CENACOLO DEI COGITANTI |
Viareggio, si cerca il
"torturatore di cani" ( da "City"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: torturatore di cani" La
procura di Lucca ha aperto un'inchiesta per far luce su diversi episodi in
seguito a una denuncia dell'Aidaa (Associazione italiana difesa animali e
ambiente). Secondo l'associazione, in Versilia ci sarebbe un uomo "responsabile
della tortura e dell'uccisione di diversi cani trovati morti e mutilati nella
periferia di Viareggio"
Settima edizione del
"Riff" a Roma ( da "superEva
notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: evento sui Diritti Umani e un
omaggio alla musica indipendente, in collaborazione col MEI (Meeting Etichette
Indipendenti). fonte cinegiornalisti.com per maggiori info, clicca qui
PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le
vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di
ScienzaOnLine del Comune di Roma-
Successo degli incontri
sui minori ( da "Stampa,
La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Dello stesso parere è stata la
Corte Europea dei Diritti Umani nel caso vinto dalla Chiesa di Scientology di
Mosca contro la Russia nel
- TIBET: 50 ANNI DOPO LA
RIVOLTA DEL 1959 ANCORA ( da "WindPress.it"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: negazione del diritto di
espressione, associazione e riunione nonch del diritto dei tibetani di
preservare cultura, linguaggio e religione. "Le autorit cinesi devono
immediatamente 'aprire il Tibet', consentire l'ingresso agli osservatori sui
diritti umani e alla stampa internazionale e invitare gli esperti dell'Onu sui
diritti umani a visitare la regione"
La fiammella liberale
( da "Blogosfere" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Dal che si ricava che uno sciopero
dei servizi o dei trasporti è una patente violazione dei diritti di libertà di
tutti. Lo sciopero nasce, nell?800, nelle fabbriche, e in quel contesto il
danno è tra le parti in causa, tra un prestatore d?opera e il suo datore di
lavoro. Invece nell?
El caso AMIA y un ataque a
la Justicia ( da "Clarin,
El" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: vulnerabilidad de quienes
estuvieron o están a cargo de la investigación criminales constituye un serio
obstáculo para garantizar el ejercicio de la Justicia y el resguardo de la
seguridad. El secuestro y tortura de Claudio Lifschitz se incorpora a la
vergonzosa historia del caso de la AMIA. Es necesario investigar con premura
para garantizar el ejercicio de la Justicia. TamaÑo de textoEnviar
Christian De Sica (foto) è
la voce-testimonial dello spot Bravo! Birth...
( da "Leggo" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Alessandro Gassman, in scena
all'Eliseo (fino al 22/03), con La parola ai giurati parlerà insieme ad Amnesty
International sul tema Del ragionevole dubbio e altre riflessioni sui diritti
umani. Oggi alle 17,30 alla Feltrinelli di galleria Sordi a piazza Colonna.
Ingresso libero fino ad esaurim. posti.
ospita due estranei,
75enne condannata a 40 frustate ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sentenza ha scatenato la protesta
delle organizzazioni per i diritti umani che, tra l'altro, sottolineano l'età
avanzata della donna. Molti sauditi sperano in una riforma del ministero della
giustizia dopo il rimpasto di governo effettuato dal re Adbullah nel quale
rappresentanti conservatori, incluso il capo della commissione per la
promozione della virtù e la prevenzione del vizio,
il g8 in sardegna: tra
diritti e giustizia ( da "Nuova
Sardegna, La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: attraverso un sistema organico di
servizi a favore delle organizzazioni di volontariato che operano nell'isola
per la tutela dei diritti umani e civili, per l'individuazione e la rimozione
delle cause che determinano situazioni di disagio e di esclusione sociale,
soprattutto nelle fasce più deboli, e infine per il rispetto dell'ambiente e
per la crescita della cultura della solidarietà.
difesa e sicurezza nell'ue
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: di missioni di embargo contro paesi
responsabili di violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani in
senso lato. Il colonnello Pellegatti ha inoltre ricordato le operazioni
condotte o in atto ove sono impiegate unità italiane sotto comando dell'Unione
europea. Tra queste, la prima operazione di peacekeeping svolta dall'Unione in
Fyrom nel 2003, denominata "Concordia",
uccise gatto a bastonate
( da "Tirreno, Il" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: E la Procura indaga su un presunto
torturatore di cani VIAREGGIO. Maltrattamento di animale. Questa l'accusa a
carico di un uomo di Capezzano, comparso ieri in Tribunale con l'accusa di aver
provocato con alcune bastonate la morte di un gattino di cinque mesi. In aula
ha deposto la vicina di casa che afferma di aver visto l'uomo colpire
ripetutamente la povera bestiola.
assurdità del comico
parola di bergonzoni - rodolfo di giammarco
( da "Repubblica, La"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Non riuscireste a farvi riassumere
da lui Nel neanche sottoponendolo a tortura. Non avrete da lui un cedimento
alla tenerezza neanche se è stanco creativamente, se accenna alla solitudine
dell´essere umano, se s´abbandona a una pausa tecnica dopo l´immancabile fiume
di parole. Non avrete altro Bergonzoni al di fuori di Bergonzoni, nello
spettacolo, nel Nel.
gattino ucciso a bastonate
( da "Tirreno, Il" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: cognome e foto del sospetto
torturatore. Un'"epidemia" che non si è fermata in riva al Tirreno,
visto che volantini dello stesso tenore sono stati affissi nel centro storico e
nella prima periferia di Lucca. Non basta. La vicenda - segno dei tempi - è
approdata anche su Facebook, dove è stato aperto il gruppo "Fermiamo quel
mostro d'uomo che tortura i cani"
Migranti,storie di
dirittiviolati ( da "Secolo
XIX, Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Giovani oggi adulti domani: come
comunicare i diritti umani?"che ha ricevuto la collaborazione di
importanti associazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty
International, l'Ong ASAL, alcune Facoltà dell'Università di Genova e di
Urbino, l'Ordine dei Giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei
Giornalisti.
Israele? Un pretesto
Perché l'Italia dice no ( da "Manifesto,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: il festival del film e foro
internazionale sui diritti umani, che si svolge in contemporanea al consiglio dell'Onu
sui diritti dell'uomo. Un foro che, alla sua settima edizione, si rivela sempre
piu come il vero protagonista della lotta per i diritti umani. Non foss'altro
per le personalità che partecipano ai dibattiti che seguono ogni film e
documentario.
Adesso processiamo Tel
Aviv ( da "Manifesto,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: DIRITTI UMANI CRIMINI DI GUERRA
L'atto d'accusa delle ong: un'inchiesta internazionale per i massacri di Gaza
«Adesso processiamo Tel Aviv» Parla l'avvocato Devers, rappresentante all'Aja
dell'istanza di centinaia di organizzazioni non governative che si sono
costituite per portare alla sbarra l'esecutivo Olmert: procedimento necessario
perché tutti gli stati comprendano che l'
Indigeni nel mirino
( da "Manifesto, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Consiglio dei Diritti Umani delle
Nazioni Unite. Aveva riferito con la determinazione di sempre sulle gravi
violazioni dei diritti fondamentali di cui sono vittima le popolazioni
originarie nel suo paese. Quel 16 dicembre, mentre si trovava nella sede del Cric
- Consiglio Regionale Indigeno del Cauca - un commando dell'esercito sparava
contro il fuoristrada della guardia medica del Cric,
Diritti umani nel mondo,
scatta la tua foto ( da "Provincia
Pavese, La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: seguendo la scia del Festival dei
Diritti dello scorso anno, ha voluto organizzare e bandire il primo concorso
fotografico dedicato ai diritti umani nel mondo. L'intento è promuovere e
ricordare i fondamenti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo,
attraverso una serie di parole chiave quali salute e benessere, diritto alla
cura e all'assistenza,
<Solo la democrazia può
salvare la mia Africa> ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: è sempre stato una voce coraggiosa
che si è alzata per affermare i diritti umani e combattere la fine delle
tirannie nel mondo. Lo abbiamo incontrato sabato a Senago (Villa Borromeo),
Milano, arrivato dagli Stati Uniti, dove vive, per accompagnare la
presentazione del libro «Il Castello» (Spirali) scritto dall'amico Massimo
Baistrocchi, l'ambasciatore italiano in Nigeria.
Quando la cucina stava
accanto alla sala delle torture ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Quando la cucina stava accanto alla
sala delle torture --> Le vicende del Palatium Potestatis in Piazza Vecchia
ripercorse in una conferenza di Monica Resmini Martedì 10 Marzo 2009 TERZA,
pagina 35 e-mail print Che cosa ci insegna il passato? Che cosa insegna a
questa Bergamo che negli ultimi anni è diventata un fervore di cantieri, di
restauri, di nuove costruzioni?
Mentre sua santità il
Dalai Lama, a cinquant'anni dal suo esilio, parla alla comunità tibetana in
esilio a Dharamsala in India, alla presenza anche di una delegazione del
Trentino, ( da "Adige,
L'" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: opinione pubblica sostenga la
richiesta del rispetto dei diritti umani per tutti i tibetani e per tutte le
minoranze. «Solo l'azione di tutta la comunità internazionale - si legge in un
comunicato del consiglio regionale - potrà portare all'avvio di un processo
destinato a far sì che il governo cinese riconosca i diritti dei tibetani.
TERMINANO oggi le
iscrizioni al corso di alta formazione promosso dall'Agenz...
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ambito socio sanitario ed
esercitare funzioni di patrocinio dei diritti umani in collaborazione con gli
organismi istituzionali preposti. L'attività formativa è in programma per i
prossimi mesi di aprile e maggio e si svolgerà nei locali dell'Agenzia dell'Asl
UE: HILLARY CLINTON
CONFERMA L'IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA "CRISI CLIMATICA"
( da "marketpress.info"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: "Posso solamente sperare che
tutti noi vivremo abbastanza per assistere alla fine di ogni tipo di
discriminazione ed al riconoscimento dei diritti umani come inalienabili e
propri di ciascuna persona, a prescindere dal chi questa persona ami", è
la risposta secca di Clinton. . <<BACK
SUDAN: DIRITTI UMANI E
COMUNITÀ INTERNAZIONALE ( da "marketpress.info"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: DIRITTI UMANI E COMUNITÀ
INTERNAZIONALE Milano, 10 marzo 2009 - Il prossimo 19 marzo, alle ore 17. 45,
l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: ?Sudan Diritti umani e comunità
internazionale ? Il dibattito, che si focalizzerà sulle implicazioni del
mandato di arresto da parte della Corte Penale Internazionale per il Presidente
del Sudan,
Tibet, che fare?
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: sgarra rischia una serie di
sanzioni che arrivano direttamente da chii diritti umani non sa neppure che
cosa siano. Il castigo più terribile potrebbe essere il blocco delle
esportazioni delle merci cinesi dirette verso uno dei tanti cattivi europei.
Ben venga! Sarebbe una manna per la nostra economia, messa in ginocchio proprio
dal dumping di prodotti cinesi spesso di scarsa qualità.
Adesso sperimentiamo gli
esiti disastrosi di questa insana alternativa. Roma, per la propria pec...
( da "Messaggero, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: storicità che ha visto svolgersi
affiancate le vicende del suo antico diritto e della fede cristiana, può ancora
essere protagonista di un umanesimo rinnovato, in grado di riappropriarsi di
una storia, di cui sembrava essere stata definitivamente spossessata. Legalità,
diritti umani integrazione, faranno di Roma, ogni giorno di più, il luogo
esemplare dell'accoglienza per chiunque,
Lhasa blindata Aria di
rivolta Monaci arrestati ( da "Riformista,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: I gruppi per la difesa dei diritti
umani denunciano le conseguenze del giro di vite di Pechino nei confronti dei
tibetani. Per Amnesty International, il Tibet ha vissuto un anno di continue
violazioni dei diritti umani e per la Free Tibet Campaign, che ha il quartier
generale a Londra, il Tibet si trova «sotto una legge marziale de facto».
DISCORSI non d'occasione
quelli che si sono scambiati il sindaco Alemanno e Benedetto XVI, ...
( da "Messaggero, Il (Metropolitana)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: storicità che ha visto svolgersi
affiancate le vicende del suo antico diritto e della fede cristiana, può ancora
essere protagonista di un umanesimo rinnovato, in grado di riappropriarsi di
una storia, di cui sembrava essere stata definitivamente spossessata. Legalità,
diritti umani integrazione, faranno di Roma, ogni giorno di più, il luogo
esemplare dell'accoglienza per chiunque,
Havel: democrazia,
l'Europa alzi la voce ( da "Corriere
della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ex presidente ceco VÁclav Havel ha
esortato l'Unione europea ad alzare la voce nella difesa dei diritti umani nel
mondo. «L'Ue deve dire ad alta voce che non è indifferente a quello che succede
e che non ha intenzione di soccombere al male», ha detto l'ex dissidente
anti-comunista intervenendo a Praga nel corso di una conferenza sul sostegno
alla democrazia.
Gli interrogativi sul fine
vita ( da "Nuova
Ferrara, La" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Coordinamento per il testamento
biologico e contro la tortura di Stato» ha organizzato ieri nella sala
dell'Arengo di palazzo municipale un dibattito che ha messo a confronto Bruno
Di Lascio, presidente dell'Ordine dei medici di Ferrara, e due docenti della
nostra Università, Piero Stefani, che insegna Filosofia della religione, e
Paolo Veronesi, professore di Diritto costituzionale.
Se l'Onu vieta di
criticare l'Islam ( da "Corriere
della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Benché redatta in termini che
ricalcano il linguaggio dei diritti umani e della condanna di ogni
discriminazione, la Risoluzione 62/154 delle Nazioni Unite, non vincolante,
sulla «Lotta alla diffamazione delle religioni», in realtà si propone di
estendere la protezione non agli esseri umani, bensì alle idee ed opinioni,
garantendo esclusivamente a queste ultime l'immunità dalle «
L'INUTILE SPIRITO OLIMPICO
( da "Giornale.it, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: aiuterete lo sviluppo dei diritti
umani» disse nel 2001 Kiu Jingmin, buffonesco vice presidente del comitato
olimpico cinese. E dopo l'assegnazione, nello stesso anno, il presidente Jacques
Rogge disse che la situazione dei diritti umani sarebbe migliorata, e aggiunse
che il Cio altrimenti avrebbe preso dei provvedimenti.
LATRONICO (PDL): SUL CASO
FALCONE INTERESSATA LA FARNESINA ( da "Basilicanet.it"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: affinché© vengano rispettate le
convenzioni internazionali in materia di difesa dei diritti umani e affinché©
le condizioni e il trattamento dei prigionieri, all'interno del carcere di
Nahan, nello Stato dell'Himachal Pradesh, siano conformi con gli obblighi
internazionali per la difesa dei diritti umani. Infine, rinnoverò² lâ?
ULSTER SULL'ORLO
DELL'ABISSO, ASSASSINATO UN ALTRO POLIZIOTTO TRICHET: RIPRESA DAL 2010 LA CINA BLINDA
IL TIBET La Bei dice no alle case automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA
( da "Dagospia.com" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Onu condanna la Gran Bretagna per
alcuni casi di tortura": un rapporto rileva gravi violazioni dei diritti
umani e atti illegali ai danni dei detenuti nell'ambito del programma di
rendition Usa. "Il sollievo degli scienziati per la nuova politica di
ricerca sulle cellule staminali": Harvard dà il benvenuto all'inizio di
una nuova epoca di collaborazione con gli Stati uniti.
Tibet: dalla mozione in
Parlamento la speranza di un impegno forte
( da "Articolo21.com"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: voto che oggi la Camera dei
Deputati esprimerà sulla mozione concernente iniziative per il rispetto dei
diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet sarà, con ogni probabilità,
unanime. E? già accaduto qualche settimana fa sullo stesso argomento per la
mozione unitaria sulla Birmania, un altro contesto internazionale altrettanto
preoccupante, e non possiamo che rimarcarne l?
Italia-Cina: il nostro è
"mercantilismo apolitico"
( da "KataWeb News" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: protezionismo è stata più timida di
altri paesi nella difesa dei diritti umani in Cina, in Tibet. Fox e Godement
vedono nella Germania di Angela Merkel (che ha cambiato nettamente politica
rispetto a Schroeder) l' unico paese europeo che ha tenuto testa alla Cina
abbastanza bene: sui diritti umani ha una posizione intransigente, senza farsi
intimorire dalle minacce di ritorsioni commerciali.
<Adesso processiamo Tel
Aviv> ( da "Manifesto,
Il" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: DIRITTI UMANI . L'atto d'accusa
delle ong: un'inchiesta internazionale per i massacri di Gaza «Adesso
processiamo Tel Aviv» CRIMINI DI GUERRA Parla l'avvocato Devers, rappresentante
all'Aja dell'istanza di centinaia di organizzazioni non governative che si sono
costituite per portare alla sbarra l'esecutivo Olmert: procedimento necessario
perché tutti gli stati comprendano che l'
Valle Telesina: Il
messaggio e l'incoraggiamento di Don Giovanni alle donne campolesi
( da "Sannio Online, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Risulta chiaro pertanto che la
rivendicazione dei diritti della donna si identifica sempre più con
l?affermazione dei diritti umani, senza i quali non può esistere civiltà?. Don
Giovanni esprime la posizione importante che la Chiesa deve assumere e vuole
assumere: ?La Chiesa ha il dovere di schierarsi in prima linea, non soltanto
con il lavoro silenzioso ed eroico dei missionari,
Tibet/ Frattini: Nessun
dito puntato ma dialogo con Pechino
( da "Virgilio Notizie"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: interpellato sulla questione dei
diritti umani in Cina, il capo della diplomazia risponde che "la cosa ci
preoccupa molto". "Con la Cina ci sono Paesi che prediligono un
approccio puramente commerciale - osserva Frattini - ma è un errore guardare
alla Cina solo e unicamente come un interlocutore economico e non considerarla
anche un interlocutore politico"
Sostegno al Tibet Per i 50
anni di esilio sit-in silenzioso in piazza
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: e memoria per chi ha perso la vita
in nome dei diritti umani in Tibet e per chi ancora subisce le sofferenze di un
regime repressivo. Per questo il Centro Tara Cittamani di Padova ha organizzato
per oggi un sit-in che si svolgerà dalle 19.30 alle 20.30, in piazza delle
Erbe. Gli organizzatori invitano la cittadinanza a partecipare per far sentire
la vicinanza al popolo tibetano.
L'assessore Virgili in
carcere: Vanno difesi i diritti della donna
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Vanno difesi i diritti della donna»
Martedì 10 Marzo 2009, Visita dell'assessore ai Diritti umani ecandidata del Pd
alla Provincia Tiziana Virgili alla sezione femminile del carcere in occasione
della festa della donna. L'iniziativa, promossa in collaborazione con il gruppo
di lavoro a progetto che opera nella casa circondariale,
Caso Troccoli,
ambasciatore: Dall'Uruguay arriveranno testimoni
( da "Velino.it, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ex marinaio Jorge Troccoli,
indagato per violazioni dei diritti umani. Troccoli, che in ragione delle sue
origini gode della cittadinanza italiana, venne nel nostro paese nel 2007
quando la giustizia di Montevideo lo chiamò a deporre per processi legati alla
violazione dei diritti umani compiuti durante la dittatura.
Gb/ Rapporto Onu critica
Londra per casi tortura ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: criticato duramente la Gran
Bretagna per aver violato diritti umani fondamentali e cercato di "tenere
segreti atti illegali" nella lotta contro il terrorismo. Il rapporto,
scrive il Guardian, ha censurato in particolare la collaborazione di Londra nel
trasferimento di detenuti in posti dove erano elevate le possibilità che subissero
torture, nell'ambito del programma statunitense di "
Direzionale, West Bank:
tre progetti tra cui Unità diritti umani
( da "Velino.it, Il"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: ultimo progetto, infine, riguarda i
diritti umani e sarà gestito totalmente dall?Utl di Gerusalemme. Si tratta di
un?iniziativa di assistenza tecnica alla costituzione di un?Unità per i diritti
umani, “Human Rights Unit”, presso il ministero della Giustizia palestinese.
- ALESSANDRO GASSMAN
TESTIMONIAL DELLA CAMPAGNA "
( da "WindPress.it" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: associazione per i diritti umani.
Ulteriori informazioniAmnesty International un'organizzazione non governativa
indipendente, una comunit globale di difensori dei diritti umani, fondata nel
1961 dall'avvocato inglese Peter Benenson, che lanci una campagna per
l'amnistia in favore dei prigionieri di coscienza di tutto il mondo.
