CENACOLO DEI COGITANTI |
Arte e donne in San
Sebastiano ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: favore dei valori democratici e dei
diritti umani. Le opere illustreranno l'operato e la trasformazione in ambito
sociale delle donne negli ultimi cento anni con episodi importanti verso
l'uguaglianza di genere. La partecipazione è gratuita e tutte le opere dovranno
pervenire entro il 18 aprile alla Presidente del Club Unesco di Mantova Vanna
Adinolfi nella sede di Largo Petrarca 4,
Tibet/ Premi Nobel
aderiscono a lettera di Desmond Tutu
( da "Virgilio Notizie"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: da Desmond Tutu che denuncia il
deterioramento della situazione dei diritti umani in Tibet e invita la Cina a
smetterla di "nominare, accusare e abusare verbalmente" il Dalai
Lama. La lettera, che sarà fatta recapitare al presidente cinese Hu Jintao, si
può firmare sul sito TheCommunity.org. Tra i firmatari i Nobel per la pace:
Elie Wiesel, John Hume, David Trimble, Jody Williams,
Anche la gestione del
patrimonio idrico tema del campo missionario di Gurupa
( da "Cittadino, Il"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e lotta in prima fila per i diritti
delle minoranze indigene, per i diritti umani e per la conservazione
dell'habitat della foresta pluviale in Brasile e nell'intera regione
amazzonica. In particolare, ha aperto nella sua diocesi uno spazio di dibattito
sulla costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, che minaccia di
colpire le comunità indigene e contadine,
CUORE DI FERRO Alfredo
Colitto Si svolge nella Bologna del 1311 questo thriller che mescola co...
( da "Giornale di Brescia"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Il cuore del titolo è quello
trovato in un cadavere da un templare che cela la sua vera identità sotto
quella di uno studente di medicina e che si rivolge al suo maestro anatomista.
Con il quale dovrà svelare il mistero della trasformazione per scampare
all'inquisizione e alla tortura. Incalzante. Piemme- 413 pagine, 19 euro
certi diritti non si
toccano - andrea massidda ( da "Nuova
Sardegna, La" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Pagina 9 - Sardegna «Certi diritti
non si toccano» Cagliari, il padre di Eluana elogia la Costituzione ANDREA
MASSIDDA CAGLIARI. Un elogio alla Costituzione, «perché nella sua parte
fondamentale garantisce che certi diritti umani non possano essere messi
discussione da nessuno».
Genro offre asilo politico
a un ex militante dei Nar ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: presso le commissioni esteri e
diritti umani del Senato centrata sul caso Battisti. Le parole di Genro davanti
ai senatori hanno di fatto aperto la possibilità che un destino comune finisca
per unire i due ex terroristi di colore politico opposto. «Non è ancora
arrivata al mio ministero la richiesta di asilo per un ex fascista,
responsabile di crimini analoghi a quelli di Battisti.
così possiamo salvare la
terra ( da "Tirreno,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Gli argomenti trattati nel percorso
vogliono sensibilizzare i visitatori allo sviluppo sostenibile, in coerenza con
i diritti umani, valorizzando le azioni della gente comune. I pannelli
espositivi sono pensati per un'ampia fascia di età: si rivolgono infatti a
tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, ma anche agli alunni del
secondo ciclo della scuola primaria.
Bambini attorno all'Albero
della Pace ( da "Giorno,
Il (Bergamo - Brescia)" del
14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Si annuncerà anche la
partecipazione alla Marcia della pace che il 22 marzo partirà da Chiari per
arrivare a Rovato, con finale alle 16 sul Monte Orfano. L'occasione è il
60esimo anniversario della dichiarazione universale dei Diritti umani. I
ragazzi delle scuole sono chiamati a testimoniare questo messaggio di pace
prima dell'inizio della marcia. Image: 20090314/foto/83.jpg
<Grey Cat Winter> Al
Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny Barr...
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Diritti umani Si svolgerà oggi a
partire dalle 9 nella sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi l'ultima conferenza
del ciclo dedicato ai diritti umani. Dopo il saluto del presidente della
Provincia, Lio Scheggi, interverranno il Gip del tribunale di Grosseto Pietro
Molino, il tesoriere del consiglio dell'ordine degli avvocati,
La "Tutela europea
dei diritti umani", tra competenze, regimi penitenziari e libertà ...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi La
"Tutela europea dei diritti umani", tra competenze, regimi
penitenziari e libertà di comunicazione. Di questo si discuterà il 19 marzo,
nella Sala dei Notari, durante il convegno organizzato dalla sezione umbra
dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo.
USA/CINA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: CINA Asilo politico per i familiari
di Zhisheng La moglie e i due figli di Gao Zhisheng, l'avvocato cinese dei
diritti umani che l'anno scorso figurava tra i candidati al premio Nobel per la
Pace, hanno ottenuto asilo politico negli Stati Uniti. Geng He ha raccontato di
essere arrivata in Arizona dopo un lungoe pericoloso viaggio insieme alla
figlia 15enne e al figlio di 5 anni.
Tibet, dialogo se rinuncia
a indipendenza ( da "Sole
24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: pag: 9 autore: DIRITTI UMANI Tibet,
dialogo «se rinuncia a indipendenza» «La Cina è disposta a riprendere i
colloqui con gli inviati del Dalai Lama, a condizione che rinunci a perseguire
l'indipendenza del Tibet». Lo ha affermato ieri il primo ministro Wen Jiabao,
parlando dal Palazzo dell'Assemblea del popolo, a Pechino.
Lucrezio versus Maometto
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Islam venga frequentemente ed
erroneamente associato alle violazioni dei diritti umani e al terrorismo”, e
soprattutto il VI, in cui si “sottolinea con crescente sdegno l'intensificarsi
della campagna di diffamazione delle religioni e degli appartenenti alle
minoranze musulmane in seguito ai tragici eventi dell'11 settembre
Barrot a Lampedusa: sì al
centro, ma da 350 posti ( da "Corriere
della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: proprio sui diritti umani: «Si
faccia pure questo Centro se si deve fare, ma non si superi il limite dei 350
irregolari presenti perché diventerebbe ingestibile...». Un «limite» sul quale
annuiva il gran capo dell'immigrazione in Italia, il prefetto Mario Morcone,
pur sapendo che gli attuali 500 presenti potrebbero diventare molti di più con
i nuovi imminenti sbarchi da tutti temuti.
Costruttori di Pace tra XX
e XXI secolo una settimana di impegno a Tor Vergata
( da "Corriere della Sera"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: incontreranno grazie alle immagini
e alle storie che verranno esposte all'interno dell'Auditorium «Ennio
Morricone»: da Gandhi (foto) a Martin Luther King, da Daisaku Ikeda ai tanti
altri premi Nobel per la Pace, alle persone comuni che si sono impegnate nella
difesa dei diritti umani. E inoltre lunedì e venerdì, sempre alle 16, si
svolgeranno due tavole rotonde sul tema «Costruire la pace».
Ma selezionare esseri
umani fa paura ( da "Giornale.it,
Il" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: allorché cerca di rientrare dalla
finestra della bontà, delle buone opere e dei diritti umani. Poiché la prima
bontà, la prima buona opera, il primo diritto umano è dichiarare l'indisponibilità
della debole, senza parola e senza difese vita altrui. È dichiarare tabù
l'eugenetica (così come, già scrissi su queste pagine, l'eutanasia).
"A 50 anni dal
massacro cinese: forza Tibet"
( da "Campaniapress"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: una mozione bipartisan per il
rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet. L'Unione
Europea si appresta a farlo. Il Consiglio comunale di Benevento non è stato da
meno. Lo scorso anno approvò all'unanimità un ordine del giorno bipartisan, in
favore dei tibetani che però, per quanto mi risulta, non ha avuto alcun
seguito.
Chiara Lubich sarà
cittadina onoraria di Marene ( da "Targatocn.it"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Per i Diritti Umani' e anni fa,
l'Istituzione Gandhiana in India le ha conferito il premio 'Difensore della
Pace' e 14 lauree Honoris Causa. Il suo carisma, riconosciuto in tutto il mondo,
lei stessa lo ha portato in diversi campi: in quello ecumenico per il dialogo
con persone di altre Chiese, 350 finora, in quello religioso per il dialogo con
persone di altre religioni:
14/03/2009 09:24 ONU:
GOVERNO TEDESCO CRITICA BOZZA FINALE DOCUMENTO DURBAN 2
( da "ITnews.it" del
14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani, Guenter Nooke, a
proposito della conferenza di Ginevra sul razzismo nota come "Durban
2", in programma dal 20 al 24 aprile. Nell'edizione del fine settimana del
'Berliner Zeitung' che ipotizza una eventuale cancellazione della presenza
tedesca a Ginevra, Nooke sottolinea che "per prima cosa dobbiamo tentare
tutto il possibile per migliorare il testo del documento finale
IRAN
( da "Avvenire" del
14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: gennaio la segretaria di un centro
per i diritti umani è stata arrestata a Teheran «perché seguace della setta
Baha'i fuori legge in Iran», ha spiegato l'agenzia 'semi-ufficiale' Fars. Con
la donna sono stati imprigionati almeno altri sei adepti della religione
fondata nel 1863 nella Persia sciita e che con gli oltre 300mila seguaci è in
Iran la minoranza religiosa più cospicua.
<Oltre la teologia, una
questione di diritti umani> ( da "Avvenire"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Nazila Ghanea è docente di Diritti
umani all'università di Oxford, da dove coordina l'International journal of
human rights and religion (rivista internazionale dei diritti umani e delle
religioni). Da consulente delle Nazioni Unite si occupa da tempo delle
persecuzioni in Iran.
