CENACOLO DEI COGITANTI |
Cherie Blair guida la
class action contro Royal Bank
of Scotland
( da "Stampa, La" del
17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «Ho deciso di accettare l'incarico
per le perdite record inflitte sui fondi pensione delle autorità locali e su
altre istituzioni del paese che avevano investito nella RBS» ha spiegato Cherie
Blair, conosciuta finora soprattutto per il suo lavoro da avvocato nel settore
dei diritti umani e del lavoro.
Esce "Uno dei
tanti" di Edgarda Ferri Sabato presentazione
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: finito in cella e sotto tortura in
via Tasso: storia mai raccontata, che Edgarda Ferri
ha incontrato, preso, dipanato, narrato nel suo ultimo libro, edito da
Mondadori. Titolo disarmante: "Uno dei tanti", nelle librerie proprio
da oggi. Questa opera si collega a un altro lavoro della Ferri
narratrice-storica della modernità: "L'alba che aspettavamo"
Pioggia di emendamenti sul
testamento biologico ( da "Corriere.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la Dichiarazione universale dei
diritti umani, i vari patti internazionali in materia di diritti civili ma
anche economici, la necessità di accelerare il processo legislativo in materia
di cure palliative, il software utilizzato per il registro nazionale dei
testamenti biologici, 2572 emendamenti tra soppressivi, migliorativi e
aggiuntivi di cui un 20%
sabato i curdi festeggiano
il capodanno ( da "Tirreno,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani e della solidarietà
tra i popoli, tutto in una prospettiva di integrazione certamente lodevole e
non scontata viste le difficoltà di sempre e di questo momento in particolare.
L'iniziativa promossa dal circolo culturale Kurdistan, dalla Tavola della Pace
e della Cooperazione, dall'Istituzione Centro Nord Sud e con il patrocinio del
Comune di Pontedera e del Comune di
seduta all'aquila
( da "Centro, Il" del
17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Infine il Consiglio dovrà procedere
alle seguenti nomine di propri rappresentanti nel Comitato per la pace ed i
diritti umani; nel Comitato tecnico consultivo per la cooperazione e lo
sviluppo; nel Comitato «Premio Silone»; nel Consiglio Regionale degli Abruzzesi
nel Mondo (Cram); nel Forum regionale per la
sicurezza urbana.
cd contraffatti:
senegalese arrestato ad alà
( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: rispondere del reato di violazione
dei diritti d'autore. Nella sua automobile, perquisita dai militari dell'Arma
nel corso del controllo, sono infatti stati rinvenuti 601 fra compact disc
musicali e dvd, tutti illecitamente riprodotti. Numerosi cd erano persino
muniti del marchio contraffatto della Siae, fatto che ha aggravato la già grave
violazione della normativa sul diritto d'
Razzismo, sfida della Ue:
Si cambi o lasciamo ( da "Arena,
L'" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: una violazione dei diritti umani,
un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di apartheid». Parole che
hanno spinto Stati Uniti e Canada ad astenersi dalla partecipazione alla
conferenza, seguita poi dall'Italia che ha trascinato anche Danimarca, Estonia,
Polonia, Germania e la stessa Olanda che ha messo mano alla bozza.
oggi donne alla radio
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: nonché collaboratrice a livello
ministeriale ed europeo per progetti sull'imprenditoria femminile, la
dottoressa Vendrame spiegherà il ruolo del
consigliere di parità. Oltre a ciò entrerà nel merito di cosa fare e a chi
rivolgersi in caso di violazione dei diritti sul lavoro, mobbing e altre forme
di discriminazione.
razzismo, l'unione europea
trova un fronte comune ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In particolare non erano piaciuti i
riferimenti ad Israele e alla politica che Gerusalemme conduce nei territori
palestinesi, definita nel testo originario «una violazione dei diritti umani
internazionali, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di
apartheid».
Rumore è tortura
Proprietaria pub in carcere ( da "Tempo,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: stampa SPAGNA Rumore è tortura
Proprietaria pub in carcere BARCELLONA Troppo rumore è tortura: chi non lo ha
pensato almeno una volta? Ora però il concetto in Spagna è diventato
giurisprudenza grazie a una corte di Barcellona, che ha condannato a 5 anni e
mezzo di carcere per eccesso di rumore notturno la proprietaria di un locale
del centro storico.
lo sviluppo sostenibile in
mostra ( da "Tirreno,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: in coerenza con i diritti umani,
valorizzando le azioni della gente comune. All'inaugurazione interverranno, per
il Comune di Livorno l'assessore alle Attività Educative Carla Roncaglia e l'Assessore all'Ambiente Maria Pia Lessi, e il
vicedirettore generale dell'Istituto Buddista Italiano Soka
Gakkai Andrea Bottai.
L'Ue: la nostra bozza o
boicotteremo il forum ( da "Manifesto,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Vi si legge che la politica
israeliana nei territori palestinesi occupati rappresenta una «una violazione
dei diritti umani, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di
apartheid». E ancora che le politiche israeliane costituiscono «una seria
minaccia per la pace e la sicurezza internazionale e violano i principi
fondamentali del diritto internazionale umanitario».
Un mercato più umano Il
futuro oltre la crisi ( da "Giorno,
Il (Lecco)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani, della difesa
ambientale e dell'autodeterminazione dei popoli, si discuterà come pensare ad
un modello economico che lavori per la crescita sociale mettendo al primo posto
la difesa dei più deboli. Un momento insomma per discutere del futuro perché la
crisi c'è, va superata ma bisogna anche imparare da quanto è successo per
cercare di non ripetere gli stessi errori
LIVORNO OGGI alle 17.30 ai
Bottini dell'Olio di Livorno... ( da "Nazione,
La (Livorno)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: in coerenza con i diritti umani,
valorizzando le azioni della gente comune. Si tratta di un progetto itinerante
nato dopo che, il 20 dicembre
È giallo il continente
nero L'Africa diventa made in Cina
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani e la giustizia e
pagano senza batter ciglio ciò che si deve a chi governa. In Angola la mazzetta
si chiama «gazosa». Il Camerun è in cima alla lista
dei Paesi più corrotti del mondo. E gli africani sono diventati gli alleati più
fedeli di Pechino, pronti a respingere nei consessi internazionali ogni dossier
di critiche occidentali a Pechino in materia di diritti umani.
Nasce in Umbria la sezione
dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo. Lo ha ...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e quindi la tutela europea dei
diritti umani, campeggia nel cuore dell'Umbria, e nel cuore dell'Umbria c'è
Perugia». Il filo da cui è partita l'idea di costituire la sezione umbra
dell'Unione forense per i diritti umani ha cominciato a dipanarsi sette anni
fa, da quando, cioè, il Comune, su iniziativa dell'allora assessore ai Servizi
Sociali Wladimiro Boccali,
ANCHE se non prevedibile con
certezza, è certo auspicabile che la visita europea di Obama i...
( da "Messaggero, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Basti pensare alla promozione e
tutela dei diritti umani, alla meno iniqua distribuzione delle risorse
energetiche ed alimentari tra le popolazioni di tutti i continenti, alle misure
di contrasto degli effetti sociali e morali della crisi economica mondiale,
quali la disoccupazione, la migrazione di Paese in Paese con ostacolate
integrazioni, lo sfaldamento delle famiglie,
È MOLTO difficile che la
Conferenza delle Nazioni Unite sui diritti umani, che si riunisce ...
( da "Messaggero, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: NOLFO È MOLTO difficile che la
Conferenza delle Nazioni Unite sui diritti umani, che si riunisce in questi
giorni per la seconda volta, dopo il fallimento del
Padre Samir
e il rapporto con l'Islam ( da "Corriere
del Veneto" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dei diritti umani e della libertà
religiosa. «Samir – spiega Filippi – per via della
propria esperienza personale ha fatto una sintesi della cultura araba ed
occidentale e quindi ha una visione chiara di entrambi i punti di vista: senza
fare barricate o falso buonismo racconta le ragioni delle due parti».
nostro servizio BRUXELLES
- L'Unione Europea potrebbe ritirarsi in blocco dai...
( da "Messaggero, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Nel testo contestato si critica la
politica di Israele nei territori palestinesi, giudicata «in violazione dei
diritti umani internazionali, un crimine contro l'umanità e una forma
contemporanea di apartheid». Nella bozza si esprime inoltre «profonda
preoccupazione per le discriminazioni razziali compiute da Israele contro i
palestinesi e i cittadini siriani nel Golan occupato».
Squadra Ue visita
Washington ( da "Riformista,
Il" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: In un rapporto della Croce Rossa
Internazionale rimasto fin qui segreto, i metodi di interrogatorio utilizzati
nelle prigioni della Cia - i cosiddetti "black sites" - vengono definiti «atti di tortura». Il
documento costituisce il più dettagliato ed autorevole atto d'accusa fin qui
pubblicato contro l'informale sistema carcerario della Cia. 17/03/2009
Durban, svolta Ue
Boicottaggio se non cambia il testo
( da "Riformista, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il documento definisce la politica
israeliana nei territori palestinesi «una violazione dei diritti umani
internazionali, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di
apartheid». Inoltre la bozza chiede leggi più dure contro la «diffamazione
religiosa», un punto che secondo la Farnesina «di fatto mira ad introdurre
nuovi limiti alla libertà di espressione».
PARLAMENTO EUROPEO:
PROGRESSI DI CROAZIA, TURCHIA E FYROM VERSO
L'ADESIONE ( da "marketpress.info"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: stesura di una nuova costituzione
civile imperniata sulla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali,
associando al processo i partiti politici e la società civile, nonché le
minoranze etniche e religiose. Sollecita poi i leader dei partiti politici ad
adoperarsi «seriamente» per avviare un dialogo e a concordare un piano per le
riforme finalizzato a modernizzare il paese,
Due austriaci per parlare
della tortura ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: La performance e le immagini ci
parlano di tortura (Superenhanced). Nel nostro
immaginario collettivo la tortura è qualcosa di lontano, che spesso seppelliamo
nella memoria medievale; i due giovani austriaci ci riportano alla realtà, non
soltanto a quella vicina della Seconda guerra mondiale, quando è stata
ampiamente utilizzata, ma alla realtà odierna;
Lavoro, istruzione e
salute I diritti umani al cinema ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: istruzione e salute I diritti umani
al cinema LA RASSEGNA ALL'AUDITORIUM «STENSEN» I DIRITTI UMANI arrivano sul
grande schermo grazie ad Amnesty international
ospitata dall'Auditorium Stensen. Cinque appuntamenti
cinematografici tutti a ingresso gratuito e tutti di giovedì alle 21 per cinque
diritti umani: lavoro, istruzione,
Il plauso di Elie Wiesel: <No al dialogo con l'odio>
( da "Corriere della Sera"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: allora alto commissario delle
Nazioni Unite per i Diritti umani Mary Robinson fecero di tutto per
dissuadermi», racconta l'80enne scrittore e attivista, «nonostante il mio
rapporto personale con entrambi rifiutai, perché ritenni di non poter dialogare
con l'odio. L'odio ferma sempre il dialogo e a Durban ce n'era così tanto da
impaurirmi.
Militante nella difesa dei
diritti umani, è stata rapita il 23 febbraio 2002 in Colombia dalle ...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 17-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 7 Militante nella difesa dei
diritti umani, è stata rapita il 23 febbraio
PERUGIA CON LA VOLONTA' di
sensibilizzare la società c... ( da "Nazione,
La (Umbria)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Unione forense per la tutela dei
diritti dell'uomo. Ad annunciarlo ieri la coordinatrice, l'avvocato Antonietta
Confalonieri (a destra nella foto) che ha presentato il convegno «Tutela
europea dei diritti umani» che si svolgerà giovedì prossimo nella Sala dei
Notari. «Saranno trattati ha spiegato l'avvocato Confalonieri i temi della
libertà di comunicazione,
Macigno sugli anni di Bush
<La Cia ha usato la tortura>
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: 18 Macigno sugli anni di Bush «La
Cia ha usato la tortura» IL RAPPORTO DELLA CROCE ROSSA WASHINGTON LA PAROLA che
l'amministrazione Bush non ha mai voluto associare alla propria lotta al
terrorismo, «tortura», è stata messa nero su bianco dalla Croce rossa
internazionale in un rapporto finora segreto.
Oggi corteo-fiaccolata di medici
contro le norme sui clandestini ( da "Giorno,
Il (Milano)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I dati Asl confermano che già ora,
per paura di essere espulsi, i migranti si recano molto meno negli ospedali.
Così aumenta la possibilità che le patologie infettive non vengano curate, con
grave violazione dei diritti umani ed enormi rischi per tutti».
Nei panni di avvocato
Cherie Blair all'attacco Porta in tribunale i banchieri della crisi
( da "Giornale.it, Il"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Porta in tribunale i banchieri
della crisi di Redazione Da paladina dei diritti umani e dei lavoratori a
fustigatrice dei banchieri inglesi. Cherie Booth -
come si fa chiamare la moglie dell'ex premier Tony Blair quando svolge attività
di avvocato, tra i più quotati d'Inghilterra - si mette contro i potenti della
City e lancia l'ennesima stoccata all'odiato premier Gordon Brown.
Crucea Rosie: CIA a tinut 100 suspecti in inchisori secrete, inclusiv din Romania ( da "Romania
Libera" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: constituie tortura, o dezvaluire
care prin definitie ar constitui o incalcare a Conventiilor de la
Geneva asupra tratamentului
prizonierilor de razboi. Potrivit unor fragmente
publicate din raport, care a fost furnizat in 2007 unor oficiali de rang inalt de la Casa Alba, CICR a precizat
ca modul in care 14 prizonieri "cu valoare ridicata"
OGGI A POTENZA PROIEZIONE
"L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO"
( da "Basilicanet.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: il cinema dei diritti umani. Nel
ridotto del Teatro "F. Stabile" di Potenza questa sera, alle 21.00,
sarà proiettato il film L'orchestra di Piazza Vittorio, di Agostino Ferrente. Genere Documentario musicale, colore 93 minuti. -
Produzione Italia
Non-profit, Sodalitas 'inciucia' con
Coca-Cola ( da "Affari
Italiani (Online)" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: multinazionali più boicottate da
attivisti ed organizzazioni per i diritti umani di tutto il mondo. Poi abbiamo Unilever, una compagnia anglo-olandese proprietaria di
molti tra i marchi più diffusi nel campo dell'alimentazione, bevande, prodotti
per l'igiene e per la casa, che, nel corso degli anni, si è distinta
negativamente riguardo al rispetto dei diritti dei lavoratori e sindacali,
GUANTANAMO: SPAGNA, ITALIA
E PORTOGALLO DISPOSTI AD ACCOGLIERE 60 DETENUTI OBAMA CERCA DI
BLOCCARE I BONUS AIG GOLPE IN MADAGASCAR TREGUA IN PAKISTAN - CACCIATO DALLA
GRAN BRE ( da "Dagospia.com"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Tortura, il Foreign
Office ammette di non aver mai protestato presso il governo pachistano dopo le
accuse di maltrattamenti a presunti terroristi di nazionalità britannica. THE
INDEPENDENT - "Cacciato dalla Gran Bretagna, assassinato nel Darfur": Adam Osman Mohammed, rimpatriato dalle autorità britanniche che
non gli avevano concesso l'
Europarlamento/ Una guida
per evitare uso sessista delle...
( da "Virgilio Notizie"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il termine 'diritti dell'uomo' è
invece un caso a parte: secondo gli estensori delle linee guida, "la
locuzione può essere sostituita da 'diritti umani'", ma non quando si
citano le denominazioni ufficiali della 'Corte europea dei diritti dell'uomo' e
della 'Convenzione europa dei diritti dell'uomo'.
Mapu Terra Una storia in difesa dell'appartenenza
( da "Villaggio Globale.it"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ambito della difesa dei diritti
umani, della difesa dell'ambiente, dello sviluppo rurale e non solo. In linea
con questa filosofia l'appuntamento fissato per il prossimo 26 marzo a Monza
con Mapu Terra, presso il Teatro Binario7. La piéce porterà in scena la storia di una coppia di origine mapuche che espropriata dal gruppo Benetton rivendica con
forza i propri diritti.
Le piantagioni non sono
foreste ( da "Villaggio
Globale.it" del
17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: violazione di diritti umani,
ambientali e sociali, soprattutto ai danni delle donne, il deterioramento della
diversità culturale, la diffusione della violenza, la perdita di biodiversità.
Friends of the Earth
International e Global Forest Coalition
hanno richiesto alla Fao di fermare la promozione delle piantagioni e attivarsi
invece per fermare la distruzione e il degrado delle foreste.
