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Report "Diritti umani"   1-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Diritti umani

E intanto a Kabul diventa legale stuprare la moglie ( da "Stampa, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani -. Essa viene però incontro a mullah più conservatori, mentre non farà felici i talebani, che quando erano al potere non amavano gli sciiti». Preoccupata Hillary Clinton, segretario di Stato Usa. I diritti delle donne nella repubblica islamica, ha detto nel corso di una conferenza stampa senza fare riferimento alla legge contestata,

Usa/ Stati Uniti vogliono seggio a Consiglio diritti umani ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, istanza spesso criticata da Washington per le sue posizioni anti-israeliane e la sua incapacità a denunciare alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan. Con sede a Ginevra, il Consiglio è stato creato dall'Assemblea generale delle Nazioni unite nel marzo 2006 per succedere alla Commissione dei diritti umani.

ONU/ BAN KI-MOON: BENE ANNUNCIO USA PER CONSIGLIO DIRITTI UOMO ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: esclusiva di promozione dei diritti dell'uomo nel mondo", continua la nota. In precedenza, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Stati Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, istituzione spesso criticata da Washington per le sue posizioni anti-israeliane e la sua incapacità a denunciare alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan.

USA/ STATI UNITI VOGLIONO SEGGIO A CONSIGLIO DIRITTI UMANI ONU ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Stati Uniti vogliono seggio a Consiglio diritti umani Onu di Apcom Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato -->Washington, 31 mar. (Ap) - Sperando di porre fine al boicottaggio dell'amministrazione Bush, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Stati Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu,

YEMEN Due olandesi rapiti nella capitale Sana'a Due cittadini olandesi, residenti nello Yeme... ( da "Giornale di Brescia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ha detto Kaing Guek Eav, il «compagno Duch» che gestiva il centro di detenzione S-21, dove oltre 15mila prigionieri furono torturati e uccisi. Duch, 66 anni, ha parlato brevemente nel secondo giorno del processo che lo vede accusato di crimini di guerra e contro l'umanità, tortura e omicidio premeditato.

Craxi: ( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: E comunque non dimentichiamo mai che l'immigrazione clandestina solleva sempre il problema dei diritti umani. Ha ragione Avvenire quando domanda: ma se questi disperati non potranno più salpare, cosa accadrà alla frontiera sud?» Non teme che la Libia, proprio per evitare problemi sul proprio territorio, possa essere più «tenera» nei controlli?

anche la politica sassarese prenda un po' esempio dagli usa ( da "Nuova Sardegna, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il film, oltre a narrare una pagina fondamentale dei Diritti Umani, di esempio per una certa Sassari -politica-, che ha respinto il Registro delle Coppie di fatto, ed è immersa in un rigurgito nazionale di violenta omofobia, mostrava nel dettaglio, il sistema politico americano degli enti locali.

gli studenti delle superiori a confronto col genetista buiatti ( da "Tirreno, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Razza Umana, tutti i diritti umani per tutti" - è parte del programma preparatorio al concorso per studenti delle scuole medie superiori bandito sempre dalla Tavola della Pace. Gli studenti vincitori del concorso potranno partecipare al meeting nazionale delle scuole di pace "Stelle di Pace" che si svolgerà ad Assisi l'8 e il 9 maggio.

Una Scuola della memoria ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Spazio per la Memoria e la Promozione e difesa dei Diritti Umani», per «preservare la memoria collettiva di questo crudele periodo della storia argentina per l'insegnamento delle odierne e future generazioni delle conseguenze irreversibile che implicò la sostituzione dello Stato di diritto per l'applicazione della violenza istituzionale più assoluti».

E' stata inaugurata ieri la mostra , allestita in Pescheria N... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Per l'assessora alla Pace e diritti umani Giovanna Pineda, la mostra è motivo di orgoglio per tutta la comunità. «Queste foto danno una forte umanità al progetto di Emergency, che ringraziamo per quello che sta facendo nel mondo». La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.

ENTRA nel vivo Human rights nights', festival di cinema, arte e musica... ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: arte e musica dedicato ai diritti umani (il programma completo è sul sito www.humanrightsnights.org). Il programma di oggi è molto variegato, alle 16, presso la sala San Luigi (via Luigi Nanni 12), verranno proiettati alcuni cortometraggi dedicati alle buone pratiche dei salesiani nel mondo, e precisamente a Barcellona, Calcutta,

Kabul: ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani, di una legge con cui si è voluto attuare l'art.131 della Costituzione, secondo il quale gli sciiti hanno il diritto di vedersi applicare i principi della propria scuola giuridica nelle questioni di natura personale. Ma lo fa, precisa, venendo incontro alle influenze dell'Iran ed alla parte più conservatrice di quella comunità,

Cinema Un film per liberarci dalla tortura ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che si incontrano e si riconoscono, in veste di torturato e torturatore, dieci anni dopo essersi conosciuti nel corso di un programma tv che metteva in scena l'esperimento di Milgram. L'interpretazione di Christian Marazziti e Alessandro Lucente, supportati da Pierpaolo Camplone e Patrizia Perrotta, è convincente e coinvolgente.

Una Scuola della memoria ( da "Arena, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Spazio per la Memoria e la Promozione e difesa dei Diritti Umani», per «preservare la memoria collettiva di questo crudele periodo della storia argentina per l'insegnamento delle odierne e future generazioni delle conseguenze irreversibile che implicò la sostituzione dello Stato di diritto per l'applicazione della violenza istituzionale più assoluti».

respingimenti illegali al porto 35 ricorsi alla corte europea ( da "Nuova Venezia, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ennesimo atto di denuncia su una violazione dei diritti umani nei confronti di chi «dopo un viaggio durato anni tra mille sofferenze e pericolo viene respinto ai nostri porti verso un paese, la Grecia, che sia l'Onu che varie organizzazioni mondiali che si occupano di diritti umani hanno messo al bando», ha spiegato Alessandra Sciurba della rete «tuttiidirittiumanipertutti»

Giulietto Chiesa esule in Lettonia ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: grande conoscitore di cose sovietiche con un passato da inviato per L'Unità e la Stampa si è fatto un partito nuovo: «Per la difesa dei diritti umani in una Lettonia unita». Attendiamo responso dai russi-lettoni che parleranno col voto: vorranno farsi tutelare da Chiesa? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

Mariti con diritto di stupro Legge choc in Afghanistan ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: altra entra in conflitto con il codice civile in vigore in Afghanistan, con i diritti umani ed i principi del diritto internazionale. In margine alla conferenza dell'Aja, la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» per il suo governo.

Le Ong irachene: I progressi partono dalla società civile ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attivisti per i diritti umani e delle donne, si sono riuniti per cinque giorni a Velletri per discutere di una serie di problemi che riguardano la società civile irachena di oggi. Dopo sei anni di occupazione, sostengono gli organizzatori, si è giunti alla consapevolezza che solamente con l'aiuto della stessa società civile sarà possibile ottenere progressi concreti e soddisfacenti.

Una tegola su Karzai, nel giorno in cui compare sull'importante palcoscenico internazionale del... ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: altra entra in conflitto con il codice civile in vigore in Afghanistan, con i diritti umani ed i principi del diritto internazionale. In margine alla conferenza dell'Aja, la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» per il suo governo.

Omofobia, rapporto Ue mette all'indice l'Italia ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Agenzia per i diritti umani nel suo rapporto sull'omofobia e sulla discriminazione in base agli orientamenti sessuali. C'è pregiudizio nella vita di ogni giorno che tocca tutti gli ambiti sociali, dal posto di lavoro alla sanità alla scuola. Dal rapporto risulta che il 31% degli italiani è per il matrimonio gay e che nel nostro Paese «

Gheddafi, l'amico conquistato a suon di miliardi e silenzi ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Gheddafi, l'amico conquistato a suon di miliardi e silenzi Il 30 agosto 2008 Berlusconi ha firmato il Trattato con Tripoli. Si chiude un occhio sui diritti umani, 5 miliardi per compensare i «danni coloniali» UMBERTO DE GIOVANNANGELI Italia-Libia

Le foto sotto la tenda nel deserto ritraggono un Cavaliere sorridente. La dizione del Trattato è... ( da "Unita, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: in termini di rispetto dei diritti umani e civili, più che di aperture avrebbe bisogno - concordano tutte le più importanti agenzie internazionali, da Amnesty International a Human Rights Watch - di un severo, costante monitoraggio. Così non sarà. Recita l'Articolo 2, Capo I, dal titolo Uguaglianza sovrana: «Le Parti rispettano reciprocamente la loro uguaglianza sovrana,

Afghanistan choc: stupro legale nel matrimonio ( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani, di una legge con cui si è voluto attuare l'articolo 131 della Costituzione, secondo il quale gli sciiti hanno il diritto di vedersi applicare i principi della propria scuola giuridica nelle questioni di natura personale. Ma lo fa, precisa, venendo incontro alle influenze dell'Iran ed alla parte più conservatrice di quella comunità,

mediterraneo il naufragio dell'europa ( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: usa i migranti come arma politica e non ne rispetta i diritti umani. Non a caso il ministro Maroni parla di «deterrente» e chiama in causa l'Europa, assente nella tragedia del Mediterraneo. Una tragedia che ci chiede uno sguardo più profondo sui destini del Sud del mondo. «Le distorsioni di sistemi ingiusti - ha detto recentemente il Papa - prima o poi presentano il conto a tutti.

Legge talebana legittima lo stupro ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: uguaglianza dei diritti prevista in un altro capitolo della Costituzione », continua l'esponente europeo. Secondo altri analisti entra in conflitto con il codice civile afghano, con i diritti umanie con i principi di diritto internazionale. Ustad Mohammad Akbari, leader del partito degli Hazara, ha gettato acqua sul fuoco.

LA GOVERNANCE IL MINISTRO DEL DIALOGO p ( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Dal novembre 2001 al settembre 2008è stata giudice alla Corte europea dei diritti umani. IL SISTEMA FINANZIARIO 13,8 miliardi La raccolta in euro Nel 2008 la raccolta totale del sistema finanziario di San Marino è stata di 13,8 miliardi: di questi 9,2 miliardi sono stati di raccolta diretta e 4,6 di raccolta indiretta.

PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA SESSIONE 1-2 APRILE 2009 : VERSO UNA DIRETTIVA CONTRO TUTTE LE DISCRIMINAZIONI GARANTIRE LA LIBERA CIRCOLAZIONE NELL'UE DEI CITTADINI EUROPEI CRISI: FO ( da "marketpress.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Dovrebbero anche sollecitare un accordo vincolante sui diritti umani e esprimere preoccupazione su libertà d´associazione e d´espressione nel paese. La Russia deve garantire i diritti degli investitori stranieri e aderire alla Carta sull´energia (relazione Onyskiewicz). Giovedì 2 aprile 2009 - Più prodotti con l´Ecolabel.

ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO EUROPEO DAL 30 MARZO AL 5 APRILE SETTIMANE INTENSE DI FINE MANDATO ( da "marketpress.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: chiede che il nuovo accordo di partenariato con la Russia si basi su un maggiore rispetto per i diritti umani e garanzie sulle forniture di gas (dibattito mercoledì 1 Aprile e voto giovedì 2). Diritti dei pazienti all´estero - La Commissione parlamentare Ambiente e Salute pubblica vota il progetto di legge che riconosce diritti chiari ai pazienti ricoverati all´estero (martedì 31).

USA/ WASHINGTON STUDIA REVOCA BANDO AI VIAGGI A CUBA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: democrazia e dei diritti umani nell'isola e porterebbe benefici al settore agricolo e industriale degli Stati Uniti. "La nostra politica verso Cuba deve cambiare", ha detto il senatore Enzi, secondo quanto si legge sul quotidiano El Pais. Il Senato americano sta studiando adesso i modi per approvare la proposta prima della scadenza dei primi 100 giorni di mandato di Barack Obama.

RUSSIA, UCCISO GIORNALISTA DELL'OPPOSIZIONE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Russia, ucciso giornalista dell'opposizione -->Il reporter, aggredito nella notte tra sabato e domenica, lavorava per una piccola testata locale. Ieri un altro agguato ad un leader del movimento per i diritti umani.

Mosca, giallo sulla morte di un tipografo ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Picchiato difensore diritti umani Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, è stato aggredito ieri sera a Mosca da sconosciuti. Oggi Ponomariov è stato dimesso dall?ospedale. La moglie ha riferito che il marito è tornato a casa dopo gli esami cui è stato sottoposto e che le sue condizioni non sono gravi.

Karzai legalizza lo stupro in famiglia ( da "Avvenire" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: E comunque, accusano i sostenitori dei diritti umani, la moglie non potrà rifiutarsi di aver rapporti coniugali con il marito. Inoltre, sempre nell'interpretazione integralista del diritto di famiglia, la nuova legge affiderebbe la custodia dei figli solo al padre e ai nonni maschi.

Violazioni diritti umani, Freedom House elenca i Paesi peggiori ( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: battono ogni record negativo in termini di violazioni ai diritti umani. E' quanto afferma Freedom House, associazione internazionale che monitora libertà diritti e libertà di stampa nel mondo, che ha diffuso un estratto del proprio rapporto 2009, dedicato al "peggio del peggio". A Burma (Birmania), Guinea Equatoriale, Libia, Nord Corea, Somalia, Sudan, Turkmenistan e Uzbekistan,

Usa, Congresso discute la revoca dei limiti dei viaggi a Cuba ( da "Velino.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: che ha raccolto il sostegno della Camera di commercio americana e di associazioni per diritti umani, è stata presentata dal senatore democratico Byron Dorgan e dal suo collega repubblicano Michael Enzi. L?iter parlamentare prende il via a poco più di un anno dall?assunzione del potere da parte del nuovo “lÍder mÁximo”

Europee/ Lotti rifiuta candidatura: voglio continuare mio ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società - spiega ancora Lotti - per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore.

MOSCA, GIALLO SULLA MORTE DI UN GIORNALISTA DELL'OPPOSIZIONE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Mosca, giallo sulla morte di un giornalista dell'opposizione -->Sergei Protazanov, 40 anni, scriveva per "Consenso civile", una delle poche testate non legate al Cremlino. Non è ancora chiaro se abbia subito un'aggressione o sia morto per avvelenamento. Picchiato a sangue attivista dei diritti umani

EUROPEE/LOTTI RIFIUTA CANDIDATURA:VOGLIO CONTINUARE MIO LAVORO ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società - spiega ancora Lotti - per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore.

Sudan, un cuore da aiutare ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: diritti umani Giovanna Pineda, la mostra è motivo di orgoglio per tutta la comunità. «Queste foto danno una forte umanità al progetto di Emergency, che ringraziamo per quello che sta facendo nel mondo». Allestita per la prima volta in Veneto, la mostra prosegue idealmente l'intervento dell'architetto Raul Pantaleo che nei giorni scorsi in sala Gran Guardia ha presentato il centro

Sì di Teheran agli Usa: Cooperiamo in Afghanistan ( da "Gazzettino, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: sollecitazione di attivisti per i diritti umani e di donne afghane anche deputate, hanno aspramente contestato la nuova legge firmata dal presidente afghano Hamid Karzai sul diritto di famiglia, che tra l'altro legalizza per gli appartenenti alla minoranza musulmana sciita - protetta dal vicino Iran dove gli sciiti sono maggioranza - i rapporti sessuali imposti alle mogli dai mariti -

SUSY MALAFRONTE POMPEI. IL COMUNE RITORNA A REGALARE UN SORRISO AI BAMBINI DI GAZA ATTRAVERSO LA ... ( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Diritti umani

Abstract: coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ha scritto all'assessore alla cultura Antonio Ebreo per chiedergli «di far giocare i bambini di Gaza». Immediato l'impegno dell'esponente dell'amministrazione D'Alessio. L'assessore ha invitato i dirigenti scolastici della città a raccogliere, attraverso i loro alunni, i giocattoli da destinare ai piccoli di Gaza.

KABUL. UNA LEGGE MEDIEVALE , CHE FA RIPIOMBARE IL PAESE NEL PERIODO PIù BUIO DEL REG... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ottenuto dagli attivisti per i diritti umani solo con grandi difficoltà. Immediata la reazione di Hillary Clinton che, dall'Aja dove è impegnata per la Conferenza dell'Onu proprio sull'Afghanistan, si è detta fortemente preoccupata. «Non si può sviluppare un Paese se metà della sua popolazione è oppressa», ha sottolineato la Clinton.

BRUXELLES. GAY, BISESSUALI E TRANSESSUALI SONO VITTIME DI DISCRIMINAZIONE, SE NON DI MOLESTIE, SOPRU... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Agenzia europea per i diritti umani, che lancia un appello ai responsabili politici della Ue affinché migliorino la legislazione sull'uguaglianza. «L'attuale situazione in Europa rappresenta un problema», afferma il rapporto. Secondo l'Eurobarometro, i cittadini europei si sentono a loro agio all'idea di avere come vicino un gay,

MA PESANDO, IN OGNI CASO, COME UN MACIGNO SUL DIALOGO TRA LE CULTURE E SULL'INTEGRAZIONE TRA I ... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 01-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Diritti umani

Abstract: sembra pensata su misura per dar ragione a coloro che considerano insormontabile la faglia dei diritti che separa le democrazie occidentali - fondate sulle libertà civili e sulle pari opportunità - dalle teocrazie islamiche più o meno integraliste, che ai diritti umani antepongono la legge divina. La quale, in realtà, fa spesso da paravento a una morale oscurantista e medievale.

A Terra Futura le risposte per vincere la crisi ( da "Villaggio Globale.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: dal rispetto dei diritti umani alla finanza etica, al commercio equo... Ben tredici sono le sezioni espositive: «Abitare naturale» (edilizia sostenibile), «Azioni globali» (intercultura, pace, diritti umani, volontariato e finanza etica), «Bio cibo&cose» (agricoltura biologica, biodinamica, prodotti ecologici e tessile naturale),

Russia, ucciso giornalista d'opposizione aggredito un attivista per i diritti umani ( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attivista per i diritti umani. Ieri sera un altro episodio ha suscitato preoccupazione e sdegno negli ambienti dell'opposizione russa. Lev Ponomariov, dirigente della Ong "Per i diritti umani", è stato aggredito da sconosciuti che l'hanno avvicinato con il pretesto di una sigaretta dopo che aveva parcheggiato l'auto per rincasare.

Bimed: appello al rinnovamento sociale ( da "Caserta News" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: al cospetto della Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani, 15ª seduta: martedì 31 marzo 2009, ore 14,30. L'appello del Presidente Ferri alla sensibilizzazione al Rispetto dei Diritti dell'Uomo e, soprattutto, alla difesa dei Diritti dei Bambini giunge in «un momento in cui la dignità della persona è calpestata in aree sempre più vaste del mondo e,

2 aprile: seconda giornata mondiale dell'autismo ( da "SaluteEuropa.it" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: attenzione aprticolare al rispetto della dignità e dei rispetti umani delle persone con Autismo. Le persone con Autismo hanno naturalmente lo stesso valore umano di chiunque altro, e come tali hanno gli stessi diritti umani. In particolare le persone con Autismo devono godere degli stessi diritti che devono essere assicurati e difesi per tute le persone con disabilita'.

Mosca, è giallo sulla morte di un giornalista dell'opposizione ( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Picchiato difensore diritti umani Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, è stato aggredito ieri sera a Mosca da sconosciuti. Oggi Ponomariov è stato dimesso dall?ospedale. La moglie ha riferito che il marito è tornato a casa dopo gli esami cui è stato sottoposto e che le sue condizioni non sono gravi.

Cina, Usa puntano a riavviare dicussione sui diritti umani ( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: di riavviare la discussione sui diritti umani il prima possibile, secondo quanto ha detto la Casa Bianca. Nel primo incontro fra i due leader, a margine del G20 di Londra, Hu ha anche evidenziato l'impegno della Cina a rafforzare il controllo macroeconomico e a espandere la domanda interna, dice in una nota la Casa Bianca.

New Jersey. L'ambasciatore Terzi alla Montclair University. Lezione di diplomazia ( da "AmericaOggi Online" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: ambasciatore ha spaziato da Cesare Beccaria e i diritti umani fino ai giorni nostri con la riforma del Consiglio di Sicurezza e l'impegno in Afghanistan. L'ambasciatore ha offerto agli universitari un ampio panorama del ruolo del nostro Paese sempre in primo piano per la difesa dei diritti umani e sull'impegno in sede Onu per l'abolizione della pena di morte che risale a mezzo secolo fa,

I musicisti dell'Euco al Teatro "D. Fabbri" per la giornata conclusiva di Human Rights Nights ( da "Sestopotere.com" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Forlì per i Diritti Umani”, a Forlì dal 25 marzo al 5 aprile 2009, è un Festival Internazionale di Cinema e Arti dedicato ai Diritti Umani, che si svolge congiuntamente a Bologna e Forlì. Come evento conclusivo del Festival domenica 5 aprile alle ore 21, presso il Teatro Diego Fabbri, si terrà un grande concerto dell?

Perché ho scelto di non candidarmi ( da "Articolo21.com" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società, per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore.

Usa-Cina/ Obama e Hu vogliono rafforzare cooperazione ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La Casa Bianca ha fatto sapere che il Segretario di Stato Hillary Clinton e il ministro del Tesoro Timothy Geithner rappresenteranno gli Stati Uniti in questi colloqui. I due presidenti hanno inoltre promesso che coopereranno anche sulle questioni nucleari riguardanti la Corea del Nord e l'Iran, aggiungendo che riprenderanno le discussioni sui diritti umani "non appena possibile".

17:56 EUROPEE: LOTTI(TAVOLA PACE), SI' A SQUADRA VALIDA ( da "Agi" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: e una nuova cultura politica non violenta fondata sui diritti umani'. Nell'auspicare 'che altre persone capaci portino nel Parlamento Europeo, cosi' come negli Enti Locali, la voce,la rabbia e la voglia di cambiare dei bambini, delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti' il coordinatore della Tavola della Pace sostiene 'c'e' bisogno di cambiare l'

Dopo il massacro, la conta al ribasso ( da "AprileOnline.info" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: di tre settimane che ridimensionano quelli forniti dal Centro Palestinese per i Diritti Umani, oltre che dalle organizzazioni internazionali. Secondo quanto dichiarato dall'IDF le vittime palestinesi sarebbero state 1.166 di cui 709 militanti di Hamas e 295 civili, 89 dei quali bambini e 49 donne, mentre dei rimanenti 162 non sarebbe chiaro se si tratti di civili o di militanti.

