CENACOLO  DEI COGITANTI

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Report "Cultura"   9-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Donne: la politica per prima non offre le pari opportunità ( da "Trentino" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pro rettore e docente dell'università di Trento, che ha mostrato la composizione del nostro Parlamento, riportando dati e statistiche, la situazione dell'occupazione femminile negli Usa, in Italia e nello specifico in Trentino. L'onorevole Laura Froner, deputato, vicepresidente della Decima Commissione attività produttive commercio e turismo,

Incontro al liceo "Sigonio" sullo storico Albano Biondi ( da "Gazzetta di Modena,La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia economica alla Università Bocconi di Milano, presenterà la figura e gli studi di Albano Biondi nel quadro dell'attuale panorama della ricerca storica e storiografica. Albano Biondi, ex insegnante della scuola, è stato uno studioso insigne di Storia Moderna e si è dedicato allo studio delle istituzioni e della cultura,

OMAT MILANO - I PROTAGONISTI DELLA DIGITALIZZAZIONE SI TROVANO QUI ( da "AreaPress" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente e Direttore Responsabile documentazione,Università degli studi della Calabria Dott.ssa Daniela Intravaia, Dirigente Sistemi informativi, Ministero della Giustizia Avv. Andrea Lisi, Presidente Anorc, Studio Lisi Dott. Stefano Mainetti, Direttore Responsabile,Meb-corso avanzato in management dell'ebusiness,

... domani alle 16 in sala Paladin a palazzo Moroni docenti del dipartimento di Ingegneria dell&... ( da "Leggo" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ... domani alle 16 in sala Paladin a palazzo Moroni docenti del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'università terranno un incontro dal titolo "Paure e rischi di Internet: come usarlo e come difendersi". Ingresso libero.

Terra di Teatro Master gratuito ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 12 e 13 marzo lezioni di Istituzioni di teatro musicale tenute da Marco Beghelli, docente del Dams. 6 e 24 aprile e 8 maggio lezioni di Istituzioni di danza tenute da Eugenia Casini Ropa, docente del Dams. 13 e 14 maggio lezioni di Istituzioni di musica leggera tenute da Enzo Gentile. Le lezioni, gratuite, dalle 10 alle 14.

DELLO Al S. Giorgio si parla di maxiemergenza Stasera al Centro culturale S. Giorg... ( da "Giornale di Brescia" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Accademia Santa Giulia di Brescia e docente dell'Università Cattolica di Brescia UNIVERSITÀ Il Paradiso, testo e immagini in Dante Sarà l'XI canto del Paradiso il tema del secondo incontro su Dante. Il Paradiso. Il testo, l'immagine, la voce si terrà alle 16.30 di oggi alla sala polifunzionale dell'Università Cattolica.

Un master in Store management con la Lidl ( da "Giornale di Brescia" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le lezioni saranno tenute dai docenti dell'Università di Parma, affiancati dai manager e i formatori Lidl per gli approfondimenti tecnici. In queste otto settimane si approfondiranno tematiche come il contesto distributivo, le politiche di retail mix, la supply chain e il buying, il comportamento organizzativo e il team building, gli aspetti gestionali.

il tar boccia i rettori, "ripescati" quattro baroni - lorenza pleuteri ( da "Repubblica, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pista anche per il prossimo anno accademico quattro baroni dell´Università e del Politecnico «rottamati» in anticipo dai rettori, con una sentenza che per i navigati docenti fuori ruolo prolunga di dodici mesi la carriera e lo stipendio. Resteranno in servizio negli atenei di appartenenza e, abbandonata la didattica, continueranno a svolgere attività di ricerca e di coordinamento.

brevetti: nuoro in coda alla classifica nazionale ( da "Nuova Sardegna, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di Commercio, ha segnato una brusca flessione, con un calo del 7,

storia, linguistica e filosofia l'elisir di lunga vita di pittau ( da "Nuova Sardegna, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: -Massimo Pittau docente universitario. I tuoi allievi ti hanno seguito anche in passioni difficili come la toponomastica? "Ho dovuto lavorare in condizioni difficili: al magistero ho trovato allievi che non avevano studiato il greco e conoscevano poco il latino.

l'italia perde ingegno, crollano i brevetti ma il friuli è al top per l'innovazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. Anche se il Friuli, con in testa la provincia di Udine, resta al top segnando il quarto posto in Italia per innovazione.

quattro progetti per fronteggiare la crisi economica - maurizio maresca * ( da "Repubblica, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: utilizzo di capitali privati per la realizzazione di opere pubbliche e private e di infrastrutture immediatamente cantierabili. La partnership pubblico privato merita, poi, di essere vista con ancora maggiore attenzione nel caso delle infrastrutture (si pensi ad un nuovo terminal portuale, all´impianto di termovalorizzazione,

le urgenze politico-economiche in un ciclo di tre conferenze ( da "Tirreno, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di economia all'università di Firenze analizzerà le ragioni storiche ed economiche dell'attuale crisi finanziaria, individuandone le caratteristiche specifiche, le differenze e le analogie con la crisi del 1929. Il 21 marzo e il 4 aprile, alle 10, nell'aula magna, il professor Giorgio Petracchi,

In crisi anche la fantasia Meno brevetti in Italia ( da "Arena, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Complice la crisi che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti presso le Camere di Commercio, ha segnato una brusca frenata (meno 7,11 per cento).

jacopo valenti Sono i problemi legati alla didattica quelli che sembrano causare i maggiori disagi tra gli studenti di giurisprudenza a Trento ( da "Adige, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è qualche problema relativo agli orari - racconta Planchenstainer - perché i professori, che sono docenti non stanziali, concentrano le lezioni dal martedì al giovedì. Questo perché fanno anche un'altra professione, che può essere sicuramente un pregio da un lato, ma dall'altro crea un po'di problemi», dice il rappresentante degli studenti.

Medicina? È maschile Si salva solo Lingue ( da "Arena, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lunedì 09 Marzo 2009 CRONACA Pagina 10 UNIVERSITÀ. Più studentesse che studenti, ma tra docenti e ricercatori stravince l'azzurro Medicina? È maschile Si salva solo Lingue L'Università di Verona è un po' più rosa. In generale tra il 2006 e il 2008 il numero delle ricercatrici è passato da 140 a 170, e anche gli ordinari donne hanno registrato un lieve incremento.

Ca' del Bue, sì al trattamento freddo dei rifiuti ( da "Arena, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: investimento pubblico in una eventuale newco che realizzi e gestisca l'impianto quale quota pubblica in capo ad Agsm. Se è vero, la scelta fatta con il bando, è la chiara volontà di affidare il tutto ai privati per 25 anni, ripagandoli dell'investimento e senza chiedere loro nulla in cambio, affitto a parte», conclude D'Arienzo.

Pietro Gibellini tra i miti e gli dei della letteratura ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gibellini sarà introdotto dallo stesso curatore della rassegna del Sancarlino, Roberto Chiarini, docente ordinario di storia contemporanea e titolare dell'insegnamento di storia dei partiti alla facoltà di Scienze politiche dell'Università statale di Milano.

oggi anno accademico al via con tondo e zanardi landi ( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il preside Massimo Bazzocchi, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia, parlerà de "L'immagine del corpo umano nel XXI secolo: da Roentgen all'imaging molecolare". La cerimonia sarà trasmessa in diretta dalla Web radio dell'università (Wru) e si potrà ascoltare collegandosi all'indirizzo Internet http://webradio.

testamento biologico: no alla legge di stato ( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di chirurgia generale. «L'alleanza terapeutica tra medico che informa e paziente che viene informato è sacrosanta e necessaria», aggiunge Dario Betti, dell'istituto di Medicina legale dell'università. «Il rischio è che diventi un semplice documento burocratico che richieda la presenza del notaio anche quando dovrebbe essere escluso dal processo»

ateismo, la ricerca di un altro dio - giuliano di tanna ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ordinario di filosofia morale all'università D'Annunzio dove è preside della facoltà di Lingue e letterature straniere. E' una buona notizia non avere bisogno di Dio? «Non è una buona notizia dichiarare che Dio non esiste. Non foss'altro perché questa dichiarazione lede la dignità di quanti ritengono che Dio esiste.

Con l'unzione cresimale e la consegna delle insegne pastorali (anello, mitria e pastorale) nel Duomo di Bressanone da ieri pomeriggio il teologo Karl Golser è il nuovo vescovo dell ( da "Adige, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di teologia e assistente Unione cattolica imprenditori) e diversi parroci tra cui don Rinaldo Bombardelli (valle dei Mocheni) e l'immancabile don Celestino Tomasi. Diversi anche i sacerdoti trentini che operano in Alto Adige tra cui don Giancarlo Bertagnolli (fondatore dell'associaizone La strada - Der Weg) e il carmelitano padre Angelo Del Favero,

Quel sondino che fa discutere ( da "Nuova Ferrara, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti della nostra Università, Piero Stefani, che insegna Filosofia della religione, e Paolo Veronesi, professore di Diritto costituzionale. Il loro compito è informare sui provvedimenti in corso di approvazione al Senato, sulle conseguenze dei trattamenti di fine vita, sui gradi di libertà che vanno concessi al cittadino che si trovi in condizioni simili a quelle di Eluana Englaro.

brevetti, l'italia perde i suoi geni ( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Complice la crisi che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno di crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di commercio italiane, ha segnato una brusca flessione,

nel nome di galileo ( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e dei pochi altri nazionali di valore) rispetto al Cinquecento: saranno alunni e docenti in cerca di qualità ad andarsene nelle migliori Università straniere. Già quest'anno, per fare solo un esempio, è aumentata del 21 per cento la quota degli studenti italiani che hanno scelto di iscriversi in una sede inglese, Oxford e Cambridge in testa.

Acqua calda e aria condizionata dall'energia solare ( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: responsabile del progetto e docente del corso di Tecnologie delle Energie Rinnovabili - si sono incontrati per confrontarsi sui risultati della ricerca e mettere a punto le soluzioni impiantistiche più adatte alle condizioni climatiche dei diversi Paesi europei. Oltre agli aspetti tecnici, una finalità importante del progetto Solar Combi Plus è la divulgazione delle conoscenze all'

EDILIZIA SETTORE STRATEGICO PER LA GIUNTA LIGURE, ATTIVATI INVESTIMENTI PER CIRCA 368 MILIONI DI EURO" ( da "marketpress.info" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: "A queste iniziative - conclude l´assessore Berruti - si deve poi aggiungere l´istituzione di un fondo presso Filse per la partecipazione pubblico-privata che prevede il finanziamento e la progettazione iniziale di piccole infrastrutture da parte dei privati". . <<BACK

meno inventori ( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di Commercio italiane, ha segnato una brusca flessione, con un calo valutabile nel 7,

PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONE PLENARIA 9 - 12 MARZO 2009 VERTICE DI PRIMAVERA: ECONOMIA ED ENERGIA SOTTO LA LENTE: PROGRESSI DI CROAZIA, TURCHIA E MACEDONIA VERSO L'ADESIONE NUOVE N ( da "marketpress.info" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Ricerca: impedire la fuga dei cervelli - A fronte della carenza di ricercatori nell´Ue, una relazione all´esame dell´Aula chiede di scoraggiare la ?fuga di cervelli? e creare un mercato unico della ricerca. Occorre quindi migliorare le retribuzioni, le opportunità di carriera e la portabilità delle sovvenzioni,

Oltre mille finiti all'estero ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Non parlerei di fuga di cervelli o di corsa all'abbandono della città, quanto, almeno in diversi casi, della forte volontà di affermarsi". Balducci pensa anche alle tante eccellenze che hanno lasciato la città, molte delle quali nell'ultimo periodo sono state portate alla luce da uscite pubbliche a anche dalle interviste del Carlino.

Il Polo scientifico-didattico di Forlì organizza per oggi, alle 15, presso l'aula magna (c... ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presso l'aula magna (corso della Repubblica 88/A) un incontro pubblico, rivolto al personale docente, ricercatore, tecnico-amministrativo e agli studenti, con i candidati alla carica di rettore dell'università di Bologna. Oggi ci saranno i professori Giorgio Cantelli Forti, Ivano Dionigi e Roberto Grandi.

Crisi vera, disoccupati reali: così finisce l'era postmoderna ( da "Corriere della Sera" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Crisi vera, disoccupati reali: così finisce l'era postmoderna N egli ultimi vent'anni molti sociologi erano convinti di aver identificato la tendenza evolutiva della nostra società. Questa da agricola è diventata industriale, poi post-industriale e, infine, post-moderna.

MASSA <CON STUPORE abbiamo appreso dell'intenzione del vicesindaco Martin... ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dove il rapporto pubblico privato è espressamente previsto normato e proceduralizzato. Nel nostro caso, ovvero in una variante d'iniziativa pubblica, ammessa la sua ammissibilità in questa fase, le procedure sono chiare: le potestà sono affidate ai cittadini con le osservazioni ed ai consiglieri comunali a cui compete il potere di decisione sul piano urbanistico.

false firme agli esami, guai per la prof ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università risulta presente in commissione TERAMO. La professoressa risulta in commissione anche nei giorni in cui è assente dall'Università. Per la procura è un falso ideologico che ha fatto finire sotto inchiesta una docente di lingue straniere dell'ateneo teramano e un suo stretto collaboratore, mettendo anche a rischio la validità degli esami sostenuti dagli studenti di più facoltà.

differenziata al 60% con il porta a porta ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente della società mista pubblico-privata che gestisce il servizio di nettezza urbana, «le prossime frazioni a essere coinvolte saranno Santa Lucia, Ciampino, Gagliarda bassa, Villa Torre, Villa Iubatti e Caldari. In un prossimo lotto, serviremo anche Rogatti, Iurisci, Carlone, Sarchese, Villa Deo, Villa Grande, San Nicola, San Tommaso e San Pietro»

caffè letterario, francini responsabile della gestione ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli altri due posti chiave della società pubblico-privata che promuove le imprese abruzzesi nell'ambito europeo sono occupati da Enrico Marramiero (presidente) e Ciro Nardinocchi (amministratore). Si è costituito il direttivo provinciale del Movimento per le autonomie (Mpa). Sono stati eletti Vincenzo Serraiocco, Domenico Di Caro, Luca Di Nisio ed Enrico Casale,

false firme agli esami professoressa indagata ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: finire sotto inchiesta una docente di lingue straniere dell'ateneo teramano e un suo stretto collaboratore, mettendo anche a rischio la validità degli esami sostenuti dagli studenti di più facoltà. L'inchiesta del sostituto procuratore Davide Rosati ha mosso i primi passi dopo alcuni esposti che sono arrivati in procura: denunce circostanziate in cui qualcuno paventava degli illeciti.

"Destra-sinistra, tribù contro che non si parlano" ( da "Giornale.it, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: editorialista del Riformista e docente di Storia contemporanea all?Università di Roma Tor Vergata, nega l?esistenza di un?egemonia della sinistra nella produzione culturale italiana. "Almeno dagli anni Novanta del secolo scorso", puntualizza spiegando come, "per un lungo tratto della storia repubblicana, la sinistra non ha avuto accesso alla cosa pubblica"

Da Maccaferri a Burani ecco chi compra il vento ( da "Corriere Economia" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: prima significativa operazione del fondo pubblico/privato F2i guidato da Vito Gamberale, ex manager di Telecom Italia e Autostrade per l'Italia. Poi ci sono quelli che proprio grazie a pale eoliche e pannelli solari sono saliti alla ribalta: a Reggio Emilia Walter Burani, marito della stilista Mariella, che nel settore ha fatto crescere due società quotate come Greenvision e Bioera;

Nell'ingegneria cresce il successo al femminile ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si laureano meglio e puntano con decisione anche sui ruoli docenti. è una questione di voti, di tempi di laurea e di determinazione. Sul primo aspetto non c'è spazio per i dubbi: a ingegneria industriale i voti superiori al 106 sono il 30% fra le laureate e il 20% fra i maschi, a ingegneria dell'informazione sono il 26% contro il 21% e a ingegneria civile e ambientale,

A Casale il seminario di studi 'Emozioni in corso, crescere CON il nido d'infanzia' ( da "inalessandria.it" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ivana Pinardi, pedagogista e psicoterapeuta, Paola Molina, docente di psicologia all?Università di Torino. Nel pomeriggio sono intervenuti Donatella Savio, studiosa e ricercatrice all?Università degli Studi di Pavia e la stagista Valeria Bressan, protagonista di una esperienza di psicomotricità realizzata all?

Al via il progetto di Confindustria Alessandria: sito web e gara per le scuole ( da "inalessandria.it" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei docenti e degli studenti degli Istituti Tecnici partecipanti. Hanno introdotto i lavori: Bruno Lulani, Presidente di Confindustria Alessandria; Paolo Camagna, Vice Presidente di Confindustria Alessandria con delega all?Education; Susanna Cichero, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alessandria.

L'ambasciatore Moldavo in visita ad Offida. ( da "Quotidiano.it, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Scienze Politiche e per 15 anni Rettore dell?Università di Moldova fino al 2007), dopo una breve passeggiata in centro, ha avuto un lungo e caloroso colloquio con l?Assessore Valerio Lucciarini con il quale si sono scambiate le informazioni necessarie a porre le basi sulle possibili collaborazioni tra Offida ed altre istituzioni pubbliche,

A qualcuno piace giallo edizione 2009 ( da "Blogosfere" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Storia del giallo italiano Giuseppe FARINELLI (docente di Letteratura Italiana Università Cattolica Milano) Introduce Carla Boroni Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 KAI ZEN La strategia dell?ariete (Mondadori) Intervista Beppe Spatola (Corriere della Sera) Ore 17.00 Angelo PETRELLA La città perfetta (Garzanti) Piernicola SILVIS L?

I tagli alla ricerca ( da "Blogosfere" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: giustificati come un tentativo di eliminare gli sprechi e migliorare l'università in un paese in cui i privati non sono molto interessati al mondo accademico, grazie anche alla cattiva applicazione del 3+2!). Eppure il problema dei tagli alla ricerca ed alla scienza non è solo italiano: basta leggere quanto sta avvenendo negli Stati Uniti nell'articolo di Hamish Johnston Now you see it.

esami all'università, spuntano le false firme ( da "Centro, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accusa anche un collaboratore che avrebbe aiutato la professoressa Esami all'Università, spuntano le false firme Indagata docente di lingue straniere: è assente ma risulta lo stesso in commissione TERAMO. La procura indaga sugli esami all'Università di Teramo e una docente di lingua straniere e un suo collaboratore finiscono nel registro degli indagati.

<Chiudo la strada per i vicentini> ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sindaco di Vallarsa e docente all'Università di Trento Ivano Tolettini VALLARSA «Da due mesi a questa parte c'è il grosso problema delle valanghe e anche questa notte abbiamo chiuso la strada regionale di Vallarsa sia per il pronunciato pericolo dio slavine sia per contenere i vicentini che, da grandi appassionati di montagna quali sono,

Scoperta la molecola dell'aggressività del tumore al seno ( da "Clicmedicina.it" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e il gruppo di ricerca diretto da Andrea Balsari, Docente di Immunologia all?Università Statale di Milano. I risultati dello studio, che ha avuto un finanziamento dell?Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), sono stati recentemente pubblicati dal prestigioso Journal of Clinical Oncology.

Con Fondazioni e atenei il 'venture capital' italiano ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: camere di commercio, imprese hightech, centri di ricerca pubblici e privati, università. Il fondo, gestito dal team di Fondamenta Sgr, specializzata del private equity, ha raccolto sottoscrizioni per 65 milioni di euro da parte di sette Fondazioni (Cariplo, Casse di Risparmio di Cuneo, Forlì, Modena, Parma, Teramo, L?

Competitor in Italia, alleate fuori confine le Pmi unite nelle sfide sui mercati esteri ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo Paolo Petri, docente di organizzazione delle Pmi all?Università Bocconi, «l?imprenditorialità diffusa è il vero valore aggiunto del sistema Italia. Per superare le barriere che impediscono alle piccole imprese di esportare ci sono due modi: o fare massa critica oppure alzare la qualità e l?

Cosa vuoi da me? ( da "Napoli.com" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università romana, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. ?Sono dei corsi di élite istituiti per avvicinare le eccellenze al difficile mondo del lavoro?, dice, infatti, il dirigente. ?Durante la presentazione a Napoli, due docenti di ruolo, il professor Caroli e la professoressa Spalletti, spiegheranno ai laureati che,

Savona: domani l'atteso incontro con Celli della Lluiss ( da "Savona news" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali «Guido Carli» di Roma incontrerà gli studenti dell?ultimo anno delle scuole superiori cittadine. Obiettivo dell?incontro, aperto anche ai dirigenti scolastici e ai docenti degli istituti savonesi, è la presentazione delle opportunità di studio e degli sbocchi professionali offerti dall?

Picchiato uno studente italo-etiope ( da "Italia Sera" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Orientale di Napoli. E? figlio di un noto docente universitario in pensione, Yakob Beyenne, tuttora legato all?ateneo da un contratto di collaborazione per la cattedra di filologia etiopica. ?Nessuno è intervenuto?. ?Le ferite al volto fanno molto meno male di quelle che ho dentro?

Mercoledì incontro del Pd sull'università ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una reazione forte e diffusa con la nascita di un movimento di protesta partecipato da docenti, ricercatori e studenti". "Il Partito Democratico che non si è sottratto ad un confronto serio sul problema, attento da sempre al tema della riforma del sistema universitario, ha ritenuto sbagliata la linea dell?esecutivo perché centrata fondamentalmente su una logica di tagli di spesa.

Risorse ridotte per ricerca e sviluppo. Latitano Sud e Isole ( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Risorse ridotte per ricerca e sviluppo. Latitano Sud e Isole Roma. Italia Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale.

Confindustria si interroga su crisi e prospettive economiche ( da "Gazzettino, Il" del 09-03-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Padova mentre il giornalista de Il Sole 24 ore Roberto Iotti intervista Francesco Giavazzi docente dell'università Bocconi di Milano e del Massachusetts Institute of Technology. I lavori del convegno che si terrà oggi a Padova allo Sheraton Hotel alle 21 saranno introdotti dalla relazione del presidente di Confindustria Padova Francesco Peghin.

Al <Giuliano> oggi convegnosulla Carta costituzionale ( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I referenti del progetto sono i docenti: Mimmo Oliveri e Gaetano Corvaia. L'intento è quello di fornire agli studenti validi ausilii ed adeguati approfondimenti sulla Carta Costituzionale Italiana e i meccanismi che sottendono alle attività delle Assemblee elettive. La prossima settimana, una delegazione degli studenti dell'istituto professionale "Giorgio Boris Giuliano"

Via al Piano urbano di mobilitàe al Piano urbano del traffico ( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: progetti mirati al miglioramento dell'efficienza energetica, con il supporto dei progressi dell'innovazione tecnologica, e operando con finanziamento tramite terzi solleva il cliente (pubblico-privato) dalla necessità di reperire risorse finanziarie: l'efficienza energetica ripagherà l'investimento fatto dalle Esco. m. t. g.

Aperte le iscrizioni a dottorati e <Summer school> ( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Emuni University con la presenza di docenti provenienti dai partner istituzionali dell'Università euromediterranea. Nel corso dei seminari, gli allievi ammessi avranno l'opportunità di elaborare le loro tesi dottorali o scrivere papers di ricerca. Potranno inoltre richiedere contributi finanziari per il soggiorno nella residenza Emuni e per la mensa.

FRANCESCO DE SANCTIS* IN UN CONTESTO DI GENERALE ABBASSAMENTO DI PRETESE DELL'UNIVERSITà... ( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un corpo docente ed un'organizzazione strutturale e laboratoriale che garantiscono una cura individuale nella formazione del futuro «professionista». Uso questo termine perché la professionalizzazione (nel senso alto del termine: padronanza applicativa di sapere teorico attraverso tecniche qualificate) è una delle finalità comuni a tutti i nostri corsi di laurea,

Il clinic con Camolese rinviato di sette giorni ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: curato da Giorgio Molon responsabile del Settore Giovanile del Padova, rimarrà lo stesso: Giancarlo Camolese, allenatore professionista e docente all'Università di Torino, sarà il protagonista della serata dedicata al tema "Didattica della marcatura: dall'1 contro 1 ai movimenti di reparto". Appuntamento alle 20,45 nella palestra di via Gozzano.

Esteri, riunione Consorzio per Infrastrutture in Africa ( da "KataWebFinanza" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scopo di dare un supporto ai Paesi africani nel settore delle infrastrutture la cooperazione italiana annuncer una iniziativa pilota cui destiner 2.5 milioni di euro attraverso la Banca Africana di Sviluppo per agevolare il finanziamento delle partnership pubblico-private nei progetti infrastrutturali attraverso interventi di valutazione e mitigazione del rischio. 09/03/2009 - 14:47

Cultura e Spettacoli: I dilemmi della morale tra senso del dovere e felicità ( da "Sannio Online, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incontro con il docente di filosofia morale dell?università di Napoli ?Federico II?, Prof. Giuseppe Cantillo... Nell?ambito del progetto ?La ?mia? filosofia e le filosofie?, si è tenuto recentemente presso il Liceo Classico P. Giannone, l?incontro con il docente di filosofia morale dell?

Porte aperte in Europa per 838 studenti dell'Università degli studi di Modena e Reggio emilia ( da "Sestopotere.com" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sostenere gli esami ed usufruire delle strutture e, in molti casi, dei servizi, dell?Università ospitante, senza pagare tasse presso quest?ultima. L?attività di studio, svolta all?estero e concordata prima della partenza con i docenti responsabili degli scambi, sarà pienamente riconosciuta ai fini dell?iter universitario.

Tre serate dedicata ai monti sacri ( da "Varesenews" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I relatori delle serate sono docenti di Storia dell?Arte dell?Università Cattolica di Milano. Il calendario delle serate è il seguente: sabato 21 marzo - ore 21.00 dott. Mauro PAVESI presenta "SACRO MONTE DI ORTA" Fine Cinquecento - Settecento: Sacro Monte dedicato alla vita di San Francesco sabato 28 marzo - ore 21.

Il web e le sue zone grigie ( da "MyTech" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: avvocato e docente presso il Master di diritto delle nuove tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna – si è accorto che il file ospitato sul sito dell?onorevole Gabriella Carlucci e contenente la proposta di Legge per “

"In cultura tribù che non si parlano" ( da "Giornale.it, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: editorialista del Riformista e docente di Storia contemporanea all?Università di Roma Tor Vergata, nega l?esistenza di un?egemonia della sinistra nella produzione culturale italiana. "Almeno dagli anni Novanta del secolo scorso", puntualizza spiegando come, "per un lungo tratto della storia repubblicana, la sinistra non ha avuto accesso alla cosa pubblica"

Scienza e arte: Premio Innovazione 3T 3L ( da "Comunicatori Pubblici" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Presidente del Comitato Tecnico Scientifico per la Ricerca Industriale del MIUR; Vincenzo Zezza, responsabile del Centro di competenza politiche industriali per l'impresa dell'IPI; Giuseppe Fresa, Research Promotion Director del Centro Ricerche Fiat; Luigi Gallo, Responsabile Innovazione dell'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa INVITALIA SpA-

A Bologna studenti in cattedra contro il bullismo ( da "Dire" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Romagna e dal Dipartimento di Psicologia della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. La ricerca, curata da Maria Luisa Genta, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione dell'Università di Bologna, presentata un mese fa, ha messo in luce che nelle scuole medie e superiori dell'Emilia-Romagna il bullismo è molto diffuso.

Piemonte/ Scontri Torino,rettore: Non autorizzato ingresso ( da "Virgilio Notizie" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia della famiglia presso la facoltà di Scienze politiche ha chiesto ai ragazzi di leggere una lettera indirizzata al rettore e firmata da lei. "La prego rettore - citava la lettera - di voler garantire che l'università sia uno spazio di discussione e di formazione, libero da interventi esterni di tipo autoritario"

Scontro tra studenti all'Università di Torino, interviene la polizia: tre fermati ( da "Rai News 24" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia della famiglia presso la facolta' di Scienze politiche ha chiesto ai ragazzi di leggere una lettera indirizzata al rettore e firmata da lei. "La prego rettore - citava la lettera - di voler garantire che l'universita' sia uno spazio di discussione e di formazione, libero da interventi esterni di tipo autoritario"

Venturi: un centro per chi vuole fare innovazione sulla rete ( da "01net" del 09-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: anche la fuga di cervelli verso l?estero”. Non manca, infine, un accenno a Milano. “Al momento non abbiamo progetti da annunciare ufficialmente, ma stiamo lavorando in modo riservato. Di certo con Expo 2015 Milano sfida se stessa: obiettivo è trasformarsi, prendendo l?

Scuola, quei professori con la valigia ( da "Panorama.it" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la liquefazione del ruolo, ha spiegato [8] Giuseppe Favretto, docente di organizzazione del lavoro all'Università di Verona nel suo Lo stress degli insegnanti, ricerca su oltre 2 mila docenti del Veneto (in uscita per la Franco Angeli): "Alcuni resistono e combattono, altri si fanno trascinare dalla corrente.

Riscaldamento globale/2 - A dicembre la Cop15. Copenaghen mette in vetrina la sua energia "verde" ( da "e-gazette" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: direttore del Climate consortium, un partenariato pubblico-privato il cui compito principale è promuovere le soluzioni danesi di tecnologia pulita prima della Cop 15. - E possiamo affermare che le imprese e l?industria danesi offrono alcune tra le migliori soluzioni per ridurre le emissioni globali di CO2?

Castel di Lama celebra l'universo femminile ( da "Quotidiano.it, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con docente lo studioso ed esperto del settore Gianluca Pulzoni. Dieci lezioni in totale, una per settimana, completamente gratuite che esploreranno il mondo e i segreti del mezzo cinematografico, cercando di creare un gruppo di lavoro che crei un percorso in grado di elaborare un progetto finalizzato alla promozione e alla conoscenza del cinema stesso.

Cellule staminali senza implicazione etiche: la proposta di Varese al mondo ( da "Varesenews" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: già docente di Genetica all'Università di Milano e oggi Direttore Scientifico di Biocell Center – Le staminali del liquido amniotico sono multipotenti, molto giovani e in grado di differenziarsi in vari tessuti del futuro individuo. Si aprono alla scienza e alle applicazioni mediche delle prospettive finora sconosciute.

Usa/ Obama allarga ricerca staminali e auspica nuova legge ( da "Virgilio Notizie" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: questa legge di fatto mette al bando la ricerca con soldi pubblici (mentre quella nei laboratori privati è sempre stata ammissibile). Nel 2001, con un compromesso accuratamente lavorato, il presidente Bush aveva accettato il principio che il denaro pubblico può essere usato per la ricerca soltanto se effettuata utilizzando un piccolo numero di colonie di staminali (

Lavoro: Catanzaro, sit-in di protesta dei dipendenti Ambiente-Servizi ( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attenzione sullo stato di crisi e sul futuro della società mista pubblico-privata, con molti Comuni che non starebbero pagando regolarmente il servizio e con conseguenti ritardi nel pagamento degli stipendi. Una delegazione di sindacalisti e di dipendenti della società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti a Catanzaro e in altri centri dell?

Appuntamento in Ambasciata ( da "Blogosfere" del 09-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Sarajevo in Yugoslavia, dove si è laureato e specializzato in grafica artistica e tecniche di incisione. Attualmente è Docente di Tecniche di Incisione all?Accademia di Belle Arti di Roma. Alcuni autori del Novecento hanno fatto del caso, dell?


Articoli

Donne: la politica per prima non offre le pari opportunità (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Donne: la politica per prima non offre le «pari opportunità» Il confronto arcense in occasione dell'8 marzo ribadisce che c'è tanta strada da fare ARCO. Festa della donna. Tante conquiste, ma ancora troppe questioni non risolte. Quello che è stato fatto fino ad ora non basta se si pensa che ancora oggi il livello di occupazione delle donne è basso e mancano adeguati servizi di sostegno alla famiglia, sono retribuite meno degli uomini a parità di ruolo e anzianità, si laureano numerose e bene ma poi mancano nei posti in cui si può decidere di cambiare qualcosa, per non parlare della piaga della violenza. Queste le tematiche emerse nel corso della tavola rotonda "Donne e politica" tenutasi ad Arco all'auditorium di Palazzo dei Panni sabato pomeriggio. All'incontro era stata invitata a partecipare dalla dottoressa Cristina Bronzini anche il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, che in una lettera letta dal vicesindaco Josef Joerg, ha fatto sapere di non poter essere presente, ma ha espresso comunque il suo "apprezzamento per l'iniziativa in quanto la partecipazione delle donne alla politica necessita di un sostegno e di un incoraggiamento costante". Sono intervenute Mariangela Franch, pro rettore e docente dell'università di Trento, che ha mostrato la composizione del nostro Parlamento, riportando dati e statistiche, la situazione dell'occupazione femminile negli Usa, in Italia e nello specifico in Trentino. L'onorevole Laura Froner, deputato, vicepresidente della Decima Commissione attività produttive commercio e turismo, ha parlato di quote rosa e della carenza di donne nelle istituzioni in Trentino, del fatto che rappresentano una risorsa notevole per il Paese perchè quando lavorano creano reddito, ma costituiscono un potenziale non sfruttato. Lia Giovanazzi Beltrami, assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, ha portato l'esempio del mondo del cinema dove l'essere donna è un valore, a differenza dell'ambiente politico. Yvonne Bezrucka, docente di lingue e letterature straniere all'università di Verona, ha proposto una lettura in chiave arendtiana (da "Vita activa" di Hannah Arendt) del libro di Virginia Woolf "Gita al faro", e ha sottolineato l'importanza di iniziare a fare politica nel quotidiano per cambiare le regole del gioco, educando i figli maschi e i mariti, agendo quindi nell'ambito dei piccoli poteri su cui la donna ha il dominio. Ognuna ha portato esperienze personali e punti di vista diversi: economico, politico, culturale; ciascuno dei quali completa e arricchisce gli altri, per prendere un cammino insieme, non individuale, perchè le conquiste non è detto che rimangano nel tempo, bisogna mantenerle. L'incontro è stato moderato da Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino, che ha poi dato la parola anche alla platea per testimonianze, domande e curiosità. Interventi interessanti e approfonditi da parte del pubblico, spesso già in buona parte informato. Pochi i giovani presenti in sala, quelli che ancora non si rendono bene conto della differenza di genere, anche perché non hanno fatto l'ingresso nel mondo del lavoro per accorgersi della situazione e delle difficoltà, che spesso tante cose non le sanno e dovrebbero invece conoscerle. Per un incontro così ricco e stimolante l'auditorium avrebbe dovuto essere gremito soprattutto di ragazze, le donne di domani, consapevoli della situazione e decise a cambiare quello che ancora non va, per un presente e un futuro più giusto.

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Incontro al liceo "Sigonio" sullo storico Albano Biondi (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

DOMANI ALLE 15 Incontro al liceo "Sigonio" sullo storico Albano Biondi Domani nella sede del liceo "Sigonio" in via Saragozza 100, alle ore 15, il prof. Marco Cattini, docente di Storia economica alla Università Bocconi di Milano, presenterà la figura e gli studi di Albano Biondi nel quadro dell'attuale panorama della ricerca storica e storiografica. Albano Biondi, ex insegnante della scuola, è stato uno studioso insigne di Storia Moderna e si è dedicato allo studio delle istituzioni e della cultura, con particolare interesse per i comportamenti e l'immaginario collettivi (la magia, la stregoneria), nonché per la storia locale. L'incontro, rivolto agli studenti ma aperto anche al pubblico esterno, appartiene alla rassegna dal titolo "I maestri dei maestri", inaugurata lo scorso anno con lo scopo di ricordare alcuni "maestri illustri" dell'istituto modenese e di ripensare la loro opera nel presente.

