CENACOLO  DEI COGITANTI

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TUTTI I DOSSIER

Report "Cultura"  22-23 febbraio 2009

Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

TRIESTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E RICADUTE SUL TERRITORIO SABATO 21 FEBBRAIO ( da "marketpress.info" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Renzo Rosei: docente di Fisica della materia presso il Dipartimento di Fisica dell?Università di Trieste. E? direttore scientifico di Sincrotrone Trieste, di cui è uno dei fondatori. Dott. Daniele Pernigotti: giornalista free lance e scrittore. E? autore del testo ?

Usa , un programma in 6 punti ( da "Trentino" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: squadra di pronto intervento al cantiere comunale; recupero edilizio dell'esistente evitando la speculazione; attenzione al sociale e alla cultura con un progetto d'insieme; nucleo pubblico-privato per favorire e consolidare posti di lavoro di eccellenza sul territorio. (r.g.)

Energia, in campo i giovani ( da "Trentino" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Intervengono i tre docenti universitari Antonio Zecca, Paolo Baggio e Renzo Leonardi, con moderatore il giornalista Francesco Terreri. Il 28 - 29 marzo ci sarà il viaggio finale (iscrizioni entro il 5 marzo presso gli sportelli della Cassa Rurale d'Anaunia) in Svizzera per vedere applicate alcune delle tecnologie possibili.

Foreste e legno: Più responsabilità ( da "Corriere delle Alpi" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La certificazione forestale», conclude quindi il docente, «secondo i due schemi internazionali del Fsc e del Pefc sta sviluppandosi con notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio, Postel stampa le fatture di Telecom Italia su carta Fsc». (a.s.)

la crescita degli studenti attraverso le lingue straniere ( da "Nuova Sardegna, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accolti con i loro docenti di sostegno nelle prime. L'obiettivo è realizzare un inserimento che sia il più soft e sereno possibile. Importante puntualizzazione sul corso internazionale a opzione spagnola: i dati forniti dalle Università e dal mondo del lavoro spagnolo confermano che alcuni ex-alunni hanno completato il percorso di studi universitari e si sono stabiliti in Spagna.

Futuro della scuola, parola all'esperto ( da "Provincia Pavese, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giovedì prossimo alle 17 nell'aula Magna dell'università sarà Franco Frabboni, pedagogista e docente dell'università di Bologna, a spiegare come cambierà la scuola l'anno prossimo. Sarà un momento di riflessione sul futuro delle elementari e sui cambiamenti introdotti dalla riforma Gelmini.

Scuola, è ora di scegliere per l'anno prossimo ( da "Arena, L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nelle classi a tempo prolungato saranno assegnati due docenti: maestro «di riferimento» e altro insegnante per l'insegnamento della lingua straniera e religione. Dai sindacati della scuola, però, il timore che questa «libera» scelta dei genitori debba comunque fare i conti con organici assegnati agli istituti, assai contenuti dalla Finanziaria.

"una finestra aperta di colpo ha causato il crollo nel liceo" ( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aggiunto Raffaele Guariniello è arrivata la consulenza tecnica affidata a Giovanni Solari docente presso l´università di Genova di ingegneria del vento. E´ stato lui a studiare le condizioni atmosferiche presenti quel giorno e a misurare la pressione interna ed esterna all´edificio scolastico per comprendere quali forze abbiano contribuito a far crollare il controsoffitto dell´aula.

il 25% dei quindicenni della bassa ha provato a fumare cannabis ( da "Mattino di Padova, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario - oggi c'è bisogno dell'insegnante che affianca l'adolescente. Oggi gran parte della scuola ripete gli stessi percorsi di un tempo, e occorre un lavoro per valorizzare l'educazione e gli insegnanti. Oggi ai giovani interessa solo il presente adesso, non il passato e il futuro, che sarà il presente degli altri.

testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella. testo per misurare lo spazio equivalente di 002 righe cartella. - rossella leonforte ( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel 1914 divenne libero docente; nel 1921 professore straordinario a Cagliari e nel 1923 professore ordinario nella stessa sede, in cui lavorò fino al 1927, quando si trasferì all´università di Catania per ricoprire per circa trent´anni la cattedra di Analisi algebrica e dove rimase fino al 1964, quando morì quasi cieca e dimenticata.

non solo tagli per la sanità - vincenzo provenzano ( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca di più risorse, perché i medici devono curare, e dovrebbe essere questo il loro unico obiettivo. Il manager pubblico e la politica, in generale, dovrebbero percepire quali siano le priorità della società di riferimento, e in particolare cosa i siciliani si aspettino da loro, anche in rapporto alle priorità da offrire in un mondo in cui le risorse sono sempre più limitate.

Altra Savona sposa la macro regione "Limonte" ( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Angelo Pichierri, docente di sociologia dell'organizzazione presso l'Università di Torino. Moderatore era Elio Ferraris. Per Monteverde il progetto di una macroregione non può prescindere dall'abolizione di quegli apparati amministrativo burocratici come le Comunità Montane o le Province.

"Di che libro sei?", gli esperti a confronto ( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: promuovere attività di formazione per docenti, attività ed eventi culturali rivolti agli studenti, "aperture" delle biblioteche scolastiche con l'obiettivo di sostenere la progettazione di percorsi educativi volti ad incrementare il piacere di leggere. Si intende inoltre valorizzare le attività già intraprese nel campo della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado della Provincia.

Non basta un segretarioper rianimare il Pd ( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è riassunto perfettamente da un giornalista statunitense il quale rivolge ad Alexander Stille - docente di giornalismo e autore di "Citizen Berlusconi" (2006), uno dei libri migliori scritti sul protagonista della politica italiana - la domanda seguente: ma come, in Italia viene condannato per corruzione il coimputato del primo ministro e a dimettersi è il capo dell'opposizione?

Il Comune di Rieti in collaborazione con l'associazione "Il laboratorio dell'Ateneo&#... ( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: recital dedicato al periodo reatino del Francescanesimo scritto da Francesco Rinaldi e diretto da Carla Todero. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro sul Francescanesimo in Italia e nella Valle Santa a cura di Alfonso Marini docente di Storia Medievale e di Ileana Tozzi, direttore del museo diocesano di Rieti.

Al nuovo assessore, Lanfranco Venturoni, nelle sue peregrinazioni abruzzesi a Penne o ... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Omero è in vista una gestione mista pubblica-privata, «alla stregua della mia Team, dove l'intervento del pubblico è maggioritario con una quota del 51%, e tutto ciò attraverso un bando di gara europeo. La gestione va al privato, con la nomina di un Ad, mentre il controllo è soggetto ad un indirizzo politico: ciò comporta l'aggiramento delle pastoie burocratiche,

Arriva la lista Tagliani: noi nel vuoto dei partiti ( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente università), Mara Salvi (dirigente scolastico), Giuliano Sansonetti (docente universitario), Giulio Sproccati (direttore banca), Dora Suglia (neuropsichiatra infantile) e Antonio Utili (scenografo). La "lista Tagliani" è composta, come si vede, da sostenitori personali del candidato sindaco che vengono da mondi diversi tra loro,

L'acqua e la cultura nel segno del pubblico ( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di diritto pubblico all'Università Federico II di Napoli), Corrado Oddi (Fp-Cgil e Forum italiano dei movimenti per l'acqua), Gaetano Sateriale (sindaco di Ferrara) e Marzia Marchi (Rete Lilliput Ferrara). In precedenza (ore 16, dipartimento di scienze giuridiche dell'ateneo) il Coordinamento istruzione pubblica di Ferrara invita alla presentazione del libro «

Sostegno all'impresa ( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: contributi in modalità pubblico-privato. Lo scopo è la realizzazione di programmi di intervento locali la cui la finalità consiste nell'attivare processi di rigenerazione e di rinnovo commerciale, in una ottica di unitarietà dell'area. Gli interventi Gli interventi che saranno realizzati per il Comune di Ferrara riguardano il primo stralcio del secondo lotto del giardino delle Duchesse,

Giorello: la cultura non trascuri la scienza ( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università spesso lontana dai giovani Giorello: la cultura non trascuri la scienza «Milano deve e può riscoprire la sua tradizione scientifica, perché non c'è iato tra conoscenza e azione». Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza in Statale, interviene così nel dibattito sul Manifesto per Milano.

Giorello: cultura come tecnica e ragione L'università spesso lontana dai giovani ( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma ce l'hanno soprattutto i giovani, con le loro esigenze e i loro desideri. Ed ecco il punto: se non siamo in grado di tradurre certe istanze, allora tradiamo i nostri ragazzi ». Professore Giulio Giorello, docente di Filosofia della scienza alla Statale Annachiara Sacchi

crisi finanziaria globale economisti a confronto ( da "Centro, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attualmente socio dell'Accademia dei Lincei e autore di numerosi saggi; Marcello De Cecco, di Lanciano, docente ordinario di Storia della finanza e della moneta alla Normale di Pisa; Francesco Di Tizio, di Chieti, dal 1989 direttore generale della Carichieti, e docente a Pescara della università D'Annunzio.

Harvard, gli studenti protestano <Obama ci ruba i migliori prof> ( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti dall'università. E arrivano gli uomini di Bush Anche il dipartimento di Economia e la Scuola di Legge hanno accusato defezioni importanti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Come ogni presidente democratico degno di questo nome (e anche più, forse perché lui stesso vi ha studiato) Barack Obama ha saccheggiato Harvard per riempire i ranghi della propria Amministrazione.

associazione stelliniani, una donna alla guida ( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli Stelliniani hanno inoltre nominato presidente onorario il professor Daniele Picierno, già titolare delle cariche elettive del liceo classico Stellini, docente all'A.I dell'Università di Udine, ex presidente dell'A.T.M. di Udine e amministratore dell'istituto "Giovanni da Udine".

Bassi e l'indagine sui viaggi <Nessuno si è arricchito> ( da "Adige, L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Accertamenti sulle trasferte Bassi e l'indagine sui viaggi «Nessuno si è arricchito» Il fatto che la Guardia di Finanza ha condotto delle indagini sulle missioni all'estero dei docenti universitari di Trento non scompone il rettore Davide Bassi: «É una non notizia, nel senso che è vecchia di un anno.

la politica non crede nel ruolo propulsivo del settore no profit ( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla facolta di Economia dell'università di Trento, di cui è stato preside, è uno dei massimi esperi in Italia di cooperazione sociale. Fondatore dell'Euricse, centro di ricerca per le imprese sociali, è docente del corso di amministrazione e gestione delle imprese sociali che si sta tenendo, con successo di partecipanti,

Da Wall Street a Val di Sangro esperti a confronto con Noi del Vico ( da "Tempo, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ordinario di Storia della finanza e della moneta alla Scuola Normale di Pisa; il dr. Francesco Di Tizio, di Chieti, direttore generale della Cassa di Risparmio teatina e docente all'università "G. d'Annunzio". L'argomento del convegno, scelto per far comprendere come esso riguardi da vicino ogni realtà socio-economica di ogni parte del mondo,

In undicimila all'Unica open day ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: offerta formativa e partecipando alla presentazione delle undici facoltà curate da docenti dell'ateneo. Due le novità di quest'anno: la simulazione dei test d'accesso, obbligatori in tutti i corsi, e i colloqui di orientamento. Ai test hanno partecipato quasi 5 mila studenti: tra le facoltà più gettonate Medicina (1283 questionari compilati ed esaminati) e Architettura (511 prove).

<La giostra di carnevale tra mistero e storia> ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei docenti delle università tedesche, mentre ora il rigore è proprio di tutti i numerosi studiosi che si occupano di ricerche storiche e archivistiche». Zucca ricorda le recenti scoperte pubblicate da studiosi oristanesi: «Fondamentale l'ampia ricerca di Walter Tomasi sulla Sortilla straordinaria, per la nascita del figlio Ferdinando di Filippo II re di Spagna,

Paolo Grossi martedì 24 interviene al Suor Orsola ( da "Caserta News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'

Domenica al Musa macchine d'epoca del Mezzogiorno ( da "Caserta News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Domenico Villacci, Docente della Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio, William Dozza, storico e ricercatore, Mino Faralli, Presidente Commissione Nazionale Manifestazioni Auto, Gabriele Begnozzi, Commissario Tecnico Manifestazioni Auto, e Nello Salsapariglia, Fondatore dell'omonima Collezione.

Scuola, coinvolgere le famiglie nelle scelte educative ( da "Avvenire" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università cattolica Sacro Cuore di Milano rappresenta la via più concreta per dare alla scuola la capacità reale di rispondere ai bisogni; le migliori performance però non dipendono solo dalla quantità di risorse impegnate, ma dalla responsabilità di tutti gli attori coinvolti, quindi anche delle famiglie».

<I desaparacidos>della politica locale ( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a 400 anni dalle prime scoperte del famoso scienziato legate all'uso del cannocchiale, una cui fedele riproduzione sarà esposta al Polididattico. L'intero programma è curato da Carmelo Arena e Marcellina Profumo, docenti del liceo scientifico Cannizzaro. Per informazioni è possibile visitare il sito www.palermoscienza.it. Daniele Ditta

Giovani industriali, si cambiaMarilena Barbera ( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dalla costituzione del Consorzio Universitario ad oggi la presidenza di questa struttura è stata affidata a docenti universitari (Melisenda ,Lagalla, Romano) e forse è stato opportuno, nella prima fase che la guida del Consiglio di amministrazione, venisse affidata ad uomini di particolare esperienza maturata nel campo dell'insegnamento universitario.

Ancora cuccioli abbandonatie nel canile non c'è più posto ( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nuovi e specifici per tutti i docenti, specialmente di italiano, che sempre più spesso si ritrovano ad insegnare la nostra lingua a studenti stranieri. In particolare Luisa Brucale (Università di Palermo) ha evidenziato la necessità di far riflettere i docenti sulle proprie competenze metalinguistiche e di promuovere nella scuola un atteggiamento interculturale atto ad integrare l'

Gli investigatori del verde a lezione di illegalità ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti Davide Pettenella e Tommaso Anfodillo, è organizzato con il patrocinio della Regione Veneto nell'ambito dell'iniziativa coordinata dal servizio relazioni internazionali dell'università di Padova. L'iniziativa si inserisce in un'attività didattica internazionale avviata da tre anni dalla facoltà di agraria di Padova con la partecipazione a due master internazionali sulla gestione

La Venice University studia la globalizzazione ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti internazionali che trattano tematiche attuali; potersi sentire parte attiva di una comunità multiculturale di studenti e docenti; completare la tesi di laurea presso importanti centri di ricerca internazionali; migliorare il proprio inglese dato che i corsi sono tenuti in tale lingua e, all'interno dei corsi stessi sono previste guest lecture tenute da esperti dei temi affrontati.

CONVENTION Renato Pizzolitto è segretario provinciale della Cisl (30 mila iscritti, 16 mila... ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un confronto per cercare di dare alcune risposte al territorio. Parteciperanno Stefano Miani e Guglielmo Cevolin, ricercatori dell'Università di Udine; Bruno Cescon, direttore del settimanale diocesano Il Popolo e Chiara Mio, docente all'Università di Venezia.

LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, ( da "superEva notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.

GIUSEPPE MIRETTO COME SALVARE INVESTIMENTI PER 25 MILIONI DI EURO E VIVERE (SOTTO IL PROFILO AMMI... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici e privati, l'ente e il pubblico interesse». Poi rivendica: «Questo Comune, in tema di trasparenza degli atti non ha nulla da rimproverarsi. E nulla da imparare sul versante delle competenze procedurali». Carte alla mano, se i promotori dei progetti di finanza dovessero risultare burocraticamente inidonei,

San Lazzaro di Savena, letteratura per ragazzi con "Fantasie di carta, carte di fantasia" ( da "Sestopotere.com" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell?Università di Bologna. La letteratura per ragazzi intreccia le proprie storie ed avventure con luoghi reali ed immaginari, tessendo mappe e percorsi nell?immaginario collettivo. Proprio di mappe, luoghi e geografie parla la mostra che attraverso la narrazione condurrà i visitatori nei luoghi letterari e geografici dei migliori libri per ragazzi.

"CI SONO CONTENITORI E CONTENUTI. MANCANO I NARRATORI" ( da "LeccePrima.it" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti che formano i nostri ragazzi. Chissà quando queste risorse per il territorio si metteranno a raccontare la realtà. Ci sono gli auditorium pubblici, ci sono le aule magna delle Università, ci sono i contenitori e ci sono anche i contenuti che sono rappresentati dai mille dilemmi a cui ci sottopone ogni giorno il nostro vivere quotidiano manca la narrazione dei narratori che

Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, ( da "superEva notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.

Darwin? Fa più paura di Marx ( da "EUROPA ON-LINE" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo una ricerca pubblicata da New Scientist, e risalente al 2006, in tutto il mondo occidentale solo la Turchia crede all?evoluzione ancora meno degli Stati Uniti (solo il 25 per cento della popolazione). In Italia più o meno il 70 per cento è proevoluzione, in Francia lo è quasi l?

Viaggio dentro il teatro ( da "Trentino" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche docente di regia teatrale all'Università Ca' Foscari di Venezia, e per a Pergine ha ideato una rassegna su misura per lo spazio teatrale intimo e raccolto delle Garberie, che favorisce uno scambio tra gli artisti stessi e il pubblico, che nel corso della serata potrà intervenire con domande e considerazioni: «Il vero teatro,

processo a zernar, si riprende il 20 aprile ( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Bologna. Una perizia che conferma la manomissione ma che viene contestata sia nel metodo usato che nel contenuto finale dalla difesa di Zernar. Secondo l'avvocato Fragasso è «una perizia nella quale i periti del Gip che non sanno usare, per stessa ammissione di uno dei periti,

venice univercity, orizzonti anche in terraferma ( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: studenti sia i docenti provengono da svariati Paesi, risulta interessante vedere come da differenti culture si vadano a trattare temi collegati alla globalizzazione: alla Viu si insegna che è stato un fenomeno positivo, ma anche a portare delle critiche, visto che il punto di vista di un nostro studente cinese sarà differente da quello di un americano piuttosto che da un italiano»

il "caso italia" vivisezionato da d'orsi - massimo novelli ( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il professor Angelo d´Orsi, docente di Storia del pensiero politico all´Università di Torino, non la pensa così. Tanto che ha organizzato "Le settimane della politica", incentrate quest´anno, molto appropriatamente, su Il "caso" Italia. Ma su che cosa fonda il suo ottimismo a proposito della vituperata politica?

palazzo mocenigo ( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Al seminario interverranno Stefano Masini, docente di diritto alimentare Tor Vergata, Enzo Rullani presidente Venice International University, Stefano Landi professore di strategie turistiche Università Lumsa Roma, Tiziana De Filippis dottoranda del Cnr-Ibimet. Interverrà anche il vice presidente della Regione, Franco Manzato.

l'innovazione dell'università - (segue dalla prima pagina) ( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: innovazione ma non a prezzo della identità stessa del docente e degli atenei. L´universitario ha anime diverse dentro di sè, che vengono da lontano, dalle rivolte sessantottine o dall´inerzia degli anni trenta, quella di fronte alla cacciata dei colleghi ebrei, per esempio. Non si vorrebbe che la seconda di queste tornasse a galla.

direttamente dalle aziende private dell'area metropolitana ( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UGUAGLIANZA TRA I SESSI PISTOIA. Le ricerche di personale devono parlare sia al maschile che al femminile. Lo ha stabilito la legge 125 del 1991. Non si può cercare solo un operaio ma un operaio o un'operaia. In caso contrario gli annunci non potranno essere pubblicati.

tirocinanti europei al pesenti ( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ssa Luisanna Paggiaro, docente del liceo scientifico "F. Buanarroti" e della Ssis di Pisa. Dodici tirocinanti, futuri insegnanti di Inglese, sono venuti in visita alle scuole di Pisa e Firenze per conoscere il nostro sistema scolastico, la nostra organizzazione, la nostra didattica.

La cacciata dei baroni ( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Significa che almeno per i prossimi due anni nessuna università assumerà», spiega Franco Indiveri, docente alla Facoltà di Medicina a Genova. L?esodo dei «baroni» lascia perplessi persino i loro più accaniti avversari. Docenti come Tommaso Gastaldi, associato di Statistica a La Sapienza: «L?effetto sarebbe positivo se ci fosse un vero progetto di ringiovanimento.

"Misura inutile. Studenti in ostaggio degli impostori" ( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nemmeno secondo Raffaele Simone, docente all?Università di Roma Tre, uno dei maggiori studiosi europei di linguistica e filosofia del linguaggio. Un suo libro-denuncia del ?93, L?Università dei tre tradimenti, fece discutere. «15 anni dopo, è cambiato poco». Dove l?Università ha fallito?

CorsiAggiornamenti per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta di ( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; in programma fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Disegni di Manuel Bonfanti Al Circolino della Malpensata, via Luzzatti, 6, mostra di disegni a carboncino di Manuel Bonfanti dal titolo «People», visitabile fino a sabato.

Nel 2006, con <La città del pane e dei postini>, diario della lunga esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent, Uzbekistan, vince il Premio Narrativ ( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con prefazione dell'amico Gino Ruozzi, docente di Letteratura Italiana all'università di Bologna. Il volume, spiega bene quest'ultimo, è composto di tre parti: «La raccolta "Storie invisibili", che Messori aveva preparato per la stampa prima della morte; un gruppo di racconti editi dal 1983 al 1995;

Percorso monitorato palmo a palmo Il Rettore: <Onorati della sua sensibilità> ( da "Nazione, La (Umbria)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: glorioso per secoli, continua, anche ai nostri giorni a svolgere un ruolo altamente significativo al servizio della cultura. Napolitano apprezza l'impegno di docenti e allievi, tutti consapevoli di dover garantire alla nostra Università un grande futuro, degno del prestigio tramandato dal 1308 a oggi». G.R.

Teatro, la parola di Macbeth ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30 nel ridotto del teatro Diego Fabbri' (via dall'Aste 10). Il relatore di oggi è il professore Francesco Giardinazzo dell'Università di Bologna. Il docente interverrà con un approfondimento dell'opera e della tematica del rapporto tra parola e potere.

CHIOGGIA: SVILUPPO SOSTENIBILE DEGLI AMBIENTI COSTIERI CHIOGGIA ( da "marketpress.info" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del partenariato pubblico-privato che propone e realizzerà il progetto. Infatti, intorno al tema centrale dell?unico modello di sviluppo oggi ipotizzabile per gli ambienti costieri fortemente legati all?economia ittica - quello indicato con il termine ?sostenibile?

BOLZANO: CORSO SUI PRINCIPALI ASPETTI DEL DIRITTO MINORILE ( da "marketpress.info" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: libera professionista a Bolzano e socia consulente legale della Casa delle Donne di Merano, Docente di ?Diritto penale? presso la Libera Università di Bolzano, Facoltà Scienze della Formazione, Corso di laurea in Servizio Sociale. Il corso sarà tenuto in lingua italiana ed ogni partecipante potrà usare la propria madrelingua, la partecipazione è gratuita.

PESARO E' una scoperta eccezionale, il manoscritto rilegato in pergamena, copiat... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 23-02-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'Università dell'Aquila a seguire le orme di una vecchia foto scattata da alcuni studiosi americani prima della Seconda guerra mondiale. Temendo infatti che molti dei nostri fossero seriamente a rischio, gli americani fotografarono quasi tutto il repertorio musicale presente negli archivi di Roma,

Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat ( da "Corriere della Sera" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat P arto da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma non se la iniettano, la fumano.

Le iniziative dell'Utef, corso su Ferrara nel 1700 ( da "Nuova Ferrara, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aula magna di Scienze giuridiche dell'Università, corso Ercole I d'Este 37. Oggi per il corso «La piazza nella rappresentazione artistica della pittura del Novecento» la professoressa Maria Grazia Frilli (docente di Storia dell'arte) interverrà su «Dall'Ottocento alle prime avanguardie: la piazza dell'impegno popolare e quella del mistero».

Olbia, oggi alle 18 cerimonia inaugurale in piazza Crispi ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Coreografa Internazionale docente nei più importanti Enti lirici e Università del mondo), che con la Compagnia New Dance Drama rappresenterà l'Italia all'Alabama Dance Festival 2009), Angelica Stella, Dj Surs (performer impegnato in produzioni televisive, teatrali, musicali e fashion-oriented nei principali contesti internazionali di settore),

Una tesi dedicata al bagòss Che ci fa Piercarlo Marletta, milanese, studente alla Kansas Sta... ( da "Giornale di Brescia" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che quella ricerca piaccia particolarmente ai docenti, tanto che allo studente viene chiesto di sviluppare una vera e propria tesi sull'argomento. «Da sempre - racconta Marletta - nutro un interesse generale per l'agricoltura di montagna e la produzione casearia in particolare. Conoscevo la Valsabbia e pure il bagòss, ma poi studiandolo ne ho capito l'utilità sotto diversi aspetti:

appalto energia, bocciato il ricorso zecca ( da "Centro, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: contratto di appalto per il partenariato pubblico privato mediante finanziamento tramite terzi in materia di energia e sviluppo sostenibile», spiega D'Alessandro, «il Comune si è costituito nel procedimento straordinario nel quale la Zecca ha inteso, pur non avendo partecipato alla gara d'appalto, impugnare gli atti del procedimento sull'assunto di una presunta invalidità del bando,

Aziende, si comanda a 50 anni ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Più sociologica l'analisi di Severino Salvemini, docente di organizzazione aziendale all'Università Bocconi. «In Italia - sostiene – manca l'effetto emulativo della classe dirigente, dove sono pochi gli esempi di giovani che si sono fatti strada, in politica, come in economia e tra i professionisti ».

Nuovi prof con laurea e tirocinio ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è dunque pronto il decreto che recepisce in toto la proposta dei docenti chiamati dal ministero. Chiusa l'esperienza decennale delle Scuole di specializzazione, insomma, la formazione degli insegnanti torna nei recinti dell'università «propriamente detta», e punta a una durata di cinque-sei anni (invece dei sette attuali).

Adidas Originals e Vice Italia insieme per l'arte e la creatività ( da "FashionTimes.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: collabora con diverse testate ed è attualmente docente di Fashion & New Media presso lo Ied ModaLab di Milano. Alegra O?Hare è Head of Style di adidas Italia dal 2007. Da 15 anni si occupa di brand marketing per aziende premium quali VF, Bang & Olufsen, Binda e tiene lezioni di marketing innovativo in diverse e prestigiose Università italiane.

TRASPORTI E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI - convegno organizzato dall'Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cagliari - Cagliari, 3 dicembre 2008 ( da "SardegnaIndustriale.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: automobile privata, sviluppando trasporti pubblici e di qualità». I motivi del minore utilizzo del trasporto collettivo sono da ricercare non solo nell?aumento del reddito pro capite, ma anche nella incapacità dell?offerta di trasporto collettivo di adeguarsi ad una domanda in evoluzione, principalmente in termini di qualità.

Laurea di Pagliaro in Lingue e Letterature Stranier ( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Apprendimento & Insegnamento delle lingue moderne). Dopo la proclamazione del Presidente, Prof. Chiarini, del voto finale ad Antonietta e a tutti gli altri laureandi, i parenti,i colleghi e gli amici, accorsi anche da Maddaloni, Caserta, Napoli, Casaluce, Formia, Acerra, Ponticelli, hanno festeggiato la neodottoressa con abbracci,

MALATTIE DIMENTICATE, APPELLO DI MSF E DNDI ( da "WindPress.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta allâ?

UNIVERSITA': LA LUISS SI PRESENTA AGLI STUDENTI DI FERMO ( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente Luiss di Matematica Finanziaria, dell'offerta formativa delle tre facolta' dell'Ateneo: Scienze Politiche, Economia e Giurisprudenza; e l'illustrazione, da parte di un rappresentante delle Relazioni con le Istituzioni e le Associazioni e di uno studente della LUISS, dei servizi e delle opportunita' offerti dall'Universita'

Il precariato ce lo meritiamo! ( da "Blogosfere" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: chi non era in piazza ha voglia di portare avanti la mobilitazione dei docenti-ricercatori precari, oppure cura le proprie precarietà sperando di cavarsela in qualche modo? Eppure è in gioco il futuro della ricerca italiana: ricordiamo che il governo italiano dopo i famosi tagli alle università e il ridotto turn-over (tagli che ci hanno detto dovrebbero diminuire la stretta dei.

NAPOLITANO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA' ( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio statale. E' partito ricordando come siano state le Universita', nel Medioevo, a costituire il momento iniziale della nascita dell'

Lions: incontro-dibattito violenza sulle donne ( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente emerito di filosofia morale presso l'Università di Napoli), Donato Ceglie (s.Procuratore della Repubblica del Tribunale di S.Maria Capua Vetere), Aldo D'Andrea (past Governor del Distretto Lions 1808YA), Mario Romano (v.Presidente nazionale della "Assostampa Forense"), Anna Baldry (Docente di Psicologia sociale presso la II Università di Napoli)

Seminario sul tema "L'Europa del diritto" ( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'

ANCHE SU 'TIME' ESPLODE LA GUERRA Berlusconi contro Murdoch: "è IL verO Reality DELLA TV italiana" "Murdoch ha pensato di poter ottenere il monopolio sulla pay TV, e Berlusconi n ( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dennis Redmont, docente di comunicazioni internazionali presso l'Università di Perugia, dice che entrambi i magnati probabilmente si stanno rendendo conto di aver mal giudicato la situazione. "Si sono sottovalutati a vicenda", dice Redmont, ex responsabile di Associated in Italia.

Università, il presidente a Perugia: <La ricerca è leva per lo sviluppo, ma si tarda a capirlo> ( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione del rettore dell'Università di Perugia Francesco Bistoni, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro.

Domani regali dell' Unicef ai bambini del Policlinico di Modena ( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: AIDS facendo un confronto tra la situazione in Occidente e quella nei Paesi in via di Sviluppo, ai quali parteciperanno un docente di Malattie Infettive dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e rappresentanti dell? Unicef nazionale e locale.

Nanoparticelle biodegradabili per combattere i tumori ( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ha presentato così la sua creatura Michael Sailor, docente di chimica all'Università di San Diego che ha guidato il gruppo di lavoro composto da esperti in biotecnologie, bioingegneria, medicina, informatica dell'Università della California, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e del Brigham and Women's Hospital di Boston.

Una moratoria per i giovani: spengano YouTube e chat ( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pubblico&Privato Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat Un modo per riprendere contatto con la realtà Parto da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma non se la iniettano,

UNIVERSITA': FERMO POLO REGIONALE PER INGEGNERIA GESTIONALE ( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte, responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.

Appello di MSF e DNDi: I governi devono fare di più per promuovere la ricerca contro malattie dimenticate che colpiscono milioni di persone ( da "SaluteEuropa.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta all'urgente bisogno di nuove cure e all'

Cristianesimo Doppio incontro con Salmann, studioso del rapporto fede-cultura ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di teologia e filosofia all Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Oggi alle 21, sarà nell'aula Morgagni del Policlinico, ospite del Corso di cultura dell'Associazione Ex Alunni dell'Antonianum, dove terrà una conferenza sul tema "Tra secolarismo, ideologia e fideismo: l'eredità precaria del '

Economia ed enti locali tra Stato e federalismo ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Padova, si confronteranno sul tema autorevoli nomi dell'economia e della politica, quali Luca Antonini docente all'Università di Padova e consulente del Governo per la riforma, Mario Pozza presidente di Confartigianato Treviso, Alessandro Vardanega presidente di Unindustria Treviso,

<La sentenza Cga va rispettata>Enna. ( da "Sicilia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Kore con docenti, esperti, imprenditori ed anche dirigenti regionali. A questa verifica siamo interessati sino al punto di essere pronti ad avviare una collaborazione e una partnership perché si realizzi questa idea di un approdo per uomini e merci che dalla Cina, passando per la Sicilia, e che possano arrivare in Europa e nel Mediterraneo"

Il ragionamento non fa una grinza: l'inflazionamento delle lauree honoris... ( da "Gazzettino, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il professor Brunetti, stimato economista a lungo docente alla Bocconi, non a caso ricorda che la Bocconi da decenni ha bandito questo genere di lauree proprio per sottrarsi alle pressioni esterne. I mondi della finanza, dell'imprenditoria e del commercio hanno bisogno spesso di questo genere di riconoscimenti.

GUGLIELMO SARACCA (SALERNITANO, 41 ANNI, PRESIDENTE DEL GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI DAL 2002) è ... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: spiega il neoeletto coordinatore Guglielmo Saracca - è nata essenzialmente con l'idea di frenare la fuga di cervelli e creare, sul territorio Salernitano, le premesse e le occasioni di una effettiva valorizzazione dei giovani imprenditori e professionisti». In vista delle elezioni provinciali srannoa vvaiti confronti con i candidati alla presidenza.

ANTONINO SINISCALCHI SORRENTO. PER UNA SETTIMANA HANNO ANALIZZATO IL TESSUTO URBANO DI SORRENTO E... ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alle attività seminariali hanno partecipato studenti e docenti appartenenti alle scuole promotrici, del Politecnico di Milano, del Master de Interiores della Università di Salamanca (Spagna), della Seconda Università di Napoli, dell'Università di Sassari, della Universidad Motolinia del Pedregal di Città del Messico e della Elisava di Barcelona (Spagna).

A DIECI ANNI DAL DECRETO MINISTERIALE 509 DEL 1999 CHE STABILì L'AUTONOMIA DIDATTICA DEGLI... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fare in concreto per invertire la rotta si sono interrogati i docenti intervenuti nella due giorni. «È necessaria una rigorosa revisione delle regole di finanziamento dei fondi di progetto, a cominciare dal cofinanziamento Miur progressivamente diminuito (dal 72,9% del 2001 al 64,7% del 2006 e finanziamenti con periodicità non più garantita) - è la ricetta indicata da Lomonaco - L'

Università, il richiamo di... ( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Si tarda a capire che la ricerca è la sola leva per lo sviluppo: fermiamo la fuga di cervelli" Perugia - Napolitano torna a puntare il dito contro il governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane necessitano di "valutazioni e interventi pubblici puntuali ed è necessario rivedere alcuni tagli che,

IL DIRITTO? NON è UNA DIMENSIONE SRADICATA DALLA COSCIENZA, COME UNA NUVOLA GALLEGGIANTE ... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università Federico II di Napoli e Pietro Sirena, ordinario di Diritto privato europeo all'università di Siena, con interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'università di Leicester e docente di Diritto privato comparato al Suor Orsola, accanto a Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di diritto privato e di diritto civile nello stesso ateneo,

NAPOLITANO AL GOVERNO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITÀ SILVIO SHOW A "LE FIGARO": IO E OBAMA E L'AUDACIA DELLA SPERANZA PD: GIÀ BOTTE DA ORBI SU FRANCESCHINI - TONDO (FRIULI): CAPOL ( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Giorgio Napolitano Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio statale.

Universita'/ Picierno (Pd): Napolitano ci richiama a ( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: diminuire la qualità dell'istruzione e incentivare la fuga all'estero dei nostri cervelli migliori. Una scelta sbagliata che il nostro Paese non può assolutamente permettersi. Si fermino i tagli - conclude Picierno - si trovino nuove risorse e si apra un ampio confronto con il mondo dell'università ascoltandone bisogni e priorità".

Il Parco del Trebbia piace ai giovani ( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pier Luigi Viaroli, docente all?Università di Parma, aveva parlato di come si realizza un parco e della sua utilità, sotto molteplici punti di vista. Un contributo sostanziale alla realizzazione di un parco, in un ambiente antropizzato come quello in cui viviamo, viene proprio, ha spiegato Viaroli, dall?

Le rimesse degli immigrati: un incontro al circolo Arci Zerbini ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della Facoltà di Economia dell'Università di Parma. Intervengono: Associazione economisti senza frontiere - studenti dei corsi di laurea in "Sviluppo locale, cooperazione e mercati internazionali" ed in "Economia dello sviluppo e della cooperazione internazionale", Sara Cavallet, laureanda in Sviluppo locale all'

Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale ( da "gomarche.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte, responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.

EXPO 2015: SIENA FIRMA PROTOCOLLO SU AGROALIMENTARE DI QUALITA' ( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gabriello Mancini Presidente Fondazione MPS, Paolo De Castro, docente Universita' di Bologna e Mauro Rosati direttore Generale Fondazione Qualivita. "La crisi in atto - ha scritto messaggio il sindaco di Milano Letizia Moratti che non ha potuto partecipare all'iniziativa - - ha accelerato i tempi del confronto sull'attuale modello economico;

Università, Napolitano:... ( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: No alla fuga di cervelli Napolitano "bacchetta" la classe dirigente del Paese, perché nonostante sia una "verità difficile da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva fondamentale per lo sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie conseguenze e implicazioni".

Osama "specie in via d'estinzione" ecco la "tana" del superfuggitivo ( da "Repubblica.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nella sua ricerca pubblicata sull'International Review del Massachusetts Institute of Technology, ha applicato al capo di Al Qaeda le stesse teorie di biogeografia usate per identificare la posizione nel tempo e nello spazio delle specie animali in pericolo di estinzione: si valuta il luogo dell'ultimo avvistamento e poi si applica la teoria secondo cui,

Tagli agli atenei, altolà del Quirinale La Gelmini: <Eliminare gli sprechi> ( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. «SITUAZIONE DIFFICILE»- Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Università, la crisi economica e i problemi del bilancio statale, rivendicando il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla «

Chi dorme allunga l'esistenza ( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki, lo hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano un comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (

Imbracciando la penna: Fausto Biloslavo e Toni Capuozzo ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo. COORDINA Francesco Barontini Docente di Comunicazione di crisi e gestione dell'informazione PRESIEDE Dianella Gambini Direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio A CURA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL LINGUAGGIO BUR.IT 24.02.09

Ottima la collaborazione scientifica tra Università e Scuole sul tema dello orientamento ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti dell'Ateneo, 60 insegnanti delle superiori e 4.000 studenti delle ultime due classi. Anche la preside Agata Severi ha collaborato per conto del Ministero dell'Istruzione. In ogni scuola un gruppo di studi composto da insegnanti e docenti dell'Università, ha lavorato assieme ai giovani per ricercare strategie originali e soluzioni innovative tutte volte a migliorare la capacità

Radio Varnadi, il nuovo album radiofonico di Luciano Ceriello ( da "Musicalnews.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Chimica Organica presso L?Università degli studi Federico II di Napoli), PINO DA ROMA ed AL LUCINO con la sua voce fuori canto. In RADIO VARNADI ogni brano ha avuto una presentazione-lancio da parte di uno o più DJ (BIG WAVE, PIERA SALVATORI, DONATO ZOPPO, MARIO LA MONACA, ERENNIO DE VITA, BETSY BEST & TIGER GIRL)

Università, Napolitano: rivedere tagli indiscriminati ( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si manifesti la più larga sensibilità e disponibilità di docenti, di ricercatori, di studenti e che si possa così rapidamente giungere a valutazioni e interventi pubblici puntuali nei confronti del sistema universitario. Mi auguro - ha aggiunto - che stiano maturando le condizioni anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli indiscriminati.

## Napolitano: Tagli indiscriminati a ricerca,tempo di ( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: università, sono inequivocabili e raccolgono sia l'appello dei docenti che quello degli studenti. E' indispensabile che si giunga "rapidamente" a "interventi pubblici puntuali per il sistema universitario" e "mi auguro - ha aggiunto il presidente - che stiano maturando le condizioni anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli indiscriminati"

Crisi economica. La scelta nazionalizzatrice dei governi e l'assenza della sinistra. ( da "Articolo21.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stando alle recenti ricerche pubblicate anche su libri (Fondamentale “Evasori” edito da Bompiani, dell?informatissimo giornalista economico Roberto Ippolito), ammonta a 100 miliardi di Euro l?anno. Creazione di un Fondo speciale per il riutilizzo delle somme recuperate immediate a favore delle opere sociali infrastrutturali e per l?


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TRIESTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E RICADUTE SUL TERRITORIO SABATO 21 FEBBRAIO (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Febbraio 2009 TRIESTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E RICADUTE SUL TERRITORIO SABATO 21 FEBBRAIO La tematica dei cambiamenti climatici, e del relativo allarme che i media hanno scatenato in merito agli innalzamenti repentini delle temperature, all?innalzamento dei livelli dei mari, allo scioglimento dei ghiacci, allo svilupparsi di tifoni, inondazioni e quant?altro, ha certamente scosso molte coscienze. L?opinione pubblica si ritrova a doversi confrontare con un argomento difficile da maneggiare, seppur reso popolare anche da iniziative come quella di Al Gore, autore di un documentario per il quale è stato premiato con il premio Nobel, o ancora dal concerto mondiale, che ha visto le più grandi star della musica contemporanea avvicendarsi su cinque palchi sparsi per tutto il mondo. Ma al di là dell?operazione mediatica, qual è la situazione reale? Quale l?opinione scientifica? Ne esiste una unitaria o vi sono posizioni scientifiche contrapposte? Ed ancora: in quale situazione versa attualmente il clima mondiale, e quali sono i modelli climatici più accreditati che possano esprimere la realtà climatica futura del nostro pianeta? Ed inoltre: quali le ripercussioni possibili sul territorio, non solo mondiale ma anche locale alla luce di tali modelli? Per rispondere a tali interrogativi l?Associazione culturale Arteventi-art&20, in collaborazione con Area-science Park e Friulia S. P. A. Organizza un incontro pubblico di approfondimento con alcuni dei maggiori esperti del settore. Obiettivo dell?iniziativa è avvicinare la società civile al tema dei cambiamenti climatici, ponendo attenzione sia sull?aspetto tecnico-scientifico che su quello divulgativo dell?argomento. La forma scelta per l?incontro è quella della conferenza, con a seguire un dibattito con il pubblico, ritenendo il contributo di quest?ultimo fondamentale per poter in effetti costruire un percorso esplicativo e formativo il più aderente possibile alle esigenze ed alle capacità di comprensione del pubblico stesso. L?obiettivo, come detto, è quello di dipanare le trame di un argomento complesso, ricco di teorie contrapposte e tesi intricate, portandolo dal piano strettamente scientifico a quello divulgativo, rivolto non solamente al grande pubblico ma anche e soprattutto agli studenti degli istituti superiori di Trieste, invitati a partecipare all?evento. I Relatori - Prof. Filippo Giorgi (relatore principale): scienziato italiano, presente fino al 2008 nell?organo esecutivo del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (Ipcc). Nel corso del suo mandato, l?Ipcc ha vinto il premio Nobel per la pace 2007, insieme ad Al Gore. Al Centro Internazionale di Fisica Teorica (Ictp) di Trieste, è direttore della sezione di Clima e Fisica Meteorologica, ora sezione di Fisica della Terra. Prof. Renzo Rosei: docente di Fisica della materia presso il Dipartimento di Fisica dell?Università di Trieste. E? direttore scientifico di Sincrotrone Trieste, di cui è uno dei fondatori. Dott. Daniele Pernigotti: giornalista free lance e scrittore. E? autore del testo ?Come affrontare i cambiamenti climatici? E. Il Sole 24 Ore (2007). E? docente a contratto di ?norme e procedure di certificazione ambientale? presso l?Università Ca? Foscari di Venezia. Sabato 21 febbraio 2009 alle ore 10. 00. Sala Convegni Friulia, via Locchi 21/B ? Trieste. . <<BACK

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Usa , un programma in 6 punti (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

SOCIALISTI «Usa», un programma in 6 punti PERGINE. Troppi rinvii per la nomina del candidato a sindaco e ciò non fa onore a Pergine. A sostenerlo l'Unione socialisti autonomisti (lista Zanella) con un comunicato emesso all'indomani della riunione di coalizione. «La prima mossa spetta al partito di maggioranza - si legge - ma ribadiamo l'autonomia decisionale locale». L'Usa fa quindi un appello ai candidati a sindaco di aderire a sei punti programmatici come cammino amministrativo e annuncia che «valuteremo prontamente il nostro appoggio al candidato che in maggior misura si attiverà per fare sua la nostra sintesi». In sostanza, appoggerà il miglior offerente. I sei punti: variante nord ovest per decongestionare il traffico in centro; tunnel sotto il colle di Tenna a tutela del lago; squadra di pronto intervento al cantiere comunale; recupero edilizio dell'esistente evitando la speculazione; attenzione al sociale e alla cultura con un progetto d'insieme; nucleo pubblico-privato per favorire e consolidare posti di lavoro di eccellenza sul territorio. (r.g.)

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Energia, in campo i giovani (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Energia, in campo i giovani Ciclo di quattro serate promosso dai Soci d'Anaunia TAIO Il primo incontro è giovedì 26 TAIO. "Alternativamente", quattro dibattiti aperti sul tema delle energie rinnovabili. Questa la proposta del club "Giovani soci d'Anaunia". Il gruppo giovanile, nato da una costola della Cassa Rurale d'Anaunia che annualmente ne stabilisce e finanzia il budget d'attività, attualmente conta 250 soci rigorosamente under 30. «Il tema del momento è l'energia e c'è parso interessante proporre un confronto su questo tema» afferma Giorgio Brentari, giovane ingegnere di Samario che da qualche tempo presiede il club, con vice Elisa Chini di Taio. Il progetto prevede quattro giovedì, dal 26 febbraio al 19 marzo con inizio alle 20.15, e il finale con una due giorni in Svizzera con visita alla centrale nucleare di MÜhleberg e a Lucerna o Friburgo, realtà all'avanguardia nell'uso di tecnologie. Quattro serate a tutto campo partendo da quello che c'è (il teleriscaldamento, le politiche di risparmio energetico della Provincia e le attuali tecnologie) fino alle alternative possibili già oggi con utilizzo di fonti rinnovabili ed una riflessione finale sul nucleare, l'energia che fa discutere. Il primo appuntamento è giovedì 26 nella sala del teleriscaldamento ricavata nel sottotetto della centrale della Bel Coredo Spa. Tema dell'incontro è "Energia: a che punto siamo?" con relatori Antonio Zecca (Università di Trento), Stefano Odorini (direttore Tassullo materiali spa) e Giacomo Carlino (responsabile servizio energia della Provincia). Nel corso della serata sarà possibile visitare la centrale del teleriscaldamento di Coredo guidati dall'amministratore delegato Michele Widmann. Giovedì 5 marzo secondo appuntamento stavolta a Taio (auditorium comunale) su "L'utilizzo delle acque del Noce", con grandi e piccole centrali idroelettriche. Intervengono Andrea Leonardi (università di Trento) e Romano Ghessler, responsabile impianti area Trentino della Dolomiti Edison Energy. Per chi lo vorrà, sabato 7 marzo (con prenotazione) sarà possibile la visita guidata alla centrale idroelettrica di Taio. Giovedì 12 marzo terza serata nella sala riunioni della Tassullo Materiali Spa, nell'omonimo stabilimento di Tassullo. Tema in discussione gli eco - incentivi: le alternative possibili, con Geremia Gios (Università di Trento e sindaco di Vallarsa), Roberto Bertoldi (Provincia), Giuliano Leonardi (area crediti della Cassa Rurale d'Anaunia) ed Elisabetta Endrici (Agenzia entrate). La serata si concluderà con la visita ai laboratori e alle strutture della Tassullo materiali spa. Giovedì 19 marzo, a Romeno (sala Lanzerotti della Cassa Rurale), serata su "Nucleare: ancora possibile?". Intervengono i tre docenti universitari Antonio Zecca, Paolo Baggio e Renzo Leonardi, con moderatore il giornalista Francesco Terreri. Il 28 - 29 marzo ci sarà il viaggio finale (iscrizioni entro il 5 marzo presso gli sportelli della Cassa Rurale d'Anaunia) in Svizzera per vedere applicate alcune delle tecnologie possibili. (g.e.)

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Foreste e legno: Più responsabilità (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Foreste e legno: «Più responsabilità» Corso internazionale per tecnici contro il commercio illegale A SAN VITO Le certificazioni di buona gestione SAN VITO. Si terrà dal 23 al 28 febbraio il corso invernale internazionale al Centro studi per l'ambiente alpino del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell'Università di Padova. La formazione degli auditors per il controllo delle certificazioni di buona gestione forestale come strumento della responsabilità sociale delle imprese che operano nel settore foresta-legno: questo il tema trattato dal corso. L'Italia è il sesto importatore mondiale di legname e il primo importatore europeo di legname di origine illegale. Grandi sono, quindi, le responsabilità italiane nel processi di degrado delle risorse forestali, in particolare dei paesi tropicali. Obiettivo del corso è la formazione di tecnici che saranno impegnati nel controllo della buona gestione delle foreste e dell'origine legale del legname. «Del tutto appropriata la sede del corso», spiega il responsabile del corso, professor Davide Pettenella, «ossia il Centro studi per l'ambiente alpino di San Vito, cuore della scuola padovana fondata dal professor Lucio Susmel per la gestione delle foreste alpine basata su criteri scientifici di tutela ambientale e di gestione multifunzionale». Tra i banchi ci saranno una ventina gli studenti partecipanti, provenienti da Albania, Bosnia, Croazia, Etiopia, India, Macedonia, Malesia, Serbia oltre che dall'Italia. Il corso è organizzato con il patrocinio della Regione Veneto nell'ambito dell'iniziativa coordinata dal Servizio relazioni internazionali dell'Università di Padova "Veneto Region International Summer Schools on Regional Cooperation and Development". «Il corso», continua Pettenella, «si inserisce in una attività di didattica internazionale avviata da tre anni dalla Facoltà di agraria di Padova con la partecipazione a due master internazionali sulla gestione sostenibile delle foreste tropicali (Sutrofor) sulla gestione delle foreste e delle risorse ambientali (Sufonama) e con l'attivazione di una laurea specialistica totalmente in inglese, tra le prime a livello nazionale e prima nell'ateneo patavino. La sensibilità del dipartimento del territorio e sistemi agro-forestali e della facoltà di agraria di Padova alle tematiche della buona gestione delle foreste e del contrasto all'illegalità nel settore foresta-legno è ben testimoniata dall'ospitalità offerta alla segreteria italiana del Forest Stewardship Council (Fsc), il primo sistema di certificazione internazionale della buona gestione forestale. Sono ben 352 aziende italiane nel settore legno-carta sono certificate Fsc. La certificazione forestale», conclude quindi il docente, «secondo i due schemi internazionali del Fsc e del Pefc sta sviluppandosi con notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio, Postel stampa le fatture di Telecom Italia su carta Fsc». (a.s.)

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la crescita degli studenti attraverso le lingue straniere (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'offerta formativa presentata dall'ex Istituto magistrale La crescita degli studenti attraverso le lingue straniere SASSARI. è stata presentata l'Offerta formativa degli indirizzi Socio-psico-pedagogico, Linguistico Brocca e Linguistico internazionale a opzione spagnola, indirizzi di studio che caratterizzano la nuova fisionomia dell'ex Istituto Magistrale Margherita di Castelvì. Tra le novità: l'offerta nel Linguistico Brocca, oltre che dell'inglese e del francese anche dello spagnolo e del tedesco, che si potranno scegliere già dalla prima classe, per poi completare in terza con lo studio della terza lingua. L'allargamento e la diversificazione delle lingue comunitarie e la scelta già dalla prima, tra quattro proposte, rispondono alle richieste e alle esigenze del territorio per un indirizzo di studi umanistico improntato e caratterizzato dalla comunicazione linguistica internazionale. Di notevole importanza, la scelta formativa degli alunni dei corsi di tedesco, che, in occasione della Giornata della memoria, hanno scelto, con la collaborazione dei docenti, di analizzare e riflettere sul film "Die Welle" (L'onda) in lingua originale tedesca (film non ancora in programmazione nelle sale cinematografiche italiane). Un'ulteriore novità è la presentazione di un piano di accoglienza, un ponte tra le medie e le superiori, per l'integrazione degli alunni diversamente abili. L'Istituto, che da sempre opera con sensibilità e professionalità per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni con disabilità, prevede, per il prossimo anno scolastico, un progetto, che si affianca a quello generale dell'accoglienza, per realizzare un passaggio "accompagnato" dalle medie alle superiori. Già dagli ultimi mesi di questo anno scolastico, gli alunni delle terze medie che avranno presentato la preiscrizione, saranno accolti con i loro docenti di sostegno nelle prime. L'obiettivo è realizzare un inserimento che sia il più soft e sereno possibile. Importante puntualizzazione sul corso internazionale a opzione spagnola: i dati forniti dalle Università e dal mondo del lavoro spagnolo confermano che alcuni ex-alunni hanno completato il percorso di studi universitari e si sono stabiliti in Spagna. E proprio in questi giorni alcune classi sono a Madrid. L'adesione dell'Istituto al Progetto Leonardo, che prevede un'esperienza lavorativa all'estero, ha gratificato le alunne degli indirizzi linguistici delle Magistrali, che, nelle selezioni cittadine, si sono classificate al secondo e terzo posto.

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Futuro della scuola, parola all'esperto (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Futuro della scuola, parola all'esperto Giovedì incontro organizzato dal Comitato genitori e insegnanti PAVIA. Uno scatolone vuoto, matite e materiali didattici restano fuori. E' l'immagine simbolo dell'incontro «La scuola svuotata», organizzato dal Comitato genitori e insegnanti per la scuola e patrocinato dal Comune di Pavia. Giovedì prossimo alle 17 nell'aula Magna dell'università sarà Franco Frabboni, pedagogista e docente dell'università di Bologna, a spiegare come cambierà la scuola l'anno prossimo. Sarà un momento di riflessione sul futuro delle elementari e sui cambiamenti introdotti dalla riforma Gelmini. L'abolizione delle compresenze, decisione che porterà a una diminuzione delle attività per i bambini, l'introduzione del maestro unico, «con la conseguente grave perdita di una didattica più ricca e stimolante - spiegano dal Comitato genitori e insegnanti per la scuola - in quanto attualmente organizzata da un team di insegnanti». Ma non c'è solo questo. Giovedì 26 si parlerà anche della riduzione del tempo scuola, dell'aumento del numero di alunni per classe. E dei numerosi tagli al personale. E' per rispondere alla domanda sul futuro dei bambini, che dovranno vivere la nuova scuola, che il Comitato ha deciso di invitare a Pavia Franco Frabboni. «E' il "padre" del modello scolastico del tempo pieno nella regione Emilia Romagna - spiegano dal Comitato - e direttore del Centro interdipartimentale di ricerche educative dell'università di Bologna». Insieme a Frabboni ci sarà anche Ivana dello Iacono, dirigente del settore Istruzione del Comune che ha appoggiato l'incontro. Un'iniziativa nata dall'esigenza di organizzare un 'assemblea cittadina per discutere e riflettere sui cambiamenti nel mondo dell'istruzione. Ma anche per invitare la città a prendere una posizione, a porsi delle domande, su temi che il Comitato mette in evidenza anche sul blog genitoriperlascuola.blogspot.com. A moderare il dibattito sarà Paola Tacconi, tra i genitori fondatori del Comitato. Un gruppo nato dall'esigenza di lottare contro una riforma della scuola considerata un passo indietro sia dai genitori che dagli insegnanti. Un gruppo che ha visto crescere la sua forza grazie a Internet: così da raccogliere iscritti, mail, messaggi di solidarietà anche senza conoscersi personalmente. E poi il passaparola, la volontà di raccogliere il maggior numero di adesioni, anche mettendosi in contatto con scuole diverse, magari lontane. Poi sono iniziati gli incontri, le attività in piazza. Come la raccolta di 3600 firme davanti alle scuole e nelle piazze per chiedere l'abolizione e la modifica delle nuove normative. L'assemblea cittadina sarà la prossima tappa. (ma.br.)

