CENACOLO DEI COGITANTI |
La sfida del cibo passa
per la scienza ( da "Stampa,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Al suo fianco il docente di Colture
arboree dell'Università di Palermo Giuseppe Barbera, Giovanni Giuliano
ricercatore all'Enea di Roma, Chiara Tonelli docente di Genetica all'Università
di Milano e Giulia Morra dell'Oreal Unesco for Women in Science. «Spesso
abbiamo paure immotivate senza conoscere la materia» hanno commentato alcuni
studenti.
Dialoghi sull'educazione
il tema è l'imponderabile ( da "Alto
Adige" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: preside della facoltà di scienze
della formazione dell'università di Bergamo e docente di pedagogia sociale:
Lizzola si occupa in particolare di marginalità, devianza, vulnerabilità con
particolare attenzione ai giovani, nell'attuale contesto sociale-politico. Il
titolo dell'incontro, a ingresso libero, è "Quale misura per
l'imponderabile?
Accademia Nazionale
Virgiliana Apertura annata con Lectura Vergili
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Filologia Classica
all'Università di Heidelberg, latinista fra i più prestigiosi. Titolo della
Lectura: "Ritrovare Virgilio attraverso la sua fortuna". Ma l'evento
avrà un'altra connotazione: sarà presentato il Premio Internazionale Virgilio,
bandito dall'Accademia per promuovere nel mondo gli studi virgiliani.
Oggi. Assistenza
umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione ...
( da "Trentino" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lezione pubblica con Sandra
Pietrini (docente di Storia del teatro e dello spettacolo, Università di
Trento) per Theatrum philosophicum in Sala Medioevale del Teatro Sociale ore
17. Lunedì 16. «Voci del femminismo: le donne nella società, nella cultura e
nel diritto». Tavola rotonda ad ore
La storia del sindacato
( da "Trentino" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La storia del sindacato Oggi, alle
15, la sala Gabardi della Cgil, ospita un seminario sulla storia del sindacato
in Trentino. Con Carlo Ghezzi (presidente della Fondazione Giuseppe Di
Vittorio), Alceo Riosa (docente all'università di Milano) e Paolo Burli
(segretario generale della Cgil del Trentino).
L'eredità di Einaudi
dall'Italia all'Europa ( da "Stampa,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Europa Curata dal nipote Roberto
rivela come la grande Storia si può raccontare anche attraverso le piccole cose
ANNA SARTORIO Docente universitario e viticoltore, economista e collezionista
di libri rari, giornalista e secondo Presidente della Repubblica, esule in
Svizzera ma anche Governatore della Banca d'Italia nel delicato passaggio tra
la guerra e il dopoguerra.
Comunicare le discipline
nelle lingue straniere Si fa il punto sulle nuove teorie d'insegnamento
( da "Stampa, La" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per quali lingue, quanti docenti
erano stati coinvolti, che formazione avevano ricevuto, da chi erano state
finanziate le attività, e quale era la valutazione complessiva dell'esperienza.
Nella loro relazione, le due docenti mostreranno come uno dei settori più
coinvolti sia stata l'area storico-sociale.
Preparati e specializzati
per migliorare il lavoro ( da "Stampa,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Grazie alle abilità dei docenti e
alla struttura dei corsi By Format, la formazione viene individualizzata, in
modo da garantire a tutti il massimo dei risultati. A tal fine, le lezioni
avvengono in piccoli gruppi con un rapporto allievo-docente ottimale per il
raggiungimento degli obiettivi didattici.
aiello, il comune
partecipa a "m'illumino di meno"
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Cristiano Tiussi docente di
Topografia dell'Italia Antica presso l'Università di Trieste.Una pubblicazione
che ha lo scopo di raccogliere in modo organico, gli aspetti del territorio del
comune di Aiello del Friuli e dell'intera Bassa Friulana nelle varie epoche
storiche.
menù tipico, spuntano i
primi piatti ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: agenzia di comunicazione
Interattiva sta girando il territorio alla ricerca di pubblicazioni già
realizzate o ricette tramandate oralmente, in modo da avere un primo quadro
della situazione esistente. Perchè, se il nostro progetto ha un respiro
provinciale, nel loro piccolo alcune realtà locali hanno già recuperato alcune
pietanze tradizionali.
quelle 62 cattedre con lo
sponsor - michela bompani ( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nella convenzione stipulata tra
Università e finanziatore, si specifica che spetta al "benefattore" garantire
gli adeguamenti Istat agli stipendi di docenti e ricercatori. Allo scadere del
"contratto", però, il professore (o ricercatore) passa
finanziariamente sulle spalle dell´Ateneo.
all'expò la musica e la
cultura tabarchina ( da "Nuova
Sardegna, La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Expò la musica e la cultura
tabarchina La musica e la cultura tabarchina al centro della lezione
organizzata dall'università Unitre ieri sera all'Expò. Docenti d'eccezione
Mario Brai, musicologo e presidente dell'associazione Marenostrum, e Gesuino
Deiana dei Cordas e Cannas. La lezione si è conclusa con l'esibizione dei due
musicisti.
ma qualcuno valuti il
lavoro dei docenti - alessandro dal lago
( da "Repubblica, La"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I docenti non sono incentivati a
lavorare, a procurarsi i fondi, a sviluppare i propri lavori. Non esistono
meccanismi premiali, diversamente da qualsiasi università del mondo sviluppato.
E ciò favorisce sacche di arretratezza, ritualismo e provincialismo.
"io, genitore, e quel
segreto svelato" ( da "Repubblica,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Semboloni e la professoressa
Mastropaolo per il Centro di Terapia e con Chiara Saraceno, docente
dell´Università del Piemonte Orientale e Francesco Pivetta, docente e
formatore. Sarà Chiara Saraceni a esporre i risultati di una ricerca su 200
famiglie che hanno vissuto l´esperienza di ritrovarsi un giorno faccia a faccia
con il loro ragazzo o ragazza che spiegava loro di essere gay.
Un'agenzia
pubblica-privata per rilanciare la montagna
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: agenzia pubblica-privata per
rilanciare la montagna Venerdì 13 Febbraio 2009, Belluno Un'Agenzia per
rilanciare la montagna. Anticipata qualche mese fa nel corso dell'incontro al
Comunale con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l' "Agenzia
della montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da Assindustria
Belluno,
All'ateneo le fonti
rinnovabili ( da "Arena,
L'" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di Ambiente Italia e docente del
dipartimento Best del politecnico di Milano, di Alessandro Romeo, del
Laboratorio di materiali per l'energia solare dell'ateneo scaligero e Giovanni
Goldoni, del dipartimento di Scienze economiche dell'università. Interverranno
anche Bettina Campedelli, prorettore dell'ateneo, Giovanni Frigo,
seminario sul cardinale
pietro maffi ( da "Tirreno,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: appuntamento è promosso
dall'arcivescovo di Pisa e dall'Università e vanta il patrocinio dell'Opera
della Primaziale e della Provincia, oltre all'adesione della Società storica
pisana. Tra i relatori, docenti e ricercatori dell'Università di Pisa, membri
dei dipartimenti di filologia classica, italianistica, storia delle arti e
storia.
Scuole, la sfida per
crescere ( da "Provincia
Pavese, La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e ai loro staff docenti il compito
di badare al meglio alle necessità dei bambini. Primo circolo. Il polo
scolastico diretto da Anna Osso punta sul tirar fuori da ogni bambino il suo
talento. Per farlo si affiderà a un piano dell'offerta formativa che
l'insegnante-coordinatrice Mara Saviotti definisce «pensato per riservare i
giusti tempi e le giuste attenzioni a ciascun alunno»
ConvegniAffido familiare,
seminario in via Gleno In occasione della presentazione della pubblicazione
<I percorsi dell'affido familiare>, realizzato dal settore Politiche
sociali d ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interventi di Giuseppe Roma,
docente di Economia degli Intermediari Finanziari dell'Università di Bergamo,
Massimo Cincera, amministratore delegato Sesaab, Ettore Ongis, direttore L'Eco
di Bergamo, Sergio Villa, direttore di rete Bergamo Tv, Teo Mangione, direttore
Radio Alta e Lucia Ferrajoli, giornalista de L'Eco di Bergamo.
Bortolotti insiste:
<Parco pubblico sulle aree inquinate di Trento Nord>
( da "Adige, L'" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: benissimo un parco pubblico e si
eviterebbe un mostro di cemento». Bortolotti ritiene che l'ente pubblico
potrebbe andare all'esproprio oppure a un contratto coi privati. È quel che
sosteneva qualche anno fa il leghista Giuseppe Filippin, a cui all'epoca
l'amministrazione aveva replicato sostenendo che l'ente pubblico non poteva
accollarsi i costi di una bonifica spettanti ai privati,
Filosofia e giustizia: gli
incontri partono da Platone ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della filosofia
antica all'Università Statale di Milano, che approfondirà la definizione stessa
di giustizia, partendo dalla scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi
ai giorni nostri. Il secondo appuntamento - in calendario il 20 febbraio -
vedrà in cattedra il professor Sante Maletta,
Se la memoria non funziona
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 30 nella sala di Palazzo Vecchio a
Bagnacavallo. Sui problemi connessi a malattie cerebrali parleranno Rabih
Chattat, medico e docente di psicologia dell'invecchiamento all'università di
Bologna, e Valeria Cortesi, ricercatrice al Dipartimento di psicologia
dell'ateneo bolognese.
Stasera al Da Perego il
dramma delle foibe ( da "Giorno,
Il (Legnano)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 4 Stasera al Da Perego il dramma
delle foibe «Le foibe e l'esodo giuliano-dalmata» è il tema dell'incontro che
si terrà questa sera al Leone da Perego. A parlare di questa tragica pagina
della storia del Novecento sarà Giorgio Vecchio, docente di storia
contemporanea all'Università di Parma.
I <murati> del
Benelli: <Mantenete gli impegni>
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Parcheggio pubblico-privato in via
Canale (retro vigili urbani, Marche Multiservizi), per renderlo utilizzabile
alla sosta; b) Parcheggi di via Mameli (renderli liberi al pagamento del
pedaggio con introduzione del disco orario); rimuovere su questi, laddove
possibile, le aree di sosta riservate (vedi Capitaneria di porto);
A fine quadrimestre
pagelle, voti e confusione ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: problema ci pensano le scuole e
quei fannulloni dei docenti, che non se la sentono di etichettare così un
alunno. E quindi non vanno al di sotto del 4! Genitori e alunni sono in
difficoltà nel capire i voti e i docenti nel darli! L'illuminante circolare dice
quello che già si era capito, e cioè che i voti vanno obbligatoriamente
utilizzati solo nella valutazione intermedia e finale,
Karalis romana, stasera
convegno ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Organizzata da Italia nostra, oggi
alle 17,30 nell'aula verde della Cittadella dei musei è in programma una
conferenza dal titolo: ?Karalis tardo romana?. Relatrice sarà Rossana
Martorelli docente di Archeologia medioevale e di Archeologia cristiana nel
dipartimento di Scienze archeologiche dell'Università di Cagliari.
Esami subito dopo le
elezioni: gli studenti protestano
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per cui i rappresentanti degli
studenti si stanno mobilitando per chiedere ai docenti di posticipare gli
appelli. L'APPELLO «Siamo fiduciosi», spiega Lorenzo Espa, di Medicina, «è già
successo altre volte che sia stato concesso di dare un esame anche con un
giorno di ritardo. Sta al buon senso dei professori: sicuramente accoglieranno
le richieste di chi sta vivendo un disagio».
la banalità della mazzetta
( da "Tirreno, Il" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sicuramente è destinato a scendere
ulteriormente nel futuro, in attesa di una nuova denuncia del Procuratore
generale della Corte dei Conti: appuntamento al prossimo anno. (*) Docente alla
facoltà di scienze politiche dell'università di Pisa
Un affaire da 125 milioni
di euro ( da "Manifesto,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per 24 anni l'intesa
pubblico-privato assicura al pool di aziende l'affidamento in gestione dei
servizi legati all'ospedale (calore, parco mezzi, mensa, lavanderia,
laboratori). La prima pietra è già stata posata dal governatore Giancarlo Galan
il 2 ottobre 2008, mentre l'inaugurazione vera e propria è annunciata per il
2012.
Il pericolo di un accordo
bipartisan ( da "Manifesto,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dissimile da quello che il centro
destra ha sbandierato di voler debellare all'università. Infine, spariranno le
Rappresentanze sindacali unitarie e per i docenti verrà istituita una specifica
area contrattuale. Il fatto che le politiche sull'istruzione del centro destra
non si limitino semplicemente in un - seppur allarmante e drammatico -
disinvestimento economico e culturale,
APPUNTAMENTO con i grandi
nomi della scienza e della cultura questo fine settiman...
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il prestigioso appuntamento
scientifico vedrà coinvolti un centinaio di docenti universitari ed alcuni
insegnanti delle scuole superiori che giungeranno in Liguria da tutta la
penisola per discutere del binomio "Matematica e Cultura". Un
incontro di confronto tra i principali poli universitari italiani su diversi
temi scientifici e d'attualità.
I L CONFRONTO sullo
sviluppo della città che passa att...
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: CONFERMATA la parte pubblica. A
partire dai parcheggi interrati concentrati vista la pessima esperienza di
quelli misti pubblico-privati realizzati sotto i palazzi ex Biava ed ex sede
dei carabinieri. «Parcheggi che ha spiegato l'assessore Bottiglioni non vengono
usati perchè ci sono sempre problemi».
Medici universitari,
accordo vicino su stipendi e arretrati
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dovute dal policlinico
all'Università e da quest'ultima ai docenti medici. Ma gran parte degli
arretrati sarebbe stata già anticipata secondo il policlinico. Di nuovo c'è che
l'ultima delibera di Dattoli mette sul piatto altri 600 mila euro (in totale)
per il 2007 e
Sylos Labini a Sassari nel
racconto inedito di Daniele Porcheddu
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente, riferiscono gli studenti
dell'Ateneo di Sassari. Che ancora oggi si chiedono come sia stato possibile
che Paolo Sylos Labini non abbia mai vinto il premio Nobel nonostante le
diverse candidature. Proprio sugli anni sassaresi del grande economista romano
(ma di origini pugliesi, come orgogliosamente ricordava) scomparso nel 2005 è
incentrato La lezione sassarese di Paolo
Se il caffè risveglia
anche gli utili dell'azienda ( da "Corriere
della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di psicologia del lavoro
all'università di Bologna e autore di uno studio sull'abitudine più amata dagli
italiani e metafora per eccellenza dei break dai tempi di lavoro. E il motivo è
fisiologico, naturale. «La mente ha ritmi biologici che variano, e capacità
come per esempio la memoria, l'attenzione,
Navigatori senza
creatività ( da "Giornale
di Brescia" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: massmediologo canadese erede di
McLuhan e direttore del Marshall McLuhan Program di Toronto, e Michael Wesch,
docente di Nuovi media alla Kansas University, Paolo Ferri, e Pierluigi
Ridolfi, presidente dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, in
passato ingegnere industriale, docente d'Informatica all'Università di Bologna,
direttore centrale della ricerca Ibm.
Galileo, oroscopie
cannocchiali:un libro di Albini ( da "Secolo
XIX, Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: gli astrologi e la nuova
scienza" di Andrea Albini, Avverbi edizioni, con prefazione di Margherita
Hack. Andrea Albini lavora all'università di Pavia dove si occupa della studio
di materiali per l'ingegneria. Introdurrà Davide Arecco, docente di storia
della scienza e della tecnica all'Università di Genova. 13/02/2009
Rivoluzione all'Università
( da "Tempo, Il" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: composta da 9 docenti e coordinata
dal prof. Massimo Ferrari Zumbini . Il Senato Accademico, inoltre, avrà
notevole potere e sarà una piena rappresentanza del mondo accademico, mentre il
Consiglio di amministrazione avrà potere tra l'altro su concorsi ed
assegnazione delle risorse sia interne sia esterne».
IuaV, nel toto rettore
spunta Restucci ( da "Corriere
del Veneto" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: potrebbero schierarsi tutti quei
docenti che non hanno apprezzato il corso impresso dall'attuale rettore
culminato con la riforma dello statuto che ha eliminato i dipartimenti (e
scompaginato gli equilibri interni di potere) in favore di aree di ricerca coordinate
da un dipartimento (e da un direttore) unico.
Farmaci globalizzati,
conoscerne l'origine per salvare l'ambiente
( da "Panorama.it" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'Istituto di
neuroscienze e fisiologia della svedese [4] Università di Göteborg, ha infatti
visitato la zona industriale nei pressi di [5] Hyderabad, in India, dove il suo
gruppo di ricerca ha raccolto campioni dell'acqua scaricata da un impianto per
il trattamento delle [6] acque reflue provenienti da circa 90 aziende
farmaceutiche dell'
L'ambiente all'esame della
crisi "Alla fine sarà un'opportunità"
( da "Repubblica.it"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia ambientale
all'Università di Milano e redattore della Voce.info E' molto difficile fare
una previsione, le variabili sono molte e francamente non sono in grado di dare
una risposta certa. La mia impressione è che nel complesso la crisi rappresenta
un'opportunità, che però va colta mostrando coraggio e capacità d'
BIMBI E LA MORALE
( da "TGCom" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università torinese. I direttori
scolastici devono comunque chiedere il permesso ai genitori per autorizzare
l'esperimento. A chiedere alla direzione didattica dell'istituto di proporre
questi test alla classi è stata una docente della facoltà di Scienze della
formazione dell'Università di Torino nel quadro di un esperimento condotto da
sua studentessa che sta preparando una tesi
UNIVERSITA' PISA: ORDINE
DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI ( da "Agi"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITA' PISA: ORDINE DEL
CHERUBINO A 10 DOCENTI (AGI) - Pisa, 13 feb. - L'Ordine del Cherubino, unica
onorificenza concessa dall'Universita' di Pisa, sara' conferita a dieci docenti
dell'ateneo. Il riconoscimento, assegnato ai professori che abbiano contribuito
ad accrescere il prestigio dell'Universita' per i loro particolari meriti
scientifici e culturali o per il loro contributo
Eugenio Fontana un'altra
opera di rilievo ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Nuovo Testamento alla
Pontificia Università Lateranense, specializzato nello studio di San Paolo, del
quale è uno dei massimi interpreti, l'ha giudicata una delle migliori opere mai
scritte sul santo evangelista. Eugenio Fontana, esperto dell'arte e della
storia camune, proprio in occasione dell'anno Paolino,
L'inglese più avanzato
grazie a Comenius ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma che non ha ancora svolto il
lavoro di docente in modo regolare. Anne Marie, classe '84 e lussemburghese
d'origine e si è laureata in Lingua e Letteratura inglese nell'Università di
Glasgow. E gli studenti coinvolti cosa ne pensano? Sono entusiasti, e l'impegno
dimostrato è maggiore rispetto alla classica lezione di inglese.
E' finita la tregua tra il
Centro Benelli da una parte e il Comune e l'impresa cos...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: recuperare il parcheggio
pubblico-privato in via Canale (retro Vigili Urbani); regolamentare l'area
parcheggio degli Orti Giuli; realizzare i parcheggi sul lungofoglia Caboto». Ma
le richieste non si esauriscono qui: se l'amministrazione negli ultimi mesi ha
colorato di blu buona parte della zona mare, abitanti e operatori vogliono,
Ripensare il canone in due
lezioni al Lunardi ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Statale di Verona
proverà a rispondere all'impegnativa domanda «Che fare del canone?», mentre il
25 il professor Roberto Antonelli, docente all'Università La Sapienza di Roma,
traccerà un itinerario «verso un canone europeo». Entrambi gli incontri avranno
inizio alle ore 15 e si concluderanno verso le ore 17,
(AGR) A LAGOPESOLE
SEMINARIO SU PARASSITA DEL CASTAGNO
( da "Basilicanet.it"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aperto a tecnici, imprenditori
agricoli e studenti, relazioneranno funzionari del Dipartimento Agricoltura e
docenti del Dipartimento di Biologia dellâ??Università degli Studi di
Basilicata. Le conclusioni saranno affidate allâ??assessore allâ??Agricoltura
della Regione Basilicata, Vincenzo Viti. BAS 05
Federalismo solidale
risorsa per la scuola ( da "Avvenire"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riformare il ministero e rilanciare
la formazione e il reclutamento dei docenti IL FUTURO TRA I BANCHI Federalismo
solidale risorsa per la scuola Nuove opportunità per gli istituti italiani
sulla strada di un'autentica autonomia scolastica DA ROMA ENRICO LENZI I l
federalismo scolastico solidale come occasione per riavviare il processo
dell'autonomia delle scuole.
Béjart, danza e geometrie
( da "Sicilia, La" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Catania. Con
l'ausilio delle appassionanti relazioni delle docenti Graziella Seminara e
Maria Rosa De Luca, il pubblico è stato portato per mano dentro i colori e le
geometrie di una delle compagnie più rappresentative del nostro secolo,
passando per le atmosfere esotiche del Boléro di Ravel e per il primi successi
dei Ballets Russe di Stravinskij.
<E' un Prg molto
moderno> ( da "Sicilia,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Lingua e Letteratura
latina negli istituti d'Egitto, Libano e Palestina e presso le Pontificie
Università degli Studi salesiana e urbaniana, nonché presidente della
fondazione "Latinitas". Don Cleto, in questi due giorni, ha tenuto
desta l'attenzione dei corsisti con una conduzione brillante che ha spaziato in
vari testi latini e greci e che ha cercato di porre l'
Un milione di euro a
Bonolis. E' il mercato! ( da "Sicilia,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: che una lingua sciolta valga più
del mutismo di uno scienziato. E non c'è bisogno di ricorrere a sociologi,
psicologi e filosofi per capire cosa passi per la testa dei giovani di oggi.
Per bloccare la fuga di cervelli dall'Italia non si spende un euro, in compenso
ci teniamo stretta la banda Bonolis.
Logistic, Tosetto
ripristini l'ordinanza sospesa ( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: struttura pubblico-privata nata in
città quattro anni fa per la distribuzione delle merci nella zona a traffico
limitato (ztl) attraverso furgoni elettrici. A poche ore dalla sentenza del
Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Comune contro la decisione del
Tar, che aveva dato ai corrieri internazionali la possibilità di operare negli
orari di franchigia,
Griglia di supercomputer,
a Catania progetto capofila ( da "Sicilia,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia e critica del
cinema, e Claudia Aiello, rappresentante del Cope di Catania. La manifestazione
si svolgerà dal 18 al 20 febbraio, al Cinema Alfieri. Oltre alle proiezioni dei
film sarà possibile inoltre visitare la mostra informativa sul cinema africano,
allestita nei corridoi al 1° piano del Monastero dei Benedettini e che sarà
inaugurata proprio domani (
Patto per la montagna fra
pubblico e privato ( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ricerca i fondi, interviene e
mantiene monitorati i risultati, senza bisogno di partecipazioni e
rappresentanze, votazioni o procedimenti di affidamento incarichi troppo
farraginosi come sono quelli delle pubbliche amministrazioni». L'agenzia,
secondo Vascellari, potrebbe contemplare tra i suoi soci anche gli operatori
della montagna che,
Incarico a Cuba per
docente catanese ( da "Sicilia,
La" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Incarico a Cuba per docente catanese
L'Università dell'Avana ha conferito al prof. Nino Greco (nella foto), docente
di Politica economica ed Economia del turismo alla facoltà di Economia
dell'Università di Catania, l'incarico di professore della disciplina
"Ambiente e sviluppo economico locale".
Dall'università di Perugia
per svelare i segreti dell'apicoltura
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In questa occasione, sarà presente
Tiziano Gardi, docente alla facoltà di Agraria all'università di Perugia e
presidente dell'associazione allevatori api regine. Domenica 1 marzo, al
termine del corso, verrà ufficialmente inaugurata la nuove sede che prevede
cerimonia e rinfresco per i presenti.
Mattinata dantesca per
trecento studenti ( da "Gazzettino,
Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia medioevale
all'Università di Padova, che, proprio per il poco tempo a disposizione, è riuscito
solo a tracciare i contorni in cui parlare di "Luoghi e personaggi della
Marca Trevigiana nella Divina Commedia", dove Marca Trevigiana, ha
precisato, per Dante era l'intera regione, diversa da Venezia che faceva parte
a sé.
Morto il ricercatore
Riccardo Dal Zotto ( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Padova e docente di
Biometria e di Miglioramento genetico presso la Facoltà di Agraria. Stava
portando avanti alcuni progetti di ricerca, in collaborazione con il prof.
Giovanni Bittante, sul miglioramento genetico della qualità del latte per la
produzione di formaggi tipici in collaborazione con associazioni dei produttori
locali e nazionali.
Adottato il Piano degli
interventi ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: privati a proporre accordi
pubblico-privato per progetti di rilevante interesse, come ad esempio la nuova
scuola elementare di Sandon. «Riteniamo - spiega Carraro - che l'attuale plesso
non sia più sufficiente alla sua funzione». Il piano è stato dotato di
valutazione di compatibilità idraulica, sulla quale si sono espressi in maniera
favorevole il consorzio di bonifica e il Genio
Venezia Viaggio al centro
del pensiero contemporaneo: dalla cosmologia alla biologia, dalla gene...
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'università di Padova,
ci si confronterà su astrofisica, genetica e biologia con quattro docenti
universitari (Alvio Renzini, Leopoldo Benacchio, Ernesto di Mauro, Luciana
Celotti). Nel pomeriggio il tema sul pensiero darwiniano sarà svolto in base
alle scienze cognitive (anatomia, sistema nervoso e educazione sessuale)
di Adriano Favaro In
Italia si dibatte di più sui problemi etici nei...
( da "Gazzettino, Il"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: docente alla Sissa, la scuola
superiore di Trieste, ha citato come esempio dei disagi che sta attraversando
la società il libro del veneziano Paolo Legrenzi "Neuromania" in
uscita col Mulino. «I finanziamenti per le ricerche dedicate ai meccanismi
cerebrali sono aumentati in modo esponenziale e questo ha incoraggiato la
nascita di nuove discipline con prefisso "
Spotorno: al Palace
incontro sulla sicurezza informatica
( da "Savona news" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti? della cattedra di
informatica dell'Università delle Tre Età di Spotorno e Noli: gli ingegneri
Gian Luca Giudice e Paolo Novello con la collaborazione della dottoressa Elena
Pantaleone. In sintesi queste regole sono sufficienti ad evitare tutti i più recenti
attacchi informatici che hanno fatto notizia ultimamente ad a rimanere al
riparo dalla stragrande maggioranza degli
Isernia: Oltre la crisi
con 'Molise in Movimento' ( da "Sannio
Online, Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: fermare la fuga di cervelli, ridare
impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo
spopolamento delle aree interne?. ?Molise in Movimento? vuole rendere la
trasparenza amministrativa, l?onestà, la meritocrazia e la solidarietà i
principi ispiratori di ogni scelta, singola e collettiva nelle istituzioni.