Camera, 5 minuti per il
primo voto con le impronte ( da "Adnkronos"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Camera, 5 minuti per il primo voto
con le impronte La mozione sui diritti umani in Tibet passa senza alcun voto
contrario. Ma a tenere banco è il nuovo sistema di voto commenta 0 vota 0 tutte
le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 10 marzo, ore 20:14
Tibet/ Aula Camera approva
mozione all'unanimita' ( da "Virgilio
Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: della situazione dei diritti umani,
considerando la possibilità di rivolgere loro un invito permanente, standing
invitation, in modo da poter contribuire ad accertare quanto avvenuto in quella
regione". La mozione, a prima firma del deputato radicale del Pd Matteo
Mecacci, impegna inoltre l'esecutivo "a rafforzare la posizione comune in
sede europea a favore di un dialogo costante,
Tibet/ Frattini: Sui
diritti umani in Cina, l'Europa sia
( da "Virgilio Notizie"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Quella per i diritti umani in Cina
è una battaglia che deve essere portata avanti da un'Europa unita. L'Europa è
invece divisa sull'approccio nei confronti di Pechino". Lo sostiene il
ministro degli Esteri Franco Frattini, in un'intervista pubblicata oggi da
'Ffwebmagazine', periodico online della fondazione 'Farefuturo' presieduta da
Gianfranco Fini.
Obama anula todas las
órdenes de Bush al margen de la ley
( da "Pais, El" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: Bush en relación con el uso de la
tortura, las escuchas ilegales y otras medidas de dudosa legalidad ANTONIO CAÑO
| Washington 10/03/2009 Vota Resultado 18 votos En un nuevo y relevante paso
para poner fin a la era Bush, Barack Obama ha anulado de hecho todas las
órdenes dadas por su predecesor al margen de la ley y ha eximido de su
cumplimiento a las agencias del Gobierno.
La Casa Bianca spezza una
lancia per il Tibet e chiede a Pechino di trattare
( da "Rai News 24" del
10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: diritti umani in Tibet ed ha
lanciato un appello per il dialogo fra il Dalai Lama e le autorita' cinesi.
"Gli Stati Uniti rispettano l'integrita' territoriale della Cina e
considerano il Tibet come parte integrante della Cina: allo stesso tempo, siamo
preoccupati per la situazione dei diritti umani e pensiamo che un dialogo serio
permetterebbe di fare progressi per trovare soluzione
Brasile/ Lula annuncia
l'istituzione del ministero della
( da "Virgilio Notizie"
del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: uguaglianza razziale e intende fare
altrettanto per quelle dei diritti umani e della pesca. Intervenendo allo
stesso seminario, la segretaria generale del governo Dilma Roussef, candidata
di Lula alle presidenziali del
All'Hotel Vittoria
Matrimonio e pace ( da "superEva
notizie" del 10-03-2009)
Argomenti:
Diritti umani
Abstract: assessore alla Pace e ai Diritti
Umani, ha ribadito l'importanza di questi incontri, stimoli futuri di relazioni
più consolidate, essendo Sorrento nota in tutto il mondo per la sua accoglienza
ed ospitalità. Quindi è giusto che da essa parti un messaggio di Pace per quei
popoli che hanno difficoltà ad inserirsi nel contesto delle nazioni,
( da "City" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Viareggio, si cerca
il "torturatore di cani" La procura di Lucca ha
aperto un'inchiesta per far luce su diversi episodi in seguito a una denuncia
dell'Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente). Secondo
l'associazione, in Versilia ci sarebbe un uomo "responsabile della tortura
e dell'uccisione di diversi cani trovati morti e mutilati nella periferia di
Viareggio". 10 marzo 2009
( da "superEva notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Settima edizione del
"Riff" a Roma Il cinema indipendente di tutto il mondo torna a Roma
per la settima edizione del Riff (Rome Independent Film Festival), in programma
dal 19 al 27 marzo, al Nuovo Cinema Aquila. Con la direzione[...] Il cinema
indipendente di tutto il mondo torna a Roma per la settima edizione del Riff
(Rome Independent Film Festival), in programma dal 19 al 27 marzo, al Nuovo
Cinema Aquila. Con la direzione artistica di Fabrizio Ferrari, la
manifestazione, realizzata col sostegno del MiBac e dell'Assessorato alle
Politiche Culturali della Regione Lazio, propone quest'anno numerose anteprime
italiane: tra queste, "Appuntamento a ora insolita" di Stefano
Coletta, titolo scelto per l'inaugurazione, Sleeping Around di Marco Carniti,
con Anna Galiena, Tutto intorno a Linda di Barbara e Monica Sgambellone, Miss
Julie di Michael Margotta e Narciso di Marcello e Dario Baldi. Tra i corti
italian, invece, Lotta di Daniele Anzellotti, con Giovanna Mezzogiorno, Filippo
Nigro, Paolo Briguglia e Rocco Papaleo, Un'infermiera di nome Laura di Stefano
Viali, L'ultima volta di Andrea Costantini, Nero apparente di Giuseppe Pizzo,
Amiche di Massimo Natale, con Cecilia Dazi, e La Preda di Francesco Apice. Ad
assegnare i RIFF Awards 2009 per le diverse sezioni in concorso in cui
gareggiano lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il
mondo e non ancora distribuiti in sala, una giuria composta dalle attrici
Valentina Cervi e Sabrina Impacciatore, dai registi Manetti Bros, dal Direttore
Generale di Walt Disney Studio Motion Pictures Italia Paul Zonderland, dal
produttore Umberto Massa, dal giornalista Ahmad Rafat, dal regista Rachid Ben
Hadj e dalla giornalista e documentarista Milena Kaneva, assegnerà i RIFF
Awards 2009 per le diverse sezioni in concorso. Tra i titoli internazionali,
Hunger di Steve McQueen, vincitore della Camera d'Or a Cannes per la Miglior
Opera Prima, Be calm & count to 7 di Ramtin Lavafipour, vincitore del
Festival di Rotterdam 2009, e Sing for Darfur di Joan Kramer, molto applaudito
al Tokyo International Film Festival. I documentari, infine, che arrivano da
Palestina, India, Cina, Ecuador, Cambogia, Mauritania e Cuba, toccano un'ampia
la gamma di temi sociali, mentre il cinema ambientale è presente con il tributo
allo Short Short Festival di Tokio e al Gecofilmfest. In cartellone, inoltre,
workshop e seminari legati alla produzione cinematografica, un Forum Europeo
con Produttori aderenti al progetto Producer on Move, l'evento sui Diritti Umani e un omaggio alla musica indipendente, in
collaborazione col MEI (Meeting Etichette Indipendenti). fonte
cinegiornalisti.com per maggiori info, clicca qui PUBBLICITà PUBBLICITà Invia
tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo
Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune
di Roma--> Pubblicato il 10 marzo 2009 in: Festival News » Invia tramite
EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Stampa, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
La parola ai lettori
Successo degli incontri sui minori Lettere ed e-mail vanno inviate a:LA STAMPA
REDAZIONE DI IMPERIA via Alfieri,10 - 18100 Imperia Fax: 0183 273.106 - e.mail:
imperia@lastampa.it REDAZIONE DI SANREMO via Roma,176 - 18038 Sanremo Fax: 0184
500.765 - e.mail: sanremo@lastampa.it Preghiamo i lettori di essere sintetici.
I testi privi di generalità, indirizzo e recapito telefonico non saranno
pubblicati.Si è concluso il ciclo di 8 incontri formativi su tematiche relative
ai minori, alle famiglie e alla disabilità, che ha visto la partecipazione di
circa 60 persone per ogni sera. Il progetto, denominato «Tenendoci per mano» è
stato reso possibile grazie al contributo del Cespim (Centro di servizi per il
volontariato) e all'impegno dell'associazione capofila, Progetto famiglia onlus
che da 12 anni si occupa di minori in stato d'abbandono e semiabbandono
utilizzando due percorsi paralleli: la ricerca e formazione di famiglie
affidatarie e la sua Casa famiglia Pollicino che ha accolto oltre 60 bambini.
L'Associazione progetto famiglia si è avvalsa della collaborazione di
Confartigianato Imperia e Associazioni partner quali Cofamili (Coordinamento
case famiglia per minori della Liguria) e il Cortile Onlus. Il ciclo è la prima
parte di un progetto più ampio per la formazione di volontari nell'accoglienza
e accudimento dei minori. La seconda parte, cofinanziata dal Cespim, verrà
realizzata in autunno e sarà rivolta alla ricerca e alla formazione di quei
nuclei familiari o single che daranno la disponibilità ad accogliere un bambino
in emergenza per un massimo di una quindicina di giorni. NAZZARENO COPPOLA
PRESIDENTE DELL'APFScientology e il caso di Silke Velten In merito all'articolo
pubblicato il 7 marzo 2009 e intitolato «La "verità" di Silke Velten.
"Io in fuga dal marito seguace dei Dianetici"», precisiamo quanto
segue: non esiste alcuna «setta dei Dianetici», bensì un movimento religioso
mondiale conosciuto e riconosciuto come Chiesa di Scientology. Inoltre la
nostra Chiesa in Germania viene vista come in ogni paese democratico. Infatti
le istituzioni competenti tedesche hanno difeso i membri della Chiesa dai
tentativi discriminatori di alcuni singoli funzionari che violavano i principi
fondamentali della Costituzione del loro paese. Nel giugno 2004, ad esempio, la
Corte Amministrativa di Apello di Amburgo, in un caso di discriminazione nei
confronti di una parrocchiana della Chiesa di Scientology, stabilì che «... la
ricorrente non solo professa privatamente un credo personale, individuale,
religioso filosofico, ma lo condivide con altri in comunità e perciò ricade
sotto la protezione dell'Articolo 4 (libertà di religione o credo) della
Costituzione». Dello stesso parere è stata la Corte Europea
dei Diritti Umani nel caso
vinto dalla Chiesa di Scientology di Mosca contro la Russia nel
( da "WindPress.it" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
09-03-2009 Sei in:
Home > Documentazione > Comunicati stampa > 2009 > Marzo >
Tibet: 50 anni dopo la rivolta del 1959 ancora violazioni dei diritti umani Contenuto della paginaAmnesty International chiede
alle autorit cinesi di "aprire il Tibet"CS034: 09/03/2009Amnesty
International ha chiesto oggi al governo cinese di consentire l'ingresso in
Tibet agli osservatori sui diritti umani e ai
giornalisti e di porre fine alla campagna "Colpire duro", lanciata in
vista delle proteste per il 50 anniversario della fallita rivolta del
1959.L'organizzazione per i diritti umani ha
sottolineato che le crescenti misure di sicurezza poste in essere dalle autorit
cinesi rischiano di esacerbare una situazione gi tesa. "Misure estreme di
sicurezza possono solo aumentare la tensione e causare ulteriori violazioni dei
diritti umani" - ha dichiarato Roseann Rife,
vicedirettrice del Programma Asia - Pacifico di Amnesty International.Negli
ultimi 12 mesi il controllo sulle informazioni provenienti dal Tibet stato
rigido. I giornalisti stranieri hanno potuto visitare la regione solo in visite
guidate di gruppo organizzate dal governo, mentre agli osservatori dell'Onu sui
diritti umani l'accesso stato negato del
tutto.Nonostante la chiusura della regione e il recente aumento della presenza
militare, Amnesty International sta ricevendo segnalazioni di violazioni dei
diritti umani ai danni della popolazione tibetana:
detenzioni e arresti arbitrari, prolungati periodi di carcere, negazione del diritto di espressione, associazione e riunione
nonch del diritto dei tibetani di preservare cultura, linguaggio e religione.
"Le autorit cinesi devono immediatamente 'aprire il Tibet', consentire
l'ingresso agli osservatori sui diritti umani e alla stampa internazionale e invitare gli esperti dell'Onu sui
diritti umani a visitare la
regione" - ha affermato Rife.In un "libro bianco" diffuso
un mese fa, il governo di Pechino ha sostenuto che tutte le proteste degli
ultimi mesi non sarebbero altro che tentativi, da parte di forze anti-cinesi
occidentali, di provocare disordini e di sostenere la "cricca del Dalai
Lama", con l'obiettivo di ostacolare e dividere la Cina."Se questa la
loro posizione, significa che le autorit cinesi non riescono a riconoscere la
profondit del radicato risentimento della popolazione tibetana" - ha
concluso Rife.Ulteriori informazioni Negli ultimi 12 mesi contadini, nomadi,
studenti, operai e intellettuali si sono uniti alle proteste dei monaci e delle
monache contro le crescenti violazioni dei diritti umani,
l'intensificazione della campagna di "educazione patriottica" e la
repressione.Le autorit cinesi continuano a descrivere le proteste come episodi
isolati animati da intenti separatisti e che nulla hanno a che vedere coi
diritti umani. FINE DEL COMUNICATO Roma, 9 marzo 2009
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International
Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail:
press@amnesty.it?EmailFacebookDeliciousMySpaceTechnoratiDigg
( da "Blogosfere" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mar 0910 La
fiammella liberale Pubblicato da Giovanni Sena alle 00:41 in Ideologia e
liberismo Anche in Italia esiste un pensiero liberale. Bisogna saper guardare
con attenzione, bisogna avere pazienza. A volte pero' appare in superficie, con
articoli, libri, interviste. La piu' recente divulgazione del pensiero liberale
appartiene a Piero Ostellino, con la sua apparizione al CorriereTV per
presentare il suo nuovo libro "Lo Stato canaglia" . Qui abbiamo
appreso che il giornalista sta preparando niente meno che un vero e proprio
manifesto liberale! Rimaniamo in speranzosa attesa. Nei giorni scorsi invece mi
e' capitato di incontrare il pensiero liberale in un paio di editoriali
d'eccellenza pubblicati dal Corriere della Sera. Il primo e' a firma Angelo
Panebianco, in cui si leggeva: [...] Nel momento in cui si radica l'idea
secondo cui il mercato è il «Dio che ha fallito», si afferma per ciò stesso la
pericolosa illusione che la salvezza possa venire solo dallo Stato. Si
dimentica il fatto essenziale che tanto il mercato quanto lo Stato, in quanto
istituzioni umane e per ciò imperfette, possono fallire ma che i fallimenti
dello Stato sono in genere assai più catastrofici di quelli del mercato. Quando
il mercato fallisce provoca grandi, ancorché temporanee, sofferenze
(disoccupazione, drastica riduzione del tenore di vita delle persone, povertà).
I fallimenti dello Stato, per contro, si chiamano compressione delle libertà
(sempre), oppressione politica (spesso) e, nei casi estremi, tirannia e guerre.
[...] Tornare all'epoca dello «strapotere dello Stato» è certo un'idea
attraente per coloro che detestano il mercato, e la competizione che ne è
l'essenza. Ma che succede se lo strapotere dello Stato impedisce di rilanciare
la crescita, e ci fa precipitare in un mondo di conflitti neo-protezionisti? Il
secondo e' invece di Giovanni Sartori: [...] il diritto di sciopero è una
«libertà fondamentale. Sì, nei limiti; ma assolutamente no fuori limiti. La
regola fondante di tutte le libertà è che la mia libertà non deve danneggiare
né ostacolare la libertà di nessun altro. Cioè, la mia libertà è delimitata
dalla libertà degli altri (e viceversa). Dal che si ricava che uno sciopero dei
servizi o dei trasporti è una patente violazione dei diritti
di libertà di tutti. Lo sciopero nasce, nell?800, nelle fabbriche, e in quel
contesto il danno è tra le parti in causa, tra un prestatore d?opera e il suo
datore di lavoro. Invece nell?odierno andazzo italico il cittadino diventa
ostaggio, e anche vittima, di un conflitto che non lo riguarda. Libertà o
sopruso? A me sembra libertà di sopruso. Insomma, a saper guardare bene, tracce
di liberalismo esistono anche in Italia. Sta a noi raccoglierle, nutrirle,
proteggerle, affinche' lo tzunami di statalismo che si sta per abbattere
sull'occidente non travolga questa preziosa fiammella di civilta'. Ditemi voi
GS
( da "Clarin, El" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
EDITORIAL El caso
AMIA y un ataque a la Justicia El sábado pasado fue secuestrado, sometido a
agresiones racistas y torturado Claudio Lifschitz, quien fuera secretario del
ex juez Juan José Galeano, al cual lo denunciara por delitos que éste habría
cometido en la investigación del atentado a la AMIA. Por el diálogo que sostuvo
con sus secuestradores, la víctima sospecha que pueden ser agentes de la SIDE.
Este hecho se incorpora a la vergonzosa historia del atentado a la AMIA,
signada por toda clase de irregularidades y delitos cometidos por diversas
instancias del Estado y que permanece aún hoy impune. Es necesario que la
Justicia y los organismos involucrados en la investigación de delitos actúen
con premura para esclarecer el hecho, especialmente si se sospecha de elementos
vinculados con organismos de seguridad. La vulnerabilidad
de quienes estuvieron o están a cargo de la investigación criminales constituye
un serio obstáculo para garantizar el ejercicio de la Justicia y el resguardo
de la seguridad. El secuestro y tortura de Claudio Lifschitz se incorpora a la
vergonzosa historia del caso de la AMIA. Es necesario investigar con premura
para garantizar el ejercicio de la Justicia. TamaÑo de textoEnviar
( da "Leggo" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Christian De Sica
(foto) è la voce-testimonial dello spot Bravo! Birth registration for all
versus oblivion, programma della comunità di Sant'Egidio per la registrazione
anagrafica dei bimbi invisibili, oltre cinquanta milioni di neonati, nel mondo.
La presentazione oggi, alle 11,30, a palazzo Venezia in via del Plebiscito 118.
Alessandro Gassman, in scena all'Eliseo (fino al 22/03),
con La parola ai giurati parlerà insieme ad Amnesty International sul tema Del
ragionevole dubbio e altre riflessioni sui diritti umani. Oggi alle 17,30 alla Feltrinelli di galleria Sordi a piazza
Colonna. Ingresso libero fino ad esaurim. posti.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 5 - Attualità
Ospita due estranei, 75enne condannata a 40 frustate Arabia Saudita RIAD. Un
tribunale saudita ha condannato a 40 frustate una donna di 75 anni per aver
ospitato a casa sua due uomini non imparentati con lei. Secondo un quotidiano
saudita, citato dalla Cnn, un membro della polizia saudita è entrato a casa
della donna, Khamisa Mohammed Sawadi, e l'ha trovato in compagnia di due uomini
Fahd e Hadian. Il primo, 24 anni, ha subito spiegato al poliziotto di avere il
diritto di essere in casa della donna perchè lei lo aveva allattato. Hadian
invece ha dichiarato di essere lì per accompagnare l'amico che doveva
consegnare del pane a Khamisa. La polizia ha arrestato i due uomini, in virtù
della rigida interpretazione wahabita dell'Islam, vigente in Arabia Saudita, che
vieta a uomini e donne non imparentati di avere contatti. La sentenza ha scatenato la protesta delle organizzazioni per i
diritti umani che, tra
l'altro, sottolineano l'età avanzata della donna. Molti sauditi sperano in una
riforma del ministero della giustizia dopo il rimpasto di governo effettuato
dal re Adbullah nel quale rappresentanti conservatori, incluso il capo della
commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio,
sono stati sostituiti da rappresentanti più giovani e moderati.
( da "Nuova Sardegna, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina 27 - Sassari
Il G8 in Sardegna: tra diritti e giustizia IL CONVEGNO Domani in Comune OZIERI.
Si terrà domani nella sala consiliare del Comune di Ozieri un convegno sul tema
"Il G8 in Sardegna: globalizzare diritti e giustizia". L'incontro,
indetto in occasione della XIV "Giornata della memoria e dell'impegno in
ricordo delle vittime delle mafie", è organizzato dalla sede locale di
Sardegna Solidale. Relatore del convegno sarà il sacerdote don Tonio Dell'Olio,
responsabile del settore internazionale di Libera, associazione nata nel 1995 con
lo scopo di promuovere legalità e giustizia attraverso il coinvolgimento della
società civile nella lotta alle mafie. Alla relazione di don Tonio Dall'Olio
seguirà un dibattito, coordinato dalla referente locale di Sardegna Solidale
Giovanna Pani. Ad esso prenderanno parte il sindaco di Ozieri Leonardo Ladu, il
vicario generale della diocesi monsignor Gavino Leone, il presidente
dell'Unione dei Comuni del Logudoro Gavino Appeddu, il dirigente scolastico
della scuola media numero 1 Mattia Pericu e il referente di Libera e presidente
del Centro di Servizio per il Volontariato di Sardegna Solidale Giampiero
Farru. L'occasione del ricordo delle vittime delle mafie offrirà lo spunto per
parlare delle attività di Libera, un coordinamento di oltre 1500 gruppi impegnati
su tutto il territorio italiano per costruire sinergie capaci di diffondere la
cultura della legalità e del diritto. Importante sarà quindi l'apporto di don
Tonio Dall'Olio, la cui esperienza internazionale, unita agli anni trascorsi in
prima linea nella lotta alle mafie, ne fa un profondo conoscitore delle realtà
criminali italiane e di tutto il bacino del Mediterraneo, oltre che del
malessere e delle istanze di "fame di giustizia" presenti nelle
popolazioni disagiate di tutto il mondo. Problemi che le associazioni
internazionali di volontariato affrontano ogni giorno direttamente sul campo, e
per i quali occorre un'azione sinergica e coordinata. Ed è proprio la necessità
di potenziare la "rete" di associazioni l'argomento principale
dell'incontro di domani, che tratterà appunto del ruolo dei Paesi facenti parte
del G8 nella promozione di tali valori. Questa necessità è infatti la finalità
principale del lavoro di Sardegna Solidale, che promuove il coordinamento attraverso un sistema organico di servizi a favore delle
organizzazioni di volontariato che operano nell'isola per la tutela dei diritti
umani e civili, per
l'individuazione e la rimozione delle cause che determinano situazioni di
disagio e di esclusione sociale, soprattutto nelle fasce più deboli, e infine
per il rispetto dell'ambiente e per la crescita della cultura della
solidarietà. Il convegno, che inizierà alle 16, è aperto a tutta la
cittadinanza. Si auspicano in particolare la partecipazione attiva e il
contributo di tutte le istituzioni, dei sindacati, delle associazioni culturali
e di volontariato e del mondo della scuola, rappresentato da insegnanti,
studenti e famiglie. Per tutte le informazioni necessarie si può contattare la
segreteria organizzativa, presso la referenza locale di Sardegna Solidale, il
SarSol Point 18 di Ozieri, ai numeri 3476840191 e 079786417. (b.m.)