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OMAT MILANO - I PROTAGONISTI DELLA DIGITALIZZAZIONE SI TROVANO QUI (sezione: Cultura)

( da "AreaPress" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

pubblicato il 09/03/2009 - Lingua: ITALIANO A cura di: Stefano Foresti - Tratto da: ITER OMAT MILANO - I PROTAGONISTI DELLA DIGITALIZZAZIONE SI TROVANO QUI Dalle Istituzioni alle principali aziende del settore, ecco i primi relatori che hanno confermato la propria presenza a OMAT, l?evento dedicato alla gestione elettronica delle informazioni, in programma il 31 marzo e 1 aprile 2009. www.omat360.it/mi09. Milano, 6 marzo 2009 ? Si avvicina la prossima edizione di OMAT, la principale mostra convegno italiana dedicata alla gestione elettronica di dati e informazioni, che si terrà a Milano il 31 marzo e 1 aprile presso l'hotel Executive in viale Don Luigi Sturzo. www.omat360.it/mi09. Un'opportunità unica per interagire con tutti i protagonisti del mondo della digitalizzazione, dalle istituzioni alle principali aziende del settore, in un momento storico particolarmente delicato per il comparto industriale: una corretta gestione dei dati può infatti portare ad enormi vantaggi competitivi in termini di efficienza e ?leggerezza? dei processi aziendali, nonché contribuire in modo determinante a superare i periodi di crisi. La partecipazione è completamente gratuita previa iscrizione all?indirizzo www.omat360.it/iscrizione. Le agende dei convegni saranno pubblicate tra pochi giorni; ecco in anteprima l'elenco dei primi relatori che hanno confermato la propria presenza: I RELATORI CONFERMATI Dott. Eugenio Capra, Dipartimento di elettronica e informazione, Fondazione Politecnico di Milano Dott.ssa Anna Luigia Cazzato, Funzionario Direzione centrale normativa e contenzioso, Agenzia delle Entrate Prof.ssa Chiara Francalanci, Docente Sistemi informativi, Politecnico di Milano Dott. Vincenzo Gambetta, Consulente Gestione Dati, Informazioni e Contenuti e Direttore contenuti iged.it e iged.it/online Dott. Luca Gargiulo, Financial business advisors, Ernst & Young Dott.ssa Maria Pia Giovannini, Responsabile Ufficioicio Efficienza Organizzativa nella PAC, Cnipa Prof. Roberto Guarasci, Docente e Direttore Responsabile documentazione,Università degli studi della Calabria Dott.ssa Daniela Intravaia, Dirigente Sistemi informativi, Ministero della Giustizia Avv. Andrea Lisi, Presidente Anorc, Studio Lisi Dott. Stefano Mainetti, Direttore Responsabile,Meb-corso avanzato in management dell'ebusiness, Politecnico di Milano Mip Ing. Giovanni Manca, Responsabile,Ufficio standard e tecnologie d'identificazione, Cnipa Dott.ssa Serena Marzucchi, avvocato della Sezione Consulenza Legale dell?ISVAP Dott.ssa Enrica Massella Ducci Teri, Project Manager Progetto dematerializzazione documenti, Cnipa Dott.ssa Marina Messina, Soprintendente, Archivio di Stato Milano Cons. Carlo Notarmuzi, Direttore, Ufficio ordinamento giuridico societa' informazione, Dipartimento per l'Innovazione Dott. Antonio Nuzzolo, Esperto tributario Prof. Alessandro Perego, Responsabile scientifico, Direttore Rfid solution center,Politecnico di Milano Prof. Stefano Pigliapoco, Docente Informatica documentale, Università Degli Studi di Macerata Prof. Fabio Pistella, Presidente, Cnipa Ing. Gianfranco Pontevolpe, Dirigente Sistemi informativi, Cnipa Dott. Giovanni Procaccino, Senior Executive, Accenture Prof. ssa Roberta Raimondi, Bocconi School of Management-Information System Management Unit Prof. Pierluigi Ridolfi, Presidente della Commissione Interministeriale sulla Dematerializzazione Avv. Floretta Rolleri, Componente CNIPA Avv. Allegra Stracuzzi, dello Studio Stracuzzi, esperta in Diritto dell?Informatica Interverranno inoltre relatori a cura di ARCHIVA, EMC2, FABER SYSTEM, FUJITSU, IDM GROUP, KOFAX, SECURICOMM e molte altre aziende. E? stato invitato l?On. Renato Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. Lo schema preliminare dei convegni è consultabile all?indirizzo www.omat360.it/convegni. Comunicazione e ufficio stampa Stefano Foresti ITER via Rovetta 18 20127 Milano Tel 02.28.31.16.1 Fax 02.28.31.16.66 www.iter.it sforesti@iter.it

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... domani alle 16 in sala Paladin a palazzo Moroni docenti del dipartimento di Ingegneria dell&... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

... domani alle 16 in sala Paladin a palazzo Moroni docenti del dipartimento di Ingegneria dell'informazione dell'università terranno un incontro dal titolo "Paure e rischi di Internet: come usarlo e come difendersi". Ingresso libero.

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Terra di Teatro Master gratuito (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

CARNET Terra di Teatro Master gratuito La Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, in collaborazione col Comune di Mantova e la facoltà di Lettere e Filosofia - sezione Teatro - dell'Università degli Studi Parma, offre al pubblico mantovano tre lezioni fra quelle programmate nella didattica del Master universitario di I livello in Scienze e Tecniche dello Spettacolo. Il master che si svolge nella Biblioteca Comunale Gino Baratta di Mantova, è compreso nelle attività di Mantova Terra di Teatro. Il programma delle lezioni: 12 e 13 marzo lezioni di Istituzioni di teatro musicale tenute da Marco Beghelli, docente del Dams. 6 e 24 aprile e 8 maggio lezioni di Istituzioni di danza tenute da Eugenia Casini Ropa, docente del Dams. 13 e 14 maggio lezioni di Istituzioni di musica leggera tenute da Enzo Gentile. Le lezioni, gratuite, dalle 10 alle 14. Per iscriversi contattare la Fondazione al numero 0376 221259 o via e-mail: formazione.mtt@ gmail.com. MANTOVA TEATRO Caos all'Ariston Movimento ritmico, mimica e parole per raccontare il mondo moderno, con i suoi gesti quotidiani omologati e ripetitivi. Domani alle 21 sul palco dell'Ariston, per la rassegna Mantova Teatro, sale la compagnia milanese Quelli di Grock con il suo spettacolo di teatrodanza Caos. Da 20 anni Caos gira ininterrottamente i teatri e i festival di tutta Europa e America, sempre con successo sorprendente. «è uno spettacolo divertente e ironico. - spiega il regista Claudio Intropido - Il pubblico può riflettere sui suoi significati o semplicemente farsi coinvolgere dal ritmo». Biglietteria in teatro aperta un'ora prima dello spettacolo. Info: 800.085992, fondazione@capita lespettacolo.it. (s.m.) CON D'ANGELO Monti al Sociale "Un giardino di aranci fatto in casa" di Neil Simon è il titolo della commedia in programma domani sera alle 21, prevista dal cartellone di prosa del Teatro Sociale di Mantova. I protagonisti: Gianfranco D'Angelo e Ivana Monti. La regia è di Patrick Rossi Gastaldi, costumi di Graziella Pera, scene di Alessandro Chiti, adattamento di Mario Scaletta. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0376 323860, biglietteria@teatro socialemantova.it.

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DELLO Al S. Giorgio si parla di maxiemergenza Stasera al Centro culturale S. Giorg... (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 09/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:città e provincia DELLO Al S. Giorgio si parla di «maxiemergenza» Stasera al Centro culturale S. Giorgio di Dello è previsto un incontro organizzato da Bassabresciana soccorso sul tema «La maxiemergenza». Relatore, Rainiero Rizzino, coordinatore del 118. L'appuntamento è alle 20.30. LUMEZZANE «Stelle polari» al Planetario Domani alle 21, al Planetario di via Mazzini a Lumezzane, è in programma una proiezione sul tema «Le stelle polari». Il cielo stellato del Planetario riproduce fedelmente la volta celeste visibile in un qualunque punto del pianeta privo di inquinamento luminoso. L'ingresso è libero. NUOTO Al via un corso per assistente bagnanti La Federazione regionale della Fin, sezione Salvamento, organizza un corso per il conseguimento del brevetto di assistente bagnanti che abilita al servizio di sorveglianza nelle piscine, acque interne, laghi, fiumi e mare. La selezione per l'ammissione al corso si svolgerà sabato alle 16 nella piscina del Centro sportivo Europa Sporting Club di via Bazoli. Per info chiamare lo 030.318775. CIRCOSCRIZIONI/1 La Est sui problemi del quartiere In applicazione di quanto previsto dal regolamento delle Circoscrizioni e per creare un'ulteriore occasione di confronto sui problemi del quartiere, questa sera alle 20.30 nella sala di via Achille Cavellini a Sanpolino si terrà l'assemblea pubblica dei quartieri. CIRCOSCIRZIONI/2 Corso di filosofia con il prof. De Caro Questa sera alle 20.15 nella sala di via Resolino della Circoscrizione Nord avrà luogo la lezione di filosofia tenuta dal prof. Eugenio De Caro, direttore dell'Accademia Santa Giulia di Brescia e docente dell'Università Cattolica di Brescia UNIVERSITÀ Il Paradiso, testo e immagini in Dante Sarà l'XI canto del Paradiso il tema del secondo incontro su Dante. Il Paradiso. Il testo, l'immagine, la voce si terrà alle 16.30 di oggi alla sala polifunzionale dell'Università Cattolica. Il canto dedicato alla figura di S. Francesco verrà presentato da Maria Teresa Girardi, docente di lettura italiana presso l'Università Cattolica di Milano, preceduto dalla lettura del testo da parte di attori del Cut La Stanza.

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Un master in Store management con la Lidl (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 09/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:gdb lavoro FORMAZIONE / 2 Un master in «Store management» con la Lidl Per entrare a lavorare nella grande distribuzione organizzata ci sono vari canali d'ingresso, dagli annunci di lavoro agli stage. Lidl Italia ha pensato ad un'altra formula d'inserimento, un Master in Store management, pensato per chi vuol far carriera come responsabile di punto vendita. Questa prima edizione offrirà la possibilità a 20 giovani di seguire un percorso formativo di cinque mesi, strutturato in due moduli. La prima fase, con inizio l'11 maggio, prevede un periodo formativo teorico a pagamento (3.900 euro iva inclusa) della durata di due mesi, per un totale di 320 ore di aula, che si svolgerà alla facoltà di Economia e commercio a Parma. Le lezioni saranno tenute dai docenti dell'Università di Parma, affiancati dai manager e i formatori Lidl per gli approfondimenti tecnici. In queste otto settimane si approfondiranno tematiche come il contesto distributivo, le politiche di retail mix, la supply chain e il buying, il comportamento organizzativo e il team building, gli aspetti gestionali. La seconda fase, invece, prevede uno stage retribuito di tre mesi (480 ore) in un punto vendita Lidl dislocato su territorio nazionale, a seconda della provenienza dello studente, durante il quale i giovani saranno seguiti da un tutor aziendale per la messa in atto di tutte le nozioni apprese in aula. La retribuzione consiste in un rimborso di 1.800 euro totali per i tre mesi di tirocinio; inoltre, Lidl mette a disposizione otto borse di studio di 1.000 euro ciascuna per gli studenti più meritevoli. Il master si rivolge a giovani laureati sia di primo che di secondo livello provenienti da Economia, Ingegneria gestionale, Scienze politiche, Scienze della comunicazione, Scienze statistiche e Giurisprudenza. Le selezioni per l'ammissione al master avverranno attraverso vari canali di reclutamento, quali le università, i centri per l'impiego e gli Informagiovani. Le prossime sessioni di selezione già stabilite sono previste nei giorni 10 e 25 MARZO. Per informazioni e domande di ammissione: Lidl Italia, Direzione generale - Ufficio selezione, via Augusto Ruffo 36, 37040 Arcole (Verona). Tel. 045.6135.366/356, fax 045.6135190, e-mail Unipr_msm@lidl.it, web www.lidl.it. Ad oggi il programma di formazione Lidl, che attualmente conta un organico di oltre 9mila dipendenti, ha visto protagonisti più di 1.600 allievi/dipendenti, per un totale di 120mila ore di formazione erogate. Il master in Store management è l'ultimo nato dei percorsi didattici promossi dal gruppo di discount tedesco.

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il tar boccia i rettori, "ripescati" quattro baroni - lorenza pleuteri (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Torino Il Tar boccia i rettori, "ripescati" quattro baroni LORENZA PLEUTERI Il Tribunale amministrativo regionale del Piemonte ripesca e rimette in pista anche per il prossimo anno accademico quattro baroni dell´Università e del Politecnico «rottamati» in anticipo dai rettori, con una sentenza che per i navigati docenti fuori ruolo prolunga di dodici mesi la carriera e lo stipendio. Resteranno in servizio negli atenei di appartenenza e, abbandonata la didattica, continueranno a svolgere attività di ricerca e di coordinamento. SEGUE A PAGINA III

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brevetti: nuoro in coda alla classifica nazionale (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Invenzioni calate del 7% in tutta Italia nel 2008 Brevetti: Nuoro in coda alla classifica nazionale ROMA. Italia: Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di Commercio, ha segnato una brusca flessione, con un calo del 7,11%. Genio italiano in crisi, quindi: anche l'anno precedente il numero delle nuove idee da proteggere con brevetto era diminuito del 3,2%. Nessuna delle province sarde figura tra le più inventive, mentre quella di Nuoro è tra le ultime dieci in Italia, con il poco incoraggiante dato di 1,24 brevetti ogni 100mila abitanti. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna. La città universitaria per eccellenza si laurea capitale dell'ingegno con 81 brevetti ogni 100mila abitanti. Al secondo posto di questa virtuale classifica dell'innovazione Macerata (74), campione della provincia italiana. Prima delle metropoli Milano, terza per numero di domande rapportate agli abitanti (60), anche se ovviamente leader per la cifra complessiva di brevetti depositati, pari a 2.362. All'ultimo posto l'inedita accoppiata nord-sud rappresentata dalle province di Aosta e Isernia, rimaste a secco di scoperte nel 2008. Nette le differenze a livello di macroaree: il Nord con l'84% delle domande di brevetto schiaccia il Centro (11,62%), e il Sud e le Isole (4,38%).

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storia, linguistica e filosofia l'elisir di lunga vita di pittau (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Sardegna Storia, linguistica e filosofia l'elisir di lunga vita di Pittau Il professore emerito dell'Università di Sassari, a 88 anni, ha appena pubblicato l'ultimo libro e ora è impegnato a limare uno studio sui toponimi di 20mila luoghi SASSARI. Il piacere della ricerca non ha età, le passioni non si misurano con il metro dei luoghi comuni. Il lavoro è il miglior companatico per la vecchiaia: lo dicevano gli autori della Grecia classica. E proprio un cultore della lingua di Omero - Massimo Pittau, 88 anni, nuorese trapiantato a Sassari e professore emerito dell'ateneo della città d'adozione - rappresenta la diversità dalla regola di noi poveri mortali. Il piacere della ricerca multidisciplinare, tra storia, archeologia e linguistica? L'essenza della vita. Il suo ultimo lavoro, sul Sardus Pater e i guerrieri di Monte Prama in quel di Cabras, è uscito un mese fa. - A quando risale la tua passione per l'archeologia? "Forse tu non mi crederai, ma io ricordo di essere entrato per la prima volta in un nuraghe all'età di quattro o cinque anni. Sicuramente non sono stato il solo a fare questa esperienza così presto. Tutti i sardi sentono che la civiltà nuragica è stata la primavera del loro popolo, tutti siamo legatissimi a quella civiltà e portiamo i nostri bambini a vedere i nuraghi". - Qual è il primo monumento che hai visto? "Il nuraghe di Tanca Manna, territorio di Nuoro. Ero l'ultimo di casa, attaccato alla gonna di mia zia che quella mattina andava per erbe, come si dice in Toscana. Non avevo più di cinque anni, perché a sei, una volta iniziata la scuola, ho dovuto cambiare gonna". - Ossia? "Sono tornato sotto la vigilanza stretta di mia madre". - Poi hai fatto altro, primariamente glottologia e filosofia. Ma quella passione ti è rimasta dentro. Quale vantaggio rappresenta la conoscenza delle lingue antiche per chi si occupa di archeologia? "Io sono uno storico che usa le lingue come chiave di lettura dei fenomeni su cui indago: le parole parlano più delle pietre. Mi è capitato di fare parecchie scoperte di carattere archeologico proprio grazie alla lingua. Per me è il fondamento privilegiato. Sono autore di un libro importante, 'Storia dei sardi nuragici', che mi ha dato molto". - Per Sardus Pater ti sei regolato? "Sono andato una sola volta a vedere i reperti di Monte Prama e li ho inquadrati in quel contesto. Ho già fatto qualche altra scoperta relativa a Monte Prama. Quel tempio l'hanno costruito proprio dove è stata combattuta e vinta la battaglia contro i cartaginesi guidati da Malco. Dopo quella sconfitta i Cartaginesi sono spariti dalla Sardegna per almeno sessant'anni". - Un'altra branca specifica delle tue ricerche è la toponomastica. "Quest'anno uscirà un mio libro sui toponimi dal golfo di Orosei al golfo di Bosa, da Desulo a Ozieri, ventimila nomi di luoghi". -Massimo Pittau docente universitario. I tuoi allievi ti hanno seguito anche in passioni difficili come la toponomastica? "Ho dovuto lavorare in condizioni difficili: al magistero ho trovato allievi che non avevano studiato il greco e conoscevano poco il latino. Nonostante questo, una ventina di studenti ha scelto tesi sulla toponomastica. Li citerò uno per uno nel mio nuovo lavoro sui toponimi. Più in generale, nel campo della linguistica sarda, uno dei miei discepoli si è rivelato un grande". - Chi è costui? "Mauro Maxia di Perfugas, autore di studi eccellenti sulle parlate della Sardegna settentrionale, toponomastica compresa. Oggi in quest'ambito il maestro è lui. Noi avevano preso fischi per fiaschi, me compreso" - Veniamo alla filosofia. "Sono laureato in lettere classiche e in filosofia. Per dieci anni ho insegnato filosofia in un liceo di Pisa. I miei allievi studiavano dai miei appunti, a un certo punto mi son detto: quasi quasi scrivo un manuale di storia della filosofia. L'ho fatto, il mio libro ha avuto ottima accoglienza in tutta Italia". - A che cosa attribuisci questo successo? "Alla chiarezza dell'esposizione. Prima di tutto mi è servita l'esperienza alle scuole medie. Chi insegna in una prima media si abitua ad essere chiaro. Io maneggio con disinvoltura i sinonimi, mi faccio a pezzi per escludere l'ambiguità, per dare ad una mia frase un solo significato. Ho sempre detto: quando scriviamo stiamo attenti perché parliamo agli altri. La mia storia della filofosia era chiara perché ho sempre abborrito l'ermetismo". - Cosa intendi per ermetismo? "Il parlare oscuro. L'ermetismo è come le nubi fumogene del tempo di guerra negli aeroporti e nelle dighe per far sbagliare i colpi all'aviazione nemica. Certi professori di Università che valgono zero nascondono dietro l'ermetismo la vuotaggine di pensiero. Le mie due esperienze - linguistica e filosofica - fortificate con due o tre volumi sulla filosofia del linguaggio e due riconoscimenti ufficiali, in termini accademici non mi hanno reso nulla. Perché? I linguisti li trovavano troppo filosofici e i filosofi troppo linguistici. Nelle univeristà il vocabolo interdisciplinarietà è un flatus vocis, ogni cattedra è un compartimento stagno". - A proposito di latino, un autore famoso, Terenzio, definisce la vecchiaia in tre parole: morbus senectus ipsa, la vecchiezza è di per sé stessa una malattia. Ma tu sei la dimostrazione del contrario. Come spieghi l'eccezione? "No isco, non saprei. Intanto non credo che la vecchiaia sia un dato puramente anagrafico. Poi io non mi annoio mai. Se mi sento male o sono stanco, basta che vada al mio computer dove ci sono sempre tre o quattro libri in gestazione e mi passa tutto. Ho un sito internet molto seguito. Non bado al trascorrere del tempo. E non mi danneggia l'invidia degli altri". - Invidia? "Ti dico sinceramente: è una vita che me la ritrovo davanti". - Nuoro, il luogo dell'infanzia. Nostalgia? "Non ne ho. Non vivo di nostalgia: lavoro molto, provo gusto a lavorare. Più che la città, tuttavia, sento visceralmente il piccolo villaggio sardo. Una volta ho detto a Michele Columbu: ti invidio perché sei di Ollolai. Invidio te che sei nato a Osilo, invidio chi nasce a Gavoi, a Esterzili e in tutti i piccoli paesi. Sono contro le capitali. Di Roma parlerei peggio di quanto ne parla Bossi. Le città fanno i loro interessi, a danno dei piccoli centri. Anche nel Sardus Pater, ho scritto che le statue debbono tornare a Cabras". - I nuoresi? "I miei concittadini, in genere, sono intelligenti ma tendono a pensare con quella mentalità che io definisco da premio Nobel". - Puoi spiegare? "In città non c'era la piscina. Dove te la fanno? All'Ortobene. Nuoro è piena di cartelli di facoltà universitarie e l'università è in crisi gravissima ovunque. La mia città è stata tartassata con le nuove province: ha perso il Sarcidano, l'Ogliastra, la Planargia, la Gallura meridionale. Università è una parola fortemente ambigua, dovete dire quale facoltà volete. Forse i nuoresi non hanno il senso delle proporzioni. Quelli che si affermano trovano la loro rivincita lontano da Nuoro". - Quali sono le cause della crisi delle Università? "Il punto più debole è il reclutamento, ormai è quasi un problema di famiglia, gente che piazza figli e figlie". - Come valuti la situazione politica di oggi in Sardegna? "Penso questo: Soru ha perduto soprattutto perché è venuto qui a parlare Veltroni, Veltroni dice belle parole ma quanto a concretezza meglio lasciar perdere. Che opposizione stanno facendo in Italia, lui e gli altri? Se tu gridi tutti i giorni: al lupo al lupo, la gente non ti crede più. Per me Soru è una persona molto intelligente e perbene che ha dimostrato di credere nelle cose che fa". - I nuovi governanti? "Io sono sempre governativo. Una volta che uno sale a comandare dopo una prova elettorale tendo a solidarizzare con lui, poi lo valuto sulle azioni concrete. Non ho votato per Berlusconi però ritengo che fargli guerra sempre e comunque sia una sciocchezza e, come tutte le stupidaggini, alla fine ottenga l'effetto contrario allo scopo che si vuole raggiungere".

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l'italia perde ingegno, crollano i brevetti ma il friuli è al top per l'innovazione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina 2 - Pordenone L'Italia perde ingegno, crollano i brevetti Ma il Friuli è al top per l'innovazione ROMA. Italia Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. Anche se il Friuli, con in testa la provincia di Udine, resta al top segnando il quarto posto in Italia per innovazione. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di Commercio italiane, ha segnato una brusca flessione, con un calo valutabile nel 7,11%. Genio italiano in crisi, quindi, tenuto conto che anche l'anno precedente il numero delle nuove idee da proteggere con brevetto era diminuito del 3,2%. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna. La città universitaria per eccellenza si laurea capitale dell'ingegno con 81 brevetti ogni 100.000 abitanti. Al secondo posto di questa virtuale classifica dell'innovazione Macerata (74), campione della provincia italiana. Prima delle metropoli Milano, terza per numero di domande rapportate agli abitanti (60), anche se ovviamente leader per la cifra complessiva di brevetti depositati, pari a 2.362. Picchi d'eccellenza e picchi di stallo in quanto a creatività si distribuiscono a macchia di leopardo sul territorio nazionale, con l'inedita accoppiata nord-sud rappresentata dalle province di Aosta e Isernia, rimaste a secco di scoperte nel 2008. Vicine allo zero sono anche Agrigento e Matera, dove il numero di brevetti ogni 100.000 abitanti non supera lo 0,50%. Nette, invece, le differenze a livello di macroaree: trainato dall'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, il Nord con l'84% delle domande di brevetto schiaccia il Centro (11,62%), e il Sud e le Isole (4,38%). Gli Archimede «made in Italy» si scatenano soprattutto in alcuni settori: considerando le registrazioni nel 2008, la maggior parte delle invenzioni (28%) riguarda il settore delle tecniche industriali e dei trasporti. Comparto quest'ultimo nel quale rientrano i numerosi brevetti nei settori movimentazione, imballaggio e immagazzinaggio. L'Italia, infatti, come spiega Alessandro Piras della Dintec (consorzio per l'innovazione tecnologica Unioncamere ed Enea), «è leader nel packaging e nei sistemi di chiusura e serramenti». Consistente anche il numero delle scoperte nella meccanica, nell'illuminazione e nel riscaldamento (15%) e nel campo della scienza medica e della veterinaria (8%). Arranca, invece, l'innovazione nell'elettronica e nell'informatica: le invenzioni registrate nel 2008 che riportano la parola digitale nel titolo sono, infatti, solo 25. Dalla graduatoria, costruita per un numero di brevetti ogni 100 mila abitanti, emerge la geografia della creatività nazionale applicata alla tecnologiaEcco la classifica: Bologna 85,99, Macerata 78,93, Milano 63,71, Udine 51,09, Modena 49,19, Torino 48,48, Padova 42,27, Vicenza 36,69, Pisa 33,47, Firenze 25,36.

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quattro progetti per fronteggiare la crisi economica - maurizio maresca * (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Genova L´intervento Idee per le istituzioni locali Quattro progetti per fronteggiare la crisi economica MAURIZIO MARESCA * alle istituzioni genovesi suggerisco quattro iniziative concrete per fronteggiare la crisi economica. In primo luogo, diciamo che questa crisi sta colpendo non solo le aziende, ma anche l´intero tessuto economico della città: artigiani, professionisti e, specialmente, lavoratori precari. Le istituzioni dovrebbero quindi favorire il riavvio dell´attività economica incentivando l´utilizzo di capitali privati per la realizzazione di opere pubbliche e private e di infrastrutture immediatamente cantierabili. La partnership pubblico privato merita, poi, di essere vista con ancora maggiore attenzione nel caso delle infrastrutture (si pensi ad un nuovo terminal portuale, all´impianto di termovalorizzazione, allo stadio, al retroporto di Alessandria, ai parcheggi ecc.) che, non solo servono per creare lavoro adesso, ma promuovono anche la competitività del sistema. In una situazione di tensione, è assai meglio che gli enti locali si concentrino su interventi a carattere sociale piuttosto che investire risorse pubbliche in opere che si potrebbero realizzare meglio e più velocemente con risorse private. La seconda misura consiste nella liberalizzazione di quei servizi pubblici che il settore privato è in grado di rendere a minor costo (salva ovviamente la proprietà delle reti che deve restare rigorosamente pubblica). L´obiettivo non è tanto quello del cosiddetto "buon funzionamento del mercato" di derivazione europea, ma l´efficienza delle imprese locali, che sarebbe un peccato fossero travolte dalla crisi. Per questo è importante attuare le disposizioni contenute nella legge finanziaria per il 2008 (varata dal Governo Prodi) e nel decreto legge 112 del 2008 (adottato dal Governo Berlusconi): che tendenzialmente riservano agli enti locali la promozione e regolazione dei servizi pubblici escludendo un loro ruolo imprenditoriale diretto o indiretto. Né pare consentito da quelle norme, attraverso le cosiddette società «in house», eludere il riparto di funzioni indicato e tantomeno mascherare interventi a carattere sociale con operazioni imprenditoriali volte al pubblico servizio: rispettare ed attuare quelle disposizioni significa restituire all´economia reale un´area di mercato fino ad oggi virtuale e conseguire una riduzione dei costi ingentissimi oggi a carico della collettività (ancora una volta liberando risorse per interventi sociali). * docente universitario e consulente del sindaco SEGUE A PAGINA II

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le urgenze politico-economiche in un ciclo di tre conferenze (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Primo appuntamento il 13 marzo all'Istituto Mantellate Le urgenze politico-economiche in un ciclo di tre conferenze PISTOIA. La scuola spesso è sollecitata dal mondo reale ad aggiornare i propri contenuti e ad affidare il proprio sguardo critico sulla vita e i suoi problemi. Per venire incontro a queste esigenze l'Istituto Suore Mantellate ha organizzato un ciclo di tre conferenze propedeutiche allo studio di alcune fra le più urgenti questioni del panorama socio-economico e politico internazionale contemporaneo, indagandone le radici storiche nel secolo XX appena concluso. Il 13 marzo, alle 10, nell'aula magna, il professor Piero Tani, docente di economia all'università di Firenze analizzerà le ragioni storiche ed economiche dell'attuale crisi finanziaria, individuandone le caratteristiche specifiche, le differenze e le analogie con la crisi del 1929. Il 21 marzo e il 4 aprile, alle 10, nell'aula magna, il professor Giorgio Petracchi, docente di storia delle relazioni internazionali dell'università di Udine inquadrerà le molteplici condizioni che portarono alla caduta nel 1989 del muro di Berlino e alla fine della Guerra fredda, esaminandone le conseguenze sull'Europa dell'est e dell'ovest e sui rapporti fra Usa e Russia in un mondo non più bipolare.

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In crisi anche la fantasia Meno brevetti in Italia (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Lunedì 09 Marzo 2009 PRIMAPAGINA Pagina 1 INGEGNO APPANNATO. Meno 7,11 % nel 2008 In crisi anche la fantasia Meno brevetti in Italia L'Italia? Un Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti presso le Camere di Commercio, ha segnato una brusca frenata (meno 7,11 per cento). Genio italiano in crisi, quindi, tenuto conto che anche l'anno prima il numero delle nuove idee da brevettare era calato del 3,2 per cento. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna, città universitaria per eccellenza, che si laurea capitale dell'ingegno con 81 brevetti ogni 100.000 abitanti.  

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jacopo valenti Sono i problemi legati alla didattica quelli che sembrano causare i maggiori disagi tra gli studenti di giurisprudenza a Trento (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

jacopo valenti Sono i problemi legati alla didattica quelli che sembrano causare i maggiori disagi tra gli studenti di giurisprudenza a Trento jacopo valenti Sono i problemi legati alla didattica quelli che sembrano causare i maggiori disagi tra gli studenti di giurisprudenza a Trento. In particolare sono alcuni degli esami detti propedeutici, che a volte creano qualche confusione: «Io non posso sostenere un corso senza prima averne fatto uno propedeutico - spiega Alvise Schiavon, 23enne della lista universitaria Vasta Gamma - Questo è abbastanza logico, però si sono create anche delle propedeuticità tra materie che non c'entrano un tubo e che, secondo me, rispondono ad una volontà dei professori di valorizzare la loro materia. Noi chiediamo che vengano eliminate quelle che rispondono a logiche di questo tipo e che rimangano solo quelle che invece hanno una ragione di ordine didattico». Ma c'è anche un altro aspetto: «Il secondo tipo di propedeuticità è il fatto che non si possa dare un esame del secondo semestre durante il primo, cioè non posso anticipare nessun esame: questo va bene se risponde alla coerenza di un percorso, ma è anche vero che blocca tanti studenti che per ragioni proprie vorrebbero anticipare un esame senza compromettere il loro percorso di studi. Adesso si può fare previa richiesta scritta al consiglio di facoltà che tra l'altro in questi casi è anche abbastanza restrittivo». Schiavon è al secondo anno della laurea specialistica, la sua lista (che non si trova in altre facoltà) - esiste da quattro anni ed è costituita da un gruppo di studenti che ha pensato che per rappresentare gli studenti fosse insufficiente la dicotomia tra List One e Charta'91, le due liste più votate e presenti nei diversi organi dell'ateneo. «Dal punto di vista logistico - continua Schiavon - mancano posti dove studiare: è appena stata rifatta la facoltà ma non è stata pensata per gli studenti, nel senso che ci sono molte aule che non possono essere usate e quelle studio sono piccole e insufficienti. C'è molta gente che viene da fuori sede e quindi, soprattutto quando ci sono le ore buche tra una lezione e l'altra, ne approfittano per studiare. Queste cose non sono state tenute in considerazione quando è stata progettata l'università, tant'è che gli studenti si mettono a studiare sui corridoi o in aule dove non c'è lezione». Lo studente chiede poi che il preside mantenga i tre appelli attuali in cui poter dare gli esami: «Alcuni disagi si riscontrano per i tre appelli, che permettono agli studenti di organizzarsi meglio e calibrare la preparazione: il preside li aveva aboliti ma poi con la pressione del rappresentanti degli studenti e, pare, di alcuni professori, sono stati reintrodotti in via provvisoria. Ora vorrebbe toglierli di nuovo e tornare ai due appelli e su questo noi saremmo irremovibili, anche perché ci sembra una cosa abbastanza ragionevole non è che chiediamo la luna». Dell'organizzazione della facoltà parliamo anche con Francesco Planchenstainer, rappresentante di List One: anche lui ha ventitrè anni e frequenta l'ultimo anno di giurisprudenza oltre a far parte del Consiglio universitario nazionale. «Ogni tanto c'è qualche problema relativo agli orari - racconta Planchenstainer - perché i professori, che sono docenti non stanziali, concentrano le lezioni dal martedì al giovedì. Questo perché fanno anche un'altra professione, che può essere sicuramente un pregio da un lato, ma dall'altro crea un po'di problemi», dice il rappresentante degli studenti. Che ha un'opinione diversa rispetto a Schiavon sulla carenza di aule studio all'interno della facoltà: «Gli spazi per studiare erano oggettivamente un problema prima che si facessero i lavori di ampliamento della facoltà, adesso la situazione si sta decongestionando e qualcosa dovrebbe succedere con la riapertura di sociologia dove sono previsti duecento posti studio, quindi anche la biblioteca del Cial, solitamente sempre affollata, dovrebbe svuotarsi e lasciare dei posti liberi». I due rappresentanti sono però d'accordo su alcuni aspetti della didattica che potrebbero essere migliorati: «Dal punto di vista della programmazione didattica in altre facoltà avviene per tempo, qui invece un po'meno. Ci sono molti docenti che sono in grado di fornire le date degli appelli con sei mesi d'anticipo, ma ci sono anche quelli che non lo fanno. In altre facoltà la programmazione della didattica è molto più stretta: a settembre uno sa già tutti gli appelli di laurea fino al settembre dell'anno successivo. Qui succede che si sappiano le date un mese e mezzo prima dell'esame e non prima. Si potrebbe risolvere con una gestione un pochino più coordinata - suggerisce Planchenstainer - E poi c'è la durata di un appello, che per esami da duecento persone può andare avanti anche sette giorni e quando uno arriva ad un appello non sa mai quando finisce, in alcuni casi si arriva al mattino alle otto e si finisce alla sera alle dieci. Ma ci sono anche i casi in cui il docente calendarizza tramite matricola l'esame e allora i problemi si riducono», conclude lo studente. 09/03/2009

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Medicina? È maschile Si salva solo Lingue (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 09 Marzo 2009 CRONACA Pagina 10 UNIVERSITÀ. Più studentesse che studenti, ma tra docenti e ricercatori stravince l'azzurro Medicina? È maschile Si salva solo Lingue L'Università di Verona è un po' più rosa. In generale tra il 2006 e il 2008 il numero delle ricercatrici è passato da 140 a 170, e anche gli ordinari donne hanno registrato un lieve incremento. In lieve calo, invece, il numero delle associate. Resta comunque notevole il divario tra uomini e donne per quanto riguarda i docenti e il personale tecnico amministrativo. Secondo rilevamenti aggiornati al 31 dicembre del 2008, a fronte di poco meno di 200 ordinari, le donne sono circa una cinquantina; gli associati di sesso maschile sfiorano la soglia dei 150 mentre quelli di sesso femminile sono una cinquantina; i ricercatori uomini sono 200, una trentina in più rispetto alle colleghe. Cambia invece tutto per il personale tecnico amministrativo: gli uomini sono 250 mentre le donne sono quasi a 500. Per quanto riguarda le singole facoltà, l'unica dove a prevalere sono i professori ordinari donne è quella di Lingue straniere, dove le docenti sono poco meno di una ventina rispetto ai colleghi che sono la metà. A Economia i professori ordinari sono una trentina a fronte di cinque colleghe, a Giurisprudenza su 15 uomini le donne sono un terzo, a Lettere e Filosofia i docenti sono poco meno di 30 mentre le donne nemmeno dieci. Enorme il divario a Medicina e Chirurgia: a fronte di una settantina di uomini, le donne sono una decina. a Scienze della Formazione gli ordinari uomini sono una decina, le donne la metà; a Scienze matematiche, fisiche e naturali i maschi superano le 20 unità mentre le donne non arrivano a 10. A Scienze motorie gli ordinari uomini sono una decina e poche unità le donne. Più o meno le stesse proporzioni si trovano tra i professori associati. Per i ricercatori le differenze sono meno accentuate. Tutt'altra musica per quanto riguarda gli studenti. Nell'anno accademico 2008-2009 il numero delle donne prevale in quasi tutte le facoltà. A Economia le studentesse arrivano a 2500 mentre gli studenti sono pochi di meno; a Giurisprudenza le donne superano le mille unità mentre gli uomini sono circa 700; a Lettere e Filosofia le donne superano le 2000 unità e gli uomini sono poco più di mille; a Lingue straniere le studentesse superano quota 2500 mentre i maschi sono circa 500; a Medicina e Chirurgia le donne vanno oltre la soglia delle 2500 mentre i colleghi maschi sono circa 1200. Il divario più forte è a Scienze della formazione: a fronte di circa 2700 iscritte, i maschi sono meno di 500. Invece a Scienze matematiche, fisiche e naturali gli iscritti sono un migliaio le donne sono circa la metà. A Scienze motorie i maschi sono poco più di 500 mentre le femmine circa 400.  

