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Report "Diritti umani"   14-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Diritti umani

Arte e donne in San Sebastiano ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: favore dei valori democratici e dei diritti umani. Le opere illustreranno l'operato e la trasformazione in ambito sociale delle donne negli ultimi cento anni con episodi importanti verso l'uguaglianza di genere. La partecipazione è gratuita e tutte le opere dovranno pervenire entro il 18 aprile alla Presidente del Club Unesco di Mantova Vanna Adinolfi nella sede di Largo Petrarca 4,

Tibet/ Premi Nobel aderiscono a lettera di Desmond Tutu ( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: da Desmond Tutu che denuncia il deterioramento della situazione dei diritti umani in Tibet e invita la Cina a smetterla di "nominare, accusare e abusare verbalmente" il Dalai Lama. La lettera, che sarà fatta recapitare al presidente cinese Hu Jintao, si può firmare sul sito TheCommunity.org. Tra i firmatari i Nobel per la pace: Elie Wiesel, John Hume, David Trimble, Jody Williams,

Anche la gestione del patrimonio idrico tema del campo missionario di Gurupa ( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e lotta in prima fila per i diritti delle minoranze indigene, per i diritti umani e per la conservazione dell'habitat della foresta pluviale in Brasile e nell'intera regione amazzonica. In particolare, ha aperto nella sua diocesi uno spazio di dibattito sulla costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, che minaccia di colpire le comunità indigene e contadine,

CUORE DI FERRO Alfredo Colitto Si svolge nella Bologna del 1311 questo thriller che mescola co... ( da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Il cuore del titolo è quello trovato in un cadavere da un templare che cela la sua vera identità sotto quella di uno studente di medicina e che si rivolge al suo maestro anatomista. Con il quale dovrà svelare il mistero della trasformazione per scampare all'inquisizione e alla tortura. Incalzante. Piemme- 413 pagine, 19 euro

certi diritti non si toccano - andrea massidda ( da "Nuova Sardegna, La" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Pagina 9 - Sardegna «Certi diritti non si toccano» Cagliari, il padre di Eluana elogia la Costituzione ANDREA MASSIDDA CAGLIARI. Un elogio alla Costituzione, «perché nella sua parte fondamentale garantisce che certi diritti umani non possano essere messi discussione da nessuno».

Genro offre asilo politico a un ex militante dei Nar ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: presso le commissioni esteri e diritti umani del Senato centrata sul caso Battisti. Le parole di Genro davanti ai senatori hanno di fatto aperto la possibilità che un destino comune finisca per unire i due ex terroristi di colore politico opposto. «Non è ancora arrivata al mio ministero la richiesta di asilo per un ex fascista, responsabile di crimini analoghi a quelli di Battisti.

così possiamo salvare la terra ( da "Tirreno, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Gli argomenti trattati nel percorso vogliono sensibilizzare i visitatori allo sviluppo sostenibile, in coerenza con i diritti umani, valorizzando le azioni della gente comune. I pannelli espositivi sono pensati per un'ampia fascia di età: si rivolgono infatti a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, ma anche agli alunni del secondo ciclo della scuola primaria.

Bambini attorno all'Albero della Pace ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Si annuncerà anche la partecipazione alla Marcia della pace che il 22 marzo partirà da Chiari per arrivare a Rovato, con finale alle 16 sul Monte Orfano. L'occasione è il 60esimo anniversario della dichiarazione universale dei Diritti umani. I ragazzi delle scuole sono chiamati a testimoniare questo messaggio di pace prima dell'inizio della marcia. Image: 20090314/foto/83.jpg

<Grey Cat Winter> Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny Barr... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Diritti umani Si svolgerà oggi a partire dalle 9 nella sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi l'ultima conferenza del ciclo dedicato ai diritti umani. Dopo il saluto del presidente della Provincia, Lio Scheggi, interverranno il Gip del tribunale di Grosseto Pietro Molino, il tesoriere del consiglio dell'ordine degli avvocati,

La "Tutela europea dei diritti umani", tra competenze, regimi penitenziari e libertà ... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi La "Tutela europea dei diritti umani", tra competenze, regimi penitenziari e libertà di comunicazione. Di questo si discuterà il 19 marzo, nella Sala dei Notari, durante il convegno organizzato dalla sezione umbra dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo.

USA/CINA ( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: CINA Asilo politico per i familiari di Zhisheng La moglie e i due figli di Gao Zhisheng, l'avvocato cinese dei diritti umani che l'anno scorso figurava tra i candidati al premio Nobel per la Pace, hanno ottenuto asilo politico negli Stati Uniti. Geng He ha raccontato di essere arrivata in Arizona dopo un lungoe pericoloso viaggio insieme alla figlia 15enne e al figlio di 5 anni.

Tibet, dialogo se rinuncia a indipendenza ( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: pag: 9 autore: DIRITTI UMANI Tibet, dialogo «se rinuncia a indipendenza» «La Cina è disposta a riprendere i colloqui con gli inviati del Dalai Lama, a condizione che rinunci a perseguire l'indipendenza del Tibet». Lo ha affermato ieri il primo ministro Wen Jiabao, parlando dal Palazzo dell'Assemblea del popolo, a Pechino.

Lucrezio versus Maometto ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Islam venga frequentemente ed erroneamente associato alle violazioni dei diritti umani e al terrorismo”, e soprattutto il VI, in cui si “sottolinea con crescente sdegno l'intensificarsi della campagna di diffamazione delle religioni e degli appartenenti alle minoranze musulmane in seguito ai tragici eventi dell'11 settembre 2001”

Barrot a Lampedusa: sì al centro, ma da 350 posti ( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: proprio sui diritti umani: «Si faccia pure questo Centro se si deve fare, ma non si superi il limite dei 350 irregolari presenti perché diventerebbe ingestibile...». Un «limite» sul quale annuiva il gran capo dell'immigrazione in Italia, il prefetto Mario Morcone, pur sapendo che gli attuali 500 presenti potrebbero diventare molti di più con i nuovi imminenti sbarchi da tutti temuti.

Costruttori di Pace tra XX e XXI secolo una settimana di impegno a Tor Vergata ( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: incontreranno grazie alle immagini e alle storie che verranno esposte all'interno dell'Auditorium «Ennio Morricone»: da Gandhi (foto) a Martin Luther King, da Daisaku Ikeda ai tanti altri premi Nobel per la Pace, alle persone comuni che si sono impegnate nella difesa dei diritti umani. E inoltre lunedì e venerdì, sempre alle 16, si svolgeranno due tavole rotonde sul tema «Costruire la pace».

Ma selezionare esseri umani fa paura ( da "Giornale.it, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: allorché cerca di rientrare dalla finestra della bontà, delle buone opere e dei diritti umani. Poiché la prima bontà, la prima buona opera, il primo diritto umano è dichiarare l'indisponibilità della debole, senza parola e senza difese vita altrui. È dichiarare tabù l'eugenetica (così come, già scrissi su queste pagine, l'eutanasia).

"A 50 anni dal massacro cinese: forza Tibet" ( da "Campaniapress" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: una mozione bipartisan per il rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet. L'Unione Europea si appresta a farlo. Il Consiglio comunale di Benevento non è stato da meno. Lo scorso anno approvò all'unanimità un ordine del giorno bipartisan, in favore dei tibetani che però, per quanto mi risulta, non ha avuto alcun seguito.

Chiara Lubich sarà cittadina onoraria di Marene ( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Per i Diritti Umani' e anni fa, l'Istituzione Gandhiana in India le ha conferito il premio 'Difensore della Pace' e 14 lauree Honoris Causa. Il suo carisma, riconosciuto in tutto il mondo, lei stessa lo ha portato in diversi campi: in quello ecumenico per il dialogo con persone di altre Chiese, 350 finora, in quello religioso per il dialogo con persone di altre religioni:

14/03/2009 09:24 ONU: GOVERNO TEDESCO CRITICA BOZZA FINALE DOCUMENTO DURBAN 2 ( da "ITnews.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani, Guenter Nooke, a proposito della conferenza di Ginevra sul razzismo nota come "Durban 2", in programma dal 20 al 24 aprile. Nell'edizione del fine settimana del 'Berliner Zeitung' che ipotizza una eventuale cancellazione della presenza tedesca a Ginevra, Nooke sottolinea che "per prima cosa dobbiamo tentare tutto il possibile per migliorare il testo del documento finale

IRAN ( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: gennaio la segretaria di un centro per i diritti umani è stata arrestata a Teheran «perché seguace della setta Baha'i fuori legge in Iran», ha spiegato l'agenzia 'semi-ufficiale' Fars. Con la donna sono stati imprigionati almeno altri sei adepti della religione fondata nel 1863 nella Persia sciita e che con gli oltre 300mila seguaci è in Iran la minoranza religiosa più cospicua.

<Oltre la teologia, una questione di diritti umani> ( da "Avvenire" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Nazila Ghanea è docente di Diritti umani all'università di Oxford, da dove coordina l'International journal of human rights and religion (rivista internazionale dei diritti umani e delle religioni). Da consulente delle Nazioni Unite si occupa da tempo delle persecuzioni in Iran.

Bra: eutanasia, dibattito con l'europarlamentare Casini ( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attualmente insegna diritto internazionale, diritti umani e bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. E? autore di numerose pubblicazioni su argomenti giuridici e bioetici. Parlamentare europeo, eletto nell?UDC, fa parte della Commissione giuridica e della Commissione diritti umani.

Alessandro Gassman il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International ( da "Sestopotere.com" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: associazione per i diritti umani. Ulteriori informazioni Amnesty International è un'organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia in favore dei prigionieri di coscienza di tutto il mondo.

Pakistan/ Esercito in preallarme per manifestazioni di ( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ha dichiarato a proposito del presidente Asif Ali Zardari: "Non credo che sarà in grado di restare al suo posto tanto da completare i cinque anni di mandato". Nei giorni scorsi il governo ha proceduto all'arresto di centinaia di attivisti politici, avvocati e difensori dei diritti umani in vista della manifestazione del 16 marzo a Islamabad.

COMMISSIONE DI VENEZIA ( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che promuove la democrazia e i diritti umani, in pole position c'è il belga fiammingo Luc Van den Brande. Presiede il Comitato delle Regioni dell'Unione europea e il gruppo Ppe - maggioritario - nel Consiglio d'Europa. Ex ministro del Lavoro belga ed ex presidente delle Fiandre, 63 anni, Van den Brande è a Venezia per svolgere una relazione,

Padova NOSTRO INVIATO (a.f.) Fosse rimasto a Padova non avrebbe avuto tutti quei probl... ( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dimensioni stravaganti e trasformò i "diritti umani" in un preliminare politico. «Sta scomparendo l'autonomia del fatto politico, adesso tutto è morale! Ma la morale contemporanea non è permeata da eccessi di umanesimo e fiducia. Non si rassegna a quel male radicale, irriducibile, che costringe a farsi carico di quanto vi è di inumano in ciò che è umano.

