CENACOLO  DEI COGITANTI

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INDICE DEI DOSSIER

 

Report "Cultura"   8-10 febbraio 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

L'entusiasmo che non invecchia ( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università della terza età e del tempo disponibile - Utedt e anche i docenti sono fondamentali: oltre all'esperienza e al sapere, portano con sé l'entusiasmo». Così Luciano Imperadori, vice presidente dell'Istituto regionale di studi e di ricerca sociale, ha salutato ieri il pubblico all'inaugurazione dell'anno accademico 2008-

Al Sass gli echi della musica antica ( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di etnomusicologia all'università di Trento e di musica indiana al conservatorio di Vicenza, che canterà e suonerà la tanpura accompagnata dal tablista Pepè Fiore. Nell'introduzione, Roberto Melini, docente al Bonporti, metterà in luce le ragioni dell'accostamento fra la musica di questa civiltà orientale e la cultura classica.

Settimana calda per la revisione degli studi di settore ( da "Giornale di Brescia" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: individuate in particolare nelle più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università e a primari istituti di ricerca e, non ultimo, nella raccolta di informazioni presso i contribuenti, con l'ausilio di un apposito questionario.

il sapere tra musica e gastronomia ( da "Centro, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della d'Annunzio, e l'ingegner Franco Caramanico. Musica di Luca e Noè. Il 18 aprile in cattedra Anna Maria Peca di «Abruzzo donna futuro» sulle agevolazioni fiscali per anziani e disabili. Fausto Ottaviano, in un'insolita e stuzzicante combinazione, insegnerà a conoscere e degustare il vino.

sant'apollinare comincia oggi il triduo alla beata vergine di lourdes, alle 10 nella chiesa di sant'apollinare ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Iti Antgioy I colloqui dei docenti dell'Istituto tecnico industriale «Angioy» con le famiglie degli alunni per l'informazione sui risultati del 1º quadrimestre, si terranno secondo il seguenti calendario: 12 Febbraio dalle ore 15.30 alle 17.30 le classi prime; dalle 17,30 alle 19,30 le seconde;

Alla Biblioteca Astense si parla di sociologia ( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Sociologia alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino (sedi di Torino e Biella), Rei ha svolto lo stesso incarico anche nella sede astigiana. Già consigliere della Fondazione Crat e di Asti Studi Superiori, è presidente del Frutteto di Vezzolano-Comitato per la Salvaguardia del Paesaggio Rurale.

L'Università"rompe" sugli Erzelli ( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Anzi: un calibro poco attento delle necessità di movimento di docenti, tecnici, studenti, personale, potrebbe poi rivelarsi un clamoroso autogol. Ma poi sul piatto c'è un'altra grana: il trasloco. A quanto ammonta il preventivo? «A venti milioni di euro. Ci sono interi palazzi da svuotare e trasferire».

Alla ricerca del futuro per i luoghi di fede tra Nord Italia e Ticino ( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Poi sarà la volta del docente Dorino Tuniz, dell'Associazione di Storia della chiesa novarese, che parlerà de «La processione del Venerdì Santo a Novara». E avanti così fino al pomeriggio inoltrato con relazioni che porteranno i presenti a scoprire percorsi devozionali storici del Piemonte e della Lombardia e le Vie Crucis in Valsesia,

addio al professor sandro barbera ( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lutto nel mondo dell'università: è morto Sandro Barbera, professore ordinario di letteratura tedesca presso il dipartimento di linguistica "Bolelli", membro della facoltà di lingue e letterature straniere. Il noto docente, che aveva avuto problemi cardiaci, è morto giovedì all'improvviso, lasciando nel dolore e nello sconforto familiari,

se i cervelli fuggono anche da pisa... ( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: Si chiama Antonella De Santo, è nata nel 1968 e oggi è docente universitaria in Gran Bretagna. La sua storia è quella di un cervello in fuga. «Mi sono laureata a Pisa in fisica con 110 e lode con il professor Flaminio - racconta - poi ho fatto il dottorato di ricerca e ho lavorato al Cern a Ginevra.

Le Università? Nelle mani dei commercialisti ( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: progetti che in questi giorni incatenano ai loro computer i docenti coscienziosi. Dai Prin, pochi fortunati ricaveranno i soldi necessari a comprare i libri e la carta per le fotocopie; i più, invece, rifletteranno sulla vecchia frase di Aristotele: le cose utili dovrebbero servire alle cose belle. Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del diritto all'Università di Trieste.

Le parole per pensare non servono solo a Barbiana ( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Teologia della Parola alla Pontificia università di Salamanca e fondatore di scuole rurali ispirate al metodo di Milani, ha scavato nelle molte zone ancora brucianti e problematiche di una vicenda storica e di un modello di educazione civile deflagrati dall'improbabile accostamento di una personalità geniale di raffinata sensibilità con un luogo obiettivamente di squallore

Economia, gemellaggio tra Bergamo e Berlino ( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: inedito gemellaggio con diverse università (di cui capofila è quella di Berlino) fatto di scambi di studenti. «Molti docenti - spiega Laura Viganò, preside della Facoltà di Economia da poco più di un anno, tracciando il bilancio delle attività accademiche - tengono già delle lezioni in inglese nell'ambito del proprio corso, oppure parte in lingua italiana e parte in lingua straniera.

<Una finanziaria per la Bergamasca> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: > Occorre inventare strumenti nuovi: capitali pubblici e privati che insieme investono sul territorio C'è una cultura industriale da salvare. Il futuro sarà anche manifatturiero: è una base indispensabile Domenica 08 Febbraio 2009 ECONOMIA, pagina 29 e-mail print Quando avanza un'idea, gli occhi si illuminano e sorride.

