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Report "Diritti umani"  15-16 aprile 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Diritti umani

Anni 70 Radicalismo Negli Anni 70 è centrale la vocazione per le campagne in difesa dei d... ( da "Stampa, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Anni 70 Radicalismo Negli Anni 70 è centrale la vocazione per le campagne in difesa dei diritti umani, dei diritti civili, per il pacifismo e la non violenza, contro la corruzione e contro l'infiltrazione legislativa di ispirazione cattolica nelle regolamentazioni del diritto di famiglia.

Usa/ Demjamjuk rilasciato dal carcere federale -2 ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dagli avvocati di Demjanjuk i quali sostengono che l'estradizione del loro cliente, che ha 89 anni e una cattiva salute, equivarrebbe alla tortura. Arrestato da agenti dei servizi statunitensi dell'immigrazione, John Demjanjuk è uscito dalla sua casa su una sedia a rotelle, accompagnato da un medico e da una infermiera.

Immigrati/ Bali, conferenza Asia-Pacifico su flusso ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: duramente criticata da organizzazioni per i diritti umani nazionali e internazionali; nell'ultimo anno sono state 12 le barche con 379 migranti e richiedenti asilo che hanno raggiunto l'isoletta (situata di rimpetto all'Indonesia ma a 2600 di chilometri dalla costa settentrionale australiana) dove sono trattenuti in campi di identificazione.

USA/ DEMJAMJUK RILASCIATO DAL CARCERE FEDERALE -2 ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dagli avvocati di Demjanjuk i quali sostengono che l'estradizione del loro cliente, che ha 89 anni e una cattiva salute, equivarrebbe alla tortura. Arrestato da agenti dei servizi statunitensi dell'immigrazione, John Demjanjuk è uscito dalla sua casa su una sedia a rotelle, accompagnato da un medico e da una infermiera.

Verdi, Facchini leader Slompo il volto nuovo ( da "Trentino" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Nel programma spuntano principi come partecipazione, sobrietà, pace, diritti umani, salvaguardia dell'ambiente, difesa della salute, tutela dei soggetti deboli e delle famiglie, pari opportunità, sviluppo equilibrato del territorio. In riferimento si sottolinea che «non si possono barattare con nessun accordo politico né alcuna poltrona».

Mosca, Medvedev apre al giornale della Politkovskaya ( da "Giornale di Brescia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: omicidio della Politkovskaia aveva commentato cinicamente che la giornalista era irrilevante nell'opinione pubblica russa. L'intervista di Medvedev uscirà oggi, ma il direttore della testata ha anticipato al quotidiano «Kommersant» gli argomenti affrontati: il rispetto dei diritti umani, la lotta alla corruzione, l'indipendenza del sistema giudiziario.

STATALE interruzione dei servizi web Sabato dalle 8 fino alle 11.30 a causa di un intervento d... ( da "Giornale di Brescia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: DIRITTI UMANI Ferrajoli a Giurisprudenza Continua alla facoltà di Giurisprudenza della Statale il ciclo di seminari «I diritti umani a sessant'anni dalla dichiarazione universale del 1948», organizzato dalle cattedre di Diritto internazionale e Filosofia del diritto in collaborazione con la Fondazione Clementina Calzari Trebeschi.

"controlleremo il carico del buccaneer" - vincenzo nigro ( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani; è molto vicino al neo-presidente Abdirahman Mohamed Mohamoud e al suo ministro dell´Interno, il generale Abdullahi Ahmed Jama detto "Ilkajir". Un altro funzionario somalo, Yusuf "Bari Bari", oggi ambasciatore della Somalia a Ginevra dopo aver vissuto per anni in Italia, spiega che il fatto che il generale Ilkajir sia originario di Lasqorei offre buone speranze per

Legalità, piacentina nel vertice di Elsa ( da "Libertà" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: per applicarsi a temi alti come i diritti umani nei più diversi contesti, per promuovere cultura della legalità in un momento storico nel quale si sente intensamente l'esigenza di giustizia. L'impegno è sostenuto, Laura in questi giorni è reduce dall'International council meeting di Elsa nel Montenegro, a novembre sarà a Norimberga.

Fuga d'amore, i talebani uccidono due fidanzati Pakistan: la Sharia è legge ( da "Unita, L'" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani e consigliere provinciale. Qualche volta il fanatismo retrogrado trova purtroppo appoggi impensabili presso le stesse autorità del nuovo regime sostenuto dalla comunità internazionale. È il caso della legge che introduce nelle comunità di fede sciita le più pesanti discriminazioni e oppressioni domestiche che il regime teocratico aveva imposto a tutta la popolazione.

I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiar... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 22 I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiar... I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiarazione dei diritti umani sono stati i temi centrali del percorso di educazione alla pace 2008-2009 rivolto a tutti i ragazzi delle scuole dall'Associazione «I volti della pace».

musica per i diritti umani ( da "Tirreno, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Pagina 8 - Pontedera Musica per i diritti umani Doppio concerto di Rhumornero e About blank PONTEDERA. Musica al quadrato. In occasione della kermesse Solidaria-Bellaria, sabato in scena un doppio concerto con il Rock "scuro" e intrigante dei Rhumornero, band pisana in tour dopo l'uscita del loro primodisco Umorismi Neri.

Elemosina NON NE VOGLIAMO ( da "Manifesto, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: per appoggiare il suo desiderio di vivere nel rispetto dei diritti umani e per poter determinare il suo destino e quello del paese. Il presidente ha dato istruzioni ai segretari di stato al commercio e al tesoro perché pongano in marcia le azioni necessarie per eliminare tutte le restrizioni alle persone che vogliano visitare i loro famigliari nell'isola e mandar loro rimesse.

LA RASSEGNA cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude ... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude ... LA RASSEGNA cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude domani sera allo Stensen, viale don Minzoni 25. Verrà proiettato The corporation', un documentario che analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell'economia mondiale,

Nazionale attori, vecchie glorie e politici al ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Un fumetto che racchiude i dieci impegni del «Team for Peace» e che tutti i ragazzi dovranno impegnarsi a raccogliere. All'interno c'è anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ognuno dovrebbe tenere in casa. Image: 20090415/foto/598.jpg

Domani sera alle 21.30, inaugurazione di "Casa d'Italia Interamna", in via Angeloni 65, i locali che... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Islam che ne esce è sicuramente parziale ma in effetti esiste violenza sia nel Corano, sia nella vita del modello Maometto». «Così a tutt'oggi continua Procaccini vi sono musulmani che fanno violenza in nome del Corano e del profeta dell'Islam. Per alcuni i diritti umani in occidente vengono messi da parte per non dispiacere all'Islam».

Fidel boccia I dissidenti elogiano Obama ( da "Riformista, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: della Commissione Cubana dei Diritti Umani e Riconciliazione Nazionale, è molto più ottimista. Sostiene che questo primo passo del presidente Obama «è la cronaca di una decisione annunciata» che può favorire una normalizzazione dei rapporti bilaterali tra i due paesi. Ma adesso è imperativa la richiesta di una decisione analoga da parte dell'Avana nel solco dell'

Giurisprudenza, si amplia la sede ma non i docenti ( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Per la specialistica invece c'è il percorso di Diritti umani ed etica della cooperazione internazionale che rientra però nel percorso umanistico. «E poi abbiamo il corso di dottorato giunto al quarto ciclo - osserva Pezzini - sul Diritto pubblico e tributario nella dimensione europea e due Master di secondo livello.

Nuova politica ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e non userà più tecniche assimilate alla tortura come l'annegamento simulato. Gli interrogatori non saranno più condotti da contractors privati, ma solo da agenti Cia Guantánamo A gennaio Obama ha firmato un ordine esecutivo che dovrebbe portare alla chiusura entro fine anno del carcere cubano, creato nel 2001 per i presunti terroristi di Al Qaeda e talebani

Zardari promulga la sharia ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Organizzazioni pachistane e internazionali manifestano invece grande preoccupazione. Anche la Casa Bianca in un comunicato giudica antidemocratica e contraria ai diritti umani la creazione di tribunali islamici in cambio di un cessate il fuoco con i talebani. Pakistan Il leader Zardari

I sauditi dicono basta alle spose-bambine ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attivisti dei diritti umani e teologi del Regno I sauditi dicono basta alle spose-bambine Il ministro della Giustizia: «Età minima 16 anni, pronta la bozza di legge» La «bambina di Onaiza» ha 8 anni, frequenta le elementari. Suo marito ne ha 58. La chiamano così dal nome della città in cui vive, a 200 chilometri da Riad.

Poliziotti a scuola: un amico in più ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e di quei valori in genere sui quali si fonda una società civile. L'iniziativa quest'anno rende onore al ventennale della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Per questo motivo il tema del 2009 sarà: «Per crescere sicuri abbiamo diritto a .

Associazione per la Formazione, gli Scambi e le Attività Interculturali ( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Diritti Umani, Salute, Cultura, Sport, Media. Per avere maggiori informazioni ed iscriverti scrivi a steps@afsai.it oppure compilando il Modulo Richiesta Informazioni presente nel nostro sito. Alcune INFO I progetti selezionati per lo sviluppo delle comunità locali, collocano i partecipanti ICYE che hanno una profonda passione per il mondo della solidarietà per la scoperta delle

15/04/2009 10:07 TERRORISMO: OLGA D'ANTONA, AMAREZZA PER DOMICILIARI A BANELLI ( da "ITnews.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula, che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura''. Cosi' Olga D'Antona, vedova di Massimo D'Antona, ha commentato gli arresti domiciliari a Cinzia Banelli intervenendo su Radio24.

La Fiera del Libro ancora sotto il tiro dei filo-palestinesi ( da "CronacaQui.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: obiettivo principale della mobilitazione è quello di far parlare del problema dei diritti umani. «L'Egitto è un regime totalitario e brutale - dichiara Tradardi - dove da decenni sono in vigore leggi d'emergenza che consentono a una oligarchia corrotta di tenere sotto uno stretto controllo la popolazione: oltre un milione di poliziotti e l'esercito sono impegnati nella repressione.

TERRORISMO/OLGA D'ANTONA:PER LEGGE ITALIANA VITTIME SONO DISTURBO ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Poi Olga D'Antona accusa anche l'Italia: "Le vittime per la legge italiana non esistono - ha detto-. Quando per esempio si concede il rito abbreviato a queste persone, una scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento.

Terrorismo/ Olga D'Antona: per legge italiana vittime sono ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Poi Olga D'Antona accusa anche l'Italia: "Le vittime per la legge italiana non esistono - ha detto-. Quando per esempio si concede il rito abbreviato a queste persone, una scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento.

Afghanistan: in piazza contro lo stupro, prese a sassate ( da "Rai News 24" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: impegno per la protezione dei diritti umani e soprattutto dei diritti delle donne, appare, in questo momento, del tutto inadeguato e insufficiente di fronte all'ondata di violenza che colpisce le donne, da quelle impegnate nelle Assemblee Elettive alle cittadine". Il documento ricorda "i recentissimi assassinii di donne, come Sitara Achakzai,

Kabul, corteo di donne preso a... ( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l?adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola.

Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani ( da "Repubblica.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola.

Somalia, il Puntland annuncia: "Controlleremo noi la nave italiana" ( da "Repubblica.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani; è molto vicino al neo-presidente Abdirahman Mohamed Mohamoud e al suo ministro dell'Interno, il generale Abdullahi Ahmed Jama detto "Ilkajir". Un altro funzionario somalo, Yusuf "Bari Bari", oggi ambasciatore della Somalia a Ginevra dopo aver vissuto per anni in Italia, spiega che il fatto che il generale Ilkajir sia originario di Lasqorei offre buone speranze per

Br: Olga d'Antona, per la legge le vittime non esistono ( da "KataWeb News" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Così Olga D'Antona, vedova di Massimo D'Antona (consulente del Ministero del Lavoro ucciso dalle Nuove Br il 20 maggio del 1999), ha commentato gli arresti domiciliari a Cinzia Banelli intervenendo a Radio 24. La D'Antona si è detta "amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati".

Blogger saudita in libertà condizionata. Era stato arrestato perché si era dichiarato cristiano ( da "Blogosfere" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che insieme con altri gruppi attivisti per la difesa dei diritti umani ha fatto pressioni sulle autorità saudite perché liberassero Hamoud Saleh Al-Amri. Il giovane blogger aveva pure denunciato l'inefficienza del sistema giudiziario saudita per la corruzione e gli abusi dei diritti umani. Quello di gennaio è stato il suo terzo arresto.

Afghanistan/ Corteo contro legge anti-donne preso a sassate ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola.

SASSI SULLA PROTESTA DELLE DONNE CONTRO LA LEGGE PRO TALEBANI ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani -->Circa 300 giovani che avevano aderito all'appello dei gruppi di difesa dei diritti umani Si scalda la campagna elettorale: ex leader studentesco che vive negli Usa sfiderà Karzai Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani (13:19 15/04/2009)

AFGHANISTAN/ CORTEO CONTRO LEGGE ANTI-DONNE PRESO A SASSATE ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola.

MOLDOVA/ INVIATO CONSIGLIO EUROPA A CHISINAU PER VERIFICARE ABUSI ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Inviato Consiglio Europa a Chisinau per verificare abusi di Apcom Davis: "Molto preoccupato per presunte violazioni diritti umani" -->Bruxelles, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Il segretario generale del Consiglio d'Europa, Terry Davis, ha deciso di mandare un inviato in Moldova per verificare le denunce di abusi dei diritti umani lanciate dall'opposizione anti-comunista.

Immigrati, "nessuno nasce clandestino, povero sì" Aumenta "l'esercito di disperati" che raggiunge l'Italia, non solo attraverso il mare, in cerca di una vita migliore: quasi 37 mil ( da "Dire" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Medici per i diritti umani", con particolare attenzione alla situazione dei ragazzi afghani a Roma. E oltre ai dati, una riflessione sul peso sociale del linguaggio utilizzato. "L'etimologia stessa della parola, dal latino 'clam-des-tínus' colui che si nasconde di giorno e che odia la luce, testimonia un uso improprio assunto oggi dal termine,

TORNA L'APPUNTAMENTO CON EQUILIBRI . LA RASSEGNA PROMOSSA DALL'ASSOCIAZIONE AUT AUT... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: giornata di sabato sarà incentrata sulla tutela dei diritti umani, nel 60° anniversario dell'entrata in vigore della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Alle 18,30 sarà presentata la raccolta di racconti «Di domenica si può anche morire» (edizioni Polistampa) di Domenico Guarino, battipagliese di nascita e fiorentino d'adozione, vincitore del premio Tiziano Terzani 2008.

M.O./ Israele non coopererà in inchiesta Onu su Gaza (fonte) ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: inchiesta dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, ne sia stato informato. La stessa fonte ha precisato che Israele ha inviato una sua risposta a riguardo una settimana fa. Hamas oggi ha invece fatto sapere che collaborerà all'inchiesta. Richard Goldstone è l'ex procuratore generale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia e in Ruanda.

M.O./ ISRAELE NON COOPERERÀ IN INCHIESTA ONU SU GAZA (FONTE) ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: inchiesta dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, ne sia stato informato. La stessa fonte ha precisato che Israele ha inviato una sua risposta a riguardo una settimana fa. Hamas oggi ha invece fatto sapere che collaborerà all'inchiesta. Richard Goldstone è l'ex procuratore generale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia e in Ruanda.

La farsa dei diritti umani nell'ultracarnaio cinese ( da "Foglio, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 15 aprile 2009 La farsa dei diritti umani nell'ultracarnaio cinese Splendido fondo del Wall Street Journal sulla frode dei diritti umani in Cina. L?unica cosa degna di rilievo da dentro la cultura cinese è Carta 08, ne segue un racconto. Ora si capisce sempre meglio che l?

L'Avana e Washington verso nuovi orizzonti ( da "Quotidiano.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ora Raul Castro deve rispondere con un gesto corrispondente, al tempo stesso simbolico e concreto, possibilmente riguardante i diritti umani e i prigionieri politici. Se tutto ciò avvenisse, significherebbe che anche le ultime pendenze della Guerra fredda sono sul punto di scomparire. Pubblicato come editoriale da "Il Tempo" il 15 aprile 2009 15/04/2009

Infanzia, Reggio collabora con l'Authority di Vienna ( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: affinché le persone siano più consapevoli e attive in materia di rispetto dei diritti umani; se i diversi livelli lavoreranno bene insieme, allo scopo di migliorare l'implementazione dei diritti umani, a lungo andare ne beneficeranno tutti", ha tra l'altro scritto in questi giorni Morten Kjaerum alla presidente Masini, annunciando per il prossimo settembre una sua nuova visita a Reggio.

15/04/2009 16:55 AFGHANISTAN: KABUL, LANCIO DI SASSI CONTRO DONNE IN PROTESTA ( da "ITnews.it" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: hanno protestato oggi contro la nuova legge sul diritto di famiglia, firmata il mese scorso dal presidente Hamid Karzai. E alcune di loro sono anche state colpite dal lancio di sassi. La legge, secondo le associazioni che si occupano di diritti umani, legalizza di fatto lo stupro tra le mura domestiche e vieta alle donne di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico,

Pena morte/ Governatore New Mexico: Usa vanno verso ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: in compagnia di paesi che non hanno buoni standard di diritti umani". Richardson ha anche sottolineato che, dopo aver visitato un carcere del suo Stato, si è reso conto che "l'ergastolo è peggio della pena di morte". Ad influire sul suo cambio di opinione, ha precisato, è stata anche la pressione della Chiesa cattolica statunitense.

TURCHIA/ STAR CURDA LICENZIATA DA NUOVO CANALE TV NAZIONALE ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Sembra che la Trt si sia rifiutata di ospitare un esponente di un'associazione di diritti umani di nome Sanar Yurdantapan. Versione che troverebbe la conferma dello stesso Yurdatapan, che ha detto a Hurriyet di essere stato contattato dalla Rojin per partecipare al suo programma ma di non essere poi riuscito ad andare in onda.

PENA MORTE/ GOVERNATORE NEW MEXICO: USA VANNO VERSO ABOLIZIONE ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: in compagnia di paesi che non hanno buoni standard di diritti umani". Richardson ha anche sottolineato che, dopo aver visitato un carcere del suo Stato, si è reso conto che "l'ergastolo è peggio della pena di morte". Ad influire sul suo cambio di opinione, ha precisato, è stata anche la pressione della Chiesa cattolica statunitense.

PUGLIA: DAL 16 AL 23 APRILE ALLA FIERA LEVANTE FESTIVAL CREATIVITA'. ( da "Asca" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Innovazione e promuovere la cultura dei diritti umani, della pace e della fratellanza attraverso l'unione ed il confronto delle diversita': questi gli obiettivi del Festival della Creativita' euro-mediterranea, che si svolgera' da domani al 23 aprile nei padiglioni 152 e 152 bis della Regione Puglia della Fiera del Levante.

AFGHANISTAN: BONINO, NON ABBASSARE GUARDIA DIFESA DIRITTI DONNE. ( da "Asca" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Afghanistan diventa un paese con un sistema democratico basato sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani e civili, a cominciare da quelli delle donne. I fatti di questi giorni'', ha concluso l'esponente radicale, ''dimostrano che le donne afghane hanno bisogno del nostro totale sostegno non a singhiozzo ma in maniera convinta e sistematica''.

Medvedev si smarca da Putin: non contrapporre la democrazia al benessere ( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: la violazione dei diritti umani: «un sostegno morale» a «uno dei giornali che ha sofferto di più», ha spiegato la portavoce della presidenza Natalia Timakova, riferendosi ai numerosi giornalisti uccisi, a partire dalla Politkovskaia, il cui omicidio Putin aveva invece commentato freddamente, definendo la reporter irrilevante nell'opinione pubblica russa.

AFGHANISTAN: FRANCO (PD), PIU' IMPEGNO GOVERNO PER RITIRO LEGGE STUPRO. ( da "Asca" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, e' ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan''.

Afghanistan: Pd: Governo si impegni davvero per ritiro legge ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, è ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan".

Turchia/ Star curda licenziata da nuovo canale Tv nazionale ( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Sembra che la Trt si sia rifiutata di ospitare un esponente di un'associazione di diritti umani di nome Sanar Yurdantapan. Versione che troverebbe la conferma dello stesso Yurdatapan, che ha detto a Hurriyet di essere stato contattato dalla Rojin per partecipare al suo programma ma di non essere poi riuscito ad andare in onda.

DURBAN 2/ APPELLO DELL'ONU ALLE CAPITALI: SUPERARE LE DIVERGENZE ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: (Apcom) - L'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani Navanethem Pillay lancia un appello ai paesi membri perché superino le loro differenze a pochi giorni della conferenza internazionale - detta 'Durban 2' - contro il razzismo. Una nuova bozza della dichiarazione finale è stata distribuita oggi ai partecipanti.

IRAQ/ OLTRE 26MILA PERSONE DETENUTE IN CARCERI GESTITE DA BAGHDAD ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Lo ha indicato il ministro dei Diritti umani di Baghdad, Wejdane Mikhail. Secondo gli ultimi dati del suo ministero, sono in carcere 782 minorenni e 422 donne. L'esercito degli Stati Uniti trattiene ancora quasi 13.000 detenuti che gradualmente trasferisce agli iracheni, conformemente all'accordo di sicurezza firmato a novembre tra Baghdad e Washington.

AFGHANISTAN: PD: GOVERNO SI IMPEGNI DAVVERO PER RITIRO LEGGE ( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, è ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan".

Uomo e Dio in Europa ( da "Alto Adige" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: nell'attuale discussione in Europa sui diritti umani, sia universalmente valida. Quali sono le sue origini nell'antichità classica? Per comprendere meglio la nostra idea di uomo è possibile aprire un confronto ideologico con altre culture? Oggi, però, le scienze naturali non mettono in discussione ciò che l'uomo costruisce?

Prima di tutto una domanda di attualità: forse sarebbe meglio cancellare del tutto le elezioni ... ( da "Stampa, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Lei ha convocato un «Consiglio presidenziale sulla società civile e i diritti umani», con persone meritevoli e oneste. Significa che per lei oggi la società civile è più importante della compagnia degli «uomini in borghese»? «In Russia la società civile è una categoria che non abbiamo ancora imparato a comprendere fino in fondo.

Sassi sul corteo delle donne a Kabul ( da "Corriere.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. «MORTE ALLE SCHIAVE DEI CRISTIANI» - Il corteo era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ma si è scontrato con una contromanifestazione di altre donne, sostenute da uomini - in tutto circa mille persone - che gridavano «morte alle schiave dei cristiani» e alla fine hanno lanciato alcuni sassi contro di loro.

ROMA - Avrei preferito non essere qui, per essere con la mia squadra in Champions. Ma a questi... ( da "Leggo" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: si sottopone alla tortura di osservare le partite che un mese fa sognava di giocare con la Roma. Naturalmente il discorso è andato anche sul suo futuro. E il tecnico ha cercato di evitare equivoci e ha anche minimizzato dopo i titoli sui giornali che lo danno in dirittura di arrivo in grandi club come Juventus e Milan: «Non è vero che sono corteggiatissimo,

Focus sull'attualità e la globalizzazione ( da "Arena, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Dei diritti umani nel mondo discutono Emma Bonino, Pietro Marcenaro e Anna Zafesova, con Il'ja, il figlio della giornalista assassinata. Marco Belpoliti e Maria Latella analizzano l'ascesa di Berlusconi. E ancora presenze doc come Oliviero Beha, Denise Pardo, Stefano Rodotà, Rita Levi Montalcini, Eugenio Scalfari,

STUPRO LEGALIZZATO, CORTEI RIVALI DI DONNE SI SCONTRANO A KABUL ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani denunciavano «l'insulto alla dignità delle donne» sancito dalla legge. Dall'altra parte, donne che inneggiavano alla «Giustizia islamica». CINA VA IN PENSIONE ZEN, STORICO ARCIVESCOVO DI HONG KONG Va in pensione il cardinale arcivescovo di Hong Kong, Joseph Zen, figura storica della Chiesa in Cina e simbolo della lotta per la libertà religiosa anche nella Cina continentale.

quella generazione bruciata da un farmaco ( da "Mattino di Padova, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: anni di storia tra medicina e diritti umani». S'intitola così l'importante convegno che si svolge domani dalle 8.30 alle 18 al Centro culturale Altinate/San Gaetano, organizzato dall'associazione Tai Onlus, per la tutela dei diritti civili dei thalidomidici italiani, e il Centro sociale di animazione e formazione del Distretto Socio- Sanitario dei Colli.

sanità d'eccellenza in africa due giorni di dibattito con emergency ( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Nel 2008 fu siglato un manifesto per una medicina basata sui diritti umani, a cui hanno aderito finora cinque paesi, Sierra Leone, Sudan, Repubblica Centroafricana, Uganda ed Eritrea. «Nel mondo occidentale - spiega Gino Strada - la medicina si è sempre sviluppata per esperienze di eccellenza. Lo stesso può accadere in Africa.

oggi l'inaugurazione di expolevante quattro giorni di libri, arte e spettacoli ( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Expoarte che ritorna e si appresta a festeggiare il quindicennale con una mostra sugli strumenti di tortura per lanciare un messaggio contro la pena di morte. Il turismo spazierà dalla gastronomia con la "Maratona a tavola" e spazi per i sapori della cucina barese, all´ artigianato delle nazioni, allo spettacolo che dal 17 al 19 aprile proporrà momenti musicali, teatro e cabaret.

il cremlino apre al giornale dei "nemici di putin" - leonardo coen ( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ha affrontato il tema della democrazia in Russia e dei diritti umani sul piano etico, ponendosi come loro difensore istituzionale, ma ha evitato di avanzare proposte concrete, di dire in che modo intende tutelare i diritti che oggi come oggi in Russia sono calpestati e disattesi, se vanno a ledere gli interessi del potere.

La corte d'appello Usa salvail boia di Sobibor dal processo ( da "Secolo XIX, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Leonie Von Braun, esperta di diritto penale internazionale per conto di Amnesty International, ha puntualizzato: «Una delle più gravi violazioni dei diritti umani mai perpetrata va punita, ma anche un criminale va trattato con umanità». Ma non si parli, come ha fatto la famiglia, di "torture".

Vedova D'Antona: ( da "Nazione, La (Firenze)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: «Vorrei ricordare queste cose al presidente francese Sarkozy che non ha concesso l'estradizione a Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura».

XIX L'Helios Festival sbarca in tre città picene ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: con il Meeting Nazionale Giornalisti per i diritti umani-Incontro con gli autori', al quale interverrà anche il giornalista Rai Vincenzo Varagona per presentare il suo libro Pollicino nel bosco dei media'. Dopodichè verrà inaugurata nella vicina Casa Celso Ulpiani la Mostra dei Periodici Storici (1914-1947), visitabile fino alla domenica successiva.

WATERMED 2009e GEOTECH EXPO, tecnologie per l'acqua del pianeta ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: pubblico fondamentale per la realizzazione degli altri diritti umani. Il diritto umano all'acqua afferma che ognuno ha diritto ad acqua sufficiente, sicura, accettabile, fisicamente accessibile ed economicamente sostenibile per uso privato ed uso domestico". Dal trattamento delle acque e la gestione dei cicli combinati, alla prospezione, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei,

Calciatori da tutto il mondo per il ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: la squadra campione in carica dell'Egitto, Brianza, Italia Diritti Umani, Italia Maunazzi, Marocco , Perù, Romania, Senegal e Tibet) insomma un totale di 200 giocatori italiani e degli altri Paesi. Il 19 aprile a Brugherio scenderanno in campo: prima Bangladesh contro Ecuador e poi Colombia contro Italia Birmania.

Le donne in piazza per i loro diritti a Kabul vengono prese a sassate ( da "Riformista, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: piccolo mostro che fa strame dei diritti umani. Era dunque acutamente mirata - oltre che coraggiosa - la protesta di ieri iniziata proprio davanti alla "scuola" di Mohseni, la moschea Khatam al Nabi. Per strada sono scese attiviste, parlamentari e ragazze pronte a marciare - hanno fatto sapere alla Bbc - anche per le tante donne che «volevano esserci ma sono state bloccate dai mariti»

il caso Russia, Medvedev si smarca da Putin ( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: difesa dei diritti umani, della democrazia e della libertà di parola. Per la sua indipendenza da tutto e da tutti questo foglio ha pagato un altissimo tributo di sangue. Come non ricordare la coraggiosa reporter di guerra Anna Politkovskaja? zar vladimir alle prese con la crisi La ragione ufficiale di questo passo del Cremlino va ricercata nella volontà di Medvedev di fornire un «

KABUL - A Kabul centinaia di donne afgane hanno protestato ieri contro la nuova legge sul diritto di... ( da "Messaggero, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: hanno protestato ieri contro la nuova legge sul diritto di famiglia, firmata il mese scorso dal presidente Hamid Karzai. E alcune di loro sono anche state colpite dal lancio di sassi. La legge, secondo le associazioni che si occupano di diritti umani, legalizza di fatto lo stupro tra le mura domestiche e vieta alle donne di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico,

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Gideon Rachman sul Financial Times secondo il quale siamo lì per combattere il terrorismo, non per difendere i diritti umani. Non è nemmeno una buona Realpolitik ». Chi ha sentito di recente a Kabul? «Martedì, al telefono, Sima Samar, presidente della commissione governativa sui diritti umani. Soprattutto sull'ultima coppia assassinata, due che uscivano insieme senza essere sposati».>

Sassi sulle afghane in rivolta contro gli stupri legali ( da "Unita, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: a qualcun altro di mettere in una legge degli articoli che sono contro i miei diritti, contro i diritti umani e che considerano me un essere di seconda classe». La legge, che il presidente Karzai in cerca di consensi elettorali per le presidenziali del prossimo agosto ha firmato senza esitare nel marzo scorso, potrebbe essere parzialmente emendata dopo le proteste internazionali.

Due facce dell'Afghanistan, separate da un cordone di donne in divisa e tenute d'occhio da... ( da "Unita, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: a qualcun altro di mettere in una legge degli articoli che sono contro i miei diritti, contro i diritti umani e che considerano me un essere di seconda classe». La legge, che il presidente Karzai in cerca di consensi elettorali per le presidenziali del prossimo agosto ha firmato senza esitare nel marzo scorso, potrebbe essere parzialmente emendata dopo le proteste internazionali.

Pace e diritti: Ponteranica in campo ( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Pace è diritti umani per tutti». Questa sera alle 21, nell'auditorium comunale si terrà un'assemblea pubblica sul tema «I diritti negati dei migranti», a cui seguirà il film di Andrea Segre «Come un uomo sulla terra» e la proiezione di «Una stagione all'inferno», rapporto di Medici senza Frontiere sulle condizioni di salute,

Si salva all'ultimo minuto Il boia nazista di Sobibór non lascerà gli Stati Uniti ( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: legale dell'imputato, «deportarlo è tortura e violazione dei diritti umani». «Se Demjanjuk non può affrontare il viaggio verso la Germania allora sia processato negli Usa» ha subito replicato un portavoce di Amnesty International, secondo cui «con la tortura questa vicenda non ha proprio niente a che vedere».

SABATO sarà lo , ovvero la ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: si terrà una conferenza sul tema: «I diritti umani e il diritto all'identità» riguardante il lavoro fatto nella lotta per il ritrovamento dei bambini nati da genitori "desaparecidos" e dati in adozione, con l'intervento di Estela Carlotto, presidente dell'Asociación Abuelas de Plaza de Mayo e un videomessaggio del premio Nobel per la pace Esquivel.

ULTIMO appuntamento del progetto , il ciclo di iniziative o... ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Le scuole parteciperanno al Teatro Pacini di Pescia alle ore 10,30, ad un incontro dal titolo «I diritti umani e il diritto all'identità» con al centro il caso argentino e alle ore 16,30 verrà inaugurata alla biblioteca S. Giorgio di Pistoia la mostra «Memoria grafica de Abuelas de Plaza de Mayo», fino al giorno giovedì 30 aprile (ingresso libero).

Performance sul Kosovo alla Fabbrica delle candele ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Un mondo a colori' coi ragazzi della classe 3ª B Scienze della formazione' (liceo classico Morgagni'), curata e realizzata da Maria Teresa Indellicati e Luigi Impieri. Seguirà la presentazione del libro Diritti umani e diversità' ccondotto dai licei Carducci di Forlimpopoli e Xhelal Hajda Toni di Krusha e Madhe (Kosovo).

Colosseo illuminato contro la pena di morte ( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: «America does not torture» («l'America non tortura»). Ispirati alla «ragion politica», gli argomenti del governatore: «È stata una decisione sofferta, ero favorevole alla pena di morte ma gli errori giudiziari degli ultimi anni (130, ndr), le troppe condanne tra le minoranze mi hanno fatto cambiare idea».

diritti umani e pace, festa a palazzo moroni ( da "Mattino di Padova, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Pagina 44 - Giorno/Notte Diritti umani e pace, festa a palazzo Moroni Sabato i ragazzi delle scuole affolleranno sino a sera il cortile municipale Giovani, pace e diritti umani a Palazzo Moroni, tra banchetti, mostre d'arte, concerti, volontariato e voglia d'incontrarsi.

SAN DONATO Uno spazio per fratelli dei disabili Alle 18.30, in via Saccarelli 18, verr&... ( da "Stampa, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Diritti in mostra» all'Ecomuseo Urbano di via Medici 28. Dodici illustratrici piemontesi interpretano gli articoli della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. MADONNA DI CAMPAGNA Rallentamenti al traffico Nella giornata odierna, saranno possibili dei rallentamenti al traffico nel tratto di via Dongiovanni compreso tra via Chiesa della Salute

Cotone bio e colle a base d'acqua ( da "Salute (La Repubblica)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Natura e rispetto per i diritti umani la filosofia del marchio Aravore, i cui capi sono firmati dalle donne di un laboratorio di Asuncion nel Paraguay. La filosofia Slow Fashion contagia anche il settore scarpe. Tra qualche giorno arriveranno le greenshoes, realizzate in cotone bio, lino e canapa naturale, con colle a base di acqua.

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 16 pagina 16 «L'Italia tortura le vittime delle Br» di Redazione Altro che tortura, la deputata pd Olga D'Antona (nella foto) chiama Sarkozy e Lula. «Vorrei ricordare al presidente francese che non ha estradato la Petrella e a quello brasiliano che ha fatto lo stesso con Battisti che per la legge italiana le vittime non esistono.

OLGA D'ANTONA VS. SARKò e LULA A BOLOGNA L'UNIONE SOTTERRA IL PD LA MADIA ELOGIA IL GOVERNO E VIENE INSULTATA - Milano, una donna avvocato generale BRESSO VS. VATTIMO LA FE ( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 1 - «L'Italia tortura le vittime delle Br»... Altro che tortura, la deputata pd Olga D'Antona chiama Sarkozy e Lula. «Vorrei ricordare al presidente francese che non ha estradato la Petrella e a quello brasiliano che ha fatto lo stesso con Battisti che per la legge italiana le vittime non esistono.

Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani.

Medvedev: "Non baratterò il salame con la libertà" ( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Lei ha convocato un «Consiglio presidenziale sulla società civile e i diritti umani», con persone meritevoli e oneste. Significa che per lei oggi la società civile è più importante della compagnia degli «uomini in borghese»? «In Russia la società civile è una categoria che non abbiamo ancora imparato a comprendere fino in fondo.

Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male su... ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull'Italia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'

Rosa Brooks, una liberal anti-guerra al Pentagono ( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: è anche docente di legge e direttrice del Centro per i diritti umani all?Università di Georgetown, non si perdonano i legami con George Soros, il controverso imprenditore, politico e filantropo di origini ungheresi, noto per le sue posizioni anti-imperialiste e anti-Bush, oltre che per la condotta spregiudicata negli affari e per alcune eclatanti azioni di speculazione monetaria,

IMMIGRATI/ CONS. EUROPA: ITALIA SRADICHI XENOFOBIA, MALE ROM-2 ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani.

IMMIGRATI/ CONS. EUROPA: ITALIA SRADICHI XENOFOBIA, MALE SU ROM ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull'Italia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'

GUANTANAMO: PROCURA SPAGNOLA CONTRARIA A INCHIESTA SU CONSIGLIERI BUSH. ( da "Asca" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Bush accusati di aver coperto le torture e i maltrattamenti nella prigione militare di Guantanamo. Secondo Pumpido, i sei (tra cui l'ex procuratore generale americano Alberto Gonzales), non dovrebbero esser accusati di tortura contro prigionieri di guerra perche' tale accusa dovrebbe riguardare gli esecutori materiali.

16/04/2009 11:35 IMMIGRATI: CONSIGLIO EUROPA, PREOCCUPAZIONE PER SITUAZIONE IN ITALIA ( da "ITnews.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: interimali vincolanti richieste dalla Corte europea dei diritti umani" in Italia. E' quanto scrive il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg in un rapporto dedicato al Belpaese, preparato dopo una visita dello scorso gennaio. Un rapporto che pero' elogia al tempo stesso "gli sforzi intrapresi" dalle autorita' italiane per migliorare la situazione.

Lotta al razzismo, dall'Italia "passi insufficienti" ( da "Affari Italiani (Online)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto sull'Italia in meno di un anno. Rapporto che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso gennaio. Nel rapporto Hammarberg scrive "d'essere particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia,

Il Consiglio d'Europa: "Italia razzista e xenofoba" ( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: commissario per i diritti umani del Consiglio d?Europa, in un rapporto sostiene che l'Italia ha fatto "passi insufficienti sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti" Strasburgo - Una nuova pesante accusa viene rivolta all'Italia, accusata di essere razzista e xenofoba.

I vincitori del concorso "Il Poliziotto un amico in più" ( da "Savona news" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una società civile, considerata indispensabile per garantire il bene prezioso della sicurezza e della pacifica convivenza. Un apprezzamento particolare, infine, va comunque a tutti i ragazzi che, come sempre numerosi,

Mondial Assistance si aggiudica la certificazione SA8000 ( da "GuidaViaggi.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: SA8000 è uno standard basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino, sulle convenzioni dell?International Labour Organization (ILO) e sulla Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne.

Moldova/ Ue prudente su 'cittadinanza facile' offerta da ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di rimanere anonima, aggiunge che "in materia di cittadinanza gli Stati membri sono sovrani", implicando quindi che la Commissione non può fare nulla per bloccare le autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire garanzie ai partner Ue su come intende gestire"

FRANCIA/ CHIRAC RAGGIUNGE VERTICI POPOLARITÀ, 33 PUNTI SU SARKOZY ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: L'ex presidente vanta il 74% delle preferenze e precede di 5 punti il segretario di Stato per i diritti umani Rama Yade e il ministro degli Esteri Bernard Kouchner. Staccato di 33 punti l'attuale inquilino dell'Eliseo, Nicolas Sarkozy, con il 41% delle preferenze. (fonte afp)

MOLDOVA/ UE PRUDENTE SU 'CITTADINANZA FACILE' OFFERTA DA ROMANIA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di rimanere anonima, aggiunge che "in materia di cittadinanza gli Stati membri sono sovrani", implicando quindi che la Commissione non può fare nulla per bloccare le autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire garanzie ai partner Ue su come intende gestire"

ERITREA/ HRW: UNA GIGANTESCA PRIGIONE , EVITARE I RIMPATRI ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: prolungare la coscrizione militare sta mettendo in crisi i diritti umani e sta spingendo un crescente numero di eritrei a fuggire dal paese", sottolinea l'organizzazione per la difesa dei diritti dell'uomo in una relazione diffusa oggi a Nairobi. "Il governo eritreo sta trasformando il paese in una gigantesca prigione", ha commentato Georgette Gagnon, direttore per l'Africa di Hrw.

GUANTANAMO/ SPAGNA, NO A INCRIMINAZIONE EX FUNZIONARI USA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: tortura e maltrattamenti nei confronti dei detenuti del carcere militare di Guantanamo: lo ha dichiarato in conferenza stampa il Procuratore generale, Candido Conde-Pumpido. Il magistrato ha sottolineato come ogni accusa di tortura di prigionieri di guerra debba riguardare gli esecutori materiali, piuttosto che i funzionari che avrebbero potuto essere corresponsabili delle politiche

Mondial Assistance ottiene la certificazione SA8000 ( da "TravelQuotidiano.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: SA8000 è uno standard basato sulla Dichiarazione universale dei diritti umani, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambino, sulle convenzioni dell'International Labour Organization (Ilo) e sulla Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne.

I giovani, protagonisti di una comunità di pace. Ventidue scuole superiori di Padova - ... ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: 235 ore di lezione - sono state coinvolte nell'anno scolastico 2008-2009 nel progetto «Diritti umani e pace: dalle scuole alla città, dalla conoscenza all'azione». Quattro le aree tematiche: responsabilità dei propri consumi e diritto all'acqua; pregiudizi e stereotipi; educazione alla gestione non violenta e costruttiva dei conflitti;

Al via la XIX edizione dell'amicizia fra i popoli ( da "Quotidiano.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il cui manifesto è la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 1948: "L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ad al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi",

EUROPEE/ GRUPPO EVERYONE: NO A CANDIDATURE COFFERATI E DOMENICI ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: organizzazione internazionale per i Diritti Umani. "Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, e Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci - affermano - sono stati alcuni dei precursori delle politiche razziste e xenofobe per cui oggi l'Italia si trova al centro della riprovazione internazionale.

Consiglio d'Europa e diritti umani, bocciata l'Italia ( da "CittadinoLex" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Testo Secondo il commissario Hammerberg il nostro Paese ha adottato misure draconiane Consiglio d'Europa e diritti umani, bocciata l'Italia (Rapporto Consiglio d'Europa 16.4.2009) di Ludovico Fraia "Draconiano" in inglese è una parola rara, sconosciuta a molti, ma ha lo stesso significato che ha in italiano "duro, severo, inflessibile" come era l'arconte Dracone nell'antica Atene.

Convegno "Corpo, psiche e anima: le vie della guarigione" ( da "SaluteEuropa.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: la confederazione di associazioni a tutela dei diritti umani e civili, promuove per sabato 18 aprile il convegno "Corpo, Psiche e Anima. Le vie della guarigione". Un'iniziativa nata con l'intento di divulgare un nuovo approccio alla guarigione che integra mente, anima e corpo. I relatori del convegno, che si svolgerà nella residenza universitaria della Sapienza,

Consiglio d'Europa: Italia sradichi xenofobia ( da "AprileOnline.info" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo" Per il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Hammarberg "le autorità italiane dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni".

Migranti: per il Consiglio d'Europa l'Italia fomenta la xenofobia ( da "Panorama.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L'Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l'efficacia del sistema europeo dei diritti umani".

Immigrati, commissario Consiglio Europa critica Italia ( da "Reuters Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: impegnative richieste dalla Corte europea dei diritti umani di fermare le deportazioni, mettendo seriamente in pericolo l'efficacia del sistema europeo di protezione dei diritti umani". Nei giorni scorsi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto che nel Cie di Lampedusa sono trattenuti 710 immigrati, "quasi tutti tunisini" che, se il governo non predisporrà misure urgenti,

Immigrati/ Italia a Consiglio d'Europa: prese misure ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, che si è detto preoccupato per la situazione dei rom e degli immigrati in Italia. Sono stati stanziati - si legge in una nota - centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttato i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini.

