CENACOLO DEI COGITANTI |
Il nostro carcere è una
tortura ( da "Manifesto,
Il" del 18-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: SENTENZA EUROPEA Il nostro carcere
è una tortura Patrizio Gonnella* Patrizio Gonnella* Il signor Kalashnikov è
stato il primo cittadino-detenuto a ricorrere alla Corte europea dei diritti
umani e a ottenere una condanna di uno stato (nel suo caso la Russia) per gli
effetti tragici del sovraffollamento carcerario.
VAL DI
CEMBRA ( da "Trentino"
del 19-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Lorenzo Passerini ROVERETO DIRITTI
UMANI Perché la Lega pensa solo ai tibetani? Il partito della rifondazione
comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune considerazioni sulla mostra
"Diritti umani: quali?" organizzata dall'ass.
Samten Choling e dal suo
presidente Festini Brosa, consigliere della
circoscrizione Centro storico - Piedicastello per la
Lega Nord.
Sanremo: anziani mandati
via, lo sconcerto di un lettore ( da "Sanremo
news" del 19-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La donna dice 'ma è tutto occupato
e qui c'è un pò d'ombra'. 'Qui
non potete stare' ribatte il vigile. Allora l'uomo anziano si alza e incredulo,
borbottando, un po' traballante con la moglie se ne va... Non aggiungo altro.
Diritti umani...? Discernimento...?".
ahmadinejad "rimproverato" salta la nomina del suo vice
- giampaolo cadalanu
( da "Repubblica, La"
del 20-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: rapporto datato 6 novembre 1990 del
Rappresentante speciale per i Diritti umani segnalava questo abuso
all´Assemblea generale dell´Onu. Secondo altre fonti di stampa, spesso
l´"onore" di "sposare" la condannata viene estratto a sorte
e il mullah che celebra il "matrimonio" manda il certificato di nozze
alla famiglia di lei, assieme a una confezione di dolciumi, dopo l´esecuzione.
Niente giochini
politici sui diritti umani I l partito della
rifondazione comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune considerazioni sulla
mostra
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Niente giochini
politici sui diritti umani I l partito della
rifondazione comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune considerazioni sulla
mostra «Diritti umani: quali»" organizzata dall'ass
Niente giochini politici sui diritti umani I l
partito della rifondazione comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune
considerazioni sulla mostra «Diritti umani:
Le fotografie del Tibet
che soffre ( da "Adige,
L'" del 21-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti umani: quali?» organizzata dall'associazione
buddista «Samten choling»
che per mettere in pratica il darma (dottrina) a 360
gradi prende iniziative a favore di tutti i diritti umani violati. Il progetto intende costituire un
«Tavolo dei diritti umani»: è un percorso di sensibilizzazione che pone
l'accento sulla situazione della popolazione tibetana profuga o oppressa in
patria.
SUMMER SCHOOL. Aseri apre "Diritti dell'uomo"
( da "Vita non profit online"
del 21-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: PRINCIPALI TEMATICHE TRATTATE
Diritti umani e sviluppo economico La democrazia nelle relazioni internazionali
il dialogo interculturale e interreligioso Diritti umani e multilevel
governance nell?Unione europea Il diritto internazionale ed europeo delle
migrazioni SEDE Fondazione Studium Generale Marcianum per la promozione di studi e ricerche Dorsoduro,
"Mammagialla
scoppia: troppi detenuti, poco personale e servizi fatiscenti"
( da "Viterbo Oggi.org"
del 22-07-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Mauro Palma Presidente del Comitato
Europeo per la Prevenzione della Tortura, Giancarlo Torricelli e Sara Bauli dell?Arci Viterbo e da rappresentanti dell?associazione
Antigone, si è recata al carcere Mammagialla di
Viterbo. Al termine della visita la delegazione ha messo in luce le difficili
condizioni di vita nel carcere.