Nasce Cambio: distretto
biotech ( da "Denaro,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Realizzazione di una rete di
laboratori pubblico-privati in cui imprese e strutture pubbliche di ricerca
svolgano insieme attività di ricerca in campo farmaceutico, diagnostico
biomedicale, ceosmeceutico e nutraceutico, aumento della qualità dei servizi
per le imprese, attrazione di investimenti industriali e creazione di nuove
imprese in settori ad elevata conoscenza scientifica di base,
www.unibz.it : nuova veste
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dei docenti e dei diversi uffici,
che al progetto hanno lavorato negli ultimi mesi. Il sito andato online da
qualche giorno rappresenta non tanto il termine di un progetto quanto l'inizio
di una nuova fase della comunicazione dell'Università con tutti gli
interessati: il sito verrà continuamente aggiornato e ulteriormente migliorato
a seconda dei suggerimenti degli stessi utenti.
Inaugurazione Laboratorio
"MILLE CHILI" ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Amedeo Felisa, il Direttore Risorse
Umane della casa automobilistica di Maranello dott. Mario Mairano ed i
laureandi del corso di laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo con i
rispettivi tutor, oltre a tecnici della Ferrari S.p.A. e docenti della facoltà.
BUR.IT 16.02.09
DocuCity - III Edizione
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: commentati da docenti e/o da ospiti
(registi o critici), e poi conservati nel catalogo della Biblioteca del Polo di
Mediazione Interculturale e Comunicazione. In questo modo, si tenta di
restituire parte del meccanismo attraverso il quale il cinema rimane
affascinato dalla polis contemporanea come sogno e desiderio,
Settimana Unica Open Day
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: settimana i docenti delle undici
facoltà cagliaritane presenteranno l'offerta formativa, i tutor e i manager
didattici forniranno informazioni sull'accesso ai corsi di studio e ai servizi
generali di Ateneo. Nella postazione della direzione Orientamento si potranno
acquisire ulteriori informazioni sugli sbocchi occupazionali e sui profili dei
laureati richiesti dal mercato del lavoro.
Conferenza del drammaturgo
Sinisterra alla SSLMIT ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sanchis Sinisterra è anche pedagogo
e docente, dapprima presso l'Università di Valencia e successivamente presso
l'Institut del Teatre e la facoltà di Lettere dell'Universitat Autònoma di
Barcellona. In Spagna, Francia e Italia tiene corsi di drammaturgia e scrittura
drammaturgica per autori, registi e attori.
Ricerca e
"mappa" sul lavoro delle donne artiste a Bologna
( da "Sestopotere.com"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'Università di Bologna,
è organizzata dall'assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia di
Bologna. Il convegno, che si svolge con il contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio in Bologna, sarà l'occasione per fare il punto sull'attività svolta
dal "Centro di documentazione sulla storia delle donne artiste in Europa
dal Medioevo al Novecento"
Opportunità europee se ne
discute in Regione ( da "Quotidiano.it,
Il" del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tra cui il secondo convegno sul
tema ricerca e innovazione, incontri didattici rivolti a docenti e studenti,
seminari dedicati ad associazioni di categoria, in particolare
dell?imprenditoria femminile. E poi, mailing list e newsletter per un costante
aggiornamento di tutti i potenziali beneficiari delle agevolazioni europee. “
Crema, inaugurate nuove
tecnologie dell'ospedale Maggiore
( da "Sestopotere.com"
del 13-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il nosocomio di Crema è anche un
"esempio di partnership pubblico-privato" (l'Ospedale Maggiore fu
inaugurato nel 1968 grazie anche a un'iniziativa popolare di sottoscrizione).
Al contributo regionale (pari al 70%) per le nuove strutture che oggi sono
state inaugurate si è aggiunto il contributo delle istituzioni private.
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
TORINO. INCONTRO CON
GLI STUDENTI PIEMONTESI La sfida del cibo passa per la scienza [FIRMA]ANDREA
DOI Ogm? Sì grazie. E' la tesi ribadita ieri mattina di fronte a trecento
studenti piemontesi che hanno partecipato ad una lezione speciale: nella sala
«Giovanni Agnelli» del Centro Congressi all'Unione Industriale di Torino,
docenti universitari e ricercatori, hanno parlato di «Scienza e la sfida del
cibo». Hanno spiegato ai ragazzi perché gli organismi geneticamente modificati
(Ogm) possono essere una soluzione per sconfiggere la fame nel mondo, teoria al
centro di dibattiti non solo scientifici. Mattatore della mattinata, il
giornalista tv Alessandro Cecchi Paone. «I giorni della Scienza», ideati dalla
Fondazione Umberto Veronesi hanno visto la partecipazione, tra gli altri di
classi dell'istituto De Amicis" e Liceo scientifico "Peano" di
Cuneo, l'istituto tecnico "Eula" di Savigliano, il Classico Alfieri
di Asti, il liceo tecnologico "Sobrero" di Casale, il «Don Bosco» di
Borgomanero. Sugli Ogm Cecchi Paone non ha dubbi: «Invece che organismi
geneticamente "modificati" io preferisco chiamarli
"migliorati". Oltre che esser necessari per sconfiggere la fame, in
molti casi migliorando il gene sono curativi». Al suo
fianco il docente di Colture arboree dell'Università di Palermo Giuseppe Barbera,
Giovanni Giuliano ricercatore all'Enea di Roma, Chiara Tonelli docente di Genetica all'Università di Milano e Giulia Morra dell'Oreal
Unesco for Women in Science. «Spesso abbiamo paure immotivate senza conoscere
la materia» hanno commentato alcuni studenti. «Liberarsi dei muri ideologici
è sicuramente il primo passo - aggiunge Cecchi Paone - La scienza non è contro
la natura, bensì l'aiuta. Rendiamoci conto che sulla Terra siamo in sei
miliardi e che non c'è cibo per tutti». La biotecnologia può diventare una
risorsa fondamentale, secondo i relatori. Alla fine della lezione un
video-saluto della scienziata Margherita Hack, che ha invitato i ragazzi ad
«amare la scienza e a dedicare gli studi a questa meravigliosa materia, utile a
tutta l'umanità». Prossimo appuntamento il 16, 17 e 18 febbraio: la Fondazione
Umberto Veronesi ospiterà nel Museo Civico di Scienze Naturali di Torino un
laboratorio di animazione scientifica «La macchina perfetta», viaggio alla
scoperta del corpo umano.
( da "Alto Adige" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
OGGI POMERIGGIO
Dialoghi sull'educazione il tema è l'imponderabile BOLZANO. Oggi alle ore 17.30
all'università in via Sernesi 1, quarto incontro del
progetto "Dialoghi sull'educazione", iniziativa locale ideata per
attivare un dibattito a più voci sull'educazione e l'istruzione. Il tema
dell'incontro odierno sarà affrontato con Ivo Lizzola, preside
della facoltà di scienze della formazione dell'università di
Bergamo e docente di pedagogia sociale: Lizzola si occupa in particolare di
marginalità, devianza, vulnerabilità con particolare attenzione ai giovani,
nell'attuale contesto sociale-politico. Il titolo dell'incontro, a ingresso
libero, è "Quale misura per l'imponderabile?", ovvero
soggetto, conoscenza e istituzioni tra etica e politica; esperienze pratiche,
sfondi teorici. E' previsto un dibattito.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Accademia Nazionale
Virgiliana Apertura annata con Lectura Vergili Il Teatro Bibiena come un'aula
magna: domani accoglierà l'Accademia Nazionale Virgiliana per l'inaugurazione,
alle 16, dell'Anno Accademico 2009, il 447º dalla fondazione e il 241º dalla
rifondazione teresiana. Il presidente Giorgio Bernardi Perini presenterà lo studioso
che, come vuole tradizione, terrà la Lectura Vergili: è il professor Michael
von Albrecht, docente di Filologia Classica all'Università di Heidelberg, latinista
fra i più prestigiosi. Titolo della Lectura: "Ritrovare Virgilio
attraverso la sua fortuna". Ma l'evento avrà un'altra connotazione: sarà
presentato il Premio Internazionale Virgilio, bandito dall'Accademia per
promuovere nel mondo gli studi virgiliani. Potranno concorrere lavori
editi, con una sezione particolare per i giovani (non oltre 35 anni). è
l'impegno che Bernardi Perini si era assunto ed ora assolve, a conclusione del
suo mandato triennale, dopo aver organizzato la prima edizione, conclusa nel
1995 con la premiazione del professor Wendell Clausen dell'università
di Harvard. L'inaugurazione dell'anno accademico si concluderà con il Quartetto
dell'Accademia (Paolo Ghidoni, Agnese Tasso, Elisa Ardinghi, Pietro Bosna) che
eseguirà musiche di Franz Joseph Haydn e Felix Mendellsohn Bartholdy.
( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Oggi. «Assistenza
umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione ... Oggi.
«Assistenza umanitaria; prevenzione dei conflitti, risoluzione e costruzione
della pace post conflitti; scommesse per la cooperazione internazionale».
Seminario con Naila Sabra (Senior Advisor, Humanitarian Operations - Office of
the Chief Operations Officer, WFP World Food Program) promosso dalla Scuola di
Studi internazionali dell'Ateneo nell'ambito dei "Peacebuilding
Talks". Il seminario si terrà in lingua inglese. Ore
( da "Trentino" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
La
storia del sindacato Oggi, alle 15, la sala Gabardi della Cgil, ospita un
seminario sulla storia del sindacato in Trentino. Con Carlo Ghezzi (presidente
della Fondazione Giuseppe Di Vittorio), Alceo Riosa (docente all'università di Milano) e
Paolo Burli (segretario generale della Cgil del Trentino).
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
DAL 13 FEBBRAIO UNA
MOSTRA ALL'ARCHIVIO DI STATO L'eredità di Einaudi dall'Italia all'Europa Curata dal nipote Roberto rivela come la grande Storia si
può raccontare anche attraverso le piccole cose ANNA SARTORIO Docente
universitario e viticoltore, economista e collezionista di libri rari,
giornalista e secondo Presidente della Repubblica, esule in Svizzera ma anche
Governatore della Banca d'Italia nel delicato passaggio tra la guerra e il
dopoguerra. La multiforme vita di Luigi Einaudi (Carrù , 1874 - Roma,
1961) torna a Torino, città dove visse e insegnò, e che dovette abbandonare nel
'43 quando i nazifascisti si presentarono al Rettorato dell'Università per
arrestarlo: un professore che nel '25 aveva firmato il Manifesto degli
intellettuali antifascisti non era precisamente il benvenuto. Torna a Torino,
dunque, e lo fa con la mostra «L'eredità di Luigi Einaudi: la nascita
dell'Italia repubblicana e la costruzione dell'Europa», già ospitata nel maggio
scorso al Quirinale, che inaugura al pubblico venerdì 13 febbraio presso
l'Archivio di Stato (piazza Castello 209, ingresso libero da piazzetta Mollino;
orario fino al 26 aprile: dal martedì al venerdì 10-18, sabato 10-19, domenica
15- 19; dal 27 aprile al 10 maggio: su prenotazione telefonando allo 011/835.656
o allo 06/686.54.61; info su www.mostraluigieinaudi.it). Curato da uno dei
nipoti Einaudi, Roberto, il percorso espositivo - diviso in otto sezioni -
insegna come la grande Storia si può raccontare anche attraverso le piccole
cose. Perciò sono stati ricostruiti i tre studi dello statista piemontese (alla
Banca d'Italia, al Quirinale e lo studio-scala di San Giacomo, il prediletto).
E perciò sono stati portati fotografie, oggetti quotidiani, scritti, documenti
inediti, sculture, dipinti e arredi, oltre a un documentario, firmato da Luca
Einaudi (figlio di Roberto e quindi pronipote di Luigi) e da Nicoletta Leggeri,
che ricostruisce con immagini e riprese d'epoca i passaggi della sua vita.
Nelle stanze dell'Archivio di Stato ogni cosa riflette allora la sua storia,
che poi è anche un pezzo della nostra. Dalla prima sezione, «Anni formativi e
prima maturità», quando il giovane Einaudi passò dall'infanzia all'essere
studente, marito, padre e giornalista per Stampa, Corriere della Sera e The
Economist, alla seconda, «Dalla Grande Guerra al fascismo regime», in cui
l'intellettuale divenne oppositore. «Dagli anni del raccoglimento all'esilio
svizzero» è invece il documento di una persecuzione, mentre «Luigi Einaudi e
l'Europa», la quarta sezione, analizza il pensiero di uno statista che anticipò
il federalismo del Novecento; così come «Dall'Europa ai mercati globali»
(sottosezione nella quarta) approfondisce l'economista-Einaudi, precursore
dell'Unione europea e del libero scambio. Ecco poi gli anni pubblici: «Consulta
e Costituente», «Governatore della Banca d'Italia e Ministro del Bilancio» e
«La Presidenza della Repubblica». Per terminare lì, da dov'era partito, a «San
Giacomo e le terre di origine», dove si osserva l'uomo privato, l'immensa e
amata biblioteca, il suo podere nelle Langhe, i vigneti di Dogliani, la terra
scelta infine per essere sepolto. Una campagna lontana da clamori e lusinghe.
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
SEMINARIO
INTERNAZIONALE NELL'AULA MAGNA DEL RETTORATO La giornata di studio è in
programma per giovedì 19 con i dati di un'indagine negli atenei torinesi sul
metodo Clil Comunicare le discipline nelle lingue straniere Si fa il punto
sulle nuove teorie d'insegnamento MARCO BOBBIO Approfondire le teorie e le
tecniche di insegnamento della lingua straniera, secondo il metodo Clil
(Content and language integrated learning). È questo l'obiettivo del seminario
internazionale «Comunicare le discipline nelle lingue straniere», che si svolge
giovedì 19, dalle 9 alle 13 nell'Aula magna del Rettorato in via Verdi 8 e dalle
14,30 alle
( da "Stampa, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
CORSO TURIN FLYING E
LE PROPOSTE DI BY FORMAT Preparati e specializzati per migliorare il lavoro
CORSO IFTS AL TURIN FLYING Prende il via il 23 marzo presso il Turin Flying
Institute (Aeroporto Internazionale di Caselle - Sandro Pertini) il Corso di
Formazione Ifts - Tecnico Superiore per la logistica delle infrastrutture e dei
servizi per il trasporto merci - logistica aeroportuale. Questo corso si
inquadra in un discorso più generale di Poli Formativi per l'Istruzione e la
Formazione Tecnica Superiore (di cui fanno parte l'Università, il Politecnico,
le Scuole di Istruzione superiore, gli Enti di formazione e i centri di
ricerca) e in particolare del Polo della Logistica Intermodale e Mobilità
metropolitana, di cui è capofila l'Itis Marconi di Tortona. Per quanto riguarda
il Corso di Logistica Aeroportuale, i partner di riferimento sono: Enaip
Piemonte - CSF di Torino, che lo coordina, la Sagat SpA, l'Air Cargo Torino,
l'Istituto Carlo Grassi, Turin Flying Institute e l'Università del Piemonte
Orientale - A. Avogadro Tornando nello specifico al corso, la figura
professionale che si viene a creare è in grado di operare all'interno di un
aeroporto contribuendo alla gestione del flusso delle merci in arrivo, transito
e partenza, pianificando le operazioni per le spedizioni della merce sui voli e
controllando l'applicazione delle norme di sicurezza nazionali e
internazionali. Il corso è rivolto a giovani e adulti in possesso di un diploma
di istruzione secondaria superiore o a chi è in possesso dell'ammissione al
quinto anno dei percorsi liceali, ai sensi del D.lgs. 17 gennaio 2005, n. 226,
articolo 2, comma 5, nonché a coloro che non sono in possesso del diploma di
istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze
acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi
all'assolvimento dell'obbligo di istruzione di cui al regolamento adottato con
decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Il corso
si compone di 800 ore, di cui 280 di stage, e si svolge in orario pomeridiano.
Al termine, oltre all'attestato di specializzazione, si rilasciano quattro
importanti certificazioni: la certificazione Cargo Pallet Build up; la
certificazione per le merci pericolose; la certificazione per la sicurezza
aeroportuale e la Patente aeroportuale PAA-AP. L'incontro di presentazione del
corso avverrà il 21 febbraio, alle ore 10, presso la sede del Turin Flying
Institute , mentre le selezioni si svolgeranno il 3, 4 e 6 marzo. E' possibile
effettuare la prenotare on line cercando le indicazioni relative al corso su
www.enaip.piemonte.it BY FORMAT Da anni il mondo della formazione promuove
l'apprendimento per tutto l'arco della vita, cercando di favorire una
occupazione del lavoratore basata sulla conoscenza, la competitività e
dinamicità. L'azione della By Format si muove all'interno di questi
orientamenti offrendo corsi di formazione in grado di soddisfare diverse
esigenze. Possono accedere ai corsi sia coloro che non fanno ancora parte del
mondo del lavoro e intendono acquisire conoscenze e competenze per inserirsi
con tutte le credenziali necessarie, così come tutti i lavoratori che invece
necessitano di migliorare il proprio livello formativo. Grazie
alle abilità dei docenti e alla struttura dei corsi By Format, la formazione
viene individualizzata, in modo da garantire a tutti il massimo dei risultati.
A tal fine, le lezioni avvengono in piccoli gruppi con un rapporto allievo-docente ottimale per il raggiungimento degli obiettivi didattici.
Seguendo le linee pedagogiche della scuola di Vigotskij, ciascun allievo viene
condotto dallo sviluppo attuale a quello potenziale, attraverso l'intervento di
un esperto (zona prossimale di sviluppo). Gli allievi vengono affiancati al docente, che agisce a 360, trasmettendo conoscenze,
competenze e comportamenti: inizia un percorso insieme, completo, che ha
l'obiettivo generale di formare un futuro professionista competitivo come il
mercato del lavoro richiede. Per informazioni: By Format, via Beaumont 14, tel.
011/4338109, e sul sito www.byformat.com.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 14 - Udine
Aiello, il Comune partecipa a "M'illumino di meno" AIELLO. Anche
Aiello partecipa all'iniziativa, promossa da Radio
( da "Messaggero Veneto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'iniziativa. Vota
la ricetta che meglio simboleggia il territorio e aiutaci a colmare una lacuna
provinciale Menù tipico, spuntano i primi piatti Comuni al lavoro: dal risotto
con i sclupitin al fondaron dal frit Secondo coupon (qui a fianco) e seconda
occasione per poter segnalare il proprio piatto tipico da inserire nel
"Menù tipico Pordenone", che il Messaggero Veneto sta cercando tra le
esperienze e memorie culinarie dei propri lettori. A coloro che indicheranno
una delle ricette poi prescelte dalla giuria finale per formare la classifica
top 12, andranno ricchi riconoscimenti. Parallelamente, l'agenzia
di comunicazione Interattiva sta girando il territorio alla ricerca di pubblicazioni già realizzate o ricette tramandate oralmente, in modo da
avere un primo quadro della situazione esistente. Perchè, se il nostro progetto
ha un respiro provinciale, nel loro piccolo alcune realtà locali hanno già
recuperato alcune pietanze tradizionali. Come il Comune di Sesto al
Reghena, che nel proprio sito internet ha dedicato un'intera sezione al lavoro
di ricerca svolto dalla Commissione biblioteca. Vi trovano spazio delizie quali
il "risotto con i sclupitin", tipica erba primaverile spontanea delle
nostre zone che si raccoglie nei giorni della Pasqua. Ricette legate ad una
cucina povera, caratterizzata anche da una grande creatività nel reinventare
gli ingredienti, come l'antipasto "fondaron dal frit", ovvero polenta
schiacciata e pepe uniti al fondo della frittura dove si era precedentemente
fritto il pesce in padella. E poi i dolci, come "i famosissimi
bussolà" (tortini ripieni molto apprezzati nelle famiglie patriarcali di
una volta) o la marmellata di mele cotogne. Il progetto "Menù tipico
Pordenone", oltre che il nostro giornale, vede l'attiva collaborazione
della Provincia e del Comune di Pordenone, dell'Ascom Confcommercio, della
Camera di commercio, della Bcc Pordenonese, di Telepordenone, del Centro
turistico alberghiero dello Ial di Aviano, delle Edizioni Biblioteca
dell'immagine e del Gruppo ristoratori. Davide Francescutti
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IV - Genova
22 517.873 Quelle 62 cattedre con lo sponsor Quasi 20 milioni di euro da
privati o enti pubblici per attivare nuovi corsi L´Università che cambia
MICHELA BOMPANI (segue dalla prima di cronaca) Un affare da 19 milioni di euro
complessivi, che l´Università ha risparmiato negli ultimi nove anni, potendo
attivare corsi o programma di ricerca interamente finanziati dall´esterno. Ma
chi sono gli sponsor? E che tipo di finanziamento corrispondono all´Università?
E quali garanzie contro invadenti interessi impone l´Università? La storia
delle cattedre convenzionate compie quasi vent´anni (la prima infatti fu
"varata" nel 2000 alla Facoltà di Medicina) e non è rimasta al riparo
dalle polemiche, come accaduto con il caso di un concorso per professore
ordinario di Chirurgia vascolare. O il caso della cattedra convenzionata in
Ortopedia, sempre a Medicina, finanziata da un´azienda che produce protesi ortopediche.
Gli sponsor sottoscrivono con l´Università un atto di donazione modale oppure
un contratto di ricerca (a seconda del profilo finanziato) per una durata
minima di sei anni, ma ci sono sponsorizzazioni che arrivano a otto anni, come
nel caso della Società (pubblica) di promozione degli enti savonesi per
l´Università che con Tirreno Power (azienda al centro di polemiche ambientali
per la centrale a carbone di Vado Ligure) finanzia un corso presso Ingegneria,
nel polo di Savona. Oppure fino a dieci anni, come la Spui (la Società pubblica
di promozione per l´università nell´imperiese,
composta da Provincia e 11 Comuni) che sostiene ben dieci corsi presso il polo
di Imperia. L´Università ha stabilito un "tariffario" per chi vuole
finanziare le cattedre: sponsorizzare un concorso per professore ordinario
costa 517.873 euro, 388.019 per professore associato, 261.578 per ricercatore. Nella convenzione stipulata tra Università e finanziatore, si
specifica che spetta al "benefattore" garantire gli adeguamenti Istat
agli stipendi di docenti e ricercatori. Allo scadere del "contratto",
però, il professore (o ricercatore) passa finanziariamente sulle spalle
dell´Ateneo. Quando uno sponsor si fa avanti, il suo profilo viene
valutato dal consiglio di facoltà, poi dal Senato accademico, infine dal cda
dell´Ateneo, che, se ritiene, dà il via libera alla sponsorizzazione di una
classe di concorso per quel determinato profilo professionale. Medicina e Ingegneria
sono le facoltà più ambite dagli sponsor: 22 i posti convenzionati dal
( da "Nuova Sardegna, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 1 - Gallura
All'Expò la musica e la cultura tabarchina All'Expò la
musica e la cultura tabarchina La musica e la cultura tabarchina al centro
della lezione organizzata dall'università Unitre ieri sera
all'Expò. Docenti d'eccezione Mario Brai, musicologo e presidente
dell'associazione Marenostrum, e Gesuino Deiana dei Cordas e Cannas. La lezione
si è conclusa con l'esibizione dei due musicisti.
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Genova La
riforma può essere efficace, se i nuovi poli non consisteranno solo in un
cambiamento di nome Ma qualcuno valuti il lavoro dei docenti Oggi i professori
non sono incentivati a lavorare e a procurarsi fondi: non esistono meccanismi
premiali ALESSANDRO DAL LAGO (segue dalla prima di cronaca) Ricordo come incubi
certe riunioni del senato, che potevano durare dalle nove del mattino alle
sette di sera, con interminabili ordini del giorno che consentivano torrenziali
performance verbali su questioni spesso irrisorie. Quanto all´ingresso dei
privati nel Consiglio di amministrazione, condivido il realismo che anima il
progetto. Gran parte della ricerca nei settori hard o tecnologici non esisterebbe
senza finanziamenti privati. La paura dei privati è spesso il frutto di
pregiudizi e soprattutto del timore degli umanisti di essere marginalizzati.
Non si vede perché attori esterni, a patto che il loro contributo sia
effettivo, non possano partecipare all´indirizzo amministrativo dell´ateneo.
Naturalmente, un´università pubblica
serve fini generali e quindi sono indispensabili meccanismi che assicurino
comunque il prevalere dell´interesse pubblico. Per il resto, la
ristrutturazione in discussione può avere successo solo se non comporta un
semplice rimescolamento delle carte. Se la riaggregazione in poli comporterà la
creazione di cinque megafacoltà con il nome cambiato, saranno inventate
macrostrutture molto più complesse e macchinose delle precedenti. E lo stesso
vale per le scuole. è su questo punto che un certo scetticismo è lecito,
conoscendo i molteplici microinteressi rappresentati nell´ateneo, nonché le
prevedibili resistenze. Tutto dipende dai compiti delle nuove aggregazioni e
soprattutto dalla cultura organizzativa che si affermerà. Cerco di spiegarmi.