IMMIGRATI/ ITALIA A CONSIGLIO D'EUROPA: PRESE MISURE NECESSARIE ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, che si è detto preoccupato per la situazione dei rom e degli immigrati in Italia. Sono stati stanziati - si legge in una nota - centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttato i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini.

IMMIGRATI/ CATANIA (PRC): PER COE ITALIA NEMICA DEI DIRITTI UMANI ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Catania (Prc): Per Coe Italia nemica dei diritti umani di Apcom Leggi italiane caratterizzate da vocazione discriminatoria -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - Il rapporto del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, sancisce definitivamente che la legislazione italiana é ostile ai diritti umani.

"Già partiti i piani di integrazione" ( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Europa per i diritti umani, Thomas Hammarberg, ci riprova. E dopo le accuse dell'estate scorsa (contenute in documento peraltro ricco di inesattezze e di autentici strafalcioni) circa presunte «violenze» da parte delle istituzioni italiane ai danni della popolazione straniera, lancia nuove accuse all'Italia esprimendo in un rapporto ufficiale «

L'orgoglio delle donne, la paura degli uomini ( da "AprileOnline.info" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e liberato dal regime talebano la stampa occidentale annunciò l'inizio di una nuova era di libertà e di diritti per le donne afgane. Il governo italiano, che partecipò e partecipa all'operazione militare, fornì anche uno stuolo di illuminati giuristi per aiutare il paese a dotarsi di un sistema legale e processuale rispettoso dei diritti umani.

Finito lo stato di allerta terrorismo in Cecenia. E' durato 10 anni ( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il conflitto è costato la vita a decine di migliaia di persone tra cui moltissimi civili. La capitale Grozny venne ridotta a un campo di macerie. Numerose Ong e voci isolate come quella della giornalista Ana Politovskaia poi assassinata si levarono per protestare contro le sistematiche violazioni dei diritti umani.

IMMIGRATI: HAMMARBERG (UE), IN ITALIA APPROCCIO PUNITIVO SU... ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non e' stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sottoforma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile''. ''Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee'

##Immigrati/ Cons. Europa: Italia deve fare di più contro ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, torna all'attacco dell'Italia, chiedendo più sforzi per sradicare razzismo e xenofobia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei

Guantanamo/ Spagna, procuratore generale contrario a ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: associazione di avvocati per la difesa dei diritti umani, sembra così destinato a non avere seguito: fonti giudiziarie hanno anticipato una decisione formale in tal senso per domani. Oltre all'ex-ministro della Giustizia Alberto Gonzales, l'azione è rivolta contro l'ex sottosegretario alla Difesa Douglas Feith, il capo di gabinetto dell'ex vicepresidente Dick Cheney,

IMMIGRATI/ HAMMARBERG: IN ITALIA APPROCCIO PUNITIVO A CLANDESTINI ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non è stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sotto forma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile". " "Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee -

##IMMIGRATI/ CONS. EUROPA:ITALIA DEVE FARE DI PIÙ CONTRO RAZZISMO ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, torna all'attacco dell'Italia, chiedendo più sforzi per sradicare razzismo e xenofobia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei

IMMIGRATI CRIMINALIZZATI E OGGETTO DI RAZZISMO: IL CONSIGLIO D'EUROPA BACCHETTA L'ITALIA ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Immigrati criminalizzati e oggetto di razzismo: il Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia -->Per il Commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, il nostro Paese rimane ostile nei confronti degli immigrati, degli italiani di origine straniera, dei Rom e dei Sinti...

GUANTANAMO/ SPAGNA, PROCURATORE GENERALE CONTRARIO A UN'INDAGINE ( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: associazione di avvocati per la difesa dei diritti umani, sembra così destinato a non avere seguito: fonti giudiziarie hanno anticipato una decisione formale in tal senso per domani. Oltre all'ex-ministro della Giustizia Alberto Gonzales, l'azione è rivolta contro l'ex sottosegretario alla Difesa Douglas Feith, il capo di gabinetto dell'ex vicepresidente Dick Cheney,

IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI ( da "Adnkronos" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 19:58

IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI ( da "ITnews.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorita' ritengo violi gli standard raggiunti in Europa". Lo ha affermato ai microfoni di Radio 24 Thomas Hammarberg, Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, autore di un rapporto con cui critica il Governo italiano per i provvedimenti sull'immigrazione.

Immigrati, Consiglio d'Europa: preoccupazioni per situazione in Italia ( da "RomagnaOggi.it" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: richieste dalla Corte europea dei diritti umani" in Italia. E' quanto scrive il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg in un rapporto dedicato al Belpaese, preparato dopo una visita dello scorso gennaio. Nel rapporto Hammarberg si è detto "particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia,

Immigrati/ Hammarberg: In Italia approccio punitivo a ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non è stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sotto forma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile". " "Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee -

Usa/ Diffusi memo era Bush su tortura. No accuse a Cia - ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: mondo hanno descritto spesso con il termine tortura. Il presidente americano Barack Obama ha motivato la diffusione dei documenti con l'esistenza di "circostanze eccezionali" (stando a quanto reso noto da un comunicato); tra queste, la necessità di confermare tattiche che per molto tempo sono state al centro di diversi sospetti e anche per prevenire "congetture errate e incendiarie"

Usa/ Governo diffonderà memo Bush che giustificarono ( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che i critici hanno definito più volte al limite della tortura. Gibbs, che ha accompagnato insieme ad altri membri della delegazione Usa il presidente americano Barack Obama, nel suo viaggio in Messico, ha parlato con i giornalisti nel volo dell'Air Force. Il portavoce del governo ha precisato che alcune sezioni dei documenti saranno oscurate per motivi di sicurezza,


Articoli

Anni 70 Radicalismo Negli Anni 70 è centrale la vocazione per le campagne in difesa dei d... (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Anni 70 Radicalismo Negli Anni 70 è centrale la vocazione per le campagne in difesa dei diritti umani, dei diritti civili, per il pacifismo e la non violenza, contro la corruzione e contro l'infiltrazione legislativa di ispirazione cattolica nelle regolamentazioni del diritto di famiglia.

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Usa/ Demjamjuk rilasciato dal carcere federale -2 (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Cincinnati (Ohio, Usa), 15 apr. (Ap) - Poche ore dopo il suo arresto nella sua casa, in vista della sua estradizione verso la Germania, John Demjanjuk, accusato di essere stato guardiano del campo di concentramento nazista di Sobibor e colpito da un mandato d'arresto della giustizia tedesca, è uscito ieri dal carcere di Cleveland. Lo ha annunciato per telefono il figlio, John Demjanjuk jr. Poco prima, la corte d'appello federale di Cincinnati aveva pronunciato una sospensiva concernente la sua estradizione. Il figlio non ha riferito dove si trova adesso il padre. L'arresto era avvenuto nell'attesa dell'esame delle richieste depositate in precedenza, nella giornata, dagli avvocati di Demjanjuk i quali sostengono che l'estradizione del loro cliente, che ha 89 anni e una cattiva salute, equivarrebbe alla tortura. Arrestato da agenti dei servizi statunitensi dell'immigrazione, John Demjanjuk è uscito dalla sua casa su una sedia a rotelle, accompagnato da un medico e da una infermiera.

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Immigrati/ Bali, conferenza Asia-Pacifico su flusso (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 14 apr. (Apcom) - I ministri delegati di quasi 60 nazioni asiatiche e del Pacifico hanno cominciato oggi la terza Conferenza regionale ministeriale di Bali in cui le questioni delle migrazioni, del traffico di esseri umani e della sicurezza dei confini sono al centro dei lavori. Il forum - riferisce l'agenzia Misna - è presieduto da Indonesia e Australia, le due nazioni che nel 2002 lanciarono la conferenza dedicata al controllo regionale delle migrazioni, nota anche come 'Bali process', in quell'occasione per l'effetto dei flussi di rifugiati da Iraq e Afghanistan. L'incontro, ospitato nella località di Nusa Dua e che si concluderà domani, non è aperto alla stampa. Tra gli argomenti in discussione anche il problema dei rohingya, la minoranza musulmana di lingua bengali residente in Myanmar ma che Yangon non riconosce tra le sue 130 etnie nazionali; tra dicembre e gennaio centinaia di migranti rohingya, sbarcati sulle coste tailandesi, sono stati riportati a largo dalle forze di sicurezza, con la conseguenza che molte decine hanno perso la vita in mare mentre altri hanno a stento raggiunto le coste indiane e indonesiane. La Thailandia e l'Indonesia hanno chiesto che il problema fosse affrontato regionalmente. Da parte sua l'Australia appare piuttosto turbata dalla ripresa di sbarchi dei cosiddetti 'boat people' sull'isola australiana di Christmas dopo che l'attuale governo laburista ha ammorbidito una severa normativa anti-immigrazione, duramente criticata da organizzazioni per i diritti umani nazionali e internazionali; nell'ultimo anno sono state 12 le barche con 379 migranti e richiedenti asilo che hanno raggiunto l'isoletta (situata di rimpetto all'Indonesia ma a 2600 di chilometri dalla costa settentrionale australiana) dove sono trattenuti in campi di identificazione. Ciò è bastato mettere in imbarazzo il governo e riaccendere le polemiche dell'opposizione.

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USA/ DEMJAMJUK RILASCIATO DAL CARCERE FEDERALE -2 (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Usa/ Demjamjuk rilasciato dal carcere federale -2 di Apcom Lo ha annunciato il figlio dell'ex guardiano nazista -->Cincinnati (Ohio, Usa), 15 apr. (Ap) - Poche ore dopo il suo arresto nella sua casa, in vista della sua estradizione verso la Germania, John Demjanjuk, accusato di essere stato guardiano del campo di concentramento nazista di Sobibor e colpito da un mandato d'arresto della giustizia tedesca, è uscito ieri dal carcere di Cleveland. Lo ha annunciato per telefono il figlio, John Demjanjuk jr. Poco prima, la corte d'appello federale di Cincinnati aveva pronunciato una sospensiva concernente la sua estradizione. Il figlio non ha riferito dove si trova adesso il padre. L'arresto era avvenuto nell'attesa dell'esame delle richieste depositate in precedenza, nella giornata, dagli avvocati di Demjanjuk i quali sostengono che l'estradizione del loro cliente, che ha 89 anni e una cattiva salute, equivarrebbe alla tortura. Arrestato da agenti dei servizi statunitensi dell'immigrazione, John Demjanjuk è uscito dalla sua casa su una sedia a rotelle, accompagnato da un medico e da una infermiera.

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Verdi, Facchini leader Slompo il volto nuovo (sezione: Diritti umani)

( da "Trentino" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Verdi, Facchini leader Slompo il volto nuovo PERGINE. Tanti fedelissimi nella lista Verdi e Democratici che seguono il capolista Giuseppe Facchini. Tra i candidati anche i consiglieri comunali che dal 1985 si sono succeduti in municipio. Insieme a Facchini anche Luciano Olzer, Giuseppe Benanti, Fabio Gottardi e nomi di sempre come Flora Silvestri, Anita Rossi, Lino Zeni, Sandra Valcanover, Giuseppe Andreatta, Piergiorgio Sartori. Si aggiunge un volto nuovo proveniente dalle fila della Margherita. Quello di Giorgio Slompo che lavora nel settore ambientale quale dipendente di Amnu spa, oltre che fiduciario per San Cristoforo. I Verdi sono passati dall'opposizione alla maggioranza nove anni fa dopo aver dato il proprio appoggio al Prg di quell'anno. Nel programma spuntano principi come partecipazione, sobrietà, pace, diritti umani, salvaguardia dell'ambiente, difesa della salute, tutela dei soggetti deboli e delle famiglie, pari opportunità, sviluppo equilibrato del territorio. In riferimento si sottolinea che «non si possono barattare con nessun accordo politico né alcuna poltrona». Poi a cascata i «capitoli» degli obiettivi partendo dalla «città a misura d'uomo» riguardante anziani, famiglia, giovani, bambini e stranieri. In tema di pianificazione urbanistica si parla di territorio da abitare e non da occupare: tutela dell'ambiente, cultura del limite con contenimento dell'espansione edilizia e di consumo del territorio anche con la modifica del Prg. Poi, «partecipazione per crescere» (si cammina insieme o si finisce per non camminare); «muoversi meglio, muoversi tutti» (sicurezza per pedoni e ciclisti, trasporto pubblico, chiusura del centro storico); «un mondo di tutti, un mondo per tutti» (pace e globalizzazione, presidio dei servizi essenziali, educazione alla pace, giovani e servizio civile). Anche la cultura ha un proprio capitolo. Non solo costruzione di strutture, ma anche con il prezioso lavoro di ogni soggetto culturale (associazioni e gruppi, esperienze e proposte recuperando tradizioni ma anche progetti nuovi). Infine, il settore economico il cui sviluppo deve avvenire nel rispetto dei diritti e dell'ambiente. Si parla di agricoltura biologica, di legame con il territorio (delle attività economiche) e di turismo qualificato con riferimento all'ecosostenibilità delle iniziative con legame alle caratteristiche della zona e in particolare del Lago di Caldonazzo. (r.g.)

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Mosca, Medvedev apre al giornale della Politkovskaya (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 15/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:estero Mosca, Medvedev apre al giornale della Politkovskaya MOSCANuovo, forte gesto di emancipazione del presidente russo Dmitri Medvedev nei confronti del suo premier e mentore Putin: il leader del Cremlino ha scelto, per la sua prima intervista ad un quotidiano russo, Novaia Gazeta, il quotidiano per il quale lavorava Anna Politkovskaia. E lo ha fatto non solo per onorare una promessa al suo direttore Dmitri Muratov e al suo co-editore, Gorbaciov, ma anche in omaggio ai numerosi giornalisti della testata rimasti uccisi. Una scelta audace, simbolica, lontanissima dalla sensibilità di Putin, che all'indomani dell'omicidio della Politkovskaia aveva commentato cinicamente che la giornalista era irrilevante nell'opinione pubblica russa. L'intervista di Medvedev uscirà oggi, ma il direttore della testata ha anticipato al quotidiano «Kommersant» gli argomenti affrontati: il rispetto dei diritti umani, la lotta alla corruzione, l'indipendenza del sistema giudiziario.

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STATALE interruzione dei servizi web Sabato dalle 8 fino alle 11.30 a causa di un intervento d... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 15/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:gdb università STATALE interruzione dei servizi web Sabato dalle 8 fino alle 11.30 a causa di un intervento di manutenzione straordinaria riguardante l'impianto elettrico della zona nord dell'ateneo, i servizi informatici della Statale non saranno disponibili. Il personale non potrà quindi accedere alla propria web mail e gli studenti non potranno effettuare le consuete operazioni nella pagina personale. DIRITTI UMANI Ferrajoli a Giurisprudenza Continua alla facoltà di Giurisprudenza della Statale il ciclo di seminari «I diritti umani a sessant'anni dalla dichiarazione universale del 1948», organizzato dalle cattedre di Diritto internazionale e Filosofia del diritto in collaborazione con la Fondazione Clementina Calzari Trebeschi. Venerdì prossimo alle 10.15 nell'aula 4 della sede di via San Faustino 41 ci sarà la relazione di Luigi Ferrajoli, dell'Università di Roma Tre, sull'argomento «Per una carta dei beni fondamentali». Il successivo incontro sarà poi martedì 28 aprile con la relazione di Paola Parolari su «La tutela dei diritti fondamentali nelle società multiculturali». AEGEE Cinema in originale con «Sex and the city» «Sex and the city» è il titolo della pellicola che sarà proiettata lunedì prossimo al Cedisu, nell'ambito della rassegna «Il cinema in originale». L'appuntamento è alle 21 nell'aula polifunzionale di via Valotti. MEDICINA Elezioni ai consigli di corso In attesa delle elezioni generali del 12 e 13 maggio, lauto antipasto a Medicina lunedì e martedì prossimi. Gli studenti di via Valsabbina saranno chiamati alle urne per rinnovare i consigli di corso di studio. Si vota lunedì 20 dalle 9 alle 17 e martedì 21 dalle 9 alle 12 nella sala Soggiorno studenti. I seggi da assegnare sono così ripartiti: Medicina e chirurgia (25 rappresentanti), Odontoiatria e protesi dentaria (12), Scienze infermieristiche ed ostetriche (7), Biotecnologie (15), Scienze motorie (14), Assistenza sanitaria (25), Educazione professionale (20), Fisioterapia (48), Infermieristica (97), Igiene dentale (14), Ostetricia (17), Tecniche della prevenzione nell'ambiente e luoghi di lavoro (12), Tecniche di laboratorio biomedico (13), Tecniche di radiologia medica (38), Dietistica (7), Tecnica della riabilitazione psichiatrica (8).

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"controlleremo il carico del buccaneer" - vincenzo nigro (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 14 - Esteri Il governo del Puntland promette di intercedere per la nave italiana. "A patto che non abbia rifiuti tossici" "Controlleremo il carico del Buccaneer" VINCENZO NIGRO ROMA - «Il governo del Puntland nelle prossime ore prenderà controllo della nave italiana e dei due pescherecci egiziani catturati da una milizia nella nostra regione. Le autorità del Puntland assicureranno il rispetto dei diritti e il buon trattamento dei lavoratori italiani e degli altri marinai bloccati in queste ore». Said Farah Mohamoud è un deputato del Puntland, lo stato semi-autonomo della Somalia da cui sono partiti i "pescatori" che hanno sequestrato sabato scorso il Buccaneer e poi due pescherecci egiziani. Per il momento le autorità italiane non hanno avviato nessun contatto con il Puntland, preferiscono passare dal governo centrale di Mogadiscio. Ma nel Puntland invece le cose si stanno muovendo. «Domattina una missione del nostro governo, con uomini politici, funzionari e alcuni "elders", i saggi delle varie comunità, andrà a Lasqorei, il villaggio dove sono state ancorate le navi. Vogliamo che tutto venga condotto nella maniera più corretta possibile». Said Mohamoud nel parlamento del Puntland ha l´incarico di seguire il tema dei diritti umani; è molto vicino al neo-presidente Abdirahman Mohamed Mohamoud e al suo ministro dell´Interno, il generale Abdullahi Ahmed Jama detto "Ilkajir". Un altro funzionario somalo, Yusuf "Bari Bari", oggi ambasciatore della Somalia a Ginevra dopo aver vissuto per anni in Italia, spiega che il fatto che il generale Ilkajir sia originario di Lasqorei offre buone speranze per il Buccaneer. «Ilkajir proviene da quella constituency, il suo impegno politico per negoziare con la milizia che ha catturato il rimorchiatore sarà totale. Ma una cosa deve essere chiara: questi del Puntland non sono pirati, non sono criminali: sono pescatori esasperati dalla pesca di frodo e dalla discarica continua di rifiuti tossici sulle nostre coste». Secondo Yusuf Bari Bari, i capi del Puntland in queste ore devono fronteggiare «una vera psicosi collettiva: quella provocata dal timore che a bordo delle due chiatte rimorchiate dalla nave italiana possano esserci rifiuti tossici». Sia il servizio somalo della Bbc che la "Voice of America" in somalo hanno trasmesso ieri servizi sui sospetti della popolazione: «Per essere sicuri dovremo ispezionare il carico delle chiatte italiane», dice Bari Bari. Da Ravenna la Micoperi, società armatrice del Buccaneer, conferma a Repubblica che «le chiatte sono assolutamente vuote, senza nessun dubbio». Ieri il titolare della società, Silvio Bartolotti, è stato alla Farnesina; per il momento il ministero degli Esteri non ha ricevuto nessuna richiesta di riscatto, nessun segnale di voler avviare una trattativa per il rimorchiatore della Micoperi. La speranza è che le notizie inizino ad arrivare da stamattina grazie al governo del Puntland.

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Legalità, piacentina nel vertice di Elsa (sezione: Diritti umani)

( da "Libertà" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Legalità, piacentina nel vertice di Elsa Laura Marenghi vicepresidente dell'associazione europea studenti di legge La pratica della legalità è già un fatto di famiglia per Laura Marenghi, figlia dell'avvocato Franco e sorella di Chiara, dottoranda in giurisprudenza. Poi si sa, ciascuno percorre le strade in cui crede con scelte proprie e così è stato anche per Laura che, al di là dell'aspetto professionale, vede nel diritto uno strumento non solo di civiltà, ma anche di dialogo, di crescita culturale e di confronto con coetanei europei. Un mezzo per scambiare esperienze e opinioni. Questa passione ha portato la studentessa piacentina - che frequenta il quarto anno di giurisprudenza all'Università di Urbino - a ricoprire oggi il ruolo di vicepresidente marketing di Elsa Italia (European Law Students' Association), sodalizio nato nel 1981 per collegare gli studenti di legge. «Si tratta di un network europeo che ha attualmente ventottomila soci - ci spiega Laura - di cui duemila in Italia. Siamo presenti in duecento sedi universitarie e in trentacinque Paesi europei. L'obiettivo è quello di contribuire alla formazione professionale attraverso scambi, colloqui, conferenze, seminari ma anche utilissime simulazioni processuali». Una palestra internazionale ideale per comprende le nuove vie del dibattito giuridico, per applicarsi a temi alti come i diritti umani nei più diversi contesti, per promuovere cultura della legalità in un momento storico nel quale si sente intensamente l'esigenza di giustizia. L'impegno è sostenuto, Laura in questi giorni è reduce dall'International council meeting di Elsa nel Montenegro, a novembre sarà a Norimberga. E venerdì andrà Verona per una simulazione processuale, in gergo "national moot court competition", presente Giorgio Cian, nume tutelare del diritto civile. Di particolare valore anche le iniziative di Elsa dello scorso anno - fra cui una pubblicazione per i 60 anni della Costituzione Italiana - alle quali hanno aderito cariche istituzionali ai massimi livelli, come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In sintesi, Elsa offre una carta in più per chi studia diritto permettendo di fare tirocini all'estero, nello specifico ci si può informare attraverso il sito: www.elsaitalia.it. «La mia motivazione personale è presto detta - prosegue Laura - Elsa consente un'apertura mentale e uno scambio con altre realtà europee, con altri studenti che difficilmente si riesce ad ottenere». In questa attività la studentessa ha poi trasfuso la sua vocazione per la comunicazione, il marketing, come prova la bella copertina del numero di aprile della rivista associativa che porta la sua firma: una bilancia sullo sfondo e una macchia di sangue in primo piano, sintesi folgorante quanto drammatica della situazione della giustizia in certe aree del Paese. «In generale, questa esperienza in Elsa mi ha entusiasmato - confida Laura - e ora i tempi sono maturi perché Elsa possa costituirsi a Piacenza, nella mia città». Basta un piccolo gruppo di studenti motivati e, dopo un percorso formativo sui passaggi necessari sotto la guida di un trainer, il gioco è fatto. Una presenza auspicabile per una realtà come la nostra che ha un'ottima Facoltà di Giurisprudenza e che ospita il Festival nazionale del Diritto. Pat.Sof. 15/04/2009

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Fuga d'amore, i talebani uccidono due fidanzati Pakistan: la Sharia è legge (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Fuga d'amore, i talebani uccidono due fidanzati Pakistan: la Sharia è legge GA.B. In un angolo di Pakistan i partiti integralisti, forti del via libero governativo, si accingono ad applicare la Sharia in versione talebana. In alcune zone dell'Afghanistan, forti della latitanza governativa, i talebani impongono l'arbitrio dei loro pregiudizi e lo chiamano sharia. Due eventi distinti, un'unica minaccia, a cavallo di un'area che si estende attraverso il territorio di due Stati confinanti, sempre più unificati dalla strategia di attacco e conquista del potere comune alle varie milizie islamiche. FANTASMA GIURIDICO Nella valle pachistana dello Swat la Sharia è legge, da ieri, grazie all'intesa che i capi locali hanno strappato al Parlamento nazionale. Nella provincia afghana di Nimruz gli «studenti del Corano», autoproclamati giudici di presunti tribunali religiosi, mettono a morte due giovani amanti, rei di una fuga d'amore. A differenza dei loro compagni di fede politico-religiosa dello Swat, i boia di Nimruz non hanno la legge dalla loro parte. Ma poco conta. I padroni qui sono loro, perché questo è uno di quei pezzi d'Afghanistan in cui il potere legittimo di Hamid Karzai è ridotto ad un fantasma giuridico. I due poveretti erano scappati assieme, dopo che lei aveva rifiutato il matrimonio con l'uomo cui era stata fidanzata. Non è noto se sia stato quest'ultimo a chiedere l'intervento dei talebani, o se costoro di propria iniziativa si siano arrogati il diritto di regolare a modo loro le vicende private della gente del posto, magari per mettere in chiaro chi abbia davvero in mano il bastone del comando in quell'area desertica ai confini con l'Iran. La coppia è stata rintracciata nel villaggio di Khash Rud e giustiziata in pubblico a colpi di arma da fuoco. Non è la prima volta che le bande armate islamiste compiono misfatti simili nelle zone finite sotto il loro controllo. L'altro giorno a Kandahar un commando terrorista ha assassinato Sitara Achakzai, paladina dei diritti umani e consigliere provinciale. Qualche volta il fanatismo retrogrado trova purtroppo appoggi impensabili presso le stesse autorità del nuovo regime sostenuto dalla comunità internazionale. È il caso della legge che introduce nelle comunità di fede sciita le più pesanti discriminazioni e oppressioni domestiche che il regime teocratico aveva imposto a tutta la popolazione. È la cosiddetta legge che consente lo stupro domestico, varata dal Parlamento e opportunisticamente firmata dal presidente Karzai per garantirsi appoggi elettorali nei settori più conservatori della minoranza sciita. CALCOLI SPREGIUDICATI Non meno spregiudicato il calcolo politico del suo omologo pachistano, Asif Ali Zardari, quando appalta un pezzo di territorio nazionale all'amministrazione speciale dei leader fondamentalisti. Al confine con l'Afghanistan, nella valle dello Swat, conquistata manu militari dagli estremisti filo-talebani, da ieri non vige più la legge dello Stato. Ed a consentirlo è proprio lo Stato. Il Parlamento di Islamabad ha approvato l'accordo raggiunto fra il governo centrale ed i leader locali. In cambio questi ultimi hanno promesso la pace laddove per due anni loro stessi avevano portato il terrore. Il governo ha accettato. La Sharia è legge nella valle dello Swat, dove in cambio di promesse di pace, il governo pachistano appalta agli integralisti l'esercizio del potere. In Afghanistan i talebani mettono a morte due fidanzati per una fuga d'amore.

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I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiar... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

AGENDA VERSILIA pag. 22 I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiar... I DIRITTI individuali e i 60 anni dalla firma della dichiarazione dei diritti umani sono stati i temi centrali del percorso di educazione alla pace 2008-2009 rivolto a tutti i ragazzi delle scuole dall'Associazione «I volti della pace». Tante le iniziative, promosse durante il corso dell'anno scolastico, rivolte alla cittadinanza e alle scuole che hanno partecipato numerose dimostrando interesse e creatività. Il progetto si concluderà con il Festival della Pace, un momento di sintesi dei temi affrontati e di riconoscimento per il lavoro di tanti giovani e dei loro insegnanti, realizzato con il contributo dell'assessorato alla pubblica istruzione della provincia di Lucca e con la collaborazione di Silvana Bertuccelli. SONO TRE i momenti di incontro che scandiranno il Festival. Il primo appuntamento, Le scuole in festa', è previsto per venerdì, dalle 9.30 alle 12, al teatro Eden di Viareggio. Durante la mattinata, animata dalle performance delle scuole partecipanti, un volontario dell'associazione Papa Giovanni XXIII' illustrerà la situazione in Palestina, nell'ambito dell' Operazione colomba, il progetto umanitario che opera in Cisgiordania nel villaggio Palestinese di At-Towani (nella foto), che prevede attività di sostegno alle famiglie in difficoltà e il monitoraggio della situazione e del rispetto dei diritti umani. Proprio al villaggio Palestinese verrà assegnato il premio I Volti della Pace'. A SEGUIRE due giornate riservate ai ragazzi delle scuole medie, il 30 aprile e il 7 maggio, al Ceser, in via dei Comparini a Viareggio, a partire dalle 9.30. Gli alunni incontreranno gli operatori dell'associazione Uovo di Colombo', per una visita all'interno della struttura alla scoperta delle attività che in essa si svolgono per la concreta difesa dei diritti dei più deboli. Infine, il 22 maggio, dalle 9.30 alle 17.30 al parco della Pace, nella chiesina del porto, verrà allestita una mostra dei lavori realizzati dalle scuole accompagnata ad un momento di festa, tra musica e colori. L'intero progetto testimonia l'impegno degli studenti, degli insegnanti e della cittadinanza nella ricerca di una convivenza basata sul rispetto dei diritti umani e della pace. M.D.C.

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musica per i diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Tirreno, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 8 - Pontedera Musica per i diritti umani Doppio concerto di Rhumornero e About blank PONTEDERA. Musica al quadrato. In occasione della kermesse Solidaria-Bellaria, sabato in scena un doppio concerto con il Rock "scuro" e intrigante dei Rhumornero, band pisana in tour dopo l'uscita del loro primodisco Umorismi Neri. Apre il concerto il rock elettronico dei About Blanck. Si tratta di una iniziativa che rientra nella "Biennale dei Diritti", organizzata dalla Società della Salute, promossa dall'Unione deicomuni della Valdera, dalla Provincia di Pisa e dalla Regione Toscana. Domani, venerdì, sabato e domenica nel nuovo complesso Bellaria a Pontedera quattro giornate con momenti di riflessione e confronto, tavole rotonde, laboratori, incontri conesperti a livello nazionale, spettacoli teatrali, concerti, mostre e cineforum, spazi gestiti daassociazioni e comitati con lavori pertinenti i temi affrontati, attività di socializzazione, sportive, giochi e concorsi, stand di prodotti biologici o equo e solidali, e tanto altro ancora. La molteplicità delle iniziative proposte nell'ambito della festa è finalizzata a coinvolgere u npubblico ampio ed eterogeneo, tra cui i cittadini, i destinatari dei servizi, le associazioni divolontariato, gli studenti delle scuole medie superiori, i giovani dei centri di aggregazione. Il concerto dei Rhumornero, sabato 18 aprile ore 22, costituirà una delle attrazioni piùinteressanti per un pubblico giovane e interessato al confronto su temi di granderilevanza sociale. Bellaria, sabato, ore 22

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Elemosina NON NE VOGLIAMO (sezione: Diritti umani)

( da "Manifesto, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Elemosina NON NE VOGLIAMO Una «riflessione» di Fidel dopo l'annuncio che il presidente Usa revocherà le restrizioni di viaggi e rimesse dei cubano-americani con famigliari nell'isola. Apprezzamento per Obama e le sue intenzioni ma critiche per il silenzio sul blocco e la mancanza di una volontà precisa di regolare i rapporti sulla base del «rispetto della sovranità nazionale» Fidel Castro Ruz Il governo degli Stati uniti ha annunciato attraverso la Cnn che questa settimana Obama farà una tappa in Messico sulla strada per España, a Trinidad e Tobago, dove andrà per partecipare al Verice delle Americhe. L'annuncio riguarda l'alleggerimento di alcune delle odiose restrizioni imposte da Bush ai cubani residenti negli Stati uniti sulle visite ai loro famigliari a Cuba. Quando si è cercato di sapere se questo alleggerimento riguarderà anche altri cittadini nordamericani, la risposta è stata no. Del blocco, che è la più crudele delle misure, neanche una parola. Così si chiama pietosamente una misura genocida, il cui danno non si misura solo sugli effetti economici, che costa vite umane e produce dolorose sofferenze ai nostri cittadini. Molti apparecchiature mediche e medicine vitali non sono acquisibili per i nostri malati, anche se vengono dall'Europa o dal Giappone o da qualche altro paese, nel caso utilizzino componenti o programmi degli Stati uniti, perché le restrizioni relative a Cuba devono essere osservate da parte delle imprese Usa che producono beni o prestano servizi in qualsiasi parte del mondo, in virtu della extra-territorialità. Un influente senatore repubblicano, Richard Lugar, vari altri del suo partito che siedono nel Congresso e un certo numero di importanti senatori democratici sono favorevoli all'eliminazione del blocco. Ci sono le condizioni perché Obama usi il suo talento per una politica costruttiva che metta fine a quella fallita nell'ultimo mezzo secolo. D'altro lato, il nostro paese, che ha resistito ed è pronto a resistere per tutto il tempo necessario, non dà la colpa a Obama per le atrocità commesse da altri governi Usa. Né mette in questione la sua sincerità e desiderio di cambiare la politica e l'immagine degli Stati uniti. Capisce bene che ha combattuto una battaglia molto difficile per essere eletto nonostante i secolari pregiudizi. Partendo da questa realtà, il presidente del Consiglio di stato di Cuba ha manifestato la sua disponibilità a dialogare con Obama e, sulla base del più assoluto rispetto della sovranità, a normalizzare i rapporti con gli Stati uniti. Alle 2 e 30 di lunedì pomeriggio, il capo della Sezione di interessi di Cuba a Washington, Jorge Bolaños, è stato convocato dal sottosegretario di stato, Tomas Shannon, al dipartimento di stato. Per sentirsi dire quel che aveva già detto la Cnn. Alle 3 e 15 dello stesso giorno è iniziata una lunga conferenza stampa. L'essenza di quello che vi si è detto è contenuta nelle parole testuali del consigliere presidenziale per l'America latina, Dan Restrepo, che ha affermato: «Oggi il presidente Obama ha ordinato che si prendano certe misure per porgere la mano al popolo cubano, per appoggiare il suo desiderio di vivere nel rispetto dei diritti umani e per poter determinare il suo destino e quello del paese. Il presidente ha dato istruzioni ai segretari di stato al commercio e al tesoro perché pongano in marcia le azioni necessarie per eliminare tutte le restrizioni alle persone che vogliano visitare i loro famigliari nell'isola e mandar loro rimesse. Inoltre ha dato istruzioni perché si prendano misure che consentano il flusso di informazioni libere fra il popolo cubano e il resto del mondo, e per facilitare la consegna di risorse umanitarie inviate direttamente al popolo cubano. Decidendo questi provvedimenti per aiutare a chiudere la breccia fra famiglie cubane divise e promuovere il flusso della libera informazione e di articoli umanitari per il popolo cubano, il presidente Obama sta sforzandosi di raggiungere gli obiettivi che si era fissato durante la campagna elettorale e poi una volta insediatosi alla presidenza. Tutti coloro che credono nei valori democratici fondamentali aspirano a una Cuba che rispetti i diritti umani, politici, economici, elementari di tutto il suo popolo. Il presidente Obama considera che queste misure aiuteranno a fare di questo obiettivo una realtà. Il presidente esorta tutti coloro che condividono questo anelito a continare il loro impegno al suo fermo appoggio al popolo cubano. Grazie». Cuba non plaude ai malchiamati Vertici delle Americhe in cui i nostri paesi non discutono in condizioni di uguaglianza. Per servire a qualcosa, dovrebbero tenersi per fare analisi critiche delle politiche dividono i nostri popoli, saccheggiano le nostre risosrse e ostacolano il nostro sviluppo. Adesso manca solo che Obama persuada tutti i presidenti latinoamericani che il blocco è inoffensivo. Cuba ha resistito e resisterà. Non stenderà mai la sua mano chiedendo elemosine. Andrà avanti a testa alta, cooperando con i popoli fratelli dell'America latina e dei Caraibi, che ci siano o non ci siano i Vertici delle Americhe, che presidente degli Stati uniti sia Obama o no, un uomo o una donna, un bianco o un nero. ©Garnma-il manifesto

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LA RASSEGNA cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude ... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

GIORNO E NOTTE FIRENZE pag. 28 LA RASSEGNA cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude ... LA RASSEGNA cinematografica di Amnesty International sui Diritti umani si chiude domani sera allo Stensen, viale don Minzoni 25. Verrà proiettato The corporation', un documentario che analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate corporations) nell'economia mondiale, dei loro profitti e dei danni che creano. Ingresso libero.

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Nazionale attori, vecchie glorie e politici al (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

ASCOLI pag. 4 Nazionale attori, vecchie glorie e politici al «Del Duca» SOLIDARIETA' DOMENICA SI GIOCA LA PARTITA DEL CUORE: I FONDI SARANNO DESTINATI AI TERREMOTATI ABRUZZESI di VALERIO ROSA ASCOLI CONTO ALLA rovescia per la «Partita del cuore» che si giocherà domenica pomeriggio allo stadio Del Duca' alle ore 15. Un triangolare che vedrà protagonista la Nazionale Italiana Attori (nella foto) capitanata da Sebastiano Somma, la compagine delle vecchie glorie di Ascoli e Sambenedettese e il «Team for Peace» formato dagli amministratori di Ascoli e San Benedetto tra cui il presidente della Provincia, Massimo Rossi, il sindaco Gaspari e l'ex Celani. Con loro tanti altri politici equamente divisi tra le diverse anime di partito tra destra e sinistra ad ulteriore conferma che davanti alla solidarietà non c'è colore o interesse elettorale che tenga. La notizia dell'ultim'ora è che la metà dell'incasso della partita sarà utilizzato per avviare la ricostruzione della Casa dello Studente all'Aquila. Un piccolo ma significativo gesto che avrà poi un seguito con aiuti sempre diretti verso l'ambito universitario abruzzese. L'altra metà dell'incasso andrà alle associazioni di volontariato picene: Aisla, Insieme con voi, Africa Chiama e Alma. D'altronde l'idea dell'amichevole è partita dal progetto Università della Pace fortemente voluto dall'architetto Umberto Trenta e che proseguirà poi con triangolari anche a Milano (con Inter e Milan), Torino (con Juve e Toro) e a Roma (con Lazio e Roma) sempre con la Nazionale Attori protagonista. In palio ci sarà sempre il trofeo Madre Teresa di Calcutta. «E' un progetto ha dichiarato Umberto Trenta in cui l'amministrazione comunale nella sua interezza, l'Ascoli Calcio e la Fifa Security (che metterà a disposizione gratuitamente gli steward) hanno creduto tantissimo. Un progetto che non ha colore politico, non ha finalità elettorali e che vuole dare una spallata' al campanilismo tra Ascoli e San Benedetto visto che sia i politici che le vecchie glorie delle due città giocheranno con la stessa maglia. Per questo chiediamo ai politici e agli studenti con le loro famiglie di affollare il Del Duca' per questa grande festa della solidarietà. I biglietti sono in vedita a prezzi davvero popolari. Dieci euro per la tribuna coperta, cinque per tutti gli altri settori con la speranza di avere una buona affluenza di pubblico. Biglietti che sono in vendita al centro commerciale Al Battente' e al Bar Volponi, ma che saranno acquistabili anche domenica al botteghino dello stadio, prima della partita». Abbinato alla «Partita del cuore» ci sarà anche la distribuzione gratuita a tutte le scolaresche cittadine di una pubblicazione stampata in tremila copie, curata dai dirigenti del settore politiche sociali e giovanili, Mariangela Falciani e Stefano Di Cesare. Un fumetto che racchiude i dieci impegni del «Team for Peace» e che tutti i ragazzi dovranno impegnarsi a raccogliere. All'interno c'è anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ognuno dovrebbe tenere in casa. Image: 20090415/foto/598.jpg

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Domani sera alle 21.30, inaugurazione di "Casa d'Italia Interamna", in via Angeloni 65, i locali che... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mercoledì 15 Aprile 2009 Chiudi Domani sera alle 21.30, inaugurazione di "Casa d'Italia Interamna", in via Angeloni 65, i locali che ospiteranno la sede operativa elettorale de La Destra. Nel corso della serata verrà proiettato "Fitna", il documentario di Geert Wilders. «Il film è certo provocatorio perché vuole affermare che l'Islam è una religione di violenza -spiega Gianluca Procaccini, candidato a sindaco de La Destra- e la rappresentazione dell'Islam che ne esce è sicuramente parziale ma in effetti esiste violenza sia nel Corano, sia nella vita del modello Maometto». «Così a tutt'oggi continua Procaccini vi sono musulmani che fanno violenza in nome del Corano e del profeta dell'Islam. Per alcuni i diritti umani in occidente vengono messi da parte per non dispiacere all'Islam».