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Scuola, è ora di scegliere per l'anno prossimo (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 22 Febbraio 2009 CRONACA Pagina 18 SCADENZE. Genitori e ragazzi chiamati a decidere: per elementari e medie inferiori ci sono le novità della Gelmini Scuola, è ora di scegliere per l'anno prossimo Entro sabato 28 febbraio gli studenti dovranno essere iscritti alle classi prime dei tre cicli di studio Mancano ormai pochi giorni al 28 febbraio, il termine di scadenza delle iscrizioni per l'anno scolastico prossimo, una data che, rispetto agli anni scorsi, è stata spostata di un mese, per rendere note le novità. Questa scadenza interessa, tra città e provincia, tutti i 130 mila studenti veronesi, ma, quest'anno, ha messo in ansia soprattutto le 8.500 famiglie con figli che, nel settembre prossimo, inizieranno le elementari. Per loro, le maggiori novità. Dovranno scegliere tra quattro modelli di orario settimanale (senza compresenze): 24, 27, o il tempo prolungato da 30 fino a 40 ore. Quale fra queste opzioni di orario saranno le famiglie a richiederla e, si legge nella circolare ministeriale, nelle classi a tempo prolungato saranno assegnati due docenti: maestro «di riferimento» e altro insegnante per l'insegnamento della lingua straniera e religione. Dai sindacati della scuola, però, il timore che questa «libera» scelta dei genitori debba comunque fare i conti con organici assegnati agli istituti, assai contenuti dalla Finanziaria. Il rischio è dunque quello di scegliere, pur fra mille dubbi, una opzione e poi non vedersi accontentati per tagli di organici. Molto minori i problemi per la scelta dell'iscrizione in prima media, che, nella nostra provincia, riguarda poco meno di settemila famiglie: sono 6.854 gli studenti iscritti in quinta elementare. Ai loro genitori spetta la scelta fra il tempo obbligatorio di 29/30 ore, o il tempo integrato o prolungato da 30 a 40 ore. Inoltre, il potenziamento dell'inglese, su richiesta delle famiglie, passerà da 3 a 5 ore. I sindacati della scuola criticano, comunque, il fatto che tale potenziamento si realizza con la soppressione dell'insegnamento della seconda lingua comunitaria. Non ci sono invece cambiamenti rispetto al passato per quanto riguarda gli alunni di terza media per la scelta delle superiori. Riguarda 8.400 studenti, tra città e provincia e tra statali e paritarie. Tutti gli istituti superiori veronesi propongono i corsi degli anni scorsi, senza modifiche di nessun tipo. La scelta riguarda oltre 300 proposte di indirizzi diversi. È stata, infatti, rinviata di un anno, la riforma del riordinamento dei cicli, che dovrebbe partire con il 2010, anche se, a quanto risulta, il progetto è ancora in discussione, sia per quanto riguarda il numero di materie, sia il monte ore. Ricordiamo, infine, che sono 6.854 gli studenti iscritti in quinta superiore che a giugno sosterranno gli esami di Stato. A essi si aggiungerà un gruppo di candidati esterni. Per la stragrande maggioranza di loro, dopo, ci sarà la scelta della facoltà universitaria, che però, in molti casi, è subordinata al superamento dei test di ammissione. Anche per loro, varie le iniziative di orientamento, organizzate in questi mesi dalle Università, anche se la scadenza dell'iscrizione è spostata alla fine dell'estate.  

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"una finestra aperta di colpo ha causato il crollo nel liceo" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Torino La lettera al ministro Il giorno maledetto "Una finestra aperta di colpo ha causato il crollo nel liceo" Rivoli: consegnata la prima perizia sulla sciagura In 50 pagine l´ingegnere Soldati ha ricostruito cosa è accaduto quella mattina: un tunnel di corrente, il vento non c´entra Un tunnel di corrente creato improvvisamente per via dell´apertura di una finestra sul cortile ha provocato una specie di terremoto nell´aula al primo piano, e lo sbalzo di pressione che si è creato con lo sbattimento della porta ha agito come una forza che ha tirato giù il controsoffitto. E´ racchiusa in 50 pagine la prima spiegazione del crollo del liceo Darwin in cui aveva perso la vita a soli 17 anni lo studente Vito Scafidi: ieri mattina sul tavolo del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello è arrivata la consulenza tecnica affidata a Giovanni Solari docente presso l´università di Genova di ingegneria del vento. E´ stato lui a studiare le condizioni atmosferiche presenti quel giorno e a misurare la pressione interna ed esterna all´edificio scolastico per comprendere quali forze abbiano contribuito a far crollare il controsoffitto dell´aula. Ma questa settimana arriverà in procura la seconda perizia che spiegherà le debolezze strutturali dei materiali, e solo allora gli inquirenti avranno il quadro completo di tutte le cause che hanno portato al crollo. L´ingegnere Giovanni Solari ha eseguito misurazioni e condotto esperimenti per poter rispondere ai quesiti posti dalla procura. le cinquanta pagine di perizia contengono schemi e grafici, e una spiegazione chiara di cosa è avvenuto dentro al liceo Darwin. Prima del crollo nell´aula c´erano la finestra e la porta aperta. In quella situazione la pressione interna e quella esterna si compensavano e non c´era alcun problema. Durante l´intervallo però qualcuno ha aperto una finestra del corridoio sul cortile interno. Si è creata così una corrente d´aria, causata proprio dall´apertura della finestra dell´aula, della porta e della finestra sul cortile (la stessa corrente che provocherà poi lo sbattimento della porta). In pochi attimi la pressione interna alla stanza che funzionava da spinta verso l´alto ed era positiva è aumentata considerevolmente, per poi precipitare e diventare improvvisamente negativa a causa della chiusura della porta. Questa pressione negativa, secondo il docente, è risultata «sfavorevole alla controsoffittatura», in pratica avrebbe agito come una sorta di forza che ha contribuito a tirare giù il soffitto. Nella consulenza sono riportate anche le condizioni del vento: in quei momenti le raffiche soffiavano a 69 chilometri orari. Ma era nella notte che il vento aveva avuto maggiore forza arrivando a superare i cento chilometri orari. Non è stato dunque un agente atmosferico eccezionale a causare il crollo, bensì una serie di condizioni d´aria sfavorevoli interne all´edificio che si sono verificate nel momento in cui c´è stato un collegamento con l´esterno. Secondo la perizia, il crollo del controsoffitto sarebbe avvenuto infatti contemporaneamente alla chiusura della porta. Chiusura che si era verificata a causa della corrente provocata dall´improvvisa apertura di quella finestra del corridoio. Secondo gli inquirenti questa consulenza è particolarmente importante perché spiega quale è stato l´evento che ha materialmente scatenato il crollo. Un crollo però che non sarebbe potuto capitare se non ci fossero state debolezze strutturali. Proprio queste debolezze saranno chiarite con la seconda perizia che fra pochi giorni sarà depositata in procura. Subito dopo gli inquirenti interrogheranno alcuni funzionari. Ed è possibile che vengano inseriti i primi nomi nel registro degli indagati. (s.mart.)

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il 25% dei quindicenni della bassa ha provato a fumare cannabis (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

MONTAGNANA Il 25% dei quindicenni della Bassa ha provato a fumare cannabis MONTAGNANA. In Veneto percentualmente sono in calo gli adolescenti dediti al fumo, all'alcool e alla droga. In calo rispetto ad un'analoga indagine svolta quattro anni fa. Ma sono pur sempre molti. Un'indagine approfondita e a tutto campo quella svolta su tre fasce d'età (11, 13 e 15 anni) dalla Regione in collaborazione con le Università di Padova e Verona e presentata venerdì in Sala Veneziana nel corso di un affollatissimo convegno organizzato dal Lions Club di Montagnana - Este e moderato da Maurizia Dosso. L'indagine ha comportato la somministrazione di 6.774 questionari approvati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ai ragazzi delle tre fasce. Aldilà dei numeri in diminuzione ma sempre consistenti (ad esempio nella Uls 17 il 22% dei quindicenni è dedito al consumo di tabacco, il 25,3% ha provato la cannabis e il 10% consuma birra), assumono importanza rilevante taluni aspetti degli stili di vita e della maniera di pensare e intendere le cose nel mondo dei ragazzi. Il tutto riconducibile immancabilmente agli ambienti della famiglia e della scuola, le principali agenzie educative. «L'insegnante istruttore ormai ha fatto il suo tempo - ha commentato nelle conclusioni Renato Di Nubila, docente universitario - oggi c'è bisogno dell'insegnante che affianca l'adolescente. Oggi gran parte della scuola ripete gli stessi percorsi di un tempo, e occorre un lavoro per valorizzare l'educazione e gli insegnanti. Oggi ai giovani interessa solo il presente adesso, non il passato e il futuro, che sarà il presente degli altri. Riconoscono il rigore - ha concluso Di Nubila - perché significa essere coerenti». Anche il dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale Franco Venturella ha osservato che «bisogna ricostruire un clima educativo e più che le discipline conta saper stabilire delle buone relazioni. Insomma, la scuola deve recuperare tutte le dimensioni della vita». Giancarlo Zecchinato, dal suo osservatorio del Sert, ha focalizzato la diversità del mondo d'oggi rispetto a quello di 20 anni fa. «Ci occupiamo di 1.200 persone nel Sert dell'Uls 17 e di prevenzione, di cui finalmente questa indagine mostra i frutti. Essere giovani oggi è più difficile di ieri. I giovani d'oggi sono più svegli di ieri, perché sottoposti a più stimoli il che non significa avere automaticamente la capacità di risolvere i problemi». Gino Smanio, rappresentante del Consiglio d'Istituto, ha puntato sulla tendenza di escludere i genitori, specie quelli non informatizzati, dal loro mondo, invitando gli insegnanti ad amare il loro lavoro. (Roberto Morello)

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testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella. testo per misurare lo spazio equivalente di 002 righe cartella. - rossella leonforte (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XVI - Palermo Testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella. Testo per misurare lo spazio equivalente di 002 righe cartella. Osteggiata nella carriera dimenticata da morta. Tante scoperte e il rammarico di non avere mai ottenuto la cattedra nella sua Palermo Il suo grande talento scientifico fu riconosciuto a fatica in un tempo caratterizzato dal maschilismo ROSSELLA LEONFORTE P ia Nalli visse e lavorò nella prima metà del �900, quando era considerato inconcepibile che una donna potesse interessarsi di matematica, diffuso com´era il retaggio di analisi scientifiche, o pseudo tali, che si erano prodigati nel dimostrare l´incompatibilità tra cervello femminile e matematica. Di lei ci restano i lavori, unanimemente ritenuti innovativi, ma dal punto di vista personale ha vissuto quasi senza lasciare tracce o, piuttosto, senza che nessuno si sia curato di mantenerle. La sua biografia appare piuttosto scarna. Nata a Palermo il 10 febbraio del 1886, si laureò nel 1910 sotto la guida di un altro grande matematico, Giuseppe Bagnera. Nel 1914 divenne libero docente; nel 1921 professore straordinario a Cagliari e nel 1923 professore ordinario nella stessa sede, in cui lavorò fino al 1927, quando si trasferì all´università di Catania per ricoprire per circa trent´anni la cattedra di Analisi algebrica e dove rimase fino al 1964, quando morì quasi cieca e dimenticata. Per il resto conosciamo poco di lei ed è perfino difficile trovare foto che la ritraggano. Sappiamo comunque che la sua vita fu costellata da grandi amarezze, prima fra tutte quella di non essere riuscita ad ottenere la cattedra a Palermo, superata da colleghi, magari con titoli minori, ma di sesso maschile. Oggi cercare di ricostruirne la storia, andando oltre le date ufficiali, non è facile. Pochi tra coloro che la conobbero sono ancora in vita. Oltre a sparuti allievi, soltanto qualche anziano di Corso Calatafimi, dove era la sua casa paterna, ne conserva un vago ricordo. Le informazioni più preziose le ha lasciate un altro grande matematico suo allievo, Gaetano Fichera che, in più occasioni, l´ha citata in modo lusinghiero, e «non per affetto di antico discepolo, ma per assoluta obiettività scientifica», tanto da annoverarla fra le maggiori matematiche di tutti i tempi. Racconta: «Sicuramente primo in Italia, iniziai uno studio approfondito dei suoi lavori. Fu un´esperienza memorabile. Lo stupendo saggio sulla Teoria dell´integrale, scritto pochissimi anni dopo che Denjoy aveva pubblicato i suoi lavori sulla "totalisation", le applicazioni fattene alle serie di Fourier, la risoluzione dell´equazione integrale di terza specie, da lei ottenuta nel 1919, mi dettero piena la misura del suo grande talento matematico». Tuttavia, lo stesso Fichera ricorda come Pia Nalli non godesse di grande popolarità all´Università di Catania, tanto da incontrare grandi difficoltà nella sua carriera. «Compresi allora - aggiunge - il senso di amara solitudine, forse di disperazione, che deve avere invaso il suo animo». Certamente ebbe la fortuna di nascere in un ambiente familiare culturalmente stimolante. Fu la quarta di sette figli fra i quali Vitangelo, che alla professione medica affiancò la passione per l´esperanto, di cui fu uno dei primissimi cultori, e Paolo che fu scrittore e diresse alcune delle principali biblioteche d´Italia (l´Universitaria di Pavia, l´Estense di Modena, la Nazionale di Napoli e la Braidense di Milano). Un altro elemento rilevante per la formazione di Pia Nalli fu sicuramente il fermento in campo matematico che aveva investito Palermo dove, nel 1884 era sorto il Circolo Matematico di cui la stessa Nalli divenne socia dal 1910. All´Università si erano intanto laureati matematici del calibro di De Franchis, Cipolla e Mignosi. Un ambiente così fecondo però, se dovette essere uno stimolo per i suoi studi, al tempo stesso la lasciò ai margini. Non le furono risparmiati i pettegolezzi e le critiche di chi la giudicava una zitella acida, poco femminile e goffa nell´abbigliamento, ma soprattutto di chi non prendeva neanche in considerazione il suo lavoro provocandole grande dolore. Ne resta traccia nelle lettere che scrisse a Tullio Levi-Civita, raccolte in un volume curato da Pietro Nastasi e Rosanna Tazzioli. E come fa notare proprio il professore Nastasi, docente di Storia delle matematiche all´Università di Palermo: «Nella corrispondenza con Tullio Levi-Civita che, al contrario di molti contemporanei, mostrava di apprezzarne il talento, fra le tante formule, Pia Nalli lascia emergere il lato umano, mettendo a nudo le amarezze che costellavano la sua carriera». In una lettera scrive: «La ringrazio sentitamente dell´accoglienza lusinghiera che ha voluto fare ai miei lavori. La cosa mi ha fatto tanto più piacere in quanto esistono molti, che non valgono niente, eppure mi guardano dall´alto in basso, semplicemente perché io sono una donna». In un´altra racconta: «La persecuzione indegna alla quale sono fatta segno da alcuni anni, tutta a base di calunnie fantastiche, ridicole ed anonime ha avuto un´altra manifestazione nel trattamento usatomi dalla Facoltà di Pavia». E continua sottolineando come per una donna sia difficile difendersi o lasciarsi andare al benché «minimo sfogo verbale, sotto pena di sentirsi dare della pettegola». Tuttavia aveva deciso di scrivere al Rettore di Pavia per raccontargli come a diciassette anni le fosse stato rifiutato il posto di maestra di villaggio, e osservava «Pensare che ho rischiato di insegnare il sillabario per tutta la vita!». O ancora come, prima di vincere il primo concorso universitario («ora ne ho già vinti quattro, tutti quelli ai quali ho avuto il diritto di presentarmi») si fosse piazzata quarantaquattresima ad un concorso per scuole normali soltanto perché la commissione giudicatrice «tenne un semplicissimo criterio di discriminazione: contò gli anni di servizio, ed io non ero sufficientemente vetusta». Il racconto non è fine a se stesso. Nella lettera, infatti, chiede quale fosse stato il criterio adottato dalla facoltà di Pavia. «Forse, pur essendo grassottella anziché no, non avrò raggiunti i due metri di circuito addominale richiesto, come minimo, dalla Facoltà ai professori di Analisi infinitesimale?» «Ho anche saputo - aggiunge - che qualcuno della Facoltà mi ha fatto delle accuse di indole politica� Sappia la Facoltà che quando non mi occupo di scienza, lavoro la maglia come faceva la mia nonna, o mi occupo in qualche cosa di equivalente: mai e poi mai ho fatto della politica, e mai ne farò». Dalle lettere a Tullio Levi-Civita emergono soprattutto le sue grandi doti matematiche e la notevole capacità di semplificazione nei calcoli, e non mancano i riferimenti al proprio metodo di lavoro: «Io non so come lavorano gli altri: posso dire che io lavoro in uno stato speciale che ha del sonnambolico». E poi «un lavoro non lo licenzio che quando sono assolutamente sicura che non mi sia sfuggita nessuna sciocchezza». Eppure Pia Nalli non ha mai ricevuto riconoscimenti. Perfino l´Ateneo di Catania per il quale aveva lavorato per oltre trent´anni non le ha attribuito il titolo di professore emerito. Il professore Mario Marino, attuale ordinario di Analisi matematica a Catania, ricorda «Qualche anno fa, su proposta di Gaetano Fichera, si era tentato di intitolare a lei l´istituto di matematica, ma anche quest´idea non è andata in porto. Quando negli anni Settanta il dipartimento di matematica di Catania si è trasferito da corso Italia in viale Andrea Doria è stato trovato uno scatolone con su scritto Pia Nalli: dentro c´erano lettere e fotografie della famiglia, il diploma di laurea e altri titoli, oltre a foto, soprattutto di paesaggi e di fiori scattate da lei stessa». Tutto perduto come quasi ogni cosa che la riguardi. Il nome di Pia Nalli resta in due strade che le sono state intitolate: una a Roma, su segnalazione dell´Università, e l´altra a Palermo, dove qualcuno si è ricordato di lei nel tentativo di colmare la carenza di strade intitolate a donne.

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non solo tagli per la sanità - vincenzo provenzano (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XV - Palermo NON SOLO TAGLI PER LA SANITà VINCENZO PROVENZANO L´assessore, sicuramente animato da voglia di cambiamento ma poco incline agli stimoli esterni, non è un tecnico di area né un medico e neanche un manager sanitario. Questo in un momento in cui la sanità regionale, commissariata di fatto dal governo centrale, richiederebbe un livello politico apicale in grado di conoscere subito una complessa struttura con le sue virtù e trappole. L´ampio dibattito politico se sia meglio avere a Palermo o a Catania una o due Ausl mi lascia del tutto indifferente, mentre quello di cui sono preoccupato, pagando le tasse e l´Irap in particolare, è che in questo momento negli ospedali dell´Isola gli ordini di acquisto dei prodotti per l´assistenza e i conseguenti atti amministrativi sono ripetuti ogni due settimane a causa dei vincoli di spesa, con un enorme dispendio di risorse umane e amministrative. La logica del taglio indiscriminato e generalizzato delle risorse somiglia alla storia dell´asino cui il padrone aveva insegnato a non mangiare. Fino al punto che, avendo poi ridotto a zero il cibo giornaliero, il padrone si era stupito della morte dell´animale. Vogliamo risparmiare? La risposta è semplice: chiudiamo gli ospedali, e la spesa si azzera. La sanità è un servizio particolare, e quello che oggi si chiama taglio è sinonimo di mancanza di servizi, se non effettuato in modo oculato. Tra l´altro, che il metodo Lombardo-Russo abbia come elemento sotteso lo smantellamento degli anni cuffariani mi interessa ancora di meno, specie se giocato sulla pelle dei siciliani. La realtà di oggi evidenzia che molti dei tagli finora adottati sono indiscriminati e senza una corretta separazione dei servizi inefficienti rispetto a quelli che funzionano. Anche l´assunto di Centorrino di una sanità che «continua a costituire materia ostica, delicata e scivolosa» è un falso problema. L´aspetto fondamentale è un altro e sta nel rapporto tra medico, paziente e manager pubblico. Il rapporto paziente-medico è per sua natura asimmetrico, a sfavore del paziente, poiché le cure e i risultati attesi dipendono principalmente dalle competenze specifiche dei medici e dalla loro capacità di avere risorse per migliorare i servizi offerti, tutti elementi di cui il paziente-cittadino non è al corrente, anche dopo essersi sottoposto alle cure. Aggiungiamo un´ulteriore riflessione. Sarebbe sicuramente singolare avere primari e ospedali che non siano alla ricerca di più risorse, perché i medici devono curare, e dovrebbe essere questo il loro unico obiettivo. Il manager pubblico e la politica, in generale, dovrebbero percepire quali siano le priorità della società di riferimento, e in particolare cosa i siciliani si aspettino da loro, anche in rapporto alle priorità da offrire in un mondo in cui le risorse sono sempre più limitate. Per fare un esempio, il rinnovo delle convenzioni con il San Raffaele di Cefalù o l´Ismett non può solo misurarsi in termini di costi o di risultati attesi, ma principalmente dovrebbe riflettere una delle priorità della Sicilia: spendere risorse cospicue per investimenti in servizi e formazione, secondo il concetto che le partnership pubblico-private funzionano quando ognuna delle parti ottiene un ritorno commisurato alle risorse impiegate e ha voce in capitolo nelle scelte da effettuare. Su questi aspetti la cultura economica e gestionale della sanità deve fare enormi passi in avanti e non applicare in modo errato schemi economici e gestionali buoni in altri settori. A questo punto anche il problema mafia nella sanità, il terzo aspetto presentato da Centorrino, è residuale, perché rispondere alle necessità indicate in precedenza rende molto più difficile la vita alle organizzazioni criminali. Il fatto che nelle altre regioni sia solo una questione di ordinario malaffare manca di un elemento storico importante: proprio a Milano, la capitale economica italiana, la mazzetta del ragioniere Mario Chiesa, prologo di Tangentopoli e materializzazione della profezia di Berlinguer, nasce nella gestione di un ospizio nell´ambito dei servizi sociali.

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Altra Savona sposa la macro regione "Limonte" (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Altra Savona sposa la macro regione "Limonte" il convegno Affollato incontro nella sala mostre della Provincia per il sodalizio civico di Sergio Cappelli per parlare del progetto-Monteverde 22/02/2009 savona. Il "Limonte"è occasione di confronto per AltraSavona che ha pubblicamente sposato la tesi affrontata da Franco Monteverde nel libro "Limonte: una provocazione o un progetto per costruire una macro-regione ligure e piemontese?". Sul tema, AltraSavona ha organizzato un incontro alla sala mostre della Provincia con Sergio Cappelli, presidente di Altra Savona; Fiorenzo Ferlaino, dirigente Ires Piemonte; Franco Monteverde, autore del libro "Limonte"; Luciano Pasquale, direttore dell'Unione Industriali; Angelo Pichierri, docente di sociologia dell'organizzazione presso l'Università di Torino. Moderatore era Elio Ferraris. Per Monteverde il progetto di una macroregione non può prescindere dall'abolizione di quegli apparati amministrativo burocratici come le Comunità Montane o le Province. Quest'ultimo è uno dei punti del programma politico di Altra Savona che parteciperà alle prossime elezioni provinciali con un proprio candidato. «Per altra Savona non c'è una contraddizione nel proporre l'abolizione delle Province e candidarsi alle elezioni provinciali - dichiara Cappeli - il sistema si cambia dal suo interno». E sulle province Cappelli fa l'affondo contro il centrodestra. «Dopo la vittoria alle ultime elezioni il centrodestra non ha più parlato di abolire le province - dichiara - e questo era uno dei punti del programma elettorale; quanto al federalismo, di cui si parla da almeno 15 anni, è proprio il caso di dire che la montagna ha partorito un topolino. Se questo è il quadro generale non dobbiamo abbandonare la speranza di una riforma di questo Stato. Altra Savona è un movimento piccolo nel contesto nazionale. Ma di AltraSavona ce ne sono tante sparse nel Paese; sono liste civiche, movimenti, comitati in risposta ad un bisogno che nasce dal basso. Tra i compiti di Altra Savona nel candidarci a governare questa Provincia c'è il tentativo di indicare una strada per arrivare ad un obiettivo più generale che è una riforma costituzionale che porti a formazioni come il Limonte». L'idea del "Limonte" piace anche al direttore dell'Unione Industriali Luciano Pasquale che pone l'accento su una sorta di "federalismo delle Università" nel quale rientrerebbe, in quanto parte dell'Università di Genova, anche il Campus Savonese. «Sono abbastanza terzo - dice Pasquale - per fare i complimenti agli organizzatori per l'impostazione di elevato livello culturale data a questo incontro mi auguro che ci siano altri incontri sull'argomento. Sul progetto della collaborazione tra Università stanno investendo molto le fondazioni bancarie. Il 2 marzo parteciperò ad un incontro al Politecnico di Genova nel quale sosterrò l'idea di un Politecnico federato che comprenda anche quelli di Milano e Torino; tre facoltà nell'ottica di un territorio del Nord Ovest». e. r. 22/02/2009

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"Di che libro sei?", gli esperti a confronto (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

"Di che libro sei?", gli esperti a confronto sala della provincia L'incontro, al quale partecipano esperti, si svolge nell'ambito del progetto del ministero dell'Istruzione Amico libro 22/02/2009 Savona. Nel mondo informatizzato in cui viviamo e nel quale crescono i nostri giovani come è cambiato il rapporto con la lettura? Quanto e come si legge? Come affrontare la disaffezione alla lettura? Per cercare di dare qualche risposta agli interrogativi, nell'ambito del progetto del ministero Istruzione, Università e Ricerca "Amico libro"è stato costituito a novembre, presso l'Ufficio Scolastico provinciale di Savona, il gruppo di coordinamento territoriale "Amico libro", per la promozione della lettura presso i ragazzi del nostro territorio. Il gruppo intende potenziare la costituzione di reti di scuole con altre istituzioni del territorio per promuovere attività di formazione per docenti, attività ed eventi culturali rivolti agli studenti, "aperture" delle biblioteche scolastiche con l'obiettivo di sostenere la progettazione di percorsi educativi volti ad incrementare il piacere di leggere. Si intende inoltre valorizzare le attività già intraprese nel campo della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado della Provincia. Dopo un breve monitoraggio sulla lettura, svoltosi nei mesi scorsi nelle scuole della provincia sulle biblioteche scolastiche, è stato organizzato per domani un convegno rivolto ai docenti di ogni ordine e grado delle scuole della provincia dal titolo "Di che libro sei?", che si terrà (dalle 9,15 alle 17,30) nella Sala della Provincia di Savona. Dopo l'apertura dei lavori da parte di Carla Barzaghi, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Savona, interverranno Donatella Lombello dell'Università di Padova, che parlerà di "Biblioteche scolastiche e letteratura: per una pedagogia della lettura", e Luisa Marquardt dell'Università di Roma Tre con un intervento su "Infocompetenza: il ruolo della biblioteca scolastica". Al convegno, che è aperto alla cittadinanza, parteciperanno anche Pino Boero dell'Università di Genova, che interverrà su "Tradizione e novità nei libri di oggi per l'infanzia", e Donatella Curletto dell'assessorato alla Cultura - Centro sistema bibliotecario della Provincia di Genova, che parlerà di "Valutare, scegliere e promuovere: il Progetto Stuzzicalibro per la famiglia, la biblioteca e la scuola". St. Mor. 22/02/2009

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Non basta un segretarioper rianimare il Pd (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Non basta un segretarioper rianimare il Pd david bidussa Alla fine, dunque, Dario Franceschini è stato eletto nuovo segretario del Partito democratico. Il consenso "plebiscitario" ottenuto (1.047 voti per lui contro i 92 ottenuti da Arturo Parisi) dice che il messaggio circolato in quella sala, non dichiarato ma profondamente avvertito, era dimostrare prima di tutto a se stessi di esistere. Soprattutto di esserlo senza ricorrere alla retorica che abbiamo visto ripetere spesso negli ultimi vent'anni e nelle crisi che hanno contrassegnato le tappe degli addii nella sinistra italiana: un mesto salutarsi - spesso contrassegnato dalle lacrime e dall'emozione - in cui ognuno dava conto delle proprie ragioni. Una scena che si è ripetuta spesso (l'ultima volta a Firenze nell'aprile 2007 all'ultimo congresso dei Democratici di sinistra) e che questa volta non poteva replicarsi: perché, se non dentro la sinistra, certo intorno a quella cosa che è il Partito democratico "Pietà l'è morta" e dunque non ci saranno passioni, interessi o attenzioni da parte di un mondo esterno che guarda al Pd come un attore residuale, come a un costo che si deve pagare perché in democrazia una opposizione deve esserci per statuto (come ha detto anche due giorni fa il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri). Altra questione è se poi deve fare l'opposizione, e questo è un aspetto su cui l'attuale maggioranza non ha le idee sufficientemente chiare (se ce l'ha si guarda bene dal dirle). Dunque esiste un segretario che entra nel pieno delle sue funzioni. Per certi aspetti è un dato positivo che indica una consapevolezza: il fatto che un partito politico è, tra le altre cose, anche una segreteria politica, ovvero un luogo deputato a coordinare, scegliere, organizzare. Tutti misureranno dunque la consistenza e l'efficacia di questa scelta proprio su questo piano, ovvero in merito alla definizione delle liste per le prossime scadenze elettorali, sia quelle europee sia, soprattutto, quelle locali. È un aspetto che riguarda anche come il Pd ha letto finora la sua crisi politica. Ma su questo tornerò tra poco. Prima dobbiamo chiederci: la scelta compiuta ieri pomeriggio, al di là della persona di Dario Franceschini, è sufficiente? E, soprattutto, questo atto è di per sé garanzia di una ripresa politica? Non credo, per vari motivi. Il primo riguarda una questione di forma. In questi giorni il modo in cui la gran parte del quadro politico ha guardato alla crisi del Pd dimostra una cultura politica che sa di poter esercitare un potere di interdizione. A quel potere ancora ricorrerà. Un potere di interdizione che si sostanzia nel decidere di parlare o non parlare con l'opposizione in conseguenza della leadership che la guida. In breve, l'atteggiamento è stato - e presumibilmente continuerà ad essere - quello di aprire e chiudere la porta del confronto perché in questa tattica sta di per sé la delegittimazione della forza avversaria. È una condizione che non dipende esclusivamente dalla fisionomia culturale e politica dell'attuale maggioranza, ma che discende prevalentemente dai deficit culturali e politici del Pd. Questi deficit esprimono il secondo motivo di incertezza e di insufficienza sul domani del Partito democratico. L'assemblea di ieri non poteva risolvere e superare le cause profonde di una crisi, o di una paralisi politica, proprio perché il suo carattere primario era un atto di autocoscienza collettiva, un atto pubblico che, prima di tutto, aveva il compito di dimostrare ai suoi stessi partecipanti che il Pd esiste. Ma da oggi le questioni politiche e culturali della crisi del Pd sono tornate a occupare il centro della partita politica. Le domande riguardano con quale strategia si pensa di uscire dalla crisi economica, con quali misure strutturali si affronta la ricostruzione di un possibile modello di sviluppo connesso con le sfide tecnologiche di oggi; con quale proposta politica, economica e tenuta sociale. Il che significa porsi il problema di quale protezione sociale garantire un domani che sia dentro e non fuori o marginale rispetto alle sfide che la nuova società tecnologica pone. Una scommessa che non può essere giocata solo sul piano della precarizzazione delle vite, ma deve essere accompagnata dalla capacità di fornire gli strumenti e le dotazioni di conoscenza per affrontare quell'incertezza. Altrimenti la soluzione è solo la costruzione di una società esasperata tra solitudine, marginalizzazione e esclusione. Uno scenario che non definisce nessun futuro auspicabile. Così non basta parlare genericamente di ristrutturazione dello Stato sociale, oppure di accogliere le sfide imposte dalla globalizzazione, o trovare le risposte da dare in termini di sicurezza. Dentro quelle scelte sta soprattutto la lettura dei diversi territori politici, economici e culturali del Paese, una dimensione che l'attuale opposizione ha sostanzialmente abbandonato e che significa egemonia dell'attuale maggioranza. Sono le domande che Marco Alfieri ha proposto un anno fa in un suo libro-inchiesta (Il Nord, terra ostile, Marsilio) e che ancora attendono una risposta politica da parte del Pd, con l'eccezione di coloro che sul territorio, per esempio Sergio Chiamparino a Torino, hanno provato a misurarsi con le sfide concrete che hanno di fronte. Quella risposta non sarà immediata. Non dipenderà da Franceschini, ma sarà anche il risultato dell'avvio di un lavoro di segreteria che torna sui territori, anziché stare nei salotti. E qui si innesta il terzo pacchetto di motivi dell'attuale crisi politica del Pd. Perché un partito che pure ha espresso esperienze politiche di governo locale innovative nelle persone e nelle competenze, ma anche nei profili professionali e sociali (per esempio Riccardo Illy, Renato Soru, Matteo Colannino), non ha trasformato queste competenze in cultura politica collettiva, e perché queste figure continuano a rimanere figure di confine? Perché, in breve, anche il Pd continua a perpetuare la fisionomia di quelli che nel tempo del Pci furono gli indipendenti di sinistra? È un problema non marginale e nemmeno limitabile alle vicende pubbliche di alcune persone. Ci dice che oggi un partito ha avuto le esperienze e le persone che potevano essere una parte del processo di rinnovamento culturale interno, ma quel rinnovamento non è avvenuto. Ciò non riguarda solo la forma-partito, ma anche quanto quelle stesse persone si sono finora sentite parte di un progetto politico. Nella sfida di oggi bisogna saper metabolizzare profili personali in pezzi di cultura politica condivisa. È una questione che da ieri sera coinvolge in prima persona Franceschini, ma che va anche molto oltre la sua persona o la durata prevedibile della sua segreteria. E che non è riducibile a una questione di anagrafe o di nuova generazione. Riguarda la costruzione di un soggetto politico oltre il partito di massa storicamente dato nella storia italiana del Novecento o del partito-opinione costruito intorno a una figura carismatica. A guardar bene oggi è il problema prima di tutto del Pd, ma riguarda anche il centrodestra dopo Berlusconi, indipendentemente dalla durata del suo attuale leader. 22/02/2009 autocoscienzaL'assemblea non poteva risolvere le cause della crisi perché doveva in primis dimostrare a se stessa che il partito esiste 22/02/2009 la sfidaOggi la sfida per i partiti è quella di saper metabolizzare profili personali in pezzi di cultura politica condivisa 22/02/2009 Mauro Barberis Non viviamo più solo le nostre vite, individuali, familiari, private; viviamo anche, e a volte soprattutto, nel grande blob della comunicazione globale. Sempre più spesso, cioè, ci capita di chiederci se siamo davanti o dietro al teleschermo: se ci troviamo nella realtà, nella fiction o, peggio ancora, in un reality. Ci capita più facilmente certe settimane, quando il lavoro ci porta lontano da casa: com'è successo a me percorrendo la Penisola fra Università in sfacelo, aeroporti malcollegati con le città, quindi taxi pagati di tasca propria non compensati dai giornali ricevuti in omaggio, e dappertutto una folla minacciosa di video accesi, con notizie sempre più inquietanti che scorrevano in sovraimpressione. Insomma vorrei raccontarvi a mio modo una delle tante nostre settimane bestiali. La settimana è cominciata a Genova, in un lunedì che ha proseguito lo psicodramma consumatosi la domenica prima al Ferraris, dopo Genoa-Fiorentina. Hai voglia di dire che queste cose non dovrebbero mai succedere, per una partita di calcio, ma tant'è la sera torni a casa e la prima cosa che chiedi è«come sta?»: intendendo il tifoso investito dal pullman. Poi viene il martedì, atteso per due eventi: in ordine di importanza: l'apertura del Festival di Sanremo e il risultato delle elezioni in Sardegna. Il Festival comincia alla grande, Roberto Benigni fa scompisciare dal ridere con il suo cavallo di battaglia, Silvio Berlusconi: ma in Sardegna il primo Pinco Pallino portato in giro dallo stesso Berlusconi nei suoi weekend isolani straccia il governatore Renato Soru, il fondatore di Tiscali che qualcuno già immaginava come prossimo leader del Partito democratico. A questo punto succedono due cose apparentemente irrelate: ma voi sapete che nel mondo della comunicazione, come in quello della magia, tutto si tiene. David Mills, brillante avvocato londinese, viene condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per essersi fatto corrompere dal nostro presidente del Consiglio: il quale è invece protetto dal Lodo Alfano al punto che i principali telegiornali, anticipando la militarizzazione attesa per le Europee, quasi si dimenticano di dare la notizia. In compenso Walter Veltroni, il leader dell'opposizione, dopo aver perso, in tutti questi mesi, occasioni molto più ghiotte, approfitta del risultato sardo per troncare il proprio personale calvario e dà le dimissioni, riapparendo il giorno dopo per scusarsi, come fanno le persone perbene, ma con l'aria di chi ha appena vinto un terno al lotto. Il legame comunicativo, o forse magico, fra i due eventi, è riassunto perfettamente da un giornalista statunitense il quale rivolge ad Alexander Stille - docente di giornalismo e autore di "Citizen Berlusconi" (2006), uno dei libri migliori scritti sul protagonista della politica italiana - la domanda seguente: ma come, in Italia viene condannato per corruzione il coimputato del primo ministro e a dimettersi è il capo dell'opposizione? Stille deve aver cercato di spiegare la cosa ai colleghi statunitensi in termini razionali: il Lodo Alfano, la popolarità del premier nonostante o forse proprio in virtù dei suoi guai giudiziari, una situazione dei media nella quale al rinnovo dei vertici Rai corrisponde la giubilazione di Enrico Mentana da parte di Mediaset... Ma è chiaro che non poteva dir loro l'amara verità. Vi pare che in Italia un presidente del Consiglio potrebbe dimettersi per una sciocchezza del genere, rischiando di far calare l'audience del Festival di Sanremo?Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del diritto all'Università di Trieste. 22/02/2009

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Il Comune di Rieti in collaborazione con l'associazione "Il laboratorio dell'Ateneo&#... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 22 Febbraio 2009 Chiudi Il Comune di Rieti in collaborazione con l'associazione "Il laboratorio dell'Ateneo" dell'Università La Sapienza organizza per martedì alle 18 presso l'aula magna lo spettacolo "Cantico sulle orme di Francesco nella Valle Santa", recital dedicato al periodo reatino del Francescanesimo scritto da Francesco Rinaldi e diretto da Carla Todero. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro sul Francescanesimo in Italia e nella Valle Santa a cura di Alfonso Marini docente di Storia Medievale e di Ileana Tozzi, direttore del museo diocesano di Rieti.

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Al nuovo assessore, Lanfranco Venturoni, nelle sue peregrinazioni abruzzesi a Penne o ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 22 Febbraio 2009 Chiudi di MAURIZIO DI BIAGIO Al nuovo assessore, Lanfranco Venturoni, nelle sue peregrinazioni abruzzesi «a Penne o a Lanciano» spesso capita di incrociare volti stralunati allorquando si raccontano le vicende sanitarie di una regione retta nei lustri da un Pace e da un Del Turco «ingaggiati in una sfida a chi faceva peggio: una bella lotta davvero!» chiosa. «Ma non si smantella, anzi si cambia» è il motto di colui che si è accreditato agli occhi dei suoi corregionali con la stesura del "libro giallo" in cui si evidenziava che alla fine gli abruzzesi erano un popolo di "pazzarielli": tutti ricoverati in strutture private, alle volte in quattro su di un solo letto. Venturoni mostra le sue "guidelines" per il rilancio della sanità teramana e perché cessi o si attutisca il fenomeno dei pazienti che prendono la via delle Marche. Il Mazzini di Teramo deve investire maggiormente in innovazioni tecnologiche e in professionalità «altrimenti non andiamo da nessuna parte»: non è difficile, basta seguire le indicazioni dell'art. 20 della vecchia legge di Donat Cattin in cui si disponeva di una cifra consistente per l'ammodernamento e la costruzione delle strutture sanitarie: «Un articolo rifinanziato» precisa. «Le sale operatorie vanno aggiornate, sono strutture da rivedere queste, l'Utic va allargata, un occhio di riguardo va a psichiatria, cardiologia e cardiochirurgia». Per l'ex manicomio si sta vedendo di cambiare la destinazione d'uso "da sanitaria a commerciale" così da creare le condizioni per una vendita vantaggiosa. Più ad Est, in riva all'Adriatico, si tracciano le linee guida per un nuovo ospedale «giacché insistere con la ristrutturazione ospedaliera della vecchia struttura sanitaria di Giulianova, sarebbe a questo punto deleterio: la cosa è fallita - ammette Venturoni - non si può lavorare su due padiglioni e andare a fare la tac attraversando la strada». Il sito del nuovo ospedale è stato individuato a Colleranesco, in Via Cupa, una location che serberebbe un occhio di riguardo anche per Roseto «per una popolazione complessiva di oltre 50 mila abitanti». Per rilanciare S.Omero è in vista una gestione mista pubblica-privata, «alla stregua della mia Team, dove l'intervento del pubblico è maggioritario con una quota del 51%, e tutto ciò attraverso un bando di gara europeo. La gestione va al privato, con la nomina di un Ad, mentre il controllo è soggetto ad un indirizzo politico: ciò comporta l'aggiramento delle pastoie burocratiche, poi abbiamo bisogno di capitale fresco» ricorda Venturoni, che batte sul tasto del recupero della mobilità passiva.

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Arriva la lista Tagliani: noi nel vuoto dei partiti (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

I sostenitori del leader Pd che intanto fa 200 foto Arriva la lista Tagliani: noi nel vuoto dei partiti Un gruppo di sostenitori guidati da Tullio Monini ha stilato un "manifesto" per una lista a sostegno della candidatura di Tiziano Tagliani a sindaco per il Pd. Le prossime elezioni possono rappresentare «un'importante opportunità per aprire a Ferrara uno spazio di dialogo civile e politico nuovo, a partire dalla candidatura di Tiziano Tagliani (...) La fine dell' esperienza dell'Ulivo ha lasciato un vuoto che né il Partito Democratico, tanto più dopo la crisi apertasi dopo le recenti elezioni sarde, né ciò che resta dei partiti alla sua sinistra sembrano in grado di colmare, dando spazio a comportamenti individuali e collettivi che lasciano sempre più perplessi, sia sul piano personale che politico». Ecco l'idea quindi di «una lista delle forze della società ferrarese capaci di sostenere Tagliani nel suo operato, fuori dalle logiche e dagli equilibri dei partiti». Sette i punti del manifesto: prendersi cura della città (manutenzione del centro più qualità nelle periferie), tutelare l'ambiente di vita, sostegno a imprese e occupazione, futuro dei giovani (dalle scuole all'università), più cura delle persone e dei servizi, cultura di solidarietà e della convivenza tra culture diverse, efficienza nella trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. Le firme: Giordano Barioni (pedagogista), Carlo Bassi (architetto), Chiara Benvenuti (pediatra), Anna Chiappini (insegnante), Caterina Colombo (docente università), Paola Felletti Spadazzi (dirigente coop sociale), Secondo Ferioli (presidente Chiama Africa), Luca Gavagna (fotografo), Raffaella Indelli (medico), Giuliano Lanzoni (chimico), Andrea Malacarne (architetto), Mario Manca (medico), Marco Mastella (psicoterapeuta), Biagio Missanelli (dirigente coop sociale), Giovanni Monini (ingegnere), Tullio Monini (pedagogista), Francesco Pietrogrande (commercialista), Maurizio Remelli (docente università), Mara Salvi (dirigente scolastico), Giuliano Sansonetti (docente universitario), Giulio Sproccati (direttore banca), Dora Suglia (neuropsichiatra infantile) e Antonio Utili (scenografo). La "lista Tagliani" è composta, come si vede, da sostenitori personali del candidato sindaco che vengono da mondi diversi tra loro, culturalmente, politicamente e sotto il profilo professionale. Difficile dire quanti voti sposterà. Ieri intanto Tagliani è stato segnalato in giro per la città, in piazza Ariostea e in Castello tra l'altro, a fare foto per i manifesti elettorali. Circa 200 clic tra i quali verranno scelti quelli dei manifesti.

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L'acqua e la cultura nel segno del pubblico (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'acqua e la cultura nel segno del pubblico Tra acqua e sapere un filo comune c'è e dice che «pubblico è possibile». Contro le tendenze alla privatizzazione, si terranno giovedì in città due appuntamenti che mettono al centro altrettanti beni essenziali da mantenere o ricondurre, appunto, nelle mani «di tutti». Una tavola rotonda (ore 21, sala Alfonso I del Castello) farà il punto sulla battaglia del Comitato acqua pubblica Ferrara che riunisce 23 sigle. Nel mirino della critica c'è Hera: «Oltre 110 milioni di utili nel 2007 e qui abbiamo le tariffe più alte. Non è una garanzia affidare il servizio idrico ad un'azienda quotata in borsa, seppure a capitale in maggioranza pubblico», spiegano il portavoce Davide Scaglianti, assieme a Barbara Diolaiti (Verdi) e Tito Cuoghi (Sinistra democratica). «Vogliamo che le forze politiche e sociali si pronuncino in modo esplicito su questi temi», ribadisce il comitato. All'incontro di giovedì parteciperanno Alberto Lucarelli (docente di diritto pubblico all'Università Federico II di Napoli), Corrado Oddi (Fp-Cgil e Forum italiano dei movimenti per l'acqua), Gaetano Sateriale (sindaco di Ferrara) e Marzia Marchi (Rete Lilliput Ferrara). In precedenza (ore 16, dipartimento di scienze giuridiche dell'ateneo) il Coordinamento istruzione pubblica di Ferrara invita alla presentazione del libro «Manifesto per l'università pubblica». Con gli autori Alberto Burgio e Alberto Lucarelli ne discuteranno, moderati da Gian Guido Balandi, Guido Barbujani, Baldassarre Pastore, Alessandro Somma e Pasquale Nappi. (f.t.)

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Sostegno all'impresa (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il Comune aderisce al fondo intersettoriale provinciale Sostegno all'impresa Grazie al Fondo intersettoriale provinciale, la Camera di Commercio di Ferrara, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e gli altri 24 Comuni della Provincia, hanno messo a disposizione alcune risorse economiche. Il Comune di Ferrara ha quindi aderito al fondo, che consiste nella concessione di garanzie aggiuntive su finanziamenti accesi da piccole e medie imprese e garantiti da Consorzi e Cooperative di Garanzia Fidi, con lo scopo di facilitare laccesso alcredito a breve e a medio termine delle imprese. La Camera di Commercio ha erogato 500 mila euro, la Provincia di Ferrara 300 mila euro, il Comune di Ferrara 250 mila euro e i Comuni della provincia 250 mila euro. Complessivamente le risorse a disposizione ammontano a 1.300.000 euro. L'obiettivo che gli enti si sono prefissi con lo stanziamento delle risorse consiste nel favorire le aziende al fine di alleggerire gli effetti della crisi economica. Il Fondo, che è già operativo dallo scorso 5 gennaio, si aggiunge alle garanzie concesse dai Consorzi Fidi e dalle Cooperative di Garanzia. Grazie al fondo potranno essere coperti fino all'80% dei rischi di insolvenza. Legge regionale 41/97 Sulla base della legge regionale n. 41 del 1997, nel 2008 il Comune di Ferrara ha presentato un progetto che prevede la possibilità di concessione di contributi in modalità pubblico-privato. Lo scopo è la realizzazione di programmi di intervento locali la cui la finalità consiste nell'attivare processi di rigenerazione e di rinnovo commerciale, in una ottica di unitarietà dell'area. Gli interventi Gli interventi che saranno realizzati per il Comune di Ferrara riguardano il primo stralcio del secondo lotto del giardino delle Duchesse, la cui realizzazione è prevista proprio quest'anno. Ed ancora tra gli interventi deve essere ricordato il rifacimento della pavimentazione di via Contrari, che è stato realizzato e si è concluso lo scorso anno. Nel 2009 il Comune di Ferrara assegnerà, previa approvazione del Progetto da parte dell'Amministrazione provinciale, un contributo alle aziende che hanno presentato domanda attraverso le ATI e/o Consorzi pari ad almeno il 50% del contributo assegnato al Comune di Ferrara.

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Giorello: la cultura non trascuri la scienza (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - MILANO - sezione: PRIMA PAGINA - data: 2009-02-22 num: - pag: 1 autore: di ANNACHIARA SACCHI categoria: REDAZIONALE Il dibattito Il filosofo: si riscopra la tradizione tecnologica. Università spesso lontana dai giovani Giorello: la cultura non trascuri la scienza «Milano deve e può riscoprire la sua tradizione scientifica, perché non c'è iato tra conoscenza e azione». Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza in Statale, interviene così nel dibattito sul Manifesto per Milano. Non solo teatro, letteratura, pittura: cultura è anche tecnologia, «techne e logos, tecnica e ragione». Apologia di una città: «Non è vero che a Milano non si fa cultura, è un vecchio cliché di certi intellettuali che si piangono addosso», dice Giorello. «Ma non sempre le istituzioni se ne accorgono e a volte — e qui faccio autocritica — l'università è troppo lontana da certe inquietudini giovanili». A PAGINA 5

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Giorello: cultura come tecnica e ragione L'università spesso lontana dai giovani (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-22 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Il dibattito «Non sempre le istituzioni sono attente alle richieste di conoscenza che arrivano dal basso» Giorello: cultura come tecnica e ragione L'università spesso lontana dai giovani Il filosofo: Milano deve recuperare la tradizione scientifica legata a Leonardo e Cattaneo «Non è vero che a Milano non si fa cultura: è un vecchio cliché di certi intellettuali che si piangono addosso» Non solo teatro, letteratura, pittura. Cultura è anche tecnologia, «techne e logos, tecnica e ragione». E allora Milano «deve e può riscoprire la sua tradizione scientifica, perché non c'è iato tra conoscenza e azione». Il filosofo della scienza Giulio Giorello cita Leonardo e Cesare Beccaria, Carlo Cattaneo, Carlo Emilio Gadda e Giulio Natta, vola dalla città dell'acqua a quella industriale, dal Politecnico all'Acquario civico. «Questa — dice — è la vera dimensione da recuperare ». Professore, è il suo Manifesto? «Certo. Proprio in un momento di crisi si sente più forte l'esigenza di cultura. Non sempre le istituzioni se ne accorgono e a volte — faccio autocritica — l'università è troppo lontana da certe inquietudini giovanili». Sta dicendo che la vera spinta creativa arriva solo dal basso? «Dico che non è vero che a Milano non si fa cultura. Questo è un vecchio cliché di certi intellettuali che si piangono addosso. Non dimentichiamo che negli ultimi trent'anni qui sono nati molti fenomeni interessanti ». Tipo? «Un esempio a me lontano: a Milano è nata Comunione e Liberazione da un fine pensatore come Luigi Giussani. E uno a me vicino: la grande esperienza tecnico-scientifica che la città ha conosciuto in tempi migliori». Leonardo e poi? «E poi i medici della Ca' Granda, l'ospedale laico più grande d'Europa, Beccaria e il suo atteggiamento "politecnico", Carlo Cattaneo e il suo sano empirismo». Qualcosa di più recente? «I musei. Di Storia naturale e di Scienza e tecnologia. Ma anche la Milano delle periferie industriali ha un patrimonio inestimabile. E poi ci sono personaggi trascurati come Gadda e Natta. Credo che si debba tornare a questa Milano, insistere sul valore culturale dell'impresa tecnica, inventare una nuova città della scienza». E teatro, letteratura, arti figurative? «Ma la scienza non uccide l'arte, anzi. Non a caso stiamo riscoprendo le grandi potenzialità del futurismo. Altro tema centrale per i prossimi anni sarà l'acqua». L'acqua? «Sì, dalla città di Leonardo alle nuove sfide della metropoli moderna passando per l'ecologia e l'Acquario». Che sono poi i temi di Expo. «L'Expo non è una catastrofe e non è nemmeno la panacea di tutti i mali. è un'occasione, giochiamocela bene. E ripeto, muoviamoci ora che c'è crisi. Cito Vladimir Ilyich Ulyanov, cioè Lenin: "Compagni, quello che adesso vi dico vi potrà lasciare perplessi: bisogna sognare". E Lenin era un leader piuttosto realista». Anche Milano deve sognare? «Sempre. Ed essere esigente. Noi dobbiamo chiedere molto a Milano per Milano e avere il coraggio di esigere una sanità ad altissimo livello, università eccellenti, mostre di grande respiro. E un piano di recupero urbano attento a innovare ma anche a salvare quello che di buono c'è. Questo è il sogno: essere veramente europei. Come Londra, Parigi, Dublino ». Meglio loro, vero? «Bè, biblioteche qui non se ne vedono. Servirebbe un po' del dirigismo che hanno i nostri cugini di Oltralpe. E invece Milano spesso non è stata capace di terminare i suoi progetti. Ha il complesso del non finito». Una maledizione? «Sì, dai tempi di Leonardo. Cattaneo parlava di incapacità di fare, e in effetti la città è piena di non finito. Ma non è una buona ragione per non andare avanti». Milano ha la forza di sognare? «Ce l'ha il MiTo di Francesco Micheli, ce l'hanno alcuni centri sociali. Ma ce l'hanno soprattutto i giovani, con le loro esigenze e i loro desideri. Ed ecco il punto: se non siamo in grado di tradurre certe istanze, allora tradiamo i nostri ragazzi ». Professore Giulio Giorello, docente di Filosofia della scienza alla Statale Annachiara Sacchi

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crisi finanziaria globale economisti a confronto (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Convegno del Noi del Vico nella sede della Carichieti Crisi finanziaria globale Economisti a confronto CHIETI. Si parlerà di crisi economica globale domani nella sala conferenze della Carichieti in via Colonnetta. Il forum si terrà, alle 16, nella sala conferenze della Cassa di risparmio, in via Colonnetta organizzato dall'associazione "Noi del G.B. Vico". Il convegno, promosso nell'ambito dei percorsi culturali mensili, si preannuncia ricco di spunti e di interesse per la presenza di autorevoli esponenti del mondo economico e finanziario italiano, del mondo universitario, bancario e giornalistico, tutti di origine abruzzese. Introdurrà e coordinerà il dibattito il giornalista di Repubblica dal 1984, Marco Panara, mentre terranno relazioni Pierluigi Ciocca, che a Chieti ha studiato, già vice direttore generale della Banca d'Italia dal 1995 al 2006), attualmente socio dell'Accademia dei Lincei e autore di numerosi saggi; Marcello De Cecco, di Lanciano, docente ordinario di Storia della finanza e della moneta alla Normale di Pisa; Francesco Di Tizio, di Chieti, dal 1989 direttore generale della Carichieti, e docente a Pescara della università D'Annunzio.

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Harvard, gli studenti protestano <Obama ci ruba i migliori prof> (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-02-22 num: - pag: 17 categoria: REDAZIONALE Usa Dalla Kennedy School quattro «star» sono andate con il presidente Harvard, gli studenti protestano «Obama ci ruba i migliori prof» Esodo di docenti dall'università. E arrivano gli uomini di Bush Anche il dipartimento di Economia e la Scuola di Legge hanno accusato defezioni importanti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Come ogni presidente democratico degno di questo nome (e anche più, forse perché lui stesso vi ha studiato) Barack Obama ha saccheggiato Harvard per riempire i ranghi della propria Amministrazione. Sono al momento almeno sette, ma destinati sicuramente ad aumentare, i professori della più celebre università americana nominati in posti- chiave della squadra presidenziale. Bene per il prestigio dell'ateneo. Un po' meno per gli studenti, che a metà gennaio, quando si fa lo «shopping» per la scelta dei corsi del semestre di primavera, hanno visto cancellati dal programma classi molto prestigose e contese. A lamentarsi e protestare, come riporta The Harvard Crimson, il quotidiano del campus, sono soprattutto quelli della Kennedy School of Government, tradizionale serbatoio dei democratici, che anche questa volta ha pagato il prezzo accademico più alto al loro ritorno al potere. Sono quattro, infatti, tutte star nei rispettivi campi, i docenti della Kennedy School che hanno risposto alla chiamata di Barack Obama, abbandonando le loro cattedre: Larry Summers, l'ex rettore e guru della globalizzazione, andato a dirigere il National Economic Council, di fatto il più importante consigliere economico del presidente; Samantha Power, già coinvolta nella campagna di Obama, dimessasi un anno fa per aver definito un «mostro» Hillary Clinton e ora ripescata in un posto di primo piano nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale; Jeffrey Liebman, nominato condirettore dell'Office for Management and Budget e John Holdren, ambientalista senza compromessi, che il presidente ha voluto alla guida dell'Office of Science and Technology, oltre che come consigliere speciale sul tema. Ad alimentare la frustrazione, è il fatto che i corsi siano stati cancellati all'ultimo minuto, senza che agli studenti fosse stato anticipato nulla in precedenza: «C'è stata zero comunicazione da parte dell'Amministrazione. Hanno atteso fino all'ultimo per dire che quei professori andavano via», ha detto al Crimson Benjamin Polk, presidente dello «Student Government», l'organismo di rappresentanza degli studenti. La cancellazione del corso di Summers, il richiestissimo «Contenuti della globalizzazione: temi, attori e decisioni », lascia ad esempio un vuoto per chi si voglia specializzare in Finanza e Commercio Internazionale, che ora ha a disposizione solo un altro corso sull'argomento. La Kennedy School comunque non è sola. Anche il dipartimento di Economia ha accusato una defezione importante, quella di Jeremy Stein, che ora fa parte del National Economic Council e lavora alla Casa Bianca con Summers. Idem per la Law School, quella dove si laureò anche Obama, che ha visto partire Cass Sustein, marito di Samantha Power, nominato capo dell'Office of Information and Regulatory Affairs, che in pratica fa le pulci a tutti gli atti di governo, regolamenti, direttive o disegni di legge, per assicurarsi che siano coerenti con le strategie politiche del presidente. Ma per un tempio liberal come la Kennedy School, al danno per la perdita di queste stelle, si aggiunge quella che gli studenti considerano una beffa: l'arrivo nel corpo docenti di alcuni ex dell'Amministrazione Bush. Nel semestre appena inziatosi, insegnano infatti Meghan O'Sullivan, già viceconsigliere per la Sicurezza nazionale, e Nick Burns, che è Stato numero due al Dipartimento di Stato sia con Colin Powell che con Condoleezza Rice. Un limite però c'è: sono due pragmatici, mai identificati con il gruppo più ideologico e conservatore della squadra di George W. Chi se ne va A sinistra Lawrence Summers e a destra, dall'alto, Samantha Power, John Holdren e Jeffrey Liebman Paolo Valentino

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associazione stelliniani, una donna alla guida (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Udine Associazione Stelliniani, una donna alla guida Al vertice è stata designata la professoressa Patti. Sarà affiancata dall'avvocato Damiani È stata eletta una donna al vertice dell'associazione "Gli Stelliniani" che, nei giorni scorsi, ha rinnovato le sue cariche sociali per il triennio 2009/2011. La nuova presidente è la professoressa Elettra Patti, ex docente del liceo classico Stellini e, per nove anni, responsabile della segreteria. Ha ricevuto il testimone dal dottor Andrea Bergnach attuale consigliere. La professoressa Patti sarà affiancata dal vice presidente Gabriele Damiani, avvocato, già assessore comunale e dirigente di enti pubblici e privati, dalla segretaria Almarosa Passone, e dal direttore editoriale della "Voce degli Stelliniani", l'avvocato Andrea Purinan. Gli altri consiglieri eletti sono l'avvocato Ettore Giulio Barba, Bergnach, l'ingegner Gaetano Cola, l'avvocato Pier Eliseo De Luca, il professor Andrea Nunziata, il professor Gabriele Ragogna, il dottor Daniele Tonutti e l'ingegner Francesco Zorgno. Fanno parte del Collegio dei probiviri, invece, il notaio Paolo Alberto Amodio, gli avvocati Carlo Appiotti e Marco Marpillero e il docente universitario Flavio Pressacco, mentre nel Collegio dei revisori dei conti sono stati eletti il dottor Gino Colla, il dottor Paolo Gandolfo e il docente universitario Federico Vicario. Gli Stelliniani hanno inoltre nominato presidente onorario il professor Daniele Picierno, già titolare delle cariche elettive del liceo classico Stellini, docente all'A.I dell'Università di Udine, ex presidente dell'A.T.M. di Udine e amministratore dell'istituto "Giovanni da Udine".