Abbandonarsi all'amore ( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il filosofo Arena Abbandonarsi all'amore Docente di storia della filosofia contemporanea e filosofie orientali all'Università di Urbino; autore di saggi sul pensiero, la storia e le culture orientali, Leonardo Arena si presenta con una raccolta di 50 racconti sull'amore. Alle soglie di San Valentino, un libro che parla di come, attraverso l'amore,

L'arteterapia va alla Galleria del Premio ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Discipline plastiche all'Istituto d'Arte di Modena, Arteterapeuta, docente a contratto all'Università di Modena e Reggio Emilia, formatore. Gli incontri si svolgeranno il 12 - 19 - 26 febbraio e 5 marzo dalle 16 alle 19. «Il Museo Galleria del Premio Suzzara - ha spiegato il conservatore Marco Panizza - svolge attività di didattica dell'

Incontri dell'Unitre Si parla di filosofia ( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Unitre Si parla di filosofia Proseguono a Sondrio gli appuntamenti dell'Unitre, Università delle tre età. Domani la professoressa Chiara Sciolis Garbellini, docente di psicologia e filosofia, parlerà della relazione fra ideale e reale nel pensiero di John Dewey. L'incontro avrà inizio alle 15.30 al Cinema Excelsior di Sondrio.

Cls e le proposte per studenti e lavoratori ( da "Corriere Alto Adige" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Con questi corsi si intende inoltre migliorare il bagaglio formativo e culturale di coloro che richiedono il servizio. Nell'attuazione del progetto, il Cls opera secondo la certificazione di qualità Uni Eso Iso 9001 : 2000 e si avvale di docenti che prestano la loro opera nel campo dell'educazione formale degli adulti con collaudata esperienza.

Con le prime due udienze dibattimentali si è entrati nel vivo di quello che ... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Se gli imputati riusciranno a superare indenni questa fase, allora potranno dire di avere fatto un passo decisivo verso un possibile capovolgimento della situazione attuale che li vede in situazione estremamente complessa e con un'alta probabilità di condanna. Docente di Scienze dell'investigazione Università di Perugia

SOSTENGO la scelta del padre di Eluana ma la politica ha fatto vincere l'ideologia su... ( da "Messaggero, Il" del 08-02-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: Domenica 08 Febbraio 2009 Chiudi di CARLA MASSI «SOSTENGO la scelta del padre di Eluana ma la politica ha fatto vincere l'ideologia sulle coscienze. Spero che questa sofferenza comune porti ad una rinascita collettiva». Così commenta Sergio Givone docente di Estetica all'università di Firenze.

Muti e il Presidente: il San Carlo in delirio ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Il potenziamento delle strutture proseguirà con attenzione massima alle attività di ricerca e l'obiettivo di arrestare la fuga di cervelli. Bassolino ci crede: «Qualcuno, anzi, lo faremo rientrare». Prima di ripartire dal Pascale, Napolitano ha voluto ricordare due amici d'infanzia, entrambi medici, che hanno lavorato nell'ospedale.

Scienza ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Attività di ricerca in collaborazione con Istituti e Centri di ricerca pubblici e privati. Tredici brevetti e oltre 350 pubblicazioni di lavori scientifici su prestigiose riviste internazionali. Attività assistenziale di diagnostica di biologia molecolare clinica in convenzione con il Policlinico dell'Università Federico II per quasi cento alterazioni genetiche.

deserta la presentazione del romanzo-scandalo ( da "Centro, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha detto la docente Dalila Curiazi, che ha presentato il libro. ??Questa», ha aggiunto, «è una città che preferisce rispondere con il silenzio quando ha paura». Nel libro si parla, tra l'altro, di rapporti sessuali tra la protagonista e alcuni docenti dell'università di Teramo in cambio del superamento di esami.

Ma lei voleva davvero morire? Tutti i... ( da "Giornale.it, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Perché manteneva intensi rapporti con una prof se, come scrive la Corte, detestava «un corpo docente refrattario al confronto e al dialogo»? Perché, se non sopportava preti e suore, decise di trasferirsi all?Università cattolica di Milano dopo quasi due anni inconcludenti a giurisprudenza in Statale? I fascicoli processuali non rispondono.

Tutto è pronto per la nascita dei Consorzi Gal ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Partenariati pubblico-privati che si apprestano a presentare domanda per l'ottenimento di una fetta dei 170 milioni di euro previsti dal Programma di Sviluppo Rurale per l'attuazione dei progetti Leader. La riunione rientra fra le attività di supporto attivate dall'Assessorato regionale all'agricoltura in vista della scadenza di marzo.

la crisi ci costringe a cambiare il nostro stile di vita ( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: «Si dovrebbe puntare sull'investimento nella ricerca e nell'innovazione - ha aggiunto -. La fuga dei cervelli è una vergogna nazionale: blocca lo sviluppo». Per Isabella Piccolo, c'è un'altra strada per uscire dal tunnel. «Una spesa pubblica massiccia per rimettere in moto l'economia - è stata la sua proposta -.

Al Calasanzio anche il Linguistico ( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: soddisfazione fra i docenti del «Calasanzio», come conferma il dirigente Fulvio Bianchi: «Il potenziamento garantirà maggiori possibilità formative e un ulteriore consolidamento del liceo quale presidio della cultura valbormidese». Al al Classico e allo Scientifico, dunque, si aggiunge un nuovo corso di studi la cui istituzione era già stata richiesta alcuni anni fa e che ora diventa realtà.

Villani ricorda Vincenzo Buonocore ( da "Caserta News" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: amici, estimatori, studenti, oggi esimi docenti, che hanno seguito le lezioni di diritto privato nella sala del cinema Apollo adattata ad aula universitaria. Un professore severo, ma di quella severità giusta, scevra da protagonismi e superbie completamente estranee al suo carattere", ha concluso Villani.