Ambiente/ Rutelli al Forum diritti umani a Ginevra ( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ginevra ai lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7° edizione, l'appuntamento è concentrato quest'anno sulla lotta alla povertà e il tema del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori internazionali.

AMBIENTE: RUTELLI AL FORUM GINEVRA, TEMA STRATEGICO PER ( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Ginevra ai lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7* edizione, l'appuntamento e' concentrato quest'anno sulla lotta alla poverta' e il tema del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori internazionali.

Kenya/ Minacce ad attivisti dopo rapporto Onu su squadroni ( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: gruppi per i diritti umani in Kenya sostengono di aver ricevuto numerose minacce dopo la pubblicazione del rapporto Onu che accusa il governo di Nairobi di coordinare le azioni degli squadroni della morte. Due attivisti che hanno fornito informazioni alla relazione delle Nazioni Unite sono stati uccisi, anche se non è ancora stato dimostrato che la loro morte è legata a questo lavoro.

I Giovani e i Valori, convegno del Lions Club Arma e Taggia ( da "Sanremo news" del 14-03-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Sensibilizzare e far riflettere la collettività, in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l?educazione alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile. Aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri.


Articoli

Arte e donne in San Sebastiano (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Arte e donne in San Sebastiano Club Unesco: entro il 18 aprile la raccolta delle opere pittoriche Il Club Unesco di Mantova promuove una raccolta di opere pittoriche dal mondo femminile sul cammino delle donne. La scelta di questo tema, oltre a valorizzare la creatività, vuole contribuire a mantenere vivo il ricordo dell'impegno e del sacrificio delle donne per la pace e la giustizia sociale. L'iniziativa si propone di valorizzare il ruolo attuale delle donne nella vita del nostro Paese e l'impegno in favore dei valori democratici e dei diritti umani. Le opere illustreranno l'operato e la trasformazione in ambito sociale delle donne negli ultimi cento anni con episodi importanti verso l'uguaglianza di genere. La partecipazione è gratuita e tutte le opere dovranno pervenire entro il 18 aprile alla Presidente del Club Unesco di Mantova Vanna Adinolfi nella sede di Largo Petrarca 4, a Mantova. Possibilmente le tele, di dimensioni libere, dovranno essere incorniciate senza vetro, munite di un apposito supporto e corredate di un tagliando di identificazione con il nome e il cognome dell'artista, l'indirizzo, il recapito telefonico e il titolo dell'opera. La valutazione dei lavori sarà effettuata da un apposito comitato. Tutte le opere saranno esposte in una mostra che sarà allestita a Palazzo San Sebastiano. Non verranno restituite agli autori, in quanto saranno vendute in beneficenza, il ricavato sarà devoluto all'Abeo. Le partecipanti riceveranno una menzione particolare. «Il riconoscimento Unesco ci permette di attivare molte iniziative che valorizzano il patrimonio storico-artistico della città e consente al club di sviluppare relazioni e promuovere i talenti - osserva il sindaco di Mantova Fiorenza Brioni -. La raccolta delle opere pittoriche delle donne è un incentivo ad accrescere il patrimonio culturale e la produzione di beni materiali. La cultura può imprimere carattere e temperamento al nostro territorio e questa iniziativa lo dimostra». L'associazione Club Unesco Mantova si è costruita dopo il riconoscimento avvenuto nel luglio del 2008 e fa parte della Federazione Italiana dei Club che ha sede a Firenze e che a sua volta è inserita nella rete mondiale. Il club opera per rendere visibile sul territorio gli ideali e i programmi che ispirano l'organizzazione mondiale attraverso la diffusione e il confronto delle idee sul valore del patrimono mondiale dell'umanità. è un'associazione culturale senza fini di lucro. Ecco gli obiettivi fissati dallo statuto: divulgare i principi di comprensione internazionale in sintonia con gli ideali e l'azione dell'organizzazione, nuove iniziative nei campi dell'educazione, delle scienze, della cultura e dell'informazione in ambito scolastico e non, la cooperazione fra i giovani di Paesi e culture diverse, la partecipazione dei giovani per la pace, l'ambiente e il territorio, la divulgazione dei diritti umani, la difesa del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale locale, le relazioni con organizzazioni consimili di altri Paesi per favorire l'azione comune, la conoscenza delle nuove tecnologie, la protezione delle donne e dei minori da ogni forma di abuso. Per informazioni telefonare ai numeri: 338 9209786, 340 7832716, fax 0376 221916, e-mail: clubunesco.mantova libero.it.

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Tibet/ Premi Nobel aderiscono a lettera di Desmond Tutu (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 14 mar. (Apcom) - Premi Nobel e diverse personalità del mondo della cultura e dello spettacolo hanno firmato una lettera aperta scritta da Desmond Tutu che denuncia il deterioramento della situazione dei diritti umani in Tibet e invita la Cina a smetterla di "nominare, accusare e abusare verbalmente" il Dalai Lama. La lettera, che sarà fatta recapitare al presidente cinese Hu Jintao, si può firmare sul sito TheCommunity.org. Tra i firmatari i Nobel per la pace: Elie Wiesel, John Hume, David Trimble, Jody Williams, F.W. de Klerk, Mairead Maguire, Betty Williams e Adolfo Perez Esquivel. E inoltre: Harrison Ford, Christy Turlington, Naomi Campbell, Gwyneth Paltrow, Ashley Judd, Gillian Anderson, Peter Gabriel, Richard Gere, Graham Nash, Maria Bell, Melissa Mathieson e Mia Farrow.

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Anche la gestione del patrimonio idrico tema del campo missionario di Gurupa (sezione: Diritti umani)

( da "Cittadino, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Anche la gestione del patrimonio idrico tema del campo missionario di Gurupa n Il Centro missionario diocesano organizza, dal 16 al 29 agosto 2009, un Campo missionario a Gurupa, stato del Para, Amazzonia, dove è missionario don Giulio Luppi. Destinatari del Campo sono i giovani dai 20 ai 35 anni. La quota tutto compreso è di 1600 euro. Le iscrizioni, già quasi ultimate, si chiudono alla fine di marzo. Nei mesi prossimi i partenti saranno invitati a tre incontri per definire i particolari del viaggio e per la preparazione immediata. Il Campo missionario dedicherà molto spazio al tema dell'acqua, che è di fondamentale importanza nel territorio - la foce del Rio delle Amazzoni - dove si svolgerà. Tra l'altro, la parrocchia di padre Giulio, Gurupa, è nella diocesi di Altamira, il cui vescovo, monsignor Erwin Krautler, é presidente del Cimi (Consiglio indigeno missionario) e lotta in prima fila per i diritti delle minoranze indigene, per i diritti umani e per la conservazione dell'habitat della foresta pluviale in Brasile e nell'intera regione amazzonica. In particolare, ha aperto nella sua diocesi uno spazio di dibattito sulla costruzione della centrale idroelettrica di Belo Monte, che minaccia di colpire le comunità indigene e contadine, ma interessa molto agli imprenditori del legno e industriali locali. Per l'impegno a favore della protezione della vita e dell'ambiente ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio Konrad Lorenz nel 2002 e il Premio GlobeArt nel 2004, per il contributo alla convivenza pacifica tra popoli e culture.

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CUORE DI FERRO Alfredo Colitto Si svolge nella Bologna del 1311 questo thriller che mescola co... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 14/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:libri SEGNALAZIONI CUORE DI FERRO Alfredo Colitto Si svolge nella Bologna del 1311 questo thriller che mescola con abilità mistero, fantastico e ricostruzioni d'epoca puntuali quanto legate alla narrazione e mai pesantemente didascaliche. Il cuore del titolo è quello trovato in un cadavere da un templare che cela la sua vera identità sotto quella di uno studente di medicina e che si rivolge al suo maestro anatomista. Con il quale dovrà svelare il mistero della trasformazione per scampare all'inquisizione e alla tortura. Incalzante. Piemme- 413 pagine, 19 euro

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certi diritti non si toccano - andrea massidda (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Sardegna, La" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 9 - Sardegna «Certi diritti non si toccano» Cagliari, il padre di Eluana elogia la Costituzione ANDREA MASSIDDA CAGLIARI. Un elogio alla Costituzione, «perché nella sua parte fondamentale garantisce che certi diritti umani non possano essere messi discussione da nessuno». Poi poche parole (positive) nei confronti dei magistrati e nette critiche, seppure pacate, all'indirizzo del governo e del parlamento. Ieri pomeriggio l'influenza ha impedito a Beppino Englaro di essere presente. Non era presente al palazzo di giustizia di Cagliari, dove si discuteva di come far conciliare l'indisponibilità della vita e con il principio di autodeterminazione, ma il suo messaggio è arrivato lo stesso grazie a un telefonino cellulare ben amplificato. Così al pubblico che ha riempito l'aula magna per la conferenza organizzata dall'associazione "Articolo 2", il papà di Eluana ha comunque potuto raccontare passioni e ragioni di un padre che ha visto la figlia per diciassette anni in stato vegetativo. Sino alla morte arrivata tra mille polemiche in una clinica di Udine, il 9 febbraio scorso. Tuttavia ieri, insieme a tanti applausi di solidarietà, a Beppino Englaro sono arrivate via cavo le scuse di don Ettore Cannavera, sacerdote, psicologo e fondatore della comunità "La Collina": «Da cattolico - ha detto - chiedo perdono per quelli che in nome del Cattolicesimo le hanno gridato assassino». Risposta: «Potevano risparmiarsi di manifestare». Con la consueta flemma, Beppino Englaro aveva però poco prima replicato alla domanda di un avvocato presente in sala, curioso di sapere quale sensibilità della magistratura avesse percepito durante il suo calvario giudiziario: «Ho dovuto attendere 5560 giorni - è stata la risposta dell'uomo che assieme ad altre tredici persone è indagato dalla procura di Udine per omicidio volontario della figlia - ma alla fine i principi del diritto di uno Stato di diritto sono emersi. Di più, francamente, non potevo attendermi». Il tempo di un lungo applauso e poi un altro quesito: si è mai sentito strumentalizzato dalla politica? «Io credo - ha ribattuto il padre di Eluana - che qualsiasi uomo di buon senso non sia in grado di capire l'atteggiamento che hanno avuto sia il governo sia il parlamento: sicuramente i nostri politici non hanno dato il meglio di loro, spero che un giorno se ne rendano conto». Alla conferenza di ieri c'era anche l'avvocato Franca Alessio, tecnicamente la "curatrice speciale" di Eluana, ossia quel soggetto super partes (diverso del tutore) che il tribunale nomina per interpretare la volontà di un individuo inabilitato. Durissimo il suo commento al disegno di legge sul presentato dal Pdl per regolare la complessa materia. La bozza della legge vieta la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata, che secondo il centrodestra non rappresentano un trattamento sanitario ma un sostegno vitale e in quanto tale irrinunciabile, anche nel testamento biologico (ovvero l'istituzione di norme che consentano di determinare la volontà di un paziente di ricevere oppure no tutte le cure possibili). «Si tratta di un disegno di legge farraginoso - ha detto - credo che nel caso fosse approvato, verrebbe sottoposto all'esame della Corte costituzionale». Tra gli altri interventi, apprezzati quelli di Giangiacomo Pisotti, Renato Chiesa e Giacomo Doglio presidente dell'associazione "Articolo 2".