Bra: eutanasia, dibattito
con l'europarlamentare Casini ( da "Targatocn.it"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attualmente insegna diritto
internazionale, diritti umani e bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina
Apostolorum di Roma. E? autore di numerose pubblicazioni su argomenti giuridici
e bioetici. Parlamentare europeo, eletto nell?UDC, fa parte della Commissione
giuridica e della Commissione diritti umani.
Alessandro Gassman il
testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International
( da "Sestopotere.com"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: associazione per i diritti umani.
Ulteriori informazioni Amnesty International è un'organizzazione non
governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani,
fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna
per l'amnistia in favore dei prigionieri di coscienza di tutto il mondo.
Pakistan/ Esercito in
preallarme per manifestazioni di ( da "Virgilio
Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ha dichiarato a proposito del
presidente Asif Ali Zardari: "Non credo che sarà in grado di restare al
suo posto tanto da completare i cinque anni di mandato". Nei giorni scorsi
il governo ha proceduto all'arresto di centinaia di attivisti politici,
avvocati e difensori dei diritti umani in vista della manifestazione del 16
marzo a Islamabad.
COMMISSIONE DI VENEZIA
( da "Gazzettino, Il"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: che promuove la democrazia e i
diritti umani, in pole position c'è il belga fiammingo Luc Van den Brande.
Presiede il Comitato delle Regioni dell'Unione europea e il gruppo Ppe -
maggioritario - nel Consiglio d'Europa. Ex ministro del Lavoro belga ed ex
presidente delle Fiandre, 63 anni, Van den Brande è a Venezia per svolgere una
relazione,
Padova NOSTRO INVIATO
(a.f.) Fosse rimasto a Padova non avrebbe avuto tutti quei probl...
( da "Gazzettino, Il"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: dimensioni stravaganti e trasformò
i "diritti umani" in un preliminare politico. «Sta scomparendo
l'autonomia del fatto politico, adesso tutto è morale! Ma la morale
contemporanea non è permeata da eccessi di umanesimo e fiducia. Non si rassegna
a quel male radicale, irriducibile, che costringe a farsi carico di quanto vi è
di inumano in ciò che è umano.
Ambiente/ Rutelli al Forum
diritti umani a Ginevra ( da "Virgilio
Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ginevra ai lavori del Festival del
Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7° edizione,
l'appuntamento è concentrato quest'anno sulla lotta alla povertà e il tema del
cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e
documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico
animato da relatori internazionali.
AMBIENTE: RUTELLI AL FORUM
GINEVRA, TEMA STRATEGICO PER ( da "Virgilio
Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Ginevra ai lavori del Festival del
Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7* edizione,
l'appuntamento e' concentrato quest'anno sulla lotta alla poverta' e il tema
del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di
film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito
pubblico animato da relatori internazionali.
Kenya/ Minacce ad
attivisti dopo rapporto Onu su squadroni
( da "Virgilio Notizie"
del 14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: gruppi per i diritti umani in Kenya
sostengono di aver ricevuto numerose minacce dopo la pubblicazione del rapporto
Onu che accusa il governo di Nairobi di coordinare le azioni degli squadroni
della morte. Due attivisti che hanno fornito informazioni alla relazione delle
Nazioni Unite sono stati uccisi, anche se non è ancora stato dimostrato che la
loro morte è legata a questo lavoro.
I Giovani e i Valori,
convegno del Lions Club Arma e Taggia
( da "Sanremo news" del
14-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Sensibilizzare e far riflettere la
collettività, in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti
umani, intesi come elementi fondanti per l?educazione alla democrazia e alla
cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile.
Aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli
altri.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Arte e donne in San
Sebastiano Club Unesco: entro il 18 aprile la raccolta delle opere pittoriche
Il Club Unesco di Mantova promuove una raccolta di opere pittoriche dal mondo
femminile sul cammino delle donne. La scelta di questo tema, oltre a valorizzare
la creatività, vuole contribuire a mantenere vivo il ricordo dell'impegno e del
sacrificio delle donne per la pace e la giustizia sociale. L'iniziativa si
propone di valorizzare il ruolo attuale delle donne nella vita del nostro Paese
e l'impegno in favore dei valori democratici e dei diritti umani. Le opere illustreranno l'operato
e la trasformazione in ambito sociale delle donne negli ultimi cento anni con
episodi importanti verso l'uguaglianza di genere. La partecipazione è gratuita
e tutte le opere dovranno pervenire entro il 18 aprile alla Presidente del Club
Unesco di Mantova Vanna Adinolfi nella sede di Largo Petrarca
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 14 mar.
(Apcom) - Premi Nobel e diverse personalità del mondo della cultura e dello
spettacolo hanno firmato una lettera aperta scritta da
Desmond Tutu che denuncia il deterioramento della situazione dei diritti umani in Tibet e invita la Cina a
smetterla di "nominare, accusare e abusare verbalmente" il Dalai
Lama. La lettera, che sarà fatta recapitare al presidente cinese Hu Jintao, si
può firmare sul sito TheCommunity.org. Tra i firmatari i Nobel per la pace:
Elie Wiesel, John Hume, David Trimble, Jody Williams, F.W. de Klerk,
Mairead Maguire, Betty Williams e Adolfo Perez Esquivel. E inoltre: Harrison
Ford, Christy Turlington, Naomi Campbell, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd, Gillian
Anderson, Peter Gabriel, Richard Gere, Graham Nash, Maria Bell, Melissa
Mathieson e Mia Farrow.
( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Anche la gestione
del patrimonio idrico tema del campo missionario di Gurupa n Il Centro
missionario diocesano organizza, dal 16 al 29 agosto 2009, un Campo missionario
a Gurupa, stato del Para, Amazzonia, dove è missionario don Giulio Luppi.
Destinatari del Campo sono i giovani dai 20 ai 35 anni. La quota tutto compreso
è di 1600 euro. Le iscrizioni, già quasi ultimate, si chiudono alla fine di
marzo. Nei mesi prossimi i partenti saranno invitati a tre incontri per
definire i particolari del viaggio e per la preparazione immediata. Il Campo
missionario dedicherà molto spazio al tema dell'acqua, che è di fondamentale
importanza nel territorio - la foce del Rio delle Amazzoni - dove si svolgerà.
Tra l'altro, la parrocchia di padre Giulio, Gurupa, è nella diocesi di
Altamira, il cui vescovo, monsignor Erwin Krautler, é presidente del Cimi
(Consiglio indigeno missionario) e lotta in prima fila per
i diritti delle minoranze indigene, per i diritti umani e per la conservazione dell'habitat della foresta pluviale in
Brasile e nell'intera regione amazzonica. In particolare, ha aperto nella sua
diocesi uno spazio di dibattito sulla costruzione della centrale idroelettrica
di Belo Monte, che minaccia di colpire le comunità indigene e contadine,
ma interessa molto agli imprenditori del legno e industriali locali. Per l'impegno
a favore della protezione della vita e dell'ambiente ha ricevuto numerosi
riconoscimenti, fra cui il premio Konrad Lorenz nel 2002 e il Premio GlobeArt
nel 2004, per il contributo alla convivenza pacifica tra popoli e culture.
( da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Edizione: 14/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:libri SEGNALAZIONI CUORE DI FERRO Alfredo
Colitto Si svolge nella Bologna del 1311 questo thriller che mescola con
abilità mistero, fantastico e ricostruzioni d'epoca puntuali quanto legate alla
narrazione e mai pesantemente didascaliche. Il cuore del
titolo è quello trovato in un cadavere da un templare che cela la sua vera
identità sotto quella di uno studente di medicina e che si rivolge al suo
maestro anatomista. Con il quale dovrà svelare il mistero della trasformazione
per scampare all'inquisizione e alla tortura. Incalzante. Piemme- 413 pagine,
19 euro
( da "Nuova Sardegna, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina
9 - Sardegna «Certi diritti non si toccano» Cagliari, il padre di Eluana elogia
la Costituzione ANDREA MASSIDDA CAGLIARI. Un elogio alla Costituzione, «perché
nella sua parte fondamentale garantisce che certi diritti umani non possano
essere messi discussione da nessuno». Poi poche parole (positive) nei confronti dei magistrati
e nette critiche, seppure pacate, all'indirizzo del governo e del parlamento.
Ieri pomeriggio l'influenza ha impedito a Beppino Englaro di essere presente.