X edizione alta formazione in Ingegneria Informatica ( da "Caserta News" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Programma UIIP condividono il loro soggiorno ad Ariano con una comunità inter-disciplinare di oltre 120 tra docenti, ricercatori e studenti che partecipano alle diverse attività di ricerca e didattica, ma anche ad una serie di social events (degustazioni enogastronomiche, visite) ed eventi culturali (seminari internazionali, presentazioni di libri, concerti) organizzati sul territorio.

Un denso decalogo per innovare il welfare state ( da "Manifesto, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: de Ai confini del welfare curato dal giovane ricercatore italiano Cosma Orsi in forze da l alcuni anni alla danese Roskilde Univerity e pubblicato dalla manifestolibri (pp. 147, euro 15). Cosma Orsi può essere considerato a tutti gli effetti un «cervello in fuga» dalla demolizione dell'università e della ricerca nel nostro paese che si è imbattuto in un laboratorio teorico dove l'

In un momento di difficoltà generale di tutto abbiamo bisogno tranne che di polemiche o u... ( da "Stampa, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dobbiamo riuscire ad attrarre non solo gli studenti stranieri e i più meritevoli, ma anche docenti di spessore internazionale. E, con tutto il rispetto, mi sembra difficile che un professore di fama internazionale accetti una sede distaccata. Bisogna selezionare, creare grandi poli d'eccellenza con unità orientate su ricerca e innovazione.

Firenze città telematica ( da "Data Manager" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato che ha ottenuto l'ammissione ai finanziamenti Industria 2015') coordinerà ed indirizzerà il Programma di Innovazione Industriale Pegasus, mettendo a disposizione il know how e le competenze maturate nello sviluppo e nella gestione di applicazioni telematiche all'avanguardia per le assicurazioni auto e della più ampia flotta in Europa di veicoli equipaggiati con sistemi

Campionati internazionali di Giochi matematici 2009 ( da "Data Manager" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di matematica in Bocconi e organizzatore dei giochi matematici in Italia. “Bisogna utilizzare l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna regola complicata e nessuna equazioneparticolarmente avanzata. Per indovinare e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia,

Sistema produttivo locale: ecco che cosa è cambiato ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il presidente della Camera di Commercio Ercole Montanari, il professor Andrea Lasagni, docente di Economia Politica all'università di Parma, il presidente del gruppo Giovani Industriali Stefano Bondioli, il direttore dell'associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova Giovanni Acerbi e il presidente di OmegaNet srl - Siglacom group Massimo Passani.

Alle 16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international journal of co... ( da "Leggo" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alle 16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international journal of codicology and palaeography). Previsto l'intervento di Guglielmo Cavallo (docente di paleografia greca all'Università La Sapienza di Roma.

Scano: <La questione morale esiste ancora> ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma questo principio è stato smentito quando si è introdotta nel pubblico impiego l'assunzione diretta di dirigenti con contratti di diritto privato. Con un rapporto diretto, un interscambio fra politici (sindaci, assessori, presidenti) e dirigenti e una confusione di ruoli. Col destino del dirigente che dipende dal politico».

antonio tarantino si racconta ( da "Nuova Venezia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Ca' Foscari e la Città di Venezia e condotto da Leonardo Mello, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all'Università Cattolica di Brescia. Rivolto ai giovani dai 16 anni, il laboratorio fa parte di Esperienze-Periferie, un progetto della Fondazione di Venezia che trasforma il territorio veneziano in un laboratorio articolato e diffuso,

questa crisi dà torto a tutti - mario pirani ( da "Repubblica, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La prima condizione che il gruppo d´intervento pubblico-privato, messo assieme per ricapitalizzare Ivrea, composto dall´aristocrazia dell´imprenditoria e del mondo bancario, pose come prima condizione la vendita immediata agli americani della Divisione elettronica, un´industria � dissero � «buona tutt´al più per fare giocattoli».

Settant'anni, metà alla guida del Sant'Alessandro ( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il corpo docente laico, la nuova sede. Un'eredità pesante. Don Sana trasloca da Città Alta portandosi soprattutto libri, le Lettere di Gerolamo in cima al mucchio. Appassionato di Bibbia, sul comodino ha i libri di Martini. Anche San Gerolamo? «Uso la sinossi delle tre versioni, greco, latino, italiano.

innovazione, ricerca e università: avanti su questa strada - silvia sanna ( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Un docente universitario innamorato del suo lavoro. Ordinario di Storia delle istituzioni politiche, sono vicepreside della facoltà di Scienze politiche. E preside in pectore: sono stato indicato come successore dell'attuale, il professor Virgilio Mura».

diario elettorale ( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università La Sapienza di Roma; Francesco Soddu, docente dell'Università di Sassari e candidato per il Pd alle elezioni regionali. Insieme per le Autonomie Oggi alle ore 19 Franco Cuccureddu, coordinatore regionale delle liste «Insieme per le Autonomie) (inserite nella coalizione che sostiene Ugo Cappellacci) incontrerà i soci del circolo dell'

Da lunedì a lezione di diritto del vino ( da "Adige, L'" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tratta di un laboratorio applicativo che seguirà una formula seminariale» spiegano i docenti Umberto Izzo e Matteo Ferrari. Il problema della sicurezza alimentare, scaturito in tutta la sua drammaticità un decina di anni fa con il caso della «mucca pazza», in Europa ha portato alla creazione di regole sempre più ferree e che un po' alla volta hanno interessato tutta la produzione.

Alcol e droga, record di soccorsi ( da "Tempo, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in collaborazione con l'Università La Sapienza (dove Di Somma è docente di medicina d'urgenza, ndr) da 15 giorni hanno avviato una sorta di censimento dei soccorsi, proprio per capire l'entità di una problematica che ha molte facce». Un esempio? «Talvolta i quarantenni che si presentano per un forte dolore al petto, per sospetto infarto,

Passante di Mestre, yes we can ( da "Giornale.it, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il progetto della Gelmini punta alla modifica del processo di selezione dei docenti universitari e dei ricercatori, a "evitare abusi" e alla "creazione di finanziamenti per sussidi agli studenti e per gli alloggi". "Dovrebbe essere una buona notizia per gli studenti e gli insegnanti, ma gli studenti hanno dato vita a proteste in tutto il Paese".