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Ca' del Bue, sì al trattamento freddo dei rifiuti (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 09 Marzo 2009 CRONACA Pagina 8 AMBIENTE. Il consigliere D'Arienzo (Pd) Ca' del Bue, «sì al trattamento freddo dei rifiuti» E propone di creare una newco pubblica con aziende che operano il trattamento dei fanghi Il trattamento a freddo dei rifiuti deve essere visto come una prospettiva possibile a Ca' del Bue. È il consigliere provinciale del Pd, Vincenzo D'Arienzo, a chiedere un tavolo di confronto con una lettera al presidente Elio Mosele in cui sottolinea che «la competenza strategica nel comparto dello smaltimento dei rifiuti è della Provincia, che deve garantire a Verona l' autosufficienza». La proposta è di «creare una newco pubblica, con aziende veronesi che gestiscono l'impianto per il trattamento dei fanghi prodotti in questa provincia, oltre alla prosecuzione dell'attività di selezione spinta di altri rifiuti, con tutte le cautele ambientali del caso». D'Arienzo prosegue rivelando che «nella gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, la mancata adozione del piano strategico Prsu ha prodotto ripercussioni rilevanti. Dal 2004, una serena lettura dell'esistente accompagnata dal confronto tra la tassa di allora e la tariffa di oggi, chiarirebbe le idee a tutti. La presenza di Ca' del Bue, l'emergere di nuove possibilità industriali, la volontà del Comune di puntare sulla realizzazione di nuovi impianti e, in quel modo, la mancanza di discariche, oltre che gli assetti societari da definire tra le aziende che operano nel comparto, rendono opportuno un intervento più deciso della Provincia». «Non c'è dubbio che il bando per i forni a griglia riflette una superficialità strategica che potrebbe nuocere a Verona. Le questioni legate alla governance pubblico-privato, il rischio relativo alla perdita per Agsm degli incentivi CIP 6, l'accantonamento definitivo dei ritorni positivi per la città in termini di produzione di materia prima per il teleriscaldamento e la volontà di acquisire i rifiuti da altre realtà territoriali, devono essere ragione di messa in discussione della decisione. Se i milioni connessi all'incentivo sono reali, potrebbero rappresentare il ritorno dell'investimento pubblico in una eventuale newco che realizzi e gestisca l'impianto quale quota pubblica in capo ad Agsm. Se è vero, la scelta fatta con il bando, è la chiara volontà di affidare il tutto ai privati per 25 anni, ripagandoli dell'investimento e senza chiedere loro nulla in cambio, affitto a parte», conclude D'Arienzo.R.C.  

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Pietro Gibellini tra i miti e gli dei della letteratura (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

SANCARLINO. PER IL CICLO DEI LUNEDÌ DIRETTI DA ROBERTO CHIARINI Pietro Gibellini tra i miti e gli dei della letteratura Pietro Gibellini è ospite oggi alle 18 dei Lunedì del Sancarlino della Provincia di Brescia a cura di Roberto Chiarini nel teatro di corso Matteotti 6/a. Il docente universitario introduce la sezione «Ritorno e metamorfosi del mito» con una conferenza sulla «Morte e rinascita degli dei». L'ingresso è libero. Pietro Gibellini è professore ordinario presso il Dipartimento di Italianistica e Filologia romanza all'Università Ca' Foscari di Venezia. Coordina la sezione italianistica del Dottorato in Italianistica e Filologia classico-medievale. Editore, commentatore e interprete di testi, ha offerto contributi dal Medioevo al Novecento, studiando in particolare l'età moderna. Attende all'edizione critica e commentata dei Sonetti di Belli per i Meridiani. Presiede il comitato scientifico per l'Edizione Nazionale dell'opera di D'Annunzio, ed è membro di quelli per Parini, Belli, Fogazzaro. È nei comitati direttivi delle riviste Critica letteraria, Humanitas, Rivista di letteratura italiana, Letteratura e dialetti, Ermeneutica letteraria. Ha diretto la collana di Letteratura delle regioni d'Italia dell'Editrice La Scuola e la rivista «Quaderni dannunziani». Da alcuni anni si occupa del mito classico nella letteratura italiana, e sul tema guida una ricerca interateneo (Prin), ora estesa alla memoria della Bibbia nella letteratura italiana. Per Morcelliana ha curato «Il mito nella letteratura italiana», di cui è in preparazione il quinto volume. L'opera si propone come uno studio completo e sistematico dei rapporti che legano il mito classico alla letteratura italiana e che arriverà a coprire, con il quinto volume, l'intero periodo compreso tra il Medioevo e l'età contemporanea, fornendo poi in quest'ultimo tomo, indicazioni su questioni, percorsi, strumenti. La pubblicazione si propone, insomma, di affrontare questioni teoriche ma anche analisi testuali in grado di forire una esemplificazione concreta, epoca per epoca, autore per autore, di questa complessa e feconda relazione, senza trascurare nessuno degli elementi piu significativi. Gibellini sarà introdotto dallo stesso curatore della rassegna del Sancarlino, Roberto Chiarini, docente ordinario di storia contemporanea e titolare dell'insegnamento di storia dei partiti alla facoltà di Scienze politiche dell'Università statale di Milano.

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oggi anno accademico al via con tondo e zanardi landi (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Udine Oggi anno accademico al via con Tondo e Zanardi Landi Oggi, il magnifico rettore dell'università di Udine inaugurerà il 31º anno accademico dell'ateneo friulano. La cerimonia si svolgerà, a partire dalle 11, nell'aula magna di piazzale Kolbe 4, in via Chiusaforte a Udine. Interverranno l'ambasciatore alla Santa Sede, Antonio Zanardi Landi, e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. Prima dell'inizio della cerimonia, alle 9.30 l'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, celebrerà la Santa messa nella chiesa di San Giacomo, in piazza Matteotti. Dopo l'intervento del rettore sono previsti quelli del presidente del Consiglio degli studenti, Giovanni Benedetti, e del rappresentante del personale tecnico-amministrativo, Carla Bressani. La prolusione affidata ogni anno a rotazione alle dieci facoltà dell'ateneo, quest'anno è stata assegnata a Medicina e chirurgia. Il preside Massimo Bazzocchi, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia, parlerà de "L'immagine del corpo umano nel XXI secolo: da Roentgen all'imaging molecolare". La cerimonia sarà trasmessa in diretta dalla Web radio dell'università (Wru) e si potrà ascoltare collegandosi all'indirizzo Internet http://webradio.uniud.it

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testamento biologico: no alla legge di stato (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

CONVEGNO SCIENTIFICO AL BO Testamento biologico: no alla legge di Stato Si ingrossa il fronte dei «no» a proposito di testamento biologico. Forti perplessità e appelli alla cautela arrivano da medici, docenti, legali e notai. Il Lions Club ha fatto in modo che diversi esperti si riunissero al Bo, in un convegno aperto al pubblico. Risultato: aula Nievo affollata di giovani, ma anche di «over». Lo scopo: capire e soprattutto affrontare, da più punti di vista, l'intricata e quanto mai attuale questione di bioetica. E di farlo a 360 gradi: considerando i limiti etico-deontologici correlati, come pure gli aspetti giuridici. «Sono assolutamente contrario al testamento biologico: è una questione da risolvere a livello individuale, a prescindere da una legge», afferma Pietro Petrin, docente di chirurgia generale. «L'alleanza terapeutica tra medico che informa e paziente che viene informato è sacrosanta e necessaria», aggiunge Dario Betti, dell'istituto di Medicina legale dell'università. «Il rischio è che diventi un semplice documento burocratico che richieda la presenza del notaio anche quando dovrebbe essere escluso dal processo», aggiunge Ernesto Marciano, presidente comitato interregionale dei consigli notarili del Triveneto. I dubbi aumentano: «Da chirurgo - spiega ancora Petrin - posso confermare per esperienza diretta che è sempre difficile decidere sugli altri, perché si decide sempre quando si sta bene. Mi sono capitati diversi episodi, diversi malati e ancora più diverse e inaspettate evoluzioni: mi domando chi può decidere sulla qualità della vita che ciascuno è in grado di accettare. Non vorrei essere costretto a dover credere ai miracoli per legge». «La medicina, purtroppo, è empirica - prosegue Betti - Non dà certezze. Propongo che si costituisca un team composto da paziente, medico e fiduciario, ovvero una persona che tuteli le scelte del paziente. Questa figura potrebbe essere il medico stesso. Il documento su cui si fonda la bioetica - aggiunge - fa riferimento al dualismo medico-paziente: due solitudini parallele, di chi non può esprimersi e di chi invece deve decidere, intervenire». «Questa norma, se verrà approvata - conclude Marciano - finirà col creare maggiori problemi e rimanderebbe ancora una volta alla giurisprudenza. E poi, sarebbe un modulo dall'accesso facile: penso al Regno Unito, dove la possibilità di firma dice in caso di eventi nefasti» e non «estremi». Il rischio è che uno lo richieda anche se cieco o in sedia a rotelle». (mo.tr.)

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ateismo, la ricerca di un altro dio - giuliano di tanna (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 19 - Cultura e Spettacoli Ateismo, la ricerca di un altro Dio Il docente di filosofia Razzotti: quei manifesti offendono la dignità di chi crede GIULIANO DI TANNA «La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisgono». Recitavano così i manifesti che, nei giorni scorsi, sono comparsi in alcune città italiane tra cui Pescara. Poster di «fede» ateista ai quali, all'Aquila, hanno riposto altri poster con un apodittico: «Dio esiste». Un botta e risposta che ha rinfocolato polemiche ottocentesche. Che cosa significa questo proselitismo ateista in un Paese, come l'Italia di oggi, ampiamente secolarizzato e agnostico? E' uno dei quesiti che il Centro ha rivolto, in questa intervista, a Bernardo Razzotti, 70 anni, lancianese, docente ordinario di filosofia morale all'università D'Annunzio dove è preside della facoltà di Lingue e letterature straniere. E' una buona notizia non avere bisogno di Dio? «Non è una buona notizia dichiarare che Dio non esiste. Non foss'altro perché questa dichiarazione lede la dignità di quanti ritengono che Dio esiste. Si tenga conto che già il grande Giambattista Vico affermava che tutti i popoli, appartenenti a qualsiasi cultura, hanno sempre avuto in comune il culto dei morti, il senso della famiglia e la fede in Dio». Che cosa significa questa necessità di manifestare apertamente il proprio ateismo? «C'è una contraddizione intanto. Perché l'ateo in quanto tale non è colui che rifiuta di credere in Dio ma, piuttosto, chi sentendosi insoddisfatto del Dio che gli è stato insegnato va alla ricerca di una fede in un Dio diverso da quello legato alla sua educazione». La modernità laica è caratterizzata più da un attegiamento di agnosticismo o di ateismo? «Secondo me, viviamo in una stagione in cui fa comodo evitare ogni riferimento che può imporci un impegno di testimonianza nei confronti di una realtà che ci trascende. E' necessario ricordare, come ha messo in evidenza il pensiero illuministico, che esistono due categorie di uomini in riferimento al problema dell'esistenza di Dio. La prima è quella chiamata desitica, la seconda è quella chiamata teistica. I deisti sono coloro che si dichiarano credenti in Dio attraverso il ricorso alla ragione senza scomodare la fede. I teisti, invece, affermano l'esistenza di Dio muovendo dalla fede. Tuttavia, bisogna sottolineare che fede e ragione non sono in contraddizione quando affrontano il problema dell'esistenza di Dio, se è vero, ed è vero, quanto ha affermato Agostino di Tagaste, rendendo esplicita una riflessione fatta due secoli prima di lui dal filiosofo Origene, e cioè: "La fede va alla ricerca del conforto della ragione; la ragione va alla ricerca del conforto della fede". Diversamente detto, la fede e la ragione seguono due percorsi per raggiungere lo stesso fine. Di conseguenza la modernità, intesa come secolarizzazione, può ritenersi al di fuori delle "chiese" ma non negare una verità logica che riconosce l'uomo soggetto naturaliter di religiosità. Perciò religioso è tanto il credente quanto colui che si dichiara ateo nel senso di cui si è detto all'inizio». Un atto come quelo dei manifesti può essere letto anche come polemica risposta al ruolo forte che la chiesa cattolica in Italia esercita sempre di più sulle questioni etiche e bio-etiche? «Sì, può essere letto anche in questo senso. Tuttavia, bisogna ricordare che questo tipo di provocazione non nasce in Italia ma in Inghilterra dove non mi pare che l'ingerenza della Chiesa o delle chiese sia così forte come nel nostro Paese». L'ateismo è un atto di fede come quello di credere in Dio? «Io credo che l'ateo in senso stretto non esiste, perché, come ho già detto, l'ateo è colui che trovandosi insoddisfatto del Dio a cui è stato educato va alla ricerca di un Dio diverso da quello della tradizione. Inoltre, l'ateismo di oggi è forse ancora più evidente per la mancanza di testimonianza di coloro che si dicharano credenti. Diversamente detto: è la debolezza dei crecenti che dà forza ad atteggiamenti ateistici». L'ateismo ha bisogno di proselitismo? «No. L'ateismo non dovrebbe avere bisogno di proselitismo se significa invocazione della libertà di pensare. Noi dovremmo educare a essere liberi nel pensiero riconoscendo che il dono più grande per me, credente, che Dio mi ha fatto è quello del "libero arbitrio", che implica dialogo, apertura al confronto, rispetto per tutti e grande capacità di costruire un futuro in cui le ingiustizie e le inquità siano il più possibile assenti». In una società che fosse riconciliata e veramente liberale, nel senso della tolleranza volterriana, atti come quelli dei manifesti avrebbero un senso? «Una società matura e, quindi, aperta all'ascolto, più che alle parole, non avrebbe nessuna necessità di compiere atti polemici e denigratori che, di fatto, impoveriscono l'uomo e lo rendono soggetto di posizioni in cui viene meno la dignità stessa dell'atto». «Senza Dio tutto è permesso», per dirla con Dostoevskij? Oppure la morale laica kantiana è sufficiente da sola a regolare la nostra vita? «Io ritengo che una società senza Dio rischierebbe molto, perché verrebbe meno un valore essenziale, che è quello che riconosce all'uomo la capacità di non poter fare tutto e, quindi, di considerare i suoi limiti. Anche il deismo, a cui è possibile collegare l'etica kantiana, non considera l'uomo come prometeico ma come soggetto ricco e al tempo stesso capace di riconoscere i propri limiti».

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Con l'unzione cresimale e la consegna delle insegne pastorali (anello, mitria e pastorale) nel Duomo di Bressanone da ieri pomeriggio il teologo Karl Golser è il nuovo vescovo dell (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Con l'unzione cresimale e la consegna delle insegne pastorali (anello, mitria e pastorale) nel Duomo di Bressanone da ieri pomeriggio il teologo Karl Golser è il nuovo vescovo dell'Alto Adige Con l'unzione cresimale e la consegna delle insegne pastorali (anello, mitria e pastorale) nel Duomo di Bressanone da ieri pomeriggio il teologo Karl Golser è il nuovo vescovo dell'Alto Adige. A ordinarlo, durante una celebrazione cui hanno partecipato almeno 250 sacerdoti, il patriarca di Venezia Angelo Scola, il prefetto della congregazione della fede Josef Williams Levada, il cardinale di Monaco di Baviera Friedrich Wetter e l'arcivescovo di Trento Luigi Bressan. Alla cerimonia hanno reso parte in tutto 25 vescovi e migliaia di fedeli, molti dei quali hanno seguito la celebrazione su maxischermi collocati nella vicina chiesa di San Michele. Karl Golser - 65 anni di Cermes vicino a Merano, nuovo vescovo della diocesi di Bolzano Bressanone - succede a monsignor Wilhelm Egger, morto l'estate scorsa all'indomani della partenza di papa Ratzinger da Bressanone dove aveva trascorso un periodo di vacanza. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in diverse lingue, Golser si occupa in particolare di bioetica. Dopo la maturità ha svolto gli studi a Roma (Università Gregoriana), a Bruxelles (Istituto Lumen Vitae) ed Innsbruck in Austria. È stato ordinato sacerdote nel 1968. All'ordinazione era presente una folta delegazione trentina. Oltre a monsignor Bressan - ieri in funzione di metropolita in quanto nel diritto canonico la diocesi di Bressanone è suffraganea e quindi secondo (dopo Scola) nell'imporre le mani - c'erano il rettore del Seminario diocesano don Renato Tamanini, monsignor Ernesto Menghini e monsignor Mario Baldessari in rappresentanza dei canonici del Duomo, monsignor Lorenzo Zani direttore dell'Istituto superiore di Scienze religiose, il professor gregorio Vivaldelli con don Giuseppe Mihelcic, don Rodolfo Pizzolli (pastorale sociale), monsignor Sergio Nicollli (pastorale della famiglia), don Antonio Sebastiani (delegato per l'ecumenismo), don Bruno Tomasi (docente di teologia e assistente Unione cattolica imprenditori) e diversi parroci tra cui don Rinaldo Bombardelli (valle dei Mocheni) e l'immancabile don Celestino Tomasi. Diversi anche i sacerdoti trentini che operano in Alto Adige tra cui don Giancarlo Bertagnolli (fondatore dell'associaizone La strada - Der Weg) e il carmelitano padre Angelo Del Favero, uno dei fondatori del Movimento per la vita in Trentino. Assente Lorenzo Dellai, in rappresentanza della Provincia di Trento c'era l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami. Durante l'omelia monsignor Golser ha parlato della sua opera pastorale nella continuità con il predecessore Egger. Ha poi messo in evidenza, sia nella scelta del suo stemma e che del motto («Cristo nostra pace») il tema della pace da vivere dentro la chiesa, tra i diversi gruppi etnici che vivono in Alto Adige ma anche nei rapporti con gli altri popoli e le altre religioni (a Bressanone ieri erano presenti rappresentanti delle chiese evangelica e ortodossa). In un altro passaggio ha ricordato il suo «impegno concreto a difesa dei diritti di tutti» sottolineando, nella festa dell'8 marzo, il ruolo delle donne nella Chiesa. La cerimonia, molto solenne, è durata oltre due ore. Le preghiere sono state recitate in tre lingue, mentre per i canti si è privilegiata la musica religiosa classica. Al termine, prima del banchetto all'Accademia Cusano, ci sono stati i saluti dei rappresentanti dei tre gruppi linguistici. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder, tra le altre cose, ha auspicato l'intervento del nuovo vescovo «su temi cruciali come l'etica, la questione ambientale, il rapporto tra le religioni, l'economia, la giustizia, le trasformazioni sociali». 09/03/2009

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Quel sondino che fa discutere (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Quel sondino che fa discutere Oggi all'«Arengo» confronto sul testamento biologico Zamorani: pronti al referendum se passa una legge liberticida Il neonato «Coordinamento per il testamento biologico e contro la tortura di Stato» come prima uscita pubblica propone un confronto fra tre persone in grado di offrire non solo punti di vista differenti, ma anche di portare significative competenze derivanti dalle loro esperienze professionali. Oggi alle 17.45 nella Sala dell'Arengo (palazzo municipale) sono chiamati a dibabattere Bruno Di Lascio, presidente dell'Ordine dei medici di Ferrara, e due docenti della nostra Università, Piero Stefani, che insegna Filosofia della religione, e Paolo Veronesi, professore di Diritto costituzionale. Il loro compito è informare sui provvedimenti in corso di approvazione al Senato, sulle conseguenze dei trattamenti di fine vita, sui gradi di libertà che vanno concessi al cittadino che si trovi in condizioni simili a quelle di Eluana Englaro. Il confronto sarà regolato da Mario Zamorani, che fa parte del Coordinamento per il testamento biologico. «Questo gruppo formato da esponenti di varie associazioni e forze politiche - spiega Zamorani - è nato sulla scia della manifestazione Lasciate libero il corpo di Eluana che si è tenuta il 7 febbraio davanti alla Prefettura. Due sono i cardini attornao ai quali ruota la nostra azione. Il primo è che nessuno può imporre l'idratazione e l'alimentazione artificiale a un paziente che la rifiuta o l'ha rifiutata». «Il secondo punto unificante del nostro gruppo - continua Zamorani - è che se dovesse essere approvata una legge che impone il sondino a chi non lo vuole, tutti ci impegniamo a raccogliere le firme per un referendum che abroghi una norma non solo ingiusta, ma illiberale, che va contro i principi costituzionali che difendono la libertà di ogni cittadino di rifiutare una terapia». Zamorani rivolge una sollecitazione «assolutamente non polemica» al Pd: «Mi dispiace sinceramente che al coordinamento non abbia aderito il Pd. Leggendo posizioni come quella espressa D'Alema, che ha parlato di tortura di Stato, mi auguro e spero che l'adesione possa arrivare nelle prossime ore».

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brevetti, l'italia perde i suoi geni (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Innovazione. Registrazioni in calo Brevetti, l'Italia perde i suoi geni ROMA. Italia Paese sempre meno di inventori. Complice la crisi che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno di crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di commercio italiane, ha segnato una brusca flessione, con un calo del 7,11%. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna. La città universitaria per eccellenza si laurea capitale dell'ingegno con 85 brevetti ogni 100.000 abitanti. Al secondo posto di questa virtuale classifica dell'innovazione Macerata (74), Padova si colloca al 7º posto con una media di 42 brevetti. Nette le differenze a livello di macroaree: trainato dall'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, il Nord con l'84% delle domande di brevetto schiaccia il Centro (11,62%), e il Sud e le Isole (4,38%). Gli Archimede «made in Italy» si scatenano soprattutto in alcuni settori: nel 2008 il 28% delle invenzioni riguarda il settore delle tecniche industriali e dei trasporti.

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nel nome di galileo (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Attualità NEL NOME DI GALILEO SEGUE DALLA PRIMA Ma anche Andrea Vesalio, fiammingo, prima studente e poi docente di chirurgia a soli 23 anni; Giovan Battista da Monte, fondatore della scuola clinica, il primo a portare gli studenti di Medicina a visitare direttamente gli ammalati in corsia; Fabrizio d'Acquapendente, cui si deve il primo Teatro anatomico permanente; Girolamo Fracastoro, pioniere dell'epidemiologia e della patologia moderne. Ex studenti come il polacco Nicolò Copernico, che con il «De revolutionibus orbium coelestium» sconvolge l'astronomia. E la Serenissima che con un capolavoro di diplomazia neutralizza la bolla «In sacrosancta» di papa Pio IV, con la quale per l'ammissione all'esame di laurea si impone una professione scritta di fede. In uno straordinario Cinquecento, tra professori e alunni, l'Università di Padova, garantendo non solo un prestigioso titolo accademico ma anche e soprattutto la libertà di pensiero, è il miglior Ateneo della penisola, secondo l'autorevole giudizio di Erasmo da Rotterdam («un emporio fornitissimo e celeberrimo delle migliori discipline»), e il luogo per eccellenza dove si forma la futura classe dirigente italiana e internazionale, visto che qui vengono a laurearsi studenti di tutti i Paesi europei e dei Domini mediterranei di Venezia. Quella di cui oggi si inaugura l'anno accademico, proprio nel segno di Galileo mantiene il lignaggio; ma da nobile decaduta, condizionata com'è dal miserando stato dell'università italiana, documentato da poche quanto vergognose cifre: 95 sedi su 103 province, con 320 unità distaccate; 5.500 corsi di laurea, di cui 37 con un solo studente; 327 facoltà al di sotto dei 15 iscritti; 170 mila materie insegnate, il doppio della media europea; solo uno studente su due «in corso»; una spesa pubblica pari a metà della media Ocse, ultimo posto nella graduatoria dei Paesi aderenti; un milione di euro investito nella valutazione contro i 40-50 di Francia e Inghilterra. E risorse distribuite a pioggia con l'erogatore della clientela: così che i virtuosi e i capaci ci rimettono, i cialtroni e gli incapaci ci sguazzano. Con una riforma contestatissima da larghi settori del mondo accademico, rettori in testa. In queste condizioni, non ci vorrà molto prima che si capovolga il ruolo-guida dell'Ateneo padovano (e dei pochi altri nazionali di valore) rispetto al Cinquecento: saranno alunni e docenti in cerca di qualità ad andarsene nelle migliori Università straniere. Già quest'anno, per fare solo un esempio, è aumentata del 21 per cento la quota degli studenti italiani che hanno scelto di iscriversi in una sede inglese, Oxford e Cambridge in testa. Povero Galileo. Non solo, se vivesse oggi, se lo scorderebbe proprio di entrare in cattedra a 28 anni. Ma di quei «diciotto migliori anni della mia vita», che confessò di avere trascorso a Padova, non ne farebbe passare neanche uno, prima di riparare all'estero. Trovandosi, peraltro, in ottima quanto sconfortata compagnia: quella dei troppi esuli della materia grigia, di cui l'Italietta dei mediocri si prende il lusso di farsi un baffo. Francesco Jori

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Acqua calda e aria condizionata dall'energia solare (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Acqua calda e aria condizionata dall'energia solare --> Lunedì 09 Marzo 2009 CRONACA, pagina 9 e-mail print Da pochissimi anni a questa parte il sole non è più solo fonte di calore, ma anche di refrigerazione. La Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bergamo è attivamente impegnata nel campo della ricerca sulle energie rinnovabili a livello nazionale ed europeo; partecipa, infatti, al progetto europeo Solar Combi Plus, che raggruppa enti di ricerca di vari Paesi europei al fine di promuovere studi sulla tecnologia di solar cooling, per la produzione di freddo dal calore del sole. Nei giorni scorsi si è tenuto, presso la sede universitaria di Dalmine, il quarto meeting Solar Combi Plus, a cui hanno partecipato il Fraunhofer Institute di Friburgo, l'Eurac di Bolzano, l'austriaco Aee-Iintech, Tecsol dalla Francia, Cres dalla Grecia e Ikerlan dalla Spagna. «Studiosi di diversi centri di ricerca europei - spiega il professor Giuseppe Franchini, responsabile del progetto e docente del corso di Tecnologie delle Energie Rinnovabili - si sono incontrati per confrontarsi sui risultati della ricerca e mettere a punto le soluzioni impiantistiche più adatte alle condizioni climatiche dei diversi Paesi europei. Oltre agli aspetti tecnici, una finalità importante del progetto Solar Combi Plus è la divulgazione delle conoscenze all'interno dei Paesi coinvolti, per permettere agli operatori del settore di acquisire le necessarie capacità di sviluppare e installare questi sistemi». La ricerca sulla tecnologia del raffrescamento solare ha visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva anche di studenti e dottorandi. «La nostra facoltà è infatti tra le prime nel panorama italiano a dare ampio spazio al solar cooling nell'ambito della didattica nel corso di laurea di Ingegneria Meccanica». Nei laboratori di Dalmine, inoltre, è stato sviluppato anche un prototipo di impianto in grado di produrre aria condizionata e acqua calda dall'energia solare, «un sistema integrato composto da collettori solari collegati a una macchina frigorifera ad assorbimento - spiega il professore - in grado di produrre il freddo e il caldo». E la ricerca non è finita. L'Università di Bergamo ha vinto, insieme con quelle di Firenze e Lecce, un progetto finanziato dal ministero del'Università e della Ricerca per la realizzazione di collettori solari innovativi ad alta efficienza, «basati su nanofluidi che aumentano la capacità di assorbire calore». L'applicazione pratica di queste tecnologie innovative ad energia rinnovabile sul territorio della nostra Provincia è ormai vicina. «Abbiamo recentemente stipulato un accordo con la società Hidrogest, che gestisce distribuzione e depurazione dell'acqua nell'Isola bergamasca - dichiara il professor Antonio Perdichizzi, direttore del dipartimento di Ingegneria Industriale nella sede di Dalmine -. Una volta ottenuto il finanziamento che attendiamo dalla Regione, partirà il progetto di realizzazione di impianti di solar cooling su alcuni edifici Hidrogest di Sotto il Monte». Caterina Migani 09/03/2009 nascosto-->

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EDILIZIA SETTORE STRATEGICO PER LA GIUNTA LIGURE, ATTIVATI INVESTIMENTI PER CIRCA 368 MILIONI DI EURO" (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 09 Marzo 2009 EDILIZIA SETTORE STRATEGICO PER LA GIUNTA LIGURE, ATTIVATI INVESTIMENTI PER CIRCA 368 MILIONI DI EURO" Genova, 9 Marzo 2009 - "Ammontano a 122 milioni di euro le risorse investite dalla Giunta Burlando nel settore delle Politiche abitative che hanno attivato un investimento complessivo di 368 milioni di euro a cui si andranno ad aggiungere ulteriori 160 milioni, una volta approvato il Pqr, il programma quadriennale per l´edilizia residenziale". Lo dice l´assessore regionale alle Politiche abitative, Maria Bianca Berruti, rispondendo alle critiche della Pdl. "La casa è una priorità di questa Giunta, un settore strategico in cui abbiamo investito risorse e grande attenzione. Dal 2007 - spiega Berruti - abbiamo infatti una legge sull´edilizia, la n. 38 che norma in modo completo l´intervento pubblico nell´edilizia sociale, fornendo risposte sia alla grande povertà sia al ceto medio che non può pagare un affitto a libero mercato". "Prima di questa legge - continua Berruti - abbiamo realizzato i programmi per il social housing, settore in cui vi era una grande carenza, una parte delle proposte sono già state finanziate con 23 milioni di euro che hanno attivato lavori, per una cifra tre volte più grande, attualmente in attuazione. Proprio domani infatti a Sarzana verrà aperto uno di questi cantieri". "In attesa di approvare il programma quadriennale per l´edilizia residenziale bloccato in commissione dalla minoranza e che comunque contiamo di portarlo in consiglio entro marzo - continua l´assessore - rifaremo un altro bando per il social housing dell´ammontare di circa 20 milioni di euro e in sua attesa abbiamo già coinvolto le quattro amministrazioni provinciali che stanno predisponendo le loro proposte che ci presenteranno una volta approvato il Pqr". L´assessore Berruti ricorda inoltre "il finanziamento di 20. 000 alloggi in affitto, cioè a canone moderato, per una cifra di 5 milioni di euro, in parte conclusi e in parte in coso di attuazione e inoltre due delibere che prevedono il recupero degli alloggi sfitti per i quali sono stati stanziati 10 milioni di euro". "A queste iniziative - conclude l´assessore Berruti - si deve poi aggiungere l´istituzione di un fondo presso Filse per la partecipazione pubblico-privata che prevede il finanziamento e la progettazione iniziale di piccole infrastrutture da parte dei privati". . <<BACK

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meno inventori (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

meno inventori --> Lunedì 09 Marzo 2009 GENERALI, pagina 3 e-mail print Italia Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di Commercio italiane, ha segnato una brusca flessione, con un calo valutabile nel 7,11%. Genio italiano in crisi, quindi, tenuto conto che anche l'anno precedente il numero delle nuove idee da proteggere con brevetto era diminuito del 3,2%. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna. La città universitaria per eccellenza si laurea capitale dell'ingegno con 81 brevetti ogni 100.000 abitanti. Al secondo posto di questa virtuale classifica dell'innovazione Macerata (74), campione della provincia italiana. Prima delle metropoli Milano, terza per numero di domande rapportate agli abitanti (60), anche se ovviamente leader per la cifra complessiva di brevetti depositati, pari a 2.362. Picchi d'eccellenza e picchi di stallo in quanto a creatività si distribuiscono a macchia di leopardo sul territorio nazionale, con l'inedita accoppiata nord-sud rappresentata dalle province di Aosta e Isernia, rimaste a secco di scoperte nel 2008. 09/03/2009 nascosto--> ANNUNCI DI GOOGLE