La Betancourtvuole
il divorzioil marito dice no
( da "Sicilia, La" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: «tortura», è stata messa nero su
bianco dalla Croce Rossa Internazionale in un rapporto finora segreto. Secondo
l'organizzazione che ha il compito di far rispettare la Convenzione di Ginevra
sui prigionieri di guerra, gli Stati Uniti negli anni scorsi hanno praticato
metodi di tortura nelle prigioni segrete della Cia.
LUISA SPINA SAN GIORGIO A
CREMANO. COLORI IN EVOLUZIONE E DISEGNI CHE RIPRENDONO TEMI SOCIALI SUL...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: la giornata mondiale sui diritti
umani (tenutasi il 10 dicembre) ed abbiamo voluto raffigurare il diritto dei
bambini al gioco e dei giovani alla libertà di parola, quel cerotto in realtà è
un invito a strapparlo». Proprio su quella stessa strada, inoltre, è stato
realizzato un centro polifunzionale per le attività giovanili ed è anche da
questo che gli artisti hanno preso spunto;
Correndo correndo verso New York
( da "Italia Sera" del
17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: correre sul posto per cinquanta
minuti può essere una vera e propria tortura soprattutto per le stoiche
interpreti di Marathon una pièce
di Edoardo Erba già proposta nella versione maschile alcuni anni fa. Messo in
scena con essenzialità da Imogen Kusch,
lo spettacolo presenta il rapporto tra due amiche in preparazione per la
maratona di New York che scivolando attraverso salite,
Il Camerun aspetta un
messaggio di speranza ( da "Famiglia
Cristiana" del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: spesso a voce alta delle violazioni
dei diritti umani e delle ingiustizie nel Paese, confrontandosi con il Governo
e denunciando gli abusi del potere. Spero allora che dal Papa venga un
messaggio forte e che migliori la percezione della Chiesa cattolica da parte
della popolazione, visto che negli ultimi tempi alcuni arcivescovi appena
nominati non sono stati accettati con facilità.
Esercitazione Ita-Minex '09
( da "Cittàdellaspezia.com"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: una comunità internazionale
determinata ad intervenire rapidamente e con efficacia, in un contesto locale
di crisi, per ristabilire il rispetto dello stato di diritto della popolazione
e la salvaguardia dei diritti umani e del libero commercio marittimo.
Consiglio d'Europa/
Quattro candidati per la segreteria
( da "Virgilio Notizie"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: l'organizzazione paneuropea di
Strasburgo che si occupa di diritti umani e non ha nulla a che vedere con
l'Unione europea. Lo riferisce un comunicato, spiegando che il nuovo segretario
generale verrà eletto dalla prossima sessione dell'Assemblea parlamentare del
Consiglio d'Europa (Apce), prevista dal 22 al 26
giugno.
EuroPA - Dalla telemedicina all'assistenza di fine vita.
Riflettori sulla salute e il sociale
( da "Sestopotere.com"
del 17-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: immigrazione, con la tutela dei
diritti umani e la lotta alla tratta, l?edilizia sanitaria, la giustizia
minorile e i premi per i migliori progetti di innovazione nei servizi sociali e
per la comunicazione sociale. La salute e il benessere dei cittadini sono in
primo piano a EuroP.
( da "Stampa, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
LA MOGLIE DELL'EX
PREMIER Cherie Blair guida la class action contro Royal
Bank of Scotland Sarà
l'avvocato più famoso del Regno Unito, Cherie Booth
in Blair, la moglie dell'ex premier Tony, a condurre la class action contro la Royal Bank of
Scotland (Rbs) intentata da due fondi pensioni
statali del North Yorkshire e di Merseyside.
L'ingaggio potrebbe mettere in imbarazzo il governo laburista, nel mirino delle
polemiche per non aver vigilato a sufficienza sulla governance
dell'istituto finanziario travolto dal collasso economico. «Ho
deciso di accettare l'incarico per le perdite record inflitte sui fondi
pensione delle autorità locali e su altre istituzioni del paese che avevano
investito nella RBS» ha spiegato Cherie Blair, conosciuta finora soprattutto
per il suo lavoro da avvocato nel settore dei diritti umani e del lavoro.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Esce "Uno dei
tanti" di Edgarda Ferri Sabato presentazione
Transita dalla storia più o meno remota in una vicenda umana, minuta e
travolgente. Dai personaggi maiuscoli del passato all'appena diciottenne
Orlando Orlandi Posti, morto ammazzato alle Fosse Ardeatine.
Un ragazzo patriota romano, partigiano sempre di corsa, innamorato, finito in cella e sotto tortura in via Tasso: storia mai
raccontata, che Edgarda Ferri ha incontrato, preso,
dipanato, narrato nel suo ultimo libro, edito da Mondadori. Titolo disarmante:
"Uno dei tanti", nelle librerie proprio da oggi. Questa opera si
collega a un altro lavoro della Ferri narratrice-storica della modernità:
"L'alba che aspettavamo" (2005) che ricostruisce la
Liberazione di Milano. Il libro sarà presentato dall'autrice nella chiesa di
Santa Maria della Vittoria, sabato alle 17. Con lei lo scrittore Frediano Sessi e il giornalista Stefano Scansani.
Letture di Francesca Campogalliani e Diego Fusari. Venerdì, invece, "Uno dei tanti" sarà
presentato da Edgarda Ferri a Roma, in prima
nazionale, nell'aula consiliare della Provincia, insieme al presidente Nicola Zingaretti, agli storici Sandro Portelli e Umberto Gentiloni, a Camillo Brezzi,
preside della facoltà di storia dell'Università di Arezzo e vicepresidente
dell'Archivio della Memoria di Pieve Santo Stefano, dove la scrittrice ha
consultato i diari del protagonista della storia.
( da "Corriere.it"
del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Scaduto il termine
per la presentazione Pioggia di emendamenti sul testamento biologico Sono oltre
2500 solo quelli firmati dai radicali, di cui il 20% suggerito via Web, mentre
il Pd ne ha presentati 173 Renato Schifani visita la Casa dei Risvegli,
struttura pubblica della Regione Emilia-Romagna per i pazienti cerebrolesi
(Ansa) ROMA - Alle ore 15, ora di scadenza per la presentazione degli
emendamenti sul testamento biologico totale. il totale aveva superato il numero
di 2500, di cui il 20% suggerito via web, presentati dai senatori Radicali. Lo
hanno reso noto i senatori Radicali nel gruppo del Pd Donatella Poretti e Marco Perduca: «La
delegazione Radicale, a cui si è aggiunta la senatrice Chiaromonte
come firmataria di buona parte dei documenti depositati, ha presentato: due
pregiudiziali di costituzionalità; una richiesta di sospensiva; cinque ordini
del giorno che richiamano, tra le altre cose, la
Dichiarazione universale dei diritti umani, i vari patti internazionali in materia di diritti civili ma
anche economici, la necessità di accelerare il processo legislativo in materia
di cure palliative, il software utilizzato per il registro nazionale dei
testamenti biologici, 2572 emendamenti tra soppressivi, migliorativi e
aggiuntivi di cui un 20% provenienti dalla campagna via internet
dell'ostruzionismo partecipativo portata avanti assieme all'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica». 173 QUELLI
DEL PD - Sono invece 173 gli emendamenti complessivi messi a punto dal gruppo e
dai singoli senatori del Pd sul ddl Calabrò. Si
tratta di 75 emendamenti del gruppo (a firma anche della senatrice radicale
Donatella Poretti); 82 presentati da singoli
senatori;
( da "Tirreno, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 9 - Empoli
Sabato i curdi festeggiano il capodanno PONTEDERA. Sabato 21 marzo è il primo
giorno di primavera. Ma sarà anche una giornata molto importante per una delle
comunità di migranti che vivono nel nostro territorio. Sarà infatti festeggiato
il Newroz, una festività popolare kurda
che segna il capodanno. La festa ha assunto nel tempo una forte valenza di
riscatto di un popolo che ha subito e subisce forti privazioni di libertà e
diritti in Siria, Turchia e Iran. A Pontedera, la comunità kurdo-turca,
in collegamento con le altre comunità presenti nei comuni della zona, in
Toscana e in altre regioni, sta organizzando, proprio per sabato 21 marzo a
partire dalle ore 17 presso la palestra dell'Istituto tecnico commerciale
"Enrico Fermi" nel villaggio scolastico di Pontedera, una grande
festa con la volontà di condividerla anche con tanti cittadini italiani.
Un'occasione di festa e di incontro ispirata ai valori della pace, dei diritti umani
e della solidarietà tra i popoli, tutto in una prospettiva di integrazione
certamente lodevole e non scontata viste le difficoltà di sempre e di questo
momento in particolare. L'iniziativa promossa dal circolo culturale Kurdistan,
dalla Tavola della Pace e della Cooperazione, dall'Istituzione Centro Nord Sud
e con il patrocinio del Comune di Pontedera e del Comune di Ponsacco. Musiche, teatro, cinema, balli e cena kurda: un'iniziativa festosa e allo stesso tempo incentrata
sui valori, a tutti noi cari, della pace, dei diritti e della libertà.
«Invitiamo a partecipare tutti i concittadini pontederese - è l'appello che
lanciano gli organizzatori e gli stessi protagonisti della festa, alla città -
e a promuovere, la conoscenza di questo importate evento che aiuta a compiere
passi sul terreno della convivenza».
( da "Centro, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
In agenda alcune
nomine in comitati Seduta all'Aquila L'AQUILA. Il Consiglio regionale è stato
convocato per oggi all'Aquila, alle 10, nella nuova aula consiliare. All'ordine
del giorno alcune interpellanze su stabilizzazione degli ex Lsu
della Val Vibrata e d'Abruzzo, sulla crisi polo
industriale di Bussi, sul contributo all'Istituto Zooprofilattico
Sperimentale dell'Abruzzo e Molise, sul porto di Ortona, diga foranea e dragaggio.
Inoltre si discuterà del progetto di legge n. 10/2009 sui principi generali in
materia di riordino degli Enti regionali. Infine il
Consiglio dovrà procedere alle seguenti nomine di propri rappresentanti nel
Comitato per la pace ed i diritti umani; nel Comitato tecnico consultivo per la cooperazione e lo
sviluppo; nel Comitato «Premio Silone»; nel Consiglio Regionale degli Abruzzesi
nel Mondo (Cram); nel Forum regionale per la
sicurezza urbana.
( da "Nuova Sardegna, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 34 - Sassari
Cd contraffatti: senegalese arrestato ad Alà ALA' DEI
SARDI. Un giovane senegalese trovato in possesso di una grande quantità di cd
musicali contraffatti è stato arrestato nel pomeriggio di domenica dai
carabinieri della compagnia di Ozieri impegnati in
una normale operazione di controllo stradale. S.S., trentunenne, dovrà ora rispondere del reato di violazione dei diritti d'autore. Nella sua automobile, perquisita dai militari
dell'Arma nel corso del controllo, sono infatti stati rinvenuti 601 fra compact
disc musicali e dvd, tutti illecitamente riprodotti. Numerosi cd erano persino
muniti del marchio contraffatto della Siae, fatto che ha aggravato la già grave
violazione della normativa sul diritto d'autore. Tutto il materiale
trovato in possesso del giovane senegalese è stato sottoposto a sequestro da
parte dei militari dell'Arma. L'uomo, arrestato e condotto nelle camere di
sicurezza della caserma dei Carabinieri di Ozieri, è
ora tenuto sotto custodia a disposizione dell'autorità giudiziaria. (b.m.)
( da "Arena, L'" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 NAZIONALE Pagina 6 BRUXELLES-NAZIONI UNITE. Pronta una nuova bozza
proposta dall'Olanda. Frattini: «L'Italia ha smosso le acque» Razzismo, sfida
della Ue: «Si cambi o lasciamo» BRUXELLES Fronte comune dell'Unione Europea per
modificare la prima bozza sul razzismo. Sospinta anche dall'Italia che «ha
smosso le torbide acque del negoziato», come ha dichiarato un soddisfatto
ministro degli esteri Franco Frattini, Bruxelles si è unita per chiedere
sostanziali rettifiche al documento della conferenza Onu «Durban II»,
minacciando il ritiro dell'intera comunità dei 27 Stati qualora la richiesta
non venisse accolta. La posizione espressa dall'Italia, che aveva deciso di
abbandonare i lavori preparatori della conferenza per alcuni frasi antisemite
contenute nella bozza, è stata di fatto condivisa dagli altri paesi al punto
che Karol Schwarzenberg, ministro degli esteri della
Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno della Ue, ha ufficialmente
spiegato le intenzioni dell'Unione se non ci saranno variazioni alla bozza. A
Ginevra la Ue presenterà un nuovo testo lungo una ventina di paragrafi
(snellito rispetto ai 250 attualmente in discussione), messo a punto
dall'Olanda, nel quale vengono cancellati precisi riferimenti a Israele e alla
politica che Tel Aviv porta avanti nei territori palestinesi, definita «una violazione dei diritti umani, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di apartheid». Parole che hanno
spinto Stati Uniti e Canada ad astenersi dalla partecipazione alla conferenza,
seguita poi dall'Italia che ha trascinato anche Danimarca, Estonia, Polonia,
Germania e la stessa Olanda che ha messo mano alla bozza. «Se non
passerà il nuovo testo niente conferenza, questa è la red
line», ha detto il ministro degli esteri Frattini. Non è ancora chiaro se i
paesi abbandoneranno il tavolo di Ginevra o se invece diranno di no, «certo è
che nessuno», ha aggiunto il ministro italiano, «ha detto sì al testo
attualmente in esame». Nella mattinata di ieri il titolare della Farnesina
sembrava pessimista sulla riuscita del negoziato all'interno della Ue,
evidenziando le difficoltà per trovare una posizione comune tra i paesi
dell'Unione. «Spero si esca allo scoperto», si era augurato. Le manovre
diplomatiche sono riuscite ad ottenere il risultato inseguito. A Bruxelles la
bozza olandese ha prevalso sul testo presentato da Belgio, Egitto, Russia e
Norvegia «che non ha soddisfatto la maggioranza dei colleghi Ue», ha rivelato
il ministro che sulla riuscita dell'operazione diplomatica in vista della
conferenza Onu non si sbilancia. «Non siamo né sicuri né ottimisti su quello
che succederà a Ginevra», ha aggiunto, non nascondendo comunque la
soddisfazione per la bozza olandese, «radicalmente nuova ed alternativa, molto
sintetica e rispettosa delle finalità generali della conferenza sulla lotta al
razzismo e all'intolleranza. Un documento che non menziona temi antirazzisti e
antisemiti, e non contiene limitazioni alla libertà di espressione».
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 6 - Gorizia
Oggi donne alla radio Si parlerà di lotta alle discriminazioni sessuali e
promozione della parità di genere nella penultima puntata di "Donne a
Nordest", in onda oggi, martedì 17 marzo, alle 14.30 circa, su Rai Radio
Uno per il Friuli Venezia Giulia. Ospite degli ideatori e conduttori della
trasmissione, i giornalisti Tullio Durigon e
Margherita Reguitti, sarà Maria Grazia Vendrame, consigliera di parità delle Regione. Esperta di
politiche del lavoro e di pari opportunità, nonché
collaboratrice a livello ministeriale ed europeo per progetti
sull'imprenditoria femminile, la dottoressa Vendrame
spiegherà il ruolo del consigliere di parità. Oltre a ciò entrerà nel merito di
cosa fare e a chi rivolgersi in caso di violazione dei diritti sul lavoro, mobbing e altre
forme di discriminazione.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
BRUXELLES Razzismo,
l'Unione europea trova un fronte comune BRUXELLES. L'Unione europea presenterà
a Ginevra un nuovo testo, messo a punto dall'Olanda, per la conferenza dell'Onu
Durban II. L'ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini, rilevando
che questa iniziativa potrebbe modificare la posizione italiana che aveva
deciso di abbandonare i lavori preparatori della conferenza per alcune frasi
«antisemite» contenute nella bozza. In particolare non
erano piaciuti i riferimenti ad Israele e alla politica che Gerusalemme conduce
nei territori palestinesi, definita nel testo originario «una violazione dei diritti umani internazionali, un crimine contro l'umanità e una forma contemporanea di apartheid».
( da "Tempo, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
stampa
SPAGNA Rumore è tortura Proprietaria pub in carcere BARCELLONA Troppo rumore è
tortura: chi non lo ha pensato almeno una volta? Ora però il concetto in Spagna
è diventato giurisprudenza grazie a una corte di Barcellona, che ha condannato
a 5 anni e mezzo di carcere per eccesso di rumore notturno la proprietaria di
un locale del centro storico. Per la mano pesante mostrata verso l'imputata, e anche perchè per la prima volta l'eccesso di decibel è stato
caratterizzato come reato penale, in quanto fonte di «lesioni» ai vicini. A
farne le spese la proprietaria del «Pub Donegal» nel
cuore di Barcellona.
( da "Tirreno, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ai Bottini dell'Olio
Lo sviluppo sostenibile in mostra LIVORNO. Oggi alle ore 17.30 ai Bottini
dell'Olio sarà inaugurata la mostra documentaria e fotografica "I Semi di
Cambiamento. La Carta della Terra e il potenziale umano". Promossa dal Comune
e dalla Provincia di Livorno insieme all'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e alla Segreteria
Internazionale della Carta della Terra (www.earthcharter.org), la mostra è tesa
a sensibilizzare i visitatori al tema dello sviluppo sostenibile, in coerenza con i diritti umani, valorizzando le azioni della gente comune. All'inaugurazione
interverranno, per il Comune di Livorno l'assessore alle Attività Educative
Carla Roncaglia e l'Assessore all'Ambiente Maria Pia
Lessi, e il vicedirettore generale dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Andrea Bottai.
La mostra sarà aperta fino al 26 marzo. Le scolaresche interessate a
partecipare a "I Semi di Cambiamento. La Carta della Terra e il potenziale
umano" possono prenotare la visita telefonando dalle 9 alle 13 ai seguenti
numeri: 0586/251935 - 0586/251939.
( da "Manifesto, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
DURBAN II Bruxelles
in soccorso di Tel Aviv L'Ue: la nostra bozza o boicotteremo il forum
Michelangelo Cocco Una nuova bozza, per mettere fuori gioco quella tacciata di
«antisemitismo» dal ministro degli esteri Franco Frattini. E un aut aut: o come base di discussione per «Durban II» verrà
adottato il nostro testo, o l'Unione europea si ritirerà in blocco dalla
conferenza delle Nazioni Unite sul razzismo in programma a Ginevra dal 20 al 24
aprile prossimi. È stato il capo della diplomazia italiana - che già il 5 marzo
scorso aveva, prematuramente, annunciato i forfait di Olanda, Francia, Belgio e
Danimarca - a dettare ieri pomeriggio alle agenzie di stampa la linea
dell'Europa. Da Bruxelles, a margine della riunione dei ministri degli esteri del
Vecchio continente, Frattini ha spiegato che «i colleghi Ue hanno concordato su
quel testo, e se diverrà il testo negoziale della conferenza, l'Italia sarà
pronta a rientrare» nei preparativi dell'incontro. Il capo della Farnesina ha
aggiunto di non essere «né sicuro né ottimista», ma si è detto soddisfatto che
«il gesto dell'Italia è quello che più ha smosso le torbide acque del
negoziato». Frattini ha sottolineato che, oltre all'Italia, alcuni paesi come
la Danimarca, l'Olanda, l'Estonia, la Polonia e la Germania hanno detto che se
non passerà il nuovo testo come base negoziale, «si ritireranno prima della
conferenza di Ginevra. Per loro è questa la red line
europea». L'uscita di scena dei 27, dopo quella già annunciata di Israele,
Stati Uniti, Canada e Italia, decreterebbe il fallimento dell'appuntamento, che
da forum internazionale verrebbe di fatto degradato a consesso per i soli paesi
«del sud del mondo». Messa a punto dall'Aja, la nuova
bozza - riferiscono fonti diplomatiche da Bruxelles - si articola in una
ventina di paragrafi invece dei 250 di quello contestata e non contiene le
pesanti critiche espresse nei confronti delle politiche dello Stato ebraico e
della colonizzazione dei territori palestinesi occupati da Tel Aviv dal
( da "Giorno, Il (Lecco)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
ECONOMIA E
ASSOCIAZIONI pag. 9 Un mercato più umano Il futuro oltre la crisi CASATENOVO
SERATA ALL'AUDITORIUM CASATENOVO LA CRISI ECONOMICA: come affrontarla per
costruire un futuro con valori diversi da quelli che l'hanno prodotta. Alle
20.45 di questa sera, nel primo degli appuntamenti degli «incontri di pace»
organizzati dal Comune all'auditorium di via Parini, Andrea Di Stefano,
direttore della rivista «Valori» interverrà all'incontro dal tema: «I soldi
(non) possono tutto; dialoghi possibili tra pace ed economia». In sintesi, nel
dibattito col direttore del mensile di economia sociale e finanza etica, ci si
chiederà che cosa, dalla crisi, può nascere di migliore e più vantaggioso per
tutti. CHE COSA, oguno di noi può fare ripensando ad
un'economia per l'uomo e l'intera comunità. Insomma teoria e pratica per
cercare di capire cosa scegliere e come utilizzare le moltissime informazioni
con cui siamo costantemente aggrediti ogni giorno. SE È CHIARO per molti che
l'idea neoliberista del consumo e del mercato fine a se stesso e del profitto,
non si sia certo preoccupata dei diritti umani, della difesa ambientale e
dell'autodeterminazione dei popoli, si discuterà come pensare ad un modello
economico che lavori per la crescita sociale mettendo al primo posto la difesa
dei più deboli. Un momento insomma per discutere del futuro perché la crisi
c'è, va superata ma bisogna anche imparare da quanto è successo per cercare di
non ripetere gli stessi errori S.P.
( da "Nazione, La (Livorno)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
AGENDA LIVORNO pag.
5 LIVORNO OGGI alle 17.30 ai Bottini dell'Olio di Livorno... LIVORNO OGGI alle
17.30 ai Bottini dell'Olio di Livorno sarà inaugurata la mostra documentaria e
fotografica «I Semi di Cambiamento. La Carta della Terra e il potenziale
umano». Promossa dal Comune e dalla Provincia di Livorno, insieme all'Istituto
buddista italiano Soka Gakkai
e alla Segreteria Internazionale della Carta della Terra
(www.earthcharter.org), la mostra vuole sensibilizzare i visitatori al tema
dello sviluppo sostenibile, in coerenza con i diritti umani, valorizzando le azioni della
gente comune. Si tratta di un progetto itinerante nato dopo che, il 20 dicembre
( da "Eco di Bergamo, L'" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
È giallo il
continente nero L'Africa diventa made in Cina -->
Capitali e manodopera di Pechino per le infrastrutture pubbliche Espansionismo
senza democrazia. Da oggi il Papa in Camerun e Angola Martedì 17 Marzo 2009
GENERALI, pagina 7 e-mail print nostro servizio
Alberto Bobbio Città del VaticanoIl continente nero
stempera il suo colore verso il giallo e la Cina sfida in Africa l'Europa e gli
Stati Uniti con una nuova strategia imperiale neocolonialista. Lo vedrà anche
Benedetto XVI che oggi arriva in Camerun e venerdì si trasferisce in Angola,
Paesi neri che diventano gialli. In Camerun Pechino ha risanato la rete idrica,
costruito ospedali, stadi e ha portato la coltivazione dell'artemisia annua,
pianta medicinale poco costosa dalla quale si ricavano i nuovi farmaci
antimalaria, made in Cina e si porta a casa
tonnellate di legname. Dall'Angola prende la via della Cina oltre la metà del
greggio locale e le imprese cinesi stanno costruendo porti, aeroporti, strade,
ferrovie nel Paese che sta diventando uno dei primi protagonisti
dell'espansionismo cinese in Africa, dopo il Sudan. È la «sinizzazione»
dell'Africa, globalizzazione di conquista non più in nome della vecchia
«amicizia dei popoli», ma del capitalismo moderno e autoritario di chi ha in
tasca le chiavi dell'economia mondiale ed è affamato di energia e materie
prime. Pechino cominciò con lo Zambia nel 1976 e non ha più mollato. Oggi è
partner commerciale al primo posto per 49 Stati africani, con scambi economici
cresciuti l'anno scorso del 45 per cento, raggiungendo quasi 110 miliardi di
dollari, cioè dieci volte di più dal Duemila, il doppio, per esempio, di quelli
francesi. Gli Stati democratici precari del continente nero sono affascinati
dalla sveltezza economica cinese e dal loro silenzio. I cinesi non fanno mai
domande sui diritti umani e la giustizia e pagano senza batter ciglio ciò che si deve a
chi governa. In Angola la mazzetta si chiama «gazosa».
Il Camerun è in cima alla lista dei Paesi più corrotti del mondo. E gli
africani sono diventati gli alleati più fedeli di Pechino, pronti a respingere
nei consessi internazionali ogni dossier di critiche occidentali a Pechino in
materia di diritti umani.
L'ultima volta è accaduto a febbraio all'Onu. In Angola è andata così. Nel 2002
il Paese aveva finalmente messo fine alla guerra civile con un bisogno
drammatico di aiuti. Gli Usa volevano più trasparenza da Luanda e qualche
impegno contro la corruzione. Arrivò Pechino che, senza far domande, ripianò il
debito estero angolano. Ha troppa fame l'economia cinese e le domande in questa
materia non le sono abituali, mentre l'Africa trabocca di ricchezze. Pechino
non ha remore, né una missione da compiere, se non quella di nutrire il suo turbocapitalismo autoritario. Nessuno ha chiesto agli
africani se va bene così. Sicuramente piace ai nuovi ricchi del continente,
alle élite politico-militari al potere. Pechino esporta tecnologia, costruisce
infrastrutture, riempie di armi i governi africani. Il kalashinkov
cinese è l'arma più venduta. C'è un milione di cinesi in Africa. Portano tutto
da casa, non si preoccupano neppure della manodopera locale. Nel libro del
corrispondente di «Le Monde» per l'Africa, Serge
Michel, e dell'inviato del settimanale svizzero «L'Hebdo»,
Michel Beuret, «Cinafrica»,
appena uscito in Italia per «Il Saggiatore», si racconta di un cartello visto
sulla strada che da Douala porta a Yaoundé in Camerun mostrato da un africano
senza lavoro che si faceva pubblicità con uno slogan neppure tanto ironico:
«Più bravo dell'uomo cinese». I cinesi traferiscono
in Africa kow-how, ingegneri, tecnici e manodopera
non qualificata. Secondo diverse fonti, sarebbero cinesi deportati, galeotti e
oppositori politici, gente che dà fastidio in Cina, ridotta ai lavori forzati.
Vivono in campi di concentramento, ammassati in tendopoli, lavorano 12 ore al
giorno, al servizio del capitalismo senza pietà. In Zambia si dice siano
ventimila. La pena di solito è ridotta della metà, ma con un vincolo di
riscatto: non tornare mai più in patria e diventare cittadini africani. La Cina
aggredisce le economie più interessanti e ricche di materia prime. Metà
dell'impegno è dedicato al Sudan, ricco di petrolio e poi all'Angola per lo
stesso motivo. Luanda ha tutte le caratteristiche per diventare una potenza
continentale, motore dello sviluppo dell'Africa sub-sahariana. Con l'aiuto
della Cina naturalmente. Dopo l'Arabia Saudita è il secondo esportatore di
petrolio verso Pechino. Ma i proventi del petrolio finiscono nelle tasche di
poche famiglie legate al potere dell'inossidabile Dos
Santos e degli alti gradi dell'esercito. Intanto solo il 30 per cento della
popolazione ha accesso all'energia elettrica, un adulto su due non ha un lavoro
stabile, il 65 per cento degli angolani è analfabeta. Poi c'è il paradosso di
un Paese che galleggia su un mare di petrolio, ma importa benzina, gpl e altri
derivati del greggio, perché l'unica raffineria di Luanda, una società mista
dove i cinesi stanno in posizione predominante, ha una capacità di
trasformazione molto limitata. Cina e Stati Uniti, l'altro acquirente del
petrolio angolano, l'oro nero preferiscono raffinarlo a casa. L'Angola si avvia
a diventare anche uno dei più importanti snodi telematici dell'Africa australe.
Ospita uno dei terminali di Sat 3, il cavo a fibre
ottiche che unisce Spagna e Portogallo al Sudafrica e poi prosegue per l'Asia,
il continente del Dragone che tiene al guinzaglio l'Africa e la sua possibile
democrazia. 17/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 Chiudi Nasce in Umbria la sezione dell'Unione forense per la tutela dei
diritti dell'uomo. Lo ha annunciato la coordinatrice, l'avvocato Antonietta
Confalonieri presentando il convegno "Tutela europea dei diritti umani" che si svolgerà dopodomani nella Sala dei
Notari. Saranno trattati anche i temi della libertà della comunicazione, in
particolare dei suoi limiti, e quello legato ai detenuti al cosiddetto "41
bis", il carcere duro per il quale ci sono sezioni anche nei penitenziari
umbri. Lo scopo della sezione umbra dell'Unione è quello di «diffondere tra gli
iscritti all'ordine forense e tra gli operatori giuridici, la conoscenza delle
norme interne e di carattere internazionale riguardanti la tutela dei diritti
dell'uomo, e di promuovere l'osservanza concreta ed effettiva in sede
giurisdizionale, amministrativa e legislativa». «Il significato del convegno -
ha spiegato l'avvocato Confalonieri, che ha fondato la sezione insieme alla
collega Alessandra Donatelli Castaldo - è leggibile
anche nel logo, coniato per l'occasione, dove l'Europa, e
quindi la tutela europea dei diritti umani, campeggia nel cuore dell'Umbria, e nel cuore dell'Umbria c'è
Perugia». Il filo da cui è partita l'idea di costituire la sezione umbra
dell'Unione forense per i diritti umani ha cominciato a dipanarsi sette anni fa, da quando, cioè, il
Comune, su iniziativa dell'allora assessore ai Servizi Sociali Wladimiro Boccali, (che ieri ha tenuto a battesimo
la nuova associazione), si costituisce parte civile (per i danni all'immagine
subiti) nei processi che ledono i diritti umani, come
la violenza sulle donne, lo sfruttamento della prostituzione e la tratta delle
donne. «In questo periodo sono stati liquidati come risarcimento circa 300 mila
euro alla vittime di violenza, e 50 mila al Comune. Le vittime di queste
violenze godono del patrocinio legale gratuito». Membri della segreteria
scientifica dell'Unione sono anche Massimo Ricciarelli, giudice e la
professoressa Carla Pansini.
( da "Messaggero, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 Chiudi di FRANCESCO PAOLO CASAVOLA ANCHE se non prevedibile con certezza,
è certo auspicabile che la visita europea di Obama includa un incontro con
Benedetto XVI. Chiesa cattolica e Stati Uniti d'America sono entità più
interessate di ogni altra ad una comprensione corretta e realistica dei
processi di globalizzazione, per condurli, nei limiti del possibile, verso gli
esiti più favorevoli alle buone sorti della vita umana sul pianeta. Il tema
della pace internazionale, su cui la Chiesa da sempre tiene una posizione
univoca e incondizionata, per soluzioni diplomatiche e mai belliche di
qualsiasi controversia tra Stati, sembra sollecitare la nuova amministrazione
americana ad un approccio ben diverso da quello tenuto nella precedente
strategia di politica estera del presidente Bush, all'insegna delle opzioni
militari. Ma non sarebbe il solo punto di convergenza nel giudizio dei fatti e
dei modi e dei mezzi per intervenire su di essi. Basti
pensare alla promozione e tutela dei diritti umani, alla meno iniqua distribuzione delle risorse energetiche ed
alimentari tra le popolazioni di tutti i continenti, alle misure di contrasto
degli effetti sociali e morali della crisi economica mondiale, quali la
disoccupazione, la migrazione di Paese in Paese con ostacolate integrazioni, lo
sfaldamento delle famiglie, l'abbandono degli anziani, l'incertezza del
destino dei giovani, l'allettamento di mercimoni e guadagni illeciti, la
perdita di valori etici e politici da parte delle classi dirigenti. Obama ha
dentro la sua memoria il film della lunga emancipazione dei negri d'America, il
Papa non può dimenticare neppure per un attimo la sua missione di difensore
degli ultimi della terra. Quali uomini più alleati di questi due dinanzi
all'orizzonte che ci sta davanti? Eppure, l'avere Obama restituito libertà e
finanziamenti alla ricerca scientifica sulle cellule staminali ha già sollevato
obiezioni e preoccupazioni nell'opinione pubblica dei cattolici americani e in
Vaticano. Occorre subito dire che i problemi bioetici verranno alla ribalta dei
processi di globalizzazione più di quanto non sia apparso sinora. Non foss'altro perché la biologia è la stessa per l'intero
genere umano e le vicende della vita e della morte, della salute e della
malattia, per la loro universalità non possono essere governate da legislatori
nazionali, ciascuno a suo modo. Ecco la necessità di coltivare occasioni e
luoghi di incontro e di accordo tra protagonisti della politica, della scienza,
delle religioni, in grado di superare tradizioni e culture di singole nazioni,
perché si chiariscano sui grandi temi della bioetica le ragioni che ci dividono
e quelle che ci uniscono. I processi di globalizzazione svelano il disegno di
una loro provvidenziale storicità proprio perché accentuano degli esseri umani la loro universale natura e vocazione. Lo stato
attuale del dibattito bioetico non deve rischiare di chiudersi nei confini di
conoscenze, di ideologie, di interessi particolari, o di scelte politiche
interne ad elettorati nazionali. Giova guardare quel cielo che tutti ci copre,
quanti abitiamo la terra, e trovare le risposte, per una unitaria vita del
corpo e dello spirito umano, alle tante domande che oggi ci angosciano. E
allora, anche per questo, quali migliori, responsabili e concludenti dialoganti,
di Obama e Benedetto XVI?
( da "Messaggero, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 Chiudi di ENNIO DI NOLFO È
MOLTO difficile che la Conferenza delle Nazioni Unite sui diritti umani, che si riunisce in questi giorni
per la seconda volta, dopo il fallimento del
( da "Corriere del Veneto" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere del Veneto
- VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2009-03-17 num:
- pag: 9 categoria: REDAZIONALE L'incontro Padre Samir
e il rapporto con l'Islam VERONA — Il dialogo difficile, ma possibile, tra
Occidente e Islam. Sarà al centro di una conferenza, giovedì, tenuta da padre Samir Khalil Samir,
gesuita di origini egiziane, tra i massimi studiosi della cultura e della
religione islamica. Tanto da essere nominato da Papa Benedetto XVI proprio
consulente in materia. L'incontro, dal titolo «Islam e Occidente, convivenza (im)possibile» si terrà alle 20.45, nell'auditorium della
fondazione Toniolo. A moderare la serata, il
giornalista Stefano Filippi, che intervisterà padre Samir
sul rapporto tra le due culture, anche riguardo alle questioni della laicità,
dell'immigrazione, dei diritti umani e della libertà
religiosa. «Samir – spiega Filippi – per via della
propria esperienza personale ha fatto una sintesi della cultura araba ed
occidentale e quindi ha una visione chiara di entrambi i punti di vista: senza
fare barricate o falso buonismo racconta le ragioni delle due parti». L'evento,
patrocinato dal Comune, è stato organizzato dai centri culturali Guareschi e
Nicolò Stenone. F.M.
( da "Messaggero, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 Chiudi nostro servizio BRUXELLES - L'Unione Europea potrebbe ritirarsi in
blocco dai negoziati in corso a Ginevra per la conferenza Onu sul razzismo se
non sarà modificato il testo attualmente sul tavolo, in linea con le proposte
che i Ventisette invieranno nella città svizzera. Lo ha detto il ministro degli
Esteri ceco Karel Schwarzenberg, presidente di turno
dell'Unione Europea, a margine del Consiglio affari generali e relazioni
esterne a Bruxelles. «Probabilmente - ha detto in riferimento a un testo
olandese alternativo a quello attuale, su cui i Ventisette si sono trovati
d'accordo - invieremo ora le proposte dell'Unione Europea». Schwarzenberg
ha avvertito che, «se la conferenza sarà in conformità con ciò, resteremo,
altrimenti vi sono appelli molto fermi a ritirarci». Tra i paesi che lo hanno
chiesto figura la Germania, che si è appellata al ritiro dell'Ue se non saranno
modificati questi documenti. L'Italia per parte sua si è già ritirata per
protesta per il testo attuale, considerato antisemita e aggressivo. In effetti,
ha detto anche il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter
Steinmeier, gli ultimi sviluppi «suggeriscono che non
si tratta semplicemente di razzismo, ma la conferenza potrebbe essere deviata
per assumere prese di posizioni parziali sul conflitto in Medio Oriente o per
condannare posizioni europee o americane sul mondo arabo-musulmano». Per
questo, ha detto ancora Steinmeier, «chiederò che
rinunciamo a partecipare a questa conferenza se nelle prossime ore o nei
prossimi giorni non arriveremo a una modifica sostanziale di questi documenti».
I Ventisette hanno trovato l'accordo su un testo redatto dall'Olanda,
alternativo a quello contestato. Frattini ha definito il testo olandese
«radicalmente nuovo e alternativo, molto sintetico (20-25 paragrafi),
rispettoso delle finalità generali della conferenza sulla lotta al razzismo e
all'intolleranza, che non menziona temi antirazzisti e antisemiti e non
contiene limitazioni alle libertà di espressione». L'Unione europea lo
presenterà ora ai negoziatori di Ginevra: «Se sarà accolto, l'Italia potrà
riconsiderare la sua decisione di non partecipare», ha detto Frattini. Se non
sarà accolto, «l'Italia, come molti altri paesi Ue non parteciperà, come hanno
detto anche Danimarca, Olanda, Estonia, Polonia e Germania». Altri invece
«parteciperanno per votare no a Ginevra, altri ancora hanno detto di esitare
tra una posizione e l'altra», ha aggiunto Frattini, citando l'esempio di Cipro.
Il titolare della Farnesina ha espresso molta soddisfazione per il dibattito
politico svolto in Consiglio (al quale non ha partecipato il ministro francese
Bernard Kouchner, partito in anticipo, che aveva criticato la posizione
italiana). Nel testo contestato si critica la politica di
Israele nei territori palestinesi, giudicata «in violazione dei diritti umani internazionali, un crimine contro
l'umanità e una forma
contemporanea di apartheid». Nella bozza si esprime inoltre «profonda
preoccupazione per le discriminazioni razziali compiute da Israele contro i
palestinesi e i cittadini siriani nel Golan occupato». Israele inoltre
viene accusato di «tortura, blocco economico, gravi restrizioni di movimento e
chiusura arbitraria dei territori» e viene inoltre definito «una minaccia per
la pace internazionale e la sicurezza». Commenta il ministro degli Esteri
francese, Bernard Kouchner: «È necessario che gli europei continuino a lavorare
insieme per il successo di questo importante convegno contro il razzismo,
l'Unione europea deve avere un grosso peso nei negoziati in corso». Se ne
riparlerà, dunque, lunedì prossimo: all'ordine del giorno del Consiglio dei
ministri degli Esteri della Ue a Bruxelles ci sarà anche la conferenza Onu sul
razzismo.
( da "Riformista, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Guantanamo Squadra
Ue visita Washington Guidata dal vice presidente della Commissione Europea
Jacques Barrot, è arrivata ieri a Washington una
delegazione Ue che ha l'ingrato compito di discutere il dossier Guantanamo. Del
precoce entusiasmo con il quale gli europei si erano offerti di dare una mano
ad Obama per chiudere la prigione non vi è quasi più traccia. Del resto - come
notava ieri il New York Times - l'amministrazione
statunitense è stata fin qui parca di informazioni. Gli europei non sanno chi
devono "ospitare" né con quale status. E tanto i recenti casi di
cronaca su reduci di Guantanamo ri-convertiti al jihadismo
quanto le difficoltà incontrate dal team di Obama nel dare un seguito all'annunciata
chiusura alimentano la diffidenza degli alleati. L'inizio della delicata
trattativa transatlantica è coinciso ieri con le ennesime rivelazioni - stampa
(Washington Post ) sulla poco ortodossa gestione americana dei prigionieri
della guerra al terrore. In un rapporto della Croce Rossa
Internazionale rimasto fin qui segreto, i metodi di interrogatorio utilizzati
nelle prigioni della Cia - i cosiddetti "black sites" - vengono definiti «atti di tortura». Il
documento costituisce il più dettagliato ed autorevole atto d'accusa fin qui
pubblicato contro l'informale sistema carcerario della Cia. 17/03/2009
( da "Riformista, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
conferenza sul
razzismo l'europa finalmente trova una voce unica
Durban, svolta Ue Boicottaggio se non cambia il testo Apripista. Quella
italiana sembrava un'indignazione isolata, una fragile sponda all'annunciata
defezione di Israele e Stati Uniti. Ieri i ministri degli Esteri dei Ventisette
si sono scoperti compatti contro la bozza, trovando il consenso su un documento
olandese. Se l'Onu non cambia, a Ginevra il ritiro sarà continentale. E
Frattini esulta. di Anna Momigliano C'è la massa critica, per una volta
l'Unione europea parla con un'unica voce. E minaccia di boicottare "Durban
2", la conferenza antirazzista delle Nazioni Unite che si terrà a fine
aprile a Ginevra, a meno che non sia modificato il testo del documento
preparatorio. Che, nonostante il proposito ufficiale di «combattere il razzismo
e la xenofobia», è stato giudicato da più parti sbilanciato e anti-israeliano.
Per questo Canada, Stati Uniti e Israele avevano annunciato la propria
intenzione di non partecipare. Al loro boicottaggio poi si era unito quello
italiano, annunciato dieci giorni fa dal ministro degli Esteri Franco Frattini.
Che poi, in un'intervista rilasciata al Riformista, aveva constatato con
rammarico la mancanza di una presa di posizione univoca da parte dell'Unione
europea. «Ancora una volta, purtroppo, su Durban l'Europa non c'è». E ancora:
«Ho preso una decisione forte che sono pronto a ritirare se l'Europa rispetterà
quei principi che ho voluto garantire.» Ebbene, adesso su Durban l'Europa c'è.
Lo ha annunciato ieri Karel Shwarzenberg, il capo
della diplomazia della Repubblica ceca, che ricopre la presidenza di turno: «In
molti hanno espresso profondo scetticismo sulla direzione che ha preso la
preparazione della conferenza» e di conseguenza, se le cose non cambieranno,
«ci sarà un forte movimento per ritirarsi», ha dichiarato Shwarzenberg
al termine del Consiglio Esteri. «Era quello che volevamo», è stato il commento
soddisfatto della Farnesina. Oltre all'Italia, anche Olanda e Germania sono
stati tra i sostenitori principali della fermezza sul caso Durban. Più che il
boicottaggio, l'obiettivo dell'Unione europea resta assicurarsi che la
conferenza Onu si concentri davvero sul problema del razzismo, anziché
trasformarsi in una tirata unilaterale contro Israele, come già avvenuto nella
conferenza svoltasi nel
( da "marketpress.info"
del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 17 Marzo
2009 PARLAMENTO EUROPEO: PROGRESSI DI CROAZIA,
TURCHIA E FYROM VERSO L´ADESIONE Strasburgo, 17 marzo 2009 - Il Parlamento è
fiducioso che i negoziati d´adesione con la Croazia possano concludersi nel
2009, purché si intensifichi la lotta alla criminalità organizzata e alla
corruzione. L´aula ha respinto degli emendamenti sulla restituzione dei beni
agli esuli italiani e sulla responsabilità per le foibe. Preoccupato per la
polarizzazione della società e il rallentamento delle riforme in Turchia, la
esorta a portare avanti il processo, specie sulla libertà di espressione, di
stampa e di culto. Croazia: possibile concludere i negoziati nel 2009 -
Approvando una risoluzione con 548 voti favorevoli, 40 contrari e 34
astensioni, il Parlamento si congratula con la Croazia «per i buoni risultati
raggiunti nel 2008 con l?adozione della pertinente legislazione e l?attuazione
delle riforme necessarie per qualificarsi per l?adesione all?Ue».
Si dice inoltre «fiducioso» che si possa raggiungere l?obiettivo di «concludere
i negoziati nel 2009», a condizione che il governo della Croazia intensifichi i
suoi sforzi volti ad affrontare, in particolare, alcune delle questioni più
delicate connesse al processo di adesione, tra cui la lotta alla criminalità
organizzata e alla corruzione e ottemperi ai criteri di riferimento fissati in
questi settori, e purché il Consiglio sia in grado e disposto ad avviare tutti
i capitoli di negoziato senza ulteriori indugi. Nel sottolineare inoltre
l´esigenza di proseguire la riforma della pubblica amministrazione il
Parlamento rileva anche l?importanza di fornire agli investitori stranieri
certezza giuridica e uguaglianza dinanzi alla legge. In tale contesto esorta le
autorità croate ad affrontare con urgenza i casi in sospeso concernenti la
restituzione delle proprietà. Ma l´Aula non ha accolto l´emendamento presentato
da Roberta Angelilli (Uen, It) e Cristiana Muscardini (Uen, It) volto a precisare che
ciò comprende anche «i numerosi casi di restituzione di proprietà portati
avanti da cittadini stranieri». Con 43 voti favorevoli, 565 contrari e 9
astensioni ha anche respinto un emendamento delle stesse deputate in cui era
espressa preoccupazione «per il perdurare della legge sulla
"denazionalizzazione" che vieta la restituzione dei beni espropriati
ai cittadini non croati» e si chiedeva di risolvere il problema della
restituzione dei beni e/o di garantire un adeguato risarcimento per quelli non
restituibili «agli esuli italiani o di origine italiana espulsi dal governo
iugoslavo a partire dal 1947». In proposito, un altro emendamento bocciato
precisava che «ben 1. 411 beni appartenenti a italiani e situati in territorio
croato dell´ex zona B di Trieste «sono attualmente disponibili e liberi da
vincoli e potrebbero essere immediatamente restituiti ai legittimi
proprietari». A questo proposito, l´Aula ha inoltre respinto - con 35 voti
favorevoli, 570 contrari e 12 astensioni - un altro emendamento delle due
deputate italiane che, «al fine di instaurare un vero spirito di pacificazione
e riconciliazione tra i popoli europei dopo gli orrori del passato», chiedeva
alla Croazia, come «condizione fondamentale» per la sua piena adesione all´Ue,
«l´ammissione di ogni responsabilità politica, morale e materiale per il
massacro di diverse migliaia di italiani attraverso una capillare pulizia
etnica perpetrata dalle milizie comuniste dell´ex regime iugoslavo». Il
Parlamento ritiene poi necessario compiere sforzi ancora più incisivi nel
settore giudiziario, anche per garantire che i crimini di guerra siano trattati
conformemente a norme comuni, a prescindere dall´origine etnica. Invita inoltre
il governo croato a intensificare i propri sforzi per mettere immediatamente a
disposizione i documenti militari relativi al caso Gotovina,
prendendo atto che il paese ha accolto la maggior parte delle richieste di
assistenza del Tribunale penale internazionale per la ex Iugoslavia. Pur
ritenendo «soddisfacente» la libertà di stampa in Croazia, il Parlamento
richiama l?attenzione sui recenti casi di intimidazione e addirittura di
uccisione di giornalisti che investigavano su casi di corruzione e di
criminalità organizzata. Si compiace inoltre per l?adozione da parte del
governo di un piano d´azione volto all´attuazione del diritto costituzionale
sulle minoranze nazionali e per l´aumento dei finanziamenti. Per quanto
riguarda i criteri economici, il Parlamento ritiene incoraggiante «l?aumento dell?occupazione e la crescita economica sostenuta registrata
dalla Croazia», ma sottolinea l?esigenza di affrontare i crescenti disavanzi
della bilancia commerciale e dei conti correnti, nonché l?indebitamento estero.
Si compiace inoltre dei progressi compiuti nel processo di privatizzazione in
corso e, accogliendo con favore l?adozione di un piano d?azione per
l?attuazione del protocollo di Kyoto, invita le autorità a prendere tutte le
misure del caso per ridurre di fatto le emissioni industriali. Infine,
sottolineando che le questioni bilaterali (la controversia frontaliera con la
Slovenia) «non dovrebbero costituire un ostacolo ai progressi dei negoziati di
adesione», sollecita il governo croato e i governi dei paesi vicini a risolvere
velocemente tutte le questioni in sospeso, deferendo la questione a una corte
internazionale. Turchia: proseguire le riforme - In una risoluzione adottata
con 528 voti favorevoli, 52 contrari e 43 astensioni, il Parlamento ricorda che
l´apertura dei negoziati di adesione con la Turchia, nel 2005, «costituisce il
punto di partenza di un processo di lunga durata e senza limiti di tempo».
Osservando poi che a piena osservanza di tutti i criteri di Copenaghen e la
capacità di integrazione all´Unione «rimangono la base per l´adesione
all´Unione europea», esprime preoccupazione per il continuo rallentamento del
processo di riforma registrato in Turchia per il terzo anno consecutivo. Esorta
quindi il governo del paese «a dare prova della propria volontà politica di
portare avanti il processo di riforma». Il Parlamento deplora che gli sforzi
inizialmente intrapresi per riformare in profondità la costituzione «siano
sfociati in una polemica sulla questione del velo e abbiano accentuato la
polarizzazione della società». Invita quindi il governo turco a riprendere la stesura di una nuova costituzione civile imperniata sulla tutela
dei diritti umani e delle
libertà fondamentali, associando al processo i partiti politici e la società
civile, nonché le minoranze etniche e religiose. Sollecita poi i leader dei
partiti politici ad adoperarsi «seriamente» per avviare un dialogo e a
concordare un piano per le riforme finalizzato a modernizzare il paese,
«creando una società democratica, pluralista, secolare e prospera, basata sullo
Stato di diritto». Esprimendo preoccupazione per le cause di interdizione di
due partiti parlamentari avviate nel 2008, il Parlamento deplora che in Turchia
la libertà di espressione e la libertà di stampa «non siano ancora pienamente
tutelate» e, in proposito, sottolinea «la frequente censura di siti web o le
pressioni e i processi ai danni di giornalisti critici». Ritenendo inoltre
«insufficiente» la modifica dell´articolo 301 del codice penale adottata
nell´aprile 2008, «in quanto chi esprime le proprie opinioni non violente
continua a essere perseguito», ribadisce la necessità di abrogare tale articolo
e di riformare in modo sostanziale il codice penale e altre leggi invocate per
limitare arbitrariamente l´espressione di opinioni non violente. Il Parlamento
ribadisce la necessità di sviluppare un quadro giuridico affinché tutte le
comunità religiose possano operare senza indebite restrizioni, in particolare
per quanto riguarda l´istruzione religiosa e la costruzione di luoghi di culto.