Non era presente al palazzo di giustizia di Cagliari, dove si discuteva di come
far conciliare l'indisponibilità della vita e con il principio di
autodeterminazione, ma il suo messaggio è arrivato lo stesso grazie a un
telefonino cellulare ben amplificato. Così al pubblico che ha riempito l'aula
magna per la conferenza organizzata dall'associazione "Articolo 2",
il papà di Eluana ha comunque potuto raccontare passioni e ragioni di un padre
che ha visto la figlia per diciassette anni in stato vegetativo. Sino alla
morte arrivata tra mille polemiche in una clinica di Udine, il 9 febbraio
scorso. Tuttavia ieri, insieme a tanti applausi di solidarietà, a Beppino
Englaro sono arrivate via cavo le scuse di don Ettore Cannavera, sacerdote,
psicologo e fondatore della comunità "La Collina": «Da cattolico - ha
detto - chiedo perdono per quelli che in nome del Cattolicesimo le hanno
gridato assassino». Risposta: «Potevano risparmiarsi di manifestare». Con la
consueta flemma, Beppino Englaro aveva però poco prima replicato alla domanda
di un avvocato presente in sala, curioso di sapere quale sensibilità della
magistratura avesse percepito durante il suo calvario giudiziario: «Ho dovuto
attendere 5560 giorni - è stata la risposta dell'uomo che assieme ad altre
tredici persone è indagato dalla procura di Udine per omicidio volontario della
figlia - ma alla fine i principi del diritto di uno Stato di diritto sono
emersi. Di più, francamente, non potevo attendermi». Il tempo di un lungo
applauso e poi un altro quesito: si è mai sentito strumentalizzato dalla
politica? «Io credo - ha ribattuto il padre di Eluana - che qualsiasi uomo di
buon senso non sia in grado di capire l'atteggiamento che hanno avuto sia il
governo sia il parlamento: sicuramente i nostri politici non hanno dato il
meglio di loro, spero che un giorno se ne rendano conto». Alla conferenza di
ieri c'era anche l'avvocato Franca Alessio, tecnicamente la "curatrice
speciale" di Eluana, ossia quel soggetto super partes (diverso del tutore)
che il tribunale nomina per interpretare la volontà di un individuo
inabilitato. Durissimo il suo commento al disegno di legge sul presentato dal
Pdl per regolare la complessa materia. La bozza della legge vieta la
sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata, che secondo il
centrodestra non rappresentano un trattamento sanitario ma un sostegno vitale e
in quanto tale irrinunciabile, anche nel testamento biologico (ovvero
l'istituzione di norme che consentano di determinare la volontà di un paziente
di ricevere oppure no tutte le cure possibili). «Si tratta di un disegno di
legge farraginoso - ha detto - credo che nel caso fosse approvato, verrebbe
sottoposto all'esame della Corte costituzionale». Tra gli altri interventi,
apprezzati quelli di Giangiacomo Pisotti, Renato Chiesa e Giacomo Doglio
presidente dell'associazione "Articolo 2".
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Esteri Pagina 112
Brasile Genro offre asilo politico a un ex militante dei Nar Brasile -->
BRASILIA Ha alle spalle 26 anni di latitanza e si porta dall'Italia una lunga
lista di capi d'accusa, dalla banda armata e associazione sovversiva al
sequestro di persona. È il profilo dell'ex terrorista nero Pierluigi Bragaglia,
al quale il Brasile non esclude di dare l'asilo politico: proprio come potrebbe
capitare a Cesare Battisti, ex terrorista anche lui, ma rosso. A riferire
sull'eventualità dell'asilo a un «ex fascista» è stato due giorni fa il
ministro della giustizia, Tarso Genro, durante un'udienza presso
le commissioni esteri e diritti umani del Senato centrata sul caso Battisti. Le parole di Genro
davanti ai senatori hanno di fatto aperto la possibilità che un destino comune
finisca per unire i due ex terroristi di colore politico opposto. «Non è ancora
arrivata al mio ministero la richiesta di asilo per un ex fascista,
responsabile di crimini analoghi a quelli di Battisti. Se arriverà e se
le condizioni saranno simili, concederò il rifugio», aveva detto Genro, senza
riferire il nome dell'ex fascista, che la stampa locale e fonti giuridiche
consultate hanno identificato in quello di Bragaglia, 50 anni ex dei Nar. La
dichiarazione di Genro era subito stata interpretata come un tentativo per
riequilibrare la situazione.
( da "Tirreno, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 13 - Livorno
«Così possiamo salvare la Terra» Ai Bottini dell'Olio esposizione dell'Istituto
Buddista Soka Gakkai LIVORNO. "I semi del cambiamento. La Carta della
Terra e il potenziale umano". è il titolo della mostra documentaria e
fotografica in programma ai Bottini dell'Olio dal 18 al 26 marzo e allestita
dall'Istituto buddista italiano Soka Gakkai. Saranno esposti 17 pannelli oltre
ad alcune immagini realizzate dal presidente della Soka Gakkai Internazionale,
Daisaku Ikeda. Gli argomenti trattati nel percorso vogliono
sensibilizzare i visitatori allo sviluppo sostenibile, in coerenza con i
diritti umani, valorizzando
le azioni della gente comune. I pannelli espositivi sono pensati per un'ampia
fascia di età: si rivolgono infatti a tutti gli studenti delle scuole medie e
superiori, ma anche agli alunni del secondo ciclo della scuola primaria.
Questo progetto vuole stimolare i giovani a diventare parte attiva, nella loro
quotidianità, nella costruzione di una società più giusta e pacifica, nonché a
sviluppare una capacità critica per formulare proprie opinioni e possibili
soluzioni circa le grandi sfide globali che riguardano lo sviluppo sostenibile.
«Questa mostra - dice Bartolo (Lino) Riccobono, responsabile
dell'organizzazione - coinvolge un grande numero di persone, circa duecento,
felicissime di impegnarsi per un obiettivo così importante per il futuro dell'umanità. Si tratta di una mostra laica, di amicizia, aperta
a tutti perché il buddismo è soprattutto vita quotidiana, noi il principio
"tu puoi" vogliamo metterlo in pratica». L'evento ai Bottini
dell'Olio sarà seguito da cicli di conferenze per approfondire queste tematiche
con docenti dell'Università di Pisa. Tre di questi incontri (23, 24 e 25 marzo)
saranno già inseriti all'interno della mostra stessa, ma altri nei prossimi
mesi si svolgeranno presso la sede livornese della Soka Gakkai, in via
dell'Artigianato. «Perché noi come movimento ci siamo sempre stati, continuiamo
a esserci e vorremmo da ora in poi impegnarci di più per il sociale e per la
comunità. Visto che ci sono le forze, l'energia e l'entusiasmo per farlo».
Info. L'inaugurazione ufficiale della mostra "I semi del cambiamento"
sarà inaugurata martedì alle 17,30. I Bottini dell'Olio dal 18 al 26 marzo
saranno aperti nell'orario 9-13 e 15-19, 30 (sabato e domenica ore 9-19,30).
Per ulteriori informazioni telefonare al mattino ai numeri 0586/251935 e
0586/251939.
( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del
14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
BRESCIA pag. 8
Bambini attorno all'Albero della Pace OGGI ALLE 10 I BAMBINI delle scuole
primarie si troveranno attorno all'Albero della pace nel Parco del Brolo, la
nuova area verde nel centro del paese, presenti il sindaco Giuseppe Orizio
(nella foto tra Beccalossi e Gelmini) e l'assessore Adriano Orizio ma
soprattutto Tanka Shozo, un sopravvissuto alla bomba di Hiroshima. Si annuncerà anche la partecipazione alla Marcia della pace che
il 22 marzo partirà da Chiari per arrivare a Rovato, con finale alle 16 sul
Monte Orfano. L'occasione è il 60esimo anniversario della dichiarazione
universale dei Diritti umani. I ragazzi delle scuole sono chiamati a testimoniare questo
messaggio di pace prima dell'inizio della marcia. Image: 20090314/foto/83.jpg
( da "Nazione, La (Grosseto)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
AGENDA GROSSETO pag.
11 «Grey Cat Winter» Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny
Barr... «Grey Cat Winter» Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà
Kenny Barron, uno dei più celebri pianisti jazz che vanta una carriera al
fianco di grandi musicisti come Dizzy Gillespie e Stan Getz. Con lui il
contrabbassista Kiyoschi Kitagawa e il batterista cubano Francisco Mela. Il
concerto, inserito nel Grey Cat Winter, sarà preceduto da lezioni concerto a
cui prenderanno parte gli studenti delle medie e delle superiori della nostra
provincia. Diritti umani Si
svolgerà oggi a partire dalle 9 nella sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi
l'ultima conferenza del ciclo dedicato ai diritti umani. Dopo il saluto del presidente della Provincia, Lio Scheggi,
interverranno il Gip del tribunale di Grosseto Pietro Molino, il tesoriere del
consiglio dell'ordine degli avvocati, Lucia Pinto, e Giovanni Romano.