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Bassi e l'indagine sui viaggi <Nessuno si è arricchito> (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università Accertamenti sulle trasferte Bassi e l'indagine sui viaggi «Nessuno si è arricchito» Il fatto che la Guardia di Finanza ha condotto delle indagini sulle missioni all'estero dei docenti universitari di Trento non scompone il rettore Davide Bassi: «É una non notizia, nel senso che è vecchia di un anno. Noi facciamo migliaia di viaggi all'estero, fa parte del nostro lavoro. Non vedo il perché della rilevanza che avete dato. Per noi è una cosa assolutamente normale che ci siano questo controlli e queste verifiche, anche perché siamo sottoposti a controlli durissimi dall'Unione europea visto che parte dei finanziamenti per i nostri progetti vengono da lì. Noi siamo assolutamente tranquilli, anche perché i viaggi sono una parte fondamentale del nostro lavoro, ed è appunto una prassi normale non un optional, una parte gravosa del nostro lavoro e del nostro impegno». Roberto Toniatti, professore di diritto pubblico comparato, viaggia per lavoro quindici - venti volte all'anno: «Anche a me è capitato di prolungare a spese mie un soggiorno di lavoro.perché le tariffe aeree sono più vantaggiose. Mi è quindi capitato di ritornare la domenica perché il biglietto costa meno. Credo che nessun docente universitario si sia mai arricchito con le missioni, anzi, quasi sempre ci si rimette». Renzo Gubert, noto politico e ordinario di Sociologia conferma quanto sopra: «Può succedere che si prolunghi il soggiorno il fine settimana perché il biglietto aereo costa meno ed è molto scontato. Dopodichè credo che i controlli facciano bene perché ciascuno deve rendere conto dei soldi pubblici che amministra». 22/02/2009

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la politica non crede nel ruolo propulsivo del settore no profit (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Pordenone «La politica non crede nel ruolo propulsivo del settore no profit» ECONOMIA E LAVORO di STEFANO POLZOT E' una crisi asimmetrica quella che sta investendo l'economia reale: penalizza il manifatturiero e le imprese vocate all'export, ovvero sistemi come quello della provincia di Pordenone, ma sta dando dei vantaggi alle famiglie che hanno un reddito fisso. La ricetta per contrastarla è il sostegno ai consumi, un ruolo che l'amministrazione pubblica dovrebbe svolgere con maggiore decisione. Carlo Borzaga, economista, docente alla facolta di Economia dell'università di Trento, di cui è stato preside, è uno dei massimi esperi in Italia di cooperazione sociale. Fondatore dell'Euricse, centro di ricerca per le imprese sociali, è docente del corso di amministrazione e gestione delle imprese sociali che si sta tenendo, con successo di partecipanti, al Consorzio universitario di Pordenone. Professor Borzaga, come si sta manifestando la congiuntura economica all'interno del Nordest, il territorio che più di altri ha trainato lo sviluppo negli anni scorsi? «E' una crisi asimmetrica nel senso che sta colpendo alcuni settori più che altri. Il punto di partenza è quello dell'edilizia che ha subito un crollo totale per effetto delle dinamiche che hanno investito il settore immobiliare. Quindi, con un effetto domino, a patirne le conseguenze è il settore manifatturiero in particolare la grande impresa e la subfornitura. Di converso ci sono comparti che non hanno risentito in maniera particolare degli effetti della depressione: mi riferisco al turismo, con presenze in linea con quelle degli anni scorsi, e al comparto alimentare, compresa la distribuzione commerciale». Come si spiega questa asimmetria? «La crisi è esplosa in America, dove sulla sopravvalutazione del settore immobiliare è stato concesso credito che ha in sostanza finanziato una bolla speculativa. Un fenomeno che non è stato significativo in Italia, perché le banche hanno avuto un atteggiamento più tradizionale. La stessa cosa vale per il credito al consumo: in America ogni titolare di carta di credito ha un debito di 8 mila dollari, qui si spende al massimo quello che si ha in conto corrente. Lo stesso credito per l'acquisto di auto o elettrodomestici è stato indotto: i clienti lo hanno sottoscritto perché incentivati, non in quanto avevano effettivamente bisogno di liquidità». Questa asimmetria vale anche nell'analisi degli effetti della crisi sulle famiglie? «Senza dubbio. La deflazione dei prezzi dell'energia, per il calo della domanda, e la riduzione dei tassi di interesse in realtà hanno aumentato il reddito disponibile per le famiglie che godono di un reddito fisso. I problemi si manifestano per coloro che sono stati messi in cassa integrazione o hanno perso il posto di lavoro, oppure i precari del manifatturiero e della pubblica amministrazione. Si tratta di circa il 30 per cento della popolazione». La provincia di Pordenone, fondata sul manifatturiero e con una elevata propensione all'export, è, quindi, più esposta alla crisi? «Senza dubbio, perché la depressione dei mercati penalizza chi ha internazionalizzato, oltre, come accennato, al settore manifatturiero e della subfornitura». Quando usciremo dal tunnel? «Fermo restando che essendo in Italia il valore degli immobili variabile indipendente rispetto ai consumi, a differenza di quanto succede in America, credo che il calo del reddito disponibile sarà più marcato in altri Paesi europei rispetto all'Italia. Non penso, però, che ci sarà una svolta quest'anno: immagino che dovremo attendere la fine del 2010». Cosa può fare la pubblica amministrazione per mettere in campo misure anticicliche? «Molto, il problema è che non riesce a far volano perché è indebitata fino al collo. Territori come il Friuli, che hanno una propria autonomia speciale, potrebbero però mettere in campo ammortizzatori sociali aggiuntivi, come in Trentino dove i lavoratori in cassa integrazione ricevono 200 euro in più al mese rispetto al valore dell'assegno base». Il ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale anche nel sostenere la cooperazione sociale: questo comparto sta soffrendo la crisi? «Le cooperative di fornitura di servizi che lavorano per il 70 per cento con il pubblico qualche problema lo hanno da tempo perché i cordoni della borsa si sono stretti. Se in passato le amministrazioni locali hanno esternalizzato molte nuove funzioni in campo socio-sanitario attraverso anche gli utili generali dalle multiutilities che gestiscono acqua, gas e rifiuti, oggi il quadro è cambiato. Le gare sono più severe e spesso intervengono grandi soggetti più spregiudicati nella gestione dei rapporti di lavoro». E per le cooperative di inserimento lavorativo? «Dipende qual è il loro mercato di riferimento. Le cooperative che fanno i terzisti alle medie e grandi imprese stanno subendo la contrazione degli ordini e sono già diminuite nel numero per effetto della delocalizzazione di produzioni nell'Est Europa. Così come per le aziende private, conta il progetto imprenditoriale, la capacità di fare investimenti e di seguire l'andamento del mercato. Una maturità che il settore del sociale sta già acquisendo. Si possono conquistare spazi sganciandosi dalla subfornitura, altrimenti il rischio è quello della chiusura tenuto conto che i margini sono peraltro ridotti». La cooperazione sociale è alle prese col problema dimensionale? «Abbiamo condotto un'indagine dalla quale emerge che nelle grandi cooperative i lavoratori sono più scontenti che nelle piccole, a differenza dei manager. La dimensione spesso è stata più un mito che un concreto vantaggio dal punto di vista operativo». Ha visto il film "Si può fare" con Claudio Bisio dedicato alla storia della Coop service Noncello? «Sì e mi è piaciuto, anche se vi hanno "scippato" la paternità collocando la storia a Milano invece che a Pordenone. Al di là del rispetto della vicenda storica, la cosa più interessante è il successo che ha avuto il film perché la gente si è appassionata al tema che veniva narrato. Il problema della cooperazione sociale è di non essere visibile. In passato ho proposto ai rappresentanti di settore di inventarsi una giornata dedicata alle loro cooperative perché se ne sa troppo poco. E' bastato un film ben fatto per trasmettere un concetto importante che è quello del titolo: si può fare. Non è cosa da poco perché la politica, di destra e di sinistra, non conosce questo settore, lo utilizza spesso strumentalmente, non crede che possa reggere. Invece non è così».

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Da Wall Street a Val di Sangro esperti a confronto con Noi del Vico (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

stampa «Da Wall Street a Val di Sangro» esperti a confronto con Noi del Vico Nell'ambito del dibattito e del confronto sempre più intenso sulla crisi economica e finanziaria di carattere globale, si inserisce il convegno di studi sul tema: «Da Wall Street a Val di Sangro. I percorsi della crisi economica mondiale». Si terrà domani, lunedì 23, alle 16 nella sala conferenze della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, in via Colonnetta, per iniziativa dell'Associazione "Noi del G.B. Vico", in collaborazione con lo stesso Istituto di credito. Un convegno, promosso nell'ambito dei Percorsi Culturali Mensili, che si preannuncia ricco di spunti e di interesse per la presenza di alcuni autorevoli esponenti del mondo economico e finanziario italiano, del mondo universitario, bancario e giornalistico, tutti in qualche modo legati all'A»bruzzo. L'intento è quello di coinvolgere anche chi non è esperto su un argomento di vivissima attualità. Introdurrà e coordinerà il dibattito il giornalista di "Repubblica" Marco Panara, originario di Chieti. Prima del dibattito terranno relazioni il dr. Pierluigi Ciocca, che a Chieti ha studiato, già vice direttore generale della Banca d'Italia (dal 1995 al 2006), attualmente socio dell'Accademia dei Lincei, nonché autore di numerosi saggi; il prof. Marcello De Cecco, di Lanciano, docente ordinario di Storia della finanza e della moneta alla Scuola Normale di Pisa; il dr. Francesco Di Tizio, di Chieti, direttore generale della Cassa di Risparmio teatina e docente all'università "G. d'Annunzio". L'argomento del convegno, scelto per far comprendere come esso riguardi da vicino ogni realtà socio-economica di ogni parte del mondo, sarà affrontato e approfondito sotto i suoi molteplici aspetti e, data la levatura culturale e la preparazione dei relatori partecipanti, c'è da attendersi qualche utile contributo al dibattito in atto. Hanno già annunciato la loro partecipazione ai lavori dirigenti e funzionari di banche, l'Associazione dei commercialisti ed esponenti del mondo produttivo e sindacale. Tra gli invitati, hanno assicurato la loro presenza Calogero Riccardo Marrollo, presidente di Confindustria Abruzzo; Alfredo Leggiero, dirigente della Sevel; Silvio Di Lorenzo, direttore della Honda Italia.

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In undicimila all'Unica open day (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1016 Università. Numeri record alla settimana di orientamento In undicimila all'Unica open day Università.. Numeri record alla settimana di orientamento --> Undicimila studenti provenienti da 115 istituti superiori di tutta l'Isola, cinquemila dei quali hanno fatto il test simulato d'accesso alle facoltà. Va in archivio con numeri da record la settimana di ?Unica Open Day?, l'iniziativa promossa alla Cittadella universitaria di Monserrato dalla Direzione orientamento e comunicazione dell'università. Da martedì a sabato gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori hanno potuto immergersi nel mondo universitario visitando gli stand allestiti per illustrare l'offerta formativa e partecipando alla presentazione delle undici facoltà curate da docenti dell'ateneo. Due le novità di quest'anno: la simulazione dei test d'accesso, obbligatori in tutti i corsi, e i colloqui di orientamento. Ai test hanno partecipato quasi 5 mila studenti: tra le facoltà più gettonate Medicina (1283 questionari compilati ed esaminati) e Architettura (511 prove). Seguono Scienze (623 test), Giurisprudenza (500) e Scienze della formazione (419). I colloqui di orientamento, invece, sono andati avanti ad una media di 50 al giorno. Da lunedì i risultati dei test saranno disponibili, in forma anonima, anche sul sito www.unica.it.

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<La giostra di carnevale tra mistero e storia> (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Oristano e Provincia Pagina 4048 Il caso. L'analisi dello studioso Raimondo Zucca e le recenti scoperte di Walter Tomasi e Ilaria Urgu «La giostra di carnevale tra mistero e storia» Il caso.. L'analisi dello studioso Raimondo Zucca e le recenti scoperte di Walter Tomasi e Ilaria Urgu Ancora incerta la data di nascita della corsa. Documenti a confronto --> Ancora incerta la data di nascita della corsa. Documenti a confronto La data di nascita della Sartiglia del carnevale resta ancora oggi avvolta dal mistero. Così scrive l'archeologo e studioso Raimondo Zucca. «È strano che nella città dei falsari delle Carte d'Arborea nessuno abbia ritrovato qualche documento sulle origini della Sartiglia. Forse ciò è dovuto al rigore filologico del nostro tempo: allora, nell'Ottocento, la scienza filologica era esclusiva, o quasi, dei docenti delle università tedesche, mentre ora il rigore è proprio di tutti i numerosi studiosi che si occupano di ricerche storiche e archivistiche». Zucca ricorda le recenti scoperte pubblicate da studiosi oristanesi: «Fondamentale l'ampia ricerca di Walter Tomasi sulla Sortilla straordinaria, per la nascita del figlio Ferdinando di Filippo II re di Spagna, celebrata in Oristano nel 1572, come si apprende dalla nota di pagamento di 2 lire e 5 soldi, datata 3 marzo 1572, da parte del municipio di Oristano a favore del falegname Julià Cara per la realizzazione di una llansa (lancia) per correre la Sortilla, e di transenne per la strada della giostra equestre. Così», continua Zucca, «la magnifica scoperta dell' archivista Ilaria Urgu, nell'Archivio Storico comunale di Oristano, retto da Antonella Casula, di una più antica nota di spesa datata 1 dicembre 1546, della municipalità oristanese per il vessillo di un'altra Sortilla straordinaria in onore dell'imperatore Carlo V». Scoperte di grande importanza poiché dimostrano che «anche in Oristano, così come a Cagliari, Sassari, Villa di Chiesa e chissà in qualche altre città del Regno di Sardegna e in tanti luoghi del Regno di Spagna si correvano Sortillas o Sortijas (corse equestri all'anello) in onore di questo o quel principe, per festeggiare quel nuovo santo, e chissà per quali mille altri motivi». Quello che manca, dice però Zucca, «è il documento della nascita della Sartiglia carnascialesca, quella istituita dal Canonico Dessì, e affidata ai gremi dei Contadini e dei Falegnami». Vent' anni fa, su segnalazione di Maria Giuseppina Pinna Cossu della Biblioteca Universitaria di Cagliari, Raimondo Zucca mise le mani su «un singolare manoscritto, con postille autografe del grande archeologo Giovanni Spano, che indicavano il 1543 come data di nascita della Sartiglia. È evidente che il dato, (reso noto nel 1994 Storia della Sartiglia di Zucca e Falchi, edizione S' Alvure, ndr ), costituisce un documento della data d'origine della Sartiglia secondo un intellettuale del XIX secolo e non la data d'origine tout-court della Sartiglia. La storia», ricorda ancora Raimondo Zucca, «si fa con i documenti-scriveva il grande storico delle Annales Lucine Fevre. Ed i documenti prima o poi dovranno uscire. Sarebbe molto bello», conclude, «che un ricercatore trovasse (o avesse trovato?) un frammento, scritto in fluente casigliano, che dicesse Los caballeros de la ciudad de Oristan, por complacer a don Juan Dessì, ordenaron de correr sortija de allí a seis días . Chissà se questo frammento esiste davvero». ( r. r. )

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Paolo Grossi martedì 24 interviene al Suor Orsola (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 22 Febbraio 2009 Paolo Grossi martedì 24 interviene al Suor Orsola UNIVERSITà | Napoli Martedì 24 febbraio alle ore 18.00, presso la Sala degli Angeli dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa si svolgerà un seminario sul tema "L' Europa del diritto", che avrà come protagonista Paolo Grossi, neo giudice costituzionale, accademico dei Lincei, docente di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ed autore del libro da cui prende spunto il tema dell'incontro "L' Europa del diritto" (Ed. La Terza, 2007). L'evento rientra nel ciclo di incontri "Cosa sarà il diritto privato?", promosso da Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile all'Università Suor Orsola Benincasa e volto a favorire lo studio e l'analisi della materia in una prospettiva de iure condendo che tenga conto delle istanze più significative e profonde suscitate dai mutamenti sociali, economici e culturali del nostro tempo, senza, però, mai perdere di vista l'angolo visuale dello storico, quale punto di osservazione privilegiato e imprescindibile di comprensione del reale e, particolarmente, dell'«esperienza giuridica». A tal proposito la ricostruzione dell'«esperienza giuridica» europea, dalla caduta dell'Impero romano alle soglie del Terzo millennio, costituisce il presupposto essenziale della dinamica di armonizzazione ed uniformazione a livello europeo che sta interessando il diritto pubblico e privato. In "L' Europa del diritto", sforzo di sintesi e limpida ricostruzione di realtà giuridiche complesse ed estese nel tempo, Paolo Grossi percorre millecinquecento anni di storia attraverso una prospettiva poco praticata: quella giuridica, per scoprire fino a che punto medioevo, modernità e post-modernità offrano un insieme di "esperienze giuridiche" ricco di discontinuità. In una recente relazione sulla funzione del giurista nell'attuale società italiana, Paolo Grossi definisce il suo ruolo di storico del diritto affermando che uno storico non può rappresentare un personaggio dedito esclusivamente ad esercitazioni astratte ed evidenzia, ancora una volta, il necessario collegamento con il mondo reale ed "il ruolo incisivo che la prassi ha sul divenire della scienza giuridica, proprio perché questa nostra scienza non può permettersi il lusso di galleggiare sopra le nuvole ma è sorretta da una intima tensione a incarnarsi, a diventare esperienza di vita". All'incontro, che sarà aperto dal saluto introduttivo di Francesco De Sanctis, Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e sarà moderato da Franco Fichera, Preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa, prenderanno parte Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del Diritto Italiano, Università di Napoli Federico II, e Pietro Sirena, ordinario di Diritto Privato Europeo, Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'autore. La presenza di Paolo Grossi favorirà il dialogo con i relatori e con il pubblico sui temi del rapporto tra storia e futuro del diritto in Europa.

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Domenica al Musa macchine d'epoca del Mezzogiorno (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Febbraio 2009 Domenica al Musa macchine d'epoca del Mezzogiorno MUSEI | Benevento Domenica 22 Febbraio il MUSA, Polo Museale della Tecnica e del Lavoro in Agricoltura di Benevento, diventa teatro del I Convegno dei mezzi agricoli del Meridione d'Italia. All'evento, organizzato dall'Automotoclub Storico Italiano, dalle sue sezioni "Antico Sannio" e "Dauno", dall'Associazione Futuridea e patrocinato da Provincia e Comune di Benevento, saranno presenti le macchine d'epoca agricole e non provenienti da tutto il Mezzogiorno. Il convegno presieduto da Pietro Piacquadio, Presidente nazionale Manifestazioni Auto, vedrà gli interventi di Roberto Loi, Presidente nazionale ASI, Carmine Nardone, Presidente di Futuridea, Domenico Villacci, Docente della Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi del Sannio, William Dozza, storico e ricercatore, Mino Faralli, Presidente Commissione Nazionale Manifestazioni Auto, Gabriele Begnozzi, Commissario Tecnico Manifestazioni Auto, e Nello Salsapariglia, Fondatore dell'omonima Collezione. La giornata che avrà inizio alle ore 10,00 con l'apertura delle aree espositive del Museo, arricchite dalla presenza dei mezzi convenuti per l'occasione, e l'inizio dei lavori del Convegno si soffermerà sull'importanza che la meccanizzazione agricola ha avuto nella storia del Meridione al fine di guardarsi indietro per valorizzare il futuro. Attraverso lo studio delle fonti normative, dell'estimo, della valorizzazione e della letteratura in merito, si ripercorreranno le tappe salienti del Novecento, volgendo un occhio al futuro con il Progetto H2Sannio.

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Scuola, coinvolgere le famiglie nelle scelte educative (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 22-02-2009 Scuola, coinvolgere le famiglie nelle scelte educative A dieci anni dal varo dell'autonomia il Forum rilancia il ruolo dei genitori per arrivare a un'istruzione di qualità ed equità DA ROMA ALESSIA GUERRIERI li alunni e le loro famiglie sono al centro di qualsiasi riforma che tenda ad una scuola di qualità. Il Forum delle associazioni familiari, riunito ieri a Roma per un seminario sul ruolo dei genitori nell'istruzione italiana a dieci anni dall'autonomia, fa sentire la sua voce con un documento che ribadisce il ruolo privilegiato di famiglia e scuola nella rete di formazione dei ragazzi. In un periodo di emergenza pedagogica, la risposta del Forum passa attraverso la libertà di scelta educativa dei genitori, la loro valorizzazione all'interno del progetto didattico, il tutto in un sistema scolastico fondato sull'autonomia. «La scuola ha esordito Giovanni Giacobbe, presidente del Forum è una comunità educante con la funzione di avviare il ragazzo verso una prospettiva valoriale ben definita; non si capisce perché allora la famiglia non possa intervenire e collaborare nelle scelte educative». La scuola, ha continuato, è infatti l'istituzione parallela al nucleo familiare e per concorrere alla formazione dei giovani i due poli devono tener conto l'uno dell'altro. A dieci anni dall'entrata in vigore del sistema dell'autonomia scolastica, G però, la necessità primaria per il Forum è quella di individuare i principi condivisi su cui costruire un sistema educativo che sappia rispondere alle esigenze e alle emergenze del Paese. Al centro di un'istruzione di qualità e di equità, precisa l'associazione che rappresenta tre milioni e mezzo di famiglie in Italia, il diritto-dovere dei genitori di scegliere liberamente sull'educazione dei propri figli tra scuole statali e non, riconoscendo a quest'ultime un ruolo «non concorrente ma positivamente interagente ». La nostra Costituzione, ha sottolineato Giacobbe, tutela la libertà educativa e prevede che lo Stato provveda anche a livello economico a rendere effettiva l'uguaglianza tra scuole statali e paritarie. I genitori sono una risorsa per la scuola e non un problema da tenere il più lontano possibile. Le associazioni familiari puntano anche sulla complementarietà casa-scuola, in cui la famiglia venga formata ed informata per diventare una componente attiva della vita scolastica e corresponsabile del percorso educativo del bambino. I genitori, infatti, non possono essere chiamati in causa solo per coprire i costi relativi all'ampliamento dell'offerta formativa, «come accade già in molte scuole medie i cui bilanci si reggono grazie ai contributi delle famiglie », precisa il Forum. La condizione irrinunciabile, però, è che tutto avvenga all'interno della scuola dell'autonomia, il centro vitale del sistema educativo italiano, se effettivamente realizzata. Il decentramento scolastico, non un mero passaggio di funzioni dal centro alla periferia, ma l'applicazione dei principi generali stabiliti a livello nazionale, è infatti la risposta per una scuola di qualità. A questo va affiancato però anche un'autonomia finanziaria attentamente monitorata dallo Stato per evitare disuguaglianze e garantire a tutti gli alunni «livelli essenziali di prestazione ». «L'autonomia ha precisato Paolo Cattaneo, docente dell'Università cattolica Sacro Cuore di Milano rappresenta la via più concreta per dare alla scuola la capacità reale di rispondere ai bisogni; le migliori performance però non dipendono solo dalla quantità di risorse impegnate, ma dalla responsabilità di tutti gli attori coinvolti, quindi anche delle famiglie». Crede nell'autonomia della scuola all'interno di un più vasto sistema di decentramento anche Annamaria Poggi, docente dell'Università di Torino: «Bisogna passare dalla logica della piramide a quella dell'arcipelago - ha detto - così la scuola sarà capace di garantire un insegnamento equo e giusto a tutti, riconosciuto nella società civile». Per le associazioni è necessario puntare sulla complementarietà casa-scuola per formare e informare. Inoltre istituti statali e paritari non devono farsi concorrenza ma interagire

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<I desaparacidos>della politica locale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

TEMI DIMENTICATI «I desaparacidos» della politica locale Dal decentramento allo statuto al Prg del porto, il cui dibattito si è arenato sul nascere M. Russotto 34 Esperimenti dal vivo e antichi strumenti, osservazioni stellari e spettacoli teatrali per avvicinare i giovani alla scienza e alla tecnica. Dalla cucina molecolare agli specchi antigravità, passando per il caleidoscopio a dimensione umana e l'armonografo, strumento formato da un pendolo a quattro funi, che studia i moti oscillatori composti. E poi ancora il sistema solare riprodotto sull'asse viario di Palermo. C'è questo ed altro al Polididattico del campus universitario, che per una settimana ospiterà «Palermo Scienza - esperienza insegna»: un ricco programma di mostre, visite guidate e attività culturali, organizzato dal liceo scientifico Cannizzaro in collaborazione con l'Università e che coinvolge 16 scuole e circa 500 ragazzi. Un vero e proprio festival della scienza aperto al pubblico, che potrà immergersi nei segreti della fisica, della chimica, della biologia e della matematica, e scoprire, divertendosi, il fascino della tecnologia. Protagonisti dell'iniziativa, nella veste di giovani scienziati, gli studenti delle scuole medie e superiori coinvolte. «La cosa che colpisce di più ? afferma Ennio Cardona, prorettore vicario dell'Università ? è la curiosità dei giovani, vera molla che spinge verso al'apprendimento e garanzia su cui noi facciamo affidamento nella formazione universitaria». Nelle gallerie dell'edificio 19 di Parco d'Orleans, c'è anche uno stand allestito dagli agenti della polizia scientifica, per spiegare come si fanno i rilievi su una scena del crimine (riprodotta con tanto di manichino e oggetti da repertare). E ancora come disegnare al computer un identikit, rilevare le impronte digitali, scoprire documenti o soldi falsi. «Siamo stati invitati ? dice Giulia Napoli, direttore del laboratorio chimico del gabinetto regionale della polizia scientifica di Palermo ? per far capire ai giovani le modalità delle attività analitiche investigative, ovvero come si formano le fonti di prova». In mostra anche una cinquantina di strumenti scientifici antichi, restaurati dagli istituti Cannizzaro, Crispi e Gioeni-Trabia, fra cui il banco di Melloni per valutare l'effetto serra e una macchina a vapore del 1934 usata nelle navi. Saranno attivi anche tre percorsi galileiani, a 400 anni dalle prime scoperte del famoso scienziato legate all'uso del cannocchiale, una cui fedele riproduzione sarà esposta al Polididattico. L'intero programma è curato da Carmelo Arena e Marcellina Profumo, docenti del liceo scientifico Cannizzaro. Per informazioni è possibile visitare il sito www.palermoscienza.it. Daniele Ditta

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Giovani industriali, si cambiaMarilena Barbera (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Giovani industriali, si cambiaMarilena Barbera imprenditrice del settore vitivinicolo è stata eletta presidente Il polo e la sua autonomia gestionale La recente polemica tra le forze politiche accesasi a seguito della revoca del Commissario straordinario e la nomina di un nuovo Commissario operate dal Presidente della Provincia regionale d'Agrigento, induce a fare delle brevi considerazioni. In primo luogo va chiarito il rapporto intercorrente tra il Polo Universitario della Provincia di Agrigento e l'Università degli studi di Palermo . L'art. 2 del vigente statuto del Polo Universitario di Agrigento prevede una stretta connessione tra Università e Polo sia ai fini didattici che ai fini finanziari tanto da prevedere che il bilancio preventivo del Polo Universitario dovrà essere predisposto secondo il programma delle spese adottato dai competenti organi dell'Università di Palermo. Il Polo Universitario, quindi, secondo la normativa statutaria vigente, viene a trovarsi in una posizione di «dipendenza» sotto il profilo didattico e scientifico, rispetto all'Università di Palermo, e, per certi versi, anche sotto il profilo finanziario. Al contrario il Polo universitario di Agrigento ,in forza del suo Statuto ha una sua piena autonomia amministrativa e gestionale così come si evince dagli articoli 13 e 14 dello Statuto che disciplinano la composizione del Consiglio d'amministrazione, i requisiti per la nomina sia dei componenti che del Presidente e le relative competenze. In particolare il terzo comma dell'art. 13 dello Statuto prevede che «tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione saranno nominati tra persone che abbiano particolare esperienza di amministrazione pubblica e/o attività universitaria e/o didattica e/o formativa». Stessi requisiti sono previsti anche per la carica di Presidente del Polo. Dalla costituzione del Consorzio Universitario ad oggi la presidenza di questa struttura è stata affidata a docenti universitari (Melisenda ,Lagalla, Romano) e forse è stato opportuno, nella prima fase che la guida del Consiglio di amministrazione, venisse affidata ad uomini di particolare esperienza maturata nel campo dell'insegnamento universitario. Oggi i tempi sono cambiati e s'impongono nuovi criteri per la guida del Polo universitario orientando la scelta degli amministratori su persone che abbiano particolare esperienza di amministrazione pubblica per rispondere, in modo più adeguato, alle esigenze del territorio della nostra provincia così come auspicato dal Presidente della Provincia regionale di Agrigento Prof. Eugenio D'Orsi in vari e recenti interventi di cui la stampa locale ha dato ampia notizia. Il Polo Universitario di Agrigento nel prossimo avvenire deve individuare i percorsi formativi che diano maggiori possibilità ai nostri giovani di trovare nella provincia di Agrigento reali e concrete possibilità di occupazione qualificata. Alla classe politica della nostra provincia è affidato il delicato compito di scegliere i prossimi consiglieri d'amministrazione e il Presidente seguendo il criterio della capacità amministrativa e gestionale maturata,non cedendo alla tentazione della lottizzazione delle cariche secondo le regole dell'appartenenza ai vari partiti . Avv. Benedetto Aldo Timineri Presidente della sezione della Regione Sicilia del Cisa I signori della critica In relazione ai commenti e alle fatali polemiche registrate all'indomani della recente conclusione della Sagra del Mandorlo mi trovo coinvolto purtroppo, mio malgrado, in numerosi e sterili attacchi di chi comodamente seduto in poltrona esercita la professione più amata ossia «la critica per la critica a tutti i costi». Non entro nel merito delle personali rampogne sulla qualità artistica dei gruppi partecipanti alla manifestazione. Devo soltanto ricordare però che le rappresentanze italiane ed estere erano 15 (comprese bande, majorettes e sbandieratori) in rappresentanza di ben quattro continenti, che è stato registrato il pienone agli spettacoli del palacongressi e l'enorme affluenza di gente alle sfilate,agli spettacoli all'aperto e il meraviglioso gran finale al tempio della Concordia. Un ulteriore chiarimento da fare è che Il Cioff (Consiglio Internazionale delle Organizzazioni di Festival del Folklore e di Arte Tradizionale) è un organismo internazionale sorto nel 1970 in Francia e di cui oggi fanno parte più di 90 nazioni sparse nei cinque continenti che collabora attivamente con l'Unesco secondo gli accordi di cooperazione stipulati fra i due organismi per la promozione e la diffusione della cultura della pace e della nonviolenza, della solidarietà, dell'amicizia tra i popoli e della tutela dei diritti civili (si consiglia di visitare il sito www.cioff.org). Consiglierei pertanto al sig. Nino Lauretta, al quale è stato pubblicato sul giornale La Sicilia un articolo in data 18 febbraio '09, di farsi aiutare dall'illustre genitore prima di utilizzare impropriamente aggettivi (fantomatico significa letteralmente "chi sfugge misteriosamente ad ogni identificazione") per definire un organismo che lui conosce bene per averne in passato ricevuto ampia collaborazione e che pertanto poteva, come ha potuto, conferire ulteriore lustro e prestigio al Festival del Folklore. Chi scrive è stato, come la molta parte degli agrigentini, componente per oltre trent'anni di un gruppo folklorico. Negli anni '80 inoltre, quando la gran parte dei "censori" dell'ultima Sagra si facevano raccomandare per "accompagnare" i gruppi invitati all'evento di febbraio, chi scrive fu per molti anni fra i diretti collaboratori assieme a pochi qualificati e competenti soggetti del dirigente dell'Ufficio Manifestazioni dell'Ente Provinciale Turismo che molti ricordano dott. Gerlando Gallo. Aggiungo che dal 1989 lo scrivente organizza una rassegna di folklore internazionale che si svolge d'estate in Sicilia e dal 1992 è membro della grande famiglia del Cioff partecipando attivamente alle assemblee mondiali che si svolgono annualmente e rapportandosi con i delegati internazionali nei work-shop che riguardano arte, cultura e tradizioni popolari. Dal 2003 ho l'onore infine di ricoprire la carica di vice presidente nazionale della sezione Cioff-Italia. Concludo rinviando a chi di competenza il tema delle spese che avrebbe comportato il varo della recentissima 64ª edizione. Mimmo Canino Vice Presidente CIOFF-Italia

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Ancora cuccioli abbandonatie nel canile non c'è più posto (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

«denuncia» della lida Ancora cuccioli abbandonati e nel canile non c'è più posto Nell'aula magna del IV Circolo didattico è stato presentato il libro di Roberto Buscetta dal titolo ?Per così dire, la fonetica e la fonologia nella didattica dell'italiano per stranieri?. Gli interventi, coordinati dal dirigente scolastico Enzo Cusimano, hanno messo in risalto la necessità di predisporre strumenti nuovi e specifici per tutti i docenti, specialmente di italiano, che sempre più spesso si ritrovano ad insegnare la nostra lingua a studenti stranieri. In particolare Luisa Brucale (Università di Palermo) ha evidenziato la necessità di far riflettere i docenti sulle proprie competenze metalinguistiche e di promuovere nella scuola un atteggiamento interculturale atto ad integrare l'apprendimento spontaneo dell'italiano da parte degli studenti stranieri mediante approfondimenti linguistici che ne valorizzino la lingua e la cultura di provenienza. Vitalia Mosca (magistrale ?Manzoni?) è entrata più specificamente nell'argomento del testo citandone i passi più significativi e riassumendone organicamente i contenuti, per trarne la conclusione che probabilmente le riflessioni contenute nel libro, non vadano proposte solo agli insegnanti di L2 ma a quanti, operando nella scuola, debbano vestire integralmente l'abito della accoglienza. Marta Spagnolo (media ?Rosso di San Secondo?) descrivendo le attività dei centri ?Eda? della scuola in cui opera e le difficoltà affrontate nell'insegnamento a studenti stranieri, ha giudicato il testo rispondente alle esigenze didattiche relativamente al proprio settore e sottolineato che le scuole devono affrontare con maggiore competenza e una più aperta mentalità interculturale la nuova realtà multietnica.

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Gli investigatori del verde a lezione di illegalità (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Gli investigatori del verde a lezione di illegalità Dovranno imparare a distinguere i legnami di importazione illegittima da quelli dei boschi che si trovano sul territorio Domenica 22 Febbraio 2009, San Vito Si apre domani al centro studi per l'ambiente alpino di San Vito, un corso intensivo per la formazione di coloro che controllano le certificazioni di buona gestione forestale come strumento della responsabilità sociale delle imprese che operano nel settore foresta-legno. L'iniziativa è del dipartimento "territorio e sistemi agro-forestali" dell'università di Padova e il corso, della durata di una settimana, è riservato a una ventina di studenti che provengono da Albania, Bosnia, Croazia, Etiopia, India, Macedonia, Malesia, Serbia oltre che dall'Italia. Come è noto, l'Italia è il sesto importatore mondiale di legname e il primo importatore europeo di legname di origine illegale. Grandi sono quindi le responsabilità italiane nel processi di degrado delle risorse forestali, in particolare dei paesi tropicali. Obiettivo del corso è quindi la formazione di tecnici che saranno impegnati nel controllo dell'origine legale del legname. Del tutto appropriata la sede del corso, il centro studi sanvitese, cuore della scuola padovana fondata da Lucio Susmel e basata su criteri scientifici di tutela ambientale e di gestione multifunzionale. Il corso, che sarà seguito dai docenti Davide Pettenella e Tommaso Anfodillo, è organizzato con il patrocinio della Regione Veneto nell'ambito dell'iniziativa coordinata dal servizio relazioni internazionali dell'università di Padova. L'iniziativa si inserisce in un'attività didattica internazionale avviata da tre anni dalla facoltà di agraria di Padova con la partecipazione a due master internazionali sulla gestione sostenibile delle foreste tropicali (utrofor) e sulla gestione delle foreste e delle risorse ambientali (sufonama), con l'attivazione di una laurea specialistica totalmente in inglese. La sensibilità del dipartimento "territorio e sistemi agro-forestali" e della facoltà di agraria di Padova alle tematiche della buona gestione delle foreste e del contrasto all'illegalità nel settore foresta-legno è ben testimoniata dall'ospitalità offerta alla segreteria italiana del "Forest Stewardship Council" (Fsc), il primo sistema di certificazione internazionale della buona gestione forestale. Ben 352 aziende italiane nel settore legno-carta sono certificate Fsc. La certificazione forestale, secondo lo schema internazionale dell'Fsc, sta sviluppandosi con notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio, Postel stampa le fatture di Telecom Italia su carta Fsc. Bortolo De Vido

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La Venice University studia la globalizzazione (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

La Venice University studia la globalizzazione Domenica 22 Febbraio 2009, Interessanti opportunità per gli studenti dell'Università di Ca' Foscari e dell'Università Iuav (facoltà di pianificazione) iscritti all'ultimo anno della Laurea Magistrale intenzionati a sviluppare la loro tesi su di esso e a tutti gli studenti di Venice Internazional University. Alla Viu, a San Servolo, sono stati inaugurati i corsi di primavera 2009 - che inizieranno domanie termineranno il 29 maggio - e il Globalization program. Li hanno presentati, Stefano Micelli, rettore della VIU e Luca Pes direttore della School of Humanities and Social Sciences e i vari docenti ognuno per la propria disciplina, alla presenza di Ignazio Musu, direttore Centro di Ricerca Ten e di un folto pubblico di studenti entusiasti e carichi di aspettative. Le lezioni spaziano dalla storia di Venezia alla storia contemporanea d'Italia, dall'economia al teatro (il corso autunnale è stato realizzato in collaborazione con la Biennale Teatro di Maurizio Scaparro). Il Globalization programma consta di un pacchetto di corsi avanzati, laboratori e seminari sul tema della globalizzazione e sulle sue implicazioni economiche, ambientali, sociali e culturali. Le promesse sono allettanti: poter seguire corsi tenuti da giovani docenti internazionali che trattano tematiche attuali; potersi sentire parte attiva di una comunità multiculturale di studenti e docenti; completare la tesi di laurea presso importanti centri di ricerca internazionali; migliorare il proprio inglese dato che i corsi sono tenuti in tale lingua e, all'interno dei corsi stessi sono previste guest lecture tenute da esperti dei temi affrontati. I migliori studenti riceveranno borse di studio per sviluppare la tesi di laurea all'estero presso una delle università consorziate con la Viu. Nella pace dell'isola la globalizzazione è un fatto positivo ricco di fermento intellettuale e di attività di studio e ricerca. Circa cento gli iscritti di cui 35 italiani e gli altri provenienti da varie parti del mondo. Maria Teresa Secondi

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CONVENTION Renato Pizzolitto è segretario provinciale della Cisl (30 mila iscritti, 16 mila... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 22 Febbraio 2009, CONVENTION Renato Pizzolitto è segretario provinciale della Cisl (30 mila iscritti, 16 mila sono i pensionati) dal febbraio del 2006. In questi tre anni ha rinnovato la segreteria portandola a quattro componenti: Daniele Morassut, Arturo Pellizzon e - l'ultima entrata - Alina Beicu, una giovane romena che si occupa dei servizi per gli stranieri. L'intera segreteria si candida a guidare l'organizzazione per i prossimi quattro anni. L'undicesimo congresso è previsto per il 27 e 28 febbraio nella sala convegni della Fiera. TAVOLA ROTONDA "Istruzioni per crisi: rilancio e strategie per il mondo economico pordenonese". È il titolo della tavola rotonda prevista per il pomeriggio di venerdì 27 al congresso della Cisl. Un confronto per cercare di dare alcune risposte al territorio. Parteciperanno Stefano Miani e Guglielmo Cevolin, ricercatori dell'Università di Udine; Bruno Cescon, direttore del settimanale diocesano Il Popolo e Chiara Mio, docente all'Università di Venezia.

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LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". Convegno a Roma il 26/02/2009. Convegno a Roma, il 26 febbraio 2009, organizzato dall'AESPI, sul tema: LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". Vi riporto qui di seguito il programma integrale del convegno con l'elenco dei partecipanti e dei relativi interventi sul latino, tutti attualissimi e della massima importanza. Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, e Introduzione dell'Assessore alle Politiche educative e scolastiche, Laura Marsilio. Prof. Angelo Ruggiero, Presentazione del Convegno. 9.30 - Sessione prima: Presiede: Claudio Quarantotto -Prof. Enrico Orsi, Il latino e le scienze. -Prof.ssa Francesca Orestano, Utilità del latino per lo studio delle lingue moderne. -Dott. Raffaele Ciambrone, Valore pedagogico del latino. -Prof. Tommaso Romano, Una proposta per il futuro latino, lingua viva per una nuova universalità. 10.30 - Sessione seconda: Presiede Dott. Angelo Peticca -Prof. Giulio Alfano, Il latino nel sistema dei licei e in particolare nei licei scientifici. -Dir. Scol. Vincenzo Casoria, Il latino nella Scuola Secondaria di Primo grado. -Prof. Alessandro Cesareo, L'insegnamento del latino in chiave europea. -Prof. Luca Lattanzi, Un'esperienza didattica tra metodo tradizionale e metodo natura. -Proposte delle associazioni: CNADSI, rivista Zetesis, PRISMA. 12.00.- Sessione terza: La parola ai politici. Tavola Rotonda coordinata dal Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca; sono stati invitati: On. Francesco Aracri; On. Paola Frassinetti; On. Elena Maccanti;On. Mario Mauro; On. Nello Musumeci; On. Fabio Rampelli; Sen. Giuseppe Valditara. E' inoltre stato invitato il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella Gelmini. 13,15 Prof. Filippo Franciosi. Conclusioni: una risposta ai detrattori del latino. 13.30 Chiusura dei lavori. Direttore responsabile del Corso: Prof. Angelo Ruggiero Coordinatore: Prof. Andrea Bottone. Con il patrocinio di: Comune di Roma, Fondazione Ugo Spirito. Con decreto in data 2/08/2005 l'AESPI è stata riconosciuta dal MIUR come soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola. Pertanto tutti i corsi godono di riconoscimento ministeriale ai fini della formazione in servizio ed i docenti che intendono parteciparvi possono usufruire dell'esonero dal servizio alle consuete condizioni. ================== COMMENTO Cari amici, qui abbiamo un'ottima occasione per tutti gli interessati e appassionati di latino di incontrarci e seguire gli interventi di tanti colleghi che discuteranno di problemi vivi e attuali relativi al latino e le prospettive per il prossimo futuro. Non si può mancare a un incontro che ci riguarda tanto da vicino e che ci offre anche la possibilità, suppongo, di prendere anche la parola per esprimere i nostri dubbi e perpessità sui programmi che dovranno essere predisposti dal ministero nei prossimi anni. La riforma Gelmini, si sa, non è che abbia lasciato tutti soddisfatti e tranquilli, docenti e genitori. In particolare, mi auguro che vi siano buone prospettive per il futuro del latino, anche se in passato sembra che vi sia stata una gara per affossarlo e relegarlo fra gli insegnamenti scarsamente considerati e quasi un residuo del passato senza importanza. Almeno a quanto ci è dato sapere in anticipo, fra i temi trattati dai partecipanti al convegno, e in particolare dal Prof. Filippo Franciosi in chiusura dei lavori, vi sarà " Una risposta ai detrattori del latino". Una ragione in più per non perdere questa occasione di essere a Roma in prima persona. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 22 febbraio 2009 in: Lingua latina » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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GIUSEPPE MIRETTO COME SALVARE INVESTIMENTI PER 25 MILIONI DI EURO E VIVERE (SOTTO IL PROFILO AMMI... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Caserta)" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

GIUSEPPE MIRETTO Come salvare investimenti per 25 milioni di euro e vivere (sotto il profilo amministrativo) tranquilli. Contro il commissariamento delle opere pubbliche, quello annunciato dal Consiglio Comunale e quello procedurale già adottato dalla Regione Campania, l'amministrazione Farina adotta le contromisure. Assente il sindaco (impegnato come assessore provinciale alla borsa del turismo di Milano) tocca all'assessore ai lavori pubblici, Angelo Schiavone, ufficializzare come il «Comune intende uscire dalla sopraggiunta paralisi delle procedure burocratiche». Dopo sei anni di lungaggini, la Regione Campania ha imposto lo stop al piano di riqualificazione urbana (Pru) del quartiere di via Feudo (periferia orientale): senza una valutazione di impatto ambientale delle opere (Via) non saranno stanziati quattro milioni di euro. Si ripete la medesima bocciatura delle procedure che ha bloccato, per due anni, l'avvio delle operazione di costruzione del casello autostradale sull'A30. E senza il completamento delle procedure di idoneità dei promotori privati, il progect-fincing (21 milioni euro) per la costruzione del «nuovo stadio, del centro direzionale, parcheggio e piazza in via Mercorio» non potrà essere cantierizzato. In entrambi i casi sono state adottate procedure di autotutela. «Altro che commissariamento - polemizza Schiavone - sono in atto azioni che tutelano gli investimenti, pubblici e privati, l'ente e il pubblico interesse». Poi rivendica: «Questo Comune, in tema di trasparenza degli atti non ha nulla da rimproverarsi. E nulla da imparare sul versante delle competenze procedurali». Carte alla mano, se i promotori dei progetti di finanza dovessero risultare burocraticamente inidonei, il Comune conferma che «non cadrà il project financing per il nuovo stadio». Il matrimonio pubblico-privato da 21 milioni di euro è irreversibile: al più, saranno riviste le procedure. Salvi i quattro milioni di euro per la bonifica delle periferie dormitorio. Per cancellare le mostruosità sociali e ambientali, partorite negli anni '80 dalle mega-lottizzazioni Iacp e dal secondo piano di zona, saranno adottate: una variante urbanistica, vincoli per gli atti d'esproprio e una dichiarazione di pubblica utilità sulle opere. All'architetto Falomo è stato dato incarico di redigere la mancante valutazione di impatto ambientale (Via). Salvi così pure i quattro milioni di euro che saranno investiti dai privati. Il Pru per via Feudo sta a Maddaloni come le Vele di Scampia stanno all'area metropolitana di Napoli. Stessi problemi sociali e medesima urgenza di bonifica ambientale. «Superate le obiezioni sui vincoli idrogeologici - commenta Carlo Scalera (Verdi)- archiviati i ricorsi al Tar, superare l'esame della Via è necessario: è l'ultima possibilità per recuperare un'area estranea al restante tessuto urbano». Con quattro milioni di euro che diventeranno otto, con gli investimenti privati, i grandi alveari popolari Iacp di via Feudo saranno circondati da «opere di interesse sociale». Già costruita la casa famiglia della Fondazione Ferraro, sorgeranno un centro polifunzionale, spazi destinati alla formazione o alla riqualificazione professionale. Poi ancora: verde pubblico, parcheggi, campi giochi. Su tutto, capeggia il piano di «bonifica elettrosmog», già parzialmente attuato dopo l'abbattimento dell'elettrodotto Moccia2 (20 mila volts) sull'elementare Brancaccio. Resta aperto il problema dell'allontanamento delle linee dell'alta tensione dalle abitazioni private. «C'è un dramma nel dramma - ricorda Scalera - perché un intero quartiere dormitorio è stato costruito all'ombra di tralicci precedentemente eretti in aperta campagna». Se alla ristrutturazione, già in atto, dei casermoni Iacp si sommerà la bonifica urbanistica, la speranza è trasformare il più classico dei dormitori di periferia in area residenziale.

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San Lazzaro di Savena, letteratura per ragazzi con "Fantasie di carta, carte di fantasia" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

San Lazzaro di Savena, letteratura per ragazzi con ?Fantasie di carta, carte di fantasia? (22/2/2009 17:20) | (Sesto Potere) - San Lazzaro di Savena - 22 febbraio 2009 - Da sabato 21 a venerdì 27 febbraio la Mediateca di San Lazzaro (via Caselle, 22) ospita “Fantasie di carta, carte di fantasia”, mostra sulla letteratura e sulle carte geografiche nei testi per ragazzi a cura di Stefano Torresani, docente dell?Università di Bologna. La letteratura per ragazzi intreccia le proprie storie ed avventure con luoghi reali ed immaginari, tessendo mappe e percorsi nell?immaginario collettivo. Proprio di mappe, luoghi e geografie parla la mostra che attraverso la narrazione condurrà i visitatori nei luoghi letterari e geografici dei migliori libri per ragazzi. La mostra sarà aperta tutti i giorni.

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"CI SONO CONTENITORI E CONTENUTI. MANCANO I NARRATORI" (sezione: Cultura)

( da "LeccePrima.it" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Antonio Bruno Ieri mattina Sabato 21 febbraio 2009 presso l?auditorium del Museo Provinciale di Lecce ?Sigismondo Castromediano? in Viale Gallipoli arrivo e vedo una cinquantina di ragazzi tra i 14 e i 19 anni stazionare in quello che fu il ?Collegio Argento? gestito dai gesuiti in cui per decenni si formarono i rampolli delle famiglie nobili e borghesi della Provincia di Lecce e di tutto il Salento che salendo nell?odierna Provincia di Taranto arrivava alla Provincia di Matera. Io ero li con un amico e con lui siamo saliti fino all?auditorium dove l? Ing. Giuseppe Russo ci racconta la sua storia collegata a quella di Eluana Englaro. La sera della morte di Eluana il Dirigente del Fermi Ing. Giuseppe Russo era davanti al suo computer con l?intenzione di lavorare per un ora. Le notizie che giungevano dalla TV e le trasmissioni di quella sera lo hanno tenuto sveglio sino all?una di notte. L? Ing. Giuseppe Russo la mattina dopo ha scritto qualcosa e, siccome gli sembrò che ciò che era accaduto non poteva restare una morte e basta, ne ricavò una Circolare che mandò a tutte le classi. Gli studenti dell? Istituto Tecnico Industriale "E. Fermi" di Lecce sono 1.500 e tutti hanno ascoltato le parole dell?Ing. Giuseppe Russo. Le hanno ascoltate anche le centinaia di docenti che guidano quella folla di ragazzi. Da quelle parole è venuto fuori un dibattito e da quel dibattito una tavola rotonda che si è svolta appunto ieri. Sulla efficacia degli interventi degli esperti che hanno dibattuto non scrivo nulla. Dovrebbero essere i giovani dai 14 ai 19 anni presenti a dover dire la propria opinione. Io sono convinto che l?esempio del Dirigente scolastico Russo è da seguire perché la Scuola rappresenta una risorsa preziosa per il nostro territorio. La realtà deve essere osservata e raccontata da chi ha gli strumenti per poterlo fare. Oggi la narrazione viene affidata alla fredda scatola della TV omettendo quel passaparola che ha caratterizzato per millenni la comunicazione tra le persone umane permettendo alle notizie di circolare nel Mondo. Io stesso cerco di aderire a questa emergenza narrativa raccontando gli eventi cui prendo parte. La mia narrazione è poi messa a disposizioni di te che mi leggi e che a tua volta avrai osservato il mio osservare e potrai porgerlo con la tua narrazione all?osservazione dei tuoi ascoltatori abituali o casuali. Chissà quando avremo la possibilità di ascoltare il punto di vista delle migliaia di docenti che formano i nostri ragazzi. Chissà quando queste risorse per il territorio si metteranno a raccontare la realtà. Ci sono gli auditorium pubblici, ci sono le aule magna delle Università, ci sono i contenitori e ci sono anche i contenuti che sono rappresentati dai mille dilemmi a cui ci sottopone ogni giorno il nostro vivere quotidiano manca la narrazione dei narratori che umanizza. Mancano i narratori, mancano i mille racconti della realtà che sono i mille punti di vista da cui ricavare il proprio originale modo di camminare lungo il sentiero della vita. Questa marmellata mediatica, questi giornali fatti tutti allo stesso modo e scritti tutti dagli stessi giornalisti sono l?ulteriore risposta inadeguata del capitalismo, è la risposta del denaro alle esigenze delle persone umane. Auspico e credo fermamente sia necessario un risveglio narrativo ?alla Ing. Giuseppe Russo? che poiché non riuscì a dormire coinvolse 1500 famiglie attraverso i suoi studenti sui dubbi della vita, sui massimi sistemi della vita e della morte che poi sono ciò che in definitiva informa e guida il nostro agire umano.

