo-tedesca di storici incaricata, in base a un accordo con il
governo italiano, di elaborare una storia comune su quella pagina nera. I dieci
studiosi si riuniranno dopodomani sul lago di Como a Villa Vigoni, un centro
studi di proprietà della Repubblica federale sottoposto a un'ipoteca
giudiziaria dopo che eredi delle 218 vittime della strage nazista compiuta nel
( da "Secolo XIX, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Convegno per i
giovanisu valori e diritti umani Le sorprese del Buco
del Diavoloalla scoperta dei reperti preistorici a taggia una conferenza al
museo civico di sanremo UN GRANDE convegno sul tema "I Giovani e i Valori
nei 60 anni della Costituzione Italiana", nella Sala del Convento dei
Domenicani, domani dalle 10.30. A conclusione del concorso rivolto ai giovani
delle scuole superiori a 60 anni dalla promulgazione della Costituzione Italiana,
verranno consegnati i premi ai tre migliori elaborati. Il convegno è
organizzato dal Lions Club Arma e Taggia, in collaborazione con il Comune di
Taggia e la Provincia di Imperia. Gli obiettivi della giornata sono quelli di
far riflettere la collettività, in particolare i giovani,
sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l'educazione alla democrazia
e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile;
si vuole aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei
diritti degli altri. Al convegno "I Giovani e i Valori nei 60 anni
della Costituzione italiana", interverranno le massime autorità
istituzionali territoriali. Alle 10.30 sono previsti gli interventi di Piera
Panico, presidente del Tribunale di Sanremo, del sindaco di Taggia Vincenzo
Genduso e del senatore Gabriele Boscetto. Alle 11.30 si svolgerà il dibattito
su "I Giovani e i Valori", in particolare il giudizio dei giovani sui
valori che ha rappresentato 60 anni fa e rappresenta adesso la Costituzione
Italiana. Il primo premio del concorso è di 1.000 euro, il secondo premio di
500 e il terzo di 200. Angelo Boselli .x/26/0903 L'incontro è basato sugli
studi degli ultimi dieci anni presso il sito di Borniga a Triora. Interventi
degli studiosi Calandri e Ricci .x/26/0903
( da "Gazzettino, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pena di morte
lugubre ombra sul XXI secolo di Giuseppe Mammarella Giovedì 26 Marzo 2009,
Nell'eterno conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre
ispirato a due opposte filosofie: quella dell'occhio per occhio (chi uccide o
commette gravi crimini va a sua volta ucciso) e quella della pena come mezzo
per il riscatto e la rieducazione del colpevole. Culture e religioni diverse
hanno recepito l'uno o l'altro dei due principi. In uso
fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta
dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo.
Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del
monarca o dello Stato e dell'inesistenza dei diritti dell'individuo alla vita e
al giusto processo. Il disprezzo dell'individuo in alcuni Paesi è
rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è parte del segreto di Stato e ai
parenti del condannato non vengono comunicati né la data dell'esecuzione né il
luogo della sepoltura. (Segue a pagina 23)
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Cultura Pagina 344
Il lutto Morto l'ex sindacalista Uil Luigi Scricciolo, vent'anni in attesa di
giustizia Il lutto. Morto l'ex sindacalista Uil --> «Mi chiamo Luigino
Scricciolo, autore del diario 20 anni in attesa di giustizia , nel quale
ripercorro la mia vicenda...». Di messaggi come questo, chi si occupa di libri