L´università italiana, caso unico al mondo, è più un
insieme di sistemi parlamentari o di comitati (in alto e in basso, al centro e
in periferia) che non un´organizzazione con compiti definiti e che applica
decisioni. I professori deliberano su tutto, dal patrocinio gratuito di
qualsiasi iniziativa culturale alla chiamata dei posti e alla creazione di
corsi di laurea. Ciò significa che non esiste una responsabilità individuale,
ma solo collettiva, a ogni livello. Come se, in un´impresa o negli altri uffici
pubblici, fosse una pletora di comitati a decidere su qualsiasi materia. Ora,
se è indispensabile che la comunità accademica contribuisca ampiamente a
formulare gli indirizzi e obiettivi, la loro realizzazione dovrebbe essere
affidata a figure responsabili e sanzionabili. Ciò vale soprattutto per
l´attività prioritaria di un´università, e cioè la
ricerca (prioritaria nel senso che, diversamente dalla scuola, la buona
didattica accademica non esiste senza buona ricerca). Attualmente, la
valutazione della ricerca è burocratica e formalistica e non chiama in causa i
singoli (parlo dei prodotti e non dei contenuti, che ovviamente sono affidati
alla libertà e alla creatività dei ricercatori). I docenti
non sono incentivati a lavorare, a procurarsi i fondi, a sviluppare i propri
lavori. Non esistono meccanismi premiali, diversamente da qualsiasi università del mondo sviluppato. E ciò favorisce sacche di arretratezza,
ritualismo e provincialismo. Ma i sistemi e i criteri di valutazione
esistono. Sono naturalmente convenzionali e discutibili (impact factor, indice
di internalizzazione, e di attrazione dei fondi ecc.), ma in Italia, con la
scusa che "noi siamo diversi", "non vogliamo copiare gli
americani" o altre amenità, sono avversati per pigrizia e quieto vivere.
In sostanza, ritengo che il progetto dell´attuale rettore vada senz´altro in
una buona direzione, a patto però che sappia resistere alle inevitabili
resistenze corporative e si basi su una cultura professionale e organizzativa
dell´università profondamente diversa da quella
attuale.
( da "Repubblica, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XV - Genova A
Palazzo Rosso si discuterà di famiglia e omosessualità con psichiatri e
formatori "Io, genitore, e quel segreto svelato" Alla Sala Sivori un
film dedicato all´accettazione di una realtà "scomoda" Si chiama
"2 volte genitori" il film documento di Claudio Cipelletti, che sarà
proiettato domani, alle 10 e 15 alla Sivori, per introdurre il seminario
"Famiglia e omosessualità", organizzato dal "Centro genovese di
Terapia della Famiglia", in collaborazione con l´Agedo, l´associazione dei
genitori di ragazzi omosessuali e il Comune. Il seminario si svolgerà al
pomeriggio all´ Auditorium di palazzo Rosso, con il professor Semboloni e la professoressa Mastropaolo per il Centro di Terapia
e con Chiara Saraceno, docente dell´Università del Piemonte Orientale e Francesco Pivetta, docente e formatore. Sarà Chiara Saraceni a esporre i risultati di una
ricerca su 200 famiglie che hanno vissuto l´esperienza di ritrovarsi un giorno
faccia a faccia con il loro ragazzo o ragazza che spiegava loro di essere gay.
Una ricerca che segna, anticipa il professor Semboloni, «la via italiana alla
scoperta dell´omosessualità nella famiglia». Una via diversa da quella di altri
paesi dove i ragazzi escono di casa molto presto, dove il concetto di famiglia
non è così sentito e vissuto come in Italia. Le cifre: circa il 50 per cento
delle famiglie che hanno accettato il questionario vive al Nord, sono più i
genitori di maschi che di femmine, non esiste differenza tra nuclei familiari
con genitori con livello culturale molto alto, rispetto a altri.
L´omosessualità è una consapevolezza precoce, visto che i figli che la svelano
hanno tra i 14 e i 22 anni. E se fratelli e sorelle sono i primi a capire,
tutti i genitori devono fare i conti prima con la "rivelazione", poi
con i dubbi e i sensi di colpa. Perché la prima domanda che si pongono è
"dove ho sbagliato", l´altra, altrettanto incalzante è "perderò
mio figlio?". Tutto incomincia quando il figlio o la figlia annuncia che
deve parlare con i genitori per comunicare una cosa importante. A un padre, a
molti padri e madri, è capitato di pensare con timore, «avrà messo incinta
qualcuna?», per poi ritrovarsi a affrontare la realtà e a rimpiangere quella
prima paura infondata. Sono i padri quelli che vengono messi in maggiore
difficoltà di fronte i figli maschi, soprattutto quando devono informarsi sul
ruolo del loro ragazzo nella coppia. Ma i problemi, anche una volta capita e
accettata la realtà, continuano. Si estendono alle piccole cose, per esempio se
far dormire insieme, nella stessa stanza, figlio e fidanzato o figlia e
fidanzata. Ecco dove intervengono i terapeuti del Centro per la Famiglia",
nel cercare di aiutare a superare paure piccole e grandi. L´incubo costante è
legato all´omofobia, «al terrore che qualcuno possa far del male al figlio o
alla figlia perché gay». E il film, del resto, segnala bene come è vissuta
ancora oggi l´omosessualità. Fin dalle prime scene che mostrano due signore che
parlano, una fa capire all´altra che il figlio è gay, questa cerca di
confortarla. Così: «Non è una malattia, è una malformazione, diciamo». Invece è
solo la realtà dell´amore che ha scelto una strada diversa da quella ufficiale
per manifestarsi. (w. v.)
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Un'agenzia pubblica-privata per rilanciare la montagna Venerdì 13 Febbraio 2009, Belluno
Un'Agenzia per rilanciare la montagna. Anticipata qualche mese fa nel corso
dell'incontro al Comunale con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l'
"Agenzia della montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da
Assindustria Belluno, in collaborazione con Confindustria Verona e
Confindustria Vicenza, ieri pomeriggio, a villa Doglioni Dalmas, nel corso del
seminario dal titolo, appunto, "Idee per un'agenzia della montagna veneta.
Oltre la stagione dei referendum e per una collaborazione con le Regioni
autonome". Intanto ieri il presidente bellunese di Assindustria, Valentino
Vascellari ha lanciato la proposta di realizzare sotto il San Boldo un tunnel
che colleghi direttamente la provincia con la pianura. Tancon a pagina II
( da "Arena, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 13 Febbraio
2009 CRONACA Pagina 13 All'ateneo le fonti rinnovabili Nella settimana del
risparmio energetico celebrata per l'anniversario del protocollo di Kyoto, Agsm
e Università si alleano per promuovere una conferenza dal titolo «Quali
potenzialità per le energie rinnovabili a Verona e in Italia?» che si terrà
lunedì alle 15 al polo Zanotto. L'incontro verterà sulla situazione attuale
dello sviluppo dell'energia da fonti rinnovabili attraverso gli interventi di
Antonio Siciliano, di Ambiente Italia e docente del dipartimento Best del politecnico di Milano, di Alessandro
Romeo, del Laboratorio di materiali per l'energia solare dell'ateneo scaligero
e Giovanni Goldoni, del dipartimento di Scienze economiche dell'università. Interverranno anche Bettina Campedelli, prorettore dell'ateneo,
Giovanni Frigo, presidente di Agsm Energia, e gli assessori all'ambiente
di Comune e Provincia, Federico Sboarina e Luca Coletto. Il giornalista de
L'Arena Lucio Bussi modererà l'incontro. In quell'occasione sarà anche
presentato un premio di laurea istituito da Agsm Energia per incentivare tesi sui
temi del risparmio energetico, dell'energia rinnovabile e dello sviluppo
sostenibile, in particolare riguardo al territorio veronese. G.C.
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Pisa
Seminario sul cardinale Pietro Maffi PISA. Si svolgerà oggi e domani,
nell'auditorium "Giuseppe Toniolo" dell'Opera della Primaziale, un
seminario di studio sul cardinale Pietro Maffi. L'appuntamento
è promosso dall'arcivescovo di Pisa e dall'Università e vanta il patrocinio
dell'Opera della Primaziale e della Provincia, oltre all'adesione della Società
storica pisana. Tra i relatori, docenti e ricercatori dell'Università di Pisa,
membri dei dipartimenti di filologia classica, italianistica, storia delle arti
e storia. Sono previsti gli interventi, tra gli altri, dell'arcivescovo
di Pisa, Paolo Benotto; del rettore dell'Ateneo, Marco Pasquali; di monsignor
Alessandro Plotti, arcivescovo emerito della diocesi pisana.
( da "Provincia Pavese, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Scuole, la sfida per
crescere Offerte a confronto mentre si chiudono le iscrizioni Il primo circolo
punta su famiglia e territorio Il secondo scommette sulla tradizione Il terzo
sul tempo pieno VOGHERA. I tre circoli didattici sono già al lavoro per ottimizzare
i piani dell'offerta formativa dell'anno scolastico che verrà. Le riforme,
anche quelle più dure, si mediano con passione e voglia di fare. Nei quartier
generali dei circoli (Dante, De Amicis e Leonardo) la parola d'ordine è
«condivisione». Insegnanti di ruolo e precari hanno un solo interesse comune:
l'istruzione dei bambini. Bambini che nei circoli di Voghera arrivano da tutto
l'Oltrepo e dall'area confinante del tortonese. Mamme e papà fanno vite sempre
più frenetiche, molti prendono il treno ogni mattina per raggiungere Milano, ai
dirigenti dei tre circoli didattici e ai loro staff docenti
il compito di badare al meglio alle necessità dei bambini. Primo circolo. Il
polo scolastico diretto da Anna Osso punta sul tirar fuori da ogni bambino il
suo talento. Per farlo si affiderà a un piano dell'offerta formativa che
l'insegnante-coordinatrice Mara Saviotti definisce «pensato per riservare i
giusti tempi e le giuste attenzioni a ciascun alunno». Spazio
all'informatica, alla lettura, allo sport e alle attività espressive. «I nostri
laboratori sono tanti e li potenzieremo - spiega Saviotti - ma saranno tutti
propedeutici a un miglior apprendimento delle materie curricolari». Altro punto
chiave la condivisione, all'interno e all'esterno. «Il primo circolo scommette
sul dialogo con le famiglie e col territorio. Nelle classi i docenti lavorano
in parallelo. L'educare per noi è un patto, un coro a più voci». Le scuole del
primo circolo punteranno sullo sfruttare l'intero tempo scuola, dando valore ad
ogni attività mattutina o pomeridiana. Circa le risorse, Saviotti spiega:
«Abbiamo allo studio una serie di progetti, fra i più significativi quello
inerente il post scuola. Laddove serviranno risorse per competenze specifiche
elaboreremo un nostro piano d'azione, per integrare». Secondo circolo. Il
plesso scolastico diretto da Lucio Garbelli guarda al prossimo anno scolastico
puntando sulla flessibilità e sulla versatilità. «Siamo forti di una lunga
tradizione - spiega il dirigente - e intendiamo lavorare in questo solco.
Abbiamo ottimi laboratori, compreso quello d'informatica, si studia l'Inglese,
ma qui da noi non si dimentica quanto conti insegnare a leggere, scrivere e far
di conto senza calcolatrice». Poche parole che dicono quasi tutto. Il resto
balza all'occhio sfogliando il piano dell'offerta formativa. Al secondo circolo
si studierà musica, si farà teatro, si scommetterà sull'intercultura e sulla
relazione. Spazio anche allo sport: innovativo l'invito al rugby (attività
extra scolastica) in collaborazione con la facoltà di Scienze motorie dell'università di Pavia. In primavera la sede di Pizzale si
arricchirà di un nuovo e moderno piano. Per quanto concerne la scuola
d'infanzia Palli di via Vittorio Veneto il Comune ha previsto un restauro.
Terzo circolo. Il polo diretto da Claudia Boccalini progetta la valorizzazione
delle «intelligenze multiple» dei bambini. E lo fa articolando la sua proposta
su tempo pieno, scuola in ospedale (sperimentazione in sinergia con l'Azienda
ospedaliera e il reparto di Pediatria di Voghera) e sezioni primavera (per
bambini di 2 e 3 anni). Spazio anche a Inglese e Francese e alla tecnologia. La
perla è il nuovo laboratorio da 20 postazioni con tanto di lavagne
multimediali. Spazio anche alla musica e allo sport in sinergia con l'università. «Siamo una scuola che ascolta il territorio, che
legge i mutamenti che lavora nel rispetto delle potenzialità individuali dei
bambini», dice Claudia Boccalini. I tre circoli didattici ci sono e progettano
per il futuro: Voghera anche per il prossimo anno scolastico avrà il suo tris
vincente. Emanuele Bottiroli
( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
ConvegniAffido
familiare, seminario in via Gleno In occasione della presentazione della
pubblicazione «I percorsi dell'affido familiare», realizzato dal settore
Politiche sociali della Provincia, ore 14,15, nella sede dell'Azienda
bergamasca formazione, via Gleno 2, seminario sul tema «Costruire insieme i
percorsi di confronto tra i protagonisti dell'affido familiare sul territorio
bergamasco» --> Venerdì 13 Febbraio 2009 AGENDA, pagina 21 e-mail print
ConvegniAffido familiare, seminario in via Gleno In occasione della
presentazione della pubblicazione «I percorsi dell'affido familiare»,
realizzato dal settore Politiche sociali della Provincia, ore 14,15, nella sede
dell'Azienda bergamasca formazione, via Gleno 2, seminario sul tema «Costruire
insieme i percorsi di confronto tra i protagonisti dell'affido familiare sul
territorio bergamasco». Federalismo e territorio ripartiamo dai municipi 6ª
assemblea nazionale degli Enti locali che sperimentano pratiche partecipative
in programma oggi e domani: ore 9,30, Palazzo Frizzoni, piazza Matteotti 27,
apertura dei lavori, dopo i saluti del sindaco Roberto Bruni, tavola rotonda
sul tema «Oltre la globalizzazione, il ritorno al territorio» con relatori
Roberto Bruni, Alberto Magnaghi, Tonino Perna, Giorgio Ferraresi, Franco
Piperno, Franco Cassano, presiede Salvatore Amura. A seguire report dal Forum
sociale mondiale di Belem a cura di Guido Milano e del Gruppo di Lavoro del
Consiglio d'Europa sugli indicatori per la partecipazione a cura di Anna
Marson. Dalle 15 alle 19, tavola rotonda sul tema «Federalismo municipale
solidale e federalismo fiscale: opzioni a confronto», tra i relatori Roberto
Bruni, Roberto Calderoli, Nichi Vendola, Rita Borsellino, Luigi Nieri, Giulio
Marcon, Giorgio Ferraresi, Andrea Di Stefano, Francesco Raphael Frieri,
presiede Maurizio Morgano. Ore 20,15, al teatro Donizetti, «Un certo Signor G»
regia di Giorgio Gallione con Neri Marcoré. Le novità per il commercio su aree
pubbliche Ore 9,30, Sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle
Manifestazioni (ex Borsa Merci), via Petrarca, 10, seminario promosso da Anva
Confesercenti per illustrare le novità che regolano il commercio su aree
pubbliche. Interverranno Gian Carlo Morghen, segretario Confesercenti
Lombardia, Elisabetta Villa, direzione commercio, fiere e mercati della Regione
Lombardia e Gianandrea Bonaita, coordinatore regionale Anva. CorsiArte e
letteratura nell'età barocca Ore 15,15, Caffè Letterario, via S. Bernardino 53,
corso su «Arte e letteratura nell'età barocca» a cura di Giovanni Dal Covolo.
Memorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico
Mascheroni, via Alberico da Rosciate, apertura del corso «Memorie e Storie dal
Novecento italiano» percorso di formazione per gli studenti delle superiori e
per i docenti organizzato da Ufficio scolastico provinciale, Fondazione
Serughetti La Porta, Aned, liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo
nella storia e Associazione degli amici del Museo storico. Tema dell'incontro
«Il passato coloniale dell'Italia è del tutto passato?», relatore Nicola
Labanca dell'Università di Siena. Alzano Lombardo, primo soccorso Ore 20,30,
auditorium del Parco Montecchio, via Paglia, prosegue il corso di educazione
sanitaria e addestramento al primo soccorso, organizzato dalla Delegazione
della Croce Rossa di Alzano Lombardo, con il patrocinio dell'amministrazione
comunale. Le lezioni, gratuite ed aperte a tutti, si svolgeranno il martedì e
il venerdì, dalle 20,30 alle 22,15. Brusaporto, formazione per amministratori
comunali Ore 20,30, sala civica, chiusura del corso di formazione per
amministratori comunali organizzato dall'amministrazione rivolto sia a coloro
che sono già impegnati direttamente nella vita amministrativa, sia a tutti i
cittadini che vogliono conoscere il funzionamento del Comune. La serata vede
come relatori il sindaco di Seriate Silvana Santisi Saita e il sindaco di
Nembro Eugenio Cavagnis. Casazza, la giustizia Ore 20,45, sala dei Piccoli
Musici, apertura del corso di filosofia organizzato dal circolo culturale
«Opinione e promozione»: il prof. Franco Trabattoni, direttore di filosofia
alla Statale di Milano, approfondisce il tema di «giustizia» partendo dalla
scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi ai giorni nostri. Ingresso
libero. Lezioni di lingua bergamasca Ore 18, sede del Ducato, piazza Pontida
42, corso di lingua bergamasca con Carmelo Francia, a cadenza settimanale.
Seriate, balli folk Ore 21, salone dell'oratorio, via mons. Carozzi, continua
il corso di balli folk, organizzato in collaborazione con l'oratorio. Info:
osvaldomarchetti@tin.it o al bar dell'oratorio. feste e tradizioniDossena,
serate teatrali popolaresche Ore 20 ai Mulini e alle
( da "Adige, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
primarie L'ingegnere
critica i 500 mila metri cubi previsti su ex Sloi e Carbochimica. Andreatta:
«L'accordo di programma unica via» Bortolotti insiste: «Parco pubblico sulle
aree inquinate di Trento Nord» Il futuro di Trento Nord è argomento che dovrebbe
tornare in aula, in consiglio comunale, nelle prossime settimana. Intanto tiene
banco nel dibattito tra i candidati alla nomination di sindaco del
centrosinistra. Per iniziativa di Claudio Bortolotti, che su questo punto ha
idee radicalmente diverse da quelle del sindaco reggente, Alessandro Andreatta.
L'ex dirigente provinciale della protezione civile critica la previsione
urbanistica predisposta dal Comune, secondo cui dopo la bonifica dovrebbero
essere costruiti edifici per un totale di circa mezzo milione di metri cubi.
Qualcosa che Bortolotti ha calcolato come un migliaio di alloggi, con grande
impatto ambientale e paesaggistico, oltre che sul mercato immobiliare. «Io
credo - spiega l'ingegnere in aggiunta a quanto detto nel pubblico incontro di
mercoledì sera a Gardolo - che siccome il grado di disinquinamento è
direttamente proporzionale all'uso che si vuole fare dei terreni, se noi
andremo ad una bonifica superficiale mantenendo le barriere idrauliche per
tenere sotto controllo l'inquinamento sotterraneo quello potrebbe diventare benissimo un parco pubblico e si eviterebbe un mostro di
cemento». Bortolotti ritiene che l'ente pubblico potrebbe andare all'esproprio
oppure a un contratto coi privati. È quel che sosteneva qualche anno fa il
leghista Giuseppe Filippin, a cui all'epoca l'amministrazione aveva replicato
sostenendo che l'ente pubblico non poteva accollarsi i costi di una bonifica
spettanti ai privati, altrimenti sarebbe intervenuta la Corte dei Conti.
«Ma se devono disinquinare i proprietari - insiste Bortolotti - allora che lo
facciano. Ma capirai che razza di obbligo è se li si premia con 500 mila metri
cubi!» Andreatta ricorda però a questo proposito che trento Nord è uno dei 103
siti inquinati di interesse nazionale, per i quali la legge prevede la firma di
un accordo di programma pubblico-privato proprio per arrivare a una bonifica
condivisa, visti gli alti costi previsti. «Noi con questo accordo - insiste il
sindaco reggente - a cui partecipa anche la Provincia potremo arrivare a
ripulire le aree, sebbene sia un percorso lungo e difficile. Altre strade
francamente non ne vedo». Nel prossimo passaggio in consiglio la discussione
verterà soprattutto sulla norma che impone una bonifica totale, Sloi compresa,
prima di porre il primo mattone. Una norma criticata dalla Commissione
urbanistica provinciale. Si preannuncia un dibattito animato. F.G. 13/02/2009
( da "Eco di Bergamo, L'" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Filosofia e
giustizia: gli incontri partono da Platone --> Venerdì 13 Febbraio 2009
VITABERGAM, pagina 41 e-mail print Sarà dedicato al tema della giustizia,
quantomai attuale, il nuovo corso di filosofia promosso a Casazza dal circolo
culturale «Opinione e promozione», che si terrà nella sala «Piccoli musici» a
partire da stasera. Quest'anno saranno quattro gli incontri in programma,
sempre al venerdì sera. Ad aprire il corso interverrà stasera il filosofo
Franco Trabattoni, docente di Storia della filosofia antica all'Università Statale di
Milano, che approfondirà la definizione stessa di giustizia, partendo dalla
scuola di pensiero platonica per poi ricollegarsi ai giorni nostri. Il secondo
appuntamento - in calendario il 20 febbraio - vedrà in cattedra il professor
Sante Maletta, ricercatore di filosofia politica dell'Università della
Calabria, con cui si affronterà il tema «Giustizia e totalitarismo». Il 27
febbraio si parlerà quindi di giustizia e legalità, con Adriano Galizzi, capo
della Procura di Bergamo, con cui si entrerà anche nel merito del legame tra
politica e morale. Quarto e ultimo appuntamento, il 6 marzo: si tratterà il
tema «Giustizia umana, giustizia divina» e la tavola rotonda sarà presieduta da
Giovanni Paninforni, presidente dell'associazione Noesis di Bergamo. I quattro
incontri avranno inizio alle 20,45 e saranno a ingresso libero. Ro. Am.
13/02/2009 nascosto -->
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
LUGO pag. 19 Se la
memoria non funziona QUANDO la memoria non funziona' è il tema della conferenza
organizzata dall'associazione All'Abbondanza' e in programma questa sera alle
20.30 nella sala di Palazzo Vecchio a Bagnacavallo. Sui
problemi connessi a malattie cerebrali parleranno Rabih Chattat, medico e docente di psicologia dell'invecchiamento all'università di
Bologna, e Valeria Cortesi, ricercatrice al Dipartimento di psicologia
dell'ateneo bolognese.
( da "Giorno, Il (Legnano)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
PASSATEMPO pag. 4 Stasera al Da Perego il dramma delle foibe «Le foibe e l'esodo
giuliano-dalmata» è il tema dell'incontro che si terrà questa sera al Leone da
Perego. A parlare di questa tragica pagina della storia del Novecento sarà
Giorgio Vecchio, docente di storia contemporanea all'Università di Parma.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
PESARO pag. 5 I
«murati» del Benelli: «Mantenete gli impegni» Il problema di via Morosini e via
del Lazzaretto UNA STORIA senza pace quella tra i residenti, gli operatori
commerciali e i professonisti che operano nel centro direzionale «Benelli» e
l'impresa che ha iniziato i lavori nell'area ex Amga. Il problema della
viabilità ed anche dei parcheggi sta diventando un boccone amaro da digerire
tanto che è stata avviata una raccolta di firme. Ieri le tante persone
coinvolte dai lavori all'ex Amga hanno inviato questa lettera: «Chiusura dalle
ore 24 del 12 febbraio. Anzi no, contrordine: la via è stata chiusa questa
mattina, giovedì 11 febbraio. Anche dagli annunci ufficiali del Comune di queste
ultime ore si capisce come sia stata gestita tutta la questione relativa ai
lavori al centro direzionale Benelli, ovvero nella più totale confusione e
senza tenere in minima considerazione le esigenze di chi ci vive e lavora. Sia
via Del Lazzaretto chiusa dunque a fronte dell'impegno di riaprire
contestualmente al traffico e alla sosta via Morosini e la piazzetta che
collega le due vie. Ed invece niente. La riapertura di via Morosini è stata
solamente parziale in quanto i posti auto (lato destro), sono tutti occupati da
mezzi dell'impresa. Non solo. L'asfaltatura non è stata rifatta e tutta la via
risulta ricoperta in maniera frettolosa da materiale inerte che, con le piogge,
ha formato uno strato fangoso disagevole non solo per i veicoli ma anche per i
pedoni. Non è finita. La piazzetta che collega le due vie è ricoperta da uno
strato fangoso ed è ancora parzialmente occupata da materiale inerte del
cantiere. RESIDENTI, operatori commerciali, professionisti della zona, che fino
ad ora hanno mantenuto una linea di dialogo e collaborazione, denunciano i
gravi disagi a tutto il complesso del «Benelli» a causa della chiusura di via
Del Lazzaretto con immediate ripercussioni che si sono fatte sentire già dalle
prime ore del mattino sui parcheggi e sulla viabilità in tutta la zona,
soprattutto sulla Statale
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Lettere &
Opinioni Pagina 341 Insegnanti e genitori davanti al ritorno delle valutazioni
in decimi A fine quadrimestre pagelle, voti e confusione Insegnanti e genitori
davanti al ritorno delle valutazioni in decimi --> Al termine di una
giornata di lavoro, rientro a casa con la speranza di riposarmi. Ma per tenermi
aggiornata come fannullona, mi collego (senza oneri per lo Stato) al sito
Internet del Miur - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca:
preferisco non disquisire sul continuo cambio di denominazione - e che cosa vi
trovo? la Circolare numero 10 /09 sulla "Valutazione degli apprendimenti e
del comportamento". Come si può, alla vigilia degli scrutini, dopo aver
sbandierato la valutazione in decimi come una grande conquista, scrivere che i
docenti possono comunque decidere di accompagnarla con giudizi sintetici o
analitici? Qualcuno ha pensato che i voti non sono del tutto comprensibili,
come proclamato, e che attribuire voti da
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1022 Karalis romana, stasera convegno --> Organizzata da Italia
nostra, oggi alle 17,30 nell'aula verde della Cittadella dei musei è in
programma una conferenza dal titolo: ?Karalis tardo romana?. Relatrice sarà
Rossana Martorelli docente di Archeologia medioevale e
di Archeologia cristiana nel dipartimento di Scienze archeologiche
dell'Università di Cagliari.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1023 Università. Le difficoltà dei ragazzi non residenti in città Esami
subito dopo le elezioni: gli studenti protestano Università.. Le difficoltà dei
ragazzi non residenti in città --> Proteste da parte degli studenti
universitari: molti appelli sono stati fissati lunedì, giorno di voto per le
elezioni regionali. Andare a votare o dare l'esame? Se lo stanno chiedendo
alcuni studenti universitari, in particolare quelli fuori sede. Perché, se è
pur vero che per recarsi alle urne si hanno due giorni a disposizione (domenica
e lunedì), chi studia a Cagliari ma vive in comuni distanti dal capoluogo è
sicuro di non riuscire a gestire i due impegni. Per non parlare di coloro che
lavoreranno come scrutatori, presidenti o segretari nei vari seggi elettorali.