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PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONE PLENARIA 9 - 12 MARZO 2009 VERTICE DI PRIMAVERA: ECONOMIA ED ENERGIA SOTTO LA LENTE: PROGRESSI DI CROAZIA, TURCHIA E MACEDONIA VERSO L'ADESIONE NUOVE N (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Lunedì 09 Marzo 2009 PARLAMENTO EUROPEO: SESSIONE PLENARIA 9 - 12 MARZO 2009 VERTICE DI PRIMAVERA: ECONOMIA ED ENERGIA SOTTO LA LENTE: PROGRESSI DI CROAZIA, TURCHIA E MACEDONIA VERSO L´ADESIONE NUOVE NORME PER AUTO PIÙ SICURE, SILENZIOSE E ECOLOGICHE VIDEOGIOCHI PIÙ SICURI PER I BAMBINI GIOCO D´AZZARDO ON LINE: TUTELARE L´INTEGRITÀ DELLO SPORT E I GIOVANI Strasburgo, 9 marzo 2009 - I Punti Forti Della Sessione - Lunedì 9 marzo - Petrolio: ridurre il consumo e promuovere gli investimenti - Auspicando un mutamento radicale della politica energetica Ue, una relazione all´esame dell´Aula chiede di ridurre il consumo di petrolio e favorire il risparmio e le alternative con meno emissioni, incluse l´energia nucleare e le rinnovabili. Al contempo, sollecita investimenti nelle infrastrutture, incluso l´oleodotto Costanza-trieste, relazioni più dinamiche con i paesi fornitori e maggiore trasparenza dei mercati. Ma rifiuta il ricorso alle scorte per far fronte alla volatilità dei prezzi (relazione Reul). Gioco d´azzardo on line: tutelare l´integrità dello sport e i giovani - Anche se la normativa sui giochi d´azzardo on line è di competenza nazionale, i governi Ue dovrebbero cooperare per misure contro la pubblicità aggressiva e l´offerta di giochi illegali. E´ quanto sostiene una relazione all´esame dell´Aula proponendo di destinare gli utili a vantaggio della società e tutelare l´integrità dello sport minata dalle scommesse illegali. Chiede inoltre di tutelare i giovani dalla dipendenza dal gioco con controlli più efficaci e la limitazione della posta (relazione Scahldemose). Una direttiva per agevolare il trasferimento delle imprese nell?Ue - Una relazione all?esame dell?Aula chiede alla Commissione di presentare entro fine marzo una proposta di direttiva volta ad agevolare il trasferimento della sede di una società nell?Ue, mantenendo la sua identità giuridica. Il cambio della sede dovrebbe risultare fiscalmente neutro e implicare il trasferimento della vigilanza. La proposta di trasferimento, motivata, andrebbe sottoposta all?approvazione dell?Assemblea degli azionisti, prevedendo garanzie per i soci di minoranza (relazione Lehne). Una strategia europea a favore dei rom - Una strategia coordinata per l´inclusione dei rom nell´Ue, specie in materia di alloggi, istruzione, assistenza sanitaria e lavoro. E´ quanto chiede una relazione all´esame dell´Aula invitando i governi a eliminare nei media l´odio razziale e l´istigazione alla violenza e a non adottare misure eccessive nei loro confronti, nonché a promuovere la creazione di posti di lavoro, la formazione e l´imprenditorialità. Una speciale attenzione va attribuita all´istruzione dei bambini e all´emancipazione delle donne (relazione Kósáné Kovács). Verso un sistema europeo comune di asilo - Una relazione all?esame dell?Aula accoglie con favore la creazione di un sistema europeo comune di asilo che porrebbe fine alle disparità esistenti tra gli Stati membri. Ammonendo dal livellamento verso il basso delle norme in materia, sollecita l´adeguamento di tutte le politiche e pratiche di gestione delle frontiere, inclusa Frontex. Chiede di non incarcerare i richiedenti asilo, garantire la solidarietà agli Stati membri che affrontano maggiori flussi e istituire un programma di reinsediamento (relazione Catania). Alimentare: indicare il luogo d´origine sulle etichette - Le norme Ue sulla sicurezza alimentare sono le più rigorose del mondo. Sollecitandone la semplificazione, una relazione ne chiede il rispetto anche per i prodotti importati e raccomanda l?indicazione dell´origine delle materie prime sulle etichette. Auspica lo sviluppo di farmer market, l´istituzione di un´Agenzia europea per la qualità e il rafforzamento della tutela Ue e internazionale per Dop e Igp. Vanno promosse le produzioni biologiche e introdotte nuove etichette in materia di Ogm (relazione Petre). Martedì 10 marzo - Eurovignetta: verso un trasporto più gomma più ecologico - L´aula esaminerà una direttiva che mira a promuovere trasporti stradali più ecologici mediante tasse a copertura dei costi dell´inquinamento atmosferico e acustico, e del congestionamento. I deputati propongono di rafforzare alcune misure, ma senza imporre eccessivi oneri. Chiedono di assegnare gli introiti delle tasse - calcolate in base all´inquinamento indotto - ai progetti Rte e alla costruzione di aree di parcheggio, oltre che al miglioramento delle prestazioni ambientali dei veicoli (relazione El Khadraoui). Il terzo pacchetto marittimo pronto al varo - Sulla base degli accordi raggiunto con il Consiglio, il Parlamento adotterà sette provvedimenti legislativi (il terzo pacchetto marittimo) riguardo alle ispezioni delle navi, ai controlli da parte dello Stato membro di approdo, al sistema comunitario di monitoraggio del traffico, ai principi in materia di inchieste sugli incidenti, alla responsabilità dei vettori che trasportano passeggeri, all´assicurazione degli armatori e, infine, al rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera (relazioni Vlasto, de Grandespascual, Fernandes, Savary, Costa, Sterckxe Kohlicek). Nuove norme per auto più sicure, silenziose e ecologiche - Il Parlamento è chiamato ad approvare un regolamento che, riunendo in un solo testo norme disperse in cinquanta direttive, rafforza la legislazione sull´omologazione degli autoveicoli. Fissando nuove norme armonizzate sulla loro fabbricazione e sugli pneumatici, intende garantire il buon funzionamento del mercato interno ed elevati livelli di sicurezza e di protezione ambientale (relazione Schwab). Istituzioni europee più trasparenti - Il Parlamento esaminerà una proposta legislativa volta ad aggiornare il regolamento sull´accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni europee. Ritenendo insufficiente il contenuto della proposta, i deputati propongono più di 80 emendamenti volti a rafforzare la trasparenza, a limitare la possibilità di secretare i documenti e chiarire alcuni concetti. Chiedono anche la creazione di un sito web comune che garantisca l´accesso a tutti i documenti dell´Ue e di un unico registro dei lobbisti (relazione Cashman). Mercoledì 11 marzo - Vertice di primavera: economia ed energia sotto la lente - Le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione apriranno un dibattito in Aula in vista del Vertice dedicato soprattutto al piano di ripresa economica e alla sicurezza energetica. Il Parlamento esaminerà anche una relazione che sollecita il coordinamento dei piani di salvataggio (ammonendo dalla crescita del debito pubblico), un esame del comportamento tenuto dalle banche e degli aiuti che riceveranno, un migliore accesso al credito per le Pmi e il sostegno all´occupazione e al consumo. Progressi di Croazia, Turchia e Macedonia verso l´adesione - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula in merito ai progressi realizzati da Croazia, Turchia ed Ex Repubblica Iugoslava di Macedonia verso l´adesione all´Ue. A novembre la Commissione ha pubblicato i relativi progress report sullo stato dei negoziati e sul rispetto dei criteri di adesione. Se con Croazia e Turchia si è allo stadio dei negoziati d´adesione, la Macedonia ha per ora solo lo status di paese candidato. Il Parlamento adotterà tre risoluzioni. Attività industriali meno inquinanti - L´aula esaminerà una direttiva volta a attualizzare, semplificare e rafforzare le norme vigenti relative alla prevenzione e alla riduzione delle emissioni inquinanti di decine di migliaia di industrie nell´Ue: da quelle chimiche e metallurgiche, alle cartiere, alle concerie, agli impianti di combustione e di gestione dei rifiuti e ai grandi allevamenti. I deputati sono favorevoli alla fissazione di limiti più stringenti ma chiedono anche una maggiore flessibilità (relazione Krahmer). Giovedì 12 marzo - Videogiochi più sicuri per i bambini - Pur riconoscendo taluni aspetti positivi insiti nei videogiochi, una relazione all´esame dell´Aula esprime preoccupazione sui loro pericoli, specie per i minori. Chiede quindi norme Ue per l´etichettatura dei giochi, adeguati controlli negli internet café e sanzioni severe a chi consente l´accesso a giochi non adatti, nonché un codice di condotta paneuropeo per rivenditori e produttori. E´ poi necessario organizzare campagne di sensibilizzazione destinate ai genitori (relazione Manders). Ricerca: impedire la fuga dei cervelli - A fronte della carenza di ricercatori nell´Ue, una relazione all´esame dell´Aula chiede di scoraggiare la ?fuga di cervelli? e creare un mercato unico della ricerca. Occorre quindi migliorare le retribuzioni, le opportunità di carriera e la portabilità delle sovvenzioni, garantire una maggiore flessibilità delle condizioni di lavoro e creare un fondo pensionistico europeo. Ma anche una più stretta collaborazione con il settore privato e l´agevolazione degli scambi con ricercatori di paesi terzi (relazione Locatelli). Tibet: come favorire i negoziati con la Cina? - In occasione del cinquantenario della rivolta nazione in Tibet, il Consiglio e la Commissione sono chiamati a rispondere in Aula ad un´interrogazione dei gruppi Alde e Verdi/ale in merito alle iniziative che intendono adottare per favorire la ripresa dei negoziati tra il Dalai Lama ed il governo cinese. . <<BACK

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Oltre mille finiti all'estero (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

ANCONA E PROVINCIA pag. 5 Oltre mille finiti all'estero La Francia il paese più attrattivo: là vivono in 176 di ALESSANDRO DI MARCO FABRIANO I FABRIANESI domiciliati all'estero continuano a crescere senza sosta. Secondo gli ultimi dati dell'anagrafe comunale aggiornati a fine febbraio sono ben 1.126 (576 uomini e 550 donne) i fabrianesi che risultano attualmente residenti oltre il confine nazionale. Un vero e proprio esercito, se si considera che le nazioni in cui è registrata la presenza di fabrianesi sono arrivate a ben 49. Di queste, 14 fanno parte dell'Unione Europea ma i fabrianesi nel mondo hanno occupato tutti i continenti, compresa la lontana Australia. IL PAESE con la maggiore rappresentanza della città della carta è la Francia dove risultano 176 emigrati, seguito a ruota dalla Svizzera (161), poi Argentina (145), Brasile (118) e Belgio (94). Ma Fabriano c'è anche in nazioni un tempo irraggiungibili tra le Americhe (29 negli Stati Uniti, 23 in Ecuador, 2 a El Salvador, 1 in Guatemala) e l'Asia, dove sono 2 i residenti in Cina, uno a Singapore e uno negli Emirati Arabi. Presente anche la colonia africana (24 in Sudafrica, 2 in Sierra Leone, 1 in Ghana), mentre, arrivando fino all'altro emisfero, 10 sono i residenti in Australia e 5 in Nuova Zelanda. Numeri che l'assessore ai servizi demografici Giovanni Balducci giudica positivamente. "Il libero trasferimento è figlio della globalizzazione e di un mondo dai confini sempre più ristretti", incalza Balducci. "Ma questi dati significano anche che i fabrianesi hanno il coraggio di andare dove il lavoro e le loro ambizioni li portano. Siamo fieri di avere così tanti ambasciatori della fabrianesità sparsi per il pianeta, convinti che la loro coraggiosa scelta vada vista con grande rispetto. Non parlerei di fuga di cervelli o di corsa all'abbandono della città, quanto, almeno in diversi casi, della forte volontà di affermarsi". Balducci pensa anche alle tante eccellenze che hanno lasciato la città, molte delle quali nell'ultimo periodo sono state portate alla luce da uscite pubbliche a anche dalle interviste del Carlino. E' il caso solo per citare alcuni protagonisti e scusandoci preventivamente con tutti gli altri che meritano ugualmente grande considerazione dello scienziato Gian Mario Bilei all'opera presso il Cern di Ginevra e in prima linea per i lavori attorno al cosidetto progetto "Big Bang" e del cuoco dei vip Marco Iachetta, che dopo aver spopolato a Mosca ora è capo chef in Ucraina. E ancora la ricercatrice Silvia Giovannini che a Miami studia come rallentare l'invecchiamento cellulare e Alessandro Sampaoli, responsabile in Svezia di un cliccatissimo sito internet per propagandare il turismo degli scandinavi in Italia. Alessandro Di Marco

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Il Polo scientifico-didattico di Forlì organizza per oggi, alle 15, presso l'aula magna (c... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌ? CRONACA pag. 3 Il Polo scientifico-didattico di Forlì organizza per oggi, alle 15, presso l'aula magna (c... Il Polo scientifico-didattico di Forlì organizza per oggi, alle 15, presso l'aula magna (corso della Repubblica 88/A) un incontro pubblico, rivolto al personale docente, ricercatore, tecnico-amministrativo e agli studenti, con i candidati alla carica di rettore dell'università di Bologna. Oggi ci saranno i professori Giorgio Cantelli Forti, Ivano Dionigi e Roberto Grandi.

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Crisi vera, disoccupati reali: così finisce l'era postmoderna (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-09 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Crisi vera, disoccupati reali: così finisce l'era postmoderna N egli ultimi vent'anni molti sociologi erano convinti di aver identificato la tendenza evolutiva della nostra società. Questa da agricola è diventata industriale, poi post-industriale e, infine, post-moderna. Nella società postmoderna, ci spiegavano, spariscono non solo le ideologie ma tutte le certezze e lo stesso «principio di non contraddizione » per cui non dobbiamo più decidere se è vero questo o quello, sono veri tutti e due. Realtà ed illusione si confondono, non conta la realtà oggettiva ma solo l'immagine, l'apparenza. Perde di importanza lo Stato nazionale come fonte di certezze, non c'è più bisogno del Welfare State. La gente si raggruppa in tribù, attorno ad una squadra di calcio, ad un blog, ad una marca. Secondo alcuni non si deve neppure più parlare di cittadini, ma di consumatori. Non si guarda al futuro, l'azienda vuole risultati a breve. Non ci si arricchisce facendo buoni prodotti, ma con astute operazioni finanziare. Tutto è provvisorio, liquido. Si cerca il successo subito, la notorietà subito, il piacere immediato, non importa come. Dominano l'individualismo e l'edonismo. Questa diagnosi su cosa sia e dove stia andando la nostra società è stata insegnata come dogma nelle università, nei master, nei seminari fino all'estate scorsa. Solo oggi incominciamo a renderci conto che quella che veniva descritta come tendenza storica era, in realtà, il sintomo di una malattia. Sono state proprio l'indifferenza al futuro, l'incapacità di prevedere, la ricerca del profitto a breve termine, le spregiudicatezze nelle operazioni finanziare tanto ammirate a scatenare la crisi mondiale. No, il postmoderno non rappresentava il domani. Oggi ci rendiamo conto che continua ad esserci differenza fra reale e immaginario, fra realtà e apparenza. Ci sono banche e imprese che falliscono realmente, ci sono disoccupati veri, poveri veri, e occorrono investimenti veri, non immaginari. Il principio di non contraddizione non è scomparso perché bisogna fare davvero delle scelte, prendere davvero delle decisioni. Il consumatore non è più il re capriccioso di ieri, deve fare i conti con precisione. E tutti tornano a guardare allo Stato, a chiedere aiuti e certezze allo Stato, per prime le orgogliose banche e le grandi imprese. Ciascuno di noi torna a progettare con accortezza, con vigilanza. E non sopportiamo più il lassismo, il press'a poco, le chiacchiere. Chiediamo realismo, precisione, rigore, concretezza. \\ Basta con lassismo e chiacchiere Adesso chiediamo concretezza

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MASSA <CON STUPORE abbiamo appreso dell'intenzione del vicesindaco Martin... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMA pag. 1 MASSA «CON STUPORE abbiamo appreso dell'intenzione del vicesindaco Martin... MASSA «CON STUPORE abbiamo appreso dell'intenzione del vicesindaco Martina Nardi di querelarci per aver avanzato una critica politica alle sue tesi sul Piuss». Lo scrive la segreteria comunale del Pd, guidata dal segretario Gianluca Brizzi, sostenendo che «le osservazioni del Pd attengono alla sfera della critica politica e del resto se Massa invece di ripartire ha imboccato la china di un rapido declino non è certo colpa nostra e non è certo minacciando querele, che tra l'altro non spaventano nessuno, che si può occultare questa semplice verità». Secondo il Pd «le dichiarazioni del vice sindaco confermano le nostre preoccupazioni, in quanto ella stessa dichiara che sono allo studio operazioni inerenti i contenitori industriali tra i due ponti, al Pomerio ed a Capaccola. Ovviamente il vicesindaco può chiamare tali operazioni anche "Giuseppe" ma nella lingua italiana ed in urbanistica si definiscono "immobiliari", perché agiscono sulla rendita fondiaria urbana spostando considerevoli risorse economiche». Il Pd rileva che «vi è un problema istituzionale in quanto il consiglio comunale, depositario del potere urbanistico, non ha mai espresso in termini espliciti un chiaro indirizzo rispetto agli obiettivi di tali operazioni». In secondo luogo «temiamo che il Piuss rischi di essere una grande occasione persa e che al contempo si presti ad essere una sorta di cavallo di troia per altre operazioni». Il Pd ricorda che «il legislatore ha inteso normare, in ossequio alla trasparenza, la cosiddetta urbanistica "contrattata" con procedure definite nei cosiddetti "Piani Complessi", dove il rapporto pubblico privato è espressamente previsto normato e proceduralizzato. Nel nostro caso, ovvero in una variante d'iniziativa pubblica, ammessa la sua ammissibilità in questa fase, le procedure sono chiare: le potestà sono affidate ai cittadini con le osservazioni ed ai consiglieri comunali a cui compete il potere di decisione sul piano urbanistico. Le nostre critiche sono di merito politico e su questo terreno attendiamo risposte».

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false firme agli esami, guai per la prof (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Prima Pagina False firme agli esami, guai per la prof Teramo, assente all'Università risulta presente in commissione TERAMO. La professoressa risulta in commissione anche nei giorni in cui è assente dall'Università. Per la procura è un falso ideologico che ha fatto finire sotto inchiesta una docente di lingue straniere dell'ateneo teramano e un suo stretto collaboratore, mettendo anche a rischio la validità degli esami sostenuti dagli studenti di più facoltà. L'inchiesta del sostituto procuratore Davide Rosati ha mosso i primi passi dopo alcuni esposti che sono arrivati in procura: denunce circostanziate in cui qualcuno paventava degli illeciti. Agenti della Digos in più occasioni si sono presentati negli uffici dell'università per acquisire documenti. (In Teramo)

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differenziata al 60% con il porta a porta (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Chieti Differenziata al 60% con il porta a porta Confortanti i risultati ottenuti in un anno dalla società Ortonambiente Il servizio è a regime nel centro storico e a San Leonardo Sono circa cinquemila le famiglie coinvolte nella nuova raccolta ORTONA. Cresce la percentuale nella raccolta differenziata dopo l'estensione del porta a porta all'intero centro urbano e in contrada San Leonardo. Nel mese di febbraio, secondo i dati forniti dalla società di igiene urbana Ortonambiente, la percentuale è aumentata di 12 punti rispetto a gennaio passando al 45 per cento. Le famiglie attualmente servite dal porta a porta sono circa cinquemila e riescono a differenziare oltre il 60% dei rifiuti che producono. «Considerato l'ottimo risultato, stiamo programmando di estendere il servizio su gran parte delle frazioni entro il 30 marzo», dice Renato D'Auria, presidente della società mista pubblico-privata che gestisce il servizio di nettezza urbana, «le prossime frazioni a essere coinvolte saranno Santa Lucia, Ciampino, Gagliarda bassa, Villa Torre, Villa Iubatti e Caldari. In un prossimo lotto, serviremo anche Rogatti, Iurisci, Carlone, Sarchese, Villa Deo, Villa Grande, San Nicola, San Tommaso e San Pietro». I dati della società mettono a confronto i risultati tra febbraio 2008 e febbraio 2009. L'indifferenziata è scesa dal 69,6% al 54,2%, il legno dal 3,2 all'1,5%, il vetro dal 3,9 al 2,3% mentre salgono plastica (dal 2,5% al 7%), carta (10,3%-12,3%), varie differenziate (1,4- 3,3%). L'organico passa dal 9,2% al 19%. I chilogrammi di rifiuti differenziati sono cresciuti dai 286mila 550 del 2008 ai 345mila305 del 2009. In percentuale si è passati dal 30,4 per cento al 45,8 per cento nella raccolta differenziata sull'intero comprensorio comunale. «Questo ottimo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione dei cittadini, degli agenti di polizia municipale, che hanno cominciato a elevare sanzioni agli utenti indisciplinati non per il conferimento errato ma per l'abbandono della spazzatura in modo sconsiderato, e soprattutto alla volontà dell'amministrazione e del cda di Ortonambiente», aggiunge D'Auria, «inoltre ringraziamo i progettisti Stefano Bruni e Giorgio Cataldo, il responsabile del servizio, Felice Talone, tutti coloro che lavorano per la società e Cittadinanzattiva, i Verdi e gli altri comitati spontanei per il sostegno all'iniziativa». Nonostante i buoni risultati, però, non mancano le lamentele. Alcuni cittadini segnalano lacune nel servizio, come la mancanza di qualche cassonetto per le emergenze e la necessità di fare la raccolta dell'organico tutti i giorni della settimana, invece che conferire i rifiuti biodegradabili, come i residui di pesce, soltanto tre volte a settimana. «Perfezioneremo il servizio e aumenteremo controlli e informazione», dice il sindaco Nicola Fratino, «il porta a porta procede bene grazie alla collaborazione dei cittadini e al lavoro di Ortonambiente. L'obiettivo è quello di superare la quota del 50% entro la fine dell'anno per un maggior rispetto dell'ambiente e per cominciare a risparmiare sul conferimento. C'è ancora qualcuno che preferisce caricare in macchina l'immondizia e abbandonarla in giro piuttosto che impegnarsi ma credo che faccia più fatica». Sara Fabrizio

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caffè letterario, francini responsabile della gestione (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pescara Caffè Letterario, Francini responsabile della gestione Associazione Ande Pantaleone al vertice Gabrielli delegata La responsabilità della gestione del Caffè Letterario è stata affidata a Teresa Francini. Di recente, il locale di Pescara vecchia è passato in gestione alla Luigi D'Amico Parrozzo Sas. Teresa è la pronipote di Luigi, il fondatore della storica azienda pescarese. Sipario sull'organigramma del Gispla, acronimo di Gruppo italiano per lo studio delle patologie da larve anisakidi. Il presidente è Paolo Fazii, il vice Franco Ciarelli. Poi, ci sono Vincenzo Olivieri (segretario) e Carlo D'Intino (tesoriere). Due i presidenti onorari: Giacomo Gidaro e Simonetta Mattiucci. L'Ande Abruzzo, Associazione nazionale donne elettrici, ha affidato la presidenza, nonché la delega per la provincia di Chieti, a Carmelita Pantaleone. Per la segreteria, è stata scelta Chiara Volpe, mentre a Filomena Cianchini Di Paolo è andata la tesoreria. Le altre delegate provinciali sono Rossana Gabrielli (Pescara), Simonetta Iannetti (Teramo) e Maria Pia Sebastiani. Due i candidati alla presidenza del consiglio d'amministrazione della Bcc di Cappelle sul Tavo. Sono Luigi Ianchini Bellisarii, attualmente in carica, e Michele Sborgia. Il nuovo amministratore delegato di Eurobic Abruzzo e Molise Spa risponde al nome di Gianni Melilla. Gli altri due posti chiave della società pubblico-privata che promuove le imprese abruzzesi nell'ambito europeo sono occupati da Enrico Marramiero (presidente) e Ciro Nardinocchi (amministratore). Si è costituito il direttivo provinciale del Movimento per le autonomie (Mpa). Sono stati eletti Vincenzo Serraiocco, Domenico Di Caro, Luca Di Nisio ed Enrico Casale, oltre a Paolo Macchiarulo, Sabatino Trabucco, Francesco Gelsomino, Lorenzo Torto, Claudio Benedetti e Remo Agresta.

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false firme agli esami professoressa indagata (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Teramo. Assente dall'Università, risulta in commissione False firme agli esami professoressa indagata TERAMO. La prof risulta in commissione anche nei giorni in cui è assente dall'Università. Per la procura è un falso ideologico che ha fatto finire sotto inchiesta una docente di lingue straniere dell'ateneo teramano e un suo stretto collaboratore, mettendo anche a rischio la validità degli esami sostenuti dagli studenti di più facoltà. L'inchiesta del sostituto procuratore Davide Rosati ha mosso i primi passi dopo alcuni esposti che sono arrivati in procura: denunce circostanziate in cui qualcuno paventava degli illeciti. Agenti della Digos e della polizia giudiziaria in più occasioni si sono presentati negli uffici dell'università per acquisire documenti, in particolare proprio quei verbali d'esame finiti nell'occhio del ciclone. (In Teramo)

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"Destra-sinistra, tribù contro che non si parlano" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 10 del 2009-03-09 pagina 0 "Destra-sinistra, tribù contro che non si parlano" di Andrea Indini Andrea Romano nega l'esistenza di un'egemonia culturale della sinistra: "Non so nemmeno cosa voglia dire essere un intellettuale di sinistra". Quindi, plaude ai nuovi media: "La commercializzazione non ha coinciso con il declino della nostra cultura" Continua il ciclo di interviste de ilGiornale.it per celebrare la fine delle barriere in Occidente a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Dopo aver intervistato l'assessore milanese alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, che aveva celebrato l'89 come "la fine delle ideologie del Sessantotto", e Pietrangelo Buttafuoco, che aveva invece accusato il comunismo di sopravvivere nelle coscienze della borghesia italiana, oggi siamo andati a sentire il parere di Andrea Romano, autore del saggio Compagni di scuola. Milano - "Se parliamo di 'cultura' in senso ampio possiamo ben dire che, nel nostro Paese, questa è de-ideologizzata". Andrea Romano, editorialista del Riformista e docente di Storia contemporanea all?Università di Roma Tor Vergata, nega l?esistenza di un?egemonia della sinistra nella produzione culturale italiana. "Almeno dagli anni Novanta del secolo scorso", puntualizza spiegando come, "per un lungo tratto della storia repubblicana, la sinistra non ha avuto accesso alla cosa pubblica". "Questo ha indotto molti intellettuali a dedicarsi alla produzione culturale che, in qualche modo, era staccata dalle responsabilità di governo – continua – diverso è stato per quelli che erano gli intellettuali di area cattolica o democristiana che avevano la possibilità di scegliere se dedicarsi alla produzione culturale o alla responsabilità civile". Per anni, quindi, una certa egemonia c?è stata? "Si può dire che quest?esclusione ha reso la sinistra padrona di un campo. Una padronanza che, credo, sia stata ampiamente superata negli ultimi anni. Negli altri Paesi così non è stato. Anzi: spesso si parlava di una destra capace di egemonizzare la produzione culturale." Eppure, ancora oggi, la destra accusa la sinistra di occupare i vertici della cultura. "Sono solo consuetudini di cui, ancora oggi, ascoltiamo l?eco. La riprova è data dal fatto che i nomi che si fanno sono sempre datati: protagonisti culturali di una certa età che vedono la propria produzione migliore negli anni Sessanta e Settanta. Anche tra i movimenti più recenti, il fenomeno dei girotondini non può essere considerata un?espressione culturale solida come quella della sinistra italiana di metà Novecento. Quest?ultima aveva, infatti, una struttura di pensiero politico che i girotondini non hanno mai avuto." Fu, invece, diverso per i socialisti? "I craxiani capirono questo aspetto elitario della sinistra. Per questo i socialisti furono molto dinamici nella produzione culturale. Ma, anche qui, non lo fecero all?opposizione: come era successo per i democristiani, così fu per i socialisti. Proprio per questo sono fermamente convinto che fra dieci anni non saremo certo qui a parlare dell?egemonia culturale della sinistra. Lo stesso concetto di egemonia è sbagliato in quanto annovera in sé un?accezione dispotica del rapporto. Partendo dal pensiero di Gramsci sono, infatti, convinto che questo processo porti alla produzione delle idee migliori. Non ha in sé un aspetto soverchiante. Estremizzando: mi fa ridere la casella 'intellettuale di sinistra'. Non so cosa voglia dire, non solo oggi." Dove va oggi la cultura? "L?Italia è un Paese che ha una produzione culturale molto vivace. Un esempio: il cinema, che negli ultimi anni ha avuto una marcata rinascita. Non ho la spocchia di dire che andare più al cinema (anche a vedere pellicole più commerciali) sia un peccato. Non credo, infatti, che la commercializzazione abbia coinciso con il declino della cultura italiana. E? il contrario." E nella letteratura? "Stesso discorso. A differenza di America e Gran Bretagna, dove il mercato librario è più democratico, in Italia si sono sempre venduti sempre meno tascabili. Questa tendenza, però, sta cambiando negli ultimi anni. Anche questo è un forte segno di vitalità: è come se il nostro Paese stesse diventando più democratico dal punto di vista della fruizione culturale. Questo anche grazie all?apporto della televisione. Non voglio passare per berlusconiano, ma sono convinto che abbia valore positivo anche la diffusione di forme commerciali e popolari di comunicazione, che hanno scoraggiato la diffusione di livelli più alti di comunicazione." Stesso discorso per quanto riguarda la politica? "Nel nostro Paese assistiamo a un fenomeno di circolazione di strane tribù: la divisione cultura di sinistra e cultura di destra si traduce in un panorama tribale. E? così che si forma la tribù dei seguaci di Travaglio o quella dei seguaci di Magdi Allam che erano, poi, gli stessi seguaci della Fallaci. Non voglio racchiuderli in un termine dispregiativo. Sono, piuttosto, elettori che si comprano un certo tipo di libro perché sanno già cosa trovarci. In questa struttura accade purtroppo che le tribù non si parlino fra loro." Neanche uno scontro di idee? "Già uno scontro di idee presupporrebbe uno scontro dialettico nella piazza culturale. Queste sono, invece, tribù che non vanno in cerca di altri territori, ma cercano di essere confermati nelle proprie convinzioni. Questo un po? corrisponde al mercato dei giornali italiani che risultano essere molto politicizzati in un senso o nell?altro: non sono testate solo di orientamento liberale o progressista o conservatore, sono giornali che raramente sorprendono e preferiscono dare soddisfazione a persone di cui ci si immagina già il convincimento." L?anno scorso con la celebrazione del Sessantotto, quest?anno con la memoria alla caduta del muro di Berlino si dispensa tanta nostalgia. Dicono ancora qualcosa queste date? "Il Sessantotto non dice più niente, così come non dicono più niente il ?77 o il ?92." Perché tanto clamore? "Beh, il Sessantotto è stata una mitologia che, all?epoca, aveva prodotto una tale innovazione culturale disegnare un?intera generazione. Oggi, quella generazione cerca ancora di farsi forte della mitologia sessantottina. Tuttavia, se tutti 'sti libri sugli anni Sessanta non vendono nulla, qualcosa vorrà pur dire." Qual è, al giorno d?oggi, il rapporto dei giovani con la cultura? "In questo sono profondamente d?accordo con Baricco. Non credo che i problemi di accesso alla cultura siano dettati dalla mancanza di fondi pubblici. Il mercato culturale è sempre stato rischioso. I soldi sono sempre stati pochi. E? inevitabile che vi sia una buona dosedi incertezza. Semmai, un limite è dato dal fatto che la cultura non sia a sufficienza 'industrializzata' in modo da assorbire un?adeguata forza lavoro. In America è, ovviamente, diverso. Basti pensare agli scrittori o agli sceneggiatori." Un tempo c?era l?università, oggi quali sono le più grandi fucine culturali? "E? indubbio che oggi l?università stia attraversando un processo di trasformazione piuttosto difficile. Penso, però, che l?università resista e che se la giochi ad armi pari con i giornali. Il giornalismo, per come è adesso, è diventata un?alternativa all?università stessa: prima ci si arrivava dopo la laurea, oggi le redazioni sono invase da giovanissimi non ancora laureati." © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Da Maccaferri a Burani ecco chi compra il vento (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia - NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-09 num: - pag: 4 categoria: REDAZIONALE Rinnovabili La strada aperta da petrolieri come Moratti e Brachetti Peretti Da Maccaferri a Burani ecco chi compra il vento Spinti dagli incentivi pubblici (1,6 miliardi solo nel 2008) sono molti gli industriali che puntano su eolico e solare DI GIORGIO MELETTI G li ultimi, per ora, a presentarsi ai nastri di partenza sono stati Cesare Romiti e i due figli Maurizio e Pier Giorgio. Anche la loro società Bigli 1 si lancia nel business delle energie rinnovabili, dove un possente sistema di incentivi pubblici sembra promettere affari d'oro. Tra eolico e solare, biomasse e termovalorizzatori, la lista di vecchi e nuovi profeti dell'energia pulita è lunga. In campo le dinastie dei petrolieri (da Ferdinando Brachetti Peretti dell'Api ai Garrone della Erg, ai Moratti della Saras), quelle provenienti dalla metalmeccanica (Maccaferri, Marcegaglia, De Benedetti), insieme a personaggi di origine variegata. Il ritorno è il caso di Giuseppe Garofano, stratega finanziario del gruppo Ferruzzi fino a quindici anni fa, che è tornato alla ribalta come leader della compagine azionaria di Alerion, società quotata dedita allo sviluppo delle energie rinnovabili. L'acquisizione di un 15 per cento di Alerion è stata anche la prima significativa operazione del fondo pubblico/privato F2i guidato da Vito Gamberale, ex manager di Telecom Italia e Autostrade per l'Italia. Poi ci sono quelli che proprio grazie a pale eoliche e pannelli solari sono saliti alla ribalta: a Reggio Emilia Walter Burani, marito della stilista Mariella, che nel settore ha fatto crescere due società quotate come Greenvision e Bioera; in Alto Adige i fratelli Gostner della Fri-El, e Salvatore Moncada in Sicilia, mentre cresce in Campania Oreste Vigorito, da molti considerato il numero uno nell'arte di intuire gli umori di Eolo, come suggerisce il nome stesso della sua Ivpc, impareggiabile acronimo di Italian Vento Power Company. Intrighi e mazzette Secondo la procura della Repubblica di Foggia Vigorito conosce anche gli umori dei sindaci del Mezzogiorno chiamati ad autorizzare gli impianti. Il mese scorso lo hanno interrogato per cinque ore, come testimone, in un' udienza del processo per concussione a Antonio Rolla, sindaco di Ascoli Satriano in provincia di Foggia, arrestato l'anno scorso con l'accusa di aver estorto favori in cambio del via libera ai redditizi ventilatori. Insomma, nel settore dell' energia pulita di poesia ce n'è poca, come conferma l'allarme rilanciato due settimane fa dall'Authority per l'Energia, con una dettagliata memoria al Parlamento in cui si sottolinea l'esigenza «di evitare il cristallizzarsi di rendite di posizioni indebite e del tutto ingiustificate a danno degli utenti». Uno dei pilastri italiani delle rinnovabili è infatti il ritiro dell'elettricità prodotta da parte di un ente pubblico (Gse Gestore Servizi Elettrici) che la paga circa il doppio del suo valore di mercato. L'Autorità composta da Alessandro Ortis e Tullio Fanelli ha fatto i conti. Nella bolletta elettrica c'è un onere pari al 6 per cento del totale con cui le famiglie italiane pagano dal 1992 e lo faranno per i prossimi 10-12 anni - i contributi cosiddetti Cip6. Sono incentivi per fonti rinnovabili «e assimilate », dove con quest'ultimo eufemismo si indicano fonti non rinnovabili ma incentivate come se lo fossero. è uno degli ultimi capolavori della Prima Repubblica, compiuto in un momenti in cui più che dai mutamenti climatici l'Italia era ossessionata dalla paura del black-out. Grazie al Cip6 un gruppo di società incassa come sovrapprezzo sul chilowattora prodotto circa un miliardo e mezzo all'anno. La parte del leone è della Edison, con il 52 per cento del totale, il resto è spartito tra Saras, Erg, Electrabel-Acea, Api, Endesa, Eni e pochi altri. Obiettivo Kyoto Poi ci sono le rinnovabili propriamente dette. Il grosso della produzione è fatto dai termovalorizzatori, seguiti dal geotermico dell'Enel, e a lunga distanza da fotovoltaico e eolico. I conti delle rinnovabili parlano di incentivi pari a 1,6 miliardi di euro pagati nel 2008, destinati a crescere progressivamente fino al 2020 insieme alla rincorsa agli obiettivi di Kyoto: fra 10 anni la torta di denaro pubblico da spartire sarà di 7 miliardi di euro all'anno. Dunque se i risultati sono finora deludenti, visto che la produzione elettrica «pulita» in Italia è scesa dal 20 per cento del totale nel 1994 al 15 per cento attuale, il business è chiaramente redditizio e sostanzialmente privo di rischi. La difficoltà maggiore sembra l'individuazione dei siti dove mettere pale eoliche o pannelli solari, l'ottenimento dei permessi dalle autorità regionali e locali, il superamento delle resistenze ambientaliste locali. Come ben sa il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia, da mesi impegnata in un duro braccio di ferro per il completamento del termovalorizzatore di Modugno. A fine 2008 l'area di costruzione è stata sequestrata dalla Procura della Repubblica di Bari. La produzione elettrica «pulita» in Italia è addirittura scesa dal 20 per cento del totale nel 1994 al 15 per cento attuale Stile Walter Burani, marito di Mariella, nel settore ha fatto crescere due società quotate come Greenvision e Bioera Imago Economica Petroliere Ferdinando Brachetti Peretti, dell'Api, è entrato nelle nuove energie con Solar, joint venture italo-svizzera La Presse Bologna Gaetano Maccaferri, presidente del gruppo Maccaferri e di Unindustria Bologna, opera nel settore attraverso Seci Energia Emblema Ritorno Giuseppe Garofano, ex amministratore delegato di Montedison e stratega del gruppo Ferruzzi. Oggi è il leader di Alerion Imago Economica