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il colonnello
Pellegatti ha anche ricordato le operazioni in atto delle unità italiane Difesa
e sicurezza nell'Ue È stato il tema al centro di una conferenza alla Carigo
L'altro giorno si è tenuta, alla Fondazione Carigo, una conferenza di
geopolitica sulla politica di difesa e sicurezza in Europa, organizzata dal
presidente dell'Unione nazionale ufficiali in congedo di Gorizia, generale
Giuseppe Romeo. Relatore è stato il colonnello Federico Maria Pellegatti, capo
di Stato maggiore del Comando militare esercito "Friuli Venezia
Giulia". Nella sua relazione, dopo un excursus storico sulla difesa
europea, che parte dalla prima idea di difesa comune nel lontano
( da "Tirreno, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
è cominciato il
processo a un uomo abitante a Capezzano: è accusato di maltrattamenti «Uccise
gatto a bastonate» E la Procura indaga su un presunto
torturatore di cani VIAREGGIO. Maltrattamento di animale. Questa l'accusa a
carico di un uomo di Capezzano, comparso ieri in Tribunale con l'accusa di aver
provocato con alcune bastonate la morte di un gattino di cinque mesi. In aula
ha deposto la vicina di casa che afferma di aver visto l'uomo colpire
ripetutamente la povera bestiola. Intanto la procura di Lucca ha aperto
un'inchiesta in seguito alla denuncia dell'Aidaa (Associazione italiana difesa
animali e ambiente) su un uomo che sarebbe «responsabile della tortura e
dell'uccisione di diversi cani trovati morti e mutilati nella periferia di
Viareggio». In cronaca SEGUE A PAGINA 1
( da "Repubblica, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Pagina XIX - Roma
Ambra Jovinelli Assurdità del comico parola di Bergonzoni "Nel" regia
a quattro mani con Riccardo Rodolfi. Tra monologo e soliloquio RODOLFO DI
GIAMMARCO Per arrivare a Nel in scena da stasera all´Ambra Jovinelli, con regia
a quattro mani che è sua e di Riccardo Rodolfi, un attore-autore spericolato
come Alessandro Bergonzoni fa un percorso che comincia da lontano, nascendo a
Bologna nel 1958, frequentando l´Accademia Antoniana, prendendo la laurea in
Giurisprudenza e presto debuttando in teatro (era il 1982) nel ruolo appunto
già doppio di performer e drammaturgo con Scemeggiata. Rifiuta da subito il reale
come riferimento artistico, opta per l´esplorazione linguistica, e mette a
fuoco l´assurdo elevandolo a mondo comico. La comicità per lui è una trama
esplosa in frammenti, è un lessico destrutturato, è una sinossi sprogrammata, è
un puzzle senza necessità di compostezza e soluzione. Non
riuscireste a farvi riassumere da lui Nel neanche sottoponendolo a tortura. Non
avrete da lui un cedimento alla tenerezza neanche se è stanco creativamente, se
accenna alla solitudine dell´essere umano, se s´abbandona a una pausa tecnica
dopo l´immancabile fiume di parole. Non avrete altro Bergonzoni al di fuori di
Bergonzoni, nello spettacolo, nel Nel. E lui lo sa, e non è detto che
non se ne approfitti. E fateci caso: nessun blog lo contiene, è lui a
somministrare un lungo blog geniale.
( da "Tirreno, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
La Procura apre un
fascicolo sui numerosi randagi ammazzati negli anni. La vicenda su Facebook
Gattino ucciso a bastonate Viareggio, un cacciatore a processo. E si cerca il
killer dei cani VIAREGGIO. C'è Alceo, il gattino di cinque mesi bastonato a
morte nel 2006, la cui vicenda è arrivata ora nelle aule del tribunale. E poi
ci sono i cani randagi (chi sa quanti) senza nome, rimasti vittima di
mutilazioni e di una morte orribile. Una storia arrivata anche su Facebook e
sulla quale la Procura di Lucca ha aperto un fascicolo a carico di un uomo.
Storie diverse, con il comune denominatore della crudeltà dell'uomo. Il gattino
bastonato. Alceo, gattino di cinque mesi di Capezzano (frazione ai piedi delle
colline versiliesi) fu ammazzato a bastonate nel settembre di tre anni fa.
Secondo quanto raccontato dalla sua padrona, il responsabile di tutto fu il
vicino di casa, cacciatore, che l'avrebbe colpito proprio di fronte al suo
cancello. Un gesto difficilmente spiegabile, nei confronti di un animale
benvoluto da tutti. Un fatto che scosse e indignò il nutrito drappello di
associazioni ambientaliste della Versilia che organizzarono anche una
manifestazione di protesta. La proprietaria di Alceo fece qualcosa di più,
sporgendo una denuncia che - ora - è arrivata nelle aule del tribunale di
Viareggio dove l'uomo è accusato per maltrattamenti nei confronti di animali.
Un processo che si annuncia lungo e di non facile definizione, visto che
l'imputato sostiene (attraverso il legale) di non aver mai colpito la bestiola.
A decidere la sorte dell'uomo sarà, probabilmente, la perizia che è stata
affidata a un consulente. Il killer dei cani. Più vicina nel tempo la seconda
vicenda che ha visto come protagonisti (tragici) gli animali della Versilia.
Una vicenda che - secondo l'accusa - sarebbe durata per anni, con numerosi cani
di Viareggio scomparsi e poi ritrovati morti, dopo essere stati mutilati, nella
periferia della città. Ieri si è appreso che la Procura di Lucca ha aperto un
fascicolo contro un uomo che abita, o lavora, nelle vicinanze di Lucca. Ma già
da inizio anno il tam-tam delle associazioni aveva sollevato il problema. Non a
caso l'indagine della Procura (realizzata in collaborazione con la polizia
proviciale) parte da un esposto-denuncia presentato da Lorenzo Croce, presidente
dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente. A più riprese, poi, gli
alberi, le cabine telefoniche, i muri di Viareggio erano stati tappezzati di
volantini che invitavano a fare attenzione ai propri cani e davano indizi
(talvolta anche contraddittori fra loro) sul possibile killer degli amici a
quattro zampe. Fino a spingersi, addirittura, a fornire nome, cognome e foto del sospetto torturatore. Un'"epidemia"
che non si è fermata in riva al Tirreno, visto che volantini dello stesso
tenore sono stati affissi nel centro storico e nella prima periferia di Lucca.
Non basta. La vicenda - segno dei tempi - è approdata anche su Facebook, dove è
stato aperto il gruppo "Fermiamo quel mostro d'uomo che tortura i
cani". Una bacheca virtuale (ma dove la rabbia dei messaggi è più
che reale) che - fino a ieri sera - ha raccolto 4.042 membri. Luca Cinotti
( da "Secolo XIX, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Migranti,storie di
dirittiviolati Intervista Altri studenti partecipano all'iniziativa della
Provincia e del Cedu "Giovani oggi adulti domani" 10/03/2009 «La
nostra classe ha aderito al progetto proposto dalla Provincia di Genova in
collaborazione con il CEDU "Giovani oggi adulti
domani: come comunicare i diritti umani?"che ha ricevuto la collaborazione di importanti
associazioni per la difesa dei diritti umani come Amnesty International, l'Ong ASAL, alcune Facoltà
dell'Università di Genova e di Urbino, l'Ordine dei Giornalisti della Liguria e
l'Associazione Ligure dei Giornalisti. Come previsto dal progetto,
abbiamo guardato i due dvd"Una Sfida Vitale" e "Il Secolo dei Diritti" con testimonianze su temi inerenti l'attualità.
Abbiamo scelto di approfondire le sezioni riguardanti l'immigrazione e abbiamo
visto e ascoltato interviste e i pareri di esperti come il professor Alessandro
Dal Lago dell'Università di Genova, l'avvocato Alessandra Ballerini, Giusy
d'Alconzo di Amnesty International. Ci è piaciuta la tecnica dell'inchiesta e
abbiamo intervistato l'avvocato Alessandra Ballerini. Come sta cambiando la
legislazione riguardo l'immigrazione?" «La normativa in tema di
immigrazione presenta con le ultime modifiche inquietanti tratti discriminatori
se non addirittura razzisti. Il legislatore negli ultimi mesi sta riducendo
ogni canale di immigrazione legale come i ricongiungimenti familiari e il
diritto all'asilo, ridotti ai minimi termini. E ciòè fatto in spregio anche
alle convenzioni internazionali oltre che alla nostra Costituzione, che tutela
per tutti i cittadini anche stranieri i diritti fondamentali." Quali
aspetti gravi o pericolosi per la società permangono nella legislazione
attuale? «Così facendo il legislatore incentiva l'immigrazione illegale
rischiando di creare una larga fascia di popolazione irregolare che proprio per
questo verrà discriminato» Quali sono i casi più gravi di violazioni dei
diritti umani dei cittadini stranieri che lei incontra
di frequente nella sua attività? «Lavorando per la CGIL sovente incontro
lavoratori immigrati costretti a sopportare trattamenti inumani
sul luogo di lavoro, col ricatto del permesso di soggiorno. Questo avviene
perché se l'immigrato è irregolare ha paura a difendere i propri diritti nelle
sedi istituzionali e teme di essere espulso. Se invece è titolare di permesso
di soggiorno sa che il suo diritto a soggiornare è legato al contratto di
lavoro. Quindi se protesta e viene licenziato rischia di perdere anche il
permesso di soggiorno oltre al lavoro». Ci può indicare una sola iniziativa che
a suo parere potrebbe diminuire la criminalità straniera «Regolarizzare gli
stranieri. E' statisticamente provato che i cittadini stranieri regolarmente
soggiornanti delinquono molto meno degli irregolari perché ne hanno meno
occasione e sanno che delinquere equivale a perdere il permesso di soggiorno.
Quando su alcuni giornali si legge che gli stranieri delinquono più degli
italiani, si omette spesso di dire che in realtàè il legislatore che crea
specifiche ipotesi di reato per gli stranieri. Per esempio oggi è in
discussione in Parlamento il reato di clandestinità ma già viene punito con il
carcere lo straniero che non mostra i propri documenti alla polizia». la classe
4a SS dell'Istituto Firpo Buonarroti corso geometri serale: i rappresentanti di
classe Alessandro Di Naro e Giuseppe Pulvirenti 10/03/2009
( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
DURBAN II · Parla il
relatore dell'Onu Israele? Un pretesto Perché l'Italia dice no Maria-Delfina
Bonada GINEVRA «L'Italia è l'esempio di una delle cause della crescita del
razzismo nel mondo». Non usa mezzi termini l'osservatore per l'Onu sul razzismo
Doudou Diène nel commentare il ritiro dell'Italia dalla conferenza sul razzismo
Durban II che si terrà a Ginevra dal 20 al 24 aprile. Non sono parole a
vanvera. Il professor Doudou Diéne, senegalese, prima di redigere il suo
rapporto «molto critico» precisa, si è recato in Italia per la sua indagine. Ha
visitato i campi rom, «oggi la categoria piu vulnerabile», e Lampedusa, e spiega:
«Volevo verificare l'impatto della pressione migratoria sulla mentalità della
popolazione. Oggi, in Italia c'è un partito, la Lega Nord, che promette,
democraticamente, un programma razzista. Questi partiti (vale anche per la
Svizzera) grazie ad alleanze, arrivano al potere politico in maniera
democratica e sono quindi in grado, tramite il processo elettorale ed il
successo del loro programma razzista, di applicare, democraticamente, questo
loro programma. Malgrado l'Italia, per la sua storia, sia una società
profondamente pluralista, è stata impregnata dalla cultura razzista della Lega
Nord e dal partito di Berlusconi nella lotta contro l'immigrazione». Ma allora,
chiedo a Doudou Diène, sarebbe questo il vero motivo del ritiro dell'Italia
dalla conferenza sul razzismo? «Penso che sia una delle ragioni profonde,
risponde -. Ovvio che le misure prese dal governo italiano contro
l'immigrazione, anche contro i rom, le impronte digitali dei bambini ad
esempio, hanno fatto si che il governo Berlusconi abbia approfittato della
controversia su Durban II per ritirarsi». La questione della conferenza sul
razzismo Durban II ha ovviamente fatto irruzione al Fifdh, il
festival del film e foro internazionale sui diritti umani, che si svolge in contemporanea al consiglio dell'Onu sui
diritti dell'uomo. Un foro che, alla sua settima edizione, si rivela sempre piu
come il vero protagonista della lotta per i diritti umani. Non foss'altro per le personalità che partecipano ai dibattiti
che seguono ogni film e documentario. Insieme a Doudou Diène ad esempio,
in materia di diritto di espressione, parlava l'ambasciatore di Francia
Stéphane Hessel che fu redattore della Dichiarazione universale dei diritti
dell'uomo del 1948 e che dall'alto dei suoi 92 anni ammonisce che tra i diritti
fondamentali c'è anche quello, di criticare le opinioni o le religioni altrui,
«e per fortuna» aggiunge, perché «sono argomenti che appartengono
all'evoluzione della società» anche se riconosce che oggi «sarebbe molto
difficile redigere un testo cosi ambizioso come lo fu la Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo». Per ritornare all'Italia e alla conferenza
sul razzismo chiedo a Doudou Diène se sono state le critiche a Israele che sono
presenti nel documento a fornire all'Italia il pretesto per ritirarsi dalla
conferenza. «Certo che Israele è un pretesto. Intanto Israele non è al centro
del documento che, voglio ricordarlo, era stato approvato all'unanimità da
tutti i paesi presenti a Durban, quindi anche dall'Italia. Soltanto Stati uniti
e Israele si erano ritirati subito. E poi, lasciatemi dire, non è corretto
assimilare la critica della politica di uno stato, Israele, all'antisemitismo.
Il fatto è che ci sono gruppi ostili alllo svolgimento di questa conferenza.
Per questo ribadisco: il ritiro dell'Italia è tragico». Ma quali possono essere
le conseguenze? «E' che indebolisce il fronte occidentale proprio mentre sta
vivendo tensioni razziste e xenofobe espresse da alcuni partiti politici.
Questo è di una gravità estrema, si tenta di demonizzare l'unico tentativo di
risposta al razzismo nel mondo. Come ci si puo ritirare da un tentativo di
elaborare una strategia mondiale contro il razzismo quando abbiamo assistito
ultimamente a crimini di massa come nel Ruanda, a Sebrenica, quando si uccide
perché sei nero, perché sei bianco, perché sei musulmano, perché sei ebreo o
perchè sei cristiano? Se Durban II sarà boicottato dai paesi occidentali sarà
una tragedia . Come potremo intervenire, con quali strumenti, nell'educazione,
nell'informazione, nei quartieri, nelle città?». Il professor Diéne spera in
una mobilitazione delle forze democratiche, dei media affinché non si lasci al
governo Berlusconi la prerogativa di decidere da solo su una questione cosi
importante. Il professor Diéne ignora forse che anche alcuni rappresentanti del
Pd si sono affrettati ad aderire al boicottaggio della conferenza di Durban II
magari senza conoscere i documenti ancora in fase preparatoria. Cosi come il
ministro Frattini si è affrettato a seguire le orme di Washington forse senza
sapere - come si spiega qui negli ambienti Onu di Ginevra - che gli Usa si sono
ritirati dalla conferenza «provvisoriamente» in attesa della definizione finale
del documento e che, nuovo segnale della diplomazia di Obama, gli Stati uniti
parteciperanno in qualità di «osservatori attivi» al Consiglio dei diritti
dell'uomo dell'Onu che finora avevano disertato.
( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
DIRITTI
UMANI CRIMINI DI GUERRA L'atto d'accusa delle ong: un'inchiesta internazionale
per i massacri di Gaza «Adesso processiamo Tel Aviv» Parla l'avvocato Devers,
rappresentante all'Aja dell'istanza di centinaia di organizzazioni non
governative che si sono costituite per portare alla sbarra l'esecutivo Olmert:
procedimento necessario perché tutti gli stati comprendano che l'ordine mondiale non può essere
fondato su dei crimini contro l'umanità Il procuratore
della Corte penale internazionale Ocampo: indagine possibile Michelangelo Cocco
ROMA «Esiste una possibilità che ciò accada». Così l'altro ieri Luis Moreno
Ocampo sulla possibilità di aprire presso la Corte penale internazionale (Cpi)
un'inchiesta su «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità»
nei confronti d'Israele per i massacri di palestinesi perpetrati durante
l'operazione «Piombo fuso» a Gaza. Si tratterebbe di una rivoluzione, perché -
ha sottolineato Perfil, il domenicale di Buenos Aires che ha riportato le
dichiarazioni di Ocampo - sarebbe la prima volta che un organismo
internazionale riconosce l'Autorità palestinese (Anp) come «stato
indipendente». «Stiamo valutando la questione - ha aggiunto Ocampo - siamo in
una fase di analisi». L'avvocato Gilles Devers è il legale rappresentante
presso la Corte dell'istanza di centinaia di organizzazioni non governative
(ong) e associazioni che si sono costituite contro i crimini di guerra. Con
Devers - ieri a Roma per illustrare l'iniziativa giuridica della società civile
internazionale promossa in Italia dal Network degli Artisti italiani e lanciata
dalla Rete dei Traduttori per la diversità linguistica Tlaxcala - abbiamo
discusso del procedimento. Avvocato Devers, può spiegarci come è nata la vostra
iniziativa? Si tratta di un'iniziativa militante, portata avanti da oltre 350
associazioni - europee, africane, mediorientali e sudamericane - testimoni
dell'offensiva «Piombo fuso» contro la Striscia di Gaza. Il 22 gennaio abbiamo
depositato la denuncia per «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità» presso La Corte penale internazionale (Cpi). Lo
stesso giorno - questo è un elemento molto importante per la procedura -
l'Autorità palestinese (Anp) ha dato competenza alla Cpi. Se gliel'avesse negata,
solo un intervento del Consiglio di sicurezza dell'Onu avrebbe potuto obbligare
la Cpi a indagare, come è avvenuto nel caso del Sudan. Cosa che però nel nostro
caso sarebbe stata impossibile, per il veto che sicuramente avrebbero opposto
gli Stati Uniti. Per questo prima le organizzazioni non governative (ong) hanno
deciso di costituirsi come testimoni del crimine. Poi l'Anp - con un accordo
politico tra Hamas e Fatah - ha riconosciuto l'autorità della Cpi Il
procuratore Ocampo ha chiesto chiarimenti tra cui quello su chi rappresenti lo
Stato a Gaza. A quel punto c'è stata una seconda visita all'Aja, da parte
dell'ambasciatore, del ministro della giustizia e degli esteri palestinesi, per
riunire tutti gli elementi e mostrare che l'Anp rappresenta il popolo
palestinese e che se la Cpi invierà ispettori a Gaza, saranno ben accolti. Ma
Israele non è firmatario del Trattato di Roma che nel 1998 istituì la Cpi: ciò
non inficia il procedimento? La Cpi agisce nell'ambito del diritto penale, cioè
della ricerca del criminale X, Y, o Z. Si occupa prima di tutto dei fatti: dove
è stato commesso il crimine? A Gaza, e l'Autorità palestinese le ha dato
competenza, dunque il la Corte può indagare a Gaza. Ci sono ancora dei dettagli
da esaminare, ma credo si tratti di problemi superabili. Perché rivolgersi alla
Cpi e non alle giurisdizioni nazionali, come avvenuto in passato per altri
massacri a Gaza? Ci rivolgeremo anche ai giudici di singoli stati: all'inizio
di aprile depositeremo a Madrid un dossier su un astrofisico della Nasa che
lavora negli Stati Uniti ma ha famiglia nella Striscia. La sua abitazione era
conosciuta da tutti i bambini di Gaza, alcuni dei quali hanno imparato a
osservare le stelle col telescopio che aveva istallato sul tetto. Il figlio di
questo signore è rimasto ucciso a causa del bombardamento della sua casa da
parte dall'aviazione israeliana. Ci sono tanti altri casi simili. Faremo altre
denunce, presso altre corti, in relazione alla nazionalità delle vittime.