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Genro offre asilo politico a un ex militante dei Nar (sezione: Diritti umani)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Esteri Pagina 112 Brasile Genro offre asilo politico a un ex militante dei Nar Brasile --> BRASILIA Ha alle spalle 26 anni di latitanza e si porta dall'Italia una lunga lista di capi d'accusa, dalla banda armata e associazione sovversiva al sequestro di persona. È il profilo dell'ex terrorista nero Pierluigi Bragaglia, al quale il Brasile non esclude di dare l'asilo politico: proprio come potrebbe capitare a Cesare Battisti, ex terrorista anche lui, ma rosso. A riferire sull'eventualità dell'asilo a un «ex fascista» è stato due giorni fa il ministro della giustizia, Tarso Genro, durante un'udienza presso le commissioni esteri e diritti umani del Senato centrata sul caso Battisti. Le parole di Genro davanti ai senatori hanno di fatto aperto la possibilità che un destino comune finisca per unire i due ex terroristi di colore politico opposto. «Non è ancora arrivata al mio ministero la richiesta di asilo per un ex fascista, responsabile di crimini analoghi a quelli di Battisti. Se arriverà e se le condizioni saranno simili, concederò il rifugio», aveva detto Genro, senza riferire il nome dell'ex fascista, che la stampa locale e fonti giuridiche consultate hanno identificato in quello di Bragaglia, 50 anni ex dei Nar. La dichiarazione di Genro era subito stata interpretata come un tentativo per riequilibrare la situazione.

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così possiamo salvare la terra (sezione: Diritti umani)

( da "Tirreno, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 13 - Livorno «Così possiamo salvare la Terra» Ai Bottini dell'Olio esposizione dell'Istituto Buddista Soka Gakkai LIVORNO. "I semi del cambiamento. La Carta della Terra e il potenziale umano". è il titolo della mostra documentaria e fotografica in programma ai Bottini dell'Olio dal 18 al 26 marzo e allestita dall'Istituto buddista italiano Soka Gakkai. Saranno esposti 17 pannelli oltre ad alcune immagini realizzate dal presidente della Soka Gakkai Internazionale, Daisaku Ikeda. Gli argomenti trattati nel percorso vogliono sensibilizzare i visitatori allo sviluppo sostenibile, in coerenza con i diritti umani, valorizzando le azioni della gente comune. I pannelli espositivi sono pensati per un'ampia fascia di età: si rivolgono infatti a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori, ma anche agli alunni del secondo ciclo della scuola primaria. Questo progetto vuole stimolare i giovani a diventare parte attiva, nella loro quotidianità, nella costruzione di una società più giusta e pacifica, nonché a sviluppare una capacità critica per formulare proprie opinioni e possibili soluzioni circa le grandi sfide globali che riguardano lo sviluppo sostenibile. «Questa mostra - dice Bartolo (Lino) Riccobono, responsabile dell'organizzazione - coinvolge un grande numero di persone, circa duecento, felicissime di impegnarsi per un obiettivo così importante per il futuro dell'umanità. Si tratta di una mostra laica, di amicizia, aperta a tutti perché il buddismo è soprattutto vita quotidiana, noi il principio "tu puoi" vogliamo metterlo in pratica». L'evento ai Bottini dell'Olio sarà seguito da cicli di conferenze per approfondire queste tematiche con docenti dell'Università di Pisa. Tre di questi incontri (23, 24 e 25 marzo) saranno già inseriti all'interno della mostra stessa, ma altri nei prossimi mesi si svolgeranno presso la sede livornese della Soka Gakkai, in via dell'Artigianato. «Perché noi come movimento ci siamo sempre stati, continuiamo a esserci e vorremmo da ora in poi impegnarci di più per il sociale e per la comunità. Visto che ci sono le forze, l'energia e l'entusiasmo per farlo». Info. L'inaugurazione ufficiale della mostra "I semi del cambiamento" sarà inaugurata martedì alle 17,30. I Bottini dell'Olio dal 18 al 26 marzo saranno aperti nell'orario 9-13 e 15-19, 30 (sabato e domenica ore 9-19,30). Per ulteriori informazioni telefonare al mattino ai numeri 0586/251935 e 0586/251939.

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Bambini attorno all'Albero della Pace (sezione: Diritti umani)

( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

BRESCIA pag. 8 Bambini attorno all'Albero della Pace OGGI ALLE 10 I BAMBINI delle scuole primarie si troveranno attorno all'Albero della pace nel Parco del Brolo, la nuova area verde nel centro del paese, presenti il sindaco Giuseppe Orizio (nella foto tra Beccalossi e Gelmini) e l'assessore Adriano Orizio ma soprattutto Tanka Shozo, un sopravvissuto alla bomba di Hiroshima. Si annuncerà anche la partecipazione alla Marcia della pace che il 22 marzo partirà da Chiari per arrivare a Rovato, con finale alle 16 sul Monte Orfano. L'occasione è il 60esimo anniversario della dichiarazione universale dei Diritti umani. I ragazzi delle scuole sono chiamati a testimoniare questo messaggio di pace prima dell'inizio della marcia. Image: 20090314/foto/83.jpg

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<Grey Cat Winter> Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny Barr... (sezione: Diritti umani)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

AGENDA GROSSETO pag. 11 «Grey Cat Winter» Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny Barr... «Grey Cat Winter» Al Teatro degli Industri, oggi alle 21.15 si esibirà Kenny Barron, uno dei più celebri pianisti jazz che vanta una carriera al fianco di grandi musicisti come Dizzy Gillespie e Stan Getz. Con lui il contrabbassista Kiyoschi Kitagawa e il batterista cubano Francisco Mela. Il concerto, inserito nel Grey Cat Winter, sarà preceduto da lezioni concerto a cui prenderanno parte gli studenti delle medie e delle superiori della nostra provincia. Diritti umani Si svolgerà oggi a partire dalle 9 nella sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi l'ultima conferenza del ciclo dedicato ai diritti umani. Dopo il saluto del presidente della Provincia, Lio Scheggi, interverranno il Gip del tribunale di Grosseto Pietro Molino, il tesoriere del consiglio dell'ordine degli avvocati, Lucia Pinto, e Giovanni Romano. Seguirà un dibattito coordinato da Giovanna Tuoni e a cui interverrà anche Alberto Zaccherotti, segretario della Camera arbitrale e di conciliazione. «Le parole non dette» All'auditorium della parrocchia dell'Addolorata, oggi alle 17 andrà in scena lo spettacolo «Le parole non dette». Testimonianze dirette su alcuni spaccati di vita delle donne e sul fenomeno della violenza nei loro confronti. Le liriche e i racconti saranno letti da Maria Letizia Massetti e da Gioia Bardella. «E' solo magia!» Sarà presentato oggi alle 17.30 a Magliano, nella sala di via Oberdan, il libro «E' solo magia!», primo romanzo della giovane scrittrice grossetana Sara Raschillà.

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La "Tutela europea dei diritti umani", tra competenze, regimi penitenziari e libertà ... (sezione: Diritti umani)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sabato 14 Marzo 2009 Chiudi La "Tutela europea dei diritti umani", tra competenze, regimi penitenziari e libertà di comunicazione. Di questo si discuterà il 19 marzo, nella Sala dei Notari, durante il convegno organizzato dalla sezione umbra dell'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo. Ingresso libero e appuntamento a partire dalle 15,30, per chi volesse approfondire «la conoscenza delle norme interne e di carattere internazionale - anticipa il coordinatore regionale dell'Uftdu, Antonietta Confalonieri - riguardanti la tutela dei diritti dell'uomo e promuoverne l'osservanza concreta ed effettiva in ogni sede, giurisdizionale, legislativa e amministrativa». Sezione nuova, quella umbra, che proprio con questo convegno celebra la sua nascita, dedicando l'incontro ad un «approfondimento di aspetti - prosegue Confalonieri - che vanno dal raccordo tra le due Corti in Europa a quelli "caldi" come la libertà di comunicazione, o divieto di intercettazione, e il regime penitenziario, in particolare quello noto come "carcere duro", alla luce dei principi ribaditi in sede europea». Tra gli interventi, dopo il presidente onorario dell'Uftdu, Giovanni Conso, e il presidente Mario Lana, quelli dei professori dell'Università di Perugia Giorgio Badiali, Fabio Raspadori e Carlo Fiori e il giudice Paolo Micheli.

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USA/CINA (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-03-14 - pag: 9 autore: USA/CINA Asilo politico per i familiari di Zhisheng La moglie e i due figli di Gao Zhisheng, l'avvocato cinese dei diritti umani che l'anno scorso figurava tra i candidati al premio Nobel per la Pace, hanno ottenuto asilo politico negli Stati Uniti. Geng He ha raccontato di essere arrivata in Arizona dopo un lungoe pericoloso viaggio insieme alla figlia 15enne e al figlio di 5 anni. Gao Zhisheng, più volte arrestato e torturato dalle autorità di Pechino, è scomparso lo scorso mese e sia la famiglia che gruppi per la difesa dei diritti umani temono che si trovi ancora una volta nelle mani della polizia. «Ho lasciato la Cina perché la mia famiglia è da troppo tempo sotto sorveglianza. Abbiamo avuto grandi difficoltà nella nostra vita quotidiana», ha detto la moglie di Gao, Geng He. GUANTANAMO Scompare lo status di nemici combattenti Il ministero della Giustizia americano ha deciso di cancellare la definizione di "combattenti nemici" per i detenuti di Guantanamo, che saranno d'ora in poi custoditi solo sulla base delle «leggi di guerra internazionali» e degli atti del Congresso. Lo ha reso noto, in un comunicato, il ministro della Giustizia Eric Holder. L'iniziativa rappresenta un altro passo dell'Amministrazione verso la chiusura della prigione, come il presidente Barack Obama ha ordinato di fare entro il gennaio 2010. Lo status di combattenti nemici privava i prigionieri dei diritti previsti dalla legge per qualsiasi altro detenuto, compresi quelli a difendersi in un'aula di giustizia ordinaria e a essere assistiti da avvocati.