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Nell'ingegneria cresce il successo al femminile (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: ECONOMIA E IMPRESE LAVORO E C data: 2009-03-09 - pag: 16 autore: Università. Ricercatori: donne al 26% Nell'ingegneria cresce il successo «al femminile» Gianni Trovati è l'ultimo fortino maschile all'interno dell'università e delle professioni intellettuali. Ma anche nei confronti dell'ingengeria l'assedio al femminile è partito, e il riequilibrio di genere si affaccia come una promessa concreta da mantenere nel breve giro di pochi anni. La parità è ancora lontana, ma i cento anni dalla laurea di Emma Strada, la prima ingegnere donna celebrata la scorsa settimana al Politecnico di Torino, si sentono tutti. E la crescita delle epigone della Strada è in fase di accelerazione decisa. A dirlo sono i numeri, quelli delle iscrizioni e, soprattutto, quelli dell'ultima analisi condotta dal Comitato nazionale di Valutazione del sistema universitario per il Politecnico di Torino. Tra i banchi delle aule di ingegneria si incontrano 8.100 studentesse, il 23,1% del totale, con un aumento del loro peso del 2,5% in tre anni (nel complesso delle facoltà la crescita femminile ha viaggiato invece a ritmi dimezzati, +1,2%). Ma i numeri assoluti dicono poco: le indicazioni più interessanti arrivano dall'incrocio di più indicatori, che in coro convergono su un dato chiave: nelle facoltà di ingegneria le studentesse sono in media più brave dei loro colleghi, si laureano meglio e puntano con decisione anche sui ruoli docenti. è una questione di voti, di tempi di laurea e di determinazione. Sul primo aspetto non c'è spazio per i dubbi: a ingegneria industriale i voti superiori al 106 sono il 30% fra le laureate e il 20% fra i maschi, a ingegneria dell'informazione sono il 26% contro il 21% e a ingegneria civile e ambientale, il settore preferito dalle aspiranti donne ingegnere, la partita si chiude 29% a 19%. Voti più alti, e ottenuti mediamente più in fretta: negli ultimi anni la quota di laureate viaggia stabilmente 2 punti sopra la percentuale di iscritte rilevata tre anni prima, segno di una più spiccata tendenza femminile ad arrivare al traguardo in tempi brevi. E la «quota rosa » cresce ancora al primo scalino dei ruoli docenti, quello dei ricercatori, dove le donne sono il 26,1% del totale: «Gli ottimi risultati ottenuti dalle donne – ragiona Donato Firrao, preside della I facoltà di ingegneria al Politecnico di Torino – si spiegano anche con le caratteristiche "naturali" delle studentesse che si affacciano a ingegneria: sono molto motivate, visto il carattere innovativo della loro scelta rispetto agli sbocchi tradizionalmente selezionati». Il tetto di cristallo, insomma, comincia a scricchiolare rumorosamente, anche se il viaggio verso la parità mostra ancora due macchie importanti: il tratto decisamente maschile degli scalini più alti della gerarchia docente (ma visti i dati su laureate e ricercatrici è solo questione di tempo) e le retribuzioni professionali, perché anche l'ingegneria condivide il vizio italiano degli stipendi alleggeriti dal genere di chi li riceve. Il dato emerge dalle rilevazioni di AlmaLaurea (che presenta domani a Roma la nuova indagine sugli sbocchi occupazionali dei laureati): a cinque anni dal titolo gli ingegneri lavorano tutti, ma in media le donne, anche se laureate meglio, guadagnano 300 euro meno dei loro colleghi uomini. Le politiche di genere per l'accesso e l'occupazione sono nell'agenda della conferenza dei presidi di ingegneria, ma per la parità salariale è l'industria, e più in generale la cultura del lavoro, a dover fare ancora molti passi in avanti. gianni.trovati@ilsole24ore.com PARITà NEGATA In media le studentesse si laureano più in fretta e con voti migliori, ma sul lavoro sono pagate meno dei colleghi

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A Casale il seminario di studi 'Emozioni in corso, crescere CON il nido d'infanzia' (sezione: Cultura)

( da "inalessandria.it" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

(0) 9 Marzo 2009 A Casale il seminario di studi ?Emozioni in corso, crescere CON il nido d?infanzia? Grande apprezzamento per il seminario dedicato ai Nidi d?Infanzia casalesi, svoltosi sabato 28 febbraio u.s. al Salone Tartara in Piazza Castello a Casale. Il seminario di studi ?Emozioni in corso, Crescere CON il Nido d?Infanzia? è stato organizzato dall?Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Casale Monferrato e si è incentrato sulla funzione del gioco nello sviluppo cognitivo e della personalità dei bambini: l?appuntamento ha visto la partecipazione di oltre 350 operatori del settore provenienti dalla Liguria, dalla Lombardia, da tutto il Piemonte e dall?Emilia Romagna. I lavori hanno visto gli interventi di Claudia Mantovani, responsabile e coordinatrice pedagogica dei nidi d?infanzia comunali, Ivana Pinardi, pedagogista e psicoterapeuta, Paola Molina, docente di psicologia all?Università di Torino. Nel pomeriggio sono intervenuti Donatella Savio, studiosa e ricercatrice all?Università degli Studi di Pavia e la stagista Valeria Bressan, protagonista di una esperienza di psicomotricità realizzata all?asilo nido di zona Oltremonte. Infine, significativa la partecipazione dei genitori (Roberto Ferraiolo e Elisabetta Martelli, Andrea Miglietta e Elena Allara) in qualità di testimoni della loro esperienza al nido. L?evento è stato accompagnato da una mostra fotografica, che illustrato le riflessioni dei temi trattati dal seminario sulla qualità delle relazioni, delle esperienze e delle azioni che i bambini ogni giorno vivono e condividono e con le quali sono impegnati a scoprire e conoscere il mondo circostante e a formare la propria personalità. GALLERIA FOTOGRAFICA Leggi i

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Al via il progetto di Confindustria Alessandria: sito web e gara per le scuole (sezione: Cultura)

( da "inalessandria.it" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

(0) 9 Marzo 2009 Al via il progetto di Confindustria Alessandria: sito web e gara per le scuole Confindustria Alessandria vara il progetto ?La tua idea d?impresa?, un sito web e una gara per gli studenti delle scuole. L?iniziativa, a carattere provinciale, è rivolta ad accrescere il legame tra mondo delle imprese e mondo della formazione, e a diffondere la cultura d?impresa, stimolando l?educazione dei giovani all?imprenditorialità. Il progetto, già operativo, si caratterizza per l?approccio innovativo e dinamico, e promuove la comunicazione diretta tra gli imprenditori di Confindustria Alessandria e gli studenti degli Istituti Tecnici del territorio provinciale, attraverso un sito web appositamente creato (www.latuaideadimpresa.it.). All?iniziativa partecipano gli Istituti Tecnici: Itc Vinci (Acqui Terme); Itis Volta (Alessandria); Ipsia Fermi (Alessandria); Istituto Superiore Sobrero (Casale Monferrato); Istituto Superiore Balbo (Casale Monferrato); Itis Ciampini (Novi Ligure); Istituto Superiore Barletti (Ovada); Istituto Superiore Marconi (Tortona); Istituto Statale Cellini (Valenza). Il progetto ?La tua idea d?impresa? è stato commissionato da Confindustria Alessandria alla Società Liberitutti, che ne ha curato la realizzazione. Partners del progetto sono: Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria; Provincia di Alessandria ? Assessorato al Lavoro; i Comuni di Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona; Amag; Consorzio di Bacino Alessandrino; Aral (Azienda Rifiuti Alessandrina). Il sito web si compone di spazi dedicati sia agli imprenditori che agli studenti, e di un?area comune per il dialogo. Lo spazio riservato agli imprenditori contiene video-presentazioni degli industriali, che rispondono a domande formulate dagli studenti, in due sezioni: ?La mia vita come impresa? (la storia della loro crescita personale e del loro percorso formativo), e ?L?impresa della mia vita? (il racconto della loro realizzazione professionale in azienda, del funzionamento della loro impresa, delle responsabilità, dei doveri e delle soddisfazioni dell?essere imprenditore). Una pagina è invece a disposizione degli studenti che, individualmente o in gruppo, possono inserire un proprio video-progetto d?impresa. I video-progetti degli studenti partecipano ad una gara: gli imprenditori e gli enti partners dell?iniziativa ?La tua idea d?impresa? potranno valutare i video-progetti contribuendo a creare una classifica on-line che si aggiornerà in tempo reale. I tre video-progetti più votati vinceranno tre borse di studio, ed è inoltre prevista la possibilità di brevetto per il progetto più innovativo e che presenterà i requisiti di brevettabilità. La premiazione è programmata a fine maggio prossimo. Nel sito web sono presenti anche altre due pagine per gli studenti. Una pagina ospita, ogni quindici giorni, una video-inchiesta realizzata dagli studenti del Politecnico di Torino sede di Alessandria, e dell?Università ?Avogadro?, che realizzeranno filmati e interviste su temi di attualità che riguardano il mondo dei giovani nella provincia di Alessandria. Una pagina è dedicata invece alla ?Domanda della settimana?: gli studenti degli Istituti Tecnici partecipanti possono rivolgere domande agli imprenditori e riceveranno videorisposte direttamente sulla piattaforma web. L?iniziativa è stata presentata il 5 marzo ad Alessandria, presso la sede di Confindustria, alla presenza degli enti partners del progetto, dei docenti e degli studenti degli Istituti Tecnici partecipanti. Hanno introdotto i lavori: Bruno Lulani, Presidente di Confindustria Alessandria; Paolo Camagna, Vice Presidente di Confindustria Alessandria con delega all?Education; Susanna Cichero, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alessandria. Il portale ?www.latuaideadimpresa.it? è stato presentato da Antonio Isasi Varela, della Società Liberitutti, responsabile tecnico del progetto. ?Confindustria Alessandria ? commenta Bruno Lulani, Presidente di Confindustria Alessandria ? ha da sempre dimostrato sensibilità ai rapporti tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Infatti, scuola, Università e ricerca, opportunamente collegati con il mondo del lavoro, sono le chiavi di volta ? ancor di più oggi poichè stiamo vivendo un momento di crisi internazionale ? per la crescita, lo sviluppo e il benessere di ogni sistema economico. Con il progetto ?La tua idea d?impresa?, innovativo nel modo di dialogare attraverso il web, particolarmente gradito ai giovani, ci si è posti l?obiettivo di riuscire a stimolare da un lato l?educazione all?autoimprenditorialità dei giovani, e dall?altro a favorire un rapporto continuativo e proattivo degli imprenditori nei confronti dei giovani studenti?. ?Attraverso il web ? spiega Paolo Camagna, Vice Presidente di Confindustria Alessandria con delega all?Education ? si è cercata una strada nuova che favorisca il rapporto sociale tra Scuola e Industria. Il nostro progetto intende stimolare i giovani attraverso uno strumento a loro congeniale, con il quale hanno una grande confidenza e che ben si addice alla nostra iniziativa. Interagire e non subire passivamente, partecipare ad una nuova esperienza che stimoli la fantasia dei giovani e lo spirito di emulazione, sono le caratteristiche di questa piattaforma che dovrebbe sviluppare la creatività in ambito web. Scontata è la necessità di dialogo tra i due mondi, dell?impresa e della scuola, che debbono interagire, dove la scuola deve essere la palestra per affrontare la vita lavorativa con solide basi, dove i risultati parziali costituiscono una tappa per un bene comune futuro. Solo colloquiando e costruendo si agisce in tal senso e oggi stiamo cercando un mezzo nuovo, dinamico, moderno come "La tua idea di impresa", che coniuga tutto quanto di più moderno abbiamo a disposizione, stimolando anche ad approfondire temi che possono essere basilari per i giovani?. ?Il Gruppo Giovani Imprenditori ? osserva Susanna Cichero, Presidente del Gruppo Giovani ? si sente molto vicino al mondo degli studenti: i ricordi dei banchi di scuola sono ancora vivissimi, forse anche un po? rimpianti proprio a causa delle intense giornate di lavoro, che oggi più che mai, ognuno di noi vive. Grazie a ?La tua idea d?impresa? ci auguriamo di coinvolgere e di stimolare i ragazzi ?aspiranti? imprenditori, permettendo loro di avvicinarsi al mondo delle imprese attraverso uno strumento tanto amato come quello del web, che favorisca la conoscenza delle aziende del territorio, che stimoli la cultura della meritocrazia attraverso la premiazione dell?idea migliore, e che incoraggi gli uomini e le donne di domani al ?voler fare?.? GALLERIA FOTOGRAFICA Leggi i

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L'ambasciatore Moldavo in visita ad Offida. (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

L?ambasciatore Moldavo in visita ad Offida. Offida | In visita ad Offida l'Ambasciatore moldavo in Italia S.E. Gheorghe Rusnac L?ambasciatore Moldavo in Italia S.E. Gheorghe RUSNAC, ospite per il tramite della Camera di Commercio Italo-Moldova di Chisinau (CCIMD), a termine della sua visita nel Piceno giovedì 5 marzo scorso ha vistato la città di Offida ed apprezzare cosi? uno dei borgho piu? belli d?Italia.. Arrivato nella Piazza del Popolo è stato accolto dall?Assessore al Turismo Valerio Lucciarini, dal Vice-Presidente della Vinea Pompilio D?Angelo e dal Presidente della Fideas Srl di Offida e rappresentante della CCIMD, Giuliano Bartolomei. L?ambasciatore S.E. Gheorghe RUSNAC (Storico, docente di Scienze Politiche e per 15 anni Rettore dell?Università di Moldova fino al 2007), dopo una breve passeggiata in centro, ha avuto un lungo e caloroso colloquio con l?Assessore Valerio Lucciarini con il quale si sono scambiate le informazioni necessarie a porre le basi sulle possibili collaborazioni tra Offida ed altre istituzioni pubbliche, economiche ed universitarie moldave in campo istituzionale, turistico, economico e scientifico. In particolare in ambito agricolo la Moldavia è molto interessata alle nostre produzioni olivicole, alle nostre tecniche di coltivazione biologiche nonché alle attività in campo ambientale (gestione rifiuti, energie rinnovabili, certificazione ambientale dei territori) nelle quali Offida esprime comunque delle eccellenze. Sono state quindi poste le basi a possibili gemellaggi tra Offida e comuni moldavi nonchè tra l?Enoteca Regionale di Offida e la cantina Milestii Mici (inserita nel Guinness dei Primati come collezione di vini più grande del mondo la collezione conserva 2 milioni di bottiglie di vino stagionato). L?ambasciatore accompagnato dalla moglie e dall?assistente, dopo aver visitato l?Enoteca presso l?ex Convento di San Francesco guidato dal Vice-Presidente Vinea Pompilio D?Angelo, ed aver apprezzato e degustatomle nostre produzioni vitivinicole ed i prodotti tipici e delle preziose realizzazioni di merletto a tombolo, ha dato la sua piena disponibilità per realizzare le idee delineate durante l?incontro ed ha ringraziato tutti i presenti per l?ospitalità invitando tutti a visitare la Moldova per poter poi organizzare scambi culturali ed economici a reciproco vantaggio: “in tempo di crisi dobbiamo unirci”, questo il suo messaggio finale. 09/03/2009

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A qualcuno piace giallo edizione 2009 (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 09 9 A qualcuno piace giallo edizione 2009 Pubblicato da Alessandra Buccheri alle 08:34 in Eventi Torna, più vivace che mai, la rassegna sul giallo di Brescia. Dal 16 al 22 marzo A qualcuno piace giallo dà il via alla primavera (e ben venga, che quest'inverno è durato fin troppo!). Quest'anno l'omaggio è a Giorgio Scerbanenco, il grandissimo giallista milanese. Anche per questa edizione, la nona, rimane preponderante la parte letteraria, con numerosissimi incontri con autori italiani e stranieri, ma come di consueto sono previste presenze di rilievo relative alla televisione e al cinema. Segnalo, in particolare, la presenza del grande Loriano Macchiavelli, il decano dei giallisti italiani; di Giuseppe Ayala, magistrato; delle signore a cui piace il nero della quasi omonima antologia; di Arne Dahl, Ben Pastor e Andrew Taylor, fra gli stranieri. Ogni sera proiezioni cinematografiche o spettacoli teatrali (segnalo in particolare "Delitti e Canzoni", il cabaret giallo di Canciani e Covri). Altre manifestazioni collaterali sono dedicate alle scuole, ai commercianti, alla musica. Il premio alla carriera gialla sarà assegnato a Luca Zingaretti. Il programma completo in "Continua a leggere" Lunedì 16 Marzo Auditorium Camera di Commercio Ore 17.30 Saluto delle Autorità Alberto Cavalli Presidente della Provincia di Brescia Massimo Zanello Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Riccardo Minini Assessore alle Attività e Beni culturali e alle Identità, Culture e Lingue locali della Provincia di Brescia Andrea Arcai Assessore alla Cultura del Comune di Brescia Ore 18.00 Alle signore piace il nero (Sperling & Kupfer) Le gialliste italiane festeggiano l?8 marzo e il festival Elisabetta BUCCIARELLI â?ª Carmen COVITO â?ª Barbara GARLASCHELLI â?ª Licia GIAQUINTO â?ª Diana LAMA â?ª Daniela LOSINI â?ª Adele MARINI â?ª Daniela PIEGAI â?ª Nicoletta VALLORANI Conduce Biagio PROIETTI (scrittore, autore e sceneggiatore) Ore 19.00 Alessandro PREZIOSI da “Elisa di Rivombrosa” a “Il commissario De Luca” Intervista Lilia Gentili (giornalista, Radio Corriere TV) Martedì 17 Marzo Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 Ida FERRARI e Patrizio PACIONI “Dal teatro narrativo alla sceneggiatura: due giallisti si raccontano fra cinema e internet” Intervista Massimo Tedeschi (BresciaOggi) Ore 16.30 Aldo UNGARI Quadri e ladri (Gam Editrice) Intervista Massimo Venturelli (La Voce del Popolo) Ore 17.00 Claudia REGHENZI Giallo all?ombra del vescovado (Zephiro Edizioni) Intervista Sara Centenari (BresciaPuntoTV) Ore 17.30 Rosario TRILLOCCO Carosello (Tarantola) Intervista Egidio Bonomi (giornalista e scrittore) Ore 18.00 “OMAGGIO A GIORGIO SCERBANENCO” In collaborazione con Garzanti Editore Cecilia SCERBANENCO â?ª Nunzia MONANNI SCERBANENCO â?ª Ermanno PACCAGNINI â?ª Piero COLAPRICO â?ª Biagio PROIETTI â?ª Mariano DAMMACCO â?ª Conduce Andrea BOSCO (RaiTre) Ore 19.00 Fabrizio CANCIANI â?ª Stefano COVRI â?ª “Delitti e canzoni” Teatro-canzone a tinte gialle Quadriportico Ore 21.00 “OMAGGIO A GIORGIO SCERBANENCO” Mariano DAMMACCO “Amore di Donatella” Monologo teatrale tratto dal romanzo I milanesi ammazzano al sabato di Giorgio Scerbanenco pubblicato in Italia da Garzanti, Milano. I diritti delle opere di Giorgio Scerbanenco sono trattati in esclusiva da Agenzia Letteraria Internazionale, Milano. Scritto, diretto e interpretato da Mariano Dammacco Una produzione “A qualcuno piace giallo” in prima rappresentazione assoluta Si ringrazia Quadriportico Mercoledì 18 Marzo Teatro Sancarlino ore 11.00 Scuole in festival “Le regole del giallo: gli strumenti del delitto” Storia del giallo italiano Giuseppe FARINELLI (docente di Letteratura Italiana Università Cattolica Milano) Introduce Carla Boroni Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 KAI ZEN La strategia dell?ariete (Mondadori) Intervista Beppe Spatola (Corriere della Sera) Ore 17.00 Angelo PETRELLA La città perfetta (Garzanti) Piernicola SILVIS L?ultimo indizio (Fazi Editore) Intervista Mario Pari (Ansa, Il Giorno) Ore 17.30 Sergio “Alan D.” ALTIERI “Italian Thriller: The Next wave” In collaborazione con Mondadori Editore Ospite Giuseppe GENNA Con Patrick FOGLI â?ª Barbara BARALDI â?ª Simone SARASSO Ore 19.00 Danilo MAINARDI L?Acchiappacolombi (Cairo Editore) Intervista Luigi Bignami (collaboratore La Repubblica, Focus, Mediaste) Teatro Sancarlino Ore 20.30 “CITTà IN GIALLO” Premiazione del Concorso per le vetrine della città ore 21.00 Davide CORTESI “What about Anthony ?” Noir teatrale tratto dal romanzo di Davide Cortesi Chi ha ucciso Anthony Hosbourne Giovedì 19 Marzo Teatro Sancarlino ore 11.00 Scuole in festival “La Pista sassone” Storia del giallo tedesco Ernst KRETSCHMER (docente di Letteratura tedesca Università Modena e Reggio Emilia) Introduce Carla Boroni Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 Mark STRAINER La maledizione della dama bianca (Ave.it) Intervista Paolo Gualandris (La Provincia di Cremona) Ore 16.30 Santiago RONCAGLIOLO I delitti della settimana santa (Garzanti) Intervista Severino Colombo (Corriere della Sera) Ore 17.30 Arne DAHL Misterioso (Marsilio) Intervista Alessandro Bertante (La Repubblica) Ore 18.30 Flavio CAROLI “Giallo nell?arte: un dipinto svela Jack lo Squartatore” Nuovo Eden ore 20.30 “NERO DI FRANCIA” OMAGGIO A JEAN CLAUDE IZZO in compagnia del figlio Sébastien IZZO Intervista Nino Dolfo (BresciaOggi) Seguirà la proiezione del film “Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide” di Jean Pierre Melville Evento in collaborazione con Nuovo Eden Venerdì 20 Marzo Teatro Sancarlino ore 11.00 Scuole in festival “La Novela negra” Storia del giallo spagnolo e ispano-americano Dante LIANO (docente di Letteratura spagnola Università Cattolica Milano) Introduce Carla Boroni Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 Dante LIANO “Dalla critica al romanzo” Intervista Paola Pasini (Teletutto) Ore 16.30 Loriano MACCHIAVELLI Via Crudes (Perdisa Editore) Intervista Lia Volpatti (scrittrice e giornalista) Ore 17.00 Ben PASTOR La morte, il diavolo e Martin Bora (Hobby & Work) Peter TREMAYNE Danzando con il diavolo (Hobby & Work) Intervista Marco Bertoldi (Giornale di Brescia) Ore 18.00 Andrew TAYLOR Il ragazzo americano (Editrice Nord) Intervista Jacob Gregorio (scrittore) Nuovo Eden ore 21.00 Danilo REA “GialloNoir MovieTrio” Alla riscoperta delle grandi melodie del cinema noir, giallo e mystery di ieri e di oggi Concerto in prima assoluta per il festival Danilo REA (pianoforte) Franco TESTA (basso) Elio RIVAGLI (batteria) Evento in collaborazione con Nuovo Eden Sabato 21 Marzo Teatro Sancarlino ore 11.00 Scuole in festival “Law and Order” - Storia del giallo inglese Elena UNGARI (docente di Letteratura inglese Università Cattolica Brescia) Introduce Carla Boroni Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 Romano SCHIAVI Tra bombe e veleni… una vita! (Edizioni romschi@tin.it) Intervista Marco Bencivenga (BresciaOggi) Ore 16.30 D. CARRISI Il suggeritore (Longanesi) Intervista Paolo Petroni (Ansa) Ore 17.00 Antonio STEFFENONI Vietato giocare con la palla (Carte scoperte) Intervista Cinzia Sasso (La Repubblica) Ore 17.30 Franca LEOSINI da “Ombre sul giallo” a “Storie maledette” Intervista Mariano Sabatini (giornalista e scrittore, critico televisivo di Metro e Radio Capital) Ore 18.00 Valerio Massimo MANFREDI Idi di marzo (Mondadori) Intervista Luca Crovi (Rai RadioDue “Tutti i colori del giallo”) Ore 18.30 Gisbert HAEFS Il centurione di Cesare (Tropea editore) Con Valerio Massimo Manfredi Intervista Paolo Petroni (Ansa) Ore 21.00 “GIALLO. NERO. MA NON TROPPO” Talk show Franca LEOSINI (giornalista, autrice e conduttrice di Ombre sul giallo e Storie Maledette) Giuseppe FRIGO (giudice della Corte Costituzionale) Cipriana DALL?ORTO (Condirettore di Donna Moderna) Gianna SCHELOTTO (psicologa e scrittrice) Conduce Mariano SABATINI (giornalista e scrittore, critico televisivo di Metro e Radio Capital) Domenica 22 Marzo Auditorium Camera di Commercio Ore 16.00 Giuseppe AYALA Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino (Mondadori) Intervista Claudio Baroni (Vice Direttore del Giornale di Brescia) Ore 16.30 Lorenzo BECCATI Il mistero degli incurabili (Kowalski) Intervista Mariano Sabatini (giornalista e scrittore, critico televisivo Metro e Radio Capital) Ore 17.00 IL GIALLO NEL GIALLO Anteprima nazionale di un autore besteller in Francia Intervista Paolo Petroni Ore 18.00 Andrea VITALI Dopo lunga e penosa malattia (Garzanti) “Canti & Racconti” con il gruppo musicale SULUTUMANA Conduce Luca CROVI (Rai RadioDue “Tutti i colori del giallo”) Ore 19.00 LUCA ZINGARETTI Premio Carriera Gialla Intervista Lilia Gentili (giornalista, Radio Corriere Tv) Da Martedì 17 a Domenica 22 Marzo Nuovo Eden “PARADISO NERO” Rassegna cinematografica correlata al festival A cura di Nuovo Eden Con il sostegno del Comune di Brescia - Assessorato alla Cultura In collaborazione con Cineteca Nazionale di Roma Cineteca Lanterna dell?Aquila Cineteca Griffith Cineteca di Bologna Si ringrazia l?Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia per la collaborazione nel percorso “Il neorealismo nero”. Informazioni 030.8379404 . 403 www.nuovoeden.it Martedì 17 Marzo ore 16.00 “IL NEOREALISMO NERO ” Lezione aperta a cura del prof. Massimo Locatelli A seguire “Il bandito” di Alberto Lattuada (Italia, 1946) con Anna Magnani, Amedeo Nazzari ore 21.00 “Blackmail” di Alfred Hitchcock (Gran Bretagna, 1929) sonorizzazione dal vivo di Corrado Guarino (pianoforte), Mario Tiraboschi (chitarra oud), Gino Zambelli (fisarmonica) Mercoledì 18 Marzo ore 21.00 “IL NEOREALISMO NERO” “Tombolo, Paradiso Nero” di Giorgio Ferroni (Italia, 1947) con Adriana Benetti, Aldo Fabrizi Giovedì 19 marzo ore 16.00 “IL NEOREALISMO NERO” lezione aperta a cura del prof. Massimo Locatelli A seguire “Senza pietà” di Alberto Lattuada (Italia, 1948) con Carla del Poggio, Giulietta Masina ore 20.30 “NERO DI FRANCIA” OMAGGIO A JEAN CLAUDE IZZO In compagnia del figlio Sébastien Izzo Intervista Nino Dolfo (BresciaOggi) A seguire “DA MELVILLE A MARCHAL: IL POLAR SI REINVENTA?” “Tutte le ore feriscono…l?ultima uccide” di Jean-Pierre Melville (Francia, 1966) con Paul Meurisse, Lino Ventura Venerdì 20 Marzo ore 21.00 Danilo REA “GialloNoir Movie Trio” Alla riscoperta delle grandi melodie del cinema noir, giallo e mystery di ieri e di oggi Concerto in prima assoluta per il festival Danilo Rea (pianoforte), Franco Testa (basso), Elio Rivagli (batteria) Sabato 21 marzo ore 17.00 “DA MELVILLE A MARCHAL: IL POLAR SI REINVENTA?” “Gangsters” di Olivier Marchal (Francia/Belgio, 2002) Con Richard Anconina, Anne Parillaud. ore 20.00 “36 Quai Des Orfevres ” di Olivier Marchal (Francia, 2004) Con Daniel Auteuil, Gérard Depardieu A seguire in anteprima a Brescia “L?ultima missione ” di Olivier Marchal (Francia, 2008) con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy. Domenica 22 marzo “NON STOP SCERBANENCO” Dalle ore 11.00 “La morte risale a ieri sera” di Duccio Tessari (Italia,1970) Con Frank Wolff, Raf Vallone. “I ragazzi del massacro” di Fernando Di Leo (Italia 1969) Con Pier Paolo Capponi, Susan Scott. “Milano calibro nove” di Fernando Di Leo (Italia, 1973) Con Barbara Bouchet, Mario Adorf. “Scerbanenco by numbers” di Stefano Giulidori (Italia, 2006) con la partecipazione del regista (ore 18.00) “Il caso venere privata” di Yves Boisset (Francia, 1970) Con Raffaella Carrà. “Liberi armati e pericolosi” di Romolo Guerreri (Italia, 1976) Con Diego Abatantuono, Eleonora Giorgi. “Spara che ti passa” di Carlos Saura (Spagna, 1993) Con Antonio Banderas, Francesca Neri. Altri Eventi “AI BAMBINI PIACE GIALLO” Laboratorio didattico/ludico/creativo per le scuole primarie A cura di Brescia Mostre Grandi Eventi Gratuito nella settimana del festival Partecipazione solo su prenotazione Info e prenotazioni Palazzo Martinengo Sezione Didattica 030.2807934 “CITTà IN GIALLO” Concorso per le vetrine della città “A QUALCUNO PIACE GIALLO… E A VOI?” Concorso per le scuole e per le associazioni culturali Informazioni Ingresso libero a tutti gli appuntamenti (fino a esaurimento dei posti disponibili) Informazioni Provincia di Brescia Ufficio Cultura 030.3749.913 - 936 www.provincia.brescia.it/giallo Luoghi Brescia Auditorium Camera di Commercio Via Einaudi 23 - 030.3725315. 367 Teatro Sancarlino Corso Matteotti 6/a Quadriportico Piazza Vittoria, 2 - 030/2943778 - www.quadriportico.it Nuovo Eden Via Nino Bixio, 9 - 030.8379404 . 403 - www.nuovoeden.it Palazzo Martinengo Piazza Foro, 6 - 030. 2807934 - www.palazzomartinengo.it

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I tagli alla ricerca (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 09 9 I tagli alla ricerca Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 09:30 in Editoriale In un momento storico in cui non solo la sinistra, ma anche la destra in Italia stanno scomparendo assorbite e sparpagliate dai due schieramenti (Popolo delle libertà e Partito democratico), una delle discussioni politiche che ha animato l'Italia negli ultimi mesi e che a volte continua a tornare sulle pagine dei notiziari ha riguardato i tagli, soprattutto quelli alla ricerca. Una delle voci più illustri nella diatriba è quella del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati. Questi tagli, tra l'altro, sono stati approntati dall'attuale governo italiano per fronteggiare la crisi economica mondiale (anche se sono stati giustificati come un tentativo di eliminare gli sprechi e migliorare l'università in un paese in cui i privati non sono molto interessati al mondo accademico, grazie anche alla cattiva applicazione del 3+2!). Eppure il problema dei tagli alla ricerca ed alla scienza non è solo italiano: basta leggere quanto sta avvenendo negli Stati Uniti nell'articolo di Hamish Johnston Now you see it... now you don't. Il problema non sembra quindi solo italiano, e questo va al di là delle singole belle parole che i politici di ogni nazione possono dire riguardo le scelte che hanno intenzione di portare avanti per uscire dall'attuale crisi economica. La sensazione è che l'unica idea di fondo che accomuna tutti gli interventi sia quella di difendere al massimo lo status quo attuale, di difendere quel modello economico che questa crisi ha portato, di difendere uno stile di produzione industriale che ha stressato il pianeta e le sue risorse. Voler considerare l'attuale crisi come solo ed esclusivamente finanziaria vuol dire non guardare al futuro, pensare come dei pessimi dilettanti: la storia della scienza è piena di dilettanti di grande eccellenza che, nel momento in cui ancora la conoscenza non era completamente rinchiusa nelle accademie e quindi specializzata, sono stati in grado di proporre rivoluzioni ed idee che hanno fatto progredire l'umanità. Difendere il passato, dimenticando il futuro, pensando al pianeta come a un fornitore di risorse infinite e non come ad un fornitore limitato a risorse che, per quanto rinnovabili, hanno comunque un certo ritmo ciclico che non può essere mutato è il modo più corretto e giusto per non uscire dalla crisi e diminuire drasticamente la popolazione mondiale anche nei paesi più ricchi. Buona fortuna a loro, se la gente si accorgerà del rischio di estinzione che stiamo correndo, o buona fortuna a chi sarà in grado di sopravvivere ai decenni che verranno.

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esami all'università, spuntano le false firme (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'inchiesta. Sott'accusa anche un collaboratore che avrebbe aiutato la professoressa Esami all'Università, spuntano le false firme Indagata docente di lingue straniere: è assente ma risulta lo stesso in commissione TERAMO. La procura indaga sugli esami all'Università di Teramo e una docente di lingua straniere e un suo collaboratore finiscono nel registro degli indagati. L'accusa è quella di falso ideologico: la prof avrebbe firmato verbali d'esame a studenti pur non essendo presente. L'inchiesta del sostituto procuratore Davide Rosati ha mosso i primi passi dopo alcuni esposti che sono arrivati in procura: denunce circostanziate in cui qualcuno paventava degli illeciti. Così sono scattate le prime indagini e, su delega del magistrato, agenti della Digos e della polizia giudiziaria in più occasioni si sono presentati negli uffici dell'università per acquisire documenti, in particolare proprio quei verbali d'esame finiti nell'occhio del ciclone. Parallelamente all'acquisizione di atti gli uomini della pg e della Digos hanno raccolto le testimonianze di numerosi studenti, assistenti e collaboratori visto che la materia della docente è presente in diversi corsi di laurea dell'ateneo. Un voluminoso rapporto è stato rimesso sul tavolo del magistrato che, alla luce di questo materiale, ha aperto l'inchiesta e successivamente iscritto la docente e un suo collaboratore nel registro degli indagati per falso ideologico. Secondo l'accusa, che naturalmente sarà tutta da dimostrare in un eventuale dibattimento, la docente avrebbe fatto risultare di essere presente durante le commissioni d'esame agli studenti, con tanto di firma sui verbali: in realtà, per la procura, in quelle commissioni la docente non sarebbe mai stata presente nonostante la sua firma risulti sui verbali. La normativa stabilisce che la commissione d'esame debba essere formata almeno da tre nomi: il docente e suoi collaboratori (assistenti o cultori della materia) indicati e scelti dal prof. Secondo l'accusa i fatti per cui la docente è finita sotto accusa si sarebbero verificati in più occasioni e nel corso di alcuni anni. Fatti che, evidentemente, non sarebbero passati inosservati all'interno dell'Università e che, molto probabilmente, avrebbero portato qualcuno a presentare degli esposti, alcuni dei quali molto circostanziati, negli uffici della procura. Immediatamente sono scattate le indagini e il procuratore Gabriele Ferretti ha affidato il fascicolo al pm Davide Rosati. L'inchiesta, avvolta da uno stretto riserbo vista la delicatezza dell'argomento, non è ancora chiusa. Non è escluso che, nel corso delle successive indagini, altri nomi possano finire nel registro degli indagati sempre per falso in concorso. Ma c'è un altro aspetto della vicenda che potrebbe provocare un piccolo terremoto nell'ambiente universitario: potrebbe esserci il rischio, naturalmente quando e se le accuse della procura saranno dimostrate, che gli esami finiti sotto la lente d'ingrandimento di investigatori e inquirenti, possano essere invalidati visto che la firma della titolare di cattedra presente sui verbali d'esame risulterebbe falsa. Naturalmente, per il momento, è solo una ipotesi. L'inchiesta della procura, intanto, va avanti: i tempi per la chiusura si annunciano brevi. Successivamente ci sarà l'avviso di conclusione d'indagine e la notifica del provvedimento ai vari indagati.

