CENACOLO DEI COGITANTI |
TRIESTE:
CAMBIAMENTI CLIMATICI E RICADUTE SUL TERRITORIO SABATO 21 FEBBRAIO
( da "marketpress.info"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Renzo Rosei: docente di Fisica della materia presso il
Dipartimento di Fisica dell?Università di Trieste. E? direttore scientifico di
Sincrotrone Trieste, di cui è uno dei fondatori. Dott. Daniele Pernigotti:
giornalista free lance e scrittore. E? autore del testo ?
Usa ,
un programma in 6 punti ( da "Trentino"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: squadra di pronto intervento al cantiere comunale;
recupero edilizio dell'esistente evitando la speculazione; attenzione al
sociale e alla cultura con un progetto d'insieme; nucleo pubblico-privato per
favorire e consolidare posti di lavoro di eccellenza sul territorio. (r.g.)
Energia,
in campo i giovani ( da "Trentino"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Intervengono i tre docenti universitari Antonio Zecca,
Paolo Baggio e Renzo Leonardi, con moderatore il giornalista Francesco Terreri.
Il 28 - 29 marzo ci sarà il viaggio finale (iscrizioni entro il 5 marzo presso
gli sportelli della Cassa Rurale d'Anaunia) in Svizzera per vedere applicate
alcune delle tecnologie possibili.
Foreste
e legno: Più responsabilità ( da "Corriere delle Alpi"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: La certificazione forestale», conclude quindi il docente,
«secondo i due schemi internazionali del Fsc e del Pefc sta sviluppandosi con
notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio, Postel stampa le
fatture di Telecom Italia su carta Fsc». (a.s.)
la
crescita degli studenti attraverso le lingue straniere
( da "Nuova
Sardegna, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: accolti con i loro docenti di sostegno nelle prime.
L'obiettivo è realizzare un inserimento che sia il più soft e sereno possibile.
Importante puntualizzazione sul corso internazionale a opzione spagnola: i dati
forniti dalle Università e dal mondo del lavoro spagnolo confermano che alcuni
ex-alunni hanno completato il percorso di studi universitari e si sono
stabiliti in Spagna.
Futuro
della scuola, parola all'esperto ( da "Provincia Pavese, La"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Giovedì prossimo alle 17 nell'aula Magna dell'università
sarà Franco Frabboni, pedagogista e docente dell'università di Bologna, a
spiegare come cambierà la scuola l'anno prossimo. Sarà un momento di
riflessione sul futuro delle elementari e sui cambiamenti introdotti dalla
riforma Gelmini.
Scuola,
è ora di scegliere per l'anno prossimo
( da "Arena,
L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: nelle classi a tempo prolungato saranno assegnati due
docenti: maestro «di riferimento» e altro insegnante per l'insegnamento della
lingua straniera e religione. Dai sindacati della scuola, però, il timore che
questa «libera» scelta dei genitori debba comunque fare i conti con organici
assegnati agli istituti, assai contenuti dalla Finanziaria.
"una
finestra aperta di colpo ha causato il crollo nel liceo"
( da "Repubblica,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: aggiunto Raffaele Guariniello è arrivata la consulenza
tecnica affidata a Giovanni Solari docente presso l´università di Genova di
ingegneria del vento. E´ stato lui a studiare le condizioni atmosferiche
presenti quel giorno e a misurare la pressione interna ed esterna all´edificio
scolastico per comprendere quali forze abbiano contribuito a far crollare il
controsoffitto dell´aula.
il 25%
dei quindicenni della bassa ha provato a fumare cannabis
( da "Mattino
di Padova, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente universitario - oggi c'è bisogno dell'insegnante
che affianca l'adolescente. Oggi gran parte della scuola ripete gli stessi
percorsi di un tempo, e occorre un lavoro per valorizzare l'educazione e gli
insegnanti. Oggi ai giovani interessa solo il presente adesso, non il passato e
il futuro, che sarà il presente degli altri.
testo
per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella. testo per misurare lo
spazio equivalente di 002 righe cartella. - rossella leonforte
( da "Repubblica,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Nel 1914 divenne libero docente; nel 1921 professore
straordinario a Cagliari e nel 1923 professore ordinario nella stessa sede, in
cui lavorò fino al 1927, quando si trasferì all´università di Catania per
ricoprire per circa trent´anni la cattedra di Analisi algebrica e dove rimase
fino al 1964, quando morì quasi cieca e dimenticata.
non
solo tagli per la sanità - vincenzo provenzano
( da "Repubblica,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: ricerca di più risorse, perché i medici devono curare, e
dovrebbe essere questo il loro unico obiettivo. Il manager pubblico e la
politica, in generale, dovrebbero percepire quali siano le priorità della
società di riferimento, e in particolare cosa i siciliani si aspettino da loro,
anche in rapporto alle priorità da offrire in un mondo in cui le risorse sono
sempre più limitate.
Altra
Savona sposa la macro regione "Limonte"
( da "Secolo
XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Angelo Pichierri, docente di sociologia
dell'organizzazione presso l'Università di Torino. Moderatore era Elio
Ferraris. Per Monteverde il progetto di una macroregione non può prescindere
dall'abolizione di quegli apparati amministrativo burocratici come le Comunità
Montane o le Province.
"Di
che libro sei?", gli esperti a confronto
( da "Secolo
XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: promuovere attività di formazione per docenti, attività ed
eventi culturali rivolti agli studenti, "aperture" delle biblioteche
scolastiche con l'obiettivo di sostenere la progettazione di percorsi educativi
volti ad incrementare il piacere di leggere. Si intende inoltre valorizzare le
attività già intraprese nel campo della lettura nelle scuole di ogni ordine e
grado della Provincia.
Non
basta un segretarioper rianimare il Pd
( da "Secolo
XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: è riassunto perfettamente da un giornalista statunitense
il quale rivolge ad Alexander Stille - docente di giornalismo e autore di
"Citizen Berlusconi" (2006), uno dei libri migliori scritti sul
protagonista della politica italiana - la domanda seguente: ma come, in Italia
viene condannato per corruzione il coimputato del primo ministro e a dimettersi
è il capo dell'opposizione?
Il
Comune di Rieti in collaborazione con l'associazione "Il laboratorio
dell'Ateneo&#... ( da "Messaggero, Il (Rieti)"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: recital dedicato al periodo reatino del Francescanesimo
scritto da Francesco Rinaldi e diretto da Carla Todero. Lo spettacolo sarà
preceduto da un incontro sul Francescanesimo in Italia e nella Valle Santa a
cura di Alfonso Marini docente di Storia Medievale e di Ileana Tozzi, direttore
del museo diocesano di Rieti.
Al
nuovo assessore, Lanfranco Venturoni, nelle sue peregrinazioni abruzzesi a
Penne o ... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Omero è in vista una gestione mista pubblica-privata,
«alla stregua della mia Team, dove l'intervento del pubblico è maggioritario
con una quota del 51%, e tutto ciò attraverso un bando di gara europeo. La
gestione va al privato, con la nomina di un Ad, mentre il controllo è soggetto
ad un indirizzo politico: ciò comporta l'aggiramento delle pastoie
burocratiche,
Arriva
la lista Tagliani: noi nel vuoto dei partiti
( da "Nuova
Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente università), Mara Salvi (dirigente scolastico),
Giuliano Sansonetti (docente universitario), Giulio Sproccati (direttore
banca), Dora Suglia (neuropsichiatra infantile) e Antonio Utili (scenografo).
La "lista Tagliani" è composta, come si vede, da sostenitori
personali del candidato sindaco che vengono da mondi diversi tra loro,
L'acqua
e la cultura nel segno del pubblico ( da "Nuova Ferrara, La"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente di diritto pubblico all'Università Federico II di
Napoli), Corrado Oddi (Fp-Cgil e Forum italiano dei movimenti per l'acqua),
Gaetano Sateriale (sindaco di Ferrara) e Marzia Marchi (Rete Lilliput Ferrara).
In precedenza (ore 16, dipartimento di scienze giuridiche dell'ateneo) il
Coordinamento istruzione pubblica di Ferrara invita alla presentazione del
libro «
Sostegno
all'impresa ( da "Nuova Ferrara, La"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: contributi in modalità pubblico-privato. Lo scopo è la
realizzazione di programmi di intervento locali la cui la finalità consiste
nell'attivare processi di rigenerazione e di rinnovo commerciale, in una ottica
di unitarietà dell'area. Gli interventi Gli interventi che saranno realizzati
per il Comune di Ferrara riguardano il primo stralcio del secondo lotto del
giardino delle Duchesse,
Giorello:
la cultura non trascuri la scienza ( da "Corriere della Sera"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Università spesso lontana dai giovani Giorello: la cultura
non trascuri la scienza «Milano deve e può riscoprire la sua tradizione
scientifica, perché non c'è iato tra conoscenza e azione». Giulio Giorello,
docente di Filosofia della Scienza in Statale, interviene così nel dibattito
sul Manifesto per Milano.
Giorello:
cultura come tecnica e ragione L'università spesso lontana dai giovani
( da "Corriere
della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Ma ce l'hanno soprattutto i giovani, con le loro esigenze
e i loro desideri. Ed ecco il punto: se non siamo in grado di tradurre certe
istanze, allora tradiamo i nostri ragazzi ». Professore Giulio Giorello,
docente di Filosofia della scienza alla Statale Annachiara Sacchi
crisi
finanziaria globale economisti a confronto
( da "Centro,
Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: attualmente socio dell'Accademia dei Lincei e autore di
numerosi saggi; Marcello De Cecco, di Lanciano, docente ordinario di Storia
della finanza e della moneta alla Normale di Pisa; Francesco Di Tizio, di
Chieti, dal 1989 direttore generale della Carichieti, e docente a Pescara della
università D'Annunzio.
Harvard,
gli studenti protestano <Obama ci ruba i migliori prof>
( da "Corriere
della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docenti dall'università. E arrivano gli uomini di Bush
Anche il dipartimento di Economia e la Scuola di Legge hanno accusato defezioni
importanti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Come ogni presidente
democratico degno di questo nome (e anche più, forse perché lui stesso vi ha studiato)
Barack Obama ha saccheggiato Harvard per riempire i ranghi della propria
Amministrazione.
associazione
stelliniani, una donna alla guida ( da "Messaggero Veneto, Il"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Gli Stelliniani hanno inoltre nominato presidente onorario
il professor Daniele Picierno, già titolare delle cariche elettive del liceo
classico Stellini, docente all'A.I dell'Università di Udine, ex presidente
dell'A.T.M. di Udine e amministratore dell'istituto "Giovanni da
Udine".
Bassi e
l'indagine sui viaggi <Nessuno si è arricchito>
( da "Adige,
L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Università Accertamenti sulle trasferte Bassi e l'indagine
sui viaggi «Nessuno si è arricchito» Il fatto che la Guardia di Finanza ha
condotto delle indagini sulle missioni all'estero dei docenti universitari di
Trento non scompone il rettore Davide Bassi: «É una non notizia, nel senso che
è vecchia di un anno.
la
politica non crede nel ruolo propulsivo del settore no profit
( da "Messaggero
Veneto, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente alla facolta di Economia dell'università di
Trento, di cui è stato preside, è uno dei massimi esperi in Italia di
cooperazione sociale. Fondatore dell'Euricse, centro di ricerca per le imprese
sociali, è docente del corso di amministrazione e gestione delle imprese
sociali che si sta tenendo, con successo di partecipanti,
Da Wall
Street a Val di Sangro esperti a confronto con Noi del Vico
( da "Tempo,
Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente ordinario di Storia della finanza e della moneta
alla Scuola Normale di Pisa; il dr. Francesco Di Tizio, di Chieti, direttore
generale della Cassa di Risparmio teatina e docente all'università "G.
d'Annunzio". L'argomento del convegno, scelto per far comprendere come
esso riguardi da vicino ogni realtà socio-economica di ogni parte del mondo,
In
undicimila all'Unica open day ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: offerta formativa e partecipando alla presentazione delle
undici facoltà curate da docenti dell'ateneo. Due le novità di quest'anno: la
simulazione dei test d'accesso, obbligatori in tutti i corsi, e i colloqui di
orientamento. Ai test hanno partecipato quasi 5 mila studenti: tra le facoltà
più gettonate Medicina (1283 questionari compilati ed esaminati) e Architettura
(511 prove).
<La
giostra di carnevale tra mistero e storia>
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: dei docenti delle università tedesche, mentre ora il
rigore è proprio di tutti i numerosi studiosi che si occupano di ricerche
storiche e archivistiche». Zucca ricorda le recenti scoperte pubblicate da
studiosi oristanesi: «Fondamentale l'ampia ricerca di Walter Tomasi sulla
Sortilla straordinaria, per la nascita del figlio Ferdinando di Filippo II re
di Spagna,
Paolo
Grossi martedì 24 interviene al Suor Orsola
( da "Caserta
News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa
Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e
docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt
docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola
Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'
Domenica
al Musa macchine d'epoca del Mezzogiorno
( da "Caserta
News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Domenico Villacci, Docente della Facoltà di Ingegneria
dell'Università degli Studi del Sannio, William Dozza, storico e ricercatore,
Mino Faralli, Presidente Commissione Nazionale Manifestazioni Auto, Gabriele
Begnozzi, Commissario Tecnico Manifestazioni Auto, e Nello Salsapariglia,
Fondatore dell'omonima Collezione.
Scuola,
coinvolgere le famiglie nelle scelte educative
( da "Avvenire"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente dell'Università cattolica Sacro Cuore di Milano
rappresenta la via più concreta per dare alla scuola la capacità reale di
rispondere ai bisogni; le migliori performance però non dipendono solo dalla
quantità di risorse impegnate, ma dalla responsabilità di tutti gli attori
coinvolti, quindi anche delle famiglie».
<I
desaparacidos>della politica locale
( da "Sicilia,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: a 400 anni dalle prime scoperte del famoso scienziato
legate all'uso del cannocchiale, una cui fedele riproduzione sarà esposta al
Polididattico. L'intero programma è curato da Carmelo Arena e Marcellina
Profumo, docenti del liceo scientifico Cannizzaro. Per informazioni è possibile
visitare il sito www.palermoscienza.it. Daniele Ditta
Giovani
industriali, si cambiaMarilena Barbera
( da "Sicilia,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Dalla costituzione del Consorzio Universitario ad oggi la
presidenza di questa struttura è stata affidata a docenti universitari
(Melisenda ,Lagalla, Romano) e forse è stato opportuno, nella prima fase che la
guida del Consiglio di amministrazione, venisse affidata ad uomini di
particolare esperienza maturata nel campo dell'insegnamento universitario.
Ancora
cuccioli abbandonatie nel canile non c'è più posto
( da "Sicilia,
La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: nuovi e specifici per tutti i docenti, specialmente di
italiano, che sempre più spesso si ritrovano ad insegnare la nostra lingua a studenti
stranieri. In particolare Luisa Brucale (Università di Palermo) ha evidenziato
la necessità di far riflettere i docenti sulle proprie competenze
metalinguistiche e di promuovere nella scuola un atteggiamento interculturale
atto ad integrare l'
Gli
investigatori del verde a lezione di illegalità
( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docenti Davide Pettenella e Tommaso Anfodillo, è
organizzato con il patrocinio della Regione Veneto nell'ambito dell'iniziativa
coordinata dal servizio relazioni internazionali dell'università di Padova.
L'iniziativa si inserisce in un'attività didattica internazionale avviata da
tre anni dalla facoltà di agraria di Padova con la partecipazione a due master
internazionali sulla gestione
La
Venice University studia la globalizzazione
( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docenti internazionali che trattano tematiche attuali; potersi
sentire parte attiva di una comunità multiculturale di studenti e docenti;
completare la tesi di laurea presso importanti centri di ricerca
internazionali; migliorare il proprio inglese dato che i corsi sono tenuti in
tale lingua e, all'interno dei corsi stessi sono previste guest lecture tenute
da esperti dei temi affrontati.
CONVENTION
Renato Pizzolitto è segretario provinciale della Cisl (30 mila iscritti, 16
mila... ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Un confronto per cercare di dare alcune risposte al
territorio. Parteciperanno Stefano Miani e Guglielmo Cevolin, ricercatori
dell'Università di Udine; Bruno Cescon, direttore del settimanale diocesano Il
Popolo e Chiara Mio, docente all'Università di Venezia.
LATINO?
SI', GRAZIE! "Civis romanus sum,
( da "superEva
notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: LATINO?
SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio
2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio
9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.
GIUSEPPE
MIRETTO COME SALVARE INVESTIMENTI PER 25 MILIONI DI EURO E VIVERE (SOTTO IL
PROFILO AMMI... ( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: pubblici e privati, l'ente e il pubblico interesse». Poi
rivendica: «Questo Comune, in tema di trasparenza degli atti non ha nulla da
rimproverarsi. E nulla da imparare sul versante delle competenze procedurali».
Carte alla mano, se i promotori dei progetti di finanza dovessero risultare burocraticamente
inidonei,
San
Lazzaro di Savena, letteratura per ragazzi con "Fantasie di carta, carte
di fantasia" ( da "Sestopotere.com"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente dell?Università di Bologna. La letteratura per
ragazzi intreccia le proprie storie ed avventure con luoghi reali ed
immaginari, tessendo mappe e percorsi nell?immaginario collettivo. Proprio di
mappe, luoghi e geografie parla la mostra che attraverso la narrazione condurrà
i visitatori nei luoghi letterari e geografici dei migliori libri per ragazzi.
"CI
SONO CONTENITORI E CONTENUTI. MANCANO I NARRATORI"
( da "LeccePrima.it"
del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docenti che formano i nostri ragazzi. Chissà quando queste
risorse per il territorio si metteranno a raccontare la realtà. Ci sono gli
auditorium pubblici, ci sono le aule magna delle Università, ci sono i
contenitori e ci sono anche i contenuti che sono rappresentati dai mille
dilemmi a cui ci sottopone ogni giorno il nostro vivere quotidiano manca la
narrazione dei narratori che
Latino?
Sì, grazie! "Civis romanus sum,
( da "superEva
notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Corso/Convegno per docenti organizzato dall'AESPI: Latino?
Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". ROMA 26 febbraio 2009
Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza del Campidoglio 9.00
- Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.
Darwin?
Fa più paura di Marx ( da "EUROPA ON-LINE"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Secondo una ricerca pubblicata da New Scientist, e
risalente al
Viaggio
dentro il teatro ( da "Trentino"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: anche docente di regia teatrale all'Università Ca' Foscari
di Venezia, e per a Pergine ha ideato una rassegna su misura per lo spazio
teatrale intimo e raccolto delle Garberie, che favorisce uno scambio tra gli
artisti stessi e il pubblico, che nel corso della serata potrà intervenire con
domande e considerazioni: «Il vero teatro,
processo
a zernar, si riprende il 20 aprile ( da "Nuova Venezia, La"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente all'Università di Bologna. Una perizia che
conferma la manomissione ma che viene contestata sia nel metodo usato che nel contenuto
finale dalla difesa di Zernar. Secondo l'avvocato Fragasso è «una perizia nella
quale i periti del Gip che non sanno usare, per stessa ammissione di uno dei
periti,
venice
univercity, orizzonti anche in terraferma
( da "Nuova
Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: studenti sia i docenti provengono da svariati Paesi,
risulta interessante vedere come da differenti culture si vadano a trattare
temi collegati alla globalizzazione: alla Viu si insegna che è stato un
fenomeno positivo, ma anche a portare delle critiche, visto che il punto di
vista di un nostro studente cinese sarà differente da quello di un americano
piuttosto che da un italiano»
il
"caso italia" vivisezionato da d'orsi - massimo novelli
( da "Repubblica,
La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Il professor Angelo d´Orsi, docente di Storia del pensiero
politico all´Università di Torino, non la pensa così. Tanto che ha organizzato
"Le settimane della politica", incentrate quest´anno, molto
appropriatamente, su Il "caso" Italia. Ma su che cosa fonda il suo
ottimismo a proposito della vituperata politica?
palazzo
mocenigo ( da "Nuova Venezia, La"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Al seminario interverranno Stefano Masini, docente di
diritto alimentare Tor Vergata, Enzo Rullani presidente Venice International
University, Stefano Landi professore di strategie turistiche Università Lumsa
Roma, Tiziana De Filippis dottoranda del Cnr-Ibimet. Interverrà anche il vice
presidente della Regione, Franco Manzato.
l'innovazione
dell'università - (segue dalla prima pagina)
( da "Repubblica,
La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: innovazione ma non a prezzo della identità stessa del
docente e degli atenei. L´universitario ha anime diverse dentro di sè, che
vengono da lontano, dalle rivolte sessantottine o dall´inerzia degli anni
trenta, quella di fronte alla cacciata dei colleghi ebrei, per esempio. Non si
vorrebbe che la seconda di queste tornasse a galla.
direttamente
dalle aziende private dell'area metropolitana
( da "Tirreno,
Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: UGUAGLIANZA TRA I SESSI PISTOIA. Le ricerche di personale
devono parlare sia al maschile che al femminile. Lo ha stabilito la legge 125
del 1991. Non si può cercare solo un operaio ma un operaio o un'operaia. In
caso contrario gli annunci non potranno essere pubblicati.
tirocinanti
europei al pesenti ( da "Tirreno, Il"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: ssa Luisanna Paggiaro, docente del liceo scientifico
"F. Buanarroti" e della Ssis di Pisa. Dodici tirocinanti, futuri
insegnanti di Inglese, sono venuti in visita alle scuole di Pisa e Firenze per
conoscere il nostro sistema scolastico, la nostra organizzazione, la nostra
didattica.
La
cacciata dei baroni ( da "Stampaweb, La"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Significa che almeno per i prossimi due anni nessuna
università assumerà», spiega Franco Indiveri, docente alla Facoltà di Medicina
a Genova. L?esodo dei «baroni» lascia perplessi persino i loro più accaniti
avversari. Docenti come Tommaso Gastaldi, associato di Statistica a La
Sapienza: «L?effetto sarebbe positivo se ci fosse un vero progetto di
ringiovanimento.
"Misura
inutile. Studenti in ostaggio degli impostori"
( da "Stampaweb,
La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Nemmeno secondo Raffaele Simone, docente all?Università di
Roma Tre, uno dei maggiori studiosi europei di linguistica e filosofia del
linguaggio. Un suo libro-denuncia del ?
CorsiAggiornamenti
per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il
corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta
di ( da "Eco di Bergamo, L'"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente del master di fotografia della nuova Accademia
delle Belle Arti di Milano; in programma fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e
15-19. Disegni di Manuel Bonfanti Al Circolino della Malpensata, via Luzzatti,
6, mostra di disegni a carboncino di Manuel Bonfanti dal titolo «People»,
visitabile fino a sabato.
Nel
2006, con <La città del pane e dei postini>, diario della lunga
esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent,
Uzbekistan, vince il Premio Narrativ
( da "Eco
di Bergamo, L'" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: con prefazione dell'amico Gino Ruozzi, docente di
Letteratura Italiana all'università di Bologna. Il volume, spiega bene
quest'ultimo, è composto di tre parti: «La raccolta "Storie
invisibili", che Messori aveva preparato per la stampa prima della morte;
un gruppo di racconti editi dal 1983 al 1995;
Percorso
monitorato palmo a palmo Il Rettore: <Onorati della sua sensibilità>
( da "Nazione,
La (Umbria)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: glorioso per secoli, continua, anche ai nostri giorni a
svolgere un ruolo altamente significativo al servizio della cultura. Napolitano
apprezza l'impegno di docenti e allievi, tutti consapevoli di dover garantire
alla nostra Università un grande futuro, degno del prestigio tramandato dal
Teatro,
la parola di Macbeth ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: 30 nel ridotto del teatro Diego Fabbri' (via dall'Aste
10). Il relatore di oggi è il professore Francesco Giardinazzo dell'Università
di Bologna. Il docente interverrà con un approfondimento dell'opera e della
tematica del rapporto tra parola e potere.
CHIOGGIA:
SVILUPPO SOSTENIBILE DEGLI AMBIENTI COSTIERI CHIOGGIA
( da "marketpress.info"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: del partenariato pubblico-privato che propone e realizzerà
il progetto. Infatti, intorno al tema centrale dell?unico modello di sviluppo
oggi ipotizzabile per gli ambienti costieri fortemente legati all?economia
ittica - quello indicato con il termine ?sostenibile?
BOLZANO:
CORSO SUI PRINCIPALI ASPETTI DEL DIRITTO MINORILE
( da "marketpress.info"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: libera professionista a Bolzano e socia consulente legale
della Casa delle Donne di Merano, Docente di ?Diritto penale? presso la Libera
Università di Bolzano, Facoltà Scienze della Formazione, Corso di laurea in
Servizio Sociale. Il corso sarà tenuto in lingua italiana ed ogni partecipante
potrà usare la propria madrelingua, la partecipazione è gratuita.
PESARO
E' una scoperta eccezionale, il manoscritto rilegato in pergamena, copiat...
( da "Messaggero,
Il (Ancona)" del 23-02-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura
Abstract: docente presso l'Università dell'Aquila a seguire le orme
di una vecchia foto scattata da alcuni studiosi americani prima della Seconda
guerra mondiale. Temendo infatti che molti dei nostri fossero seriamente a
rischio, gli americani fotografarono quasi tutto il repertorio musicale
presente negli archivi di Roma,
Una
moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat
( da "Corriere
della Sera" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di
Francesco Alberoni Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat P arto
da una notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato
numerosi adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare
l'eroina, ma non se la iniettano, la fumano.
Le
iniziative dell'Utef, corso su Ferrara nel 1700
( da "Nuova
Ferrara, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: aula magna di Scienze giuridiche dell'Università, corso
Ercole I d'Este 37. Oggi per il corso «La piazza nella rappresentazione
artistica della pittura del Novecento» la professoressa Maria Grazia Frilli
(docente di Storia dell'arte) interverrà su «Dall'Ottocento alle prime
avanguardie: la piazza dell'impegno popolare e quella del mistero».
Olbia,
oggi alle 18 cerimonia inaugurale in piazza Crispi
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Coreografa Internazionale docente nei più importanti Enti
lirici e Università del mondo), che con la Compagnia New Dance Drama
rappresenterà l'Italia all'Alabama Dance Festival 2009), Angelica Stella, Dj
Surs (performer impegnato in produzioni televisive, teatrali, musicali e
fashion-oriented nei principali contesti internazionali di settore),
Una
tesi dedicata al bagòss Che ci fa Piercarlo Marletta, milanese, studente alla
Kansas Sta... ( da "Giornale di Brescia"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: che quella ricerca piaccia particolarmente ai docenti,
tanto che allo studente viene chiesto di sviluppare una vera e propria tesi
sull'argomento. «Da sempre - racconta Marletta - nutro un interesse generale
per l'agricoltura di montagna e la produzione casearia in particolare.
Conoscevo la Valsabbia e pure il bagòss, ma poi studiandolo ne ho capito
l'utilità sotto diversi aspetti:
appalto
energia, bocciato il ricorso zecca ( da "Centro, Il"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: contratto di appalto per il partenariato pubblico privato
mediante finanziamento tramite terzi in materia di energia e sviluppo
sostenibile», spiega D'Alessandro, «il Comune si è costituito nel procedimento
straordinario nel quale la Zecca ha inteso, pur non avendo partecipato alla
gara d'appalto, impugnare gli atti del procedimento sull'assunto di una
presunta invalidità del bando,
Aziende,
si comanda a 50 anni ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Più sociologica l'analisi di Severino Salvemini, docente
di organizzazione aziendale all'Università Bocconi. «In Italia - sostiene –
manca l'effetto emulativo della classe dirigente, dove sono pochi gli esempi di
giovani che si sono fatti strada, in politica, come in economia e tra i
professionisti ».
Nuovi
prof con laurea e tirocinio ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: è dunque pronto il decreto che recepisce in toto la
proposta dei docenti chiamati dal ministero. Chiusa l'esperienza decennale
delle Scuole di specializzazione, insomma, la formazione degli insegnanti torna
nei recinti dell'università «propriamente detta», e punta a una durata di
cinque-sei anni (invece dei sette attuali).
Adidas
Originals e Vice Italia insieme per l'arte e la creatività
( da "FashionTimes.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: collabora con diverse testate ed è attualmente docente di
Fashion & New Media presso lo Ied ModaLab di Milano. Alegra O?Hare è Head
of Style di adidas Italia dal 2007. Da 15 anni si occupa di brand marketing per
aziende premium quali VF, Bang & Olufsen, Binda e tiene lezioni di
marketing innovativo in diverse e prestigiose Università italiane.
TRASPORTI
E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI - convegno organizzato dall'Assessorato ai
Trasporti della Provincia di Cagliari - Cagliari, 3 dicembre 2008
( da "SardegnaIndustriale.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: automobile privata, sviluppando trasporti pubblici e di
qualità». I motivi del minore utilizzo del trasporto collettivo sono da
ricercare non solo nell?aumento del reddito pro capite, ma anche nella
incapacità dell?offerta di trasporto collettivo di adeguarsi ad una domanda in
evoluzione, principalmente in termini di qualità.
Laurea
di Pagliaro in Lingue e Letterature Stranier
( da "Caserta
News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente di Apprendimento & Insegnamento delle lingue
moderne). Dopo la proclamazione del Presidente, Prof. Chiarini, del voto finale
ad Antonietta e a tutti gli altri laureandi, i parenti,i colleghi e gli amici,
accorsi anche da Maddaloni, Caserta, Napoli, Casaluce, Formia, Acerra,
Ponticelli, hanno festeggiato la neodottoressa con abbracci,
MALATTIE
DIMENTICATE, APPELLO DI MSF E DNDI ( da "WindPress.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo
co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati
(tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo
Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano
per le ricerche) in risposta allâ?
UNIVERSITA':
LA LUISS SI PRESENTA AGLI STUDENTI DI FERMO
( da "Agi"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Docente Luiss di Matematica Finanziaria, dell'offerta
formativa delle tre facolta' dell'Ateneo: Scienze Politiche, Economia e
Giurisprudenza; e l'illustrazione, da parte di un rappresentante delle
Relazioni con le Istituzioni e le Associazioni e di uno studente della LUISS,
dei servizi e delle opportunita' offerti dall'Universita'
Il
precariato ce lo meritiamo! ( da "Blogosfere"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: chi non era in piazza ha voglia di portare avanti la
mobilitazione dei docenti-ricercatori precari, oppure cura le proprie
precarietà sperando di cavarsela in qualche modo? Eppure è in gioco il futuro
della ricerca italiana: ricordiamo che il governo italiano dopo i famosi tagli
alle università e il ridotto turn-over (tagli che ci hanno detto dovrebbero
diminuire la stretta dei.
NAPOLITANO:
BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA' ( da "Agi"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa
all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. Napolitano ha colto
queste osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e
i problemi del bilancio statale. E' partito ricordando come siano state le
Universita', nel Medioevo, a costituire il momento iniziale della nascita dell'
Lions:
incontro-dibattito violenza sulle donne
( da "Caserta
News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Docente emerito di filosofia morale presso l'Università di
Napoli), Donato Ceglie (s.Procuratore della Repubblica del Tribunale di S.Maria
Capua Vetere), Aldo D'Andrea (past Governor del Distretto Lions 1808YA), Mario
Romano (v.Presidente nazionale della "Assostampa Forense"), Anna
Baldry (Docente di Psicologia sociale presso la II Università di Napoli)
Seminario
sul tema "L'Europa del diritto"
( da "Caserta
News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa
Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e
docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt
docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola
Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'
ANCHE
SU 'TIME' ESPLODE LA GUERRA Berlusconi contro Murdoch: "è IL verO Reality
DELLA TV italiana" "Murdoch ha pensato di poter ottenere il monopolio
sulla pay TV, e Berlusconi n ( da "Dagospia.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Dennis Redmont, docente di comunicazioni internazionali
presso l'Università di Perugia, dice che entrambi i magnati probabilmente si
stanno rendendo conto di aver mal giudicato la situazione. "Si sono
sottovalutati a vicenda", dice Redmont, ex responsabile di Associated in
Italia.
Università,
il presidente a Perugia: <La ricerca è leva per lo sviluppo, ma si tarda a
capirlo> ( da "Corriere.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la
relazione del rettore dell'Università di Perugia Francesco Bistoni, il quale ha
sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani
nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei
cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e
mezzo di euro.
Domani
regali dell' Unicef ai bambini del Policlinico di Modena
( da "Sestopotere.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: AIDS facendo un confronto tra la situazione in Occidente e
quella nei Paesi in via di Sviluppo, ai quali parteciperanno un docente di
Malattie Infettive dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e
rappresentanti dell? Unicef nazionale e locale.
Nanoparticelle
biodegradabili per combattere i tumori
( da "Corriere.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Ha presentato così la sua creatura Michael Sailor, docente
di chimica all'Università di San Diego che ha guidato il gruppo di lavoro
composto da esperti in biotecnologie, bioingegneria, medicina, informatica
dell'Università della California, del Massachusetts Institute of Technology
(Mit) e del Brigham and Women's Hospital di Boston.
Una
moratoria per i giovani: spengano YouTube e chat
( da "Corriere.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Pubblico&Privato Una moratoria per i giovani Spengano
YouTube e chat Un modo per riprendere contatto con la realtà Parto da una
notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi
adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma
non se la iniettano,
UNIVERSITA':
FERMO POLO REGIONALE PER INGEGNERIA GESTIONALE
( da "Agi"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor
Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte,
responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e
ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.
Appello
di MSF e DNDi: I governi devono fare di più per promuovere la ricerca contro
malattie dimenticate che colpiscono milioni di persone
( da "SaluteEuropa.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: organizzazione senza fini di lucro di ricerca e sviluppo
co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti di ricerca pubblici e privati
(tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo
Cruz brasiliana, il ministero della Salute della Malesia e il Consiglio indiano
per le ricerche) in risposta all'urgente bisogno di nuove cure e all'
Cristianesimo
Doppio incontro con Salmann, studioso del rapporto fede-cultura
( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente di teologia e filosofia all Pontificio Ateneo
Sant'Anselmo e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Oggi alle 21,
sarà nell'aula Morgagni del Policlinico, ospite del Corso di cultura
dell'Associazione Ex Alunni dell'Antonianum, dove terrà una conferenza sul tema
"Tra secolarismo, ideologia e fideismo: l'eredità precaria del '
Economia
ed enti locali tra Stato e federalismo
( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente all'Università di Padova, si confronteranno sul
tema autorevoli nomi dell'economia e della politica, quali Luca Antonini
docente all'Università di Padova e consulente del Governo per la riforma, Mario
Pozza presidente di Confartigianato Treviso, Alessandro Vardanega presidente di
Unindustria Treviso,
<La
sentenza Cga va rispettata>Enna. ( da "Sicilia, La"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Università Kore con docenti, esperti, imprenditori ed
anche dirigenti regionali. A questa verifica siamo interessati sino al punto di
essere pronti ad avviare una collaborazione e una partnership perché si
realizzi questa idea di un approdo per uomini e merci che dalla Cina, passando
per la Sicilia, e che possano arrivare in Europa e nel Mediterraneo"
Il
ragionamento non fa una grinza: l'inflazionamento delle lauree honoris...
( da "Gazzettino,
Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Il professor Brunetti, stimato economista a lungo docente
alla Bocconi, non a caso ricorda che la Bocconi da decenni ha bandito questo
genere di lauree proprio per sottrarsi alle pressioni esterne. I mondi della
finanza, dell'imprenditoria e del commercio hanno bisogno spesso di questo
genere di riconoscimenti.
GUGLIELMO
SARACCA (SALERNITANO, 41 ANNI, PRESIDENTE DEL GRUPPO GIOVANI COSTRUTTORI DAL
2002) è ... ( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: spiega il neoeletto coordinatore Guglielmo Saracca - è
nata essenzialmente con l'idea di frenare la fuga di cervelli e creare, sul
territorio Salernitano, le premesse e le occasioni di una effettiva
valorizzazione dei giovani imprenditori e professionisti». In vista delle
elezioni provinciali srannoa vvaiti confronti con i candidati alla presidenza.
ANTONINO
SINISCALCHI SORRENTO. PER UNA SETTIMANA HANNO ANALIZZATO IL TESSUTO URBANO DI
SORRENTO E... ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Alle attività seminariali hanno partecipato studenti e
docenti appartenenti alle scuole promotrici, del Politecnico di Milano, del
Master de Interiores della Università di Salamanca (Spagna), della Seconda
Università di Napoli, dell'Università di Sassari, della Universidad Motolinia
del Pedregal di Città del Messico e della Elisava di Barcelona (Spagna).
A DIECI
ANNI DAL DECRETO MINISTERIALE 509 DEL 1999 CHE STABILì L'AUTONOMIA DIDATTICA
DEGLI... ( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: fare in concreto per invertire la rotta si sono
interrogati i docenti intervenuti nella due giorni. «È necessaria una rigorosa
revisione delle regole di finanziamento dei fondi di progetto, a cominciare dal
cofinanziamento Miur progressivamente diminuito (dal 72,9% del 2001 al 64,7%
del 2006 e finanziamenti con periodicità non più garantita) - è la ricetta
indicata da Lomonaco - L'
Università,
il richiamo di... ( da "Giornale.it, Il"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: Si tarda a capire che la ricerca è la sola leva per lo
sviluppo: fermiamo la fuga di cervelli" Perugia - Napolitano torna a
puntare il dito contro il governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra
quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane
necessitano di "valutazioni e interventi pubblici puntuali ed è necessario
rivedere alcuni tagli che,
IL
DIRITTO? NON è UNA DIMENSIONE SRADICATA DALLA COSCIENZA, COME UNA NUVOLA
GALLEGGIANTE ... ( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: università Federico II di Napoli e Pietro Sirena,
ordinario di Diritto privato europeo all'università di Siena, con interventi di
Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'università di
Leicester e docente di Diritto privato comparato al Suor Orsola, accanto a
Lucilla Gatt, docente di Istituzioni di diritto privato e di diritto civile
nello stesso ateneo,
NAPOLITANO
AL GOVERNO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITÀ SILVIO SHOW A "LE FIGARO": IO
E OBAMA E L'AUDACIA DELLA SPERANZA PD: GIÀ BOTTE DA ORBI SU FRANCESCHINI -
TONDO (FRIULI): CAPOL ( da "Dagospia.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli
atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari -
della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1
miliardo e mezzo di euro. Giorgio Napolitano Napolitano ha colto queste
osservazioni per una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i
problemi del bilancio statale.
Universita'/
Picierno (Pd): Napolitano ci richiama a
( da "Virgilio
Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: diminuire la qualità dell'istruzione e incentivare la fuga
all'estero dei nostri cervelli migliori. Una scelta sbagliata che il nostro
Paese non può assolutamente permettersi. Si fermino i tagli - conclude Picierno
- si trovino nuove risorse e si apra un ampio confronto con il mondo
dell'università ascoltandone bisogni e priorità".
Il
Parco del Trebbia piace ai giovani ( da "Sestopotere.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Pier Luigi Viaroli, docente all?Università di Parma, aveva
parlato di come si realizza un parco e della sua utilità, sotto molteplici
punti di vista. Un contributo sostanziale alla realizzazione di un parco, in un
ambiente antropizzato come quello in cui viviamo, viene proprio, ha spiegato
Viaroli, dall?
Le
rimesse degli immigrati: un incontro al circolo Arci Zerbini
( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docente della Facoltà di Economia dell'Università di
Parma. Intervengono: Associazione economisti senza frontiere - studenti dei
corsi di laurea in "Sviluppo locale, cooperazione e mercati
internazionali" ed in "Economia dello sviluppo e della cooperazione
internazionale", Sara Cavallet, laureanda in Sviluppo locale all'
Fermo
diventa polo per l'Ingegneria Gestionale
( da "gomarche.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor
Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte,
responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e
ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.
EXPO
2015: SIENA FIRMA PROTOCOLLO SU AGROALIMENTARE DI QUALITA'
( da "Agi"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Gabriello Mancini Presidente Fondazione MPS, Paolo De
Castro, docente Universita' di Bologna e Mauro Rosati direttore Generale
Fondazione Qualivita. "La crisi in atto - ha scritto messaggio il sindaco
di Milano Letizia Moratti che non ha potuto partecipare all'iniziativa - - ha
accelerato i tempi del confronto sull'attuale modello economico;
Università,
Napolitano:... ( da "Giornale.it, Il"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: No alla fuga di cervelli Napolitano "bacchetta"
la classe dirigente del Paese, perché nonostante sia una "verità difficile
da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva
fondamentale per lo sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie
conseguenze e implicazioni".
Osama
"specie in via d'estinzione" ecco la "tana" del
superfuggitivo ( da "Repubblica.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Nella sua ricerca pubblicata sull'International Review del
Massachusetts Institute of Technology, ha applicato al capo di Al Qaeda le
stesse teorie di biogeografia usate per identificare la posizione nel tempo e
nello spazio delle specie animali in pericolo di estinzione: si valuta il luogo
dell'ultimo avvistamento e poi si applica la teoria secondo cui,
Tagli
agli atenei, altolà del Quirinale La Gelmini: <Eliminare gli sprechi>
( da "Corriere.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa
all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di euro. «SITUAZIONE
DIFFICILE»- Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione
sull'Università, la crisi economica e i problemi del bilancio statale,
rivendicando il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla «
Chi
dorme allunga l'esistenza ( da "Corriere.it"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Abstract: Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki, lo
hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano un
comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per
tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo
con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (
Imbracciando
la penna: Fausto Biloslavo e Toni Capuozzo
( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo. COORDINA Francesco
Barontini Docente di Comunicazione di crisi e gestione dell'informazione
PRESIEDE Dianella Gambini Direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio
A CURA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL LINGUAGGIO BUR.IT 24.02.09
Ottima
la collaborazione scientifica tra Università e Scuole sul tema dello
orientamento ( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: docenti dell'Ateneo, 60 insegnanti delle superiori e 4.000
studenti delle ultime due classi. Anche la preside Agata Severi ha collaborato
per conto del Ministero dell'Istruzione. In ogni scuola un gruppo di studi
composto da insegnanti e docenti dell'Università, ha lavorato assieme ai
giovani per ricercare strategie originali e soluzioni innovative tutte volte a
migliorare la capacità
Radio
Varnadi, il nuovo album radiofonico di Luciano Ceriello
( da "Musicalnews.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Docente di Chimica Organica presso L?Università degli
studi Federico II di Napoli), PINO DA ROMA ed AL LUCINO con la sua voce fuori
canto. In RADIO VARNADI ogni brano ha avuto una presentazione-lancio da parte
di uno o più DJ (BIG WAVE, PIERA SALVATORI, DONATO ZOPPO, MARIO LA MONACA,
ERENNIO DE VITA, BETSY BEST & TIGER GIRL)
Università,
Napolitano: rivedere tagli indiscriminati
( da "Sestopotere.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: si manifesti la più larga sensibilità e disponibilità di
docenti, di ricercatori, di studenti e che si possa così rapidamente giungere a
valutazioni e interventi pubblici puntuali nei confronti del sistema
universitario. Mi auguro - ha aggiunto - che stiano maturando le condizioni
anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli
indiscriminati.
##
Napolitano: Tagli indiscriminati a ricerca,tempo di
( da "Virgilio
Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Abstract: università, sono inequivocabili e raccolgono sia l'appello
dei docenti che quello degli studenti. E' indispensabile che si giunga
"rapidamente" a "interventi pubblici puntuali per il sistema
universitario" e "mi auguro - ha aggiunto il presidente - che stiano
maturando le condizioni anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate
alla logica di tagli indiscriminati"
Crisi
economica. La scelta nazionalizzatrice dei governi e l'assenza della sinistra.
( da "Articolo21.com"
del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: stando alle recenti ricerche pubblicate anche su libri
(Fondamentale “Evasori” edito da Bompiani, dell?informatissimo giornalista
economico Roberto Ippolito), ammonta a 100 miliardi di Euro l?anno. Creazione
di un Fondo speciale per il riutilizzo delle somme recuperate immediate a
favore delle opere sociali infrastrutturali e per l?
( da "marketpress.info" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì
20 Febbraio 2009 TRIESTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E RICADUTE SUL TERRITORIO
SABATO 21 FEBBRAIO La tematica dei cambiamenti climatici, e del relativo
allarme che i media hanno scatenato in merito agli innalzamenti repentini delle
temperature, all?innalzamento dei livelli dei mari, allo scioglimento dei
ghiacci, allo svilupparsi di tifoni, inondazioni e quant?altro, ha certamente
scosso molte coscienze. L?opinione pubblica si ritrova a doversi confrontare
con un argomento difficile da maneggiare, seppur reso popolare anche da
iniziative come quella di Al Gore, autore di un documentario per il quale è
stato premiato con il premio Nobel, o ancora dal concerto mondiale, che ha
visto le più grandi star della musica contemporanea avvicendarsi su cinque
palchi sparsi per tutto il mondo. Ma al di là dell?operazione mediatica, qual è
la situazione reale? Quale l?opinione scientifica? Ne esiste una unitaria o vi
sono posizioni scientifiche contrapposte? Ed ancora: in quale situazione versa
attualmente il clima mondiale, e quali sono i modelli climatici più accreditati
che possano esprimere la realtà climatica futura del nostro pianeta? Ed
inoltre: quali le ripercussioni possibili sul territorio, non solo mondiale ma
anche locale alla luce di tali modelli? Per rispondere a tali interrogativi
l?Associazione culturale Arteventi-art&20, in collaborazione con
Area-science Park e Friulia S. P. A. Organizza un incontro pubblico di
approfondimento con alcuni dei maggiori esperti del settore. Obiettivo
dell?iniziativa è avvicinare la società civile al tema dei cambiamenti
climatici, ponendo attenzione sia sull?aspetto tecnico-scientifico che su
quello divulgativo dell?argomento. La forma scelta per l?incontro è quella
della conferenza, con a seguire un dibattito con il pubblico, ritenendo il
contributo di quest?ultimo fondamentale per poter in effetti costruire un
percorso esplicativo e formativo il più aderente possibile alle esigenze ed
alle capacità di comprensione del pubblico stesso. L?obiettivo, come detto, è
quello di dipanare le trame di un argomento complesso, ricco di teorie
contrapposte e tesi intricate, portandolo dal piano strettamente scientifico a
quello divulgativo, rivolto non solamente al grande pubblico ma anche e
soprattutto agli studenti degli istituti superiori di Trieste, invitati a
partecipare all?evento. I Relatori - Prof. Filippo Giorgi (relatore
principale): scienziato italiano, presente fino al 2008 nell?organo esecutivo
del Comitato Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (Ipcc). Nel corso del
suo mandato, l?Ipcc ha vinto il premio Nobel per la pace 2007, insieme ad Al
Gore. Al Centro Internazionale di Fisica Teorica (Ictp) di Trieste, è direttore
della sezione di Clima e Fisica Meteorologica, ora sezione di Fisica della
Terra. Prof. Renzo Rosei: docente di Fisica della
materia presso il Dipartimento di Fisica dell?Università di Trieste. E?
direttore scientifico di Sincrotrone Trieste, di cui è uno dei fondatori. Dott.