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Tibet, dialogo se rinuncia a indipendenza (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-03-14 - pag: 9 autore: DIRITTI UMANI Tibet, dialogo «se rinuncia a indipendenza» «La Cina è disposta a riprendere i colloqui con gli inviati del Dalai Lama, a condizione che rinunci a perseguire l'indipendenza del Tibet». Lo ha affermato ieri il primo ministro Wen Jiabao, parlando dal Palazzo dell'Assemblea del popolo, a Pechino. A cinquant'anni dalla rivolta del Tibet contro la Cina del 10 marzo 1959, Wen ha rinnovato le accuse contro la guida religiosa, che vive in esilio in India, rispondendo anche alle accuse mosse da Barack Obama giovedì, in un incontro a Washington con il ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi: «Il Dalai Lama è un personaggio ambiguo. Bisogna stare attenti a quello che dice, ma anche a quello che fa». Secondo Wen il Dalai Lama chiede per il Tibet quella che definisce una «genuina autonomia», ma progetta di staccarlo dalla Cina. Il Dalai Lama ha di recente accusato Pechino di aver creato nel Tibet un «inferno in terra» nel quale hanno perso la vita in «centinaia di migliaia». Wen al contrario ha sostenuto che la situazione nel territorio è «pacifica e stabile». La situazione rimane comunque tesa, in vista dell'anniversario della ribellione dell'anno scorso (20 morti secondo Pechino, più di 200 per gli esuli tibetani) e della celebrazione dell'annessione del Tibet alla Cina, per il 28 marzo. Wen ha poi usato toni concilianti parlando dei rapporti con Taiwan e Corea del Nord.

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Lucrezio versus Maometto (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: OPINIONI - data: 2009-03-14 num: - pag: 12 categoria: REDAZIONALE Fisimario Lucrezio versus Maometto di RUGGERO GUARINI SEGUE DALLA PRIMA «Cari, carissimi partenopei, – temo che molto presto dovrete procedere alla condanna, al sequestro e alla distruzione, magari mediante una serie di pubblici falò, di tutti gli scritti antichi e moderni che offendono e attaccano la religione. Che offesi e attaccai purtroppo anch'io, suppergiù venti secoli fa, in un poema stupidamente blasfemo, e che perciò vi consiglio di mettere in cima alla lista delle opere che dovrete mandare al rogo. Suppongo che voi abbiate letto il nobile testo che vi impone di ordinare questo incendio. Si tratta – lo avrete capito – della risoluzione delle Nazioni Unite intitolata “Lotta alla diffamazione delle religioni“. Né vi sarà sfuggito che questo illuminatissimo scritto è stato ispirato ai suoi estensori materiali dal grande Maometto in persona. A questo documento è stato fra l'altro attribuito il semplice intento di scoraggiare le maldicenze sull'Islam. Questa tesi sembra inoltre confermata da molti articoli del documento, come per esempio il V, in cui si “esprime la profonda preoccupazione che l'Islam venga frequentemente ed erroneamente associato alle violazioni dei diritti umani e al terrorismo”, e soprattutto il VI, in cui si “sottolinea con crescente sdegno l'intensificarsi della campagna di diffamazione delle religioni e degli appartenenti alle minoranze musulmane in seguito ai tragici eventi dell'11 settembre 2001”. Ma a me sembra evidente che il vero obiettivo degli autori di questo documento sia un pochino più ambizioso. E del resto il suo stesso titolo lascia intravedere il sogno di un decreto planetario che interdica dovunque ope legis la critica non già di questa o quell'altra religione, bensì di ogni possibile religione, insomma della religione come tale. Ora però non mi chiedete come e perché sono giunto a questa conclusione. Affrettatevi, piuttosto, se volete guadagnarvi la misericordia di Allah e del suo Profeta, a infilare il mio “De rerum natura” nella lista dei libri da bruciare. Ma prima però di infilarcelo concedetevi per l'ultima volta il sacrilego piacere di leggerne qualche verso. Per esempio quelli in cui lodai scioccamente l'abietto Epicuro, esaltandolo come “il grande Greco che mentre la vita umana giaceva sulla terra, turpe spettacolo, oppressa dal grave peso della religione, ardì sollevare gli occhi mortali a sfidarla, e per primo drizzarlesi contro”. O quelli in cui difesi il mio infame pensiero dall'accusa di empietà affermando che “fu proprio la religione a produrre i crimini più scellerati”. O quel verso davvero abietto in cui mi permisi di dare dell'inferno la seguente definizione: “Hoc Acherusia fit stultorum denique vita”, che suppergiù significa “l'inferno è l'esistenza degli imbecilli quaggiù”. Vi supplico infine di non chiedermi a quali imbecilli pensavo quando scrissi questo deplorevole verso. Voi sapete meglio di me che pensavo soprattutto a quei cretini che ancora oggi vorrebbero impedirmi, giustamente, di dire quel che penso della loro fede, sia essa pagana, giudaica, cristiana o maomettana, e che, se oggi fossi ancora vivo, ancor più giustamente mi brucerebbero insieme al mio poema. Statemi bene». guarini.r@virgilio.it

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Barrot a Lampedusa: sì al centro, ma da 350 posti (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cronache - data: 2009-03-14 num: - pag: 21 categoria: REDAZIONALE Sbarchi Il commissario europeo parla del progetto del governo: se supera quel limite è ingestibile Barrot a Lampedusa: sì al centro, ma da 350 posti DAL NOSTRO INVIATO LAMPEDUSA — Sindaco ed esponenti politici d'ogni fronte erano andati a Bruxelles invocando una sua visita per constatare se a Lampedusa i diritti dell'uomo vengono garantiti. E speravano in un monito antigovernativo per imprimere una sterzata alla politica dei ministri di Berlusconi sul fronte dei clandestini. Ma il commissario europeo alla giustizia e alle libertà civili Jacques Barrot, atterrato qui ieri mattina e ripartito nel pomeriggio per Malta, ha deluso chi tuona contro la «nuova Guantanamo» del ministro Maroni e contro la stessa idea che si possa installare nell'isola un Centro espulsioni dove lasciare migliaia di clandestini per quattro, sei mesi. Ha preferito rivendicare una linea di equilibrio, frastornato da strali e veleni che attraversano Lampedusa: «Non sono qui per arbitrare i conflitti politici dell'isola». Ma allo stesso tempo senza nulla cedere proprio sui diritti umani: «Si faccia pure questo Centro se si deve fare, ma non si superi il limite dei 350 irregolari presenti perché diventerebbe ingestibile...». Un «limite» sul quale annuiva il gran capo dell'immigrazione in Italia, il prefetto Mario Morcone, pur sapendo che gli attuali 500 presenti potrebbero diventare molti di più con i nuovi imminenti sbarchi da tutti temuti. Colpito dal dramma esistenziale di un popolo che chiede la libertà di vivere e lavorare, Barrot ha voluto vedere con i propri occhi il Centro di contrada Imbriacola, vicino alle stradine un tempo affollate di turisti, quella ex caserma teatro della rivolta di febbraio con un incendio che ha devastato un intero padiglione. Eccolo il cuore malato di una realtà off limits, con posti di blocco dappertutto, ieri superati anche dai cronisti al seguito di Barrot. E per la prima volta, oltre le cancellate, è scattata una sorta di operazione glasnost col prefetto Morcone pronto a mostrare infermeria, cucine, camerate, senza celare le condizioni precarie, ma senza suscitare quel moto di indignazione che tanti attendevano. Perché Barrot ha trovato centinaia di immigrati a grappoli insaccati in linde camice di flanella, scarpette da ginnastica nuovissime, non una cartaccia per terra, i segni dell'incendio cancellati. E il commissario si è confuso fra loro per ascoltarne i racconti. «Capo, ci fai uscire?», «Fuggiamo dalla miseria», «Ho la mia famiglia in Belgio», «Mio fratello a Montpellier, artigiano, posso lavorare con lui», «Perché volete rimpatriarci?». E lui a replicare che «in Europa bisogna arrivare col visto». Il visto? Il coro diventa un'onda: «Ma in Tunisia lo danno solo ai ricchi». «Ci vogliono 10 mila euro sotto banco». «Per avere un contratto di lavoro in Italia, prima della partenza, chiedono 7 mila euro». «Per questo rischiamo di morire in mare, pagando 2 mila euro agli scafisti». E il più giovane approdato da Monastir via Libia, educato: «Ringraziamo tutti perché qui ci fanno mangiare ogni giorno, ma noi vogliamo lavorare, guadagnare per sfamarci e costruire qualcosa». «Coraggio amici miei», prova a replicare Barrot. «Quale coraggio? Decisioni rapide ci vogliono. Vogliamo rimanere in Europa». E l'eco lo insegue nel giro fra l'infermeria dignitosa, la mensa accettabile e le camerate soffocanti, ridotte ad un ammasso di brande e corpi, incollati l'uno all'altro. Un'immagine che lo inquieta ripartendo per Malta dove c'è di peggio e rimbalza la protesta dei Medici senza frontiere, decisi a mollare, a denunciare «Condizioni inaccettabili e disumane nei centri di detenzione». Felice Cavallaro In visita Il commissario europeo alla Giustizia e alle Libertà civili Jacques Barrot: ieri ha visitato il centro immigrati di Lampedusa (Afp)

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Costruttori di Pace tra XX e XXI secolo una settimana di impegno a Tor Vergata (sezione: Diritti umani)

( da "Corriere della Sera" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Corriere della Sera - ROMA - sezione: Tempo Libero - data: 2009-03-14 num: - pag: 17 categoria: REDAZIONALE UNIVERSITà Costruttori di Pace tra XX e XXI secolo una settimana di impegno a Tor Vergata L'Università di «Tor Vergata» si trasforma per alcuni giorni in un'arena di Pace. Da lunedì 16 a venerdì 20 marzo la facoltà di Lettere e Filosofia ospiterà la mostra «Costruttori di Pace tra XX e XXI secolo». Le strade e le esperienze di protagonisti, grandi e piccoli, del cambiamento sociale si incontreranno grazie alle immagini e alle storie che verranno esposte all'interno dell'Auditorium «Ennio Morricone»: da Gandhi (foto) a Martin Luther King, da Daisaku Ikeda ai tanti altri premi Nobel per la Pace, alle persone comuni che si sono impegnate nella difesa dei diritti umani. E inoltre lunedì e venerdì, sempre alle 16, si svolgeranno due tavole rotonde sul tema «Costruire la pace».