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<Chiudo la strada per i vicentini> (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

IL SINDACO DI VALLARSA. Dopo la disgrazia avvenuta in Trentino, nella zona di malga Fieno «La moda delle ciaspole induce tanti appassionati a salire in montagna nonostante i pericoli» 09/03/2009 rss e-mail print Geremia Gios, sindaco di Vallarsa e docente all'Università di Trento Ivano Tolettini VALLARSA «Da due mesi a questa parte c'è il grosso problema delle valanghe e anche questa notte abbiamo chiuso la strada regionale di Vallarsa sia per il pronunciato pericolo dio slavine sia per contenere i vicentini che, da grandi appassionati di montagna quali sono, salgono sul Pasubio anche in una stagione sconsigliata con tutti i pericoli che comporta». Geremia Gios, sindaco di Vallarsa e professore ordinario all'Università di Trento di Economia dell'ambiente, starebbe ore a parlare dell'amato Pasubio. La tragedia dell'altro giorno che è costata la vita a Claudio Cacco e il ferimento di due dei tre compagni d'escursione, lo ha turbato e addolorato. «Che cosa vuole - sospira Gios - quando si va in montagna, come nella vita di tutti i giorni, ci vuole un po' di fortuna e ai quattro amici l'altro giorno ha girato davvero le spalle. Certo, se il quarto componente del gruppo non fosse riuscito a dare l'allarme sarebbe stato problematico salvarli perché non sarebbe stato facile individuarli. Quest'anno, come si continua a ripeterlo, l'innevamento è eccezionale e i pericoli sono forti, per questo la prudenza dev'essere ancora superiore rispetto al solito. Se a questo si aggiunge la moda di salire con le ciaspole in zone in cui una volta non ci si sarebbe mai avventurati, si comprende perché la natura dobbiamo assecondarla e non sfidarla, anche se non è facile perché nelle belle giornate il paesaggio è incantato». Il prof. Gios scruta con lo sguardo il gruppo del Pasubio, oggi velato dalle nubi, e ribadisce perché ripetutamente la strada che collega la val Leogra a Rovereto è stata chiusa al traffico quest'inverno. Forse il collegamento Veneto-Trentino riaprirà oggi, ma la decisione sarà presa solo stamani. «Il motivo principale, non ho problemi a ripeterlo - aggiunge Gios - è proprio per limitare l'arrivo dei vicentini che poi salgono verso il Pasubio o il Carega. Mai come quest'anno, proprio con le condizioni di neve più problematiche, è salito a dismisura il numero di coloro che salgono con le ciaspole in luoghi anche impervi e molto pericolosi, comportando un grosso rischio. Soprattutto in condizioni di neve fresca e bagnata, come quella caduta nei giorni scorsi, che si è appoggiata su quella ghiacciata e che rappresenta un pericolo per l'aumento della temperartura e il vento». «Ripeto, a noi che amiamo le Piccole Dolomiti perché sono le nostre montagne - conclude il sindaco - dobbiamo farcene una ragione per qualche settimana, evitando di salire anche in zone potenzialmente non a rischio, ma che nascondono possibili insidie, fino a quando le condizioni non saranno migliorate. Quanto meno fino a quando la neve non si sarà di nuovo compattata bene. L'alternativa è quella di mettere in pericolo la vita, perché ovviamente non c'è alcun divieto di salire a piedi in montagna. L'unico esistente, a seconda dei momenti, è quello di percorrere la strada asfaltata, lì sì anche a piedi».

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Scoperta la molecola dell'aggressività del tumore al seno (sezione: Cultura)

( da "Clicmedicina.it" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Genova Anno VI - n°37 - 19.02.2009 Pagine Nazionali del 09/03/2009 Scoperta la molecola dell?aggressività del tumore al seno clicMedicina - redazione@clicmedicina.it In Italia si stima che sopravvengano circa 40.000 nuovi casi di tumore della mammella l?anno. Un certo numero di queste pazienti, anche se sottoposte a chemioterapia post-operatoria, svilupperanno metastasi tumorali. Analizzando il tessuto neoplastico ottenuto da pazienti operate di tumore al seno, è stata individuata una nuova molecola associata alla probabilità di sviluppare metastasi. La scoperta, è frutto della collaborazione tra l?Unità Operativa Bersagli Molecolari della Fondazione IRCCS: Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, diretta da Elda Tagliabue, e il gruppo di ricerca diretto da Andrea Balsari, Docente di Immunologia all?Università Statale di Milano. I risultati dello studio, che ha avuto un finanziamento dell?Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), sono stati recentemente pubblicati dal prestigioso Journal of Clinical Oncology. L?analisi del tessuto neoplastico ottenuto da più di 300 pazienti sottoposte ad intervento chirurgico ha evidenziato come la presenza della molecola FOXP3 nelle cellule tumorali mammarie si associa significativamente con il rischio di sviluppare metastasi a distanza, quindi con una condizione di maggiore aggressività clinica. In particolare, si è osservato che in quelle pazienti che al momento dell?intervento chirurgico non presentavano cellule maligne a livello linfonodale, la presenza di FOXP3 nelle cellule del tumore primario correlava con un peggioramento della prognosi, mentre nelle pazienti con coinvolgimento linfonodale, l?assenza di FOXP3 nelle cellule tumorali risultatava correlare con una prognosi più favorevole. ?Gli sforzi dei due gruppi di ricerca ? sostiene il Prof. Andrea Balsari - sono ora rivolti all?individuazione del meccanismo biologico attraverso il quale la molecola FOXP3 spinge le cellule del tumore della mammella a diffondersi in altri organi?. ?Con le conoscenze acquisite dai risultati di questa ricerca ? sottolinea la Dott.ssa Elda Tagliabue - sarà possibile intraprendere nuovi studi sia per determinare la possibilità di utilizzare FOXP3 per individuare i tumori più aggressivi contro i quali indirizzare terapie adiuvanti, sia per disegnare nuove molecole in grado di contrastare l?azione di FOXP3?.

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Con Fondazioni e atenei il 'venture capital' italiano (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

MULTIMEDIA pag. 28 Con Fondazioni e atenei il ?venture capital? italiano STEFANIA MARTANI Il trasferimento tecnologico dalla ricerca universitaria alle imprese è un percorso a ostacoli a causa della cronica carenza di investimenti destinati al settore: il nostro Paese si distingue, infatti, per i livelli di eccellenza della ricerca scientifica, ma solo l?1,1% del Pil è investito in R&S, contro il 2% della media europea, il 3,2% del Giappone, il 2,6% degli Usa. Eppure i dati dimostrano che il tasso di disoccupazione e il PIL pro capite sono fortemente correlati con l?indice di innovazione del sistema paese. Le università italiane generano spin off che non riescono a svilupparsi commercialmente: il fatturato medio è appena superiore ad 1 milione di euro e il 74% è sotto i 500mila. Per risolvere questa situazione è nato TTventure, fondo di investimento italiano dedicato alle idee più innovative della ricerca universitaria. Promosso da Fondazione Cariplo e Fondamenta Sgr, il fondo è nato con l?obiettivo di ridurre la distanza tra centri di ricerca, imprese e investitori con il sostegno di progetti ad alto contenuto tecnologico in jointventure tra università e imprese, in particolare negli ambiti della biomedicina, della scienza dei materiali, agroalimentare ed energeticoambientale. La scelta dei settori di investimento coinvolge un panel di 30 specialisti provenienti da istituzioni nazionali e internazionali, associazioni di imprenditori, camere di commercio, imprese hightech, centri di ricerca pubblici e privati, università. Il fondo, gestito dal team di Fondamenta Sgr, specializzata del private equity, ha raccolto sottoscrizioni per 65 milioni di euro da parte di sette Fondazioni (Cariplo, Casse di Risparmio di Cuneo, Forlì, Modena, Parma, Teramo, L?Aquila), dalla Camera di Commercio di Milano e da State Street global Advisors. In un anno i progetti d'investimento ricevuti sono stati 160, per il 30% dal sistema delle fondazioni bancarie. «Ci viene presentata una nuova iniziativa ogni tre giorni spiega Giuseppe Campanella presidente di Fondamenta Sgr e su cento progetti solo due o tre diventano investimenti». Ogni progetto viene analizzato sia sotto il profilo scientifico che quello imprenditoriale, grazie ad una squadra di analisti provenienti dal mondo della ricerca industriale ed accademica che si affiancano ai tradizionali analisti finanziari tipici dei fondi chiusi. «Ci sono diverse modalità di intervento chiarisce Campanella, a cominciare dal progetto TTSeed, nato per gli investimenti di ?semina? con l'obiettivo di portare una nuova tecnologia allo stadio prototipale, con una durata inferiore all'anno ed un importo massimo di spesa di 250mila euro». E? una modalità presente nei grandi atenei mondiali come il MIT, ma poco nota nelle università italiane. «Mettiamo che un ricercatore stia compiendo una ricerca di base. Gli mancano 50mila euro per brevettare la sua invenzione. Il nostro fondo interviene con TTseed mettendo a disposizione una somma che gli permette di percorrere gli ultimi "cento metri" della fase di brevettazione. Fatto ciò si mette su la società con l?inventore, si crea cioè una nuova start up da uno spin off universitario. Mentre il ricercatore mette in campo il suo brevetto e la sua conoscenza, il fondo mette denaro e soprattutto le capacità manageriali. Se invece si tratta di far crescere start up già avviate, interveniamo con una logica di development capital, a supporto degli investimenti. Offriamo l?opportunità di intervento di venture capital in tutte le fasi di vita dell?azienda». Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Competitor in Italia, alleate fuori confine le Pmi unite nelle sfide sui mercati esteri (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Competitor in Italia, alleate fuori confine le Pmi unite nelle sfide sui mercati esteri i consorzi CHRISTIN BENNA La gara dell?export si gioca tutta all?interno dei confini di casa. Lo sa bene Bruno Di Stasio, patron di Seven, azienda torinese di zainetti e articoli per la scuola, 72 milioni di fatturato, con un Ebitda in crescita (+16%), ma ferma al 10% delle vendite all?estero sul totale dei ricavi. Oltre frontiera la grande distribuzione e i grossisti sono giganti che rendono la vita dura alle Pmi, troppo deboli per affrontare i costi di una campagna esportazione. Da qui la scelta: dipendere dalle sorti del mercato interno, o provare a trasformare i competitor italiani in alleati all?estero. Il presidente del gruppo Seven ha chiamato a raccolta 12 aziende del tessileabbigliamento e, in collaborazione con Confindustria e regione Piemonte, ha lanciato Consortex. Si tratta di un progetto «concreto, sul campo: addio alle solite missioni imprenditoriali oltreconfine, ma investimenti diretti per scavalcare gli ostacoli della distribuzione». Via libera quindi all?apertura di negozi monomarca, tanti quante le aziende aderenti al progetto, all?interno di centri commerciali nell?est Europa, sotto lo stesso tetto del Made in Italy. Prima tappa a Vilnius, altre 12 in programma nelle altre capitali della regione. Fin qui tutto bene. La crisi ora però ha congelato tutto, ma Di Stasio è convinto che la strada imboccata sia quella giusta. «Un cammino non facile, perché dobbiamo uscire dall?individualismo che caratterizza la maggior parte delle Pmi italiane. E fare massa critica: puntando all?export attraverso la vendita diretta. Un soluzione che porta visibilità dei nostri brand, e insieme la forza per accedere a risorse messe a disposizione dai fondi europei e italiani, ai finanziamenti bancari per l?internazionalizzazione» A Parma ragionano lungo questa solco. Più interventi mirati, come l?apertura di un centro di rappresentanza in Cina, e una forte regia di network. Il Consorzio Parma couture, una ventina di imprese in tutto, abbigliamento e pelletteria, si propone come marchio unico, un brand multimpresa. Analoghe esperienze riguardano tutti i comparti del manifatturiero italiano: dal calzaturificio all?agroalimentare a quelli delle macchine utensili. Oggi in Italia operano oltre 300 consorzi export, comprendenti 7 mila aziende, di questi 110 sono associati alla Federxport di Confindustria, per un totale di 4300 imprese. Il valore totale delle esportazioni delle aziende associate ai consorzi è pari a 23 miliardi di euro, circa il 7% del totale dell?export per un fatturato medio di circa 6,4 milioni. Si tratta di piccole e medie imprese: più della metà, il 54,5% ha tra i 10 e 50 addetti. La marcata individualità delle imprese italiane non è, tuttavia, un freno allo sviluppo. Anzi. Secondo Paolo Petri, docente di organizzazione delle Pmi all?Università Bocconi, «l?imprenditorialità diffusa è il vero valore aggiunto del sistema Italia. Per superare le barriere che impediscono alle piccole imprese di esportare ci sono due modi: o fare massa critica oppure alzare la qualità e l?innovazione di prodotto. Molti consorzi, voluti e disciplinati dal legislatore, servono per far circolare finanziamenti pubblici alle imprese. Un canale utile, ma non per tutti. Perché nel medio lungo periodo non è detto che questa si riveli una scelta vincente. Il Made in Italy delle Pmi riesce a sorprendere, anche in momenti di crisi, proprio perché capace di offrire altissimi standard di qualità». Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Cosa vuoi da me? (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

9/3/2009 Cosa vuoi da me? di Alessandra Giordano Vengono da Roma per ?rastrellare? i cervelli migliori. Il loro intento è creare la classe dirigente del futuro. Proprio così: la Luiss, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, ha programmato due incontri nell?Italia meridionale per convincere i nostri laureati più brillanti a seguire un post laurea nella sede della capitale per i prossimi due anni. Si tratta di un Corso di Laurea Magistrale per i dottori in scienze politiche o economiche o in giurisprudenza che verrà presentato mercoledì 11 marzo alle 15.30 nei saloni dell?hotel Vesuvio in via Partenope e poi a Bari il 1° aprile. Ce ne parla il dottor Mario Grieco, senior manager responsabile sul nostro territorio dell?Università romana, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. ?Sono dei corsi di élite istituiti per avvicinare le eccellenze al difficile mondo del lavoro?, dice, infatti, il dirigente. ?Durante la presentazione a Napoli, due docenti di ruolo, il professor Caroli e la professoressa Spalletti, spiegheranno ai laureati che, dopo la valutazione di un test, potranno entrare a far parte di un avamposto di livello, una specie task force di specialisti, che avranno la concreta possibilità di entrare nel mondo del lavoro con una marcia in più, come se avanzassero, insomma, su una preferenziale?. Si tratta di superare alcune prove a dimostrazione del proprio voto di laurea? dopodiché si potrà entrare a far parte di diritto di una delle università più prestigiose d?Europa ed assicurarsi così un futuro lavorativo di livello. ?Nella grande sede romana della Luiss in viale Romania, è garantita la presenza di un professore ogni dieci studenti che sono così seguiti costantemente e con profitto?, continua Grieco. ?La concentrazione di insegnanti per studente, infatti, è uno dei punti di forza della Luiss. Accanto alla possibilità di vivere in un campus, con tutti i vantaggi relazionali, logistici, di confronto e di scambio culturale che questa vita socializzante comporta?. ?Il profilo che caratterizza la Laurea Magistrale ? rileva ancora Grieco - è sorretto da un approccio interdisciplinare all?analisi dei fenomeni, proiettato in ambito internazionale: i laureati, oltre ad avere una padronanza di più lingue, sapranno gestire una approfondita capacità di ricerca dei nessi tra i vari fenomeni giuridici, economici e storico-politologici?. Oltre agli sbocchi tradizionali della carriera diplomatica, scrivono nel ricco materiale informativo che è anche consultabile su www.luiss.it, i laureati avranno ampie possibilità e opportunità professionali presso aziende pubbliche e private oltre ad attività di consulenze in aziende, imprese o studi legali nel settore commerciale, investimenti all?estero o arbitrati internazionali. E non va trascurata la possibilità di inserimento in attività di ricerca o di carriera universitaria. E i costi? Circa settemila euro è il contributo unico annuo, suddiviso in tre rate. Ma se lo studente ha la media del 26, il corso gli viene interamente rimborsato.

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Savona: domani l'atteso incontro con Celli della Lluiss (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: domani l'atteso incontro con Celli della Lluiss Domani alle 11 presso la Sala Convegni dell?Unione Industriali di Savona, Pier Luigi Celli, Amministratore Delegato della Luiss, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali «Guido Carli» di Roma incontrerà gli studenti dell?ultimo anno delle scuole superiori cittadine. Obiettivo dell?incontro, aperto anche ai dirigenti scolastici e ai docenti degli istituti savonesi, è la presentazione delle opportunità di studio e degli sbocchi professionali offerti dall?ateneo privato romano, dove sono presenti le facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche.

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Picchiato uno studente italo-etiope (sezione: Cultura)

( da "Italia Sera" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca Italiana Napoli/E? un universitario di 22 anni aggredito da due uomini con la testa rasata Picchiato uno studente italo-etiope Aggressione a sfondo razzista a Napoli. L?ha denunciata Marco Beyenne, uno studente italo-etiope di 22 anni di Capaccio (Sa), iscritto alla facoltà di Scienze Politiche dell?Università Orientale di Napoli. E? figlio di un noto docente universitario in pensione, Yakob Beyenne, tuttora legato all?ateneo da un contratto di collaborazione per la cattedra di filologia etiopica. ?Nessuno è intervenuto?. ?Le ferite al volto fanno molto meno male di quelle che ho dentro? ha detto il ragazzo, aggredito nella notte tra giovedì e venerdì nel centro di Napoli da due giovani che, al grido di ?negro di m...?, lo hanno ripetutamente colpito al volto con una cintura. L?aggressione è avvenuta davanti a una trentina di persone che, secondo lo studente, si sono limitati ad assistere alla scena. Poi l?arrivo in ospedale, dove lo studente è stato medicato e dimesso. ?Quando siamo andati al commissariato di Polizia di via San Biagio, gli agenti stentavano a crederci - racconta la vittima - uno di loro mi ha detto che a Napoli non si era mai verificata un?aggressione a sfondo razziale. Erano tutti molto dispiaciuti?. Edizione n. 2131 del 09/03/2009

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Mercoledì incontro del Pd sull'università (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mercoledì incontro del Pd sull'università Mercoledì 11 marzo alle 21 nella sala Pd di via Treves si terrà un Forum sull'Università. Saranno esaminate le linee guida del Governo per l?Università e nel corso di alcuni mesi sono previsti anche eventi pubblici di analisi, confronto e dibattito, con esponenti politici nazionali ed esperti del problema. "Il tema della riforma dell?Università è sul tavolo come problema aperto da molti anni ma negli ultimi mesi del 2008 si è imposto all?attenzione dell?opinione pubblica dopo gli interventi del governo dell?estate scorsa - scrive il partito democratico in una nota stampa-: drastica e indiscriminata riduzione dei finanziamenti, pesante limitazione del turn over per i prossimi anni, prospettiva di privatizzazione degli Atenei. Gli interventi indicati dal Governo come necessari per ridurre gli sprechi e le anomalie strutturali dell?attuale situazione universitaria hanno provocato una reazione forte e diffusa con la nascita di un movimento di protesta partecipato da docenti, ricercatori e studenti". "Il Partito Democratico che non si è sottratto ad un confronto serio sul problema, attento da sempre al tema della riforma del sistema universitario, ha ritenuto sbagliata la linea dell?esecutivo perché centrata fondamentalmente su una logica di tagli di spesa. In questa prospettiva e con l?intento di dare spazio a forme innovative di partecipazione politica, il Partito Democratico di Parma ha progettato l?apertura di un Forum sull?Università come luogo in cui i cittadini, partecipando liberamente, indipendentemente dalla loro opinione politica per apportare il proprio contributo originale nell?approfondimento e nel confronto. Le direzioni di lavoro saranno principalmente due: definizione delle linee per una riforma del sistema universitario nazionale e proposte in relazione al rapporto locale fra Università e territorio".

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Risorse ridotte per ricerca e sviluppo. Latitano Sud e Isole (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Risorse ridotte per ricerca e sviluppo. Latitano Sud e Isole Roma. Italia Paese di santi, poeti e navigatori, ma sempre meno di inventori. Complice la crisi internazionale che ha ridotto le risorse per ricerca e sviluppo e probabilmente anche la fuga di cervelli, il 2008 è stato un anno crisi anche per l'ingegno nazionale. La spinta all'innovazione tecnologica, se si guarda alle domande di registrazione dei brevetti depositate presso le Camere di commercio italiane, ha segnato una brusca flessione, con un calo valutabile nel 7,11%. Genio italiano in crisi, quindi, tenuto conto che anche l'anno precedente il numero delle nuove idee da proteggere con brevetto era diminuito del 3,2%. In un panorama nazionale sempre più povero, la palma di provincia più brillante in fatto di idee va a Bologna. La città universitaria per eccellenza si laurea capitale dell'ingegno con 81 brevetti ogni 100.000 abitanti. Al secondo posto di questa virtuale classifica dell'innovazione Macerata (74), campione della provincia italiana. Prima delle metropoli Milano, terza per numero di domande rapportate agli abitanti (60), anche se ovviamente leader per la cifra complessiva di brevetti depositati, pari a 2.362. Picchi d'eccellenza e picchi di stallo in quanto a creatività si distribuiscono a macchia di leopardo sul territorio nazionale, con l'inedita accoppiata nord-sud rappresentata dalle province di Aosta e Isernia, rimaste a secco di scoperte nel 2008. Vicine allo zero sono anche Agrigento e Matera, dove il numero di brevetti ogni 100.000 abitanti non supera lo 0,50%. Nette, invece, le differenze a livello di macroaree: trainato dall'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia, il Nord con l'84% delle domande di brevetto schiaccia il Centro (11,62%), e il Sud e le Isole (4,38%). Gli Archimede «made in Italy» si scatenano soprattutto in alcuni settori: considerando le registrazioni nel 2008, la maggior parte delle invenzioni (28%) riguarda il settore delle tecniche industriali e dei trasporti. Comparto quest'ultimo nel quale rientrano i numerosi brevetti nei settori movimentazione, imballaggio e immagazzinaggio. L'Italia, infatti, come spiega Alessandro Piras della Dintec (consorzio per l'innovazione tecnologica Unioncamere ed Enea), «è leader nel packaging e nei sistemi di chiusura e serramenti». Consistente anche il numero delle scoperte nella meccanica, nell'illuminazione e nel riscaldamento (15%) e nel campo della scienza medica e della veterinaria (8%). Arranca, invece, l'innovazione nell'elettronica e nell'informatica: le invenzioni registrate nel 2008 che riportano la parola digitale nel titolo sono, infatti, solo 25.

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Confindustria si interroga su crisi e prospettive economiche (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 09-03-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Belluno))

Argomenti: Cultura

Confindustria si interroga su crisi e prospettive economiche Lunedì 9 Marzo 2009, Padova La crisi stupisce per intensità, velocità, diffusione e sincronismo. E' destinata a protrarsi nel tempo e a modificare i modi di pensare e di agire delle imprese delle istituzioni finanziarie e degli stessi cittadini. Per fare il punto sulla attuale situazione congiunturale tutt'altro che semplice, Confindustria Padova chiama a confronto Guglielmo Weber e Bruno Parigi dell'Università di Padova mentre il giornalista de Il Sole 24 ore Roberto Iotti intervista Francesco Giavazzi docente dell'università Bocconi di Milano e del Massachusetts Institute of Technology. I lavori del convegno che si terrà oggi a Padova allo Sheraton Hotel alle 21 saranno introdotti dalla relazione del presidente di Confindustria Padova Francesco Peghin. Secondo l'Ocse, l'organismo che rappresenta i paesi maggiormente industrializzati questo 2009 sarà un anno di profonda recessione e per il Fondo Monetario Internazionale la ripresa non si manifesterà prima del 2010. Non è ancora chiaro inoltre quali effetti avrà il piano fiscale del presidente Usa Obama, mentre si sta manifestando la sostanziale debolezza dell'Unione europea e la carenza di una leadership in materia di politica economica.

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Al <Giuliano> oggi convegnosulla Carta costituzionale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

piazza armerina Al «Giuliano» oggi convegno sulla Carta costituzionale Piazza Armerina. "Costituzione e assemblee elettive". Questo il tema del convegno che si terrà oggi alle 11 nell'aula magna dell'istituto professionale "Giorgio Boris Giuliano" di Piazza Armerina. A relazionare saranno il rettore dell'università Kore di Enna, Salvo Andò e l'ex deputato regionale Carmelo Tumino, già preside dello stesso istituto. L'appuntamento si inquadra nel novero delle attività educative del "Progetto Legalità, promosso dall'istituto scolastico armerino. I referenti del progetto sono i docenti: Mimmo Oliveri e Gaetano Corvaia. L'intento è quello di fornire agli studenti validi ausilii ed adeguati approfondimenti sulla Carta Costituzionale Italiana e i meccanismi che sottendono alle attività delle Assemblee elettive. La prossima settimana, una delegazione degli studenti dell'istituto professionale "Giorgio Boris Giuliano" sarà a Roma ed assisterà ad una seduta della Camera dei Deputati. «È questo un momento di riscontro del lavoro svolto dai docenti di Diritto nel nostro istituto - dice Giuseppina Grasso, preside dell'istituto - Una scuola, la nostra, che ovviamente incentra la sua azione educativa sulle tematiche professionale e la cultura tecnologica». agostino sella

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Via al Piano urbano di mobilitàe al Piano urbano del traffico (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Via al Piano urbano di mobilità e al Piano urbano del traffico Evitare gli sprechi. E' questa la chiave per raggiungere l'efficienza energetica. Se ne è parlato nel corso di un convegno a palazzo Vermexio promossa dal consorzio Ies (Intelligent Energy Sicily). «Un primo passo verso l'efficienza energetica passa dalla consapevolezza comune di evitare gli sprechi, quel primo passo che tutti possiamo compiere, si definisce risparmio», ha detto Francesca Scatà, consulente comunicazione energia del consorzio. I lavori si sono incentrati sulla energia pulita che oggi «non è più un'opzione, ma una necessità. Per questo è indispensabile intraprendere subito la strada dello sviluppo sostenibile al passo con i tempi». Al convegno era presente il sindaco che ha palesato la volontà «di costruire una città che punta sullo sviluppo di un'economia sostenibile e su interventi di efficienza e all'utilizzo delle rinnovabili in area urbana, non solo nel rispetto di chi vive oggi la città, ma soprattutto di chi la vivrà domani». Si è parlato anche delle Esco (le Energy Service Companies) che finanziano, sviluppano e istallano, progetti mirati al miglioramento dell'efficienza energetica, con il supporto dei progressi dell'innovazione tecnologica, e operando con finanziamento tramite terzi solleva il cliente (pubblico-privato) dalla necessità di reperire risorse finanziarie: l'efficienza energetica ripagherà l'investimento fatto dalle Esco. m. t. g.

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Aperte le iscrizioni a dottorati e <Summer school> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Emuni University Aperte le iscrizioni a dottorati e «Summer school» Prendono il via le nuove attività formative della Emuni University, l'Università internazionale euro-mediterranea di formazione d'eccellenza che ha sede in Slovenia a cui ha aderito di recente anche l'Università di Catania, aperte a tutti gli studenti che ne facciano richiesta. La prima proposta per l'anno accademico 2008-2009 riguarda due seminari per iscritti ai dottorati di ricerca, nei quali verranno approfondite diverse problematiche concernenti il Bacino del Mediterraneo. Il primo riguarda l'inquinamento nel Bacino del Mediterraneo, si terrà dal 4 al 16 maggio 2009 ed è organizzato in collaborazione con l'università di Hacettepe, Turchia. Il secondo seminario concerne invece il sistema universitario, si svolgerà dal 18 al 30 maggio 2009 ed è realizzato in collaborazione con l'università Paul Cezanne Aix-Marseille III° (Francia). Entrambe le attività si terranno a Portoroz (Slovenia), sede dell'Emuni University con la presenza di docenti provenienti dai partner istituzionali dell'Università euromediterranea. Nel corso dei seminari, gli allievi ammessi avranno l'opportunità di elaborare le loro tesi dottorali o scrivere papers di ricerca. Potranno inoltre richiedere contributi finanziari per il soggiorno nella residenza Emuni e per la mensa. Per maggiori informazioni circa i contenuti del Dottorato e le modalità di partecipazione si può consultare il seguente sito internet: http://www.emuni.si/en/strani/181/Doctoral-Research-Seminars.html L'altra proposta dell'Emuni riguarda l'edizione 2008-2009 della Summer School euromediterranea, che coinvolge - relativamente a due moduli - anche l'Università di Catania. L'iniziativa - che si compone di 9 moduli realizzati da 6 università partner di Emuni - ambisce a supportare la cooperazione tra le università aderenti al network Euro - Mediterraneo, stimolare la mobilità studentesca e potenziare il dialogo tra popoli e culture diverse. Partecipando all'Emuni Summer School, i futuri allievi potranno cimentarsi nello studio delle tematiche maggiormente rilevanti del Bacino del mediterraneo, attraverso l'intervento didattico di docenti di fama internazionale, ottenendo - al termine della Scuola estiva - un certificato ufficiale comprensivo di crediti ECTS o di pari valore e sviluppando esperienze internazionali e interculturali.

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FRANCESCO DE SANCTIS* IN UN CONTESTO DI GENERALE ABBASSAMENTO DI PRETESE DELL'UNIVERSITà... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

FRANCESCO DE SANCTIS* In un contesto di generale abbassamento di pretese dell'università italiana nei confronti degli studenti per sveltirne l'esodo a discapito della preparazione, l'aumento del numero degli immatricolati al Suor Orsola Benincasa è il giusto riconoscimento ad un Ateneo che ha saputo da un lato mantenere il rigore del percorso di studi e dall'altro potenziare nuovi percorsi di innovazione didattica rivolti alla formazione di specifiche figure professionali, garantendo, inoltre, come tratto distintivo del nostro fare università, un'assistenza personalizzata al singolo studente dal momento dell'iscrizione sino al momento dell'inserimento nel mondo del lavoro. E del resto, anche in considerazione della previsione di un numero programmato per l'accesso a molti dei nostri corsi di laurea triennale e specialistica, gli studenti che scelgono i nostri percorsi formativi hanno possono avere la certezza di trovarvi un sistema didattico, un corpo docente ed un'organizzazione strutturale e laboratoriale che garantiscono una cura individuale nella formazione del futuro «professionista». Uso questo termine perché la professionalizzazione (nel senso alto del termine: padronanza applicativa di sapere teorico attraverso tecniche qualificate) è una delle finalità comuni a tutti i nostri corsi di laurea, perseguita attraverso un'ampia e articolatissima offerta di «pratiche» (laboratori, stages, tirocinii). E viene perseguita anche attraverso un'effettiva differenziazione della didattica tra i trienni di base e i bienni specialistici, affinché questi ultimi non rappresentino una ripetizione (sebbene più approfondita) dei corsi già impartiti nel triennio. Ma soprattutto mi preme evidenziare come nel nostro ateneo la cura del singolo studente non si esaurisca nel momento del raggiungimento della laurea, visto che le difficoltà maggiori si incontrano oggi proprio nel difficile percorso post laurea della ricerca di un lavoro. Ed è per questo che il Suor Orsola Benincasa ha sempre più rafforzato ed ampliato il suo ufficio di Orientamento Dopo Laurea e Job Placement, che promuove occasioni di incontro tra università e realtà professionali, al fine di facilitare i neo laureati nell'ingresso nel mondo del lavoro. L'ufficio fornisce a laureandi e laureati nonché ai diplomati dei nostri Master e Scuole di Specializzazione un'ampia attività di ausilio nella ricerca dell'offerta di stage e placement sia in Italia che all'estero, nonché una specifica attività di affiancamento durante il percorso formativo intrapreso al fine di garantire un risultato qualificante sul piano curriculare. * rettore del Suor Orsola Beninicasa

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Il clinic con Camolese rinviato di sette giorni (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il clinic con Camolese rinviato di sette giorni Lunedì 9 Marzo 2009, La quinta serata del Clinic per allenatori delle giovanili che era in calendario per stasera è stata posticipata a lunedì prossimo, 16 marzo. Il programma, curato da Giorgio Molon responsabile del Settore Giovanile del Padova, rimarrà lo stesso: Giancarlo Camolese, allenatore professionista e docente all'Università di Torino, sarà il protagonista della serata dedicata al tema "Didattica della marcatura: dall'1 contro 1 ai movimenti di reparto". Appuntamento alle 20,45 nella palestra di via Gozzano.