FRANCIA/ POLEMICHE PER CORPI UMANI IN ESPOSIZIONE A PARIGI ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: organizzazioni per la difesa dei diritti umani contro la mostra "Our body, a corpo aperto". In attesa della sentenza - che dovrebbe arrivare entro la fine della settimana - La mostra è aperta dallo scorso 12 febbraio ed è composta da 17 cadaveri di uomini e donne cinesi, preservati con la tecnica della plastinazione, ovvero la sostituzione dei liquidi organici con dei polimeri di silicone.

## RUSSIA/ MUORE UN ALTRO GIORNALISTA. CONTINUA SCIA DI SANGUE ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il capo di una ONG per i diritti umani "per i diritti umani", è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l'indignazione di Reporter senza frontiere: "Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani.

USA-CINA/ OBAMA E HU VOGLIONO RAFFORZARE COOPERAZIONE ECONOMICA ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: La Casa Bianca ha fatto sapere che il Segretario di Stato Hillary Clinton e il ministro del Tesoro Timothy Geithner rappresenteranno gli Stati Uniti in questi colloqui. I due presidenti hanno inoltre promesso che coopereranno anche sulle questioni nucleari riguardanti la Corea del Nord e l'Iran, aggiungendo che riprenderanno le discussioni sui diritti umani "non appena possibile".

## Russia/ Muore un altro giornalista. Continua scia di ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il capo di una ONG per i diritti umani "per i diritti umani", è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l'indignazione di Reporter senza frontiere: "Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani.

EUROPEE/ FRANCESCHINI: NON METTO ASTICELLE MA CONFERMA PER PD ( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Nemmeno sotto tortura farò l'errore di mettere asticelle, gli errori del passato servono per non ripeterli". Dario Franceschini risponde così a Otto e mezzo quando gli viene chiesto quale percentuale di consensi si aspetta per il Pd alle elezioni europee. "Mi aspetto dal voto la conferma alla validità del progetto del Pd - spiega il segretario -

A Mosca ucciso un altro giornalista "Stava lavorando sui brogli elettorali" ( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: il capo di una ONG per i diritti umani «per i diritti umani», è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l?indignazione di Reporter senza frontiere: «Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani.

Europee/ Franceschini: Non metto asticelle ma conferma per ( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)
Argomenti: Diritti umani

Abstract: Nemmeno sotto tortura farò l'errore di mettere asticelle, gli errori del passato servono per non ripeterli". Dario Franceschini risponde così a Otto e mezzo quando gli viene chiesto quale percentuale di consensi si aspetta per il Pd alle elezioni europee. "Mi aspetto dal voto la conferma alla validità del progetto del Pd - spiega il segretario -


Articoli

E intanto a Kabul diventa legale stuprare la moglie (sezione: Diritti umani)

( da "Stampa, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

il caso Karzai la approva per conquistare i voti degli sciiti Una nuova legge sulla famiglia riporta le donne all'era talebana E intanto a Kabul diventa legale stuprare la moglie DALL'INVIATO ALL'AJA Nella giornata delle mani tese Karzai finisce nella tempesta. Secondo fonti di un'agenzia Onu il presidente afghano avrebbe firmato nelle settimane scorse una legge, non ancora pubblicata, che regola il diritto di famiglia della comunità sciita e legalizza lo stupro all'interno del matrimonio, stabilendo che la moglie non può in alcun caso rifiutarsi al marito. La norma, secondo le indiscrezioni, vieta anche alle donne di uscire di casa, anche se si tratta di andare dal medico, senza il permesso del coniuge. A consigliarne l'approvazione sarebbe stata la necessità di guadagnare consenso politico in vista delle elezioni politiche del 20 agosto. La notizia è arrivata come un fulmine nel cielo sereno dell'Aja, dove ieri si è discusso in buona diplomatica armonia sul futuro dell'Afghanistan. «Abbiamo chiesto al governo di Karzai di smentire o chiarire la questione» ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini. E se la questione fosse confermata, ha aggiunto, «sarebbe necessario modificare la disposizione, perché anche quando si parla di riconciliazione ci sono dei limiti che non possono essere varcati». In ogni caso, ha precisato, la Costituzione afghana «non può essere messa in discussione e non si può in alcun modo tornare indietro sui passi compiuti in materia di giustizia». La situazione è confusa. Il ministro della Giustizia di Kabul ha confermato che una legge analoga a quella di cui si parla è effettivamente passata alla firma della presidenza, ma non è andata oltre e così non è chiaro quali siano i contenuti. Fonti governative riferiscono che il testo è stato fermato per mettere a punto dei «problemi tecnici» sulla disposizione. La quale, secondo l'Unifem (il Fondo di sviluppo dell'Onu per le donne) oltre ad ammettere la segregazione femminile, impone che la custodia dei figli possa essere affidata solo al padre o al nonno. Se così fosse sarebbe una chiara violazione della Costituzione afghana che stabilisce il principio di eguaglianza fra i sessi, un fatto che potrebbe infliggere un brutto colpo ai rapporti certo non idilliaci fra l'amministrazione Obama e Karzai. Il presidente potrebbe finire schiacciato fra l'incudine a stelle e strisce e il martello dei suoi oppositori. «E' peggio delle leggi dell'epoca talebana» ha protestato la senatrice Humaira Namati, precisando che «chiunque osi schierarsi contro è accusato di essere contro l'islam». Mentre la collega Shinkai Zahine Karokhail ha denunciato l'estrema rapidità con si è approvato il testo. «E' stato un negoziato segreto - ha detto - perché Karzai vuole accattivarsi gli sciiti». Questi ultimi rappresentano fra il 10 e il 20% della popolazione afghana e già godono di un diritto di famiglia separato, basato sulla loro giurisprudenza tradizionale. «I giovani e chi vuole il cambiamento non apprezzeranno di sicuro questa legge - ha commentato Afzal Nooristani, un avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani -. Essa viene però incontro a mullah più conservatori, mentre non farà felici i talebani, che quando erano al potere non amavano gli sciiti». Preoccupata Hillary Clinton, segretario di Stato Usa. I diritti delle donne nella repubblica islamica, ha detto nel corso di una conferenza stampa senza fare riferimento alla legge contestata, sono per l'America un motivo di «assoluta preoccupazione» perché «non si può sviluppare un Paese se metà della sua popolazione viene oppresso». Messaggio chiaro per Karzai che, comunque vada, rischia di dover pagare pedaggio. Per la sua mossa o per aver fatto dietro front.

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Usa/ Stati Uniti vogliono seggio a Consiglio diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Washington, 31 mar. (Ap) - Sperando di porre fine al boicottaggio dell'amministrazione Bush, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Stati Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, istanza spesso criticata da Washington per le sue posizioni anti-israeliane e la sua incapacità a denunciare alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan. Con sede a Ginevra, il Consiglio è stato creato dall'Assemblea generale delle Nazioni unite nel marzo 2006 per succedere alla Commissione dei diritti umani.

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ONU/ BAN KI-MOON: BENE ANNUNCIO USA PER CONSIGLIO DIRITTI UOMO (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Onu/ Ban Ki-moon: Bene annuncio Usa per Consiglio diritti Uomo di Apcom Segretario generale applaude decisione Washington per seggio -->New York, 1 apr. (Apcom) - Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è rallegrato della volontà degli Stati Uniti di sedere nel Consiglio dei diritti dell'Uomo. Ban "si rallegra per l'annuncio da parte degli Stati Uniti di aspirare a un seggio nel Consiglio dei diritti dell'Uomo", si legge su un comunicato del Palazzo di Vetro. Il Consiglio "ha un ruolo essenziale nella protezione e nella promozione di tutti i diritti dell'uomo per tutti e gli Stati Uniti possono dare un importante contributo a questo scopo. Un impegno completo degli Stati Uniti sulla questione è un passo importante verso la realizzazione dell'obiettivo di un processo dinamico e senza esclusiva di promozione dei diritti dell'uomo nel mondo", continua la nota. In precedenza, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Stati Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, istituzione spesso criticata da Washington per le sue posizioni anti-israeliane e la sua incapacità a denunciare alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan. Con sede a Ginevra, il Consiglio è stato creato dall'Assemblea generale delle Nazioni unite nel marzo 2006 per succedere alla Commissione dei diritti umani. (Fonte Afp)

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USA/ STATI UNITI VOGLIONO SEGGIO A CONSIGLIO DIRITTI UMANI ONU (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Usa/ Stati Uniti vogliono seggio a Consiglio diritti umani Onu di Apcom Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato -->Washington, 31 mar. (Ap) - Sperando di porre fine al boicottaggio dell'amministrazione Bush, il Dipartimento di Stato americano ha annunciato che gli Stati Uniti intendono ottenere un seggio al Consiglio dei diritti umani dell'Onu, istanza spesso criticata da Washington per le sue posizioni anti-israeliane e la sua incapacità a denunciare alcuni abusi gravi nel mondo come in Sudan. Con sede a Ginevra, il Consiglio è stato creato dall'Assemblea generale delle Nazioni unite nel marzo 2006 per succedere alla Commissione dei diritti umani.

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YEMEN Due olandesi rapiti nella capitale Sana'a Due cittadini olandesi, residenti nello Yeme... (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale di Brescia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Edizione: 01/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:estero brevi dall'estero YEMEN Due olandesi rapiti nella capitale Sana'a Due cittadini olandesi, residenti nello Yemen, sono stati sequestrati da uomini armati nella capitale, Sana'a. Secondo quanto riferito da un funzionario dell'ambasciata olandese, la coppia lavora nel Paese. Per oltre un'ora è stato giallo sulla nazionalità e sul numero dei rapiti che sembravano essere in un primo momento quattro turisti italiani. Il governatore di Sana'a, Noaman al-Dowaid, ha riferito che la coppia è stata portata a Bani Dhibyan, sulle montagne di Al Siraj, un'aspra e inaccessibile regione 90 chilometri a sud-est di Sana'a. I rapitori hanno messo da subito in chiaro le condizioni per il rilascio degli ostaggi, che sarebbero la liberazione di due parenti arrestati dalle autorità yemenite con l'accusa di essere coinvolti in un precedente rapimento di turisti stranieri. Gli stranieri nello Yemen sono spesso oggetto di rapimenti da parte delle potenti tribù locali che li usano come merce di scambio per ottenere concessioni dal governo centrale. USA Alla vedova di fumatore risarcimento per 145 milioni La vedova di un fumatore morto di cancro ha messo ko la Philip Morris: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha messo fine a un braccio di ferro decennale tra il gigante del tabacco e Mayola Williams, una donna dell'Oregon che aveva accusato l'industria delle sigarette di non fornire informazioni sufficienti sui rischi da fumo. I giudici di Washington hanno respinto, senza dissensi e senza fornire motivazioni, l'ultimo appello della multinazionale lasciando in piedi una sentenza che condanna la Philip Morris a pagare danni per 79,5 milioni di dollari (saliti a 145 milioni con gli interessi). La vedova di Jesse Williams, un custode di Portland che aveva cominciato a fumare negli anni '50 nell'esercito ed è morto nel 1997 a 67 anni per un tumore al polmone, aveva avviato, poco dopo la morte del marito, l'azione legale contro la Philip Morris, sostenendo che la società andava ritenuta responsabile per aver lasciato credere ai fumatori che i propri prodotti non creano fenomeni di dipendenza. CAMBOGIA Duch ammette le colpe dei Khmer Rossi Le parole che la Cambogia aspettava da trent'anni sono arrivate ieri, per bocca dell'aguzzino che comandava il luogo simbolo del genocidio. «Riconosco di essere responsabile per tutto quanto avvenuto a Tuol Sleng, per le torture e le esecuzioni; vorrei esprimere il mio pentimento e il mio sincero dispiacere per le perdite e tutti i crimini commessi sotto i Khmer Rossi», ha detto Kaing Guek Eav, il «compagno Duch» che gestiva il centro di detenzione S-21, dove oltre 15mila prigionieri furono torturati e uccisi. Duch, 66 anni, ha parlato brevemente nel secondo giorno del processo che lo vede accusato di crimini di guerra e contro l'umanità, tortura e omicidio premeditato.

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Craxi: (sezione: Diritti umani)

( da "Tempo, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

stampa IntervistaParla il sottosegretario agli Esteri con delega all'Africa del Nord Craxi: «L'Ue non si rende conto che questo è un problema di tutti» «Questa tragedia testimonia che la Libia resta il punto di raccolta e partenza per migliaia di disperati che, dall'Africa del sud, sperano di raggiungere le nostre coste» . Stefania Craxi è il sottosegretario che, per il ministero degli Esteri, cura le relazioni bilaterali con i paesi dell'Africa del nord. Un lavoro che, negli ultimi anni, è diventato fondamentale per cercare di arginare la marea migratoria che ha investito il nostro Paese. Onorevole ancora una volta assistiamo quasi inermi ad una tragedia e la domanda sorge spontanea: di chi è la responsabilità? «Io credo che, di fronte ad un fatto di questo genere, la cosa che non bisogna assolutamente fare è speculare». Certo, ma resta l'impressione che non si faccia abbastanza. «Quella libica è la direttrice più usata dai mercanti di schiavi. Criminali che lucrano su queste vere e proprie fughe bibliche. L'intesa raggiunta dall'Italia con la Libia è un primo passo nella giusta direzione». Per vedere i primi fatti concreti, però, occorrerà aspettare il prossimo 15 maggio. «Il 15 maggio inizierà il pattugliamento delle coste libiche. Ma io credo che non bastino pattugliamenti e espulsioni per affrontare il problema». E cosa servirebbe? «Serve una politica europea di immigrazione e integrazione. Questo è un problema per tutti». Perché l'Ue mostra così poco interesse? «Non ci si rende conto che quello dell'immigrazione non è un problema transitorio e che la responsabilità politica è di tutti». Intanto, però, paesi come l'Italia vivono una situazione di emergenza. «È vero. Ma dobbiamo guardare all'immigrazione con animo generoso. Anzitutto perché il più delle volte si tratta di gente che fugge dalla fame e dalla guerra e poi perché può diventare una risorsa». In che senso? «Se noi investiamo in formazione professionale e istruzione avremo la possibilità di creare manodopera qualificata che potrà lavorare anzitutto nel proprio paese d'origine attirando investimenti. Ma potrà essere utilizzata anche da noi. E comunque non dimentichiamo mai che l'immigrazione clandestina solleva sempre il problema dei diritti umani. Ha ragione Avvenire quando domanda: ma se questi disperati non potranno più salpare, cosa accadrà alla frontiera sud?» Non teme che la Libia, proprio per evitare problemi sul proprio territorio, possa essere più «tenera» nei controlli? «Io so che quello siglato tra il nostro Paese e il governo libico è un primo passo nella giusta direzione. Probabilmente non è sufficiente perché, da soli, non si può affrontare un problema così vasto. Se siamo tranquilli? Il nostro governo farà di tutto perché l'intesa venga rispettata». Pensa che se si introducesse il reato di immigrazione clandestina qualcosa cambierebbe? «Il reato esiste in molti Paesi e non è vissuto come uno scandalo. Detto questo io credo che occorra essere seri rispetto all'immigrazione. L'Italia non è il Paese del Bengodi. Non possiamo accogliere tutti. E lo dico ben sapendo che la nostra guardia costiera è l'unica che raccoglie i naufraghi anche se si trovano in acque non territoriali. Perché anzitutto sono vite umane».

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anche la politica sassarese prenda un po' esempio dagli usa (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Sardegna, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

L'INTERVENTO Anche la politica sassarese prenda un po' esempio dagli Usa Le proiezioni del film su Harvey Milk, lo storico Consigliere comunale gay di San Francisco che combatté per i diritti LGBT e venne assassinato nel 1978, promosse sia dal Circolo Borderline che dal Nuovo Circolo del Cinema, sarebbero state educative per gli attuali 158 politici che governano Sassari, suddivisi tra 1 sindaco, 12 assessori, 40 consiglieri comunali, 100 consiglieri circoscrizionali e 6 rispettivi presidenti (totale 158 politici); il film, oltre a narrare una pagina fondamentale dei Diritti Umani, di esempio per una certa Sassari -politica-, che ha respinto il Registro delle Coppie di fatto, ed è immersa in un rigurgito nazionale di violenta omofobia, mostrava nel dettaglio, il sistema politico americano degli enti locali. Negli Usa città come Los Angeles hanno 15 consiglieri, Philadelphia 17, New York 51 dove tuttavia, ogni consigliere comunale rappresenta 160.000 abitanti! Il Consiglio comunale di qualsiasi città americana tipo Sassari, non supera mai i 6-10 consiglieri oltre al sindaco. La disposizione dell'aula consiliare-tipo, vede le 6-10 poltrone a semicerchio dei consiglieri, in mezzo quella del sindaco, una per il general manager (colui che fa funzionare l'amministrazione) e quella dell'avvocato della Comune. Il governo politico della città è tutto lì. Oltreocano e Oltralpe, sono meno ipocriti e ben sanno che a comandare e decidere la politica cittadina è la Giunta e non il Consiglio comunale! L'essere pochi consiglieri facilita di molto l'attività: il cittadino vede esettamente cosa combina il proprio eletto, e comporre le questioni tra 6-10 consiglieri e un sindaco è molto più facile e fattivo che farlo con 40! (Da noi è difficile riuscire a comunicare e confrontarsi anche con gli stessi colleghi di partito!). Il resto della sala è stipata con decine e decine di sedie per i cittadini con a capo una piccola pedana, dalla quale, all'inizio di ogni seduta di consiglio, i cittadini espongono le loro rimostranze al sindaco, consiglieri e ai rappresentanti dell'amministrazione. Non solo: soprattutto nelle medie città, il colore politico dei consiglieri è ininfluente ed essi sono eletti su precise "platform of agreement" (piattaforme d'intesa) con i cittadini per cose molto concrete (criminalità, degrado urbano, inquinamento, politiche sociali ecc.), e "l'ingolfamento politico" su cose tecniche-amministrative è meno vincolante che da noi. Da noi tutto è emotivo, tutto è rissa, tutta è una frammistione politico-amministrativa, le richieste dei cittadini sono meno aggregate, sono più "privatistiche", spesso mere clientele. Colpe storiche di Dc, Psi e Pci e colpa anche della macchina amministrativa (figlia dei partiti) -in larga parte con scarsi mezzi finanziari- che porta spesso il consigliere a doversi fare paladino della buca da riparare o del cassonetto da svuotare o dell'albero da potare. In altri Paesi, simili problemi esulano dalla sfera politica, dato che sono risolti da una efficiente burocrazia e ancora più efficienti esternalizzaioni ai privati, dalle regole ferree. Forse, confrontando i 17 consiglieri comunali di Philadelphia con i 158 consiglieri sassaresi, che governano attraverso circa 750 impiegati comunali, che comunque non riescono a stare dietro a tutti i problemi cittadini, visti i magrissimi bilanci, l'esigenza di ridurre fortemente sia le Circoscrizioni che il numero di consiglieri comunali, abolire le Provincie e dimezzare il numero dei Parlamentari, non farà che bene a questa Repubblica, con troppi politici e troppi disoccupati. Roberto Schirru Consigliere comunale di Sassari

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gli studenti delle superiori a confronto col genetista buiatti (sezione: Diritti umani)

( da "Tirreno, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 9 - Empoli Gli studenti delle superiori a confronto col genetista Buiatti PONTEDERA. L'illustre genetista Marcello Buiatti, professore ordinario di genetica all'Università di Firenze e tra i firmatari del manifesto degli scienziati antirazzisti dell'ultima edizione del meeting internazionale di San Rossore contro ogni razzismo, incontrerà stamani più di 150 studenti delle medie superiori. L'incontro - promosso dalla Tavola della Pace e della Cooperazione, nell'ambito del progetto regionale "Razza Umana, tutti i diritti umani per tutti" - è parte del programma preparatorio al concorso per studenti delle scuole medie superiori bandito sempre dalla Tavola della Pace. Gli studenti vincitori del concorso potranno partecipare al meeting nazionale delle scuole di pace "Stelle di Pace" che si svolgerà ad Assisi l'8 e il 9 maggio. Il Meeting rappresenta un'occasione di formazione, confronto e progettazione per studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori locali e operatori delle associazioni: un luogo per rafforzare l'impegno di tanti giovani per un'Europa dei diritti umani e per la pace. Marcello Buiatti, nato a Firenze nel 1937, è presidente della Fondazione Toscana sostenibile, professore ordinario di genetica presso l'Università di Firenze, nonché membro delle commissioni biodiversità e bioetica del Ministero dell'ambiente e risorse genetiche del Ministero delle politiche agricole. «Le razze umane non esistono. L'esistenza delle razze umane è un'astrazione derivante da una cattiva interpretazione di piccole differenze fisiche fra persone, percepite dai nostri sensi, erroneamente associate a differenze "psicologiche" e interpretate sulla base di pregiudizi secolari», così comincia il "Manifesto degli scienziati antirazzisti", firmato nell'estate 2008 a San Rossore da eminenti scienziati, tra cui il prof. Buiatti, e che è specularmente opposto al "Manifesto degli scienziati razzisti" del 1938 che inneggiava alla superiorità della razza ariana rispetto alle altre.