Motivo per cui i rappresentanti degli studenti si stanno
mobilitando per chiedere ai docenti di posticipare gli appelli. L'APPELLO
«Siamo fiduciosi», spiega Lorenzo Espa, di Medicina, «è già successo altre
volte che sia stato concesso di dare un esame anche con un giorno di ritardo.
Sta al buon senso dei professori: sicuramente accoglieranno le richieste di chi
sta vivendo un disagio». Sereno anche Andrea Marrone, rappresentante di
Scienze della formazione: «Da noi ci sono almeno una ventina di appelli»,
sottolinea, «sedici solo in Psicologia. Ma non credo ci siano problemi nel
spostare la data a chi ne ha bisogno». Più deciso Andrea Zucca di Ingegneria:
«Faremo arrivare una comunicazione ai docenti», dichiara, «siamo disposti ad
attivarci per far avere agli studenti fuori sede i documenti necessari per
poter votare qui a Cagliari. Diverso per chi lavorerà nei seggi. Spostare un
esame scritto non è facile. In ogni caso, se il problema dovesse coinvolgere
anche solo una persona, faremo di tutto per potergli garantire sia di poter
votare, sia di sostenere l'esame». Tutti d'accordo sulla linea da seguire. «Chi
si trova in difficoltà», spiega Andrea Arru, di Economia, «può rivolgersi alle
segreterie della propria facoltà e chiedere di contattarci». Gli fa eco
Gianvito Di Stefano, di Lettere: «Forse non è un problema grosso ma per
risolverlo basta segnalarcelo». Fa una riflessione più ampia Michele Mameli, di
Farmacia. «Fino a qualche giorno fa c'era malumore», racconta, «alcuni colleghi
dicevano che non sarebbero andati a votare per via degli esami. Poi qualcosa si
è mosso e ora siamo quasi sicuri che tutti gli esami saranno spostati». IL
CALENDARIO Ecco qualche esempio di appello fissato lunedì 16, così come
riportato nel sito dell'Università di Cagliari (www.unica.it). In Architettura
si dovrà sostenere Laboratorio di restauro, Storia dell'architettura,
Urbanistica, Materiali dell'edilizia storica e moderna. Ma anche Disegno 2, sia
scritto che orale. In Economia ci sarà Diritto tributario, Economia applicata
avanzata 1 e
( da "Tirreno, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
di Alberto Vannucci
(*) La banalità della mazzetta I cittadini anestetizzati ormai accettano la
corruzione e l'Italia scivola sempre più giù nelle classifiche internazionali
C'è qualcosa di antico nelle parole con le quali il procuratore generale della
Corte dei Conti, nella cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, ha
sollevato ancora una volta l'allarme corruzione: truffe nella spesa
farmaceutica e sanitaria, attività fraudolente nella gestione dei rifiuti e dei
contributi comunitari, tangenti negli appalti per infrastrutture, costose
consulenze di dubbia o nulla utilità, opere edilizie perennemente incompiute,
utilizzo sconsiderato dei derivati finanziari da parte delle amministrazioni
locali. Insomma, il consueto campionario di sprechi, mazzette, incompetenza,
cattiva amministrazione. Tanto che verrebbe da chiedersi: ma cosa c'è di nuovo?
Eppure l'ostinata perseveranza con la quale i magistrati contabili denunciano
ogni anno lo sprofondare dell'Italia nelle classifiche internazionali della
corruzione e del malaffare svapora nell'indifferenza della pubblica opinione,
anestetizzata da anni da martellanti campagne politiche e mediatiche. Ormai in
Italia, al di là dell'eco circoscritta di qualche scandalo, la corruzione non è
più un problema di rilevanza collettiva, tanto meno condiziona le scelte di
voto. Ben altri sono i temi che risuonano nel dibattito pubblico: le pericolose
ingerenze di giudici ideologizzati e in malafede, che utilizzano le accuse di
corruzione per stroncare la carriera politica dei loro nemici; il ricorso
sconsiderato alle intercettazioni, gravemente lesive del diritto alla privacy
di tanti onesti cittadini; le interferenze "di stampo bolscevico" del
Consiglio superiore della magistratura nei lavori del Parlamento, secondo le
parole del ministro in pectore della Giustizia ed avvocato del premier, Niccolò
Ghedini. A completare il quadro si aggiunga pure la rivalutazione della memoria
dei politici infangati da imputazioni ingiuste, in agiografiche ricostruzioni
televisive del penoso esilio di ex statisti, pure pluricondannati in via
definitiva per aver depredato le casse pubbliche. Questa rappresentazione
distorta, in larga misura metabolizzata dal grande pubblico, è il prodotto di
un disegno perseguito con coerenza per quindici anni, è diventata ormai la
bussola che orienta il dibattito sulla giustizia. Le riforme e le politiche
giudiziarie non vanno a incidere nella carne viva dei problemi che zavorrano il
sistema economico e deteriorano la qualità della vita civile, come la durata
infinita dei procedimenti giudiziari, che in Italia è di quasi quattro anni per
un grado di giudizio, mediamente superiore a quella dell'Angola, del Gabon o
della Guinea Bissau, tanto per fare degli esempi. No, l'ennesima riforma della
giustizia di cui si discute sta per imporre guinzaglio e museruola alla
pericolosa razza dei pubblici ministeri, parificandoli alla difesa nel processo
e subordinandoli di fatto al potere esecutivo, e introduce ulteriori garanzie
procedurali a tutela di corrotti e dei corruttori dotati di buoni avvocati. Il
ricorso alle intercettazioni diverrà un giochetto costoso e inutile, di certo
impraticabile nei reati di corruzione, in quanto limitato nei luoghi e nei
tempi, e possibile solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, quando
cioè sono inutili. Dagli anni di Mani pulite, del resto, non una legge, non un
provvedimento di un qualche rilievo è venuto a modificare le condizioni
strutturali che rendono la corruzione strategia conveniente per ampie fette
della classe dirigente. Se con le inchieste di Tangentopoli si sono dissolti
quei partiti che si erano fatti i garanti del funzionamento ordinato dei
delicati meccanismi di scambio illegale, altri attori sono loro prontamente
subentrati per regolare il sistema. Così, negli ultimi scandali napoletani e
romani, sono gli imprenditori legati a doppio filo alla politica a tessere le
reti di connivenze e di relazioni entro le quali circolano tangenti e favori.
Non c'è da sorprendersi dunque se la classifica internazionale della
corruzione, elaborata annualmente da Transparency International, vede l'Italia
affondare dal 35º posto del 2003 al 41º posto nel 2007, fino al 55º del 2008,
ormai nelle ultime posizioni in Europa. Oggi il rischio effettivo di scontare
un solo giorno di carcere per un amministratore condannato per corruzione,
secondo un recente studio di Piercamillo Davigo e Grazia Mannozzi, è meno
dell'uno per cento. Sicuramente è destinato a scendere
ulteriormente nel futuro, in attesa di una nuova denuncia del Procuratore
generale della Corte dei Conti: appuntamento al prossimo anno. (*) Docente alla
facoltà di scienze politiche dell'università di Pisa
( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
SCHIO Un affaire da
125 milioni di euro La decisione ufficiale di avviare il polo sanitario
dell'Alto vicentino è stata assunta dalla giunta Galan l'11 febbraio 2005
(modifica delle schede sanitarie Usl 4, delibera numero 363). I promotori del
project financing sono Studio Altieri di Thiene; Mantovani Spa, di Piergiorgio
Baita; Gemmo Spa (uno dei titolari è Irene Gemmo, presidente della finanziaria
Veneto Sviluppo); Serenissima Ristorazione (il colosso dei piatti pronti che
serve già gli ospedali di Padova, Venezia e Vicenza), Palladio Finanziaria;
Società cooperativa muratori e braccianti di Carpi, Coop Costruzioni, Coop
Service e Servizi Italia Spa. Un contratto da 125 milioni di euro: 72 arrivano
da un contributo della Regione, gli altri anticipati dalla cordata dei privati.
Il maxi-investimento sarà coperto dal canone annuo (4.232.250 euro più Iva),
dai ricavi dei servizi commerciali all'interno dell'ospedale, e dal versamento
pluriventennale di altri 1.904.750 euro più Iva. L'ospedale sorgerà nel comune
di Santorso su una area di 180 mila metri quadri e con una superficie di 73
mila. Nel progetto: un piano interrato e tre fuori terra. Complessivamente 403
posti letto in 246 camere di degenza tutte adattabili uso singolo. Oltre a 15
sale operatorie e 8 sale endoscopiche. Per 24 anni l'intesa
pubblico-privato assicura al pool di aziende l'affidamento in gestione dei
servizi legati all'ospedale (calore, parco mezzi, mensa, lavanderia,
laboratori). La prima pietra è già stata posata dal governatore Giancarlo Galan
il 2 ottobre 2008, mentre l'inaugurazione vera e propria è annunciata per il
2012.
( da "Manifesto, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'ANALISI Il
pericolo di un accordo bipartisan Marina Boscaino I 22 articoli del disegno di
legge Aprea, fermo in VII Commissione alla Camera, si articolano soprattutto su
2 temi: l'autogoverno della scuola e la condizione dei docenti. Le scuole
vengono trasformate in fondazioni, istituti di diritto privato. Infatti lo
Stato garantisce loro una cifra fissa e identica per tutte, ma le aziende o gli
enti, associazioni o utenti potranno contribuire con finanziamenti. Tale
condizione - tra tutti i possibili scetticismi rispetto alle concrete velleità
di entrare come finanziatori di un'istituzione scolastica - configura la
possibilità non solo di privatizzare qualunque scuola, ma di creare immense
disparità tra istituti, a seconda del livello ordinamentale, dell'utenza, della
collocazione nel territorio. Al consiglio di istituto - attraverso una
rivisitazione dei decreti delegati - verrà sostituito un consiglio di
amministrazione (nel quale non sono più compresi gli Ata), di cui farebbero
parte rappresentanti degli enti locali e del mondo del lavoro e delle
professioni. Non è un caso che questo percorso (di cui non è difficile
individuare, oltre che le criticità rilevate, i danni in termini di ingerenza
sulla libertà di insegnamento) rappresenta una mano tesa verso Confindustria,
che a più riprese ha avallato e richiesto una simile trasformazione. La
carriera dei docenti - la cui formazione iniziale è concepita sul modello 3+2,
con un corso universitario caratterizzato per il 75% da crediti di tipo
contenutistico-disciplinare e solo per il 25% di tipo relazionale, didattico,
pedagogico, cui seguirà un anno di tirocinio validato dal giudizio del
dirigente, dopo il quale il candidato potrà iscriversi ad un albo rigorosamente
regionale - sarà articolata in 3 livelli: iniziale, ordinario ed esperto. Gli
aumenti stipendiali saranno vincolati all'anzianità e all'appartenenza al
singolo livello, determinato da concorsi banditi dai singoli istituti. Si
propone così, oltre che un aggravio di lavoro difficilmente gestibile dalle
segreterie, un sistema di reclutamento improntato a "cordate" interne
più i meno di potere, meccanismo non dissimile da quello
che il centro destra ha sbandierato di voler debellare all'università. Infine, spariranno le Rappresentanze sindacali unitarie e per i
docenti verrà istituita una specifica area contrattuale. Il fatto che le
politiche sull'istruzione del centro destra non si limitino semplicemente in un
- seppur allarmante e drammatico - disinvestimento economico e culturale,
che culmina negli otto milioni di tagli alla scuola e nell'annullamento di più
di centotrentamila posti di lavoro, è chiaro più che mai. Perché qui si
accompagna il desolante passaggio dalla scuola della Repubblica (statale,
laica, pluralista, inclusiva) alla scuola privata (confessionale, aziendalista,
esclusiva, "omologata"). Qui si vanno a minare definitivamente le
basi dello stato sociale come frutto del patto di solidarietà che sta alla base
della Carta, e si scongiura ogni possibilità di affidare alla scuola funzioni
emancipanti rispetto alle condizioni socioeconomiche di partenza di tutti e di
ciascuno. Il sospetto stazionamento prolungato del disegno di legge può essere
letto da differenti punti di vista. Conflitti interni a Forza Italia: la
sconfitta di Valentina Aprea, responsabile scuola nazionale, dirigente
scolastico e ministro in pectore, nella corsa alla poltrona di viale Trastevere
a vantaggio della neofita e incompetente Maria Stella Gelmini, fu bruciante.
Tanto più che Gelmini si era segnalata pubblicamente solo per una proposta di
legge presentata il 5 febbraio 2008 alla Camera - "Per la promozione e
l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica
amministrazione": una beffa da una come lei che, nata e vissuta in
Lombardia, ha acquisito il titolo di avvocato solo dopo un fittizio
trasferimento a Reggio Calabria. Oppure, come sostengono altri, la lentezza
dell'iter potrebbe essere dovuta alla volontà di far convergere in un unico
testo proposte provenienti anche dalla cosiddetta opposizione. Considerando che
le leggi su parità e autonomia scolastica furono licenziate dal centrosinistra;
che l'idea delle scuole fondazioni era contenuta nel decreto Bersani del 2007;
che la riforma del Titolo V della Costituzione e l'astensione dal voto dimostrano
che federalismo, regionalizzazione e sussidiarietà sono principi condivisi
anche dal chi dovrebbe opporsi alla deriva mercantilistica, aziendalista e
privatistica configurata dalla proposta Aprea, non disperiamo che il progetto
bipartisan possa riuscire. Aggravato dalla notizia ventilata che Gelmini
potrebbe essere candidata alle Europee; in quel caso Aprea, sebbene titubante,
potrebbe succederle, alimentando il dilemma se sia meglio un'incompetente yes
woman di una competente jihadista del mercato. Prima di adattarci a intonare il
requiem annunciato per la scuola della Repubblica, degli art.3, 33 e 34 della
Costituzione, tentiamo di fare qualcosa. Il pericolo è enorme.
( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
PORTOVENERE / CINQUE
TERRE / RIVIERA pag. 8 APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e della
cultura questo fine settiman... APPUNTAMENTO con i grandi nomi della scienza e
della cultura questo fine settimana a Porto Venere. Si tratta del convegno
"Belgirate XII" si terrà a Porto Venere, presso il Centro Congressi
del "Grand Hotel di Porto Venere", dal 13 al 15 febbraio. Il prestigioso appuntamento scientifico vedrà coinvolti un
centinaio di docenti universitari ed alcuni insegnanti delle scuole superiori
che giungeranno in Liguria da tutta la penisola per discutere del binomio
"Matematica e Cultura". Un incontro di confronto tra i principali
poli universitari italiani su diversi temi scientifici e d'attualità.
Interverranno tra gli altri il professor Decio Cocolicchio , che parlerà del
mancato premio Nobel per la fisica a Nicola Cabibbo; il dottor Mario Riccio
(nella foto), che ha accompagnato Piergiorgio Welby nelle sue ultime ore di
vita; i professori Gian Italo Bischi, Giuseppe Lupo e Davide Viterbo
interverranno su scienza e letteratura con particolare riferimento alle figure
di Primo Levi e Leonardo Sinisgalli; i professori Roberto Perotti e Mariano
Giaquinta, che, autori di recenti polemici pamphlet, introdurranno il dibattito
su situazione e scandali dell'università italiana.
"Belgirate", giunto alla sua dodicesima edizione, è promosso dal
"Progetto Ricerche Storiche E Metodologiche" dell'università
Bocconi. Il nome "Belgirate" viene dalla località sulla sponda del
Lago Maggiore dove si è tenuto il primo di questi incontri. Si inzia oggi alle
15 .30 con gli, interventi di Stefano Bonassi e Stefano Moretti (Istituto
Nazionale per la ricerca sul cancro, Genova) su: "Teoria dei giochi e
stima del potere dei geni: il fascino dell'approccio assiomatico tra
biotecnologie avanzate e calcolo ad alte prestazioni", quindi parlerà
Franco Ghione (Università di Roma 2) su: " in obscurum coni conduxit
acumen.Ovvero l'infinito in un punto"; terzo intervento di Raffaella
Simili (Università di Bologna) con : "Scienza ad due voci". Domani
altra maratona oratoria. A.V.
( da "Nazione, La (La Spezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
SARZANA pag. 11 I L
CONFRONTO sullo sviluppo della città che passa att... I L CONFRONTO sullo
sviluppo della città che passa attraverso il recupero di via Muccini, i
cittadini lo avranno con Mario Botta. Il grande architetto «scenderà» a Sarzana
il 5 marzo per raccontare la sua filosofia, spiegare cos'è cambiato rispetto
alla proposta originaria, rispondere alle domande e dissipare dubbi. In nome
del «progetto condiviso e partecipato che tenga conto dei suggerimenti
provenienti dai cittadini» a cui l'amministrazione comunale, come sostiene
l'assessore all'urbanistica e vice sindaco Roberto Bottiglioni, ha sempre
lavorato per rispondere alla richiesta di recuperare e restituire alla città
una parte di territorio degradata. Dunque appuntamento con Mario Botta fra due
settimane, fissato l'orario (alle 17) ma non ancora il luogo. L'architetto
spiegherà come, rispondendo all'invito dell'amministrazione, ha aumentato le
distanze tra un palazzo e l'altro, spostato gli edifici privati ed eliminato
alcuni portali, come via Lucri sarà liberata dal traffico dei bus. E poi
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - BARI - sezione: BARI - data: 2009-02-13 num: - pag: 7 categoria:
REDAZIONALE Medicina dà l'ok condizionato Medici universitari, accordo vicino
su stipendi e arretrati BARI — Per la facoltà di Medicina l'accordo su stipendi
e arretrati economici si può fare, ma solo con le clausole di garanzia
richieste dalle associazioni dei professori medici. Ieri il consiglio di
facoltà ha espresso parere favorevole sulla nuova proposta di delibera emessa
dal direttore generale del policlinico, Vitangelo Dattoli, che integra il
precedente documento dello scorso novembre. In ballo c'è la questione
dell'equiparazione degli stipendi degli universitari con gli ospedalieri,
aperta da dieci anni. Adesso la decisione spetta al consiglio di
amministrazione del-l'Ateneo, che si riunisce oggi. La facoltà, in sostanza,
dice che l'accordo va bene, solo se prevede clausole che permettano,
eventualmente, di ritrattare sugli arretrati. E chiede che il contenzioso si
chiuda nel più breve tempo possibile. Attualmente, è stata calcolata una somma
di oltre 67 milioni di euro, dovute dal policlinico
all'Università e da quest'ultima ai docenti medici. Ma gran parte degli
arretrati sarebbe stata già anticipata secondo il policlinico. Di nuovo c'è che
l'ultima delibera di Dattoli mette sul piatto altri 600 mila euro (in totale)
per il 2007 e
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 343
Saggi Edito da Franco Angeli Sylos Labini a Sassari nel racconto inedito di
Daniele Porcheddu Saggi. Edito da Franco Angeli --> Geniale, irruente e
irriverente. Amava ripetere «l'economista puro è un asino puro». Comunicativo
anche come docente, riferiscono gli studenti dell'Ateneo di Sassari. Che ancora
oggi si chiedono come sia stato possibile che Paolo Sylos Labini non abbia mai
vinto il premio Nobel nonostante le diverse candidature. Proprio sugli anni
sassaresi del grande economista romano (ma di origini pugliesi, come
orgogliosamente ricordava) scomparso nel 2005 è incentrato La lezione sassarese
di Paolo Sylos Labini (1956-58), il saggio di Daniele Porcheddu,
ricercatore confermato e docente di Economia e
Gestione delle imprese presso il Dipartimento della facoltà di Economia di
Sassari. Il volume (edito da Franco Angeli) è stato presentato presso la Sala
Siglienti del Banco di Sardegna, che ha promosso l'iniziativa conla Fondazione
del Banco e l'Università di Sassari. Sala stracolma e uditorio interessato pure
agli aspetti della vita privata di un personaggio da riscoprire. Partendo da
quel biennio sassarese che Daniele Porcheddu reputa «ingiustamente trascurato e
invece fondamentale non solo per le amicizie, perché è durante questo periodo
che fa pubblicare l'edizione provvisoria di Oligopolio e progresso tecnico ,
l'opera che contribuirà alla sua fama internazionale». Si sa quasi tutto del
Sylos Labini economista, specializzatosi ad Harvard e Cambridge. La sua teoria
dell'oligopolio parte dall'assunto che concorrenza perfetta e monopolio sono
due casi limite. Il mercato reale invece è condizionato dalle barriere che
vengono erette all'entrata di nuove imprese nei diversi settori. Si sa molto
pure del suo impegno politico e della sua onestà intellettuale: fu ostacolato
dai baroni, inviso ai fascisti, ribatté a urla contro gli studenti che
invocavano il voto politico, e qualche anno fa è stato protagonista del
movimento dei girotondi. Il merito del libro di Porcheddu è quello di esplorare
anche gli aspetti meno noti attraverso documenti, appunti, lezioni (quello di
Sassari fu il primo incarico come docente) e racconti
di alcuni dei suoi amici sassaresi. Come Andrea Saba, ex professore alla
Sapienza di Roma ed ex presidente per l'assistenza allo Sviluppo del
Mezzogiorno (Iasm). Che ricorda: «Aveva un'opinione particolare sui sardi,
diceva che o sono intelligentissimi perché hanno capacità di sintesi e di
osservazione della realtà, oppure tonti perché privi della furbizia dei
continentali». Il suo gruppo di amici e intellettuali (c'erano pure Siglienti,
Segni e Berlinguer) lo nominò scherzosamente cittadino onorario di Stintino.
Amava la spiaggia e il mare della Pelosa, che ha frequentato quasi ogni estate
anche dopo la sua esperienza universitaria. È stato anticonvenzionale anche
come docente. I suoi esami erano durissimi, ma solo
perché voleva che gli studenti ragionassero con la propria testa. Come ricorda
Alessandro Roncaglia nella postfazione: «Illustrava in modo rigoroso sia le
teorie economiche prevalenti, sia le critiche, anziché dare il ?verbo? come
facevano in genere i cattedratici italiani». Sylos Labini dava sempre un
consiglio: «Per capire bene l'economia occorrono la matematica, la statistica e
anche la storia e la filosofia». Questo suo approccio globale e anticonformista
gli ha consentito di anticipare sette-otto anni fa la grave crisi economica
mondiale che invece ha sorpreso gli economisti puri. GIAMPIERO MARRAS
( da "Corriere della Sera" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Lavoro - data: 2009-02-13 num: - pag: 37 categoria:
REDAZIONALE Lo studio dell'università di Bologna Se il
caffè risveglia anche gli utili dell'azienda Non saranno tutte divertenti come
quelle ritratte in Camera Cafè, la sit-com televisiva dove gli impiegati di una
fantomatica società che produce un ancora più misterioso prodotto, il C-14, si
raccontano fatti e misfatti della vita aziendale attorno alla macchinetta del
caffè. Ma le pause caffè, tanto odiate dal tremendo direttore Augusto De
Marinis che vede soltanto una perdita di tempo, fanno bene. Al lavoratore. Ma
anche all'azienda. Perché anche la produttività ci guadagna. «Le pause servono
a incrementare la produttività, non a diminuirla», sostiene Guido Sarchielli, docente di psicologia del lavoro all'università di
Bologna e autore di uno studio sull'abitudine più amata dagli italiani e
metafora per eccellenza dei break dai tempi di lavoro. E il motivo è
fisiologico, naturale. «La mente ha ritmi biologici che variano, e capacità
come per esempio la memoria, l'attenzione, la vigilanza e quindi anche i
livelli di efficienza e di produttività non sono costanti nel tempo — spiega
Sarchielli —. Ci sono ore critiche, in cui queste capacità si abbassano, e se
non si fa una pausa per rigenerarsi c'è il rischio che la prestazione ne
risenta». Lavorare in questi momenti critici potrebbe, quindi, compromettere il
rendimento e la qualità del lavoro. Che fare? «Tre stacchi nelle ore critiche,
cioè dopo metà mattina, dopo pranzo e verso metà pomeriggio». E anche il caffè
fa la sua parte. Unire lo stacco all'uso di una sostanza eccitante permette di
rompere la routine e di ridarsi «un tono». Ma una capatina al bar ha anche una
valenza sociale, è una dimensione di recupero per riattivare l'interesse
scambiando due parole. Del resto, la pausa è stata approvata anche dall'Unione
Lo stacco europea, che nella recente direttiva sugli orari di lavoro (che
stabilisce un tetto massimo alle ore lavorate alla settimana) indica anche
l'utilità di due break al giorno. «In questo senso vanno tutti gli studi e le
ricerche elaborati dall'Eurofond, la fondazione europea per il miglioramento
delle condizioni di vita e di lavoro, e dall'International Labour Organization,
l'agenzia delle Nazioni Unite specializzata su queste tematiche», precisa
Sarchielli. Pausa sì, ma senza esagerare però. «Il giusto stacco dura dieci
minuti — precisa Sarchielli — . Di più non serve e anzi è indice del fatto che
esiste una difficoltà sul posto di lavoro». La sosta giusta dura dieci minuti:
di più non serve, anzi è indice di difficoltà sul lavoro Paolo e Luca,
protagonisti di Camera Cafè, la sit-com televisiva dove gli impiegati si
raccontano fatti e misfatti della vita aziendale attorno alla macchinetta del
caffè. Fausta Chiesa
( da "Giornale di Brescia" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 13/02/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura «Navigatori» senza creatività IL
FUTURO DEI «NATI DIGITALI» Il prof. Pierluigi Ridolfi fa il punto sulla
generazione di Internet: abituata a trovare tutto sul pc, è impreparata alle
incognite della vita Un bimbo a proprio agio davanti allo schermo di un
computer Da una parte i «nati digitali», la «generazione senza avi», gli
«screenagers» (età degli schermi, da quello del televisore a quelli del pc, del
telefonino e così via); dall'altra gli «immigrati digitali», la «generazione
senza discendenti», i «middle aged» (l'età di mezzo). Un divario che di anno in
anno si approfondisce, fra ragazzi che s'impossessano sempre più precocemente
delle nuove tecnologie (a 4 anni già padroneggiano con maestria un computer o
un cellulare: in Corea il 51 per cento dei bambini tra i due e i cinque anni
usa Internet) e adulti che faticano a orientarsi tra le magie elettroniche. Un
fenomeno, questo della generazione nata dopo il 1990 e perciò cresciuta con
Internet e ignara di che cosa sia un mondo senza digitale, che ha profonde
ricadute sociali e merita di essere studiato. È quanto ha fatto un convegno
internazionale svoltosi a Roma all'Accademia dei Lincei su iniziativa della
rivista «Media 2000» (il cui ultimo numero ne riporta un'ampia sintesi), in
particolare di Maria Pia Rossignaud, e a cui hanno partecipato studiosi come
Derrick Kerckhove, massmediologo canadese erede di McLuhan
e direttore del Marshall McLuhan Program di Toronto, e Michael Wesch, docente di Nuovi media alla Kansas University, Paolo Ferri, e Pierluigi
Ridolfi, presidente dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, in
passato ingegnere industriale, docente d'Informatica all'Università
di Bologna, direttore centrale della ricerca Ibm. Professor Ridolfi,
perché tanto interesse per la «generazione digitale»? Negli Stati Uniti questo
campo di ricerca è esploso già da quattro o cinque anni e nell'autunno scorso è
uscito il libro «Born Digital» di John Palfrey e Urs Gassler. È stato Rupert
Murdoch a definire «immigrati digitali» i nati prima di Internet e approdati al
web in età adulta. Da noi si comincia a parlarne solo adesso, per cercare di
capire lo iato creatosi con i nostri ragazzi. I giovani non sanno nemmeno che è
esistita un'epoca, non molti anni fa, in cui si facevano costose e complicate
interurbane; considerano ovvie le facilitazioni offerte dalla tecnica, non si
pongono domande. Siamo noi adulti a doverci chiedere quale potrà essere il loro
futuro. Quali le difficoltà a cui potrebbero andare incontro i «nati digitali»?