per la pagina della cultura di un quotidiano, ne riceve molti. Così quella
e-mail resta nel cassetto. In coda. Fino a tre giorni fa, quando Luigino
Scricciolo viene stroncato da un malore. Gli viene diagnosticato un aneurisma
addominale, stesso male che uccise il padre. Quella storia riemerge. Con le
parole del protagonista: «All'inizio degli anni '80 fui arrestato con accuse
terribili, partecipazione esterna al terrorismo, tentativo di spionaggio,
mentre ricoprivo la carica di responsabile esteri della Uil. Quando dopo oltre
20 anni, la Procura di Roma chiuse la istruttoria, fui prosciolto da tutte le
accuse. Il proscioglimento in istruttoria chiudeva il "caso
Scricciolo" ma nessuno ne diede notizia. Il mio arresto fu una notizia, il
mio proscioglimento in istruttoria era una non-notizia. Questo mio Diario vuole
essere occasione per ricordare la mia vicenda e la sua positiva conclusione. E
per rivendicare quella verità che a lungo è stata negata». La storia travagliata
di Luigino Scricciolo rivivrà in un romanzo che un suo amico sardo, lo
scrittore Enrico Pili, ha appena concluso. I due condividevano la passione per
la fantascienza, vista come chiave di lettura del presente, e si erano rivisti
proprio il giorno precedente la tragica data. Pili nel 2007 partecipò alla
presentazione del libro a Villaspeciosa sintetizzando in poche parole la forte
ingiustizia subita da Scricciolo: «Tre dei cardini del nostro stato di diritto
hanno tradito, voltato le spalle a Luigino Scricciolo: il sindacato, la
magistratura e la stampa». Quel nome con il diminuitivo e quel cognome da
passerotto contrastano con la poderosa esperienza politica di Luigino
Scricciolo, maturata prima nel Movimento Studentesco, poi in Democrazia
Proletaria, poi nel Partito di Unità Proletaria. La sua
visione del mondo era fondata sulla solidarietà e la difesa dei diritti umani unitamente al ripudio della
violenza. Scricciolo lavorò a lungo nella direzione della Uil ma si impegnò,
come spiega la pagina di Wikipedia a lui dedicata, anche in campo
internazionale: sostenne Charta 77 (la più importante iniziativa del dissenso
nella ex Cecoslovacchia), la resistenza afgana, i dissidenti sovietici e
Solidarnosc: fu il primo italiano a parlare alla direzione nazionale del
sindacato polacco nell'autunno 1980 e l'anno seguente invitò Lech Walesa in
Italia, nel suo primo viaggio all'estero. Il 4 febbraio 1982, venne arrestato a
Firenze con accuse di terrorismo e poi di spionaggio. Due anni e due mesi in
carcere. Nel 1991 il Tribunale di Verona lo assolse da ogni accusa in merito al
rapimento Dozier. Per tutti gli altri reati l'istruttoria venne chiusa con la
formula del proscioglimento pieno il 6 settembre 2001: dopo 7.171 giorni dalla
notifica del primo ordine di cattura. Per quell'errore giudiziario Luigi
Scricciolo ha ricevuto un'indennità di ventimila. Ma non ha fatto in tempo a
spenderli. Così come non ha potuto riempire il suo blog -
luiginoscricciolo.ilcannocchiale.it - nel quale si occupava, manco a dirlo, di
diritti calpestati. ANDREA MAMELI
( da "Velino.it, Il"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Bolivia, Onu: autonomisti responsabili per il massacro del Pando Roma, 26 mar
(Velino/Velino Latam) - Dietro il massacro di contadini perpetrato lo scorso 11
settembre nella regione boliviana del Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti
che si oppongono al presidente Evo Morales. Lo ha evidenziato lalto
commissario dellOnu per i Diritti Umani nel
Paese, il canadese Denis Racicot, presentando un dossier sul paese andino.
