CENACOLO
DEI COGITANTI |
Asmara
( da "City" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Asmara "Eritrea diventata
unica grande prigione" Il governo eritreo ha tramutato lo stato in una
prigione, con ricorso all'arresto non motivato e alla tortura dei suoi
cittadini, e l'obbligo a una leva quasi illimitata . La denuncia è di Human Rights
Watch . 17 aprile 2009
NIGERIA/ AMNESTY: RICORSO
CRESCENTE A VIOLENZA DA PARTE POLIZIA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ricorso crescente a violenza da
parte polizia di Apcom Tortura, omicidi e persone scomparse -->Lagos, 16
apr. (Ap) - Amnesty International denuncia un ricorso crescente a mezzi
violenti, inclusi tortura ed omicidi, da parte delle forze di polizia nigeriane
nelle zone meridionali del Paese, in particolare del Delta del Niger.
USA/ DIFFUSI MEMO ERA BUSH
SU TORTURA. NO ACCUSE A CIA - PUNTO
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diffusi memo era Bush su tortura.
No accuse a Cia - punto di Apcom WP: il rapporto più ampio su interrogatori
sospetti al Qaida -->Roma, 16 apr. (Apcom) - Documenti scottanti, che
risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più ampio mai diffuso finora
e relativo agli interrogatori dei sospetti di terrorismo e presunti membri di
al Qaida.
USA/ GOVERNO DIFFONDERÀ
MEMO BUSH CHE GIUSTIFICARONO TORTURA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: tortura" di Apcom Lo ha reso
noto il portavoce della Casa Bianca Gibbs -->Washington, 16 apr. (Ap) -
Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca, ha reso noto che in giornata il
governo americano diffonderà alcuni memo cui l'amministrazione Bush ricorse per
giustificare l'adozione di dure tecniche di interrogatorio nei confronti dei
sospetti di terrorismo,
Obama no perseguirá a los
miembros de la CIA implicados en torturas
( da "Pais, El" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: interrogatorios El designado para
dirigir la CIA rechaza el uso de la tortura AmnistÍa retrata la técnica de
tortura 'waterboarding' VIDEO - AMNISTÍA INTERNACIONAL - 23-04-2008 La ONG pro
derechos humanos lanza un vídeo en Reino Unido contra la técnica de asfixia
simulada utilizada con presos en su 'guerra contra el terror' - AMNISTÍA
INTERNACIONAL Otros vídeos Barack Obama A FONDO Nacimiento:
Il Consiglio d'Europa:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: commissario per i diritti umani Il
Consiglio d'Europa: «Da Italia progressi insufficienti sulla lotta al razzismo»
Preoccupazione per la tendenza xenofoba che sfocia in atti violenti contro
immigrati, Rom e Sinti Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del
Consiglio d'Europa (dal web) STRASBURGO - Il governo italiano,
Nigeria/ Amnesty: ricorso
crescente a violenza da parte ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Amnesty International denuncia un
ricorso crescente a mezzi violenti, inclusi tortura ed omicidi, da parte delle
forze di polizia nigeriane nelle zone meridionali del Paese, in particolare del
Delta del Niger. Nella regione petrolifera operano numerosi gruppi armati,
responsabili di attentati contro gli oleodotti e di sequestri di dipendenti di
società petrolifere.
La Casa Bianca dà
l'immunità agli agenti Cia ( da "Stampa,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: TORTURA La Casa Bianca dà
l'immunità agli agenti Cia Gli agenti della Cia che hanno usato «in buona fede»
forme di tortura come il «waterboarding» non passeranno guai con la giustizia.
Lo ha assicurato il presidente Barack Obama in un comunicato che accompagna la
pubblicazione di quattro memorandum dell'Amministrazione Bush sui metodi di
interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo.
Il giornalista sportivo e
i "desaparecidos" ( da "Stampa,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: su cui si stanno accendendo i
riflettori di tutto il mondo, è occasione per la Giunta militare di Videla di
nascondere le violazioni dei diritti umani che va perpetrando. Gallo,
innamoratosi di una giovane donna di Buenos Aires, verrà coinvolto nella dura
repressione governativa. Lui è Alessio Boni («La meglio gioventù»), al suo
fianco Florencia Raggi. \
Razzismo, congresso a
rischio ( da "Trentino"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ha detto il responsabile dei
Diritti umani del ministero degli Esteri Nooke. Si teme che l'incontro possa
venire utilizzato da alcuni per slogan anti-israeliani. Fra gli ospiti più
rilevanti è annunciato ad esempio il presidente dell'Iran Mahmud Ahmadinejad,
noto per le esternazioni anti-israeliane.
Gentilini maestro di
xenofobia ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il commissario europeo per i
diritti umani censura lo Sceriffo FABIO POLONI TREVISO. L'Italia criminalizza
l'immigrazione irregolare e Giancarlo Gentilini è tra i cattivi maestri. Il
vicesindaco di Treviso viene citato tra gli esempi di tendenza al razzismo e
alla xenofobia in un rapporto scritto da Thomas Hammarberg, commissario per i
diritti umani del Consiglio d'
Xenofobia, nuove accuse
all'Italia ( da "Trentino"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il Commissario per i diritti umani
del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente preoccupato dai
resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza al razzismo e
alla xenofobia che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro
immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere».
Si racconta la Primavera
di Praga ( da "Stampa,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: battaglia per i diritti umani degli
Anni Ottanta sino alla fine del comunismo. Al percorso di immagini fanno da
contraltare documenti, testimonianze, stralci letterari - in particolare da
Kundera a Dubcek - e poetici, per giungere alle scritte sui muri di Praga, ai
cartelli e alle vignette satiriche, tutte testimonianze di un'autocoscienza
presente in ogni strato della popolazione,
Ecco gli studenti premiati
( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: comprensione del concetto di
polizia di prossimità e grazie anche al coinvolgimento del mondo scolastico,
per lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani,
della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una
società civile, considerata indispensabile per garantire il bene prezioso della
sicurezza e della pacifica convivenza».
gentilini maestro di
xenofobia - fabio poloni ( da "Mattino
di Padova, Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il commissario europeo per i
diritti umani censura lo Sceriffo FABIO POLONI TREVISO. L'Italia criminalizza
l'immigrazione irregolare e Giancarlo Gentilini è tra i cattivi maestri. Il
vicesindaco di Treviso viene citato tra gli esempi di tendenza al razzismo e
alla xenofobia in un rapporto scritto da Thomas Hammarberg, commissario per i
diritti umani del Consiglio d'
il commissario ue:
l'italia indulgente con il razzismo
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Commissario per i diritti umani del
Consiglio d'Europa, dopo una visita in Italia. Le preoccupazioni riguardano
innanzitutto i nuovi provvedimenti in materia di immigrazione e asilo, già
adottati o in discussione, come l'aumento della pena per i migranti irregolari,
l' aggravante di clandestinità o l'obbligo per i medici di denunciare chi ha
bisogno di cure ma non ha i documenti.
Razzismo, l'Europa censura
ancora l'Italia ( da "Arena,
L'" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il rapporto della Commissione per i
diritti umani segnala una situazione che viene ritenuta deficitaria Razzismo,
l'Europa censura ancora l'Italia Il Consiglio d'Europa punta il dito sul
problema rom Citata la raccolta firme del sindaco di Verona, Tosi BRUXELLES A
meno di un anno dalla pubblicazione del suo primo rapporto, il commissario per
i diritti umani del Consiglio d'
Resi pubblici i memo Bush
sulle torture ( da "Arena,
L'" del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torture» Documenti scottanti, che
risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più ampio mai diffuso finora
e relativo agli interrogatori dei sospetti di terrorismo e presunti membri di
al Qaeda. Sono, stando a quanto conferma il «Washington Post», i memo di cui la
Casa Bianca ha annunciato la diffusione: di fatto,
Consiglio d'Europa:
l'Italia criminalizza gli immigrati
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Italia criminalizza gli immigrati
MARISTELLA IERVASI Diritti umani ignorati, leggi ingiuste e draconiane, che
criminalizzano l'immigrazione irregolare. L'Italia è di nuovo sotto accusa per
le politiche sui i Rom, le misure legislative contenute nel ddl sicurezza (la
contestatissima norma sui medici che possono denunciare i clandestini che si
rivolgono al sistema sanitario)
Diritti umani ignorati,
leggi ingiuste e draconiane, che criminalizzano l'immigrazione irregola...
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti umani ignorati, leggi
ingiuste e draconiane, che criminalizzano l'immigrazione irregolare. L'Italia è
di nuovo sotto accusa per le politiche sui i Rom, le misure legislative
contenute nel ddl sicurezza (la contestatissima norma sui medici che possono
denunciare i clandestini che si rivolgono al sistema sanitario)
Il Consiglio d'Europa
insiste:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il Commissario per i diritti umani
del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente preoccupato dai
resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza al razzismo e
alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro
immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere».
Finita la guerra di Putin
L'ordine regna in Cecenia ( da "Unita,
L'" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Le organizzazioni che difendono i
diritti umani aggiungerebbero anche le violazioni dei diritti, i sequestri, gli
abusi. Ma un concerto in piazza a Grozny ha salutato l'inizio della «normalità»
annunciata. L'ordine regna e Kadyrov oggi è anche più forte. Alla mezzanotte di
ieri è ufficialmente finita l'operazione anti-terrorismo in Cecenia.
Se Putin assomigliasse a
Bush jr, ci sarebbe un grande striscione virtualmente appeso tra i palazzi ...
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Le organizzazioni che difendono i
diritti umani aggiungerebbero anche le violazioni dei diritti, i sequestri, gli
abusi. Ma un concerto in piazza a Grozny ha salutato l'inizio della «normalità»
annunciata. L'ordine regna e Kadyrov oggi è anche più forte.
Nella lotta delle donne il
futuro dell'Afghanistan ( da "Secolo
XIX, Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: riunito gli ambasciatori stranieri
e denunciato immediatamente questa legge che viola i diritti umani delle donne
e anche quattro articoli della Costituzione afghana. A Kabul hanno lanciato
sassi contro una manifestazione di attiviste per i diritti umani. Dalle
senatrici del Pd, così come da Emma Bonino sono partiti appelli per non
lasciare sole le donne afghane in questa battaglia.
L'Europa insiste:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: descritta dal commissario per i
diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, nel suo secondo
rapporto in meno di un anno sulla penisola. Un'analisi a tinte fosche, frutto
di una missione compiuta nel Paese nello scorso gennaio. Hammarberg, 67enne
diplomatico svedese, ha incontrato esponenti del governo, delle amministrazioni
locali e rappresentanti di varie associazioni.
La romania offre a un
milione di moldavila cittadinanza e l'ingresso in europa
( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «La modifica della legge deve
essere approvata dal Parlamento», e solo allora Bruxelles sarà in grado di
commentare, ha aggiunto il portavoce, precisando che la Commissione «resta
preoccupata» per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. 17/04/2009
La Turchia nell'Ue serve
più agli Usa che all'Europa Bob ( da "Riformista,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: deve guadagnarsi una credibilità
maggiore in casa per quanto riguarda i diritti umani a partire dalla pena di
morte. Se Sarkovsky mettesse come condizione per una Turchia europea
l'abolizione della pena capitale sia da parte del Governo di Ankara che da
parte di quello di Washington, Obama gli riderebbe in faccia.
STRASBURGO - Il Consiglio
d'Europa è molto preoccupato per la criminalizzazione dell'immi...
( da "Messaggero, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: commissario per i diritti umani
dell'organizzazione di Strasburgo, Thomas Hammerberg. Hammerberg punta il dito
soprattutto su due norme: quella che prevede il ricorso da parte dell'Italia,
in vista di ritorni forzati, ad accordi bilaterali e multilaterali con Paesi
che «è accertato ricorrono alla tortura», e quella sulla possibilità per i
medici di denunciare gli immigrati irregolari.
ULTIMO appuntamento del
progetto Scenari del XX secolo per ...
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: a un incontro dal titolo I diritti
umani e il diritto all'identità al centro il caso argentino e alle 16,30 verrà
inaugurata alla biblioteca S. Giorgio di Pistoia la mostra Memoria grafica de
Abuelas de Plaza de Mayo. Per informazioni, 0573 966440. ALL'INCONTRO della
mattina saranno presenti testimoni d'eccezione, prima tra tutte Estela
Carlotto,
Torture Cia, immunità per
gli 007 ( da "Sole
24 Ore, Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Torture Cia, immunità per gli 007
Immunità penale per gli agenti della Cia che hanno usato sui prigionieri
tecniche di tortura come il waterboarding. La decisione è contenuta in un
documento firmato dal presidente Barack Obama che accompagna la pubblicazione
di quattro memorandum, dell'epoca Bush, che legittimavano le tecniche di
interrogatorio più dure nella guerra al terrorismo.
L'ordine regna in Cecenia
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Non importa a che prezzo: le
organizzazioni dei diritti umani puntano il dito sul leader ceceno e sui suoi
uomini, i temuti kadyrovtsy, accusandoli di abusi, torture, rapimenti. Un regno
del terrore può andar bene a Putin. Ma il premier russo farebbe bene a
chiedersi se davvero può dare per scontata la lealtà del nuovo re di Grozny.
Maroni a Tunisi: rimpatri
subito ( da "Sole
24 Ore, Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il Commissario per i diritti umani,
Thomas Hammarberg, si è detto «particolarmente preoccupato dai resoconti che
continuano a evidenziare sostiene - una tendenza al razzismo e alla xenofobia,
che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro immigrati, Rom
e Sinti o cittadini italiani con origini straniere» come si legge nel rapporto
diffuso ieri.
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Preoccupati per il razzismo in
Italia» Thomas Hammarberg, commissario del Consiglio d'Europa per i Diritti
umani, attacca l'Italia: ha fatto «passi insufficienti nella giusta direzione
sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti a Rom e
Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica migratoria
adottata».
Delara, la
ragazzina-pittrice che l'Iran manda al patibolo
( da "Corriere della Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma in ogni caso, le associazioni
per i diritti umani sottolineano che la condanna a morte di una minorenne in sé
viola le leggi internazionali. Ci sono 150 bambini iraniani nel braccio della
morte. L'anno scorso è stato l'unico Paese a mandare a morte dei minorenni:
almeno 8; quest'anno un ragazzo 17enne.
A Glucksmann la Legion
d'onore ( da "Corriere
della Sera" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani. Sarkozy ha ricordato
la lunga amicizia che lo lega a Glucksmann, 72 anni: «È bello avere un amico
che ha idee diverse. Che ti spiega il suo punto di vista e ti consente di
spiegare il tuo». Glucksmann, già filosofo di una sinistra in contrasto con il
socialismo reale, negli ultimi anni si è schierato in difesa dei ceceni e della
Georgia contro lo strapotere della Russia
il consiglio d'europa
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Questo il giudizio espresso da
Thomas Hammarberg, commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa, in
occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto sull'Italia in meno di
un anno. Replica del governo affidata a Margherita Boniver del Pdl: l'Europa ha
una scarsa informazione sul fenomeno dell'immigrazione clandestina in Italia.
Obama dà l'immunità agli
agenti Cia ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: non sapevo nulla Di torture ha
parlato anche Richard Armitage, numero due al Dipartimento di Stato nella prima
amministrazione Bush. L'ex vice di Colin Powell ha ammesso con la rete al
Jazira che la Cia ha torturato alcuni sospetti terroristi con il benestare
della Casa Bianca, ma che né lui né Powell ne sapevano nulla.
La Ue:
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Sbarcati altri 500 extracomunitari
DIRITTI UMANI BRUXELLES Il commissario per i diritti umani del Consiglio
d'Europa, lo svedese Thomas Hammarberg, torna a chiedere all'Italia passi
avanti per sradicare razzismo e xenofobia: «Anche se sono stati fatti degli
sforzi ha affermato nell'ultimo rapporto rimangono preoccupazioni sulla
situazione dei rom,
L'Ue: In Italia situazione
preoccupante ( da "Manifesto,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In Italia situazione preoccupante»
Il governo italiano ha fatto «passi insufficienti sul fronte della lotta al
razzismo, per assicurare eguali diritti a Rom e Sinti e in merito alla politica
migratoria». È l'accusa del commissario per i diritti umani Thomas Hammarberg
nel secondo rapporto Ue sull'Italia in meno di un anno PAGINA
In Italia il razzismo
dilaga ( da "Manifesto,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: alla Corte europea dei diritti
dell'uomo di Strasburgo, che aveva chiesto di sospendere l'espulsione. Ma il
governo è andato avanti, e ora l'Italia viene accusata di non rispettare le
convenzioni internazionali sui diritti umani. Stesso discorso per una rom
bosniaca madre di tre figli, rispedita nei Balcani anche se la Corte di
Strasburgo aveva chiesto al governo di non attuare l'
Anche le multe ai piccoli
afghani dell'Ostiense ( da "Manifesto,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e quasi ogni settimana sentiamo
racconti di questo tipo da sei mesi a questa parte», racconta Alberto Barbieri
di Medici per i diritti umani, un'associazione che ogni martedì offre sostegno
medico ai rifugiati della stazione. Proprio oggi alle 12 all'ospedale San Gallicano
si svolgerà un incontro per discutere di come offrire un'accoglienza più
dignitosa ai profughi.
Ma i diritti umani restano
schiacciati ( da "Manifesto,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma i diritti umani restano
schiacciati» Barbara Yukos «Festeggiamenti per le strade di Grozny per
celebrare la fine del regime speciale di Kto (operazioni di controterrorismo,
ndr)? Certo, sono in corso, li organizzano il governo e lo stato. Ieri pomeriggio
han chiuso le strade principali e poi offerto ai cittadini un concerto nella
piazza centrale dal pomeriggio fino a sera»
"FU BUONA FEDE"
( da "TGCom" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torture Agenti violenti non saranno
puniti Gli agenti della Cia che hanno usato maniere forti su detenuti usando
tecniche di tortura come il waterboarding non avranno guai con la giustizia. Lo
ha detto il presidente Barack Obama in una nota che accompagna la pubblicazione
di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui metodi di interrogatorio
ammessi nella guerra al terrorismo.
Durban 2 Lunedì il via al
festival dell'antisemitismo ( da "Giornale.it,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Alta Commissionaria per i diritti
umani Navi Pillay con la presidente della commissione, la libica Najat
Al-Hajjaji, non è stato discusso, ma solo consegnato agli astanti: è chiaro che
si cerca di offrire una piattaforma più palatabile rispetto all'enorme prima
versione dalle fosche tinte, presentando una bozza più agile e meno aggressiva;
xenofobia, nuove accuse
all'italia ( da "Tirreno,
Il" del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il Commissario per i diritti umani
del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente preoccupato dai
resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza al razzismo e
alla xenofobia che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro
immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere».
vendeva prodotti
contraffatti, niente più soggiorno
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sussidiario rispetto ai sistemi
nazionali volti alla salvaguardia dei diritti umani, anche perché essa non
appronta meccanismi specifici di puntuale applicazione delle relative
disposizioni negli ordinamenti interni. Il questore ha, pertanto, correttamente
applicato l'articolo 10 bis della legge 241 del '90, instaurando, di fatto, il
contraddittorio con il ricorrente.
Riconoscimento delle
decisioni e diritto dell'imputato a comparire al processo
( da "AltaLex" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: nonché dalla Corte europea dei
diritti dell'uomo. Quest'ultima con la sentenza 1 Marzo 2006, n. 56581,
pronunziata nel giudizio Sejdovic c. Italia, ha affermato, infatti, che ?vi è
violazione dell'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che
tutela il diritto ad un equo processo, nell'ipotesi in cui un soggetto venga
condannato in contumacia,
Obama "assolve"
gli agenti Cia e svela gli interrogatori con torture
( da "Repubblica.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Basta con la tortura. Basta con gli
interrogatori in cui la dignità dei sospettati è calpestata. Anche se gli
autori non subiranno conseguenze. Il presidente americano Barack Obama ha
annunciato che gli uomini della Cia che ha condotto interrogatori usando vere e
proprie tecniche di tortura come il waterboarding non saranno perseguiti.
Torture, Obama assolve la
Cia ( da "Stampaweb,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Di torture ha parlato anche Richard
Armitage, numero due al Dipartimento di Stato nella prima amministrazione Bush.
L?ex vice di Colin Powell ha ammesso con la rete al Jazira che la Cia ha
torturato alcuni sospetti terroristi con il benestare della Casa Bianca, ma che
nè lui nè Powell ne sapevano nulla.
Pubblicati 4 memorandum
dell'era Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo
( da "Corriere.it" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ARMITAGE - Di torture ha parlato
anche Richard Armitage, numero due al Dipartimento di Stato nella prima
amministrazione Bush. L'ex vice di Colin Powell ha ammesso con la rete
al-Jazeera che la Cia ha torturato alcuni sospetti terroristi con il benestare
della Casa Bianca, ma che né lui né Powell ne sapevano nulla.
La ragazza-pittrice al
patibolo in Iran ( da "Corriere.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma in ogni caso, le associazioni
per i diritti umani sottolineano che la condanna a morte di una minorenne in sé
viola le leggi internazionali. Ci sono 150 bambini iraniani nel braccio della
morte. L'anno scorso è stato l'unico Paese a mandare a morte dei minorenni:
almeno 8; quest'anno un ragazzo 17enne.
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: alla Corte europea dei diritti
dell'uomo di Strasburgo, che aveva chiesto di sospendere l'espulsione. Ma il
governo è andato avanti, e ora l'Italia viene accusata di non rispettare le
convenzioni internazionali sui diritti umani. Stesso discorso per una rom
bosniaca madre di tre figli, rispedita nei Balcani anche se la Corte di
Strasburgo aveva chiesto al governo di non attuare l'
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ma i diritti umani restano
schiacciati» Barbara Yukos «Festeggiamenti per le strade di Grozny per
celebrare la fine del regime speciale di Kto (operazioni di controterrorismo,
ndr)? Certo, sono in corso, li organizzano il governo e lo stato. Ieri pomeriggio
han chiuso le strade principali e poi offerto ai cittadini un concerto nella
piazza centrale dal pomeriggio fino a sera»
ONG presenta demanda
contra Chávez en EEUU ( da "Razòn,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: tortura,
violaciones a los derechos humanos y crímenes contra la humanidad. Larry Klayman, abogado y fundador
de la organización estadounidense, anunció en una conferencia de prensa que
interpuso la acción judicial ayer a nombre del periodista venezolano Ricardo
Guanipa, a quien Estados Unidos le concedió asilo político el 2005.
Obama apre al dialogo con
Cuba ( da "Stampaweb,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Obama ha chiesto a Cuba di
impegnarsi per quanto riguarda «i diritti umani, la libertà di stampa, la
libertà di opinione, la libertà di movimento». «Spero che i segnali che abbiamo
mandato siano chiari: vogliamo essere aperti nei confronti di Cuba e impegnarci
per una nuova fase dei rapporti» ha concluso Obama.
L'Eritrea, protagonista
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: organizzazione per i diritti umani,
Human Rights Watch (Hrw). «Il governo eritreo ha tramutato lo Stato in una
gigantesca prigione, con ricorso esteso all'arresto non motivato ed alla
tortura dei cittadini, e l'obbligo a una coscrizione di fatto illimitata che
spinge un numero sempre più alto di persone a tentare di fuggire,
obama dà l'immunità alla
cia "niente processi per le torture"
( da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Niente processi per le
torture" Pubblici i memo di Bush sul "waterboarding" La Casa
Bianca li ha divulgati per "affrontare un capitolo buio e doloroso"
DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK - Gli agenti della Cia che hanno torturato non
saranno processati. Arrivando a Città del Messico - prima tappa del viaggio in
America Latina che lo porterà oggi al vertice delle Americhe di Trinidad&
Obama assolve la Cia:
"Immunità per le torture"
( da "Giornale.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torture" di Redazione I
funzionari della Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi duri
durante gli interrogatori. In cambio la Casa Bianca è pronta a rendere
pubbliche 4 minute con cui l?amministrazione Bush giustificò l?uso della mano pesante
durante gli interrogatori dei sospettati Washington - "I funzionari della
Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi
Durban 2, lunedì il via al
festival dell'antisemitismo ( da "Giornale.it,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Alta Commissionaria per i diritti
umani Navi Pillay con la presidente della commissione, la libica Najat
Al-Hajjaji, non è stato discusso, ma solo consegnato agli astanti: è chiaro che
si cerca di offrire una piattaforma più palatabile rispetto all?enorme prima
versione dalle fosche tinte, presentando una bozza più agile e meno aggressiva;
Mente in Pace: la pena di
morte un delitto inumano sempre ( da "Targatocn.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I trattati internazionali sui
diritti umani garantiscono a ciascuno il diritto alla vita. La Dichiarazione
universale dei diritti umani e gli altri strumenti internazionali adottati dal
1948 ad oggi proibiscono tutte le forme di ?punizione o trattamento crudele,
inumano e degradante?
Usa/ Torture Cia,
Washington Post: Obama ha agito con
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: uso della tortura da parte della
Cia negli interrogatori dei presunti terroristi durante l'era Bush. Una
soluzione di compromesso. Ieri il dipartimento alla Giustizia degli Stati Uniti
ha diffuso quattro memorandum - scritti tra il 2002 e il 2005 - in cui vengono
descritte alcune delle tecniche aggressive usate in passato dagli agenti della
Cia nei loro interrogatori,
USA/ TORTURE CIA,
WASHINGTON POST: OBAMA HA AGITO CON SAGGEZZA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Torture Cia, Washington Post: Obama
ha agito con saggezza di Apcom Il Wp chiede l'istituzione di una commissione
d'inchiesta -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il Washington Post loda oggi
l'amministrazione Obama per la soluzione che ha scelto per risolvere la
questione dell'uso della tortura da parte della Cia negli interrogatori dei
presunti terroristi durante l'
GIUSEPPE DAMIANO SORRENTO.
TUTTI IN CAMPO PER RICORDARE GLI AMICI SCOMPARSI PREMATURAMENTE E RACC...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Oggi, intanto, gli assessori di
Sorrento alla Protezione civile, Mario Gargiulo, e ai Diritti umani, Rosario
Fiorentino, si recheranno ad Avezzano, per consegnare, al centro della Regione
Abruzzo, un camion di generi di prima necessità, raccolti nei giorni scorsi.
GIUSEPPE D'AMATO MOSCA. LA
RUSSIA METTE FINE ALLA GUERRA IN CECENIA. IL SOGNO INDIPENDENTIST...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: accusato a più riprese dalle Ong di
violazioni dei diritti umani. «La Cecenia di oggi - ha sottolineato il
presidente Ramzan Kadyrov - è un'area pacifica in pieno sviluppo. Si incoraggia
la crescita economica. I leader militanti, sulla cui coscienza pende il dolore
e la sofferenza di migliaia di persone, sono stati eliminati, catturati o
portati davanti ai giudici».
NEW YORK. IL PRESIDENTE
DEGLI STATI UNITI, BARACK OBAMA, HA AUTORIZZATO LA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENT...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: pubblicazione di documenti della
Cia sulle tecniche di tortura utilizzate tra il 2002 e il 2005 negli
interrogatori dei presunti militanti di Al Qaida nelle prigioni segrete all'estero.
«Pubblicando questi documenti intendiamo assicurare gli agenti che hanno agito
in buona fede basandosi sul consiglio legale del Dipartimento della Giustizia
che non saranno messi sotto inchiesta»
STRASBURGO. IL COMMISSARIO
PER I DIRITTI UMANI DEL CONSIGLIO D'EUROPA, THOMAS HAMMARBERG, è ...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il Commissario per i diritti umani
del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente preoccupato dai
resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza al razzismo e
alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro
immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere».
Noi, le donne invisibili
( da "Italia Sera" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: di progettualità costruttiva e
soprattutto di difesa dei diritti umani in Nicaragua, in particolare dei
diritti delle donne costantemente calpestati. Questo libro riporta le
testimonianze sia delle donne nicaraguensi, sia delle donne che si occupano di
solidarietà internazionale andando ad analizzare la condizione femminile in
campo politico, economico, sociale,
Tutta l'opposizione chiede
una legge per creare un Centro studi sulla pace
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 17-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Giornata regionale per la pace e i
diritti umani". Nell'incontro è stata criticata la decisione dell'Ufficio
di presidenza della Regione di uscire dal Crel (il Consiglio Regionale
dell'Economia e del Lavoro) e forti condanne sono state indirizzate da Antonaz
alla scelta del Governo nazionale di acquistare, per una spesa di oltre 22
miliardi di euro,
Attentati di Mumbai,
l'unico imputato ritratta tutto: "Mi hanno torturato"
( da "Rai News 24" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: affermando che era stata estorta
sotto tortura. Lo ha detto il suo legale: "Non è stata una confessione
volontaria, ma è stata estorta in maniera coercitiva, con la forza" ha
spiegato l'avvocato Abbas Kazmi, aggiungendo inoltre che il suo cliente "è
stato torturato fisicamente". Il processo Il dibattimento si è aperto
ieri, dopo una serie di rinvii;
Cuba apre agli Usa: ok al
dialogo a pari condizioni ( da "Affari
Italiani (Online)" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: libertà e diritti umani e qualunque
altro tema, compreso lo scambio di prigionieri, purchè a parità di condizioni.
"Abbiamo mandato a dire al governo nordamericano, in privato e in
pubblico, che quando loro vorranno, potremo discutere tutto", ha detto
Castro con un appassionato discorso al vertice dell'Alba (L'alternativa
bolivariana per le Americhe)
Cuba-Usa, R.Castro:
Disposti a confronto su prigionieri politici
( da "Velino.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: i diritti umani, la libertà di
stampa e i prigionieri politici”. A dirlo, a poche ore dall?inizio del vertice
delle Americhe di Trinidad e Tobago, è stato nella notte il presidente di Cuba
RaÚl Castro. Il “lider maximo” dell?isola caraibica ha precisato che il suo
governo è pronto a confrontarsi “
Usa, ong denuncia Chavez
per violazione diritti umani ( da "Velino.it,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: EST - Usa, ong denuncia Chavez per
violazione diritti umani Roma, 17 apr (Velino/Velino Latam) - La ong
statunitense Freedom Watch ha presentato presso il tribunale di Miami una
denuncia contro il presidente venezuelano Hugo ChÁvez con l?accusa di
violazione dei diritti umani e sostegno al terrorismo.
OBAMA FERMA LE TORTURE MA
SALVA I TORTURATORI STOP DEL PRESIDENTE ALLE PRATICHE CIA AUTORIZZATE DA BUSH E
CHENEY - MA GLI AGENTI CIA CHE "IN BUONA FEDE" LE HANNO MESSE IN
PRATICA ( da "Dagospia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: OBAMA FERMA LE TORTURE MA SALVA I
TORTURATORI ? STOP DEL PRESIDENTE ALLE PRATICHE CIA AUTORIZZATE DA BUSH E
CHENEY - MA GLI AGENTI CIA CHE ?IN BUONA FEDE? LE HANNO MESSE IN PRATICA
VENGONO ?GRAZIATI? ? IL ?WASH POST?: SOLUZIONE INTELLIGENTE?? (9Colonne) -
Barack Obama decide di "salvare" gli agenti della Cia che hanno usato
"in buona fede"
Diritti umani, l'Italia
conferma "Boicottiamo la conferenza Onu"
( da "Repubblica.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la cosiddetta "Durban 2"
dedicata al tema dei diritti umani. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha
spiegato che, dopo le ultime revisioni della bozza di dichiarazione finale, nel
testo rimangono affermazioni discriminatorie nei confronti di Israele che
suggeriscono al governo italiano di non partecipare ai lavori finali.
Hammarberg bacchetta
l'Italia e Maroni vola a Tunisi ( da "Articolo21.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: gli standard dei diritti umani”
adottati dall'Europa. Ma l'accento più forte si posa sull'ingiustificata
equivalenza tra clandestino e criminale. Equivalenza che porta necessariamente,
sottolinea ancora Hammarberg ad ulteriori fenomeni di emarginazione, anche a
danno dei migranti regolarmente presenti in Italia.
Usa: Obama svela torture
ma assolve la Cia ( da "KataWeb
News" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Usa: Obama svela torture ma assolve
la Cia 17 aprile 2009 alle 15:44 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti L'era Bush
è finita, l'"oscuro" capitolo degli abusi e delle torture negli
interrogatori va superato con la "riflessione" e non con la
"vendetta".
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: assessorato alla Creatività e
Diritti umani di Salemi, retto dal noto fotografo Oliviero Toscani, sono giunti
in città per immortalale alcune bellezze locali nell'ambito della campagna di
comunicazione contro la violenza sulle donne. La foto in formato gigante sei
metri per tre dove campeggerà la scritta "Noi ragazze di Mussomeli
dolcemente non violente"
Eletto
nuovodirettivodell'Uras ( da "Sicilia,
La" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: volta nel groviglio anche per
quanto riguarda la politica comunitaria dopo le critiche di ieri del
commissario europeo per i Diritti umani, Hammarberg, il quale ha chiesto
all'Italia «di migliorare la politica verso l'immigrazione e sradicare
discriminazione e xenofobia». Il commissario ha dichiarato inoltre di sentirsi
preoccupato proprio per i rimpatri forzati verso la Tunisia.
Egitto/ Messiar, il
matrimonio 'temporaneo' legalizzato per...
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il matrimonio di al Messiar -
scrivono - non è un'offesa alla donna né una violazione dei diritti dell'uomo:
dimostra semplicemente quanto la nostra Shariya sia capace di andare incontro
alle esigenze dell'anima umana attraverso soluzioni atte ad impedire il
verificarsi di illegalità oppure di scompensi sociali". "Ma di quali
scompensi parlate?
Durban 2/ Welt: Berlino
boicotterà la conferenza sul ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il responsabile della sezione
diritti umani del governo federale tedesco, Guenter Nooke, ha affermato di
"vedere più motivi per non partecipare che per essere presenti" a
Ginevra. Su questa vicenda Nooke auspica "una posizione il più possibile
compatta dei paesi dell'Unione europea".
Malawi/ Elezioni, Luisa
Morgantini capo osservatori Ue ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Questo lavoro di osservazione è un
elemento importante della politica dell'Unione Europea per la promozione dei
diritti umani e della democratizzazione nel mondo. Luisa Morgantini e la
missione Ue rimarranno nel Paese fino alla conclusione del processo elettorale.
RAI/ CORTE EUROPEA
RESPINGE RICORSO CONTRO PAGAMENTO DEL CANONE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: E' quanto ha stabilito la Corte
europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha dichiarato inammissibile il
ricorso di un cittadino vicentino, Antonio Faccio, che dopo aver chiesto la
risoluzione dell'abbonamento Rai nel 1999, nel 2003 si è visto entrare in casa
la Guardia di Finanza per sigillare il suo televisore.
DIRITTI UMANI, L'ITALIA
CONFERMA "BOICOTTIAMO LA CONFERENZA ONU"
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti umani, l'Italia conferma
"Boicottiamo la conferenza Onu" -->Il ministro Frattini chiude le
porte a "Durban 2" a poche ore dalla scadenza Insieme a Usa e parte
della Ue. "Documento troppo duro con Israele" Diritti umani, l'Italia
conferma "Boicottiamo la conferenza Onu" di VINCENZO NIGRO (15:44
17/04/2009)
EGITTO/ MESSIAR, IL
MATRIMONIO 'TEMPORANEO' LEGALIZZATO PER FATWA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il matrimonio di al Messiar -
scrivono - non è un'offesa alla donna né una violazione dei diritti dell'uomo:
dimostra semplicemente quanto la nostra Shariya sia capace di andare incontro
alle esigenze dell'anima umana attraverso soluzioni atte ad impedire il
verificarsi di illegalità oppure di scompensi sociali". "Ma di quali
scompensi parlate?
DURBAN 2/ WELT: BERLINO
BOICOTTERÀ LA CONFERENZA SUL RAZZISMO
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il responsabile della sezione
diritti umani del governo federale tedesco, Guenter Nooke, ha affermato di
"vedere più motivi per non partecipare che per essere presenti" a
Ginevra. Su questa vicenda Nooke auspica "una posizione il più possibile compatta
dei paesi dell'Unione europea".
MUMBAI/IMPUTATO STRAGI
RITRATTA CONFESSIONE:ESTORTA SOTTO TORTURA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Imputato stragi ritratta
confessione:estorta sotto tortura di Apcom Si tratta dell'unico superstite del
commando terroristico -->Mumbai, 17 apr. (Apcom) - L'imputato nel processo
per gli attentati di Mumbai messi a segno tra il 26 e il 29 novembre scorsi ha
ritrattato la confessione resa precedentemente, affermando che è stata estorta
sotto tortura.
MALAWI/ ELEZIONI, LUISA
MORGANTINI CAPO OSSERVATORI UE ( da "Wall
Street Italia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Questo lavoro di osservazione è un
elemento importante della politica dell'Unione Europea per la promozione dei
diritti umani e della democratizzazione nel mondo. Luisa Morgantini e la
missione Ue rimarranno nel Paese fino alla conclusione del processo elettorale.
Tortura, Obama garantisce
l'immunità ( da "AudioNews.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 53 Esteri Tortura, Obama garantisce
l'immunità 14.54: Immunità per gli agenti della Cia che hanno usato tecniche di
tortura negli interrogatori antiterrorismo. "Non saranno messi sotto
inchiesta", ha assicurato oggi Obama, spiegando che questo è un momento di
riflessione e non di vendetta.