Vede, i ragazzi oggi, secondo un'indagine canadese, passano tutto il tempo
libero davanti a uno schermo digitale, tra i-pod, videogiochi, blog, sms
eccetera. Appena si alzano, la mattina, si piazzano davanti alla tv via web e
al ritorno a casa tengono continuamente il computer acceso. Sono sempre
informatissimi, ma nei blog usano un linguaggio incredibile, infarcito di
errori di dattilografia che nessuno corregge perché questi ragazzi badano solo
a farsi capire, all'essenziale. Sono bravissimi a usare quello che c'è già,
giocano che è una meraviglia, ma non creano nulla di nuovo. Trovandosi ogni
congegno tecnologico in casa si abituano alla pappa scodellata, a non dover
fare niente per avere quello che noi, invece, ci siamo conquistati a fatica.
Io, quand'ero in Ibm, ho vissuto la nascita del personal computer, loro lo
trovano già esistente da 27 anni. Analoga noncuranza mostrano verso le lingue
straniere: le parlano tutte, in modo barbaro, ma si arrangiano,
infischiandosene della grammatica che per noi è stata la base dello studio di
ogni lingua. Anche con gli apparecchi digitali hanno un approccio tutto diverso
dal nostro: sanno usarli senza sforzo, mentre io devo leggere le istruzioni. E
il loro futuro? Ebbene, come faranno un giorno, quando non ci saranno più i
soldi di papà, a sostenere economicamente questo costoso apparato? Saranno in
grado di costruirsi un futuro, di lottare per conquistare qualcosa? Di essere
creativi quanto occorre per reggere alla concorrenza? E poi preoccupa la
struttura troppo rigida su cui ormai si regge il mondo civilizzato: una
qualsiasi catastrofe - basta un terribile virus, un errore umano - può provocare
una paralisi generale, e come se la caverebbero allora questi individui così
legati alla Rete, che senza il digitale si sentono persi? Abbiamo davanti un
futuro estremamente incerto. Per questo è bene studiare questo fenomeno, avere
anche il coraggio di prevedere un disastro, tentare di capire cosa potrà
accadere a questa prima «generazione senza avi». Perché viene chiamata così? Le
rispondo con un episodio personale. Un mio nipote di sedici anni un giorno mi
ha fatto vedere un giochetto col cellulare, e di fronte alla mia lentezza a
capire, sapendo oltre tutto che mi occupo di innovazione, mi ha detto
sbigottito: «Ma nonno, non sai niente!» Per la prima volta questi adolescenti
ne sanno più dei grandi. Crescendo in una società ipertecnologica, hanno tutto
da insegnarci, sono molto più avanti di noi. Il passato non li interessa, è
obsoleto. Questo li porta a non considerarci padri e comporta un cambiamento
nel valore dell'autorità. La loro generazione è senza avi e la nostra potrebbe
essere senza discendenti. Maria Pia Forte
( da "Secolo XIX, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Galileo, oroscopie
cannocchiali:un libro di Albini in santa croce Alla Passeggiata librocaffé, in
piazza Santa Croce, oggi alle 17.30 sarà presentato il libro "Oroscopi e
cannocchiali - Galileo, gli astrologi e la nuova
scienza" di Andrea Albini, Avverbi edizioni, con prefazione di Margherita
Hack. Andrea Albini lavora all'università di Pavia dove si occupa
della studio di materiali per l'ingegneria. Introdurrà Davide Arecco, docente di storia della scienza e della tecnica all'Università di
Genova. 13/02/2009
( da "Tempo, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Rivoluzione
all'Università Wanda Cherubini Novità importanti quelle presentate ieri dal
Rettore Mancini e dal prorettore Nascetti sull'Università della Tuscia. Quattro
i temi affrontati: la Governance (lo Statuto dell'ateneo), i programmi per il
prossimo triennio, le finanze interne e le immatricolazioni ed iscrizioni. «Il
nuovo Statuto, pubblicato lo scorso 26 gennaio - ha esordito Mancini - presenta
modifiche importanti, quali la creazione della Giunta dei delegati del Rettore,
composta da 9 docenti e coordinata dal prof. Massimo
Ferrari Zumbini . Il Senato Accademico, inoltre, avrà notevole potere e sarà
una piena rappresentanza del mondo accademico, mentre il Consiglio di
amministrazione avrà potere tra l'altro su concorsi ed assegnazione delle
risorse sia interne sia esterne». Grande importanza infine, avrà il
Nucleo di valutazione, che sarà formato da esperti selezionati con un apposito
bando di gara. Per quanto riguarda, invece, i fondi il Rettore ha affermato:
«Siamo riusciti a chiudere un bilancio tra i migliori in Italia, mantenendo le
spese ordinarie ben al di sotto dei trasferimenti dalla Stato. Nel 2007 abbiamo
poi assunto 6 nuovi ricercatori, 8 nel 2008 e ben 14 nel 2009». Sulle
immatricolazioni il Rettore ha detto che gli studenti ad oggi sono 10.172
contro i 10.016 dello scorso anno. Infine, il direttore amministrativo Cucullo
è intervenuto sulla nuova sede di Conservazione dei Beni Culturali, che sarà
ubicata presso il complesso di San Pietro, che conta 6 mila metri quadrati, che
saranno ristrutturati con una spesa di 7 milioni di euro con finanziamenti
esterni. Infine, per il Centro Grandi Attrezzature, fiore all'occhiello
dell'ateneo, Cucullo ha annunciato che sono arrivati i primi 500 mila euro.
( da "Corriere del Veneto" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- VENEZIA - sezione: VENEZIAMESTRE - data: 2009-02-13 num: - pag: 8 categoria:
REDAZIONALE Università L'ateneo a giugno deve rinnovare la carica IuaV, nel
toto rettore spunta Restucci VENEZIA – Restucci contro Magnani: potrebbe essere
questo il big macht per la corsa al posto di rettore dello Iuav, secondo ciò
che si vocifera nei corridoi dell'ateneo. La campagna elettorale ufficialmente
non è ancora cominciata e i diretti interessati naturalmente non si
sbilanciano, eppure da un po' fuori delle aule non si parla d'altro. La
ricandidatura di Magnani, rettore in scadenza di mandato, appare sempre più
scontata benché da parte sua la riserva non venga ancora sciolta («E' ancora
prematuro, ci sono delle procedure tecniche da rispettare, tutto quello che si
dice prima si dice per dire»), ma sembra ormai certo che se scenderà in campo
di nuovo la sua non sarà affatto una corsa solitaria. Le chiacchiere si
moltiplicano e i nomi circolano ma su tutti spunta quello di Amerigo Restucci,
professore di Storia dell'architettura con incarichi importanti in Biennale (è
nel Consiglio di amministrazione) e al Ministero (dove siede nella commissione
paesaggio). In realtà c'è pure chi non esclude che possano presto pervenire
candidature da una delle altre due facoltà di Iuav, Pianificazione del
territorio e Design e Arti (quest'ultima tre anni fa aveva schierato Marco De
Michelis). Restucci, intanto, nega allo stato attuale la volontà di candidarsi
ma lascia, di fatto, una porta aperta: «Di nomi se ne fanno tanti – dice ma
indipendentemente da ciò in questo momento non sto assolutamente considerando
la possibilità di scendere in campo; giugno del resto non è proprio dietro
l'angolo, vedremo in seguito se ci saranno fatti nuovi». La campagna elettorale
non sarà dunque ufficialmente cominciata, ma il totorettore già impazza. Al
fianco dell'eventuale candidato che scenderebbe in campo contro un Magnani bis,
potrebbero schierarsi tutti quei docenti che non hanno
apprezzato il corso impresso dall'attuale rettore culminato con la riforma
dello statuto che ha eliminato i dipartimenti (e scompaginato gli equilibri
interni di potere) in favore di aree di ricerca coordinate da un dipartimento
(e da un direttore) unico. La riforma del resto era stata approvata
all'unanimità dal Senato accademico di qualche mese fa e ora si avvia
all'approvazione (pare già imminente) da parte del Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca. Se ciò dovesse
accadere, che ne sarà del nuovo statuto qualora la figura designata, a giugno,
non sia più Magnani? A fare piazza pulita dei dubbi è proprio il rettore: «Se
la riforma verrà approvata – spiega – l'accordo all'interno dell'ateneo è che
venga introdotto entro il 31 ottobre, giorno in cui formalmente scadrà
l'attuale mandato». La rivoluzione di Magnani dunque, (Ministero permettendo)
non si tocca, forte del voto unanime del Senato accademico, ed anche per questo
appare sempre più scontata la sua ricandidatura. Il nuovo statuto, peraltro,
contiene un ulteriore novità: ovvero che il rettore resti in carica quattro
anni al posto dei tre attuali. Paola Vescovi Lo statuto L'approvazione da parte
del ministero è imminente e se passa non potrà essere modificata
( da "Panorama.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
- Hitech e Scienza -
http://blog.panorama.it/hitechescienza - Farmaci globalizzati, conoscerne
l'origine per salvare l'ambiente Posted By roberto.verrastro On 13/2/2009 @
10:22 In Headlines | No Comments [1] Medicinali che inquinano Contro
l'inquinamento da farmaci non basta la buona volontà del singolo consumatore
che eviti di disperdere nell'ambiente quelli inutilizzati o scaduti. Il
problema, come dimostra uno studio pubblicato dalla rivista [2] Regulatory
Toxicology and Pharmacology, è di portata ben più vasta. Uno degli autori, [3]
Joakim Larsson, docente dell'Istituto di neuroscienze e fisiologia della svedese [4]
Università di Göteborg, ha infatti visitato la zona industriale nei pressi di
[5] Hyderabad, in India, dove il suo gruppo di ricerca ha raccolto campioni
dell'acqua scaricata da un impianto per il trattamento delle [6] acque reflue
provenienti da circa 90 aziende farmaceutiche dell'area. Scoprendo che
l'impianto in questione rilascia
( da "Repubblica.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA - Terry Barker,
il direttore del Centro per la ricerca della mitigazione dei cambiamenti
climatici dell'Università di Cambridge, ha azzardato un pronostico molto
impegnativo: "In occasione della Grande Depressione, tra il 1929 e il
1932, le emissioni di anidride carbonica sono crollate del 35 per cento. A mio
avviso esiste la possibilità che entro il 2012 il calo sarà ancora più vistoso,
tutti gli indicatori stanno precipitando". E' un po' come sostenere che il
problema del riscaldamento globale è praticamente risolto, visto che in appena
due anni sarebbe stata ottenuta quasi la metà dell'ambizioso obiettivo fissato
da Obama per il 2050 (-80%) e quasi raddoppiato quello del -20% previsto
dall'Unione Europea per il 2020. Tutto risolto, dunque? Non esattamente, perché
altri esperti fanno notare che la crisi ridurrà drasticamente i fondi necessari
a riconvertire l'economia verso il traguardo delle "emissioni zero",
e quando i paesi del G20 saranno fuori dal tunnel della recessione la produzione
di gas serra schizzerà nuovamente alle stelle in un battibaleno, vanificando in
pochissimo tempo i benefici dello stop. Questa ambiguità è solo una delle tante
che la crisi economica intreccia con le politiche ambientali. I fattori per cui
il rallentamento può rappresentare una svolta positiva sono molti, ma
altrettante sono le possibili minacce. Crisi economica significa meno
emissioni, necessità (o quanto meno possibilità) di rivedere il modello di
sviluppo seguito sin qui. Non è un caso se mai come in questo momento si parla
ovunque (tranne che in Italia, purtroppo) di New Deal Verde. Ma crisi economica
significa allo stesso modo far retrocedere l'ambiente nell'agenda delle
priorità rispetto a problemi più urgenti come l'occupazione, avere a
disposizione meno risorse da investire in ricerca e innovazione tecnologica e
significa, infine, prezzo del petrolio in caduta libera, il che rende meno
conveniente pratiche virtuose come l'efficienza e il risparmio energetico.
OAS_RICH('Middle'); Le variabili e le possibili risposte della politica a
questo scenario sono moltissime e capire quali di questi aspetti alla fine sarà
più importante è molto difficile. Un gruppo di "addetti ai lavori" di
prima qualità ha provato comunque a sbilanciarsi in una previsione per
Repubblica.it. Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club ed ex
consulente del ministro Pierluigi Bersani. Credo che il saldo finale della
crisi sarà positivo in termini di opportunità ambientali, ma che l'entità di
questo saldo dipenderà dalle politiche che verranno adottate. Tutto fa pensare
che gli Usa, spingendo sulla trasformazione della produzione di automobili
verso modelli a basso consumo e destinando 50-100 miliardi di dollari alla
riqualificazione energetica degli edifici pubblici e alle rinnovabili, si
stiano attrezzando per una incisiva ed efficace fuoriuscita
"ecologica" della crisi. In parallelo, gli investimenti sugli scisti
bituminosi e sul nucleare subiranno invece un rallentamento. Giappone e Corea
del Sud hanno analogamente lanciato dei pacchetti di stimolo marcati come
"Green new deals" e la Cina intende spendere larga parte dei 586
miliardi di dollari in progetti legati all'energia e all'ambiente. L'Europa è
sulla stessa strada, forte anche degli ottimi risultati che alcuni paesi, come
la Germania e la Spagna hanno ottenuto in termini di nuove industrie ed
occupazione nel campo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. Segnali
contraddittori e per certi versi sbagliati vengono invece dall'Italia. Saldi in
tempi di crisi Gianfranco Bologna, Direttore scientifico del Wwf Italia. Credo
che la crisi farà diminuire l'impronta ecologica in maniera sensibile in una
fase in cui eravamo di fronte a una evidente recessione ambientale, con le
capacità del Pianeta di assimilare e rigenerare il nostro sviluppo decisamente
superate. E' una crisi annunciata da chi, come il Club di Roma, la temeva da
anni, venendo molto spesso dileggiato da personaggi, come il ministro Tremonti,
che hanno scoperto solo ora queste tematiche. Nessuno si augurava però di
arrivare a questo punto e nessuno pensava che l'uomo, essendo sapiens, dovesse
passare attraverso questa situazione per capire le solide basi scientifiche dei
limiti dello sviluppo. Questa crisi ora ci pone la possibilità di vedere la
questione ambientale e di affrontarla in maniera positiva. Le scelte di Obama
vanno in questa direzione anche per gli uomini straordinari di cui si è
circondato. Ha dato spazio alla cultura scientifica mostrando di aver capito
quali sono le opportunità della ripresa. Per ora ci sta indicando una strada di
svolta molto interessante. Chi si posiziona per primo è favorito, ma da noi si
fa un catenaccio difensivo e perdente. Tutto sommato non direi che la crisi
"fa bene", ma più modestamente che rappresenta più un'opportunità che
non un pericolo. Marzio Galeotti, docente di Economia ambientale
all'Università di Milano e redattore della Voce.info E' molto difficile fare
una previsione, le variabili sono molte e francamente non sono in grado di dare
una risposta certa. La mia impressione è che nel complesso la crisi rappresenta
un'opportunità, che però va colta mostrando coraggio e capacità d'innovazione
e cambiamento, come sembra abbia capito Obama. Non credo però che puntare su
rinnovabili ed efficienza energetica sia sufficiente a tirarci fuori dalla
crisi. Sicuramente è un'occasione per una importante e profonda riforma. La
crisi darà sicuramente una botta positiva alle emissioni di gas climalteranti,
ma se nel frattempo non si introducono cambiamenti rischia di essere un sollievo
provvisorio. Maurizio Pallante, animatore del Movimento italiano per la
decrescita e ex consulente del ministro Pecoraro Scanio. Ritengo che la
recessione porterà a superare la follia indotta nei paesi occidentali da
sessant'anni di sovrabbondanza di petrolio a basso prezzo e ad adottare
comportamenti individuali e stili di vita più responsabili nei confronti degli
ambienti: meno spreco di risorse e meno emissioni. Ma ritengo che apra anche
grandi prospettive per investimenti e sviluppo di settori industriali che
producono, commercializzano, installano e fanno la manutenzione di tecnologie
che accrescono l'efficienza nell'uso delle risorse: dalla coibentazione degli
edifici alla produzione di macchinari ed elettrodomestici più efficienti, dal
recupero delle materie prime secondarie contenute negli oggetti dismessi allo
sviluppo di forme di mobilità più veloci e meno inquinanti (mezzi pubblici
collettivi e mezzi pubblici a uso privato a domanda alimentati elettricamente a
rete). E' compito della politica indirizzare in questi settori la ricerca e gli
investimenti, ma non è detto che ci riesca o voglia farlo, perché le pressioni
delle lobby industriali esistenti (automobile ed edilizia) sono molto forti. Se
questa ipotesi si realizzasse, si potrebbe avviare un nuovo ciclo economico
virtuoso basato sulla riduzione dei consumi di materie prime e di energia a
parità di produzione. Roberto Della Seta, senatore Pd e ex leader di
Legambiente. Non direi che la crisi è un bene perché non sono un fan della
decrescita. Se la decrescita fosse una soluzione noi ambientalisti staremmo
vincendo e Berlusconi sarebbe un nostro eroe, visto che ogni volta che va al
governo il Pil diminuisce. Non credo che sia un bene perché in tempi di
recessione c'è il rischio che la distribuzione delle risorse verso la tutela
dell'ambiente e le politiche ambientali in genere finiscano per essere
penalizzate. Tutto sommato penso però che sarà un'opportunità positiva, anche
se a un prezzo (più povertà, più disoccupazione) che non avrei mai voluto
pagare. Sono ottimista perché le elite (parlo del mondo, non certo dell'Italia)
hanno reagito meglio di quanto si potesse sperare, soprattutto se teniamo conto
che il rischio di risposte difensive, per esempio lo stop al 20-20-20 è stato
forte e reale. La tentazione a mettere da parte il problema ambientale però
rimane e la partita non è decisa. La percezione che bisogna orientare i consumi
in maniera diversa ora però esiste. Arturo Lorenzoni, Direttore di Ricerca
presso l'Istituto di Economia e Politica dell'Energia e dell'Ambiente
dell'Università Bocconi di Milano. Gli effetti della crisi sul settore sono
funzione delle politiche che andiamo ad avviare. Sta a noi decidere se
amplificare la spirale negativa della crisi del manifatturiero o se dare una risposta
forte a partire dalla domanda obbligata di sostenibilità nel settore
energetico. Per questo in fondo ritengo sia un'opportunità: la discesa dei
tassi avvantaggia gli investimenti ad alta intensità di capitale; i problemi
del settore auto favoriscono interventi mirati a soluzioni innovative (non
incentivi a pioggia, ma sostegno a soluzioni efficienti, come le auto a bassi
consumi, le ibride, le elettriche); l'edilizia può riprendersi se punta sulla
qualità di materiali e impianti. Le scelte americane possono veramente
stravolgere i mercati. Se si confermano i target altissimi a breve termine
(raddoppio delle rinnovabili Usa in tre anni), ad esempio tutta la produzione
dell'est di moduli fotovoltaici, che ora sono venduti sottocosto in Europa,
riprende la via degli Stati Uniti, con una ripresa degli investimenti e un
sostegno ai prezzi (buono per l'industria, meno per i consumatori). Ma gli
esempi possono essere molti. (13 febbraio 2009
( da "TGCom" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
13/2/2009 Test sulla
morte ai bimbi: esposto Torino,chiesto per studio universitario Un esperimento
per analizzare la comprensione di situazioni morali da parte di bimbi, fra i 9
e i 10 anni, è al centro di un esposto alla magistratura di Torino. Una delle
domande del test sarebbe: "E' giusto uccidere una persona per salvarne
altre cinque?". L'iniziativa è della facoltà di Scienze della formazione
dell'Università torinese. I direttori scolastici devono
comunque chiedere il permesso ai genitori per autorizzare l'esperimento. A
chiedere alla direzione didattica dell'istituto di proporre questi test alla
classi è stata una docente della facoltà di Scienze della formazione dell'Università di
Torino nel quadro di un esperimento condotto da sua studentessa che sta
preparando una tesi di laurea. Secondo i test gli scolari, dovrebbero
immaginare scenari con gru fuori controllo o automobili impazzite, e scegliere
se sia corretto o meno sacrificare una vita per salvarne altre. Nel chiedere
alla direzione didattica l'autorizzazione ai test sui bambini, la docente del dipartimento di Psicologia ha sottolineato che
verranno prese delle precauzioni: Per esempio "l'esperimento dovrà
svolgersi singolarmente e in una stanza quieta" e i risultati, oltre a
essere comunicati alla scuola, "saranno utilizzati a soli fini
statistici" nel più assoluto rispetto dell'anonimato. Dalla lettera dell'università se ne deduce che la proposta potrebbe essere
stata fatta a numerose scuole. L'iniziativa, però, non piace alla mamma di uno
degli alunni, che ha annunciato l'esposto alla magistratura: domande del genere
- è il senso della denuncia - non rispettano la legge regionale
sull'istruzione. In questo caso, il genitore della scuola "Vittorio
Alfieri", che è appoggiata dal Comitato dei cittadini per i diritti
dell'uomo, ritiene che i test non siano legali. Anche il Ccdu ritiene che venga
violata la legge regionale 21 del 2007, secondo la quale i test "relativi
allo stato psichico o emozionale degli alunni" sono vietati a meno che non
siano a fini didattici interni; inoltre "possono avvenire solo all'interno
di strutture sanitarie pubbliche". La mamma puntualizza inoltre che quelle
domande "mettono il bambino in condizione di dover comunque scegliere chi
e quante persone far perire di morte violenta", possono essere
"diseducative". Invia un commento Commento (0 caratteri disponibili)
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personali sensibili eventualmente inviati nei Contenuti come previsto
nell'Informativa Invia ad un amico
( da "Agi" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA'
PISA: ORDINE DEL CHERUBINO A 10 DOCENTI (AGI) - Pisa, 13 feb. - L'Ordine del
Cherubino, unica onorificenza concessa dall'Universita' di Pisa, sara'
conferita a dieci docenti dell'ateneo. Il riconoscimento, assegnato ai
professori che abbiano contribuito ad accrescere il prestigio dell'Universita'
per i loro particolari meriti scientifici e culturali o per il loro contributo alla vita e al funzionamento
dell'ateneo, verra' consegnato domenica prossima alle ore 10.30, nell'Aula
Magna Nuova della Sapienza, come da tradizione, in occasione della data di
nascita di Galileo Galilei. Quest'anno il rettore Marco Pasquali chiamera' a
ricevere l'insegna e il diploma: Roberto Barale (Scienze matematiche fisiche
naturali), Margherita Galbiati (Scienze matematiche fisiche naturali),
Pierlorenzo Secchiari (Agraria), Claudio Casarosa (Ingegneria), Alessandro
Casini (Medicina e chirurgia), Giovanna Colombini (Scienze politiche),
Lanfranco Lopriore (Ingegneria), Lucia Tomasi Tongiorgi (Lettere e filosofia),
Elena Cenderelli (Economia) e Lucia Battaglia Ricci (Lingue e letterature
straniere). L'onorificenza, conferita su proposta delle singole facolta', con
deliberazione del Senato Accademico, consiste in una spilla in oro che
raffigura, su un fondo di smalto celeste, una testa di cherubino con sei ali
appesa a un nastro di colore celeste.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
IL «RITRATTO DI
PAOLO» ELOGIATO IN VATICANO Eugenio Fontana un'altra opera di rilievo Monsignor
Romano Penna, docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense,
specializzato nello studio di San Paolo, del quale è uno dei massimi
interpreti, l'ha giudicata una delle migliori opere mai scritte sul santo
evangelista. Eugenio Fontana, esperto dell'arte e della storia camune, proprio
in occasione dell'anno Paolino, ha dato alle stampe "Ritratto di
Paolo" un lavoro assai impegnativo che gli è costato tanti mesi di ricerca
e di consultazioni. Un'opera quella dell'ex insegnante brenese che ha
gratificato l'autore per «l'accoglienza ricevuta e per il luogo in cui è stata
presentata, la Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano». Per
intercessione del cardinal Giambattista Re e con l'amichevole sostegno
dell'onorevole Gianni Prandini, che ha chiesto espressamente allo studioso
camuno di dedicare la pubblicazione al nipote Paolo, il libro ha visto la luce
di fronte a un consesso di studioso di elevato spessore. Eugenio Fontana è
stato assistito nell'occasione dallo stesso professor Penna, dal professor
Umberto Utro, responsabile del reparto per l'arte paleocristiana dei Musei
Vaticani, dal dottor Pietro Zandra responsabile della necropoli e delle
antichità classiche alla Fabbrica di San Pietro e monsignor Marielo Sanchez
Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze. La stesura del
"Ritratto di Paolo" è venuta a seguito di una serie di incontri
tenuti dagli insegnanti dell'Associazione italiana maestri cattolici a Borno e
all'Università
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
provincia pag.