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Fidel boccia I dissidenti elogiano Obama (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Fidel boccia «l'elemosina» I dissidenti elogiano Obama Cuba. Editoriale del líder chiede la fine dell'embargo «genocida». Vladimir Roca e Carlos Paya al "Riformista" spiegano perché l'Avana s'arrocca. di Rossana Miranda Sembrava che Obama, facilitando il ritorno degli esuli cubani e le rimesse, avesse aperto uno spiraglio di dialogo con la Cuba di Raul, ma per Fidel nulla è cambiato. Come al solito, attraverso un editoriale pubblicato sul sito del giornale Granma, l'onnipresente ex-presidente cubano vuole di più. Obama non ha detto una parola sull'embargo, che per il Lider Maximo resta un'azione «genocida perchè i suoi danni non possono essere calcolati solo sulla base degli effetti economici, ma perché costantemente porta via vite umane e provoca sofferenze al nostro popolo». Le aperture di Obama, per Fidel, sono «un'elemosina» da rifiutare. «Cuba ha resistito e resisterà - ha detto l'ex presidente cubano - e continuerà ad andare avanti a fronte alta, cooperando con i popoli fratelli dell'America Latina e dei Caraibi, ci sia o non ci sia un Vertice dell'America, sia presidente degli Stati Uniti Obama, o un uomo o una donna, bianco o nero». Ma la notizia che si era diffusa il 13 aprile a Cuba, non ha lasciato indifferenti i cubani. In una conversazione telefonica con Il Riformista da La Habana, l'oppositore Vladimiro Roca si è detto soddisfatto della decisione che permette di nuovo i viaggi dagli Stati Uniti verso Cuba e l'invio dei soldi all'isola. «È una decisione giusta e positiva da parte del nuovo governo nordamericano quella di cancellare parte delle sanzioni imposta nel 2004 dal presidente George W. Bush. Perché alla fine dei conti era solo un modo per fare soffrire il popolo cubano e non per punire il regime castrista», ha detto Roca. E lui , che è anche presidente del Partito Socialdemocratico di Cuba e figlio di Blas Roca Calderio, noto dirigente del Partito Socialista Popolare, pensa che questo tipo di limitazioni fossero assurde e illogiche e ricorda che sono state criticate dagli oppositori che vivono ancora sull'isola di Cuba: «I legami familiari dei cubani saranno beneficiati da questa misura che non colpiva in in modo determinante né la politica né l'economia ma direttamente i cittadini», ci dice Roca. Sono più di 1 milione e 500 mila gli statunitensi che hanno famiglia a Cuba. I rapporti tra cubani residenti a Cuba ed espatriati o rifugiati sono tesi. Come si è visto nel caso di Elia, il bambino conteso da parenti della Florida e di Cuba. Ma funzionerà questo inizio di flessibilità per aprire un canale di comunicazione e collaborazione con il governo cubano e il presidente Raúl Castro? Secondo Roca, i fratelli Castro continueranno con la politica del braccio di ferro verso gli Usa e non saranno disponibili al dialogo. «Al regime non interessa il benessere o il miglioramento della qualità di vita dei cubani. Per questa ragione non reagirà in modo positivo all'apertura di Obama. E non si tratta solo di un atteggiamento verso l'esterno. Anche all'interno, se si instaurasse una libertà economica capace di stimolare la creatività e le potenzialità di ognuno di noi, Cuba sicuramente sarebbe in una condizione migliore. Ma purtroppo non è così», conclude amaramente Roca. Elizardo Sánchez, della Commissione Cubana dei Diritti Umani e Riconciliazione Nazionale, è molto più ottimista. Sostiene che questo primo passo del presidente Obama «è la cronaca di una decisione annunciata» che può favorire una normalizzazione dei rapporti bilaterali tra i due paesi. Ma adesso è imperativa la richiesta di una decisione analoga da parte dell'Avana nel solco dell'articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sulla libertà di transito, per permettere ai cubani di entrare e uscire liberamente dall'isola. Se passiamo alla voce "denaro", per il rappresentante del Movimento Cristiano di Liberazione, Carlos Payá, dissidente in Spagna, le rimesse degli espatriati saranno in difficoltà. L'economia a Cuba è ancora in mano allo Stato che decide il valore della moneta locale in cui viene convertito il dollaro. «Il governo cubano farà speculazioni su questo, come al solito, perché deciderà se aumentare o meno il valore di quel denaro una volta che sia possibile convertirlo in moneta locale», sostiene Payá. Ogni cubano, inoltre, dovrebbe pagare più di 350 euro per il permesso d'ingresso nell'isola e il passaporto. «Il problema ancora esiste e non è in relazione agli Stati Uniti ma all'interno di Cuba», ha detto Payá. Sull'economia, dunque, c'è da discutere. E sulla libertà di movimento ci sono priorità interne da conciliare con quelle esterne. Gli oppositori del castrismo chiedono ad Obama di fare pressione anche per la liberazione dei detenuti politici. Se Cuba è una prigione per i cubani che vogliono lasciarla, è anche vero che molti cubani che criticano il regime finiscono in prigioni più che reali. 15/04/2009

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Giurisprudenza, si amplia la sede ma non i docenti (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giurisprudenza, si amplia la sede ma non i docenti --> Il numero di studenti si è attestato sulle 1.440 unità I professori sono 30: quattro in arrivo dal concorso Mercoledì 15 Aprile 2009 CRONACA, pagina 14 e-mail print Ora che gli spazi ci sono la Facoltà di Giurisprudenza si augura che al più presto si rimpinguino anche le fila dei docenti di ruolo. Le lezioni del secondo semestre si stanno infatti svolgendo nel nuovo edificio attiguo al complesso di via dei Caniana e con ingresso da via Moroni 255. Le aule sono a disposizione degli studenti di Giurisprudenza e di Economia, mentre sono stati predisposti i primi uffici per i docenti di Giurisprudenza. Confermato il numero di studenti, che ormai si è attestato intorno alle 1.440 unità (nell'anno accademico 2007/2008), dopo quattro anni di attivazione della Facoltà nell'ateneo bergamasco, e trovati gli spazi adeguati, ora si punta a consolidare la struttura soprattutto potenziando progressivamente il numero dei docenti. Di ruolo attualmente ce ne sono 30, 34 se si contano gli ingressi previsti con l'ultimo concorso. Anche se le nuove direttive ministeriali sembrano non lasciar presagire nulla di buono. «La Facoltà di Giurisprudenza - spiega la preside Barbara Pezzini - ha due proposte differenziate: la laurea triennale in operatore giuridico d'impresa, per chi vuole affiancare al proprio diploma una formazione nella gestione d'impresa. Molti degli studenti sono anche lavoratori che magari vogliono migliorare il proprio profilo professionale. C'è poi la laurea quinquennale per chi vuole invece intraprendere l'iter di studi classico in avvocatura. La scelta decisiva dunque è al primo anno: chi vuole arrivare ad esercitare la professione di avvocato o magistrato deve scegliere l'iter più lungo. Per gli altri, se dovessero cambiare idea in itinere, resta la possibilità di iscriversi nuovamente al primo anno con il riconoscimento degli esami». Per la specialistica invece c'è il percorso di Diritti umani ed etica della cooperazione internazionale che rientra però nel percorso umanistico. «E poi abbiamo il corso di dottorato giunto al quarto ciclo - osserva Pezzini - sul Diritto pubblico e tributario nella dimensione europea e due Master di secondo livello. Il primo è il Master in diritto ambientale al suo quarto anno e presto nascerà invece il Master nell'ambito del diritto tributario. Naturalmente si tratta di esperienze che qualificano la ricerca e la didattica offerte nella nostra facoltà e che richiedono però un grande investimento di risorse umane ed economiche. In questo senso ritengo che sia necessario un consolidamento proprio delle risorse umane graduale nei prossimi anni che permetta di qualificare sempre di più la valenza scientifica e l'offerta formativa di Giurisprudenza. Il sogno è di riuscire ad avere un docente di prima fascia e due di appoggio per ogni corso fondamentale». Gli iscritti al primo anno e laurea magistrale (escluse le specialistiche biennali) si aggirano intorno alle 370 unità con una trentina di docenti di ruolo: quanto basta per capire che gli insegnanti sono in affanno tra didattica e spazi per la ricerca. Nonostante questo proprio la Facoltà di Giurisprudenza, con la collaborazione del Consiglio dei Ministri, promuove per la prima volta in città un corso di formazione aperto a tutta la cittadinanza e gratuito sulle «Politiche di genere e di pari opportunità tra donne e uomini» diretto dalla preside Barbara Pezzini con il coordinamento didattico di Erica Cislaghi e il comitato scientifico di Alberto Zatti e Alessandra Vincenti. Visto il successo avuto nella prima edizione a Treviglio, l'ateneo ha deciso di proporlo proprio nella sede di via dei Caniana a partire da maggio (vedi box). «Il territorio - aggiunge Pezzini - non ci percepisce ancora come un riferimento per effettuare delle ricerche ad hoc per le istituzioni, ma alcune richieste incominciano ad arrivare. Anche in questo caso per rispondere adeguatamente è necessario avere risorse in termini di personale da spendere». A proposito di collaborazioni con il territorio e di sostegno dal territorio proprio il Credito Bergamasco e il Gruppo bancario popolare sostengono, con un finanziamento di 60 mila euro, due distinti progetti volti a creare due nuovi Centri di ricerca nel Dipartimento di Scienze giuridiche: uno che si occupi di «Ambiente, territorio e servizi» e l'altro di «Documentazione per il diritto straniero». Nel primo si intende avviare specifiche relazioni interdisciplinari tra Diritto pubblico, amministrativo, commerciale, penale, processuale con tematiche lavoristiche e tributarie. Nel secondo progetto invece si vuole rendere accessibile la conoscenza diretta del Diritto nazionale straniero, curando e aggiornando traduzioni in lingua italiana di materiale giuridico. Elena Catalfamo 15/04/2009 nascosto-->

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Nuova politica (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 13 Nuova politica In Afghanistan La strategia di Obama è legata a quella in Pakistan (si parla di «Afpak») e segna una svolta da quella di Bush. Previsto un forte aumento della presenza militare (già dato il via libera a 21mila nuovi effettivi; nella foto un soldato Usa in Afghanistan) e più collaborazione (con la Nato e ma anche i Paesi del Golfo, l'Iran, l'India la Cina). Vuole «trattare con i fondamentalisti islamici estranei ad Al Qaeda e pronti a lavorare con noi» In Iraq I soldati Usa nel Paese passeranno da circa 140 mila a 35-50mila entro il 31 agosto 2010. Quelli che resteranno si occuperanno di addestrare le forze irachene e di antiterrorismo. Saranno ritirati entro il 2011. La riduzione inizierà lentamente per garantire la sicurezza per le legislative di dicembre ma entro il 30 giugno è previsto (da un accordo Usa-Iraq) il ritiro delle truppe da combattimento dalle città Prigioni segrete La Cia chiude le prigioni segrete (alcune in Europa dell'Est) e non userà più tecniche assimilate alla tortura come l'annegamento simulato. Gli interrogatori non saranno più condotti da contractors privati, ma solo da agenti Cia Guantánamo A gennaio Obama ha firmato un ordine esecutivo che dovrebbe portare alla chiusura entro fine anno del carcere cubano, creato nel 2001 per i presunti terroristi di Al Qaeda e talebani

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Zardari promulga la sharia (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 13 Valle di Swat Zardari promulga la sharia La legge islamica (sharia) è entrata ufficialmente in vigore ieri nella valle di Swat, in Pakistan. Il presidente Asif Ali Zardari ha firmato il discusso provvedimento al termine di una lunga seduta notturna del Parlamento di Islamabad. Contrastanti le reazioni alla notizia della promulgazione della nuova legge, che secondo il premier Yusaf Gillani «ha il sostegno della nazione». Gruppi di manifestanti locali hanno festeggiato l'entrata in vigore della sharia nella regione dove operano milizie talebane. Organizzazioni pachistane e internazionali manifestano invece grande preoccupazione. Anche la Casa Bianca in un comunicato giudica antidemocratica e contraria ai diritti umani la creazione di tribunali islamici in cambio di un cessate il fuoco con i talebani. Pakistan Il leader Zardari

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I sauditi dicono basta alle spose-bambine (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 15/04/2009 - pag: 13 Riforme Dopo le denunce di giornalisti, attivisti dei diritti umani e teologi del Regno I sauditi dicono basta alle spose-bambine Il ministro della Giustizia: «Età minima 16 anni, pronta la bozza di legge» La «bambina di Onaiza» ha 8 anni, frequenta le elementari. Suo marito ne ha 58. La chiamano così dal nome della città in cui vive, a 200 chilometri da Riad. L'unione è stata voluta dal padre di lei, in cambio di una ricca dote. La madre ha fatto ricorso in tribunale, ma il giudice ha negato il divorzio. In Arabia Saudita, dove si applica la sharia (la legge islamica), non c'è un'età minima per le nozze (anche se va raggiunta la pubertà prima che vengano consumate). Ma i matrimoni di bambine di quell'età potrebbero presto essere proibiti nel Regno. «Vanno soppressi», ha detto ieri il ministro della Giustizia Mohammed Al Issa in un'intervista al quotidiano Al Watan, annunciando che è pronta una bozza di legge per vietare le unioni al di sotto dei 16 anni. Ci saranno più controlli sui ma'dhun, gli imam che celebrano le nozze, e multe per genitori e autorità religiose che violino le norme. Una legge simile sarebbe una svolta da tempo richiesta a gran voce da giornalisti, attivisti e teologi sauditi. Nell'ultimo anno, una quindicina di casi di nozze di bambine tra gli 8 e i 12 anni hanno fatto scandalo. «Ci sono migliaia di matrimoni di adolescenti», ha detto al Corriere Mohammad Al Abbas, funzionario dell'Ente governativo dei diritti umani. «Accadono in zone lontane dai centri urbani principali. Spesso non ne abbiamo notizia». «Per molti sauditi, che tendono a sposarsi a 16-17 anni, è assurdo », dice il giornalista di Arab News Mahmoud Ahmed. Vi sono però diverse interpretazioni dei testi coranici e della sunna, da cui derivano anche opinioni diverse tra i giudici e tra i ma'dhun. Alcuni hanno annullato o rifiutato di celebrare matrimoni di minorenni. Secondo molti ulema (teologi e autorità religiose), infatti, la sposa deve dare il consenso alle nozze (sulla base di un detto di Maometto). E alcuni dubitano che una «bambina nell'età dei giochi» possa capire il matrimonio e acconsentirvi. Pochi giorni fa il ministero della Sanità ha pubblicato uno studio sui danni alla salute fisica e mentale delle spose bambine. Ma lo scorso gennaio il Gran Mufti saudita difese le nozze precoci. E molti fanno riferimento a Maometto e alla sua unione con Aisha quand'era una bimba. Per evitare le diverse interpretazioni, spiega al Abbas, è necessaria la nuova legge. Che è basata sulla sharia. L'annuncio del ministro della Giustizia ha già generato grande attesa. La bozza potrebbe andare all'esame della Shoura già domenica. Molti si aspettano che l'organo legislativo consultivo dia parere favorevole: aveva già chiesto una legge che stabilisse l'età minima di 18 anni. Alla fine sarà re Abdullah a decidere: proprio lui ha nominato il ministro della Giustizia a febbraio in un rimpasto senza precedenti, che ha anche portato al governo la prima donna e spinto molti a sperare che le riforme promesse dal re sin dal 2005 possano materializzarsi presto. Minori Una sposa bambina in Arabia Saudita. Nell'ultimo anno si sono celebrati nel Regno una quindicina di matrimoni con bimbe tra gli 8 e i 12 anni. Le nozze con adolescenti sono state migliaia Viviana Mazza (Ha collaborato Farid Adly)

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Poliziotti a scuola: un amico in più (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere del Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 15/04/2009 - pag: 6 L'iniziativa Poliziotti a scuola: un amico in più «Il poliziotto: un amico in più» è l'iniziativa promossa dal ministero dell'Istruzione in collaborazione con l'Unicef e la Polizia di Stato che interessa 36 province d'Italia. E tra queste anche Caserta. Il progetto, che si inserisce nell'ambito degli interventi volti a favorire il concetto di polizia di prossimita allo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e di quei valori in genere sui quali si fonda una società civile. L'iniziativa quest'anno rende onore al ventennale della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Per questo motivo il tema del 2009 sarà: «Per crescere sicuri abbiamo diritto a .» ed e' proprio su questo argomento che gli studenti di varie scuole italiane, di primo e secondo grado, sono stati invitati a riflettere e ad offrire il loro contributo.

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Associazione per la Formazione, gli Scambi e le Attività Interculturali (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 15/04/2009 - pag: 11 Associazione per la Formazione, gli Scambi e le Attività Interculturali Member of: Scegli una esperienza che cambia la vita ICYE STEPS Short Term Programmes della ICYE Un'opportunità di solidarietà attraverso un'esperienza interculturale. Il programma STePs è da molti inteso anche come una opportunità di stage, tirocinio o vacanza sociale che permette di coniugare un impegno sociale con la scoperta della cultura di un Paese attraverso il contatto diretto con la popolazione. 4 - 16 settimane in America Latina, Africa ed Asia: Non ci sono limiti di età e può essere realizzato in Austria, Bolivia, Cina, Ghana, India, Kenya, Messico, Mozambico, Nepal, Nigeria, Uganda, Vietnam. Paesi: Bolivia, Cina, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Ghana, India, Kenya, Messico, Mozambico, Nepal, Nigeria, Uganda, Viet nam. Ambiti: Disabilità, Ambiente, Insegnamento, Bambini, Anziani, Diritti Umani, Salute, Cultura, Sport, Media. Per avere maggiori informazioni ed iscriverti scrivi a steps@afsai.it oppure compilando il Modulo Richiesta Informazioni presente nel nostro sito. Alcune INFO I progetti selezionati per lo sviluppo delle comunità locali, collocano i partecipanti ICYE che hanno una profonda passione per il mondo della solidarietà per la scoperta delle differenze culturali. Il partecipante ICYE dovrebbe essere: flessibile, comunicativo e aperto a nuove esperienze, desideroso di apprendere nuove competenze, fiducioso in se stesso e di larghe vedute, impegnato nel processo di apprendimento interculturale. Il partecipante ICYE non ha bisogno di: specifiche competenze o esperienze lavorative pregresse, competenze linguistiche, esperienze di viaggi internazionali. I partecipanti ICYE sono persone dai percorsi di vita più differenti, provenienti da vari Paesi e con diversi background culturali, religiosi e sociali. I progetti STePs possono durare dalle 4 alle 16 settimane ed iniziano ogni 1° lunedì di ogni mese e sono aperti alle persone maggiorenni. Questo programma non è finanziato e prevede che i partecipanti versino una quota di partecipazione. I progetti Partecipare ad un progetto di solidarietà all'estero può essere una delle esperienze più eccitanti, istruttive e gratificanti. Solidarietà significa esperienza! L'apprendimento che scaturisce dall'esperienza potenzia la crescita personale! Prova ad immaginare di condividere il tuo tempo, il tuo entusiasmo e le tue conoscenze: " Con bambini in un orfanotrofio in Ghana " Nella costruzione di una scuola materna in Nepal " Nell'allenare una squadra di calcio formata da ragazzi di strada in Marocco " Nel fare sensibilizzazione e prevenzione della HIV-AIDS in Uganda o Vietnam " Nel proteggere la natura in Kenya " Nell'insegnamento dell' Inglese agli studenti ed agli insegnanti in Cina " Nell'insegnamento dell' Inglese e dell'informatica alle persone con diverse abilità in Mozambico " Nell'insegnamento di diverse arti e mestieri in Nigeria Viale dei Colli Portuensi, 345 - 00151 Roma Tel. 065370332 - Fax 0658201442 www.afsai.it - e-mail: steps@afsai.it

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15/04/2009 10:07 TERRORISMO: OLGA D'ANTONA, AMAREZZA PER DOMICILIARI A BANELLI (sezione: Diritti umani)

( da "ITnews.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 15 apr. (Adnkronos) - ''Vorrei ricordare giornalmente queste cose al presidente francese Sarkozy, che non ha concesso l'estradizione a Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula, che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura''. Cosi' Olga D'Antona, vedova di Massimo D'Antona, ha commentato gli arresti domiciliari a Cinzia Banelli intervenendo su Radio24.

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La Fiera del Libro ancora sotto il tiro dei filo-palestinesi (sezione: Diritti umani)

( da "CronacaQui.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

L'Ism contesta l'Egitto, ospite d'onore del 2009 La Fiera del Libro ancora sotto il tiro dei filo-palestinesi TORINO - La Fiera del Libro è di nuovo sotto tiro. Dopo le polemiche che hanno accompagnato l'edizione dello scorso anno, anche quella in programma dal 14 al 18 maggio ha cominciato a far parlare di sè. Non ancora spente le forti polemiche che hanno accompagnato la kermesse culturale nel 2008, "rea" di avere come ospite ufficiale Israele, controversie analoghe si stanno registrando in questi giorni per la presenza nel 2009 dell'Egitto quale paese ospite d'onore. Al grido di "Boicottare l'Egitto e continuare a boicottare lo Stato di Israele", l'Ism (International Solidarity Movement) si sta mobilitando per contestare la scelta di dare ampio spazio nei padiglioni del Lingotto all'Egitto. Secondo Alfredo Tradardi di Ism, ex assessore alla Cultura di Ivrea e studioso, «la Fiera del Libro, ancora una volta dimostra di essere l'ennesima fiera delle vanità nella città del Premio Grinzane, altro che grande occasione culturale». L'obiettivo principale della mobilitazione è quello di far parlare del problema dei diritti umani. «L'Egitto è un regime totalitario e brutale - dichiara Tradardi - dove da decenni sono in vigore leggi d'emergenza che consentono a una oligarchia corrotta di tenere sotto uno stretto controllo la popolazione: oltre un milione di poliziotti e l'esercito sono impegnati nella repressione. Un paese dove la libertà di espressione è duramente colpita, e dove ci sono 30.000 prigionieri politici. La stampa e i siti internet sono sotto censura, gli oppositori vengono torturati. Dal 1979 l'Egitto vive in "pace" con i suoi vicini, Israele compresa, contribuendo attivamente all'assedio di Gaza». Per queste ragioni verranno organizzate mobilitazioni. «Noi vorremmo contribuire a far parlare del problema - prosegue ancora Tradardi -. La nostra intenzione è quella di essere presenti all'esterno del Lingotto per mettere in evidenza la situazione che ha creato l'Egitto, documentendo, come abbiamo fatto l'anno scorso in un seminario e pubblicando anche un libro fondamentale dello storico israeliano Ilan Pappe. Insomma contestando con strumenti di cultura critica che sono diversi da quelli delle cultura organica al potere che è presente alla fiera. L'idea è di mettere in evidenza quali sono i problemi che l'Egitto pone e uno dei punti fondamentali è quello dei diritti umani». In programma mobilitazioni a livello locale e nazionale per contestare la presenza dell'Egitto, senza violenza o atti eclatanti, ma con volantinaggi e campagne di informazione. Franca Cassine 15/04/2009

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TERRORISMO/OLGA D'ANTONA:PER LEGGE ITALIANA VITTIME SONO DISTURBO (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Terrorismo/Olga D'Antona:per legge italiana vittime sono disturbo di Apcom "Amarezza per la Banelli, ma rispetto decisione magistrati" -->Milano, 15 apr. (Apcom) - Olga D'Antona, vedova del giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse, commenta con amarezza la notizia della concessione degli arresti domiciliari a Cinzia Banelli. Intervistata da Radio 24, la signora si è detta "amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati". "Vorrei ricordare giornalmente queste cose - ha aggiunto - al presidente francese Sarkozy che non ha concesso l'estradizione alla Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Poi Olga D'Antona accusa anche l'Italia: "Le vittime per la legge italiana non esistono - ha detto-. Quando per esempio si concede il rito abbreviato a queste persone, una scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento. E non è che si chiede alle vittime se siano d'accordo. Nel processo italiano le vittime non hanno titolo, sono quasi di disturbo perché se poi vengono intervistate possono dire cose sgradevoli".

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Terrorismo/ Olga D'Antona: per legge italiana vittime sono (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Milano, 15 apr. (Apcom) - Olga D'Antona, vedova del giuslavorista ucciso dalla Brigate Rosse, commenta con amarezza la notizia della concessione degli arresti domiciliari a Cinzia Banelli. Intervistata da Radio 24, la signora si è detta "amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati". "Vorrei ricordare giornalmente queste cose - ha aggiunto - al presidente francese Sarkozy che non ha concesso l'estradizione alla Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Poi Olga D'Antona accusa anche l'Italia: "Le vittime per la legge italiana non esistono - ha detto-. Quando per esempio si concede il rito abbreviato a queste persone, una scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento. E non è che si chiede alle vittime se siano d'accordo. Nel processo italiano le vittime non hanno titolo, sono quasi di disturbo perché se poi vengono intervistate possono dire cose sgradevoli".

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Afghanistan: in piazza contro lo stupro, prese a sassate (sezione: Diritti umani)

( da "Rai News 24" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Kabul | 15 aprile 2009 Afghanistan: in piazza contro lo stupro, prese a sassate Donne afghane Circa 300 donne afgane hanno provato a manifestare oggi la loro contrarieta' alla nuova legge che autorizza, tra l'altro, le violenze e i rapporti sessuali coatti in Afghanistan, ma sono state fatte oggetto di una sassaiola proprio mentre la polizia interveniva per disperdere la folla. Interrogazione del Pd Urge una "rete" di donne musulmane "rappresentative" che intervenga per difendere i diritti delle donne afgane. E' quanto propone in un'interrogazione parlamentare alla Commissione Ue l'eurodeputata del Pd Patrizia Toja. Il testo, in effetti, chiede come la Commissione valuti la proposta, che la stessa Toja, insieme ad altre parlamentari, intende presentare, "di promuovere un'iniziativa per istituire una Rete che raccolga tutte le donne musulmane più rappresentative, perché si impegnino pubblicamente a favore delle donne afghane, anche attraverso azioni presso il governo del Paese". "In Afghanistan - si legge inoltre nel testo - gli Stati membri sono impegnati nel ripristino dei principi di legalità e di efficace gestione delle attività pubbliche e l'impegno finanziario ammonta tra il 2002 e il 2010 a 8 miliardi di euro. Si deve, però, prendere atto che l'impegno per la protezione dei diritti umani e soprattutto dei diritti delle donne, appare, in questo momento, del tutto inadeguato e insufficiente di fronte all'ondata di violenza che colpisce le donne, da quelle impegnate nelle Assemblee Elettive alle cittadine". Il documento ricorda "i recentissimi assassinii di donne, come Sitara Achakzai, 'eroina' dei diritti dei deboli, nota per le sue battaglie in favore delle donne e consigliera provinciale a Kandahar e le minacce rivolte ad altre donne elette nelle istituzioni". Un assassinio, si legge ancora nell'interrogazione, che "si inserisce in un clima di crescente privazione e cancellazione dei diritti fondamentali delle donne, come dimostrato dalla recente approvazione una legge che obbliga le mogli ad avere rapporti sessuali con il marito e vieta loro di cercare lavoro, istruirsi o curarsi, senza aver prima il permesso del consorte e dal provvedimento che, in caso di separazione, affida al padre e, in seconda battuta al nonno, la custodia dei figli". In questo contesto, l'interrogazione chiede alla Commissione, oltre a una posizione sull'intervento di donne musulmane rappresentantive, "che iniziative specifiche ha adottato, o intende adottare" affinché "il mondo musulmano possa esprimersi anche attraverso la voce delle donne, spesso custodi di usi, costumi e tradizioni millenari". E chiede se "intende la Commissione intervenire nel processo e nelle attività di ricostruzione promuovendo progetti che implichino la diretta partecipazione delle donne alla vita pubblica e il loro pieno riconoscimento come soggetti attivi della società".

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Kabul, corteo di donne preso a... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 90 del 2009-04-15 pagina 0 Kabul, corteo di donne preso a sassate: marciava contro la legge pro stupro di Redazione Circa 300 donne in corteo contro la legge che autorizza le violenze e i rapporti sessuali coatti in Afghanistan. Sono state prese a sassate, mentre la polizia le obbligava a disperdersi Kabul - Circa 300 donne afgane hanno provato a manifestare oggi la loro contrarietà alla nuova legge che autorizza, tra l’altro, le violenze e i rapporti sessuali coatti in Afghanistan, ma sono state fatte oggetto di una sassaiola proprio mentre la polizia interveniva per disperdere la folla. In piazza contro la legge La legge, che è stata approvata il mese scorso, legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, ovvero obbliga le donne a "concedersi" al marito senza opporre resistenza; vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte; e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo permette, inoltre, tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l’adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola. "Morte alle schiave dei cristiani", hanno inveito gli uomini, mentre lanciavano sassi sulle donne. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

KABUL - Circa 300 donne afgane hanno provato a manifestare oggi la loro contrarietà alla nuova legge che autorizza, tra l'altro, le violenze e i rapporti sessuali coatti all'interno del matrimonio, ma sono state fatte oggetto di una sassaiola proprio mentre la polizia interveniva per disperdere la folla. La legge, che è stata approvata il mese scorso, legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, ovvero obbliga le donne a "concedersi" al marito senza opporre resistenza; vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte; e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola. "Morte alle schiave dei cristiani", hanno inveito gli uomini, mentre lanciavano sassi sulle donne. Lo sfidante "americano". Lo scontro sulla legge pro-Taliban potrebbe costituire un terreno di scontro nella campagna elettorale del prossimo agosto, test decisivo per Hamid Karzai. Il presidente ha un nuovo rivale alle elezioni che determineranno il nuovo capo dello Stato e il nuovo Parlamento di Kabul: Sarwar Ahmadzai, di origini afgane ma residente negli Stati Uniti da vent'anni, già leader dell'Unione studenti afgani dal 1990 al 1996. A renderlo noto è il quotidiano Outlook, secondo cui Ahmadzai si è recato in visita in Afghanistan di recente, per valutare la situazione sul campo proprio in vista della sua eventuale candidatura. OAS_RICH('Middle'); Sono altri sei gli sfidanti di Karzai, fra loro un ex ministro delle Finanze e un ex ministro degli Interni. (15 aprile 2009

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Somalia, il Puntland annuncia: "Controlleremo noi la nave italiana" (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

ROMA - "Il governo del Puntland nelle prossime ore prenderà controllo della nave italiana e dei due pescherecci egiziani catturati da una milizia nella nostra regione. Le autorità del Puntland assicureranno il rispetto dei diritti e il buon trattamento dei lavoratori italiani e degli altri marinai bloccati in queste ore". Said Farah Mohamoud è un deputato del Puntland, lo stato semi-autonomo della Somalia da cui sono partiti i "pescatori" che hanno sequestrato sabato scorso il Buccaneer e poi due pescherecci egiziani. Per il momento le autorità italiane non hanno avviato nessun contatto con il Puntland, preferiscono passare dal governo centrale di Mogadiscio. Ma nel Puntland invece le cose si stanno muovendo. "Domattina (oggi, ndr) una missione del nostro governo, con uomini politici, funzionari e alcuni "elders", i saggi delle varie comunità, andrà a Lasqorei, il villaggio dove sono state ancorate le navi. Vogliamo che tutto venga condotto nella maniera più corretta possibile". Said Mohamoud nel parlamento del Puntland ha l'incarico di seguire il tema dei diritti umani; è molto vicino al neo-presidente Abdirahman Mohamed Mohamoud e al suo ministro dell'Interno, il generale Abdullahi Ahmed Jama detto "Ilkajir". Un altro funzionario somalo, Yusuf "Bari Bari", oggi ambasciatore della Somalia a Ginevra dopo aver vissuto per anni in Italia, spiega che il fatto che il generale Ilkajir sia originario di Lasqorei offre buone speranze per il Buccaneer. "Ilkajir proviene da quella constituency, il suo impegno politico per negoziare con la milizia che ha catturato il rimorchiatore sarà totale. Ma una cosa deve essere chiara: questi del Puntland non sono pirati, non sono criminali: sono pescatori esasperati dalla pesca di frodo e dalla discarica continua di rifiuti tossici sulle nostre coste". OAS_RICH('Middle'); Secondo Yusuf Bari Bari, i capi del Puntland in queste ore devono fronteggiare "una vera psicosi collettiva: quella provocata dal timore che a bordo delle due chiatte rimorchiate dalla nave italiana possano esserci rifiuti tossici". Sia il servizio somalo della Bbc che la "Voice of America" in somalo hanno trasmesso ieri servizi sui sospetti della popolazione: "Per essere sicuri dovremo ispezionare il carico delle chiatte italiane", dice Bari Bari. Da Ravenna la Micoperi, società armatrice del Buccaneer, conferma a Repubblica che "le chiatte sono assolutamente vuote, senza nessun dubbio". Ieri il titolare della società, Silvio Bartolotti, è stato alla Farnesina; per il momento il ministero degli Esteri non ha ricevuto nessuna richiesta di riscatto, nessun segnale di voler avviare una trattativa per il rimorchiatore della Micoperi. La speranza è che le notizie inizino ad arrivare da stamattina grazie al governo del Puntland. (15 aprile 2009

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Br: Olga d'Antona, per la legge le vittime non esistono (sezione: Diritti umani)

( da "KataWeb News" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Br: Olga d'Antona, per la legge le vittime non esistono 15 aprile 2009 alle 11:18 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti "Vorrei ricordare giornalmente queste cose al presidente francese Sarkozy che non ha concesso l'estradizione a Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura". Così Olga D'Antona, vedova di Massimo D'Antona (consulente del Ministero del Lavoro ucciso dalle Nuove Br il 20 maggio del 1999), ha commentato gli arresti domiciliari a Cinzia Banelli intervenendo a Radio 24. La D'Antona si è detta "amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati". "Le vittime -- ha proseguito -- per la legge italiana non esistono. Quando per esempio si concede il rito abbreviato a queste persone, una scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento. E non è che si chiede alle vittime se siano d'accordo. Nel processo italiano -- ha concluso la D'Antona -- le vittime non hanno titolo, sono quasi di disturbo perché se poi vengono intervistate possono dire cose sgradevoli". AGI

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Blogger saudita in libertà condizionata. Era stato arrestato perché si era dichiarato cristiano (sezione: Diritti umani)

( da "Blogosfere" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Apr 0915 Blogger saudita in libertà condizionata. Era stato arrestato perché si era dichiarato cristiano Pubblicato da Joshua Evangelista alle 12:36 in Current Affairs, Libertà di espressione Hamoud Saleh Al-Amri, 28 anni, cittadino saudita incarcerato nel mese di gennaio per aver scritto nel suo blog che aveva deciso di convertirsi al cristianesimo, è stato rilasciato il 28 marzo, come riporta Icn-news . Questo non vuol dire che sia un liberto cittadino: non può infatti uscire dal paese e non può avere contatti con la stampa. Quella stampa le cui numerose denunce, soprattutto via-internet, sono state decisive per la sua liberazione. Cruciale anche l'intervento dell'Arab Network for Human Rights, che insieme con altri gruppi attivisti per la difesa dei diritti umani ha fatto pressioni sulle autorità saudite perché liberassero Hamoud Saleh Al-Amri. Il giovane blogger aveva pure denunciato l'inefficienza del sistema giudiziario saudita per la corruzione e gli abusi dei diritti umani. Quello di gennaio è stato il suo terzo arresto. Questa volta, però, le autorità saudite hanno anche oscurato il sito.

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Afghanistan/ Corteo contro legge anti-donne preso a sassate (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Kabul, 15 apr. (Ap) - Circa 300 donne afgane hanno provato a manifestare oggi la loro contrarietà alla nuova legge che autorizza, tra l'altro, le violenze e i rapporti sessuali coatti in Afghanistan, ma sono state fatte oggetto di una sassaiola proprio mentre la polizia interveniva per disperdere la folla. La legge, che è stata approvata il mese scorso, legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, ovvero obbliga le donne a "concedersi" al marito senza opporre resistenza; vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte; e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola. "Morte alle schiave dei Cristiani", hanno inveito gli uomini, mentre lanciavano sassi sulle donne.

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SASSI SULLA PROTESTA DELLE DONNE CONTRO LA LEGGE PRO TALEBANI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani -->Circa 300 giovani che avevano aderito all'appello dei gruppi di difesa dei diritti umani Si scalda la campagna elettorale: ex leader studentesco che vive negli Usa sfiderà Karzai Sassi sulla protesta delle donne contro la legge pro Talebani (13:19 15/04/2009)

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AFGHANISTAN/ CORTEO CONTRO LEGGE ANTI-DONNE PRESO A SASSATE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Afghanistan/ Corteo contro legge anti-donne preso a sassate di Apcom Contro-manifestazione degenera:"a morte le schiave dei cristiani" -->Kabul, 15 apr. (Ap) - Circa 300 donne afgane hanno provato a manifestare oggi la loro contrarietà alla nuova legge che autorizza, tra l'altro, le violenze e i rapporti sessuali coatti in Afghanistan, ma sono state fatte oggetto di una sassaiola proprio mentre la polizia interveniva per disperdere la folla. La legge, che è stata approvata il mese scorso, legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, ovvero obbliga le donne a "concedersi" al marito senza opporre resistenza; vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte; e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. Il corteo di protesta di oggi era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ed ha trovato l'adesione di circa 300 giovani donne. Ma il gruppo si è imbattuto in una contro-manifestazione tutta maschile, che è presto degenerata in una sassaiola. "Morte alle schiave dei Cristiani", hanno inveito gli uomini, mentre lanciavano sassi sulle donne.

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MOLDOVA/ INVIATO CONSIGLIO EUROPA A CHISINAU PER VERIFICARE ABUSI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Moldova/ Inviato Consiglio Europa a Chisinau per verificare abusi di Apcom Davis: "Molto preoccupato per presunte violazioni diritti umani" -->Bruxelles, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Il segretario generale del Consiglio d'Europa, Terry Davis, ha deciso di mandare un inviato in Moldova per verificare le denunce di abusi dei diritti umani lanciate dall'opposizione anti-comunista. Lo riferisce lo stesso Davis in un comunicato. "Nel corso degli ultimi giorni abbiamo ricevuto notizie molto contrastanti dalla Moldova. Da una parte sono incoraggiato dalla proposta di controllare le liste elettorali e di ricontare i voti. Questo dovrebbe contribuire a placare le polemiche post-elettorali", sottolinea il numero uno dell'organizzazione di Strasburgo. Il riconteggio delle schede elettorali dovrebbe concludersi oggi stesso e l'annuncio dei risultati è previsto per venerdì. "Dall'altra parte sono molto preoccupato per le presunte violazioni dei diritti umani, con la presunta detenzione di un gran numero di persone, minorenni inclusi, e la restrizione della libertà dei media. In queste circostanze - spiega Davis - ho chiesto al direttore generale per la Democrazia e gli Affari politici del Consiglio d'Europa, Jean-Louis Laurens, di recarsi immediatamente a Chisinau per riferire sulla situazione nel Paese". Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione paneuropea che comprende 47 Stati, Moldova inclusa. Non ha nulla a che fare con l'Unione europea e si occupa principalmente di diritti umani, democratizzazione, e tutela dello Stato di diritto.

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Immigrati, "nessuno nasce clandestino, povero sì" Aumenta "l'esercito di disperati" che raggiunge l'Italia, non solo attraverso il mare, in cerca di una vita migliore: quasi 37 mil (sezione: Diritti umani)

( da "Dire" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati, "nessuno nasce clandestino, povero sì" ROMA - "Nessun essere umano è illegale o nasce clandestino, poveri, sì". Una condizione drammatica per migliaia di persone, che ogni anno lasciano la propria terra in cerca di una vita migliore. Tra il 2004 e i primi 6 mesi del 2008 sono arrivate dal mare in Italia 89.366 persone, con una media di quasi 20.000 all'anno; 20.455 gli arrivi nel 2007, 36.952 nel 2008 e 4.000 nei primi tre mesi del 2009 solo a Lampedusa. Un "esercito di disperati" che "aumenta di Paese in Paese", pronti a rischiare la morte pur di allontanarsi dalla povertà, senza speranza, della loro condizione. Per molti però la nuova vita è ancora di privazioni "essendo catalogati come clandestini senza legge né diritti". In Italia sono 650 mila gli irregolari, secondo l'Ismu. Ma non tutti arrivano via mare; nel 60% dei casi si tratta di stranieri che entrano regolarmente e restano dopo la scadenza del visto (overstayers) e un altro 25% arriva illegalmente da altri Paesi dell'area Schengen, approfittando dell'abolizione dei controlli alle frontiere. Se ne parla il 16 aprile a Roma nel seminario "Clandestino quale destino per il 'clan' degli sbarchi", promosso dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà all'Ospedale San Gallicano. Al centro del dibattito le diverse problematiche sociali, mediche, antropologiche legate agli "invisibili". Presentato il monitoraggio di Save the children sulla situazione dei minori che arrivano a Lampedusa (dei 2.200 minori sbarcati da maggio a dicembre, solo 1.721 sono stati trasferiti in comunità) e un report sull'attività del servizio socio-sanitario itinerante per i migranti, dell'associazione "Medici per i diritti umani", con particolare attenzione alla situazione dei ragazzi afghani a Roma. E oltre ai dati, una riflessione sul peso sociale del linguaggio utilizzato. "L'etimologia stessa della parola, dal latino 'clam-des-tínus' colui che si nasconde di giorno e che odia la luce, testimonia un uso improprio assunto oggi dal termine, utilizzato ormai nel linguaggio comune in un'accezione non solo errata ma anche offensiva nei confronti delle persone cui si rivolge, perchè è presente la forte connotazione negativa insita nel termine nel ricondurre l'idea di qualcuno, che operando nell'oscurità e nell'illegalità, è sempre in agguato per fare del male". (Dires - Redattore Sociale) 15 aprile 2009

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TORNA L'APPUNTAMENTO CON EQUILIBRI . LA RASSEGNA PROMOSSA DALL'ASSOCIAZIONE AUT AUT... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Torna l'appuntamento con «Equilibri». la rassegna promossa dall'associazione Aut Aut in occasione della giornata mondiale del libro, dell'editoria e dei diritti d'autore che si svolgerà il 18 e il 19 aprile prossimi. L'appuntamento è al circolo culturale «Il Punto» di Battipaglia. Ben quattro gli scrittori che hanno accettato di partecipare per presentare i propri lavori letterari. Scrittori del calibro di Francesco Durante (giornalista, sceneggiatore e traduttore di John Fante in Italia), Sergio Lambiase (giornalista e saggista di successo) e giovani autori emergenti come i battipagliesi (espatriati) Domenico Guarino e Pasquale Quaranta, saranno i protagonisti della due giorni, in cui però non mancheranno arte,teatro, musica e spettacolo. La giornata di sabato sarà incentrata sulla tutela dei diritti umani, nel 60° anniversario dell'entrata in vigore della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Alle 18,30 sarà presentata la raccolta di racconti «Di domenica si può anche morire» (edizioni Polistampa) di Domenico Guarino, battipagliese di nascita e fiorentino d'adozione, vincitore del premio Tiziano Terzani 2008. A seguire, la presentazione del volume «Omosessualità e Vangelo. Franco Barbero risponde» di Pasquale Quaranta.

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M.O./ Israele non coopererà in inchiesta Onu su Gaza (fonte) (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Gerusalemme, 15 apr. (Ap) - Israele "molto probabilmente" non coopererà con l'inchiesta lanciata dall'Onu per accertare eventuali crimini di guerra compiuti dallo Stato ebraico e da Hamas nel recente conflitto nella Striscia di Gaza. Lo afferma un alto ufficiale israeliano che ha richiesto l'anonimato, spiegando di non essere certo che Richard Goldstone, nominato a capo dell'inchiesta dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, ne sia stato informato. La stessa fonte ha precisato che Israele ha inviato una sua risposta a riguardo una settimana fa. Hamas oggi ha invece fatto sapere che collaborerà all'inchiesta. Richard Goldstone è l'ex procuratore generale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia e in Ruanda. I gruppi in difesa dei diritti umani sostengono che entrambe le parti abbiano violato le regole della guerra nella Striscia di Gaza scatenata da Israele il 27 dicembre 2008 con l'Operazione Piombo Fuso e terminata il successivo 17 gennaio. Secondo fonti ufficiali palestinesi, l'offensiva è costata oltre 1.300 morti palestinesi.

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M.O./ ISRAELE NON COOPERERÀ IN INCHIESTA ONU SU GAZA (FONTE) (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

M.O./ Israele non coopererà in inchiesta Onu su Gaza (fonte) di Apcom Hamas ha fatto sapere invece che collaborerà -->Gerusalemme, 15 apr. (Ap) - Israele "molto probabilmente" non coopererà con l'inchiesta lanciata dall'Onu per accertare eventuali crimini di guerra compiuti dallo Stato ebraico e da Hamas nel recente conflitto nella Striscia di Gaza. Lo afferma un alto ufficiale israeliano che ha richiesto l'anonimato, spiegando di non essere certo che Richard Goldstone, nominato a capo dell'inchiesta dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, ne sia stato informato. La stessa fonte ha precisato che Israele ha inviato una sua risposta a riguardo una settimana fa. Hamas oggi ha invece fatto sapere che collaborerà all'inchiesta. Richard Goldstone è l'ex procuratore generale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia e in Ruanda. I gruppi in difesa dei diritti umani sostengono che entrambe le parti abbiano violato le regole della guerra nella Striscia di Gaza scatenata da Israele il 27 dicembre 2008 con l'Operazione Piombo Fuso e terminata il successivo 17 gennaio. Secondo fonti ufficiali palestinesi, l'offensiva è costata oltre 1.300 morti palestinesi.