Isernia: <Oltre la crisi>, sabato il convegno organizzato da 'Molise in movimento' ( da "Sannio Online, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: fermare la fuga di cervelli, ridare impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo spopolamento delle aree interne. Gli amministratori delle cosa pubblica hanno la responsabilità di avviare un percorso virtuoso che rimetta la questione morale al centro della politica.

Lo scalo di Genova punta al grande pubblico ( da "GuidaViaggi.it" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: coinvolgere tutte le realtà legate allo scalo marittimo e sorgerà in uno spazio di 460 mq ai Magazzini del cotone, accanto alla biblioteca De Amicis. I costi di avvio saranno coperti dalla Provincia (100mila euro) e altri 320mila potrebbero arrivare a breve da fondi europei legati a un bando regionale. La gestione (200mila euro all'anno circa) sarà affidata a un mix pubblico-privato.

Al via il <check-up>su studi di settore ( da "Sicilia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: individuate in particolare nelle più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università, e a primari istituti di ricerca, e non ultimo nella raccolta di informazioni presso i contribuenti, con l'ausilio di un apposito questionario». La So.

Una giornata di studio per riscoprire Dante Alighieri ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il convegno entrerà poi nel vivo con l'intervento di Sante Bortolami, professore di storia medioevale dell'università di Padova, che parlerà di Firenze e l'Italia ai tempi di Dante. Aldo Maria Costantini, docente di letteratura italiana all'università di Venezia, intratterrà poi i ragazzi su "Dante e la conquista della leadership della poesia moderna".

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE CITTà è IL TEMA DELLA LEZIONE/EVENTO CHE ... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i referenti scientifici Roberto Gerundo e Pasquale Persico, docenti presso l'Università di Salerno. I diplomandi al del master discuteranno con Petreschi sul ruolo delle libere professioni legate alla gestione del territorio, nell'ambito dei processi di trasformazione urbanistica in atto e sul profilo di specailizzazione delle discipline di settore.

<Dal parco eolico vantaggi per tutti> ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. «Il progetto nasce grazie alla piena collaborazione dei comuni coinvolti», ha aggiunto Raimondo Cotza, responsabile della Fri-El Sardegna. «Non possiamo non lodare un'iniziativa di questo genere», ha rimarcato il presidente della Provincia Fulvio Tocco.

Cento fra i più importanti esperti di cancro europei a convegno a Roma ( da "SaluteEuropa.it" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Antonio Gasbarrini (docente di terapia medica alla Cattolica) e Gian Lodovico Rapaccini (docente di medicina interna alla Cattolica). Saranno anche presenti Francesco Boccardo, presidente della Società italiana di oncologia medica, Giuseppe Licata, presidente della Società italiana di medicina interna, e Nicola Caporaso,

Reggio. "Baobab" festeggia il decennale ( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, Giovani, con la sponsorizzazione di CIR, e curata dal docente e scrittore Giuseppe Caliceti - si annuncia con una prima importante novità in netta controtendenza rispetto al periodo di “tagli”di questo periodo: gli incontri, su prenotazione, torneranno ad essere a ingresso gratuito per tutti i giovani partecipanti.

Presentazione del rapporto sul sistema produttivo mantovano ( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a cura di Andrea Lasagni, docente di Economia politica all?Università di Parma. Interverranno, per un saluto d?apertura, il presidente della Camera di Commercio di Mantova Ercole Montanari, quindi: il presidente del Gruppo Giovani Industriali di Mantova Stefano Bondioli, il direttore dell?

All'università Biccoca di Milano Antonio Rossi sale in ( da "Virgilio Notizie" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sale in cattedra e per un giorno diventa docente universitario. Il 13 febbraio alle ore 14 il plurimedagliato olimpico di canoa terrà, presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca, una lezione dal titolo 'Le emozioni dello sport'. La lezione fa parte del Master Universitario di II Livello in 'Organizzazione e Sociologia dello Sport'

La Settimana del Cervello ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: tenute dai docenti CEND è arrivato quest'anno alla sua sesta edizione. Le lezioni nel loro insieme si propongono di illustrare lo stato dell'arte delle conoscenze sul cervello, l'organo più importante del nostro organismo. Le lezioni spazieranno dal progresso tecnologico che sta alla base della accelerazione nella ricerca neurobiologica degli ultimi lustri,

Di Orio: "Non penalizzare la sanità pubblica aquilana" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 200 iscritti ai Master di I e II livello e 160 docenti, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della Facoltà medica aquilana». «L'obiettivo del risanamento economico» - continua il rettore Ferdinando di Orio - «deve essere perseguito innanzitutto attraverso una razionalizzazione dell'offerta sanitaria privata che, forse è il caso di ricordarlo,

Lettere al lavoro. Percorsi di formazione e professione ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attraverso presentazioni dei docenti e interviste con ex studenti attualmente impiegati in vari settori lavorativi. "E' importante che l'Università guidi i ragazzi nella scelta del proprio percorso di studi fornendo tutte le informazioni necessarie e tutte le risposte ai loro dubbi" - spiega il preside della facoltà di Lettere e filosofia,

Ladino per tutti ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La docente affronterà la teoria e la pratica della scrittura poetica, tenendo particolarmente conto delle esigenze della scuola. Corso di ladino per non ladini II Comincia il 18 marzo e si svolge ogni mercoledì dalle 16 alle 18. Nelle 30 ore di docenza ildott.