Daniele Pernigotti: giornalista free lance e scrittore. E? autore del testo
?Come affrontare i cambiamenti climatici? E. Il Sole 24 Ore (2007). E? docente a contratto di ?norme e procedure di certificazione
ambientale? presso l?Università Ca? Foscari di Venezia. Sabato 21 febbraio 2009
alle ore 10. 00. Sala Convegni Friulia, via Locchi 21/B ? Trieste. .
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( da "Trentino" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
SOCIALISTI
«Usa», un programma in 6 punti PERGINE. Troppi rinvii per la nomina del
candidato a sindaco e ciò non fa onore a Pergine. A sostenerlo l'Unione
socialisti autonomisti (lista Zanella) con un comunicato emesso all'indomani
della riunione di coalizione. «La prima mossa spetta al partito di maggioranza
- si legge - ma ribadiamo l'autonomia decisionale locale». L'Usa fa quindi un
appello ai candidati a sindaco di aderire a sei punti programmatici come
cammino amministrativo e annuncia che «valuteremo prontamente il nostro
appoggio al candidato che in maggior misura si attiverà per fare sua la nostra
sintesi». In sostanza, appoggerà il miglior offerente. I sei punti: variante
nord ovest per decongestionare il traffico in centro; tunnel sotto il colle di
Tenna a tutela del lago; squadra di pronto intervento al
cantiere comunale; recupero edilizio dell'esistente evitando la speculazione;
attenzione al sociale e alla cultura con un progetto d'insieme; nucleo
pubblico-privato per favorire e consolidare posti di lavoro di eccellenza sul
territorio. (r.g.)
( da "Trentino" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Energia,
in campo i giovani Ciclo di quattro serate promosso dai Soci d'Anaunia TAIO Il
primo incontro è giovedì 26 TAIO. "Alternativamente", quattro
dibattiti aperti sul tema delle energie rinnovabili. Questa la proposta del
club "Giovani soci d'Anaunia". Il gruppo giovanile, nato da una
costola della Cassa Rurale d'Anaunia che annualmente ne stabilisce e finanzia
il budget d'attività, attualmente conta 250 soci rigorosamente under 30. «Il
tema del momento è l'energia e c'è parso interessante proporre un confronto su
questo tema» afferma Giorgio Brentari, giovane ingegnere di Samario che da
qualche tempo presiede il club, con vice Elisa Chini di Taio. Il progetto
prevede quattro giovedì, dal 26 febbraio al 19 marzo con inizio alle 20.15, e
il finale con una due giorni in Svizzera con visita alla centrale nucleare di
MÜhleberg e a Lucerna o Friburgo, realtà all'avanguardia nell'uso di
tecnologie. Quattro serate a tutto campo partendo da quello che c'è (il
teleriscaldamento, le politiche di risparmio energetico della Provincia e le
attuali tecnologie) fino alle alternative possibili già oggi con utilizzo di
fonti rinnovabili ed una riflessione finale sul nucleare, l'energia che fa
discutere. Il primo appuntamento è giovedì 26 nella sala del teleriscaldamento ricavata
nel sottotetto della centrale della Bel Coredo Spa. Tema dell'incontro è
"Energia: a che punto siamo?" con relatori Antonio Zecca (Università
di Trento), Stefano Odorini (direttore Tassullo materiali spa) e Giacomo
Carlino (responsabile servizio energia della Provincia). Nel corso della serata
sarà possibile visitare la centrale del teleriscaldamento di Coredo guidati
dall'amministratore delegato Michele Widmann. Giovedì 5 marzo secondo
appuntamento stavolta a Taio (auditorium comunale) su "L'utilizzo delle
acque del Noce", con grandi e piccole centrali idroelettriche.
Intervengono Andrea Leonardi (università di Trento) e
Romano Ghessler, responsabile impianti area Trentino della Dolomiti Edison
Energy. Per chi lo vorrà, sabato 7 marzo (con prenotazione) sarà possibile la
visita guidata alla centrale idroelettrica di Taio. Giovedì 12 marzo terza
serata nella sala riunioni della Tassullo Materiali Spa, nell'omonimo
stabilimento di Tassullo. Tema in discussione gli eco - incentivi: le
alternative possibili, con Geremia Gios (Università di Trento e sindaco di
Vallarsa), Roberto Bertoldi (Provincia), Giuliano Leonardi (area crediti della
Cassa Rurale d'Anaunia) ed Elisabetta Endrici (Agenzia entrate). La serata si
concluderà con la visita ai laboratori e alle strutture della Tassullo
materiali spa. Giovedì 19 marzo, a Romeno (sala Lanzerotti della Cassa Rurale),
serata su "Nucleare: ancora possibile?". Intervengono
i tre docenti universitari Antonio Zecca, Paolo Baggio e Renzo Leonardi, con
moderatore il giornalista Francesco Terreri. Il 28 - 29 marzo ci sarà il
viaggio finale (iscrizioni entro il 5 marzo presso gli sportelli della Cassa
Rurale d'Anaunia) in Svizzera per vedere applicate alcune delle tecnologie
possibili. (g.e.)
( da "Corriere delle Alpi" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Foreste
e legno: «Più responsabilità» Corso internazionale per tecnici contro il
commercio illegale A SAN VITO Le certificazioni di buona gestione SAN VITO. Si
terrà dal 23 al 28 febbraio il corso invernale internazionale al Centro studi
per l'ambiente alpino del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali
dell'Università di Padova. La formazione degli auditors per il controllo delle
certificazioni di buona gestione forestale come strumento della responsabilità
sociale delle imprese che operano nel settore foresta-legno: questo il tema
trattato dal corso. L'Italia è il sesto importatore mondiale di legname e il
primo importatore europeo di legname di origine illegale. Grandi sono, quindi,
le responsabilità italiane nel processi di degrado delle risorse forestali, in
particolare dei paesi tropicali. Obiettivo del corso è la formazione di tecnici
che saranno impegnati nel controllo della buona gestione delle foreste e
dell'origine legale del legname. «Del tutto appropriata la sede del corso»,
spiega il responsabile del corso, professor Davide Pettenella, «ossia il Centro
studi per l'ambiente alpino di San Vito, cuore della scuola padovana fondata
dal professor Lucio Susmel per la gestione delle foreste alpine basata su
criteri scientifici di tutela ambientale e di gestione multifunzionale». Tra i
banchi ci saranno una ventina gli studenti partecipanti, provenienti da
Albania, Bosnia, Croazia, Etiopia, India, Macedonia, Malesia, Serbia oltre che
dall'Italia. Il corso è organizzato con il patrocinio della Regione Veneto
nell'ambito dell'iniziativa coordinata dal Servizio relazioni internazionali
dell'Università di Padova "Veneto Region International Summer Schools on
Regional Cooperation and Development". «Il corso», continua Pettenella,
«si inserisce in una attività di didattica internazionale avviata da tre anni
dalla Facoltà di agraria di Padova con la partecipazione a due master
internazionali sulla gestione sostenibile delle foreste tropicali (Sutrofor)
sulla gestione delle foreste e delle risorse ambientali (Sufonama) e con
l'attivazione di una laurea specialistica totalmente in inglese, tra le prime a
livello nazionale e prima nell'ateneo patavino. La sensibilità del dipartimento
del territorio e sistemi agro-forestali e della facoltà di agraria di Padova
alle tematiche della buona gestione delle foreste e del contrasto
all'illegalità nel settore foresta-legno è ben testimoniata dall'ospitalità
offerta alla segreteria italiana del Forest Stewardship Council (Fsc), il primo
sistema di certificazione internazionale della buona gestione forestale. Sono
ben 352 aziende italiane nel settore legno-carta sono certificate Fsc. La certificazione forestale», conclude quindi il docente, «secondo i due schemi internazionali del Fsc e del Pefc sta
sviluppandosi con notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio,
Postel stampa le fatture di Telecom Italia su carta Fsc». (a.s.)
( da "Nuova Sardegna, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'offerta
formativa presentata dall'ex Istituto magistrale La crescita degli studenti
attraverso le lingue straniere SASSARI. è stata presentata l'Offerta formativa
degli indirizzi Socio-psico-pedagogico, Linguistico Brocca e Linguistico
internazionale a opzione spagnola, indirizzi di studio che caratterizzano la
nuova fisionomia dell'ex Istituto Magistrale Margherita di Castelvì. Tra le
novità: l'offerta nel Linguistico Brocca, oltre che dell'inglese e del francese
anche dello spagnolo e del tedesco, che si potranno scegliere già dalla prima
classe, per poi completare in terza con lo studio della terza lingua.
L'allargamento e la diversificazione delle lingue comunitarie e la scelta già
dalla prima, tra quattro proposte, rispondono alle richieste e alle esigenze
del territorio per un indirizzo di studi umanistico improntato e caratterizzato
dalla comunicazione linguistica internazionale. Di notevole importanza, la
scelta formativa degli alunni dei corsi di tedesco, che, in occasione della
Giornata della memoria, hanno scelto, con la collaborazione dei docenti, di
analizzare e riflettere sul film "Die Welle" (L'onda) in lingua
originale tedesca (film non ancora in programmazione nelle sale
cinematografiche italiane). Un'ulteriore novità è la presentazione di un piano
di accoglienza, un ponte tra le medie e le superiori, per l'integrazione degli
alunni diversamente abili. L'Istituto, che da sempre opera con sensibilità e
professionalità per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni con disabilità,
prevede, per il prossimo anno scolastico, un progetto, che si affianca a quello
generale dell'accoglienza, per realizzare un passaggio "accompagnato"
dalle medie alle superiori. Già dagli ultimi mesi di questo anno scolastico,
gli alunni delle terze medie che avranno presentato la preiscrizione, saranno accolti con i loro docenti di sostegno nelle prime. L'obiettivo è
realizzare un inserimento che sia il più soft e sereno possibile. Importante
puntualizzazione sul corso internazionale a opzione spagnola: i dati forniti
dalle Università e dal mondo del lavoro spagnolo confermano che alcuni
ex-alunni hanno completato il percorso di studi universitari e si sono
stabiliti in Spagna. E proprio in questi giorni alcune classi sono a
Madrid. L'adesione dell'Istituto al Progetto Leonardo, che prevede
un'esperienza lavorativa all'estero, ha gratificato le alunne degli indirizzi
linguistici delle Magistrali, che, nelle selezioni cittadine, si sono
classificate al secondo e terzo posto.
( da "Provincia Pavese, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Futuro
della scuola, parola all'esperto Giovedì incontro organizzato dal Comitato
genitori e insegnanti PAVIA. Uno scatolone vuoto, matite e materiali didattici
restano fuori. E' l'immagine simbolo dell'incontro «La scuola svuotata»,
organizzato dal Comitato genitori e insegnanti per la scuola e patrocinato dal
Comune di Pavia. Giovedì prossimo alle 17 nell'aula Magna
dell'università sarà Franco Frabboni, pedagogista e docente dell'università di Bologna, a spiegare come cambierà la scuola l'anno prossimo.
Sarà un momento di riflessione sul futuro delle elementari e sui cambiamenti
introdotti dalla riforma Gelmini. L'abolizione delle compresenze,
decisione che porterà a una diminuzione delle attività per i bambini,
l'introduzione del maestro unico, «con la conseguente grave perdita di una
didattica più ricca e stimolante - spiegano dal Comitato genitori e insegnanti
per la scuola - in quanto attualmente organizzata da un team di insegnanti». Ma
non c'è solo questo. Giovedì 26 si parlerà anche della riduzione del tempo
scuola, dell'aumento del numero di alunni per classe. E dei numerosi tagli al
personale. E' per rispondere alla domanda sul futuro dei bambini, che dovranno
vivere la nuova scuola, che il Comitato ha deciso di invitare a Pavia Franco
Frabboni. «E' il "padre" del modello scolastico del tempo pieno nella
regione Emilia Romagna - spiegano dal Comitato - e direttore del Centro
interdipartimentale di ricerche educative dell'università
di Bologna». Insieme a Frabboni ci sarà anche Ivana dello Iacono, dirigente del
settore Istruzione del Comune che ha appoggiato l'incontro. Un'iniziativa nata
dall'esigenza di organizzare un 'assemblea cittadina per discutere e riflettere
sui cambiamenti nel mondo dell'istruzione. Ma anche per invitare la città a
prendere una posizione, a porsi delle domande, su temi che il Comitato mette in
evidenza anche sul blog genitoriperlascuola.blogspot.com. A moderare il
dibattito sarà Paola Tacconi, tra i genitori fondatori del Comitato. Un gruppo
nato dall'esigenza di lottare contro una riforma della scuola considerata un
passo indietro sia dai genitori che dagli insegnanti. Un gruppo che ha visto
crescere la sua forza grazie a Internet: così da raccogliere iscritti, mail, messaggi
di solidarietà anche senza conoscersi personalmente. E poi il passaparola, la
volontà di raccogliere il maggior numero di adesioni, anche mettendosi in
contatto con scuole diverse, magari lontane. Poi sono iniziati gli incontri, le
attività in piazza. Come la raccolta di 3600 firme davanti alle scuole e nelle
piazze per chiedere l'abolizione e la modifica delle nuove normative.
L'assemblea cittadina sarà la prossima tappa. (ma.br.)
( da "Arena, L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
22 Febbraio 2009 CRONACA Pagina 18 SCADENZE. Genitori e ragazzi chiamati a
decidere: per elementari e medie inferiori ci sono le novità della Gelmini
Scuola, è ora di scegliere per l'anno prossimo Entro sabato 28 febbraio gli
studenti dovranno essere iscritti alle classi prime dei tre cicli di studio
Mancano ormai pochi giorni al 28 febbraio, il termine di scadenza delle
iscrizioni per l'anno scolastico prossimo, una data che, rispetto agli anni
scorsi, è stata spostata di un mese, per rendere note le novità. Questa
scadenza interessa, tra città e provincia, tutti i 130 mila studenti veronesi,
ma, quest'anno, ha messo in ansia soprattutto le 8.500 famiglie con figli che,
nel settembre prossimo, inizieranno le elementari. Per loro, le maggiori novità.
Dovranno scegliere tra quattro modelli di orario settimanale (senza
compresenze): 24, 27, o il tempo prolungato da 30 fino a 40 ore. Quale fra
queste opzioni di orario saranno le famiglie a richiederla e, si legge nella
circolare ministeriale, nelle classi a tempo prolungato
saranno assegnati due docenti: maestro «di riferimento» e altro insegnante per
l'insegnamento della lingua straniera e religione. Dai sindacati della scuola,
però, il timore che questa «libera» scelta dei genitori debba comunque fare i
conti con organici assegnati agli istituti, assai contenuti dalla Finanziaria.
Il rischio è dunque quello di scegliere, pur fra mille dubbi, una opzione e poi
non vedersi accontentati per tagli di organici. Molto minori i problemi per la
scelta dell'iscrizione in prima media, che, nella nostra provincia, riguarda
poco meno di settemila famiglie: sono 6.854 gli studenti iscritti in quinta
elementare. Ai loro genitori spetta la scelta fra il tempo obbligatorio di
29/30 ore, o il tempo integrato o prolungato da
( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VI - Torino La lettera al ministro Il giorno maledetto "Una finestra
aperta di colpo ha causato il crollo nel liceo" Rivoli: consegnata la
prima perizia sulla sciagura In 50 pagine l´ingegnere Soldati ha ricostruito
cosa è accaduto quella mattina: un tunnel di corrente, il vento non c´entra Un
tunnel di corrente creato improvvisamente per via dell´apertura di una finestra
sul cortile ha provocato una specie di terremoto nell´aula al primo piano, e lo
sbalzo di pressione che si è creato con lo sbattimento della porta ha agito
come una forza che ha tirato giù il controsoffitto. E´ racchiusa in 50 pagine
la prima spiegazione del crollo del liceo Darwin in cui aveva perso la vita a soli
17 anni lo studente Vito Scafidi: ieri mattina sul tavolo del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello è arrivata la consulenza tecnica
affidata a Giovanni Solari docente presso l´università di Genova di ingegneria del vento. E´ stato lui a studiare le
condizioni atmosferiche presenti quel giorno e a misurare la pressione interna
ed esterna all´edificio scolastico per comprendere quali forze abbiano
contribuito a far crollare il controsoffitto dell´aula. Ma questa
settimana arriverà in procura la seconda perizia che spiegherà le debolezze
strutturali dei materiali, e solo allora gli inquirenti avranno il quadro
completo di tutte le cause che hanno portato al crollo. L´ingegnere Giovanni
Solari ha eseguito misurazioni e condotto esperimenti per poter rispondere ai
quesiti posti dalla procura. le cinquanta pagine di perizia contengono schemi e
grafici, e una spiegazione chiara di cosa è avvenuto dentro al liceo Darwin.
Prima del crollo nell´aula c´erano la finestra e la porta aperta. In quella
situazione la pressione interna e quella esterna si compensavano e non c´era
alcun problema. Durante l´intervallo però qualcuno ha aperto una finestra del
corridoio sul cortile interno. Si è creata così una corrente d´aria, causata
proprio dall´apertura della finestra dell´aula, della porta e della finestra
sul cortile (la stessa corrente che provocherà poi lo sbattimento della porta).
In pochi attimi la pressione interna alla stanza che funzionava da spinta verso
l´alto ed era positiva è aumentata considerevolmente, per poi precipitare e
diventare improvvisamente negativa a causa della chiusura della porta. Questa
pressione negativa, secondo il docente, è risultata
«sfavorevole alla controsoffittatura», in pratica avrebbe agito come una sorta
di forza che ha contribuito a tirare giù il soffitto. Nella consulenza sono
riportate anche le condizioni del vento: in quei momenti le raffiche soffiavano
a
( da "Mattino di Padova, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
MONTAGNANA
Il 25% dei quindicenni della Bassa ha provato a fumare cannabis MONTAGNANA. In
Veneto percentualmente sono in calo gli adolescenti dediti al fumo, all'alcool
e alla droga. In calo rispetto ad un'analoga indagine svolta quattro anni fa.
Ma sono pur sempre molti. Un'indagine approfondita e a tutto campo quella
svolta su tre fasce d'età (11, 13 e 15 anni) dalla Regione in collaborazione
con le Università di Padova e Verona e presentata venerdì in Sala Veneziana nel
corso di un affollatissimo convegno organizzato dal Lions Club di Montagnana -
Este e moderato da Maurizia Dosso. L'indagine ha comportato la somministrazione
di 6.774 questionari approvati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ai
ragazzi delle tre fasce. Aldilà dei numeri in diminuzione ma sempre consistenti
(ad esempio nella Uls 17 il 22% dei quindicenni è dedito al consumo di tabacco,
il 25,3% ha provato la cannabis e il 10% consuma birra), assumono importanza
rilevante taluni aspetti degli stili di vita e della maniera di pensare e
intendere le cose nel mondo dei ragazzi. Il tutto riconducibile immancabilmente
agli ambienti della famiglia e della scuola, le principali agenzie educative.
«L'insegnante istruttore ormai ha fatto il suo tempo - ha commentato nelle
conclusioni Renato Di Nubila, docente universitario - oggi c'è bisogno dell'insegnante che affianca l'adolescente.
Oggi gran parte della scuola ripete gli stessi percorsi di un tempo, e occorre
un lavoro per valorizzare l'educazione e gli insegnanti. Oggi ai giovani
interessa solo il presente adesso, non il passato e il futuro, che sarà il
presente degli altri. Riconoscono il rigore - ha concluso Di Nubila -
perché significa essere coerenti». Anche il dirigente dell'Ufficio Scolastico
Provinciale Franco Venturella ha osservato che «bisogna ricostruire un clima
educativo e più che le discipline conta saper stabilire delle buone relazioni.
Insomma, la scuola deve recuperare tutte le dimensioni della vita». Giancarlo
Zecchinato, dal suo osservatorio del Sert, ha focalizzato la diversità del
mondo d'oggi rispetto a quello di 20 anni fa. «Ci occupiamo di 1.200 persone
nel Sert dell'Uls 17 e di prevenzione, di cui finalmente questa indagine mostra
i frutti. Essere giovani oggi è più difficile di ieri. I giovani d'oggi sono
più svegli di ieri, perché sottoposti a più stimoli il che non significa avere
automaticamente la capacità di risolvere i problemi». Gino Smanio,
rappresentante del Consiglio d'Istituto, ha puntato sulla tendenza di escludere
i genitori, specie quelli non informatizzati, dal loro mondo, invitando gli
insegnanti ad amare il loro lavoro. (Roberto Morello)
( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XVI - Palermo Testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella.
Testo per misurare lo spazio equivalente di 002 righe cartella. Osteggiata
nella carriera dimenticata da morta. Tante scoperte e il rammarico di non avere
mai ottenuto la cattedra nella sua Palermo Il suo grande talento scientifico fu
riconosciuto a fatica in un tempo caratterizzato dal maschilismo ROSSELLA
LEONFORTE P ia Nalli visse e lavorò nella prima metà del �900, quando era
considerato inconcepibile che una donna potesse interessarsi di matematica,
diffuso com´era il retaggio di analisi scientifiche, o pseudo tali, che si
erano prodigati nel dimostrare l´incompatibilità tra cervello femminile e
matematica. Di lei ci restano i lavori, unanimemente ritenuti innovativi, ma
dal punto di vista personale ha vissuto quasi senza lasciare tracce o,
piuttosto, senza che nessuno si sia curato di mantenerle. La sua biografia
appare piuttosto scarna. Nata a Palermo il 10 febbraio del 1886, si laureò nel
1910 sotto la guida di un altro grande matematico, Giuseppe Bagnera. Nel 1914 divenne libero docente; nel 1921
professore straordinario a Cagliari e nel 1923 professore ordinario nella
stessa sede, in cui lavorò fino al 1927, quando si trasferì all´università di Catania per ricoprire per circa trent´anni la cattedra di
Analisi algebrica e dove rimase fino al 1964, quando morì quasi cieca e
dimenticata. Per il resto conosciamo poco di lei ed è perfino difficile
trovare foto che la ritraggano. Sappiamo comunque che la sua vita fu costellata
da grandi amarezze, prima fra tutte quella di non essere riuscita ad ottenere
la cattedra a Palermo, superata da colleghi, magari con titoli minori, ma di
sesso maschile. Oggi cercare di ricostruirne la storia, andando oltre le date
ufficiali, non è facile. Pochi tra coloro che la conobbero sono ancora in vita.
Oltre a sparuti allievi, soltanto qualche anziano di Corso Calatafimi, dove era
la sua casa paterna, ne conserva un vago ricordo. Le informazioni più preziose
le ha lasciate un altro grande matematico suo allievo, Gaetano Fichera che, in
più occasioni, l´ha citata in modo lusinghiero, e «non per affetto di antico
discepolo, ma per assoluta obiettività scientifica», tanto da annoverarla fra
le maggiori matematiche di tutti i tempi. Racconta: «Sicuramente primo in
Italia, iniziai uno studio approfondito dei suoi lavori. Fu un´esperienza
memorabile. Lo stupendo saggio sulla Teoria dell´integrale, scritto pochissimi
anni dopo che Denjoy aveva pubblicato i suoi lavori sulla
"totalisation", le applicazioni fattene alle serie di Fourier, la
risoluzione dell´equazione integrale di terza specie, da lei ottenuta nel
( da "Repubblica, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XV - Palermo NON SOLO TAGLI PER LA SANITà VINCENZO PROVENZANO L´assessore,
sicuramente animato da voglia di cambiamento ma poco incline agli stimoli
esterni, non è un tecnico di area né un medico e neanche un manager sanitario.
Questo in un momento in cui la sanità regionale, commissariata di fatto dal
governo centrale, richiederebbe un livello politico apicale in grado di
conoscere subito una complessa struttura con le sue virtù e trappole. L´ampio
dibattito politico se sia meglio avere a Palermo o a Catania una o due Ausl mi
lascia del tutto indifferente, mentre quello di cui sono preoccupato, pagando
le tasse e l´Irap in particolare, è che in questo momento negli ospedali
dell´Isola gli ordini di acquisto dei prodotti per l´assistenza e i conseguenti
atti amministrativi sono ripetuti ogni due settimane a causa dei vincoli di
spesa, con un enorme dispendio di risorse umane e amministrative. La logica del
taglio indiscriminato e generalizzato delle risorse somiglia alla storia
dell´asino cui il padrone aveva insegnato a non mangiare. Fino al punto che,
avendo poi ridotto a zero il cibo giornaliero, il padrone si era stupito della
morte dell´animale. Vogliamo risparmiare? La risposta è semplice: chiudiamo gli
ospedali, e la spesa si azzera. La sanità è un servizio particolare, e quello
che oggi si chiama taglio è sinonimo di mancanza di servizi, se non effettuato
in modo oculato. Tra l´altro, che il metodo Lombardo-Russo abbia come elemento
sotteso lo smantellamento degli anni cuffariani mi interessa ancora di meno,
specie se giocato sulla pelle dei siciliani. La realtà di oggi evidenzia che
molti dei tagli finora adottati sono indiscriminati e senza una corretta
separazione dei servizi inefficienti rispetto a quelli che funzionano. Anche
l´assunto di Centorrino di una sanità che «continua a costituire materia
ostica, delicata e scivolosa» è un falso problema. L´aspetto fondamentale è un
altro e sta nel rapporto tra medico, paziente e manager pubblico. Il rapporto
paziente-medico è per sua natura asimmetrico, a sfavore del paziente, poiché le
cure e i risultati attesi dipendono principalmente dalle competenze specifiche
dei medici e dalla loro capacità di avere risorse per migliorare i servizi offerti,
tutti elementi di cui il paziente-cittadino non è al corrente, anche dopo
essersi sottoposto alle cure. Aggiungiamo un´ulteriore riflessione. Sarebbe
sicuramente singolare avere primari e ospedali che non siano alla ricerca di più risorse, perché i medici devono curare, e dovrebbe
essere questo il loro unico obiettivo. Il manager pubblico e la politica, in
generale, dovrebbero percepire quali siano le priorità della società di
riferimento, e in particolare cosa i siciliani si aspettino da loro, anche in
rapporto alle priorità da offrire in un mondo in cui le risorse sono sempre più
limitate. Per fare un esempio, il rinnovo delle convenzioni con il San
Raffaele di Cefalù o l´Ismett non può solo misurarsi in termini di costi o di
risultati attesi, ma principalmente dovrebbe riflettere una delle priorità
della Sicilia: spendere risorse cospicue per investimenti in servizi e
formazione, secondo il concetto che le partnership pubblico-private funzionano
quando ognuna delle parti ottiene un ritorno commisurato alle risorse impiegate
e ha voce in capitolo nelle scelte da effettuare. Su questi aspetti la cultura
economica e gestionale della sanità deve fare enormi passi in avanti e non
applicare in modo errato schemi economici e gestionali buoni in altri settori.
A questo punto anche il problema mafia nella sanità, il terzo aspetto
presentato da Centorrino, è residuale, perché rispondere alle necessità
indicate in precedenza rende molto più difficile la vita alle organizzazioni
criminali. Il fatto che nelle altre regioni sia solo una questione di ordinario
malaffare manca di un elemento storico importante: proprio a Milano, la
capitale economica italiana, la mazzetta del ragioniere Mario Chiesa, prologo
di Tangentopoli e materializzazione della profezia di Berlinguer, nasce nella
gestione di un ospizio nell´ambito dei servizi sociali.
( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Altra
Savona sposa la macro regione "Limonte" il convegno Affollato
incontro nella sala mostre della Provincia per il sodalizio civico di Sergio
Cappelli per parlare del progetto-Monteverde 22/02/2009 savona. Il
"Limonte"è occasione di confronto per AltraSavona che ha
pubblicamente sposato la tesi affrontata da Franco Monteverde nel libro
"Limonte: una provocazione o un progetto per costruire una macro-regione
ligure e piemontese?". Sul tema, AltraSavona ha organizzato un incontro
alla sala mostre della Provincia con Sergio Cappelli, presidente di Altra
Savona; Fiorenzo Ferlaino, dirigente Ires Piemonte; Franco Monteverde, autore
del libro "Limonte"; Luciano Pasquale, direttore dell'Unione
Industriali; Angelo Pichierri, docente di
sociologia dell'organizzazione presso l'Università di Torino. Moderatore era
Elio Ferraris. Per Monteverde il progetto di una macroregione non può
prescindere dall'abolizione di quegli apparati amministrativo burocratici come
le Comunità Montane o le Province. Quest'ultimo è uno dei punti del
programma politico di Altra Savona che parteciperà alle prossime elezioni
provinciali con un proprio candidato. «Per altra Savona non c'è una
contraddizione nel proporre l'abolizione delle Province e candidarsi alle
elezioni provinciali - dichiara Cappeli - il sistema si cambia dal suo
interno». E sulle province Cappelli fa l'affondo contro il centrodestra. «Dopo
la vittoria alle ultime elezioni il centrodestra non ha più parlato di abolire
le province - dichiara - e questo era uno dei punti del programma elettorale;
quanto al federalismo, di cui si parla da almeno 15 anni, è proprio il caso di
dire che la montagna ha partorito un topolino. Se questo è il quadro generale
non dobbiamo abbandonare la speranza di una riforma di questo Stato. Altra
Savona è un movimento piccolo nel contesto nazionale. Ma di AltraSavona ce ne
sono tante sparse nel Paese; sono liste civiche, movimenti, comitati in
risposta ad un bisogno che nasce dal basso. Tra i compiti di Altra Savona nel
candidarci a governare questa Provincia c'è il tentativo di indicare una strada
per arrivare ad un obiettivo più generale che è una riforma costituzionale che
porti a formazioni come il Limonte». L'idea del "Limonte" piace anche
al direttore dell'Unione Industriali Luciano Pasquale che pone l'accento su una
sorta di "federalismo delle Università" nel quale rientrerebbe, in
quanto parte dell'Università di Genova, anche il Campus Savonese. «Sono
abbastanza terzo - dice Pasquale - per fare i complimenti agli organizzatori
per l'impostazione di elevato livello culturale data a questo incontro mi
auguro che ci siano altri incontri sull'argomento. Sul progetto della
collaborazione tra Università stanno investendo molto le fondazioni bancarie.
Il 2 marzo parteciperò ad un incontro al Politecnico di Genova nel quale
sosterrò l'idea di un Politecnico federato che comprenda anche quelli di Milano
e Torino; tre facoltà nell'ottica di un territorio del Nord Ovest». e. r.
22/02/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
"Di
che libro sei?", gli esperti a confronto sala della provincia L'incontro,
al quale partecipano esperti, si svolge nell'ambito del progetto del ministero
dell'Istruzione Amico libro 22/02/2009 Savona. Nel mondo informatizzato in cui
viviamo e nel quale crescono i nostri giovani come è cambiato il rapporto con
la lettura? Quanto e come si legge? Come affrontare la disaffezione alla
lettura? Per cercare di dare qualche risposta agli interrogativi, nell'ambito
del progetto del ministero Istruzione, Università e Ricerca "Amico
libro"è stato costituito a novembre, presso l'Ufficio Scolastico
provinciale di Savona, il gruppo di coordinamento territoriale "Amico
libro", per la promozione della lettura presso i ragazzi del nostro
territorio. Il gruppo intende potenziare la costituzione di reti di scuole con
altre istituzioni del territorio per promuovere attività di
formazione per docenti, attività ed eventi culturali rivolti agli studenti,
"aperture" delle biblioteche scolastiche con l'obiettivo di sostenere
la progettazione di percorsi educativi volti ad incrementare il piacere di
leggere. Si intende inoltre valorizzare le attività già intraprese nel campo
della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado della Provincia. Dopo
un breve monitoraggio sulla lettura, svoltosi nei mesi scorsi nelle scuole
della provincia sulle biblioteche scolastiche, è stato organizzato per domani
un convegno rivolto ai docenti di ogni ordine e grado delle scuole della
provincia dal titolo "Di che libro sei?", che si terrà (dalle 9,15
alle 17,30) nella Sala della Provincia di Savona. Dopo l'apertura dei lavori da
parte di Carla Barzaghi, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di
Savona, interverranno Donatella Lombello dell'Università di Padova, che parlerà
di "Biblioteche scolastiche e letteratura: per una pedagogia della
lettura", e Luisa Marquardt dell'Università di Roma Tre con un intervento
su "Infocompetenza: il ruolo della biblioteca scolastica". Al
convegno, che è aperto alla cittadinanza, parteciperanno anche Pino Boero dell'Università
di Genova, che interverrà su "Tradizione e novità nei libri di oggi per
l'infanzia", e Donatella Curletto dell'assessorato alla Cultura - Centro
sistema bibliotecario della Provincia di Genova, che parlerà di "Valutare,
scegliere e promuovere: il Progetto Stuzzicalibro per la famiglia, la
biblioteca e la scuola". St. Mor. 22/02/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Non
basta un segretarioper rianimare il Pd david bidussa Alla fine, dunque, Dario
Franceschini è stato eletto nuovo segretario del Partito democratico. Il
consenso "plebiscitario" ottenuto (1.047 voti per lui contro i 92 ottenuti
da Arturo Parisi) dice che il messaggio circolato in quella sala, non
dichiarato ma profondamente avvertito, era dimostrare prima di tutto a se
stessi di esistere. Soprattutto di esserlo senza ricorrere alla retorica che
abbiamo visto ripetere spesso negli ultimi vent'anni e nelle crisi che hanno
contrassegnato le tappe degli addii nella sinistra italiana: un mesto salutarsi
- spesso contrassegnato dalle lacrime e dall'emozione - in cui ognuno dava
conto delle proprie ragioni. Una scena che si è ripetuta spesso (l'ultima volta
a Firenze nell'aprile 2007 all'ultimo congresso dei Democratici di sinistra) e
che questa volta non poteva replicarsi: perché, se non dentro la sinistra,
certo intorno a quella cosa che è il Partito democratico "Pietà l'è morta"
e dunque non ci saranno passioni, interessi o attenzioni da parte di un mondo
esterno che guarda al Pd come un attore residuale, come a un costo che si deve
pagare perché in democrazia una opposizione deve esserci per statuto (come ha
detto anche due giorni fa il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri).
Altra questione è se poi deve fare l'opposizione, e questo è un aspetto su cui
l'attuale maggioranza non ha le idee sufficientemente chiare (se ce l'ha si
guarda bene dal dirle). Dunque esiste un segretario che entra nel pieno delle
sue funzioni. Per certi aspetti è un dato positivo che indica una
consapevolezza: il fatto che un partito politico è, tra le altre cose, anche
una segreteria politica, ovvero un luogo deputato a coordinare, scegliere,
organizzare. Tutti misureranno dunque la consistenza e l'efficacia di questa
scelta proprio su questo piano, ovvero in merito alla definizione delle liste
per le prossime scadenze elettorali, sia quelle europee sia, soprattutto,
quelle locali. È un aspetto che riguarda anche come il Pd ha letto finora la
sua crisi politica. Ma su questo tornerò tra poco. Prima dobbiamo chiederci: la
scelta compiuta ieri pomeriggio, al di là della persona di Dario Franceschini,
è sufficiente? E, soprattutto, questo atto è di per sé garanzia di una ripresa
politica? Non credo, per vari motivi. Il primo riguarda una questione di forma.
In questi giorni il modo in cui la gran parte del quadro politico ha guardato
alla crisi del Pd dimostra una cultura politica che sa di poter esercitare un
potere di interdizione. A quel potere ancora ricorrerà. Un potere di
interdizione che si sostanzia nel decidere di parlare o non parlare con
l'opposizione in conseguenza della leadership che la guida. In breve,
l'atteggiamento è stato - e presumibilmente continuerà ad essere - quello di
aprire e chiudere la porta del confronto perché in questa tattica sta di per sé
la delegittimazione della forza avversaria. È una condizione che non dipende
esclusivamente dalla fisionomia culturale e politica dell'attuale maggioranza,
ma che discende prevalentemente dai deficit culturali e politici del Pd. Questi
deficit esprimono il secondo motivo di incertezza e di insufficienza sul domani
del Partito democratico. L'assemblea di ieri non poteva risolvere e superare le
cause profonde di una crisi, o di una paralisi politica, proprio perché il suo
carattere primario era un atto di autocoscienza collettiva, un atto pubblico
che, prima di tutto, aveva il compito di dimostrare ai suoi stessi partecipanti
che il Pd esiste. Ma da oggi le questioni politiche e culturali della crisi del
Pd sono tornate a occupare il centro della partita politica. Le domande
riguardano con quale strategia si pensa di uscire dalla crisi economica, con
quali misure strutturali si affronta la ricostruzione di un possibile modello
di sviluppo connesso con le sfide tecnologiche di oggi; con quale proposta
politica, economica e tenuta sociale. Il che significa porsi il problema di
quale protezione sociale garantire un domani che sia dentro e non fuori o
marginale rispetto alle sfide che la nuova società tecnologica pone. Una
scommessa che non può essere giocata solo sul piano della precarizzazione delle
vite, ma deve essere accompagnata dalla capacità di fornire gli strumenti e le
dotazioni di conoscenza per affrontare quell'incertezza. Altrimenti la
soluzione è solo la costruzione di una società esasperata tra solitudine,
marginalizzazione e esclusione. Uno scenario che non definisce nessun futuro
auspicabile. Così non basta parlare genericamente di ristrutturazione dello
Stato sociale, oppure di accogliere le sfide imposte dalla globalizzazione, o
trovare le risposte da dare in termini di sicurezza. Dentro quelle scelte sta
soprattutto la lettura dei diversi territori politici, economici e culturali del
Paese, una dimensione che l'attuale opposizione ha sostanzialmente abbandonato
e che significa egemonia dell'attuale maggioranza. Sono le domande che Marco
Alfieri ha proposto un anno fa in un suo libro-inchiesta (Il Nord, terra
ostile, Marsilio) e che ancora attendono una risposta politica da parte del Pd,
con l'eccezione di coloro che sul territorio, per esempio Sergio Chiamparino a
Torino, hanno provato a misurarsi con le sfide concrete che hanno di fronte.
Quella risposta non sarà immediata. Non dipenderà da Franceschini, ma sarà
anche il risultato dell'avvio di un lavoro di segreteria che torna sui
territori, anziché stare nei salotti. E qui si innesta il terzo pacchetto di
motivi dell'attuale crisi politica del Pd. Perché un partito che pure ha espresso
esperienze politiche di governo locale innovative nelle persone e nelle
competenze, ma anche nei profili professionali e sociali (per esempio Riccardo
Illy, Renato Soru, Matteo Colannino), non ha trasformato queste competenze in
cultura politica collettiva, e perché queste figure continuano a rimanere
figure di confine? Perché, in breve, anche il Pd continua a perpetuare la
fisionomia di quelli che nel tempo del Pci furono gli indipendenti di sinistra?
È un problema non marginale e nemmeno limitabile alle vicende pubbliche di
alcune persone. Ci dice che oggi un partito ha avuto le esperienze e le persone
che potevano essere una parte del processo di rinnovamento culturale interno,
ma quel rinnovamento non è avvenuto. Ciò non riguarda solo la forma-partito, ma
anche quanto quelle stesse persone si sono finora sentite parte di un progetto
politico. Nella sfida di oggi bisogna saper metabolizzare profili personali in
pezzi di cultura politica condivisa. È una questione che da ieri sera coinvolge
in prima persona Franceschini, ma che va anche molto oltre la sua persona o la
durata prevedibile della sua segreteria. E che non è riducibile a una questione
di anagrafe o di nuova generazione. Riguarda la costruzione di un soggetto
politico oltre il partito di massa storicamente dato nella storia italiana del
Novecento o del partito-opinione costruito intorno a una figura carismatica. A
guardar bene oggi è il problema prima di tutto del Pd, ma riguarda anche il
centrodestra dopo Berlusconi, indipendentemente dalla durata del suo attuale
leader. 22/02/2009 autocoscienzaL'assemblea non poteva risolvere le cause della
crisi perché doveva in primis dimostrare a se stessa che il partito esiste
22/02/2009 la sfidaOggi la sfida per i partiti è quella di saper metabolizzare
profili personali in pezzi di cultura politica condivisa 22/02/2009 Mauro
Barberis Non viviamo più solo le nostre vite, individuali, familiari, private;
viviamo anche, e a volte soprattutto, nel grande blob della comunicazione
globale. Sempre più spesso, cioè, ci capita di chiederci se siamo davanti o
dietro al teleschermo: se ci troviamo nella realtà, nella fiction o, peggio
ancora, in un reality. Ci capita più facilmente certe settimane, quando il
lavoro ci porta lontano da casa: com'è successo a me percorrendo la Penisola
fra Università in sfacelo, aeroporti malcollegati con le città, quindi taxi
pagati di tasca propria non compensati dai giornali ricevuti in omaggio, e
dappertutto una folla minacciosa di video accesi, con notizie sempre più
inquietanti che scorrevano in sovraimpressione. Insomma vorrei raccontarvi a
mio modo una delle tante nostre settimane bestiali. La settimana è cominciata a
Genova, in un lunedì che ha proseguito lo psicodramma consumatosi la domenica
prima al Ferraris, dopo Genoa-Fiorentina. Hai voglia di dire che queste cose
non dovrebbero mai succedere, per una partita di calcio, ma tant'è la sera
torni a casa e la prima cosa che chiedi è«come sta?»: intendendo il tifoso
investito dal pullman. Poi viene il martedì, atteso per due eventi: in ordine
di importanza: l'apertura del Festival di Sanremo e il risultato delle elezioni
in Sardegna. Il Festival comincia alla grande, Roberto Benigni fa scompisciare
dal ridere con il suo cavallo di battaglia, Silvio Berlusconi: ma in Sardegna
il primo Pinco Pallino portato in giro dallo stesso Berlusconi nei suoi weekend
isolani straccia il governatore Renato Soru, il fondatore di Tiscali che
qualcuno già immaginava come prossimo leader del Partito democratico. A questo
punto succedono due cose apparentemente irrelate: ma voi sapete che nel mondo
della comunicazione, come in quello della magia, tutto si tiene. David Mills,
brillante avvocato londinese, viene condannato a quattro anni e mezzo di
reclusione per essersi fatto corrompere dal nostro presidente del Consiglio: il
quale è invece protetto dal Lodo Alfano al punto che i principali telegiornali,
anticipando la militarizzazione attesa per le Europee, quasi si dimenticano di
dare la notizia. In compenso Walter Veltroni, il leader dell'opposizione, dopo
aver perso, in tutti questi mesi, occasioni molto più ghiotte, approfitta del
risultato sardo per troncare il proprio personale calvario e dà le dimissioni,
riapparendo il giorno dopo per scusarsi, come fanno le persone perbene, ma con
l'aria di chi ha appena vinto un terno al lotto. Il legame comunicativo, o
forse magico, fra i due eventi, è riassunto perfettamente
da un giornalista statunitense il quale rivolge ad Alexander Stille - docente di giornalismo e autore di "Citizen Berlusconi"
(2006), uno dei libri migliori scritti sul protagonista della politica italiana
- la domanda seguente: ma come, in Italia viene condannato per corruzione il
coimputato del primo ministro e a dimettersi è il capo dell'opposizione?
Stille deve aver cercato di spiegare la cosa ai colleghi statunitensi in
termini razionali: il Lodo Alfano, la popolarità del premier nonostante o forse
proprio in virtù dei suoi guai giudiziari, una situazione dei media nella quale
al rinnovo dei vertici Rai corrisponde la giubilazione di Enrico Mentana da
parte di Mediaset... Ma è chiaro che non poteva dir loro l'amara verità. Vi
pare che in Italia un presidente del Consiglio potrebbe dimettersi per una
sciocchezza del genere, rischiando di far calare l'audience del Festival di
Sanremo?Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del diritto
all'Università di Trieste. 22/02/2009
( da "Messaggero, Il (Rieti)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
22 Febbraio 2009 Chiudi Il Comune di Rieti in collaborazione con l'associazione
"Il laboratorio dell'Ateneo" dell'Università La Sapienza organizza
per martedì alle 18 presso l'aula magna lo spettacolo "Cantico sulle orme
di Francesco nella Valle Santa", recital dedicato al
periodo reatino del Francescanesimo scritto da Francesco Rinaldi e diretto da
Carla Todero. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro sul Francescanesimo
in Italia e nella Valle Santa a cura di Alfonso Marini docente di Storia Medievale e di Ileana Tozzi, direttore del museo
diocesano di Rieti.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
22 Febbraio 2009 Chiudi di MAURIZIO DI BIAGIO Al nuovo assessore, Lanfranco
Venturoni, nelle sue peregrinazioni abruzzesi «a Penne o a Lanciano» spesso
capita di incrociare volti stralunati allorquando si raccontano le vicende
sanitarie di una regione retta nei lustri da un Pace e da un Del Turco
«ingaggiati in una sfida a chi faceva peggio: una bella lotta davvero!» chiosa.