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Ma selezionare esseri umani fa paura (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 63 del 2009-03-14 pagina 19 Ma selezionare esseri umani fa paura di Redazione Einstein diceva che la ragione è come un paracadute. Bisogna che si apra, altrimenti sei morto. Non sono un moralista cattolico. Sono una persona che cerca di ragionare. Dunque, cosa dire davanti alla vicenda dei due gemellini spagnoli, l'uno appositamente selezionato per salvare la vita dell'altro? Dico che cosa fatta capo ha. Siamo felici che stiano bene. A paracadute aperto, però, bisogna anche essere disposti a discutere con lealtà e sincerità se sia ragionevole e umanamente conveniente - dunque se le leggi civili debbano approvarla o no - questo modo di fare che comporta la selezione eugenetica degli esseri umani. C'è chi sostiene, come nel caso spagnolo, che qualunque sia la strada intrapresa per curare e salvare una vita umana, quella è una strada giusta. Di qui deriva una constatazione, che non è di principio astratto, ma di realtà effettuale, cogente, verificabile immediatamente: qual è la giustizia, il diritto, il bene che viene conclamato in questa posizione? In tutta evidenza è la giustizia, il diritto, il bene dell'essere umano più forte. Cioè del vivente - mettiamo che quel vivente sia il sottoscritto - che letteralmente «mette le mani addosso», manipola e, al limite, dato che ho la potenza tecnica per farlo, produco un altro essere umano secondo le caratteristiche, le aspettative e i bisogni miei. Non c'è bisogno di essere Agostino da Ippona o Immanuel Kant per dubitare con la propria testa che questo modo di fare sia giusto e rispettoso dell'elementare diritto umano altrui. Vi sembra giustizia modificare o selezionare geneticamente un embrione umano perché faccia da cavia o da medicina alle cure e alle ricerche altrui? O non vi sembra piuttosto la posizione comoda (e incontestabile da chi parola e potere non ha) di uno che comanda e decide per il proprio bene, e un altro che può soltanto subire? Ecco perché l'eugenetica che fu cacciata dalla porta, sia dei programmi di pace (Svezia) sia di quelli di guerra (Terzo Reich), va combattuta anche oggi, allorché cerca di rientrare dalla finestra della bontà, delle buone opere e dei diritti umani. Poiché la prima bontà, la prima buona opera, il primo diritto umano è dichiarare l'indisponibilità della debole, senza parola e senza difese vita altrui. È dichiarare tabù l'eugenetica (così come, già scrissi su queste pagine, l'eutanasia). E tabù anche l'eugenetica che si farebbe per il miglior ideale del mondo. Dichiararla fuori legge perché non ci siano esseri umani che un giorno alzino il pugno (o i mitragliatori) in faccia a noi e ce ne chiedano conto (speriamo non prima di spararci) con domande tipo: «Scusa, ma chi ti ha autorizzato a farmi a misura dei tuoi desideri?» «Come ti sei permesso di usarmi come un tuo pezzo di ricambio?» «Perché non ti sei informato o hai finto di non sapere che ai tempi di Zapatero, di Gordon Brown e di Obama hanno voluto mettere le mani sugli embrioni umani non perché i viventi allora erano pii, buoni, umanitariani, ma perché una filiera veramente impressionante di brevetti sugli embrioni umani stava per essere immessa nel circuito dei commerci sanitari e utilizzata per produrre pezzi di ricambio per i malati o come cavie per la ricerca di laboratorio, e tutto ciò avveniva all'insegna non del bene dell'umanità, ma del potere e dei denari, del dominio e dei profitti?». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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"A 50 anni dal massacro cinese: forza Tibet" (sezione: Diritti umani)

( da "Campaniapress" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Marzo 14th, 2009 "A 50 anni dal massacro cinese: forza Tibet" Cinquant'anni fa il popolo Tibetano veniva massacrato dai cinesi. Almeno 86 mila morti, migliaia di arresti, templi e monasteri distrutti e incendiati. Sempre cinquant'anni fa in un'altra parte del mondo, ma non c'entra niente con il Tibet, un famoso rivoluzionario sudamericano affermava: "Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo". Lo schiaffo ricevuto dal popolo tibetano è stato avvertito da numerosi consessi civici nel corso dell'ultimo anno. Ieri l'altro anche la Camera dei Deputati ha votato, con un sì unanime, una mozione bipartisan per il rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet. L'Unione Europea si appresta a farlo. Il Consiglio comunale di Benevento non è stato da meno. Lo scorso anno approvò all'unanimità un ordine del giorno bipartisan, in favore dei tibetani che però, per quanto mi risulta, non ha avuto alcun seguito. Non solo ! Oggi pensiamo addirittura di gemellarci con una città cinese. Decisione suggestiva ed apprezzabile ma che contrasta con il provvedimento consiliare. Auspico quindi, per non autosmentirmi, di percorrere la strada del gemellaggio con una città cinese e con Lhasa, la capitale del Tibet. In alternativa, con Dharamsala, la città indiana che ospita il Dalai Lama dal 1959.. La violazione dei diritti umani non può essere sacrificata sull'altare della realpolitik, del business, degli affari e degli scambi commerciali che se ne fregano della sofferenza di quel popolo con il quale abbiamo solidarizzato. La solidarietà ha più valore quando non è solo un intento manifestato con un pezzo di carta e basta.. Solidarietà significa anche avere il coraggio di schierarsi. A prescindere dalla forza economica e politica che può esercitare il prepotente. Per questo apprezzo le città che hanno conferito la cittadinanza onoraria al Dalai Lama ed il gesto dell'attuale Sindaco di Roma che ha ricevuto il Dalai Lama in Campidoglio, con tutti gli onori l'ha proclamato cittadino romano e gli ha consegnato le chiavi della città. Non posso dire altrettanto del Premier che non ha aperto le porte di Palazzo Chigi al Premio Nobel per la Pace, al simbolo vivente di una battaglia condotta con la non violenza ed a cui, per questo, va il mio personale incoraggiamento: Forza Tibet Luigi De Nigris - Consigliere comunale Democrazia Partecipata Posted in interventi | This entry was posted on Sabato, Marzo 14th, 2009 and is filed under interventi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.

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Chiara Lubich sarà cittadina onoraria di Marene (sezione: Diritti umani)

( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Chiara Lubich sarà cittadina onoraria di Marene Alcuni cittadini di Marene, supportati dall'Amministrazione Comunale e dal Sindaco Pellissero, dalla Chiesa Locale guidata da don. Efisio, hanno dato vita per la giornata di oggi 14 marzo ad un evento in memoria di Chiara Lubich, a cui la Città di Marene ha consegnato la cittadinanza Onoraria. Scrive di lei una delle prime compagne ed amiche, Graziella De Luca: "Chiara Lubich è molto conosciuta in tutto il mondo per quello che Dio ha fatto e fa per mezzo di lei dagli anni 1943-44 ad oggi. Lei è portatrice di un carisma che si è diffuso ormai in 182 Paesi del mondo, praticamente in tutti i Continenti. E' il carisma dell'oggi della Chiesa e dell'umanità anche non credente. E' il carisma dell'unità che Dio le affidò quando era ancora ventenne, durante il caos della seconda guerra mondiale. Si era acceso un fuoco d'amore nel cuore di Chiara per Dio e per i fratelli. Questo fuoco è contagioso. Già, dopo 2 mesi dagli inizi del Movimento, 500 persone avevano cominciato a seguirla. Il Movimento è chiamato 'Movimento dei Focolari' o 'Opera di Maria', perché fattura sua. Focolare significa il luogo dove le persone si riuniscono per scaldarsi attorno al fuoco. Chiara Lubich, per il suo operato, ha ricevuto molti premi e riconoscimenti: tra questi il premio Templeton 'Per il progresso della religione'; il premio Unesco per 'L'educazione alla Pace'; il premio 'Per i Diritti Umani' e anni fa, l'Istituzione Gandhiana in India le ha conferito il premio 'Difensore della Pace' e 14 lauree Honoris Causa. Il suo carisma, riconosciuto in tutto il mondo, lei stessa lo ha portato in diversi campi: in quello ecumenico per il dialogo con persone di altre Chiese, 350 finora, in quello religioso per il dialogo con persone di altre religioni: buddisti, musulmani, indù, ecc. Ha intessuto anche il dialogo con persone di convinzioni diverse. Ha portato il suo carisma anche nel campo politico, incontrando parlamentari, re e presidenti. E ancora nel campo dell'economia con il suo geniale progetto dell' Economia di Comunione, accolto con entusiasmo da molti imprenditori, un po' in tutto il mondo". Queste parole sintetizzano la specialità di una donna che ha saputo tessere un modo nuovo di vedere le cose, ed è un bel segno da cogliere per la bella Città di Marene, il potersi vantare di una concittadina così grande. Nel primo anniversario della dipartita di Chiara Lubich numerosi sono gli eventi in programma nel mondo, dalle colorazioni più diverse tutte rintracciabili sul sito Internet www.focolare.org, tra le tante domenica alle ore 11 la diretta su RAIUNO della S. Messa dalla Città di Loppiano, cittadella di testimonianza tanto cara alla Lubich. Per Marene l'evento speciale è quest'oggi, sabato 14 marzo, dal titolo 'Chiara Lubich Cittadina Onoraria di Marene' e si svolgera con due appuntamenti: al mattino alle 9 presso la Chiesa Parrocchiale di Marene con la S. Messa Solenne in Memoria di Chiara, mentre nel pomeriggio alle 15 presso la sala del Palazzo Municipale (Palazzo Galvagno) con la presentazione del ricordo di Chiara, tramite documenti, video, testimonianze, ricercati con cura, che legano fortemente Chiara alla storia di Marene. L'evento sarà una grande festa insieme a tutti i concittadini e sarà impreziosito da alcune piacevoli sorprese, e persone legate al mondo di Marene e di Chiara. C.S.