Comune di Cosenza: anche Louis Godart nel comitato Alarico 2010 ( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Roma; Coriolano Martirano, storico, Cosenza; Ernesto D?Ippolito, Cosenza; Pietro Leo, docente Unical; Umile Peluso, Cosenza Ernesto Corigliano, Cosenza; Domenico Marino, archeologo Beni culturali; Fabio De Chirico, Sovrintendente Beni Culturali Cosenza Elvira Graziani, dirigente Biblioteca nazionale Cosenza Jacques Guenot,

Infanzia e adolescenza: riconoscerne i diritti ( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di scienze della formazione all'università di Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e della vita di ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra adolescenti di metà ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è cambiato, a livello di realtà esistenzali,

Il Centro di orientamento scolastico di Alessandria ha raggiunto i 25 anni di attività ( da "inalessandria.it" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si tratta di una fondazione, mix originale pubblico/privato che continua a rappresentare un modello interessante nel panorama nazionale e che opera a favore di tutte le scuole della provincia aiutando gli studenti nel momento di passaggio verso le scuole Superiori o verso l?Università.

Lodi Vecchion Inaugurato il ciclo di incontri rivolto a genitori ed educatori ( da "Cittadino, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di pedagogia dei media presso l'Università di Parma, ha illustrato la grande trasformazione avvenuta in questi decenni dei mezzi di comunicazione di massa, a partire dal nome stesso: «Oggi - ha spiegato Felini - parliamo di media, il termine "massa" è scomparso perché è cambiato il rapporto tra emittente e destinatario:

Crisi d'impresa Commercialisti oggi a convegno ( da "Gazzetta di Modena,La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso la Scuola Superiore di Economia e Finanze), il dottor Luca Mandrioli (professore a contratto presso l'Università di Modena e Reggio), il dottor Mauro Vitello (Giudice Delegato presso il Tribunale di Milano). «Questo appuntamento rappresenta un importante momento di approfondimento - spiega Alessandro Clò,

Villa Carpaneda, storia infinita ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: facendola passare dal pubblico al privato attraverso il contratto sottoscritto nel 2007. Per comprendere meglio i tanti ostacoli che si sono succeduti, spiega che a seguito della riforma delle strutture socio sanitarie assistenziali, l'Asp rodighese si era trovata di fronte all'esigenza di spendere somme più che consistenti per mettere a norma i propri edifici,

di Vincenzo Chiumarulo Un incontro con Elena Loewenthal, narra... ( da "Leggo" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche docente di Cultura ebraica presso l'Università "Vita e Salute san Raffaele" di Milano, parlerà anche del suo ultimo libro "Conta le stelle, se puoi" ( Einaudi, 2008): un'occasione per confrontarsi con l'orrore dell'Olocausto guardandolo attraverso la lente dell'immaginazione e provando a capovolgere il corso della storia.

Una rete di Pmi per catturare la crisi ( da "Finanza e Mercati" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: necessita di una più efficace attuazione delle sue varie declinazioni di concretezza perché in esso si trovano le chiavi per un futuro modello di sviluppo (oggi quanto mai necessario) capace di coniugare il bene delle persona con il bene della società. *Docente di Economia politica presso l'Università Cattolica di Milano

Accolgo con piacere l'invito di Luigi La Spina ad aprire un dibattito pubblico sulla costruzione di ... ( da "Stampa, La" del 10-02-2009)
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Abstract: prima classe composta da 44 brillanti studenti di 19 nazionalità ed una ventina di docenti di tutto il mondo. Il biennio allo Iuc offre corsi d'avanguardia, che vanno dallo studio dei nuovi strumenti di regolazione finanziaria internazionale, alla finanza islamica, fino all'approfondimento specialistico dell'impatto della globalizzazione su macroaree economiche diverse (India, Cina,

stop al pensionamento dei prof settantenni il senato rinvia ogni decisione alle facoltà - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
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Abstract: Nelle ultime sedute della commissione mista dell´Università si era deciso, dopo faticose trattative di pensionare tutti i docenti che compiono 70 anni nel 2009 e destinare a coloro che vogliono restare con un ruolo in ateneo, una borsa di studio di 20 mila euro all´anno, l´ufficio e parte dell´attività didattica;

alloggi di lusso e alberghi nelle scuderie reali - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: affacciata addirittura sulla parte alta dei Giardini Reali che al momento sono chiusi al pubblico per il restauro in vista del 2011. Anche la Pirelli Real Estate, "socia" del Comune all´interno del fondo immobiliare pubblico-privato di cui si serve la Città per questo genere di interventi, ha valutato positivamente l´intera operazione e si è detta disponibile a investire nel progetto.

biomasse la nuova risorsa del lazio ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
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Abstract: Pagina XI - Roma ALL´INTERNO L´intervista Scommesse L´osservatorio Energia Poteri forti Ricerca pubblica serve un ponte con le aziende "Il nostro business non conosce la recessione" La gara del gioco Lottomatica scatta in testa Biomasse la nuova risorsa del Lazio Trasporto pubblico torna in alto mare la riorganizzazione

come potenziare il circuito virtuoso dalla ricerca pubblica all'impresa ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del Pil la quota da destinare alla ricerca e sviluppo, di cui almeno i due terzi, ovvero il 2% del Pil, frutto della ricerca privata. Gli ultimi dati diffusi dall´Istat (sul 2006) indicano l´Italia ancora molto indietro rispetto agli obiettivi di Lisbona con una quota di R&S sul Pil pari all´1,14%, di cui solo la metà derivante da investimenti effettuati dalle imprese.