Racicot ha sottolineato la preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza
provocata dalla contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che
rispondono ai prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo
braccio di ferro con il governo nazionale. In particolare il dossier evidenza come la
responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del
Porvenir, come già evidenziato da unindagine
dellUnione delle nazioni sudamericane (Unasur), sia stata provocata da uomini legati alla
prefettura diretta da Leopoldo FernÁndez, oggi in carcere con laccusa
di essere il mandante dellazione. Racicot ha poi manifestato una forte
preoccupazione per “lalto numero di aggressioni e minacce ai danni dei
mezzi dinformazione”
ma anche per la “diffusione di informazione di parte e dellincitamento
alla violenza diffuso da alcuni media privati”. Nel documento si evidenziano
poi i successi ottenuti dal governo di Morales nelleducazione, nella
protezione delle categorie
più deboli e nella lotta alla denutrizione, elogiando “le misure adottate dal
governo per combattere razzismo, discriminazione e schiavitù” definiti
“flagelli” che colpiscono la popolazione indigena. (mat) 26 mar 2009 11:06
( da "Corriere.it"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Intervento dei
ministri europei dopo le condanne della Corte europea dei diritti Processi
troppo lenti, richiamo all'Italia Il Consiglio d'Europa punta il dito contro il
nostro sistema giudiziario: fare le riforme entro due anni MILANO - Processi
troppo lenti e procedure di indennizzo farraginose. E' per questo motivo che
ancora una volta l'Italia e il suo sistema giudiziario vengono «bacchettati»
dal Consiglio d'Europa. L'organismo internazionale che ha sede a Strasburgo - e che si occupa di diritti umani, democrazia e giustizia sociale, da non confondersi con il
Consiglio europeo, l'esecutivo della Ue, che rappresenta invece i governi degli
Stati membri e si riunisce a Bruxelles - ha dunque invitato il nostro Paese a
procedere con le riforme necessarie per abbreviare la durata dei procedimenti,
civili e penali, dando anche un limite di tempo per l'adeguamento: il 2009 per
le procedure amministrative e giugno 2010 per i processi civili e penali. «UNA
LEGGE AD HOC» - Questa volta è intervenuto il Comitato dei ministri del
Consiglio d'Europa per ribadire che «l'eccessiva lungaggine delle procedure
giudiziarie in Italia necessita con urgenza di una sollecita riforma della
legge». Nei tribunali italiani - si legge in una nota da Strasburgo - sono
pendenti cinque milioni e mezzo di procedimenti civili e oltre tre milioni di
processi penali. I ministri del Consiglio d'Europa sollecitano l'adozione di
misure legislative - magari una legge ad hoc - per accelerare i procedimenti e
abbreviare la durata dei processi, anche nel settore amministrativo. Il
Comitato dei ministri di Strasburgo suggerisce pure la modifica della Legge
Pinto, cioè la creazione di un sistema di finanziamento che acceleri
l'indennizzo per le sanzioni previste dalle numerose condanne all'Italia della
Corte europea dei diritti dell'Uomo. stampa |
( da "Sestopotere.com"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sanremo, l'Esercito
Italiano vince il "Global Education Award 2009" (26/3/2009 11:05) |
(Sesto Potere) - Sanremo - 26 marzo 2009 - E' stato vinto dall'Esercito
italiano il "Global Education Award 2009", premio internazionale
dell'educazione nell'ambito del Global Education Festival, rassegna della
creatività nella scuola che si è svolta a Sanremo. Il premio è consegnato ogni
anno a personalità, enti o associazioni che "con pensieri, parole ed azioni hanno favorito lo sviluppo e la crescita
dell'educazione". Questa la motivazione: "per i numerosi interventi
delle missioni umanitarie
compiute in questi anni dall'Esercito italiano, che ha sempre posto in primo
piano la salvaguardia delle popolazioni e il rispetto dei diritti umani".
( da "Merateonline.it"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Cronaca >>
Cronaca dal territorio 26 / 3 / 2009 Brivio: Amnesty International e sicurezza
in consiglio Amnesty International ha fatto “irruzione” nel consiglio comunale
di ieri, 25 marzo. Il rappresentante Alberto Porcelli è stato invitato dal
sindaco Motta a illustrare le iniziative del comune di Brivio in sostegno alla
Dichiarazione universale dei diritti umani, che nel
( da "Sestopotere.com"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Fondo europeo per i
rifugiati, pubblicati cinque avvisi per la selezione di progetti 'a valenza
territoriale' (26/3/2009 15:38) | (Sesto Potere) - Roma - 26 marzo 2009 - Sono
stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 25 marzo 2009, n.70, cinque avvisi
pubblici per la presentazione di progetti 'a valenza territoriale', da
finanziare con le risorse del Fondo europeo per i rifugiati per il periodo
2008-2013, nell'ambito del programma generale «Solidarietà e gestione dei
flussi migratori». I progetti dovranno essere presentati entro le ore 12,00 del
24 aprile 2009 e dovranno essere finalizzati alla realizzazione delle azioni
individuate negli avvisi pubblici: - Azione 3.1.a 'Organizzazione di 9 percorsi
di formazione specifica nei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo e nei
Centri di Accoglienza, destinati al personale e ad altri operatori del settore,
per lindividuazione delle vulnerabilità'. - Azione 3.1.b
'Organizzazione di 7 percorsi di formazione destinati agli operatori dei Centri
di Accoglienza per
Richiedenti Asilo e dei servizi socio-sanitari territorialmente competenti,
finalizzati allacquisizione ed al rafforzamento della
capacità di presa in carico di richiedenti maggiormente vulnerabili'. - Azione
3.1.c 'Realizzazione presso i Centri di accoglienza per Richiedenti Asilo o i
Centri territoriali dello SPRAR di servizi per la riabilitazione di vittime di
tortura e per il supporto di donne sia singole che in famiglia'. - Azione 3.1.d
'Realizzazione di interventi personalizzati di sostegno ai percorsi di
inserimento socio-economico di titolari di protezione internazionale
vulnerabili, con particolare attenzione ai minori non accompagnati'. -
Azione 3.2.a 'Realizzazione di uno studio sullapplicazione dei
Decreti di recepimento delle Direttive europee sullaccoglienza, sulle qualifiche e
sulle procedure'.
( da "Virgilio Notizie"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Strasburgo, 26 mar.
(Apcom) - Il Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 503 voti
favorevoli, 51 contrari e 10 astensioni, una risoluzione sulle relazioni Ue-Usa
(rapporto Millan Mon, Ppe) che chiede di rivedere il partenariato
transatlantico - per il quale, sottolinea, l'elezione di Obama è occasione di
nuovo impulso - e formula una serie di raccomandazioni per arrivare a un
coordinamento sistematico in tema di politica estera e sicurezza, e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il
disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato
dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli
eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali
e del diritto internazionale; punti che l'Europarlamento sottolinea,
invitando gli Stati Uniti a ratificare lo statuto della Corte penale
internazionale, ad abolire la pena di morte e a cessare le 'extraordinay
renditions' ('consegne straordinarie'), ovvero la cattura, il trasferimento e
la detenzione illegali di sospetti terroristi fuori dal territorio americano.
Valutando positivamente la decisione di chiudere il carcere di Guantanamo, il
Parlamento europeo incoraggia l'amministrazione americana a chiudere
"qualsiasi centro di detenzione situato all'esterno degli Stati Uniti e
non conforme al diritto internazionale, e a porre esplicitamente fine alla
politica delle consegne straordinarie". Il presidente americano arriva in
Europa il 2 aprile per il G20 di Londra, e si recherà poi al vertice Nato di
Strasburgo il 3 e 4 aprile, per concludere la sua missione il 5 aprile con un
vertice Ue-Usa a Praga. Gli eurodeputati, che invitano Obama a visitare anche
il Parlamento europeo, hanno aggiunto alla risoluzione un emendamento in cui si
auspica che il vertice di Praga "imprimerà una potente dinamica al
rafforzamento delle relazioni transatlantiche"; un linguaggio che
contrasta, deliberatamente, con le durissime critiche espresse ieri nell'Aula
di Strasburgo dal presidente di turno dell'Ue, il premier ceco Mirek Topolanek,
al massiccio piano Usa di investimenti per il rilancio. L'Europarlamento esorta
Stati Uniti e Unione europea a guidare congiuntamente gli sforzi multilaterali
per affrontare la crisi finanziaria, e a riformare il sistema senza ricorrere a
misure protezionistiche. Gli eurodeputati salutano i progressi finora
registrati nella cooperazione in settori come gli investimenti, gli aspetti
normativi, le sicurezza dei prodotti importati e l'applicazione dei diritti di
proprietà intellettuale. L'Assemblea di Strasburgo insiste poi per l'abolizione
dei paradisi fiscali, chiedendo una maggiore cooperazione tra le autorità di
vigilanza americane ed europee per controllare le attività dei gruppi
transfrontalieri e per impedire operazioni non trasparenti da parte di
istituzioni finanziarie domiciliate in giurisdizioni non cooperative.