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Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 22-02-2009)

Argomenti: Cultura

Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". Convegno a Roma il 26/02/2009. Convegno a Roma, il 26 febbraio 2009, organizzato dall'AESPI, sul tema: Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". Vi riporto qui di seguito il programma integrale del convegno con l'elenco dei partecipanti e dei relativi interventi sul latino, tutti attualissimi e della massima importanza. Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, e Introduzione dell'Assessore alle Politiche educative e scolastiche, Laura Marsilio. Prof. Angelo Ruggiero, Presentazione del Convegno. 9.30 - Sessione prima: Presiede: Claudio Quarantotto -Prof. Enrico Orsi, Il latino e le scienze. -Prof.ssa Francesca Orestano, Utilità del latino per lo studio delle lingue moderne. -Dott. Raffaele Ciambrone, Valore pedagogico del latino. -Prof. Tommaso Romano, Una proposta per il futuro latino, lingua viva per una nuova universalità. 10.30 - Sessione seconda: Presiede Dott. Angelo Peticca -Prof. Giulio Alfano, Il latino nel sistema dei licei e in particolare nei licei scientifici. -Dir. Scol. Vincenzo Casoria, Il latino nella Scuola Secondaria di Primo grado. -Prof. Alessandro Cesareo, L'insegnamento del latino in chiave europea. -Prof. Luca Lattanzi, Un'esperienza didattica tra metodo tradizionale e metodo natura. -Proposte delle associazioni: CNADSI, rivista Zetesis, PRISMA. 12.00.- Sessione terza: La parola ai politici. Tavola Rotonda coordinata dal Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca; sono stati invitati: On. Francesco Aracri; On. Paola Frassinetti; On. Elena Maccanti;On. Mario Mauro; On. Nello Musumeci; On. Fabio Rampelli; Sen. Giuseppe Valditara. E' inoltre stato invitato il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella Gelmini. 13,15 Prof. Filippo Franciosi. Conclusioni: una risposta ai detrattori del latino. 13.30 Chiusura dei lavori. Direttore responsabile del Corso: Prof. Angelo Ruggiero Coordinatore: Prof. Andrea Bottone. Con il patrocinio di: Comune di Roma, Fondazione Ugo Spirito. Con decreto in data 2/08/2005 l'AESPI è stata riconosciuta dal MIUR come soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola. Pertanto tutti i corsi godono di riconoscimento ministeriale ai fini della formazione in servizio ed i docenti che intendono parteciparvi possono usufruire dell'esonero dal servizio alle consuete condizioni. ================== COMMENTO Cari amici, qui abbiamo un'ottima occasione per tutti gli interessati e appassionati di latino di incontrarci e seguire gli interventi di tanti colleghi che discuteranno di problemi vivi e attuali relativi al latino e le prospettive per il prossimo futuro. Non si può mancare a un incontro che ci riguarda tanto da vicino e che ci offre anche la possibilità, suppongo, di prendere anche la parola per esprimere i nostri dubbi e perpessità sui programmi che dovranno essere predisposti dal ministero nei prossimi anni. La riforma Gelmini, si sa, non è che abbia lasciato tutti soddisfatti e tranquilli, docenti e genitori. In particolare, mi auguro che vi siano buone prospettive per il futuro del latino, anche se in passato sembra che vi sia stata una gara per affossarlo e relegarlo fra gli insegnamenti scarsamente considerati e quasi un residuo del passato senza importanza. Almeno a quanto ci è dato sapere in anticipo, fra i temi trattati dai partecipanti al convegno, e in particolare dal Prof. Filippo Franciosi in chiusura dei lavori, vi sarà " Una risposta ai detrattori del latino". Una ragione in più per non perdere questa occasione di essere a Roma in prima persona. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 22 febbraio 2009 in: Lingua latina » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Darwin? Fa più paura di Marx (sezione: Cultura)

( da "EUROPA ON-LINE" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

IL BICENTENARIO DELLA NASCITA Darwin? Fa più paura di Marx ALESSANDRO CARRERA Duecento anni fa, il 12 febbraio del 1809, è nato Charles Darwin, il padre dell?evoluzionismo, lo scienziato a tutt?oggi più ammirato dai suoi colleghi e meno compreso da coloro che scienziati non sono. Nessun profano oserebbe mettere in dubbio la teoria della relatività o la meccanica quantistica; tutt?al più direbbe di non essere qualificato a parlarne. Nel caso della teoria dell?evoluzione, invece, i profani non hanno mai smesso di vociferare la loro opinione. Centocinquant?anni sono passati dalla pubblicazione, nel 1859, dell?Origine delle specie, il testo fondamentale dell?evoluzionismo che fa bella mostra di sé, in una nuova edizione, nelle librerie americane che per l?occasione hanno dedicato a Darwin uno spazio espositivo particolare. Non tutti i clienti che ci entrano ne saranno contenti. Negli Stati Uniti solo il 45 per cento della popolazione crede che gli organismi viventi siano il risultato di un?evoluzione durata centinaia di milioni di anni. Un americano su sei è convinto che la Terra sia stata creata da Dio circa 6.000 anni fa con tutto quello che contiene ancora oggi, meno i dinosauri (per essere precisi 6329 anni, se stiamo al computo biblico stilato nel diciassettesimo secolo da Jacques D?Auzoles Lapeyre, detto il ?principe dei cronologisti?). O, come ha detto una signora intervistata in televisione mentre usciva da un supermercato, che Dio abbia creato il mondo in sei giorni e poi si sia riposato il settimo è una cosa che le sembra sensata. Che ci siano voluti miliardi di anni non le sembra sensato per niente. Secondo una ricerca pubblicata da New Scientist, e risalente al 2006, in tutto il mondo occidentale solo la Turchia crede all?evoluzione ancora meno degli Stati Uniti (solo il 25 per cento della popolazione). In Italia più o meno il 70 per cento è proevoluzione, in Francia lo è quasi l?80 per cento, mentre i darwiniani più accesi si trovano nell?Europa del nord, con Svezia, Danimarca e Islanda con percentuali al di sopra dell?80 per cento. Due sociologi, Gregory Paul e Phil Zuckerman, hanno fatto notare che la fiducia nell?evoluzione va di pari passo con la diminuzione della lotta per l?esistenza. Sarebbero insomma le nazioni più prospere le più rilassate nei confronti della religione e le più aperte ad accettare che le caratteristiche dei viventi siano il prodotto della sopravvivenza del più adatto, mentre nei paesi in cui la lotta per l?esistenza è più dura, e dunque la selezione naturale è più forte, si preferisce pensare che il cosmo sia stato creato da un Dio benevolo e ordinatore, e che ha programmato per l?eternità anche l?ultimo nervetto e l?ultimo ossicino. Sarà interessante osservare se in Islanda, attualmente scossa dalla più grave crisi economica della sua storia, la fede darwiniana comincerà a vacillare oppure no. Nessuno, nella comunità scientifica, mette in dubbio che l?evoluzione delle specie sia ben più di una ?teoria?. È un solidissimo modello esplicativo con ramificazioni enormi, dalla biologia alla medicina, dalla farmacologia all?economia. Non fa che trovare conferme, il che non significa che, come sostengono i critici (quasi mai scienziati), nei confronti di Darwin vi sia un culto idolatrico. Vi sono in realtà profonde differenze nell?interpretazione dei principi dell?evoluzione. Da un lato potremmo porre Stephen Jay Gould e coloro che come lui credono in una fondamentale mancanza di ?teleologismo?, cioè che nell?evoluzione non vi sia in realtà nessun progresso, ma solo l?interazione del caso e delle circostanze. L?intelligenza umana, da questo punto di vista, non è il culmine dell?evoluzione, perché l?evoluzione non ha nessun culmine. Le specie che sopravvivono diventando più complesse sono solo più appariscenti di quelle che sopravvivono diventando più semplici. D?altro canto vi è chi sostiene, come gli autori di uno studio pubblicato nel 2008 sui Proceedings of the National Aacdemy of Sciences, che ciò non è vero, e che l?aumento della complessità degli organismi è forse l?unica vera regola dell?evoluzione. Oppure c?è chi la pensa come Simon Conway-Morris, un paleontologo dell?Università di Cambridge, in Inghilterra, il quale non è affatto convinto che il caso giochi un ruolo così importante nella selezione delle specie, e propone piuttosto un?idea di ?evoluzione convergente?. Se vi sono, come vi sono, differenti gruppi di organismi che elaborano soluzioni simili alle stesse sfide ambientali, indipendentemente gli uni dagli altri, è perché non tutto può accadere, e le soluzioni possibili sono limitate. L?evoluzione insomma è un meccanismo che agisce secondo regole precise, anche se non siamo ancora stati in grado di individuarle tutte e anzi molte cominciamo a sospettarle solo ora. Se l?ipotesi dell?evoluzione convergente si dimostrerà vincente, forse contribuirà ad ammorbidire il disagio che molti provano nell?accettare una teoria della vita che non riserva nessun posto speciale agli animali ?superiori? né a una qualunque finalità dell?universo. Lo stesso S. J. Gould del resto ha affermato che scienza e religione sono magisteri differenti, non si sovrappongono l?uno all?altro e non danzano bene insieme, ma possono pur sempre rimanere buoni amici. L?ha ricordato William Brinkley, preside della facoltà di biomedicina alla Baylor University di Waco, in Texas, in un articolo uscito sullo Houston Chronicle del 14 febbraio, aggiungendo di ritenersi un christian che ammira la descrizione biblica della creazione del mondo come opera di poesia e di ispirazione religiosa, senza sentirla in contrasto con la descrizione del mondo fornita dall?evoluzionismo. Chissà se la pensano così anche i suoi colleghi e studenti di altri dipartimenti. La facoltà di medicina di Waco è una delle più prestigiose degli Stati Uniti, ed è un luogo dove l?evoluzionismo ovviamente non può essere ignorato, ma la Baylor University, retta dalla Seconda chiesa battista, è anche una delle università più conservatrici d?America. È il luogo dove mi sono sentito dire da uno studente, un po? di anni fa, che da un secolo e mezzo in qua il declino dell?Occidente è inarrestabile, che le forze anticristiane sono in moto e che c?è una persona responsabile di tutto questo. Ero ancora poco esperto del Texas-pensiero, e pensavo che alludesse a Marx. No, mi dice lui, è Darwin. Marx non sapeva bene chi fosse.

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Viaggio dentro il teatro (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Viaggio dentro il teatro Da domani la regista Elisabetta Brusa propone quattro incontri-spettacolo RASSEGNA A PERGINE SANDRA MATUELLA PERGINE. «In che modo il teatro può collegarsi ai princìpi che regolano gli infiniti dell'universo?»; «Quali suoni e quali armonie si nascondono dietro ad un gesto teatrale e qual è invece, quella musica che contiene un tempo teatrale?». E ancora: «Quali corpi per quali emozioni e per quali pubblicio incrociamo oggi in palcoscenici dove il tempo e lo spazio continuano a costruire architetture aeree?» Da questi interrogativi che il teatro di ricerca del Novecento si è sempre posto, nasce la rassegna Teatri Viaggianti, ideata e diretta dalla regista veneziana Elisabetta Brusa per il Teatro delle Garberie di Pergine. Si tratta di quattro appuntamenti con cadenza mensile, ad iniziare da martedì 24 febbraio, con artisti che lavorano in ambito internazionale e che metteranno a fuoco alcune correnti del teatro mondiale, come il Kathakali, ossia il teatrodanza indiano, poi il teatro della diaspora ebraica e la cultura yiddish, con Olek Mincer, la clownerie russa con Vladimir e Yuri Olshansky, per concludere, il 5 maggio, con le maschere della Commedia dell'arte e Armando Carrara, attore che discende dalla più antica famiglia di comici dell'arte italiana nel mondo. Elisabetta Brusa è un nome affermato nel mondo della lirica e del teatro musicale contemporaneo, e della regia televisiva (a Pechino ha firmato la regia della trasmissione Ad Oriente, in onda su Raiuno al finale delle Olimpiadi, relativa al concerto di Giovanni Allevi con l'Orchestra di Pechino). E' anche docente di regia teatrale all'Università Ca' Foscari di Venezia, e per a Pergine ha ideato una rassegna su misura per lo spazio teatrale intimo e raccolto delle Garberie, che favorisce uno scambio tra gli artisti stessi e il pubblico, che nel corso della serata potrà intervenire con domande e considerazioni: «Il vero teatro, come qualsiasi disciplina artistica - osserva Elisabetta Brusa - parla al cuore degli uomini che hanno voglia di ascoltare. Le provenienze linguistiche non sono in questo caso barriere, ma stimolo al confronto, alla ricchezza generata dalla diversità, alla possibilità di un ritorno a casa con qualcosa su cui pensare». Con questa iniziativa, il Teatro delle Garberie fondato da Paola Stelzer e dal direttore d'orchestra Maurizio Dini Ciacci, sottolinea la sua vocazione a centro culturale di ricerca e riflessione sui linguaggi del teatro, musica e danza. Domani sera alle 21 il primo appuntamento di questa serie di incontri con i Teatro Viaggiante è dedicato all'India e alla straordinaria ricchezza del suo teatrodanza. Ospite è lo storico Teatro Tascabile di Bergamo che proporrà Angikam, uno spettacolo di Kathakali- Orissi che è il teatro classico indiano per antonomasia, originario del Kerala, nell'India sud-occidentale. Per quanto riguarda gli attori del Teatro Tascabile di Bergamo, l'incontro con l'arte scenica orientale ha costituito un momento fondamenale del loro cammino artistico e oggi sono universalmente riconosciuto fra gli esperti di danze classiche indiane, e vengono ospitati in festival internazionali europei e americani, accanto ai più apprezzati esponenti del Kathakali, Orissi e del Bharata Natyam.

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processo a zernar, si riprende il 20 aprile (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il poliziotto è accusato di aver manomesso il lamierino per fabbricare una prova contro l'ingegner Zornitta Processo a Zernar, si riprende il 20 aprile Il giudice ha già fissato le udienze fino al 29 giugno. Scontro tra perizie Procedimento rinviato per un infarto che ha colpito l'avvocato dell'uomo che a Mestre è la presunta vittima Riprenderà il 20 aprile il processo per la presunta creazione di una prova falsa allo scopo di incastrare l'ingegnere Elvo Zornitta, sospettato numero uno di essere Unabomber. Il processo iniziato a novembre subisce un'interruzione di due mesi per i problemi di salute dell'avvocato Maurizio Paniz, legale dello stesso Zornitta. Avvocato che due settimane fa è stato colpito da un infarto e che martedì scorso è stato sottoposto a un delicato intervento a Treviso. Sul banco degli imputati in questo processo siede l'ex direttore tecnico del Lic, Ezio Zernar. L'esperto balistico accusato di aver manomesso un lamierino trovato in un ordigno attribuito a Unabomber. La presunta manomissione sarebbe avvenuta, secondo l'accusa, con una forbice trovata in un capanno di pertinenza di Zornitta. Nell'ultima udienza del processo, tenutasi la settimana scorsa davanti al giudice unico Trentanovi, quest'ultimo ha sollecitato la pm Emma Rizzato a depositare tutto il fascicolo inerente al procedimento. Lo aveva chiesto già da mesi. Questo il calendario delle udienze già fissate: 20 aprile, testi della pubblica accusa; 4 maggio, testi della pubblica accusa e testi parte civile; 8 maggio, esame dei periti; 11 maggio, esame dei consulenti di parte; 18 maggio, eventuale esame consulenti; primo giugno, udienza di riserva come del resto quelle del 5, dell'8, del 12 e del 29 dello stesso mese. Un processo che nasce poco dopo che Zernar, attraverso l'esame dei toolmarks, dimostra che la forbice ha tagliato il lamierino. E' in quel momento che le Procure di Trieste e Venezia che indagano sugli attentati decidono di far svolgere un incidente probatorio su questo esame per trasformarlo in prova. Viene affidata una perizia al professor Plebe dell'Università di Messina. L'avvocato Maurizio Paniz, difensore di Zornitta, indica che il lamierino che ora si sta analizzando non è quello ritrovato nell'ordigno. O meglio il lamierino è stato modificato. Plebe risponde, a pagina 46 della sua relazione finale, che altamente improbabile che il lamierino sia stato modificato e comunque i segni di quella forbice si vedono anche nelle foto del reperto scattate nel 2004. Perizia che non viene considerata. Nel procedimento che si apre a carico di Zernar viene chiesto un nuovo incidente probatorio sulla presunta manomissione e ordinata dal gip Stefano Manduzio una nuova perizia, stilata da Luigi Calori e Antonella Guidazzoli, dell'Istituto tecnico Cineca di Bologna, e Daniele Veschi, docente all'Università di Bologna. Una perizia che conferma la manomissione ma che viene contestata sia nel metodo usato che nel contenuto finale dalla difesa di Zernar. Secondo l'avvocato Fragasso è «una perizia nella quale i periti del Gip che non sanno usare, per stessa ammissione di uno dei periti, il microscopio a scansione elettronica, sono stati guidati nell'accertamento della presunta manomissione dai consulenti di Elvo Zornitta. Quel tipo di microscopio è fondamentale per l'accertamento richiesto dal giudice delle indagini preliminari». (c.m.)

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venice univercity, orizzonti anche in terraferma (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 12 - Cronaca Venice Univercity, orizzonti anche in terraferma Il direttore Micelli: «Un centinaio di studenti internazionali e nuovi corsi» SAN SERVOLO Aperto l'anno accademico La crisi e l'università: due parole dense di significati che in questi ultimi tempi si sono ritrovate vicine, loro malgrado: alla Venice International University, che ha appena inaugurato l'anno accademico, si tratterà nel nuovo corso dedicato alla globalizzazione anche di come affrontare le nuove difficoltà. Stefano Micelli, direttore della Viu, ha sottolineato come una delle caratteristiche fondamentali dell'università con sede a San Servolo è proprio la sua internazionalità. Direttore Micelli, la crisi non sembra fermarsi e colpisce in Italia anche il mondo dell'istruzione, da voi come si affronta la questione? «Grazie al fatto che sia gli studenti sia i docenti provengono da svariati Paesi, risulta interessante vedere come da differenti culture si vadano a trattare temi collegati alla globalizzazione: alla Viu si insegna che è stato un fenomeno positivo, ma anche a portare delle critiche, visto che il punto di vista di un nostro studente cinese sarà differente da quello di un americano piuttosto che da un italiano». Che rapporto c'è tra la Venice International University e Venezia? «Un rapporto stretto che tende però ad allargarsi: se alla nascita dell'università abbiamo puntato a un rapporto con Venezia, ora ci allarghiamo alla realtà del Veneto, partendo dalle visite che durante il periodo dei corsi i nostri studenti faranno: dalle realtà manifatturiere del Brenta, dove c'è il distretto industriale della scarpa, alla visita delle vigne dove si produce il prosecco, fino a mostrare agli studenti il nostro Parco tecnologico. Sono 40 gli studenti che da Ca' Foscari verranno a frequentare i corsi alla Viu». I privati, in un progetto accademico di questo respiro, quale ruolo ricoprono? Vi sostengono? «Abbiamo un forte slancio grazie all'essere internazionali e alla partecipazione di dieci università da tutto il mondo, ma è chiaro che le partnership sono necessarie, è una strada da perseguire». Tra i nuovi corsi si parla anche d'ambiente. «Si parla proprio di sviluppo eco compatibile e una città come Venezia è un buon campo d'analisi dove si possono fare riflessioni di merito. Tra le visite abbiamo anche i centieri del Mose, proprio per perseguire questo progetto unico al mondo». A tutt'oggi (le iscrizioni sono aperte fino a fine febbraio) si contano già 94 studenti, una parte italiani e gli altri stranieri. Per citare alcune nazionalità di provenienza: Usa, Malesia, Germania, Giappone, Corea, Portogallo, Turchia, Ucraina. (gi.co.)

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il "caso italia" vivisezionato da d'orsi - massimo novelli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Torino Il "caso Italia" vivisezionato da D´Orsi All´Università le Settimane della Politica aperte a chi vuole capire "Voglio contrastare la diffamazione dell´Ateneo ma pure le chiacchiere da bar o da tram" MASSIMO NOVELLI Nell´opinione di una buona parte degli italiani la politica è ormai soltanto una «cosa» sporca, uno strumento di potere e di arricchimento al servizio di una «casta». Il professor Angelo d´Orsi, docente di Storia del pensiero politico all´Università di Torino, non la pensa così. Tanto che ha organizzato "Le settimane della politica", incentrate quest´anno, molto appropriatamente, su Il "caso" Italia. Ma su che cosa fonda il suo ottimismo a proposito della vituperata politica? «Lo fondo sul fatto che se noi non c´interessiamo di politica, sarà la politica a interessarsi di noi. Non bisogna fuggire nella foresta davanti alla tigre, ma occorre cavalcare la tigre. Certo, è innegabile: c´è la politica dei Berlusconi, dei Mastella e via dicendo. E c´è quella dei partiti che oggi affermano tutti sostanzialmente le stesse cose, che si differenziano solamente per la capacità o meno dei loro leader di bucare lo schermo in una televisione ridotta a un lupanare. Proprio per queste ragioni, però, bisogna inventarci una nuova politica. Esiste una politica nobile. E il luogo migliore per lavorare a un riavvicinamento dei cittadini a una nobile arte della politica è l´Università, dove si elabora il sapere critico». Come nascono allora le «Settimane della politica»? «L´idea mi è venuta dalla Semaine de l´Historie promossa dall´école Normale Supérieure di Parigi. Hanno molto successo, peraltro con un piccolo budget a disposizione. Le nostre "Settimane della politica", pure esse basate su un bilancio risicato, nascono nell´ambito della facoltà di Scienze politiche, in cui presiedo il corso di laurea, per due motivi. Da un lato si vuole contrastare la campagna di diffamazione delle Università, accusate da chi non le frequenta di essere centri di malaffare e di fannulloni; in secondo luogo, dall´altro lato, per combattere quelle chiacchiere da bar o da tram, frutto dell´ignoranza diffusa, sulla "politica che fa schifo". L´Università, inoltre, non è un luogo separato rispetto alla politica». Se restiamo al presente, la disperazione sembrerebbe assicurata. Il faccione di Clemente Mastella, come simbolo anche visivo della «casta» e del trasformismo, aleggia come quello di Banquo in Amleto. Lei crede sul serio che la speranza sia davvero l´ultima a morire? «Io sono un gramsciano. E, come Antonio Gramsci, credo che il cambiamento non sia un atto, bensì un processo che parte dal lavoro culturale e procede con un processo sicuro e costante. Vogliamo verificare, in sostanza, se questo Paese ha una speranza». Si comincia con Il "caso" Italia. Non è esattamente un tema troppo nuovo, non le pare? «è un tema banale, ma indispensabile. Io vado sovente all´estero e tutti mi domandano se è possibile quanto sta succedendo da noi. Mi sembrava scontato, pertanto, iniziare con queste riflessioni. Le faranno studiosi di varie discipline, in un dibattito a più voci, soprattutto aperto al pubblico». Oggi, però, la politica si fa più in televisione che nelle aule di Camera e Senato. Non è significativo? E non offre ulteriori ragioni a chi si allontana schifato dalla politica dei politici e dei politicanti? «La televisione, questa terza Camera dei deputati o Senato, è un paradigma del "Caso Italia". In questo purtroppo siamo all´avanguardia in Europa. Lo schermo, del resto, non fa altro che aggravare la distanza fra i politici e i cittadini, influendo poi sul fenomeno del leaderismo di cui parlavo prima. Ecco: un argomento che affronteremo è quello dei partiti. Io non sono mai stato iscritto a un partito in vita mia, ma credo che i partiti abbiano un senso».

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palazzo mocenigo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 45 - Giorno/Notte PALAZZO MOCENIGO PALAZZO MOCENIGO Amore e guerra Oggi, domani alle 20 a Palazzo Mocenigo, l'Associazione Culturale Musica Venezia ripresenta il concerto «Il Combattimento di Tancredi e Clorinda» e altri canti d'amore e di guerra di Claudio Monteverdi, a cura del Gruppo Vocale e strumentale VeniDilecteMi di Venezia. L'opera lirica è stata composta nel 1624, su commissione di Girolamo Mocenigo in occasione del carnevale, «il combattimento di Tancredi e Clorinda» è il titolo di una cantata di Claudio Monteverdi su testo di Torquato Tasso. Il dramma riprende le vicende narrate nel canto XII della «Gerusalemme liberata». In quest'opera, che costituisce un momento fondamentale nella storia della musica drammatica del XVII secolo, Monteverdi sperimenta soluzioni musicali nuove, con l'orchestra e le voci che formano due entità separate e agiscono come copia una dell'altra. Biglietto intero 30 euro, ridotto 20 euro. OPERISTICA Romeo et Juliette Al teatro La Fenice continua la messa in scana di «Roméo et Juliette» di Charles Gounod su libretto di Jules, di Barbier e Michel Carré e con la regia di Damiano Michieletto, direttore d'orchestra Carlo Montanaro. Lo spettacol odi oggi inizia alle ore 17. replica domani alle 19, venerdì 27 alle 19, sabato 28 alle 15.30 e domenica 1 marzo alle 15.30. TONIOLO 1 Trio jazz Sabato 28 febbraio al teatro Toniolo di Mestre, concerto di nmusica jazz con il «Geringas Baryton trio». Biglietto intero 20 euro, ridotto 15 euro. TONIOLO 2 Luca Carboni Mercoledì 11 marzo prossimo - alle ore 21, al teatro Toniolo - concerto del cantautore italiano Luca Carboni, che farà una tappa a Mestre con il suo tour «Musiche Ribelli». Biglietto di platea 32 euro, galleria 25 euro. SEMINARIO IUAV Futuro a km 0 L'istituto di architettura (Iuav) dell'università di Venezia, ha organizzato per oggi, alle ore 10 nell'aula magna Tolentini, un seminario dal titolo: «Identità e reti: l'esperienza del km zero». Il convegno si ispira ad una idea di Coldiretti Veneto diventata in concreto la prima legge regionale in Italia che sostiene la produzione agroalimentare regionale e sviluppa un nuovo rapporto tra produttori e consumatori. Al seminario interverranno Stefano Masini, docente di diritto alimentare Tor Vergata, Enzo Rullani presidente Venice International University, Stefano Landi professore di strategie turistiche Università Lumsa Roma, Tiziana De Filippis dottoranda del Cnr-Ibimet. Interverrà anche il vice presidente della Regione, Franco Manzato. ATENEO VENETO Arte veneta Oggi alle 17.30, nell'aula Magna dell'Ateneo Veneto (campo San Fantin) al corso di Storia dell'Arte Veneta si parla di: «tappeti di pietra bizantini» con Simonetta Minguzzi. ARINO Stabat Mater Venerdì 27 febbraio alle 21 nella chiesa di Arino di Dolo, Tiziano Scarpa presenta «Stabat Mater». TEATRO DARIO FO Rinvio spettacolo Lo spettacolo dal titolo «Assunta Precaria», con l'attrice Linda Bobbo, andrà in scena al teatro Dario Fo di Camponogara il 3 aprile anziché, come era previsto nel cartellone della stagione 2009, il 27 febbraio. BIBLIOTECA CIVICA Astrofisica Per la rassegna «Prime lezioni di...», mercoledì 25 febbraio alle 18 alla Biblioteca Civica di Mestre prima lezione di astrofisica con Patrizia Caraveo, «Alla scoperta dell'universo invisibile».

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l'innovazione dell'università - (segue dalla prima pagina) (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Genova L´innovazione dell´Università (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) (segue dalla prima di cronaca) L´università italiana riceve quasi il 30% in meno rispetto alla media europea, inevitabile che tutto se ne vada in stipendi che esauriscono il bilancio di ateneo. Depauperata la ricerca restano solo le risorse umane. Non vanno lasciate al loro posto fino alla mummificazione, ma c´è modo e modo: vedi la compravendita pensioni prospettata che, nei termini in cui la si legge, pare terrificante. Alla pari delle minacce contro chi passa documenti alla stampa: fellonìa il farlo ma, anche qui, la repressione che ?destro´ sapore ha assunto! Simili commissioni di inchiesta le fanno i politici e le aziende, risultano grezze se proposte da una comunità di intellettuali. Si desidera l´innovazione ma non a prezzo della identità stessa del docente e degli atenei. L´universitario ha anime diverse dentro di sè, che vengono da lontano, dalle rivolte sessantottine o dall´inerzia degli anni trenta, quella di fronte alla cacciata dei colleghi ebrei, per esempio. Non si vorrebbe che la seconda di queste tornasse a galla.università è fatta di teste che pensano e studiano. Se gli studiosi sono un peso di cui comprare con un´offerta importante la decisione di togliere il disturbo, questa è ancora una Università degli Studi?

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direttamente dalle aziende private dell'area metropolitana (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Pistoia Direttamente dalle aziende private dell'area metropolitana PISTOIA Venditore a provvigione, preferibilmente introdotto nel settore, lo cerca DG Tecnologie, via Tosco Romagnola 85, Pontedera, vendita all'ingrosso di articoli nell'ambito della sicurezza: sistemi anti intrusione, videosorveglianza per le zone di Pistoia, Prato, Firenze. Tel. e fax 0587-54468, info@dgtecnologie.it. Consulenti finanziari. Finanza & Futuro Banca (Gruppo Deutsche Bank), via Antonini 9, Pistoia, seleziona 5 laureati e 3 diplomati da inserire nella propria struttura distributiva delle zone di Pistoia, Empoli, Montecatini e Prato. I selezionati parteciperanno ad un progetto formativo che porterà all'iscrizione all'albo Consob dei Promotori di servizi finanziari; alla fine del master formativo è garantito l'inserimento all'interno del Gruppo Deutsche Bank. Inviare Cv al fax 0573-509498 o ic45pistoia@finanzaefuturo.it. Impiegato tecnico, età massima 25 anni, con conoscenza dei sistemi gestionali per il disegno meccanico tramite Cad lo cerca la Officine meccaniche Ciolini, via Nerucci, Agliana per il proprio stabilimento. Si prega di inviare proprio curriculum al numero di fax 0574-677315 o via e-mail all'indirizzo info@ciolinisrl.com. Operatrici telefoniche part-time per assistenza clienti attuali o potenziali le cerca Figurella Pistoia, via Deledda 7. Si richiede diploma scuola media superiore, simpatia, dinamismo, disponibilità oraria fino alle 20. Telefonare dal lunedì al giovedì dalle 11 alle 20 al numero 0573-367111. Operaio elettricista/idraulico/frigorista lo cerca Fasar, regriferazione e condizionamento, via Fiorentina 125, Pistoia. Per informazioni contattare lo 0573-382371. Accompagnatori alle visite immobiliari che a partire da un'accurata conoscenza delle necessità abitative del cliente cureranno la scelta degli immobili da visitare presso i quali il cliente verrà accompagnato. L'attività non prevede ricerche di mercato o di clientela né la vendita. Sede di lavoro Pistoia per l'agenzia CortImmobiliare, via Frosini 70. Requisiti minimi: abituale utilizzo dei più diffusi pacchetti informatici, automuniti. Si selezionano candidati anche prima esperienza. Invia Cv a segreteria@cortimmobiliare.com o al numero di fax 0573-24127 citando il rif. Acc-902. Grafico e fotografo esperto lo cerca per la sede di Pistoia il Gruppo Corti, via Frosini 70. Il candidato ideale (ex legge 903/77) ha 25-30 anni, seguirà un percorso di crescita all'interno della struttura ma deve essere fortemente motivato in direzione di una crescita personale e professionale all'interno di una realtà in forte espansione e deve possedere attitudini relazionali e predisposizione al lavoro in squadra. Astenersi senza esperienza. Inviare Cv a segreteria@cortimmobiliare.com o al numero di fax 0573-24127 citando il rif. Fot-902. Operatori telefonici li cerca Atlanthis, via Cantone 30, Agliana. Inquadramento a norma di legge, orario sia part-time che full-time che serale, possibilità di carriera come responsabile. Per informazioni inviare curriculum vitae a info@atlanthis.it indicando recapito telefonico e consenso ai dati personali, o telefonare allo 0574-673416. Apprendista meccanico con patente C lo cerca l'officina meccanica Nicola Vannucchi, via Gora e Barbatole 192, Pistoia. Si prega contattare al numero telefonico 0573-400094 chiedere di Nicola, oppure inviare nominativi al seguente numero di fax 0573-903771. Impiegato contabile con diploma di ragioneria, buona conoscenza della fatturazione attiva e passiva, liquidazione Iva, partita doppia, massimo 29 anni, ottima conoscenza della lingua inglese e disponibilità a lavorare full-time lo cerca Auto.it, via Settola, Agliana. Inviare curriculum vitae al numero 0574-719499 oppure amministrazione@autopuntoit.com. VALDINIEVOLE 2 Consulenti pubblicitari, con esperienza e 4 venditori spazi pubblicitari, anche prima esperienza li cerca Media Pubblicità, via del Calderaio 4, Massa e Cozzile. Contattare per appuntamento lo 0572-901037. 2 Agenti di vendita, con esperienza li cerca Pagine Sì!, via del Calderaio 4, Massa e Cozzile. Contattare per appuntamento lo 0572-901037. PRATO Consulenti per la vendita di nuovi e interessantissimi servizi di energia e gas. Cerchiamo giovani candidati, dinamici, brillanti, motivati ad iniziare un'attività di vendita che gli permetta di crescere professionalmente. Grinta, determinazione, capacità di comunicazione e di relazione completano il profilo ricercato. Zone di lavoro in tutta la Toscana, Marche, Lazio e Umbria. Egl Italia, via Francesco Baracca 100/b/c, Prato, settore energia elettrica. Per un contatto chiama lo 0574-693944 o invia un tuo curriculum vitae con il consenso al trattamento dei dati personali a info@consultingandsolution.it. L'azienda, che garantisce la massima riservatezza, contatterà soltanto le candidature più rispondenti al profilo ricercato. Consulenti per la vendita di nuovi e interessantissimi servizi voce e dati, li cerca H3g spa Business agent, via Francesco Baracca 100/b/c, Prato. Cerchiamo giovani candidati, dinamici, brillanti, motivati ad iniziare un'attività di vendita che gli permetta di crescere professionalmente. Grinta, determinazione, capacità di comunicazione e di relazione completano il profilo ricercato. Zone di lavoro in tutta la Toscana. Per un contatto chiama lo 0574-693944 o invia un tuo curriculum vitae con il consenso al trattamento dei dati personali a info@consultingandsolution.it. L'azienda, che garantisce la massima riservatezza, contatterà soltanto le candidature più rispondenti al profilo ricercato. Rappresentanti li cerca Paco srl, azienda nel settore abbigliamento uomo-donna, via F. Baracca 100/c Prato, per lo sviluppo di contatti per la distribuzione dei nostri capi su tutto il territorio nazionale. Si ricerca persone con esperienza nel settore e nella vendita e nei rapporti interpersonali, fortemente motivate allo sviluppo capillare delle nostre linee. Si offre rimborso spese, provvigioni. Si richiede automuniti, determinati nel raggiungere gli obiettivi, creativi e con uno spiccato spirito d'iniziativa, massima serietà. Per info telefonare allo 0574-693944 oppure inviare e-mail di presentazione all'indirizzo info@paco-live.it. Agenti esperti li cerca Vocalis, solida multinazionale di servizi alle imprese, via Galcianese 63, Prato, 0574-611483. Si richiede: auto propria, conoscenza pc, disponibilità immediata, determinazione. Gli interessati possono inviare curriculum vitae con autorizzazione al trattamento dati in base alla legge 675 e successive modifiche a: director@companyserviceeu.com. Chi desidera ulteriori informazioni può chiamare il 333-4543747. Agenti di vendita per le zone di Pistoia, Prato, Firenze, Empoli li cerca Res Com, nuova agenzia Vodafone, via Marco Roncioni 23, Prato. Per informazioni contattare il numero 0574-590562. Venditori anche prima esperienza, li cerca La Chimica, azienda produttrice di prodotti per la detergenza per ristoranti, bar, comunità, via Sornianese 75/77, Prato. Per informazioni tel. 0574-592520. ALTRI Agenti plurimandatari già introdotti presso mobilifici, carpenterie metalliche, vetrerie, marmisti, cantieri navali, carrozzerie, colorifici, rivendite materiali edili, imprese edili, imbianchini, similari ecc. li cerca Tosco Abrasiv, via Carraia 88/b, San Benedetto, Cascina (Pi). Per informazioni telefonare al numero 050-740955 o 393-9239986, info@toscoabrasiv.com. Addetti alle vendite di età compresa tra 25 e 32 anni li cerca Studio Around, via della Vittoria 67, Cascina, agenzia di servizi nel settore delle energie rinnovabili, per la propria rete commerciale in tutta la Toscana. Richiesto diploma di scuola media superiore o laurea, patente B, auto propria, eccellente capacità di relazione, perfetta conoscenza della lingua italiana, massima serietà e motivazione. Previsto corso di formazione. Info al 366-4477206. UGUAGLIANZA TRA I SESSI PISTOIA. Le ricerche di personale devono parlare sia al maschile che al femminile. Lo ha stabilito la legge 125 del 1991. Non si può cercare solo un operaio ma un operaio o un'operaia. In caso contrario gli annunci non potranno essere pubblicati.

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tirocinanti europei al pesenti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Pontedera Tirocinanti europei al Pesenti CASCINA. Il termine Unione Europea non deve significare solo traffici economici e scambi commerciali, ma deve soprattutto essere inteso come conoscenza e confronto tra culture. E' per questo che la scuola e l'università, istituzioni culturali per eccellenza, promuovono ormai da anni progetti europei tra gli stati membri al fine di rafforzare nei giovani un'idea comune e condivisa di istruzione e di cultura. Anche quest'anno scuola superiore e Università pisana hanno lavorato in sinergia grazie alla SSIS Toscana e al progetto Comenius Europrof coordinato dalla prof.ssa Luisanna Paggiaro, docente del liceo scientifico "F. Buanarroti" e della Ssis di Pisa. Dodici tirocinanti, futuri insegnanti di Inglese, sono venuti in visita alle scuole di Pisa e Firenze per conoscere il nostro sistema scolastico, la nostra organizzazione, la nostra didattica. L'istituto "Pesenti" di Cascina, che è ormai da tempo impegnato in questo continuo interscambio tra culture e lingue europee, ha aperto le aule a due tirocinanti: uno islandese e una polacca con il supporto della tutor professoressa Flaviana Sortino. Gli studenti sono stati catturati dal racconto delle abitudini dei due giovani non così diverse dalle loro, dalle immagini di paesaggi verdeggianti, di geyser e vulcani in eruzione e di scuole con studenti sempre più simili e vicini tra loro.

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La cacciata dei baroni (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

TORINO Là dove nessuna riforma ha osato (o potuto) addentrarsi sono arrivati i conti in rosso. E così, un migliaio di professori universitari prossimi ai 70 anni si è visto recapitare una lettera: il 31 ottobre andrete in pensione. Stesso discorso per gli over 70 che avevano ottenuto una proroga di due anni. A casa pure loro. Il maxi esodo dei «baroni» - e di ordinari, associati e ricercatori - in tre anni potrebbe svuotare gli atenei italiani. L?Università rischia di perdere circa 4 mila ordinari, quasi uno su quattro. Colpa dei bilanci. E di un articolo della legge Tremonti che ha smontato il meccanismo che consentiva di ottenere, a 70 anni, la proroga automatica di due anni. «Prima ci dovevamo giustificare se rifiutavamo una richiesta; ora dovremo farlo se l?accettiamo», spiega il prorettore della Statale di Milano, Dario Casati. Per evitare accuse di favoritismi, la maggior parte delle università ha deciso: tutti a casa, sull?onda dell?indicazione della Conferenza dei rettori. «Rischiamo di restare oltre il 90% nel rapporto tra stipendi e finanziamenti fino al 2017. Solo così torneremo ad assumere entro il 2011», spiega, a Trieste, il rettore Francesco Peroni. Stesso discorso a Firenze, Genova, Pisa, Bologna, Palermo, Milano e in quasi tutti i grandi atenei. La manovra potrebbe far risparmiare 6-800 milioni di euro solo con gli ordinari. Ma negli atenei ha scatenato la rivolta. «Siamo stati discriminati, cacciati dall?oggi al domani». E giù decine di ricorsi ai Tar (Roma, Milano, Firenze): tutti bocciati. Tanti rettori la pensano più o meno allo stesso modo. E - conti permettendo - potrebbero concedere la proroga a qualcuno. Ma a chi? Alcuni hanno chiesto ai dipartimenti di indicare i “senior” considerati insostituibili. Il risultato? Tutti necessari, ovvio. Così il numero uno de La Sapienza di Roma, Luigi Frati, che potrebbe privarsi di 270 docenti, mette le mani avanti: «Ho chiesto collaborazione alle facoltà per individuare le eccellenze scientifiche. Altrimenti dovrò mandare via tutti». Per qualcuno l?esodo è la grande occasione per svecchiare assumendo docenti e ricercatori giovani. Difficile. Il caso di Torino è emblematico: a Medicina è in atto una guerra sotterranea tra settantenni che non vogliono perdere il posto, e associati che sognano di scalzarli. A 60 anni. Il pensionamento di massa non sembra la premessa di un ricambio generazionale. La legge Gelmini ha bloccato i concorsi, compresi quelli banditi, scatenando un?ondata di ricorsi e lo stop alle assunzioni. «Dal bando di concorso a quando il posto viene assegnato passano 20 mesi. Significa che almeno per i prossimi due anni nessuna università assumerà», spiega Franco Indiveri, docente alla Facoltà di Medicina a Genova. L?esodo dei «baroni» lascia perplessi persino i loro più accaniti avversari. Docenti come Tommaso Gastaldi, associato di Statistica a La Sapienza: «L?effetto sarebbe positivo se ci fosse un vero progetto di ringiovanimento...». E un altro irriducibile avversario del baronato, Giovanni Grasso, ordinario di Anatomia a Siena: «Tanti corsi dovranno chiudere». Bene, direbbe qualcuno, visto che negli ultimi anni si sono moltiplicati. Troppo semplice. Paolo Gianni, docente di Chimica a Pisa e segretario del Comitato nazionale universitario, spiega che gli atenei «hanno già razionalizzato, ma sulla base di un corpo docente che ora verrà molto ridimensionato. Così salta tutto». Tutto tranne, forse, proprio i «baroni». Che perderanno la cattedra e - per i medici - la carica di primario. Ma non alcuni privilegi, soprattutto il diritto, per due anni, a far parte delle commissioni nei concorsi, la vera fonte di potere, dove un docente di peso può decidere avanzamenti di carriera e assunzioni. + Raffaele Simone "Misura inutile. Studenti in ostaggio degli impostori"

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"Misura inutile. Studenti in ostaggio degli impostori" (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

TORINO Mandare i «baroni» in pensione prima del tempo? Non serve. Nemmeno secondo Raffaele Simone, docente all?Università di Roma Tre, uno dei maggiori studiosi europei di linguistica e filosofia del linguaggio. Un suo libro-denuncia del ?93, L?Università dei tre tradimenti, fece discutere. «15 anni dopo, è cambiato poco». Dove l?Università ha fallito? «Tradendo l?interesse pubblico: troppi affari privati. La ricerca: troppi soldi spesi in modo futile e senza controllo. Gli studenti, che non sempre sono l?interesse primario. E il declino di quel poco di qualità dell?insegnamento che sopravviveva, anche se restano molte persone capaci. Così continuiamo a decadere in tutte le classifiche». L?ultima ricerca del Times ci dà in caduta libera. Perché? «L?aspetto più debole è la governance. Siccome tutte le cariche sono elettive, si vive in un clima generale di campagna elettorale. I voti di scambio e i voti a dispetto sono pratica corrente. Le mediazioni possono essere spossanti, il potere di interdizione di gruppi e consorterie aumenta e indebolisce i responsabili, che non possono esercitare una gestione forte: le decisioni sono sfumate per non scontentare nessuno». Altra nota dolente: i concorsi. Perché non funzionano? «I bravi sono mischiati ai somari o agli incapaci, e non si fa nulla per identificarli e premiarli. Solo il caso (o la formazione di cordate particolarmente rigorose) permette di premiarli». E i professori? «Pochi considerano la ricerca l?obiettivo principale, una minoranza fa davvero il suo dovere e una minoranza ancora più esigua è costituita da persone di qualità. L?università si regge sul 7-10 per cento dei suoi docenti». E gli altri? «Una delle disfunzioni del sistema è la debolezza dei controlli. Del resto, per esercitare un controllo è necessario disporre di un potere reale, non solo elettorale. Tra i controlli che non si fanno, c?è quello delle presenze dei docenti, che non devono rendere conto del loro impiego del tempo. Nessuno registra ritardi, spostamenti di esami o annullamenti di lezioni, viaggi, vacanze, sparizioni immotivate». L?assenteismo è tollerato? «Non solo. Il nostro è un sistema fittiziamente democratico. Un Nobel e un impostore ricevono lo stesso stipendio e hanno le stesse prerogative». Davvero i docenti sono tutti uguali? «No. Ci sono i “patrizi”, professori-professionisti che hanno un canale parallelo e preminente di attività professionali lucrose e adoperano l?università principalmente per arricchire il loro biglietto da visita. Gli altri sono plebei, dato che quel canale non ce l?hanno, neanche se lo volessero». Questa situazione incide sulla ricerca? «Molto. E c?è altro: pochi soldi, compensati dalla scarsità del controllo sulla spesa e la sua legittimità; poca valutazione seria dei risultati; molto provincialismo e ricerca fittizia, fatta solo per stampare carta per concorsi». E gli studenti? Sono ostaggi? «Se insoddisfatti non possono far nulla perché il servizio migliori né scegliere un?alternativa più efficiente, visto che tra gli atenei non c?è vera concorrenza». Gli atenei traditi Raffaele Simone, studioso di linguistica e filosofia del linguaggio, insegna nell?Università di Roma 3. Nel 1993 pubblicò il saggio «L?Università dei tre tradimenti». + La cacciata dei baroni

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CorsiAggiornamenti per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta di (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

CorsiAggiornamenti per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta di Bergamo in collaborazione con il Movimento d'opinione di cultura e politica di Seriate --> Lunedì 23 Febbraio 2009 AGENDA, pagina 15 e-mail print CorsiAggiornamenti per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta di Bergamo in collaborazione con il Movimento d'opinione di cultura e politica di Seriate. Laura Bordoli (commercialista e presidente Anrev) parla sul tema «La gestione economico amministrativa». Trescore Balneario, incontro biblico Ore 20,30, oratorio, corso biblico sulle lettere di S. Paolo tenuto da don Mario Della Giovanna. Feste e tradizioniBerbenno, la «Mascheràda de Berbèn» Rivisitazione del carnevale contadino organizzata dagli «Amici della mascherata» dell'oratorio con rappresentazione sul tema «La crisi l'é riàda 'nfena 'n Francia» su emigrazione e crisi economica alle ore 20,15 a Ca' Previtali e alle 21,30 a Ca' Bafeno. Calcinate, maschere e tornei Ore 14,45, in oratorio, ritrovo delle maschere con tornei vari: «calcione», palla prigioniera, calcio balilla, ping pong e tam tam. Cologno al Serio festeggia il carnevale Ore 15,30-17,30, auditorium delle scuole medie, pomeriggio di festa dedicato ai bambini, organizzato dall'associazione «Dentro la storia?strada facendo» con spettacolo, torte e frittelle. Urgnano festeggia il carnevale 33ª edizione de «Ol carneal de Örgnà» organizzato dagli oratori di Urgnano e Basella con la collaborazione del Comune. In serata, al teatro Cagnola, tradizionale spettacolo, durante il quale, tra sketck comici e musica dal vivo, saranno premiati il miglior carro, il miglior gruppo a piedi e le migliori maschere adulte e bambine. IncontriConferenza di letteratura russa Ore 19, Associazione Italia-Russia, via Bonomelli 15, Marco Caratozzolo dell'Università degli Studi di Bari parla sul tema «La figura dell'uomo inutile: "Oblomov" di O. Goncarov». I lunedì di San Bartolomeo Ore 18 e 21, al Centro Culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, 1, continua il ciclo sul tema «Adorare Dio in spirito e verità: la teologia spirituale di Giovanni». P. Vincenzo Bonato, monaco della città, parla sul tema «Gesù e il Padre suo - Siamo una cosa sola». In Università si parla di Neuroetica Ore 15, sala conferenze della Facoltà di Scienze della Formazione, piazza S. Agostino 2, Laura Boella dell'Università di Milano parla sul tema: «Neuroetica. La vita della mente e le nuove questioni morali». Interverranno: Gianluca Bocchi, Francesca Bonicalzi, Mauro Ceruti, Gianfranco Dalmasso e Enrico Giannetto; introduce Ivo Lizzola. Sotto il Monte, le regole dell'educazione Allo spazio gioco «Giocolandi», via A. Moro, 22, chiusura del progetto di formazione dal titolo «Genitori in-seme» curato dalla cooperativa sociale Linus. Ore 20,30, il pedagogista Carlo Alberti tratta il tema «Tu chiamale se vuoi emozioni... Esploriamo le nostre emozioni di genitori nella relazione con i bambini». Torre Boldone, «Il volontariato per il mio paese» Ore 20,45, centro polivalente, conclusione del ciclo «Il volontariato per il mio paese», con serata su «Il volontariato come stile di vita. Alcune parole chiave dello stile del volontario», relatori i volontari del territorio coordinati da Marco Zucchelli, dirigente Caritas. Mostre«Sugar free» di Milena Popovic Alla Next Art Gallery di via Fara 17, mostra «Sugar free», senza zucchero, dell'artista montenegrina Milena Jovicévic Popovic; in programma fino a sabato. Orari: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 14,30-18,30. Al Polaresco Strada a Senso Unico Area espositiva Spazio Polaresco, via Polaresco 15, mostra collettiva di giovani artisti «Strada a senso Unico - Fuoriscuola. Fuoriuscita dalla formazione» visitabile fino a sabato. Orari: da lunedì a venerdì 16-18, sabato e domenica 21-23. Allegria Al primo piano del Hemingway Cafè, tra via Borfuro e via Piccinini, mostra dell'artista bergamasca Fiorella della Volta, visitabile fino a domani. Bergamo Futura All'Urban Center di Piazzale degli Alpini,«Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 20 di aprile. Orari: da lunedì a venerdì 15-19,30; sabato e domenica 10-13; 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel. 035.399.010-022 Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; in programma fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Disegni di Manuel Bonfanti Al Circolino della Malpensata, via Luzzatti, 6, mostra di disegni a carboncino di Manuel Bonfanti dal titolo «People», visitabile fino a sabato. Installazione di Stefania Lovat Allo studio Vanna Casati, via Borgo Palazzo, 42, installazione di Stefania Lovat dal titolo «Raccontare, raccontarsi», visitabile fino a sabato, dal lunedì al venerdì dalle 16,30 alle 18,30; il sabato 11-12,30 e 16,30-18,30. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Al Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi», Piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne, visitabile fino al 31 maggio. Orari: feriali 9-12,30 e 14,30-17,30. La natura nella Val Grande Al Palamonti di via Pizzo della Presolana, mostra fotografica curata da Giancarlo Parazzoli dedicata alla Val Grande, un ambiente di grande importanza naturalistica tra il Monte Rosa e i «grandi laghi», visitabile fino al 13 marzo, negli orari di apertura del Palamonti. L'artista americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai». Visitabile fino al 26 aprile. Orari: da lunedì a sabato 10-15 e 18,30-23. Chiuso la domenica. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Le opere di Alessandra Turolli Al Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, mostra personale di Alessandra Turolli, visitabile fino al 1° marzo. L'immigrazione senegalese in Italia Sala ex Ateneo, piazza Giuliani, percorso fotografico e didattico «Inmovimento - Storia della migrazione senegalese in Italia», nato da un'idea di Sarah Klingeberg (Officina Griot) e Baye Diouf (Ass. Sunugal). La mostra, promossa dall'Ufficio Pace e Cooperazione Internazionale del Comune di Bergamo e dall'Associazione senegalesi bergamaschi e dall'Agenzia per l'integrazione, sarà visitabile fino al 2 marzo. Orari: da lunedì a venerdì 15,30-18 (mattina prenotazione per le scuole); sabato 15,30-18; domenica 10,20-12,30 e 15,30-18. Lorenzo Boggi: arte da indossare omaggio al Futurismo Allo studio 2B Boggiarte, piazza Risorgimento, con ingresso anche da via Trecourt, collezione permanente delle opere raccolte, a partire dal 1967, dallo Studio «Centro Internazionale Arti Visive», e opera inedita dal titolo «Arte da indossare - omaggio al Futurismo 1909-2009» di Lorenzo Boggi. Fino al 15 marzo, ore 16-19,30. Opere di Antonella Fusili Alla Galleria Borgo d'Oro Arte di via Borgo Santa Caterina 35, mostra personale di Antonella Fusili; in programma fino a venerdì. Orari: lunedì e venerdì 9-13 e 16-22. Opere di Antonio Guida Circolo artistico bergamasco, via Malj Tabajani 4, mostra personale del pittore Antonio Guida (Tony); in programma fino a giovedì. Orari: 16-19. Opere di Valter Nozza Bielli Sala lettura della biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4, mostra di Valter Nozza Bielli, visitabile fino al 1° marzo. Orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 14,30-18,30; martedì e mercoledì 8,30-12,30; da lunedì a venerdì 20,30-23,30; domenica 8,30-12,30. Personale di Giovanni De Francesco Allo spazioarte «Viamoronisedici», mostra personale di Giovanni De Francesco dal titolo «1:00:51», visitabile fino a venerdì. Orari: 16-19,30. Personale di Rino Carrara Alla galleria Elleni di via Broseta, 37, mostra di Rino Carrara dal titolo «Ultimamente», visitabile fino all'8 marzo. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto Botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orari: da lunedì a sabato 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Brembate Sopra, «Venezia» nelle fotografie Villa Serena, mostra «Venezia» del Gruppo fotografico Valbrembo, con espozione di fotografie di Alessandro Benaglio, Antonello Perico, Antonio Gotti, Aurora Serafini, Renato Mazzoleni, Ernesto Savini, Francesco Mangili e Marco Jannucci; in programma fino al 1° marzo. Casazza, foto di Franco Fratini per gli orfani russi Sede del Museo della Val Cavallina, via Nazionale 67, mostra del fotografo milanese Franco Fratini, sul tema «Extra: altri punti di vista», con paesaggi e persone di paesi lontani, quali India, Giordania, Israele, Marocco, visitabile tutte le domeniche di febbraio, dalle ore 15 alle 18; possibilità di visite in altri giorni o orari, previo appuntamento telefonico allo 035.810.640. Chiuduno, Odissee Spazio espositivo «fabbrica», via Rimembranze 15, collettiva d'arte contemporanea dal titolo «Odissee» degli artisti Bonfanti Maurizio, Cividini Gregorio, Dall'Angelo Nazareno, Facchinetti Paolo, Finazzi Danilo, Finazzi Tiziano, Finazzi Ulisse, Granaroli Claudio, Mazzoleni Maurizio, Offredi Ilario, Rota Carmelo e Talpo Bruno, visitabile fino al 1° marzo. Orari: sabato e domenica 10,30-12 e 16-19, gli altri giorni su appuntamento telefonico dalle 17 alle 19 allo 348.9219576 - 035.839469. Nembro Habitat Nella sala verde della Biblioteca centro cultura, piazza Italia, «Nembro, habitat» esposizione di immagini in cui ritrovare le stagioni, l'abitare, il fiume, i torrenti, i monti e la terra, ideata e realizzata da Bergamelli Sergio, Gandossi Mario, Signori Marisa e Vitrani Massimo, visitabile fino a sabato. Nembro, le opere di Cesare Benaglia Biblioteca Centro cultura, piazza Italia, esposizione della mostra di Cesare Benaglia, visitabile fino al 6 marzo. Ponte S. Pietro, Idee per una collezione Alla Galleria d'arte «L'Ariete», largo IV Novembre 11, mostra di Carantani, Clivati, Edro, Facchinetti, Fera, Garrone, Roncelli, Savinelli dal titolo «Idee per una collezione», visitabile fino al 15 marzo. Orari: da mercoledì a sabato 15-19; domenica e festivi 10-12 e 15-19. Ponte S. Pietro, personale di Alberti Sala civica, via Garibaldi, personale del pittore Gian Luigi Alberti dal titolo «La magia della tridimensione», in programma fino al 1 marzo. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14,30 alle 18,30. Ponteranica, Rossetti, fotografo sul palco Nell'auditorium di via Valbona 73, mostra «Oltre il sipario» delle fotografie di Luciano Rossetti, visitabile fino al 7 marzo. Romano di Lombardia, «Orizzonti» di Franco Zucchinali Sala Poker Ceasar della Mazzoleni Art Gallery, strada statale Soncinese, mostra di paesaggi inediti di Franco Zucchinali dal titolo «Orizzonti»; in programma fino al 31 marzo. Aperta tutte le sere. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Alla Vineria Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia «Nero Vivo», di Matteo Zanardi, visitabile fino al 18 aprile. Sarnico, l'arte e i colori delle Andre Nella Torretta civica, in Contrada, mostra «I colori delle Ande», in cui sono esposti articoli di artigianato tessile andino: tappeti in lana di pecora fatti a mano con l'uso del telaio, maglioni in lana di alpaca realizzati a mano e ricami su tessuto tipicamente peruviano, lino o cotone. Tutti gli articoli sono realizzati da ragazze che hanno studiato e imparato un lavoro nelle scuole aperte nelle missioni dell'Operazione Mato Grosso. La mostra è visitabile fino al 1° marzo; orari: giovedì 9,30-12 e 15-18,30, sabato e domenica 9,30-12 e 15-18,30. Treviglio, Luoghi di fede ed ex voto Sala Crociera del Centro civico culturale, mostra itinerante «Alla scoperta della pianura bergamasca: i luoghi di fede», in programma fino al 15 marzo. Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei All'interno del locale «Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; in programma fino all'11 aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte personalità. Orari: tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 7 all'1, il venerdì e il sabato fino alle 2, la domenica apertura alle 18. MusicaFestival «Dialoghi della musica» 3ª rassegna di musica barocca «Per cantare e Sonare» promossa dall'Associazione musicale Celidonia. Ore 21, auditorium San Sisto di Colognola (chiesa vecchia) di via Carlo Alberto, l'Accademia del Ricercare di Torino, diretta da Pietro Brusca, propone «Il viaggio incantato all'interno del Barocco». Società del Quartetto Ore 21, auditorium di piazza della Libertà, nell'ambito della 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto, esibizione del giovane pianista bresciano Federico Colli, fresco vincitore del concorso internazionale di Cantù. Treviglio, concerto del quartetto Cavenati Ore 21,15, al Clocktower Irish pub, viale Partigiano, concerto del gruppo «Alberto Cavenati quartetto» composto da Alberto Cavenati (chitarre), Guido Bombardieri (sax alto e soprano), Marco Gamba (contrabbasso) e Vittorio Marinoni (batteria). Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola dell'infanzia dai 3 ai 5 anni con gioco libero dalle 16 alle 18,30. Lovere, pista di ghiaccio Al porto turistico di Cornasola, apertura della pista del palaghiaccio con possibilità di pattinare tutti i giorni feriali dalle 15 alle 18,30 e dalle 20 alle 23,30; nei festivi dalle 10 alle 12; dalle 14 alle 18,30 e dalle 20 alle 23,30. Ingresso 5 euro. Fino al 1° marzo. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 23/02/2009 nascosto-->

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Nel 2006, con <La città del pane e dei postini>, diario della lunga esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent, Uzbekistan, vince il Premio Narrativ (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Nel 2006, con «La città del pane e dei postini», diario della lunga esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent, Uzbekistan, vince il Premio Narrativa Bergamo --> Lunedì 23 Febbraio 2009 SPECIALI, pagina 24 e-mail print Nel 2006, con «La città del pane e dei postini», diario della lunga esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent, Uzbekistan, vince il Premio Narrativa Bergamo. Gravemente, visibilmente malato, viene comunque a ricevere il riconoscimento, affrontando stoicamente la cerimonia pubblica, alla Mai. Circa un mese dopo, il 12 giugno 2006, Giorgio Messori muore, a Montericco di Reggio Emilia. A Castellarano, pure in provincia di Reggio, era nato nel luglio del ?55. Postume, escono ora, dal reggiano editore Diabasis, queste Storie invisibili e altri racconti (pp. 181, euro 12), con prefazione dell'amico Gino Ruozzi, docente di Letteratura Italiana all'università di Bologna. Il volume, spiega bene quest'ultimo, è composto di tre parti: «La raccolta "Storie invisibili", che Messori aveva preparato per la stampa prima della morte; un gruppo di racconti editi dal 1983 al 1995; un altro gruppo di racconti, inediti, databili dalla fine del 1978 al 2005». Proprio il racconto, il frammento, lo specimen evocativo, il ricordo ridotto al minimo, è «misura narrativa congeniale a Messori». Più del romanzo, ed il raffronto con il presunto «capolavoro» premiato ci conforta nell'impressione. Lo stesso Messori, del resto, aveva messo sull'avviso: «Fin dall'inizio ho sempre creduto che i racconti, più che i romanzi, siano più vicini alla vita. Perché la vita è fatta di frammenti che mal si adattano a entrare nell'orizzonte di un romanzo compiuto». In un'intervista su L'Unità dell'agosto 2005, a proposito di questi «raccontini» delle Storie invisibili, aveva dichiarato l'obiettivo di «ridurre il linguaggio al minimo, a un minimo di cose». Come nel caso dello «zio», fratello della nonna, divenuto vegetariano «perché una volta aveva visto i resti di un disgraziato che s'era buttato sotto il treno». Da quel momento «non aveva più mangiato della carne perché gli ricordava troppo quel corpo macellato sui binari». O il nonno reduce di guerra: in sua assenza gli svaligiano la casa, un giorno va da un cugino e scopre che «il suo servizio da tè era tutto lì, a casa del cugino». «Schifato», decide di andarsene «il più lontano possibile», si trasferisce a Trieste, trova un buon posto in una compagnia di assicurazioni. Con la nonna (la fidanzata di allora) gli prende la mania del cinematografo. Ma «vedere i film gli faceva venir nostalgia del partire». Oltre il mare «c'erano ancora più soldi e oceani interi da mettere fra lui e tutti i suoi parenti ladri». Un giorno, s'imbarca per l'America e non dà più notizie di sé. La nonna non aveva ancora trovato il coraggio di dirgli che era incinta. O, ancora, ricordi minimi di cui protagonista lo stesso Messori-bambino: per esempio la tristezza quando la mamma, credendo di consolarlo dell'inverno, lo porta alla fiera di San Pellegrino: come «prolungare la scuola anche di sera». V. G. 23/02/2009 nascosto-->

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Percorso monitorato palmo a palmo Il Rettore: <Onorati della sua sensibilità> (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA PERUGIA pag. 3 Percorso monitorato palmo a palmo Il Rettore: «Onorati della sua sensibilità» LA SICUREZZA E L'ORGOGLIO PERUGIA L'ARRIVO di un Capo dello Stato impone uno straordinario apparato organizzativo. Anche ieri, come avevano fatto gli scorsi giorni, gli uomini della Sicurezza' hanno ispezionato metro per metro il percorso che stamani Napolitano farà per raggiungere da Sant'Egidio l'Università e, poi, per spostarsi fra Rettorato e Aula magna. Una discreta sorveglianza attorno a palazzo Murena è proseguita anche nella notte. Il Presidente (invitato alla cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 700 anni dell'Università) giungerà a Perugia in elicottero. Poi in macchina sarà accompagnato fino all'ingresso dell'Ateneo ove lo attende il Rettore, Francesco Bistoni . Al piano superiore, in un ufficio appartato, è programmato il colloquio con i vertici universitari (Bistoni e Antonio Pieretti): invitati anche la presidente umbra Rita Lorenzetti e il sindaco Renato Locchi. Quindi il rapido incontro con i Presidi delle Facoltà. Nell'Aula magna gli interventi di Bistoni, Pieretti (in qualità di presidente del Comitato per le cerimonie dei sette secoli dello Studium) e di uno studente. Bistoni aprirà dunque le porte al quarto Presidente in visita (dopo Gronchi, Segni e Leone) con intuibile orgoglio: «La presenza del Presidente testimonia una graditissima sensibilità verso un Ateneo che, glorioso per secoli, continua, anche ai nostri giorni a svolgere un ruolo altamente significativo al servizio della cultura. Napolitano apprezza l'impegno di docenti e allievi, tutti consapevoli di dover garantire alla nostra Università un grande futuro, degno del prestigio tramandato dal 1308 a oggi». G.R.