Cercheremo di presentare denunce in tutti e 47 i paesi del Consiglio d'Europa
che dipendono dalla Convenzione Ue sui diritti dell'uomo. L'ex presidente della
Cpi Antonio Cassese, ha detto che la Corte «può svolgere un'azione efficace
solo con la cooperazione degli stati» e che «la giustizia internazionale deve
essere prudente e saggia, altrimenti rischia di essere considerata poco
credibile». La cooperazione c'è nel momento in cui 110 stati hanno firmato la
ratifica della Cpi. Susan Rice, la rappresentante dell'Amministrazione
statunitense presso l'Onu, nel suo discorso d'investitura ha dichiarato che la
Corte è uno strumento degno di stima. Utilizziamo la procedura prevista dal
Trattato di Roma e quindi non vedo rischi di minare la credibilità della Corte.
Se la procedura divenisse d'ostacolo alla pace - nel caso domani si palesasse
un accordo politico ed economico - il Consiglio di sicurezza avrebbe il potere
di sospenderla per un anno (rinnovabile). La giustizia deve fare il suo corso
affinché Israele e tutto il mondo comprendano che l'ordine mondiale non può
essere fondato su dei crimini contro l'umanità. Quali
indizi di «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità
avete raccolto? Anzitutto una distinzione: i primi fanno riferimento a
violazioni delle protezioni stabilite per i civili dalle leggi di guerra, i
secondi a un crimine di guerra sistematico in cui, attraverso mezzi militari,
si prende di mira la popolazione civile. Ad esempio, il primo giorno di guerra
(il 27 dicembre 2008, ndr) è stato dato un ordine di bombardamento, per quaranta
caccia, alle 11,30, l'ora in cui i bambini a Gaza escono da scuola. Chi ha
impartito quelle istruzioni sapeva che avrebbe ucciso dei bambini. I morti
infatti il primo giorno sono stati oltre 200. Ancora, decine di abitanti di un
quartiere erano stati rinchiusi in una scuola che il giorno dopo è stata
bombardata: questo è un crimine contro l'umanità. Poi
l'uso delle munizioni al fosforo bianco in pieno giorno e su aree densamente
popolate, il che implica l'intenzione di bruciare e mutilare il maggior numero
possibile di persone. C'è ancora nel nostro dossier una cosa che non
impressiona come il sangue ma che è altrettanto drammatica: durante «Piombo
fuso», il 30% dei terreni di Gaza è stato devastato con i bulldozer. Per
evitare che l'esercito sia danneggiato dai processi il governo israeliano ha
proibito ai militari che hanno partecipato a «Piombo fuso» di farsi
intervistare e fotografare. Come identificarli? Bisogna anzitutto stabilire i
fatti, attraverso le testimonianze delle vittime e gli indizi raccolti, poi
eserciteremo una forte pressione su Israele. Israele non è un blocco
monolitico, ci sono giovani, soldati, giornalisti che ritengono che quello che
è stato fatto a Gaza sia abominevole. Diremo a Israele: avete una coscienza,
aiutateci a processare i criminali. Inoltre la Cpi ha dei mezzi di pressione,
strumenti per indagare e raccogliere testimonianze. E se l'inchiesta dovesse
morire perché non saranno stati trovati i responsabili materiali, avremmo
comunque dimostrato che ci sono stati dei crimini. Dopo l'azione penale,
arriverà quella civile. Israele può nascondere i suoi ufficiali e i suoi
ministri, non se stesso. Come si fa a evitare, nel caso del vostro
procedimento, accuse di antisemitismo come quelle già rivolte alla conferenza
di Durban II? Penso che l'azione giuridica debba essere ben distinta da quella
politica. Per non cadere nell'antisemitismo mentre si porta avanti una causa
contro Israele è necessario mettere sul tavolo delle prove. Antisemitismo vuol
dire generalizzare: Israele, gli ebrei. Questo non è il nostro punto di vista.
Se si generalizza, possono sorgere tanti fraintendimenti. Se ci si rifà alla
realtà giudiziaria, il discorso diventa chiaro. Bisogna analizzano insomma i
fatti, mettendo da parte le ideologie. Ma se non accetterà il confronto, sarà
Israele a sollevare il vento dell'antisemitismo. 30% LE TERRE palestinesi
devastate dai bulldozer israeliani durante «Piombo fuso», l'ultima offensiva
contro la Striscia di Gaza. L'ONG AL MEZAN ha reso noti i dati definitivi di
«Piombo fuso»: sono 1342 i palestinesi uccisi dal 27-12-'08 al 18-01-'09 nei
raid israeliani contro Gaza. Tra questi 318 bambini, 109 donne, 127 anziani,
235 miliziani e 210 poliziotti. IL CONVOGLIO di aiuti umanitari
organizzato da «Viva Palestina» e guidato dal parlamentare britannico George
Galloway è entrato ieri a Gaza: i 99 veicoli hanno portato nella Striscia cibo,
medicine giocattoli e abiti. Foto: RAFAH, ABITAZIONI PALESTINESI DISTRUTTE
DALL'ESERCITO ISRAELIANO /REUTERS
( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
TerraTerra Indigeni
nel mirino Marica Di Pierri Il 16 dicembre 2008 Aida Quilcuè era appena tornata
in Colombia da Ginevra, dove aveva partecipato al Consiglio
dei Diritti Umani delle
Nazioni Unite. Aveva riferito con la determinazione di sempre sulle gravi
violazioni dei diritti fondamentali di cui sono vittima le popolazioni originarie
nel suo paese. Quel 16 dicembre, mentre si trovava nella sede del Cric -
Consiglio Regionale Indigeno del Cauca - un commando dell'esercito sparava
contro il fuoristrada della guardia medica del Cric, per uccidere lei.
Ma nell'autovettura crivellata di colpi, di ritorno da una brigata sanitaria,
si trovava e rimaneva ucciso suo marito, Edwin Legarda. Il culmine di una lunga
serie di violenze e intimidazioni di cui è stata bersaglio per il suo impegno
sociale e politico. Aida è una leader indigena colombiana, una indigena Nasa,
con una lunga storia di resistenza, la stessa del suo popolo, e da alcuni anni
è leader del Cric. È nata e vive nel Cauca, la regione colombiana in cui il
movimento indigeno è nato e si è rafforzato, e dove si resiste per difendere il
territorio e la dignità dei popoli che lo abitano. Una vita di lotta quella di
Aida, ma anche di intimidazioni e minacce come è per tutti quelli che in
Colombia difendono i diritti umani e la pace. In
Italia poche settimane fa per un ciclo di iniziative, Aida ha parlato del
genocidio indigeno, della resistenza dei popoli originari in difesa della Madre
Terra e dei diritti collettivi di quei popoli che l'hanno difesa per millenni e
che con essa vivono in armonia. Ha raccontato la straordinaria esperienza della
Minga (mobilitazione) indigena che dal 12 ottobre scorso e per due mesi ha
percorso a piedi il paese per chiedere rispetto degli accordi firmati dal
governo: la restituzione delle terre indigene, il diritto di consulta previa
sancito dalla Convenzione 169 dell'Ilo ma anche la ratifica (rifiutata fino a
oggi dalla Colombia) della Dichiarazione dei Diritti
dei Popoli Indigeni approvata dall'Onu nel settembre 2007 come risultato di
decenni di lotta e di rivendicazione. Una Minga che ha dimostrato la forza del
movimento indigeno in Colombia, ma che ha anche significato una nuova ondata di
repressione per i leader sociali e le popolazioni originarie e contadine,
mentre nel paese continuano i massacri, le sparizioni forzate, le segnalazioni
e molte comunità si trovano in situazione di continua emergenza umanitaria. La storia di Aida ha spinto 22 europarlamentari
a inviare una lettera ad Uribe nella quale si chiede di costituire una
commissione internazionale per monitorare le indagine sull'attentato del 16 dicembre
e allo Stato di operare affinché siano garantiti la vita dei leader sociali e
indigeni e il rispetto delle leggi nazionali e degli accordi internazionali
ratificati dalla Colombia. «Dobbiamo liberare la Terra» ha ripetuto Aida «Per
questo abbiamo lanciato un appello affinché da quest'anno il 12 ottobre diventi
una Giornata Mondiale di mobilitazione in difesa della Madre Terra e contro la
mercificazione della vita». Una proposta lanciata dal movimento indigeno a
Belem - Brasile, durante l'ultimo Social Forum, e fatta propria immediatamente
da tutto il movimento. «Difendiamo la Terra, perché dalla sua salvezza dipende
la nostra, ma sosteniamo e non dimentichiamo chi lotta contro la guerra e la
barbarie, come molti fratelli e sorelle in Colombia e nel mondo». Lo hanno
ricordato nelle piazze di molte città anche le tante manifestazioni celebrate
venerdì scorso 6 marzo, dal 2008 dichiarata Giornata contro la violenza di
stato e paramilitare in Colombia. (per informazioni: www.asud.net )
( da "Provincia Pavese, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Diritti
umani nel
mondo, scatta la tua foto Il concorso per immagini proposto dal Csv scade il 20
marzo PAVIA. La fotografia racconta attraverso la magia dell'immagine, la
storia dell'uomo: le nascite, le guerre, attimi di vita quotidiana fissati in
una lastra. Il Centro Servizi Volontariato di Pavia, seguendo
la scia del Festival dei Diritti dello scorso anno, ha voluto organizzare e bandire il primo
concorso fotografico dedicato ai diritti umani nel mondo. L'intento è promuovere e ricordare i fondamenti della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, attraverso una serie di parole chiave quali salute e
benessere, diritto alla cura e all'assistenza, all'istruzione,
all'ordine sociale, al lavoro e al riposo, fino ad arrivare a temi più alti
come il diritto alla vita e alla libertà. L'obiettivo della macchina
fotografica può orientarsi in continenti diversi, America, Africa, Europa, Asia
e Australia; è necessario inviare il proprio materiale entro le 17 del 20 di
marzo per essere ammessi al giudizio della giuria. Per i vincitori è previsto
un premio di mille euro. Alcuni utili riferimenti: Csv, via Taramelli, Pavia,
0382/526328.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
«Solo la democrazia
può salvare la mia Africa» --> Il Nobel Soyinka parla delle tragedie della
sua terra: «Molti non credono possibile difendere i diritti.
È blasfemo» Finalmente una Corte internazionale ha condannato Bashir ma il
Sudan purtroppo conta su troppi appoggi interessati» Martedì 10 Marzo 2009
SOCIETA, pagina 9 e-mail print nostro servizio Mariella Radaelli MILANO«Ancora
molti pensano che le masse africane non abbiano gli stessi diritti
delle altre e che la parola democrazia non possa essere proposta in Africa. È
blasfemo», dice il grande scrittore nigeriano Wole Soyinka (1934), la cui
prolifica attività va dalla drammaturgia teatrale alla poesia, dalla narrativa
alla saggistica, dalla sceneggiatura cinematografica alla diaristica. Primo
africano a ricevere il Nobel per la Letteratura (nel 1986), è sempre stato una voce coraggiosa che si è alzata per affermare
i diritti umani e combattere la fine delle
tirannie nel mondo. Lo abbiamo incontrato sabato a Senago (Villa Borromeo),
Milano, arrivato dagli Stati Uniti, dove vive, per accompagnare la
presentazione del libro «Il Castello» (Spirali) scritto dall'amico Massimo
Baistrocchi, l'ambasciatore italiano in Nigeria. Soyinka, un commento
sul mandato d'arresto contro il presidente del Sudan, Omar Hasam Ahmad al
Bashir, emesso dalla Corte internazionale penale dell'Aja. Soddisfatto? «Sì. La
Corte ha agito in maniera assolutamente oggettiva, in difesa delle vittime, senza
distinzione né di razza né di religione. Ha portato all'evidenza i crimini di
Omar al Bashir che è un criminale ricercato a livello internazionale. Voglio
raccontarle una cosa. L'Organizzazione "Genocide Watch", assieme ad
altre associazioni per i diritti umani,
due anni fa organizzò a New York un processo simbolico a Omar al Bashir. Quel
processo si svolse di fronte al quartiere generale delle Nazioni Unite, in un
appartamento scelto accuratamente di fronte alla bandiera delle Nazione Unite
che non hanno fatto niente per la tragedia del Darfur se non passare la palla
alla Corte dell'Aja. Vi parteciparono testimoni che giunsero segretamente dal
Sudan, tra i quali molti giornalisti di diversa provenienza. E poi molti
sopravvissuti alle torture del governo sudanese. Io fui nominato presidente di
una squadra di giudici altamente qualificati a livello internazionale. Venne
mandata una lettera ad Omar al Bashir. Era invitato a comparire, magari
attraverso un suo rappresentante. Alla fine di quel processo simbolico, Bashir
venne ritenuto all'unanimità colpevole di crimini contro l'umanità
e di seria violazione dei diritti civili». È la prima
volta che un capo di Stato ancora in carica finisce nel mirino della giustizia
internazionale. «C'è sempre una prima volta per tutto». La comunità
internazionale è spaccata in due. La Cina e la Russia lo appoggiano e pure la
Lega Araba e persino l'Unione africana. Come può quest'ultima tacere sul
massacro di suoi stessi figli? «È un'eterna vergogna. L'Unione africana parla contro
un tribunale internazionale che direttamente dal suolo sudanese ha evidenziato
che questi gravi crimini sono stati commessi. Non mi interessa da dove venga
questa Corte. Potrebbe venire dalla Luna, Marte o Venere. L'unica cosa
importante è che sia arrivata a conclusioni oggettive. Ha intervistato le
vittime, e anche alcuni ufficiali di Omar al Bashir». Forse la maggior parte
dei membri dell'Unione africana teme lo stesso trattamento? «Questo è il punto.
In rarissime circostanze l'Unione africana ha agito per rappresentare veramente
il benessere e la dignità della nostra gente. L'Unione africana è solo
interessata a mantenere un comportamento disonesto e immorale. Esprime una
solidarietà tra leadership, specialmente se criminale. Questa sua posizione non
è una sorpresa, ma una tragedia, una tragedia continua». Quanto alla Lega
araba, profondamente preoccupata per questa mossa? «Avrebbe dovuto essere la
prima a dare l'esempio essendo il Sudan un suo membro. La prima a ripudiare
Omar al Bashir, sanzionarlo, sospenderlo o espellerlo, allo stesso modo in cui
a suo tempo il Commonwealth fece nei confronti del dittatore nigeriano Abacha.
Stanno cercando di rendere i cittadini africani non cittadini. Quanto alle
nazioni che appoggiano il dittatore sudanese è ovvio che temono per i loro
investimenti, le opportunità perse, gli accordi, i voti... . Il Sudan ha
alleati nelle Nazioni Unite». Che cosa pensa dell'incidente d'auto che ha
coinvolto il premier dello Zimbawe Tsvangirai e la moglie che è morta? Dietro
questo incidente si nasconde qualcos'altro? «Attendiamo le inchieste, ma il mio
istinto mi dice che è stato ordinato all'interno del governo. Ricordiamoci che
negli ultimi anni hanno tentato di assassinarlo già molte volte, come leader
rivale di Mugabe». Quando lei è ritornato in Nigeria dopo la morte del
dittatore Sani Abacha (che nel '97 aveva condannato a morte lo scrittore,
imprigionato alla fine degli anni Sessanta sotto la dittatura di Gowon, ndr),
ha ricevuto diverse proposte per candidarsi alla presidenza del suo Paese, come
riporta nel suo memoriale politico «You Must Set Forth at Dawn». Ma ha sempre
rifiutato. Perché? «Quelle candidature venivano da gentaglia che non crede
nella democrazia. L'Africa è mal governata. Solo il Ghana sta mostrando la via.
E la Nigeria rimane una nazione divisa da conflitti interetnici». La scorsa
settimana lei ha accusato l'Assemblea nazionale nigeriana di insincerità
nell'affrontare i problemi costituzionali. Lei propone una revisione della
Costituzione? «Sì, perché quel documento del '99 è frutto del regime militare.
Dobbiamo dare ai nigeriani un pezzo di carta che sia espressione della loro
volontà. E poi basta con queste divisioni interetniche. Dalla cosiddetta
restaurazione della democrazia nel '99, sono morte 14 mila persone. La Nigeria
vive ancora un periodo d'oscurità». Al di là della piaga dell'Aids che
interessa tutta l'Africa, la meningite nel suo Paese ha ucciso 333 persone. E i
casi registrati sarebbero oltre 5 mila. «Sì. La sanità è un'altra tragedia. C'è
tutto un mercato di falsi medicinali comprati in Cina e in India, ma anche
fabbricati a livello locale come quello sciroppo che ha recentemente provocato
la morte di quasi un centinaio di bambini. Corruzione e burocrazia. C'è
un'intera città che fabbrica falsi medicinali. Il ministro della Sanità è stato
mandato via. Usava i soldi pubblici per i ritiri internazionali dei suoi
collaboratori. Li spediva in Europa a frequentare corsi di politica».
10/03/2009 nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Quando la cucina
stava accanto alla sala delle torture --> Le vicende del Palatium Potestatis
in Piazza Vecchia ripercorse in una conferenza di Monica Resmini Martedì 10
Marzo 2009 TERZA, pagina 35 e-mail print Che cosa ci insegna il passato? Che
cosa insegna a questa Bergamo che negli ultimi anni è diventata un fervore di
cantieri, di restauri, di nuove costruzioni? Ha detto Maria Mencaroni Zoppetti,
presidente dell'Ateneo: «Bergamo è un grande cantiere, la città si sta
trasformando e allora bisogna considerare che i muri restano nel tempo, segnano
la città più di una fontana o di una statua e allora sicuramente occorre grande
cautela, attenta riflessione davanti ai cambiamenti forti». E la riflessione ha
introdotto la relazione di Monica Resmini, tenuta nella ex sala consiliare di
via Tasso, sulla storia del Palazzo del Podestà, in Piazza Vecchia, fra i
secoli XV e XVII, palazzo dove da alcuni anni sono in corso lavori di restauro
e di indagine archeologica avviati su impulso del compianto architetto Andrea
Tosi. Monica Resmini insegna Storia dell'Architettura al Politecnico di Milano,
collabora con l'Università di Bergamo e quella di Cremona, è stata fra gli
stretti collaboratori del compianto Lelio Pagani, docente all'Università di
Bergamo e per molti anni presidente dell'Ateneo. La docente ha illustrato lo sviluppo
del palazzo scendendo nei dettagli, mostrando interessanti mappe relative alla
sistemazione delle stanze nel XV e poi nel XVII secolo partendo da inventari e
da disegni fra cui quello dell'Isabello. Ha detto Monica Resmini: «L'area del
palazzo corrisponde a quella che dal Campanone abbraccia tutta l'odierna
Università, una parte del Teatro Sociale. Nei secoli ha ospitato le famiglie
nobili più potenti, poi il podestà della città, la sua abitazione, quindi è
stato luogo pubblico e privato. La Serenissima nei primi anni della sua
egemonia ebbe un atteggiamento rispettoso, abbastanza distaccato rispetto ai
suoi domini sulla terraferma. Ma già nel secolo XV, con l'insediamento del
podestà, la Piazza Vecchia diviene il cuore della vita cittadina, mentre in precedenza
era stata sede del Mercato delle Biade. L'importanza del palazzo e della piazza
appare chiara nel 1477, quando viene chiamato il Bramante ad affrescarne la
facciata con le figure dei sette savi dell'antichità». L'edificio ha subito
diverse modifiche nel tempo, non tanto «secondo una strategia complessiva, ma
per un adattamento alle esigenze che di volta in volta si presentavano». Il
podestà si insediò nel palazzo che era stato dei Suardi, degli Avogadri, più
avanti della Mia a cui per gli uffici e l'abitazione del podestà venivano
versati di affitto sessanta ducati d'oro. Del palazzo resta una pianta
dell'Isabello e un inventario dettagliato, un'altra cartina seicentesca. Si sa
che affreschi vennero realizzati dall'Oloferne attorno al 1470. Una piantina
del 1627 pone in evidenza la suddivisione delle varie stanze, era il tempo del
podestà Giulio Valier. Così con un certo raccapriccio si scopre che una camera
era il «loco della tortura» e che confinante era il tinello dell'abitazione
privata del podestà, dove di norma si pranzava e cenava. Nell'ala verso la
Piazza Vecchia si trovavano le camere private, numerate: prima camera, seconda
camera. E poi la «cusina», la «chiesola», la grande «sala delle udienze». Che
cosa è rimasto di riconoscibile di quella organizzazione del palazzo? Poco,
forse soltanto la «scala comoda» che ancora oggi si apre all'ingresso della
sede universitaria di Piazza Vecchia. P. A. 10/03/2009 nascosto-->
( da "Adige, L'" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Mentre sua santità
il Dalai Lama, a cinquant'anni dal suo esilio, parla alla comunità tibetana in
esilio a Dharamsala in India, alla presenza anche di una delegazione del
Trentino, presso il consiglio regionale verrà esposta la bandiera tibetana alla
presenza dei tibetani che vivono in Trentino Mentre sua santità il Dalai Lama,
a cinquant'anni dal suo esilio, parla alla comunità tibetana in esilio a
Dharamsala in India, alla presenza anche di una delegazione del Trentino,
presso il consiglio regionale verrà esposta la bandiera tibetana alla presenza
dei tibetani che vivono in Trentino. A partire da questo pomeriggio alle 15 la
bandiera sventolerà sul lato di piazza Dante. Il consiglio regionale negli
ultimi anni ha intrattenuto rapporti con le istituzioni in esilio del popolo
tibetano, che riconosce nel modello autonomistico della nostra Regione un
esempio per quella che potrebbe essere la soluzione dell'annosa questione
tibetana. Il Trentino Alto Adige ha ospitato anche, alcuni anni fa, Il Dalai
Lama, massimo rappresentante dei tibetani. Esporre una bandiera che non può
essere mostrata in Tibet rappresenta un gesto di solidarietà, in ottemperanza a
quanto stabilito da una mozione approvata lo scorso aprile dal consiglio
regionale, in un momento in cui è necessario che l'opinione
pubblica sostenga la richiesta del rispetto dei diritti umani per tutti i tibetani e per tutte
le minoranze. «Solo l'azione di tutta la comunità internazionale - si legge in
un comunicato del consiglio regionale - potrà portare all'avvio di un processo
destinato a far sì che il governo cinese riconosca i diritti dei tibetani.»