Seguirà un dibattito coordinato da Giovanna Tuoni e a cui interverrà anche
Alberto Zaccherotti, segretario della Camera arbitrale e di conciliazione. «Le
parole non dette» All'auditorium della parrocchia dell'Addolorata, oggi alle 17
andrà in scena lo spettacolo «Le parole non dette». Testimonianze dirette su
alcuni spaccati di vita delle donne e sul fenomeno della violenza nei loro
confronti. Le liriche e i racconti saranno letti da Maria Letizia Massetti e da
Gioia Bardella. «E' solo magia!» Sarà presentato oggi alle
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato
14 Marzo 2009 Chiudi La "Tutela europea dei diritti umani", tra
competenze, regimi penitenziari e libertà di comunicazione. Di questo si
discuterà il 19 marzo, nella Sala dei Notari, durante il convegno organizzato
dalla sezione umbra dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo. Ingresso libero e appuntamento a
partire dalle 15,30, per chi volesse approfondire «la conoscenza delle norme interne
e di carattere internazionale - anticipa il coordinatore regionale dell'Uftdu,
Antonietta Confalonieri - riguardanti la tutela dei diritti dell'uomo e
promuoverne l'osservanza concreta ed effettiva in ogni sede, giurisdizionale,
legislativa e amministrativa». Sezione nuova, quella umbra, che proprio con
questo convegno celebra la sua nascita, dedicando l'incontro ad un
«approfondimento di aspetti - prosegue Confalonieri - che vanno dal raccordo
tra le due Corti in Europa a quelli "caldi" come la libertà di
comunicazione, o divieto di intercettazione, e il regime penitenziario, in
particolare quello noto come "carcere duro", alla luce dei principi
ribaditi in sede europea». Tra gli interventi, dopo il presidente onorario
dell'Uftdu, Giovanni Conso, e il presidente Mario Lana, quelli dei professori
dell'Università di Perugia Giorgio Badiali, Fabio Raspadori e Carlo Fiori e il
giudice Paolo Micheli.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-03-14 - pag: 9 autore: USA/CINA
Asilo politico per i familiari di Zhisheng La moglie e i due figli di Gao
Zhisheng, l'avvocato cinese dei diritti umani che l'anno scorso figurava tra i candidati al premio Nobel per
la Pace, hanno ottenuto asilo politico negli Stati Uniti. Geng He ha raccontato
di essere arrivata in Arizona dopo un lungoe pericoloso viaggio insieme alla
figlia 15enne e al figlio di 5 anni. Gao Zhisheng, più volte arrestato e
torturato dalle autorità di Pechino, è scomparso lo scorso mese e sia la
famiglia che gruppi per la difesa dei diritti umani
temono che si trovi ancora una volta nelle mani della polizia. «Ho lasciato la
Cina perché la mia famiglia è da troppo tempo sotto sorveglianza. Abbiamo avuto
grandi difficoltà nella nostra vita quotidiana», ha detto la moglie di Gao,
Geng He. GUANTANAMO Scompare lo status di nemici combattenti Il ministero della
Giustizia americano ha deciso di cancellare la definizione di "combattenti
nemici" per i detenuti di Guantanamo, che saranno d'ora in poi custoditi
solo sulla base delle «leggi di guerra internazionali» e degli atti del
Congresso. Lo ha reso noto, in un comunicato, il ministro della Giustizia Eric
Holder. L'iniziativa rappresenta un altro passo dell'Amministrazione verso la
chiusura della prigione, come il presidente Barack Obama ha ordinato di fare
entro il gennaio 2010. Lo status di combattenti nemici privava i prigionieri
dei diritti previsti dalla legge per qualsiasi altro detenuto, compresi quelli
a difendersi in un'aula di giustizia ordinaria e a essere assistiti da
avvocati.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO data: 2009-03-14 - pag: 9 autore: DIRITTI
UMANI Tibet, dialogo «se rinuncia a indipendenza» «La Cina è disposta a
riprendere i colloqui con gli inviati del Dalai Lama, a condizione che rinunci
a perseguire l'indipendenza del Tibet». Lo ha affermato ieri il primo ministro
Wen Jiabao, parlando dal Palazzo dell'Assemblea del popolo, a Pechino. A
cinquant'anni dalla rivolta del Tibet contro la Cina del 10 marzo 1959, Wen ha
rinnovato le accuse contro la guida religiosa, che vive in esilio in India,
rispondendo anche alle accuse mosse da Barack Obama giovedì, in un incontro a
Washington con il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi: «Il Dalai Lama è un
personaggio ambiguo. Bisogna stare attenti a quello che dice, ma anche a quello
che fa». Secondo Wen il Dalai Lama chiede per il Tibet quella che definisce una
«genuina autonomia», ma progetta di staccarlo dalla Cina. Il Dalai Lama ha di recente
accusato Pechino di aver creato nel Tibet un «inferno in terra» nel quale hanno
perso la vita in «centinaia di migliaia». Wen al contrario ha sostenuto che la
situazione nel territorio è «pacifica e stabile». La situazione rimane comunque
tesa, in vista dell'anniversario della ribellione dell'anno scorso (20 morti
secondo Pechino, più di 200 per gli esuli tibetani) e della celebrazione
dell'annessione del Tibet alla Cina, per il 28 marzo. Wen ha poi usato toni
concilianti parlando dei rapporti con Taiwan e Corea del Nord.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: OPINIONI - data: 2009-03-14 num: - pag: 12
categoria: REDAZIONALE Fisimario Lucrezio versus Maometto di RUGGERO GUARINI
SEGUE DALLA PRIMA «Cari, carissimi partenopei, – temo che molto presto dovrete
procedere alla condanna, al sequestro e alla distruzione, magari mediante una
serie di pubblici falò, di tutti gli scritti antichi e moderni che offendono e
attaccano la religione. Che offesi e attaccai purtroppo anch'io, suppergiù
venti secoli fa, in un poema stupidamente blasfemo, e che perciò vi consiglio
di mettere in cima alla lista delle opere che dovrete mandare al rogo. Suppongo
che voi abbiate letto il nobile testo che vi impone di ordinare questo
incendio. Si tratta – lo avrete capito – della risoluzione delle Nazioni Unite
intitolata “Lotta alla diffamazione delle religioni“. Né vi sarà sfuggito che
questo illuminatissimo scritto è stato ispirato ai suoi estensori materiali dal
grande Maometto in persona. A questo documento è stato fra l'altro attribuito il
semplice intento di scoraggiare le maldicenze sull'Islam. Questa tesi sembra
inoltre confermata da molti articoli del documento, come per esempio il V, in
cui si “esprime la profonda preoccupazione che l'Islam venga frequentemente ed
erroneamente associato alle violazioni dei diritti umani
e al terrorismo”, e soprattutto il VI, in cui si “sottolinea con crescente
sdegno l'intensificarsi della campagna di diffamazione delle religioni e degli
appartenenti alle minoranze musulmane in seguito ai tragici eventi dell'11
settembre
( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-14 num: - pag: 21 categoria:
REDAZIONALE Sbarchi Il commissario europeo parla del progetto del governo: se
supera quel limite è ingestibile Barrot a Lampedusa: sì al centro, ma da 350 posti
DAL NOSTRO INVIATO LAMPEDUSA — Sindaco ed esponenti politici d'ogni fronte
erano andati a Bruxelles invocando una sua visita per constatare se a Lampedusa
i diritti dell'uomo vengono garantiti. E speravano in un monito antigovernativo
per imprimere una sterzata alla politica dei ministri di Berlusconi sul fronte
dei clandestini. Ma il commissario europeo alla giustizia e alle libertà civili
Jacques Barrot, atterrato qui ieri mattina e ripartito nel pomeriggio per
Malta, ha deluso chi tuona contro la «nuova Guantanamo» del ministro Maroni e
contro la stessa idea che si possa installare nell'isola un Centro espulsioni
dove lasciare migliaia di clandestini per quattro, sei mesi. Ha preferito
rivendicare una linea di equilibrio, frastornato da strali e veleni che
attraversano Lampedusa: «Non sono qui per arbitrare i conflitti politici
dell'isola». Ma allo stesso tempo senza nulla cedere proprio
sui diritti umani: «Si
faccia pure questo Centro se si deve fare, ma non si superi il limite dei 350
irregolari presenti perché diventerebbe ingestibile...». Un «limite» sul quale
annuiva il gran capo dell'immigrazione in Italia, il prefetto Mario Morcone,
pur sapendo che gli attuali 500 presenti potrebbero diventare molti di più con
i nuovi imminenti sbarchi da tutti temuti. Colpito dal dramma
esistenziale di un popolo che chiede la libertà di vivere e lavorare, Barrot ha
voluto vedere con i propri occhi il Centro di contrada Imbriacola, vicino alle
stradine un tempo affollate di turisti, quella ex caserma teatro della rivolta
di febbraio con un incendio che ha devastato un intero padiglione. Eccolo il
cuore malato di una realtà off limits, con posti di blocco dappertutto, ieri
superati anche dai cronisti al seguito di Barrot. E per la prima volta, oltre
le cancellate, è scattata una sorta di operazione glasnost col prefetto Morcone
pronto a mostrare infermeria, cucine, camerate, senza celare le condizioni
precarie, ma senza suscitare quel moto di indignazione che tanti attendevano.
Perché Barrot ha trovato centinaia di immigrati a grappoli insaccati in linde
camice di flanella, scarpette da ginnastica nuovissime, non una cartaccia per
terra, i segni dell'incendio cancellati. E il commissario si è confuso fra loro
per ascoltarne i racconti. «Capo, ci fai uscire?», «Fuggiamo dalla miseria»,
«Ho la mia famiglia in Belgio», «Mio fratello a Montpellier, artigiano, posso
lavorare con lui», «Perché volete rimpatriarci?». E lui a replicare che «in
Europa bisogna arrivare col visto». Il visto? Il coro diventa un'onda: «Ma in
Tunisia lo danno solo ai ricchi». «Ci vogliono 10 mila euro sotto banco». «Per
avere un contratto di lavoro in Italia, prima della partenza, chiedono 7 mila
euro». «Per questo rischiamo di morire in mare, pagando 2 mila euro agli
scafisti». E il più giovane approdato da Monastir via Libia, educato:
«Ringraziamo tutti perché qui ci fanno mangiare ogni giorno, ma noi vogliamo
lavorare, guadagnare per sfamarci e costruire qualcosa». «Coraggio amici miei»,
prova a replicare Barrot. «Quale coraggio? Decisioni rapide ci vogliono.
Vogliamo rimanere in Europa». E l'eco lo insegue nel giro fra l'infermeria
dignitosa, la mensa accettabile e le camerate soffocanti, ridotte ad un ammasso
di brande e corpi, incollati l'uno all'altro. Un'immagine che lo inquieta
ripartendo per Malta dove c'è di peggio e rimbalza la protesta dei Medici senza
frontiere, decisi a mollare, a denunciare «Condizioni inaccettabili e disumane
nei centri di detenzione». Felice Cavallaro In visita Il commissario europeo
alla Giustizia e alle Libertà civili Jacques Barrot: ieri ha visitato il centro
immigrati di Lampedusa (Afp)
( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- ROMA - sezione: Tempo Libero - data: 2009-03-14 num: - pag: 17 categoria:
REDAZIONALE UNIVERSITà Costruttori di Pace tra XX e XXI secolo una settimana di
impegno a Tor Vergata L'Università di «Tor Vergata» si trasforma per alcuni
giorni in un'arena di Pace. Da lunedì
( da "Giornale.it, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 63 del 2009-03-14
pagina 19 Ma selezionare esseri umani fa paura di
Redazione Einstein diceva che la ragione è come un paracadute. Bisogna che si
apra, altrimenti sei morto. Non sono un moralista cattolico. Sono una persona
che cerca di ragionare. Dunque, cosa dire davanti alla vicenda dei due
gemellini spagnoli, l'uno appositamente selezionato per salvare la vita dell'altro?