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Una Scuola della memoria (sezione: Diritti umani)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

BUENOS AIRES. Da qui sparirono migliaia di persone: oggi è un luogo per ricordare gli orrori del terrorismo di Stato Una Scuola della memoria Gustavo Claros BUENOS AIRES L'Argentina ha ricordato in questi giorni il 33° anniversario del golpe che il 24 marzo 1976 aprì il capitolo dell'ultima dittatura militare nel Paese. I centomila manifestanti, molti tra i 20 e i 30 anni, raccoltisi martedì nella canicola di Buenos Aires, hanno ascoltato le Madri dei desaparecidos gridare in Plaza de Mayo: «Siamo qua per rivendicare il Paese che i nostri figli sognavano». La manifestazione aveva per obiettivo soprattutto accelerare i processi ai militari e per dare la «sveglia» alla giustizia. Del resto, il Centro di Studi Legali e Sociali che ha raccolto negli ultimi tre decenni l'archivio documentale delle scomparse forzate e delle violazioni compiute nei sette anni di dittatura, ricorda che ci sono 1254 accusati di aver preso parte alla repressione negli anni '70 e '80, ma che solo il 40 per cento è finito sotto processo e che finora sono state condannate sono solo 48 persone. La velocità della giustizia non è un dato banale: buona parte dei carnefici (e anche delle Madri) hanno più di 70 anni, e molti sono ormai già deceduti. Dei 500 centri clandestini di detenzione che il generali allestirono, il più famigerato fu l'Esma, la Scuola meccanica della Marina, su Avenida Libertador, nella zona-bene di Buenos Aires. Da qui passarono cinquemila persone, la maggior parte mai più restituite alla vita civile e ai familiari. Desaparecidos. Molti finirono gettati ancora vivi nel Rio della Plata dagli aerei. Alcuni erano di origini italiane. Il rapporto Nunca Más ricorda che il luogo subì un restyling nel dicembre 1978 per la visita della Commissione di diritti umani della Organizzazione degli Stati americani: la Giunta militare voleva cancellare l'esistenza di detenuti politici di cui tanto si parlava all'estero. Oggi l'Esma è una sorta di memorial nazionale della tragedia vissuta tra il 1976 e il 1983. Qui funziona uno «Spazio per la Memoria e la Promozione e difesa dei Diritti Umani», per «preservare la memoria collettiva di questo crudele periodo della storia argentina per l'insegnamento delle odierne e future generazioni delle conseguenze irreversibile che implicò la sostituzione dello Stato di diritto per l'applicazione della violenza istituzionale più assoluti». Finalità del tutto diversa dall'istruzione tecnica dei sottufficiali, per cui nel 1924 la capitale aveva concesso alla Marina i 17 ettari per l'Esma. Nel 2004 l'allora presidente Néstor Kirchner restituì quello spazio alla città. Tre anni dopo, è nato l'ente che ha dato vita allo Spazio della Memoria, formato da organismi per i diritti umani, dai detenuti che vi transitarono, dal governo federale e da quello cittadino. Chi oggi visita il posto ritrova le sale in cui era suddiviso il «condominio del terrore», chiamate con i nomi con cui le avevano ribattezzate i carnefici: Capucha, Capuchita... Nello Spazio è allestita una mostra permanente delle foto scattate durante la sua detenzione da Víctor Basterra, che per le sue conoscenze tecniche aveva dovuto realizzare dei documenti falsi per i militari.

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E' stata inaugurata ieri la mostra , allestita in Pescheria N... (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

ROVIGO CULTURA SPETTACOLI pag. 14 E' stata inaugurata ieri la mostra «Sudan diritto al cuore», allestita in Pescheria N... E' stata inaugurata ieri la mostra «Sudan diritto al cuore», allestita in Pescheria Nuova fino al 9 aprile. L'iniziativa è promossa dal gruppo Emergency di Rovigo con il patrocinio di Comune e Provincia di Rovigo, dell'Ordine provinciale degli architetti, degli ingegneri, del Collegio dei geometri. Cinquanta scatti di Marcello Bonfanti, per raccontare una terra dove la sofferenza è grande, ma anche l'impegno e il lavoro di Emergency. Per l'assessora alla Pace e diritti umani Giovanna Pineda, la mostra è motivo di orgoglio per tutta la comunità. «Queste foto danno una forte umanità al progetto di Emergency, che ringraziamo per quello che sta facendo nel mondo». La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.

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ENTRA nel vivo Human rights nights', festival di cinema, arte e musica... (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

VETRINA GIORNO & NOTTE pag. 8 ENTRA nel vivo Human rights nights', festival di cinema, arte e musica... ENTRA nel vivo Human rights nights', festival di cinema, arte e musica dedicato ai diritti umani (il programma completo è sul sito www.humanrightsnights.org). Il programma di oggi è molto variegato, alle 16, presso la sala San Luigi (via Luigi Nanni 12), verranno proiettati alcuni cortometraggi dedicati alle buone pratiche dei salesiani nel mondo, e precisamente a Barcellona, Calcutta, Gomo (nel Congo), Parigi, Roma e Repubblica Dominicana, ingresso gratuito. Sempre alle 16, presso la Scuola Interpreti e Traduttori di via Oberdan 2, il regista teatrale Franco Palmieri parlerà sul tema Mara Zambrano, i suoi scritti e il suo pensiero'. Un'ora dopo, al Dipartimento Sitlec di corso Diaz 64, verrà proiettato il film Prima della pioggia' (nella foto il poster del film) di Milcho Manchewski del 1994. Alle 21, al foyer del teatro Fabbri in via Dall'Aste 18, ecco un reading visivo-sonoro ispirato alla dichiarazione universale dei diritti umani; voce recitante, Giampiero Bartolini, musica dal vivo, Christian Ravaglioli, pittura estemporanea e filmati, Dinko Glibo. Sempre alle 21, all'aula Magna di via Obderan 2, serata dedicata a immagini e racconti degli ospedali di Emergency.

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Kabul: (sezione: Diritti umani)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Esteri Pagina 109 Afghanistan. Presentata da Karzai la legge che consentirà la violenza all'interno del matrimonio Kabul: «Legalizzare lo stupro domestico» Afghanistan.. Presentata da Karzai la legge che consentirà la violenza all'interno del matrimonio --> KABUL Un codice della famiglia per la minoranza sciita che, per aumentare i consensi elettorali ad Hamid Karzai nelle prossime presidenziali, legalizza lo stupro all'interno del matrimonio e vieta alle donne di uscire di casa senza il permesso del marito. A denunciarlo sono un'agenzia delle Nazioni Unite e alcune parlamentari afgane, proprio nel giorno in cui la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton sottolinea, dalla conferenza dell'Aja, che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» e che «non si può sviluppare un paese se metà della sua popolazione viene oppresso». La legge, che ha avuto una rapida accelerazione dopo essere stata ferma per un anno in Parlamento, è «peggiore rispetto a quella dei Talebani - sintetizza la parlamentare afgana Humaira Namati, citata dal quotidiano britannico The Guardian che, insieme all'Independent, ha reso nota la notizia. Il documento non è stato ancora pubblicato, ma, secondo le fonti, contiene articoli che legalizzano di fatto lo stupro del marito nei confronti della moglie vietando a quest'ultima di rifiutarsi di avere rapporti sessuali con lui, tranne che in rari casi. Inoltre vieta alle donne di uscire di casa, sia per cercare lavoro che per andare dal medico, senza il permesso del coniuge e fra l'altro approva tacitamente il matrimonio dei bambini. Si tratta, spiega Afzal Nooristani, direttore della Legal Aid Organization of Afghanistan (LAOA) e avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani, di una legge con cui si è voluto attuare l'art.131 della Costituzione, secondo il quale gli sciiti hanno il diritto di vedersi applicare i principi della propria scuola giuridica nelle questioni di natura personale. Ma lo fa, precisa, venendo incontro alle influenze dell'Iran ed alla parte più conservatrice di quella comunità, che coincide con l'etnia Hazara. Tanto che a suo avviso i vantaggi elettorali per Karzai non sono affatto garantiti, visto anche che la legge «non farà felici» i Talebani sunniti, notoriamente ostili agli sciiti. Certo è che la legge, sostiene, »entra in conflitto con il codice civile in vigore, i diritti umani ed il diritto internazionale«. Il governo afgano deve «smentire o chiarire», dice dall'Aja il ministro degli Esteri Frattini, perchè si tratta di una legge, che, se confermata, »mortifica il ruolo delle donne nella società«. E se »si parla di onorevole riconciliazione, aggiunge Frattini, ci sono comunque «limiti» che non possono essere superati e i principi della Costituzione afgana non possono essere messi in discussione. «Solidarietà alle donne afgane umiliate» giunge dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna. «Viene da chiedersi se Karzai sia pro-occidentale o talebano», tuona la parlamentare del Pdl Souad Sbai, invitando le donne a partecipare alla fiaccolata organizzata per oggi da di fronte a Montecitorio.

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Cinema Un film per liberarci dalla tortura (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 78 del 2009-04-01 pagina 9 Cinema Un film per liberarci dalla tortura di Duccio Pasqua Un progetto cinematografico ambizioso e coraggioso. Un cast ricco di talento e ottime idee. Pochi giorni fa è stato presentato La scatola è azzurra, testo teatrale che è diventato sceneggiatura e che presto sarà un film, per la regia di Silvio Romano. Tutto ruota intorno al tema della tortura e, più precisamente, all'esperimento di psicologia sociale di Stanley Milgram. La Casa del Cinema ha ospitato il lancio ufficiale del progetto: per l'occasione, gli attori hanno letto in anteprima alcune scene del lungometraggio, riuscendo a trasmettere il senso di tensione di cui il film sarà pervaso. Max Gazzè, che scriverà la colonna sonora, ha sottolineato dal vivo con le sue musiche i momenti più intensi. La vicenda ruota attorno ai due protagonisti, che si incontrano e si riconoscono, in veste di torturato e torturatore, dieci anni dopo essersi conosciuti nel corso di un programma tv che metteva in scena l'esperimento di Milgram. L'interpretazione di Christian Marazziti e Alessandro Lucente, supportati da Pierpaolo Camplone e Patrizia Perrotta, è convincente e coinvolgente. La scatola è azzurra è uno dei casi (sempre più rari) in cui il cinema cerca nuove tematiche e nuove forme espressive. Affrontare l'argomento su cui ruotano le vicende del film è indubbiamente difficile e non è un caso che gli autori (Elia Falivena, Andrea Nobile e Silvio Romano) abbiano cercato e trovato l'appoggio di Amnesty International. Ambientarlo, in parte, nel mondo della tv, aggiunge una pungente critica alla spettacolarizzazione del dolore. Naturalmente la vera tortura, per chi crede in questo progetto, sarà combattere per trovare finanziamenti sufficienti a realizzare il film e a distribuirlo. C'è un'idea forte e decisamente non banale, a supportare tutto il lavoro, ma non basta. La crudeltà vera sarebbe lasciare il progetto di questo film chiuso in un cassetto. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Una Scuola della memoria (sezione: Diritti umani)

( da "Arena, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mercoledì 01 Aprile 2009 NAZIONALE Pagina 6 BUENOS AIRES. Da qui sparirono migliaia di persone: oggi è un luogo per ricordare gli orrori del terrorismo di Stato Una Scuola della memoria Così è stata «riconvertita» l'Esma, il più famigerato centro di torture della dittatura argentina Gustavo Claros BUENOS AIRES L'Argentina ha ricordato in questi giorni il 33° anniversario del golpe che il 24 marzo 1976 aprì il capitolo dell'ultima dittatura militare nel Paese. I centomila manifestanti, molti tra i 20 e i 30 anni, raccoltisi martedì nella canicola di Buenos Aires, hanno ascoltato le Madri dei desaparecidos gridare in Plaza de Mayo: «Siamo qua per rivendicare il Paese che i nostri figli sognavano». La manifestazione aveva per obiettivo soprattutto accelerare i processi ai militari e per dare la «sveglia» alla giustizia. Del resto, il Centro di Studi Legali e Sociali che ha raccolto negli ultimi tre decenni l'archivio documentale delle scomparse forzate e delle violazioni compiute nei sette anni di dittatura, ricorda che ci sono 1254 accusati di aver preso parte alla repressione negli anni '70 e '80, ma che solo il 40 per cento è finito sotto processo e che finora sono state condannate sono solo 48 persone. La velocità della giustizia non è un dato banale: buona parte dei carnefici (e anche delle Madri) hanno più di 70 anni, e molti sono ormai già deceduti. Dei 500 centri clandestini di detenzione che il generali allestirono, il più famigerato fu l'Esma, la Scuola meccanica della Marina, su Avenida Libertador, nella zona-bene di Buenos Aires. Da qui passarono cinquemila persone, la maggior parte mai più restituite alla vita civile e ai familiari. Desaparecidos. Molti finirono gettati ancora vivi nel Rio della Plata dagli aerei. Alcuni erano di origini italiane. Il rapporto Nunca Más ricorda che il luogo subì un restyling nel dicembre 1978 per la visita della Commissione di diritti umani della Organizzazione degli Stati americani: la Giunta militare voleva cancellare l'esistenza di detenuti politici di cui tanto si parlava all'estero. Oggi l'Esma è una sorta di memorial nazionale della tragedia vissuta tra il 1976 e il 1983. Qui funziona uno «Spazio per la Memoria e la Promozione e difesa dei Diritti Umani», per «preservare la memoria collettiva di questo crudele periodo della storia argentina per l'insegnamento delle odierne e future generazioni delle conseguenze irreversibile che implicò la sostituzione dello Stato di diritto per l'applicazione della violenza istituzionale più assoluti». Finalità del tutto diversa dall'istruzione tecnica dei sottufficiali, per cui nel 1924 la capitale aveva concesso alla Marina i 17 ettari per l'Esma. Nel 2004 l'allora presidente Néstor Kirchner restituì quello spazio alla città. Tre anni dopo, è nato l'ente che ha dato vita allo Spazio della Memoria, formato da organismi per i diritti umani, dai detenuti che vi transitarono, dal governo federale e da quello cittadino. Chi oggi visita il posto ritrova le sale in cui era suddiviso il «condominio del terrore», chiamate con i nomi con cui le avevano ribattezzate i carnefici: Capucha, Capuchita... Nello Spazio è allestita una mostra permanente delle foto scattate durante la sua detenzione da Víctor Basterra, che per le sue conoscenze tecniche aveva dovuto realizzare dei documenti falsi per i militari.  

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respingimenti illegali al porto 35 ricorsi alla corte europea (sezione: Diritti umani)

( da "Nuova Venezia, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Pagina 21 - Cronaca Respingimenti illegali al porto 35 ricorsi alla Corte europea Un minuto di silenzio per i migranti morti nei nostri porti e nel nostro mare. Un pensiero per tanti senza nome che non hanno avuto la fortuna dei 35 che la rete «tuttiidirittiumanipertutti» tutela alla Corte europea per i diritti umani. Per parlare di loro e dei «respingimenti illegali e sollevare la cortina che grava sul porto di Venezia», ieri assemblea cittadina con Massimo Cacciari al centro Santa Maria delle Grazie. L'ennesimo atto di denuncia su una violazione dei diritti umani nei confronti di chi «dopo un viaggio durato anni tra mille sofferenze e pericolo viene respinto ai nostri porti verso un paese, la Grecia, che sia l'Onu che varie organizzazioni mondiali che si occupano di diritti umani hanno messo al bando», ha spiegato Alessandra Sciurba della rete «tuttiidirittiumanipertutti». «L'Italia con questi respingimenti si rende complice e responsabile di torture visto che rimanda queste persone verso Paesi dove non ci sono diritti, dove non esiste l'asilo politico, dove c'è la tortura e ci sono guerre», ha spiegato Alessandra Bellinelli, l'avvocato genovese che ha presentato alla Corte europea dei diritti umani i ricorsi di trentacinque migranti, molti minorenni, respinti ai porti di Venezia e Ancona. Deleghe ricevute a Patrasso da esponenti della rete dove si sono recati per raccogliere le testimonianze. «è difficile che queste persone facciano ricorso. Queste persone non vengono respinte im maniera legale. Non hanno un documento che attesti il respingimento. Quando vengono trovati sono ricaricati sulla nave e rispediti indietro. Li è negato il diritto di esistere come respinti», ha spiegato l'avvocato. «Vogliamo che il Comune ci aiuti nell'affermare il diritto di asilo per queste persone. Che ci aiuti a sollevare quella cortina che ci impedisce di sapere cosa veramente succede al porto», ha aggiunto Alessandra Sciurba. «Bisogna essere franchi e non regalare solidarietà a parole - ha detto Massimo Cacciari - Per far fronte a questo problema ci vuole una politica europea che dia i mezzi necessari per l'accoglienza». Tra gli 850 migranti giunti lo scorso anno al porto di Venezia, solo 110 sono stati ascoltati dagli addetti del centro per i rifugiati che operano nella nostra provincia. Secondo Cacciari «profughi e persone che chiedono asilo possiamo anche accoglierli, ma - si è chiesto - dove li mettiamo? Per strada o sotto i portici, o facendo come fanno a Patrasso? Se vengono accolte tutte le vostre giuste richieste Venezia e Ancona in un anno si trasformano in Patrasso. Per avere una politica di integrazione e di accoglienza ci vogliono fondi, risorse e Venezia è al limite estremo anche riguardo ai minori: non abbiamo alcuna possibilità di aumentare quanto già facciamo e siamo il Comune che fa di più in Italia. Quello che posso garantire è di impegnare il tavolo comune con la Prefettura per verificare quanto accade in porto», ha concluso Cacciari. (c.m.)

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Giulietto Chiesa esule in Lettonia (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 78 del 2009-04-01 pagina 10 Giulietto Chiesa esule in Lettonia di Redazione Non esistendo più il «suo» partito, la Lista Di Pietro-Occhetto, con la quale nel '2004 venne eletto alle Europee, stavolta Giulietto Chiesa (nella foto) che non ha nessuna voglia di rimanere fuori dal Parlamento sceglie una circoscrizione un po' fuori mano: la Lettonia. Lui, originario della città internazionalmente nota di Acqui Terme, sarà insomma in lista a Riga, sulle rive del Baltico, per difendere la minoranza russa in Lettonia. E, come detto, orfano dell'alleanza Di Pietro-Occhetto, Giulietto Chiesa, grande conoscitore di cose sovietiche con un passato da inviato per L'Unità e la Stampa si è fatto un partito nuovo: «Per la difesa dei diritti umani in una Lettonia unita». Attendiamo responso dai russi-lettoni che parleranno col voto: vorranno farsi tutelare da Chiesa? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Mariti con diritto di stupro Legge choc in Afghanistan (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mariti con diritto di stupro Legge choc in Afghanistan GABRIEL BERTINETTO Una tegola su Karzai, nel giorno in cui compare sull'importante palcoscenico internazionale dell'Aja per la conferenza sull'Afghanistan. Ma soprattutto una tegola sulla libertà delle sue connazionali. Un'agenzia delle Nazioni Unite rivela che è pronta, ed è anzi già stata firmata dal numero uno di Kabul, una legge che lede fortemente i diritti personali per una fetta importante della popolazione femminile afghana. La legge vieta alle donne di fede sciita di uscire di casa senza il permesso del marito. Andare al lavoro, recarsi a scuola, o anche solo rivolgersi ad un medico sarà impossibile senza autorizzazione maschile. Quello che il regime talebano aveva imposto a tutte le afghane, il Parlamento del nuovo Stato democratico, Karzai consenziente, vorrebbe riservarlo ad un buon dieci per cento di loro. Non solo, le stesse norme negano alla moglie la facoltà di rifiutare un rapporto sessuale al coniuge. Per questo il «Fondo Onu per lo sviluppo delle donne» si spinge a scrivere che il provvedimento legalizza lo stupro entro le pareti domestiche. DIBATTITO SOFFOCATO Secondo la deputata Shinkai Zahine Karokhail, citata dal quotidiano britannico «Guardian», il testo è stato approvato a grande velocità e limitando al minimo i tempi del dibattito, perché Karzai aveva fretta di fare un favore ai dirigenti dell'etnia hazara prima delle elezioni presidenziali di agosto. Gli hazara sono in gran parte di fede sciita e costituiscono un decimo circa della popolazione complessiva. Il loro voto a favore dell'attuale capo di Stato non era affatto sicuro. Karzai avrebbe cinicamente sacrificato i diritti delle donne hazara all'esigenza di ottenere sostegno politico dagli uomini della stessa comunità. Shinkai ha tentato invano di opporsi al varo di quelle norme. Sull'altro fronte, il deputato di un partito sciita, Ustad Mohammad Akbari, concorda nel considerare il sì di Karzai frutto di uno scambio di natura elettorale, ma loda il contenuto della legge ricorrendo a vecchie argomentazioni di tipo biologico: «Per l'Islam uomini e donne hanno uguali diritti, ma ci sono differenze nel modo in cui gli uni e le altre sono stati creati. Le donne sono un po' più deboli, e persino in Occidente non si vedono vigili del fuoco di sesso femminile...». E poi, aggiunge Akbari, dopotutto la legge consente alla moglie di non fare sesso, «se non sta bene o se ha un'altra valida scusa». Quanto al permesso di uscire di casa, non è necessario «se c'è un'emergenza». Se la casa prende fuoco insomma, il pompiere, rigorosamente maschio, potrà irrompere per spegnere le fiamme. Ma la massaia contemporaneamente avrà licenza di varcare l'uscio e mettersi in salvo. L'ETÀ MINIMA DELLA SPOSA La senatrice Humaira Namati descrive il clima di intimidazione creatosi in Parlamento. «Chiunque criticasse il provvedimento, veniva accusato di essere nemico dell'Islam». La collega Shukria Barakzai sottolinea che si è perlomeno riusciti a limitare i danni. Il testo originario indicava in 9 anni l'età minima di una sposa. «L'abbiamo fatta alzare a 16». Per Afzal Nooristani, direttore della Legal Aid Organization of Afghanistan (LAOA), avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani e dello stato di diritto, la nuova legge creerà una situazione giuridica contradditoria. Da una parte è in linea con l'articolo 131 della Costituzione, secondo il quale i tribunali devono applicare i principi della scuola giuridica sciita nelle questioni di natura personale che riguardano gli esponenti di quella comunità. Dall'altra entra in conflitto con il codice civile in vigore in Afghanistan, con i diritti umani ed i principi del diritto internazionale. In margine alla conferenza dell'Aja, la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» per il suo governo. «Non si può sviluppare un paese se metà della popolazione viene oppressa», ha aggiunto. A Karzai che si ricandida nelle presidenziali di agosto servono i voti della minoranza sciita. Pensa di trovarli firmando una legge che impone vessazioni di tipo «talebano» alle donne di quella comunità.