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Esteri, riunione Consorzio per Infrastrutture in Africa (sezione: Cultura)

( da "KataWebFinanza" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Esteri, riunione Consorzio per Infrastrutture in Africa (Teleborsa) - Roma, 9 mar - Dal 10 all'11 marzo, presso il Ministero degli Affari Esteri, la Presidenza italiana del G8 ospita la riunione dell'Infrastructure Consortium for Africa ICA. L'ICA, la partnership tra G8, Unione Africana e la Banca Africana di Sviluppo, stata avviata nel 2005 e punta a promuovere una soluzione al problema dell'arretratezza delle infrastrutture in Africa. Al centro della riunione del 10 e 11 marzo le difficolt derivanti dalla crisi economica globale per il finanziamento di tali infrastrutture. Alla riunione, che sar inaugurata dal Commissario per le Infrastrutture dell'UA Signora Elham Mahmood Ahmed Ibrahim, dal Vice Presidente della Banca Africana di Sviluppo Signor Mandala Gantsho e dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Scotti, saranno presenti gli altri Paesi del G8, l'Unione Europea, alcuni Paesi outreach quali la Cina, oltre che esponenti delle principali banche ed agenzie finanziarie africane, la Banca Mondiale e le altre istituzioni finanziarie internazionali. La cooperazione italiana allo sviluppo organizzer un dibattito sul tema della mitigazione del rischio per facilitare l'attrazione di capitali addizionali di origine privata quale contributo alla soluzione della non bancabilit di molti Paesi africani. Allo scopo di dare un supporto ai Paesi africani nel settore delle infrastrutture la cooperazione italiana annuncer una iniziativa pilota cui destiner 2.5 milioni di euro attraverso la Banca Africana di Sviluppo per agevolare il finanziamento delle partnership pubblico-private nei progetti infrastrutturali attraverso interventi di valutazione e mitigazione del rischio. 09/03/2009 - 14:47

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Cultura e Spettacoli: I dilemmi della morale tra senso del dovere e felicità (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: I dilemmi della morale tra senso del dovere e felicità Pubblicato il 09-03-2009 Nell?ambito del progetto ?La ?mia? filosofia e le filosofie?, si è tenuto recentemente presso il Liceo Classico P. Giannone, l?incontro con il docente di filosofia morale dell?università di Napoli ?Federico II?, Prof. Giuseppe Cantillo... Nell?ambito del progetto ?La ?mia? filosofia e le filosofie?, si è tenuto recentemente presso il Liceo Classico P. Giannone, l?incontro con il docente di filosofia morale dell?università di Napoli ?Federico II?, Prof. Giuseppe Cantillo. Al convegno, coordinato dalla docente di storia e filosofia Carmela D?Aronzo, hanno partecipato tutti i docenti di storia e filosofia del liceo classico, studenti del liceo classico di S. Marco dei Cavoti, l?istituto magistrale Guacci, il liceo scientifico G. Rummo e alcuni ex studenti del liceo. Il tema dell?incontro è stato ?dilemmi della morale: dovere e felicità?. Uno degli aspetti caratterizzanti dell?etica contemporanea è certamente costituito dalla mancanza di stabili formazioni etiche a cui far riferimento nella estrema mobilità,flessibilità e complessità della vita individuale e sociale. Il riconoscimento del ?politeismo dei valori?, di per sé non privo di patos morale, finisce o per sconfinare in una forma di sostanziale indifferenza verso i valori e di riduzionismo utilitaristico o per dare spazio all?irrompere di fondamentalismi religiosi ed etnici. Di fronte a questa crisi radicale dell?etica, che mette in questione i valori universali della vita e della dignità dell?uomo, il pensiero morale non può limitarsi a rispecchiarla, né può accontentarsi della pur meritoria ricerca di minime regole di convivenza, ma deve assecondare o promuovere l?esigenza di riproporre la questione di una fondazione razionale dell?etica. L?azione dell?uomo,per essere e qualificarsi come tale - azione all?altezza della dignità dell?uomo - esige una ?norma?, una ?misura? dell?atto, che, per compiersi, non può non riferirsi ad un termine diverso dall?atto stesso, ad un termine in grado di salvaguardare, insieme con l?individualità dell?uomo, anche l?elemento comune, universalmente umano. Questa duplicità di aspirazione all?universale e di fedeltà alla propria particolarità caratterizza in profondità il soggetto esistente, che da un lato è finito, condizionato dal fatto stesso di esistere come questo soggetto, che pensa, vuole e sente in una determinata situazione. Dall?altro lato l?io esistente è progetto ed azione, negazione dell?immediata datità, trascendimento ed ulteriorità. L?esperienza vissuta ci insegna che quando ci chiudiamo nel cerchio del nostro sé, sentiamo, come inevitabile contrappasso, il senso di colpa che ci avverte dell?aspirazione all?universale sotto forma del dovere che non è stato adempiuto. Nel nostro agire, spesso, ci troviamo sempre di fronte a situazioni che ci procurano una forte indecisione, viviamo dei veri e propri dilemmi. Spesso ci chiediamo: in base a quale criterio definiamo un?azione buona? Nel nostro agire bisogna scegliere sulla base di un dovere morale assoluto e incondizionato? Oppure bisogna scegliere il male minore, agendo sulla base di un calcolo dei vantaggi che deriverebbero dalle varie azioni? Bisogna sacrificare la felicità per il dovere o viceversa la felicità è prioritaria rispetto al dovere? Ma che cos?è ?l?etica?? Gli studenti del liceo hanno letto e analizzato testi di Hobbes, Hume, Spinoza, Bentham, Mill, Kant e Guardini cercando di trovare delle risposte adeguate alle loro domande. La relazione del professore Cantillo ha offerto la possibilità di approfondire le conoscenze acquisite focalizzando l?attenzione sul confronto tra i filosofi Kant e Romano Guardini, senza tuttavia tralasciare i fondatori della filosofia del passato, come ad esempio Aristotele, Platone e S. Agostino. L?etica, dal greco ethos, significa comportamento, costume, ed è la parte della filosofia che ha per oggetto il bene, il quale deve determinare la condotta umana. Per i filosofi greci la morale si basava nel condurre una vita buona praticando la virtù che avrebbe condotto l?uomo alla felicità. Una morale endemonistica, che si realizzava all?interno della comunità tra: le parti e il tutto. Con il passare degli anni tali concetti hanno subito delle trasformazioni in quanto ci sono stati profondi cambiamenti nel mondo sia dal punto di vista politico che culturale. Viene prestata attenzione al mondo dell?uomo, alla città dell?uomo, alla natura umana che viene studiata ed analizzata cercando di individuarne i principi e i meccanismi di funzionamento, prefigurando una nuova antropologia e concezione dell?uomo. L?etica assume così un duplice significato. L?etica teleologica che elabora nuovi valori e criteri di comportamento, diventa filosofia della prassi, tiene conto dei fini, degli scopi a cui l?azione deve tendere. Stabilisce quindi i criteri con cui l?agire deve essere valutato servendosi della ragione come calcolo. Ma l?etica è anche deontologia che tiene conto di principi morali: ciò che si deve fare senza tener conto dei fini a cui l?azione deve tendere è l?etica del dovere che si basa sul riconoscimento della centralità della persona umana e sulla negazione di interessi particolari. E? stato Kant a denunciare con estrema chiarezza la tendenza insita nel soggetto a porsi come assoluto centro del mondo: ?dal giorno in cui l?uomo comincia a parlare dicendo ?io? - scrive nell?Antropologia dal punto di vista pragmatico - egli mette in primo piano il suo caro io dovunque può e l?egoismo progredisce di continuo, se non apertamente almeno nascostamente. Una tendenza che si manifesta tanto sul piano teoretico quanto su quello estetico e morale. Ma in particolare la denuncia assume valore sul piano morale, dove l?egoismo significa che il singolo soggetto ?riconduce tutti i fini a se stesso e non riconosce alcun utile all?infuori del proprio?, e pone ?il principio supremo di determinazione del volere? nella ricerca del proprio ?utile? e della propria ?felicità?, e non del ?dovere?. L?egoismo si oppone al rispetto del dovere, cioè all?adesione della volontà ad una massima, ad un principio soggettivo dell?agire, che per essere in grado di valere universalmente, cioè di diventare legge, norma dell?agire valido per tutti i possibili soggetti razionali, deve necessariamente trascendere il cerchio della singolarità e tenere conto degli altri soggetti, deve limitare il proprio libero arbitrio e rispettare il libero arbitrio degli altri. All?egoismo si può, in ultima istanza, ricondurre anche il male radicale di cui Kant parla ne ?La religione entro i limiti della sola ragione?, consistente nell?adesione del soggetto a ?massime dell?arbitrio contrarie alla legge?. Ora, la legge morale è appunto il comando incondizionato di agire in modo che la massima della propria azione possa valere come legge universale, possa quindi essere universalizzata; in modo da considerare non solo se stessi, ma anche gli altri sempre come fini e mai come mezzi; in modo da costruire un regno dei fini, una comunità di soggetti liberi rispettosi l?uno dell?altro della libertà, dell?autonomia. L?opposizione alla legge morale, l?adesione ad una massima contraria alla legge morale, significa appunto agire in modo da non poter universalizzare la propria azione, che resta assolutamente particolare, singolare; in modo da restare impigliati nelle passioni e nelle inclinazioni come effettivi moventi del proprio agire; in modo da non rispettare gli altri come fini, da violare la loro libertà, da far sopravanzare il proprio interesse, il proprio fine su tutti gli altri. Kant evidenzia come il male radicale sta nella possibilità che l?uomo ha ? in virtù di ciò stesso che lo mette in condizione di essere morale, vale a dire il libero arbitrio, la libertà ? di capovolgere il rapporto di subordinazione tra l?aderire alla legge morale e l?amore di sé. ?La differenza tra un uomo buono e uno cattivo ? scrive Kant ? bisogna che consista non nella differenza dei moventi, che egli accoglie nelle sue massime (non nella materia di queste), ma nella subordinazione di questi moventi (nella forma delle massime): basta vedere quale dei due moventi egli faccia condizione dell?altro. Per conseguenza, l?uomo (anche il migliore) è cattivo solo perché egli inverte l?ordine morale dei moventi, quando li assume nelle massime; l?uomo assume, in vero, nelle sue massime la legge morale accanto all?amore di sé, ma ? siccome egli si accorge che essi non possono sussistere uno accanto all?altro, ma che invece bisogne che l?uno sia subordinato all?altro, come nella sua condizione suprema ? egli prende il movente dell?amore di sé e le sue inclinazioni come compimento della legge morale; mentre piuttosto quest?ultima, come condizione suprema della soddisfazione delle nostre inclinazioni sensibili, dovrebbe essere accettata, come unico movente, nella massima generale dell?arbitrio?. L?etica di Kant si fonde sul principio del dovere, sul riconoscimento della centralità della persona umana e sulla negazione di interessi particolari. Essa deve presentarsi all?uomo come un imperativo morale, come un comando che ha il carattere dell?universalità. La legge morale è a priori è la volontà universale, è superamento dell?egoismo, è la ricerca di una comunità pacifica. La sua si può definire etica della comunità, poiché l?agire deve poter essere condiviso da tutti, ma la legge morale presuppone la libertà e il raggiungimento del Sommo Bene: unione di virtù e felicità. Su un percorso totalmente diverso è incentrata la filosofia di Guardini, che critica aspramente la morale kantiana, definendola puro formalismo e ribadisce l?importanza di Dio nella formazione morale dell?individuo. L?etica di Guardini è un?etica naturale quindi è possibile solo tenendo ben presente la particolare essenza dell?uomo: di essere ?persona?, di essere libertà, e quindi irriducibile a un essere di natura, intendendo per natura ?uno schema fisso? di comportamenti. Per Guardini esistere significa che l?uomo è in particolare rapporto con la natura, con la natura della cose come con la propria natura, ma che nello stesso tempo ha la possibilità di sottrarsi a questo rapporto distaccandosi gradatamente da esso. Per cui resta ovviamente sempre incerta per lui la misura in cui saprà fare uso di una tale possibilità; resta incerto se vorrà svilupparla o trascurarla, se vorrà analizzarsi quale essere umano o degradarsi a livello dell?animale. Il bene e la coscienza sono i ?fatti fondamentali della vita etica? e il comportamento morale è fondato sul loro ?rapporto?. Al di là delle critiche rivolte all?etica kantiana, sia per la rivendicazione dell?autosufficienza della ragione pratica, sia per il formalismo e il rigorismo, Guardini però quando si tratta di determinare lo specifico valore morale ricorre proprio alla distinzione kantiana tra imperativo ipotetico e imperativo categorico e definisce il valore morale come caratterizzato dalla doverosità e dalla universalità. In quanto percepito come valore che deve essere voluto e realizzato, il valore morale si definisce come bene. Il bene, quindi, è un valore che si presenta nell?esperienza vissuta della coscienza con questo carattere di assoluto comando, di assoluta esigenza. ?Il bene morale ? scrive Guardini ? è il giusto, quale risulta di volta in volta dall?essenza dell?ente. ?Qui l?ente indica ?la situazione? alla quale corrisponde l?agire dell?uomo. Nel suo strato più comprensivo è la situazione storica generale e l?inserimento del singolo nella comunità, e poi si definisce e si determina sempre di più nei suoi strati particolari legati all?unicità del singolo. Sicchè Guardini afferma che ?questo intero contiene la verità delle cose, così come essa mi viene incontro, cioè contiene il giusto che mi vincola?. Questo intero che è la verità si presenta qui come il bene in quanto è rimesso ?nelle mani della libertà? del singolo esistente, è affidato alla ?serietà? della sua ?responsabilità?. La coscienza, che si può anche nominare il ?cuore? dell?esistente, è conoscenza, intuizione, sentimento del valore ed è libertà: la persona che viene chiamata a corrispondere al valore ?deve sentire il centro suo proprio e deve essere padrone della sua iniziativa?. La persona è un essere che ?sta in se stesso, e viene attingendo a questa autonomia; conosce, decide, agisce?. Tutti gli atti essenziali dell?esistenza umana scaturiscono da questa autonomia personale. Un elemento che contraddistingue la concezione dell?uomo di Guardini è la consapevolezza del carattere ontologico della persona, per cui ogni uomo, indipendentemente dalle sue doti, dalle sue prestazioni, dal suo grado di cultura deve essere rispettato come persona, come portatore della possibilità e del diritto di essere un soggetto autonomo e in se stesso dotato di valore. Il loro esser-persona deve essere rispettato anche se essi non sono in grado di farlo valere e di attuarlo. Anzi da un punto di vista etico tanto più dobbiamo rispettarlo quanto più essi sono ?inermi? e ?incapaci?. L?attuazione dell?uomo come persona è il fondamento della vita morale, ed esige costanza, dedizione, esercizio. La ?qualità morale? della persona non risiede soltanto ?nell?intenzione, ma deve trapassare nella decisione, e dalla decisione in azione, dall?azione in habitus, in virtù, nell?intero essere?. Riflettere su questo tema: dovere e felicità ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze, di analizzare noi stessi, di conoscere quali valori tener presente nel nostro agire, quali obiettivi e fini dobbiamo perseguire ed ancora quanto sia importante il rispetto dell?uomo nella sua ?essenza?. Il nostro auspicio è che tali insegnamenti possano diventare una guida per tutti gli uomini per la costruzione di una società migliore.

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Porte aperte in Europa per 838 studenti dell'Università degli studi di Modena e Reggio emilia (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Porte aperte in Europa per 838 studenti dell?Università degli studi di Modena e Reggio emilia (9/3/2009 14:10) | (Sesto Potere) - Modena - 9 marzo 2009 -Scade giovedì 12 marzo 2009 il termine per gli studenti dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per presentare domanda di partecipazione al bando per il bando Lifelong Learning Programme (LLP) – Azione Erasmus. Nell?ultimo quinquennio le opportunità di soggiorni all?estero promossi dall?Ateneo emiliano sono aumentate di oltre il 7%. L?anno prossimo potranno partire 838 studenti. La Spagna, è come negli anni passati il Paese più accogliente con 42 sedi convenzionate. Le facoltà più intraprendenti a sviluppare queste esperienze sono: Lettere e Filosofia, Economia “Marco Biagi” e Scienze della Comunicazione e dell?Economia. Porte aperte in Europa per 838 studenti dell?Università degli studi di Modena e Reggio emilia. Per 595 iscritti della sede di Modena e 243 iscritti della sede di Reggio Emilia , si offre l?interessante prospettiva di poter effettuare un periodo di soggiorno, variabile da 3 a 12 mesi, all?estero. La meta 28 differenti Paesi appartenenti all?Unione Europea e gli altri associati, oltre alla Svizzera ed alla Turchia. Partecipare al progetto Erasmus prevede per gli studenti dell?Ateneo l?opportunità di effettuare, a partire dal secondo anno di iscrizione ad un corso di laurea, ad una scuola di specializzazione o ad un dottorato di ricerca o a un master, una stimolante esperienza di studio, condotta presso una delle 201 sedi straniere partner con cui l?Ateneo emiliano ha sottoscritto un accordo di convenzione per lo scambio di studenti. Nell?ultimo quinquennio – a testimonianza del valore strategico assegnato dai vertici dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia alla necessità per gli studenti di aprirsi al mondo internazionale della conoscenza e attingere per la propria formazione agli stimoli trasmessi da altre culture - si è passati da 477 opportunità di soggiorni all?estero per gli studenti (anno 2004/2005) alle 838 previste per il prossimo anno accademico 2009/2010, 361 posti in più pari ad un incremento del + 75,47% mentre le sedi accademiche convenzionate sono salite da 132 a 201 (+ 52,27%). In questi giorni sta per scadere il bando per la partecipazione al progetto Erasmus, ricompreso ora nel nuovo Lifelong Learning Programme - LLP, corrispondente alla nuova fase progettuale promossa dall?Unione Europea per favorire la mobilità internazionale. I giovani che partiranno riceveranno borse di studio, pari al valore di 230 euro al mese, messe a disposizione dall?Agenzia Nazionale LLP Italia e per chi si reca in Svizzera direttamente dall?Agenzia Nazionale Erasmus Svizzera, come contributo alla copertura delle spese straordinarie che lo studente dovrà sostenere durante la sua permanenza. In ambito strettamente accademico modenese-reggiano, per incentivare ulteriormente l?adesione a questi progetti di mobilità internazionale l?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia interviene a sostegno dei partecipanti con l?erogazione di un contributo integrativo pari a 103,20 euro per ogni mese di permanenza all?estero. Durante il loro soggiorno i ragazzi avranno la possibilità di seguire i corsi, sostenere gli esami ed usufruire delle strutture e, in molti casi, dei servizi, dell?Università ospitante, senza pagare tasse presso quest?ultima. L?attività di studio, svolta all?estero e concordata prima della partenza con i docenti responsabili degli scambi, sarà pienamente riconosciuta ai fini dell?iter universitario.

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Tre serate dedicata ai monti sacri (sezione: Cultura)

( da "Varesenews" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Caronno Pertusella - Dal 21 marzo la biblioteca comunale offre appuntamenti settimanali per scoprire il Sacro Monte di Orta, Varese e Varallo Tre serate dedicata ai monti sacri La Biblioteca Comunale di Caronno Pertusella ha rinnovato anche quest?anno l'appuntamento con la Storia dell?Arte, organizzando, dopo il successo degli anni passati, la terza edizione del progetto “BiblioArte”, un ciclo di incontri dedicati al Sacromonte, ovvero un complesso a carattere religioso connotato dallo snodarsi di un percorso devozionale lungo le pendici di un?altura, arricchito da chiese e cappelle sapientemente decorate. I relatori delle serate sono docenti di Storia dell?Arte dell?Università Cattolica di Milano. Il calendario delle serate è il seguente: sabato 21 marzo - ore 21.00 dott. Mauro PAVESI presenta "SACRO MONTE DI ORTA" Fine Cinquecento - Settecento: Sacro Monte dedicato alla vita di San Francesco sabato 28 marzo - ore 21.00 dott. Andrea LUIGICA presenta "SACRO MONTE DI VARESE" Fine Cinquecento - Seicento: il lavoro degli artisti più affermati della Milano borromaica sabato 4 aprile - ore 21.00 prof. Edoardo VILLATA presenta "SACRO MONTE DI VARALLO" 1486 - 1491: il primo Sacro Monte in ordine di tempo e il più ricco dal punto di vista artistico Lunedi 9 Marzo 2009

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Il web e le sue zone grigie (sezione: Cultura)

( da "MyTech" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il web e le sue zone grigie blog censura internet univideo web wikipedia youtube Scritto da Piero Babudro Aziende, mondo politico e istituzionale si affacciano alla Rete. Spesso per sfruttarne le potenzialità, altre volte per controllarla Articoli correlati Censura: dopo Wikipedia tocca ad Archive.org Wikipedia e i rischi della censura facile YouTube limita i contenuti "forti": gli utenti urlano alla censura Legge filtra web, Facebook risponde all'Italia C?è molta attenzione per il web da parte di enti e istituzioni pubbliche. Ed è un bene, perché all?orizzonte si intravede la possibilità di un nuovo rapporto tra aziende, brand, prodotti, pubblico e mondo della politica. Tutti con lo stesso peso, in regime di piena trasparenza, all?interno di un importantissimo esercizio di democrazia e partecipazione. Poi però c?è anche un attenzione di cui il web farebbe volentieri a meno. Un attenzione che si spinge sul labile crinale dell?ingerenza. è accaduto tutto due giorni fa, quando Guido Scorza – avvocato e docente presso il Master di diritto delle nuove tecnologie della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna – si è accorto che il file ospitato sul sito dell?onorevole Gabriella Carlucci e contenente la proposta di Legge per “Internet territorio della libertà, dei diritti e dei doveri”, sembrerebbe in realtà scritto da altri. Da Davide Rossi, per essere esatti: presidente di Univideo, associazione che raccoglie gli operatori dell?editoria audiovisiva in Italia. Un bel problema, sul quale Scorza è tornato oggi con un editoriale intitolato “Vogliono chiudere la Rete” e che, per ora, la stessa Univideo non ci ha commentato, pur preannunciandoci un comunicato ufficiale entro la giornata di domani, martedì 10 marzo. Il testo della proposta dice, tra le altre cose, che “è fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella Rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima". Una definizione generica e pericolosa, perché potrebbe dare adito a una miriade di interpretazioni. Ma a preoccupare di più è il fatto che si possa chiedere di scrivere un testo di Legge antipirateria a un?azienda con evidenti interessi nel settore su cui si vorrebbe legiferare. Un po? come invitare un petroliere a buttare giù la bozza di una Legge per sovvenzionare e far sviluppare il mercato delle energie rinnovabili. Per dire. Ma l?attenzione per il web non finisce qui. Ci sono le aziende pronte a mettere sul proprio libro paga i blogger, imbavagliando quel poco (o tanto) di informazione libera che finora sono stati in grado di produrre. C?è la Santa Sede, che se da un lato ha compiuto un gesto di enorme coraggio buttandosi a capofitto nell?universo di YouTube, dall?altro scrive a Icann cercando di bloccare l?apertura di domini Internet come .catholic, .anglican, .orthodox e .muslim, come se questa fosse materia di sua competenza. C?è l?Inghilterra, dove solerti attivisti di partito modificano le voci di Wikipedia sulla base di interessi che con l?amore per la conoscenza e la condivisione non hanno niente a che spartire. C?è l?Australia che implementa un enorme filtro per l?Internet nazionale, e il senatore D?Alia che propone un bavaglio birmano per la Rete italiana. Insomma, c?è attenzione per la Rete. Ma anche molte zone grigie. E la paura che il web, in Italia come altrove, diventi il solito pantano di intrighi economici, politici, tecnologici e ideologici.

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"In cultura tribù che non si parlano" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 10 del 2009-03-09 pagina 0 "In cultura tribù che non si parlano" di Andrea Indini Andrea Romano nega l'esistenza di un'egemonia della sinistra: "Non so nemmeno cosa voglia dire essere un intellettuale di sinistra". Plaude ai nuovi media: "La commercializzazione non ha coinciso con il declino della nostra cultura" Continua il ciclo di interviste de ilGiornale.it per celebrare la fine delle barriere in Occidente a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Dopo aver intervistato l'assessore milanese alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, che aveva celebrato l'89 come "la fine delle ideologie del Sessantotto", e Pietrangelo Buttafuoco, che aveva invece accusato il comunismo di sopravvivere nelle coscienze della borghesia italiana, oggi siamo andati a sentire il parere di Andrea Romano, autore del saggio Compagni di scuola. Milano - "Se parliamo di 'cultura' in senso ampio possiamo ben dire che, nel nostro Paese, questa è de-ideologizzata". Andrea Romano, editorialista del Riformista e docente di Storia contemporanea all?Università di Roma Tor Vergata, nega l?esistenza di un?egemonia della sinistra nella produzione culturale italiana. "Almeno dagli anni Novanta del secolo scorso", puntualizza spiegando come, "per un lungo tratto della storia repubblicana, la sinistra non ha avuto accesso alla cosa pubblica". "Questo ha indotto molti intellettuali a dedicarsi alla produzione culturale che, in qualche modo, era staccata dalle responsabilità di governo – continua – diverso è stato per quelli che erano gli intellettuali di area cattolica o democristiana che avevano la possibilità di scegliere se dedicarsi alla produzione culturale o alla responsabilità civile". Per anni, quindi, una certa egemonia c?è stata? "Si può dire che quest?esclusione ha reso la sinistra padrona di un campo. Una padronanza che, credo, sia stata ampiamente superata negli ultimi anni. Negli altri Paesi così non è stato. Anzi: spesso si parlava di una destra capace di egemonizzare la produzione culturale." Eppure, ancora oggi, la destra accusa la sinistra di occupare i vertici della cultura. "Sono solo consuetudini di cui, ancora oggi, ascoltiamo l?eco. La riprova è data dal fatto che i nomi che si fanno sono sempre datati: protagonisti culturali di una certa età che vedono la propria produzione migliore negli anni Sessanta e Settanta. Anche tra i movimenti più recenti, il fenomeno dei girotondini non può essere considerata un?espressione culturale solida come quella della sinistra italiana di metà Novecento. Quest?ultima aveva, infatti, una struttura di pensiero politico che i girotondini non hanno mai avuto." Fu, invece, diverso per i socialisti? "I craxiani capirono questo aspetto elitario della sinistra. Per questo i socialisti furono molto dinamici nella produzione culturale. Ma, anche qui, non lo fecero all?opposizione: come era successo per i democristiani, così fu per i socialisti. Proprio per questo sono fermamente convinto che fra dieci anni non saremo certo qui a parlare dell?egemonia culturale della sinistra. Lo stesso concetto di egemonia è sbagliato in quanto annovera in sé un?accezione dispotica del rapporto. Partendo dal pensiero di Gramsci sono, infatti, convinto che questo processo porti alla produzione delle idee migliori. Non ha in sé un aspetto soverchiante. Estremizzando: mi fa ridere la casella 'intellettuale di sinistra'. Non so cosa voglia dire, non solo oggi." Dove va oggi la cultura? "L?Italia è un Paese che ha una produzione culturale molto vivace. Un esempio: il cinema, che negli ultimi anni ha avuto una marcata rinascita. Non ho la spocchia di dire che andare più al cinema (anche a vedere pellicole più commerciali) sia un peccato. Non credo, infatti, che la commercializzazione abbia coinciso con il declino della cultura italiana. E? il contrario." E nella letteratura? "Stesso discorso. A differenza di America e Gran Bretagna, dove il mercato librario è più democratico, in Italia si sono sempre venduti sempre meno tascabili. Questa tendenza, però, sta cambiando negli ultimi anni. Anche questo è un forte segno di vitalità: è come se il nostro Paese stesse diventando più democratico dal punto di vista della fruizione culturale. Questo anche grazie all?apporto della televisione. Non voglio passare per berlusconiano, ma sono convinto che abbia valore positivo anche la diffusione di forme commerciali e popolari di comunicazione, che hanno scoraggiato la diffusione di livelli più alti di comunicazione." Stesso discorso per quanto riguarda la politica? "Nel nostro Paese assistiamo a un fenomeno di circolazione di strane tribù: la divisione cultura di sinistra e cultura di destra si traduce in un panorama tribale. E? così che si forma la tribù dei seguaci di Travaglio o quella dei seguaci di Magdi Allam che erano, poi, gli stessi seguaci della Fallaci. Non voglio racchiuderli in un termine dispregiativo. Sono, piuttosto, elettori che si comprano un certo tipo di libro perché sanno già cosa trovarci. In questa struttura accade purtroppo che le tribù non si parlino fra loro." Neanche uno scontro di idee? "Già uno scontro di idee presupporrebbe uno scontro dialettico nella piazza culturale. Queste sono, invece, tribù che non vanno in cerca di altri territori, ma cercano di essere confermati nelle proprie convinzioni. Questo un po? corrisponde al mercato dei giornali italiani che risultano essere molto politicizzati in un senso o nell?altro: non sono testate solo di orientamento liberale o progressista o conservatore, sono giornali che raramente sorprendono e preferiscono dare soddisfazione a persone di cui ci si immagina già il convincimento." L?anno scorso con la celebrazione del Sessantotto, quest?anno con la memoria alla caduta del muro di Berlino si dispensa tanta nostalgia. Dicono ancora qualcosa queste date? "Il Sessantotto non dice più niente, così come non dicono più niente il ?77 o il ?92." Perché tanto clamore? "Beh, il Sessantotto è stata una mitologia che, all?epoca, aveva prodotto una tale innovazione culturale disegnare un?intera generazione. Oggi, quella generazione cerca ancora di farsi forte della mitologia sessantottina. Tuttavia, se tutti 'sti libri sugli anni Sessanta non vendono nulla, qualcosa vorrà pur dire." Qual è, al giorno d?oggi, il rapporto dei giovani con la cultura? "In questo sono profondamente d?accordo con Baricco. Non credo che i problemi di accesso alla cultura siano dettati dalla mancanza di fondi pubblici. Il mercato culturale è sempre stato rischioso. I soldi sono sempre stati pochi. E? inevitabile che vi sia una buona dosedi incertezza. Semmai, un limite è dato dal fatto che la cultura non sia a sufficienza 'industrializzata' in modo da assorbire un?adeguata forza lavoro. In America è, ovviamente, diverso. Basti pensare agli scrittori o agli sceneggiatori." Un tempo c?era l?università, oggi quali sono le più grandi fucine culturali? "E? indubbio che oggi l?università stia attraversando un processo di trasformazione piuttosto difficile. Penso, però, che l?università resista e che se la giochi ad armi pari con i giornali. Il giornalismo, per come è adesso, è diventata un?alternativa all?università stessa: prima ci si arrivava dopo la laurea, oggi le redazioni sono invase da giovanissimi non ancora laureati." © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Scienza e arte: Premio Innovazione 3T 3L (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 09-03-2009 Scienza e arte: Premio Innovazione 3T 3L Saranno consegnati il 16 marzo i riconoscimenti ai migliori prodotti tecnologici che hanno concorso alla prima edizione del Premio Innovazione 3T 3L. Il Premio, organizzato in collaborazione con l?assessorato al Lavoro, Università e Ricerca della Regione Friuli Venezia Giulia, è nato per valorizzare i risultati delle imprese e dei laboratori attivi in AREA Science Park che già si sono fatti spazio nella competizione internazionale o sono in procinto di affrontare la sfida della commercializzazione: innovazioni tangibili, in grado di migliorare il nostro lavoro e la nostra vita. Si tratta di prodotti che vanno dagli stirrer per migliorare la produzione degli altoforni ai misuratori di polveri sottili inquinanti, dalle piante di cacao transgeniche ai farmaci che usano le nanotecnologie, passando attraverso applicazioni elettroniche nei campi più disparati, dalla sicurezza personale alla robotica biomedica e alle soluzioni domotiche e per il risparmio energetico. Cosa significa “3L 3T” Diverse le categorie in concorso, che hanno visto oltre 100 risultati della ricerca proposti dai centri di AREA. La filosofia del Premio sta innanzitutto nell'attenzione all'impatto che le innovazioni introdotte possono avere sulle cosiddette 3T: Territorio (principalmente Regione FVG), Trieste (e, per estensione, le comunità e gli enti del Territorio) e Te (singoli cittadini). Questi non sono soggetti passivi, meri fruitori potenziali dell'innovazione ma, anzi, con i loro contributi nelle fasi iniziali di lancio sul mercato o come soggetti-test prima del lancio, possono essere "leve" importanti per il successo dei nuovi prodotti. Tenendo conto di tali aspetti, i diversi gradi di prossimità al mercato hanno determinato le categorie del Premio, suddiviso secondo 3 livelli (3L): innovazione potenziale "early bird", innovazione potenziale "to be", innovazione reale "in the market". Nel primo caso si tratta di risultati della ricerca certificati dal punto di vista scientifico e tecnico così come dall'analisi di business, ma non ancora industrializzati. Nel secondo, di risultati già in fase avanzata di industrializzazione, in cerca dei mercati più promettenti. La terza tipologia è quella dei prodotti che hanno già avuto le prime affermazioni, che possono accrescere il proprio mercato e contemporaneamente diversificarsi e sviluppare una propria gamma. Infine, verrà assegnato anche il riconoscimento "Innovation International Strategies", riservato a imprese e centri di ricerca molto orientati alla globalizzazione con prodotti con un forte impatto potenziale a livello internazionale. La giuria La selezione dei vincitori è stata affidata ad una giuria esterna, composta da esperti di valutazione tecnologica, riconosciuti in ambito scientifico, imprenditoriale e finanziario: Francesco Beltrame, ordinario di Bioingegneria presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Genova nonché Direttore del Dipartimento ICT del CNR e Presidente del Comitato Tecnico Scientifico per la Ricerca Industriale del MIUR; Vincenzo Zezza, responsabile del Centro di competenza politiche industriali per l'impresa dell'IPI; Giuseppe Fresa, Research Promotion Director del Centro Ricerche Fiat; Luigi Gallo, Responsabile Innovazione dell'Agenzia Nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa INVITALIA SpA- Business Unit Territorio nonché responsabile dell'iniziativa Azioni Connesse/Industria 2015 del Ministero per lo Sviluppo Economico; Andrea Caddeo, coordinatore del Venture Capital Committee di AIFI - Associazione italiana del Private Equity e Venture Capital. La cerimonia di premiazione si svolgerà lunedì 16 marzo a partire dalle ore 10 presso l'Auditorium AREA Science Park di via Padriciano 99, a Trieste. Elisabetta Ruggeri

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A Bologna studenti in cattedra contro il bullismo (sezione: Cultura)

( da "Dire" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

A Bologna studenti in cattedra contro il bullismo BOLOGNA - Una "lezione" di due ore contro il bullismo a scuola, promossa da studenti e tenuta da laureati in Psicologia e Giurisprudenza. E' l'iniziativa lanciata dalla Consulta provinciale studentesca di Bologna, organismo composto da due rappresentanti eletti in ogni scuola secondaria di secondo grado della provincia, che rimangono in carica per due anni. Il corso, presentato oggi dalla Consulta al liceo Galvani, si chiama "Scuola contro il bullismo" e offre la possibilità a 15 classi di istituti superiori di ospitare un incontro per far "vivere" l'esperienza del bullismo a ragazzi e ragazze (soprattutto del primo biennio, che risulta il più funestato dai "bulli"), con una sorta di psicodramma condotto da giovani laureati interessati a studiare il fenomeno. "Non possiamo certo sradicare il bullismo con questo corso- spiega il presidente della Consulta, Enrico Cevolani- ma l'informazione aiuta a contrastarlo". Inoltre "vogliamo far capire che si tratta di un reato penale che può rovinare la vita: una condanna per bullismo può impedire, ad esempio, di diventare agenti di forze dell'ordine o di accedere ad altre professioni". Per iscriversi al corso della Consulta (due ore in orario scolastico, ma che figurano come assemblea di classe), il capoclasse, in accordo con un insegnante che sarà presente durante la lezione, deve farne richiesta entro il 15 marzo inviando una e-mail (all'indirizzo scuolavsbullismo@libero.it). Per informazioni si può consultare anche il blog della Consulta (www.consultabo.blogspot.com). Per i ragazzi vittime di atti di bullismo, c'è anche un numero verde nazionale della campagna del ministero dell'Istruzione "Smonta il bullo" (800.66.96.96) a cui rivolgersi per chiedere aiuto e sostegno. A livello regionale, è attivo il progetto "Daphne", un'indagine sul bullismo e sulle dinamiche di prevaricazione tra pari a scuola, promossa dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna e dal Dipartimento di Psicologia della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. La ricerca, curata da Maria Luisa Genta, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione dell'Università di Bologna, presentata un mese fa, ha messo in luce che nelle scuole medie e superiori dell'Emilia-Romagna il bullismo è molto diffuso. E tra gli studenti delle fascia di età più alta (16-17 anni), soprattutto maschi, che si sono dichiarati "bulli", uno su quattro (24,7%) dice di aver "agito sia il bullismo diretto che indiretto per più giorni durante la settimana". E se la piaga degli atti di prevaricazione tra studenti è sempre esistita, c'è da registrare la crescita del "cyber-bullismo", ovvero atti compiuti, ad esempio, tramite riprese col cellulare che poi finiscono su internet, ad esmepio su YouTube: quasi uno studente su dieci, in regione, sostiene di esserne stato vittima o "carnefice". 9 marzo 2009

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Piemonte/ Scontri Torino,rettore: Non autorizzato ingresso (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Torino, 9 mar. (Apcom) - E' ancora in corso la protesta di alcuni studenti del collettivo universitario autonomo che, questa mattina, nel tentativo di bloccare la raccolta firme del Fuan, si sono scontrati con le forze dell'ordine nell'atrio di Palazzo Nuovo all'università di Torino. Il bilancio degli scontri è di quattro agenti della Digos feriti e tre studenti fermati. Circa 50 studenti stanno tuttora aspettando davanti al rettorato e nel loggiato dell'università che abbia termine la riunione del Senato accademico per avere una risposta ufficiale dal rettore Ezio Pelizzetti, a cui questa mattina dopo gli scontri hanno chiesto di prendere una posizione. Subito dopo gli scontri i ragazzi si sono spostati nell'aula in cui stava per cominciare la riunione del Senato accademico, chiedendo di essere ascoltati: il rettore, dopo aver dichiarato di non aver autorizzato l'ingresso della polizia nella facoltà, ha rimandato ogni discussione al termine del Senato accademico. La professoressa Franca Balsamo, docente di Sociologia della famiglia presso la facoltà di Scienze politiche ha chiesto ai ragazzi di leggere una lettera indirizzata al rettore e firmata da lei. "La prego rettore - citava la lettera - di voler garantire che l'università sia uno spazio di discussione e di formazione, libero da interventi esterni di tipo autoritario". Il professor Paolo Bertinetti, preside della facoltà di Lingue e letterature straniere e membro del Senato accademico, ha poi sottolineato come la Costituzione garantisca la libera espressione di tutti i movimenti studenteschi.

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Scontro tra studenti all'Università di Torino, interviene la polizia: tre fermati (sezione: Cultura)

( da "Rai News 24" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma | 9 marzo 2009 Scontro tra studenti all'Università di Torino, interviene la polizia: tre fermati Cariche della polizia al'Università di Torino E' proseguita nel pomeriggio la protesta di alcuni studenti del collettivo universitario autonomo che, questa mattina, nel tentativo di bloccare la raccolta firme del Fuan, si sono scontrati con le forze dell'ordine nell'atrio di Palazzo Nuovo all'universita' di Torino. Il bilancio degli scontri e' di quattro agenti della Digos feriti e tre studenti fermati. Circa 50 studenti aspettavano davanti al rettorato e nel loggiato dell'universita' una risposta ufficiale dal rettore Ezio Pelizzetti, a cui hanno chiesto di prendere una posizione. Il rettore, dopo aver dichiarato di non aver autorizzato l'ingresso della polizia nella facolta', ha rimandato ogni discussione al termine del Senato accademico. La professoressa Franca Balsamo, docente di Sociologia della famiglia presso la facolta' di Scienze politiche ha chiesto ai ragazzi di leggere una lettera indirizzata al rettore e firmata da lei. "La prego rettore - citava la lettera - di voler garantire che l'universita' sia uno spazio di discussione e di formazione, libero da interventi esterni di tipo autoritario". professor Paolo Bertinetti, preside della facolta' di Lingue e letterature straniere e membro del Senato accademico, ha poi sottolineato come la Costituzione garantisca la libera espressione di tutti i movimenti studenteschi.