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La farsa dei diritti umani nell'ultracarnaio cinese (sezione: Diritti umani)

( da "Foglio, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

15 aprile 2009 La farsa dei diritti umani nell'ultracarnaio cinese Splendido fondo del Wall Street Journal sulla frode dei diritti umani in Cina. L’unica cosa degna di rilievo da dentro la cultura cinese è Carta 08, ne segue un racconto. Ora si capisce sempre meglio che l’utopista non era Bush, stratega del dissenso che accoglieva il Dalai Lama ma andava anche da padrone a Pechino. L’utopista è l’europeo e il realista americano come la Clinton che dicono: poco importa il diritto di brandire la Bibbia in pubblico e di dare la vita fuori dai piani quinquennali di stato, ciò che conta è la modernizzazione che col tempo porterà alla libertà. L’utopia è pensare che le libertà economiche, nell’ultracarnaio cinese in piena accumulazione primitiva, schiavista, abortista e materialista, possa essere il preludio alle libertà politiche. Il Journal e gli eroi di Carta 08 spiegano benissimo come tra tutte le forze che gonfiano il sottosuolo cinese, la più irruente è quella religiosa. Dalla Cina all’Iran, la questione religiosa è la grande tigre che può mangiarsi il totalitarismo. *** “Perché la Cina ha rinchiuso in manicomio i dissidenti di Carta 08” di Giulio Meotti (Il Foglio 27-02-09) Roma. In Unione Sovietica c’erano un centinaio di ospedali psichiatrici per i dissidenti, che i medici del regime avevano dichiarato “psikhiceski bolnoye”, malati di mente. Andavano nascosti sia all’opinione pubblica internazionale, sia in patria per non fare emuli. Fucilarli sarebbe stato scandaloso. Restava il manicomio. La Cina sta usando gli stessi metodi per i dissidenti di Carta 08, il più dirompente movimento per i diritti umani e secondo molti analisti anche il più significativo emerso fuori del Partito comunista in tutti questi decenni. Ha ottenuto oltre settemila firme di adesione, nonostante la famelica censura e la persecuzione contro molti dei più noti autori e firmatari. Per celebrare i sessant’anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, 303 cittadini cinesi (intellettuali, imprenditori, contadini, semplici cittadini) avevano lanciato questo documento Carta 08, che chiede al governo maggiore democrazia e rispetto dei diritti umani. Si richiama a “Carta ‘77”, il documento di intellettuali cechi e slovacchi che premeva sul governo dell’est europeo per il rispetto dei diritti umani. Purtroppo non ha raccolto il grido di Carta 08 il segretario di stato americano Hillary Clinton, da molti accusata di cinismo e opportunismo per i toni assunti durante la visita a Pechino. E’ tuttora incarcerato in un ospedale psichiatrico Wang Lianxi, che fu già arrestato durante la repressione contro i dimostranti pro democrazia di piazza Tienanmen, poco dopo il massacro del 4 giugno quando l’esercito ha sparato su studenti e operai. Lianxi è uno dei leader di Carta 08. Condannato a morte insieme ad altri sette dimostranti accusati di aver incendiato veicoli militari, la pena è stata commutata nell’ergastolo perché ritenuto “disabile mentale”. E’ stato rilasciato nel luglio 2007. Tornato a casa, ha trovato che i genitori erano morti e la sua casa di Pechino demolita. Il gruppo Chinese Human Rigths Defenders denuncia che le autorità hanno confinato altri dissidenti “indesiderabili” in strutture psichiatriche. Anche perché la legge non definisce in modo chiaro le circostanze per sottoporre qualcuno a trattamenti medico-psichiatrici contro la sua volontà. Uno dei firmatari più in vista, l’intellettuale Liu Xiaobo, è stato arrestato e continua ad essere detenuto in un luogo sconosciuto. Hanno sottoscritto grandi docenti della scuola di diritto dell’Università di Pechino come il professor He Weifang e Zhu Suren, fratello del decano Zhu Suli. La Carta è firmata da Li Rui, già segretario di Mao Zedong, e da Bao Tong, stretto collaboratore del defunto segretario del Partito comunista Zhao Ziyang, per venti anni in carcere e poi agli arresti domiciliari per aver sostenuto le proteste del 1989. Ci sono noti attivisti come Liu Xiabo; Li Pu, intellettuale liberale che ha diretto la Xinhua News agency; Zhang Sizhi, deportato in un campo di lavoro durante la Rivoluzione culturale e oggi soprannominato “l’avvocato del popolo”, per aver difeso gli umili e i contadini vittime di soprusi del regime comunista. E’ agli arresti un altro firmatario, l’avvocato Zheng Enchong, che ha difeso i diritti di 500 famiglie espropriate. Era già stato arrestato nel giugno 2003 per divulgazione di “segreti di stato” a un’organizzazione straniera, Human Rights in China. Per segreti si intendono le informazioni su uno sciopero proclamato in una fabbrica di prodotti alimentari di Shanghai. Ding Zilin, firmataria della Carta, era professoressa di filosofia all’Università del Popolo di Pechino e membro del Partito. Aveva un unico figlio di diciassette anni, Jang Jelian, studente di liceo. Jelian partecipò attivamente, nonostante le preoccupazioni dei genitori, al movimento della Primavera. La sera del 3 giugno 1989 uscì di casa e verso le undici fu ucciso nei pressi di Piazza Tienanmen da un soldato. Fu una delle prime vittime di quella notte. Finora il gruppo di Zilin ha documentato i nomi di quasi duecento persone uccise, fornendo prove inconfutabili dai funzionari comunisti secondo i quali il massacro non è mai avvenuto. Gli altri firmatari sono controllati giorno e notte e subiscono interrogatori e minacce se osano diffondere copie di Carta 08. Il documento è scomparso da Internet dopo pochi giorni dalla pubblicazione, ma continua a girare in modo sotterraneo, come i samizdat sovietici. La Clinton ha detto: poco importano i diritti dell’uomo, il diritto di brandire la Bibbia in pubblico e di essere madri fuori dai piani quinquennali dei ginecologi di stato, ciò che conta sono gli affari e la modernizzazione che col tempo porteranno allo svilluppo della libertà. A questa utopia, l’idea che l’ultracarnaio dell’economia cinese in piena accumulazione primitiva possa essere il preludio della libertà, hanno risposto i dissidenti di Carta 08. “Il popolo cinese ha pagato un prezzo esorbitante” scrivono gli autori. “Decine di milioni di persone hanno perso la loro vita e diverse generazioni hanno visto azzoppata in modo crudele la loro libertà, felicità e dignità umana”. I folli risultati del processo cinese di modernizzazione sono “una endemica corruzione dei quadri, un minare lo stato di diritto, mancanza di tutela dei diritti della popolazione, perdita di etica, capitalismo grossolano, polarizzazione della società fra ricchi e poveri, sfruttamento e abuso dell’ambiente naturale, dell’ambiente umano e storico, un acutizzarsi di una lunga lista di conflitti sociali, in particolare un indurimento dell’animosità fra rappresentanti ufficiali e gente ordinaria”. E i milioni di gravidanze distrutte dal potere dispotico. Fra i valori fondamentali, Carta 08 annovera la libertà (“il fulcro dei valori umani universali”), i diritti umani (“non sono concessi benevolmente dallo stato, ogni persona nasce con specifici diritti alla dignità e alla libertà”) e l’uguaglianza (“l’integrità, dignità, libertà di ogni persona sono uguali per tutti”). Carta 08 chiede l’adozione della forma repubblicana, protezione della proprietà privata, democrazia e regole costituzionali. Il sistema della “rieducazione attraverso il lavoro” deve essere abolito. Soprattutto la Cina deve aprirsi alla libertà di religione. “Dobbiamo abolire ogni legge, regolamento, regola locale che limiti o sopprima la libertà religiosa dei cittadini”. “Possiamo davvero rendere reali gli scopi e gli ideali che il nostro popolo ha sempre cercato in modo instancabile per oltre cento anni, contribuendo a un nuovo splendente capitolo della civiltà cinese”. Se un giorno il Papa di Roma riuscirà a visitare i milioni di cristiani cinesi sarà anche merito di questi cocciuti ribelli. Per Ding Zilin, la Carta è il pegno per cui è morto suo figlio. Dalle sue indagini è nata la “Lista di Ding”, con i nomi di gran parte delle persone uccise a Tienanmen. La più giovane aveva nove anni, la più vecchia 56. “Una persona può fare molte scelte diverse: io ho scelto di documentare la morte” dice Zilin. “Ho scavalcato montagne di cadaveri, ho galleggiato sulle lacrime delle famiglie delle vittime. La vita è sacra. Ma anche la morte è sacra. Come popolo cinese possiamo avere molti obiettivi e sogni da raggiungere, ma penso che dobbiamo porre una priorità nello stabilire un sistema morale in cui una sconsiderata noncuranza per la vita umana sia lasciata alle nostre spalle. Penso che proprio questa sarebbe la mia risposta se qualcuno mi chiedesse perché ho scelto di documentare la morte”. Giulio Meotti di Giulio Meotti

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L'Avana e Washington verso nuovi orizzonti (sezione: Diritti umani)

( da "Quotidiano.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

L'Avana e Washington verso nuovi orizzonti Roma | La decisione di Obama di consentire ai cubani residenti in America di recarsi quando vogliono nella loro isola e di inviare alle famiglie aiuti in denaro senza limiti, segna l'inizio della rimozione di quei residui di Guerra Fredda durata mezzo secolo. di Massimo Teodori Massimo Teodori La decisione del presidente Obama di consentire ai cubani residenti negli Stati Uniti di recarsi quando vogliono nella loro isola e di inviare alle famiglie aiuti in denaro senza limiti, segna l'inizio della rimozione di quei residui di Guerra Fredda durata mezzo secolo, anche dopo la caduta dell'Unione Sovietica e del comunismo internazionale. Il conflitto tra Stati Uniti e Cuba non è stato cosa di poco conto, Nel 1962 il mondo scivolò sul baratro della distruzione nucleare in seguito alla pretesa del leader sovietico Kruscev di impiantare missili con testata atomica sull'isola che dista meno di un centinaio di chilometri dalle coste americane. Allora, fortunatamente, la mano ferma e il sangue freddo di John Kennedy impedirono lo scontro tra i due colossi, per cui Cuba restò confinata in una nicchia del continente americano collegata sì con l'Unione Sovietica e gli altri paesi comunisti, ma depotenziata da un isolamento tutt'altro che splendido. Oggi, l'apertura del Presidente democratico verso Cuba è parte della politica di distensione nei confronti di quei paesi, - mediorientali, latino-americani e asiatici - che in questi decenni sono stati animati da sentimenti antiamericani ed hanno promosso azioni ostili di carattere politico, propagandistico o addirittura militare, come nel caso del terrorismo culminato nell'11 settembre 2001. La Cuba, che i barbudos di Fidel Castro conquistarono cinquant'anni or sono rovesciando il regime corrotto di Fulgencio Batista, è rimasta a lungo una sorta di reperto archeologico del comunismo. Si tratta di un paese afflitto dalla povertà e dalla fame, privo di democrazia e diritti civili, con migliaia di detenuti politici e con una prostituzione divenuta industria nazionale, costretto a importare generi di prima necessità per un valore quattro volte superiore alle esportazioni: insomma una nazione disastrata per ragioni intrinseche molto più che dall'embargo degli Stati Uniti. L'attenuazione della stretta americana sul regime castrista, ormai guidato dal fratello Raul, risponde a un duplice interesse, nazionale e internazionale. Per un verso i due milioni di esuli cubani che vivono negli Stati Uniti, prevalentemente in Florida, desiderano la liberalizzazione dei rapporti con i loro connazionali sull'isola, nella convinzione che la riapertura delle comunicazioni tra la democrazia americana e la dittatura cubana, prima o poi, produca un ammorbidimento se non la caduta del regime. Nulla è più conservatore nei regimi autoritari che l'isolamento che genera l'appello alla resistenza di fronte al nemico esterno. Per un altro verso agli Stati Uniti interesse scoraggiare la saldatura di un nuovo fronte anti-americano in America Latina, formato dai regimi populisti e parasocialisti come quello venezuelano collegati con il castrismo cubano, il tutto condito dalla solidarietà petrolifera degli islamisti fondamentalisti. Aprire le porte a Cuba significa quindi, per gli americani, inserire un cuneo nei progetti terzomondisti che, in situazioni diverse, tendono a riprodurre gli antagonismi del vecchio mondo bipolare. Gli analisti internazionali si interrogano se la mossa aperturista preluda alla fine dell'embargo. Nelle relazioni internazionali tra Stati - anche tra la minuscola Cuba e la potenza statunitense - c'è sempre un dare e un avere. Obama ha proteso la mano come aveva promesso nel discorso inaugurale. Ora Raul Castro deve rispondere con un gesto corrispondente, al tempo stesso simbolico e concreto, possibilmente riguardante i diritti umani e i prigionieri politici. Se tutto ciò avvenisse, significherebbe che anche le ultime pendenze della Guerra fredda sono sul punto di scomparire. Pubblicato come editoriale da "Il Tempo" il 15 aprile 2009 15/04/2009

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Infanzia, Reggio collabora con l'Authority di Vienna (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Infanzia, Reggio collabora con l'Authority di Vienna (15/4/2009 16:59) | (Sesto Potere) - Reggio Emilia - 15 aprile 2009 - E' destinata ad aumentare la collaborazione tra l'Agenzia europea per i diritti fondamentali e la Provincia e - dunque - l'impegno di Reggio a favore dell'affermazione e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. E' stato lo stesso direttore dell'Authority europea che ha sede a Vienna, Morten Kjaerum, a sollecitare questa collaborazione, dopo essere rimasto favorevolmente colpito dalla realtà reggiana in occasione del convegno su "L'Europa dei diritti" svoltosi lo scorso settembre alla Cavallerizza. Vienna ha dunque chiesto alla Provincia di Reggio di proseguire nella collaborazione già avviata con quel convegno e con i pareri presentati dalla stessa presidente Masini al Comitato delle Regioni (a partire da quello su diritti fondamentali e diritti cittadinanza europea) per sviluppare un ulteriore lavoro comune incentrato in particolare sull'infanzia e sull'adolescenza dal punto di vista educativo, ma non solo. "L'Agenzia e Reggio Emilia hanno lavorato a stretto contatto per la promozione e il rispetto dei diritti fondamentali In futuro, le attività dell'Agenzia riguardanti la sensibilizzazione sui diritti fondamentali aumenteranno. Crediamo fermamente che ci sia bisogno di una governance multilivello sui diritti fondamentali, affinché le persone siano più consapevoli e attive in materia di rispetto dei diritti umani; se i diversi livelli lavoreranno bene insieme, allo scopo di migliorare l'implementazione dei diritti umani, a lungo andare ne beneficeranno tutti", ha tra l'altro scritto in questi giorni Morten Kjaerum alla presidente Masini, annunciando per il prossimo settembre una sua nuova visita a Reggio. "I diritti della nuova cittadinanza europea sono uno dei temi fondamentali per la nuova Europa e per i giovani, a partire dall'infanzia: garantire i diritti significa infatti fornire servizi e soprattutto pari opportunità nella vita - commenta la presidente Sonia Masini - Trovo pertanto molto positiva questa possibilità di sviluppare ricerca insieme all'Authority di Vienna che ci consentirà di avanzare proposte concrete su un tema, quale quello dell'infanzia, sul quale Reggio vanta una lunga tradizione e che significa anche integrazione". Proprio in vista del ritorno del direttore dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali a Reggio, il prossimo settembre, e per iniziare a coinvolgere tutte le forze del territorio in questo importante progetto di collaborazione, questa mattina in Provincia si è tenuta una prima riunione alla quale hanno partecipato insegnanti e dirigenti scolastici nonché rappresentanti di Fism, Ufficio scolastico provinciale, Coordinamento pedagogico provinciale, Progettinfanzia Bassa reggiana e Uisp.

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15/04/2009 16:55 AFGHANISTAN: KABUL, LANCIO DI SASSI CONTRO DONNE IN PROTESTA (sezione: Diritti umani)

( da "ITnews.it" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Kabul, 15 apr. - (Adnkronos/Aki) - A Kabul centinaia di donne afghane hanno protestato oggi contro la nuova legge sul diritto di famiglia, firmata il mese scorso dal presidente Hamid Karzai. E alcune di loro sono anche state colpite dal lancio di sassi. La legge, secondo le associazioni che si occupano di diritti umani, legalizza di fatto lo stupro tra le mura domestiche e vieta alle donne di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico, senza aver prima il permesso del consorte.

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Pena morte/ Governatore New Mexico: Usa vanno verso (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 15 apr. (Apcom) - L'America "si muove verso l'eliminazione della pena di morte", secondo Bill Richardson, il governatore del New Mexico, quindicesimo ed ultimo Stato ad avere abolito la pena capitale. Un caso speciale, ha sottolineato, perché si tratta di uno Stato "occidentale e conservatore". "La firma di questo disegno di legge è stata la decisione più difficile della mia vita politica", ha detto il governatore americano in una conferenza stampa organizzata a Roma dalla comunità di Sant'Egidio, "perché prima ero a favore della pena di morte". Questa sera, dalle 20.15 alle 21.15, il Colosseo verrà spento per celebrare la decisione del New Mexico. Saranno presenti, oltre a Richardson, il vescovo di Santa Fe Michael Sheehan, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e Mario Marazziti della Comunità di Sant'Egidio. "Ho cambiato idea - ha spiegato Richardson, di origini ispaniche - perché in questi anni sono stati fatti una serie di errori giudiziari, perché la maggioranza dei condannati a morte appartengono alle minoranze afro-americane o ispaniche e perché sono preoccupato che gli Stati Uniti si trovi, per la pena capitale, in compagnia di paesi che non hanno buoni standard di diritti umani". Richardson ha anche sottolineato che, dopo aver visitato un carcere del suo Stato, si è reso conto che "l'ergastolo è peggio della pena di morte". Ad influire sul suo cambio di opinione, ha precisato, è stata anche la pressione della Chiesa cattolica statunitense. Oltre a Richardson e a monsignor Sheehan hanno preso parte alla conferenza stampa la parlamentare Gail Chasey e l'attivista per i diritti umani Viki Elky.

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TURCHIA/ STAR CURDA LICENZIATA DA NUOVO CANALE TV NAZIONALE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Turchia/ Star curda licenziata da nuovo canale Tv nazionale di Apcom La cantante: trattata come una criminale -->Istanbul, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Rojin, una delle cantanti curde più famose è stata di recente licenziata dalla Trt6, il canale sulla tv di Stato interamente in lingua curda che ha iniziato le sue trasmissioni il primo gennaio scorso. Lo riporta il quotidiano Hurriyet. Rojin ha dichiarato che ha cessato di lavorare per la Trt6 perché stanca di sentirsi trattata come una criminale. Diversa la versione della Trt, secondo cui il rapporto di lavoro con Rojin sarebbe finito per l'incapacità della cantante di tenere fede ai suoi impegni professionali. La pop-star ha dichiarato in particolare di aver ricevuto molte pressioni circa il contenuto delle sue trasmissioni e gli ospiti da invitare un studio. Sembra che la Trt si sia rifiutata di ospitare un esponente di un'associazione di diritti umani di nome Sanar Yurdantapan. Versione che troverebbe la conferma dello stesso Yurdatapan, che ha detto a Hurriyet di essere stato contattato dalla Rojin per partecipare al suo programma ma di non essere poi riuscito ad andare in onda. La polemica non si è fatta attendere e la Tv di Stato per correre ai ripari ha diffuso un comunicato stampa in cui ha dichiarato che la pop star è stata più volte assente dagli studi senza motivo e che per questo era stata rimossa dal palinsesto. La reazione della cantante è stata immediata: "Il mio programma era considerato come un potenziale crimine che ospitava potenziali criminali. Me ne sono andata da sola e non per motivi di soldi né di minacc contro di me. Mi rendo conto che questa emittente è una delle conquiste più importanti per i curdi e uno degli sviluppi maggiori della questione curda, e che non è ragionevole aspettarsi tutto subito, ma non posso tollerare un atteggiamento del genere che non tiene conto delle mie scelte". La Trt6 ha iniziato le sue trasmissioni a gennaio dopo un ritardo di due mesi rispetto alla tabella di marcia. Un evento che è stato salutato molto positivamente dalla minoranza curda e da Bruxelles perché visto come segno di apertura nei confronti di questo popolo che da anni, anche attraverso alla lotta armata del Pkk, rivendica maggiori diritti. Le ultime elezioni amministrative si sono però risolte con un buco nell'acqua per l'esecutivo islamico-moderato che, pur autore di questi importanti segnali, ha visto diminuire drasticamente i suoi consensi nell'est del Paese, a maggioranza curda, a favore del Dtp, il Partito curdo per la società democratica, storicamente vicino ai separatisti del Pkk.

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PENA MORTE/ GOVERNATORE NEW MEXICO: USA VANNO VERSO ABOLIZIONE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pena morte/ Governatore New Mexico: Usa vanno verso abolizione di Apcom "Ero a favore, poi ho cambiato idea. Troppi errori giudiziari" -->Roma, 15 apr. (Apcom) - L'America "si muove verso l'eliminazione della pena di morte", secondo Bill Richardson, il governatore del New Mexico, quindicesimo ed ultimo Stato ad avere abolito la pena capitale. Un caso speciale, ha sottolineato, perché si tratta di uno Stato "occidentale e conservatore". "La firma di questo disegno di legge è stata la decisione più difficile della mia vita politica", ha detto il governatore americano in una conferenza stampa organizzata a Roma dalla comunità di Sant'Egidio, "perché prima ero a favore della pena di morte". Questa sera, dalle 20.15 alle 21.15, il Colosseo verrà spento per celebrare la decisione del New Mexico. Saranno presenti, oltre a Richardson, il vescovo di Santa Fe Michael Sheehan, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e Mario Marazziti della Comunità di Sant'Egidio. "Ho cambiato idea - ha spiegato Richardson, di origini ispaniche - perché in questi anni sono stati fatti una serie di errori giudiziari, perché la maggioranza dei condannati a morte appartengono alle minoranze afro-americane o ispaniche e perché sono preoccupato che gli Stati Uniti si trovi, per la pena capitale, in compagnia di paesi che non hanno buoni standard di diritti umani". Richardson ha anche sottolineato che, dopo aver visitato un carcere del suo Stato, si è reso conto che "l'ergastolo è peggio della pena di morte". Ad influire sul suo cambio di opinione, ha precisato, è stata anche la pressione della Chiesa cattolica statunitense. Oltre a Richardson e a monsignor Sheehan hanno preso parte alla conferenza stampa la parlamentare Gail Chasey e l'attivista per i diritti umani Viki Elky.

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PUGLIA: DAL 16 AL 23 APRILE ALLA FIERA LEVANTE FESTIVAL CREATIVITA'. (sezione: Diritti umani)

( da "Asca" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

PUGLIA: DAL 16 AL 23 APRILE ALLA FIERA LEVANTE FESTIVAL CREATIVITA' (ASCA) - Bari, 15 apr - Celebrare l'Anno europeo della Creativita' e dell'Innovazione e promuovere la cultura dei diritti umani, della pace e della fratellanza attraverso l'unione ed il confronto delle diversita': questi gli obiettivi del Festival della Creativita' euro-mediterranea, che si svolgera' da domani al 23 aprile nei padiglioni 152 e 152 bis della Regione Puglia della Fiera del Levante. Parteciperanno artisti di diverse nazioni e di varia espressione (musicisti, cantanti, fotografi, danzatori, pittori, scrittori, poeti ecc.), che si esibiranno alternandosi ad artisti italiani, realizzando un esempio di collaborazione e di cooperazione che produce risultati positivi sia in termini artistico-culturali che in termini di valori umani. Parteciperanno Linda Mavian ed Erica Mou, Roberto Corradino e Lucia Manca, Carmelo Calo' Carducci ed Adria Quartetto, Bachir Gareshe e Fabularasa, Luca Mercurio ed Ironique, Amik Kasoruho ed Eneri, Carmelo Angelico e Giovanni De Blasi, Dario Agrimi, Nico Angiuli, Valentina Vetturi. rut/dnp/ss (Asca)

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AFGHANISTAN: BONINO, NON ABBASSARE GUARDIA DIFESA DIRITTI DONNE. (sezione: Diritti umani)

( da "Asca" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

AFGHANISTAN: BONINO, NON ABBASSARE GUARDIA DIFESA DIRITTI DONNE (ASCA) - Roma, 15 apr - ''L'omicidio di pochi giorni fa di Sitara Achaksai, consigliere provinciale a Kandahar, e la sassaiola di oggi contro le donne che manifestavano pacificamente a Kabul contro la legge sul diritto di famiglia per gli sciiti che autorizza tra l'altro lo stupro domestico, sono la lampante dimostrazione che non e' il momento di abbassare la guardia'' ha dichiarato Emma Bonino, Vice Presidente del Senato. ''A seguito delle pressioni, sia internazionali che locali, il Presidente Karzai ha provvisoriamente ritirato la legge con l'impegno di rivederne il contenuto. Ma, come i fatti dimostrano - continua Bonino - e' ancora presto per sedersi sugli allori e ritenersi soddisfatti. Mentre nelle cancellerie del mondo occidentale ha ricominciato a circolare un'aria di ''riconciliazione'' e ''normalizzazione'' della situazione in Afghanistan, il Partito Radicale Transnazionale e l'associazione radicale Non c'e' Pace senza Giustizia hanno promosso un appello affinche' le autorita' afghane revochino definitivamente questa legge''. ''Se l'obiettivo della nostra presenza in Afghanistan e' quello di rendere il mondo un posto piu' sicuro allora questo obiettivo puo' essere raggiunto, e reso duraturo, solo se l'Afghanistan diventa un paese con un sistema democratico basato sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani e civili, a cominciare da quelli delle donne. I fatti di questi giorni'', ha concluso l'esponente radicale, ''dimostrano che le donne afghane hanno bisogno del nostro totale sostegno non a singhiozzo ma in maniera convinta e sistematica''. red-njb/cam/bra

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Medvedev si smarca da Putin: non contrapporre la democrazia al benessere (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 90 del 2009-04-15 pagina 0 Medvedev si smarca da Putin: non contrapporre la democrazia al benessere di Roberto Fabbri Per un'intervista critica delle posizioni di Putin il presidente sceglie proprio «Novaia Gazeta», il giornale dove lavorava Anna Politkovskaja, uccisa mentre contestava i metodi del Cremlino Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev scava un solco sempre più ampio verso il suo potente premier e ingombrante mentore Vladimir Putin con la sua prima intervista ad un giornale russo: non solo per la scelta simbolica di «Novaia Gazeta», il giornale di opposizione dove lavorava Anna Politkovskaia, ma anche per la svolta in tema di democrazia, che «non si può contrapporre al benessere e alla stabilità» e che, in quanto concetto universale, afferma Medvedev, «non ha bisogno di riabilitazione». Affermazioni apparentemente banali ma che rappresentano invece una presa di distanza dalla elastica concezione putiniana della democrazia, da subordinare secondo il premier alla stabilità e da adattare comunque alle condizioni della Russia. In linea, insomma, con quanto teorizzato dall'ideologo cremliniano della precedente presidenza Putin, Vladislav Surkov, secondo il quale la democrazia deve essere gestita dalle autorità. «Ritengo che in nessun modo si possa contrapporre una vita stabile e senza problemi ai principali diritti e alle principali libertà politiche. Non si può contrapporre la democrazia al benessere», ha sottolineato Medvedev, sconfessando l'idea dominante negli ambienti governativi durante il boom economico dell'era Putin. Ma Medvedev si è spinto oltre, sostenendo che la democrazia in Russia non ha bisogno di «riabilitazione» a causa della percezione negativa che tanta parte della popolazione ha avuto di essa dopo i profondi cambiamenti degli anni Novanta. Il punto è, ha precisato il presidente russo, «che per molti cittadini russi i difficili processi politici e soprattutto economici degli anni Novanta hanno coinciso con l'avvento delle principali istituzioni democratiche nel nostro Paese, e per loro tutto ciò ha rappresentato un periodo molto difficile, che ha lasciato un'impronta sulla percezione stessa del concetto di democrazia». Ossia democrazia uguale instabilità e povertà, un'equazione usata da Putin in campagna elettorale contro l'opposizione liberale. Medvedev ha confermato che non prenderà la tessera del partito putiniano Russia Unita, dicendosi a favore di un presidente non affiliato ad alcun partito. L'intervista è dirompente anche per la scelta di «Novaia Gazeta», il quotidiano più irriducibile nel denunciare i crimini russi nelle guerre cecene, la corruzione, la violazione dei diritti umani: «un sostegno morale» a «uno dei giornali che ha sofferto di più», ha spiegato la portavoce della presidenza Natalia Timakova, riferendosi ai numerosi giornalisti uccisi, a partire dalla Politkovskaia, il cui omicidio Putin aveva invece commentato freddamente, definendo la reporter irrilevante nell'opinione pubblica russa. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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AFGHANISTAN: FRANCO (PD), PIU' IMPEGNO GOVERNO PER RITIRO LEGGE STUPRO. (sezione: Diritti umani)

( da "Asca" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

AFGHANISTAN: FRANCO (PD), PIU' IMPEGNO GOVERNO PER RITIRO LEGGE STUPRO (ASCA) - Roma, 15 apr - ''La sassaiola contro le donne afgane che manifestavano per l'abrogazione della legge che legalizza lo stupro nel loro Paese e' un fatto gravissimo di fronte al quale rilanciamo l'appello al governo e alla comunita' internazionale: in Afghanistan i diritti umani devono essere rispettati''. Lo dice la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale Pari Opportunita' del Pd. ''L'impegno della comunita' internazionale - sottolinea Vittoria Franco - contro questa legge che sottomette le donne afgane ai loro mariti e legalizza lo stupro deve essere reale. Per questo abbiamo chiesto da tempo al governo, senza ottenere soddisfazione, una mobilitazione vera e concreta. Per questo abbiamo lanciato un appello e presentato un'interrogazione parlamentare, alla quale sollecitiamo una risposta. L'ultima cosa che vogliamo - conclude Vittoria Franco - e' che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, e' ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan''. red-njb/cam/ss

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Afghanistan: Pd: Governo si impegni davvero per ritiro legge (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 15 apr. (Apcom) - "La sassaiola contro le donne afgane che manifestavano per l'abrogazione della legge che legalizza lo stupro nel loro Paese è un fatto gravissimo di fronte al quale rilanciamo l'appello al governo e alla comunità internazionale: in Afghanistan i diritti umani devono essere rispettati". Lo dice la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale Pari Opportunità del Pd. "L'impegno della comunità internazionale - sottolinea Vittoria Franco - contro questa legge che sottomette le donne afgane ai loro mariti e legalizza lo stupro deve essere reale. Per questo abbiamo chiesto da tempo al governo, senza ottenere soddisfazione, una mobilitazione vera e concreta. Per questo abbiamo lanciato un appello e presentato un'interrogazione parlamentare, alla quale sollecitiamo una risposta. L'ultima cosa che vogliamo - conclude Vittoria Franco - è che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, è ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan".

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Turchia/ Star curda licenziata da nuovo canale Tv nazionale (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Istanbul, 15 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Rojin, una delle cantanti curde più famose è stata di recente licenziata dalla Trt6, il canale sulla tv di Stato interamente in lingua curda che ha iniziato le sue trasmissioni il primo gennaio scorso. Lo riporta il quotidiano Hurriyet. Rojin ha dichiarato che ha cessato di lavorare per la Trt6 perché stanca di sentirsi trattata come una criminale. Diversa la versione della Trt, secondo cui il rapporto di lavoro con Rojin sarebbe finito per l'incapacità della cantante di tenere fede ai suoi impegni professionali. La pop-star ha dichiarato in particolare di aver ricevuto molte pressioni circa il contenuto delle sue trasmissioni e gli ospiti da invitare un studio. Sembra che la Trt si sia rifiutata di ospitare un esponente di un'associazione di diritti umani di nome Sanar Yurdantapan. Versione che troverebbe la conferma dello stesso Yurdatapan, che ha detto a Hurriyet di essere stato contattato dalla Rojin per partecipare al suo programma ma di non essere poi riuscito ad andare in onda. La polemica non si è fatta attendere e la Tv di Stato per correre ai ripari ha diffuso un comunicato stampa in cui ha dichiarato che la pop star è stata più volte assente dagli studi senza motivo e che per questo era stata rimossa dal palinsesto. La reazione della cantante è stata immediata: "Il mio programma era considerato come un potenziale crimine che ospitava potenziali criminali. Me ne sono andata da sola e non per motivi di soldi né di minacc contro di me. Mi rendo conto che questa emittente è una delle conquiste più importanti per i curdi e uno degli sviluppi maggiori della questione curda, e che non è ragionevole aspettarsi tutto subito, ma non posso tollerare un atteggiamento del genere che non tiene conto delle mie scelte". La Trt6 ha iniziato le sue trasmissioni a gennaio dopo un ritardo di due mesi rispetto alla tabella di marcia. Un evento che è stato salutato molto positivamente dalla minoranza curda e da Bruxelles perché visto come segno di apertura nei confronti di questo popolo che da anni, anche attraverso alla lotta armata del Pkk, rivendica maggiori diritti. Le ultime elezioni amministrative si sono però risolte con un buco nell'acqua per l'esecutivo islamico-moderato che, pur autore di questi importanti segnali, ha visto diminuire drasticamente i suoi consensi nell'est del Paese, a maggioranza curda, a favore del Dtp, il Partito curdo per la società democratica, storicamente vicino ai separatisti del Pkk.

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DURBAN 2/ APPELLO DELL'ONU ALLE CAPITALI: SUPERARE LE DIVERGENZE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Durban 2/ Appello dell'Onu alle capitali: Superare le divergenze di Apcom Distribuita nuova bozza della dichiarazione finale -->Ginevra, 15 apr. (Apcom) - L'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani Navanethem Pillay lancia un appello ai paesi membri perché superino le loro differenze a pochi giorni della conferenza internazionale - detta 'Durban 2' - contro il razzismo. Una nuova bozza della dichiarazione finale è stata distribuita oggi ai partecipanti. "Vi invito a superare le vostre divergenze, a trovare un consenso" ha dichiarato la giudice sudafricana durante una riunione preparatoria della conferenza che inizierà lunedì prossimo a Ginevra. L'Italia si è già chiamata fuori del processo negoziale, come Stati Uniti, Canada e Israele, giudicandone le premesse inaccettabili e antisemite. Pillay ha spiegato che l'urgenza di trovare un accordo deriva dal fatto che gli obiettivi fissati dall'ultima conferenza sul tema, a Durban nel 2001, "non sono stati raggiunti". "Otto anni dopo, le promesse e le misure (di lotta, ndr) anti-razzismo non sono riuscite a relegare nel dimenticatoio della storia le pratiche discriminatorie e l'intolleranza" ha detto l'alto funzionario delle Nazioni Unite. "Ci sono delle vite in gioco. Il futuro e le speranze di un numero non quantificabile di vittime del razzismo sono nelle vostre mani" ha affermato il giudice, sostenendo che un "accordo su ampia base è (ancora) possibile". Negli ultimi giorni, i negoziati si sono intensificati con l'obiettivo di un consenso sulla dichiarazione finale che dovrà essere adottata al termine della riunione di Ginevra, il 24 aprile. Stando a fonti occidentali, i negoziati sarebbero ormai "vicinissimi a un accordo". I partecipanti al processo hanno ricevuto oggi l'ultimissima versione, per studiarla a fondo prima di prendere posizione. Preparata in un clima decisamente poco conciliante, la conferenza aveva prodotto a metà marzo una precedente bozza corretta di dichiarazione finale, priva dei punti più criticati, come i riferimenti espliciti (e giudicati antisemiti) a Israele e alla questione palestinese, e i passaggi sulla 'diffamazione religiosa' considerati una minaccia alla libertà di espressione. Tutti elementi che sono stati via via corretti, pur senza riuscire a soddisfare le ultime "fondate preoccupazioni" degli Usa, come le hanno definite negli ultimi giorni i portavoce di Casa Bianca e Dipartimento di Stato. Per quanto riguarda il testo, i paesi che si sono chiamati fuori bocciano innanzi tutto i riferimenti alle conclusioni - ritenute inaccettabili e razziste - della Conferenza di Durban del 2001, e lo spazio ancora troppo ampio dedicato all'odio e all'incitamento all'odio interrazziale e religioso. Oltre a ciò, alcuni governi occidentali contestano un accento eccessivo posto sul tema delle migrazioni, tema decisamente scottante se si pensa che nessun paese europeo ha ancora firmato la Convenzione internazionale per i diritti dei migranti. "Bisogna sfruttare la dinamica di questa settimana per mettere a punto il testo ed evitare di dover proseguire le trattative durante la conferenza" ha commentato un diplomatico europeo. "Perché questo rischia di essere più difficile" la settimana prossima, ha aggiunto in riferimento all'annunciata partecipazione del presidente ultranazionalista iraniano Mahmoud Ahmadinejad. A cinque giorni dall'appuntamento, soltanto 40 paesi hanno confermato la loro presenza mentre Durban 2 dovrebbe riunire oltre 160 paesi. "La maggior parte delle capitali aspettano l'ultimo momento per pronunciarsi (sul livello della loro partecipazione, ndr) in funzione degli ultimi sviluppi del negoziato sul testo" ha spiegato la fonte. La conferenza avrebbe lo scopo di assicurare un seguito a quella che si è svolta dal 31 agosto all'8 settembre 2001 a Durban in Sudafrica, che non era riuscita ad adottare un piano d'azione internazionale contro il razzismo terminando nel caos, fra le accuse di antisemitismo. (fonte Afp)

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IRAQ/ OLTRE 26MILA PERSONE DETENUTE IN CARCERI GESTITE DA BAGHDAD (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Iraq/ Oltre 26mila persone detenute in carceri gestite da Baghdad di Apcom L'esercito Usa trattiene circa 13mila detenuti -->Baghdad, 15 apr. (Apcom) - Circa 26.200 persone sono detenute nelle carceri gestite dalle autorità irachene. Lo ha indicato il ministro dei Diritti umani di Baghdad, Wejdane Mikhail. Secondo gli ultimi dati del suo ministero, sono in carcere 782 minorenni e 422 donne. L'esercito degli Stati Uniti trattiene ancora quasi 13.000 detenuti che gradualmente trasferisce agli iracheni, conformemente all'accordo di sicurezza firmato a novembre tra Baghdad e Washington. La settimana scorsa, le autorità irachene avevano annunciato che avrebbero passato al setaccio i fascicoli di migliaia di iracheni scarcerati nelle ultime settimane dopo un'ondata di attentati a Baghdad che ha ricordato i momenti peggiori delle violenze. Il ministro iracheno ha chiesto alle autorità di accelerare il riesame dei casi di scarcerazione di detenuti per ridurre la sovrappopolazione carceraria, ma ha tuttavia ritenuto che le condizioni di vita nei penitenziari siano migliorate durante l'anno scorso. "Il problema più grave che riguarda i detenuti nelle carceri statunitensi è sapere se devono essere incriminati e presentarsi di fronte a un giudice", ha detto nel corso di una conferenza stampa, precisando che la maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata. Conformemente al patto di sicurezza firmato a novembre tra Washington e Baghdad, l'esercito statunitense deve liberare i prigionieri iracheni che detiene o trasferirli alle autorità irachene se ritiene che questi imputati rappresentino un pericolo per la sicurezza. (fonte Afp)

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AFGHANISTAN: PD: GOVERNO SI IMPEGNI DAVVERO PER RITIRO LEGGE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 15-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Afghanistan: Pd: Governo si impegni davvero per ritiro legge di Apcom Franco:indispensabile mobilitazione internazionale contro stupri -->Roma, 15 apr. (Apcom) - "La sassaiola contro le donne afgane che manifestavano per l'abrogazione della legge che legalizza lo stupro nel loro Paese è un fatto gravissimo di fronte al quale rilanciamo l'appello al governo e alla comunità internazionale: in Afghanistan i diritti umani devono essere rispettati". Lo dice la senatrice Vittoria Franco, responsabile nazionale Pari Opportunità del Pd. "L'impegno della comunità internazionale - sottolinea Vittoria Franco - contro questa legge che sottomette le donne afgane ai loro mariti e legalizza lo stupro deve essere reale. Per questo abbiamo chiesto da tempo al governo, senza ottenere soddisfazione, una mobilitazione vera e concreta. Per questo abbiamo lanciato un appello e presentato un'interrogazione parlamentare, alla quale sollecitiamo una risposta. L'ultima cosa che vogliamo - conclude Vittoria Franco - è che la nostra presenza in Afghanistan possa servire a coprire un arretramento, specie sul fronte del rispetto dei diritti delle donne, che ormai, dopo l'approvazione di questa legge e l'uccisione di Sitara Achakzai, è ormai nei fatti. Il governo deve impegnarsi concretamente per il definitivo ritiro di questa legge e per il rispetto dei diritti umani in Afghanistan".

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Uomo e Dio in Europa (sezione: Diritti umani)

( da "Alto Adige" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Seminario all'Accademia di studi italo-tedeschi Uomo e Dio in Europa MERANO. «L'immagine europea dell'uomo e di Dio»: è questo il tema del nuovo seminario organizzato dall'Accademia di studi italo-tedeschi di Merano, in programma tra domani e domenica nella sede della stessa istituzione in via Innerhofer. L'incontro, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e organizzato in collaborazione con le Università di Friburgo e di Bari, si propone di analizzare se l'immagine dell'uomo, nell'attuale discussione in Europa sui diritti umani, sia universalmente valida. Quali sono le sue origini nell'antichità classica? Per comprendere meglio la nostra idea di uomo è possibile aprire un confronto ideologico con altre culture? Oggi, però, le scienze naturali non mettono in discussione ciò che l'uomo costruisce? Queste domande indicano la triplice prospettiva in cui si articolerà il simposio: relazioni di antichisti da un lato e di filosofi e teologi dall'altro, integrate da interventi di esperti di cultura orientale e da neuroscienziati. Il programma completo del seminario è reperibile anche in Internet, sul sito web dell'Accademia di studi italo-tedeschi all'indirizzo www.adsit.org.