Bilancio in attivo per la Croce Rossa femminile ( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'Università di Firenze e dalla dottoressa Rosita Piscopo, ginecologa dell'Ospedale civile della Spezia. Il Comitato femminile prosegue anche nella raccolta fondi per le sue attività assistenziali proponendo per questa domenica presso l'Hotel Jolly un torneo benefico di Burraco che fa seguito ad altre iniziative del genere che hanno ottenuto in passato un buon successo.

morricone ospite al conservatorio per il festival "codice 602" ( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
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Abstract: concerto di musica da camera e un master con il pianista Bruno Canino e la performance di Oxana Yablonskaya, docente di pianoforte dell'università di New York. Questi sono solo alcuni dei prestigiosi personaggi che il Boccherini ospiterà da marzo a maggio, per una rassegna di 18 concerti e una quindicina tra masterclass di specializzazione strumentale, conferenze e incontri culturali.

"Erasmus day" al Campus Ecco come studiare in Europa ( da "Stampa, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Erasmus potranno rivolgere domande e chiedere curiosità ai docenti referenti dei corsi di studio presenti al polo di Legino (Economia, Ingegneria e Scienze della Formazione) e ai funzionari dell'ateneo genovese. Nell'occasione, gli studenti iscritti ai corsi di Savona potranno valutare l'ipotesi di effettuare un viaggio studio in una città universitaria europea coinvolta nel progetto,

purché i poli rimescolino le carte dell'università - lorenzo caselli ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: degli stakeholder interni (docenti, studenti, personale) ed esterni (istituzioni, soggetti finanziatori). Il disegno di riforma dell´ateneo genovese, per quanto emerge dalle anticipazioni a nostra disposizione, sembra voler innovare in profondità anche se non mancano inevitabili ambiguità che soltanto una discussione approfondita,

via le facoltà e i dipartimenti - marco barabotti ( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di strutture aerospaziali a Ingegneria. Professor Cavallini, siamo alla stretta finale? «Penso di sì, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di definire e approvare lo statuto». Quali sono i passaggi principali? «Dopo i primi sei mesi in cui ci siamo dati un regolamento di lavoro e dopo aver fatto numerose audizioni,

ateneo, i concorsi premiano i figli dei prof - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente a contratto per anni. Zelda Alice Franceschi ha vinto il concorso in Discipline Demoetnoantropologiche bandito sempre a Lettere: tredici i candidati concorrenti, molti anni di attesa, pubblicazioni internazionali. Suo padre è studioso dei centenari, Claudio Franceschi, professore di Immunologia al dipartimento di Patologia sperimentale;

il rettore: "ma facendo i nomi si espongono a critiche ingiuste" ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Questo non impedirà a nessuno, anche a chi ha il padre docente in Ateneo, di partecipare a un concorso. Ma chi partecipa almeno sa se sta violando o meno il codice etico dell´università in cui aspira a entrare. Non è una cosa da poco, sono forme di moral suasion necessarie e utili». (il. ve.)

dall'astronomia al melodramma: la cultura senza età ( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del Conservatorio di Como e direttore artistico del Teatro di Pisa e della Camerata Strumentale "Città di Prato". Il 12 febbraio si terrà l'incontro col professore Orselli del Conservatorio Cherubini su Jules Massenet: Werther. Le lezioni di questo ciclo sono iniziate il 22 gennaio con la Semiramide di Rossini,

autori e dialoghi di moda per salvare il teatrino del '700 - giorgia olivieri ( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alla presenza dell´autore, Carlo Marco Belfanti, docente dell´Università di Brescia, e degli storici Maria Giuseppina Muzzarelli ed Eugenio Riccomini. Il 18 e il 25 febbraio e il 4 marzo, la studiosa Paola Goretti racconterà il legame storico tra la moda e la città, attraverso tre episodi poco conosciuti.

negli usa il piano per le banche coinvolgerà anche i privati ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dovrebbe prevedere una sorta di partnership pubblico-privata per l'acquisto degli asset tossici che appesantiscono i bilanci delle banche: l'ipotesi di una nazionalizzazione delle banche e della creazione di una bad bank pubblica nella quale far confluire tali asset sarebbe stata accantonata perchè ritenuta o non adatta o troppo costosa.

Tutti a lezione in laboratorio ( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In università gli studenti potranno visitare il Lena, il Laboratorio di energia nucleare applicata per tre giorni: da martedì 17 a giovedì 19. «Si sono già prenotate alcune scuole - spiega Pierpaolo Righetti, docente di Chimica organica che si occupa anche di orientamento per la facoltà di Scienze - Da Pavia,

Serali, la carica dei trecento ( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Olga Pezzali, docente di italiano del Cossa, da dieci anni si occupa del serale. Qual è la differenza rispetto ai corsi del mattino? «Dobbiamo compattare il programma perché c'è meno tempo - spiega la docente - Per quanto riguarda l'approccio è tutto diverso.

Impegno contro le mafie <Libera> scende in campo È partito il corso <Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità> promosso da Libera ( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa elaborata dai docenti di matematica delle facoltà di Ingegneria ed Economia dell'Università di Bergamo, in collaborazione con il centro MatNet disponibile per ogni informazione: tel. 035/2052551, e-mail matnet@unibg.it La proposta è rivolta agli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori, che intendano verificare la propria preparazione.

la lezione di sylos labini ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dell'università di Sassari. Sarà presente l'autore del volume, Daniele Porcheddu, ricercatore e docente di Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di economia, impresa e rogolamentazione della facoltà di Economia dell'ateneo turritano. Il suo libro racconta il "periodo sassarese" di Paolo Sylos Labini,

c'è un patto d'amicizia per i giovani disabili ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: integrazione anche sensibilizzando il personale docente e tecnico; migliora l'accessibilità dei locali di studio e di vita; ha il compito di realizzare uno specifico studio per la ricerca di soluzioni alle problematiche, con servizi di tutorato personalizzato ("una scelta onerosa ma efficace" dice la Salis), adattamento degli orari delle lezioni e degli esami,

ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico offert... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-02-2009)
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Abstract: Adesso l'offerta formativa è solo debolmente connessa con le analisi sul mercato del lavoro. Non per cattiva volontà, ma perché siamo in una fase di profonda trasformazione dei processi produttivi. E quindi le nuove traiettorie non appaiono ben definite. * docente di Economia dell'innovazione alla facoltà di Economia

professore e rapper, voci dell'indipendentismo - d roberto paracchini ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è docente di semiotica all'università Tor Vergata di Roma e vice presidente dell'Associazione italiana di semiotica. Inoltre Sedda ha svolto attività di ricerca, oltre che in Sardegna, a Sassari, anche in Brasile. Come riferimento per la Sardegna il capo lista pensa a un modello europeo: «Noi proponiamo una fiscalità differente dal modello irlandese -

nasce la scuola di scrittura creativa ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università delle liberetà. Il primo corso, aperto a un massimo di 20 partecipanti, si terrà a palazzo Morpurgo dal 3 marzo al 3 aprile e sarà suddiviso in dieci lezioni. Oltre ai due docenti Alberto Garlini e Gian Mario Villalta, professionisti che hanno maturato importanti esperienze nel settore, parteciperanno anche diversi nomi del mondo editoriale italiano.

Chiesto un maxi-sequestro ( da "Nuova Ferrara, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accordo pubblico-privato. I due comuni interessati, usando come incentivo l'esonero parziale degli oneri di costruzione, imponevano all'impresa edile di vendere villette e appartamenti a prezzi convenzionati in modo da rendere accessibile il mercato immobiliare con prezzi calmieriati ad una più ampia fascia di acquirenti,

LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per vincer... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto professionale Iris Versari partecipa unitamente alle università di Bologna, di Southampton in Gran Bretagna, di Ulm in Germania e ad un'altra scuola superiore inglese. Si tratta di un software in grado di tradurre simultaneamente le lezioni dei docenti, trascrivendole su un video proiettore visibile a un'intera classe.

Frisini, i migliori all'università ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma circa un terzo torna a scuola gli anni dopo a trovare gli ex docenti. «Quasi tutti - dice il preside - raccontano di trovarsi bene all'università per la preparazione ricevuta da noi». È stata attivata una commissione che creerà un campione rappresentativo per osservare le scelte dei ragazzi dopo le superiori.

Orientarsi può evitare cattive scelte ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ultimo anno delle scuole superiori di partecipare a una serie di lezioni tenute dai docenti delle facoltà di Economia e ha come obiettivo quello di far conoscere ai ragazzi le strutture della facoltà e le metodologie didattiche. Quest'anno, sono stati 440 gli studenti che hanno aderito alla possibilità di frequentare uno o più tra i seguenti insegnamenti: Rischi di mercato (prof.

Giorgio Vecchio parla delle foibe ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A parlare della repressione attuata dal governo dell'ex Jugoslavia del maresciallo Tito nei confronti degli italiani che abitavano i territori di confine sarà il professore Giorgio Vecchio (nella foto) docente di storia contemporanea alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Parma.

<La città deve trasformarsi ( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alleanza pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo toscano.

AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da att... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)
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Abstract: alleanza pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo toscano.

ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in colla... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)
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Abstract: docente di Discipline dello Spettacolo dell'Università di Pisa, L'arte scenica dei Ballets Russes dal 1909 al 1913, del musicista Claudio Proietti, Igor contro tutti. LO SHOCK musicale del Sacre', e la partecipazione di Cristina Bozzolini, direttrice artistica della scuola del Balletto di Toscana, ci restituiranno un clima di fermento artistico che all'

LA MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che ... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)
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Abstract: docente di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza di Roma, Mel Greaves (Institute of cancer research del Regno Unito) il noto oncologo che ha proposto un approccio darwiniano alle patologie tumorali, Generoso Bevilacqua (dipartimento di Oncologia Università di Pisa), con Random rationality of cancer cells',

LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-02-2009)
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Abstract: affrontare i loro dubbi seguiti dai docenti. Possiamo svolgere, inoltre, interessanti attività extracurricolari che spaziano da quelle sportive ai corsi di modellismo o alla realizzazione di circuiti per Spheres Glasses, sfere utilizzate poi dal Cnr in Antartide. Non manca naturalmente la possibilità di sostenere esami per l'acquisizione dell'Ecdl e del patentino per i ciclomotori,

Davide Guarnieri racconta Il comandante Pietro' ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia contemporanea all'Università di Padova, parlerà sul tema La ricerca storica sulla Resistenza oggi'. Interverranno l'autore del libro, Davide Guarnieri, e Il comandante Pietro' Walter Feggi. L'iniziativa è organizzata dall'Istituto di Storia contemporanea e dal centro culturale Mario Roffi'.

La Procura della Repubblica di Perugia ha avvisato il professor Stefano Fiorucci Fiorucci, docente a... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente associato di gastroenterologia e responsabile di alcuni laboratori di ricerca della clinica di gastroenterologia, di aver concluso le indagini sul caso delle cosiddette ricerche scientifiche taroccate. Al ricercatore dell'Università perugina viene contestato il reato di peculato, per aver utilizzato oltre due milioni di euro di enti pubblici (

ROSETO - Il porto, struttura a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo svi... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: struttura a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo sviluppo proprio dagli enti pubblici». A denunciarlo è il coordinatore comunale di Forza Italia Luigi Foschi, secondo il quale il sindaco e gli assessori del settore sottovalutano i problemi della struttura, rendendo vano il loro impegno e le consulenze che richiedono.

Benevento Il manuale Celli ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: saggista e direttore generale dell'Università Luiss, parteciperanno il rettore dell'Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino; il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; Pierpaolo Forte, docente di Diritto amministrativo; Francesco Orazio Piazza, docente di Etica sociale.