«Ma non si smantella, anzi si cambia» è il motto di colui che si è accreditato
agli occhi dei suoi corregionali con la stesura del "libro giallo" in
cui si evidenziava che alla fine gli abruzzesi erano un popolo di
"pazzarielli": tutti ricoverati in strutture private, alle volte in
quattro su di un solo letto. Venturoni mostra le sue "guidelines" per
il rilancio della sanità teramana e perché cessi o si attutisca il fenomeno dei
pazienti che prendono la via delle Marche. Il Mazzini di Teramo deve investire
maggiormente in innovazioni tecnologiche e in professionalità «altrimenti non
andiamo da nessuna parte»: non è difficile, basta seguire le indicazioni
dell'art. 20 della vecchia legge di Donat Cattin in cui si disponeva di una
cifra consistente per l'ammodernamento e la costruzione delle strutture
sanitarie: «Un articolo rifinanziato» precisa. «Le sale operatorie vanno
aggiornate, sono strutture da rivedere queste, l'Utic va allargata, un occhio
di riguardo va a psichiatria, cardiologia e cardiochirurgia». Per l'ex
manicomio si sta vedendo di cambiare la destinazione d'uso "da sanitaria a
commerciale" così da creare le condizioni per una vendita vantaggiosa. Più
ad Est, in riva all'Adriatico, si tracciano le linee guida per un nuovo
ospedale «giacché insistere con la ristrutturazione ospedaliera della vecchia
struttura sanitaria di Giulianova, sarebbe a questo punto deleterio: la cosa è
fallita - ammette Venturoni - non si può lavorare su due padiglioni e andare a
fare la tac attraversando la strada». Il sito del nuovo ospedale è stato
individuato a Colleranesco, in Via Cupa, una location che serberebbe un occhio
di riguardo anche per Roseto «per una popolazione complessiva di oltre 50 mila
abitanti». Per rilanciare S.Omero è in vista una gestione
mista pubblica-privata, «alla stregua della mia Team, dove l'intervento del pubblico è
maggioritario con una quota del 51%, e tutto ciò attraverso un bando di gara
europeo. La gestione va al privato, con la nomina di un Ad, mentre il controllo
è soggetto ad un indirizzo politico: ciò comporta l'aggiramento delle pastoie
burocratiche, poi abbiamo bisogno di capitale fresco» ricorda Venturoni,
che batte sul tasto del recupero della mobilità passiva.
( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
I
sostenitori del leader Pd che intanto fa 200 foto Arriva la lista Tagliani: noi
nel vuoto dei partiti Un gruppo di sostenitori guidati da Tullio Monini ha
stilato un "manifesto" per una lista a sostegno della candidatura di
Tiziano Tagliani a sindaco per il Pd. Le prossime elezioni possono
rappresentare «un'importante opportunità per aprire a Ferrara uno spazio di
dialogo civile e politico nuovo, a partire dalla candidatura di Tiziano
Tagliani (...) La fine dell' esperienza dell'Ulivo ha lasciato un vuoto che né
il Partito Democratico, tanto più dopo la crisi apertasi dopo le recenti
elezioni sarde, né ciò che resta dei partiti alla sua sinistra sembrano in
grado di colmare, dando spazio a comportamenti individuali e collettivi che
lasciano sempre più perplessi, sia sul piano personale che politico». Ecco
l'idea quindi di «una lista delle forze della società ferrarese capaci di
sostenere Tagliani nel suo operato, fuori dalle logiche e dagli equilibri dei
partiti». Sette i punti del manifesto: prendersi cura della città (manutenzione
del centro più qualità nelle periferie), tutelare l'ambiente di vita, sostegno
a imprese e occupazione, futuro dei giovani (dalle scuole all'università), più cura delle persone e dei servizi, cultura
di solidarietà e della convivenza tra culture diverse, efficienza nella
trasparenza nelle pubbliche amministrazioni. Le firme: Giordano Barioni
(pedagogista), Carlo Bassi (architetto), Chiara Benvenuti (pediatra), Anna
Chiappini (insegnante), Caterina Colombo (docente università),
Paola Felletti Spadazzi (dirigente coop sociale), Secondo Ferioli (presidente
Chiama Africa), Luca Gavagna (fotografo), Raffaella Indelli (medico), Giuliano
Lanzoni (chimico), Andrea Malacarne (architetto), Mario Manca (medico), Marco
Mastella (psicoterapeuta), Biagio Missanelli (dirigente coop sociale), Giovanni
Monini (ingegnere), Tullio Monini (pedagogista), Francesco Pietrogrande
(commercialista), Maurizio Remelli (docente università), Mara Salvi
(dirigente scolastico), Giuliano Sansonetti (docente
universitario), Giulio Sproccati (direttore banca), Dora Suglia
(neuropsichiatra infantile) e Antonio Utili (scenografo). La "lista
Tagliani" è composta, come si vede, da sostenitori personali del candidato
sindaco che vengono da mondi diversi tra loro, culturalmente,
politicamente e sotto il profilo professionale. Difficile dire quanti voti
sposterà. Ieri intanto Tagliani è stato segnalato in giro per la città, in
piazza Ariostea e in Castello tra l'altro, a fare foto per i manifesti
elettorali. Circa 200 clic tra i quali verranno scelti quelli dei manifesti.
( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'acqua
e la cultura nel segno del pubblico Tra acqua e sapere un filo comune c'è e
dice che «pubblico è possibile». Contro le tendenze alla privatizzazione, si
terranno giovedì in città due appuntamenti che mettono al centro altrettanti
beni essenziali da mantenere o ricondurre, appunto, nelle mani «di tutti». Una
tavola rotonda (ore 21, sala Alfonso I del Castello) farà il punto sulla
battaglia del Comitato acqua pubblica Ferrara che riunisce 23 sigle. Nel mirino
della critica c'è Hera: «Oltre 110 milioni di utili nel 2007 e qui abbiamo le
tariffe più alte. Non è una garanzia affidare il servizio idrico ad un'azienda
quotata in borsa, seppure a capitale in maggioranza pubblico», spiegano il
portavoce Davide Scaglianti, assieme a Barbara Diolaiti (Verdi) e Tito Cuoghi
(Sinistra democratica). «Vogliamo che le forze politiche e sociali si
pronuncino in modo esplicito su questi temi», ribadisce il comitato.
All'incontro di giovedì parteciperanno Alberto Lucarelli (docente di diritto
pubblico all'Università Federico II di Napoli), Corrado Oddi (Fp-Cgil e Forum
italiano dei movimenti per l'acqua), Gaetano Sateriale (sindaco di Ferrara) e
Marzia Marchi (Rete Lilliput Ferrara). In precedenza (ore 16, dipartimento di
scienze giuridiche dell'ateneo) il Coordinamento istruzione pubblica di Ferrara
invita alla presentazione del libro «Manifesto per l'università
pubblica». Con gli autori Alberto Burgio e Alberto Lucarelli ne discuteranno,
moderati da Gian Guido Balandi, Guido Barbujani, Baldassarre Pastore,
Alessandro Somma e Pasquale Nappi. (f.t.)
( da "Nuova Ferrara, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Comune aderisce al fondo intersettoriale provinciale Sostegno all'impresa
Grazie al Fondo intersettoriale provinciale, la Camera di Commercio di Ferrara,
la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e gli altri 24 Comuni della
Provincia, hanno messo a disposizione alcune risorse economiche. Il Comune di
Ferrara ha quindi aderito al fondo, che consiste nella concessione di garanzie
aggiuntive su finanziamenti accesi da piccole e medie imprese e garantiti da
Consorzi e Cooperative di Garanzia Fidi, con lo scopo di facilitare laccesso
alcredito a breve e a medio termine delle imprese. La Camera di Commercio ha
erogato 500 mila euro, la Provincia di Ferrara 300 mila euro, il Comune di
Ferrara 250 mila euro e i Comuni della provincia 250 mila euro. Complessivamente
le risorse a disposizione ammontano a 1.300.000 euro. L'obiettivo che gli enti
si sono prefissi con lo stanziamento delle risorse consiste nel favorire le
aziende al fine di alleggerire gli effetti della crisi economica. Il Fondo, che
è già operativo dallo scorso 5 gennaio, si aggiunge alle garanzie concesse dai
Consorzi Fidi e dalle Cooperative di Garanzia. Grazie al fondo potranno essere
coperti fino all'80% dei rischi di insolvenza. Legge regionale 41/97 Sulla base
della legge regionale n. 41 del 1997, nel 2008 il Comune di Ferrara ha
presentato un progetto che prevede la possibilità di concessione di contributi in modalità pubblico-privato. Lo scopo è la
realizzazione di programmi di intervento locali la cui la finalità consiste
nell'attivare processi di rigenerazione e di rinnovo commerciale, in una ottica
di unitarietà dell'area. Gli interventi Gli interventi che saranno realizzati
per il Comune di Ferrara riguardano il primo stralcio del secondo lotto del
giardino delle Duchesse, la cui realizzazione è prevista proprio
quest'anno. Ed ancora tra gli interventi deve essere ricordato il rifacimento
della pavimentazione di via Contrari, che è stato realizzato e si è concluso lo
scorso anno. Nel 2009 il Comune di Ferrara assegnerà, previa approvazione del
Progetto da parte dell'Amministrazione provinciale, un contributo alle aziende
che hanno presentato domanda attraverso le ATI e/o Consorzi pari ad almeno il
50% del contributo assegnato al Comune di Ferrara.
( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera - MILANO - sezione: PRIMA PAGINA - data: 2009-02-22 num: - pag: 1
autore: di ANNACHIARA SACCHI categoria: REDAZIONALE Il dibattito Il filosofo:
si riscopra la tradizione tecnologica. Università spesso
lontana dai giovani Giorello: la cultura non trascuri la scienza «Milano deve e
può riscoprire la sua tradizione scientifica, perché non c'è iato tra
conoscenza e azione». Giulio Giorello, docente di
Filosofia della Scienza in Statale, interviene così nel dibattito sul Manifesto
per Milano. Non solo teatro, letteratura, pittura: cultura è anche
tecnologia, «techne e logos, tecnica e ragione». Apologia di una città: «Non è
vero che a Milano non si fa cultura, è un vecchio cliché di certi intellettuali
che si piangono addosso», dice Giorello. «Ma non sempre le istituzioni se ne
accorgono e a volte — e qui faccio autocritica — l'università
è troppo lontana da certe inquietudini giovanili». A PAGINA 5
( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera - MILANO - sezione: Cronaca di Milano - data: 2009-02-22 num: - pag:
5 categoria: REDAZIONALE Il dibattito «Non sempre le istituzioni sono attente
alle richieste di conoscenza che arrivano dal basso» Giorello: cultura come
tecnica e ragione L'università spesso lontana dai
giovani Il filosofo: Milano deve recuperare la tradizione scientifica legata a
Leonardo e Cattaneo «Non è vero che a Milano non si fa cultura: è un vecchio
cliché di certi intellettuali che si piangono addosso» Non solo teatro,
letteratura, pittura. Cultura è anche tecnologia, «techne e logos, tecnica e
ragione». E allora Milano «deve e può riscoprire la sua tradizione scientifica,
perché non c'è iato tra conoscenza e azione». Il filosofo della scienza Giulio
Giorello cita Leonardo e Cesare Beccaria, Carlo Cattaneo, Carlo Emilio Gadda e
Giulio Natta, vola dalla città dell'acqua a quella industriale, dal Politecnico
all'Acquario civico. «Questa — dice — è la vera dimensione da recuperare ».
Professore, è il suo Manifesto? «Certo. Proprio in un momento di crisi si sente
più forte l'esigenza di cultura. Non sempre le istituzioni se ne accorgono e a
volte — faccio autocritica — l'università è troppo
lontana da certe inquietudini giovanili». Sta dicendo che la vera spinta
creativa arriva solo dal basso? «Dico che non è vero che a Milano non si fa
cultura. Questo è un vecchio cliché di certi intellettuali che si piangono
addosso. Non dimentichiamo che negli ultimi trent'anni qui sono nati molti
fenomeni interessanti ». Tipo? «Un esempio a me lontano: a Milano è nata
Comunione e Liberazione da un fine pensatore come Luigi Giussani. E uno a me
vicino: la grande esperienza tecnico-scientifica che la città ha conosciuto in
tempi migliori». Leonardo e poi? «E poi i medici della Ca' Granda, l'ospedale
laico più grande d'Europa, Beccaria e il suo atteggiamento
"politecnico", Carlo Cattaneo e il suo sano empirismo». Qualcosa di
più recente? «I musei. Di Storia naturale e di Scienza e tecnologia. Ma anche
la Milano delle periferie industriali ha un patrimonio inestimabile. E poi ci
sono personaggi trascurati come Gadda e Natta. Credo che si debba tornare a
questa Milano, insistere sul valore culturale dell'impresa tecnica, inventare
una nuova città della scienza». E teatro, letteratura, arti figurative? «Ma la
scienza non uccide l'arte, anzi. Non a caso stiamo riscoprendo le grandi
potenzialità del futurismo. Altro tema centrale per i prossimi anni sarà
l'acqua». L'acqua? «Sì, dalla città di Leonardo alle nuove sfide della
metropoli moderna passando per l'ecologia e l'Acquario». Che sono poi i temi di
Expo. «L'Expo non è una catastrofe e non è nemmeno la panacea di tutti i mali.
è un'occasione, giochiamocela bene. E ripeto, muoviamoci ora che c'è crisi.
Cito Vladimir Ilyich Ulyanov, cioè Lenin: "Compagni, quello che adesso vi
dico vi potrà lasciare perplessi: bisogna sognare". E Lenin era un leader
piuttosto realista». Anche Milano deve sognare? «Sempre. Ed essere esigente.
Noi dobbiamo chiedere molto a Milano per Milano e avere il coraggio di esigere
una sanità ad altissimo livello, università
eccellenti, mostre di grande respiro. E un piano di recupero urbano attento a
innovare ma anche a salvare quello che di buono c'è. Questo è il sogno: essere
veramente europei. Come Londra, Parigi, Dublino ». Meglio loro, vero? «Bè,
biblioteche qui non se ne vedono. Servirebbe un po' del dirigismo che hanno i
nostri cugini di Oltralpe. E invece Milano spesso non è stata capace di
terminare i suoi progetti. Ha il complesso del non finito». Una maledizione?
«Sì, dai tempi di Leonardo. Cattaneo parlava di incapacità di fare, e in
effetti la città è piena di non finito. Ma non è una buona ragione per non
andare avanti». Milano ha la forza di sognare? «Ce l'ha il MiTo di Francesco
Micheli, ce l'hanno alcuni centri sociali. Ma ce l'hanno
soprattutto i giovani, con le loro esigenze e i loro desideri. Ed ecco il
punto: se non siamo in grado di tradurre certe istanze, allora tradiamo i
nostri ragazzi ». Professore Giulio Giorello, docente di
Filosofia della scienza alla Statale Annachiara Sacchi
( da "Centro, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Convegno
del Noi del Vico nella sede della Carichieti Crisi finanziaria globale
Economisti a confronto CHIETI. Si parlerà di crisi economica globale domani
nella sala conferenze della Carichieti in via Colonnetta. Il forum si terrà,
alle 16, nella sala conferenze della Cassa di risparmio, in via Colonnetta
organizzato dall'associazione "Noi del G.B. Vico". Il convegno,
promosso nell'ambito dei percorsi culturali mensili, si preannuncia ricco di
spunti e di interesse per la presenza di autorevoli esponenti del mondo
economico e finanziario italiano, del mondo universitario, bancario e
giornalistico, tutti di origine abruzzese. Introdurrà e coordinerà il dibattito
il giornalista di Repubblica dal 1984, Marco Panara, mentre terranno relazioni
Pierluigi Ciocca, che a Chieti ha studiato, già vice direttore generale della
Banca d'Italia dal 1995 al 2006), attualmente socio
dell'Accademia dei Lincei e autore di numerosi saggi; Marcello De Cecco, di
Lanciano, docente ordinario di Storia della finanza e della moneta alla Normale di
Pisa; Francesco Di Tizio, di Chieti, dal 1989 direttore generale della
Carichieti, e docente a Pescara della università D'Annunzio.
( da "Corriere della Sera" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera - NAZIONALE - sezione: Esteri - data: 2009-02-22 num: - pag: 17
categoria: REDAZIONALE Usa Dalla Kennedy School quattro «star» sono andate con
il presidente Harvard, gli studenti protestano «Obama ci ruba i migliori prof»
Esodo di docenti dall'università. E arrivano gli
uomini di Bush Anche il dipartimento di Economia e la Scuola di Legge hanno
accusato defezioni importanti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Come ogni
presidente democratico degno di questo nome (e anche più, forse perché lui
stesso vi ha studiato) Barack Obama ha saccheggiato Harvard per riempire i
ranghi della propria Amministrazione. Sono al momento almeno sette, ma
destinati sicuramente ad aumentare, i professori della più celebre università americana nominati in posti- chiave della squadra
presidenziale. Bene per il prestigio dell'ateneo. Un po' meno per gli studenti,
che a metà gennaio, quando si fa lo «shopping» per la scelta dei corsi del
semestre di primavera, hanno visto cancellati dal programma classi molto prestigose
e contese. A lamentarsi e protestare, come riporta The Harvard Crimson, il
quotidiano del campus, sono soprattutto quelli della Kennedy School of
Government, tradizionale serbatoio dei democratici, che anche questa volta ha
pagato il prezzo accademico più alto al loro ritorno al potere. Sono quattro,
infatti, tutte star nei rispettivi campi, i docenti della Kennedy School che
hanno risposto alla chiamata di Barack Obama, abbandonando le loro cattedre:
Larry Summers, l'ex rettore e guru della globalizzazione, andato a dirigere il
National Economic Council, di fatto il più importante consigliere economico del
presidente; Samantha Power, già coinvolta nella campagna di Obama, dimessasi un
anno fa per aver definito un «mostro» Hillary Clinton e ora ripescata in un
posto di primo piano nel Consiglio per la Sicurezza Nazionale; Jeffrey Liebman,
nominato condirettore dell'Office for Management and Budget e John Holdren,
ambientalista senza compromessi, che il presidente ha voluto alla guida
dell'Office of Science and Technology, oltre che come consigliere speciale sul
tema. Ad alimentare la frustrazione, è il fatto che i corsi siano stati
cancellati all'ultimo minuto, senza che agli studenti fosse stato anticipato
nulla in precedenza: «C'è stata zero comunicazione da parte
dell'Amministrazione. Hanno atteso fino all'ultimo per dire che quei professori
andavano via», ha detto al Crimson Benjamin Polk, presidente dello «Student
Government», l'organismo di rappresentanza degli studenti. La cancellazione del
corso di Summers, il richiestissimo «Contenuti della globalizzazione: temi,
attori e decisioni », lascia ad esempio un vuoto per chi si voglia
specializzare in Finanza e Commercio Internazionale, che ora ha a disposizione
solo un altro corso sull'argomento. La Kennedy School comunque non è sola.
Anche il dipartimento di Economia ha accusato una defezione importante, quella
di Jeremy Stein, che ora fa parte del National Economic Council e lavora alla
Casa Bianca con Summers. Idem per la Law School, quella dove si laureò anche
Obama, che ha visto partire Cass Sustein, marito di Samantha Power, nominato
capo dell'Office of Information and Regulatory Affairs, che in pratica fa le
pulci a tutti gli atti di governo, regolamenti, direttive o disegni di legge,
per assicurarsi che siano coerenti con le strategie politiche del presidente.
Ma per un tempio liberal come la Kennedy School, al danno per la perdita di
queste stelle, si aggiunge quella che gli studenti considerano una beffa:
l'arrivo nel corpo docenti di alcuni ex dell'Amministrazione Bush. Nel semestre
appena inziatosi, insegnano infatti Meghan O'Sullivan, già viceconsigliere per
la Sicurezza nazionale, e Nick Burns, che è Stato numero due al Dipartimento di
Stato sia con Colin Powell che con Condoleezza Rice. Un limite però c'è: sono
due pragmatici, mai identificati con il gruppo più ideologico e conservatore
della squadra di George W. Chi se ne va A sinistra Lawrence Summers e a destra,
dall'alto, Samantha Power, John Holdren e Jeffrey Liebman Paolo Valentino
( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
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5 - Udine Associazione Stelliniani, una donna alla guida Al vertice è stata
designata la professoressa Patti. Sarà affiancata dall'avvocato Damiani È stata
eletta una donna al vertice dell'associazione "Gli Stelliniani" che,
nei giorni scorsi, ha rinnovato le sue cariche sociali per il triennio
2009/2011. La nuova presidente è la professoressa Elettra Patti, ex docente del liceo classico Stellini e, per nove anni,
responsabile della segreteria. Ha ricevuto il testimone dal dottor Andrea
Bergnach attuale consigliere. La professoressa Patti sarà affiancata dal vice
presidente Gabriele Damiani, avvocato, già assessore comunale e dirigente di
enti pubblici e privati, dalla segretaria Almarosa Passone, e dal direttore
editoriale della "Voce degli Stelliniani", l'avvocato Andrea Purinan.
Gli altri consiglieri eletti sono l'avvocato Ettore Giulio Barba, Bergnach,
l'ingegner Gaetano Cola, l'avvocato Pier Eliseo De Luca, il professor Andrea
Nunziata, il professor Gabriele Ragogna, il dottor Daniele Tonutti e l'ingegner
Francesco Zorgno. Fanno parte del Collegio dei probiviri, invece, il notaio
Paolo Alberto Amodio, gli avvocati Carlo Appiotti e Marco Marpillero e il docente universitario Flavio Pressacco, mentre nel Collegio
dei revisori dei conti sono stati eletti il dottor Gino Colla, il dottor Paolo
Gandolfo e il docente universitario Federico Vicario. Gli Stelliniani hanno inoltre nominato presidente onorario il
professor Daniele Picierno, già titolare delle cariche elettive del liceo
classico Stellini, docente all'A.I dell'Università di Udine, ex presidente dell'A.T.M. di
Udine e amministratore dell'istituto "Giovanni da Udine".
( da "Adige, L'" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università Accertamenti sulle trasferte Bassi e l'indagine
sui viaggi «Nessuno si è arricchito» Il fatto che la Guardia di Finanza ha
condotto delle indagini sulle missioni all'estero dei docenti universitari di
Trento non scompone il rettore Davide Bassi: «É una non notizia, nel senso che
è vecchia di un anno. Noi facciamo migliaia di viaggi all'estero, fa parte del nostro
lavoro. Non vedo il perché della rilevanza che avete dato. Per noi è una cosa
assolutamente normale che ci siano questo controlli e queste verifiche, anche
perché siamo sottoposti a controlli durissimi dall'Unione europea visto che
parte dei finanziamenti per i nostri progetti vengono da lì. Noi siamo
assolutamente tranquilli, anche perché i viaggi sono una parte fondamentale del
nostro lavoro, ed è appunto una prassi normale non un optional, una parte
gravosa del nostro lavoro e del nostro impegno». Roberto Toniatti, professore
di diritto pubblico comparato, viaggia per lavoro quindici - venti volte
all'anno: «Anche a me è capitato di prolungare a spese mie un soggiorno di
lavoro.perché le tariffe aeree sono più vantaggiose. Mi è quindi capitato di
ritornare la domenica perché il biglietto costa meno. Credo che nessun docente universitario si sia mai arricchito con le missioni,
anzi, quasi sempre ci si rimette». Renzo Gubert, noto politico e ordinario di
Sociologia conferma quanto sopra: «Può succedere che si prolunghi il soggiorno
il fine settimana perché il biglietto aereo costa meno ed è molto scontato.
Dopodichè credo che i controlli facciano bene perché ciascuno deve rendere
conto dei soldi pubblici che amministra». 22/02/2009
( da "Messaggero Veneto, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
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5 - Pordenone «La politica non crede nel ruolo propulsivo del settore no
profit» ECONOMIA E LAVORO di STEFANO POLZOT E' una crisi asimmetrica quella che
sta investendo l'economia reale: penalizza il manifatturiero e le imprese
vocate all'export, ovvero sistemi come quello della provincia di Pordenone, ma
sta dando dei vantaggi alle famiglie che hanno un reddito fisso. La ricetta per
contrastarla è il sostegno ai consumi, un ruolo che l'amministrazione pubblica
dovrebbe svolgere con maggiore decisione. Carlo Borzaga, economista, docente alla facolta di Economia dell'università di
Trento, di cui è stato preside, è uno dei massimi esperi in Italia di
cooperazione sociale. Fondatore dell'Euricse, centro di ricerca per le imprese
sociali, è docente del corso di amministrazione e gestione delle imprese sociali
che si sta tenendo, con successo di partecipanti, al Consorzio
universitario di Pordenone. Professor Borzaga, come si sta manifestando la
congiuntura economica all'interno del Nordest, il territorio che più di altri
ha trainato lo sviluppo negli anni scorsi? «E' una crisi asimmetrica nel senso
che sta colpendo alcuni settori più che altri. Il punto di partenza è quello
dell'edilizia che ha subito un crollo totale per effetto delle dinamiche che
hanno investito il settore immobiliare. Quindi, con un effetto domino, a
patirne le conseguenze è il settore manifatturiero in particolare la grande
impresa e la subfornitura. Di converso ci sono comparti che non hanno risentito
in maniera particolare degli effetti della depressione: mi riferisco al
turismo, con presenze in linea con quelle degli anni scorsi, e al comparto
alimentare, compresa la distribuzione commerciale». Come si spiega questa
asimmetria? «La crisi è esplosa in America, dove sulla sopravvalutazione del
settore immobiliare è stato concesso credito che ha in sostanza finanziato una bolla
speculativa. Un fenomeno che non è stato significativo in Italia, perché le
banche hanno avuto un atteggiamento più tradizionale. La stessa cosa vale per
il credito al consumo: in America ogni titolare di carta di credito ha un
debito di 8 mila dollari, qui si spende al massimo quello che si ha in conto
corrente. Lo stesso credito per l'acquisto di auto o elettrodomestici è stato
indotto: i clienti lo hanno sottoscritto perché incentivati, non in quanto
avevano effettivamente bisogno di liquidità». Questa asimmetria vale anche
nell'analisi degli effetti della crisi sulle famiglie? «Senza dubbio. La
deflazione dei prezzi dell'energia, per il calo della domanda, e la riduzione
dei tassi di interesse in realtà hanno aumentato il reddito disponibile per le
famiglie che godono di un reddito fisso. I problemi si manifestano per coloro
che sono stati messi in cassa integrazione o hanno perso il posto di lavoro,
oppure i precari del manifatturiero e della pubblica amministrazione. Si tratta
di circa il 30 per cento della popolazione». La provincia di Pordenone, fondata
sul manifatturiero e con una elevata propensione all'export, è, quindi, più
esposta alla crisi? «Senza dubbio, perché la depressione dei mercati penalizza
chi ha internazionalizzato, oltre, come accennato, al settore manifatturiero e
della subfornitura». Quando usciremo dal tunnel? «Fermo restando che essendo in
Italia il valore degli immobili variabile indipendente rispetto ai consumi, a
differenza di quanto succede in America, credo che il calo del reddito
disponibile sarà più marcato in altri Paesi europei rispetto all'Italia. Non
penso, però, che ci sarà una svolta quest'anno: immagino che dovremo attendere
la fine del 2010». Cosa può fare la pubblica amministrazione per mettere in
campo misure anticicliche? «Molto, il problema è che non riesce a far volano
perché è indebitata fino al collo. Territori come il Friuli, che hanno una
propria autonomia speciale, potrebbero però mettere in campo ammortizzatori
sociali aggiuntivi, come in Trentino dove i lavoratori in cassa integrazione
ricevono 200 euro in più al mese rispetto al valore dell'assegno base». Il
ruolo della pubblica amministrazione è fondamentale anche nel sostenere la
cooperazione sociale: questo comparto sta soffrendo la crisi? «Le cooperative
di fornitura di servizi che lavorano per il 70 per cento con il pubblico
qualche problema lo hanno da tempo perché i cordoni della borsa si sono
stretti. Se in passato le amministrazioni locali hanno esternalizzato molte
nuove funzioni in campo socio-sanitario attraverso anche gli utili generali
dalle multiutilities che gestiscono acqua, gas e rifiuti, oggi il quadro è
cambiato. Le gare sono più severe e spesso intervengono grandi soggetti più
spregiudicati nella gestione dei rapporti di lavoro». E per le cooperative di
inserimento lavorativo? «Dipende qual è il loro mercato di riferimento. Le
cooperative che fanno i terzisti alle medie e grandi imprese stanno subendo la
contrazione degli ordini e sono già diminuite nel numero per effetto della
delocalizzazione di produzioni nell'Est Europa. Così come per le aziende
private, conta il progetto imprenditoriale, la capacità di fare investimenti e
di seguire l'andamento del mercato. Una maturità che il settore del sociale sta
già acquisendo. Si possono conquistare spazi sganciandosi dalla subfornitura,
altrimenti il rischio è quello della chiusura tenuto conto che i margini sono
peraltro ridotti». La cooperazione sociale è alle prese col problema
dimensionale? «Abbiamo condotto un'indagine dalla quale emerge che nelle grandi
cooperative i lavoratori sono più scontenti che nelle piccole, a differenza dei
manager. La dimensione spesso è stata più un mito che un concreto vantaggio dal
punto di vista operativo». Ha visto il film "Si può fare" con Claudio
Bisio dedicato alla storia della Coop service Noncello? «Sì e mi è piaciuto,
anche se vi hanno "scippato" la paternità collocando la storia a
Milano invece che a Pordenone. Al di là del rispetto della vicenda storica, la
cosa più interessante è il successo che ha avuto il film perché la gente si è
appassionata al tema che veniva narrato. Il problema della cooperazione sociale
è di non essere visibile. In passato ho proposto ai rappresentanti di settore
di inventarsi una giornata dedicata alle loro cooperative perché se ne sa
troppo poco. E' bastato un film ben fatto per trasmettere un concetto
importante che è quello del titolo: si può fare. Non è cosa da poco perché la
politica, di destra e di sinistra, non conosce questo settore, lo utilizza
spesso strumentalmente, non crede che possa reggere. Invece non è così».
( da "Tempo, Il" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
stampa
«Da Wall Street a Val di Sangro» esperti a confronto con Noi del Vico
Nell'ambito del dibattito e del confronto sempre più intenso sulla crisi
economica e finanziaria di carattere globale, si inserisce il convegno di studi
sul tema: «Da Wall Street a Val di Sangro. I percorsi della crisi economica
mondiale». Si terrà domani, lunedì 23, alle 16 nella sala conferenze della
Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, in via Colonnetta, per iniziativa
dell'Associazione "Noi del G.B. Vico", in collaborazione con lo
stesso Istituto di credito. Un convegno, promosso nell'ambito dei Percorsi
Culturali Mensili, che si preannuncia ricco di spunti e di interesse per la
presenza di alcuni autorevoli esponenti del mondo economico e finanziario
italiano, del mondo universitario, bancario e giornalistico, tutti in qualche
modo legati all'A»bruzzo. L'intento è quello di coinvolgere anche chi non è
esperto su un argomento di vivissima attualità. Introdurrà e coordinerà il
dibattito il giornalista di "Repubblica" Marco Panara, originario di
Chieti. Prima del dibattito terranno relazioni il dr. Pierluigi Ciocca, che a
Chieti ha studiato, già vice direttore generale della Banca d'Italia (dal 1995
al 2006), attualmente socio dell'Accademia dei Lincei, nonché autore di
numerosi saggi; il prof. Marcello De Cecco, di Lanciano, docente ordinario
di Storia della finanza e della moneta alla Scuola Normale di Pisa; il dr.
Francesco Di Tizio, di Chieti, direttore generale della Cassa di Risparmio
teatina e docente all'università "G. d'Annunzio". L'argomento del convegno, scelto per
far comprendere come esso riguardi da vicino ogni realtà socio-economica di
ogni parte del mondo, sarà affrontato e approfondito sotto i suoi
molteplici aspetti e, data la levatura culturale e la preparazione dei relatori
partecipanti, c'è da attendersi qualche utile contributo al dibattito in atto.
Hanno già annunciato la loro partecipazione ai lavori dirigenti e funzionari di
banche, l'Associazione dei commercialisti ed esponenti del mondo produttivo e
sindacale. Tra gli invitati, hanno assicurato la loro presenza Calogero
Riccardo Marrollo, presidente di Confindustria Abruzzo; Alfredo Leggiero,
dirigente della Sevel; Silvio Di Lorenzo, direttore della Honda Italia.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca
di Cagliari Pagina 1016 Università. Numeri record alla settimana di
orientamento In undicimila all'Unica open day Università.. Numeri record alla
settimana di orientamento --> Undicimila studenti provenienti da 115
istituti superiori di tutta l'Isola, cinquemila dei quali hanno fatto il test
simulato d'accesso alle facoltà. Va in archivio con numeri da record la
settimana di ?Unica Open Day?, l'iniziativa promossa alla Cittadella
universitaria di Monserrato dalla Direzione orientamento e comunicazione dell'università. Da martedì a sabato gli studenti delle ultime
classi delle scuole superiori hanno potuto immergersi nel mondo universitario
visitando gli stand allestiti per illustrare l'offerta
formativa e partecipando alla presentazione delle undici facoltà curate da
docenti dell'ateneo. Due le novità di quest'anno: la simulazione dei test
d'accesso, obbligatori in tutti i corsi, e i colloqui di orientamento. Ai test
hanno partecipato quasi 5 mila studenti: tra le facoltà più gettonate Medicina
(1283 questionari compilati ed esaminati) e Architettura (511 prove).
Seguono Scienze (623 test), Giurisprudenza (500) e Scienze della formazione
(419). I colloqui di orientamento, invece, sono andati avanti ad una media di
50 al giorno. Da lunedì i risultati dei test saranno disponibili, in forma
anonima, anche sul sito www.unica.it.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Oristano
e Provincia Pagina 4048 Il caso. L'analisi dello studioso Raimondo Zucca e le
recenti scoperte di Walter Tomasi e Ilaria Urgu «La giostra di carnevale tra
mistero e storia» Il caso.. L'analisi dello studioso Raimondo Zucca e le
recenti scoperte di Walter Tomasi e Ilaria Urgu Ancora incerta la data di
nascita della corsa. Documenti a confronto --> Ancora incerta la data di
nascita della corsa. Documenti a confronto La data di nascita della Sartiglia
del carnevale resta ancora oggi avvolta dal mistero. Così scrive l'archeologo e
studioso Raimondo Zucca. «È strano che nella città dei falsari delle Carte
d'Arborea nessuno abbia ritrovato qualche documento sulle origini della
Sartiglia. Forse ciò è dovuto al rigore filologico del nostro tempo: allora, nell'Ottocento,
la scienza filologica era esclusiva, o quasi, dei docenti
delle università tedesche, mentre ora il rigore è proprio di tutti i numerosi
studiosi che si occupano di ricerche storiche e archivistiche». Zucca ricorda
le recenti scoperte pubblicate da studiosi oristanesi: «Fondamentale l'ampia
ricerca di Walter Tomasi sulla Sortilla straordinaria, per la nascita del
figlio Ferdinando di Filippo II re di Spagna, celebrata in Oristano nel
1572, come si apprende dalla nota di pagamento di 2 lire e 5 soldi, datata 3
marzo 1572, da parte del municipio di Oristano a favore del falegname Julià
Cara per la realizzazione di una llansa (lancia) per correre la Sortilla, e di
transenne per la strada della giostra equestre. Così», continua Zucca, «la
magnifica scoperta dell' archivista Ilaria Urgu, nell'Archivio Storico comunale
di Oristano, retto da Antonella Casula, di una più antica nota di spesa datata
1 dicembre 1546, della municipalità oristanese per il vessillo di un'altra
Sortilla straordinaria in onore dell'imperatore Carlo V». Scoperte di grande
importanza poiché dimostrano che «anche in Oristano, così come a Cagliari,
Sassari, Villa di Chiesa e chissà in qualche altre città del Regno di Sardegna
e in tanti luoghi del Regno di Spagna si correvano Sortillas o Sortijas (corse
equestri all'anello) in onore di questo o quel principe, per festeggiare quel
nuovo santo, e chissà per quali mille altri motivi». Quello che manca, dice
però Zucca, «è il documento della nascita della Sartiglia carnascialesca, quella
istituita dal Canonico Dessì, e affidata ai gremi dei Contadini e dei
Falegnami». Vent' anni fa, su segnalazione di Maria Giuseppina Pinna Cossu
della Biblioteca Universitaria di Cagliari, Raimondo Zucca mise le mani su «un
singolare manoscritto, con postille autografe del grande archeologo Giovanni
Spano, che indicavano il 1543 come data di nascita della Sartiglia. È evidente
che il dato, (reso noto nel 1994 Storia della Sartiglia di Zucca e Falchi,
edizione S' Alvure, ndr ), costituisce un documento della data d'origine della
Sartiglia secondo un intellettuale del XIX secolo e non la data d'origine
tout-court della Sartiglia. La storia», ricorda ancora Raimondo Zucca, «si fa
con i documenti-scriveva il grande storico delle Annales Lucine Fevre. Ed i documenti
prima o poi dovranno uscire. Sarebbe molto bello», conclude, «che un
ricercatore trovasse (o avesse trovato?) un frammento, scritto in fluente
casigliano, che dicesse Los caballeros de la ciudad de Oristan, por complacer a
don Juan Dessì, ordenaron de correr sortija de allí a seis días . Chissà se
questo frammento esiste davvero». ( r. r. )
( da "Caserta News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
22 Febbraio 2009 Paolo Grossi martedì 24 interviene al Suor Orsola UNIVERSITà |
Napoli Martedì 24 febbraio alle ore 18.00, presso la Sala degli Angeli
dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa si svolgerà un seminario sul
tema "L' Europa del diritto", che avrà come protagonista Paolo
Grossi, neo giudice costituzionale, accademico dei Lincei, docente
di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ed autore del libro da cui
prende spunto il tema dell'incontro "L' Europa del diritto" (Ed. La
Terza, 2007). L'evento rientra nel ciclo di incontri "Cosa sarà il diritto
privato?", promosso da Lucilla Gatt, docente di
Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile all'Università Suor Orsola
Benincasa e volto a favorire lo studio e l'analisi della materia in una
prospettiva de iure condendo che tenga conto delle istanze più significative e
profonde suscitate dai mutamenti sociali, economici e culturali del nostro
tempo, senza, però, mai perdere di vista l'angolo visuale dello storico, quale
punto di osservazione privilegiato e imprescindibile di comprensione del reale
e, particolarmente, dell'«esperienza giuridica». A tal proposito la
ricostruzione dell'«esperienza giuridica» europea, dalla caduta dell'Impero
romano alle soglie del Terzo millennio, costituisce il presupposto essenziale
della dinamica di armonizzazione ed uniformazione a livello europeo che sta
interessando il diritto pubblico e privato. In "L' Europa del
diritto", sforzo di sintesi e limpida ricostruzione di realtà giuridiche
complesse ed estese nel tempo, Paolo Grossi percorre millecinquecento anni di
storia attraverso una prospettiva poco praticata: quella giuridica, per
scoprire fino a che punto medioevo, modernità e post-modernità offrano un
insieme di "esperienze giuridiche" ricco di discontinuità. In una
recente relazione sulla funzione del giurista nell'attuale società italiana,
Paolo Grossi definisce il suo ruolo di storico del diritto affermando che uno
storico non può rappresentare un personaggio dedito esclusivamente ad
esercitazioni astratte ed evidenzia, ancora una volta, il necessario
collegamento con il mondo reale ed "il ruolo incisivo che la prassi ha sul
divenire della scienza giuridica, proprio perché questa nostra scienza non può
permettersi il lusso di galleggiare sopra le nuvole ma è sorretta da una intima
tensione a incarnarsi, a diventare esperienza di vita". All'incontro, che
sarà aperto dal saluto introduttivo di Francesco De Sanctis, Rettore
dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e sarà moderato da Franco
Fichera, Preside della Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa,
prenderanno parte Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del Diritto
Italiano, Università di Napoli Federico II, e Pietro Sirena, ordinario di
Diritto Privato Europeo, Università di Siena. Seguiranno
gli interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà di Giurisprudenza
dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato
al Suor Orsola Benincasa e di Lucilla Gatt docente di
Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor Orsola Benincasa che
formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'autore. La
presenza di Paolo Grossi favorirà il dialogo con i relatori e con il pubblico
sui temi del rapporto tra storia e futuro del diritto in Europa.
( da "Caserta News" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì
20 Febbraio 2009 Domenica al Musa macchine d'epoca del Mezzogiorno MUSEI |
Benevento Domenica 22 Febbraio il MUSA, Polo Museale della Tecnica e del Lavoro
in Agricoltura di Benevento, diventa teatro del I Convegno dei mezzi agricoli
del Meridione d'Italia. All'evento, organizzato dall'Automotoclub Storico
Italiano, dalle sue sezioni "Antico Sannio" e "Dauno",
dall'Associazione Futuridea e patrocinato da Provincia e Comune di Benevento,
saranno presenti le macchine d'epoca agricole e non provenienti da tutto il
Mezzogiorno. Il convegno presieduto da Pietro Piacquadio, Presidente nazionale
Manifestazioni Auto, vedrà gli interventi di Roberto Loi, Presidente nazionale
ASI, Carmine Nardone, Presidente di Futuridea, Domenico
Villacci, Docente della Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi del
Sannio, William Dozza, storico e ricercatore, Mino Faralli, Presidente
Commissione Nazionale Manifestazioni Auto, Gabriele Begnozzi, Commissario
Tecnico Manifestazioni Auto, e Nello Salsapariglia, Fondatore dell'omonima
Collezione. La giornata che avrà inizio alle ore 10,00 con l'apertura
delle aree espositive del Museo, arricchite dalla presenza dei mezzi convenuti
per l'occasione, e l'inizio dei lavori del Convegno si soffermerà
sull'importanza che la meccanizzazione agricola ha avuto nella storia del
Meridione al fine di guardarsi indietro per valorizzare il futuro. Attraverso
lo studio delle fonti normative, dell'estimo, della valorizzazione e della
letteratura in merito, si ripercorreranno le tappe salienti del Novecento,
volgendo un occhio al futuro con il Progetto H2Sannio.