( da "Manifesto, Il" del 18-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
SENTENZA
EUROPEA Il nostro carcere è una tortura Patrizio Gonnella* Patrizio Gonnella*
Il signor Kalashnikov è stato il primo cittadino-detenuto a ricorrere alla
Corte europea dei diritti umani e a ottenere una condanna di uno stato (nel suo
caso la Russia) per gli effetti tragici del sovraffollamento carcerario. Il signor Izet
Sulejmanovic è stato il secondo a ricorrere dinanzi
ai giudici europei e a vincere, seppure soli mille euro. In questo caso a
essere condannata per trattamenti inumani e degradanti simili a tortura non è
stata la Russia ma la nostra Italia. Izet Sulejmanovic per alcuni mesi è stato costretto a vivere nel
carcere romano di Rebibbia in soli
( da "Trentino" del 19-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
VAL DI CEMBRA VAL DI CEMBRA Lezioni
di matematica al sindaco Lettieri Sono un cittadino
della valle di Cembra. Dopo aver letto le
affermazioni del sindaco Lettieri, intendo esprimere
alcune riflessioni in merito alle sue dichirazioni.
Con decisione e sicurezza anche in questa nuova occasione, non certo la prima,
sostiene che la sua maggioranza assieme a quelle di Lisignago,
Lona-Lases e Giovo, rappresentano "ben più della
metà degli abitanti" della Valle di Cembra. Mi
sono preso la briga di ricercare sul sito della Regione sia i dati relativi
alle ultime elezioni comunali che quelli disponibili relativi al numero di
abitanti dei singoli comuni. Ho potuto così constatare che se si valuta
l'affermazione di Lettieri alla luce degli abitanti,
le amministrazioni da lui citate rappresentano in totale 5586 cittadini
rispetto ai 5610 delle rimanenti (dati riferiti al 2007). Se lo si valuta
tenendo conto dei soli votanti nei singoli comuni, la situazione diventa ancora
più pesantemente svantaggiosa per Cembra e compagni.
Ad onor di cronaca vorrei ricordare al Nostro, che nei quattro comuni da lui
citati, alle ultime consultazioni, le maggioranze hanno vinto per una manciata
di voti, ed in più di un caso la differenza si conta su di una sola mano.
Adriano VALLE DI CEMBRA GIUSTIZIA Quei ladri in
libertà grazie a un magistrato Siamo sempre alle solite. Il magistrato che
avrebbe dovuto confermare il fermo in carcere, degli autori dei furti di
profumi, avvenuti nelle regioni Lazio, Marche e Abruzzo, immortalati dalle
telecamere di sorveglianza mentre venivano da essi svaligiati, indi tratti in
arresto dai Carabinieri, ha pensato bene, di non convalidarne la restrizione,
poiché gli elementi in possesso, non sono stati ritenuti sufficienti ai fini
della detenzione. Morale, gli abili "faccendieri", hanno fatto
perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibili. Sicuramente, saranno
accorsi in massa al domicilio del togato, per rendergli il personale omaggio, riconoscenti, per grazia ricevuta. Andrea Bertazzoni ALA POLITICA L'abbraccio mortale del Pd a Di
Pietro L'irruzione di Grillo sulla scena congressuale del Pd deve essere
sfruttata come una opportunità per dare un'identità
più chiara al partito. La risposta però deve essere più netta rispetto a quella
data dalla commissione di garanzia che gli ha negato la tessera con un vago
"egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al Pd".
Il suo vaffa..., ricorda il fascistissimo motto "me ne frego", la cultura di
cui è portatore è da combattere. Il Pd è in grossa difficoltà ad operare
un'offensiva culturale a causa dell'innaturale alleanza con l'Idv, Grillo è solo l'ennesima espressione dell'abbraccio
mortale con il partito giustizialista. Oggi il Pd si trova ad affrontare il
mostro politico che è stato creato dal centro sinistra della II Repubblica: il
populismo giustizialista e girotondino. Franceschini
nel tentativo di frenare l'emorragia di voti ha fatto propri il linguaggio e i
temi di battaglia dell'ex-Pm. Grillo può permettersi queste provocazioni
probabilmente perché non ci si è spesi abbastanza contro quella demagogia.