Dico che cosa fatta capo ha. Siamo felici che stiano bene. A paracadute aperto,
però, bisogna anche essere disposti a discutere con lealtà e sincerità se sia
ragionevole e umanamente conveniente - dunque se le leggi civili debbano
approvarla o no - questo modo di fare che comporta la selezione eugenetica
degli esseri umani. C'è chi sostiene, come nel caso
spagnolo, che qualunque sia la strada intrapresa per curare e salvare una vita
umana, quella è una strada giusta. Di qui deriva una constatazione, che non è
di principio astratto, ma di realtà effettuale, cogente, verificabile
immediatamente: qual è la giustizia, il diritto, il bene che viene conclamato
in questa posizione? In tutta evidenza è la giustizia, il diritto, il bene
dell'essere umano più forte. Cioè del vivente - mettiamo che quel vivente sia
il sottoscritto - che letteralmente «mette le mani addosso», manipola e, al
limite, dato che ho la potenza tecnica per farlo, produco un altro essere umano
secondo le caratteristiche, le aspettative e i bisogni miei. Non c'è bisogno di
essere Agostino da Ippona o Immanuel Kant per dubitare con la propria testa che
questo modo di fare sia giusto e rispettoso dell'elementare diritto umano
altrui. Vi sembra giustizia modificare o selezionare geneticamente un embrione
umano perché faccia da cavia o da medicina alle cure e alle ricerche altrui? O
non vi sembra piuttosto la posizione comoda (e incontestabile da chi parola e
potere non ha) di uno che comanda e decide per il proprio bene, e un altro che
può soltanto subire? Ecco perché l'eugenetica che fu cacciata dalla porta, sia
dei programmi di pace (Svezia) sia di quelli di guerra (Terzo Reich), va
combattuta anche oggi, allorché cerca di rientrare dalla
finestra della bontà, delle buone opere e dei diritti umani. Poiché la prima bontà, la prima buona opera, il primo diritto
umano è dichiarare l'indisponibilità della debole, senza parola e senza difese
vita altrui. È dichiarare tabù l'eugenetica (così come, già scrissi su queste
pagine, l'eutanasia). E tabù anche l'eugenetica che si farebbe per il
miglior ideale del mondo. Dichiararla fuori legge perché non ci siano esseri umani che un giorno alzino il pugno (o i mitragliatori) in
faccia a noi e ce ne chiedano conto (speriamo non prima di spararci) con domande
tipo: «Scusa, ma chi ti ha autorizzato a farmi a misura dei tuoi desideri?»
«Come ti sei permesso di usarmi come un tuo pezzo di ricambio?» «Perché non ti
sei informato o hai finto di non sapere che ai tempi di Zapatero, di Gordon
Brown e di Obama hanno voluto mettere le mani sugli embrioni umani
non perché i viventi allora erano pii, buoni, umanitariani,
ma perché una filiera veramente impressionante di brevetti sugli embrioni umani stava per essere immessa nel circuito dei commerci
sanitari e utilizzata per produrre pezzi di ricambio per i malati o come cavie
per la ricerca di laboratorio, e tutto ciò avveniva all'insegna non del bene
dell'umanità, ma del potere e dei denari, del dominio
e dei profitti?». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Campaniapress" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Marzo 14th, 2009
"A 50 anni dal massacro cinese: forza Tibet" Cinquant'anni fa il
popolo Tibetano veniva massacrato dai cinesi. Almeno 86 mila morti, migliaia di
arresti, templi e monasteri distrutti e incendiati. Sempre cinquant'anni fa in
un'altra parte del mondo, ma non c'entra niente con il Tibet, un famoso
rivoluzionario sudamericano affermava: "Ogni vero uomo deve sentire sulla
propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo". Lo schiaffo
ricevuto dal popolo tibetano è stato avvertito da numerosi consessi civici nel
corso dell'ultimo anno. Ieri l'altro anche la Camera dei Deputati ha votato,
con un sì unanime, una mozione bipartisan per il rispetto
dei diritti umani e delle libertà democratiche in
Tibet. L'Unione Europea si appresta a farlo. Il Consiglio comunale di Benevento
non è stato da meno. Lo scorso anno approvò all'unanimità un ordine del giorno
bipartisan, in favore dei tibetani che però, per quanto mi risulta, non ha
avuto alcun seguito. Non solo ! Oggi pensiamo addirittura di gemellarci
con una città cinese. Decisione suggestiva ed apprezzabile ma che contrasta con
il provvedimento consiliare. Auspico quindi, per non autosmentirmi, di
percorrere la strada del gemellaggio con una città cinese e con Lhasa, la
capitale del Tibet. In alternativa, con Dharamsala, la città indiana che ospita
il Dalai Lama dal 1959.. La violazione dei diritti umani non può essere sacrificata sull'altare della
realpolitik, del business, degli affari e degli scambi commerciali che se ne
fregano della sofferenza di quel popolo con il quale abbiamo solidarizzato. La
solidarietà ha più valore quando non è solo un intento manifestato con un pezzo
di carta e basta.. Solidarietà significa anche avere il coraggio di schierarsi.
A prescindere dalla forza economica e politica che può esercitare il
prepotente. Per questo apprezzo le città che hanno conferito la cittadinanza
onoraria al Dalai Lama ed il gesto dell'attuale Sindaco di Roma che ha ricevuto
il Dalai Lama in Campidoglio, con tutti gli onori l'ha proclamato cittadino
romano e gli ha consegnato le chiavi della città. Non posso dire altrettanto
del Premier che non ha aperto le porte di Palazzo Chigi al Premio Nobel per la
Pace, al simbolo vivente di una battaglia condotta con la non violenza ed a
cui, per questo, va il mio personale incoraggiamento: Forza Tibet Luigi De
Nigris - Consigliere comunale Democrazia Partecipata Posted in interventi |
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( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Chiara Lubich sarà
cittadina onoraria di Marene Alcuni cittadini di Marene, supportati
dall'Amministrazione Comunale e dal Sindaco Pellissero, dalla Chiesa Locale
guidata da don. Efisio, hanno dato vita per la giornata di oggi 14 marzo ad un
evento in memoria di Chiara Lubich, a cui la Città di Marene ha consegnato la
cittadinanza Onoraria. Scrive di lei una delle prime compagne ed amiche,
Graziella De Luca: "Chiara Lubich è molto conosciuta in tutto il mondo per
quello che Dio ha fatto e fa per mezzo di lei dagli anni 1943-44 ad oggi. Lei è
portatrice di un carisma che si è diffuso ormai in 182 Paesi del mondo,
praticamente in tutti i Continenti. E' il carisma dell'oggi della Chiesa e
dell'umanità anche non credente. E' il carisma
dell'unità che Dio le affidò quando era ancora ventenne, durante il caos della
seconda guerra mondiale. Si era acceso un fuoco d'amore nel cuore di Chiara per
Dio e per i fratelli. Questo fuoco è contagioso. Già, dopo 2 mesi dagli inizi
del Movimento, 500 persone avevano cominciato a seguirla. Il Movimento è
chiamato 'Movimento dei Focolari' o 'Opera di Maria', perché fattura sua.
Focolare significa il luogo dove le persone si riuniscono per scaldarsi attorno
al fuoco. Chiara Lubich, per il suo operato, ha ricevuto molti premi e
riconoscimenti: tra questi il premio Templeton 'Per il progresso della
religione'; il premio Unesco per 'L'educazione alla Pace'; il premio 'Per i Diritti
Umani' e anni fa, l'Istituzione Gandhiana in India le ha conferito il premio
'Difensore della Pace' e 14 lauree Honoris Causa. Il suo carisma, riconosciuto
in tutto il mondo, lei stessa lo ha portato in diversi campi: in quello
ecumenico per il dialogo con persone di altre Chiese, 350 finora, in quello
religioso per il dialogo con persone di altre religioni: buddisti,
musulmani, indù, ecc. Ha intessuto anche il dialogo con persone di convinzioni
diverse. Ha portato il suo carisma anche nel campo politico, incontrando
parlamentari, re e presidenti. E ancora nel campo dell'economia con il suo
geniale progetto dell' Economia di Comunione, accolto con entusiasmo da molti
imprenditori, un po' in tutto il mondo". Queste parole sintetizzano la
specialità di una donna che ha saputo tessere un modo nuovo di vedere le cose,
ed è un bel segno da cogliere per la bella Città di Marene, il potersi vantare
di una concittadina così grande. Nel primo anniversario della dipartita di
Chiara Lubich numerosi sono gli eventi in programma nel mondo, dalle
colorazioni più diverse tutte rintracciabili sul sito Internet
www.focolare.org, tra le tante domenica alle ore 11 la diretta su RAIUNO della
S. Messa dalla Città di Loppiano, cittadella di testimonianza tanto cara alla
Lubich. Per Marene l'evento speciale è quest'oggi, sabato 14 marzo, dal titolo
'Chiara Lubich Cittadina Onoraria di Marene' e si svolgera con due
appuntamenti: al mattino alle 9 presso la Chiesa Parrocchiale di Marene con la
S. Messa Solenne in Memoria di Chiara, mentre nel pomeriggio alle 15 presso la
sala del Palazzo Municipale (Palazzo Galvagno) con la presentazione del ricordo
di Chiara, tramite documenti, video, testimonianze, ricercati con cura, che
legano fortemente Chiara alla storia di Marene. L'evento sarà una grande festa
insieme a tutti i concittadini e sarà impreziosito da alcune piacevoli
sorprese, e persone legate al mondo di Marene e di Chiara. C.S.