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Le Ong irachene: I progressi partono dalla società civile (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Le Ong irachene: «I progressi partono dalla società civile» «Dell'operato delle Ong irachene si parla troppo poco e il silenzio mediatico impedisce e rallenta il successo delle loro attività»: questo il monito lanciato dal Presidente di «Un ponte per...», Fabio Alberti, durante un incontro che esponenti della società civile irachena hanno avuto ieri a Roma con la stampa. Membri di organizzazioni sindacali e studentesche, attivisti per i diritti umani e delle donne, si sono riuniti per cinque giorni a Velletri per discutere di una serie di problemi che riguardano la società civile irachena di oggi. Dopo sei anni di occupazione, sostengono gli organizzatori, si è giunti alla consapevolezza che solamente con l'aiuto della stessa società civile sarà possibile ottenere progressi concreti e soddisfacenti. «In Iraq non esiste uno scontro interetnico», ha dichiarato il vicepresidente dell'Associazione Iraqi Alamal che si occupa di diritti civili. «Il popolo iracheno è unico e non è etnicizzato», ha aggiunto Ahmed Sadeq Hussein, rappresentante di Justice Network Prisoners. IL CONVEGNO

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Una tegola su Karzai, nel giorno in cui compare sull'importante palcoscenico internazionale del... (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Una tegola su Karzai, nel giorno in cui compare sull'importante palcoscenico internazionale dell'Aja per la conferenza sull'Afghanistan. Ma soprattutto una tegola sulla libertà delle sue connazionali. Un'agenzia delle Nazioni Unite rivela che è pronta, ed è anzi già stata firmata dal numero uno di Kabul, una legge che lede fortemente i diritti personali per una fetta importante della popolazione femminile afghana. La legge vieta alle donne di fede sciita di uscire di casa senza il permesso del marito. Andare al lavoro, recarsi a scuola, o anche solo rivolgersi ad un medico sarà impossibile senza autorizzazione maschile. Quello che il regime talebano aveva imposto a tutte le afghane, il Parlamento del nuovo Stato democratico, Karzai consenziente, vorrebbe riservarlo ad un buon dieci per cento di loro. Non solo, le stesse norme negano alla moglie la facoltà di rifiutare un rapporto sessuale al coniuge. Per questo il «Fondo Onu per lo sviluppo delle donne» si spinge a scrivere che il provvedimento legalizza lo stupro entro le pareti domestiche. DIBATTITO SOFFOCATO Secondo la deputata Shinkai Zahine Karokhail, citata dal quotidiano britannico «Guardian», il testo è stato approvato a grande velocità e limitando al minimo i tempi del dibattito, perché Karzai aveva fretta di fare un favore ai dirigenti dell'etnia hazara prima delle elezioni presidenziali di agosto. Gli hazara sono in gran parte di fede sciita e costituiscono un decimo circa della popolazione complessiva. Il loro voto a favore dell'attuale capo di Stato non era affatto sicuro. Karzai avrebbe cinicamente sacrificato i diritti delle donne hazara all'esigenza di ottenere sostegno politico dagli uomini della stessa comunità. Shinkai ha tentato invano di opporsi al varo di quelle norme. Sull'altro fronte, il deputato di un partito sciita, Ustad Mohammad Akbari, concorda nel considerare il sì di Karzai frutto di uno scambio di natura elettorale, ma loda il contenuto della legge ricorrendo a vecchie argomentazioni di tipo biologico: «Per l'Islam uomini e donne hanno uguali diritti, ma ci sono differenze nel modo in cui gli uni e le altre sono stati creati. Le donne sono un po' più deboli, e persino in Occidente non si vedono vigili del fuoco di sesso femminile...». E poi, aggiunge Akbari, dopotutto la legge consente alla moglie di non fare sesso, «se non sta bene o se ha un'altra valida scusa». Quanto al permesso di uscire di casa, non è necessario «se c'è un'emergenza». Se la casa prende fuoco insomma, il pompiere, rigorosamente maschio, potrà irrompere per spegnere le fiamme. Ma la massaia contemporaneamente avrà licenza di varcare l'uscio e mettersi in salvo. L'ETÀ MINIMA DELLA SPOSA La senatrice Humaira Namati descrive il clima di intimidazione creatosi in Parlamento. «Chiunque criticasse il provvedimento, veniva accusato di essere nemico dell'Islam». La collega Shukria Barakzai sottolinea che si è perlomeno riusciti a limitare i danni. Il testo originario indicava in 9 anni l'età minima di una sposa. «L'abbiamo fatta alzare a 16». Per Afzal Nooristani, direttore della Legal Aid Organization of Afghanistan (LAOA), avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani e dello stato di diritto, la nuova legge creerà una situazione giuridica contradditoria. Da una parte è in linea con l'articolo 131 della Costituzione, secondo il quale i tribunali devono applicare i principi della scuola giuridica sciita nelle questioni di natura personale che riguardano gli esponenti di quella comunità. Dall'altra entra in conflitto con il codice civile in vigore in Afghanistan, con i diritti umani ed i principi del diritto internazionale. In margine alla conferenza dell'Aja, la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton ha affermato che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» per il suo governo. «Non si può sviluppare un paese se metà della popolazione viene oppressa», ha aggiunto.

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Omofobia, rapporto Ue mette all'indice l'Italia (sezione: Diritti umani)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano))

Argomenti: Diritti umani

VETRINA ESTERI pag. 20 Omofobia, rapporto Ue mette all'indice l'Italia BRUXELLES GAY, bisessuali e transessuali sono ancora vittime di discriminazioni in Europa e la situazione «rappresenta un problema per i politici delle varie nazioni», sottolinea l'Agenzia per i diritti umani nel suo rapporto sull'omofobia e sulla discriminazione in base agli orientamenti sessuali. C'è pregiudizio nella vita di ogni giorno che tocca tutti gli ambiti sociali, dal posto di lavoro alla sanità alla scuola. Dal rapporto risulta che il 31% degli italiani è per il matrimonio gay e che nel nostro Paese «appelli a migliorare i diritti di omosessuali e transgender sono stati accolti da risposte negative di alcuni politici e da rappresentanti di istituzioni o di gruppi religiosi».

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Gheddafi, l'amico conquistato a suon di miliardi e silenzi (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Gheddafi, l'amico conquistato a suon di miliardi e silenzi Il 30 agosto 2008 Berlusconi ha firmato il Trattato con Tripoli. Si chiude un occhio sui diritti umani, 5 miliardi per compensare i «danni coloniali» UMBERTO DE GIOVANNANGELI Italia-Libia

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Le foto sotto la tenda nel deserto ritraggono un Cavaliere sorridente. La dizione del Trattato è... (sezione: Diritti umani)

( da "Unita, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Le foto sotto la tenda nel deserto ritraggono un Cavaliere sorridente. La dizione del Trattato è di quelle che segnano una svolta epocale: Trattato di «Amicizia, Partenariato e Cooperazione». È il Trattato Italia-Libia. Chiude un contenzioso storico, ma lascia aperti tanti interrogativi, sul presente e il futuro. il Trattato viene firmato il 30 agosto a Bengasi da Silvio Berlusconi e Muammar Gheddafi. L'Italia è estremamente munifica verso il regime del Colonnello. In uno degli articoli si definisce la corresponsione di una cifra di 5 miliardi di dollari, per un periodo di 25 anni come compensazione per i «danni inflitti alla Libia da parte dell'Italia durante il periodo coloniale». Cinque miliardi di dollari. Tanti, troppi per essere solo un risarcimento postumo per le ferite inflitte dal colonialismo italiano alla Libia. Un risarcimento ben superiore a quello - 3 miliardi di dollari - su cui si era attestato il precedente governo di centrosinistra. Non solo miliardi. L'Italia dà credito politico al regime del «Leader della Rivoluzione», un regime che, in termini di rispetto dei diritti umani e civili, più che di aperture avrebbe bisogno - concordano tutte le più importanti agenzie internazionali, da Amnesty International a Human Rights Watch - di un severo, costante monitoraggio. Così non sarà. Recita l'Articolo 2, Capo I, dal titolo Uguaglianza sovrana: «Le Parti rispettano reciprocamente la loro uguaglianza sovrana, nonché tutti i diritti ad essa inerenti compreso, in particolare, il diritto alla libertà ed all'indipendenza politica. Esse rispettano altresì il diritto di ciascuna delle Parti di scegliere e sviluppare liberamente il proprio sistema politico, sociale, economico e culturale». Un sostegno, quello italiano, che si manifesta anche nell'Articolo 4. Che recita: «Le Parti si astengono da qualunque forma di ingerenza diretta o indiretta negli affari interni o esterni che rientrino nella giurisdizione dell'altra Parte, attenendosi allo spirito di buon vicinato». Cosa sia questo «spirito», lo spiega bene il secondo capoverso dell'Articolo 4: «Nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l'Italia non userà, né permetterà l'uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia e la Libia non userà, né permetterà l'uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro l'Italia». Altro punto controverso è quello dell'impegno della Libia a contrastare gli sbarchi di clandestini. Il ministro dell'Interno italiano, Roberto Maroni, si dice convinto che una svolta si avrà a partire dal 15 maggio prossimo, quando entrerà in vigore il Trattato che attivai pattugliamenti congiunti di unità italiane e libiche per impedire ai migranti di raggiungere le coste italiane.. Riflette Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito democratico di origine congolese: «Maroni crede che il governo libico fermerà le partenze da un giorno all'altro. ma alle porte del deserto e nei centri di raccolta libici continuano ad ammassarsi migliaia di immigrati, spesso in condizioni disumane e con la complicità delle autorità e delle organizzazioni criminali». Durissimo è il commento di Matteo Mecacci, deputato radicale-Pd e membro della commissione Esteri: «ll silenzio delle nostre autorità sull'ennesima strage di innocenti dopo le promesse allo stop all'immigrazione clandestina che sarebbe stato garantito dal trattato di "amicizia" con gheddafi e dai 5 miliardi di dollari promessi a tal fine, è semplicemente vergognoso». «Come faranno i "pattugliatori" a fermare le barche non è dato sapere, visto che le regole di ingaggio non sono state rese note, ma quali altre tragedie si consumeranno è facilmente immaginabile, rileva Filippo Miraglia, responsabile immigrazione arci,. «Queste tragedie del mare vengono di solito commentate solo in chiave di "controllo dei flussi migratorì". Meglio farebbe l'Italia a onorare i suoi impegni in sede internazionale nella lotta contro la povertà, visto che risulta essere il fanalino di coda in Europa nella lotta alla povertà nel mondo», denuncia Marco De Ponte, segretario generale di Actionaid.

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Afghanistan choc: stupro legale nel matrimonio (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Afghanistan choc: stupro legale nel matrimonio --> Denuncia di Onu e parlamentari afghane: legge pro sciiti Sdegno trasversale dai politici italiani: Karzai chiarisca Mercoledì 01 Aprile 2009 SOCIETA, pagina 11 e-mail print Un codice della famiglia per la minoranza sciita che, per aumentare i consensi elettorali ad Hamid Karzai nelle prossime presidenziali, legalizza lo stupro all'interno del matrimonio e vieta alle donne di uscire di casa senza il permesso del marito. A denunciarlo sono un'agenzia delle Nazioni Unite e alcune parlamentari afghane, proprio nel giorno in cui la segretaria di Stato Usa Hillary Clinton sottolinea, dalla conferenza dell'Aja, che i diritti delle donne in Afghanistan sono un motivo di «assoluta preoccupazione» e che «non si può sviluppare un Paese se metà della sua popolazione viene oppresso». DONNE RECLUSE E SOTTOMESSE La legge, che ha avuto una rapida accelerazione dopo essere stata ferma per un anno in Parlamento, è «peggiore rispetto a quella dei talebani», sintetizza la parlamentare afghana Humaira Namati, citata dal quotidiano britannico The Guardian che, insieme all'Independent, ha reso nota la notizia. Il documento non è stato ancora pubblicato, ma, secondo le fonti, contiene articoli che legalizzano di fatto lo stupro del marito nei confronti della moglie vietando a quest'ultima di rifiutarsi di avere rapporti sessuali con lui, tranne che in rari casi. La legge, inoltre vieta alle donne di uscire di casa, sia per cercare lavoro sia per andare dal medico, senza il permesso del coniuge e fra l'altro approva tacitamente il matrimonio dei bambini. Si tratta, spiega Afzal Nooristani, direttore della Legal Aid Organization of Afghanistan (Laoa) e avvocato attivo a Kabul nella difesa dei diritti umani, di una legge con cui si è voluto attuare l'articolo 131 della Costituzione, secondo il quale gli sciiti hanno il diritto di vedersi applicare i principi della propria scuola giuridica nelle questioni di natura personale. Ma lo fa, precisa, venendo incontro alle influenze dell'Iran ed alla parte più conservatrice di quella comunità, che coincide con l'etnia Hazara. Tanto che a suo avviso i vantaggi elettorali per Karzai non sono affatto garantiti, visto anche che la legge «non farà felici» i talebani sunniti, notoriamente ostili agli sciiti. Certo è che la legge, sostiene, «entra in conflitto con il codice civile in vigore, i diritti umani e il diritto internazionale». Il governo afgano deve «smentire o chiarire», dice dall'Aja il ministro degli Esteri Frattini, perché si tratta di una legge, che, se confermata, «mortifica il ruolo delle donne nella società». E se «si parla di onorevole riconciliazione», aggiunge Frattini, ci sono comunque «limiti» che non possono essere superati e i principi della Costituzione afghana non possono essere messi in discussione. «Solidarietà alle donne afghane umiliate» giunge dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna. «Viene da chiedersi se Karzai sia pro-occidentale o talebano», tuona la parlamentare del Pdl Souad Sbai, invitando le donne a partecipare alla fiaccolata organizzata per oggi da Acmid-donna di fronte a Montecitorio. Ma commenti sdegnati giungono anche dal Pd, con Rosa Villecco Calipari che si chiede «se le modalità del sostegno della comunità internazionale e specialmente dell'Italia alla democrazia afghana siano efficaci», mentre Roberta Pinotti ricorda che proprio all'Italia «è stato assegnato un ruolo nella ricostruzione del sistema giustizia» in Afghanistan. COSTITUZIONE, PREVALE LA SHARIA Ancora più netto il Cisda, coordinamento a sostegno delle donne afghane cui fanno capo cinque associazioni della società civile. «Il governo italiano, che sta pagando con milioni di euro la riforma del sistema giudiziario afghano, dovrebbe una volta per tutte rendersi conto del fallimento del suo progetto», sottolinea una nota, ricordando come la Costituzione afghana, che pur sancisce la parità tra uomo e donna, al tempo stesso prevede che non vi possa essere contraddizione con la Sharia, dando così spazio ad interpretazioni fondamentaliste. 01/04/2009 nascosto-->

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mediterraneo il naufragio dell'europa (sezione: Diritti umani)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

mediterraneo il naufragio dell'europa --> Mercoledì 01 Aprile 2009 PRIMA, pagina 1 e-mail print Dal 1988 ad oggi 13 mila 516 persone hanno perso la vita cercando di raggiungere l'Europa. È un calcolo per difetto perché l'immigrazione clandestina è sfuggente per natura. Questa immensa tragedia non ha mai generato il sussulto di indignazione che meriterebbe e la conseguente reazione per contrastarla. Il dato ha le dimensioni sanguinose di una guerra, se si pensa ad esempio che nello stesso periodo, dal 1988 a oggi, nel conflitto israelo-palestinese sono morte quasi 9 mila persone. Il riferimento alle cronache mediorientali non è casuale. Il fenomeno delle migrazioni andrebbe guardato con uno sguardo più umano e più ampio di quanto accada oggi, rinchiuso invece dentro lo stretto orizzonte della sicurezza dei Paesi di destinazione, che è solo uno dei fattori in gioco. L'ennesimo dramma che si è consumato nelle acque del Mediterraneo - almeno 200 dispersi dopo il naufragio di un barcone davanti alle coste libiche - ci rimette davanti la realtà per quella che è. L'irrigidimento delle norme sull'immigrazione adottato in questi anni dai Paesi europei non ha risolto il problema perché non rappresenta un deterrente all'urgenza di emigrare. È provato che quando si chiude un canale d'accesso al Vecchio Continente, subito se ne intensifica un altro, proprio perché l'immigrazione è mobile per definizione. La Spagna ha aumentato i controlli sulla via che porta dall'Africa occidentale alle isole Canarie: in quel tratto di mare sono morte 1.035 persone nel 2006, 136 nel 2008. Nello stesso periodo però i decessi nel Canale di Sicilia sono raddoppiati (da 302 a 642). Lo stesso esito viene prodotto dalle chiusure dei canali di ingresso regolare e protetto (per i richiedenti asilo). Un altro dato interessante riguarda le nazionalità di provenienza dei migranti. Le 350 persone tratte in salvo da un rimorchiatore italiano lungo le coste libiche sono scappate da Siria, India, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Somalia, Ghana, Nigeria, Tunisia, Eritrea, Algeria e Marocco. Chi emigra da Paesi in guerra (è il caso della Somalia) o è perseguitato per le appartenenze politiche o religiose dovrebbe accedere ai canali regolari dell'asilo, una procedura alla quale chiede di aderire il 75% di chi arriva in Italia via mare (che a sua volta è solo il 10% dei clandestini che raggiungono il nostro Paese). E invece si affida ai moderni schiavisti, dediti a un business che sulla sola tratta per Lampedusa frutta guadagni per 350 milioni di dollari l'anno. Ma la pluralità delle nazionalità dice anche che il fenomeno dell'immigrazione, proprio perché transnazionale, non può essere affrontato se non attraverso la cooperazione internazionale. Il governo italiano per fermare gli sbarchi in Sicilia ora confida nel pattugliamento congiunto con Tripoli delle coste libiche, che prenderà il via il 15 maggio. Ma si tratta di duemila chilometri di coste, in un Paese che usa i migranti come arma politica e non ne rispetta i diritti umani. Non a caso il ministro Maroni parla di «deterrente» e chiama in causa l'Europa, assente nella tragedia del Mediterraneo. Una tragedia che ci chiede uno sguardo più profondo sui destini del Sud del mondo. «Le distorsioni di sistemi ingiusti - ha detto recentemente il Papa - prima o poi presentano il conto a tutti. Solo la stoltezza può quindi indurre a costruire una casa dorata, ma con attorno il deserto o il degrado. La globalizzazione da sola è incapace di costruire la pace e, in molti casi, anzi, crea divisioni e conflitti. Essa rivela piuttosto un bisogno: quello di essere orientata verso un obiettivo di profonda solidarietà che miri al bene di ognuno e di tutti». Un richiamo passato sotto silenzio. Invece hanno fatto notizia due righe sull'uso dei preservativi. Andrea Valesini 01/04/2009 nascosto-->

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Legge talebana legittima lo stupro (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-04-01 - pag: 13 autore: Legge «talebana» legittima lo stupro Roberto Bongiorni «è uno stupro legale», tuonano le organizzazioni a difesa dei diritti umani. Difficile dargli torto. Perché la nuova e controversa legge afghana, non ancora entrata in vigore, obbliga la moglie ad avere rapporti sessuali con il marito ogni volta che questi lo desideri. Non solo. Senza il consenso del consorte, la moglie non potrà uscire di casa, né cercare lavoro, e nemmeno farsi visitare da un medico. In caso di separazione, poi, la custodia dei figli sarà affidata al marito e, in seconda battuta, al nonno. «Peggio che durante il regime dei talebani», ha protestato la senatrice afghana Humaira Namati. «Ma chi ha mosso delle critiche è stato accusato di essere contro l'Islam ». Il problema è che il provvedimento è avvolto dal mistero. Ufficialmente il quadro è confuso. Il ministro degli Interni avrebbe confermato che il presidente afghano Amid Karzai ha firmato il testo a inizio marzo. Il che lascia supporre che il Parlamento lo abbia approvato prima. «Ipotesi corretta, ma è stato fatto tutto rapidamente e in sordina », ha spiegato un politico. Il testo della legge non è nemmeno stato diffuso. «Lo abbiamo chiesto tante volte, ma a nessuno è permesso di leggerlo », ha precisato da Kabul un'esponente europeo specializzato in diritti delle donne. Il Governo si è trincerato dietro il pretesto di «problemi tecnici». Secondo le fonti più affidabili la legge riguarda solo la comunità sciita, il 10% circa della popolazione afghana. Il motivo? Gli avversari del presidente Karzai, da loro definito sindaco di Kabul per la perdita di autorevolezza, sostengono sia una mossa elettorale per guadagnarsi il voto della comunità sciita alle prossime elezione presidenziali del 20 agosto. Per quanto minoranza, la comunità sciita degli Hazara è l'ago della bilancia nella corsa alla presidenza. E proprio il termine minoranza sarebbe alla base del provvedimento. «Un articolo della Costituzione afghana (il 131) riconosce agli sciiti di applicare i principi della propria scuola giuridica nelle questioni di natura personale, quindi anche nel matrimonio. Il provvedimento sarebbe perciò legale. Ma al contempo aggira l'uguaglianza dei diritti prevista in un altro capitolo della Costituzione », continua l'esponente europeo. Secondo altri analisti entra in conflitto con il codice civile afghano, con i diritti umanie con i principi di diritto internazionale. Ustad Mohammad Akbari, leader del partito degli Hazara, ha gettato acqua sul fuoco. A suo avviso la legge consente alla moglie di rifiutare un rapporto sessuale con il marito se non si sente bene o ha qualche altra «ragionevole scusa».Quest'ultima dichiarazione suona però come una scusa irragionevole. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL RETROSCENA Il provvedimento vale solo per gli sciiti: potrebbe servire a Karzai per guadagnare l'appoggio elettorale della comunità

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LA GOVERNANCE IL MINISTRO DEL DIALOGO p (sezione: Diritti umani)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-01 - pag: 14 autore: LA GOVERNANCE IL MINISTRO DEL DIALOGO p Antonella Mularoni, 47 anni, avvocato, è segretario di Stato per gli Affari esteri di San Marino dal 3 dicembre del 2008. Nel 1986 è stata segretario per le Finanze. Dal novembre 2001 al settembre 2008è stata giudice alla Corte europea dei diritti umani. IL SISTEMA FINANZIARIO 13,8 miliardi La raccolta in euro Nel 2008 la raccolta totale del sistema finanziario di San Marino è stata di 13,8 miliardi: di questi 9,2 miliardi sono stati di raccolta diretta e 4,6 di raccolta indiretta. Nel 2008 la raccolta è scesa del 2,8 per cento. 12 Le banche a San Marino Sul territorio dello Stato sono presenti 12 banche e 58 società finanziarie. Solo dieci anni fa le banche erano quattro.