Alessandro Campi, docente di Storia del pensiero politico all'Università di
Perugia, sul Riformista del 15 luglio ha osservato: "la
sinistra democratica" per anni ha sacrificato il proprio riformismo, in
materia economica e istituzionale, alla denuncia del berlusconismo
come vizio genetico della storia italiana (salvo adottarne lo stile
comunicativo). Ha coltivato un'idea di sé elitaria e snobbistica,
ha titillato la magistratura e diviso il Paese in "buoni" e
"cattivi". Più che contare sulla propria forza propositiva e su
un'autentica capacità di innovazione politica, ha puntato tutte le sue carte
sulla rovina dell'avversario, da ottenere con qualsiasi mezzo. Al momento di voltar pagina, per riprendere il filo interrotto di
un coerente riformismo, si è però trovata a fare i conti con la sua antica
immagine, ma deformata in modo parossistico, rappresentata per l'appunto da Di
Pietro". Oggi Veltroni sembra aver capito gli errori del passato
lontano e recente e, pentito per l'accordo che ha legittimato Di Pietro e lo ha
messo al centro della scena politica, predilige "il rapporto con la
formazione di Vendola, i socialisti di Nencini, i radicali" e considera Craxi "un
innovatore in grado di capire la società". Lorenzo
Passerini ROVERETO DIRITTI UMANI Perché la Lega pensa solo ai tibetani? Il
partito della rifondazione comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune
considerazioni sulla mostra "Diritti umani:
quali?" organizzata dall'ass. Samten Choling e dal suo
presidente Festini Brosa, consigliere della
circoscrizione Centro storico - Piedicastello per la
Lega Nord. Premesso che ci uniamo senza riserve a chi protesta contro
l'occupazione cinese e contro le continue violazioni dei diritti umani nei confronti dei tibetani, ci chiediamo però se tali
diritti siano da riconoscere solo ai Tibetani oppressi o se possano essere
rivendicati anche dai Palestinesi, dai Saharawi, dai
Curdi, dagli Afgani o dagli Iracheni, così come dai migranti che nell'Italia
sperano di trovare un paese amico che li protegga dalle continue violazioni nei
paesi d'origine. All'esponente della Lega Nord chiediamo quindi se e come i
suoi pensieri di "promozione del valore umano, dell'armonia religiosa e
della pace mondiale" (fonte: www.samtencholing.eu) siano compatibili con
le parole della sua interrogazione in cui chiede che venga individuata la reale
funzione degli incontri della comunità islamica, come se costoro fossero
obbligati per legge a redigere una scaletta per tranquillizzarlo, e in cui
sostiene che l'utenza trentina sia limitata da una non meglio specificata
utenza extracomunitaria nell'utilizzo delle strutture sportive. Il consigliere
dimentica evidentemente, o non conosce, gli art. 3 e 8
della nostra costituzione. Nell'attesa che Festini Brosa
dichiari di essere stato frainteso Rifondazione Comunista di Trento continua a
portare avanti la sua idea di rispetto dei diritti umani
senza l'evidente doppiogiochismo del consigliere della Lega. Paolo Retinò
( da "Sanremo news" del 19-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sanremo: anziani
mandati via, lo sconcerto di un lettore M.C. di Sanremo racconta quello che ha
visto e sentito ieri in piazza Colombo quando un vigile ha fatto alzare
un'anziana coppia dal bordo delle aiuole. "Ieri pomeriggio, alle 18 circa,
passavo per piazza Colombo all'altezza delle aiuole... vedo un vigile urbano
che si avvicina ad una copia di anziani seduta sull'accogliente bordo di una di
queste... quella più vicina al 'pino'... allora lo
seguo per vedere cosa avrebbe fatto. 'Per favore - dice - dovete alzarvi... a
seguito di un'ordinanaza del Sindaco è proibito
sedere qui... andate più in là.... dal 'pino'. La donna dice 'ma è tutto occupato e qui c'è un pò d'ombra'. 'Qui non potete
stare' ribatte il vigile. Allora l'uomo anziano si alza e incredulo,
borbottando, un po' traballante con la moglie se ne va... Non aggiungo altro. Diritti umani...? Discernimento...?".
( da "Repubblica, La"
del 20-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 16 - Esteri Ahmadinejad "rimproverato" salta la nomina del
suo vice Il Jerusalem Post: "Vergini stuprate in
cella e poi uccise" GIAMPAOLO CADALANU NASCE male il nuovo governo di
Mahmoud Ahmadinejad, anzi si sta sfaldando prima
ancora di insediarsi. Mentre si addensano le voci sulla possibile defezione di
un peso massimo come Manouchehr Mottaki,
responsabile degli Esteri, ieri è stato costretto a mollare anche Esfandiar Rahim-Mashai,
consuocero di Ahmadinejad, da lui nominato primo vice
presidente appena tre giorni prima. A convincere Rahim-Mashai
è stata l´ondata di critiche confluite sul suo nome da parte dei puri-e-duri del regime, capeggiati dalla Guida suprema,
l´ayatollah Khamenei: l´aspirante vice di Ahmadinejad
in passato non si era dimostrato abbastanza duro con i sionisti, perché aveva
detto che l´Iran era «amico del popolo israeliano, ma non del suo governo».