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Teatro, la parola di Macbeth (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌ? CRONACA pag. 3 Teatro, la parola di Macbeth LA FIGURA di Macbeth sarà oggi al centro dell'incontro del ciclo «Tecnica di un colpo di stato. Potere e parola nel teatro di Shakespeare» in programma alle 17.30 nel ridotto del teatro Diego Fabbri' (via dall'Aste 10). Il relatore di oggi è il professore Francesco Giardinazzo dell'Università di Bologna. Il docente interverrà con un approfondimento dell'opera e della tematica del rapporto tra parola e potere.

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CHIOGGIA: SVILUPPO SOSTENIBILE DEGLI AMBIENTI COSTIERI CHIOGGIA (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 CHIOGGIA: SVILUPPO SOSTENIBILE DEGLI AMBIENTI COSTIERI CHIOGGIA (Venezia), 20 febbraio 2009 La presentazione del ?Progetto Clodia per lo sviluppo sostenibile degli ambienti costieri? ha dato modo oggi a Chioggia all?assessore regionale alla pesca Isi Coppola di parlare del ?sistema pesca regionale? in un?ottica di ?investimento? per il futuro, pur in un contesto attuale di crisi e di incertezza. L?assessore ha sottolineato la ?composizione strategica? del partenariato pubblico-privato che propone e realizzerà il progetto. Infatti, intorno al tema centrale dell?unico modello di sviluppo oggi ipotizzabile per gli ambienti costieri fortemente legati all?economia ittica - quello indicato con il termine ?sostenibile? che si caratterizza per l?attenzione al mantenimento nel tempo delle risorse ambientali e produttive- si ritrovano assieme le imprese, il mondo della ricerca, l?Ente locale. Riferendosi proprio al ruolo dell?Ente locale, l?assessore ha evidenziato come il Comune di Chioggia, facendosi ?capofila politico? del progetto Clodia, abbia interpretato nel migliore dei modi la ?filosofia? della cosiddetta legge regionale sulle Tegnùe (n. 15/2007), la quale, tra le varie intuizioni sviluppate ed indirizzate proprio allo sviluppo sostenibile della fascia costiera veneta, affida all?Ente Locale il compito di interpretare le esigenze di sviluppo dei distretti ittici producendo progettualità concrete. ?L?unica carta che tutti noi abbiamo ? ha aggiunto - è quella di investire sui giovani e sul loro orgoglio/speranza di essere/diventare i pescatori, gli allevatori del domani, protagonisti di uno sviluppo sostenibile capace di offrire lavoro e dignità?. Molto ci si attende anche dal mondo della ricerca e delle imprese. ?Queste ultime - ha concluso l?assessore Coppola - dimostrano, con questo progetto, di sapersi confrontare con progettualità di grande respiro e significato sociale: recuperare e valorizzare produzioni come la bevarassa e il canestrello, che sono alcuni degli obiettivi del progetto, può e deve essere la strada per ridisegnare l?assetto produttivo di una filiera alle prese con impegnativi processi di riconversione. Ma può e deve essere la strada per coinvolgere e trattenere nel settore e nella comunità locale una parte significativa dei nostri giovani?. . . <<BACK

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BOLZANO: CORSO SUI PRINCIPALI ASPETTI DEL DIRITTO MINORILE (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 BOLZANO: CORSO SUI PRINCIPALI ASPETTI DEL DIRITTO MINORILE Bolzano, 23 febbraio 2009 - Aperte le iscrizioni al corso ?Aspetti principali del diritto minorile civile e penale alla luce delle novità legislative? organizzato dal Servizio Sviluppo del Personale del settore sociale. Sono aperte le iscrizioni al corso ?Aspetti principali del diritto minorile civile e penale alla luce delle novità legislative? che si svolgerà mercoledì 11 e giovedì 12 marzo, dalle ore 9. 00 alle ore 12. 30 e dalle ore 14. 00 alle ore 17. 30 presso il Lebenshilfe ?Ferienhof Masatsch?, di Pianizza di Sopra, 30, nei pressi di Caldaro. Il corso è rivolto ad assistenti sociali, educatrici/tori dei servizi di assistenza sociale e pedagogica di base dei Distretti sociali delle Comunità Comprensoriali e dell?Azienda Servizi Sociali di Bolzano, educatori/trici delle comunità socio-pedagogiche per minori, operatrici delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza, psicologhe/gi dei Servizi psicologici e dei Consultori familiari La finalità di questo corso è di fornire una panoramica di base e generale delle norme civili, penali e di diritto degli stranieri che riguardano i minori e le loro famiglie, dando approfondite informazioni teoriche connesse alla analisi della prassi di applicazione giudiziale e nei servizi. La materia del diritto minorile è sempre in movimento ed è importante essere aggiornati sugli ultimi interventi legislativi e indirizzi giurisprudenziali. Per tutti coloro che nel proprio lavoro si trovano a dover sostenere o assistere direttamente minori, ovvero che lavorano con adulti i quali, in quanto genitori, comunque coinvolgono con i loro progetti, le loro decisioni la vita dei figli minori, è fondamentale conoscere a fondo il quadro normativo e le possibilità di intervento ?in rete? per realizzare una buona collaborazione nell?interesse del minore. Oltre alle novità legislative e giurisprudenziali, il corso porterà un?analisi approfondita dell? applicazione pratica delle leggi più recenti, quali l?affidamento condiviso, l?ordine di allontanamento in campo civile e penale, l? audizione del minore da parte del giudice ; in campo penale sarà data particolare attenzione ai percorsi alternativi con finalità rieducative del minore, ove l?operato dei servizi è essenziale, così come alla mediazione penale. Infine - e in considerazione del numero crescente di minori stranieri presenti sul territorio - si forniranno nozioni di base del diritto degli stranieri e del diritto internazionale privato applicabile ai minori figli di stranieri o figli di stranieri e cittadini italiani. Si privilegia un metodo interattivo, ove la lezione frontale è occasione di scambio e domande e risposte, oltre che di confronto di approcci e competenze diverse portate dai partecipanti (e relativi aree di lavoro) stessi. Esame e discussione di casi pratici ed esperienze personali. Relatrice del corso sarà l?avvocato Marcella Pirrone, libera professionista a Bolzano e socia consulente legale della Casa delle Donne di Merano, Docente di ?Diritto penale? presso la Libera Università di Bolzano, Facoltà Scienze della Formazione, Corso di laurea in Servizio Sociale. Il corso sarà tenuto in lingua italiana ed ogni partecipante potrà usare la propria madrelingua, la partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi alla coordinatrice del corso, assistente sociale Maria Minacapilli - Baumgartner, maria. Minacapilli@provincia. Bz. It, Tel. 0471 418225, Fax. 0471 418229. . <<BACK

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PESARO E' una scoperta eccezionale, il manoscritto rilegato in pergamena, copiat... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 23-02-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Pesaro))

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 Chiudi di PAOLO MONTANARI PESARO «E' una scoperta eccezionale, il manoscritto rilegato in pergamena, copiato redatto alla metà del '500 e che contiene una ventina di composizioni vocali in polifonia. E' come aver trovato un disegno di Michelangelo, da un punto di vista musicale». Sono le parole del musicista pesarese Marco Mencoboni, direttore dell'Ensemble Cantar Cantando, che da più di vent'anni sta conducendo uno studio ed esecuzioni musicali di autori del Quattrocento e Cinquecento a livello europeo. E sarà il musicista pesarese ad eseguire in anteprima mondiale il manoscritto ritrovato, il cui autografo è di Ghiselin Danckerts (1500-1567; cantore papale nel periodo 1538-1565), ad Ancona il 26 e 27 giugno 2009 nell'ambito del festival "Cantar Cantando" e nel festival di Anversa il 23 agosto 2009. Per l'occasione il musicologo Arnaldo Morelli terrà una conferenza sul manoscritto ad Ancona il 26 giugno. «Sebbene un solo brano sia espressamente firmato da Danckerts, tutto il volume è scritto di sua mano, e dunque tutti i brani contenuti - ha sottolineato Mencoboni - sono facilmente attribuibili a Danckerts stesso, che è stato uno dei maggiori compositori olandesi ma naturalizzato italiano a Roma. Fino ad oggi solo alcune composizioni di questo compositore erano conosciute, tra i quali il mottetto a otto voci Laetamini in domino; due altri mottetti per 5 e 6 voci Suscipe verbum e Tu es vas electionis, sono andati persi durante il bombardamento di Treviso il 7 aprile del 1944, durante la Seconda guerra mondiale. Sebbene fossero fino ad oggi conosciute pochissime composizioni, la reputazione di Danckerts era elevatissima nella Roma del '500. E' stato il musicologo Arnaldo Morelli, docente presso l'Università dell'Aquila a seguire le orme di una vecchia foto scattata da alcuni studiosi americani prima della Seconda guerra mondiale. Temendo infatti che molti dei nostri fossero seriamente a rischio, gli americani fotografarono quasi tutto il repertorio musicale presente negli archivi di Roma, Biblioteca vaticana compresa. Una vecchia foto stampata in una pubblicazione degli anni '50, riportava l'incipit di un Magnificat a 5 voci. Poco sopra il rigo musicale uno scarabocchio e a didascalia la dicitura "Proveniente da Roma". Lo scarabocchio fu decifrato una decina d'anni fa da Arnaldo Morelli come la firma autografa del grande compositore. Nessuna traccia era però rimasta del manoscritto, che si era dato per disperso sotto le bombe. Il fiuto di Morelli ha indirizzato la sua caccia durata anni e anni che ha portato al recente ritrovamento, presso un collezionista privato, del prezioso volume». E dopo cinque secoli Mencoboni eseguirà questa partitura. Qual è il suo giudizio artistico? «Quando si scopre un manoscritto così importante bisogna studiare anche le fonti storiche del tempo. E i risultati sono stati strabilianti. Entrare nella cappella papale, come fece Danckerts, significava improvvisare rispettando le regole del contrappunto. Eseguire questa musica ritrovata mi sta dando una grande emozione. Una musica che dopo tanto tempo mantiene intatta la sua bellezza irresistibile, che dipinge le forme nell'aria, come un pennello sulla tela».

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Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-02-23 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat P arto da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma non se la iniettano, la fumano. Dicono che gli dà un grande rilassamento, una grande serenità. Poi nel weekend, quando vogliono scatenarsi tutta la notte, passano alla coca. La coca li fa sentire onnipotenti. Come se le procurano? «In giro ne trovi quanta ne vuoi, anche su Internet e costa poco». «Non pensi che ti farà male?» «No, fa bene». Questi adolescenti quando sono a scuola, in casa, quando si trovano con gli adulti non ascoltano. Comunicano solo all'interno del loro universo adolescenziale con mezzi che gli adulti non possono controllare: sms, Internet, chat, YouTube, altre web-tribù. Si incontrano di notte, nelle discoteche e nelle feste. Coi genitori recitano, e questi non sanno nulla della loro vita reale. Considerano i docenti dei falliti che insegnano cose inutili e guardano con compatimento gli psicologi. Fra loro parlano poco, piuttosto chattano e ascoltano musica. è dalle canzonette che prendono le parole e i concetti filosofici che ispirano la loro vita: «Sii libero, fa quello che vuoi e ricorda che sei perfetto !». I loro modelli sono i personaggi dello spettacolo, chi va a Il Grande fratello, i calciatori miliardari, i bulli, e perfino chi si distingue su YouTube con qualche filmato da brivido. La separazione fra il mondo giovanile e adulto è incominciato negli anni '60 del secolo scorso con i figli dei fiori, il movimento studentesco, la rivoluzione sessuale. Molti di questi giovani hanno avuto problemi, ma perlomeno avevano radici e ideali. La nuova generazione non ha radici, non ha fondamenti etici, non ha cultura né classica, né politica. Alcuni pensano che, proprio perche è così vuota, sarà più aperta, creativa. è una illusione: senza radici, senza un rapporto reale e drammatico con la vita, senza capacità di confrontarsi e di riflettere e con l'illusione di essere perfetti, non si crea niente. A volte mi domando se a questi adolescenti non farebbe bene un periodo di moratoria, in cui si chiudano loro YouTube, le chat, le discoteche, si limiti l'uso di Internet e dei cellulari per consentire loro di ricominciare a parlare, di riprendere contatto con le altre generazioni, con i giornali e i libri. Una moratoria periodica di due mesi l'anno, una cura disintossicante. www.corriere.it/alberoni \\ Un modo per riprendere contatto con la realtà

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Le iniziative dell'Utef, corso su Ferrara nel 1700 (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

LA CULTURA PER TUTTI Le iniziative dell'Utef, corso su Ferrara nel 1700 L'attività didattica dell'Utef prosegue questa settimana con una corposa serie di iniziative, tutte con inizio alle 15.30: questi gli appuntamenti di oggi e domani, con sede l'aula magna di Scienze giuridiche dell'Università, corso Ercole I d'Este 37. Oggi per il corso «La piazza nella rappresentazione artistica della pittura del Novecento» la professoressa Maria Grazia Frilli (docente di Storia dell'arte) interverrà su «Dall'Ottocento alle prime avanguardie: la piazza dell'impegno popolare e quella del mistero». Domani inizia il corso sulla storia della nostra città che ha per tema «Ferrara nel Settecento». Il primo incontro vedrà il professor Ranieri Varese - ordinario di Storia dell'arte moderna dell'Università e coordinatore del corso - intervenire sul tema «Andrea Bolzoni: una città e la sua immagine».

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Olbia, oggi alle 18 cerimonia inaugurale in piazza Crispi (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Sport Vari Pagina 10038 LA VIGILIA Olbia, oggi alle 18 cerimonia inaugurale in piazza Crispi LA VIGILIA --> Un ritorno così atteso merita di essere celebrato. Come un piccolo campionato del mondo, la Sardegna festeggia il suo Giro, che si disputa dopo 12 anni di assenza, con un'insolita cerimonia d'apertura, prevista a Olbia, la città sede di apretnza e arrivo della prima tappa. L'intento della società organizzatrice, la Leisure Sport, che è stata coadiuvata da Great Events Sardinia e Federciclismo, oltre che dal Gs Emilia per la parte tecnica, è quello si rafforzare ulteriormente il legame tra sport e grande pubblico. per questo, oggi pomeriggio dalle 18,30 in piazza Crispi ad Olbia ci sarà un vero e proprio spettacolo celebrativo. Sarà qualcosa in più della consueta sfilata delle squadre, che molte manifestazioni ultimamente avevano accantonato. In questo senso, la Sardegna propone una sorta di ritorno al passato e in piazza Crispi sfileranno gli atleti che da domani si daranno battaglia lungo le strade dell'Isola. Ma la cerimonia prevede inoltre due momenti di spettacolo di alto livello affidati ad artisti di livello internazionale. IL BALLETTO Il primo, "Storia d'amore e biciclette", rievocherà alcuni tratti dell' evoluzione storico culturale del ciclismo, intrecciandosi con una storia d'amore e seduzione. Con la direzione di GisellaZilembo-EventiDanza, a esibirsi saranno: Adria Ferrali (già danzatrice della Martha Graham Dance Company di New York (Coreografa Internazionale docente nei più importanti Enti lirici e Università del mondo), che con la Compagnia New Dance Drama rappresenterà l'Italia all'Alabama Dance Festival 2009), Angelica Stella, Dj Surs (performer impegnato in produzioni televisive, teatrali, musicali e fashion-oriented nei principali contesti internazionali di settore), Lil'blade (breaker - world champion, Battle of the year Germany '04), A.C.S.D. Danzarò, con la coreografa Rossella Panteghini, le danzatrici Valentina Scola (vincitrice di Yourdance nel 2008), Maria Sacchi, Elisa Angelucci, Giulia Tomasello. Sul palco saranno presenti anche le comparse selezionate tra le allieve danzatrici sarde e provenienti dall'Accademia Unione delle Arti di Sassari diretta da Arianna Simula e Cristian Mpunga. È infine prevista la partecipazione straordinaria di Simone Temperato (Keit). La seconda parte dello spettacolo ha per tema "Bike energie? Ciclovitamia" e celebra l'apoteosi dello sport come espressione di sé, della competizione che è condivisione di obiettivi, senso d'appartenenza, emulazione. Sul ritmo incalzante della più autentica street dance, la nobile ambizione dello sportivo esplode in tutta la potenza della passione, si fa pulsazione, ritmo, festa. Protagonisti di questo energetico momento di spettacolo sono The Broda, rapper francesi, specialisti di New Style Dance internazionalmente noti per doti creative e performative.

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Una tesi dedicata al bagòss Che ci fa Piercarlo Marletta, milanese, studente alla Kansas Sta... (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 23/02/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:PRONTO GDB TOUR PER LA KANSAS STATE UNIVERSITY Una tesi dedicata al bagòss Che ci fa Piercarlo Marletta, milanese, studente alla Kansas State University, Stati Uniti, al pullman di «Pronto Gdb in tour»? È venuto a raccontarci della passione degli americani (meglio: degli ambienti accademici americani) per il bagòss. Piace il sapore forte del tipico formaggio locale, ma interessa soprattutto la sua storia, anche e soprattutto negli aspetti economici. Capita infatti che Marletta, che frequenta a Manhattan (attenzione: non è l'isola di New York, ma la cittadina dello stato americano del Kansas in cui ha sede la State University) un Master in Agri business, dedichi una ricerca scritta preparata in occasione di un esame agli aspetti economici della preparazione del bagòss. Succede poi che quella ricerca piaccia particolarmente ai docenti, tanto che allo studente viene chiesto di sviluppare una vera e propria tesi sull'argomento. «Da sempre - racconta Marletta - nutro un interesse generale per l'agricoltura di montagna e la produzione casearia in particolare. Conoscevo la Valsabbia e pure il bagòss, ma poi studiandolo ne ho capito l'utilità sotto diversi aspetti: quello dell'organizzazione e strutturazione della produzione; dei rapporti tra settore produttivo da un lato e ambiente naturale e società dall'altro; del motivo per il quale viene consumato, nonostante il prezzo alto». La ricerca verrà presentata a giugno alla conferenza internazionale dell'International Agri Business Management Association, che raccoglie industrie ed Università di tutto il mondo.

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appalto energia, bocciato il ricorso zecca (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Chieti Appalto energia, bocciato il ricorso Zecca La querelle giuridica chiusa da un pronunciamento del capo dello Stato Il Comune di Ortona si era opposto al procedimento ORTONA. Un pronunciamento del presidente della repubblica chiude la querelle giuridica tra la Odoardo Zecca, società che gestisce la fornitura di energia elettrica in città, e l'amministrazione comunale, decretando, anche in base al parere espresso dal Consiglio di stato, l'inammissibilità del ricorso presentato dalla società. Il Comune è stato difeso dall'avvocato Luigi D'Alessandro. Il quale precisa che la legge prevede la possibilità di fare ricorso straordinario, cioè di presentare istanza direttamente alla presidenza della repubblica, quando sono scaduti i termini per avviare un procedimento davanti al tribunale amministrativo regionale (Tar). «Il presidente della repubblica ha rigettato il ricorso presentato dalla Zecca contro il Comune e la società temporanea d'imprese composta dalla Gea, la Blu energia e la Local power in quanto aggiudicatarie del contratto di appalto per il partenariato pubblico privato mediante finanziamento tramite terzi in materia di energia e sviluppo sostenibile», spiega D'Alessandro, «il Comune si è costituito nel procedimento straordinario nel quale la Zecca ha inteso, pur non avendo partecipato alla gara d'appalto, impugnare gli atti del procedimento sull'assunto di una presunta invalidità del bando, nonché del sistema di selezione dei partecipanti, ma anche sotto il profilo dell'eccesso di potere. Nel fornire il parere alla presidenza della repubblica, il Consiglio di stato ha accolto l'eccezione preliminare di inammissibilità sollevata dalla difesa del Comune a carico del ricorso Zecca, per non aver questa partecipato alla gara. La mancata partecipazione, infatti, è stata ritenuta condizione determinante ai fini della proponibilità del ricorso. Né avrebbe potuto parteciparvi». Il Consiglio di stato ha ritenuto che la Zecca fosse impossibilitata a partecipare alla gara perché, all'epoca del bando che risale all'ottobre del 2004, era già titolare di un altro affidamento di servizio sostanzialmente analogo a quello in questione, cioè la manutenzione ordinaria della pubblica illuminazione al porto. «Il Comune ha fatto bene a difendersi nel procedimento straordinario avviato in quanto, nel caso in cui fosse stato disposto l'annullamento del contratto di appalto, la Zecca avrebbe potuto pretendere dall'ente ingenti somme a titolo di risarcimento danni», aggiunge D'Alessandro, «a questo sarebbero potuti seguire ulteriori riflessi di natura economica dipendenti dalla gestione ultra annuale da parte del consorzio Gea». Sara Fabrizio

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Aziende, si comanda a 50 anni (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-02-23 - pag: 5 autore: Aziende, si comanda a 50 anni Si riducono del 35% le cariche dei trentenni - Stabili le donne Chiara Bussi Emanuele Scarci Non è un Paese per giovani. Anzi, al timone delle imprese i capelli sono sempre più grigi. La mappa delle alte cariche in azienda registrate negli elenchi pubblici ufficiali e fornita da InfoCamere mostra che il peso dei trentenni è dimuninuito del 35% dal 2000 al 2008. E se è rimasta stabile la quota dei 30-49enni, i 50enni sono aumentati del 6,5%, con un picco del 12,7% per l'ambita poltrona di amministratori. Lo scivolamento dei giovani si trasforma in frana in Lombardia (–50mila in meno) e nel Nord Est (-33mila), in particolare nell'industria e nei trasporti; la fascia dei cinquantenni si consolida,invece,nell'immobiliare e nel settore finanziario. Doppia lettura, invece, per il dato sull'imprenditoria rosa: trainata dalla crescita delle società di capitali (+400mila in otto anni), le donne sono titolari di 2,5 milioni di cariche, il 9,1% in più rispetto al 2000, ma la quota percentuale rispetto agli uomini resta stabile. «Alla base di questa difficile situazione – sostiene Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere - c'è il dato strutturale della bassa natalità che da almeno 20 anni affligge il nostro Paese. Ma la forte diminuzione di amministratori al di sotto dei 30 anni indica l'esistenza di un diffuso problema nell'affrontare il passaggio generazionale nelle imprese che sono a grande maggioranza a conduzione familiare. Un fenomeno che registriamo con più forza dal 2000 e che la crisi sta ora accentuando, costringendo i titolari e gli amministratori di centinaia di migliaia di imprese a " resistere" al comando per mancanza di alternative. Tuttavia la governance delle imprese riflette il profilo di un Paese che stenta ad attribuire a fasce più giovani ruoli di responsabilità». Diverse le cause per Giuseppe Favretto, direttore del Centro imprenditoria giovanile dell'università di Verona. «Le scuole medie superiori a indirizzo tecnico – dice –hanno pochi studenti. E le università hanno la peculiarità di soffocare le attitudini a fare impresa dei giovani talenti. Insomma, abbiamo un sistema educativo che non predispone al rischio e non incoraggia all'impresa». Più sociologica l'analisi di Severino Salvemini, docente di organizzazione aziendale all'Università Bocconi. «In Italia - sostiene – manca l'effetto emulativo della classe dirigente, dove sono pochi gli esempi di giovani che si sono fatti strada, in politica, come in economia e tra i professionisti ». Questo fa sì che «i talenti creativi si sentano plafonati da un tappo, con una conseguente perdita di responsabilità». Tornando ai dati di InfoCamere, si scopre che i giovani perdono terreno in tutte le cariche dirigenziali a favore ora dei loro "fratelli maggiori" quarantenni, ora dei 50enni. Se nel 2000 il 9% dei titolari delle imprese individuali aveva fino a 30 anni, la percentuale si riduce al 7% sul totale otto anni dopo, con un calo di peso pari al 19%, a vantaggio dei 30-49enni che aumentano del 7,5 per cento. In diminuzione anche il numero di trentenni-soci (-35,7% negli otto anni considerati), con un aumento del 19% da parte degli ultracinquantenni. E si fanno sempre più grigi i capelli degli amministratori: i giovani che riescono a occupare questa poltrona sono ben il 43% in meno rispetto al 2000, mentre la presenza dei cinquantenni è cresciuta del 13 per cento. Il dato non stupisce Federmanager: «Rispetto alla metà degli anni 90 si è alzata la media di ingresso nella categoria: se ieri si diventava dirigenti a 37-38 anni, oggi il traguardo si raggiunge a 40-42 anni. Il motivo? C'è un periodo più lungo nell'area quadri», spiega il neo presidente Giorgio Ambrogioni. «Dopo l'era della New economy che aveva spinto sul giovanilismo- aggiunge- c'è un ritorno a una concezione più elitaria del ruolo dirigenziale, all'esperienza, all'essere ben collaudati in certe posizioni». Anche la scelta del linguaggio rivela una tendenza in atto: nel settore delle ricerche del personale per "giovani dirigenti" si intendono adulti tra i 35 e i 45 anni "ad alto potenziale". Più l'azienda è grande e più i trenta-quarantenni fanno fatica ad affermarsi ai vertici. «Nelle Pmi in fase di rinnovamento e nelle start up abbiamo notato un processo di svecchiamento tra i dirigenti dalla fascia dei 50enni a quella dei 35-45enni», spiega Maximilian Redolfi, responsabile della divisione executive research di Michael Page. «Nelle grandi imprese – conclude –in prima linea restano i cinquantenni e il numero uno, sia direttore generale che amministratore delegato, è difficile che abbia meno di 45 anni ». CHIAVI DI LETTURA Tra le cause gli esperti indicano una scarsa propensione al rischio e un sistema formativo che incoraggia poco i talenti

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Nuovi prof con laurea e tirocinio (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-02-23 - pag: 7 autore: Nuovi prof con laurea e tirocinio Per l'abilitazione titolo magistrale e un anno di esperienza «attiva» in classe Gianni Trovati Una laurea magistrale e un anno di «tirocinio attivo», svolto a cavallo fra scuola e università e concluso da un esame abilitante, saranno i pilastri del curriculum dei futuri insegnanti. Il gruppo di esperti messo al lavoro lo scorso autunno dal Miur per ridisegnare la strada che porta alla cattedra – oggi chiusa visto che le Scuole per l'insegnamento secondario sono state cancellate e non hanno trovato un sostituto – ha completato l'opera. è dunque pronto il decreto che recepisce in toto la proposta dei docenti chiamati dal ministero. Chiusa l'esperienza decennale delle Scuole di specializzazione, insomma, la formazione degli insegnanti torna nei recinti dell'università «propriamente detta», e punta a una durata di cinque-sei anni (invece dei sette attuali). E visto che nonostante le difficoltà della professione gli aspiranti insegnanti non mancano, la nuova architettura è stata pensata per debuttare già dal prossimo anno accademico, senza imporre l'ennesima rivoluzione dei curricula universitari già al centro di un cantiere caotico che non chiude mai (l'anno prossimo dovrà essere completato il passaggio dalle lauree specialistiche ai nuovi titoli «magistrali», mentre appare all'orizzonte una nuova revisione del Dm 22/2005 sulle classi di abilitazione). Il restyling prospettato dalla squadra dei docenti universitari che ha lavorato alla riformaè più intenso per la formazione dei maestri nella scuola d'infanzia e nelle elementari. Per loro l'idea è quella affidare la preparazione a una laurea quinquennale a ciclo unico e a numero chiuso che, a partire dal secondo anno, prevede anche a un tirocinio «ad intensità crescente » e si chiude con una valutazione complessiva su curriculum, tesi di laurea e relazione di tirocinio. Oltre alla struttura, sono da rivedere anche i contenuti della formazione, che devono dedicare un'attenzione maggiore all'integrazione dei bambini diversamente abili e alle competenze linguistiche per insegnare l'inglese, ma anche l'italiano agli alunni stranieri. Per i futuri professori di medie e superiori, invece, il calendario che porterà alla cattedra poggia sulla laurea magistrale e il successivo tirocinio annuale, che propone un nuovo mix tra formazione in università e attività a scuola. Nel caso delle scuole medie, vista l'età delicata degli alunni, il progetto prevede una maggiore caratura professionalizzante, che ridisegna in profondità la distribuzione dei crediti nelle lauree magistrali e le indirizza verso un'attenzione più intensa alle scienze dell'educazione. Le nuove lauree così concepite, che potranno essere attivate all'interno dei percorsi esistenti oppure creando un corso di laurea ad hoc, saranno a numero chiuso tramite prova d'accesso. Più leggero, invece, si prospetta il maquillage dei piani di studio per chi punta a insegnare alle superiori, la cui architettura farà tesoro delle tabelle dei crediti previste fino a ieri per accedere alle classi di abilitazione delle Ssis. Il numero programmato, su cui il sistema punta allo scopo (finora mancato) di evitare il formarsi di nuove liste di precari determinando accessi pari ai fabbisogni, per le superiori scatta dopo la laurea, all'ingresso nel tirocinio. Il tirocinio sarò l'atto finale per la formazione di tutti i professori (per i maestri, come accennato, caratterizza invece tutti gli anni del corso di laurea ad eccezione di quello d'esordio), sarà articolato in 60 crediti formativi e si svolgerà nei due poli dell'università e della scuola, quest'ultima teatro della «prova sul campo» del futuro docente. In facoltà si studieranno le scienze dell'educazione e la pedagogia (18 crediti), e le didattiche sulle discipline da insegnare (21 crediti). Il tirocinio nella scuola, guidato da un insegnante tutor, offrirà 12 crediti e dovrà essere «attivo» (di qui il nome di Tfa, tirocinio formativo attivo), impegnando l'aspirante professore in reali attività d'aula. A tirare le somme su tutto il percorso sarà l'esame finale di abilitazione, che valuterà la relazione di tirocinio (in settantesimi, con una votazione minima di 49 per avere successo) e gli esami della laurea magistrale (in trentesimi, frutto di una media ponderata dei voti d'esame). Il punteggio di questa prova costituirà il «voto di abilitazione » all'insegnamento. Uno degli obiettivi che hanno guidato la riforma, come accennato, è la sua "immediata" applicabilità alla situazione attuale. Allo stesso scopo rispondono le norme transitorie, che fino al 2012/13 aprono le porte del tirocinio a chi ha i requisiti previsti per l'accesso alle Ssis. gianni.trovati@ilsole24ore.com ITER PIù BREVE Serviranno sei anni per arrivare all'idoneità e lavorare nella secondaria Numero programmato per tutti i curricula LA PRATICA La «prova sul campo» si svolge durante gli studi per gli aspiranti maestri; al termine del ciclo per medie e superiori

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Adidas Originals e Vice Italia insieme per l'arte e la creatività (sezione: Cultura)

( da "FashionTimes.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Adidas Originals e Vice Italia insieme per l'arte e la creatività Data: 23 Febbraio 2009 Argomento: Eventi In occasione dell'anniversario dei 60 anni, Adidas Originals lancia un'iniziativa volta a promuovere i giovani talenti artistici e i creativi in circolazione, offrendo loro una piattaforma-vetrina di espressione a tema libero. Il concorso partirà il 25 febbraio e per partecipare basta inviare un portafoglio creativo al sito www.celebrateoriginality.it. Una giuria composta da diverse personalità di spicco del mondo dell?arte e della cultura italiana selezionerà i migliori 15 progetti in base alla qualità creativa degli stessi. Criterio di selezione sarà quindi non la disciplina o la forma d?arte prescelta, ma la capacità di riflettere i concetti di individualità, espressività e autenticità con un progetto creativo di livello superiore. I 15 candidati verranno intervistati dalla redazione di Vice per parlare del loro lavoro, della loro ispirazione e del processo creativo. Il 15 maggio i video di auto-introduzione selezionati saranno pubblicati contemporaneamente sul web e da quel momento al 15 settembre i giovani artisti saranno sottoposti al giudizio degli utenti del sito e della giuria. Alla fine del contest saranno decretati due vincitori: il primo votato dal pubblico e il secondo decretato dalla giuria. Entrambi vedranno pubblicato il loro lavoro sia sul sito che su Vice magazine. Il primo riceverà inoltre una macchina offerta gentilmente dall?azienda Volkswagen, mentre il secondo avrà la possibilità di esporre il proprio progetto all'interno di una mostra personale per la quale sarà realizzato anche un catalogo dedicato. La giuria sarà composta da membri di spicco della scena culturale e artistica italiana, tra cui: Felice Limosani, art director, creatore del linguaggio MMS, i cui lavori multimediali in DVD sono stati scelti dalla Tate Modern, dal Centre Pompidou e dal Palais de Tokyo; Massimo Torrigiani, Direttore del mensile Rodeo dal 2004 al 2008 e Co-Direttore di Boiler, periodico internazionale di arte contemporanea; Luca Martinazzoli, che si divide tra Los Angeles e Milano, dove insegna all?Università Bocconi, specializzato nella ricerca sul rapporto tra produzione culturale e spazio urbano; Nico Vascellari, che si divide tra New York e Vittorio Veneto, e con il suo progetto Revenge ha esposto alla 52° biennale di Venezia, vincendo nel 2007 la quarta edizione del Premio per la Giovane Arte; Federico Sarica, Direttore Responsabile dell?edizione italiana di Vice, collabora con diverse testate ed è attualmente docente di Fashion & New Media presso lo Ied ModaLab di Milano. Alegra O?Hare è Head of Style di adidas Italia dal 2007. Da 15 anni si occupa di brand marketing per aziende premium quali VF, Bang & Olufsen, Binda e tiene lezioni di marketing innovativo in diverse e prestigiose Università italiane. F.A.

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TRASPORTI E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI - convegno organizzato dall'Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cagliari - Cagliari, 3 dicembre 2008 (sezione: Cultura)