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 13 Febbraio
2009 Chiudi di THOMAS DELBIANCO E' finita la tregua tra il Centro Benelli da
una parte e il Comune e l'impresa costruttrice dall'altra, per i disagi creati
dal cantiere che farà nascere le tre Torri. Quando i residenti e gli operatori
ieri mattina hanno visti gli operai bloccare, a tempi indeterminato, via del
Lazzaretto, «in anticipo rispetto ai tempi previsti» e aprire via Morosini «in
modo parziale», sono passati al contrattacco attivando una raccolta di firme.
Nel pomeriggio, poi, gli animi si sono un po' placati dopo una visita di alcuni
amministratori, ma i problemi restano. «In via Morosini i posti auto sul lato
destro sono tutti occupati da mezzi del'impresa - attaccano in una nota
residenti, operatori commerciali e attività professionali del Centro Benelli -
L'asfaltatura non è stata rifatta e tutta la via risulta ricoperta in maniera
frettolosa da materiale inerte che, a causa delle ultime piogge, ha formato uno
strato fangoso disagevole non solo per i veicoli, ma anche per i pedoni. E non
è finita: la piazzetta che collega le due vie è ricoperta da uno strato fangoso
ed è ancora parzialmente occupata da materiale inerte del cantiere». La
petizione, oltre a denunciare i gravi disagi a tutto il complesso del Benelli
con immediate ripercussioni che si sono fatte sentire già dalle prime ore del
mattino», invita l'amministrazione, «mossi da un pieno spirito collaborativo, a
premere presso l'impresa affinchè via Morosini e la piazzetta che collega via
del Lazzaretto vengano sgomberate dai mezzi dei lavori e rese fruibili
all'utenza». Nel pomeriggio si sono recati sul posto il vicesindaco Barbanti e
gli assessori Michele Gambini e Maria Pia Gennari che hanno assicurato agli
abitanti soluzioni per la sicurezza di via del Lazzaretto. I tre amministratori
hanno anche detto che chiederanno alla ditta di spostare i mezzi da via
Morosini. «Vogliamo ricordare al Comune l'impegno preso di ricercare soluzioni
alternative che possano allievare al massimo i disagi - si legge nella nota del
Benelli - Ma non ci risulta che nessuna riunione sia stata convocata e che
nessuna soluzione alternativa nel frattempo sia stata individuata». La
petizione del Benelli ha l'obiettivo, non solo di aprire via Morosini nelle
condizioni concordate, ma anche quello di ridare ossigeno alla zona, carente di
posti auto. Per questo viene rinnovato l'appello a «recuperare
il parcheggio pubblico-privato in via Canale (retro Vigili Urbani);
regolamentare l'area parcheggio degli Orti Giuli; realizzare i parcheggi sul
lungofoglia Caboto». Ma le richieste non si esauriscono qui: se
l'amministrazione negli ultimi mesi ha colorato di blu buona parte della zona
mare, abitanti e operatori vogliono, invece, che al Benelli si faccia un
passo indietro nella politica della sosta a pagamento. «Rendere liberi al
pagamento del pedaggio i parcheggi di via Mameli con introduzione del disco
orario e rimuovere su questi, laddove possibile, le aree di sosta riservate.
Inoltre, vogliamo che venga introdotto il disco orario sul parcheggio di viale
della Liberazione di fronte alla caserma Piave».
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
LETTERATURA. Oggi
«Ripensare il canone» in due lezioni al Lunardi Si intitola «Ripensare il
canone in prospettiva europea e interculturale», il minicorso di letteratura
promosso in città dal Centro di iniziativa democratica degli insegnanti. Si
tratta di due pomeriggi di studio e di confronto che si svolgeranno oggi e
mercoledì 25 nell'aula magna dell'istituto «Lunardi», in via Riccobelli 47.
Oggi pomeriggio il professor Guido Armellini dell'Università
Statale di Verona proverà a rispondere all'impegnativa domanda «Che fare del
canone?», mentre il 25 il professor Roberto Antonelli, docente all'Università La Sapienza di Roma, traccerà un itinerario
«verso un canone europeo». Entrambi gli incontri avranno inizio alle ore 15 e
si concluderanno verso le ore 17, soffermandosi sul sistema di testi e
argomenti ormai considerati classici per la scuola italiana. LA SCELTA di
autori e opere - spiegano gli organizzatori - rispecchia il disegno di
formazione della coscienza nazionale attraverso la tradizione letteraria. La
revisione del patrimonio del passato, alla luce delle esigenze del presente,
non richiede di cancellare opere che costituiscono punti di riferimento della
nostra letteratura, ma di ricollocarli in un contesto storico, di esplicitare i
criteri di scelta, di riconoscere l'influenza di altre letterature, di ridare
visibilità ad autori e letterature poco frequentati in passato, ma oggi
considerati indispensabili. Il corso è gratuito. Ai partecipanti verrà
rilasciato un certificato di frequenza. F. MAR.
( da "Basilicanet.it" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
A LAGOPESOLE
SEMINARIO SU PARASSITA DEL CASTAGNO 13/02/2009 11.53.44 [Basilicata] (AGR) -
Martedì¬ 17 con inizio alle 9,30 nella sede dellâ??Istituto professionale per
lâ??Agricoltura e lâ??Ambiente (Ipaa) â??G. Fortunatoâ? di
Lagopesole si svolgerà
un seminario tecnico dal titolo â??Un nuovo pericolo nel castagneto. Il
Cinipide Galligeno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsuâ?. La
giornata di studio è¨
organizzata dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la
Facoltà di Agraria dellâ??Ateneo lucano e lâ??Ipaa di Lagopesole. Il
Cinipide è¨ un fitofago proveniente dal Nord della Cina è¨ estremamente dannoso
sia per il castagno europeo, selvatico e innestato, sia per gli ibridi
euro-giapponesi. In Italia è¨ stato segnalato per la prima volta nel
( da "Avvenire" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 13-02-2009
Convegno Cei Il direttore dell'Ufficio scuola monsignor Stenco: «Esiste un filo
rosso che lega sussidiarietà, autonomia e parità Tre istituti costituzionali
che se bene interpretati concorrono a promuovere il bene comune» Fra le
condizioni necessarie realizzare la parità, riformare il
ministero e rilanciare la formazione e il reclutamento dei docenti IL FUTURO
TRA I BANCHI Federalismo solidale risorsa per la scuola Nuove opportunità per
gli istituti italiani sulla strada di un'autentica autonomia scolastica DA ROMA
ENRICO LENZI I l federalismo scolastico solidale come occasione per riavviare
il processo dell'autonomia delle scuole. È la prospettiva, ma anche
l'impegno, che la scuola italiana dovrà affrontare. Ne è convinta Annamaria
Poggi, preside della facoltà di Scienze della Formazione all'Università di
Torino, che non nasconde pure il rischio che «in questo contesto vi possa
essere un gruppo di Regioni in grado di costruire un sistema scolastico efficiente
e un altro gruppo di Regioni non in grado» . Uno scenario che preoccupa non
poco la platea del Convegno nazionale di pastorale della scuola, promosso
dall'Ufficio scuola della Cei, in corso a Roma. Del resto il tema «autonomia,
parità e federalismo» è stato al centro della seconda giornata di lavori. Anche
Alessandro Pajno, presidente della III Sezione del Consiglio di Stato e per
anni dirigente del ministero dell'Istruzione, riconosce che il processo
dell'autonomia «sembra essere arrivato a un punto fermo. Il meccanismo del
federalismo scolastico - si augura - potrebbe rimettere in moto l'autonomia,
che ha come scopo originario quello di migliorare la qualità del sistema » . Lo
ricorda anche monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio Cei, citando il
Libro Bianco degli allora ministri Fioroni e Padoa Schioppa. «Esiste un filo
rosso che lega sussidiarietà, autonomia e parità sottolinea . Tre istituti
costituzionali e che se ben interpretati concorrono non a dividere, ma a
promuovere il bene comune », a cui i cattolici non vogliono far mancare il
proprio contributo. Per potenziare questo «filo rosso» , aggiunge Gian Candido
De Martin, ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico alla Luiss di Roma,
occorre soddisfare «almeno 5 condizioni: realizzare la parità, riformare il
ministero, creare rete tra le scuole autonome, potenziare la valutazione e
riformare la formazione e il reclutamento dei docenti» . Condizioni a cui
Annamaria Poggi aggiunge anche «l'elaborazione di livelli essenziali delle prestazioni
nazionali e una equa redistribuzione delle risorse superando egoismi che talune
realtà regionali evidenziano» . Ma sarà davvero possibile «disincagliare» la
scuola autonoma dalle secche in cui è finita? Tutte le componenti lo auspicano,
anche se sembrano mancare ricette condivise. Di certo, commenta Davide Guarneri
presidente nazionale dell'Associazione genitori ( Age), «occorre smuovere anche
il Parlamento perché maturi quella riforma complessiva degli organi collegiali,
che sono il motore propulsivo per dare pieno compimento all'autonomia
scolastica» , che si appresta a compiere 12 anni. Un passaggio atteso dai
genitori, che «vogliono superare una errata logica di contrapposizione, per
passare a una vera collaborazione tra tutte le componenti» , magari
riconoscendo anche per i genitori, «il ruolo dell'associazionismo, come luogo
di mediazione di interessi, luogo di formazione e di preparazione alla
partecipazione » . Del resto in una visione federalista, i cittadini devono
essere sempre più protagonisti, proprio perché è a livello locale che vanno
fatte le scelte. E per la scuola sarebbe l'occasione per essere davvero
protagonista.
( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Béjart, danza e
geometrie Samantha Viva Béjart tra tradizione e innovazione, una prima
nazionale e i balletti storici della compagnia del compianto maestro, oggi
diretta dal suo delfino Gil Roman. Di questo evento imperdibile e della
raffinata danza proposta dal Ballet Béjart Lausanne si è discusso ieri
pomeriggio nel foyer del Bellini, all'interno del ciclo di incontri
"Preludi all'Opera", promosso dal teatro in collaborazione con la
facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania.
Con l'ausilio delle appassionanti relazioni delle docenti Graziella Seminara e
Maria Rosa De Luca, il pubblico è stato portato per mano dentro i colori e le
geometrie di una delle compagnie più rappresentative del nostro secolo,
passando per le atmosfere esotiche del Boléro di Ravel e per il primi successi
dei Ballets Russe di Stravinskij. In prima nazionale stasera al Bellini
si potranno ammirare quattro balletti della compagnia del Béjart Ballet
Lausanne, il nuovissimo "Aria" e i tre balletti storici
"Boléro" di Ravel/Béjart, "Chant d'un compagnon errant" (di
Mahler/Béjart e "L'oiseau de feu (L'uccello di fuoco)" di
Stravinskij/Béjart. Graziella Seminara, docente di
Estetica della musica, ha spiegato come "L'uccello di fuoco" sia
stato per il Ballet du XXe Siècle, nato negli anni Sessanta, un punto focale:
«Da subito questa fu un'opera che Stravinskij concepì come un laboratorio
sperimentale per ricerche avanguardistiche; quando Béjart lo mette in scena nel
1970, non attinge alla musica per balletto ma alla suite orchestrale e lo
concepisce come un balletto politico, in quell'idea della danza vista come
rituale collettivo». Tra le tante innovazioni del maestro francese si nota la
scomparsa della coreografia: «Sono i corpi - precisa la docente
- e il loro movimento a fungere da scena, mentre l'altra componente è
fortemente intellettualistica e si unisce alla funzione etica dell'opera, per
cui questo uccello che rinasce è il ballerino, simbolicamente vestito di rosso,
simbolo dei partigiani che lottano per la libertà». Vengono così scardinate le
convenzioni del balletto accademico e si inserisce, come in tutte le opere di
Béjart, anche un forte spirito geometrico "a convivere con la componente
vitalistica". Del famosissimo Boléro di Ravel ha svelato segreti e
intenzioni la professoressa di Storia della Musica, Maria Rosa De Luca: «Di
solito la fama di quest'opera è più legata alla tradizione orchestrale -
precisa subito la docente- ma fu concepita da Ravel
per l'amica Ida Rubinstein, attrice e ballerina, e il suo successo gioca tutto
sull'iterazione ossessiva del tema, giocato sul ripetersi di un gioco semplice
di note; poi l'armonia, giocata intorno alla mancanza di modulazione, che crea
l'architettura drammaturgica di Ravel, e il ritmo in tre quarti abbastanza
semplice; la chiave di lettura di questo motivetto così accattivante è il
crescendo timbrico; Béjart mostra di aver profondamente capito le intenzioni
del compositore, mantiene infatti l'assai moderato nel tempo e associa alla
donna la melodia e agli uomini il ritmo, con queste geometrie dalla forte
componente erotica, che vedono gli uomini danzare attorno ad un tavolo su cui
si muove la donna, oggetto del loro desiderio, che finisce con l'essere
sommersa da questa danza corale, quasi una liberazione di forze, in una
ripetizione ostinata del ritmo, tipica della tradizione popolare».
( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Ispica. Il sindaco è
soddisfatto per il nuovo strumento urbanistico «E' un Prg molto moderno»
Ragusa. Evento fuori dall'ordinario all'Ausl 7. Gli ultimi due giorni, infatti,
sono stati caratterizzati da un innovativo corso di formazione, quello sulla
"Cultura latina medica", organizzato dalla struttura aziendale che si
occupa di formazione, marketing ed Ecm aziendale, riservato a 30 dirigenti
medici. A dare peso specifico al corso, tenutosi presso la relativa aula al
terzo piano della Residenza sanitaria per anziani, la presenza del relatore,
don Cleto Pavanetto. Si tratta di un insigne latinista, qualcuno dice il
migliore attualmente operante al Vaticano, docente di Lingua
e Letteratura latina negli istituti d'Egitto, Libano e Palestina e presso le
Pontificie Università degli Studi salesiana e urbaniana, nonché presidente
della fondazione "Latinitas". Don Cleto, in questi due giorni, ha
tenuto desta l'attenzione dei corsisti con una conduzione brillante che ha
spaziato in vari testi latini e greci e che ha cercato di porre l'attenzione
su quello che è stato il tema principe del corso, vale a dire la psiche. Ma
perché l'Ausl
( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Appunti Un milione
di euro a Bonolis. E' il mercato! Salvatore Scalia Per presentare le cinque
serate del Festival di Sanremo Paolo Bonolis, giovanotto simpatico dalla
battuta sempre pronta anche se a volte pecoreccia, guadagna un milione di euro.
E' il mercato, ragazzi. L'Italia di oggi è tutta qui: nella curiosità di una
ragazzina di nome Giulia che pone la domanda e nella risposta del presentatore
il quale, per giustificare l'esosità del compenso, spiega che per preparare il
Festival deve lavorare un anno anche come direttore artistico. Un milione di
euro sudati e meritati. E' la legge del mercato, ragazzi! Anche Bonolis ha
imparato a usare la formuletta magica che serve a giustificare ogni assurdità.
Se non esistesse la legge del mercato, potremmo provare ad indignarci per una
cifra pazzesca, per le spese folli della televisione pubblica, per l'offesa
alle famiglie povere, ai lavoratori precari e ai disoccupati. Poiché esiste un
supremo principio regolatore della nostra esistenza, siamo felici che sia
riconosciuto il merito del più bravo, che una lingua
sciolta valga più del mutismo di uno scienziato. E non c'è bisogno di ricorrere
a sociologi, psicologi e filosofi per capire cosa passi per la testa dei
giovani di oggi. Per bloccare la fuga di cervelli dall'Italia non si spende un euro, in compenso ci teniamo
stretta la banda Bonolis.
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
«Logistic, Tosetto
ripristini l'ordinanza sospesa» Venerdì 13 Febbraio 2009, «Non ci sono né
angoli da smussare né confronti da avviare con i commercianti. Bisogna solo
ripristinare l'ordinanza, ancora sospesa, che disciplina gli ingressi per le
consegne in centro». È polemica sul Logistic city center, struttura
pubblico-privata nata in città quattro anni fa per la distribuzione delle merci
nella zona a traffico limitato (ztl) attraverso furgoni elettrici. A poche ore
dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Comune
contro la decisione del Tar, che aveva dato ai corrieri internazionali la
possibilità di operare negli orari di franchigia, scende in campo
Claudio Cicero, consigliere comunale della lista Impegno a 360 gradi nonché ex
assessore alla Mobilità, che replica all'assessore Ennio Tosetto in merito
all'intenzione di quest'ultimo di avviare una serie di incontri con gli
operatori e le società di distribuzione. «Ci sono stati problemi, ci
confronteremo», aveva detto Tosetto l'altro giorno commentando la decisione dei
giudici. «Lavoreremo con e per i commercianti». Dichiarazioni che a Cicero non
sono piaciute. «Non c'è da concertare nulla con nessuno - osserva -. Il Comune
deve ripristinare l'ordinanza sospesa che vieta ai mezzi non autorizzati di
entrare in ztl. Non è necessario suddividere gli ingressi in base a fasce
orarie». Cicero, che ha visto nascere la struttura di San Giuseppe, ricorda che
la sentenza ha dato ragione a Palazzo Trissino sotto tutti i fronti. In altre
parole, d'ora in poi la distribuzione delle merci ai negozianti del centro è ad
appannaggio dei mezzi elettrici del "Logistic", anche se sono
previste deroghe per esempio per i blindati e per le consegne di surgelati e
medicinali. In particolare, il Consiglio di Stato sostiene che l'obiettivo del
Comune «è salvaguardare la salubrità dell'ambiente e il patrimonio storico. Il
servizio è svolto esclusivamente a vantaggio della collettività». Per i giudici
romani, i ricorsi dei corrieri aerei sono inammissibili «nella parte in cui
pretendono di sindacare l'adeguatezza delle scelte operate dall'amministrazione
rispetto agli scopi di tutela ambientale e paesaggistica». Il centro logistico
è diventato un «modello» a cui si stanno ispirando molti capoluoghi. Conclude
Cicero: «L'assessore vada a vedere come funziona il "Logistic". Siamo
di fronte a una sentenza esemplare. È opportuno ritornare alla situazione
precedente al pronunciamento del Tar». Roberto Cervellin
( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
conclusa la tre
giorni sul «grid computing» Griglia di supercomputer, a Catania progetto
capofila Lingue Presentazione della rassegna sul cinema africano Domani, alle
10 nell'aula A7 del Monastero dei Benedettini, sarà presentata al pubblico la
tappa catanese della rassegna sul cinema africano "Travelling Africa.
Specchi d'Africa per un cinema che riflette". Alla presentazione
dell'iniziativa itinerante, promossa da Centro orientamento educativo in
collaborazione con Volontari nel mondo-Focsiv e con le principali Ong
associate, intervengono Nunzio Famoso, preside della facoltà di Lingue,
Sebastiano Gesù, docente di Storia e critica del cinema, e Claudia Aiello, rappresentante
del Cope di Catania. La manifestazione si svolgerà dal 18 al 20 febbraio, al
Cinema Alfieri. Oltre alle proiezioni dei film sarà possibile inoltre visitare
la mostra informativa sul cinema africano, allestita nei corridoi al 1° piano
del Monastero dei Benedettini e che sarà inaugurata proprio domani (visitabile
fino a venerdì 20 febbraio dalle 8:30 alle 14, da lunedì a sabato) e composta
da pannelli, affiche e preziosi personaggi d'animazione usati per la
realizzazione dei film. Giurisprudenza Diritto penale e processuale penale
iscrizioni al corso Jean Monnet C'è tempo sino al prossimo 6 marzo per
effettuare l'iscrizione on line (tramite il sito della facoltà di
Giurisprudenza di Catania www.lex.unict.it, nella sezione dedicata all'Azione
Jean Monnet) al corso Jean Monnet di Diritto penale e processuale penale sul
tema "Diritto europeo e sistemi giuridici nazionali nel processo di
implementazione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia". La
partecipazione al corso è riservata a coloro i quali abbiano già superato
l'esame di Diritto penale. fondazione verga La nuova serie degli Annali
Nell'ambito di un ciclo di conferenze organizzato dalla Fondazione Verga,
lunedì prossimo, alle 17 nella sede di via Sant'Agata 2, gli studiosi
dell'Università di Catania, Alida D'Aquino, Andrea Manganaro e Giuseppe
Sorbello, presenteranno il numero 1 della Nuova Serie degli "Annali della
Fondazione Verga". Introdurrà l'incontro il prof. Nicolò Mineo, presidente
del consiglio scientifico della Fondazione. Adduc Festa di Carnevale per i soci
Sabato 21 febbraio, a partire dalle 20,30, all'hotel Parco dei Ciclopi (via
Scalazza - Acitrezza) si terrà la festa di carnevale per i soci dell'Adduc,
l'associazione dopolavoristica dei dipendenti dell'Università di Catania,
organizzata in collaborazione con il Comitato per le attività sportive e
ricreative dell'Ateneo. La quota di partecipazione è di 18euro a persona. Gli
interessati devono comunicare la propria adesione a Ignazio Sorbello (095
7102743 - igsorbe@unict.it) o Achille Preda (dopola15@adduc.191.it).
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Patto per la
montagna fra pubblico e privato Assindustria lancia l'Agenzia. Miracco: «Si
sposa col Galan-pensiero». Reolon: «Prima la dimensione politica» Venerdì 13
Febbraio 2009, Anticipata qualche mese fa nel corso dell'incontro al Comunale
con il presidente della Regione Giancarlo Galan, l' "Agenzia della
montagna veneta" è stata lanciata ufficialmente da Assindustria Belluno,
in collaborazione con Confindustria Verona e Confindustria Vicenza, ieri
pomeriggio, a villa Doglioni Dalmas, nel corso del seminario dal titolo,
appunto, "Idee per un'agenzia della montagna veneta. Oltre la stagione dei
referendum e per una collaborazione con le Regioni autonome". Di che cosa
si tratta? «Abbiamo pensato a una realtà che sostenga la vita, la manifattura,
il turismo di montagna in modo economicamente sostenibile - ha spiegato il
presidente di Assindustria Belluno, Valentino Vascellari - Ciò significa non
ricorrere alle casse regionali, ma richiamare capitale privato e, in seconda
battuta, partecipare a progetti dell'Unione Europea. L'agenzia, sull'esempio di
altre realtà territoriali, potrebbe partecipare, autonomamente o in partnership
con enti locali, a specifici bandi del Ministero per lo sviluppo economico,
progetti di cooperazione interregionale, progetti europei di capitalizzazione
legati allo stanziamenti di fondi strutturali. Perché - si è chiesto Vascellari
- è necessario creare una nuova realtà quando ci sono già le Province che
potrebbero accordarsi per realizzare direttamente progetti di rilancio della montagna?
Per diverse ragioni. Innanzitutto, l'agenzia sarebbe un braccio operativo della
Regione, senza nodi istituzionali, di coordinamento e di vincoli di
sussidiarietà da superare. L'agenzia, poi, avrebbe un funzionamento semplice e
veloce, come fa l'impresa che individua i problemi, studia e propone le
soluzioni, ricerca i fondi, interviene e mantiene
monitorati i risultati, senza bisogno di partecipazioni e rappresentanze,
votazioni o procedimenti di affidamento incarichi troppo farraginosi come sono
quelli delle pubbliche amministrazioni». L'agenzia, secondo Vascellari,
potrebbe contemplare tra i suoi soci anche gli operatori della montagna che,
con la loro esperienza diretta, porterebbero contributo sostanziale nelle fasi
di analisi e progettazione. La formula giuridica ritenuta più opportuna sarebbe
quella del "patto". «Si tratterebbe di accordi sulla base di una
progettualità condivisa - ha spiegato ancora il presidente di Assindustria
Belluno - progettualità che si interfaccerebbe direttamente con la Regione,
referente diretta per progetti di sviluppo strategico dell'intera montagna
veneta». Quali gli obiettivi da perseguire? «Gli obiettivi sono chiari - ha
detto Vascellari - Lo sviluppo della rete infrastrutturale su gomma, su rotaia
e digitale, la promozione dell'economia manifatturiera e turistica, il
mantenimento dei servizi alla persona e alle imprese, il sostegno
all'innovazione d'impresa, l'investimento nella cultura». Un plauso è venuto da
Franco Miracco, portavoce del governatore Galan, il quale ha sottolineato come
«l'agenzia sposi bene il Galan-pensiero, volto alla semplificazione» e come la
stessa agenzia «sarà uno degli strumenti operativi indispensabili quando sarà
attuato il federalismo fiscale». Critico, invece, Sergio Reolon. «E' apprezzabile
avere aperto un laboratorio di idee - ha esordito il presidente della Provincia
- Ma l'esigenza primaria per il futuro e lo sviluppo della montagna passano,
innanzitutto, per il recupero dell'identità e del riconoscimento della montagna
stessa. Occorre ricostruire le regole di convivenza, ripensare l'idea di
comunità. Occorre, insomma, ripartire dalla dimensione politica del problema e
non dai tecnicismi dell'economia». Reolon ha anche ribadito un concetto che gli
è caro: quello, cioè, che la montagna veneta va ripensata alla luce di un
contesto che comprende tutto l'arco alpino. Il tema delle alleanze e delle
collaborazioni è stato il filo conduttore anche degli interventi successivi.
Quello del sociologo Diego Cason, ad esempio, che ha sottolineato come, anche
nell'ambito del sistema turismo veneto, Belluno non abbia i numeri per
competere con Venezia o Verona e che, dunque, per guardare al futuro non possa
prescindere dal ricercare sinergie. Sinergie possibili anche con le regioni
confinanti: in questo senso,l'avvocato Enrico Gaz ha evidenziato un esempio di
interazione realizzata, come la sanità del Primiero che gravita su Feltre.