L´insediamento di Ahmadinejad è previsto per la prima
settimana di agosto: ma mentre i suoi ministri dovranno ricevere la fiducia dal
majlis, il Parlamento di Teheran, una procedura del
genere non è prevista per i vicepresidenti. Da qui la reazione rabbiosa dei
falchi conservatori, zoccolo duro dell´elettorato presidenziale: per loro
l´apertura di Rahim-Mashai verso lo Stato ebraico
deve essere considerata molto vicina al tradimento. Lo scontro con Israele è
inevitabilmente uno dei punti più roventi di ogni discussione a Teheran. Ieri,
per far salire ancora la temperatura del confronto, ci si è messo il Jerusalem Post, pubblicando una
choccante "intervista a un basiji".
Rinchiuso dalle autorità di Teheran per non essere stato abbastanza severo ed
aver lasciato scappar via due ragazzini di 13 e 15 anni arrestati durante le
manifestazioni pro-Moussavi, il miliziano ha
raccontato al giornale israeliano che le violenze post-elettorali sono da
attribuirsi soprattutto a «forze di sicurezza importate», cioè giovanissime
reclute portate nella capitale dalle campagne e protagoniste di abusi di ogni
genere perché dotate di ogni potere. Ma il punto più sconvolgente
dell´intervista è quando il miliziano riferisce di aver conquistato la stima
dei superiori al punto da essere «onorato» del compito di «sposare
temporaneamente» giovani vergini prima che queste venissero giustiziate. Nella
repubblica islamica una regola voluta dall´ayatollah Khomeini vieta
l´esecuzione di vergini: le ragazze condannate vengono violentate prima di
essere messe a morte, perché non vadano in Paradiso. «Mi dispiace, ma so che il
matrimonio era legale», dice il basiji, aggiungendo
che le giovani temevano lo stupro più della morte, urlavano e si battevano, al
punto che i carcerieri dovevano mettere sonniferi nel cibo per "prepararle
alle nozze". La "tradizione" di far violentare le giovani prima
di presentarle al boia era già nota: sono passati quasi vent´anni da quando un rapporto datato 6 novembre 1990 del Rappresentante speciale per i
Diritti umani segnalava questo abuso all´Assemblea generale dell´Onu. Secondo
altre fonti di stampa, spesso l´"onore" di "sposare" la
condannata viene estratto a sorte e il mullah che celebra il
"matrimonio" manda il certificato di nozze alla famiglia di lei,
assieme a una confezione di dolciumi, dopo l´esecuzione.
( da "Adige, L'" del
21-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
Niente
giochini politici sui diritti umani I l partito della rifondazione comunista di Trento vorrebbe
esprimere alcune considerazioni sulla mostra «Diritti umani: quali»"
organizzata dall'ass Niente giochini
politici sui diritti umani I l partito
della rifondazione comunista di Trento vorrebbe esprimere alcune considerazioni
sulla mostra «Diritti umani: quali»" organizzata dall'ass. Samten Choling
e dal suo presidente Festini Brosa, consigliere della
circoscrizione Centro storico - Piedicastello per la
Lega Nord. Premesso che ci uniamo senza riserve a chi protesta contro
l'occupazione cinese e contro le continue violazioni dei diritti umani nei confronti dei tibetani, ci chiediamo però se tali
diritti siano da riconoscere solo ai Tibetani oppressi o se possano essere
rivendicati anche dai Palestinesi, dai Saharawi, dai
Curdi, dagli Afgani o dagli Iracheni, così come dai migranti che nell'Italia
sperano di trovare un paese amico che li protegga dalle continue violazioni nei
paesi d'origine. All'eminente esponente della Lega Nord chiediamo quindi se e
come i suoi pensieri di «promozione del valore umano, dell'armonia religiosa e
della pace mondiale» (fonte: www.samtencholing.eu) siano compatibili con le
parole della sua interrogazione in cui chiede che venga individuata la reale
funzione degli incontri della comunità islamica. Nell'attesa che Festini Brosa dichiari di essere stato frainteso Rifondazione
Comunista di Trento continua a portare avanti la sua idea di rispetto dei
diritti umani senza l'evidente doppiogiochismo del
consigliere della Lega, nella convinzione che tali diritti siano da garantire
senza distinzione. Paolo Retinò Battisti fu uomo libero e non un traditore Q uando pubblicai l'opera di Cesare Battisti intitolata
«Opere geografiche» e l'opera degli «Scritti politici» con La Finestra editrice
ho inteso colmare una lacuna che a mio avviso era non solo ingiustificata ma
anche ingiusta per la storia e la cultura del Trentino. Il motivo è chiaro:
Cesare Battisti appartiene alla cultura del territorio come protagonista e fu
disposto a sacrificare la propria esistenza pur di veder riconosciute le
proprie aspirazioni. Nella sua opera degli «Scritti politici» egli espone in
maniera chiara le proprie aspirazioni : «Stanno nel
popolo e nei suoi rappresentanti gli eventi» (p. 88). Ma egli denunciava una
presenza a Trento ostile alla libera e più democratica espressione: «A Vienna
noi avremmo potuto perciò stampare quello che a Trento non ci si permetteva»
(p. 41). Quale che fosse l'impedimento ad una più aperta e matura libertà di
espressione, così evidente del resto, l'aspetto decisivo non è nella
contrapposizione Italia/Austria, ma nelle dinamiche che non permettevano in
Trentino di poter esprimere liberamente le proprie idee come invece avveniva in
altri contesti geografici. Cesare Battisti è stato un uomo libero capace di
esprimere le proprie idee in maniera sintetica e chiara: «La burocrazia è
ovunque buona sorella del militarismo» (p. 115). Un inciso rapidissimo e
profondo, valido nell'attualità dello Stato Italiano che nella sua elefantiaca
quanto inefficiente burocrazia è capace di promuovere le ronde di così nefasta
memoria. Il problema, dunque, non è di sicurezza, ma di cultura: fondare un
giornale per poter esprimere le proprie idee è un fatto positivo per la
circolazione delle idee. Naturalmente Cesare Battisti è stato figlio del
proprio tempo pretendendo, in seguito, di cambiare gli eventi con l'azione militare.
Ma non lo fece come traditore: fu catturato con la divisa e i gradi regolari
dell'esercito italiano. Non mi sento, pertanto, di condividere quanti vogliono
fare intendere che l'esercito italiano possa essere stato composto da
traditori. Traditori, piuttosto, sono coloro che mettevano le bombe
nascondendosi dietro le più famigerate ideologie, certi di godere di
un'impunità che nessuno stato di diritto avrebbe mai dovuto loro concedere.
Marco Albertazzi 21/07/2009
( da "Adige, L'" del
21-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
Trento Le fotografie
del Tibet che soffre Giuliana Izzi S ono seduti accanto a un basso tavolo con la mascherina
sulla bocca, con il loro saio colorato e gli strumenti da lavoro: stanno
eseguendo con la massima concentrazione un mandala con
la sabbia che rappresenta simbolicamente il cosmo e ha un significato religioso
che viene espresso con disegni artisticamente bellissimi. Sono alcuni monaci
tibetani che vengono dal Sud dell'India, dove approfondiscono i temi della loro
religione e seguono un corso di tre anni per apprendere l'arte del mandala. Si trovano nella Sala Fondazione Caritro a Trento in via Garibaldi 32. Partecipano a una
mostra fotografica itinerante (fino a giovedì, con orario 16-22) dal titolo «Diritti umani: quali?» organizzata dall'associazione buddista «Samten choling»
che per mettere in pratica il darma (dottrina) a 360
gradi prende iniziative a favore di tutti i diritti umani violati. Il
progetto intende costituire un «Tavolo dei diritti umani»: è un
percorso di sensibilizzazione che pone l'accento sulla situazione della
popolazione tibetana profuga o oppressa in patria. Le foto parlano
chiaro: girando per la mostra si vede come pattuglie cinesi a Lhasa, capitale
del Tibet, controllino la popolazione addolorata, ferita. Manufatti tibetani esposti
lungo le strade ci illuminano sulla nuova destinazione del Tibet. Da luogo
colmo di misticismo e di vita pacifica a sede di folklore. I monaci e anche la
popolazione manifestano ma senza fare uso della violenza: chiedono solo il
rispetto dei loro diritti. Sono esposte anche foto che mostrano la situazione
nei «Laogai cinesi» (riforma attraverso il lavoro e
sfruttamento dei condannati al carcere): l'orario di lavoro di uomini, donne e
bambini arriva fino a 16 ore al giorno, mangiano pochissimo e per terra,
dormono sulla nuda pietra. Altre fotografie vengono da Argentina e Stati Uniti.
Giovedì alle 16 il mandala verrà distrutto con
cerimonia di preghiera come segno della caducità della vita. La sabbia andrebbe
gettata nel fiume ma visto l'impossibilità di farlo verrà donata a tutti coloro
che porteranno dei piccoli recipienti. 21/07/2009
( da "Vita non profit online"
del 21-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
SUMMER SCHOOL. Aseri apre "Diritti
dell'uomo" Reading time:
3 minutes --> di Carmen Morrone
- pubblicato il 21 Luglio 2009 alle 11:14 Aseri-
università Cattolica promuove il corso "Diritti dell'uomo
e sviluppo dei popoli" La Summer School si svolgerà a Venezia dal 7 all' 11
settembre 2009 ed è progettata e realizzata in collaborazione con la Fondazione
Studium Generale Marcianum
per la promozione di studi e ricerche, Venezia. Posti ancora disponibili.
Iscrizioni entro il 1° settembre 2009 su www.aseri.it La partecipazione viene
riconosciuta dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica di
Piacenza con 2 Crediti Formativi Universitari (CFU). Il Corso rientra nelle
iniziative di formazione e aggiornamento per gli insegnanti ed è stato
accreditato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia. PRINCIPALI
TEMATICHE TRATTATE Diritti umani e sviluppo economico
La democrazia nelle relazioni internazionali il dialogo interculturale e
interreligioso Diritti umani e multilevel
governance nellUnione europea Il diritto internazionale ed europeo delle
migrazioni SEDE Fondazione Studium Generale Marcianum per la promozione di studi e ricerche Dorsoduro, 1 - 30123 Venezia Summer
School 2009 INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Tel +39 02 4693856 - Fax +39 02
4694845 E-mail info.aseri@unicatt.it Web www.aseri.it Pagina del corso:
http://aseri.unicatt.it/summer_school/summer_school_diritti_delluomo_e_sviluppo_dei_popoli
( da "Viterbo Oggi.org"
del 22-07-2009)
Argomenti: Diritti umani
in rete il: 20/07alle ore: 19:31
"Mammagialla scoppia: troppi detenuti, poco
personale e servizi fatiscenti" Viterbo _ Dopo la visita di una
delegazione guidata dall'assessore regionale Luigi Nieri
Una delegazione composta da Anna Pizzo, consigliere regionale del Lazio, Luigi Nieri, assessore al Bilancio della Regione Lazio, Mauro
Palma Presidente del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura, Giancarlo Torricelli e Sara Bauli dellArci Viterbo e da rappresentanti dellassociazione Antigone, si è recata al carcere Mammagialla di Viterbo. Al termine della visita la delegazione ha
messo in luce le difficili condizioni di vita nel carcere. "In questo
istituto cè un grave affollamento - ha dichiarato Luigi Nieri – sono presenti 690 detenuti, più del doppio della
capienza regolamentare. Questo determina delle condizioni di vita molto difficili
per i detenuti". "Allinterno
del carcere cè una situazione di vita complicata - ha aggiunto Anna Pizzo
– Anche perché il numero delle ore destinate alla socialità e alle attività
formative è ridotto allosso. In questo modo è difficile proseguire
nel percorso di rieducazione dei ristretti. Sono poche anche
le attività di studio e formazione". Per Mauro
Palma vi è "una preoccupante carenza di personale. E
allattivo solo il 60% di quello previsto. Ai detenuti – aggiunge
Palma - è riservato inoltre un trattamento molto duro, come se tutti quelli
presenti fossero soggetti ad alto tasso di pericolosità". "A questo si aggiungono
altri problemi di carattere strutturale – hanno sottolineato Giancarlo
Torricelli e Sara Bauli - Basti pensare alle docce, che versano in una incredibile situazione di fatiscenza. A Viterbo vi è
inoltre una concentrazione di situazioni difficili, soprattutto dal punto di
vista psichiatrico. Di fronte a queste complessità balza agli
occhi la mancanza di strumenti a disposizione degli operatori
penitenziari".