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PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA SESSIONE 1-2 APRILE 2009 : VERSO UNA DIRETTIVA CONTRO TUTTE LE DISCRIMINAZIONI GARANTIRE LA LIBERA CIRCOLAZIONE NELL'UE DEI CITTADINI EUROPEI CRISI: FO (sezione: Diritti umani)

( da "marketpress.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mercoledì 01 Aprile 2009 PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA SESSIONE 1-2 APRILE 2009 : VERSO UNA DIRETTIVA CONTRO TUTTE LE DISCRIMINAZIONI GARANTIRE LA LIBERA CIRCOLAZIONE NELL´UE DEI CITTADINI EUROPEI CRISI: FONDI UE PER L´EFFICIENZA ENERGETICA NELL´EDILIZIA CAMPI ELETTROMAGNETICI: RIDURRE L´ESPOSIZIONE DEI CITTADINI Bruxelles, 1 aprile 2009 - I Punti Forti Della Sessione Mercoledi - Verso una direttiva contro tutte le discriminazioni - Il Parlamento esaminerà la direttiva sulla lotta alla discriminazione per motivi di religione, disabilità, età o orientamento sessuale, per rendere effettivo il principio di parità di trattamento in campi diversi dall´occupazione. I deputati chiedono di prendere in considerazione anche i casi di discriminazione multipla, precisare gli obblighi di banche e assicurazioni nel discriminare in base all´età e di rafforzare i diritti dei disabili. Precisano poi le norme sull´accesso a scuole religiose (relazione Buitenweg). Garantire la libera circolazione nell´Ue dei cittadini europei - L´applicazione del diritto dei cittadini europei di circolare all´interno dell´Ue diverge tra gli Stati membri, molti dei quali hanno norme che ne ostacolano l´esercizio. Una relazione chiede quindi di definire orientamenti comuni riguardo ai motivi che giustificano l’allontanamento di un cittadino Ue (risorse minime, onere eccessivo per l´assistenza sociale e ordine pubblico), garantire la libera circolazione anche alle coppie omosessuali e sopprimere gli oneri amministrativi ingiustificati. Ricordando che il diritto Ue si oppone a norme nazionali che considerano come aggravante la presenza irregolare sul territorio del reo, chiede di garantire la possibilità di ricorrere contro i provvedimenti di allontanamento (relazione V lean). Favorire l’integrazione dei giovani migranti nelle scuole dell´Ue - La percentuale di bambini migranti nella scuola è destinata ad aumentare. Una relazione all´esame dell´Aula sottolinea quindi la necessità di maggiori sforzi a livello dell´Ue per affrontare questa sfida. Occorre cioè attuare una politica d´istruzione inclusiva, evitando di creare classi speciali, garantire l´insegnamento della lingua del paese ospitante e fornire agli insegnanti una formazione specifica interculturale. Va anche garantito l´insegnamento della lingua madre dei migranti legali (relazione Takkula). Crisi: fondi Ue per l´efficienza energetica nell´edilizia - Fino al 4% del Fondo europeo per lo Sviluppo Regionale potrà essere utilizzato per finanziare, in tutti gli Stati membri e in tutte le regioni Ue, investimenti per l´efficienza energetica nell´edilizia, come l´installazione di doppi vetri e pannelli solari e la sostituzione delle vecchie caldaie. E´ quanto prevede un regolamento che, a fronte della crisi economica e finanziaria, intende promuovere l´aumento dell´occupazione e il raggiungimento degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici (relazione Angelakas). Campi elettromagnetici: ridurre l´esposizione dei cittadini - Telefoni Gsm, Wifi e reti elettriche emettono onde elettromagnetiche potenzialmente rischiose per la salute, specie per i giovani. Una relazione all´esame dell´Aula invita a rivedere i limiti dell´esposizione della popolazione e a pubblicare una guida sulle opzioni che la riducono. Chiede poi di allontanare i ripetitori da scuole e ospedali, pubblicare mappe sull´esposizione, condividere antenne e trasmettitori tra gli operatori, avviare campagne di sensibilizzazione e rafforzare la ricerca (relazione Ries). Ue/russia: le raccomandazioni sul nuovo accordo - I negoziati per un nuovo accordo di cooperazione non legittimano lo status quo in Georgia. E´ quanto sostiene una relazione che raccomanda a Consiglio e Commissione di insistere con la Russia affinché rispetti gli impegni sulle province secessioniste. Dovrebbero anche sollecitare un accordo vincolante sui diritti umani e esprimere preoccupazione su libertà d´associazione e d´espressione nel paese. La Russia deve garantire i diritti degli investitori stranieri e aderire alla Carta sull´energia (relazione Onyskiewicz). Giovedì 2 aprile 2009 - Più prodotti con l´Ecolabel. Anche i cibi Bio? - Il Parlamento adotterà un regolamento che semplifica le norme sul marchio europeo di qualità ecologica per promuovere l´ulteriore riduzione degli effetti negativi di consumo e produzione su ambiente, salute e clima. L´ecolabel potrà applicarsi a tutti i prodotti e servizi, inclusi eventualmente i cibi biologici, ma non ai medicinali e ai prodotti tossici. I criteri per ottenere il marchio non dovranno causare un onere sproporzionato per le Pmi, le quali beneficeranno di tasse d´uso ridotte (relazione Tatarella). Garantire a tutti un’istruzione di qualità - Un´istruzione di alta qualità dev´essere un diritto per tutti. Una relazione all’esame dell’Aula chiede di innalzare i livelli dell´istruzione, di ammodernare e migliorare i programmi scolastici - anche collegandoli al mondo industriale - e garantire l´insegnamento delle lingue straniere. Rilevando il ruolo degli istituti religiosi, raccomanda parità di finanziamenti per tutti i tipi di scuole e borse di studio per aumentare l´accesso delle persone svantaggiate alla formazione e all´università (relazione Schmitt). Il Parlamento dovrebbe anche adottare delle risoluzioni sui seguenti temi: valutazione semestrale del dialogo Ue-bielorussia; Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia; Coscienza europea e totalitarismo; Ruolo della cultura nello sviluppo delle regioni europee. . <<BACK

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ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO EUROPEO DAL 30 MARZO AL 5 APRILE SETTIMANE INTENSE DI FINE MANDATO (sezione: Diritti umani)

( da "marketpress.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mercoledì 01 Aprile 2009 ATTIVITÀ DEL PARLAMENTO EUROPEO DAL 30 MARZO AL 5 APRILE SETTIMANE INTENSE DI FINE MANDATO Bruxelles, 1 aprile 2009 - Ultimi mesi di attività prima del rinnovo del Parlamento a giugno: molti testi da concludere e voti importanti nelle Commissioni parlamentari e nella sessione plenaria breve di Bruxelles. Pazienti ricoverati all´estero, diritti dei passeggeri per bus e per nave, misure anti-discriminazione e marchio "Eco" sull´agenda degli europarlamentari. E domenica il Presidente Pöettering partecipa al Summit Ue/usa a Praga. Settimana di Commissioni parlamentari e "mini" seduta plenaria a Bruxelles. Il Presidente del Parlamento Hans-gert Pöttering partecipa al summit Ue/usa domenica prossima a Praga. Anti-discriminazione - giovedì 2 aprile voto in plenaria contro la discriminazione basata su religione, disabilità, età o orientamento sessuale. Marchio "Eco"- ancora giovedi 2 in plenaria, il Parlamento approva una legge che aggiorna il marchio "Eco" per prodotti ecologici. Partenariato Ue/russia - Il Parlamento chiede che il nuovo accordo di partenariato con la Russia si basi su un maggiore rispetto per i diritti umani e garanzie sulle forniture di gas (dibattito mercoledì 1 Aprile e voto giovedì 2). Diritti dei pazienti all´estero - La Commissione parlamentare Ambiente e Salute pubblica vota il progetto di legge che riconosce diritti chiari ai pazienti ricoverati all´estero (martedì 31). Trichet e Junker - Il Presidente della Banca Centrale Europea di fronte alla Commissione Affari economici del Parlamento (lunedì 30). Il giorno dopo, sarà il turno del Presidente dell´Eurogruppo Jean-claude Juncker. Efficienza energetica - La Commissione parlamentare Industria vota un pacchetto di misure per l´efficienza energetica degli edifici e dei pneumatici (martedì 31). L´altro testo del pacchetto, che riguarda il marchio europeo sull´energia, è già stato approvato a inizio marzo. Trasporti - Diritti dei passeggeri che viaggiano in bus e per nave al voto della Commissione Trasporti, che approva anche le sue linee guida per la revisione delle Reti Transeuropee di Trasporto (Ten). Martedì 31. Il Presidente del Parlamento Hans-gert Pöttering incontra i vincitori del Premio Nobel per la medicina Luc Montagnier e per la pace Martti Ahtisaari (mercoledì). . <<BACK

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USA/ WASHINGTON STUDIA REVOCA BANDO AI VIAGGI A CUBA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Usa/ Washington studia revoca bando ai viaggi a Cuba di Apcom Senatori puntano a eliminare restrizioni entro qualche settimana -->Roma, 1 apr. (Ap-Apcom) - Un comitato di senatori democratici e repubblicani degli Stati Uniti, guidato da Byron Dorgan e Michael Enzi, sta lavorando a Washington per la revoca delle restrizioni ai viaggi a Cuba, dopo oltre 47 anni. Secondo i promotori dell'iniziativa, l'arrivo di migliaia di turisti americani a Cuba faciliterebbe lo sviluppo della democrazia e dei diritti umani nell'isola e porterebbe benefici al settore agricolo e industriale degli Stati Uniti. "La nostra politica verso Cuba deve cambiare", ha detto il senatore Enzi, secondo quanto si legge sul quotidiano El Pais. Il Senato americano sta studiando adesso i modi per approvare la proposta prima della scadenza dei primi 100 giorni di mandato di Barack Obama. L'iniziativa, d'altra parte, può contare sul sostegno della Camera di Commercio, della Federazione Agricoltura e di diversi gruppi per i diritti umani, tra cui Human Rights Watch. "Dopo 47 anni è chiaro che l'embargo unilaterale su Cuba ha fallito il suo principale obiettivo, quello di portare la democrazia al popolo cubano, ma ha ottenuto piuttosto l'effetto contrario ed è stato usato dalle autorità cubane come pretesto per esigere più sacrifici al suo popolo", ha dichiarato uno dei sostenitori della proposta, il repubblicano Richard Lugar. Intanto le autorità cubane hanno fatto sapere di non avere pensato ad alcun preparativo particolare per far fronte all'eventuale arrivo di turisti americani nel caso in cui Washington dovesse decidere di revocare le restrizioni. Il vice ministro per il Turismo, Maria Elena Lopez, ha detto che Cuba "è già pronta per il turismo internazionale". "E noi siamo pronti ad accogliere cittadini di tutto il mondo", ha aggiunto.

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RUSSIA, UCCISO GIORNALISTA DELL'OPPOSIZIONE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Russia, ucciso giornalista dell'opposizione -->Il reporter, aggredito nella notte tra sabato e domenica, lavorava per una piccola testata locale. Ieri un altro agguato ad un leader del movimento per i diritti umani.

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Mosca, giallo sulla morte di un tipografo (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Mosca, giallo sulla morte di un tipografo di Redazione L'uomo ha subito un'aggressione nella notte tra domenica e lunedì. Lavorava, come impaginatore, per un giornale di opposizione che in passato aveva denunciato alcune speculazioni edilizie. Picchiato a sangue Lev Ponomariov, difensore dei diritti umani Mosca - E' giallo, a Mosca, per la morte di un tipografo impaginatore che lavorava in un giornale di opposizione di Khimki, località alle porte della capitale. L'uomo è deceduto dopo un'aggressione nella notte fra domenica e lunedì, come ha reso noto la dirigente di un movimento ecologista locale, Ievghenia Cirikova, citata dall’agenzia Interfax. Ma le autorità locali danno un'altra versione dei fatti: l’uomo sarebbe morto intossicato per aver ingerito una dose eccessiva di pasticche non meglio precisate. Intanto le autorità hanno disposto l’autopsia. Altri episodi di pestaggio La dirigente del movimento ecologista ha ricordato che anche altri collaboratori di giornali locali di opposizione sono stati picchiati. Il caso più grave è quello di Mikhail Beketov, direttore del quotidiano Khimkinskaia Pravda (la Verità di Khimki), pubblicato nello stesso sobborgo. Beketov era stato brutalmente percosso a metà novembre, entrando anche in coma. è tuttora ricoverato in ospedale, dove ha continuato a ricevere minacce e dove i medici sono stati costretti ad amputargli una gamba. Articoli sulle speculazioni edilizie Beketov aveva scritto una serie di articoli fortemente critici sulla speculazione edilizia in atto nella sua zona, un tempo un paesello fuori Mosca, ora diventato a tutti gli effetti una cittadina satellite della capitale, con grattacieli che hanno usurpato boschi e aree verdi. L’anno scorso era già stato vittima di un’aggressione e all’inizio dell’anno era stato querelato per diffamazione da alcuni costruttori vicini alla municipalità moscovita. Picchiato difensore diritti umani Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, è stato aggredito ieri sera a Mosca da sconosciuti. Oggi Ponomariov è stato dimesso dall’ospedale. La moglie ha riferito che il marito è tornato a casa dopo gli esami cui è stato sottoposto e che le sue condizioni non sono gravi. La figlia, ha reso noto che al padre sono stati portati via solo due cellullari, uno dei quali è stato danneggiato sotto i suoi occhi. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Karzai legalizza lo stupro in famiglia (sezione: Diritti umani)

( da "Avvenire" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

MONDO 01-04-2009 l'accusa La rivelazione dei media: «Approvata con dibattito lampo nuova legge sul diritto matrimoniale che viola i diritti della donna» Karzai legalizza lo stupro in famiglia R oventi polemiche contro il sempre più traballante presidente Hamid Karzai: una agenzia delle Nazioni Unite, tramite il britannico Guardian, lancia l'accusa: benché ormai a fine mandato il presidente ha firmato una nuova legge sul diritto di famiglia che legalizzerebbe lo stupro nell'ambito del matrimonio e, nella più rigida interpretazione della sharia, imporrebbe alle donne di chiedere al marito il permesso per uscire di casa. Il testo non è ancora noto, ma l'allarme dilaga già fra gli attivisti per i diritti umani e fra le deputate afghane. «È peggio che sotto i talebani», commenta amara la senatrice Humaira Namati. Una legge, osserva il Guardian, che servirebbe al presidente Karzai in una campagna elettorale tutta in salita per assicurarsi i voti di settori conservatori, come le minoranze hazara e sciita, alle elezioni presidenziali di agosto. Una indiscrezione fatta uscire, non a caso, nel giorno in cui sono riuniti all'Aja i circa 80 della Conferenza internazionale sull'Afghanistan e che crea forte imbarazzo agli alleati di Karzai. Un allarme condiviso anche dal ministro degli Esteri Franco Frattini che ha chiesto al governo di Kabul di «smentire o chiarire» il contenuto della legge controversa. Una evidente talebanizzazione della società, per cui, secondo le indiscrezioni, alle donne servirà il permesso dei mariti per uscire di casa ma anche per andare al lavoro, studiare o recarsi dal medico. E comunque, accusano i sostenitori dei diritti umani, la moglie non potrà rifiutarsi di aver rapporti coniugali con il marito. Inoltre, sempre nell'interpretazione integralista del diritto di famiglia, la nuova legge affiderebbe la custodia dei figli solo al padre e ai nonni maschi. La nuova Costituzione afghana consente agli sciiti circa il 10% della popolazione di avere un diritto di famiglia separato, basto sulla loro giurisprudenza tradizionale. Ma i provvedimenti sono chiaramente in contrasto con la garanzia di parità di diritti fra i sessi contenuta nella costituzione afghana e in diversi trattati internazionali cui ha aderito il governo di Kabul. Un provvedimento, denuncia la deputata Shinkai Zahine Karokhail, approvato con tempi rapidissimi e praticamente senza dibattito. «Volevano passarla come fosse un negoziato segreto ha commentato . C'erano molte cose che volevamo cambiare, ma non volevano discuterne perché Karzai vuole compiacere gli sciiti». Un'altra deputata, Shukria Barazkai, sostiene invece che nel dibattito la legge è stata migliorata, innalzando l'età minima per il matrimonio delle donne da nove a sedici anni. Il ministero della Giustizia ha confermato che Karzai ha firmato la legge a marzo, ma ha aggiunto che il testo non verrà pubblicato fino a quando non verranno risolti alcuni «problemi tecnici». Favore verso il provvedimento del deputato U- stad Mohammad Akbari, leader del partito Hazara: «Uomini e donne hanno gli stessi diritti sotto l'Islam, ma vi sono differenze nel modo in cui Dio li ha creati», ha dichiarato, sostenendo che il provvedimento difende i diritti delle donne. Secondo Akbari, la legge prevede che la moglie possa rifiutare al marito rapporti sessuali se è malata o se ha un altra ragionevole motivo. Luca Geronico «Così pensa di ottenere i voti degli sciiti e degli Hazara» La Farnesina: il governo smentisca o chiarisca il provvedimento Donne afghane con il tradizionale burqa nella provincia di Kandahar (Ap)

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Violazioni diritti umani, Freedom House elenca i Paesi peggiori (sezione: Diritti umani)

( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

MILANO (Reuters) - Fra i 42 Paesi e 9 territori considerati non liberi, otto battono ogni record negativo in termini di violazioni ai diritti umani. E' quanto afferma Freedom House, associazione internazionale che monitora libertà diritti e libertà di stampa nel mondo, che ha diffuso un estratto del proprio rapporto 2009, dedicato al "peggio del peggio". A Burma (Birmania), Guinea Equatoriale, Libia, Nord Corea, Somalia, Sudan, Turkmenistan e Uzbekistan, assieme a Cecenia e Tibet, va il punteggio più basso riconosciuto da Freedom House in termini di diritti politici e libertà civili, a causa di un rigido e pervasivo controllo da parte dello Stato sulla vita quotidiana dei cittadini, la messa al bando o soppressione delle organizzazioni politiche indipendenti, la paura di ritorsioni nella vita di tutti i giorni per l'indipendenza di pensieri o azioni. Il rapporto comprende anche altri nove Paesi in fondo alla lista come i più repressivi: Bielorussia, Ciad, Cina, Cuba, Eritrea, Laos, Arabia Saudita, Siria e Zimbabwe. "Massicce violazioni dei diritti umani avvengono in quasi ogni parte del mondo... questo rapporto si concentra su Stati e territori che hanno visto alcune delle più rigorose repressioni e più sistematiche e brutali violazioni della dignità umana. Punta a concentrare l'attenzione della Commissione Onu per i Diritti Umani su Stati e territori che meritano un'indagine ed una condanna per le loro diffuse violazioni", dice il rapporto, consultabile all'indirizzo: freedomhouse.org.

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Usa, Congresso discute la revoca dei limiti dei viaggi a Cuba (sezione: Diritti umani)

( da "Velino.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Usa, Congresso discute la revoca dei limiti dei viaggi a Cuba Roma, 1 apr (Velino/Velino Latam) - Il Senato americano analizzerà in questi giorni una proposta bipartisan che potrebbe portare alla cancellazione di quasi tutte le limitazioni esistenti per i cittadini americani che vogliono raggiungere l’isola di Cuba. La proposta, che ha raccolto il sostegno della Camera di commercio americana e di associazioni per diritti umani, è stata presentata dal senatore democratico Byron Dorgan e dal suo collega repubblicano Michael Enzi. L’iter parlamentare prende il via a poco più di un anno dall’assunzione del potere da parte del nuovo “lÍder mÁximo” cubano RaÚl Castro e a meno di cento giorni dall’arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama. Un avvicendamento, quest’ultimo, su cui molti avevano scommesso per una evoluzione dei rapporti bilaterali. Secondo i promotori un maggior flusso di turisti favorirebbe la democratizzazione di Cuba e un avanzamento nella tutela dei diritti umani, oltre a generare benefici per l’economia statunitense. Secondo Enzi la “legge per la libertà di viaggiare a Cuba” è un’espressione della “necessità di cambiare politica verso l’isola caraibica”. L’iniziativa è sostenuta, con motivazioni accessorie, anche da altri esponenti dei due partiti. Il democratico Christopher Dodd ad esempio ha sottolineato che l’embargo non ha portato i cubani verso la democrazia, ma abbia “rafforzato il regime”. Secondo Dorgan “questa politica non ha indebolito assolutamente Castro” ed è in contrasto con l’atteggiamento assunto da Washington nei confronti di altri paesi comunisti come Cina e Vietnam, verso i quali vige la convinzione che “viaggi e commercio sono il miglior percorso verso la democrazia”. Nei mesi scorsi il governo statunitense aveva già dato segnali di maggiore flessibilità nei confronti delle restrizioni vigenti dal 1962, aumentando i limiti delle rimesse e del denaro trasportabile sull’isola e riducendo i tempi d’attesa tra un viaggio e l’altro per gli esuli. (mat) 1 apr 2009 10:47

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Europee/ Lotti rifiuta candidatura: voglio continuare mio (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 1 apr. (Apcom) - Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, annuncia di non volersi candidare alle europee e spiega le ragioni. "Ringrazio coloro che hanno pensato di propormi una candidatura alle prossime elezioni europee - scrive in una nota -. L'Europa è stata costruita male e c'è un gran bisogno di cambiarla. Era un progetto di pace ed è stata trasformata in un teatro di scontri e competizione, lontano dai cittadini. Era uno strumento di pace ed è diventata corresponsabile di molte tragedie del mondo. E tuttavia, questo è il momento in cui molte cose potrebbero ancora cambiare. Ci sarebbe da mandare in Europa una squadra di persone giovani, competenti e determinate. Ma la logica che continua a dominare la politica italiana - prosegue - è un'altra. Cieca e sorda". "Ringrazio chi ha pensato a me - prosegue -. E' vero, questo è, più che mai, il tempo della responsabilità e della corresponsabilità. Ma la testimonianza e l'azione individuale non bastano. Solo il Noi è destinato a cambiare realmente le cose, in profondità. La storia ci insegna che non ci sono scorciatoie. E, per questo Noi, io voglio continuare a lavorare. Mi auguro che altre persone capaci portino nel Parlamento Europeo (così come negli Enti Locali) la voce, la rabbia e la voglia di cambiare dei bambini, delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società - spiega ancora Lotti - per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore. Nella società come nella Politica. Possiamo discutere come farlo. Ma chi si chiama fuori, chi sceglie di non starci o di giocare in proprio, in nome del proprio percorso, della propria identità, della propria autonomia, commette un grave errore".