( da "Avvenire" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
22-02-2009 Scuola, coinvolgere le famiglie nelle scelte educative A dieci anni
dal varo dell'autonomia il Forum rilancia il ruolo dei genitori per arrivare a
un'istruzione di qualità ed equità DA ROMA ALESSIA GUERRIERI li alunni e le
loro famiglie sono al centro di qualsiasi riforma che tenda ad una scuola di
qualità. Il Forum delle associazioni familiari, riunito ieri a Roma per un
seminario sul ruolo dei genitori nell'istruzione italiana a dieci anni
dall'autonomia, fa sentire la sua voce con un documento che ribadisce il ruolo
privilegiato di famiglia e scuola nella rete di formazione dei ragazzi. In un
periodo di emergenza pedagogica, la risposta del Forum passa attraverso la
libertà di scelta educativa dei genitori, la loro valorizzazione all'interno
del progetto didattico, il tutto in un sistema scolastico fondato
sull'autonomia. «La scuola ha esordito Giovanni Giacobbe, presidente del Forum
è una comunità educante con la funzione di avviare il ragazzo verso una
prospettiva valoriale ben definita; non si capisce perché allora la famiglia
non possa intervenire e collaborare nelle scelte educative». La scuola, ha
continuato, è infatti l'istituzione parallela al nucleo familiare e per
concorrere alla formazione dei giovani i due poli devono tener conto l'uno
dell'altro. A dieci anni dall'entrata in vigore del sistema dell'autonomia
scolastica, G però, la necessità primaria per il Forum è quella di individuare
i principi condivisi su cui costruire un sistema educativo che sappia
rispondere alle esigenze e alle emergenze del Paese. Al centro di un'istruzione
di qualità e di equità, precisa l'associazione che rappresenta tre milioni e
mezzo di famiglie in Italia, il diritto-dovere dei genitori di scegliere
liberamente sull'educazione dei propri figli tra scuole statali e non,
riconoscendo a quest'ultime un ruolo «non concorrente ma positivamente
interagente ». La nostra Costituzione, ha sottolineato Giacobbe, tutela la
libertà educativa e prevede che lo Stato provveda anche a livello economico a rendere
effettiva l'uguaglianza tra scuole statali e paritarie. I genitori sono una
risorsa per la scuola e non un problema da tenere il più lontano possibile. Le
associazioni familiari puntano anche sulla complementarietà casa-scuola, in cui
la famiglia venga formata ed informata per diventare una componente attiva
della vita scolastica e corresponsabile del percorso educativo del bambino. I
genitori, infatti, non possono essere chiamati in causa solo per coprire i
costi relativi all'ampliamento dell'offerta formativa, «come accade già in
molte scuole medie i cui bilanci si reggono grazie ai contributi delle famiglie
», precisa il Forum. La condizione irrinunciabile, però, è che tutto avvenga
all'interno della scuola dell'autonomia, il centro vitale del sistema educativo
italiano, se effettivamente realizzata. Il decentramento scolastico, non un
mero passaggio di funzioni dal centro alla periferia, ma l'applicazione dei
principi generali stabiliti a livello nazionale, è infatti la risposta per una
scuola di qualità. A questo va affiancato però anche un'autonomia finanziaria
attentamente monitorata dallo Stato per evitare disuguaglianze e garantire a
tutti gli alunni «livelli essenziali di prestazione ». «L'autonomia ha
precisato Paolo Cattaneo, docente dell'Università cattolica Sacro Cuore di Milano rappresenta la
via più concreta per dare alla scuola la capacità reale di rispondere ai
bisogni; le migliori performance però non dipendono solo dalla quantità di
risorse impegnate, ma dalla responsabilità di tutti gli attori coinvolti,
quindi anche delle famiglie». Crede nell'autonomia della scuola
all'interno di un più vasto sistema di decentramento anche Annamaria Poggi, docente dell'Università di Torino: «Bisogna passare dalla
logica della piramide a quella dell'arcipelago - ha detto - così la scuola sarà
capace di garantire un insegnamento equo e giusto a tutti, riconosciuto nella
società civile». Per le associazioni è necessario puntare sulla
complementarietà casa-scuola per formare e informare. Inoltre istituti statali
e paritari non devono farsi concorrenza ma interagire
( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
TEMI
DIMENTICATI «I desaparacidos» della politica locale Dal decentramento allo
statuto al Prg del porto, il cui dibattito si è arenato sul nascere M. Russotto
34 Esperimenti dal vivo e antichi strumenti, osservazioni stellari e spettacoli
teatrali per avvicinare i giovani alla scienza e alla tecnica. Dalla cucina
molecolare agli specchi antigravità, passando per il caleidoscopio a dimensione
umana e l'armonografo, strumento formato da un pendolo a quattro funi, che
studia i moti oscillatori composti. E poi ancora il sistema solare riprodotto
sull'asse viario di Palermo. C'è questo ed altro al Polididattico del campus
universitario, che per una settimana ospiterà «Palermo Scienza - esperienza
insegna»: un ricco programma di mostre, visite guidate e attività culturali,
organizzato dal liceo scientifico Cannizzaro in collaborazione con l'Università
e che coinvolge 16 scuole e circa 500 ragazzi. Un vero e proprio festival della
scienza aperto al pubblico, che potrà immergersi nei segreti della fisica,
della chimica, della biologia e della matematica, e scoprire, divertendosi, il
fascino della tecnologia. Protagonisti dell'iniziativa, nella veste di giovani
scienziati, gli studenti delle scuole medie e superiori coinvolte. «La cosa che
colpisce di più ? afferma Ennio Cardona, prorettore vicario dell'Università ? è
la curiosità dei giovani, vera molla che spinge verso al'apprendimento e
garanzia su cui noi facciamo affidamento nella formazione universitaria». Nelle
gallerie dell'edificio 19 di Parco d'Orleans, c'è anche uno stand allestito
dagli agenti della polizia scientifica, per spiegare come si fanno i rilievi su
una scena del crimine (riprodotta con tanto di manichino e oggetti da
repertare). E ancora come disegnare al computer un identikit, rilevare le impronte
digitali, scoprire documenti o soldi falsi. «Siamo stati invitati ? dice Giulia
Napoli, direttore del laboratorio chimico del gabinetto regionale della polizia
scientifica di Palermo ? per far capire ai giovani le modalità delle attività
analitiche investigative, ovvero come si formano le fonti di prova». In mostra
anche una cinquantina di strumenti scientifici antichi, restaurati dagli
istituti Cannizzaro, Crispi e Gioeni-Trabia, fra cui il banco di Melloni per
valutare l'effetto serra e una macchina a vapore del 1934 usata nelle navi.
Saranno attivi anche tre percorsi galileiani, a 400 anni
dalle prime scoperte del famoso scienziato legate all'uso del cannocchiale, una
cui fedele riproduzione sarà esposta al Polididattico. L'intero programma è
curato da Carmelo Arena e Marcellina Profumo, docenti del liceo scientifico
Cannizzaro. Per informazioni è possibile visitare il sito
www.palermoscienza.it. Daniele Ditta
( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Giovani
industriali, si cambiaMarilena Barbera imprenditrice del settore vitivinicolo è
stata eletta presidente Il polo e la sua autonomia gestionale La recente
polemica tra le forze politiche accesasi a seguito della revoca del Commissario
straordinario e la nomina di un nuovo Commissario operate dal Presidente della
Provincia regionale d'Agrigento, induce a fare delle brevi considerazioni. In
primo luogo va chiarito il rapporto intercorrente tra il Polo Universitario
della Provincia di Agrigento e l'Università degli studi di Palermo . L'art. 2
del vigente statuto del Polo Universitario di Agrigento prevede una stretta
connessione tra Università e Polo sia ai fini didattici che ai fini finanziari
tanto da prevedere che il bilancio preventivo del Polo Universitario dovrà
essere predisposto secondo il programma delle spese adottato dai competenti
organi dell'Università di Palermo. Il Polo Universitario, quindi, secondo la
normativa statutaria vigente, viene a trovarsi in una posizione di «dipendenza»
sotto il profilo didattico e scientifico, rispetto all'Università di Palermo,
e, per certi versi, anche sotto il profilo finanziario. Al contrario il Polo
universitario di Agrigento ,in forza del suo Statuto ha una sua piena autonomia
amministrativa e gestionale così come si evince dagli articoli 13 e 14 dello
Statuto che disciplinano la composizione del Consiglio d'amministrazione, i
requisiti per la nomina sia dei componenti che del Presidente e le relative
competenze. In particolare il terzo comma dell'art. 13 dello Statuto prevede
che «tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione saranno nominati tra
persone che abbiano particolare esperienza di amministrazione pubblica e/o
attività universitaria e/o didattica e/o formativa». Stessi requisiti sono
previsti anche per la carica di Presidente del Polo. Dalla
costituzione del Consorzio Universitario ad oggi la presidenza di questa
struttura è stata affidata a docenti universitari (Melisenda ,Lagalla, Romano)
e forse è stato opportuno, nella prima fase che la guida del Consiglio di
amministrazione, venisse affidata ad uomini di particolare esperienza maturata
nel campo dell'insegnamento universitario. Oggi i tempi sono cambiati e
s'impongono nuovi criteri per la guida del Polo universitario orientando la
scelta degli amministratori su persone che abbiano particolare esperienza di
amministrazione pubblica per rispondere, in modo più adeguato, alle esigenze
del territorio della nostra provincia così come auspicato dal Presidente della
Provincia regionale di Agrigento Prof. Eugenio D'Orsi in vari e recenti
interventi di cui la stampa locale ha dato ampia notizia. Il Polo Universitario
di Agrigento nel prossimo avvenire deve individuare i percorsi formativi che
diano maggiori possibilità ai nostri giovani di trovare nella provincia di
Agrigento reali e concrete possibilità di occupazione qualificata. Alla classe
politica della nostra provincia è affidato il delicato compito di scegliere i
prossimi consiglieri d'amministrazione e il Presidente seguendo il criterio
della capacità amministrativa e gestionale maturata,non cedendo alla tentazione
della lottizzazione delle cariche secondo le regole dell'appartenenza ai vari
partiti . Avv. Benedetto Aldo Timineri Presidente della sezione della Regione
Sicilia del Cisa I signori della critica In relazione ai commenti e alle fatali
polemiche registrate all'indomani della recente conclusione della Sagra del
Mandorlo mi trovo coinvolto purtroppo, mio malgrado, in numerosi e sterili
attacchi di chi comodamente seduto in poltrona esercita la professione più
amata ossia «la critica per la critica a tutti i costi». Non entro nel merito
delle personali rampogne sulla qualità artistica dei gruppi partecipanti alla
manifestazione. Devo soltanto ricordare però che le rappresentanze italiane ed
estere erano 15 (comprese bande, majorettes e sbandieratori) in rappresentanza
di ben quattro continenti, che è stato registrato il pienone agli spettacoli
del palacongressi e l'enorme affluenza di gente alle sfilate,agli spettacoli
all'aperto e il meraviglioso gran finale al tempio della Concordia. Un
ulteriore chiarimento da fare è che Il Cioff (Consiglio Internazionale delle
Organizzazioni di Festival del Folklore e di Arte Tradizionale) è un organismo
internazionale sorto nel
( da "Sicilia, La" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
«denuncia»
della lida Ancora cuccioli abbandonati e nel canile non c'è più posto Nell'aula
magna del IV Circolo didattico è stato presentato il libro di Roberto Buscetta
dal titolo ?Per così dire, la fonetica e la fonologia nella didattica
dell'italiano per stranieri?. Gli interventi, coordinati dal dirigente
scolastico Enzo Cusimano, hanno messo in risalto la necessità di predisporre
strumenti nuovi e specifici per tutti i docenti,
specialmente di italiano, che sempre più spesso si ritrovano ad insegnare la
nostra lingua a studenti stranieri. In particolare Luisa Brucale (Università di
Palermo) ha evidenziato la necessità di far riflettere i docenti sulle proprie
competenze metalinguistiche e di promuovere nella scuola un atteggiamento
interculturale atto ad integrare l'apprendimento spontaneo dell'italiano
da parte degli studenti stranieri mediante approfondimenti linguistici che ne
valorizzino la lingua e la cultura di provenienza. Vitalia Mosca (magistrale
?Manzoni?) è entrata più specificamente nell'argomento del testo citandone i
passi più significativi e riassumendone organicamente i contenuti, per trarne
la conclusione che probabilmente le riflessioni contenute nel libro, non vadano
proposte solo agli insegnanti di L2 ma a quanti, operando nella scuola, debbano
vestire integralmente l'abito della accoglienza. Marta Spagnolo (media ?Rosso
di San Secondo?) descrivendo le attività dei centri ?Eda? della scuola in cui
opera e le difficoltà affrontate nell'insegnamento a studenti stranieri, ha
giudicato il testo rispondente alle esigenze didattiche relativamente al
proprio settore e sottolineato che le scuole devono affrontare con maggiore
competenza e una più aperta mentalità interculturale la nuova realtà
multietnica.
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Gli
investigatori del verde a lezione di illegalità Dovranno imparare a distinguere
i legnami di importazione illegittima da quelli dei boschi che si trovano sul
territorio Domenica 22 Febbraio 2009, San Vito Si apre domani al centro studi
per l'ambiente alpino di San Vito, un corso intensivo per la formazione di
coloro che controllano le certificazioni di buona gestione forestale come
strumento della responsabilità sociale delle imprese che operano nel settore
foresta-legno. L'iniziativa è del dipartimento "territorio e sistemi
agro-forestali" dell'università di Padova e il
corso, della durata di una settimana, è riservato a una ventina di studenti che
provengono da Albania, Bosnia, Croazia, Etiopia, India, Macedonia, Malesia,
Serbia oltre che dall'Italia. Come è noto, l'Italia è il sesto importatore
mondiale di legname e il primo importatore europeo di legname di origine
illegale. Grandi sono quindi le responsabilità italiane nel processi di degrado
delle risorse forestali, in particolare dei paesi tropicali. Obiettivo del
corso è quindi la formazione di tecnici che saranno impegnati nel controllo
dell'origine legale del legname. Del tutto appropriata la sede del corso, il
centro studi sanvitese, cuore della scuola padovana fondata da Lucio Susmel e
basata su criteri scientifici di tutela ambientale e di gestione
multifunzionale. Il corso, che sarà seguito dai docenti
Davide Pettenella e Tommaso Anfodillo, è organizzato con il patrocinio della
Regione Veneto nell'ambito dell'iniziativa coordinata dal servizio relazioni
internazionali dell'università di Padova. L'iniziativa si inserisce in un'attività didattica
internazionale avviata da tre anni dalla facoltà di agraria di Padova con la
partecipazione a due master internazionali sulla gestione sostenibile
delle foreste tropicali (utrofor) e sulla gestione delle foreste e delle
risorse ambientali (sufonama), con l'attivazione di una laurea specialistica
totalmente in inglese. La sensibilità del dipartimento "territorio e
sistemi agro-forestali" e della facoltà di agraria di Padova alle
tematiche della buona gestione delle foreste e del contrasto all'illegalità nel
settore foresta-legno è ben testimoniata dall'ospitalità offerta alla
segreteria italiana del "Forest Stewardship Council" (Fsc), il primo
sistema di certificazione internazionale della buona gestione forestale. Ben
352 aziende italiane nel settore legno-carta sono certificate Fsc. La
certificazione forestale, secondo lo schema internazionale dell'Fsc, sta
sviluppandosi con notevole successi anche in Italia; da febbraio, ad esempio,
Postel stampa le fatture di Telecom Italia su carta Fsc. Bortolo De Vido
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
La
Venice University studia la globalizzazione Domenica 22 Febbraio 2009,
Interessanti opportunità per gli studenti dell'Università di Ca' Foscari e
dell'Università Iuav (facoltà di pianificazione) iscritti all'ultimo anno della
Laurea Magistrale intenzionati a sviluppare la loro tesi su di esso e a tutti
gli studenti di Venice Internazional University. Alla Viu, a San Servolo, sono
stati inaugurati i corsi di primavera 2009 - che inizieranno domanie
termineranno il 29 maggio - e il Globalization program. Li hanno presentati,
Stefano Micelli, rettore della VIU e Luca Pes direttore della School of
Humanities and Social Sciences e i vari docenti ognuno per la propria
disciplina, alla presenza di Ignazio Musu, direttore Centro di Ricerca Ten e di
un folto pubblico di studenti entusiasti e carichi di aspettative. Le lezioni
spaziano dalla storia di Venezia alla storia contemporanea d'Italia,
dall'economia al teatro (il corso autunnale è stato realizzato in
collaborazione con la Biennale Teatro di Maurizio Scaparro). Il Globalization
programma consta di un pacchetto di corsi avanzati, laboratori e seminari sul
tema della globalizzazione e sulle sue implicazioni economiche, ambientali,
sociali e culturali. Le promesse sono allettanti: poter seguire corsi tenuti da
giovani docenti internazionali che trattano tematiche
attuali; potersi sentire parte attiva di una comunità multiculturale di
studenti e docenti; completare la tesi di laurea presso importanti centri di
ricerca internazionali; migliorare il proprio inglese dato che i corsi sono
tenuti in tale lingua e, all'interno dei corsi stessi sono previste guest
lecture tenute da esperti dei temi affrontati. I migliori studenti
riceveranno borse di studio per sviluppare la tesi di laurea all'estero presso
una delle università consorziate con la Viu. Nella
pace dell'isola la globalizzazione è un fatto positivo ricco di fermento
intellettuale e di attività di studio e ricerca. Circa cento gli iscritti di
cui 35 italiani e gli altri provenienti da varie parti del mondo. Maria Teresa
Secondi
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del
22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
22 Febbraio 2009, CONVENTION Renato Pizzolitto è segretario provinciale della
Cisl (30 mila iscritti, 16 mila sono i pensionati) dal febbraio del
( da "superEva notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
LATINO?
SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". Convegno a Roma il
26/02/2009. Convegno a Roma, il 26 febbraio 2009, organizzato dall'AESPI, sul
tema: LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor". Vi
riporto qui di seguito il programma integrale del convegno con l'elenco dei
partecipanti e dei relativi interventi sul latino, tutti attualissimi e della
massima importanza. Corso/Convegno per docenti organizzato
dall'AESPI: LATINO? SI', GRAZIE! "Civis romanus sum, latine loquor".
ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza
del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.
Gianni Alemanno, e Introduzione dell'Assessore alle Politiche educative e
scolastiche, Laura Marsilio. Prof. Angelo Ruggiero, Presentazione del Convegno.
9.30 - Sessione prima: Presiede: Claudio Quarantotto -Prof. Enrico Orsi, Il
latino e le scienze. -Prof.ssa Francesca Orestano, Utilità del latino per lo
studio delle lingue moderne. -Dott. Raffaele Ciambrone, Valore pedagogico del
latino. -Prof. Tommaso Romano, Una proposta per il futuro latino, lingua viva
per una nuova universalità. 10.30 - Sessione seconda: Presiede Dott. Angelo
Peticca -Prof. Giulio Alfano, Il latino nel sistema dei licei e in particolare
nei licei scientifici. -Dir. Scol. Vincenzo Casoria, Il latino nella Scuola
Secondaria di Primo grado. -Prof. Alessandro Cesareo, L'insegnamento del latino
in chiave europea. -Prof. Luca Lattanzi, Un'esperienza didattica tra metodo
tradizionale e metodo natura. -Proposte delle associazioni: CNADSI, rivista
Zetesis, PRISMA. 12.00.- Sessione terza: La parola ai politici. Tavola Rotonda
coordinata dal Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca; sono stati invitati: On.
Francesco Aracri; On. Paola Frassinetti; On. Elena Maccanti;On. Mario Mauro;
On. Nello Musumeci; On. Fabio Rampelli; Sen. Giuseppe Valditara. E' inoltre
stato invitato il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On.
Mariastella Gelmini. 13,15 Prof. Filippo Franciosi. Conclusioni: una risposta
ai detrattori del latino. 13.30 Chiusura dei lavori. Direttore responsabile del
Corso: Prof. Angelo Ruggiero Coordinatore: Prof. Andrea Bottone. Con il
patrocinio di: Comune di Roma, Fondazione Ugo Spirito. Con decreto in data
2/08/2005 l'AESPI è stata riconosciuta dal MIUR come soggetto accreditato per
la formazione del personale della scuola. Pertanto tutti i corsi godono di
riconoscimento ministeriale ai fini della formazione in servizio ed i docenti
che intendono parteciparvi possono usufruire dell'esonero dal servizio alle
consuete condizioni. ================== COMMENTO Cari amici, qui abbiamo
un'ottima occasione per tutti gli interessati e appassionati di latino di
incontrarci e seguire gli interventi di tanti colleghi che discuteranno di
problemi vivi e attuali relativi al latino e le prospettive per il prossimo
futuro. Non si può mancare a un incontro che ci riguarda tanto da vicino e che
ci offre anche la possibilità, suppongo, di prendere anche la parola per
esprimere i nostri dubbi e perpessità sui programmi che dovranno essere
predisposti dal ministero nei prossimi anni. La riforma Gelmini, si sa, non è
che abbia lasciato tutti soddisfatti e tranquilli, docenti e genitori. In
particolare, mi auguro che vi siano buone prospettive per il futuro del latino,
anche se in passato sembra che vi sia stata una gara per affossarlo e relegarlo
fra gli insegnamenti scarsamente considerati e quasi un residuo del passato
senza importanza. Almeno a quanto ci è dato sapere in anticipo, fra i temi
trattati dai partecipanti al convegno, e in particolare dal Prof. Filippo
Franciosi in chiusura dei lavori, vi sarà " Una risposta ai detrattori del
latino". Una ragione in più per non perdere questa occasione di essere a
Roma in prima persona. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per
la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato
ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 22
febbraio 2009 in: Lingua latina » Invia tramite EMAIL » Versione per la
STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
GIUSEPPE
MIRETTO Come salvare investimenti per 25 milioni di euro e vivere (sotto il
profilo amministrativo) tranquilli. Contro il commissariamento delle opere
pubbliche, quello annunciato dal Consiglio Comunale e quello procedurale già
adottato dalla Regione Campania, l'amministrazione Farina adotta le
contromisure. Assente il sindaco (impegnato come assessore provinciale alla
borsa del turismo di Milano) tocca all'assessore ai lavori pubblici, Angelo
Schiavone, ufficializzare come il «Comune intende uscire dalla sopraggiunta
paralisi delle procedure burocratiche». Dopo sei anni di lungaggini, la Regione
Campania ha imposto lo stop al piano di riqualificazione urbana (Pru) del
quartiere di via Feudo (periferia orientale): senza una valutazione di impatto
ambientale delle opere (Via) non saranno stanziati quattro milioni di euro. Si
ripete la medesima bocciatura delle procedure che ha bloccato, per due anni,
l'avvio delle operazione di costruzione del casello autostradale sull'A30. E
senza il completamento delle procedure di idoneità dei promotori privati, il
progect-fincing (21 milioni euro) per la costruzione del «nuovo stadio, del
centro direzionale, parcheggio e piazza in via Mercorio» non potrà essere
cantierizzato. In entrambi i casi sono state adottate procedure di autotutela.
«Altro che commissariamento - polemizza Schiavone - sono in atto azioni che
tutelano gli investimenti, pubblici e privati, l'ente e il
pubblico interesse». Poi rivendica: «Questo Comune, in tema di trasparenza
degli atti non ha nulla da rimproverarsi. E nulla da imparare sul versante
delle competenze procedurali». Carte alla mano, se i promotori dei progetti di
finanza dovessero risultare burocraticamente inidonei, il Comune
conferma che «non cadrà il project financing per il nuovo stadio». Il
matrimonio pubblico-privato da 21 milioni di euro è irreversibile: al più,
saranno riviste le procedure. Salvi i quattro milioni di euro per la bonifica
delle periferie dormitorio. Per cancellare le mostruosità sociali e ambientali,
partorite negli anni '80 dalle mega-lottizzazioni Iacp e dal secondo piano di
zona, saranno adottate: una variante urbanistica, vincoli per gli atti
d'esproprio e una dichiarazione di pubblica utilità
sulle opere. All'architetto Falomo è stato dato incarico di redigere la
mancante valutazione di impatto ambientale (Via). Salvi così pure i quattro
milioni di euro che saranno investiti dai privati. Il Pru per via Feudo sta a
Maddaloni come le Vele di Scampia stanno all'area metropolitana di Napoli.
Stessi problemi sociali e medesima urgenza di bonifica ambientale. «Superate le
obiezioni sui vincoli idrogeologici - commenta Carlo Scalera (Verdi)-
archiviati i ricorsi al Tar, superare l'esame della Via è necessario: è
l'ultima possibilità per recuperare un'area estranea al restante tessuto
urbano». Con quattro milioni di euro che diventeranno otto, con gli
investimenti privati, i grandi alveari popolari Iacp di via Feudo saranno
circondati da «opere di interesse sociale». Già costruita la casa famiglia
della Fondazione Ferraro, sorgeranno un centro polifunzionale, spazi destinati
alla formazione o alla riqualificazione professionale. Poi ancora: verde
pubblico, parcheggi, campi giochi. Su tutto, capeggia il piano di «bonifica
elettrosmog», già parzialmente attuato dopo l'abbattimento dell'elettrodotto
Moccia2 (20 mila volts) sull'elementare Brancaccio. Resta aperto il problema
dell'allontanamento delle linee dell'alta tensione dalle abitazioni private.
«C'è un dramma nel dramma - ricorda Scalera - perché un intero quartiere
dormitorio è stato costruito all'ombra di tralicci precedentemente eretti in
aperta campagna». Se alla ristrutturazione, già in atto, dei casermoni Iacp si
sommerà la bonifica urbanistica, la speranza è trasformare il più classico dei
dormitori di periferia in area residenziale.
( da "Sestopotere.com" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
San
Lazzaro di Savena, letteratura per ragazzi con ?Fantasie di carta, carte di
fantasia? (22/2/2009 17:20) | (Sesto Potere) - San Lazzaro di Savena - 22
febbraio 2009 - Da sabato
( da "LeccePrima.it" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
di
Antonio Bruno Ieri mattina Sabato 21 febbraio 2009 presso l?auditorium del
Museo Provinciale di Lecce ?Sigismondo Castromediano? in Viale Gallipoli arrivo
e vedo una cinquantina di ragazzi tra i 14 e i 19 anni stazionare in quello che
fu il ?Collegio Argento? gestito dai gesuiti in cui per decenni si formarono i
rampolli delle famiglie nobili e borghesi della Provincia di Lecce e di tutto
il Salento che salendo nell?odierna Provincia di Taranto arrivava alla
Provincia di Matera. Io ero li con un amico e con lui siamo saliti fino
all?auditorium dove l? Ing. Giuseppe Russo ci racconta la sua storia collegata
a quella di Eluana Englaro. La sera della morte di Eluana il Dirigente del
Fermi Ing. Giuseppe Russo era davanti al suo computer con l?intenzione di
lavorare per un ora. Le notizie che giungevano dalla TV e le trasmissioni di
quella sera lo hanno tenuto sveglio sino all?una di notte. L? Ing. Giuseppe
Russo la mattina dopo ha scritto qualcosa e, siccome gli sembrò che ciò che era
accaduto non poteva restare una morte e basta, ne ricavò una Circolare che
mandò a tutte le classi. Gli studenti dell? Istituto Tecnico Industriale "E.
Fermi" di Lecce sono 1.500 e tutti hanno ascoltato le parole dell?Ing.
Giuseppe Russo. Le hanno ascoltate anche le centinaia di docenti che guidano
quella folla di ragazzi. Da quelle parole è venuto fuori un dibattito e da quel
dibattito una tavola rotonda che si è svolta appunto ieri. Sulla efficacia
degli interventi degli esperti che hanno dibattuto non scrivo nulla. Dovrebbero
essere i giovani dai 14 ai 19 anni presenti a dover dire la propria opinione.
Io sono convinto che l?esempio del Dirigente scolastico Russo è da seguire
perché la Scuola rappresenta una risorsa preziosa per il nostro territorio. La
realtà deve essere osservata e raccontata da chi ha gli strumenti per poterlo
fare. Oggi la narrazione viene affidata alla fredda scatola della TV omettendo
quel passaparola che ha caratterizzato per millenni la comunicazione tra le
persone umane permettendo alle notizie di circolare nel Mondo. Io stesso cerco
di aderire a questa emergenza narrativa raccontando gli eventi cui prendo
parte. La mia narrazione è poi messa a disposizioni di te che mi leggi e che a
tua volta avrai osservato il mio osservare e potrai porgerlo con la tua
narrazione all?osservazione dei tuoi ascoltatori abituali o casuali. Chissà
quando avremo la possibilità di ascoltare il punto di vista delle migliaia di docenti che formano i nostri ragazzi. Chissà quando queste
risorse per il territorio si metteranno a raccontare la realtà. Ci sono gli
auditorium pubblici, ci sono le aule magna delle Università, ci sono i
contenitori e ci sono anche i contenuti che sono rappresentati dai mille
dilemmi a cui ci sottopone ogni giorno il nostro vivere quotidiano manca la
narrazione dei narratori che umanizza. Mancano i narratori, mancano i
mille racconti della realtà che sono i mille punti di vista da cui ricavare il
proprio originale modo di camminare lungo il sentiero della vita. Questa
marmellata mediatica, questi giornali fatti tutti allo stesso modo e scritti
tutti dagli stessi giornalisti sono l?ulteriore risposta inadeguata del
capitalismo, è la risposta del denaro alle esigenze delle persone umane.
Auspico e credo fermamente sia necessario un risveglio narrativo ?alla Ing.
Giuseppe Russo? che poiché non riuscì a dormire coinvolse 1500 famiglie
attraverso i suoi studenti sui dubbi della vita, sui massimi sistemi della vita
e della morte che poi sono ciò che in definitiva informa e guida il nostro
agire umano.
( da "superEva notizie" del 22-02-2009)
Argomenti: Cultura
Latino?
Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". Convegno a Roma il
26/02/2009. Convegno a Roma, il 26 febbraio 2009, organizzato dall'AESPI, sul
tema: Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor". Vi
riporto qui di seguito il programma integrale del convegno con l'elenco dei
partecipanti e dei relativi interventi sul latino, tutti attualissimi e della
massima importanza. Corso/Convegno per docenti organizzato
dall'AESPI: Latino? Sì, grazie! "Civis romanus sum, latine loquor".
ROMA 26 febbraio 2009 Sala piccola della Protomoteca - Palazzo Senatorio Piazza
del Campidoglio 9.00 - Apertura dei lavori: Saluto del Sindaco di Roma, On.
Gianni Alemanno, e Introduzione dell'Assessore alle Politiche educative e
scolastiche, Laura Marsilio. Prof. Angelo Ruggiero, Presentazione del Convegno.
9.30 - Sessione prima: Presiede: Claudio Quarantotto -Prof. Enrico Orsi, Il
latino e le scienze. -Prof.ssa Francesca Orestano, Utilità del latino per lo
studio delle lingue moderne. -Dott. Raffaele Ciambrone, Valore pedagogico del
latino. -Prof. Tommaso Romano, Una proposta per il futuro latino, lingua viva
per una nuova universalità. 10.30 - Sessione seconda: Presiede Dott. Angelo
Peticca -Prof. Giulio Alfano, Il latino nel sistema dei licei e in particolare
nei licei scientifici. -Dir. Scol. Vincenzo Casoria, Il latino nella Scuola
Secondaria di Primo grado. -Prof. Alessandro Cesareo, L'insegnamento del latino
in chiave europea. -Prof. Luca Lattanzi, Un'esperienza didattica tra metodo
tradizionale e metodo natura. -Proposte delle associazioni: CNADSI, rivista
Zetesis, PRISMA. 12.00.- Sessione terza: La parola ai politici. Tavola Rotonda
coordinata dal Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca; sono stati invitati: On.
Francesco Aracri; On. Paola Frassinetti; On. Elena Maccanti;On. Mario Mauro;
On. Nello Musumeci; On. Fabio Rampelli; Sen. Giuseppe Valditara. E' inoltre
stato invitato il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella
Gelmini. 13,15 Prof. Filippo Franciosi. Conclusioni: una risposta ai detrattori
del latino. 13.30 Chiusura dei lavori. Direttore responsabile del Corso: Prof.
Angelo Ruggiero Coordinatore: Prof. Andrea Bottone. Con il patrocinio di:
Comune di Roma, Fondazione Ugo Spirito. Con decreto in data 2/08/2005 l'AESPI è
stata riconosciuta dal MIUR come soggetto accreditato per la formazione del
personale della scuola. Pertanto tutti i corsi godono di riconoscimento
ministeriale ai fini della formazione in servizio ed i docenti che intendono
parteciparvi possono usufruire dell'esonero dal servizio alle consuete
condizioni. ================== COMMENTO Cari amici, qui abbiamo un'ottima
occasione per tutti gli interessati e appassionati di latino di incontrarci e
seguire gli interventi di tanti colleghi che discuteranno di problemi vivi e
attuali relativi al latino e le prospettive per il prossimo futuro. Non si può
mancare a un incontro che ci riguarda tanto da vicino e che ci offre anche la
possibilità, suppongo, di prendere anche la parola per esprimere i nostri dubbi
e perpessità sui programmi che dovranno essere predisposti dal ministero nei
prossimi anni. La riforma Gelmini, si sa, non è che abbia lasciato tutti
soddisfatti e tranquilli, docenti e genitori. In particolare, mi auguro che vi
siano buone prospettive per il futuro del latino, anche se in passato sembra
che vi sia stata una gara per affossarlo e relegarlo fra gli insegnamenti
scarsamente considerati e quasi un residuo del passato senza importanza. Almeno
a quanto ci è dato sapere in anticipo, fra i temi trattati dai partecipanti al
convegno, e in particolare dal Prof. Filippo Franciosi in chiusura dei lavori,
vi sarà " Una risposta ai detrattori del latino". Una ragione in più
per non perdere questa occasione di essere a Roma in prima persona. PUBBLICITà
PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre
opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di
ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 22 febbraio 2009 in:
Lingua latina » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre
opinioni
( da "EUROPA ON-LINE" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
IL
BICENTENARIO DELLA NASCITA Darwin? Fa più paura di Marx ALESSANDRO CARRERA
Duecento anni fa, il 12 febbraio del 1809, è nato Charles Darwin, il padre
dell?evoluzionismo, lo scienziato a tutt?oggi più ammirato dai suoi colleghi e
meno compreso da coloro che scienziati non sono. Nessun profano oserebbe
mettere in dubbio la teoria della relatività o la meccanica quantistica;
tutt?al più direbbe di non essere qualificato a parlarne. Nel caso della teoria
dell?evoluzione, invece, i profani non hanno mai smesso di vociferare la loro
opinione. Centocinquant?anni sono passati dalla pubblicazione,
nel 1859, dell?Origine delle specie, il testo fondamentale dell?evoluzionismo
che fa bella mostra di sé, in una nuova edizione, nelle librerie americane che
per l?occasione hanno dedicato a Darwin uno spazio espositivo particolare. Non
tutti i clienti che ci entrano ne saranno contenti. Negli Stati Uniti solo il
45 per cento della popolazione crede che gli organismi viventi siano il
risultato di un?evoluzione durata centinaia di milioni di anni. Un americano su
sei è convinto che la Terra sia stata creata da Dio circa 6.000 anni fa con
tutto quello che contiene ancora oggi, meno i dinosauri (per essere precisi
6329 anni, se stiamo al computo biblico stilato nel diciassettesimo secolo da
Jacques D?Auzoles Lapeyre, detto il ?principe dei cronologisti?). O, come ha
detto una signora intervistata in televisione mentre usciva da un supermercato,
che Dio abbia creato il mondo in sei giorni e poi si sia riposato il settimo è
una cosa che le sembra sensata. Che ci siano voluti miliardi di anni non le
sembra sensato per niente. Secondo una ricerca pubblicata
da New Scientist, e risalente al
( da "Trentino" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Viaggio
dentro il teatro Da domani la regista Elisabetta Brusa propone quattro
incontri-spettacolo RASSEGNA A PERGINE SANDRA MATUELLA PERGINE. «In che modo il
teatro può collegarsi ai princìpi che regolano gli infiniti dell'universo?»;
«Quali suoni e quali armonie si nascondono dietro ad un gesto teatrale e qual è
invece, quella musica che contiene un tempo teatrale?». E ancora: «Quali corpi
per quali emozioni e per quali pubblicio incrociamo oggi in palcoscenici dove
il tempo e lo spazio continuano a costruire architetture aeree?» Da questi
interrogativi che il teatro di ricerca del Novecento si è sempre posto, nasce
la rassegna Teatri Viaggianti, ideata e diretta dalla regista veneziana
Elisabetta Brusa per il Teatro delle Garberie di Pergine. Si tratta di quattro
appuntamenti con cadenza mensile, ad iniziare da martedì 24 febbraio, con
artisti che lavorano in ambito internazionale e che metteranno a fuoco alcune
correnti del teatro mondiale, come il Kathakali, ossia il teatrodanza indiano,
poi il teatro della diaspora ebraica e la cultura yiddish, con Olek Mincer, la
clownerie russa con Vladimir e Yuri Olshansky, per concludere, il 5 maggio, con
le maschere della Commedia dell'arte e Armando Carrara, attore che discende
dalla più antica famiglia di comici dell'arte italiana nel mondo. Elisabetta
Brusa è un nome affermato nel mondo della lirica e del teatro musicale
contemporaneo, e della regia televisiva (a Pechino ha firmato la regia della
trasmissione Ad Oriente, in onda su Raiuno al finale delle Olimpiadi, relativa
al concerto di Giovanni Allevi con l'Orchestra di Pechino). E' anche docente di regia teatrale all'Università Ca' Foscari di Venezia, e per a
Pergine ha ideato una rassegna su misura per lo spazio teatrale intimo e
raccolto delle Garberie, che favorisce uno scambio tra gli artisti stessi e il
pubblico, che nel corso della serata potrà intervenire con domande e
considerazioni: «Il vero teatro, come qualsiasi disciplina artistica -
osserva Elisabetta Brusa - parla al cuore degli uomini che hanno voglia di
ascoltare. Le provenienze linguistiche non sono in questo caso barriere, ma
stimolo al confronto, alla ricchezza generata dalla diversità, alla possibilità
di un ritorno a casa con qualcosa su cui pensare». Con questa iniziativa, il
Teatro delle Garberie fondato da Paola Stelzer e dal direttore d'orchestra
Maurizio Dini Ciacci, sottolinea la sua vocazione a centro culturale di ricerca
e riflessione sui linguaggi del teatro, musica e danza. Domani sera alle 21 il
primo appuntamento di questa serie di incontri con i Teatro Viaggiante è
dedicato all'India e alla straordinaria ricchezza del suo teatrodanza. Ospite è
lo storico Teatro Tascabile di Bergamo che proporrà Angikam, uno spettacolo di
Kathakali- Orissi che è il teatro classico indiano per antonomasia, originario
del Kerala, nell'India sud-occidentale. Per quanto riguarda gli attori del
Teatro Tascabile di Bergamo, l'incontro con l'arte scenica orientale ha
costituito un momento fondamenale del loro cammino artistico e oggi sono
universalmente riconosciuto fra gli esperti di danze classiche indiane, e
vengono ospitati in festival internazionali europei e americani, accanto ai più
apprezzati esponenti del Kathakali, Orissi e del Bharata Natyam.
( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
poliziotto è accusato di aver manomesso il lamierino per fabbricare una prova
contro l'ingegner Zornitta Processo a Zernar, si riprende il 20 aprile Il
giudice ha già fissato le udienze fino al 29 giugno. Scontro tra perizie
Procedimento rinviato per un infarto che ha colpito l'avvocato dell'uomo che a
Mestre è la presunta vittima Riprenderà il 20 aprile il processo per la
presunta creazione di una prova falsa allo scopo di incastrare l'ingegnere Elvo
Zornitta, sospettato numero uno di essere Unabomber. Il processo iniziato a
novembre subisce un'interruzione di due mesi per i problemi di salute
dell'avvocato Maurizio Paniz, legale dello stesso Zornitta. Avvocato che due
settimane fa è stato colpito da un infarto e che martedì scorso è stato
sottoposto a un delicato intervento a Treviso. Sul banco degli imputati in
questo processo siede l'ex direttore tecnico del Lic, Ezio Zernar. L'esperto
balistico accusato di aver manomesso un lamierino trovato in un ordigno
attribuito a Unabomber. La presunta manomissione sarebbe avvenuta, secondo
l'accusa, con una forbice trovata in un capanno di pertinenza di Zornitta.
Nell'ultima udienza del processo, tenutasi la settimana scorsa davanti al
giudice unico Trentanovi, quest'ultimo ha sollecitato la pm Emma Rizzato a
depositare tutto il fascicolo inerente al procedimento. Lo aveva chiesto già da
mesi. Questo il calendario delle udienze già fissate: 20 aprile, testi della
pubblica accusa; 4 maggio, testi della pubblica accusa e testi parte civile; 8
maggio, esame dei periti; 11 maggio, esame dei consulenti di parte; 18 maggio,
eventuale esame consulenti; primo giugno, udienza di riserva come del resto
quelle del 5, dell'8, del 12 e del 29 dello stesso mese. Un processo che nasce
poco dopo che Zernar, attraverso l'esame dei toolmarks, dimostra che la forbice
ha tagliato il lamierino. E' in quel momento che le Procure di Trieste e Venezia
che indagano sugli attentati decidono di far svolgere un incidente probatorio
su questo esame per trasformarlo in prova. Viene affidata una perizia al
professor Plebe dell'Università di Messina. L'avvocato Maurizio Paniz,
difensore di Zornitta, indica che il lamierino che ora si sta analizzando non è
quello ritrovato nell'ordigno. O meglio il lamierino è stato modificato. Plebe
risponde, a pagina 46 della sua relazione finale, che altamente improbabile che
il lamierino sia stato modificato e comunque i segni di quella forbice si
vedono anche nelle foto del reperto scattate nel 2004. Perizia che non viene
considerata. Nel procedimento che si apre a carico di Zernar viene chiesto un
nuovo incidente probatorio sulla presunta manomissione e ordinata dal gip Stefano
Manduzio una nuova perizia, stilata da Luigi Calori e Antonella Guidazzoli,
dell'Istituto tecnico Cineca di Bologna, e Daniele Veschi, docente
all'Università di Bologna. Una perizia che conferma la manomissione ma che
viene contestata sia nel metodo usato che nel contenuto finale dalla difesa di
Zernar. Secondo l'avvocato Fragasso è «una perizia nella quale i periti del Gip
che non sanno usare, per stessa ammissione di uno dei periti, il
microscopio a scansione elettronica, sono stati guidati nell'accertamento della
presunta manomissione dai consulenti di Elvo Zornitta. Quel tipo di microscopio
è fondamentale per l'accertamento richiesto dal giudice delle indagini
preliminari». (c.m.)
( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
12 - Cronaca Venice Univercity, orizzonti anche in terraferma Il direttore
Micelli: «Un centinaio di studenti internazionali e nuovi corsi» SAN SERVOLO
Aperto l'anno accademico La crisi e l'università: due
parole dense di significati che in questi ultimi tempi si sono ritrovate
vicine, loro malgrado: alla Venice International University, che ha appena
inaugurato l'anno accademico, si tratterà nel nuovo corso dedicato alla
globalizzazione anche di come affrontare le nuove difficoltà. Stefano Micelli,
direttore della Viu, ha sottolineato come una delle caratteristiche
fondamentali dell'università con sede a San Servolo è
proprio la sua internazionalità. Direttore Micelli, la crisi non sembra
fermarsi e colpisce in Italia anche il mondo dell'istruzione, da voi come si
affronta la questione? «Grazie al fatto che sia gli studenti
sia i docenti provengono da svariati Paesi, risulta interessante vedere come da
differenti culture si vadano a trattare temi collegati alla globalizzazione:
alla Viu si insegna che è stato un fenomeno positivo, ma anche a portare delle
critiche, visto che il punto di vista di un nostro studente cinese sarà
differente da quello di un americano piuttosto che da un italiano». Che
rapporto c'è tra la Venice International University e Venezia? «Un rapporto
stretto che tende però ad allargarsi: se alla nascita dell'università
abbiamo puntato a un rapporto con Venezia, ora ci allarghiamo alla realtà del
Veneto, partendo dalle visite che durante il periodo dei corsi i nostri
studenti faranno: dalle realtà manifatturiere del Brenta, dove c'è il distretto
industriale della scarpa, alla visita delle vigne dove si produce il prosecco,
fino a mostrare agli studenti il nostro Parco tecnologico. Sono 40 gli studenti
che da Ca' Foscari verranno a frequentare i corsi alla Viu». I privati, in un
progetto accademico di questo respiro, quale ruolo ricoprono? Vi sostengono?
«Abbiamo un forte slancio grazie all'essere internazionali e alla
partecipazione di dieci università da tutto il mondo,
ma è chiaro che le partnership sono necessarie, è una strada da perseguire».
Tra i nuovi corsi si parla anche d'ambiente. «Si parla proprio di sviluppo eco
compatibile e una città come Venezia è un buon campo d'analisi dove si possono
fare riflessioni di merito. Tra le visite abbiamo anche i centieri del Mose,
proprio per perseguire questo progetto unico al mondo». A tutt'oggi (le
iscrizioni sono aperte fino a fine febbraio) si contano già 94 studenti, una
parte italiani e gli altri stranieri. Per citare alcune nazionalità di
provenienza: Usa, Malesia, Germania, Giappone, Corea, Portogallo, Turchia,
Ucraina. (gi.co.)
( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
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VI - Torino Il "caso Italia" vivisezionato da D´Orsi All´Università
le Settimane della Politica aperte a chi vuole capire "Voglio contrastare
la diffamazione dell´Ateneo ma pure le chiacchiere da bar o da tram"
MASSIMO NOVELLI Nell´opinione di una buona parte degli italiani la politica è
ormai soltanto una «cosa» sporca, uno strumento di potere e di arricchimento al
servizio di una «casta». Il professor Angelo d´Orsi, docente di Storia del pensiero politico all´Università di Torino, non la
pensa così. Tanto che ha organizzato "Le settimane della politica",
incentrate quest´anno, molto appropriatamente, su Il "caso" Italia.
Ma su che cosa fonda il suo ottimismo a proposito della vituperata politica?
«Lo fondo sul fatto che se noi non c´interessiamo di politica, sarà la politica
a interessarsi di noi. Non bisogna fuggire nella foresta davanti alla tigre, ma
occorre cavalcare la tigre. Certo, è innegabile: c´è la politica dei
Berlusconi, dei Mastella e via dicendo. E c´è quella dei partiti che oggi affermano
tutti sostanzialmente le stesse cose, che si differenziano solamente per la
capacità o meno dei loro leader di bucare lo schermo in una televisione ridotta
a un lupanare. Proprio per queste ragioni, però, bisogna inventarci una nuova
politica. Esiste una politica nobile. E il luogo migliore per lavorare a un
riavvicinamento dei cittadini a una nobile arte della politica è l´Università,
dove si elabora il sapere critico». Come nascono allora le «Settimane della
politica»? «L´idea mi è venuta dalla Semaine de l´Historie promossa dall´école
Normale Supérieure di Parigi. Hanno molto successo, peraltro con un piccolo
budget a disposizione. Le nostre "Settimane della politica", pure
esse basate su un bilancio risicato, nascono nell´ambito della facoltà di Scienze
politiche, in cui presiedo il corso di laurea, per due motivi. Da un lato si
vuole contrastare la campagna di diffamazione delle Università, accusate da chi
non le frequenta di essere centri di malaffare e di fannulloni; in secondo
luogo, dall´altro lato, per combattere quelle chiacchiere da bar o da tram,
frutto dell´ignoranza diffusa, sulla "politica che fa schifo".
L´Università, inoltre, non è un luogo separato rispetto alla politica». Se
restiamo al presente, la disperazione sembrerebbe assicurata. Il faccione di
Clemente Mastella, come simbolo anche visivo della «casta» e del trasformismo,
aleggia come quello di Banquo in Amleto. Lei crede sul serio che la speranza
sia davvero l´ultima a morire? «Io sono un gramsciano. E, come Antonio Gramsci,
credo che il cambiamento non sia un atto, bensì un processo che parte dal
lavoro culturale e procede con un processo sicuro e costante. Vogliamo
verificare, in sostanza, se questo Paese ha una speranza». Si comincia con Il
"caso" Italia. Non è esattamente un tema troppo nuovo, non le pare?
«è un tema banale, ma indispensabile. Io vado sovente all´estero e tutti mi
domandano se è possibile quanto sta succedendo da noi. Mi sembrava scontato,
pertanto, iniziare con queste riflessioni. Le faranno studiosi di varie discipline,
in un dibattito a più voci, soprattutto aperto al pubblico». Oggi, però, la
politica si fa più in televisione che nelle aule di Camera e Senato. Non è
significativo? E non offre ulteriori ragioni a chi si allontana schifato dalla
politica dei politici e dei politicanti? «La televisione, questa terza Camera
dei deputati o Senato, è un paradigma del "Caso Italia". In questo
purtroppo siamo all´avanguardia in Europa. Lo schermo, del resto, non fa altro
che aggravare la distanza fra i politici e i cittadini, influendo poi sul
fenomeno del leaderismo di cui parlavo prima. Ecco: un argomento che
affronteremo è quello dei partiti. Io non sono mai stato iscritto a un partito
in vita mia, ma credo che i partiti abbiano un senso».
( da "Nuova Venezia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
45 - Giorno/Notte PALAZZO MOCENIGO PALAZZO MOCENIGO Amore e guerra Oggi, domani
alle
( da "Repubblica, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
V - Genova L´innovazione dell´Università (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) (segue
dalla prima di cronaca) L´università italiana riceve
quasi il 30% in meno rispetto alla media europea, inevitabile che tutto se ne
vada in stipendi che esauriscono il bilancio di ateneo. Depauperata la ricerca
restano solo le risorse umane. Non vanno lasciate al loro posto fino alla
mummificazione, ma c´è modo e modo: vedi la compravendita pensioni prospettata
che, nei termini in cui la si legge, pare terrificante. Alla pari delle minacce
contro chi passa documenti alla stampa: fellonìa il farlo ma, anche qui, la
repressione che ?destro´ sapore ha assunto! Simili commissioni di inchiesta le
fanno i politici e le aziende, risultano grezze se proposte da una comunità di
intellettuali. Si desidera l´innovazione ma non a prezzo
della identità stessa del docente e degli atenei.
L´universitario ha anime diverse dentro di sè, che vengono da lontano, dalle
rivolte sessantottine o dall´inerzia degli anni trenta, quella di fronte alla
cacciata dei colleghi ebrei, per esempio. Non si vorrebbe che la seconda di
queste tornasse a galla. L´università è fatta
di teste che pensano e studiano. Se gli studiosi sono un peso di cui comprare
con un´offerta importante la decisione di togliere il disturbo, questa è ancora
una Università degli Studi?
( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
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di personale devono parlare sia al maschile che al femminile. Lo ha stabilito
la legge 125 del 1991. Non si può cercare solo un operaio ma un operaio o
un'operaia. In caso contrario gli annunci non potranno essere pubblicati.
( da "Tirreno, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
4 - Pontedera Tirocinanti europei al Pesenti CASCINA. Il termine Unione Europea
non deve significare solo traffici economici e scambi commerciali, ma deve
soprattutto essere inteso come conoscenza e confronto tra culture. E' per
questo che la scuola e l'università, istituzioni
culturali per eccellenza, promuovono ormai da anni progetti europei tra gli
stati membri al fine di rafforzare nei giovani un'idea comune e condivisa di
istruzione e di cultura. Anche quest'anno scuola superiore e Università pisana
hanno lavorato in sinergia grazie alla SSIS Toscana e al progetto Comenius
Europrof coordinato dalla prof.ssa Luisanna Paggiaro, docente del liceo scientifico "F. Buanarroti" e della Ssis di
Pisa. Dodici tirocinanti, futuri insegnanti di Inglese, sono venuti in visita
alle scuole di Pisa e Firenze per conoscere il nostro sistema scolastico, la
nostra organizzazione, la nostra didattica. L'istituto
"Pesenti" di Cascina, che è ormai da tempo impegnato in questo
continuo interscambio tra culture e lingue europee, ha aperto le aule a due
tirocinanti: uno islandese e una polacca con il supporto della tutor
professoressa Flaviana Sortino. Gli studenti sono stati catturati dal racconto
delle abitudini dei due giovani non così diverse dalle loro, dalle immagini di
paesaggi verdeggianti, di geyser e vulcani in eruzione e di scuole con studenti
sempre più simili e vicini tra loro.
( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
TORINO
Là dove nessuna riforma ha osato (o potuto) addentrarsi sono arrivati i conti
in rosso. E così, un migliaio di professori universitari prossimi ai 70 anni si
è visto recapitare una lettera: il 31 ottobre andrete in pensione. Stesso
discorso per gli over 70 che avevano ottenuto una proroga di due anni. A casa
pure loro. Il maxi esodo dei «baroni» - e di ordinari, associati e ricercatori
- in tre anni potrebbe svuotare gli atenei italiani. L?Università rischia di perdere
circa 4 mila ordinari, quasi uno su quattro. Colpa dei bilanci. E di un
articolo della legge Tremonti che ha smontato il meccanismo che consentiva di
ottenere, a 70 anni, la proroga automatica di due anni. «Prima ci dovevamo
giustificare se rifiutavamo una richiesta; ora dovremo farlo se l?accettiamo»,
spiega il prorettore della Statale di Milano, Dario Casati. Per evitare accuse
di favoritismi, la maggior parte delle università ha
deciso: tutti a casa, sull?onda dell?indicazione della Conferenza dei rettori.
«Rischiamo di restare oltre il 90% nel rapporto tra stipendi e finanziamenti
fino al 2017. Solo così torneremo ad assumere entro il 2011», spiega, a
Trieste, il rettore Francesco Peroni. Stesso discorso a Firenze, Genova, Pisa,
Bologna, Palermo, Milano e in quasi tutti i grandi atenei. La manovra potrebbe
far risparmiare 6-800 milioni di euro solo con gli ordinari. Ma negli atenei ha
scatenato la rivolta. «Siamo stati discriminati, cacciati dall?oggi al domani».
E giù decine di ricorsi ai Tar (Roma, Milano, Firenze): tutti bocciati. Tanti
rettori la pensano più o meno allo stesso modo. E - conti permettendo -
potrebbero concedere la proroga a qualcuno. Ma a chi? Alcuni hanno chiesto ai
dipartimenti di indicare i “senior” considerati insostituibili. Il risultato?
Tutti necessari, ovvio. Così il numero uno de La Sapienza di Roma, Luigi Frati,
che potrebbe privarsi di 270 docenti, mette le mani avanti: «Ho chiesto
collaborazione alle facoltà per individuare le eccellenze scientifiche.
Altrimenti dovrò mandare via tutti». Per qualcuno l?esodo è la grande occasione
per svecchiare assumendo docenti e ricercatori giovani. Difficile. Il caso di
Torino è emblematico: a Medicina è in atto una guerra sotterranea tra
settantenni che non vogliono perdere il posto, e associati che sognano di
scalzarli. A 60 anni. Il pensionamento di massa non sembra la premessa di un
ricambio generazionale. La legge Gelmini ha bloccato i concorsi, compresi
quelli banditi, scatenando un?ondata di ricorsi e lo stop alle assunzioni. «Dal
bando di concorso a quando il posto viene assegnato passano 20 mesi. Significa
che almeno per i prossimi due anni nessuna università
assumerà», spiega Franco Indiveri, docente alla
Facoltà di Medicina a Genova. L?esodo dei «baroni» lascia perplessi persino i
loro più accaniti avversari. Docenti come Tommaso Gastaldi, associato di
Statistica a La Sapienza: «L?effetto sarebbe positivo se ci fosse un vero
progetto di ringiovanimento...». E un altro irriducibile avversario del
baronato, Giovanni Grasso, ordinario di Anatomia a Siena: «Tanti corsi dovranno
chiudere». Bene, direbbe qualcuno, visto che negli ultimi anni si sono
moltiplicati. Troppo semplice. Paolo Gianni, docente
di Chimica a Pisa e segretario del Comitato nazionale universitario, spiega che
gli atenei «hanno già razionalizzato, ma sulla base di un corpo docente che ora verrà molto ridimensionato. Così salta
tutto». Tutto tranne, forse, proprio i «baroni». Che perderanno la cattedra e -
per i medici - la carica di primario. Ma non alcuni privilegi, soprattutto il
diritto, per due anni, a far parte delle commissioni nei concorsi, la vera
fonte di potere, dove un docente di peso può decidere
avanzamenti di carriera e assunzioni. + Raffaele Simone "Misura inutile.
Studenti in ostaggio degli impostori"
( da "Stampaweb, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
TORINO
Mandare i «baroni» in pensione prima del tempo? Non serve. Nemmeno secondo
Raffaele Simone, docente all?Università di Roma Tre,
uno dei maggiori studiosi europei di linguistica e filosofia del linguaggio. Un
suo libro-denuncia del ?
( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
CorsiAggiornamenti
per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni 13, prosegue il
corso avanzato per amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta
di Bergamo in collaborazione con il Movimento d'opinione di cultura e politica di
Seriate --> Lunedì 23 Febbraio 2009 AGENDA, pagina 15 e-mail print
CorsiAggiornamenti per amministratori Ore 20, alla Casa del Giovane, via
Gavazzeni 13, prosegue il corso avanzato per amministratori locali, organizzato
dall'associazione Yurta di Bergamo in collaborazione con il Movimento
d'opinione di cultura e politica di Seriate. Laura Bordoli (commercialista e
presidente Anrev) parla sul tema «La gestione economico amministrativa».
Trescore Balneario, incontro biblico Ore 20,30, oratorio, corso biblico sulle
lettere di S. Paolo tenuto da don Mario Della Giovanna. Feste e
tradizioniBerbenno, la «Mascheràda de Berbèn» Rivisitazione del carnevale
contadino organizzata dagli «Amici della mascherata» dell'oratorio con
rappresentazione sul tema «La crisi l'é riàda 'nfena 'n Francia» su emigrazione
e crisi economica alle ore
( da "Eco di Bergamo, L'" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Nel
2006, con «La città del pane e dei postini», diario della lunga esperienza
(2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di Tashkent, Uzbekistan,
vince il Premio Narrativa Bergamo --> Lunedì 23 Febbraio 2009 SPECIALI,
pagina 24 e-mail print Nel 2006, con «La città del pane e dei postini», diario
della lunga esperienza (2000-2005) come lettore di Italiano all'Università di
Tashkent, Uzbekistan, vince il Premio Narrativa Bergamo. Gravemente,
visibilmente malato, viene comunque a ricevere il riconoscimento, affrontando
stoicamente la cerimonia pubblica, alla Mai. Circa un mese dopo, il 12 giugno
2006, Giorgio Messori muore, a Montericco di Reggio Emilia. A Castellarano,
pure in provincia di Reggio, era nato nel luglio del ?55. Postume, escono ora,
dal reggiano editore Diabasis, queste Storie invisibili e altri racconti (pp.
181, euro 12), con prefazione dell'amico Gino Ruozzi, docente di Letteratura Italiana all'università di
Bologna. Il volume, spiega bene quest'ultimo, è composto di tre parti: «La
raccolta "Storie invisibili", che Messori aveva preparato per la
stampa prima della morte; un gruppo di racconti editi dal 1983 al 1995;
un altro gruppo di racconti, inediti, databili dalla fine del 1978 al 2005».
Proprio il racconto, il frammento, lo specimen evocativo, il ricordo ridotto al
minimo, è «misura narrativa congeniale a Messori». Più del romanzo, ed il
raffronto con il presunto «capolavoro» premiato ci conforta nell'impressione.
Lo stesso Messori, del resto, aveva messo sull'avviso: «Fin dall'inizio ho
sempre creduto che i racconti, più che i romanzi, siano più vicini alla vita.
Perché la vita è fatta di frammenti che mal si adattano a entrare
nell'orizzonte di un romanzo compiuto». In un'intervista su L'Unità dell'agosto
( da "Nazione, La (Umbria)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
PERUGIA pag. 3 Percorso monitorato palmo a palmo Il Rettore: «Onorati della sua
sensibilità» LA SICUREZZA E L'ORGOGLIO PERUGIA L'ARRIVO di un Capo dello Stato
impone uno straordinario apparato organizzativo. Anche ieri, come avevano fatto
gli scorsi giorni, gli uomini della Sicurezza' hanno ispezionato metro per
metro il percorso che stamani Napolitano farà per raggiungere da Sant'Egidio
l'Università e, poi, per spostarsi fra Rettorato e Aula magna. Una discreta
sorveglianza attorno a palazzo Murena è proseguita anche nella notte. Il
Presidente (invitato alla cerimonia di chiusura delle celebrazioni per i 700
anni dell'Università) giungerà a Perugia in elicottero. Poi in macchina sarà
accompagnato fino all'ingresso dell'Ateneo ove lo attende il Rettore, Francesco
Bistoni . Al piano superiore, in un ufficio appartato, è programmato il
colloquio con i vertici universitari (Bistoni e Antonio Pieretti): invitati
anche la presidente umbra Rita Lorenzetti e il sindaco Renato Locchi. Quindi il
rapido incontro con i Presidi delle Facoltà. Nell'Aula magna gli interventi di
Bistoni, Pieretti (in qualità di presidente del Comitato per le cerimonie dei
sette secoli dello Studium) e di uno studente. Bistoni aprirà dunque le porte
al quarto Presidente in visita (dopo Gronchi, Segni e Leone) con intuibile
orgoglio: «La presenza del Presidente testimonia una graditissima sensibilità
verso un Ateneo che, glorioso per secoli, continua, anche
ai nostri giorni a svolgere un ruolo altamente significativo al servizio della
cultura. Napolitano apprezza l'impegno di docenti e allievi, tutti consapevoli
di dover garantire alla nostra Università un grande futuro, degno del prestigio
tramandato dal
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
FORLÌ?
CRONACA pag. 3 Teatro, la parola di Macbeth LA FIGURA di Macbeth sarà oggi al
centro dell'incontro del ciclo «Tecnica di un colpo di stato. Potere e parola
nel teatro di Shakespeare» in programma alle 17.30 nel
ridotto del teatro Diego Fabbri' (via dall'Aste 10). Il relatore di oggi è il
professore Francesco Giardinazzo dell'Università di Bologna. Il docente interverrà con un approfondimento dell'opera e della tematica
del rapporto tra parola e potere.
( da "marketpress.info" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 CHIOGGIA: SVILUPPO SOSTENIBILE DEGLI AMBIENTI COSTIERI
CHIOGGIA (Venezia), 20 febbraio 2009 La presentazione del ?Progetto Clodia per
lo sviluppo sostenibile degli ambienti costieri? ha dato modo oggi a Chioggia
all?assessore regionale alla pesca Isi Coppola di parlare del ?sistema pesca
regionale? in un?ottica di ?investimento? per il futuro, pur in un contesto
attuale di crisi e di incertezza. L?assessore ha sottolineato la ?composizione
strategica? del partenariato pubblico-privato che propone e realizzerà il
progetto. Infatti, intorno al tema centrale dell?unico modello di sviluppo oggi
ipotizzabile per gli ambienti costieri fortemente legati all?economia ittica -
quello indicato con il termine ?sostenibile? che si caratterizza per
l?attenzione al mantenimento nel tempo delle risorse ambientali e produttive-
si ritrovano assieme le imprese, il mondo della ricerca, l?Ente locale.
Riferendosi proprio al ruolo dell?Ente locale, l?assessore ha evidenziato come
il Comune di Chioggia, facendosi ?capofila politico? del progetto Clodia, abbia
interpretato nel migliore dei modi la ?filosofia? della cosiddetta legge
regionale sulle Tegnùe (n. 15/2007), la quale, tra le varie intuizioni
sviluppate ed indirizzate proprio allo sviluppo sostenibile della fascia
costiera veneta, affida all?Ente Locale il compito di interpretare le esigenze
di sviluppo dei distretti ittici producendo progettualità concrete. ?L?unica
carta che tutti noi abbiamo ? ha aggiunto - è quella di investire sui giovani e
sul loro orgoglio/speranza di essere/diventare i pescatori, gli allevatori del
domani, protagonisti di uno sviluppo sostenibile capace di offrire lavoro e
dignità?. Molto ci si attende anche dal mondo della ricerca e delle imprese.
?Queste ultime - ha concluso l?assessore Coppola - dimostrano, con questo
progetto, di sapersi confrontare con progettualità di grande respiro e
significato sociale: recuperare e valorizzare produzioni come la bevarassa e il
canestrello, che sono alcuni degli obiettivi del progetto, può e deve essere la
strada per ridisegnare l?assetto produttivo di una filiera alle prese con
impegnativi processi di riconversione. Ma può e deve essere la strada per
coinvolgere e trattenere nel settore e nella comunità locale una parte
significativa dei nostri giovani?. . . <<BACK
( da "marketpress.info" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 BOLZANO: CORSO SUI PRINCIPALI ASPETTI DEL DIRITTO MINORILE
Bolzano, 23 febbraio 2009 - Aperte le iscrizioni al corso ?Aspetti principali
del diritto minorile civile e penale alla luce delle novità legislative?
organizzato dal Servizio Sviluppo del Personale del settore sociale. Sono
aperte le iscrizioni al corso ?Aspetti principali del diritto minorile civile e
penale alla luce delle novità legislative? che si svolgerà mercoledì 11 e
giovedì 12 marzo, dalle ore 9. 00 alle ore 12. 30 e dalle ore 14. 00 alle ore
17. 30 presso il Lebenshilfe ?Ferienhof Masatsch?, di Pianizza di Sopra, 30,
nei pressi di Caldaro. Il corso è rivolto ad assistenti sociali,
educatrici/tori dei servizi di assistenza sociale e pedagogica di base dei
Distretti sociali delle Comunità Comprensoriali e dell?Azienda Servizi Sociali
di Bolzano, educatori/trici delle comunità socio-pedagogiche per minori,
operatrici delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza, psicologhe/gi dei
Servizi psicologici e dei Consultori familiari La finalità di questo corso è di
fornire una panoramica di base e generale delle norme civili, penali e di
diritto degli stranieri che riguardano i minori e le loro famiglie, dando
approfondite informazioni teoriche connesse alla analisi della prassi di
applicazione giudiziale e nei servizi. La materia del diritto minorile è sempre
in movimento ed è importante essere aggiornati sugli ultimi interventi
legislativi e indirizzi giurisprudenziali. Per tutti coloro che nel proprio
lavoro si trovano a dover sostenere o assistere direttamente minori, ovvero che
lavorano con adulti i quali, in quanto genitori, comunque coinvolgono con i
loro progetti, le loro decisioni la vita dei figli minori, è fondamentale
conoscere a fondo il quadro normativo e le possibilità di intervento ?in rete?
per realizzare una buona collaborazione nell?interesse del minore. Oltre alle
novità legislative e giurisprudenziali, il corso porterà un?analisi
approfondita dell? applicazione pratica delle leggi più recenti, quali
l?affidamento condiviso, l?ordine di allontanamento in campo civile e penale,
l? audizione del minore da parte del giudice ; in campo penale sarà data
particolare attenzione ai percorsi alternativi con finalità rieducative del minore,
ove l?operato dei servizi è essenziale, così come alla mediazione penale.
Infine - e in considerazione del numero crescente di minori stranieri presenti
sul territorio - si forniranno nozioni di base del diritto degli stranieri e
del diritto internazionale privato applicabile ai minori figli di stranieri o
figli di stranieri e cittadini italiani. Si privilegia un metodo interattivo,
ove la lezione frontale è occasione di scambio e domande e risposte, oltre che
di confronto di approcci e competenze diverse portate dai partecipanti (e
relativi aree di lavoro) stessi. Esame e discussione di casi pratici ed
esperienze personali. Relatrice del corso sarà l?avvocato Marcella Pirrone,
libera professionista a Bolzano e socia consulente legale della Casa delle
Donne di Merano, Docente di ?Diritto penale? presso la Libera Università di
Bolzano, Facoltà Scienze della Formazione, Corso di laurea in Servizio Sociale.
Il corso sarà tenuto in lingua italiana ed ogni partecipante potrà usare la
propria madrelingua, la partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni
ed iscrizioni gli interessati possono rivolgersi alla coordinatrice del corso,
assistente sociale Maria Minacapilli - Baumgartner, maria.
Minacapilli@provincia. Bz. It, Tel. 0471 418225, Fax. 0471 418229. .
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( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 23-02-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Pesaro))
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 Chiudi di PAOLO MONTANARI PESARO «E' una scoperta eccezionale,
il manoscritto rilegato in pergamena, copiato redatto alla metà del '500 e che
contiene una ventina di composizioni vocali in polifonia. E' come aver trovato
un disegno di Michelangelo, da un punto di vista musicale». Sono le parole del
musicista pesarese Marco Mencoboni, direttore dell'Ensemble Cantar Cantando,
che da più di vent'anni sta conducendo uno studio ed esecuzioni musicali di
autori del Quattrocento e Cinquecento a livello europeo. E sarà il musicista
pesarese ad eseguire in anteprima mondiale il manoscritto ritrovato, il cui
autografo è di Ghiselin Danckerts (1500-1567; cantore papale nel periodo
1538-1565), ad Ancona il 26 e 27 giugno 2009 nell'ambito del festival
"Cantar Cantando" e nel festival di Anversa il 23 agosto 2009. Per
l'occasione il musicologo Arnaldo Morelli terrà una conferenza sul manoscritto ad
Ancona il 26 giugno. «Sebbene un solo brano sia espressamente firmato da
Danckerts, tutto il volume è scritto di sua mano, e dunque tutti i brani
contenuti - ha sottolineato Mencoboni - sono facilmente attribuibili a
Danckerts stesso, che è stato uno dei maggiori compositori olandesi ma
naturalizzato italiano a Roma. Fino ad oggi solo alcune composizioni di questo
compositore erano conosciute, tra i quali il mottetto a otto voci Laetamini in
domino; due altri mottetti per 5 e 6 voci Suscipe verbum e Tu es vas
electionis, sono andati persi durante il bombardamento di Treviso il 7 aprile
del 1944, durante la Seconda guerra mondiale. Sebbene fossero fino ad oggi
conosciute pochissime composizioni, la reputazione di Danckerts era
elevatissima nella Roma del '500. E' stato il musicologo Arnaldo Morelli, docente presso l'Università dell'Aquila a seguire le orme di una vecchia
foto scattata da alcuni studiosi americani prima della Seconda guerra mondiale.
Temendo infatti che molti dei nostri fossero seriamente a rischio, gli
americani fotografarono quasi tutto il repertorio musicale presente negli
archivi di Roma, Biblioteca vaticana compresa. Una vecchia foto stampata
in una pubblicazione degli anni '50, riportava l'incipit di un Magnificat a 5
voci. Poco sopra il rigo musicale uno scarabocchio e a didascalia la dicitura
"Proveniente da Roma". Lo scarabocchio fu decifrato una decina d'anni
fa da Arnaldo Morelli come la firma autografa del grande compositore. Nessuna
traccia era però rimasta del manoscritto, che si era dato per disperso sotto le
bombe. Il fiuto di Morelli ha indirizzato la sua caccia durata anni e anni che
ha portato al recente ritrovamento, presso un collezionista privato, del
prezioso volume». E dopo cinque secoli Mencoboni eseguirà questa partitura.
Qual è il suo giudizio artistico? «Quando si scopre un manoscritto così
importante bisogna studiare anche le fonti storiche del tempo. E i risultati
sono stati strabilianti. Entrare nella cappella papale, come fece Danckerts,
significava improvvisare rispettando le regole del contrappunto. Eseguire
questa musica ritrovata mi sta dando una grande emozione. Una musica che dopo
tanto tempo mantiene intatta la sua bellezza irresistibile, che dipinge le
forme nell'aria, come un pennello sulla tela».
( da "Corriere della Sera" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-02-23 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco
Alberoni Una moratoria per i giovani Spengano YouTube e chat P arto da una
notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi
adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma
non se la iniettano, la fumano. Dicono che gli dà un grande
rilassamento, una grande serenità. Poi nel weekend, quando vogliono scatenarsi tutta
la notte, passano alla coca. La coca li fa sentire onnipotenti. Come se le
procurano? «In giro ne trovi quanta ne vuoi, anche su Internet e costa poco».
«Non pensi che ti farà male?» «No, fa bene». Questi adolescenti quando sono a
scuola, in casa, quando si trovano con gli adulti non ascoltano. Comunicano
solo all'interno del loro universo adolescenziale con mezzi che gli adulti non
possono controllare: sms, Internet, chat, YouTube, altre web-tribù. Si
incontrano di notte, nelle discoteche e nelle feste. Coi genitori recitano, e
questi non sanno nulla della loro vita reale. Considerano i docenti dei falliti
che insegnano cose inutili e guardano con compatimento gli psicologi. Fra loro
parlano poco, piuttosto chattano e ascoltano musica. è dalle canzonette che
prendono le parole e i concetti filosofici che ispirano la loro vita: «Sii
libero, fa quello che vuoi e ricorda che sei perfetto !». I loro modelli sono i
personaggi dello spettacolo, chi va a Il Grande fratello, i calciatori
miliardari, i bulli, e perfino chi si distingue su YouTube con qualche filmato
da brivido. La separazione fra il mondo giovanile e adulto è incominciato negli
anni '60 del secolo scorso con i figli dei fiori, il movimento studentesco, la
rivoluzione sessuale. Molti di questi giovani hanno avuto problemi, ma
perlomeno avevano radici e ideali. La nuova generazione non ha radici, non ha
fondamenti etici, non ha cultura né classica, né politica. Alcuni pensano che,
proprio perche è così vuota, sarà più aperta, creativa. è una illusione: senza
radici, senza un rapporto reale e drammatico con la vita, senza capacità di
confrontarsi e di riflettere e con l'illusione di essere perfetti, non si crea
niente. A volte mi domando se a questi adolescenti non farebbe bene un periodo
di moratoria, in cui si chiudano loro YouTube, le chat, le discoteche, si
limiti l'uso di Internet e dei cellulari per consentire loro di ricominciare a
parlare, di riprendere contatto con le altre generazioni, con i giornali e i
libri. Una moratoria periodica di due mesi l'anno, una cura disintossicante.
www.corriere.it/alberoni \\ Un modo per riprendere contatto con la realtà
( da "Nuova Ferrara, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
LA
CULTURA PER TUTTI Le iniziative dell'Utef, corso su Ferrara nel
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sport
Vari Pagina 10038 LA VIGILIA Olbia, oggi alle 18 cerimonia inaugurale in piazza
Crispi LA VIGILIA --> Un ritorno così atteso merita di essere celebrato.
Come un piccolo campionato del mondo, la Sardegna festeggia il suo Giro, che si
disputa dopo 12 anni di assenza, con un'insolita cerimonia d'apertura, prevista
a Olbia, la città sede di apretnza e arrivo della prima tappa. L'intento della
società organizzatrice, la Leisure Sport, che è stata coadiuvata da Great
Events Sardinia e Federciclismo, oltre che dal Gs Emilia per la parte tecnica,
è quello si rafforzare ulteriormente il legame tra sport e grande pubblico. per
questo, oggi pomeriggio dalle
( da "Giornale di Brescia" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
23/02/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:PRONTO GDB TOUR PER LA KANSAS
STATE UNIVERSITY Una tesi dedicata al bagòss Che ci fa Piercarlo Marletta,
milanese, studente alla Kansas State University, Stati Uniti, al pullman di
«Pronto Gdb in tour»? È venuto a raccontarci della passione degli americani
(meglio: degli ambienti accademici americani) per il bagòss. Piace il sapore
forte del tipico formaggio locale, ma interessa soprattutto la sua storia,
anche e soprattutto negli aspetti economici. Capita infatti che Marletta, che
frequenta a Manhattan (attenzione: non è l'isola di New York, ma la cittadina
dello stato americano del Kansas in cui ha sede la State University) un Master
in Agri business, dedichi una ricerca scritta preparata in occasione di un
esame agli aspetti economici della preparazione del bagòss. Succede poi che quella ricerca piaccia particolarmente ai docenti, tanto che
allo studente viene chiesto di sviluppare una vera e propria tesi
sull'argomento. «Da sempre - racconta Marletta - nutro un interesse generale
per l'agricoltura di montagna e la produzione casearia in particolare.
Conoscevo la Valsabbia e pure il bagòss, ma poi studiandolo ne ho capito
l'utilità sotto diversi aspetti: quello dell'organizzazione e
strutturazione della produzione; dei rapporti tra settore produttivo da un lato
e ambiente naturale e società dall'altro; del motivo per il quale viene
consumato, nonostante il prezzo alto». La ricerca verrà presentata a giugno
alla conferenza internazionale dell'International Agri Business Management
Association, che raccoglie industrie ed Università di tutto il mondo.
( da "Centro, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
2 - Chieti Appalto energia, bocciato il ricorso Zecca La querelle giuridica
chiusa da un pronunciamento del capo dello Stato Il Comune di Ortona si era
opposto al procedimento ORTONA. Un pronunciamento del presidente della repubblica chiude la querelle giuridica tra la Odoardo Zecca,
società che gestisce la fornitura di energia elettrica in città, e
l'amministrazione comunale, decretando, anche in base al parere espresso dal
Consiglio di stato, l'inammissibilità del ricorso presentato dalla società. Il
Comune è stato difeso dall'avvocato Luigi D'Alessandro. Il quale precisa che la
legge prevede la possibilità di fare ricorso straordinario, cioè di presentare
istanza direttamente alla presidenza della repubblica,
quando sono scaduti i termini per avviare un procedimento davanti al tribunale
amministrativo regionale (Tar). «Il presidente della repubblica
ha rigettato il ricorso presentato dalla Zecca contro il Comune e la società
temporanea d'imprese composta dalla Gea, la Blu energia e la Local power in
quanto aggiudicatarie del contratto di appalto per il
partenariato pubblico privato mediante finanziamento tramite terzi in materia
di energia e sviluppo sostenibile», spiega D'Alessandro, «il Comune si è
costituito nel procedimento straordinario nel quale la Zecca ha inteso, pur non
avendo partecipato alla gara d'appalto, impugnare gli atti del procedimento
sull'assunto di una presunta invalidità del bando, nonché del sistema di
selezione dei partecipanti, ma anche sotto il profilo dell'eccesso di potere.
Nel fornire il parere alla presidenza della repubblica,
il Consiglio di stato ha accolto l'eccezione preliminare di inammissibilità
sollevata dalla difesa del Comune a carico del ricorso Zecca, per non aver
questa partecipato alla gara. La mancata partecipazione, infatti, è stata
ritenuta condizione determinante ai fini della proponibilità del ricorso. Né
avrebbe potuto parteciparvi». Il Consiglio di stato ha ritenuto che la Zecca
fosse impossibilitata a partecipare alla gara perché, all'epoca del bando che
risale all'ottobre del 2004, era già titolare di un altro affidamento di
servizio sostanzialmente analogo a quello in questione, cioè la manutenzione
ordinaria della pubblica illuminazione al porto. «Il
Comune ha fatto bene a difendersi nel procedimento straordinario avviato in
quanto, nel caso in cui fosse stato disposto l'annullamento del contratto di
appalto, la Zecca avrebbe potuto pretendere dall'ente ingenti somme a titolo di
risarcimento danni», aggiunge D'Alessandro, «a questo sarebbero potuti seguire
ulteriori riflessi di natura economica dipendenti dalla gestione ultra annuale
da parte del consorzio Gea». Sara Fabrizio
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-02-23 - pag: 5
autore: Aziende, si comanda a 50 anni Si riducono del 35% le cariche dei
trentenni - Stabili le donne Chiara Bussi Emanuele Scarci Non è un Paese per
giovani. Anzi, al timone delle imprese i capelli sono sempre più grigi. La
mappa delle alte cariche in azienda registrate negli elenchi pubblici ufficiali
e fornita da InfoCamere mostra che il peso dei trentenni è dimuninuito del 35%
dal 2000 al 2008. E se è rimasta stabile la quota dei 30-49enni, i 50enni sono
aumentati del 6,5%, con un picco del 12,7% per l'ambita poltrona di
amministratori. Lo scivolamento dei giovani si trasforma in frana in Lombardia
(–50mila in meno) e nel Nord Est (-33mila), in particolare nell'industria e nei
trasporti; la fascia dei cinquantenni si consolida,invece,nell'immobiliare e
nel settore finanziario. Doppia lettura, invece, per il dato sull'imprenditoria
rosa: trainata dalla crescita delle società di capitali (+400mila in otto
anni), le donne sono titolari di 2,5 milioni di cariche, il 9,1% in più
rispetto al 2000, ma la quota percentuale rispetto agli uomini resta stabile.
«Alla base di questa difficile situazione – sostiene Giuseppe Tripoli,
segretario generale di Unioncamere - c'è il dato strutturale della bassa
natalità che da almeno 20 anni affligge il nostro Paese. Ma la forte
diminuzione di amministratori al di sotto dei 30 anni indica l'esistenza di un
diffuso problema nell'affrontare il passaggio generazionale nelle imprese che
sono a grande maggioranza a conduzione familiare. Un fenomeno che registriamo
con più forza dal 2000 e che la crisi sta ora accentuando, costringendo i
titolari e gli amministratori di centinaia di migliaia di imprese a "
resistere" al comando per mancanza di alternative. Tuttavia la governance
delle imprese riflette il profilo di un Paese che stenta ad attribuire a fasce
più giovani ruoli di responsabilità». Diverse le cause per Giuseppe Favretto,
direttore del Centro imprenditoria giovanile dell'università
di Verona. «Le scuole medie superiori a indirizzo tecnico – dice –hanno pochi
studenti. E le università hanno la peculiarità di
soffocare le attitudini a fare impresa dei giovani talenti. Insomma, abbiamo un
sistema educativo che non predispone al rischio e non incoraggia all'impresa».
Più sociologica l'analisi di Severino Salvemini, docente
di organizzazione aziendale all'Università Bocconi. «In Italia - sostiene –
manca l'effetto emulativo della classe dirigente, dove sono pochi gli esempi di
giovani che si sono fatti strada, in politica, come in economia e tra i
professionisti ». Questo fa sì che «i talenti creativi si sentano plafonati da
un tappo, con una conseguente perdita di responsabilità». Tornando ai dati di
InfoCamere, si scopre che i giovani perdono terreno in tutte le cariche
dirigenziali a favore ora dei loro "fratelli maggiori" quarantenni,
ora dei 50enni. Se nel 2000 il 9% dei titolari delle imprese individuali aveva
fino a 30 anni, la percentuale si riduce al 7% sul totale otto anni dopo, con
un calo di peso pari al 19%, a vantaggio dei 30-49enni che aumentano del 7,5
per cento. In diminuzione anche il numero di trentenni-soci (-35,7% negli otto
anni considerati), con un aumento del 19% da parte degli ultracinquantenni. E
si fanno sempre più grigi i capelli degli amministratori: i giovani che
riescono a occupare questa poltrona sono ben il 43% in meno rispetto al 2000,
mentre la presenza dei cinquantenni è cresciuta del 13 per cento. Il dato non
stupisce Federmanager: «Rispetto alla metà degli anni 90 si è alzata la media
di ingresso nella categoria: se ieri si diventava dirigenti a 37-38 anni, oggi
il traguardo si raggiunge a 40-42 anni. Il motivo? C'è un periodo più lungo
nell'area quadri», spiega il neo presidente Giorgio Ambrogioni. «Dopo l'era
della New economy che aveva spinto sul giovanilismo- aggiunge- c'è un ritorno a
una concezione più elitaria del ruolo dirigenziale, all'esperienza, all'essere
ben collaudati in certe posizioni». Anche la scelta del linguaggio rivela una
tendenza in atto: nel settore delle ricerche del personale per "giovani
dirigenti" si intendono adulti tra i 35 e i 45 anni "ad alto
potenziale". Più l'azienda è grande e più i trenta-quarantenni fanno
fatica ad affermarsi ai vertici. «Nelle Pmi in fase di rinnovamento e nelle
start up abbiamo notato un processo di svecchiamento tra i dirigenti dalla
fascia dei 50enni a quella dei 35-45enni», spiega Maximilian Redolfi, responsabile
della divisione executive research di Michael Page. «Nelle grandi imprese –
conclude –in prima linea restano i cinquantenni e il numero uno, sia direttore
generale che amministratore delegato, è difficile che abbia meno di 45 anni ».
CHIAVI DI LETTURA Tra le cause gli esperti indicano una scarsa propensione al
rischio e un sistema formativo che incoraggia poco i talenti
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore del lunedì sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-02-23 - pag: 7
autore: Nuovi prof con laurea e tirocinio Per l'abilitazione titolo magistrale
e un anno di esperienza «attiva» in classe Gianni Trovati Una laurea magistrale
e un anno di «tirocinio attivo», svolto a cavallo fra scuola e università e concluso da un esame abilitante, saranno i
pilastri del curriculum dei futuri insegnanti. Il gruppo di esperti messo al
lavoro lo scorso autunno dal Miur per ridisegnare la strada che porta alla
cattedra – oggi chiusa visto che le Scuole per l'insegnamento secondario sono
state cancellate e non hanno trovato un sostituto – ha completato l'opera. è dunque pronto il decreto che recepisce in toto la proposta dei
docenti chiamati dal ministero. Chiusa l'esperienza decennale delle Scuole di
specializzazione, insomma, la formazione degli insegnanti torna nei recinti
dell'università «propriamente detta», e punta a una durata di cinque-sei anni
(invece dei sette attuali). E visto che nonostante le difficoltà della
professione gli aspiranti insegnanti non mancano, la nuova architettura è stata
pensata per debuttare già dal prossimo anno accademico, senza imporre
l'ennesima rivoluzione dei curricula universitari già al centro di un cantiere
caotico che non chiude mai (l'anno prossimo dovrà essere completato il
passaggio dalle lauree specialistiche ai nuovi titoli «magistrali», mentre
appare all'orizzonte una nuova revisione del Dm 22/2005 sulle classi di
abilitazione). Il restyling prospettato dalla squadra dei docenti universitari
che ha lavorato alla riformaè più intenso per la formazione dei maestri nella
scuola d'infanzia e nelle elementari. Per loro l'idea è quella affidare la
preparazione a una laurea quinquennale a ciclo unico e a numero chiuso che, a
partire dal secondo anno, prevede anche a un tirocinio «ad intensità crescente
» e si chiude con una valutazione complessiva su curriculum, tesi di laurea e
relazione di tirocinio. Oltre alla struttura, sono da rivedere anche i
contenuti della formazione, che devono dedicare un'attenzione maggiore
all'integrazione dei bambini diversamente abili e alle competenze linguistiche
per insegnare l'inglese, ma anche l'italiano agli alunni stranieri. Per i
futuri professori di medie e superiori, invece, il calendario che porterà alla
cattedra poggia sulla laurea magistrale e il successivo tirocinio annuale, che
propone un nuovo mix tra formazione in università e
attività a scuola. Nel caso delle scuole medie, vista l'età delicata degli
alunni, il progetto prevede una maggiore caratura professionalizzante, che
ridisegna in profondità la distribuzione dei crediti nelle lauree magistrali e
le indirizza verso un'attenzione più intensa alle scienze dell'educazione. Le
nuove lauree così concepite, che potranno essere attivate all'interno dei
percorsi esistenti oppure creando un corso di laurea ad hoc, saranno a numero
chiuso tramite prova d'accesso. Più leggero, invece, si prospetta il maquillage
dei piani di studio per chi punta a insegnare alle superiori, la cui
architettura farà tesoro delle tabelle dei crediti previste fino a ieri per
accedere alle classi di abilitazione delle Ssis. Il numero programmato, su cui
il sistema punta allo scopo (finora mancato) di evitare il formarsi di nuove
liste di precari determinando accessi pari ai fabbisogni, per le superiori
scatta dopo la laurea, all'ingresso nel tirocinio. Il tirocinio sarò l'atto
finale per la formazione di tutti i professori (per i maestri, come accennato,
caratterizza invece tutti gli anni del corso di laurea ad eccezione di quello
d'esordio), sarà articolato in 60 crediti formativi e si svolgerà nei due poli
dell'università e della scuola, quest'ultima teatro
della «prova sul campo» del futuro docente. In facoltà
si studieranno le scienze dell'educazione e la pedagogia (18 crediti), e le
didattiche sulle discipline da insegnare (21 crediti). Il tirocinio nella
scuola, guidato da un insegnante tutor, offrirà 12 crediti e dovrà essere
«attivo» (di qui il nome di Tfa, tirocinio formativo attivo), impegnando
l'aspirante professore in reali attività d'aula. A tirare le somme su tutto il
percorso sarà l'esame finale di abilitazione, che valuterà la relazione di
tirocinio (in settantesimi, con una votazione minima di 49 per avere successo)
e gli esami della laurea magistrale (in trentesimi, frutto di una media
ponderata dei voti d'esame). Il punteggio di questa prova costituirà il «voto
di abilitazione » all'insegnamento. Uno degli obiettivi che hanno guidato la
riforma, come accennato, è la sua "immediata" applicabilità alla
situazione attuale. Allo stesso scopo rispondono le norme transitorie, che fino
al 2012/13 aprono le porte del tirocinio a chi ha i requisiti previsti per
l'accesso alle Ssis. gianni.trovati@ilsole24ore.com ITER PIù BREVE Serviranno
sei anni per arrivare all'idoneità e lavorare nella secondaria Numero
programmato per tutti i curricula LA PRATICA La «prova sul campo» si svolge
durante gli studi per gli aspiranti maestri; al termine del ciclo per medie e
superiori
( da "FashionTimes.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Adidas
Originals e Vice Italia insieme per l'arte e la creatività Data: 23 Febbraio
2009 Argomento: Eventi In occasione dell'anniversario dei 60 anni, Adidas
Originals lancia un'iniziativa volta a promuovere i giovani talenti artistici e
i creativi in circolazione, offrendo loro una piattaforma-vetrina di
espressione a tema libero. Il concorso partirà il 25 febbraio e per partecipare
basta inviare un portafoglio creativo al sito www.celebrateoriginality.it. Una
giuria composta da diverse personalità di spicco del mondo dell?arte e della
cultura italiana selezionerà i migliori 15 progetti in base alla qualità
creativa degli stessi. Criterio di selezione sarà quindi non la disciplina o la
forma d?arte prescelta, ma la capacità di riflettere i concetti di
individualità, espressività e autenticità con un progetto creativo di livello
superiore. I 15 candidati verranno intervistati dalla redazione di Vice per
parlare del loro lavoro, della loro ispirazione e del processo creativo. Il 15
maggio i video di auto-introduzione selezionati saranno pubblicati
contemporaneamente sul web e da quel momento al 15 settembre i giovani artisti
saranno sottoposti al giudizio degli utenti del sito e della giuria. Alla fine
del contest saranno decretati due vincitori: il primo votato dal pubblico e il
secondo decretato dalla giuria. Entrambi vedranno pubblicato il loro lavoro sia
sul sito che su Vice magazine. Il primo riceverà inoltre una macchina offerta
gentilmente dall?azienda Volkswagen, mentre il secondo avrà la possibilità di
esporre il proprio progetto all'interno di una mostra personale per la quale
sarà realizzato anche un catalogo dedicato. La giuria sarà composta da membri
di spicco della scena culturale e artistica italiana, tra cui: Felice Limosani,
art director, creatore del linguaggio MMS, i cui lavori multimediali in DVD
sono stati scelti dalla Tate Modern, dal Centre Pompidou e dal Palais de Tokyo;
Massimo Torrigiani, Direttore del mensile Rodeo dal 2004 al 2008 e Co-Direttore
di Boiler, periodico internazionale di arte contemporanea; Luca Martinazzoli,
che si divide tra Los Angeles e Milano, dove insegna all?Università Bocconi,
specializzato nella ricerca sul rapporto tra produzione culturale e spazio
urbano; Nico Vascellari, che si divide tra New York e Vittorio Veneto, e con il
suo progetto Revenge ha esposto alla 52° biennale di Venezia, vincendo nel 2007
la quarta edizione del Premio per la Giovane Arte; Federico Sarica, Direttore
Responsabile dell?edizione italiana di Vice, collabora con diverse testate ed è
attualmente docente di Fashion & New Media presso
lo Ied ModaLab di Milano. Alegra O?Hare è Head of Style di adidas Italia dal
2007. Da 15 anni si occupa di brand marketing per aziende premium quali VF,
Bang & Olufsen, Binda e tiene lezioni di marketing innovativo in diverse e
prestigiose Università italiane. F.A.
( da "SardegnaIndustriale.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
TRASPORTI
E NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI - convegno organizzato dall'Assessorato ai
Trasporti della Provincia di Cagliari - Cagliari, 3 dicembre 2008 TRASPORTI E
NUOVE COMPETENZE DEGLI ENTI LOCALI Convegno organizato dall'Assessorato ai
Trasporti della Provincia di Cagliari Cagliari, 3 dicembre 2008 APERTURA DEI
LAVORI Marina Cattina, assessore ai Trasporti della Provincia di Cagliari:
Dall?inizio del mandato il Presidente Milia, la Giunta ed io abbiamo sempre
cercato di operare, anche se fra tante difficoltà, verso il miglioramento della
comunicazione, della mobilità, dell?integrazione, dell?adeguatezza dei servizi
decentrati, dedicando una particolare attenzione a quei territori compresi
nelle zone più lontane dal capoluogo, come il Sarcidano o, comunque, più
isolate e svantaggiate, come il Gerrei. Abbiamo creduto fermamente che
l?isolamento delle nostre zone interne, che fino ad oggi hanno costituito un
ostacolo per lo sviluppo, possano invece diventare fonti di ricchezza se si
realizza una mobilità adeguata; una mobilità pubblica
che sia accessibile a tutti. Se raggiungiamo questi obbiettivi ? e sono sicura
che collaborando insieme ce la possiamo fare ? non solo possiamo combattere lo
spopolamento delle zone interne, ma possiamo promuovere e mettere a frutto
quelle specificità impareggiabili dei nostri territori. Il cammino verso il
raggiungimento di un sistema di trasporto efficiente, tarato sulle vere
esigenze del territorio, è iniziato oltre un decennio fa e sono certa che gli
amministratori, gli operatori del settore, gli utenti desiderano veramente
vedere presto il traguardo. Tutti conosciamo quanto questo ultimo decennio sia
stato caratterizzato da una forte innovazione legislativa, finalizzata a
modificare profondamente le modalità di governo e di gestione della pubblica amministrazione ed in particolare degli enti
locali. Uno degli obbiettivi è quello di migliorare l?efficienza degli enti
affinché siano in grado di provvedere ai bisogni dei cittadini, delle imprese e
della produttività in genere. La materia dei trasporti nei suoi ultimi
sviluppi, in tema di decentramento e di federalismo in senso regionalista,
risulta ancora di estrema complessità ed è resa ancora più difficile dalle
diverse norme sopranazionali, comunitarie ed internazionali concernenti la
regolarizzazione del settore. Con la legge 59 del 1997 è stato articolato il
processo di decentramento con l?individuazione delle funzioni e delle modalità
di attuazione dei compiti amministrativi statali da attribuire alle regioni e
agli enti locali ed in particolare, poi, attraverso il decreto legislativo 112
del ?98, si è attuato il conferimento in tema di territorio, di urbanistica, di
ambiente, delle opere pubbliche, della viabilità, dei trasporti e anche della
Protezione civile. Il settore dei trasporti, ed in particolare quello del
trasporto pubblico locale, è stato oggetto negli ultimi anni di un?attivatà
legislativa tesa ad attuare, in un primo momento, il decentramento
amministrativo mediante il trasferimento alle regioni di funzioni e di compiti
statali e, successivamente, la trasformazione delle aziende speciali e dei
consorzi in società di capitali o anche in cooperative a responsabilità
limitata tra dipendenti e l?eventuale frazionamento societario derivante da
esigenze funzionali o di gestione. Il percorso di riforma tracciato con il
decreto legislativo 422 del ?97, recepito poi dalla Regione Sardegna con la
legge 21 del 2005, delinea un modello di governo del Tpl che si basa proprio
sull?introduzione della coerenza di mercato. Per la prima volta, dopo anni di
stagnazione, si fa un?opera di rilancio del trasporto pubblico locale, mediante
la ricerca di nuove condizioni di funzionamento e di efficacia che consentano,
a parità di risorse, di migliorare l?offerta e pervenire ad un?organizzazione
complessiva del servizio che utilizzi al meglio le risorse ad esso destinate e
faccia sì che ampie quote di spostamenti quotidiani utilizzino finalmente il
mezzo pubblico. Negli ultimi quaranta anni la crescita del reddito ha generato
una diminuzione in termini reali del costo monetario del trasporto ed un
aumento del valore assegnato al tempo e al disagio connessi con lo spostamento.
La conseguenza è stato un incremento dell?utilizzo dell?auto privata,
più costosa ma che offre spostamenti sicuramente più rapidi e confortevoli. Il
soddisfacimento della domanda avviene dunque sempre più con l?auto privata facendo registrare un andamento allarmante, tanto
dal punto di vista dei disavanzi delle aziende che offrono i servizi
collettivi, gomma e ferro, quanto dal punto di vista ambientale. Il Libro
bianco sulla politica europea dei trasporti del settembre 2001, con riferimento
al trasporto pubblico locale, ha proposto agli Stati e agli enti locali che,
«al fine di evitare un deterioramento della qualità della vita, le autorità
nazionali e locali devono risolvere il controllo della mobilità, con
particolare riguardo al ruolo dell?automobile privata,
sviluppando trasporti pubblici e di qualità». I motivi del minore utilizzo del
trasporto collettivo sono da ricercare non solo nell?aumento del reddito pro
capite, ma anche nella incapacità dell?offerta di trasporto collettivo di
adeguarsi ad una domanda in evoluzione, principalmente in termini di qualità.
Il Tpl sembra quasi comportarsi come un bene secondario e perché questo non sia
devono essere attuate nuove politiche per un adeguamento dell?offerta di
servizi collettivi di trasporto in grado di sottrarre quote di domanda alla
mobilità privata e di portare il Tpl verso un nuovo
status, compreso quello del risanamento. La riforma del Tpl, voluta dal decreto
legislativo 422, afferma anche il principio dell?intermodalità del sistema
della mobilità, prefigurando in tal modo la possibilità di programmare e di
organizzare una rete di servizi che superi le barriere e le difficoltà presenti
nel vigente sistema normativo creando le premesse per superare la
frammentazione delle competenze amministrative e gestionali, la duplicazione di
servizi e le inefficienze. Tale indirizzo va nella direzione della programmazione
e dell?organizzazione di una rete di servizi di stretto coordinamento fra le
aziende operanti, enti locali, Regione, per garantire le esigenze complessive
di mobilità dei cittadini e non semplicemente il loro puro trasporto. Seguendo
questi indirizzi, il Consiglio provinciale ha approvato il Piano dei servizi
minimi. Il Piano ha messo in luce che, a fronte di un?offerta di trasporto
pubblico sovrabbondante per numero di posti offerti, non fa riscontro un
effettivo utilizzo del sistema pubblico da parte dell?utente. Per cui ne è
scaturito un progetto che vede un diverso assetto del servizio eliminando le
sovrapposizioni, la semplificazione dell?offerta e portando ad un miglioramento
del sistema. In particolare, la creazione di un sistema a pettine, con la
realizzazione di fermate attrezzate in corrispondenza dello scambio, la
possibilità in zone a bassa domanda di spostamenti di mezzi pubblici mirati,
l?individuazione di servizi minimi quantitativamente e qualitativamente
sufficienti a soddisfare la domanda del pendolarismo scolastico e lavorativo,
l?accesso ai servizi amministrativi, socio sanitari e culturali. Lo schema di
rete prevede l?utilizzo delle due modalità, ferro-gomma, e di due tipologie di
linea: le linee ?sistematiche?, che servono bacini con domanda rilevante, e le
linee ?a chiamata? per le zone a bassa domanda o a domanda specifica: un
sistema di Tpl progettato e organizzato a supporto della rete ferroviaria.
Questa, infatti, copre gran parte del territorio provinciale, lasciando scoperta
solamente la parte a est. Vengono quindi eliminate le sovrapposizioni
ferro-gomma con possibilità di muoversi con orari e in tempi certamente più
attrattivi della situazione attuale, dando luogo ad un?offerta tesa a
soddisfare le esigenze dell?utenza e catturare una quota di domanda che oggi
predilige l?autovettura privata al trasporto
collettivo. Inoltre, il Consiglio provinciale ha ritenuto importante che il
Piano venga arricchito con l?individuazione delle necessità dei territori,
relativamente alla specifica mobilità scolastica e dei disabili, creando gli
spazi necessari per recepire le esigenze dei comuni al fine di offrire un
servizio adeguato ad ogni tipo di utenza in ogni ambito territoriale. L?augurio
è che quanto prima si creino le condizioni affinché il nostro progetto possa
trovare attuazione, diventando oggetto quindi di un contratto di servizio. Ma
per arrivare a ciò occorre ancora qualche passaggio. Infatti, con il
trasferimento delle competenze legislative dallo Stato alle Regioni e agli enti
locali è stato introdotto il meccanismo di gara per l?affidamento dei servizi
con l?obbligo di disciplinare i rapporti tra regolatore e gestore attraverso un
contratto di servizio. Al decreto Burlando, chiaro nei suoi obbiettivi, ha
fatto seguito tutta una serie di interventi ed un?infinità di proroghe che ne
hanno complicato l?attuazione ed inibito l?efficacia, rendendo sempre più
incerto il quadro normativo di riferimento. La liberalizzazione e
l?introduzione della concorrenza nei sistemi di trasporto locale è proprio uno
dei temi forti dell?agenda politica dell?economia dell?Unione europea, che ben
chiaramente si è espressa in merito agli obblighi di servizio pubblico e di
aggiudicazione dei contratti nel settore del trasporto pubblico locale di passeggeri.
Il contratto di servizio rappresenta ancora l?unico strumento a disposizione
degli enti pubblici committenti e delle imprese per gestire e affrontare il
tema del cambiamento e dello sviluppo strategico del sistema del Tpl con
efficacia. Il contratto consente di incidere significativamente sulla quantità
delle prestazioni assicurate alle collettività locali e favorisce anche la
progettazione e la gestione di processi corretti e trasparenti fra le parti. Se
correttamente impostato e gestito, infatti, il contratto offre un indiscutibile
contributo alla conformazione del servizio, diventando volano per le
innovazioni delle performances e degli scambi relazionali, così come il
legislatore aveva individuato con l?ammodernamento ed il rinnovamento del
settore. Con delibera di Giunta n. 44 del 6 agosto del 2008, la Regione
Sardegna ha predisposto un modello di contratto di servizio ponte, cioè
semplificato rispetto alle prescrizioni previste dalla legislazione vigente,
dalle direttive di attuazione, in quanto pensato come sostitutivo delle
concessioni in essere in una fase antecedente all?affidamento dei servizi
tramite gara. La delibera definisce inoltre una nuova metodologia per il
calcolo del corrispettivo da riconoscere per lo svolgimento del servizio, che considera
gli effetti e le caratteristiche ambientali della linea, relazionando il suo
costo alla tipologia di linea e alla tipologia di territorio attraversato,
quindi alla velocità di percorrenza media quale parametro unico,
rappresentativo nel contesto operativo, superando in tal modo l?attuale
situazione e sistema contributivo previsti invece dalla legge 16. Questo, a
grandi linee, è il quadro del trasporto pubblico locale, il quadro di
riferimento che oggi abbiamo ed entro il quale gli enti locali ed in particolare
proprio le Province devono agire per rispondere alla domanda di mobilità che
proviene dai territori, senza però perdere di vista l?efficienza e l?efficacia
del servizio, la competitività delle imprese della nostra regione per la
maggior parte di limitata dimensione. Per le Province, pertanto, è importante
coniugare le nuove competenze con i bisogni di giusto protagonismo dei
territori ed agire come soggetti coordinatori e facilitatori dei processi di
governance del territorio. Una funzione in cui più che i poteri contano
l?autorevolezza, la credibilità, la capacità di aggregazione, l?attivazione di
reti tra diversi soggetti, la identificazione di visioni condivise su cui
attivare enti, istituzioni, soggetti pubblici e privati, cittadini, per un maggiore
utilizzo del trasporto pubblico. È vero che molte persone ormai non salgono da
decenni su un mezzo pubblico e non prendono neanche in considerazione più la
possibilità di viaggiare in modo diverso dall?auto privata.
Sono certa però che se tutti ci impegniamo a costruire la cultura dell?uso del
mezzo pubblico e tutti insieme, enti di governo locali, parti sociali e singoli
vettori interagiscono costantemente per la determinazione di un punto di
equilibrio che garantisca, da un lato, soddisfacimento di condizioni di
mobilità e, dall?altro, sempre migliori condizioni di fruibilità del sistema,
gli utenti del Tpl potranno crescere. Così facendo il tema del Tpl potrà
assumere un ruolo più incisivo perché dalla sua organizzazione e fruibilità
dipende la rottura delle marginalità esterne ed interne dell?isola. Un sistema
di collegamenti fruibili, con porti ed aeroporti ricondotti agli standard
definiti dal Piano generale dei trasporti e della logistica, può esplicitare
effettivi momenti di integrazione territoriale consentendo una maggiore
apertura verso l?Italia, l?Europa, il Mediterraneo, all?interno di un sistema
funzionale delle reti di trasporto. Reti di trasporto che, come afferma Jacques
Delors, nel
( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 Laurea di Pagliaro in Lingue e Letterature Straniere
CELEBRAZIONI | Montedecoro Giovedi,19 Febbraio 2009, presso l'Università degli
Studi di Napoli "L'Orientale", Antonietta Pagliaro si è laureata
brillantemente in Lingue e Letterature Straniere - Corso di Laurea in
Mediazione Linguistica e Culturale - Curriculum Linguistica Applicata - Lingue
di Studio: Inglese e Francese Voto finale:110/110 e Lode. Relatrice è stata la
Ch.ma Prof. Anna De Meo (docente di Apprendimento & Insegnamento delle lingue moderne). Dopo
la proclamazione del Presidente, Prof. Chiarini, del voto finale ad Antonietta
e a tutti gli altri laureandi, i parenti,i colleghi e gli amici, accorsi anche
da Maddaloni, Caserta, Napoli, Casaluce, Formia, Acerra, Ponticelli, hanno
festeggiato la neodottoressa con abbracci, baci, fiori e spumante,
tenuto in serbo da papà Antonio e da mamma Teresa. Una volta rientrata a casa,
Antonietta ha festeggiato la sua Laurea, oltre che con i genitori e i fratelli,
Salvatore e Danilo, con tutti i suoi familiari, amici e compagni dell'università, al ristorante "Lo scrigno di Venere",a
Montedecoro. Dopo aver consumato una bella cenetta e ricevuto tanti attestati
di stima e affetto da parte dei presenti, durante la serata, ha congedato tutti
con la distribuzione di una simpatica bomboniera,a ricordo del traguardo
raggiunto dopo tre anni di costanza motivata dalla passione per le lingue
straniere. Il prossimo obiettivo,per la nostra, è la Laurea Specialistica, che
sta già frequentando con successo presso l' Università degli Studi di Napoli
"L'Orientale". La redazione de "ilcastelloweb", nel
congratularsi con la neodottoressa per il conseguimento della laurea in
Mediazione Linguistica e Culturale, esprime vivissimi auguri anche ai suoi
genitori e un "in bocca al lupo" per il prossimo traguardo.
( da "WindPress.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
23-02-2009
Roma â?? Medici Senza Frontiere (MSF) e DNDi - Drugs for Neglected Diseases
hanno lanciato un appello chiedendo maggiori finanziamenti sostenibili a favore
della ricerca e sviluppo (R&S) per combattere malattie mortali ma ignorate
come la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas, che
colpiscono milioni di persone nel mondo. MSF ha inoltre annunciato il rinnovo
del suo sostegno finanziario e operativo a DNDi, unâ??organizzazione senza fini
di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque istituti
di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche Pasteur di
Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della Salute della
Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta allâ??urgente
bisogno di nuove cure e allâ??assenza di unâ??adeguata leadership pubblica per stimolare la R&S per le malattie
ignorate.â??Ci sono nostri pazienti colpiti da malattie come la malattia del
sonno che sono costretti a sottoporsi a cure tossiche e pericolose solamente
per avere limitate possibilità di sopravvivenza. Le cure per le persone
colpite dalla leishmaniosi viscerale continuano a essere proibitive, e le cure
per il morbo di chagas inesistentiâ?, afferma il Dr. Christophe
Fournier, presidente internazionale di MSF. â??DNDi ha dimostrato attraverso il
suo lavoro come una collaborazione su ricerca e sviluppo che sia innovativa e guidata dai
bisogni produca farmaci adatti ai nostri pazienti. DNDi e altre partnership
pubblico-privato, tuttavia, non possono sostituire una forte leadership
politica e un impegno da parte dei governi per garantire ai pazienti
lâ??accesso a cure salvavita per le malattie dimenticateâ?.Dalla
sua fondazione, DNDi ha sviluppato due farmaci a dose fissa combinata (ASAQ e
ASMQ) contro la malaria non coperti da brevetto. Il risultato è¨ stato quello di avere farmaci
adeguati ai bisogni dei pazienti e che possono essere prodotti da diverse case
farmaceutiche, garantendo prezzi competitivi e quantitativi sufficienti.
Inoltre, risultati promettenti sono stati ottenuti per una nuova cura contro la
malattia del sonno, basata su uno studio clinico recentemente completato da
DNDi con un importante supporto da parte di MSF nei suoi progetti. DNDi ha
inoltre sviluppato il più¹ grande portafoglio di R&S della storia per
potenziali nuove cure contro la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e
il morbo di chagas.â??Stimolare lâ??innovazione e fornire cure efficaci e
accessibili per malattie che colpiscono le popolazioni più¹ povere e che non
rientrano negli interessi di mercato, rimane una sfida immensa per DNDi e i
suoi partner, considerando lâ??assenza di finanziamenti sostenibili e
prevedibiliâ?, afferma il Dr. Bernard Pé©coul, direttore di DNDi. â??I
nostri risultati dimostrano che quando la R&S è¨ guidata dai bisogni dei
pazienti diventa possibile creare strumenti medici adeguati e accessibili alle
popolazioni povere più¹ a rischioâ?.Sebbene la situazione
globale della R&S
per le malattie dimenticate sia migliorata dal 2003, i bisogni delle vittime di
queste malattie sono ancora largamente disattesi. Uno studio recente condotto
da G-Finder (Global Funding of Innovation for Neglected Diseases) ha rilevato
come meno del 5% dei fondi per R&S al mondo per le malattie dimenticate
sono stati destinati alle più¹ ignorate delle malattie dimenticate, vale a dire
la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas. Oltre
500 milioni di persone sono a rischio per queste tre malattie. Per fare fronte
ai bisogni per le cure dei pazienti nei propri progetti, MSF sosterrà
DNDi per i prossimi 6 anni con 18 milioni di euro e continuerà a fornire
supporto con i suoi progetti nel mondo alla ricerca clinica e operativa
necessarie allo sviluppo di nuovi farmaci da parte di DNDi.
( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA':
LA LUISS SI PRESENTA AGLI STUDENTI DI FERMO (AGI) - Fermo, 23 feb. - La Luiss -
Libera Universita' Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli - si
presentera' Giovedi', a Fermo, alle ore 9,30 presso la sede del Liceo
Scientifico 'T.C. ONESTI'. L'evento, organizzato in collaborazione con la
sezione fermana di Confindustria avra' come oggetto le opportunita' di studio e
gli sbocchi professionali offerti dalla Luiss, in un incontro di presentazione
agli studenti dell'ultimo anno delle scuole medie superiori della citta' e
della sua provincia. Il programma prevede la presentazione da parte della
professoressa Paola Fersini, Docente Luiss di Matematica
Finanziaria, dell'offerta formativa delle tre facolta' dell'Ateneo: Scienze
Politiche, Economia e Giurisprudenza; e l'illustrazione, da parte di un
rappresentante delle Relazioni con le Istituzioni e le Associazioni e di uno
studente della LUISS, dei servizi e delle opportunita' offerti dall'Universita'
capitolina.
( da "Blogosfere" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Feb
0923 Il precariato ce lo meritiamo! Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle
09:00 in Editoriale Tra le varie e-mail che mi vengono nella posta grazie
all'iscrizione a gruppi vari, anche di ricercatori, una in particolare mi ha
copito: una giovane ricercatrice manda uno sfogo riguardo la lotta che sta
portando avanti per sensibilizzare le persone e, spesso, i suoi stessi colleghi
già stabilizzati. Durante la celebrazione di uno dei tanti anni accademici, il
gruppo di precari locale cui fa parte la ricercatrice organizza una
manifestazione, però ecco l'amara constatazione: Tra studenti, ricercatori,
docenti di ruolo, tecnici, amministrativi, i docenti precari spiccavano per
esiguità di contingente: due, tre di noi hanno consegnato i volantini, con i
manifesti al collo. Sembra quasi che la storia debba nuovamente ripetersi, dopo
le lotte contro il decreto Moratti di 5 e passa anni fa: dopo i primi momenti
di forte ed ampia aggregazione, ecco che ora l'Onda precaria, che cerca di
ottenere voce e capitolo all'interno della ricerca italiana, sembra smorzarsi:
Mi chiedo, chi non era in piazza ha voglia di portare
avanti la mobilitazione dei docenti-ricercatori precari, oppure cura le proprie
precarietà sperando di cavarsela in qualche modo? Eppure è in gioco il futuro
della ricerca italiana: ricordiamo che il governo italiano dopo i famosi tagli
alle università e il ridotto turn-over (tagli che ci hanno detto dovrebbero
diminuire la stretta dei... baroni), inizia a rendere problematica anche
la pensione dei ricercatori e dei dipendenti pubblici (cosa che comunque
sarebbe avvenuta in ogni caso). Al di là dell'interpretazione delle mosse del
governo (che si potrebbero interpretare come un segnale verso i baroni e la
loro mantenuta tranquillità), probabilmente l'attuale crisi economica rende più
egoisti ognuna delle componenti stabilizzate dell'università:
mi viene in mente, a tal proposito, un episodio avvenuto non appena ho iniziato
l'attuale supplenza. Un collega, accogliendomi, mi dice molto semplicemente:
Vista l'aria che tira, tieniti stretto questo posto. Sembra quasi che ogni
componente non precaria dell'università e
dell'amministrazione pubblica ragioni nello stesso modo, nella stessa ottica,
un'ottica che impedisce di mettere in discussione il padrone per una giusta
causa.
( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
NAPOLITANO:
BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA' (AGI) - Perugia, 23 feb. - "Mi auguro che
maturino le condizioni anche per un ripensamento delle decisioni di bilancio
ispirate ad una logica dei tagli". Lo ha detto Giorgio Napolitano
intervenendo questa mattina alla celebrazione per i 700 anni dell'Universita'
di Perugia. Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione
del rettore, il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti
negli atenei italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari
- della fuga dei cervelli
all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo e mezzo di
euro. Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione
sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio statale. E'
partito ricordando come siano state le Universita', nel Medioevo, a costituire
il momento iniziale della nascita dell'Europa. E allora bisogna
"coltivare il senso delle nostre radici". Bisogna "guardare con
coraggio a quel che oggi e' in Italia il mondo della ricerca,
e quello che all'estero, nel mondo, ci si aspetta da noi". Infatti, ha
aggiunto Napolitano, "La ricerca e la formazione
sono la leva fondamentale per la crescita dell'economia. Questa e' una verita'
difficilmente contestabile, e apparentemente non contestata nel nostro
Paese". Parola chiave, che Napolitano sottolinea leggermente con il tono
della voce, e' "apparentemente". E questo e' "un tema
cruciale", data la "situazione del Paese che e' di straordinaria
difficolta' per via della crisi economica e finanziaria e dei pesi che l'Italia
si porta" da molto tempo. Tra questi "l'ingente debito
pubblico". "Ma proprio per questo, a maggior ragione tutte le forze
responsabili del Paese devono salvaguardare il nostro capitale umano, evitando
la dispersione di talenti e dei risultati" del nostro sistema scolastico e
universitario. Questi troppo spesso "non sono tradotti in occasioni di
lavoro e di sviluppo". La leva di tutto deve essere una accurata politica
che sappia tenersi saggiamente in equilibrio tra il rigore della spesa e la
necessita' dell'investimento lungimirante. Per questo il Capo dello Stato si
augura che non ci si ispiri solamente ai tagli quando si parla di universita'.
Vorrebbe dire che si e' sbilanciati.
( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 Lions: incontro-dibattito violenza sulle donne ASSOCIAZIONI |
Caserta Si svolgerà venerdì 27 febbraio prossimo, con inizio alle ore 17,00,
presso la Sala conferenze di Confindustria, un interessante incontro-dibattito,
organizzato dai Lions del Distretto 108YA che comprende Campania, Basilicata e
Calabria. Il convegno, curato dalla Delegata distrettuale al tema delle
"Pari Opportunità " Dott.ssa Cristina Di Giacomo, avrà come argomento
di studio la recente legge sullo "stalking" approvata dal Parlamento
e affronterà il delicato tema della violenza sulle donne, nell'ambito domestico
e lavorativo, affrontandone gli aspetti giuridici e psicologici legati alla
sicurezza sul territorio. Ai lavori , coordinati dal Dott. Pasquale Riccio
(presidente I Circoscrizione), daranno il proprio contributo gli interventi e
le relazioni di Aldo Masullo (Docente emerito di filosofia
morale presso l'Università di Napoli), Donato Ceglie (s.Procuratore della
Repubblica del Tribunale di S.Maria Capua Vetere), Aldo D'Andrea (past Governor
del Distretto Lions 1808YA), Mario Romano (v.Presidente nazionale della
"Assostampa Forense"), Anna Baldry (Docente di Psicologia sociale
presso la II Università di Napoli), Stefania Cantatore (Portavoce
"Unione Donne Italiane") Clorinda Boccia Burattino (Dirigente campana
"Azzurro Donna"). Le conclusioni dell'evento, cui hanno aderito le
circoscrizioni casertane guidate dai presidenti Alberto Pacelli e Francesco
Simeone, ed hanno assicurato la partecipazione anche altre personalità del
mondo culturale e politico, tra cui il Sen.Vincenzo Nespoli, saranno affidate
al Governatore distrettuale Avv.Alfonso Caterino, ideatore dell'appassionata
campagna. Ufficio Stampa affidato al giornalista Ernesto Genoni che ha curato
anche la realizzazione dello spot-video della campagna lions contro la violenza
alle donne.
( da "Caserta News" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009 Seminario sul tema "L'Europa del diritto" CULTURA |
Napoli Martedì 24 febbraio alle ore 18.00 presso la Sala degli Angeli
dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa si svolgerà un seminario sul
tema "L' Europa del diritto", che avrà come protagonista Paolo
Grossi, neo giudice costituzionale, accademico dei Lincei, docente
di Storia del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza
dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ed autore del libro da cui
prende spunto il tema dell'incontro "L' Europa del diritto" (Ed. La
Terza, 2007). L'evento rientra nel ciclo di incontri "Cosa sarà il diritto
privato?", promosso da Lucilla Gatt, docente di
Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile all'Università Suor Orsola
Benincasa e volto a favorire lo studio e l'analisi della materia in una
prospettiva de iure condendo che tenga conto delle istanze più significative e
profonde suscitate dai mutamenti sociali, economici e culturali del nostro
tempo, senza, però, mai perdere di vista l'angolo visuale dello storico, quale
punto di osservazione privilegiato e imprescindibile di comprensione del reale
e, particolarmente, dell'«esperienza giuridica». A tal proposito la
ricostruzione dell'«esperienza giuridica» europea, dalla caduta dell'Impero
romano alle soglie del Terzo millennio, costituisce il presupposto essenziale
della dinamica di armonizzazione ed uniformazione a livello europeo che sta
interessando il diritto pubblico e privato. In "L' Europa del diritto",
sforzo di sintesi e limpida ricostruzione di realtà giuridiche complesse ed
estese nel tempo, Paolo Grossi percorre millecinquecento anni di storia
attraverso una prospettiva poco praticata: quella giuridica, per scoprire fino
a che punto medioevo, modernità e post-modernità offrano un insieme di
"esperienze giuridiche" ricco di discontinuità. In una recente
relazione sulla funzione del giurista nell'attuale società italiana, Paolo
Grossi definisce il suo ruolo di storico del diritto affermando che uno storico
non può rappresentare un personaggio dedito esclusivamente ad esercitazioni
astratte ed evidenzia, ancora una volta, il necessario collegamento con il
mondo reale ed "il ruolo incisivo che la prassi ha sul divenire della
scienza giuridica, proprio perché questa nostra scienza non può permettersi il
lusso di galleggiare sopra le nuvole ma è sorretta da una intima tensione a
incarnarsi, a diventare esperienza di vita". All'incontro, che sarà aperto
dal saluto introduttivo di Francesco De Sanctis, Rettore dell'Università degli
Studi Suor Orsola Benincasa e sarà moderato da Franco Fichera, Preside della
Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa, prenderanno parte Aurelio
Cernigliaro, ordinario di Storia del Diritto Italiano, Università di Napoli
Federico II, e Pietro Sirena, ordinario di Diritto Privato Europeo, Università di Siena. Seguiranno gli interventi di Paolisa Nebbia,
reader della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Leicester e docente di Diritto Privato Comparato al Suor Orsola Benincasa e di
Lucilla Gatt docente di Istituzioni di Diritto Privato e di Diritto Civile al Suor
Orsola Benincasa che formuleranno riflessioni sul testo ed interrogazioni all'autore.
La presenza di Paolo Grossi favorirà il dialogo con i relatori e con il
pubblico sui temi del rapporto tra storia e futuro del diritto in Europa.
( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
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| Segnala articolo --> ANCHE SU ?TIME? ESPLODE LA GUERRA Berlusconi contro
Murdoch: ?è IL verO Reality DELLA TV italiana? ? ?Murdoch ha pensato di poter
ottenere il monopolio sulla pay TV, e Berlusconi non si aspettava che Sky
sarebbe cresciuta così velocemente?? Jeff Israely per Time Rupert Murdoch I
magnati dei media Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi una volta erano soci in
affari. Verso le metà degli anni '90 ogni tanto si incontravano a pranzo in una
delle ville di Berlusconi, discutendo sui modi in cui avrebbero potuto lavorare
insieme per allargare i propri imperi. Questo succedeva allora. Oggi i due
ultrasettantenni sono sempre più rivali in affari, e i loro collaboratori
sparano a zero sulla stampa italiana e cercano di rubarsi a vicenda le stelle
della televisione. "Adesso la questione si fa accesa, ci sono stati del
colpi bassi", dice Pietro Candela, consulente per i media di Booz e Co. a
Milano. "Così è come si presenta una vera e aspra concorrenza". I
problemi iniziarono nel 2003 dopo che Murdoch fondò Sky Italia mettendo assieme
due aziende televisive in difficoltà. A quel tempo il magnate della televisione
gratuita italiana Berlusconi, che tra l'altro era il presidente del consiglio
del paese, diede il via libera a Sky Italia. Ma Berlusconi, 72 anni, si è
servito sempre più della propria forza politica e imprenditoriale per colpire
il proprio concorrente via cavo. Murdoch, 77 anni, adesso passa al contrattacco
andando alla caccia dei più famosi presentatori di Berlusconi. Enrico Mentana
Il 9 Febbraio Enrico Mentana, il più rispettato uomo dell'informazione della
rete di Berlusconi Mediaset, ha annunciato improvvisamente le proprie
dimissioni dopo che i dirigenti dell'azienda si erano rifiutati di cambiare il
palinsesto a seguito della morte di Eluana Englaro, la donna di Udine [sic] per
cui la questione del diritto a morire aveva diviso la nazione. Quasi
immediatamente, Mediaset aveva accusato Mentana di essere in trattative per
andare all'emittente italiana All-News di Murdoch. Mentana nega recisamente
l'esistenza di qualsiasi accordo, ma non è difficile vedere il motivo per cui
tali voci vengano messe in giro. Proprio il mese scorso Sky Italia aveva
ingaggiato Rosario Fiorello, uno dei più popolari presentatori televisivi, per
presentare un nuovo spettacolo di varietà. Fiorello ha lavorato sia per
Mediaset sia per la radiotelevisione di stato RAI. Prima che il contratto fra
Fiorello e Sky Italia fosse firmato, Berlusconi aveva invitato il
cantante-attore siciliano nel proprio palazzo di Roma per convincerlo a non lavorare
per "il nemico", secondo Fiorello. Il tentativo non era andato a buon
fine. Eppure, Berlusconi ha al proprio arco delle frecce che Murdoch non ha. Lo
scorso autunno il presidente del consiglio aveva fatto approvare un decreto che
raddoppiava l'IVA al 20% sugli abbonamenti alla televisione a pagamento. Sky
Italia aveva risposto con una serie di annunci diretti ai propri abbonati (che
poi sono anche elettori italiani) facendo presente come la decisione del
governo Berlusconi fosse sfavorevole ai consumatori. Fiorello Mediaset e RAI,
inoltre, di recente si sono messe a collaborare per lanciare un servizio comune
sul digitale terrestre che si chiamerà Tivù, ispirato al modello britannico
della piattaforma gratuita che ha rubato una fetta di mercato all'emittente
televisiva satellitare BSkyB di Murdoch. Candela dice che Murdoch si sta
comportando bene in Italia. Lo scorso anno Sky Italia ha fatto registrare utili
per 3,2 miliardi di dollari, contro 3,7 miliardi della RAI e 4 miliardi di
Mediaset. Il confronto Berlusconi-Murdoch è l'inevitabile risultato della
"convergenza" fra televisione gratuita e a pagamento, dice Candela, e
alla fine potrebbe portare alla scomparsa del ventennale duopolio fra Mediaset
e RAI. "Mentre il sistema televisivo arriva alla maturità, adesso vediamo
una battaglia aperta per gli ascolti, gli utili e i talenti", dice
Candela. Silvio Berlusconi Ma gli ex compagni di merende sanno che si sta
profilando una rivoluzione. Murdoch, il cui valore netto è calcolato da Forbes
in 8,3 miliardi, ha solo da guadagnare riallacciando i rapporti con il
presidente del consiglio in carica del paese che ospita la sua quarta azienda
in fatto di dimensioni. Berlusconi, che si classifica a quota 9,4 miliardi
nella lista di Forbes, possiede la casa di produzione di programmi reality
Endemol, i cui prodotti a volte vanno in onda sulle reti di Murdoch. Dennis Redmont, docente di comunicazioni
internazionali presso l'Università di Perugia, dice che entrambi i magnati
probabilmente si stanno rendendo conto di aver mal giudicato la situazione.
"Si sono sottovalutati a vicenda", dice Redmont, ex responsabile di
Associated in Italia. "Murdoch ha pensato di poter ottenere il
monopolio sulla [pay TV], e Berlusconi non si aspettava che Sky sarebbe
cresciuta così velocemente". Dato che entrambi sono noti per il loro
pragmatismo negli affari, magari è ora di un altro invito a pranzo.
[23-02-2009]
( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
il
capo dello stato alla cerimonia per il settimo centenario dell'ateneo di
perugia Atenei, monito di Napolitano «No ai tagli indiscriminati» «Mi auguro
che i tempi siano maturi per rivedere le scelte di bilancio. La ricerca è leva dello sviluppo» Giorgio Napolitano (Inside)
PERUGIA - Le università italiane necessitano di
«valutazioni e interventi pubblici puntuali» e «mi auguro che siano maturi i
tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio improntate a tagli
indiscriminati»: questo il monito del presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano che all'Università di Perugia ha partecipato alla cerimonia
conclusiva delle celebrazioni del settimo centenario di fondazione dell'ateneo
umbro. «LA RICERCA LEVA PER LO SVILUPPO» - Il Capo dello
Stato ha ascoltato con grande attenzione la relazione del rettore
dell'Università di Perugia Francesco Bistoni, il quale ha sottolineato i
livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il costo
terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo
e mezzo di euro. Napolitano ha colto queste osservazioni per una riflessione
sull'Università, la crisi economica e i problemi del bilancio statale,
rivendicando il diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla «situazione
difficile». La conoscenza e la ricerca, ha voluto
sottolineare il capo dello Stato, sono «leva fondamentale per la crescita
economica e sociale» perché «solo il sapere e l'innovazione» rappresentano un
argine e una carta vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia, ha
aggiunto Napolitano, si tarda a trarre le dovute conseguenze di questa che
sembra una verità riconosciuta da tutti. «Questa è una verità difficile da
contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - ha
sottolineato il presidente della Repubblica -. Ma si tarda a trarne le
conseguenze». «NO A GENERALIZZAZIONI» - A Perugia Napolitano ha anche rinnovato
l'appello a definire le riforme per l'Università senza abbandonarsi a
generalizzazioni liquidatorie, guardando i singoli atenei in base ai risultati
e ai problemi della ricerca «con coraggio» e
considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore e che «può
suggerire» delle soluzioni. «NON DISPERDERE I TALENTI» - Il capo dello Stato ha
concluso il suo appello rivolgendosi a «tutte le forze responsabili del Paese»
affinchè si impegnino a difendere, potenziare, valorizzare tutte le risorse di
capitale umano «evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso
sottovalutati». stampa |
( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domani
regali dell? Unicef ai bambini del Policlinico di Modena (23/2/2009 10:55) |
(Sesto Potere) - Modena - 23 febbraio 2009 - Il Carnevale arriva in corsia e
martedì 24 febbraio 2009 per i bambini ricoverati all?Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Modena sarà giorno di festa. La professoressa
Adonella Ferraresi, Presidente Provinciale Unicef, alle ore 12.00 consegnerà le
pigotte ai bimbi ospiti della Struttura Complessa di Pediatria, diretta dalla
professoressa Fiorella Balli, e della Struttura Complessa di Oncoematologia
pediatrica, diretta dal professor Paolo Paolucci. Le pigotte sono le
( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
TECNOLOGIA
PER LA SALUTE Nanoparticelle biodegradabili anticancro Micro-scaglie di
silicone raggiungono il tumore, lo «illuminano», rilasciano farmaci, poi
svaniscono Una visione microscopica delle scaglie di silicone progettate per
rilasciare i farmaci e poi dissolversi (Luo Gu) MILANO - Nei laboratori dove si
progetta l'oncologia del futuro da tempo si lavora sull'immensamente piccolo.
Minuscoli espedienti in grado di circolare per il corpo, raggiungere il tumore,
illuminarlo e, infine, rilasciare farmaci in grado di distruggerlo. Non è
fantascienza ma sono le meraviglie delle nanotecnologie affiancate alla
fotonica, un filone di studio che sfrutta le proprietà di alcuni materiali che
producono fluorescenza se opportunamente stimolati. Resta però un problema la
sicurezza di questi nano-materiali e ora un gruppo di ricercatori americani
afferma di avere trovato una possibile quadratura del cerchio: minuscole
scaglie di silicone completamente biodegradabili, che possono entrare
nell'organismo, portare a termine la «missione anticancro» e poi svanire senza
lasciare traccia. LO STUDIO - «E' la prima nanoparticella luminescente
progettata per minimizzare gli effetti collaterali, è una risposta al bisogno
crescente di prodotti non tossici che funzionino nel trattamento dei pazienti».
Ha presentato così la sua creatura Michael Sailor, docente di chimica all'Università di San Diego che ha guidato il gruppo
di lavoro composto da esperti in biotecnologie, bioingegneria, medicina,
informatica dell'Università della California, del Massachusetts Institute of
Technology (Mit) e del Brigham and Women's Hospital di Boston. Come descritto
su Nature Materials del 22 febbraio
( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblico&Privato Una moratoria per i giovani Spengano
YouTube e chat Un modo per riprendere contatto con la realtà Parto da una
notizia che ho appena avuto da due giornalisti che hanno intervistato numerosi
adolescenti milanesi. Alcuni di loro hanno incominciato a usare l'eroina, ma
non se la iniettano, la fumano. Dicono che gli dà un grande rilassamento, una grande
serenità. Poi nel weekend, quando vogliono scatenarsi tutta la notte, passano
alla coca. La coca li fa sentire onnipotenti. Come se le procurano? «In giro ne
trovi quanta ne vuoi, anche su Internet e costa poco». «Non pensi che ti farà
male?» «No, fa bene». Questi adolescenti quando sono a scuola, in casa, quando
si trovano con gli adulti non ascoltano. Comunicano solo all'interno del loro
universo adolescenziale con mezzi che gli adulti non possono controllare: sms,
Internet, chat, YouTube, altre web-tribù. Si incontrano di notte, nelle
discoteche e nelle feste. Coi genitori recitano, e questi non sanno nulla della
loro vita reale. Considerano i docenti dei falliti che insegnano cose inutili e
guardano con compatimento gli psicologi. Fra loro parlano poco, piuttosto
chattano e ascoltano musica. È dalle canzonette che prendono le parole e i
concetti filosofici che ispirano la loro vita: «Sii libero, fa quello che vuoi
e ricorda che sei perfetto !». I loro modelli sono i personaggi dello
spettacolo, chi va a Il Grande fratello, i calciatori miliardari, i bulli, e
perfino chi si distingue su YouTube con qualche filmato da brivido. La
separazione fra il mondo giovanile e adulto è incominciato negli anni '60 del
secolo scorso con i figli dei fiori, il movimento studentesco, la rivoluzione
sessuale. Molti di questi giovani hanno avuto problemi, ma perlomeno avevano
radici e ideali. La nuova generazione non ha radici, non ha fondamenti etici,
non ha cultura né classica, né politica. Alcuni pensano che, proprio perche è
così vuota, sarà più aperta, creativa. È una illusione: senza radici, senza un
rapporto reale e drammatico con la vita, senza capacità di confrontarsi e di riflettere
e con l'illusione di essere perfetti, non si crea niente. A volte mi domando se
a questi adolescenti non farebbe bene un periodo di moratoria, in cui si
chiudano loro YouTube, le chat, le discoteche, si limiti l'uso di Internet e
dei cellulari per consentire loro di ricominciare a parlare, di riprendere
contatto con le altre generazioni, con i giornali e i libri. Una moratoria
periodica di due mesi l'anno, una cura disintossicante. Francesco Alberoni
stampa |
( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA':
FERMO POLO REGIONALE PER INGEGNERIA GESTIONALE (AGI) - Fermo, 23 feb. - Novita'
positive per il panorama universitario fermano. A partire dall'Anno Accademico
2009/2010 l'Universita' fermana diventera' polo per l'Ingegneria Gestionale
dell'Universita' Politecnica delle Marche. La concentrazione di risorse voluta
per Fermo e' destinata a dare un'impronta particolare, unica in tutta la
regione Marche alla sede universitaria della citta'. La sussistenza di
requisiti minimi voluti dal Ministero, e che valgono per tutta l'universita'
italiana, spiega il Preside di Facolta', professor Giovanni Latini, comportano
una riorganizzazione degli studi. In virtu' di questa necessita' e vista la
composizione del tessuto economico e produttivo della Provincia, si e' voluto
caratterizzare la sede fermana con l'Ingegneria Gestionale, di I e II livello.
L'investimento economico rimarra', assicura il professor Latini, in linea
generale, lo stesso sostenuto fino ad oggi. La svolta e' stata accolta con
grande soddisfazione anche dal responsabile dei corsi di studio delle sede
fermana, il professor Giuseppe Conte, secondo il quale gli insegnamenti
previsti nella sede di Fermo si concentreranno sull'Ingegneria Gestionale. Il
corso di laurea triennale (I livello - 20 esami, 180 CFU) avra' due indirizzi:
Produzione (caratterizzazione industriale) e Organizzazione (informazione
interna alle aziende); si mantiene il corso di laurea specialistica o
magistrale (II livello - 12 esami, 120 CFU). Per far conoscere le potenzialita'
della nuova offerta didattica, che partira' dal prossimo Anno Accademico,
l'Universita' apre i battenti della sede di Via Brunforte alle scuole.
Mercoledi', dalle ore 9,30, il primo degli incontri programmati con gli
istituti superiori della Provincia. Alle classi dell'ultimo anno dell'I.T.I.S.
'Montani' di Fermo sara' presentato il nuovo quadro di insegnamenti di
Ingegneria Gestionale e verranno accompagnati in una visita alla struttura
universitaria. Gli studenti saranno ricevuti dal Preside,
il professor Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe
Conte, responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di
docenti e ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.
( da "SaluteEuropa.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
23/02/2009
Appello di MSF e DNDi: I governi devono fare di più per promuovere la ricerca
contro malattie dimenticate che colpiscono milioni di persone Medici Senza
Frontiere (MSF) e DNDi - Drugs for Neglected Diseases hanno lanciato un appello
chiedendo maggiori finanziamenti sostenibili a favore della ricerca e sviluppo
(R&S) per combattere malattie mortali ma ignorate come la malattia del
sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas, che colpiscono milioni
di persone nel mondo. MSF ha inoltre annunciato il rinnovo del suo sostegno
finanziario e operativo a DNDi, un'organizzazione senza
fini di lucro di ricerca e sviluppo co-fondata nel 2003 da MSF e da cinque
istituti di ricerca pubblici e privati (tra i quali l'istituto di ricerche
Pasteur di Parigi, la Fondazione Osvaldo Cruz brasiliana, il ministero della
Salute della Malesia e il Consiglio indiano per le ricerche) in risposta
all'urgente bisogno di nuove cure e all'assenza di un'adeguata
leadership pubblica per stimolare la R&S per le
malattie ignorate. "Ci sono nostri pazienti colpiti da malattie come la
malattia del sonno che sono costretti a sottoporsi a cure tossiche e pericolose
solamente per avere limitate possibilità di sopravvivenza. Le cure per le
persone colpite dalla leishmaniosi viscerale continuano a essere proibitive, e
le cure per il morbo di chagas inesistenti - afferma il Dr. Christope Fournier,
presidente internazionale di MSF - DNDi ha dimostrato attraverso il suo lavoro
come una collaborazione su ricerca e sviluppo che sia innovativa e guidata dai
bisogni produce farmaci adatti ai nostri pazienti. DNDi e altre partnership
pubblico-privato, tuttavia, non possono sostituire una forte leadership
politica e un impegno da parte dei governi per garantire ai pazienti l'accesso
a cure salvavita per le malattie dimenticate". Dalla sua fondazione, DNDi
ha sviluppato due farmaci a dose fissa combinata (ASAQ e ASMQ) contro la
malaria non coperti da brevetto. Il risultato è stato quello di avere farmaci
adeguati ai bisogni dei pazienti e che possono essere prodotti da diverse case
farmaceutiche, garantendo prezzi competitivi e quantitativi sufficienti.
Inoltre, risultati promettenti sono stati ottenuti per una nuova cura contro la
malattia del sonno, basata su uno studio clinico recentemente completato da DNDi
con un importante supporto da parte di MSF nei suoi progetti. DNDi ha inoltre
sviluppato il più grande portafoglio di R&S della storia per potenziali
nuove cure contro la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il morbo
di chagas. "Stimolare l'innovazione e fornire cure efficaci e accessibili
per malattie che colpiscono le popolazioni più povere e che non rientrano negli
interessi di mercato, rimane una sfida immensa per DNDi e i suoi partner,
considerando l'assenza di finanziamenti sostenibili e prevedibili - afferma il
Dr. Bernard Pécoul, direttore di DNDi - I nostri risultati dimostrano che
quando la R&S è guidata dai bisogni dei pazienti diventa possibile creare
strumenti medici adeguati e accessibili alle popolazioni povere più a rischio".
Sebbene la situazione globale della R&S per le malattie dimenticate sia
migliorata dal 2003, i bisogni delle vittime di queste malattie sono ancora
largamente disattesi. Uno studio recente condotto da G-Finder (Global Funding
of Innovation for Neglected Diseases) ha rilevato come meno del 5% dei fondi
per R&S al mondo per le malattie dimenticate sono stati destinati alle più
ignorate delle malattie dimenticate, vale a dire la malattia del sonno, la
leishmaniosi viscerale e il morbo di chagas. Oltre 500 milioni di persone sono
a rischio per queste tre malattie. Per fare fronte ai bisogni per le cure dei
pazienti nei propri progetti, MSF sosterrà DNDi per i prossimi 6 anni con 18
milioni di euro e continuerà a fornire supporto con i suoi progetti nel mondo
alla ricerca clinica e operativa necessarie allo sviluppo di nuovi farmaci da
parte di DNDi.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cristianesimo
Doppio incontro con Salmann, studioso del rapporto fede-cultura Lunedì 23
Febbraio 2009, Doppio appuntamento, stasera e domani, con il teologo Elmar
Salmann, docente di teologia e filosofia all Pontificio Ateneo Sant'Anselmo e
alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Oggi alle 21, sarà nell'aula
Morgagni del Policlinico, ospite del Corso di cultura dell'Associazione Ex
Alunni dell'Antonianum, dove terrà una conferenza sul tema "Tra
secolarismo, ideologia e fideismo: l'eredità precaria del '900".
Domani, alla Facoltà Teologica del Triveneto in via Seminario 29, Salmann
interverrà alla giornata di studio sul tema "Il Cristianesimo come
stile", proposta dal Biennio di specializzazione in Teologia Pastorale.
Salmann è uno studioso particolarmente attento al rapporto tra cristianesimo e
cultura attuale e tra razionalità e mistica. Il confronto con il teologo si
colloca all'interno del percorso di ricerca, con apporti interdisciplinari,
sulla sfida della trasmissione della fede oggi.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Economia
ed enti locali tra Stato e federalismo Lunedì 23 Febbraio 2009, (an.fr.)
Economia ed enti locali, tra Stato e federalismo. È questo il tema della tavola
rotonda che il Comune sanpolese ha organizzato per oggi, con inizio alle 18 nel
salone Don Bosco. Dopo il saluto del sindaco Mario Vendrame e con il coordinamento
dell'avvocato Bruno Barel, docente all'Università di Padova, si confronteranno sul tema autorevoli
nomi dell'economia e della politica, quali Luca Antonini docente all'Università di Padova e consulente del Governo per la
riforma, Mario Pozza presidente di Confartigianato Treviso, Alessandro
Vardanega presidente di Unindustria Treviso, Vendemiano Sartor assessore
regionale all'economia, Fabio Gava deputato commissione attività produttive.
Giancarlo Galan, governatore della Regione Veneto, è atteso per le conclusioni.
«Si tratta di un incontro fortemente voluto dall'amministrazione - afferma il
sindaco Mario Vendrame - per offrire a cittadini un'occasione per meglio
conoscere l'attuale situazione economica».
( da "Sicilia, La" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
«La
sentenza Cga va rispettata»Enna. Comitati cittadini e Centro «Romano»
incontrano gli utenti Anche l'incontro tra il presidente della Regione,
Raffaele Lombardo e la delegazione cinese ha avuto risultati positivi tanto è
vero che Raffaele Lombardo ha dichiarato che "la Regione siciliana è
pronta ad avviare un progetto di compartecipazione con la holding cinese
Hna". Il tavolo tecnico, tenutosi negli uffici di Catania della presidenza
della Regione, ha avuto risvolti positivi e il colloquio con la delegazione di
investitori cinesi della holding Hna, che è stata guidata Tan Xiangdong,
direttore generale del gruppo, ha gettato le basi per opportunità interessanti
che presuppongono un futuro. Al colloquio con Lombardo erano presenti il
senatore Mirello Crisafulli e il presidente della Kore, Cataldo Salerno, che,
attraverso il direttore dell'Istituto del Commercio estero, l'aidonese Antonio
La Spina, sono stati i primi ad aprire il colloquio con i cinesi. La riunione
con Raffaele Lombardo ha concluso la serie di incontri istituzionali e tecnici
degli investitori cinesi del gruppo Hna (che opera nel settore del trasporto
aereo, nel settore turistico e in quello della logistica navale), interessati
alla realizzazione di un sistema di trasporto intermodale in Sicilia e, in
particolare, alla costruzione di un aeroporto intercontinentale nell'entroterra
centuripino, all'utilizzo dell'interporto di Catania e del porto di Augusta per
l'approdo della navi container. "Gli incontri di questi giorni con i
vertici della holding cinese - ha dichiarato Raffaele Lombardo - sono stati
preceduti da un fitto scambio di informazioni e valutazioni con l'Università Kore con docenti, esperti, imprenditori ed anche
dirigenti regionali. A questa verifica siamo interessati sino al punto di
essere pronti ad avviare una collaborazione e una partnership perché si
realizzi questa idea di un approdo per uomini e merci che dalla Cina, passando
per la Sicilia, e che possano arrivare in Europa e nel Mediterraneo".
f. g.
( da "Gazzettino, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì
23 Febbraio 2009, Il ragionamento non fa una grinza: l'inflazionamento delle
lauree honoris causa danneggia l'università e la
stessa istituzione della laurea. Il problema è legato alla struttura
universitaria italiana: troppi atenei, un numero infinito di facoltà e ancora
più infinito di corsi di laurea. Frutto del clientelismo più sfrontato: ci sono
stati governi nei quali certi ministri hanno badato soltanto a creare nei loro
collegi elettorali un'università, un ospedale e una
comunità montana. Oggi sono strutture spesso superflue, ma lo Stato deve
mantenerle. Difficile in queste condizioni mantenere l'eventuale eccellenza e
ancora più difficile far tornare i conti e far parlare bene dell'ateneo. Così
non poche università, a corto di fondi e di idee, sono
diventate fabbriche di lauree honoris causa distribuite con generosità e
talvolta con superficialità. Più che alla qualità si è badato alla pubblicità,
più che alla bravura del laureato alla sua popolarità. Sicuramente a cercare
nel territorio i personaggi da premiare non mancano; ci sono molti che col loro
lavoro hanno dato prestigio, creato occupazione. Ma non tutti meritano la laurea.
Quelli del Grande Fratello, per esempio, sono molto più conosciuti dei
ricercatori richiesti dagli atenei americani, ma non penso che la loro
ambizione sia il titolo accademico. Attraverso quelle lauree, però, si sono
raccolti da una parte fondi e dall'altra popolarità. Il
professor Brunetti, stimato economista a lungo docente alla
Bocconi, non a caso ricorda che la Bocconi da decenni ha bandito questo genere
di lauree proprio per sottrarsi alle pressioni esterne. I mondi della finanza,
dell'imprenditoria e del commercio hanno bisogno spesso di questo genere di
riconoscimenti. Come suggerisce Brunetti si possono esplorare strade
nuove: l'impresa può fare convenzioni con le università,
legare il proprio nome alla ricerca delle cattedre; finanziare costruzioni,
ampliamenti, laboratori. Non sempre è necessario farsi ricambiare con un
titolo. Lo Stato deve dare la sua parte e in questo è decisamente in ritardo.
Occorre una normativa fiscale che agevoli le imprese, specie in un momento di
grave crisi come quello attuale. In molti Paese ciò avviene già (lo stesso vale
per teatri, musei, per la cultura in generale). La nuova Legge finanziaria
concede alle università la possibilità di trasformarsi
in Fondazioni e questo può creare un rapporto differente tra cultura/ricerca e
impresa. Qualche anno fa negli Usa ho assistito sotto un tendone, in una
cittadina dell'Illinois, a un vivacissimo dibattito tra produttori di soia.
Avevano deciso di aumentare il contributo alla locale università
che studiava le applicazioni della soia sul mercato. Un esempio che in Italia è
improponibile. La differenza tra una collaborazione fattiva e il clientelismo
consiste proprio in questo. È tempo di cambiare.
( da "Mattino, Il (Salerno)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Guglielmo
Saracca (salernitano, 41 anni, presidente del Gruppo Giovani Costruttori dal
2002) è il nuovo coordinatore dell'intesa tra i giovani rappresentanti delle
imprese e delle professioni. L'organismo finalizzato a dare maggior peso e
visibilità alle nuove generazioni, raggruppa ad oggi circa 1.000 iscritti.
Istituito tre anni fa dal gruppo giovani imprenditori di Confindustria, dei
Conservieri dei commercialisti di Salerno e Nocera Inferiore, degli
imprenditori edili e degli avvocati oltre che di architetti, Confesercenti e
Agricoltori. Saracca subentra a Dino Grimaldi, il cui mandato è scaduto nei
giorni scorsi (il primo presidente dell'Intesa è stato uno dei suoi ideatori e
fondatori, Mauro Maccauro). «L'Intesa - spiega il neoeletto
coordinatore Guglielmo Saracca - è nata essenzialmente con l'idea di frenare la
fuga di cervelli e creare, sul territorio Salernitano, le premesse e le occasioni
di una effettiva valorizzazione dei giovani imprenditori e professionisti». In
vista delle elezioni provinciali srannoa vvaiti confronti con i candidati alla
presidenza. «A loro sottoporremo idee, programmi e progetti con
l'auspicio che possano essere recepiti nei rispettivi programmi elettorali e,
successivamente, attuati nell'attività amministrativa», conclude Saracca.
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
ANTONINO
SINISCALCHI Sorrento. Per una settimana hanno analizzato il tessuto urbano di
Sorrento elaborando ipotesi progettuali di interventi di tutela del territorio.
Quaranta studenti di architettura hanno partecipato presso la sede della
Fondazione Sorrento a villa Fiorentino, al seminario internazionale di
progettazione d'interni, sul tema «Architettura tra memoria e trasformazione»,
promosso dall'università di Napoli Federico II, con la
Universidad Autónoma de Aguascalientes, México, e la University of Florida, con
il patricinio del Comune e della Fondazione Sorrento. Ieri mattina, le proposte
progettuali elaborate dagli studenti che hanno partecipato al seminario sono
state illustrate al sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino, nel corso della
cerimonia per la consegna di diplomi e riconoscimenti agli allievi, ai docenti
e ai tutor. «Il filo conduttore del seminario - spiega Ondina Cafiero, docente di Architettura, componente dell'équipe del
professor Agostino Bossi del dipartimento di Progettazione urbana della facoltà
di Architettura dell'Università di Napoli - si è sviluppato su progetti
sperimentali del tessuto urbano storico e delle sue relazioni, fisiche e
culturali, con il mare. In quest'ottica il tessuto urbano della città di Sorrento
ha ispirato ipotesi progettuali di interventi particolarmente significativi». Alle attività seminariali hanno partecipato studenti e docenti
appartenenti alle scuole promotrici, del Politecnico di Milano, del Master de
Interiores della Università di Salamanca (Spagna), della Seconda Università di
Napoli, dell'Università di Sassari, della Universidad Motolinia del Pedregal di
Città del Messico e della Elisava di Barcelona (Spagna). Al seminario ha
partecipato anche una eminente figura dell'architettura europea, Heinz Tesar di
Vienna. Il seminario articolato in sessanta ore di lezioni, suddivise in
quindici ore teoriche e incontri con i progettisti invitati (due lezioni al
giorno) e 45 ore destinate alla conoscenza dei luoghi, all'analisi degli ambiti
prescelti, all'individuazione delle linee guida del progetto, alle attività di
laboratorio. Le lezioni dei docenti hanno riguardato i temi dell'arredamento,
dello spazio collettivo, del prodotto d'arredo, dell'illuminotecnica,
dell'estetica, del colore, della decorazione, della tecnologia, della
comunicazione urbana. I laboratori di progettazione invece, sono stati
coadiuvati dalla presenza costante di tutor che hanno coordinato le proposte
progettuali applicate agli ambiti selezionati nel patrimonio urbano di Sorrento
con l'obiettivo di conseguire risultati, per quanto possibile, generalizzabili
e applicabili a una più ampia realtà territoriale. Il seminario serve infatti a
valutare la possibilità di coniugare l'esistente, soprattutto se antico, con
gli ammodernamenti e gli adeguamenti necessari.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
A
dieci anni dal decreto ministeriale 509 del 1999 che stabilì l'autonomia
didattica degli atenei, alla Federico II si è tracciato un primo bilancio
indicando le prospettive future. Al dipartimento di Filosofia «Aliotta» si è
svolta una due giorni di dibattiti divisi in tre sessioni di lavoro intitolata
«Nuovi saperi e nuova didattica nell'università del
nuovo millennio». Il direttore del dipartimento, tra i principali promotori
dell'incontro, Fabrizio Lomonaco, ha spiegato che «dopo le legittime agitazioni
di tutto il mondo universitario degli scorsi mesi è giunto il momento della
riflessione e della comprensione razionale di una crisi della vita
universitaria in tutti i suoi aspetti e in un contesto sociale, politico e
culturale in continua, rapidissima evoluzione». La domanda di fondo è: si può
«riformare» il sistema universitario attuale per evitare il dissolvimento di un
modello di istruzione per alcuni versi in difficoltà? «Occorre anche uscire
dalla prospettiva della lamentatio circa i tagli delle risorse respingerli,
avviando nello stesso tempo l'elaborazione di un modello nuovo di università - secondo Lomonaco - È urgente una revisione delle
regole della distribuzione del Fondo di finanziamento ordinario nella
prospettiva dell'autonomia che valorizzi gli indicatori credibili di crescita
(qualità dei servizi e delle prestazioni dei singoli atenei) e su di essi
distribuisca le risorse, evitando di incentivare comportamenti perversi (la
caccia all'iscritto o l'aumento delle tasse)». Su che cosa fare
in concreto per invertire la rotta si sono interrogati i docenti intervenuti
nella due giorni. «È necessaria una rigorosa revisione delle regole di
finanziamento dei fondi di progetto, a cominciare dal cofinanziamento Miur
progressivamente diminuito (dal 72,9% del 2001 al 64,7% del 2006 e
finanziamenti con periodicità non più garantita) - è la ricetta indicata da
Lomonaco - L'assegnazione delle risorse deve avvenire secondo criteri e
parametri ben definiti e vincolanti in vista di obiettivi di qualificazione e
controllo della spesa e di incentivazione del merito, prevedendo un adeguato
sistema di valutazione della didattica e della ricerca, delle attività
editoriali e di laboratorio, di orientamento in ingresso ed in uscita dello
studente, di tirocinio e post lauream». ca.po.
( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
n.
8 del 2009-02-23 pagina 0 Università, il richiamo di Napolitano: "Tagli
indiscriminati sono da rivedere" di Redazione Il presidente della
Repubblica all'università di Perugia sischiera in
favore degli atenei e attacca l'esecutivo: "Bisogna ripensare le scelte di
bilancio imposate solo su tagli indiscriminati. Si tarda a
capire che la ricerca è la sola leva per lo sviluppo: fermiamo la fuga di cervelli" Perugia - Napolitano torna a puntare il dito contro il
governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane necessitano di "valutazioni e interventi pubblici
puntuali ed è necessario rivedere alcuni tagli che, sebbene dettati da
motivi di bilancio, sono risultati indiscriminati". Il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, invoca più risorse pubbliche per gli atenei
italiani. Dall?università di Perugia, dove partecipa
alla cerimonia per il VII centenario della fondazione dell?ateneo, Napolitano
si augura che "siano maturi i tempi per un riesame e un ripensamento di
decisioni di bilancio ancorate a una logica di tagli indiscriminati".
Attenzione ai bilanci "Non ci si può abbandonare a generalizzazioni
negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell?università"
prosegue Napolitano ascoltando, dopo la relazione del rettore Francesco
Bistoni, i molteplici problemi del mondo universitario, dalla carenza di
risorse alle difficoltà di bilancio che hanno visto più atenei italiani
"in rosso". Il capo dello Stato invita a guardare ai singoli atenei
in base ai risultati e ai problemi della ricerca
"con coraggio" considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in
questo settore e che "può suggerire" delle soluzioni. Ricerca leva
per lo sviluppo La conoscenza e la ricerca sono
"leva fondamentale per la crescita economica e sociale" perché
"solo il sapere e l?innovazione rappresentano un argine e una carta
vincente nella sfida dei mercati globali. Ma in Italia si tarda a trarre le
dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti"
continua il presidente della Repubblica parlando a Perugia. "Questa è una
verità difficile da contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro
Paese - sottolinea il presidente -. Ma si tarda a trarne le conseguenze".
No alla fuga di cervelli
Napolitano "bacchetta" la classe dirigente del Paese, perché
nonostante sia una "verità difficile da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva fondamentale per
lo sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie conseguenze e
implicazioni". Certo, sottolinea Napolitano, sull?Italia "pesano
insufficienze e contraddizioni proprie del nostro Paese e certamente pesa un
ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le scelte di bilancio. Ma
"ciò non toglie - continua il presidente - anche e a maggior ragione in
una fase di crisi e di gravi incertezze per il futuro, che è necessario che
tutte le forze responsabili si impegnino nel salvaguardare e tutelare il
capitale umano e di sapere per evitare una dispersione di talenti troppo spesso
sottovalutati". Richiami legittimi Napolitano rivendica il diritto di fare
dei richiami pubblici rispetto alla "situazione difficile" determinata
dalla grave crisi economica e finanziaria. "Fa parte - dice - delle mie
responsabilità dettate dalla Costituzione e richieste da una situazione di
straordinaria difficoltà del Paese per una crisi che ha investito la finanza e
l?economia mondiale e che in Italia sconta il retaggio, per molti aspetti, di
vicende pluridecennali. Non c?è bisogno che citi a questo proposito il peso di
un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le decisioni di bilancio
da prendere di volta in volta. Ciò però non toglie che, e anche a maggior
ragione, in questa fase di crisi che l?Europa e il mondo stanno vivendo con
gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del paese debbano
proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano
e di sapere evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso
sottovalutati". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
diritto? «Non è una dimensione sradicata dalla coscienza, come una nuvola
galleggiante sopra il paesaggio terrestre». Il diritto è «scritto sulla pelle
degli uomini», dunque il suo «recupero essenziale» è «un recupero di umanità».
Nel suo ultimo libro, Uno storico del diritto alla ricerca di se stesso (Il
Mulino, pagg. 172, euro 12,75: tre lezioni, arricchite da una bibliografia
completa di tutti gli scritti dell'autore, che scolpiscono un percorso
intellettuale frutto di un'inquietudine culturale e di una tensione morale mai
sopite e particolarmente attuali), Paolo Grossi rievoca le tappe salienti di un
itinerario di ricerca tuttora aperto. Una traiettoria di studi tesa a
restituire alla dimensione giuridica una connotazione strettamente umana,
incarnata in concreta esperienza di vita con una lucida consapevolezza critica.
Ma quale rapporto si delinea in Europa tra storia e futuro del diritto? E che
ruolo ha la prassi nel divenire della scienza giuridica? Sono temi affrontati
da Grossi nel suo volume L'Europa del diritto (Laterza, pagg. 281, euro 20) che
hanno non a caso offerto lo spunto per un seminario con l'autore, giurista e
storico, accademico dei Lincei e - dal 17 febbraio scorso - neo Giudice
Costituzionale, che ne parlerà domani alle ore 18 nella Sala degli Angeli dell'università Suor Orsola Benincasa, dove Grossi insegna Storia
del diritto medievale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza che gli ha
conferito anche, l'anno scorso, la laurea honoris causa. All'incontro, moderato
dal preside di Giurisprudenza del Suor Orsola Franco Fichera, parteciperanno
anche Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del diritto italiano all'università Federico II di Napoli e Pietro Sirena, ordinario di Diritto
privato europeo all'università di Siena, con interventi di Paolisa Nebbia, reader della Facoltà
di Giurisprudenza dell'università di Leicester e docente di Diritto privato comparato
al Suor Orsola, accanto a Lucilla Gatt, docente di
Istituzioni di diritto privato e di diritto civile nello stesso ateneo,
dove ha promosso un ciclo di incontri dal titolo «Cosa sarà il diritto
privato?». «Il nostro cammino è lungo: più di millecinquecento anni» sottolinea
Grossi, ricostruendo l'esperienza giuridica europea dalla caduta dell'Impero
romano alle soglie del terzo millennio per mettere a fuoco una «dimensione
della storia generalmente trascurata, quella giuridica; una dimensione che, pur
immersa nella globalità del divenire storico, ha una sua autonomia, che ha
talvolta grossi legami con il potere politico e gli è sottomessa, ma che,
soprattutto nelle manifestazioni della pratica quotidiana e della riflessione
scientifica, ha la forza e la capacità di percorrere strade proprie». Ma
Medioevo, modernità e postmodernità - si interroga Grossi - «hanno una visione
uniforme del diritto, della sua genesi e del suo esprimersi, tanto da
consigliare di vedere quei millecinquecento anni come un continuum che corre
ininterrotto? O constatiamo visioni diverse, se non addirittura opposte?». Il
dibattito è aperto. Domani al Suor Orsola. do.tro.
( da "Dagospia.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
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SILVIO SHOW A ?LE FIGARO?: IO E OBAMA E L?AUDACIA DELLA SPERANZA ? PD: GIà
BOTTE DA ORBI SU FRANCESCHINI - TONDO (FRIULI): CAPOLAVORO COMUNISTA, LEADER DC
? RENZI: ELETTO IL VICEDISASTRO? 1 - NAPOLITANO: BASTA TAGLI ALL'UNIVERSITA'...
(Agi) - "Mi auguro che maturino le condizioni anche per un ripensamento
delle decisioni di bilancio ispirate ad una logica dei tagli". Lo ha detto
Giorgio Napolitano intervenendo questa mattina alla celebrazione per i 700 anni
dell'Universita' di Perugia. Il Capo dello Stato ha ascoltato con grande
attenzione la relazione del rettore, il quale ha sottolineato
i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei italiani nonostante il
costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo
e mezzo di euro. Giorgio Napolitano Napolitano ha colto queste osservazioni per
una riflessione sull'Universita', la crisi economica e i problemi del bilancio
statale. E' partito ricordando come siano state le Universita', nel
Medioevo, a costituire il momento iniziale della nascita dell'Europa. E allora
bisogna "coltivare il senso delle nostre radici". 2 - BERLUSCONI: CON
ME ITALIA RIALZATA DOPO STAGIONE 'MANI PULITE'... (Adnkronos) - "Credo di
aver dato contributi importanti in politica estera, per esempio con
l'associazione della Federazione Russa alla Nato che si e' celebrata a Pratica
di Mare nel 2002, sancendo la fine della guerra fredda". Replica cosi', in
un'intervista a 'Le Figaro', il premier Silvio Berlusconi alla domanda su quali
sono stati i momenti piu' felici dei suoi quattordici anni esperienza politica.
"In politica interna -aggiunge- credo di aver contribuito a far rialzare
l'Italia all'indomani della stagione di Mani Pulite, quando i partiti che
avevano governato per decenni erano stati spazzati via dalla rivoluzione
giudiziaria di stampo comunista. Il pericolo era che il Paese finisse in mano
alla sinistra comunista. E' successo nel 1994". "Sono tornato a
Palazzo Chigi nel 2001, sono fiero di aver guidato il governo piu' longevo
nella storia della Repubblica fino al 2006, quando la sinistra e' tornata al
potere in modo rocambolesco. Me ne dispiace ancora -conclude- perche' in quel
momento l'Italia ha perso l'occasione di profittare della congiuntura economica
favorevole". 3 - BERLUSCONI, NON SIAMO MONARCHIA ITALIANI DECIDONO CON IL
VOTO... (Adnkronos) - "Io ho interpretato e interpreto il mio impegno
politico come un servizio al mio Paese. Ero il piu' invidiato imprenditore
italiano. Ho deciso di impegnare tutto me stesso per preservare il mio Paese da
un'ipotesi comunista e da un futuro incerto e confuso. Ho messo a disposizione
degli italiani le mie capacita' e le mie esperienze. Sto presiedendo il mio
terzo G8, come lei ha ricordato. Non credo che ne presiedero' un quarto, ma
l'Italia e' una democrazia, non una monarchia, quindi le date dei passaggi di potere
non le decido io. Sono gli italiani a deciderle, ogni cinque anni, con il
voto". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in
un'intervista a 'Le Figaro' che sara' pubblicata domani in coincidenza con il
vertice italo-francese. 4 - BERLUSCONI: IO E OBAMA LEGATI DALL'AUDACIA DELLA
SPERANZA (Adnkronos) - "Non tocca a me giudicare la presidenza di George
W. Bush, sara' la storia a farlo. Per me e' stato, ed e', un amico, un uomo che
stimo. Si e' trovato a guidare la nazione americana in uno dei momenti piu'
tragici della sua esistenza, a fronteggiare l'11 Settembre, cioe' il primo
attacco militare sul territorio degli Stati Uniti dai tempi di Pearl Harbour.
Con me e' stato leale, il suo si' era un si', il suo no un no. Ma dietro
l'amicizia c'era la solida alleanza tra Italia e Stati Uniti, tra i nostri due
popoli. Dario Franceschini E' su questa base che si sta cominciando a costruire
un rapporto di stima, fiducia e collaborazione tra me e Barack Obama". Lo
afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un'intervista a 'Le
Figaro' che sara' pubblicata domani in concomitanza con il vertice
italo-francese. "Nei primi contatti che ho avuto con Obama -aggiunge- ho
capito che ci legano tratti comuni. E' un leader concreto e positivo, che si
prepara a fondo sulle questioni, che conosce molto bene i dossier della
politica internazionale, e con il quale si ragiona. Ci lega pure l'audacia
della speranza'. Un tratto necessario nei momenti di crisi. Obama sta dando
fiducia agli americani e al mondo con quello che ha cominciato a fare coi suoi
primi atti e col suo atteggiamento verso la Federazione Russa e il mondo
islamico". 5 - TONDO (PRESIDENTE FRIULI): IL CAPOLAVORO COMUNISTA E' AVERE
UN LEADER DEMOCRISTIANO... (Adnkronos) - "Il capolavoro comunista",
cosi' nel suo blog il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo,
definisce l'elezione di Dario Franceschini al vertice del Pd. "Pci, Pds,
Ds e Pd... hanno combattuto per tutta una vita - ironizza il governatore - il
'potere democristiano', hanno demonizzato il socialismo liberale e riformista
hanno ridicolizzato Saragat, hanno distrutto Bettino Craxi, non hanno avuto il
coraggio di fare i conti con la propria Storia. Ora - conclude Tondo - si
trovano ad avere un leader democristiano". 6 - RENZI: CON FRANCESCHINI
ELETTO IL VICEDISASTRO... (Adnkronos) - "Sabato e' stata un'occasione
persa. Non avrei votato Dario: se Veltroni e' stato un disastro, non si elegge
il vicedisastro per gestire la transizione. In questi anni Franceschini e' stato
una delusione, percepito come il guardiano di Quarta Fase, l'associazione degli
ex popolari: basta con questa storia degli ex. Sono pronto a collaborare con
lui, ma e' fondamentale che cambi praticamente tutto rispetto agli ultimi
mesi". Lo ha detto in un'intervista a 'La Stampa' Matteo Renzi, presidente
della Provincia di Firenze, vincitore delle primarie per la candidatura a
sindaco del capoluogo toscano. "Ho l'impressione che ci sia qualcuno che
dice 'viva le primarie' finche' le puoi gestire - prosegue Renzi - ma quando
scopre che non sempre vince l'aficionados del gruppo dirigente, allora comincia
a dubitarne". 7 - UNA COMPAGNA DI SCUOLA DI FRANCESCHINI: LUI DICEVA
L'EMILIA E' ROSSA LA FAREMO BIANCA... (Adnkronos) - 'L'Emilia e' rossa, la
faremo bianca'. Questo era lo slogan del neo-segretario del Pd, Dario
Franceschini, ai tempi del liceo, dice Marina Gionchetti, una compagna di
scuola, secondo quando riporta 'La Repubblica'. "Nel '73 i giovani di
sinistra si appassionavano alle sorti del Cile e Dario Franceschini si
presentava al liceo scientifico Antonio Roiti di Ferrara con 'Il Popolo'
infilato nel taschino dell'eskimo. Un giorno glielo bruciarono - scrive il
quotidiano - L'autore del gesto: Alessandro Bratti, figlio di un segretario di
sezione comunista e compagno di banco del neosegretario Pd". Matteo Renzi
8 - CASINI: DIFFICILE DIALOGO CON FRANCESCHINI SE SCEGLIE CGIL E DI PIETRO...
(Adnkronos) - "Il Pd con Franceschini ha fatto la sua scelta" si sta
spostando piu' a sinistra "e le europee saranno lo spartiacque: allora si
capira' quali sono i rapporti di forza". Lo afferma il leader Udc Pier
Ferdinando Casini che, in un'intervista al 'Corriere della sera', aggiunge che
i cattolici "lontano dal centro rischiano di essere irrilevanti".
Casini sottolinea che 'se nel rapporto con i sindacati si sceglie la piazza
della Cgil e sulla riforma della giustizia si sta con Di Pietro, il dialogo
diventa difficile" e ricorda a Franceschini che le scelte "non
saranno indolori', perche' 'per battere Berlusconi e' sbagliato demonizzarlo'.
9 - FERRERO: SERVE UNA FORZA DI SINISTRA O MORIREMO DEMOCRISTIANI...
(Adnkronos) - "In un modo o nell'altro qui si rischia di morire
democristiani". Lo dichiara in un'intervista a 'la Repubblica' il
segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero. "Penso che ci vorrebbe
un Partito democratico che si metta a fare un'opposizione seria al governo
Berlusconi - sostiene Ferrero - Ma non per correre il rischio di morire, ben
che vada democristiani, bisogna costruire una sinistra autonoma dai
Democratici, che non sia una corrente esterna del Pd, come pensano invece
Vendola e Giordano. Non n cartello in vista delle europee, ma una proposta in
quattro punti per uscire dalla crisi: ridistribuzione del reddito; intervento
pubblico pero' non un soldo a banche e imprese; ammortizzatori sociali per chi
perde il posto di lavoro, lotta alla speculazione finanziaria". 10 - DI
PIETRO: PD E' IN MEZZO AL GUADO 'CRITICANO BERLUSCONI MA POI CI TRESCANO'
(Adnkronos) - "Il punto e' che non bisogna andare a giorni alterni,
perche' diventa ridicolo. Dicono a me che sono rozzo e analfabeta se mi
permetto di dire che Berlusconi ha un modo di governare di tipo fascista. Salvo
poi loro stessi, Franceschini all'Assemblea del partito, dice la stessa cosa.
La verita' e' semplice: in ogni decisione importante il Pd e' rimasto in mezzo
al guado, sul testamento biologico come sulle riforme costituzionali e
istituzionali, in materia di difesa del lavoro delle fasce sociali piu' deboli.
E' incomprensibile che il Pd veda in Berlusconi un avversario e poi ci treschi
insieme come e' accaduto per il Cda della Rai". Lo ha detto il leader
dell'Idv Antonio Di Pietro in un'intervista a 'la Repubblica'. 11 - LA RUSSA
SUL PDL: PROCEDIAMO BENE MA ATTENTI A 'FUOCO AMICO'... (Adnkronos) - Per il
congresso del Pdl "lavoriamo di gran lena" senza "nascondere le
criticita' emerse" e che pero' "abbiamo gia' superato insieme".
Lo afferma Ignazio La Russa, reggente di Alleanza nazionale che, intervistato
da 'Il Giornale', conferma che lo Statuto "e' praticamente pronto",
ha recepito "gli input emersi dal colloquio alla Camera tra Fini e
Berlusconi", e "dovra' essere pronto prima del 21 marzo, quando si
svolgera' il congresso di An". Qualche ritardo si registra, pero',
"nel comporre quella sorta di 'segreteria generale', seme del nostro
futuro ufficio di presidenza che, grazie al confronto allargato ai capigruppo
parlamentari del Pdl, dovrebbe stabilire le forme di coinvolgimento della
base". In ogni caso, "dobbiamo stare attenti pure all'involontario
fuoco amico". La Russa indica le testate vicine come aree di riferimento e
in particolare un articolo di venerdi' scorso dello stesso quotidiano su
Gianfranco Fini potenziale leader del Pd che "era un attacco" nei
confronti del presidente della Camera cofondatore del Pdl. "Non dobbiamo
giocare a sparare sul pianista", avverte, anche se "il fuoco amico e'
anche altrove" ossia "all'interno dei nostri quadri dirigenti di
medio vertice, sia in An che in Forza Italia. Tutti dobbiamo capire che il
partito unico presuppone saper navigare in mare aperto. E per questo dobbiamo
smetterla di giocare ognuno con il proprio orticello". Sul ruolo di Fini
nel Pdl, La Russa lo definisce una "risorsa fondamentale" e in questa
fase "potrebbe divenire magari 'ambasciatore' del Pdl in Europa, verso il
Ppe e il Parlamento europeo". 12 - COSSIGA: VERRA' ISTITUITO MARESCIALLO
REPUBBLICA... (Adnkronos) - 'A quanto mi e' stato detto, e' imminente la
emanazione di un decreto-legge con il quale si istituisce il grado a vita di
'Maresciallo della Repubblica', grado al quale sara' subito nominato il
generale Mosca-Moschini". Lo dice il presidente emerito della Repubblica
Francesco Cossiga. "Al nuovo Maresciallo della Repubblica -aggiunge l'ex
capo dello Stato- sara' attribuita una posizione di 'preminenza' su tutti gli
altri ufficiali generali e ammiragli e, con lo stesso decreto-legge, sara'
attribuita a questi il comando-in-Capo delle Forze Armate, lasciando al
ministro della Difesa la sola sovra-ordinazione e competenza, in materia logistica,
nell'ambito della pianificazione predisposta dal Maresciallo della Repubblica.
Le insegne del nuovo grado saranno costituite da una falce e martello d'oro
sormontate da una corona reale sovraposte a un drappo azzurro 'borbone' con i
gigli dei Borbone-Napoli, appaiato alla Croce Bianca di Savoia su campo
rosso". 13 - CONSORTE, SACCHETTI E CASALE PROSCIOLTI... Dal "Corriere
della Sera" - Gli ex responsabili di Unipol, Giovanni Consorte ed Ivano
Sacchetti, nonché l'immobiliarista Vittorio Casale, sono stati prosciolti
l'altro ieri dal gup di Roma Valerio Savio nell'inchiesta sulla dismissione di
133 immobili del gruppo assicurativo. L'ex presidente di Unipol Consorte ed il
suo vice Sacchetti erano accusati di appropriazione indebita e di infedeltà. Per
il gup il fatto non sussiste. La vicenda giudiziaria faceva riferimento alla
cessione di 133 immobili del patrimonio immobiliare di Unipol in favore di una
società di Casale, la Glenbrooker, per 250 milioni di euro tra il 2004 e il
2005. Gli immobili furono poi rivenduti a Pirelli Real Estate e fruttarono una
plusvalenza da 55 milioni sequestrati dalla Guardia di finanza. Il gup ha
disposto il dissequestro della somma. 14 - CHIAIANO, ECO-SHOW DI GRILLO
"LA DISCARICA È UNA PORCATA"... Co. Sa. per "la Repubblica"
- «Non avete capito. Voi dovete morire in silenzio, piano piano, senza stare lì
a rompere. Perciò vi fanno una discarica a Chiaiano che è una porcata, tra le
case e gli ospedali. E poi con i soldi delle nostre tasse danno gli incentivi
Cip 6 ai grandi gruppi quotati in borsa». Beppe Grillo compare ieri sera nel
cuore di Chiaiano, per rilanciare le tesi del no alla discarica (in attività da
una settimana): ed è ovazione. Il comico genovese se ne sta un´ora tra la gente
del presidio di lotta, poi sale sul palco dove si alternano anche medici,
ingegneri e un missionario "combattente" come padre Alex Zanotelli.
Obiettivo comune: rilanciare la battaglia. Zanotelli definisce «criminale» la
legge «del governo Berlusconi: che decide di violare tutte le norme italiane ed
europee in fatto di salute pubblica e lo fa imponendo i nuovi dispositivi con
l´esercito». Lo spettacolo-denuncia dura quasi tre ore: malgrado il gelo, ci
sono oltre 2mila persone in piazza. Grillo è un fiume in piena: «Ormai per loro
il problema dei rifiuti è uno spot. Ma voi siete la riserva indiana di una
Campania scomparsa, una non-regione. E questa Napoli, che città è diventata:
quattro assessori vengono arrestati, uno si suicida e la Iervolino dice che lei
non c´entra e va avanti? Ma allora se Mangano era un eroe, Iervolino e
Bassolino sono supereroi?». Rabbia e risate: il popolo di Chiaiano per una sera
sembra felice. Raccontano in piazza: «Solo se viene Grillo, la nostra voce va
oltre i confini di Napoli e della Campania». Il comico chiosa non a caso, dal
palco: «Ma dove sono altri colleghi? Non c´è un attore, un comico napoletano
che possa usare la sua popolarità per questa causa?». [23-02-2009]
( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Roma,
23 feb. (Apcom) - "Le parole che il presidente della Repubblica Napolitano
ha dedicato oggi all'università e alla ricerca sono vere e importanti e individuano quella che si
configura come un'emergenza per i giovani e per il futuro del Paese". E'
quanto sottolinea Pina Picierno, parlamentare del Partito democratico. "I
tagli indiscriminati operati ai danni dell'università
- dice - stanno già causando una diminuzione degli iscritti per il prossimo
anno accademico: se i giovani temono che l'istruzione non sia più in grado di
garantire loro un futuro dignitoso la responsabilità è di chi, lasciando cadere
nel vuoto l'appello di studenti, genitori, insegnanti e opposizioni, ha scelto
di operare tagli al settore che più di ogni altro è in grado di garantire
sviluppo, occupazione, innovazione e crescita al nostro Paese. E' più che mai
urgente invertire la rotta, così come altri Paesi in Europa e nel mondo hanno
scelto di fare, per rendere università e ricerca le leve per portare l'Italia fuori dalla crisi. Il
governo, invece, in questi mesi ha considerato istruzione e ricerca
come un capitolo di spesa da tagliare, con il solo risultato di togliere
speranze ai giovani, diminuire la qualità dell'istruzione e
incentivare la fuga all'estero dei nostri cervelli migliori.
Una scelta sbagliata che il nostro Paese non può assolutamente permettersi. Si
fermino i tagli - conclude Picierno - si trovino nuove risorse e si apra un
ampio confronto con il mondo dell'università
ascoltandone bisogni e priorità".
( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Parco del Trebbia piace ai giovani (23/2/2009 14:53) | (Sesto Potere) -
Piacenza - 23 febbraio 2009 - Sulla necessità di istituire parchi naturali
nella nostra provincia almeno una categoria di cittadini sembra d?accordo: è
quella dei ragazzi under 18. Una loro folta rappresentanza ha partecipato oggi
(sabato 21 febbraio) al seminario sul destino del futuro parco del Trebbia,
organizzato da Provincia ed Associazione Ambiente e Lavoro nell?Aula magna
dell?ISII Marconi, e, a giudicare dai commenti, sembra che la proposta sia
stata apprezzata. E' incoraggiante: Piacenza vanta il non invidiabile primato
di essere l?unica provincia della nostra regione a non avere un?area protetta
(e probabilmente è un primato non solo regionale ma nazionale), è auspicabile
che lo perda in tempi brevi. La cultura e la maturità civile di una comunità,
infatti, si misurano anche, se non soprattutto, sulla sua sensibilità
ambientale. “L?obiettivo della Provincia – ha detto l?assessore provinciale
alla programmazione e allo sviluppo all?attenta audience dei ragazzi - è
istituire il parco del Trebbia entro la fine del mandato, cioè entro giugno. E?
una corsa contro il tempo. Nelle prossime settimane la Regione dovrebbe
approvare il progetto, poi l?iter andrà più spedito. Siamo l?unica provincia
della regione e una delle poche in Italia a non avere un parco – ha ribadito
Borghi -, ed è un primato di cui c?è da vergognarsi. In questa provincia si è
tentato più volte di realizzare un parco: per motivi diversi (la volontà di
ottenere l?unanimità dei consensi, tra i tanti) questo non è stato possibile.
Da noi esiste ancora la diffusa convinzione che “parco” sia sinonimo di rete di
vincoli, di preclusione ad ogni genere di intervento sul territorio. Non è
così: parco vuol dire, sopratutto, lavoro e sviluppo economico. Lo si può
facilmente constatare interpellando le comunità che ospitano al loro interno un
parco naturale: in queste aree, il parco ha portato benessere ed opportunità di
lavoro. E si vive in un amiente sano. Il nostro progetto esce da una ampia
consultazione con tutte le comunità interessate. Va da Rivergaro alla foce:
avremmo voluto coinvolgere anche Travo, ma quel comune ha deciso di non farne
parte, con una scelta della quale, ne sono convinto, si pentirà”. Prima di
Borghi, Nanda Montanari, presidente dell?Associazione Ambiente e Lavoro e
coordinatrice dell?incontro, aveva portato il suo saluto ai presenti, mentre il
prof. Pier Luigi Viaroli, docente all?Università di
Parma, aveva parlato di come si realizza un parco e della sua utilità, sotto
molteplici punti di vista. Un contributo sostanziale alla realizzazione di un
parco, in un ambiente antropizzato come quello in cui viviamo, viene proprio,
ha spiegato Viaroli, dall?uomo, che con tecniche di ingegneria ambientale
restituisce agli ambienti degradati le loro caratteristiche di naturalità.
Sugli aspetti del futuro parco del Trebbia si è soffermata Adalgisa Torselli,
dirigente del servizio pianificazione territoriale e ambientate della
Provincia: il progetto prevede diverse fasce di tutela, con vincoli più o meno
rigorosi. Tra gli obiettivi: migliorare e tutelare la qualità dell?acqua del
fume. Si punta a garantire al fiume il suo “minimo flusso vitale” (la quantità
d?acqua che serve a far sopravvivere i suoi ecosistemi) e ad assicurare alle
attività produttive (agricoltura in particolare) la quantità d?acqua che è loro
necessaria. Iin questo senso si pensa ad incoraggiare, nell?area del parco, lo
sviluppo di colture poco idroesigenti, a tecniche di irrigazione che consentano
un maggior risparmio idrico, alla realizzazione di piccoli invasi, lungo il
fiume, alimentati dall?acqua dei periodi di piena, da utilizzare nei periodi
siccitosi. Sulle caratteristiche ambientali del futuro parco si è soffermata
Chiara Spotorno, del citato Servizio della Provincia. Pier Luigi Carini, del
centro di lettura di Rivergaro, ha proposto un video con interviste sul fiume
Trebbia.
( da "Gazzetta di Parma Online, La" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Le
rimesse degli immigrati: un incontro al circolo Arci Zerbini Venerdì 27
febbraio dalle 17 alle 19 al circolo Arci Zerbini di piazzale Rondani si terrà
una tavola rotonda, organizzata da "economisti senza frontiere" su:
"Le rimesse degli immigrati - Una ragione per la partenza, un incentivo al
ritorno". Introduce Alessandro Arrighetti, docente della
Facoltà di Economia dell'Università di Parma. Intervengono: Associazione
economisti senza frontiere - studenti dei corsi di laurea in "Sviluppo
locale, cooperazione e mercati internazionali" ed in "Economia dello
sviluppo e della cooperazione internazionale", Sara Cavallet, laureanda in
Sviluppo locale all'Università di Parma, Annavittoria Sarli, dottoranda
in antropologia presso l'università di Modena,
associazione Costa d'Avorio Parma, l'esperienza dei protagonisti e i loro
vissuti, Associazione Abahoza Italia-Rwanda. A seguire, aperitivo e dj set dal
vivo. Info: economistisenzafrontiere@yahoo.it
( da "gomarche.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
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Home > Cultura > Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale Lunedì 23
Febbraio 2009 15:23 Fermo diventa polo per l'Ingegneria Gestionale A partire
dall'Anno Accademico 2009/2010 l'Università fermana diventerà polo per
l'Ingegneria Gestionale dell'Università Politecnica delle Marche. Il 25
febbraio porte aperte all'ITIS "Montani". FERMO - A partire dall'Anno
Accademico 2009/2010 l'Università fermana diventerà polo per l'Ingegneria
Gestionale dell'Università Politecnica delle Marche. La concentrazione di
risorse voluta per Fermo è destinata a dare un'impronta particolare, unica in
tutta la regione Marche alla sede universitaria della città. La sussistenza di
requisiti minimi voluti dal Ministero, e che valgono per tutta l'università italiana, spiega il Preside di Facoltà, professor
Giovanni Latini, comportano una riorganizzazione degli studi. In virtù di
questa necessità e vista la composizione del tessuto economico e produttivo
della Provincia, si è voluto caratterizzare la sede fermana con l'Ingegneria
Gestionale, di I° e II° livello. L'investimento economico rimarrà, assicura il
professor Latini, in linea generale, lo stesso sostenuto fino ad oggi. Gli
insegnamenti previsti nella sede di Fermo si concentreranno sull'Ingegneria
Gestionale. Il corso di laurea triennale (I° livello - 20 esami, 180 CFU) avrà
due indirizzi: Produzione (caratterizzazione industriale) e Organizzazione
(informazione interna alle aziende); si mantiene il corso di laurea
specialistica o magistrale (II° livello - 12 esami, 120 CFU). La novità è stata
accolta con grande soddisfazione anche dal responsabile dei corsi di studio
delle sede fermana, il professor Giuseppe Conte, che commenta: "In questo
modo, si ottiene un'offerta formativa più mirata e decisamente più adeguata
alle necessità attuali del comparto produttivo provinciale, facendo di Fermo il
fiore all'occhiello delle Marche. Inoltre, il polo ingegneristico fermano sarà
un'ottimo strumento per mantenere e proseguire al meglio il lavoro già avviato
con le piccole e medie imprese del territorio". Per far conoscere le
potenzialità della nuova offerta didattica, mercoledì 25 febbraio l'Università
apre i battenti della sede di Via Brunforte alle scuole. Dalle 9.30 alle 11.00
si terrà il primo degli incontri programmati con gli istituti superiori della
Provincia: alle classi dell'ultimo anno dell'I.T.I.S. "Montani" di
Fermo sarà presentato il nuovo quadro di insegnamenti di Ingegneria Gestionale.