( da "SardegnaIndustriale.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

TRASPORTI E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI - convegno organizzato dall'Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cagliari - Cagliari, 3 dicembre 2008 TRASPORTI E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI Convegno organizato dall'Assessorato ai Trasporti della Provincia di Cagliari Cagliari, 3 dicembre 2008 APERTURA DEI LAVORI Marina Cattina, assessore ai Trasporti della Provincia di Cagliari: Dall?inizio del mandato il Presidente Milia, la Giunta ed io abbiamo sempre cercato di operare, anche se fra tante difficoltà, verso il miglioramento della comunicazione, della mobilità, dell?integrazione, dell?adeguatezza dei servizi decentrati, dedicando una particolare attenzione a quei territori compresi nelle zone più lontane dal capoluogo, come il Sarcidano o, comunque, più isolate e svantaggiate, come il Gerrei. Abbiamo creduto fermamente che l?isolamento delle nostre zone interne, che fino ad oggi hanno costituito un ostacolo per lo sviluppo, possano invece diventare fonti di ricchezza se si realizza una mobilità adeguata; una mobilità pubblica che sia accessibile a tutti. Se raggiungiamo questi obbiettivi ? e sono sicura che collaborando insieme ce la possiamo fare ? non solo possiamo combattere lo spopolamento delle zone interne, ma possiamo promuovere e mettere a frutto quelle specificità impareggiabili dei nostri territori. Il cammino verso il raggiungimento di un sistema di trasporto efficiente, tarato sulle vere esigenze del territorio, è iniziato oltre un decennio fa e sono certa che gli amministratori, gli operatori del settore, gli utenti desiderano veramente vedere presto il traguardo. Tutti conosciamo quanto questo ultimo decennio sia stato caratterizzato da una forte innovazione legislativa, finalizzata a modificare profondamente le modalità di governo e di gestione della pubblica amministrazione ed in particolare degli enti locali. Uno degli obbiettivi è quello di migliorare l?efficienza degli enti affinché siano in grado di provvedere ai bisogni dei cittadini, delle imprese e della produttività in genere. La materia dei trasporti nei suoi ultimi sviluppi, in tema di decentramento e di federalismo in senso regionalista, risulta ancora di estrema complessità ed è resa ancora più difficile dalle diverse norme sopranazionali, comunitarie ed internazionali concernenti la regolarizzazione del settore. Con la legge 59 del 1997 è stato articolato il processo di decentramento con l?individuazione delle funzioni e delle modalità di attuazione dei compiti amministrativi statali da attribuire alle regioni e agli enti locali ed in particolare, poi, attraverso il decreto legislativo 112 del ?98, si è attuato il conferimento in tema di territorio, di urbanistica, di ambiente, delle opere pubbliche, della viabilità, dei trasporti e anche della Protezione civile. Il settore dei trasporti, ed in particolare quello del trasporto pubblico locale, è stato oggetto negli ultimi anni di un?attivatà legislativa tesa ad attuare, in un primo momento, il decentramento amministrativo mediante il trasferimento alle regioni di funzioni e di compiti statali e, successivamente, la trasformazione delle aziende speciali e dei consorzi in società di capitali o anche in cooperative a responsabilità limitata tra dipendenti e l?eventuale frazionamento societario derivante da esigenze funzionali o di gestione. Il percorso di riforma tracciato con il decreto legislativo 422 del ?97, recepito poi dalla Regione Sardegna con la legge 21 del 2005, delinea un modello di governo del Tpl che si basa proprio sull?introduzione della coerenza di mercato. Per la prima volta, dopo anni di stagnazione, si fa un?opera di rilancio del trasporto pubblico locale, mediante la ricerca di nuove condizioni di funzionamento e di efficacia che consentano, a parità di risorse, di migliorare l?offerta e pervenire ad un?organizzazione complessiva del servizio che utilizzi al meglio le risorse ad esso destinate e faccia sì che ampie quote di spostamenti quotidiani utilizzino finalmente il mezzo pubblico. Negli ultimi quaranta anni la crescita del reddito ha generato una diminuzione in termini reali del costo monetario del trasporto ed un aumento del valore assegnato al tempo e al disagio connessi con lo spostamento. La conseguenza è stato un incremento dell?utilizzo dell?auto privata, più costosa ma che offre spostamenti sicuramente più rapidi e confortevoli. Il soddisfacimento della domanda avviene dunque sempre più con l?auto privata facendo registrare un andamento allarmante, tanto dal punto di vista dei disavanzi delle aziende che offrono i servizi collettivi, gomma e ferro, quanto dal punto di vista ambientale. Il Libro bianco sulla politica europea dei trasporti del settembre 2001, con riferimento al trasporto pubblico locale, ha proposto agli Stati e agli enti locali che, «al fine di evitare un deterioramento della qualità della vita, le autorità nazionali e locali devono risolvere il controllo della mobilità, con particolare riguardo al ruolo dell?automobile privata, sviluppando trasporti pubblici e di qualità». I motivi del minore utilizzo del trasporto collettivo sono da ricercare non solo nell?aumento del reddito pro capite, ma anche nella incapacità dell?offerta di trasporto collettivo di adeguarsi ad una domanda in evoluzione, principalmente in termini di qualità. Il Tpl sembra quasi comportarsi come un bene secondario e perché questo non sia devono essere attuate nuove politiche per un adeguamento dell?offerta di servizi collettivi di trasporto in grado di sottrarre quote di domanda alla mobilità privata e di portare il Tpl verso un nuovo status, compreso quello del risanamento. La riforma del Tpl, voluta dal decreto legislativo 422, afferma anche il principio dell?intermodalità del sistema della mobilità, prefigurando in tal modo la possibilità di programmare e di organizzare una rete di servizi che superi le barriere e le difficoltà presenti nel vigente sistema normativo creando le premesse per superare la frammentazione delle competenze amministrative e gestionali, la duplicazione di servizi e le inefficienze. Tale indirizzo va nella direzione della programmazione e dell?organizzazione di una rete di servizi di stretto coordinamento fra le aziende operanti, enti locali, Regione, per garantire le esigenze complessive di mobilità dei cittadini e non semplicemente il loro puro trasporto. Seguendo questi indirizzi, il Consiglio provinciale ha approvato il Piano dei servizi minimi. Il Piano ha messo in luce che, a fronte di un?offerta di trasporto pubblico sovrabbondante per numero di posti offerti, non fa riscontro un effettivo utilizzo del sistema pubblico da parte dell?utente. Per cui ne è scaturito un progetto che vede un diverso assetto del servizio eliminando le sovrapposizioni, la semplificazione dell?offerta e portando ad un miglioramento del sistema. In particolare, la creazione di un sistema a pettine, con la realizzazione di fermate attrezzate in corrispondenza dello scambio, la possibilità in zone a bassa domanda di spostamenti di mezzi pubblici mirati, l?individuazione di servizi minimi quantitativamente e qualitativamente sufficienti a soddisfare la domanda del pendolarismo scolastico e lavorativo, l?accesso ai servizi amministrativi, socio sanitari e culturali. Lo schema di rete prevede l?utilizzo delle due modalità, ferro-gomma, e di due tipologie di linea: le linee ?sistematiche?, che servono bacini con domanda rilevante, e le linee ?a chiamata? per le zone a bassa domanda o a domanda specifica: un sistema di Tpl progettato e organizzato a supporto della rete ferroviaria. Questa, infatti, copre gran parte del territorio provinciale, lasciando scoperta solamente la parte a est. Vengono quindi eliminate le sovrapposizioni ferro-gomma con possibilità di muoversi con orari e in tempi certamente più attrattivi della situazione attuale, dando luogo ad un?offerta tesa a soddisfare le esigenze dell?utenza e catturare una quota di domanda che oggi predilige l?autovettura privata al trasporto collettivo. Inoltre, il Consiglio provinciale ha ritenuto importante che il Piano venga arricchito con l?individuazione delle necessità dei territori, relativamente alla specifica mobilità scolastica e dei disabili, creando gli spazi necessari per recepire le esigenze dei comuni al fine di offrire un servizio adeguato ad ogni tipo di utenza in ogni ambito territoriale. L?augurio è che quanto prima si creino le condizioni affinché il nostro progetto possa trovare attuazione, diventando oggetto quindi di un contratto di servizio. Ma per arrivare a ciò occorre ancora qualche passaggio. Infatti, con il trasferimento delle competenze legislative dallo Stato alle Regioni e agli enti locali è stato introdotto il meccanismo di gara per l?affidamento dei servizi con l?obbligo di disciplinare i rapporti tra regolatore e gestore attraverso un contratto di servizio. Al decreto Burlando, chiaro nei suoi obbiettivi, ha fatto seguito tutta una serie di interventi ed un?infinità di proroghe che ne hanno complicato l?attuazione ed inibito l?efficacia, rendendo sempre più incerto il quadro normativo di riferimento. La liberalizzazione e l?introduzione della concorrenza nei sistemi di trasporto locale è proprio uno dei temi forti dell?agenda politica dell?economia dell?Unione europea, che ben chiaramente si è espressa in merito agli obblighi di servizio pubblico e di aggiudicazione dei contratti nel settore del trasporto pubblico locale di passeggeri. Il contratto di servizio rappresenta ancora l?unico strumento a disposizione degli enti pubblici committenti e delle imprese per gestire e affrontare il tema del cambiamento e dello sviluppo strategico del sistema del Tpl con efficacia. Il contratto consente di incidere significativamente sulla quantità delle prestazioni assicurate alle collettività locali e favorisce anche la progettazione e la gestione di processi corretti e trasparenti fra le parti. Se correttamente impostato e gestito, infatti, il contratto offre un indiscutibile contributo alla conformazione del servizio, diventando volano per le innovazioni delle performances e degli scambi relazionali, così come il legislatore aveva individuato con l?ammodernamento ed il rinnovamento del settore. Con delibera di Giunta n. 44 del 6 agosto del 2008, la Regione Sardegna ha predisposto un modello di contratto di servizio ponte, cioè semplificato rispetto alle prescrizioni previste dalla legislazione vigente, dalle direttive di attuazione, in quanto pensato come sostitutivo delle concessioni in essere in una fase antecedente all?affidamento dei servizi tramite gara. La delibera definisce inoltre una nuova metodologia per il calcolo del corrispettivo da riconoscere per lo svolgimento del servizio, che considera gli effetti e le caratteristiche ambientali della linea, relazionando il suo costo alla tipologia di linea e alla tipologia di territorio attraversato, quindi alla velocità di percorrenza media quale parametro unico, rappresentativo nel contesto operativo, superando in tal modo l?attuale situazione e sistema contributivo previsti invece dalla legge 16. Questo, a grandi linee, è il quadro del trasporto pubblico locale, il quadro di riferimento che oggi abbiamo ed entro il quale gli enti locali ed in particolare proprio le Province devono agire per rispondere alla domanda di mobilità che proviene dai territori, senza però perdere di vista l?efficienza e l?efficacia del servizio, la competitività delle imprese della nostra regione per la maggior parte di limitata dimensione. Per le Province, pertanto, è importante coniugare le nuove competenze con i bisogni di giusto protagonismo dei territori ed agire come soggetti coordinatori e facilitatori dei processi di governance del territorio. Una funzione in cui più che i poteri contano l?autorevolezza, la credibilità, la capacità di aggregazione, l?attivazione di reti tra diversi soggetti, la identificazione di visioni condivise su cui attivare enti, istituzioni, soggetti pubblici e privati, cittadini, per un maggiore utilizzo del trasporto pubblico. È vero che molte persone ormai non salgono da decenni su un mezzo pubblico e non prendono neanche in considerazione più la possibilità di viaggiare in modo diverso dall?auto privata. Sono certa però che se tutti ci impegniamo a costruire la cultura dell?uso del mezzo pubblico e tutti insieme, enti di governo locali, parti sociali e singoli vettori interagiscono costantemente per la determinazione di un punto di equilibrio che garantisca, da un lato, soddisfacimento di condizioni di mobilità e, dall?altro, sempre migliori condizioni di fruibilità del sistema, gli utenti del Tpl potranno crescere. Così facendo il tema del Tpl potrà assumere un ruolo più incisivo perché dalla sua organizzazione e fruibilità dipende la rottura delle marginalità esterne ed interne dell?isola. Un sistema di collegamenti fruibili, con porti ed aeroporti ricondotti agli standard definiti dal Piano generale dei trasporti e della logistica, può esplicitare effettivi momenti di integrazione territoriale consentendo una maggiore apertura verso l?Italia, l?Europa, il Mediterraneo, all?interno di un sistema funzionale delle reti di trasporto. Reti di trasporto che, come afferma Jacques Delors, nel 1992, in Crescita, competitività, occupazione, devono consentire ai cittadini dei benefici e dei vantaggi derivanti dall?instaurazione di un nuovo spazio senza frontiere e garantire, nel contempo, un collegamento efficiente fra le aree periferiche ed il centro. RELAZIONI Riccardo Bozzo, Centro Interuniversitario di Ricerca trasporti di Genova: Trasporto pubblico locale: lo stato dell?arte Il mio intervento cercherà di fornire uno stato dell?arte della situazione del trasporto pubblico locale in Italia. Secondo il Conto nazionale dei trasporti in Italia vi sono 1.200 imprese di trasporto pubblico in esercizio che vuol dire, grosso modo, una decina di imprese per provincia. Va impostato pertanto un processo di aggregazione, in quanto abbiamo aziende che contano pochissimi addetti per cui diventa difficile portare all?interno dell?azienda competenze sufficienti per affrontare anche delle domande piuttosto complesse. Ovviamente, lo stesso problema si riflette poi all?interno delle flotte di mezzi da gestire. Dal punto di vista dell?offerta di trasporto pubblico in ambito urbano, si hanno circa 70 miliardi di passeggeri per chilometro. Il Conto nazionale dei trasporti parla di 11,6 miliardi di passeggeri/chilometro. Quindi si passa da 12 miliardi di passeggeri/chilometro utilizzati su base annua, a fronte di 70 offerti. Sappiamo benissimo che il trasporto pubblico, proprio perché tale, deve coprire anche fasce orarie e aree geografiche non ad alto flusso passeggeri, però certamente esistono spazi di ottimizzazione. Sicuramente il discorso dei servizi flessibili, dei servizi ?a chiamata?, è una strada che dovrà essere percorsa. Fermo restando che, presumibilmente, non è percorribile se non partono quei processi di aggregazione di cui parlavamo prima. Dal punto di vista tariffario, il 30% dei costi in Italia viene coperto da ricavi da traffici. Ci sono altri Paesi, ad esempio la Francia, che non si discostano molto, però siamo significativamente lontani da quello che è la media europea. Tariffe e costi dei biglietti sono decisamente inferiori rispetto ai costi a cui le aziende devono far fronte. Questa, in pratica, è la causa per cui i contributi medi per chilometro erogati alle aziende di trasporto pubblico in Italia sono più alti delle altre regioni europee. Teniamo presente però che, se parliamo di contributi medi unitari per chilometro, questa è una fotografia che in realtà non dà la percezione esatta della situazione perché se confrontiamo il costo medio per chilometro negli ultimi dieci anni, considerato che nel tempo l?offerta è aumentata ma il contributo medio per chilometro è diminuito e, soprattutto, se nel periodo osservato consideriamo questo contributo al netto del tasso inflativo, vediamo che sostanzialmente il contributo reale è come se fosse diminuito di un 15-20 per cento. Come conseguenza di questo stato di cose, almeno per alcune realtà, si è verificato un processo di riorganizzazione e di efficientizzazione delle aziende di trasporto pubblico. Su una finestra temporale di 7-8 anni, in termini di aumento delle tariffe, rispetto ad altri servizi di pubblico interesse, il trasporto pubblico si è caratterizzato per un aumento più basso rispetto ad altri settori. Tra l?altro, se uno dovesse fotografare la situazione a valle di quello che è successo nell?ultimo anno, probabilmente, troverebbe una situazione ancora più favorevole all?interno del Tpl rispetto agli altri servizi. Sempre in termini di ricerca di una maggiore efficienza e sempre nel confronto con altri servizi pubblici, si può vedere che si è registrato un certo miglioramento riguardo ai chilometri prodotti per addetto; a parte la raccolta di rifiuti, il Tpl è il servizio pubblico dove si hanno i migliori progressi. Esiste, come detto, un problema di aggregazione, un problema di offerta e di domanda. Ci sono segni di un possibile miglioramento, ma cosa si dovrebbe fare? Se noi andiamo a vedere in sede europea le modalità di trasporto che vengono utilizzate dai cittadini nell?ambito della loro mobilità in ambito urbano, si nota che nei Paesi dell?Unione europea a 27 il 53% utilizza un mezzo di trasporto privato, il 23% va a piedi o in bicicletta ed il 20% utilizza il trasporto pubblico. È un problema culturale nel senso che noi siamo stati abituati a pensare al trasporto pubblico un po? come la scelta povera; l?auto è confortevole, è veloce, si utilizza il trasporto pubblico se proprio non se ne può fare a meno. Allora, o si usano sistemi fortemente coercitivi ma è difficile per un ente regolatorio, pianificatorio, usare degli strumenti di tal fatta per impedire l?utilizzo della modalità di trasporto privato, oppure, ribadisco, dobbiamo partire con un processo culturale che deve essere fatto sui bambini. Ci vuole il coraggio di attivare un processo di formazione che parta con dei progetti scuola, fin dalle elementari. Si potranno in tal modo ridurre i costi esterni, la congestione e si consente al trasporto pubblico migliori performances. Solo se lavoriamo in termini di sviluppo di una cultura più sostenibile della mobilità urbana, potremo fare qualche passo in avanti. Per affermare la cultura dell?utilizzo del mezzo di trasporto pubblico occorre fornire un?offerta adeguata, se non si vuole che diventi un boomerang, che si perda in credibilità. Che cosa si aspetta in termini di miglioramento il cittadino europeo dalla mobilità di trasporto pubblico? Prevalentemente puntualità, frequenza e miglioramento verso la connessione di destinazione. Da una ricerca di dimensione europea, il 22% dei soggetti intervistati dice che, comunque, non cambierebbe le sue abitudini. Devo dire che, per quanto riguarda l?Italia, una volta tanto, la situazione è un po? migliore del solito, perché la nostra nazione registra un 16%, quindi meno della media degli altri Paesi europei. Vuol dire, che c?è spazio per lavorare: si possono, con una giusta quantità di investimenti e di pianificazione, recuperare percentuali significative di scelte verso il trasporto pubblico. Oltre la puntualità e la frequenza per migliorare l?offerta è fondamentale una reale intermodalità, oggi molto rara a livello di trasporto pubblico. Manca l?integrazione oraria o esiste solo in situazioni molto limitate; manca l?integrazione tariffaria, se ne parla da tempo, però anche questa è piuttosto rara. Altro argomento di cui si parla da tempo e che va sviluppato è l?acquisizione di tecnologie per l?intermodalità, quindi un concetto di infomobilità, che molto spesso è limitato ad un discorso di paline più o meno comode ed interessanti, ma ormai come infomobilità siamo un po? più avanti. Mancano poi, sempre in un?ottica di intermodalità, molto spesso, parcheggi di interscambio. In Italia ci sono circa 40 chilometri di vie protette in ambito urbano utilizzate soltanto dal 7% di linee. Un aumento di queste linee consentirebbe di aumentare la velocità media del servizio, quindi minor costo per chilometro. Ovviamente, occorre fare scelte che non possono essere fatte dall?oggi al domani ma si devono sviluppare in tempi medio-lunghi; 3, 5, 10 anni con una pianificazione adeguata. Alcune osservazioni sempre legate alla necessità, per un?azienda di trasporto pubblico, di chiudere i costi in una certa maniera. Al di là che è bene che l?azienda di trasporto pubblico sia in grado di fare bene il suo core business, cioè di portare passeggeri, è anche vero che, nel momento in cui crescono le competenze all?interno di un?azienda, si possono verificare situazioni di vendita di servizi che consentono all?azienda stessa di recuperare risorse economiche. Nel momento in cui ci fosse un discorso di bigliettazione elettronica comunque fatta, è chiaro che se gestisco un sistema di questo genere mi può venir voglia, compatibilmente con tutti gli altri soggetti interessati, di gestire altri sistemi di pagamento elettronico: car sharing, van sharing, bike sharing, accessi museali, accessi ai parcheggi e così via. Ovvio, ci vuole un?organizzazione, ma dal punto di vista tecnologico, nel momento in cui ho una risorsa, decido di fare certe scelte, perché devo limitarla ad un contesto? Anzi il cittadino, a fronte di un?unica tessera tipo bancomat o quello che è, può utilizzare questa tessera in contesti assolutamente diversi. Questo è un servizio che non fa parte del core business dell?azienda, ma è un servizio di utilità che, in qualche misura, i soggetti pubblici interessati possono ripagare all?azienda innescando un meccanismo economico positivo verso l?azienda. Alessia Nicotera, dirigente Servizio Legale e Affari generali Asstra: Le gare del Tpl: stato di attuazione in Italia Compito arduo quello di parlare dello stato di attuazione delle gare in Italia perché la normativa del settore ha avuto e continua ad avere vicende travagliate, Infatti, l?evoluzione normativa del trasporto pubblico locale è stata piuttosto caotica negli ultimi 10-12 anni. La legge di riforma del settore del trasporto risale al 1997, quindi a 11 anni fa: i contenuti di questa legge volevano essere particolarmente innovativi anche se poi hanno subito diverse battute di arresto per una serie di motivi che adesso vedremo. La riforma con il decreto 422 del 1997 voleva anche essere una sorta di apripista nei confronti degli altri servizi pubblici locali, perché già nel 1993 e nel 1994 iniziarono ad essere diffusi i primi disegni di legge di riforma del comparto dei servizi pubblici locali la cui riforma, però, è arrivata poi a compimento nel 2000 e, successivamente, ha subito ulteriori modifiche nel 2003 e ancora oggi nel 2008. Il settore del trasporto pubblico locale ha fatto da apripista perché nel 1997, in notazione della prima legge Bassanini, la legge 59 del 1997, venne emanata la normativa che era improntata a principi innovativi quali quelli della liberalizzazione, della concorrenza e del mercato e stravolgeva il sistema, allora vigente, che era quello delle concessioni per sostituire queste col contratto di servizio. Quindi, si passava da una logica concessoria ad una contrattuale in cui le parti sono poste in posizione di parità con diritti e doveri per entrambe. Il testo iniziale del decreto 422/97 era innovativo, però prevedeva ancora le cosiddette ?aziende speciali?, incentivandone la trasformazione in società per azioni e quindi dando luogo al processo di liberalizzazione. Nel 1998 intervenne però l?Antitrust a dire che si doveva aprire il settore al mercato e che cinque anni di periodo transitorio, come previsto, per l?effettuazione delle gare, erano troppi e che tre sarebbero stati più che sufficienti. A questo parere fece seguito uno dei tanti interventi di modifica del decreto legislativo 422 , con il decreto 400 del 1999 con il quale si stabilì l?obbligo, per tutte le ?aziende speciali?, di trasformarsi in società per azioni, perché se l?obbiettivo era quello della liberalizzazione del mercato, allora bisognava creare delle strutture che potessero, in qualche modo, stare sul mercato e si stabilì che il periodo transitorio dovesse cessare entro e non oltre il 31 dicembre del 2003. Entro quella data, avrebbero dovuto essere effettuate tutte le gare per l?affidamento dei servizi di trasporto pubblico in Italia. Il decreto 422/97 prevedeva poi che le Regioni si adeguassero con una propria normativa regionale. Un po? tutte le Regioni, almeno quelle a statuto ordinario, lo hanno fatto recependo sia il decreto n.422 che il 400 del 1999. Contemporaneamente, venne avviata la riforma dei servizi pubblici locali che ha trovato attuazione nel Testo unico degli enti locali e poi con la Finanziaria del 2001 venne introdotto il famigerato articolo 35 che imponeva alle società pubbliche di effettuare lo scorporo tra proprietà ed esercizio. Questo perché anche la normativa sui servizi pubblici locali si muoveva in un?ottica di concorrenza. In attuazione di questa normativa diverse aziende fecero gli scorpori, però per alcune i beni erano di soggetti privati, per cui non poteva essere applicata la normativa, ed allora nel 2002 vennero introdotte regole finalizzate a fare in modo che i beni, indipendentemente da chi ne avesse la proprietà, soggetto pubblico o privato, fossero messi a disposizione del gestore scelto con gara. In più si stabilì che il possesso dei beni non dovesse costituire in ogni caso un elemento discriminante per la partecipazione alle gare, cioè non bisognava dare punteggio al possesso dei beni, perché questo avrebbe determinato una possibile disparità di trattamento tra i concorrenti. Rimaneva sempre ferma la scadenza del periodo transitorio al 2003. Nel 2001 le Regioni fecero ricorso contro l?articolo 35 della Finanziaria alla Corte Costituzionale che si è pronunciata, però, soltanto due anni dopo. Nel frattempo, venne avviata una procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell?Italia per la presunta lesione delle norme sulla concorrenza, perché si mantenevano ancora degli affidamenti diretti. A fine 2003, venne proposto e adottato un nuovo testo dell?articolo 113 del testo unico degli enti locali, applicabile anche al settore del trasporto pubblico locale, che prevedeva diverse forme di affidamento: non soltanto quindi la gara, ma anche la possibilità di fare affidamenti, cosiddetti in house di cui oggi, ormai, si parla tanto, e la possibilità di fare affidamenti a società miste. Questo accadeva nell?ottobre del 2003, il periodo transitorio per il trasporto pubblico locale scadeva a dicembre del 2003. In sostanza, si è bloccato il processo di liberalizzazione perché l?art.113 è stato reso applicabile al settore dei trasporti solo per una durata piuttosto breve, in quanto a fine 2004, con una legge in materia ambientale, si è esclusa l?applicabilità dell?art.113 al trasporto pubblico locale, e quindi di tutte le forme di affidamento in esso previste, quindi si è ritornati al sistema della concorrenza. Nel frattempo, il periodo transitorio era scaduto per cui si è dovuto intervenire con interventi normativi di proroga del periodo transitorio per consentire il riavvio di questo processo di liberalizzazione. Qual è la situazione che ne è risultata in Italia? Sicuramente, se uno fa una cartina dell?Italia con tutte le regioni in cui sono state fatte le gare e quelle in cui non sono state fatte, vedrebbe una situazione veramente a macchia di leopardo o un?Italia quasi spaccata in due, perché abbiamo diverse regioni del nord in cui sono state fatte le gare ? mi riferisco al Friuli che aveva già iniziato nel 1999, alla Lombardia, tranne il Comune di Milano, all?Emilia Romagna, tranne Bologna, alla Toscana tutta, in parte all?Umbria e la Liguria; in parte sono state fatte anche in Puglia, però poi lì ci fu un problema, un cavillo puramente giuridico sulla competenza, su chi fosse competente, se la Giunta, piuttosto che il Consiglio regionale, a determinare le linee guida per fare i contratti di servizio per cui vennero annullate le gare che erano state fatte. Abbiamo una metà dell?Italia, dalla Toscana in su che, in qualche modo, ha avviato il processo di liberalizzazione e, invece, da Roma in giù, tranne qualche piccola realtà, le gare devono essere ancora fatte. Sicuramente, la situazione è estremamente diversificata e non è migliorata nel corso di questi anni anche perché laddove sono state fatte le gare sono emerse una serie di problematiche, tuttora aperte, che hanno disilluso le aziende che invece erano pronte a partecipare alle gare. Il problema non è dato soltanto dalla posizione dell?Antitrust che sostiene che se si hanno i requisiti per partecipare singolarmente allora non si possono fare le Associazioni temporanee di imprese. Le Ati, in realtà, possono avere anche finalità strategiche, di suddivisione del rischio di impresa. I problemi che sono stati evidenziati sono diversi: primo fra tutti la carenza e la incertezza delle risorse perché si viene da un sistema in cui, in qualche modo, si è abituati ad avere un rapporto diretto con l?ente proprietario e, invece, il sistema delle gare tende a spezzare questo tipo di rapporto e obbliga entrambe le parti a chiarezza di rapporti. Sappiamo bene che il settore del trasporto pubblico locale è assolutamente in deficit di risorse e quindi uno dei problemi maggiori è dato proprio dalla insufficienza delle compensazioni legate alle gare, dalla incertezza delle stesse e dall?assenza di meccanismi, cosiddetti revisionali, di indicizzazione delle compensazioni, tanto è vero che poi ci sono molti contenziosi aperti. Un altro problema viene dalle regole che dovrebbero disciplinare l?accesso ai beni essenziali e funzionali per l?espletamento del servizio. E questo è un problema che riguarda, soprattutto, il settore ferroviario. C?è stato tanto di parere dell?Antitrust, sollecitato dalla Regione Umbria, per quello che riguarda l?obbligo della messa a disposizione del materiale rotabile ferroviario. Secondo l?Antitrust non è un bene essenziale, sarebbe un bene fungibile per cui rimanda, sostanzialmente, alla Regione o all?ente affidante il compito di stabilire le condizioni di messa a disposizione di questi beni, se è in grado di farlo, altrimenti deve dare un tempo di 36-48 mesi al vincitore della gara per approvvigionarsi di questi beni. Altri problemi sono derivati dalla presenza di clausole sociali particolarmente stringenti: spesso, nelle varie realtà in cui si sono fatte le gare, è vero che hanno vinto gli attuali incumbents, però spesso gli incumbents sono stati quasi costretti a partecipare dai propri enti proprietari azionisti. Questo evidenzierebbe anche l?assenza di grossi competitors in occasione di queste gare. Cosa bisogna fare? Sicuramente bisogna riprendere il processo di liberalizzazione, puntare ad avere regole chiare e certe, perché, oggettivamente, sono 12 anni di continuo balletto normativo: un giorno si dice che si fanno le gare, il giorno dopo si fa l?in house poi si ritorna alle gare, poi si ridice che si rifà l?in house con tutte le variabili del caso. Sicuramente il quadro normativo attualmente esistente non aiuta, anche perché, come sicuramente sapete, ad agosto è stato emanato l?art. 23bis della legge 133, che sarebbe applicabile, per espressa disposizione e dizione normativa, anche al settore del trasporto pubblico locale. Anzi, prevarrebbe sulle discipline di settore con esso incompatibili, quindi, questo rimette in gioco tutto il percorso del decreto 422, perché il 23bis prevede la gara quale modalità ordinaria di affidamento dei servizi, oltretutto con una dizione abbastanza ambigua perché dice: «La gara effettuata in conformità ai principi comunitari». Il decreto 422 aveva fatto una scelta ben precisa, quella della gara secondo le direttive degli appalti, quindi con delle procedure estremamente garantiste, invece la normativa del 23bis prevede un generico richiamo ai principi comunitari; quindi equità, trasparenza, imparzialità, pubblicità e via dicendo sarebbero molto più blandi rispetto al rispetto delle direttive appalti. Oltretutto, mentre il 422 si riferisce a tutti i servizi di trasporto ? regionali, locali, ferroviari etc. ? il 23bis riguarderebbe soltanto i servizi locali, quindi che cosa significa? Se andiamo ad applicare il 23bis introduciamo un doppio regime di disciplina per i trasporti: i locali sarebbero disciplinati dal 422 e dal 23 bis ed i regionali, dove invece si continuerebbe ad applicare il decreto 422. Sarebbe assurdo. In più si reintroduce la possibilità di fare affidamenti in house, possibilità che, peraltro, è prevista anche dal regolamento europeo che entrerà in vigore il 3 dicembre 2009, che è il Regolamento 1370 del 2007 che prevede sì questa possibilità ma a condizione che non sia vietato dalla normativa nazionale. Ora, la normativa nazionale di settore lo vieterebbe perché il decreto 422 non prevede forme diverse dalla gara. A livello centrale è in atto un dibattito all?interno di un tavolo che dovrebbe emanare un regolamento in attuazione del 23bis. L?unica cosa positiva che potrebbe derivare da questo combinato tra il 23bis e il 422 è data dalla proroga chiara del periodo transitorio al 2010. Un'altra possibilità è quella di ammettere, conformemente a quanto ammesso anche dalla Commissione Europea in una recente comunicazione interpretativa di febbraio 2008, la cosiddetta ?gara a doppio oggetto?, cioè di fare una gara nella quale si mette contestualmente in concorrenza il contratto di servizio. Quindi, faccio una gara che è una gara per la scelta del gestore e a questo gestore chiedo di acquistare una quota, che può essere il 30 o il 40%, del capitale della società per azioni pubblica dell?incumbent, ovvero di costituire una nuova società a partecipazione mista, pubblica e privata, ed in questo modo si ottengono sostanzialmente due vantaggi: faccio una gara che è assolutamente equiparata e parificata ad una gara per la scelta del gestore; ottengo capitali privati per il finanziamento di innovazioni, per il miglioramento della mobilità collettiva e via dicendo; allo stesso tempo responsabilizzo il socio gestore, che poi diventa un socio veramente operativo. Un socio gestore che, entrando nel capitale della società per il periodo della durata del contratto di servizio, quindi al massimo nove anni, ha tutto l?interesse a fare bene perché, se opera bene, al nono anno, quando scadrà il contratto, vedrà le sue quote chiaramente valorizzate ed in più risolve il problema del trasferimento del personale, del trasferimento dei beni e tutto quel che ne consegue. Che non è chiaramente cosa di poco conto. Su questi ?partnerariati pubblico-privati istituzionalizzati?, come li chiama la Commissione europea, c?è un forte dibattito in Italia. L?Unione europea li ha in qualche modo sdoganati, dice che è una gara a tutti gli effetti, è un gara per cui il gestore, può andare ovunque, può andare a fare concorrenza anche fuori dal proprio territorio. L?Italia è un po? più restia ad ammettere queste cose perché, probabilmente, si tende a confondere ancora questa tipologia di gara con la gara solo per la scelta del partner privato, quindi per la costituzione di una società mista in cui il partner privato però non è gestore. A livello istituzionale ancora si discute su che cosa si debba fare con questa forma di partnerariato pubblico-privato. Quindi, al di là di tutto questo dibattito, l?auspicio è che tutte queste novità normative, legislative possano portare, in qualche modo, finalmente, ad avere certezza e chiarezza delle regole; che vi siano compensazioni eque, giuste, determinate, così come dice la normativa comunitaria, perché il Regolamento 1370 ha un allegato ben preciso che riprende i contenuti di una sentenza della Corte di Giustizia che è la sentenza Altmark, che stabilisce esattamente come devono essere calcolate le compensazioni per i contratti. Questo anche al fine di evitare il contenzioso. Quindi, in presenza di queste condizioni, cioè regole e risorse certe, sicuramente si potrà riavviare, in modo chiaro e sereno, il processo di liberalizzazione. Diversamente, diventa sicuramente difficile parlare di concorrenza in questo settore. Franco Sardi, direttore generale del Trasporto pubblico locale: Tpl e gare in Sardegna Parlerò di Trasporto pubblico locale con le isole minori, in quanto la Regione Sardegna sta sperimentando le prime gare di affidamento di questo servizio. Nell?ambito marittimo, il sistema delle imprese che operano nel settore non presenta quel quadro di polverizzazione che ci ha descritto il professor Bozzo. Il quadro normativo entro cui la Regione Sardegna opera è la legge 21 del 2005, ?Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico in Sardegna?. Una legge che individua al capo IV gli strumenti di pianificazione, e quindi del Piano regionale dei trasporti e i Piani triennali nonché i Piani provinciali e comunali, e precisa al capo VI le procedure di affidamento per i servizi minimi ed i contratti di servizio. La stessa normativa istituisce la Direzione del trasporto pubblico locale (capo III) deputata a mettere in atto quanto esplicitato nei capo IV e VI. Ma la norma è in modificazione: ad esempio, con riferimento ai contratti di servizio, la legge finanziaria regionale per il 2009 ha modificato quello che disponeva la legge del 2005, prevedendo la possibilità di adottare ?contratti di servizio in via transitoria? senza ricorso alla procedura di gara. Ha avviato una fase di sperimentazione che consente di osservare come funziona un rapporto diverso dalla concessione del servizio di trasporto; cambia la regolamentazione del sistema, non cambia il modo di affidare il servizio. Questo per accelerare i tempi. Per tutta una serie di ritardi dovuti all? approvazione del Piano regionale dei trasporti, così come regolato dalla legge 21, non sono stati individuati da Regione e Province i ?servizi minimi? né i bacini ottimali per cui, in questo quadro, è oggettivamente impossibile avviare un meccanismo diverso di contrattualizzazione. Non si è completato il processo di privatizzazione delle imprese di trasporto, non si sono create quelle condizioni di mercato che consentono di affidare in modo diverso i servizi di trasporto. L?affidamento attraverso procedimenti a evidenza pubblica dei servizi di trasporto marittimo è precedente alla legge 21, esattamente alla legge n. 8 del 2000; questa legge interveniva di fronte all?emergenza rappresentata dalla non effettuazione da parte della Saremar, del gruppo Tirrenia, concessionaria del collegamento verso le isole di La Maddalena e di Carloforte, del servizio di trasporto marittimo notturno, quindi con un vuoto di servizio di quasi 12 ore. Questo creava grossi problemi per le emergenze sanitarie, impediva un armonico sviluppo del turismo delle due isole e non realizzava la piena mobilità verso il continente italiano degli abitanti di queste due realtà. Quali sono i servizi contrattualizzati in questo momento? I contratti in essere sono sostanzialmente due: uno derivato direttamente dalla procedura di gara iniziata nel 2000 e riguarda il trasporto marittimo da e verso Carloforte e La Maddalena. La gara si è svolta regolarmente ed ha consentito alla Regione di entrare direttamente nel cabotaggio, almeno per il servizio notturno, mentre, per quanto riguarda il servizio diurno, cioè quello gestito da Saremar, non è ancora nella disponibilità disciplinatoria della Regione ma continua ad essere lo Stato, attraverso la Saremar, a decidere tempi, modalità, qualità del servizio. Il servizio reso da Saremar è un servizio che dipende da una pianificazione rispetto alla quale la Regione Sardegna non ha potere mentre per il servizio notturno, con i contratti stipulati, si realizzano alcuni passaggi nuovi come la disciplina dell?orario, la quantificazione e la tipologia del naviglio, il servizio che deve essere reso. Nel 2006, quando l?Asinara diventa Parco nazionale, si pone il problema anche del collegamento regolare verso l?isola. Fino a quel momento, il collegamento per l?Asinara, a far data dalla liberalizzazione degli accessi, per quanto contingentati, è stato reso da forme di armamento privato attestate su Stintino che, attraverso delle lance veloci o dei barconi, trasportano sull?isola gruppi di 40-50 turisti per volta, su una tratta estremamente breve che è la Stintino-Fornelli. Nell?estate del 2007, viene avviato anche un collegamento regolare diretto passeggeri e merci fra l?isola ed il comune di Porto Torres di cui, non dobbiamo dimenticarcelo, l?Asinara rappresenta quasi il 50% del territorio. L?approdo sull?Asinara è attestato su Cala Reale, posto più o meno a metà della costa orientale dell?isola, a circa 14 miglia marine da Porto Torres. Il collegamento ha caratteristiche particolari, assolutamente diverse da quelle dei collegamenti verso Carloforte e La Maddalena, che sono collegamenti di 2 e 4 miglia. Ma non avendo l?Asinara residenti, è difficile estendere l?idea di obbligo di servizio pubblico e continuità territoriale verso l?isola. Era importante capire se la direttiva comunitaria del 2005, riguardante il cabotaggio, ci consentiva di affidare un contratto di servizio di Tpl verso l?isola dell?Asinara con corresponsione degli obblighi del servizio pubblico, quindi con le compensazioni date all?armatore per coprire la differenza con l?incassato rispetto al costo reale del servizio. Per fortuna della Sardegna, esistono anche le isole scozzesi con problemi molto simili e gli inglesi hanno ottenuto, molto prima di noi, l?estensione di questa possibilità anche in territori sostanzialmente disabitati, per cui la gara, fatte le verifiche con la Commissione europea, era bandibile e la compensazione assolutamente riconoscibile. Come si è proceduto? Innanzitutto definendo, in assenza di un Piano regionale dei trasporti approvato, quali sono gli obblighi del servizio pubblico. Si è cercato di individuare, alla luce dell?esperienza compiuta nei due anni di servizio sperimentale, quali sono gli oneri dei quali deve essere gravato l?armatore, quali sono le attività da svolgere, qual è il tipo di trasporto, ma quali sono anche e, soprattutto, le tipologie di tempistica, di tipo di naviglio, di sicurezza, di qualità del servizio che devono essere resi. Si è cercato di portare ad un unico tavolo la Regione, la Provincia, i Comuni interessati, l?Autorità marittima e i militari presenti per definire gli obbiettivi da raggiungere e che, invece, precedentemente erano stati definiti con delibera di Giunta, per cui il capitolato è stato costruito tenendo conto degli elementi posti negli incontri. Un capitolato che dovrebbe essere pubblicato ormai a giorni e che individua i costi del servizio e come compensarli e quali sono gli obblighi che dovranno essere resi. Giovanni Demurtas, assessore ai Trasporti della Provincia dell?Ogliastra: Le Provincie sono pronte per il Tpl? Le aspettative dei territori Le Province sono pronte per il Tpl? Quali aspettative per il territorio dell?Ogliastra? Bella domanda, anche provocatoria. Per descrivere lo stato della situazione nella nostra Provincia voglio partire un po? da lontano: dalla logica del Piano regionale dei trasporti. La Provincia si è mossa all?interno di quanto si andava facendo con la stesura del Prt relativamente al trasporto aereo, trasporto marittimo, trasporto ferroviario. In particolar abbiamo cercato di capire i ragionamenti della Giunta regionale relativamente all?acquisto della pista dell?aeroporto di Tortolì e capire se c?era un gestore in grado di ?fare decollare aerei? lì; capire se c?era un?alternativa alla Tirrenia. Il Piano del trasporto locale della provincia dell?Ogliastra si è mosso tenendo conto della situazione locale e delle volontà della regione. È stata adottata una bozza provvisoria, si è andati ad un confronto con tutti i sindaci, operatori del trasporto, dirigenti scolastici, associazioni del territorio. Attualmente, siamo nella fase di confronto e quanto prima speriamo poter arrivare alla adozione del Piano. Per tornare a quali aspettative ha un territorio, posso affermare che un territorio che ha i problemi di spopolamento, di domanda debole, di bassa densità di popolazione, ha aspettative forti. So benissimo che le mie aree ?marginali?, da un punto di vista territoriale confinanti con Seulo, con la Barbagia, dovranno subire una programmazione del tipo ?servizi a chiamata?. So che devo andare in quella direzione, non ho alternative. Se il sistema vuole essere competitivo, se vogliamo entrare in una logica di mercato, se vogliamo fare ragionamenti evitando di piangerci addosso continuamente, dobbiamo accettare questi criteri e quindi affrontare la sfida della pianificazione e noi, come Provincia, lo stiamo facendo con quelle che sono le indicazioni della legge regionale 21. Non è facile leggere i nostri territori ai fini di una pianificazione: ritengo però che l?adozione del contratto di servizi dovrà essere uno strumento flessibile. Gestire un contratto flessibile per capire qual è l?evolversi, per esempio, dei centri di servizio. Nel nostro territorio assistiamo ad una modifica continua di quelli che sono i principale centri di servizio sia dal punto di vista scolastico che sanitario. I centri di servizio sono individuabili in quelli di Lanusei, Tortolì e Ierzu. Non mi addentro sull?incertezza delle risorse, problema al quale l?assessore Broccia dovrà dare risposte. Massima fiducia, ma bisogna parlare delle incertezze delle risorse. Ritengo che sia difficile fare ragionamenti in questo momento. È, invece, molto interessante il ragionamento relativo alle società in house. Con riferimento alla gestione del contratto, per una società in house, quello potrebbe essere lo strumento che consente di dare flessibilità. Parlo per esperienza: noi abbiamo una società di manutenzioni in house che, ultimamente, è stata adeguata alla nuova normativa sui contratti, quindi è uscito il socio privato ed è completamente pubblica con la compartecipazione della Provincie di Nuoro e dell?Ogliastra. Per la gestione del Trasporto pubblico locale il socio privato è importante, ma l?affidamento ad una società in house pubblica-privata è lo strumento che consente di fornire quella flessibilità nel corso dell?affidamento e di adeguare il Piano alle esigenze del territorio. Chiudersi sul concetto di pianificazione, pretendendo di aver letto completamente le esigenze del territorio, è difficilissimo. In un territorio a domanda debole come il nostro, se noi andiamo a vedere l?efficienza del trasporto, dovremmo fermarci e non avrebbe alcun senso fare ragionamenti. Un?altra difficoltà è la questione dell?intermodale. Nel nostro territorio il trasporto pubblico locale è tutto su gomma. Ci sono diversi pareri in relazione all?utilizzo del ?Trenino verde? per quanto riguarda il Piano di trasporto locale. Diverse volte è stata aperta una parentesi sulla questione. Non dimentichiamo che per il "Trenino verde"ci sono risorse già assegnate. Un collegamento di trasporto pubblico locale per via ferroviaria tra Lanusei e Tortolì, in coincidenza con il trasporto su gomma e senza snaturare quello che è il messaggio che il ?Trenino verde? deve dare potrebbe assicurarlo l?intermodalità. Ecco, questa può essere ancora un?altra cosa che va studiata e apporterebbe ancora elementi positivi al ragionamento, però andiamo avanti con la programmazione e col contratto, individuando strumenti contrattuali efficaci e gestibili anche nelle fasi successive della programmazione. Nicola Cabras, in rappresentanza degli allievi del Corso IFTS ?Tecnico per la Mobilità e il Trasporto pubblico locale?: Giovani idee in movimento per un servizio di trasporto a chiamata Anche a nome dei miei colleghi, vorrei innanzitutto ringraziare l?assessore Cattina che ci ha consentito di partecipare ai lavori di questa giornata. Siamo certi che questo contribuirà ad ampliare le nostre conoscenze e ad arricchirci per il prosieguo di quello che speriamo diventerà la nostra futura professione. La ricerca ha interessato il sistema del trasporto pubblico locale nella Provincia di Cagliari in rapporto a tutto il resto della regione. Analizzato inizialmente il dato Istat sulla domanda di mobilità, si è proceduto all?individuazione di bacini di gravitazione, definibili attorno ai maggiori poli e alla rilettura del maggiore o minore ricorso alla modalità collettiva, quindi all?uso del pullman. Il dato sulla mobilità è stato integrato con il dato sull?offerta messa in campo dai vettori al fine di individuare la possibilità di un servizio di trasporto a chiamata. Dall?analisi dell?offerta del trasporto pubblico locale e dei quadri orari, operata su ciascuna linea, sono emersi i punti di forza e di debolezza del sistema che, in taluni casi, mettono fuori mercato l?offerta di trasporto pubblico. Emerge la generalizzata tendenza, da parte del gestore del trasporto pubblico, a massimizzare il servizio al territorio, impostazione che si rivela talvolta controproducente rispetto alle necessità dell?utente medio, perché ignora le linee di desiderio dello stesso, sottovalutando il dato che un eccessivo allungamento delle percorrenze provoca diseconomie non solo sull?utenza, ma alla complessiva concorrenzialità del sistema. Il servizio è spesso insufficiente, in quanto a standard qualitativo è a volte inaffidabile anche in ordine a requisiti minimi. Per questi motivi, la stragrande maggioranza degli spostamenti avviene in auto, limitando l?uso del trasporto pubblico a fasce d?utenza prive di alternativa determinando il fenomeno della congestione unito all?incidentalità e all?inquinamento. Questi fenomeni sono ormai talmente gravi e diffusi da far ritenere inevitabile un?effettiva inversione di tendenza con un sensibile accrescimento del ruolo assegnato ai modi della mobilità collettiva, così come già accade nelle grandi realtà europee che, prima di noi, hanno constatato l?enormità delle diseconomie prodotte dalla motorizzazione di massa. Il dato di fondo che è emerso dall?analisi riguarda l?effettiva possibilità di ricondurre a congruenza domanda ed offerta di trasporto, entro un processo di rivisitazione dei quadri orari rivolti alla velocizzazione delle percorrenze, alle integrazioni dei vettori in un?ottica di rete, all?ottimizzazione dell?offerta di mobilità. Il trasporto pubblico locale, con riferimento all?extra urbano in provincia di Cagliari è esercito, allo stato attuale, dall?Arst (di recente ha inglobato le gestioni governative delle Fds e Fms) dal Ctm e i concessionari privati: a questi vanno aggiunti i titolari di licenza di noleggio con conducente, che effettuano una sorta di trasporto a chiamata, in particolare per le piccole comunità non ben servite dal trasporto pubblico. Al fine di valutare il peso esercitato da questi ultimi nella mobilità delle persone, si è proceduto a un?indagine attraverso la somministrazione di un questionario tendente ad identificare il percorso effettuato, il tempo impiegato e la tipologia del mezzo utilizzato e il servizio di porta a porta. L?indagine è stata effettuata a Cagliari un lunedì del mese novembre 2008, contattando e intervistando gli autonoleggiatori nei parcheggi dove attendono prima di fare ritorno ai loro paesi. Siamo riusciti a intervistarne circa una ventina, che non sono certamente molti, ma rappresentano comunque uno spaccato decisamente interessante del servizio che offrono. Il dato che emerge è importante perché quantifica, in modo puntuale, il servizio che questo tipo di trasporto offre all?utente. Si tratta, infatti, di mezzi che in virtù delle modeste dimensioni si adattano egregiamente a sedi viarie e tortuose con percorrenze equivalenti a quelle dell?auto privata. Il servizio di auto noleggio può giocare un ruolo di rilievo soprattutto per il trasporto a chiamata, risultando nella maggior parte dei casi un modo più competitivo per una connessione veloce al capoluogo di Provincia, alle infrastrutture portuali, aeroportuali e ferroviarie e in particolare ai servizi di sanità specialistica e di eccellenza. Il trasporto a chiamata, infatti, ha la caratteristica di flessibilità nei percorsi e negli orari e si adatta perfettamente ai territori la cui mobilità è caratterizzata da una bassa densità di popolazione, come i centri della Barbagia di Seulo e del Sarcidano da noi presi in esame, ma anche la Barbagia in generale e molte zone interne dell?oristanese. Nel contesto da noi analizzato, un sistema alternativo come quello a chiamata agisce come elemento di cerniera tra il trasporto convenzionale ed il trasporto privato ed è la situazione ideale per ottimizzare la domanda di trasporto. In questo modo si consente a tutte le persone una completa mobilità all?interno del territorio in cui vivono ed operano. La mobilità è l?argomento più importante del documento trasporti 2010 ed è il terzo Rapporto sulla coesione economica e sociale rispettivamente degli ex commissari europei De Palacio e Barnier. Il Rapporto sulla coesione individua nella mobilità la forma più alta di integrazione e di coesione tra i popoli. Noi, ?Giovani in movimento?, vogliamo credere che la mobilità sia per la nostra Regione l?integrazione e la coesione con i popoli della riva sud del Mediterraneo ma ancor prima dei sardi stessi. DIBATTITO Salvatorangelo Planta, Sindaco di Escolca Il tema di questo convegno, ?Trasporti e nuove competenze degli enti locali?, è molto importante, posto che la nuova disciplina dei trasporti per la Sardegna, con la creazione dell?azienda unica che dovrà gestire i trasporti per l?intero territorio regionale, meritava una giornata di approfondimento. Da una parte mi dispiace che a questo incontro non siano presenti molti sindaci, perché sarebbe stato interessante interloquire con l?assessore Cattina che in apertura dei lavori ha introdotto un dato politico importantissimo. Ha detto che finalmente la Provincia di Cagliari si è dotata di un Piano di bacino per trasporti. Questo è un fatto di grande rilevanza anche perché l?Ente ha dovuto ripensare il proprio ruolo territoriale in ragione del fatto che ha perso alcuni territori e, per alcuni aspetti, ne ha acquisiti degli altri. Sono certo che chi ha pensato e coordinato il Piano ha tenuto conto delle condizioni orografiche del territorio del Sarcidano e della Barbagia di Seulo. Noi abbiamo, per chi non conoscesse il territorio o per chi non avesse contezza del problema, una rete viaria che è datata 1800; quando ancora raggiungiamo Cagliari, e lo facciamo con le Ferrovie della Sardegna, molti conoscono il cosiddetto ?Trenino verde?, però il nostro stesso Trenino verde è quello che ci porta a Cagliari in due ore. Le cose non sono proprio facili o da rappresentazioni grafiche. C?è un intero territorio che fa capo a Isili dove ci sono i servizi per cui bisogna pensare ad un sistema a raggiera per fare, in ogni caso, convergere tutti quanti verso Isili in considerazione dell?offerta dei servizi presenti. C?è anche un altro aspetto importante di cui bisogna tener conto: in questa strana perversione di competenze, di passaggi, il Sarcidano Barbagia di Seulo, pur avendo scelto di stare con la provincia di Cagliari, ancora, per molti servizi, fa capo a Nuoro: ad esempio, per la Camera di Commercio, per il Comando provinciale dei Carabinieri, per il Tribunale. Un Piano di bacino provinciale ha assolutamente bisogno di essere pensato, visto e studiato con le sue interconnessioni provinciali e in alcuni casi, come per Isili, che rappresenta, da questo punto di vista, la periferia della Provincia di Cagliari, con connessione di carattere interprovinciale. Un ultimo aspetto: qui ho sentito parlare di collegamenti a porti ed aeroporti. Importantissimo. Però in questo momento, lo dico agli amici dell?Arst, il parco macchine presente ad Isili è un parco macchine assolutamente deficitario e obsoleto. Capisco che le politiche sono state quelle di rinnovare, giustamente, il parco macchine regionale nel complesso, però le macchine che fanno capo a Isili sono macchine del 1960 e del 1970. Ultimamente si è verificato che non solo si fermano per strada ma non riescono neanche ad uscire dal deposito, lasciando gli studenti pendolari dei nostri territori nei loro paesi. Ottavio Castello, direttore Confservizi Nel corso di questo convegno abbiamo visto come il settore del trasporto pubblico locale versa in uno stato di incertezza delle regole. Si è parlato della legge 422 del ?97, della legge regionale n. 21 del 2005, dell?art. 21bis e non si è fatto cenno a due momenti che ci attendono e che regolamentano i servizi pubblici locali, che sono due momenti decisivi (io aggiungo anche ?rivoluzionari?): uno è il disegno di legge sul federalismo fiscale che ci coinvolge; l?altro, molto più importante, è il regolamento 1.370 della Comunità europea che entrerà in vigore a dicembre del 2009. Allora dobbiamo essere pronti e preparati a ricevere questi due momenti che cambieranno, sicuramente, tutta la normativa, regionale e nazionale. Elisabetta Caredda, Comitato utenti dei trasporti di Dolianova Intervengo a nome del Comitato utenti dei trasporti, di Dolianova. Questo Comitato comprende un?utenza fatta di lavoratori, studenti, persone anziane. L?articolo 11 della legge regionale 7 dicembre 2005 n. 21 disciplina il controllo del trasporto volto a garantire i servizi minimi, come efficienza e garanzia del servizio. Si è anche detto, però, che la Regione è in ritardo a rendere operativi gli obbiettivi del Piano trasporti, per problemi burocratici che impediscono la conclusione dell?opera di pianificazione e di trasferimenti aziendali. In relazione a ciò, meccanismi e modalità di programmazione regionale sono in corso, senza peraltro offrire garanzie e alternative all?utenza e che hanno portato come conseguenza un vantaggio per alcune zone, come quelle già servite bene dal Ctm, come Monserrato, attraverso la metropolitana, e un ulteriore disagio per altri centri più periferici della provincia che si sono ritrovati ad avere soppresse anche alcune delle corse del servizio minimo. Centri, peraltro, che segnalavano da tempo l?esigenza di estendere i collegamenti con corse giornaliere. Qual è lo scopo di offrire e garantire un servizio continuo, giornaliero con la metropolitana unitamente alla soppressione delle corse minime nei paesi limitrofi che consentono il collegamento con Via Gottardo? Questo convegno mi dà l?opportunità di ringraziare, soprattutto, l?assessore Marina Cattina che da più di un anno riceve da noi tantissime segnalazioni e che, nel suo piccolo, cerca di fare per noi quello che può. Ezio Castagna, direttore del Consorzio trasporti metropolitani, Cagliari Voglio dire al professor Bozzo che credo di rappresentare una delle aziende più tecnologicamente avanzate del Sistema Italia. Dissento leggermente da lei, professor Bozzo, nella mia qualità di Presidente di Club Italia, sul fatto che la bigliettazione elettronica sia una cosa semplice. Non è così: la bigliettazione elettronica possiamo farla tutti, ma come lei sa, il clearing non lo fa nessuno, tanto è vero che lei ha parlato di ?disastro della Campania?. Fra gli addetti ai lavori, sappiamo tutti che è una cosa che funziona molto bene per l?Azienda Unico Campania: come lei sa, le aziende di Napoli, Salerno e compagnia bella dal 20% di rapporto costo-ricavi sono precipitati all?11. Questa è la situazione vera, reale del Sud Italia. Noi viaggiamo al 33%, quindi stiamo tranquilli e siamo sereni. Però la realtà è questa.. L?assessore Cattina lo sa: io avrei voluto fare le gare dieci anni fa. Lo sanno tutti, sono convinto che è solo attraverso la concorrenza che le aziende di Tpl possono, non dico fare qualcosa, ma alzare la testa. Ma se non vi saranno corsie preferenziali, noi potremo fare il bus del futuro, bellissimo, dove la gente si siederà in poltrone accoglienti, ma non avremo una maggiore utenza.Ho avuto una discussione di recente con il Sindaco di Padova che mi ha illustrato tutti i vantaggi del tram ed io ho fatto una considerazione molto semplice: ma se tutti questi Sindaci hanno tutte queste strade per dare i passaggi ai tram, se 15 anni fa avessero offerto queste soluzioni agli autobus, non avremmo avuto problemi di patti di stabilità e avrebbero risolto il primo problema, quello vero, quello dell?utenza che deve spostarsi e che non sa come spostarsi.Perché questo è quello a cui stiamo andando incontro, perché non si può parlare di Strasburgo, non si può parlare di Karlsruhe, non si può parlare di Lille, non si può parlare di tutti questi centri che hanno fatto una politica completamente diversa da quella italiana. Nelle loro città per un raggio, perlomeno, di 4 chilometri dal centro non entra una macchina. Allora, o si ha la forza, la volontà politica di fare queste scelte, che sono assolutamente impopolari, oppure non andiamo da nessuna parte. A Madrid, Aznar ha fatto 52 km di metrò, Zapatero ne ha fatto 55, perché il servizio pubblico non ha un colore politico, è una necessità del cittadino. Invece in Italia se governa la destra facciamo il metrò, se governa la sinistra facciamo il metrò-tram. Sono cose un po? divertenti; il nostro Paese è anche bello per questi aspetti. Però la realtà è questa. Franco Pinna, Piano di Bacino della Provincia di Cagliari La mia prima considerazione riguarda il solito dilemma: metropolitana leggera o pesante, sopra o sotto? Non so cosa sia meglio, però confrontare Cagliari con Roma e Firenze mi sembra un po? forte; in termini di numero di spostamenti probabilmente la soluzione migliore ed anche quella più economica è avere le corsie preferenziali per i pullman e non certamente costruire una metropolitana sotterranea, Seconda considerazione: sono un tecnico che ritiene che il problema sia come fare le gare e che nessuno si preoccupi dell?efficienza e dell?efficacia dello spostamento Allora io dico, le gare non le possiamo fare. Evidentemente ci sono limiti legislativi per cui non possono essere effettuate. Incominciamo a metterci sulla strada di un servizio efficiente ed efficace che non sarà il migliore, ma se riuscissimo a migliorare il sistema che oggi esiste, forse un vantaggio per l?utenza lo avremo ottenuto. Occorre anche tener presente la qualità del sistema viario della rete stradale. Abbiamo strade che sono del 1800 e ferrovie che sono del 1850, e quindi? Cosa facciamo? Aspettiamo di avere una rete stradale del 2000 e una ferrovia del 2000 per organizzare un sistema del trasporto pubblico che funzioni? Abbiamo dei vincoli che non possiamo superare in tempi brevi, per cui anche la metropolitana leggera a Cagliari, l?avremo tra 10 anni? Tra 20 anni? Nel frattempo cosa facciamo? Ci teniamo il sistema di trasporto extra urbano, con tempi di accesso a Cagliari quelli che sono? Quindi, secondo me, è ora di risolvere qualche problema. Per entrare poi nel merito dei piani di bacino e per rispondere alle indicazioni del sindaco di Escolca, dico che Isili è un problema, un problema serio, perché fondamentalmente la legge regionale ha previsto che i piani di bacino abbiano come confine il confine amministrativo delle Province, ma poiché i servizi fanno capo ad un'altra amministrazione, la mobilità di Isili non è una mobilità della provincia di Cagliari, ma Isili rappresenta un centro di servizi per una buona parte della Sardegna centrale, quindi è chiaro che occorre una regia interprovinciale se non regionale, perché i servizi che adesso il piano di bacino assicura da Isili verso Cagliari, in direzione sud, siano della stessa entità e delle stesse caratteristiche verso est, ovest e nordù. D?altronde la legge regionale prescrive che una linea provinciale possa collegare al massimo il primo comune esterno ai confini amministrativi. Quindi può collegare Isili a Gesturi, ad esempio, però non a Laconi che è già abbastanza lontano, insomma una serie di problemi che però non possono essere risolti dalle singole province, ma hanno necessità di una concertazione fra gli enti locali del territorio. Paolo Mureddu , assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Cagliari Farò alcuni accenni sulla viabilità in provincia di Cagliari, essendo l?assessore ai Lavori Pubblici .Come Provincia, ci muoviamo sulle indicazioni che ha dato l?Accordo Quadro della viabilità nazionale e il Piano della viabilità regionale, per cui sono stati individuati due grossi punti che sono poi quelli che attraggono di più, che sono Isili e Senorbì e, quindi, abbiamo fatto in modo di privilegiare interventi su quelle strade che servivano piccoli comuni al fine di consentire alle popolazioni di potersi spostare. La Regione ha fatto un appalto sulla strada 128 che noi consideriamo la dorsale provinciale per cui la Provincia cerca di mettere in sicurezza le diramazioni provinciali verso questa. Su indicazione del Piano dei trasporti e del Piano della viabilità regionale stiamo portando avanti la dorsale orizzontale che parte da Villamar, Persico, Siurgus, Ballao e che porta poi al mare. Vi è un problema, il problema si chiama Anas. È un discorso politico che dobbiamo affrontare in tempi abbastanza brevi, sia come Regione sia come Amministrazioni provinciali, perché prima o poi dovrà essere firmato l?Accordo Quadro Stato-Regione per risolvere il problema del passaggio delle strade statali, oggi gestite dall?Anas, alla Regione. Per quanto riguarda, invece, la mobilità nell?area, come diceva l?ingegner Castagna, bisogna prendere decisioni anche impopolari. Bisogna privilegiare il mezzo pubblico, ed è una scelta che dovremo adottare per motivi economici, politici, per i tempi che viviamo. Le scelte vanno fatte, anche in una prospettiva di dieci anni, ma vanno comunque fatte. La politica può attendere, ma i cittadini, quelli che verranno dopo, non possono più attendere. Roberto Neroni, direttore generale dell?Assessorato regionale ai trasporti Il Piano regionale dei trasporti è stato approvato definitivamente nella terzultima seduta della Giunta regionale. Stiamo sviluppando anche la Valutazione ambientale strategica per cui in Consiglio dovremmo poter mandare tutti e due i documenti quanto prima in modo di avere la completezza e consentire al Consiglio regionale l?esame, le valutazioni e la definitiva approvazione. Nel frattempo, però, una serie di indicazioni contenute nel Piano le stiamo mandando avanti, non fosse altro perché erano già definite anche con le Amministrazioni provinciali e con tutta una serie di altri soggetti pubblici e privati. Un esempio è quello di essere in procinto di cambiare tutti i binari in capo alle Ferrovie della Sardegna in tutti e tre i compartimenti e quindi un contributo al Trasporto pubblico locale. Un intervento di 60 milioni di euro di fondi regionali, quindi è una intervento di enorme impatto, proprio perché in assenza di un intervento statale non fatto per decenni. Questo consentirà di avere l?uniformità del binario, consentirà di avere delle piccole rettifiche di tracciato che dovrebbero accelerare ulteriormente i percorsi, consentirà anche di poter mettere quei treni che, per adesso, non possiamo utilizzare perché vi sono binari che sopportano solo 10 tonnellate per asse. Invece, dopo i lavori, potremo far camminare treni del peso di 12 tonnellate per asse. Dal punto di vista dei servizi sono stati quasi completati i servizi di livello regionale. Siamo ormai pronti per lanciare il bando. Cagliari è stata la prima provincia ad approvare il piano dei servizi minimi; è all?ordine del giorno del Consiglio provinciale del Sulcis l?approvazione dei servizi minimi del territorio. Quindi questo consente che anche queste Province abbiano le risorse e partano con le gare, ponendo in essere i contratti di servizio, i cosiddetti ?contratti di servizio ponte? che dovrebbero sostituire le concessioni regionali di vecchia data. I prossimi mesi saranno mesi molto importanti per il trasporto pubblico locale. È stato fatto un appalto per un?analisi di fattibilità sul sistema di metropolitana per individuare il soggetto che dovrà, nei prossimi 3-4 mesi dalla data di aggiudicazione, fare l?analisi veloce di tutte le proposte che sono sul tappeto. Risorse finanziarie ce ne sono forse troppe, perché unitamente alle somme messe a disposizione dal Governo sulla metropolitana in sotterranea o sul sistema metropolitano cagliaritano, la Regione nei Fas ha previsto ulteriori fondi, per un importo complessivo di 340 milioni di euro, che dovrebbero consentire la realizzazione di queste opere. Spero che, nel prossimo futuro, si delinei bene la metropolitana. Una cosa però rimprovero ai Comuni: è un vizio di fondo che il servizio lo debba pagare la Regione. Questo cessa con la legge 21, con il trasferimento delle risorse alle Province, che dovranno trovare il sistema per coniugare i servizi minimi essenziali con i servizi a chiamata nelle fasce di morbida, con ulteriori risorse che potrebbero economizzare o avere per incrementare i servizi nel bacino di riferimento.

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Laurea di Pagliaro in Lingue e Letterature Stranier (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 Laurea di Pagliaro in Lingue e Letterature Straniere CELEBRAZIONI | Montedecoro Giovedi,19 Febbraio 2009, presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", Antonietta Pagliaro si è laureata brillantemente in Lingue e Letterature Straniere - Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale - Curriculum Linguistica Applicata - Lingue di Studio: Inglese e Francese Voto finale:110/110 e Lode. Relatrice è stata la Ch.ma Prof. Anna De Meo (docente di Apprendimento & Insegnamento delle lingue moderne). Dopo la proclamazione del Presidente, Prof. Chiarini, del voto finale ad Antonietta e a tutti gli altri laureandi, i parenti,i colleghi e gli amici, accorsi anche da Maddaloni, Caserta, Napoli, Casaluce, Formia, Acerra, Ponticelli, hanno festeggiato la neodottoressa con abbracci, baci, fiori e spumante, tenuto in serbo da papà Antonio e da mamma Teresa. Una volta rientrata a casa, Antonietta ha festeggiato la sua Laurea, oltre che con i genitori e i fratelli, Salvatore e Danilo, con tutti i suoi familiari, amici e compagni dell'università, al ristorante "Lo scrigno di Venere",a Montedecoro. Dopo aver consumato una bella cenetta e ricevuto tanti attestati di stima e affetto da parte dei presenti, durante la serata, ha congedato tutti con la distribuzione di una simpatica bomboniera,a ricordo del traguardo raggiunto dopo tre anni di costanza motivata dalla passione per le lingue straniere. Il prossimo obiettivo,per la nostra, è la Laurea Specialistica, che sta già frequentando con successo presso l' Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". La redazione de "ilcastelloweb", nel congratularsi con la neodottoressa per il conseguimento della laurea in Mediazione Linguistica e Culturale, esprime vivissimi auguri anche ai suoi genitori e un "in bocca al lupo" per il prossimo traguardo.

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MALATTIE DIMENTICATE, APPELLO DI MSF E DNDI (sezione: Cultura)

( da "WindPress.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

23-02-2009 Roma â?? Medici Senza Frontiere (MSF) e DNDi - Drugs for Neglected Diseases hanno lanciato un appello chiedendo maggiori finanziamenti sostenibili a favore della ricerca e sviluppo (R&S) per combattere malattie mortali ma ignorate come la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas, che colpiscono milioni di persone nel mondo. MSF ha inoltre annunciato il rinnovo del suo sostegno finanziario e operativo a DNDi, unâ??organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta allâ??urgente bisogno di nuove cure e allâ??assenza di unâ??adeguata leadership pubblica per stimolare la R&S per le malattie ignorate.â??Ci sono nostri pazienti colpiti da malattie come la malattia del sonno che sono costretti a sottoporsi a cure tossiche e pericolose solamente per avere limitate possibilità  di sopravvivenza. Le cure per le persone colpite dalla leishmaniosi viscerale continuano a essere proibitive, e le cure per il morbo di chagas inesistentiâ?, afferma il Dr. Christophe Fournier, presidente internazionale di MSF. â??DNDi ha dimostrato attraverso il suo lavoro come una collaborazione su ricerca e sviluppo che sia innovativa e guidata dai bisogni produca farmaci adatti ai nostri pazienti. DNDi e altre partnership pubblico-privato, tuttavia, non possono sostituire una forte leadership politica e un impegno da parte dei governi per garantire ai pazienti lâ??accesso a cure salvavita per le malattie dimenticateâ?.Dalla sua fondazione, DNDi ha sviluppato due farmaci a dose fissa combinata (ASAQ e ASMQ) contro la malaria non coperti da brevetto. Il risultato è¨ stato quello di avere farmaci adeguati ai bisogni dei pazienti e che possono essere prodotti da diverse case farmaceutiche, garantendo prezzi competitivi e quantitativi sufficienti. Inoltre, risultati promettenti sono stati ottenuti per una nuova cura contro la malattia del sonno, basata su uno studio clinico recentemente completato da DNDi con un importante supporto da parte di MSF nei suoi progetti. DNDi ha inoltre sviluppato il più¹ grande portafoglio di R&S della storia per potenziali nuove cure contro la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas.â??Stimolare lâ??innovazione e fornire cure efficaci e accessibili per malattie che colpiscono le popolazioni più¹ povere e che non rientrano negli interessi di mercato, rimane una sfida immensa per DNDi e i suoi partner, considerando lâ??assenza di finanziamenti sostenibili e prevedibiliâ?, afferma il Dr. Bernard Pé©coul, direttore di DNDi. â??I nostri risultati dimostrano che quando la R&S è¨ guidata dai bisogni dei pazienti diventa possibile creare strumenti medici adeguati e accessibili alle popolazioni povere più¹ a rischioâ?.Sebbene la situazione globale della R&S per le malattie dimenticate sia migliorata dal 2003, i bisogni delle vittime di queste malattie sono ancora largamente disattesi. Uno studio recente condotto da G-Finder (Global Funding of Innovation for Neglected Diseases) ha rilevato come meno del 5% dei fondi per R&S al mondo per le malattie dimenticate sono stati destinati alle più¹ ignorate delle malattie dimenticate, vale a dire la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas. Oltre 500 milioni di persone sono a rischio per queste tre malattie. Per fare fronte ai bisogni per le cure dei pazienti nei propri progetti, MSF sosterrà  DNDi per i prossimi 6 anni con 18 milioni di euro e continuerà  a fornire supporto con i suoi progetti nel mondo alla ricerca clinica e operativa necessarie allo sviluppo di nuovi farmaci da parte di DNDi.  

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UNIVERSITA': LA LUISS SI PRESENTA AGLI STUDENTI DI FERMO (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA': LA LUISS SI PRESENTA AGLI STUDENTI DI FERMO (AGI) - Fermo, 23 feb. - La Luiss - Libera Universita' Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli - si presentera' Giovedi', a Fermo, alle ore 9,30 presso la sede del Liceo Scientifico 'T.C. ONESTI'. L'evento, organizzato in collaborazione con la sezione fermana di Confindustria avra' come oggetto le opportunita' di studio e gli sbocchi professionali offerti dalla Luiss, in un incontro di presentazione agli studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori della citta' e della sua provincia. Il programma prevede la presentazione da parte della professoressa Paola Fersini, Docente Luiss di Matematica Finanziaria, dell'offerta formativa delle tre facolta' dell'Ateneo: Scienze Politiche, Economia e Giurisprudenza; e l'illustrazione, da parte di un rappresentante delle Relazioni con le Istituzioni e le Associazioni e di uno studente della LUISS, dei servizi e delle opportunita' offerti dall'Universita' capitolina.

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Il precariato ce lo meritiamo! (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Feb 0923 Il precariato ce lo meritiamo! Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 09:00 in Editoriale Tra le varie e-mail che mi vengono nella posta grazie all'iscrizione a gruppi vari, anche di ricercatori, una in particolare mi ha copito: una giovane ricercatrice manda uno sfogo riguardo la lotta che sta portando avanti per sensibilizzare le persone e, spesso, i suoi stessi colleghi già stabilizzati. Durante la celebrazione di uno dei tanti anni accademici, il gruppo di precari locale cui fa parte la ricercatrice organizza una manifestazione, però ecco l'amara constatazione: Tra studenti, ricercatori, docenti di ruolo, tecnici, amministrativi, i docenti precari spiccavano per esiguità di contingente: due, tre di noi hanno consegnato i volantini, con i manifesti al collo. Sembra quasi che la storia debba nuovamente ripetersi, dopo le lotte contro il decreto Moratti di 5 e passa anni fa: dopo i primi momenti di forte ed ampia aggregazione, ecco che ora l'Onda precaria, che cerca di ottenere voce e capitolo all'interno della ricerca italiana, sembra smorzarsi: Mi chiedo, chi non era in piazza ha voglia di portare avanti la mobilitazione dei docenti-ricercatori precari, oppure cura le proprie precarietà sperando di cavarsela in qualche modo? Eppure è in gioco il futuro della ricerca italiana: ricordiamo che il governo italiano dopo i famosi tagli alle università e il ridotto turn-over (tagli che ci hanno detto dovrebbero diminuire la stretta dei... baroni), inizia a rendere problematica anche la pensione dei ricercatori e dei dipendenti pubblici (cosa che comunque sarebbe avvenuta in ogni caso). Al di là dell'interpretazione delle mosse del governo (che si potrebbero interpretare come un segnale verso i baroni e la loro mantenuta tranquillità), probabilmente l'attuale crisi economica rende più egoisti ognuna delle componenti stabilizzate dell'università: mi viene in mente, a tal proposito, un episodio avvenuto non appena ho iniziato l'attuale supplenza. Un collega, accogliendomi, mi dice molto semplicemente: Vista l'aria che tira, tieniti stretto questo posto. Sembra quasi che ogni componente non precaria dell'università e dell'amministrazione pubblica ragioni nello stesso modo, nella stessa ottica, un'ottica che impedisce di mettere in discussione il padrone per una giusta causa.