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Prima di tutto una domanda di attualità: forse sarebbe meglio cancellare del tutto le elezioni ... (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Prima di tutto una domanda di attualità: forse sarebbe meglio cancellare del tutto le elezioni del sindaco di Sochi, piuttosto che farle come una messinscena. Per aiutare il candidato di Russia Unita è addiruttura intervenuto il tribunale, che ha impedito allo sfidante di correre... «Per ora non so chi e come è stato interdetto, ma a Sochi è in corso una battaglia politica autentica. Ed è positivo che vi partecipino forze politiche diverse. Molte elezioni municipali peccano di monotonia, la gente non sa chi scegliere e si disinteressa. I cittadini la maggior parte delle volte scelgono politici comprensibili invece di star famose, ma in ogni caso più sono numerose campagne vivaci meglio sarà per il sistema elettorale e per la democrazia. Ci saranno sempre candidati che perdono e candidati che vengono bloccati dal tribunale, è così in tutto il mondo». Lei ha convocato un «Consiglio presidenziale sulla società civile e i diritti umani», con persone meritevoli e oneste. Significa che per lei oggi la società civile è più importante della compagnia degli «uomini in borghese»? «In Russia la società civile è una categoria che non abbiamo ancora imparato a comprendere fino in fondo. In tutto il mondo la società civile è l'altro lato dello Stato. Lo Stato non è solo una macchina politica, è una forma di organizzazione della vita basata sul potere statale e sulla legge. Mentre la società civile è la dimensione umana dello Stato. Essa agisce all'interno di uno spazio legale, ma seguendo le proprie leggi umane che non sempre hanno una codificazione giuridica. È un'istituzione pubblica inalienabile di ogni Stato. Un meccanismo di feed back. Organizzazioni di persone che non hanno cariche ufficiali ma partecipano attivamente alla vita del Paese. Ed è necessario che il presidente incontri i loro rappresentanti. Non sono mai contatti facili perché la società civile, le organizzazioni di difesa dei diritti umani, hanno sempre molto da rimproverare allo Stato. Proprio per questo i contatti con la società civile devono essere sistematici. Conto su un dialogo interessante. Probabilmente sarà duro. Ma è questo il suo valore». Tra lo Stato e la società, o almeno la maggior parte di essa, ha funzionato per alcuni anni un tacito patto: lo Stato garantisce un certo livello di sazietà e agi, la società in cambio resta leale allo Stato. «Intende lo schema "democrazia in cambio di benessere" o, diciamo, "salame in cambio della libertà"?». Sì. Secondo lei, è un contratto che può resistere dopo il venir meno del benessere con la crisi?. Non parlo nemmeno di disgelo, ma almeno di un «scongelamento» della società. «Il patto sociale è una delle idee umane più brillanti che ha avuto un ruolo importante nella formazione delle istituzioni democratiche in tutto il mondo. Le radici dell'idea di Rousseau sono note, ma se parliamo di una lettura moderna direi che la base del patto sociale è nella nostra Costituzione. In fondo, non è altro che un contratto speciale tra lo Stato e i suoi cittadini». Su cosa? «Su come esercitare il potere nel nostro Paese. È la delega di una parte dei poteri che per diritto naturale appartengono agli individui allo Stato, perché garantisca il benessere, la vita e la libertà. Ma credo non si possa in alcun caso contrapporre una vita stabile e benestante ai diritti e le libertà politiche. Non si possono contrapporre la democrazia e la sazietà. D'altra parte, diritti e libertà possono trovarsi in pericolo se la società è instabile, se non viene garantito un benessere elementare, se la gente non si sente difesa, non riceve i salari, non può comprare il minimo vitale di cibo, se la sua vita è in pericolo». Lei propone una Russia che abbini libertà e benessere? «Sì». Tutto il Paese ha letto con passione le dichiarazioni dei redditi degli alti funzionari. Non è chiaro però chi dovrà verificarle. In pochi giorni in Russia è apparsa una nutrita comunità di mariti potenti e miserabili, e di mogli ricchissime. «Il controllo sulla burocrazia è uno degli obiettivi fondamentali di ogni Stato. Abbiamo approvato leggi moderne sul servizio statale e misure anti-corruzione. Per la prima volta nella storia russa tutte le alte cariche non solo hanno informato l'ispezione fiscale sui redditi loro e dei loro famigliari, ma li hanno presentati al popolo. Significa che li abbiamo messi sotto controllo? Certamente no! Ma almeno è un primo passo in una direzione giusta. Ovviamente non dobbiamo permettere procedure umilianti, i nostri funzionari sono cittadini della Russia come tutti gli altri, e svolgono una funzione molto utile. Per esempio, per quanto riguarda il ruolo delle mogli, ognuno ha diritto di decidere come organizzare la propria famiglia. Non c'è niente di strano se le mogli dei funzionari fanno business. La domanda piuttosto è: quanto è trasparente e se esiste un conflitto d'interesse? Se un funzionario regola processi in un settore dove il suo coniuge lavora in una grossa azienda, non è etico. Se il business è diverso non c'è niente di male. Così si fa in tutto il mondo. Non esiste nessun tabù sul business delle mogli dei dirigenti. È questione di misura e di cultura interiore». Ha sentito le reazioni negative dei suoi funzionari? «Beh, sa, la carica di presidente mi esonera dall'ascoltare le reazioni negative dei funzionari. Ho preso una decisione e tutti la devono eseguire». Lei ama parlare dell'indipendenza dei giudici. L'esito del secondo processo Yukos sarà prevedibile come il primo? «Forse per qualcuno l'esito di un processo è prevedibile. E' la libertà e la felicità di una persona non oberata da doveri statali. Per un funzionario dello Stato, figuriamoci per il presidente, non esiste la libertà di esprimersi su argomenti come questo. La prevedibilità di un verdetto è illegale, è segno della violazione della legge per il presidente. Per tutti gli altri è una faccenda personale». Internet è una delle poche piazze di dibattito pubblico rimaste. Non pensa che i suoi funzionari cerchino di imporre il controllo sulla Rete? «No. Internet non è solo una delle poche piazze per discutere, ma è anche la migliore, e non solo nel nostro Paese. Dobbiamo creare condizioni normali per lo sviluppo di Internet. Da persona che lo usa ogni giorno e in immersioni abbastanza profonde, ritengo che senza sostegno organizzativo non si svilupperà mai. Abbiamo un Paese enorme, per internettizzare le scuole sono serviti molti soldi e grandi risorse organizzative con l'attenzione dello Stato. Me ne sono occupato personalmente. La regolazione giuridica deve essere ragionevole: non dobbiamo correre davanti a tutto il mondo, ma pensare a creare un contesto legale che blocchi i reati elettronici permettendo a Internet di svilupparsi. Internet non è affatto un ambiente criminale più pericoloso di altri. Internet non è un male assoluto». Uno scrittore ha detto che l'Urss non riusciva a creare un computer perché perfino le fotocopiatrici erano sotto il controllo del Kgb. Per modernizzare il Paese è necessario un clima di libertà. Lei ha parlato di elezioni, di controllo sulla burocrazia, di Internet. Significa che il presidente Medvedev ha intenzione di riabilitare la democrazia in Russia? «Penso che la democrazia non abbia nessun bisogno di venire riabilitata. E' una categoria storica e perfettamente sovranazionale, non ha bisogno di rivalutazione, da nessuna parte. Molti nostri cittadini associano processi politici e soprattutto economici molto pesanti degli anni '90 con l'arrivo delle istituzioni basilari della democrazia. Per loro è stato un periodo molto duro che ha influito sulla loro percezione del termine stesso di "democrazia". Ma si tratta più di esperienze personali, che di atteggiamento verso l'istituzione in quanto tale. Non penso che dobbiamo riabilitare la democrazia. La democrazia c'era, c'è e ci sarà». Copyright Novaya Gazeta

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Sassi sul corteo delle donne a Kabul (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Protestavano contro la legge che obbliga le mogli sciite a rapporti sessuali matrimoniali Kabul: sassi contro il corteo delle donne Scontro con un controcorteo che gridava: «Morte alle schiave dei cristiani, siete cagne non vere donne sciite» KABUL - Una manifestazione di circa 300 donne nei pressi dell'università di Kabul è stata presa a sassate mentre la polizia famminile afghana interveniva per disperdere la folla (guarda il video). Le donne stavano protestando contro la legge, che riguarda solo minoranza sciita degli hazara, che autorizza i mariti a chiedere rapporti sessuali obbligatori ogni quattro giorni a meno che la moglie sia malata o subisca danni durante il rapporto. La legge inoltre vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte, e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo permette inoltre tacitamente il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità. «MORTE ALLE SCHIAVE DEI CRISTIANI» - Il corteo era stato convocato da alcuni attivisti per i diritti umani ma si è scontrato con una contromanifestazione di altre donne, sostenute da uomini - in tutto circa mille persone - che gridavano «morte alle schiave dei cristiani» e alla fine hanno lanciato alcuni sassi contro di loro. Altri uomini gridavano «siete cagne, non donne sciite» alle attiviste che reggevano cartelli con la scritta «Non vogliamo la legge talebana». Secondo le attiviste, in gran parte giovani, parlamentari e attiviste dei diritti umani, molte altre donne avrebbero voluto partecipare alla protesta, ma i loro mariti lo hanno proibito. Secondo le donne che partecipavano alla contromanifestazione, invece sono stati gli occidentali «che sono contro l'islam» a male interpretare la legge. stampa |

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ROMA - Avrei preferito non essere qui, per essere con la mia squadra in Champions. Ma a questi... (sezione: Diritti umani)

( da "Leggo" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

ROMA - «Avrei preferito non essere qui, per essere con la mia squadra in Champions. Ma a questi livelli ci può stare una sconfitta». Luciano Spalletti, ospite a Sky nel pre partita della Champions League, si sottopone alla tortura di osservare le partite che un mese fa sognava di giocare con la Roma. Naturalmente il discorso è andato anche sul suo futuro. E il tecnico ha cercato di evitare equivoci e ha anche minimizzato dopo i titoli sui giornali che lo danno in dirittura di arrivo in grandi club come Juventus e Milan: «Non è vero che sono corteggiatissimo, dopo una stagione tribolata come questa non è possibile». Spalletti ha anche parlato della stagione romanista: «La società mi ha messo a disposizione un ottimo organico, ma stiamo rendendo al di sotto delle nostre capacità». E ha anche ammesso con grande onestà: «Io sono l'allenatore e quindi ho le responsabilità maggiori». Quanto al futuro della Roma, Spalletti ha detto chiaramente che la sconfitta nel derby con la Lazio non deve rappresentare un alibi per questa ultima parte della stagione: «Speriamo di fare ancora qualcosa di buono», ha detto. Insomma, anche se la Champions sembra lontanissima, Spalletti segue l'ordine di scuderia arrivato da Pradè e Conti: bisogna provarci fino in fondo.

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Focus sull'attualità e la globalizzazione (sezione: Diritti umani)

( da "Arena, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 16 Aprile 2009 CULTURA Pagina 47 «Focus» sull'attualità e la globalizzazione Per i dibattiti sui temi di attualità, attesa l'indiana Vandana Shiva, in prima fila nella lotta contro la povertà e la globalizzazione, con il suo nuovo libro «Ritorno alla Terra» in dialogo con Carlo Petrini e Ermanno Olmi. Mario Calabresi racconta il suo viaggio nell'America in crisi. Tariq Ramadan presenta una lettura moderna del Corano. Con lui Paola Caridi, autrice di un libro su Hamas. Dei diritti umani nel mondo discutono Emma Bonino, Pietro Marcenaro e Anna Zafesova, con Il'ja, il figlio della giornalista assassinata. Marco Belpoliti e Maria Latella analizzano l'ascesa di Berlusconi. E ancora presenze doc come Oliviero Beha, Denise Pardo, Stefano Rodotà, Rita Levi Montalcini, Eugenio Scalfari, Luciano Canfora, Ezio Mauro, Riccardo Chiaberge.  

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STUPRO LEGALIZZATO, CORTEI RIVALI DI DONNE SI SCONTRANO A KABUL (sezione: Diritti umani)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 16 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 Brevi AFGHANISTAN STUPRO LEGALIZZATO, CORTEI RIVALI DI DONNE SI SCONTRANO A KABUL Dopo l'approvazione della legge che stabilisce la subordinazione della moglie al marito, e in pratica ne autorizza lo stupro, due gruppi di donne su posizioni opposte si sono fronteggiate ieri a Kabul. Da una parte, le attiviste dei diritti umani denunciavano «l'insulto alla dignità delle donne» sancito dalla legge. Dall'altra parte, donne che inneggiavano alla «Giustizia islamica». CINA VA IN PENSIONE ZEN, STORICO ARCIVESCOVO DI HONG KONG Va in pensione il cardinale arcivescovo di Hong Kong, Joseph Zen, figura storica della Chiesa in Cina e simbolo della lotta per la libertà religiosa anche nella Cina continentale. Nuovo arcivescovo di Hong Kong è da ieri monsignor John Tong Hon, già coadiutore. Zen, 77 anni, sarebbe dovuto andare in pensione due anni fa, ma solo a dicembre 2008 il Papa accolto le sue dimissioni. EGITTO DONNA DI 33 ANNI CONTRAE IL VIRUS DELL'INFLUENZA AVIARIA Una donna egiziana di 33 anni ha contratto il virus dell'influenza aviaria diventando 64^ in Egitto e il quarto in un mese. La donna, che proviene dalla provincia di Kafr el-Sheikh, ha avvertito i sintomi della malattia il 7 aprile scorso dopo essere stata a contatto con uccelli morti. L'Egitto è il Paese non asiatico più colpito dall'epidemia.  

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quella generazione bruciata da un farmaco (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino di Padova, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 45 - Giorno/Notte Quella generazione bruciata da un farmaco Convegno domani a San Gaetano su 50 anni di storia dei Thalidomidici «Thalidomidici: cinquant'anni di storia tra medicina e diritti umani». S'intitola così l'importante convegno che si svolge domani dalle 8.30 alle 18 al Centro culturale Altinate/San Gaetano, organizzato dall'associazione Tai Onlus, per la tutela dei diritti civili dei thalidomidici italiani, e il Centro sociale di animazione e formazione del Distretto Socio- Sanitario dei Colli. I thalidomidici sono persone nate con malformazioni agli arti a causa di un farmaco, la thalidomide, somministrato sbrigativamente a molte donne in gravidanza tra la fine degli anni '50 e la prima metà dei'60. Sono trascorsi cinquant'anni dallo scandalo legato all'utilizzo improprio della thalidomide, immesso sul mercato come anti emetico e sedativo provocando migliaia di casi di malformazioni neonatali (embriopatia talidomidica) e morte perinatale in tutto il mondo. Oltre 20mila bambini, di cui 4mila solo in Europa, sono nati affetti da focomelia, un raro difetto che impedisce la crescita delle ossa lunghe. Il farmaco fu pertanto bandito all'inizio degli anni 60. Al centro del dibattito l'associazione Tai, presieduta dalla padovana Nadia Malavasi, metterà i diritti a lungo negati e la qualità della vita, ma anche le prospettive per il riutilizzo della thalidomide, diventata un'importante arma terapeutica per il trattamento di gravi patologie come il mieloma multiplo. Recentemente inoltre, dopo anni di battaglia, il Senato Italiano ha previsto con l'Art. 31-bis del decreto «Milleproroghe» l'indennizzo per tutti quei soggetti affetti da sindrome da thalidomide nelle forme dell'amelia, dell'emimelia, della focomelia e della micromelia nati negli anni dal 1959 al 1965. Attraverso l'esperienza dei thalidomidici, dei loro familiari, di Istituzioni e specialisti, saranno approfondite proposte per garantire dignità sociale e integrazione. (Simone Varroto)

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sanità d'eccellenza in africa due giorni di dibattito con emergency (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Venezia, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

SAN SERVOLO Sanità d'eccellenza in Africa Due giorni di dibattito con Emergency SAN SERVOLO. I delegati governativi di nove paesi africani (Ciad, Egitto, Eritrea, Repubblica centroafricana, Repubblica domenicana del Congo, Ruanda, Sierra Leone, Sudan, Uganda) si incontreranno oggi e domani all'isola di San Servolo. Obiettivo: creare in Africa una rete di ospedali di eccellenza per garantire prestazioni di qualità. A promuovere l'iniziativa il fondatore di Emergency e chiurgo di guerra Gino Strada. Si tratta di un seminario internazionale dal titolo «Costruire medicina in Africa» che mira a individuare le priorità dei bisogni locali e mettere poi a punto un piano di interventi per l'assistenza specialistica e la formazione degli operatori. E' il secondo anno che Emergency chiama a San Servolo i paesi africani. Nel 2008 fu siglato un manifesto per una medicina basata sui diritti umani, a cui hanno aderito finora cinque paesi, Sierra Leone, Sudan, Repubblica Centroafricana, Uganda ed Eritrea. «Nel mondo occidentale - spiega Gino Strada - la medicina si è sempre sviluppata per esperienze di eccellenza. Lo stesso può accadere in Africa. L'eccellenza garantisce alti standard clinici dei singoli interventi, la possibilità di formare personale, di sviluppare la ricerca e di avere ricadute positive sullo sviluppo dei sistemi sanitari locali». E' una convinzione che si fonda anche sui risultati del Centro di cardiochirurgia attivo da due anni a Khartoum e che finora ha operato oltre 1.600 persone provenienti da 14 Paesi diversi.

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oggi l'inaugurazione di expolevante quattro giorni di libri, arte e spettacoli (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina IX - Bari La rassegna Oggi l´inaugurazione di Expolevante quattro giorni di libri, arte e spettacoli Questa mattina apre i battenti Expolvante. Quattro giorni di solidarietà arte e cultura all´interno della Fiera del Levante. Alla campionaria del tempo libero si potrà accedere con orario continuato dalle 10 alle 22, l´ingresso sarà gratuito. Tra le novità di quest´ anno c´è il ritorno di Expolibri con una serie di eventi collaterali dall´editoria al cinema, dalla musica ad internet. Tre i padiglioni della Fiera anche Expoarte che ritorna e si appresta a festeggiare il quindicennale con una mostra sugli strumenti di tortura per lanciare un messaggio contro la pena di morte. Il turismo spazierà dalla gastronomia con la "Maratona a tavola" e spazi per i sapori della cucina barese, all´ artigianato delle nazioni, allo spettacolo che dal 17 al 19 aprile proporrà momenti musicali, teatro e cabaret. Ma in Fiera ci sarà spazio anche per lo sport con l´allestimento di campi da calcio, basket e pallavolo, corsie di atletica leggera.

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il cremlino apre al giornale dei "nemici di putin" - leonardo coen (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 20 - Esteri Il presidente Medvedev si fa intervistare dai colleghi di Anna Politkovskaja. L´opposizione spera in una svolta nei rapporti con i media Il Cremlino apre al giornale dei "nemici di Putin" Mantenuta la promessa al coeditore Gorbaciov "Non prenderò la tessera del partito dei putiniani" LEONARDO COEN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA - L´aveva promesso a Mikhail Gorbaciov (il co-editore) e a Dmitrij Muratov (il direttore) che avrebbe accettato di farsi intervistare dal trisettimanale Novaja Gazeta, proprio il giornale d´opposizione in cui ha lavorato la povera Anna Politkovskaja. Era stata appena ammazzata un´altra giornalista di Novaja, la giovanissima stagista Anastassija Baburova, 25 anni, trucidata lo scorso gennaio assieme all´avvocato Stanislav Markelov, noto difensore dei diritti civili. Gorbaciov e Muratov avevano sollecitato l´incontro per denunciare il clima sempre più intollerante nei confronti della stampa d´opposizione. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che la prima intervista di Medvedev ad un giornale russo sarebbe stata concessa proprio al loro giornale, così caustico nei confronti del Cremlino e delle politiche economiche governative. Per di più, un´intervista fiume di tre pagine intere. Nel lessico politico russo, uno «strappo» rispetto al passato prossimo, quando presidente era Vladimir Putin, l´attuale premier. Non che abbia detto cose trascendentali. Medvedev, infatti, ha affrontato il tema della democrazia in Russia e dei diritti umani sul piano etico, ponendosi come loro difensore istituzionale, ma ha evitato di avanzare proposte concrete, di dire in che modo intende tutelare i diritti che oggi come oggi in Russia sono calpestati e disattesi, se vanno a ledere gli interessi del potere. Però, non è tanto ciò che ha detto ad essere significativo, quanto la tribuna che ha scelto. Un messaggio rivolto ai clan dei siloviki - gli uomini dei ministeri «di forza»: Difesa, Interni, servizi segreti, protezione civile. E cioè, che l´opposizione non va demonizzata, ma rispettata. Clamorosa la differenza d´atteggiamento con Putin: che mai si sarebbe lasciato intervistare dal giornale della «nemica» Politkovskaja. Anna lo aveva spellato politicamente per gli abusi in Cecenia, rivelando inoltre le collusioni tra criminalità e sottogoverno. Certo, la crisi incalza, la disoccupazione si allarga a macchia d´olio, il malcontento si è già tradotto in numerose manifestazioni di protesta: tutti fattori che possono aver indotto Medvedev a dimostrarsi «aperto» e conciliante nei confronti delle opposizioni. A non temere il contraddittorio. Per questo ha sottolineato come non si possa «contrapporre una vita agiata e stabile ai principali diritti e alla libertà, né la democrazia al benessere (.) è ben chiaro che i diritti inalienabili e le libertà dell´uomo e del cittadino possono essere minacciati, se la società è instabile. Se non è garantito un minimo di benessere. Se la gente non si sente protetta, se i lavoratori non ricevono lo stipendio, se non sono in grado di acquistare i generi di prima necessità». Tuttavia, a cominciare da Gerry Kasparov, l´opposizione rimprovera a Medvedev di non aver dato risposta alle domande più serie e imbarazzanti, come quelle relative ad una giustizia discutibile, vedi il processo Khodorkovskij (l´oligarca ex patron di Yukos condannato alla galera siberiana). Medvedev ha detto di non volere interferire, convinto dell´indipendenza dei vari poteri. Ha confermato che non prenderà la tessera di Russia Unita, il partito putiniano; e ha detto di essere pronto a discutere eventuali modifiche ed emendamenti più liberali sulle ong, messe in croce da tutta una serie di provvedimenti vessatori che ne limitano l´esistenza: «Nella loro attività i burocrati vedono una minaccia al proprio strapotere», ha ammesso.

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La corte d'appello Usa salvail boia di Sobibor dal processo (sezione: Diritti umani)

( da "Secolo XIX, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

La corte d'appello Usa salvail boia di Sobibor dal processo Estradizione negata all'ultimo istante John Demjanjuk, 89 anni, accusato della morte di 29 mila ebrei, era già stato portato via da casa. La Germania lo aspetta 16/04/2009 Cleveland (Usa). Lo hanno bloccato quasi sotto la scaletta dell'aereo che doveva condurlo in Germania dove lo attende il processo per la morte di 29 mila detenuti ebrei del campo di sterminio di Sobibor. Una sentenza della Sesta Corte d'Appello statunitense ha bloccato all'ultimo istante l'estradizione di John Demjanjuk, 89 anni, accusato di essere stato una feroce guardia del lager in territorio polacco, occupato dai nazisti. L'uomo è stato rimesso in libertà e riaccompagnato a casa. Un braccialetto elettronico alla caviglia ne sorveglierà gli eventuali spostamenti. Agenti dell'immigrazione lunedì lo avevano raggiunto nella sua casa nei sobborghi di Cincinnati (Ohio) dove Demjanjuk, ex operaio automobilistico, viveva da pensionato. Un medico aveva controllato le sue condizioni di salute e autorizzato il trasferimento. Seduto su una sedia a rotelle, era stato fatto uscire e caricato su un furgone, di fronte alla moglie in lacrime. «E' stato molto male durante il trasporto - ha detto il figlio, John Demjanjuk Jr. - ma si è ripreso. Siamo molto grati alla Sesta Corte d'appello federale per aver fermato questa azione disumana». Le precarie condizioni di salute escludevano secondo il figlio che l'anziano potesse sopportare il lungo viaggio aereo. Il suo legale, Ulrich Busch, da Berlino ha aggiunto: «Non si deve punire ad ogni costo, ci sono dei confini che sarebbero stati superati. Demjanjuk dovrebbe volare su un aereo privato perché nessun aereo di linea, nessun pilota accetterebbe a bordo un uomo in quelle condizioni». Busch ha chiesto di rinunciare alla estradizione per permettere all'imputato di curarsi da un tumore al rene. L'altro legale, Guenther Maull, ha detto di voler richiedere una visita fiscale da parte di un medico tedesco. Se venisse dichiarato intrasportabile, la Germania dovrebbe rinunciare a processarlo. Leonie Von Braun, esperta di diritto penale internazionale per conto di Amnesty International, ha puntualizzato: «Una delle più gravi violazioni dei diritti umani mai perpetrata va punita, ma anche un criminale va trattato con umanità». Ma non si parli, come ha fatto la famiglia, di "torture". Nato in Ucraina, Demjanjuk fu condannato a morte nel 1988 in Israele, riconosciuto come Ivan il Terribile, la sadica guardia del lager di Treblinka. La Suprema Corte israeliana sentenziò in seguito che non si trattava della stessa persona. Nel 1993 rientrò nella casa di Seven Hills e nel 1998 gli fu restituita la cittadinanza americana. Ha sempre negato di essere stato un seviziatore di ebrei. Renzo Parodi parodi@ilsecoloxix.it 16/04/2009

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Vedova D'Antona: (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

CRONACHE pag. 13 Vedova D'Antona: «Il caso Banelli? Lula e Sarkozy prendano nota» ROMA OLGA D'Antona (Pressphoto), vedova del giurista Massimo D'Antona ucciso dalle Br, commenta la concessione degli arresti domiciliari a Cinzia Banelli, dicendosi «amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati». «Vorrei ricordare queste cose al presidente francese Sarkozy che non ha concesso l'estradizione a Marina Petrella per motivi umanitari. Vorrei dirlo al presidente brasiliano Lula che non concede l'estradizione a Battisti come se nelle carceri italiane si applicasse la tortura».

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XIX L'Helios Festival sbarca in tre città picene (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

GROTTAMMARE, CUPRA E RIPATRANSONE pag. 11 XIX «Settimana della amicizia fra i popoli» L'Helios Festival sbarca in tre città picene RIPATRANSONE di ROSITA SPINOZZI TRE CITTÀ PICENE per celebrare la XIX Settimana dell'amicizia fra i popoli' nell'ambito dell'Helios Festival 2009, manifestazione ideata e diretta dalla sociologa Giuditta Castelli con il nobile intento di realizzare un grande incontro tra il mondo della scuola e le altre realtà sociali. É quanto si svilupperà nelle giornate del 24 e 25 aprile a Ripatransone, il 28 aprile ad Acquaviva e il 2 maggio a San Benedetto, in tre distinti appuntamenti nati in collaborazione con le amministrazioni comunali ed associazioni locali. S'inizierà il 24 e 25 aprile alle ore 17, presso l'Auditorium Sant'Agostino di Ripatransone, con la XIX Rassegna Internazionale Piccolo Poeta - Trofeo Helios 2009', durante la quale saranno premiati studenti e istituti scolastici vincitori nelle sezioni Poesia, Narrativa- Saggistica, Giornalini Scolastici. Per l'occasione verranno assegnati anche la Borsa di Studio Universitaria, il Premio Emidio Consorti al Maestro d'Italia ed altri riconoscimenti. L'evento, presieduto dal prof.Edmondo Coccia del Cias di Roma, è presentato da Patrizio Viozzi e condotto dai giornalisti Cristina Mosca ed Emiliano Corradetti, con la partecipazione del cantante-attore Cristin Ruiz. Le mattinate di venerdì 24 e sabato 25 aprile saranno dedicate alla formazione dei docenti, che potranno usufruire dell'esonero dall'insegnamento in quanto il corso Obiettivo scuola comunità educante' è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Gli incontri, diretti dalla dott.ssa Castelli, sono aperti a genitori, studenti e operatori socio culturali. L'Helios Festival proseguirà martedì 28 aprile alle ore 21, nella Chiesa di San Rocco di Acquaviva, con il Meeting Nazionale Giornalisti per i diritti umani-Incontro con gli autori', al quale interverrà anche il giornalista Rai Vincenzo Varagona per presentare il suo libro Pollicino nel bosco dei media'. Dopodichè verrà inaugurata nella vicina Casa Celso Ulpiani la Mostra dei Periodici Storici (1914-1947), visitabile fino alla domenica successiva. Nell'ambito della serata sarà consegnato un riconoscimento alla memoria di un autorevole sostenitore del Festival: il Procuratore della Repubblica e giornalista Mario Mandrelli. L'ultima tappa dell'Helios è prevista sabato 2 maggio alle ore 21, al Teatro Concordia di San Benedetto, con Musicarte Helios Planet 2009 - Artisti in concerto per il dialogo interculturale e i diritti umani nel mondo', condotto dal giovane showman Patrizio Viozzi con la partecipazione di numerosi ospiti italiani e stranieri provenienti da diverse esperienze artistiche. L'ingresso è libero.

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WATERMED 2009e GEOTECH EXPO, tecnologie per l'acqua del pianeta (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM ( ARTENERGY ) data: 2009-04-16 - pag: 20 autore: INFORMAZIONE PUBBLICITARIA WATERMED 2009e GEOTECH EXPO, tecnologie per l'acqua del pianeta Dal 30 settembre al 2 ottobre, alla Nuova Fiera di Roma, i due saloni dedicati alle tecnologie per l'acqua e all'industria geotecnica, metteranno in vetrina le aziende che puntano al mercato del Mediterraneo R isorsa limitata e sempre meno disponibile, minacciata dalla riduzione della piovosità e dalla crescita dei consumi, sprecata e mal gestita. C'è chi la definisce "l'oro blu" e, paragonandola "all'oro nero", dimentica che l'acqua non è un bene ma un diritto di tutti i popoli della terra. Un passo fondamentale per sottolineare questo diritto è stato compiuto, già nel 2002, dal Comitato Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) che al punto 1 afferma: "L'acqua è una risorsa naturale limitata e un bene pubblico fondamentale per la realizzazione degli altri diritti umani. Il diritto umano all'acqua afferma che ognuno ha diritto ad acqua sufficiente, sicura, accettabile, fisicamente accessibile ed economicamente sostenibile per uso privato ed uso domestico". Dal trattamento delle acque e la gestione dei cicli combinati, alla prospezione, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei, fino alla desalinizzazione: questo e molto altro in mostra a Watermed e Geotech Expo, i due eventi che dal 30 settembre al 2 ottobre alla Nuova Fiera di Roma, faranno incontrare gli operatori professionali provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo. L'ACQUA è UNA RISORSA PREZIOSA Entro il 2020, secondo il rapporto annuo del Pacific Institute of California, i consumi idrici cresceranno del 40%. Inoltre, secondo il programma delle Nazioni Unite per l'acqua (World Water Assessment Programme), gli investimenti minimi per garantire la sicurezza idrica a livello mondiale dovrebbero ammontare a 180 miliardi di dollari all'anno per trent'anni. In realtà, attualmente, gli investimenti in questo settore sono di circa 70-80 miliardi di dollari l'anno. L'emergenza acqua non riguarda soltanto i Paesi in via di sviluppo ma anche l'Europa e tutto il Bacino del Mediterraneo, Italia compresa: un tema sempre più urgente nelle agende internazionali. "L'approccio da seguire per il corretto utilizzo, la protezione e il controllo delle risorse idriche spiega Romano Pagnotta, Dirigente di Ricerca e Responsabile Sezione Qualità delle Acque dell'Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR - deve tener conto delle recenti direttive sulle acque emanate dall'Unione Europea. Questo approccio è particolarmente complesso e deve basarsi su conoscenze scientifiche in grado di adeguarsi a situazioni ambientali sempre nuove, date da una crescente pressione antropica. Questa ha determinato, tra l'altro, i cambiamenti globali in atto (le cui ripercussione sul ciclo idrologico potranno avere conseguenze significative sulla disponibilità delle risorse idriche), nonché l'immissione nell'ambiente di sostanze di sintesi con caratteristiche poco conosciute (distruttori endocrini, nanoparticelle ecc.) i cui effetti possono alterare la salute dell'uomo e dell'ecosistema in un modo che al momento non siamo in grado di prevedere. Alla ricerca - prosegue il professor Pagnotta - è richiesto di fornire le conoscenze sulla risposta dei sistemi acquatici alle diverse pressioni e di sviluppare nuovi strumenti diagnostici al passo con il progresso tecnologico per controllare e prevedere gli effetti di possibili nuove fonti inquinanti. Fondamentale è lo sviluppo di modelli sempre più perfezionati per delineare scenari futuri, pianificare interventi di recupero e valutare l'efficacia di tali interventi. Nel settore della depurazione delle acque, va sviluppato un nuovo approccio più sostenibile al disinquinamento, cioè nello sviluppo di impianti che consentano di massimizzare il recupero energetico e quello di materie prime". L'enorme incremento dei consumi e il calo di disponibilità della risorsa acqua, richiede scelte strategiche in grado di delineare uno sviluppo infrastrutturale efficiente. E questo è anche il parere di Federutility, la federazione delle imprese energetiche e idriche che riunisce oltre 550 aziende di servizi pubblici locali dei settori idrico ed energetico che forniscono acqua a circa il 75% della popolazione, distribuiscono gas a oltre il 35% degli abitanti ed energia elettrica a circa il 20% della popolazione italiana. "C'è bisogno di una visione unica da parte di tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano di servizi idrici - sottolinea Roberto Bazzano, presidente di Federutility - . Le nostre aziende hanno progetti per cinque miliardi di investimenti, immediatamente cantierabili. Metà di questi soldi servirebbe per interventi di manutenzione straordinaria, l'altra metà per investimenti in opere primarie. Se negli anni precedenti la nostra attenzione è stata monopolizzata dalle tappe di liberalizzazione dell'energia elettrica e del gas, oggi è il settore delle risorse idriche a richiedere interventi immediati". In questo quadro si inserisce WATERMED 2009, il salone e conferenza di settore del Mediterraneo dedicato alle tecnologie per l'acqua: industriali, reflue e potabili che, dal 30 settembre al 2 ottobre 2009 alla Nuova Fiera di Roma, presenterà agli operatori professionali provenienti dai Paesi del Mediterraneo, una vetrina sulle tecnologie più avanzate, i prodotti, i servizi e le soluzioni per il trattamento delle acque, la gestione dei cicli combinati e delle reti distributive. Da non perdere il Focus sulla Desalinizzazione: a fronte di una sempre crescente richiesta d'acqua, queste tecnologie sono in grado di rendere potabili le acque marine e salmastre disponibili. Per questo un autorevole calendario convegnistico farà il punto sulle tecnologie più avanzate, lo stato dell'arte e lo sviluppo della ricerca. Saranno presenti società, professionisti, scienziati e tecnici provenienti da tutti i settori coinvolti. L'ECCELLENZA DELL'INDUSTRIA GEOTECNICA ITALIANA Un settore, quello dell'industria geotecnica, che negli ultimi anni ha visto un trend in crescita anche nel nostro paese. L'Italia, infatti, nel panorama europeo riveste un ruolo di eccellenza (in competizione con la Germania) per quanto concerne la progettazione e la produzione di macchinari per la perforazione che sono poi esportati in tutto il mondo. Un successo italiano che è destinato a crescere visto che le tecnologie geotecniche si prestano a molteplici applicazioni: dai grandi impianti eolici allo stoccaggio della CO 2 , e dal trasporto dei fluidi alla trivellazione di pozzi. In questo periodo di congiuntura economica, quindi, il settore è in grado di aprirsi nuove possibilità di business legate allo sviluppo delle energie rinnovabili. Un altro ambito in cui la geotecnica è in grado di dare un contributo di rilievo è quello della cattura e dello stoccaggio dell'anidride carbonica, un procedimento che consente di catturare o separare la CO 2 contenuta (ad esempio nelle fonti fossili), per poi comprimerla e trasportarla tramite pipeline o serbatoi in depositi geologici sotterranei. E per offrire un ampio sguardo su tutte le potenzialità del settore, Geotech Expo, il salone dell'industria geotecnica per il Mediterraneo, si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre alla Nuova Fiera di Roma in sinergia con altre due manifestazioni: WATERMED 2009 (Salone e conferenza sulle tecnologie per l'acqua - industriali, reflue e potabili - nel Mediterraneo) e CCS Expo (Salone del Mediterraneo dedicato al Carbon Capture and Storage). Geotech Expo sarà l'appuntamento di eccellenza per tutti gli operatori professionali dell'area del bacino del Mediterraneo che qui troveranno un'ampia vetrina espositiva su prospezione, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei, piattaforme e attrezzature per indagini geotecniche sul luogo, perforazioni per fondazioni profonde e direzionali orizzontali, strumentazioni e attrezzature per analisi ambienta-li, monitoraggio e ripristino dei terreni, sequestrazione CO 2 e industria sismica. In concomitanza all'evento è inoltre prevista la prima Conferenza italiana sulla geotecnia che offrirà a operatori e visitatori un vasto panorama circa lo stato dell'arte e i possibili scenari di sviluppo del settore. Parole chiave saranno esperienza, innovazione, competitività, internazionalità. Watermed e Geotech Expo si terranno in contemporanea a ZeroEmission Rome 2009 che, alla sua quinta edizione, è l'evento di riferimento per tutte le aziende interessate allo sviluppo delle energie rinnovabili, alla sostenibilità ambientale, alla lotta ai cambiamenti climatici e all'emission trading nel grande e promettente mercato del Sud Europa e del bacino del Mediterraneo.

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Calciatori da tutto il mondo per il (sezione: Diritti umani)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

TREZZO SULL'ADDA GORGONZOLA pag. 16 Calciatori da tutto il mondo per il «Torneo della Pace» BRUGHERIO DOMENICA LA PRIMA PARTITA BRUGHERIO DECINE DI GIOCATORI da tutto il mondo riuniti a Brugherio per la quarta edizione del Torneo della pace interetnico di calcio a sette. L'iniziativa a scopo benefico promossa e organizzata dalla Universal Peace Federation si terrà domenica al Centro Sportivo comunale di via San Giovanni Bosco . Si tratta di un torneo disputato grazie al sostegno e al patrocinio della Provincia di Milano e dei Comuni di Brugherio, Monza, Agrate Brianza, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni e Villasanta, sempre nello spirito di integrazione, coesione sociale, amicizia e rispetto dei popoli, che costituiste "l'anima fondante" del torneo stesso. Sedici le squadre partecipanti (Algeria , Bangladesh, Bolivia, Colombia, Costa D'Avorio, Ecuador, la squadra campione in carica dell'Egitto, Brianza, Italia Diritti Umani, Italia Maunazzi, Marocco , Perù, Romania, Senegal e Tibet) insomma un totale di 200 giocatori italiani e degli altri Paesi. Il 19 aprile a Brugherio scenderanno in campo: prima Bangladesh contro Ecuador e poi Colombia contro Italia Birmania. Per informazioni tel 339/6438535, www.trofeodellapace.org Laura Marinaro

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Le donne in piazza per i loro diritti a Kabul vengono prese a sassate (sezione: Diritti umani)

( da "Riformista, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Le donne in piazza per i loro diritti a Kabul vengono prese a sassate TRECENTO. Poche ma coraggiose e testarde. Ieri nella capitale hanno manifestato contro il nuovo diritto di famiglia della comunità sciita che autorizza lo stupro matrimoniale. Sono la prova dell'esistenza di un'Afghanistan che rifiuta l'oscurantismo, spacciato per diversità culturale. di Luigi Spinola Erano trecento, senza burqa, decise a far sentire la loro voce nel centro di Kabul contro una legge che le mortifica. Non sono state ammazzate, come Sitara Achakzai, l'attivista per i diritti delle donne uccisa lunedì dai proiettili dei talebani. Contro di loro è stata però inscenata una sorta di lapidazione collettiva. Sono state prese a sassate e insultate - «morte alle cagne...morte alle schiave dei cristiani» - da una contro-manifestazione tre volte superiore numericamente, mentre protestavano contro la nuova legge sul diritto di famiglia nella comunità sciita. Una legge che de facto legalizza lo stupro matrimoniale, riconoscendo il diritto del marito ad avere rapporti sessuali almeno una volta ogni quattro giorni. Impedisce alle donne di uscire di casa senza il permesso maschile. E concede l'affidamento esclusivo dei figli a padri e nonni. La legge firmata senza clamore lo scorso mese dal presidente Karzai è un esemplare, infelice prodotto dell'Afghanistan post-talebano. E dei suoi paradossi. Perché una legge ad hoc per gli sciiti è prevista come garanzia dei diritti di una minoranza, quella hazara, discriminata ai tempi dei talebani. Una minoranza (15% circa della popolazione) che costituisce un blocco di voti decisivo nelle elezioni presidenziali di questa estate. Karzai ha dunque seguito le regole non scritte della democrazia moderna appoggiando una legge richiesta da una lobby che può ridargli la poltrona presidenziale. Il potente chierico sciita Mohammed Asif Mohseni - influente sponsor della normativa - per altro furbescamente rivendica il suggello democratico che la maggioranza parlamentare conferisce alla legge. E condanna la pressione dei leader stranieri (Obama in testa), che hanno indotto Karazi a promettere una revisione del testo, come una forma di «invasione culturale...espressione di un sentimento di superiorità culturale». Relativismo culturale e democratico potere della maggioranza sono stati manipolati a Kabul fino a generare questo piccolo mostro che fa strame dei diritti umani. Era dunque acutamente mirata - oltre che coraggiosa - la protesta di ieri iniziata proprio davanti alla "scuola" di Mohseni, la moschea Khatam al Nabi. Per strada sono scese attiviste, parlamentari e ragazze pronte a marciare - hanno fatto sapere alla Bbc - anche per le tante donne che «volevano esserci ma sono state bloccate dai mariti». La loro protesta, giunta fino alle porte del Parlamento, è una prova della presenza, per quanto minoritaria, di una società civile femminile testarda e combattiva. Un'Afghanistan che vuole scrollarsi di dosso quell'impasto di tradizioni tribali e fanatismo talebano che concede impunità alla violenza domestica e condanna all'analfabetismo e al lavoro forzato le bambine. E porta in piazza come ieri, donne e uomini armati di sassi in difesa dell'oscurantismo autoctono. In questa partita peseranno anche le decisioni di Hamid Karzai. E la capacità della coalizione internazionale presente nel Paese di farsi sentire senza complessi o eccessive accortezze diplomatiche. 16/04/2009

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il caso Russia, Medvedev si smarca da Putin (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

il caso Russia, Medvedev si smarca da Putin --> Intervista su diritti e democrazia al maggior quotidiano dell'opposizione Giovedì 16 Aprile 2009 SOCIETA, pagina 9 e-mail print Primi segnali di smarcamento. Cambiano i tempi e cambia lo stile al Cremlino. Il presidente Dmitri Medvedev ha clamorosamente concesso un'intervista alla «Novaja Gazeta», il maggiore quotidiano d'opposizione interna. Sulle sue colonne, da anni, scrivono personaggi famosi legati a doppio filo all'«intellighentsija» democratica moscovita, che non lesina critiche al potere. Suoi cavalli di battaglia: la difesa dei diritti umani, della democrazia e della libertà di parola. Per la sua indipendenza da tutto e da tutti questo foglio ha pagato un altissimo tributo di sangue. Come non ricordare la coraggiosa reporter di guerra Anna Politkovskaja? zar vladimir alle prese con la crisi La ragione ufficiale di questo passo del Cremlino va ricercata nella volontà di Medvedev di fornire un «sostegno morale» ai giornalisti della testata, provati da così «orrendi crimini». Medvedev ha risposto al direttore della «Novaja Gazeta» senza indugi, ribaltando alcune concezioni centrali durante la presidenza Putin. «La stabilità e la prosperità - ha osservato - non possono essere barattate in cambio di una serie di diritti politici e libertà». In realtà, questo fenomeno sarebbe già avvenuto. Il gigante slavo, ferito dal terrorismo estremista e prostrato dal terribile primo decennio post sovietico, accettò che Putin erodesse parte delle conquiste ottenute col crollo dell'Urss. La Russia, secondo Medvedev, non ha necessità di «modificare» la «democrazia che è un concetto universale». Il suo maestro non era, però, di questa opinione ed aveva incaricato Surkov di adattare la «democrazia» ai costumi ed alla tradizione locali. In Russia «la democrazia è esistita, esiste e esisterà», ha sottolineato, modificando un vecchio slogan leninista. «Purtroppo, i russi associano la democrazia liberale al disordine ed alla crisi economica degli anni Novanta». La sensazione è che, a poco più di un anno dalla sua elezione, Medvedev stia iniziando l'operazione di smarcamento da Vladimir Putin, oggi premier. I due, finora, hanno accuratamente evitato di pestarsi i piedi. I compiti sono diversi. Medvedev si interessa maggiormente della politica estera, della riforma della giustizia e tenta di rimanere al di sopra delle parti. Putin, invece, combatte in prima fila contro la gravissima recessione economica, ma i rischi di scontri sociali si fanno, col passare delle settimane, più concreti. Il tasso di disoccupazione è in veloce crescita. I proventi a pioggia dalle entrate del petrolio sono finiti ed adesso escono fuori le magagne di uno sviluppo troppo rapido senza vere fondamenta. messaggio all'occidente Il giovane presidente è costretto ad assumere l'iniziativa se non vuole passare alla storia come una semplice comparsa prima del possibile e probabile ritorno dell'ex agente del Kgb come capo dello Stato nel 2012. Indirettamente Medvedev manda un messaggio all'Occidente: è lui il democratico con cui si dovrà trattare o forse su cui puntare per portare definitivamente la Russia all'interno del mondo che conta. Giuseppe D'Amato 16/04/2009 nascosto-->

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KABUL - A Kabul centinaia di donne afgane hanno protestato ieri contro la nuova legge sul diritto di... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 16 Aprile 2009 Chiudi KABUL - A Kabul centinaia di donne afgane hanno protestato ieri contro la nuova legge sul diritto di famiglia, firmata il mese scorso dal presidente Hamid Karzai. E alcune di loro sono anche state colpite dal lancio di sassi. La legge, secondo le associazioni che si occupano di diritti umani, legalizza di fatto lo stupro tra le mura domestiche e vieta alle donne di cercare lavoro, istruirsi o farsi visitare da un medico, senza aver prima il permesso del consorte. Secondo quanto riporta l'edizione online del quotidiano "Guardian", circa 200 donne afgane si sono radunate nella capitale davanti all'imponente moschea Khatam al Nabi, dove era in corso un seminario tenuto da Mohammad Asif Mohseni, il religioso sciita che è stato uno dei principali promotori della nuova legge. Le donne hanno lanciato slogan e issato manifesti per esprimere la propria rabbia per la decisione del governo di Karzai. Tafferugli sono scoppiati poco dopo quando i manifestanti sono entrati in contatto con altri dimostranti che avevano organizzato una protesta, al grido di «Allahu Akbar (Dio è il più grande, ndr.)», contro le pressioni dei Paesi occidentali che impongono all'Afghanistan i loro valori culturali. Stando a quanto riportano fonti di polizia, le donne che protestavano contro la nuova legge sarebbero state oggetto del lancio di sassi. La nuova legge sul diritto di famiglia è stata approvata lo scorso marzo dal Parlamento afgano che, tuttavia, ne ha limitato la validità solo alla comunità hazara (sciiti), che rappresenta il 15 per cento della popolazione afgana. Alla notizia della firma del provvedimento di Karzai, forti perplessità sono state espresse da molti esponenti dei governi occidentali che sostengono lo stesso presidente afgano. Numerose proteste si erano levate anche in Afghanistan: la parlamentare Humairi Namati, ad esempio, ha accusato il presidente di aver firmato un provvedimento «peggiore di quelli dei talebani». I tanti che si sono opposti a questa nuova legge hanno accusato Karzai di averla approvata solo per assicurarsi i voti dei settori più conservatori della popolazione, come la minoranza hazara, in vista delle elezioni presidenziali che si terranno in Afghanistan ad agosto.