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14/03/2009 09:24 ONU: GOVERNO TEDESCO CRITICA BOZZA FINALE DOCUMENTO DURBAN 2 (sezione: Diritti umani)

( da "ITnews.it" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Berlino, 14 mar. - (Adnkronos/Dpa) - "La Germania non dovrebbe partecipare a una conferenza dell'Onu che pretende di accusare unilateralmente Israele". Lo afferma l'incaricato del governo tedesco per i diritti umani, Guenter Nooke, a proposito della conferenza di Ginevra sul razzismo nota come "Durban 2", in programma dal 20 al 24 aprile. Nell'edizione del fine settimana del 'Berliner Zeitung' che ipotizza una eventuale cancellazione della presenza tedesca a Ginevra, Nooke sottolinea che "per prima cosa dobbiamo tentare tutto il possibile per migliorare il testo del documento finale -dice- E non sara' una partecipazione a qualsiasi prezzo".

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IRAN (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

POLITICA 14-03-2009 LIBERTÀ RELIGIOSA il fatto Perseguitati dalle autorità di Teheran che li accusano di «minacciare la sicurezza nazionale». Considerati eretici perché usciti dall'islam. Amnesty denuncia discriminazioni e maltrattamenti. Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace, accusa: genocidio culturale nell'indifferenza generale L'odissea di un popolo costretto a vivere clandestinamente la sua fede IRAN Baha'i, una minoranza nel mirino degli ayatollah DI NELLO SCAVO P rigione di Evin. Sezione 209: il raggio destinato ai «nemici della rivoluzione», quello in cui è vietato l'accesso alla Croce rossa internazionale. Qui, alla periferia nord di Teheran, è stato deportato Aziz Samandari, medico di 37 anni. Gli appelli per il rilascio sono risultati inutili. Del resto Aziz non è che uno dei molti baha'i lasciati a marcire in prigione. Samandari è un esponente della minoranza baha'i, in altre parole un musulmano che gli ayatollah considerano alla stregua di un «eretico». Perciò non merita un processo, né di conoscere i capi d'imputazione e tanto meno di parlare con un avvocato. «La polizia racconta un parente che ha trovato riparo in Svizzera ha preso le foto di famiglia e gli effetti personali, poi lo hanno trascinato via con la forza». Dal 14 gennaio non si hanno più sue notizie. L'unica voce filtrata all'esterno dice che in un mese ha perso 15 chili. Quando la moglie ha supplicato le autorità chiedendo il motivo dell'arresto, la risposta è stata senza appello: «Lui è una minaccia per la sicurezza nazionale» a causa di «legami con Paesi ostili ». Quali Paesi? ha domandato la giovane donna. «Tutti i Paesi europei». Prima di Aziz sono stati arrestati altri sette baha'i, ma i leader in prigione sarebbero almeno il doppio. Le autorità di Teheran negano che le cose stiano così. L'ambasciata dell'Iran a Roma invita a rileggere le recenti note ufficiali. «Il governo iraniano ha concesso alla setta baha'i tutti i diritti degli altri cittadini iraniani», sostiene l'ayatollah Ghorbanali Dorri-Najafabadi. Secondo il religioso iraniano, che dopo essere stato il capo dei servizi segreti è ora il procuratore generale della Repubblica Islamica, «vi è la prova inconfutabile che molti seguaci della setta baha'i sono in stretto contatto con i nemici della nazione iraniana e hanno forti legami con il regime sionista ». E questo nonostante «abbiamo sempre mostrato grande simpatia per i cittadini baha'i in I- ran ». I baha'i internati a E- vin devono rispondere dell'accusa di «collusione con I- sraele al fine di destabilizzare l'Iran». Un pretesto che in certi casi non ha bisogno di essere provato. In un messaggio del 2004 attribuito a Ossama Benladen, il capo di al-Qaeda per screditare Abu Mazen disse che il leader dell'Olp «è di fede baha'i, un agente infedele». Il 17 febbraio l'agenzia di stampa ufficiale Irna ha rilanciato una dichiarazione del portavoce della magistratura, Ali Reza Jamshidi, che lascia ancora minori speranze per una imminente liberazione: «Tutti gli atti che potrebbero essere interpretati come propaganda contro l'islam, l'Iran e il suo establishment islamico sono sicuramente considerati un reato». Fino a qualche tempo fa gli eretici venivano giustiziati senza processo. Almeno 200 negli ultimi dieci anni. Ma da qualche tempo il regime di Ahmadinejad ha ripiegato sulla detenzione «a tempo indeterminato» per non attirare ulteriori critiche. Nel 1992 il padre di Aziz fu giustiziato per impiccagione proprio nella sezione 209. Anche allora non ci fu un processo. «Non abbiamo mai visto il il corpo del vecchio Bahaman», racconta un cugino. Nonostante questo Aziz, che allora aveva vent'anni, non ha rinnegato la sua fede e neppure ha tentato la via di un comodo esilio in Europa. «Contro di loro è in atto un genocidio culturale perpetrato nell'indifferenza generale ». L'accusa, passata quasi inosservata, è di Shirin Ebadi, l'avvocatessa iraniana premio Nobel per la pace nel 2003 e pesantemente bersagliata dagli ayatollah. Il 15 gennaio la segretaria di un centro per i diritti umani è stata arrestata a Teheran «perché seguace della setta Baha'i fuori legge in Iran», ha spiegato l'agenzia 'semi-ufficiale' Fars. Con la donna sono stati imprigionati almeno altri sei adepti della religione fondata nel 1863 nella Persia sciita e che con gli oltre 300mila seguaci è in Iran la minoranza religiosa più cospicua. «Temiamo che Aziz e gli altri amici siano stati torturati», racconta una fonte bahahita da Teheran. I prigionieri sono sotto il controllo del ministero dei Servizi segreti, «nessuno ha avuto accesso a un avvocato» fa sapere Amnesty International che ne chiede l'immediata liberazione «senza condizioni». Inoltre «secondo alcune fonti informa Amnesty cinque uomini sono insieme in una cella di 10 metri quadri e senza letti». Aziz e gli altri non usano la dialettica né gli strumenti della dissidenza. Eppure sono perfetti per il ruolo di capro espiatorio del disagio interno. Istruiti, ben inseriti nelle professioni, poliglotti e aperti agli scambi culturali, i baha'i sono il bersaglio ideale di un potere che non tollera opinioni discordanti. Il trattamento riservato agli arrestati risponde agli ordini impartiti con una nota «confidenziale ». Il documento è firmato dal capo dell'ufficio dell'ayatollah Khamenei, il supremo leader della Repubblica Islamica. I giovani baha'i «possono essere iscritti nelle scuole, a condizione si legge nel testo filtrato all'esterno che essi non siano stati identificati come baha'i. Preferibilmente, essi dovrebbero essere iscritti nelle scuole che hanno una forte capacità di imporre l'ideologia religiosa (sciita, ndr)». Inoltre gli studenti universitari «devono essere espulsi, sia nella fase di ammissione che durante i loro studi, una volta che si viene a conoscenza che appartengono ai baha'i». Le autorità hanno poi costituito una unità segreta che ha il compito di «contrastare la propaganda e le attività religiose dei baha'i». Ma si guarda anche oltre confine: «Deve essere elaborato un piano per affrontare e distruggere le loro radici culturali al di fuori del Paese». Forse, pensando di tranquillizzare gli attivisti dei diritti umani, il portavoce del procuratore generale ha voluto assicurare che gli arrestati non devono temere per la loro vita. Niente pena di morte. Per zittirli e dare l'esempio basta tenerli a E- vin. Con trecentomila fedeli, è il gruppo minoritario più numeroso nel Paese. L'odissea di Azizi Samandari, rinchiuso in carcere alla periferia di Teheran: dal 14 gennaio non si hanno sue notizie Secondo il governo «alla setta vengono concessi tutti i diritti degli altri cittadini» L'accusa: molti di loro sono «in contatto con i nemici della nazione e hanno legami col regime sionista» Aziz Samandari Haleh Rouhi Raha Sabet Il tempio baha'i costruito ad Haifa, nel nord di Israele. Nella città sorgono i luoghi santi di questa religione, proclamati patrimonio dell'umanità dall'Unesco (Ap)

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<Oltre la teologia, una questione di diritti umani> (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

POLITICA 14-03-2009 intervista Nazila Ghanea: i baha'i non chiedono di essere riconosciuti come minoranza religiosa, ma di essere rispettati come persone «Oltre la teologia, una questione di diritti umani» « S ia chiaro, il governo di Teheran non è che tolleri le discriminazioni, ma è esso stesso a istigarle. La comunità internazionale deve insistere perché non è sopportabile l'incitamento all'odio in base alla differenza religiosa». Nazila Ghanea è docente di Diritti umani all'università di Oxford, da dove coordina l'International journal of human rights and religion (rivista internazionale dei diritti umani e delle religioni). Da consulente delle Nazioni Unite si occupa da tempo delle persecuzioni in Iran. Perché in Iran la popolazione baha'i viene perseguitata? Molti risponderebbero a questa domanda addentrandosi in questioni teologiche. Tuttavia, la mia opinione è che le differenze teologiche sono una cosa e il rispetto per i basilari diritti dell'uomo un'altra. La Repubblica islamica dell'Iran non dovrebbe aver bisogno di una posizione teologica per garantire i diritti di questa minoranza. Cosa chiedono i baha'i a Teheran? Non hanno mai chiesto il riconoscimento dello status di minoranza religiosa, pure previsto dall'articolo 13 della costituzione iraniana. Semplicemente hanno invitato il loro governo a rispettare i diritti umani, tenendo fede all'adesione ai trattati internazionali che garantiscono un'intera gamma dei diritti, compresa la libertà di religione o di credo. Una prospettiva ben rappresentata dall'enciclica Dignitatis Humanae che, pur provenendo da una chiesa, è una pietra miliare sul tema del rispetto e della difesa della persona umana che prescinde dalle dispute teologiche. In tutto il mondo ci sono persecuzioni religiose. Perché ancora oggi i governi hanno paura della religione? Molto spesso sono i governi a promuovere discriminazioni e maltrattamenti, altre volte i colpevoli sono gruppi apparentemente svincolati dalla politica, ma assai più spesso questi atti vengono messi 'in nome della religione'. Il caso della persecuzione dei baha'i è piuttosto grave: i fedeli non possono ricevere la pensione anche se hanno versato i contributi durante una vita di lavoro, vengono esclusi dai lavori nel settore pubblico, dall'insegnamento nelle scuole e nelle università. I loro cimiteri e i loro luoghi di culto vengono profanati, i loro leader imprigionati e ridotti al silenzio. I fatti degli ultimi 30 anni indicano chiaramente che è il governo iraniano a incoraggiare la una campagna di avversione contro i baha'i, come provano gli oltre 300 articoli, pubblicati negli ultimi due anni, dal quotidiano governativo Keyhan. Secondo i vostri dati sono in aumento le persecuzioni religiose nel mondo? È molto difficile rispondere. Certamente c'è stato un progresso per quanto riguarda la consapevolezza dei diritti umani e le pressioni che i governi più evoluti esercitano perché ovunque vengano promossi e garantiti. Tuttavia, siamo ancora molto lontani dalla piena attuazione di tutte le garanzie (diritti civili, politici, economici, sociali e culturali). Nel caso dei baha'i in Iran qualche segnale positivo, nonostante tutto, comincia ad arrivare. Recentemente un numero significativo di artisti e intellettuali iraniani (che perlopiù vivono all'estero) ha condannato l'intolleranza. Qual è la strada migliore per favorire il dialogo e lo sviluppo di un islam che si concili con la modernità? Non ho dubbi che le religioni dispongano dei mezzi morali e spirituali per mobilitarsi in favore di chi ha un credo differente. Fanno eccezione l'Iran e un'ampia parte del mondo islamico. Nello Scavo Nazila Ghanea