( da "ITnews.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Berlino, 14 mar. -
(Adnkronos/Dpa) - "La Germania non dovrebbe partecipare a una conferenza
dell'Onu che pretende di accusare unilateralmente Israele". Lo afferma
l'incaricato del governo tedesco per i diritti umani, Guenter Nooke, a proposito della
conferenza di Ginevra sul razzismo nota come "Durban 2", in programma
dal 20 al 24 aprile. Nell'edizione del fine settimana del 'Berliner Zeitung'
che ipotizza una eventuale cancellazione della presenza tedesca a Ginevra,
Nooke sottolinea che "per prima cosa dobbiamo tentare tutto il possibile
per migliorare il testo del documento finale -dice- E non sara' una
partecipazione a qualsiasi prezzo".
( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
POLITICA 14-03-2009
LIBERTÀ RELIGIOSA il fatto Perseguitati dalle autorità di Teheran che li
accusano di «minacciare la sicurezza nazionale». Considerati eretici perché
usciti dall'islam. Amnesty denuncia discriminazioni e maltrattamenti. Shirin
Ebadi, premio Nobel per la pace, accusa: genocidio culturale nell'indifferenza
generale L'odissea di un popolo costretto a vivere clandestinamente la sua fede
IRAN Baha'i, una minoranza nel mirino degli ayatollah DI NELLO SCAVO P rigione
di Evin. Sezione 209: il raggio destinato ai «nemici della rivoluzione», quello
in cui è vietato l'accesso alla Croce rossa internazionale. Qui, alla periferia
nord di Teheran, è stato deportato Aziz Samandari, medico di 37 anni. Gli
appelli per il rilascio sono risultati inutili. Del resto Aziz non è che uno
dei molti baha'i lasciati a marcire in prigione. Samandari è un esponente della
minoranza baha'i, in altre parole un musulmano che gli ayatollah considerano
alla stregua di un «eretico». Perciò non merita un processo, né di conoscere i
capi d'imputazione e tanto meno di parlare con un avvocato. «La polizia
racconta un parente che ha trovato riparo in Svizzera ha preso le foto di
famiglia e gli effetti personali, poi lo hanno trascinato via con la forza».
Dal 14 gennaio non si hanno più sue notizie. L'unica voce filtrata all'esterno
dice che in un mese ha perso 15 chili. Quando la moglie ha supplicato le
autorità chiedendo il motivo dell'arresto, la risposta è stata senza appello:
«Lui è una minaccia per la sicurezza nazionale» a causa di «legami con Paesi
ostili ». Quali Paesi? ha domandato la giovane donna. «Tutti i Paesi europei».
Prima di Aziz sono stati arrestati altri sette baha'i, ma i leader in prigione
sarebbero almeno il doppio. Le autorità di Teheran negano che le cose stiano
così. L'ambasciata dell'Iran a Roma invita a rileggere le recenti note
ufficiali. «Il governo iraniano ha concesso alla setta baha'i tutti i diritti
degli altri cittadini iraniani», sostiene l'ayatollah Ghorbanali
Dorri-Najafabadi. Secondo il religioso iraniano, che dopo essere stato il capo
dei servizi segreti è ora il procuratore generale della Repubblica Islamica, «vi
è la prova inconfutabile che molti seguaci della setta baha'i sono in stretto
contatto con i nemici della nazione iraniana e hanno forti legami con il regime
sionista ». E questo nonostante «abbiamo sempre mostrato grande simpatia per i
cittadini baha'i in I- ran ». I baha'i internati a E- vin devono rispondere
dell'accusa di «collusione con I- sraele al fine di destabilizzare l'Iran». Un
pretesto che in certi casi non ha bisogno di essere provato. In un messaggio
del 2004 attribuito a Ossama Benladen, il capo di al-Qaeda per screditare Abu
Mazen disse che il leader dell'Olp «è di fede baha'i, un agente infedele». Il
17 febbraio l'agenzia di stampa ufficiale Irna ha rilanciato una dichiarazione
del portavoce della magistratura, Ali Reza Jamshidi, che lascia ancora minori
speranze per una imminente liberazione: «Tutti gli atti che potrebbero essere
interpretati come propaganda contro l'islam, l'Iran e il suo establishment
islamico sono sicuramente considerati un reato». Fino a qualche tempo fa gli
eretici venivano giustiziati senza processo. Almeno 200 negli ultimi dieci
anni. Ma da qualche tempo il regime di Ahmadinejad ha ripiegato sulla
detenzione «a tempo indeterminato» per non attirare ulteriori critiche. Nel
1992 il padre di Aziz fu giustiziato per impiccagione proprio nella sezione
209. Anche allora non ci fu un processo. «Non abbiamo mai visto il il corpo del
vecchio Bahaman», racconta un cugino. Nonostante questo Aziz, che allora aveva
vent'anni, non ha rinnegato la sua fede e neppure ha tentato la via di un
comodo esilio in Europa. «Contro di loro è in atto un genocidio culturale
perpetrato nell'indifferenza generale ». L'accusa, passata quasi inosservata, è
di Shirin Ebadi, l'avvocatessa iraniana premio Nobel per la pace nel 2003 e
pesantemente bersagliata dagli ayatollah. Il 15 gennaio la
segretaria di un centro per i diritti umani è stata arrestata a Teheran «perché seguace della setta Baha'i
fuori legge in Iran», ha spiegato l'agenzia 'semi-ufficiale' Fars. Con la donna
sono stati imprigionati almeno altri sei adepti della religione fondata nel
1863 nella Persia sciita e che con gli oltre 300mila seguaci è in Iran la
minoranza religiosa più cospicua. «Temiamo che Aziz e gli altri amici
siano stati torturati», racconta una fonte bahahita da Teheran. I prigionieri
sono sotto il controllo del ministero dei Servizi segreti, «nessuno ha avuto
accesso a un avvocato» fa sapere Amnesty International che ne chiede
l'immediata liberazione «senza condizioni». Inoltre «secondo alcune fonti
informa Amnesty cinque uomini sono insieme in una cella di
( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
POLITICA 14-03-2009
intervista Nazila Ghanea: i baha'i non chiedono di essere riconosciuti come
minoranza religiosa, ma di essere rispettati come persone «Oltre la teologia,
una questione di diritti umani» « S ia chiaro, il
governo di Teheran non è che tolleri le discriminazioni, ma è esso stesso a
istigarle. La comunità internazionale deve insistere perché non è sopportabile
l'incitamento all'odio in base alla differenza religiosa». Nazila
Ghanea è docente di Diritti umani all'università di Oxford, da dove coordina l'International
journal of human rights and religion (rivista internazionale dei diritti umani e delle religioni). Da consulente
delle Nazioni Unite si occupa da tempo delle persecuzioni in Iran.
Perché in Iran la popolazione baha'i viene perseguitata? Molti risponderebbero
a questa domanda addentrandosi in questioni teologiche. Tuttavia, la mia
opinione è che le differenze teologiche sono una cosa e il rispetto per i
basilari diritti dell'uomo un'altra. La Repubblica islamica dell'Iran non dovrebbe
aver bisogno di una posizione teologica per garantire i diritti di questa
minoranza. Cosa chiedono i baha'i a Teheran? Non hanno mai chiesto il
riconoscimento dello status di minoranza religiosa, pure previsto dall'articolo
13 della costituzione iraniana. Semplicemente hanno invitato il loro governo a
rispettare i diritti umani, tenendo fede all'adesione
ai trattati internazionali che garantiscono un'intera gamma dei diritti,
compresa la libertà di religione o di credo. Una prospettiva ben rappresentata dall'enciclica
Dignitatis Humanae che, pur provenendo da una chiesa, è una pietra miliare sul
tema del rispetto e della difesa della persona umana che prescinde dalle
dispute teologiche. In tutto il mondo ci sono persecuzioni religiose. Perché
ancora oggi i governi hanno paura della religione? Molto spesso sono i governi
a promuovere discriminazioni e maltrattamenti, altre volte i colpevoli sono
gruppi apparentemente svincolati dalla politica, ma assai più spesso questi
atti vengono messi 'in nome della religione'. Il caso della persecuzione dei
baha'i è piuttosto grave: i fedeli non possono ricevere la pensione anche se
hanno versato i contributi durante una vita di lavoro, vengono esclusi dai
lavori nel settore pubblico, dall'insegnamento nelle scuole e nelle università.
I loro cimiteri e i loro luoghi di culto vengono profanati, i loro leader
imprigionati e ridotti al silenzio. I fatti degli ultimi 30 anni indicano
chiaramente che è il governo iraniano a incoraggiare la una campagna di
avversione contro i baha'i, come provano gli oltre 300 articoli, pubblicati
negli ultimi due anni, dal quotidiano governativo Keyhan. Secondo i vostri dati
sono in aumento le persecuzioni religiose nel mondo? È molto difficile
rispondere. Certamente c'è stato un progresso per quanto riguarda la
consapevolezza dei diritti umani e le pressioni che i
governi più evoluti esercitano perché ovunque vengano promossi e garantiti.
Tuttavia, siamo ancora molto lontani dalla piena attuazione di tutte le
garanzie (diritti civili, politici, economici, sociali e culturali). Nel caso
dei baha'i in Iran qualche segnale positivo, nonostante tutto, comincia ad
arrivare. Recentemente un numero significativo di artisti e intellettuali
iraniani (che perlopiù vivono all'estero) ha condannato l'intolleranza. Qual è
la strada migliore per favorire il dialogo e lo sviluppo di un islam che si
concili con la modernità? Non ho dubbi che le religioni dispongano dei mezzi
morali e spirituali per mobilitarsi in favore di chi ha un credo differente.