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MOSCA, GIALLO SULLA MORTE DI UN GIORNALISTA DELL'OPPOSIZIONE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mosca, giallo sulla morte di un giornalista dell'opposizione -->Sergei Protazanov, 40 anni, scriveva per "Consenso civile", una delle poche testate non legate al Cremlino. Non è ancora chiaro se abbia subito un'aggressione o sia morto per avvelenamento. Picchiato a sangue attivista dei diritti umani

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EUROPEE/LOTTI RIFIUTA CANDIDATURA:VOGLIO CONTINUARE MIO LAVORO (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Europee/Lotti rifiuta candidatura:voglio continuare mio lavoro di Apcom Coordinatore Tavola Pace: serve impegno forte anche nella società -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, annuncia di non volersi candidare alle europee e spiega le ragioni. "Ringrazio coloro che hanno pensato di propormi una candidatura alle prossime elezioni europee - scrive in una nota -. L'Europa è stata costruita male e c'è un gran bisogno di cambiarla. Era un progetto di pace ed è stata trasformata in un teatro di scontri e competizione, lontano dai cittadini. Era uno strumento di pace ed è diventata corresponsabile di molte tragedie del mondo. E tuttavia, questo è il momento in cui molte cose potrebbero ancora cambiare. Ci sarebbe da mandare in Europa una squadra di persone giovani, competenti e determinate. Ma la logica che continua a dominare la politica italiana - prosegue - è un'altra. Cieca e sorda". "Ringrazio chi ha pensato a me - prosegue -. E' vero, questo è, più che mai, il tempo della responsabilità e della corresponsabilità. Ma la testimonianza e l'azione individuale non bastano. Solo il Noi è destinato a cambiare realmente le cose, in profondità. La storia ci insegna che non ci sono scorciatoie. E, per questo Noi, io voglio continuare a lavorare. Mi auguro che altre persone capaci portino nel Parlamento Europeo (così come negli Enti Locali) la voce, la rabbia e la voglia di cambiare dei bambini, delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società - spiega ancora Lotti - per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore. Nella società come nella Politica. Possiamo discutere come farlo. Ma chi si chiama fuori, chi sceglie di non starci o di giocare in proprio, in nome del proprio percorso, della propria identità, della propria autonomia, commette un grave errore".

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Sudan, un cuore da aiutare (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sudan, un cuore da aiutare Mercoledì 1 Aprile 2009, «Attraverso queste toccanti ed efficaci immagini possiamo vedere quale è la situazione in Sudan e capire perché è stata realizzata una splendida struttura di cardiochirurgia. Un segno di grande speranza perché testimonia quanto l'uomo è in grado di fare quando pensa alto». L'ha detto il sindaco Fausto Merchiori all'inaugurazione della mostra "Sudan diritto al cuore", allestita in Pescheria Nuova fino al 9 aprile. L'iniziativa è promossa dal gruppo Emergency di Rovigo con il patrocinio di Comune e Provincia di Rovigo, dell'Ordine provinciale degli architetti, degli ingegneri, del Collegio dei geometri. Cinquanta scatti di Marcello Bonfanti, per raccontare una terra dove la sofferenza è grande, ma anche l'impegno e il lavoro di Emergency per cercare di dare un futuro migliore a quei popoli. «Questa esposizione - ha detto Maria Chiara Fabian di Emergency -, è un'occasione importante per far conoscere l'attività che il nostro gruppo porta avanti da anni sul territorio e per far capire alla gente cosa si può fare con il contributo di tante persone. Ma la mostra vuole essere anche un'indicazione per un nuovo modo di progettare, nel rispetto dell'ambiente». Per l'assessore alla Pace e diritti umani Giovanna Pineda, la mostra è motivo di orgoglio per tutta la comunità. «Queste foto danno una forte umanità al progetto di Emergency, che ringraziamo per quello che sta facendo nel mondo». Allestita per la prima volta in Veneto, la mostra prosegue idealmente l'intervento dell'architetto Raul Pantaleo che nei giorni scorsi in sala Gran Guardia ha presentato il centro di cardiochirurgia, di cui è il progettista. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20. Per informazioni e prenotazioni della visita è possibile contattare Luciano Bombarda al numero 340 8575283 - emergencyrovigo@libero.it.

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Sì di Teheran agli Usa: Cooperiamo in Afghanistan (sezione: Diritti umani)

( da "Gazzettino, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Sì di Teheran agli Usa: «Cooperiamo in Afghanistan» Proteste e pressioni sul presidente Karzai per revocare la legge che autorizza le violenze sessuali dei mariti sulle mogli Mercoledì 1 Aprile 2009, L'Aja L'Iran è pronto a cooperare con la comunità internazionale per aiutare progetti di ricostruzione e di sviluppo dell'Afghanistan e per stroncare il traffico di oppio che finanzia i talebani. L'annuncio del viceministro degli Esteri iraniano Mohammad Mehdi Akhundzadeh - seppur critico verso la presenza militare straniera che «ha aggravato la situazione» afghana - è il frutto più concreto della Conferenza dell'Onu sull'Afghanistan che ieri all'Aja in Olanda ha riunito i Paesi contributori, quelli di transito e quelli vicini, insieme alle grandi istituzioni internazionali, con l'obiettivo di dare un nuovo impulso agli sforzi militari, civili e diplomatici della comunità mondiale a favore del popolo afghano. «La partecipazione e l'intervento del rappresentante iraniano sono un segnale promettente per una futura cooperazione», ha detto il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton. Come previsto la Clinton non ha incontrato il viceministro iraniano, ma all'Aja c'è stato un faccia a faccia dell'inviato speciale degli Usa nella regione Richard Holbrooke con Akhundzadeh che ha offerto l'opportunità per «un cordiale scambio di vedute» e concordare futuri contatti, per proseguire il timido disgelo Usa-Iran, trent'anni dopo la rivoluzione islamica di Khomeini. «Dobbiamo sostenere gli sforzi del governo afghano per separare gli estremisti di al-Qaida da quelli che si sono votati a questa causa solo per disperazione», ha detto la Clinton che ritiene che questi ultimi siano la maggioranza. Ai talebani «desiderosi di abbandonare la violenza e di rompere con al-Qaida e di rispettare la costituzione bisogna offrire una forma onorevole di riconciliazione e di reintegrazione», ha aggiunto. Vari esponenti governativi alla conferenza, su sollecitazione di attivisti per i diritti umani e di donne afghane anche deputate, hanno aspramente contestato la nuova legge firmata dal presidente afghano Hamid Karzai sul diritto di famiglia, che tra l'altro legalizza per gli appartenenti alla minoranza musulmana sciita - protetta dal vicino Iran dove gli sciiti sono maggioranza - i rapporti sessuali imposti alle mogli dai mariti - in pratica lo stupro domestico - e obbliga le donne a chiedere al marito persino il permesso per uscire di casa. «Peggio che sotto i talebani» commenta amara la senatrice Humaira Namati. Karzai «dovrà chiarire, o smentire, la nuova legge», sottolinea all'Aja il ministro degli Esteri Franco Frattini. A Roma la ministra delle Pari opportunità, Mara Carfagna, gli fa eco: «Le donne italiane sono indignate per quella legge anacronistica e violenta». La senatrice Roberta Pinotti, responsabile della Difesa del Pd, esorta il governo italiano, facendo leva sul suo impegno economico e militare nel Paese, a fare pressioni sul governo afgano per revocare la legalizzazione, di fatto, dello stupro coniugale.

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SUSY MALAFRONTE POMPEI. IL COMUNE RITORNA A REGALARE UN SORRISO AI BAMBINI DI GAZA ATTRAVERSO LA ... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Circondario Sud2))

Argomenti: Diritti umani

SUSY MALAFRONTE Pompei. Il Comune ritorna a regalare un sorriso ai bambini di Gaza attraverso la raccolta di giocattoli. Il coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ha scritto all'assessore alla cultura Antonio Ebreo per chiedergli «di far giocare i bambini di Gaza». Immediato l'impegno dell'esponente dell'amministrazione D'Alessio. L'assessore ha invitato i dirigenti scolastici della città a raccogliere, attraverso i loro alunni, i giocattoli da destinare ai piccoli di Gaza. Tra le tante adesioni all'appello del sindaco Claudio D'Alessio e dell'assessore Antonio Ebreo c'è anche quella dell'azienda pompeiana «Legea» che ha messo a disposizione articoli sportivi che sono stati spediti a spese dell'ente ai piccoli che soffrono l'orrore della guerra e che sono stati privati del diritto di essere bambini. Palloni, magliette dei campioni del calcio italiani e stranieri, borse sportive e tutto il materiale che serve per i piccoli di Gaza per giocare a calcio, divertirsi e proiettarsi fuori dalla dimensione reale che li circonda fatta di morti, sofferenze e privazioni. Chi vuole contribuire può inviare i giocattoli all'indirizzo: Juzoor, P.O. BOX 17333-Jerusalem-Israel. Il pacco deve essere leggero e di piccole dimensioni. Prima di inviare il pacco dono bisogna contattare il coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani attraverso il sito www.entilocalipace.it, all'indirizzo via della Viola 1 (06100) Perugia o al numero 075/5722479.

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KABUL. UNA LEGGE MEDIEVALE , CHE FA RIPIOMBARE IL PAESE NEL PERIODO PIù BUIO DEL REG... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Benevento))

Argomenti: Diritti umani

Kabul. Una legge «medievale», che fa ripiombare il Paese nel periodo più buio del regime dei Taleban e che è stata subito bollata dall'Onu. Così in Afghanistan è stato legalizzato «lo stupro» all'interno del matrimonio (il rapporto sessuale anche quando non desiderato dalla donna), ed è stato vietato alle donne di uscire di casa senza il permesso del marito. Il provvedimento è stato firmato questo mese dal presidente Hamid Karzai, accusato da alcuni di cercare di incassare consensi negli ambienti fondamentalisti più retrivi in vista delle prossime elezioni presidenziali di agosto. La legge, che regola il diritto di famiglia per la comunità sciita, «è peggiore rispetto a quelle dei Taleban», ha tuonato Humaira Namati, membro del Parlamento afghano. Il documento non è stato ancora pubblicato ma, secondo il fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne, contiene articoli che legalizzano di fatto lo stupro del marito nei confronti della moglie in quanto vieta a quest'ultima di rifiutarsi di avere rapporti sessuali con lui. Inoltre vieta alle donne di uscire di casa, sia per cercare lavoro che per andare dal medico, senza il permesso del coniuge. La Costituzione afghana consente agli sciiti, che rappresentano circa il 10% della popolazione, di avere un diritto di famiglia separato, basato sulla loro giurisprudenza tradizionale. Ma sia la Costituzione che diversi trattati internazionali firmati dall'Afghanistan garantiscono pari diritti alle donne. Il Fondo dell'Onu ha lanciato l'allarme perchè questa legge, fortemente discriminante nei confronti delle donne, garantisce inoltre la custodia dei figli esclusivamente ai padre e ai nonni. Shinkai Zahine Karokhail, così come altre deputate afghane, hanno lamentato che la legge sia passata con una insolita rapidità e scarso dibattito. Anche se il ministro della Giustizia ha confermato che il provvedimento è stato firmato da Karzai questo mese, c'è confusione sul contenuto completo della documento, ottenuto dagli attivisti per i diritti umani solo con grandi difficoltà. Immediata la reazione di Hillary Clinton che, dall'Aja dove è impegnata per la Conferenza dell'Onu proprio sull'Afghanistan, si è detta fortemente preoccupata. «Non si può sviluppare un Paese se metà della sua popolazione è oppressa», ha sottolineato la Clinton. Le ha fatto eco il ministro italiano Frattini, affermando che il governo afghano deve «smentire o chiarire» la questione della legge sulle donne.

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BRUXELLES. GAY, BISESSUALI E TRANSESSUALI SONO VITTIME DI DISCRIMINAZIONE, SE NON DI MOLESTIE, SOPRU... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Bruxelles. Gay, bisessuali e transessuali sono vittime di discriminazione, se non di molestie, soprusi o veri e propri attacchi in Europa. È il quadro allarmato tracciato in un rapporto sull'omofobia e sulla discriminazione da parte dell'Agenzia europea per i diritti umani, che lancia un appello ai responsabili politici della Ue affinché migliorino la legislazione sull'uguaglianza. «L'attuale situazione in Europa rappresenta un problema», afferma il rapporto. Secondo l'Eurobarometro, i cittadini europei si sentono a loro agio all'idea di avere come vicino un gay, ma le posizioni si irrigidiscono alla domanda se possa adottare un bambino. E l'Italia si colloca al di sotto della media Ue. Il 42% degli europei è per il matrimonio gay, mentre lo sono solo il 31% degli italiani. La media europea scende al 31% per quanto riguarda la possibilità di adottare bambini, percentuale che in Italia cala al 24%. Atteggiamenti e legislazioni variano da un paese all'altro e ciò si riflette anche sul grado di accettazione di manifestazioni come il gay pride. In Bulgaria, Estonia, Lettonia, Polonia e Romania si sono verificati attacchi in contromanifestazioni. Mentre nella Repubblica Ceca, a Cipro, in Ungheria, in Italia e a Malta «appelli a migliorare i diritti di omosessuali e transegender sono stati accolti negativamente dalle forze politiche». Atteggiamento diverso, invece, nei paesi in cui i gay pride si sono tenuti con la partecipazione di ministri e di partiti, come Olanda, Austria, Svezia e Spagna.

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MA PESANDO, IN OGNI CASO, COME UN MACIGNO SUL DIALOGO TRA LE CULTURE E SULL'INTEGRAZIONE TRA I ... (sezione: Diritti umani)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 01-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Nazionale))

Argomenti: Diritti umani

Ma pesando, in ogni caso, come un macigno sul dialogo tra le culture e sull'integrazione tra i popoli. Non a caso il segretario di Stato americano Hillary Clinton, e da noi il ministro Mara Carfagna, hanno denunciato il pericolo rappresentato da questa barbarie legalizzata per le relazioni internazionali e per lo sviluppo dell'Afghanistan. Da questo momento il compito dei moderati si fa più difficile dentro e fuori il mondo islamico. L'incredibile decisione giova infatti soprattutto al partito della guerra di civiltà. Il barbaro maschilismo che la ispira sembra fatto apposta per compiacere i duri e puri dell'antioccidentalismo, come quelli della sponda opposta: inguaribili ma inseparabili nemici per la pelle. Purtroppo, una legge come quella appena approvata in Afghanistan sembra pensata su misura per dar ragione a coloro che considerano insormontabile la faglia dei diritti che separa le democrazie occidentali - fondate sulle libertà civili e sulle pari opportunità - dalle teocrazie islamiche più o meno integraliste, che ai diritti umani antepongono la legge divina. La quale, in realtà, fa spesso da paravento a una morale oscurantista e medievale. La stessa pseudomorale che costò la vita a Hina Salem, la giovane pachistana che voleva diventare come le sue amiche italiane, scegliersi il proprio compagno, andare in discoteca la sera e in vacanza da sola senza essere giudicata per questo una donna perduta. Maledetta dalla sua gente e giustiziata dai maschi di famiglia. Dispiace doverlo ammettere, ma questa norma che obbliga una moglie ad assecondare le voglie di un marito-padrone è parente stretta di quella tradizione agro-pastorale che obbliga ancora oggi milioni di donne a coprirsi con un velo nero, vestendo a lutto la propria femminilità come se fosse una colpa da espiare. È un brusco risveglio per coloro che hanno continuato a coltivare la nobile illusione che l'Islam moderato avrebbe poco a poco ammansito, con i dolci accenti della ragione, gli spiriti rabbiosi del fondamentalismo. Se anche i regimi filoccidentali si piegano a una consuetudine iniqua e incivile. Se le riconoscono addirittura la dignità di legge, allora vuol dire che i Taleban hanno perso la battaglia ma hanno vinto la guerra. Condannando l'Afghanistan a un destino buio. Sulla pelle delle donne. Marino Niola

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A Terra Futura le risposte per vincere la crisi (sezione: Diritti umani)

( da "Villaggio Globale.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Ultime Notizie A Firenze dal 29 al 31 maggio A Terra Futura le risposte per vincere la crisi Responsabilità, solidarietà ed equità: ecco le tre parole chiave per garantire un futuro e uno sviluppo sostenibili per l'uomo, i popoli, il pianeta Il termine «crisi» indica un momento di rottura che segna l'abbandono di un modo di essere o di agire per adottarne uno diverso: lo spartiacque fra un «prima» e un «dopo». Un vero cambio di rotta come quello oggi richiesto dall'intero sistema, perché il momento che stiamo attraversando è critico sotto il profilo economico-finanziario, ma anche ambientale e sociale. A dominare fino ad oggi, infatti, è stato un modello insostenibile, in alternativa al quale sono numerosi i progetti e le esperienze che hanno già iniziato a costruire il cambiamento possibile e necessario: per iniziativa della società civile organizzata, ma anche di singoli cittadini o di gruppi, di enti locali lungimiranti e responsabili, di imprese eticamente orientate. A farli conoscere e a valorizzarli è Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, la cui sesta edizione si svolgerà a Firenze, sempre alla Fortezza da Basso, dal 29 al 31 maggio. L'evento, promosso e organizzato da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Etica SGR, Rivista «Valori»), Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell'Economia Sociale s.c., in partnership con Acli, Arci, Caritas italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente e in collaborazione con Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Firenze Fiera SpA e numerose altre realtà nazionali e internazionali, ha in questi anni segnalato i rischi e le vulnerabilità del sistema e denunciato le sperequazioni e le ingiustizie prodotte a più livelli. Ma ha mostrato, appunto, anche soluzioni alternative ed esperienze concrete già funzionanti: progetti, iniziative e idee che intanto sono cresciute, si sono evolute e rafforzate e che (se trasferite e adattate su scala macroeconomica) possono servire non solo per rispondere oggi alla crisi, ma anche per gettare le basi per una svolta durevole. Parte da qui la scelta del tema di fondo attorno al quale ruoterà l'edizione 2009: «Il tempo è opportuno: equità, solidarietà e responsabilità per uscire dalla crisi», che è anche il titolo del position paper redatto dai promotori e partner della mostra convegno e presentato al World Social Forum di Belem lo scorso gennaio. Un invito che contiene le tre parole chiave sulle quali dovrà fondarsi la «nuova globalizzazione», e allo stesso tempo sottolinea che la crisi di oggi è anche una grande occasione nelle nostre mani, nelle mani di tutti. Anche la prossima edizione di Terra Futura vedrà un programma culturale articolato e di alto livello, fra seminari, dibattiti e convegni con numerosi esperti e testimoni provenienti dal mondo della politica, dell'economia e della ricerca scientifica, ma anche dal terzo settore, la cultura e lo spettacolo. Non mancheranno poi workshop, laboratori e animazioni, per conoscere da vicino le pratiche di vita, di governo e d'impresa per costruire un futuro più equo e sostenibile. Protagonisti dell'ampia e articolata rassegna espositiva associazioni e realtà del non profit, enti locali e istituzioni, imprese, che presenteranno progetti ed esempi concreti di un vivere diverso: dalla tutela dell'ambiente alle energie alternative rinnovabili, dall'impegno per la pace alla cooperazione internazionale, dal rispetto dei diritti umani alla finanza etica, al commercio equo... Ben tredici sono le sezioni espositive: «Abitare naturale» (edilizia sostenibile), «Azioni globali» (intercultura, pace, diritti umani, volontariato e finanza etica), «Bio cibo&cose» (agricoltura biologica, biodinamica, prodotti ecologici e tessile naturale), «Comunicare la sostenibilità» (media, editoria e comunicazione), «Eco-idea mobility» (mobilità sostenibile), «EquoCommercio» (commercio equo e solidale), «Itinerari educativi per la sostenibilità» (educazione, orientamento, formazione e ricerca), «La terra dei piccoli» (progetti, prodotti e servizi per bambini e genitori), «NuovEnergie» (energie rinnovabili, risparmio energetico ed ecoefficienza), «Reti del buon governo» (reti associative e istituzionali), «Salute+benessere» (prevenzioni e medicine non convenzionali), «Turismo eco&responsabile» (viaggi e vacanze sostenibili) e «TutelAmbiente» (salvaguardia dell'ambiente e della biodiversità, riciclo e riuso). Come sempre, tutti gli espositori, condividendo le finalità di Terra Futura, autocertificano le proprie «buone pratiche» nell'ambito dei beni comuni, della pace e della giustizia sociale, della tutela degli ecosistemi e dell'economia responsabile. (Fonte Ikon Comunicazione) (01 Aprile 2009)

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Russia, ucciso giornalista d'opposizione aggredito un attivista per i diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Repubblica.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

MOSCA - Un giornalista d'opposizione è morto a Mosca in seguito a un'aggressione subita nella notte tra domenica e lunedì. E ieri sera, sempre a Mosca, è stato aggredito un dirigente di un'organizzazione per la tutela dei diritti umani. Il giornalista ucciso. Sergei Protazanov, 40 anni, lavorava per Grazhdanskoe Soglasie (Consenso civile), un quotidiano d'opposizione di Khimki, alle porte di Mosca. A quanto pare il giornale stava per pubblicare una sua inchiesta sui brogli nelle elezioni per il sindaco del primo marzo. Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra e dunque non era in grado di reagire all'aggressione, ha riferito Oleg Mitvol, numero due del servizio per il controllo dell'ambiente. Qualche ora dopo l'aggressione, la moglie del reporter "ha ricevuto una telefonata sul suo cellulare - ha raccontato Mitvol - Uno sconosciuto le ha dato l'indirizzo dove si trovava il marito. Lei lo ha portato in ospedale e dopo il check up, le hanno detto che era tutto a posto. Ma Protazanov una volta a casa è morto". Secondo le autorità locali, invece, l'uomo è morto per aver ingerito una dose eccessiva di sostanze stupefacenti, rinvenute in grande quantità nella casa del giornalista. In ogni caso è stata disposta l'autopsia. La pubblicazione del giornale è stata sospesa. In passato altri collaboratori di giornali locali di opposizione erano stati picchiati. Il caso più grave è quello di Mikhail Beketov, direttore del quotidiano Khimkinskaia Pravda (la Verità di Khimki), brutalmente percosso a metà novembre: per un periodo è stato in coma, i medici gli hanno dovuto amputare una gamba ed è tuttora ricoverato in ospedale, dove ha continuato a ricevere minacce. L'avvocato di Beketov era Stanislav Markelov, il difensore delle cause cecene ucciso a Mosca a gennaio insieme alla giornalista Anastasia Baburova. Intanto anche un'altra pubblicazione dell'opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore è stato pestato. OAS_RICH('Middle'); L'attivista per i diritti umani. Ieri sera un altro episodio ha suscitato preoccupazione e sdegno negli ambienti dell'opposizione russa. Lev Ponomariov, dirigente della Ong "Per i diritti umani", è stato aggredito da sconosciuti che l'hanno avvicinato con il pretesto di una sigaretta dopo che aveva parcheggiato l'auto per rincasare. Ricoverato in ospedale, è stato sottoposto a esami clinici e oggi è stato dimesso. Le sue condizioni non sono gravi. La figlia di Ponomariov, l'avvocato Elena Liptser, ha riferito che al padre erano stati portati via due cellulari, uno dei quali è stato danneggiato sotto i suoi occhi. Ma soprattutto ha avanzato dei dubbi sul movente dell'aggressione: "E' evidente che non si è trattato di una rapina, ma non sappiamo a chi collegare concretamente questo episodio". Ponomariov è sempre stato molto critico nei confronti del potere. In passato aveva collaborato anche con l'avvocato Markelov. (1 aprile 2009

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Bimed: appello al rinnovamento sociale (sezione: Diritti umani)

( da "Caserta News" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mercoledì 1 Aprile 2009 Bimed: appello al rinnovamento sociale EVENTI | Napoli «Sono qui per far ascoltare la voce di chi non parla, le parole di chi non è ascoltato. Sono qui per cercare di scalfire il muro di un silenzio chiamato indifferenza» con queste parole il presidente di Bimed e della Fondazione Rachelina Ambrosini, Tommaso Maria Ferri, ha aperto il suo discorso nell'Aula del Senato al cospetto della Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani, 15ª seduta: martedì 31 marzo 2009, ore 14,30. L'appello del Presidente Ferri alla sensibilizzazione al Rispetto dei Diritti dell'Uomo e, soprattutto, alla difesa dei Diritti dei Bambini giunge in «un momento in cui la dignità della persona è calpestata in aree sempre più vaste del mondo e, dove l'attenzione dei grandi della Terra è protesa alla salvezza dell'economia industriale e del mondo finanziario. L'implosione di questa crisi pone in secondo piano il resto del mondo che continua ad aspettare, che continua a soffrire, che continua a morire». Oltre alla denuncia il Presidente ha indicato possibili strade da seguire:« è necessario costruire una legislazione che promuova l'affido familiare e stanziare fondi per le Comunità di Accoglienza che meritano. Occorre puntare tutto sull'affido, cercando di far rientrare i minori nelle famiglie d'origine. Nel 33% dei casi il motivo dell'allontanamento è solo la POVERTA'! Bisogna far presto prestissimo!_ risulta fondamentale_ una politica di sostegno alle ONG che si impegnano per progetti all'infanzia nei Paesi sottosviluppati» «Un mondo dove si può nascere senza avere paura. Pensare un principio etico che può informare anche la nostra vita politica. Una idealità forte che può dar vita ad un largo movimento di rinnovamento sociale è ciò di cui il nostro Paese ha bisogno, dal quale immancabilmente scaturisca la realizzazione di principi più alti e nobili, che meglio si addicano a popoli progrediti e civili e che più rispondano a quei sentimenti solidaristici invocati dalle persone di buon senso». Con l'affermazione di questi doveri urgenti per lo Stato, il Presidente Ferri ha concluso il suo intervento; il risultato più tangibile della sua audizione è stata la disponibilità da parte della Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani a farsi carico di proporre al Governo Italiano l'inserimento nell'Agenda del G8, del prossimo mese di giugno, di un focus sui Diritti dei Bambini a livello globale e per quel che attiene alle aree depresse del Paese.