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(sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Esteri data: 16/04/2009 - pag: 12 L'intervista Sassi sulle manifestanti in piazza a Kabul contro la legge pro-stupri. Emma Bonino: «Sbagliato cedere ai talebani sui diritti >umani» «Aiutiamo le donne o perderemo l'Afghanistan» KABUL Sassi contro le donne a Kabul. Dopo l'approvazione da parte del Parlamento della legge che stabilisce la subordinazione della moglie al marito, e in pratica ne autorizza lo stupro, un gruppo di un centinaio di attiviste per i diritti umani ha manifestato in piazza denunciando «l'insulto alla dignità delle donne» sancito con l'approvazione del testo e scandendo slogan come: «Non vogliamo la legge talebana». Il corteo è stato però preso di mira da un gruppo di circa 200 uomini (tra loro c'erano anche delle donne) che hanno iniziato a lanciare sassi inneggiando alla «giustizia islamica». Un cordone di poliziotti e di poliziotte è riuscito a tenere separati i due gruppi. Il presidente Hamid Karzai, su pressione degli occidentali, ha promesso di rivedere il testo, che riguarda solo la minoranza sciita del Paese. Secondo il presidente afghano, tuttavia, polemiche e preoccupazioni potrebbero risultare da una «traduzione impropria, perfino errata della legge o di una sua cattiva interpretazione». ROMA Quella dei sassi lanciati sulle afghane scese in piazza contro la legge sugli obblighi di letto per le mogli sciite è una delle notizie che ci ricordano quanto l'Afghanistan resti diverso da come noi occidentali lo vorremmo. Benché sia giusto difendere i diritti delle donne, non stiamo coltivando più illusioni di quante un sano idealismo ne autorizzerebbe? «Il corpo del Paese è meno retrogrado di quanto sembra. L'Afghanistan ebbe nel 1964 una Costituzione che prevedeva il lavoro delle donne. Non era la Svezia, ma succedeva nel 1964. E prima che i talebani andassero al potere, mentre i maschi erano sempre in guerra, spettava alle afghane tenere in piedi la pubblica amministrazione. Non imponiamo nulla, aiutiamo le afghane che chiedono aiuto. E sui diritti di base non si negozia », risponde Emma Bonino, radicale, vicepresidente del Senato, promotrice di un appello per non far entrare in vigore la legge contestata firmato anche da musulmane, tra le quali il ministro egiziano per la Famiglia Moushira Khattab. L'Amministrazione di Barack Obama negli Stati Uniti ha ridimensionato le attese: più che prefiggersi di democratizzare l'Afghanistan, come proclamava George W. Bush, punta a neutralizzare il terrorismo. Teme ripercussioni su diritti come quelli invocati nella manifestazione di ieri? «Bisogna capire che neppure la nostra sicurezza sarebbe salvaguardata se l'Afghanistan tornasse a uno stadio così crudele e reazionario come quando governavano i talebani. Erano stati loro a togliere le ragazze dalle scuole, a proibire i tacchi perché avrebbero sprigionato un rumore erotico, a vietare le calze bianche perché attiravano l'attenzione. Ho letto con preoccupazione un commento di Gideon Rachman sul Financial Times secondo il quale siamo lì per combattere il terrorismo, non per difendere i diritti umani. Non è nemmeno una buona Realpolitik ». Chi ha sentito di recente a Kabul? «Martedì, al telefono, Sima Samar, presidente della commissione governativa sui diritti umani. Soprattutto sull'ultima coppia assassinata, due che uscivano insieme senza essere sposati». Attualmente che ne è della legge che imporrebbe alle sciite, consenzienti o meno, il sesso con il marito? «Dopo le sollecitazioni estere il presidente Hamid Karzai ha chiesto al ministro della Giustizia di valutare se viola la Costituzione. Cerchiamo di riempire questa pausa con l'appello che è su www.npwj.o rg ». Se la legge entrerà in vigore, il ministro della Difesa Ignazio La Russa aveva ipotizzato sul Corriere un ritiro delle militari italiane. «È importante trovare una posizione univoca della comunità internazionale, senza che ogni Paese faccia le cose sue». Maurizio Caprara Protesta Donne sciite manifestano a Kabul contro una legge che impone, tra l'altro, l'autorizzazione del marito per lavorare. Violenta reazione di un gruppo di uomini (a destra) (Afp e Epa) Reazione A fermare la folla rabbiosa di uomini, almeno cinquecento, che colpiscono le donne lanciando pietre, deve intervenire la polizia afghana (Afp/Shah Marai)

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Sassi sulle afghane in rivolta contro gli stupri legali (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sassi sulle afghane in rivolta contro gli stupri legali MARINA MASTROLUCA Due facce dell'Afghanistan, separate da un cordone di donne in divisa e tenute d'occhio da agenti in assetto anti-sommossa. Da una parte una cinquantina di donne, con i cartelli in mano, striscioni e slogan contro la legge che sotto le spoglie del diritto di famiglia ammette lo stupro delle mogli e torna mettere sotto chiave l'universo femminile: non oltre il cortile di casa senza l'autorizzazione del marito o del padre, le donne mai da sole, figlie di un dio minore. «Non vogliamo la legge dei Talebani», c'era scritto su un cartello. E una pioggia di pietre si è abbattuta su quelle parole e sulle donne che ieri a Kabul hanno chiesto il rispetto della loro dignità. Pietre, come quelle che ancora in Afghanistan uccidono le donne giudicate adultere, donne che non sanno stare al loro posto. Pietre scagliate da uomini. «GIUSTIZIA ISLAMICA» Oltre al cordone di polizia, davanti alla moschea sciita di Khatam Al Nabi dove predica Mohamed Asif Mohseni, promotore della controversa legge, un altro gruppo di donne. Sembrano di più delle prime, un centinaio, convinte della bontà della nuova normativa destinata alla minoranza sciita - il 15% della popolazione afghana - e che le critiche siano del tutto infondate, perché «Dio è grande» e la «Giustizia islamica» è un bene. Non sono loro a lanciare pietre, si fermano agli slogan. A urlare e colpire è il gruppo più nutrito di tutti, qualche centinaio di uomini, sostenitori neanche a dirlo della legge che autorizza quel piccolo inferno quotidiano che era per le donne la vita all'era dei Talebani, un'epoca tutt'altro che tramontata. «Siete cagne - urlano -. Non donne sciite». Se la prendono con le manifestanti, ma anche con l'Occidente che mette bocca nelle leggi del Paese. «Interferenze», le chiamano, «invasioni culturali». Due mondi e una linea di confine che non passa necessariamente tra uomini e donne. Quelle che protestano a Kabul, lo fanno senza nascondere di aver paura. Come Halima Husseini, che a 27 anni, per la prima volta nella sua vita ha deciso di alzare la voce. «Fa paura stare qui, ma io non posso restarmene seduta in casa - dice -. Non posso permettere a qualcun altro di mettere in una legge degli articoli che sono contro i miei diritti, contro i diritti umani e che considerano me un essere di seconda classe». La legge, che il presidente Karzai in cerca di consensi elettorali per le presidenziali del prossimo agosto ha firmato senza esitare nel marzo scorso, potrebbe essere parzialmente emendata dopo le proteste internazionali. La parlamentare afghana Humairi Namati ha accusato il presidente di aver dato via libera ad un provvedimento «peggiore di quelli dei Talebani». Non è esattamente un complimento: il mondo si indignava, o fingeva di farlo, per quel burqa che imbavagliava le donne nell'Afghanistan governato dagli studenti coranici e ne negava impunemente il diritto ad esistere. LE PROTESTE A leggere i giornali occidentali di allora, di prima della guerra, sembrava che non si potesse tollerare un solo giorno di più quell'abuso perpetrato sulle donne. Anche oggi non sono stati pochi i rimproveri che Karzai ha incassato all'estero per questa legge che porta in calce il suo nome. Il presidente Obama l'ha definita «ripugnante», la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha sollevato la questione in un incontro privato con Karzai. Londra ha ricordato al presidente afghano che tra i motivi per cui il Regno Unito ha inviato le sue truppe nella regione c'era anche la difesa dei diritti delle donne. Il testo dunque potrebbe essere rimaneggiato. Se prima la legge vietava alle donne di uscire di casa senza essere scortate dal marito, gli emendamenti dovrebbero consentirlo ma solo per andare a lavorare, a studiare o per farsi visitare da un medico, comunque previa autorizzazione maschile. Resterebbe inalterata la parte che stabilisce che le donne debbano assecondare i desideri sessuali dei mariti «almeno una volta ogni quattro notti», a meno che la donna non sia malata o mestruata. «Il presidente Karzai non dovrebbe sacrificare le donne per un accordo a breve termine - ha detto ieri Brad Adams, direttore di Human Rights Watch Asia -. Sta scherzando con il fuoco». A Kabul donne che protestavano contro la legge che autorizza gli stupri coniugali sono state bersagliate di pietre da un contro-corteo di uomini favorevoli al nuovo testo. Lo slogan: «Non vogliamo la legge dei Talebani».

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Due facce dell'Afghanistan, separate da un cordone di donne in divisa e tenute d'occhio da... (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Due facce dell'Afghanistan, separate da un cordone di donne in divisa e tenute d'occhio da agenti in assetto anti-sommossa. Da una parte una cinquantina di donne, con i cartelli in mano, striscioni e slogan contro la legge che sotto le spoglie del diritto di famiglia ammette lo stupro delle mogli e torna mettere sotto chiave l'universo femminile: non oltre il cortile di casa senza l'autorizzazione del marito o del padre, le donne mai da sole, figlie di un dio minore. «Non vogliamo la legge dei Talebani», c'era scritto su un cartello. E una pioggia di pietre si è abbattuta su quelle parole e sulle donne che ieri a Kabul hanno chiesto il rispetto della loro dignità. Pietre, come quelle che ancora in Afghanistan uccidono le donne giudicate adultere, donne che non sanno stare al loro posto. Pietre scagliate da uomini. «GIUSTIZIA ISLAMICA» Oltre al cordone di polizia, davanti alla moschea sciita di Khatam Al Nabi dove predica Mohamed Asif Mohseni, promotore della controversa legge, un altro gruppo di donne. Sembrano di più delle prime, un centinaio, convinte della bontà della nuova normativa destinata alla minoranza sciita - il 15% della popolazione afghana - e che le critiche siano del tutto infondate, perché «Dio è grande» e la «Giustizia islamica» è un bene. Non sono loro a lanciare pietre, si fermano agli slogan. A urlare e colpire è il gruppo più nutrito di tutti, qualche centinaio di uomini, sostenitori neanche a dirlo della legge che autorizza quel piccolo inferno quotidiano che era per le donne la vita all'era dei Talebani, un'epoca tutt'altro che tramontata. «Siete cagne - urlano -. Non donne sciite». Se la prendono con le manifestanti, ma anche con l'Occidente che mette bocca nelle leggi del Paese. «Interferenze», le chiamano, «invasioni culturali». Due mondi e una linea di confine che non passa necessariamente tra uomini e donne. Quelle che protestano a Kabul, lo fanno senza nascondere di aver paura. Come Halima Husseini, che a 27 anni, per la prima volta nella sua vita ha deciso di alzare la voce. «Fa paura stare qui, ma io non posso restarmene seduta in casa - dice -. Non posso permettere a qualcun altro di mettere in una legge degli articoli che sono contro i miei diritti, contro i diritti umani e che considerano me un essere di seconda classe». La legge, che il presidente Karzai in cerca di consensi elettorali per le presidenziali del prossimo agosto ha firmato senza esitare nel marzo scorso, potrebbe essere parzialmente emendata dopo le proteste internazionali. La parlamentare afghana Humairi Namati ha accusato il presidente di aver dato via libera ad un provvedimento «peggiore di quelli dei Talebani». Non è esattamente un complimento: il mondo si indignava, o fingeva di farlo, per quel burqa che imbavagliava le donne nell'Afghanistan governato dagli studenti coranici e ne negava impunemente il diritto ad esistere. LE PROTESTE A leggere i giornali occidentali di allora, di prima della guerra, sembrava che non si potesse tollerare un solo giorno di più quell'abuso perpetrato sulle donne. Anche oggi non sono stati pochi i rimproveri che Karzai ha incassato all'estero per questa legge che porta in calce il suo nome. Il presidente Obama l'ha definita «ripugnante», la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha sollevato la questione in un incontro privato con Karzai. Londra ha ricordato al presidente afghano che tra i motivi per cui il Regno Unito ha inviato le sue truppe nella regione c'era anche la difesa dei diritti delle donne. Il testo dunque potrebbe essere rimaneggiato. Se prima la legge vietava alle donne di uscire di casa senza essere scortate dal marito, gli emendamenti dovrebbero consentirlo ma solo per andare a lavorare, a studiare o per farsi visitare da un medico, comunque previa autorizzazione maschile. Resterebbe inalterata la parte che stabilisce che le donne debbano assecondare i desideri sessuali dei mariti «almeno una volta ogni quattro notti», a meno che la donna non sia malata o mestruata. «Il presidente Karzai non dovrebbe sacrificare le donne per un accordo a breve termine - ha detto ieri Brad Adams, direttore di Human Rights Watch Asia -. Sta scherzando con il fuoco».

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Pace e diritti: Ponteranica in campo (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pace e diritti: Ponteranica in campo --> Dibattito con don Colmegna. Veglia per le guerre dimenticate Giovedì 16 Aprile 2009 BERGAMONDO, pagina 35 e-mail print Convegni, musiche, concerti, proiezioni: una serie di interessanti iniziative sono state messe in campo dal Comune di Ponteranica, con il centro di aggregazione giovanile «La Piazza», l'istituto comprensivo di Ponteranica, il Coordinamento provinciale enti locali per la pace, le parrocchie e molte associazioni di volontariato per approfondire il tema «Pace è diritti umani per tutti». Questa sera alle 21, nell'auditorium comunale si terrà un'assemblea pubblica sul tema «I diritti negati dei migranti», a cui seguirà il film di Andrea Segre «Come un uomo sulla terra» e la proiezione di «Una stagione all'inferno», rapporto di Medici senza Frontiere sulle condizioni di salute, vita e lavoro degli stranieri impiegati in agricoltura nelle regioni del Sud Italia. Interverrà Mirco Nacoti, volontario di Medici senza Frontiere. Un altro incontro pubblico è per martedì 21 aprile, alle 20, all'oratorio di Ponteranica Alta: a parlare dei diritti negati in Italia ci sarà don Virginio Colmegna. A seguire, all'Auser, si esibiranno in un «contest» di musica balcanica la «Banda del Villaggio» e la banda musicale del Vivace. Mercoledì 22 aprile, alle 20,30, nella chiesina di San Giorgio in via delle Roveri celebrazione eucaristica e a seguire la veglia di preghiera per le guerre dimenticate. Sabato 25 aprile, inoltre, dalle 15 alle 18, a Il BoPo l'associazione Gaia Casa delle donne e il BoPo organizzano «Danziamo per la Pace». Gli appuntamenti della kermesse non si fermano qui: per i più giovani, infatti, sabato 10 aprile alle 8,30 nei locali della scuola media è previsto un incontro con il sindaco di Ponteranica e sempre sabato 18 aprile, ma alle 10,30, al teatro Erbamil lo spettacolo scritto e interpretato dagli alunni della terza media «Mamma ho perso la bici». L'ultima iniziativa della rassegna è invece fissata, ed è aperta a tutti, per domenica 26 aprile, dalle 17 all'oratorio della Ramera, con l'incontro pubblico: «Diritti e rovesci - dovere di parlarne tra noi». Segue una cena insieme alla festa della Petos e la proiezione, in sala Itineris, del film «Lista d'attesa». 16/04/2009 nascosto-->

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Si salva all'ultimo minuto Il boia nazista di Sobibór non lascerà gli Stati Uniti (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 16/04/2009 - pag: 23 I giudici contro l'estradizione Si salva all'ultimo minuto Il boia nazista di Sobibór non lascerà gli Stati Uniti NEW YORK L'aereo speciale era già pronto sulla pista di decollo per trasportarlo in Germania quando, con una decisione dell'ultimo minuto, una Corte di appello di Cincinnati, in Ohio, ha accolto con procedura urgente la sua richiesta di sospendere la deportazione in quanto troppo malato per sostenere il viaggio. È così nuovamente rimandato il processo che i tedeschi vorrebbero intentare contro l'89enne John Demjanjuk (nella foto, sulla sedia a rotelle con gli agenti dell'ufficio Immigrazione), la brutale guardia delle SS complice dell'uccisione di almeno 29 mila ebrei nel campo di concentramento di Sobibór (Polonia), tra il marzo e il settembre 1943. Gli avvocati di Demjanjuk chiedono alla Germania di rinunciare all'estradizione «per consentirgli di sottoporsi alla chemioterapia per un tumore al rene». «O la chemioterapia o il processo», intima Ulrich Busch, legale dell'imputato, «deportarlo è tortura e violazione dei diritti umani». «Se Demjanjuk non può affrontare il viaggio verso la Germania allora sia processato negli Usa» ha subito replicato un portavoce di Amnesty International, secondo cui «con la tortura questa vicenda non ha proprio niente a che vedere». Dello stesso avviso il rabbino Marvin Hier del Centro Wiesenthal di Los Angeles secondo cui «il genocidio non è un crimine che può cadere in proscrizione». A spianare la strada alla sua estradizione era stata la Corte suprema Usa che di recente ha rifiutato una sua richiesta d'appello contro la sentenza di espulsione. Nel 2002 l'Office of Special Investigation del Dipartimento della Giustizia Usa riaprì il suo caso dimostrando la sua attività di guardia in almeno altri due campi di concentramento, tra cui Majdanek, nei cui crematori sono morti 80 mila prigionieri. Alessandra Farkas DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

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SABATO sarà lo , ovvero la (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

24 ORE PISTOIA pag. 7 SABATO sarà lo «Students' Day», ovvero la «Giornata regi... SABATO sarà lo «Students' Day», ovvero la «Giornata regionale degli studenti» che si terrà contemporaneamente in ogni provincia della Toscana, promossa dal Parlamento degli studenti e dal consiglio regionale, volta alla sensibilizzazione dei ragazzi su alcune tematiche: riciclaggio, stile di vita consapevole, diritti umani e non violenza. In provincia di Pistoia la giornata si articolerà in varie fasi. Alle ore 10, al Teatro Bolognini, si terrà una conferenza sul valore della cittadinanza democratica e inclusione sociale in Europa con l'intervento dell'europarlamentare Monica Giuntini, dell'assessore comunale all'istruzione Rosanna Moroni e di un esponente dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica. Durante l'incontro sarà proiettato un video-messaggio del presidente del Parlamento Europeo, Pottering, rivolto agli studenti e saranno presentati i lavori conclusivi dell'anno parlamentare. ALLE ORE 10.30, al Teatro Pacini di Pescia, si terrà una conferenza sul tema: «I diritti umani e il diritto all'identità» riguardante il lavoro fatto nella lotta per il ritrovamento dei bambini nati da genitori "desaparecidos" e dati in adozione, con l'intervento di Estela Carlotto, presidente dell'Asociación Abuelas de Plaza de Mayo e un videomessaggio del premio Nobel per la pace Esquivel. L'iniziativa chiude il progetto «Scenari del XX secolo» alla quale parteciperanno alcuni classi che aderivano al progetto. Dalle 16, al piazzale ex-vigili del fuoco, in corso Gramsci (davanti al Liceo Classico), si terrà un band contest con l'esibizione di gruppi musicali locali, e poi momenti di riflessione e discussione, proiezione di video e attività di svago e divertimento con aperitivo e buffet. La partecipazione è libera.

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Alessandro. La donna che parla è Bruna, governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977, interpretata da uno straordinario Gianni Cannavacciuolo en travesti' (strepitoso Arlecchino nella recente Vedova Scaltra, con la regia di Lina Wertmuller prodotta dall'Associazione Teatrale Pistoiese). Bruna è stata l'ombra della Callas e, come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l'idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza. La vita della Callas va al di là della leggenda, si consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale, da eroe. Questa dimensione mitica ha Bruna della Callas, così ce la racconta con fervore, passione quasi religiosa, soffermandosi sul tormento della sua anima, e questo tormento aveva un nome, Aristotele Onassis. Ciò che ci racconta Bruna è una grande storia d'amore, la loro tormentata relazione, il triste epilogo. Posto unico: 10 euro. Prevendita alla Biblioteca Eden di Casalguidi (0573 917414).

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ULTIMO appuntamento del progetto , il ciclo di iniziative o... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

AGENDA PISTOIA pag. 9 ULTIMO appuntamento del progetto «Scenari del XX secolo», il ciclo di iniziative o... ULTIMO appuntamento del progetto «Scenari del XX secolo», il ciclo di iniziative organizzato dall'assessorato all'Istruzione della Provincia di Pistoia, dall'Istituto Storico della Resistenza e dalle scuole superiori della provincia, dedicato all'approfondimento della storia del ventesimo secolo. L'ultima iniziativa, di bilancio e di incontro con testimoni diretti dei fatti (finalità sempre portata avanti dal progetto) si svolgerà sabato 18 aprile con due eventi. Le scuole parteciperanno al Teatro Pacini di Pescia alle ore 10,30, ad un incontro dal titolo «I diritti umani e il diritto all'identità» con al centro il caso argentino e alle ore 16,30 verrà inaugurata alla biblioteca S. Giorgio di Pistoia la mostra «Memoria grafica de Abuelas de Plaza de Mayo», fino al giorno giovedì 30 aprile (ingresso libero).

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Performance sul Kosovo alla Fabbrica delle candele (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

VETRINA GIORNO & NOTTE pag. 8 Performance sul Kosovo alla Fabbrica delle candele VIDEOPROIEZIONE ALLE 20.30 alla Fabbrica delle candele (in piazzetta Corbizzi) si terrà la videoproiezione della performance Kosovo. Un mondo a colori' coi ragazzi della classe 3ª B Scienze della formazione' (liceo classico Morgagni'), curata e realizzata da Maria Teresa Indellicati e Luigi Impieri. Seguirà la presentazione del libro Diritti umani e diversità' ccondotto dai licei Carducci di Forlimpopoli e Xhelal Hajda Toni di Krusha e Madhe (Kosovo).

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Colosseo illuminato contro la pena di morte (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 16/04/2009 - pag: 9 Diritti civili Iniziativa della Comunità di Sant'Egidio Colosseo illuminato contro la pena di morte Presente il governatore del New Mexico Bill Richardson Luci all'Anfiteatro Flavio in onore del New Mexico, il quindicesimo Stato americano ad aver abolito la pena di morte Il Colosseo «monumento» del New Mexico? Per celebrare l'abolizione della pena di morte, il portavoce della Comunità di Sant'Egidio lo ha offerto ieri come dono simbolico al governatore dello Stato americano. «Lo accetto volentieri», si è entusiasmato Bill Richardson, commosso di fronte all'Anfiteatro Flavio illuminato per l'occasione. Fari accesi alle 21.20 presenti il sindaco Alemanno e il vice, Mauro Cutrufo per suggellare l'amicizia tra Roma e il «red State» (di tradizione conservatrice), contagiato dal nuovo spirito abrogazionista. «Una pratica disumana, una negazione del valore delle istituzioni ha ribadito Alemanno tutta l'Italia, di centrodestra e di centrosinistra, ha scelto partendo da Roma di impegnarsi in questa battaglia». Atmosfera palpabile già alla conferenza stampa organizzata in mattinata dalla Comunità di Sant'Egidio. Da Cesare Beccaria all'abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana correva l'anno 1786 il portavoce di Sant'Egidio, Mario Marazziti, ha ricordato «il contributo del cristianesimo alla difesa della vita». Non solo: «Eliminare la pena capitale ha sottolineato Marazziti legittima la cultura della vita: speriamo che l'oceano tra l'Italia e gli Usa diventi un fiume». Auspicio raccolto, in forma di slogan, dalle spillette appuntate sugli abiti dei delegati: «repeal » (abrogazione), «America does not torture» («l'America non tortura»). Ispirati alla «ragion politica», gli argomenti del governatore: «È stata una decisione sofferta, ero favorevole alla pena di morte ma gli errori giudiziari degli ultimi anni (130, ndr), le troppe condanne tra le minoranze mi hanno fatto cambiare idea». Senza effetti retroattivi sei (due in attesa di giudizio) i prigionieri nel braccio della morte la legge entrerà in vigore il primo luglio. Fautore della campagna, l'arcivescovo di Santa Fe, Michael Sheehan, ha avuto «l'onore di accompagnare la delegazione in udienza dal Papa». Fedele alla teoria «dei due soli» separazione dei poteri tra Stato e Chiesa il suo motto è: «In un regime democratico, sui temi etici la Chiesa ha il diritto di parola: se non lo fa, non sta facendo un buon lavoro». Maria Egizia Fiaschetti

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diritti umani e pace, festa a palazzo moroni (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino di Padova, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 44 - Giorno/Notte Diritti umani e pace, festa a palazzo Moroni Sabato i ragazzi delle scuole affolleranno sino a sera il cortile municipale Giovani, pace e diritti umani a Palazzo Moroni, tra banchetti, mostre d'arte, concerti, volontariato e voglia d'incontrarsi. Sabato dalle 8.30 alle 20 Palazzo Moroni sarà invaso dall'allegria e dalla voglia di espressione di centinaia di ragazzi delle superiori coinvolti nel progetto «Diritti umani e pace: dalle scuole alla città, dalla conoscenza all'azione», promosso dal Comune assieme a una dozzina di associazioni padovane del volontariato. Un'iniziativa giunta alla quarta edizione che ha coinvolto quest'anno oltre 4mila giovani di 22 scuole cittadine, attraverso sessanta percorsi di formazione differenti per un totale di 1.235 ore di lezione. Le quattro aree tematiche in cui i ragazzi si sono impegnati sono la responsabilità dei propri consumi e il diritto all'acqua; pregiudizi e stereotipi; educazione alla gestione non violenta e costruttiva dei conflitti; cittadinanza attiva. Alcune classi incontreranno la stampa prima di spiegare alla cittadinanza cartelloni, lettere e poesie preparati in questi mesi. Per tutta la giornata saranno esposti gli elaborati artistici del concorso «Diciamolo con arte», mentre dalle 15 in poi via al primo concerto «Accordi di Pace», con protagonisti la giovane cantautrice Virginia Cenzon e le band New Day, Demerol, Sleazers, Rising Flame e Men in Route, formate da studenti delle superiori. (si.var.)

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SAN DONATO Uno spazio per fratelli dei disabili Alle 18.30, in via Saccarelli 18, verr&... (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

SAN DONATO Uno spazio per fratelli dei disabili Alle 18.30, in via Saccarelli 18, verrà illustrato il progetto «Sibling insieme» dell'Associazione Down, che si propone di offrire uno spazio ai fratelli delle persone con disabilità, in cui raccontare le proprie esperienze. CAMPIDOGLIO La Costituzione illustrata Da oggi fino al 9 maggio «Diritti in mostra» all'Ecomuseo Urbano di via Medici 28. Dodici illustratrici piemontesi interpretano gli articoli della Costituzione Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. MADONNA DI CAMPAGNA Rallentamenti al traffico Nella giornata odierna, saranno possibili dei rallentamenti al traffico nel tratto di via Dongiovanni compreso tra via Chiesa della Salute e via Baracca a causa di lavori edili. SANTA RITA Divelte le palizzate dell'area giochi Sono state divelte le palizzate dell'area giochi nel giardino tra via Ricaldone e via Gradisca. Lo lamentano i genitori dei bambini che giocano nel parco: «Con le palizzate eravamo più sicuri, ora i bambini possono correre fuori dall'area, rischiando di finire sulla strada». NIZZA MILLEFONTI Riprendono i lavori al giardino Levi Il cantiere per il rifacimento del Giardino Levi ha subito rallentamenti a causa della sovrapposizione dei lavori con il cantiere di piazza Carlo Felice. Sono però stati predisposti gli schemi degli impianti per lo smaltimento acque e per l'illuminazione e attuati interventi sulle alberate per evitare manutenzione nei prossimi 2-3 anni. Ora si attende l'autorizzazione della Tutela Ambiente per continuare i lavori. Si prevede di concludere entro 90 giorni. Lo comunica la Coordinatrice all'Ambiente della Circoscrizione, Monica Rossi. LINGOTTO Cercasi volontario per colonia di gatti La colonia felina che si trova vicino al Palazzo del Lavoro di via Ventimiglia cerca un volontario che possa occuparsene almeno ogni due giorni. Per disponibilità contattare l'Ufficio Tutela Animali del Comune di Torino: 011.4420179. MIRAFIORI SUD Semaforo in manutenzione Si consiglia di prestare attenzione nell'attraversamento dell'incrocio tra corso Orbassano, corso Luigi Settembrini e strada della Manta a causa del possibile malfunzionamento dell'impianto semaforico per lavori di manutenzione. In strada del Drosso auto parcheggiate male In Strada del Drosso le auto parcheggiano a lato della carreggiata anche nei tratti in cui ci sono tre corsie, riducendo così lo spazio di una corsia. Gli abitanti della zona suggeriscono di creare dei parcheggi per le automobili, riducendo da tre a due le corsie. BARCA «Troppi atti vandalici serve più polizia» Ennesimi atti vandalici in Strada del Cascinotto. La scorsa notte qualcuno ha sfondato i vetri di alcune automobili parcheggiate e bucato delle ruote: «Capita spesso, come spesso capita furti di automobili - dice Mauro Pesarulli - Servirebbero più pattuglie di polizia».

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Cotone bio e colle a base d'acqua (sezione: Diritti umani)

( da "Salute (La Repubblica)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

SUPPLEMENTO SALUTE ultimo aggiornamento 16 Aprile 2009 pag. 21 Cotone bio e colle a base d'acqua La moda Sono già molti gli stilisti che propongono capi naturali per bambini. Tra le novità, la collezione "Le millerighe della terra" di Petit Bateau, realizzata in cotone bio. Linea ecologica anche per Prenatal con la collezione "Be a planet friend". C'è poi la portoghese NaturaPura distribuita in Italia da Non solo latte (www.nonsololatte.it) la cui ultima novità è un cofanetto per i primi tre giorni del bebè. Per qualità a prezzi più contenuti ci sono i capi della catena H&M. Con l'etichetta "Organic Cotton", si possono trovare ottimi completini. Baby-moda ecologica anche presso supermercati Esselunga e Oviesse, con il marchio "Fiducia nel tessile Oeko Text". Natura e rispetto per i diritti umani la filosofia del marchio Aravore, i cui capi sono firmati dalle donne di un laboratorio di Asuncion nel Paraguay. La filosofia Slow Fashion contagia anche il settore scarpe. Tra qualche giorno arriveranno le greenshoes, realizzate in cotone bio, lino e canapa naturale, con colle a base di acqua. (m. f.)

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(sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 91 del 2009-04-16 pagina 16 «L'Italia tortura le vittime delle Br» di Redazione Altro che tortura, la deputata pd Olga D'Antona (nella foto) chiama Sarkozy e Lula. «Vorrei ricordare al presidente francese che non ha estradato la Petrella e a quello brasiliano che ha fatto lo stesso con Battisti che per la legge italiana le vittime non esistono... Altro che tortura». La vedova del giurista ucciso dalle Br commenta gli arresti domiciliari concessi a Cinzia Banelli dicendosi «amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati». Poi attacca. E giustamente. «Quando si concede il rito abbreviato a questi imputati, scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento. E senza chiedere se siano d'accordo. Le vittime non hanno titolo e sono di disturbo perché se vengono intervistate possono dire cose sgradevoli... ». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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OLGA D'ANTONA VS. SARKò e LULA A BOLOGNA L'UNIONE SOTTERRA IL PD LA MADIA ELOGIA IL GOVERNO E VIENE INSULTATA - Milano, una donna avvocato generale BRESSO VS. VATTIMO LA FE (sezione: Diritti umani)

( da "Dagospia.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

HomePage | Segnala articolo --> OLGA D’ANTONA VS. SARKò e LULA – A BOLOGNA L’UNIONE SOTTERRA IL PD – LA MADIA ELOGIA IL GOVERNO E VIENE INSULTATA - Milano, una donna avvocato generale – BRESSO VS. VATTIMO – LA FESTA DEI GRANATIERI - MONTANELLI, UN SECOLO IN MOSTRA 1 - «L'Italia tortura le vittime delle Br»... Altro che tortura, la deputata pd Olga D'Antona chiama Sarkozy e Lula. «Vorrei ricordare al presidente francese che non ha estradato la Petrella e a quello brasiliano che ha fatto lo stesso con Battisti che per la legge italiana le vittime non esistono... Altro che tortura». La vedova del giurista ucciso dalle Br commenta gli arresti domiciliari concessi a Cinzia Banelli dicendosi «amareggiata, pur rispettando la decisione dei magistrati». Poi attacca. E giustamente. olga dantona «Quando si concede il rito abbreviato a questi imputati, scelta vergognosa, le vittime vengono addirittura private della possibilità di assistere al dibattimento. E senza chiedere se siano d'accordo. Le vittime non hanno titolo e sono di disturbo perché se vengono intervistate possono dire cose sgradevoli... ». 2 - A Bologna la sinistra sotterra il Pd... L'unione (con la u minuscola) fa la forza ma l'Unione (con la U maiuscola) fa la campagna elettorale. Tutti contro gli alfieri del centrodestra a Bologna. La paura che Giorgio Guazzaloca e mister Motorshow, Alfredo Cazzola, due che tirano verso destra pur correndo da soli, ce la facciano nella corsa a Palazzo D'Accursio ha compattato il centrosinistra intorno al nome di Flavio Delbono riesumando l'Unione e sotterrando al contempo il Pd tanto caro a Uòlter Veltroni e al suo vice Franceschini. Sinistra rosa, rossa e rossissima si ripresenteranno dunque unite sotto la stessa bandiera. Già arrivato anche l'ok di Prodi . Proprio il Professore è considerato il regista occulto del tentativo disperato della sinistra emiliana di non perdere una città simbolo come Bologna dopo la fallimentare esperienza da sindaco di Cofferati. Marianna Madia 3 - Elogia il governo, insulti alla Madia.... «Il governo e la Protezione civile hanno fatto bene sinora». L'apprezzamento questa volta non arriva dal centrodestra, ma dall'onorevole Pd, Marianna Madia che su Facebook ha pubblicato una nota nella quale ha lodato le azioni dell'esecutivo. «Anche Berlusconi ha, personalmente, lavorato al meglio», ha scritto Madia aggiungendo di augurarsi che il governo «continui così». Apriti cielo! La maggior parte degli oltre 120 commenti oscillava tra «vittima della propaganda», «posizioni aberranti», «mi vergogno di appartenere al suo stesso partito» e «Forza Di Pietro!». La giovane deputata, accusata di berlusconismo, non ha però fatto marcia indietro. 4 - Milano, una donna avvocato generale... In una raffica di nuove nomine, il Csm ha dato a Laura Bertolè Viale l'incarico di avvocato generale presso la Corte d'appello di Milano con 16 voti a favore mentre 6 sono andati a Corrado Carnevali, ex procuratore aggiunto. La carriera della Bertolè Viale si è svolta tutta nel capoluogo lombardo dove ha cominciato nel 1968 come giudice, nel 1981 è diventata consigliere della Corte d'appello e ha partecipato a numerosi processi in materia di terrorismo, come quelli ai Proletari armati per il comunismo (il gruppo di Cesare Battisti), l'Unità comuniste combattenti, i processi Ramelli e il primo processo per l'omicidio Calabresi. Si è occupata anche di criminalità organizzata, poi è diventata sostituto pg. 5 - Sulle Europee scambio di accuse Bresso-Vattimo... Scambio di cortesie fra Mercedes Bresso, governatrice del Piemonte e Gianni Vattimo, filosofo e docente universitario in pensione. Lui dà della «zarina» a lei perché «deve distrarre i suoi elettori e contribuenti dallo scandalo dei fondi dati al premio Grinzane Cavour in cambio di lauti inviti in giro per il mondo e usati senza controlli in modi che la magistratura deve ancora accertare. Ha perfino la faccia tosta di proporre che anche per l'Europa si applichi la legge elettorale nazionale con liste bloccate, formate da politici professionisti nominati dalle oligarchie di partito». Mercedes Bresso Lei, invece aveva attaccato: «Per Vattimo l'Europa è un posto di una noia mortale però ci vuole tornare. Evidentemente non per ragioni nobili». Lui replica: «Vado con Di Pietro alle Europee per tenere vivo nell'unica sede ancora praticabile quel barlume di democrazia che burocrati come la Bresso stanno cercando di affossare». Sinistra di lite, insomma, più che di dialogo. 6 - Granatieri in festa per i 350 anni dalla fondazione... Weekend speciale per migliaia di italiani che, come militari di leva o professionisti, hanno prestato servizio nei Granatieri di Sardegna. A Torino, dove il corpo nacque il 18 aprile 1659 come «Régiment des Gardes», avrà luogo domani, sabato e domenica un raduno per festeggiare i 350 anni della fondazione. I Granatieri sono stati protagonisti di tutte le guerre di questi tre secoli e mezzo. Durante il Risorgimento presero parte alle battaglie di Pastrengo, Goito, San Martino e Solferino, Custoza. Nella prima guerra mondiale si distinsero sul Sabotino, sull'Ortigara e nella difesa dell'altopiano di Asiago pagando il loro eroismo con 7.500 morti e 15mila feriti. Nella seconda, combatterono in Albania, Slovenia e Croazia, e si coprirono di gloria nella difesa di Roma contro i tedeschi dopo l'8 settembre. Nel dopoguerra, gli originari tre reggimenti hanno subito diverse ristrutturazioni e oggi l'eredità dei Granatieri è affidata alla «Brigata granatieri di Sardegna». 7 - MONTANELLI, UN SECOLO IN MOSTRA: LA RAI DONA 4 MILA FILMATI... Undonodi spessore,nonc'èche dire. Mercoledì, Indro Montanelli, il direttore dei direttori, avrebbe compiuto cent'anni. Il prestigioso compleanno segnerà una prestigiosa donazione da parte della Rai che farà omaggio alla Fondazione Montanelli-Bassi di ben 4mila filmati conservati nelle Teche Rai dei quali il celebre giornalista è stato protagonista. Il contributo andrà ad arricchire un archivio già molto folto grazie al quale verrà allestita la grande mostra che apre a Fucecchio proprio mercoledì 22 per restare aperta fino al 13 settembre. «Indro Montanelli, la vita le opere e i luoghi», questo il titolo della kermesse, esporrà un percorso fotografico, bibliografico e documentario con il quale si ripercorre, attraverso la biografia di «Cilindro» la storia del Novecento di cui Montanelli è stato uno dei più attenti testimoni grazie ai suoi reportage e ai libri che ci ha lasciato. Indro Montanelli Alla mostra, cui si accede con ingresso gratuito, saranno esposte fotografie, giornali, riviste, libri nelle varie edizioni anche le più rare, oggetti personali, lettere inedite. «Si tratta di un patrimonio di immenso valore storiografico e affettivo - sottolinea il presidente della Fondazione, Alberto Malvolti - che arriva per la prima volta nel paese natale di Montanelli, andando ad arricchire il museo dedicato allo scrittore e giornalista», che nel '74 ha fondato Il Giornale. Una sezione a parte sarà dedicata a ritratti e caricature e seguiti da noti artisti e vignettisti, come Forattini, Fremura, Guttuso, Caruso, Manzi, Pericoli. Uno spazio speciale sarà riservato a lettere e biglietti autografi oltre a immagini e foto che documentano i ritorni di Indro a Fucecchio e il legame con le sue origini. [16-04-2009]

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Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - Per Hammarberg "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani. Altro punto debole, secondo il commissario del Consiglio d'Europa, è quello dei rom. "C'è un persistente clima di intolleranza contro di loro e le loro condizioni di vista sono ancora inaccettabili in molti dei campi che ho visitato", ha osservato, aggiungendo: "Le buone pratiche a livello locale esistono e dovrebbero essere più diffuse". Hammarberg ha ribadito la sua profonda preoccupazione sull'appropriatezza de censimenti nei campi rom e sinti e rimane preoccupato della loro "compatibilità con gli standards europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Inoltre il commissario chiede alle autorità di creare dei meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, evitando di mandarli via senza offrire loro delle case alternative e dare loro soluzioni appropriate per l'istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che "il nuovo piano d'azione per il welfare e le misure d'integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d'Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto". Il commissario ha ribadito la sua critica al decreto legge sulla sicurezza per i suoi possibili effetti negativi sui diritti degli immigrati. "Criminalizzare gli immigrati èuna misura sproporzionata che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese", ha dichiarato. "Inoltre, i recenti provvedimenti introdotti dal Senato che consentono al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari che accedono al servizio sanitario è profondamente ingiusto e potrebbe ulteriormente marginalizzare gli immigrati". Il Consiglio d'Europa è inoltre preoccupato da una serie di rimpatri forzati verso la Tunisia, per ragioni di sicurezza, di alcune persone che rischiano seriamente la tortura. "Nel loro dovere di proteggere le società dal terrorismo, gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L'Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l'efficacia del sistema europeo dei diritti umani". Infine Hammarberg dà il benvenuto ad alcuni passi positivi fatti dalle autorità italiane, in particolare per quanto riguarda l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. La base del rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa è un viaggio in Italia dello scorso gennaio e fa seguito alle raccomandazioni fatte nel luglio 2008.