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NAPOLITANO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA' (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

NAPOLITANO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA' (AGI) - Perugia, 23 feb. - "Mi auguro che maturino le condizioni anche per un ripensamento delle decisioni di bilancio ispirate ad una logica dei tagli". Lo ha detto Giorgio Napolitano intervenendo questa mattina alla celebrazione per i 700 anni dell'Universita' di Perugia. Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione del rettore, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio statale. E' partito ricordando come siano state le Universita', nel Medioevo, a costituire il momento iniziale della nascita dell'Europa. E allora bisogna "coltivare il senso delle nostre radici". Bisogna "guardare con coraggio a quel che oggi e' in Italia il mondo della ricerca, e quello che all'estero, nel mondo, ci si aspetta da noi". Infatti, ha aggiunto Napolitano, "La ricerca e la formazione sono la leva fondamentale per la crescita dell'economia. Questa e' una verita' difficilmente contestabile, e apparentemente non contestata nel nostro Paese". Parola chiave, che Napolitano sottolinea leggermente con il tono della voce, e' "apparentemente". E questo e' "un tema cruciale", data la "situazione del Paese che e' di straordinaria difficolta' per via della crisi economica e finanziaria e dei pesi che l'Italia si porta" da molto tempo. Tra questi "l'ingente debito pubblico". "Ma proprio per questo, a maggior ragione tutte le forze responsabili del Paese devono salvaguardare il nostro capitale umano, evitando la dispersione di talenti e dei risultati" del nostro sistema scolastico e universitario. Questi troppo spesso "non sono tradotti in occasioni di lavoro e di sviluppo". La leva di tutto deve essere una accurata politica che sappia tenersi saggiamente in equilibrio tra il rigore della spesa e la necessita' dell'investimento lungimirante. Per questo il Capo dello Stato si augura che non ci si ispiri solamente ai tagli quando si parla di universita'. Vorrebbe dire che si e' sbilanciati.

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Lions: incontro-dibattito violenza sulle donne (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 Lions: incontro-dibattito violenza sulle donne ASSOCIAZIONI | Caserta Si svolgerà venerdì 27 febbraio prossimo, con inizio alle ore 17,00, presso la Sala conferenze di Confindustria, un interessante incontro-dibattito, organizzato dai Lions del Distretto 108YA che comprende Campania, Basilicata e Calabria. Il convegno, curato dalla Delegata distrettuale al tema delle "Pari Opportunità " Dott.ssa Cristina Di Giacomo, avrà come argomento di studio la recente legge sullo "stalking" approvata dal Parlamento e affronterà il delicato tema della violenza sulle donne, nell'ambito domestico e lavorativo, affrontandone gli aspetti giuridici e psicologici legati alla sicurezza sul territorio. Ai lavori , coordinati dal Dott. Pasquale Riccio (presidente I Circoscrizione), daranno il proprio contributo gli interventi e le relazioni di Aldo Masullo (Docente emerito di filosofia morale presso l'Università di Napoli), Donato Ceglie (s.Procuratore della Repubblica del Tribunale di S.Maria Capua Vetere), Aldo D'Andrea (past Governor del Distretto Lions 1808YA), Mario Romano (v.Presidente nazionale della "Assostampa Forense"), Anna Baldry (Docente di Psicologia sociale presso la II Università di Napoli), Stefania Cantatore (Portavoce "Unione Donne Italiane") Clorinda Boccia Burattino (Dirigente campana "Azzurro Donna"). Le conclusioni dell'evento, cui hanno aderito le circoscrizioni casertane guidate dai presidenti Alberto Pacelli e Francesco Simeone, ed hanno assicurato la partecipazione anche altre personalità del mondo culturale e politico, tra cui il Sen.Vincenzo Nespoli, saranno affidate al Governatore distrettuale Avv.Alfonso Caterino, ideatore dell'appassionata campagna. Ufficio Stampa affidato al giornalista Ernesto Genoni che ha curato anche la realizzazione dello spot-video della campagna lions contro la violenza alle donne.

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Seminario sul tema "L'Europa del diritto" (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009 Seminario sul tema "L'Europa del diritto" CULTURA | Napoli Martedì 24 febbraio alle ore 18.00 presso la Sala degli Angeli dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa si svolgerà un seminario sul tema "L' Europa del diritto", che avrà come protagonista Paolo Grossi, neo giudice costituzionale, accademico dei Lincei, docente di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ed autore del libro da cui prende spunto il tema dell'incontro "L' Europa del diritto" (Ed. La Terza, 2007). L'evento rientra nel ciclo di incontri "Cosa sarà il diritto privato?", promosso da Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile all'Università Suor Orsola Benincasa e volto a favorire lo studio e l'analisi della materia in una prospettiva de iure condendo che tenga conto delle istanze più significative e profonde suscitate dai mutamenti sociali, economici e culturali del nostro tempo, senza, però, mai perdere di vista l'angolo visuale dello storico, quale punto di osservazione privilegiato e imprescindibile di comprensione del reale e, particolarmente, dell'«esperienza giuridica». A tal proposito la ricostruzione dell'«esperienza giuridica» europea, dalla caduta dell'Impero romano alle soglie del Terzo millennio, costituisce il presupposto essenziale della dinamica di armonizzazione ed uniformazione a livello europeo che sta interessando il diritto pubblico e privato. In "L' Europa del diritto", sforzo di sintesi e limpida ricostruzione di realtà giuridiche complesse ed estese nel tempo, Paolo Grossi percorre millecinquecento anni di storia attraverso una prospettiva poco praticata: quella giuridica, per scoprire fino a che punto medioevo, modernità e post-modernità offrano un insieme di "esperienze giuridiche" ricco di discontinuità. In una recente relazione sulla funzione del giurista nell'attuale società italiana, Paolo Grossi definisce il suo ruolo di storico del diritto affermando che uno storico non può rappresentare un personaggio dedito esclusivamente ad esercitazioni astratte ed evidenzia, ancora una volta, il necessario collegamento con il mondo reale ed "il ruolo incisivo che la prassi ha sul divenire della scienza giuridica, proprio perché questa nostra scienza non può permettersi il lusso di galleggiare sopra le nuvole ma è sorretta da una intima tensione a incarnarsi, a diventare esperienza di vita". All'incontro, che sarà aperto dal saluto introduttivo di Francesco De Sanctis, Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e sarà moderato da Franco Fichera, Preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa, prenderanno parte Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del Diritto Italiano, Università di Napoli Federico II, e Pietro Sirena, ordinario di Diritto Privato Europeo, Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'autore. La presenza di Paolo Grossi favorirà il dialogo con i relatori e con il pubblico sui temi del rapporto tra storia e futuro del diritto in Europa.

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ANCHE SU 'TIME' ESPLODE LA GUERRA Berlusconi contro Murdoch: "è IL verO Reality DELLA TV italiana" "Murdoch ha pensato di poter ottenere il monopolio sulla pay TV, e Berlusconi n (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> ANCHE SU ?TIME? ESPLODE LA GUERRA Berlusconi contro Murdoch: ?è IL verO Reality DELLA TV italiana? ? ?Murdoch ha pensato di poter ottenere il monopolio sulla pay TV, e Berlusconi non si aspettava che Sky sarebbe cresciuta così velocemente?? Jeff Israely per Time Rupert Murdoch I magnati dei media Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi una volta erano soci in affari. Verso le metà degli anni '90 ogni tanto si incontravano a pranzo in una delle ville di Berlusconi, discutendo sui modi in cui avrebbero potuto lavorare insieme per allargare i propri imperi. Questo succedeva allora. Oggi i due ultrasettantenni sono sempre più rivali in affari, e i loro collaboratori sparano a zero sulla stampa italiana e cercano di rubarsi a vicenda le stelle della televisione. "Adesso la questione si fa accesa, ci sono stati del colpi bassi", dice Pietro Candela, consulente per i media di Booz e Co. a Milano. "Così è come si presenta una vera e aspra concorrenza". I problemi iniziarono nel 2003 dopo che Murdoch fondò Sky Italia mettendo assieme due aziende televisive in difficoltà. A quel tempo il magnate della televisione gratuita italiana Berlusconi, che tra l'altro era il presidente del consiglio del paese, diede il via libera a Sky Italia. Ma Berlusconi, 72 anni, si è servito sempre più della propria forza politica e imprenditoriale per colpire il proprio concorrente via cavo. Murdoch, 77 anni, adesso passa al contrattacco andando alla caccia dei più famosi presentatori di Berlusconi. Enrico Mentana Il 9 Febbraio Enrico Mentana, il più rispettato uomo dell'informazione della rete di Berlusconi Mediaset, ha annunciato improvvisamente le proprie dimissioni dopo che i dirigenti dell'azienda si erano rifiutati di cambiare il palinsesto a seguito della morte di Eluana Englaro, la donna di Udine [sic] per cui la questione del diritto a morire aveva diviso la nazione. Quasi immediatamente, Mediaset aveva accusato Mentana di essere in trattative per andare all'emittente italiana All-News di Murdoch. Mentana nega recisamente l'esistenza di qualsiasi accordo, ma non è difficile vedere il motivo per cui tali voci vengano messe in giro. Proprio il mese scorso Sky Italia aveva ingaggiato Rosario Fiorello, uno dei più popolari presentatori televisivi, per presentare un nuovo spettacolo di varietà. Fiorello ha lavorato sia per Mediaset sia per la radiotelevisione di stato RAI. Prima che il contratto fra Fiorello e Sky Italia fosse firmato, Berlusconi aveva invitato il cantante-attore siciliano nel proprio palazzo di Roma per convincerlo a non lavorare per "il nemico", secondo Fiorello. Il tentativo non era andato a buon fine. Eppure, Berlusconi ha al proprio arco delle frecce che Murdoch non ha. Lo scorso autunno il presidente del consiglio aveva fatto approvare un decreto che raddoppiava l'IVA al 20% sugli abbonamenti alla televisione a pagamento. Sky Italia aveva risposto con una serie di annunci diretti ai propri abbonati (che poi sono anche elettori italiani) facendo presente come la decisione del governo Berlusconi fosse sfavorevole ai consumatori. Fiorello Mediaset e RAI, inoltre, di recente si sono messe a collaborare per lanciare un servizio comune sul digitale terrestre che si chiamerà Tivù, ispirato al modello britannico della piattaforma gratuita che ha rubato una fetta di mercato all'emittente televisiva satellitare BSkyB di Murdoch. Candela dice che Murdoch si sta comportando bene in Italia. Lo scorso anno Sky Italia ha fatto registrare utili per 3,2 miliardi di dollari, contro 3,7 miliardi della RAI e 4 miliardi di Mediaset. Il confronto Berlusconi-Murdoch è l'inevitabile risultato della "convergenza" fra televisione gratuita e a pagamento, dice Candela, e alla fine potrebbe portare alla scomparsa del ventennale duopolio fra Mediaset e RAI. "Mentre il sistema televisivo arriva alla maturità, adesso vediamo una battaglia aperta per gli ascolti, gli utili e i talenti", dice Candela. Silvio Berlusconi Ma gli ex compagni di merende sanno che si sta profilando una rivoluzione. Murdoch, il cui valore netto è calcolato da Forbes in 8,3 miliardi, ha solo da guadagnare riallacciando i rapporti con il presidente del consiglio in carica del paese che ospita la sua quarta azienda in fatto di dimensioni. Berlusconi, che si classifica a quota 9,4 miliardi nella lista di Forbes, possiede la casa di produzione di programmi reality Endemol, i cui prodotti a volte vanno in onda sulle reti di Murdoch. Dennis Redmont, docente di comunicazioni internazionali presso l'Università di Perugia, dice che entrambi i magnati probabilmente si stanno rendendo conto di aver mal giudicato la situazione. "Si sono sottovalutati a vicenda", dice Redmont, ex responsabile di Associated in Italia. "Murdoch ha pensato di poter ottenere il monopolio sulla [pay TV], e Berlusconi non si aspettava che Sky sarebbe cresciuta così velocemente". Dato che entrambi sono noti per il loro pragmatismo negli affari, magari è ora di un altro invito a pranzo. [23-02-2009]

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Università, il presidente a Perugia: <La ricerca è leva per lo sviluppo, ma si tarda a capirlo> (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

il capo dello stato alla cerimonia per il settimo centenario dell'ateneo di perugia Atenei, monito di Napolitano «No ai tagli indiscriminati» «Mi auguro che i tempi siano maturi per rivedere le scelte di bilancio. La ricerca è leva dello sviluppo» Giorgio Napolitano (Inside) PERUGIA - Le università italiane necessitano di «valutazioni e interventi pubblici puntuali» e «mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati»: questo il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che all'Università di Perugia ha partecipato alla cerimonia conclusiva delle celebrazioni del settimo centenario di fondazione dell'ateneo umbro. «LA RICERCA LEVA PER LO SVILUPPO» - Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione del rettore dell'Università di Perugia Francesco Bistoni, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Università, la crisi economica e i problemi del bilancio statale, rivendicando il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla «situazione difficile». La conoscenza e la ricerca, ha voluto sottolineare il capo dello Stato, sono «leva fondamentale per la crescita economica e sociale» perché «solo il sapere e l'innovazione» rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia, ha aggiunto Napolitano, si tarda a trarre le dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti. «Questa è una verità difficile da contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - ha sottolineato il presidente della Repubblica -. Ma si tarda a trarne le conseguenze». «NO A GENERALIZZAZIONI» - A Perugia Napolitano ha anche rinnovato l'appello a definire le riforme per l'Università senza abbandonarsi a generalizzazioni liquidatorie, guardando i singoli atenei in base ai risultati e ai problemi della ricerca «con coraggio» e considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che «può suggerire» delle soluzioni. «NON DISPERDERE I TALENTI» - Il capo dello Stato ha concluso il suo appello rivolgendosi a «tutte le forze responsabili del Paese» affinchè si impegnino a difendere, potenziare, valorizzare tutte le risorse di capitale umano «evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso sottovalutati». stampa |

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Domani regali dell' Unicef ai bambini del Policlinico di Modena (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domani regali dell? Unicef ai bambini del Policlinico di Modena (23/2/2009 10:55) | (Sesto Potere) - Modena - 23 febbraio 2009 - Il Carnevale arriva in corsia e martedì 24 febbraio 2009 per i bambini ricoverati all?Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena sarà giorno di festa. La professoressa Adonella Ferraresi, Presidente Provinciale Unicef, alle ore 12.00 consegnerà le pigotte ai bimbi ospiti della Struttura Complessa di Pediatria, diretta dalla professoressa Fiorella Balli, e della Struttura Complessa di Oncoematologia pediatrica, diretta dal professor Paolo Paolucci. Le pigotte sono le bambole di pezza fatte in casa, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall? Unicef. Adottando una pigotta si ha modo di finanziare la vaccinazione dei bambini meno fortunati contro alcune delle più diffuse malattie che colpiscono nel mondo l?infanzia: poliomielite, difterite, pertosse, morbillo, tetano e tubercolosi. “Questo permette di associare la sensibilità per i nostri piccoli pazienti a quella dei bambini di altri Paesi con i quali, fra l?altro, la nostra struttura pediatrica ha numerosi scambi di medici e studenti” ha commentato la professoressa Fiorella Balli “In tal modo – ha detto Adonella Ferraresi - al sorriso dei bambini ricoverati vogliamo si associ il sorriso di bambini di altri Paesi che saranno preservati da gravi malattie infettive”. La donazione rientra in una lunga e proficua collaborazione tra la Pediatria del Policlinico e l? Unicef, che anche quest?anno ha trovato suggello nella promozione di un corso di educazione allo sviluppo e sui diritti dell?infanzia, coordinato dalla professoressa Balli in collaborazione con medici neo-laureati del nostro Ateneo e docenti e studenti del Liceo Classico S. Carlo. Il 19 dicembre scorso presso l?istituto superiore di Corso Cavour si è tenuto, infatti, il primo di quattro incontri che caratterizzano il corso, con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi al progetto per il Malawi sostenuto dall?Associazione Uniti per i bambini uniti contro l?AIDS. Gli incontri proseguiranno con altri appuntamenti a marzo, aprile e maggio e tratteranno del problema dell?AIDS facendo un confronto tra la situazione in Occidente e quella nei Paesi in via di Sviluppo, ai quali parteciperanno un docente di Malattie Infettive dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e rappresentanti dell? Unicef nazionale e locale.

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Nanoparticelle biodegradabili per combattere i tumori (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

TECNOLOGIA PER LA SALUTE Nanoparticelle biodegradabili anticancro Micro-scaglie di silicone raggiungono il tumore, lo «illuminano», rilasciano farmaci, poi svaniscono Una visione microscopica delle scaglie di silicone progettate per rilasciare i farmaci e poi dissolversi (Luo Gu) MILANO - Nei laboratori dove si progetta l'oncologia del futuro da tempo si lavora sull'immensamente piccolo. Minuscoli espedienti in grado di circolare per il corpo, raggiungere il tumore, illuminarlo e, infine, rilasciare farmaci in grado di distruggerlo. Non è fantascienza ma sono le meraviglie delle nanotecnologie affiancate alla fotonica, un filone di studio che sfrutta le proprietà di alcuni materiali che producono fluorescenza se opportunamente stimolati. Resta però un problema la sicurezza di questi nano-materiali e ora un gruppo di ricercatori americani afferma di avere trovato una possibile quadratura del cerchio: minuscole scaglie di silicone completamente biodegradabili, che possono entrare nell'organismo, portare a termine la «missione anticancro» e poi svanire senza lasciare traccia. LO STUDIO - «E' la prima nanoparticella luminescente progettata per minimizzare gli effetti collaterali, è una risposta al bisogno crescente di prodotti non tossici che funzionino nel trattamento dei pazienti». Ha presentato così la sua creatura Michael Sailor, docente di chimica all'Università di San Diego che ha guidato il gruppo di lavoro composto da esperti in biotecnologie, bioingegneria, medicina, informatica dell'Università della California, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e del Brigham and Women's Hospital di Boston. Come descritto su Nature Materials del 22 febbraio 2009, l'invenzione consiste in sottilissime lamelle in silicone che, iniettate in prossimità del tumore, si attaccano alle cellule cancerose e, se sottoposte ad una luce ultravioletta esterna, si «accendono» di una luce rossa, rendendo evidenti tumori anche piccolissimi. Lo stesso effetto, spiegano gli esperti, si può ottenere con altri materiali, come nanotubi di carbonio, microstrutture chiamate punti quantici e perfino l'oro, che però possono lasciare residui potenzialmente pericolosi nell'organismo umano. SCOMPARSE NELL'ARCO DI UN MESE - Le nanoparticelle prodotte dal gruppo di San Diego, battezzate «luminescent porous silicon nanoparticles» (LPSiNPs), sono state trattate in modo da essere porose e sensibili alla luce ultravioletta. Una volta iniettate in topi da laboratorio con un tumore, hanno permesso ai ricercatori di vedere la massa neoplastica rilucere per diverse ore, quindi si sono dissolte gradualmente e dopo un mese negli animali non ve n'era più traccia biologica. UTILI A DIAGNOSI E TERAPIA - Oltre a rivelare tumori troppo piccoli per essere visti da altri mezzi diagnostici, le particelle luminescenti, secondo gli autori dello studio, possono aiutare i chirurghi ad essere sicuri di avere rimosso tutta la massa tumorale. Inoltre questi nano-vettori possono portare e rilasciare in tutta sicurezza dei farmaci anticancro con il minimo danno per i tessuti sani. E' un principio già utilizzato con i liposomi, nanoparticelle lipidiche che di fatto sono state i primi nanofarmaci approvati agli inizi degli anni '90. Oggi, ad esempio, un chemioterapico come la doxorubicina, dalla lunga storia e dal vastissimo uso, ma anche molto tossico, viene somministrato in formulazione liposomiale, incapsulato cioè in modo da concentrarne il rilascio nelle cellule tumorali e limitarne la sua dispersione nel corpo. MICRO MA NON TROPPO - «Lo scopo ha spiegato ancora Michael Sailor è usare le nanoparticelle per depositare il farmaco direttamente all'interno del tumore invece che in altre parti del corpo». Questo dovrebbe permettere ai medici di usare minori quantità di chemioterapico. Le LPSiNPs, inoltre, sono un po' meno microscopiche di altri nanomateriali simili (misurano comunque 100 nanometri, un migliaio di volte più piccole di un capello) e perciò potrebbero portare anche più di un farmaco, distruggendosi poi senza creare problemi ad organi vitali come i reni, fegato o milza. Donatella Barus (Fondazione Veronesi) stampa |

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Una moratoria per i giovani: spengano YouTube e chat (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblico&Privato Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat Un modo per riprendere contatto con la realtà Parto da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma non se la iniettano, la fumano. Dicono che gli dà un grande rilassamento, una grande serenità. Poi nel weekend, quando vogliono scatenarsi tutta la notte, passano alla coca. La coca li fa sentire onnipotenti. Come se le procurano? «In giro ne trovi quanta ne vuoi, anche su Internet e costa poco». «Non pensi che ti farà male?» «No, fa bene». Questi adolescenti quando sono a scuola, in casa, quando si trovano con gli adulti non ascoltano. Comunicano solo all'interno del loro universo adolescenziale con mezzi che gli adulti non possono controllare: sms, Internet, chat, YouTube, altre web-tribù. Si incontrano di notte, nelle discoteche e nelle feste. Coi genitori recitano, e questi non sanno nulla della loro vita reale. Considerano i docenti dei falliti che insegnano cose inutili e guardano con compatimento gli psicologi. Fra loro parlano poco, piuttosto chattano e ascoltano musica. È dalle canzonette che prendono le parole e i concetti filosofici che ispirano la loro vita: «Sii libero, fa quello che vuoi e ricorda che sei perfetto !». I loro modelli sono i personaggi dello spettacolo, chi va a Il Grande fratello, i calciatori miliardari, i bulli, e perfino chi si distingue su YouTube con qualche filmato da brivido. La separazione fra il mondo giovanile e adulto è incominciato negli anni '60 del secolo scorso con i figli dei fiori, il movimento studentesco, la rivoluzione sessuale. Molti di questi giovani hanno avuto problemi, ma perlomeno avevano radici e ideali. La nuova generazione non ha radici, non ha fondamenti etici, non ha cultura né classica, né politica. Alcuni pensano che, proprio perche è così vuota, sarà più aperta, creativa. È una illusione: senza radici, senza un rapporto reale e drammatico con la vita, senza capacità di confrontarsi e di riflettere e con l'illusione di essere perfetti, non si crea niente. A volte mi domando se a questi adolescenti non farebbe bene un periodo di moratoria, in cui si chiudano loro YouTube, le chat, le discoteche, si limiti l'uso di Internet e dei cellulari per consentire loro di ricominciare a parlare, di riprendere contatto con le altre generazioni, con i giornali e i libri. Una moratoria periodica di due mesi l'anno, una cura disintossicante. Francesco Alberoni stampa |

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UNIVERSITA': FERMO POLO REGIONALE PER INGEGNERIA GESTIONALE (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA': FERMO POLO REGIONALE PER INGEGNERIA GESTIONALE (AGI) - Fermo, 23 feb. - Novita' positive per il panorama universitario fermano. A partire dall'Anno Accademico 2009/2010 l'Universita' fermana diventera' polo per l'Ingegneria Gestionale dell'Universita' Politecnica delle Marche. La concentrazione di risorse voluta per Fermo e' destinata a dare un'impronta particolare, unica in tutta la regione Marche alla sede universitaria della citta'. La sussistenza di requisiti minimi voluti dal Ministero, e che valgono per tutta l'universita' italiana, spiega il Preside di Facolta', professor Giovanni Latini, comportano una riorganizzazione degli studi. In virtu' di questa necessita' e vista la composizione del tessuto economico e produttivo della Provincia, si e' voluto caratterizzare la sede fermana con l'Ingegneria Gestionale, di I e II livello. L'investimento economico rimarra', assicura il professor Latini, in linea generale, lo stesso sostenuto fino ad oggi. La svolta e' stata accolta con grande soddisfazione anche dal responsabile dei corsi di studio delle sede fermana, il professor Giuseppe Conte, secondo il quale gli insegnamenti previsti nella sede di Fermo si concentreranno sull'Ingegneria Gestionale. Il corso di laurea triennale (I livello - 20 esami, 180 CFU) avra' due indirizzi: Produzione (caratterizzazione industriale) e Organizzazione (informazione interna alle aziende); si mantiene il corso di laurea specialistica o magistrale (II livello - 12 esami, 120 CFU). Per far conoscere le potenzialita' della nuova offerta didattica, che partira' dal prossimo Anno Accademico, l'Universita' apre i battenti della sede di Via Brunforte alle scuole. Mercoledi', dalle ore 9,30, il primo degli incontri programmati con gli istituti superiori della Provincia. Alle classi dell'ultimo anno dell'I.T.I.S. 'Montani' di Fermo sara' presentato il nuovo quadro di insegnamenti di Ingegneria Gestionale e verranno accompagnati in una visita alla struttura universitaria. Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte, responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.

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Appello di MSF e DNDi: I governi devono fare di più per promuovere la ricerca contro malattie dimenticate che colpiscono milioni di persone (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

23/02/2009 Appello di MSF e DNDi: I governi devono fare di più per promuovere la ricerca contro malattie dimenticate che colpiscono milioni di persone Medici Senza Frontiere (MSF) e DNDi - Drugs for Neglected Diseases hanno lanciato un appello chiedendo maggiori finanziamenti sostenibili a favore della ricerca e sviluppo (R&S) per combattere malattie mortali ma ignorate come la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas, che colpiscono milioni di persone nel mondo. MSF ha inoltre annunciato il rinnovo del suo sostegno finanziario e operativo a DNDi, un'organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta all'urgente bisogno di nuove cure e all'assenza di un'adeguata leadership pubblica per stimolare la R&S per le malattie ignorate. "Ci sono nostri pazienti colpiti da malattie come la malattia del sonno che sono costretti a sottoporsi a cure tossiche e pericolose solamente per avere limitate possibilità di sopravvivenza. Le cure per le persone colpite dalla leishmaniosi viscerale continuano a essere proibitive, e le cure per il morbo di chagas inesistenti - afferma il Dr. Christope Fournier, presidente internazionale di MSF - DNDi ha dimostrato attraverso il suo lavoro come una collaborazione su ricerca e sviluppo che sia innovativa e guidata dai bisogni produce farmaci adatti ai nostri pazienti. DNDi e altre partnership pubblico-privato, tuttavia, non possono sostituire una forte leadership politica e un impegno da parte dei governi per garantire ai pazienti l'accesso a cure salvavita per le malattie dimenticate". Dalla sua fondazione, DNDi ha sviluppato due farmaci a dose fissa combinata (ASAQ e ASMQ) contro la malaria non coperti da brevetto. Il risultato è stato quello di avere farmaci adeguati ai bisogni dei pazienti e che possono essere prodotti da diverse case farmaceutiche, garantendo prezzi competitivi e quantitativi sufficienti. Inoltre, risultati promettenti sono stati ottenuti per una nuova cura contro la malattia del sonno, basata su uno studio clinico recentemente completato da DNDi con un importante supporto da parte di MSF nei suoi progetti. DNDi ha inoltre sviluppato il più grande portafoglio di R&S della storia per potenziali nuove cure contro la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas. "Stimolare l'innovazione e fornire cure efficaci e accessibili per malattie che colpiscono le popolazioni più povere e che non rientrano negli interessi di mercato, rimane una sfida immensa per DNDi e i suoi partner, considerando l'assenza di finanziamenti sostenibili e prevedibili - afferma il Dr. Bernard Pécoul, direttore di DNDi - I nostri risultati dimostrano che quando la R&S è guidata dai bisogni dei pazienti diventa possibile creare strumenti medici adeguati e accessibili alle popolazioni povere più a rischio". Sebbene la situazione globale della R&S per le malattie dimenticate sia migliorata dal 2003, i bisogni delle vittime di queste malattie sono ancora largamente disattesi. Uno studio recente condotto da G-Finder (Global Funding of Innovation for Neglected Diseases) ha rilevato come meno del 5% dei fondi per R&S al mondo per le malattie dimenticate sono stati destinati alle più ignorate delle malattie dimenticate, vale a dire la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas. Oltre 500 milioni di persone sono a rischio per queste tre malattie. Per fare fronte ai bisogni per le cure dei pazienti nei propri progetti, MSF sosterrà DNDi per i prossimi 6 anni con 18 milioni di euro e continuerà a fornire supporto con i suoi progetti nel mondo alla ricerca clinica e operativa necessarie allo sviluppo di nuovi farmaci da parte di DNDi.

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Cristianesimo Doppio incontro con Salmann, studioso del rapporto fede-cultura (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cristianesimo Doppio incontro con Salmann, studioso del rapporto fede-cultura Lunedì 23 Febbraio 2009, Doppio appuntamento, stasera e domani, con il teologo Elmar Salmann, docente di teologia e filosofia all Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Oggi alle 21, sarà nell'aula Morgagni del Policlinico, ospite del Corso di cultura dell'Associazione Ex Alunni dell'Antonianum, dove terrà una conferenza sul tema "Tra secolarismo, ideologia e fideismo: l'eredità precaria del '900". Domani, alla Facoltà Teologica del Triveneto in via Seminario 29, Salmann interverrà alla giornata di studio sul tema "Il Cristianesimo come stile", proposta dal Biennio di specializzazione in Teologia Pastorale. Salmann è uno studioso particolarmente attento al rapporto tra cristianesimo e cultura attuale e tra razionalità e mistica. Il confronto con il teologo si colloca all'interno del percorso di ricerca, con apporti interdisciplinari, sulla sfida della trasmissione della fede oggi.

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Economia ed enti locali tra Stato e federalismo (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Economia ed enti locali tra Stato e federalismo Lunedì 23 Febbraio 2009, (an.fr.) Economia ed enti locali, tra Stato e federalismo. È questo il tema della tavola rotonda che il Comune sanpolese ha organizzato per oggi, con inizio alle 18 nel salone Don Bosco. Dopo il saluto del sindaco Mario Vendrame e con il coordinamento dell'avvocato Bruno Barel, docente all'Università di Padova, si confronteranno sul tema autorevoli nomi dell'economia e della politica, quali Luca Antonini docente all'Università di Padova e consulente del Governo per la riforma, Mario Pozza presidente di Confartigianato Treviso, Alessandro Vardanega presidente di Unindustria Treviso, Vendemiano Sartor assessore regionale all'economia, Fabio Gava deputato commissione attività produttive. Giancarlo Galan, governatore della Regione Veneto, è atteso per le conclusioni. «Si tratta di un incontro fortemente voluto dall'amministrazione - afferma il sindaco Mario Vendrame - per offrire a cittadini un'occasione per meglio conoscere l'attuale situazione economica».

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<La sentenza Cga va rispettata>Enna. (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

«La sentenza Cga va rispettata»Enna. Comitati cittadini e Centro «Romano» incontrano gli utenti Anche l'incontro tra il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e la delegazione cinese ha avuto risultati positivi tanto è vero che Raffaele Lombardo ha dichiarato che "la Regione siciliana è pronta ad avviare un progetto di compartecipazione con la holding cinese Hna". Il tavolo tecnico, tenutosi negli uffici di Catania della presidenza della Regione, ha avuto risvolti positivi e il colloquio con la delegazione di investitori cinesi della holding Hna, che è stata guidata Tan Xiangdong, direttore generale del gruppo, ha gettato le basi per opportunità interessanti che presuppongono un futuro. Al colloquio con Lombardo erano presenti il senatore Mirello Crisafulli e il presidente della Kore, Cataldo Salerno, che, attraverso il direttore dell'Istituto del Commercio estero, l'aidonese Antonio La Spina, sono stati i primi ad aprire il colloquio con i cinesi. La riunione con Raffaele Lombardo ha concluso la serie di incontri istituzionali e tecnici degli investitori cinesi del gruppo Hna (che opera nel settore del trasporto aereo, nel settore turistico e in quello della logistica navale), interessati alla realizzazione di un sistema di trasporto intermodale in Sicilia e, in particolare, alla costruzione di un aeroporto intercontinentale nell'entroterra centuripino, all'utilizzo dell'interporto di Catania e del porto di Augusta per l'approdo della navi container. "Gli incontri di questi giorni con i vertici della holding cinese - ha dichiarato Raffaele Lombardo - sono stati preceduti da un fitto scambio di informazioni e valutazioni con l'Università Kore con docenti, esperti, imprenditori ed anche dirigenti regionali. A questa verifica siamo interessati sino al punto di essere pronti ad avviare una collaborazione e una partnership perché si realizzi questa idea di un approdo per uomini e merci che dalla Cina, passando per la Sicilia, e che possano arrivare in Europa e nel Mediterraneo". f. g.

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Il ragionamento non fa una grinza: l'inflazionamento delle lauree honoris... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 23 Febbraio 2009, Il ragionamento non fa una grinza: l'inflazionamento delle lauree honoris causa danneggia l'università e la stessa istituzione della laurea. Il problema è legato alla struttura universitaria italiana: troppi atenei, un numero infinito di facoltà e ancora più infinito di corsi di laurea. Frutto del clientelismo più sfrontato: ci sono stati governi nei quali certi ministri hanno badato soltanto a creare nei loro collegi elettorali un'università, un ospedale e una comunità montana. Oggi sono strutture spesso superflue, ma lo Stato deve mantenerle. Difficile in queste condizioni mantenere l'eventuale eccellenza e ancora più difficile far tornare i conti e far parlare bene dell'ateneo. Così non poche università, a corto di fondi e di idee, sono diventate fabbriche di lauree honoris causa distribuite con generosità e talvolta con superficialità. Più che alla qualità si è badato alla pubblicità, più che alla bravura del laureato alla sua popolarità. Sicuramente a cercare nel territorio i personaggi da premiare non mancano; ci sono molti che col loro lavoro hanno dato prestigio, creato occupazione. Ma non tutti meritano la laurea. Quelli del Grande Fratello, per esempio, sono molto più conosciuti dei ricercatori richiesti dagli atenei americani, ma non penso che la loro ambizione sia il titolo accademico. Attraverso quelle lauree, però, si sono raccolti da una parte fondi e dall'altra popolarità. Il professor Brunetti, stimato economista a lungo docente alla Bocconi, non a caso ricorda che la Bocconi da decenni ha bandito questo genere di lauree proprio per sottrarsi alle pressioni esterne. I mondi della finanza, dell'imprenditoria e del commercio hanno bisogno spesso di questo genere di riconoscimenti. Come suggerisce Brunetti si possono esplorare strade nuove: l'impresa può fare convenzioni con le università, legare il proprio nome alla ricerca delle cattedre; finanziare costruzioni, ampliamenti, laboratori. Non sempre è necessario farsi ricambiare con un titolo. Lo Stato deve dare la sua parte e in questo è decisamente in ritardo. Occorre una normativa fiscale che agevoli le imprese, specie in un momento di grave crisi come quello attuale. In molti Paese ciò avviene già (lo stesso vale per teatri, musei, per la cultura in generale). La nuova Legge finanziaria concede alle università la possibilità di trasformarsi in Fondazioni e questo può creare un rapporto differente tra cultura/ricerca e impresa. Qualche anno fa negli Usa ho assistito sotto un tendone, in una cittadina dell'Illinois, a un vivacissimo dibattito tra produttori di soia. Avevano deciso di aumentare il contributo alla locale università che studiava le applicazioni della soia sul mercato. Un esempio che in Italia è improponibile. La differenza tra una collaborazione fattiva e il clientelismo consiste proprio in questo. È tempo di cambiare.

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GUGLIELMO SARACCA (SALERNITANO, 41 ANNI, PRESIDENTE DEL GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI DAL 2002) è ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Guglielmo Saracca (salernitano, 41 anni, presidente del Gruppo Giovani Costruttori dal 2002) è il nuovo coordinatore dell'intesa tra i giovani rappresentanti delle imprese e delle professioni. L'organismo finalizzato a dare maggior peso e visibilità alle nuove generazioni, raggruppa ad oggi circa 1.000 iscritti. Istituito tre anni fa dal gruppo giovani imprenditori di Confindustria, dei Conservieri dei commercialisti di Salerno e Nocera Inferiore, degli imprenditori edili e degli avvocati oltre che di architetti, Confesercenti e Agricoltori. Saracca subentra a Dino Grimaldi, il cui mandato è scaduto nei giorni scorsi (il primo presidente dell'Intesa è stato uno dei suoi ideatori e fondatori, Mauro Maccauro). «L'Intesa - spiega il neoeletto coordinatore Guglielmo Saracca - è nata essenzialmente con l'idea di frenare la fuga di cervelli e creare, sul territorio Salernitano, le premesse e le occasioni di una effettiva valorizzazione dei giovani imprenditori e professionisti». In vista delle elezioni provinciali srannoa vvaiti confronti con i candidati alla presidenza. «A loro sottoporremo idee, programmi e progetti con l'auspicio che possano essere recepiti nei rispettivi programmi elettorali e, successivamente, attuati nell'attività amministrativa», conclude Saracca.

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ANTONINO SINISCALCHI SORRENTO. PER UNA SETTIMANA HANNO ANALIZZATO IL TESSUTO URBANO DI SORRENTO E... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

ANTONINO SINISCALCHI Sorrento. Per una settimana hanno analizzato il tessuto urbano di Sorrento elaborando ipotesi progettuali di interventi di tutela del territorio. Quaranta studenti di architettura hanno partecipato presso la sede della Fondazione Sorrento a villa Fiorentino, al seminario internazionale di progettazione d'interni, sul tema «Architettura tra memoria e trasformazione», promosso dall'università di Napoli Federico II, con la Universidad Autónoma de Aguascalientes, México, e la University of Florida, con il patricinio del Comune e della Fondazione Sorrento. Ieri mattina, le proposte progettuali elaborate dagli studenti che hanno partecipato al seminario sono state illustrate al sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino, nel corso della cerimonia per la consegna di diplomi e riconoscimenti agli allievi, ai docenti e ai tutor. «Il filo conduttore del seminario - spiega Ondina Cafiero, docente di Architettura, componente dell'équipe del professor Agostino Bossi del dipartimento di Progettazione urbana della facoltà di Architettura dell'Università di Napoli - si è sviluppato su progetti sperimentali del tessuto urbano storico e delle sue relazioni, fisiche e culturali, con il mare. In quest'ottica il tessuto urbano della città di Sorrento ha ispirato ipotesi progettuali di interventi particolarmente significativi». Alle attività seminariali hanno partecipato studenti e docenti appartenenti alle scuole promotrici, del Politecnico di Milano, del Master de Interiores della Università di Salamanca (Spagna), della Seconda Università di Napoli, dell'Università di Sassari, della Universidad Motolinia del Pedregal di Città del Messico e della Elisava di Barcelona (Spagna). Al seminario ha partecipato anche una eminente figura dell'architettura europea, Heinz Tesar di Vienna. Il seminario articolato in sessanta ore di lezioni, suddivise in quindici ore teoriche e incontri con i progettisti invitati (due lezioni al giorno) e 45 ore destinate alla conoscenza dei luoghi, all'analisi degli ambiti prescelti, all'individuazione delle linee guida del progetto, alle attività di laboratorio. Le lezioni dei docenti hanno riguardato i temi dell'arredamento, dello spazio collettivo, del prodotto d'arredo, dell'illuminotecnica, dell'estetica, del colore, della decorazione, della tecnologia, della comunicazione urbana. I laboratori di progettazione invece, sono stati coadiuvati dalla presenza costante di tutor che hanno coordinato le proposte progettuali applicate agli ambiti selezionati nel patrimonio urbano di Sorrento con l'obiettivo di conseguire risultati, per quanto possibile, generalizzabili e applicabili a una più ampia realtà territoriale. Il seminario serve infatti a valutare la possibilità di coniugare l'esistente, soprattutto se antico, con gli ammodernamenti e gli adeguamenti necessari.

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A DIECI ANNI DAL DECRETO MINISTERIALE 509 DEL 1999 CHE STABILì L'AUTONOMIA DIDATTICA DEGLI... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

A dieci anni dal decreto ministeriale 509 del 1999 che stabilì l'autonomia didattica degli atenei, alla Federico II si è tracciato un primo bilancio indicando le prospettive future. Al dipartimento di Filosofia «Aliotta» si è svolta una due giorni di dibattiti divisi in tre sessioni di lavoro intitolata «Nuovi saperi e nuova didattica nell'università del nuovo millennio». Il direttore del dipartimento, tra i principali promotori dell'incontro, Fabrizio Lomonaco, ha spiegato che «dopo le legittime agitazioni di tutto il mondo universitario degli scorsi mesi è giunto il momento della riflessione e della comprensione razionale di una crisi della vita universitaria in tutti i suoi aspetti e in un contesto sociale, politico e culturale in continua, rapidissima evoluzione». La domanda di fondo è: si può «riformare» il sistema universitario attuale per evitare il dissolvimento di un modello di istruzione per alcuni versi in difficoltà? «Occorre anche uscire dalla prospettiva della lamentatio circa i tagli delle risorse respingerli, avviando nello stesso tempo l'elaborazione di un modello nuovo di università - secondo Lomonaco - È urgente una revisione delle regole della distribuzione del Fondo di finanziamento ordinario nella prospettiva dell'autonomia che valorizzi gli indicatori credibili di crescita (qualità dei servizi e delle prestazioni dei singoli atenei) e su di essi distribuisca le risorse, evitando di incentivare comportamenti perversi (la caccia all'iscritto o l'aumento delle tasse)». Su che cosa fare in concreto per invertire la rotta si sono interrogati i docenti intervenuti nella due giorni. «È necessaria una rigorosa revisione delle regole di finanziamento dei fondi di progetto, a cominciare dal cofinanziamento Miur progressivamente diminuito (dal 72,9% del 2001 al 64,7% del 2006 e finanziamenti con periodicità non più garantita) - è la ricetta indicata da Lomonaco - L'assegnazione delle risorse deve avvenire secondo criteri e parametri ben definiti e vincolanti in vista di obiettivi di qualificazione e controllo della spesa e di incentivazione del merito, prevedendo un adeguato sistema di valutazione della didattica e della ricerca, delle attività editoriali e di laboratorio, di orientamento in ingresso ed in uscita dello studente, di tirocinio e post lauream». ca.po.

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Università, il richiamo di... (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

n. 8 del 2009-02-23 pagina 0 Università, il richiamo di Napolitano: "Tagli indiscriminati sono da rivedere" di Redazione Il presidente della Repubblica all'università di Perugia sischiera in favore degli atenei e attacca l'esecutivo: "Bisogna ripensare le scelte di bilancio imposate solo su tagli indiscriminati. Si tarda a capire che la ricerca è la sola leva per lo sviluppo: fermiamo la fuga di cervelli" Perugia - Napolitano torna a puntare il dito contro il governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane necessitano di "valutazioni e interventi pubblici puntuali ed è necessario rivedere alcuni tagli che, sebbene dettati da motivi di bilancio, sono risultati indiscriminati". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invoca più risorse pubbliche per gli atenei italiani. Dall?università di Perugia, dove partecipa alla cerimonia per il VII centenario della fondazione dell?ateneo, Napolitano si augura che "siano maturi i tempi per un riesame e un ripensamento di decisioni di bilancio ancorate a una logica di tagli indiscriminati". Attenzione ai bilanci "Non ci si può abbandonare a generalizzazioni negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell?università" prosegue Napolitano ascoltando, dopo la relazione del rettore Francesco Bistoni, i molteplici problemi del mondo universitario, dalla carenza di risorse alle difficoltà di bilancio che hanno visto più atenei italiani "in rosso". Il capo dello Stato invita a guardare ai singoli atenei in base ai risultati e ai problemi della ricerca "con coraggio" considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che "può suggerire" delle soluzioni. Ricerca leva per lo sviluppo La conoscenza e la ricerca sono "leva fondamentale per la crescita economica e sociale" perché "solo il sapere e l?innovazione rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia si tarda a trarre le dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti" continua il presidente della Repubblica parlando a Perugia. "Questa è una verità difficile da contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - sottolinea il presidente -. Ma si tarda a trarne le conseguenze". No alla fuga di cervelli Napolitano "bacchetta" la classe dirigente del Paese, perché nonostante sia una "verità difficile da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva fondamentale per lo sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie conseguenze e implicazioni". Certo, sottolinea Napolitano, sull?Italia "pesano insufficienze e contraddizioni proprie del nostro Paese e certamente pesa un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le scelte di bilancio. Ma "ciò non toglie - continua il presidente - anche e a maggior ragione in una fase di crisi e di gravi incertezze per il futuro, che è necessario che tutte le forze responsabili si impegnino nel salvaguardare e tutelare il capitale umano e di sapere per evitare una dispersione di talenti troppo spesso sottovalutati". Richiami legittimi Napolitano rivendica il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla "situazione difficile" determinata dalla grave crisi economica e finanziaria. "Fa parte - dice - delle mie responsabilità dettate dalla Costituzione e richieste da una situazione di straordinaria difficoltà del Paese per una crisi che ha investito la finanza e l?economia mondiale e che in Italia sconta il retaggio, per molti aspetti, di vicende pluridecennali. Non c?è bisogno che citi a questo proposito il peso di un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le decisioni di bilancio da prendere di volta in volta. Ciò però non toglie che, e anche a maggior ragione, in questa fase di crisi che l?Europa e il mondo stanno vivendo con gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del paese debbano proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di sapere evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso sottovalutati". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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IL DIRITTO? NON è UNA DIMENSIONE SRADICATA DALLA COSCIENZA, COME UNA NUVOLA GALLEGGIANTE ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il diritto? «Non è una dimensione sradicata dalla coscienza, come una nuvola galleggiante sopra il paesaggio terrestre». Il diritto è «scritto sulla pelle degli uomini», dunque il suo «recupero essenziale» è «un recupero di umanità». Nel suo ultimo libro, Uno storico del diritto alla ricerca di se stesso (Il Mulino, pagg. 172, euro 12,75: tre lezioni, arricchite da una bibliografia completa di tutti gli scritti dell'autore, che scolpiscono un percorso intellettuale frutto di un'inquietudine culturale e di una tensione morale mai sopite e particolarmente attuali), Paolo Grossi rievoca le tappe salienti di un itinerario di ricerca tuttora aperto. Una traiettoria di studi tesa a restituire alla dimensione giuridica una connotazione strettamente umana, incarnata in concreta esperienza di vita con una lucida consapevolezza critica. Ma quale rapporto si delinea in Europa tra storia e futuro del diritto? E che ruolo ha la prassi nel divenire della scienza giuridica? Sono temi affrontati da Grossi nel suo volume L'Europa del diritto (Laterza, pagg. 281, euro 20) che hanno non a caso offerto lo spunto per un seminario con l'autore, giurista e storico, accademico dei Lincei e - dal 17 febbraio scorso - neo Giudice Costituzionale, che ne parlerà domani alle ore 18 nella Sala degli Angeli dell'università Suor Orsola Benincasa, dove Grossi insegna Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza che gli ha conferito anche, l'anno scorso, la laurea honoris causa. All'incontro, moderato dal preside di Giurisprudenza del Suor Orsola Franco Fichera, parteciperanno anche Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del diritto italiano all'università Federico II di Napoli e Pietro Sirena, ordinario di Diritto privato europeo all'università di Siena, con interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'università di Leicester e docente di Diritto privato comparato al Suor Orsola, accanto a Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di diritto privato e di diritto civile nello stesso ateneo, dove ha promosso un ciclo di incontri dal titolo «Cosa sarà il diritto privato?». «Il nostro cammino è lungo: più di millecinquecento anni» sottolinea Grossi, ricostruendo l'esperienza giuridica europea dalla caduta dell'Impero romano alle soglie del terzo millennio per mettere a fuoco una «dimensione della storia generalmente trascurata, quella giuridica; una dimensione che, pur immersa nella globalità del divenire storico, ha una sua autonomia, che ha talvolta grossi legami con il potere politico e gli è sottomessa, ma che, soprattutto nelle manifestazioni della pratica quotidiana e della riflessione scientifica, ha la forza e la capacità di percorrere strade proprie». Ma Medioevo, modernità e postmodernità - si interroga Grossi - «hanno una visione uniforme del diritto, della sua genesi e del suo esprimersi, tanto da consigliare di vedere quei millecinquecento anni come un continuum che corre ininterrotto? O constatiamo visioni diverse, se non addirittura opposte?». Il dibattito è aperto. Domani al Suor Orsola. do.tro.

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NAPOLITANO AL GOVERNO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITÀ SILVIO SHOW A "LE FIGARO": IO E OBAMA E L'AUDACIA DELLA SPERANZA PD: GIÀ BOTTE DA ORBI SU FRANCESCHINI - TONDO (FRIULI): CAPOL (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

HomePage | Segnala articolo --> NAPOLITANO AL GOVERNO: BASTA TAGLI ALL?UNIVERSITà ? SILVIO SHOW A ?LE FIGARO?: IO E OBAMA E L?AUDACIA DELLA SPERANZA ? PD: GIà BOTTE DA ORBI SU FRANCESCHINI - TONDO (FRIULI): CAPOLAVORO COMUNISTA, LEADER DC ? RENZI: ELETTO IL VICEDISASTRO? 1 - NAPOLITANO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA'... (Agi) - "Mi auguro che maturino le condizioni anche per un ripensamento delle decisioni di bilancio ispirate ad una logica dei tagli". Lo ha detto Giorgio Napolitano intervenendo questa mattina alla celebrazione per i 700 anni dell'Universita' di Perugia. Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione del rettore, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Giorgio Napolitano Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio statale. E' partito ricordando come siano state le Universita', nel Medioevo, a costituire il momento iniziale della nascita dell'Europa. E allora bisogna "coltivare il senso delle nostre radici". 2 - BERLUSCONI: CON ME ITALIA RIALZATA DOPO STAGIONE 'MANI PULITE'... (Adnkronos) - "Credo di aver dato contributi importanti in politica estera, per esempio con l'associazione della Federazione Russa alla Nato che si e' celebrata a Pratica di Mare nel 2002, sancendo la fine della guerra fredda". Replica cosi', in un'intervista a 'Le Figaro', il premier Silvio Berlusconi alla domanda su quali sono stati i momenti piu' felici dei suoi quattordici anni esperienza politica. "In politica interna -aggiunge- credo di aver contribuito a far rialzare l'Italia all'indomani della stagione di Mani Pulite, quando i partiti che avevano governato per decenni erano stati spazzati via dalla rivoluzione giudiziaria di stampo comunista. Il pericolo era che il Paese finisse in mano alla sinistra comunista. E' successo nel 1994". "Sono tornato a Palazzo Chigi nel 2001, sono fiero di aver guidato il governo piu' longevo nella storia della Repubblica fino al 2006, quando la sinistra e' tornata al potere in modo rocambolesco. Me ne dispiace ancora -conclude- perche' in quel momento l'Italia ha perso l'occasione di profittare della congiuntura economica favorevole". 3 - BERLUSCONI, NON SIAMO MONARCHIA ITALIANI DECIDONO CON IL VOTO... (Adnkronos) - "Io ho interpretato e interpreto il mio impegno politico come un servizio al mio Paese. Ero il piu' invidiato imprenditore italiano. Ho deciso di impegnare tutto me stesso per preservare il mio Paese da un'ipotesi comunista e da un futuro incerto e confuso. Ho messo a disposizione degli italiani le mie capacita' e le mie esperienze. Sto presiedendo il mio terzo G8, come lei ha ricordato. Non credo che ne presiedero' un quarto, ma l'Italia e' una democrazia, non una monarchia, quindi le date dei passaggi di potere non le decido io. Sono gli italiani a deciderle, ogni cinque anni, con il voto". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un'intervista a 'Le Figaro' che sara' pubblicata domani in coincidenza con il vertice italo-francese. 4 - BERLUSCONI: IO E OBAMA LEGATI DALL'AUDACIA DELLA SPERANZA (Adnkronos) - "Non tocca a me giudicare la presidenza di George W. Bush, sara' la storia a farlo. Per me e' stato, ed e', un amico, un uomo che stimo. Si e' trovato a guidare la nazione americana in uno dei momenti piu' tragici della sua esistenza, a fronteggiare l'11 Settembre, cioe' il primo attacco militare sul territorio degli Stati Uniti dai tempi di Pearl Harbour. Con me e' stato leale, il suo si' era un si', il suo no un no. Ma dietro l'amicizia c'era la solida alleanza tra Italia e Stati Uniti, tra i nostri due popoli. Dario Franceschini E' su questa base che si sta cominciando a costruire un rapporto di stima, fiducia e collaborazione tra me e Barack Obama". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un'intervista a 'Le Figaro' che sara' pubblicata domani in concomitanza con il vertice italo-francese. "Nei primi contatti che ho avuto con Obama -aggiunge- ho capito che ci legano tratti comuni. E' un leader concreto e positivo, che si prepara a fondo sulle questioni, che conosce molto bene i dossier della politica internazionale, e con il quale si ragiona. Ci lega pure l'audacia della speranza'. Un tratto necessario nei momenti di crisi. Obama sta dando fiducia agli americani e al mondo con quello che ha cominciato a fare coi suoi primi atti e col suo atteggiamento verso la Federazione Russa e il mondo islamico". 5 - TONDO (PRESIDENTE FRIULI): IL CAPOLAVORO COMUNISTA E' AVERE UN LEADER DEMOCRISTIANO... (Adnkronos) - "Il capolavoro comunista", cosi' nel suo blog il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, definisce l'elezione di Dario Franceschini al vertice del Pd. "Pci, Pds, Ds e Pd... hanno combattuto per tutta una vita - ironizza il governatore - il 'potere democristiano', hanno demonizzato il socialismo liberale e riformista hanno ridicolizzato Saragat, hanno distrutto Bettino Craxi, non hanno avuto il coraggio di fare i conti con la propria Storia. Ora - conclude Tondo - si trovano ad avere un leader democristiano". 6 - RENZI: CON FRANCESCHINI ELETTO IL VICEDISASTRO... (Adnkronos) - "Sabato e' stata un'occasione persa. Non avrei votato Dario: se Veltroni e' stato un disastro, non si elegge il vicedisastro per gestire la transizione. In questi anni Franceschini e' stato una delusione, percepito come il guardiano di Quarta Fase, l'associazione degli ex popolari: basta con questa storia degli ex. Sono pronto a collaborare con lui, ma e' fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi mesi". Lo ha detto in un'intervista a 'La Stampa' Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, vincitore delle primarie per la candidatura a sindaco del capoluogo toscano. "Ho l'impressione che ci sia qualcuno che dice 'viva le primarie' finche' le puoi gestire - prosegue Renzi - ma quando scopre che non sempre vince l'aficionados del gruppo dirigente, allora comincia a dubitarne". 7 - UNA COMPAGNA DI SCUOLA DI FRANCESCHINI: LUI DICEVA L'EMILIA E' ROSSA LA FAREMO BIANCA... (Adnkronos) - 'L'Emilia e' rossa, la faremo bianca'. Questo era lo slogan del neo-segretario del Pd, Dario Franceschini, ai tempi del liceo, dice Marina Gionchetti, una compagna di scuola, secondo quando riporta 'La Repubblica'. "Nel '73 i giovani di sinistra si appassionavano alle sorti del Cile e Dario Franceschini si presentava al liceo scientifico Antonio Roiti di Ferrara con 'Il Popolo' infilato nel taschino dell'eskimo. Un giorno glielo bruciarono - scrive il quotidiano - L'autore del gesto: Alessandro Bratti, figlio di un segretario di sezione comunista e compagno di banco del neosegretario Pd". Matteo Renzi 8 - CASINI: DIFFICILE DIALOGO CON FRANCESCHINI SE SCEGLIE CGIL E DI PIETRO... (Adnkronos) - "Il Pd con Franceschini ha fatto la sua scelta" si sta spostando piu' a sinistra "e le europee saranno lo spartiacque: allora si capira' quali sono i rapporti di forza". Lo afferma il leader Udc Pier Ferdinando Casini che, in un'intervista al 'Corriere della sera', aggiunge che i cattolici "lontano dal centro rischiano di essere irrilevanti". Casini sottolinea che 'se nel rapporto con i sindacati si sceglie la piazza della Cgil e sulla riforma della giustizia si sta con Di Pietro, il dialogo diventa difficile" e ricorda a Franceschini che le scelte "non saranno indolori', perche' 'per battere Berlusconi e' sbagliato demonizzarlo'. 9 - FERRERO: SERVE UNA FORZA DI SINISTRA O MORIREMO DEMOCRISTIANI... (Adnkronos) - "In un modo o nell'altro qui si rischia di morire democristiani". Lo dichiara in un'intervista a 'la Repubblica' il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. "Penso che ci vorrebbe un Partito democratico che si metta a fare un'opposizione seria al governo Berlusconi - sostiene Ferrero - Ma non per correre il rischio di morire, ben che vada democristiani, bisogna costruire una sinistra autonoma dai Democratici, che non sia una corrente esterna del Pd, come pensano invece Vendola e Giordano. Non n cartello in vista delle europee, ma una proposta in quattro punti per uscire dalla crisi: ridistribuzione del reddito; intervento pubblico pero' non un soldo a banche e imprese; ammortizzatori sociali per chi perde il posto di lavoro, lotta alla speculazione finanziaria". 10 - DI PIETRO: PD E' IN MEZZO AL GUADO 'CRITICANO BERLUSCONI MA POI CI TRESCANO' (Adnkronos) - "Il punto e' che non bisogna andare a giorni alterni, perche' diventa ridicolo. Dicono a me che sono rozzo e analfabeta se mi permetto di dire che Berlusconi ha un modo di governare di tipo fascista. Salvo poi loro stessi, Franceschini all'Assemblea del partito, dice la stessa cosa. La verita' e' semplice: in ogni decisione importante il Pd e' rimasto in mezzo al guado, sul testamento biologico come sulle riforme costituzionali e istituzionali, in materia di difesa del lavoro delle fasce sociali piu' deboli. E' incomprensibile che il Pd veda in Berlusconi un avversario e poi ci treschi insieme come e' accaduto per il Cda della Rai". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in un'intervista a 'la Repubblica'. 11 - LA RUSSA SUL PDL: PROCEDIAMO BENE MA ATTENTI A 'FUOCO AMICO'... (Adnkronos) - Per il congresso del Pdl "lavoriamo di gran lena" senza "nascondere le criticita' emerse" e che pero' "abbiamo gia' superato insieme". Lo afferma Ignazio La Russa, reggente di Alleanza nazionale che, intervistato da 'Il Giornale', conferma che lo Statuto "e' praticamente pronto", ha recepito "gli input emersi dal colloquio alla Camera tra Fini e Berlusconi", e "dovra' essere pronto prima del 21 marzo, quando si svolgera' il congresso di An". Qualche ritardo si registra, pero', "nel comporre quella sorta di 'segreteria generale', seme del nostro futuro ufficio di presidenza che, grazie al confronto allargato ai capigruppo parlamentari del Pdl, dovrebbe stabilire le forme di coinvolgimento della base". In ogni caso, "dobbiamo stare attenti pure all'involontario fuoco amico". La Russa indica le testate vicine come aree di riferimento e in particolare un articolo di venerdi' scorso dello stesso quotidiano su Gianfranco Fini potenziale leader del Pd che "era un attacco" nei confronti del presidente della Camera cofondatore del Pdl. "Non dobbiamo giocare a sparare sul pianista", avverte, anche se "il fuoco amico e' anche altrove" ossia "all'interno dei nostri quadri dirigenti di medio vertice, sia in An che in Forza Italia. Tutti dobbiamo capire che il partito unico presuppone saper navigare in mare aperto. E per questo dobbiamo smetterla di giocare ognuno con il proprio orticello". Sul ruolo di Fini nel Pdl, La Russa lo definisce una "risorsa fondamentale" e in questa fase "potrebbe divenire magari 'ambasciatore' del Pdl in Europa, verso il Ppe e il Parlamento europeo". 12 - COSSIGA: VERRA' ISTITUITO MARESCIALLO REPUBBLICA... (Adnkronos) - 'A quanto mi e' stato detto, e' imminente la emanazione di un decreto-legge con il quale si istituisce il grado a vita di 'Maresciallo della Repubblica', grado al quale sara' subito nominato il generale Mosca-Moschini". Lo dice il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. "Al nuovo Maresciallo della Repubblica -aggiunge l'ex capo dello Stato- sara' attribuita una posizione di 'preminenza' su tutti gli altri ufficiali generali e ammiragli e, con lo stesso decreto-legge, sara' attribuita a questi il comando-in-Capo delle Forze Armate, lasciando al ministro della Difesa la sola sovra-ordinazione e competenza, in materia logistica, nell'ambito della pianificazione predisposta dal Maresciallo della Repubblica. Le insegne del nuovo grado saranno costituite da una falce e martello d'oro sormontate da una corona reale sovraposte a un drappo azzurro 'borbone' con i gigli dei Borbone-Napoli, appaiato alla Croce Bianca di Savoia su campo rosso". 13 - CONSORTE, SACCHETTI E CASALE PROSCIOLTI... Dal "Corriere della Sera" - Gli ex responsabili di Unipol, Giovanni Consorte ed Ivano Sacchetti, nonché l'immobiliarista Vittorio Casale, sono stati prosciolti l'altro ieri dal gup di Roma Valerio Savio nell'inchiesta sulla dismissione di 133 immobili del gruppo assicurativo. L'ex presidente di Unipol Consorte ed il suo vice Sacchetti erano accusati di appropriazione indebita e di infedeltà. Per il gup il fatto non sussiste. La vicenda giudiziaria faceva riferimento alla cessione di 133 immobili del patrimonio immobiliare di Unipol in favore di una società di Casale, la Glenbrooker, per 250 milioni di euro tra il 2004 e il 2005. Gli immobili furono poi rivenduti a Pirelli Real Estate e fruttarono una plusvalenza da 55 milioni sequestrati dalla Guardia di finanza. Il gup ha disposto il dissequestro della somma. 14 - CHIAIANO, ECO-SHOW DI GRILLO "LA DISCARICA È UNA PORCATA"... Co. Sa. per "la Repubblica" - «Non avete capito. Voi dovete morire in silenzio, piano piano, senza stare lì a rompere. Perciò vi fanno una discarica a Chiaiano che è una porcata, tra le case e gli ospedali. E poi con i soldi delle nostre tasse danno gli incentivi Cip 6 ai grandi gruppi quotati in borsa». Beppe Grillo compare ieri sera nel cuore di Chiaiano, per rilanciare le tesi del no alla discarica (in attività da una settimana): ed è ovazione. Il comico genovese se ne sta un´ora tra la gente del presidio di lotta, poi sale sul palco dove si alternano anche medici, ingegneri e un missionario "combattente" come padre Alex Zanotelli. Obiettivo comune: rilanciare la battaglia. Zanotelli definisce «criminale» la legge «del governo Berlusconi: che decide di violare tutte le norme italiane ed europee in fatto di salute pubblica e lo fa imponendo i nuovi dispositivi con l´esercito». Lo spettacolo-denuncia dura quasi tre ore: malgrado il gelo, ci sono oltre 2mila persone in piazza. Grillo è un fiume in piena: «Ormai per loro il problema dei rifiuti è uno spot. Ma voi siete la riserva indiana di una Campania scomparsa, una non-regione. E questa Napoli, che città è diventata: quattro assessori vengono arrestati, uno si suicida e la Iervolino dice che lei non c´entra e va avanti? Ma allora se Mangano era un eroe, Iervolino e Bassolino sono supereroi?». Rabbia e risate: il popolo di Chiaiano per una sera sembra felice. Raccontano in piazza: «Solo se viene Grillo, la nostra voce va oltre i confini di Napoli e della Campania». Il comico chiosa non a caso, dal palco: «Ma dove sono altri colleghi? Non c´è un attore, un comico napoletano che possa usare la sua popolarità per questa causa?». [23-02-2009]

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Universita'/ Picierno (Pd): Napolitano ci richiama a (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Roma, 23 feb. (Apcom) - "Le parole che il presidente della Repubblica Napolitano ha dedicato oggi all'università e alla ricerca sono vere e importanti e individuano quella che si configura come un'emergenza per i giovani e per il futuro del Paese". E' quanto sottolinea Pina Picierno, parlamentare del Partito democratico. "I tagli indiscriminati operati ai danni dell'università - dice - stanno già causando una diminuzione degli iscritti per il prossimo anno accademico: se i giovani temono che l'istruzione non sia più in grado di garantire loro un futuro dignitoso la responsabilità è di chi, lasciando cadere nel vuoto l'appello di studenti, genitori, insegnanti e opposizioni, ha scelto di operare tagli al settore che più di ogni altro è in grado di garantire sviluppo, occupazione, innovazione e crescita al nostro Paese. E' più che mai urgente invertire la rotta, così come altri Paesi in Europa e nel mondo hanno scelto di fare, per rendere università e ricerca le leve per portare l'Italia fuori dalla crisi. Il governo, invece, in questi mesi ha considerato istruzione e ricerca come un capitolo di spesa da tagliare, con il solo risultato di togliere speranze ai giovani, diminuire la qualità dell'istruzione e incentivare la fuga all'estero dei nostri cervelli migliori. Una scelta sbagliata che il nostro Paese non può assolutamente permettersi. Si fermino i tagli - conclude Picierno - si trovino nuove risorse e si apra un ampio confronto con il mondo dell'università ascoltandone bisogni e priorità".