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2 aprile: seconda giornata mondiale dell'autismo (sezione: Diritti umani)

( da "SaluteEuropa.it" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

01/04/2009 2 aprile: seconda giornata mondiale dell'autismo Poiche l'Autismo rappresenta attualmente un grave problema a livello mondiale in campo educativo e sanitario, le Nazioni Unite hanno proclamato il 2 aprile Giornata Mondiale dell'Autismo. L'Autismo è un disturbo pervasivo e permanente che altera lo sviluppo cerebrale e si manifesta nella prima infanzia. L'Autismo è caratterizzato da diversi sintomi: menomazioni dell'interazione sociale, menomazioni della comunicazione, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Oggi l'evidenza scientifica indica che molti divesi fatori di natura genetica, medica e neurologica sono coinvolti nel determinare l'autismo. L'antico pregiudizio che attribuiva la responsabilita' dell'autismo a mancanze genitoriali è stato smentito. Poiche' questa disabilita' colpisce lo 0.6% della popolazione, l' Europa (compresi gli stati membri del Consiglio d' Europa) conta circa 5 milioni di persone con autismo. Lo scopo di Autism-Europe è di assicurare un'attenzione aprticolare al rispetto della dignità e dei rispetti umani delle persone con Autismo. Le persone con Autismo hanno naturalmente lo stesso valore umano di chiunque altro, e come tali hanno gli stessi diritti umani. In particolare le persone con Autismo devono godere degli stessi diritti che devono essere assicurati e difesi per tute le persone con disabilita'. Benchè alcuni Stati membri abbiano ratificato la Convenzione delle nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, entrata in vigore nel maggio 2008, Autism-Europe chiede che questa Convenzione sia ratificata non solo da pochi, ma da tutti gli Stati membri dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa. Il rispetto della Convenzione delle Nazioni Unite da parte degli Stati Membri permetterà alle persone con Autismo di trarre beneficio dai principi guida alla base della Convenzione, fra cui: Rispetto per la dignità intrinseca, l'autonomia individuale, compresa la libertà di esercitare le proprie scelte, e l'indipendenza della persona Non-discriminazione Piena ed effettiva inclusione nella società Rispetto delle differenze e accettazione delle persone con disabilità come parte dell'umanità nelle sue diversità Pari opportunità Diritto alla salute Diritto ad un'educazione appropriata Autism-Europe ritiene che le necessità delle persone con autismo nel campo della salute, dell'educazione e dell'occupazione non siano sufficientemente prese in considerazione, e che in tutti i paesi europei si verifichi una violazione dei diritti delle persone con autismo. In particolare Autism-Europe raccomanda le seguenti 10 misure: Migliorare gli indicatori esistenti nel campo dei servizi sanitari in modo da poter misurare la percentuale di persone con autismo o altre disabilita' complesse che beneficiano di programmi abilitativi adeguati Rafforzare la formazione iniziale e permanente degli operatori sanitari sui sistemi di diagnosi accreditati a livello internazionale e sui trattamenti basati sull'evidenza, e garantire una formazione appropriata al personale educativo che si occupa di persone con autismo Garantire una collaborazione attiva fra famiglie e professionisti nella programmazione degli interventi educativi o di altro genere Garantire equita' di accesso per tutti al sistema educativo e assicurare pari opportunità di sviluppare le potenzialita' individuali in ogni tipo e livello d'insegnamento, indipendentemente dal tipo o dal livello di scuola, per mezzo di strategie educative consolidate e di programmi educativi individualizzati Integrare le necessità e le carrateristiche comportamentali e comunicative delle persone con autismo o altra disabilità complessa nei sistemi educativi ordinari per mezzo di percorsi di formazione permanente, e non solo di corsi specialistici, per gli operatori scolastici di ogni livello e per i genitori Rafforzare l'educazione permanente e in particolare la formazione professionale degli adulti con autismo o altre disabilità complesse Rinforzare e adattare il supporto sul posto di lavoro alle necessità delle persone con autismo o altre disabilità complesse Adeguare l'ambiente in modo tale da favorire la comunicazione e prevenire i comportamenti problematici delle persone con autismo Assicurare la scelta del proprio modo di vita, a casa o in ambiente residenziale, con un supporto adeguato da parte dei servizi socio-sanitari Assicurare alle persone con autismo una buona qualità di vita in termini di benessere fisico, emotivo, sociale e materiale La presidente di Autism-Europe Evelyne Friedel è stata invitata dal Dipertimento dell'Informazione pubblica delle Nazioni Unite a presentare un suo intervento a New York il Aprile 2009 nell'ambito della conferenza " Autismo e Diritti Umani Comprendere e difendere I diritti delle persone con autismo". Gli altri tre invitati che parleranno alla conferenza sono Paulo Barrozo, professore di diritto presso l'universita' di Harvard, Lee Grossman, presidente dell' Autism Society of America, e Stephen Shore, Professore associato presso l'Universita' di Adelphi. Autism-Europe è un'associazione internazionale il cui obiettivo principale e di promuovere i diritti e il miglioramento della qualità di vita delle persone con autismo e delle loro famiglie. La missione prevalente di Autism-Europe è infatti di migliorare la qualita' di vita di tutte le persone con autismo e delle loro famiglie attraverso la promozione e la difesa dei loro diritti, attraverso: La rappresentanza delle persone con autismo presso le Istituzioni europee La sensibilizzazione sugli interventi appropriati in campo sanitario ed educativo e sulle condizioni necessarie al benessere delle persone con autismo Lo scambio di informazioni, buone pratiche ed esperienze.

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Mosca, è giallo sulla morte di un giornalista dell'opposizione (sezione: Diritti umani)

( da "Giornale.it, Il" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

n. 78 del 2009-04-01 pagina 0 Mosca, è giallo sulla morte di un giornalista dell'opposizione di Redazione Sergei Protazanov, 40 anni, scriveva per Consenso civile, testata non legata al Cremlino. Era invalido. Non è ancora chiaro se sia stato aggredito o avvelenato Mosca - E' giallo, a Mosca, per la morte di un giornalista, Sergei Protazanov, la cui scomparsa è avvenuta in circostanze non ancora chiarite a Khimki, vicino a Mosca, dove ha sede il piccolo giornale per cui lavorava, "Grazhdanskoe Soglasie" (consenso civile), una delle poche pubblicazioni non legate al Cremlino o al governo, che stava per pubblicare una sua inchiesta sulle frodi nella recente elezione del sindaco della cittadina. In un primo momento, il direttore della rivista, Anatoly Yurov, a sua volta vittima di diverse aggressioni, aveva denunciato che Protazanov era morto lunedì dopo essere stato aggredito sabato, ma in seguito fonti della polizia locale hanno precisato che la morte è legata a una intossicazione con una sostanza non ancora identificata. Protazanov aveva 40 anni. Inchiesta sui brogli Protazanov stava lavorando a un’inchiesta "sui brogli delle elezioni del primo marzo scorso". Lo ha riferito il numero due del servizio russo per il controllo dell’ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol. "Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra", e dunque era incapace di reagire all’aggressione. Qualche ora dopo l’agguato, la moglie del reporter "ha ricevuto una telefonata sul suo cellulare" continua Mitvol. "Uno sconosciuto gli ha dato l’indirizzo dove si trovava il marito. Lei lo ha portato in ospedale e dopo il check up, le hanno detto che era tutto a posto. Ma Protazanov una volta a casa è morto". Le precedenti aggressioni Nel novembre del 2008 il direttore del quotidiano locale Khimkinskaya Pravda, Mikhail Beketov, era stato aggredito gravemente vicino alla sua abitazione e per questo rimasto in coma alcuni giorni. Proprio lui aveva recentemente firmato, insieme a diversi abitanti di Khimki, una lettera aperta indirizzata al Presidente Medvedev e all’agenzia federale per il controllo delle risorse naturali (Rosprirodnadzor) in cui si denunciava il progetto di costruzione di un’autostrada nella foresta fortemente sostenuto dal sindaco, Viktor Strelchenko che lo scorso primo marzo era stato rieletto per un nuovo mandato, nell’elezione contestata da Protazanov. Le autorità locali lo scorso 18 febbraio avevano acquistato, prima ancora della loro distribuzione nella cittadina, tutte le copie della Novaya Gazeta che aveva pubblicato il testo della lettera. Picchiato difensore diritti umani Lev Ponomariov, leader del movimento per i diritti umani russo, è stato aggredito ieri sera a Mosca da sconosciuti. Oggi Ponomariov è stato dimesso dall’ospedale. La moglie ha riferito che il marito è tornato a casa dopo gli esami cui è stato sottoposto e che le sue condizioni non sono gravi. La figlia, ha reso noto che al padre sono stati portati via solo due cellullari, uno dei quali è stato danneggiato sotto i suoi occhi. Bomba contro una statua di Lenin Una famosa statua di Lenin che lo raffigura mentre arringa la folla da un blindato è stata danneggiata da un’esplosione a San Pietroburgo. La statua si trova nella piazza di fronte alla stazione ferroviaria di Finlandia, la stessa dove il padre della rivoluzione russa arrivò dalla Germania il 3 aprile 1917 con lo storico vagone piombato, accolto da una folla enorme. L’ordigno era senza involucro e con una potenza pari a 300 grammi di tritolo. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Cina, Usa puntano a riavviare dicussione sui diritti umani (sezione: Diritti umani)

( da "Reuters Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

LONDRA (Reuters) - Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo nei colloqui fra i due presidenti Barack Obama e Hu Jintao, di riavviare la discussione sui diritti umani il prima possibile, secondo quanto ha detto la Casa Bianca. Nel primo incontro fra i due leader, a margine del G20 di Londra, Hu ha anche evidenziato l'impegno della Cina a rafforzare il controllo macroeconomico e a espandere la domanda interna, dice in una nota la Casa Bianca. Accordo anche per lavorare insieme per riavviare la crescita economica mondiale e rafforzare il sistema finanziario.

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New Jersey. L'ambasciatore Terzi alla Montclair University. Lezione di diplomazia (sezione: Diritti umani)

( da "AmericaOggi Online" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

New Jersey. L'ambasciatore Terzi alla Montclair University. Lezione di diplomazia di Riccardo Chioni 01-04-2009 LEZIONE DI diplomazia internazionale ieri per gli studenti della Montclair State University in New Jersey con in cattedra un inconsueto docente: l'ambasciatore presso le Nazioni Unite, Giulio Terzi di Sant'Agata, che ha tenuto una lecture dal titolo "Responsability to Protect. Toward a more compassionate international action: Italy's past, present e future role". Ricevuto in aula dal provost Williard Gingerich e da Mary Ann Re responsabile del Coccia Institute for Italian Experience in America, l'ambasciatore ha spaziato da Cesare Beccaria e i diritti umani fino ai giorni nostri con la riforma del Consiglio di Sicurezza e l'impegno in Afghanistan. L'ambasciatore ha offerto agli universitari un ampio panorama del ruolo del nostro Paese sempre in primo piano per la difesa dei diritti umani e sull'impegno in sede Onu per l'abolizione della pena di morte che risale a mezzo secolo fa, per l'istituzione del triubunale internazionale per i crimini di guerra. Terzi di Sant'Agata ha spiegato come siano in diminuzione i paesi che praticano torture e pena capitale portando come esempio la Cina che al Palazzo di Vetro continua ad opporsi alla moratoria, ma che tuttavia non afferma che chi propone l'abolizione, come l'Italia, sta sbagliando. L'Italia - ha aggiunto l'ambasciatore - è impegnata da 15 anni per la riforma del Consiglio di Sicurezza con enfasi sui diritti umani e si e' augurato una partnership euro-atlantica per rispondere alle sfide presenti. Passando a parlare dell'Afghanistan Terzi di Sant'Agata ha fatto sue le parole del presidente Barack Obama il quale ha detto che "è un problema di tutti", sottolineando che il dibattito ora si sposta sul modo in cui affrontare il problerma. Gremita di universitari, esponenti comunitari e rappresentanti della legislatura dello Stato Giradino la LeBoff Lecture Hall dove l'ambasciatore è giunto accompagnato dal console generale Francesco Talò e dal console di Newark, Andrea Barbaria. L'ambasciatore ad America Oggi ha spiegato che non è la prima volta che sale in cattedra, ma che quello di ieri è stato il battesimo con l'ateneo del New Jersey. "Mi è capitato di piu' nelle università italiane, al centro diplomatico e studi difesa che sono piuttosto specializzati su questo tipo di tematiche. Qui devo dire - riferisce l'ambasciatore - è stata un'esperienza formidabile. È la prima volta che sono venuto in questa Università del New Jersey e ho trovato un'accoglienza estremamente amichevole, ma anche di grande interesse su questioni abbastanza complesse di politica internazionale. Mi è stato chiesto di parlare di alcuni dettagli che riguardano l'Afghanistan, ci si è riferito all'intervento Nato in Kosovo nel 1999 e più in generale quelli che sono i grandi temi legati alla responsabilità di proteggere. Cioè - spiega - a quale punto il Consiglio di Sicurezza può superare il principio di assoluta sovranità dello Stato nei confronti di una popolazione che viene esposta a fenomeni di violenza da parte degli stessi governanti. Questo era un po' il tema di oggi: il grado di interesse esiste tradizionalmente, ma che esiste particolarmente oggi nella politica estera italiana per le questioni dei diritti umani, per la tutela umanitaria nelle situazioni di crisi".

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I musicisti dell'Euco al Teatro "D. Fabbri" per la giornata conclusiva di Human Rights Nights (sezione: Diritti umani)

( da "Sestopotere.com" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

I musicisti dell'Euco al Teatro "D. Fabbri" per la giornata conclusiva di Human Rights Nights (1/4/2009 15:02) | (Sesto Potere) - Forlì - 1 aprile 2000 Il Festival “Human Rights Nights - Forlì per i Diritti Umani”, a Forlì dal 25 marzo al 5 aprile 2009, è un Festival Internazionale di Cinema e Arti dedicato ai Diritti Umani, che si svolge congiuntamente a Bologna e Forlì. Come evento conclusivo del Festival domenica 5 aprile alle ore 21, presso il Teatro Diego Fabbri, si terrà un grande concerto dell’ European Union Chamber Orchestra (EUCO), un’orchestra che, sotto l’egida della Comunità Europea, riunisce i migliori giovani musicisti delle principali formazioni del vecchio continente e si è conquistata la fama di promotrice e divulgatrice della cultura musicale europea in tutto il mondo, con un repertorio che spazia su 300 anni di storia musicale. A Forlì verranno eseguite musiche di Mozart (il Divertimento in fa maggiore), di Walton (Two Pieces from Henry V), di Bach (Concerto in sol minore per violino e oboe) e di Tchajkoskij (Serenata in do maggiore). Nella giornata successiva, lunedì 6 aprile, presso il Liceo Musicale “A.Masini” sei musicisti dell’EUCO saranno impegnati nella conduzione di un master class dedicato agli allievi del Liceo. Il Festival è realizzato in collaborazione con la Cineteca, l’Università di Bologna e il Polo Scientifico Didattico di Forlì è un evento organizzato dal Fondo per la Cultura di Forlì, Istituzione costituita per la sostenibilità delle politiche e delle attività culturali della città, la prima in Italia creata da una Amministrazione comunale per la partecipazione di attori pubblici e privati allo sviluppo della cultura del territorio.

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Perché ho scelto di non candidarmi (sezione: Diritti umani)

( da "Articolo21.com" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Perché ho scelto di non candidarmi di Flavio Lotti Ringrazio coloro che hanno pensato di propormi una candidatura alle prossime elezioni europee. L’Europa è stata costruita male e c’è un gran bisogno di cambiarla. Era un progetto di pace ed è stata trasformata in un teatro di scontri e competizione, lontano dai cittadini. Era uno strumento di pace ed è diventata corresponsabile di molte tragedie del mondo. E tuttavia, questo è il momento in cui molte cose potrebbero ancora cambiare. Ci sarebbe da mandare in Europa una squadra di persone giovani, competenti e determinate. Ma la logica che continua a dominare la politica italiana è un’altra. Cieca e sorda. Ringrazio chi ha pensato a me. E’ vero, questo è, più che mai, il tempo della responsabilità e della corresponsabilità. Ma la testimonianza e l’azione individuale non bastano. Solo il Noi è destinato a cambiare realmente le cose, in profondità. La storia c’insegna che non ci sono scorciatoie. E, per questo Noi, io voglio continuare a lavorare. Mi auguro che altre persone capaci portino nel Parlamento Europeo (così come negli Enti Locali) la voce, la rabbia e la voglia di cambiare dei bambini, delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti. Noi li sosterremo e li accompagneremo. Io ho deciso di continuare il mio impegno politico nella società, per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Questo è il tempo in cui tutti siamo chiamati ad assumerci una responsabilità maggiore. Nella società come nella Politica. Possiamo discutere come farlo. Ma chi si chiama fuori, chi sceglie di non starci o di giocare in proprio, in nome del proprio percorso, della propria identità, della propria autonomia, commette un grave errore. Le crisi sono molte ma le opportunità non mancano. C’è bisogno di cambiare l’Europa ma, per farlo realmente, dobbiamo ripartire da Noi, da quello che siamo e che facciamo, dal nostro paese e dalla politica che lo sta consumando. Siamo noi che prima di tutto dobbiamo cambiare. Noi che camminiamo insieme agli ultimi, che siamo toccati dal loro dolore, che ascoltiamo le loro grida. Noi che siamo nel cuore dei problemi ma lontano dai luoghi dove si prendono le decisioni. Noi che non riusciamo a farci ascoltare da quelli che stanno nel cuore delle istituzioni ma lontano dai problemi. Noi che non abbiamo ancora affrontato abbastanza il problema delle istituzioni e della rappresentanza politica. La cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza possono fare molto per rigenerare un tessuto che oggi sembra gravemente malato. I nostri soli nemici sono la rassegnazione, la frammentazione, la sfiducia, lo scetticismo, la cieca difesa del proprio tornaconto, la rinuncia a coniugare oggi, con coerenza, valori, testimonianza e politica. Non ce ne sono altri. Ringrazio anche tutti coloro, davvero tantissimi, che mi hanno aiutato a riflettere e a decidere. Insieme, non è stato solo più facile, ma più bello. Camminare insieme ci può rendere migliori.

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Usa-Cina/ Obama e Hu vogliono rafforzare cooperazione (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 1 apr. (Apcom) - Stati Uniti e Cina devono rafforzare la loro cooperazione economica per far fronte alla crisi finanziaria: è quanto hanno stabilito nel corso dei colloqui di oggi a Londra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo cinese Hu Jintao. Lo riferisce il sito online della Bbc, precisando che i due leader, che si sono incontrati alla vigilia del summit economico del G20, si sono detti d'accordo sulla necessità di resistere al protezionismo e di garantire stabili relazioni commerciali fra Washington e Pechino. "I presidenti hanno convenuto sulla necessità di effettuare dei cambiamenti nella governance delle istituzioni finanziarie internazionali", si legge in un comunicato della Casa Bianca, citato dall'emittente britannica. Durante il meeting, i due leader hanno anche acconsentito alla creazione di un Dialogo Strategico ed Economico per affrontare la crisi economica e rafforzare i sistemi finanziari del pianeta. La Casa Bianca ha fatto sapere che il Segretario di Stato Hillary Clinton e il ministro del Tesoro Timothy Geithner rappresenteranno gli Stati Uniti in questi colloqui. I due presidenti hanno inoltre promesso che coopereranno anche sulle questioni nucleari riguardanti la Corea del Nord e l'Iran, aggiungendo che riprenderanno le discussioni sui diritti umani "non appena possibile".