Fanno eccezione l'Iran e un'ampia parte del mondo islamico. Nello Scavo Nazila
Ghanea
( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Bra: eutanasia,
dibattito con l'europarlamentare Casini Le recente vicenda di Eluana Englaro ha
posto al centro del dibattito pubblico la questione relativa al testamento
biologico. Come è noto, è in discussione in parlamento una legge sul fine vita
che dovrebbe regolare la questione. Ma le domande sono tante e l?incertezza è
molta. Che cosa vuol dire esattamente accanimento terapeutico? L?idratazione e
la nutrizione sono una necessità imprescindibile per la persona vivente o
possono essere considerate una terapia di cui si può fare a meno? Quale deve
essere il compito del medico nelle fasi che precedono la fine della vita umana?
Infine, che cosa si intende propriamente per morte? Per fare chiarezza su
questi problemi - ma anche per ribadire la frema opposizione a qualsiasi
disegno di legge che introduca forme larvate di eutanasia - il Movimento per la
Vita, insieme al Centro Culturale Pier Giorgio Frassati e in collaborazione
organizzano a Bra, questa sera alle 21, presso la Sala Conferenze del Centro
Culturale Arpino, un incontro al quale parteciperà il presidente del Movimento
on. Carlo Casini. Al dibattito -che sarà moderato da Paolo Bulgarini-
interverranno anche Ferdinando Cancelli, medico della 'Fondazione F.A.R.O.' e
Luigi Ferraro, Presidente Associazione 'Amici di Daniela'. L?on. Carlo Casini è
stato tra i fondatori del Movimento per la Vita. Già componente del Comitato
Nazionale di bioetica e del direttivo di 'Scienza e Vita', è membro della Pontificia
Accademia per la vita. Dopo una lunga carriera in magistratura, attualmente
insegna diritto internazionale, diritti umani e
bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. E? autore di
numerose pubblicazioni su argomenti giuridici e bioetici. Parlamentare europeo,
eletto nell?UDC, fa parte della Commissione giuridica e della Commissione
diritti umani. .
( da "Sestopotere.com" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Alessandro Gassman
il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International
(14/3/2009 09:19) | (Sesto Potere) - Roma - 14 marzo 2009 -Alessandro Gassman è
il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International
e alle sue attività in favore dei diritti umani. Il
5x1000 è uno strumento di autofinanziamento fondamentale per Amnesty International
che, per mantenere la propria voce indipendente, non accetta alcun tipo di
finanziamento da parte dei governi. La campagna di comunicazione, prodotta
dall'agenzia ZowArt di Roma, prevede un annuncio stampa che sarà pubblicato
gratuitamente su mensili, settimanali e quotidiani; uno spot radiofonico che
verrà diffuso a livello nazionale e locale attraverso il circuito Area; un
banner che sarà veicolato attraverso portali e circuiti web durante tutti i
mesi "caldi" della campagna. Infine Amnesty International ha
realizzato un sito apposito per la campagna. "Anche quest'anno ho deciso
di destinare il mio 5x1000 ad Amnesty International. Scegliere Amnesty
significa sostenere la lotta contro le violazioni dei diritti umani nel mondo. Trasforma anche tu la dichiarazione dei
redditi in una dichiarazione d'amore" - afferma Alessandro Gassman nello
spot radiofonico. Alessandro Gassman, testimonial di Amnesty International dal
2007, è attualmente in scena al Teatro Eliseo di Roma con lo spettacolo "La
parola ai giurati", patrocinato dall'associazione per
i diritti umani. Ulteriori
informazioni Amnesty International è un'organizzazione non governativa
indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall'avvocato
inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia in favore dei
prigionieri di coscienza di tutto il mondo. Conta attualmente due
milioni e duecentomila soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi. La
Sezione Italiana di Amnesty International, costituitasi nel 1975, conta oltre
80.000 soci. La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove i
diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani
e dagli altri documenti sulla protezione internazionale siano riconosciuti,
garantiti e tutelati. Nel perseguimento di questa visione, la missione di
Amnesty International è di svolgere attività di ricerca e azione finalizzate a
prevenire ed eliminare gravi violazioni di tali diritti. Nei moduli della
Dichiarazione dei redditi (730, Unico e CUD) è possibile devolvere il 5x1000
del gettito Irpef alle Onlus: basta firmare nella casella "Sostegno delle
organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di
promozione sociale, ecc..".e scrivere nell'apposito spazio il codice
fiscale della Onlus scelta.
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Islamabad, 14 mar.
(Ap) - L'esercito pachistano è stato messo in stato di allerta in vista della
grande manifestazione ad Islamabad contro il governo prevista per lunedì. Lo ha
annunciato il portavoce delle Forze armate pachistane, generale Athar Abbas
spiegando che truppe dell'esercito potrebbero proteggere "aree
sensibili" nella capitale e in altre città. L'opposizione e gli avvocati
chiedono al governo guidato dal Presidente Asif Ali Zardari di garantire maggiore
indipendenza agli organi giudiziari e di reintegrare nel suo incarico l'ex
presidente della Corte suprema, rimosso dall'allora presidente generale Pervez
Musharraf. La protesta ha ripreso nuovo vigore quando la Corte suprema, il mese
scorso, ha vietato a Nawaz Sharif e a suo fratello di assumere l'incarico per
il quale erano stati eletti alla guida della provincia di Punjab. Sharif, ex
premier e leader della Lega musulmana, ha dichiarato a
proposito del presidente Asif Ali Zardari: "Non credo che sarà in grado di
restare al suo posto tanto da completare i cinque anni di mandato". Nei
giorni scorsi il governo ha proceduto all'arresto di centinaia di attivisti
politici, avvocati e difensori dei diritti umani in vista della manifestazione del 16 marzo a Islamabad.
( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
COMMISSIONE DI
VENEZIA Sabato 14 Marzo 2009, VENEZIA - Si avvicina la scadenza del quinquennio
del britannico Terry Davis quale segretario generale del Consiglio d'Europa, e
tra i quattro candidati (nessun italiano) al vertice dell'organizzazione di 47
Paesi, con sede a Strasburgo, che promuove la democrazia e
i diritti umani, in pole
position c'è il belga fiammingo Luc Van den Brande. Presiede il Comitato delle
Regioni dell'Unione europea e il gruppo Ppe - maggioritario - nel Consiglio
d'Europa. Ex ministro del Lavoro belga ed ex presidente delle Fiandre, 63 anni,
Van den Brande è a Venezia per svolgere una relazione, come presidente
del comitato sulle elezioni democratiche, davanti alla Commissione per la
democrazia attraverso il diritto, nella Scuola Grande di San Giovanni
Evangelista. Il comitato prepara dossier sulle leggi elettorali e sul corretto
funzionamento dei partiti. Ha creato un "codice di buona condotta"
elettorale e la Commissione di Venezia, organo del Consiglio d'Europa, quando affronta
una questione elettorale, si rivolge ad esso. Sui temi etici, Van den Brande è
contrario all'eutanasia, ma anche all'accanimento terapeutico, in particolare
quando è ben chiara la volontà del malato. È favorevole alla Turchia
nell'Unione europea, essendo stata tra i Paesi fondatori del Consiglio
d'Europa, e non ha dubbi sull'affidabilità democratica del Paese euroasiatico.
La questione turca è uno dei temi centrali delle discussioni del centinaio di
giuristi, politici e specialisti della Commissione di Venezia: si parla della
possibile messa al bando dell'Akp - il partito islamico moderato maggioritario
nel Parlamento e guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan - per violazione dei
principi costituzionali di laicità. Dice Gianni Buquicchio, segretario generale
dell'organismo consultivo del Consiglio d'Europa intitolato alla città dove si
riunisce semestralmente: «Per la Commissione di Venezia il pluralismo è alla
base della democrazia. L''interdizione di un partito può essere decisa da una
Corte Costituzionale, o Suprema, solo in via eccezionale e per motivi
gravissimi come l'uso della violenza o l'istigazione all'odio razziale».
Maurizio Cerruti
( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sabato 14 Marzo
2009, Padova NOSTRO INVIATO (a.f.) «Fosse rimasto a Padova non avrebbe avuto
tutti quei problemi: Galileo era amico dei preti e si trovava bene...».
Comincia così, con un "fuorionda" niente male l'incontro tra il
vescovo di Padova Antonio Mattiazzo, il Patriarca di Venezia Angelo Scola e Jean-Louis
Bruguès, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. A Bruguès
fanno riferimento 1300 università, 250 mila scuole cattoliche e 2700 seminari
in tutto il mondo. Questo domenicano, vescovo di Angers, città del Sud della
Francia, venuto dagli studi di politica, ha fatto parte del comitato
"consultivo nazionale per l'etica" chiamato da Chirac: «Un religioso
"saggio" della Repubblica! Emiles Combes (primo ministro nel 1902,
anticlericale ndr) e amici si saranno rivoltati nella tomba». Adesso è a Padova
per la prolusione nel Dies Academicus nel quarto anno di attività della Facoltà
Teologica del Triveneto. Parla dell'"Insegnamento della teologia morale
oggi" davanti a tanti dei 2500 studenti (duemila i laici) inseriti nella
rete dei 15 istituti teologici. E lascia molti a bocca aperta. Perché -
spiegando che la morale ha un unico scopo: quello del "farsi apprendisti
nella scuola della sapienza" - condensa in un'ora di lezione i fallimenti
della politica e dell'etica, dal 1789 al 1989, "sorelle" nate dal
connubio del bene e della necessità. Sorelle che, uscendo dalla famiglia,
cercano (l'etica) il lato della religione mentre l'altra (la politica) sposa la
filosofia. Ma non stanno assieme, convivono in una specie di pace armata,
sognando di soppiantarsi. «Ed è la politica a dare il benservito all'etica -
dice Bruguès - Lo fa nel 1789 col motto "libertà, uguaglianza,
fratellanza": nessuno di questi concetti è di natura politica. Per due
secoli la politica si adoperò nel trasformare la libertà in libertà pubbliche.