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Venturi: un centro per chi vuole fare innovazione sulla rete (sezione: Cultura)

( da "01net" del 09-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Venturi: un centro per chi vuole fare innovazione sulla rete Il Business Collaboration Center è aperto a enti, istituzioni e imprese che vogliono portare innovazione e servizi innovativi sulla rete. Un polo per collaborare con le eccellenze in tutto il mondo. Maria Teresa Della Mura 09 Marzo 2009 Link Berlusconi: nel 2012 basta carta nella PA A Vimercate un polo Cisco per la Business Collaboration Trecento postazioni multimediali, tutte dotate di webcam e di sistemi di videoconferenza, sei sale di telepresence, un filo diretto con gli altri centri di ricerca Cisco in Europa e nel mondo. Questa la sostanza del Business Collaboration Center di Cisco, inaugurato oggi a Vimercate. Un centro che, come ricorda l?amministratore delegato Stefano Venturi “rappresenta la frontiera 2.0, o anche 3.0 dell?innovazione. Le migliori tecnologie, oggi, si riescono a sviluppare usando un modello collaborativo. Non si parla più di tecnologie sviluppate perché esiste qualcuno che le compra. Si lavora piuttosto per centri collaborativi, nei quali i clienti presentano le problematiche che incontrano nella gestione dei loro business e nei quali si cercano di trovare, in tutto il mondo, le risorse e le competenze per risolverle”. Il centro di Vimercate, che si affianca a quello già esistente di Monza che lavora sulle tecnologie fotoniche, rientra nel piano di investimenti in ricerca e sviluppo di Cisco. “In Italia, ogni anno spendiamo 35 milioni di euro solo in R&D” - ricorda Venturi – “. L?Italia rappresenta uno dei tre poli europei per la ricerca Cisco. C?è un potenziale enorme nel nostro Paese, che però ha bisogno di un abilitatore che consenta di trasformare la creatività in innovazione”. Venturi sottolinea anche come il centro non sia né voglia essere una enclave Cisco. ”Obiettivo di questo centro è essere ponte reale con i migliori centri di sviluppo che ci sono nel mondo, non solo quelli di Cisco ma anche quelli di istituzioni indipendenti”. Un centro aperto, in ogni caso, tanto che l?invito è esplicitamente esteso anche tutte le piccole imprese innovative e alle start up, che possono trovare a Vimercate un luogo dove sperimentare e mettere alla prova le loro idee, soprattutto se costruite intorno alla rete. Il tutto, dettaglio non da poco, senza oneri. “Del resto – sottolinea ancora Venturi – Cisco è cresciuta attraverso le acquisizioni. E in questi anni abbiamo acquisto non semplicemente tecnologie, ma capitale e risorse umane”. Riprendendo gli interventi dei ministri Maroni e Gelmini, venturi precisa che al momento non vi sono essere accordi che riguardano in modo specifico l?e-government, né vi sono ipotesi che Cisco possa occuparsi della formazione al personale della pubblica amministrazione. Diversa è, invece, la situazione in merito all?istruzione, all?università e alla ricerca. Oltre alle Network Academy, citate in mattinata dal ministro Gelmini, Venturi ricorda due recenti accordi di collaborazione con il gruppo OptCom del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino e con Create-Net (Center for Research and Telecommunication Experimentation for Networked communities), un centro di ricerca internazionale non profit dedicato alle tecnologie di rete, con sede a Trento. “Non lavoriamo solo nei nostri laboratori, ma collaboriamo con i centri nelle università italiane. Ci piacerebbe contribuire a frenare un po? anche la fuga di cervelli verso l?estero”. Non manca, infine, un accenno a Milano. “Al momento non abbiamo progetti da annunciare ufficialmente, ma stiamo lavorando in modo riservato. Di certo con Expo 2015 Milano sfida se stessa: obiettivo è trasformarsi, prendendo l?expo come occasione. Per quel che riguarda Cisco, tre sono le tematiche sulle quali siamo in grado di intervenire in modo specifico: controllo del traffico integrato, tecnologie wireless, videosorveglianza”.

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Scuola, quei professori con la valigia (sezione: Cultura)

( da "Panorama.it" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

- Italia - http://blog.panorama.it/italia - Scuola, quei professori con la valigia Posted By terrymarocco On 9/3/2009 @ 11:23 In Headlines | No Comments [1] Ogni anno nelle nostre scuole il 27 per cento degli insegnanti è "nuovo" rispetto all'anno precedente. Ciò significa che ogni anno un docente su quattro cambia istituto. Fenomeno imponente che, facendo due conti, come li ha fatti Ciccio Scrima, segretario nazionale della Cisl scuola, significa: "Alla fine dell'anno scolastico 2008-09 la mobilità è stata di 92.737 docenti. Su 701.305 insegnanti di ruolo significa il 12 per cento". E sono state presentate 150 mila domande di trasferimento. Insegnanti con la valigia, pendolari del sapere che vantano nella loro carriera una media di almeno tre scuole cambiate. Racconta Valeria Poggi, 36 anni nella scuola, da insegnante a vicepreside in un istituto alle porte di Milano: "Fra nomine tardive, precari, graduatorie incrociate, alla fine ci si capiva ben poco. La mobilità dagli anni Ottanta è aumentata in modo vertiginoso e, di conseguenza, sono aumentate le spese. Nella mia scuola avevamo una persona che lavorava solo fra telefono e telegrammi per comunicare gli spostamenti". Per circa il 14 per cento non si tratta di una scelta: sono obbligati dal meccanismo delle graduatorie. "La nostra scuola è come l'esercito, il sistema assegna gli insegnanti alle diverse scuole per anzianità, non c'è l'elemento scelta. In più c'è l'aggravante che nella scuola non esistono gradi. Tutti generali, o meglio tutti caporali" ironizza [2] Andrea Gavosto, direttore della [3] Fondazione Giovanni Agnelli che ha appena pubblicato lo [4] studio recente più completo sulla scuola (Rapporto sulla scuola in Italia 2009, [5] Editori Laterza). Un capitolo è dedicato agli insegnanti, perché, come ricordava uno studio Ocse di qualche anno fa, "teachers matter", gli insegnanti contano. O almeno dovrebbero, certo è che macinano chilometri. Ai globetrotter di ruolo vanno aggiunti precari e neoassunti, tutti costretti a una girandola, come racconta Giovanni Turra, 36 anni, insegnante di lettere in un liceo alle porte di Venezia: "Da supplente, da 24 a 26 anni, ho cambiato sette scuole. Allora mi sembrava anche divertente. Oggi ho colleghi che dopo 15 anni continuano a spostarsi, in una sorta di schizofrenia che impedisce di instaurare rapporti con gli allievi e i colleghi". Turra oggi si sente un privilegiato: insegna sotto casa, ma ha già la valigia pronta: "Con la nuova riforma e la contrazione delle cattedre mi aspetto il trasferimento". Gli spostamenti, secondo lo studio della Fondazione Agnelli, sono per il 77,4 nell'ambito della stessa provincia, per il 14,4 nell'ambito dello stesso comune e solo il 4,4 per cento fra regioni diverse. Ciò significa, come spiega Scrima, che per dieci anni ha insegnato a Quarto Oggiaro ("Il cosiddetto Bronx milanese") e poi è tornato a casa in Sicilia, "un perverso gioco dell'oca al contrario. L'insegnante che dal Nord vuole tornare a casa al Sud può impiegare anche trent'anni". "Un turnover vorticoso, più è forte la mobilità, più è bassa la qualità di apprendimento dei ragazzi" continua Gavosto. Dagli studi [6] Pisa (Programma per la valutazione internazionale dell'allievo) emerge, sottolinea Stefano Molina, dirigente di ricerca della fondazione torinese, "che uno dei fattori che spiegano il risultato deludente degli alunni è il grado di mobilità che si è avuto in quella scuola" Ma perché questa giostra? "La carriera degli insegnanti è piatta, con un solo passaggio decisivo: l'immissione a ruolo. Dopo, non potendo aspirare all'aumento di merito, o alla promozione, si sogna almeno di cambiare sede di lavoro. Magari per avvicinarsi a casa" continua Molina. Non si stupisce Alessandro Cavalli, sociologo della scuola ([7] Gli insegnanti nella scuola che cambia, Il Mulino 2000; la sua prossima ricerca sarà pronta in autunno): "È così dal dopoguerra, è uno degli aspetti della questione meridionale, della disoccupazione dei laureati nel Sud. E la scuola resta la valvola di sicurezza contro la disoccupazione intellettuale. Non credo esista un solo insegnante in Italia che non abbia mai cambiato istituto". I giovani insegnanti meridionali lavorano in media a una distanza di oltre 400 chilometri dal luogo di nascita, distanza che negli anni riescono ad accorciare fino a 150 chilometri. E nelle scuole del Nord oltre metà dei docenti di 25-30 anni proviene dal Sud. "Vanno via ma poi fanno di tutto per tornare a casa. Avuto il posto, mettono in moto i meccanismi del sistema per potersi spostare. Con effetti tutt'altro che positivi sull'insegnamento. Il senso di appartenenza si indebolisce, si insegna a spezzoni, senza investire nel rapporto con gli studenti, che diventa sempre più simile a una prestazione. Come quando si va dal medico per una ricetta". Racconta Turra: "Ho una collega che insegna nove ore latino e greco al classico, le altre nove invece in una scuola media in un altro comune. Ha trent'anni e una strada in salita davanti". Il rischio è il "burn-out", la caduta dell'identità, la liquefazione del ruolo, ha spiegato [8] Giuseppe Favretto, docente di organizzazione del lavoro all'Università di Verona nel suo Lo stress degli insegnanti, ricerca su oltre 2 mila docenti del Veneto (in uscita per la Franco Angeli): "Alcuni resistono e combattono, altri si fanno trascinare dalla corrente. E sembra paradossale, ma sono i migliori: quelli che hanno accettato di diventare dei perfetti funzionari asburgici". La Fondazione Agnelli lancia l'allarme e per la prima volta registra da parte degli insegnanti la volontà di uscire dallo stritolamento delle graduatorie e dai meccanismi da gosplan. "Non è un fenomeno solo italiano" continua Gavosto "però mentre in altri paesi si cerca di attenuare la pianificazione sovietica delle graduatorie, da noi lo stesso sistema è accentuato". Deve cambiare il reclutamento e i primi a chiederlo sono gli insegnanti, perché, come aggiunge Valeria Poggi, "oggi sembra di assistere a una partita a scacchi dove le pedine vengono spostate a caso e alla fine si perde sempre". Purtroppo di valigie il prossimo anno se ne faranno ancora molte.

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Riscaldamento globale/2 - A dicembre la Cop15. Copenaghen mette in vetrina la sua energia "verde" (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Riscaldamento globale/2 - A dicembre la Cop15. Copenaghen mette in vetrina la sua energia ?verde? Copenaghen, 9 marzo ? Il 30 novembre 2009 i governi del mondo si riuniranno a Copenhagen per la quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (Cop 15). Il vertice, un follow-up del Protocollo di Kyoto, è annunciato come il più grande di sempre sul cambiamento climatico perché in quella sede si dovrà decidere se tentare di risolvere il problema o proseguire sull?inconcludente linea di Bali (quella del vertice precedente). Nel frattempo, i padroni di casa della Danimarca si stanno dando da fare per dare visibilità al proprio modello di sviluppo sostenibile. Il governo di Copenaghen, infatti, ha intenzione di produrre nuovi contratti di esportazione e di creare nuovi posti di lavoro per la manodopera qualificata nel settore dell?energia pulita e del ?climate change?. In Danimarca una grande varietà di progetti ?green? è già stata implementata e il Governo li presenterà nel dettaglio ai 15mila, tra funzionari, consulenti, diplomatici, rappresentanti dei media e delle Ong provenienti da 192 Paesi, che sono attesi al vertice. ?Negli ultimi trent?anni - si legge in un comunicato del Governo di Copenaghen - la Danimarca è stata costretta, viste le sue scarse risorse naturali, a cercare soluzioni sostenibili alle questioni energetiche e climatiche?. Così, il Governo danese ha imposto pesanti tasse in materia di energia, automobili e industria, con il risultato che i danesi sono molto consapevoli e partecipi dei problemi climatici. La Danimarca è diventata ora un leader mondiale nella tecnologia del biogas e nell?uso della paglia per la produzione di energia, per esempio. E, grazie a questi progressi tecnologici, l?agricoltura ha ridotto le emissioni di gas a effetto serra del 27% dal 1990 a oggi. ?Siamo stati obbligati a pensare all?efficienza energetica prima degli altri e questo ci ha incoraggiato a diventare molto innovativi - spiega Finn Mortensen, direttore del Climate consortium, un partenariato pubblico-privato il cui compito principale è promuovere le soluzioni danesi di tecnologia pulita prima della Cop 15. - E possiamo affermare che le imprese e l?industria danesi offrono alcune tra le migliori soluzioni per ridurre le emissioni globali di CO2?. Se vuoi più info: www.climateconsortium.com E-GAZETTE - 09/03/2009 e-gazette.it -->

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Castel di Lama celebra l'universo femminile (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Castel di Lama celebra l'universo femminile Castel di Lama | Quattro appuntamenti tra cinema, musica, fotografia e prevenzione sanitaria, in una serie che avrà per cuore pulsante la sala convegni del circolo culturale Babazuf di Castel di Lama. Il tutto per celebrare l'universo femminile. (foto d'archivio) Dal 10 marzo Castel di Lama, torna a celebrare da par suo l'universo femminile. Quattro appuntamenti di qualità e di notevole interesse per un vasto pubblico, tra cinema, musica, fotografia e prevenzione sanitaria, in una serie che avrà per cuore pulsante la sala convegni del circolo culturale Babazuf, presso la struttura del Bocciodromo di Villa S.Antonio. Promosso dall'Amministrazione comunale, e in particolare dall'assessorato alla cultura guidato dal vicesindaco Alessandro Corradetti, "Marzo E' " partirà martedì 10 marzo alle 21,15, con l'inaugurazione del corso di cinema organizzato da Babazuf, con docente lo studioso ed esperto del settore Gianluca Pulzoni. Dieci lezioni in totale, una per settimana, completamente gratuite che esploreranno il mondo e i segreti del mezzo cinematografico, cercando di creare un gruppo di lavoro che crei un percorso in grado di elaborare un progetto finalizzato alla promozione e alla conoscenza del cinema stesso. Sempre al mondo della celluloide, ma al vero e proprio olimpo dei divi del cinema mondiale, è dedicato il secondo appuntamento di "Marzo E'" 2009, con la mostra fotografica di Cinzia Camela, un'artista orami affermata del settore, che da dieci anni ha il privilegio di essere presente al Festival di Venezia e di Cannes, e da lì di scattare immagini sui più noti attori e registi della scena nazionale e internazionale, compresi quelli americani. A Castel di Lama, dal 17 marzo un'antologia del suo lavoro, intitolata "Oltre lo Schermo. Istantanee dei Festival del cinema", con 50 foto che verranno proiettate per l'occasione, fino alla fine del mese, e che rappresentanto l'anteprima nazionale di una sua mostra personale che si terrà a Napoli. Per sabato 21 marzo, è in programma poi un altro appuntamento di qualità, nell'ambito degli eventi sostenuti dal Comune. Si tratta del concerto-spettacolo, e recital di Marco Parente, uno dei più originali e innovativi cantautori della scena musicale italiana. "Anche questo evento - spiega il vicesindaco Corradetti - sarà un appuntamento da non perdere, e che renderà ancora più unico il programma di celebrazioni della donna in quest'anno. Sia Marzo E' che tutte le altre manifestazioni realizzate a Castel di Lama - aggiunge - sono possibili grazie alla fattiva collaborazione fra il Comune e le molte associazioni culturali e ricreative operanti nella nostra cittadina, delle quali noi ci sforziamo di raccoglierne le richieste e di risolverne le problematiche, per fornire non solo ai giovani e alla donne ma a tutti i residenti un'offerta culturale ampia e speriamo sempre interessante e degna d'attenzione." L'ultimo appuntamento del piccolo festival lamense di marzo, è quello con la prevenzione sanitaria. Un convegno è previsto per sabato 28 marzo, e sarà centrato su due temi molto importanti : l'osteoporosi e la sfida bifida. Relatori d'eccezione affronteranno per l'occasione gli argomenti in questione, che riguardano le donne in età più avanzata. 09/03/2009

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Cellule staminali senza implicazione etiche: la proposta di Varese al mondo (sezione: Cultura)

( da "Varesenews" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scienza - Le aziende lombarde Biocell e Toma hanno presentato la loro attività e le loro ricerche al Congresso Mondiale sulla Riproduzione Umana. Biocell conserva staminali estratte dal liquido amniotico Cellule staminali senza implicazione etiche: la proposta di Varese al mondo Nuovi risultati e nuovi riconoscimenti per il Biocell Center di Busto Arsizio, centro per la conservazione di cellule staminali derivate dal liquido amniotico, di cui parlammo su VareseNews a settembre 2008. In occasione del 13° Congresso Mondiale sulla Riproduzione Umana, svoltosi a Venezia, Biocell Center e Toma, altra società lombarda attiva nel campo della diagnosi prenatale e delle biotecnologie, ha presentato i risultati della Ricerca condotta dal proprio staff scientifico dal titolo “Caratterizzazione e crioconservazione di cellule staminali mesenchimali da liquido amniotico”. «Giorno dopo giorno il liquido amniotico svela le proprie potenzialità come fonte di Cellule Staminali Mesenchimali, creando un interesse sempre maggiore nel campo della medicina rigenerativa - afferma il Prof. Giuseppe Simoni, già docente di Genetica all'Università di Milano e oggi Direttore Scientifico di Biocell Center – Le staminali del liquido amniotico sono multipotenti, molto giovani e in grado di differenziarsi in vari tessuti del futuro individuo. Si aprono alla scienza e alle applicazioni mediche delle prospettive finora sconosciute. Già da subito una realtà per la medicina ricostruttiva, ed un?enorme speranza per la cura di molte patologie terribili come ad esempio le malattie degenerative». «Le cellule staminali da liquido amniotico hanno una marcia in più in virtù dell?alto grado di differenziazione e proliferazione, ed inoltre, cosa forse più importante, non hanno alcuna implicazione dal punto di vista etico - è il commento del Dr. Massimiliano Manganini, Direttore di Laboratorio di Biocell Center – Hanno caratteristiche simili alle staminali embrionali, ma il loro prelievo non danneggia l?embrione». «Inoltre – prosegue la Dott.ssa Francesca Grati del laboratorio Toma, data l?alta capacità di riprodursi, non c?è il dilemma etico tra donazione e conservazione per se stessi, anzi i famigliari compatibili possono avvantaggiarsi delle cellule del nascituro. Il nostro studio dimostra che l?alto grado di proliferazione garantisce una moltiplicazione delle cellule fino a 250 volte». «Queste cellule infatti – sottolinea il Prof. Fabio Ghezzi, Docente di Ginecologia presso l?Università degli Studi dell?Insubria - possono essere ricavate dal campione residuo del liquido amniotico già prelevato per effettuare l?amniocentesi, senza modificare in alcun modo la procedura usuale utilizzata dai ginecologi». Biocell Center offre un servizio di conservazione di cellule staminali estratte dal liquido amniotico, legale in Italia. Il servizio viene offerto a pagamento, ed è rivolto solo alle gestanti che hanno già deciso, per altre ragioni, di effettuare l?amniocentesi. Lunedi 9 Marzo 2009

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Usa/ Obama allarga ricerca staminali e auspica nuova legge (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 9 mar. (Apcom) - Come previsto, Barack Obama ha detto sì alla ricerca sulle cellule staminali ricavate da embrioni umani, pagata coi fondi pubblici; e lo ha fatto da uomo credente, condannando le "false distinzioni" dell'amministrazione Bush fra scienza e valori morali. "Le restrizioni sui finanziamenti federali per la ricerca sulle cellule staminali saranno eliminate", ha detto il presidente degli Stati Uniti. E analizzando il passato: "Il nostro governo piuttosto che aiutare la ricerca, ha forzato la mano su quella che a mio parere è una falsa distinzione fra la scienza solida e i valori morali". Ma "da persona di fede, credo che siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri e a lavorare per alleviare la sofferenza umana". L'ordine esecutivo - l'equivalente di un decreto presidenziale - firmato oggi alla Casa Bianca, segna una svolta rivoluzionaria rispetto all'era Bush, ma lascia alcune zone d'ombra che dovranno essere esplorate dal Congresso circa l'ampiezza della ricerca consentita con i fondi pubblici. Al momento infatti Obama consente la ricerca federale su tutte le colonie di staminali già esistenti, ma non, ad esempio, l'estrazione di nuove staminali dagli embrioni sovrannumerari. Un 'ordine esecutivo' non legifera ex novo, ma si limita a precisare le volontà presidenziali sulle leggi esistenti, e in questo caso le leggi sono due. La prima, la messa al bando dell'uso di fondi pubblici, è nota col nome di Dickey-Wicker e risale al 1996; da allora i parlamentari l'hanno rinnovata ogni anno. I termini sono ampi: è messa al bando la ricerca finanziata da soldi pubblici sia se mira a creare embrioni umani (come avviene regolarmente nelle cliniche per la fecondazione assistita) sia se rischia di distruggere, eliminare o danneggiare embrioni. Poiché estrarre le cellule staminali da embrioni umani significa distruggerli, questa legge di fatto mette al bando la ricerca con soldi pubblici (mentre quella nei laboratori privati è sempre stata ammissibile). Nel 2001, con un compromesso accuratamente lavorato, il presidente Bush aveva accettato il principio che il denaro pubblico può essere usato per la ricerca soltanto se effettuata utilizzando un piccolo numero di colonie di staminali (21 in tutto) già esistenti perché già estratte prima dell'agosto di quell'anno. Questa è la norma che Obama ha revocato, consentendo la ricerca pubblica su tutte le linee di staminali prodotte nel frattempo dai laboratori privati. I termini in cui si è espresso Obama non lasciano dubbi però: il presidente auspica una legge bipartisan che allarghi ancora le maglie della ricerca. In sostanza, si tratterebbe per esempio di autorizzare anche l'uso degli embrioni sovrannumerari creati per la fecondazione assistita, cancellando la Dickey-Wicker. La questione, ha ammesso Obama, è controversa. Ma la maggioranza degli americani, ha detto, "è giunta alla conclusione che dovremmo perseguire questa ricerca, che il potenziale che offre è grande e con adeguati controlli i rischi possono essere evitati". Del resto, Obama ha anche messo paletti dichiarando la sua assoluta contrarietà alla riproduzione tramite clonazione umana, "pericolosa e profondamente sbagliata", e ha unito all'ordine esecutivo un "memorandum presidenziale" che richiede al capo dell'ufficio Scienza e Tecnologia della Casa Bianca una "strategia per ridare integrità scientifica alle decisioni governative". Cioè, ha specificato, perché i consulenti del governo siano nominati "in base alle loro credenziali e alla loro esperienza, e non ai loro orientamenti politici o alle loro ideologie". Un doppio schiaffo a Bush. Unito a un appello per la sconfitta delle tante malattie 'inguaribili', a un pensiero per i malati e i loro cari che nella ricerca sulle staminali - le cellule 'mutanti' e quindi in grado di riprodurre tutti i tessuti umani - vedono una speranza. E unito a un commovente ricordo di Christopher Reeve, l'ex Superman, tetraplegico per molti anni, che si batté strenuamente per la ricerca. Per una legge bipartisan, il Congresso dovrà invertire la tendenza degli ultimi anni; servono i voti di tutti i democratici e di parte dell'opposizione. Ma c'è un'onda lunga che monta: ne è simbolo anche Nancy Reagan. L'anziana signora repubblicana oggi si è complimentata con Obama ringraziandolo. Per anni, per il marito Ronald malato di Alzheimer, la ex first lady si era detta a favore della ricerca. Oggi la sua approvazione non sembra più una voce isolata ma la rappresentanza di una nuova era.

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Lavoro: Catanzaro, sit-in di protesta dei dipendenti Ambiente-Servizi (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lavoro: Catanzaro, sit-in di protesta dei dipendenti Ambiente-Servizi CATANZARO. Alcune decine di lavoratori della società ?Ambiente e servizi? hanno manifestato davanti la Prefettura di Catanzaro per sottolineare lo stato di crisi dell?azienda che gestisce la raccolta differenziata in diversi comuni della provincia e, in alcuni di essi, anche quella per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. I lavoratori vogliono attirare l?attenzione sullo stato di crisi e sul futuro della società mista pubblico-privata, con molti Comuni che non starebbero pagando regolarmente il servizio e con conseguenti ritardi nel pagamento degli stipendi. Una delegazione di sindacalisti e di dipendenti della società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti a Catanzaro e in altri centri dell?hinterland, è stata poi ricevuta dal prefetto di Catanzaro, Sandro Calvosa che, riferisce la Cgil ?si è impegnato a sollecitare un intervento da parte dei comuni soci?. Attualmente un presidio da parte dei lavoratori è in corso nella sede della società dove è prevista una riunione dei sindaci soci di Ambiente & Servizi. Rappresentanti sindacali e lavoratori hanno chiesto di essere ricevuti dall?assemblea. (09-03-09)

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Appuntamento in Ambasciata (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 09-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 09 9 Appuntamento in Ambasciata Pubblicato da Tiziana Prezzo alle 22:20 in Click APRE AL PUBBLICO IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DELL? UFFICIO CULTURA E INFORMAZIONI DELL? AMBASCIATA DI TURCHIA A ROMA FATIH MIKA - PAOLO LAUDISA periodo espositivo : 11 marzo – 2 aprile 2009 Piazza della Repubblica 56, Roma Da mercoledì 11 marzo 2009, nella sede di Piazza della Repubblica 56, apre al pubblico il nuovo spazio espositivo dell' Ufficio Cultura e Informazioni dell'Ambasciata di Turchia. Il primo appuntamento è la mostra dell'artista turco Fatih Mika in dialogo con l'artista italiano Paolo Laudisa, le cui opere sono visibili fino al 2 aprile negli orari di apertura degli uffici ( 9.00 - 17.00 ). FATIH MIKA è nato il 29 luglio 1956 a Istanbul in Turchia. Ha studiato sotto la guida del professor Dževad Hozo all?Accademia di Belle Arti dell?Università di Sarajevo in Yugoslavia, dove si è laureato e specializzato in grafica artistica e tecniche di incisione. Attualmente è Docente di Tecniche di Incisione all?Accademia di Belle Arti di Roma. Alcuni autori del Novecento hanno fatto del caso, dell?azione seriale, il fondamento del loro fare artistico. Non così per Fatih Mika che ha scelto Roma come patria di adozione e l?incisione come suo linguaggio naturale. Eppure questa antica e dura tecnica fu incontrata quasi per caso dall?artista turco. Giunto da esule nel 1980 in Yugoslavia, si iscrisse ai corsi di Grafica, presso l?Accademia di quella martoriata città, pensando di intraprendere la sua carriera nell?ambito della pubblicità, della illustrazione. Si trovò invece a seguire i corsi di incisione e fu la scoperta di una vera e propria vocazione. Con tranquilla tenacia si è impadronito degli strumenti espressivi, sotto la guida di Dzevad Hozo , erede della prestigiosa tradizione slava. Ogni linguaggio ha i suoi ostacoli, ma pochi conoscono l?inapparente difficoltà dell?incisione e della stampa. Quanti passaggi prima della impressione? Quante matrici? Ed il tempo della morsura? Si alza, in silenzio, il foglio fresco di stampa, se ne controlla la qualità, se la si giudica “buona”, l?operazione si può ripetere. La realizzazione di ogni opera, che sia di pittura, di architettura o scultura, possiede i suoi tempi, dall?intuizione al progetto, fino alla realizzazione e raramente se ne possono saltare i passaggi, per una occasionale improvvisazione. Per F.M. , ogni gesto e scelta, vengono da lontano e compiuti con la libertà di chi possiede un sicuro repertorio di tecniche e strumenti. Quando gli si domanda conto della fatica dei passaggi imposti dall?incisione, l?artista sorride e parla di facilità del lavoro, di necessità di tradurre sul metallo l?impressione, non solo visiva, ma anche tattile, di una foglia, di un fiore o della corteccia di un tronco. Quasi con orgoglio, afferma di voler portare questo sulla carta e di ritrovare così il senso delle cose semplici, dei materiali poveri, come un grano di terra. Ed infine la duplicazione della stampa, che non è banale serialità, ma diffusione, apertura. Tra le tecniche della tradizione, il nostro artista preferisce quelle della incisione indiretta, la più frequente è l?acquatinta allo zucchero. La matrice è morsa dall?acido tra i brevi spazi della granitura; assumono così sfumature e tridimensionalità i suoi pesci, i silenziosi fondi marini e i crostacei. Mai impiega la sola acquaforte e per questa spesso usa la morsura aperta, per ottenere un segno dai contorni più morbidi, sfumati, come se ci fossero le barbe della punta secca. F. M. è abilissimo nel mescolare le tecniche, a cui spesso abbina procedimenti personali, che aggiungono alla stampa effetti di acqua e marmo. Anche la classica maniera nera è ottenuta con lastre da lui stesso preparate, carezzate poi dal brunitoio. Poi c?è la collografia, che dà corposità alla matrice e che non segue la via “del levare”, ma dell?aggiungere. Sulla lastra si applica stucco o altro materiale, così l?inchiostro si fa strada tra i rilievi e l?impressione risulta profonda e calma. Alle chimere della computergrafica, preferisce l?esplorazione negli ambiti delle tecniche della stampa originale, e delle nuove possibilità della chimica. Non un?unica tecnica, raramente un?unica matrice. Inoltre dal suo maestro Mika ha imparato a tagliare le lastre, spesso a filo della figura e lo fa con la libertà e la pazienza di chi asseconda e plasma la materia, con cui non lotta, ma dialoga. Il profilo di queste matrici, da inserire nella successione di stampa, è raramente vivo, più spesso arrotondato, abilmente bisellato. F.M. dà così spazio alla figura, liberandola dal limite della battuta; è un artista che ama suggerire gli spazi aperti, che si dilatano di più, quando si introduce un limite che è appena suggerito. Racconta che a Sarajevo le stampe venivano esposte tra due vetri, senza cornice, per evitare di serrare e chiudere l?immagine. Mika stampa di persona le sue matrici, con grande perizia, a volte vi sorprendiamo un fuori registro, che invece di dare il classico effetto dello sfocato, di scarto casuale, è come una finestra, un?apertura a chi si avvicina, fino a coglierne l?invito a lasciarsi scoprire. La carta impiegata non ha nessuna pretesa è una semplice carta Catania, ultimamente ha impiegato la carta riso colorata, che ammorbidisce di più l?impressione. Le sue opere ben calibrate e composte, si potrebbero gustare solo seguendo la varietà dei loro caratteri grafici, che si ha come bisogno di sfiorare, come si fa per le superfici di una scultura o delle pagine di un libro caro. Ma per questo figlio della Turchia, che ama il mare e la filosofia, i soggetti non sono casuali. All?inizio della sua carriera ha illustrato le poesie dell?italiano Eugenio Montale, forse a lui affine nella visione della vita e delle cose. Nelle sue opere sono frequenti oltre agli amati paesaggi marini, che fanno eco ai pesci dei Maestri giapponesi, le riletture di Roma e poi dei classici, da Manet a Picasso, fino agli enigmatici profili dei re Assiri. Il dialogo umile, ma sicuro con la tradizione ce lo fa più famigliare e nuovo ad un tempo. Ultimamente tornano nei suoi fogli i personaggi delle favole della tradizione turca, quasi da teatro di ombre, ma ancora una volta c?è il semplice piacere di inseguire un ricordo di purezza quasi infantile, appena venata dalla rituale ferocia della protagonista della fiaba: Kanli Nigar. Si racconta ancora di purezza con i dervisci rotanti che suggeriscono la nostalgia dell?ascesi. F.M. ama gli artisti che hanno aperto la strada alla ricerca, come il grande Paul Klee. Con lui condivide il metodo attento, il piacere per la poesia e la musica, ma anche l?indole riservata e un?arte che si è appena liberata dall?inquietudine del vivere, lasciando al posto dello smarrimento, una mestizia che interroga. Nell?arte di Fatih non sembra dunque esserci posto per il caso, in lui questo si fa ricerca e attesa, compiuti con umiltà e sicurezza. PAOLO LAUDISA è nato a Bari nel 1951 ma vive e lavora a Roma dagli anni ?80 dove è titolare della cattedra di Incisione presso l?Accademia di Belle Arti. Le sue esperienze pittoriche iniziali confluiscono nella prima personale di rilievo alla galleria Cesare Manzo di Pescara nel 1975, in cui presenta una serie di lavori che mescolano il linguaggio della scrittura vera e propria con quello della gestualità segnica di derivazione informale. Tra la fine degli anni ?70 e l?inizio degli anni ?80 espone alla Galleria Bonomo di Bari. Esegue una grande installazione alla Galleria Nazionale d?Arte Moderna di Roma per una performance di Colosimo dal titolo “Il grande sonno del trapezista”, omaggio a Yves Klein, dove la galleria è diventata teatro monocromatico. Nello stesso periodo segue a Parigi un seminario di tre mesi tenuto da Gina Pane sul corpo e lo spazio. L?esperienza si concretizza con una personale tenuta alla galleria Jean-Luc Forain in rue de Varenne, dove l?esposizione, con l?aiuto spiazzante di luci poste all?esterno della galleria, attirava l?attenzione del pubblico all?interno verso grandi opere monocromatiche. Nel ?85 viene invitato dalla critica Lidia Merenik a tenere alla Galleria Comunale all?Università di Belgrado “Kulturnog Centra” una mostra personale dove ancora il lavoro si impernia sul tema del colore assoluto, ma in questo caso sui fondamentali giallo, rosso, blu. Nel ?88 realizza due importanti mostre personali. La prima, alla galleria Wessel O?Connor di New York, dove il tema della mostra è ispirato ad un racconto di Borges “Blue Tigers”, in cui si iniziano ad intravedere sotto i pigmenti e le colle, dei segni sottostanti che in questo caso alludono come ad un residuo di geometria lineare, “Arte figlia della geometria” come scrive in catalogo Gregorio Magnani. La seconda, alla galleria Lidia Carrieri di Roma, dal titolo “Io che tiro con l?arco” dove è chiaro già dal titolo il riferimento allo Zen e quindi ad una pittura più essenziale, allusiva di una dimensione celata. Nel ?90 Antonio Rossi inaugura la sua nuova galleria di Caserta - Galleria Studio Legale - con una sua personale e per l?occasione è stato realizzato un catalogo con testo critico di Achille Bonito Oliva. Nel ?91 collabora, oltre che come artista invitato, alla realizzazione di “Fuori Uso” a Pescara con Cesare Manzo curata da Achille Bonito Oliva. Nello stesso anno è invitato a Stoccolma dalla galleria Jean Claude Arnault a lavorare sul luogo ad una doppia personale con H.H. Lim curata da Giuliana Stella e con la presentazione di Achille Bonito Oliva che contemporaneamente tiene una conferenza su “Transavanguardia / Superarte”. Lavora in questi stessi anni con la galleria Pascal Lucas a Valencia dove espone al Museo de la Cultura. L?editore Andreas Papadakis, Clare Farrow & Nicola Hodges a Londra lo segnalano su New Art. Dopo una mostra collettiva su “L?arte contemporanea in Italia” al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan, il Museo acquista due sue opere che fanno parte dell?esposizione permanente. Nel ?96 si tiene una sua mostra personale presso la Galleria Studio Legale di Caserta e per l?occasione è stato realizzato un catalogo con testo critico di Raffaele Gavarro. Nel ?98 al Palazzo Reale di Caserta si tengono contemporaneamente tre mostre personali: Laudisa, Cattani, Esposito, a cura di Walter Guadagnini, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli. Nel 2000 realizza per il Festival del Mediterraneo una grande scenografia. Nel 2001 espone con una mostra personale alla galleria “Le Pleiadi” di Bari di Mosé de Carolis e nel 2002 e 2003 partecipa al Premio Termoli.

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