10/03/2009
( da "Nazione, La (Empoli)" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
CRONACA EMPOLI pag.
2 TERMINANO oggi le iscrizioni al corso di alta formazione promosso
dall'Agenz... TERMINANO oggi le iscrizioni al corso di alta formazione promosso
dall'Agenzia per la formazione dell'Asl 11 sul tema «Etica e bioetica nelle
professioni della salute». Il corso si propone di sviluppare competenze
nell'analisi e progettazione dei processi di cura e nei modelli sperimentali
dei processi di cura in un'ottica di eticità. Inoltre, ha l'obiettivo di
formare esperti in grado di fronteggiare controversie di natura etica nell'ambito socio sanitario ed esercitare funzioni di patrocinio dei
diritti umani in
collaborazione con gli organismi istituzionali preposti. L'attività formativa è
in programma per i prossimi mesi di aprile e maggio e si svolgerà nei locali
dell'Agenzia dell'Asl
( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 10 Marzo
2009 UE: HILLARY CLINTON CONFERMA L´IMPEGNO AMERICANO A COMBATTERE LA
"CRISI CLIMATICA" Bruxelles, 10 marzo 2009 - Prima di andare nella
town-hall con i ragazzi, Hillary Clinton ha avuto un incontro formale con il
presidente del Parlamento Europeo Hans-gert Pöttering Hillary Clinton:
"Non ho mai capito la democrazia multi-partitica. È già difficile
abbastanza quella con due partiti" Hillary Clinton: "Incontro spesso
degli europei che sono confusi su come il governo americano lavori"
Hillary Clinton sul cambiamento climatico: "Gli Usa sono stati negligenti
nell´assumersi le proprie responsabilità" Max, un attivista della Moldavia
per i diritti dei gay, attira l´attenzione della Clinton con la sua maglietta
La sala dell´incontro è così affollata che molte persone devono seguire
l´evento in video conferenza o tramite Internet. In un´atmosfera elettrizzante
il segretario di Stato americano è stato accolto da 800 giovani al Parlamento
Europeo. Al centro del dibattito, fatto di botte e risposte, il futuro della
prossima generazione di Europei. Sala gremita per l´evento. Migliaia di persona
hanno seguito l´incontro tramite Internet. Hans-gert Pöttering ha dato il
benvenuto ufficiale al Segretario di Stato Americano: "In un momento di
crisi come oggi, tutti noi abbiamo bisogno di leader che abbiano una visione
lunga del futuro, tenaci, con esperienza e saggezza. Signor Segretario,
personalmente credo che lei sia un leader di questo tipo". "Gli Stati
Uniti dimostrano come un libero continente possa essere qualcosa di più che la
mera somma dei suoi Stati", ha aggiunto Pöttering. Hillary Clinton, ha
ribattuto che "oggi l´Europa é vista da molti come un miracolo, dal
momento che sta attraversando il periodo di pace più lungo dai tempi degli
antichi Romani". "Questo è uno di quei momenti nella storia in cui
bisogna fare delle scelte, e noi dobbiamo essere uniti in questo". Dopo il
benvenuto ufficiale, la Clinton ha risposto alle domande dei giovani presenti
in sala. In poco tempo i ragazzi hanno posto delle domande tutt´altro che innocenti,
spaziando dall´economia al cambiamento climatico, passando per il terrorismo,
il Medio Oriente ed i diritti degli omosessuali. Cambiamento climatico Bram,
giovane socialista dal Belgio, chiede come combinare due grosse sfide: il
cambiamento climatico e la crisi economica. Clinton risponde che sarebbe un
errore non affrontare immediatamente il problema del cambiamento climatico.
"L´amministrazione Obama è impegnata su questo tema al 100 per cento.
Cercheremo di recuperare al meglio il tempo perduto in passato". "La
domanda che dobbiamo porci è come condurre l´intero mondo a quanto stabilito a
Copenhagen. Dobbiamo convincere Cina, India, Indonesia e gli altri Paesi in via
di sviluppo dell´importanza di questo accordo, perché non è sufficiente la partecipazione
di Europa e Stati Uniti". A questo proposito Clinton ha citato una
dichiarazione del capo staff del presidente Obama: "Mai sprecare una buona
crisi". Russia Anna dalla Russia ha fatto una domanda via Internet
riguardante le relazioni tra Russia e Stati Uniti "Ci tengo a sottolineare
(. ) che le nostre relazioni con la Russia non mineranno in alcun modo il
supporto alla Georgia, ai Paesi balcanici e a qualunque altra regione in Europa
che chieda di essere indipendente, libera, di prendere le proprie decisioni e
disegnare da sola il proprio futuro senza interferenze dalla Russia". In
riferimento alla recente crisi del gas, la Clinton si è detta
"assolutamente contraria a usare questi strumenti intimidatori".
Medio Oriente Daniel dalla Scozia chiede lumi sulla posizione americana
rispetto al recente conflitto di Gaza. Il Segretario di Stato fa sapere di
supportare la risoluzione tra i due Stati e giudica la posizione di Israele
"di poco aiuto". Inoltre aggiunge che "la soluzione del
conflitto in Medio Oriente costituisce un mio personale impegno". Diritti degli omosessuali Max dalla Moldavia, un attivista
per i diritti dei gay con indosso una maglietta che riporta lo slogan "I
love Hillary", pone una domanda su cosa conta di fare la nuova
amministrazione Obama nella lotta alla discriminazione sessuale. "Posso
solamente sperare che tutti noi vivremo abbastanza per assistere alla fine di
ogni tipo di discriminazione ed al riconoscimento dei diritti umani come inalienabili e propri di ciascuna persona, a
prescindere dal chi questa persona ami", è la risposta secca di Clinton. .
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( da "marketpress.info" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 10 Marzo
2009 SUDAN: DIRITTI UMANI E COMUNITÀ INTERNAZIONALE Milano, 10 marzo 2009 - Il
prossimo 19 marzo, alle ore 17. 45, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal
titolo: ?Sudan Diritti umani e comunità internazionale
? Il dibattito, che si focalizzerà sulle implicazioni del mandato di arresto da
parte della Corte Penale Internazionale per il Presidente del Sudan, trarrà
spunto anche dal volume di Marcello Flores "Storia dei diritti umani" (Il Mulino). Www. Ispionline. It . <<BACK
( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-10 - pag: 12 autore: Tibet, che
fare? La Cina sta iniziando a fare la voce grossa minacciando di rompere le
relazioni con tutti i Paesi che incontreranno il Dalai Lama. Siccome la
dittatura cinese non accetta alcuna interferenza sul problema Tibet, questa
volta chi sgarra rischia una serie di sanzioni che arrivano
direttamente da chii diritti umani non sa neppure che cosa siano. Il castigo più terribile potrebbe
essere il blocco delle esportazioni delle merci cinesi dirette verso uno dei
tanti cattivi europei. Ben venga! Sarebbe una manna per la nostra economia,
messa in ginocchio proprio dal dumping di prodotti cinesi spesso di scarsa
qualità.Se finisse l'invasione,le nostre poche imprese che non hanno
chiuso i battenti potrebbero ricominciare a produrre con il marchio made in Ue.
Giorgios Psofoskily Grecia R icorreappuntooggiil50 Úanniversario della rivolta
del Tibet: da allora, e soprattutto negli ultimi anni, dopo che la Cinaè
diventata un protagonista insostituibile del commercio e dell'economia
mondiale, il Tibet rappresenta uno dei simboli della "coscienza
infelice" di chi percepisce la difficoltà (e non certo solo in Cina) a conciliare
diritti umani e business. Secondo lei, con Pechino
potremmo preoccuparci di meno, perché, anzi, una rottura potrebbe troncare il
flusso di prodotti cinesi sotto costo che minacciano le nostre imprese. Ci sono
però anche le aziende che in Cina esportano: non a caso, tutto il mondo tira il
fiato quando le prospettive di ripresa economica cinese si fanno più concrete.
E dunque il conflitto con la ragion di Stato è destinato a durare; il che rende
tanto più importanti le iniziative della società civile di tutto il mondo, per
rafforzare la sensibilità, trasmettere solidarietà e alimentare anche in Cina i
germi della critica e del dissenso. • Obama due mesi dopo Non è normale che la
Borsa italiana fra giovedì e venerdì perda il 10% mentre le altre Borse perdono
circa la metà. Ancor meno normale è che la perdita sia dovuta soprattutto alle
grandi Banche, che perdono circa il 20% in due giorni. A questo punto con un
pugno di miliardi si possono scalare le poche grandi banchee grandi aziende
italiane e quindi preoccupano i dubbi che serpeggiano dall'articolo di Marco
Onado («Quei reati nell'ombra che colpiscono il listino»,sul Sole 24 Ore dell'8
marzo). Però se tutte le autorità preposte continuano a lasciare in vigore le
regole che ci hanno portato allo sfacelo finanziarioe non si cerca di
recuperarei capitali di chi ci ha guadagnato, che ci si lamenta a fare? Quasi
pietoso pare quindi il fervorino di Obama che vuole colpire i ricchi: però si è
circondato di Hillary Clinton, Summers e Geithner. "Mala tempora currunt",
anche Obama dopo solo due mesi non sembra più il messia. Giorgio Ortu email I
nuovi pianeti è partito "Keplero", gigantesco occhio nello spazio che
avrà il compito di trovare nuovi pianeti simili al nostro, sui quali la vita
sarebbe in via puramente teorica possibile. Nessuno ci ha informato sul dopo.
Per bene che vada, il pianeta più vicino potrebbe orbitare attorno alla stella
più vicina ad appena 4 anni luce da noi. Il rischio è che il candidato ideale
possa essere ben più lontano, già solo per inviare fin là un segnale radio
(l'unico strumento attualmente in nostro possesso per comunicare nello spazio)
potrebbero servire qualche decina di anni. Di arrivare fin là fisicamente
neanche a parlarne comunque. L'unica cosa che siamo in grado di fare al momento
è di inviare agli omini verdi un invito a cena, sperando che almeno loro siano
in grado di intraprendere un viaggio del genere. "Keplero" è un
ottimo strumento, ma al momento avere queste informazioni può servire
unicamente a soddisfare la nostra curiosità e ad alimentare le nostre fantasie,
nulla più. Libero Burpelli email
( da "Messaggero, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 10 Marzo
2009 Chiudi di FRANCESCO PAOLO CASAVOLA Adesso sperimentiamo gli esiti
disastrosi di questa insana alternativa. Roma, per la propria peculiare storicità che ha visto svolgersi affiancate le vicende del suo
antico diritto e della fede cristiana, può ancora essere protagonista di un
umanesimo rinnovato, in grado di riappropriarsi di una storia, di cui sembrava
essere stata definitivamente spossessata. Legalità, diritti umani integrazione, faranno di Roma,
ogni giorno di più, il luogo esemplare dell'accoglienza per chiunque,
uomo, donna, bambino, anziano, ricco o povero, di qualunque razza, popolo,
cultura, religione, cerchi quella dignità della persona oggi più proclamata che
effettiva. Ad una tale visione universalistica del Pontefice corrisponde
l'iniziativa del sindaco di creare un Osservatorio per la libertà religiosa
"dal quale si leverà un costante messaggio a difesa della libertà dei
credenti nel mondo, perché cessi l'indifferenza e il silenzio sui tanti crimini
che ancora purtroppo si compiono per motivi ideologici e di odio
fondamentalista".
( da "Riformista, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Lhasa blindata Aria
di rivolta Monaci arrestati di Junko Terao Esattamente un anno dopo gli scontri
violenti di Lhasa, tutto è pronto per il cinquantesimo anniversario della
fallita rivolta tibetana contro Pechino. Le forze di polizia presidiano le
città e i templi nella regione autonoma del Tibet e nelle altre a presenza
tibetana, teatro delle proteste anti-cinesi nel marzo 2008. Le misure di
sicurezza sono state intensificate nelle ultime settimane, rafforzato il
controllo dell'esercito ai confini «per prevenire attività di sabotaggio da
parte della 'cricca del Dalai Lama'» - come hanno fatto sapere le autorità -,
banditi giornalisti stranieri e turisti, interrotti i collegamenti ad internet.
Da Pechino ieri è arrivato l'appello di Hu Jintao ai dirigenti tibetani per la
costruzione di una «grande muraglia nella lotta contro il separatismo per la
salvaguardia della madrepatria». Un anno fa le autorità cinesi si sono fatte prendere
in contropiede. Stavolta nulla di tutto ciò si ripeterà. I primi segnali di
dissenso, seppur isolati, si sono però fatti sentire. Ieri Pechino ha diffuso
la notizia di alcune esplosioni a bassa intensità che durante la notte
precedente hanno colpito due vetture, tra cui un'auto della polizia nella
provincia di Qinghai, nel sud del Tibet, dopo dei tafferugli tra le forze
dell'ordine e alcuni abitanti. Solo una settimana prima, in un monastero della
stessa provincia, oltre cento monaci erano stati arrestati dopo aver
partecipato ad una manifestazione in occasione del capodanno tibetano. L'hanno
riferito ieri alcuni monaci a due giornalisti italiani in visita al monastero.
Il corrispondente dell'Ansa (Beniamino Natale) e di Sky Tg24 (Gabriele Barbati)
ieri sono stati poi fermati dalla polizia cinese per tre ore e infine
rilasciati. Il 27 febbraio, l'episodio più tragico: Thapey, un monaco ventenne
del monastero di Kirti, contea di Aba nella provincia di Sichuan, è sceso per
strada urlando slogan con il ritratto del Dalai Lama in mano e si è dato fuoco.
I testimoni raccontano che la polizia è intervenuta sparandogli, particolare
che Pechino ha smentito, e pare che il monaco sia adesso fuori pericolo.
Episodi lontani dalle rivolte massicce di un anno fa, ma che parlano di una
rabbia mai sopita e di una tensione costante, alimentata dall'eccezionale
presenza militare diventata sempre più ingombrante negli ultimi mesi. A Daofu,
nello Sichuan, dove un anno fa le monache di un monastero locale si riversarono
per le strade a protestare, adesso tutto è tranquillo, i centri di preghiera
hanno chiuso i portoni al pubblico, ma gli abitanti si lamentano: «Dall'anno
scorso sono arrivati migliaia di poliziotti e soldati e la loro presenza si fa
sentire. Il cibo è più caro e difficile da acquistare perché i soldati mangiano
molto». Misure per scongiurare una replica delle rivolte del marzo scorso che,
però, non hanno scoraggiato del tutto i tibetani. Anche se Pechino sostiene che
in Tibet è tornata la tranquillità e che la regione «vive un periodo di
stabilità e crescita sociale», le proteste sono già iniziate. Le prime,
silenziose, in occasione del Losar, che cade il 25 febbraio. Quest'anno, su
appello del Dalai Lama, le celebrazioni sono state decisamente sottotono. Nonostante
le autorità di Pechino avessero esortato a «festeggiare in grande stile»,
invece che partecipare a canti, corse di cavalli, danze e soliti rituali,
monaci e monache si sono raccolti in preghiera per ricordare le vittime degli
scontri di un anno fa e «accompagnarle nel loro passaggio verso le loro
rinascite future». Non senza imbarazzo, le autorità della regione di Kardze
sono dovute ricorrere ai dirigenti e ai quadri governativi in pensione per le
performance musicali e danzanti, boicottate però dal pubblico tibetano. I gruppi per la difesa dei diritti umani denunciano le conseguenze del giro di vite di Pechino nei
confronti dei tibetani. Per Amnesty International, il Tibet ha vissuto un anno
di continue violazioni dei diritti umani e per la Free Tibet Campaign, che ha il quartier generale a
Londra, il Tibet si trova «sotto una legge marziale de facto».
L'International Campaign for Tibet ha pubblicato ieri un rapporto in cui
snocciola i numeri della repressione: 600 i prigionieri politici arrestati nel
corso dell'ultimo anno, 1200 i tibetani che mancano all'appello, semplicemente
scomparsi nel nulla, centinaia i monaci dei grandi monasteri di Sera, Drepung e
Ganden, da cui erano partite le proteste del 2008, arrestati dalle autorità
negli ultimi mesi. Amnesty ha chiesto ieri al governo di Pechino di consentire
l'ingresso agli osservatori e ai giornalisti internazionali, e di «mettere fine
alle misure estreme di sicurezza che possono solo aumentare la tensione e
causare ulteriori violazioni dei diritti umani» come
ha dichiarato Roseann Rife, vicedirettrice del Programma Asia - Pacifico di
Amnesty. L'organizzazione denuncia «detenzioni e arresti arbitrari, prolungati
periodi di carcere, negazione del diritto di espressione, associazione e
riunione nonchè del diritto dei tibetani di preservare cultura, linguaggio e
religione». 10/03/2009
( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del
10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Martedì 10 Marzo
2009 Chiudi di FRANCESCO PAOLO CASAVOLA DISCORSI non d'occasione quelli che si
sono scambiati il sindaco Alemanno e Benedetto XVI, in visita al Campidoglio,
ma profondamente radicati nella realtà di Roma, quale si è venuta delineando in
questi ultimi anni. Città multietnica, multireligiosa, afflitta da violenza, da
insicurezza per gli abitanti, da sacche di emarginazione sociale, da povertà. Certo
è città universale, non una capitale nazionale soltanto. Ma proprio per questo
le sue caratteristiche, nel bene e nel male, si riverberano nel mondo e lo
rispecchiano. Realismo è quello del sindaco, quando dice di farsi
"interprete dei sentimenti di chi vive le condizioni difficili delle
nostre periferie, degli anziani soli e degli ammalati, dei disabili, delle
famiglie in difficoltà, dei giovani che guardano con preoccupazione al loro
avvenire, degli immigrati che cercano di integrarsi, di chi vive ai margini
delle nostre comunità, di chi non ha voce". Il Papa si è sentito in totale
sintonia con l'impegno degli amministratori capitolini, dichiarando ch'egli è
venuto per incoraggiarli, per "condividere le attese e le speranze degli
abitanti ed ascoltarne le preoccupazioni e i problemi". Ma l'accento del
Pontefice cade soprattutto sulla funzione che Roma assolve come centro di
cultura e di studi per giovani provenienti da tutti i continenti e che
ritornano nei loro paesi per svolgervi ruoli di alta responsabilità, e su
quanti scelgono Roma per continuare qui la loro vita e chiedono ch'essa sia di
esempio per una integrazione fondata sul rispetto, la promozione, la tutela dei
diritti fondamentali della persona umana. Dunque integrazione nella legalità
sono le parole guida che Benedetto XVI consegna agli amministratori di Roma,
assicurando il sostegno delle 335 parrocchie che operano nella diocesi, di cui
egli è vescovo. Egli è però investito di una missione rivolta a tutta l'umanità e perciò la diagnosi delle cause che ostacolano
l'osservanza delle regole di una civile convivenza, dando luogo ad intolleranza
e discriminazione, raggiunge una quota più alta del panorama romano. La
violenza, che dà un volto di dolore al mondo che chiamiamo post-moderno, ha
origine nella "povertà spirituale che affligge il cuore dell'uomo
contemporaneo". Si è immaginato che per la felicità dell'uomo occorresse
eliminare Dio. Adesso sperimentiamo gli esiti disastrosi di questa insana
alternativa. Roma, per la propria peculiare storicità che
ha visto svolgersi affiancate le vicende del suo antico diritto e della fede
cristiana, può ancora essere protagonista di un umanesimo rinnovato, in grado
di riappropriarsi di una storia, di cui sembrava essere stata definitivamente
spossessata. Legalità, diritti umani integrazione, faranno di Roma, ogni giorno di più, il luogo
esemplare dell'accoglienza per chiunque, uomo, donna, bambino, anziano,
ricco o povero, di qualunque razza, popolo, cultura, religione, cerchi quella
dignità della persona oggi più proclamata che effettiva. Ad una tale visione
universalistica del Pontefice corrisponde l'iniziativa del sindaco di creare un
Osservatorio per la libertà religiosa "dal quale si leverà un costante
messaggio a difesa della libertà dei credenti nel mondo, perché cessi
l'indifferenza e il silenzio sui tanti crimini che ancora purtroppo si compiono
per motivi ideologici e di odio fondamentalista".
( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-03-10 num: - pag: 17 categoria:
REDAZIONALE L'ex presidente Havel: democrazia, l'Europa alzi la voce PRAGA — L'ex presidente ceco VÁclav Havel ha esortato l'Unione europea ad
alzare la voce nella difesa dei diritti umani nel mondo. «L'Ue deve dire ad alta voce che non è indifferente a
quello che succede e che non ha intenzione di soccombere al male», ha detto
l'ex dissidente anti-comunista intervenendo a Praga nel corso di una conferenza
sul sostegno alla democrazia. «Non dobbiamo chiudere gli occhi su ciò
che sta succedendo in Cina, Russia, Birmania, Cuba, Bielorussia e in altri
Paesi», ha aggiunto Havel mettendo in guardia dal rischio di anteporre la
difesa degli interessi economici alla tutela dei diritti umani.
«Ogni partnership deve essere fondata sulla sincerità», ha dichiarato
riferendosi all'iniziativa della presidenza ceca dell'Ue di tenere a Praga il
vertice Ue-Cina e di invitare la Bielorussia a una conferenza nella capitale.
Havel compariva per la prima volta in pubblico dopo un ricovero per
infiammazione polmonare.
( da "Nuova Ferrara, La" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Gli interrogativi
sul fine vita Ieri dibattito sul testamento biologico Il «Coordinamento
per il testamento biologico e contro la tortura di Stato» ha organizzato ieri
nella sala dell'Arengo di palazzo municipale un dibattito che ha messo a
confronto Bruno Di Lascio, presidente dell'Ordine dei medici di Ferrara, e due
docenti della nostra Università, Piero Stefani, che insegna Filosofia della
religione, e Paolo Veronesi, professore di Diritto costituzionale. Tema
dell'incontro, i provvedimenti in corso di approvazione al Senato, sul fine
vita, sulla libertà per il cittadino che si trovi in condizioni simili a quelle
di Eluana Englaro.
( da "Corriere della Sera" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Opinioni - data: 2009-03-10 num: - pag: 34 autore: di
CHRISTOPHER HITCHENS categoria: REDAZIONALE RISOLUZIONE DELL'ASSEMBLEA Se l'Onu
vieta di criticare l'Islam L a religione musulmana avanza pretese
particolarmente ambiziose. Tutte le religioni lo fanno, è ovvio, in quanto
rivendicano la conoscenza della volontà di un essere supremo e se ne fanno interpreti
esclusive. Ma solo l'Islam si dichiara depositaria della rivelazione ultima e
finale della parola di Dio, l'eccelsa somma di tutti gli spiragli di verità
concessi alle altre fedi, a portata di tutti i credenti grazie al testo
inscalfibile e immutabile della «recitazione», o Corano. Se si ha talvolta
l'impressione di avvertire, in tale pretesa, echi implicitamente assolutisti o
persino totalitari, questo potrebbe derivare non da una lettura intransigente
del libro sacro, bensì dalla religione stessa. Oggi sono i cosiddetti musulmani
tradizionali, raggruppati nell'Organizzazione della Conferenza islamica, a
chiedere alle Nazioni Unite non solo di consentire all'Islam di proclamare
verità inconfutabili, ma anche di tutelarlo ufficialmente da qualsiasi critica
o divergenza di opinione. Benché redatta in termini che
ricalcano il linguaggio dei diritti umani e della condanna di ogni discriminazione, la Risoluzione 62/154
delle Nazioni Unite, non vincolante, sulla «Lotta alla diffamazione delle
religioni», in realtà si propone di estendere la protezione non agli esseri umani, bensì alle idee ed opinioni,
garantendo esclusivamente a queste ultime l'immunità dalle «offese». La
prefazione del testo è infarcita di falsità che ormai non fanno più ridere,
come nel seguente passaggio, in cui si dichiara che l'Assemblea generale delle
Nazioni Unite: «Ribadisce l'importanza di sviluppare contatti ad ogni livello
allo scopo di approfondire il dialogo e favorire la comprensione tra diverse
culture, religioni, credenze e civiltà, e accoglie a questo proposito la
Dichiarazione e Programma di azione adottato dall'incontro ministeriale sui
diritti umani e la diversità culturale del movimento
dei Paesi non allineati, tenutosi a Teheran il 3 e 4 settembre 2007». Si
capisce subito a che cosa si vuole arrivare (mi rammarico di non aver potuto
partecipare a questo incontro per riferire direttamente sulle sue ricche e
variegate sfumature culturali, ma il visto mi è stato negato). Le clausole che
seguono il preambolo ampolloso appaiono ancor più tendenziose e i toni si fanno
perentori con il delinearsi della risoluzione vera e propria. Per esempio, il
Paragrafo 5 «esprime la profonda preoccupazione che l'Islam venga
frequentemente ed erroneamente associato alle violazioni dei diritti umani e al terrorismo», mentre il Paragrafo 6 «sottolinea
con crescente sdegno l'intensificarsi della campagna di diffamazione delle
religioni e degli appartenenti alle minoranze musulmane in seguito ai tragici
eventi dell'11 settembre 2001». Avete capito come funziona il trucco? Nelle
stesse settimane in cui la risoluzione viene presentata alle Nazioni Unite per
il rinnovo annuale, il principale Paese promotore dell'iniziativa (il Pakistan)
firma un accordo con i talebani per chiudere le scuole femminili nella valle di
Swat (a meno di
( da "Giornale.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
n. 59 del 2009-03-10
pagina
( da "Basilicanet.it" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
LATRONICO (PDL): SUL
CASO FALCONE INTERESSATA LA FARNESINA 10/03/2009 09.20.49 [Basilicata]
''Incontrerò² nelle prossime ore il sottosegretario agli esteri Enzo Scotti per
chiedere un interessamento del governo nazionale sulle condizioni di vita nelle
quali attualmente si trovano Angelo Falcone e Simone Nobili, arrestati in India
due anni fa, mentre erano in vacanza, con l'accusa di essere in possesso di
stupefacenti, in quanto le celle in India sono in condizioni assolutamente
precarie, sovraffollate e in pessime condizioni igieniche e i due ragazzi
patiscono evidenti difficoltà di comunicazione e di relazione con la
polizia locale, e non riescono a comunicare con i familiari in Italia''. Lo ha
annunciato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, cofirmatario di una lettera
inviata nei giorni scorsi dal senatore Guido Viceconte al ministro degli
esteri, Franco Frattini. â??Chiederò² direttamente al sottosegretario Scotti di
attivarsi, attraverso le autorità italiane in India, affinché© vengano
rispettate le convenzioni internazionali in materia di difesa dei diritti umani e affinché© le condizioni e il trattamento dei
prigionieri, all'interno del carcere di Nahan, nello Stato dell'Himachal
Pradesh, siano conformi con gli obblighi internazionali per la difesa dei
diritti umani. Infine, rinnoverò² lâ??invito a
lavorare nel più¹ breve tempo possibile alla stipula di accordi bilaterali con
l'India in materia di diritto penale e per il trasferimento dei detenuti in
Italiaâ? . bas 02
( da "Dagospia.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
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articolo --> ULSTER SULL?ORLO DELL?ABISSO, ASSASSINATO UN ALTRO POLIZIOTTO ?
TRICHET: RIPRESA DAL 2010 ?LA CINA BLINDA IL TIBET ? La Bei dice no alle case
automobilistiche - STAMINAL OBAMA E LA NUOVA DIPLOMAZIA USA - MERCK COMPRA
SCHERING (41 MLD $)? Rassegna stampa internazionale a cura di Apcom Terrorismo
in Irlanda 1 - SPAGNA EL PAIS - "L'assassinio di un poliziotto pone
l'Ulster sull'orlo dell'abisso". Apertura dedicata al nuovo attentato nel
Nord Irlanda contro agenti inglesi, argomento di interesse alla luce delle
analogie con il terrorismo nei Paesi Baschi. "Gli Stati Uniti cercano un
nuovo equilibrio nella loro diplomazia". Dalla Cina a Cuba, dall'Europa
all'Estremo oriente, Clinton in meno di un mese ha cercato di ristabilire e
rafforzare la posizione internazionale degli Usa. Intervista al presidente
della Camera dei deputati Gianfranco Fini. "Non sono il delfino di
Berlusconi". EL MUNDO - Titolo principale dedicato all'attacco in Nord
Irlanda. "Assassinato un agente a Craigavon in un nuovo attacco in Irlanda
del Nord". In un documento esclusivo rileva che"La caccia
all'immigrato è arrivata in Catalua y Castilla-La Mancha". Alcuni
commissariati iberici hanno stabilito un numero di arresti mensili di 'sin
papeles'. Intervista al padre del Gilad Shalit, il soldato israeliano nelle
mani dei miliziani di Hamas da tre anni. "Temo che mio figlio non tornerà
mai". Jean-Claude Trichet 2 - FRANCIA LE FIGARO - "Trichet annuncia la
ripresa a partire dal 2010": per il presidente della Banca centrale
europea i mercati sottovalutano l'importanza delle misure di rilancio. "Il
quadro che svela il vero volto di Shakespeare": lo sostiene un inglese, il
proprietario della tela che risale al 1610, sei anni prima della morte del
drammaturgo. "Gruppo di lavoro franco-messicano per studiare il
trasferimento in Francia di Florence Cassez", la donna francese condannata
in Messico a 60 anni di prigione. "Obama dice sì alla ricerca sulle
cellule staminali": ieri il presidente americano ha firmato un decreto che
autorizza il finanziamento della ricerca da parte dello stato federale, vietato
da Bush per ragioni etiche. Tibet: "Cinquant'anni di esilio per il Dalai
Lama": la Cina in stato di massima allerta. LIBERATION - Apertura sulla
legge che sanziona il download illegale": il testo esaminato
dall'Assemblea nazionale prevede il blocco dell'accesso alla Rete: un sistema,
secondo Liberation, basato sulla repressione. Caso Florence Cassez: istituito
un gruppo di lavoro sul caso della francese in carcere in Messico: Sarkozy e
Calderon si impegnano a rispettarne le conclusioni. "I deputati
autorizzano la pubblicità per l'alcol su internet": il ministro della
salute, Roselyne Bachelot, evoca "un'apertura controllata e regolamentata".
3 - GRAN BRETAGNA THE GUARDIAN - "Escalation di violenza in Ulster"
con l'omicidio di un poliziotto: secondo attacco in tre giorni in Irlanda del
nord; anche per questo attentato si attribuisce la responsabilità agli
irriducibili cattolici. "L'Onu condanna la Gran
Bretagna per alcuni casi di tortura": un rapporto rileva gravi violazioni
dei diritti umani e atti
illegali ai danni dei detenuti nell'ambito del programma di rendition Usa.
"Il sollievo degli scienziati per la nuova politica di ricerca sulle
cellule staminali": Harvard dà il benvenuto all'inizio di una nuova epoca
di collaborazione con gli Stati uniti. Dalai Lama THE INDEPENDENT -
"Ucciso un poliziotto in un nuovo attacco in Ulster": l'Irlanda del
Nord in allarme con l'omicidio di un terzo membro delle forze di sicurezza in
tre giorni. "Fede e cervello": un gruppo di scienziati annuncia di
aver individuato quella zona del cervello che regola la fede religiosa.
"L'Onu condanna la Gran Bretagna per le rendition": il rapporto
accusa Londra e la sua complicità con gli Stati uniti. THE TIMES - "La
mente degli attentati di Lahore sfuggito alla polizia": Mohammed Ageel è
considerato l'organizzatore dell'attacco terroristico contro la squadra di
cricket. "La Cina parla di 'Grande Muraglia' per preservare l'unità"
del Paese, in occasione dell'anniversario della rivolta tibetana. "La Bei
dice no alle case automobilistiche": respinta la richiesta di prestiti per
40 miliardi di euro in prestiti a tassi agevolati. THE FINANCIAL TIMES -
"Previsioni di recessione per il 2010": il rischio di recessione in
Europa durerà anche per il prossimo anno secondo un rapporto della Commissione
europea, di cui il Ft ha ottenuto il testo. "La Cina blinda le città
tibetane" in occasione dell'anniversario della rivolta. L'azienda
farmaceutica "Merck & Co acquista la concorrente Schering-Plough per
41,1 miliardi di dollari": se sommati tra loro, i ricavi complessivi delle
due societa' arrivano quasi a 50 miliardi di dollari. Nella pagina dei commenti
un intervento del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva: "Il
futuro dell'umanità è ciò che interessa
veramente". Barack Obama 4 - STATI UNITI NEW YORK TIMES - "La
finanziaria di Obama affronta l'esame dei baroni dei partiti": il
presidente degli Stati Uniti farà affidamento sui 'gatekeeper' (Guardiani)
delle commissioni al Congresso per determinare come i suoi piani su imposte e
spesa possano procedere. "I giudici della Corte suprema fissano un limite
alla portata della legge elettorale": la decisione ha scatenato un aspro
dibattito tra i giudici della Corte Suprema sulla protezione del diritto di
voto per le minoranze. "Gli Stati Uniti hanno bloccato alcune operazioni
in Afghanistan per timori su morti civili": lo stop, durato circa due
settimane, è arrivato dopo una serie di raid notturni delle truppe per le
operazioni speciali nei mesi recenti in cui sono rimasti uccisi donne e
bambini. michelle obama per i senza tetto WASHINGTON POST - "La politica
sul commercio di Obama si concentrerà sulle questioni sociali":
l'amministrazione americana si prepara ad assumere una posizione più rigida con
i suoi partner commerciali, sottolineando aspetti che variano dal dislocamento
dei lavoratori statunitensi al cambiamento climatico. "I dissidenti
'punzecchiano' i democratici": mentre si avvicina il voto sulla
finanziaria, la rivolta interna si offre all'inseguimento dei programmi di
vasta portata del presidente. [10-03-2009] Terrorismo in IrlandaVIGNETTA OBAMA
( da "Articolo21.com" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Tibet: dalla mozione
in Parlamento la speranza di un impegno forte di Fabio Evangelisti Il voto che
oggi la Camera dei Deputati esprimerà sulla mozione concernente iniziative per
il rispetto dei diritti umani e delle libertà
democratiche in Tibet sarà, con ogni probabilità, unanime. E? già accaduto
qualche settimana fa sullo stesso argomento per la mozione unitaria sulla
Birmania, un altro contesto internazionale altrettanto preoccupante, e non
possiamo che rimarcarne l?aspetto positivo. In questi giorni dal Tibet non
arrivano certo notizie rassicuranti: oltre 100 monaci tibetani del monastero di
An Tuo sono stati arrestati dopo una manifestazione avvenuta due settimane fa
in occasione del Capodanno tibetano e non si hanno notizie sul loro ritorno al
monastero. Ed è forte la tensione che si avverte anche per la doppia ricorrenza
legata al 10 marzo: cinquant'anni fa, infatti, il movimento di resistenza
tibetano culminò con una sollevazione contro i cinesi che fu duramente repressa
con migliaia di morti, mentre quest?anno è l'anniversario delle manifestazioni
che nel 2008 hanno coinvolto i monaci, le suore, i cittadini tibetani, nella
lotta contro la repressione cinese, anche queste finite in un bagno di sangue.
A nessuno, però, può sfuggire che una mozione non ha altro potere che quello di
continuare a stimolare, a tenere vivi l'attenzione e l'impegno, in questo caso
del Governo italiano, su una questione che ancora per molto tempo si
trascinerà, purtroppo, tra repressione e normalizzazione. Ed è proprio su
questo che ci aspettiamo impegni forti e decisi che dovranno puntare a favorire
soprattutto una soluzione rispettosa e garante dell'autonomia culturale,
politica e religiosa dei tibetani, attraverso segnali politici chiari da parte
del nostro Governo alle autorità cinesi. Ma alcuni di questi auspicati segnali,
delle ultime settimane e degli ultimi mesi, non sono i più incoraggianti, per
quanto riguarda la nostra politica estera, a cominciare dal non aver programmato
incontri ufficiali proprio con il capo spirituale dei tibetani a livello
governativo durante la consegna della cittadinanza onoraria che la città di
Roma gli ha tributato lo scorso 9 febbraio. In altre stagioni politiche si sono
sempre manifestate una sensibilità e un'attenzione maggiori verso una
situazione oggi definita da più parti preoccupante quale è quella della
repressione cinese in Tibet. Non vorremmo davvero che questo silenzio possa
aver significato una sorta di delegittimazione o marginalizzazione del ruolo
del Dalai Lama, percepito infine come una fastidiosa incombenza. Ma più in
generale, la sensazione che si ha è che ci si stia, in qualche modo,
marginalizzando rispetto al contesto internazionale. La nostra politica estera
soffre di mancanza di personalità, di autonomia politica perché siamo o
marginali o al traino. Le difficoltà in cui si dibatte la nostra diplomazia
appaiono evidenti da vari segnali: è stato annunciato in queste ultime ore il
prossimo viaggio in Europa del Presidente Obama, ma nelle sue varie tappe Roma
non è prevista; la telefonata di rito del presidente americano eletto al
premier italiano è arrivata nella seconda metà di febbraio, mentre vi erano
anni in cui ciò accadeva pochi giorni dopo dal primo martedì di novembre successivo
all?elezione; nelle scorse settimane, dopo aver rifiutato risolutamente come
Governo italiano qualsiasi contatto con l'Iran di Ahmadinejad, è bastato che il
nuovo Presidente Obama e il Segretario di Stato Clinton avessero accenti nuovi
nei confronti dell'Iran perché subito, appunto, il nostro Governo si accodasse,
però un conto è quando siamo i primi o fra i primi, un conto è quando siamo in
scia; non abbiamo avuto un'iniziativa politica autonoma e coraggiosa nemmeno
quando si è verificata la gravissima crisi di Gaza dove siamo stati spettatori
mentre il presidente francese ha avuto iniziative autonome di carattere
internazionale. Insomma, occorre che al più presto l'Italia possa tornare a
svolgere un ruolo positivo e propositivo sullo scenario internazionale e, nel
caso specifico della mozione in questione, che il nostro Governo garantisca un
impegno diretto, con più autonomia politica, a maggior ragione oggi in qualità
di Presidente di turno del G8, che potrebbe allargarsi ad altri soggetti, su
una questione come quella tibetana che è l'emblema della violazione dei diritti
umani.