Reiterando l´invito a riaprire immediatamente il seminario greco-ortodosso di Halki e a utilizzare in pubblico il titolo ecclesiastico di
Patriarca ecumenico, si rammarica del previsto esproprio del monastero siro-ortodosso di S. Gabriele di Tur
Abdin e dei procedimenti giudiziari nei confronti dei
suoi rappresentanti ed esorta il governo turco ad affrontare quanto prima i
problemi degli aleviti nonché a rendere facoltativi i
corsi di religione gestiti dallo Stato. Pur compiacendosi della valutazione
della Commissione secondo cui il quadro giuridico volto a tutelare i diritti
della donna e a garantire l´uguaglianza di genere «è sostanzialmente definito»,
il Parlamento ribadisce il suo appello al governo turco affinché prenda
ulteriori misure concrete per responsabilizzare le donne nella sfera politica,
economica e sociale. Accoglie con favore la creazione di una commissione per le
pari opportunità nel Parlamento turco, ma esprime preoccupazione per l´aumento
dei cosiddetti "delitti d´onore" ed esorta le autorità turche e la
società civile a intensificare i loro sforzi per prevenire tali delitti, la
violenza domestica e i matrimoni forzati. Il Parlamento deplora inoltre che non
si siano compiuti progressi nell´instaurare una piena vigilanza civile e
sistematica sull´esercito e nel rafforzare il controllo parlamentare sulla
politica militare e di difesa. Sottolineando inoltre l´impellente necessità di
intraprendere ulteriori sforzi sistematici per migliorare l´imparzialità e la
professionalità della magistratura, esorta il governo turco a intraprendere
ulteriori sforzi per eliminare la tortura e i maltrattamenti, tanto all´interno
quanto all´esterno dei luoghi di detenzione ufficiali e «di porre fine alla
cultura dell´impunità». Deplora poi che il governo turco non abbia presentato
alcuna strategia di ampio respiro contro la corruzione. Riguardo alle questioni
economiche e sociali, il Parlamento si compiace della valutazione della
Commissione secondo cui la Turchia è un´economia di mercato funzionante. Allo
stesso tempo deplora che molti degli impegni assunti dalla Turchia nel quadro
dell´Unione doganale Ce-turchia non vengano
rispettati. Si compiace, invece, dell´adozione della legge sulla previdenza
sociale e l´assicurazione malattia generale e valuta inoltre positivamente il
pacchetto sull´occupazione adottato nel maggio 2008 allo scopo di promuovere le
opportunità lavorative per le donne, i giovani e le persone disabili. Ma,
deplorando che non siano stati compiuti progressi sulla modifica della
legislazione sui diritti dei sindacati, invita il parlamento turco ad adottare
una nuova legge sulle organizzazioni sindacali. Il Parlamento prende atto dei
progressi compiuti nel settore dei flussi migratori e dell´asilo, ma deplora
però che dal dicembre 2006 la Turchia non abbia ripreso i negoziati con la
Commissione relativi alla conclusione di un accordo in materia di riammissione,
«la cui firma rappresenta una condizione per la stipula di un accordo in
materia di agevolazioni per i visti». Condannando le violenze perpetrate dal Pkk e da altri gruppi terroristici nel territorio turco, il
Parlamento esorta il governo turco ad avviare, in via prioritaria,
un´iniziativa politica che favorisca una soluzione duratura della questione
curda. Nell´esprimere poi preoccupazione per le continue manifestazioni di
ostilità e violenza nei confronti delle minoranze, esorta il governo turco ad
attivarsi contro le organizzazioni e i gruppi che fomentano l´ostilità nei loro
confronti e a tutelare tutti coloro che sono minacciati e temono per la propria
vita. Accogliendo con favore la visita in Armenia del presidente Gül, il Parlamento esorta il governo turco a riaprire la
frontiera con l´Armenia e a ripristinare piene relazioni economiche e politiche
con tale paese. Ribadisce poi il proprio appello ai due governi affinché
avviino un processo di riconciliazione «che tenga conto sia del presente sia
del passato e che consenta una discussione franca e aperta sugli eventi
trascorsi». Esprime inoltre apprezzamento per l´impegno dimostrato dai governi
turco e greco nel migliorare le relazioni bilaterali. Deplorando che il governo
turco non abbia ancora applicato integralmente l´accordo di associazione Ce-turchia e il protocollo aggiuntivo, sottolinea poi la
necessità di pervenire a una soluzione globale della questione cipriota basata
sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e sui principi
basilari dell´Ue. Appoggia quindi i negoziati diretti in corso a Cipro tra i
leader delle due comunità e «invita la Turchia a favorire un clima adatto alle
trattative ritirando le forze turche e consentendo ai due leader di negoziare
liberamente il futuro del loro paese». Infine, riguardo alla cooperazione su
questioni internazionali e globali, il Parlamento apprezza il contributo
apportato dalla Turchia alla ricerca di soluzioni per molte regioni in crisi in
tutto il mondo, in particolare in Medio Oriente e nel Caucaso meridionale e per
quanto riguarda le relazioni tra Afghanistan e Pakistan. Si compiace inoltre
del costante contributo apportato dalla Turchia alla politica estera e di
sicurezza comune dell´Ue e alle operazioni della Nato, ma chiede al governo
turco di firmare e sottoporre a ratifica lo Statuto del Tribunale penale
internazionale, «accrescendo così il contributo e l´impegno della Turchia al
sistema multilaterale globale». Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia (Fyrom): aprire i negoziati entro l´anno - Approvando una
risoluzione con 478 voti favorevoli, 92 contrari e 42 astensioni, il Parlamento
esprime apprezzamento per il fatto che i partiti di governo e l´opposizione
dell´ex Repubblica iugoslava di Macedonia uniscano i loro sforzi al fine di
adempiere ai criteri per l´appartenenza all´Ue e di aderire quanto più
rapidamente possibile all´Unione. Ribadisce inoltre il pieno supporto alla
prospettiva europea del paese e di tutti i paesi dei Balcani occidentali, «che
è essenziale per la stabilità, la riconciliazione e il futuro pacifico della
regione». Il Parlamento deplora tuttavia che, a tre anni dal conferimento dello
status di candidato, i negoziati di adesione non siano stati ancora avviati,
«creando una situazione insostenibile che demotiva il paese e rischia di
destabilizzare la regione». Ritiene quindi auspicabile «porre fine a questa
situazione eccezionale» ed esorta ad accelerare il processo di adesione
prendendo entro l´anno una decisione sull´apertura dei negoziati. Ribadisce poi
l´importanza di cercare di risolvere le questioni pendenti con i paesi
confinanti pervenendo, tra l´altro, a una soluzione negoziata e reciprocamente
accettabile sulla questione del nome. In proposito, approva gli sforzi profusi
del mediatore delle Nazioni Unite per pervenire quanto prima a un accordo
definitivo tra l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia e la Grecia sulla base
della sua proposta del 6 ottobre 2008. Avverte che, se non si raggiungerà
rapidamente un accordo tra i due Stati, «il processo di adesione all´Ue .
Potrebbe subire uno stallo a lungo termine». . <<BACK
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
MOSTRA/1. ALLA
GALLERIA DI FABIO PARIS Due austriaci per parlare
della tortura Fabio Paris, con la galleria che porta
il suo nome, continua, con attenzione, a portare in città le nuove tecnologie
applicate all'arte. Lo spazio è limitato, ma la tensione verso il nuovo è
notevole. Un sodalizio austriaco, costituito da due giovani padri con due
giovanissime bimbette, si è formato da alcuni anni; propone performances,
che vengono documentate con video e/o con fotografie: Ubermorgen.com è il nome
del gruppo. La performance e le immagini ci parlano di
tortura (Superenhanced). Nel nostro immaginario
collettivo la tortura è qualcosa di lontano, che spesso seppelliamo nella
memoria medievale; i due giovani austriaci ci riportano alla realtà, non
soltanto a quella vicina della Seconda guerra mondiale, quando è stata
ampiamente utilizzata, ma alla realtà odierna; ci ricordano che esiste,
è praticata, e forse assai più di quanto pensiamo, da quella psicologica che si
consuma contro i bambini-soldato di tante parti del mondo, a quella reale di
Stati che difendono, come sempre è accaduto, con la violenza, un potere
ingiusto. La tensione emotiva e linguistica che si crea nelle performances del sodalizio nasce anche dal contrasto tra i
gesti di affetto dei due padri verso le due figlie, che si trasformano in forma
di aggressione; un gioco, per i bimbi, e un messaggio per chi guarda. Dietro il
sorriso scopriamo la maschera, dietro il gesto lieve di due padri premurosi,
avvertiamo la possibile minaccia; gli stessi colori, i vestitini d'attualità,
tutto sembra trasportarci in una realtà im-possibile; e proprio per questo,
ancora più sottilmente inquietante. Una mostra per riportarci - ogni tanto è
necessario - ai valori della nostra civiltà; anche contro le idee collettive
sull'arte, letta sovente in molte sue espressioni attuali come disimpegno ed
evasione. Anche dietro i bei colori sgargianti degli abiti e delle fotografie,
dietro le forme pulite, senz'ombre, delle immagini, si può nascondere l'oscura
minaccia, la banalità del male contro cui ci ha messo in guardia la cultura
filosofica del secolo scorso. MA.CORR.
Ubermorgen.com: «Supernhanced»; Brescia, Fabio Paris Artgallery (via Alessandro
Monti 13); fino al 20 marzo
( da "Nazione, La (Firenze)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
CRONACA FIRENZE pag.
10 Lavoro, istruzione e salute I diritti umani al cinema LA RASSEGNA
ALL'AUDITORIUM «STENSEN» I DIRITTI UMANI arrivano sul grande schermo grazie ad
Amnesty international ospitata dall'Auditorium Stensen. Cinque appuntamenti cinematografici tutti a
ingresso gratuito e tutti di giovedì alle 21 per cinque diritti umani: lavoro, istruzione, terra,
salute, responsabilità d'impresa. LA RASSEGNA che anticipa la prossima campagna
internazionale di Amnesty International sui diritti economici e sociali
inizierà giovedì 19 marzo con «In questo mondo libero» di Ken Loach. Seguirà
l'incontro con Ditila Hako
responsabile sezione immigrati della Cgil Toscana e un lavoratore immigrato
proveniente dal Senegal che porterà la sua drammatica testimonianza relativa
alla ricerca del lavoro in Toscana e il conseguente sfruttamento attuato nei
suoi confronti. GIOVEDÌ 26 marzo sarà la volta di «Non uno di meno» di Zhang Yimou (vincitore del Leone
d'oro a Venezia), storia di una ragazzina di 13 anni che accetta una breve
supplenza nella scuola multiclasse di una zona rurale
e misera della Cina, in cui anche i gessetti sono un bene prezioso. Al termine
del film il dibattito con Alessandra Buyet,
presidente Unicef Toscana. Amnesty allo Stensen, tel.
380.3150862, www.stensen.org, gr014@amnesty.it.
( da "Corriere della Sera" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2009-03-17 num:
- pag: 9 categoria: REDAZIONALE Intervista allo scrittore premio Nobel Il
plauso di Elie Wiesel: «No al dialogo con l'odio»
«Nell'Assemblea Onu posizioni antiebraiche » DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK
— L'aut-aut dell'Europa, che minaccia di ritirarsi dalla conferenza dell'Onu
(Durban 2) se non verrà modificato il testo sul razzismo riceve un condizionato
plauso da Elie Wiesel. «Approvo la dichiarazione del
ceco Karel Schwarzenberg, presidente di turno della
Ue», spiega il Premio Nobel per la Pace sopravvissuto ad Auschwitz, «ma
attenzione: quella bozza va ritirata completamente e riscritta ex novo. Ogni
riferimento a Durban 1 va cancellato». Nel 2001 Wiesel
si ritirò dalla conferenza, che era stato personalmente invitato a inaugurare
dall'allora Segretario generale dell'Onu Kofi Annan, in segno di protesta
contro la bozza preparatoria, che ancora oggi Wiesel
non esita a definire «uno scandalo morale di immane proporzioni». «Kofi Annan e
l'allora alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani Mary Robinson fecero di
tutto per dissuadermi», racconta l'80enne scrittore e attivista, «nonostante il
mio rapporto personale con entrambi rifiutai, perché ritenni di non poter
dialogare con l'odio. L'odio ferma sempre il dialogo e a Durban ce n'era così
tanto da impaurirmi. Per questo motivo voglio essere certo che il testo
del Durban 2 non contenga nulla del Durban 1, che conosco fin troppo bene». E'
ciò che preme anche all'Ue. «Certo. Ma prima di poter offrire un'opinione vera
e spassionata dovrei leggere il nuovo testo messo a punto dall'Olanda. E
comunque penso sia importante ascoltare l'opinione di Israele, che, non
dimentichiamolo, è la vera parte in causa». E' troppo tardi per risollevare la
reputazione di Durban? «Una conferenza che doveva essere contro l'odio si è
trasformata, negli anni, in una spregevole kermesse sull'odio contro Israele e
l'America che ha macchiato di vergogna l'Onu. Nel 2001 approvai la decisione
della delegazione Usa di abbandonare i lavori». Chi monopolizza l'agenda di
Durban? «Sicuramente i Paesi arabi hanno grande voce in capitolo. Cosa puoi
aspettarti quando la Commissione sui Diritti umani
dell'Onu, cui in passato hanno fatto parte anche cruenti dittature quali Siria
e Iran, nomina la Libia come suo presidente?». Quali sono i rischi di una
conferenza del genere? «Spero che Durban 2 non sfrutti l'occasione per
rinfocolare l'odio contro Israele, anche se è probabile che ciò avvenga. E' una
vera tragedia usare il prestigio delle Nazioni Unite per diffondere odio contro
un Paese, una religione e una cultura». Teme che l'Onu possa tornare ad
equiparare sionismo e razzismo? «Fu un giorno d'infamia quello in cui l'Onu
adottò quella risoluzione. Sotto Kofi Annan il Palazzo di Vetro la rinnegò e
speriamo che la nuova bozza farà lo stesso». E se non dovesse succedere?
«Allora andrò a Ginevra tra i dimostranti che stanno già organizzando
manifestazioni di protesta contro il Durban 2. Ora come ora penso che sarò in
piazza anche se mi riservo di vedere il testo finale e sentire cos'ha da dire
Israele». L'Onu è un'organizzazione anti-israeliana e antisemita? «L'assemblea
generale lo è perché ci sono troppe nazioni che odiano Israele, molte delle
quali non hanno ancora riconosciuto il suo diritto di esistere. Per fortuna c'è
il Consiglio di Sicurezza dove l'America ha usato il diritto di veto per
difendere Israele. Per questo l'idea di una moratoria su questa storica
prerogativa va ripensata non una, ma dieci volte». Alessandra Farkas \\ Penso sia importante ascoltare l'opinione di
Israele, che, non dimentichiamolo, è la vera parte in causa
( da "Nazione, La (Firenze)" del 17-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Diritti umani
PRIMO PIANO pag. 7 Militante nella difesa dei diritti umani, è stata rapita il 23 febbraio
( da "Nazione, La (Umbria)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
CRONACA PERUGIA pag.
6 PERUGIA CON LA VOLONTA' di sensibilizzare la società c... PERUGIA CON LA
VOLONTA' di sensibilizzare la società civile e agire in maniera concreta contro
i reati, nasce in Umbria la sezione dell'Unione forense per
la tutela dei diritti
dell'uomo. Ad annunciarlo ieri la coordinatrice, l'avvocato Antonietta
Confalonieri (a destra nella foto) che ha presentato il convegno «Tutela
europea dei diritti umani» che si svolgerà giovedì prossimo
nella Sala dei Notari. «Saranno trattati ha spiegato l'avvocato Confalonieri i
temi della libertà di comunicazione, in particolare dei suoi limiti, e
quello legato ai detenuti soggetti al regime del 41 bis, il carcere duro per il
quale ci sono sezioni anche nei penitenziari umbri». Lo scopo della sezione
umbra dell'Unione è in sostanza quello di diffondere tra gli iscritti
all'ordine forense e tra gli operatori giuridici la conoscenza delle norme
interne e di carattere internazionale riguardanti la tutela dei diritti dell'uomo e di promuovere l'osservanza concreta in
sede giurisdizionale, amministrativa e legislativa. A livello nazionale ed
internazionale. l'Unione forense opera dal 1968, proclamato dall'assemblea
delle Nazioni Unite «anno internazionale dei diritti
dell'uomo». «Il significato del convegno ha Proseguito l'avvocato è leggibile
in prima istanza nel logo, coniato per l'occasione, in cui l'Europa campeggia
nel cuore dell'Umbria, nel cuore della quale c'è Perugia». «L'iniziativa ha
detto l'assessore comunale Wladimiro Boccali è il
segno che la città di Perugia è sempre più attenta ai temi tanto tristemente
attuali della violazione dei diritti umani».
