CENACOLO DEI COGITANTI |
Diritti umani, la svolta
degli Usa di Obama ( da "Corriere.it"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: è parte della nostra nuova
strategia diplomatica Diritti umani, la svolta degli Usa di Obama Washington
pronta a tornare nel Consiglio di Ginevra, che Bush aveva boicottato. Ban Ki
Moon: «Nuova era» WASHINGTON - Gli Stati Uniti sono pronti a cercare un seggio
nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, a Ginevra, apertamente
boicottato negli anni scorsi dall'
Usa e Cina stendono
l'agenda comune ( da "Giornale
di Brescia" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani. Il presidente
americano Barack Obama ha avuto ieri a Londra un incontro ad ampio raggio col
collega cinese Hu Jintao che ha portato alla creazione di un gruppo «per il
dialogo strategico ed economico» ed ha visto l'inquilino della Casa Bianca
accettare l'invito a recarsi in visita a Pechino nella seconda metà del 2009.
In Vaticano intanto
prosegue la causa a quattro anni dalla morte di Giovanni Paolo II
( da "Cittadino, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: non ancora santo per la legge
canonica, Giovanni Paolo II è venerato in tutto il mondo e il ricordo dei suoi
quasi 27 anni di regno, dei viaggi tra i popoli della terra, dei gesti storici
e della grande umanità non sembra sbiadire con il trascorrere del tempo. E
Dziwisz propone: sia patrono dei diritti umani e delle nazioni.(Ansa)
Un tipografo ucciso, un
attivista aggredito Non si ferma la repressione dei diritti civili
( da "Cittadino, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: un attivista aggredito Non si ferma
la repressione dei diritti civili n L'aggressione di un noto difensore dei
diritti umani e la presunta (non confermata da fonti ufficiali) uccisione di un
tipografo di un giornale di opposizione rilanciano in Russia l'allarme sulla
tutela di chi si batte per i diritti civili.
La beatificazione di Papa
Wojtyla non avrà tempi brevi ( da "Giornale
di Brescia" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: non ancora santo per la legge
canonica, Giovanni Paolo II è venerato in tutto il mondo e il ricordo dei suoi
quasi 27 anni di regno, dei viaggi tra i popoli della terra, dei gesti storici
e della grande umanità non sembra sbiadire con il trascorrere del tempo. E Dziwisz
propone: sia patrono dei diritti umani e delle nazioni.
RUSSIA Ucciso un tipografo
d'un giornale d'opposizione L'aggressione di un noto di...
( da "Giornale di Brescia"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: aggressione di un noto difensore
dei diritti umani e la presunta uccisione di un tipografo di un giornale locale
di opposizione rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte in
prima linea nella società civile, giornalisti compresi. Resta controverso il
caso di Serghiei Protazanov, un tipografo impaginatore del giornale «Il
consenso civile» del sobborgo moscovita di Khimki,
TEATRO Teatro Dante Al
teatro Dante di Campi Bisenzio, martedì 7 ...
( da "Leggo" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la rassegna sui diritti umani di
Amnesty International. Nell'ambito della serata dal titolo "Diritto alla
terra" verrà proiettato (ore 21) "La terra degli uomini rossi,
Birdwatchers" il film del regista italiano Marco Bechis ambientato nel
Mato Grosso (Brasile) che racconta il disagio degli indio che di quelle terre
erano i legittimi abitanti e che adesso,
Intesa con la Russia: meno
armi atomiche ( da "Arena,
L'" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma Obama ieri ha avuto anche un
incontro col collega cinese Hu Jintao: insieme hanno crato un gruppo «per il
dialogo strategico ed economico». Obama sarà a Pechino nella seconda metà del
2009. Anche Nord Corea, Iran e diritti umani sono stati al centro del faccia a
faccia.
Diritti umani, Usa aperti
verso l'Onu ( da "Arena,
L'" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera», ha detto la Clinton. «Ci impegneremo
con altri paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la
visione della Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo».
Intesa con la Russia: meno
armi atomiche ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma Obama ieri ha avuto anche un
incontro col collega cinese Hu Jintao: insieme hanno crato un gruppo «per il
dialogo strategico ed economico». Obama sarà a Pechino nella seconda metà del
2009. Anche Nord Corea, Iran e diritti umani sono stati al centro del faccia a
faccia.
Diritti umani, Usa aperti
verso l'Onu ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera», ha detto la Clinton. «Ci impegneremo
con altri paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la
visione della Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo».
Mistero sulla morte di un
oppositore ( da "Libertà"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: aggressione di un noto difensore
dei diritti umani e la presunta uccisione di un tipografo di un giornale locale
di opposizione rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte in
prima linea nella società civile, giornalisti compresi. Dalle ong impegnate nel
settore arriva un coro di reazioni sdegnate e preoccupate, che rischiano di
appannare nuovamente l'
Russia, ucciso un
giornalista Difendeva una foresta
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Le organizzazioni per la difesa dei
diritti umani e civili si indignano, qualcuno chiede alla Casa Bianca di non
lasciar cadere. Troppi pestaggi, intimidazioni e omicidi di giornalisti, troppe
pressioni sulla stampa e sui difensori dei diritti umani. Quattro morti nel
2008 e nel 2009 sono già tre, dopo il duplice omicidio del 20 gennaio scorso
nel centro di Mosca,
Collaboratrice della
Novaya Gazeta, il giornale di Anna Politkoskaja, è stata uccisa a Mosca in...
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Collaboratrice della Novaya Gazeta,
il giornale di Anna Politkoskaja, è stata uccisa a Mosca insieme a Stanislav
Markelov, avvocato dei diritti umani e difensore di molti giornalisti
d'opposizione. Anastasia si occupava soprattutto di gruppi di estrema destra.
ANASTASIA BABUROVA GIORNALISTA MORTA A 25 ANNI
I giuristi internazionali:
In Italia saranno a rischio i diritti umani
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani» Preoccupazione per
«l'impatto negativo verso la tutela dei diritti umani» che risulterebbe se la
legislazione sulla sicurezza e l'immigrazione - ora all'esame del Parlamento
sia adottata nella forma attuale. Lo dice la Commissione Internazionale di
Giuristi (International Commission of Jurists - Icj) che venerdì ha inviato le
sue osservazioni al Parlamento Italiano.
Ufficialmente è stata
un'intossicazione. Pestato a sangue sabato scorso Sergei Protazanov ...
( da "Unita, L'" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Le organizzazioni per la difesa dei
diritti umani e civili si indignano, qualcuno chiede alla Casa Bianca di non
lasciar cadere. Troppi pestaggi, intimidazioni e omicidi di giornalisti, troppe
pressioni sulla stampa e sui difensori dei diritti umani. Quattro morti nel
2008 e nel 2009 sono già tre, dopo il duplice omicidio del 20 gennaio scorso
nel centro di Mosca,
IL VENTO NUOVO DI KABUL:
STUPRO LIBERO IN FAMIGLIA ( da "Unita,
L'" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: È necessario pretendere un
dibattito serrato e risultati concreti sul tema dei diritti umani e soprattutto
su quelli delle donne, così come facciamo con altri Paesi. Donne, come ci
ricorda la "dimenticata" Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite, che
dovrebbero essere coinvolte nella promozione della pace e nella prevenzione
della violenza, durante e dopo i conflitti.
Consiglio diritti umani
Onu l'America di Barack dice sì ( da "Unita,
L'" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera», sottolinea la Clinton: «Ci
impegneremo - aggiunge - con altri Paesi per migliorare il sistema dei diritti
umani e far avanzare la visione della Dichiarazione Onu sui Diritti dell'Uomo».
A margine degli incontri
ufficiali, si intrecciano i giochi delle diplomazie. Il premier cinese ...
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: A margine degli incontri ufficiali,
si intrecciano i giochi delle diplomazie. Il premier cinese Hu Jintao ha
invitato in Cina il presidente Usa Obama. La visita che potrebbe avvenire già
nella seconda parte dell'anno. Riprendendo anche il tema dei diritti umani.
il pd: una legge locale
vieti la delazione sui migranti ( da "Repubblica,
La" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: legislativo che renda impraticabile
questa violazione dei diritti costituzionali tutto diventa inutile. Quanto
accaduto a Kante Katadiatou e al piccolo Abou rappresenta un gravissimo segno
della perdita della dignità politica del nostro Paese». Aggiunge ancora Amato:
«Non può definirsi civile un Paese che denuncia il miracolo di un parto
facendolo divenire questione di ordine pubblico,
7/10/2006 Anna
Politkovskaja Impegnata sul fronte dei diritti umani e oppositrice di Putin,
as... ( da "Stampa,
La" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 7/10/2006 Anna Politkovskaja
Impegnata sul fronte dei diritti umani e oppositrice di Putin, assassinata
nell'ascensore di casa
[FIRMA]EMANUELE NOVAZIO La
morte misteriosa di un redattore di un piccolo giornale d'opposiz...
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la quasi contemporanea aggressione
a un noto difensore dei diritti umani, Lev Ponomariov, rilanciano l'allarme su
un settore fra i più importanti per valutare lo stato di salute della ancor
fragile democrazia russa. Notava nei mesi scorsi Amnesty International: «Sono i
giornalisti e i difensori dei diritti umani a portare all'attenzione
dell'opinione pubblica il mancato rispetto,
Flores all'attacco
"Questa Chiesa catto-khomeinista"
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il partito della tortura. Racconta
Flores che fu lo storico cattolico Paolo Prodi a render noto un episodio che
compare negli atti della canonizzazione di San Filippo Neri come uno dei suoi
miracoli, «una sorta di miracolo della "eutanasia cristiana"». In
visita a una nobildonna romana che, afflitta da una malattia incurabile,
Con Pechino verrà formata
una task force dei ministri degli Esteri e del Tesoro
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: STRUMENTI INEDITI DIRITTI UMANI Con
Pechino verrà formata una task force dei ministri degli Esteri e del Tesoro
Hillary Clinton avrà il compito di ammorbidire la Cina su Tibet e Darfur
E con i cinesi gli
americani affrontano la crisi economica
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Tibet e diritti umani» ovvero delle
questioni che stanno più a cuore agli elettori democratici ma irritano Pechino.
A conferma della schiarita bilaterale c'è comunque l'accettazione da parte di
Hu della visita a Pechino di Gary Roughead, capo delle operazioni della Us
Navy, che formalmente andrà in aprile a partecipare «ai festeggiamenti per il
60°
mosca, giornalista pestato
a morte "attaccava la mafia dei palazzinari" - leonardo coen
( da "Repubblica, La"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Aggredito attivista dei diritti
umani Lev Ponomariov, 67 anni, molto noto nella capitale russa, è stato
picchiato sotto casa Sergej Protazanov lavorava in un piccolo giornale:
scriveva e faceva anche il tipografo LEONARDO COEN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MOSCA - Un giornalista-tipografo morto dopo essere stato pestato a sangue.
una legge che impone la
tortura - paolo flores d'arcais ( da "Repubblica,
La" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Pagina 40 - Cultura Norme violente
UNA LEGGE CHE IMPONE LA TORTURA PAOLO FLORES D´ARCAIS Anticipiamo un brano
inedito della raccolta di saggi "A chi appartiene la vita" di (Ponte
alle Grazie, pagg. 158, euro 12,50) da oggi in libreria Sul cittadino italiano
incombe la minaccia della tortura di Stato.
la nuda vita - stefano
rodotà ( da "Repubblica,
La" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: il partito della tortura".
Sarebbe sbagliato, tuttavia, cogliere qui una forzatura. Il termine
"tortura" compare in una lettera del 1970 di Paolo VI a proposito
appunto dei trattamenti inutili nella fase terminale della vita, testimonianza
di una consapevolezza che sembra smarrita e che ha portato la Chiesa ad assumere
atteggiamenti di assoluta chiusura,
Guantanamo. Si riapre il
dibattito sul carcere ( da "AmericaOggi
Online" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ex detenuti ed esperti in diritti
umani insistono nel parlare di abusi, torture e violazioni del diritto
internazionale. Ciò che aggiunge al dibattito il National Geographic, forte di
prestigio e fama di imparzialità, è il racconto della vita quotidiana nel
carcere e nella base, in celle di 1,85 x 2,44 metri e in alloggi militari di
poco più confortevoli.
il senatore marcenaro
( da "Riformista, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: visto che alcune di queste persone
hanno diritto alla protezione umanitaria, perché non cambiamo i meccanismi per
le richieste di asilo, dando a chi ne ha diritto la possibilità di farle prima
di partire, tagliando fuori l'intermediazione dei trafficanti di esseri umani?
L'accordo con la Libia dovrebbe proprio bloccare questi traffici.
Una nuova vittima nella
lotta per la libertà di informazione
( da "Manifesto, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Prevedibilmente agitate le reazioni
delle organizzazioni legate ai diritti umani, russe e internazionali, che hanno
chiesto al presidente Usa Barack Obama di affrontare con Medvedev il tema dei
diritti umani e del clima di violenza e intimidazione che circonda in Russia
chiunque manifesti opposizione ai poteri dominanti.
Clinton: entreremo nel
consiglio Onu sui diritti ( da "Manifesto,
Il" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento essenziale
nella nostra politica estera», ha detto la Clinton: «Ci impegneremo con altri
paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione
della Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo».
Esposizione e un libro sui
tappeti di guerra dell'Afghanistan
( da "Manifesto, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: difesa dei diritti umani. Per
questo il ricavato della vendita del volume (come quella di Florilegio afgano,
una raccolta di versi curata dall'orientalista Vincenzo La Salandra che sarà
presentata venerdì 3 alle 18,30) servirà a finanziare le iniziative
dell'associazione CooperAction Onlus, attiva in Italia e in Afghanistan con
progetti di sviluppo indirizzati soprattutto ai giovani.
Mosca, ucciso un altro
giornalista scomodo ( da "Sole
24 Ore, Il" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: giornalisti di opposizione e ai
difensori dei diritti umani. Da Mosca giungono nello stesso giorno, nel grande
giorno del G-20, due notizie gravissime - e chissà se la coincidenza non è
casuale, in modo da mettere in imbarazzo il presidente russo. Serghej
Protazanov, giornalista in un piccolo quotidiano locale di Khimki, sobborgo di
Mosca, è stato aggredito da sconosciuti nel week-
Consiglio Onu, Usa in
corsa per un seggio ( da "Sole
24 Ore, Il" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera», ha detto la Clinton: «Ci impegneremo
con altri Paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la
visione della Dichiarazione Onu sui diritti del'uomo».
Moony Witcher rinuncia al
Fantasio Festival ( da "Nazione,
La (Umbria)" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: su un tema di grande importanza e
attualità come i diritti umani». Secondo Moony Witcher «purtroppo nemmeno le
istituzioni locali hanno sostenuto economicamente in maniera adeguata il
festival». Che tuttavia, anche senza la sua ideatrice, tonerà a Perugia per la
terza edizione come evento multitematico dedicata ala creatività infantile da
esprimere attraverso il gioco,
MOSCA Chi difende il bosco
muore? È l'ecologia, forse, la vera nuova fronti...
( da "Messaggero, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: altro capo della città un difensore
dei diritti umani cadeva vittima di violenze. Due aggressioni in due giorni,
due attacchi, probabilmente, contro la libertà di parola. Sergej Protazanov
dava voce a chi vuol salvare la foresta di Khimki dalle ruspe. Lavorava come
tipografo-impaginatore al quotidiano locale Consenso Civile.
Mosca, ancora violenza su
oppositori scomodi ( da "Messaggero,
Il" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi
Mosca, ancora violenza su oppositori scomodi Ucciso il tipografo di un piccolo
giornale e aggredito un attivista dei diritti umani
Assassinato un tipografo,
pestato un attivista ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: per i diritti civili Assassinato un
tipografo, pestato un attivista Russia.. Nel Paese è allarme sulla tutela di
chi si batte per i diritti civili --> MOSCA L'aggressione di un noto
difensore dei diritti umani e la presunta uccisione di un tipografo di un
giornale locale di opposizione rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di
chi si batte in prima linea nella società civile,
IL CINEMA Il Nuovo con il
ristorante indiano Mandala di Sarzana pre...
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attenzione sulle violazioni dei
diritti umani nella Repubblica Dominicana. Del Punta non è nuovo a temi che
trattano emigrazione e disparità sociali. «Mi sento ancora influenzato dal
neorealismo dice il regista volevo girare un film utile. Mi è capitato tra le
mani un giornale in cui un missionario raccontava di come, nelle piantagioni di
canna da zucchero a Santo Domingo,
DOPPIO appuntamento col
cinema e i diritti umani. Stasera allo Stensen, viale don...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 27 DOPPIO appuntamento col cinema e
i diritti umani. Stasera allo Stensen, viale don... DOPPIO appuntamento col
cinema e i diritti umani. Stasera allo Stensen, viale don Minzoni 25 ingresso libero
per la rassegna sui diritti umani di Amnesty International, viene proiettato
alle 21 "La terra degli uomini rossi" di Marco Bechis.
L'associazione Hermanos
Latinos promuove un incontro sui diritti
( da "Nuova Ferrara, La"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti e garanzie costituzionali
in America Latina ed Europa"; di Hugo Paternina, antropologo e dottorando
all'Università Autonoma di Madrid, su "Diritti umani e gruppi etnici
nell'ordinamento Costituzionale Colombiano"; di Andrea Benini,
responsabile ufficio Csii del Comune di Ferrara, su "Diritto di asilo e
rifugio nell'
Mosca, giornalista
d'opposizione pestato e ucciso ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La notte precedente Lev Ponomariov,
il capo di una Ong per i diritti umani, è stato aggredito da tre uomini Mosca
fuori dalla sua casa. Forte denuncia di «Reporter senza frontiere» contro «la
spaventosa serie di attacchi contro giornalisti».
Scia di sangue in Russia:
ucciso un altro giornalista Sergei Protazanov, 40 anni, denunciava brogli
elettorali e affari poco chiari sul quotidiano di un sobborgo di Mosca
( da "Giornale.it, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: i giornalisti russi e gli attivisti
per i diritti umani. Dopo che anche il presidente Dmitry Medvedev aveva ammesso
che in Russia ci sono stati omicidi politici che hanno visto vittime dei
giornalisti, l'opinione pubblica della terra degli zar è stata colpita da altri
due casi: la morte di Sergei Protazanov, un giornalista-tipografo-impaginatore
del giornale «Il Consenso Civile»
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ci sono pure tantissimi giornalisti
che vengono querelati perché parlano di Islam e di diritti umani. Chi minaccia
sono gli estremisti cosiddetti islamici che sono anche qui in Italia e che
alimentano l'odio. Ma noi andiamo avanti». È abbastanza serena l'onorevole
Souad Sbadi, deputata Pdl e presidente dell'associazione Donne marocchine in
Italia.
Trasporto aereo: le
sanzioni per la violazione dei diritti dei disabili
( da "AltaLex" del
02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sanzioni per la violazione dei
diritti dei disabili Decreto legislativo 24.02.2009 n° 24 , G.U. 24.03.2009
Commenta | Stampa | Segnala | Condividi Sarà soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria da 10.000 a 40.000 euro il vettore aereo, un suo
agente o un operatore turistico, che rifiuta per motivi di disabilità o di
mobilità ridotta di accettare una prenotazione per un volo.
Svolta sullo scudo per
aprire a Mosca ( da "Stampaweb,
La" del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Tibet e diritti umani» ovvero delle
questioni che stanno più a cuore agli elettori democratici ma irritano Pechino.
A conferma della schiarita bilaterale c?è comunque l?accettazione da parte di
Hu della visita a Pechino di Gary Roughead, capo delle operazioni della Us
Navy, che formalmente andrà in aprile a partecipare «ai festeggiamenti per il
60°
Mosca, giornalista
d'opposizione pestato e ucciso ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del 02-04-2009)
+ 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La notte precedente Lev Ponomariov,
il capo di una Ong per i diritti umani, è stato aggredito da tre uomini Mosca
fuori dalla sua casa. Forte denuncia di «Reporter senza frontiere» contro «la
spaventosa serie di attacchi contro giornalisti».
Moony Witcher, (pseudonimo
per Roberta Rizzo, giornalista), la scrittrice fantasy che ha ideato il F...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attualità come i diritti umani».
Secondo la Witcher, oltre a tagli da parte degli sponsor privati, «nemmeno le
istituzioni locali hanno sostenuto il festival in un anno particolare. Speravo
che una città come Perugia avesse intuito l'importanza di uno spazio creativo e
culturale, della presenza di artisti di livello nazionale e internazionale che
si sono confrontati con i bambini,
Con Hu spunta il tabù
diritti umani ( da "Avvenire"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani DI ELENA MOLINARI L avoro
comune su Corea del Nord, Iran ma soprattutto crisi economica. Ma, questa
volta, senza dimenticare i diritti umani. Nel loro primo faccia a faccia Barack
Obama e l'omologo cinese Hu Jintao hanno messo al centro della cooperazione fra
Washington e Pechino l'urgenza di rafforzare la crescita dei rispettivi Paesi e
rivedere il sistema finanziario
Consiglio per i diritti
umani, svolta Usa:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera», ha detto Clinton. Per la Rice «sono
le vittime di abusi in tutto il mondo che hanno bisogno di un Consiglio per i
Diritti Umani equilibrato e credibile». La decisione è stata duramente
criticata dai conservatori: «È come salire sul Titanic dopo che ha urtato l'
Il Mpv si riorganizza con
un nuovo statuto ( da "Avvenire"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: generale rinnovamento della società
e considera a tal fine il diritto alla vita come prima espressione della
dignità umana, fondamento di ogni altro diritto dell'uomo, garanzia di una
corretta definizione e promozione della libertà, del diritto, della democrazia
e della pace. Tenendo in particolare considerazione la dignità della persona e
la crescita e lo sviluppo della stessa nell'
" del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
- LA POLIZIA è AL DI SOPRA
DELLA LEGGE? ( da "WindPress.it"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il rapporto dell'organizzazione per
i diritti umani condanna il fatto che, mentre continuano a pervenire denunce
relative a maltrattamenti, abusi di natura razzista e uso eccessivo della
forza, le procedure per lo svolgimento delle indagini su tali denunce restano
ancora al di sotto degli standard richiesti dal diritto internazionale.
Governo del Malawi
sostiene richiesta d'adozione di Madonna
( da "Reuters Italia"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: adozione e un attivista locale per
i diritti umani l'ha paragonata al traffico di bambini. Madonna è arrivata in
Malawi domenica insieme a David, prima dell'esame in tribunale della sua
richiesta. L'artista, che ha divorziato l'anno scorso dal regista britannico
Guy Ritchie, è una delle cantanti più famose di tutti i tempi, e ha venduto
oltre 200 milioni di album.
Il ricordo di Giovanni
Paolo II Sfidò il comunismo e la mafia
( da "Giornale.it, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma la sua grande umanità non sembra
sbiadire con il trascorrere del tempo. E il cardinale Stanislao Dziwisz -
arcivescovo di Cracovia - per 40 anni suo segretario, propone: "Sia
patrono dei diritti umani e delle nazioni". Verso la beatificazione
Benedetto XVI all?