( da "KataWeb News" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Italia-Cina: il
nostro è "mercantilismo apolitico" 10 marzo 2009 alle 09:18 — Fonte:
rampini.blogautore.repubblica.it — 0 commenti John Fox e François Godement
hanno presentato ieri a Roma il loro rapporto di analisi " China power
audit" , elaborato per lo European Council of Foreign Relations. E' uno
studio pregevole, di cui riassumo molto schematicamente la tesi principale:
influenzare la Cina non è facile (anche gli Stati Uniti fanno fatica, e ottengono
risultati modesti), ma di certo riesce impossibile all' Unione europea finché
affronta i rapporti con Pechino in ordine sparso. Un' immagine presa da quello
studio: la Cina ha capito che le relazioni con l' Unione europea assomigliano a
una partita a scacchi in cui da una parte c' è un giocatore solo (Pechino),
dall' altro un gruppo di giocatori che litigano pubblicamente tra loro
sulle mosse da farsi. I dirigenti cinesi giocano su queste divisioni,
distribuendo " premi" e " castighi" ai vari paesi: come nel
caso della clamorosa cancellazione del vertice Ue-Cina sul finire dell' anno
scorso decisa per punire Sarkozy (allora presidente di turno Ue) che aveva
ricevuto il Dalai Lama. Secondo gli autori del rapporto l' Italia ha avuto
verso la Repubblica Popolare un atteggiamento di " mercantilismo
apolitico" : da una parte ha coltivato tentazioni protezionistiche
sperando di poter attutire l' impatto della concorrenza cinese sui settori
industriali più esposti (tessile-abbigliamento, calzaturiero), d' altro lato
quasi per farsi " perdonare" il protezionismo è
stata più timida di altri paesi nella difesa dei diritti umani in Cina, in Tibet. Fox e Godement
vedono nella Germania di Angela Merkel (che ha cambiato nettamente politica
rispetto a Schroeder) l' unico paese europeo che ha tenuto testa alla Cina
abbastanza bene: sui diritti umani ha una posizione intransigente, senza farsi intimorire dalle
minacce di ritorsioni commerciali. La Cina ha bisogno delle tecnologia
made in Germany, e pur facendo la voce grossa non ha mai veramente dato seguito
alle sue minacce. L' industria tedesca non è stata penalizzata malgrado l'
incontro tra la Merkel e il Dalai Lama abbia provocato un periodo di gelo nelle
relazioni diplomatiche bilaterali. Resta il fatto che anche la Germania da sola
pesa troppo poco. In mancanza di una posizione comune dell' Unione europea,
continueremo ad assistere a questo paradosso: l' Ue è ormai il partner
commerciale più importante della Repubblica Popolare (abbiamo sorpassato gli
Stati Uniti come mercato di sbocco per il made in China) ma Pechino non prende
sul serio il ruolo europeo. rampini
( da "Manifesto, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
DIRITTI
UMANI . L'atto d'accusa delle ong: un'inchiesta internazionale per i massacri
di Gaza «Adesso processiamo Tel Aviv» CRIMINI DI GUERRA Parla l'avvocato
Devers, rappresentante all'Aja dell'istanza di centinaia di organizzazioni non
governative che si sono costituite per portare alla sbarra l'esecutivo Olmert:
procedimento necessario perché tutti gli stati comprendano che l'ordine mondiale non può essere
fondato su dei crimini contro l'umanità Il procuratore
della Corte penale internazionale Ocampo: indagine possibile Michelangelo Cocco
ROMA «Esiste una possibilità che ciò accada». Così l'altro ieri Luis Moreno
Ocampo sulla possibilità di aprire presso la Corte penale internazionale (Cpi)
un'inchiesta su «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità»
nei confronti d'Israele per i massacri di palestinesi perpetrati durante
l'operazione «Piombo fuso» a Gaza. Si tratterebbe di una rivoluzione, perché -
ha sottolineato Perfil, il domenicale di Buenos Aires che ha riportato le dichiarazioni
di Ocampo - sarebbe la prima volta che un organismo internazionale riconosce
l'Autorità palestinese (Anp) come «stato indipendente». «Stiamo valutando la
questione - ha aggiunto Ocampo - siamo in una fase di analisi». L'avvocato
Gilles Devers è il legale rappresentante presso la Corte dell'istanza di
centinaia di organizzazioni non governative (ong) e associazioni che si sono
costituite contro i crimini di guerra. Con Devers - ieri a Roma per illustrare
l'iniziativa giuridica della società civile internazionale promossa in Italia
dal Network degli Artisti italiani e lanciata dalla Rete dei Traduttori per la
diversità linguistica Tlaxcala - abbiamo discusso del procedimento. Avvocato
Devers, può spiegarci come è nata la vostra iniziativa? Si tratta di
un'iniziativa militante, portata avanti da oltre 350 associazioni - europee,
africane, mediorientali e sudamericane - testimoni dell'offensiva «Piombo fuso»
contro la Striscia di Gaza. Il 22 gennaio abbiamo depositato la denuncia per
«crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità»
presso La Corte penale internazionale (Cpi). Lo stesso giorno - questo è un
elemento molto importante per la procedura - l'Autorità palestinese (Anp) ha
dato competenza alla Cpi. Se gliel'avesse negata, solo un intervento del Consiglio
di sicurezza dell'Onu avrebbe potuto obbligare la Cpi a indagare, come è
avvenuto nel caso del Sudan. Cosa che però nel nostro caso sarebbe stata
impossibile, per il veto che sicuramente avrebbero opposto gli Stati Uniti. Per
questo prima le organizzazioni non governative (ong) hanno deciso di
costituirsi come testimoni del crimine. Poi l'Anp - con un accordo politico tra
Hamas e Fatah - ha riconosciuto l'autorità della Cpi Il procuratore Ocampo ha
chiesto chiarimenti tra cui quello su chi rappresenti lo Stato a Gaza. A quel
punto c'è stata una seconda visita all'Aja, da parte dell'ambasciatore, del
ministro della giustizia e degli esteri palestinesi, per riunire tutti gli
elementi e mostrare che l'Anp rappresenta il popolo palestinese e che se la Cpi
invierà ispettori a Gaza, saranno ben accolti. Ma Israele non è firmatario del
Trattato di Roma che nel 1998 istituì la Cpi: ciò non inficia il procedimento?
La Cpi agisce nell'ambito del diritto penale, cioè della ricerca del criminale
X, Y, o Z. Si occupa prima di tutto dei fatti: dove è stato commesso il
crimine? A Gaza, e l'Autorità palestinese le ha dato competenza, dunque il la
Corte può indagare a Gaza. Ci sono ancora dei dettagli da esaminare, ma credo
si tratti di problemi superabili. Perché rivolgersi alla Cpi e non alle
giurisdizioni nazionali, come avvenuto in passato per altri massacri a Gaza? Ci
rivolgeremo anche ai giudici di singoli stati: all'inizio di aprile
depositeremo a Madrid un dossier su un astrofisico della Nasa che lavora negli
Stati Uniti ma ha famiglia nella Striscia. La sua abitazione era conosciuta da
tutti i bambini di Gaza, alcuni dei quali hanno imparato a osservare le stelle
col telescopio che aveva istallato sul tetto. Il figlio di questo signore è
rimasto ucciso a causa del bombardamento della sua casa da parte dall'aviazione
israeliana. Ci sono tanti altri casi simili. Faremo altre denunce, presso altre
corti, in relazione alla nazionalità delle vittime. Cercheremo di presentare
denunce in tutti e 47 i paesi del Consiglio d'Europa che dipendono dalla
Convenzione Ue sui diritti dell'uomo. L'ex presidente della Cpi Antonio
Cassese, ha detto che la Corte «può svolgere un'azione efficace solo con la
cooperazione degli stati» e che «la giustizia internazionale deve essere prudente
e saggia, altrimenti rischia di essere considerata poco credibile». La
cooperazione c'è nel momento in cui 110 stati hanno firmato la ratifica della
Cpi. Susan Rice, la rappresentante dell'Amministrazione statunitense presso
l'Onu, nel suo discorso d'investitura ha dichiarato che la Corte è uno
strumento degno di stima. Utilizziamo la procedura prevista dal Trattato di
Roma e quindi non vedo rischi di minare la credibilità della Corte. Se la
procedura divenisse d'ostacolo alla pace - nel caso domani si palesasse un
accordo politico ed economico - il Consiglio di sicurezza avrebbe il potere di
sospenderla per un anno (rinnovabile). La giustizia deve fare il suo corso
affinché Israele e tutto il mondo comprendano che l'ordine mondiale non può
essere fondato su dei crimini contro l'umanità. Quali
indizi di «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità
avete raccolto? Anzitutto una distinzione: i primi fanno riferimento a
violazioni delle protezioni stabilite per i civili dalle leggi di guerra, i
secondi a un crimine di guerra sistematico in cui, attraverso mezzi militari,
si prende di mira la popolazione civile. Ad esempio, il primo giorno di guerra
(il 27 dicembre 2008, ndr) è stato dato un ordine di bombardamento, per
quaranta caccia, alle 11,30, l'ora in cui i bambini a Gaza escono da scuola.
Chi ha impartito quelle istruzioni sapeva che avrebbe ucciso dei bambini. I
morti infatti il primo giorno sono stati oltre 200. Ancora, decine di abitanti
di un quartiere erano stati rinchiusi in una scuola che il giorno dopo è stata
bombardata: questo è un crimine contro l'umanità. Poi
l'uso delle munizioni al fosforo bianco in pieno giorno e su aree densamente
popolate, il che implica l'intenzione di bruciare e mutilare il maggior numero
possibile di persone. C'è ancora nel nostro dossier una cosa che non
impressiona come il sangue ma che è altrettanto drammatica: durante «Piombo
fuso», il 30% dei terreni di Gaza è stato devastato con i bulldozer. Per
evitare che l'esercito sia danneggiato dai processi il governo israeliano ha
proibito ai militari che hanno partecipato a «Piombo fuso» di farsi
intervistare e fotografare. Come identificarli? Bisogna anzitutto stabilire i
fatti, attraverso le testimonianze delle vittime e gli indizi raccolti, poi
eserciteremo una forte pressione su Israele. Israele non è un blocco
monolitico, ci sono giovani, soldati, giornalisti che ritengono che quello che
è stato fatto a Gaza sia abominevole. Diremo a Israele: avete una coscienza,
aiutateci a processare i criminali. Inoltre la Cpi ha dei mezzi di pressione,
strumenti per indagare e raccogliere testimonianze. E se l'inchiesta dovesse
morire perché non saranno stati trovati i responsabili materiali, avremmo
comunque dimostrato che ci sono stati dei crimini. Dopo l'azione penale, arriverà
quella civile. Israele può nascondere i suoi ufficiali e i suoi ministri, non
se stesso. Come si fa a evitare, nel caso del vostro procedimento, accuse di
antisemitismo come quelle già rivolte alla conferenza di Durban II? Penso che
l'azione giuridica debba essere ben distinta da quella politica. Per non cadere
nell'antisemitismo mentre si porta avanti una causa contro Israele è necessario
mettere sul tavolo delle prove. Antisemitismo vuol dire generalizzare: Israele,
gli ebrei. Questo non è il nostro punto di vista. Se si generalizza, possono
sorgere tanti fraintendimenti. Se ci si rifà alla realtà giudiziaria, il
discorso diventa chiaro. Bisogna analizzano insomma i fatti, mettendo da parte
le ideologie. Ma se non accetterà il confronto, sarà Israele a sollevare il
vento dell'antisemitismo.
( da "Sannio Online, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Valle Telesina: Il
messaggio e l?incoraggiamento di Don Giovanni alle donne campolesi Pubblicato
il 10-03-
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Con la Cina "bisogna adottare la strategia del dialogo e non la
politica del dito puntato", ed è necessario passare da un approccio
"puramente commerciale" a un aperto confronto sul piano politico. E'
il messaggio che emerge da un'intervista rilasciata dal ministro degli Esteri
Franco Frattini al Riformista. Nel 50esimo anniversario della rivolta in Tibet,
interpellato sulla questione dei diritti umani in Cina, il capo della diplomazia
risponde che "la cosa ci preoccupa molto". "Con la Cina ci sono
Paesi che prediligono un approccio puramente commerciale - osserva Frattini -
ma è un errore guardare alla Cina solo e unicamente come un interlocutore
economico e non considerarla anche un interlocutore politico". I
dossier internazionali in cui una collaborazione con Pechino si impone sono
tanti: "Dalla non proliferazione nucleare fino all'Africa, dove la Cina
sta penetrando velocemente" elenca il titolare della Farnesina. "In
questo ventaglio di indicazioni rientra anche la questione dei diritti umani - assicura - ma siamo convinti che sulla governance
globale, la Cina non possa essere chiamata in causa solo quando conviene".
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Sostegno al Tibet
Per i 50 anni di esilio sit-in silenzioso in piazza Martedì 10 Marzo 2009, Oggi
10 marzo ricorre il 50° anniversario dell'insurrezione di Lhasa, evento che
rispose drammaticamente all'invasione cinese del Tibet e fu soffocato
dall'esercito cinese, causando migliaia di vittime e immani sofferenze al
popolo tibetano. E' anche l'anniversario delle manifestazioni spontanee che lo
scorso anno iniziarono in tutto il territorio tibetano e furono poi via via
sostenute in tutto il mondo. Il 10 marzo è un giorno di ricordo e memoria per chi ha perso la vita in nome dei diritti umani in Tibet e per chi ancora subisce
le sofferenze di un regime repressivo. Per questo il Centro Tara Cittamani di
Padova ha organizzato per oggi un sit-in che si svolgerà dalle 19.30 alle
20.30, in piazza delle Erbe. Gli organizzatori invitano la cittadinanza a
partecipare per far sentire la vicinanza al popolo tibetano. I
partecipanti siederanno in silenzio e saranno letti brevi passaggi di storie di
esuli tibetani oltre ovviamente alle indicazioni provenienti da Sua Santità il
XIV Dalai Lama. Durante la manifestazione sarà organizzato un punto di raccolta
delle firme di quanti volessero essere informati sulla questione tibetana.
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
L'assessore Virgili
in carcere: «Vanno difesi i diritti della donna» Martedì 10
Marzo 2009, Visita dell'assessore ai Diritti umani ecandidata del Pd alla Provincia Tiziana Virgili alla sezione
femminile del carcere in occasione della festa della donna. L'iniziativa,
promossa in collaborazione con il gruppo di lavoro a progetto che opera nella
casa circondariale, ha visto le detenute partecipare con naturalezza
all'incontro. L'assessore Virgili ha rotto il ghiaccio con un richiamo al
valore simbolico della mimosa: «Rappresenta bene la donna, perché è un fiore
umile ma bello, non si mette in mostra ed è delicato perché dura poco». Ha poi
invitato le donne detenute a non perdere mai la loro dignità, perché «Le prime
a non doversi svalutare devono essere proprio le donne. Lottiamo invece con
grinta per difendere i nostri diritti». La presenza di donne di diverse
nazionalità ha permesso di raccontare come nei vari Paesi viene celebrata la
giornata dedicata alle donne. Anche se in tante nazioni le donne non hanno
voce, non hanno diritti, sono sottomesse e sfruttate. Le testimonianze e le
esperienze personali delle donne detenute hanno confermato come la voglia di
riscatto e il bisogno di riaffermare i propri diritti passi anche attraverso
l'ascolto e la condivisione di una realtà come il canrcere spesso dimenticata.
L'incontro è iniziato con la messa celebrata dal cappellano del carcere don
Marino Zorzan. Al termine l'assessore Virgili e le detenute hanno concluso la
giornata con un brindisi.
( da "Velino.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Caso Troccoli, ambasciatore: Dall?Uruguay arriveranno testimoni Roma, 10 mar
(Velino/Velino Latam) - L?ambasciatore uruguaiano in Italia, Alberto Breccia, ha
detto che alcuni testimoni potrebbero volare a Roma per partecipare al processo
contro l?ex marinaio Jorge Troccoli, indagato per
violazioni dei diritti umani. Troccoli, che in ragione delle
sue origini gode della cittadinanza italiana, venne nel nostro paese nel 2007
quando la giustizia di Montevideo lo chiamò a deporre per processi legati alla
violazione dei diritti umani compiuti durante la dittatura.
La mancata concessione dell?estradizione suscitò un certo clamore soprattutto
nei media uruguaiani e qualche frizione tra Roma e Montevideo. Le autorità
uruguaiane presentarono il conto all?ex ambasciatore a Roma, Carlos AbÍn,
sostituendolo con Breccia. Il ministero della Giustizia italiano, da parte sua,
ha già reso nota la posizione di Roma che si fonda sul trattato, firmato nel
1879, che i due paesi hanno in tema di estradizione. Un documento che spiega
senza equivoci che non è concessa l?estradizione per quei cittadini che, pur
avendo commesso un reato nell?altro paese, si siano rifugiati nel proprio paese
d?origine. (red/fae) 10 mar 2009 12:37
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Un rapporto delle Nazioni Unite ha criticato
duramente la Gran Bretagna per aver violato diritti umani fondamentali e cercato di "tenere segreti atti
illegali" nella lotta contro il terrorismo. Il rapporto, scrive il
Guardian, ha censurato in particolare la collaborazione di Londra nel
trasferimento di detenuti in posti dove erano elevate le possibilità che
subissero torture, nell'ambito del programma statunitense di "extraordinary
rendition" (il trasporto clandestino di presunti terroristi da parte dei
servizi segreti di Washington). Ha accusato gli agenti dei servizi segreti
britannici di aver interrogato detenuti tenuti in isolamento in Pakistan nei
"cosiddetti rifugi in cui erano torturati". Secondo il rapporto, la
Gran Bretagna e numerosi altri Paesi hanno inviato inquirenti nella Base di
Guantanamo in un esempio ulteriore di quello "che può essere
ragionevolmente percepito come implicito perdono" della tortura e del
maltrattamento. Ha aggiunto che gli Stati Uniti sono riusciti a creare il loro
sistema per il trasferimento di terroristi in carceri all'estero soltanto con
il sostegno dei loro alleati.
( da "Velino.it, Il" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
Direzionale, West Bank: tre progetti tra cui Unità diritti umani
Roma, 10 mar (Velino) - Al Direzionale, tra le altre cose, sono stati approvati
tre progetti importanti nei Territori Palestinesi, finanziati dal ministero
degli Esteri. Due verranno svolti da Organizzazioni non governative (Ong) e il
terzo dall?Unità tecnica locale (Utl) di Gerusalemme della direzione generale
per la operazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina. Il primo è relativo a
“Sostenere l?emergenza educativa nei Territori dell?Autonomia Palestinese” ed
sarà l?Ong Avsi a svilupparlo. Si tratta di aumentare e migliorare le
opportunità educative favorendo una crescita culturale dei giovani, degli
educatori e delle famiglie con una particolare attenzione ai soggetti più
poveri e in situazioni di particolare difficoltà. Le attività principali del
progetto includono interventi di ristrutturazione degli edifici scolastici e
acquisto di attrezzature; miglioramento delle capacità professionali degli
insegnanti e degli adulti coinvolti (operatori e genitori); sostegno alla
frequenza scolastica per gli studenti più poveri; miglioramento dell?offerta
didattica ed incremento delle attività extra scolastiche. Le attività di
ristrutturazione mirano inoltre a rendere dignitoso e sicuro l?ambiente
scolastico, l?acquisto di materiale didattico e l?organizzazione di attività
formative. Queste ultime si rivolgeranno ai docenti e agli studenti: per i
primi si lavorerà per implementare la gestione delle scuole e l?approccio
pedagogico degli insegnanti e per introdurre nuovi metodi didattici anche con
l?uso di strumenti informatici. Per i secondi, le attività mirano a
incoraggiare il senso civico con attività di sensibilizzazione sulla tutela
dell?ambiente e problematiche legate al contesto locale. Il progetto opererà in
stretta collaborazione con l?organizzazione “Custodia di Terra Santa”, partner
garante di sostenibilità e continuità considerato dai residenti una vera
istituzione a servizio dei più poveri, presente da secoli in Palestina e da
secoli attiva in ambito educativo offrendo servizi rivolti a tutti senza
distinzione di genere, etnia e religione. Il secondo programma, invece, sarà
svolto dall?Ong Aispo ed è teso al “Supporto alle strutture chirurgiche
palestinesi mediante l?utilizzo di tecniche laparoscopiche e mini invasive”. Il
progetto ha come obiettivo generale quello di migliorare le condizioni di
salute della popolazione palestinese della Cisgiordania mediante il
potenziamento del servizio laparoscopico offerto dagli ospedali pubblici e la
conseguente riduzione dei costi sanitari. Inoltre, mira a migliorare
qualitativamente e quantitativamente l?offerta diagnostica e terapeutica per la
popolazione palestinese attraverso attività mini invasiva e laparoscopica in
chirurgia generale e ginecologica di base, da svolgersi negli ospedali pubblici
di Ramallah, Nablus ed Hebron. Circa 2.350 pazienti beneficieranno del progetto
usufruendo di nuovi e migliorati servizi diagnostici e terapeutici e circa 200
operatori sanitari ( medici, tecnici ed operatori ) acquisiranno nuove
competenze mediante una intensa attività formativa in loco ed in Italia di
carattere teorico e pratico. Beneficiaria indiretta sarà l?intera popolazione
palestinese della Cisgiordania, che potrà beneficiare di liste d?attesa
ospedaliere più brevi e di maggiori di risorse per le spese sanitarie, dovuta
ai minori costi sostenuti dall?Autorità nazionale palestinese. Le principali
attività previste sono la creazione di tre presidi laparoscopici , l? intensa
attività formativa teorica e pratica a beneficio di medici, operatori e
managers ospedalieri locali, l?attivazione di connessione Adsl e di un sito web
per l? “e-teaching” e per la formazione a distanza dall?Italia,
l?organizzazione di un seminario scientifico internazionale, il coinvolgimento
scientifico ed operativo del mondo accademico medico italiano ed
internazionale. L?ultimo progetto, infine, riguarda i diritti umani e sarà gestito totalmente dall?Utl di Gerusalemme. Si
tratta di un?iniziativa di assistenza tecnica alla costituzione di un?Unità per
i diritti umani, “Human Rights Unit”, presso il
ministero della Giustizia palestinese. Il progetto si inserisce nel contesto
del Piano di riforma e sviluppo palestinese (Prdp) definito dal ministero del
Piano palestinese per il triennio 2008-2010 e presentato alla comunità
internazionale durante la Conferenza dei donatori a Parigi, il 17 Dicembre
2007. Il progetto si propone di rafforzare il ruolo del ministero della
Giustizia, in particolare per ciò che riguarda le tematiche dei diritti umani, mediante la creazione di un?Unità responsabile della
promozione dei diritti umani presso lo stesso
ministero che ha sede a Ramallah. L?iniziativa intende sostenere il settore
istituzionale per conseguire nuove conoscenze legislative e organizzative
mediante corsi di formazione rivolti ai membri dell?Unità, la creazione di un
coordinamento interministeriale e seminari per l?avvio dell?analisi sulla
legislazione relativa ai diritti umani. (fbu) 10 mar
2009 16:58
( da "WindPress.it" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
10-03-2009 Sei in:
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Alessandro Gassman testimonial della campagna " 5 x 1000" di Amnesty
InternationalContenuto della pagina"Una dichiarazione d'amore per i
diritti umani". Alessandro Gassman testimonial
della campagna per destinare il 5x1000 ad Amnesty InternationalCS035:
10/03/2009Alessandro Gassman il testimonial della campagna per destinare il
5x1000 ad Amnesty International e alle sue attivit in favore dei diritti umani. Il 5x1000 uno strumento di autofinanziamento
fondamentale per Amnesty International che, per mantenere la propria voce
indipendente, non accetta alcun tipo di finanziamento da parte dei governi. La
campagna di comunicazione, prodotta dall'agenzia ZowArt di Roma, prevede un
annuncio stampa che sar pubblicato gratuitamente su mensili, settimanali e
quotidiani; uno spot radiofonico che verr diffuso a livello nazionale e locale
attraverso il circuito Area; un banner che sar veicolato attraverso portali e circuiti
web durante tutti i mesi "caldi" della campagna. Infine Amnesty
International ha realizzato un sito apposito per la campagna. "Anche
quest'anno ho deciso di destinare il mio 5x1000 ad Amnesty International.