L'Assemblea chiede di unificare il mercato fra le due sponde dell'Atlantico
entro il 2015 e di integrare i mercati finanziari. Quest'integazione deve
essere accompagnata, tuttavia, "da una revisione del quadro regolamentare
e delle norme di vigilanza", e dall'adozione di regolamenti che
"garantiscano la concorrenza, assicurino maggiore trasparenza e
un'effettiva vigilanza su prodotti, istituzioni finanziarie e mercati, e creino
modelli di gestione dei rischi comuni". Gli europarlamentari propongono di
sostituire la Nuova Agenda Transatlantica (Nat) con un nuovo accordo che
trasformi l'attuale dialogo legislativo in un'assemblea transatlantica, che
funga da strumento di dialogo parlamentare, di definizione degli obiettivi e di
controllo dell'attuazione dell'accordo, puntando anche al coordinamento
dell'attività del Parlamento europeo con quella del Congresso americano su temi
d'interesse comune. L'Assemblea propone inoltre di creare un organismo per la
consultazione e il coordinamento sistematico ad alto livello della politica
estera e di sicurezza, suggerendo di denominarlo 'Consiglio politico
transatlantico'. Gli eurodeputati chiedono, infine, più coordinamento
transatlantico nella politica estera riguardo all'Iraq, all'Iran,
all'Afghanistan, al Medio Oriente e alla questione palestinese, e alla Russia.
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ue-Usa/
Europarlamento, mano tesa all'America di Obama di Apcom "Integriamo
politica estera e mercati, ma abolite 'renditions'" -->Strasburgo, 26
mar. (Apcom) - Il Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, con 503
voti favorevoli, 51 contrari e 10 astensioni, una risoluzione sulle relazioni
Ue-Usa (rapporto Millan Mon, Ppe) che chiede di rivedere il partenariato
transatlantico - per il quale, sottolinea, l'elezione di Obama è occasione di
nuovo impulso - e formula una serie di raccomandazioni per arrivare a un
coordinamento sistematico in tema di politica estera e sicurezza, e al rafforzamento della cooperazione sui diritti umani, la lotta al terrorismo, il
disarmo nucleare e le crisi regionali. Nonostante il nuovo clima determinato
dall'arrivo di Obama alla Casa Bianca, restano ancora, secondo gli
eurodeputati, alcuni punti di disaccordo sul rispetto dei diritti findamentali
e del diritto internazionale; punti che l'Europarlamento sottolinea,
invitando gli Stati Uniti a ratificare lo statuto della Corte penale
internazionale, ad abolire la pena di morte e a cessare le 'extraordinay
renditions' ('consegne straordinarie'), ovvero la cattura, il trasferimento e
la detenzione illegali di sospetti terroristi fuori dal territorio americano.
Valutando positivamente la decisione di chiudere il carcere di Guantanamo, il
Parlamento europeo incoraggia l'amministrazione americana a chiudere
"qualsiasi centro di detenzione situato all'esterno degli Stati Uniti e
non conforme al diritto internazionale, e a porre esplicitamente fine alla
politica delle consegne straordinarie". Il presidente americano arriva in
Europa il 2 aprile per il G20 di Londra, e si recherà poi al vertice Nato di
Strasburgo il 3 e 4 aprile, per concludere la sua missione il 5 aprile con un
vertice Ue-Usa a Praga. Gli eurodeputati, che invitano Obama a visitare anche
il Parlamento europeo, hanno aggiunto alla risoluzione un emendamento in cui si
auspica che il vertice di Praga "imprimerà una potente dinamica al
rafforzamento delle relazioni transatlantiche"; un linguaggio che
contrasta, deliberatamente, con le durissime critiche espresse ieri nell'Aula
di Strasburgo dal presidente di turno dell'Ue, il premier ceco Mirek Topolanek,
al massiccio piano Usa di investimenti per il rilancio. L'Europarlamento esorta
Stati Uniti e Unione europea a guidare congiuntamente gli sforzi multilaterali
per affrontare la crisi finanziaria, e a riformare il sistema senza ricorrere a
misure protezionistiche. Gli eurodeputati salutano i progressi finora
registrati nella cooperazione in settori come gli investimenti, gli aspetti
normativi, le sicurezza dei prodotti importati e l'applicazione dei diritti di
proprietà intellettuale. L'Assemblea di Strasburgo insiste poi per l'abolizione
dei paradisi fiscali, chiedendo una maggiore cooperazione tra le autorità di
vigilanza americane ed europee per controllare le attività dei gruppi
transfrontalieri e per impedire operazioni non trasparenti da parte di
istituzioni finanziarie domiciliate in giurisdizioni non cooperative. L'Assemblea