"Alleanze" è la parola chiave anche per Adriano Rasi Caldogno. «E'
necessario potenziare la connessione tra montagna e pianura veneta - ha detto
il segretario generale della Regione Veneto - Occorre raccordarsi su interessi
ben precisi e puntare su eccellenze comuni. Con i particolarismi e i piagnistei
non si va da nessuna parte. L'agenzia è la strada giusta e la Regione c'è». Nel
corso del seminario di ieri pomeriggio sono state portate anche esperienze di
valorizzazione della montagna. Quella di Veneto Strade, ad esempio, illustrata
dall'ingegner Sandro D'Agostini («Veneto Strade è un ottimo esempio di ente
pensato per questo territorio»), quella del Consorzio Dolomiti, con il suo
presidente Virginio Piccin, quella di Agemont, l'agenzia per lo sviluppo
economico della montagna del Friuli Venezia Giulia. Ancora, di particolare
interesse è stato l'intervento dell'ingegner Willy Husler, il quale ha
illustrato il percorso di recupero della ferrovia della Val Venosta:
( da "Sicilia, La" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Incarico
a Cuba per docente catanese
L'Università dell'Avana ha conferito al prof. Nino Greco (nella foto), docente di Politica
economica ed Economia del turismo alla facoltà di Economia dell'Università di
Catania, l'incarico di professore della disciplina "Ambiente e sviluppo
economico locale". Il prof. Greco, che, nell'ambito del protocollo di collaborazione tra
l'ateneo catanese e quello della capitale cubana, è condirettore del
"Progetto pilota di sviluppo economico ed ambientale della provincia di
Playa dell'Est-Cuba", riceverà il prestigioso riconoscimento nel corso di
una cerimonia solenne che si terrà nell'Università dell'Avana il 27 febbraio,
in presenza dei responsabili del consiglio scientifico, degli allievi e del
personale del Centro di studi demografici dell'ateneo cubano (Cedem). Nel corso
della cerimonia, il docente catanese terrà una
"lectio magistralis" sul tema "Sviluppo sostenibile: politiche
locali e crisi economica globale".
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Dall'università di Perugia per svelare i segreti dell'apicoltura
Venerdì 13 Febbraio 2009, Seren del Grappa Un corso per gli appassionati di
apicoltura. L'Apat organizza due fine settimana in cui verranno affrontati
argomenti teorici e pratici sulla produzione di api regine, pappa reale e
nuclei d'api. Lo scopo è far conoscere agli apicoltori l'importanza della
selezione e della qualità dell'ape regina, cuore dell'alveare. Il corso, che si
svolgerà nella nuova sede Apat a Caupo di Seren del Grappa (via Arten telefono
0439/394802), prenderà il via sabato 21 febbraio, dalle 15 alle 18.30, e
domenica 22 dalle 8.30 alle 12.30. Interverranno Gabriele Milli e Valeria
Toschi, allevatori di api regine in Toscana. Il corso riprenderà il sabato e la
domenica successivi (28 febbraio e 1 marzo), con gli stessi orari. In questa occasione, sarà presente Tiziano Gardi, docente alla facoltà di Agraria all'università di
Perugia e presidente dell'associazione allevatori api regine. Domenica 1 marzo,
al termine del corso, verrà ufficialmente inaugurata la nuove sede che prevede
cerimonia e rinfresco per i presenti. Per partecipare al corso è consigliabile
prenotarsi ai numeri 328/3668516 (Primo Pellin) o 320/2508906 (Omer
Cappellaro).
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Mattinata dantesca
per trecento studenti Venerdì 13 Febbraio 2009, (G.S.)L'unica pecca del
convegno "Dante poeta europeo" organizzato dal Liceo Classico Tiziano
e tenutosi ieri nella sala del teatro del Centro Giovanni XXIII, è stata
l'impossibilità di avere più tempo per approfondire gli interessantissimi
interventi che hanno contraddistinto la mattinata. Un appuntamento inserito in
una serie di incontri voluti dall'Ufficio Scolastico Regionale e che Belluno ha
inaugurato, prima provincia del Veneto. Una giornata a cui hanno partecipato
più di 300 studenti provenienti da tutta la provincia e resa piacevole anche
dalle letture di Dante di una compagnia nata per l'occasione al classico
cittadino e che ha unito studenti delle classi seconde e terze del Liceo che
hanno recitato e letto brani della Divina Commedia e poesie della Vita Nova. E
proprio all'analisi del capitolo XXV della Vita Nova si è dedicato Aldo Maria
Costantini, professore di letteratura italiana all'Università di Venezia. Nel
suo intervento ha analizzato le diverse scelte linguistiche del poeta
fiorentino tese a dare dignità al volgare, a cercare un pubblico il più ampio
possibile per le sue opere e non ultimo - e questo accade nel "De Vulgari
Eloquentia" - a individuare sé come esempio massimo di poeta fra quanti
hanno scritto d'amore in volgare. Attorno a "Libertà e volontà" si è
invece concentrato il contributo di Natalia Periotto, dell'Accademia dei
Concordi di Rovigo, che ha individuato questo come tema fra i più importanti
dell'opera dantesca. Un'analisi che ha inquadrato tale argomento nel contesto
più generale del contorno cittadino in cui si muoveva Dante. Da ultimo è
toccato allo storico Sante Bortolami, docente di storia medioevale
all'Università di Padova, che, proprio per il poco tempo a disposizione, è
riuscito solo a tracciare i contorni in cui parlare di "Luoghi e
personaggi della Marca Trevigiana nella Divina Commedia", dove Marca
Trevigiana, ha precisato, per Dante era l'intera regione, diversa da Venezia
che faceva parte a sé. Ha concluso i lavori Stefano Quaglia, dirigente
dell'Ufficio Scolastico Regionale.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Morto il ricercatore
Riccardo Dal Zotto Venerdì 13 Febbraio 2009, E morto mercoledì per malattia
all'eta di 37 anni Riccardo Dal Zotto, nato a Thiene dove risiedeva e
ricercatore di "Zootecnica generale e Miglioramento Genetico" all
Dipartimento di Scienze Animali dell'Università di Padova e
docente di Biometria e di Miglioramento genetico presso la Facoltà di
Agraria. Stava portando avanti alcuni progetti di ricerca, in collaborazione
con il prof. Giovanni Bittante, sul miglioramento genetico della qualità del
latte per la produzione di formaggi tipici in collaborazione con associazioni
dei produttori locali e nazionali. Particolarmente attivo nel campo
della zootecnia montana e dell'adattamento degli animali alle condizioni di
allevamento con collaborazioni importanti con la Provincia Autonoma di Trento e
la locale Federazione Provinciale degli allevatori. Il prof. Giovanni Bittante,
direttore del Dipartimento di Scienze Animali, così lo ricorda: «Ci ha lasciato
uno dei giovani più promettenti della ricerca zootecnica a livello
internazionale. Nell'ultimo anno e mezzo è stato coautore di 10 articoli
scientifici pubblicati sull'americano Journal of Dairy Science, che è la
rivista scientifica del settore "Animal Agriculture" con il più alto
impact factor a livello mondiale. Ma Riccardo Dal Zotto lascia anche un vuoto
incolmabile dal punto di vista umano per la sua disponibilità e amicizia verso
tutti noi: docenti, studenti e personale del dipartimento». Dal Zotto è autore
di oltre cinquanta articoli comparsi su alcune delle più prestigiose riviste
scientifiche internazionali; nel 2008 trascorse un periodo come visiting
scientist all'Institute of Veterinary animal and biomedical della Massey University
in Nuova Zelanda, era socio della Associazione scientifica produzione animale e
della American Dairy Science Association.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Adottato il Piano
degli interventi Venerdì 13 Febbraio 2009, Fossò È stato adottato nei giorni
scorsi il Piano degli interventi del Comune di Fossò. E su questo strumento
chiunque può fin d'ora presentare eventuali osservazioni. La sua approvazione
definitiva è prevista per marzo. Nel commentarlo il vicesindaco Paolo Carraro
spiega che "il piano vuole ricucire il territorio introducendo il concetto
dei tessuti urbani: storico, consolidato, consolidato recente, produttivo,
produttivo non ordinato, diffuso». L'amministrazione comunale ha invitato i
soggetti privati a proporre accordi pubblico-privato per
progetti di rilevante interesse, come ad esempio la nuova scuola elementare di
Sandon. «Riteniamo - spiega Carraro - che l'attuale plesso non sia più
sufficiente alla sua funzione». Il piano è stato dotato di valutazione di
compatibilità idraulica, sulla quale si sono espressi in maniera favorevole il
consorzio di bonifica e il Genio Civile. Sono stati previsti
complessivamente circa 230mila
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 13 Febbraio
2009, Venezia Viaggio al centro del pensiero contemporaneo: dalla cosmologia
alla biologia, dalla genetica alla storia della teoria dell'evoluzione. A
duecento anni dalla nascita di Charles Darwin, Venezia gli dedica un convegno.
Ad organizzare questo tributo al padre dell'evoluzionismo ci ha pensato il
circolo veneziano dell'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) che ha
organizzato un incontro, oggi e domani, all'Ateneo Veneto, per affrontare il
pensiero darwiniano secondo tre temi fondamentali: astronomia e biologia;
scienza cognitiva e evoluzione; medicina e ricerca scientifica. Questa mattina,
dalle 10.30, dopo i saluti dell'assessore alla Cultura, Luana Zanella e gli
interventi di Antonio Alberto Semi, presidente dell'Ateneo, di Franco Ferrari
(Uaar) e Piero Benedetti, docente all'università di Padova, ci si confronterà su astrofisica, genetica e biologia
con quattro docenti universitari (Alvio Renzini, Leopoldo Benacchio, Ernesto di
Mauro, Luciana Celotti). Nel pomeriggio il tema sul pensiero darwiniano sarà
svolto in base alle scienze cognitive (anatomia, sistema nervoso e educazione
sessuale). Alla tavola rotonda, con inizio alle 17, sono stati invitati
a parlare Mariella Rasotto, Andrea Pilastro, Elisabetta Visalberghi, Enrico
Alleva. In serata, alle 19, sempre all'Ateneo si terrà un concerto con il
compositore Luca Mosca dal titolo "Cosmogenesi e ontogenesi
senza...". Domani mattina, dalle 10, si misuranno sul pensiero darwiniano
Guido Barbujani, Gilberto Corbellini, Giulio Giorello, Michele Luzzatto.
Concluderà il presidente dell'Ateneo Veneto. Alberto Antonio Semi. Infine vi
sarà l'assegnazione del primo premio nazionale per la poesia scientifica
dedicato a Charles Darwin con la lettura dei testi dei primi tre premiati. La
giuria del premio è composta da Franco Ferrari, Piero Benedetti, Daniele Del
Giudice, Riccardo Held, Mario Messinis, Gilberto Pizzamiglio, Antonio Alberto
Semi, Maria Turchetto, Vittorio Pavon. Al primo classificato verrà regalato un
soggiorno per due persone a Venezia con visita auto-organizzata ai cantieri del
Mose, con apposita barca. Come dire toccare con mano i progetti per la
salvaguardia di Venezia. Più scientifico di così. Al secondo, libri sul Mose;
al terzo classificato due pupazzi di peluche "Charlie" come Darwin e
"Sigi" come Sigmund Freud. Tanto per non prendersi troppo sul serio.
P.N.D.
( da "Gazzettino, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Venerdì 13 Febbraio
2009, di Adriano Favaro «In Italia si dibatte di più sui problemi etici nei
talk show che nelle riviste scientifiche e tra gli scienziati». Mica male se
detto al primo convegno nazionale sulla "Neuroetica" da un neurologo
come Andrea Stracciari, Policlinico Sant'Orsola-Malpighi, Bologna. Uno che nei
giorni scorsi, a Padova, ha sollevato ogni tipo di dubbi, perplessità e perfino
disagio. Come ricordare la storia di quella (rara) malattia che si chiama
"apotemnofobia" e che provoca in alcune persone l'impossibilità di
accettare una parte di se stessi, un proprio arto, una mano. «Poiché sempre più
spesso le scelte mediche guardano in definitiva il benessere del paziente c'è
però da chiedersi se sia etico - come è stato fatto e le riviste scientifiche
raccontano - tagliare un arto ad un paziente sano». La neuroetica raccontata a
Padova non ha dato tante risposte. Come quasi sempre accade in questi (rari)
incontri si vedono più problemi che soluzioni. Ma è un passo avanti importante
perché solo col confronto si scopre come ciascuno di noi sia psicologicamente
sempre più nudo di fronte ai sistemi di cura e ricerca
usati. Così desolatamente nudo che Raffaella Rumiati, docente alla
Sissa, la scuola superiore di Trieste, ha citato come esempio dei disagi che
sta attraversando la società il libro del veneziano Paolo Legrenzi
"Neuromania" in uscita col Mulino. «I finanziamenti per le ricerche
dedicate ai meccanismi cerebrali sono aumentati in modo esponenziale e questo
ha incoraggiato la nascita di nuove discipline con prefisso "neuro".
Legrenzi cita uno studio dell'Università di Yale: una ricerca
viene considerata più corretta se affiancata da informazioni con spiegazioni
"neuro". Poiché la neuroscienza modellerà il nostro futuro, occorre
una policy che la regoli». Invece non c'è niente. Semmai solo rischiose
situazioni spesso correlate a ricerche che vengono finanziate dalle case
farmaceutiche. Come quelle raccontate sempre da Stracciari: «Una volta esisteva
l'invecchiamento cerebrale che si chiamava anche "smemoratezza senile
benigna". Adesso si parla sempre più spesso di sindrome "pre
Alzheimer". Dalla situazione sana alla demenza esiste un'enorme area
grigia, ci sono tanti stadi, pare invece si voglia comprimere tutto questo.
Credo anche che non si possa più parlare di una "capacità di intendere e
volere" e basta; ma di tante situazioni quante quelle che dobbiamo giudicare».
Da far sussultare avvocati, giudici e periti dei tribunali. «Che dire di un mio
paziente - aggiunge Giuseppe Sartori, neurologo dell'Università di Padova, uno
degli organizzatori del convegno al quale hanno contribuito Sigma Tau e
Fondazione Bassetti - affetto dalla sindrome della mano aliena? Di notte quando
ha freddo tira su le coperte. Ma lo fa con la sinistra. La mano destra è una
mano fantasma per il suo corpo e fa il gesto opposto. E se la mano aliena
commettesse un reato, uccidesse? Si giudicherà l"Io" o la mano?». Le
frontiere che sta aprendo la neuroetica sono a volte inimmaginabili. A Padova
l'elenco fornito potrebbe riempire un'intero volume. Dai farmaci nati per
potenziare i deficit mentali e usati invece dai piloti per migliorare le prestazioni
in volo alla neuroestetica: la tossina botulinica era stata usata proprio nelle
attività neurologiche, per poi diventare un fattore di ringiovanimento e
bellezza. Impossibile fermare uno degli affari che muove nel mondo miliardi,
che ha possibili (e preoccupanti) risvolti nel mondo politico come ha spiegato
Salvatore Aglioti, La Sapienza di Roma: «Le neuroscienze sociali studiano più cervelli alla volta e la neuropolitica studia la reattività
personale in un dominio preciso del cervello. Per capire, per esempio, come mai
i liberal "perdonarono" gli errori di Bush e i democratici quelli di
Kerry». Sempre più nudi e spaventosamente soli se gli scienziati si sono a
lungo interrogati che fare se si scopre che un volontario in un test ha un certo
deficit o una certa malattia: dirglielo o no? Corpo e cervello con le nuove
strumentazioni (Tac e Pet, macchine che molti ormai conoscono) sono sempre più
trasparenti: al punto che qualcuno vorrebbe cercare di leggervi oltre alle
malattie anche sentimenti e animi. Magari in modo "predittivo", cioè
prima che quei corpi vengano colpiti da quale evento: «E chi avrebbe mai votato
Ronald Reagan - si interroga Stracciari - se qualcuno, anni prima, avesse
spiegato che un tipo così poteva correre rischi di essere colpito dall'Alzheimer?»
E chi vi darebbe un lavoro? Che assicurazione vi farebbe stipulare una polizza
se conoscesse la vostra carta genetica? «Chi sposerebbe una ragazza sapendo che
"quei" suoi geni le porteranno un tumore al seno? - chiede freddo
Pietro Pietrini, Università di Pavia, biologo, patologo - Io scienziato però
devo conoscere più dati possibili. Il problema è l'uso che se ne fa. Per
esempio adesso è ridicolo pensare di dare a tutti lo stesso farmaco in dose
uguali, normale tempo fa. Già adesso scegliamo un partner secondo meccanismi
inconsci ma "studiabili e riconoscibili" agli scienziati. Non trovo
strano pensare che fra cento anni si individuino i geni per cercare un
accoppiamento giudizioso». In continuo movimento questa neuroetica porta anche
inevitabili scivolamenti. Del tipo: ma esiste ancora il libero arbitrio, quella
scelta che possiamo o non possiamo fare in coscienza? «Un essere umano - come
spiega Sartori - si rende cosciente del movimento che sta facendo solo 300
millesecondi dopo che il cervello ha dato l'ordine. E più i movimenti sono
complessi più il cervello si attiva prima». Passano anche secondi prima che noi
ci rendiamo conto che il cervello ha già dato l'ordine. «Crediamo di essere noi
il motore primo dell'azione - commenta Sartori - Invece siamo spettatori di
passaggio durante il tragitto di esecuzione del movimento». Non siamo una massa
di neuroni e basta e nemmeno l'etica nasce dalle macchine che
"vedono" alcune aree del cervello in eccitazione. Però fra un paio
d'anni alcuni cervelli umani, collegati con sensori
giocheranno a ping pong con un computer; mentre alcuni invalidi riescono già a
guidare una carrozzina solo attraverso elettrodi inseriti nella scatola cranica
o con i movimenti degli occhi su un computer. Quanto distante appare il tempo
delle lobotomie, sostituito adesso dagli interventi mirati di sensori che vanno
a colpire solo alcuni neuroni. «Siamo così arrivati al punto - è la voce di
Lorenzo Magrassi, università di Pavia che chiama tutto
questo psicochirurgia - di poter aumentare di molto le performance di un
paziente. Tanto portare una persona, in condizioni vegetativo, ad avere
coscienza del suo stato e qualche relazione con l'ambiente. Ma è etico farlo se
sappiamo che nessuno di questi processi porta al ritorno alla normalità?».
( da "Savona news" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Spotorno: al Palace
incontro sulla sicurezza informatica Riprendono i corsi dell´Università delle
tre età, divenuti un punto di riferimento importante per il Comprensorio di
Spotorno e Noli. Cultura del territorio, laboratori artistici, letteratura,
geologia, alcuni dei temi in programma. In particolare quest?anno sono stati
inseriti i cicli di incontri: sul dialetto ligure, sul benessere, sulla
degustazione dei vini e sull'informatica. Il prossimo appuntamento è per questa
sera presso la Sala Convegni Palace di Spotorno, alle ore 21.00 dove verrà presentata
una mini guida sulla sicurezza informatica sviluppata in dodici ?pillole?. I
relatori saranno gli ormai storici ?docenti? della cattedra di informatica
dell'Università delle Tre Età di Spotorno e Noli: gli ingegneri Gian Luca
Giudice e Paolo Novello con la collaborazione della dottoressa Elena
Pantaleone. In sintesi queste regole sono sufficienti ad evitare tutti i più
recenti attacchi informatici che hanno fatto notizia ultimamente ad a rimanere
al riparo dalla stragrande maggioranza degli attacchi futuri. Nel corso della
serata verrà inoltre distribuita ai partecipanti la miniguida sulla sicurezza
informatica, contenente le ?dodici pillole?. Infine la ?chiaccherata? di
informatica toccherà anche l'argomento Facebook, l'ormai popolare sito di social
networking e Skype, l'altrettanto noto programma per ?telefonare? gratis
utilizzando la rete internet. Il ciclo di incontri continuerà ancora nei mesi
di marzo, aprile e maggio 2009 sempre a cura dello staff di informatica
dell'Università delle Tre Età ospitato presso la Sala Convegni Palace di
Spotorno. L?ingresso è libero.
( da "Sannio Online, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Isernia: Oltre la
crisi con ?Molise in Movimento? Pubblicato il 13-02-2009 Oggi il convegno
organizzato dalla nuova associazione culturale presieduta da Maria Teresa
D?Achille. Interverrà anche Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo della
Diocesi di Campobasso - Bojano... Creare movimento di opinione, promuovere
attività dirette allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale a livello
locale e valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e storico-artistico:
sono queste le finalità dell? Associazione culturale ?Molise in Movimento?,
costituitasi già da qualche mese in completa indipendenza nei confronti degli
organi di governo centrali e territoriali, delle aziende pubbliche e private,
delle organizzazioni politiche e sindacali, che ha organizzato per questo
pomeriggio l?incontro dal titolo ?Oltre la Crisi?. ?La situazione congiunturale
che investe anche il Molise ? spiega il presidente dell?associazione Maria
Teresa D?Achille - sta divenendo ora dopo ora sempre più drammatica. Una crisi
sì economico-finanziaria ma che ha le sue radici in aspetti morali ed etici. La
crisi attuale non è che la conseguenza delle scelte effettuate in passato.
Occorre, quindi, ripartire con una nuova visione del mondo ed intendere tale
difficile fase quale spartiacque per un ?new day?. Lo stesso presidente degli
Usa Obama ha richiamato tutti ad una nuova etica della responsabilità: un
cambiamento da operare ad ogni livello istituzionale. Il Molise non può
esimersi da tale compito. Da tempo, ormai, si sta assistendo al circolo vizioso
di minor potere di acquisto delle famiglie, consumi che calano, aziende in
difficoltà, lavoratori che perdono il posto di lavoro. Il Molise lo sta vivendo
sulla propria pelle: basti vedere la It Holding di Pettoranello del Molise, lo
Zuccherificio e la Fiat di Termoli. Si tratta delle maggiori aziende del
territorio che si ritrovano a dover lottare con i denti per sopravvivere.
Stessa situazione per l?indotto. E non navigano in buone acque nemmeno le tante
piccole e medie aziende del territorio. Ma proprio partendo dalla crisi in atto
si potrebbe mettere in piedi un nuovo assetto
economico-finanziario-politico-sociale, compreso un diverso sistema creditizio.
Bisogna puntare sui giovani che sono il futuro di questa regione, creare nuove
opportunità basate sui meriti e non sul clientelismo e concepire, quindi, il
lavoro quale diritto e non un favore da chiedere e ricambiare; fermare la fuga di cervelli, ridare impulso
alla competitività, all?innovazione e alla ricerca,
combattere lo spopolamento delle aree interne?. ?Molise in Movimento? vuole
rendere la trasparenza amministrativa, l?onestà, la meritocrazia e la
solidarietà i principi ispiratori di ogni scelta, singola e collettiva nelle
istituzioni. Intende sostenere la crescita del volontariato e
dell?imprenditoria sociale. Obiettivi importanti che i soci dell?associazione
ritengono di portare avanti con lo stesso impegno profuso in tanti anni di
attività nell?ambito sociale, istituzionale e professionale. Il convegno ?Oltre
la crisi? si terrà oggi pomeriggio alle ore 16:30, presso la sala convegni del
Palazzo della Provincia. Introdurrà i lavori Maria Teresa D?Achille (Presidente
dell?associazione). Interverranno Monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo
della Diocesi di Campobasso-Bojano); Luca Bianchi (Vicedirettore Svimez);
Lorenzo Maria Di Napoli (Presidente Co.Ge. Molise e vice presidente nazionale);
Paolo Vacca (Presidente Associazione Industriali del Molise); Enrico Staffieri
(Segretario generale aggiunto Uil Molise). Parteciperanno Monsignor Salvatore
Visco (Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro) e i giovani dell?Agesci.
( da "Denaro, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Campania Innovazione
Nasce Cambio: distretto biotech Via a una società consortile con tre centri
regionali di competenza Il sistema campano nel settore delle biotecnologie
cambia pelle ed evolve verso un sistema che sposa la ricerca con il sistema
produttivo industriale. Dal modello dei centri regionali di competenza si va
verso la costituzione di un distretto tecnologico. Si chiama CamBio (Campania
Biotech) e con Scarl (consorzio tra tre centri regionali di competenza) forma
la neonata società consortile per la realizzazione e gestione del primo
distretto tecnologico in Campania attivo nel settore delle biotecnologie per la
Salute dell'uomo e la qualità della vita. Il progetto sarà presentato oggi alle
ore 10 nella sala conferenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Seconda università di Napoli Ettore Mautone Nasce in Campania il primo
distretto tecnologico nel settore delle Biotecnologie per la salute dell'uomo e
la qualità della vita. Realizzazione di una rete di
laboratori pubblico-privati in cui imprese e strutture pubbliche di ricerca
svolgano insieme attività di ricerca in campo farmaceutico, diagnostico
biomedicale, ceosmeceutico e nutraceutico, aumento della qualità dei servizi
per le imprese, attrazione di investimenti industriali e creazione di nuove
imprese in settori ad elevata conoscenza scientifica di base, aumento
della competitività delle imprese preesistenti sul territorio e formazione di
nuove figure professionali pronte per il mercato, creazione di posti di lavoro
altamente qualificati: sono questi gli obiettivi della neonata società
consortile CamBio (acronimo di Campania Biotechnologies) costituita tra i tre
Centri regionali di competenza operanti nel campo della "Biologia avanzata
e sue applicazioni" (Bioteknet, Dfm e Gear). Il distretto è aperto alla
partecipazione di medie e grandi imprese leader a livello nazionale internazionale
nel campo chimico-farmaceutico e nel suo indotto. Altri soggetti che potrebbero
essere pronti a entrare nella compagine sociale sono la Regione Campania,
alcune fondazioni bancarie e banche e società di venture capital. "Il
progetto spiega il pro rettore della Sun Mario De Rosa, dovrà garantire il
potenziamento delle strutture pubbliche di ricerca presenti in Campania,
orientando la loro attività al trasferimento tecnologico e all'innovazione
industriale". Obiettivo, la messa in rete dell'intero sistema della
ricerca biotecnologica regionale, sia pubblica sia privata, e la creazione di una "governance" della
rete dei laboratori pubblico-privati avviati. Il progetto Cambio è articolato
in cinque azioni, convergenti verso un unico obiettivo, lo start-up di un
distretto tecnologico nel campo delle biotecnologie per la salute dell'uomo e
per la qualità della vita, sul modello delle esperienze più avanzate in campo
internazionale e nazionale (quali, ad esempio, la "Knowledge cluster
initiative" avviata nel 2003 dal Mext, il Ministero giapponese della
scienza e della tecnologia, il "distretto" milanese, la costituzione
del Cbm, cluster in biomedicine del Friuli Venezia Giulia). Due gli interventi
nei quali si articola il progetto: la realizzazione di un campus che consenta
di concentrare iniziative complementari nell'ambito della ricerca biomedicale
presso l'attuale sede del polo di ricerca del Cnr a Via Pietro Castellino a
Napoli e la realizzazione di un distretto tecnologico per l'organizzazione e il
potenziamento di una rete di laboratori pubblici e privati dislocati
sull'intero territorio campano. "Il contesto regionale è caratterizzato da
un numero significativo di strutture di ricerca di assoluto rilievo a livello
nazionale ed internazionale. Basta pensare sottolinea Francesco Rossi, rettore
della Sun - che complessivamente il sistema pubblico della ricerca conta su
circa un migliaio di ricercatori, distribuiti in quattro Università (Federico
II, Seconda Università di Napoli, Università degli Studi di Salerno, Università
del Sannio), cinque istituti di ricerca del Cnr, uno storico istituto di
ricerca in campo biologico quale la Stazione Zoologica Anton Dohrn, due
strutture ospedaliere e di ricerca in campo biomedico (Istituto Pascale e
Cardarelli), due strutture consortili "no profit" a totale
partecipazione pubblica come il Ceinge e Biogem".