SALUTE. Un Camper per i
Diritti gira per l'Italia per curare migranti e "senza dimora"
( da "HelpConsumatori"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: quanto sta realizzando da tre anni
il progetto "Un camper per i diritti" dell'associazione volontaria
Medici per i Diritti Umani. Dunque medici, psicologi, anche avvocati e
volontari in senso ampio, cercano di fare da ponte tra i servizi sanitari e
sociali e chi ne è emarginato. Questo progetto, partito nel 2007, si è
concentrato soprattutto in due città italiane,
Armi diverse, vittime
diverse ( da "Galileo"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La morte per esecuzione diretta e
per tortura, invece, sembra una “prerogativa” maschile. La ricerca, che
aggiorna quella uscita nel 2008, è frutto della collaborazione tra i
ricercatori del King?s College London e del Royal Holloway dell?Università di Londra
e un team dell?
Imperia: Università ed
Unicef insieme con un corso ( da "Sanremo
news" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La cooperazione multilaterale in
tema di diritti del bambino? Prof.ssa Isabel Fanlo Cortés - Docente di
Filosofia del diritto, Sociologia del diritto e Controllo sociale e diritti
umani, Facoltà di Giuriprudenza, Università degli Studi di Genova "La
condizione dei minori stranieri a livello locale.
Torture, Obama
"assolve" la Cia ( da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torture dell'amministrazione Bush,
pubblicando altri quattro dei famigerati memo dei consiglieri legali con
dettagli raccapriccianti nel loro linguaggio asettico e burocratico. Ma allo
stesso tempo ha garantito l'immunità agli agenti della Cia che hanno adottato
tali pratiche "facendo il proprio dovere contando in buona fede sulle
assicurazioni legali dato dal dipartimento di Giustizia"
Diritti umani, Frattini:
''non ci sono le condizioni per partecipare''
( da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract:
Al Colosseo domani, Global
day for Darfur ( da "Articolo21.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: piazza antistante il monumento
simbolo dei diritti umani, i cui proventi saranno destinati al progetto.
L?opera è nata proprio per sensibilizzare l?opnione pubblica sulla crisi
sudanese per troppo tempo ignorata e ancora oggi, nonostante il grande scalpore
suscitato dal mandato di arresto per il presidente del Sudan Omar Al Bashir,
stenta a trovare spazio sugli organi di informazione.
Diritti umani, l'Italia
conferma "Boicottiamo la conferenza Onu"
( da "KataWeb News" del
17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti umani, l'Italia conferma
"Boicottiamo la conferenza Onu" 17 aprile 2009 alle 15:41 — Fonte:
Esteri">repubblica.it — 0 commenti Il ministro Frattini chiude le porte
a "Durban 2" a poche ore dalla scadenza Insieme a Usa e parte della
Ue.
Riomaggiore/Al Castello la
presentazione del libro "Diritti diversi, la legge negata ai gay"
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: per onorare i moti di Stonewall, ho
risolutivamente raccolto i miei appunti, i ritagli di giornale, la competenza
giuridica nel frattempo acquisita e ho deciso di dare voce a quella che è,
praticamente da sempre, una mia convinzione profonda: l'irrinunciabilità di
liberare il movimento GLBT dalla tortura della discriminazione".
Rai, Corte Strasburgo:
giusto pagare il canone ( da "Reuters
Italia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: articolo 10 della Convenzione
europea sui diritti umani sulla libertà di espressione, e l'articolo 8 sul
diritto a rispettare la vita privata e della famiglia. L'uomo sosteneva infatti
che l'atto di rendere inutilizzabile il suo televisore fosse una misura
sproporzionata che gli impediva anche di vedere i canali privati.
Obama assolve la Cia:
immunità per le torture ( da "Giornale.it,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torture di Redazione I funzionari
della Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi duri durante gli
interrogatori. In cambio la Casa Bianca è pronta a rendere pubbliche 4 minute
con cui l?amministrazione Bush giustificò l?uso della mano pesante durante gli
interrogatori dei sospettati Washington - "I funzionari della Cia non
saranno perseguiti per aver utilizzato metodi
Obama assolve la Cia
( da "AprileOnline.info"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il presidente Usa pubblica quatro
documenti che descrivono le torture praticate ai danni dei prigionieri di
Guantanamo, chiede di chiuedere l'oscuro capitolo degli abusi negli
interrogatori con la "riflessione" e "non con la vendetta"
L'era Bush è finita, l'"oscuro" capitolo degli abusi e delle torture
negli interrogatori va superato con la "riflessione" e non con la
"vendetta".
DARFUR: FINI, FARE OGNI
SFORZO PER RISTABILIRE LA PACE ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: difesa dei diritti umani, requisiti
essenziali per lo sviluppo di un popolo e per un futuro di stabile e serena
convivenza dell'umanita'''. E' quanto afferma il presidente della Camera,
Gianfranco Fini in un messaggio inviato al presidente dell'associazione
promotrice della Giornata mondiale per il Darfur, Antonella Napoli in
concomitanza con il Global day for Darfur e che avra'
Darfur/ Fini: occorre fare
ogni sforzo per ristabilire la ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dei diritti umani". E' quanto
scrive il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un messaggio inviato
all'associazione Italians for Darfur in occasione della Giornata mondiale del
Darfur di domenica prossima. "Auspico che iniziative come la vostra
svolgano l'importante compito di accrescere la consapevolezza dei cittadini
della gravità della situazione umanitaria in Darfur -
Darfur/ Napolitano: Italia
si impegni per una pace duratura ( da "Virgilio
Notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: con l'adesione dell'Unione Giovani
Ebrei d'Italia, di Amnesty International, di Non c'è pace senza giustizia e di
altre associazioni che si occupano di diritti umani. Il conflitto in atto nella
regione sudanese dal febbraio
Rai/ Corte europea
respinge ricorso contro pagamento del
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: E' quanto ha stabilito la Corte
europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha dichiarato inammissibile il
ricorso di un cittadino vicentino, Antonio Faccio, che dopo aver chiesto la
risoluzione dell'abbonamento Rai nel 1999, nel 2003 si è visto entrare in casa
la Guardia di Finanza per sigillare il suo televisore.
A ROMA UNA GIORNATA LIONS
PER LA CITTADINANZA UMANITARIA EUROPEA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani fondamentali,
realizzandosi attraverso la effettiva partecipazione di tutti i cittadini
europei alla organizzazione solidale e sociale della comunità, prendendo attivo
interesse al bene civico, culturale, sociale e morale del continente europeo Il
Lions Club International conta in Italia oltre 40 mila associati di cui 4500
circa appartenenti al Distretto 108L di Lazio,
UNZBEKISTAN/ HRW:
INCHIESTA SU ATTACCO A ATTIVISTA DIRITTI UMANI
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: inchiesta su attacco a attivista
diritti umani di Apcom Aggredita mentre si trovava col figlio di 5 anni
-->Roma, 17 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Le autorità uzbeke dovrebbero aprire
un'inchiesta immediatamente sull'aggressione subita dall'attivista per i
diritti umani Elena Urleava, che fa parte dell'Alleanza per i diritti umani
dell'Uzbekistan.
IMMIGRATI/ GOZI (PD):
GOVERNO NON SIA SORDO, BENE PROTAGONISMO UE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: le polemiche sollevate da esponenti
della maggioranza contro il rapporto del commissario per i Diritti Umani del
Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, sono molto preoccupanti. Il governo -
dice ancora Gozi - non può restare sordo di fronte alla forte presa di
posizione europea contro le scelte del governo italiano. Del resto, Hammarberg
non è la prima voce critica.
USA-CUBA/ CLINTON:
SODDISFATTI PER APERTURA RAUL CASTRO
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: compresi i diritti umani e i
prigionieri", purché su base paritaria. "Siamo soddisfatti per
quest'apertura, e la esamineremo con attenzione", ha dichiarato Clinton in
conferenza stampa a Santo Domingo, dove si trova in visita. L'Amministrazione
Obama ha deciso di allentare alcune delle restrizioni previste dall'embargo
statunitense in vigore dal 1962,
MUMBAI/ PROCESSO STRAGI,
PM: COMPLOTTO NATO IN PAKISTAN ( da "Wall
Street Italia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: affermando che è stata estorta
sotto tortura. Lo ha detto il suo legale: "non è stata una confessione
volontaria, ma è stata estorta in maniera coercitiva e con la forza" ha
spiegato l'avvocato Abbas Kazmi, aggiungendo inoltre che il suo cliente "è
stato torturato fisicamente". Il processo si è aperto dopo una serie di
rinvii;
DARFUR/ FINI: OCCORRE FARE
OGNI SFORZO PER RISTABILIRE LA PACE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dei diritti umani". E' quanto
scrive il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un messaggio inviato
all'associazione Italians for Darfur in occasione della Giornata mondiale del
Darfur di domenica prossima. "Auspico che iniziative come la vostra svolgano
l'importante compito di accrescere la consapevolezza dei cittadini della
gravità della situazione umanitaria in Darfur -
DARFUR/ NAPOLITANO: ITALIA
SI IMPEGNI PER UNA PACE DURATURA ( da "Wall
Street Italia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: con l'adesione dell'Unione Giovani
Ebrei d'Italia, di Amnesty International, di Non c'è pace senza giustizia e di
altre associazioni che si occupano di diritti umani. Il conflitto in atto nella
regione sudanese dal febbraio
Usa-Cuba: Clinton, nostra
politica è stata fallimentare ( da "KataWeb
News" del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dai diritti umani alla libertà di
stampa, ai prigionieri politici". Clinton ha risposto: "prendiamo
molto sul serio" queste parole. "Noi continuiamo a cercare strade più
produttive da seguire perché per il presidente Obama, per me e per la nostra
amministrazione l'attuale politica su Cuba è fallimentare in un incontro a
Santo Domingo.
Conferenza Onu, l'Italia
conferma la sua assenza ( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la cosiddetta "Durban 2"
dedicata al tema dei diritti umani. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha
spiegato che, dopo le ultime revisioni della bozza di dichiarazione finale, nel
testo rimangono affermazioni discriminatorie nei confronti di Israele che
suggeriscono al governo italiano di non partecipare ai lavori finali.
Usa/ Consulente governo:
Ponderata decisione Obama su memo
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Bush ha utilizzato per giustificare
l'adozione della tortura negli interrogatori dei sospetti di terrorismo. E'
quanto ha detto David Axelrod, consulente senior della Casa Bianca. Obama
"ha pensato molto alla questione, e si è consultato ampiamente perchè
c'erano due principi in ballo - ha detto Axelrod, stando a quanto riportato dal
sito Politico.
Unzbekistan/ Hrw:
inchiesta su attacco a attivista diritti
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attivista per i diritti umani Elena
Urleava, che fa parte dell'Alleanza per i diritti umani dell'Uzbekistan.
L'afferma in un comunicato l'organizzazione Human Rights Watch (Hrw). "Non
ci sono dubbi che Urlaeva è stata aggredita per vendicarsi del proprio lavoro
sui diritti umani", ha affermato Holly Cartner, direttore per l'Europa e
l'Asia centrale di Hrw.
I memorandum Usa della
tortura legale contro al Qaeda ( da "CittadinoLex"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: tortura legale contro al Qaeda (Top
secret -Us Department of Justice 1.8.2002) di Ludovico Fraia Pagine e pagine di
prosa legale burocratica apparentemente senza nessun tipo di coinvolgimento
emotivo. Sono quelle che il Dipartimento per la giustizia americano ha diffuso
giovedì 16 per descrivere le brutali tecniche di interrogatorio usati dalla Cia
sui sospetti aderenti ad al Qaeda.
M.O./ WRITER GERUSALEMME
SCRIVONO LETTERA SU MURO SEPARAZIONE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attivista per i diritti umani
sudafricano Farid Esack, e afferma che il trattamento che Israele riserva ai
palestinesi che vivono sotto occupazione militare è per alcuni aspetti peggiore
dell'apartheid. Il muro - ritenuto illegale dalla Corte Internazionale di
Giustizia dell'Onu nel 2004 - era stato costruito nel 2002 per fermare gli
attentati suicidi degli attivisti palestinesi.
USA/ CONSULENTE
GOVERNO:PONDERATA DECISIONE OBAMA SU MEMO TORTURA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Usa/ Consulente governo:Ponderata
decisione Obama su memo tortura di Apcom Il presidente si è consultato con
diversi funzionari -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il presidente degli Stati
Uniti Barack Obama ha impiegato almeno un mese prima di decidere di pubblicare
i memo che il suo predecessore George W.
M.O./ "Writer"
Gerusalemme scrivono lettera su muro
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attivista per i diritti umani
sudafricano Farid Esack, e afferma che il trattamento che Israele riserva ai
palestinesi che vivono sotto occupazione militare è per alcuni aspetti peggiore
dell'apartheid. Il muro - ritenuto illegale dalla Corte Internazionale di
Giustizia dell'Onu nel 2004 - era stato costruito nel 2002 per fermare gli
attentati suicidi degli attivisti palestinesi.
( da "City" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Asmara
"Eritrea diventata unica grande prigione" Il governo eritreo ha
tramutato lo stato in una prigione, con ricorso all'arresto non motivato e alla
tortura dei suoi cittadini, e l'obbligo a una leva quasi illimitata . La
denuncia è di Human Rights Watch . 17 aprile 2009
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Nigeria/ Amnesty:
ricorso crescente a violenza da parte polizia di Apcom Tortura,
omicidi e persone scomparse -->Lagos, 16 apr. (Ap) - Amnesty International
denuncia un ricorso crescente a mezzi violenti, inclusi tortura ed omicidi, da
parte delle forze di polizia nigeriane nelle zone meridionali del Paese, in
particolare del Delta del Niger. Nella regione petrolifera operano numerosi
gruppi armati, responsabili di attentati contro gli oleodotti e di sequestri di
dipendenti di società petrolifere. L'ong con base a Londra ha registrato un
notevole incremento di persone scomparse in quella regione, di ricorso alla tortura
e agli omicidi da parte delle forze di sicurezza. "Registriamo un
incremento preoccupante nell'uso dei mezzi estremamenti violenti da parte della
polizia nel Delta del Niger", afferma Aster van Kregten, membro di Amnesty
in Nigeria.
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa/ Diffusi memo
era Bush su tortura. No accuse a Cia - punto di Apcom WP: il rapporto più ampio
su interrogatori sospetti al Qaida -->Roma, 16 apr. (Apcom) - Documenti
scottanti, che risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più ampio mai
diffuso finora e relativo agli interrogatori dei sospetti di terrorismo e
presunti membri di al Qaida. Sono, stando a quanto conferma il Washington Post,
i memo dicui la Casa Bianca ha annunciato la diffusione: di fatto, la base
legale che l'amministrazione di Bush utilizzò per giustificare l'adozione di tecniche
di interrogatorio che i critici in tutto il mondo hanno descritto spesso con il
termine tortura. Il presidente americano Barack Obama ha motivato la diffusione
dei documenti con l'esistenza di "circostanze eccezionali" (stando a
quanto reso noto da un comunicato); tra queste, la necessità di confermare
tattiche che per molto tempo sono state al centro di diversi sospetti e anche
per prevenire "congetture errate e incendiarie". Contestualmente, il
dipartimento di Giustizia Usa ha anche 'rassicurato' i funzionari della Cia:
gli agenti di intelligence non saranno infatti accusati dal governo per le
tecniche di interrogatorio utilizzate in passato, dunque anche per il
waterboarding. "Sarebbe ingiusto accusare uomini e donne dediti a
proteggere l'America per una condotta che è stata autorizzata dallo stesso
dipartimento della Giustizia", ha detto il ministro della Giustizia Usa
Eric H. Holder, stando a quanto risulta da un comunicato. Tornando ai memo,
questi descrivono le tecniche di interrogatorio che sono state utilizzate su
più di una dozzina di detenuti considerati fonti di intelligence
particolarmente "elevate", a seguito degli attentati terroristici
dell'11 settembre del 2001.
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa/ Governo
diffonderà memo Bush che giustificarono "tortura" di Apcom Lo ha reso
noto il portavoce della Casa Bianca Gibbs -->Washington, 16 apr. (Ap) -
Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca, ha reso noto che in giornata il
governo americano diffonderà alcuni memo cui l'amministrazione Bush ricorse per
giustificare l'adozione di dure tecniche di interrogatorio nei confronti dei
sospetti di terrorismo, che i critici hanno definito più volte al limite della
tortura. Gibbs, che ha accompagnato insieme ad altri membri della delegazione
Usa il presidente americano Barack Obama, nel suo viaggio in Messico, ha
parlato con i giornalisti nel volo dell'Air Force. Il portavoce del governo ha
precisato che alcune sezioni dei documenti saranno oscurate per motivi di
sicurezza, senza fornire alcun ulteriore dettaglio; la decisione di rendere
pubblico il materiale, ha sottolineato comunque, è arrivata dopo l'avvio di una
causa legale. Il presidente americano commenterà i memo dopo la loro
diffusione, attesa per oggi.
( da "Pais, El" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Obama no perseguirá
a los miembros de la CIA implicados en torturas "Es el momento de la
reflexión, no del castigo", asegura el presidente demócrata YOLANDA MONGE
- Washington - 16/04/2009 Vota Resultado 12 votos Aquellos que utilizaron la
tortura como método de interrogatorio durante los años de Gobierno de George W.
Bush no serán perseguidos por la justicia. Con esta decisión, y con la
publicación de una serie de memorandos que revelan el razonamiento legal que se
usó para justificar tácticas que se equiparan con la tortura durante 2002 y
2005 contra militantes de Al Qaeda en las prisiones secretas que EEUU tenía en
el exterior, Barack Obama dio ayer un paso más para cerrar lo que consideró
"un oscuro y doloroso capítulo" de la historia norteamericana.
"Amenaza de muerte inminente" La CIA destruyó casi un centenar de
vídeos de interrogatorios El designado para dirigir la CIA
rechaza el uso de la tortura AmnistÍa retrata la técnica de tortura
'waterboarding' VIDEO - AMNISTÍA INTERNACIONAL - 23-04-2008 La ONG pro derechos
humanos lanza un vídeo en Reino Unido contra la técnica de asfixia simulada
utilizada con presos en su 'guerra contra el terror' - AMNISTÍA INTERNACIONAL
Otros vídeos Barack Obama A FONDO Nacimiento: 04-08-1961 Lugar: Honolulu
CIA (Agencia Central de Inteligencia) A FONDO Sede: Washington (Estados Unidos)
Ver cobertura completa La noticia en otros webs webs en espaÑol en otros
idiomas Según declaraciones del presidente de Estados Unidos, las técnicas de
tortura como la simulación de asfixia, "minaron nuestra autoridad moral y
no hicieron a Estados Unidos más seguro". Para Obama, quienes realizaron
estos interrogatorios "actuaron de buena fe basándose en las opiniones del
Departamento de Justicia", por lo que no serán sujetos de ninguna acción legal.
El debate interno hasta llegar a esta decisión ha sido intenso, según fuentes
de la Casa Blanca. "Es hora de reflexionar y no de castigar", reiteró
el presidente en un comunicado y en una carta enviada a los agentes de la CIA,
en la que aseguraba que la nación debía proteger sus identidades "tanto
como ellos protegen nuestra seguridad". "Sería injusto procesar a los
entregados hombres y mujeres que trabajaban para proteger América por una
conducta que fue autorizada por el Departamento de Justicia", manifestó el
fiscal general del Estado, Eric Holder. Leon Panneta, director de la CIA,
escribió en un mensaje a sus empleados: "La CIA responde según el deber lo
requiere". El presidente declaró haber autorizado la publicación de los
documentos para evitar "una descripción imprecisa de lo que ocurrió",
lo que, en su opinión, "alentaría presunciones erróneas e inflamatorias de
las medidas adoptadas por EEUU". Pero insistió en que en momentos de
grandes desafíos y falta de unidad, "no se gana nada al invertir tiempo y
energía en asignar culpas por lo que pasó". Los memorandos redactados por
la Oficina de Consejo Legal del Departamento de Justicia entre 2002 y 2005 se
han hechos públicos tras una demanda interpuesta y ganada por la Unión
Americana de Libertades Civiles (ACLU, siglas en inglés). En esos informes
-cuatro en total- los abogados de Bush dieron el visto bueno a una serie de
métodos de interrogatorio que se usaron contra 28 sospechosos de terrorismo.
Las tácticas empleadas van desde el tristemente método conocido como
waterboarding o axfisia simulada hasta usar un collar de plástico para mantener
a los detenidos sujetos por el cuello a los muros de las celdas de
interrogatorio. "Amenaza de muerte inminente" Uno los documentos que
ahora ha visto la luz está fechado en agosto de 2002 y autoriza la asfixia
simulada para el presunto miembro de Al Qaeda Abu Zubaydah. "Consideramos
que el uso de la asfixia simulada representa una amenaza de muerte
inminente", señala el memorándum, que añade que "crea en el sujeto la
incontrolable sensación física de que el sujeto se está asfixiano". El
texto, redactado por el entonces abogado del gobierno Jay Bybee, concluye que
"ante la ausencia de un prolongado daño mental (...) el uso de estos
procedimientos no constituiría tortura". El mismo informe da luz verde al
uso de insectos en el cuerpo de los interrogados, así como a la privación del
sueño. Otro documento refleja la opinión de un alto funcionario del
Departamento de Justicia a favor de la combinación de métodos interrogatorios
para alcanzar resultados más efectivos. "Los que conducen los
interrogatorios pueden combinar la asfixia simulada con el mantener (a los
sospechosos) de pie contra la pared, abofetearles o golpearles en el
estómago", escribió el funcionario Stephen Bradbury en 2005.
( da "Corriere.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
il giudizio di
Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani Il Consiglio d'Europa: «Da Italia
progressi insufficienti sulla lotta al razzismo» Preoccupazione per la tendenza
xenofoba che sfocia in atti violenti contro immigrati, Rom e Sinti Thomas
Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa (dal web) STRASBURGO - Il governo
italiano, nell' ultimo anno, ha fatto «passi insufficienti nella giusta
direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti
alle popolazioni Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla
politica migratoria adottata». E anche sul fronte della «mancata osservanza
delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l'esecuzione delle
espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura». IL GIUDIZIO -
Questo il giudizio espresso da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in occasione della
pubblicazione del suo secondo rapporto sull'Italia in meno di un anno. Rapporto
che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso
gennaio. Nel rapporto Hammarberg scrive «d'essere particolarmente preoccupato
dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla
xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti, rivolti
principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini
straniere, anche in ambito sportivo». LA MANCATA CONDANNA - Per il commissario
Hammarberg, le autorità italiane dovrebbero «condannare queste espressioni con
maggiore forza e reintrodurre pene più severe per questi reati». Hammarberg
invece descrive come molto positivo il fatto che una parte della classe
politica italiana presti maggiore attenzione nell'esprimere certe opinioni: «Un
anno fa - afferma - reagii alle affermazioni fatte da alcuni esponenti politici
perché le ritenevo ostili verso certe minoranze. Ora noto che i politici sono
molto più attenti». stampa |
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Lagos, 16 apr. (Ap)
- Amnesty International denuncia un ricorso crescente a
mezzi violenti, inclusi tortura ed omicidi, da parte delle forze di polizia
nigeriane nelle zone meridionali del Paese, in particolare del Delta del Niger.
Nella regione petrolifera operano numerosi gruppi armati, responsabili di
attentati contro gli oleodotti e di sequestri di dipendenti di società
petrolifere. L'ong con base a Londra ha registrato un notevole
incremento di persone scomparse in quella regione, di ricorso alla tortura e
agli omicidi da parte delle forze di sicurezza. "Registriamo un incremento
preoccupante nell'uso dei mezzi estremamenti violenti da parte della polizia
nel Delta del Niger", afferma Aster van Kregten, membro di Amnesty in
Nigeria.
( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
TORTURA
La Casa Bianca dà l'immunità agli agenti Cia Gli agenti della Cia che hanno
usato «in buona fede» forme di tortura come il «waterboarding» non passeranno
guai con la giustizia. Lo ha assicurato il presidente Barack Obama in un
comunicato che accompagna la pubblicazione di quattro memorandum
dell'Amministrazione Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al
terrorismo.
Obama ha chiuso tutti i «siti neri», in Asia e nell'Europa dell'Est, e ha
deciso la pubblicazione dei documenti segreti.
( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
COMPLICI DEL
SILENZIO Il giornalista sportivo e i "desaparecidos" «Complici del
silenzio» di Stefano Incerti («L'uomo di vetro») è ambientato nell'Argentina
del 1978, durante i Campionati Mondiali di Calcio, e racconta la storia di
Maurizio Gallo, giornalista sportivo italiano, e del suo fotoreporter Ugo che sbarcano
a Buenos Aires come inviati al Mundial poi vinto dai padroni di casa. L'evento
sportivo, su cui si stanno accendendo i riflettori di tutto
il mondo, è occasione per la Giunta militare di Videla di nascondere le
violazioni dei diritti umani che va perpetrando. Gallo, innamoratosi di una giovane donna di
Buenos Aires, verrà coinvolto nella dura repressione governativa. Lui è Alessio
Boni («La meglio gioventù»), al suo fianco Florencia Raggi. \
( da "Trentino" del
17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Alto
Adige)
Argomenti: Diritti umani
Razzismo, congresso
a rischio BERLINO. La Germania potrebbe boicottare la conferenza dell'Onu
contro il razzismo che si terrà a Ginevra la prossima settimana. "La
Germania molto probabilmente non parteciperà alla conferenza", ha detto il responsabile dei Diritti
umani del ministero degli Esteri Nooke. Si teme che
l'incontro possa venire utilizzato da alcuni per slogan anti-israeliani. Fra
gli ospiti più rilevanti è annunciato ad esempio il presidente dell'Iran Mahmud
Ahmadinejad, noto per le esternazioni anti-israeliane.
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Un rapporto al
Consiglio d'Europa cita come esempi di razzismo le frasi pronunciate alla festa
della Lega a Venezia «Gentilini maestro di xenofobia» Il
commissario europeo per i diritti umani censura lo Sceriffo FABIO POLONI TREVISO. L'Italia criminalizza l'immigrazione
irregolare e Giancarlo Gentilini è tra i cattivi maestri. Il vicesindaco di
Treviso viene citato tra gli esempi di tendenza al razzismo e alla xenofobia in
un rapporto scritto da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa. Il
rapporto esprime «deep concern», profonda preoccupazione, per la
criminalizzazione dell'immigrazione irregolare, definita «sproporzionata, che
va oltre gli interessi a tenere sotto controllo i confini». Nelle 25 pagine del
rapporto redatto da Hammarberg vengono citati alcuni casi di quella che viene
definita una crescente tendenza al razzismo e alla xenofobia. Secondo il
commissario, ciò che suscita una particolare inquietudine è il fatto che tale
clima di intolleranza nei confronti di gruppi etnici o sociali deboli e
vulnerabili è talvolta incoraggiato dalle dichiarazioni di alcune personalità
politiche. Tra queste, Gentilini: il commissario ha segnalato come
particolarmente preoccupanti le dichiarazioni del vicesindaco di Treviso
rilasciate nel settembre
( da "Trentino" del
17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Corriere
delle Alpi)
Argomenti: Diritti umani
Dal Consiglio
d'Europa Xenofobia, nuove accuse all'Italia STRASBURGO. Il
Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente
preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza
al razzismo e alla xenofobia che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti
contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere».
E' quanto si legge nel rapporto sull'Italia scritto dallo stesso Hammarberg.
Nella sua risposta, pubblicata assieme al rapporto, il governo italiano
rassicura il Commissario sui passi intrapresi per contrastare efficacemente il
razzismo. Mentre rimanda al mittente le richieste di cambiare le misure legate
alla politica migratoria. L'Italia ritiene che le norme criticate siano
essenziali per una efficace gestione dei flussi migratori.
( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
UNA MOSTRA Si
racconta la Primavera di Praga Fortemente voluta dall'assessore comunale alle
Politiche della famiglia, sociali ed educative Teresa Curino all'interno della
Fiera sarà possibile visitare la mostra «L'impossibile primavera - Praga 1968»
a cura di Sandro Chierici. La primavera di Praga ha segnato un momento
importante, sotto ogni aspetto, della storia del XX secolo, come tentativo di
far convivere la possibilità di vivere da uomini liberi in una società
impostata secondo i canoni del marxismo-leninismo, un'ipotesi che fu definita
«il socialismo dal volto umano». Un tentativo stroncato dall'intervento
dell'Unione Sovietica. Le immagini della mostra, realizzate a Praga e in altri
centri della Cecoslovacchia da diversi reporter nei giorni dell'invasione
dell'agosto 1968, mostrano lo stridente contrasto fra un popolo che vuole la
pace e un potere che deve imporsi con la violenza. L'immagine simbolo di questa
drammatica contrapposizione è quella di uomini e donne che parlano con i
soldati sovietici, domandano «Perché?», e l'incapacità dei militari a rispondere.
Sono loro i veri disarmati davanti all'evidenza della realtà che svela la
menzogna di chi li ha portati lì. A supporto delle immagini c'è un ampio
documentario che intende fornire le linee di sviluppo della storia ceca dal
1948, allorché prese il potere nel paese il partito comunista, sino alla
nascita del movimento Charta 77, che ha visto la Cecoslovacchia vivere da
protagonista la battaglia per i diritti umani degli Anni Ottanta sino alla fine
del comunismo. Al percorso di immagini fanno da contraltare documenti,
testimonianze, stralci letterari - in particolare da Kundera a Dubcek - e
poetici, per giungere alle scritte sui muri di Praga, ai cartelli e alle
vignette satiriche, tutte testimonianze di un'autocoscienza presente in ogni
strato della popolazione, dalle avanguardie intellettuali alla
componente operaia e contadina. Visite guidate per le scuole, in particolare
per le superiori. Prenotazione obbligatoria con fax al Comune: 0131 515151,
specificando «Mostra Praga».
( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
SAVONACONCORSO «IL
POLIZIOTTO UN AMICO IN PIU'» Ecco gli studenti premiati SAVONA «Per crescere
sicuri abbiamo diritto a...»: è il tema di quest'anno del concorso «Il
poliziotto amico in più» giunto alla nona edizione, indetto dalla Polizia di
Stato, con ministero dell'Istruzione e Unicef, e aperto ai ragazzi delle scuole
elementari e medie inferiori. Nei giorni scorsi la commissione esaminatrice,
presieduta dal questore Giovanni Trimarchi, ha scelto su 196 elaborati
realizzati dagli studenti della provincia di Savona, le quattro opere che
parteciperanno alla selezione nazionale. Ecco i premiati. Scuole elementari:
per la categoria opere letterarie, la poesia intitolata «I diritti dei bambini»
di Andrea Nero, classe 5ª della scuola primaria «O.Colombardo» di Cengio; per
la categoria arti figurative e tecniche varie, il collage del gruppo
«Arcobaleno», classe 3ª D scuola primaria «Astengo» di Savona. Scuole medie
inferiori: per la categoria opere letterarie, testo di Patrizia Costa della
classe 1ª della scuola secondaria di 1° grado «Guidobono» di Savona; per la
categoria tecniche multimediali: il Dvd «Ragazzi liberi e felici: il diritto di
avere diritti», delle classi 2ªA e 2ª E della scuola Guidobono. «L'iniziativa -
spiega il capo di Gabinetto della questura Massimo Molinari - si inserisce
nell'ambito degli interventi volti a favorire la comprensione
del concetto di polizia di prossimità e grazie anche al coinvolgimento del
mondo scolastico, per lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto
dei diritti umani, della
tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una
società civile, considerata indispensabile per garantire il bene prezioso della
sicurezza e della pacifica convivenza».
( da "Mattino di Padova, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Un rapporto al
Consiglio d'Europa cita come esempi di razzismo le frasi pronunciate alla festa
della Lega a Venezia «Gentilini maestro di xenofobia» Il
commissario europeo per i diritti umani censura lo Sceriffo FABIO POLONI TREVISO. L'Italia criminalizza
l'immigrazione irregolare e Giancarlo Gentilini è tra i cattivi maestri. Il
vicesindaco di Treviso viene citato tra gli esempi di tendenza al razzismo e
alla xenofobia in un rapporto scritto da Thomas Hammarberg, commissario per i
diritti umani del Consiglio
d'Europa. Il rapporto esprime «deep concern», profonda preoccupazione,
per la criminalizzazione dell'immigrazione irregolare, definita
«sproporzionata, che va oltre gli interessi a tenere sotto controllo i
confini». Nelle 25 pagine del rapporto redatto da Hammarberg vengono citati
alcuni casi di quella che viene definita una crescente tendenza al razzismo e
alla xenofobia. Secondo il commissario, ciò che suscita una particolare
inquietudine è il fatto che tale clima di intolleranza nei confronti di gruppi
etnici o sociali deboli e vulnerabili è talvolta incoraggiato dalle
dichiarazioni di alcune personalità politiche. Tra queste, Gentilini: il
commissario ha segnalato come particolarmente preoccupanti le dichiarazioni del
vicesindaco di Treviso rilasciate nel settembre
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
BRUXELLES Il
Commissario Ue: l'Italia indulgente con il razzismo DAL MONDO BRUXELLES.
«Profonda preoccupazione» è stata espressa nel rapporto sull'Italia scritto da
Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, dopo una
visita in Italia. Le preoccupazioni riguardano innanzitutto i nuovi
provvedimenti in materia di immigrazione e asilo, già adottati o in
discussione, come l'aumento della pena per i migranti irregolari, l' aggravante
di clandestinità o l'obbligo per i medici di denunciare chi ha bisogno di cure
ma non ha i documenti. Secondo il rapporto, l'Italia dovrebbe
«condannare con maggiore forza» ogni forma di razzismo, applicare «pene più
severe» per i reati legati a questo fenomeno e procedere a una revisione di
alcune misure riguardanti l'immigrazione.
( da "Arena, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Venerdì 17 Aprile
2009 NAZIONALE Pagina 4 BRUXELLES. Il rapporto della
Commissione per i diritti umani segnala una situazione che viene ritenuta deficitaria Razzismo,
l'Europa censura ancora l'Italia Il Consiglio d'Europa punta il dito sul
problema rom Citata la raccolta firme del sindaco di Verona, Tosi BRUXELLES A
meno di un anno dalla pubblicazione del suo primo rapporto, il commissario per
i diritti umani del
Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, torna all'attacco dell'Italia,
chiedendo più sforzi per sradicare razzismo e xenofobia. «Anche se sono stati
fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom,
sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto
delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti
dell'uomo», scrive Hammarberg nel rapporto, redatto sulla base di una visita
fatta a gennaio.Tuttavia l'elenco delle note dolenti, secondo il commissario
svedese, è lungo. Nel luglio, Hammarberg si era espresso con durezza sulla
politica italiana sull'immigrazione, giudicandola guidata solo dalle
preoccupazioni legate alla sicurezza e definendo «largamente assente» la
«valorizzazione dei diritti fondamentali e dei principi umanitari».
Rispondendo al rapporto, il governo ha sottolineato di aver preso le misure
necessarie per incrementare la propria politica antidiscriminatoria e antirazzista,
attraverso la creazione di un organismo apposito, l'Unar, per iniziativa del
ministero delle Pari opportunità, stanziando centinaia di milioni di euro per
migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttando i fondi europei per avviare una
politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini.
Progressi che Hammarberg ha riconosciuto. Il relatore cita tra i casi presi in
considerazione il «caso Verona», ovvero l'appello ai cittadini del capogruppo
della Lega, Flavio Tosi, poi eletto sindaco nel 2007, per eliminare i
campi-nomadi alla città. Il rapporto ricorda anche le vicende giudiziarie di
Tosi per le denuncia scattata per quella vicenda. Per Hammarberg occorre che i
gruppi etnici siano più rappresentati all'interno della polizia e che vengano
creati meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti.
( da "Arena, L'" del
17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Bresciaoggi(Abbonati))
Argomenti: Diritti umani
Venerdì 17 Aprile
2009 NAZIONALE Pagina 6 Resi pubblici i memo Bush sulle «torture»
Documenti scottanti, che risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più
ampio mai diffuso finora e relativo agli interrogatori dei sospetti di
terrorismo e presunti membri di al Qaeda. Sono, stando a quanto conferma il
«Washington Post», i memo di cui la Casa Bianca ha annunciato la diffusione: di
fatto, la base legale che l'amministrazione di Bush utilizzò per
giustificare l'adozione di tecniche di interrogatorio che i critici in tutto il
mondo hanno descritto con il termine «tortura». Il presidente Barack Obama ha
motivato la diffusione dei documenti con l'esistenza di «circostanze eccezionali».
Tra queste, la necessità di confermare tattiche che per molto tempo sono state
al centro di diversi sospetti e anche per prevenire «congetture errate e
incendiarie». Contestualmente, il dipartimento di Giustizia Usa ha anche
«rassicurato» i funzionari della Cia: gli agenti di intelligence non saranno
infatti accusati dal governo per le tecniche di interrogatorio utilizzate in
passato, dunque anche per il waterboarding. «Sarebbe ingiusto accusare uomini e
donne dediti a proteggere l'America per una condotta autorizzata dallo stesso
dipartimento della Giustizia», ha detto il ministro della Giustizia Usa Eric H.
Holder.
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Consiglio d'Europa:
l'Italia criminalizza gli immigrati MARISTELLA IERVASI Diritti umani ignorati, leggi ingiuste e
draconiane, che criminalizzano l'immigrazione irregolare. L'Italia è di nuovo
sotto accusa per le politiche sui i Rom, le misure legislative contenute nel
ddl sicurezza (la contestatissima norma sui medici che possono denunciare i
clandestini che si rivolgono al sistema sanitario) e le espulsioni
facili degli stranieri in paesi dove «è accertato che ricorrono alla tortura».
Un richiamo pesante per il governo Berlusconi, che arriva dal Consiglio
d'europa - l'organismo internazionale che non fa parte dell'Ue e che ha tra i
suoi compiti la tutela dei diritti dell'uomo - proprio nel giorno in cui il
ministro dell'Interno Roberto Maroni è in Tunisia per accelerare i rimpatri dei
migranti sbarcati sulle coste siciliane. Sbarchi che sono senza fine: solo ieri
3 imbarcazioni a Lampedusa per un totale di 300 persone. Tendenza al razzismo
«Le autorità italiane dovrebbero condannare con più fermezza tutte le
manifestazioni di razzismo o di intolleranza, ed assicurare un'efficace
attuazione della legislazione anti-discriminazione», ha scritto nero su bianco
Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del
Consiglio d'Europa, nel rapporto sul Belpaese dopo una visita nel gennaio
scorso. «Nonostante siano stati compiuti degli sforzi - precisa Hammarberg -
siamo preoccupati per la tendenza al razzismo e all'xenofobia in Italia che
sfocia in atti estremamente violenti, rivolti principalmente contro immigrati,
Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere, anche in ambito
sportivo». La replica Il governo rimanda al mittente la richieste di cambiare
le misure legate alla politica migratoria: «sono essenziali - riporta l'agenzia
Ansa - per una efficacia dei flussi migratori». Secondo l'Ufficio nazionale
antidiscriminazioni razziali, organismo del ministero delle Pari opportunità,
inoltre, sono stati elaborati piani di azione che prevedono interventi
strutturali a favore delle comunità Rom e Sinti. Secondo Hammarberg, invece,
l'Italia dovrebbe «condannare con maggiore forza» ogni forma di razzismo
applicando «pene più severe» per i reati legati a questo fenomeno, procedere a
una revisione di alcune misure riguardanti l'immigrazione e aumentare la
rappresentanza di gruppi etnici nella polizia. Rom e Sinti «Vi è un persistente
clima di intolleranza contro di loro - scrive Hammarberg - e le loro condizioni
di vita sono ancora inaccettabili in numerosi insediamenti da me visitati.
Esistono esempi di buone pratiche che dovrebbero essere estese». Preoccupazione
anche anche per il censimento nei campi nomadi. Ddl sicurezza «Criminalizzare i
migranti è una misura sproporzionata che rischia di provocare ulteriori
tendenze discriminatorie e xenofobia nel paese»: il riferimento è alla norma
introdotta al Senato nel provvedimento sulla sicurezza che consente al
personale medico di denunciare i migranti irregolari. Espulsioni e terrorismo
Sul caso dei ritorni forzati in Tunisia imposti per motivi di sicurezza,
Hammarber lamenta: «L'Italia non ha provveduto ad applicare le misure
provvisorie e le vincolanti richieste della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo volte a fermare le espulsioni,
compromettendo l'efficacia del sistema europeo». Le reazioni Livia Turco, Pd:
«Aumento di clandestini e città insicure. Maroni dovrebbe dimettersi». Filippo
Miraglia, Arci: «Il rapporto è una bocciatura per l'Italia, il giudizio europeo
è condivisibile». In Italia «c'è una tendenza al razzismo e alla xenofobia».
Dal Consiglio europeo un richiamo alle politiche migratorie del governo, che
rimanda al mittente le critiche. Maroni a Tunisi ma gli sbarchi non cessano.
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Diritti
umani ignorati, leggi ingiuste e draconiane, che criminalizzano
l'immigrazione irregolare. L'Italia è di nuovo sotto accusa per le politiche
sui i Rom, le misure legislative contenute nel ddl sicurezza (la
contestatissima norma sui medici che possono denunciare i clandestini che si
rivolgono al sistema sanitario) e le espulsioni facili degli stranieri in paesi dove «è
accertato che ricorrono alla tortura». Un richiamo pesante per il governo
Berlusconi, che arriva dal Consiglio d'europa - l'organismo internazionale che
non fa parte dell'Ue e che ha tra i suoi compiti la tutela dei diritti
dell'uomo - proprio nel giorno in cui il ministro dell'Interno Roberto Maroni è
in Tunisia per accelerare i rimpatri dei migranti sbarcati sulle coste
siciliane. Sbarchi che sono senza fine: solo ieri 3 imbarcazioni a Lampedusa
per un totale di 300 persone. Tendenza al razzismo «Le autorità italiane
dovrebbero condannare con più fermezza tutte le manifestazioni di razzismo o di
intolleranza, ed assicurare un'efficace attuazione della legislazione
anti-discriminazione», ha scritto nero su bianco Thomas Hammarberg, commissario
per i diritti umani del Consiglio d'Europa, nel
rapporto sul Belpaese dopo una visita nel gennaio scorso. «Nonostante siano
stati compiuti degli sforzi - precisa Hammarberg - siamo preoccupati per la
tendenza al razzismo e all'xenofobia in Italia che sfocia in atti estremamente
violenti, rivolti principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini
italiani con origini straniere, anche in ambito sportivo». La replica Il
governo rimanda al mittente la richieste di cambiare le misure legate alla
politica migratoria: «sono essenziali - riporta l'agenzia Ansa - per una
efficacia dei flussi migratori». Secondo l'Ufficio nazionale
antidiscriminazioni razziali, organismo del ministero delle Pari opportunità,
inoltre, sono stati elaborati piani di azione che prevedono interventi
strutturali a favore delle comunità Rom e Sinti. Secondo Hammarberg, invece,
l'Italia dovrebbe «condannare con maggiore forza» ogni forma di razzismo
applicando «pene più severe» per i reati legati a questo fenomeno, procedere a
una revisione di alcune misure riguardanti l'immigrazione e aumentare la
rappresentanza di gruppi etnici nella polizia. Rom e Sinti «Vi è un persistente
clima di intolleranza contro di loro - scrive Hammarberg - e le loro condizioni
di vita sono ancora inaccettabili in numerosi insediamenti da me visitati.
Esistono esempi di buone pratiche che dovrebbero essere estese». Preoccupazione
anche anche per il censimento nei campi nomadi. Ddl sicurezza «Criminalizzare i
migranti è una misura sproporzionata che rischia di provocare ulteriori
tendenze discriminatorie e xenofobia nel paese»: il riferimento è alla norma
introdotta al Senato nel provvedimento sulla sicurezza che consente al
personale medico di denunciare i migranti irregolari. Espulsioni e terrorismo
Sul caso dei ritorni forzati in Tunisia imposti per motivi di sicurezza,
Hammarber lamenta: «L'Italia non ha provveduto ad applicare le misure
provvisorie e le vincolanti richieste della Corte Europea per i Diritti dell'Uomo volte a fermare le espulsioni,
compromettendo l'efficacia del sistema europeo». Le reazioni Livia Turco, Pd:
«Aumento di clandestini e città insicure. Maroni dovrebbe dimettersi». Filippo
Miraglia, Arci: «Il rapporto è una bocciatura per l'Italia, il giudizio europeo
è condivisibile».
( da "Libertà" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Consiglio
d'Europa insiste: «Italia xenofoba e razzista» STRASBURGO - Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente
preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza
al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente
violenti contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini
straniere». È quanto si legge nel rapporto sull'Italia scritto dallo
stesso Hammarberg e reso noto ieri. Nella sua risposta, pubblicata assieme al
rapporto, il Governo italiano rassicura il Commissario sui passi intrapresi per
contrastare efficacemente il razzismo. E rimanda al mittente le richieste di
cambiare le misure legate alla politica migratoria. L'Italia ritiene che le
norme criticate siano essenziali per una efficace gestione dei flussi
migratori. Secondo l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, organismo
del ministero per le pari opportunità, inoltre, sono già stati elaborati piani di
azione che prevedono interventi strutturali a favore delle comunità Rom e
Sinti. Secondo il rapporto, l'Italia dovrebbe «condannare con maggiore forza»
ogni forma di razzismo, applicare «pene più severe» per i reati legati a questo
fenomeno e procedere a una revisione di alcune misure riguardanti
l'immigrazione. «Nonostante siano stati compiuti degli sforzi, permangono
preoccupazioni per quanto riguarda la situazione dei rom, le politiche e le
pratiche in materia di immigrazione e il mancato rispetto dei provvedimenti
provvisori vincolanti richiesti dalla Corte europea dei diritti dell'uomo» ha
dichiarato Hammarberg. Per il Commissario è comunque «molto positivo» il fatto
che una parte della classe politica italiana presti maggiore attenzione
nell'esprimere certe opinioni. «Draconiane» sono state invece definite da
Hammarberg, alcune misure introdotte dal Governo in materia di immigrazione. A
preoccupare il Commissario sono soprattutto tre aspetti. La «criminalizzazione
dell'immigrazione irregolare», che Hammarberg definisce una misura
«sproporzionata, che eccede il legittimo controllo dei confini da parte dello
Stato e corrode quelli che sono gli standard stabiliti dalle leggi
internazionali». Inoltre, il Commissario esprime un giudizio negativo anche
sugli accordi che il Governo sta stringendo con Paesi terzi «noti per il
ricorso alla tortura» in modo da accelerare i rimpatri forzati. Così come sulla
decisione di togliere per i medici il divieto di denuncia degli immigrati
irregolari che si rivolgono al servizio sanitario. 17/04/2009
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Finita la guerra di
Putin L'ordine regna in Cecenia MARINA MASTROLUCA Se Putin assomigliasse a Bush
jr, ci sarebbe un grande striscione virtualmente appeso tra i palazzi
ricostruiti di Grozny con la scritta: «Missione compiuta». Dieci anni dopo aver
lanciato l'operazione «antiterrorismo» in Cecenia, una dizione che ha coperto
tra le peggiori nefandezze del recente passato, Mosca decreta la fine del
regime di massima sicurezza nella ex repubblica ribelle, ormai riportata
ferocemente alla calma. Cadono le misure che in nome della lotta al terrore
hanno trasformato la Cecenia in un lager dominato dalla paura imposta dal
giovane presidente Ramzan Kadyrov. Basta coprifuoco, blocchi stradali,
perquisizioni a tappeto, detenzioni arbitrarie. Ridimensionato il ruolo dei
servizi segreti, l'Fsb, sarà anche ridotta la massiccia presenza militare
russa. Si parla del ritiro di 20.000 soldati e 5000 uomini del ministero
dell'interno, ma resteranno almeno 30.000 militari in pianta stabile. «LI
STANEREMO» L'aveva preannunciato il presidente russo Medvedev il mese scorso e
dalla mezzanotte di ieri è ufficiale. «Questa decisione è destinata a garantire
le condizioni di ulteriore normalizzazione della situazione nella Repubblica
cecena», ha spiegato Aleksandr Bortnikov, presidente del comitato nazionale
anti-terrorismo. Normalizzazione, questa è la parola chiave per la Cecenia
ormai da qualche anno, da quando sono apparse le ruspe tra le macerie e Grozny
è diventata un grande cantiere. E di un paese normale ha provato a parlare anche
Medvedev facendosi intervistare, proprio alla vigilia dell'annuncio, dalla
Novaja Gazeta, il giornale di Anna Politkovskaja, che proprio su quelle pagine
aveva attaccato Putin per gli orrori ceceni. Più che un voltare pagina, però,
la fine della guerra segna la costatazione che l'ordine, per quanto duro e
rivoltante come l'esercito privato di Kadyrov - i suoi Kadirovsky - regna a
Grozny. E che la promessa pronunciata da Putin ancora premier nel '99, di
stanare i terroristi ceceni «fin dentro il cesso», si è compiuta, e poco
importa se per terroristi si intendevano indifferentemente indipendentisti
moderati come Aslan Maskhadov o Shamil Basayev, il capo della guerriglia sempre
più condizionata dal fondamentalismo islamico. «Abbiamo sconfitto il terrorismo,
abbiamo sconfitto il wahabbismo, abbiamo ristabilito l'ordine costituzionale»,
dice Kadyrov. 1999. Era cominciata da quella frase di Putin la seconda guerra
cecena, dopo il fallimento ignominioso di quella voluta da Eltsin per domare la
repubblica che aveva proclamato la sua indipendenza. Perduta la guerra del
'94-'96, c'era stato bisogno di inventare un pericolo ceceno nella Russia
disfatta dagli oligarchi. Crollarono interi condomini, seminando il terrore.
Alexander Litvinenko, l'ex 007 ucciso dal polonio radioattivo a Londra, era tra
quelli che accusavano i servizi segreti piuttosto che i ceceni e chissà che non
sia stata questa defezione a costargli la vita. A Putin serviva un nemico
esterno, quella cecena è stata la sua guerra: buona per scalare la presidenza
partendo da un ufficio dell'Fsb e per restarci, buona per intimidire chi avesse
osato prendere la stessa strada dei ceceni. IL TEATRO DUBROVKA E BESLAN Dieci
anni di morti e infiniti soprusi sulla popolazione civile, e anche sui giovani
militari russi mandati a migliaia a morire in Cecenia. Tante volte Anna
Politkovskaja aveva parlato di loro. E Putin che aveva evocato i fantasmi del
terrorismo ceceno per inventarsi una guerra che era soprattutto guerra alla
dissoluzione di quel che restava della ex Urss, in questi dieci anni ha finito
davvero per ritrovarsi in casa i mostri che aveva istigato. Al teatro Dubrovka
a Mosca, dove un gruppo di guerriglieri nel 2002 prende centinaia di ostaggi:
125 gli spettatori morti nel blitz delle teste di cuoio, oltre i 39 membri del
commando che chiedevano la fine delle operazioni militari in Cecenia ed erano
pronti a parlare con Anna Politkovskaja come mediatrice. Due anni dopo quasi lo
stesso copione in una scuola, a Beslan: 331 morti, 186 erano bambini. Anna non fa
in tempo neanche ad arrivare, le avvelenano il te mentre è in volo. La guerra
di Putin ha solo una verità, quella ufficiale. È finita, adesso. Nel 2008, si
vanta Kadyrov, non c'è stato nessun attentato, anche se resta qualche decina di
irriducibili. Il nemico di oggi è semmai la disoccupazione, la povertà. Le organizzazioni che difendono i diritti umani aggiungerebbero anche le
violazioni dei diritti, i sequestri, gli abusi. Ma un concerto in piazza a
Grozny ha salutato l'inizio della «normalità» annunciata. L'ordine regna e
Kadyrov oggi è anche più forte. Alla mezzanotte di ieri è ufficialmente finita
l'operazione anti-terrorismo in Cecenia. Era servita nel '
( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Se Putin
assomigliasse a Bush jr, ci sarebbe un grande striscione virtualmente appeso
tra i palazzi ricostruiti di Grozny con la scritta: «Missione compiuta». Dieci
anni dopo aver lanciato l'operazione «antiterrorismo» in Cecenia, una dizione
che ha coperto tra le peggiori nefandezze del recente passato, Mosca decreta la
fine del regime di massima sicurezza nella ex repubblica ribelle, ormai
riportata ferocemente alla calma. Cadono le misure che in nome della lotta al
terrore hanno trasformato la Cecenia in un lager dominato dalla paura imposta
dal giovane presidente Ramzan Kadyrov. Basta coprifuoco, blocchi stradali,
perquisizioni a tappeto, detenzioni arbitrarie. Ridimensionato il ruolo dei
servizi segreti, l'Fsb, sarà anche ridotta la massiccia presenza militare
russa. Si parla del ritiro di 20.000 soldati e 5000 uomini del ministero
dell'interno, ma resteranno almeno 30.000 militari in pianta stabile. «LI
STANEREMO» L'aveva preannunciato il presidente russo Medvedev il mese scorso e
dalla mezzanotte di ieri è ufficiale. «Questa decisione è destinata a garantire
le condizioni di ulteriore normalizzazione della situazione nella Repubblica
cecena», ha spiegato Aleksandr Bortnikov, presidente del comitato nazionale
anti-terrorismo. Normalizzazione, questa è la parola chiave per la Cecenia
ormai da qualche anno, da quando sono apparse le ruspe tra le macerie e Grozny
è diventata un grande cantiere. E di un paese normale ha provato a parlare
anche Medvedev facendosi intervistare, proprio alla vigilia dell'annuncio,
dalla Novaja Gazeta, il giornale di Anna Politkovskaja, che proprio su quelle
pagine aveva attaccato Putin per gli orrori ceceni. Più che un voltare pagina,
però, la fine della guerra segna la costatazione che l'ordine, per quanto duro
e rivoltante come l'esercito privato di Kadyrov - i suoi Kadirovsky - regna a
Grozny. E che la promessa pronunciata da Putin ancora premier nel '99, di
stanare i terroristi ceceni «fin dentro il cesso», si è compiuta, e poco
importa se per terroristi si intendevano indifferentemente indipendentisti
moderati come Aslan Maskhadov o Shamil Basayev, il capo della guerriglia sempre
più condizionata dal fondamentalismo islamico. «Abbiamo sconfitto il
terrorismo, abbiamo sconfitto il wahabbismo, abbiamo ristabilito l'ordine
costituzionale», dice Kadyrov. 1999. Era cominciata da quella frase di Putin la
seconda guerra cecena, dopo il fallimento ignominioso di quella voluta da
Eltsin per domare la repubblica che aveva proclamato la sua indipendenza. Perduta
la guerra del '94-'96, c'era stato bisogno di inventare un pericolo ceceno
nella Russia disfatta dagli oligarchi. Crollarono interi condomini, seminando
il terrore. Alexander Litvinenko, l'ex 007 ucciso dal polonio radioattivo a
Londra, era tra quelli che accusavano i servizi segreti piuttosto che i ceceni
e chissà che non sia stata questa defezione a costargli la vita. A Putin
serviva un nemico esterno, quella cecena è stata la sua guerra: buona per
scalare la presidenza partendo da un ufficio dell'Fsb e per restarci, buona per
intimidire chi avesse osato prendere la stessa strada dei ceceni. IL TEATRO
DUBROVKA E BESLAN Dieci anni di morti e infiniti soprusi sulla popolazione
civile, e anche sui giovani militari russi mandati a migliaia a morire in Cecenia.
Tante volte Anna Politkovskaja aveva parlato di loro. E Putin che aveva evocato
i fantasmi del terrorismo ceceno per inventarsi una guerra che era soprattutto
guerra alla dissoluzione di quel che restava della ex Urss, in questi dieci
anni ha finito davvero per ritrovarsi in casa i mostri che aveva istigato. Al
teatro Dubrovka a Mosca, dove un gruppo di guerriglieri nel 2002 prende
centinaia di ostaggi: 125 gli spettatori morti nel blitz delle teste di cuoio,
oltre i 39 membri del commando che chiedevano la fine delle operazioni militari
in Cecenia ed erano pronti a parlare con Anna Politkovskaja come mediatrice.
Due anni dopo quasi lo stesso copione in una scuola, a Beslan: 331 morti, 186
erano bambini. Anna non fa in tempo neanche ad arrivare, le avvelenano il te
mentre è in volo. La guerra di Putin ha solo una verità, quella ufficiale. È
finita, adesso. Nel 2008, si vanta Kadyrov, non c'è stato nessun attentato,
anche se resta qualche decina di irriducibili. Il nemico di oggi è semmai la
disoccupazione, la povertà. Le organizzazioni che difendono
i diritti umani
aggiungerebbero anche le violazioni dei diritti, i sequestri, gli abusi. Ma un
concerto in piazza a Grozny ha salutato l'inizio della «normalità» annunciata.
L'ordine regna e Kadyrov oggi è anche più forte.
( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Nella lotta delle
donne il futuro dell'Afghanistan roberta pinotti La domenica di Pasqua
militanti talebani hanno ucciso a colpi di pistola, davanti a casa, Sitara
Achakzai, attivista impegnata nella difesa dei diritti delle donne afghane e
consigliera provinciale a Kandahar. Sulla sua testa era stata posta una taglia
molto alta e lei aveva già deciso di lasciare il suo Paese, così come aveva
fatto negli anni del regime. Ma la morte per mano dei fondamentalisti è
arrivata prima della sua partenza . Così come era già accaduto ad altre donne
coraggiose: a Malalai Kakar, la più alta in grado tra le donne poliziotto,
uccisa dopo essere scampata a diversi tentativi di assassinio, in uno dei quali
aveva ammazzato tre islamisti per difendersi; alle giornaliste Shikeba Sanga
Amaj e Zakia Zaki, alla parlamentare Safia Amaian e alla più famosa delle
ballerine di Mingora, Shabana.Tutte donne la cui colpa era quella di avere
comportamenti che affermavano il valore della loro persona, diritto che i
talebani considerano inconcepibile per una donna. Se con il passaggio da George
W.Bush a Barack Obama risulta chiaro anche agli americani, come già lo era agli
europei, che la strategia militare è una condizione necessaria ma assolutamente
non sufficiente per contrastare l'infiltrazione talebana e appare sempre più
necessario "conquistare i cuori e le menti" del popolo afghano, in
questa prospettiva non va assolutamente posta sotto traccia la battaglia per i
diritti delle donne. Bene hanno fatto i governi occidentali a protestare
vivacemente con Karzai per la promulgazione di una legge che di fatto autorizza
gli stupri in ambito familiare e sottopone le donne sciite (circa il 10% della
popolazione) a sottostare a numerosi divieti, compreso quello di studiare o di
recarsi al lavoro senza l'autorizzazione dei maschi di famiglia. Sotto le
pressioni della comunità internazionale, il Presidente Karzai ha promesso di
rivedere il testo, ma la guardia non va abbassata: le più alte autorità
religiose sciite difendono la controversa legge, ritenendo le critiche
occidentali «un'invasione culturale che parte dal principio che una cultura è
meglio di altre» e il presidente Karzai, in calo di consensi e con
l'approssimarsi delle elezioni di agosto, potrebbe mostrarsi di nuovo più
attento a calcoli elettorali che alle ragioni del diritto. Nel frattempo, in
Pakistan, il Presidente Zardari promulga una legge che istituisce la sharia
nella valle di Swat, a dimostrazione del peso politico dei talebani in tutta la
regione. La liberazione delle donne, oltre alla lotta alle basi terroristiche
di al Qaida, doveva essere una delle prime conseguenze dell'intervento militare
in Afghanistan, ma quest'ultimo obiettivo sembra diradarsi. Durante il governo
di transizione (2002-2004) vi erano quattro donne-ministro, ora ne è rimasta
una sola; fu quel governo a decidere di riservare il 25% dei seggi in
Parlamento alle donne, che parteciparono con grande coraggio ed entusiasmo alle
elezioni del 2004. La presenza politica delle donne è fondamentale nella
ricostruzione dell'Afghanistan e l'affermazione non è uno slogan teorico: tutte
le autorità italiane civili e militari che operano in quel Paese mi hanno
testimoniato che le donne parlamentari sono la parte migliore, coraggiosa e
innovativa della classe politica. Nel mio recente viaggio a Herat
l'ambasciatore italiano mi ha raccontato un episodio molto significativo:
l'indignazione dei governi e delle opinioni pubbliche occidentali sulla legge
contro le donne è diventata un caso internazionale in tempi rapidi grazie all'iniziativa
delle parlamentari-donne, tutte, sciite comprese, che hanno riunito gli ambasciatori stranieri e denunciato immediatamente
questa legge che viola i diritti umani delle donne e anche quattro articoli della Costituzione afghana.
A Kabul hanno lanciato sassi contro una manifestazione di attiviste per i
diritti umani. Dalle
senatrici del Pd, così come da Emma Bonino sono partiti appelli per non
lasciare sole le donne afghane in questa battaglia. Aiutiamole o
perderemo l'Afghanistan. Roberta Pinotti è senatrice del Pd. 17/04/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
L'Europa insiste:
«L'Italiacriminalizza i cittadini stranieri» immigrazione Per il commissario
Thomas Hammargerg, il nostro Paese alimenta la xenofobia. Il governo ribatte
seccato 17/04/2009 Roma. Un Paese che non fa abbastanza contro il razzismo,
dove «gli immigrati irregolari vengono criminalizzati», e che ha adottato o sta
discutendo «misure draconiane» contro i clandestini. Una nazione dove esiste
«un persistente clima di intolleranza verso i rom» e in cui la xenofobia sfocia
in atti violenti contro nomadi, immigrati o cittadini italiani con origine
straniera. Questa l'Italia descritta dal commissario per i
diritti umani del Consiglio
d'Europa, Thomas Hammarberg, nel suo secondo rapporto in meno di un anno sulla
penisola. Un'analisi a tinte fosche, frutto di una missione compiuta nel Paese
nello scorso gennaio. Hammarberg, 67enne diplomatico svedese, ha incontrato
esponenti del governo, delle amministrazioni locali e rappresentanti di varie
associazioni. Ha verificato di persona l'impatto delle politiche
sull'immigrazione e il trattamento riservato alle minoranze etniche visitando
il centro di espulsione di Lampedusa e i campi rom della periferia romana. E ne
ha ricavato pessime conclusioni. Racchiuse nelle relazione di 25 pagine in cui
esprime più volte esprime «profonda preoccupazione», e nella quale che chiama
in causa innanzitutto il governo. Hammarberg contesta soprattutto due norme:
quella che prevede il ricorso da parte dell'Italia a rimpatri forzati di
immigrati in nazioni «dove è accertato il ricorso alla tortura», e quella sulla
possibilità per i medici di denunciare gli immigrati irregolari che si sono
rivolti al sistema sanitario. Regole inaccettabili per il commissario europeo,
che punta il dito anche contro la cosiddetta «aggravante di clandestinità»,
ovvero l'aumento di pena per gli stranieri irregolari. «La criminalizzazione
dell'immigrazione irregolare è una misura sproporzionata, che provoca
l'ulteriore emarginazione dei migranti», scrive Hammarberg, per poi citare
anche alcuni esempi. Tra questi, il caso di alcuni immigrati tunisini che
avevano fatto ricorso contro il rimpatrio alla Corte europea dei diritti dell'uomo
per il rischio di essere sottoposti a tortura. L'Italia, nonostante la
richiesta della Corte di sospendere il provvedimento, li ha ugualmente
riconsegnati alla Tunisia. Ma il commissario va oltre, sottolineando una
generalizzata tendenza «verso il razzismo e la xenofobia» di tutto il Paese,
soprattutto nei confronti di rom e sinti e degli immigrati. Un atteggiamento
«incoraggiato da dichiarazioni di incitamento all'odio di amministratori
locali, come quelle del sindaco di Treviso Gentilini», e da episodi «come
quello del ghanese picchiato da alcuni vigili a Parma». Hammarberg conclude
invitando il governo «a riconsiderare» la propria politica sull'immigrazione, e
sollecitando tutte le autorità a reprimere con maggiore severità ogni
manifestazione di razzismo. Osservazioni respinte dal governo, che in una
controreplica allegata alla relazione sottolinea di «non condividere i punti di
vista del commissario», precisando come le norme censurate dal diplomatico
siano «le uniche» a poter garantire un'efficace gestione dell'immigrazione. Per
quanto riguarda la regola sui medici, l'esecutivo precisa: «Non si tratta di un
obbligo, si è solo eliminata la proibizione di denunciare gli irregolari». Luca
De Carolis 17/04/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
La romania offre a
un milione di moldavila cittadinanza e l'ingresso in europa preoccupazione alla
ue BRUXELLES. La Romania ha offerto a circa un milione di cittadini moldavi una
procedura accelerata per ottenere la cittadinanza in tempi stretti, ma la Commissione
Ue si mantiene cauta: «Monitoriamo la situazione molto da vicino e aspettiamo
di vedere se le intenzioni si tradurranno in un provvedimento vero e proprio»,
ha detto un portavoce dell'esecutivo Ue. Il presidente romeno, Traian Basescu,
aveva lanciato la sua proposta provocatoria parlando al Parlamento: «Ho chiesto
al governo che modifichi con urgenza la legge sulla cittadinanza per facilitare
e accelerare il processo per ottenere di nuovo i documenti per quei cittadini
romeni che l'hanno perduta in forza di un abuso». Il provvedimento concederebbe
la cittadinanza a chiunque abbia almeno un nonno di nazionalità romena, e
aprirebbe le porte della Ue a circa un milione di moldavi. «La
modifica della legge deve essere approvata dal Parlamento», e solo allora
Bruxelles sarà in grado di commentare, ha aggiunto il portavoce, precisando che
la Commissione «resta preoccupata» per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. 17/04/2009
( da "Riformista, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
La Turchia nell'Ue
serve più agli Usa che all'Europa Bob Non è possibile avere all'interno
dell'Unione un Paese che usa due pesi e due misure nel dialogo con l'islam. Per
questo motivo sarebbe stato molto più interessante invitare alla fiera del
libro di Torino anziché l'Egitto la Turchia, Paese equilibratamente sia filo
che anti-israeliano Caro Bob, Barack Obama vuole che l'Europa accolga la
Turchia a braccia aperte. Agli Stati Uniti una Turchia europea fa parecchio
comodo sia dal punto di vista militare che da un punto di vista diplomatico.
Unica democrazia semi-islamica o ibridamente mussulmana con la quale
l'Occidente può dialogare abbastanza apertamente. Sarkovsky, pur idolatrando
Oby, su questo punto non è assolutamente d'accordo. Mentre la demagogia sinistra
anti-israeliana europea, che oggi s'illude di aver trovato in Barack un
complice, aprirebbe irrazionalmente le porte al Governo di Istanbul senza
condizioni domani mattina. Sarkovsky chiede invece maggiori garanzie al Governo
turco. Ha perfettamente ragione sapendo bene che gli Stati Uniti non desiderano
i turchi in Europa perché potrebbero essere utili all'Europa, ma solo perché
vengono utilissimi a loro. Degli interessi europei, quando non sono connessi
con quelli americani, agli Stati Uniti frega nulla, inutile farsi delle
fantasie di un "volemose tutti bene" gratis. La Turchia, quindi, deve guadagnarsi una credibilità maggiore in casa per quanto
riguarda i diritti umani a
partire dalla pena di morte. Se Sarkovsky mettesse come condizione per una Turchia
europea l'abolizione della pena capitale sia da parte del Governo di Ankara che
da parte di quello di Washington, Obama gli riderebbe in faccia. La
Turchia deve però anche dimostrare di essere capace, come Paese islamico
democratico, di diffondere il proprio modello in quel mondo mussulmano che non
ha la minima idea di cosa sia, né la minima voglia di esporsi alla democrazia.
Ne è una dimostrazione l'elegante presidente afghano Hamid Karzai, che ha
appena firmato una legge approvata da entrambe le Camere del suo Parlamento. La
legge impone alla donne alcune regole di vita delle quali tre sono
particolarmente barbariche. La prima obbliga la moglie a soddisfare tutte le
esigenze sessuali del marito. La seconda obbliga la donna ad avere il permesso
del marito se vuole andare a scuola o lavorare. La terza considera illegale per
una donna rifiutarsi di "mettersi in tiro" se il marito glielo le
chiede. Quando il marito ordina «levati il burka e mettetiti le giarrettiere»
la signora deve obbedire. Ieri trecento donne sono scese in strada, sfidando la
folla che urlava «puttane!», per protestare contro questa legge. Stiamo
parlando di Kabul non di Stoccolma. Un evento inaudito. Le trecento signore
rischiano di essere come minimo frustate o, se va male, massacrate. Karzai,
nonostante la barba ben curata e il cappellino al posto del turbante talibano,
si arrampica sugli specchi per farsi rispettare dall'Occidente, prendendo una
posizione ambigua su questa nuova legge. In realtà la legge a lui fa comodo in
vista delle prossime elezioni per ottenere i voti e il sostegno del clero
sciita. Nonostante le dichiarazioni ufficiali tirino in ballo la Costituzione,
l'uguaglianza e il rispetto delle donne, la questione è chiara ed è inutile
girarci intorno con interpretazioni intellettualmente ed atropologicamente
complesse. In Afghanistan, come in tutti gli altri Paesi islamici, la
democrazia non esiste. In parole povere, ma sempre ver,e lo scontro è fra
barbarie e civiltà. Una civiltà non occidentale ma semplicementeb umana. Per
questo il ruolo della Turchia è essenziale nella diffusione di un modello
democratico nell'islam. Le urla di sdegno che vanno da Washington ad Atene per
il trattamento delle donne e l'assenza del tasso minimo di democrazia in tutti
i Paesi dove le leggi mussulmane più dure sono in vigore lasciano il tempo che
trovano. L'unico Paese che può fare la differenza è la Turchia perché nel farlo
mette in gioco parte della propria identità. Così come verrebbe messa in gioco
l'identità europea se la Turchia ne diventasse parte a tutti gli effetti. In
entrambi casi sarebbe una trasformazione positiva. Deve però avvenire
parallelamente. Non è possibile avere all'interno della comunità europea un
Paese che usa due pesi e due misure nel dialogo con l'islam. Per questo motivo
sarebbe stato molto più interessante invitare alla fiera del libro di Torino
anziché l'Egitto la Turchia, Paese equilibratamente sia filo che
anti-israeliano sul quale nemmeno il signor Vattimo avrebbe avuto nulla da
ridire. di Francesco Bonami 17/04/2009
( da "Messaggero, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Venerdì 17 Aprile
2009 Chiudi STRASBURGO - Il Consiglio d'Europa è «molto preoccupato per la
criminalizzazione dell'immigrazione irregolare» in Italia e «per le nuove
draconiane misure legislative già adottate o ancora in discussione». Lo afferma
in un rapporto il commissario per i diritti umani dell'organizzazione di Strasburgo,
Thomas Hammerberg. Hammerberg punta il dito soprattutto su due norme: quella
che prevede il ricorso da parte dell'Italia, in vista di ritorni forzati, ad
accordi bilaterali e multilaterali con Paesi che «è accertato ricorrono alla
tortura», e quella sulla possibilità per i medici di denunciare gli immigrati
irregolari. Intanto dal Nordafrica sono ripresi i viaggi della speranza.
In poche ore, cinque barconi, con a bordo, in tutto, più di 500 migranti, hanno
solcato le acque del Mediterraneo diretti in Sicilia. Due hanno raggiunto il
porto di Lampedusa, uno è stato avvistato a poche miglia dall'isola. In
cadavere di un uomo è stato segnalato in mare.
( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
AGENDA MONTECATINI
pag. 19 ULTIMO appuntamento del progetto Scenari del XX secolo per ... ULTIMO
appuntamento del progetto Scenari del XX secolo per l'anno scolastico 2008/09,
il ciclo di iniziative, organizzato dall'assessorato all'istruzione della
Provincia, dall'Istituto Storico della Resistenza e dalle scuole superiori
della provincia, dedicato all'approfondimento della storia dello scorso secolo.
I giovani hanno approfondito la storia argentina, dato lo stretto legame
esistente tra i due paesi (molti gli italiani emigrati tra '800 e '900).
L'ultima iniziativa, di bilancio e di incontro con testimoni diretti dei fatti,
si svolgerà domani. Le scuole aderenti al progetto parteciperanno al Teatro
Pacini di Pescia, alle 10.30, a un incontro dal titolo I
diritti umani e il diritto
all'identità al centro il caso argentino e alle 16,30 verrà inaugurata alla
biblioteca S. Giorgio di Pistoia la mostra Memoria grafica de Abuelas de Plaza
de Mayo. Per informazioni, 0573 966440. ALL'INCONTRO della mattina saranno
presenti testimoni d'eccezione, prima tra tutte Estela Carlotto,
presidente dell'associazione Abuelas de Plaza de Mayo, candidata al Premio
Nobel della Pace 2008, promotrice dell'articolo sull'identità della Convenzione
Onu sui Diritti dei bambini e degli adolescenti del
1989, premio Ordine al Merito della Repubblica italiana conferito dal
presidente Carlo Azeglio Ciampi, «Premio per la Pace» del Comune di Roma;
Premio Diritti Umani nel 2005 delle Nazioni Unite per
i suoi contributi al tema identità sul piano giuridico, genetico, sanitario e
psicologico. Interverranno Horacio Pietragalla Corti, di origine italiana e
nipote ritrovato da Abuelas de Plaza de Mayo, che racconterà la sua storia
personale di ricostruzione della sua identità. Un altro contributo sui diritti umani arriverà attraverso un messaggio video del Premio
Nobel della Pace argentino del 1980, Adolfo Pèrez Esquivel. Il suo intervento,
realizzato appositamente per studenti aderenti al progetto, permetterà di
analizzare la situazione attuale della popolazione dei Mapuches e in generale
di tutte le popolazioni indigene dell'America Latina. Ha aderito all'iniziativa
il Parlamento regionale degli studenti della Toscana, che porterà il suo
personale contributo. Sono previsti intermezzi musicali affidati al duo,
chitarra e voce, Adriàn Fioramonti e Giulio D'Agnello, con musica folcloristica
latino-americana. NEL POMERIGGIO sarà inaugurata alle alla biblioteca S.
Giorgio la mostra itinerante Memoria grafica de Abuelas de Plaza de Mayo, messa
gentilmente a disposizione dall'ambasciata d'Argentina a Roma, con l'alto
patronato della presidenza della Repubblica e del Ministero degli Esteri
italiani. La mostra evidenzia il lavoro fatto in 30 anni da Abuelas de Plaza de
Mayo nella lotta per il ritrovamento dei bambini di genitori desaparecidos e
dati in adozione, negando loro l'identità quale diritto universale fondamentale
dei bambini. All'inaugurazione ci sarà Marina Mantecòn, delegata
dall'ambasciatore d'Argentina.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-04-17 - pag: 10 autore: LA CASA BIANCA Torture Cia, immunità per gli 007 Immunità penale per gli agenti
della Cia che hanno usato sui prigionieri tecniche di tortura come il
waterboarding. La decisione è contenuta in un documento firmato dal presidente
Barack Obama che accompagna la pubblicazione di quattro memorandum, dell'epoca
Bush, che legittimavano le tecniche di interrogatorio più dure nella guerra al
terrorismo. La pubblicazione dei memorandum, ha detto Obama, aiuterà ad
affrontare «un capitolo buio e doloroso della nostra storia». Il presidente ha
ribadito la svolta nella lotta al terrorismo sottolineando che prassi come il
waterboarding ( che consiste nel tenere a lungo la testa del detenuto
sott'acqua) «hanno minato la nostra autorità morale e non hanno reso l'America
più sicura». E tuttavia, l'amministrazione ha voluto rassicurare gli agenti
dell'intelligence che «hanno agito in buona fede basandosi sulle opinioni del
dipartimento della Giustizia». Per loro non potrà scattare alcuna azione
legale. I memorandum sulle tecniche di interrogatorio resi pubblici ieri sono
stati scritti tra il 2002 e il 2005. Il Governo Bush intendeva in tal modo
prevenire altri attacchi di al-Qaida; parlamentari e gruppi per i diritti
civili hanno parlato di tortura.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-17 - pag: 12 autore: ... LA PACE
SECONDO LA RUSSIA L'ordine regna in Cecenia L a frase di Vladimir Putin è nota:
«Inseguiremo i terroristi fin nelle latrine e li schiacceremo». Dieci anni
dopo, Mosca chiude frettolosamente il capitolo Cecenia dopo averne affidato la
stabilizzazione a Ramzan Kadyrov, ribelle separatista divenuto uomo forte di
Grozny. La Cecenia che voleva essere indipendente ha vissuto due guerre, tra il
1994 e il 1996 e dal
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: POLITICA E SOCIETA data: 2009-04-17 - pag: 15 autore: Immigrazione.
Affidato al capo della Polizia il compito di fronteggiare le uscite dei
clandestini dai centri il 26 aprile: saranno 1.037 Maroni a Tunisi: rimpatri
subito Il Consiglio d'Europa boccia l'Italia: continuano gli episodi di
razzismo e xenofobia Marco Ludovico ROMA Più rimpatri, ha chiesto ieri il
ministro dell'Interno Roberto Maroni in un viaggio lampo a Tunisi. Ma sembra
improbabile un aumento significativo della quota finora cordata: sette tunisini
al giorno da riportare in Tunisia, non uno di più. Bocciata a Montecitorio la
norma che estende a sei mesi la permanenza nei Cie (centri di indentificazione
ed espulsione), il governo Berlusconi rischia sempre di più di affrontare una
clamorosa emergenza clandestini scaturita da una decisione parlamentare. è
sempre più vicina, infatti, la data del 26 aprile: quel giorno dai centri
dovrebbero uscire, secondo le stime del Viminale, 1.037 clandestini, per
decorrenza dei termini (60 giorni). Oltre 300 tunisini, in particolare, saranno
liberi a Lampedusa. Maroni ha affidato al capo della Polizia, Antonio
Manganelli,il compito nient'affatto semplice di fronteggiare le uscite ed
evitare che gli stranieri irregolari ritornino nella piena clandestinità.
L'obiettivo politico è, sul piano pratico, molto impegnativo. In teoria, i
migranti possono essere arrestati se, dopo aver ricevuto all'uscita dal Cie il
foglio di via con l'ordine di allontanarsi dall'Italia entro cinque giorni,
vengono rintracciati dalle forze dell'ordine oltre la scadenza.In realtà, a
parte casi isolati, la maggior parte ricomincia la vita da irregolare. Ci sono
poi i problemi legati alla gestione di rimpatri straordinari via nave o via aereo,
di cui si sta parlando in queste ore e che comunque dovranno fare i conti con
gli Stati di destinazione. E rimane in ballo anche l'allarme sui minori
stranieri scomparsi: sono 2.294 quelli giunti a Lampedusa nel periodo maggio
2008-febbraio 2009 (1.994 non accompagnati e 300 con genitori o parenti), a
seguito di sbarchi clandestini; ma per oltre il 50% di quelli giunti soli, più
di mille, si sono perse le tracce, denuncia Save The Children. Ritorna poi
l'allarme razzismo per l'Italia già lanciato dal Consiglio d'Europa. Il Commissario per i diritti umani, Thomas Hammarberg, si è detto «particolarmente preoccupato dai
resoconti che continuano a evidenziare sostiene - una tendenza al razzismo e
alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti contro
immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere» come si
legge nel rapporto diffuso ieri. Secondo il Consiglio d'Europa c'è una
«criminalizzazione dell'immigrazione irregolare» definita da Hammarberg una
misura «sproporzionata, che eccede il legittimo controllo dei confini da parte
dello Stato e corrode quelli che sono gli standard stabiliti dalle leggi
internazionali». Un quadro, aggiunge, che «nonostante le dichiarazioni fatte
dal governo, può avere come risultato solo quello di un'ulteriore crescita
della xenofobia». Nella sua risposta, pubblicata assieme al rapporto, il
governo italiano rassicura il Commissario sui passi intrapresi per contrastare
il razzismo ma respinge le richieste di cambiare le misure legate alla politica
migratoria, considerate dall'Esecutivo essenziali per un'efficace gestione dei
flussi migratori. Intanto prosegue la campagna «Non aver paura, apriti agli
altri, apri ai diritti» contro il razzismo, la paura e i pregiudizi, promossa
da 27 organizzazioni, tra associazioni laiche e religiose, Ong internazionali e
i principali sindacati. Sul sito www.nonaverpaura.org. si trova il
"manifesto" della campagna che ha già raccolto 4mila300 firme: a
giugno saranno consegnate al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLARME MINORI Secondo l'associazione «Save the children» si sono perse le
tracce della metà degli oltre mille ragazzi giunti soli nel nostro Paese Ondata
di sbarchi:
( da "Corriere della Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 17/04/2009 - pag: 6 Consiglio d'Europa «Preoccupati per il razzismo in Italia» Thomas Hammarberg,
commissario del Consiglio d'Europa per i Diritti umani, attacca l'Italia: ha fatto «passi insufficienti nella giusta
direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti a
Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica
migratoria adottata». Pronta la replica del governo: «Prese tutte le
misure necessarie».
( da "Corriere della Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
sezione: Esteri data: 17/04/2009 - pag: 15 Minorenni e pena di morte
L'esecuzione prevista per lunedì. Mobilitazione internazionale per salvarla
Delara, la ragazzina-pittrice che l'Iran manda al patibolo Condannata quando
aveva 17 anni. L'avvocato: è innocente Ha confessato un omicidio. Poi ha
ritrattato: coprivo il mio fidanzato. In carcere ha continuato a dipingere con
le dita «Sai cosa significa essere prigioniero dei colori? Significa me. La mia
vita dai 4 anni in poi è stata fatta di colori. Compiuti i 17 anni, li ho persi...
Ora la sola immagine che appare ogni giorno davanti ai miei occhi è quella di
un muro. Io Delara Darabi, incarcerata per omicidio, condannata a morte... mi
sono difesa con i colori, le forme e le espressioni». Delara Darabi è una
ragazza iraniana di 23 anni, con la passione per la pittura. Ha scritto queste
parole due anni fa. Fra tre giorni, il 20 aprile, sarà impiccata, ha detto il
suo avvocato al quotidiano iraniano Etemad. Delara è nata a Rasht, una
cittadina sul Mar Caspio. Nel
( da "Corriere della Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
sezione: Terza Pagina data: 17/04/2009 - pag: 43 Cerimonia all'Eliseo A
Glucksmann la Legion d'onore PARIGI Con una cerimonia all'Eliseo il presidente
francese Nicolas Sarkozy ha insignito della Legion d'onore il filosofo André
Glucksmann (nella foto), da sempre strenuo difensore dei diritti
umani. Sarkozy ha ricordato
la lunga amicizia che lo lega a Glucksmann, 72 anni: «È bello avere un amico
che ha idee diverse. Che ti spiega il suo punto di vista e ti consente di
spiegare il tuo». Glucksmann, già filosofo di una sinistra in contrasto con il
socialismo reale, negli ultimi anni si è schierato in difesa dei ceceni e della
Georgia contro lo strapotere della Russia di Putin. Durante l'ultima
campagna presidenziale del
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
il consiglio
d'europa --> Venerdì 17 Aprile 2009 SOCIETA, pagina 13 e-mail print Il
governo italiano, nell'ultimo anno, ha fatto «passi insufficienti nella giusta
direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti
alle popolazioni Rom e Sinti e per chiarire la propria posizione in merito alla
politica migratoria adottata». L'Unione europea lamenta poi anche la «mancata
osservanza delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l'esecuzione
delle espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura». Questo il giudizio espresso da Thomas Hammarberg, commissario per
i Diritti umani del
Consiglio d'Europa, in occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto
sull'Italia in meno di un anno. Replica del governo affidata a Margherita
Boniver del Pdl: l'Europa ha una scarsa informazione sul fenomeno
dell'immigrazione clandestina in Italia. 17/04/2009 nascosto-->
ANNUNCI DI GOOGLE
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Obama dà l'immunità
agli agenti Cia --> Venerdì 17 Aprile 2009 SOCIETA, pagina 13 e-mail print
NEW YORKGli agenti della Cia che hanno usato «in buona fede» maniere forti su detenuti
usando tecniche di tortura come il waterboarding non passeranno guai con la
giustizia. Lo ha assicurato il presidente Barack Obama in un comunicato che
accompagna la pubblicazione di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui
metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo. «non finiranno
sotto inchiesta» I cosiddetti «siti neri», in Asia e nell'Europa dell'Est, sono
stati chiusi dall'amministrazione Obama che, denunciando l'uso della tortura,
ha deciso la pubblicazione dei documenti per aiutare l'America «ad affrontare
un capitolo buio e doloroso» della sua storia. I memorandum - quattro dal 2002
al 2005 - descrivono una serie di tecniche di interrogatorio aggressive e
tuttavia all'epoca autorizzate che vanno dall'annegamento simulato alla
privazione del sonno e all'esposizione al freddo o al caldo eccessivo. I
documenti sono stati resi pubblici dopo un intenso dibattito interno e con
alcune censure criticate dalle associazioni per i diritti umani. «Pubblicando
questi documenti intendiamo assicurare gli agenti che hanno agito in buona fede
basandosi sul consiglio legale del Dipartimento della Giustizia che non saranno
messi sotto inchiesta», ha detto Obama spiegando che questo è un momento di
«riflessione», non di «vendetta». Le nuove rivelazioni, sostanzialmente una
conferma di quanto era già emerso nei mesi scorsi, coincidono con la
pubblicazione di una inchiesta del New York Times dedicato altri casi di abusi
della National Security Agency (Nsa), l'agenzia Usa di controspionaggio, nei
confronti di cittadini americani negli Usa e all'estero intercettati senza
mandato della magistratura negli ultimi mesi dell'amministrazione Bush. Secondo
il quotidiano, la Nsa ha intercettato comunicazioni private tra americani su
una scala che andava oltre gli ampi limiti autorizzati l'anno scorso dal
Congresso. Tra i bersagli del «grande orecchio» dell'agenzia ci sarebbe stato
addirittura un membro del Congresso: il parlamentare, di cui non è stata
determinata l'identità, sarebbe stato in contatto con un estremista già sotto
sorveglianza per possibili rapporti con gruppi terroristici mentre si trovava
in Medio Oriente con una delegazione parlamentare nel 2005 o 2006. il vice di
Powell: non sapevo nulla Di torture ha parlato anche
Richard Armitage, numero due al Dipartimento di Stato nella prima
amministrazione Bush. L'ex vice di Colin Powell ha ammesso con la rete al
Jazira che la Cia ha torturato alcuni sospetti terroristi con il benestare
della Casa Bianca, ma che né lui né Powell ne sapevano nulla. Armitage
ha spiegato che lui e Powell erano all'epoca convinti che la Convenzione di
Ginevra venisse rispettata anche nei confronti dei cosiddetti «combattenti
nemici», i prigionieri catturati Afghanistan dopo le stragi dell'11 settembre e
trasferiti nel limbo giuridico di Guantanamo, la base prigione a Cuba di cui
Barack Obama ha deciso la chiusura. 17/04/2009 nascosto-->
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Resto
del Carlino, Il (Bologna)) (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Diritti umani
BREVI pag. 17 La Ue:
«L'Italia rimane razzista» Sbarcati altri 500
extracomunitari DIRITTI UMANI BRUXELLES Il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, lo svedese
Thomas Hammarberg, torna a chiedere all'Italia passi avanti per sradicare
razzismo e xenofobia: «Anche se sono stati fatti degli sforzi ha affermato
nell'ultimo rapporto rimangono preoccupazioni sulla situazione dei rom,
le migrazioni e alcune misure chieste dalla Corte europea dei diritti
dell'uomo». Il governo ribadisce di aver preso misure antidiscriminatorie anche
attraverso la creazione di un organismo apposito, l'Unar, migliorando lo stato
dei campi Rom e le politiche di integrazione delle popolazioni nomadi. Intanto
dal Nordafrica sono sbarcati sulle coste italiane altri 500 extracomunitari.
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
L'Ue: «In Italia
situazione preoccupante» RAZZISMO L'Ue: «In Italia
situazione preoccupante» Il governo italiano ha fatto «passi insufficienti sul
fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti a Rom e Sinti e
in merito alla politica migratoria». È l'accusa del commissario per i diritti umani Thomas Hammarberg nel secondo
rapporto Ue sull'Italia in meno di un anno PAGINA 7
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
IL DOSSIER Il
Consiglio d'Europa torna ad attaccare il governo Berlusconi: «Su rom e
immigrati è un pericolo per il continente» «In Italia il razzismo dilaga»
Alberto D'Argenzio BRUXELLES BRUXELLES Non ci siamo, la situazione di rom e
migranti in Italia «resta preoccupante». A lanciare l'allarme è Thomas
Hammarberg, Commissario ai diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa,
organizzazione che non ha nulla a che fare con la Ue ma che raccoglie 47 paesi
del vecchio continente e che ha voce in capitolo proprio sui temi legati al
rispetto dei diritti individuali. Ieri il Commissario ha presentato il suo
rapporto sull'Italia con una valutazione negativa che non sa di nuovo. Non è
infatti la prima volta che Hammarberg bacchetta, o meglio bastona, il governo
italiano, anzi. Quando l'Europa, intesa come Commissione Ue, spendeva parole
miti se non indulgenti sul rilevamento delle impronte ai rom, sullo stato di
emergenza e sul pacchetto sicurezza lanciato da Maroni nell'estate scorsa,
questo svedese, che vanta una lunga esperienza nel settore dei diritti e in
particolare dell'integrazione dei rom, non andava per il sottile e puntava
l'indice contro il governo. Ora, a quasi un anno di distanza, il giudizio non
cambia. Partendo da rom e sinti, Hammarberg sottolinea che «persiste un clima
di intolleranza» e che «le condizioni di vita sono ancora inaccettabili in
molti dei campi visitati». Dal 13 al 15 gennaio il Commissario del Consiglio
d'Europa è stato infatti nel Belpaese, una visita che seguiva quella del 19-20
giugno scorsi. Parole ancor più dure sul censimento nei campi rom, per cui
Hammarberg esprime la sua «profonda inquietudine», oltre che più di un dubbio
sulla sua «compatibilità con le norme europee che reggono la raccolta e il
trattamento dei dati personali». Il Commissario invita il governo a creare dei
meccanismi di consultazione con le comunità di rom e sinti, a evitare le
chiusure dei campi che non prevedano misure di ri-alloggiamento e a mettere in
piedi soluzioni educative per i bambini. Ma non solo, invita anche «le autorità
a condannare con più fermezza le manifestazioni razziste o intolleranti e a
garantire la messa in atto effettiva della normativa anti-discriminazione». Un
discorso che vale tanto per i rom come per i migranti, e come invito a tacere
ad alcuni esponenti degli stessi partiti di maggioranza o a dimostrare più
senso civico per alcuni organi dello Stato. Non mancano infatti i riferimenti
chiari e forti a Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso, da anni in prima
linea «nell'incitamento all'odio», o quelli ai vigili urbani di Parma, per il
pestaggio del giovane ghanese scambiato per uno spacciatore. Un caso che è
oltretutto un ulteriore esempio della tendenza a equiparare immigrazione con
criminalità. E passando proprio ai migranti, il dito di Hammarberg viene
puntato sulla loro «criminalizzazione», più in concreto su tutta
quell'architettura legale che ha nell'aggravante di clandestinità il suo punto
più «alto». La criminalizzazione viene indicata come «una misura
sproporzionata, suscettibile di esacerbare le tendenze discriminatorie e
xenofobe che già si manifestano nel paese». Ma non solo, si tratta anche di una
misura che provoca «ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione dei migranti,
nonostante la maggioranza di questi contribuisca allo sviluppo degli stati e
delle società europee». Hammerberg chiede quindi al governo di «rivedere le
parti della nuova normativa che sollevano serie questioni di compatibilità con
gli standard dei diritti umani». Quanto alla
segnalazione dei clandestini da parte del personale medico, questa misura viene
considerata semplicemente «ingiusta» anche perché, pure questa, rischia di
«emarginare ulteriormente i migranti». Infine qualche caso concreto, come
quello dei tunisini rispediti in patria alla faccia del rischio, elevato, di
torture cui andavano incontro. I migranti si sono anche appellati alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, che aveva
chiesto di sospendere l'espulsione. Ma il governo è andato avanti, e ora
l'Italia viene accusata di non rispettare le convenzioni internazionali sui
diritti umani. Stesso
discorso per una rom bosniaca madre di tre figli, rispedita nei Balcani anche
se la Corte di Strasburgo aveva chiesto al governo di non attuare l'espulsione.
Per tutti questi casi Hammarberg esprime «grave preoccupazione», anche perché
mettono a rischio «l'efficacia del sistema di protezione dei diritti umani» non solo in Italia, ma «in tutta Europa». Foto:
IMMIGRATI NEL CIE DI LAMPEDUSA /FOTO AP
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Anche le multe ai
piccoli afghani dell'Ostiense Cinzia Gubbini ROMA ROMA Non solo dormono per
mesi negli anfratti della stazione, non solo sono periodicamente oggetto di
sgomberi in piena notte nonostante siano richiedenti asilo e molto spesso
minorenni. Ma ora sono anche bersagliati dalle multe. Che la vita per i
ragazzini afghani della stazione Ostiense non fosse facile era cosa nota -
l'ultima denuncia li voleva ospiti notturni dei tombini fognari, che certamente
usano come personale armadietto per custodire i propri averi. Ma che
addirittura dovessero difendendersi anche dalle multe aggiunge al tragico il
grottesco. Piccole sanzioni amministrative da non più di dieci euro, perché
anche la legge considera modesta la violazione che viene continuamente
contestata ai ragazzini dell'Ostiense: il divieto di introdursi nelle aree,
recinti e impianti ferroviari per le «persone estranee al servizio». Così
recita l'articolo 19, primo comma del decreto presidenziale 753/80. E' questo
il riferimento normativo che si legge sui verbali consegnati ai ragazzi afghani.
Teoricamente, siamo nella norma. Ma non tanto, a sentire i racconti dei
ragazzi: «Questo foglio me lo hanno dato perché stavo usando il bagno
pubblico», ci racconta per esempio Ahmed. Mentre Alì avrebbe ricevuto il
verbale semplicemente perché si trovava all'interno della stazione. Dunque,
nessuna violazione di aree interdette al pubblico. A comminare con severità la
sanzione, gli agenti della Polfer. Sono loro che quotidianamente gestiscono
l'emergenza. Da tre anni la stazione è il rifugio dei richiedenti asilo
provenienti dall'Afghanistan in guerra. La maggior parte di loro è di etnia
pashtun, sono perlopiù ragazzi molto giovani che hanno affrontato un lungo
viaggio attraverso i monti della Turchia e poi attraverso la Grecia che non gli
riconosce alcun diritto. Sono quasi tutti arrivati nascondendosi nei camion che
sbarcano nei porti di Bari o di Ancona. Chi riesce a sfuggire ai controlli
molto spesso arriva qui. E comincia la trafila della richiesta di asilo, che
non ha tempi certi ma soprattutto non ha alcuna forma di protezione garantita.
Chi ha avuto la fortuna di trovare un posto letto in un centro di accoglienza è
stato sbattuto fuori terminato un certo periodo - in genere tre mesi - che non
riesce mai a coprire la durata dell'esame delle domande di asilo da parte della
Commissione. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti: un centinaio di
ragazzini che dormono per mesi e mesi all'addiaccio. La risposta
dell'amministrazione è, il più delle volte, lo sgombero. Ma ora si sono
aggiunte le multe. Una pressione in più perché i ragazzini afghani trovino un
altro posto dove andare a dormire: «abbiamo visto diversi verbali, e quasi ogni settimana sentiamo racconti di questo tipo da sei
mesi a questa parte», racconta Alberto Barbieri di Medici per i diritti umani, un'associazione che ogni martedì
offre sostegno medico ai rifugiati della stazione. Proprio oggi alle 12
all'ospedale San Gallicano si svolgerà un incontro per discutere di come
offrire un'accoglienza più dignitosa ai profughi.
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
FINEGUERRA Parla
un'attivista cecena «Ma i diritti umani restano schiacciati» Barbara Yukos «Festeggiamenti per le strade
di Grozny per celebrare la fine del regime speciale di Kto (operazioni di
controterrorismo, ndr)? Certo, sono in corso, li organizzano il governo e lo
stato. Ieri pomeriggio han chiuso le strade principali e poi offerto ai
cittadini un concerto nella piazza centrale dal pomeriggio fino a sera».
Lo racconta al telefono dalla capitale cecena Natalia Estemirova: dal 2000
lavora per l'ufficio locale dell'organizzazione per i diritti umani Memorial, oltre che giornalista freelance. Nel
( da "TGCom" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
17/4/2009
Obama,immunità a Cia per torture Agenti violenti non
saranno puniti Gli agenti della Cia che hanno usato maniere forti su detenuti
usando tecniche di tortura come il waterboarding non avranno guai con la
giustizia. Lo ha detto il presidente Barack Obama in una nota che accompagna la
pubblicazione di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui metodi di
interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo. "Questo gesto -
ha detto Obama - aiuterà ad affrontare un capitolo buio della nostra
storia". L'impunità sarà quindi garantita agli agenti che hanno usato
"in buona fede" maniere forti su detenuti. "Pubblicando questi
documenti intendiamo assicurare gli agenti che hanno agito in buona fede
basandosi sul consiglio legale del Dipartimento della Giustizia che non saranno
messi sotto inchiesta", ha detto Obama spiegando che questo è un momento
di "riflessione", non di "vendetta". Contemporaneamente il
presidente americano ha chiuso i cosiddetti "siti neri", i centri di
detenzione e tortura di accusati di terrorismo, in Asia e nell'Europa dell'Est,
mentre ha iniziato il processo di chiusura di Guantanamo. I memorandum -
quattro dal 2002 al 2005 - descrivono una serie di tecniche di interrogatorio
aggressive e autorizzate dall'amministrazione Bush che vanno dall'annegamento
simulato alla privazione del sonno e all'esposizione al freddo o al caldo
eccessivo. Secondo Obama tecniche come il waterboarding "hanno minato la
nostra autorità morale e non hanno reso l'America più sicura". Dagli
insetti all'annegamento Nei memorandum redatti dall'amministrazione Bush si
legge che uno dei metodi di interrogatorio, autorizzati dal Dipartimento della
Giustizia e cui venivano sottoposti i sospetti terroristi di Al Qaeda per farli
parlare, prevedeva che il prigioniero venisse chiuso in una scatola che poi
veniva riempita di insetti. Si parla di insetti innocui come bruchi, ma per i
prigionieri avrebbero potuto essere anche pericolosi. Abu Zubaydah, un leader
di Al Qaeda, venne sottoposto a dieci tecniche di interrogatorio che includono
la privazione del sonno, le posizioni scomode, gli schiaffi in faccia e il
waterboarding. Il waterboarding simula l'annegamento: il detenuto è legato su
un piano inclinato e un panno bagnato gli viene passato sulla faccia coprendo
naso e bocca in modo da creare "panico da soffocamento". "La
sensazione dell'annegamento cessa immediatamente quando viene rimosso il panno.
La procedura può essere ripetuta", si legge nel memorandum del 2002. Il
memorandum dell'amministrazione Bush precisa poi che tecniche come l'annegamento
simulato non infliggono gravi dolori o sofferenze o danni "fisici o
mentali".
( da "Giornale.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 92 del 2009-04-17
pagina 16 Durban 2 Lunedì il via al festival dell'antisemitismo di Fiamma
Nirenstein di Fiamma Nirenstein Sarà comunque strano che, lunedì prossimo,
giorno della Shoah in tutto il mondo e data in cui avrà inizio a Ginevra la
famosa conferenza delle Nazioni Unite detta «Durban 2» contro il razzismo, il
podio venga offerto a un razzista negazionista che ha più volte dichiarato di
voler distruggere Israele come Mahmoud Ahmadinejad: il premier iraniano, alla
ricerca di un palcoscenico adatto a lui, ha infatti annunciato la sua
partecipazione alla conferenza. Nonostante molte polemiche e cambiamenti della
piattaforma, essa rischia dunque ancora di più di essere il doppione di Durban
1, e comunque una sua versione ancora più pericolosa, dato che l'Iran finanzia
gran parte del terrorismo mondiale (compresi gli Hezbollah e Hamas) e prepara
le sue postazioni nucleari. La Germania, che capisce cosa potrebbe accadere, si
prepara in queste ore a seguire il piccolo coscienzioso corteo di chi a Ginevra
non intende farsi vedere. Nel 2001, si riunirono in Sudafrica centinaia di
delegazioni e migliaia di Ngo che trasformarono una conferenza contro il
razzismo in una conferenza razzista contro Israele e contro gli Usa. Si sprecarono
le marce sotto gli striscioni inneggianti a Bin Laden, le grida di «morte
all'America» e le accuse di apartheid a Israele. Durban 2 può diventare la
replica in versione attivamente antisemita e guerrafondaia contro Israele
dell'evento che precedette di pochi giorni l'attacco alle Twin Towers. A
cominciare dall'evento previsto per il fine settimana: una riunione di
organizzazioni non governative che porta il nome «Conferenza di esame (review)
di Israele», completa di un rally antisraeliano il 18 aprile. Mercoledì è stato
completata la bozza di documento base per la conferenza. Distribuito dall'Alta Commissionaria per i diritti umani Navi Pillay con la presidente della commissione, la libica Najat
Al-Hajjaji, non è stato discusso, ma solo consegnato agli astanti: è chiaro che
si cerca di offrire una piattaforma più palatabile rispetto all'enorme prima
versione dalle fosche tinte, presentando una bozza più agile e meno aggressiva;
si cerca con ciò di spingere almeno parte dell'Europa utilizzando anche la
fretta dell'ultimo momento e la ripugnanza a disertare l'Onu, verso un
appuntamento dominato da un'idea rovesciata dei diritti umani.
Infatti la bozza attuale non rinuncia al riferimento al primo documento, quello
di Durban 1, che indicava Israele come stato razzista e gli Usa come male del
mondo; indica l'occupazione, termine che immediatamente allude a Israele, come
fonte di razzismo e di apartheid; rimette in circolazione in vari modi l'idea
della proibizione della critica alle religioni (ovvero ripropone il tema
dell'antislamismo) e invita a onorare le «culture diverse», che spesso si
presenta tuttavia come persecuzione degli omosessuali, oppressione sistematica
delle donne, sharia che condanna a terribili pene corporali. Come sta reagendo
il mondo nelle ultime ore prima della conferenza che avrà Ahmadinejad come
vicepresidente? Di sicuro sembra che gli Usa, il Canada e la nostra coraggiosa
Italia abbiano mantenuto fermo il loro «no»; di incerto, il comportamento di
altri Paesi europei, per esempio dell'Olanda che tentenna. Ma si avvicina a
grandi passi il «no» la Germania di Angela Merkel, fino a poche ore fa propensa
a partecipare. Un esponente del ministero degli Esteri tedesco ha dichiarato
che il suo Paese forse si tirerà indietro. È chiaro che teme la
strumentalizzazione antisraeliana, specie adesso che Ahmadinejad, che ha appena
dichiarato a Spiegel che è sicuro che i tedeschi odino tuttora gli ebrei,
prenderà il podio da gran protagonista. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via
G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Centro,
Il)
Argomenti: Diritti umani
Dal Consiglio
d'Europa Xenofobia, nuove accuse all'Italia STRASBURGO. Il
Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente
preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza
al razzismo e alla xenofobia che occasionalmente sfocia in atti estremamente
violenti contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini
straniere». E' quanto si legge nel rapporto sull'Italia scritto dallo
stesso Hammarberg. Nella sua risposta, pubblicata assieme al rapporto, il
governo italiano rassicura il Commissario sui passi intrapresi per contrastare
efficacemente il razzismo. Mentre rimanda al mittente le richieste di cambiare
le misure legate alla politica migratoria. L'Italia ritiene che le norme
criticate siano essenziali per una efficace gestione dei flussi migratori.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 4 - Pordenone
Vendeva prodotti contraffatti, niente più soggiorno Il Tar ha respinto il
ricorso di un cinese che contestava il mancato rinnovo del permesso Il caso Non
ha ottenuto l'esito sperato il ricorso proposto dal "commerciante"
cinese in prodotti contraffatti Y.J., al quale il questore di Pordenone aveva
negato il rinnovo del permesso di soggiorno alla luce della sentenza di
"patteggiamento" con cui il tribunale di Treviso, nel marzo 2005, gli
infliggeva 6 mesi di reclusione e 140 euro di multa per i reati di commercio di
prodotti con marchio contraffatto e di ricettazione, puniti dagli articoli 474
e 648 del codice penale. Il Tribunale amministrativo regionale ha, infatti, rigettato,
compensando le spese di causa, il gravame proposto dall'uomo, titolare di un
permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo, valido dal 26 luglio '06
al 26 luglio '07, nei confronti del ministero dell'Interno e della Questura
pordenonese, volto all'annullamento del diniego, datato 24 giugno 2008. Il
ricorrente censurava, tra l'altro, l'autorità procedente, "rea" di
avere violato l'articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, non avendo svolto
considerazioni sulla sua personalità, al fine di valutare l'eventuale
ricorrenza di una minaccia per l'ordine e la sicurezza nazionale. Il questore
aveva, ancora, omesso «di apprezzare il suo radicamento nel territorio
nazionale, dove esercita il commercio al minuto su aree pubbliche di articoli
di abbigliamento», così provvedendo al mantenimento della moglie e dei due
figli, nei confronti di uno dei quali «aveva esercitato il diritto al
ricongiungimento familiare». La tesi non è stata, però, condivisa dal Tar. Il
sistema di protezione dei diritti fondamentali stabiliti dalla convenzione è,
infatti, sussidiario rispetto ai sistemi nazionali volti
alla salvaguardia dei diritti umani, anche perché essa non appronta meccanismi specifici di puntuale
applicazione delle relative disposizioni negli ordinamenti interni. Il questore
ha, pertanto, correttamente applicato l'articolo 10 bis della legge 241 del
'90, instaurando, di fatto, il contraddittorio con il ricorrente. Il
collegio sottolinea, infine, in motivazione, come l'articolo 21 octies, comma
2, della legge citata preveda la «non annullabilità» del provvedimento adottato
per violazione di norme procedimentali, se «per la natura vincolata del
provvedimento sia palese che il suo contenuto dispositivo non sarebbe potuto
essere diverso da quello in concreto adottato». Il provvedimento
amministrativo, pertanto, non è comunque annullabile per mancata comunicazione
dell'avvio del procedimento. Giovanni Cinque
( da "AltaLex" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Riconoscimento delle
decisioni e diritto dell'imputato a comparire al processo Consiglio dell'Unione
Europea, decisione 26.02.2009 n° 2009/299/GAI (Carlo Alberto Zaina) Commenta |
Stampa | Segnala | Condividi Il Consiglio d'Europa emanando, il 26 Febbraio u.s.,
la decisione quadro 2009/2997GAI, affronta il tema del diritto del singolo
imputato a presenziare personalmente al processo penale. Scopo precipuo e
neppure larvato, che viene perseguito dall'organo politico europeo, è quello di
addivenire ad una armonizzazione delle procedure delle nazioni aderenti al
trattato UE e, dunque, sancire i casi specifici in cui il paese
cui venga richiesta l'esecuzione di una decisione giursidizionale possa
aderire a tale istanza, anche nell'ipotesi in cui l'imputato sia stato non presente personalmente
al giudizio. L'indirizzo cui si ispira l'atto del Consiglio della UE appare
in linea teorica - particolarmente significativo. Esso pare presupporre il
riconoscimento della centralità del diritto dell'imputato a comparire personalmente al processo,
quale espressione ed
esecuzione del principio del giusto processo, così come
sancito dall'art. 6 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti
dell'uomo, nonché dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Quest'ultima con la sentenza 1 Marzo 2006, n. 56581, pronunziata nel giudizio
Sejdovic c. Italia, ha affermato, infatti, che vi è violazione
dell'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che tutela il
diritto ad un equo processo, nell'ipotesi in cui un soggetto venga condannato
in contumacia, senza che abbia avuto effettiva conoscenza delle accuse rivolte
a suo carico e senza che sia stata provata in modo inequivocabile la sua
rinuncia al diritto a comparire personalmente all'udienza,
ribadendo, in tal modo
un principio già oggetto di precedenti pronunzie. Va, infatti, ricordato, ex
plurimis il caso Pobornikoff c. Austria, che venne trattato dalla Corte europea
dei diritti dell'uomo, con la sentenza del 3 Ottobre
20001 Si tratta di un indirizzo che ha trovato fecondo approdo
giurisprudenziale nella decisione della Sez. V della Corte di Cassazione
[17-10-2006, n. 37620 (rv. 235227), S.L.]2. I giudici di legittimità, infatti
pronunziandosi in tema di legittimità del rigetto di un'istanza di differimento
di una udienza, proposta a seguito di una situazione impeditiva sopravvenuta
operante nei confronti dell'imputato, ebbero ad escludere
sulla scorta del richiamo espresso alle norme sovranazionali ed in particolare
alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, così, come interpretate
dalla giurisprudenza della CEDU - l'ascrivibilità a carico dell'imputato di un
onere di preventiva comunicazione della propria materiale impossibilità a
comparire3. Ergo le ragioni della promulgazione delle decisione legislativa in
parola trovano dichiaratamente fondamento nel tentativo di adeguare al diritto
vivente, il diritto da applicare, anche perchè il Consiglio riconosce, al punto
2) delle considerazioni introduttive, l'obbiettiva carenza di omogeneità che
connota- in relazione alla specifica tematica - tutte le decisioni quadro
vigenti.4 Va detto che, come si vedrà, infra, simile condivisibile scopo si
concentra, però, solo sul denominatore comune della velocizzazione dei tempi di
esecuzione dei provvedimenti cautelari, a scapito del regime della tutela delle
garanzie minime da riconoscere all'imputato. Sul piano metodologico giovi dire
che, in questa sede, ci si soffermerà esclusivamente sul contenuto degli artt.
1 e 2 della decisione 26 Febbraio 2009 2009/299/GAI del Consiglio, che appaiono
le norme cardine del sistema così introdotto. Va osservato che, in effetti, il
legislatore comunitario pare avvertire (ma si ribadisce solo a prezzo della
compressione dei diritti della difesa) l'esigenza di
superare quella situazione di incertezza che connota il rapporto fra autorità
emittente un ordine di arresto ed autorità che debba curarne l'esecuzione,
qualora debba essere eseguito un MAE concernente una sentenza di condanna a
pena detentiva susseguente un processo celebrato in absentia dell'imputato. E',
infatti, massima di comune esperienza quella per cui il principio della
delegazione, in favore del giudice del paese cui venga richiesta l'esecuzione
del MAE, del potere di decidere se rifiutare o meno tale adempimento, (a seguito
di delibazione in ordine alle garanzie procedurali relative alla possibilità di
un nuovo processo o della previsione della celebrazione del giudizio di
appello), ha sempre comportato assoluta incertezza in ordine alla possibilità
di opporre un rifiuto alla richiesta.5 Al fine di derimere definitivamente
quindi, questa situazione di patente incertezza e superare le difficoltà
interpretative insorte, che hanno sempre riverberato effetti di negativa
contraddittorietà sull'ambito decisionale, il legislatore europeo ha, pertanto,
deciso di individuare specifiche condizioni che permettano di ritenere la non
rifiutabilità dell'esecuzione del provvedimento pronunziato al termine di un
processo tenutosi in assenza dell'imputato6. Ci troviamo, dunque,
sostanzialmente, dinanzi ad una significativa inversione di rotta, posto che
su tale abbrivio - il sistema giudiziario dello stato al quale viene chiesta
l'esecuzione non potrà svolgere più alcuna attività di sindacato in ordine alle
modalità procedimentale che hanno permesso l'emissione del provvedimento. Sul piano
dell'apparenza e dell'esegesi strettamente lessicale e giuridica, la norma
continua a sancire il rifiuto dell'esecuzione come regola, mentre l'eventuale
accoglimento, viene classificato quale diretta conseguenza dell'adempimento di
precise eccezionali condizioni, le quali sono espressamente descritte nella
parte precettiva della decisione. In realtà, sotto il profilo della
concretezza, sarà, invece, sufficiente per l'esecuzione della pronunzia, una
sorta di autocertificazione
dell'autorità dello stato richiedente, la quale dovrà prestare solo una
generica garanzia in ordine alla circostanza che i requisiti descritti siano
stati attualmente, o in prospettiva futura soddisfatti. I requisiti che vengono
introdotti, [in
ossequio al principio di armonizzazione del diritto interno dello stato ai
canoni regolatori contenuti nella decisione quadro 2002/584/GAI
relativa al mandato di arresto europeo ed allo scopo di escludere la
facoltà di rifiuto dell'esecuzione] sono indicati all'art. 2 che recita in rubrica Modifiche
della decsione quadro 2002/584/GAI ed introduce nel contesto di detta
decisione l'art. 4 bis. A) In primo luogo da tale norma emerge la condizione:
A1) che si sia stabilito inequivocabilmente che l'imputato era al corrente del processo fissato
essendo stato citato personalmente. In tale modo
egli avrebbe appreso dell'esistenza di un procedimento penale a proprio carico
della data e del luogo di fissazione del processo; essendo stato di fatto
informato
ufficialmente con altri mezzi. In tale modo egli avrebbe appreso
dell'esistenza di un procedimento penale a proprio carico della data e del
luogo di fissazione del processo; A2) che l'imputato fosse stato informato del
fatto che, nonostante la sua non comparizione in giudizio, sarebbe stata possibile l'emissione di
una pronunzia definitoria il giudizio. Sia concesso una immediata osservazione
per quanto attiene alla seconda delle condizioni indicate sub A1). Nulla
quaestio in ordine al principio concernente la citazione personale. In questo
caso, infatti, appare indiscutibile che il cittadino abbia avuto per scienza
diretta contezza dell'instaurazione del giudizio. Non convince per nulla, però,
la formula adottata con la locuzione di fatto informato ufficialmente con altri mezzi.
Essa, infatti, tradisce un'impostazione palesemente indicativa di un
compromesso, che si pone in contrasto con i più elementari principi di certezza
degli strumenti attraverso i quali si rinviene la prova della conoscenza
da parte dell'imputato
dell'esistenza del processo a proprio carico. La vaghezza e
genericità che connota la previsione si pone, poi, in stridente contrasto con i
principi di tassatività e legalità, che sono patrimonio non solo del nostro
diritto, quanto
piuttosto dello Stato di diritto. Penso, infatti, immediatamente al nostro
sistema di notifiche all'interno del processo penale. Esso potrà essere
ritenuto, probabilmente, macchinoso e, siccome non completamente al passo con i
tempi, suscettibile di ottimizzazione. Va, però osservato che
se non altro tale corpus garantisce pienamente il paradigma di un
controllo effettivo in relazione alla sicurezza e correttezza delle
comunicazioni concernenti il processo in ogni sua fase. Il problema che si
intende sollevare è,
dunque, reale ed attiene alla corretta instaurazione del contraddittorio, al
controllo della sua formazione, nonchè all'esercizio dell'azione penale. Non si
tratta, dunque, affatto di gabelle puramente formali. Dovendosi, quindi, porre
il quesito relativo l'individuazione materiale di quegli altri mezzi, che
possano risultare idonei a certificare la scienza del cittadino in ordine alla propria
condizione di imputato, e rientrino a pieno titolo nella categoria tratteggiata
dalla norma in questione (ed al significato effettivo da conferire a tale usata
locuzione), l'ermeneuta incontra oggettive difficoltà di non poco conto. La
ricerca di metodologie di comunicazione legale rivolte all'inquisito (nel corso
del procedimento penale) da collocare, legittimamente e validamente,
all'interno della cornice normativa in questione, finisce per involgere i
criteri che ogni paese adotta in ordine al valore legale che il
singolo ordinamento giuridico attribuisce a specifiche condotte od a taluni
documenti. Senza
addentrarci anche per evidenti ragioni legate alla volontà di non rendere
eccessivamente analitico questo commento - in quello che, facilmente, si può
appalesare come un vero e proprio ginepraio normativo, si deve affermare che la
decisione del Consiglio
UE avrebbe dovuto rinunziare a forme metagiuridiche ed inutilmente
omnicomprensive. Meglio sarebbe stato optare per il ricorso ad una definizione
semplice e chiara dei criteri alternativi alla citazione personale, che
potessero venire considerati idonei a certificare che il raggiungimento della
certezza inequivocabile che l'imputato sia stato posto al corrente del processo
fissato. La codificazione dell'uso di mezzi tecnici quali la mail od il fax
avrebbe costituito scelta che, pur circoscrivendo, il campo delle metodologie
reputate idonee alla notifica al privato cittadino, avrebbe conferito un minimo
di certezza legale. Ritiene chi scrive, quindi, che la locuzione di
fatto informato ufficialmente con altri mezzi, per quel carattere di
generica residualità,
che le fa assumere un ruolo di norma di chiusura, cioè di contenitore giuridico
all'interno del quale ricondurre una serie di ipotesi assolutamente indefinite,
potrebbe, in forza dei dubbi sin qui avanzati, non riuscire ad assolvere
pienamente ed efficacemente proprio a quegli scopi, per i quali, invece, era
stata concepita. Si può, pertanto, sostenere, a ragione di quanto precede, che
purtroppo l'Europa appare certamente meno sensibile dell'Italia in ordine a
quel sistema concernente le più elementari guarentigie sostanziali da
riconoscere all'imputato. Questo insieme di diritti
viene sacrificato (o, comunque, fortemente compresso) sull'altare della
dichiarata creazione di meccanismi che agevolino (rendendola quasi automatica)
l'esecuzione intraeuropea di sentenze o provvedimenti coercitivi personali e/o
reali. B) In secondo luogo, si rileva che la decisione UE prevede alla lett. b)
del citato nuovo art. 4 bis, il principio della attribuzione al difensore delle
prerogative e dei diritti propri ed ascrivibili
all'imputato che risulti al corrente della data fissata per il processo. La
norma in oggetto equipara l'ipotesi nella quale l'imputato si stato patrocinato
da un difensore di fiducia a quella in cui la difesa sia stata posta in essere
da un difensore di ufficio, non riconnettendo particolare importanza all'una od
all'altra situazione giuridica, e, in pari tempo, pone, quale ulteriore
condizione, che questi abbia effettivamente assistito e difeso l'imputato. E',
dunque, sufficiente e fondamentale la prova dell'esistenza di un mandato valido
processualmente, attraverso il quale sia stata dato corso ad un'assistenza
legale concreta ed efficace. Balza all'evidenza che il modello proposto
dalla decisione in commento, non differisce sostanzialmente da quello processuale italiano il
quale ha nella previsione dell'art. 99 co. 1° c.p.p. la sua pietra miliare7. La
stessa parte introduttiva della decisione che si commenta precisa, però, che la
sussunzione dei diritti del singolo imputato nella
mani del difensore, quale proprio rappresentante processuale in sua assenza,
postula una esplicita e deliberata scelta dell'imputato in
tal senso. E' evidente che una simile previsione suppone un alto grado di
fiducia in ordine alla effettività e correttezza della gestione dei rapporti intercorrenti
fra difensore e imputato. E' quella in parola, dunque, norma che certamente
finisce per dipendere fortemente dalla sensibilizzazione del senso deontologico
dell'avvocato, il quale deve essere consapevole dell'importanza del ruolo che
egli riveste nella difesa dell'imputato straniero assente, per i riflessi che
il prosieguo del processo ed il provvedimento conclusivo lo stesso possono
produrre. Va, inoltre, sottolineato come la correzione normativa, di cui la
presente decisione è portatrice si ponga in stretta osservanza rispetto a
quanto stabilito dalla Corte europea diritti dell'uomo
Sez. III Sent., 13-02-2001, n. 29731, nel giudizio Krombach c. Francia, In
quell'occasione i giudici hanno ribadito l'imprescindibilità della presenza del
difensore nel procedimento penale, sopratutto, in occasione di giudizi nei
quali l'imputato sia contumace.8 Ed ancora la stessa Corte europea diritti dell'uomo Sez. II, con la decisione 14 giugno 2001
nel caso Medenica c. Svizzera, Cass. Pen., 2002,
( da "Repubblica.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
CITTA' DEL MESSICO -
Basta con la tortura. Basta con gli interrogatori in cui la
dignità dei sospettati è calpestata. Anche se gli autori non subiranno
conseguenze. Il presidente americano Barack Obama ha annunciato che gli uomini
della Cia che ha condotto interrogatori usando vere e proprie tecniche di
tortura come il waterboarding non saranno perseguiti. L'annuncio arriva
con un comunicato che accompagna la pubblicazione di quattro memorandum
dell'amministrazione Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al
terrorismo, una rivelazione dei metodi duri utilizzati dall'intelligence
americana. Un tasto dolente per gli Usa quello delle torture. Fu George W. Bush
a dare il via libera a queste tecniche nel pieno della guerra al terrorismo.
Dopo l'11 settembre, infatti, il presidente americano, diede ordine agli agenti
della Cia di non usare alcun riguardo nei confronti dei sospettati di
terrorismo. Aprendo una pagina nera nella storia degli stati Uniti. Oggi Obama
afferma che le tecniche d'interrogatorio utilizzate dagli Stati Uniti in
passato sono ''un capitolo nero e doloroso'' della storia del Paese, ma
sottolinea che ha già fatto ''cessare le tecniche contenute nei memorandum''.
''Coloro che hanno fatto il loro dovere in buona fede basandosi sui consigli
legali del dipartimento della Giustizia, non saranno perseguiti'', assicura
Obama, osservando che questo è un momento di ''riflessione'', non di
''vendetta''. In pratica "assolvendo" gli agenti Cia con la
motivazione che avrebbero soltanto eseguito degli ordini. OAS_RICH('Middle'); I
memorandum descrivono minuziosamente le tecniche di interrogatorio usate dagli
agenti nei cosidetti siti neri, quei luoghi tra Asia ed Europa dell'Est nei
quali venivano rinchiusi i prigionieri. Si andava dall'annegamento simulato
alla privazione del sonno. Proseguendo con l'esposizione al freddo o al caldo
eccessivo. Fino all'utilizzo di insetti. Tecniche che avevano indignato il
mondo e che adesso Obama cancella con un colpo di spugna. Liquidando l'ennesima
eredità dell'era Bush. In questi giorni, inoltre, il New York Times sta
pubblicando un'inchiesta che riguarda i casi di abusi della National security
agency, l'agenzia statunitense di controspionaggio. Stando a quanto scrive il
quotidiano ci sarebbero state intercettazioni ben oltre i limiti autorizzati
dal Congresso. (17 aprile 2009
( da "Stampaweb, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
NEW YORK Gli agenti
della Cia che hanno usato «in buona fede» maniere forti su detenuti usando
tecniche di tortura come il waterboarding non passeranno guai con la giustizia.
Lo ha assicurato il presidente Barack Obama in un comunicato che accompagna la
pubblicazione di quattro memorandum dellamministrazione Bush
sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo. I cosiddetti
siti nerì, in Asia e nellEuropa dellEst, sono stati chiusi
dallamministrazione Obama che, denunciando luso della tortura, ha
deciso la
pubblicazione dei documenti per aiutare lAmerica «ad affrontare
un capitolo buio e doloroso» della sua storia. I memorandum - quattro dal 2002
al 2005 - descrivono una serie di tecniche di interrogatorio aggressive e
tuttavia allepoca autorizzate che vanno dallannegamento simulato alla
privazione del sonno e allesposizione al freddo o al caldo eccessivo. I
documenti sono stati resi pubblici dopo un intenso dibattito interno e con
alcune censure criticate dalle associazioni per i diritti umani. «Pubblicando questi documenti intendiamo
assicurare gli agenti che hanno agito in buona fede basandosi sul consiglio
legale del Dipartimento della Giustizia che non saranno messi sotto inchiesta»,
ha detto Obama spiegando che questo è un momento di «riflessione», non di
«vendetta». Le nuove rivelazioni, sostanzialmente una conferma di quanto era
già emerso nei mesi scorsi, coincidono con la pubblicazione di una inchiesta
del New York Times dedicato altri casi di abusi della National Security Agency
(Nsa), lagenzia
Usa di controspionaggio, nei confronti di cittadini americani negli Usa e allestero
intercettati senza mandato della magistratura negli ultimi mesi
dellamministrazione Bush. Secondo il quotidiano, la Nsa ha intercettato
comunicazioni private tra americani su una scala che andava oltre gli ampi limiti autorizzati lanno
scorso dal Congresso. Tra i bersagli del grande orecchiò
dellagenzia ci sarebbe stato addirittura un membro del Congresso: il
parlamentare, di cui non è stata determinata lidentità, sarebbe stato in contatto con un
estremista già sotto sorveglianza per possibili rapporti con gruppi
terroristici mentre si trovava in Medioriente con una delegazione parlamentare
nel 2005 o 2006. Di torture ha parlato anche Richard Armitage, numero due al
Dipartimento di Stato nella prima amministrazione Bush. Lex
vice di Colin Powell ha ammesso con la rete al Jazira che la Cia ha torturato
alcuni sospetti terroristi con il benestare della Casa Bianca, ma che nè lui nè
Powell ne sapevano nulla. Armitage ha spiegato che lui e Powell erano allepoca
convinti che la Convenzione di Ginevra venisse rispettata anche nei confronti
dei cosiddetti combattenti nemicì, i prigionieri catturati Afghanistan
dopo le stragi dell11 settembre e trasferiti nel limbo giuridico di Guantanamo, la base prigione
a Cuba di cui Barack Obama ha deciso la chiusura.
( da "Corriere.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
il presidente
americano: «Gli agenti agirono in buona fede, non finiranno sotto inchiesta»
Obama "assolve" la Cia «Immunità per le torture» Pubblicati 4
memorandum dell'era Bush sui metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al
terrorismo (Afp) NEW YORK - Barack Obama "assolve" gli agenti della
Cia che hanno usato «in buona fede» maniere forti su detenuti usando tecniche
di tortura come il waterboarding. Il presidente americano, in un comunicato che
accompagna la pubblicazione di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui
metodi di interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo, ha assicurato che
gli agenti Cia non passeranno guai con la giustizia. «Pubblicando questi
documenti intendiamo assicurare che gli agenti, che hanno agito in buona fede basandosi
sul consiglio legale del Dipartimento della Giustizia, non saranno messi sotto
inchiesta», ha detto Obama spiegando che questo è un momento di «riflessione»,
non di «vendetta». MEMORANDUM - I cosiddetti "siti neri", in Asia e
nell'Europa dell'Est, sono stati chiusi dall'amministrazione Obama che,
denunciando l'uso della tortura, ha deciso la pubblicazione dei documenti per
aiutare l'America «ad affrontare un capitolo buio e doloroso» della sua storia.
I memorandum - quattro dal 2002 al 2005 - descrivono una serie di tecniche di
interrogatorio aggressive e tuttavia all'epoca autorizzate che vanno
dall'annegamento simulato alla privazione del sonno e all'esposizione al freddo
o al caldo eccessivo. I documenti sono stati resi pubblici dopo un intenso dibattito
interno e con alcune censure criticate dalle associazioni per i diritti umani.
INCHIESTA - Le nuove rivelazioni coincidono con la pubblicazione di una
inchiesta del New York Times dedicata ad altri casi di abusi della National
Security Agency (Nsa), l'agenzia Usa di controspionaggio, nei confronti di
cittadini americani negli Usa e all'estero intercettati senza mandato della
magistratura negli ultimi mesi dell'amministrazione Bush. Secondo il
quotidiano, la Nsa ha intercettato comunicazioni private tra americani su una
scala che andava oltre gli ampi limiti autorizzati l'anno scorso dal Congresso.
Tra i bersagli del "grande orecchio" dell'agenzia ci sarebbe stato
addirittura un membro del Congresso: il parlamentare, di cui non è stata determinata
l'identità, sarebbe stato in contatto con un estremista già sotto sorveglianza
per possibili rapporti con gruppi terroristici mentre si trovava in Medioriente
con una delegazione parlamentare nel 2005 o 2006. ARMITAGE
- Di torture ha parlato anche Richard Armitage, numero due al Dipartimento di
Stato nella prima amministrazione Bush. L'ex vice di Colin Powell ha ammesso
con la rete al-Jazeera che la Cia ha torturato alcuni sospetti terroristi con
il benestare della Casa Bianca, ma che né lui né Powell ne sapevano nulla.
Armitage ha spiegato che lui e Powell erano all'epoca convinti che la
Convenzione di Ginevra venisse rispettata anche nei confronti dei cosiddetti
«combattenti nemici», i prigionieri catturati Afghanistan dopo le stragi
dell'11 settembre e trasferiti nel limbo giuridico di Guantanamo, la base
prigione a Cuba di cui Barack Obama ha deciso la chiusura. stampa |
( da "Corriere.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Minorenni e pena di
morte L'esecuzione prevista per lunedì. Mobilitazione internazionale per
salvarla La ragazza-pittrice al patibolo in Iran Condannata quando aveva 17
anni. L'avvocato: è innocente Delara Darabi (a sinistra nella foto) è una
iraniana di 23 anni con la passione per la pittura. Fra tre giorni sarà
impiccata: nel 2003 aiutò il fidanzato in una rapina, Delara si dichiarò poi
colpevole per difenderlo. Anche Roxana Saberi (a destra nella foto) è in
carcere: giornalista americana-iraniana, è accusata di spionaggio. «Sai cosa
significa essere prigioniero dei colori? Significa me. La mia vita dai 4 anni
in poi è stata fatta di colori. Compiuti i 17 anni, li ho persi... Ora la sola
immagine che appare ogni giorno davanti ai miei occhi è quella di un muro. Io
Delara Darabi, incarcerata per omicidio, condannata a morte... mi sono difesa
con i colori, le forme e le espressioni». Delara Darabi è una ragazza iraniana
di 23 anni, con la passione per la pittura. Ha scritto queste parole due anni
fa. Fra tre giorni, il 20 aprile, sarà impiccata, ha detto il suo avvocato al
quotidiano iraniano Etemad. Delara è nata a Rasht, una cittadina sul Mar
Caspio. Nel
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
IL DOSSIER - Il
Consiglio d'Europa torna ad attaccare il governo Berlusconi: «Su rom e
immigrati è un pericolo per il continente» «In Italia il razzismo dilaga»
Alberto D'Argenzio BRUXELLES Non ci siamo, la situazione di rom e migranti in
Italia «resta preoccupante». A lanciare l'allarme è Thomas Hammarberg,
Commissario ai diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa, organizzazione che non
ha nulla a che fare con la Ue ma che raccoglie 47 paesi del vecchio continente
e che ha voce in capitolo proprio sui temi legati al rispetto dei diritti
individuali. Ieri il Commissario ha presentato il suo rapporto sull'Italia con
una valutazione negativa che non sa di nuovo. Non è infatti la prima volta che
Hammarberg bacchetta, o meglio bastona, il governo italiano, anzi. Quando
l'Europa, intesa come Commissione Ue, spendeva parole miti se non indulgenti
sul rilevamento delle impronte ai rom, sullo stato di emergenza e sul pacchetto
sicurezza lanciato da Maroni nell'estate scorsa, questo svedese, che vanta una
lunga esperienza nel settore dei diritti e in particolare dell'integrazione dei
rom, non andava per il sottile e puntava l'indice contro il governo. Ora, a
quasi un anno di distanza, il giudizio non cambia. Partendo da rom e sinti,
Hammarberg sottolinea che «persiste un clima di intolleranza» e che «le
condizioni di vita sono ancora inaccettabili in molti dei campi visitati». Dal
13 al 15 gennaio il Commissario del Consiglio d'Europa è stato infatti nel
Belpaese, una visita che seguiva quella del 19-20 giugno scorsi. Parole ancor
più dure sul censimento nei campi rom, per cui Hammarberg esprime la sua
«profonda inquietudine», oltre che più di un dubbio sulla sua «compatibilità
con le norme europee che reggono la raccolta e il trattamento dei dati
personali». Il Commissario invita il governo a creare dei meccanismi di
consultazione con le comunità di rom e sinti, a evitare le chiusure dei campi
che non prevedano misure di ri-alloggiamento e a mettere in piedi soluzioni
educative per i bambini. Ma non solo, invita anche «le autorità a condannare
con più fermezza le manifestazioni razziste o intolleranti e a garantire la
messa in atto effettiva della normativa anti-discriminazione». Un discorso che
vale tanto per i rom come per i migranti, e come invito a tacere ad alcuni
esponenti degli stessi partiti di maggioranza o a dimostrare più senso civico
per alcuni organi dello Stato. Non mancano infatti i riferimenti chiari e forti
a Giancarlo Gentilini, prosindaco di Treviso, da anni in prima linea
«nell'incitamento all'odio», o quelli ai vigili urbani di Parma, per il
pestaggio del giovane ghanese scambiato per uno spacciatore. Un caso che è
oltretutto un ulteriore esempio della tendenza a equiparare immigrazione con
criminalità. E passando proprio ai migranti, il dito di Hammarberg viene
puntato sulla loro «criminalizzazione», più in concreto su tutta
quell'architettura legale che ha nell'aggravante di clandestinità il suo punto
più «alto». La criminalizzazione viene indicata come «una misura
sproporzionata, suscettibile di esacerbare le tendenze discriminatorie e
xenofobe che già si manifestano nel paese». Ma non solo, si tratta anche di una
misura che provoca «ulteriore stigmatizzazione ed emarginazione dei migranti,
nonostante la maggioranza di questi contribuisca allo sviluppo degli stati e
delle società europee». Hammerberg chiede quindi al governo di «rivedere le
parti della nuova normativa che sollevano serie questioni di compatibilità con
gli standard dei diritti umani». Quanto alla
segnalazione dei clandestini da parte del personale medico, questa misura viene
considerata semplicemente «ingiusta» anche perché, pure questa, rischia di
«emarginare ulteriormente i migranti». Infine qualche caso concreto, come
quello dei tunisini rispediti in patria alla faccia del rischio, elevato, di
torture cui andavano incontro. I migranti si sono anche appellati alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, che aveva
chiesto di sospendere l'espulsione. Ma il governo è andato avanti, e ora
l'Italia viene accusata di non rispettare le convenzioni internazionali sui
diritti umani. Stesso
discorso per una rom bosniaca madre di tre figli, rispedita nei Balcani anche
se la Corte di Strasburgo aveva chiesto al governo di non attuare l'espulsione.
Per tutti questi casi Hammarberg esprime «grave preoccupazione», anche perché
mettono a rischio «l'efficacia del sistema di protezione dei diritti umani» non solo in Italia, ma «in tutta Europa».
( da "Manifesto, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
FINEGUERRA - Parla
un'attivista cecena «Ma i diritti umani restano schiacciati» Barbara Yukos «Festeggiamenti per le strade
di Grozny per celebrare la fine del regime speciale di Kto (operazioni di
controterrorismo, ndr)? Certo, sono in corso, li organizzano il governo e lo
stato. Ieri pomeriggio han chiuso le strade principali e poi offerto ai
cittadini un concerto nella piazza centrale dal pomeriggio fino a sera».
Lo racconta al telefono dalla capitale cecena Natalia Estemirova: dal 2000
lavora per l'ufficio locale dell'organizzazione per i diritti umani Memorial, oltre che giornalista freelance. Nel
( da "Razòn, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
ONG presenta demanda
contra Chávez en EEUU ACCIÓN El caso es por violación a los
DDHH. El organismo representa a un periodista. Imprime esta nota Recomienda
esta nota Opiniones sobre esta Nota Freedom Watch, una organización no
gubernamental de Estados Unidos,
anunció ayer la presentación de una demanda en un tribunal de Miami contra el
presidente de Venezuela, Hugo Chávez, por presunto apoyo al terrorismo, tortura, violaciones a los derechos humanos y crímenes contra la
humanidad. Larry Klayman, abogado y fundador de la organización estadounidense,
anunció en una conferencia de prensa que interpuso la acción judicial ayer a
nombre del periodista venezolano Ricardo Guanipa, a quien Estados Unidos le
concedió asilo político el 2005. Freedom Watch, que defiende las
libertades civiles y los derechos humanos, señaló en la demanda que se buscan
compensaciones por más de 1.000 millones de dólares por daños emocionales
presuntamente ocasionados por Chávez y algunos de sus funcionarios por agresión,
apoyo al terrorismo,
crímenes contra la humanidad, violación a los derechos humanos y civiles, y
tortura. Miami (EEUU), EFE
( da "Stampaweb, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
CUMANA (VENEZUELA)
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha rilanciato oggi da Città del
Messico i segnali di apertura nei confronti di Cuba, esprimendo lauspicio
che l'isola «sappia rispondere alla buona fede dei nostri sforzi» per arrivare ad una nuova
fase delle relazioni tra i due Paesi. «Cinquantanni di gelo non
si risolvono dalla sera alla mattina - ha detto Obama nella conferenza stampa
tenuta con il presidente del Messico, Felipe Calderon -. Noi abbiamo preso iniziative
importanti. Ma si possono ottenere risultati solo se anche Cuba fa dei passi e
si dimostra pronta a rispondere alla buona fede dei nostri sforzi». Il governo
cubano secondo Obama «deve manifestare la volontà di fare passi che vanno al di
là di questi ultimi 50 anni». Obama ha chiesto a Cuba di
impegnarsi per quanto riguarda «i diritti umani, la libertà di stampa, la libertà di opinione, la libertà di
movimento». «Spero che i segnali che abbiamo mandato siano chiari: vogliamo essere
aperti nei confronti di Cuba e impegnarci per una nuova fase dei rapporti» ha
concluso Obama. Il presidente Usa ha daltronde già allentato la morsa
nei confronti dell'isola caraibica: lunedì infatti ha ordinato la revoca delle
restrizioni ai viaggi e alle rimesse per il milione e mezzo di cubano-americani
con parenti a Cuba; e ha spiegato che si tratta di uniniziativa
di «buona volontà» perchè migliorino non solo le relazioni cubano-statunitensi,
ma si «mettano in moto la creatività e lenergia del popolo cubano». Ma il presidente Usa è
per ora ancora contrario a levare lembargo. Da parte sua
il presidente cubano Raul Castro è disponibile a dialogare con gli Stati Uniti
di democrazia, libertà e diritti umani e qualunque altro tema, compreso lo
scambio di prigionieri, purchè a parità di condizioni. «Abbiamo mandato a dire
al governo nordamericano, in privato e in pubblico, che quando loro vorranno,
potremo discutere tutto», ha detto Castro con un appassionato discorso al
vertice dellAlba (Lalternativa bolivariana per le Americhe), alla
vigilia del VI summit delle Americhe, che comincia oggi alla presenza di Barack
Obama. «Diritti
umani, libertà
di stampa, prigionieri politici, qualunque cosa, qualunque cosa di cui vogliano
parlare», ha aggiunto Castro. Già nel dicembre scorso, durante una visita
ufficiale in Brasile, il presidente cubano aveva lasciato capire che era
disposto a scambiare con Barack Obama i prigionieri dissidenti rinchiusi nelle
carceri dellisola,
in cambio dei «cinque eroi» dellAvana, gli agenti cubani detenuti
negli Stati Uniti. «Se vogliono i dissidenti, li mandiamo domani, con le
famiglie e tutto, però devono restituirci i nostri cinque eroi», aveva detto
alludendo a Gerardo Hernandez, Rene Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon Labañ±ino e Fernando
Gonzalez,, arrestati in Florida il 12 settembre
( da "Avvenire" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
MONDO 17-04-
( da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 20 - Esteri
Obama dà l´immunità alla Cia "Niente processi per le
torture" Pubblici i memo di Bush sul "waterboarding" La Casa
Bianca li ha divulgati per "affrontare un capitolo buio e doloroso"
DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK - Gli agenti della Cia che hanno torturato non
saranno processati. Arrivando a Città del Messico - prima tappa del viaggio in
America Latina che lo porterà oggi al vertice delle Americhe di Trinidad&Tobago
- Barack Obama ha garantito l´immunità agli agenti americani dell´Intelligence
che durante l´amministrazione Bush hanno usato negli interrogatori tecniche d
tortura come il waterboarding. Il presidente ha spiegato di voler «rassicurare»
coloro che hanno compiuto il proprio dovere «seguendo in buona fede» i consigli
legali del ministero della Giustizia (di Bush): «Non verranno perseguiti gli
uomini e le donne della nostra intelligence che hanno coraggiosamente servito
sulla linea del fronte di un mondo pericoloso. Dobbiamo proteggere le loro
identità nello stesso vigile modo in cui loro hanno protetto la nostra
sicurezza». La questione riguarda quattro memorandum (emessi dal 2002 al 2005),
finora coperti dal segreto, con cui l´amministrazione Bush dettava alla Cia le
linee-guida da seguire nella guerra al terrorismo e durante gli interrogatori
dei militanti di Al Qaeda nelle prigioni segrete all´estero. Direttive che ora
la Casa Bianca ha deciso di rendere pubbliche per «affrontare un capitolo buio
e doloroso della nostra storia». Obama ha ribadito la sua totale contrarietà
all´uso di «tecniche di interrogatorio aggressive» come il waterboarding
(l´annegamento simulato), la privazione del sonno e l´esposizione al freddo o
al caldo eccessivo. «In uno dei miei primi atti come presidente ho proibito
l´uso di queste tecniche da parte degli Stati Uniti perché indeboliscono la
nostra autorità morale e non ci rendono più sicuri. Riaffermare i nostri valori
nella protezione dei nostri cittadini ci rende più forti e più sicuri. Una
democrazia come la nostra deve respingere la falsa scelta tra la nostra
sicurezza e i nostri ideali». La decisione di Obama era attesa, ma è destinata
ad alimentare le critiche che una minoranza liberal del Partito democratico sta
rivolgendo sempre più spesso al presidente. Come quelle riguardanti la
questione dello spionaggio illegale, definita da alcuni giuristi democratici
«simile, se non peggiore di quella di Bush» o di chi dopo aver applaudito le
scelte della Casa Bianca su Guantanamo ha ricordato come restino in attività
prigioni americane all´estero, del tutto simili al carcere sull´isola di Cuba.
I «memorandum» resi pubblici dalla Casa Bianca confermano varie notizie che
erano già state in parte anticipate dalla stampa Usa. In un´inchiesta, il New
York Times aveva parlato di abusi della National Security Agency (Nsa),
l´agenzia americana di controspionaggio, nei confronti di cittadini americani -
residenti sia negli Usa che all´estero - intercettati senza mandato dei giudici
negli ultimi mesi dell´amministrazione Bush. Alcune parti resteranno però
secretate. Perché, ha detto Obama, «gli Stati Uniti hanno il dovere di
mantenere il segreto su alcune attività ed informazioni legate alla nostra
sicurezza». (a.f.d´a.)
( da "Giornale.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 92 del 2009-04-17
pagina 0 Obama assolve la Cia: "Immunità per le torture" di Redazione
I funzionari della Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi duri
durante gli interrogatori. In cambio la Casa Bianca è pronta a rendere
pubbliche 4 minute con cui lamministrazione Bush giustificò
luso della mano pesante durante gli interrogatori dei sospettati
Washington - "I funzionari della Cia non saranno perseguiti per aver
utilizzato metodi duri durante gli interrogatori", ha assicurato il presidente americano,
Barack Obama, che allindomani del suo insediamento alla Casa
Bianca, annunciando la chiusura del carcere di Guantanamo, bloccò anche questi
metodi di interrogatorio. La rassicurazione di Obama nei confronti dei funzionari della Cia che, ha
sottolineato, non saranno incriminati, è arrivata insieme allannuncio
che la Casa Bianca è pronta a rendere pubbliche quattro minute con cui
allepoca dellamministrazione Bush veniva giustificato luso
della mano pesante durante
gli interrogatori dei sospettati di terrorismo. I documenti dell'era Bush
Documenti scottanti, che risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più
ampio mai diffuso finora e relativo agli interrogatori dei sospetti di
terrorismo e presunti membri di al Qaida. Sono, stando a quanto conferma il
Washington Post, i memo dicui la Casa Bianca ha annunciato la diffusione: di
fatto, la base legale che lamministrazione di Bush utilizzò
per giustificare ladozione di tecniche di interrogatorio che i critici in tutto il mondo hanno
descritto spesso con il termine tortura. La scelta di Obama Il presidente
americano ha motivato la diffusione dei documenti con lesistenza
di "circostanze eccezionali" (stando a quanto reso noto da un
comunicato); tra queste, la
necessità di confermare tattiche che per molto tempo sono state al centro di
diversi sospetti e anche per prevenire "congetture errate e
incendiarie". Contestualmente, il dipartimento di Giustizia Usa ha anche
"rassicurato" i funzionari della Cia: gli agenti di intelligence non
saranno infatti accusati dal governo per le tecniche di interrogatorio
utilizzate in passato, dunque anche per il waterboarding. "Sarebbe
ingiusto accusare uomini e donne dediti a proteggere lAmerica
per una condotta che è stata autorizzata dallo stesso dipartimento della Giustizia", ha detto
il ministro della Giustizia Usa Eric H. Holder, stando a quanto risulta da un
comunicato. Tornando ai memo, questi descrivono le tecniche di interrogatorio
che sono state utilizzate su più di una dozzina di detenuti considerati fonti
di intelligence particolarmente "elevate", a seguito degli attentati
terroristici dell11 settembre del 2001. © SOCIETà EUROPEA DI
EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 92 del 2009-04-17
pagina 16 Durban 2, lunedì il via al festival dellantisemitismo
di Fiamma Nirenstein Sarà comunque strano che, lunedì prossimo, giorno della
Shoah in tutto il mondo e data in cui avrà inizio a Ginevra la famosa
conferenza delle Nazioni
Unite detta «Durban 2» contro il razzismo, il podio venga offerto a un razzista
negazionista che ha più volte dichiarato di voler distruggere Israele come
Mahmoud Ahmadinejad: il premier iraniano, alla ricerca di un palcoscenico
adatto a lui, ha infatti annunciato la sua partecipazione alla conferenza.
Nonostante molte polemiche e cambiamenti della piattaforma, essa rischia dunque
ancora di più di essere il doppione di Durban 1, e comunque una sua versione
ancora più pericolosa, dato che lIran finanzia gran parte del terrorismo mondiale
(compresi gli Hezbollah e Hamas) e prepara le sue postazioni nucleari. La
Germania, che capisce cosa potrebbe accadere, si prepara in queste ore a
seguire il piccolo coscienzioso corteo di chi a Ginevra non intende farsi vedere.
Nel 2001, si riunirono in Sudafrica centinaia di delegazioni e migliaia di Ngo
che trasformarono una conferenza contro il razzismo in una conferenza razzista
contro Israele e contro gli Usa. Si sprecarono le marce sotto gli striscioni
inneggianti a Bin Laden, le grida di «morte allAmerica» e le
accuse di apartheid a Israele. Durban 2 può diventare la replica in versione
attivamente antisemita e guerrafondaia contro Israele dellevento che
precedette di pochi giorni lattacco alle Twin Towers. A cominciare dallevento
previsto per il fine settimana: una riunione di organizzazioni non governative
che porta il nome «Conferenza di esame (review) di Israele», completa di un
rally antisraeliano il 18 aprile. Mercoledì è stato completata la bozza di
documento base per la
conferenza. Distribuito dallAlta Commissionaria per i diritti umani Navi
Pillay con la presidente della commissione, la libica Najat Al-Hajjaji, non è
stato discusso, ma solo consegnato agli astanti: è chiaro che si cerca di
offrire una piattaforma più palatabile rispetto allenorme
prima versione dalle fosche tinte, presentando una bozza più agile e meno
aggressiva; si cerca con ciò di spingere almeno parte dellEuropa
utilizzando anche la fretta dellultimo momento e la ripugnanza a disertare lOnu, verso un
appuntamento dominato da unidea rovesciata dei diritti umani.
Infatti la bozza attuale non rinuncia al riferimento al primo documento, quello
di Durban 1, che indicava Israele come stato razzista e gli Usa come male del
mondo; indica loccupazione, termine che immediatamente
allude a Israele, come fonte di razzismo e di apartheid; rimette in
circolazione in vari modi lidea della proibizione della critica alle
religioni (ovvero ripropone il tema dellantislamismo) e invita a onorare
le «culture diverse»,
che spesso si presenta tuttavia come persecuzione degli omosessuali,
oppressione sistematica delle donne, sharia che condanna a terribili pene
corporali. Come sta reagendo il mondo nelle ultime ore prima della conferenza
che avrà Ahmadinejad come vicepresidente? Di sicuro sembra che gli Usa, il
Canada e la nostra coraggiosa Italia abbiano mantenuto fermo il loro «no»; di
incerto, il comportamento di altri Paesi europei, per esempio dellOlanda
che tentenna. Ma si avvicina a grandi passi il «no» la Germania di Angela Merkel, fino a poche
ore fa propensa a partecipare. Un esponente del ministero degli Esteri tedesco
ha dichiarato che il suo Paese forse si tirerà indietro. è chiaro che teme la
strumentalizzazione antisraeliana, specie adesso che Ahmadinejad, che ha appena
dichiarato a Spiegel che è sicuro che i tedeschi odino tuttora gli ebrei,
prenderà il podio da gran protagonista. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via
G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Targatocn.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mente in Pace: la
pena di morte un delitto inumano sempre Riceviamo da Andrea Castellino e
volentieri pubblichiamo È stato il momento più cupo della mia vita
professionale. Non sarebbe mai dovuto accadere. Kelsey avrebbe dovuto essere
curato adeguatamente tanto tempo fa. Con lui il sistema ha fallito, mai nessuno
ha mai denunciato questa
mancanza. Queste sono state le parole dellavvocato di Kelsey
Petterson, ricordando il momento in cui il suo cliente è stato condannato a
morte, in unintervista allo Houston Chronicle, 14 novembre 1999. Kelsey
Petterson, un detenuto al quale fu diagnosticata una forma di schizofrenia paranoide, è stato messo
a morte in Texas il 18 maggio 2004. Durante il processo, Patterson ha
frequentemente interrotto le udienze con commenti privi di senso, accusando
tutti, inclusi i suoi avvocati, di cospirare contro di lui e di essere stato
costretto a subire interventi durante i quali degli 'impianti' erano stati
inseriti nel suo corpo. Patterson era accusato dellomicidio
di due persone. Sulla colpevolezza di Patterson non vi sono dubbi, ma i crimini
sono stati compiuti
senza movente e quasi certamente sono stati il frutto di un peggioramento della
sua malattia mentale. Nonostante prove evidenti della sua malattia, Patterson è
stato dichiarato capace di sostenere il processo e lesecuzione.
Le persone affette da gravi
forme di malattia mentale possono essere messe a morte negli Usa, a meno che
non siano riconosciute legalmente incapaci. Ma gli standard usati per
determinare la sanità mentale di un individuo risultano spesso poco efficaci.
Ogni giorno ci sono prigionieri uomini, donne e perfino minorenni
che sono messi a morte. Qualsiasi sia il crimine commesso e
indipendentemente dalla colpevolezza o dallinnocenza, le loro vite sono
spezzate a causa di un sistema di giustizia che vuole punire invece di
riabilitare. La pena
di morte è la punizione più crudele, inumana e degradante perché viola il
diritto alla vita. È irreversibile e può essere inflitta a innocenti. La pena
capitale non ha mai dimostrato di essere un deterrente più efficace di altre
punizioni. In tutti i paesi dove è in vigore, è usata in maggior misura nei
confronti di poveri e di minoranze etniche e razziali. Spesso la sua
applicazione è uno strumento di repressione politica. Amnesty International si
oppone alla pena di morte in ogni circostanza e si adopera per la sua
abolizione nel mondo. I trattati internazionali sui diritti
umani garantiscono a ciascuno il diritto alla vita. La
Dichiarazione universale dei diritti umani e gli altri strumenti internazionali adottati dal 1948
ad oggi proibiscono tutte le forme di punizione o trattamento
crudele, inumano e degradante. Amnesty International ritiene che la pena
di morte sia incompatibile con gli standard sui diritti umani.
Qualunque sia il motivo per il quale un governo continui a mettere a morte prigionieri
e qualsiasi sia il metodo utilizzato, la pena capitale resta una violazione dei
diritti umani fondamentali.
Sono ormai tantissime, in tutto il mondo, le persone che aggiungono la propria
voce al coro di chi ha una posizione chiara e contraria alla pena di morte.
Medici, avvocati, legislatori, sosi di Amnesty International e cittadini, tutti
si mobilitano per fermare le esecuzioni e abolire la pena di morte. Il 10
ottobre 2005 è stata celebrata in 50 paesi nel mondo, dallAustria
allo Zimbabwe, la terza Giornata mondiale contro la pena di morte.
Levento è stato promosso dalla Coalizione mondiale contro la pena di morte (WCADP) che
riunisce movimenti che difendono i diritti umani, associazioni di avvocati, sindacati, Comuni, Regioni.
Per loccasione sono stati organizzati concerti, proiezioni
cinematografiche, conferenze, dibattiti televisivi e trasmissioni radiofoniche per poter
parlare di pena di morte e diffondere il messaggio abolizionista. Dal 1990, più
di 45 nazioni hanno abolito la pena di morte per tutti i reati. Al mese di
giugno 2006, erano 87 i paesi completamente abolizionisti e gli ultimi in
ordine di tempo a cancellare la pena capitale sono stati la Turchia, il Messico
la Liberia e le Filippine. Altri paesi, tra i quali la Federazione Russa e la
Corea del Sud hanno istituito una moratoria sulle esecuzioni. Nelle Filippine
più di 1200 condannati a morte hanno ottenuto la commutazione della pena allergastolo;
è il numero più alto di commutazioni mai avvenute nel mondo. Amnesty
International Sezione italiana, Via G.B. de Rossi 10 00161 Roma
Tel. 06 4490222, fax. 06 4490222, e-mail: info@amnesty.it Sede di Cuneo: Via Busca 6
12100 Cuneo www.amnesty.it/campagne/pena_di_morte www.amnesty.org/deathpenalty
fonte: Amnesty International MENTEINPACE forum per il ben-essere psichico Via
Busca 6, 12100 Cuneo - tel. 0171.66303 menteinpace@libero.it .
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Il Washington Post loda oggi l'amministrazione Obama per la soluzione
che ha scelto per risolvere la questione dell'uso della
tortura da parte della Cia negli interrogatori dei presunti terroristi durante
l'era Bush. Una soluzione di compromesso. Ieri il dipartimento alla Giustizia
degli Stati Uniti ha diffuso quattro memorandum - scritti tra il 2002 e il 2005
- in cui vengono descritte alcune delle tecniche aggressive usate in passato
dagli agenti della Cia nei loro interrogatori, come il waterboarding
(l'annegamento simulato) e la la privazione del sonno. Ma il presidente Barack
Obama, assicurando che non si ripeteranno più episodi simili, ha comunque detto
che non saranno puniti gli agenti responsabili degli interrogatori, poiché
agirono "in buona fede" nella convinzione di servire il loro Paese.
Secondo il Washington Post, si tratta di una posizione saggia ed equilibrata,
perché da un lato con la pubblicazione dei documenti scottanti
l'amministrazione Obama ha espresso una dura condanna dell'uso della tortura, "ripristinando
un po' dell'onore perso negli anni scorsi"; dall'altro ha voluto
rassicurare i funzionari della Cia. "Pubblicando questi documenti
intendiamo assicurare che gli agenti, che hanno agito in buona fede basandosi
sul consiglio legale del dipartimento alla Giustizia, non saranno messi sotto
inchiesta", ha detto il presidente Obama, per il quale questo deve essere
un momento di "riflessione" e non di "vendetta". La
responsabilità morale dell'uso della tortura dunque non deve ricadere su chi ha
obbedito agli ordini (che non sarà neanche materialmente perseguito) e di
conseguenza si punta interamente sull'amministrazione Bush. I documenti
pubblicati fanno luce su queste responsabilità illustrando alcune delle
tecniche autorizzate per costringere i sospetti terroristi a rilasciare
informazionisensibili in loro possesso. Alcune erano particolarmente
aggressive, come il 'waterboarding', oppure la privazione del sonno per periodi
anche di undici giorni. Altre più bizzarre. Ad esempio, sapendo che uno dei
detenuti - Abu Zubaida, ritenuto un leader di al Qaida - aveva paura degli
insetti, gli agenti Cia lo hanno rinchiuso dentro una cella con uno
scarafaggio. Secondo l'amministrazione Bush queste tecniche erano legali, a
patto che non creassero situazioni di paura o di dolore prolungate nel tempo.
Il Washington Post auspica comunque che il biasimo non rimanga solo morale, e
quindi che ora venga istituita una commissione d'inchiesta del tipo di quella
nominata per gli attentati dell'11 settembre 2001, per fare piena luce sul
caso.
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa/ Torture Cia,
Washington Post: Obama ha agito con saggezza di Apcom Il Wp chiede
l'istituzione di una commissione d'inchiesta -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il
Washington Post loda oggi l'amministrazione Obama per la soluzione che ha
scelto per risolvere la questione dell'uso della tortura da parte della Cia
negli interrogatori dei presunti terroristi durante l'era Bush. Una soluzione
di compromesso. Ieri il dipartimento alla Giustizia degli Stati Uniti ha
diffuso quattro memorandum - scritti tra il 2002 e il 2005 - in cui vengono
descritte alcune delle tecniche aggressive usate in passato dagli agenti della
Cia nei loro interrogatori, come il waterboarding (l'annegamento simulato) e la
la privazione del sonno. Ma il presidente Barack Obama, assicurando che non si
ripeteranno più episodi simili, ha comunque detto che non saranno puniti gli
agenti responsabili degli interrogatori, poiché agirono "in buona
fede" nella convinzione di servire il loro Paese. Secondo il Washington
Post, si tratta di una posizione saggia ed equilibrata, perché da un lato con
la pubblicazione dei documenti scottanti l'amministrazione Obama ha espresso
una dura condanna dell'uso della tortura, "ripristinando un po' dell'onore
perso negli anni scorsi"; dall'altro ha voluto rassicurare i funzionari
della Cia. "Pubblicando questi documenti intendiamo assicurare che gli
agenti, che hanno agito in buona fede basandosi sul consiglio legale del
dipartimento alla Giustizia, non saranno messi sotto inchiesta", ha detto
il presidente Obama, per il quale questo deve essere un momento di
"riflessione" e non di "vendetta". La responsabilità morale
dell'uso della tortura dunque non deve ricadere su chi ha obbedito agli ordini
(che non sarà neanche materialmente perseguito) e di conseguenza si punta interamente
sull'amministrazione Bush. I documenti pubblicati fanno luce su queste
responsabilità illustrando alcune delle tecniche autorizzate per costringere i
sospetti terroristi a rilasciare informazioni sensibili in loro possesso.
Alcune erano particolarmente aggressive, come il 'waterboarding', oppure la
privazione del sonno per periodi anche di undici giorni. Altre più bizzarre. Ad
esempio, sapendo che uno dei detenuti - Abu Zubaida, ritenuto un leader di al
Qaida - aveva paura degli insetti, gli agenti Cia lo hanno rinchiuso dentro una
cella con uno scarafaggio. Secondo l'amministrazione Bush queste tecniche erano
legali, a patto che non creassero situazioni di paura o di dolore prolungate
nel tempo. Il Washington Post auspica comunque che il biasimo non rimanga solo
morale, e quindi che ora venga istituita una commissione d'inchiesta del tipo
di quella nominata per gli attentati dell'11 settembre 2001, per fare piena
luce sul caso.
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
GIUSEPPE DAMIANO
Sorrento. Tutti in campo per ricordare gli amici scomparsi prematuramente e
raccogliere fondi per favorire la ricostruzione dei territori abruzzesi colpiti
dal terremoto. Gli studenti di sei istituti superiori della costiera sorrentina
si sono dati appuntamento, ieri mattina, allo stadio «Italia» di Sorrento per
la quinta edizione della kermesse «Insieme per la vita», torneo di calcio
interscolastico organizzato dal Forum dei giovani, in collaborazione con il
Comune di Sorrento e la società Sorrento calcio. L'iniziativa, istituita cinque
anni fa per celebrare la memoria degli studenti scomparsi nell'età
dell'adolescenza, ha assunto, in questa edizione, anche un risvolto di
solidarietà: l'intero incasso dell'evento (ingresso a 1 euro) verrà devoluto
alla Protezione civile nazionale, impegnata nei territori abruzzesi devastati
dal sisma. E il riscontro è stato decisamente positivo: sugli spalti, più di
ottocento studenti hanno assistito alle gare delle rappresentative delle loro
scuole, dando vita ad un suggestivo spettacolo di colori ed entusiasmo. Circa
mille euro i fondi raccolti, considerando anche i contributi liberi elargiti in
fase di prevendita. «Sono molto soddisfatto - spiega Paolo Pane, presidente del
Forum dei giovani di Sorrento -. I ragazzi hanno risposto positivamente, dando un
contributo determinante alla buona riuscita della kermesse». Per la cronaca, ad
aggiudicarsi il torneo, è stata la formazione dell'istituto nautico «Bixio»,
che ha battuto in finale (ai rigori) il liceo scientifico «Salvemini». Le altre
quattro scuole (liceo classico «Marone», linguistico «Sant'Anna», istituti «San
Paolo» e «Galilei») si sono fermate ai gironi di qualificazione. Oggi, intanto, gli assessori di Sorrento alla Protezione civile,
Mario Gargiulo, e ai Diritti umani, Rosario Fiorentino, si recheranno ad Avezzano, per consegnare,
al centro della Regione Abruzzo, un camion di generi di prima necessità,
raccolti nei giorni scorsi.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
Argomenti: Diritti umani
GIUSEPPE D'AMATO
Mosca. La Russia mette fine alla guerra in Cecenia. Il sogno indipendentista
ceceno è stato, per ora, sconfitto. A Grozny è iniziato ufficialmente il
dopoguerra. «L'operazione anti-terrorismo, iniziata nel settembre 1999, è conclusa»,
ha annunciato la Commissione nazionale dopo un mese di discussioni. Si è preso
così atto della nuova situazione in Cecenia, dove dal 2004 non si registrano
attacchi armati di grandi dimensioni. Il numero dei militari federali verrà
velocemente diminuito e sarà più o meno pari a quello presente in altre
regioni. Secondo l'agenzia Interfax, 20mila soldati dovrebbero lasciare la
Cecenia. Vengono eliminate varie misure di sicurezza che vanno dal coprifuoco
ai blocchi stradali ai rastrellamenti alla ricerca di indipendentisti armati.
Plaude alla decisione di Mosca il nuovo «uomo forte» di Grozny, accusato a più riprese dalle Ong di violazioni dei diritti umani. «La Cecenia di oggi - ha
sottolineato il presidente Ramzan Kadyrov - è un'area pacifica in pieno
sviluppo. Si incoraggia la crescita economica. I leader militanti, sulla cui
coscienza pende il dolore e la sofferenza di migliaia di persone, sono stati
eliminati, catturati o portati davanti ai giudici». Secondo le autorità
di Grozny, sulle montagne a combattere sarebbero rimasti in pochi. Chi non è
stato ucciso è fuggito. Recentemente cinque oppositori, riparati all'estero,
sono morti per mano di sicari professionisti, ma Kadyrov ha negato qualsiasi
addebito. Con questa decisione di Mosca la ricostruzione può proseguire a marce
forzate. Si potrà investire molto più facilmente e creare posti di lavoro per
gli 1,2 milioni di abitanti. Negli ultimi mesi Kadyrov ha impresso una sempre
maggiore enfasi islamica, pubblicizzando pellegrinaggi a La Mecca ed incoraggiando
la poligamia, poiché in Cecenia «ci sono più donne che uomini». Chiaramente a
causa della guerra. Un'imponente moschea è stata costruita in pieno centro a
Grozny. Grande quanto metà Campania, la Cecenia si dichiarò indipendente nel
novembre '91 sotto la guida del carismatico generale Dudaiev. Nel dicembre '94
scoppiò la prima guerra vinta dai separatisti nell'agosto '96. Dopo tre anni di
semi-indipendenza la Russia di Vladimir Putin rioccupò la regione, ma subì una
durissima ondata di terrorismo. Questi due conflitti hanno provocato centinaia
di migliaia di morti e circa un milione di profughi. Le denunce di violazioni
dei diritti umani sono state numerose nel tempo e sono
giunte fino al Tribunale dell'Aja.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
Argomenti: Diritti umani
New York. Il
presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha autorizzato la pubblicazione di documenti della Cia sulle tecniche di tortura
utilizzate tra il 2002 e il 2005 negli interrogatori dei presunti militanti di
Al Qaida nelle prigioni segrete all'estero. «Pubblicando questi documenti
intendiamo assicurare gli agenti che hanno agito in buona fede basandosi sul
consiglio legale del Dipartimento della Giustizia che non saranno messi sotto
inchiesta», ha precisato Obama, sostenendo che questo è un momento di
«riflessione», non di «vendetta». I cosiddetti «siti neri», in Asia e
nell'Europa dell'Est, sono stati chiusi dall'amministrazione Obama che,
denunciando l'uso della tortura, ha deciso la pubblicazione dei documenti per
aiutare l'America «ad affrontare un capitolo buio e doloroso» della sua storia.
I memorandum descrivono una serie di tecniche di interrogatorio aggressive
all'epoca autorizzate.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Benevento))
Argomenti: Diritti umani
Strasburgo. Il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, è «particolarmente
preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare» in Italia «una tendenza
al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente
violenti contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini
straniere». È quanto si legge nel rapporto sull'Italia scritto dallo
stesso Hammarberg e reso noto ieri. Nella sua risposta, pubblicata assieme al
rapporto, il governo italiano rassicura il Commissario sui passi intrapresi per
contrastare efficacemente il razzismo. Mentre rimanda al mittente le richieste
di cambiare le misure legate alla politica migratoria. L'Italia ritiene che le
norme criticate siano essenziali per una efficace gestione dei flussi
migratori. Secondo l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, organismo
del ministero per le Pari Opportunità, inoltre, sono già stati elaborati piani
di azione che prevedono interventi strutturali a favore delle comunità Rom e
Sinti. Secondo il rapporto, l'Italia dovrebbe «condannare con maggiore forza»
ogni forma di razzismo, applicare «pene più severe» per i reati legati a questo
fenomeno e procedere a una revisione di alcune misure riguardanti
l'immigrazione irregolare.
( da "Italia Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Spettacoli
Testimonianza vera sulla condizione femminile in Nicaragua con un libro Noi, le
donne invisibili di Vincenza Fava Almeno fiori, almeno
canti
/Di noi rimarrà / qualcosa di più che il gesto o la parola:/questo
desiderio incandescente di libertà, questa intossicazione è contagiosa!
scrive la nota poetessa nicaraguense Gioconda Belli. Versi significativi sulla condizione
femminile in Nicaragua trattata in modo molto approfondito nel libro da poco
pubblicato, grazie al contributo della Provincia di Viterbo, Nicaragua:
noi donne, le invisibili. La solidarietà internazionale con occhi e cuore di donna
(David Ghaleb Editore, Associazione Italia-Nicaragua, pag. 151, 13,00 euro) con
la prefazione di Nora Habed e la presentazione di Geraldina Colotti. Il
ricavato delle vendite sarà destinato interamente allAssociazione
Italia-Nicaragua che da tantissimi anni si occupa di volontariato, di
progettualità costruttiva e soprattutto di difesa dei diritti umani in Nicaragua, in particolare dei
diritti delle donne costantemente calpestati. Questo libro riporta le
testimonianze sia delle donne nicaraguensi, sia delle donne che si occupano di
solidarietà internazionale andando ad analizzare la condizione femminile in
campo politico, economico, sociale, culturale e morale, con interventi,
articoli ed interviste di reporter come Giorgio Trucchi conosciuto e premiato
per il suo grande impegno giornalistico in difesa dei diritti umani. Attualmente le donne in Nicaragua si trovano a vivere
in una società altamente maschilista e patriarcale, sono relegate al ruolo di
madri e mogli, quotidianamente vittime di violenza sessuale, causa principale
delle gravidanze nelle adolescenti. Eppure la donna nicaraguense ha svolto un
ruolo importante e decisivo nella rivoluzione sandinista, ha saputo combattere
accanto agli uomini, è riuscita ad emergere dal silenzio nei momenti delle
grandi lotte storiche. Nel volume si possono trovare anche approfondimenti
storici e politici del paese, si ripercorrono le date più significative fino ad
arrivare alla situazione attuale di un governo presieduto da Daniel Ortega
ex-rivoluzionario sandinista che ha vinto le elezioni nel 2006. Tuttavia,
politicamente e civilmente, il Nicaragua non ha compreso il giusto progresso,
anzi, è regredito ad una situazione in cui le donne e soprattutto le persone
meno abbienti non hanno la possibilità di emergere e a livello legislativo si
sta conoscendo una restrizione forzata dei diritti. Basti pensare che dal 14
novembre 2007 il governo ha deciso di dire no definitivamente allaborto
terapeutico nonostante si sia a conoscenza del fatto che continuano a morire centinaia di donne ogni anno (ed in
particolare donne povere). Complici di queste morti sono una
ottusa classe politica accompagnata da vescovi, sacerdoti e pastori.
Abortire è reato, anche quando si tratta di salvare la vita della madre: la
donna diventa così un
oggetto, un mezzo per procreare, non è un soggetto pensante e consapevole. Io,
donna, testarda abitante del pianeta/ vedo arrivare il giorno/in cui
lautunno bacia felice la primavera/ attendo la vendemmia del mio sangue./
Vedo diventare ocra le
verdi foglie mie mani. Sento crescere la vita che seminai con pazzo amore
.
Inizia così la poesia Io donna della poetessa nicaraguense Michéle
Najilis, una testimonianza dellessere donna, della femminilità amata e
indifesa in una società in cui la violenza verbale, psicologica e soprattutto fisico-sessuale
degli uomini assoggettati alla logica perversa del machismo, provoca numerose
vittime ogni anno. Ed è per questo che si sono formate Associazioni e gruppi
sostenuti anche a livello internazionale in difesa dei diritti delle donne,
così come sta facendo continuamente lAssociazione
Italia-Nicaragua. Una prova è la pubblicazione di questo libro veramente
interessante per gli abitanti del Nord del nostro pianeta; una lettura per
comprendere il valore della
solidarietà internazionale e della difesa dei diritti umani.
LAssociazione sta attualmente organizzando un campo di lavoro in
Nicaragua per lestate 2009, unesperienza di volontariato di breve
periodo. Per informazioni: Coord. Assoc. Italia-Nicaragua, tel. 02.33220022, e-mail:
coordinamento@itanica.org, oppure itanica.roma@libero.it. Edizione n. 2163 del
17/04/2009
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino,
Il (Udine))
Argomenti: Diritti umani
Tutta l'opposizione
chiede una legge per creare un Centro studi sulla pace Venerdì 17 Aprile 2009,
Udine (p.p.) L'Agorà della pace del Friuli Venezia Giulia come ambito
d'incontro di tutte le realtà istituzionali e associative attive sulle
questioni della pace, della nonviolenza e dei diritti. Non è solo un'idea ma
una vera e propria proposta di legge presentata ieri dai gruppi di opposizione
in Consiglio regionale. Centrosinistra e sinistra antagonista ritengono che
l'attenzione di queste settimane sull'emergenza terremoto non possa far
dimenticare le questioni internazionali legate alla povertà nel mondo, alle
morti per fame e a quella somma di bisogni che è la vera molla
dell'immigrazione. «C'è poca lungimiranza se affrontiamo solo le questioni del
permesso di soggiorno - ha detto Franco Codega, del Pd -. Se ci limitiamo a
rispedirli indietro passeranno dalla padella alla brace». Per il comunista
Roberto Antonaz, già assessore nella giunta Illy, la proposta di legge ha il
significato di ripristinare politiche e investimenti «cancellati dall'attuale
maggioranza con una fretta degna di miglior causa». «Esiste un altro Friuli
Venezia Giulia possibile», secondo Piero Colussi. «Siamo convinti che la legge
passerà - ha detto Codega -, non abbiamo motivo di credere che la Regione non
abbia a cuore questi problemi». La proposta di legge, curata da Andrea
Bellavite, prevede oltre all'Agorà, il varo di un Centro di elaborazione e
documentazione sulla pace, l'ingresso della Regione nel circuito internazionale
"Città 2015 contro al povertà" e l'istituzione del 10 dicembre quale
"Giornata regionale per la pace e i diritti umani". Nell'incontro è stata
criticata la decisione dell'Ufficio di presidenza della Regione di uscire dal
Crel (il Consiglio Regionale dell'Economia e del Lavoro) e forti condanne sono
state indirizzate da Antonaz alla scelta del Governo nazionale di acquistare,
per una spesa di oltre 22 miliardi di euro, nuovi aerei caccia F 35 ed
Eurofighter.
( da "Rai News 24"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mumbai | 17 aprile
2009 Attentati di Mumbai, l'unico imputato ritratta tutto: "Mi hanno
torturato" L'hotel Taj Mahal di Mumbai attaccato dai terroristi Colpo di
scena nel processo allunico attentatore superstite del gruppo di
fuoco che lo scorso 26 novembre seminò il panico a Mumbai, la capitale economica dellIndia.
Mohammed Ajmal Amir Iman, 21enne pakistano, ha ritrattato la confessione resa
precedentemente, affermando che era stata estorta sotto tortura. Lo ha detto il
suo legale: "Non è stata una confessione volontaria, ma è stata estorta in
maniera coercitiva, con la forza" ha spiegato l'avvocato Abbas Kazmi,
aggiungendo inoltre che il suo cliente "è stato torturato
fisicamente". Il processo Il dibattimento si è aperto ieri, dopo una serie
di rinvii; l'ultimo dopo che la legale della difesa, Anjali Waghmare, è
stata ricusata per un potenziale conflitto di interessi. Qasab, questo il nume
di battaglia dellattentatore, è accusato di strage, atti di
guerra, omicidio e tentato omicidio; se condannato rischia la pena di morte. Insieme a lui
si trovano sotto processo anche due cittadini indiani: Fahim Ansari e Sabauddin
Ahmed, accusati di aver fornito supporto logistico al commando dei terroristi e
di essere membri del gruppo militante Lashkar-e-Taiba. L'ombra del Pakistan
sugli attentati Nel corso dell'udienza di stamani, il pubblico ministero Ujwal
Nikam ha spiegato che sebbene "Qasab non fosse fisicamente presente nei
luoghi presi di mira dal commando terroristico, può essere considerato
responsabile degli omicidi in quanto cospiratore". Il pm ha spiegato che
il commando è stato addestrato da professionisti dell'intelligence, senza però
menzionare un ruolo del Pakistan nelle stragi che causarono la morte di 174
persone. Il commando sarebbe stato istruito ad hoc per uccidere cittadini
statunitensi, britannici e israeliani. Nuova Delhi ritiene responsabile degli
attentati il gruppo estremista pachistano Lashkar-e-Taiba, messo al bando da
Islamabad e attivo soprattutto nella regione del Kashmir, contesa fra i due
Paesi; le autorità indiane hanno inoltre accusato alcuni settori dei servizi
segreti pachistani di essere complici delle stragi. Sia il gruppo kashmiro che
le autorità pachistane hanno negato ogni coinvolgimento, sebbene Islamabad
abbia ammesso che parte della pianificazione delle stragi sia avvenuta sul suo
territorio.
( da "Affari Italiani (Online)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Politica Cuba apre
agli Usa: ok al dialogo a pari condizioni Venerdí 17.04.2009 13:45 Sguardo
aggressivo, look raffinato... La first suocera studia da presidente Usa. LE
FOTO Sarkozy a ruota libera: Zapatero "limitato", Obama
"inesperto". Promosso Berlusconi Si apre sotto i migliori auspici il
vertice della Americhe a Trinidad Tobago. Il presidente cubano Raul Castro è
disponibile a dialogare con gli Stati Uniti di democrazia, libertà
e diritti umani e qualunque
altro tema, compreso lo scambio di prigionieri, purchè a parità di condizioni.
"Abbiamo mandato a dire al governo nordamericano, in privato e in
pubblico, che quando loro vorranno, potremo discutere tutto", ha detto
Castro con un appassionato discorso al vertice dell'Alba (L'alternativa
bolivariana per le Americhe), alla vigilia del VI summit delle Americhe,
che comincia alla presenza di Barack Obama. "Diritti
umani, libertà di stampa, prigionieri politici, qualunque cosa,
qualunque cosa di cui vogliano parlare", ha aggiunto Castro. Già nel
dicembre scorso, durante una visita ufficiale in Brasile, il presidente cubano
aveva lasciato capire che era disposto a scambiare con Barack Obama i
prigionieri dissidenti rinchiusi nelle carceri dell'isola, in cambio dei "cinque
eroi" dell'Avana, gli agenti cubani detenuti negli Stati Uniti. "Se
vogliono i dissidenti, li mandiamo domani, con le famiglie e tutto, pero'
devono restituirci i nostri cinque eroi", aveva detto alludendo a Gerardo
Hernandez, Rene Gonzalez, Antonio Guerrero, Ramon Labaino e Fernando Gonzalez,
arrestati in Florida il 12 settembre
( da "Velino.it, Il" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Cuba-Usa, R.Castro: Disposti a confronto su prigionieri politici Roma, 17 apr
(Velino/Velino Latam) - Il governo cubano è disposto a discutere con gli Stati
Uniti “in pubblico e in privato” di qualsiasi argomento, compresi “i diritti umani, la libertà di stampa e i prigionieri politici”. A
dirlo, a poche ore dallinizio del vertice delle Americhe di
Trinidad e Tobago, è
stato nella notte il presidente di Cuba RaÚl Castro. Il “lider maximo” dellisola
caraibica ha precisato che il suo governo è pronto a confrontarsi “in
condizioni di uguaglianza, senza la minima ombra sulla nostra sovranità e senza
la più piccola violazione
del diritto di autodeterminazione del popolo cubano”. Una risposta chiara e
forte al messaggio lanciato poche ore prima dal presidente americano Barack
Obama che aveva sostenuto, nel corso di una visita di Stato in Messico, di
aspettare “segnali che Cuba è disposta al cambiamento”, precisando che una
relazione bilaterale che è stata congelata per 50 anni “non si scongelerà da un
giorno allaltro”. Secondo Obama il governo cubano può dimostrare che vuole
fare dei passi avanti eliminando le restrizioni ai viaggi allestero
e alla libertà di espressione dei cittadini. Un concetto ribadito dal
segretario di Stato Hillary Clinton nel corso della visita ad Haiti: “Siamo
pronti a confrontarci con LAvana sui prossimi passi” ha spiegato “ma
aspettiamo da Cuba una
risposta”. Clinton ha aggiunto che il governo americano aspetta di vedere “unapertura
della società cubana” e che Cuba liberi i prigionieri politici, aprendosi alle
opinioni e ai media stranieri. Parole che sono rimbalzate a Caracas, dove si
teneva il vertice dellAlba
(Alternativa bolivariana de las Americas). Il presidente venezuelano Hugo
Chavez, impegnato a tirare la corsa della fine dellembargo contro Cuba,
ha definito le affermazioni delex first Lady “una mancanza di rispetto”
verso lIsola. Il presidente
venezuelano ha poi chiesto a Washington di dimostrare con i fatti il cambio di
atteggiamento e “non con tanti bei discorsi”. La questione cubana, insieme agli
effetti e alle vie duscita dalla crisi finanziaria
internazionale, sarà oggi al centro del Vertice delle Americhe che vedrà la presenza a
Trinidad e Tobago di 34 capi di Stati, tra i quali lo stesso Obama, nel primo
confronto tra il leader statunitense e i suoi colleghi del continente. Il
segretario generale dellOsa, il cileno José Miguel Insulza ha anticipato però ieri che
la questione dellembargo a Cuba non sarà inclusa nella
dichiarazione finale del vertice. (mat) 17 apr 2009 09:43
( da "Velino.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Usa, ong denuncia Chavez per violazione diritti umani Roma, 17 apr (Velino/Velino Latam) - La ong
statunitense Freedom Watch ha presentato presso il tribunale di Miami una
denuncia contro il presidente venezuelano Hugo ChÁvez con laccusa
di violazione dei diritti umani e sostegno al
terrorismo. La denuncia è stata presentata per conto del giornalista
venezuelano Ricardo Guanipa, dal 2005 negli Usa dove ha chiesto asilo politico.
Guanipa, che lavorava per lemittente Radio Marti e per la
radio finanziata dagli Stati Uniti e destinata al popolo cubano Radio Nexx, avrebbe ricevuto ripetute
minacce di morte che lo hanno spinto a lasciare il suo paese. Secondo la
denuncia alla base delle pressioni sul giornalista ci sarebbero le inchieste
sui presunti casi di corruzione nel governo chavista. Freedom Watch sta
lavorando a una causa collettiva che coinvolga un gruppo di venezuelani che
sono fuggiti dal paese latinoamericano. Long ha indicato i nomi
di sei presunti responsabili, tra i quali il vice presidente RamÓn Alonso
Carriales Rengifo. Il leader venezuelano ha commentato sorridendo: “è una notizia curiosa che esce
tutti giorni”. Secondo la denuncia, il governo di Caracas sarebbe complice
delle attività delle Farc colombiane (Fuerzas armadas revolucionarias de
Colombia)”, di Al Qaeda e dei talebani. Freedom Watch ha chiesto inoltre un
miliardo di dollari per “danni emozionali”. (mat) 17 apr 2009 11:58
( da "Dagospia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
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articolo --> OBAMA FERMA LE TORTURE MA SALVA I TORTURATORI
STOP DEL PRESIDENTE ALLE PRATICHE CIA AUTORIZZATE DA BUSH E CHENEY - MA GLI
AGENTI CIA CHE IN BUONA FEDE LE HANNO MESSE IN PRATICA VENGONO
GRAZIATI IL WASH POST: SOLUZIONE INTELLIGENTE
(9Colonne) - Barack Obama decide di "salvare" gli agenti della Cia
che hanno usato "in buona fede" maniere forti sui detenuti, usando
tecniche di tortura. Il presidente americano lo fa con un comunicato che
accompagna la pubblicazione di quattro memorandum dell'amministrazione Bush sui metodi di
interrogatorio ammessi nella guerra al terrorismo, nel quale assicura che gli
007 statunitensi che non passeranno guai con la giustizia. Un tasto dolente per
gli Usa quello delle torture, tecniche autorizzate da George W. Bush per la
guerra al terrorismo. Barack Obama Dopo l'11 settembre il presidente americano
diede infatti ordine agli agenti della Cia di non usare alcun riguardo nei
confronti dei sospettati di terrorismo, aprendo così una pagina particolarmente
nera nella storia degli Stati Uniti. Non si tratta di una vendetta, ha spiegato
però Obama, ma piuttosto di un momento di riflessione che aiuterà l'America
"ad affrontare un capitolo buio e doloroso". I quattro memorandum che
riguardano il periodo 2002-2005 descrivono una serie di tecniche di
interrogatorio aggressive e tuttavia all'epoca autorizzate, che vanno
dall'annegamento simulato alla privazione del sonno, fino all'esposizione al
freddo o al caldo eccessivo. I documenti sono stati resi pubblici dopo un
intenso dibattito interno, alimentato anche dalla pubblicazione di un'inchiesta
del New York Times dedicata ad altri casi di abusi della National security
agency (Nsa), l'agenzia di controspionaggio, nei confronti di cittadini
americani negli Usa e all'estero, intercettati senza mandato dalla magistratura
negli ultimi mesi dell'amministrazione Bush. Tra i bersagli del "grande
orecchio" dell'agenzia, il quotidiano rivela che ci sarebbe stato
addirittura un membro del Congresso. Il parlamentare, di cui non è stata
determinata l'identità, sarebbe stato in contatto con un estremista sotto
sorveglianza per possibili rapporti con gruppi terroristici. George Bush
WASHINGTON POST: OBAMA HA AGITO CON SAGGEZZA... (Apcom) - Il Washington Post
loda oggi l'amministrazione Obama per la soluzione che ha scelto per risolvere
la questione dell'uso della tortura da parte della Cia negli interrogatori dei
presunti terroristi durante l'era Bush. Secondo il Washington Post, si tratta
di una posizione saggia ed equilibrata, perché da un lato con la pubblicazione
dei documenti scottanti l'amministrazione Obama ha espresso una dura condanna
dell'uso della tortura, "ripristinando un po' dell'onore perso negli anni
scorsi"; dall'altro ha voluto rassicurare i funzionari della Cia.
"Pubblicando questi documenti intendiamo assicurare che gli agenti, che
hanno agito in buona fede basandosi sul consiglio legale del dipartimento alla
Giustizia, non saranno messi sotto inchiesta", ha detto il presidente
Obama, per il quale questo deve essere un momento di "riflessione" e
non di "vendetta". Dick Cheney La responsabilità morale dell'uso
della tortura dunque non deve ricadere su chi ha obbedito agli ordini (che non
sarà neanche materialmente perseguito) e di conseguenza si punta interamente
sull'amministrazione Bush. Il Washington Post auspica comunque che il biasimo
non rimanga solo morale, e quindi che ora venga istituita una commissione
d'inchiesta del tipo di quella nominata per gli attentati dell'11 settembre
2001, per fare piena luce sul caso. [17-04-2009] guantanamo
( da "Repubblica.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
ROMA - Ancora poche
ore di negoziato, ma i giochi ormai sembrano fatti. L'Italia, assieme agli
Stati Uniti e ad altri paesi della Ue, non dovrebbe partecipare da lunedì alla
conferenza Onu di Ginevra, la cosiddetta "Durban
2" dedicata al tema dei diritti umani. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha spiegato che, dopo
le ultime revisioni della bozza di dichiarazione finale, nel testo rimangono
affermazioni discriminatorie nei confronti di Israele che suggeriscono al
governo italiano di non partecipare ai lavori finali. "Non ci sono
oggi le condizioni per rimpegnarsi nel negoziato per la conferenza, quindi
l'Italia mantiene l'atteggiamento di disimpegno dal negoziato che ha portato
avanti finora, così come hanno fatto gli Usa", ha detto oggi Frattini in
conferenza stampa. Il ministro degli Esteri questa mattina ha avuto telefonate
con i colleghi di Gran Bretagna, Francia, Germania, Svezia, Olanda e Danimarca
a cui ha confermato i "dubbi dell'Italia innanzitutto in relazione al
richiamo (nell'ultimo testo, ndr) alle conclusioni di Durban 1", la
riunione Onu che si tenne nel 2001 nella città sudafricana. Durban 1 condannò
esplicitamente Israele, quindi un richiamo a quel testo nei fatti equivale a
una conferma della condanna. Per Frattini rimangono inoltre le perplessità sul
"rispetto della libertà di espressione, che non sembra sufficientemente
garantito". Frattini adesso lavora ad una posizione comune di tutta la Ue:
"Vorremmo una conferenza equilibrata, quindi continueremo a lavorare fino
all'ultima ora con i colleghi europei". Secondo il ministro dei Diritti umani francese Rama Yade c'è tempo fino a questa
sera perché la Ue raggiunga una posizione comune. "Fino al momento noi
francesi e l'Unione europea non abbiamo ancora annunciato una posizione
definitiva", ha dichiarato il ministro, "c'è tempo fino a venerdì
sera". OAS_RICH('Middle'); La Ue chiede che il conflitto medio - orientale
non sia l'unico conflitto citato nella dichiarazione finale come esempio di
contrasto internazionale in cui vengono violati i diritti umani,
trasformando di fatto la Dichiarazione di Ginevra in un atto di accusa contro
Israele. A Ginevra la settimana prossima ha annunciato il suo intervento anche
il presidente iraniano Ahmadinejad; la delegazione iraniana contesta il fatto
che l'Olocausto sia citato come esempio principale dei crimini del passato, ma
vorrebbe che venisse affiancato a fenomeni come lo schiavismo, una richiesta
che a sua volta la Ue ritiene inaccettabile. (17 aprile 2009
( da "Articolo21.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Hammarberg bacchetta
l'Italia e Maroni vola a Tunisi di Bruna Iacopino Le accuse di Thomas
Hammarberg, Commissario ai diritti del'uomo del Consiglio d'Europa non sono
piaciute alla maggioranza, e soprattutto non hanno fatto sorridere il ministro
dell'Interno. L'Italia è un paese a rischio razzismo “e rappresenta un rischio
per l'intera Europa”, una denuncia netta, detta senza mezzi termini, e legata
alla visita che mesi addietro lo stesso commissario aveva effettuato in Italia
all'interno dei campi nomadi. Si parte dunque da quì, dalla mancanza di norme
che regolino l'integrazione e i diritti per le popolazioni Rom e Sinti e si va
a cadere sul “pacchetto sicurezza” quello che regola nello specifico la
situazione dei migranti regolari, ma soprattutto irregolari in Italia. Dal
rapporto insomma si evincono cose già note e ampiamente denunciate dalle
associazioni e dalla stessa società civile: le norme previste all'interno del
pacchetto sicurezza confliggono apertamente con “gli standard dei diritti umani” adottati dall'Europa. Ma l'accento più forte si posa
sull'ingiustificata equivalenza tra clandestino e criminale. Equivalenza che
porta necessariamente, sottolinea ancora Hammarberg ad ulteriori fenomeni di
emarginazione, anche a danno dei migranti regolarmente presenti in Italia.
Nessun commento a caldo da parte del Ministro Maroni presente stamani alla
Conferenza Panmediterranea sull'immigrazione clandestina, che vede la
partecipazione di ben 71 paesi interessati e diverse organizzazioni
internazionali fra cui Interpol, Commissione Europea, Europol e Frontex.
Piuttosto una sottolineatura durante l'intervento: “ Se entro il 26 aprile non
verrà ripristinato il provvedimento che proroga fino a 6 mesi la permanenza nei
centri di identificazione ed espulsione (Cie) saremo costretti a rimettere in
libertà oltre mille clandestini invece di rimpatriarli”. E' vero che a volte le
parole si pesano poco, ma quel “mettere in libertà” ha un significato ben
preciso e conferma pienamente quanto sostenuto dal Commissario: ovvero, gli
immigrati irregolari sono considerati in Italia a tutti gli effetti dei
criminali, dunque da tenere in regime di restrizione. A ulteriore conferma,
qualche giorno prima, lo stesso Ministro in un'intervista rilasciata al Sole24
ore aveva inoltre ribadito commentando la bocciatura della norma che consentiva
il prolungamento fino a sei mesi del tempo di permanenza nei CIE: “
...l'episodio e' stato declassato a incidente. Le conseguenze pero' sono molto
gravi: se il 26 aprile ci saranno 1.038 clandestini in liberta', se uno solo di
questi commettera' un reato, ne rispondera' il ministro dell'Interno”. Con una
premessa non esattamente incoraggiante, viste le ultime vicende che hanno visto
protagonisti la Lega, il referendum, le europee... “ un'altra bocciatura e
salta tutto.” Come dire, o approviamo il testo e cerchiamo di correre ai ripari
in rapporto a quanto fatto o si casca tutti insieme. Intanto il super ministro
non perde tempo e più che correre ai ripari, ci va al volo! Ieri ha infatti
compiuto una visita lampo presso il governo tunisino per incontrare il suo
omologo Rafik Belhaj Kacem, visita, che a detta dello stesso ministro ha avuto
successo: sembra infatti he Tunisi abbia accettato di rimatriare i circa 500
tunisini “detenuti” presso il CIE di Lampedusa forse ancor prima della fatidica
data del 26 aprile quanndo dovrebbe essere ridiscusso il Dl sulla sicurezza.
Gli stessi 500 che erano stati protagonisti della rivolta all'interno del CIE
lampedusano nel mese di febbraio proprio perchè minacciati di espulsione in
massa, e avevano ottenuto in quell'occasione l'appoggio e il sostegno degli
isolani. A poco è servito il dossier denuncia pubblicato da Amnesty
international lo scorso anno proprio in rapporto alla Tunisia, accusata di
praticare abitualemente la tortura all'interno delle carceri soprattutto nei
confronti di oppositori politici e presunti terroristi, a nulla i moniti
europei in seguito ai ricorsi presentati da cittadini tunisini espulsi
dall'Italia perchè a rischio tortura nel loro paese, a nulla infine la sentenza
della stessa Corte europea dei diritti umani che nel
febbraio dello scorso anno aveva riaffermato che il “divieto di rinvio di
individui verso Paesi in cui essi sono a rischio di tortura o maltrattamenti è
assoluto e categorico”. Anzi rincara la dose il nostro ministro nell'ambito
della conferenza Panmediterranea: rivolgendosi ai paesi soggetti a flussi
migratori sottolinea la necessità di avviare a livello internazionale patti
bilaterali più stabili, come già fatto singolarmente dall'Italia, così da
diminuire o addirittura azzerare nuovi sbarchi. Il problema secondo Maroni
sarebbe dovuto al dirottamento di immigrati verso paesi che finora non hanno
stretto tali patti rendendo dunque più difficili le procedure di rimpatrio. E
mentre la politica continua a muoversi per la sua trada ignorando le
indicazioni europee la società civile continua a dire no, in maniera sempre più
decia e organizzata. Sabato 18 aprile sono previste numerose mobilitazioni in
varie città italiane per ribadire che contrariamente a quanto se ne dica in
giro o a quanto possa dire la stessa Europa, gli italiani non sono razzisti.
Almeno, non tutti. Sabato 18 aprile - Giornata di mobilitazione contro il
razzismo, la crisi e per i diritti e la libertà dei migranti
( da "KataWeb News"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa: Obama svela
torture ma assolve la Cia 17 aprile 2009 alle 15:44 — Fonte: repubblica.it — 0
commenti L'era Bush è finita, l'"oscuro" capitolo degli abusi e delle
torture negli interrogatori va superato con la "riflessione" e non con
la "vendetta". Il presidente Usa, Barack Obama, ha annunciato così la
svolta americana sui metodi di detenzione e sulle tecniche di interrogatorio
impiegati dalla Cia. Un cambiamento rivelato ieri con un comunicato in cui il
presidente ha fatto sapere di non aver intenzione di perseguire gli agenti
della Cia implicati e accompagnato da quattro documenti in cui, nero su bianco,
si descrivono le durissime tecniche avallate dall'Amministrazione Bush.
Detenuti tenuti svegli per undici giorni di seguito; sbattuti contro le pareti con
uno speciale collare al collo e poi rinchiusi in un container ermetico al buio
insieme a insetti; detenuti lasciati completamente nudi e al freddo per giorni,
senza cibo, oppure ammanettati per periodi prolungati; simulazioni di
annegamento, il famigerato "waterboarding". Non solo, i 'memo'
rivelano anche il quadro legale entro il quale agire senza problemi nella base
di Guantanamo e nelle altre carceri Usa. Le tecniche furono usate contro 14
detenuti che secondo gli Usa avevano un "valore" particolare, dopo
gli attacchi dell'11 settembre: tra gli altri, l'uomo considerato il 'cervello'
dell'11 settembre, Khalid Sheikh Mohammed, che si era inizialmente rifiutato di
rispondere agli interrogatori; e l'amministrazione Bush si convinse che proprio
gli interrogatori "rafforzati" usati successivamente contribuirono ad
evitare ulteriori attentati, come lo schianto di un aereo dirottato contro una
torre di Los Angeles. "Coloro che hanno fatto il loro dovere in buona --
ha spiegato Obama -- basandosi sui consigli legali del Dipartimento di
Giustizia non saranno perseguiti". Sui metodi di tortura Obama ha quindi
ribadito che gli Usa hanno una volta per tutte messo la parola fine alle
pratiche "che minano la nostra autorità morale e non ci rendono allo stesso
tempo più sicuri". Da qui la decisione di voltare pagina mostrando la
cruda realtà: "Le nostre informazioni riservate vengono normalmente
protette per ragioni di sicurezza, ma ho deciso di pubblicare questi memorandum
preche credo fortemente nella trasparenza e nella responsabilità". Una
decisione comunque destinata a creare polemiche: da Amnesty Internationale sono
infatti arrivate le prime critiche alla decisione di non punire i responsabili
("un salvacondotto gratis per l'impunità") mentre il Centro per
diritti costituzionali Usa ha parlato della "più grande delusione"
arrivata dall'Amministrazione Obama. AGI
( da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
«Basta illazioni su
di me»MUSSOMELI. Il sindaco denuncia gli ignoti internauti che hanno messo in
rete accuse sul suo conto Mussomeli. Dopo un paio di rinvii per motivi tecnici,
i due fotografi dello staff dell'assessorato alla
Creatività e Diritti umani di
Salemi, retto dal noto fotografo Oliviero Toscani, sono giunti in città per
immortalale alcune bellezze locali nell'ambito della campagna di comunicazione
contro la violenza sulle donne. La foto in formato gigante sei metri per tre
dove campeggerà la scritta "Noi ragazze di Mussomeli dolcemente non
violente", verrà affissa in città, mentre la campagna con le foto
di tutte le ragazze siciliane partecipanti all'iniziativa, farà il giro
d'Italia. A Mussomeli sono state in dodici le giovani che hanno aderito, ecco i
loro nomi: Silvia Favata, Jessica Valenza, Roberta Nigrelli, Vania Favata,
Giulia Territo, Ilary Bonfante, Adriana Callari, Tania Costanzo, Venera
Faldetta, Lina Pellitteri, Flavia Barba, Stecy Mistretta. I due giovani
fotografi, Giacomo Costa 22 anni e Manuele Giattino 24 anni, sono arrivati alle
10.30 circa in municipio dove sono stati accolti dalla dottoressa Liliana Genco
Russo dell'ufficio culturale dove prestano la loro opera anche Enzo Barba e
Tanino Romito. I due fotografi ci hanno detto: «Facciamo parte di questo nuovo
assessorato nato dalla rivoluzione culturale che sta avvenendo a Salemi con
l'elezione a sindaco di Sgarbi che si è inventato questi nuovi assessorati tra
cui spicca quello al Nulla di Cecchini. Abbiamo già fatto tappe, per questa
campagna contro la violenza sulle donne, a Corleone, Caltabellotta, Salemi,
Castellammare del Golfo e adesso continuiamo in altri paesi. Abbiamo preferito
iniziare dai piccoli centri per poi arrivare alle grandi città. Circa la
selezione delle ragazze è una scelta molto ardua ma tentiamo a preferire in
base alla capacità di stare davanti la macchina fotografica e alla fotogenia,
prediligendo facce acqua e sapone. Effettueremo dei sopralluoghi in vari posti
di Mussomeli come il centro storico e il castello per scegliere la location che
farà da sfondo al poster. La gigantografia oltre ad essere affissa in città, ci
sarà un ritorno di immagine a livello nazionale. La prossima settimana infatti
abbiamo un'uscita su Io donna, del Corriere della sera».
Il sindaco ieri
diceva: «Oggi sono beato tra le donne ed è una rivincita personale nei
confronti di chi ha scritto quella vigliacca e odiosa lettera. Non ho paura di
farmi vedere in giro senza scorta perché ho la coscienza tranquilla. Oggi
assistiamo ad un riscatto morale e culturale della nostra città e mi sento come
un tredicenne. Circa questa bellissima iniziativa servirà a portare in giro per
l'Italia l'immagine del nostro paese e della nostra gioventù». La neo assessore
Silvia Mistretta, unica donna dello staff amministrativo, aggiunge: «Si tratta
di una bella iniziativa per valorizzare le nostre bellezze e serve da stimolo
anche a noi amministratori per impegnarci a valorizzare ciò che di bello
possediamo». Le sei ragazze selezionate sono state: Giulia Territo, Adriana
Callari, Tania Costanzo, Lina Pellitteri, Flavia Barba e Stesy Mistretta. R. M.
( da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Eletto nuovo
direttivo dell'Uras Calogero Maria Sparma Lampedusa. Non c'è accordo che tenga,
questo è quanto si poteva constatare ieri a Lampedusa. E proprio mentre nella
parte interna del molo Favarolo si stava per dare l'assistenza ai primi 239
disperati arrivati a bordo di un barcone di quindici metri; tra questi anche
due bambini di 4 e 5 anni che tenevano stretta la mano del loro padre,
dall'altra parte del molo arrivava una voce «Eccola, ne sta arrivando
un'altra». Silenziosa, spinta da un fuoribordo, una barca di non più di sette
metri entrava dentro il porto, mentre la nave di linea stava per attraccare, e
un peschereccio usciva per mare. A bordo altri 64 disperati. Appena il tempo di
fare scendere questo gruppo a terra e la motovedetta dei carabinieri portava in
porto ancora un altro gommone. A bordo altri 42 migranti. Questi ultimi
sembravano essere i più provati. Il tempo di una veloce rifocillata sul molo,
di assegnare loro qualche indumento, un paio di scarpe e poi via a bordo dei
pulmini per essere trasportati direttamente al molo commerciale, dove i nuovi
arrivati sono stati imbarcati sulla nave di linea per essere trasferiti dritti
in Sicilia, ieri sono stati in tutto 345. Inoltre un mercantile ha segnalato un
cadavere nelle acque del Canale di Sicilia. Non è più possibile da qualche
tempo ricoverare gli extracomunitari a Lampedusa. Il centro di contrada
Imbriacola è stato trasformato in Cie (centro di identificazione ed espulsione)
e continua ad ospitare 760 tunisini da rimpatriare, mentre il centro che
avrebbe dovuto sorgere nell'ex base Loran pare sia nuovamente nel mezzo di un
tifone: da giorni si vocifera che la sua costruzione potrebbe essere abusiva,
perché mancante di nulla osta vincolanti. Situazione immigrazione ancora una volta nel groviglio anche per quanto riguarda la politica
comunitaria dopo le critiche di ieri del commissario europeo per i Diritti umani, Hammarberg, il quale ha
chiesto all'Italia «di migliorare la politica verso l'immigrazione e sradicare
discriminazione e xenofobia». Il commissario ha dichiarato inoltre di sentirsi
preoccupato proprio per i rimpatri forzati verso la Tunisia. Teme
infatti che corrano il rischio di tortura. Intanto "Save the
children" fa sapere che sono 2.294 i minori stranieri giunti a Lampedusa
nel periodo maggio 2008-febbraio 2009 (1.994 non accompagnati e 300 con
genitori o parenti) a seguito di sbarchi clandestini. Di oltre il 50% dei
minori giunti soli, si sono però successivemante perse le tracce: più di 1.000
ragazzi sono infatti fuggiti dai centri di accoglienza siciliani verso i quali
erano stati indirizzati.
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - E' polemica in Egitto a causa di un nuovo editto religioso che
ribadisce la legalità dei matrimoni temporanei che nell'islam sunnita vengono
indicativamente chiamati "matrimoni Messiar", ovvero
"facilitati", dal significato della parola araba. Il quotidiano
palestinese edito a Londra 'al Quds al Arabi' pubblica oggi in prima pagina il
testo della Fatwa emessa ieri da Dar al Ifta (Casa della Fatwa), massimo ente
di stato in materia di religione islamica. "Se due sposi concordano, non importa
se all'interno del contratto di matrimonio oppure solo verbalmente, che il
marito non deve convivere con la moglie, ma solo frequentarla quando ha
l'occasione per farlo, il loro è un matrimonio corretto a tutti gli affetti di
legge, compresi i diritti a cui la stessa moglie
rinuncia volontariamente", recita il testo dell'editto islamico che
provoca le aspre critiche del giornale arabo. Al Quds al Arabi accusa l'ente di
stato religioso di "servilismo" verso il governo egiziano che, in tempi
di crisi economica "con questo editto vorrebbe incoraggiare il turismo dei
paesi del Golfo", da parte di doviziosi sceicchi in cerca di matrimoni
temporanei, cosa "che sa di prostituzione camuffata". Lo stesso tipo
di matrimonio esiste anche nell'Islam sciita, e differisce da quello sunnita
solo per il nome: infatti, per gli aytollah iraniani che lo incoraggiano si
chiama "matrimonio di al Muta"; ovvero di "godimento". Ma i
dotti islamici della Casa della Fatwa egiziana sono convinti di fare una buona
opera dal punto di vista sociale, afferma il loro editto: "Il matrimonio di al Messiar - scrivono - non è un'offesa alla
donna né una violazione dei diritti dell'uomo: dimostra semplicemente quanto la nostra Shariya sia
capace di andare incontro alle esigenze dell'anima umana attraverso soluzioni
atte ad impedire il verificarsi di illegalità oppure di scompensi
sociali". "Ma di quali scompensi parlate?" domanda
sarcastico al Quds al Arabi, che prosegue: "Pensate forse così di
risolvere il problema di 9 milioni di donne nubili egiziane, come riportano i
dati ufficiale?" Non sarà forse invece "un'ammissione implicita del
governo di non poter fare fronte ad un problema sociale come quello del
decadimento morale della società egiziana?".
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Il governo tedesco non parteciperà alla conferenza internazionale sul
razzismo, detta Durban 2, che inizierà lunedì prossimo a Ginevra. Così titola
il quotidiano tedesco die Welt citando fonti ufficiose vicine al governo,
aggiungendo che "anche altri Paesi Ue decideranno di boicottare la
conferenza". Sarebbe la prima volta che Berlino disdice la sua presenza a
una conferenza delle Nazioni Unite. Un portavoce del ministero degli Esteri,
precisa la Welt, ha spiegato che la decisione ufficiale deve ancora essere
presa. Ma è certo che "senza il rispetto delle cosiddette linee rosse una
partecipazione non sarà possibile". Per "linee rosse" il
ministero degli Esteri tedesco intende una presa di posizione unilaterale
contro Israele e l'Occidente, così come era stata stata rappresentata dalla
conferenza del
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Luisa Morgantini, vice presidente del parlamento europeo è stata
nominata Chief Observer della Missione Ue di osservazione elettorale per le
elezioni presidenziali e parlamentari in Malawi che avranno luogo il prossimo
19 maggio 2009. La missione dispiegata dalla Commissione Europea- prevede un
core team di sei esperti arrivati a Blantyre il 5 aprile e 28 osservatori di
lungo periodo che monitoreranno gli aspetti chiave del processo elettorale,
dello svolgimento dell'election day e i risultati in tutto il paese. Inoltre,
48 osservatori di breve periodo raggiungeranno il core team e gli altri
osservatori per il periodo immediatamente antecedente alle elezioni per
monitorare il voto e lo scrutinio. Il mandato generale della missione è di
valutare eventuali irregolarità per un corretto svolgimento delle elezioni in
accordo con gli standard internazionali e i principi regionali e con la
"Dichiarazione di principi per l'Osservazione elettorale" adottata
nell'ottobre del 2005 da numerosi paesi e enti in seno alle Nazioni Unite. La
missione Eu Eom lavorerà in modo indipendente per adempiere al suo mandato e
per condurre una valutazione esaustiva del processo elettorale con lo scopo di
offrire un'analisi imparziale, equilibrata e dettagliata delle elezioni. Questo lavoro di osservazione è un elemento importante della
politica dell'Unione Europea per la promozione dei diritti umani e della democratizzazione nel
mondo. Luisa Morgantini e la missione Ue rimarranno nel Paese fino alla
conclusione del processo elettorale.
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Rai/ Corte europea
respinge ricorso contro pagamento del canone di Apcom Un cittadino vicentino
aveva contestato sigilli al suo televisore -->Bruxelles, 17 apr. (Apcom) -
Chi possiede un televisore in Italia deve pagare il canone Rai. E' quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha dichiarato
inammissibile il ricorso di un cittadino vicentino, Antonio Faccio, che dopo
aver chiesto la risoluzione dell'abbonamento Rai nel 1999, nel 2003 si è visto
entrare in casa la Guardia di Finanza per sigillare il suo televisore.
Faccio si appellava agli articoli 1 (protezione della proprietà privata), 8
(libertà di espressione e, quindi, diritto all'informazione) e 10 (violazione
della vita familiare, per l'ispezione della polizia tributaria in casa propria)
della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo. L'uomo sosteneva anche che il
blocco del televisore era una misura sproporzionata rispetto al mancato
pagamento del tributo, che fra l'altro l'ha privato del diritto
all'informazione. I giudici di Strasburgo hanno stabilito che in base alle
leggi italiane "il mero possesso di un televisore comporta il pagamento
della tassa in questione". Secondo la Corte europea il canone Rai non
rappresenta il pagamento per un servizio individuale, ma una tassa che
"contribuisce ad un servizio comunitario".
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Diritti
umani, l'Italia
conferma "Boicottiamo la conferenza Onu" -->Il ministro Frattini
chiude le porte a "Durban 2" a poche ore dalla scadenza Insieme a Usa
e parte della Ue. "Documento troppo duro con Israele" Diritti umani, l'Italia conferma "Boicottiamo la
conferenza Onu" di VINCENZO NIGRO (15:44 17/04/2009)
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Egitto/ Messiar, il
matrimonio 'temporaneo' legalizzato per fatwa di Apcom La religione musulmana
ammette il matrimonio "di godimento" -->Roma, 17 apr. (Apcom) - E'
polemica in Egitto a causa di un nuovo editto religioso che ribadisce la
legalità dei matrimoni temporanei che nell'islam sunnita vengono
indicativamente chiamati "matrimoni Messiar", ovvero
"facilitati", dal significato della parola araba. Il quotidiano palestinese
edito a Londra 'al Quds al Arabi' pubblica oggi in prima pagina il testo della
Fatwa emessa ieri da Dar al Ifta (Casa della Fatwa), massimo ente di stato in
materia di religione islamica. "Se due sposi concordano, non importa se
all'interno del contratto di matrimonio oppure solo verbalmente, che il marito
non deve convivere con la moglie, ma solo frequentarla quando ha l'occasione
per farlo, il loro è un matrimonio corretto a tutti gli affetti di legge,
compresi i diritti a cui la stessa moglie rinuncia
volontariamente", recita il testo dell'editto islamico che provoca le
aspre critiche del giornale arabo. Al Quds al Arabi accusa l'ente di stato
religioso di "servilismo" verso il governo egiziano che, in tempi di
crisi economica "con questo editto vorrebbe incoraggiare il turismo dei
paesi del Golfo", da parte di doviziosi sceicchi in cerca di matrimoni
temporanei, cosa "che sa di prostituzione camuffata". Lo stesso tipo
di matrimonio esiste anche nell'Islam sciita, e differisce da quello sunnita
solo per il nome: infatti, per gli aytollah iraniani che lo incoraggiano si
chiama "matrimonio di al Muta"; ovvero di "godimento". Ma i
dotti islamici della Casa della Fatwa egiziana sono convinti di fare una buona
opera dal punto di vista sociale, afferma il loro editto: "Il matrimonio di al Messiar - scrivono - non è un'offesa alla
donna né una violazione dei diritti dell'uomo: dimostra semplicemente quanto la nostra Shariya sia
capace di andare incontro alle esigenze dell'anima umana attraverso soluzioni
atte ad impedire il verificarsi di illegalità oppure di scompensi
sociali". "Ma di quali scompensi parlate?" domanda
sarcastico al Quds al Arabi, che prosegue: "Pensate forse così di
risolvere il problema di 9 milioni di donne nubili egiziane, come riportano i
dati ufficiale?" Non sarà forse invece "un'ammissione implicita del
governo di non poter fare fronte ad un problema sociale come quello del
decadimento morale della società egiziana?".
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Durban 2/ Welt:
Berlino boicotterà la conferenza sul razzismo di Apcom "Anche altri paesi
Ue decideranno di boicottarla" -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il governo
tedesco non parteciperà alla conferenza internazionale sul razzismo, detta
Durban 2, che inizierà lunedì prossimo a Ginevra. Così titola il quotidiano
tedesco die Welt citando fonti ufficiose vicine al governo, aggiungendo che
"anche altri Paesi Ue decideranno di boicottare la conferenza".
Sarebbe la prima volta che Berlino disdice la sua presenza a una conferenza
delle Nazioni Unite. Un portavoce del ministero degli Esteri, precisa la Welt,
ha spiegato che la decisione ufficiale deve ancora essere presa. Ma è certo che
"senza il rispetto delle cosiddette linee rosse una partecipazione non
sarà possibile". Per "linee rosse" il ministero degli Esteri tedesco
intende una presa di posizione unilaterale contro Israele e l'Occidente, così
come era stata stata rappresentata dalla conferenza del
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mumbai/Imputato
stragi ritratta confessione:estorta sotto tortura di Apcom Si tratta dell'unico
superstite del commando terroristico -->Mumbai, 17 apr. (Apcom) - L'imputato
nel processo per gli attentati di Mumbai messi a segno tra il 26 e il 29 novembre
scorsi ha ritrattato la confessione resa precedentemente, affermando che è
stata estorta sotto tortura. Lo ha detto il legale di Mohammed Ajmal Amir Iman,
conosciuto anche come "Qasab", il 21enne pachistano unico
sopravvissuto del commando terroristico responsabile della morte di 174
persone. "Non è stata una confessione volontaria, ma è stata estorta in
maniera coercitiva e con la forza" ha spiegato l'avvocato Abbas Kazmi,
aggiungendo inoltre che il suo cliente "è stato torturato fisicamente".
Il processo si è aperto ieri, dopo una serie di rinvii; l'ultimo dopo che la
legale della difesa, Anjali Waghmare, è stata ricusata per un potenziale
conflitto di interessi. Qasab è accusato di strage, atti di guerra, omicidio e
tentato omicidio; se condannato rischia la pena di morte. Insieme a lui si
trovano sotto processo anche due cittadini indiani: Fahim Ansari e Sabauddin
Ahmed, accusati di aver fornito supporto logistico al commando dei terroristi e
di essere membri del gruppo militante Lashkar-e-Taiba. Nel corso dell'udienza
di stamani, il pubblico ministero Ujwal Nikam ha spiegato - si legge sul sito
della Bbc online - che sebbene "Qasab non fosse fisicamente presente nei
luoghi presi di mira dal commando terroristico, può essere considerato
responsabile degli omicidi in quanto cospiratore". Il pm ha spiegato che
il commando è stato addestrato da professionisti dell'intelligence, senza però
menzionare un ruolo del Pakistan nelle stragi. Il commando sarebbe stato
istruito ad hoc per uccidere cittadini statunitensi, britannici e isralieani.
Nuova Delhi ritiene responsabile degli attentati il gruppo estremista
pachistano Lashkar-e-Taiba, messo al bando da Islamabad e attivo soprattutto
nella regione del Kashmir, contesa fra i due Paesi; le autorità indiane hanno
inoltre accusato alcuni settori dei servizi segreti pachistani di essere
complici delle stragi. Sia il gruppo kashmiro che le autorità pachistane hanno
negato ogni coinvolgimento, sebbene Islamabad abbia ammesso che parte della
pianificazione delle stragi sia avvenuta sul suo territorio. Il tribunale
speciale si trova nella prigione di massima sicurezza di Arthur Road, già
utilizzata in passato per processi terroristici e un tunnel blindato collega
l'aula alla cella di Iman: durante i sei mesi di udienze (previste oltre 2mila
testimonianze) sarà proibita la circolazione nella zona della prigione. (Con
fonte Afp)
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Malawi/ Elezioni,
Luisa Morgantini capo osservatori Ue di Apcom Presidenziali e legislativi, in
programma il prossimo 19 maggio -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Luisa Morgantini,
vice presidente del parlamento europeo è stata nominata Chief Observer della
Missione Ue di osservazione elettorale per le elezioni presidenziali e
parlamentari in Malawi che avranno luogo il prossimo 19 maggio 2009. La
missione dispiegata dalla Commissione Europea- prevede un core team di sei
esperti arrivati a Blantyre il 5 aprile e 28 osservatori di lungo periodo che
monitoreranno gli aspetti chiave del processo elettorale, dello svolgimento
dell'election day e i risultati in tutto il paese. Inoltre, 48 osservatori di
breve periodo raggiungeranno il core team e gli altri osservatori per il
periodo immediatamente antecedente alle elezioni per monitorare il voto e lo
scrutinio. Il mandato generale della missione è di valutare eventuali
irregolarità per un corretto svolgimento delle elezioni in accordo con gli
standard internazionali e i principi regionali e con la "Dichiarazione di
principi per l'Osservazione elettorale" adottata nell'ottobre del 2005 da
numerosi paesi e enti in seno alle Nazioni Unite. La missione Eu Eom lavorerà
in modo indipendente per adempiere al suo mandato e per condurre una
valutazione esaustiva del processo elettorale con lo scopo di offrire
un'analisi imparziale, equilibrata e dettagliata delle elezioni. Questo lavoro di osservazione è un elemento importante della
politica dell'Unione Europea per la promozione dei diritti umani e della democratizzazione nel
mondo. Luisa Morgantini e la missione Ue rimarranno nel Paese fino alla
conclusione del processo elettorale.
( da "AudioNews.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
venerdì 17 aprile
2009 16.53 Esteri Tortura, Obama garantisce l'immunità 14.54: Immunità per gli agenti
della Cia che hanno usato tecniche di tortura negli interrogatori
antiterrorismo. "Non saranno messi sotto inchiesta", ha assicurato
oggi Obama, spiegando che questo è un momento di riflessione e non di vendetta.
La Casa Bianca pubblicherà i quattro memorandum con cui l'amministrazione Bush
giustificava l'uso delle maniere forti
( da "HelpConsumatori"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
News SALUTE. Un
Camper per i Diritti gira per l'Italia per curare
migranti e "senza dimora" 17/04/2009 - 15:30 Un'unità mobile che
porta la prima assistenza sanitaria alle persone vulnerabili, a coloro i quali
per i motivi più svariati, non riescono ad avere accesso alle cure mediche di
base. E' quanto sta realizzando da tre anni il progetto
"Un camper per i diritti" dell'associazione volontaria Medici per i Diritti Umani. Dunque medici, psicologi,
anche avvocati e volontari in senso ampio, cercano di fare da ponte tra i
servizi sanitari e sociali e chi ne è emarginato. Questo progetto, partito nel
2007, si è concentrato soprattutto in due città italiane, Roma e
Firenze, e ha avuto come referente principale la popolazione dei senza fissa
dimora. Anche se non è una regola spesso questa realtà coincide con quella
dell'essere migrante ed è dunque più probabile imbattersi in un "senza
casa", che è scappato dal suo paese e che trova uno pseudo rifugio alla
stazione o in un luogo ai limiti della società. E il Camper dei Medici per i Diritti Umani (Medu) durante il
( da "Galileo" del
17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
17 Aprile 09Diritti
umani | IRAQ Armi diverse, vittime diverse Fra i civili i bombardamenti hanno
ucciso più donne e bambini che uomini. I dati di uno studio su The New England
Journal of Medicine Quali sono gli effetti sulle vittime civili nella guerra in
Iraq causati dalle diverse armi usate? A rispondere a questa domanda è uno
studio pubblicato su The New England Journal of Medicine che ha mostrato come i
bombardamenti aerei della coalizione guidata dagli Usa abbiano, per esempio,
ucciso in misura “sproporzionata” donne e bambini rispetto agli uomini. La
morte per esecuzione diretta e per tortura, invece, sembra una “prerogativa”
maschile. La ricerca, che aggiorna quella uscita nel 2008, è frutto della
collaborazione tra i ricercatori del Kings College London e del Royal Holloway dellUniversità
di Londra e un team dellOng irachena Iraq Body Count (Ibc), che ha messo
a disposizione il proprio database. Lo studio analizza 14.196 eventi in cui
60.481 civili sono rimasti uccisi per cause violente durante i primi cinque anni del conflitto in
Iraq, dal 2003 al 2008. E mostra che la morte “hi-tech”, come un missile
pilotato ad alta precisione, produce un numero di morti civili di quattro per
evento, pari a quello prodotto dalluso di armi meno
tecnologiche. Un numero
di vittime che quadruplica non appena il focus si sposta sugli effetti prodotti
dalle bombe aeree o dagli attacchi via terra, che producono 17 morti civili per
evento. Cifra che scende di poco, 16 per evento, a ogni attacco suicida. Un
quinto delle vittime civili è stato causato da conflitti a fuoco, mentre il 14
per cento da esecuzioni o attacchi suicidi. La maggior parte delle morti
(19.706), invece, sono state provocate dopo rapimento o cattura per esecuzione
diretta. Nel 95 per cento dei casi si tratta di uomini e, solo di rado, di
donne o bambini. Di questi corpi, il 29 per cento (5.760) mostra segni evidenti
di tortura come fori da trapano o bruciature. Per le donne e i bambini iracheni
gli eventi potenzialmente più pericolosi vengono dagli attacchi aerei e dai
mortai. Dopo un attacco aereo, il 47 per cento delle vittime dal sesso ancora
riconoscibile sono donne, e il 39 per cento sono bambini. Nel caso di morte per
attacco da mortaio loscillazione di queste proporzioni è lieve:
il 44 per cento sono
donne, il 42 per cento bambini. Nelle conclusioni i ricercatori hanno scritto,
con specifico riferimento agli attacchi aerei, che ci troviamo di fronte a una
evidente violazione del diritto internazionale e della Convenzione di Ginevra.
( da "Sanremo news"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Imperia: Università
ed Unicef insieme con un corso Nasce il I Corso Universitario multidisciplinare
di Educazione allo Sviluppo, durante il quale si affronteranno tematiche
inerenti i diritti, cooperazione e vie per lo sviluppo. Questa opportunità è
nata grazie all'Unicef, organizzatrice del corso, in collaborazione con
l'Università di Genova e il Polo Universitario di Imperia. Il Corso è gratuito
e aperto a tutti, gli studenti potranno avere riconoscimenti in funzione dei
regolamenti di facoltà. Questo il programma del corso MODULO 1 - Diritti, politiche sociali locali e cooperazione. 21 aprile
2009 - Introduzione e saluti di autorità, responsabili e docenti. - 1. Il
rapporto UNICEF sulla condizione dell'infanzia nel mondo 2009. Gli interventi
indispensabili nei Paesi in via di sviluppo per la salute materna e neonatale
Colomba Tirari Presidente Comitato Provinciale UNICEF
Imperia Giacomo Guerrera - Presidente Comitato Regionale UNICEF Liguria
"Il Rapporto UNICEF 2009 sulla Condizione dell'Infanzia" Giuliana
Meraviglia Canu Docente di Diritto Internazionale, Facoltà di Economia, Università degli
Studi di Genova Massimo Ruggero Docente di Geografia e storia
dello sviluppo e del sottosviluppo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università
degli Studi di Genova "Disuguaglianze sanitarie tra Nord e Sud del mondo.