Scegliere Amnesty significa sostenere la lotta contro le violazioni dei diritti
umani nel mondo. Trasforma anche tu la dichiarazione
dei redditi in una dichiarazione d'amore" - afferma Alessandro Gassman
nello spot radiofonico. Alessandro Gassman, testimonial di Amnesty
International dal 2007, attualmente in scena al Teatro Eliseo di Roma con lo
spettacolo "La parola ai giurati", patrocinato dall'associazione per i diritti umani. Ulteriori informazioniAmnesty International un'organizzazione
non governativa indipendente, una comunit globale di difensori dei diritti umani, fondata nel 1961 dall'avvocato
inglese Peter Benenson, che lanci una campagna per l'amnistia in favore dei
prigionieri di coscienza di tutto il mondo. Conta attualmente due
milioni e duecentomila soci, sostenitori e donatori in pi di 150 paesi. La
Sezione Italiana di Amnesty International, costituitasi nel 1975, conta oltre
80.000 soci. La visione di Amnesty International quella di un mondo dove i
diritti sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani
e dagli altri documenti sulla protezione internazionale siano riconosciuti,
garantiti e tutelati. Nel perseguimento di questa visione, la missione di
Amnesty International di svolgere attivit di ricerca e azione finalizzate a
prevenire ed eliminare gravi violazioni di tali diritti. Nei moduli della
Dichiarazione dei redditi (730, Unico e CUD) possibile devolvere il 5x1000 del
gettito Irpef alle Onlus: basta firmare nella casella "Sostegno delle
organizzazioni non lucrative di utilit sociale, delle associazioni di promozione
sociale, ecc..".e scrivere nell'apposito spazio il codice fiscale della
Onlus scelta. Il codice fiscale di Amnesty International 03031110582. FINE DEL
COMUNICATO Roma, 10 marzo 2009 Per approfondimenti e interviste: Amnesty
International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell.348-6974361,
e-mail: press@amnesty.it?EmailFacebookDeliciousMySpaceTechnoratiDigg
( da "Adnkronos" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Camera,
5 minuti per il primo voto con le impronte La mozione sui diritti umani in Tibet passa
senza alcun voto contrario. Ma a tenere banco è il nuovo sistema di voto
commenta 0 vota 0 tutte le notizie di POLITICA ultimo aggiornamento: 10 marzo,
ore 20:14
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 10 mar.
(Apcom) - L'Aula della Camera ha approvato all'unanimità una mozione che
impegna il governo "a reiterare al Governo cinese le richieste del
Parlamento europeo di aprire in via stabile e permanente il Tibet alla stampa,
ai diplomatici, in particolare ai rappresentanti dell'Unione europea, ed agli
stranieri in generale ed a raccomandare alle autorità cinesi di rispondere
positivamente alle richieste di visita avanzate dagli organismi Onu di
monitoraggio della situazione dei diritti umani, considerando la possibilità di
rivolgere loro un invito permanente, standing invitation, in modo da poter
contribuire ad accertare quanto avvenuto in quella regione". La mozione, a
prima firma del deputato radicale del Pd Matteo Mecacci, impegna inoltre
l'esecutivo "a rafforzare la posizione comune in sede europea a favore di
un dialogo costante, aperto, veritiero e costruttivo tra le autorità di
Pechino ed i rappresentanti del Dalai Lama, essendo questi ultimi interlocutori
essenziali, al fine di giungere ad una soluzione mutuamente soddisfacente della
questione tibetana, che, nella cornice della Costituzione cinese e nel rispetto
dell'integrità territoriale della Cina, assicuri il massimo grado di tutela e
di autonomia per preservare la cultura, le tradizioni e la religione
tibetane".
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 10 mar.
(Apcom) - "Quella per i diritti umani in Cina è una battaglia che deve
essere portata avanti da un'Europa unita. L'Europa è invece divisa
sull'approccio nei confronti di Pechino". Lo sostiene il ministro degli
Esteri Franco Frattini, in un'intervista pubblicata oggi da 'Ffwebmagazine',
periodico online della fondazione 'Farefuturo' presieduta da Gianfranco Fini.
Sulla situazione in Tibet a 50 anni dalla fuga del Dalai Lama, Frattini si dice
convinto che la Cina possa collaborare su questa strada "a patto di essere
considerata, quale è, un partner strategico e non solo economico". Questo
vuol dire che "dobbiamo impegnarla in prospettive positive, penso alle
grandi crisi regionali del mondo, al dossier nucleare, alle regole per
fronteggiare il terrorismo internazionale" ribadisce il capo della
diplomazia. Sull'Unione per il Mediterraneo, Frattini chiede "un impulso
politico forte, un impulso per rilanciare una collaborazione economica, politica,
ma anche culturale fra le due rive" del Mare Nostrum per non finire come
con il 'Processo di Barcellona', che è stato "avaro di risultati
concreti". Il ministro degli Esteri ricorda l'impegno dell'Italia con
iniziative concrete, attraverso la proposta di "un'agenzia
euro-mediterranea per le piccole e medie imprese, per promuovere un volano di
sviluppo basato su quel modello che ha fatto la fortuna e la storia
dell'economia italiana" e della "costituzione di un forum permanente
euro-mediterraneo, che ospiteremo a Milano in estate, e che ci permetterà di
fare ogni anno il punto su come procede lo sviluppo del Mediterraneo". C'è
poi una terza proposta, riferisce il titolare della Farnesina, che è
"quella di lavorare alla creazione di una rete di sicurezza marittima
mediterranea: quella 'rete delle guardie costiere' che noi ospiteremo a Genova
fra qualche settimana e che sarà il lancio di unprogetto tanto ambizioso quanto
concreto". Passando al futuro della Nato, Frattini fa notare che "c'è
un nuovo documento di policy che individua il ruolo politico della Nato, un suo
ruolo nuovo per il Mediterraneo, e che individua in essa il perdurante pilastro
della nostra sicurezza". Il ministro riafferma che "non verremo mai
meno a questo credo molto fermo" pur precisando che, riguardo ai rapporti
a est, "il dialogo con la Federazione russa debba essere forte e
strutturato". Infine, sulla situazione dell'Onu il capo della diplomazia
mette in evidenza la "debolezza di decisioni e lentezza delle procedure"
e invita a fare della riforma di cui si sta iniziando a discutere "un modo
per dare più efficacia, più rappresentatività e più inclusività
all'organismo" e per renderlo un'istituzione "più rispettosa delle
varie aree regionali del mondo".
( da "Pais, El" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Obama anula todas
las órdenes de Bush al margen de la ley El presidente norteamericano firma una
orden que invalida todas las instrucciones impartidas por George W. Bush en relación con el uso de la tortura, las escuchas ilegales
y otras medidas de dudosa legalidad ANTONIO CAÑO | Washington 10/03/2009 Vota
Resultado 18 votos En un nuevo y relevante paso para poner fin a la era Bush,
Barack Obama ha anulado de hecho todas las órdenes dadas por su predecesor al
margen de la ley y ha eximido de su cumplimiento a las agencias del Gobierno.
El presidente norteamericano firmó el lunes una orden que invalida todas las
instrucciones impartidas por George W. Bush en relación con el uso de la
tortura, las escuchas ilegales y otras medidas de dudosa legalidad puestas en
marcha durante la guerra contra el terrorismo. La noticia en otros webs webs en
espaÑol en otros idiomas "Las declaraciones firmadas no deben ser
utilizadas para que el presidente desatienda las exigencias legales con la
excusa de diferencias políticas", afirma la orden emitida por Obama. Las
llamadas declaraciones firmadas son un instrumento, cuya legalidad está en
discusión, que los presidentes han utilizado de forma muy esporádica desde hace
más de un siglo. Se trata de un documento escrito por el que el presidente
autoriza a los funcionarios del Estado a ignorar determinados apartados de una
ley que él considera inconstitucionales. Numerosos juristas se han pronunciado
desde hace tiempo en contra de esa práctica, que podría sobrepasar los poderes
que la Constitución otorga al Ejecutivo frente al Legislativo; esto es, firmar
o vetar las leyes que el Congreso ponga sobre su mesa. Con las declaraciones
firmadas no se veta toda la ley, pero se impide el cumplimiento de alguno de
sus apartados o se crean excepciones que pueden permitir ignorarla. Por
ejemplo, Bush firmó la ley de 2005 que prohibía el uso de la tortura, pero
emitió a continuación una "declaración firmada" que autorizaba a los
empleados del Gobierno a desobedecerla en determinadas circunstancias. De esa
forma, Bush esquivó más de un millar de disposiciones aprobadas por el
Congreso, más del doble que todos sus predecesores juntos. Bush había, en
realidad, convertido el instrumento de las declaraciones firmadas simplemente
en una maniobra de uso común para saltarse la ley. Obama ha ordenado ahora que,
antes de obedecer lo que digan esas declaraciones -que siguen todavía,
técnicamente, en vigor-, cualquier funcionario consulte antes a la fiscalía
general. Aunque en el caso de la tortura y otros, la situación ya ha sido
esclarecida por Obama con nuevos decretos, esta última decisión del presidente
supone la liquidación de hecho del régimen excepcional montado por Bush. Es,
por tanto, una decisión que ha satisfecho a los amantes de la ley. Una
satisfacción que no es, sin embargo, completa porque Obama no ha llegado a poner
fin para siempre a una práctica que se presta a los abusos cometidos en estos
últimos años. Obama se reserva el derecho a las declaraciones firmadas, pero
promete usarlas sólo de forma muy extraordinaria. La explicación que la Casa
Blanca ha dado para el mantenimiento de este recurso es la de que, con los
métodos legislativos actuales, son frecuentes los casos de leyes que el
presidente apoya pero que llegan al Despacho Oval con una larga lista de
resoluciones añadidas con las que el jefe del Ejecutivo no está de acuerdo. En
esos casos, la opción firmar o vetar podría ralentizar enormemente el proceso.
( da "Rai News 24" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Tibet | 10 marzo
2009 La Casa Bianca spezza una lancia per il Tibet e chiede a Pechino di
trattare La Camera approva una mozione per il Tibet La Casa Bianca ha espresso
"preoccupazione" per il rispetto dei diritti umani in Tibet ed ha lanciato un appello
per il dialogo fra il Dalai Lama e le autorita' cinesi. "Gli Stati Uniti
rispettano l'integrita' territoriale della Cina e considerano il Tibet come parte
integrante della Cina: allo stesso tempo, siamo preoccupati per la situazione
dei diritti umani e
pensiamo che un dialogo serio permetterebbe di fare progressi per trovare
soluzione a problemi irrisolti da molto tempo e rappresenterebbe il
miglior modo di giungere ad una stabilita' effettiva e durevole", ha
spiegato il portavoce Robert Gibbs. Durante il viaggio in Asia del segretario
di stato Hillary Clinton, che ha aperto il suo mandato nella nuova
amministrazione di Barak Obama, la questione dei diritti umani
era passata un po' secondo piano oscurata dalla necessità di mantenere buoni
rapporti con la Cina in tempi di crisi economica. Oggi, nell'anniversario della
rivolta fallita in Tibet per conquistare l'autonomia dalla Cina e nella
ricorrenza della sua fuga in India, il leader spirituale tibetano ha fatto un
discorso duro di denuncia della repressione cinese ma senza chiudere al dialogo
con il governo cinese. Il Dalai Lama ha accusato il regime di Pechino di aver
portato "l'inferno sulla terra" in Tibet, causando la morte di
"centinaia di migliaia di persone". Nella giornata di oggi la
bandiera tibetana ha sventolato su centinaia di edifici, in varie parti del
mondo si è ricordato il cinquantenario, a Roma con un raduno davanti a
Montecitorio. La Camera ha votato con un sì unanime una mozione bipartisan per
il rispetto dei diritti umani e delle liberta'
democratiche in Tibet. Si tratta del primo atto della Camera ad essere votato
con il nuovo meccanismo 'anti-pianisti' attivato mediante il rilevamento delle
impronte digitali. Il testo impegna il governo italiano "a reiterare al
Governo cinese le richieste del Parlamento europeo di aprire in via stabile e
permanente il Tibet alla stampa, ai diplomatici, in particolare ai
rappresentanti dell'Ue, ed agli stranieri in generale ed a raccomandare alle
autorita' cinesi di rispondere positivamente alle richieste di visita avanzate
dagli organismi Onu di monitoraggio della situazione dei diritti umani." Ma da Pechino il segnale che arriva non va nel
senso della distensione: la cricca del Dalai Lama, dice il governo cinese,
confonde il nero con il bianco. Questi i principali eventi degli ultimi
cinquant'anni: - 10 marzo 1959: Scoppia una rivolta a Lhasa, capitale del
Tibet, contro il governo cinese. Pechino invoca la legge marziale. Il governo
tibetano parla di decine di migliaia di persone uccise dall'esercito cinese. -
30 marzo 1959: Il Dalai Lama, la guida spirituale tibetana, arriva in India
dopo due settimane di viaggio, e inizia la sua vita in esilio dopo il tentativo,
fallito, di rivoluzione. - 1965: La Cina crea la regione autonoma tibetana, che
include circa la meta' del territorio originario. Le altre aree dell'ex Tibet
vengono incorporate in province cinesi preesistenti. - 1988: Il futuro
presidente cinese, Hu Jintao, diventa capo del partito comunista del Tibet e
controlla che non avvengano ulteriori tentativi di rivoluzione nella Regione. -
Ottobre 1989: Il Dalai Lama vince il premio Nobel per la Pace. Il
riconoscimento fa infuriare Pechino che dichiara il Tibet "territorio
inviolabile" appartenente alla "madrepatria". - 10 marzo 2008:
Monaci buddhisti e cittadini tibetani manifestano per il 49.mo anniversario
della fallita rivoluzione. Manifestazioni si susseguono in tutto il mondo. - 14
marzo 2008: Scoppiano rivolte anticinesi a Lhasa e nell'ovest della Cina.
Secondo il governo tibetano in esilio, oltre 200 persone vengono uccise. La
Cina replica di aver ucciso solo un "insorgente" tibetano e afferma
che i "rivoltosi" sono responsabili di 21 omicidi.
( da "Virgilio Notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
Roma, 10 mar.
(Apcom) - Il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva ha annunciato la
creazione di un dicastero 'ad hoc' incaricato di sviluppare politiche
specifiche per le donne e promuovere la parità di genere. Lo riferisce
l'agenzia Misna. Il nuovo ministero della Donna seguirà inizialmente i lavori
dell'omonima segreteria speciale della presidenza, istituita non appena Lula si
insediò per il suo primo mandato, nel gennaio 2003, ed affidata a Nilcéa
Freire. In seguito, ha spiegato Lula parlando a Brasilia a un seminario sul
ruolo della donna nelle istituzioni pubbliche, sostituirà la segreteria,
acquisendo anche maggiori risorse economiche. Il governo ha già trasformato in
ministero la segreteria per l'uguaglianza razziale e
intende fare altrettanto per quelle dei diritti umani e della pesca. Intervenendo allo stesso seminario, la segretaria
generale del governo Dilma Roussef, candidata di Lula alle presidenziali del
( da "superEva notizie" del 10-03-2009)
Argomenti: Diritti umani
All'Hotel Vittoria
Matrimonio e pace Un binomio che accomuna amore e rispetto, evento organizzato
dall'associazione culturale a Cypraea a Sorrento nell'ambito della kermesse
Idee Sposi di Carolina Ciampa All'interno della kermesse Gli Eventi di Carolina
Ciampa anche quest'anno l'Associazione Culturale Cypraea con il patrocinio del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania
Assessorato all'Istruzione, Assessorato alla Pace, del Comune di Sorrento ha
organizzato la manifestazione " Matrimonio e Pace : un binomio che ha in
comune amore e rispetto" facendo sue le parole di sua Santità Benedetto
XVI "quando la famiglia è minata nelle sue fondamenta la pace stessa è
minacciata". L'evento ha avuto un' eco vasta e profonda divulgata dai mass
media nazionali e internazionali che ne hanno appoggiato la validità del
contenuto culturale e sociale. Momenti fondamentali sono stati l'incontro al
Comune di Sorrento con le delegazioni della Palestina, della Germania,
dell'Italia e di Taiwan il cui Ambasciatore Yih Jung Tzung ha puntualizzato
-quanto il Matrimonio influenzi ogni civiltà e, sebbene si celebri in diversi
modi e riti, ha in comune con ogni popolo il desiderio di formare una famiglia
e nell'amore si rafforza anche la Pace. Ha inoltre illustrato il rito nuziale
del suo popolo e come il colore rosso dell'abito tradizionale degli sposi sia
simbolo di passione e di forte legame, inoltrate ha auspicato di rafforzare i
legami culturali e di avviare iniziative turistiche ed economiche con la città
di Sorrento, che ha definito la più bella del mondo-. All'Ambasciatore è stata
donata una targa realizzata in argento e corallo dal maestro orafo Elvido
Campaniello a nome della Cypraea della quale è socio e sostenitore. Souzan
Fatayer, rappresentante per la Palestina, premio per la Pace, ha illustrato
come il matrimonio nella sua terra è una pietra miliare e il rito tradizionale
si tramanda ancora da madre a figlia e quando si scelgono gli sposi nel campo
profugo avviene una ricerca di appartenenza allo stesso villaggio. La
celebrazione del matrimonio è diversa da villaggio in villaggio e una festa in
piazza raggruppa tutta la popolazione. La ragazza si deve sottoporre alla
cerimonia dell'hennè che accomuna parenti e vicini di casa che si dipingono
braccia, mani e piedi e come buon augurio si riversa sugli sposi riso con
petali di rose. "Il matrimonio è famiglia e la famiglia è patria, quella
che ogni palestinese desidera avere e spera di costruirla in un futuro prossimo
" Nel saluto delle Istituzioni nel Comune di Sorrento Rosario Fiorentino, assessore alla Pace e ai Diritti Umani, ha ribadito l'importanza di questi incontri, stimoli
futuri di relazioni più consolidate, essendo Sorrento nota in tutto il mondo
per la sua accoglienza ed ospitalità. Quindi è giusto che da essa parti un
messaggio di Pace per quei popoli che hanno difficoltà ad inserirsi nel
contesto delle nazioni, perché private della propria individualità e del
proprio territorio. Questi scambi e conoscenze consentiranno di legare amicizia
fra i popoli, di diverse culture e religioni e faranno capire che essere uniti
e conoscersi preparano alla Pace. Cecilia Coppola, presidente della Cypraea, ha
dichiarato: - "Il matrimonio è una cellula importante per il futuro dei
popoli nel respiro della fratellanza e della libertà e l Associazione Cypraea
mette, nel corso di questi incontri, piccole gocce di acqua di amicizia e
solidarietà, per colmare il calice della libertà. Momenti come queste
manifestazioni aiutano a crescere ogni comunità e invitano a credere che ogni
coppia ha la responsabilità di continuare e coltivare l'amore che li spinge ad
unirsi per creare la famiglia". Renate Markoff rappresentante della
Germania ed esperta di relazioni internazionali, ha ribadito: - "I nostri
ragazzi attraverso la Festa della Primavera della Cypraea hanno conosciuto
Sorrento e la penisola da ben otto anni, ne hanno apprezzato la storia e la
cultura e hanno potuto sperimentare l'amicizia fra i popoli. Il matrimonio è
simbolo di continuità di valori importanti quale la famiglia che, purtroppo,
sta perdendo forza fra i giovani.". Francesca Piccolo, portavoce
dell'Assessore Regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Corrado Gabriele,
ha illustrato le motivazione del patrocinio come promozione dell'intercultura e
del dialogo di Pace fra i popoli del mondo,e soprattutto fra le popolazioni che
sono più tribolate e tormentate da guerre e per sostenere i mestieri antichi e
le identità culturali quindi gli abiti da sposa e quanto è di corredo al rito
matrimonio. Lidia Fiorentino, proprietaria dell'Excelsior Vittoria,
palcoscenico storico dell'evento, si è rallegrata per l'alta qualità della
manifestazione mentre Carolina Ciampa ha spiegato che la sua idea di creare un
evento riguardante gli sposi è stata per avvalorare la bellezza di questa
istituzione perché faccia sempre sognare e battere il cuore di ogni coppia che
avanza nella vita. Mauro Adami, celebre stilista milanese, Lucia Cilento
esperta di moda sposa, hanno detto che quando preparano e creano l'abito da
sposa pensano alla dolcezza delle donne del passato e all'abnegazione da loro
dimostrata verso la famiglia. Ha concluso la manifestazione un canto di Pace
struggente creato dalla musica di Francesco Blaiotta, ispirato alla poesia
" Il mio è un canto dell'universo" erecitato dalla voce di Angela
Russo. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA
|-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul
sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 10 marzo 2009 in: Sorrento
» Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni