CENACOLO  DEI COGITANTI

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Report "Cultura"  13-2-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

La sfida del cibo passa per la scienza ( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Al suo fianco il docente di Colture arboree dell'Università di Palermo Giuseppe Barbera, Giovanni Giuliano ricercatore all'Enea di Roma, Chiara Tonelli docente di Genetica all'Università di Milano e Giulia Morra dell'Oreal Unesco for Women in Science. «Spesso abbiamo paure immotivate senza conoscere la materia» hanno commentato alcuni studenti.

Dialoghi sull'educazione il tema è l'imponderabile ( da "Alto Adige" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: preside della facoltà di scienze della formazione dell'università di Bergamo e docente di pedagogia sociale: Lizzola si occupa in particolare di marginalità, devianza, vulnerabilità con particolare attenzione ai giovani, nell'attuale contesto sociale-politico. Il titolo dell'incontro, a ingresso libero, è "Quale misura per l'imponderabile?

Accademia Nazionale Virgiliana Apertura annata con Lectura Vergili ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Filologia Classica all'Università di Heidelberg, latinista fra i più prestigiosi. Titolo della Lectura: "Ritrovare Virgilio attraverso la sua fortuna". Ma l'evento avrà un'altra connotazione: sarà presentato il Premio Internazionale Virgilio, bandito dall'Accademia per promuovere nel mondo gli studi virgiliani.

Oggi. Assistenza umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione ... ( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lezione pubblica con Sandra Pietrini (docente di Storia del teatro e dello spettacolo, Università di Trento) per Theatrum philosophicum in Sala Medioevale del Teatro Sociale ore 17. Lunedì 16. «Voci del femminismo: le donne nella società, nella cultura e nel diritto». Tavola rotonda ad ore 17 in aula 2 di Giurisprudenza.

La storia del sindacato ( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La storia del sindacato Oggi, alle 15, la sala Gabardi della Cgil, ospita un seminario sulla storia del sindacato in Trentino. Con Carlo Ghezzi (presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Alceo Riosa (docente all'università di Milano) e Paolo Burli (segretario generale della Cgil del Trentino).

L'eredità di Einaudi dall'Italia all'Europa ( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Europa Curata dal nipote Roberto rivela come la grande Storia si può raccontare anche attraverso le piccole cose ANNA SARTORIO Docente universitario e viticoltore, economista e collezionista di libri rari, giornalista e secondo Presidente della Repubblica, esule in Svizzera ma anche Governatore della Banca d'Italia nel delicato passaggio tra la guerra e il dopoguerra.

Comunicare le discipline nelle lingue straniere Si fa il punto sulle nuove teorie d'insegnamento ( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per quali lingue, quanti docenti erano stati coinvolti, che formazione avevano ricevuto, da chi erano state finanziate le attività, e quale era la valutazione complessiva dell'esperienza. Nella loro relazione, le due docenti mostreranno come uno dei settori più coinvolti sia stata l'area storico-sociale.

Preparati e specializzati per migliorare il lavoro ( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Grazie alle abilità dei docenti e alla struttura dei corsi By Format, la formazione viene individualizzata, in modo da garantire a tutti il massimo dei risultati. A tal fine, le lezioni avvengono in piccoli gruppi con un rapporto allievo-docente ottimale per il raggiungimento degli obiettivi didattici.

aiello, il comune partecipa a "m'illumino di meno" ( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Cristiano Tiussi docente di Topografia dell'Italia Antica presso l'Università di Trieste.Una pubblicazione che ha lo scopo di raccogliere in modo organico, gli aspetti del territorio del comune di Aiello del Friuli e dell'intera Bassa Friulana nelle varie epoche storiche.

menù tipico, spuntano i primi piatti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: agenzia di comunicazione Interattiva sta girando il territorio alla ricerca di pubblicazioni già realizzate o ricette tramandate oralmente, in modo da avere un primo quadro della situazione esistente. Perchè, se il nostro progetto ha un respiro provinciale, nel loro piccolo alcune realtà locali hanno già recuperato alcune pietanze tradizionali.

quelle 62 cattedre con lo sponsor - michela bompani ( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nella convenzione stipulata tra Università e finanziatore, si specifica che spetta al "benefattore" garantire gli adeguamenti Istat agli stipendi di docenti e ricercatori. Allo scadere del "contratto", però, il professore (o ricercatore) passa finanziariamente sulle spalle dell´Ateneo.

all'expò la musica e la cultura tabarchina ( da "Nuova Sardegna, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Expò la musica e la cultura tabarchina La musica e la cultura tabarchina al centro della lezione organizzata dall'università Unitre ieri sera all'Expò. Docenti d'eccezione Mario Brai, musicologo e presidente dell'associazione Marenostrum, e Gesuino Deiana dei Cordas e Cannas. La lezione si è conclusa con l'esibizione dei due musicisti.

ma qualcuno valuti il lavoro dei docenti - alessandro dal lago ( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti non sono incentivati a lavorare, a procurarsi i fondi, a sviluppare i propri lavori. Non esistono meccanismi premiali, diversamente da qualsiasi università del mondo sviluppato. E ciò favorisce sacche di arretratezza, ritualismo e provincialismo.

"io, genitore, e quel segreto svelato" ( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Semboloni e la professoressa Mastropaolo per il Centro di Terapia e con Chiara Saraceno, docente dell´Università del Piemonte Orientale e Francesco Pivetta, docente e formatore. Sarà Chiara Saraceni a esporre i risultati di una ricerca su 200 famiglie che hanno vissuto l´esperienza di ritrovarsi un giorno faccia a faccia con il loro ragazzo o ragazza che spiegava loro di essere gay.

Un'agenzia pubblica-privata per rilanciare la montagna ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: agenzia pubblica-privata per rilanciare la montagna Venerdì 13 Febbraio 2009, Belluno Un'Agenzia per rilanciare la montagna. Anticipata qualche mese fa nel corso dell'incontro al Comunale con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l' "Agenzia della montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da Assindustria Belluno,

All'ateneo le fonti rinnovabili ( da "Arena, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di Ambiente Italia e docente del dipartimento Best del politecnico di Milano, di Alessandro Romeo, del Laboratorio di materiali per l'energia solare dell'ateneo scaligero e Giovanni Goldoni, del dipartimento di Scienze economiche dell'università. Interverranno anche Bettina Campedelli, prorettore dell'ateneo, Giovanni Frigo,

seminario sul cardinale pietro maffi ( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: appuntamento è promosso dall'arcivescovo di Pisa e dall'Università e vanta il patrocinio dell'Opera della Primaziale e della Provincia, oltre all'adesione della Società storica pisana. Tra i relatori, docenti e ricercatori dell'Università di Pisa, membri dei dipartimenti di filologia classica, italianistica, storia delle arti e storia.

Scuole, la sfida per crescere ( da "Provincia Pavese, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e ai loro staff docenti il compito di badare al meglio alle necessità dei bambini. Primo circolo. Il polo scolastico diretto da Anna Osso punta sul tirar fuori da ogni bambino il suo talento. Per farlo si affiderà a un piano dell'offerta formativa che l'insegnante-coordinatrice Mara Saviotti definisce «pensato per riservare i giusti tempi e le giuste attenzioni a ciascun alunno»

ConvegniAffido familiare, seminario in via Gleno In occasione della presentazione della pubblicazione <I percorsi dell'affido familiare>, realizzato dal settore Politiche sociali d ( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: interventi di Giuseppe Roma, docente di Economia degli Intermediari Finanziari dell'Università di Bergamo, Massimo Cincera, amministratore delegato Sesaab, Ettore Ongis, direttore L'Eco di Bergamo, Sergio Villa, direttore di rete Bergamo Tv, Teo Mangione, direttore Radio Alta e Lucia Ferrajoli, giornalista de L'Eco di Bergamo.

Bortolotti insiste: <Parco pubblico sulle aree inquinate di Trento Nord> ( da "Adige, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: benissimo un parco pubblico e si eviterebbe un mostro di cemento». Bortolotti ritiene che l'ente pubblico potrebbe andare all'esproprio oppure a un contratto coi privati. È quel che sosteneva qualche anno fa il leghista Giuseppe Filippin, a cui all'epoca l'amministrazione aveva replicato sostenendo che l'ente pubblico non poteva accollarsi i costi di una bonifica spettanti ai privati,

Filosofia e giustizia: gli incontri partono da Platone ( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia della filosofia antica all'Università Statale di Milano, che approfondirà la definizione stessa di giustizia, partendo dalla scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi ai giorni nostri. Il secondo appuntamento - in calendario il 20 febbraio - vedrà in cattedra il professor Sante Maletta,

Se la memoria non funziona ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30 nella sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo. Sui problemi connessi a malattie cerebrali parleranno Rabih Chattat, medico e docente di psicologia dell'invecchiamento all'università di Bologna, e Valeria Cortesi, ricercatrice al Dipartimento di psicologia dell'ateneo bolognese.

Stasera al Da Perego il dramma delle foibe ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 4 Stasera al Da Perego il dramma delle foibe «Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata» è il tema dell'incontro che si terrà questa sera al Leone da Perego. A parlare di questa tragica pagina della storia del Novecento sarà Giorgio Vecchio, docente di storia contemporanea all'Università di Parma.

I <murati> del Benelli: <Mantenete gli impegni> ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Parcheggio pubblico-privato in via Canale (retro vigili urbani, Marche Multiservizi), per renderlo utilizzabile alla sosta; b) Parcheggi di via Mameli (renderli liberi al pagamento del pedaggio con introduzione del disco orario); rimuovere su questi, laddove possibile, le aree di sosta riservate (vedi Capitaneria di porto);

A fine quadrimestre pagelle, voti e confusione ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: problema ci pensano le scuole e quei fannulloni dei docenti, che non se la sentono di etichettare così un alunno. E quindi non vanno al di sotto del 4! Genitori e alunni sono in difficoltà nel capire i voti e i docenti nel darli! L'illuminante circolare dice quello che già si era capito, e cioè che i voti vanno obbligatoriamente utilizzati solo nella valutazione intermedia e finale,

Karalis romana, stasera convegno ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Organizzata da Italia nostra, oggi alle 17,30 nell'aula verde della Cittadella dei musei è in programma una conferenza dal titolo: ?Karalis tardo romana?. Relatrice sarà Rossana Martorelli docente di Archeologia medioevale e di Archeologia cristiana nel dipartimento di Scienze archeologiche dell'Università di Cagliari.

Esami subito dopo le elezioni: gli studenti protestano ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per cui i rappresentanti degli studenti si stanno mobilitando per chiedere ai docenti di posticipare gli appelli. L'APPELLO «Siamo fiduciosi», spiega Lorenzo Espa, di Medicina, «è già successo altre volte che sia stato concesso di dare un esame anche con un giorno di ritardo. Sta al buon senso dei professori: sicuramente accoglieranno le richieste di chi sta vivendo un disagio».

la banalità della mazzetta ( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sicuramente è destinato a scendere ulteriormente nel futuro, in attesa di una nuova denuncia del Procuratore generale della Corte dei Conti: appuntamento al prossimo anno. (*) Docente alla facoltà di scienze politiche dell'università di Pisa

Un affaire da 125 milioni di euro ( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per 24 anni l'intesa pubblico-privato assicura al pool di aziende l'affidamento in gestione dei servizi legati all'ospedale (calore, parco mezzi, mensa, lavanderia, laboratori). La prima pietra è già stata posata dal governatore Giancarlo Galan il 2 ottobre 2008, mentre l'inaugurazione vera e propria è annunciata per il 2012.

Il pericolo di un accordo bipartisan ( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dissimile da quello che il centro destra ha sbandierato di voler debellare all'università. Infine, spariranno le Rappresentanze sindacali unitarie e per i docenti verrà istituita una specifica area contrattuale. Il fatto che le politiche sull'istruzione del centro destra non si limitino semplicemente in un - seppur allarmante e drammatico - disinvestimento economico e culturale,

APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e della cultura questo fine settiman... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il prestigioso appuntamento scientifico vedrà coinvolti un centinaio di docenti universitari ed alcuni insegnanti delle scuole superiori che giungeranno in Liguria da tutta la penisola per discutere del binomio "Matematica e Cultura". Un incontro di confronto tra i principali poli universitari italiani su diversi temi scientifici e d'attualità.

I L CONFRONTO sullo sviluppo della città che passa att... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: CONFERMATA la parte pubblica. A partire dai parcheggi interrati concentrati vista la pessima esperienza di quelli misti pubblico-privati realizzati sotto i palazzi ex Biava ed ex sede dei carabinieri. «Parcheggi che ha spiegato l'assessore Bottiglioni non vengono usati perchè ci sono sempre problemi».

Medici universitari, accordo vicino su stipendi e arretrati ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dovute dal policlinico all'Università e da quest'ultima ai docenti medici. Ma gran parte degli arretrati sarebbe stata già anticipata secondo il policlinico. Di nuovo c'è che l'ultima delibera di Dattoli mette sul piatto altri 600 mila euro (in totale) per il 2007 e 2008, in adeguamento alle nuove disposizioni contrattuali.

Sylos Labini a Sassari nel racconto inedito di Daniele Porcheddu ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente, riferiscono gli studenti dell'Ateneo di Sassari. Che ancora oggi si chiedono come sia stato possibile che Paolo Sylos Labini non abbia mai vinto il premio Nobel nonostante le diverse candidature. Proprio sugli anni sassaresi del grande economista romano (ma di origini pugliesi, come orgogliosamente ricordava) scomparso nel 2005 è incentrato La lezione sassarese di Paolo

Se il caffè risveglia anche gli utili dell'azienda ( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di psicologia del lavoro all'università di Bologna e autore di uno studio sull'abitudine più amata dagli italiani e metafora per eccellenza dei break dai tempi di lavoro. E il motivo è fisiologico, naturale. «La mente ha ritmi biologici che variano, e capacità come per esempio la memoria, l'attenzione,

Navigatori senza creatività ( da "Giornale di Brescia" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: massmediologo canadese erede di McLuhan e direttore del Marshall McLuhan Program di Toronto, e Michael Wesch, docente di Nuovi media alla Kansas University, Paolo Ferri, e Pierluigi Ridolfi, presidente dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, in passato ingegnere industriale, docente d'Informatica all'Università di Bologna, direttore centrale della ricerca Ibm.

Galileo, oroscopie cannocchiali:un libro di Albini ( da "Secolo XIX, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gli astrologi e la nuova scienza" di Andrea Albini, Avverbi edizioni, con prefazione di Margherita Hack. Andrea Albini lavora all'università di Pavia dove si occupa della studio di materiali per l'ingegneria. Introdurrà Davide Arecco, docente di storia della scienza e della tecnica all'Università di Genova. 13/02/2009

Rivoluzione all'Università ( da "Tempo, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: composta da 9 docenti e coordinata dal prof. Massimo Ferrari Zumbini . Il Senato Accademico, inoltre, avrà notevole potere e sarà una piena rappresentanza del mondo accademico, mentre il Consiglio di amministrazione avrà potere tra l'altro su concorsi ed assegnazione delle risorse sia interne sia esterne».

IuaV, nel toto rettore spunta Restucci ( da "Corriere del Veneto" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: potrebbero schierarsi tutti quei docenti che non hanno apprezzato il corso impresso dall'attuale rettore culminato con la riforma dello statuto che ha eliminato i dipartimenti (e scompaginato gli equilibri interni di potere) in favore di aree di ricerca coordinate da un dipartimento (e da un direttore) unico.

Farmaci globalizzati, conoscerne l'origine per salvare l'ambiente ( da "Panorama.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Istituto di neuroscienze e fisiologia della svedese [4] Università di Göteborg, ha infatti visitato la zona industriale nei pressi di [5] Hyderabad, in India, dove il suo gruppo di ricerca ha raccolto campioni dell'acqua scaricata da un impianto per il trattamento delle [6] acque reflue provenienti da circa 90 aziende farmaceutiche dell'

L'ambiente all'esame della crisi "Alla fine sarà un'opportunità" ( da "Repubblica.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia ambientale all'Università di Milano e redattore della Voce.info E' molto difficile fare una previsione, le variabili sono molte e francamente non sono in grado di dare una risposta certa. La mia impressione è che nel complesso la crisi rappresenta un'opportunità, che però va colta mostrando coraggio e capacità d'

BIMBI E LA MORALE ( da "TGCom" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università torinese. I direttori scolastici devono comunque chiedere il permesso ai genitori per autorizzare l'esperimento. A chiedere alla direzione didattica dell'istituto di proporre questi test alla classi è stata una docente della facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Torino nel quadro di un esperimento condotto da sua studentessa che sta preparando una tesi

UNIVERSITA' PISA: ORDINE DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI ( da "Agi" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA' PISA: ORDINE DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI (AGI) - Pisa, 13 feb. - L'Ordine del Cherubino, unica onorificenza concessa dall'Universita' di Pisa, sara' conferita a dieci docenti dell'ateneo. Il riconoscimento, assegnato ai professori che abbiano contribuito ad accrescere il prestigio dell'Universita' per i loro particolari meriti scientifici e culturali o per il loro contributo

Eugenio Fontana un'altra opera di rilievo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense, specializzato nello studio di San Paolo, del quale è uno dei massimi interpreti, l'ha giudicata una delle migliori opere mai scritte sul santo evangelista. Eugenio Fontana, esperto dell'arte e della storia camune, proprio in occasione dell'anno Paolino,

L'inglese più avanzato grazie a Comenius ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma che non ha ancora svolto il lavoro di docente in modo regolare. Anne Marie, classe '84 e lussemburghese d'origine e si è laureata in Lingua e Letteratura inglese nell'Università di Glasgow. E gli studenti coinvolti cosa ne pensano? Sono entusiasti, e l'impegno dimostrato è maggiore rispetto alla classica lezione di inglese.

E' finita la tregua tra il Centro Benelli da una parte e il Comune e l'impresa cos... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: recuperare il parcheggio pubblico-privato in via Canale (retro Vigili Urbani); regolamentare l'area parcheggio degli Orti Giuli; realizzare i parcheggi sul lungofoglia Caboto». Ma le richieste non si esauriscono qui: se l'amministrazione negli ultimi mesi ha colorato di blu buona parte della zona mare, abitanti e operatori vogliono,

Ripensare il canone in due lezioni al Lunardi ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Statale di Verona proverà a rispondere all'impegnativa domanda «Che fare del canone?», mentre il 25 il professor Roberto Antonelli, docente all'Università La Sapienza di Roma, traccerà un itinerario «verso un canone europeo». Entrambi gli incontri avranno inizio alle ore 15 e si concluderanno verso le ore 17,

(AGR) A LAGOPESOLE SEMINARIO SU PARASSITA DEL CASTAGNO ( da "Basilicanet.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aperto a tecnici, imprenditori agricoli e studenti, relazioneranno funzionari del Dipartimento Agricoltura e docenti del Dipartimento di Biologia dellâ??Università degli Studi di Basilicata. Le conclusioni saranno affidate allâ??assessore allâ??Agricoltura della Regione Basilicata, Vincenzo Viti. BAS 05

Federalismo solidale risorsa per la scuola ( da "Avvenire" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: riformare il ministero e rilanciare la formazione e il reclutamento dei docenti IL FUTURO TRA I BANCHI Federalismo solidale risorsa per la scuola Nuove opportunità per gli istituti italiani sulla strada di un'autentica autonomia scolastica DA ROMA ENRICO LENZI I l federalismo scolastico solidale come occasione per riavviare il processo dell'autonomia delle scuole.

Béjart, danza e geometrie ( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Catania. Con l'ausilio delle appassionanti relazioni delle docenti Graziella Seminara e Maria Rosa De Luca, il pubblico è stato portato per mano dentro i colori e le geometrie di una delle compagnie più rappresentative del nostro secolo, passando per le atmosfere esotiche del Boléro di Ravel e per il primi successi dei Ballets Russe di Stravinskij.

<E' un Prg molto moderno> ( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Lingua e Letteratura latina negli istituti d'Egitto, Libano e Palestina e presso le Pontificie Università degli Studi salesiana e urbaniana, nonché presidente della fondazione "Latinitas". Don Cleto, in questi due giorni, ha tenuto desta l'attenzione dei corsisti con una conduzione brillante che ha spaziato in vari testi latini e greci e che ha cercato di porre l'

Un milione di euro a Bonolis. E' il mercato! ( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: che una lingua sciolta valga più del mutismo di uno scienziato. E non c'è bisogno di ricorrere a sociologi, psicologi e filosofi per capire cosa passi per la testa dei giovani di oggi. Per bloccare la fuga di cervelli dall'Italia non si spende un euro, in compenso ci teniamo stretta la banda Bonolis.

Logistic, Tosetto ripristini l'ordinanza sospesa ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: struttura pubblico-privata nata in città quattro anni fa per la distribuzione delle merci nella zona a traffico limitato (ztl) attraverso furgoni elettrici. A poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Comune contro la decisione del Tar, che aveva dato ai corrieri internazionali la possibilità di operare negli orari di franchigia,

Griglia di supercomputer, a Catania progetto capofila ( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia e critica del cinema, e Claudia Aiello, rappresentante del Cope di Catania. La manifestazione si svolgerà dal 18 al 20 febbraio, al Cinema Alfieri. Oltre alle proiezioni dei film sarà possibile inoltre visitare la mostra informativa sul cinema africano, allestita nei corridoi al 1° piano del Monastero dei Benedettini e che sarà inaugurata proprio domani (

Patto per la montagna fra pubblico e privato ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca i fondi, interviene e mantiene monitorati i risultati, senza bisogno di partecipazioni e rappresentanze, votazioni o procedimenti di affidamento incarichi troppo farraginosi come sono quelli delle pubbliche amministrazioni». L'agenzia, secondo Vascellari, potrebbe contemplare tra i suoi soci anche gli operatori della montagna che,

Incarico a Cuba per docente catanese ( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Incarico a Cuba per docente catanese L'Università dell'Avana ha conferito al prof. Nino Greco (nella foto), docente di Politica economica ed Economia del turismo alla facoltà di Economia dell'Università di Catania, l'incarico di professore della disciplina "Ambiente e sviluppo economico locale".

Dall'università di Perugia per svelare i segreti dell'apicoltura ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In questa occasione, sarà presente Tiziano Gardi, docente alla facoltà di Agraria all'università di Perugia e presidente dell'associazione allevatori api regine. Domenica 1 marzo, al termine del corso, verrà ufficialmente inaugurata la nuove sede che prevede cerimonia e rinfresco per i presenti.

Mattinata dantesca per trecento studenti ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia medioevale all'Università di Padova, che, proprio per il poco tempo a disposizione, è riuscito solo a tracciare i contorni in cui parlare di "Luoghi e personaggi della Marca Trevigiana nella Divina Commedia", dove Marca Trevigiana, ha precisato, per Dante era l'intera regione, diversa da Venezia che faceva parte a sé.

Morto il ricercatore Riccardo Dal Zotto ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Padova e docente di Biometria e di Miglioramento genetico presso la Facoltà di Agraria. Stava portando avanti alcuni progetti di ricerca, in collaborazione con il prof. Giovanni Bittante, sul miglioramento genetico della qualità del latte per la produzione di formaggi tipici in collaborazione con associazioni dei produttori locali e nazionali.

Adottato il Piano degli interventi ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: privati a proporre accordi pubblico-privato per progetti di rilevante interesse, come ad esempio la nuova scuola elementare di Sandon. «Riteniamo - spiega Carraro - che l'attuale plesso non sia più sufficiente alla sua funzione». Il piano è stato dotato di valutazione di compatibilità idraulica, sulla quale si sono espressi in maniera favorevole il consorzio di bonifica e il Genio

Venezia Viaggio al centro del pensiero contemporaneo: dalla cosmologia alla biologia, dalla gene... ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'università di Padova, ci si confronterà su astrofisica, genetica e biologia con quattro docenti universitari (Alvio Renzini, Leopoldo Benacchio, Ernesto di Mauro, Luciana Celotti). Nel pomeriggio il tema sul pensiero darwiniano sarà svolto in base alle scienze cognitive (anatomia, sistema nervoso e educazione sessuale)

di Adriano Favaro In Italia si dibatte di più sui problemi etici nei... ( da "Gazzettino, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: docente alla Sissa, la scuola superiore di Trieste, ha citato come esempio dei disagi che sta attraversando la società il libro del veneziano Paolo Legrenzi "Neuromania" in uscita col Mulino. «I finanziamenti per le ricerche dedicate ai meccanismi cerebrali sono aumentati in modo esponenziale e questo ha incoraggiato la nascita di nuove discipline con prefisso "

Spotorno: al Palace incontro sulla sicurezza informatica ( da "Savona news" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti? della cattedra di informatica dell'Università delle Tre Età di Spotorno e Noli: gli ingegneri Gian Luca Giudice e Paolo Novello con la collaborazione della dottoressa Elena Pantaleone. In sintesi queste regole sono sufficienti ad evitare tutti i più recenti attacchi informatici che hanno fatto notizia ultimamente ad a rimanere al riparo dalla stragrande maggioranza degli

Isernia: Oltre la crisi con 'Molise in Movimento' ( da "Sannio Online, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: fermare la fuga di cervelli, ridare impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo spopolamento delle aree interne?. ?Molise in Movimento? vuole rendere la trasparenza amministrativa, l?onestà, la meritocrazia e la solidarietà i principi ispiratori di ogni scelta, singola e collettiva nelle istituzioni.

Nasce Cambio: distretto biotech ( da "Denaro, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Realizzazione di una rete di laboratori pubblico-privati in cui imprese e strutture pubbliche di ricerca svolgano insieme attività di ricerca in campo farmaceutico, diagnostico biomedicale, ceosmeceutico e nutraceutico, aumento della qualità dei servizi per le imprese, attrazione di investimenti industriali e creazione di nuove imprese in settori ad elevata conoscenza scientifica di base,

www.unibz.it : nuova veste ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei docenti e dei diversi uffici, che al progetto hanno lavorato negli ultimi mesi. Il sito andato online da qualche giorno rappresenta non tanto il termine di un progetto quanto l'inizio di una nuova fase della comunicazione dell'Università con tutti gli interessati: il sito verrà continuamente aggiornato e ulteriormente migliorato a seconda dei suggerimenti degli stessi utenti.

Inaugurazione Laboratorio "MILLE CHILI" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Amedeo Felisa, il Direttore Risorse Umane della casa automobilistica di Maranello dott. Mario Mairano ed i laureandi del corso di laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo con i rispettivi tutor, oltre a tecnici della Ferrari S.p.A. e docenti della facoltà. BUR.IT 16.02.09

DocuCity - III Edizione ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: commentati da docenti e/o da ospiti (registi o critici), e poi conservati nel catalogo della Biblioteca del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione. In questo modo, si tenta di restituire parte del meccanismo attraverso il quale il cinema rimane affascinato dalla polis contemporanea come sogno e desiderio,

Settimana Unica Open Day ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: settimana i docenti delle undici facoltà cagliaritane presenteranno l'offerta formativa, i tutor e i manager didattici forniranno informazioni sull'accesso ai corsi di studio e ai servizi generali di Ateneo. Nella postazione della direzione Orientamento si potranno acquisire ulteriori informazioni sugli sbocchi occupazionali e sui profili dei laureati richiesti dal mercato del lavoro.

Conferenza del drammaturgo Sinisterra alla SSLMIT ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sanchis Sinisterra è anche pedagogo e docente, dapprima presso l'Università di Valencia e successivamente presso l'Institut del Teatre e la facoltà di Lettere dell'Universitat Autònoma di Barcellona. In Spagna, Francia e Italia tiene corsi di drammaturgia e scrittura drammaturgica per autori, registi e attori.

Ricerca e "mappa" sul lavoro delle donne artiste a Bologna ( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università di Bologna, è organizzata dall'assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia di Bologna. Il convegno, che si svolge con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, sarà l'occasione per fare il punto sull'attività svolta dal "Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste in Europa dal Medioevo al Novecento"

Opportunità europee se ne discute in Regione ( da "Quotidiano.it, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tra cui il secondo convegno sul tema ricerca e innovazione, incontri didattici rivolti a docenti e studenti, seminari dedicati ad associazioni di categoria, in particolare dell?imprenditoria femminile. E poi, mailing list e newsletter per un costante aggiornamento di tutti i potenziali beneficiari delle agevolazioni europee. “

Crema, inaugurate nuove tecnologie dell'ospedale Maggiore ( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il nosocomio di Crema è anche un "esempio di partnership pubblico-privato" (l'Ospedale Maggiore fu inaugurato nel 1968 grazie anche a un'iniziativa popolare di sottoscrizione). Al contributo regionale (pari al 70%) per le nuove strutture che oggi sono state inaugurate si è aggiunto il contributo delle istituzioni private.


Articoli

La sfida del cibo passa per la scienza (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

TORINO. INCONTRO CON GLI STUDENTI PIEMONTESI La sfida del cibo passa per la scienza [FIRMA]ANDREA DOI Ogm? Sì grazie. E' la tesi ribadita ieri mattina di fronte a trecento studenti piemontesi che hanno partecipato ad una lezione speciale: nella sala «Giovanni Agnelli» del Centro Congressi all'Unione Industriale di Torino, docenti universitari e ricercatori, hanno parlato di «Scienza e la sfida del cibo». Hanno spiegato ai ragazzi perché gli organismi geneticamente modificati (Ogm) possono essere una soluzione per sconfiggere la fame nel mondo, teoria al centro di dibattiti non solo scientifici. Mattatore della mattinata, il giornalista tv Alessandro Cecchi Paone. «I giorni della Scienza», ideati dalla Fondazione Umberto Veronesi hanno visto la partecipazione, tra gli altri di classi dell'istituto De Amicis" e Liceo scientifico "Peano" di Cuneo, l'istituto tecnico "Eula" di Savigliano, il Classico Alfieri di Asti, il liceo tecnologico "Sobrero" di Casale, il «Don Bosco» di Borgomanero. Sugli Ogm Cecchi Paone non ha dubbi: «Invece che organismi geneticamente "modificati" io preferisco chiamarli "migliorati". Oltre che esser necessari per sconfiggere la fame, in molti casi migliorando il gene sono curativi». Al suo fianco il docente di Colture arboree dell'Università di Palermo Giuseppe Barbera, Giovanni Giuliano ricercatore all'Enea di Roma, Chiara Tonelli docente di Genetica all'Università di Milano e Giulia Morra dell'Oreal Unesco for Women in Science. «Spesso abbiamo paure immotivate senza conoscere la materia» hanno commentato alcuni studenti. «Liberarsi dei muri ideologici è sicuramente il primo passo - aggiunge Cecchi Paone - La scienza non è contro la natura, bensì l'aiuta. Rendiamoci conto che sulla Terra siamo in sei miliardi e che non c'è cibo per tutti». La biotecnologia può diventare una risorsa fondamentale, secondo i relatori. Alla fine della lezione un video-saluto della scienziata Margherita Hack, che ha invitato i ragazzi ad «amare la scienza e a dedicare gli studi a questa meravigliosa materia, utile a tutta l'umanità». Prossimo appuntamento il 16, 17 e 18 febbraio: la Fondazione Umberto Veronesi ospiterà nel Museo Civico di Scienze Naturali di Torino un laboratorio di animazione scientifica «La macchina perfetta», viaggio alla scoperta del corpo umano.

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Dialoghi sull'educazione il tema è l'imponderabile (sezione: Cultura)

( da "Alto Adige" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

OGGI POMERIGGIO Dialoghi sull'educazione il tema è l'imponderabile BOLZANO. Oggi alle ore 17.30 all'università in via Sernesi 1, quarto incontro del progetto "Dialoghi sull'educazione", iniziativa locale ideata per attivare un dibattito a più voci sull'educazione e l'istruzione. Il tema dell'incontro odierno sarà affrontato con Ivo Lizzola, preside della facoltà di scienze della formazione dell'università di Bergamo e docente di pedagogia sociale: Lizzola si occupa in particolare di marginalità, devianza, vulnerabilità con particolare attenzione ai giovani, nell'attuale contesto sociale-politico. Il titolo dell'incontro, a ingresso libero, è "Quale misura per l'imponderabile?", ovvero soggetto, conoscenza e istituzioni tra etica e politica; esperienze pratiche, sfondi teorici. E' previsto un dibattito.

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Accademia Nazionale Virgiliana Apertura annata con Lectura Vergili (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Accademia Nazionale Virgiliana Apertura annata con Lectura Vergili Il Teatro Bibiena come un'aula magna: domani accoglierà l'Accademia Nazionale Virgiliana per l'inaugurazione, alle 16, dell'Anno Accademico 2009, il 447º dalla fondazione e il 241º dalla rifondazione teresiana. Il presidente Giorgio Bernardi Perini presenterà lo studioso che, come vuole tradizione, terrà la Lectura Vergili: è il professor Michael von Albrecht, docente di Filologia Classica all'Università di Heidelberg, latinista fra i più prestigiosi. Titolo della Lectura: "Ritrovare Virgilio attraverso la sua fortuna". Ma l'evento avrà un'altra connotazione: sarà presentato il Premio Internazionale Virgilio, bandito dall'Accademia per promuovere nel mondo gli studi virgiliani. Potranno concorrere lavori editi, con una sezione particolare per i giovani (non oltre 35 anni). è l'impegno che Bernardi Perini si era assunto ed ora assolve, a conclusione del suo mandato triennale, dopo aver organizzato la prima edizione, conclusa nel 1995 con la premiazione del professor Wendell Clausen dell'università di Harvard. L'inaugurazione dell'anno accademico si concluderà con il Quartetto dell'Accademia (Paolo Ghidoni, Agnese Tasso, Elisa Ardinghi, Pietro Bosna) che eseguirà musiche di Franz Joseph Haydn e Felix Mendellsohn Bartholdy.

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Oggi. Assistenza umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione ... (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Oggi. «Assistenza umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione ... Oggi. «Assistenza umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione della pace post conflitti; scommesse per la cooperazione internazionale». Seminario con Naila Sabra (Senior Advisor, Humanitarian Operations - Office of the Chief Operations Officer, WFP World Food Program) promosso dalla Scuola di Studi internazionali dell'Ateneo nell'ambito dei "Peacebuilding Talks". Il seminario si terrà in lingua inglese. Ore 9 in aula 2 A della scuola. Oggi. «Progettare con l'acqua: ottimizzazione, depurazione e riciclo». Conferenza del ciclo LEED sulla certificazione della sostenibilità degli edifici, organizzata dal distretto energia ambiente Habitech. Ore 9 in Fondazione Bruno Kessler a Povo. Oggi. «L'interpretazione negli istituti del diritto civile». Seminario con Michele Tamponi (Luiss, Roma) organizzato nell'ambito della Scuola di dottorato in Studi giuridici comparati ed europei. Ore 9 in sala Giustino D'Orazio della Facoltà di Giurisprudenza. Oggi. «Informazione e decisione: analisi psicologica e tutela del consumatore». Seminario con Nicolao Bonini (Università degli Studi di Trento) organizzato nell'ambito del dottorato in Studi giuridici comparati ed europei. Ore 11 in sala Giustino D'Orazio della Facoltà di Giurisprudenza. Oggi. «Artisti, commedianti o maghi? La grande illusione del teatro». Lezione pubblica con Sandra Pietrini (docente di Storia del teatro e dello spettacolo, Università di Trento) per Theatrum philosophicum in Sala Medioevale del Teatro Sociale ore 17. Lunedì 16. «Voci del femminismo: le donne nella società, nella cultura e nel diritto». Tavola rotonda ad ore 17 in aula 2 di Giurisprudenza. Martedì 17. «Franco Demarchi: contributi alla sociologia». Seminario a ricordo del docente e studioso. Ore 10.15 a Sociologia.

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La storia del sindacato (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

La storia del sindacato Oggi, alle 15, la sala Gabardi della Cgil, ospita un seminario sulla storia del sindacato in Trentino. Con Carlo Ghezzi (presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Alceo Riosa (docente all'università di Milano) e Paolo Burli (segretario generale della Cgil del Trentino).

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L'eredità di Einaudi dall'Italia all'Europa (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

DAL 13 FEBBRAIO UNA MOSTRA ALL'ARCHIVIO DI STATO L'eredità di Einaudi dall'Italia all'Europa Curata dal nipote Roberto rivela come la grande Storia si può raccontare anche attraverso le piccole cose ANNA SARTORIO Docente universitario e viticoltore, economista e collezionista di libri rari, giornalista e secondo Presidente della Repubblica, esule in Svizzera ma anche Governatore della Banca d'Italia nel delicato passaggio tra la guerra e il dopoguerra. La multiforme vita di Luigi Einaudi (Carrù , 1874 - Roma, 1961) torna a Torino, città dove visse e insegnò, e che dovette abbandonare nel '43 quando i nazifascisti si presentarono al Rettorato dell'Università per arrestarlo: un professore che nel '25 aveva firmato il Manifesto degli intellettuali antifascisti non era precisamente il benvenuto. Torna a Torino, dunque, e lo fa con la mostra «L'eredità di Luigi Einaudi: la nascita dell'Italia repubblicana e la costruzione dell'Europa», già ospitata nel maggio scorso al Quirinale, che inaugura al pubblico venerdì 13 febbraio presso l'Archivio di Stato (piazza Castello 209, ingresso libero da piazzetta Mollino; orario fino al 26 aprile: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-19, domenica 15- 19; dal 27 aprile al 10 maggio: su prenotazione telefonando allo 011/835.656 o allo 06/686.54.61; info su www.mostraluigieinaudi.it). Curato da uno dei nipoti Einaudi, Roberto, il percorso espositivo - diviso in otto sezioni - insegna come la grande Storia si può raccontare anche attraverso le piccole cose. Perciò sono stati ricostruiti i tre studi dello statista piemontese (alla Banca d'Italia, al Quirinale e lo studio-scala di San Giacomo, il prediletto). E perciò sono stati portati fotografie, oggetti quotidiani, scritti, documenti inediti, sculture, dipinti e arredi, oltre a un documentario, firmato da Luca Einaudi (figlio di Roberto e quindi pronipote di Luigi) e da Nicoletta Leggeri, che ricostruisce con immagini e riprese d'epoca i passaggi della sua vita. Nelle stanze dell'Archivio di Stato ogni cosa riflette allora la sua storia, che poi è anche un pezzo della nostra. Dalla prima sezione, «Anni formativi e prima maturità», quando il giovane Einaudi passò dall'infanzia all'essere studente, marito, padre e giornalista per Stampa, Corriere della Sera e The Economist, alla seconda, «Dalla Grande Guerra al fascismo regime», in cui l'intellettuale divenne oppositore. «Dagli anni del raccoglimento all'esilio svizzero» è invece il documento di una persecuzione, mentre «Luigi Einaudi e l'Europa», la quarta sezione, analizza il pensiero di uno statista che anticipò il federalismo del Novecento; così come «Dall'Europa ai mercati globali» (sottosezione nella quarta) approfondisce l'economista-Einaudi, precursore dell'Unione europea e del libero scambio. Ecco poi gli anni pubblici: «Consulta e Costituente», «Governatore della Banca d'Italia e Ministro del Bilancio» e «La Presidenza della Repubblica». Per terminare lì, da dov'era partito, a «San Giacomo e le terre di origine», dove si osserva l'uomo privato, l'immensa e amata biblioteca, il suo podere nelle Langhe, i vigneti di Dogliani, la terra scelta infine per essere sepolto. Una campagna lontana da clamori e lusinghe.

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Comunicare le discipline nelle lingue straniere Si fa il punto sulle nuove teorie d'insegnamento (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

SEMINARIO INTERNAZIONALE NELL'AULA MAGNA DEL RETTORATO La giornata di studio è in programma per giovedì 19 con i dati di un'indagine negli atenei torinesi sul metodo Clil Comunicare le discipline nelle lingue straniere Si fa il punto sulle nuove teorie d'insegnamento MARCO BOBBIO Approfondire le teorie e le tecniche di insegnamento della lingua straniera, secondo il metodo Clil (Content and language integrated learning). È questo l'obiettivo del seminario internazionale «Comunicare le discipline nelle lingue straniere», che si svolge giovedì 19, dalle 9 alle 13 nell'Aula magna del Rettorato in via Verdi 8 e dalle 14,30 alle 18,30 in videoconferenza al Clifu in via Sant'Ottavio 20. La giornata di studio organizzata dal Centro linguistico interfacoltà dell'Università di Torino e coordinato dalla professoressa Marie-Berthe Vittoz procede sul lavoro iniziato con un analogo seminario nel 2007 e rientra nel programma europeo Lici (Language in content instruction) per la diffusione delle lingue. L'obiettivo è di favorire la conoscenza e l'insegnamento non solo dell'inglese ma anche di lingue meno diffuse presenti in Europa. L'acronimo «Clil» è un grande ombrello che racchiude tutta una serie di metodologie innovative a tutti i livelli di scolarità e formazione in cui l'acquisizione delle lingue straniere non viene considerata un fine ma un mezzo per l'apprendimento di altri contenuti. In pratica, nelle scuole in cui vengono utilizzate queste tecniche, alcune discipline specifiche (come ad esempio informatica, commercio o geografia) vengono insegnate direttamente in inglese, francese o spagnolo. Il vantaggio è che si sviluppano competenze linguistiche anche parziali, si imparano gerghi professionali specifici e si forniscono agli studenti nuove motivazioni che stimolino l'apprendimento di una lingua, mostrandone l'utilità anche pratica. Nel corso del seminario le professoresse Teresina Barbero e Adriana Teresa Damascelli esporranno, i risultati di un'indagine condotta negli istituti torinesi. A tutte le scuole è stato infatti inviato, attraverso l'Ufficio scolastico regionale, un «questionario per il monitoraggio delle esperienze Clil» nel quale veniva chiesto di indicare se e in quali aree disciplinari erano state attivate le sperimentazioni, in quante classi, per quali lingue, quanti docenti erano stati coinvolti, che formazione avevano ricevuto, da chi erano state finanziate le attività, e quale era la valutazione complessiva dell'esperienza. Nella loro relazione, le due docenti mostreranno come uno dei settori più coinvolti sia stata l'area storico-sociale. I giudizi positivi sull'utilizzo del metodo «Clil», fanno notare, riguardano l'aumentata motivazione degli studenti e la ricca produzione di dossier, relazioni, diapositive e cd-rom per documentare le esperienze. Certo - concludono le docenti - non mancano gli elementi da perfezionare, evidenziati ad esempio dalle difficoltà riscontrate sulle modalità organizzative. Per partecipare è necessario compilare la scheda di adesione che si trova all'indirizzo internet www.clifu.unito.it, dove è presente anche il programma completo del seminario, e inviarla entro sabato 14 all'indirizzo di posta elettronica clil.clifu@unito.it.

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Preparati e specializzati per migliorare il lavoro (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

CORSO TURIN FLYING E LE PROPOSTE DI BY FORMAT Preparati e specializzati per migliorare il lavoro CORSO IFTS AL TURIN FLYING Prende il via il 23 marzo presso il Turin Flying Institute (Aeroporto Internazionale di Caselle - Sandro Pertini) il Corso di Formazione Ifts - Tecnico Superiore per la logistica delle infrastrutture e dei servizi per il trasporto merci - logistica aeroportuale. Questo corso si inquadra in un discorso più generale di Poli Formativi per l'Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore (di cui fanno parte l'Università, il Politecnico, le Scuole di Istruzione superiore, gli Enti di formazione e i centri di ricerca) e in particolare del Polo della Logistica Intermodale e Mobilità metropolitana, di cui è capofila l'Itis Marconi di Tortona. Per quanto riguarda il Corso di Logistica Aeroportuale, i partner di riferimento sono: Enaip Piemonte - CSF di Torino, che lo coordina, la Sagat SpA, l'Air Cargo Torino, l'Istituto Carlo Grassi, Turin Flying Institute e l'Università del Piemonte Orientale - A. Avogadro Tornando nello specifico al corso, la figura professionale che si viene a creare è in grado di operare all'interno di un aeroporto contribuendo alla gestione del flusso delle merci in arrivo, transito e partenza, pianificando le operazioni per le spedizioni della merce sui voli e controllando l'applicazione delle norme di sicurezza nazionali e internazionali. Il corso è rivolto a giovani e adulti in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore o a chi è in possesso dell'ammissione al quinto anno dei percorsi liceali, ai sensi del D.lgs. 17 gennaio 2005, n. 226, articolo 2, comma 5, nonché a coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all'assolvimento dell'obbligo di istruzione di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Il corso si compone di 800 ore, di cui 280 di stage, e si svolge in orario pomeridiano. Al termine, oltre all'attestato di specializzazione, si rilasciano quattro importanti certificazioni: la certificazione Cargo Pallet Build up; la certificazione per le merci pericolose; la certificazione per la sicurezza aeroportuale e la Patente aeroportuale PAA-AP. L'incontro di presentazione del corso avverrà il 21 febbraio, alle ore 10, presso la sede del Turin Flying Institute , mentre le selezioni si svolgeranno il 3, 4 e 6 marzo. E' possibile effettuare la prenotare on line cercando le indicazioni relative al corso su www.enaip.piemonte.it BY FORMAT Da anni il mondo della formazione promuove l'apprendimento per tutto l'arco della vita, cercando di favorire una occupazione del lavoratore basata sulla conoscenza, la competitività e dinamicità. L'azione della By Format si muove all'interno di questi orientamenti offrendo corsi di formazione in grado di soddisfare diverse esigenze. Possono accedere ai corsi sia coloro che non fanno ancora parte del mondo del lavoro e intendono acquisire conoscenze e competenze per inserirsi con tutte le credenziali necessarie, così come tutti i lavoratori che invece necessitano di migliorare il proprio livello formativo. Grazie alle abilità dei docenti e alla struttura dei corsi By Format, la formazione viene individualizzata, in modo da garantire a tutti il massimo dei risultati. A tal fine, le lezioni avvengono in piccoli gruppi con un rapporto allievo-docente ottimale per il raggiungimento degli obiettivi didattici. Seguendo le linee pedagogiche della scuola di Vigotskij, ciascun allievo viene condotto dallo sviluppo attuale a quello potenziale, attraverso l'intervento di un esperto (zona prossimale di sviluppo). Gli allievi vengono affiancati al docente, che agisce a 360, trasmettendo conoscenze, competenze e comportamenti: inizia un percorso insieme, completo, che ha l'obiettivo generale di formare un futuro professionista competitivo come il mercato del lavoro richiede. Per informazioni: By Format, via Beaumont 14, tel. 011/4338109, e sul sito www.byformat.com.

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aiello, il comune partecipa a "m'illumino di meno" (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - Udine Aiello, il Comune partecipa a "M'illumino di meno" AIELLO. Anche Aiello partecipa all'iniziativa, promossa da Radio 2, M'Illumino di meno. In occasione della Giornata del risparmio energetico l'amministrazione invita tutti i cittadini, e tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente, a contribuire, per quanto possibile, alla limitazione dei consumi di energia elettrica, acqua, carburanti e ogni forma di consumo che non risulti necessaria. La giornata del risparmio energetico, patrocinata fra l'altro dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar. «La partecipazione attiva a tale iniziativa si tradurrà nello spegnimento, nella giornata di venerdì 13 febbraio - spiega l'assessore Tommaso Pinat - delle fonti di illuminazione pubblica non necessarie e in un anticipo di 3 ore della riduzione della pubblica illuminazione, ove tale azione non arrechi problemi alla sicurezza dei cittadini». Questa sera in sala civica alle 20.30, verrà presentato il primo numero dei Quaderni della Commissione Comunale di Storia intitolati "Ad Agellum"a cura del prof. Cristiano Tiussi docente di Topografia dell'Italia Antica presso l'Università di Trieste.Una pubblicazione che ha lo scopo di raccogliere in modo organico, gli aspetti del territorio del comune di Aiello del Friuli e dell'intera Bassa Friulana nelle varie epoche storiche. (g.m.)

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menù tipico, spuntano i primi piatti (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'iniziativa. Vota la ricetta che meglio simboleggia il territorio e aiutaci a colmare una lacuna provinciale Menù tipico, spuntano i primi piatti Comuni al lavoro: dal risotto con i sclupitin al fondaron dal frit Secondo coupon (qui a fianco) e seconda occasione per poter segnalare il proprio piatto tipico da inserire nel "Menù tipico Pordenone", che il Messaggero Veneto sta cercando tra le esperienze e memorie culinarie dei propri lettori. A coloro che indicheranno una delle ricette poi prescelte dalla giuria finale per formare la classifica top 12, andranno ricchi riconoscimenti. Parallelamente, l'agenzia di comunicazione Interattiva sta girando il territorio alla ricerca di pubblicazioni già realizzate o ricette tramandate oralmente, in modo da avere un primo quadro della situazione esistente. Perchè, se il nostro progetto ha un respiro provinciale, nel loro piccolo alcune realtà locali hanno già recuperato alcune pietanze tradizionali. Come il Comune di Sesto al Reghena, che nel proprio sito internet ha dedicato un'intera sezione al lavoro di ricerca svolto dalla Commissione biblioteca. Vi trovano spazio delizie quali il "risotto con i sclupitin", tipica erba primaverile spontanea delle nostre zone che si raccoglie nei giorni della Pasqua. Ricette legate ad una cucina povera, caratterizzata anche da una grande creatività nel reinventare gli ingredienti, come l'antipasto "fondaron dal frit", ovvero polenta schiacciata e pepe uniti al fondo della frittura dove si era precedentemente fritto il pesce in padella. E poi i dolci, come "i famosissimi bussolà" (tortini ripieni molto apprezzati nelle famiglie patriarcali di una volta) o la marmellata di mele cotogne. Il progetto "Menù tipico Pordenone", oltre che il nostro giornale, vede l'attiva collaborazione della Provincia e del Comune di Pordenone, dell'Ascom Confcommercio, della Camera di commercio, della Bcc Pordenonese, di Telepordenone, del Centro turistico alberghiero dello Ial di Aviano, delle Edizioni Biblioteca dell'immagine e del Gruppo ristoratori. Davide Francescutti

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quelle 62 cattedre con lo sponsor - michela bompani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Genova 22 517.873 Quelle 62 cattedre con lo sponsor Quasi 20 milioni di euro da privati o enti pubblici per attivare nuovi corsi L´Università che cambia MICHELA BOMPANI (segue dalla prima di cronaca) Un affare da 19 milioni di euro complessivi, che l´Università ha risparmiato negli ultimi nove anni, potendo attivare corsi o programma di ricerca interamente finanziati dall´esterno. Ma chi sono gli sponsor? E che tipo di finanziamento corrispondono all´Università? E quali garanzie contro invadenti interessi impone l´Università? La storia delle cattedre convenzionate compie quasi vent´anni (la prima infatti fu "varata" nel 2000 alla Facoltà di Medicina) e non è rimasta al riparo dalle polemiche, come accaduto con il caso di un concorso per professore ordinario di Chirurgia vascolare. O il caso della cattedra convenzionata in Ortopedia, sempre a Medicina, finanziata da un´azienda che produce protesi ortopediche. Gli sponsor sottoscrivono con l´Università un atto di donazione modale oppure un contratto di ricerca (a seconda del profilo finanziato) per una durata minima di sei anni, ma ci sono sponsorizzazioni che arrivano a otto anni, come nel caso della Società (pubblica) di promozione degli enti savonesi per l´Università che con Tirreno Power (azienda al centro di polemiche ambientali per la centrale a carbone di Vado Ligure) finanzia un corso presso Ingegneria, nel polo di Savona. Oppure fino a dieci anni, come la Spui (la Società pubblica di promozione per l´università nell´imperiese, composta da Provincia e 11 Comuni) che sostiene ben dieci corsi presso il polo di Imperia. L´Università ha stabilito un "tariffario" per chi vuole finanziare le cattedre: sponsorizzare un concorso per professore ordinario costa 517.873 euro, 388.019 per professore associato, 261.578 per ricercatore. Nella convenzione stipulata tra Università e finanziatore, si specifica che spetta al "benefattore" garantire gli adeguamenti Istat agli stipendi di docenti e ricercatori. Allo scadere del "contratto", però, il professore (o ricercatore) passa finanziariamente sulle spalle dell´Ateneo. Quando uno sponsor si fa avanti, il suo profilo viene valutato dal consiglio di facoltà, poi dal Senato accademico, infine dal cda dell´Ateneo, che, se ritiene, dà il via libera alla sponsorizzazione di una classe di concorso per quel determinato profilo professionale. Medicina e Ingegneria sono le facoltà più ambite dagli sponsor: 22 i posti convenzionati dal 2000 a oggi a Medicina, 19 a Ingegneria (che tra i propri finanziatori ha anche la Rolls Royce, con tre contratti), seguono, a pari merito Economia e Scienze (5 posti). La facoltà di Lettere batte Farmacia con quattro contratti a uno, ma quelli per Lettere sono tutti presso il polo di Imperia con i corsi del Dams finanziati dalla locale società pubblica Spui. Chi guarda con sospetto al modello americano dei corsi di studio finanziati dagli sponsor, che però potrebbero rappresentare uno spiraglio sul futuro finanziario, invoca una più limpida trasparenza dei procedimenti di abbinamento tra le cattedre e i finanziatori. L´Ateneo sta elaborando, con il Miur, un piano per arrivare a finanziare direttamente i professori già vincitori di concorso, in modo da sgomberare il tavolo dalle ombre che possono nascere, con il sistema attuale, quando un´azienda finanzia una cattedra senza sapere ancora (o senza saperlo ufficialmente) chi la occuperà.

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all'expò la musica e la cultura tabarchina (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Gallura All'Expò la musica e la cultura tabarchina All'Expò la musica e la cultura tabarchina La musica e la cultura tabarchina al centro della lezione organizzata dall'università Unitre ieri sera all'Expò. Docenti d'eccezione Mario Brai, musicologo e presidente dell'associazione Marenostrum, e Gesuino Deiana dei Cordas e Cannas. La lezione si è conclusa con l'esibizione dei due musicisti.

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ma qualcuno valuti il lavoro dei docenti - alessandro dal lago (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Genova La riforma può essere efficace, se i nuovi poli non consisteranno solo in un cambiamento di nome Ma qualcuno valuti il lavoro dei docenti Oggi i professori non sono incentivati a lavorare e a procurarsi fondi: non esistono meccanismi premiali ALESSANDRO DAL LAGO (segue dalla prima di cronaca) Ricordo come incubi certe riunioni del senato, che potevano durare dalle nove del mattino alle sette di sera, con interminabili ordini del giorno che consentivano torrenziali performance verbali su questioni spesso irrisorie. Quanto all´ingresso dei privati nel Consiglio di amministrazione, condivido il realismo che anima il progetto. Gran parte della ricerca nei settori hard o tecnologici non esisterebbe senza finanziamenti privati. La paura dei privati è spesso il frutto di pregiudizi e soprattutto del timore degli umanisti di essere marginalizzati. Non si vede perché attori esterni, a patto che il loro contributo sia effettivo, non possano partecipare all´indirizzo amministrativo dell´ateneo. Naturalmente, un´università pubblica serve fini generali e quindi sono indispensabili meccanismi che assicurino comunque il prevalere dell´interesse pubblico. Per il resto, la ristrutturazione in discussione può avere successo solo se non comporta un semplice rimescolamento delle carte. Se la riaggregazione in poli comporterà la creazione di cinque megafacoltà con il nome cambiato, saranno inventate macrostrutture molto più complesse e macchinose delle precedenti. E lo stesso vale per le scuole. è su questo punto che un certo scetticismo è lecito, conoscendo i molteplici microinteressi rappresentati nell´ateneo, nonché le prevedibili resistenze. Tutto dipende dai compiti delle nuove aggregazioni e soprattutto dalla cultura organizzativa che si affermerà. Cerco di spiegarmi. L´università italiana, caso unico al mondo, è più un insieme di sistemi parlamentari o di comitati (in alto e in basso, al centro e in periferia) che non un´organizzazione con compiti definiti e che applica decisioni. I professori deliberano su tutto, dal patrocinio gratuito di qualsiasi iniziativa culturale alla chiamata dei posti e alla creazione di corsi di laurea. Ciò significa che non esiste una responsabilità individuale, ma solo collettiva, a ogni livello. Come se, in un´impresa o negli altri uffici pubblici, fosse una pletora di comitati a decidere su qualsiasi materia. Ora, se è indispensabile che la comunità accademica contribuisca ampiamente a formulare gli indirizzi e obiettivi, la loro realizzazione dovrebbe essere affidata a figure responsabili e sanzionabili. Ciò vale soprattutto per l´attività prioritaria di un´università, e cioè la ricerca (prioritaria nel senso che, diversamente dalla scuola, la buona didattica accademica non esiste senza buona ricerca). Attualmente, la valutazione della ricerca è burocratica e formalistica e non chiama in causa i singoli (parlo dei prodotti e non dei contenuti, che ovviamente sono affidati alla libertà e alla creatività dei ricercatori). I docenti non sono incentivati a lavorare, a procurarsi i fondi, a sviluppare i propri lavori. Non esistono meccanismi premiali, diversamente da qualsiasi università del mondo sviluppato. E ciò favorisce sacche di arretratezza, ritualismo e provincialismo. Ma i sistemi e i criteri di valutazione esistono. Sono naturalmente convenzionali e discutibili (impact factor, indice di internalizzazione, e di attrazione dei fondi ecc.), ma in Italia, con la scusa che "noi siamo diversi", "non vogliamo copiare gli americani" o altre amenità, sono avversati per pigrizia e quieto vivere. In sostanza, ritengo che il progetto dell´attuale rettore vada senz´altro in una buona direzione, a patto però che sappia resistere alle inevitabili resistenze corporative e si basi su una cultura professionale e organizzativa dell´università profondamente diversa da quella attuale.

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"io, genitore, e quel segreto svelato" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XV - Genova A Palazzo Rosso si discuterà di famiglia e omosessualità con psichiatri e formatori "Io, genitore, e quel segreto svelato" Alla Sala Sivori un film dedicato all´accettazione di una realtà "scomoda" Si chiama "2 volte genitori" il film documento di Claudio Cipelletti, che sarà proiettato domani, alle 10 e 15 alla Sivori, per introdurre il seminario "Famiglia e omosessualità", organizzato dal "Centro genovese di Terapia della Famiglia", in collaborazione con l´Agedo, l´associazione dei genitori di ragazzi omosessuali e il Comune. Il seminario si svolgerà al pomeriggio all´ Auditorium di palazzo Rosso, con il professor Semboloni e la professoressa Mastropaolo per il Centro di Terapia e con Chiara Saraceno, docente dell´Università del Piemonte Orientale e Francesco Pivetta, docente e formatore. Sarà Chiara Saraceni a esporre i risultati di una ricerca su 200 famiglie che hanno vissuto l´esperienza di ritrovarsi un giorno faccia a faccia con il loro ragazzo o ragazza che spiegava loro di essere gay. Una ricerca che segna, anticipa il professor Semboloni, «la via italiana alla scoperta dell´omosessualità nella famiglia». Una via diversa da quella di altri paesi dove i ragazzi escono di casa molto presto, dove il concetto di famiglia non è così sentito e vissuto come in Italia. Le cifre: circa il 50 per cento delle famiglie che hanno accettato il questionario vive al Nord, sono più i genitori di maschi che di femmine, non esiste differenza tra nuclei familiari con genitori con livello culturale molto alto, rispetto a altri. L´omosessualità è una consapevolezza precoce, visto che i figli che la svelano hanno tra i 14 e i 22 anni. E se fratelli e sorelle sono i primi a capire, tutti i genitori devono fare i conti prima con la "rivelazione", poi con i dubbi e i sensi di colpa. Perché la prima domanda che si pongono è "dove ho sbagliato", l´altra, altrettanto incalzante è "perderò mio figlio?". Tutto incomincia quando il figlio o la figlia annuncia che deve parlare con i genitori per comunicare una cosa importante. A un padre, a molti padri e madri, è capitato di pensare con timore, «avrà messo incinta qualcuna?», per poi ritrovarsi a affrontare la realtà e a rimpiangere quella prima paura infondata. Sono i padri quelli che vengono messi in maggiore difficoltà di fronte i figli maschi, soprattutto quando devono informarsi sul ruolo del loro ragazzo nella coppia. Ma i problemi, anche una volta capita e accettata la realtà, continuano. Si estendono alle piccole cose, per esempio se far dormire insieme, nella stessa stanza, figlio e fidanzato o figlia e fidanzata. Ecco dove intervengono i terapeuti del Centro per la Famiglia", nel cercare di aiutare a superare paure piccole e grandi. L´incubo costante è legato all´omofobia, «al terrore che qualcuno possa far del male al figlio o alla figlia perché gay». E il film, del resto, segnala bene come è vissuta ancora oggi l´omosessualità. Fin dalle prime scene che mostrano due signore che parlano, una fa capire all´altra che il figlio è gay, questa cerca di confortarla. Così: «Non è una malattia, è una malformazione, diciamo». Invece è solo la realtà dell´amore che ha scelto una strada diversa da quella ufficiale per manifestarsi. (w. v.)

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Un'agenzia pubblica-privata per rilanciare la montagna (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Un'agenzia pubblica-privata per rilanciare la montagna Venerdì 13 Febbraio 2009, Belluno Un'Agenzia per rilanciare la montagna. Anticipata qualche mese fa nel corso dell'incontro al Comunale con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l' "Agenzia della montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da Assindustria Belluno, in collaborazione con Confindustria Verona e Confindustria Vicenza, ieri pomeriggio, a villa Doglioni Dalmas, nel corso del seminario dal titolo, appunto, "Idee per un'agenzia della montagna veneta. Oltre la stagione dei referendum e per una collaborazione con le Regioni autonome". Intanto ieri il presidente bellunese di Assindustria, Valentino Vascellari ha lanciato la proposta di realizzare sotto il San Boldo un tunnel che colleghi direttamente la provincia con la pianura. Tancon a pagina II

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All'ateneo le fonti rinnovabili (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 13 Febbraio 2009 CRONACA Pagina 13 All'ateneo le fonti rinnovabili Nella settimana del risparmio energetico celebrata per l'anniversario del protocollo di Kyoto, Agsm e Università si alleano per promuovere una conferenza dal titolo «Quali potenzialità per le energie rinnovabili a Verona e in Italia?» che si terrà lunedì alle 15 al polo Zanotto. L'incontro verterà sulla situazione attuale dello sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili attraverso gli interventi di Antonio Siciliano, di Ambiente Italia e docente del dipartimento Best del politecnico di Milano, di Alessandro Romeo, del Laboratorio di materiali per l'energia solare dell'ateneo scaligero e Giovanni Goldoni, del dipartimento di Scienze economiche dell'università. Interverranno anche Bettina Campedelli, prorettore dell'ateneo, Giovanni Frigo, presidente di Agsm Energia, e gli assessori all'ambiente di Comune e Provincia, Federico Sboarina e Luca Coletto. Il giornalista de L'Arena Lucio Bussi modererà l'incontro. In quell'occasione sarà anche presentato un premio di laurea istituito da Agsm Energia per incentivare tesi sui temi del risparmio energetico, dell'energia rinnovabile e dello sviluppo sostenibile, in particolare riguardo al territorio veronese. G.C.  

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seminario sul cardinale pietro maffi (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pisa Seminario sul cardinale Pietro Maffi PISA. Si svolgerà oggi e domani, nell'auditorium "Giuseppe Toniolo" dell'Opera della Primaziale, un seminario di studio sul cardinale Pietro Maffi. L'appuntamento è promosso dall'arcivescovo di Pisa e dall'Università e vanta il patrocinio dell'Opera della Primaziale e della Provincia, oltre all'adesione della Società storica pisana. Tra i relatori, docenti e ricercatori dell'Università di Pisa, membri dei dipartimenti di filologia classica, italianistica, storia delle arti e storia. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'arcivescovo di Pisa, Paolo Benotto; del rettore dell'Ateneo, Marco Pasquali; di monsignor Alessandro Plotti, arcivescovo emerito della diocesi pisana.

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Scuole, la sfida per crescere (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Scuole, la sfida per crescere Offerte a confronto mentre si chiudono le iscrizioni Il primo circolo punta su famiglia e territorio Il secondo scommette sulla tradizione Il terzo sul tempo pieno VOGHERA. I tre circoli didattici sono già al lavoro per ottimizzare i piani dell'offerta formativa dell'anno scolastico che verrà. Le riforme, anche quelle più dure, si mediano con passione e voglia di fare. Nei quartier generali dei circoli (Dante, De Amicis e Leonardo) la parola d'ordine è «condivisione». Insegnanti di ruolo e precari hanno un solo interesse comune: l'istruzione dei bambini. Bambini che nei circoli di Voghera arrivano da tutto l'Oltrepo e dall'area confinante del tortonese. Mamme e papà fanno vite sempre più frenetiche, molti prendono il treno ogni mattina per raggiungere Milano, ai dirigenti dei tre circoli didattici e ai loro staff docenti il compito di badare al meglio alle necessità dei bambini. Primo circolo. Il polo scolastico diretto da Anna Osso punta sul tirar fuori da ogni bambino il suo talento. Per farlo si affiderà a un piano dell'offerta formativa che l'insegnante-coordinatrice Mara Saviotti definisce «pensato per riservare i giusti tempi e le giuste attenzioni a ciascun alunno». Spazio all'informatica, alla lettura, allo sport e alle attività espressive. «I nostri laboratori sono tanti e li potenzieremo - spiega Saviotti - ma saranno tutti propedeutici a un miglior apprendimento delle materie curricolari». Altro punto chiave la condivisione, all'interno e all'esterno. «Il primo circolo scommette sul dialogo con le famiglie e col territorio. Nelle classi i docenti lavorano in parallelo. L'educare per noi è un patto, un coro a più voci». Le scuole del primo circolo punteranno sullo sfruttare l'intero tempo scuola, dando valore ad ogni attività mattutina o pomeridiana. Circa le risorse, Saviotti spiega: «Abbiamo allo studio una serie di progetti, fra i più significativi quello inerente il post scuola. Laddove serviranno risorse per competenze specifiche elaboreremo un nostro piano d'azione, per integrare». Secondo circolo. Il plesso scolastico diretto da Lucio Garbelli guarda al prossimo anno scolastico puntando sulla flessibilità e sulla versatilità. «Siamo forti di una lunga tradizione - spiega il dirigente - e intendiamo lavorare in questo solco. Abbiamo ottimi laboratori, compreso quello d'informatica, si studia l'Inglese, ma qui da noi non si dimentica quanto conti insegnare a leggere, scrivere e far di conto senza calcolatrice». Poche parole che dicono quasi tutto. Il resto balza all'occhio sfogliando il piano dell'offerta formativa. Al secondo circolo si studierà musica, si farà teatro, si scommetterà sull'intercultura e sulla relazione. Spazio anche allo sport: innovativo l'invito al rugby (attività extra scolastica) in collaborazione con la facoltà di Scienze motorie dell'università di Pavia. In primavera la sede di Pizzale si arricchirà di un nuovo e moderno piano. Per quanto concerne la scuola d'infanzia Palli di via Vittorio Veneto il Comune ha previsto un restauro. Terzo circolo. Il polo diretto da Claudia Boccalini progetta la valorizzazione delle «intelligenze multiple» dei bambini. E lo fa articolando la sua proposta su tempo pieno, scuola in ospedale (sperimentazione in sinergia con l'Azienda ospedaliera e il reparto di Pediatria di Voghera) e sezioni primavera (per bambini di 2 e 3 anni). Spazio anche a Inglese e Francese e alla tecnologia. La perla è il nuovo laboratorio da 20 postazioni con tanto di lavagne multimediali. Spazio anche alla musica e allo sport in sinergia con l'università. «Siamo una scuola che ascolta il territorio, che legge i mutamenti che lavora nel rispetto delle potenzialità individuali dei bambini», dice Claudia Boccalini. I tre circoli didattici ci sono e progettano per il futuro: Voghera anche per il prossimo anno scolastico avrà il suo tris vincente. Emanuele Bottiroli

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ConvegniAffido familiare, seminario in via Gleno In occasione della presentazione della pubblicazione <I percorsi dell'affido familiare>, realizzato dal settore Politiche sociali d (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

ConvegniAffido familiare, seminario in via Gleno In occasione della presentazione della pubblicazione «I percorsi dell'affido familiare», realizzato dal settore Politiche sociali della Provincia, ore 14,15, nella sede dell'Azienda bergamasca formazione, via Gleno 2, seminario sul tema «Costruire insieme i percorsi di confronto tra i protagonisti dell'affido familiare sul territorio bergamasco» --> Venerdì 13 Febbraio 2009 AGENDA, pagina 21 e-mail print ConvegniAffido familiare, seminario in via Gleno In occasione della presentazione della pubblicazione «I percorsi dell'affido familiare», realizzato dal settore Politiche sociali della Provincia, ore 14,15, nella sede dell'Azienda bergamasca formazione, via Gleno 2, seminario sul tema «Costruire insieme i percorsi di confronto tra i protagonisti dell'affido familiare sul territorio bergamasco». Federalismo e territorio ripartiamo dai municipi 6ª assemblea nazionale degli Enti locali che sperimentano pratiche partecipative in programma oggi e domani: ore 9,30, Palazzo Frizzoni, piazza Matteotti 27, apertura dei lavori, dopo i saluti del sindaco Roberto Bruni, tavola rotonda sul tema «Oltre la globalizzazione, il ritorno al territorio» con relatori Roberto Bruni, Alberto Magnaghi, Tonino Perna, Giorgio Ferraresi, Franco Piperno, Franco Cassano, presiede Salvatore Amura. A seguire report dal Forum sociale mondiale di Belem a cura di Guido Milano e del Gruppo di Lavoro del Consiglio d'Europa sugli indicatori per la partecipazione a cura di Anna Marson. Dalle 15 alle 19, tavola rotonda sul tema «Federalismo municipale solidale e federalismo fiscale: opzioni a confronto», tra i relatori Roberto Bruni, Roberto Calderoli, Nichi Vendola, Rita Borsellino, Luigi Nieri, Giulio Marcon, Giorgio Ferraresi, Andrea Di Stefano, Francesco Raphael Frieri, presiede Maurizio Morgano. Ore 20,15, al teatro Donizetti, «Un certo Signor G» regia di Giorgio Gallione con Neri Marcoré. Le novità per il commercio su aree pubbliche Ore 9,30, Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (ex Borsa Merci), via Petrarca, 10, seminario promosso da Anva Confesercenti per illustrare le novità che regolano il commercio su aree pubbliche. Interverranno Gian Carlo Morghen, segretario Confesercenti Lombardia, Elisabetta Villa, direzione commercio, fiere e mercati della Regione Lombardia e Gianandrea Bonaita, coordinatore regionale Anva. CorsiArte e letteratura nell'età barocca Ore 15,15, Caffè Letterario, via S. Bernardino 53, corso su «Arte e letteratura nell'età barocca» a cura di Giovanni Dal Covolo. Memorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, apertura del corso «Memorie e Storie dal Novecento italiano» percorso di formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato da Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned, liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione degli amici del Museo storico. Tema dell'incontro «Il passato coloniale dell'Italia è del tutto passato?», relatore Nicola Labanca dell'Università di Siena. Alzano Lombardo, primo soccorso Ore 20,30, auditorium del Parco Montecchio, via Paglia, prosegue il corso di educazione sanitaria e addestramento al primo soccorso, organizzato dalla Delegazione della Croce Rossa di Alzano Lombardo, con il patrocinio dell'amministrazione comunale. Le lezioni, gratuite ed aperte a tutti, si svolgeranno il martedì e il venerdì, dalle 20,30 alle 22,15. Brusaporto, formazione per amministratori comunali Ore 20,30, sala civica, chiusura del corso di formazione per amministratori comunali organizzato dall'amministrazione rivolto sia a coloro che sono già impegnati direttamente nella vita amministrativa, sia a tutti i cittadini che vogliono conoscere il funzionamento del Comune. La serata vede come relatori il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita e il sindaco di Nembro Eugenio Cavagnis. Casazza, la giustizia Ore 20,45, sala dei Piccoli Musici, apertura del corso di filosofia organizzato dal circolo culturale «Opinione e promozione»: il prof. Franco Trabattoni, direttore di filosofia alla Statale di Milano, approfondisce il tema di «giustizia» partendo dalla scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi ai giorni nostri. Ingresso libero. Lezioni di lingua bergamasca Ore 18, sede del Ducato, piazza Pontida 42, corso di lingua bergamasca con Carmelo Francia, a cadenza settimanale. Seriate, balli folk Ore 21, salone dell'oratorio, via mons. Carozzi, continua il corso di balli folk, organizzato in collaborazione con l'oratorio. Info: osvaldomarchetti@tin.it o al bar dell'oratorio. feste e tradizioniDossena, serate teatrali popolaresche Ore 20 ai Mulini e alle 21,15 a Carale, il gruppo folk «Ol Carneal tradissional dè Dosena», di cui è animatore Peter Zani propone con la sua compagnia tutta maschile una sceneggiata che viene presentata per un «triduo» temporale riferito ai tempi carnascialeschi e quaresimali. IncontriAlla Mediateca i film di successo di Sergej Michailovic Ejzenstejn Continua il ciclo di film della rassegna «Sergej Michailovic Ejzenstejn» organizzati dalla Mediateca. Ore 15,30, alla Mediateca di via Bonomelli 13, visione del film «Lampi sul Messico»; ore 17, analisi a cura di Stefano Ghislotti. Fine della metafisica (!?) Ore 17,15, sala Carrara del Collegio Vescovile S. Alessandro, via Garibaldi 3, per il ciclo «Fides et ratio», Angelo Marchesi parla sul tema «Fine della metafisica (!?)» secondo le tesi di Jean-Luc Marion. Igienismo e scuola di medicina naturale Ore 20,30, alla sede dell'Abin, via Turani 4, vicino alla Sace, Abbiati Ezio parla sul tema «Curarsi con la fitoterapia». Info: www.abin.it Infinito dappertutto? Ore 17,30, al liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate 21/a, apertura del ciclo di conferenze «Infinito dappertutto? - Incontri tra discipline scientifiche e umanistiche» organizzate dalla Fondazione Livia Tonolini per la didattica e la divulgazione delle discipline scientifiche e da Mathesis. Franco Gallo, dirigente scolastico Liceo scientifico «Giordano Bruno» di Melzo parla sul tema: «La filosofia e l'ospite scomodo (a confronto con l'infinito)». La natura nella Val Grande Ore 21, al Palamonti di via Pizzo della Presolana, conferenza di Cristina Movalli del Parco Nazionale della Val Grande con proiezione di filmati dedicati ad un ambiente di grande importanza naturalistica tra il Monte Rosa e i grandi laghi. In precedenza, alle ore 19, inaugurazione della relativa mostra fotografica curata da Giancarlo Parazzoli e visitabile fino al 13 marzo. La rivista «La Voce del Ribelle» Ore 20,45, alla Galleria del Libro, via XX Settembre, 78, presentazione della rivista libera «La Voce del Ribelle». Interverranno con l'autore Massimo Fini, Marco Cimmino, storico, Cesare Quarenghi, preside liceo Lussana; introduce Enzo De Canio. La serata è organizzata da «Alle Radici della Comunità». Volume di Enza Silvestrini Ore 18,30, alla Libreria Ubik di largo Rezzara 4, Enza Silvestrini presenta il libro «Sulla soglia di piccole cose» Graus Editore. Introduce Vittorio De Rosa. Bonate Sotto, estate in Africa Prosegue il ciclo d'incontri con i giovani dal titolo «Per una volta cambia rotta! Malawi, il cuore caldo dell'Africa», organizzato dall'oratorio «San Giorgio» e dal Coordinamento Solidarietà, per proporre loro un'esperienza unica ed irripetibile durante il periodo estivo in Malawi, a contatto con una nuova cultura. Ore 21, oratorio «San Giorgio», incontro con padre Angelo Maffeis e i gruppi di Osio Sotto e di Costa Serina che hanno già fatto esperienza in Malawi. Giornate di orientamento professionale Organizzate dal Rotary Club Bergamo: ore 9-11,45, al Centro Congressi Giovanni XXIII, viale Papa Giovanni 106, giornata dedicata al settore editoriale e media. Ore 9, saluto del presidente del Rotary; ore 9,45, 10,45, 11 e 11,15, interventi di Giuseppe Roma, docente di Economia degli Intermediari Finanziari dell'Università di Bergamo, Massimo Cincera, amministratore delegato Sesaab, Ettore Ongis, direttore L'Eco di Bergamo, Sergio Villa, direttore di rete Bergamo Tv, Teo Mangione, direttore Radio Alta e Lucia Ferrajoli, giornalista de L'Eco di Bergamo. Azzano S. Paolo, serata con Merelli Auditorium delle scuole medie, via don Gonella, serata dedicata alla montagna con lo scalatore di Valbondione, Mario Merelli. Ingresso libero. Madone, assemblea pubblica Protezione civile Ore 20,30, sala civica del Comune, assemblea pubblica organizzata dal Consorzio Ats in collaborazione con il gruppo di Protezione Civile di Madone, sul tema «Protezione Civile nel tuo territorio. Come comportarsi in caso di emergenza». Martinengo, giornata del ricordo Ore 21, sede gruppo Alpini, via Gramsci, incontro aperto a tutta la popolazione per la giornata del Ricordo «L'Italia dimenticata: dalle Foibe all'esodo». Mornico al Serio, incontri zootecnici Ore 20,30, azienda agrituristica Villa Delizia di via G. Marconi 7, per il ciclo «incontri zootecnici» promossi da Apa Bergamo, Sata e Regione Lombardia, Hank Spencer, specialista Servizio tecnico Monsanto Dairy Business Dvm Kansas State University, parla su «Le patologie nel post-parto: approccio pratico per minimizzarle». Nembro, Adolescenza: la sfida educativa Ore 20,30, sala Daina dell'oratorio, continua il ciclo di incontri di formazione per genitori, insegnanti ed educatori sul tema «Adolescenza: la sfida educativa». Tema della serata «Amicizia, amori precoci, maturità affettiva», relatore don Giuseppe Belotti, psicologo e psicoterapeuta, esperto di problemi familiari, direttore del Centro Servizi psicosociali «Il Conventino» di Bergamo. Nembro, Montagna cinema libri Ore 20,30, al cineteatro San Filippo Neri, continua la rassegna dal titolo «Montagna cinema libri»: Roberto Ghidoni presenta il libro «Il cammino del lupo»; a seguire presentazione del film «Tracce» di Marco Preti. Parre, «Bevi l'acqua delle tue montagne» Grazie alla recente installazione degli impianti di potabilizzazione a raggi Uva a Parre, è possibile bere l'acqua pura delle nostre montagne, senza alcun sapore sgradevole di cloro. Ore 20,30, scuola materna, assemblea pubblica «Bevi l'acqua delle tue montagne» durante la quale saranno anche esposti i lavori sul tema dell'acqua svolti dagli alunni delle scuole elementari. Piazza Brembana, testimonianze sulla pace Nella sala polivalente della biblioteca di via Roma, 12, continua il ciclo di incontri dal titolo «Testimonianze di pace dal mondo» proposti dall'assessorato alla Cultura del Comune. Ore 20,30, Tseten Longhini parla su «Tibet: il grido di un popolo». Ponte Nossa, serata sull'astronomia Ore 20,30, sala Caffi, Dario Franchi parla sul tema «Astronomia, arte e storia locale», a cura della biblioteca comunale e della Terza Università. Terno d'Isola, guida tascabile Ore 20,45, auditorium comunale, via Casolini, presentazione della nuova guida turistica «Terno d'Isola e il suo territorio» degli autori Stefano D'Adda, Marco Dusatti e lo storico locale Sergio Limonta. Villa d'Ogna, incontro con l'autore Ore 21, in biblioteca, incontro con lo scrittore Mirco Bonacorsi che presenta il suo ultimo libro «Baite Valseriane», un viaggio alla scoperta delle oltre 130 baite sparse sul territorio della Valle Seriana. MostreLa mia Toscana Alla Galleria d'arte Borgo d'Oro, via S. Caterina 33, angolo via A. da Roscaite, personale di Antonia Poli Arzuffi, visitabile fino al 19 febbraio. Orari: tutti i giorni 10-12,30 e 16-19,30. MusicaAl Druso concerto dei Notforsale Ore 20,30, al Druso Cafè, via Carnovali 80/b, concerto del gruppo bergamasco Notforsale. I Mismountain Boys al Caffè Letterario Ore 21, al Caffè Letterario, via S. Bernardino 53, live con i Mismountainboys. Società Dante Alighieri, «Il mistero della vita» Ore 18, sala Tremaglia del teatro Donizetti, piazza Cavour, iniziativa curata dal Comitato Giovanile della Società Dante Alighieri ed il Jazz Club Bergamo, con brani poetici letti da Aide Bosio intervallati da brani musicali eseguiti al pianoforte da Valerio Baggio. Tributo ai Beach Boys Ore 22 all'O'Dea's Pub di Celadina, via Borgo Palazzo, musica con i Sunny Boys. Concerto del ricordo Ore 20,30, sala Greppi, via Greppi 6, concerto in ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia, eseguito dal violinista Alberto Cammarota e dal pianista Stefano Del Miglio in onore del profugo piranese Lucio Parenzan. Curno, i Violet Eclipse Ore 22, al Keller di via Bergamo, esibizione del chitarrista Luca Poma e la sua band, i Violet Eclipse. Dalmine, la fusion dei Fast and Furian Ore 21,30 al Paprika di Mariano, musica funk, jazz e fusion con i Fast and Furian. Dalmine, musica tzigana Ore 21, al Teatro Civico di via Kennedy, musica dai Balcani con Kalaman Balogh & the Gipsy Cimbalom Band. Solza, Neverland'inverno Ore 22, al Castello Colleoni, apertura della rassegna «Neverland'inverno» con il concerto di Marco Parente. Ingresso gratuito. Treviglio, concerto in basilica Ore 20,45, nella Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta, «Concerto per la Madonna delle lacrime» offerto dalla Cassa Rurale, eseguito, con la direzione del maestro Paolo Belloli, dall'Orchestra da Camera «Collegium Tiberinum» con il soprano Adriana Fernandez e il pianista Francesco Attesti. Ingresso libero. Villongo San Filastro, in scena i Lombroso Ore 21, al Circolo Vizioso, via Monte Grappa 4, in occasione della riapertura del circolo, concerto live con Lombroso + thee jones bones. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola primaria dai 6 agli 11 anni con gioco libero dalle 15 alle 18,30. Lovere, pista di ghiaccio Al porto turistico di Cornasola, apertura della pista del palaghiaccio con possibilità di pattinare tutti i giorni feriali dalle 15 alle 18,30 e dalle 20 alle 23,30; nei festivi dalle 10 alle 12; dalle 14 alle 18,30 e dalle 20 alle 23,30. Ingresso 5 euro. Fino al 1° marzo. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. veglia di preghieraFidanzati in preghiera Ore 20,45, alla parrocchia di S. Maria Immacolata alle Grazie, viale Papa Giovanni XXIII, 13, veglia diocesana di preghiera con i fidanzati presieduta da mons. Maurizio Gervasoni. Sono invitati in particolare i fidanzati che hanno compiuto l'itinerario di preparazione al matrimonio o che celebreranno le nozze nei prossimi mesi. 13/02/2009 nascosto -->

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Bortolotti insiste: <Parco pubblico sulle aree inquinate di Trento Nord> (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

primarie L'ingegnere critica i 500 mila metri cubi previsti su ex Sloi e Carbochimica. Andreatta: «L'accordo di programma unica via» Bortolotti insiste: «Parco pubblico sulle aree inquinate di Trento Nord» Il futuro di Trento Nord è argomento che dovrebbe tornare in aula, in consiglio comunale, nelle prossime settimana. Intanto tiene banco nel dibattito tra i candidati alla nomination di sindaco del centrosinistra. Per iniziativa di Claudio Bortolotti, che su questo punto ha idee radicalmente diverse da quelle del sindaco reggente, Alessandro Andreatta. L'ex dirigente provinciale della protezione civile critica la previsione urbanistica predisposta dal Comune, secondo cui dopo la bonifica dovrebbero essere costruiti edifici per un totale di circa mezzo milione di metri cubi. Qualcosa che Bortolotti ha calcolato come un migliaio di alloggi, con grande impatto ambientale e paesaggistico, oltre che sul mercato immobiliare. «Io credo - spiega l'ingegnere in aggiunta a quanto detto nel pubblico incontro di mercoledì sera a Gardolo - che siccome il grado di disinquinamento è direttamente proporzionale all'uso che si vuole fare dei terreni, se noi andremo ad una bonifica superficiale mantenendo le barriere idrauliche per tenere sotto controllo l'inquinamento sotterraneo quello potrebbe diventare benissimo un parco pubblico e si eviterebbe un mostro di cemento». Bortolotti ritiene che l'ente pubblico potrebbe andare all'esproprio oppure a un contratto coi privati. È quel che sosteneva qualche anno fa il leghista Giuseppe Filippin, a cui all'epoca l'amministrazione aveva replicato sostenendo che l'ente pubblico non poteva accollarsi i costi di una bonifica spettanti ai privati, altrimenti sarebbe intervenuta la Corte dei Conti. «Ma se devono disinquinare i proprietari - insiste Bortolotti - allora che lo facciano. Ma capirai che razza di obbligo è se li si premia con 500 mila metri cubi!» Andreatta ricorda però a questo proposito che trento Nord è uno dei 103 siti inquinati di interesse nazionale, per i quali la legge prevede la firma di un accordo di programma pubblico-privato proprio per arrivare a una bonifica condivisa, visti gli alti costi previsti. «Noi con questo accordo - insiste il sindaco reggente - a cui partecipa anche la Provincia potremo arrivare a ripulire le aree, sebbene sia un percorso lungo e difficile. Altre strade francamente non ne vedo». Nel prossimo passaggio in consiglio la discussione verterà soprattutto sulla norma che impone una bonifica totale, Sloi compresa, prima di porre il primo mattone. Una norma criticata dalla Commissione urbanistica provinciale. Si preannuncia un dibattito animato. F.G. 13/02/2009

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Filosofia e giustizia: gli incontri partono da Platone (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Filosofia e giustizia: gli incontri partono da Platone --> Venerdì 13 Febbraio 2009 VITABERGAM, pagina 41 e-mail print Sarà dedicato al tema della giustizia, quantomai attuale, il nuovo corso di filosofia promosso a Casazza dal circolo culturale «Opinione e promozione», che si terrà nella sala «Piccoli musici» a partire da stasera. Quest'anno saranno quattro gli incontri in programma, sempre al venerdì sera. Ad aprire il corso interverrà stasera il filosofo Franco Trabattoni, docente di Storia della filosofia antica all'Università Statale di Milano, che approfondirà la definizione stessa di giustizia, partendo dalla scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi ai giorni nostri. Il secondo appuntamento - in calendario il 20 febbraio - vedrà in cattedra il professor Sante Maletta, ricercatore di filosofia politica dell'Università della Calabria, con cui si affronterà il tema «Giustizia e totalitarismo». Il 27 febbraio si parlerà quindi di giustizia e legalità, con Adriano Galizzi, capo della Procura di Bergamo, con cui si entrerà anche nel merito del legame tra politica e morale. Quarto e ultimo appuntamento, il 6 marzo: si tratterà il tema «Giustizia umana, giustizia divina» e la tavola rotonda sarà presieduta da Giovanni Paninforni, presidente dell'associazione Noesis di Bergamo. I quattro incontri avranno inizio alle 20,45 e saranno a ingresso libero. Ro. Am. 13/02/2009 nascosto -->

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Se la memoria non funziona (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

LUGO pag. 19 Se la memoria non funziona QUANDO la memoria non funziona' è il tema della conferenza organizzata dall'associazione All'Abbondanza' e in programma questa sera alle 20.30 nella sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo. Sui problemi connessi a malattie cerebrali parleranno Rabih Chattat, medico e docente di psicologia dell'invecchiamento all'università di Bologna, e Valeria Cortesi, ricercatrice al Dipartimento di psicologia dell'ateneo bolognese.

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Stasera al Da Perego il dramma delle foibe (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Legnano)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

PASSATEMPO pag. 4 Stasera al Da Perego il dramma delle foibe «Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata» è il tema dell'incontro che si terrà questa sera al Leone da Perego. A parlare di questa tragica pagina della storia del Novecento sarà Giorgio Vecchio, docente di storia contemporanea all'Università di Parma.

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I <murati> del Benelli: <Mantenete gli impegni> (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO pag. 5 I «murati» del Benelli: «Mantenete gli impegni» Il problema di via Morosini e via del Lazzaretto UNA STORIA senza pace quella tra i residenti, gli operatori commerciali e i professonisti che operano nel centro direzionale «Benelli» e l'impresa che ha iniziato i lavori nell'area ex Amga. Il problema della viabilità ed anche dei parcheggi sta diventando un boccone amaro da digerire tanto che è stata avviata una raccolta di firme. Ieri le tante persone coinvolte dai lavori all'ex Amga hanno inviato questa lettera: «Chiusura dalle ore 24 del 12 febbraio. Anzi no, contrordine: la via è stata chiusa questa mattina, giovedì 11 febbraio. Anche dagli annunci ufficiali del Comune di queste ultime ore si capisce come sia stata gestita tutta la questione relativa ai lavori al centro direzionale Benelli, ovvero nella più totale confusione e senza tenere in minima considerazione le esigenze di chi ci vive e lavora. Sia via Del Lazzaretto chiusa dunque a fronte dell'impegno di riaprire contestualmente al traffico e alla sosta via Morosini e la piazzetta che collega le due vie. Ed invece niente. La riapertura di via Morosini è stata solamente parziale in quanto i posti auto (lato destro), sono tutti occupati da mezzi dell'impresa. Non solo. L'asfaltatura non è stata rifatta e tutta la via risulta ricoperta in maniera frettolosa da materiale inerte che, con le piogge, ha formato uno strato fangoso disagevole non solo per i veicoli ma anche per i pedoni. Non è finita. La piazzetta che collega le due vie è ricoperta da uno strato fangoso ed è ancora parzialmente occupata da materiale inerte del cantiere. RESIDENTI, operatori commerciali, professionisti della zona, che fino ad ora hanno mantenuto una linea di dialogo e collaborazione, denunciano i gravi disagi a tutto il complesso del «Benelli» a causa della chiusura di via Del Lazzaretto con immediate ripercussioni che si sono fatte sentire già dalle prime ore del mattino sui parcheggi e sulla viabilità in tutta la zona, soprattutto sulla Statale 16. A questo punto residenti ed operatori indicano di nuovo gli impegni che l'Amministrazione si era assunta prima di arrivare alla chiusura di via Del Lazzaretto per trovare soluzioni alternative. Primo fra tutti l'impegno solenne (nota firmata da Comune e Cna), che recitava testualmente: "Nel frattempo e con spirito pienamente collaborativo l'Amministrazione... si impegna a ricercare ulteriori soluzioni alternative che possano alleviare al massimo i disagi contestualmente ad una corretta realizzazione del progetto urbanistico". Non ci risulta che nessuna riunione sia stata convocata e che nessuna soluzione alternativa nel frattempo sia stata individuata. Per questo, mossi ancora da un pieno spirito collaborativo, invitiamo l'Amministrazione a premere sull'impresa affinché via Morosini e la piazzetta che la collega a via Del Lazzaretto vengano sgomberate dai mezzi dell'impresa e rese fruibili all'utenza. Contestualmente rinnoviamo l'appello affinché vengano recuperati quanti più posti auto possibile nella zona, a cominciare da: a) Parcheggio pubblico-privato in via Canale (retro vigili urbani, Marche Multiservizi), per renderlo utilizzabile alla sosta; b) Parcheggi di via Mameli (renderli liberi al pagamento del pedaggio con introduzione del disco orario); rimuovere su questi, laddove possibile, le aree di sosta riservate (vedi Capitaneria di porto); c) Regolamentare l'area-parcheggio degli Orti Giuli; d) Introduzione del disco orario sul parcheggio di viale Della Liberazione (di fronte alla Caserma. Ricordiamo inoltre all'Amministrazione i vecchi impegni presi con gli abitanti tra i quali la realizzazione di parcheggi sul LungoFoglia Caboto, soluzione che permetterebbe di risolvere parecchi problemi. Nel frattempo rinnoviamo l'appello a Comune e impresa per cercare di alleviare al massimo i disagi». Ieri sul posto si è recato l'assessore ai Lavori Pubblici Ilaro Barbanti ha detto che la via non è chiusa e che i lavori vanno avanti. Barbanti ha aggiunto che gli scavi saranno effettuati fra un mese e per la messa in sicurezza interverranno i vigili del fuoco. Image: 20090213/foto/9252.jpg

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A fine quadrimestre pagelle, voti e confusione (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Lettere & Opinioni Pagina 341 Insegnanti e genitori davanti al ritorno delle valutazioni in decimi A fine quadrimestre pagelle, voti e confusione Insegnanti e genitori davanti al ritorno delle valutazioni in decimi --> Al termine di una giornata di lavoro, rientro a casa con la speranza di riposarmi. Ma per tenermi aggiornata come fannullona, mi collego (senza oneri per lo Stato) al sito Internet del Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca: preferisco non disquisire sul continuo cambio di denominazione - e che cosa vi trovo? la Circolare numero 10 /09 sulla "Valutazione degli apprendimenti e del comportamento". Come si può, alla vigilia degli scrutini, dopo aver sbandierato la valutazione in decimi come una grande conquista, scrivere che i docenti possono comunque decidere di accompagnarla con giudizi sintetici o analitici? Qualcuno ha pensato che i voti non sono del tutto comprensibili, come proclamato, e che attribuire voti da 0 a 10 vuol dire che si potrebbe mettere un 2 a un bambino? Beh, no a questo problema ci pensano le scuole e quei fannulloni dei docenti, che non se la sentono di etichettare così un alunno. E quindi non vanno al di sotto del 4! Genitori e alunni sono in difficoltà nel capire i voti e i docenti nel darli! L'illuminante circolare dice quello che già si era capito, e cioè che i voti vanno obbligatoriamente utilizzati solo nella valutazione intermedia e finale, mentre il loro uso nella pratica quotidiana è rimesso discrezionalmente ai docenti. Ma se genitori e alunni vanno progressivamente aiutati a capire cosa vogliono dire i voti, come faccio a mettere giudizi o "stelline" nel corso dell'intero anno e solo a febbraio e a giugno far apparire i voti? Insegno nella scuola primaria da 21 anni: qualcuno sa dirmi che fine farò l'anno prossimo? Le ipotesi sono tante e la fantasia non manca! Si è tanto parlato della "grande novità" dell'insegnante unico nella scuola primaria a partire dalle prime classi del prossimo anno, di come si possano offrire migliori opportunità formative dando meno ore di lezione (24 ore settimanali e non più le 30 o le 40, garantite solo in presenza dell'organico); peccato però che non sia stata data la stessa rilevanza anche all'eliminazione della contemporaneità da tutte le classi con l'introduzione di un'insegnante unico, o "prevalente" - come si ama impropriamente dire - in tutte le classi della primaria. Ma quanti lavorano per la scuola o parlano di scuola, sanno di che si occupano? Perché non promuovono riforme sagge e non solo propagandate, che negli anni produrranno un disastro culturale ed "economico", anche per colpa dell'indecisionismo dei governi precedenti? PAOLA PIU - SELARGIUS Credo che non solo gli insegnanti, ma anche i genitori siano confusi in questo fine di quadrimestre. Quanto vale, che cosa indica, un 7? Che cosa un 8? Bisogna avere 10 per essere studenti da "Ottimo"? Sono almeno 15 anni che la scuola è sottoposta a rivoluzioni più annunciate che applicate ed accompagnate sino a conclusione (e seria valutazione dei risultati). Il tutto dopo decenni di stagnazione e lento declino. Anni lungamente odiati da chi crede nella scuola, ma ai quali oggi si rischia di guardare con rimpianto. DANIELA PINNA

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Karalis romana, stasera convegno (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1022 Karalis romana, stasera convegno --> Organizzata da Italia nostra, oggi alle 17,30 nell'aula verde della Cittadella dei musei è in programma una conferenza dal titolo: ?Karalis tardo romana?. Relatrice sarà Rossana Martorelli docente di Archeologia medioevale e di Archeologia cristiana nel dipartimento di Scienze archeologiche dell'Università di Cagliari.

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Esami subito dopo le elezioni: gli studenti protestano (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1023 Università. Le difficoltà dei ragazzi non residenti in città Esami subito dopo le elezioni: gli studenti protestano Università.. Le difficoltà dei ragazzi non residenti in città --> Proteste da parte degli studenti universitari: molti appelli sono stati fissati lunedì, giorno di voto per le elezioni regionali. Andare a votare o dare l'esame? Se lo stanno chiedendo alcuni studenti universitari, in particolare quelli fuori sede. Perché, se è pur vero che per recarsi alle urne si hanno due giorni a disposizione (domenica e lunedì), chi studia a Cagliari ma vive in comuni distanti dal capoluogo è sicuro di non riuscire a gestire i due impegni. Per non parlare di coloro che lavoreranno come scrutatori, presidenti o segretari nei vari seggi elettorali. Motivo per cui i rappresentanti degli studenti si stanno mobilitando per chiedere ai docenti di posticipare gli appelli. L'APPELLO «Siamo fiduciosi», spiega Lorenzo Espa, di Medicina, «è già successo altre volte che sia stato concesso di dare un esame anche con un giorno di ritardo. Sta al buon senso dei professori: sicuramente accoglieranno le richieste di chi sta vivendo un disagio». Sereno anche Andrea Marrone, rappresentante di Scienze della formazione: «Da noi ci sono almeno una ventina di appelli», sottolinea, «sedici solo in Psicologia. Ma non credo ci siano problemi nel spostare la data a chi ne ha bisogno». Più deciso Andrea Zucca di Ingegneria: «Faremo arrivare una comunicazione ai docenti», dichiara, «siamo disposti ad attivarci per far avere agli studenti fuori sede i documenti necessari per poter votare qui a Cagliari. Diverso per chi lavorerà nei seggi. Spostare un esame scritto non è facile. In ogni caso, se il problema dovesse coinvolgere anche solo una persona, faremo di tutto per potergli garantire sia di poter votare, sia di sostenere l'esame». Tutti d'accordo sulla linea da seguire. «Chi si trova in difficoltà», spiega Andrea Arru, di Economia, «può rivolgersi alle segreterie della propria facoltà e chiedere di contattarci». Gli fa eco Gianvito Di Stefano, di Lettere: «Forse non è un problema grosso ma per risolverlo basta segnalarcelo». Fa una riflessione più ampia Michele Mameli, di Farmacia. «Fino a qualche giorno fa c'era malumore», racconta, «alcuni colleghi dicevano che non sarebbero andati a votare per via degli esami. Poi qualcosa si è mosso e ora siamo quasi sicuri che tutti gli esami saranno spostati». IL CALENDARIO Ecco qualche esempio di appello fissato lunedì 16, così come riportato nel sito dell'Università di Cagliari (www.unica.it). In Architettura si dovrà sostenere Laboratorio di restauro, Storia dell'architettura, Urbanistica, Materiali dell'edilizia storica e moderna. Ma anche Disegno 2, sia scritto che orale. In Economia ci sarà Diritto tributario, Economia applicata avanzata 1 e 2. In Farmacia: Fisica per il primo anno e Prodotti cosmetici per il quinto anno. Ma anche Botanica farmaceutica e Flora medicinale sarda. In Medicina ci sarà Dermatologia. Lettere e Filosofia avrà Antichità della Sardegna e Antropologia culturale 1 e 2. Record per Scienze della formazione: almeno venti appelli, di cui 16 solo di Psicologia. Nessuno, infine, in Giurisprudenza. ( st. co. )

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la banalità della mazzetta (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Alberto Vannucci (*) La banalità della mazzetta I cittadini anestetizzati ormai accettano la corruzione e l'Italia scivola sempre più giù nelle classifiche internazionali C'è qualcosa di antico nelle parole con le quali il procuratore generale della Corte dei Conti, nella cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, ha sollevato ancora una volta l'allarme corruzione: truffe nella spesa farmaceutica e sanitaria, attività fraudolente nella gestione dei rifiuti e dei contributi comunitari, tangenti negli appalti per infrastrutture, costose consulenze di dubbia o nulla utilità, opere edilizie perennemente incompiute, utilizzo sconsiderato dei derivati finanziari da parte delle amministrazioni locali. Insomma, il consueto campionario di sprechi, mazzette, incompetenza, cattiva amministrazione. Tanto che verrebbe da chiedersi: ma cosa c'è di nuovo? Eppure l'ostinata perseveranza con la quale i magistrati contabili denunciano ogni anno lo sprofondare dell'Italia nelle classifiche internazionali della corruzione e del malaffare svapora nell'indifferenza della pubblica opinione, anestetizzata da anni da martellanti campagne politiche e mediatiche. Ormai in Italia, al di là dell'eco circoscritta di qualche scandalo, la corruzione non è più un problema di rilevanza collettiva, tanto meno condiziona le scelte di voto. Ben altri sono i temi che risuonano nel dibattito pubblico: le pericolose ingerenze di giudici ideologizzati e in malafede, che utilizzano le accuse di corruzione per stroncare la carriera politica dei loro nemici; il ricorso sconsiderato alle intercettazioni, gravemente lesive del diritto alla privacy di tanti onesti cittadini; le interferenze "di stampo bolscevico" del Consiglio superiore della magistratura nei lavori del Parlamento, secondo le parole del ministro in pectore della Giustizia ed avvocato del premier, Niccolò Ghedini. A completare il quadro si aggiunga pure la rivalutazione della memoria dei politici infangati da imputazioni ingiuste, in agiografiche ricostruzioni televisive del penoso esilio di ex statisti, pure pluricondannati in via definitiva per aver depredato le casse pubbliche. Questa rappresentazione distorta, in larga misura metabolizzata dal grande pubblico, è il prodotto di un disegno perseguito con coerenza per quindici anni, è diventata ormai la bussola che orienta il dibattito sulla giustizia. Le riforme e le politiche giudiziarie non vanno a incidere nella carne viva dei problemi che zavorrano il sistema economico e deteriorano la qualità della vita civile, come la durata infinita dei procedimenti giudiziari, che in Italia è di quasi quattro anni per un grado di giudizio, mediamente superiore a quella dell'Angola, del Gabon o della Guinea Bissau, tanto per fare degli esempi. No, l'ennesima riforma della giustizia di cui si discute sta per imporre guinzaglio e museruola alla pericolosa razza dei pubblici ministeri, parificandoli alla difesa nel processo e subordinandoli di fatto al potere esecutivo, e introduce ulteriori garanzie procedurali a tutela di corrotti e dei corruttori dotati di buoni avvocati. Il ricorso alle intercettazioni diverrà un giochetto costoso e inutile, di certo impraticabile nei reati di corruzione, in quanto limitato nei luoghi e nei tempi, e possibile solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, quando cioè sono inutili. Dagli anni di Mani pulite, del resto, non una legge, non un provvedimento di un qualche rilievo è venuto a modificare le condizioni strutturali che rendono la corruzione strategia conveniente per ampie fette della classe dirigente. Se con le inchieste di Tangentopoli si sono dissolti quei partiti che si erano fatti i garanti del funzionamento ordinato dei delicati meccanismi di scambio illegale, altri attori sono loro prontamente subentrati per regolare il sistema. Così, negli ultimi scandali napoletani e romani, sono gli imprenditori legati a doppio filo alla politica a tessere le reti di connivenze e di relazioni entro le quali circolano tangenti e favori. Non c'è da sorprendersi dunque se la classifica internazionale della corruzione, elaborata annualmente da Transparency International, vede l'Italia affondare dal 35º posto del 2003 al 41º posto nel 2007, fino al 55º del 2008, ormai nelle ultime posizioni in Europa. Oggi il rischio effettivo di scontare un solo giorno di carcere per un amministratore condannato per corruzione, secondo un recente studio di Piercamillo Davigo e Grazia Mannozzi, è meno dell'uno per cento. Sicuramente è destinato a scendere ulteriormente nel futuro, in attesa di una nuova denuncia del Procuratore generale della Corte dei Conti: appuntamento al prossimo anno. (*) Docente alla facoltà di scienze politiche dell'università di Pisa

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Un affaire da 125 milioni di euro (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

SCHIO Un affaire da 125 milioni di euro La decisione ufficiale di avviare il polo sanitario dell'Alto vicentino è stata assunta dalla giunta Galan l'11 febbraio 2005 (modifica delle schede sanitarie Usl 4, delibera numero 363). I promotori del project financing sono Studio Altieri di Thiene; Mantovani Spa, di Piergiorgio Baita; Gemmo Spa (uno dei titolari è Irene Gemmo, presidente della finanziaria Veneto Sviluppo); Serenissima Ristorazione (il colosso dei piatti pronti che serve già gli ospedali di Padova, Venezia e Vicenza), Palladio Finanziaria; Società cooperativa muratori e braccianti di Carpi, Coop Costruzioni, Coop Service e Servizi Italia Spa. Un contratto da 125 milioni di euro: 72 arrivano da un contributo della Regione, gli altri anticipati dalla cordata dei privati. Il maxi-investimento sarà coperto dal canone annuo (4.232.250 euro più Iva), dai ricavi dei servizi commerciali all'interno dell'ospedale, e dal versamento pluriventennale di altri 1.904.750 euro più Iva. L'ospedale sorgerà nel comune di Santorso su una area di 180 mila metri quadri e con una superficie di 73 mila. Nel progetto: un piano interrato e tre fuori terra. Complessivamente 403 posti letto in 246 camere di degenza tutte adattabili uso singolo. Oltre a 15 sale operatorie e 8 sale endoscopiche. Per 24 anni l'intesa pubblico-privato assicura al pool di aziende l'affidamento in gestione dei servizi legati all'ospedale (calore, parco mezzi, mensa, lavanderia, laboratori). La prima pietra è già stata posata dal governatore Giancarlo Galan il 2 ottobre 2008, mentre l'inaugurazione vera e propria è annunciata per il 2012.

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Il pericolo di un accordo bipartisan (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'ANALISI Il pericolo di un accordo bipartisan Marina Boscaino I 22 articoli del disegno di legge Aprea, fermo in VII Commissione alla Camera, si articolano soprattutto su 2 temi: l'autogoverno della scuola e la condizione dei docenti. Le scuole vengono trasformate in fondazioni, istituti di diritto privato. Infatti lo Stato garantisce loro una cifra fissa e identica per tutte, ma le aziende o gli enti, associazioni o utenti potranno contribuire con finanziamenti. Tale condizione - tra tutti i possibili scetticismi rispetto alle concrete velleità di entrare come finanziatori di un'istituzione scolastica - configura la possibilità non solo di privatizzare qualunque scuola, ma di creare immense disparità tra istituti, a seconda del livello ordinamentale, dell'utenza, della collocazione nel territorio. Al consiglio di istituto - attraverso una rivisitazione dei decreti delegati - verrà sostituito un consiglio di amministrazione (nel quale non sono più compresi gli Ata), di cui farebbero parte rappresentanti degli enti locali e del mondo del lavoro e delle professioni. Non è un caso che questo percorso (di cui non è difficile individuare, oltre che le criticità rilevate, i danni in termini di ingerenza sulla libertà di insegnamento) rappresenta una mano tesa verso Confindustria, che a più riprese ha avallato e richiesto una simile trasformazione. La carriera dei docenti - la cui formazione iniziale è concepita sul modello 3+2, con un corso universitario caratterizzato per il 75% da crediti di tipo contenutistico-disciplinare e solo per il 25% di tipo relazionale, didattico, pedagogico, cui seguirà un anno di tirocinio validato dal giudizio del dirigente, dopo il quale il candidato potrà iscriversi ad un albo rigorosamente regionale - sarà articolata in 3 livelli: iniziale, ordinario ed esperto. Gli aumenti stipendiali saranno vincolati all'anzianità e all'appartenenza al singolo livello, determinato da concorsi banditi dai singoli istituti. Si propone così, oltre che un aggravio di lavoro difficilmente gestibile dalle segreterie, un sistema di reclutamento improntato a "cordate" interne più i meno di potere, meccanismo non dissimile da quello che il centro destra ha sbandierato di voler debellare all'università. Infine, spariranno le Rappresentanze sindacali unitarie e per i docenti verrà istituita una specifica area contrattuale. Il fatto che le politiche sull'istruzione del centro destra non si limitino semplicemente in un - seppur allarmante e drammatico - disinvestimento economico e culturale, che culmina negli otto milioni di tagli alla scuola e nell'annullamento di più di centotrentamila posti di lavoro, è chiaro più che mai. Perché qui si accompagna il desolante passaggio dalla scuola della Repubblica (statale, laica, pluralista, inclusiva) alla scuola privata (confessionale, aziendalista, esclusiva, "omologata"). Qui si vanno a minare definitivamente le basi dello stato sociale come frutto del patto di solidarietà che sta alla base della Carta, e si scongiura ogni possibilità di affidare alla scuola funzioni emancipanti rispetto alle condizioni socioeconomiche di partenza di tutti e di ciascuno. Il sospetto stazionamento prolungato del disegno di legge può essere letto da differenti punti di vista. Conflitti interni a Forza Italia: la sconfitta di Valentina Aprea, responsabile scuola nazionale, dirigente scolastico e ministro in pectore, nella corsa alla poltrona di viale Trastevere a vantaggio della neofita e incompetente Maria Stella Gelmini, fu bruciante. Tanto più che Gelmini si era segnalata pubblicamente solo per una proposta di legge presentata il 5 febbraio 2008 alla Camera - "Per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica amministrazione": una beffa da una come lei che, nata e vissuta in Lombardia, ha acquisito il titolo di avvocato solo dopo un fittizio trasferimento a Reggio Calabria. Oppure, come sostengono altri, la lentezza dell'iter potrebbe essere dovuta alla volontà di far convergere in un unico testo proposte provenienti anche dalla cosiddetta opposizione. Considerando che le leggi su parità e autonomia scolastica furono licenziate dal centrosinistra; che l'idea delle scuole fondazioni era contenuta nel decreto Bersani del 2007; che la riforma del Titolo V della Costituzione e l'astensione dal voto dimostrano che federalismo, regionalizzazione e sussidiarietà sono principi condivisi anche dal chi dovrebbe opporsi alla deriva mercantilistica, aziendalista e privatistica configurata dalla proposta Aprea, non disperiamo che il progetto bipartisan possa riuscire. Aggravato dalla notizia ventilata che Gelmini potrebbe essere candidata alle Europee; in quel caso Aprea, sebbene titubante, potrebbe succederle, alimentando il dilemma se sia meglio un'incompetente yes woman di una competente jihadista del mercato. Prima di adattarci a intonare il requiem annunciato per la scuola della Repubblica, degli art.3, 33 e 34 della Costituzione, tentiamo di fare qualcosa. Il pericolo è enorme.

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APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e della cultura questo fine settiman... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

PORTOVENERE / CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 8 APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e della cultura questo fine settiman... APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e della cultura questo fine settimana a Porto Venere. Si tratta del convegno "Belgirate XII" si terrà a Porto Venere, presso il Centro Congressi del "Grand Hotel di Porto Venere", dal 13 al 15 febbraio. Il prestigioso appuntamento scientifico vedrà coinvolti un centinaio di docenti universitari ed alcuni insegnanti delle scuole superiori che giungeranno in Liguria da tutta la penisola per discutere del binomio "Matematica e Cultura". Un incontro di confronto tra i principali poli universitari italiani su diversi temi scientifici e d'attualità. Interverranno tra gli altri il professor Decio Cocolicchio , che parlerà del mancato premio Nobel per la fisica a Nicola Cabibbo; il dottor Mario Riccio (nella foto), che ha accompagnato Piergiorgio Welby nelle sue ultime ore di vita; i professori Gian Italo Bischi, Giuseppe Lupo e Davide Viterbo interverranno su scienza e letteratura con particolare riferimento alle figure di Primo Levi e Leonardo Sinisgalli; i professori Roberto Perotti e Mariano Giaquinta, che, autori di recenti polemici pamphlet, introdurranno il dibattito su situazione e scandali dell'università italiana. "Belgirate", giunto alla sua dodicesima edizione, è promosso dal "Progetto Ricerche Storiche E Metodologiche" dell'università Bocconi. Il nome "Belgirate" viene dalla località sulla sponda del Lago Maggiore dove si è tenuto il primo di questi incontri. Si inzia oggi alle 15 .30 con gli, interventi di Stefano Bonassi e Stefano Moretti (Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro, Genova) su: "Teoria dei giochi e stima del potere dei geni: il fascino dell'approccio assiomatico tra biotecnologie avanzate e calcolo ad alte prestazioni", quindi parlerà Franco Ghione (Università di Roma 2) su: " in obscurum coni conduxit acumen.Ovvero l'infinito in un punto"; terzo intervento di Raffaella Simili (Università di Bologna) con : "Scienza ad due voci". Domani altra maratona oratoria. A.V.

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I L CONFRONTO sullo sviluppo della città che passa att... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

SARZANA pag. 11 I L CONFRONTO sullo sviluppo della città che passa att... I L CONFRONTO sullo sviluppo della città che passa attraverso il recupero di via Muccini, i cittadini lo avranno con Mario Botta. Il grande architetto «scenderà» a Sarzana il 5 marzo per raccontare la sua filosofia, spiegare cos'è cambiato rispetto alla proposta originaria, rispondere alle domande e dissipare dubbi. In nome del «progetto condiviso e partecipato che tenga conto dei suggerimenti provenienti dai cittadini» a cui l'amministrazione comunale, come sostiene l'assessore all'urbanistica e vice sindaco Roberto Bottiglioni, ha sempre lavorato per rispondere alla richiesta di recuperare e restituire alla città una parte di territorio degradata. Dunque appuntamento con Mario Botta fra due settimane, fissato l'orario (alle 17) ma non ancora il luogo. L'architetto spiegherà come, rispondendo all'invito dell'amministrazione, ha aumentato le distanze tra un palazzo e l'altro, spostato gli edifici privati ed eliminato alcuni portali, come via Lucri sarà liberata dal traffico dei bus. E poi 700 metri quadri di verde in più rispetto ai 7.500 di «spazi pubblici» iniziali, la torre ridotta di due piani (da 67 a 60 metri). Le carte, almeno fino ad oggi, sono ancora inaccessibili ad associazioni e organismi di rappresentanza dei cittadini, ma il vice sindaco assicura che «rispettando le superfici del piano particolareggiato vigente», si conferma «fortemente rigoroso e di carattere» ma «di minor impatto». CONFERMATA la parte pubblica. A partire dai parcheggi interrati concentrati vista la pessima esperienza di quelli misti pubblico-privati realizzati sotto i palazzi ex Biava ed ex sede dei carabinieri. «Parcheggi che ha spiegato l'assessore Bottiglioni non vengono usati perchè ci sono sempre problemi». E tutto il nodo intermodale: il grande parcheggio interrato da 500 posti, la stazione coperta dei bus e dal nuovo collegamento con la stazione ferroviaria. «Stravolta» invece la parte legata all'Hotel Laurina: dimezzato e «sparpagliato» in via Muccini l'ampliamento previsto dall'attuale piano particolareggiato. I cinquemila metri quadrati di ampliamento previsti diventano 2.500: 1.500 serviranno a far "crescere" il palazzo dell'ex Vetraia già in costruzione, gli altri 1000 saranno costruiti in un campo incolto di via 8 Marzo e diventeranno una curiosa «dépendance» del Laurina. Insomma la «ricetta» dell'amministrazione comunale per via Muccini è fatta da: edilizia residenziale a prezzi agevolati, intermodalità auto-treni-autobus e viabilità, spazi verdi di fruizione pubblica; uffici pubblici comunali e comprensoriali, commercio e servizi. Quanto basta, spiega il vice sindaco, per trasformare un'area degradata in un'occasione di rilancio ulteriore e di nuovo sviluppo per la citta. «Dal quadro d'insieme assicura l'assessore risulta una sostanziale continuità tra la parte storica di Sarzana e la città nuova. Ognuna con caratteri ben definiti, ma accomunati dall'obiettivo di garantire una piena e ritrovata vivibilità ai residenti, ai commercianti e ai turisti». Una vivibilità che in futuro per Bottiglioni significa anche parcheggi a pagamento in centro per chi viene da fuori, ma gratuiti per i residenti. A.M.Z.

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Medici universitari, accordo vicino su stipendi e arretrati (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - BARI - sezione: BARI - data: 2009-02-13 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE Medicina dà l'ok condizionato Medici universitari, accordo vicino su stipendi e arretrati BARI — Per la facoltà di Medicina l'accordo su stipendi e arretrati economici si può fare, ma solo con le clausole di garanzia richieste dalle associazioni dei professori medici. Ieri il consiglio di facoltà ha espresso parere favorevole sulla nuova proposta di delibera emessa dal direttore generale del policlinico, Vitangelo Dattoli, che integra il precedente documento dello scorso novembre. In ballo c'è la questione dell'equiparazione degli stipendi degli universitari con gli ospedalieri, aperta da dieci anni. Adesso la decisione spetta al consiglio di amministrazione del-l'Ateneo, che si riunisce oggi. La facoltà, in sostanza, dice che l'accordo va bene, solo se prevede clausole che permettano, eventualmente, di ritrattare sugli arretrati. E chiede che il contenzioso si chiuda nel più breve tempo possibile. Attualmente, è stata calcolata una somma di oltre 67 milioni di euro, dovute dal policlinico all'Università e da quest'ultima ai docenti medici. Ma gran parte degli arretrati sarebbe stata già anticipata secondo il policlinico. Di nuovo c'è che l'ultima delibera di Dattoli mette sul piatto altri 600 mila euro (in totale) per il 2007 e 2008, in adeguamento alle nuove disposizioni contrattuali. I medici universitari hanno chiesto, inoltre, che nell'organizzazione del lavoro in corsia la direzione del policlinico tenga conto della loro condizione, ritenuta irrinunciabile, di docenti e ricercatori. «Positivo» il risultato emerso dal consiglio della facoltà di Medicina, secondo Paolo Livrea, presidente dell'ordine dei medici di Bari. Nel frattempo, il Tar ha dato all'Università un tempo massimo di 150 giorni per adeguare gli stipendi a professori e ricercatori della facoltà di Medicina, sulla base dell'accordo con il policlinico. è quanto stabilisce un'ordinanza sospensiva della prima sezione del tribunale amministrativo, esprimendosi su uno dei ricorsi presentati sull'adeguamento delle retribuzioni. L'ultimo ricorso finito sul tavolo dei giudici amministrativi è stato presentato da Angelina Mautone, chirurgo e pediatra, a cui Ateneo e Policlinico non hanno ancora riconosciuto la somma dovuta per l'attività svolta all'interno dell'ospedale, oltre all'indennità di buona uscita e il trattamento pensionistico per l'insegnamento. La prima sezione del Tar ha dato ragione alla pediatra, che è anche una docente universitaria, imponendo all'Ateneo di eseguire il provvedimento e intervenire entro cinque mesi, non appena raggiunta l'intesa con l'ospedale. Luca Barile Valentina Marzo Il Tar Il Tar impone all'Università cinque mesi di tempo per equiparare i compensi a quelli dei medici del policlinico

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Sylos Labini a Sassari nel racconto inedito di Daniele Porcheddu (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Pagina 343 Saggi Edito da Franco Angeli Sylos Labini a Sassari nel racconto inedito di Daniele Porcheddu Saggi. Edito da Franco Angeli --> Geniale, irruente e irriverente. Amava ripetere «l'economista puro è un asino puro». Comunicativo anche come docente, riferiscono gli studenti dell'Ateneo di Sassari. Che ancora oggi si chiedono come sia stato possibile che Paolo Sylos Labini non abbia mai vinto il premio Nobel nonostante le diverse candidature. Proprio sugli anni sassaresi del grande economista romano (ma di origini pugliesi, come orgogliosamente ricordava) scomparso nel 2005 è incentrato La lezione sassarese di Paolo Sylos Labini (1956-58), il saggio di Daniele Porcheddu, ricercatore confermato e docente di Economia e Gestione delle imprese presso il Dipartimento della facoltà di Economia di Sassari. Il volume (edito da Franco Angeli) è stato presentato presso la Sala Siglienti del Banco di Sardegna, che ha promosso l'iniziativa conla Fondazione del Banco e l'Università di Sassari. Sala stracolma e uditorio interessato pure agli aspetti della vita privata di un personaggio da riscoprire. Partendo da quel biennio sassarese che Daniele Porcheddu reputa «ingiustamente trascurato e invece fondamentale non solo per le amicizie, perché è durante questo periodo che fa pubblicare l'edizione provvisoria di Oligopolio e progresso tecnico , l'opera che contribuirà alla sua fama internazionale». Si sa quasi tutto del Sylos Labini economista, specializzatosi ad Harvard e Cambridge. La sua teoria dell'oligopolio parte dall'assunto che concorrenza perfetta e monopolio sono due casi limite. Il mercato reale invece è condizionato dalle barriere che vengono erette all'entrata di nuove imprese nei diversi settori. Si sa molto pure del suo impegno politico e della sua onestà intellettuale: fu ostacolato dai baroni, inviso ai fascisti, ribatté a urla contro gli studenti che invocavano il voto politico, e qualche anno fa è stato protagonista del movimento dei girotondi. Il merito del libro di Porcheddu è quello di esplorare anche gli aspetti meno noti attraverso documenti, appunti, lezioni (quello di Sassari fu il primo incarico come docente) e racconti di alcuni dei suoi amici sassaresi. Come Andrea Saba, ex professore alla Sapienza di Roma ed ex presidente per l'assistenza allo Sviluppo del Mezzogiorno (Iasm). Che ricorda: «Aveva un'opinione particolare sui sardi, diceva che o sono intelligentissimi perché hanno capacità di sintesi e di osservazione della realtà, oppure tonti perché privi della furbizia dei continentali». Il suo gruppo di amici e intellettuali (c'erano pure Siglienti, Segni e Berlinguer) lo nominò scherzosamente cittadino onorario di Stintino. Amava la spiaggia e il mare della Pelosa, che ha frequentato quasi ogni estate anche dopo la sua esperienza universitaria. È stato anticonvenzionale anche come docente. I suoi esami erano durissimi, ma solo perché voleva che gli studenti ragionassero con la propria testa. Come ricorda Alessandro Roncaglia nella postfazione: «Illustrava in modo rigoroso sia le teorie economiche prevalenti, sia le critiche, anziché dare il ?verbo? come facevano in genere i cattedratici italiani». Sylos Labini dava sempre un consiglio: «Per capire bene l'economia occorrono la matematica, la statistica e anche la storia e la filosofia». Questo suo approccio globale e anticonformista gli ha consentito di anticipare sette-otto anni fa la grave crisi economica mondiale che invece ha sorpreso gli economisti puri. GIAMPIERO MARRAS

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Se il caffè risveglia anche gli utili dell'azienda (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Lavoro - data: 2009-02-13 num: - pag: 37 categoria: REDAZIONALE Lo studio dell'università di Bologna Se il caffè risveglia anche gli utili dell'azienda Non saranno tutte divertenti come quelle ritratte in Camera Cafè, la sit-com televisiva dove gli impiegati di una fantomatica società che produce un ancora più misterioso prodotto, il C-14, si raccontano fatti e misfatti della vita aziendale attorno alla macchinetta del caffè. Ma le pause caffè, tanto odiate dal tremendo direttore Augusto De Marinis che vede soltanto una perdita di tempo, fanno bene. Al lavoratore. Ma anche all'azienda. Perché anche la produttività ci guadagna. «Le pause servono a incrementare la produttività, non a diminuirla», sostiene Guido Sarchielli, docente di psicologia del lavoro all'università di Bologna e autore di uno studio sull'abitudine più amata dagli italiani e metafora per eccellenza dei break dai tempi di lavoro. E il motivo è fisiologico, naturale. «La mente ha ritmi biologici che variano, e capacità come per esempio la memoria, l'attenzione, la vigilanza e quindi anche i livelli di efficienza e di produttività non sono costanti nel tempo — spiega Sarchielli —. Ci sono ore critiche, in cui queste capacità si abbassano, e se non si fa una pausa per rigenerarsi c'è il rischio che la prestazione ne risenta». Lavorare in questi momenti critici potrebbe, quindi, compromettere il rendimento e la qualità del lavoro. Che fare? «Tre stacchi nelle ore critiche, cioè dopo metà mattina, dopo pranzo e verso metà pomeriggio». E anche il caffè fa la sua parte. Unire lo stacco all'uso di una sostanza eccitante permette di rompere la routine e di ridarsi «un tono». Ma una capatina al bar ha anche una valenza sociale, è una dimensione di recupero per riattivare l'interesse scambiando due parole. Del resto, la pausa è stata approvata anche dall'Unione Lo stacco europea, che nella recente direttiva sugli orari di lavoro (che stabilisce un tetto massimo alle ore lavorate alla settimana) indica anche l'utilità di due break al giorno. «In questo senso vanno tutti gli studi e le ricerche elaborati dall'Eurofond, la fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, e dall'International Labour Organization, l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata su queste tematiche», precisa Sarchielli. Pausa sì, ma senza esagerare però. «Il giusto stacco dura dieci minuti — precisa Sarchielli — . Di più non serve e anzi è indice del fatto che esiste una difficoltà sul posto di lavoro». La sosta giusta dura dieci minuti: di più non serve, anzi è indice di difficoltà sul lavoro Paolo e Luca, protagonisti di Camera Cafè, la sit-com televisiva dove gli impiegati si raccontano fatti e misfatti della vita aziendale attorno alla macchinetta del caffè. Fausta Chiesa

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Navigatori senza creatività (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 13/02/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura «Navigatori» senza creatività IL FUTURO DEI «NATI DIGITALI» Il prof. Pierluigi Ridolfi fa il punto sulla generazione di Internet: abituata a trovare tutto sul pc, è impreparata alle incognite della vita Un bimbo a proprio agio davanti allo schermo di un computer Da una parte i «nati digitali», la «generazione senza avi», gli «screenagers» (età degli schermi, da quello del televisore a quelli del pc, del telefonino e così via); dall'altra gli «immigrati digitali», la «generazione senza discendenti», i «middle aged» (l'età di mezzo). Un divario che di anno in anno si approfondisce, fra ragazzi che s'impossessano sempre più precocemente delle nuove tecnologie (a 4 anni già padroneggiano con maestria un computer o un cellulare: in Corea il 51 per cento dei bambini tra i due e i cinque anni usa Internet) e adulti che faticano a orientarsi tra le magie elettroniche. Un fenomeno, questo della generazione nata dopo il 1990 e perciò cresciuta con Internet e ignara di che cosa sia un mondo senza digitale, che ha profonde ricadute sociali e merita di essere studiato. È quanto ha fatto un convegno internazionale svoltosi a Roma all'Accademia dei Lincei su iniziativa della rivista «Media 2000» (il cui ultimo numero ne riporta un'ampia sintesi), in particolare di Maria Pia Rossignaud, e a cui hanno partecipato studiosi come Derrick Kerckhove, massmediologo canadese erede di McLuhan e direttore del Marshall McLuhan Program di Toronto, e Michael Wesch, docente di Nuovi media alla Kansas University, Paolo Ferri, e Pierluigi Ridolfi, presidente dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, in passato ingegnere industriale, docente d'Informatica all'Università di Bologna, direttore centrale della ricerca Ibm. Professor Ridolfi, perché tanto interesse per la «generazione digitale»? Negli Stati Uniti questo campo di ricerca è esploso già da quattro o cinque anni e nell'autunno scorso è uscito il libro «Born Digital» di John Palfrey e Urs Gassler. È stato Rupert Murdoch a definire «immigrati digitali» i nati prima di Internet e approdati al web in età adulta. Da noi si comincia a parlarne solo adesso, per cercare di capire lo iato creatosi con i nostri ragazzi. I giovani non sanno nemmeno che è esistita un'epoca, non molti anni fa, in cui si facevano costose e complicate interurbane; considerano ovvie le facilitazioni offerte dalla tecnica, non si pongono domande. Siamo noi adulti a doverci chiedere quale potrà essere il loro futuro. Quali le difficoltà a cui potrebbero andare incontro i «nati digitali»? Vede, i ragazzi oggi, secondo un'indagine canadese, passano tutto il tempo libero davanti a uno schermo digitale, tra i-pod, videogiochi, blog, sms eccetera. Appena si alzano, la mattina, si piazzano davanti alla tv via web e al ritorno a casa tengono continuamente il computer acceso. Sono sempre informatissimi, ma nei blog usano un linguaggio incredibile, infarcito di errori di dattilografia che nessuno corregge perché questi ragazzi badano solo a farsi capire, all'essenziale. Sono bravissimi a usare quello che c'è già, giocano che è una meraviglia, ma non creano nulla di nuovo. Trovandosi ogni congegno tecnologico in casa si abituano alla pappa scodellata, a non dover fare niente per avere quello che noi, invece, ci siamo conquistati a fatica. Io, quand'ero in Ibm, ho vissuto la nascita del personal computer, loro lo trovano già esistente da 27 anni. Analoga noncuranza mostrano verso le lingue straniere: le parlano tutte, in modo barbaro, ma si arrangiano, infischiandosene della grammatica che per noi è stata la base dello studio di ogni lingua. Anche con gli apparecchi digitali hanno un approccio tutto diverso dal nostro: sanno usarli senza sforzo, mentre io devo leggere le istruzioni. E il loro futuro? Ebbene, come faranno un giorno, quando non ci saranno più i soldi di papà, a sostenere economicamente questo costoso apparato? Saranno in grado di costruirsi un futuro, di lottare per conquistare qualcosa? Di essere creativi quanto occorre per reggere alla concorrenza? E poi preoccupa la struttura troppo rigida su cui ormai si regge il mondo civilizzato: una qualsiasi catastrofe - basta un terribile virus, un errore umano - può provocare una paralisi generale, e come se la caverebbero allora questi individui così legati alla Rete, che senza il digitale si sentono persi? Abbiamo davanti un futuro estremamente incerto. Per questo è bene studiare questo fenomeno, avere anche il coraggio di prevedere un disastro, tentare di capire cosa potrà accadere a questa prima «generazione senza avi». Perché viene chiamata così? Le rispondo con un episodio personale. Un mio nipote di sedici anni un giorno mi ha fatto vedere un giochetto col cellulare, e di fronte alla mia lentezza a capire, sapendo oltre tutto che mi occupo di innovazione, mi ha detto sbigottito: «Ma nonno, non sai niente!» Per la prima volta questi adolescenti ne sanno più dei grandi. Crescendo in una società ipertecnologica, hanno tutto da insegnarci, sono molto più avanti di noi. Il passato non li interessa, è obsoleto. Questo li porta a non considerarci padri e comporta un cambiamento nel valore dell'autorità. La loro generazione è senza avi e la nostra potrebbe essere senza discendenti. Maria Pia Forte

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Galileo, oroscopie cannocchiali:un libro di Albini (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Galileo, oroscopie cannocchiali:un libro di Albini in santa croce Alla Passeggiata librocaffé, in piazza Santa Croce, oggi alle 17.30 sarà presentato il libro "Oroscopi e cannocchiali - Galileo, gli astrologi e la nuova scienza" di Andrea Albini, Avverbi edizioni, con prefazione di Margherita Hack. Andrea Albini lavora all'università di Pavia dove si occupa della studio di materiali per l'ingegneria. Introdurrà Davide Arecco, docente di storia della scienza e della tecnica all'Università di Genova. 13/02/2009

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Rivoluzione all'Università (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Rivoluzione all'Università Wanda Cherubini Novità importanti quelle presentate ieri dal Rettore Mancini e dal prorettore Nascetti sull'Università della Tuscia. Quattro i temi affrontati: la Governance (lo Statuto dell'ateneo), i programmi per il prossimo triennio, le finanze interne e le immatricolazioni ed iscrizioni. «Il nuovo Statuto, pubblicato lo scorso 26 gennaio - ha esordito Mancini - presenta modifiche importanti, quali la creazione della Giunta dei delegati del Rettore, composta da 9 docenti e coordinata dal prof. Massimo Ferrari Zumbini . Il Senato Accademico, inoltre, avrà notevole potere e sarà una piena rappresentanza del mondo accademico, mentre il Consiglio di amministrazione avrà potere tra l'altro su concorsi ed assegnazione delle risorse sia interne sia esterne». Grande importanza infine, avrà il Nucleo di valutazione, che sarà formato da esperti selezionati con un apposito bando di gara. Per quanto riguarda, invece, i fondi il Rettore ha affermato: «Siamo riusciti a chiudere un bilancio tra i migliori in Italia, mantenendo le spese ordinarie ben al di sotto dei trasferimenti dalla Stato. Nel 2007 abbiamo poi assunto 6 nuovi ricercatori, 8 nel 2008 e ben 14 nel 2009». Sulle immatricolazioni il Rettore ha detto che gli studenti ad oggi sono 10.172 contro i 10.016 dello scorso anno. Infine, il direttore amministrativo Cucullo è intervenuto sulla nuova sede di Conservazione dei Beni Culturali, che sarà ubicata presso il complesso di San Pietro, che conta 6 mila metri quadrati, che saranno ristrutturati con una spesa di 7 milioni di euro con finanziamenti esterni. Infine, per il Centro Grandi Attrezzature, fiore all'occhiello dell'ateneo, Cucullo ha annunciato che sono arrivati i primi 500 mila euro.

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IuaV, nel toto rettore spunta Restucci (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2009-02-13 num: - pag: 8 categoria: REDAZIONALE Università L'ateneo a giugno deve rinnovare la carica IuaV, nel toto rettore spunta Restucci VENEZIA – Restucci contro Magnani: potrebbe essere questo il big macht per la corsa al posto di rettore dello Iuav, secondo ciò che si vocifera nei corridoi dell'ateneo. La campagna elettorale ufficialmente non è ancora cominciata e i diretti interessati naturalmente non si sbilanciano, eppure da un po' fuori delle aule non si parla d'altro. La ricandidatura di Magnani, rettore in scadenza di mandato, appare sempre più scontata benché da parte sua la riserva non venga ancora sciolta («E' ancora prematuro, ci sono delle procedure tecniche da rispettare, tutto quello che si dice prima si dice per dire»), ma sembra ormai certo che se scenderà in campo di nuovo la sua non sarà affatto una corsa solitaria. Le chiacchiere si moltiplicano e i nomi circolano ma su tutti spunta quello di Amerigo Restucci, professore di Storia dell'architettura con incarichi importanti in Biennale (è nel Consiglio di amministrazione) e al Ministero (dove siede nella commissione paesaggio). In realtà c'è pure chi non esclude che possano presto pervenire candidature da una delle altre due facoltà di Iuav, Pianificazione del territorio e Design e Arti (quest'ultima tre anni fa aveva schierato Marco De Michelis). Restucci, intanto, nega allo stato attuale la volontà di candidarsi ma lascia, di fatto, una porta aperta: «Di nomi se ne fanno tanti – dice ma indipendentemente da ciò in questo momento non sto assolutamente considerando la possibilità di scendere in campo; giugno del resto non è proprio dietro l'angolo, vedremo in seguito se ci saranno fatti nuovi». La campagna elettorale non sarà dunque ufficialmente cominciata, ma il totorettore già impazza. Al fianco dell'eventuale candidato che scenderebbe in campo contro un Magnani bis, potrebbero schierarsi tutti quei docenti che non hanno apprezzato il corso impresso dall'attuale rettore culminato con la riforma dello statuto che ha eliminato i dipartimenti (e scompaginato gli equilibri interni di potere) in favore di aree di ricerca coordinate da un dipartimento (e da un direttore) unico. La riforma del resto era stata approvata all'unanimità dal Senato accademico di qualche mese fa e ora si avvia all'approvazione (pare già imminente) da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Se ciò dovesse accadere, che ne sarà del nuovo statuto qualora la figura designata, a giugno, non sia più Magnani? A fare piazza pulita dei dubbi è proprio il rettore: «Se la riforma verrà approvata – spiega – l'accordo all'interno dell'ateneo è che venga introdotto entro il 31 ottobre, giorno in cui formalmente scadrà l'attuale mandato». La rivoluzione di Magnani dunque, (Ministero permettendo) non si tocca, forte del voto unanime del Senato accademico, ed anche per questo appare sempre più scontata la sua ricandidatura. Il nuovo statuto, peraltro, contiene un ulteriore novità: ovvero che il rettore resti in carica quattro anni al posto dei tre attuali. Paola Vescovi Lo statuto L'approvazione da parte del ministero è imminente e se passa non potrà essere modificata

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Farmaci globalizzati, conoscerne l'origine per salvare l'ambiente (sezione: Cultura)

( da "Panorama.it" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

- Hitech e Scienza - http://blog.panorama.it/hitechescienza - Farmaci globalizzati, conoscerne l'origine per salvare l'ambiente Posted By roberto.verrastro On 13/2/2009 @ 10:22 In Headlines | No Comments [1] Medicinali che inquinano Contro l'inquinamento da farmaci non basta la buona volontà del singolo consumatore che eviti di disperdere nell'ambiente quelli inutilizzati o scaduti. Il problema, come dimostra uno studio pubblicato dalla rivista [2] Regulatory Toxicology and Pharmacology, è di portata ben più vasta. Uno degli autori, [3] Joakim Larsson, docente dell'Istituto di neuroscienze e fisiologia della svedese [4] Università di Göteborg, ha infatti visitato la zona industriale nei pressi di [5] Hyderabad, in India, dove il suo gruppo di ricerca ha raccolto campioni dell'acqua scaricata da un impianto per il trattamento delle [6] acque reflue provenienti da circa 90 aziende farmaceutiche dell'area. Scoprendo che l'impianto in questione rilascia 45 kg al giorno di [7] ciprofloxacina, una quantità corrispondente al quintuplo del consumo quotidiano di questo antibiotico nell'intera Svezia. Con danni che non sono certo limitati a quelli ambientali, in quanto si crea in tal modo il rischio che simili antibiotici possano prima o poi diventare inefficaci contro batteri diventati nel frattempo sempre più [8] resistenti al contatto con la sostanza che dovrebbe combatterli. Benché si ritenga che la Svezia abbia una delle legislazioni più intransigenti al mondo in materia di tutela dell'ambiente, Larsson sottolinea che, come altri Paesi occidentali, essa condivide la responsabilità per i problemi ambientali provocati altrove dal consumo nazionale di farmaci. Molte delle sostanze contenute nei medicinali di uso più comune vengono infatti realizzate in India e in Cina, ma al momento è letteralmente impossibile per chi li acquista sapere dove sia in realtà prodotto il loro principio attivo. L'unica soluzione al problema prospettata da Larsson è dunque quella che sia resa trasparente la catena produttiva dei farmaci, perché se ai consumatori fosse data qualche possibilità di scegliere quelli che sono stati prodotti secondo modalità rispettose dell'ambiente, potrebbe derivarne una concreta esortazione alle aziende farmaceutiche ad attribuire ovunque a queste ultime un'importanza non inferiore a quella dei loro profitti.

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L'ambiente all'esame della crisi "Alla fine sarà un'opportunità" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica.it" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA - Terry Barker, il direttore del Centro per la ricerca della mitigazione dei cambiamenti climatici dell'Università di Cambridge, ha azzardato un pronostico molto impegnativo: "In occasione della Grande Depressione, tra il 1929 e il 1932, le emissioni di anidride carbonica sono crollate del 35 per cento. A mio avviso esiste la possibilità che entro il 2012 il calo sarà ancora più vistoso, tutti gli indicatori stanno precipitando". E' un po' come sostenere che il problema del riscaldamento globale è praticamente risolto, visto che in appena due anni sarebbe stata ottenuta quasi la metà dell'ambizioso obiettivo fissato da Obama per il 2050 (-80%) e quasi raddoppiato quello del -20% previsto dall'Unione Europea per il 2020. Tutto risolto, dunque? Non esattamente, perché altri esperti fanno notare che la crisi ridurrà drasticamente i fondi necessari a riconvertire l'economia verso il traguardo delle "emissioni zero", e quando i paesi del G20 saranno fuori dal tunnel della recessione la produzione di gas serra schizzerà nuovamente alle stelle in un battibaleno, vanificando in pochissimo tempo i benefici dello stop. Questa ambiguità è solo una delle tante che la crisi economica intreccia con le politiche ambientali. I fattori per cui il rallentamento può rappresentare una svolta positiva sono molti, ma altrettante sono le possibili minacce. Crisi economica significa meno emissioni, necessità (o quanto meno possibilità) di rivedere il modello di sviluppo seguito sin qui. Non è un caso se mai come in questo momento si parla ovunque (tranne che in Italia, purtroppo) di New Deal Verde. Ma crisi economica significa allo stesso modo far retrocedere l'ambiente nell'agenda delle priorità rispetto a problemi più urgenti come l'occupazione, avere a disposizione meno risorse da investire in ricerca e innovazione tecnologica e significa, infine, prezzo del petrolio in caduta libera, il che rende meno conveniente pratiche virtuose come l'efficienza e il risparmio energetico. OAS_RICH('Middle'); Le variabili e le possibili risposte della politica a questo scenario sono moltissime e capire quali di questi aspetti alla fine sarà più importante è molto difficile. Un gruppo di "addetti ai lavori" di prima qualità ha provato comunque a sbilanciarsi in una previsione per Repubblica.it. Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club ed ex consulente del ministro Pierluigi Bersani. Credo che il saldo finale della crisi sarà positivo in termini di opportunità ambientali, ma che l'entità di questo saldo dipenderà dalle politiche che verranno adottate. Tutto fa pensare che gli Usa, spingendo sulla trasformazione della produzione di automobili verso modelli a basso consumo e destinando 50-100 miliardi di dollari alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e alle rinnovabili, si stiano attrezzando per una incisiva ed efficace fuoriuscita "ecologica" della crisi. In parallelo, gli investimenti sugli scisti bituminosi e sul nucleare subiranno invece un rallentamento. Giappone e Corea del Sud hanno analogamente lanciato dei pacchetti di stimolo marcati come "Green new deals" e la Cina intende spendere larga parte dei 586 miliardi di dollari in progetti legati all'energia e all'ambiente. L'Europa è sulla stessa strada, forte anche degli ottimi risultati che alcuni paesi, come la Germania e la Spagna hanno ottenuto in termini di nuove industrie ed occupazione nel campo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. Segnali contraddittori e per certi versi sbagliati vengono invece dall'Italia. Saldi in tempi di crisi Gianfranco Bologna, Direttore scientifico del Wwf Italia. Credo che la crisi farà diminuire l'impronta ecologica in maniera sensibile in una fase in cui eravamo di fronte a una evidente recessione ambientale, con le capacità del Pianeta di assimilare e rigenerare il nostro sviluppo decisamente superate. E' una crisi annunciata da chi, come il Club di Roma, la temeva da anni, venendo molto spesso dileggiato da personaggi, come il ministro Tremonti, che hanno scoperto solo ora queste tematiche. Nessuno si augurava però di arrivare a questo punto e nessuno pensava che l'uomo, essendo sapiens, dovesse passare attraverso questa situazione per capire le solide basi scientifiche dei limiti dello sviluppo. Questa crisi ora ci pone la possibilità di vedere la questione ambientale e di affrontarla in maniera positiva. Le scelte di Obama vanno in questa direzione anche per gli uomini straordinari di cui si è circondato. Ha dato spazio alla cultura scientifica mostrando di aver capito quali sono le opportunità della ripresa. Per ora ci sta indicando una strada di svolta molto interessante. Chi si posiziona per primo è favorito, ma da noi si fa un catenaccio difensivo e perdente. Tutto sommato non direi che la crisi "fa bene", ma più modestamente che rappresenta più un'opportunità che non un pericolo. Marzio Galeotti, docente di Economia ambientale all'Università di Milano e redattore della Voce.info E' molto difficile fare una previsione, le variabili sono molte e francamente non sono in grado di dare una risposta certa. La mia impressione è che nel complesso la crisi rappresenta un'opportunità, che però va colta mostrando coraggio e capacità d'innovazione e cambiamento, come sembra abbia capito Obama. Non credo però che puntare su rinnovabili ed efficienza energetica sia sufficiente a tirarci fuori dalla crisi. Sicuramente è un'occasione per una importante e profonda riforma. La crisi darà sicuramente una botta positiva alle emissioni di gas climalteranti, ma se nel frattempo non si introducono cambiamenti rischia di essere un sollievo provvisorio. Maurizio Pallante, animatore del Movimento italiano per la decrescita e ex consulente del ministro Pecoraro Scanio. Ritengo che la recessione porterà a superare la follia indotta nei paesi occidentali da sessant'anni di sovrabbondanza di petrolio a basso prezzo e ad adottare comportamenti individuali e stili di vita più responsabili nei confronti degli ambienti: meno spreco di risorse e meno emissioni. Ma ritengo che apra anche grandi prospettive per investimenti e sviluppo di settori industriali che producono, commercializzano, installano e fanno la manutenzione di tecnologie che accrescono l'efficienza nell'uso delle risorse: dalla coibentazione degli edifici alla produzione di macchinari ed elettrodomestici più efficienti, dal recupero delle materie prime secondarie contenute negli oggetti dismessi allo sviluppo di forme di mobilità più veloci e meno inquinanti (mezzi pubblici collettivi e mezzi pubblici a uso privato a domanda alimentati elettricamente a rete). E' compito della politica indirizzare in questi settori la ricerca e gli investimenti, ma non è detto che ci riesca o voglia farlo, perché le pressioni delle lobby industriali esistenti (automobile ed edilizia) sono molto forti. Se questa ipotesi si realizzasse, si potrebbe avviare un nuovo ciclo economico virtuoso basato sulla riduzione dei consumi di materie prime e di energia a parità di produzione. Roberto Della Seta, senatore Pd e ex leader di Legambiente. Non direi che la crisi è un bene perché non sono un fan della decrescita. Se la decrescita fosse una soluzione noi ambientalisti staremmo vincendo e Berlusconi sarebbe un nostro eroe, visto che ogni volta che va al governo il Pil diminuisce. Non credo che sia un bene perché in tempi di recessione c'è il rischio che la distribuzione delle risorse verso la tutela dell'ambiente e le politiche ambientali in genere finiscano per essere penalizzate. Tutto sommato penso però che sarà un'opportunità positiva, anche se a un prezzo (più povertà, più disoccupazione) che non avrei mai voluto pagare. Sono ottimista perché le elite (parlo del mondo, non certo dell'Italia) hanno reagito meglio di quanto si potesse sperare, soprattutto se teniamo conto che il rischio di risposte difensive, per esempio lo stop al 20-20-20 è stato forte e reale. La tentazione a mettere da parte il problema ambientale però rimane e la partita non è decisa. La percezione che bisogna orientare i consumi in maniera diversa ora però esiste. Arturo Lorenzoni, Direttore di Ricerca presso l'Istituto di Economia e Politica dell'Energia e dell'Ambiente dell'Università Bocconi di Milano. Gli effetti della crisi sul settore sono funzione delle politiche che andiamo ad avviare. Sta a noi decidere se amplificare la spirale negativa della crisi del manifatturiero o se dare una risposta forte a partire dalla domanda obbligata di sostenibilità nel settore energetico. Per questo in fondo ritengo sia un'opportunità: la discesa dei tassi avvantaggia gli investimenti ad alta intensità di capitale; i problemi del settore auto favoriscono interventi mirati a soluzioni innovative (non incentivi a pioggia, ma sostegno a soluzioni efficienti, come le auto a bassi consumi, le ibride, le elettriche); l'edilizia può riprendersi se punta sulla qualità di materiali e impianti. Le scelte americane possono veramente stravolgere i mercati. Se si confermano i target altissimi a breve termine (raddoppio delle rinnovabili Usa in tre anni), ad esempio tutta la produzione dell'est di moduli fotovoltaici, che ora sono venduti sottocosto in Europa, riprende la via degli Stati Uniti, con una ripresa degli investimenti e un sostegno ai prezzi (buono per l'industria, meno per i consumatori). Ma gli esempi possono essere molti. (13 febbraio 2009

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BIMBI E LA MORALE (sezione: Cultura)

( da "TGCom" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

13/2/2009 Test sulla morte ai bimbi: esposto Torino,chiesto per studio universitario Un esperimento per analizzare la comprensione di situazioni morali da parte di bimbi, fra i 9 e i 10 anni, è al centro di un esposto alla magistratura di Torino. Una delle domande del test sarebbe: "E' giusto uccidere una persona per salvarne altre cinque?". L'iniziativa è della facoltà di Scienze della formazione dell'Università torinese. I direttori scolastici devono comunque chiedere il permesso ai genitori per autorizzare l'esperimento. A chiedere alla direzione didattica dell'istituto di proporre questi test alla classi è stata una docente della facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Torino nel quadro di un esperimento condotto da sua studentessa che sta preparando una tesi di laurea. Secondo i test gli scolari, dovrebbero immaginare scenari con gru fuori controllo o automobili impazzite, e scegliere se sia corretto o meno sacrificare una vita per salvarne altre. Nel chiedere alla direzione didattica l'autorizzazione ai test sui bambini, la docente del dipartimento di Psicologia ha sottolineato che verranno prese delle precauzioni: Per esempio "l'esperimento dovrà svolgersi singolarmente e in una stanza quieta" e i risultati, oltre a essere comunicati alla scuola, "saranno utilizzati a soli fini statistici" nel più assoluto rispetto dell'anonimato. Dalla lettera dell'università se ne deduce che la proposta potrebbe essere stata fatta a numerose scuole. L'iniziativa, però, non piace alla mamma di uno degli alunni, che ha annunciato l'esposto alla magistratura: domande del genere - è il senso della denuncia - non rispettano la legge regionale sull'istruzione. In questo caso, il genitore della scuola "Vittorio Alfieri", che è appoggiata dal Comitato dei cittadini per i diritti dell'uomo, ritiene che i test non siano legali. Anche il Ccdu ritiene che venga violata la legge regionale 21 del 2007, secondo la quale i test "relativi allo stato psichico o emozionale degli alunni" sono vietati a meno che non siano a fini didattici interni; inoltre "possono avvenire solo all'interno di strutture sanitarie pubbliche". La mamma puntualizza inoltre che quelle domande "mettono il bambino in condizione di dover comunque scegliere chi e quante persone far perire di morte violenta", possono essere "diseducative". Invia un commento Commento (0 caratteri disponibili) Nome - Obbligatorio eMail - Obbligatorio Sito internet - Se desideri mostrarlo Desidero mostrare i miei dati Inserisci il codice che vedi nell'immagine Accetto le Condizioni di Utilizzo Accetto le Condizioni di Utilizzo Approvo ed accetto espressamente le disposizioni di cui ai paragrafi 1.3, 3, 5, 6, 7, 8, 9, 10 delle Condizioni di Utilizzo Acconsento al trattamento dei miei dati personali sensibili eventualmente inviati nei Contenuti come previsto nell'Informativa Invia ad un amico

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UNIVERSITA' PISA: ORDINE DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA' PISA: ORDINE DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI (AGI) - Pisa, 13 feb. - L'Ordine del Cherubino, unica onorificenza concessa dall'Universita' di Pisa, sara' conferita a dieci docenti dell'ateneo. Il riconoscimento, assegnato ai professori che abbiano contribuito ad accrescere il prestigio dell'Universita' per i loro particolari meriti scientifici e culturali o per il loro contributo alla vita e al funzionamento dell'ateneo, verra' consegnato domenica prossima alle ore 10.30, nell'Aula Magna Nuova della Sapienza, come da tradizione, in occasione della data di nascita di Galileo Galilei. Quest'anno il rettore Marco Pasquali chiamera' a ricevere l'insegna e il diploma: Roberto Barale (Scienze matematiche fisiche naturali), Margherita Galbiati (Scienze matematiche fisiche naturali), Pierlorenzo Secchiari (Agraria), Claudio Casarosa (Ingegneria), Alessandro Casini (Medicina e chirurgia), Giovanna Colombini (Scienze politiche), Lanfranco Lopriore (Ingegneria), Lucia Tomasi Tongiorgi (Lettere e filosofia), Elena Cenderelli (Economia) e Lucia Battaglia Ricci (Lingue e letterature straniere). L'onorificenza, conferita su proposta delle singole facolta', con deliberazione del Senato Accademico, consiste in una spilla in oro che raffigura, su un fondo di smalto celeste, una testa di cherubino con sei ali appesa a un nastro di colore celeste.

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Eugenio Fontana un'altra opera di rilievo (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

IL «RITRATTO DI PAOLO» ELOGIATO IN VATICANO Eugenio Fontana un'altra opera di rilievo Monsignor Romano Penna, docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense, specializzato nello studio di San Paolo, del quale è uno dei massimi interpreti, l'ha giudicata una delle migliori opere mai scritte sul santo evangelista. Eugenio Fontana, esperto dell'arte e della storia camune, proprio in occasione dell'anno Paolino, ha dato alle stampe "Ritratto di Paolo" un lavoro assai impegnativo che gli è costato tanti mesi di ricerca e di consultazioni. Un'opera quella dell'ex insegnante brenese che ha gratificato l'autore per «l'accoglienza ricevuta e per il luogo in cui è stata presentata, la Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano». Per intercessione del cardinal Giambattista Re e con l'amichevole sostegno dell'onorevole Gianni Prandini, che ha chiesto espressamente allo studioso camuno di dedicare la pubblicazione al nipote Paolo, il libro ha visto la luce di fronte a un consesso di studioso di elevato spessore. Eugenio Fontana è stato assistito nell'occasione dallo stesso professor Penna, dal professor Umberto Utro, responsabile del reparto per l'arte paleocristiana dei Musei Vaticani, dal dottor Pietro Zandra responsabile della necropoli e delle antichità classiche alla Fabbrica di San Pietro e monsignor Marielo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze. La stesura del "Ritratto di Paolo" è venuta a seguito di una serie di incontri tenuti dagli insegnanti dell'Associazione italiana maestri cattolici a Borno e all'Università 2000 a Breno, durante i quali si è fatta una serie di riflessioni sull'apostolo. «Raccogliendo il frutto di quelle comuni riflessioni in una pubblicazione è stata la risposta a un desiderio di lasciare a tutti un ricordo del cammino condiviso (tutt'altro che concluso e quantomai aperto) e di esprimere così la nostra partecipazione all'anno Paolino voluto da Benedetto XVI», ha scritto l'autore nella prefazione. L'opera di Eugenio Fontana che si definisce «un autentico innamorato di San Paolo», si divide in quattro parti, la prima, la più corposa dedicata alle tracce di San Paolo, con rimandi alle note degli studiosi, e sono numerosissimi, che hanno scritto sull'evangelista; la seconda riservata a Pietro e Paolo «da Gerusalemme a Roma per strade diverse». La parte centrale della pubblicazione tratta degli excursus di Paolo, nove per l'esattezza, mentre la quarta è del tutto iconografica, con i dipinti del santo raffigurato in chiese, musei, basiliche e catacombe (in Valle Camonica, a Castelfranco di Rogno, nella parrocchiale e all'Eremo dei Santi Pietro e Paolo).

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L'inglese più avanzato grazie a Comenius (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

provincia pag. 24 L'inglese più avanzato grazie a «Comenius» È innegabile che il metodo più efficace per l'apprendimento delle lingue straniere consiste nel parlarle con un docente madrelingua: lo sforzo è maggiore, ma anche i risultati. Lo possono testimoniare gli studenti dell'Istituto comprensivo di Bovezzo, i quali inseriti nel progetto europeo «Comenius» passano un'ora alla settimana conversando con Anne Marie Dentzer, l'assistente Comenius proveniente dal Lussemburgo assegnata sia alla scuola primaria «Collodi» (solo per le quinte), sia alla media «Vivaldi» (tutte le classi) del paese. L'«assistentato linguistico Comenius», spiegano nell'Istituto comprensivo, non è facile da ottenere: bisogna presentare un valido progetto all'agenzia nazionale «Lifelong learning programme Italia», ma la scuola ospitante deve anche garantire vitto e alloggio all'assistente, preoccuparsi del suo inserimento in una nuova realtà sociale, accoglierlo all'arrivo e accompagnarlo alla partenza, fornire la necessaria copertura sanitaria e l'assicurazione infortuni. Referente e ideatrice del progetto è Patrizia Benini, docente di inglese, la quale presentando l'idea ai genitori l'aveva saputa «promuovere» adeguatamente, sottolineando il potenziamento delle capacità comunicative in inglese (nota dolente nel nostro paese), e lo sviluppo dello spirito europeo e di una maggiore ricchezza culturale. Chi è l'assistente Comenius? È uno studente che ha già terminato da due anni un percorso di studio che lo porterà a essere un insegnante, ma che non ha ancora svolto il lavoro di docente in modo regolare. Anne Marie, classe '84 e lussemburghese d'origine e si è laureata in Lingua e Letteratura inglese nell'Università di Glasgow. E gli studenti coinvolti cosa ne pensano? Sono entusiasti, e l'impegno dimostrato è maggiore rispetto alla classica lezione di inglese.

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E' finita la tregua tra il Centro Benelli da una parte e il Comune e l'impresa cos... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 13 Febbraio 2009 Chiudi di THOMAS DELBIANCO E' finita la tregua tra il Centro Benelli da una parte e il Comune e l'impresa costruttrice dall'altra, per i disagi creati dal cantiere che farà nascere le tre Torri. Quando i residenti e gli operatori ieri mattina hanno visti gli operai bloccare, a tempi indeterminato, via del Lazzaretto, «in anticipo rispetto ai tempi previsti» e aprire via Morosini «in modo parziale», sono passati al contrattacco attivando una raccolta di firme. Nel pomeriggio, poi, gli animi si sono un po' placati dopo una visita di alcuni amministratori, ma i problemi restano. «In via Morosini i posti auto sul lato destro sono tutti occupati da mezzi del'impresa - attaccano in una nota residenti, operatori commerciali e attività professionali del Centro Benelli - L'asfaltatura non è stata rifatta e tutta la via risulta ricoperta in maniera frettolosa da materiale inerte che, a causa delle ultime piogge, ha formato uno strato fangoso disagevole non solo per i veicoli, ma anche per i pedoni. E non è finita: la piazzetta che collega le due vie è ricoperta da uno strato fangoso ed è ancora parzialmente occupata da materiale inerte del cantiere». La petizione, oltre a denunciare i gravi disagi a tutto il complesso del Benelli con immediate ripercussioni che si sono fatte sentire già dalle prime ore del mattino», invita l'amministrazione, «mossi da un pieno spirito collaborativo, a premere presso l'impresa affinchè via Morosini e la piazzetta che collega via del Lazzaretto vengano sgomberate dai mezzi dei lavori e rese fruibili all'utenza». Nel pomeriggio si sono recati sul posto il vicesindaco Barbanti e gli assessori Michele Gambini e Maria Pia Gennari che hanno assicurato agli abitanti soluzioni per la sicurezza di via del Lazzaretto. I tre amministratori hanno anche detto che chiederanno alla ditta di spostare i mezzi da via Morosini. «Vogliamo ricordare al Comune l'impegno preso di ricercare soluzioni alternative che possano allievare al massimo i disagi - si legge nella nota del Benelli - Ma non ci risulta che nessuna riunione sia stata convocata e che nessuna soluzione alternativa nel frattempo sia stata individuata». La petizione del Benelli ha l'obiettivo, non solo di aprire via Morosini nelle condizioni concordate, ma anche quello di ridare ossigeno alla zona, carente di posti auto. Per questo viene rinnovato l'appello a «recuperare il parcheggio pubblico-privato in via Canale (retro Vigili Urbani); regolamentare l'area parcheggio degli Orti Giuli; realizzare i parcheggi sul lungofoglia Caboto». Ma le richieste non si esauriscono qui: se l'amministrazione negli ultimi mesi ha colorato di blu buona parte della zona mare, abitanti e operatori vogliono, invece, che al Benelli si faccia un passo indietro nella politica della sosta a pagamento. «Rendere liberi al pagamento del pedaggio i parcheggi di via Mameli con introduzione del disco orario e rimuovere su questi, laddove possibile, le aree di sosta riservate. Inoltre, vogliamo che venga introdotto il disco orario sul parcheggio di viale della Liberazione di fronte alla caserma Piave».

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Ripensare il canone in due lezioni al Lunardi (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

LETTERATURA. Oggi «Ripensare il canone» in due lezioni al Lunardi Si intitola «Ripensare il canone in prospettiva europea e interculturale», il minicorso di letteratura promosso in città dal Centro di iniziativa democratica degli insegnanti. Si tratta di due pomeriggi di studio e di confronto che si svolgeranno oggi e mercoledì 25 nell'aula magna dell'istituto «Lunardi», in via Riccobelli 47. Oggi pomeriggio il professor Guido Armellini dell'Università Statale di Verona proverà a rispondere all'impegnativa domanda «Che fare del canone?», mentre il 25 il professor Roberto Antonelli, docente all'Università La Sapienza di Roma, traccerà un itinerario «verso un canone europeo». Entrambi gli incontri avranno inizio alle ore 15 e si concluderanno verso le ore 17, soffermandosi sul sistema di testi e argomenti ormai considerati classici per la scuola italiana. LA SCELTA di autori e opere - spiegano gli organizzatori - rispecchia il disegno di formazione della coscienza nazionale attraverso la tradizione letteraria. La revisione del patrimonio del passato, alla luce delle esigenze del presente, non richiede di cancellare opere che costituiscono punti di riferimento della nostra letteratura, ma di ricollocarli in un contesto storico, di esplicitare i criteri di scelta, di riconoscere l'influenza di altre letterature, di ridare visibilità ad autori e letterature poco frequentati in passato, ma oggi considerati indispensabili. Il corso è gratuito. Ai partecipanti verrà rilasciato un certificato di frequenza. F. MAR.

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(AGR) A LAGOPESOLE SEMINARIO SU PARASSITA DEL CASTAGNO (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

A LAGOPESOLE SEMINARIO SU PARASSITA DEL CASTAGNO 13/02/2009 11.53.44 [Basilicata] (AGR) - Martedì¬ 17 con inizio alle 9,30 nella sede dellâ??Istituto professionale per lâ??Agricoltura e lâ??Ambiente (Ipaa) â??G. Fortunatoâ? di Lagopesole si svolgerà  un seminario tecnico dal titolo â??Un nuovo pericolo nel castagneto. Il Cinipide Galligeno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsuâ?. La giornata di studio è¨ organizzata dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la Facoltà  di Agraria dellâ??Ateneo lucano e lâ??Ipaa di Lagopesole. Il Cinipide è¨ un fitofago proveniente dal Nord della Cina è¨ estremamente dannoso sia per il castagno europeo, selvatico e innestato, sia per gli ibridi euro-giapponesi. In Italia è¨ stato segnalato per la prima volta nel 2002 in Piemonte per poi diffondersi in varie regioni. In Basilicata, ad oggi, non sono stati riscontrati sintomi ascrivibili alla sua presenza. Nel seminario, oltre al controllo e alla tutela fitosanitaria del territorio regionale, saranno illustrati i sintomi e i danni causati alle piante dallâ??insetto, il suo ciclo biologico, la difesa e la normativa di riferimento. Sarà , inoltre, distribuita la scheda di informazione per la protezione delle piante, curata dallâ??Ufficio Fitosanitario regionale, â??Il Fitopatologo Lucanoâ? n.9, relativa al fitofago. Al seminario, aperto a tecnici, imprenditori agricoli e studenti, relazioneranno funzionari del Dipartimento Agricoltura e docenti del Dipartimento di Biologia dellâ??Università  degli Studi di Basilicata. Le conclusioni saranno affidate allâ??assessore allâ??Agricoltura della Regione Basilicata, Vincenzo Viti. BAS 05

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Federalismo solidale risorsa per la scuola (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 13-02-2009 Convegno Cei Il direttore dell'Ufficio scuola monsignor Stenco: «Esiste un filo rosso che lega sussidiarietà, autonomia e parità Tre istituti costituzionali che se bene interpretati concorrono a promuovere il bene comune» Fra le condizioni necessarie realizzare la parità, riformare il ministero e rilanciare la formazione e il reclutamento dei docenti IL FUTURO TRA I BANCHI Federalismo solidale risorsa per la scuola Nuove opportunità per gli istituti italiani sulla strada di un'autentica autonomia scolastica DA ROMA ENRICO LENZI I l federalismo scolastico solidale come occasione per riavviare il processo dell'autonomia delle scuole. È la prospettiva, ma anche l'impegno, che la scuola italiana dovrà affrontare. Ne è convinta Annamaria Poggi, preside della facoltà di Scienze della Formazione all'Università di Torino, che non nasconde pure il rischio che «in questo contesto vi possa essere un gruppo di Regioni in grado di costruire un sistema scolastico efficiente e un altro gruppo di Regioni non in grado» . Uno scenario che preoccupa non poco la platea del Convegno nazionale di pastorale della scuola, promosso dall'Ufficio scuola della Cei, in corso a Roma. Del resto il tema «autonomia, parità e federalismo» è stato al centro della seconda giornata di lavori. Anche Alessandro Pajno, presidente della III Sezione del Consiglio di Stato e per anni dirigente del ministero dell'Istruzione, riconosce che il processo dell'autonomia «sembra essere arrivato a un punto fermo. Il meccanismo del federalismo scolastico - si augura - potrebbe rimettere in moto l'autonomia, che ha come scopo originario quello di migliorare la qualità del sistema » . Lo ricorda anche monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio Cei, citando il Libro Bianco degli allora ministri Fioroni e Padoa Schioppa. «Esiste un filo rosso che lega sussidiarietà, autonomia e parità sottolinea . Tre istituti costituzionali e che se ben interpretati concorrono non a dividere, ma a promuovere il bene comune », a cui i cattolici non vogliono far mancare il proprio contributo. Per potenziare questo «filo rosso» , aggiunge Gian Candido De Martin, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico alla Luiss di Roma, occorre soddisfare «almeno 5 condizioni: realizzare la parità, riformare il ministero, creare rete tra le scuole autonome, potenziare la valutazione e riformare la formazione e il reclutamento dei docenti» . Condizioni a cui Annamaria Poggi aggiunge anche «l'elaborazione di livelli essenziali delle prestazioni nazionali e una equa redistribuzione delle risorse superando egoismi che talune realtà regionali evidenziano» . Ma sarà davvero possibile «disincagliare» la scuola autonoma dalle secche in cui è finita? Tutte le componenti lo auspicano, anche se sembrano mancare ricette condivise. Di certo, commenta Davide Guarneri presidente nazionale dell'Associazione genitori ( Age), «occorre smuovere anche il Parlamento perché maturi quella riforma complessiva degli organi collegiali, che sono il motore propulsivo per dare pieno compimento all'autonomia scolastica» , che si appresta a compiere 12 anni. Un passaggio atteso dai genitori, che «vogliono superare una errata logica di contrapposizione, per passare a una vera collaborazione tra tutte le componenti» , magari riconoscendo anche per i genitori, «il ruolo dell'associazionismo, come luogo di mediazione di interessi, luogo di formazione e di preparazione alla partecipazione » . Del resto in una visione federalista, i cittadini devono essere sempre più protagonisti, proprio perché è a livello locale che vanno fatte le scelte. E per la scuola sarebbe l'occasione per essere davvero protagonista.

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Béjart, danza e geometrie (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Béjart, danza e geometrie Samantha Viva Béjart tra tradizione e innovazione, una prima nazionale e i balletti storici della compagnia del compianto maestro, oggi diretta dal suo delfino Gil Roman. Di questo evento imperdibile e della raffinata danza proposta dal Ballet Béjart Lausanne si è discusso ieri pomeriggio nel foyer del Bellini, all'interno del ciclo di incontri "Preludi all'Opera", promosso dal teatro in collaborazione con la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania. Con l'ausilio delle appassionanti relazioni delle docenti Graziella Seminara e Maria Rosa De Luca, il pubblico è stato portato per mano dentro i colori e le geometrie di una delle compagnie più rappresentative del nostro secolo, passando per le atmosfere esotiche del Boléro di Ravel e per il primi successi dei Ballets Russe di Stravinskij. In prima nazionale stasera al Bellini si potranno ammirare quattro balletti della compagnia del Béjart Ballet Lausanne, il nuovissimo "Aria" e i tre balletti storici "Boléro" di Ravel/Béjart, "Chant d'un compagnon errant" (di Mahler/Béjart e "L'oiseau de feu (L'uccello di fuoco)" di Stravinskij/Béjart. Graziella Seminara, docente di Estetica della musica, ha spiegato come "L'uccello di fuoco" sia stato per il Ballet du XXe Siècle, nato negli anni Sessanta, un punto focale: «Da subito questa fu un'opera che Stravinskij concepì come un laboratorio sperimentale per ricerche avanguardistiche; quando Béjart lo mette in scena nel 1970, non attinge alla musica per balletto ma alla suite orchestrale e lo concepisce come un balletto politico, in quell'idea della danza vista come rituale collettivo». Tra le tante innovazioni del maestro francese si nota la scomparsa della coreografia: «Sono i corpi - precisa la docente - e il loro movimento a fungere da scena, mentre l'altra componente è fortemente intellettualistica e si unisce alla funzione etica dell'opera, per cui questo uccello che rinasce è il ballerino, simbolicamente vestito di rosso, simbolo dei partigiani che lottano per la libertà». Vengono così scardinate le convenzioni del balletto accademico e si inserisce, come in tutte le opere di Béjart, anche un forte spirito geometrico "a convivere con la componente vitalistica". Del famosissimo Boléro di Ravel ha svelato segreti e intenzioni la professoressa di Storia della Musica, Maria Rosa De Luca: «Di solito la fama di quest'opera è più legata alla tradizione orchestrale - precisa subito la docente- ma fu concepita da Ravel per l'amica Ida Rubinstein, attrice e ballerina, e il suo successo gioca tutto sull'iterazione ossessiva del tema, giocato sul ripetersi di un gioco semplice di note; poi l'armonia, giocata intorno alla mancanza di modulazione, che crea l'architettura drammaturgica di Ravel, e il ritmo in tre quarti abbastanza semplice; la chiave di lettura di questo motivetto così accattivante è il crescendo timbrico; Béjart mostra di aver profondamente capito le intenzioni del compositore, mantiene infatti l'assai moderato nel tempo e associa alla donna la melodia e agli uomini il ritmo, con queste geometrie dalla forte componente erotica, che vedono gli uomini danzare attorno ad un tavolo su cui si muove la donna, oggetto del loro desiderio, che finisce con l'essere sommersa da questa danza corale, quasi una liberazione di forze, in una ripetizione ostinata del ritmo, tipica della tradizione popolare».

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<E' un Prg molto moderno> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Ispica. Il sindaco è soddisfatto per il nuovo strumento urbanistico «E' un Prg molto moderno» Ragusa. Evento fuori dall'ordinario all'Ausl 7. Gli ultimi due giorni, infatti, sono stati caratterizzati da un innovativo corso di formazione, quello sulla "Cultura latina medica", organizzato dalla struttura aziendale che si occupa di formazione, marketing ed Ecm aziendale, riservato a 30 dirigenti medici. A dare peso specifico al corso, tenutosi presso la relativa aula al terzo piano della Residenza sanitaria per anziani, la presenza del relatore, don Cleto Pavanetto. Si tratta di un insigne latinista, qualcuno dice il migliore attualmente operante al Vaticano, docente di Lingua e Letteratura latina negli istituti d'Egitto, Libano e Palestina e presso le Pontificie Università degli Studi salesiana e urbaniana, nonché presidente della fondazione "Latinitas". Don Cleto, in questi due giorni, ha tenuto desta l'attenzione dei corsisti con una conduzione brillante che ha spaziato in vari testi latini e greci e che ha cercato di porre l'attenzione su quello che è stato il tema principe del corso, vale a dire la psiche. Ma perché l'Ausl 7 ha voluto proporre una iniziativa del genere? "L'apporto di don Cleto Pavanetto - spiega il direttore sanitario dell'Ausl 7, Piero Bonomo - è stato fondamentale per la riuscita di questa esperienza, di un esperimento che per la prima volta abbiamo voluto avviare e che, considerati i risultati positivi, sicuramente ripeteremo in futuro. Non dimentichiamo che don Cleto è uno dei più importanti latinisti che operano in Vaticano e che la sua cultura, ovviamente di un livello superiore alla nostra, ci ha permesso di scandagliare alcune questioni che, per noi, neppure si ponevano. Ci siamo interrogati sulla coscienza, sull'anima dell'uomo. Il medico deve avere in cura oltre alla salute del paziente anche la sua interiorità. E spesso questo non accade, anche perché non viene formulata un'adeguata preparazione. E chi meglio di un esperto di cultura latina medica poteva fornire delle valide testimonianze in proposito? L'immensa cultura di don Cleto ci ha piacevolmente sorpreso e, al tempo stesso, ci ha invogliato a programmare già altre iniziative del genere". Ma perché è importante per i giovani dei licei studiare latino e greco? "Perché il latino soprattutto - spiega don Cleto - non è una lingua morta come molti tendono a far credere". G. L.

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Un milione di euro a Bonolis. E' il mercato! (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Appunti Un milione di euro a Bonolis. E' il mercato! Salvatore Scalia Per presentare le cinque serate del Festival di Sanremo Paolo Bonolis, giovanotto simpatico dalla battuta sempre pronta anche se a volte pecoreccia, guadagna un milione di euro. E' il mercato, ragazzi. L'Italia di oggi è tutta qui: nella curiosità di una ragazzina di nome Giulia che pone la domanda e nella risposta del presentatore il quale, per giustificare l'esosità del compenso, spiega che per preparare il Festival deve lavorare un anno anche come direttore artistico. Un milione di euro sudati e meritati. E' la legge del mercato, ragazzi! Anche Bonolis ha imparato a usare la formuletta magica che serve a giustificare ogni assurdità. Se non esistesse la legge del mercato, potremmo provare ad indignarci per una cifra pazzesca, per le spese folli della televisione pubblica, per l'offesa alle famiglie povere, ai lavoratori precari e ai disoccupati. Poiché esiste un supremo principio regolatore della nostra esistenza, siamo felici che sia riconosciuto il merito del più bravo, che una lingua sciolta valga più del mutismo di uno scienziato. E non c'è bisogno di ricorrere a sociologi, psicologi e filosofi per capire cosa passi per la testa dei giovani di oggi. Per bloccare la fuga di cervelli dall'Italia non si spende un euro, in compenso ci teniamo stretta la banda Bonolis.

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Logistic, Tosetto ripristini l'ordinanza sospesa (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

«Logistic, Tosetto ripristini l'ordinanza sospesa» Venerdì 13 Febbraio 2009, «Non ci sono né angoli da smussare né confronti da avviare con i commercianti. Bisogna solo ripristinare l'ordinanza, ancora sospesa, che disciplina gli ingressi per le consegne in centro». È polemica sul Logistic city center, struttura pubblico-privata nata in città quattro anni fa per la distribuzione delle merci nella zona a traffico limitato (ztl) attraverso furgoni elettrici. A poche ore dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Comune contro la decisione del Tar, che aveva dato ai corrieri internazionali la possibilità di operare negli orari di franchigia, scende in campo Claudio Cicero, consigliere comunale della lista Impegno a 360 gradi nonché ex assessore alla Mobilità, che replica all'assessore Ennio Tosetto in merito all'intenzione di quest'ultimo di avviare una serie di incontri con gli operatori e le società di distribuzione. «Ci sono stati problemi, ci confronteremo», aveva detto Tosetto l'altro giorno commentando la decisione dei giudici. «Lavoreremo con e per i commercianti». Dichiarazioni che a Cicero non sono piaciute. «Non c'è da concertare nulla con nessuno - osserva -. Il Comune deve ripristinare l'ordinanza sospesa che vieta ai mezzi non autorizzati di entrare in ztl. Non è necessario suddividere gli ingressi in base a fasce orarie». Cicero, che ha visto nascere la struttura di San Giuseppe, ricorda che la sentenza ha dato ragione a Palazzo Trissino sotto tutti i fronti. In altre parole, d'ora in poi la distribuzione delle merci ai negozianti del centro è ad appannaggio dei mezzi elettrici del "Logistic", anche se sono previste deroghe per esempio per i blindati e per le consegne di surgelati e medicinali. In particolare, il Consiglio di Stato sostiene che l'obiettivo del Comune «è salvaguardare la salubrità dell'ambiente e il patrimonio storico. Il servizio è svolto esclusivamente a vantaggio della collettività». Per i giudici romani, i ricorsi dei corrieri aerei sono inammissibili «nella parte in cui pretendono di sindacare l'adeguatezza delle scelte operate dall'amministrazione rispetto agli scopi di tutela ambientale e paesaggistica». Il centro logistico è diventato un «modello» a cui si stanno ispirando molti capoluoghi. Conclude Cicero: «L'assessore vada a vedere come funziona il "Logistic". Siamo di fronte a una sentenza esemplare. È opportuno ritornare alla situazione precedente al pronunciamento del Tar». Roberto Cervellin

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Griglia di supercomputer, a Catania progetto capofila (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

conclusa la tre giorni sul «grid computing» Griglia di supercomputer, a Catania progetto capofila Lingue Presentazione della rassegna sul cinema africano Domani, alle 10 nell'aula A7 del Monastero dei Benedettini, sarà presentata al pubblico la tappa catanese della rassegna sul cinema africano "Travelling Africa. Specchi d'Africa per un cinema che riflette". Alla presentazione dell'iniziativa itinerante, promossa da Centro orientamento educativo in collaborazione con Volontari nel mondo-Focsiv e con le principali Ong associate, intervengono Nunzio Famoso, preside della facoltà di Lingue, Sebastiano Gesù, docente di Storia e critica del cinema, e Claudia Aiello, rappresentante del Cope di Catania. La manifestazione si svolgerà dal 18 al 20 febbraio, al Cinema Alfieri. Oltre alle proiezioni dei film sarà possibile inoltre visitare la mostra informativa sul cinema africano, allestita nei corridoi al 1° piano del Monastero dei Benedettini e che sarà inaugurata proprio domani (visitabile fino a venerdì 20 febbraio dalle 8:30 alle 14, da lunedì a sabato) e composta da pannelli, affiche e preziosi personaggi d'animazione usati per la realizzazione dei film. Giurisprudenza Diritto penale e processuale penale iscrizioni al corso Jean Monnet C'è tempo sino al prossimo 6 marzo per effettuare l'iscrizione on line (tramite il sito della facoltà di Giurisprudenza di Catania www.lex.unict.it, nella sezione dedicata all'Azione Jean Monnet) al corso Jean Monnet di Diritto penale e processuale penale sul tema "Diritto europeo e sistemi giuridici nazionali nel processo di implementazione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia". La partecipazione al corso è riservata a coloro i quali abbiano già superato l'esame di Diritto penale. fondazione verga La nuova serie degli Annali Nell'ambito di un ciclo di conferenze organizzato dalla Fondazione Verga, lunedì prossimo, alle 17 nella sede di via Sant'Agata 2, gli studiosi dell'Università di Catania, Alida D'Aquino, Andrea Manganaro e Giuseppe Sorbello, presenteranno il numero 1 della Nuova Serie degli "Annali della Fondazione Verga". Introdurrà l'incontro il prof. Nicolò Mineo, presidente del consiglio scientifico della Fondazione. Adduc Festa di Carnevale per i soci Sabato 21 febbraio, a partire dalle 20,30, all'hotel Parco dei Ciclopi (via Scalazza - Acitrezza) si terrà la festa di carnevale per i soci dell'Adduc, l'associazione dopolavoristica dei dipendenti dell'Università di Catania, organizzata in collaborazione con il Comitato per le attività sportive e ricreative dell'Ateneo. La quota di partecipazione è di 18euro a persona. Gli interessati devono comunicare la propria adesione a Ignazio Sorbello (095 7102743 - igsorbe@unict.it) o Achille Preda (dopola15@adduc.191.it).

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Patto per la montagna fra pubblico e privato (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Patto per la montagna fra pubblico e privato Assindustria lancia l'Agenzia. Miracco: «Si sposa col Galan-pensiero». Reolon: «Prima la dimensione politica» Venerdì 13 Febbraio 2009, Anticipata qualche mese fa nel corso dell'incontro al Comunale con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l' "Agenzia della montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da Assindustria Belluno, in collaborazione con Confindustria Verona e Confindustria Vicenza, ieri pomeriggio, a villa Doglioni Dalmas, nel corso del seminario dal titolo, appunto, "Idee per un'agenzia della montagna veneta. Oltre la stagione dei referendum e per una collaborazione con le Regioni autonome". Di che cosa si tratta? «Abbiamo pensato a una realtà che sostenga la vita, la manifattura, il turismo di montagna in modo economicamente sostenibile - ha spiegato il presidente di Assindustria Belluno, Valentino Vascellari - Ciò significa non ricorrere alle casse regionali, ma richiamare capitale privato e, in seconda battuta, partecipare a progetti dell'Unione Europea. L'agenzia, sull'esempio di altre realtà territoriali, potrebbe partecipare, autonomamente o in partnership con enti locali, a specifici bandi del Ministero per lo sviluppo economico, progetti di cooperazione interregionale, progetti europei di capitalizzazione legati allo stanziamenti di fondi strutturali. Perché - si è chiesto Vascellari - è necessario creare una nuova realtà quando ci sono già le Province che potrebbero accordarsi per realizzare direttamente progetti di rilancio della montagna? Per diverse ragioni. Innanzitutto, l'agenzia sarebbe un braccio operativo della Regione, senza nodi istituzionali, di coordinamento e di vincoli di sussidiarietà da superare. L'agenzia, poi, avrebbe un funzionamento semplice e veloce, come fa l'impresa che individua i problemi, studia e propone le soluzioni, ricerca i fondi, interviene e mantiene monitorati i risultati, senza bisogno di partecipazioni e rappresentanze, votazioni o procedimenti di affidamento incarichi troppo farraginosi come sono quelli delle pubbliche amministrazioni». L'agenzia, secondo Vascellari, potrebbe contemplare tra i suoi soci anche gli operatori della montagna che, con la loro esperienza diretta, porterebbero contributo sostanziale nelle fasi di analisi e progettazione. La formula giuridica ritenuta più opportuna sarebbe quella del "patto". «Si tratterebbe di accordi sulla base di una progettualità condivisa - ha spiegato ancora il presidente di Assindustria Belluno - progettualità che si interfaccerebbe direttamente con la Regione, referente diretta per progetti di sviluppo strategico dell'intera montagna veneta». Quali gli obiettivi da perseguire? «Gli obiettivi sono chiari - ha detto Vascellari - Lo sviluppo della rete infrastrutturale su gomma, su rotaia e digitale, la promozione dell'economia manifatturiera e turistica, il mantenimento dei servizi alla persona e alle imprese, il sostegno all'innovazione d'impresa, l'investimento nella cultura». Un plauso è venuto da Franco Miracco, portavoce del governatore Galan, il quale ha sottolineato come «l'agenzia sposi bene il Galan-pensiero, volto alla semplificazione» e come la stessa agenzia «sarà uno degli strumenti operativi indispensabili quando sarà attuato il federalismo fiscale». Critico, invece, Sergio Reolon. «E' apprezzabile avere aperto un laboratorio di idee - ha esordito il presidente della Provincia - Ma l'esigenza primaria per il futuro e lo sviluppo della montagna passano, innanzitutto, per il recupero dell'identità e del riconoscimento della montagna stessa. Occorre ricostruire le regole di convivenza, ripensare l'idea di comunità. Occorre, insomma, ripartire dalla dimensione politica del problema e non dai tecnicismi dell'economia». Reolon ha anche ribadito un concetto che gli è caro: quello, cioè, che la montagna veneta va ripensata alla luce di un contesto che comprende tutto l'arco alpino. Il tema delle alleanze e delle collaborazioni è stato il filo conduttore anche degli interventi successivi. Quello del sociologo Diego Cason, ad esempio, che ha sottolineato come, anche nell'ambito del sistema turismo veneto, Belluno non abbia i numeri per competere con Venezia o Verona e che, dunque, per guardare al futuro non possa prescindere dal ricercare sinergie. Sinergie possibili anche con le regioni confinanti: in questo senso,l'avvocato Enrico Gaz ha evidenziato un esempio di interazione realizzata, come la sanità del Primiero che gravita su Feltre. "Alleanze" è la parola chiave anche per Adriano Rasi Caldogno. «E' necessario potenziare la connessione tra montagna e pianura veneta - ha detto il segretario generale della Regione Veneto - Occorre raccordarsi su interessi ben precisi e puntare su eccellenze comuni. Con i particolarismi e i piagnistei non si va da nessuna parte. L'agenzia è la strada giusta e la Regione c'è». Nel corso del seminario di ieri pomeriggio sono state portate anche esperienze di valorizzazione della montagna. Quella di Veneto Strade, ad esempio, illustrata dall'ingegner Sandro D'Agostini («Veneto Strade è un ottimo esempio di ente pensato per questo territorio»), quella del Consorzio Dolomiti, con il suo presidente Virginio Piccin, quella di Agemont, l'agenzia per lo sviluppo economico della montagna del Friuli Venezia Giulia. Ancora, di particolare interesse è stato l'intervento dell'ingegner Willy Husler, il quale ha illustrato il percorso di recupero della ferrovia della Val Venosta: 60 km da Merano a Malles, costati cinque anni di lavori (dal 2000 al 2005) e 2 milioni di euro a chilometro. «I risultati ci hanno dato ragione - ha detto Husler - Ora abbiamo 7 mila passaggi giornalieri, contro i 2500 del Brennero. A trarne beneficio non è stato solo il trasporto locale, ma anche il turismo». Ilario Tancon

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Incarico a Cuba per docente catanese (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Incarico a Cuba per docente catanese L'Università dell'Avana ha conferito al prof. Nino Greco (nella foto), docente di Politica economica ed Economia del turismo alla facoltà di Economia dell'Università di Catania, l'incarico di professore della disciplina "Ambiente e sviluppo economico locale". Il prof. Greco, che, nell'ambito del protocollo di collaborazione tra l'ateneo catanese e quello della capitale cubana, è condirettore del "Progetto pilota di sviluppo economico ed ambientale della provincia di Playa dell'Est-Cuba", riceverà il prestigioso riconoscimento nel corso di una cerimonia solenne che si terrà nell'Università dell'Avana il 27 febbraio, in presenza dei responsabili del consiglio scientifico, degli allievi e del personale del Centro di studi demografici dell'ateneo cubano (Cedem). Nel corso della cerimonia, il docente catanese terrà una "lectio magistralis" sul tema "Sviluppo sostenibile: politiche locali e crisi economica globale".

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Dall'università di Perugia per svelare i segreti dell'apicoltura (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Dall'università di Perugia per svelare i segreti dell'apicoltura Venerdì 13 Febbraio 2009, Seren del Grappa Un corso per gli appassionati di apicoltura. L'Apat organizza due fine settimana in cui verranno affrontati argomenti teorici e pratici sulla produzione di api regine, pappa reale e nuclei d'api. Lo scopo è far conoscere agli apicoltori l'importanza della selezione e della qualità dell'ape regina, cuore dell'alveare. Il corso, che si svolgerà nella nuova sede Apat a Caupo di Seren del Grappa (via Arten telefono 0439/394802), prenderà il via sabato 21 febbraio, dalle 15 alle 18.30, e domenica 22 dalle 8.30 alle 12.30. Interverranno Gabriele Milli e Valeria Toschi, allevatori di api regine in Toscana. Il corso riprenderà il sabato e la domenica successivi (28 febbraio e 1 marzo), con gli stessi orari. In questa occasione, sarà presente Tiziano Gardi, docente alla facoltà di Agraria all'università di Perugia e presidente dell'associazione allevatori api regine. Domenica 1 marzo, al termine del corso, verrà ufficialmente inaugurata la nuove sede che prevede cerimonia e rinfresco per i presenti. Per partecipare al corso è consigliabile prenotarsi ai numeri 328/3668516 (Primo Pellin) o 320/2508906 (Omer Cappellaro).

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Mattinata dantesca per trecento studenti (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Mattinata dantesca per trecento studenti Venerdì 13 Febbraio 2009, (G.S.)L'unica pecca del convegno "Dante poeta europeo" organizzato dal Liceo Classico Tiziano e tenutosi ieri nella sala del teatro del Centro Giovanni XXIII, è stata l'impossibilità di avere più tempo per approfondire gli interessantissimi interventi che hanno contraddistinto la mattinata. Un appuntamento inserito in una serie di incontri voluti dall'Ufficio Scolastico Regionale e che Belluno ha inaugurato, prima provincia del Veneto. Una giornata a cui hanno partecipato più di 300 studenti provenienti da tutta la provincia e resa piacevole anche dalle letture di Dante di una compagnia nata per l'occasione al classico cittadino e che ha unito studenti delle classi seconde e terze del Liceo che hanno recitato e letto brani della Divina Commedia e poesie della Vita Nova. E proprio all'analisi del capitolo XXV della Vita Nova si è dedicato Aldo Maria Costantini, professore di letteratura italiana all'Università di Venezia. Nel suo intervento ha analizzato le diverse scelte linguistiche del poeta fiorentino tese a dare dignità al volgare, a cercare un pubblico il più ampio possibile per le sue opere e non ultimo - e questo accade nel "De Vulgari Eloquentia" - a individuare sé come esempio massimo di poeta fra quanti hanno scritto d'amore in volgare. Attorno a "Libertà e volontà" si è invece concentrato il contributo di Natalia Periotto, dell'Accademia dei Concordi di Rovigo, che ha individuato questo come tema fra i più importanti dell'opera dantesca. Un'analisi che ha inquadrato tale argomento nel contesto più generale del contorno cittadino in cui si muoveva Dante. Da ultimo è toccato allo storico Sante Bortolami, docente di storia medioevale all'Università di Padova, che, proprio per il poco tempo a disposizione, è riuscito solo a tracciare i contorni in cui parlare di "Luoghi e personaggi della Marca Trevigiana nella Divina Commedia", dove Marca Trevigiana, ha precisato, per Dante era l'intera regione, diversa da Venezia che faceva parte a sé. Ha concluso i lavori Stefano Quaglia, dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale.

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Morto il ricercatore Riccardo Dal Zotto (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Morto il ricercatore Riccardo Dal Zotto Venerdì 13 Febbraio 2009, E morto mercoledì per malattia all'eta di 37 anni Riccardo Dal Zotto, nato a Thiene dove risiedeva e ricercatore di "Zootecnica generale e Miglioramento Genetico" all Dipartimento di Scienze Animali dell'Università di Padova e docente di Biometria e di Miglioramento genetico presso la Facoltà di Agraria. Stava portando avanti alcuni progetti di ricerca, in collaborazione con il prof. Giovanni Bittante, sul miglioramento genetico della qualità del latte per la produzione di formaggi tipici in collaborazione con associazioni dei produttori locali e nazionali. Particolarmente attivo nel campo della zootecnia montana e dell'adattamento degli animali alle condizioni di allevamento con collaborazioni importanti con la Provincia Autonoma di Trento e la locale Federazione Provinciale degli allevatori. Il prof. Giovanni Bittante, direttore del Dipartimento di Scienze Animali, così lo ricorda: «Ci ha lasciato uno dei giovani più promettenti della ricerca zootecnica a livello internazionale. Nell'ultimo anno e mezzo è stato coautore di 10 articoli scientifici pubblicati sull'americano Journal of Dairy Science, che è la rivista scientifica del settore "Animal Agriculture" con il più alto impact factor a livello mondiale. Ma Riccardo Dal Zotto lascia anche un vuoto incolmabile dal punto di vista umano per la sua disponibilità e amicizia verso tutti noi: docenti, studenti e personale del dipartimento». Dal Zotto è autore di oltre cinquanta articoli comparsi su alcune delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali; nel 2008 trascorse un periodo come visiting scientist all'Institute of Veterinary animal and biomedical della Massey University in Nuova Zelanda, era socio della Associazione scientifica produzione animale e della American Dairy Science Association.

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Adottato il Piano degli interventi (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Adottato il Piano degli interventi Venerdì 13 Febbraio 2009, Fossò È stato adottato nei giorni scorsi il Piano degli interventi del Comune di Fossò. E su questo strumento chiunque può fin d'ora presentare eventuali osservazioni. La sua approvazione definitiva è prevista per marzo. Nel commentarlo il vicesindaco Paolo Carraro spiega che "il piano vuole ricucire il territorio introducendo il concetto dei tessuti urbani: storico, consolidato, consolidato recente, produttivo, produttivo non ordinato, diffuso». L'amministrazione comunale ha invitato i soggetti privati a proporre accordi pubblico-privato per progetti di rilevante interesse, come ad esempio la nuova scuola elementare di Sandon. «Riteniamo - spiega Carraro - che l'attuale plesso non sia più sufficiente alla sua funzione». Il piano è stato dotato di valutazione di compatibilità idraulica, sulla quale si sono espressi in maniera favorevole il consorzio di bonifica e il Genio Civile. Sono stati previsti complessivamente circa 230mila mc, dei quali circa un terzo è destinato a piccoli interventi in aderenza alle aree di residenzialità diffusa. «Grande attenzione - dice ancora Carraro - è stata riposta alla preservazione del territorio agricolo. Non meno importanti sono i progetti di riqualificazione di ambiti problematici, come l'area dell' ex fornace, acquisita al patrimonio comunale la vigilia di Natale, e di altre zone di degrado nel centro del capoluogo, come l'ex mulino». Per la zona industriale è previsto il ritorno anche di una sua originaria vocazione commerciale, oltre ad una densificazione, in una prospettiva di evoluzione verso produzioni a maggior contenuto di qualità. Il piano è stato elaborato non solo su supporto cartaceo, ma è completamente digitalizzato. Emanuele Compagno

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Venezia Viaggio al centro del pensiero contemporaneo: dalla cosmologia alla biologia, dalla gene... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 13 Febbraio 2009, Venezia Viaggio al centro del pensiero contemporaneo: dalla cosmologia alla biologia, dalla genetica alla storia della teoria dell'evoluzione. A duecento anni dalla nascita di Charles Darwin, Venezia gli dedica un convegno. Ad organizzare questo tributo al padre dell'evoluzionismo ci ha pensato il circolo veneziano dell'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) che ha organizzato un incontro, oggi e domani, all'Ateneo Veneto, per affrontare il pensiero darwiniano secondo tre temi fondamentali: astronomia e biologia; scienza cognitiva e evoluzione; medicina e ricerca scientifica. Questa mattina, dalle 10.30, dopo i saluti dell'assessore alla Cultura, Luana Zanella e gli interventi di Antonio Alberto Semi, presidente dell'Ateneo, di Franco Ferrari (Uaar) e Piero Benedetti, docente all'università di Padova, ci si confronterà su astrofisica, genetica e biologia con quattro docenti universitari (Alvio Renzini, Leopoldo Benacchio, Ernesto di Mauro, Luciana Celotti). Nel pomeriggio il tema sul pensiero darwiniano sarà svolto in base alle scienze cognitive (anatomia, sistema nervoso e educazione sessuale). Alla tavola rotonda, con inizio alle 17, sono stati invitati a parlare Mariella Rasotto, Andrea Pilastro, Elisabetta Visalberghi, Enrico Alleva. In serata, alle 19, sempre all'Ateneo si terrà un concerto con il compositore Luca Mosca dal titolo "Cosmogenesi e ontogenesi senza...". Domani mattina, dalle 10, si misuranno sul pensiero darwiniano Guido Barbujani, Gilberto Corbellini, Giulio Giorello, Michele Luzzatto. Concluderà il presidente dell'Ateneo Veneto. Alberto Antonio Semi. Infine vi sarà l'assegnazione del primo premio nazionale per la poesia scientifica dedicato a Charles Darwin con la lettura dei testi dei primi tre premiati. La giuria del premio è composta da Franco Ferrari, Piero Benedetti, Daniele Del Giudice, Riccardo Held, Mario Messinis, Gilberto Pizzamiglio, Antonio Alberto Semi, Maria Turchetto, Vittorio Pavon. Al primo classificato verrà regalato un soggiorno per due persone a Venezia con visita auto-organizzata ai cantieri del Mose, con apposita barca. Come dire toccare con mano i progetti per la salvaguardia di Venezia. Più scientifico di così. Al secondo, libri sul Mose; al terzo classificato due pupazzi di peluche "Charlie" come Darwin e "Sigi" come Sigmund Freud. Tanto per non prendersi troppo sul serio. P.N.D.

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di Adriano Favaro In Italia si dibatte di più sui problemi etici nei... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Venerdì 13 Febbraio 2009, di Adriano Favaro «In Italia si dibatte di più sui problemi etici nei talk show che nelle riviste scientifiche e tra gli scienziati». Mica male se detto al primo convegno nazionale sulla "Neuroetica" da un neurologo come Andrea Stracciari, Policlinico Sant'Orsola-Malpighi, Bologna. Uno che nei giorni scorsi, a Padova, ha sollevato ogni tipo di dubbi, perplessità e perfino disagio. Come ricordare la storia di quella (rara) malattia che si chiama "apotemnofobia" e che provoca in alcune persone l'impossibilità di accettare una parte di se stessi, un proprio arto, una mano. «Poiché sempre più spesso le scelte mediche guardano in definitiva il benessere del paziente c'è però da chiedersi se sia etico - come è stato fatto e le riviste scientifiche raccontano - tagliare un arto ad un paziente sano». La neuroetica raccontata a Padova non ha dato tante risposte. Come quasi sempre accade in questi (rari) incontri si vedono più problemi che soluzioni. Ma è un passo avanti importante perché solo col confronto si scopre come ciascuno di noi sia psicologicamente sempre più nudo di fronte ai sistemi di cura e ricerca usati. Così desolatamente nudo che Raffaella Rumiati, docente alla Sissa, la scuola superiore di Trieste, ha citato come esempio dei disagi che sta attraversando la società il libro del veneziano Paolo Legrenzi "Neuromania" in uscita col Mulino. «I finanziamenti per le ricerche dedicate ai meccanismi cerebrali sono aumentati in modo esponenziale e questo ha incoraggiato la nascita di nuove discipline con prefisso "neuro". Legrenzi cita uno studio dell'Università di Yale: una ricerca viene considerata più corretta se affiancata da informazioni con spiegazioni "neuro". Poiché la neuroscienza modellerà il nostro futuro, occorre una policy che la regoli». Invece non c'è niente. Semmai solo rischiose situazioni spesso correlate a ricerche che vengono finanziate dalle case farmaceutiche. Come quelle raccontate sempre da Stracciari: «Una volta esisteva l'invecchiamento cerebrale che si chiamava anche "smemoratezza senile benigna". Adesso si parla sempre più spesso di sindrome "pre Alzheimer". Dalla situazione sana alla demenza esiste un'enorme area grigia, ci sono tanti stadi, pare invece si voglia comprimere tutto questo. Credo anche che non si possa più parlare di una "capacità di intendere e volere" e basta; ma di tante situazioni quante quelle che dobbiamo giudicare». Da far sussultare avvocati, giudici e periti dei tribunali. «Che dire di un mio paziente - aggiunge Giuseppe Sartori, neurologo dell'Università di Padova, uno degli organizzatori del convegno al quale hanno contribuito Sigma Tau e Fondazione Bassetti - affetto dalla sindrome della mano aliena? Di notte quando ha freddo tira su le coperte. Ma lo fa con la sinistra. La mano destra è una mano fantasma per il suo corpo e fa il gesto opposto. E se la mano aliena commettesse un reato, uccidesse? Si giudicherà l"Io" o la mano?». Le frontiere che sta aprendo la neuroetica sono a volte inimmaginabili. A Padova l'elenco fornito potrebbe riempire un'intero volume. Dai farmaci nati per potenziare i deficit mentali e usati invece dai piloti per migliorare le prestazioni in volo alla neuroestetica: la tossina botulinica era stata usata proprio nelle attività neurologiche, per poi diventare un fattore di ringiovanimento e bellezza. Impossibile fermare uno degli affari che muove nel mondo miliardi, che ha possibili (e preoccupanti) risvolti nel mondo politico come ha spiegato Salvatore Aglioti, La Sapienza di Roma: «Le neuroscienze sociali studiano più cervelli alla volta e la neuropolitica studia la reattività personale in un dominio preciso del cervello. Per capire, per esempio, come mai i liberal "perdonarono" gli errori di Bush e i democratici quelli di Kerry». Sempre più nudi e spaventosamente soli se gli scienziati si sono a lungo interrogati che fare se si scopre che un volontario in un test ha un certo deficit o una certa malattia: dirglielo o no? Corpo e cervello con le nuove strumentazioni (Tac e Pet, macchine che molti ormai conoscono) sono sempre più trasparenti: al punto che qualcuno vorrebbe cercare di leggervi oltre alle malattie anche sentimenti e animi. Magari in modo "predittivo", cioè prima che quei corpi vengano colpiti da quale evento: «E chi avrebbe mai votato Ronald Reagan - si interroga Stracciari - se qualcuno, anni prima, avesse spiegato che un tipo così poteva correre rischi di essere colpito dall'Alzheimer?» E chi vi darebbe un lavoro? Che assicurazione vi farebbe stipulare una polizza se conoscesse la vostra carta genetica? «Chi sposerebbe una ragazza sapendo che "quei" suoi geni le porteranno un tumore al seno? - chiede freddo Pietro Pietrini, Università di Pavia, biologo, patologo - Io scienziato però devo conoscere più dati possibili. Il problema è l'uso che se ne fa. Per esempio adesso è ridicolo pensare di dare a tutti lo stesso farmaco in dose uguali, normale tempo fa. Già adesso scegliamo un partner secondo meccanismi inconsci ma "studiabili e riconoscibili" agli scienziati. Non trovo strano pensare che fra cento anni si individuino i geni per cercare un accoppiamento giudizioso». In continuo movimento questa neuroetica porta anche inevitabili scivolamenti. Del tipo: ma esiste ancora il libero arbitrio, quella scelta che possiamo o non possiamo fare in coscienza? «Un essere umano - come spiega Sartori - si rende cosciente del movimento che sta facendo solo 300 millesecondi dopo che il cervello ha dato l'ordine. E più i movimenti sono complessi più il cervello si attiva prima». Passano anche secondi prima che noi ci rendiamo conto che il cervello ha già dato l'ordine. «Crediamo di essere noi il motore primo dell'azione - commenta Sartori - Invece siamo spettatori di passaggio durante il tragitto di esecuzione del movimento». Non siamo una massa di neuroni e basta e nemmeno l'etica nasce dalle macchine che "vedono" alcune aree del cervello in eccitazione. Però fra un paio d'anni alcuni cervelli umani, collegati con sensori giocheranno a ping pong con un computer; mentre alcuni invalidi riescono già a guidare una carrozzina solo attraverso elettrodi inseriti nella scatola cranica o con i movimenti degli occhi su un computer. Quanto distante appare il tempo delle lobotomie, sostituito adesso dagli interventi mirati di sensori che vanno a colpire solo alcuni neuroni. «Siamo così arrivati al punto - è la voce di Lorenzo Magrassi, università di Pavia che chiama tutto questo psicochirurgia - di poter aumentare di molto le performance di un paziente. Tanto portare una persona, in condizioni vegetativo, ad avere coscienza del suo stato e qualche relazione con l'ambiente. Ma è etico farlo se sappiamo che nessuno di questi processi porta al ritorno alla normalità?».

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Spotorno: al Palace incontro sulla sicurezza informatica (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Spotorno: al Palace incontro sulla sicurezza informatica Riprendono i corsi dell´Università delle tre età, divenuti un punto di riferimento importante per il Comprensorio di Spotorno e Noli. Cultura del territorio, laboratori artistici, letteratura, geologia, alcuni dei temi in programma. In particolare quest?anno sono stati inseriti i cicli di incontri: sul dialetto ligure, sul benessere, sulla degustazione dei vini e sull'informatica. Il prossimo appuntamento è per questa sera presso la Sala Convegni Palace di Spotorno, alle ore 21.00 dove verrà presentata una mini guida sulla sicurezza informatica sviluppata in dodici ?pillole?. I relatori saranno gli ormai storici ?docenti? della cattedra di informatica dell'Università delle Tre Età di Spotorno e Noli: gli ingegneri Gian Luca Giudice e Paolo Novello con la collaborazione della dottoressa Elena Pantaleone. In sintesi queste regole sono sufficienti ad evitare tutti i più recenti attacchi informatici che hanno fatto notizia ultimamente ad a rimanere al riparo dalla stragrande maggioranza degli attacchi futuri. Nel corso della serata verrà inoltre distribuita ai partecipanti la miniguida sulla sicurezza informatica, contenente le ?dodici pillole?. Infine la ?chiaccherata? di informatica toccherà anche l'argomento Facebook, l'ormai popolare sito di social networking e Skype, l'altrettanto noto programma per ?telefonare? gratis utilizzando la rete internet. Il ciclo di incontri continuerà ancora nei mesi di marzo, aprile e maggio 2009 sempre a cura dello staff di informatica dell'Università delle Tre Età ospitato presso la Sala Convegni Palace di Spotorno. L?ingresso è libero.

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Isernia: Oltre la crisi con 'Molise in Movimento' (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Isernia: Oltre la crisi con ?Molise in Movimento? Pubblicato il 13-02-2009 Oggi il convegno organizzato dalla nuova associazione culturale presieduta da Maria Teresa D?Achille. Interverrà anche Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo della Diocesi di Campobasso - Bojano... Creare movimento di opinione, promuovere attività dirette allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale a livello locale e valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e storico-artistico: sono queste le finalità dell? Associazione culturale ?Molise in Movimento?, costituitasi già da qualche mese in completa indipendenza nei confronti degli organi di governo centrali e territoriali, delle aziende pubbliche e private, delle organizzazioni politiche e sindacali, che ha organizzato per questo pomeriggio l?incontro dal titolo ?Oltre la Crisi?. ?La situazione congiunturale che investe anche il Molise ? spiega il presidente dell?associazione Maria Teresa D?Achille - sta divenendo ora dopo ora sempre più drammatica. Una crisi sì economico-finanziaria ma che ha le sue radici in aspetti morali ed etici. La crisi attuale non è che la conseguenza delle scelte effettuate in passato. Occorre, quindi, ripartire con una nuova visione del mondo ed intendere tale difficile fase quale spartiacque per un ?new day?. Lo stesso presidente degli Usa Obama ha richiamato tutti ad una nuova etica della responsabilità: un cambiamento da operare ad ogni livello istituzionale. Il Molise non può esimersi da tale compito. Da tempo, ormai, si sta assistendo al circolo vizioso di minor potere di acquisto delle famiglie, consumi che calano, aziende in difficoltà, lavoratori che perdono il posto di lavoro. Il Molise lo sta vivendo sulla propria pelle: basti vedere la It Holding di Pettoranello del Molise, lo Zuccherificio e la Fiat di Termoli. Si tratta delle maggiori aziende del territorio che si ritrovano a dover lottare con i denti per sopravvivere. Stessa situazione per l?indotto. E non navigano in buone acque nemmeno le tante piccole e medie aziende del territorio. Ma proprio partendo dalla crisi in atto si potrebbe mettere in piedi un nuovo assetto economico-finanziario-politico-sociale, compreso un diverso sistema creditizio. Bisogna puntare sui giovani che sono il futuro di questa regione, creare nuove opportunità basate sui meriti e non sul clientelismo e concepire, quindi, il lavoro quale diritto e non un favore da chiedere e ricambiare; fermare la fuga di cervelli, ridare impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo spopolamento delle aree interne?. ?Molise in Movimento? vuole rendere la trasparenza amministrativa, l?onestà, la meritocrazia e la solidarietà i principi ispiratori di ogni scelta, singola e collettiva nelle istituzioni. Intende sostenere la crescita del volontariato e dell?imprenditoria sociale. Obiettivi importanti che i soci dell?associazione ritengono di portare avanti con lo stesso impegno profuso in tanti anni di attività nell?ambito sociale, istituzionale e professionale. Il convegno ?Oltre la crisi? si terrà oggi pomeriggio alle ore 16:30, presso la sala convegni del Palazzo della Provincia. Introdurrà i lavori Maria Teresa D?Achille (Presidente dell?associazione). Interverranno Monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo della Diocesi di Campobasso-Bojano); Luca Bianchi (Vicedirettore Svimez); Lorenzo Maria Di Napoli (Presidente Co.Ge. Molise e vice presidente nazionale); Paolo Vacca (Presidente Associazione Industriali del Molise); Enrico Staffieri (Segretario generale aggiunto Uil Molise). Parteciperanno Monsignor Salvatore Visco (Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro) e i giovani dell?Agesci.

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Nasce Cambio: distretto biotech (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Campania Innovazione Nasce Cambio: distretto biotech Via a una società consortile con tre centri regionali di competenza Il sistema campano nel settore delle biotecnologie cambia pelle ed evolve verso un sistema che sposa la ricerca con il sistema produttivo industriale. Dal modello dei centri regionali di competenza si va verso la costituzione di un distretto tecnologico. Si chiama CamBio (Campania Biotech) e con Scarl (consorzio tra tre centri regionali di competenza) forma la neonata società consortile per la realizzazione e gestione del primo distretto tecnologico in Campania attivo nel settore delle biotecnologie per la Salute dell'uomo e la qualità della vita. Il progetto sarà presentato oggi alle ore 10 nella sala conferenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda università di Napoli Ettore Mautone Nasce in Campania il primo distretto tecnologico nel settore delle Biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita. Realizzazione di una rete di laboratori pubblico-privati in cui imprese e strutture pubbliche di ricerca svolgano insieme attività di ricerca in campo farmaceutico, diagnostico biomedicale, ceosmeceutico e nutraceutico, aumento della qualità dei servizi per le imprese, attrazione di investimenti industriali e creazione di nuove imprese in settori ad elevata conoscenza scientifica di base, aumento della competitività delle imprese preesistenti sul territorio e formazione di nuove figure professionali pronte per il mercato, creazione di posti di lavoro altamente qualificati: sono questi gli obiettivi della neonata società consortile CamBio (acronimo di Campania Biotechnologies) costituita tra i tre Centri regionali di competenza operanti nel campo della "Biologia avanzata e sue applicazioni" (Bioteknet, Dfm e Gear). Il distretto è aperto alla partecipazione di medie e grandi imprese leader a livello nazionale internazionale nel campo chimico-farmaceutico e nel suo indotto. Altri soggetti che potrebbero essere pronti a entrare nella compagine sociale sono la Regione Campania, alcune fondazioni bancarie e banche e società di venture capital. "Il progetto spiega il pro rettore della Sun Mario De Rosa, dovrà garantire il potenziamento delle strutture pubbliche di ricerca presenti in Campania, orientando la loro attività al trasferimento tecnologico e all'innovazione industriale". Obiettivo, la messa in rete dell'intero sistema della ricerca biotecnologica regionale, sia pubblica sia privata, e la creazione di una "governance" della rete dei laboratori pubblico-privati avviati. Il progetto Cambio è articolato in cinque azioni, convergenti verso un unico obiettivo, lo start-up di un distretto tecnologico nel campo delle biotecnologie per la salute dell'uomo e per la qualità della vita, sul modello delle esperienze più avanzate in campo internazionale e nazionale (quali, ad esempio, la "Knowledge cluster initiative" avviata nel 2003 dal Mext, il Ministero giapponese della scienza e della tecnologia, il "distretto" milanese, la costituzione del Cbm, cluster in biomedicine del Friuli Venezia Giulia). Due gli interventi nei quali si articola il progetto: la realizzazione di un campus che consenta di concentrare iniziative complementari nell'ambito della ricerca biomedicale presso l'attuale sede del polo di ricerca del Cnr a Via Pietro Castellino a Napoli e la realizzazione di un distretto tecnologico per l'organizzazione e il potenziamento di una rete di laboratori pubblici e privati dislocati sull'intero territorio campano. "Il contesto regionale è caratterizzato da un numero significativo di strutture di ricerca di assoluto rilievo a livello nazionale ed internazionale. Basta pensare sottolinea Francesco Rossi, rettore della Sun - che complessivamente il sistema pubblico della ricerca conta su circa un migliaio di ricercatori, distribuiti in quattro Università (Federico II, Seconda Università di Napoli, Università degli Studi di Salerno, Università del Sannio), cinque istituti di ricerca del Cnr, uno storico istituto di ricerca in campo biologico quale la Stazione Zoologica Anton Dohrn, due strutture ospedaliere e di ricerca in campo biomedico (Istituto Pascale e Cardarelli), due strutture consortili "no profit" a totale partecipazione pubblica come il Ceinge e Biogem". Strutture che possono essere definire attori di ricerca primaria, attualmente aggregate ed organizzate in tre reti di ricerca applicata, ovvero i Centri regionali di competenza BioTekNet, Dfm, Gear, creati nell'ambito del Por Campania 2000/2006 Misura 3.16 e recentemente costituitisi in società consortili. "La realizzazione dei tre Centri continua De Rosa - ha consentito di integrare e rafforzare l'offerta di ricerca, precedentemente dispersa in una pluralità di strutture pubbliche scarsamente connesse tra loro e con la domanda di innovazione espressa dal tessuto produttivo, in tre reti orientate al trasferimento tecnologico, ciascuna rappresentante una massa critica di risorse umane e strumentali organizzate". I tre Centri hanno avviato uno stretto coordinamento strategico e, insieme, hanno progettato e realizzato un'azione di analisi dei bisogni di innovazione del mondo produttivo e di "scouting" di progetti industriali, coinvolgendo sia Pmi locali sia grandi imprese (settori farmaceutica, nutraceutica, cosmeceutica e biomedicale) e piccole imprese biotecnologiche specializzate a livello nazionale ed europeo, oltre a tutte le strutture di ricerca afferenti ai tre Centri. L'analisi dei risultati è incoraggiante: i Centri di Competenza campani ed i loro soci sono in grado, oggi, di sviluppare insieme un'azione di sistema in grado di coinvolgere, da un lato, i sistemi locali di imprese e dall'altro, di attrarre nuovi investimenti industriali in settori high-tech e dunque creare nuova imprenditorialità (spin-off di ricerca) con un significativo impatto sullo sviluppo economico-sociale del territorio e sulla crescita di un'economia regionale basata sulla conoscenza. b>Le imprese interessate a partecipare al consorzio Le grandi imprese Grandi imprese ABOCA SpA ACS Dobfar SpA Biotest Italia SpA Bracco Imaging SpA Clean International SpA Esaote SpA Hardis SpA Manifatture Sigaro Toscano Srl Novartis Farma SpA Rottapharm SpA Softeco SpA Tecnogen Techniplast SpA Sigma-Tau Switzerland Pmi potenziali partner di CamBio Acqua&Co Srl Adorkem Technology Altergon Italia Srl Areta Srl Arterra Bioscience Srl AZ Surgelati SpA Bio&Geo Srl Biogen Bluegreen Biotech Srl Carlo Gavazzi Space SpA Celi.net Srl Cell Therapeutics Inc CPC Biotech Srl Crisel Instruments srl Da Galeno Officine Cosmetiche Delfino Srl Dermofarma Italia Srl Due C Srl Editree Srl EOS SpA EspiKem Srl Farmaceutici Damor SpA FUTURA Srl GB pharma Clinical Research GB pharma Regulatory Services Gnosis SpA Gruppo Farmaimpresa Hemodec Srl Pmi potenziali partner di CamBio Ialt IG Tech Italsistemi Leonardo Sistemi Srl Life Line Lab Srl Mavi Sud Medestea Medestea Biotech Srl Medevice Medivis Srl Merigen Research Srl OCIMA Srl OKO Lab Srl Petrone Group Pharmabio Srl Pharmaguida Srl Primm Srl R.C. Impianti Srl Segix Italia Srl Stewart Italia Srl Tecno Bios Srl TND elettronica Srl Le 5 Azioni - Azione 1 - Infrastrutture di supporto per il Distretto tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita: realizzazione di una "filiera del farmaco" Beneficiari: CamBio-Scarl, Centri di competenza BioTekNet Scpa, Dfm SCaRL, Gear SCarl e organismi pubblici di ricerca loro soci Destinatari: CamBio SCarl Obiettivi: completare", potenziare e mettere a sistema le piattaforme tecnologiche attualmente esistenti presso gli organismi di diritto pubblico coinvolti nel Distretto in modo da realizzare una vera e propria "filiera della ricerca" per la farmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica- Dotazione finanziaria: 35 mln di Euro a valere su fondi Fas. - Azione 2 - Ricerca industriale nell'ambito del Distretto Tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari: Ministero Università e ricerca Destinatari: CamBio Scarl in partnership con le imprese afferenti al Distretto tecnologico Obiettivi: realizzare un ambizioso ed articolato programma di ricerca industriale nelle aree tematiche coerenti con le attività del distretto in grado di facilitare nel breve-medio periodo la localizzazione in regione di progetti di strategici e di strutture e ricercatori delle imprese partner, Dotazione finanziaria: 95 milioni di Euro, di cui 45 milioni di Euro provenienti da fondi Pon, 50 milioni di Euro provenienti da fondi Por Campania. - Azione 3 - Sviluppo precompetitivo, trasferimento tecnologico e incubazione di spin-off di ricerca nell'ambito del Distretto Tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari: Regione Campania e Mur Destinatari: Pmi interessate alle tematiche del distretto tecnologico, costituende società di cui all'articolo 11 del Decreto 8 Agosto 2000 n. 593 (spin-off di ricerca). Obiettivi:l'erogazione, a valere su fondi regionali, di agevolazioni a Pmi o raggruppamenti di Pmi operanti nei settori di interesse del Distretto al fine di sostenere progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con gli organismi pubblici di ricerca afferenti al Distretto e caratterizzati da prevalente carattere di sviluppo precompetitivo (almeno il 51 per cento delle attività deve riferirsi a quest'ultima tipologia di spesa) Dotazione finanziaria: 10 milioni di Euro di cui 6 milioni di Euro, provenienti da fondi Por Campania (Fesr), per le agevolazioni ai progetti di sviluppo precompetitivo candidati da Pmi e 4 milioni di Euro, a valere su fondi Pon (Fesr), per il sostegno di spin-off di ricerca. - Azione 4 - Attività di formazione nell'ambito del distretto tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari: CamBio SCaRL, Centri di competenza (BioTekNet Scpa, Dfm Scarl, Gear Scarl e organismi pubblici di ricerca loro soci Destinatari: diplomati, laureati Obiettivi: L'azione mira alla qualificazione ed al rafforzamento del capitale umano nel settore delle biotecnologie per la salute e la qualità della vita al fine di formare professionalità in grado di sostenere il trasferimento di know-how all'industria, far crescere la qualità dei di servizi per la ricerca, gestire i processi di innovazione, favorire la nascita di spin-off di ricerca. Azione 5 - Avvio del distretto tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari: Regione Campania Destinatari: CamBio SCaRL Obiettivi: governance al processo di realizzazione del distretto e avviare le attività di management e supporto al trasferimento tecnologico necessarie alla sua funzionalità. A tal scopo è in via di costituzione una Società consortile a responsabilità limitata senza fine di lucro CamBio SCaRL tra i tre CRdC operanti nel campo della biologia avanzata che si aprirà alla partecipazione delle grandi e medie imprese leader nei settori di interesse del Distretto Dotazione finanziaria: 5 milioni di Euro, di cui 4 milioni a valere sul Pon (Fse) e 1 milione di Euro a valere sul Por Campania (Fse). Il numero dei soggetti imprenditoriali coinvolti nella compagine sociale sarà compreso tra 7 e 10. Potrebbero partecipare alla Società, inoltre, fondazioni bancarie, banche, società di venture capital e di gestione di fondi mobiliari chiusi oltre alla stessa Regione Campania. In ogni caso lo statuto e l'assetto societario dovrà garantire, alla Società, il possesso dei requisiti di organismo pubblico di ricerca. del 13-02-2009 num.

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www.unibz.it : nuova veste (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Bolzano www.unibz.it : nuova veste E' online il nuovo sito web della Libera Università di Bolzano, un progetto realizzato all'interno dell'Ateneo con il forte coinvolgimento degli studenti. Quattro diversi percorsi, individuati a seconda del profilo dello user, guidano i navigatori a trovare le informazioni che cercano. La presenza della Libera Università di Bolzano nel web è nata insieme all'Ateneo stesso e si è sviluppata lo scorso decennio aggiungendo sempre nuovi contenuti, di pari passo con la crescita dell'Università. Il passaggio dalla fase della fondazione a quella del consolidamento dell'Ateneo trova corrispondenza nel nuovo sito web, immagine di un'Università dinamica e ricca di contenuti. Chi digita www.unibz.it può scegliere da subito se navigare nello spazio pensato per il "Pubblico", per i "Futuri studenti", per gli "Studenti" o per l'"Organizzazione e Personale". A seconda di questa scelta si trova davanti a menù specifici, creati per soddisfare specifiche esigenze. L'intera struttura è stata creata grazie alla collaborazione di tutta l'Università. Il prof. Antonino Benincasa, che ha coordinato il progetto ed è responsabile della veste grafica del nuovo sito, è partito da un workshop al quale hanno partecipato una ventina di studenti. I risultati sono stati integrati dalle esigenze dei docenti e dei diversi uffici, che al progetto hanno lavorato negli ultimi mesi. Il sito andato online da qualche giorno rappresenta non tanto il termine di un progetto quanto l'inizio di una nuova fase della comunicazione dell'Università con tutti gli interessati: il sito verrà continuamente aggiornato e ulteriormente migliorato a seconda dei suggerimenti degli stessi utenti. BUR.IT 16.02.09

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Inaugurazione Laboratorio "MILLE CHILI" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Modena Inaugurazione Laboratorio "MILLE CHILI" Ferrari S.p.A. ha sostenuto la nascita a Modena presso la facoltà di Ingegneria di un Laboratorio che svolgerà attività progettuali in un ottica di riduzione peso delle vetture sportive. La struttura, denominata Laboratorio "MILLE CHILI" verrà inaugurata martedì 17 febbraio 2009, alle ore 12.00, presso l'Aula FA-1D, al primo piano del nuovo edificio della facoltà di Ingegneria di Modena (via Vignolese, 905). Alla cerimonia saranno presenti il Preside della facoltà prof. Giuseppe Cantore, l'Amministratore Delegato di Ferrari S.p.A. ing. Amedeo Felisa, il Direttore Risorse Umane della casa automobilistica di Maranello dott. Mario Mairano ed i laureandi del corso di laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo con i rispettivi tutor, oltre a tecnici della Ferrari S.p.A. e docenti della facoltà. BUR.IT 16.02.09

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DocuCity - III Edizione (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Milano DocuCity - III Edizione Dal 16 febbraio, tutti i lunedì alle 12.30 Sedi: Dipartimento di Storia delle Arti, Della Musica e Dello Spettacolo Via Noto 8 - Milano. Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione Piazza Indro Montanelli 4 - Sesto S.Giovanni. Ingresso libero. DocuCity. Documentare la città è ormai alla sua III edizione. Negli anni, si è consolidata e articolata la volontà da cui l'iniziativa era nata: proporre e discutere testi documentaristici su città contemporanee, in una prospettiva transnazionale, e con l'intenzione di rendere disponibili filmati altrimenti non facili da reperire nei circuiti tradizionali, che qui vengono mostrati in proiezioni aperte al pubblico, commentati da docenti e/o da ospiti (registi o critici), e poi conservati nel catalogo della Biblioteca del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione. In questo modo, si tenta di restituire parte del meccanismo attraverso il quale il cinema rimane affascinato dalla polis contemporanea come sogno e desiderio, luogo 'culturale' o collezione di luoghi in sviluppo dinamico, memoria ufficiale e rimossa, città della ragione o luogo oscuro. Le città di quest'anno saranno, nell'ordine in cui verranno proposte, Milano, Ahmedabad, Caracas, San Pietroburgo, Beirut, Parigi, Tel Aviv, New York, Herat, Granada, Liverpool. L'iniziativa, che è stata ideata all'interno del Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale e sin dal principio usufruisce del fondamentale supporto del CTU e della Biblioteca del Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione, da quest'anno verrà realizzata con la collaborazione del Dipartimento di Storia delle Arti, Della Musica e Dello Spettacolo e dei corsi di laurea in Scienze dei Beni Culturali e Scienze dello Spettacolo, e le proiezioni avverranno in contemporanea nelle due sedi. BUR.IT 16.02.09

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Settimana Unica Open Day (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Cagliari Settimana Unica Open Day La "Settimana Unica Open Day" si svolgerà dal 17 al 21 febbraio 2009 presso la cittadella di Monserrato. Sono trascorsi 10 anni dal "Salone dello Studente" del 1999, che costituì la prima occasione di presentazione dell'Università di Cagliari alle scuole e agli studenti della Sardegna. Negli anni successivi sono intervenute varie leggi di riforma dell'università e, all'interno degli atenei, sono nati i servizi di orientamento. Le "Giornate di orientamento" sono ormai diventate un importante appuntamento di confronto e dialogo tra Università e Scuole della Sardegna. L'Università di Cagliari, seppure in presenza di forti difficoltà finanziarie, per non disattendere le aspettative delle scuole e degli studenti ha voluto organizzare anche per il 2009 la "Settimana Unica Open Day". La manifestazione si terrà dal 17 al 21 febbraio 2009, ore 9-13.30, presso la cittadella universitaria di Monserrato (S.S. Km.4,500 bivio per Sestu). La "Settimana Unica Open Day" si propone di offrire agli studenti il supporto informativo necessario per una scelta consapevole del percorso universitario e professionale da intraprendere alla conclusione del ciclo scolastico. L'iniziativa è destinata agli studenti iscritti all'ultimo e penultimo anno delle scuole secondarie superiori. Sono già state contattate tutte le scuole della Sardegna. Durante la settimana i docenti delle undici facoltà cagliaritane presenteranno l'offerta formativa, i tutor e i manager didattici forniranno informazioni sull'accesso ai corsi di studio e ai servizi generali di Ateneo. Nella postazione della direzione Orientamento si potranno acquisire ulteriori informazioni sugli sbocchi occupazionali e sui profili dei laureati richiesti dal mercato del lavoro. Verranno anche organizzate conferenze divulgative su argomenti di interesse giovanile. La direzione Orientamento dell'Università di Cagliari ha attivato gli opportuni contatti con le presidenze delle Facoltà per la definizione del programma delle iniziative. L'edizione 2009 presenterà una importante novità: agli studenti verrà offerta la possibilità di cimentarsi con una simulazione dei test di selezione e verifica della preparazione iniziale. Per l'accesso a tutti i corsi universitari la partecipazione a questo tipo di prove è ormai diventata obbligatoria. Le Giornate di orientamento costituiscono solamente una prima fase del rapporto Università-Scuole, di carattere prevalentemente informativo. Faranno seguito altre iniziative di collaborazione, che verranno proposte dalle singole facoltà universitarie e dalla direzione Orientamento. BUR.IT 16.02.09

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Conferenza del drammaturgo Sinisterra alla SSLMIT (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Trieste Conferenza del drammaturgo Sinisterra alla SSLMIT Mercoledì 18 febbraio 2009, alle ore 17, il drammaturgo spagnolo José Sanchis Sinisterra terrà una conferenza dal titolo "Escrituras en la frontera", con traduzione simultanea. La conferenza si terrà presso l'Aula magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, in via Filzi 14. José Sanchis Sinisterra è forse il più noto drammaturgo di lingua spagnola contemporaneo. Personalità assolutamente poliedrica, riunisce in sé varie competenze teatrali, di drammaturgo, regista, attore e docente, che gli permettono di seguire una traiettoria teatrale coerente e rigorosa, in cui pratica teatrale e riflessione teorica vanno avanti di pari passo. Nel 1990 è stato insignito del Premio Nacional de Teatro e nel 2004 del Premio Nacional de Literatura DramÁtica per la sua opera Terror y miseria en el primer franquismo. Nato a Valencia nel 1940, si forma all'interno del teatro universitario indipendente della sua città, dove nel 1960 fonda e dirige fino al 1966 l'Aula de Teatro della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 1977 fonda a Barcellona il Teatro Fronterizo, un collettivo di autori, registi e attori che opera come importante punto di riferimento per la ricerca teatrale indipendente intorno alle frontiere della teatralità, l'essenzialità dei suoi elementi costitutivi e i meccanismi di percezione dello spettatore. Le sue opere sono pubblicate in diverse lingue e costantemente rappresentate non solo in Europa, ma anche e soprattutto in America Latina, dove tra l'altro nel 1999 ha coordinato il Progetto di Drammaturgia Iberoamericana "La cruzada de los niÑos de la calle". E' consistente anche la sua produzione di saggista, specialmente in riviste come El PÚblico e Primer Acto, in cui si chiariscono e vengono sviluppate le sue idee sull'arte scenica. Accanto all'attività di drammaturgo e regista, Sanchis Sinisterra è anche pedagogo e docente, dapprima presso l'Università di Valencia e successivamente presso l'Institut del Teatre e la facoltà di Lettere dell'Universitat Autònoma di Barcellona. In Spagna, Francia e Italia tiene corsi di drammaturgia e scrittura drammaturgica per autori, registi e attori. BUR.IT 16.02.09

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Ricerca e "mappa" sul lavoro delle donne artiste a Bologna (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Ricerca e "mappa" sul lavoro delle donne artiste a Bologna (13/2/2009 16:26) | (Sesto Potere) - Bologna - 13 febbraio 2009 - Si svolgerà dal 19 al 21 febbraio, a palazzo Malvezzi, il Convegno "Nuove prospettive di studio sulle artiste dal Rinascimento al Novecento". L'iniziativa, curata da Vera Fortunati, docente dell'Università di Bologna, è organizzata dall'assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia di Bologna. Il convegno, che si svolge con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, sarà l'occasione per fare il punto sull'attività svolta dal "Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste in Europa dal Medioevo al Novecento", e per presentare la "mappa" dei luoghi delle artiste a Bologna dal Quattrocento agli inizi del secolo XIX. Il lavoro svolto dal Centro documentazione, la "mappa" delle artiste a Bologna, i contenuti e il programma del convegno saranno illustrati in una conferenza stampa convocata per Martedì 17 febbraio, alle ore 13.00, nella sala Rossa di palazzo Malvezzi in via Zamboni 13, Bologna. Interverranno: Simona Lembi, assessora alla Cultura e alle Pari opportunità; Vera Fortunati, direttrice del Dipartimento arti visive dell'Università di Bologna; un rappresentante della Fondazione Carisbo.

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Opportunità europee se ne discute in Regione (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Opportunità europee se ne discute in Regione Ancona | La Europedirect e L'Enterprise Network con l'Autorità di gestione del Fesr stipuleranno convenzioni, per realizzare il piano di comunicazione legato alle opportunità offerte nelle Marche dai fondi europei. Questa mattina si è tenuta in Regione una conferenza stampa sulle attività di informazione e comunicazione legate alle opportunità previste dai fondi europei. Hanno partecipato Sergio Bozzi, responsabile dell?Autorità di gestione regionale per il fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), Vilberto Stocchi, pro rettore dell?Università di Urbino e presidente di Europedirect, Graziano Di Battista, presidente di Enterprise Europe Network, azienda speciale della Camera di commercio di Ascoli Piceno, esperti e operatori del settore. Europedirect e Enterprise Network sono le realtà con cui l?Autorità di gestione del Fesr stipulerà convenzioni per realizzare il piano di comunicazione legato alle opportunità offerte nelle Marche dai fondi europei. Per utilizzare al meglio risorse indispensabili per lo sviluppo locale, soprattutto in tempi di crisi, verrà messa a frutto l?esperienza delle due strutture, soprattutto verso piccole e medie imprese ed enti locali. “I fondi europei sono oggi determinanti per lo sviluppo locale. Per questo prevediamo il coinvolgimento stretto di associazioni di categoria ed enti locali, il coordinamento con l?Autorità di gestione della Regione, il coinvolgimento dei beneficiari, anche attraverso canali informativi innovativi, saranno le caratteristiche della comunicazione sui fondi europei. Per divulgare al massimo le opportunità legate a queste risorse, prevediamo anche la collaborazione con università, insegnanti, studenti e associazioni no profit” commenta il vicepresidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, impegnato all?apertura dell?anno giudiziario presso la Corte dei Conti in rappresentanza della Regione Marche. Nel corso del 2009 verranno realizzate diverse iniziative divulgative e informative, tra cui il secondo convegno sul tema ricerca e innovazione, incontri didattici rivolti a docenti e studenti, seminari dedicati ad associazioni di categoria, in particolare dell?imprenditoria femminile. E poi, mailing list e newsletter per un costante aggiornamento di tutti i potenziali beneficiari delle agevolazioni europee. “L?esperienza pluriennale di Europedirect nel mondo accademico e nei rapporti con gli enti locali e di Enterprise Network con le piccole e medie imprese, sarà utile, assieme alle attività informative che attueremo noi, a dare la massima diffusione alle tante opportunità legate all?Europa” ha detto Bozzi, che ha concluso ricordando come “nelle Marche le risorse europee gestite dalla Regione hanno sempre visto una percentuale di utilizzazione pari al cento per cento”. 13/02/2009

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Crema, inaugurate nuove tecnologie dell'ospedale Maggiore (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)

Argomenti: Cultura

Crema, inaugurate nuove tecnologie dell'ospedale Maggiore (13/2/2009 18:38) | (Sesto Potere) - Milano - 13 febbraio 2009 -Ristrutturazione del reparto di neurologia; nuova unità di terapia neurovascolare (stroke unit) con tutte le dotazioni necessarie; sistema PACS per la digitalizzazione delle immagini radiografiche; risonanza magnetica nucleare; ecotomografo per ostetricia (che permette anche una visione tridimensionale); laser ad olmio per urologia (per il trattamento e la frantumazione della calcolosi renale, uretrale e vescicole); colonna operatoria e microchirurgia del naso; sistema MUSE per la trasmissione via web degli elettrocardiogrammi; una nuova ambulanza per il trasporto di malati cronici. Sono questi gli interventi e le nuove tecnologia dell'Ospedale Maggiore di Crema (Cr) inaugurate oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel corso di una cerimonia cui hanno partecipato il vice presidente della Regione, Gianni Rossoni, il presidente della Provincia di Cremona, Giuseppe Torchio, il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso e il direttore dell'Azienda ospedaliera, Luigi Ablondi. Per tutte queste opere, Regione Lombardia ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro su una spesa complessiva di 5 milioni. "Questo ospedale - ha detto Formigoni - rappresenta un modello nel nostro sistema sanitario e una eccellenza per varie ragioni". Innanzitutto il capitale umano, "riconosciuto come una punta di eccellenza nel sistema regionale lombardo": il grande livello di preparazione del personale (su 1.333 dipendenti, 880 sono laureati e diplomati) ha permesso all'Ospedale Maggiore di diventare punto di riferimento per un bacino più ampio rispetto a quello naturale. Crema è sede della scuola europea di endoscopia digestiva, referente a livello italiano per la malattia genetica rara di Rendu-Osler (telangectasia emorragica) nonché centro importante di cura per quanti soffrono di cardiopatie, compresi atleti di alto livello. "Crema - ha detto Rossoni - contribuisce all'eccellenza sanitaria lombarda grazie al fondamentale apporto di tutto il personale". Quanto all'eccellenza tecnologica, Formigoni nel ricordare le nuove dotazioni inaugurate oggi ha ricordato che "Regione Lombardia è consapevole che per assicurare la promozione della salute e del benessere un ospedale debba restare al passo con i tempi e, proprio per questo, a Crema abbiamo stanziato notevoli investimenti". Il nosocomio di Crema è anche un "esempio di partnership pubblico-privato" (l'Ospedale Maggiore fu inaugurato nel 1968 grazie anche a un'iniziativa popolare di sottoscrizione). Al contributo regionale (pari al 70%) per le nuove strutture che oggi sono state inaugurate si è aggiunto il contributo delle istituzioni private. Sul fondamentale capitolo della presa in carico delle persone Formigoni ha sottolineato che "Dare a ogni singola persona la cura e l'amore di cui ha bisogno è la vera eccellenza che supera quella delle prestazioni sanitarie". La rete delle cure palliative a domicilio dell'Ospedale di Crema (5 medici, 11 infermieri, 7 operatori socio-sanitari, 2 psicologi), "è un caso - ha aggiunto il presidente - di best practice di cui occorre parlare e che occorre promuovere nel resto del Paese". "Prendersi cura dei pazienti più gravi - ha detto ancora Formigoni - rappresenta un compito prioritario per la sanità lombarda, il punto più alto della nostra eccellenza. Sappiamo cosa significa farsi carico di garantire l'assistenza a tutti i malati. Non deve mai mancare a nessun paziente la cura e l'affetto anche quando la sua malattia dovesse rivelarsi incurabile. Questo è uno dei fondamenti della medicina occidentale fin dal Giuramento di Ippocrate". Quanto al futuro, Formigoni, annunciando la disponibilità di ulteriori 37 milioni di euro per lo sviluppo sanitario del territorio di Crema, ha indicato tre importanti capitoli su cui si sta lavorando concretamente: la messa in sicurezza e la riqualificazione dell'Ospedale (lavori per 19,3 milioni di euro); il problema legato al sottodimensionamento della struttura: la Direzione generale regionale ha dato il via libera all'attivazione di 20 posti di riabilitazione neuromotoria a Rivolta D'Adda e all'attivazione di altrettanti posti letti di oncologia medica; la Cittadella della salute di Soresina: accanto alle attività ambulatoriali saranno attivati 31 nuovi posti letto di geriatria.

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