LONDRA. IL RESET DELLA
POLITICA ESTERA MONDIALE, ANNUNCIATO DAL VICE PRESIDENTE JOE BIDEN E
TESTARDA... ( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del
02-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Si è parlato di crisi economica,
Nord Corea e Iran, diritti umani nel bilaterale con il collega cinese,
bilaterale che ha portato alla creazione di un gruppo «per il dialogo
strategico ed economico» del quale farà parte anche il segretario di Stato
Hillary Clinton ed il ministro del Tesoro Geithner.
NEW YORK. NUOVA SVOLTA
DELL'AMERICA DI BARACK OBAMA SUL FRONTE DELLE ISTITUZIONI MULTILATERALI: GLI
... ( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del
02-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «I diritti umani sono un elemento
essenziale nella nostra politica estera - ha detto la Clinton, a Londra per il
vertice G20 - Ci impegneremo con altri Paesi per migliorare il sistema dei
diritti umani e far avanzare la visione della Dichiarazione Onu sui Diritti
del'Uomo».
L'AGGRESSIONE DI UN NOTO
DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI E LA PRESUNTA UCCISIONE DI UN TIPOGRAFO DI...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 02-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: aggressione di un noto difensore
dei diritti umani e la presunta uccisione di un tipografo di un giornale locale
di opposizione rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte in
prima linea nella società civile, giornalisti compresi. Dalle ong impegnate nel
settore arriva un coro di reazioni sdegnate e preoccupate, che rischiano di
appannare nuovamente l'
LO SFREGIO DEI DIRITTI
( da "Corriere della Sera"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: domandarlo anche al ministro
Frattini di cui pure si conosce la sensibilità nei confronti dei temi attinenti
alla libertà dei singoli e delle nazioni fin dove arriva la soglia di
accettazione per questo spaventoso arretramento nella difesa dei diritti umani
fondamentali. Fin dove il realismo politico può ignorare l'abisso di
oppressione in cui cadono anche regimi considerati «amici».
Ucciso giornalista
dell'opposizione Attivista diritti umani colpito a bastonate
( da "Corriere della Sera"
del 02-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: opposizione Attivista diritti umani
colpito a bastonate DA UNO DEI NOSTRI INVIATI LONDRA La volontà di ricucire una
relazione che negli ultimi anni si era guastata ha certamente contribuito a
mettere in secondo piano (o a far scomparire dall'agenda) la questione del
rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione in Russia.
Diritti umani Onu, gli Usa
ci ripensano ( da "Corriere
della Sera" del 02-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: Esteri data: 02/04/2009 - pag: 16
Il consiglio Un seggio dopo il no di Bush Diritti umani Onu, gli Usa ci
ripensano WASHINGTON L'amministrazione Obama intende entrare nel Consiglio dei
diritti umani dell'Onu: si è perciò candidata alle elezioni del 15 maggio a uno
dei 47 seggi, revocando il boicottaggio da parte del governo Bush.
Approvati in Consigliotre
piani di lottizzazione ( da "Sicilia,
La" del 02-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: importanza dello sviluppo della
cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza e
della solidarietà. Ma oltre alla teoria, i bambini hanno potuto ammirare i
cavalli Uia e Fortunato, hanno accarezzato i cani antidroga, Fred e Casper. E,
per finire, si sono divertiti a visionare le due auto della polizia nel
piazzale.
Gli assessori Stamboulis e
Farabegoli contro denuncia degli allievi irregolari da parte degli insegnanti
( da "Sestopotere.com"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: contro a quanto indicato dalla
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Favorire l'integrazione e
l'istruzione di minori è uno strumento per lo sviluppo e la coesione sociale.
Sulla scia anche di quanto hanno già espresso gli ordini dei medici, proponiamo
agli insegnanti e ai dirigenti scolastici di rispondere a questa ingerenza
indebita attraverso tutte le modalità possibili,
La parola ai giurati di
Gassman ( da "Napoli.com"
del 02-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Lo spettacolo è patrocinato da
Amnesty International, nota organizzazione per i diritti umani da anni
impegnata nella campagna contro la pena capitale. Da Amnesty viene l?incisiva
testimonianza proiettata in chiusura, ciliegina sulla torta del bellissimo
allestimento: Nessuno, tantomeno lo Stato, ha il diritto di disporre della vita
di un uomo.
Sottoscriviamo il
manifesto "Liberi per vivere" ( da "Libertà" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ma in nessun popolo è esistita la
pretesa che questa tragica possibilità fosse elevata al rango di diritto, di un
"diritto di morire", che il singolo potesse rivendicare come proprio
nei confronti della società. La persona umana, del resto, si sviluppa in una
fitta rete di relazioni personali che contribuiscono a costruire la sua
identità unica e la sua irripetibile biografia.
Due associazioni di
volontariato pronte a crescere ( da "Cittadino,
Il" del 03-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: tutela e promozione dei diritti
umani. Da segnalare invece lo scioglimento per cessata attività del Circolo
damistico Casalpusterlengo e, sempre per restare in tema di associazioni di
volontariato, la concessione da parte del comune di Casale dei locali presso il
centro sociale Insieme di piazza della Repubblica al "Gruppo auto mutuo
aiuto per donne con esperienze di tumore al seno"
Voci dall'Iraq' per i
diritti ( da "Resto
del Carlino, Il (Cesena)" del
03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: per i diritti INCONTRO STASERA alle
21 al Centro per la pace di via Andrelini 59 si terrà l'incontro «Voci
dall'Iraq» con la partecipazione di Ahmed Musawi dell'Osservatorio iracheno per
i diritti umani e di Amar Hamed, iracheno residente a Forlì. Seguirà un
incontro con le scuole domani alle 11 al liceo classico nell'ambito dello Huma
right festival'
I veri eroi non usano le
armi ( da "Nazione,
La (Prato)" del 03-04-2009) + 1 altra
fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: per il suo impegno nella difesa dei
diritti umani e a favore della democrazia, a Wangari Maathai, keniota, prima
donna africana a ricevere questo importante riconoscimento nel 2004 per aver
condotto una lunga battaglia contro la povertà della sua terra. Quest'ultima,
ecologista convinta, è stata più volte imprigionata.
Fini ai promotori della
campagna contro il razzismo Vi appoggio ( da "Unita,
L'" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: iniziativa volta a promuovere la
cultura dei diritti umani contro ogni forma di xenofobia e di intolleranza.
L'importanza dei soggetti organizzatori, a cominciare dall'Alto Commissariato
delle Nazioni Unite per i rifugiati.. è il primo inequivocabile segno del
valore e della rilevanza del vostro progetto, il cui obiettivo è quello di
educare i cittadini ad adottare un atteggiamento,
lui è in fin di vita, lei
vuole morire eutanasia per entrambi in clinica ( da "Nuova
Sardegna, La" del
03-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: giornalista ed avvocato a tutela
dei diritti umani. Alcune delle persone aiutate a morire nella clinica svizzera
erano pazienti psichiatrici. Tra gli altri che hanno cercato la 'dolce morte'
tra le mura della clinica - oltre a Peter Duff e sua moglie Penelope, entrambi
malati di cancro allo stadio terminale - anche Daniel James, 23 anni,
FESTA africana stasera al
Madamadorè, in collaborazione con la cooperativa Equamente, in viale ... ( da "Resto
del Carlino, Il (Forlì)" del
03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 30 incontro con Michele Dotti, sui
diritti umani in Africa, mezz'ora dopo suoneranno gli Shatadoo, ensemble che
mescola ritmi indiani, senegalesi e australiani suonando anche le conchiglie.
Alle 23 danze e percussioni a cura della Casa del cuculo. Ingresso 5 euro.
Mille guerre da guardare
per non dimenticare ( da "Resto
del Carlino, Il (Forlì)" del
03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 11 Mille guerre da guardare per non
dimenticare CINEMA DIRITTI UMANI' UN'ALTRA giornata ricca di iniziative al
festival Human rights nights', cinema, musica e poesia. Questi gli appuntamenti
del pomeriggio: alle 14.30, presso l'aula magna in via Oberdan 2, verrà
proiettato A Jihad for love', di Parvez Sharma, dedicato al rapporto fra islam
e omossesualità.
lui è in fin di vita, lei
vuole morire eutanasia per entrambi in clinica ( da "Centro,
Il" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: giornalista ed avvocato a tutela
dei diritti umani. Alcune delle persone aiutate a morire nella clinica svizzera
erano pazienti psichiatrici. Tra gli altri che hanno cercato la 'dolce morte'
tra le mura della clinica - oltre a Peter Duff e sua moglie Penelope, entrambi
malati di cancro allo stadio terminale - anche Daniel James, 23 anni,
lui è in fin di vita, lei
vuole morire eutanasia per entrambi in clinica ( da "Nuova
Venezia, La" del
03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: giornalista ed avvocato a tutela
dei diritti umani. Alcune delle persone aiutate a morire nella clinica svizzera
erano pazienti psichiatrici. Tra gli altri che hanno cercato la 'dolce morte'
tra le mura della clinica - oltre a Peter Duff e sua moglie Penelope, entrambi
malati di cancro allo stadio terminale - anche Daniel James, 23 anni,
Amnesty a Parigi:
poliziotti protetti ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: basate su numerose testimonianze:
«I ricorsi per le violazioni dei diritti umani da parte della polizia spesso
non sono seguite da inchieste effettive: vengono semplicemente archiviati ».
Nel 2005 furono 663 i ricorsi di questo tipo, ma solo sedici hanno portato alla
radiazione dei poliziotti coinvolti.L'anno seguente furono appena otto su 639.
Cittadinanza onoraria per
il soldato Gilad Shalit ( da "Corriere
della Sera" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e perché la Capitale per sua
vocazione città del rispetto dei diritti umani e di coabitazione pacifica tra i
popoli, ho presentato in consiglio comunale una mozione con la quale chiedo il
conferimento della cittadinanza onoraria della città di Roma per Gilad Shalit,
con l'auspicio di una sua veloce liberazione».
FIGLIE DI UN DIO MINORE ( da "Manifesto,
Il" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Iraq è stato ribadito da diversi
esponenti di associazioni (sindacalisti, attivisti dei diritti umani, donne,
studenti) che hanno partecipato dal 25 al 30 marzo a Velletri alla Conferenza
in solidarietà con la società civile irachena. All'incontro organizzato da «Un
ponte per» erano presenti anche ong asiatiche, europee e statunitensi.
ancora in friuli la moglie
del presunto terrorista: espulsa, ha fatto ricorso ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Inoltre il legale osserva che
«l'amministrazione non ha considerato il pericolo che la signora correrebbe
rientrando in Tunisia, Paese in cui - come testimoniano diverse organizzazioni
internazionali - le persone sospettate di terrorismo vengono sottoposte a
tortura».
a 60 dalle convenzioni di
ginevra convegno il palazzo dei vescovi ( da "Tirreno,
Il" del 03-04-2009)
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Diritti umani
Abstract: a vietare la tortura, i trattamenti
disumani e gli atti violenti contro i nemici. Il Convegno avrà inizio alle ore
9,30. L'introduzione sarà di Elena Ciompi, responsabile Cnf del Comitato
provinciale pistoiese. Quindi è in programma il saluto del Commissario del
comitato provinciale, Giampiero Noli.
Il mondiale di calcio in
Argentina sfondo alle "sparizioni di massa" ( da "Stampa,
La" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ombra le gravissime violazioni dei
diritti umani che va perpetrando: abrogazione dei diritti costituzionali,
sospensione delle attività politiche e di associazione, proibizione dei
sindacati, dei giornali, sequestro di attivisti politici sociali e sindacalisti
oltre che di alcuni guerriglieri, utilizzo della tortura come forma sistematica
per estorcere informazioni e l'
TORINO: "LA STORIA IN
SCENA" DA APRILE A GIUGNO IN CASTELLI E FORTEZZE ( da "marketpress.info" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: al cui interno è ospitato il Museo
Sotterraneo della Tortura, con una vasta collezione di oggetti e strumenti
provenienti dalla Spagna e da tutta l´Europa. L?animazione sarà a cura del
gruppo ?Ensembleprincipio di Virtù?. Il Castello di Ivrea, accoglierà i suoi
visitatori domenica 10 maggio con il gruppo storico ?
SETTIMANA DIRITTI UMANI IN
IRAQ. Per la settimana per i Diritti Umani in Iraq venerdì 3, in via... ( da "Stampa,
La" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: SETTIMANA DIRITTI UMANI IN IRAQ.
Per la settimana per i Diritti Umani in Iraq venerdì 3, in via Cialdini 4, alle
20,45 incontro con Martina Pignatti Mora (Un ponte per - Coordinatrice del
Progetto Laonf), Ibrahim Ismaeel Ibrahim (coord. nazionale Laonf, project
manager al centro Hiwar di al-Mesalla, Erbil), Salam Khalid Shihab al-
TERRA FUTURA (FIRENZE,
FORTEZZA DA BASSO, DAL 29 AL 31 MAGGIO 2009). RESPONSABILITÀ, SOLIDARIETÀ ED
EQUITÀ: ECCO LE TRE PAROLE CHIAVE PER VINCERE LA CRISI E GARANTIRE UN FUTURO E
U ( da "marketpress.info" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dal rispetto dei diritti umani alla
finanza etica, al commercio equo. Ben tredici sono le sezioni espositive:
?Abitare naturale? (edilizia sostenibile), ?Azioni globali? (intercultura,
pace, diritti umani, volontariato e finanza etica), ?Bio cibo&cose? (agricoltura
biologica, biodinamica, prodotti ecologici e tessile naturale),
Lui è in fin di vita, lei
vuole morire eutanasia per entrambi in clinica ( da "Provincia
Pavese, La" del 03-04-2009) + 1 altra
fonte
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Diritti umani
Abstract: giornalista ed avvocato a tutela
dei diritti umani. Alcune delle persone aiutate a morire nella clinica svizzera
erano pazienti psichiatrici. Tra gli altri che hanno cercato la 'dolce morte'
tra le mura della clinica - oltre a Peter Duff e sua moglie Penelope, entrambi
malati di cancro allo stadio terminale - anche Daniel James, 23 anni,
l'inferno svelato dalle
telecamere - carlo bonini ( da "Repubblica,
La" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: A cominciare da sua sorella,
attivista per i diritti umani. Dice «Ogni giorno percorro 19 chilometri a
piedi, affacciandomi da una cella ad un´altra. E alla fine, so che non potrò
raccontarlo in famiglia. E questo fa male». Nell´universo concentrazionario di
Guantanamo non c´è redenzione.
Malawi, negata a Madonna
la seconda adozione ( da "Reuters
Italia" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I gruppi per i diritti umani hanno
criticato le autorità negli anni scorsi per aver riconosciuto all'artista un
trattamento privilegiato. Il governo del Malawi, divenuto bersaglio di critiche
quando nel 2006 la cantante adottò in Malawi il piccolo David Banda, di 13
mesi, aveva detto ieri di essere a favore della seconda adozione.
lui è in fin di vita, lei
vuole morire eutanasia per entrambi in clinica ( da "Tirreno,
Il" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: giornalista ed avvocato a tutela
dei diritti umani. Alcune delle persone aiutate a morire nella clinica svizzera
erano pazienti psichiatrici. Tra gli altri che hanno cercato la 'dolce morte'
tra le mura della clinica - oltre a Peter Duff e sua moglie Penelope, entrambi
malati di cancro allo stadio terminale - anche Daniel James, 23 anni,
Telecamere a Guantanamo
svelato l'inferno della galera ( da "Repubblica.it" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: A cominciare da sua sorella,
attivista per i diritti umani. Dice "Ogni giorno percorro 19 chilometri a
piedi, affacciandomi da una cella ad un'altra. E alla fine, so che non potrò
raccontarlo in famiglia. E questo fa male". Nell'universo concentrazionario
di Guantanamo non c'è redenzione.
Sardegna: la pericolosa
politica restauratrice del Pdl ( da "Articolo21.com" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dei diritti civili, dei diritti
umani, di estendere la legge Mancino, inserendo l'aggravante per i reati
commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento
sessuale o sull'identità di genere, dei cittadini "diversi" da lui,
da loro - quelli della destra - insomma, se ne frega dell'Italia,
Sri Lanka ( da "Avvenire" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: L'organizzazione Media Freedom in
Sri Lanka afferma che i documenti in possesso dell'attivista per i diritti
umani erano stati scaricati da Internet. Il ministero della Difesa ha deciso 30
giorni di custodia per Fernando, il cui ordine d'arresto è motivato dalla legge
anti-terrorismo.
Lavoro e famiglia, il lato
sociale del vertice ( da "Avvenire" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Alto commissario per i Diritti
Umani dell'Onu. La Pillay, avvocato che ha combattuto l'Apartheid, elenca
quelli che ritiene essere gli «esclusi » del G20: «I lavoratori e i Paesi
poveri». I lavoratori sono stati citati nel documento finale e avevano avuto
l'occasione di portare le loro richieste a Brown, che martedì aveva incontrato
i sindacati.
L'Onu:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: altra chiara indicazione che la
situazione dei diritti umani in Aghanistan sta peggiorando e non migliorando» .
Per la sudafricana alla guida dell'Alto commissariato dell'Onu, la legge
contravviene alla Costituzione afghana ed agli standard internazionali dei
diritti umani e richiama alla memoria i decreti del regime dei taleban.
Diritti umani, il National
Geographic va 'Inside Guantanamo' ( da "Reuters
Italia" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Guantanamo Bay è l'equivalente
legale dello spazio cosmico -- un posto senza legge", dice nel film l'ex
avvocato della Marina, Charles Swift. Il cliente di Swift, Salim Ahmed Hamdan,
ha vinto una causa presso la Corte suprema per estendere ai prigionieri di
Guantanamo i diritti processuali davanti ai tribunali Usa. Continua...
Perché all'Italia non
interessa l'Alleanza delle Civiltà? ( da "Articolo21.com" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: coordinatore nazionale della Tavola
della pace e direttore del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la
Pace e i Diritti Umani, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ci sarà anche
Barak Obama. Berlusconi no. E allora mi chiedo: da che parte sta l?Italia? Con
chi fomenta lo “scontro di civiltà” o con l?Alleanza delle Civiltà? Perché l?
"Europa, Islam e
M.O.: si cambia" Obama mostra il nuovo volto Usa ( da "Repubblica.it" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: America non tortura e non torturerà
mai". La Russia. Obama ha ribadito la volontà di lavorare con la Russia,
nonostante le differenze con Mosca, e ha anche osservato come un miglioramento
delle relazioni tra Washigton e Mosca porterebbe ''un grande potenziale'',
avvertendo tuttavia che Mosca non può tornare ''al suo vecchio modo di fare'
Crisi e ammortizzatori:
"Socio-lavoratore non è di serie B" ( da "Targatocn.it" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Legacoop, AGCI, CGIL, CISL e UIL)
per discutere dei disagi, di fronte alla crisi, dei soci-lavoratori e al
dumping sociale, problema annuale di difficile risoluzione. Una pratica che
prevede la massimizzazione del profitto e viene spesso perseguita anche a costo
della violazione dei diritti dei lavoratori.
Avellino,un progetto sulla
legalità nelle scuole della città ( da "Grecale,
Il" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: promosso dalla questura,si basa sui
temi dei diritti umani, del bullismo e dei problemi olegati all?uso di
stupefacenti e alcol Normal 0 14 Avellino - Si chiama “Educazione alla
legalità” il progetto promosso dalla questura di Avellino per le scuole della città.
Diritti umani,bullismo e problemi legati all?
Madonna ricorre in appello
contro no giudici Malawi ad adozione ( da "Reuters
Italia" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I gruppi per i diritti umani hanno
criticato le autorità negli anni scorsi per aver riconosciuto all'artista un
trattamento privilegiato. Il governo del Malawi, divenuto bersaglio di critiche
quando nel 2006 la cantante adottò in Malawi il piccolo David Banda, di 13
mesi, aveva detto ieri di essere a favore della seconda adozione.
- VERTICE NATO
SULL'AFGHANISTAN ( da "WindPress.it" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il presidente Karzai deve iniziare
a stare dalla parte dei diritti umani. Quello che non vogliamo assolutamente
vedere che egli rinunci a difenderli in una sorta di baratto coi gruppi
politici locali. L'annunciata nuova legge sui diritti delle donne, per fare un
esempio, potrebbe pregiudicare gravemente i diritti di milioni di afgane".
Porticciolo De Benedetti
ospiterà la mitica barca "Adriatica" ( da "Cittàdellaspezia.com" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: con l'obiettivo di sensibilizzare
l'opinione pubblica sul diritto al cibo e in generale sul rispetto dei diritti
umani. Appuntamento imperdibile è quindi per martedì prossimo al Porticciolo
dell'Assonautica per l'arrivo di "Adriatica", ammiraglia della veleggiata
equosolidale e ambasciatrice della solidarietà.
Liguria: una delegazione
donne irachene oggi in Regione ( da "Savona
news" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: società civile irachena alcune
donne appartenenti alle organizzazioni irachene sui diritti umani, accompagnate
da Simona Torretta dell?associazione non governativa ?Un Ponte Per?, sono state
ricevute questo pomeriggio in Regione dagli assessori alla cultura e
all?ambiente, Fabio Morchio e Franco Zunino e dal capogruppo di Rifondazione
comunista in consiglio regionale, Marco Nesci.
Seful Politiei Harghita
scapa de acuzatiile de tortura ( da "Romania
Libera" del 03-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: tortura Procurorul Dan Petru a
infirmat acuzatiile de tortura si persecutii politice Adrian A. Giurgea
Miercuri, 01 Aprilie 2009 » Actualul sef al IPJ Harghita, comisarul-sef Radu
Sandu Moldovan, a primit solutie de neincepere a urmaririi penale in dosarul in
care Institutul de Cercetare a Crimelor Comunismului in Romania il acuza ca
intre 1985 si 1989 ar fi torturat si ar fi supus
( da "Corriere.it" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il
Dipartimento di Stato: è parte della nostra nuova strategia
diplomatica Diritti umani,
la svolta degli Usa di Obama Washington pronta a tornare nel Consiglio di
Ginevra, che Bush aveva boicottato. Ban Ki Moon: «Nuova era» WASHINGTON - Gli
Stati Uniti sono pronti a cercare un seggio nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, a Ginevra,
apertamente boicottato negli anni scorsi dall'amministrazione Bush. Lo
ha annunciato il Dipartimento di Stato. Si tratta di un altro segnale di
inversione di rotta nella politica estera dell'amministrazione Obama, rispetto
a quella del governo americano precedente. L'assemblea di Ginevra (Afp)
STRATEGIA DIPLOMATICA - Il Dipartimento di Stato ha reso noto che gli Stati Uniti
intendono partecipare alle attività del consiglio a Ginevra come parte di una
nuova offensiva diplomatica globale. L'amministrazione Bush aveva sempre
criticato duramente l'istituzione ginevrina, nata nel 2006 per prendere il
posto della precedente Commissione per i diritti umani,
accusandola di essere faziosa e ideologica nei confronti di Israele e di non
essere riuscita ad agire in paesi con violazioni dei diritti come il Sudan. BAN
KI MOON APPREZZA - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si è
felicitato della volontà degli Stati Uniti di tornare a sedere nel Consiglio.