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Medvedev: "Non baratterò il salame con la libertà" (sezione: Diritti umani)

( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

MOSCA Prima di tutto una domanda di attualità: forse sarebbe meglio cancellare del tutto le elezioni del sindaco di Sochi, piuttosto che farle come una messinscena. Per aiutare il candidato di Russia Unita è addiruttura intervenuto il tribunale, che ha impedito allo sfidante di correre... «Per ora non so chi e come è stato interdetto, ma a Sochi è in corso una battaglia politica autentica. Ed è positivo che vi partecipino forze politiche diverse. Molte elezioni municipali peccano di monotonia, la gente non sa chi scegliere e si disinteressa. I cittadini la maggior parte delle volte scelgono politici comprensibili invece di star famose, ma in ogni caso più sono numerose campagne vivaci meglio sarà per il sistema elettorale e per la democrazia. Ci saranno sempre candidati che perdono e candidati che vengono bloccati dal tribunale, è così in tutto il mondo». Lei ha convocato un «Consiglio presidenziale sulla società civile e i diritti umani», con persone meritevoli e oneste. Significa che per lei oggi la società civile è più importante della compagnia degli «uomini in borghese»? «In Russia la società civile è una categoria che non abbiamo ancora imparato a comprendere fino in fondo. In tutto il mondo la società civile è l’altro lato dello Stato. Lo Stato non è solo una macchina politica, è una forma di organizzazione della vita basata sul potere statale e sulla legge. Mentre la società civile è la dimensione umana dello Stato. Essa agisce all’interno di uno spazio legale, ma seguendo le proprie leggi umane che non sempre hanno una codificazione giuridica. È un’istituzione pubblica inalienabile di ogni Stato. Un meccanismo di feed back. Organizzazioni di persone che non hanno cariche ufficiali ma partecipano attivamente alla vita del Paese. Ed è necessario che il presidente incontri i loro rappresentanti. Non sono mai contatti facili perché la società civile, le organizzazioni di difesa dei diritti umani, hanno sempre molto da rimproverare allo Stato. Proprio per questo i contatti con la società civile devono essere sistematici. Conto su un dialogo interessante. Probabilmente sarà duro. Ma è questo il suo valore». Tra lo Stato e la società, o almeno la maggior parte di essa, ha funzionato per alcuni anni un tacito patto: lo Stato garantisce un certo livello di sazietà e agi, la società in cambio resta leale allo Stato. «Intende lo schema “democrazia in cambio di benessere” o, diciamo, “salame in cambio della libertà”?». Sì. Secondo lei, è un contratto che può resistere dopo il venir meno del benessere con la crisi?. Non parlo nemmeno di disgelo, ma almeno di un «scongelamento» della società. «Il patto sociale è una delle idee umane più brillanti che ha avuto un ruolo importante nella formazione delle istituzioni democratiche in tutto il mondo. Le radici dell’idea di Rousseau sono note, ma se parliamo di una lettura moderna direi che la base del patto sociale è nella nostra Costituzione. In fondo, non è altro che un contratto speciale tra lo Stato e i suoi cittadini». Su cosa? «Su come esercitare il potere nel nostro Paese. È la delega di una parte dei poteri che per diritto naturale appartengono agli individui allo Stato, perché garantisca il benessere, la vita e la libertà. Ma credo non si possa in alcun caso contrapporre una vita stabile e benestante ai diritti e le libertà politiche. Non si possono contrapporre la democrazia e la sazietà. D’altra parte, diritti e libertà possono trovarsi in pericolo se la società è instabile, se non viene garantito un benessere elementare, se la gente non si sente difesa, non riceve i salari, non può comprare il minimo vitale di cibo, se la sua vita è in pericolo». Lei propone una Russia che abbini libertà e benessere? «Sì». Tutto il Paese ha letto con passione le dichiarazioni dei redditi degli alti funzionari. Non è chiaro però chi dovrà verificarle. In pochi giorni in Russia è apparsa una nutrita comunità di mariti potenti e miserabili, e di mogli ricchissime. «Il controllo sulla burocrazia è uno degli obiettivi fondamentali di ogni Stato. Abbiamo approvato leggi moderne sul servizio statale e misure anti-corruzione. Per la prima volta nella storia russa tutte le alte cariche non solo hanno informato lispezione fiscale sui redditi loro e dei loro famigliari, ma li hanno presentati al popolo. Significa che li abbiamo messi sotto controllo? Certamente no! Ma almeno è un primo passo in una direzione giusta. Ovviamente non dobbiamo permettere procedure umilianti, i nostri funzionari sono cittadini della Russia come tutti gli altri, e svolgono una funzione molto utile. Per esempio, per quanto riguarda il ruolo delle mogli, ognuno ha diritto di decidere come organizzare la propria famiglia. Non c’è niente di strano se le mogli dei funzionari fanno business. La domanda piuttosto è: quanto è trasparente e se esiste un conflitto d’interesse? Se un funzionario regola processi in un settore dove il suo coniuge lavora in una grossa azienda, non è etico. Se il business è diverso non c’è niente di male. Così si fa in tutto il mondo. Non esiste nessun tabù sul business delle mogli dei dirigenti. È questione di misura e di cultura interiore». Ha sentito le reazioni negative dei suoi funzionari? «Beh, sa, la carica di presidente mi esonera dall’ascoltare le reazioni negative dei funzionari. Ho preso una decisione e tutti la devono eseguire». Lei ama parlare dell’indipendenza dei giudici. L’esito del secondo processo Yukos sarà prevedibile come il primo? «Forse per qualcuno l’esito di un processo è prevedibile. E’ la libertà e la felicità di una persona non oberata da doveri statali. Per un funzionario dello Stato, figuriamoci per il presidente, non esiste la libertà di esprimersi su argomenti come questo. La prevedibilità di un verdetto è illegale, è segno della violazione della legge per il presidente. Per tutti gli altri è una faccenda personale». Internet è una delle poche piazze di dibattito pubblico rimaste. Non pensa che i suoi funzionari cerchino di imporre il controllo sulla Rete? «No. Internet non è solo una delle poche piazze per discutere, ma è anche la migliore, e non solo nel nostro Paese. Dobbiamo creare condizioni normali per lo sviluppo di Internet. Da persona che lo usa ogni giorno e in immersioni abbastanza profonde, ritengo che senza sostegno organizzativo non si svilupperà mai. Abbiamo un Paese enorme, per internettizzare le scuole sono serviti molti soldi e grandi risorse organizzative con l’attenzione dello Stato. Me ne sono occupato personalmente. La regolazione giuridica deve essere ragionevole: non dobbiamo correre davanti a tutto il mondo, ma pensare a creare un contesto legale che blocchi i reati elettronici permettendo a Internet di svilupparsi. Internet non è affatto un ambiente criminale più pericoloso di altri. Internet non è un male assoluto». Uno scrittore ha detto che l’Urss non riusciva a creare un computer perché perfino le fotocopiatrici erano sotto il controllo del Kgb. Per modernizzare il Paese è necessario un clima di libertà. Lei ha parlato di elezioni, di controllo sulla burocrazia, di Internet. Significa che il presidente Medvedev ha intenzione di riabilitare la democrazia in Russia? «Penso che la democrazia non abbia nessun bisogno di venire riabilitata. E’ una categoria storica e perfettamente sovranazionale, non ha bisogno di rivalutazione, da nessuna parte. Molti nostri cittadini associano processi politici e soprattutto economici molto pesanti degli anni ‘90 con l’arrivo delle istituzioni basilari della democrazia. Per loro è stato un periodo molto duro che ha influito sulla loro percezione del termine stesso di “democrazia”. Ma si tratta più di esperienze personali, che di atteggiamento verso l’istituzione in quanto tale. Non penso che dobbiamo riabilitare la democrazia. La democrazia c’era, c’è e ci sarà». Copyright Novaya Gazeta

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Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male su... (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - L'Italia deve fare ancora dei progressi per migliorare la situazione dei rom e le sue politiche sull'immigrazione. E' quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull'Italia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo", ha osservato Hammarberg. (Segue)

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Rosa Brooks, una liberal anti-guerra al Pentagono (sezione: Diritti umani)

( da "Stampaweb, La" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Può una giornalista ferocemente liberal, senza peli sulla lingua nelle sue critiche a Bush e Rumsfeld, paladina del pensiero anti-guerra, entrare al Pentagono con un ruolo di primo piano? Per Barack Obama la risposta a questa apparentemente improbabile domanda è “sì”. Il presidente ha scelto Rosa Brooks, opinionista del Los Angeles Times ed esponente della sinistra radicale, come consigliere del sottosegretario alla Difesa Michèle Flournoy, forse uno dei più convinti sostenitori di politiche di difesa intransigenti e interventiste all’interno dell’intera amministrazione. Brooks non è un volto nuovo a Washington: durante i due mandati di Bill Clinton, ha lavorato per il dipartimento di Stato in qualità di consigliere anziano del vice-segretario Harold Hongju Kho. Ma il suo ingresso al Pentagono non sta mancando di suscitare polemiche. In particolare, a Brooks, che è anche docente di legge e direttrice del Centro per i diritti umani all’Università di Georgetown, non si perdonano i legami con George Soros, il controverso imprenditore, politico e filantropo di origini ungheresi, noto per le sue posizioni anti-imperialiste e anti-Bush, oltre che per la condotta spregiudicata negli affari e per alcune eclatanti azioni di speculazione monetaria, che gli sono valse critiche feroci dal mondo politico e finanziario e una condanna in Francia per insider trading: Brooks è stata consulente legale del presidente dell’Open Society Institute, la fondazione benefica fondata da Soros per salvaguardare i diritti fondamentali degli individui, attraverso azioni di promozione della democrazia, della giustizia, dell’istruzione e dell’indipendenza dei media. L’ex opinionista condivide con Soros l’aspra opposizione a George W. Bush e alle sue politiche: se nel 2003 Soros affermava che rimuovere Bush dal suo incarico era “l’obiettivo principale della sua vita”, Brooks non è stata più tenera verso l’ex presidente e dalle colonne del Los Angeles Times ha lanciato più volte duri attacchi alla passata amministrazione. “George W. Bush e Dick Cheney non dovrebbero essere trattati come criminali da punire. Dovrebbero essere trattati come psicotici da curare”, scriveva Brooks nell’ottobre del 2007. E nel marzo 2009: “Le più grandi bugie legali dell’amministrazione Bush hanno aperto la strada ad uno degli episodi più vergognosi della nostra storia, inclusa l’autorizzazione ufficiale della tortura”. Dichiarazioni riprese da Bill O’ Reilly, conduttore di “The O’Reilly Factor” e commentatore politico per Fox News, che alla scelta di Obama di ingaggiare Rosa Brooks ha dedicato parte di un puntata estremamente critica nei confronti della nuova amministrazione: “Questa donna sarebbe il principale consigliere al Dipartimento della difesa? Stiamo scherzando? Michael Moore non era disponibile?”, ha commentato sarcastico O’Reilly. Il programma ha fatto anche trapelare il malumore che serpeggia, neppure troppo nascosto, negli ambienti militari: contattati dal giornalista, diversi funzionari del dipartimento si sono detti “scioccati” di fronte alla mossa del presidente. Il sottosegretario Flournoy, interpellato, non ha rilasciato commenti: ma è un silenzio che appare eloquente. + Finestra sull'America, di Maurizio Molinari commenti (0) scrivi

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IMMIGRATI/ CONS. EUROPA: ITALIA SRADICHI XENOFOBIA, MALE ROM-2 (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male rom-2 di Apcom Hammarberg ha ribadito perplessità sul decreto sicurezza -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - Per Hammarberg "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani. Altro punto debole, secondo il commissario del Consiglio d'Europa, è quello dei rom. "C'è un persistente clima di intolleranza contro di loro e le loro condizioni di vista sono ancora inaccettabili in molti dei campi che ho visitato", ha osservato, aggiungendo: "Le buone pratiche a livello locale esistono e dovrebbero essere più diffuse". Hammarberg ha ribadito la sua profonda preoccupazione sull'appropriatezza de censimenti nei campi rom e sinti e rimane preoccupato della loro "compatibilità con gli standards europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Inoltre il commissario chiede alle autorità di creare dei meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, evitando di mandarli via senza offrire loro delle case alternative e dare loro soluzioni appropriate per l'istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che "il nuovo piano d'azione per il welfare e le misure d'integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d'Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto". Il commissario ha ribadito la sua critica al decreto legge sulla sicurezza per i suoi possibili effetti negativi sui diritti degli immigrati. "Criminalizzare gli immigrati è una misura sproporzionata che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese", ha dichiarato. "Inoltre, i recenti provvedimenti introdotti dal Senato che consentono al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari che accedono al servizio sanitario è profondamente ingiusto e potrebbe ulteriormente marginalizzare gli immigrati". Il Consiglio d'Europa è inoltre preoccupato da una serie di rimpatri forzati verso la Tunisia, per ragioni di sicurezza, di alcune persone che rischiano seriamente la tortura. "Nel loro dovere di proteggere le società dal terrorismo, gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L'Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l'efficacia del sistema europeo dei diritti umani". Infine Hammarberg dà il benvenuto ad alcuni passi positivi fatti dalle autorità italiane, in particolare per quanto riguarda l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. La base del rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa è un viaggio in Italia dello scorso gennaio e fa seguito alle raccomandazioni fatte nel luglio 2008.

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IMMIGRATI/ CONS. EUROPA: ITALIA SRADICHI XENOFOBIA, MALE SU ROM (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati/ Cons. Europa: Italia sradichi xenofobia, male su rom di Apcom "Fatti degli sforzi, ma restano serie preoccupazioni" -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - L'Italia deve fare ancora dei progressi per migliorare la situazione dei rom e le sue politiche sull'immigrazione. E' quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull'Italia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo", ha osservato Hammarberg. (Segue)

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GUANTANAMO: PROCURA SPAGNOLA CONTRARIA A INCHIESTA SU CONSIGLIERI BUSH. (sezione: Diritti umani)

( da "Asca" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

GUANTANAMO: PROCURA SPAGNOLA CONTRARIA A INCHIESTA SU CONSIGLIERI BUSH (ASCA-AFP) - Madrid, 16 apr - Il capo della procura spagnola, Candido Conde Pumpido, si e' detto contrario ad un'inchiesta contro sei consiglieri dell'amministrazione dell'ex presidente americano George W. Bush accusati di aver coperto le torture e i maltrattamenti nella prigione militare di Guantanamo. Secondo Pumpido, i sei (tra cui l'ex procuratore generale americano Alberto Gonzales), non dovrebbero esser accusati di tortura contro prigionieri di guerra perche' tale accusa dovrebbe riguardare gli esecutori materiali. ''Se sono state commesse delle azioni di maltrattamento dei detenuti - ha spiegato durante una conferenza stampa a Madrid - allora le accuse dovrebbero coinvolgere i veri autori dei crimini''. ghi/sam/alf

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16/04/2009 11:35 IMMIGRATI: CONSIGLIO EUROPA, PREOCCUPAZIONE PER SITUAZIONE IN ITALIA (sezione: Diritti umani)

( da "ITnews.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 mar. - (Adnkronos/Aki) - Il Consiglio d'Europa esprime "serie preoccupazioni per la situazione dei rom, la politica e la pratica relativa alla migrazione e il non rispetto di misure interimali vincolanti richieste dalla Corte europea dei diritti umani" in Italia. E' quanto scrive il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg in un rapporto dedicato al Belpaese, preparato dopo una visita dello scorso gennaio. Un rapporto che pero' elogia al tempo stesso "gli sforzi intrapresi" dalle autorita' italiane per migliorare la situazione. Da sottolineare che l'organismo non ha niente a che fare con l'Unione Europea.

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Lotta al razzismo, dall'Italia "passi insufficienti" (sezione: Diritti umani)

( da "Affari Italiani (Online)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Politica Razzismo/ L'Europa boccia l'Italia Giovedí 16.04.2009 11:32 Il governo italiano, nell'ultimo anno, ha fatto "passi insufficienti nella giusta direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica migratoria adottata". E anche sul fronte della "mancata osservanza delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l'esecuzione delle espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura". Questo il giudizio espresso da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto sull'Italia in meno di un anno. Rapporto che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso gennaio. Nel rapporto Hammarberg scrive "d'essere particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti, rivolti principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere, anche in ambito sportivo". Per il commissario Hammarberg, le autorità italiane dovrebbero "condannare queste espressioni con maggiore forza e reintrodurre pene più severe per questi reati". Hammarberg invece descrive come molto positivo il fatto che una parte della classe politica italiana presti maggiore attenzione nell'esprimere certe opinioni: "Un anno fa - afferma - reagii alle affermazioni fatte da alcuni esponenti politici perché le ritenevo ostili verso certe minoranze. Ora noto che i politici sono molto più attenti". SECONDO TE, L'ITALIA E' UN PAESE RAZZISTA? tags: razzismo italia europa consiglio

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Il Consiglio d'Europa: "Italia razzista e xenofoba" (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 91 del 2009-04-16 pagina 0 Il Consiglio d'Europa accusa l'Italia di razzismo di Redazione Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, in un rapporto sostiene che l'Italia ha fatto "passi insufficienti sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti" Strasburgo - Una nuova pesante accusa viene rivolta all'Italia, accusata di essere razzista e xenofoba. Avremmo fatto "passi insufficienti nella giusta direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica migratoria adottata". E anche sul fronte della "mancata osservanza delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l’esecuzione delle espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura". Il pesante giudizio è stato espresso da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa (da non confondersi con il Consiglio europeo, organo dell'Ue) in occasione della pubblicazione del suo secondo rapporto sull’Italia in meno di un anno. Rapporto che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso gennaio. Razzismo anche in ambito sportivo Nel rapporto Hammarberg scrive di "essere particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti, rivolti principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere, anche in ambito sportivo". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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I vincitori del concorso "Il Poliziotto un amico in più" (sezione: Diritti umani)

( da "Savona news" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

I vincitori del concorso "Il Poliziotto un amico in più" Il 6 aprile sono stati selezionati i vincitori della 9^ edizione del concorso progetto “Il Poliziotto un amico in più” dal tema: “Per crescere sicuri abbiamo diritto a …”, indetto dalla Polizia di Stato in collaborazione con Ministero dell’Istruzione ed UNICEF, nel ventennale della convenzione sui diritti dell’infanzia dell’ONU. La Commissione esaminatrice dopo aver esaminato 196 elaborati ha scelto le quattro opere che parteciperanno alla selezione nazionale: La poesia “I diritti dei bambini” di Andrea Nero, classe 5^ della Scuola Primaria “O.Colombardo” di Cengio; La classe 3^D Scuola Primaria “Astengo” di Savona con il collage del gruppo “Arcobaleno”; Il testo di Patrizia Costa – Classe 1^ E Scuola Secondaria di 1° Grado “ Guidobono” di Savona; Il DVD “Ragazzi liberi e felici: il diritto di avere diritti”, delle classi 2^A e 2^ E della Scuola Secondaria di Primo Grado “Guidobono” di Savona. "L’iniziativa – spiega Molinari - si inserisce nell’ambito degli interventi volti a favorire la comprensione del concetto di “Polizia di prossimità” e grazie anche al coinvolgimento del mondo scolastico, per lo sviluppo di una cultura della legalità, del rispetto dei diritti umani, della tolleranza, della solidarietà e dei valori in genere, su cui si fonda una società civile, considerata indispensabile per garantire il bene prezioso della sicurezza e della pacifica convivenza. Un apprezzamento particolare, infine, va comunque a tutti i ragazzi che, come sempre numerosi, hanno partecipato al concorso. Tutti hanno lavorato con impegno, rendendo per questo particolarmente difficile la scelta delle quattro opere da inviare a Roma per la selezione nazionale".

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Mondial Assistance si aggiudica la certificazione SA8000 (sezione: Diritti umani)

( da "GuidaViaggi.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mondial Assistance rende noto di essere la prima compagnia d’assicurazioni in Italia che si è dotata di certificazione SA8000, lo standard internazionale che certifica il comportamento eticamente corretto di un’azienda e della relativa filiera di produzione nei confronti dei lavoratori. SA8000 è uno standard basato sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Bambino, sulle convenzioni dell’International Labour Organization (ILO) e sulla Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne.

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Moldova/ Ue prudente su 'cittadinanza facile' offerta da (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 apr. (Apcom - Nuova Europa) - La Commissione europea mantiene una linea prudente sull'intenzione della Romania di facilitare le procedure per l'ottenimento della cittadinanza che potrebbe portare fino a 1 milione di moldavi all'interno dell'Unione europea. "Non commentiamo le intenzioni, aspettiamo di vedere i fatti", ha indicato il portavoce comunitario Amadeu Altafaj-Tardio, assicurando che Bruxelles "resta preoccupata" per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di rimanere anonima, aggiunge che "in materia di cittadinanza gli Stati membri sono sovrani", implicando quindi che la Commissione non può fare nulla per bloccare le autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire garanzie ai partner Ue su come intende gestire" questa nuova ondata di cittadini Ue. La mossa della Romania - annunciata dal presidente Traian Basescu in un discorso al parlamento martedì sera - rischia di provocare nuove scintille con il governo della Moldova, che ha accusato Bucarest di aver architettato le proteste dell'opposizione della settimana scorsa. A livello europeo esiste un precedente: prima dell'adesione romena all'Ue, avvenuta nel 2007, l'Ungheria aveva pensato di concedere la cittadinanza alla minoranza magiara in Romania, ma il progetto rimase inattuato, seppellito dalle polemiche.

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FRANCIA/ CHIRAC RAGGIUNGE VERTICI POPOLARITÀ, 33 PUNTI SU SARKOZY (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Francia/ Chirac raggiunge vertici popolarità, 33 punti su Sarkozy di Apcom Ex presidente davanti a Rama Yade e Kouchner -->Parigi, 16 apr. (Apcom) - A due anni dal ritiro dalla politica attiva, l'ex presidente francese Jacques Chirac ha raggiunto i vertici della popolarità in Francia, beneficiando di una crisi di "nostalgia" e dei contrasti con il suo successore, Nicolas Sarkozy. Chirac è davanti a tutte le personalità della politica francese, secondo una speciale classifica mensile stilata da SFOP/Paris Match e pubblicata oggi. L'ex presidente vanta il 74% delle preferenze e precede di 5 punti il segretario di Stato per i diritti umani Rama Yade e il ministro degli Esteri Bernard Kouchner. Staccato di 33 punti l'attuale inquilino dell'Eliseo, Nicolas Sarkozy, con il 41% delle preferenze. (fonte afp)

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MOLDOVA/ UE PRUDENTE SU 'CITTADINANZA FACILE' OFFERTA DA ROMANIA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Moldova/ Ue prudente su 'cittadinanza facile' offerta da Romania di Apcom "Non commentiamo le intenzioni, aspettiamo di vedere i fatti" -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom - Nuova Europa) - La Commissione europea mantiene una linea prudente sull'intenzione della Romania di facilitare le procedure per l'ottenimento della cittadinanza che potrebbe portare fino a 1 milione di moldavi all'interno dell'Unione europea. "Non commentiamo le intenzioni, aspettiamo di vedere i fatti", ha indicato il portavoce comunitario Amadeu Altafaj-Tardio, assicurando che Bruxelles "resta preoccupata" per le denunce di violazioni dei diritti umani nel Paese. Una fonte Ue, chiedendo di rimanere anonima, aggiunge che "in materia di cittadinanza gli Stati membri sono sovrani", implicando quindi che la Commissione non può fare nulla per bloccare le autorità romene. Ma al tempo stesso Bucarest "dovrà fornire garanzie ai partner Ue su come intende gestire" questa nuova ondata di cittadini Ue. La mossa della Romania - annunciata dal presidente Traian Basescu in un discorso al parlamento martedì sera - rischia di provocare nuove scintille con il governo della Moldova, che ha accusato Bucarest di aver architettato le proteste dell'opposizione della settimana scorsa. A livello europeo esiste un precedente: prima dell'adesione romena all'Ue, avvenuta nel 2007, l'Ungheria aveva pensato di concedere la cittadinanza alla minoranza magiara in Romania, ma il progetto rimase inattuato, seppellito dalle polemiche.

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ERITREA/ HRW: UNA GIGANTESCA PRIGIONE , EVITARE I RIMPATRI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Eritrea/ Hrw: "una gigantesca prigione", evitare i rimpatri di Apcom Organizzazione chiede di avere accesso alle carceri -->Nairobi, 16 apr (Apcom) - Il governo eritreo "sta trasformando il paese in una gigantesca prigione", ricorrendo a una politica di "detenzione e tortura sistematiche" e di "servizio militare prolungato" contro i suoi cittadini. E' quanto denuncia oggi Human Rights Watch (Hrw). "La detenzione e la tortura sistematiche dell'Eritrea verso i suoi cittadini e la politica di prolungare la coscrizione militare sta mettendo in crisi i diritti umani e sta spingendo un crescente numero di eritrei a fuggire dal paese", sottolinea l'organizzazione per la difesa dei diritti dell'uomo in una relazione diffusa oggi a Nairobi. "Il governo eritreo sta trasformando il paese in una gigantesca prigione", ha commentato Georgette Gagnon, direttore per l'Africa di Hrw. L'organizzazione accusa il governo eritreo di "gravi violazioni dei diritti umani, come arresti arbitrari, tortura, condizioni di detenzione spaventose, lavoro forzato e gravi limitazioni alla libertà di movimento, di espressione e di culto". "La tortura, i trattamenti crudeli e degradanti e il lavoro forzato sono moneta corrente per i coscritti e i detenuti", denuncia ancora Hrw, sottolineando che i prigionieri sono "generalmente rinchiusi in celle sovraffollate" o "in cointainer marittimi che raggiungono temperature bollenti di giorno e rigide di notte". Un ex prigioniero politico detenuto sull'isola di Dahlak, nel Mar Rosso, ha raccontato a Hrw che pesava "44 chili quando ho lasciato Dahlak". "La mia emoglobina era ridotta a zero. Vivevamo sotto terra, la temperatura era di 44°C; non c'era mai una parola di umanità - ha raccontato - a Dahlak si aspettano due cose: il trasferimento o la morte". Secondo Hrw, numerosi prigionieri sono detenuti per le loro opinioni politiche o religiose o perchè hanno cercato di sottrarsi al servizio nazionale o di lasciare il Paese. "L'Eritrea dovrebbe immediatamente dare spiegazioni su centinaia di prigionieri 'scomparsi' e permettere a osservatori indipendenti di avere accesso alle sue prigioni", ha chiesto l'organizzazione. Secondo Hrw, sono "migliaia" gli eritrei che sono fuggiti dal Paese negli ultimi anni, cercando rifugio in particolare in Libia, Sudan, Egitto e Italia. "Centinaia di eritrei sono stati rimpatriati a forza da Libia, Egitto e Malta in questi ultimi anni e sono stati messi sotto custodia e torturati al loro rientro", denuncia Hrw. "Gli eritrei non dovrebbero in alcuna circostanza essere rimpatriati, perchè rischiano quasi certamente la detenzione e la tortura", è invece l'appello di Gagnon. Il servizio militare dura per legge 18 mesi, ma può essere prolungato per anni. (fonte Afp)

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GUANTANAMO/ SPAGNA, NO A INCRIMINAZIONE EX FUNZIONARI USA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Guantanamo/ Spagna, no a incriminazione ex funzionari Usa di Apcom Audiencia Nacional raccomanderà di non procedere -->Madrid, 16 apr. (Ap) - L'Audiencia Nacional spagnola raccomanderà di non aprire un processo contro sei ex funzionari del'Amministrazione Bush - tra i quali l'ex ministro della Giustizia Alberto Gonzalez - accusati di tortura e maltrattamenti nei confronti dei detenuti del carcere militare di Guantanamo: lo ha dichiarato in conferenza stampa il Procuratore generale, Candido Conde-Pumpido. Il magistrato ha sottolineato come ogni accusa di tortura di prigionieri di guerra debba riguardare gli esecutori materiali, piuttosto che i funzionari che avrebbero potuto essere corresponsabili delle politiche che hanno portato alle pratiche illegali ma che non erano presenti al momento dei fatti. L'Audiencia Nacional non ha ancora annunciato formalmente la propria decisione, che non è vincolante: tuttavia è molto improbabile che il giudice inquirente - in questo caso il magistrato Baltazar Garzon, che aveva lui stesso richiesto un parere legale - scelga di procedere comunque senza avere l'appoggio della Procura.

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Mondial Assistance ottiene la certificazione SA8000 (sezione: Diritti umani)

( da "TravelQuotidiano.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mondial Assistance ottiene la certificazione SA8000 Giovedì, 16 Aprile 2009 di Cinzia Berardi - Giovedì, 16 Aprile 2009 --> Mondial Assistance è la prima compagnia assicurativa in Italia ad aver ottenuto la certificazione SA8000, riconoscimento internazionale per il comportamento eticamente corretto delle imprese nei confronti dei lavoratori. SA8000 è uno standard basato sulla Dichiarazione universale dei diritti umani, sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del bambino, sulle convenzioni dell'International Labour Organization (Ilo) e sulla Convenzione delle Nazioni Unite per eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne.

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I giovani, protagonisti di una comunità di pace. Ventidue scuole superiori di Padova - ... (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Giovedì 16 Aprile 2009, I giovani, protagonisti di una comunità di pace. Ventidue scuole superiori di Padova - oltre 4.000 studenti per 1.235 ore di lezione - sono state coinvolte nell'anno scolastico 2008-2009 nel progetto «Diritti umani e pace: dalle scuole alla città, dalla conoscenza all'azione». Quattro le aree tematiche: responsabilità dei propri consumi e diritto all'acqua; pregiudizi e stereotipi; educazione alla gestione non violenta e costruttiva dei conflitti; cittadinaza attiva. La manifestazione conclusiva dell'iniziativa, promossa per il quarto anno consecutivo dal Comune con la collaborazione di associazioni cittadine, si terrà sabato dalle 8.30 alle 20 di fronte a palazzo Moroni. Mariantonia Tognon, responsabile del progetto, ha spiegato che sulle quattro aree tematiche è stato indetto il concorso "Diciamolo con arte" e 80 studenti hanno presentato lavori di pittura, scultura, grafica, musica, poesia, lavori che sabato saranno esposti in mostra nel cortile del Comune. La manifestazione, che in caso di pioggia si svolgerà nella sala Anziani, prevede dalle 8.30 alle 10 l'incontro di alcune classi con la stampa; dalle 10 alle 13 interventi delle scuole: spiegazione di cartelloni, letture, recita di poesie. Dalle 15 alle 17 musica: prima parte del concerto "Accordi di pace": Virginia Cenzon - New Day-Demerol, alternata con interviste e contributi delle scuole; dalle 17.10 alle 17.30 saluto della presidente del Consiglio comunale Milvia Boselli e consegna degli attestati ai partecipanti al concorso "Diciamolo con arte"; dalle 17.30 alle 19.30 seconda parte del concerto "Accordi di pace": Sleazers-Rising Flame-Men in Route, alle 20 conclusione dell'intensa giornata. «Per giungere alla pace è necessario, recita la Carta di Ancona, educare alla pace. Se i giovani si impegnano a pensare la pace come promozione e rispetto dei diritti umani, della giustizia, della democrazia, della legalità, del dialogo, dell'intercultualità, della solidarietà, del bene comune - ha osservato Milvia Boselli - si può sperare di costruire insieme una comunità che vive le diversità come un valore». Maria Pia Codato

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Al via la XIX edizione dell'amicizia fra i popoli (sezione: Diritti umani)

( da "Quotidiano.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Al via la XIX edizione dell'amicizia fra i popoli San Benedetto del Tronto | Helios Festival per ricominciare grazie alla solidarietà e all’amicizia. Riconoscimento alla memoria a due autorevoli sostenitori del Festival: il Procuratore della Repubblica Mario Mandrelli ed il maresciallo Francesco Ceneri. Al via la XIX ‘Settimana dell'amicizia dei popoli - Helios Festival 2009' con il cuore pieno di angoscia per il disastro che ha colpito il vicino Abruzzo, ma ancora di più con la certezza che solo la solidarietà, la collaborazione e l'amicizia possono lenire la sofferenza e restituire la forza per ricominciare. é quanto afferma la sociologa Giuditta Castelli, promotrice dell'evento, il cui manifesto è la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo del 1948: "L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ad al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi", mentre la via è quella dell'arte, della poesia, della musica, dello sport e dell'informazione. Elementi che esaltano lo spirito dei popoli. Pertanto si terranno tre importanti appuntamenti in tre città picene, realizzati in collaborazione con le amministrazioni comunali ed associazioni locali. S'inizierà a Ripatransone, il 24 - 25 Aprile alle 17 presso l'Auditorium Sant'Agostino, con la XIX Rassegna Internazionale "Piccolo Poeta - Trofeo Helios 2009' nell'ambito della quale saranno premiati studenti ed istituti scolastici vincitori nelle sezioni Poesia, Narrativa - Saggistica, Giornalini Scolastici. Saranno consegnati, inoltre, la Borsa di Studio a Francesca Papitto studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Camerino per la tesi "Arte, Scienza e diritti umani, tra Universalismo e relativismo per un dialogo interculturale", il Premio Emidio Consorti al Maestro di Italia ed altri riconoscimenti. Fra gli ospiti anche il cantante ed attore Cristin Ruiz, seppure in piena attività con il musical Lady Oscar. L'evento, presieduto dal prof. Edmondo Coccia del CIAS di Roma, è presentato da Patrizio Viozzi e condotto dai giornalisti Cristina Mosca ed Emiliano Corradetti. Le mattinate di venerdì 24 (ore 9,30 presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo) e sabato 25 aprile (ore 11 presso l'Auditorium ) sono dedicate alla formazione dei docenti, che potranno usufruire dell'esonero dall'insegnamento in quanto il corso ‘Obiettivo scuola comunità educante' è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Gli incontri sono aperti ai genitori, studenti e operatori socio culturali. La direzione è affidata alla sociologa e giornalista Giuditta Castelli. Interverranno i dirigenti scolastici Laura D'Ignazi ed Elisa Vita; gli esperti in problematiche psicologiche e psicoanalitiche Stefania D'Angelo e Daniela D'Altorio; sociologiche Maurizia Corradetti; giuridiche e legali Giovanna Serra, Francesca Calvaresi, Mounira Abdlhamin. Il Festival proseguirà ad Acquaviva Picena, martedì 28 aprile alle ore 21 nella Chiesa di San Rocco, con il Meeting Nazionale ‘Giornalisti per i diritti umani - Incontro con gli autori', diretto dai giornalisti Rosita Spinozzi ed Albert Corradetti in collaborazione con l'associazione ‘Il Volo della Fenice'. Fra i partecipanti Vincenzo Varagona , giornalista Rai, con il libro ‘Pollicino nel bosco dei media' e la giornalista abruzzese Cristina Mosca con la pubblicazione ‘E' donne infreddolite negli scialli'. Subito dopo nella vicina Casa Celso Ulpiani, la sociologa Giuditta Castelli e il vicesindaco Teodorico Compagnoni presiederanno la cerimonia di inaugurazione della Mostra dei Periodici Storici (1914 - 1947) che resterà aperta per dieci giorni, fino alla domenica successiva. Nell'ambito della serata sarà consegnato il riconoscimento alla memoria ad un autorevole sostenitore del Festival: il Procuratore della Repubblica e giornalista Mario Mandrelli. L'Helios Festival si concluderà a San Benedetto del Tronto, sabato 2 maggio alle ore 21 al Teatro Concordia, con ‘Musicarte Helios Planet 2009 - Artisti in concerto per il dialogo interculturale e i diritti umani nel mondo' con la direzione artistica della giornalista Rosita Spinozzi e la conduzione dello showman Patrizio Viozzi. Tanti gli ospiti provenienti dalle diverse esperienze artistiche dove primeggia l'elemento della coralità e della coesione armonica del gruppo. Nel corso della serata, dedicata anche al tema dell'‘Acqua patrimonio dell'umanità', saranno consegnati importanti premi ad artisti, associazioni, e il riconoscimento alla memoria ad un indimenticato collaboratore come il maresciallo Francesco Ceneri. In tutti e tre gli eventi l'ingresso è gratuito. Info: 338/3769418 - heliosonline@libero.it. Fotografia: Umberto Candiani. 16/04/2009

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EUROPEE/ GRUPPO EVERYONE: NO A CANDIDATURE COFFERATI E DOMENICI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Europee/ Gruppo Everyone: No a candidature Cofferati e Domenici di Apcom "Sono fra i precursori di politiche razziste e xenofobe" -->Firenze, 16 apr. (Apcom) - No alla candidatura di Cofferati e Domenici alle Europee nelle liste del Pd: lo dichiarano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, i leader del Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani. "Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, e Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci - affermano - sono stati alcuni dei precursori delle politiche razziste e xenofobe per cui oggi l'Italia si trova al centro della riprovazione internazionale. Il Gruppo EveryOne, proprio sulla base delle politiche all'insegna dell'intolleranza durante i mandati dei due Sindaci, protesta vivamente, con il massimo sdegno, contro la loro candidatura alle elezioni europee, fra le file del Pd, che li ha scelti addirittura il primo come capolista nel nord ovest, il secondo come probabile capolista del centro Italia". Per gli attivisti di Everyone "vi sono alcuni uomini della destra, a partire dal presidente della Camera Gianfranco Fini, che stanno facendo ammenda per le politiche xenofobe e razziste condotte negli ultimi anni dalle istituzioni italiane. Come è possibile che la sinistra, che dovrebbe avere i diritti umani, l'accoglienza e l'antirazzismo fra le basi della propria politica, stia invece premiando i propri rappresentanti che si sono distinti per intolleranza a azioni persecutorie nei confronti di Rom, migranti e senzatetto? Ci auguriamo che la classe politica italiana - concludono - smetta di cercare consensi elettorali facendo leva sulla xenofobia e inizi a seguire realmente le linee guida, ispirate ai più alti valori civili, dell'Unione europea. E questo cominciando con il ripensare seriamente alla candidatura in Europarlamento dei due sindaci dell'intolleranza".

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Consiglio d'Europa e diritti umani, bocciata l'Italia (sezione: Diritti umani)

( da "CittadinoLex" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sei in: Prima Pagina | Immigrazione | Testo Secondo il commissario Hammerberg il nostro Paese ha adottato misure draconiane Consiglio d'Europa e diritti umani, bocciata l'Italia (Rapporto Consiglio d'Europa 16.4.2009) di Ludovico Fraia "Draconiano" in inglese è una parola rara, sconosciuta a molti, ma ha lo stesso significato che ha in italiano "duro, severo, inflessibile" come era l'arconte Dracone nell'antica Atene. Ma è proprio questo l'aggettivo che il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammerberg, ha usato per le leggi sull'immigrazione e l'accoglienza che sono state adottate o vengono studiate in Italia. Hammerberg si dice molto preoccupato per la criminalizzazione dell'immigrazione irregolare in Italia e punta il dito soprattutto su due norme: quella che prevede il ricorso da parte dell'Italia, in vista di ritorni forzati, ad accordi bilaterali e multilaterali con Paesi che "si è accertato ricorrono alla tortura", e quella sulla possibilità per i medici di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono al sistema sanitario. Niente di positivo, dunque? No, Il Commissario ha espresso soddisfazione per un certo numero di misure positive prese dalle autorità italiane, e in particolare per l'adozione di programmi di educazione interculturale, per la decisione di ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta degli esseri umani e per lo sviluppo di un programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il governo italiano, la cui risposta è pubblicata insieme con il rapporto di Hammerberg, non condivide affatto i punti di vista del commissario: sia per quanto concerne la criminalizzazione degli immigrati irregolari sia per quanto riguarda gli accordi con Paesi terzi: queste due misure, secondo le autorità italiane, sono le uniche che possano garantire una vera ed efficace gestione del fenomeno migratorio. Per quanto riguarda poi la possibilità di denuncia degli irregolari da parte dei medici, il governo ribadisce che non si tratta un obbligo: si è solo eliminata la proibizione a sporgere denuncia.(16 aprile 2009)

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Convegno "Corpo, psiche e anima: le vie della guarigione" (sezione: Diritti umani)

( da "SaluteEuropa.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

16/04/2009 Convegno "Corpo, psiche e anima: le vie della guarigione" European Consumers, la confederazione di associazioni a tutela dei diritti umani e civili, promuove per sabato 18 aprile il convegno "Corpo, Psiche e Anima. Le vie della guarigione". Un'iniziativa nata con l'intento di divulgare un nuovo approccio alla guarigione che integra mente, anima e corpo. I relatori del convegno, che si svolgerà nella residenza universitaria della Sapienza, in via Cesare De Lollis 20, presenteranno i loro lavori nel solco di una visione della medicina con metodi che si rifanno alla psicologia, alla filosofia e alla spiritualità. Tra le personalità invitate al convegno: Giorgio Furlan (direttore dell'accademia Yoga); Mario Arizzi (biologo dell'Università La Sapienza di Roma), Marco Lombardozzi (omeopata e psicoterapeuta); Vittorio Marchi, (fisico e ricercatore) e Michele Trimarchi (presidente Istituto Internazionale di Neuropsicofisiologia). Il convegno "Corpo, Psiche e Anima. Le vie della guarigione" è organizzato da Eugenio Martucci, Ilaria Pizzimenti e Raffaella Rosa, con il patrocinio di Wala Medicinali.