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Bra: eutanasia, dibattito con l'europarlamentare Casini (sezione: Diritti umani)

( da "Targatocn.it" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bra: eutanasia, dibattito con l'europarlamentare Casini Le recente vicenda di Eluana Englaro ha posto al centro del dibattito pubblico la questione relativa al testamento biologico. Come è noto, è in discussione in parlamento una legge sul fine vita che dovrebbe regolare la questione. Ma le domande sono tante e l?incertezza è molta. Che cosa vuol dire esattamente accanimento terapeutico? L?idratazione e la nutrizione sono una necessità imprescindibile per la persona vivente o possono essere considerate una terapia di cui si può fare a meno? Quale deve essere il compito del medico nelle fasi che precedono la fine della vita umana? Infine, che cosa si intende propriamente per morte? Per fare chiarezza su questi problemi - ma anche per ribadire la frema opposizione a qualsiasi disegno di legge che introduca forme larvate di eutanasia - il Movimento per la Vita, insieme al Centro Culturale Pier Giorgio Frassati e in collaborazione organizzano a Bra, questa sera alle 21, presso la Sala Conferenze del Centro Culturale Arpino, un incontro al quale parteciperà il presidente del Movimento on. Carlo Casini. Al dibattito -che sarà moderato da Paolo Bulgarini- interverranno anche Ferdinando Cancelli, medico della 'Fondazione F.A.R.O.' e Luigi Ferraro, Presidente Associazione 'Amici di Daniela'. L?on. Carlo Casini è stato tra i fondatori del Movimento per la Vita. Già componente del Comitato Nazionale di bioetica e del direttivo di 'Scienza e Vita', è membro della Pontificia Accademia per la vita. Dopo una lunga carriera in magistratura, attualmente insegna diritto internazionale, diritti umani e bioetica presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma. E? autore di numerose pubblicazioni su argomenti giuridici e bioetici. Parlamentare europeo, eletto nell?UDC, fa parte della Commissione giuridica e della Commissione diritti umani. .

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Alessandro Gassman il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Alessandro Gassman il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International (14/3/2009 09:19) | (Sesto Potere) - Roma - 14 marzo 2009 -Alessandro Gassman è il testimonial della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty International e alle sue attività in favore dei diritti umani. Il 5x1000 è uno strumento di autofinanziamento fondamentale per Amnesty International che, per mantenere la propria voce indipendente, non accetta alcun tipo di finanziamento da parte dei governi. La campagna di comunicazione, prodotta dall'agenzia ZowArt di Roma, prevede un annuncio stampa che sarà pubblicato gratuitamente su mensili, settimanali e quotidiani; uno spot radiofonico che verrà diffuso a livello nazionale e locale attraverso il circuito Area; un banner che sarà veicolato attraverso portali e circuiti web durante tutti i mesi "caldi" della campagna. Infine Amnesty International ha realizzato un sito apposito per la campagna. "Anche quest'anno ho deciso di destinare il mio 5x1000 ad Amnesty International. Scegliere Amnesty significa sostenere la lotta contro le violazioni dei diritti umani nel mondo. Trasforma anche tu la dichiarazione dei redditi in una dichiarazione d'amore" - afferma Alessandro Gassman nello spot radiofonico. Alessandro Gassman, testimonial di Amnesty International dal 2007, è attualmente in scena al Teatro Eliseo di Roma con lo spettacolo "La parola ai giurati", patrocinato dall'associazione per i diritti umani. Ulteriori informazioni Amnesty International è un'organizzazione non governativa indipendente, una comunità globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanciò una campagna per l'amnistia in favore dei prigionieri di coscienza di tutto il mondo. Conta attualmente due milioni e duecentomila soci, sostenitori e donatori in più di 150 paesi. La Sezione Italiana di Amnesty International, costituitasi nel 1975, conta oltre 80.000 soci. La visione di Amnesty International è quella di un mondo dove i diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dagli altri documenti sulla protezione internazionale siano riconosciuti, garantiti e tutelati. Nel perseguimento di questa visione, la missione di Amnesty International è di svolgere attività di ricerca e azione finalizzate a prevenire ed eliminare gravi violazioni di tali diritti. Nei moduli della Dichiarazione dei redditi (730, Unico e CUD) è possibile devolvere il 5x1000 del gettito Irpef alle Onlus: basta firmare nella casella "Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, ecc..".e scrivere nell'apposito spazio il codice fiscale della Onlus scelta.

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Pakistan/ Esercito in preallarme per manifestazioni di (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Islamabad, 14 mar. (Ap) - L'esercito pachistano è stato messo in stato di allerta in vista della grande manifestazione ad Islamabad contro il governo prevista per lunedì. Lo ha annunciato il portavoce delle Forze armate pachistane, generale Athar Abbas spiegando che truppe dell'esercito potrebbero proteggere "aree sensibili" nella capitale e in altre città. L'opposizione e gli avvocati chiedono al governo guidato dal Presidente Asif Ali Zardari di garantire maggiore indipendenza agli organi giudiziari e di reintegrare nel suo incarico l'ex presidente della Corte suprema, rimosso dall'allora presidente generale Pervez Musharraf. La protesta ha ripreso nuovo vigore quando la Corte suprema, il mese scorso, ha vietato a Nawaz Sharif e a suo fratello di assumere l'incarico per il quale erano stati eletti alla guida della provincia di Punjab. Sharif, ex premier e leader della Lega musulmana, ha dichiarato a proposito del presidente Asif Ali Zardari: "Non credo che sarà in grado di restare al suo posto tanto da completare i cinque anni di mandato". Nei giorni scorsi il governo ha proceduto all'arresto di centinaia di attivisti politici, avvocati e difensori dei diritti umani in vista della manifestazione del 16 marzo a Islamabad.

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COMMISSIONE DI VENEZIA (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

COMMISSIONE DI VENEZIA Sabato 14 Marzo 2009, VENEZIA - Si avvicina la scadenza del quinquennio del britannico Terry Davis quale segretario generale del Consiglio d'Europa, e tra i quattro candidati (nessun italiano) al vertice dell'organizzazione di 47 Paesi, con sede a Strasburgo, che promuove la democrazia e i diritti umani, in pole position c'è il belga fiammingo Luc Van den Brande. Presiede il Comitato delle Regioni dell'Unione europea e il gruppo Ppe - maggioritario - nel Consiglio d'Europa. Ex ministro del Lavoro belga ed ex presidente delle Fiandre, 63 anni, Van den Brande è a Venezia per svolgere una relazione, come presidente del comitato sulle elezioni democratiche, davanti alla Commissione per la democrazia attraverso il diritto, nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Il comitato prepara dossier sulle leggi elettorali e sul corretto funzionamento dei partiti. Ha creato un "codice di buona condotta" elettorale e la Commissione di Venezia, organo del Consiglio d'Europa, quando affronta una questione elettorale, si rivolge ad esso. Sui temi etici, Van den Brande è contrario all'eutanasia, ma anche all'accanimento terapeutico, in particolare quando è ben chiara la volontà del malato. È favorevole alla Turchia nell'Unione europea, essendo stata tra i Paesi fondatori del Consiglio d'Europa, e non ha dubbi sull'affidabilità democratica del Paese euroasiatico. La questione turca è uno dei temi centrali delle discussioni del centinaio di giuristi, politici e specialisti della Commissione di Venezia: si parla della possibile messa al bando dell'Akp - il partito islamico moderato maggioritario nel Parlamento e guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan - per violazione dei principi costituzionali di laicità. Dice Gianni Buquicchio, segretario generale dell'organismo consultivo del Consiglio d'Europa intitolato alla città dove si riunisce semestralmente: «Per la Commissione di Venezia il pluralismo è alla base della democrazia. L''interdizione di un partito può essere decisa da una Corte Costituzionale, o Suprema, solo in via eccezionale e per motivi gravissimi come l'uso della violenza o l'istigazione all'odio razziale». Maurizio Cerruti