«È un segnale concreto nella nuova era di impegno inaugurata
dall'amministrazione Obama», ha detto un portavoce a nome di Ban. (Ansa) stampa
|
( da "Giornale di Brescia"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Edizione:
02/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Usa e Cina
stendono l'agenda comune Obama e Hu Jintao hanno rotto il ghiaccio. Istituito
un gruppo di consultazione bilaterale permanente Il presidente Hu Jintao dopo
l'incontro con Obama LONDRACrisi economica, Nord Corea e Iran, diritti umani.
Il presidente americano Barack Obama ha avuto ieri a Londra un incontro ad
ampio raggio col collega cinese Hu Jintao che ha portato alla creazione di un
gruppo «per il dialogo strategico ed economico» ed ha visto l'inquilino della
Casa Bianca accettare l'invito a recarsi in visita a Pechino nella seconda metà
del 2009. Durante l'incontro, il primo faccia a faccia tra Obama e Hu,
si è parlato molto della crisi economica. I due presidenti si sono impegnati a
cooperare per rafforzare la crescita e rafforzare il sistema finanziario
internazionale per evitare in futuro il ripetersi di crisi del genere. I due
leader hanno dato il benvenuto ai rispettivi pacchetti di stimolo economico,
concordando che stanno già cominciando a dare frutti per la stabilizzazione
della economia. Il presidente Hu ha sottolineato il suo impegno a rafforzare e
a migliorare i controlli sul sistema macroeconomico e ad ampliare la domanda
interna, specie quella dei consumatori, per garantire una crescita sostenibile.
I due leaders hanno concordato che le istituzioni finanziarie internazionali
(come l'Fmi) dovrebbero avere più risorse per aiutare i mercati emergenti e le
nazioni in via di sviluppo. Vi è stato anche accordo sulla necessità per
mutamenti radicali nella struttura di comando delle istituzioni finanziarie
internazionali in modo da rispecchiare il nuovo peso dei mercato dei Paesi
emergenti nel sistema globale (un tema che sta particolarmente a cuore alla
Cina). Il gruppo per il «dialogo strategico ed economico» sarà ad alto livello
(da parte Usa vi saranno anche il segretario di Stato Hillary Clinton ed il
ministro del Tesoro Tim Gaithner) ed avrà la prima riunione questa estate a
Washington. Obama e Hu hanno deciso di lavorare insieme su problemi come la
denuclearizzazione della penisola coreana, il programma nucleare dell'Iran,
l'emergenza umanitaria nel Sudan. Sul fronte delicato
del rispetto dei diritti umani i due presidenti hanno
concordato di «far ripartire la discussione prima possibile». È stato inoltre
concordato di aumentare la cooperazione in settori come l'ambiente, la lotta al
cambiamento del clima, la ricerca di energia pulita e rinnovabile. Obama ha
accettato l'invito di Hu a visitare il Paese entro l'anno. Il presidente George
W. Bush aveva fatto una controversa visita in Cina la scorsa estate in
occasione dei Giochi olimpici mentre infuriava la protesta dei monaci del
Tibet. A Londra gli occhi di tutti gli osservatori sono puntati su Obama e Hu,
rappresentanti delle due potenze che davvero contano a livello globale.
( da "Cittadino, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
«Wojtyla per
noi è già beato» La Polonia chiede tempi brevi per il "suo" Papa
CITTÀ DEL VATICANO Il Papa ieri all'udienza generale ha pregato per il «dono»
della beatificazione e il prefetto per le cause dei santi ricorda che per
PapaWojtyla la «corsia preferenziale» c'é già stata e ora serve accuratezza e
tempo. Alla vigilia del quarto anniversario della morte di Giovanni Paolo II,
il Vaticano getta acqua sul fuoco sulle speranze polacche di vedere il Papa
slavo beatificato entro pochi mesi, magari nell'aprile 2010, nel quinquennio
della morte. Speranze che si erano riaccese alcune settimane fa dopo le
dichiarazioni del cardinale Stanislao Dziwisz, oggi arcivescovo di Cracovia e
per quasi quaranta anni segretario di Papa Karol Wojtyla.Monsignor Angelo
Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, ha ribadito che la
causa per Giovanni Paolo II ha già avuto la sua «corsia preferenziale» quando
Papa Ratzinger ha derogato ai cinque anni dalla morte richiesti dal codice
canonico per aprire il processo. «Non possiamo prevedere tempi precisi» per la
conclusione dell'iter, ha affermato Amato, e tutte le fasi, compresi gli esami
del miracolo, vanno espletate «in modo particolarmente accurato».A quattro anni
da quella sera di aprile in cui decine di migliaia di persone in preghiera
sotto la sua finestra accompagnarono le ultime ore di vita di Papa Karol «il
Grande», il miracolo scelto dalla Congregazione vaticana per avvalorare la
beatificazione è la guarigione di una suora francese affetta dal morbo di
Parkinson, lo stesso che funestò l'ultimo decennio della vita di Wojtyla: il
morbo tolse la forza al Pontefice "atleta di Dio" e il passo al
viaggiatore instancabile mentre l'estremo affronto al Papa-comunicatore fu la
perdita della parola.All'approssimarsi dell'anniversario si moltiplicano
comunque le segnalazioni di miracoli o presunti tali e non è chiaro quanti di
questi siano all'esame della Congregazione dello Stato vaticano.Intanto,
nonostante la prudenza mostrata dagli ambienti vaticani, in Polonia non
rinunciano a sperare per Giovanni Paolo II presto beato, tanto che un sito
Internet ha avviato una petizione invocando «Wojtyla santo subito». Delusa sui
tempi del processo, l'opinione pubblica polacca ha anche riesumato la pista
russa per l'attentato del 1981 in cui Alì Agca ridusse Papa Wojtyla in fin di
vita. Mentre il cardinale Dziwisz ha gettato lumi sulle ultime frasi
pronunciate dal papa morente: quando disse «lasciatemi andare alla casa del Padre»
non intendeva rifiutare le cure, ma esprimeva il suo desiderio di riunirsi a
Dio. «Vi ho cercato e ora voi siete venuti da me», inoltre, la frase rivolta ai
giovani in preghiera sotto la sua finestra, secondo Dziwisz fu pronunciata non
esattamente in punto di morte, ma poco prima. Oggi il papa commemorerà il suo
predecessore con una santa messa in San Pietro. Santo nella convinzione di
tutti, non ancora santo per la legge canonica, Giovanni
Paolo II è venerato in tutto il mondo e il ricordo dei suoi quasi 27 anni di
regno, dei viaggi tra i popoli della terra, dei gesti storici e della grande umanità non sembra sbiadire con il
trascorrere del tempo. E Dziwisz propone: sia patrono dei diritti umani e delle nazioni.(Ansa)
( da "Cittadino, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Un tipografo
ucciso, un attivista aggredito Non si ferma la repressione
dei diritti civili n L'aggressione di un noto difensore dei diritti umani e la presunta (non confermata da
fonti ufficiali) uccisione di un tipografo di un giornale di opposizione
rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte per i diritti
civili. È un giallo il caso di Serghiei Protazanov, un tipografo
impaginatore del giornale «Il consenso civile» del sobborgo moscovita di
Khimki: secondo alcune fonti è morto lunedì in seguito alle percosse subite il
giorno prima da parte di sconosciuti, secondo fonti del governo è rimasto
vittima di una intossicazione da farmaci. Nessun dubbio invece sul movente
politico alla base del perstaggio di Lev Ponomariov, leader del movimento per i
diritti umani russo, aggredito lunedì sera a Mosca da
sconosciuti, che gli si erano avvicinati con il pretesto di una sigaretta dopo
che aveva parcheggiato l'auto. Ieri è stato dimesso dall'ospedale, anche se
dovrà sottoporsi ad altri esami.
( da "Giornale di Brescia"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Edizione:
02/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:interno ed estero La
beatificazione di Papa Wojtyla non avrà tempi brevi Mons. Amato: «La causa è
già stata abbreviata con la deroga all'attesa di cinque anni dopo la morte. Ora
si procederà in modo accurato» Papa Giovanni Paolo II in un'immagine del 1999
CITTÀ DEL VATICANOIl Papa all'udienza generale prega per il «dono» della
beatificazione e il prefetto per le cause dei santi ricorda che per Wojtyla la
«corsia preferenziale» c'è già stata e ora servono accuratezza e tempo. Alla
vigilia del quarto anniversario della morte di Giovanni Paolo II, il Vaticano
getta acqua sul fuoco sulle speranze polacche di vedere il Papa slavo
beatificato entro pochi mesi, magari nell'aprile 2010, nel quinquennio della morte.
Speranze riaccese settimane fa dalle dichiarazioni del card. Stanislao Dziwisz,
oggi arcivescovo di Cracovia e per quasi 40 anni segretario di Karol Wojtyla.
Mons. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, ha
ribadito che la causa per Giovanni Paolo II ha già avuto la sua «corsia
preferenziale» quando Papa Ratzinger ha derogato ai cinque anni dalla morte
richiesti dal codice canonico per aprire il processo. «Non possiamo prevedere
tempi precisi» per la conclusione dell'iter, ha affermato Amato, e tutte le
fasi, compresi gli esami del miracolo, vanno espletate «in modo particolarmente
accurato». A quattro anni da quella sera in cui decine di migliaia di persone
in preghiera sotto la sua finestra accompagnarono le ultime ore di vita di
Karol «il Grande», il miracolo scelto dalla Congregazione per avvalorare la
beatificazione è la guarigione di una suora francese affetta dal Parkinson, lo
stesso che funestò l'ultimo decennio di Wojtyla. All'approssimarsi
dell'anniversario si moltiplicano comunque le segnalazioni di miracoli e non è
chiaro quanti di questi siano all'esame della Congregazione vaticana. Intanto
in Polonia non rinunciano però a sperare, tanto che un sito Internet ha avviato
una petizione invocando «Wojtyla santo subito». Oggi il Papa commemorerà il suo
predecessore con una Messa in San Pietro. Santo nella convinzione di tutti, non ancora santo per la legge canonica, Giovanni Paolo II è
venerato in tutto il mondo e il ricordo dei suoi quasi 27 anni di regno, dei
viaggi tra i popoli della terra, dei gesti storici e della grande umanità non sembra sbiadire con il
trascorrere del tempo. E Dziwisz propone: sia patrono dei diritti umani e delle nazioni.
( da "Giornale di Brescia"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Edizione:
02/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:interno ed estero brevi
dall'estero RUSSIA Ucciso un tipografo d'un giornale d'opposizione L'aggressione di un noto difensore dei diritti umani e la presunta uccisione di un
tipografo di un giornale locale di opposizione rilanciano in Russia l'allarme
sulla tutela di chi si batte in prima linea nella società civile, giornalisti
compresi. Resta controverso il caso di Serghiei Protazanov, un tipografo
impaginatore del giornale «Il consenso civile» del sobborgo moscovita di
Khimki, impegnato sui temi ambientali. Secondo alcune fonti è morto
lunedì per le percosse subite il giorno prima da parte di sconosciuti, mentre
secondo fonti investigative è rimasto vittima di una intossicazione da farmaci.
In novembre Mikhail Beketov, direttore del quotidiano di opposizione
Khimkinskaia Pravda (la Verità di Khimki), pubblicato nello stesso sobborgo e
impegnato sugli stessi temi, era stato brutalmente percosso, entrando in coma e
subendo l'amputazione di una gamba. Nessun dubbio invece sul caso di Lev
Ponomariov, leader del Movimento per i diritti umani russo,
aggredito l'altra sera a Mosca da sconosciuti,dopo che aveva parcheggiato
l'auto per rincasare. Le sue condizioni di salute non sono gravi, ma l'episodio
inquieta. NORDCOREA «Abbatteremo gli aerei spia americani» La Corea del Nord
minaccia di abbattere qualsiasi aereo spia americano che abbia violato il suo
spazio aereo allo scopo di controllare la messa in orbita del
missile-satellite, atteso tra il 4 a 8 aprile prossimi. Seoul, intanto, ha
stimato in 500 milioni di dollari i costi per l'operazione di lancio, cifra
ingente se si tiene conto che la popolazione nordcoreana è praticamente alla
fame. Un rapporto Onu ha rimarcato che è grave la scarsità di generi di prima
necessità, al punto che l'esercito rischia di essere decimato entro il 2013,
quando il 29% delle potenziali reclute nate negli anni delle carestie (1995-98)
avrà gravi problemi fisici e mentali. AFGHANISTAN Tra kamikaze e Coalizione
all'offensiva Un attacco suicida a Kandahar e una offensiva governativa su
vasta scala contro i talebani a Oruzgan e Helmand hanno confermato ieri che
l'Afghanistan si propone come area chiave della lotta al terrorismo nella
regione a cavallo della frontiera con il Pakistan. Nel nord-ovest pachistano
aerei senza piloti Usa hanno lanciato razzi contro postazioni di talebani nel
villaggio di Khadazai, abitato dall'omonima tribù pashtun, con un bilancio di
12 morti e decine di feriti. L'attacco a Kandahar, rivendicato dai talebani, è
stato portato da quattro persone, vestite da soldati, all'ingresso
dell'edificio dell'assemblea legislativa provinciale. Tre uomini sono balzati
fuori da un fuoristrada, mentre il quarto si è fatto saltare in aria al suo
interno, sfondando il portone. Ciò ha permesso agli altri di entrare nel
cortile e cominciare una sparatoria a cui hanno risposto i servizi di
sicurezza, con un bilancio di 17 morti, sette agenti di polizia, sei civili ed
i quattro terroristi.
( da "Leggo" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
TEATRO Teatro
Dante Al teatro Dante di Campi Bisenzio, martedì 7 e mercoledì 8, Franco
Branciaroli sarà il protagonista di "Edipo Re" di Sofocle. Lo
spettacolo con la regia di Antonio Calenda è in prima regionale e in esclusiva
per la toscana. Biglietti: da 23 a 8 euro. CINEMA Stensen Oggi prosegue
all'Auditorium Stensen (viale Don Minzoni 25, ingresso libero) la rassegna sui diritti umani di Amnesty International. Nell'ambito della serata dal titolo
"Diritto alla terra" verrà proiettato (ore 21) "La terra degli
uomini rossi, Birdwatchers" il film del regista italiano Marco Bechis
ambientato nel Mato Grosso (Brasile) che racconta il disagio degli indio che di
quelle terre erano i legittimi abitanti e che adesso, a causa degli
espropri subiti dai ricchi proprietari terrieri, sono costretti a vivere in
riserve, costretti a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero.
Informazioni www.stensen.org.
( da "Arena, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 02
Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 3 INCONTRI. Obama e Medveded rilanciano i rapporti
tra le potenze. E con la Cina più dialogo Intesa con la Russia: meno armi
atomiche LONDRA Obana vara il disgelo con la Russia e un rapporto più stretto
con la Cina. Il presidente Usa e quello russo Medvedev hanno ufficializzato,
nel loro primo incontro a Londra, la volontà di effettuare un «reset» nei
rapporti tra Stati Uniti e Russia annunciando la ripresa di negoziati per la
riduzione degli armamenti nucleari, con l'obiettivo di sostituire il Trattato
Start 1 che scade a fine anno. I due leader hanno incaricato i rispettivi
negoziatori di preparare proposte per il nuovo Trattato sugli arsenali
strategici entro luglio, quando Obama si recherà a Mosca. I contrasti che hanno
segnato i rapporti tra Mosca e Washington, ha detto il leader del Cremlino,
«non erano nell'interesse di entrambi». In una dichiarazione congiunta si
sottolinea la volontà di arrivare a «un mondo libero dal nucleare». I due hanno
invitato l'Iran a cooperare con l'Onu per dimostrare che il suo programma
nucleare è di «natura pacifica» e si sono detti preoccupati per il prossimo
lancio del missile balistico nordcoreano. Ma Obama ieri ha
avuto anche un incontro col collega cinese Hu Jintao: insieme hanno crato un
gruppo «per il dialogo strategico ed economico». Obama sarà a Pechino nella
seconda metà del 2009. Anche Nord Corea, Iran e diritti umani sono stati al centro del faccia a
faccia.
( da "Arena, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 02
Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 SVOLTA. Obama vuole un seggio nel Consiglio Diritti umani, Usa aperti verso l'Onu WASHINGTON Nuova
svolta dell'America di Barack Obama sul fronte delle istituzioni multilaterali:
gli Stati Uniti sono pronti a candidarsi a un seggio nel Consiglio per i
diritti umani delle Nazioni Unite, un'organismo Onu
con sede a Ginevra apertamente boicottato negli anni scorsi
dall'amministrazione Bush. La decisione - hanno annunciato il segretario di
Stato Hillary Clinton e l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice - è stata presa come
parte di una «nuova era di impegno» con altre nazioni «per far progredire gli
interessi degli Stati Uniti» nel mondo. «I diritti umani sono un elemento essenziale nella
nostra politica estera», ha detto la Clinton. «Ci impegneremo con altri paesi
per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione della Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo». Per la Rice
«sono le vittime di abusi in tutto il mondo che hanno bisogno di un Consiglio
per i Diritti Umani equilibrato e credibile». Gli
Stati Uniti si sono candidati, convinti che «lavorare dall'interno servirà a
rendere il Consiglio un foro più efficace a difesa dei diritti dell'uomo».
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
INCONTRI.
Obama e Medveded rilanciano i rapporti tra le potenze. E con la Cina più
dialogo Intesa con la Russia: meno armi atomiche LONDRA Obana vara il disgelo
con la Russia e un rapporto più stretto con la Cina. Il presidente Usa e quello
russo Medvedev hanno ufficializzato, nel loro primo incontro a Londra, la
volontà di effettuare un «reset» nei rapporti tra Stati Uniti e Russia
annunciando la ripresa di negoziati per la riduzione degli armamenti nucleari,
con l'obiettivo di sostituire il Trattato Start 1 che scade a fine anno. I due
leader hanno incaricato i rispettivi negoziatori di preparare proposte per il
nuovo Trattato sugli arsenali strategici entro luglio, quando Obama si recherà
a Mosca. I contrasti che hanno segnato i rapporti tra Mosca e Washington, ha
detto il leader del Cremlino, «non erano nell'interesse di entrambi». In una
dichiarazione congiunta si sottolinea la volontà di arrivare a «un mondo libero
dal nucleare». I due hanno invitato l'Iran a cooperare con l'Onu per dimostrare
che il suo programma nucleare è di «natura pacifica» e si sono detti
preoccupati per il prossimo lancio del missile balistico nordcoreano. Ma Obama ieri ha avuto anche un incontro col collega cinese Hu
Jintao: insieme hanno crato un gruppo «per il dialogo strategico ed economico».
Obama sarà a Pechino nella seconda metà del 2009. Anche Nord Corea, Iran e
diritti umani sono stati al
centro del faccia a faccia.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
SVOLTA. Obama
vuole un seggio nel Consiglio Diritti umani, Usa
aperti verso l'Onu WASHINGTON Nuova svolta dell'America di Barack Obama sul
fronte delle istituzioni multilaterali: gli Stati Uniti sono pronti a
candidarsi a un seggio nel Consiglio per i diritti umani
delle Nazioni Unite, un'organismo Onu con sede a Ginevra apertamente boicottato
negli anni scorsi dall'amministrazione Bush. La decisione - hanno annunciato il
segretario di Stato Hillary Clinton e l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice - è
stata presa come parte di una «nuova era di impegno» con altre nazioni «per far
progredire gli interessi degli Stati Uniti» nel mondo. «I
diritti umani sono un
elemento essenziale nella nostra politica estera», ha detto la Clinton. «Ci
impegneremo con altri paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione della
Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo». Per la Rice «sono le vittime di abusi in tutto
il mondo che hanno bisogno di un Consiglio per i Diritti
Umani equilibrato e credibile». Gli Stati Uniti si sono candidati, convinti che
«lavorare dall'interno servirà a rendere il Consiglio un foro più efficace a
difesa dei diritti dell'uomo».
( da "Libertà" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mistero sulla
morte di un oppositore MOSCA - L'aggressione di un noto
difensore dei diritti umani
e la presunta uccisione di un tipografo di un giornale locale di opposizione
rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte in prima linea
nella società civile, giornalisti compresi. Dalle ong impegnate nel settore
arriva un coro di reazioni sdegnate e preoccupate, che rischiano di appannare
nuovamente l'immagine del Paese proprio in coincidenza con la vetrina
del G20 di Londra. Resta controverso il caso di Serghiei Protazanov, un
tipografo impaginatore del giornale Il consenso civile del sobborgo moscovita
di Khimki. Secondo alcune fonti è morto lunedì in seguito alle percosse subite
il giorno prima da parte di sconosciuti, mentre secondo fonti investigative è
rimasto vittima di una intossicazione da farmaci. A sostenere la prima tesi è
non solo la dirigente di un movimento ecologista locale, Ievghenia Cirikova, ma
anche una figura istituzionale come Oleg Mitvol, numero due del servizio russo
per il controllo dell'ambiente. E l'ambiente è uno dei temi al centro del
conflitto tra la municipalità di Khimki e gruppi di ambientalisti che si
battono contro le speculazioni edilizie e la deforestazione per far passare un
autostrada. Lo scorso novembre Mikhail Beketov, direttore del quotidiano di
opposizione Khimkinskaia Pravda (la Verità di Khimki), pubblicato nello stesso
sobborgo e impegnato sugli stessi temi, era stato brutalmente percosso,
entrando in coma e subendo l'amputazione di una gamba. È tuttora ricoverato in
ospedale, dove ha continuato a ricevere minacce. Nessun dubbio invece sul caso
di Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani
russo, aggredito martedì sera a Mosca da sconosciuti, che gli si erano
avvicinati con il pretesto di una sigaretta dopo che aveva parcheggiato l'auto
per rincasare. 02/04/2009
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Russia, ucciso
un giornalista Difendeva una foresta MARINA MASTROLUCA Ufficialmente è stata
un'intossicazione. Pestato a sangue sabato scorso Sergei Protazanov è morto in
ospedale, 48° giornalista ucciso nella Federazione russa dal 2000, anno 1
dell'era di Putin. Scriveva e impaginava «Il consenso civile», foglio locale di
Khimki, un tempo villaggio tra i boschi oggi slabbrata periferia alle porte di
Mosca dove la stampa prova a salvare la foresta scampata alla speculazione.
Quasi nelle stesse ore, Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani in Russia dai tempi dell'Urss, è stato picchiato sotto
casa. Gli è andata meglio che ad altri: brutte contusioni e il cellulare sparito.