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Consiglio d'Europa: Italia sradichi xenofobia (sezione: Diritti umani)

( da "AprileOnline.info" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Consiglio d'Europa: Italia sradichi xenofobia Leonardo Carletti, 16 aprile 2009, 12:57 Immigrazione L'Italia deve fare ancora dei progressi per migliorare la situazione dei rom e le sue politiche sull'immigrazione. E' quanto ha messo in evidenza il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg nel suo rapporto sull'Italia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo" Per il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Hammarberg "le autorità italiane dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Il commissario per i Diritti umani chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'Ombudsman, per rafforzare la protezione dei diritti umani. Altro punto debole è quello dei rom. "C'è un persistente clima di intolleranza contro di loro e le loro condizioni di vista sono ancora inaccettabili in molti dei campi che ho visitato", ha osservato, aggiungendo: "Le buone pratiche a livello locale esistono e dovrebbero essere più diffuse". Hammarberg ha ribadito la sua profonda preoccupazione sull'appropriatezza de censimenti nei campi rom e sinti e rimane preoccupato della loro "compatibilità con gli standard europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Inoltre il commissario chiede alle autorità di creare dei meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, evitando di mandarli via senza offrire loro delle case alternative e dare loro soluzioni appropriate per l'istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che "il nuovo piano d'azione per il welfare e le misure d'integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d'Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto". Il commissario ha ribadito la sua critica al decreto legge sulla sicurezza per i suoi possibili effetti negativi sui diritti degli immigrati. "Criminalizzare gli immigrati è una misura sproporzionata che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese", ha dichiarato. "Inoltre, i recenti provvedimenti introdotti dal Senato che consentono al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari che accedono al servizio sanitario è profondamente ingiusto e potrebbe ulteriormente marginalizzare gli immigrati". Il Consiglio d'Europa è preoccupato da una serie di rimpatri forzati verso la Tunisia, per ragioni di sicurezza, di alcune persone che rischiano seriamente la tortura. "Nel loro dovere di proteggere le società dal terrorismo, gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L'Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l'efficacia del sistema europeo dei diritti umani". Infine Hammarberg dà il benvenuto ad alcuni passi positivi fatti dalle autorità italiane, in particolare per quanto riguarda l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. La base del rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa è un viaggio in Italia dello scorso gennaio e fa seguito alle raccomandazioni fatte nel luglio 2008.

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Migranti: per il Consiglio d'Europa l'Italia fomenta la xenofobia (sezione: Diritti umani)

( da "Panorama.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Migranti: per il Consiglio d'Europa l'Italia fomenta la xenofobia Posted By redazione On 16/4/2009 @ 16:51 In Headlines | No Comments La preoccupazione è fore; le accuse (nuove, ma già sentite) pesanti. L'Italia torna sotto i riflettori continetali per essersi dimostrata razzista e xenofoba. Avremmo cioè fatto - secondo il [1] Consiglio d'Europa (organismo impegnato nella difesa dei diritti umani e nella promozione della cultura europea, che non ha nulla a che vedere con il [2] Consiglio europeo, organo dell'Ue) in occasione della pubblicazione del [3] suo secondo rapporto sulla situazione dei migranti entro i nostri confini, in meno di 12 mesi - "passi insufficienti nella giusta direzione sul fronte della lotta al razzismo, per assicurare eguali diritti alle popolazioni Rom e Sinti, per chiarire la propria posizione in merito alla politica migratoria adottata". E anche sul fronte della "mancata osservanza delle richieste della Corte di Strasburgo di sospendere l'esecuzione delle espulsioni verso Paesi sospettati di praticare la tortura". Il pesante giudizio è stato espresso da [4] Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio. Rapporto che fa seguito alla missione compiuta dal commissario a metà dello scorso gennaio. Per Hammarberg "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Il commissario chiede inoltre che i vari gruppi etnici siano meglio rappresentati all'interno delle forze di polizia e che venga istituito un organismo nazionale indipendente, sul modello dell'[5] Ombudsman (sorta di [6] mediatore civico), per rafforzare la protezione dei diritti umani. Altro punto debole, secondo il commissario del Consiglio d'Europa, è quello dei rom. "C'è un persistente clima di intolleranza contro di loro e le loro condizioni di vista sono ancora inaccettabili in molti dei campi che ho visitato", ha osservato, aggiungendo: "Le buone pratiche a livello locale esistono e dovrebbero essere più diffuse". Hammarberg ha ribadito la sua profonda preoccupazione sull'appropriatezza de censimenti nei campi rom e sinti e rimane preoccupato della loro "compatibilità con gli standards europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Inoltre il commissario ha ribadito la sua critica al decreto legge sulla sicurezza per i suoi possibili effetti negativi sui diritti degli immigrati. "Criminalizzare gli immigrati è una misura sproporzionata che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese", ha dichiarato. "Inoltre, i recenti [7] provvedimenti introdotti dal Senato che consentono al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari che accedono al servizio sanitario è profondamente ingiusto e potrebbe ulteriormente marginalizzare gli immigrati". Il Consiglio d'Europa è inoltre preoccupato da una serie di rimpatri forzati verso la Tunisia, per ragioni di sicurezza, di alcune persone che rischiano seriamente la tortura. "Nel loro dovere di proteggere le società dal terrorismo, gli Stati non devono violare gli standard sui diritti umani come ad esempio il divieto assoluto di tortura o di trattamento inumano. L'Italia ha ignorato le misure vincolanti temporanee richieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per interrompere le deportazioni, mettendo così a serio rischio l'efficacia del sistema europeo dei diritti umani". Note positive? Qualcuna la si trova, alla fine del rapporto Hammarberg. Che dà il benvenuto ad alcuni passi positivi fatti dalle autorità italiane, in particolare per quanto riguarda l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. La base del rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa è un viaggio in Italia dello scorso gennaio e fa seguito alle raccomandazioni fatte nel luglio 2008. Nella sua risposta al Consiglio d'Europa, pubblicata insieme al rapporto, il governo italiano afferma di "non condividere i punti di vista del commissario", sia per quanto concerne la criminalizzazione degli immigrati irregolari sia per quanto riguarda gli accordi con Paesi terzi: queste due misure, secondo le autorità italiane, sono le uniche che possano garantire una vera ed efficace gestione del fenomeno migratorio. Per quanto riguarda poi la possibilità di denuncia degli irregolari da parte dei medici, il governo ribadisce che non si tratta un obbligo: si è solo eliminata la proibizione a sporgere denuncia.

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Immigrati, commissario Consiglio Europa critica Italia (sezione: Diritti umani)

( da "Reuters Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

BRUXELLES (Reuters) - Il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa ha detto oggi che l'Italia deve migliorare la sua politica verso l'immigrazione e "sradicare" discriminazione e xenofobia, e ha chiesto alle autorità italiane di condannare con più fermezza le manifestazioni razziste. Il commissario si è anche detto "preoccupato" dei rimpatri forzati di immigrati verso la Tunisia, per il rischio di tortura che corrono nel paese nordafricano. Lo dice un comunicato dell'ufficio del commissario Thomas Hammarberg diffuso oggi, in occasione della presentazione del rapporto sull'Italia, che fa seguito alla visita di alcuni giorni compiuta in gennaio scorso. "Sebbene siano stati intraprese iniziative, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulla politica e la pratica verso l'immigrazione e sul mancato rispetto delle misure transitorie impegnative richieste dalla Corte europea dei diritti umani", ha detto Hammarberg. "Le autorità devono condannare più fermamente tutte le manifestazioni di razzismo e intolleranza e garantire l'effettiva applicazione della legislazione anti-discriminazione". Il commissario si è soffermato in particolare sulla situazione di rom e sinti, vittime di "un persistente clima di intolleranza", e ha criticato in sostanza il censimento deciso dal governo, preoccupato della "sua compatibilità con gli standard europei che guidano la raccolta e il processamento di dati personali". Hammarberg ha citato esplicitamente il pacchetto sicurezza ancora in discussione al parlamento italiano, sottolineando i possibili effetti negativi sui diritti dei migranti. "Criminalizzare i migranti è una misura sproporzionata che rischia di provocare ulteriore discriminazione e le tendenze xenofobe nel paese", ha spiegato, definendo la misura che consente ai medici di denunciare gli immigrati irregolari "profondamente ingiusta". Il commissario ha contestato poi i rimpatri forzati di immigrati, in particolare verso la Tunisia, per motivi di sicurezza, affermando che i rimpatriati nel paese africano rischiano la tortura: "L'Italia ha ignorato le misure transitorie impegnative richieste dalla Corte europea dei diritti umani di fermare le deportazioni, mettendo seriamente in pericolo l'efficacia del sistema europeo di protezione dei diritti umani". Nei giorni scorsi, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha detto che nel Cie di Lampedusa sono trattenuti 710 immigrati, "quasi tutti tunisini" che, se il governo non predisporrà misure urgenti, potrebbero tornare in libertà, mentre il capo del Viminale vorrebbe che fossero rimpatriati. Continua...

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Immigrati/ Italia a Consiglio d'Europa: prese misure (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - L'Italia ha preso le misure necessarie per incrementare la propria politica antidiscriminatoria e antirazzista, creando addirittura un organismo apposito, l'Unar, per iniziativa del ministero delle Pari opportunità. E' questa la replica data al rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, che si è detto preoccupato per la situazione dei rom e degli immigrati in Italia. Sono stati stanziati - si legge in una nota - centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttato i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini. Per quanto riguarda la sanità, il governo precisa che i medici possono segnalare i pazienti che curano ma non ne hanno l'obbligo. Le espulsioni non avvengono a dispetto delle decisioni della Corte europea dei Diritti dell'Uomo ma sono provvedimenti che si rendono talvolta necessari per proteggere i cittadini italiani dal pericolo di terrorismo. In conclusione il governo respinge qualsiasi intento xenofobo nella propria politica di sicurezza e immigrazione. Anzi, combattendo l'immigrazione irregolare - si legge nella replica - l'Italia intende proteggere e valorizzare chi si è guadagnato il diritto di vivere e lavorare nel nostro paese.

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IMMIGRATI/ ITALIA A CONSIGLIO D'EUROPA: PRESE MISURE NECESSARIE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati/ Italia a Consiglio d'Europa: prese misure necessarie di Apcom Stanziati fondi per rom,creato organismo apposito contro razzismo -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - L'Italia ha preso le misure necessarie per incrementare la propria politica antidiscriminatoria e antirazzista, creando addirittura un organismo apposito, l'Unar, per iniziativa del ministero delle Pari opportunità. E' questa la replica data al rapporto del commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, che si è detto preoccupato per la situazione dei rom e degli immigrati in Italia. Sono stati stanziati - si legge in una nota - centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttato i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini. Per quanto riguarda la sanità, il governo precisa che i medici possono segnalare i pazienti che curano ma non ne hanno l'obbligo. Le espulsioni non avvengono a dispetto delle decisioni della Corte europea dei Diritti dell'Uomo ma sono provvedimenti che si rendono talvolta necessari per proteggere i cittadini italiani dal pericolo di terrorismo. In conclusione il governo respinge qualsiasi intento xenofobo nella propria politica di sicurezza e immigrazione. Anzi, combattendo l'immigrazione irregolare - si legge nella replica - l'Italia intende proteggere e valorizzare chi si è guadagnato il diritto di vivere e lavorare nel nostro paese.

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IMMIGRATI/ CATANIA (PRC): PER COE ITALIA NEMICA DEI DIRITTI UMANI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati/ Catania (Prc): Per Coe Italia nemica dei diritti umani di Apcom Leggi italiane caratterizzate da vocazione discriminatoria -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - Il rapporto del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, sancisce definitivamente che la legislazione italiana é ostile ai diritti umani. E' quanto afferma Giusto Catania, eurodeputato di Rifondazione Comunista e vicepresidente della commissione Giustizia e affari interni del Parlamento europeo, aggiungendo: "Immigrati, rom, richiedenti asilo, categorie vulnerabilil sono oggetto di una costante criminalizzazione e il rapporto del commissario Hammarberg dimostra che in Italia c'è un clima xenofobo e razzista". "Inoltre - continua Catania - si è costruita un'equazione fra immigrazione e criminalità e la responsabilità è da attribuire alle dichiarazioni distorte di numerosi esponenti politici della destra. Le leggi italiane spesso sono contrarie al diritto comunitario e sono caratterizzate da una vocazione discriminatoria. Il fatto che questo venga affermato da una prestigiosa istituzione come il Consiglio d'Europa, che ha nella difesa dei diritti umani la sua missione, è un elemento - conclude l'europarlamenteare Prc - di grave preoccupazione per il futuro del nostro paese".

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"Già partiti i piani di integrazione" (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 91 del 2009-04-16 pagina 0 Accuse di razzismo, replica del ministero: "Già partiti piani d'integrazione" di Giacomo Susca L'Unar, ufficio delle Pari opportunità, risponde al Consiglio d'Europa: molta disinformazione, attivati in Italia progetti con fondi dell'Unione contro le discriminazioni dei Rom e Sinti nella società Il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani, Thomas Hammarberg, ci riprova. E dopo le accuse dell'estate scorsa (contenute in documento peraltro ricco di inesattezze e di autentici strafalcioni) circa presunte «violenze» da parte delle istituzioni italiane ai danni della popolazione straniera, lancia nuove accuse all'Italia esprimendo in un rapporto ufficiale «serie preoccupazioni per la situazione dei rom, la politica e la pratica relativa alla migrazione e il mancato rispetto di misure interimali vincolanti richieste dalla Corte europea dei diritti umani». La replica dell'Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) - organismo del ministero per le Pari opportunità di Mara Carfagna - non s'è fatta attendere, facendo seguito alle rilevazioni di «progressi insufficienti». Ad ogni modo, l'Unar esprime «soddisfazione» per il riconoscimento del Consiglio d'Europa (che comunque è organismo diverso e indipendente dall'Unione europea) in cui ci si sofferma comunque sugli «gli sforzi intrapresi dalle autorità italiane per migliorare l'integrazione sociale delle popolazioni Rom e Sinti». Quasi a dire: gentile dottor Hammarberg, dovrà aggiornare i suoi studi. In particolare rispetto alla necessità, citata nel rapporto, di adottare una strategia nazionale per l'integrazione sociale delle due popolazioni, l'Unar fa sapere di avere già elaborato piani d'azione che prevedono interventi strutturali a favore delle comunità Rom e Sinti tramite i fondi europei, concentrati nelle Regioni dell'Italia meridionale come Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. L'obiettivo di questi interventi - sottolinea l'Unar - è quello «di rimuovere le discriminazioni negli ambiti socio-lavorativo, socio-sanitario, dell'istruzione della formazione». Inoltre, «sono già state finanziate analisi conoscitive sulle caratteristiche storico-sociali, socio-demografiche e socio-economiche delle popolazioni e sulla mappatura delle loro istituzioni presenti nel territorio italiano. Allo stesso tempo, sono state avviate campagne di sensibilizzazione contro il razzismo e le discriminazioni nelle scuole italiane». Il prossimo passo «sarà quello di far partire progetti d'integrazione allo scopo di favorire una maggiore partecipazione ai processi di sviluppo economico e sociale di queste comunità». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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L'orgoglio delle donne, la paura degli uomini (sezione: Diritti umani)

( da "AprileOnline.info" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

L'orgoglio delle donne, la paura degli uomini Randolph Ash, 16 aprile 2009, 17:45 Il punto Stupro. Violenza sulle donne. Le parole campeggiavano nei titoli dei giornali provenendo da due parti lontanissime del pianeta: l'Afghanistan e l'Italia. A Bologna una associazione che, con il patrocinio del Comune, sta organizzando un incontro sulla violenza contro le donne ha ritenuto bene di usare un manifesto in cui si vede di spalle un uomo di razza nera che si appresta a stuprare una giovane donna, bianca e bionda, che si dibatte inanamente. Un manifesto orribile. Razzista. E' difficile credere che organizzatori, e assessori comunali, non si siano resi conto che si trattava di un manifesto fascista, anzi nazi-fascista perché stampato nel 1944 dalla Repubblica di Salò; un manifesto di chiara (e volgare) propaganda bellica, che ha più a che fare con l'odio razziale e antisemita (l'uomo violentatore ha i tipici tratti che all'epoca venivano attribuiti agli ebrei, più una mano di marrone) che non con i diritti delle donne e la loro integrità violata. Gli organizzatori, e assessori comunali, avranno pensato, forse, che il manifesto poteva rappresentare la violenza tout-court contro le donne, la violenza decontestualizzata e assoluta: il male oscuro contro il bene chiaro e luminoso: un simbolo antico e onnipresente, ma comunque sempre uno stereotipo razzista profuso a piene mani dalla razza bianca - appunto, la razza dominante -- nei suoi miti religiosi e nelle favole. E qui potrebbe finire il discorso, ma c'è qualcosa di strano ancora da notare. Perché ci saranno pure stati in quei mesi e anni di occupazione militare alleata stupri da parte dei soldati, e tra questi ovviamente ci saranno stati dei neri, africani o americani (dopotutto la storia della "Ciociara" di Moravia è proprio questa). Ma a quel tempo la violenza sulle donne era ben altra e ben maggiore di quella rappresentata dagli stupri. Consisteva nel fatto che centinaia di migliaia, milioni, di donne nell'Europa devastata dalla guerra, prive di ogni forma di sostentamento con padri, mariti, figli lontani, furono costrette a prostituirsi o a ricercare la protezione di un soldato per essere protette da peggiori violenze e per avere un tozzo di pane con cui sfamarsi. Se poi si allarga lo sguardo alla realtà storica dei rapporti tra le razze, prima di allora e anche nei decenni successivi, il manifesto bolognese, oltre ad essere ingiurioso, è anche falso. Nella storia degli ultimi secoli sono stati i bianchi a stuprare le nere e non i neri le bianche. I bianchi colonizzatori, i bianchi commercianti di schiavi, appartenenti a tutte le nazioni europee (e, naturalmente, americane) contro tutte le donne: africane, amerindie, asiatiche -- violentate, stuprate, usate come concubine, come serve e poi gettate via. Il colonialismo e la schiavitù sono stati brutali nei confronti degli uomini, ma lo sono stati doppiamente nei confronti delle donne. Era vero allora, lo è ancora adesso nei confronti dei nuovi schiavi e delle nuove schiave del sesso che vengono importati dal Sud e dall'Est del mondo. Se proprio volevano dare una caratterizzazione razziale alla follia stupratrice del maschio, gli storditi organizzatori e assessori comunali di Bologna avrebbero fatto meglio a rappresentare un uomo bianco intento a violentare una donna nera. Sarebbe stato ugualmente stupido e razzista, ma storicamente più esatto. Dall'Afghanistan invece arrivano le immagini della manifestazione - coraggiosa e senza precedenti in quel paese - di qualche centinaio di ragazze e donne che protestavano contro l'approvazione di una nuova legge che di fatto autorizza i mariti a stuprare le mogli, "usandole" anche contro la loro volontà, e consente ai padri di costringere al matrimonio le proprie figlie bambine (anche di nove anni). Quando l'Afghanistan fu invaso, quasi otto anni fa, e liberato dal regime talebano la stampa occidentale annunciò l'inizio di una nuova era di libertà e di diritti per le donne afgane. Il governo italiano, che partecipò e partecipa all'operazione militare, fornì anche uno stuolo di illuminati giuristi per aiutare il paese a dotarsi di un sistema legale e processuale rispettoso dei diritti umani. Ma evidentemente le cose non stavano così allora e non stanno così oggi; erano parole al vento, semplice propaganda bellica, se ancora pochi giorni fa una ragazza è stata frustata a sangue su una piazza di Kabul per essere stata vista in pubblico in compagnia del proprio fidanzato; se periodicamente leggiamo di donne accusate di adulterio che vengono lapidate oppure bastonate per "offese" minori; se decine di ragazze vengono minacciate e anche uccise solo perché vogliono frequentare una scuola; evidentemente erano tutte chiacchiere se martedì scorso a Kandahar è stata abbattuta a colpi di pistola Sitara Achakzai, una coraggiosa attivista dei diritti delle donne che era tornata nel suo paese dopo la caduta del regime talebano sperando che potesse cambiare. Eppure, nonostante questo drammatico contesto di violenza, di intimidazione e di morte, le ragazze e le donne che protestavano ieri per le strade di Kabul avevano un'aria quasi allegra, determinata sì, ma gioiosa. La maggior parte portava il velo che lasciava libero soltanto il volto, alcune il burka, altre un velo integrale dal quale filtrava appena lo sguardo, ma in mezzo al mare di drappi neri si vedevano anche scialli colorati, e sorrisi di orgoglio. Le più giovani indossavano occhialetti moderni (all'occidentale?) e alcune sembravano avere un filo di rosso sulle labbra. La loro marcia di protesta non è durata a lungo. Presto sono state circondate da una folla minacciosa di maschi di tutte le età che le insultava e che le avrebbe picchiate a sangue se la polizia afgana non fosse intervenuta per proteggerle. Nelle foto diffuse dalle agenzie internazionali questi maschi hanno il viso contratto dall'odio, un'espressione rabbiosa e disperata. Con gli occhi semichiusi alzano le braccia al cielo e inveiscono, forse chiedono che il loro Dio padre e padrone, come loro maschio, intervenga per salvaguardare - se non basteranno le leggi del governo Karzai - il loro diritto di dominio assoluto sul corpo delle proprie mogli e figlie, un diritto che vedono ora minacciato da poche centinaia di ragazze giovani e irridenti. Ecco, agli organizzatori e agli assessori comunali di Bologna a corto di idee suggeriremmo di usare queste immagini che provengono dall'Afghanistan per illustrare il loro convegno: le ragazze che rivendicano con fierezza i propri diritti e i maschi impauriti all'idea di doverglieli un giorno concedere.

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Finito lo stato di allerta terrorismo in Cecenia. E' durato 10 anni (sezione: Diritti umani)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Finito lo stato di allerta terrorismo in Cecenia. E' durato 10 anni La notte scorsa Mosca ha messo fine al regime di massima sicurezza antiterrorismo che era in vigore da dieci anni in Cecenia. Una decisione che dovrebbe garantire la normalizzazione della situazione in linea con quanto aveva annunciato il 27 marzo scorso il presidente russo Medvedev. Mosca aveva lanciato la sua operazione antiterrorismo in Cecenia nel 1999 dando il via di fatto a una seconda guerra dopo quella del 94-96. A dare il via alle ostilità furono numerosi attentati terroristici in Russia e l'offensiva degli indipendentisti contro la vicina repubblica caucasica del Daghestan. Il conflitto è costato la vita a decine di migliaia di persone tra cui moltissimi civili. La capitale Grozny venne ridotta a un campo di macerie. Numerose Ong e voci isolate come quella della giornalista Ana Politovskaia poi assassinata si levarono per protestare contro le sistematiche violazioni dei diritti umani.

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IMMIGRATI: HAMMARBERG (UE), IN ITALIA APPROCCIO PUNITIVO SU... (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

(ASCA) - Roma, 16 apr - Thomas Hammarberg e' Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa. E' l'autore del rapporto con cui critica il Governo italiano per i provvedimenti sull'immigrazione. ''La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorita' ritengo violi gli standard raggiunti in Europa - spiega ai microfoni di Radio 24 - puo' avere conseguenze negative, anche perche' le persone che hanno malattie o problemi di salute possono non presentarsi alle strutture mediche, con effetti potenziali di contagio. Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non e' stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sottoforma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile''. ''Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee'', prosegue Hammarberg. ''Per esempio la norma che criminalizza coloro che affittano una stanza o un appartamento ad immigrati irregolari. E' qualcosa che non ho visto fare in altri Paesi europei. Penso che in Italia esista un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema. Al contrario, rischia di porre gli immigrati in una situazione molto difficile. E' un approccio infelice verso il problema dell'immigrazione. Un Paese ha il diritto di decidere se accettare o meno le richieste di immigrati che non hanno diritto all'asilo, ma la domanda e' come lo fa. Un approccio che li criminalizza e' infelice'', conclude il commissario Ue.

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##Immigrati/ Cons. Europa: Italia deve fare di più contro (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - A meno di un anno dalla pubblicazione del suo primo rapporto, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, torna all'attacco dell'Italia, chiedendo più sforzi per sradicare razzismo e xenofobia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo", scrive Hammarberg nel rapporto, redatto sulla base di una visita fatta a gennaio. Nel luglio scorso, Hammarberg si era espresso con durezza sulla politica italiana sull'immigrazione, giudicandola guidata solo dalle preoccupazioni legate alla sicurezza e definendo "largamente assente" la "valorizzazione dei diritti fondamentali e dei principi umanitari". Rispondendo al rapporto di oggi, il governo ha sottolineato di aver preso le misure necessarie per incrementare la propria politica antidiscriminatoria e antirazzista, attraverso la creazione di un organismo apposito, l'Unar, per iniziativa del ministero delle Pari opportunità, stanziando centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttando i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini. Progressi che Hammarberg ha riconosciuto, accogliendo con favore l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. Tuttavia l'elenco delle note dolenti, secondo il commissario svedese, è lungo. A partire dalla questione dei rom, contro cui c'è un "persistente clima di intolleranza", aggravato da "condizioni di vita ancora inaccettabili in molti dei campi visitati". Esempi più felici esistono a livello locale e, a detta del Consiglio d'Europa, dovrebbero essere più diffusi. Ferma restando la perplessità nei confronti dei censimenti nei campi rom e sinti e della loro "compatibilità con gli standards europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Per Hammarberg occorre che i vari gruppi etnici siano più rappresentati all'interno delle forze di polizia e che vengano creati meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, cercando di offrire alternative abitative e fornendo soluzioni appropriate per l'istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che "il nuovo piano d'azione per il welfare e le misure d'integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d'Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto". Per l'istituzione di Strasburgo è inoltre "profondamente ingiusto" consentire al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari, col rischio di "marginalizzare ulteriormente gli immigrati". Così come introdurre il reato di criminalità per l'immigrazione clandestina "è una misura sproporzionata, che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese". In sostanza, secondo il rapporto di Hammarberg, "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Un'accusa, questa, che il governo respinge, sostenendo che nel combattere l'immigrazione irregolare l'Italia intende proteggere e valorizzare chi si è guadagnato il diritto di vivere e lavorare nel nostro paese. Il Consiglio d'Europa non è un'istituzione dell'Unione europea e unisce 47 paesi con l'obiettivo di promuovere la difesa dei diritti dell'uomo.

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Guantanamo/ Spagna, procuratore generale contrario a (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Madrid, 16 apr. (Apcom) - Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Candido Conde-Pumpido, si è detto oggi contrario a un'indagine contro alcuni ex membri del governo e consiglieri dell'amministrazione di George W. Bush per aver contribuito a creare il campo di detenzione di Guantanamo, dove i prigionieri sono stati sottoposti a torture. Durante una conferenza stampa, Pumpido ha sostenuto che la procura "non può appoggiare quest'azione giudiziaria", riferendosi a una denuncia presentata al giudice istruttore dell'Audiencia Nacional Baltasar Garzon, che ha chiesto il parere della procura su come procedere. Secondo il procuratore, l'azione si basa su un "artificio" giuridico, perché "se si agisce per un delitto di maltrattamento dei prigionieri di guerra, l'azione dev'essere contro gli autori materiali di questi maltrattamenti". Secondo Pumpido, inoltre, "se c'è una ragione per agire contro queste persone, dovrebbe avvenire davanti a tribunali locali, in altre parole negli Stati Uniti". Il caso, presentato da un'associazione di avvocati per la difesa dei diritti umani, sembra così destinato a non avere seguito: fonti giudiziarie hanno anticipato una decisione formale in tal senso per domani. Oltre all'ex-ministro della Giustizia Alberto Gonzales, l'azione è rivolta contro l'ex sottosegretario alla Difesa Douglas Feith, il capo di gabinetto dell'ex vicepresidente Dick Cheney, David Addington, i funzionari del dipartimento alla Giustizia John Yoo e Jay S. Bybee e l'avvocato del Pentagono William Haynes. Dal 2005 in Spagna vige un principio di 'giurisdizione universale', secondo cui i crimini contro l'umanità, genocidio e crimini di guerra possono essere giudicati da tribunali iberici anche in assenza di autori o vittime spagnole. L'applicazione di questo principio ha già provocato in passato tensioni con altri paesi, fra cui Israele.

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IMMIGRATI/ HAMMARBERG: IN ITALIA APPROCCIO PUNITIVO A CLANDESTINI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati/ Hammarberg: In Italia approccio punitivo a clandestini di Apcom "Non rappresenta una buona soluzione al problema" -->Roma, 16 apr. (Apcom) - "In Italia c'è un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema". Lo ribadisce Thomas Hammarberg, Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, autore del rapporto con cui critica il Governo italiano per i provvedimenti sull'immigrazione. "La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorità ritengo violi gli standard raggiunti in Europa - spiega Hammarberg ai microfoni di Radio 24 -. Può avere conseguenze negative, anche perché le persone che hanno malattie o problemi di salute possono non presentarsi alle strutture mediche, con effetti potenziali di contagio. Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non è stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sotto forma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile". " "Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee - prosegue Hammarberg -. Per esempio, la norma che criminalizza coloro che affittano una stanza o un appartamento ad immigrati irregolari. E' qualcosa che non ho visto fare in altri Paesi europei. Penso che in Italia esista un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema. Al contrario, rischia di porre gli immigrati in una situazione molto difficile. E' un approccio infelice verso il problema dell'immigrazione. Un Paese ha il diritto di decidere se accettare o meno le richieste di immigrati che non hanno diritto all'asilo, ma la domanda è come lo fa. Un approccio che li criminalizza è infelice".

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##IMMIGRATI/ CONS. EUROPA:ITALIA DEVE FARE DI PIÙ CONTRO RAZZISMO (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

##Immigrati/ Cons. Europa:Italia deve fare di più contro razzismo di Apcom Per Hammarberg progressi insufficienti, soprattutto su rom -->Bruxelles, 16 apr. (Apcom) - A meno di un anno dalla pubblicazione del suo primo rapporto, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, torna all'attacco dell'Italia, chiedendo più sforzi per sradicare razzismo e xenofobia. "Anche se sono stati fatti degli sforzi, rimangono serie preoccupazioni sulla situazione dei rom, sulle misure e sulle pratiche riguardanti le migrazioni e sul non rispetto delle misure temporanee vincolanti chieste dalla Corte europea dei diritti dell'uomo", scrive Hammarberg nel rapporto, redatto sulla base di una visita fatta a gennaio. Nel luglio scorso, Hammarberg si era espresso con durezza sulla politica italiana sull'immigrazione, giudicandola guidata solo dalle preoccupazioni legate alla sicurezza e definendo "largamente assente" la "valorizzazione dei diritti fondamentali e dei principi umanitari". Rispondendo al rapporto di oggi, il governo ha sottolineato di aver preso le misure necessarie per incrementare la propria politica antidiscriminatoria e antirazzista, attraverso la creazione di un organismo apposito, l'Unar, per iniziativa del ministero delle Pari opportunità, stanziando centinaia di milioni di euro per migliorare lo stato dei campi Rom e sfruttando i fondi europei per avviare una politica di integrazione delle popolazioni nomadi e di educazione dei bambini. Progressi che Hammarberg ha riconosciuto, accogliendo con favore l'adozione dei programmi di educazione interculturale, la decisione dei ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sull'azione contro il traffico di esseri umani e lo sviluppo di un programma nazionale sui minori stranieri non accompagnati. Tuttavia l'elenco delle note dolenti, secondo il commissario svedese, è lungo. A partire dalla questione dei rom, contro cui c'è un "persistente clima di intolleranza", aggravato da "condizioni di vita ancora inaccettabili in molti dei campi visitati". Esempi più felici esistono a livello locale e, a detta del Consiglio d'Europa, dovrebbero essere più diffusi. Ferma restando la perplessità nei confronti dei censimenti nei campi rom e sinti e della loro "compatibilità con gli standards europei che regolano la raccolta e il trattamento dei dati personali". Per Hammarberg occorre che i vari gruppi etnici siano più rappresentati all'interno delle forze di polizia e che vengano creati meccanismi consultivi a tutti i livelli con i rom e i sinti, cercando di offrire alternative abitative e fornendo soluzioni appropriate per l'istruzione dei bambini. Hammarberg spera inoltre che "il nuovo piano d'azione per il welfare e le misure d'integrazione venga presto applicato e che le autorità realizzino prontamente il loro annuncio di ratificare senza riserve la Convenzione del consiglio d'Europa sulla nazionalità, che porterebbe soprattutto benefici ai bambini rom che di fatto non hanno alcuno statuto". Per l'istituzione di Strasburgo è inoltre "profondamente ingiusto" consentire al personale medico di denunciare alla polizia gli immigrati irregolari, col rischio di "marginalizzare ulteriormente gli immigrati". Così come introdurre il reato di criminalità per l'immigrazione clandestina "è una misura sproporzionata, che rischia di fomentare ulteriori tendenze discriminatorie e xenofobe nel paese". In sostanza, secondo il rapporto di Hammarberg, "le autorità dovrebbero condannare in modo più fermo tutte le manifestazioni di razzismo o di intolleranza e assicurare una applicazione efficace delle legislazioni contro le discriminazioni". Un'accusa, questa, che il governo respinge, sostenendo che nel combattere l'immigrazione irregolare l'Italia intende proteggere e valorizzare chi si è guadagnato il diritto di vivere e lavorare nel nostro paese. Il Consiglio d'Europa non è un'istituzione dell'Unione europea e unisce 47 paesi con l'obiettivo di promuovere la difesa dei diritti dell'uomo.

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IMMIGRATI CRIMINALIZZATI E OGGETTO DI RAZZISMO: IL CONSIGLIO D'EUROPA BACCHETTA L'ITALIA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Immigrati criminalizzati e oggetto di razzismo: il Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia -->Per il Commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg, il nostro Paese rimane ostile nei confronti degli immigrati, degli italiani di origine straniera, dei Rom e dei Sinti...

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GUANTANAMO/ SPAGNA, PROCURATORE GENERALE CONTRARIO A UN'INDAGINE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Guantanamo/ Spagna, procuratore generale contrario a un'indagine di Apcom Accuse in Spagna sei ex membri amministrazione Bush -->Madrid, 16 apr. (Apcom) - Il procuratore generale dello Stato spagnolo, Candido Conde-Pumpido, si è detto oggi contrario a un'indagine contro alcuni ex membri del governo e consiglieri dell'amministrazione di George W. Bush per aver contribuito a creare il campo di detenzione di Guantanamo, dove i prigionieri sono stati sottoposti a torture. Durante una conferenza stampa, Pumpido ha sostenuto che la procura "non può appoggiare quest'azione giudiziaria", riferendosi a una denuncia presentata al giudice istruttore dell'Audiencia Nacional Baltasar Garzon, che ha chiesto il parere della procura su come procedere. Secondo il procuratore, l'azione si basa su un "artificio" giuridico, perché "se si agisce per un delitto di maltrattamento dei prigionieri di guerra, l'azione dev'essere contro gli autori materiali di questi maltrattamenti". Secondo Pumpido, inoltre, "se c'è una ragione per agire contro queste persone, dovrebbe avvenire davanti a tribunali locali, in altre parole negli Stati Uniti". Il caso, presentato da un'associazione di avvocati per la difesa dei diritti umani, sembra così destinato a non avere seguito: fonti giudiziarie hanno anticipato una decisione formale in tal senso per domani. Oltre all'ex-ministro della Giustizia Alberto Gonzales, l'azione è rivolta contro l'ex sottosegretario alla Difesa Douglas Feith, il capo di gabinetto dell'ex vicepresidente Dick Cheney, David Addington, i funzionari del dipartimento alla Giustizia John Yoo e Jay S. Bybee e l'avvocato del Pentagono William Haynes. Dal 2005 in Spagna vige un principio di 'giurisdizione universale', secondo cui i crimini contro l'umanità, genocidio e crimini di guerra possono essere giudicati da tribunali iberici anche in assenza di autori o vittime spagnole. L'applicazione di questo principio ha già provocato in passato tensioni con altri paesi, fra cui Israele.

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IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI (sezione: Diritti umani)

( da "Adnkronos" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI commenta 0 vota 0 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 16 aprile, ore 19:58

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IMMIGRATI: HAMMARBERG (CONSIGLIO D'EUROPA), DENUNCIA DA PARTE MEDICI VIOLEREBBE DIRITTI UMANI (sezione: Diritti umani)

( da "ITnews.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - "La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorita' ritengo violi gli standard raggiunti in Europa". Lo ha affermato ai microfoni di Radio 24 Thomas Hammarberg, Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, autore di un rapporto con cui critica il Governo italiano per i provvedimenti sull'immigrazione.

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Immigrati, Consiglio d'Europa: preoccupazioni per situazione in Italia (sezione: Diritti umani)

( da "RomagnaOggi.it" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

16 aprile 2009 - 20.49 (Ultima Modifica: 16 aprile 2009) BRUXELLES - Il Consiglio d'Europa esprime "serie preoccupazioni per la situazione dei rom, la politica e la pratica relativa alla migrazione e il non rispetto di misure interimali vincolanti richieste dalla Corte europea dei diritti umani" in Italia. E' quanto scrive il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani Thomas Hammarberg in un rapporto dedicato al Belpaese, preparato dopo una visita dello scorso gennaio. Nel rapporto Hammarberg si è detto "particolarmente preoccupato dai resoconti che continuano a evidenziare una tendenza al razzismo e alla xenofobia, che occasionalmente sfocia in atti estremamente violenti, rivolti principalmente contro immigrati, Rom e Sinti o cittadini italiani con origini straniere, anche in ambito sportivo". Per Hammarberg, le autorità italiane dovrebbero "condannare queste espressioni con maggiore forza e reintrodurre pene più severe per questi reati". Il rapporto pero' elogia al tempo stesso "gli sforzi intrapresi" dalle autorita' italiane per migliorare la situazione. Da sottolineare che l'organismo non ha niente a che fare con l'Unione Europea.

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Immigrati/ Hammarberg: In Italia approccio punitivo a (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 16 apr. (Apcom) - "In Italia c'è un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema". Lo ribadisce Thomas Hammarberg, Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, autore del rapporto con cui critica il Governo italiano per i provvedimenti sull'immigrazione. "La proposta che i medici possano denunciare gli immigrati alle autorità ritengo violi gli standard raggiunti in Europa - spiega Hammarberg ai microfoni di Radio 24 -. Può avere conseguenze negative, anche perché le persone che hanno malattie o problemi di salute possono non presentarsi alle strutture mediche, con effetti potenziali di contagio. Rappresenta una violazione dei diritti umani degli individui. Questa disposizione non è stata ancora testata dalla Corte Europea dei Diritti Umani: ma se vi arrivasse sotto forma di caso giuridico, sono sicuro che il Tribunale la giudicherebbe inaccettabile". " "Ci sono aspetti del pacchetto sicurezza sul piano generale non in linea con le tendenze europee - prosegue Hammarberg -. Per esempio, la norma che criminalizza coloro che affittano una stanza o un appartamento ad immigrati irregolari. E' qualcosa che non ho visto fare in altri Paesi europei. Penso che in Italia esista un approccio punitivo verso i clandestini, che non rappresenta una buona soluzione al problema. Al contrario, rischia di porre gli immigrati in una situazione molto difficile. E' un approccio infelice verso il problema dell'immigrazione. Un Paese ha il diritto di decidere se accettare o meno le richieste di immigrati che non hanno diritto all'asilo, ma la domanda è come lo fa. Un approccio che li criminalizza è infelice".

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Usa/ Diffusi memo era Bush su tortura. No accuse a Cia - (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 16 apr. (Apcom) - Documenti scottanti, che risalgono al 2002, e che si confermano il rapporto più ampio mai diffuso finora e relativo agli interrogatori dei sospetti di terrorismo e presunti membri di al Qaida. Sono, stando a quanto conferma il Washington Post, i memo dicui la Casa Bianca ha annunciato la diffusione: di fatto, la base legale che l'amministrazione di Bush utilizzò per giustificare l'adozione di tecniche di interrogatorio che i critici in tutto il mondo hanno descritto spesso con il termine tortura. Il presidente americano Barack Obama ha motivato la diffusione dei documenti con l'esistenza di "circostanze eccezionali" (stando a quanto reso noto da un comunicato); tra queste, la necessità di confermare tattiche che per molto tempo sono state al centro di diversi sospetti e anche per prevenire "congetture errate e incendiarie". Contestualmente, il dipartimento di Giustizia Usa ha anche 'rassicurato' i funzionari della Cia: gli agenti di intelligence non saranno infatti accusati dal governo per le tecniche di interrogatorio utilizzate in passato, dunque anche per il waterboarding. "Sarebbe ingiusto accusare uomini e donne dediti a proteggere l'America per una condotta che è stata autorizzata dallo stesso dipartimento della Giustizia", ha detto il ministro della Giustizia Usa Eric H. Holder, stando a quanto risulta da un comunicato. Tornando ai memo, questi descrivono le tecniche di interrogatorio che sono state utilizzate su più di una dozzina di detenuti considerati fonti di intelligence particolarmente "elevate", a seguito degli attentati terroristici dell'11 settembre del 2001.

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Usa/ Governo diffonderà memo Bush che giustificarono (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 16-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Washington, 16 apr. (Ap) - Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca, ha reso noto che in giornata il governo americano diffonderà alcuni memo cui l'amministrazione Bush ricorse per giustificare l'adozione di dure tecniche di interrogatorio nei confronti dei sospetti di terrorismo, che i critici hanno definito più volte al limite della tortura. Gibbs, che ha accompagnato insieme ad altri membri della delegazione Usa il presidente americano Barack Obama, nel suo viaggio in Messico, ha parlato con i giornalisti nel volo dell'Air Force. Il portavoce del governo ha precisato che alcune sezioni dei documenti saranno oscurate per motivi di sicurezza, senza fornire alcun ulteriore dettaglio; la decisione di rendere pubblico il materiale, ha sottolineato comunque, è arrivata dopo l'avvio di una causa legale. Il presidente americano commenterà i memo dopo la loro diffusione, attesa per oggi.

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