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Padova NOSTRO INVIATO (a.f.) Fosse rimasto a Padova non avrebbe avuto tutti quei probl... (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sabato 14 Marzo 2009, Padova NOSTRO INVIATO (a.f.) «Fosse rimasto a Padova non avrebbe avuto tutti quei problemi: Galileo era amico dei preti e si trovava bene...». Comincia così, con un "fuorionda" niente male l'incontro tra il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo, il Patriarca di Venezia Angelo Scola e Jean-Louis Bruguès, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica. A Bruguès fanno riferimento 1300 università, 250 mila scuole cattoliche e 2700 seminari in tutto il mondo. Questo domenicano, vescovo di Angers, città del Sud della Francia, venuto dagli studi di politica, ha fatto parte del comitato "consultivo nazionale per l'etica" chiamato da Chirac: «Un religioso "saggio" della Repubblica! Emiles Combes (primo ministro nel 1902, anticlericale ndr) e amici si saranno rivoltati nella tomba». Adesso è a Padova per la prolusione nel Dies Academicus nel quarto anno di attività della Facoltà Teologica del Triveneto. Parla dell'"Insegnamento della teologia morale oggi" davanti a tanti dei 2500 studenti (duemila i laici) inseriti nella rete dei 15 istituti teologici. E lascia molti a bocca aperta. Perché - spiegando che la morale ha un unico scopo: quello del "farsi apprendisti nella scuola della sapienza" - condensa in un'ora di lezione i fallimenti della politica e dell'etica, dal 1789 al 1989, "sorelle" nate dal connubio del bene e della necessità. Sorelle che, uscendo dalla famiglia, cercano (l'etica) il lato della religione mentre l'altra (la politica) sposa la filosofia. Ma non stanno assieme, convivono in una specie di pace armata, sognando di soppiantarsi. «Ed è la politica a dare il benservito all'etica - dice Bruguès - Lo fa nel 1789 col motto "libertà, uguaglianza, fratellanza": nessuno di questi concetti è di natura politica. Per due secoli la politica si adoperò nel trasformare la libertà in libertà pubbliche. E la politica si riservò il diritto - nel passaggio dal singolare al plurale - di regolare, limitare e anche di sopprimere, a seconda delle necessità, ciò che per sua natura non poteva subire alcuna restrizione». Per capirci: il pretesto dell'uguaglianza tra ai popoli impone il principio della legge del più forte, da Bismark ad Auschwitz ai gulag in Russia e Cina. E la fratellanza (non citata da Bruguès apposta, perché valore etico e cristiano) «non poteva adattarsi alla politica che aveva ucciso il padre nel 1793», cioè ghigliottinato Luigi XVI. «Il culmine della politica giunge nel 1968 quando "tutto è politico". Ma nel momento del trionfo giù si intuivano le avvisaglie della rovina». Anche l'etica però imbroglia, come la sorella. Nel 1989 cade il muro di Berlino, «quello dell'onnipotenza politica che aveva interferito senza riguardi nell'intimità delle famiglie, nella vita di un paese. Ed è il momento del ritorno attivo dell'etica». Ma il triangolo magico usato dall'etica (democrazia, responsabilità e diritti dell'uomo) ha forti valenze politiche. «In realtà - spiega Bruguès - l'etica amplificò i tre concetti che finirono per soffocare la sorella; che tolse ogni speranza alla politica facendo credere che finalmente sarebbe arrivata la vittoria universale della democrazia». Poi l'etica aggiunse alle "responsabilità" dimensioni stravaganti e trasformò i "diritti umani" in un preliminare politico. «Sta scomparendo l'autonomia del fatto politico, adesso tutto è morale! Ma la morale contemporanea non è permeata da eccessi di umanesimo e fiducia. Non si rassegna a quel male radicale, irriducibile, che costringe a farsi carico di quanto vi è di inumano in ciò che è umano. A questo male ha dato il nome di politica». E adesso? «La teologia morale - conclude Bruguès - è uscita dalle sagrestie e parla in piazza. Noi ripetiamo che la democrazia è tecnica politica nell'ambito politico. Il pericolo sta oggi nel farne un valore morale». Il futuro? Sta ora nella sfida a «creare un nuovo modello perché quello del "codice" non è bastato, come non basta una giustizia solo giusta che non preveda il perdono, trasfigurandola». Come cominciare? «Partendo da intuizioni antiche mi sembra che la tradizione intellettuale del cattolicesimo, con i concetti di felicità e di virtù conferisca un certo vantaggio alla Chiesa». Vuol dire "nuovo approccio alla virtù per i tempi moderni" e "rilettura dei diritti umani opposta all'approccio kantiano". Riparte il lungo viaggio della morale e della sapienza.

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Ambiente/ Rutelli al Forum diritti umani a Ginevra (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 14 mar. (Apcom) - Francesco Rutelli ha partecipato oggi a Ginevra ai lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7° edizione, l'appuntamento è concentrato quest'anno sulla lotta alla povertà e il tema del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori internazionali. Tra i partecipanti alla 7° edizione del forum ginevrino, la scrittrice algerina Salima Ghezali, il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, il regista francese Mathieu Kassovitz, l'ex-Alto Commissario ONU per i diritti umani Louise Arbour, la giornalista Florence Aubenas (che, nel 2005, fu sequestrata in Iraq). Rutelli è intervenuto oggi ad una tavola rotonda sul tema dell' ambiente e delle popolazioni in pericolo, assieme al direttore del Forum Umanitario Mondiale Walter Fust, preceduta dalla proiezione del corto di Jane Campion "The Water Diary" e del documentario "The blood of Kouan Kouan" del cineasta greco Yorgos Avgeropoulos sul disastro ecologico in Amazzonia. "A differenza del resto d'Europa, in Italia langue, purtroppo, il confronto su come affrontare la crisi economica migliorando i risultati per l'ambiente e la stabilizzazione delle emissioni di CO2", ha sottolineato Rutelli che ha da poco ricostituito il Centro per un Futuro Sostenibile, il think-tank che vent'anni fa fu pioniere delle prime iniziative legislative, scientifiche e divulgative nel nostro Paese sui temi dell'ambiente globale (difesa dell'ozono stratosferico, protezione delle foreste minacciate, primi confronti sui mutamenti climatici). "Vorrei - ha proseguito Rutelli - che su questo tema strategico per il futuro, dall'efficienza e autonomia energetica alle rinnovabili, all' innovazione tecnologica si apra finalmente un confronto tra tecnici, operatori economici e cittadini interessati, al di fuori dei luoghi comuni che si ripetono stancamente e non appassionano più nessuno. Sul tema ambientale -ha concluso - si deve formare l'alleanza con la popolazione dei paesi più poveri, che con la crisi economica soffrono tre volte: per l'impatto sulle economie locali, il taglio degli aiuti, il crollo delle rimesse degli emigrati".

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AMBIENTE: RUTELLI AL FORUM GINEVRA, TEMA STRATEGICO PER (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

(ASCA) - Roma, 14 mar - Francesco Rutelli ha partecipato oggi a Ginevra ai lavori del Festival del Film e Forum Internazionale sui diritti umani. Giunto alla sua 7* edizione, l'appuntamento e' concentrato quest'anno sulla lotta alla poverta' e il tema del cambiamento climatico. La formula del Festival prevede la proiezione di film e documentari sulle grandi questioni umanitarie, seguiti da un dibattito pubblico animato da relatori internazionali. Tra i partecipanti alla 7* edizione del forum ginevrino, la scrittrice algerina Salima Ghezali, il premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz, il regista francese Mathieu Kassovitz, l'ex-Alto Commissario ONU per i diritti umani Louise Arbour, la giornalista Florence Aubenas (che, nel 2005, fu sequestrata in Iraq). Rutelli e' intervenuto oggi ad una tavola rotonda sul tema dell' ambiente e delle popolazioni in pericolo, assieme al direttore del Forum Umanitario Mondiale Walter Fust, preceduta dalla proiezione del corto di Jane Campion ''The Water Diary'' e del documentario ''The blood of Kouan Kouan'' del cineasta greco Yorgos Avgeropoulos sul disastro ecologico in Amazzonia. ''A differenza del resto d'Europa, in Italia langue, purtroppo, il confronto su come affrontare la crisi economica migliorando i risultati per l'ambiente e la stabilizzazione delle emissioni di CO2'', ha sottolineato Rutelli che ha da poco ricostituito il Centro per un Futuro Sostenibile, il think-tank che vent'anni fa fu pioniere delle prime iniziative legislative, scientifiche e divulgative nel nostro Paese sui temi dell'ambiente globale (difesa dell'ozono stratosferico, protezione delle foreste minacciate, primi confronti sui mutamenti climatici). ''Vorrei -ha aggiunto Rutelli- che su questo tema strategico per il futuro, dall'efficienza e autonomia energetica alle rinnovabili, all' innovazione tecnologica si apra finalmente un confronto tra tecnici, operatori economici e cittadini interessati, al di fuori dei luoghi comuni che si ripetono stancamente e non appassionano piu' nessuno''. ''Sul tema ambientale -ha concluso Rutelli- si deve formare l'alleanza con la popolazione dei paesi piu' poveri, che con la crisi economica soffrono tre volte: per l'impatto sulle economie locali, il taglio degli aiuti, il crollo delle rimesse degli emigrati''.

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Kenya/ Minacce ad attivisti dopo rapporto Onu su squadroni (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

Nairobi, 14 mar. (Ap) - I gruppi per i diritti umani in Kenya sostengono di aver ricevuto numerose minacce dopo la pubblicazione del rapporto Onu che accusa il governo di Nairobi di coordinare le azioni degli squadroni della morte. Due attivisti che hanno fornito informazioni alla relazione delle Nazioni Unite sono stati uccisi, anche se non è ancora stato dimostrato che la loro morte è legata a questo lavoro. Gli omicidi di Oscar Kamau Kingara e John Paul Oulu, due responsabili della Fondazione Oscar che avevano denunciato le esecuzioni sommarie compiute dalla polizia e chiesto l'apertura di un'inchiesta, hanno provocato indignazione nel paese e appelli per un'indagine indipendente. Altri attivisti nell'ovest del Paese sostengono di essere stati inseguiti da agenti segreti in borghese e di aver ricevuto telefonate di minacce. Quattro sono fuggiti dal paese, mentre altri 10 si sono rifugiati in posti sicuri. Anche un medico britannico, il 72enne Ken Jones, che ha curato le vittime di torture e documentato gli abusi nell'area, è stato arrestato.

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I Giovani e i Valori, convegno del Lions Club Arma e Taggia (sezione: Diritti umani)

( da "Sanremo news" del 14-03-2009)

Argomenti: Diritti umani

I Giovani e i Valori, convegno del Lions Club Arma e Taggia Il Lions Club Arma e Taggia, venerdì 27 marzo, presso il Convento dei Domenicani di Taggia, organizza un convegno sul tema 'I Giovani e i Valori' a conclusione del concorso rivolto ai giovani delle scuole superiori a 60 anni dalla promulgazione della Costituzione Italiana. Verranno consegnati i premi ai tre migliori elaborati. Gli obiettivi della giornata sono: Sensibilizzare e far riflettere la collettività, in particolare i giovani, sul tema dei valori e dei diritti umani, intesi come elementi fondanti per l?educazione alla democrazia e alla cittadinanza e come indicatori di sviluppo di una società sostenibile. Aumentare il sentimento di responsabilizzazione nei confronti dei diritti degli altri. Promuovere un? azione educativa orientata all?azione per la difesa e la promozione dei diritti umani. Al convegno interverranno le massime autorità istituzionali territoriali. (in basso la locandina dell'evento)

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