chiede di unificare il mercato fra le due sponde dell'Atlantico entro il 2015 e
di integrare i mercati finanziari. Quest'integazione deve essere accompagnata,
tuttavia, "da una revisione del quadro regolamentare e delle norme di
vigilanza", e dall'adozione di regolamenti che "garantiscano la
concorrenza, assicurino maggiore trasparenza e un'effettiva vigilanza su
prodotti, istituzioni finanziarie e mercati, e creino modelli di gestione dei
rischi comuni". Gli europarlamentari propongono di sostituire la Nuova
Agenda Transatlantica (Nat) con un nuovo accordo che trasformi l'attuale
dialogo legislativo in un'assemblea transatlantica, che funga da strumento di
dialogo parlamentare, di definizione degli obiettivi e di controllo
dell'attuazione dell'accordo, puntando anche al coordinamento dell'attività del
Parlamento europeo con quella del Congresso americano su temi d'interesse
comune. L'Assemblea propone inoltre di creare un organismo per la consultazione
e il coordinamento sistematico ad alto livello della politica estera e di
sicurezza, suggerendo di denominarlo 'Consiglio politico transatlantico'. Gli
eurodeputati chiedono, infine, più coordinamento transatlantico nella politica
estera riguardo all'Iraq, all'Iran, all'Afghanistan, al Medio Oriente e alla
questione palestinese, e alla Russia.
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Biotestamento/Ferrero:Governo
come Pinochet, fascisti sui diritti di Apcom Legge si va configurando sempre
più come tortura di stato -->Roma, 26 mar. (Apcom) - "Il governo e la
maggioranza di destra ricordano sempre di più Pinochet: liberisti in economia,
clerico-fascisti sui diritti civili. Già il testo di legge sul testamento
biologico in corso di approvazione da parte del Senato prevede trattamenti
inumani come l'alimentazione e l'idratazione forzata, ora siamo arrivati al
grottesco, visto che anche i medici non sono più tenuti a rispettare le
dichiarazioni anticipate di trattamento firmate dai malati". Lo afferma in
una nota Paolo Ferrero, segretario del Prdc. "E' evidente, dunque -
prosegue - che anche la certificata volontà di un malato che voglia evitare
l'accanimento terapeutico su se stesso non vale più niente. La legge sul
testamento biologico si va dunque configurando sempre di più come una tortura
di stato, scritta sotto dettatura di un integralismo religioso vaticano indegno
di uno Stato civile. Ci batteremo contro questa legge in tutti i modi, compresi
atti di disobbedienza civile".
( da "AprileOnline.info"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
L'Onu denuncia i
responsabili del massacro del Pando Red., 26 marzo 2009, 13:35 Bolivia In un
dossier, l'alto commissario per i Diritti Umani evidenza come la responsabilità del massacro subito dai
sostenitori di Morales nella zona del Porvenir è stata provocata da uomini
legati ai gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Dietro il massacro
di contadini perpetrato lo scorso 11 settembre nella regione boliviana del
Pando ci sarebbero i gruppi autonomisti che si oppongono al presidente Evo
Morales. Lo ha evidenziato l'alto commissario dell'Onu per i Diritti Umani nel Paese, il canadese Denis Racicot,
presentando un dossier sul paese andino. Racicot ha sottolineato la
preoccupazione delle Nazioni Unite per la violenza provocata dalla
contrapposizione tra i contadini e le forze di sicurezza che rispondono ai
prefetti autonomisti, impegnati da oltre un anno in un durissimo braccio di ferro
con il governo nazionale. In particolare il dossier evidenza come la
responsabilità del massacro subito dai sostenitori di Morales nella zona del
Porvenir, come già evidenziato da un'indagine dell'Unione delle nazioni
sudamericane (Unasur), sia stata provocata da uomini legati alla prefettura
diretta da Leopoldo FernÁndez, oggi in carcere con l'accusa di essere il
mandante dell'azione. Racicot ha poi manifestato una forte preoccupazione per
"l'alto numero di aggressioni e minacce ai danni dei mezzi d'informazione"
ma anche per la "diffusione di informazione di parte e dell'incitamento
alla violenza diffuso da alcuni media privati". Nel documento si
evidenziano poi i successi ottenuti dal governo di Morales nell'educazione,
nella protezione delle categorie più deboli e nella lotta alla denutrizione,
elogiando "le misure adottate dal governo per combattere razzismo,
discriminazione e schiavitù" definiti "flagelli" che colpiscono
la popolazione indigena.