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
VETRINA ESTERI pag. 18 Macigno sugli anni di Bush «La Cia ha usato la tortura» IL
RAPPORTO DELLA CROCE ROSSA WASHINGTON LA PAROLA che l'amministrazione Bush non
ha mai voluto associare alla propria lotta al terrorismo, «tortura», è stata
messa nero su bianco dalla Croce rossa internazionale in un rapporto finora
segreto. Secondo l'organizzazione, gli Stati Uniti hanno praticato
metodi di tortura nelle prigioni segrete della Cia. Pestaggi, privazioni del
sonno, utilizzo di temperature estreme e simulazioni di affogamento del tipo waterboarding, sarebbero stati utilizzati dall'intelligence
americana per cercare di ottenere informazioni da una serie di presunti alti
esponenti di Al Qaeda catturati a partire dal
( da "Giorno, Il (Milano)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
MILANO ATTUALITA'
pag. 5 Oggi corteo-fiaccolata di medici contro le norme sui clandestini Si
chiama «Noi non segnaliamo day», la mobilitazione
promossa dalla Simm (Società italiana di medicina
delle migrazioni), con Medici senza frontiere e altre associazioni, che si
terrà alle 18.30 davanti all'Università statale, in via Festa del Perdono, con
fiaccolata fino a piazza Duomo. Tra i partecipanti, Vittorio Agnoletto: «Come
medico spiega - in nome del Giuramento d'Ippocrate sarò il primo a non
rispettare una legge che trasforma i medici in spie. I dati
Asl confermano che già ora, per paura di essere espulsi, i migranti si recano
molto meno negli ospedali. Così aumenta la possibilità che le patologie
infettive non vengano curate, con grave violazione dei diritti umani ed enormi rischi per tutti».
( da "Giornale.it, Il" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 65 del 2009-03-17
pagina 14 Nei panni di avvocato Cherie Blair all'attacco Porta
in tribunale i banchieri della crisi di Redazione Da paladina dei diritti umani e dei lavoratori a fustigatrice
dei banchieri inglesi. Cherie Booth - come si fa
chiamare la moglie dell'ex premier Tony Blair quando svolge attività di
avvocato, tra i più quotati d'Inghilterra - si mette contro i potenti della
City e lancia l'ennesima stoccata all'odiato premier Gordon Brown.
Lo fa accettando l'incarico di legale per conto di due fondi pensione
britannici che hanno deciso di avviare una class action negli Usa contro la Royal Bank of
Scotland, uno degli istituti di credito più forti del mondo prima della crisi,
poi sostanzialmente nazionalizzata dal governo britannico. Cherie citerà in
giudizio l'ex presidente Tom McKillop e l'ex
amministratore delegato Fred Goodwin, il più odiato banchiere inglese che non
ha rinunciato al vitalizio di 700mila sterline annue pur avendo fatto perdere
alla banca 24 miliardi nel
( da "Romania Libera" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
> Cititi online anunturile din ziarul ?Romania libera?: Crucea Rosie: CIA a tinut 100 suspecti in inchisori secrete, inclusiv din Romania Rl online Marti, 17 Martie 2009 Circa 100 de suspecti
de terorism si combatanti inamici au fost
detinuti in inchisori secrete
de la baze militare din opt tari, inclusiv Romania, in cadrul unei "retele de detentie secrete",
condusa de CIA, conform unui raport al Crucii Rosii, relateaza
National Public Radio in pagina electronica, monitorizata de Mediafax. "Reteaua de detentie secreta, globala", administrata de
CIA si autorizata de George W. Bush, la vremea aceea presedinte
al SUA, in baza unui
memorandum semnat la 17 septembrie
2001, includea inchisori in
tari ca Thailanda,
Afganistan, Maroc, Polonia si Romania, potrivit unui raport
al Crucii Rosii. Comitetul International al Crucii
Rosii (CICR) a mentionat intr-un raport confidential din februarie 2007 ca tratamentul aplicat suspectilor de terorism, aprobat de administratia Bush, constituie
tortura, o dezvaluire care prin
definitie ar constitui o incalcare a Conventiilor de la Geneva asupra tratamentului prizonierilor de razboi. Potrivit unor fragmente publicate din raport,
care a fost furnizat in
2007 unor oficiali de rang inalt de la Casa Alba, CICR
a precizat ca modul in care 14 prizonieri
"cu valoare ridicata"
ai CIA, inclusiv presupusul
agent al-Qaida Abu Zubaydah, au fost
detinuti in cadrul unui program secret de interogare la inchisori secrete reprezinta tortura. Fragmente din raportul CICR, obtinute de profesorul de jurnalism si autorul Mark Danner, au fost
publicate in editia de la 9
aprilie a New York Review of Books. Potrivit
lui Danner, cel putin cinci copii
ale raportului au fost date in 2007 unor oficial din
cadrul administratiei, dar nu au fost
facute public, in conformitate
cu politica CICR de neutralitate in cazul conflictelor armate. Crucea Rosie nu
a dezmintit existenta raportului, dar purtatorul de cuvant al CICR, Bernard Barrett
si-a exprimat "regretul
ca informatiile atribuite raportului ICRC au fost facute
publice in aceasta
maniera". Din aceeasi
categorie: Satira la adresa lui Obama, interzisa intr-o scoala americana. Protagonist: un
copil romanPatriciu e convins ca Basescu
nu va mai fi presedinte a doua oara Navigatorii ucraineni vor sa blocheze traficul pe Dunare Voteaza
( da "Basilicanet.it"
del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
OGGI A POTENZA PROIEZIONE
"L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO" 17/03/2009
10.45.02 [Basilicata] (Artè¨)- Nuovo appuntamento con
la rassegna "Altrocinema-possibile" il
cinema dei diritti umani. Nel ridotto del Teatro
"F. Stabile" di Potenza questa sera, alle 21.00, sarà proiettato
il film L'orchestra di Piazza Vittorio, di Agostino Ferrente.
Genere Documentario musicale, colore 93 minuti. - Produzione Italia
( da "Affari Italiani (Online)" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Economia Non-profit,
Sodalitas 'inciucia' con
Coca-Cola Martedí 17.03.2009 10:24 Anche quest'anno
la Fondazione Sodalitas lancia il "Sodalitas Social Award", un premio che rappresenta un
riconoscimento alle imprese, alle associazioni imprenditoriali e ai distretti
industriali che sono concretamente impegnati nel sociale, attraverso lo
sviluppo di comportamenti etici e l'applicazione quotidiana di valori
dichiarati (almeno così recita la presentazione testuale del premio). Le
imprese posso autocandidarsi compilando un form
d'iscrizione e presentando uno o più progetti in tema di responsabilità sociale
(il termine d'iscrizione è stato prorogato al 28 febbraio). Come altri analoghi
riconoscimenti, anche qui sono previste delle categorie, fra le quali: premio
per il miglior programma di responsabilità sociale rivolto alla valorizzazione
del capitale umano, per la migliore iniziativa di sostenibilità, per
l'innovazione di prodotto o servizio socialmente, ambientalmente
e finanziariamente responsabile. Ma cos'è esattamente Sodalitas?
E' una fondazione che si è costituita nel 1995 come associazione per costruire
un ponte tra mondo d'impresa e non-profit, è promossa da Assolombarda, la prima
associazione territoriale del sistema confindustriale, sostenuta da 68 imprese,
e può contare sull'apporto di 81 manager volontari. Due gli assi lungo i quali
la fondazione opera per realizzare la propria mission:
il trasferimento di cultura manageriale alle organizzazioni senza scopo di
lucro; la promozione della responsabilità sociale d'impresa. Sodalitas sembra conoscere molto bene l'intero panorama
produttivo italiano (e non solo) tanto da stringere un forte rapporto di
comunicazione con gli attori principali che lo animano. Fra i sostenitori della
fondazione, i premiati e i candidati delle passate edizioni del Social Award,
ritroviamo praticamente tutti i più grandi marchi commerciali italiani ed
internazionali. In particolare, limitandoci ad indagare il partenariato del
progetto Sodalitas, saltano subito all'occhio marchi
e prodotti che, negli ultimi decenni, non si sono certo distinti come campioni
di eticità e che sono ben pubblicizzati sul sito della fondazione
(www.sodalitas.it). Ci sono ovviamente anche banche, l'Unicredit, l'Intesa Sanpaolo, BNL, tutte soprannominate "Banche
Armate" che, come un'altra sostenitrice del progetto, Monte dei Paschi,
hanno avuto anche molti problemi con i tribunali italiani. Come numerose sono
le grandi multinazionali che hanno prestato il loro nome alla fondazione. In
primis, Nestlè e Coca Cola che, come sappiamo tutti, sono state, in questi
anni, le multinazionali più boicottate da attivisti ed
organizzazioni per i diritti umani di tutto il mondo. Poi abbiamo Unilever,
una compagnia anglo-olandese proprietaria di molti tra i marchi più diffusi nel
campo dell'alimentazione, bevande, prodotti per l'igiene e per la casa, che,
nel corso degli anni, si è distinta negativamente riguardo al rispetto dei
diritti dei lavoratori e sindacali, dell'ambiente e della libera
concorrenza, come testimoniano numerose denunce e sentenze. Sulla stessa scia
anche Kraft, conglomerata da Philip Morris, la prima
industria alimentare statunitense e la seconda al mondo dopo la Nestlé che,
ogni anno, prepara 9 milioni di tonnellate di prodotti alimentari (
( da "Dagospia.com" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
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GUANTANAMO: SPAGNA, ITALIA E PORTOGALLO DISPOSTI AD ACCOGLIERE 60 DETENUTI ?
OBAMA CERCA DI BLOCCARE I BONUS AIG ? GOLPE IN
MADAGASCAR ?TREGUA IN PAKISTAN - CACCIATO DALLA GRAN BRETAGNA, ASSASSINATO NEL
DARFUR? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom guantanamo
1 - SPAGNA EL PAIS - Apertura dedicata ai negoziati in corso fra l'Ue e gli
Stati uniti per l'accoglienza dei prigionieri del carcere militare di
Guantanamo: "Spagna, Italia e Portogallo disposti ad accogliere 60
detenuti". Crisi, il presidente degli Stati Uniti Barack
Obama cercherà di bloccare i 128 milioni di euro di bonus dei dirigenti dell'Aig, una delle aziende salvate dagli aiuti federali. El Salvador, parla il presidente eletto Mauricio
Funes: "Se non fosse avvenuto questo cambiamento
il Paese sarebbe affondato". Lotta al traffico di droga, il presidente
colombiano Alvaro Uribe chiede l'unione del
continente sudamericano: i narcos "rappresentano
un rischio per la sicurezza di tutti". EL MUNDO - Scandalo Pp, il presidente del Consiglio Superiore della
magistratura Carlos Divar chiede al partito
conservatore che non insista perché venga sanzionato il giudice inquirente, Baltasar Garzon. Quattro anni di
carcere per Franklin Duran, venezuelano accusato di avere finanziato
illegalmente la campagna elettorale del presidente argentino Cristina Fernandez. "Made in/by Spain": il governo lancia
una campagna per migliorare l'immagine delle aziende spagnole negli Stati
Uniti, con il patrocinio del principe Felipe. 2 - FRANCIA LE FIGARO - "Il
patrimonio dei francesi è raddoppiato in 30 anni", nonostante una
diminuzione del 3% nel 2008: Il valore dei beni posseduti dalle famiglie, dalle
aziende e dallo stato ammontava a 12.513 miliardi prima della crisi. "Il
primo viaggio di Benedetto XVI in Africa": il papa dà inizio a una visita
di una settimana in Camerun e Angola e poi riunirà a Roma in autunno un sinodo
dei vescovi africani. "Madagascar: rovesciato il presidente":
l'esercito si affianca all'opposizione, i carri armati prendono possesso della
banca centrale e del palazzo presidenziale. barack obama LIBERATION - "Niente prigione prima dei 13
anni": Rachida Dati traccia a grandi linee il
futuro Codice penale minorile e abbandona l'idea di incarcerare i delinquenti
prima di 12 anni. Madagascar: i militari hanno preso gli uffici
presidenziali": il capo di stato resta arroccato nel palazzo alla
periferia della capitale. "I funerali di Bashung
avranno luogo venerdì a Parigi" nella chiesa di Saint Germain
des Pres. 3 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - L'era del
puro libero mercato è finita: lo ha affermato il premier Gordon Brown, accettando "la piena responsabilità" dei
fallimenti bancari. Crisi, sotto inchiesta la Barclays Bank,
che secondo alcuni documenti riservati pubblicati dal quotidiano avrebbe
cercato di evadere le tasse. "La cantina dell'inferno: rinchiuse per 24
anni", si apre in Austria il processo contro Josef Fritzl.
Tortura, il Foreign
Office ammette di non aver mai protestato presso il governo pachistano dopo le
accuse di maltrattamenti a presunti terroristi di nazionalità britannica. THE
INDEPENDENT - "Cacciato dalla Gran Bretagna, assassinato nel Darfur": Adam Osman Mohammed, rimpatriato dalle autorità britanniche che
non gli avevano concesso l'asilo, è stato ucciso dalle forze di
sicurezza sudanesi pochi giorni dopo essere ritornato nel suo villaggio. Il
Ministero della Difesa ammette: "Non abbiamo idea di quanti militari
soffrano di sindrome post-traumatica". Le università "devono
raddoppiare le tasse fino a 6.500 sterline l'anno": i rettori difendono la
richiesta di un aumento per proteggere gli standard di insegnamento. THE TIMES
- In apertura il processo a Josef Fritzl: il
tribunale "entra nel mondo oscuro e depravato" dell'uomo accusato di
stupro, sequestro, omicidio e riduzione in schiavitù della figlia. Crisi: Bernanke, la recessione statunitense potrebbe finire nel
2009. Nordirlanda: le forze speciali devono rimanere
lontane per non rischiare di compromettere il processo di pace, avverte il
leader dello Sinn Fein Gerry Adams. Il consigliere del governo per la Sanità, Sir Liam Donaldson, insiste sulla
necessità di un prezzo minimo per le bevande alcoliche. 4 - STATI UNITI THE
WASHINGTON POST - Crisi, "cresce la rabbia contro l'Aig
per il pagamento dei bonus": i vertici i lamentano per il "mobbing"
e avvertono che le vite dei dipendenti sono a rischio. Crisi, la caduta dei
prezzi permette alla Cina di acquistare risorse naturali fondamentali per
alimentare la crescita economica. gerry adams Sicurezza, la Casa Bianca ribatte alle critiche
dell'ex vicepresidente Dick Cheney. Iraq, gli Stati
Uniti sostituiscono i contractor per la sicurezza del personale dopo il mancato
rinnovo del contratto con la Blackwater. THE NEW YORK
TIMES - "Il Pakistan evita la trappola, ma il cammino da seguire rimane
poco chiaro": accordo fra governo e opposizione non dà ancora soluzione
all'instabilità del Paese, dopo il reintegro del giudice Iftikhar
Chaudhry. Crisi, il governo potrebbe transigere sul
pagamento dei bonus dell'Aig per mantenere al loro
posto i dipendenti dell'azienda. Terrorismo, nella lotta contro al Qaida gli aerei teleguidati ("droni")
diventano l'arma principale. 5 - STAMPA ARABA AL SHARQ AL AWSAT - quotidiano
panarabo edito a Londra, apre sul abbattimento di un drone
iraniano in territorio iracheno, annunciato ieri, "Esercito Usa:
l'ingresso del drone nei cieli iracheni non era per
errore". "il Marocco critica il 'poco rispetto'
mostrato dagli iraniani ed è inquieta per l'escalation di attività
pro-sciite" nel Paese. Kuwait, "dopo 3 interrogazioni parlamentari in
8 settimane, l'Emiro accetta le dimissioni del governo". Il segretario
generale della Lega araba "Amr MOussa: il vertice di Doha non è cerimoniale e non avrà
ospiti non arabi". "In assenza di un rappresentante del ministro
degli Esteri siriano, aperta la prima ambasciata libanese a Damasco". AL
QUDS AL ARABI - giornale palestinese edito a Londra, titola in apertura che
"la Siria ribadisce i suoi 'eccellenti' legami con l'Iran, mentre si
moltiplicano gli sforzi per una riconciliazione dell'Egitto con il Qatar e la
Libia con l'Arabia saudita, intanto, il segretario della Lega araba, "Amr Moussa esclude un invito ad Ahamdinajad per partecipare al vertice di Doha".