Strutture che possono essere definire attori di ricerca primaria, attualmente
aggregate ed organizzate in tre reti di ricerca applicata, ovvero i Centri
regionali di competenza BioTekNet, Dfm, Gear, creati nell'ambito del Por
Campania 2000/2006 Misura 3.16 e recentemente costituitisi in società
consortili. "La realizzazione dei tre Centri continua De Rosa - ha
consentito di integrare e rafforzare l'offerta di ricerca, precedentemente
dispersa in una pluralità di strutture pubbliche scarsamente connesse tra loro
e con la domanda di innovazione espressa dal tessuto produttivo, in tre reti
orientate al trasferimento tecnologico, ciascuna rappresentante una massa
critica di risorse umane e strumentali organizzate". I tre Centri hanno
avviato uno stretto coordinamento strategico e, insieme, hanno progettato e
realizzato un'azione di analisi dei bisogni di innovazione del mondo produttivo
e di "scouting" di progetti industriali, coinvolgendo sia Pmi locali
sia grandi imprese (settori farmaceutica, nutraceutica, cosmeceutica e
biomedicale) e piccole imprese biotecnologiche specializzate a livello
nazionale ed europeo, oltre a tutte le strutture di ricerca afferenti ai tre
Centri. L'analisi dei risultati è incoraggiante: i Centri di Competenza campani
ed i loro soci sono in grado, oggi, di sviluppare insieme un'azione di sistema
in grado di coinvolgere, da un lato, i sistemi locali di imprese e dall'altro,
di attrarre nuovi investimenti industriali in settori high-tech e dunque creare
nuova imprenditorialità (spin-off di ricerca) con un significativo impatto
sullo sviluppo economico-sociale del territorio e sulla crescita di un'economia
regionale basata sulla conoscenza. b>Le imprese interessate a partecipare al
consorzio Le grandi imprese Grandi imprese ABOCA SpA ACS Dobfar SpA Biotest
Italia SpA Bracco Imaging SpA Clean International SpA Esaote SpA Hardis SpA
Manifatture Sigaro Toscano Srl Novartis Farma SpA Rottapharm SpA Softeco SpA Tecnogen
Techniplast SpA Sigma-Tau Switzerland Pmi potenziali partner di CamBio
Acqua&Co Srl Adorkem Technology Altergon Italia Srl Areta Srl Arterra
Bioscience Srl AZ Surgelati SpA Bio&Geo Srl Biogen Bluegreen Biotech Srl
Carlo Gavazzi Space SpA Celi.net Srl Cell Therapeutics Inc CPC Biotech Srl
Crisel Instruments srl Da Galeno Officine Cosmetiche Delfino Srl Dermofarma
Italia Srl Due C Srl Editree Srl EOS SpA EspiKem Srl Farmaceutici Damor SpA
FUTURA Srl GB pharma Clinical Research GB pharma Regulatory Services Gnosis SpA
Gruppo Farmaimpresa Hemodec Srl Pmi potenziali partner di CamBio Ialt IG Tech
Italsistemi Leonardo Sistemi Srl Life Line Lab Srl Mavi Sud Medestea Medestea
Biotech Srl Medevice Medivis Srl Merigen Research Srl OCIMA Srl OKO Lab Srl
Petrone Group Pharmabio Srl Pharmaguida Srl Primm Srl R.C. Impianti Srl Segix
Italia Srl Stewart Italia Srl Tecno Bios Srl TND elettronica Srl Le 5 Azioni -
Azione 1 - Infrastrutture di supporto per il Distretto tecnologico nel settore
delle biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita:
realizzazione di una "filiera del farmaco" Beneficiari: CamBio-Scarl,
Centri di competenza BioTekNet Scpa, Dfm SCaRL, Gear SCarl e organismi pubblici
di ricerca loro soci Destinatari: CamBio SCarl Obiettivi: completare",
potenziare e mettere a sistema le piattaforme tecnologiche attualmente
esistenti presso gli organismi di diritto pubblico coinvolti nel Distretto in
modo da realizzare una vera e propria "filiera della ricerca" per la
farmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica- Dotazione finanziaria: 35 mln di
Euro a valere su fondi Fas. - Azione 2 - Ricerca
industriale nell'ambito del Distretto Tecnologico nel settore delle
biotecnologie per la salute dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari:
Ministero Università e ricerca Destinatari: CamBio Scarl in partnership con le
imprese afferenti al Distretto tecnologico Obiettivi: realizzare un ambizioso
ed articolato programma di ricerca industriale nelle aree tematiche coerenti
con le attività del distretto in grado di facilitare nel breve-medio periodo la
localizzazione in regione di progetti di strategici e di strutture e
ricercatori delle imprese partner, Dotazione finanziaria: 95 milioni di Euro,
di cui 45 milioni di Euro provenienti da fondi Pon, 50 milioni di Euro
provenienti da fondi Por Campania. - Azione 3 - Sviluppo precompetitivo,
trasferimento tecnologico e incubazione di spin-off di ricerca nell'ambito del
Distretto Tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e
la qualità della vita Beneficiari: Regione Campania e Mur Destinatari: Pmi
interessate alle tematiche del distretto tecnologico, costituende società di
cui all'articolo 11 del Decreto 8 Agosto 2000 n. 593 (spin-off di ricerca).
Obiettivi:l'erogazione, a valere su fondi regionali, di agevolazioni a Pmi o
raggruppamenti di Pmi operanti nei settori di interesse del Distretto al fine
di sostenere progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con gli organismi
pubblici di ricerca afferenti al Distretto e caratterizzati da prevalente
carattere di sviluppo precompetitivo (almeno il 51 per cento delle attività
deve riferirsi a quest'ultima tipologia di spesa) Dotazione finanziaria: 10
milioni di Euro di cui 6 milioni di Euro, provenienti da fondi Por Campania
(Fesr), per le agevolazioni ai progetti di sviluppo precompetitivo candidati da
Pmi e 4 milioni di Euro, a valere su fondi Pon (Fesr), per il sostegno di
spin-off di ricerca. - Azione 4 - Attività di formazione nell'ambito del
distretto tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute dell'uomo e
la qualità della vita Beneficiari: CamBio SCaRL, Centri di competenza
(BioTekNet Scpa, Dfm Scarl, Gear Scarl e organismi pubblici di ricerca loro
soci Destinatari: diplomati, laureati Obiettivi: L'azione mira alla
qualificazione ed al rafforzamento del capitale umano nel settore delle
biotecnologie per la salute e la qualità della vita al fine di formare
professionalità in grado di sostenere il trasferimento di know-how
all'industria, far crescere la qualità dei di servizi per la ricerca, gestire i
processi di innovazione, favorire la nascita di spin-off di ricerca. Azione 5 -
Avvio del distretto tecnologico nel settore delle biotecnologie per la salute
dell'uomo e la qualità della vita Beneficiari: Regione Campania Destinatari: CamBio
SCaRL Obiettivi: governance al processo di realizzazione del distretto e
avviare le attività di management e supporto al trasferimento tecnologico
necessarie alla sua funzionalità. A tal scopo è in via di costituzione una
Società consortile a responsabilità limitata senza fine di lucro CamBio SCaRL
tra i tre CRdC operanti nel campo della biologia avanzata che si aprirà alla
partecipazione delle grandi e medie imprese leader nei settori di interesse del
Distretto Dotazione finanziaria: 5 milioni di Euro, di cui 4 milioni a valere
sul Pon (Fse) e 1 milione di Euro a valere sul Por Campania (Fse). Il numero
dei soggetti imprenditoriali coinvolti nella compagine sociale sarà compreso
tra 7 e 10. Potrebbero partecipare alla Società, inoltre, fondazioni bancarie,
banche, società di venture capital e di gestione di fondi mobiliari chiusi
oltre alla stessa Regione Campania. In ogni caso lo statuto e l'assetto
societario dovrà garantire, alla Società, il possesso dei requisiti di
organismo pubblico di ricerca. del 13-02-2009 num.
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Bolzano www.unibz.it : nuova veste E' online il nuovo sito web della Libera
Università di Bolzano, un progetto realizzato all'interno dell'Ateneo con il
forte coinvolgimento degli studenti. Quattro diversi percorsi, individuati a
seconda del profilo dello user, guidano i navigatori a trovare le informazioni
che cercano. La presenza della Libera Università di Bolzano nel web è nata
insieme all'Ateneo stesso e si è sviluppata lo scorso decennio aggiungendo
sempre nuovi contenuti, di pari passo con la crescita dell'Università. Il
passaggio dalla fase della fondazione a quella del consolidamento dell'Ateneo
trova corrispondenza nel nuovo sito web, immagine di un'Università dinamica e
ricca di contenuti. Chi digita www.unibz.it può scegliere da subito se navigare
nello spazio pensato per il "Pubblico", per i "Futuri
studenti", per gli "Studenti" o per l'"Organizzazione e
Personale". A seconda di questa scelta si trova davanti a menù specifici,
creati per soddisfare specifiche esigenze. L'intera struttura è stata creata
grazie alla collaborazione di tutta l'Università. Il prof. Antonino Benincasa,
che ha coordinato il progetto ed è responsabile della veste grafica del nuovo
sito, è partito da un workshop al quale hanno partecipato una ventina di
studenti. I risultati sono stati integrati dalle esigenze dei
docenti e dei diversi uffici, che al progetto hanno lavorato negli ultimi mesi.
Il sito andato online da qualche giorno rappresenta non tanto il termine di un
progetto quanto l'inizio di una nuova fase della comunicazione dell'Università
con tutti gli interessati: il sito verrà continuamente aggiornato e
ulteriormente migliorato a seconda dei suggerimenti degli stessi utenti.
BUR.IT 16.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Modena
Inaugurazione Laboratorio "MILLE CHILI" Ferrari S.p.A. ha sostenuto
la nascita a Modena presso la facoltà di Ingegneria di un Laboratorio che
svolgerà attività progettuali in un ottica di riduzione peso delle vetture
sportive. La struttura, denominata Laboratorio "MILLE CHILI" verrà
inaugurata martedì 17 febbraio 2009, alle ore 12.00, presso l'Aula FA-1D, al primo
piano del nuovo edificio della facoltà di Ingegneria di Modena (via Vignolese,
905). Alla cerimonia saranno presenti il Preside della facoltà prof. Giuseppe
Cantore, l'Amministratore Delegato di Ferrari S.p.A. ing. Amedeo
Felisa, il Direttore Risorse Umane della casa automobilistica di Maranello
dott. Mario Mairano ed i laureandi del corso di laurea magistrale in Ingegneria
del Veicolo con i rispettivi tutor, oltre a tecnici della Ferrari S.p.A. e
docenti della facoltà. BUR.IT 16.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Milano
DocuCity - III Edizione Dal 16 febbraio, tutti i lunedì alle 12.30 Sedi:
Dipartimento di Storia delle Arti, Della Musica e Dello Spettacolo Via Noto 8 -
Milano. Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione Piazza Indro
Montanelli 4 - Sesto S.Giovanni. Ingresso libero. DocuCity. Documentare la
città è ormai alla sua III edizione. Negli anni, si è consolidata e articolata
la volontà da cui l'iniziativa era nata: proporre e discutere testi
documentaristici su città contemporanee, in una prospettiva transnazionale, e
con l'intenzione di rendere disponibili filmati altrimenti non facili da
reperire nei circuiti tradizionali, che qui vengono mostrati in proiezioni
aperte al pubblico, commentati da docenti e/o da ospiti
(registi o critici), e poi conservati nel catalogo della Biblioteca del Polo di
Mediazione Interculturale e Comunicazione. In questo modo, si tenta di
restituire parte del meccanismo attraverso il quale il cinema rimane
affascinato dalla polis contemporanea come sogno e desiderio, luogo
'culturale' o collezione di luoghi in sviluppo dinamico, memoria ufficiale e
rimossa, città della ragione o luogo oscuro. Le città di quest'anno saranno,
nell'ordine in cui verranno proposte, Milano, Ahmedabad, Caracas, San
Pietroburgo, Beirut, Parigi, Tel Aviv, New York, Herat, Granada, Liverpool.
L'iniziativa, che è stata ideata all'interno del Corso di Laurea in Mediazione
Linguistica e Culturale e sin dal principio usufruisce del fondamentale
supporto del CTU e della Biblioteca del Polo di Mediazione Interculturale e
Comunicazione, da quest'anno verrà realizzata con la collaborazione del
Dipartimento di Storia delle Arti, Della Musica e Dello Spettacolo e dei corsi
di laurea in Scienze dei Beni Culturali e Scienze dello Spettacolo, e le
proiezioni avverranno in contemporanea nelle due sedi. BUR.IT 16.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Cagliari Settimana Unica Open Day La "Settimana Unica Open Day" si
svolgerà dal 17 al 21 febbraio 2009 presso la cittadella di Monserrato. Sono
trascorsi 10 anni dal "Salone dello Studente" del 1999, che costituì
la prima occasione di presentazione dell'Università di Cagliari alle scuole e
agli studenti della Sardegna. Negli anni successivi sono intervenute varie
leggi di riforma dell'università e, all'interno degli
atenei, sono nati i servizi di orientamento. Le "Giornate di
orientamento" sono ormai diventate un importante appuntamento di confronto
e dialogo tra Università e Scuole della Sardegna. L'Università di Cagliari,
seppure in presenza di forti difficoltà finanziarie, per non disattendere le
aspettative delle scuole e degli studenti ha voluto organizzare anche per il
2009 la "Settimana Unica Open Day". La manifestazione si terrà dal 17
al 21 febbraio 2009, ore 9-13.30, presso la cittadella universitaria di
Monserrato (S.S. Km.4,500 bivio per Sestu). La "Settimana Unica Open Day"
si propone di offrire agli studenti il supporto informativo necessario per una
scelta consapevole del percorso universitario e professionale da intraprendere
alla conclusione del ciclo scolastico. L'iniziativa è destinata agli studenti
iscritti all'ultimo e penultimo anno delle scuole secondarie superiori. Sono
già state contattate tutte le scuole della Sardegna. Durante la settimana i docenti delle undici facoltà cagliaritane
presenteranno l'offerta formativa, i tutor e i manager didattici forniranno
informazioni sull'accesso ai corsi di studio e ai servizi generali di Ateneo.
Nella postazione della direzione Orientamento si potranno acquisire ulteriori
informazioni sugli sbocchi occupazionali e sui profili dei laureati richiesti
dal mercato del lavoro. Verranno anche organizzate conferenze
divulgative su argomenti di interesse giovanile. La direzione Orientamento
dell'Università di Cagliari ha attivato gli opportuni contatti con le
presidenze delle Facoltà per la definizione del programma delle iniziative.
L'edizione 2009 presenterà una importante novità: agli studenti verrà offerta
la possibilità di cimentarsi con una simulazione dei test di selezione e
verifica della preparazione iniziale. Per l'accesso a tutti i corsi
universitari la partecipazione a questo tipo di prove è ormai diventata
obbligatoria. Le Giornate di orientamento costituiscono solamente una prima
fase del rapporto Università-Scuole, di carattere prevalentemente informativo.
Faranno seguito altre iniziative di collaborazione, che verranno proposte dalle
singole facoltà universitarie e dalla direzione Orientamento. BUR.IT 16.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Trieste Conferenza del drammaturgo Sinisterra alla SSLMIT Mercoledì 18 febbraio
2009, alle ore 17, il drammaturgo spagnolo José Sanchis Sinisterra terrà una
conferenza dal titolo "Escrituras en la frontera", con traduzione
simultanea. La conferenza si terrà presso l'Aula magna della Scuola Superiore
di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, in via Filzi 14. José Sanchis
Sinisterra è forse il più noto drammaturgo di lingua spagnola contemporaneo.
Personalità assolutamente poliedrica, riunisce in sé varie competenze teatrali,
di drammaturgo, regista, attore e docente, che gli
permettono di seguire una traiettoria teatrale coerente e rigorosa, in cui
pratica teatrale e riflessione teorica vanno avanti di pari passo. Nel 1990 è
stato insignito del Premio Nacional de Teatro e nel 2004 del Premio Nacional de
Literatura DramÁtica per la sua opera Terror y miseria en el primer franquismo.
Nato a Valencia nel 1940, si forma all'interno del teatro universitario indipendente
della sua città, dove nel 1960 fonda e dirige fino al
( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Ricerca e
"mappa" sul lavoro delle donne artiste a Bologna (13/2/2009 16:26) |
(Sesto Potere) - Bologna - 13 febbraio 2009 - Si svolgerà dal 19 al 21
febbraio, a palazzo Malvezzi, il Convegno "Nuove prospettive di studio
sulle artiste dal Rinascimento al Novecento". L'iniziativa, curata da Vera
Fortunati, docente dell'Università di Bologna, è organizzata dall'assessorato
Cultura e Pari opportunità della Provincia di Bologna. Il convegno, che si
svolge con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, sarà
l'occasione per fare il punto sull'attività svolta dal "Centro di
documentazione sulla storia delle donne artiste in Europa dal Medioevo al
Novecento", e per presentare la "mappa" dei luoghi delle
artiste a Bologna dal Quattrocento agli inizi del secolo XIX. Il lavoro svolto
dal Centro documentazione, la "mappa" delle artiste a Bologna, i
contenuti e il programma del convegno saranno illustrati in una conferenza
stampa convocata per Martedì 17 febbraio, alle ore 13.00, nella sala Rossa di
palazzo Malvezzi in via Zamboni 13, Bologna. Interverranno: Simona Lembi,
assessora alla Cultura e alle Pari opportunità; Vera Fortunati, direttrice del
Dipartimento arti visive dell'Università di Bologna; un rappresentante della
Fondazione Carisbo.
( da "Quotidiano.it, Il" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Opportunità europee
se ne discute in Regione Ancona | La Europedirect e L'Enterprise Network con
l'Autorità di gestione del Fesr stipuleranno convenzioni, per realizzare il
piano di comunicazione legato alle opportunità offerte nelle Marche dai fondi
europei. Questa mattina si è tenuta in Regione una conferenza stampa sulle
attività di informazione e comunicazione legate alle opportunità previste dai
fondi europei. Hanno partecipato Sergio Bozzi, responsabile dell?Autorità di
gestione regionale per il fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), Vilberto
Stocchi, pro rettore dell?Università di Urbino e presidente di Europedirect,
Graziano Di Battista, presidente di Enterprise Europe Network, azienda speciale
della Camera di commercio di Ascoli Piceno, esperti e operatori del settore.
Europedirect e Enterprise Network sono le realtà con cui l?Autorità di gestione
del Fesr stipulerà convenzioni per realizzare il piano di comunicazione legato
alle opportunità offerte nelle Marche dai fondi europei. Per utilizzare al
meglio risorse indispensabili per lo sviluppo locale, soprattutto in tempi di
crisi, verrà messa a frutto l?esperienza delle due strutture, soprattutto verso
piccole e medie imprese ed enti locali. “I fondi europei sono oggi determinanti
per lo sviluppo locale. Per questo prevediamo il coinvolgimento stretto di
associazioni di categoria ed enti locali, il coordinamento con l?Autorità di
gestione della Regione, il coinvolgimento dei beneficiari, anche attraverso
canali informativi innovativi, saranno le caratteristiche della comunicazione
sui fondi europei. Per divulgare al massimo le opportunità legate a queste
risorse, prevediamo anche la collaborazione con università,
insegnanti, studenti e associazioni no profit” commenta il vicepresidente e
assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, impegnato all?apertura
dell?anno giudiziario presso la Corte dei Conti in rappresentanza della Regione
Marche. Nel corso del 2009 verranno realizzate diverse iniziative divulgative e
informative, tra cui il secondo convegno sul tema ricerca e innovazione,
incontri didattici rivolti a docenti e studenti, seminari dedicati ad
associazioni di categoria, in particolare dell?imprenditoria femminile. E poi,
mailing list e newsletter per un costante aggiornamento di tutti i potenziali
beneficiari delle agevolazioni europee. “L?esperienza pluriennale di
Europedirect nel mondo accademico e nei rapporti con gli enti locali e di
Enterprise Network con le piccole e medie imprese, sarà utile, assieme alle
attività informative che attueremo noi, a dare la massima diffusione alle tante
opportunità legate all?Europa” ha detto Bozzi, che ha concluso ricordando come
“nelle Marche le risorse europee gestite dalla Regione hanno sempre visto una
percentuale di utilizzazione pari al cento per cento”. 13/02/2009
( da "Sestopotere.com" del 13-02-2009)
Argomenti: Cultura
Crema, inaugurate
nuove tecnologie dell'ospedale Maggiore (13/2/2009 18:38) | (Sesto Potere) -
Milano - 13 febbraio 2009 -Ristrutturazione del reparto di neurologia; nuova
unità di terapia neurovascolare (stroke unit) con tutte le dotazioni
necessarie; sistema PACS per la digitalizzazione delle immagini radiografiche;
risonanza magnetica nucleare; ecotomografo per ostetricia (che permette anche
una visione tridimensionale); laser ad olmio per urologia (per il trattamento e
la frantumazione della calcolosi renale, uretrale e vescicole); colonna
operatoria e microchirurgia del naso; sistema MUSE per la trasmissione via web
degli elettrocardiogrammi; una nuova ambulanza per il trasporto di malati
cronici. Sono questi gli interventi e le nuove tecnologia dell'Ospedale
Maggiore di Crema (Cr) inaugurate oggi dal presidente della Regione Lombardia,
Roberto Formigoni, nel corso di una cerimonia cui hanno partecipato il vice
presidente della Regione, Gianni Rossoni, il presidente della Provincia di
Cremona, Giuseppe Torchio, il sindaco di Crema, Bruno Bruttomesso e il
direttore dell'Azienda ospedaliera, Luigi Ablondi. Per tutte queste opere,
Regione Lombardia ha messo a disposizione 3,5 milioni di euro su una spesa
complessiva di 5 milioni. "Questo ospedale - ha detto Formigoni -
rappresenta un modello nel nostro sistema sanitario e una eccellenza per varie ragioni".
Innanzitutto il capitale umano, "riconosciuto come una punta di eccellenza
nel sistema regionale lombardo": il grande livello di preparazione del
personale (su 1.333 dipendenti, 880 sono laureati e diplomati) ha permesso
all'Ospedale Maggiore di diventare punto di riferimento per un bacino più ampio
rispetto a quello naturale. Crema è sede della scuola europea di endoscopia
digestiva, referente a livello italiano per la malattia genetica rara di
Rendu-Osler (telangectasia emorragica) nonché centro importante di cura per
quanti soffrono di cardiopatie, compresi atleti di alto livello. "Crema -
ha detto Rossoni - contribuisce all'eccellenza sanitaria lombarda grazie al
fondamentale apporto di tutto il personale". Quanto all'eccellenza tecnologica,
Formigoni nel ricordare le nuove dotazioni inaugurate oggi ha ricordato che
"Regione Lombardia è consapevole che per assicurare la promozione della
salute e del benessere un ospedale debba restare al passo con i tempi e,
proprio per questo, a Crema abbiamo stanziato notevoli investimenti". Il nosocomio di Crema è anche un "esempio di partnership
pubblico-privato" (l'Ospedale Maggiore fu inaugurato nel 1968 grazie anche
a un'iniziativa popolare di sottoscrizione). Al contributo regionale (pari al
70%) per le nuove strutture che oggi sono state inaugurate si è aggiunto il
contributo delle istituzioni private. Sul fondamentale capitolo della
presa in carico delle persone Formigoni ha sottolineato che "Dare a ogni
singola persona la cura e l'amore di cui ha bisogno è la vera eccellenza che
supera quella delle prestazioni sanitarie". La rete delle cure palliative
a domicilio dell'Ospedale di Crema (5 medici, 11 infermieri, 7 operatori
socio-sanitari, 2 psicologi), "è un caso - ha aggiunto il presidente - di
best practice di cui occorre parlare e che occorre promuovere nel resto del
Paese". "Prendersi cura dei pazienti più gravi - ha detto ancora
Formigoni - rappresenta un compito prioritario per la sanità lombarda, il punto
più alto della nostra eccellenza. Sappiamo cosa significa farsi carico di
garantire l'assistenza a tutti i malati. Non deve mai mancare a nessun paziente
la cura e l'affetto anche quando la sua malattia dovesse rivelarsi incurabile.
Questo è uno dei fondamenti della medicina occidentale fin dal Giuramento di
Ippocrate". Quanto al futuro, Formigoni, annunciando la disponibilità di
ulteriori 37 milioni di euro per lo sviluppo sanitario del territorio di Crema,
ha indicato tre importanti capitoli su cui si sta lavorando concretamente: la
messa in sicurezza e la riqualificazione dell'Ospedale (lavori per 19,3 milioni
di euro); il problema legato al sottodimensionamento della struttura: la
Direzione generale regionale ha dato il via libera all'attivazione di 20 posti
di riabilitazione neuromotoria a Rivolta D'Adda e all'attivazione di
altrettanti posti letti di oncologia medica; la Cittadella della salute di
Soresina: accanto alle attività ambulatoriali saranno attivati 31 nuovi posti
letto di geriatria.