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Il Parco del Trebbia piace ai giovani (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il Parco del Trebbia piace ai giovani (23/2/2009 14:53) | (Sesto Potere) - Piacenza - 23 febbraio 2009 - Sulla necessità di istituire parchi naturali nella nostra provincia almeno una categoria di cittadini sembra d?accordo: è quella dei ragazzi under 18. Una loro folta rappresentanza ha partecipato oggi (sabato 21 febbraio) al seminario sul destino del futuro parco del Trebbia, organizzato da Provincia ed Associazione Ambiente e Lavoro nell?Aula magna dell?ISII Marconi, e, a giudicare dai commenti, sembra che la proposta sia stata apprezzata. E' incoraggiante: Piacenza vanta il non invidiabile primato di essere l?unica provincia della nostra regione a non avere un?area protetta (e probabilmente è un primato non solo regionale ma nazionale), è auspicabile che lo perda in tempi brevi. La cultura e la maturità civile di una comunità, infatti, si misurano anche, se non soprattutto, sulla sua sensibilità ambientale. “L?obiettivo della Provincia – ha detto l?assessore provinciale alla programmazione e allo sviluppo all?attenta audience dei ragazzi - è istituire il parco del Trebbia entro la fine del mandato, cioè entro giugno. E? una corsa contro il tempo. Nelle prossime settimane la Regione dovrebbe approvare il progetto, poi l?iter andrà più spedito. Siamo l?unica provincia della regione e una delle poche in Italia a non avere un parco – ha ribadito Borghi -, ed è un primato di cui c?è da vergognarsi. In questa provincia si è tentato più volte di realizzare un parco: per motivi diversi (la volontà di ottenere l?unanimità dei consensi, tra i tanti) questo non è stato possibile. Da noi esiste ancora la diffusa convinzione che “parco” sia sinonimo di rete di vincoli, di preclusione ad ogni genere di intervento sul territorio. Non è così: parco vuol dire, sopratutto, lavoro e sviluppo economico. Lo si può facilmente constatare interpellando le comunità che ospitano al loro interno un parco naturale: in queste aree, il parco ha portato benessere ed opportunità di lavoro. E si vive in un amiente sano. Il nostro progetto esce da una ampia consultazione con tutte le comunità interessate. Va da Rivergaro alla foce: avremmo voluto coinvolgere anche Travo, ma quel comune ha deciso di non farne parte, con una scelta della quale, ne sono convinto, si pentirà”. Prima di Borghi, Nanda Montanari, presidente dell?Associazione Ambiente e Lavoro e coordinatrice dell?incontro, aveva portato il suo saluto ai presenti, mentre il prof. Pier Luigi Viaroli, docente all?Università di Parma, aveva parlato di come si realizza un parco e della sua utilità, sotto molteplici punti di vista. Un contributo sostanziale alla realizzazione di un parco, in un ambiente antropizzato come quello in cui viviamo, viene proprio, ha spiegato Viaroli, dall?uomo, che con tecniche di ingegneria ambientale restituisce agli ambienti degradati le loro caratteristiche di naturalità. Sugli aspetti del futuro parco del Trebbia si è soffermata Adalgisa Torselli, dirigente del servizio pianificazione territoriale e ambientate della Provincia: il progetto prevede diverse fasce di tutela, con vincoli più o meno rigorosi. Tra gli obiettivi: migliorare e tutelare la qualità dell?acqua del fume. Si punta a garantire al fiume il suo “minimo flusso vitale” (la quantità d?acqua che serve a far sopravvivere i suoi ecosistemi) e ad assicurare alle attività produttive (agricoltura in particolare) la quantità d?acqua che è loro necessaria. Iin questo senso si pensa ad incoraggiare, nell?area del parco, lo sviluppo di colture poco idroesigenti, a tecniche di irrigazione che consentano un maggior risparmio idrico, alla realizzazione di piccoli invasi, lungo il fiume, alimentati dall?acqua dei periodi di piena, da utilizzare nei periodi siccitosi. Sulle caratteristiche ambientali del futuro parco si è soffermata Chiara Spotorno, del citato Servizio della Provincia. Pier Luigi Carini, del centro di lettura di Rivergaro, ha proposto un video con interviste sul fiume Trebbia.

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Le rimesse degli immigrati: un incontro al circolo Arci Zerbini (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Le rimesse degli immigrati: un incontro al circolo Arci Zerbini Venerdì 27 febbraio dalle 17 alle 19 al circolo Arci Zerbini di piazzale Rondani si terrà una tavola rotonda, organizzata da "economisti senza frontiere" su: "Le rimesse degli immigrati - Una ragione per la partenza, un incentivo al ritorno". Introduce Alessandro Arrighetti, docente della Facoltà di Economia dell'Università di Parma. Intervengono: Associazione economisti senza frontiere - studenti dei corsi di laurea in "Sviluppo locale, cooperazione e mercati internazionali" ed in "Economia dello sviluppo e della cooperazione internazionale", Sara Cavallet, laureanda in Sviluppo locale all'Università di Parma, Annavittoria Sarli, dottoranda in antropologia presso l'università di Modena, associazione Costa d'Avorio Parma, l'esperienza dei protagonisti e i loro vissuti, Associazione Abahoza Italia-Rwanda. A seguire, aperitivo e dj set dal vivo. Info: economistisenzafrontiere@yahoo.it

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Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale (sezione: Cultura)

( da "gomarche.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

navigazione: Home > Cultura > Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale Lunedì 23 Febbraio 2009 15:23 Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale A partire dall'Anno Accademico 2009/2010 l'Università fermana diventerà polo per l'Ingegneria Gestionale dell'Università Politecnica delle Marche. Il 25 febbraio porte aperte all'ITIS "Montani". FERMO - A partire dall'Anno Accademico 2009/2010 l'Università fermana diventerà polo per l'Ingegneria Gestionale dell'Università Politecnica delle Marche. La concentrazione di risorse voluta per Fermo è destinata a dare un'impronta particolare, unica in tutta la regione Marche alla sede universitaria della città. La sussistenza di requisiti minimi voluti dal Ministero, e che valgono per tutta l'università italiana, spiega il Preside di Facoltà, professor Giovanni Latini, comportano una riorganizzazione degli studi. In virtù di questa necessità e vista la composizione del tessuto economico e produttivo della Provincia, si è voluto caratterizzare la sede fermana con l'Ingegneria Gestionale, di I° e II° livello. L'investimento economico rimarrà, assicura il professor Latini, in linea generale, lo stesso sostenuto fino ad oggi. Gli insegnamenti previsti nella sede di Fermo si concentreranno sull'Ingegneria Gestionale. Il corso di laurea triennale (I° livello - 20 esami, 180 CFU) avrà due indirizzi: Produzione (caratterizzazione industriale) e Organizzazione (informazione interna alle aziende); si mantiene il corso di laurea specialistica o magistrale (II° livello - 12 esami, 120 CFU). La novità è stata accolta con grande soddisfazione anche dal responsabile dei corsi di studio delle sede fermana, il professor Giuseppe Conte, che commenta: "In questo modo, si ottiene un'offerta formativa più mirata e decisamente più adeguata alle necessità attuali del comparto produttivo provinciale, facendo di Fermo il fiore all'occhiello delle Marche. Inoltre, il polo ingegneristico fermano sarà un'ottimo strumento per mantenere e proseguire al meglio il lavoro già avviato con le piccole e medie imprese del territorio". Per far conoscere le potenzialità della nuova offerta didattica, mercoledì 25 febbraio l'Università apre i battenti della sede di Via Brunforte alle scuole. Dalle 9.30 alle 11.00 si terrà il primo degli incontri programmati con gli istituti superiori della Provincia: alle classi dell'ultimo anno dell'I.T.I.S. "Montani" di Fermo sarà presentato il nuovo quadro di insegnamenti di Ingegneria Gestionale. Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte, responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.

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EXPO 2015: SIENA FIRMA PROTOCOLLO SU AGROALIMENTARE DI QUALITA' (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

EXPO 2015: SIENA FIRMA PROTOCOLLO SU AGROALIMENTARE DI QUALITA' (AGI) - Siena, 23 feb. - Un protocollo d'intesa sara' presto sottoscritto con Expo Milano da Fondazione Qualivita, Gruppo Mps, e Fondazione Mps che in vista dell'expo di Milano del 2015 si impegnano alla realizzazione di una serie di attivita' riguardanti la promozione e la valorizzazione del comparto agroalimentare di qualita' che particolare interesse per i prodotti del territorio senese. L'iniziativa e' stata presentata questo pomeriggio al museo Santa Maria della Scala di Siena nel corso di una tavola rotonda a cui hanno partecipato Massimo D'Alema, Presidente Fondazione Italianieuropei, Giuseppe Mussari, Presidente Banca MPS, Gabriello Mancini Presidente Fondazione MPS, Paolo De Castro, docente Universita' di Bologna e Mauro Rosati direttore Generale Fondazione Qualivita. "La crisi in atto - ha scritto messaggio il sindaco di Milano Letizia Moratti che non ha potuto partecipare all'iniziativa - - ha accelerato i tempi del confronto sull'attuale modello economico; il settore agroalimentare italiano appare come uno dei comparti che possono rilanciare il sistema paese. Di qui l'importanza del protocollo di intesa. "L'agroalimentare e' fondamentale - ha detto Massimo d'Alema - e' uno dei settori dove i consumi tengono di piu'. E poi si tratta di un punto straordinario di forza del nostro paese .E in questa prospettiva l'esposizione universale e' un'opportunita' non solo per Milano ma per tutta l'Italia".

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Università, Napolitano:... (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

n. 8 del 2009-02-23 pagina 0 Università, Napolitano: "No tagli indiscriminati" Gelmini: premiamo i migliori e tagliamo sprechi di Redazione Il capo dello Stato: "Ripensare le scelte di bilancio impostate solo su tagli indiscriminati. La ricerca è la leva dello sviluppo". I rettori ringraziano. La replica del ministro dell'Istruzione: "Cerchiamo solo di ridurre gli sprechi". Brunetta si associa: "Nessun taglio indiscriminato" Perugia - Napolitano torna a puntare il dito contro il governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane necessitano di "valutazioni e interventi pubblici puntuali ed è necessario rivedere alcuni tagli che, sebbene dettati da motivi di bilancio, sono risultati indiscriminati". Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invoca più risorse pubbliche per gli atenei italiani. Dall?università di Perugia, dove partecipa alla cerimonia per il VII centenario della fondazione dell?ateneo, Napolitano si augura che "siano maturi i tempi per un riesame e un ripensamento di decisioni di bilancio ancorate a una logica di tagli indiscriminati". La replica della Gelimini "Premiare le università migliori e tagliare gli sprechi: è questo quello che vuole fare il governo". Lo precisa il ministro dell?Istruzione, Mariastella Gelmini, aggiungendo che "le preoccupazioni del presidente Napolitano sono anche le preoccupazioni del governo". Attenzione ai bilanci "Non ci si può abbandonare a generalizzazioni negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell?università" prosegue Napolitano ascoltando, dopo la relazione del rettore Francesco Bistoni, i molteplici problemi del mondo universitario, dalla carenza di risorse alle difficoltà di bilancio che hanno visto più atenei italiani "in rosso". Il capo dello Stato invita a guardare ai singoli atenei in base ai risultati e ai problemi della ricerca "con coraggio" considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che "può suggerire" delle soluzioni. Ricerca leva per lo sviluppo La conoscenza e la ricerca sono "leva fondamentale per la crescita economica e sociale" perché "solo il sapere e l?innovazione rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia si tarda a trarre le dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti" continua il presidente della Repubblica parlando a Perugia. "Questa è una verità difficile da contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - sottolinea il presidente -. Ma si tarda a trarne le conseguenze". No alla fuga di cervelli Napolitano "bacchetta" la classe dirigente del Paese, perché nonostante sia una "verità difficile da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva fondamentale per lo sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie conseguenze e implicazioni". Certo, sottolinea Napolitano, sull?Italia "pesano insufficienze e contraddizioni proprie del nostro Paese e certamente pesa un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le scelte di bilancio. Ma "ciò non toglie - continua il presidente - anche e a maggior ragione in una fase di crisi e di gravi incertezze per il futuro, che è necessario che tutte le forze responsabili si impegnino nel salvaguardare e tutelare il capitale umano e di sapere per evitare una dispersione di talenti troppo spesso sottovalutati". Richiami legittimi Napolitano rivendica il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla "situazione difficile" determinata dalla grave crisi economica e finanziaria. "Fa parte - dice - delle mie responsabilità dettate dalla Costituzione e richieste da una situazione di straordinaria difficoltà del Paese per una crisi che ha investito la finanza e l?economia mondiale e che in Italia sconta il retaggio, per molti aspetti, di vicende pluridecennali. Non c?è bisogno che citi a questo proposito il peso di un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le decisioni di bilancio da prendere di volta in volta. Ciò però non toglie che, e anche a maggior ragione, in questa fase di crisi che l?Europa e il mondo stanno vivendo con gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del paese debbano proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di sapere evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso sottovalutati". La Gelmini non ci sta Per il ministro la crisi economica internazionale "deve trasformarsi in una grande opportunità per rivedere il sistema di Istruzione in Italia, un sistema in cui il problema principale non è quanto si spende, ma come vengono spese le risorse pubbliche. La ricerca e l?università sono alla base dello sviluppo di un Paese, ma è altrettanto vero, però - ha osservato - che in questa fase di difficoltà economica internazionale è necessario investire il denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza. Per questo bisogna tutelare al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in Italia. Tuttavia - ha aggiunto - è nostro dovere amministrativo e morale eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a causa di gestioni universitarie poco efficaci". La Gelmini è convinta che ci siano "ampi margini per migliorare le modalità di spesa degli atenei e per destinare fondi alla ricerca e alle università più virtuose. Il governo con il decreto legge sull?università - ha ricordato - ha deciso di destinare più fondi alle università migliori e di creare 4mila nuovi posti da ricercatore. Ha deciso inoltre di mettere un freno al moltiplicarsi di corsi e sedi distaccate". I rettori con Napolitano Il finanziamento dell?università "è un tema centrale" dal quale dipende "la sopravvivenza della massima istituzione formativa del nostro Paese". Lo sottolinea il presidente della conferenza dei rettori (Crui), Enrico Decleva, ringraziando Napolitano "per la sua continua attenzione alle questioni riguardanti il sistema universitario". "Il tema toccato oggi dal capo dello Stato a Perugia, quello del finanziamento dell?università, è un tema centrale. Ne va della sopravvivenza della massima istituzione formativa del nostro Paese. D?altra parte, nei mesi scorsi da più parti - ricorda Decleva - si è lavorato, e si sta lavorando, proficuamente per definire le linee di una revisione normativa della governance e del sistema di reclutamento. Ciò nell?ottica di un impegno riformatore che si intende rilanciare dall?interno del sistema, attraverso un dibattito costruttivo con il ministero, il governo e il parlamento, ma che non può prescindere dagli aspetti finanziari". Brunetta non ci sta "Non ci sono stati tagli indiscriminati": così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha commentato le parole del presidente della Repubblica. "Lo dico - ha aggiunto il ministro - senza alcuna polemica. Abbiamo tagliato 36 miliardi di euro per il triennio 2009-2011 di spesa corrente - ha proseguito Brunetta, a margine della firma di un protocollo di intesa con l?università Roma 3 - con la manovra finanziaria di luglio abbiamo salvato l?Italia". Rispetto alla ricerca "il governo ha un?enorme attenzione - ha concluso Brunetta - lo dico io che sono un professore universitario e lo dimostrano i protocolli di intesa" già firmati per la digitalizzazione degli atenei romani. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Osama "specie in via d'estinzione" ecco la "tana" del superfuggitivo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Come trovare Osama bin Laden, il ricercato numero uno al mondo ? Se l'è chiesto a lungo George W. Bush, negli anni della sua guerra al terrore, e ora che il problema sembra passato in secondo piano, a causa della recessione, ecco arrivare una risposta sorprendente: con il ragionamento scientifico e una tecnologia a disposizione di tutti come Google Earth. A sostenerlo è il professore di Geografia dell'Università della South California Thomas Gillespie. Nella sua ricerca pubblicata sull'International Review del Massachusetts Institute of Technology, ha applicato al capo di Al Qaeda le stesse teorie di biogeografia usate per identificare la posizione nel tempo e nello spazio delle specie animali in pericolo di estinzione: si valuta il luogo dell'ultimo avvistamento e poi si applica la teoria secondo cui, più ci si allontana nello spazio da quel posto, più diventa improbabile trovare condizioni favorevoli alla sopravvivenza, che nel caso degli esseri umani equivale a dire persone che hanno lo stesso credo religioso, parlano la stessa lingua, e così via. Per dare risposta a "una delle domande politiche più importanti del nostro tempo", Gillespie ha incrociato vari dati, valutandoli sotto il profilo globale, regionale e locale: non solo l'ultima posizione certa del fuggitivo, ovvero Tora Bora, ma anche il fatto che ha bisogno di dialisi, ha bisogno di soffitti alti data la sua imponente statura e si contorna di numerose guardie del corpo che necessitano di stanze dove soggiornare. Tramite l'analisi delle foto satellitari e delle notizie di intelligence di dominio pubblico, il professore ha quindi individuato con un lungo ragionamento il paesino pakistano di Parachinar, a una ventina di chilometri dall'Afghanistan, come il luogo in cui consiglia a Cia ed Fbi di andare a cercarlo. Ancor meglio, nello studio si individuano tre edifici che potrebbero fungere dal nascondiglio: due strutture residenziali e quella che sembra essere una prigione. OAS_RICH('Middle'); Il clamore generato dalla ricerca ha fatto piovere addosso a Gillespie numerose critiche di chi ha fatto notare l'inopportunità di pubblicarne i risultati sul web, facilitando l'eventuale fuga di Osama, nel caso fossero veri. Ma anche e soprattutto di chi la mette in dubbio, come il professore della Ryerson University Murtaza Haider, di origini pachistane: con una lettera pubblicata dalla stessa International Review, ha fatto notare come difficilmente un sunnita come bin Laden cercherebbe nascondiglio nell'unica città a maggioranza sciita della regione tribale del Pakistan. Tuttavia riconosce quella carenza di intelligence nella zona da parte del governo Usa, stimolo che forse ha spinto Gillespie ad azzardare la soluzione, usando ragionamenti sì raffinati, ma anche una tecnologia ormai alla portata di tutti grazie a Google Earth. L'aspetto più interessante della ricerca sembra essere proprio una delle riflessioni fatte in conclusione: si è detto per molto tempo che bin Laden si nasconderebbe in una grotta, ma questo tipo di soluzione, spiega Gillespie, richiederebbe comunque un approvvigionamento continuo di viveri, medicine e altri beni, facilmente individuabile con la miriade di occhi elettronici in orbita nello spazio. Considerata la potenza dei satelliti spia americani, se bin Laden fosse veramente in una grotta, non lo avrebbero già stanato? (23 febbraio 2009

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Tagli agli atenei, altolà del Quirinale La Gelmini: <Eliminare gli sprechi> (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Il ministro gelmini: «premiare gli atenei migliori, tagliare gli sprechi» Atenei, monito di Napolitano «No ai tagli indiscriminati» «Mi auguro che i tempi siano maturi per rivedere le scelte di bilancio. La ricerca è leva dello sviluppo» Giorgio Napolitano (Inside) PERUGIA - Le università italiane necessitano di «valutazioni e interventi pubblici puntuali» e «mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati»: questo il monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che all'Università di Perugia ha partecipato alla cerimonia conclusiva delle celebrazioni del settimo centenario di fondazione dell'ateneo umbro. Il Capo dello Stato ha ascoltato la relazione del rettore dell'Università di Perugia, Francesco Bistoni, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. «SITUAZIONE DIFFICILE»- Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione sull'Università, la crisi economica e i problemi del bilancio statale, rivendicando il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla «situazione difficile». La conoscenza e la ricerca, ha voluto sottolineare il capo dello Stato, sono «leva fondamentale per la crescita economica e sociale» perché «solo il sapere e l'innovazione» rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia, ha aggiunto Napolitano, si tarda a trarre le dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti. «Questa è una verità difficile da contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - ha sottolineato il presidente della Repubblica -. Ma si tarda a trarne le conseguenze». «NO A GENERALIZZAZIONI» - A Perugia, Napolitano ha anche rinnovato l'appello a definire le riforme per l'Università senza abbandonarsi a generalizzazioni liquidatorie, guardando i singoli atenei in base ai risultati e ai problemi della ricerca «con coraggio» e considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che «può suggerire» delle soluzioni. Il capo dello Stato ha concluso il suo appello rivolgendosi a «tutte le forze responsabili del Paese» affinché si impegnino a difendere, potenziare, valorizzare tutte le risorse di capitale umano «evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso sottovalutati». GELMINI - Dopo le affermazioni dei Napolitano, sul tema interviene anche il ministro dell'Istruzione. «Le preoccupazioni del Presidente Napolitano sono anche le preoccupazioni del Governo» ci tiene a precisare Mariastella Gelmini. Il ministro aggiunge però che «la Ricerca e l'Università sono alla base dello sviluppo di un Paese, ma è altrettanto vero, però, che in questa fase di difficoltà economica internazionale è necessario investire il denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza. Per questo bisogna tutelare al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in Italia». «Tuttavia - prosegue - è nostro dovere amministrativo e morale eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a causa di gestioni universitarie poco efficaci. Ci sono ampi margini per migliorare le modalità di spesa degli atenei e per destinare fondi alla ricerca e alle università più virtuose». «NON CI SONO TAGLI» - Anche il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, è intervenuto sulla questione per sottolineare che «non ci sono stati tagli indiscriminati». Brunetta ha ricordato che nella manovra finanziaria «sono stati tagliati 36 miliardi di euro di spesa corrente per il triennio 2009-2011 e con questi tagli abbiamo salvato l'Italia». Il ministro ha proseguito spiegando che «il governo ha enorme attenzione alla ricerca». Dunque nessun taglio fatto in modo indiscriminato al settore, secondo Brunetta che tiene a precisare: «Lo dico senza nessuna polemica». GARAVAGLIA - Di segno opposto la posizione del Pd. «Il richiamo del capo dello Stato sull'Università - sottolinea la senatrice Mariapia Garavaglia - non può rimanere inascoltato. Di fronte ai tagli indiscriminati del governo Berlusconi che hanno colpito nell'ultimo anno gli atenei italiani, il presidente Napolitano ha sentito il bisogno di dare l'allarme sulla situazione in cui versa uno dei settori più importanti per il futuro dell'Italia». REAZIONI - Il Presidente della Crui, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Enrico Decleva ha ringraziato Napolitano per la sua continua attenzione alle questioni riguardanti il sistema universitario. «Il tema toccato oggi dal Capo dello Stato a Perugia, quello del finanziamento dell'università, è un tema centrale - ha detto Decleva - : ne va della sopravvivenza della massima istituzione formativa del nostro Paese». Plauso alle parole del capo dello Stato anche da parte dell'Italia dei valori e del Pd. «La maggioranza e il governo ascoltino le parole del presidente Napolitano» ha detto Fabio Giambrone, vicepresidente dei senatori dell'Idv. Per Pina Picierno, parlamentare del Partito democratico, «le parole che il presidente della Repubblica ha dedicato al università e ricerca sono vere e importanti». stampa |

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Chi dorme allunga l'esistenza (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 23-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Studi di Oslo e Helsinki Chi dorme allunga l'esistenza «In letargo il metabolismo migliora e l'organismo si rafforza» . Marmotte, orsi e scoiattoli «dureranno» Solo ad aprile le marmotte usciranno dal loro lungo letargo, quando anche i ghiri, dopo sei mesi di sonno, torneranno alla vita attiva. Orsi bruni e scoiattoli, invece, spinti dalla fame, hanno già interrotto (temporaneamente) il loro sonno: una volta sfamati, torneranno al loro sonno. Andare in letargo, dormire profondamente, meglio ancora se imbucati nelle tane sotto terra «conviene ». LO STUDIO - Uno studio condotto su 4500 specie di mammiferi viventi, ha messo in evidenza che sono proprio gli animali che hanno adottato questo comportamento, quelli che meno corrono il rischio di estinzione. Con termine inglese li hanno chiamati animali «sleep-or-hide» (in sigla SLOH), cioè «dormi o nasconditi ». Staccare la spina insomma dall'ambiente esterno in cui normalmente vengono svolte le attività vitali, ecclissarsi per un periodo dal resto del mondo e andare a infilarsi in qualche buco nascosto, garantisce non solo la sopravvivenza dei singoli, quando le condizioni climatiche (come nel caso degli animali che vanno in letargo)diventano severe, ma anche quella dell'intera specie. Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki, lo hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano un comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (tassi, orsi, scoiattoli), o ancora quelli che dormono di giorno e sono attivi di notte (pipistrelli), o quelli che soprattutto nei climi desertici caldi rallentano la loro attività ed il loro metabolismo ed entrano in uno stato di vita latente, chiamato estivazione (per esempio alcuni ricci orientali). Ma tra gli animali SLOH ci sono anche le comuni talpe, o il tamia siberiano, una specie di scoiattolo che scava gallerie nel terreno lunghe anche nove metri. VANTAGGIO - L'idea che specie con questo tipo di comportamento potessero avere un vantaggio nella sopravvivenza rispetto alle altre era nata da uno studio che Lee Hsianga Liow, dell'Università di Oslo, aveva condotto in precedenza su campioni fossili, e che faceva intuire come anche in passato i mammiferi SLOH fossero stati presenti sulla Terra per un periodo più lungo rispetto alle specie di mammiferi non SLOH. I ricercatori perciò hanno voluto verificare con un lavoro sistematico se questa tendenza fosse vera anche per le specie viventi. Così hanno confrontato i dati disponibili. E hanno visto che i «dormiglioni» è gli «imbucati nel terreno» sono scarsamente presenti nelle «liste rosse» compilate dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN. Anzi molti gruppi, ai quali appartengono i roditori, i pipistrelli e le talpe (in totale il 70% dei mammiferi) sono generalmente in ottima salute. Solo il 17,5 % delle 2225 specie di roditori è in qualche modo minacciato ( per lo più in forme leggere), a confronto del 49% dei primati (scimmie e affini), del 81% dei perissodattili ( cavalli, rinoceronti, tapiri) o al 100% dei sirenidi( trichechi, lamantini). Con metodi statistici i ricercatori hanno anche escluso che fossero altri fattori a determinare il vantaggio, per esempio la larga distribuzione sul pianeta (che ovviamente facilita la sopravvivenza avendo a disposizione un vasto campionario di habitat) o la taglia( normalmente i più piccoli hanno un rischio minore di estinzione). Ma anche epurando questi fattori sono risultati egualmente avvantaggiati gli SLOH. «Questo comportamento permette ai mammiferi di funzionare a una velocità metabolica più bassa e a proteggerli dagli elementi fisici avversi - concludono i ricercatori - I mammiferi con un comportamento SLOH hanno una maggiore tendenza a sopravvivere nell'attuale crisi di estinzioni e probabilmente l'hanno avuta anche nelle crisi del passato perché hanno ridotto l'esposizione agli stress ambientali». Massimo Spampani stampa |

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Imbracciando la penna: Fausto Biloslavo e Toni Capuozzo (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università per Stranieri di PG Imbracciando la penna: Fausto Biloslavo e Toni Capuozzo Giovedì 26 febbraio 2009 - Università per Stranieri di Perugia Palazzo Gallenga, Aula Magna, ore 16.00. Confronto diretto tra i due inviati di guerra. Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo. COORDINA Francesco Barontini Docente di Comunicazione di crisi e gestione dell'informazione PRESIEDE Dianella Gambini Direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio A CURA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL LINGUAGGIO BUR.IT 24.02.09

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Ottima la collaborazione scientifica tra Università e Scuole sul tema dello orientamento (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università della Tuscia Ottima la collaborazione scientifica tra Università e Scuole sul tema dell'orientamento Si è svolto all'Università della Tuscia un convegno dal titolo "Incontro Scuola-Università" per esporre i risultati conseguiti della sperimentazione realizzata nell'ambito del progetto "Università e Scuola" finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Hanno partecipato al progetto stesso, coordinato dal delegato del Rettore per l'Orientamento ed il Tutorato prof. Carlo Caporale e dalla professoressa Barbara Turchetta, 15 istituti superiori di secondo grado di Viterbo e provincia, 30 docenti dell'Ateneo, 60 insegnanti delle superiori e 4.000 studenti delle ultime due classi. Anche la preside Agata Severi ha collaborato per conto del Ministero dell'Istruzione. In ogni scuola un gruppo di studi composto da insegnanti e docenti dell'Università, ha lavorato assieme ai giovani per ricercare strategie originali e soluzioni innovative tutte volte a migliorare la capacità dello studente ad effettuare una scelta consapevole del proprio futuro universitario ma anche a stimolarlo e motivarlo a continuare la propria formazione culturale. Progetti che sono stati esposti durante il convegno e che sono immediatamente operativi. Ricordiamo che tutto il lavoro è frutto di una convenzione firmata dall'allora ministro dell'istruzione Giuseppe Fioroni e dal prof. Marco Mancini Magnifico Rettore dell'Università della Tuscia che aveva le seguenti finalità sviluppo di un modello di orientamento scolastico professionale; attivazione di "reti" ai vari livelli, che si impegnino su obiettivi condivisi e strategie comuni, attraverso una trama elastica per accogliere tutti i Soggetti, e flessibile per essere adattabile ai problemi; sperimentazione di nuovi modelli pedagogico-didattici e formativi, che prevedano la partecipazione attiva dello studente; dimensione educativa trasversale dell'orientamento e didattica disciplinare; apprendimento lungo tutto l'arco della vita e "learning by doing". Al convegno hanno partecipato oltre al Magnifico Rettore Marco Mancini anche il prof. Leonardo Rapone, delegato per le attività connesse all'applicazione del decreto ministeriale in materia di offerta formativa del Ministero dell'Istruzione, la professoressa Speranzina Ferraro, dirigente del Ministero dell'Istruzione, Romolo Bozzo dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Viterbo, presidi e rappresentanze degli studenti. BUR.IT 24.02.09

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Radio Varnadi, il nuovo album radiofonico di Luciano Ceriello (sezione: Cultura)

( da "Musicalnews.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Rumours Pubblicato il 23/02/2009 alle 13:18:03 Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo Radio Varnadi, il nuovo album radiofonico di Luciano Ceriello di Paolo Ansali RADIO VARNADI è il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano Luciano Varnadi Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli. E' una sorta di concept-album radiofonico con un vero palinsesto! RADIO VARNADI è il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano Luciano Varnadi Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli. E' una sorta di concept-album radiofonico con un vero palinsesto! RADIO VARNADI (Afrè Music) è il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano Luciano ?Varnadi? Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli. E? un album concepito e strutturato in modo da far percepire all?ascoltatore la sensazione di assistere ad una vera e propria giornata radiofonica con un palinsesto che va dalle 8 del mattino alle 24 di sera. In questo disco Varnadi ha avuto come collaboratori attivi ed entusiasti il noto attore ANDREA RONCATO ed il cantante-chitarrista GINO ACCARDO (ex chitarrista di ROBERTO MUROLO e nuovo cantore della canzone classica napoletana) i quali, nel brano ?La storiella di Damer?, si sono cimentati per la prima volta nell?interpretazione di un brano dalle sonorità rock. Altri illustri ospiti di ?RADIO VARNADI? sono MAURO PALERMO (già chitarrista di VASCO ROSSI e di FRANCESCO BACCINI) che ha suonato ed ha curato insieme al Varnadi l?arrangiamento di ?Sto pensando a te?, MARIA PIA PIZZOLLA (SUPERZOO) che ha prestato la sua voce per il finale del brano ?Donne?, GIANNI COLONNA in qualità di chitarrista elettrico, arrangiatore, nonché one-finger-keyboard-man e la porno-sexy-star LEA DI LEO che ha lasciato un cameo sul finale di ?Big Jim e Barbie?. Hanno inoltre dato un proprio contributo alla realizzazione dell?album il pianista-organista ODERIGI LUSI (già tastierista degli OSANNA e storico collaboratore del Varnadi), il batterista-jazz LEONARDO DE LORENZO che in ?RADIO VARNADI? ha suonato pianoforte e tastiera, MAX CERMOLA con il suo particolarissimo stick, il quartetto d?archi ONDANUEVE STRING QUARTET, TONY D?ALESSIO con i suoi cori lirici e non lirici, la piccola FRANCESCA CERIELLO (4 anni) figlia di Varnadi che ha cantato nel brano suo omonimo ?Francesca?, WALTER RIVOLTA e CIRO CIOTOLA alla batteria, i fratelli ANDREA e LORENZO PETRUZZIELLO rispettivamente al basso elettrico e ai cori, MOTECUHZOMA QUETZALCOTAL con la sua voce azteca, MATHI?, SARAH SWAN e VERA ai cori, HELENA BIAGIONI, MARIO NAPPI, il SINDACO DI SIRIGNANO, il PROF. FLAVIO CERMOLA (Docente di Chimica Organica presso L?Università degli studi Federico II di Napoli), PINO DA ROMA ed AL LUCINO con la sua voce fuori canto. In RADIO VARNADI ogni brano ha avuto una presentazione-lancio da parte di uno o più DJ (BIG WAVE, PIERA SALVATORI, DONATO ZOPPO, MARIO LA MONACA, ERENNIO DE VITA, BETSY BEST & TIGER GIRL) e, come la maggior parte delle radio, ha al suo interno un radiogiornale, le previsioni del tempo, le richieste da casa e tante altre iniziative simpatiche che sapranno sedurre l?ascoltatore e che qui non sveleremo. RADIO VARNADI: CHE RADIO RAGAZZI! (Il disco è disponibile su ITunes, Believe Digital, Virgin, Musicme info: www.afremusic.it) Tracklist: 1) RADIO VARNADI ore 8,00 2) Come la mia Barbie 3) RADIO VARNADI ore 9,40 4) Francesca 5) RADIO VARNADI ore 11,30 6) La protesta 7) RADIO VARNADI ore 13,00 8) Donne 9) RADIO VARNADI ore 14,10 10) Big Jim e Barbie 11) RADIO VARNADI ore 15,20 12) Sto pensando a te 13) RADIO VARNADI ore 16,50 14) Appunti di viaggio 15) RADIO VARNADI ore 17,30 16) Avrei dovuto 17) RADIO VARNADI ore 18,15 18) Egoista 19) RADIO VARNADI ore 20,00 20) Padre, muovimi i fili 21) RADIO VARNADI ore 21,30 22) La storiella di Damer 23) RADIO VARNADI ore 22,30 24) Non preoccuparti 25) RADIO VARNADI ore 23,55 26) Come una danza sufi 27) RADIO VARNADI ore 24,00

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Università, Napolitano: rivedere tagli indiscriminati (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università, Napolitano: rivedere tagli indiscriminati (23/2/2009 18:08) | (Sesto Potere) - Perugia - 23 febbraio 2009 - "Che la ricerca e la formazione siano una leva fondamentale per la crescita di un'economia e di una società fondate sulla conoscenza e sull'innovazione, che sole potranno reggere alle prove della competizione globale, è verità difficilmente contestabile, ma da cui si tarda e si resiste a trarne tutte le necessarie conseguenze e implicazioni". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto all'Università degli Studi di Perugia alla cerimonia conclusiva del 700° anniversario di fondazione dell'Ateneo. "A maggior ragione nella fase critica che stiamo vivendo, con l'Europa, in un mondo scosso da eventi traumatici e da gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del paese - ha continuato il Presidente Napolitano - debbano proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di sapere, di cui disponiamo, evitando quella dispersione di talenti e di risultati, di cui qui si è detto: talenti e risultati troppo spesso sottovalutati e non tradotti in più alta qualità dell'occupazione e dello sviluppo". Il Capo dello Stato ha concluso il suo intervento augurandosi che "si manifesti la più larga sensibilità e disponibilità di docenti, di ricercatori, di studenti e che si possa così rapidamente giungere a valutazioni e interventi pubblici puntuali nei confronti del sistema universitario. Mi auguro - ha aggiunto - che stiano maturando le condizioni anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli indiscriminati. Spetta in modo particolare a voi tutti che operate nell'Università farvi portatori di proposte realistiche e di idee innovative".

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## Napolitano: Tagli indiscriminati a ricerca,tempo di (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Perugia, 23 feb. (Apcom) - I mali dell'università italiana sono lo specchio di tante "insufficienze e contraddizioni" del Paese: scarsissimi investimenti per la ricerca, tendenza a "generalizzazioni negative e liquidatorie", difficoltà nel valorizzare i "talenti", con la conseguente 'fuga' dei cervelli all'estero, e anche "tagli indiscriminati". Ci va giù duro, da Perugia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel chiedere, per l'ennesima volta, che tutte le "forze responsabili" del paese tutelino e difendano il patrimonio di saperi e conoscenze degli atenei italiani. Anche con adeguate scelte di bilancio. La crisi economica non è affatto una scusa e anzi, per il presidente, è un motivo in più per considerare investimenti in ricerca e conoscenza come una "leva fondamentale" per lo sviluppo. L'appello e il monito, insomma, sono rivolti soprattutto a chi ha in mano le sorti del paese e i cordoni della borsa. E difatti al capo dello Stato rispondono sia il ministro dell'Università Mariastella Gelmini che quello della Funzione pubblica Renato Brunetta: per gli esponenti del governo non c'è stato alcun taglio "indiscriminato". Le parole di Napolitano, invitato dal rettore dell'ateneo perugino Francesco Bistoni alla cerimonia per il VII centenario dell'università, sono inequivocabili e raccolgono sia l'appello dei docenti che quello degli studenti. E' indispensabile che si giunga "rapidamente" a "interventi pubblici puntuali per il sistema universitario" e "mi auguro - ha aggiunto il presidente - che stiano maturando le condizioni anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli indiscriminati". Il mondo universitario si deve fare portavoce di "proposte realistiche e di idee innovative" ma il governo deve saper ascoltare. Soprattutto in un momento di grave crisi economica deve essere chiaro a tutti "che la ricerca e la formazione sono una leva fondamentale per la crescita di un'economia e di una società fondate sulla conoscenza e sull'innovazione, che sole potranno reggere alle prove della competizione globale". Si tratta di "una verità difficilmente contestabile che appare non contestata anche nel nostro paese", osserva con arguzia Napolitano, "ma si tarda e si resiste a trarne tutte le necessarie conseguenze e implicazioni". I 'cervelli' non mancano in Italia. E l'impegno ad arginare la fuga all'estero dei migliori ricercatori e docenti è sempre prioritario per Napolitano, che nella sua Napoli come a Trieste, ha sempre ricordato e valorizzato le "eccellenze", i centri di ricerca teorica o applicata più all'avanguardia. "In un mondo scosso da eventi traumatici e da gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del paese - ha rilanciato - devono proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di sapere, di cui disponiamo, evitando la dispersione di talenti e di risultati, troppo spesso sottovalutati e non tradotti in più alta qualità dell'occupazione e dello sviluppo". Allora, se è vero, che "un ingente debito pubblico si fa sentire su tutte le scelte di bilancio" è anche vero che non si può tagliare in modo "indiscriminato". Dopo molti appelli, lanciati anche alla vigilia della legge finanziaria, oggi Napolitano sembra chiedere conto delle scelte fatte. E' tempo di un ripensamento e anche nel considerare la situazione economica degli atenei italiani "non ci si può abbandonare a generalizzazioni negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell'università". Mette le mani avanti il presidente e ricorda che è un suo preciso dovere costituzionale fare "interventi e richiami pubblici" su questi temi "cruciali", soprattutto davanti alle difficoltà economiche in cui arranca anche l'Italia. La risposta del governo non tarda ad arrivare. I ministri Gelmini e Brunetta ne difendono in pieno l'operato. "Le preoccupazioni del presidente Napolitano sono anche le preoccupazioni del governo", spiega la Gelmini aggiungendo che "ricerca e università sono alla base dello sviluppo di un Paese, ma in questa fase di difficoltà economica internazionale è necessario investire il denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza". "Bisogna tutelare al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in Italia. Tuttavia - insiste il ministro - è nostro dovere amministrativo e morale eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a causa di gestioni universitarie poco efficaci". Brunetta, da parte sua, puntualizza che "non ci sono stati tagli indiscriminati" ma "36 miliardi di euro di spesa corrente, nell'ambito della manovra finanziaria per il triennio 2009-2011 e abbiamo salvato l'Italia". Più attenzione per la ricerca? "Il Governo ha un'enorme attenzione per la ricerca. Lo dico io che sono un professore universitario e lo dimostrano i protocolli firmati e lo dico senza nessuna polemica", conclude Brunetta.

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Crisi economica. La scelta nazionalizzatrice dei governi e l'assenza della sinistra. (sezione: Cultura)

( da "Articolo21.com" del 23-02-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi economica. La scelta nazionalizzatrice dei governi e l?assenza della sinistra. di Gianni Rossi C?è un fantasma che si aggira al capezzale della crisi economica del mondo capitalistico: è quello della nazionalizzazione e della statalizzazione. In assenza di ricette neo-keynesiane e di rpogettualità della sinistra riformista europea, proprio mentre la stessa crisi offre su un piatto d?argento le possibilità di coinvolgere larghi strati sociali in un movimento per cambiare gli assetti di potere conservatori, che da decenni governano gli stati dell?Unione, ecco che le leadership del G8 e G20 riscoprono proprio strumenti osteggiati dal neo-liberismo, come la partecipsazione degli stati nel capitale celle bsanche e dei maggiori gruppi industriali in forte dissesto.Non c?è dubbio che le banche andranno rifinanziate, per far “girare” moneta e crediti alle imprese di ogni ordine e grandezza e ridare fiato ai consumatori, strozzati dai mutui e dai debiti. Ma occorre anche rilanciare i consumi e dare prospettive di sicureza agli stipendi, alle pensioni e agli ammortizzatori sociali, oltre che rilanciare settori produttivi in grado di creare nuova occupazione.Come commenta il neo-Premio Nobel per l?economia, l?americano Paul Krugman, non significa abbracciare tesi socialiste tout court, quanto scegliere un mix di strumenti neo-keynesiani e sociali che insieme alla partecipazione dello Stato mettano in primo piano anche finanziamenti a programmi per lo sviluppo di un' industria “ecocompatibile”, alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, al rilancio di opere infrastrutturali, a scelte di riforma fiscale e previdenziale finora osteggiate.Soprattutto per l?Italia. Riforma previdenziale. E? necessario mettere mano alla riforma delle pensioni, non solo equiparando l?età pensionabile femminile a quella maschile, ma anche allungando l?età generale. Da subito, perchè in questo modo i risparmi per le spese dello Stato sarebbero considerevoli e, grazie a quei risparmi, si potrebbero finanziare sia gli ammortizzatori sociali per i disoccupati, sia per i precari. Ovvero si aiuterebbero così i salari più bassi e coloro che a oggi sono privi di qualsiasi ciopertura assistenziale: milioni di giovani e meno giovani assunti negli ultimi anni con contratti atipici e a tempo determinato. Con le prospettive di allungamento dell?età sempre più elevata, è assurdo che milioni di persone vengano espluse dal ciclo produttivo prima dei 65 anni. Non solo, ma proprio in virtù di minori contributi versati all?INPS e ale altre casse di istituti previdenziali, in questo modo, con la permanenza al lavoro di più anni, le pensioni potrebbero essere meno basse. Infrastrutture. I grandi lavori, come la “cura del ferro”, ovvero ferrovie dentro e fuori le grandi città, per alleggerire l?intasamento del traffico urbano e l?inquinamento dovuto all?uso massiccio delle auto private, per ridurre il trasporto su gomma sulle autostrade di merci e persone, sono un?occasione per creare nuova occupazione e preservare l?ambiente. Ci sono poi da migliorare i porti e gli aeroporti, i collegamenti tra questi e le città di partenza. Minore traffico, ma anche minore permanenza sulle strade e, quindi, anche meno incidenti stradali ( che costano alla comunità miliardi di Euro l?anno per morti e invalidà permanenti). La messa in opera di opere ferroviarie al Sud, dove ancora esistono solo una strada ferrata e spesso neppure elettricizzata, ma ancora con treni a trazione diesel! Grandi opere paesaggistiche. Le frane, i disboscamenti, le rovine del territorio ferito a morte, che le intemperie annuali creano una specie di “groviera” al Sud, ma anche al Nord del paese, possono essere combattute con opere di rimboschimento, creazione di squadre temporanee con giovani occupati per la tutela, il controllo e la salvaguardia del territorio ( boschi, laghi, fiumi spesso depauperati dai drenaggi clandestini e intensivi dei letti per estrarre materiale edile). L?abbattimento dei tantissimi “eco-mostri” lungo le coste e quindi il rrisanamento dei territori e la creazione di località turistiche dove sviluppare l?industria del settore. Banche e sistema finanziario. Le maggiori banche oggi sono governate da Fondazioni, dove i CDA vengono scelti col “bilancino” politico. Occorerebbe prevedere la presenza nel 25-30% del capitale la presenza del Tesoro, con una forte riduzione dei membri dei Cda sia nelle fondazioni e negli organi di Sorveglianza, sia ai vertici operativi delle banche, con il corollario all?Obama di mettere un tetto agli emolumenti dei top manager, non superiore ai 500 mila dollari l?anno, ovvero poco più di 420 mila Euro. Creazione di un Fondo di Garanzia per i Mutui per aiutare tutti quei consumatori che hanno cotratto mutui ormai mda “strozzini” e che non ce la fanno a pagare le tasse, col rischio di vedersi requisire le case. Revisione semestrele, quindi, degli indici di interesse per mutui variabili, ma anche per quelli a tassi fissi, ormai anche questi superiori di almeno il doppio rispetto al costo del danaro, fissato dalla BCE. Norme più trasparenti per i conti correnti e per gli “scoperti bancari”, i cui tassi d?interesse non dovrebbero superare il doppio del tasso creditore elargito ai depositi. Alzare la tassazione sulle rendite finanziarie, a livello europeo (oltre il 21% almeno). Detassazione per gli utili reinvestiti in occupazione e ricerca e sviluppo per le aziende “virtuose”. Immedaita introduzione della “class action”. Maggiori controlli sulle società quotate in Borsa e pèiù vigore alle Autorità Antitrust. Riforma fiscale. Il nostro sistema è progressivo, ma è assurdamente punitivo. Ridurre l?imposizione fiscale immediatamente, introducendo una soglia di “reddito minimo” non tassabile, che arrivi ai 20 mila euro annuali, per poi creare tre al massimo quattro aliquote fino al 40% max, per redditi che superano i 150 mila Euro annuali. Sarebbe un modo per rimettere in circolo una massa monetaria in grado di riattivare i consumi. Introduzione di alcune novità “anglosassoni” come il coefficiente familiare ( il carico fiscale va suddiviso sui membri delle famiglie, favorendo quindi quelle monoreddito e con più componenti) e l?introduzione della detraibilità anche per i salariati e pensionati dell?IVA sulle spese di qualsiasi genere ( oggi solo i liberi professionisti, le aziende, commercianti e artigiani possono farlo), oltre che per le “spese di aggiornamento professionale, uintellettuale, culturale e l?istruzione dei figli”. Riduzione genearalizzata dell?IVA. Piano di sviluppo per le Reti. Un grande sforzo finanziario e produttivo-occupazionale per far nascere anche in Italia la cablatura del paese, ovvero l?introduzione di una grande Rete a fibre otticche, dove passeranno le nuove “autostrade” della comunicazione e dell?interscambio formativo e commerciale del futuro, grazie alla digitalizzazione e all?incremento dell?uso di Internet. Rottamazioni. Non siano solo l?auto e la moto i beneficiari di sconti, ma anche i computer, i televisori di nuova genrazione e i telefonini cellulari. Sono questi mercati di grande opportunità per aumentare occupazione soprattutto nei servizi collegati ai settori delle TLC e dei media. Lotta all?evasione ed elusione fiscale. Un nuovo e più vigoroso sforzo verso questa piaga del tutto italiana, che, stando alle recenti ricerche pubblicate anche su libri (Fondamentale “Evasori” edito da Bompiani, dell?informatissimo giornalista economico Roberto Ippolito), ammonta a 100 miliardi di Euro l?anno. Creazione di un Fondo speciale per il riutilizzo delle somme recuperate immediate a favore delle opere sociali infrastrutturali e per l?adeguamentio di salari e pensioni minimi.Insomma, occorre un progetto moderno, che unisca opportunità fornite all?innovazione tecnologica, al mercato regolato in maniera più sistematica e non più neo-liberista, ma neppure legato a ricette “neo-sovietiche”, che troppo spesso si sentono proporre da parte di alcuni settori sindacali e della sinistra “radicale”. E?questa la sfida epocale per una nuova sinistra moderna, riformista, che voglia creare nuove alleanze sociali e sconfiggere il conervatorismo al potere nel nostro paese.

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