"Likud e 'Israele casa nostra' si mettono
d'accordo per far cadere il governo Hamas e impedire l'atomica all'Iran".
Iraq, "le forze Usa trasferiranno gli equipaggiamenti militari in
Afghanistan e in depositi in alcuni paesi arabi". Egitto, scarcerato di
recente, il leader dell'opposizione "Aymen Nur mette in vendita la sua casa per pagarsi un operazione
chirurgica a Londra", "andrà a Bruxelles per intervenire al
parlamento europeo e non ha piani per visitare Washington". Dialogo
palestinese in Cairo, "ostacoli per il governo e decisive trattative per
lo scambio di detenuti tra Israele e Hamas". Presidenziali Algeria,
"La campagna elettorale di Bouteflika comincia
da 'caffè, case e Hammam'", i celebri bagni
pubblici orientali". Cisgiordania, "Tangenti, due anni di galera per
un ex funzionario dell'Anp". "israeliani
fondano un organizzazione per perseguire e uccidere i detenuti palestinesi che
verranno liberati nello scambio" per Shalit.
Afghanistan, "i talebani smentiscono la disponibilità di Mullah Omar per
trattative di pace con Kabul". Malesia, "un tribunale islamico
accoglie la richiesta di una musulmana di origini cinesi di rinunciare alla sua
fede". AL HAYAT - foglio panarabo edito a Londra, apre sul Libano,
"il presidente Suleiman si fa illustrare da Sarkozy il piano francese per una conferenza di pace e
riceve 'assicurazioni che non ci saranno intese a spese del Libano",
intanto a Damasco, "aperta l'ambasciata libanese e al Muallem
(ministro degli Esteri siriano) conferma che presto sarà nominato
l'ambasciatore a Beirut". Yemen, "le autorità danno la caccia a 50
sospetti terroristi ricercati dall'Arabia saudita". "l'Europa e il
suo ruolo di spettatore nel conflitto israeliano-arabo", titola un
editoriale molto critico verso "l'inerzia dei vicini europee". AL
AHARAM - giornale semi-ufficiale dell'Egitto, polemico con l'alleato Usa,
titola in apertura: "L'Egitto respinge qualunque aiuto condizionato degli
Stati Uniti e dal monso", e un portavoce della
presidenza egiziana, spiega: "ridotti gli aiuti economici a causa di
condizioni che abbiamo respinto e la nuova amministrazione americana è pronta a
ridiscutere la questione". Dick Cheney
"Mubarak discute con il presidente del Burundi la rivitalizzazione della
cooperazione tra i paesi del bacino del Nilo e il presidente del Senato
italiano (Schifani) ribadisce il sostegno del suo paese agli sforzi dell'Egitto
per realizzare la stabilità nella regione". ASSAFIR - quotidiano libanese
vicino allo schieramento anti-occidentale, titola sulle dichiarazioni di Assad dopo il suo incontro con Amr
Moussa: "la Lega araba deve trovare automatismi
per gestire le divergenze" tra i paesi membri. "Il dialogo
palestinese disegna la cornice della riconciliazione: ma quale sarà la politica
del governo" d'unità nazionale?. Libano, "tavola rotonda di
caricaturisti arabi: cos?, si fa repressione politica e religiosa e si affossa
la solidarietà" nel mondo arabo. AL SABAH - quotidiano di stato iracheno,
mette in grande evidenza la "convergenza politica per introdurre modifiche
alla costituzione per consolidare la riconciliazione nazionale". Forum di
Istanbul per le risorse idriche, il presidente iracheno, "Talabani chiede una quota sufficiente di acqua per
l'Iraq". In occasione del 21esimo anniversario del "crimine di Halbja" commesso dall'ex regime iracheno che negli
anni '80 aveva bombardato la popolazione civile con armi chimiche,
"cerimonie commemorative in tutte le città della provincia autonoma del
Kurdistan", e "il premier al Maliki: fare
giustizia è il minimo che dobbiamo alle vittime" [17-03-2009]
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Bruxelles, 17 mar.
(Apcom) - Nonostante il carattere molto meno clamoroso e dirompente
dell'opuscolo, rispetto all'intepretazione che ne ha
dato il 'Telegraph', non mancano comunque degli
spunti curiosi (quando non francamente bizzarri). Nella versione italiana si
osserva che "in Italia il dibattito su un uso non sessista della lingua è
ancora agli esordi, e nella lingua correntemente usata dai media, e in
particolare dalla stampa, nonchè nel parlato e nello
scritto comuni, si utilizzano a tutt'oggi pochissimi neologismi e si tende a
usare il maschile con funzione neutra". Nella controversia sull'uso del
termine 'commissario' o commissaria' per una donna che ricopre la funzione, le
linee guida dell'Europarlamento sono poco chiare: restano ambigue sull'accettabilità
di "commissaria", e sembrano propendere per il termine neutro
"membro della Commissione". Gli estensori del documento, tuttavia,
solo consapevoli del fatto che in alcune lingue (francese, tedesco, alcune
lingue slave) la tendenza è contraria a quella della neutralità di genere, e si
finisce con il declinare al femminile tutte le funzioni ('Kanzlerin',
la 'Presidente'). Curiosamente, invece, non è citato il termine italiano
'eurodeputato', che molti declinano al femminile ('eurodeputata') senza problemi.
Con molto zelo, l'opuscolo suggerisce che "speciali accorgimenti e
determinate tecniche redazionali possono contribuire alla redazione e alla
traduzione di testi in italiano del Parlamento europeo, che rispettino per
quanto possibile la neutralità del genere". Ad esempio: "Il termine
'uomo' nella lingua italiana non ha necessariamente una connotazione sessista,
e nella sua accezione idiomatica può essere utilizzato nella redazione dei
testi del Parlamento. Il termine 'uomo' o 'uomini' è infatti ammesso quando è
sinonimo di 'persona', 'essere umano' o ancora come
sinonimo di 'genere umano'. Sono dunque ammesse
espressioni come:'a passo d'uomo, a misura d'uomo'; 'il cane è il migliore
amico dell'uomo'; 'il lavoro nobilita l'uomo"; 'l'uomo è un animale sociale
'; 'l'uomo di Neanderthal'". Il termine 'diritti
dell'uomo' è invece un caso a parte: secondo gli estensori delle linee guida,
"la locuzione può essere sostituita da 'diritti umani'", ma non quando si citano le denominazioni ufficiali della
'Corte europea dei diritti dell'uomo' e della 'Convenzione europa
dei diritti dell'uomo'. Da "evitare", scondo
l'opuscolo, sono invece le espressioni come: uomini d'affari, uomini politici,
uomini di legge, uomini di scienza, uomini di Stato, uomini di lettere, uomini
primitivi, che andrebbero sostituiti preferibilmente con: imprenditori,
giuristi, scienziati, statisti, letterati, popoli primitivi. Altri suggerimenti
sono quelli di evitare l'espressione "l'uomo della strada", a cui è
preferibile "la gente comune", e di sostituire con "nomi
collettivi che coprano entrambi i sessi" i termini collettivi solitamente
declinati al maschile, come: i magistrati (la magistratura); i docenti (il
personale docente); gli insegnanti (il corpo insegnante); i dipendenti o i
lavoratori (il personale); il direttore, il presidente (la direzione, la
presidenza); gli assistenti di volo (il personale di bordo). Il testo consiglia
infine di specificare mediante l'uso dell'articolo il genere di tutti i
sostantivi epiceni (ossia declinabili senza variazioni sia al maschile che al
femminile), come 'presidente' (il presidente o la presidente), 'giudice' (il
giudice o la giudice), 'assistenti di volo' (gli
assistenti o le assistenti), e per finire 'preside', 'caporeparto',
'sindacalista', 'manager', 'vigile'. Manca, stranamente, il termine
'europarlamentare', che è perfettamente declinabile al femminile (invariato al
singolare, 'l'europarlamentare', ma 'le europarlamentari' al plurale).
Nell'opuscolo, infine, non ci sono riferimenti a una modifica importante per la
neutralità di genere che è cominciata alcuni anni fa ed è ancora in corso di
attuazione nel linguaggio dei media in Italia: l'abolizione dell'articolo 'la'
seguito dal cognome per le donne con incarichi politici, e l'uso, ormai invalso,
di indicare il solo cognome, così come avviene per gli uomini (dove l'articolo
davanti al cognome resta un vezzo solo per le citazioni della critica
letteraria).
( da "Villaggio Globale.it"
del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ultime Notizie Teatrambiente Mapu Terra ? Una
storia in difesa dell'appartenenza L'organizzazione «Fratelli dell'Uomo» continuano
il loro impegno pro ambiente. Lo spettacolo il 26 marzo a Monza L'appartenenza
ad un terra, l'attaccamento al proprio territorio, l'amore e il rispetto di
questo. Quanto oggi si è legati a questi valori? Esistono ancora? «Fratelli
dell'Uomo» è un'organizzazione che da diversi anni si preoccupa di promuovere e
realizzare progetti nell'ambito della difesa dei diritti umani, della difesa dell'ambiente, dello
sviluppo rurale e non solo. In linea con questa filosofia l'appuntamento
fissato per il prossimo 26 marzo a Monza con Mapu
Terra, presso il Teatro Binario7. La piéce porterà in
scena la storia di una coppia di origine mapuche che
espropriata dal gruppo Benetton rivendica con forza i propri diritti.
Una storia coinvolgente, emozionante che porta a riflettere su sentimenti
precisi come il legame e l'affetto che si può provare nei confronti della terra
e del proprio territorio. Stati d'animo e valori che ad oggi risultano persi
soprattutto in seguito ai fenomeni della globalizzazione e dell'omogeneizzazione
più radicale. Una rappresentazione che si pone davvero interessante per le
tematiche, oggi al centro di importanti dibattiti che cercano di innalzare la
sensibilità, il rispetto e il legame più profondo con il proprio territorio,
nonché per la bravura degli attori protagonisti. (Angela De Vincenziis)
(17 Marzo 2009)
( da "Villaggio Globale.it"
del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Ultime Notizie
Indigeni e ambientalisti contro la Fao Le piantagioni non sono foreste
L'impatto delle piantagioni a monocoltura su larga scala sull'ambiente e sulle
comunità locali sono documentati da tempo: dissesto delle risorse idriche, deterioramento
dei corsi d'acqua, inquinamento delle falde acquifere e dell'atmosfera
provocato da pesticidi e fertilizzanti, l'espulsione di intere comunità dalle
proprio terre, perdita di biodiversità La recente proposta da parte della Fao
di sovvenzionare le piantagioni come vettore di un new
deal ambientale, non è stata apprezzata dai popoli indigeni e dalle
associazioni ambientaliste. «Le piantagioni non sono foreste - ha commentato
Sandy Gauntlett della Pacific
Indigenous Peoples Environment Coalition -. L'unica
cosa che hanno in comune è la presenza di alberi. Una piantagione è un sistema
agricolo altamente uniforme, che solitamente sostituisce le foreste, ecosistemi
ricchi di biodiversità. Malgrado ciò le grandi istituzioni come la Fao e la
Banca mondiale continuano a definire le piantagioni come foreste». L'impatto
delle piantagioni a monocoltura su larga scala sull'ambiente e sulle comunità
locali sono documentati da tempo. Tra essi il dissesto delle risorse idriche,
il deterioramento dei corsi d'acqua, l'inquinamento delle falde acquifere e
dell'atmosfera provocato da pesticidi e fertilizzanti, l'espulsione di intere
comunità dalle proprio terre ancestrali, la violazione di
diritti umani, ambientali e
sociali, soprattutto ai danni delle donne, il deterioramento della diversità
culturale, la diffusione della violenza, la perdita di biodiversità. Friends of the Earth International e
Global Forest Coalition
hanno richiesto alla Fao di fermare la promozione delle piantagioni e attivarsi
invece per fermare la distruzione e il degrado delle foreste. Circa il
70 per cento della biodiversità terrestre vive nelle foreste, che svolgono un
ruolo essenziale nell'assicurare rifugio, protezione, risorse e valori
spirituali a milioni di persone. La stessa Fao ammette che la distruzione delle
foreste procede al ritmo allarmante di 13 milioni di ettari l'anno, ossia non
accenna a calare. E questo avviene anche a causa dell'espansione delle
piantagioni. Per questo la Global Forest Coalition richiede ai governi di proteggere le foreste,
riconoscere i diritti dei popoli indigeni e delle comunità di foresta,
combattere il taglio illegale e fermare la conversione delle foreste naturali
in piantagioni. Sempre col supporto di Friends of the
Earth, il World Rainforest Movement ha presentato alla Fao diversi casi studio
sull'effetto delle piantagioni industriali, illustrati anche in un video.
Proprio in questi mesi le donne nigeriane della riserva forestale di Iguóbazuwa si oppongono alla creazione di una piantagione
di gomma nel cuore della foresta e nei campi circostanti, da parte della
multinazionale francese Michelin. «La Michelin è arrivata con i bulldozer e ha
distrutto i miei campi - dice una di loro - e sarebbero passati sul mio corpo
se avessi tentato di fermarli». In Brasile meridionale le piantagioni di
eucalipto e pino per la produzione di carta continuano a minacciare l'ambiente
e le comunità locali. I giganti mondiali della carta come la scandinava Stora Enso, o la brasiliana Aracruz, hanno creato quello che i contadini locali
chiamano un «deserto verde». Anche qui, denunciano, i danni ambientali,
l'erosione del suolo e l'esaurimento e gli scompensi alla rete idrica, sono
accompagnati da costanti violazioni dei diritti umani,
e da violenze sessuali. Diverso scenario, stessi problemi in Papua Nuova
Guinea, dove l'espansione delle piantagioni di palma da olio abbatte foreste
millenarie abitate per secoli dalle comunità native. Le comunità di Malesia,
Indonesia e Papua Nuova Guinea tentano invano di arrestare la progressiva espansione
delle piantagioni di palma da olio e dell'acacia per la carta. In Nigeria,
Camerun, Liberia, Swaziland e Sud Africa avanzano le piantagioni di gomma,
legno da cellulosa e palma da olio. In Brasile, Argentina, Cile, Ecuador e
Uruguay si espandono i deserti verdi di eucalipto e pino, mentre Colombia e
Venezuela vede ancora l'espansione della palma da olio. La nuova proposta di
proteggere le foreste per stabilizzare il clima globale, affermatasi
nell'ambito della convenzione di Kyoto (Reduced Emissions from Deforestation in Developing Countries, Redd), rischia di
divenire un boomerang, qualora dovesse include tra le «foreste» sovvenzionabili
anche le piantagioni. «Forests in a changing world» è il tema della Settimana mondiale delle
foreste, che si terrà fino al 24 Marzo a Roma in occasione della riunione del
Comitato foreste della Fao che discuterà di gestione sostenibile delle foreste
e presenterà il rapporto «Stato Mondiale delle Foreste 2009». (Fonte Salva le
Foreste, Osservatorio sulle Foreste Primarie) (17 Marzo 2009)
( da "Sicilia, La" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
La Betancourt vuole il divorzio il marito dice no Washington.
La parola che l'amministrazione Bush non ha mai voluto associare alla propria
lotta al terrorismo, «tortura», è stata messa nero su
bianco dalla Croce Rossa Internazionale in un rapporto finora segreto. Secondo
l'organizzazione che ha il compito di far rispettare la Convenzione di Ginevra
sui prigionieri di guerra, gli Stati Uniti negli anni scorsi hanno praticato
metodi di tortura nelle prigioni segrete della Cia. Pestaggi, privazioni
del sonno, utilizzo di temperature estreme e simulazioni di affogamento del
tipo «waterboarding», sono stati utilizzati
dall'intelligence americana per cercare di ottenere informazioni da una serie
di presunti alti esponenti di Al Qaida catturati a
partire dal
( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del
17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
LUISA SPINA San
Giorgio a Cremano. Colori in evoluzione e disegni che riprendono temi sociali
sulle mura della città. Su un fondo rosso si stagliano una testa di bambola con
delle crepe ed un giovane con la bocca chiusa dal nastro adesivo, immagini
ispirate ai diritti umani realizzate con colori
luminosi ed accompagnate da «pezzi», ovvero un evolversi intricato di firme
formate da linee in movimento e riempite dai toni luminosi del verde,
dell'azzurro e del giallo: il writing in città esce
allo scoperto e i lavori apparsi sulle mura che si trovano in via Mazzini
appena sotto il ponte della Vesuviana colpiscono al primo sguardo. A
realizzarle sono stati Pencil Shades,
Snel e Wuk - le tag con cui sono stati firmati i lavori - e gli altri writer che hanno lavorato alla riqualificazione di quel
tratto di strada fino a notte inoltrata tra domenica e lunedì. Il writer impara dalla strada e da essa attinge i temi da
trattare: «Stavolta -spiega Luca Borriello, direttore
di Inward (osservatorio nazionale sulla cultura del writing) - c'è stata una corrispondenza di intenti tra
artisti ed amministrazione. Il lavoro doveva essere fatto durante la giornata mondiale sui diritti umani (tenutasi il 10 dicembre) ed abbiamo voluto raffigurare il
diritto dei bambini al gioco e dei giovani alla libertà di parola, quel cerotto
in realtà è un invito a strapparlo». Proprio su quella stessa strada, inoltre,
è stato realizzato un centro polifunzionale per le attività giovanili ed è
anche da questo che gli artisti hanno preso spunto; i disegni infatti
sono anche un' indicazione, un qualcosa che simboleggi la funzione che quegli
spazi avranno dopo la loro inaugurazione». Alcune persone sono rimaste stupite
davanti alle opere e qualcuno si è chiesto se ce ne fosse realmente bisogno ma
il writing è una forma d'arte in continuo movimento e
a realizzarla sono dei veri e propri esperti, a dipingere c'erano anche i Wild boys, gli artisti che hanno realizzato parte della
performance voluta per ricordare la caduta del muro di Berlino.