Appena fuori dall'ospedale ha parlato esplicitamente di «vendetta», e «su
commissione» per giunta. Da dicembre diceva di essere pedinato. QUATTRO OMICIDI
NEL 2008 Non è un buon biglietto da visita per il presidente Medvedev che al
G20 di Londra incontra Obama. Le organizzazioni per la
difesa dei diritti umani e
civili si indignano, qualcuno chiede alla Casa Bianca di non lasciar cadere.
Troppi pestaggi, intimidazioni e omicidi di giornalisti, troppe pressioni sulla
stampa e sui difensori dei diritti umani. Quattro morti nel 2008 e nel 2009 sono già tre, dopo il duplice
omicidio del 20 gennaio scorso nel centro di Mosca, quando a morire
furono un avvocato - da sempre impegnato nella difesa dei diritti negati in
Cecenia e altrove - e una giovane giornalista, Stanislav Markelov e Anastasia
Baburova. Sergei Protazanov è solo l'ultimo. Il direttore della rivista dove
lavorava, Anatoly Yurov, non crede alle misteriose pasticche che appaiono nella
versione ufficiale sulla sua morte. Anche Yurov è stato aggredito più volte,
l'ultima ha incassato una decina di coltellate. Perché Khimki e i suoi giornali
indipendenti, anche se artigianali, sono nel mirino da un pezzo. «CASI ISOLATI»
Nel novembre scorso un giornalista della Khimkinskaya Pravda, Mikhail Beketov è
stato pestato tanto che i medici gli hanno dovuto amputare una gamba e diverse
dita e aprirgli il cranio per rimuovere le schegge d'osso. Oggi è attaccato ad
un respiratore. Persino in ospedale, mentre era in coma, continuavano a
fioccare minacce. Per le autorità sono casi isolati. Tra il primo e l'ultimo
pestaggio in realtà corre un'autostrada, che probabilmente - e a dirlo è
Reporters sans frontieres - passa anche per il duplice omicidio del gennaio
scorso a Mosca. Nessuna metafora: da Khimski passa il tracciato della nuova
arteria tra la capitale e San Pietroburgo, i cantieri distruggeranno il bosco
che i giornali e le organizzazioni ambientaliste locali cercano di difendere.
Prima di finire in coma, Beketov aveva scritto una lettera aperta a Medvedev in
difesa delle risorse naturali: per impedire che circolasse, il sindaco di
Khimski ha fatto sparire tutte le copie della Novaya Gazeta, il giornale di
Anna Politkovskaja, dove era stata pubblicata. Beketov per quella lettera era
stato citato per danni dal sindaco, a difenderlo c'era proprio l'avvocato
Markelov, ucciso a gennaio insieme alla giovane cronista. Una catena di
pestaggi, tre morti. Verrebbe da chiedersi quanta paura può fare ancora un
piccolo giornale di provincia. E se davvero in Russia la società civile può
sperare di cambiare il corso delle cose. O se più semplicemente il tiro al
bersaglio su giornalisti e attivisti non sia la via più breve per togliersi il
fastidio, garantita com'è dall'impunità. I DUBBI DI MEDVEDEV Persino Medvedev
nei giorni scorsi ha dovuto ammettere che insomma di casi ce ne sono stati e
qualcuno è persino sospetto. «Non credo si tratti in tutti i casi di omicidi
politici - aveva detto -. Ma in alcuni casi potrebbe esserci stata una vendetta
politica, ne sono sicuro». Muore dopo un pestaggio ma ufficialmente è vittima
di un'intossicazione: se n'è andato così un giornalista di Khimki, alle porte
di Mosca. Storia di un bosco e un'autostrada. Picchiato storico difensore dei
diritti.
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Collaboratrice della Novaya Gazeta, il giornale di Anna Politkoskaja,
è stata uccisa a Mosca insieme a Stanislav Markelov, avvocato dei diritti umani e
difensore di molti giornalisti d'opposizione. Anastasia si occupava soprattutto
di gruppi di estrema destra. ANASTASIA BABUROVA GIORNALISTA MORTA A 25 ANNI
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
I giuristi
internazionali: «In Italia saranno a rischio i diritti umani» Preoccupazione per «l'impatto
negativo verso la tutela dei diritti umani» che risulterebbe se la legislazione sulla sicurezza e
l'immigrazione - ora all'esame del Parlamento sia adottata nella forma attuale.
Lo dice la Commissione Internazionale di Giuristi (International Commission of
Jurists - Icj) che venerdì ha inviato le sue osservazioni al Parlamento
Italiano. L'Icj è «preoccupata» dal l'introduzione di un nuovo reato di
ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano «criminalizzi l'immigrazione
e acceleri l'espulsione degli immigrati senza le tutele ai diritti umani garantite dal diritto internazionale»; le nuove
procedure - osservano i giuristi - potrebbero effettivamente porre degli
individui a rischio di trasferimento illegittimo verso paesi dove corrano un
rischio di essere soggetti a tortura o trattamenti crudeli, inumani o degradanti o ad altre violazioni gravi dei diritti umani». E «la procedura penale accelerata , può negare
all'imputato l'opportunità di preparare una difesa adeguata e minare le
garanzie fondamentali di un processo equo». IL CASO
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ufficialmente
è stata un'intossicazione. Pestato a sangue sabato scorso Sergei Protazanov è
morto in ospedale, 48° giornalista ucciso nella Federazione russa dal 2000,
anno 1 dell'era di Putin. Scriveva e impaginava «Il consenso civile», foglio
locale di Khimki, un tempo villaggio tra i boschi oggi slabbrata periferia alle
porte di Mosca dove la stampa prova a salvare la foresta scampata alla
speculazione. Quasi nelle stesse ore, Lev Ponomariov, leader del movimento per
i diritti umani in Russia dai tempi dell'Urss, è stato
picchiato sotto casa. Gli è andata meglio che ad altri: brutte contusioni e il
cellulare sparito. Appena fuori dall'ospedale ha parlato esplicitamente di
«vendetta», e «su commissione» per giunta. Da dicembre diceva di essere
pedinato. QUATTRO OMICIDI NEL 2008 Non è un buon biglietto da visita per il
presidente Medvedev che al G20 di Londra incontra Obama. Le
organizzazioni per la difesa dei diritti umani e civili si indignano, qualcuno chiede alla Casa Bianca di non
lasciar cadere. Troppi pestaggi, intimidazioni e omicidi di giornalisti, troppe
pressioni sulla stampa e sui difensori dei diritti umani. Quattro morti nel 2008 e nel 2009 sono già tre, dopo il duplice
omicidio del 20 gennaio scorso nel centro di Mosca, quando a morire
furono un avvocato - da sempre impegnato nella difesa dei diritti negati in
Cecenia e altrove - e una giovane giornalista, Stanislav Markelov e Anastasia
Baburova. Sergei Protazanov è solo l'ultimo. Il direttore della rivista dove
lavorava, Anatoly Yurov, non crede alle misteriose pasticche che appaiono nella
versione ufficiale sulla sua morte. Anche Yurov è stato aggredito più volte,
l'ultima ha incassato una decina di coltellate. Perché Khimki e i suoi giornali
indipendenti, anche se artigianali, sono nel mirino da un pezzo. «CASI ISOLATI»
Nel novembre scorso un giornalista della Khimkinskaya Pravda, Mikhail Beketov è
stato pestato tanto che i medici gli hanno dovuto amputare una gamba e diverse
dita e aprirgli il cranio per rimuovere le schegge d'osso. Oggi è attaccato ad
un respiratore. Persino in ospedale, mentre era in coma, continuavano a
fioccare minacce. Per le autorità sono casi isolati. Tra il primo e l'ultimo
pestaggio in realtà corre un'autostrada, che probabilmente - e a dirlo è
Reporters sans frontieres - passa anche per il duplice omicidio del gennaio
scorso a Mosca. Nessuna metafora: da Khimski passa il tracciato della nuova
arteria tra la capitale e San Pietroburgo, i cantieri distruggeranno il bosco
che i giornali e le organizzazioni ambientaliste locali cercano di difendere.
Prima di finire in coma, Beketov aveva scritto una lettera aperta a Medvedev in
difesa delle risorse naturali: per impedire che circolasse, il sindaco di
Khimski ha fatto sparire tutte le copie della Novaya Gazeta, il giornale di
Anna Politkovskaja, dove era stata pubblicata. Beketov per quella lettera era
stato citato per danni dal sindaco, a difenderlo c'era proprio l'avvocato
Markelov, ucciso a gennaio insieme alla giovane cronista. Una catena di
pestaggi, tre morti. Verrebbe da chiedersi quanta paura può fare ancora un
piccolo giornale di provincia. E se davvero in Russia la società civile può
sperare di cambiare il corso delle cose. O se più semplicemente il tiro al bersaglio
su giornalisti e attivisti non sia la via più breve per togliersi il fastidio,
garantita com'è dall'impunità. I DUBBI DI MEDVEDEV Persino Medvedev nei giorni
scorsi ha dovuto ammettere che insomma di casi ce ne sono stati e qualcuno è
persino sospetto. «Non credo si tratti in tutti i casi di omicidi politici -
aveva detto -. Ma in alcuni casi potrebbe esserci stata una vendetta politica,
ne sono sicuro».
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
IL «VENTO
NUOVO» DI KABUL: STUPRO LIBERO IN FAMIGLIA L'INDEGNA LEGGE FIRMATA DA KARZAI È
sempre più in salita la strada dei diritti delle donne in Afghanistan,
soprattutto all'indomani della ignobile legge firmata dal presidente Hamid
Karzai che legalizza lo stupro all'interno del matrimonio. È a tutti gli
effetti un codice della famiglia per la minoranza sciita, mirato ad aumentare i
consensi elettorali a Karzai, alla vigilia delle presidenziali di agosto. Come
donna, sono indignata. Ritengo sia giusto chiedersi, a questo punto, se il
sostegno della comunità internazionale e specialmente dell'Italia alla
democrazia afgana siano efficaci. È necessario pretendere
un dibattito serrato e risultati concreti sul tema dei diritti umani e soprattutto su quelli delle
donne, così come facciamo con altri Paesi. Donne, come ci ricorda la
"dimenticata" Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite, che dovrebbero
essere coinvolte nella promozione della pace e nella prevenzione della violenza,
durante e dopo i conflitti. Sappiamo dalle Ong in quel Paese, come
ActionAid ed Intersos, che la situazione in Afghanistan è drammatica: il 70 %
delle donne è esposta al rischio violenza; lanci di acidi e stupri, anche a
bambine, sono in aumento. La popolazione vive da anni in condizioni di
gravissima difficoltà nelle espressioni più elementari della vita quotidiana e
le donne rappresentano ancora la componente della società civile più colpita:
il tasso di analfabetismo femminile supera l'85 % e quello della mortalità
durante il parto è il secondo più elevato al mondo, con 1.800 morti ogni
100.000 nati vivi. Una donna su otto muore per complicanze relative alla
gravidanza o al parto. Numeri da brivido in uno scenario di conflitti,
divisioni tribali, di mancanza di quel senso d'appartenenza ad una collettività
che fa di un insieme di popoli una nazione. Eppure l'impegno di organizzazioni umanitarie e di parte della società civile è stato
importante. Le afgane, se non lasciate sole dalla comunità internazionale,
possono fare molto per cambiare le relazioni sociali e gli equilibri
tradizionali del loro Paese. Perciò non possiamo né dobbiamo far finta di non
vedere. Vogliamo che le Nazioni Unite e l'Unione Europea prendano posizioni
chiare e nette su quanto sta avvenendo in Afghanistan e che, anche l'Italia,
con il ministro Frattini, incalzi le autorità di Kabul perché tornino sui loro
passi, ancora prima della conferenza regionale su Afghanistan e Pakistan
prevista a Trieste per giugno. Lo abbiamo già visto: la pace, in Afghanistan,
non potrà essere frutto delle armi ma solo del dialogo, della solidarietà e
della costante promozione dei diritti umani,
soprattutto delle donne.
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Consiglio
diritti umani Onu l'America di Barack dice sì Nuova
svolta dell'America di Barack Obama sul fronte delle istituzioni multilaterali:
gli Usa sono pronti a candidarsi a un seggio nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, organismo apertamente boicottato
negli anni scorsi dall'amministrazione Bush. La decisione - hanno annunciato la
segretaria di Stato Hillary Clinton e l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice - è
stata presa come parte di una «nuova era di impegno» con altre nazioni «per far
progredire gli interessi degli Stati Uniti» nel mondo. «I
diritti umani sono un
elemento essenziale nella nostra politica estera», sottolinea la Clinton: «Ci
impegneremo - aggiunge - con altri Paesi per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione della
Dichiarazione Onu sui Diritti dell'Uomo».
( da "Unita, L'" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
A margine degli incontri ufficiali, si intrecciano i giochi delle
diplomazie. Il premier cinese Hu Jintao ha invitato in Cina il presidente Usa
Obama. La visita che potrebbe avvenire già nella seconda parte dell'anno.
Riprendendo anche il tema dei diritti umani.
( da "Repubblica, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina II -
Napoli La proposta Il Pd: una legge locale vieti la delazione sui migranti «Il
governo della Campania, come già ha fatto quello della Puglia, deve intervenire
immediatamente per determinare il divieto di denuncia dei migranti definiti
"clandestini" da parte dei medici». è la proposta del consigliere
regionale Antonio Amato, un´idea che di fatto avrebbe già ricevuto l´assenso di
tutto il vertice del Pd. Spiega il consigliere Amato: «Sono stati presentati
degli spot regionali per invitare i migranti ad andare in ospedale, ma senza un
intervento legislativo che renda impraticabile questa
violazione dei diritti
costituzionali tutto diventa inutile. Quanto accaduto a Kante Katadiatou e al
piccolo Abou rappresenta un gravissimo segno della perdita della dignità
politica del nostro Paese». Aggiunge ancora Amato: «Non può definirsi civile un
Paese che denuncia il miracolo di un parto facendolo divenire questione di
ordine pubblico, non può definirsi civile un Paese che toglie un figlio
appena nato alla madre perché la indica come clandestina. Ora tutte le
istituzioni locali stiano vicine, sia legalmente che materialmente, a Kante».
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
7/10/2006 Anna Politkovskaja Impegnata sul fronte dei diritti umani e
oppositrice di Putin, assassinata nell'ascensore di casa
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
[FIRMA]EMANUELE
NOVAZIO La morte misteriosa di un redattore di un piccolo giornale
d'opposizione - provocata forse dalle percosse subite il giorno prima - e la quasi contemporanea aggressione a un noto difensore dei
diritti umani, Lev
Ponomariov, rilanciano l'allarme su un settore fra i più importanti per
valutare lo stato di salute della ancor fragile democrazia russa. Notava nei
mesi scorsi Amnesty International: «Sono i giornalisti e i difensori dei
diritti umani a portare
all'attenzione dell'opinione pubblica il mancato rispetto, da parte del
governo russo, degli impegni nazionali e internazionali in materia di
giustizia». Serghei Protazanov lavorava per «Il consenso civile», pubblicato a
Khimski, nell'hinterland moscovita. Secondo amici e famigliari, è morto in
seguito all'aggressione subite il giorno prima. Fonti della polizia parlano
invece di overdose. Ma a sostenere la prima tesi è anche il numero due del
servizio russo per il controllo dell'ambiente, Oleg Mitvol. Una figura
istituzionale, dunque, che ha unito la sua alle voci degli ecologisti locali:
l'ambiente è al centro del contrasto fra la municipalità di Khimski e gli
ambientalisti, che ne contestano speculazioni edilizie e deforestazione. Il
giornale di Protazanov, inoltre, stava per pubblicare un'inchiesta sulle frodi
elettorali nelle quali sarebbe coinvolto il potente sindaco della cittadina,
Strelchenko. Anche il direttore del Consenso civile, Anatoly Yurov, è stato
vittima di numerose aggressioni, in passato. E nel novembre dell'anno scorso è
stato ferito gravemente da sconosciuti il responsabile del quotidiano locale
Khimkinskaya Pravda, Mikhail Beketov, costretto alla chiusura: il suo avvocato
era Markelov, ucciso a gennaio nel centro di Mosca insieme alla giornalista
Anastasia Baburova. Di recente Beketov aveva inviato una lettera aperta al
presidente Medvedev, in cui si denuncia il progetto di costruzione di
un'autostrada sostenuto dal sindaco. Le autorità locali hanno acquistato tutte
le copie della Novaya Gazeta, che ne aveva pubblicato il testo. Se sarà
confermato che è morto per le conseguenze dell'aggressione, il nome di
Protazanov entrerà nel sempre più lungo elenco di giornalisti uccisi in Russia
dal 2000. Nel suo Rapporto 2008 sulla stampa nel mondo, del resto, Reporters
sans frontières denuncia frequenti pressioni sui media indipendenti, minacce e
denunce a giornalisti. Senza contare la chiusura di testate e i ricoveri in
ospedale psichiatrico per giornalisti scomodi, una pratica collaudata in epoca
sovietica su oppositori di ogni genere. La notizia della sua morte è stata
diffusa mentre veniva denunciata l'aggressione a Ponomariov, direttore
dell'organizzazione Per i diritti dell'uomo, che ha riportato gravi contusioni.
Ha denunciato Neil Hicks, responsabile in Russia dell'organizzazione per i
diritti civili Human rights First: «La sua brutale aggressione è un'altra
indicazione della clamorosa situazione di insicurezza in cui si trova chi
critica la politica del governo russo». Ma anche il presidente Medvedev, nei
giorni scorsi, ha ammesso che in Russia sono stati commessi omicidi politici,
in particolare di giornalisti: «Non credo in tutti i casi, ma in alcuni
potrebbe esserci stata vendetta politica. Ne sono sicuro».
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Flores
all'attacco "Questa Chiesa catto-khomeinista" Un pamphlet del
direttore di MicroMega "I nuovi sanfedisti sono minoranza nel Paese"
[FIRMA]JACOPO IACOBONI E' sicuro che tutti i cattolici fossero contro Beppino
Englaro? Il tratto più caratteristico del nuovo libro di Paolo Flores d'Arcais
- A chi appartiene la tua vita?, Ponte alle Grazie - lo si coglie quasi alla
fine del primo dei quattro saggi che raccoglie il testo, intitolato
polemicamente, quasi un pamphlet, Il partito della tortura.
Racconta Flores che fu lo storico cattolico Paolo Prodi a render noto un
episodio che compare negli atti della canonizzazione di San Filippo Neri come
uno dei suoi miracoli, «una sorta di miracolo della "eutanasia
cristiana"». In visita a una nobildonna romana che, afflitta da una
malattia incurabile, invocava il passaggio alla vita eterna, il santo
l'aveva confortata e poi, salutandola, s'era fermato sulla soglia della stanza,
era tornato indietro e le aveva posto le mani sul capo. «Anima ti comando di
uscire da questo corpo», disse San Filippo. Dopo queste parole la donna si
spense in modo dolce. Flores conclude: «Far morire prematuramente, con un
intervento extranaturale, una persona che non considera più la sua vita ma
tortura viene qui, vale la pena sottolinearlo, considerato dalla Chiesa un
miracolo tale da contribuire alla canonizzazione». Esistono dunque cattolici e
cattolici, ma esistono persino Chiesa e Chiesa, la Chiesa di San Filippo Neri
(ma anche di dom Franzoni, che s'è unito alla manifestazione per Eluana Englaro
in piazza Farnese assieme a intellettuali come Barbara Spinelli, Umberto Eco,
Paolo Veronesi) accanto alla Chiesa di Bagnasco a Ratzinger. Fino a qualche
anno fa, prima che una serie drammatica di eventi di cronaca - uniti al mutar
del clima politico nel Paese - cambiassero taluni atteggiamenti in certa
gerarchia vaticana, la Chiesa amava discutere con i laici. L'allora cardinale
Joseph Ratzinger poteva andare a discutere in teatro, per MicroMega, con il
direttore Flores, e il patriarca di Venezia Angelo Scola veniva
sistematicamente coinvolto in discussioni sul rapporto tra etica cristiana ed
«etica senza fede». Ora quella stagione pare finita. Capita così che la
posizione opposta a quella di Flores venga difesa da quelli che lui chiama
«catto-khomeinisti», oppure «sanfedisti»: in sostanza, dice, un manipolo di
integralisti che hanno costruito un'ideologia della vita, oltretutto sgradita
alla maggioranza degli italiani. Nei tre tristi casi di Luca Coscioni,
Piergiorgio Welby e infine di Eluana Englaro, s'è assistito a «un'orgia di
ipocrisia cui si è abbandonato il partito oscurantista. La volontà di Eluana
non è stata accertata, sproloquiavano le Roccella e i Formigoni e i Lupi da
tutti i canali tv», osserva Flores. Per concludere che «la libertà di cui parla
la legge Calabrò (ossia il progetto del Pdl in discussione in Parlamento) è
certamente libertà, ma solo nel senso della libertà del cardinale Tomás de
Torquemada: la libertà della Santa Inquisizione». Ossia l'obbligo di
considerare nutrizione ciò che, invece, è un accanito insistere sui corpi in
stato vegetativo permanente. Ma Fini, ultimo eroe a sinistra, come sapete
stopperà quella legge così com'è adesso. Insomma, né laici contro cattolici, né
destra versus sinistra, parrebbe. Una storica come Lucetta Scaraffia, che ha da
poco scritto Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (Laterza),
contesta a Flores ciò che lui contesta ai suoi rivali: «La verità è che nessuno
è libero, e la vita non è una proprietà di cui si può disporre. Ognuno è in una
rete di condizionamenti fatta da parenti, amici, stati d'animo, situazione
economica, ed è dunque un'utopia, quella sì un'ideologia, credere che possiamo
essere noi a disporre di noi stessi». Ma il matematico Piergiorgio Odifreddi
ritiene che questa pretesa sia «fondamentalismo cattolico», divida ormai anche
Oltretevere, e sia frutto di una Chiesa sulla difensiva: «A me Ratzinger pare
come il pugile che serra i pugni perché sa che anche il mondo intorno a lui sta
cambiando. Lo dice la lettera della settimana scorsa, in cui denuncia di
sentirsi poco seguito anche da parte della base ecclesiale...». Si attacca,
insomma, per difendersi. Oggi anche il 55% dei cattolici, secondo Renato
Mannheimer, ritiene giusta una legge che consenta di interrompere le cure, di
fronte a malati in stato vegetativo permanente. E le terze vie paiono, più di
sempre, impervie. Angelo Panebianco sostiene che potrebbe esser cercata in
quella «zona grigia» che «rimane al di qua dello spazio pubblico, affidata al
silenzio, agli sguardi e alle parole a mezza bocca scambiate fra i medici e gli
assistiti o fra i medici e le persone effettivamente vicine agli assistiti».
Una morale pratica che s'è già esercitata mille volte, all'italiana, e
inviterebbe a non legiferare. Ma così non finiamo per affidare tutto alla
lotteria della decisione dei medici, chi incappa nel medico compassionevole e
chi no? E cos'è, tra l'altro, compassione?
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
STRUMENTI INEDITI DIRITTI UMANI Con Pechino verrà formata una task
force dei ministri degli Esteri e del Tesoro Hillary Clinton avrà il compito di
ammorbidire la Cina su Tibet e Darfur
( da "Stampa, La" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
E con i cinesi
gli americani affrontano la crisi economica Patto con Mosca su disarmo e crisi
regionali, intesa con Pechino sulla risposta alla crisi economica: nella
cornice della Winfield House Barack Obama coglie con Russia e Cina i primi
successi del viaggio europeo. Gli incontri con i colleghi Dmitri Medvedev e Hu
Jintao si svolgono in rapida successione nella stessa sala e sulle stesse
poltrone - cambiano solo le bandiere del leader ospite alle spalle - e si
concludono con gli annunci dei summit: a Mosca in luglio e a Pechino in
autunno. Obama puntava sui due faccia a faccia per gettare le basi della nuova proiezione
planetaria degli Stati Uniti e i documenti bilaterali diffusi al termine dei
colloqui riassumono quanto ha ottenuto. Nel caso della Russia il documento,
lungo e disseminato di dati, parte dal patto per dare inizio ai negoziati sul
nuovo trattato sulla riduzione delle armi strategiche, considerato da
Washington la scorciatoia per disinnescare il «perdurante dissenso sullo scudo
antimissile». Subito dopo vengono le crisi regionali e lo spettro delle
convergenza con Medvedev è ampio: lotta alla proliferazione nucleare, Al Qaeda
in Afghanistan e Pakistan «minaccia Stati Uniti e Russia» e l'Iran «ha diritto
al nucleare civile» non a quello militare e dunque «deve cooperare con l'Onu».
Le tensioni sul Caucaso, frutto della guerra estiva in Georgia, vengono
relegate nell'ultima pagine, dove si parla di «impegno comune» per stabilizzare
la regione al centro del contenzioso fra Nato e Russia. Obama e Medvedev
puntano a «rilanciare e intensificare» i rapporti fra l'Alleanza e Mosca e
questo lascia intendere che l'allargamento della Nato a Ucraina e Georgia - del
quale peraltro non si parla - potrebbe essere congelato. Sul fronte economico
la risposta alla crisi è nella formazione di una «commissione per intensificare
gli scambi» e nella partnership per realizzare «tecnologie per lo sviluppo di
tecnologie alternative» a cui entrambi guardano con interesse. Per Obama
significa aver disinnescato le tensioni ereditate da Bush e poter iniziare a
lavorare al summit di luglio puntando a quella che un alto funzionario della
Casa Bianca definisce una «partnership globale» capace di «lasciarsi alle
spalle le mentalità della Guerra Fredda». La soddisfazione del presidente è
palpabile quando dice, con tono quasi di ossequio: «Ringrazio il presidente
Medvedev per aver trovato il tempo di venirmi a trovare e discutere i mutui
interessi». E il russo ricambia: «Abbiamo iniziato a scrivere una nuova pagina
delle nostre relazioni bilaterali». Con Hu Jintao invece le convergenze sono
soprattutto economiche, evidenziate dal lancio del «Dialogo economico e
strategico» bilaterale che vedrà impegnati i ministri degli Esteri e del Tesoro
di entrambi i Paesi creando una «task force» ad alto livello per coordinare le
mosse anzitutto sulla risposta alla crisi globale. Ciò significa che al Segretario
di Stato Hillary Clinton viene assegnato un ruolo di primo piano nei rapporti
con il gigante cinese. E avrà molto da lavorare perché, come dicono fonti della
Casa Bianca, «Obama ha parlato a Hu anche di Darfur, Tibet
e diritti umani» ovvero
delle questioni che stanno più a cuore agli elettori democratici ma irritano
Pechino. A conferma della schiarita bilaterale c'è comunque l'accettazione da
parte di Hu della visita a Pechino di Gary Roughead, capo delle operazioni
della Us Navy, che formalmente andrà in aprile a partecipare «ai festeggiamenti
per il 60° anniversario della Marina militare cinese» ma in realtà andrà
a discutere con gli altri gradi dell'Armata del Popolo accordi per evitare il
ripetersi di crisi come quella avvenuta di recente nel Mar della Cina fra unità
dei due eserciti in acque territoriali contese. Trapela anche che si è parlato
a lungo del missile intercontinentale che la Corea del Nord intende lanciare
nei prossimi giorni: potrebbe essere questa la prima crisi destinata a mettere
alla prova i diplomatici sorrisi di Winfield.\
( da "Repubblica, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 17 -
Esteri Mosca, giornalista pestato a morte "Attaccava la mafia dei
palazzinari" è il 48esimo dell´era Putin. Aggredito
attivista dei diritti umani
Lev Ponomariov, 67 anni, molto noto nella capitale russa, è stato picchiato
sotto casa Sergej Protazanov lavorava in un piccolo giornale: scriveva e faceva
anche il tipografo LEONARDO COEN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - Un
giornalista-tipografo morto dopo essere stato pestato a sangue. Il
leader del Movimento per i Diritti Umani aggredito
sotto casa. Mentre a Londra Obama si apprestava ad incontrare Medvedev, a Mosca
due nuovi inquietanti episodi di violenza contro esponenti dell´opposizione e
della stampa indipendente dimostrano che l´atmosfera nella quale cerca
faticosamente di respirare la società civile russa è sempre più avvelenata.
Denunciare soprusi, rivendicare diritti e protestare contro il governo è sempre
più pericoloso. Sono stati 48 i giornalisti uccisi nell´era Putin. Nonostante
le ripetute dichiarazioni d´intenti del presidente Medvedev che promette una
Russia "stato di diritto". I giornalisti del piccolo quotidiano
Grazhdanskoje Soglasie ("Il Consenso Civile"), che si stampa e si
vende a Khimki, sobborgo moscovita sulla strada per l´aeroporto Sheremetevo, da
mesi conducono una campagna contro le autorità locali che hanno acconsentito a
distruggere la storica foresta di Khimki per farci passare la nuova autostrada
Mosca-Pietroburgo e per costruire immensi quartieri residenziali. Il
caporedattore è stato picchiato alcune volte, in una ha rimediato una
coltellata. Ha gettato la spugna, ha smesso di scrivere e ha lasciato la
redazione. Non Sergej Protazanov, 40 anni, impaginatore, tipografo, all´occorrenza
giornalista che ha continuato a lavorare sfidando gli sgherri dei mafiosi
legati ai boss politici della zona. Nella notte tra il 28 e il 29 marzo è stato
circondato da alcuni individui che lo hanno picchiato sino a fargli perdere
conoscenza. Ricoverato d´urgenza in ospedale, è stato dimesso il giorno dopo.
Martedì sera, il 31 marzo, è morto. Ma la polizia di Khimki nega che sia stato
per conseguenza del pestaggio: «Si è avvelenato», affermano. «Troppi farmaci»,
dicono i poliziotti. «Vogliono insabbiare l´inchiesta» replicano familiari,
colleghi e ambientalisti. Una storia già sentita altre decine di volte. Sempre
martedì sera, ma a Mosca, in Svobodni prospekt (per ironia: "viale
Libero") viene aggredito Lev Ponomariov. Sessantasette anni, Ponomariov è
un notissimo difensore dei diritti umani. Il suo
movimento fa parte di "Solidarnost", la nuova associazione che
riunisce una piccola galassia di organizzazioni dell´opposizione, fra cui Garry
Kasparov e Eduard Limonov. Persona di fiducia del fisico Sakharov durante le
prime elezioni libere del 1988, negli ultimi tempi aveva accentuato il suo
attivismo: partecipava alle "marce del dissenso", qualche volta è
stato fermato dalla polizia, polemizzava con l´atteggiamento delle istituzioni
e dei "poteri forti": "Vogliono imbavagliare il popolo
russo", "Non tollerano nessuna idea che non sia in linea con quella
del Cremlino" i suoi slogan. Martedì sera Ponomariov parcheggia l´auto
vicino a casa. Tornava da un incontro con una rappresentante del Consiglio
d´Europa, la relatrice sulle questioni giuridiche legate ai diritti umani non rispettati in Russia. Sta per varcare la soglia
del portone di casa quando viene avvicinato da due uomini sui quarant´anni. Gli
chiedono se ha una sigaretta. Ponomariov capisce l´antifona, e questo lo salva.
Urla con tutto il fiato che ha in gola, mentre i due cominciano a picchiarlo
brutalmente sulla testa, le spalle e la schiena. Qualcuno, però, ha sentito le
sue grida. E´ il portiere del palazzo in cui abita Lev. I due scappano a gambe
levate, lasciando a terra Ponomariov: «Mi hanno picchiato senza mai dire una
sola parola. Quando ti colpiscono dei teppisti, di solito ti insultano, ti
sputano addosso. Erano dei professionisti. Gente mandata apposta per
aggredirmi. E´ stato un attentato su commissione». Ponomariov viene portato
all´ospedale, lo accompagna la figlia Elena Liptser, avvocato, anche lei
schierata sul fronte dei diritti civili. La polizia, chiamata per raccogliere
la denuncia, ha un atteggiamento sconcertante. Mette, per esempio, in
discussione il fatto che Lev sia andato a farsi medicare in un ospedale
«lontano da casa, e non in quello più vicino». Ponomariov aveva collaborato con
l´avvocato Stanislav Markelov, ammazzato a gennaio insieme a Anastassija
Baburova, giovane collaboratrice di Novaja Gazeta. Oggi, dare fastidio al
potere è un´attività troppo rischiosa, in Russia, ma Ponomariov dice che
continuerà a farlo: «Non perché io sia un eroe, ma perché è la mia vita». E il
suo dovere.
( da "Repubblica, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 40 - Cultura Norme violente UNA LEGGE CHE IMPONE LA TORTURA
PAOLO FLORES D´ARCAIS Anticipiamo un brano inedito della raccolta di saggi
"A chi appartiene la vita" di (Ponte alle Grazie, pagg. 158, euro
12,50) da oggi in libreria Sul cittadino italiano incombe la minaccia della
tortura di Stato. Le Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di
consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento che danno il
titolo al disegno di legge Calabrò, che la maggioranza berlusconiana vuole imporre
al Paese, sono presentate dai media come la regolamentazione del testamento
biologico, ma in realtà rendono tale testamento impossibile e introducono al
suo posto - lo dico senza alcuna forzatura retorica - una vera e propria
tortura di Stato. (...) Con questa legge Piergiorgio Welby sarebbe ancora
attaccato al respiratore artificiale che rendeva la sua vita una tortura, come
ha disperatamente ripetuto per anni, «parlando» alla fine col solo battito
delle ciglia in una sorta di drammatico alfabeto Morse familiare. Infatti
sarebbe impossibile da parte del medico la «disattivazione di trattamenti
sanitari», quale il respiratore artificiale, che sono certamente «proporzionati
alla salvaguardia della vita [del paziente]», ma che il paziente esplicitamente
rifiuta, poiché ne giudica l´uso non già un beneficio per sé ma un mostruoso e
disumano incubo. Tortura, appunto: «Ogni giorno vado
peggio [.] aspettando che arrivi l´ora della compressa del Tavor per
addormentarmi e non sentire più nulla, nella speranza di non svegliarmi la
mattina [.] morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita,
è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni
biologiche». Con questa legge Luca Coscioni, che rifiutò la tracheotomia che lo
avrebbe posto nelle stesse condizioni di Welby, e morì dunque di crisi
respiratoria, sarebbe stato inciso a forza nella trachea, e nella ferita gli
sarebbe stato inserito a forza il respiratore artificiale, contro la sua
esplicita e reiterata volontà e in spregio alla sua dignità di persona, perché
anche la semplice «non attivazione di trattamenti sanitari [.] proporzionati
alla salvaguardia della vita» non sarebbe più consentita, diventerebbe un
reato. Non solo il paziente è condannato alla tortura di Stato, il medico è
costretto dalla legge a trasformarsi in aguzzino.
( da "Repubblica, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 40 -
Cultura LA NUDA VITA Nel nuovo libro di paolo flores d´arcais una dura accusa
contro chiesa e politici chi vuole espropriare La polemica scoppiata con il
caso Englaro ha reso quasi impossibile far rispettare i valori costituzionali,
il principio di ragionevolezza e lo spirito di umanità STEFANO RODOTà n
apertura del suo nuovo libro (A chi appartiene la tua vita?, Ponte alle Grazie,
Firenze, pagg. 158 , euro 12.50) Paolo Flores d´Arcais sottolinea subito che
esso «non era nelle intenzioni. è stato imposto dalla violenza delle
circostanze». Ma non siamo di fronte ad un "instant book", legato a
una vicenda di cronaca e destinato ad esaurirsi con essa. Si tratta di una
riflessione che, pur prendendo direttamente le mosse dalla vicenda di Eluana
Englaro, va a fondo sui temi generali che essa ha imposto alla discussione
pubblica. Un libro tempestivo, dunque, uno strumento utile per reagire alla
regressione culturale che stiamo vivendo e che produce le aberrazioni
legislative di questi giorni, ricordandoci che la cattiva politica è sempre
figlia della cattiva cultura. Appartiene a quella riflessione su una ars
moriendi laica, condotta da credenti e non credenti, che sta cercando di
offrire a tutti gli uomini di buona volontà un terreno di discussione comune,
libero da ogni forma di ipoteca confessionale o ideologica, e che possa così
restituire a tutti e a ciascuno il rispetto di libertà e dignità nel tempo in
cui la vita finisce. Il linguaggio è netto, senza giri di parole, com´è subito
evidente dal titolo del primo capitolo � "il partito
della tortura". Sarebbe sbagliato, tuttavia, cogliere qui una forzatura.
Il termine "tortura" compare in una lettera del 1970 di Paolo VI a
proposito appunto dei trattamenti inutili nella fase terminale della vita,
testimonianza di una consapevolezza che sembra smarrita e che ha portato la
Chiesa ad assumere atteggiamenti di assoluta chiusura, in forme tali da
provocare una netta presa di distanza da parte di molti credenti. Ed è proprio
la polemica con le posizioni della Chiesa cattolica a costituire un dichiarato
filo conduttore dell´intero libro, in due direzioni: il rifiuto di ogni pretesa
teocratica, della imposizione a tutti di comportamenti fondati su una
religione; le contraddizioni pratiche in cui la Chiesa si trova impigliata
proprio quando stabilisce i criteri in base ai quali valutare la legittimità
dei comportamenti. Il caso Englaro viene esaminato come lo specchio d´una
politica ottusa e impietosa, che sfrutta quell´occasione per interrompere la
civile costruzione del diritto di governare liberamente la propria vita secondo
Costituzione, e a questo sostituisce non il rispetto delle credenze di ciascuno
(che non era mai stato in discussione), ma la dipendenza di Governo e
maggioranza parlamentare da posizioni sempre più dure e dichiarate della
gerarchia vaticana. Il clima è quello di una sottomissione della politica, che
sta producendo ben più d´una specifica legge: cambia i rapporti tra la persona
e lo Stato, mortificando o addirittura cancellando la rilevanza del consenso
informato. Proprio l´accento posto sulla volontà della persona, sul suo diritto
di rifiutare le cure e di "non soffrire", costituisce il riferimento
costante della riflessione ulteriore, e più impegnativa, condotta da Flores
d´Arcais, che lo porta ad affrontare direttamente il tema del suicidio
assistito, il cui pregiudiziale rifiuto appare sostenuto da argomenti deboli,
tali da determinare anche ingiustificate disparità di trattamento tra soggetti
che si trovano in situazioni sostanzialmente identiche (proprio da questa
considerazione prese le mosse il documento indirizzato alla Corte Suprema degli
Stati Uniti da un gruppo di autorevoli filosofi morali). Ma deboli in sé, o per
gli esiti resi possibili dall´innovazione scientifica e tecnologica, si
presentano anche gli argomenti fondati sulla vita come "dono" o sul
riferimento alla natura, con una critica che viene sviluppata anche attraverso
un confronto con personalità autorevoli della Chiesa come i cardinali Tonini e Tettamanzi.
Riflessione teorica e argomentazione costituzionale si congiungono, mettendo in
evidenza la debolezza delle posizioni di chi sta adoperando lo strumento
legislativo per impadronirsi della vita altrui, con una operazione che assume
così i connotati di una prevaricazione. Ma, proprio grazie al lavoro di critici
determinati, la coscienza di questa debolezza comincia a diffondersi, incrina
certezze anche nella maggioranza politica che sta perseguendo l´obiettivo di
espropriare le persone di quel diritto all´autodeterminazione definito
"fondamentale" dalla Corte costituzionale. Una constatazione, questa,
che induce non all´ottimismo, ma a confermare il dovere di ognuno di fare la
sua parte, a reagire alla rassegnazione di chi pensa che l´azione culturale sia
ormai inutile. Fa bene, quindi, Paolo Flores d´Arcais a sottolineare la
necessità di continuare "la lotta", e di farlo con strumenti
acuminati, e non compiacenti.
( da "AmericaOggi Online"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Guantanamo. Si
riapre il dibattito sul carcere di Marco Bardazzi 02-04-2009 WASHINGTON. Barack
Obama ne ha ordinato la chiusura, la Corte Suprema lo ha più volte bocciato e
il mondo attende di vederlo sparire presto. Ma in quello che dovrebbe essere il
suo ultimo anno di vita, Guantanamo resta un anomalo campo di battaglia. Una
realtà ora raccontata con realismo dalle telecamere del National Geographic,
entrate nelle celle e nelle strutture militari della base americana per
raccontare una guerra psicologica tuttora in corso tra guardie e prigionieri.
'Inside Guantanamo', un documentario di due ore, debutterà in mezzo mondo nei
prossimi giorni: in Italia uscirà in contemporanea con gli Usa il 5 aprile su
National Geographic Channel (canale 402 di Sky). L'anteprima per la stampa
internazionale nel quartier generale del National Geographic a Washington,
accompagnata da un dibattito tra protagonisti dei sette anni di vita del
carcere per presunti terroristi, ha fatto emergere le difficoltà a dare un
giudizio definitivo su Guantanamo. Ex esponenti dell'amministrazione Bush e
giuristi del Pentagono continuano a difendere la scelta fatta dopo l'11
settembre 2001 di creare un 'limbo legale' in una base navale a Cuba,
attraverso il quale sono passate oltre 800 persone (i detenuti ancora presenti
sono 240). Ex detenuti ed esperti in diritti umani insistono nel parlare di abusi,
torture e violazioni del diritto internazionale. Ciò che aggiunge al dibattito
il National Geographic, forte di prestigio e fama di imparzialità, è il
racconto della vita quotidiana nel carcere e nella base, in celle di 1,85 x
2,44 metri e in alloggi militari di poco più confortevoli. Emerge così
la realtà di un luogo dove sia il Pentagono, sia buona parte dei detenuti si
sentono tuttora in guerra l'uno contro gli altri. Le rivolte in cella, i
passaparola tra prigionieri, la rapidità con cui, all'apparire delle telecamere
- che non possono riprenderli in volto, ma registrano le voci -, lanciano
accuse in arabo e in inglese contro l'America, alimentano la convinzione dei
militari intervistati che Guantanamo sia ancora lo scenario di una guerra
psicologica non meno importante di quella combattuta in Afghanistan o in Iraq.
Allo stesso tempo, dando voce a vari ex detenuti, National Geographic non censura
niente delle accuse di abusi rivolte in questi anni agli Usa e rilancia con
forza la tesi - affidata al racconto dell'ex detenuto Moazzam Begg - che gli
Usa in realtà creando un luogo come Guantanamo hanno fatto nascere una nuova
generazione di estremisti islamici antiamericani. La troupe del National
Geographic, guidata dal regista Jon Else, è stata a Guantanamo per tre
settimane con ampia libertà di manovra. I luoghi, in ultima analisi, sono gli
stessi mostrati in questi anni dal Pentagono a centinaia di giornalisti accolti
nella base, e anche i vincoli sono gli stessi: nessun contatto diretto con i
detenuti, nessuna ripresa del misterioso Camp 7, che custodisce i seguaci di Al
Qaida più pericolosi, come lo stratega dell'11 settembre Khalid Sheikh Mohammed.
Ma l'importanza del documentario, come spiega Else, è che se il National
Geographic non lo avesse realizzato, "non sarebbe rimasto in futuro un
documento definitivo su questo luogo, che comunque lo si consideri e quale che
sia il suo destino, è destinato a restare una pagina di storia americana: molto
di ciò che ci definisce come nazione nell'ultimo decennio, è destinato a venir
cristallizzato nell'immagine di Guantanamo". Alfano Solo due detenuti
estradabili in Italia WASHINGTON. Solo due dei 240 detenuti in custodia nel
carcere speciale di Guantanamo sono estradabili in Italia. E' quanto emerso da
un dibattito organizzato ieri all' Ambasciata d'Italia a Washington tra il
ministro della Giustizia, Angelino Alfano, esperti italiani, tra cui il capo
dell' Ufficio Coordinamento Attività Internazionale, Stefano Dambruoso, e
alcuni esperti americani del Brookins Institute specializzati in materia di
terrorismo e diritto internazionale. Nel dibattito, al quale ha partecipato
anche l'ambasciatore italiano Giovanni Castellaneta, è stato messo in luce che
al momento la decisione di chiudere Guantanamo è più di carattere simbolico che
di carattere operativo. Un esempio su tutti: in base alle leggi internazionali
vigenti, di tutti i prigionieri attualmente detenuti nel carcere solo due
potrebbero tecnicamente essere estradati in Italia. Perché i loro nomi figurano
in inchieste avviate in Italia e dunque nei loro confronti potrebbe essere
applicata correttamente l'estradizione: l'Italia potrebbe chiederla, gli Stati Uniti
potrebbero concederla. Ma per tutti gli altri le posizioni dei detenuti sulla
base del diritto internazionale vigente sono l'una diversa dall' altra: c'é chi
è condannato e sta scontando la pena, chi è in attesa di giudizio, chi è
"processabile" e chi non lo è, chi é solo sospettato di essere un
pericoloso terrorista, chi invece è ritenuto potenzialmente pericoloso. Per far
fronte a questa situazione gli Stati Uniti chiedono "collaborazione"
ai Paesi alleati, richiesta che è stata avanzata in prima persona al ministro
della Giustizia Alfano dal collega americano Eric Holder. L'Italia si farà
portavoce in ambito europeo della richiesta americana. Ma gli Stati Uniti per
primi si rendono conto che la decisione di chiudere il carcere comporta
problemi giuridici complessi, quasi tanti quanti sono i 240 prigionieri ancora
in custodia a Guantanamo Bay.
( da "Riformista, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
il senatore
marcenaro Mentre la Libia sospende le ricerche degli eventuali sopravvissuti al
naufragio delle carrette del mare che portavano il loro carico di disperazione
verso le coste italiane, il senatore pd Pietro Marcenaro, presidente della
commissione Diritti umani, è tornato a chiedere al
ministro dell'Interno Roberto Maroni di andare a riferire in aula
sull'accaduto. Pensa che il ministro accoglierà la sua richiesta? Il presidente
Renato Schifani ha assicurato che concorderà con Maroni l'intervento. Ma io
temo che come non accettò il mio invito ad andare a visitare di persona il
centro per immigrati di Lampedusa, così non verrà a confrontarsi con l'aula
sulle scelte del Governo in materia d'immigrazione. Che cosa c'è che non va
nella strategia del Governo? È chiara ormai l'infondatezza delle idee di chi
continua a raccontare che si possono bloccare i flussi con misure di polizia o,
come ha fatto Maroni, mostrando la faccia inospitale del nostro Paese. Anche
perché non saremo mai più "cattivi" della povertà e delle dittature
da cui scappano i clandestini. Sappiamo bene che la crisi, i cui effetti sono
moltiplicati in alcune parti del globo, accentua la spinta a muoversi verso i
paesi più ricchi. Ma questi processi vanno governati, non si può pensare di
bloccarli. E certe parole d'ordine propagandistiche servono soltanto a
rassicurare certa opinione pubblica spaventata da quella stessa crisi. Ma vuole
sapere in Spagna cos'ha prodotto la politica d'incentivo al ritorno in patria?
La partenza di quattromila famiglie. Numeri risibili. Ma allora che cosa si può
fare vista la marea umana che si riversa sulle nostre coste? Intervenendo in
commissione, il sottosegretario Mantovano ci ha riferito che la metà dei
clandestini presenta domanda di asilo e che la metà di queste domande sono
accolte. Ma allora, tanto per cominciare, visto che alcune
di queste persone hanno diritto alla protezione umanitaria, perché non cambiamo i meccanismi per le richieste di
asilo, dando a chi ne ha diritto la possibilità di farle prima di partire,
tagliando fuori l'intermediazione dei trafficanti di esseri umani? L'accordo con la Libia dovrebbe
proprio bloccare questi traffici. Ma davvero crediamo che la Libia stia
aspettando il 15 maggio per bloccare i trafficanti? È evidente che Tripoli è
corresponsabile di morti come quelle dello scorso fine settimana. Chi risponde
di quelle vite umane? È una illusione pensare di bloccare i mercanti di uomini
con un accordo di cooperazione tecnica. Quello è uno strumento utile solamente
se compreso in una politica più generale del governo dell'immigrazione. Da
solo, non ha alcuna possibilità di riuscita. Nei prossimi mesi gli sbarchi sono
destinati ad aumentare. Per contrastarli è stato aperto un Cie a Isola Capo
Rizzuto, come quello di Lampedusa che lei ha visitato. Le strutture sono già
tutte sature. Fra un mese ci diranno che bisogna trovare nuovi posti. Il
ministro Maroni di Lampedusa ha detto cose inaccettabili, che non voglio
ripetere, sia sulle condizioni in cui è stata lasciata vivere quella gente, sia
sui diritti che pure dovremo riconoscere a quelle persone. È sempre la stessa
propaganda, fatta di promesse annunciate e mai mantenute. Che cerca di coprire
il fallimento della politica di questo Governo in materia d'immigrazione. S.O.
02/04/2009
( da "Manifesto, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
RUSSIA Ucciso
a Khimki, vicino a Mosca, il redattore di un giornale locale che aveva
denunciato scandali e brogli Una nuova vittima nella lotta per la libertà di
informazione Astrit Dakli Ancora una vittima nell'impari lotta tra informazione
libera e poteri in Russia. A cadere colpito da ignoti assalitori è stato Sergej
Protazanov, del giornale Accordo civile di Khimki, una città-satellite di
Mosca; poco chiare le circostanze in cui, lunedì, il giornalista ha perso la
vita. Amici e colleghi hanno parlato di «aggressione» collegandola senza mezzi
termini alla posizione politica del giornale, schierato contro
l'amministrazione cittadina e in difesa di alcune aree boschive che il sindaco
Viktor Strelchenko vorrebbe far attraversare da una nuova autostrada. Recentemente
il giornale aveva denunciato i presunti brogli con cui Strelchenko è stato
riconfermato in carica nelle ultime elezioni. La polizia, per propria parte, ha
diffuso invece un comunicato in cui si afferma che Protazanov sarebbe morto per
intossicazione da sostanze sconosciute. Certo è che intorno ad Accordo civile
si è sviluppata una campagna di intimidazioni molto pesanti: il direttore,
Anatolij Yurov, è stato aggredito due volte negli ultimi mesi. E un altro
giornalista di Khimki, Mikhail Beketov, è sfuggito per miracolo alla morte dopo
esser stato per settimane in coma in seguito all'aggressione e alla bastonatura
subìte in gennaio: il suo giornale, Khimkinskaja Pravda, più importante di
Accordo civile, aveva a propria volta denunciato i traffici illeciti del
sindaco Strelchenko, facendo campagna contro la sua rielezione. Inutile dire
che nessuno ha provato a indagare sul serio su quell'aggressione, così come
difficilmente ci saranno serie indagini sulla morte di Protazanov: in una città
il potere del sindaco è fortissimo, e polizia e magistrati locali difficilmente
si spingono a inquisirlo, anche in casi gravi come questi. Certo, le cose
potrebbero essere molto diverse se dal centro - dal Cremlino - arrivasse
qualche indicazione sul fatto che simili episodi non saranno più tollerati: ma
finora il presidente Dmitrij Medvedev si è limitato a qualche discorso
positivo, apparentemente senza dargli seguiti concreti A peggiorare
ulteriormente il quadro della giornata è arrivata la notizia, questa mattina, dell'aggressione
subita da uno dei più noti esponenti del movimento per la tutela dei diritti umani, Lev Ponomariov, preso a parte e picchiato brutalmente
da tre giovani sotto casa sua. Ponomariov è stato ricoverato e poi dimesso, le
sue condizioni non sono preoccupanti ma preoccupante è invece - anche
simbolicamente - che un personaggio come lui sia diventato oggetto di violenza:
si tratta di un uomo che non ha mai nascosto le proprie critiche al Cremlino ma
sempre in modo civile e corretto - tra l'altro aveva lavorato insieme
all'avvocato Stanislav Markelov, ucciso nel gennaio scorso in pieno centro a
Mosca. «Sono sicuro che si è trattato di un attacco su commissione, legato alla
mia attività politica», ha dichiarato dopo essere uscito dall'ospedale. Prevedibilmente agitate le reazioni delle organizzazioni legate
ai diritti umani, russe e
internazionali, che hanno chiesto al presidente Usa Barack Obama di affrontare
con Medvedev il tema dei diritti umani e del clima di violenza e intimidazione che circonda in Russia
chiunque manifesti opposizione ai poteri dominanti.
( da "Manifesto, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
SVOLTA
MULTILATERALE DI WASHINGTON Clinton: entreremo nel consiglio Onu sui diritti Le
amministrazioni repubblicane guidate da George W. Bush l'avevano attivamente
boicottato, il governo democratico di Barack Obama chiede invece di entrare a
farne parte. L'oggetto è il Consiglio per i diritti umani
delle Nazioni Unite, al quale ieri Washington ha annunciato di voler richiedere
l'accesso, dando così un'ulteriore accelerazione alla svolta multilaterale
della presidenza di Barack Obama. L'organismo dell'Onu ha sede a Ginevra, ne
fanno parte 47 stati e si occupa di promuovere e rafforzare il rispetto dei
diritti dell'uomo nel mondo. La decisione - hanno annunciato il segretario di
Stato Hillary Clinton e l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice - è stata presa come
parte di una «nuova era di impegno» con altre nazioni «per far progredire gli
interessi degli Stati Uniti» nel mondo. «I diritti umani sono un elemento essenziale nella
nostra politica estera», ha detto la Clinton: «Ci impegneremo con altri paesi
per migliorare il sistema dei diritti umani e far avanzare la visione della Dichiarazione Onu sui Diritti del'Uomo». Per la Rice
«sono le vittime di abusi in tutto il mondo che hanno bisogno di un Consiglio
per i Diritti Umani equilibrato e credibile». E
ancora: gli Stati Uniti si sono candidati, convinti che «lavorare dall'interno
servirà a rendere il Consiglio un foro più efficace a difesa dei diritti
dell'uomo». Di tono completamente diverso le reazioni dei circoli
neoconservatori e dell'alleato israeliano, entrambi feroci avversari
dell'organismo con sede a Ginevra. «È come salire sul Titanic dopo che ha
urtato l'iceberg», ha commentato John Bolton, nel 2005 e 2006 ambasciatore
all'Onu di Bush. Secondo Bolton - che in più occasioni aveva sostenuto la
necessità di affondare le stesse Nazioni Unite - la disponibilità americana
alla candidatura «legittima qualcosa che non merita legittimazione». Critiche
sono arrivate anche da associazioni ebraiche come l'AntiDefamation League e il
centro Simon Wiesenthal secondo cui cui, ad oggi, l'unico paese che finora si è
attirato le bacchettate ripetute del Consiglio è stato Israele.
( da "Manifesto, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
PROGETTI
Esposizione e un libro sui «tappeti di guerra» dell'Afghanistan L. G. «Il
discorso dell'uomo mi sembra simile ai tappeti variamente colorati: quando è
tutto spiegato, mostra come quelli le sue figure; quando è arrotolato, le
nasconde e le altera»: così Temistocle (nel racconto di Plutarco) rispose al re
di Persia presso il quale cercava rifugio come esule, e che lo interrogava
sulla natura dei Greci. E con queste parole, ancora attuali a distanza di oltre
due millenni, Edoardo Marino apre il suo volume Guerre a tappeto. Storia
dell'Afghanistan nelle trame dei tappeti di guerra, appena uscito per Gbe (pp.
144, euro 16), in concomitanza con una mostra allestita fino al 5 aprile a Roma
presso la casa editrice, in vicolo Savelli 9. Una mostra, appunto, di tappeti
di guerra, dove la decorazione si fa propaganda e gli elicotteri, i cingolati e
gli uomini armati di kalashnikov sostituiscono i motivi geometrici e gli
arabeschi della tradizione. Spiega Marino nel suo libro, corredato da una
ventina di illustrazioni, che i war rugs nacquero negli anni '80, durante
l'occupazione sovietica, quando i mujaheddin decisero di usare i tappeti come
veicoli di comunicazione e di protesta. Più di vent'anni sono passati,
vent'anni, in Afghanistan, di conflitti e di sofferenze che si rispecchiano
nelle trame dei war rugs, dove ritroviamo, di volta in volta, immagini che
evocano l'attentato alle torri gemelle o la presenza sulle strade del paese di
carri armati americani. Nel suo libro, che è insieme manuale di storia e
geografia, diario, opera di denuncia, Marino registra queste trasformazioni e
racconta il suo personale percorso di conoscenza non solo dei tappeti di
guerra, ma di una terra tormentata e affascinante. E va oltre: i suoi viaggi in
Afghanistan (che fanno seguito a studi di diritto musulmano in Marocco e a
ricerche nel campo del peacekeeping) gli hanno infatti offerto lo spunto per
una campagna di sensibilizzazione incentrata proprio sui tappeti e che porta un
titolo significativo, «Calpesta la guerra»: non più oggetti di propaganda
bellica, i war rugs diventano anzi strumenti per promuovere la cultura della
pace e la difesa dei diritti umani. Per questo il ricavato della vendita del volume (come quella di
Florilegio afgano, una raccolta di versi curata dall'orientalista Vincenzo La
Salandra che sarà presentata venerdì 3 alle 18,30) servirà a finanziare le
iniziative dell'associazione CooperAction Onlus, attiva in Italia e in Afghanistan
con progetti di sviluppo indirizzati soprattutto ai giovani. E a
conclusione della mostra il 5 aprile alle 17 si terrà una «jam session afgana»,
con i musicisti Pejman Tadayon al sitar e Massimo Carrano alle percussioni.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-02 - pag: 12 autore: Russia. Protazanov indagava
su alcuni scandali ambientali Mosca, ucciso un altro giornalista scomodo
Antonella Scott MOSCA. Dal nostro inviato Se a Londra Dmitrij Medvedev
scommette su un nuovo rapporto con gli Stati Uniti, la Russia che si è lasciato
alle spalle è quella più cupa degli attacchi ai giornalisti
di opposizione e ai difensori dei diritti umani. Da Mosca giungono nello stesso giorno, nel grande giorno del
G-20, due notizie gravissime - e chissà se la coincidenza non è casuale, in
modo da mettere in imbarazzo il presidente russo. Serghej Protazanov,
giornalista in un piccolo quotidiano locale di Khimki, sobborgo di Mosca, è
stato aggredito da sconosciuti nel week-end. è morto poco dopo essere
stato dimesso dall'ospedale. Lev Ponomariov, 67 anni, è un nome noto in Russia:
si è occupato di diritti umani fin dai tempi della
perestrojka. Nella notte di martedì lo hanno aspettato vicino a casa, lo hanno
preso a calci alla testa e al petto. «Questo incidente - si indigna Tatjana
Lokshina, responsabile della sede di Mosca di Human Rights Watch- mostra che il
clima in cui si muove la società civile russa è inaccettabile». Stanislav
Markelov,l'avvocato ucciso nel centro di Mosca nel gennaio scorso, è un filo
che unisce queste due vicende. Ponomariov aveva lavorato con lui, aveva guidato
la protesta dopo la sua morte. E Markelov aveva difeso, tra gli altri, Mikhail
Beketov, un altro giornalista di Khimki, vittima come Protazanov di
un'aggressione che lo ha ridotto in coma, una gamba fratturata che è poi stata
amputata. Beketov è sopravvissuto, ma è ancora in ospedale. Era direttore di un
giornale lanciato in una campagna contro la costruzione di un'autostrada, che
dovrebbe passare attraverso la foresta di Khimki. Anche il giornale di
Protazanov, Grazhdanskoje Soglasije (Società civile), ne aveva fatto una sua
bandiera: tutti i suoi redattori, e il direttore, sono stati aggrediti. Oleg
Mitvol, numero due dell'Agenzia federale russa per l'ambiente, conosceva bene
Protazanov: «Era invalido - ha raccontato all'agenzia Apcom - aveva una protesi
alla mano destra» e non poteva difendersi quando l'hanno aggredito. L'ultimo
numero del suo giornale si stava occupando dei brogli rilevati nelle elezioni
del 1Úmarzo per la scelta del sindaco di Khimki. Nel caso di Ponomariov, dietro
l'attacco ci possono essere tantissime ragioni, neppure la vittima ha un'idea
precisa maè sicuro che si tratti di vendetta. Ponomariov è il direttore del
Movimento russo per i diritti dell'uomo e ha particolarmente infastidito le
autorità con le sue denunce sulle «condizioni disumane» del sistema carcerario.
è uno dei sostenitori del movimento democratico di opposizione creato di
recente da Garry Kasparov e Boris Nemtsov. è lui stesso a raccontare
l'aggressione, sul canale Ren Tv. «Ovviamente - dice - non sono la prima
vittima di questi attacchi, e non sarò l'ultimo. Continuerò naturalmente a
lavorare per i diritti dell'uomo non perché sono un eroe, ma perché questa è la
mia vita». antonella.scott@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA AGGUATO A
UN ATTIVISTA Aggredito sotto casa Lev Ponomariov, autore di ripetute denunce
sulle condizioni disumane del sistema carcerario
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-02 - pag: 12 autore: DIRITTI UMANI Consiglio Onu,
Usa in corsa per un seggio La nuova amministrazione americana concorrerà il
mese prossimo per un seggio nel Consiglio dei diritti umani
dell'Onu, organismo con sede a Ginevra spesso criticato da Washington nell'era
Bush per le sue posizioni antiisraeliane e la sua incapacità di denunciare,
invece, alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan. Il segretario di Stato,
Hillary Clinton, e l'ambasciatore americano alle Nazioni Unite, Susan Rice,
hanno detto che gli Usa cercheranno di ottenere un seggio per riformare
l'organismo dall'interno. Ma la decisione - come ha sottolineato il portavoce
del dipartimento di Stato, Gordon Duguid - è anche parte dello sforzo
dell'amministrazione Obama di riallacciare i rapporti con la comunità
internazionale. «I diritti umani sono un elemento essenziale nella nostra politica estera», ha
detto la Clinton: «Ci impegneremo con altri Paesi per migliorare il sistema dei
diritti umani e far
avanzare la visione della Dichiarazione Onu sui diritti del'uomo».
Critiche sono arrivate dall'opposizione repubblicana e da alcune associazioni
ebraiche. Gli Stati Uniti hanno annunciato la loro candidatura a fianco di
Belgio e Norvegia alle elezioni del 15 maggio quando verranno decisi tre seggi
occidentali dei 47 del Consiglio.
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
CULTURA & SPETTACOLI
UMBRIA pag. 21 Moony Witcher rinuncia al Fantasio Festival LA POLEMICA PERUGIA
L'ANNUNCIO arriva un po' sorpresa: Moony Witcher, pseudonimo della giornalista
e scrittrice Roberta Rizzo, lascia la direzione artistica del Fantasio
Festival, manifestazione dedicata alla creatività dei ragazzi che si tiene a
Perugia dal 23 al 26 aprile. «E' con amarezza spiega lei stessa in una nota che
ho preso questa decisione, in quanto due anni fa sono stata io stessa ideare e
realizzare il Fantasio Festival. Quest'anno, anche se la rassegna si farà lo
stesso, non è stato possibile reperire finanziamenti che permettessero di
realizzare il programma che avevo ideato, su un tema di
grande importanza e attualità come i diritti umani». Secondo Moony Witcher «purtroppo nemmeno le istituzioni locali
hanno sostenuto economicamente in maniera adeguata il festival». Che tuttavia,
anche senza la sua ideatrice, tonerà a Perugia per la terza edizione come
evento multitematico dedicata ala creatività infantile da esprimere attraverso
il gioco, l'arte, la manualità, la scienza, la musica, la letteratura
con oltre 200 tra attività e laboratori.
( da "Messaggero, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 02
Aprile 2009 Chiudi di LUCIA SGUEGLIA MOSCA - Chi difende il bosco muore? È
l'ecologia, forse, la vera nuova frontiera della battaglia tra società civile
russa e potere, nella Russia di oggi. Lontano, anche, dalle alte sfere del
Cremlino. Khimki, periferia nord di Mosca: là dove un tempo c'era un distesa
verde, oggi si allungano grattacieli e capannoni di Ikea. Così il bosco
cittadino rimasto intatto è divenuto un simbolo della lotta dei cittadini in
difesa dell'ambiente contro i soprusi delle autorità locali. Che ieri ha fatto
una vittima. Proprio mentre all'altro capo della città un
difensore dei diritti umani
cadeva vittima di violenze. Due aggressioni in due giorni, due attacchi,
probabilmente, contro la libertà di parola. Sergej Protazanov dava voce a chi
vuol salvare la foresta di Khimki dalle ruspe. Lavorava come
tipografo-impaginatore al quotidiano locale Consenso Civile. È morto
ieri dopo che nella notte di domenica due sconosciuti lo hanno percosso
brutalmente. L'ospedale lo aveva dimesso, è spirato a casa nelle braccia della
moglie. Sempre a Khimki a metà novembre Mikhail Beketov, direttore di un foglio
d'opposizione che si chiama Verità, è stato brutalmente pestato. Denunciava le
mire degli speculatori locali, in accordo col sindaco, per tagliare il polmone
verde e far posto alla nuova autostrada Mosca-Pietroburgo, un enorme appalto. È
tuttora in ospedale, dopo il coma e l'amputazione di una gamba, continua a
ricevere minacce. Protazanov, per amici e colleghi è stato colpito per il suo lavoro:
il piccolo foglio, in redazione solo 4-5 persone (la pubblicazione è stata
sospesa), stava per pubblicare un'inchiesta sui brogli nelle elezioni del primo
marzo. Quelle rivinte dal sindaco contro la concorrente, Evgenja Chirikova: una
semplice madre di famiglia, divenuta attivista del Movimento per la Difesa del
bosco di Khimki, nato dalla mobilitazione spontanea dei locali intorno al caso,
con marce e sit in fin nel centro di Mosca. Ma secondo le autorità locali
Protazanov si è intossicato con una dose eccessiva di farmaci. Un'altra
pubblicazione dell'opposizione, Forum Civico, ha chiuso dopo il pestaggio del
direttore. È andata meglio a Lev Ponomariov, dimesso ieri dall'ospedale.
Lottava contro gli abusi sui diritti umani, criticava
il potere: lunedì sera due ignoti gli hanno chiesto una sigaretta, per poi
picchiarlo e rubargli i cellulari. Una vendetta, la famiglia ne è convinta.
Qualche giorno fa il presidente Medvedev ha ammesso il problema: «Non credo si
tratti in tutti i casi di omicidi politici. Ma in alcuni casi potrebbe essere
stata una vendetta».
( da "Messaggero, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi Mosca, ancora violenza su oppositori
scomodi Ucciso il tipografo di un piccolo giornale e aggredito un attivista dei
diritti umani
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Esteri Pagina
111 Russia. Nel Paese è allarme sulla tutela di chi si batte per i diritti
civili Assassinato un tipografo, pestato un attivista Russia.. Nel Paese è
allarme sulla tutela di chi si batte per i diritti civili --> MOSCA
L'aggressione di un noto difensore dei diritti umani e
la presunta uccisione di un tipografo di un giornale locale di opposizione
rilanciano in Russia l'allarme sulla tutela di chi si batte in prima linea
nella società civile, giornalisti compresi. Dalle Ong impegnate nel settore
arriva un coro di reazioni sdegnate e preoccupate, che rischiano di appannare
nuovamente l'immagine del Paese proprio in coincidenza con la vetrina del G20
di Londra. Resta controverso il caso di Serghiei Protazanov, un tipografo
impaginatore del giornale Il consenso civile del sobborgo moscovita di Khimki.
Secondo alcune fonti è morto lunedì in seguito alle percosse subite il giorno
prima da parte di sconosciuti, mentre secondo fonti investigative è rimasto
vittima di una intossicazione da farmaci. A sostenere la prima tesi è non solo
la dirigente di un movimento ecologista locale, Ievghenia Cirikova, ma anche
una figura istituzionale come Oleg Mitvol, numero due del servizio russo per il
controllo dell'ambiente. E l'ambiente è uno dei temi al centro del conflitto
tra la municipalità di Khimki e gruppi di ambientalisti che si battono contro
le speculazioni edilizie e la deforestazione per far passare un autostrada.
Nessun dubbio invece sul caso di Lev Ponomariov, leader del movimento per i
diritti umani russo, aggredito a Mosca da sconosciuti,
che gli si erano avvicinati con il pretesto di una sigaretta dopo che aveva
parcheggiato l'auto per rincasare. Ieri è stato dimesso dall'ospedale, anche se
dovrà sottoporsi ad altri esami più approfonditi.
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
AGENDA LA
SPEZIA pag. 17 IL CINEMA Il Nuovo con il ristorante indiano Mandala di Sarzana
pre... IL CINEMA Il Nuovo con il ristorante indiano Mandala di Sarzana presenta
in anteprima «Haiti Cherie», piccolo film italiano che da più di un mese
resiste in due sale parigine e in una quindicina in Francia. E', come «La
classe» e come «Gomorra», un film al confine tra finzione e documentario e non
ha attori professionisti. Diretto dal carrarese Claudio Del Punta, prodotto da
sua sorella Giuliana, indipendente e coraggiosa produttrice anche di «Il mio
viaggio in Italia» di Martin Scorsese. Grazie al film di Del Punta, Amnesty
International è riuscita a riportare l'attenzione sulle
violazioni dei diritti umani nella Repubblica Dominicana. Del Punta non è nuovo a temi che
trattano emigrazione e disparità sociali. «Mi sento ancora influenzato dal
neorealismo dice il regista volevo girare un film utile. Mi è capitato tra le
mani un giornale in cui un missionario raccontava di come, nelle piantagioni di
canna da zucchero a Santo Domingo, ai lavoratori provenienti da Haiti
veniva negato ogni diritto. Ho cercato finanziamenti, ma ho anche messo molto
del mio per poter rimanere totalmente libero. Poi, senza autorizzazioni e con
una troupe di poche persone, sono arrivato a Santo Domingo, una specie di on
the road pieno di tensioni, imprevisti e colpi di scena. Perché, se per un
futuro schiavo è facile passare da Haiti alla Repubblica Dominicana, fare il
contrario è difficilissimo. Arrivando a Santo Domingo il lavoratore haitiano
perde la nazionalità e non acquista quella dominicana. E' privato dei
documenti. E' prigioniero. Grazie all'aiuto di un pietoso medico spagnolo e
superando molti e molto corruttibili posti di blocco, Magdaleine e
Jean-Baptiste riusciranno a attraversare il confine e a rientrare a Haiti. Per
l'anteprima per i primi 30 spettatori che ne fanno richiesta sono disponibili i
biglietti omaggio; sono poi disponibili 20 biglietti al costo di 2,50 euro e 10
biglietti da 3,50 euro. Info: 0187/24422 dalle 17 alle 22.30.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
GIORNO E NOTTE
FIRENZE pag. 27 DOPPIO appuntamento col cinema e i diritti umani. Stasera allo Stensen, viale
don... DOPPIO appuntamento col cinema e i diritti umani. Stasera allo Stensen, viale don Minzoni 25 ingresso libero per
la rassegna sui diritti umani di Amnesty International, viene proiettato alle 21 "La
terra degli uomini rossi" di Marco Bechis. Un film ambientato nel
Mato Grosso, in Brasile. Erano loro gli "uomini rossi", gli indios
che vivevano nelle terre da cui sono stati sistematicamente cacciati.
Costretti, oggi, a vivere in riserve, senza altra prospettiva che quella di
andare a lavorare in condizioni di semi schiavitù. Molti di loro si suicidano.
Al termine incontro con Laura Greco e Sara Vegni della associazione "A
Sud", che si occupa degli indigeni del Sud del mondo. Sempre stasera al
Puccini ingresso libero serata di raccolta fondi per la Birmania, con la
proiezione del film "Total Denial" di Milena Kaneva. Il film racconta
la storia della Birmania, Myanmar, o Burma. Il paese delle Pagode d'oro.
Strangolato, oggi, da una giunta militare, ma non soltanto da quella. Il film
racconta di un oleodotto costruito da due compagnie petrolifere, la Total e la Unocal.
Condizioni di lavoro da schiavi, violenze, omicidi.
( da "Nuova Ferrara, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
L'associazione
«Hermanos Latinos» promuove un incontro sui diritti Diritti
in movimento: dalla Colombia all'Italia «Due Costituzioni tante realtà». E'
questo il titolo della conferenza che si svolgerà oggi dalle ore 16.30 alle 20,
presso il Teatro di San Francesco, angolo via Terranuova/Savonarola. Promuovono
l'incontro l'associazione culturale Hermanos Latinos, in collaborazione con il
Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara nell'ambito del progetto "Immigr-azioni
in rete". Questo "conversatorio conferenza" si propone di
mettere a fuoco il nesso fra globalizzazione, esodi migratori e diritti negati,
entro una cornice di riflessione sulle condizioni di disuguaglianza economica e
di dominio fra paesi'ricchi' e paesi'poveri', sul prodursi delle realtà sociali
multiculturali, sulla costruzione di un dialogo interculturale e di una cultura
dell'intercultura. Introdurranno la conferenza Yolanda Parra e Nancy De La
Ossa, dell'associazione Hermanos Latinos, a seguire gli interventi di Eduardo
Rozo Acuna, Preside della Facoltà di Giurisprudenza Università di Urbino, su
"Diritti e garanzie
costituzionali in America Latina ed Europa"; di Hugo Paternina,
antropologo e dottorando all'Università Autonoma di Madrid, su "Diritti umani e gruppi etnici
nell'ordinamento Costituzionale Colombiano"; di Andrea Benini,
responsabile ufficio Csii del Comune di Ferrara, su "Diritto di asilo e
rifugio nell'ordinamento Costitituzionale Italiano". Al termine del
dibattito ci sarà un momento suggestivo d'incontro con la musica e i sapori
delle Americhe, con il concerto del maestro colombiano Roland Ricaurte e
Alessandro Taborri, musicista e strumentista romano.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
pagina pag. 20
Mosca, giornalista d'opposizione pestato e ucciso CADONO uno dopo l'altro i
giornalisti in Russia. E un nuovo decesso va ad allungare ulteriormente la scia
di sangue che percorre la stampa e l'opposizione a Mosca. Sergei Protazanov,
redattore di un piccolo giornale locale, è morto nella notte tra sabato e
domenica nel sobborgo moscovita di Khimki, in seguito alle percosse
subite.Stava lavorando a un'inchiesta sui brogli delle elezioni del primo marzo
per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. La notte precedente Lev Ponomariov, il capo di una Ong per i
diritti umani, è stato
aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. Forte denuncia di «Reporter
senza frontiere» contro «la spaventosa serie di attacchi contro giornalisti».
( da "Giornale.it, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 79 del
2009-04-02 pagina 16 Scia di sangue in Russia: ucciso un altro giornalista
Sergei Protazanov, 40 anni, denunciava brogli elettorali e affari poco chiari
sul quotidiano di un sobborgo di Mosca di Matteo Buffolo Se mai li aveva
abbandonati, la paura è tornata prepotente fra i
giornalisti russi e gli attivisti per i diritti umani. Dopo che anche il presidente Dmitry Medvedev aveva ammesso che
in Russia ci sono stati omicidi politici che hanno visto vittime dei
giornalisti, l'opinione pubblica della terra degli zar è stata colpita da altri
due casi: la morte di Sergei Protazanov, un giornalista-tipografo-impaginatore
del giornale «Il Consenso Civile» del sobborgo moscovita di Khimki e
l'aggressione a Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, famoso nella capitale già dai tempi del regime
sovietico. «Ci sono stati omicidi politici, ne sono certo. Non in tutti i casi
è così, ma in alcuni di sicuro», aveva detto Medvedev. E fra i casi controversi
è destinato anche a rientrare quello della morte del quarantenne Protazanov:
fonti investigative sostengono che sia morto a causa di un'intossicazione da
farmaci, altri invece dicono che è successo tutto in seguito a un'aggressione
subita domenica da parte di sconosciuti. E a sostenere questa tesi non ci
sarebbero soltanto attivisti, ma anche una figura istituzionale come Oleg
Mitvol, numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente. Perché
proprio un problema ambientale sarebbe al centro del "giallo": la
municipalità di Khimki e gruppi di ambientalisti si scontrano da mesi sul
passaggio di un'autostrada. E a Khimki, già nei mesi scorsi, per gli stessi
temi era stato minacciato Mikhail Beketov, direttore del quotidiano di
opposizione Khimkinskaja Pravda («La verità di Khimki»). Minacce culminate in
novembre con una feroce aggressione che lo ha mandato in coma e in seguito alla
quale ha subito l'amputazione di una gamba. Ma alcuni sostengono anche che
Protazanov stesse per pubblicare una sua inchiesta su presunti brogli
elettorali. È andata "meglio" a Lev Ponomariov, che è stato aggredito
martedì sera a Mosca da "ignoti" ed è già stato dimesso
dall'ospedale. Avvicinato col pretesto di una sigaretta, è stato malmenato e
anche se le sue condizioni non sembrano gravi dovrà sottoporsi ad esami più
approfonditi. «Quello che mi inquieta di più - ha detto la moglie - è che da
tempo sosteneva di essere pedinato». Di certo Ponomariov è sempre stato molto
critico con il Cremlino e nel passato aveva collaborato anche con Stanislav
Markelov, l'avvocato difensore delle cause cecene, ucciso nei mesi scorsi
insieme alla giornalista Anastasia Baburova della Novaya Gazeta, lo stesso
giornale di Anna Politkovskaia. «Sono fermamente convinto che sia una vendetta
e non la semplice aggressione di alcuni balordi - ha spiegato Ponomariov -. Al
tempo stesso, tuttavia, non saprei dire chi potrebbe essere dietro a questo
attacco su commissione, anche se sicuramente ho dato fastidio a qualcuno. Di
certo non fermeranno la mia attività: non perché io sia un eroe ma perché è la
mia vita», ha concluso auspicando che lo Stato intervenga per fermare le
aggressioni. «L'aggressione contro Ponomariov è un segnale allarmante», ha
commentato Aleksandr Verkhvski, direttore dell'ong Sova. E gli ha fatto eco
Tatiana Lokshina, responsabile della sede di Mosca dell'organizzazione
statunitense Human Rights Watch: «È vergognoso, questo incidente testimonia che
l'atmosfera nella quale opera la società civile russa è inaccettabile». Se sia
inaccettabile anche per le autorità, lo dimostreranno le prossime azioni di
Medvedev e Putin. Quel che è certo è che nei giorni del G20 l'immagine della
Russia si appanni di nuovo. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4
- 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 79 del
2009-04-02 pagina 10 «La fatwa non potrà fermarmi» di Redazione «La mia
battaglia per i diritti delle donne musulmane non si ferma. Non è certo la
fatwa di alcuni imam nostrani e "fai da te" che purtroppo controllano
anche alcune moschee italiane, a farmi paura. Del resto, non è una novità, ci
sono tante donne, anche nei paesi arabi, che ricevono fatwe perché non stanno
in silenzio, ci sono pure tantissimi giornalisti che
vengono querelati perché parlano di Islam e di diritti umani. Chi minaccia sono gli estremisti
cosiddetti islamici che sono anche qui in Italia e che alimentano l'odio. Ma
noi andiamo avanti». È abbastanza serena l'onorevole Souad Sbadi, deputata Pdl
e presidente dell'associazione Donne marocchine in Italia. Serena e al
tempo stesso determinata al massimo a non lasciarsi intimidire dalla campagna
di odio che negli ultimi mesi l'ha presa di mira, tanto che è stato necessario
metterla sotto scorta. Una campagna che in questi giorni ha avuto una
recrudescenza, con un'escalation di minacce. Intimidazioni che non impediscono
comunque alla deputata Pdl di origine marocchina di continuare a svolgere tutte
le sue attività, di andare alla Camera, di accompagnare i figli a scuola.
Rabbia per essere costretta a una vita blindata per le minacce di persone che,
almeno in teoria, provengono dalla stessa cultura, dalla stessa religione? «No,
non c'è tempo per la rabbia. Io - sottolinea l'onorevole Sbai - sono laica di
cultura islamica. E mi ritengo fortunata, perché vivo in un paese civile, dove
i diritti sono riconosciuti e rispettati, dove esiste la sacralità della vita.
Se guardiamo invece come vivono le donne afghane lì si che davvero la rabbia
esplode. Le donne che vivono nei territori arabi e che hanno la forza di dire
la loro sui diritti quelle sì che sono coraggiose. Non sarà una fatwa a fermare
il mio impegno. Con questi sistemi non metteranno a tacere né me né i moderati,
che sono la maggioranza, che la pensano come me». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI
SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "AltaLex" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Trasporto
aereo: le sanzioni per la violazione dei diritti dei disabili Decreto legislativo
24.02.2009 n° 24 , G.U. 24.03.2009 Commenta | Stampa | Segnala | Condividi Sarà
soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 40.000 euro il
vettore aereo, un suo agente o un operatore turistico, che rifiuta per motivi
di disabilità o di mobilità ridotta di accettare una prenotazione per un volo.
E' quanto prevede il Decreto Legislativo 24 febbraio 2009, n. 24 (pubblicato in
Gazzetta Ufficiale 24 marzo 2009) con il quale è stata emanata la disciplina
sanzionatoria in materia di violazione di diritti dei
c.d. diversamente abili nel trasporto aereo. In particolare tra le altre
sanzioni amministrative previste si segnalano: da 30.000 a 120.000 euro nel caso
in cui venga rifiutato l'imbarco a una persona con disabilità o a mobilità
ridotta al di fuori dei casi di deroga di cui all'articolo 4, lettere a) e b)
del regolamento; da 20.000 a 80.000 euro nel caso in cui a seguito di un
imbarco rifiutato a causa di una delle ragioni di deroga sopra citate non si
provveda al rimborso del biglietto o all'offerta di un volo alternativo anche
all'eventuale accompagnatore; da 5.000 a 20.000 euro nel caso in cui il gestore
aeroportuale non designi in modo chiaro i punti di arrivo e di partenza per le
persone con disabilità o a mobilità ridotta, sia all'interno che all'esterno
dei terminal. Vengono inoltre previsti determinati obblighi per l'assistenza
dei vettori aerei nei confronti dei disabili, il cui mancato rispetto è punito
con una sanzione amministrativa da 10.000 a 40.000 euro: trasporto in cabina
dei cani da assistenza riconosciuti; oltre agli apparecchi medici, trasporto di
al massimo due dispositivi di mobilità per persona con disabilità o persona a
mobilità ridotta, comprese sedie a rotelle elettriche, previo preavviso di
quarantotto ore e limitatamente allo spazio disponibile a bordo dell'aeromobile
nonchè nel rispetto della pertinente normativa relativa alle merci pericolose;
comunicazione delle informazioni essenziali sul volo in formato accessibile;
assistenza, quando necessario, alle persone affinchè possano raggiungere i
servizi igienici; attribuzione, se possibile, di un posto che tenga conto delle
singole esigenze del disabile e di un posto vicino al disabile stesso per
l'accompagnatore. (Altalex, 2 aprile 2009) Amministrativo | Trasporti e
navigazione DECRETO LEGISLATIVO 24 febbraio 2009, n. 24 Disciplina
sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n.
1107/2006 relativo ai diritti delle persone con
disabilita' e delle persone a mobilita' ridotta nel trasporto aereo. (GU n. 69
del 24-3-2009) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87 della
Costituzione; Vista la legge 25 febbraio 2008, n. 34, recante disposizioni per
l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle
Comunita' europee (legge comunitaria 2007) ed, in particolare, l'articolo 3,
comma 1, recante delega al Governo per la disciplina sanzionatoria di
violazioni di disposizioni comunitarie; Visto il regolamento (CE) n. 1107/2006
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilita' e delle persone a
mobilita' ridotta nel trasporto aereo; Visto il Codice della navigazione di cui
al regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, come modificato dai decreti legislativi
9 maggio 2005, n. 96, e 15 marzo 2006, n. 151; Vista la legge 24 novembre 1981,
n. 689, recante modifiche al sistema penale; Vista la legge 5 febbraio 1992, n.
104, recante legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate; Visto il decreto
legislativo del 25 luglio 1997, n. 250, istitutivo dell'Ente nazionale per
l'aviazione civile (ENAC); Visto il decreto-legge 8 settembre 2004, n. 237,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2004, n. 265, recante
interventi urgenti nel settore dell'aviazione civile; Visto il decreto
legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante il codice del consumo a norma
dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229; Visto il decreto
legislativo 27 gennaio 2006, n. 69, recante disposizioni sanzionatorie per la
violazione del regolamento (CE) n. 261/2004 che istituisce regole comuni in
materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco,
di cancellazione del volo o di ritardo prolungato; Visto il decreto del
Ministro dei trasporti in data 24 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 184 del 9 agosto 2007, afferente alla designazione dell'ENAC quale
organismo responsabile dell'applicazione del regolamento (CE) n. 1107/2006;
Visto il contratto di programma tra il Ministro dei trasporti, di concerto con
i Ministri dell'economia e delle finanze e della difesa, e l'ENAC, sottoscritto
il 14 febbraio 2008, ed in particolare gli articoli 8, 10 e 20; Vista la
preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione
del 13 novembre 2008; Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della
Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del
Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 febbraio 2009; Sulla
proposta del Ministro per le politiche europee, del Ministro della giustizia e
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri
degli affari esteri, dell'economia e delle finanze, del lavoro, della salute e
delle politiche sociali e per le pari opportunita'; Emana il seguente decreto
legislativo: Art. 1. Oggetto 1. Fatto salvo quanto previsto all'articolo 1174
del Codice della navigazione, il presente decreto detta la disciplina
sanzionatoria per le violazioni del regolamento (CE) n. 1107/2006 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilita' e delle persone a
mobilita' ridotta nel trasporto aereo, di seguito denominato: «Regolamento».
Art. 2. Organismo responsabile dell'applicazione delle disposizioni 1. L'Ente
nazionale per l'aviazione civile (ENAC) e' responsabile dell'accertamento delle
violazioni ed irroga le sanzioni previste agli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9,
ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689, per le finalita' di cui
all'articolo 16 del regolamento. Art. 3. Negata prenotazione 1. Salvo che il
fatto costituisca reato, e' soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da
euro diecimila ad euro quarantamila il vettore aereo, un suo agente o un
operatore turistico, che rifiuta per motivi di disabilita' o di mobilita'
ridotta di accettare una prenotazione per un volo, fatte salve le deroghe
previste dall'articolo 4, lettere a) e b) del regolamento. Art. 4. Negato
imbarco 1. Salvo che il fatto costituisca reato, e' soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria da euro trentamila ad euro centoventimila il vettore
aereo, un suo agente o un operatore turistico che rifiuta l'imbarco a una
persona con disabilita' o a mobilita' ridotta al di fuori dei casi di deroga di
cui all'articolo 4, lettere a) e b) del regolamento. 2. Salvo che il fatto
costituisca reato, e' soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro
ventimila ad euro ottantamila il vettore aereo, un suo agente o un operatore
turistico che, rifiutato l'imbarco a causa di una delle ragioni di deroga di
cui all'articolo 4, lettere a) e b) del regolamento, non provvede al rimborso
del biglietto o all'offerta di un volo alternativo anche all'eventuale
accompagnatore, non rispettando le procedure previste dall'articolo 8 del
regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11
febbraio 2004. Art. 5. Obbligo di informazione 1. Salvo che il fatto costituisca
reato, e' soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquemila
ad euro ventimila il vettore aereo, un suo agente o l'operatore turistico che:
a) non mette a disposizione del pubblico, in formati accessibili e almeno nelle
stesse lingue rese disponibili ad altri passeggeri, le norme di sicurezza che
applica al trasporto di persone con disabilita' e di persone a mobilita'
ridotta, nonche' le eventuali restrizioni al loro trasporto o al trasporto di
attrezzature per la mobilita' a causa delle dimensioni dell'aeromobile; b) non
informa la persona con disabilita' o a mobilita' ridotta delle ragioni in base
alle quali si e' avvalso delle deroghe previste dall'articolo 4, lettere a) e
b), del regolamento e non risponde per iscritto, entro cinque giorni
lavorativi, ad una richiesta in tale senso; c) non trasmette almeno trentasei
ore prima dell'ora di partenza, purche' abbia ricevuto una notifica di
assistenza almeno 48 ore prima dell'ora stessa, le informazioni in merito a
tale notifica di assistenza ai gestori degli aeroporti di partenza, arrivo e
transito nonche' al vettore aereo effettivo; d) non comunica, non appena
possibile dopo la partenza del volo, al gestore dell'aeroporto di destinazione,
qualora sia situato nel territorio di uno Stato membro al quale si applica il
Trattato, il numero di persone con disabilita' e di persone a mobilita'
ridotta, presenti su detto volo, che richiedono l'assistenza di cui
all'allegato 1 al presente decreto, specificando la natura dell'assistenza
necessaria. 2. Salvo che il fatto costituisca reato, e' soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria da euro cinquemila a euro ventimila il gestore
aeroportuale che non adotta tutte le misure necessarie per ricevere le
notifiche di richiesta di assistenza da parte delle persone con disabilita' o a
mobilita' ridotta presso tutti i punti vendita presenti nel territorio degli
Stati membri cui si applica il Trattato, ivi compresa la vendita per telefono o
via internet. Art. 6. Designazione di punti di arrivo e di partenza 1. Salvo
che il fatto costituisca reato, e' soggetto alla sanzione amministrativa
pecuniaria da euro cinquemila ad euro ventimila il gestore aeroportuale che non
designa in modo chiaro i punti di arrivo e di partenza per le persone con
disabilita' o a mobilita' ridotta, sia all'interno che all'esterno dei
terminal, mettendo a loro disposizione, in formati accessibili, le informazioni
di base sull'aeroporto. Art. 7. Mancata assistenza da parte del gestore e norme
di qualita' 1. Salvo che il fatto costituisca reato, e' soggetto alla sanzione
amministrativa pecuniaria da euro diecimila ad euro quarantamila il gestore
aeroportuale che non adempie agli obblighi di assistenza indicati nell'allegato
1 al presente decreto. Nel caso di subappalto del servizio, la sanzione si
applica unicamente al gestore. 2. Salvo che il fatto costituisca reato, e'
soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro duemilacinquecento ad
euro diecimila il gestore aeroportuale che non fissa e rende pubbliche le norme
di qualita' per l'assistenza di cui all'allegato 1 al presente decreto, ad
eccezione degli aeroporti commerciali con transito annuo di passeggeri
inferiore a centocinquantamila. Art. 8. Obblighi di formazione del personale 1.
Salvo che il fatto costituisca reato, sono soggetti alla sanzione
amministrativa pecuniaria da euro duemilacinquecento ad euro diecimila il
vettore aereo e il gestore aeroportuale che: a) non garantiscono personale,
compreso quello alle dipendenze di un subappaltatore, adeguato alle esigenze
delle persone con disabilita' o a mobilita' ridotta; b) non provvedono
affinche' tutto il personale che lavora in aeroporto a diretto contatto con i
viaggiatori, abbia frequentato corsi di formazione finalizzata alla conoscenza
delle problematiche afferenti alla disabilita' in modo di essere idoneo
all'assistenza alle persone con disabilita' o a mobilita' ridotta; c) non
garantiscono che tutti i nuovi dipendenti frequentino corsi di formazione sulla
disabilita' e che tutto il personale segua corsi di aggiornamento in materia.