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Onu/ Adottata
controversa risoluzione su diffamazione religioni di Apcom Presentata dal
Pakistan a nome dell'Oci, respinta da occidentali -->Ginevra, 26 mar.
(Apcom) - Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni
Unite ha adottato una risoluzione controversa proposta dai Paesi musulmani che
mira a "lottare contro la diffamazione delle religioni", un concetto
respinto dagli occidentali. Il testo, presentato dal Pakistan a nome
dell'Organizzazione della conferenza islamica (Oci), è stato adottato con 23
voti favorevoli, 11 contrari e 13 astensioni. I Paesi europei, Canada e Cile in
particolare, si sono opposti al testo, l'India si è astenuta, mentre i Paesi
non allineati e il gruppo dei Paesi islamici lo hanno sostenuto. La
risoluzione, che non è legalmente vincolante, ha riferito della "viva
preoccupazione riguardo gli stereotipi negativi e la diffamazione delle
religioni, e le manifestazioni d'intolleranza e di discriminazione in materia
di religioni o di culto, sempre numerose nel mondo". Il testo ha inoltre
denunciato che "l'islam è a torto spesso associato a violazioni dei
diritti umani e al terrorismo". Gli stati membri
dell'Onu sono stati invitati a "combattere la diffamazione delle religioni
e l'incitamento all'odio religioso in generale" , in particolare nei mass
media. La risoluzione ha inoltre stabilito che "la diffamazione
delle religioni rappresenta un grave danno alla dignità umana che porta a
limitazioni della libertà religiosa dei suoi sostenitori e un incitamento
all'odio religioso e alla violenza". Un gruppo di 180 organizzazioni non
governative (Ong) aveva chiesto al Consiglio dei diritti umani a respingere la risoluzione, da
loro ritenuta una minaccia per la libertà di espressione. I firmatari
dell'appello hanno criticato un concetto "senza alcun fondamento nel
diritto nazionale o internazionale" e in contraddizione anche con il
principio dei diritti umani, "che proteggono gli
individui contro le violenze, non i culti contro un esame critico". Per le
ong questo progetto ha illustrato "la campagna incessante condotta
dall'Oci che mira a produrre risoluzioni dell'Onu, dichiarazioni e conferenze
mondiali per propagare il concetto di 'diffamazione delle religioni'". Il
concetto di diffamazione delle religioni è stato ritirato recentemente dal
progetto di dichiarazione finale della conferenza di "Durban II"
contro il razzismo, che si svolgerà a Ginevra del 20 al 24 aprile. Questo non è
finora bastato a evitarne il boicottaggio da parte dell'Italia e di altri Paesi
extra-europei come Stati Uniti, Canada e Israele. (fonte Afp)
( da "Wall Street Italia"
del 26-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Consiglio d'Europa:
Russia ignora sentenze Corte diritti umani di Apcom
Sollecitate riforme per risolvere problemi "strutturali"
-->Strasburgo, 26 mar. (Apcom) - La Federazione Russa non esegue molte delle
sentenze della Corte europea dei Diritti dell'Uomo -
si legge in una raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio
d'Europa diffusa oggi da Strasburgo - nonostante le assicurazioni fornite in
più riprese dallo stesso presidente Dmitri Medvedev. Non vengono evase -
lamentano i Ministri dei 47 paesi dell'Istituzione - le esecuzioni delle
sentenze che riguardano le vittime di Cernobil, come l'indennizzo dei danni
subiti da chi prestava servizio militare, anche per la mancata fornitura degli
alloggi popolari. Essendo tante le sentenze non ancora eseguite, il Consiglio
d'Europa suggerisce alla Federazione Russa di implementare la legislazione in
modo da risolvere al più presto i problemi strutturali che sono all'origine
delle violazioni della Convenzione europea dei Diritti
dell'Uomo - per esempio nei confronti delle numerose categorie di cittadini più
vulnerabili - in modo da non incorrere più nelle sanzioni.