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17:56 EUROPEE: LOTTI(TAVOLA PACE), SI' A SQUADRA VALIDA (sezione: Diritti umani)

( da "Agi" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

EUROPEE: LOTTI(TAVOLA PACE), SI' A SQUADRA VALIDA (AGI) - Perugia, 1 apr - 'Ci sarebbe da mandare in Europa una squadra di persone giovani, competenti e determinate. Ma la logica che continua a dominare la politica italiana e' un'altra. Cieca e sorda. Ringrazio coloro che hanno pensato di propormi una candidatura alle prossime elezioni europee'. E' quanto rileva, in una nota, Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, per motivare la scelta di non candidarsi alle europee; la notizia di una possibile candidatura era stata accolta in modo contrastante da esponenti politici umbri che avevano lamentato, tra l'altro, il rischio di strumentalizzazioni dell'organismo da lui presieduto,chiedendo anche le dimissioni. 'L'Europa e' stata costruita male - e' la riflessione di Lotti - e c'e' un gran bisogno di cambiarla. Era un progetto di pace ed e' stata trasformata in un teatro di scontri e competizione, lontano dai cittadini. Era uno strumento di pace ed e' diventata corresponsabile di molte tragedie del mondo. E tuttavia, questo e' il momento in cui molte cose potrebbero ancora cambiare'. Nella nota, in cui torna spesso l'espressione 'ringrazio chi ha pensato a me', Lotti riconosce che 'la testimonianza e l'azione individuale non bastano. Solo il Noi e' destinato a cambiare realmente le cose, in profondita'', asserendo 'ho deciso di continuare il mio impegno politico nella societa', per costruire una politica nuova e una nuova cultura politica non violenta fondata sui diritti umani'. Nell'auspicare 'che altre persone capaci portino nel Parlamento Europeo, cosi' come negli Enti Locali, la voce,la rabbia e la voglia di cambiare dei bambini, delle donne e degli uomini che sono ancora privati dei fondamentali diritti' il coordinatore della Tavola della Pace sostiene 'c'e' bisogno di cambiare l'Europa ma, per farlo realmente, dobbiamo ripartire da Noi, da quello che siamo e che facciamo, dal nostro paese e dalla politica che lo sta consumando. Siamo noi che prima di tutto dobbiamo cambiare' ed ancora 'noi che non riusciamo a farci ascoltare da quelli che stanno nel cuore delle istituzioni ma lontano dai problemi. Noi che non abbiamo ancora affrontato abbastanza il problema delle istituzioni e della rappresentanza politica'. Lotti si dice convinto che 'la cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza possono fare molto per rigenerare un tessuto che oggi sembra gravemente malato' concludendo 'ringrazio anche tutti coloro, davvero tantissimi, che mi hanno aiutato a riflettere e a decidere. Insieme, non e' stato solo piu' facile, ma piu' bello. Camminare insieme ci puo' rendere migliori'.

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Dopo il massacro, la conta al ribasso (sezione: Diritti umani)

( da "AprileOnline.info" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Dopo il massacro, la conta al ribasso ***, 30 marzo 2009, 16:35 Medioriente Israele fa la conta dell'eccidio di Gaza tentando di sottostimarne l'entità. Come se non bastasse le forze armate e il Ministero della Difesa danno letteralmente i numeri, contraddicendosi a vicenda Le forze armate israeliane (IDF) rispondendo alle proteste palestinesi e alla generale richiesta di fare chiarezza sulla guerra di Gaza proveniente dalla comunità internazionale, hanno fornito dati sulla carneficina compiuta durante l'offensiva di tre settimane che ridimensionano quelli forniti dal Centro Palestinese per i Diritti Umani, oltre che dalle organizzazioni internazionali. Secondo quanto dichiarato dall'IDF le vittime palestinesi sarebbero state 1.166 di cui 709 militanti di Hamas e 295 civili, 89 dei quali bambini e 49 donne, mentre dei rimanenti 162 non sarebbe chiaro se si tratti di civili o di militanti. Le cifre fornite da IDF di fatto ribaltano la proporzione tra civili e militanti attestata dal Centro Palestinese per i diritti umani, che riferisce 1417 morti, dei quali oltre 900 civili. Dati simili sono convergenti con quanto riferito dalle organizzazioni internazionali. Per altro, come fa notare il quotidiano israeliano Haaretz, le cifre fornite da IDF non quadrano nemmeno con quanto precedentemente dichiarato dallo stesso Ministero della Difesa, che mercoledì aveva parlato di 1370 morti, di cui almeno 309 non combattenti. Ieri il Centro Palestinese ha definito il rapporto israeliano "un tentativo volutamente manipolatorio di distorcere la realtà dell'offensiva e di distogliere l'attenzione dalle azioni illegali compiute da Isreale".

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FRANCIA/ POLEMICHE PER CORPI UMANI IN ESPOSIZIONE A PARIGI (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Francia/ Polemiche per corpi umani in esposizione a Parigi di Apcom Ong contro mostra "Our body, a copro aperto" -->Parigi, 1 apr. (Apcom) - E' possibile esporre dei cadaveri con la giustificazione del promuovere la cultura scientifica? A deciderlo sarà la magistratura francese dopo la denuncia presentata da due organizzazioni per la difesa dei diritti umani contro la mostra "Our body, a corpo aperto". In attesa della sentenza - che dovrebbe arrivare entro la fine della settimana - La mostra è aperta dallo scorso 12 febbraio ed è composta da 17 cadaveri di uomini e donne cinesi, preservati con la tecnica della plastinazione, ovvero la sostituzione dei liquidi organici con dei polimeri di silicone. Secondo gli organizzatori i corpi erano stati forniti dalla Fondazione per le Scienze e le Tecnologie Anatomiche di Hong Kong, con relativa precedente autorizzazione dei protagonisti. Secondo le ong però il codice civile francese parla chiaro: "Il rispetto del corpo umano non cessa con la morte, ma le salme devono essere trattate con rispetto, dignità e decenza"; inoltre, si chiedono se i corpi non appartengano a ex prigionieri o persone condannate a morte, e mai restituiti alle famiglie. (fonte Afp)

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## RUSSIA/ MUORE UN ALTRO GIORNALISTA. CONTINUA SCIA DI SANGUE (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

## Russia/ Muore un altro giornalista. Continua scia di sangue di Apcom Lavorava a inchiesta su brogli elettorali. Picchiato capo di ONG -->Mosca, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Cadono uno dopo l'altro i giornalisti in Russia. E un nuovo decesso va ad allungare ulteriormente la scia di sangue che percorre la stampa e l'opposizione a Mosca. Un'opposizione discreta e che in genere all'estero non fa notizia - a differenza dei grandi proclami alla Garry Kasparov - e tuttavia sempre più bersaglio di una violenza cieca e senza volto. Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto nella notte tra sabato e domenica nel sobborgo moscovita di Khimki, in seguito alle percosse subite. Stava lavorando a un'inchiesta "sui brogli delle elezioni del primo marzo" per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. Ma ultimo baluardo di una stampa particolarmente critica nei confronti del potente governatore locale, Vladimir Vladimirovich Strelchenko. Secondo le dichiarazioni rilasciate ad Apcom dal numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol, "Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra", e dunque era incapace di reagire all'aggressione. Non l'unica in questi giorni. Giusto ieri notte Lev Ponomariov, il capo di una ONG per i diritti umani "per i diritti umani", è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l'indignazione di Reporter senza frontiere: "Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani. Le autorità devono intervenire attivamente invece di rilasciare dichiarazioni". Per ora tuttavia le autorità non sono riuscite neppure a confermare la reale natura dell'aggressione a Protazanov. Qualche ora dopo l'agguato, la moglie del reporter "ha ricevuto una telefonata sul suo cellulare" continua Mitvol. "Uno sconosciuto gli ha dato l'indirizzo dove si trovava il marito. Lei lo ha portato in ospedale e dopo il check up, le hanno detto che era tutto a posto. Ma Protazanov una volta a casa e' morto". La polizia e la commissione d'inchiesta, sentite da agenzie russe hanno precedentemente messo in dubbio questa tesi, affermando che egli era morto dopo aver assunto della droga. In particolare una commissione d'inchiesta, intervistata da ITAR-Tass ha avanzato la teoria dell'overdose: la morte avvenuta il 30 marzo, si presume fosse dovuta a intossicazione da sostanze stupefacenti, che sono state rinvenute in grandi quantita' nella sua casa. Intanto è stata disposta l'autopsia. Il giornalista lavorava per una piccola testata a Khimki, un sobborgo a nord di Mosca. La pubblicazione è stata sospesa. Ed è l'ultimo dei tre giornali locali di opposizione, che stanno progressivamente chiudendo, proprio in seguito a una raffica di aggressioni ai reporter. Una pioggia di violenza nella cittadina governata dal sindaco Strelchenko e dilaniata da un conflitto tra il comune e gli ambientalisti per la sorte delle foreste e la costruzione di nuove strade. Nel mese di novembre, un altro giornalista di opposizione nella stessa Khimki, Mikhail Beketov, direttore della Khimkinskaja Pravda, e' stato picchiato alla periferia della capitale russa e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e una gamba fratturata. "Il suo avvocato era Markelov" precisa Mitvol ad Apcom, ricordando il legale ucciso a gennaio in pieno centro a Mosca, mentre era in compagnia di Anastasia Baburova - a sua volta freddata sul posto - collaboratrice di 'Novaia Gazeta', lo stesso giornale per cui lavorava Anna Politkovskaia. "Markelov aveva difeso Beketov contro il governatore della citta' di Khimki (Strelchenko). Successivamente Khimkinskaja Pravda ha chiuso". Markelov e' stato il settimo avvocato ucciso in Russia negli ultimi dieci anni, la Baburova era allora il quinto giornalista eliminato negli ultimi dodici mesi. I due sono stati ammazzati da un killer con il volto coperto: un colpo alla nuca per il legale e poi gli spari sulla giornalista che tentava di inseguire l'assassino in via Precistenka, nella zona del 'Miglio d'oro'. L'aggressione a Beketov si era invece conclusa con serie lesioni alle braccia e l'amputazioe di una gamba. "La pubblicazione per cui lavorava Protazanov e' molto piccola" continua Mitvol. "In tutto 3 o 4 persone. Tutte hanno subito aggressioni, a partire dal direttore. L'ultimo numero sul quale stavano lavorando si stava occupando dei brogli nelle elezioni del primo marzo". Intanto anche un'altra pubblicazione dell'opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore venne picchiato in un agguato.

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USA-CINA/ OBAMA E HU VOGLIONO RAFFORZARE COOPERAZIONE ECONOMICA (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Usa-Cina/ Obama e Hu vogliono rafforzare cooperazione economica di Apcom I due leader promettono cooperazione anche su nucleare -->Roma, 1 apr. (Apcom) - Stati Uniti e Cina devono rafforzare la loro cooperazione economica per far fronte alla crisi finanziaria: è quanto hanno stabilito nel corso dei colloqui di oggi a Londra il presidente americano Barack Obama e il suo omologo cinese Hu Jintao. Lo riferisce il sito online della Bbc, precisando che i due leader, che si sono incontrati alla vigilia del summit economico del G20, si sono detti d'accordo sulla necessità di resistere al protezionismo e di garantire stabili relazioni commerciali fra Washington e Pechino. "I presidenti hanno convenuto sulla necessità di effettuare dei cambiamenti nella governance delle istituzioni finanziarie internazionali", si legge in un comunicato della Casa Bianca, citato dall'emittente britannica. Durante il meeting, i due leader hanno anche acconsentito alla creazione di un Dialogo Strategico ed Economico per affrontare la crisi economica e rafforzare i sistemi finanziari del pianeta. La Casa Bianca ha fatto sapere che il Segretario di Stato Hillary Clinton e il ministro del Tesoro Timothy Geithner rappresenteranno gli Stati Uniti in questi colloqui. I due presidenti hanno inoltre promesso che coopereranno anche sulle questioni nucleari riguardanti la Corea del Nord e l'Iran, aggiungendo che riprenderanno le discussioni sui diritti umani "non appena possibile".

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## Russia/ Muore un altro giornalista. Continua scia di (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Mosca, 1 apr. (Apcom-Nuova Europa) - Cadono uno dopo l'altro i giornalisti in Russia. E un nuovo decesso va ad allungare ulteriormente la scia di sangue che percorre la stampa e l'opposizione a Mosca. Un'opposizione discreta e che in genere all'estero non fa notizia - a differenza dei grandi proclami alla Garry Kasparov - e tuttavia sempre più bersaglio di una violenza cieca e senza volto. Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto nella notte tra sabato e domenica nel sobborgo moscovita di Khimki, in seguito alle percosse subite. Stava lavorando a un'inchiesta "sui brogli delle elezioni del primo marzo" per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. Ma ultimo baluardo di una stampa particolarmente critica nei confronti del potente governatore locale, Vladimir Vladimirovich Strelchenko. Secondo le dichiarazioni rilasciate ad Apcom dal numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol, "Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra", e dunque era incapace di reagire all'aggressione. Non l'unica in questi giorni. Giusto ieri notte Lev Ponomariov, il capo di una ONG per i diritti umani "per i diritti umani", è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l'indignazione di Reporter senza frontiere: "Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani. Le autorità devono intervenire attivamente invece di rilasciare dichiarazioni". Per ora tuttavia le autorità non sono riuscite neppure a confermare la reale natura dell'aggressione a Protazanov. Qualche ora dopo l'agguato, la moglie del reporter "ha ricevuto una telefonata sul suo cellulare" continua Mitvol. "Uno sconosciuto gli ha dato l'indirizzo dove si trovava il marito. Lei lo ha portato in ospedale e dopo il check up, le hanno detto che era tutto a posto. Ma Protazanov una volta a casa e' morto". La polizia e la commissione d'inchiesta, sentite da agenzie russe hanno precedentemente messo in dubbio questa tesi, affermando che egli era morto dopo aver assunto della droga. In particolare una commissione d'inchiesta, intervistata da ITAR-Tass ha avanzato la teoria dell'overdose: la morte avvenuta il 30 marzo, si presume fosse dovuta a intossicazione da sostanze stupefacenti, che sono state rinvenute in grandi quantita' nella sua casa. Intanto è stata disposta l'autopsia. Il giornalista lavorava per una piccola testata a Khimki, un sobborgo a nord di Mosca. La pubblicazione è stata sospesa. Ed è l'ultimo dei tre giornali locali di opposizione, che stanno progressivamente chiudendo, proprio in seguito a una raffica di aggressioni ai reporter. Una pioggia di violenza nella cittadina governata dal sindaco Strelchenko e dilaniata da un conflitto tra il comune e gli ambientalisti per la sorte delle foreste e la costruzione di nuove strade. Nel mese di novembre, un altro giornalista di opposizione nella stessa Khimki, Mikhail Beketov, direttore della Khimkinskaja Pravda, e' stato picchiato alla periferia della capitale russa e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e una gamba fratturata. "Il suo avvocato era Markelov" precisa Mitvol ad Apcom, ricordando il legale ucciso a gennaio in pieno centro a Mosca, mentre era in compagnia di Anastasia Baburova - a sua volta freddata sul posto - collaboratrice di 'Novaia Gazeta', lo stesso giornale per cui lavorava Anna Politkovskaia. "Markelov aveva difeso Beketov contro il governatore della citta' di Khimki (Strelchenko). Successivamente Khimkinskaja Pravda ha chiuso". Markelov e' stato il settimo avvocato ucciso in Russia negli ultimi dieci anni, la Baburova era allora il quinto giornalista eliminato negli ultimi dodici mesi. I due sono stati ammazzati da un killer con il volto coperto: un colpo alla nuca per il legale e poi gli spari sulla giornalista che tentava di inseguire l'assassino in via Precistenka, nella zona del 'Miglio d'oro'. L'aggressione a Beketov si era invece conclusa con serie lesioni alle braccia e l'amputazioe di una gamba. "La pubblicazione per cui lavorava Protazanov e' molto piccola" continua Mitvol. "In tutto 3 o 4 persone. Tutte hanno subito aggressioni, a partire dal direttore. L'ultimo numero sul quale stavano lavorando si stava occupando dei brogli nelle elezioni del primo marzo". Intanto anche un'altra pubblicazione dell'opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore venne picchiato in un agguato.

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EUROPEE/ FRANCESCHINI: NON METTO ASTICELLE MA CONFERMA PER PD (sezione: Diritti umani)

( da "Wall Street Italia" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Europee/ Franceschini: Non metto asticelle ma conferma per Pd di Apcom Grave astensione nel nostro campo, darebbe vittoria a Berlusconi -->Roma, 1 apr. (Apcom) - "Nemmeno sotto tortura farò l'errore di mettere asticelle, gli errori del passato servono per non ripeterli". Dario Franceschini risponde così a Otto e mezzo quando gli viene chiesto quale percentuale di consensi si aspetta per il Pd alle elezioni europee. "Mi aspetto dal voto la conferma alla validità del progetto del Pd - spiega il segretario -, mi aspetto un segnale che Berlusconi si può battere, sarebbe grave se non avvenisse, sarebbe grave se ci fosse astensione nel nostro campo o voto di protesta, non vorrei che le astensioni facessero vincere Berlusconi".

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A Mosca ucciso un altro giornalista "Stava lavorando sui brogli elettorali" (sezione: Diritti umani)

( da "Stampaweb, La" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

MOSCA Cadono uno dopo l’altro i giornalisti in Russia. E un nuovo decesso va ad allungare ulteriormente la scia di sangue che percorre la stampa e l’opposizione a Mosca. Un’opposizione discreta e che in genere all’estero non fa notizia - a differenza dei grandi proclami alla Garry Kasparov - e tuttavia sempre più bersaglio di una violenza cieca e senza volto. Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto nella notte tra sabato e domenica nel sobborgo moscovita di Khimki, in seguito alle percosse subite. Stava lavorando a un’inchiesta «sui brogli delle elezioni del primo marzo» per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. Ma ultimo baluardo di una stampa particolarmente critica nei confronti del potente governatore locale, Vladimir Vladimirovich Strelchenko. Secondo le dichiarazioni rilasciate all'agenzia Apcom dal numero due del servizio russo per il controllo dell’ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol, «Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra», e dunque era incapace di reagire all’aggressione. Non l’unica in questi giorni. Giusto ieri notte Lev Ponomariov, il capo di una ONG per i diritti umani «per i diritti umani», è stato aggredito da tre uomini Mosca fuori dalla sua casa. E le due aggressioni hanno già scatenato l’indignazione di Reporter senza frontiere: «Ci sembra essere senza fine la spaventosa serie di attacchi contro i giornalisti, soprattutto giornalisti locali, e gli attivisti dei diritti umani. Le autorità devono intervenire attivamente invece di rilasciare dichiarazioni». Per ora tuttavia le autorità non sono riuscite neppure a confermare la reale natura dell’aggressione a Protazanov. Qualche ora dopo l’agguato, la moglie del reporter «ha ricevuto una telefonata sul suo cellulare» continua Mitvol. «Uno sconosciuto gli ha dato l’indirizzo dove si trovava il marito. Lei lo ha portato in ospedale e dopo il check up, le hanno detto che era tutto a posto. Ma Protazanov una volta a casa è morto». La polizia e la commissione d’inchiesta, sentite da agenzie russe hanno precedentemente messo in dubbio questa tesi, affermando che egli era morto dopo aver assunto della droga. In particolare una commissione d’inchiesta, intervistata da ITAR-Tass ha avanzato la teoria dell’overdose: la morte avvenuta il 30 marzo, si presume fosse dovuta a intossicazione da sostanze stupefacenti, che sono state rinvenute in grandi quantità nella sua casa. Intanto è stata disposta l’autopsia. Il giornalista lavorava per una piccola testata a Khimki, un sobborgo a nord di Mosca. La pubblicazione è stata sospesa. Ed è l’ultimo dei tre giornali locali di opposizione, che stanno progressivamente chiudendo, proprio in seguito a una raffica di aggressioni ai reporter. Una pioggia di violenza nella cittadina governata dal sindaco Strelchenko e dilaniata da un conflitto tra il comune e gli ambientalisti per la sorte delle foreste e la costruzione di nuove strade. Nel mese di novembre, un altro giornalista di opposizione nella stessa Khimki, Mikhail Beketov, direttore della Khimkinskaja Pravda, è stato picchiato alla periferia della capitale russa e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e una gamba fratturata. «Il suo avvocato era Markelov» precisa Mitvol ad Apcom, ricordando il legale ucciso a gennaio in pieno centro a Mosca, mentre era in compagnia di Anastasia Baburova - a sua volta freddata sul posto - collaboratrice di ’Novaia Gazetà, lo stesso giornale per cui lavorava Anna Politkovskaia. «Markelov aveva difeso Beketov contro il governatore della città di Khimki (Strelchenko). Successivamente Khimkinskaja Pravda ha chiuso». Markelov è stato il settimo avvocato ucciso in Russia negli ultimi dieci anni, la Baburova era allora il quinto giornalista eliminato negli ultimi dodici mesi. I due sono stati ammazzati da un killer con il volto coperto: un colpo alla nuca per il legale e poi gli spari sulla giornalista che tentava di inseguire l’assassino in via Precistenka, nella zona del "Miglio d’oro". L’aggressione a Beketov si era invece conclusa con serie lesioni alle braccia e l’amputazioe di una gamba. «La pubblicazione per cui lavorava Protazanov è molto piccola» continua Mitvol. «In tutto 3 o 4 persone. Tutte hanno subito aggressioni, a partire dal direttore. L’ultimo numero sul quale stavano lavorando si stava occupando dei brogli nelle elezioni del primo marzo». Intanto anche un’altra pubblicazione dell’opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore venne picchiato in un agguato.

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Europee/ Franceschini: Non metto asticelle ma conferma per (sezione: Diritti umani)

( da "Virgilio Notizie" del 01-04-2009)

Argomenti: Diritti umani

Roma, 1 apr. (Apcom) - "Nemmeno sotto tortura farò l'errore di mettere asticelle, gli errori del passato servono per non ripeterli". Dario Franceschini risponde così a Otto e mezzo quando gli viene chiesto quale percentuale di consensi si aspetta per il Pd alle elezioni europee. "Mi aspetto dal voto la conferma alla validità del progetto del Pd - spiega il segretario -, mi aspetto un segnale che Berlusconi si può battere, sarebbe grave se non avvenisse, sarebbe grave se ci fosse astensione nel nostro campo o voto di protesta, non vorrei che le astensioni facessero vincere Berlusconi".

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