Per un approccio
teorico e metodologico alla doppia disparità di genere" 28 aprile 2009 -
2. Strategie e programmi di sviluppo umano. Esperienze a confronto con: Massimo
Ruggero Docente di Geografia e storia dello sviluppo e del
sottosviluppo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Genova Introduzione
allo sviluppo umano. Laltra dimensione della crescita planetaria
Marco Braghero Responsabile Ufficio Studi U.S.P. Imperia. Presidente
PeaceWaves Onlus Il processo di ricostruzione: il caso Afghanistan
Don Rito Alvarez "I diritti umani delle popolazioni indigene della
Colombia" 5 maggio 2009 - 3. I diritti, la tutela dellinfanzia
e gli ambiti di applicazione a livello locale Giuliana Meraviglia Canu -
Docente di Diritto Internazionale, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Genova La
cooperazione multilaterale in tema di diritti del bambino Prof.ssa Isabel
Fanlo Cortés - Docente di Filosofia del diritto, Sociologia del diritto e
Controllo sociale e diritti umani, Facoltà di Giuriprudenza, Università
degli Studi di Genova "La condizione dei minori stranieri a livello
locale. Situazioni problematiche e prospettive di intervento" Mauro
Spotorno - Docente di Geografia applicata e Geografia del Turismo, Università
degli Studi di Genova - "Sviluppo partecipato e turismo responsabile. Il
caso del Togo" MODULO 2 - Per unazione diretta e
concreta nellambito della cooperazione e dello sviluppo 12 maggio 2009 -
4. La cooperazione italiana per lo sviluppo Maria Galasso - Ricercatrice
Agenzia Nazionale
Scuola - Nucleo Territoriale Liguria - I diritti tra logica ed
emotività Roberto Trovato - Docente di Drammaturgia e Istituzioni di
regia, DAMS, Facoltà di lettere e filosofia, Università degli Studi di Genova
Il diritto del bambino a praticare teatro a scuola. Esperienze nel ponente
Gian Marco Ugolini Docente di Geografia economica e Geografia politica e
scenari mondiali, Università degli Studi di Genova "Geopolitica e
cooperazione: un quadro complesso e in evoluzione" 20 maggio 2009 - 5.
LUNICEF e le
politiche di sviluppo nei PVS Enrico Noviello UNICEF Italia -
"Diritto allistruzione: storie dalla Bolivia". Proiezione video
"Cerca del Cielo Vicini al cielo, Storie di ragazzi e ragazze di El
Alto, Bolivia" 26 maggio 2009 - 6. Per una partnership territoriale: esperienze
e modelli sostenibili negli interventi di sviluppo Ambasciatore Maurizio Moreno
Presidente dell Istituto Internazionale di Diritto
Umanitario di Sanremo - "Diritto umanitario, diritti dell'uomo
nei processi di pace" Fabrizio Bartaletti Presidente
G.I.S. e Docente di Geografia e Geografia urbana e delle regioni, Università
degli Studi di Genova Il fenomeno metropolitano nei Paesi del Terzo
mondo Sandra Morano - Docente di Ginecologia ed ostetricia, Facoltà di
Medicina, Università
degli Studi di Genova Nuovi modelli di sostegno alla maternità:
esperienze in campo educativo e di organizzazione delle cure.
( da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
17 aprile 2009 -
15.46 (Ultima Modifica: 17 aprile 2009) Il presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, ha svelato tutta la verità sulle torture
dell'amministrazione Bush, pubblicando altri quattro dei famigerati memo dei
consiglieri legali con dettagli raccapriccianti nel loro linguaggio asettico e
burocratico. Ma allo stesso tempo ha garantito l'immunità agli agenti della Cia
che hanno adottato tali pratiche "facendo il proprio dovere contando in
buona fede sulle assicurazioni legali dato dal dipartimento di Giustizia".
Sui metodi di tortura l'inquilino della Casa Bianca ha ribadito che gli Stati
Uniti hanno definitivamente messo la parola fine alle pratiche "che minano
la nostra autorita' morale e non ci rendono allo stesso tempo più sicuri".
Da qui la svolta, mostrando la cruda realta': "ho deciso di pubblicare
questi memorandum riservati per ragioni di sicurezza, perché credo fortemente nella
trasparenza e nella responsabilità". La decisione creerà polemiche. Da
Amnesty Internationale sono giunte le prime critiche alla decisione di non
punire i responsabili, mentre il Centro per diritti costituzionali Usa ha
parlato della "più grande delusione" arrivata dall'Amministrazione
Obama.
( da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
17 aprile 2009 -
16.23 (Ultima Modifica: 17 aprile 2009) ROMA - Le condizioni per l'Italia per
re-impegnarsi nel negoziato per la conferenza Durban II (che inizierà lunedì
prossimo a Ginevra) sono "inaccettabili". E' quanto ha affermato il
ministro degli Esteri, Franco Frattini. "L'Italia - ha spiegato - mantiene
l'atteggiamento di disimpegno dal negoziato tenuto fino ad ora, una scelta del
resto presa anche dagli Stati Uniti". Ma per ora, ha garantito il
ministro, "non ci sono le condizioni" per la partecipazione italiana.
Il ministro ha spiegato di aver avuto colloqui telefonici "con i miei
colleghi inglese, francese, svedese, tedesco, danese e olandese, e ho
presentato loro i dubbi dell'Italia ed ho ricordato che l'impegno, con i colleghi
europei, proseguirà fino all'ultima ora". Frattini non ha comunque escluso
il raggiungimento di una posizione comune Ue, desiderando "una conferenza
equilibrata". "Quindi continueremo a lavorare fino all'ultima ora con
i colleghi europei" per arrivare alle condizioni necessarie a una più
ampia partecipazione.
( da "Articolo21.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Al Colosseo domani,
Global day for Darfur di Antonella Napoli Anche questanno
si celebra in tutto il mondo il Global Day for Darfur, dedicato
alla crisi in atto nella regione sudanese dal febbraio 2003 e che dal 2007
viene ricordata anche in
Italia, grazie all'impegno di Italians for Darfur,
associazione Onlus di cui fanno parte giornalisti, operatori umanitari
ed esponenti della società civile e da Articolo 21, che ha lanciato la campagna
“Diamo voce al Darfur”. Testimonial Monica Guerritore. Quest'anno la Giornata
mondiale per il Darfur ha una valenza ancor più importante visto l'inasprimento
della situazione sul campo e il rischio di peggioramento del conflitto dopo i
recenti avvenimenti, sia giudiziari sia politici, da cui sono scaturite
conseguenze disastrose sul piano umanitario. Per
questo il Global Day for Darfur 2009, che in Italia si terrà al Colosseo a
partire dalle 10, sarà dedicata alla raccolta di fondi per la realizzazione del
centro pediatrico di Emergency a Nyala, nel sud Darfur. All'iniziativa sono
collegati un libro e una mostra 'Volti e colori del Darfur', allestita nella
piazza antistante il monumento simbolo dei diritti umani,
i cui proventi saranno destinati al progetto. Lopera è nata
proprio per sensibilizzare lopnione pubblica sulla crisi sudanese per
troppo tempo ignorata e ancora oggi, nonostante il grande scalpore suscitato
dal mandato di arresto
per il presidente del Sudan Omar Al Bashir, stenta a trovare spazio sugli
organi di informazione. Alla giornata di mobilitazione - diretta a sostenere la
forza di pace autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che
ancora stenta ad entrare nel pieno delle sue funzioni, e a ribadire la
richiesta di un forte intervento della diplomazia internazionale affinché si
ponga termine ai massacri perpetrati in Darfur - hanno aderito Articolo 21,
Amnesty International, Tavola della Pace, Comunità ebraica, Ugei, Bené Berith
giovani, Non c'è pace senza giustizia e molte altre associazioni che si
occupano di diritti umani. Il conflitto in Darfur,
nellarco di sei anni, ha provocato (stime Onu) tra i 200 e i 300.000
morti e ha costretto almeno
due milioni e mezzo di persone alla fuga, destinandole ad una vita da sfollati
sia all'interno del Sudan, sia nei campi profughi in Ciad, circostanza che di
fatto ha allargato il conflitto anche a questo paese confinante. A complicare
la situazione l'espulsione di 13 organizzazioni non governative decisa dal
presidente Al Bashir, all'indomani dell'emissione nei suoi confronti del
mandato di cattura spiccato dalla Corte penale internazionale per crimini di
guerra e crimini contro l'umanità. La popolazione del
Darfur è rimasta, così, senza assistenza e le poche Ong che ancora operano sul
campo hanno enormi difficoltà a coprire tutte le aree della regione. Ecco
perché l'azione di Emergency è di fondamentale importanza. Il nostro sostegno
al progetto per il centro pediatrico a Nyala è totale e chiediamo anche il
vostro aiuto.
( da "KataWeb News"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Diritti
umani, l'Italia
conferma "Boicottiamo la conferenza Onu" 17 aprile 2009 alle 15:41 —
Fonte: Esteri">repubblica.it — 0 commenti Il ministro Frattini chiude
le porte a "Durban 2" a poche ore dalla scadenza Insieme a Usa e
parte della Ue. "Documento troppo duro con Israele" Vincenzo Nigro
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Riomaggiore/Al
Castello la presentazione del libro "Diritti diversi, la legge negata ai
gay" Domani, sabato 17 aprile, presso il Castello di Riomaggiore, alle ore
( da "Reuters Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
BRUXELLES (Reuters)
- La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato
inammissibile il ricorso di un abbonato Rai che si era visto sigillare il suo
televisore dalla Guardia di Finanza per non aver pagato il canone. Lo si legge
in una nota della Corte di Strasburgo. Il caso risale al 2003, quando la
Finanza si era recata a casa di un abbonato vicentino per sigillargli il
televisore a seguito del mancato pagamento del canone. L'apparecchio era stato
messo in una borsa di nylon così che non potesse essere usato. L'abbonato, che
quattro anni prima aveva scritto alla Rai chiedendo la sospensione
dell'abbonamento, aveva fatto ricorso alla Corte sostenendo che fossero stati
violati l'articolo 10 della Convenzione europea sui diritti
umani sulla libertà di
espressione, e l'articolo 8 sul diritto a rispettare la vita privata e della
famiglia. L'uomo sosteneva infatti che l'atto di rendere inutilizzabile il suo
televisore fosse una misura sproporzionata che gli impediva anche di vedere i
canali privati. La Corte ha tuttavia dichiarato manifestamente infondato
il ricorso, sostenendo che "la misura ha perseguito un fine legittimo:
dissuadere individui dal non pagare una tassa, o in altre parole dissuaderli
dal mettere fine all'abbonamento al servizio pubblico televisivo". Secondo
la Corte, indipendentemente dalla volontà dell'utente di vedere i programmi sui
canali pubblici, "il mero possesso di un televisore lo obbliga a pagare la
tassa in questione". Pertanto, ha aggiunto la Corte, "la misura
consistente nel sigillare la televisione del ricorrente in una borsa era
proporzionata allo scopo perseguito dalle autorità italiane".
( da "Giornale.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 92 del 2009-04-17
pagina 0 Obama assolve la Cia: immunità per le torture di Redazione I
funzionari della Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi duri
durante gli interrogatori. In cambio la Casa Bianca è pronta a rendere pubbliche
4 minute con cui lamministrazione Bush giustificò luso
della mano pesante durante gli interrogatori dei sospettati Washington -
"I funzionari della Cia non saranno perseguiti per aver utilizzato metodi
duri durante gli interrogatori", ha assicurato il presidente americano, Barack
Obama, che allindomani del suo insediamento alla Casa
Bianca, annunciando la chiusura del carcere di Guantanamo, bloccò anche questi
metodi di interrogatorio. La rassicurazione di Obama nei confronti dei
funzionari della Cia
che, ha sottolineato, non saranno incriminati, è arrivata insieme allannuncio
che la Casa Bianca è pronta a rendere pubbliche quattro minute con cui
allepoca dellamministrazione Bush veniva giustificato luso
della mano pesante durante gli interrogatori dei sospettati di terrorismo. I documenti
dell'era Bush Documenti scottanti, che risalgono al 2002, e che si confermano
il rapporto più ampio mai diffuso finora e relativo agli interrogatori dei
sospetti di terrorismo e presunti membri di al Qaida. Sono, stando a quanto
conferma il Washington Post, i memo dicui la Casa Bianca ha annunciato la
diffusione: di fatto, la base legale che lamministrazione di Bush
utilizzò per giustificare ladozione di tecniche di interrogatorio che i
critici in tutto il mondo
hanno descritto spesso con il termine tortura. La scelta di Obama Il presidente
americano ha motivato la diffusione dei documenti con lesistenza
di "circostanze eccezionali" (stando a quanto reso noto da un
comunicato); tra queste, la necessità di confermare tattiche che per molto tempo sono state al
centro di diversi sospetti e anche per prevenire "congetture errate e
incendiarie". Contestualmente, il dipartimento di Giustizia Usa ha anche
"rassicurato" i funzionari della Cia: gli agenti di intelligence non
saranno infatti accusati dal governo per le tecniche di interrogatorio
utilizzate in passato, dunque anche per il waterboarding. "Sarebbe
ingiusto accusare uomini e donne dediti a proteggere lAmerica
per una condotta che è stata autorizzata dallo stesso dipartimento della Giustizia", ha detto il
ministro della Giustizia Usa Eric H. Holder, stando a quanto risulta da un
comunicato. Tornando ai memo, questi descrivono le tecniche di interrogatorio
che sono state utilizzate su più di una dozzina di detenuti considerati fonti
di intelligence particolarmente "elevate", a seguito degli attentati
terroristici dell11 settembre del 2001. © SOCIETà EUROPEA DI
EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "AprileOnline.info"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Obama assolve la Cia
L.C., 17 aprile 2009, 14:54 Guantanamo Il presidente Usa
pubblica quatro documenti che descrivono le torture praticate ai danni dei
prigionieri di Guantanamo, chiede di chiuedere l'oscuro capitolo degli abusi
negli interrogatori con la "riflessione" e "non con la
vendetta" L'era Bush è finita, l'"oscuro" capitolo degli abusi e
delle torture negli interrogatori va superato con la "riflessione" e
non con la "vendetta". Il presidente Usa, Barack Obama, ha
annunciato così la svolta americana sui metodi di detenzione e sulle tecniche
di interrogatorio impiegati dalla Cia. Un cambiamento rivelato ieri con un
comunicato in cui il presidente ha fatto sapere di non aver intenzione di
perseguire gli agenti della Cia implicati e accompagnato da quattro documenti
in cui, nero su bianco, si descrivono le durissime tecniche avallate
dall'Amministrazione Bush. Detenuti tenuti svegli per undici giorni di seguito;
sbattuti contro le pareti con uno speciale collare al collo e poi rinchiusi in
un container ermetico al buio insieme a insetti; detenuti lasciati
completamente nudi e al freddo per giorni, senza cibo, oppure ammanettati per
periodi prolungati; simulazioni di annegamento, il famigerato
"waterboarding". Non solo, i "memo" rivelano anche il
quadro legale entro il quale agire senza problemi nella base di Guantanamo e
nelle altre carceri Usa. Le tecniche furono usate contro 14 detenuti che
secondo gli Usa avevano un "valore" particolare, dopo gli attacchi
dell'11 settembre: tra gli altri, l'uomo considerato il 'cervello' dell'11
settembre, Khalid Sheikh Mohammed, che si era inizialmente rifiutato di
rispondere agli interrogatori; e l'amministrazione Bush si convinse che proprio
gli interrogatori "rafforzati" usati successivamente contribuirono ad
evitare ulteriori attentati, come lo schianto di un aereo dirottato contro una
torre di Los Angeles. "Coloro che hanno fatto il loro dovere in buona fede
- ha spiegato Obama - basandosi sui consigli legali del Dipartimento di
Giustizia non saranno perseguiti". Sui metodi di tortura Obama ha quindi
ribadito che gli Usa hanno una volta per tutte messo la parola fine alle
pratiche "che minano la nostra autorità morale e non ci rendono allo
stesso tempo più sicuri". Da qui la decisione di voltare pagina mostrando
la cruda realtà: "Le nostre informazioni riservate vengono normalmente
protette per ragioni di sicurezza, ma ho deciso di pubblicare questi memorandum
perché credo fortemente nella trasparenza e nella responsabilità". Una
decisione comunque destinata a creare polemiche: da Amnesty International sono
infatti arrivate le prime critiche alla decisione di non punire i responsabili
("un salvacondotto gratis per l'impunità") mentre il Centro per
diritti costituzionali Usa ha parlato della "più grande delusione"
arrivata dall'Amministrazione Obama.
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
(ASCA) - Roma, 17
apr - ''E' mia convinzione che le Istituzioni nazionali e internazionali
debbano fare ogni sforzo per ristabilire la pace in questa martoriata area del
Sudan, sconvolta da un terribile e lungo conflitto, promuovendo i valori della
pace e della difesa dei diritti umani, requisiti essenziali per lo sviluppo di un popolo e per un
futuro di stabile e serena convivenza dell'umanita'''. E' quanto afferma il presidente della Camera, Gianfranco
Fini in un messaggio inviato al presidente dell'associazione promotrice della
Giornata mondiale per il Darfur, Antonella Napoli in concomitanza con il Global
day for Darfur e che avra' luogo a Roma il 19 aprile prossimo. ''Auspico
- sottolinea Fini- che iniziative come la vostra svolgano l'importante compito
di accrescere la consapevolezza dei cittadini della gravita' della situazione umanitaria del Darfur, rappresentando con rigore e
completezza la drammatica condizione in cui versa la popolazione''.
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Le istituzioni nazionali e internazionali devono "fare ogni
sforzo per ristabilire la pace" nella "martoriata" regione
sudanese del Darfur, teatro dal 2003 di una guerra covile, "promuovendo i
valori della pace e della difesa dei diritti umani". E' quanto scrive il
Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in un messaggio inviato
all'associazione Italians for Darfur in occasione della Giornata mondiale del
Darfur di domenica prossima. "Auspico che iniziative come la vostra
svolgano l'importante compito di accrescere la consapevolezza dei cittadini
della gravità della situazione umanitaria in Darfur - scrive ancora Fini - rappresentando con
rigore e completezza la drammatica condizione in cui versa la
popolazione". Il conflitto in atto nella regione sudanese dal febbraio
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano "incoraggia
l'impegno dell'Italia" per far fronte alla "drammatica emergenza umanitaria in Darfur" e per sostenere le iniziative
della comunità internazionale per "una pace duratura nella regione".
E' quanto si legge il Presidente in un messaggio inviato in occasione della
Giornata mondiale per il Darfur, in programma domenica prossima in diverse
capitali mondiali, tra cui Roma. L'appuntamento è alle 10.30 al Colosseo,
organizzato dell'associazione Italians for Darfur, con
l'adesione dell'Unione Giovani Ebrei d'Italia, di Amnesty International, di Non
c'è pace senza giustizia e di altre associazioni che si occupano di diritti umani. Il conflitto in atto nella
regione sudanese dal febbraio
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Bruxelles, 17 apr.
(Apcom) - Chi possiede un televisore in Italia deve pagare il canone Rai. E' quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha dichiarato
inammissibile il ricorso di un cittadino vicentino, Antonio Faccio, che dopo
aver chiesto la risoluzione dell'abbonamento Rai nel 1999, nel 2003 si è visto
entrare in casa la Guardia di Finanza per sigillare il suo televisore.
Faccio si appellava agli articoli 1 (protezione della proprietà privata), 8
(libertà di espressione e, quindi, diritto all'informazione) e 10 (violazione
della vita familiare, per l'ispezione della polizia tributaria in casa propria)
della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo. L'uomo sosteneva anche che il
blocco del televisore era una misura sproporzionata rispetto al mancato
pagamento del tributo, che fra l'altro l'ha privato del diritto all'informazione.
I giudici di Strasburgo hanno stabilito che in base alle leggi italiane
"il mero possesso di un televisore comporta il pagamento della tassa in
questione". Secondo la Corte europea il canone Rai non rappresenta il
pagamento per un servizio individuale, ma una tassa che "contribuisce ad
un servizio comunitario".
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
A Roma una giornata
Lions per la Cittadinanza Umanitaria Europea di Apcom Domani all'auditoriun
della Link Campus University -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Sarà la Giornata
Nazionale della Cittadinanza Umanitaria Europea quella che si celebrerà domani
18 Aprile
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Unzbekistan/ Hrw:
inchiesta su attacco a attivista diritti umani di
Apcom Aggredita mentre si trovava col figlio di 5 anni -->Roma, 17 apr. (Apcom-Nuova
Europa) - Le autorità uzbeke dovrebbero aprire un'inchiesta immediatamente
sull'aggressione subita dall'attivista per i diritti umani
Elena Urleava, che fa parte dell'Alleanza per i diritti umani
dell'Uzbekistan. L'afferma in un comunicato l'organizzazione Human Rights Watch
(Hrw). "Non ci sono dubbi che Urlaeva è stata aggredita per vendicarsi del
proprio lavoro sui diritti umani", ha affermato
Holly Cartner, direttore per l'Europa e l'Asia centrale di Hrw. "E' solo
l'ultimo degli incidenti - ha continuato - in una lunga, vergognosa teoria di
intimidazioni e abusi contro i difensori dei diritti umani
in Uzbekistan". L'aggressione ha avuto luogo, spiega Hrw, in una fase di
crescita delle intimidazioni ai gruppi impegnati sul fronte dei diritti umani dopo che lo scorso autunno l'Unione europea ha
revocato le sanzioni contro Tashkent. Urlaeva è stata attaccata al mattino di
due giorni fa, mentre lasciava casa sua con il suo bambino di cinque anni. Due
giovani, vestiti di nero e con occhiali da sore, l'hanno presa a pugni e calci.
L'hanno inoltre minacciata col coltello e l'hanno invitata a lasciare il paese.
Secondo Urlaeva, sulla scena dell'aggressione c'era un'auto nera che poteva
appartenere alla polizia segreta uzbeka. Da mesi, ha affermato l'attivista,
s'era accorta di essere seguita.
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Immigrati/ Gozi
(Pd): Governo non sia sordo, bene protagonismo Ue di Apcom "Fallimento
delle politiche italiane" -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il ministro
Maroni, "di fronte al fallimento delle politiche italiane
sull'immigrazione non può invocare il protagonismo europeo a senso unico o dare
lezioni ai ministri di altri paesi": lo afferma Sandro Gozi, deputato del
Pd e capogruppo nella commissione Politiche dell'Unione europea di
Montecitorio, il quale ricorda, in una nota, che "la cooperazione tra gli
stati membri ha sempre due direzioni e, dunque, le
polemiche sollevate da esponenti della maggioranza contro il rapporto del
commissario per i Diritti Umani
del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, sono molto preoccupanti. Il governo
- dice ancora Gozi - non può restare sordo di fronte alla forte presa di
posizione europea contro le scelte del governo italiano. Del resto, Hammarberg
non è la prima voce critica. In Italia, oltre al Pd e al resto
dell'opposizione, la società civile, dagli operatori sanitari a quelli
impegnati nell'accoglienza e nella gestione territoriale dei migranti, è
sdegnata per la proposta medici che possano denunciare gli immigrati alle
autorità".
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa-Cuba/ Clinton:
soddisfatti per apertura Raul Castro di Apcom Leader cubano: sì a dialogo
purché paritario -->Santo Domingo, 17 apr. (Apcom) - Il Segretario di Stato
americano Hillary Clinton ha espresso soddisfazione per "l'apertura"
del leader cubano Raul Castro, che si era detto ieri pronto al dialogo con
Washington "su tutto, compresi i diritti umani e i prigionieri", purché su
base paritaria. "Siamo soddisfatti per quest'apertura, e la esamineremo
con attenzione", ha dichiarato Clinton in conferenza stampa a Santo Domingo,
dove si trova in visita. L'Amministrazione Obama ha deciso di allentare alcune
delle restrizioni previste dall'embargo statunitense in vigore dal 1962,
ma la Casa Bianca ha avvertito che prima di una revoca definitiva occorrerà
vedere quanto Cuba sia disposta ad accettare la democrazia. I rapporti fra
Washington e L'Avana saranno una delle questioni in cima all'agenda del Summit
delle Americhe, che si apre oggi a Trinidad e Tobago con Cuba (espulsa
dall'Organizzazione degli Stati Americani nel 1962) grande assente. (fonte Afp)
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mumbai/ Processo
stragi, pm: "complotto nato in Pakistan" di Apcom Per l'accusa
coinvolti membri intelligence Islamabad -->Mumbai, 17 apr. (Ap) - Udienza
oggi nell'ambito del processo sugli attentati di Mumbai messi a segno tra il 26
e il 29 novembre scorsi e costati la vita a 174 persone. L'accusa, il pm Ujjwal
Nikaml, ha definito le stragi un "complotto nato in Pakistan per attaccare
l'India" e ha suggerito il coinvolgimento di professionisti
dell'intelligence di Islamabad. Secondo Nikam dietro agli attacchi sanguinosi
ci sarebbe il gruppo militante estremista Lashkar-e-Taiba; inoltre uno dei
sospetti complici, tale Colonnello R. Saadat Ullah, sarebbe dipendente di una
organizzazione dell'esercito pachistano. L'imputato nel processo per gli
attentati, il 21enne pachistano Mohammed Ajmal Amir Iman, conosciuto anche come
"Qasab"- unico superstite del commando armato che ha seminato panico
e terrore nella capitale finanziaria indiana - ha intanto ritrattato la
confessione resa precedentemente, affermando che è stata
estorta sotto tortura. Lo ha detto il suo legale: "non è stata una
confessione volontaria, ma è stata estorta in maniera coercitiva e con la
forza" ha spiegato l'avvocato Abbas Kazmi, aggiungendo inoltre che il suo
cliente "è stato torturato fisicamente". Il processo si è aperto dopo
una serie di rinvii; l'ultimo dopo che la legale della difesa, Anjali
Waghmare, è stata ricusata per un potenziale conflitto di interessi. Qasab è
accusato di strage, atti di guerra, omicidio e tentato omicidio; se condannato
rischia la pena di morte. Insieme a lui si trovano sotto processo anche due
cittadini indiani: Fahim Ansari e Sabauddin Ahmed, accusati di aver fornito
supporto logistico al commando dei terroristi e di essere membri del gruppo
militante Lashkar-e-Taiba. Nel corso dell'udienza di stamani, il pubblico
ministero Ujwal Nikam ha inoltre spiegato - si legge sul sito della Bbc online
- che sebbene "Qasab non fosse fisicamente presente nei luoghi presi di
mira dal commando terroristico, può essere considerato responsabile degli
omicidi in quanto cospiratore". Il pm ha spiegato che il commando sarebbe
stato istruito ad hoc per uccidere cittadini statunitensi, britannici e
isralieani. (Con fonte Afp)
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Darfur/ Fini:
occorre fare ogni sforzo per ristabilire la pace di Apcom Messaggio per la
Giornata mondiale per il Darfur di domenica -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Le
istituzioni nazionali e internazionali devono "fare ogni sforzo per
ristabilire la pace" nella "martoriata" regione sudanese del
Darfur, teatro dal 2003 di una guerra covile, "promuovendo i valori della
pace e della difesa dei diritti umani". E' quanto scrive il Presidente della Camera, Gianfranco
Fini, in un messaggio inviato all'associazione Italians for Darfur in occasione
della Giornata mondiale del Darfur di domenica prossima. "Auspico che
iniziative come la vostra svolgano l'importante compito di accrescere la
consapevolezza dei cittadini della gravità della situazione umanitaria in Darfur - scrive
ancora Fini - rappresentando con rigore e completezza la drammatica condizione
in cui versa la popolazione". Il conflitto in atto nella regione sudanese
dal febbraio
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Darfur/ Napolitano:
Italia si impegni per una pace duratura di Apcom Domenica prossima si celebra
Giornata mondiale per Darfur -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano "incoraggia l'impegno dell'Italia" per
far fronte alla "drammatica emergenza umanitaria
in Darfur" e per sostenere le iniziative della comunità internazionale per
"una pace duratura nella regione". E' quanto si legge il Presidente
in un messaggio inviato in occasione della Giornata mondiale per il Darfur, in
programma domenica prossima in diverse capitali mondiali, tra cui Roma.
L'appuntamento è alle 10.30 al Colosseo, organizzato dell'associazione Italians
for Darfur, con l'adesione dell'Unione Giovani Ebrei
d'Italia, di Amnesty International, di Non c'è pace senza giustizia e di altre
associazioni che si occupano di diritti umani. Il conflitto in atto nella regione sudanese dal febbraio
( da "KataWeb News"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa-Cuba: Clinton,
nostra politica è stata fallimentare 17 aprile 2009 alle 19:15 — Fonte:
repubblica.it — 0 commenti La politica degli Stati Uniti su Cuba è stata
"fallimentare". È il giudizio del segretario di Stato americano,
Hillary Clinton, rimarcando che gli Usa salutano con soddisfazione
"l'apertura" di Raul Castro all'offerta di dialogo fatta da Barack
Obama. Il presidente cubano aveva detto di essere pronto a "parlare di
tutto, in qualsiasi momento: dai diritti umani alla libertà di stampa, ai prigionieri
politici". Clinton ha risposto: "prendiamo molto sul serio"
queste parole. "Noi continuiamo a cercare strade più produttive da seguire
perché per il presidente Obama, per me e per la nostra amministrazione
l'attuale politica su Cuba è fallimentare in un incontro a Santo Domingo.
AGI
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Conferenza Onu,
l'Italia conferma la sua assenza L'Italia, assieme agli Stati Uniti e ad altri
paesi della Ue, non dovrebbe partecipare da lunedì alla conferenza Onu di
Ginevra, la cosiddetta "Durban 2" dedicata al
tema dei diritti umani. Il
ministro degli Esteri Franco Frattini ha spiegato che, dopo le ultime revisioni
della bozza di dichiarazione finale, nel testo rimangono affermazioni
discriminatorie nei confronti di Israele che suggeriscono al governo italiano
di non partecipare ai lavori finali. "Non ci sono oggi le
condizioni per rimpegnarsi nel negoziato per la conferenza, quindi l'Italia
mantiene l'atteggiamento di disimpegno dal negoziato che ha portato avanti
finora, così come hanno fatto gli Usa", ha detto oggi Frattini in conferenza
stampa.
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom) - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha impiegato almeno un
mese prima di decidere di pubblicare i memo che il suo predecessore George W. Bush ha utilizzato per giustificare l'adozione della tortura
negli interrogatori dei sospetti di terrorismo. E' quanto ha detto David
Axelrod, consulente senior della Casa Bianca. Obama "ha pensato molto alla
questione, e si è consultato ampiamente perchè c'erano due principi in ballo -
ha detto Axelrod, stando a quanto riportato dal sito Politico.com - Uno
è stato rappresentato dalla 'santa' esigenza di tenere segrete le
operazioni...tenendo fede alle persone che le hanno eseguite e considerando
l'impatto sulla sicurezza nazionale. L'altro è stato il bisogno di assicurare
il rispetto verso la trasparenza". Il consulente ha precisato che Obama si
è consultato di conseguenza con diversi funzionari del dipartimento della
Giustizia e della Cia, parlando anche con il numero uno del National
Intelligence e con i membri del dipartimento della Sicurezza Interna. Obama si
è reso conto di conseguenza di essere sul punto di prendere "una grave
decisione", e per questo ha impiegato "quattro settimane circa".
Axelrod ha risposto così alle critiche che sono arrivate da un ex funzionario
del governo Bush, che ha definito la decisione di diffondere i documenti
scottanti "incredibile". Una decisione, ha poi aggiunto, "che
provoca un grande danno alla nostra sicurezza nazionale, in quanto assicura che
(tali tecniche) non saranno mai più utilizzate".
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 17 apr.
(Apcom-Nuova Europa) - Le autorità uzbeke dovrebbero aprire un'inchiesta
immediatamente sull'aggressione subita dall'attivista per i
diritti umani Elena
Urleava, che fa parte dell'Alleanza per i diritti umani dell'Uzbekistan. L'afferma in un comunicato l'organizzazione
Human Rights Watch (Hrw). "Non ci sono dubbi che Urlaeva è stata aggredita
per vendicarsi del proprio lavoro sui diritti umani", ha affermato Holly Cartner, direttore per l'Europa e
l'Asia centrale di Hrw. "E' solo l'ultimo degli incidenti - ha
continuato - in una lunga, vergognosa teoria di intimidazioni e abusi contro i
difensori dei diritti umani in Uzbekistan".
L'aggressione ha avuto luogo, spiega Hrw, in una fase di crescita delle
intimidazioni ai gruppi impegnati sul fronte dei diritti umani
dopo che lo scorso autunno l'Unione europea ha revocato le sanzioni contro
Tashkent. Urlaeva è stata attaccata al mattino di due giorni fa, mentre
lasciava casa sua con il suo bambino di cinque anni. Due giovani, vestiti di
nero e con occhiali da sore, l'hanno presa a pugni e calci. L'hanno inoltre
minacciata col coltello e l'hanno invitata a lasciare il paese. Secondo
Urlaeva, sulla scena dell'aggressione c'era un'auto nera che poteva appartenere
alla polizia segreta uzbeka. Da mesi, ha affermato l'attivista, s'era accorta
di essere seguita.
( da "CittadinoLex"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
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| Società | Testo Pagine e pagine di prosa legale che spiegano le tecniche
consentite I memorandum Usa della tortura legale contro al
Qaeda (Top secret -Us Department of Justice 1.8.2002) di Ludovico Fraia Pagine
e pagine di prosa legale burocratica apparentemente senza nessun tipo di
coinvolgimento emotivo. Sono quelle che il Dipartimento per la giustizia
americano ha diffuso giovedì 16 per descrivere le brutali tecniche di
interrogatorio usati dalla Cia sui sospetti aderenti ad al Qaeda. I
documenti sono simili a memorandum tecnici che spiegano agli agenti degli
interrogatori che cosa possono fare senza violare il divieto di tortura
previsto nelle leggi americane. Si tratta, in sostanza, delle tecniche finora
segrete che l'amministrazione Bush consentiva nella lotta al terrorismo. Si va
da piccole violenze psicologiche come schiaffi assestati con una tecnica
particolare a rinchiudere una persona in una cassa insieme con insetti che si
sa che il prigioniero teme, fino al waterboarding, una tecnica di annegamento
simulato che viene interrotta e ripresa continuamente. Da tenere presente che
l'attuale ministro della giustizia di Barack Obama, Eric H. Holder, ritiene
almeno l'annegamento simulato sia comunque una vera e propria tortura, e dunque
sia illegale, come dimostra il fatto che alcuni prigionieri giapponesi furono
condannati dopo la seconda guerra mondiale per aver usato questa tecnica sui
prigionieri. Il presidente Obama ha cancellato tutto questo con un colpo di
spugna, ma ha anche dovuto pagare un prezzo, assolvendo gli agenti che
eseguivano ordini del precedente presidente. Anche decidere per la
pubblicazione dei documenti top secret non è stata cosa facile, per la
comprensibile opposizione dei servizi segreti. Lo stesso nuovo direttore della
Central Intelligence Agency, Leon Panetta, ha tentato di opporsi con
l'argomento, non del tutto infondato, che rivelare documenti di questa
segretezza potrebbe costituire un precedente pericoloso per la tenuta di futuri
segreti.(17 aprile 2009)
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
M.O./
"Writer" Gerusalemme scrivono lettera su muro separazione di Apcom
Sarà lunga
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Usa/ Consulente
governo:Ponderata decisione Obama su memo tortura di Apcom Il presidente si è
consultato con diversi funzionari -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Il presidente
degli Stati Uniti Barack Obama ha impiegato almeno un mese prima di decidere di
pubblicare i memo che il suo predecessore George W. Bush ha utilizzato per
giustificare l'adozione della tortura negli interrogatori dei sospetti di
terrorismo. E' quanto ha detto David Axelrod, consulente senior della Casa
Bianca. Obama "ha pensato molto alla questione, e si è consultato
ampiamente perchè c'erano due principi in ballo - ha detto Axelrod, stando a
quanto riportato dal sito Politico.com - Uno è stato rappresentato dalla
'santa' esigenza di tenere segrete le operazioni...tenendo fede alle persone che
le hanno eseguite e considerando l'impatto sulla sicurezza nazionale. L'altro è
stato il bisogno di assicurare il rispetto verso la trasparenza". Il
consulente ha precisato che Obama si è consultato di conseguenza con diversi
funzionari del dipartimento della Giustizia e della Cia, parlando anche con il
numero uno del National Intelligence e con i membri del dipartimento della
Sicurezza Interna. Obama si è reso conto di conseguenza di essere sul punto di
prendere "una grave decisione", e per questo ha impiegato
"quattro settimane circa". Axelrod ha risposto così alle critiche che
sono arrivate da un ex funzionario del governo Bush, che ha definito la
decisione di diffondere i documenti scottanti "incredibile". Una
decisione, ha poi aggiunto, "che provoca un grande danno alla nostra
sicurezza nazionale, in quanto assicura che (tali tecniche) non saranno mai più
utilizzate".
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ram (Cisgiordania),
17 apr. (Ap) - "Miei cari fratelli palestinesi": è solo l'inizio di
una lettera che coprirà