( da "Italia Sera" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Spettacoli Al Nuovo
Colosseo ?Marathon? di Erba, con Silvia Mazzotta e Francesca Olivi Correndo correndo
verso New York Bastano
( da "Famiglia Cristiana" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
di Patrizia Caiffa L?AFRICA CHE ACCOGLIE IL PAPA IL CAMERUN ASPETTA UN
MESSAGGIO DI SPERANZA La visita del Papa è
importantissima, dice Helène Yinda,
teologa presbiteriana: «Ci darà coraggio». Yaoundé «Spero che il Papa ascolti
la sofferenza silenziosa del nostro popolo», dice Helène
Yinda, camerunense, teologa della Chiesa
presbiteriana e direttrice del Programma per l?Africa e il Medio Oriente di
World Ywca, una rete mondiale di donne per il
cambiamento sociale ed economico delle società, con sede a Ginevra e diffusa in
125 Paesi del mondo. Fondata in Inghilterra nel 1855, e ispirata a princìpi cristiani, World Ywca
raggiunge ogni anno più di 25 milioni di donne in 22 mila comunità, lavorando
su temi come pace, giustizia sociale, salute, dignità umana, libertà e tutela dell?ambiente. Helène, laureata
in Teologia a San Francisco e da 10 anni a Ginevra, si prepara ad accogliere
Benedetto XVI nel suo Paese, il Camerun, dove la Chiesa cattolica è nota per le
aperte prese di posizione del cardinale Christian Toumi,
arcivescovo di Douala, a sostegno della democrazia. Cosa si aspetta dalla
visita del Papa? «Penso che il Papa abbia scelto il Paese giusto: il cardinale Toumi ha parlato spesso a voce alta
delle violazioni dei diritti umani e delle ingiustizie nel Paese, confrontandosi con il Governo e
denunciando gli abusi del potere. Spero allora che dal Papa venga un messaggio
forte e che migliori la percezione della Chiesa cattolica da parte della
popolazione, visto che negli ultimi tempi alcuni arcivescovi appena nominati
non sono stati accettati con facilità. Mi auguro che Benedetto XVI non
lascerà il Paese senza dare un messaggio speciale rivolto alla sofferenza
silenziosa del nostro popolo. Ho molta fiducia in lui: so che parlerà anche ai
giovani e lascerà un messaggio di liberazione e di coraggio alla popolazione.
Perché la gente è talmente abituata a soffrire che non osa più parlare, non è
più capace di dire no all?oppressione. Tanti sono
pronti a subire tutto, anche a umiliarsi, per far sopravvivere la propria famiglia.
I camerunensi sono diventati i più corrotti tra gli africani. In questo modo
utilizzano il loro ingegno in maniera impropria, facendo cose che non li
nobilitano certamente. Allora mi dico: possiamo continuare ad andare avanti
così, senza dare al Paese una leadership che ci permetta di avere fiducia nel
futuro? Per questo mi aspetto moltissimo dalla visita del Papa». E da un punto
di vista personale? «Per me significa molto: anche mia figlia studia Teologia a
Ginevra. Ha fatto di recente un viaggio a Roma e ha avuto la fortuna di
incontrare il Papa. Porto sempre con me la foto che la ritrae accanto a
Benedetto XVI. Sapere che verrà in Camerun mi dà un?emozione straordinaria.
Avevo letto gli scritti del cardinale Ratzinger già prima che diventasse Papa,
ammiro la grande solidità e articolazione del suo pensiero teologico e la sua
dimensione intellettuale. Noi teologi protestanti lo citiamo molto, soprattutto
le sue riflessioni riguardanti le questioni economiche». Teologa, africana e
donna: qual è il contributo che le donne come lei possono dare al suo
continente? «C?è una grande letteratura di teologia africana scritta da donne e
utilizzata nelle università. Oggi, in Africa, ci sono molte teologie e tutte
parlano della nostra realtà, della necessità di un benessere condiviso. In
Svizzera, molti studenti si meravigliano che una donna africana possa pensare e
parlare di teologia. Per loro l?Africa significa andare in missione e portare
la civilizzazione, ma ora hanno capito che gli africani vogliono cambiare la
loro società. Il concilio Vaticano II e la visita di Giovanni Paolo II in
Africa sono serviti molto per esortarci a pensare a partire dalla nostra
cultura». E la situazione delle donne africane? «C?è ancora molto lavoro da
fare per una nuova coscienza tra le donne, anche tra le giovani, che devono
affrontare tante sfide sociali, economiche e culturali: nella prevenzione e
cura dell?Hiv-Aids, nelle
questioni che riguardano i diritti umani, nel
microcredito e nella giustizia sociale. Serve una vera e propria
"alfabetizzazione" economica, per insegnare alle donne come gestire
il denaro. Ci sono, poi, la pratica ignobile delle mutilazioni genitali
femminili, gli stupri utilizzati come arma di guerra in Congo, la violenza
domestica. Il Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra ha avviato, anche in
Africa, una campagna contro la violenza sulle donne. Le campagne funzionano
meglio con chi sa leggere e scrivere. Non è facile portare il messaggio nei
villaggi africani più sperduti, dove c'è ancora molto analfabetismo. In questo
senso, possono essere utili i preti e i pastori, visto che la gente si riunisce
in chiesa per il culto. Questa è la sfida di oggi. Bisogna sviluppare, poi,
altri approcci per un dialogo con le donne del mondo rurale, con più attenzione
nei loro confronti».
( da "Cittàdellaspezia.com" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Esercitazione Ita-Minex '09 Dal 23 marzo al 6 aprile 2009 nelle acque del
litorale ligure toscano compreso tra La Spezia e Livorno, il Comandante delle
Forze di Contromisure Mine, Capitano di Vascello Guido Rando
condurrà l'esercitazione Ita Minex
2009. Tre Navi Supporto e Comando, una Unità supporto operazioni subacquee,
quindici Cacciamine, una Unità da trasporto costiero e due reparti subacquei
per un totale di circa mille e trecento uomini e donne e di dodici nazioni
della NATO (Italia, Germania, Spagna, Turchia, Grecia, Danimarca, Belgio,
Inghilterra, Olanda, Lettonia, Francia e Portogallo). Sono questi i numeri
della ITA MINEX 2009, la più importante esercitazione che l'Italia organizza
annualmente per l'addestramento delle Forze di Contromisure Mine a livello
multinazionale. L'esercitazione è stata concepita per fornire ai partecipanti
l'opportunità di addestrarsi in un settore estremamente specialistico ed in uno
scenario immaginario, ma ben poco lontano da una possibile eventualità: uno
stato rivierasco dove forze eversive ben organizzate sono intenzionate a
destabilizzare l'ordine costituito della regione per scopi ed interessi di
parte, in contrasto con l'economia locale ed il benessere delle popolazioni
rivierasche; una comunità internazionale determinata ad
intervenire rapidamente e con efficacia, in un contesto locale di crisi, per
ristabilire il rispetto dello stato di diritto della popolazione e la
salvaguardia dei diritti umani e del libero commercio marittimo.
( da "Virgilio Notizie" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Bruxelles, 17 mar.
(Apcom) - Ci sono quattro candidati per succedere al laburista britannico Terry
Davis alla segreteria generale del Consiglio d'Europa, l'organizzazione
paneuropea di Strasburgo che si occupa di diritti umani e non ha nulla a che vedere con l'Unione europea. Lo riferisce
un comunicato, spiegando che il nuovo segretario generale verrà eletto dalla
prossima sessione dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Apce), prevista dal 22 al 26 giugno. In corsa ci
sono: il popolare belga Luc Van Den Brande, 63 anni,
capogruppo Ppe all'Apce, presidente del Comitato
delle Regioni Ue ed ex leader delle Fiandre; il socialdemocratico polacco Wlodzimierz Cimoszewicz, 58 anni,
ex primo ministro; il liberale ungherese Matyás Eorsi, 55 anni, capogruppo liberale all'Apce;
il laburista norvegese Thorbjørn Jagland,
58 anni, presidente del Parlamento di Oslo ed ex primo ministro.
( da "Sestopotere.com" del 17-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
EuroPA - Dalla telemedicina
all'assistenza di fine vita. Riflettori sulla salute e il sociale (17/3/2009
19:14) | (Sesto Potere) - Rimini - 17 marzo 2009 -Dal trattamento sociale di
fine vita alle innovazioni tecnologiche e le nuove politiche che disegnano il
futuro dell?assistenza sociale e sanitaria. E ancora
l?immigrazione, con la tutela dei diritti umani e la
lotta alla tratta, l?edilizia sanitaria, la giustizia minorile e i premi per i
migliori progetti di innovazione nei servizi sociali e per la comunicazione
sociale. La salute e il benessere dei cittadini sono in primo piano a EuroP.A., il nono Salone nazionale delle autonomie locali
in programma alla Fiera di Rimini dall?1 al 3 aprile
2009. La manifestazione, organizzata dal gruppo Maggioli
di Rimini, mette in programma 25 convegni organizzati dal Ministero della
Giustizia, dai sindacati e dalle più autorevoli associazioni nazionali e
internazionali del settore. Anziani, famiglie, disabili, bambini, adolescenti e
immigrati sono poi i protagonisti della vetrina di “Sociale e sanità”, con i
migliori progetti e le ultime novità in fatto di servizi alla persona promossi
da amministrazioni, privati e associazioni. La bioetica, il testamento biologico
e l?accompagnamento al morente sono al centro del convegno su “L?intervento
sociale alla fine della vita”, in programma il 3 aprile alle ore 9.30. Tra gli
ospiti dell?incontro anche Mina Welby,
moglie di Piergiorgio - attivista politico affetto da distrofia muscolare e
deceduto dopo una lunga battaglia politica contro l?accanimento terapeutico -,
la deputata Donella Mattesini
e il segretario generale del Sunas (Sindacato
unitario nazionale assistenti sociali) Salvatore Poidomani.
Il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto è invece tra gli
invitati al dibattito su “Immigrazione e politiche di integrazione. Ruolo delle
istituzioni locali e diritti umani”, in programma
mercoledì 1 aprile alle ore 10.00. Il convegno, a cui parteciperanno il senatore
Roberto Di Giovan Paolo, segretario generale di Aiccre - Associazione italiana per il consiglio dei comuni
e regioni d?Europa, e il direttore centrale per le politiche dell'immigrazione
e dell?asilo del Ministero dell?Interno
Mario Ciclosi, farà il punto sulle politiche di
integrazione per gli stranieri in Italia, arrivati secondo le ultime stime del
rapporto Caritas/Migrantes a quota 4 milioni.
Immigrazione in primo piano anche nel convegno su “Tratta di persone e
sfruttamento del lavoro”, in programma mercoledì primo aprile alle ore 15.00, a
cui parteciperà il capo del Dipartimento per le Pari opportunità della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente della Commissione
interministeriale su Tratta e lavoro forzoso Isabella Rauti. Le nuove
tecnologie Negli ultimi anni la sanità ha cambiato volto grazie all?arrivo di nuove tecnologie in grado di migliorare la
qualità della vita del paziente e rendere più efficiente il sistema sanitario.
Teleassistenza, telemedicina, sanità elettronica, domotica, digitalizzazione
dei documenti sanitari sono parole nuove ma destinate ad entrare nell?uso quotidiano: per conoscere meglio il presente e il
futuro della sanità, EuroP.A. apre una finestra sull?incontro tra salute e innovazione con un nutrito
programma di approfondimenti. Il futuro delle tecnologie in ospedale,
l?intreccio tra innovazione e qualità dell?assistenza,
l?informatizzazione della documentazione clinica sono tra i temi del convegno
organizzato dall?Associazione Nazionale dei Medici e
delle Direzioni Ospedaliere (Anmdo) su “Il governo
delle tecnologie nella nuova sanità”, che mercoledì 1 aprile alle ore 9.00
richiamerà a Rimini i direttori di numerose aziende sanitarie italiane. Il
confronto tra le politiche regionali e il recente Piano nazionale per la Sanità
elettronica elaborato dal ministero dell?Innovazione
è al centro di un convegno in programma giovedì 2 aprile alle ore 14.30, che
avrà tra i suoi ospiti il direttore generale del Cnipa
(Centro nazionale per l?informatica nella pubblica amministrazione) Caterina
Cittadino. Un focus sulle migliori applicazioni delle tecnologie di e-health per la cura a domicilio sarà offerto nel convegno
sui “Progetti di teleassistenza per la continuità e la cura domiciliare”, a cui
parteciperà il direttore generale della rete Cup2000 Mauro Moruzzi
(mercoledì 1 aprile alle ore 15.00). è invece dedicata al futuro della
telemedicina, e alla costruzione di un sistema di assistenza telematica attivo
in tutto il territorio nazionale la tavola rotonda a cui parteciperà tra gli
altri anche Michele Anaclerio, consigliere per la
sanità elettronica del Ministero della difesa (venerdì 3 aprile alle ore
15.00). Il sistema dei servizi minorili, i progetti per il recupero dei
minorenni sottoposti a provvedimenti penali e la costruzione di un sistema di
conoscenza condivisa sul funzionamento della giustizia penale minorile in
Europa sono i temi del convegno organizzato dal Dipartimento per la Giustizia
minorile del Ministero della Giustizia e da Aiccre
(giovedì 2 aprile ore 10.00), a cui parteciperanno il capo del Dipartimento per
la Giustizia Minorile Bruno Brattoli e Serenella Pesarin della direzione generale per l?attuazione dei
provvedimenti giudiziari, de Dipartimento per la Giustizia Minorile. I premi I
migliori progetti per i servizi alla persona otterranno poi il “Premio
Innovazione nei Servizi Sociali - Città di Rimini”, giunto ormai alla sua
settima edizione. La premiazione, a cui concorrono circa 115 enti tra
amministrazioni, associazioni, cooperative sociali e aziende, si svolgerà
giovedì 2 aprile al termine di un convegno dedicato al welfare e al ruolo
sempre più importante della cooperazione sociale nella costruzione di un
sistema di servizi alla persona (ore 9.30). I vincitori dell?edizione
2008 sono stati il Comune di Torino e la Cooperativa sociale Agricoltura Capodarco: con il progetto Prisma, l?amministrazione
torinese ha creato una rete di sostegno per il disagio sociale e psicologico
formata da due sportelli gratuiti per l?aiuto e l?ascolto e tre progetti specifici
sulla sessualità delle persone disabili, il counselling
alle famiglie con adolescenti in difficoltà e la creazione di gruppi di auto
aiuto. La Cooperativa sociale Agricoltura Capodarco è
invece autrice del progetto” La buona terra”, per la formazione e l?inserimento
lavorativo di tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti nel campo dell?agricoltura sociale. Ai migliori progetti di
comunicazione per la tutela della salute, la sicurezza e la promozione della
solidarietà andrà invece il “Premio Comunicazione sociale”, che oggi, alla sua
prima edizione ha già ottenuto una sessantina di candidature. Il riconoscimento
verrà consegnato venerdì 3 aprile al termine del convegno su “Il ruolo della
comunicazione sociale in una economia che cambia” (ore 9.30). Numerosi e
variegati i progetti in gara: si va dal sostegno e l?informazione alle famiglie
con soggetti colpiti da lesioni gravi ai cortometraggi contro anoressia e
bulimia realizzati dalle stesse persone affette da disturbi del comportamento
alimentare, dalla sensibilizzazione delle aziende per l?assunzione delle
persone disabili alle “pubblicità regresso”, che promuovono la coscienza civile
con le armi della parodia e dell?ironia.