Art. 9. Mancata assistenza da parte dei vettori aerei 1. Salvo che il fatto
costituisca reato, e' soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro
diecimila ad euro quarantamila il vettore aereo che non adempie alle disposizioni
di cui all'allegato 2 del presente decreto. Art. 10. Aggiornamento degli
importi delle sanzioni 1. A decorrere dal 1° gennaio 2011, gli importi delle
sanzioni di cui agli articoli 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 sono aggiornati mediante
applicazione dell'incremento pari all'indice nazionale dei prezzi al consumo
per l'intera collettivita', rilevato dall'ISTAT nel biennio precedente. 2. Con
decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell'economia
e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da
adottarsi entro il 1° dicembre di ogni biennio, sono aggiornati i nuovi limiti
delle sanzioni amministrative pecuniarie che si applicano dal 1° gennaio
dell'anno successivo. Art. 11. Istituzione fondo speciale 1. E' istituito presso
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un fondo speciale per le
iniziative di ricerca e di informazione a favore dei passeggeri con disabilita'
o a mobilita' ridotta, da finanziarsi con le entrate derivanti
dall'applicazione delle sanzioni previste dal presente decreto. 2. Con decreto
del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle
infrastrutture e dei trasporti, del lavoro, della salute e delle politiche
sociali e per le pari opportunita', sono definite le modalita' di destinazione
al fondo speciale e di impiego delle predette entrate. Art. 12. Disposizioni
finali 1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri ne' minori entrate per la finanza pubblica. 2. L'ENAC provvede
ai compiti, di cui all'articolo 2, con le risorse umane, strumentali e
finanziarie disponibili a legislazione vigente. Il presente decreto, munito del
sigillo dello Stato, sara inserito nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di
osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 24 febbraio 2009 NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Ronchi, Ministro per le
politiche europee Alfano, Ministro della giustizia Matteoli, Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti Frattini, Ministro degli affari esteri Tremonti,
Ministro dell'economia e delle finanze Sacconi, Ministro del lavoro, della
salute e delle politiche sociali Carfagna, Ministro per le pari opportunita'
Visto, il Guardasigilli: Alfano Allegato 1 (Previsto dall'articolo 7, comma 1)
ASSISTENZA SOTTO LA RESPONSABILITA' DEI GESTORI AEROPORTUALI Assistenza e
misure necessarie per consentire alle persone con disabilita' e alle persone a
mobilita' ridotta di: 1) comunicare il loro arrivo all'aeroporto e la richiesta
di assistenza ai punti designati all'interno e all'esterno dei terminal; 2)
spostarsi da un punto designato al banco dell'accettazione; 3) adempiere alle
formalita' di registrazione del passeggero e dei bagagli; 4) procedere dal
banco dell'accettazione all'aeromobile, espletando i controlli per
l'emigrazione, doganali e di sicurezza; 5) imbarcarsi sull'aeromobile, mediante
elevatori, sedie a rotelle o altra assistenza specifica necessaria; 6)
procedere dal portellone dell'aeromobile al posto a sedere; 7) riporre e
recuperare il bagaglio a bordo; 8) procedere dal posto a sedere al portellone
dell'aeromobile; 9) sbarcare dall'aeromobile, mediante elevatori, sedie a
rotelle o altra assistenza specifica necessaria; 10) procedere dall'aeromobile
alla sala ritiro bagagli e ritirare i bagagli, completando i controlli per
l'immigrazione e doganali; 11) procedere dalla sala ritiro bagagli a un punto
designato; 12) prendere i voli in coincidenza, se in transito, con assistenza a
bordo e a terra, all'interno dei terminal e tra di essi, a seconda delle
esigenze specifiche; 13) recarsi ai servizi igienici in caso di necessita'.
Quando una persona con disabilita' o una persona a mobilita' ridotta e'
assistita da un accompagnatore, questa persona deve, qualora ne sia richiesta,
poter prestare la necessaria assistenza in aeroporto nonche' per l'imbarco e lo
sbarco. Gestione a terra di tutte le necessarie attrezzature per la mobilita',
comprese le sedie a rotelle elettriche, previo preavviso di quarantotto ore e
limitatamente allo spazio disponibile a bordo dell'aeromobile nonche' nel
rispetto della pertinente normativa relativa alle merci pericolose.
Sostituzione temporanea di attrezzatura per la mobilita' danneggiata o
smarrita, tenendo presente che la sostituzione con presidi comparabili potrebbe
non essere fattibile. Assistenza a terra per cani da assistenza riconosciuti.
Comunicazione delle informazioni sui voli in formato accessibile. Allegato 2
(Previsto dall'articolo 9) ASSISTENZA DA PARTE DEI VETTORI AEREI Trasporto in
cabina dei cani da assistenza riconosciuti, nel rispetto della regolamentazione
nazionale. Oltre agli apparecchi medici, trasporto di al massimo due
dispositivi di mobilita' per persona con disabilita' o persona a mobilita'
ridotta, comprese sedie a rotelle elettriche, previo preavviso di quarantotto
ore e limitatamente allo spazio disponibile a bordo dell'aeromobile nonche' nel
rispetto della pertinente normativa relativa alle merci pericolose.
Comunicazione delle informazioni essenziali sul volo in formato accessibile.
Realizzazione di ogni sforzo ragionevole al fine di attribuire, su richiesta, i
posti a sedere tenendo conto delle esigenze delle singole persone con
disabilita' o a mobilita' ridotta, nel rispetto dei requisiti di sicurezza e
limitatamente alla disponibilita'. Se necessario, assistenza alle persone
affinche' possano raggiungere i servizi igienici. Qualora una persona con
disabilita' o una persona a mobilita' ridotta sia assistita da una persona di accompagnamento,
il vettore aereo effettua ogni sforzo ragionevole per attribuire a tale persona
un posto a sedere vicino alla persona con disabilita' o alla persona a
mobilita' ridotta. Commenta | Stampa | Segnala | Condividi |
( da "Stampaweb, La"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
DALLINVIATO
A LONDRA Patto con Mosca su disarmo e crisi regionali, intesa con Pechino sulla
risposta alla crisi economica: nella cornice della Winfield House Barack Obama
coglie con Russia e Cina i primi successi del viaggio europeo. Gli incontri con
i colleghi
Dmitri Medvedev e Hu Jintao si svolgono in rapida successione nella stessa sala
e sulle stesse poltrone - cambiano solo le bandiere del leader ospite alle
spalle - e si concludono con gli annunci dei summit: a Mosca in luglio e a
Pechino in autunno. Obama puntava sui due faccia a faccia per gettare le basi
della nuova proiezione planetaria degli Stati Uniti e i documenti bilaterali
diffusi al termine dei colloqui riassumono quanto ha ottenuto. Nel caso della
Russia il documento, lungo e disseminato di dati, parte dal patto per dare
inizio ai negoziati sul nuovo trattato sulla riduzione delle armi strategiche,
considerato da Washington la scorciatoia per disinnescare il «perdurante
dissenso sullo scudo antimissile». Subito dopo vengono le crisi regionali e lo
spettro delle convergenza con Medvedev è ampio: lotta alla proliferazione
nucleare, Al Qaeda in Afghanistan e Pakistan «minaccia Stati Uniti e Russia» e
lIran «ha diritto al nucleare civile» non a
quello militare e dunque «deve cooperare con lOnu». Le tensioni sul Caucaso, frutto
della guerra estiva in Georgia, vengono relegate nellultima
pagine, dove si parla di «impegno comune» per stabilizzare la regione al centro
del contenzioso fra Nato e Russia. Obama e Medvedev puntano a «rilanciare e
intensificare»
i rapporti fra lAlleanza e Mosca e questo lascia
intendere che lallargamento della Nato a Ucraina e Georgia - del quale
peraltro non si parla - potrebbe essere congelato. Sul fronte economico la
risposta alla crisi è nella formazione di una «commissione per intensificare gli
scambi» e nella partnership per realizzare «tecnologie per lo sviluppo di
tecnologie alternative» a cui entrambi guardano con interesse. Per Obama
significa aver disinnescato le tensioni ereditate da Bush e poter iniziare a
lavorare al summit di luglio puntando a quella che un alto funzionario della
Casa Bianca definisce una «partnership globale» capace di «lasciarsi alle
spalle le mentalità della Guerra Fredda». La soddisfazione del presidente è
palpabile quando dice, con tono quasi di ossequio: «Ringrazio il presidente
Medvedev per aver trovato il tempo di venirmi a trovare e discutere i mutui
interessi». E il russo ricambia: «Abbiamo iniziato a scrivere una nuova pagina
delle nostre relazioni bilaterali». Con Hu Jintao invece le convergenze sono
soprattutto economiche, evidenziate dal lancio del «Dialogo economico e
strategico» bilaterale che vedrà impegnati i ministri degli Esteri e del Tesoro
di entrambi i Paesi creando una «task force» ad alto livello per coordinare le
mosse anzitutto sulla risposta alla crisi globale. Ciò significa che al
Segretario di Stato Hillary Clinton viene assegnato un ruolo di primo piano nei
rapporti con il gigante cinese. E avrà molto da lavorare perché, come dicono
fonti della Casa Bianca, «Obama ha parlato a Hu anche di Darfur, Tibet e
diritti umani» ovvero delle questioni che stanno più a
cuore agli elettori democratici ma irritano Pechino. A conferma della schiarita
bilaterale cè comunque laccettazione da parte di
Hu della visita a Pechino di Gary Roughead, capo delle operazioni della Us Navy,
che formalmente andrà in aprile a partecipare «ai festeggiamenti per il 60°
anniversario della Marina militare cinese» ma in realtà andrà a discutere con
gli altri gradi dellArmata del Popolo
accordi
per evitare il ripetersi di crisi come quella avvenuta di recente nel Mar della
Cina fra unità dei due eserciti in acque territoriali contese. Trapela anche
che si è parlato a lungo del missile intercontinentale che la Corea del Nord
intende lanciare nei prossimi giorni: potrebbe essere questa la prima crisi
destinata a mettere alla prova i diplomatici sorrisi di Winfield.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno,
Il (Milano))
Argomenti: Diritti umani
VETRINA ESTERI
pag. 20 Mosca, giornalista d'opposizione pestato e ucciso CADONO uno dopo
l'altro i giornalisti in Russia. E un nuovo decesso va ad allungare
ulteriormente la scia di sangue che percorre la stampa e l'opposizione a Mosca.
Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto nella notte
tra sabato e domenica nel sobborgo moscovita di Khimki, in seguito alle
percosse subite.Stava lavorando a un'inchiesta sui brogli delle elezioni del
primo marzo per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. La notte precedente Lev Ponomariov, il capo di una Ong per i
diritti umani, è stato
aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. Forte denuncia di «Reporter
senza frontiere» contro «la spaventosa serie di attacchi contro giornalisti».
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Giovedì 02
Aprile 2009 Chiudi Moony Witcher, (pseudonimo per Roberta Rizzo, giornalista),
la scrittrice fantasy che ha ideato il Fantasio Festival, la prima
manifestazione italiana dedicata alla creatività dei ragazzi, lascia la
direzione dell'evento che in due anni, ha attirato a Perugia circa 120mila
persone. «E' con amarezza che ho preso questa decisione, in quanto due anni fa
sono stata io stessa ideare e realizzare il Fantasio Festival e ho ho assunto
la direzione artistica dell'evento gratuitamente - spiega la scrittrice che ha
creato la sa di Nina, di Geno Hastor Venti e che ha inventato il personaggio di
Gatto Fantasio, in seguito al successo che ha avuto il gatto fucsia, simbolo
del Festival -. Quest'anno, anche se il festival si farà lo stesso, non è stato
possibile reperire finanziamenti tali che permettessero di realizzare il
programma che avevo ideato, su un tema di grande importanza e attualità come i diritti umani». Secondo la Witcher, oltre a tagli da parte degli sponsor
privati, «nemmeno le istituzioni locali hanno sostenuto il festival in un anno
particolare. Speravo che una città come Perugia avesse intuito l'importanza di
uno spazio creativo e culturale, della presenza di artisti di livello nazionale
e internazionale che si sono confrontati con i bambini, soprattutto dopo
l'immagine negativa di Perugia che era emersa in seguito a gravi fatti di
cronaca nera. Invece..».
( da "Avvenire" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
MONDO
02-04-2009 Con Hu spunta il tabù diritti umani DI ELENA MOLINARI L avoro comune
su Corea del Nord, Iran ma soprattutto crisi economica. Ma, questa volta, senza
dimenticare i diritti umani.
Nel loro primo faccia a faccia Barack Obama e l'omologo cinese Hu Jintao hanno
messo al centro della cooperazione fra Washington e Pechino l'urgenza di
rafforzare la crescita dei rispettivi Paesi e rivedere il sistema finanziario
internazionale, in modo da evitare il ripetersi di terremoti finanziari come
quello che ha sconvolto il pianeta lo scorso anno. Messe da parte le critiche
americane per la continua sottovalutazione della moneta cinese, il presidente
Usa ha lodato il pacchetto di stimolo varato dal governo di Pechino. Mentre Hu
ha rinnovato il suo impegno a fare quello che il mondo ha più bisogno, vale a
dire incitare milioni di cinesi a continuare a consumare, garantendo così al
Paese di continuare a crescere e di trainare la ripresa globale. Ma dopo lo
scalpore suscitato dall'affermazione del segretario di Stato Hillary Clinton di
non voler «lasciare che le tensioni sui diritti umani
intralcino altri punti di cooperazione», ieri Stati Uniti e Cina hanno
concordato fare ripartire almeno «la discussione sui diritti umani»
il prima possibile. Durante l'incontro l'inquilino della Casa Bianca ha quindi
accettato l'invito a recarsi in visita a Pechino nella seconda metà del 2009
(il presidente George W. Bush aveva fatto una controversa visita in Cina la
scorsa estate durante le Olimpiadi mentre infuriava la protesta dei monaci del
Tibet). I due leader hanno annunciato anche la creazione di un gruppo di alto
livello «per il dialogo strategico ed economico» fra le rispettive potenze.
Accordo anche sulla necessità di rivedere la struttura di comando delle
istituzioni finanziarie internazionali in modo da rispecchiare il nuovo peso
dei mercato dei Paesi emergenti come appunto la Cina. Obama e Hu hanno deciso
di continuare a lavorare insieme su problemi come la denuclearizzazione della
penisola coreana e l'emergenza umanitaria nel Sudan. È
stato concordato di aumentare la cooperazione sull'ambiente, la lotta al
cambiamento del clima, la ricerca di energia pulita e rinnovabile, settori nei
quali l'Occidente accusa la Cina di non fare abbastanza. Pronto un gruppo di
contatto strategico ed economico Visita a Pechino entro l'anno per il capo
della Casa Bianca Stretta di mano fra Hu Jintao e Obama, vicino alla Clinton
(Ap)
( da "Avvenire" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
MONDO
02-04-2009 Ginevra Consiglio per i diritti umani,
svolta Usa: «Pronti a candidarsi per un seggio Onu» NEW YORK. Nuova svolta
dell'America di Barack Obama sul fronte delle istituzioni multilaterali: gli
Stati Uniti sono pronti a candidarsi a un seggio nel Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, organismo Onu con sede a Ginevra
apertamente boicottato negli anni scorsi dall'amministrazione Bush. Si tratta
di un nuovo segnale di inversione di rotta nella politica estera della nuova
squadra a Washington. La decisione hanno annunciato il segretario di Stato
Hillary Clinton e l'ambasciatrice all'Onu Susan Rice è stata presa come parte
di una «nuova era di impegno» con altre nazioni «per far progredire gli
interessi degli Stati Uniti» nel mondo. «I diritti umani sono un elemento essenziale nella
nostra politica estera», ha detto Clinton. Per la Rice «sono le vittime di
abusi in tutto il mondo che hanno bisogno di un Consiglio per i Diritti Umani equilibrato e credibile».
La decisione è stata duramente criticata dai conservatori: «È come salire sul
Titanic dopo che ha urtato l'iceberg», ha commentato John Bolton, nel
2005 e 2006 ambasciatore all'Onu di Bush. Secondo Bolton la disponibilità
americana alla candidatura «legittima qualcosa che non merita legittimazione».
Critiche sono arrivate anche da associazioni ebraiche come l'AntiDefamation
League e il centro Simon Wiesenthal secondo cui cui, ad oggi, l'unico Paese che
finora si è attirato le bacchettate ripetute del Consiglio è stato Israele:
altre nazioni, dalla Cina al Sudan, l'hanno fatta franca. Gli Stati Uniti hanno
annunciato la loro candidatura a fianco di Belgio e Norvegia alle elezioni del
15 maggio quando verranno decisi tre seggi occidentali dei 47 del Consiglio. La
Nuova Zelanda, che aveva deciso di entrare in pista, si è fatta da parte per
garantire a Washington una elezione non contestata. Gli Stati Uniti occuperanno
il seggio con mandato triennale. Nel Consiglio dei Diritti
Umani non esiste il diritto di veto come invece è prerogativa Usa (assieme agli
altri membri permanenti, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina) in Consiglio di
Sicurezza. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha dato il benvenuto al
nuovo corso di Washington: «È un segnale concreto nella nuova era di impegno
inaugurata dall'amministrazione Obama», ha detto un portavoce. Esulta il
segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon Critico John Bolton: «È come salire a
bordo del Titanic»
( da "Avvenire" del
02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
E' VITA
02-04-2009 Il Mpv si riorganizza con un nuovo statuto Con l'articolo 3
l'assemblea ha confermato e precisato gli scopi del movimento DI PIERO PIROVANO
I l Movimento per la vita italiano, con l'assemblea che si è svolta a
Chianciano ( il 28 e il 29 marzo scorsi presso l'Hotel Santa Chiara) si è
preparato ad affrontare un nuovo triennio di attività con il massimo di
efficenza e determinazione. Lo ha fatto rinnovando i propri organi statutari e
aggiornando il proprio statuto. All'assemblea, riunita in seconda convocazione,
hanno partecipato, con i presidenti o loro delegati, 258 associazioni federate
nel Movimento per la vita italiano ( Movimenti locali, Centri e Servizi di
aiuto alla vita, Case di accoglienza). L'esito della votazione per rinnovare gli
organi statutari ( consiglio direttivo, probiviri e revisori dei conti) è
pubblicato in questa stessa pagina. Qui mi limito a sottolineare che il Mpv ha
confermato in Carlo Casini il proprio leader attribuendogli ben 226 prefe-
renze. Quanto allo statuto, l'assemblea, presieduta dal magistrato Giuseppe
Anzani, ha introdotto alcune norme per ottimizzare la presenza del Movimento
nella società con il coordinamento a livello territoriale ( comunale,
provinciale e regionale). Particolarmente dibattuto è stato l'articolo 3 con il
quale viene indicato lo scopo del Mpv. Pubblichiamo integralmente il testo
approvato: La Federazione opera per un generale
rinnovamento della società e considera a tal fine il diritto alla vita come
prima espressione della dignità umana, fondamento di ogni altro diritto
dell'uomo, garanzia di una corretta definizione e promozione della libertà, del
diritto, della democrazia e della pace. Tenendo in particolare considerazione
la dignità della persona e la crescita e lo sviluppo della stessa nell'ambito
naturale di una stabile famiglia, la Federazione svolge attività negli ambiti
dell'assistenza sociale e socio-sanitaria, della beneficenza, dell'educazione e
formazione, della cultura, dell'informazione, dello spettacolo, della tutela
dei diritti umani e civili, dell'aggiornamento e
ricerca, della legislazione. In tale contesto la Federazione si propone di
difeneditoria dere la vita di ogni essere umano senza eccezioni, dal
concepimento e in tutto l'arco del suo sviluppo, fino alla morte naturale. La
Federazione promuove, sia a livello individuale che di gruppi sociali naturali
od organizzati, l'affermazione di una cultura autenticamente aperta al
riconoscimento, all'accoglienza e alla protezione di ogni essere umano, in
qualsiasi fase del suo sviluppo ed in qualsiasi condizione esso si trovi. Sono
pertanto compiti specifici della Federazione la tutela e la promozione della
vita umana, con particolare riferimento a quelle fasi in cui maggiormente il
diritto all'esistenza o l'uguale dignità degli esseri umani
siano negati o posti in forse dal costume o dalle leggi. Per tali ragioni la
Federazione si oppone anche alla legge 194/ 78, così come ad ogni provvedimento
che voglia introdurre o legittimare pratiche abortive, eutanasiche e di
manipolazione della vita umana.. L'assemblea di Chianciano. Sopra: Paola
Mancini, Giuseppe Anzani e Carlo Casini
(
da "Arena.it, L'"
del 02-04-2009)
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(
da "WindPress.it"
del 02-04-2009)
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(
da "Reuters Italia"
del 02-04-2009)
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(
da "Giornale.it, Il"
del 02-04-2009)
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(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
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(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
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(
da "Mattino, Il
(Nazionale)" del 02-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
Argomenti: Diritti umani
(
da "Corriere della Sera"
del 02-04-2009)
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(
da "Corriere della Sera"
del 02-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Corriere della Sera"
del 02-04-2009)
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(
da "Sicilia, La"
del 02-04-2009)
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(
da "Sestopotere.com"
del 02-04-2009)
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(
da "Napoli.com"
del 02-04-2009)
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(
da "Alto Adige"
del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Libertà"
del 03-04-2009)
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(
da "Cittadino, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Resto del Carlino,
Il (Cesena)" del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Nazione, La (Prato)"
del 03-04-2009)
Pubblicato anche in: (Nazione,
La (Prato))
Argomenti: Diritti umani
(
da "Unita, L'"
del 03-04-2009)
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(
da "Nuova Sardegna, La"
del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Resto del Carlino,
Il (Forlì)" del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Resto del Carlino,
Il (Forlì)" del 03-04-2009)
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(
da "Centro, Il"
del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "Nuova Venezia, La"
del 03-04-2009)
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(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Corriere della Sera"
del 03-04-2009)
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(
da "Manifesto, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 03-04-2009)
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(
da "Tirreno, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Stampa, La"
del 03-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(
da "marketpress.info"
del 03-04-2009)
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(
da "Stampa, La"
del 03-04-2009)
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(
da "marketpress.info"
del 03-04-2009)
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(
da "Provincia Pavese,
La" del 03-04-2009)
Pubblicato anche in: (Corriere
delle Alpi)
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(
da "Repubblica, La"
del 03-04-2009)
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(
da "Reuters Italia"
del 03-04-2009)
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(
da "Tirreno, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Repubblica.it"
del 03-04-2009)
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(
da "Articolo21.com"
del 03-04-2009)
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(
da "Avvenire"
del 03-04-2009)
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(
da "Avvenire"
del 03-04-2009)
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(
da "Avvenire"
del 03-04-2009)
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(
da "Reuters Italia"
del 03-04-2009)
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(
da "Articolo21.com"
del 03-04-2009)
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(
da "Repubblica.it"
del 03-04-2009)
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(
da "Targatocn.it"
del 03-04-2009)
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(
da "Grecale, Il"
del 03-04-2009)
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(
da "Reuters Italia"
del 03-04-2009)
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(
da "WindPress.it"
del 03-04-2009)
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(
da "Cittàdellaspezia.com"
del 03-04-2009)
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(
da "Savona news"
del 03-04-2009)
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(
da "Romania Libera"
del 03-04-2009)
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