E la politica si riservò il diritto - nel passaggio dal singolare al plurale -
di regolare, limitare e anche di sopprimere, a seconda delle necessità, ciò che
per sua natura non poteva subire alcuna restrizione». Per capirci: il pretesto dell'uguaglianza
tra ai popoli impone il principio della legge del più forte, da Bismark ad
Auschwitz ai gulag in Russia e Cina. E la fratellanza (non citata da Bruguès
apposta, perché valore etico e cristiano) «non poteva adattarsi alla politica
che aveva ucciso il padre nel 1793», cioè ghigliottinato Luigi XVI. «Il culmine
della politica giunge nel 1968 quando "tutto è politico". Ma nel
momento del trionfo giù si intuivano le avvisaglie della rovina». Anche l'etica
però imbroglia, come la sorella. Nel 1989 cade il muro di Berlino, «quello
dell'onnipotenza politica che aveva interferito senza riguardi nell'intimità
delle famiglie, nella vita di un paese. Ed è il momento del ritorno attivo
dell'etica». Ma il triangolo magico usato dall'etica (democrazia, responsabilità
e diritti dell'uomo) ha forti valenze politiche. «In realtà - spiega Bruguès -
l'etica amplificò i tre concetti che finirono per soffocare la sorella; che
tolse ogni speranza alla politica facendo credere che finalmente sarebbe
arrivata la vittoria universale della democrazia». Poi l'etica aggiunse alle
"responsabilità" dimensioni stravaganti e
trasformò i "diritti umani" in un preliminare politico. «Sta scomparendo l'autonomia
del fatto politico, adesso tutto è morale! Ma la morale contemporanea non è
permeata da eccessi di umanesimo e fiducia. Non si rassegna a quel male
radicale, irriducibile, che costringe a farsi carico di quanto vi è di inumano
in ciò che è umano. A questo male ha dato il nome di politica». E
adesso? «La teologia morale - conclude Bruguès - è uscita dalle sagrestie e
parla in piazza. Noi ripetiamo che la democrazia è tecnica politica nell'ambito
politico. Il pericolo sta oggi nel farne un valore morale». Il futuro? Sta ora
nella sfida a «creare un nuovo modello perché quello del "codice" non
è bastato, come non basta una giustizia solo giusta che non preveda il perdono,
trasfigurandola». Come cominciare? «Partendo da intuizioni antiche mi sembra
che la tradizione intellettuale del cattolicesimo, con i concetti di felicità e
di virtù conferisca un certo vantaggio alla Chiesa». Vuol dire "nuovo
approccio alla virtù per i tempi moderni" e "rilettura dei diritti umani opposta all'approccio kantiano". Riparte il lungo
viaggio della morale e della sapienza.
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 14 mar.
(Apcom) - Francesco Rutelli ha partecipato oggi a Ginevra
ai lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7° edizione,
l'appuntamento è concentrato quest'anno sulla lotta alla povertà e il tema del
cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e
documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori
internazionali. Tra i partecipanti alla 7° edizione del forum ginevrino,
la scrittrice algerina Salima Ghezali, il premio Nobel per l'economia Joseph
Stiglitz, il regista francese Mathieu Kassovitz, l'ex-Alto Commissario ONU per
i diritti umani Louise Arbour, la giornalista Florence
Aubenas (che, nel 2005, fu sequestrata in Iraq). Rutelli è intervenuto oggi ad
una tavola rotonda sul tema dell' ambiente e delle popolazioni in pericolo,
assieme al direttore del Forum Umanitario Mondiale Walter Fust, preceduta dalla
proiezione del corto di Jane Campion "The Water Diary" e del
documentario "The blood of Kouan Kouan" del cineasta greco Yorgos
Avgeropoulos sul disastro ecologico in Amazzonia. "A differenza del resto
d'Europa, in Italia langue, purtroppo, il confronto su come affrontare la crisi
economica migliorando i risultati per l'ambiente e la stabilizzazione delle
emissioni di CO2", ha sottolineato Rutelli che ha da poco ricostituito il
Centro per un Futuro Sostenibile, il think-tank che vent'anni fa fu pioniere
delle prime iniziative legislative, scientifiche e divulgative nel nostro Paese
sui temi dell'ambiente globale (difesa dell'ozono stratosferico, protezione
delle foreste minacciate, primi confronti sui mutamenti climatici).
"Vorrei - ha proseguito Rutelli - che su questo tema strategico per il futuro,
dall'efficienza e autonomia energetica alle rinnovabili, all' innovazione
tecnologica si apra finalmente un confronto tra tecnici, operatori economici e
cittadini interessati, al di fuori dei luoghi comuni che si ripetono
stancamente e non appassionano più nessuno. Sul tema ambientale -ha concluso -
si deve formare l'alleanza con la popolazione dei paesi più poveri, che con la
crisi economica soffrono tre volte: per l'impatto sulle economie locali, il
taglio degli aiuti, il crollo delle rimesse degli emigrati".
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
(ASCA) - Roma, 14
mar - Francesco Rutelli ha partecipato oggi a Ginevra ai
lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7* edizione,
l'appuntamento e' concentrato quest'anno sulla lotta alla poverta' e il tema
del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di
film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori
internazionali. Tra i partecipanti alla 7* edizione del forum ginevrino,
la scrittrice algerina Salima Ghezali, il premio Nobel per l'economia Joseph
Stiglitz, il regista francese Mathieu Kassovitz, l'ex-Alto Commissario ONU per
i diritti umani Louise Arbour, la giornalista Florence
Aubenas (che, nel 2005, fu sequestrata in Iraq). Rutelli e' intervenuto oggi ad
una tavola rotonda sul tema dell' ambiente e delle popolazioni in pericolo,
assieme al direttore del Forum Umanitario Mondiale Walter Fust, preceduta dalla
proiezione del corto di Jane Campion ''The Water Diary'' e del documentario
''The blood of Kouan Kouan'' del cineasta greco Yorgos Avgeropoulos sul
disastro ecologico in Amazzonia. ''A differenza del resto d'Europa, in Italia
langue, purtroppo, il confronto su come affrontare la crisi economica
migliorando i risultati per l'ambiente e la stabilizzazione delle emissioni di
CO2'', ha sottolineato Rutelli che ha da poco ricostituito il Centro per un
Futuro Sostenibile, il think-tank che vent'anni fa fu pioniere delle prime
iniziative legislative, scientifiche e divulgative nel nostro Paese sui temi dell'ambiente
globale (difesa dell'ozono stratosferico, protezione delle foreste minacciate,
primi confronti sui mutamenti climatici). ''Vorrei -ha aggiunto Rutelli- che su
questo tema strategico per il futuro, dall'efficienza e autonomia energetica
alle rinnovabili, all' innovazione tecnologica si apra finalmente un confronto
tra tecnici, operatori economici e cittadini interessati, al di fuori dei
luoghi comuni che si ripetono stancamente e non appassionano piu' nessuno''.
''Sul tema ambientale -ha concluso Rutelli- si deve formare l'alleanza con la
popolazione dei paesi piu' poveri, che con la crisi economica soffrono tre
volte: per l'impatto sulle economie locali, il taglio degli aiuti, il crollo
delle rimesse degli emigrati''.
( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Nairobi, 14 mar.
(Ap) - I gruppi per i diritti umani in Kenya sostengono di aver ricevuto numerose minacce dopo la
pubblicazione del rapporto Onu che accusa il governo di Nairobi di coordinare
le azioni degli squadroni della morte. Due attivisti che hanno fornito
informazioni alla relazione delle Nazioni Unite sono stati uccisi, anche se non
è ancora stato dimostrato che la loro morte è legata a questo lavoro.
Gli omicidi di Oscar Kamau Kingara e John Paul Oulu, due responsabili della
Fondazione Oscar che avevano denunciato le esecuzioni sommarie compiute dalla
polizia e chiesto l'apertura di un'inchiesta, hanno provocato indignazione nel
paese e appelli per un'indagine indipendente. Altri attivisti nell'ovest del
Paese sostengono di essere stati inseguiti da agenti segreti in borghese e di
aver ricevuto telefonate di minacce. Quattro sono fuggiti dal paese, mentre
altri 10 si sono rifugiati in posti sicuri. Anche un medico britannico, il
72enne Ken Jones, che ha curato le vittime di torture e documentato gli abusi
nell'area, è stato arrestato.
( da "Sanremo news" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
I Giovani e i
Valori, convegno del Lions Club Arma e Taggia Il Lions Club Arma e Taggia,
venerdì 27 marzo, presso il Convento dei Domenicani di Taggia, organizza un
convegno sul tema 'I Giovani e i Valori' a conclusione del concorso rivolto ai
giovani delle scuole superiori a 60 anni dalla promulgazione della Costituzione
Italiana. Verranno consegnati i premi ai tre migliori elaborati. Gli obiettivi
della giornata sono: Sensibilizzare e far riflettere la collettività, in
particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani,
intesi come elementi fondanti per l?educazione alla democrazia e alla
cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile.
Aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli
altri. Promuovere un? azione educativa orientata all?azione per la difesa e la
promozione dei diritti umani. Al convegno
interverranno le massime autorità istituzionali territoriali. (in basso la
locandina dell'evento)