Gli studenti saranno ricevuti dal Preside, il professor
Giovanni Latini; seguiranno gli interventi del professor Giuseppe Conte,
responsabile dei corsi di Fermo, e la partecipazione di un team di docenti e
ricercatori che mostreranno loro laboratori e aule.
( da "Agi" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
EXPO
2015: SIENA FIRMA PROTOCOLLO SU AGROALIMENTARE DI QUALITA' (AGI) - Siena, 23
feb. - Un protocollo d'intesa sara' presto sottoscritto con Expo Milano da
Fondazione Qualivita, Gruppo Mps, e Fondazione Mps che in vista dell'expo di Milano
del 2015 si impegnano alla realizzazione di una serie di attivita' riguardanti
la promozione e la valorizzazione del comparto agroalimentare di qualita' che
particolare interesse per i prodotti del territorio senese. L'iniziativa e'
stata presentata questo pomeriggio al museo Santa Maria della Scala di Siena
nel corso di una tavola rotonda a cui hanno partecipato Massimo D'Alema,
Presidente Fondazione Italianieuropei, Giuseppe Mussari, Presidente Banca MPS, Gabriello Mancini Presidente Fondazione MPS, Paolo De Castro, docente Universita' di Bologna e Mauro Rosati direttore Generale
Fondazione Qualivita. "La crisi in atto - ha scritto messaggio il sindaco
di Milano Letizia Moratti che non ha potuto partecipare all'iniziativa - - ha
accelerato i tempi del confronto sull'attuale modello economico; il
settore agroalimentare italiano appare come uno dei comparti che possono
rilanciare il sistema paese. Di qui l'importanza del protocollo di intesa.
"L'agroalimentare e' fondamentale - ha detto Massimo d'Alema - e' uno dei
settori dove i consumi tengono di piu'. E poi si tratta di un punto
straordinario di forza del nostro paese .E in questa prospettiva l'esposizione
universale e' un'opportunita' non solo per Milano ma per tutta l'Italia".
( da "Giornale.it, Il" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
n.
8 del 2009-02-23 pagina 0 Università, Napolitano: "No tagli
indiscriminati" Gelmini: premiamo i migliori e tagliamo sprechi di
Redazione Il capo dello Stato: "Ripensare le scelte di bilancio impostate
solo su tagli indiscriminati. La ricerca è la leva
dello sviluppo". I rettori ringraziano. La replica del ministro
dell'Istruzione: "Cerchiamo solo di ridurre gli sprechi". Brunetta si
associa: "Nessun taglio indiscriminato" Perugia - Napolitano torna a
puntare il dito contro il governo. Questa volta l'oggetto del contendere tra
quirinale ed esecutivo sono università e ricerca. Le università italiane
necessitano di "valutazioni e interventi pubblici puntuali ed è necessario
rivedere alcuni tagli che, sebbene dettati da motivi di bilancio, sono
risultati indiscriminati". Il presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, invoca più risorse pubbliche per gli atenei italiani. Dall?università di Perugia, dove partecipa alla cerimonia per il
VII centenario della fondazione dell?ateneo, Napolitano si augura che
"siano maturi i tempi per un riesame e un ripensamento di decisioni di
bilancio ancorate a una logica di tagli indiscriminati". La replica della
Gelimini "Premiare le università migliori e
tagliare gli sprechi: è questo quello che vuole fare il governo". Lo
precisa il ministro dell?Istruzione, Mariastella Gelmini, aggiungendo che
"le preoccupazioni del presidente Napolitano sono anche le preoccupazioni
del governo". Attenzione ai bilanci "Non ci si può abbandonare a
generalizzazioni negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell?università"
prosegue Napolitano ascoltando, dopo la relazione del rettore Francesco Bistoni,
i molteplici problemi del mondo universitario, dalla carenza di risorse alle
difficoltà di bilancio che hanno visto più atenei italiani "in
rosso". Il capo dello Stato invita a guardare ai singoli atenei in base ai
risultati e ai problemi della ricerca "con
coraggio" considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo
settore e che "può suggerire" delle soluzioni. Ricerca leva per lo
sviluppo La conoscenza e la ricerca sono "leva
fondamentale per la crescita economica e sociale" perché "solo il
sapere e l?innovazione rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida
dei mercati globali. Ma in Italia si tarda a trarre le dovute conseguenze di
questa che sembra una verità riconosciuta da tutti" continua il presidente
della Repubblica parlando a Perugia. "Questa è una verità difficile da
contestare e apparentemente non contestata anche nel nostro Paese - sottolinea
il presidente -. Ma si tarda a trarne le conseguenze". No alla fuga di cervelli Napolitano "bacchetta" la classe dirigente del Paese,
perché nonostante sia una "verità difficile da contestare» il fatto che ricerca e conoscenza rappresentino una leva fondamentale per lo
sviluppo, "si tarda e si resiste a trarne le necessarie conseguenze e
implicazioni". Certo, sottolinea Napolitano, sull?Italia
"pesano insufficienze e contraddizioni proprie del nostro Paese e
certamente pesa un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le scelte
di bilancio. Ma "ciò non toglie - continua il presidente - anche e a
maggior ragione in una fase di crisi e di gravi incertezze per il futuro, che è
necessario che tutte le forze responsabili si impegnino nel salvaguardare e
tutelare il capitale umano e di sapere per evitare una dispersione di talenti
troppo spesso sottovalutati". Richiami legittimi Napolitano rivendica il
diritto di fare dei richiami pubblici rispetto alla "situazione
difficile" determinata dalla grave crisi economica e finanziaria. "Fa
parte - dice - delle mie responsabilità dettate dalla Costituzione e richieste da
una situazione di straordinaria difficoltà del Paese per una crisi che ha
investito la finanza e l?economia mondiale e che in Italia sconta il retaggio,
per molti aspetti, di vicende pluridecennali. Non c?è bisogno che citi a questo
proposito il peso di un ingente debito pubblico che si fa sentire su tutte le
decisioni di bilancio da prendere di volta in volta. Ciò però non toglie che, e
anche a maggior ragione, in questa fase di crisi che l?Europa e il mondo stanno
vivendo con gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del
paese debbano proporsi di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di
capitale umano e di sapere evitando la dispersione di talenti e risultati
troppo spesso sottovalutati". La Gelmini non ci sta Per il ministro la
crisi economica internazionale "deve trasformarsi in una grande
opportunità per rivedere il sistema di Istruzione in Italia, un sistema in cui
il problema principale non è quanto si spende, ma come vengono spese le risorse
pubbliche. La ricerca e l?università
sono alla base dello sviluppo di un Paese, ma è altrettanto vero, però - ha
osservato - che in questa fase di difficoltà economica internazionale è
necessario investire il denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza. Per
questo bisogna tutelare al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in
Italia. Tuttavia - ha aggiunto - è nostro dovere amministrativo e morale
eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a causa
di gestioni universitarie poco efficaci". La Gelmini è convinta che ci
siano "ampi margini per migliorare le modalità di spesa degli atenei e per
destinare fondi alla ricerca e alle università
più virtuose. Il governo con il decreto legge sull?università
- ha ricordato - ha deciso di destinare più fondi alle università
migliori e di creare 4mila nuovi posti da ricercatore.
Ha deciso inoltre di mettere un freno al moltiplicarsi di corsi e sedi
distaccate". I rettori con Napolitano Il finanziamento dell?università "è un tema centrale" dal quale dipende
"la sopravvivenza della massima istituzione formativa del nostro
Paese". Lo sottolinea il presidente della conferenza dei rettori (Crui),
Enrico Decleva, ringraziando Napolitano "per la sua continua attenzione
alle questioni riguardanti il sistema universitario". "Il tema toccato
oggi dal capo dello Stato a Perugia, quello del finanziamento dell?università, è un tema centrale. Ne va della sopravvivenza
della massima istituzione formativa del nostro Paese. D?altra parte, nei mesi
scorsi da più parti - ricorda Decleva - si è lavorato, e si sta lavorando,
proficuamente per definire le linee di una revisione normativa della governance
e del sistema di reclutamento. Ciò nell?ottica di un impegno riformatore che si
intende rilanciare dall?interno del sistema, attraverso un dibattito
costruttivo con il ministero, il governo e il parlamento, ma che non può
prescindere dagli aspetti finanziari". Brunetta non ci sta "Non ci
sono stati tagli indiscriminati": così il ministro della Pubblica
amministrazione, Renato Brunetta, ha commentato le parole del presidente della
Repubblica. "Lo dico - ha aggiunto il ministro - senza alcuna polemica.
Abbiamo tagliato 36 miliardi di euro per il triennio 2009-2011 di spesa
corrente - ha proseguito Brunetta, a margine della firma di un protocollo di
intesa con l?università Roma 3 - con la manovra
finanziaria di luglio abbiamo salvato l?Italia". Rispetto alla ricerca "il governo ha un?enorme attenzione - ha
concluso Brunetta - lo dico io che sono un professore universitario e lo
dimostrano i protocolli di intesa" già firmati per la digitalizzazione
degli atenei romani. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123
Milano
( da "Repubblica.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Come
trovare Osama bin Laden, il ricercato numero uno al mondo ? Se l'è chiesto a
lungo George W. Bush, negli anni della sua guerra al terrore, e ora che il
problema sembra passato in secondo piano, a causa della recessione, ecco
arrivare una risposta sorprendente: con il ragionamento scientifico e una
tecnologia a disposizione di tutti come Google Earth. A sostenerlo è il
professore di Geografia dell'Università della South California Thomas
Gillespie. Nella sua ricerca pubblicata
sull'International Review del Massachusetts Institute of Technology, ha
applicato al capo di Al Qaeda le stesse teorie di biogeografia usate per
identificare la posizione nel tempo e nello spazio delle specie animali in
pericolo di estinzione: si valuta il luogo dell'ultimo avvistamento e poi si
applica la teoria secondo cui, più ci si allontana nello spazio da quel
posto, più diventa improbabile trovare condizioni favorevoli alla
sopravvivenza, che nel caso degli esseri umani equivale a dire persone che
hanno lo stesso credo religioso, parlano la stessa lingua, e così via. Per dare
risposta a "una delle domande politiche più importanti del nostro
tempo", Gillespie ha incrociato vari dati, valutandoli sotto il profilo
globale, regionale e locale: non solo l'ultima posizione certa del fuggitivo,
ovvero Tora Bora, ma anche il fatto che ha bisogno di dialisi, ha bisogno di
soffitti alti data la sua imponente statura e si contorna di numerose guardie
del corpo che necessitano di stanze dove soggiornare. Tramite l'analisi delle
foto satellitari e delle notizie di intelligence di dominio pubblico, il
professore ha quindi individuato con un lungo ragionamento il paesino pakistano
di Parachinar, a una ventina di chilometri dall'Afghanistan, come il luogo in
cui consiglia a Cia ed Fbi di andare a cercarlo. Ancor meglio, nello studio si
individuano tre edifici che potrebbero fungere dal nascondiglio: due strutture
residenziali e quella che sembra essere una prigione. OAS_RICH('Middle'); Il
clamore generato dalla ricerca ha fatto piovere addosso a Gillespie numerose
critiche di chi ha fatto notare l'inopportunità di pubblicarne
i risultati sul web, facilitando l'eventuale fuga di Osama, nel caso fossero
veri. Ma anche e soprattutto di chi la mette in dubbio, come il professore
della Ryerson University Murtaza Haider, di origini pachistane: con una lettera
pubblicata dalla stessa International Review, ha fatto
notare come difficilmente un sunnita come bin Laden cercherebbe nascondiglio
nell'unica città a maggioranza sciita della regione tribale del Pakistan.
Tuttavia riconosce quella carenza di intelligence nella zona da parte del
governo Usa, stimolo che forse ha spinto Gillespie ad azzardare la soluzione,
usando ragionamenti sì raffinati, ma anche una tecnologia ormai alla portata di
tutti grazie a Google Earth. L'aspetto più interessante della ricerca sembra
essere proprio una delle riflessioni fatte in conclusione: si è detto per molto
tempo che bin Laden si nasconderebbe in una grotta, ma questo tipo di
soluzione, spiega Gillespie, richiederebbe comunque un approvvigionamento
continuo di viveri, medicine e altri beni, facilmente individuabile con la
miriade di occhi elettronici in orbita nello spazio. Considerata la potenza dei
satelliti spia americani, se bin Laden fosse veramente in una grotta, non lo
avrebbero già stanato? (23 febbraio 2009
( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Il
ministro gelmini: «premiare gli atenei migliori, tagliare gli sprechi» Atenei,
monito di Napolitano «No ai tagli indiscriminati» «Mi auguro che i tempi siano
maturi per rivedere le scelte di bilancio. La ricerca
è leva dello sviluppo» Giorgio Napolitano (Inside) PERUGIA - Le università italiane necessitano di «valutazioni e interventi
pubblici puntuali» e «mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e
rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati»: questo il
monito del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che all'Università
di Perugia ha partecipato alla cerimonia conclusiva delle celebrazioni del
settimo centenario di fondazione dell'ateneo umbro. Il Capo dello Stato ha
ascoltato la relazione del rettore dell'Università di Perugia, Francesco Bistoni,
il quale ha sottolineato i livelli di eccellenza ancora presenti negli atenei
italiani nonostante il costo terribile - in termini anche monetari - della fuga dei cervelli all'estero. Questa costa all'erario statale ogni anno 1 miliardo
e mezzo di euro. «SITUAZIONE DIFFICILE»- Napolitano ha colto queste
osservazioni per una riflessione sull'Università, la crisi economica e i
problemi del bilancio statale, rivendicando il diritto di fare dei richiami
pubblici rispetto alla «situazione difficile». La conoscenza e la ricerca, ha voluto sottolineare il capo dello Stato, sono
«leva fondamentale per la crescita economica e sociale» perché «solo il sapere
e l'innovazione» rappresentano un argine e una carta vincente nella sfida dei
mercati globali. Ma in Italia, ha aggiunto Napolitano, si tarda a trarre le
dovute conseguenze di questa che sembra una verità riconosciuta da tutti.
«Questa è una verità difficile da contestare e apparentemente non contestata
anche nel nostro Paese - ha sottolineato il presidente della Repubblica -. Ma
si tarda a trarne le conseguenze». «NO A GENERALIZZAZIONI» - A Perugia,
Napolitano ha anche rinnovato l'appello a definire le riforme per l'Università
senza abbandonarsi a generalizzazioni liquidatorie, guardando i singoli atenei
in base ai risultati e ai problemi della ricerca «con
coraggio» e considerando ciò che accade in Europa e nel Mondo in questo settore
e che «può suggerire» delle soluzioni. Il capo dello Stato ha concluso il suo
appello rivolgendosi a «tutte le forze responsabili del Paese» affinché si
impegnino a difendere, potenziare, valorizzare tutte le risorse di capitale
umano «evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso
sottovalutati». GELMINI - Dopo le affermazioni dei Napolitano, sul tema
interviene anche il ministro dell'Istruzione. «Le preoccupazioni del Presidente
Napolitano sono anche le preoccupazioni del Governo» ci tiene a precisare
Mariastella Gelmini. Il ministro aggiunge però che «la Ricerca e l'Università
sono alla base dello sviluppo di un Paese, ma è altrettanto vero, però, che in
questa fase di difficoltà economica internazionale è necessario investire il
denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza. Per questo bisogna tutelare
al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in Italia». «Tuttavia -
prosegue - è nostro dovere amministrativo e morale eliminare gli sprechi e le
spese non necessarie accumulate negli anni a causa di gestioni universitarie
poco efficaci. Ci sono ampi margini per migliorare le modalità di spesa degli
atenei e per destinare fondi alla ricerca e alle università più virtuose». «NON CI SONO TAGLI» - Anche il
ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, è intervenuto sulla
questione per sottolineare che «non ci sono stati tagli indiscriminati».
Brunetta ha ricordato che nella manovra finanziaria «sono stati tagliati 36
miliardi di euro di spesa corrente per il triennio 2009-2011 e con questi tagli
abbiamo salvato l'Italia». Il ministro ha proseguito spiegando che «il governo
ha enorme attenzione alla ricerca». Dunque nessun
taglio fatto in modo indiscriminato al settore, secondo Brunetta che tiene a
precisare: «Lo dico senza nessuna polemica». GARAVAGLIA - Di segno opposto la
posizione del Pd. «Il richiamo del capo dello Stato sull'Università -
sottolinea la senatrice Mariapia Garavaglia - non può rimanere inascoltato. Di
fronte ai tagli indiscriminati del governo Berlusconi che hanno colpito
nell'ultimo anno gli atenei italiani, il presidente Napolitano ha sentito il
bisogno di dare l'allarme sulla situazione in cui versa uno dei settori più
importanti per il futuro dell'Italia». REAZIONI - Il Presidente della Crui,
Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Enrico Decleva ha ringraziato
Napolitano per la sua continua attenzione alle questioni riguardanti il sistema
universitario. «Il tema toccato oggi dal Capo dello Stato a Perugia, quello del
finanziamento dell'università, è un tema centrale - ha
detto Decleva - : ne va della sopravvivenza della massima istituzione formativa
del nostro Paese». Plauso alle parole del capo dello Stato anche da parte
dell'Italia dei valori e del Pd. «La maggioranza e il governo ascoltino le
parole del presidente Napolitano» ha detto Fabio Giambrone, vicepresidente dei
senatori dell'Idv. Per Pina Picierno, parlamentare del Partito democratico, «le
parole che il presidente della Repubblica ha dedicato al università
e ricerca sono vere e importanti». stampa |
( da "Corriere.it" del 23-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Studi
di Oslo e Helsinki Chi dorme allunga l'esistenza «In letargo il metabolismo
migliora e l'organismo si rafforza» . Marmotte, orsi e scoiattoli «dureranno» Solo
ad aprile le marmotte usciranno dal loro lungo letargo, quando anche i ghiri,
dopo sei mesi di sonno, torneranno alla vita attiva. Orsi bruni e scoiattoli,
invece, spinti dalla fame, hanno già interrotto (temporaneamente) il loro
sonno: una volta sfamati, torneranno al loro sonno. Andare in letargo, dormire
profondamente, meglio ancora se imbucati nelle tane sotto terra «conviene ». LO
STUDIO - Uno studio condotto su 4500 specie di mammiferi viventi, ha messo in
evidenza che sono proprio gli animali che hanno adottato questo comportamento,
quelli che meno corrono il rischio di estinzione. Con termine inglese li hanno
chiamati animali «sleep-or-hide» (in sigla SLOH), cioè «dormi o nasconditi ».
Staccare la spina insomma dall'ambiente esterno in cui normalmente vengono
svolte le attività vitali, ecclissarsi per un periodo dal resto del mondo e
andare a infilarsi in qualche buco nascosto, garantisce non solo la
sopravvivenza dei singoli, quando le condizioni climatiche (come nel caso degli
animali che vanno in letargo)diventano severe, ma anche quella dell'intera
specie. Ricercatori dell' Università di Oslo e di Helsinki,
lo hanno dimostrato prendendo in esame le 443 specie di mammiferi che adottano
un comportamento «sleep-or-hide». Ci sono quelli che vanno in ibernazione per
tutto l'inverno (per esempio marmotte e ghiri) oppure che hanno un semiletargo
con brevi periodi di ibernazione e moderata attività nelle giornate più miti (tassi,
orsi, scoiattoli), o ancora quelli che dormono di giorno e sono attivi di notte
(pipistrelli), o quelli che soprattutto nei climi desertici caldi rallentano la
loro attività ed il loro metabolismo ed entrano in uno stato di vita latente,
chiamato estivazione (per esempio alcuni ricci orientali). Ma tra gli animali
SLOH ci sono anche le comuni talpe, o il tamia siberiano, una specie di
scoiattolo che scava gallerie nel terreno lunghe anche nove metri. VANTAGGIO -
L'idea che specie con questo tipo di comportamento potessero avere un vantaggio
nella sopravvivenza rispetto alle altre era nata da uno studio che Lee Hsianga
Liow, dell'Università di Oslo, aveva condotto in precedenza su campioni
fossili, e che faceva intuire come anche in passato i mammiferi SLOH fossero
stati presenti sulla Terra per un periodo più lungo rispetto alle specie di
mammiferi non SLOH. I ricercatori perciò hanno voluto
verificare con un lavoro sistematico se questa tendenza fosse vera anche per le
specie viventi. Così hanno confrontato i dati disponibili. E hanno visto che i
«dormiglioni» è gli «imbucati nel terreno» sono scarsamente presenti nelle
«liste rosse» compilate dall'Unione internazionale per la conservazione della
natura (IUCN. Anzi molti gruppi, ai quali appartengono i roditori, i
pipistrelli e le talpe (in totale il 70% dei mammiferi) sono generalmente in
ottima salute. Solo il 17,5 % delle 2225 specie di roditori è in qualche modo
minacciato ( per lo più in forme leggere), a confronto del 49% dei primati
(scimmie e affini), del 81% dei perissodattili ( cavalli, rinoceronti, tapiri)
o al 100% dei sirenidi( trichechi, lamantini). Con metodi statistici i ricercatori hanno anche escluso che fossero altri fattori a
determinare il vantaggio, per esempio la larga distribuzione sul pianeta (che
ovviamente facilita la sopravvivenza avendo a disposizione un vasto campionario
di habitat) o la taglia( normalmente i più piccoli hanno un rischio minore di
estinzione). Ma anche epurando questi fattori sono risultati egualmente
avvantaggiati gli SLOH. «Questo comportamento permette ai mammiferi di
funzionare a una velocità metabolica più bassa e a proteggerli dagli elementi
fisici avversi - concludono i ricercatori - I
mammiferi con un comportamento SLOH hanno una maggiore tendenza a sopravvivere
nell'attuale crisi di estinzioni e probabilmente l'hanno avuta anche nelle
crisi del passato perché hanno ridotto l'esposizione agli stress ambientali».
Massimo Spampani stampa |
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università
per Stranieri di PG Imbracciando la penna: Fausto Biloslavo e Toni Capuozzo
Giovedì 26 febbraio 2009 - Università per Stranieri di Perugia Palazzo
Gallenga, Aula Magna, ore 16.00. Confronto diretto tra i due inviati di guerra.
Fausto Biloslavo, Toni Capuozzo. COORDINA Francesco
Barontini Docente di Comunicazione di crisi e gestione dell'informazione
PRESIEDE Dianella Gambini Direttore del Dipartimento di Scienze del Linguaggio
A CURA DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL LINGUAGGIO BUR.IT 24.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università
della Tuscia Ottima la collaborazione scientifica tra Università e Scuole sul
tema dell'orientamento Si è svolto all'Università della Tuscia un convegno dal
titolo "Incontro Scuola-Università" per esporre i risultati
conseguiti della sperimentazione realizzata nell'ambito del progetto
"Università e Scuola" finanziato dal Ministero della Pubblica
Istruzione. Hanno partecipato al progetto stesso, coordinato dal delegato del Rettore
per l'Orientamento ed il Tutorato prof. Carlo Caporale e dalla professoressa
Barbara Turchetta, 15 istituti superiori di secondo grado di Viterbo e
provincia, 30 docenti dell'Ateneo, 60 insegnanti delle
superiori e 4.000 studenti delle ultime due classi. Anche la preside Agata
Severi ha collaborato per conto del Ministero dell'Istruzione. In ogni scuola
un gruppo di studi composto da insegnanti e docenti dell'Università, ha
lavorato assieme ai giovani per ricercare strategie originali e soluzioni innovative
tutte volte a migliorare la capacità dello studente ad effettuare una
scelta consapevole del proprio futuro universitario ma anche a stimolarlo e
motivarlo a continuare la propria formazione culturale. Progetti che sono stati
esposti durante il convegno e che sono immediatamente operativi. Ricordiamo che
tutto il lavoro è frutto di una convenzione firmata dall'allora ministro
dell'istruzione Giuseppe Fioroni e dal prof. Marco Mancini Magnifico Rettore
dell'Università della Tuscia che aveva le seguenti finalità sviluppo di un
modello di orientamento scolastico professionale; attivazione di
"reti" ai vari livelli, che si impegnino su obiettivi condivisi e
strategie comuni, attraverso una trama elastica per accogliere tutti i
Soggetti, e flessibile per essere adattabile ai problemi; sperimentazione di
nuovi modelli pedagogico-didattici e formativi, che prevedano la partecipazione
attiva dello studente; dimensione educativa trasversale dell'orientamento e
didattica disciplinare; apprendimento lungo tutto l'arco della vita e
"learning by doing". Al convegno hanno partecipato oltre al Magnifico
Rettore Marco Mancini anche il prof. Leonardo Rapone, delegato per le attività
connesse all'applicazione del decreto ministeriale in materia di offerta formativa
del Ministero dell'Istruzione, la professoressa Speranzina Ferraro, dirigente
del Ministero dell'Istruzione, Romolo Bozzo dirigente dell'Ufficio Scolastico
Provinciale di Viterbo, presidi e rappresentanze degli studenti. BUR.IT
24.02.09
( da "Musicalnews.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Rumours
Pubblicato il 23/02/2009 alle 13:18:03 Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci
nuovo Radio Varnadi, il nuovo album radiofonico di Luciano Ceriello di Paolo
Ansali RADIO VARNADI è il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano
Luciano Varnadi Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli.
E' una sorta di concept-album radiofonico con un vero palinsesto! RADIO VARNADI
è il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano Luciano Varnadi
Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli. E' una sorta di
concept-album radiofonico con un vero palinsesto! RADIO VARNADI (Afrè Music) è
il nuovo progetto-album del cantautore veneto-campano Luciano ?Varnadi?
Ceriello meglio conosciuto come il cantautore con due cappelli. E? un album
concepito e strutturato in modo da far percepire all?ascoltatore la sensazione
di assistere ad una vera e propria giornata radiofonica con un palinsesto che
va dalle 8 del mattino alle 24 di sera. In questo disco Varnadi ha avuto come
collaboratori attivi ed entusiasti il noto attore ANDREA RONCATO ed il cantante-chitarrista
GINO ACCARDO (ex chitarrista di ROBERTO MUROLO e nuovo cantore della canzone
classica napoletana) i quali, nel brano ?La storiella di Damer?, si sono
cimentati per la prima volta nell?interpretazione di un brano dalle sonorità
rock. Altri illustri ospiti di ?RADIO VARNADI? sono MAURO PALERMO (già
chitarrista di VASCO ROSSI e di FRANCESCO BACCINI) che ha suonato ed ha curato
insieme al Varnadi l?arrangiamento di ?Sto pensando a te?, MARIA PIA PIZZOLLA
(SUPERZOO) che ha prestato la sua voce per il finale del brano ?Donne?, GIANNI
COLONNA in qualità di chitarrista elettrico, arrangiatore, nonché
one-finger-keyboard-man e la porno-sexy-star LEA DI LEO che ha lasciato un
cameo sul finale di ?Big Jim e Barbie?. Hanno inoltre dato un proprio contributo
alla realizzazione dell?album il pianista-organista ODERIGI LUSI (già
tastierista degli OSANNA e storico collaboratore del Varnadi), il
batterista-jazz LEONARDO DE LORENZO che in ?RADIO VARNADI? ha suonato
pianoforte e tastiera, MAX CERMOLA con il suo particolarissimo stick, il
quartetto d?archi ONDANUEVE STRING QUARTET, TONY D?ALESSIO con i suoi cori
lirici e non lirici, la piccola FRANCESCA CERIELLO (4 anni) figlia di Varnadi
che ha cantato nel brano suo omonimo ?Francesca?, WALTER RIVOLTA e CIRO CIOTOLA
alla batteria, i fratelli ANDREA e LORENZO PETRUZZIELLO rispettivamente al
basso elettrico e ai cori, MOTECUHZOMA QUETZALCOTAL con la sua voce azteca,
MATHI?, SARAH SWAN e VERA ai cori, HELENA BIAGIONI, MARIO NAPPI, il SINDACO DI
SIRIGNANO, il PROF. FLAVIO CERMOLA (Docente di Chimica Organica presso
L?Università degli studi Federico II di Napoli), PINO DA ROMA ed AL LUCINO con
la sua voce fuori canto. In RADIO VARNADI ogni brano ha avuto una
presentazione-lancio da parte di uno o più DJ (BIG WAVE, PIERA SALVATORI,
DONATO ZOPPO, MARIO LA MONACA, ERENNIO DE VITA, BETSY BEST & TIGER GIRL) e,
come la maggior parte delle radio, ha al suo interno un radiogiornale, le
previsioni del tempo, le richieste da casa e tante altre iniziative simpatiche
che sapranno sedurre l?ascoltatore e che qui non sveleremo. RADIO VARNADI: CHE
RADIO RAGAZZI! (Il disco è disponibile su ITunes, Believe Digital, Virgin,
Musicme info: www.afremusic.it) Tracklist: 1) RADIO VARNADI ore 8,00 2) Come la
mia Barbie 3) RADIO VARNADI ore 9,40 4) Francesca 5) RADIO VARNADI ore 11,30 6)
La protesta 7) RADIO VARNADI ore 13,00 8) Donne 9) RADIO VARNADI ore 14,10 10)
Big Jim e Barbie 11) RADIO VARNADI ore 15,20 12) Sto pensando a te 13) RADIO
VARNADI ore 16,50 14) Appunti di viaggio 15) RADIO VARNADI ore 17,30 16) Avrei
dovuto 17) RADIO VARNADI ore 18,15 18) Egoista 19) RADIO VARNADI ore 20,00 20)
Padre, muovimi i fili 21) RADIO VARNADI ore 21,30 22) La storiella di Damer 23)
RADIO VARNADI ore 22,30 24) Non preoccuparti 25) RADIO VARNADI ore 23,55 26)
Come una danza sufi 27) RADIO VARNADI ore 24,00
( da "Sestopotere.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università,
Napolitano: rivedere tagli indiscriminati (23/2/2009 18:08) | (Sesto Potere) -
Perugia - 23 febbraio 2009 - "Che la ricerca e la formazione siano una
leva fondamentale per la crescita di un'economia e di una società fondate sulla
conoscenza e sull'innovazione, che sole potranno reggere alle prove della
competizione globale, è verità difficilmente contestabile, ma da cui si tarda e
si resiste a trarne tutte le necessarie conseguenze e implicazioni". Così
il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto
all'Università degli Studi di Perugia alla cerimonia conclusiva del 700°
anniversario di fondazione dell'Ateneo. "A maggior ragione nella fase
critica che stiamo vivendo, con l'Europa, in un mondo scosso da eventi
traumatici e da gravi incertezze per il futuro, tutte le forze responsabili del
paese - ha continuato il Presidente Napolitano - debbano proporsi di
salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di
sapere, di cui disponiamo, evitando quella dispersione di talenti e di
risultati, di cui qui si è detto: talenti e risultati troppo spesso
sottovalutati e non tradotti in più alta qualità dell'occupazione e dello
sviluppo". Il Capo dello Stato ha concluso il suo intervento augurandosi
che "si manifesti la più larga sensibilità e
disponibilità di docenti, di ricercatori, di studenti e che si possa così
rapidamente giungere a valutazioni e interventi pubblici puntuali nei confronti
del sistema universitario. Mi auguro - ha aggiunto - che stiano maturando le condizioni
anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli
indiscriminati. Spetta in modo particolare a voi tutti che operate
nell'Università farvi portatori di proposte realistiche e di idee
innovative".
( da "Virgilio Notizie" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Perugia,
23 feb. (Apcom) - I mali dell'università italiana sono
lo specchio di tante "insufficienze e contraddizioni" del Paese:
scarsissimi investimenti per la ricerca, tendenza a
"generalizzazioni negative e liquidatorie", difficoltà nel
valorizzare i "talenti", con la conseguente 'fuga'
dei cervelli all'estero, e anche "tagli
indiscriminati". Ci va giù duro, da Perugia, il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano nel chiedere, per l'ennesima volta, che tutte le
"forze responsabili" del paese tutelino e difendano il patrimonio di
saperi e conoscenze degli atenei italiani. Anche con adeguate scelte di
bilancio. La crisi economica non è affatto una scusa e anzi, per il presidente,
è un motivo in più per considerare investimenti in ricerca
e conoscenza come una "leva fondamentale" per lo sviluppo. L'appello
e il monito, insomma, sono rivolti soprattutto a chi ha in mano le sorti del
paese e i cordoni della borsa. E difatti al capo dello Stato rispondono sia il
ministro dell'Università Mariastella Gelmini che quello della Funzione pubblica
Renato Brunetta: per gli esponenti del governo non c'è stato alcun taglio
"indiscriminato". Le parole di Napolitano, invitato dal rettore
dell'ateneo perugino Francesco Bistoni alla cerimonia per il VII centenario
dell'università, sono inequivocabili e raccolgono sia l'appello dei docenti che
quello degli studenti. E' indispensabile che si giunga "rapidamente"
a "interventi pubblici puntuali per il sistema universitario" e
"mi auguro - ha aggiunto il presidente - che stiano maturando le condizioni
anche per riesaminare decisioni di bilancio ancorate alla logica di tagli
indiscriminati". Il mondo universitario si deve fare portavoce di
"proposte realistiche e di idee innovative" ma il governo deve saper
ascoltare. Soprattutto in un momento di grave crisi economica deve essere
chiaro a tutti "che la ricerca e la formazione
sono una leva fondamentale per la crescita di un'economia e di una società
fondate sulla conoscenza e sull'innovazione, che sole potranno reggere alle
prove della competizione globale". Si tratta di "una verità
difficilmente contestabile che appare non contestata anche nel nostro
paese", osserva con arguzia Napolitano, "ma si tarda e si resiste a
trarne tutte le necessarie conseguenze e implicazioni". I 'cervelli' non mancano in Italia. E l'impegno ad arginare la fuga all'estero dei migliori ricercatori
e docenti è sempre prioritario per Napolitano, che nella sua Napoli come a
Trieste, ha sempre ricordato e valorizzato le "eccellenze", i centri
di ricerca teorica o applicata più all'avanguardia.
"In un mondo scosso da eventi traumatici e da gravi incertezze per il
futuro, tutte le forze responsabili del paese - ha rilanciato - devono proporsi
di salvaguardare, potenziare, valorizzare le risorse di capitale umano e di
sapere, di cui disponiamo, evitando la dispersione di talenti e di risultati,
troppo spesso sottovalutati e non tradotti in più alta qualità dell'occupazione
e dello sviluppo". Allora, se è vero, che "un ingente debito pubblico
si fa sentire su tutte le scelte di bilancio" è anche vero che non si può
tagliare in modo "indiscriminato". Dopo molti appelli, lanciati anche
alla vigilia della legge finanziaria, oggi Napolitano sembra chiedere conto
delle scelte fatte. E' tempo di un ripensamento e anche nel considerare la
situazione economica degli atenei italiani "non ci si può abbandonare a
generalizzazioni negative e liquidatorie che mettano a rischio il futuro della ricerca e dell'università".
Mette le mani avanti il presidente e ricorda che è un suo preciso dovere
costituzionale fare "interventi e richiami pubblici" su questi temi
"cruciali", soprattutto davanti alle difficoltà economiche in cui
arranca anche l'Italia. La risposta del governo non tarda ad arrivare. I
ministri Gelmini e Brunetta ne difendono in pieno l'operato. "Le
preoccupazioni del presidente Napolitano sono anche le preoccupazioni del
governo", spiega la Gelmini aggiungendo che "ricerca
e università sono alla base dello sviluppo di un
Paese, ma in questa fase di difficoltà economica internazionale è necessario
investire il denaro pubblico con grande attenzione e oculatezza".
"Bisogna tutelare al massimo le tante realtà di eccellenza presenti in
Italia. Tuttavia - insiste il ministro - è nostro dovere amministrativo e
morale eliminare gli sprechi e le spese non necessarie accumulate negli anni a
causa di gestioni universitarie poco efficaci". Brunetta, da parte sua,
puntualizza che "non ci sono stati tagli indiscriminati" ma "36
miliardi di euro di spesa corrente, nell'ambito della manovra finanziaria per
il triennio 2009-2011 e abbiamo salvato l'Italia". Più attenzione per la ricerca? "Il Governo ha un'enorme attenzione per la ricerca. Lo dico io che sono un professore universitario e
lo dimostrano i protocolli firmati e lo dico senza nessuna polemica",
conclude Brunetta.
( da "Articolo21.com" del 23-02-2009)
Argomenti: Cultura
Crisi
economica. La scelta nazionalizzatrice dei governi e l?assenza della sinistra.
di Gianni Rossi C?è un fantasma che si aggira al capezzale della crisi
economica del mondo capitalistico: è quello della nazionalizzazione e della
statalizzazione. In assenza di ricette neo-keynesiane e di rpogettualità della
sinistra riformista europea, proprio mentre la stessa crisi offre su un piatto
d?argento le possibilità di coinvolgere larghi strati sociali in un movimento
per cambiare gli assetti di potere conservatori, che da decenni governano gli
stati dell?Unione, ecco che le leadership del G8 e G20 riscoprono proprio
strumenti osteggiati dal neo-liberismo, come la partecipsazione degli stati nel
capitale celle bsanche e dei maggiori gruppi industriali in forte dissesto.Non
c?è dubbio che le banche andranno rifinanziate, per far “girare” moneta e
crediti alle imprese di ogni ordine e grandezza e ridare fiato ai consumatori,
strozzati dai mutui e dai debiti. Ma occorre anche rilanciare i consumi e dare
prospettive di sicureza agli stipendi, alle pensioni e agli ammortizzatori
sociali, oltre che rilanciare settori produttivi in grado di creare nuova
occupazione.Come commenta il neo-Premio Nobel per l?economia, l?americano Paul
Krugman, non significa abbracciare tesi socialiste tout court, quanto scegliere
un mix di strumenti neo-keynesiani e sociali che insieme alla partecipazione
dello Stato mettano in primo piano anche finanziamenti a programmi per lo
sviluppo di un' industria “ecocompatibile”, alla ricerca e sviluppo di nuove
tecnologie, al rilancio di opere infrastrutturali, a scelte di riforma fiscale
e previdenziale finora osteggiate.Soprattutto per l?Italia. Riforma
previdenziale. E? necessario mettere mano alla riforma delle pensioni, non solo
equiparando l?età pensionabile femminile a quella maschile, ma anche allungando
l?età generale. Da subito, perchè in questo modo i risparmi per le spese dello
Stato sarebbero considerevoli e, grazie a quei risparmi, si potrebbero
finanziare sia gli ammortizzatori sociali per i disoccupati, sia per i precari.
Ovvero si aiuterebbero così i salari più bassi e coloro che a oggi sono privi
di qualsiasi ciopertura assistenziale: milioni di giovani e meno giovani
assunti negli ultimi anni con contratti atipici e a tempo determinato. Con le
prospettive di allungamento dell?età sempre più elevata, è assurdo che milioni
di persone vengano espluse dal ciclo produttivo prima dei 65 anni. Non solo, ma
proprio in virtù di minori contributi versati all?INPS e ale altre casse di
istituti previdenziali, in questo modo, con la permanenza al lavoro di più
anni, le pensioni potrebbero essere meno basse. Infrastrutture. I grandi
lavori, come la “cura del ferro”, ovvero ferrovie dentro e fuori le grandi
città, per alleggerire l?intasamento del traffico urbano e l?inquinamento
dovuto all?uso massiccio delle auto private, per ridurre il trasporto su gomma
sulle autostrade di merci e persone, sono un?occasione per creare nuova
occupazione e preservare l?ambiente. Ci sono poi da migliorare i porti e gli
aeroporti, i collegamenti tra questi e le città di partenza. Minore traffico,
ma anche minore permanenza sulle strade e, quindi, anche meno incidenti
stradali ( che costano alla comunità miliardi di Euro l?anno per morti e
invalidà permanenti). La messa in opera di opere ferroviarie al Sud, dove
ancora esistono solo una strada ferrata e spesso neppure elettricizzata, ma
ancora con treni a trazione diesel! Grandi opere paesaggistiche. Le frane, i
disboscamenti, le rovine del territorio ferito a morte, che le intemperie
annuali creano una specie di “groviera” al Sud, ma anche al Nord del paese,
possono essere combattute con opere di rimboschimento, creazione di squadre
temporanee con giovani occupati per la tutela, il controllo e la salvaguardia
del territorio ( boschi, laghi, fiumi spesso depauperati dai drenaggi
clandestini e intensivi dei letti per estrarre materiale edile). L?abbattimento
dei tantissimi “eco-mostri” lungo le coste e quindi il rrisanamento dei
territori e la creazione di località turistiche dove sviluppare l?industria del
settore. Banche e sistema finanziario. Le maggiori banche oggi sono governate
da Fondazioni, dove i CDA vengono scelti col “bilancino” politico. Occorerebbe
prevedere la presenza nel 25-30% del capitale la presenza del Tesoro, con una
forte riduzione dei membri dei Cda sia nelle fondazioni e negli organi di
Sorveglianza, sia ai vertici operativi delle banche, con il corollario
all?Obama di mettere un tetto agli emolumenti dei top manager, non superiore ai
500 mila dollari l?anno, ovvero poco più di 420 mila Euro. Creazione di un
Fondo di Garanzia per i Mutui per aiutare tutti quei consumatori che hanno
cotratto mutui ormai mda “strozzini” e che non ce la fanno a pagare le tasse,
col rischio di vedersi requisire le case. Revisione semestrele, quindi, degli
indici di interesse per mutui variabili, ma anche per quelli a tassi fissi,
ormai anche questi superiori di almeno il doppio rispetto al costo del danaro,
fissato dalla BCE. Norme più trasparenti per i conti correnti e per gli
“scoperti bancari”, i cui tassi d?interesse non dovrebbero superare il doppio
del tasso creditore elargito ai depositi. Alzare la tassazione sulle rendite
finanziarie, a livello europeo (oltre il 21% almeno). Detassazione per gli
utili reinvestiti in occupazione e ricerca e sviluppo per le aziende
“virtuose”. Immedaita introduzione della “class action”. Maggiori controlli
sulle società quotate in Borsa e pèiù vigore alle Autorità Antitrust. Riforma
fiscale. Il nostro sistema è progressivo, ma è assurdamente punitivo. Ridurre
l?imposizione fiscale immediatamente, introducendo una soglia di “reddito
minimo” non tassabile, che arrivi ai 20 mila euro annuali, per poi creare tre
al massimo quattro aliquote fino al 40% max, per redditi che superano i 150
mila Euro annuali. Sarebbe un modo per rimettere in circolo una massa monetaria
in grado di riattivare i consumi. Introduzione di alcune novità “anglosassoni”
come il coefficiente familiare ( il carico fiscale va suddiviso sui membri
delle famiglie, favorendo quindi quelle monoreddito e con più componenti) e
l?introduzione della detraibilità anche per i salariati e pensionati dell?IVA
sulle spese di qualsiasi genere ( oggi solo i liberi professionisti, le
aziende, commercianti e artigiani possono farlo), oltre che per le “spese di
aggiornamento professionale, uintellettuale, culturale e l?istruzione dei
figli”. Riduzione genearalizzata dell?IVA. Piano di sviluppo per le Reti. Un
grande sforzo finanziario e produttivo-occupazionale per far nascere anche in
Italia la cablatura del paese, ovvero l?introduzione di una grande Rete a fibre
otticche, dove passeranno le nuove “autostrade” della comunicazione e
dell?interscambio formativo e commerciale del futuro, grazie alla
digitalizzazione e all?incremento dell?uso di Internet. Rottamazioni. Non siano
solo l?auto e la moto i beneficiari di sconti, ma anche i computer, i
televisori di nuova genrazione e i telefonini cellulari. Sono questi mercati di
grande opportunità per aumentare occupazione soprattutto nei servizi collegati
ai settori delle TLC e dei media. Lotta all?evasione ed elusione fiscale. Un
nuovo e più vigoroso sforzo verso questa piaga del tutto italiana, che, stando
alle recenti ricerche pubblicate anche su libri
(Fondamentale “Evasori” edito da Bompiani, dell?informatissimo giornalista
economico Roberto Ippolito), ammonta a 100 miliardi di Euro l?anno. Creazione
di un Fondo speciale per il riutilizzo delle somme recuperate immediate a
favore delle opere sociali infrastrutturali e per l?adeguamentio di salari e pensioni
minimi.Insomma, occorre un progetto moderno, che unisca opportunità fornite
all?innovazione tecnologica, al mercato regolato in maniera più sistematica e
non più neo-liberista, ma neppure legato a ricette “neo-sovietiche”, che troppo
spesso si sentono proporre da parte di alcuni settori sindacali e della
sinistra “radicale”. E?questa la sfida epocale per una nuova sinistra moderna,
riformista, che voglia creare nuove alleanze sociali e sconfiggere il
conervatorismo al potere nel nostro paese.