Prende il via a Pavia la Scuola dello Spettatore ( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia del teatro dell' Università di Pavia, di Mimma Gallina, studiosa, organizzatrice, e di Renato Gabrielli, drammaturgo, entrambi docenti presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, di Max Speziani e Paola Bigatto, attori, di Antonio Sacchi e Fiorenzo Grassi per la Fondazione Teatro Fraschini.

Elettroni a valanga nei nanotubi di carbonio ( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: , ha spiegato Eric Pop, docente di ingegneria elettronica e dei computer dell?Università dell?Illinois. "Ora abbiamo mostrato che i nanotubi semiconduttori possono trasportare circa il doppio della corrente di quanto stimato finora.” Secondo quanto riferito sulla rivista “

I geni che portarono alla comparsa dei denti ( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono mantenuti stabili nel corso di 500 milioni di anni PAROLE CHIAVE ciclidi denti Ricercatori del Georgia Institute of Technology hanno identificato un gruppo di geni che sarebbe responsabile della formazione dei denti nei primi pesci privi di mascella mezzo miliardo di anni fa. Si tratterebbe dello stesso pool di geni attivo ancor oggi in tutti gli animali che ne sono dotati.

Russia/ Think tank del Cremlino prevede tre anni di crisi ( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nonchè il sistema di partnership pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli della Federazione.

Al via il concorso per avvicinare i giovani alla matematica ( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di matematica dell?Università Bocconi di Milano ed organizzatore dei giochi matematici in Italia - l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna regola complicata e nessuna equazione particolarmente avanzata. Per indovinare e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia,

Preistoria sui Berici Le scoperte di Piero Leonardi ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dal 1949 fu docente di geologia all'Università di Ferrara, dove insegnò fino al 1978, divenendo docente emerito nel 1983. Autore di numerosi volumi e saggi e componente di vari istituti accademici, tra cui l'Accademia Olimpica di Vicenza (dal 1966), si dedicò anche alla pubblica amministrazione, rivestendo il ruolo di consigliere comunale e di assessore a Venezia,

Bianco: Ha ragione Viesti Sud abbandonato da 15 anni ( da "Denaro, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: indice contro le responsabilità della politica dell'attuale situazione del Mezzogiorno, Rosario Altieri, presidente nazionale Agci, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Luciano Venturini, docente di Economia Politica presso Università Cattolica del Sacro Cuore, e Fabio Chiavolini, direttore Relter Network Geie. del 10-02-2009 num.

Genetica: pubblicata la mappa dei geni legati all'infarto ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: infarto, frutto di cinque ricerche pubblicate in altrettanti articoli sulla rivista Nature Genetics, è stato ingente: sono state isolate nove regioni del genoma coinvolte nella suscettibilità all?infarto in età precoce, ovvero meno di 50 anni per gli uomini e meno di 60 per le donne.

Politica: <Inopportuno che l'indagato dia lezioni di legalità> ( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente relatore ? rimarcano Corona e Zollo - è il prof. Aniello Mele, amministrativista e docente a contratto della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di ufficio nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli... ?Quel docente è inopportuno?

"Troppi tagli agli atenei, ora tasse universitarie più salate" ( da "Giornale.it, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Governance e autonomia delle università» e per capire quale futuro attende docenti, ricercatori e studenti delle facoltà milanesi in previsione del taglio di un miliardo e mezzo di euro previsto nel triennio 2010-2013. Un annuncio, quello dell?aumento delle tasse, che riguarda oltre centomila studenti e che per non gravare su bilanci familiari già in bilico,

Università/ Alla 'Kore' di Enna lezione Fini su ( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tra gli altri, il presidente Cossiga, Giuliano Amato, Marcello Pera, Pierferdinando Casini, Fausto Bertinotti e il cardinale Paul Poupard. Saranno presenti alla lezione del presidente Fini, oltre gli studenti, anche i docenti dell'ateneo, i vertici accademici, le autorità e i rappresentanti delle istituzioni.

Eco-design, in mostra oggetti di arredo prodotti nel rispetto dell'ambiente ( da "Comunicatori Pubblici" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i partner e i docenti coinvolti nei 6 workshop progettuali condotti nell?ambito del Master in Eco-design & Eco-innovazione. In questa sessione discuteranno dell?esperienza e dei risultati dei workshop progettuali i designer e le imprese che vi hanno preso parte attivamente, anticipando i temi della mostra, che verrà inaugurata subito dopo il convegno.

Miur, zainetti meno pesanti e libri scaricabili da internet ( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e della Ricerca. Con questa circolare, spiega il Ministero, vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet.

Scrittura creativa nasce una scuola ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti professionisti del settore letterario ed editoriale. Fortemente voluta e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Udine, in collaborazione con pordenonelegge.it e con l'Università delle LiberEtà del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell'Università di Udine, "puntoeacapo" propone dal 3 marzo al 3 aprile un percorso formativo dedicato alle tecniche di scrittura.

SULLA LAPIDE DI NORMA COSSETTO ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È noto che la lapide riporta inciso l'elenco di studenti, docenti e non docenti (oltre un centinaio) "Caduti per la causa della libertà 1943-1945" e, in basso, la motivazione della Medaglia d'Oro al valor militare conferita all'Università per il ruolo assunto dall'Ateneo nella Resistenza e nella lotta di Liberazione.

NON MI SENTO UN MAESTRO, PREFERISCO PIù FARE E SPERIMENTARE CON I GIOVANI, CHE INSEGNARE&... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una vera e propria università he dallo scorso dicembre ha preso vita negli spazi dell'ex convento di S. Sofia: centoventi iscritti, docenti scelti tra i più bei nomi del cinema, della letteratura e del teatro, corsi di formazione non solo teorici ma sopratutto pratici, una prova sul campo finale e poi, come premio, il tirocinio retribuito di tre-

SALVO VITRANO CI SONO LE RIFLESSIONI DEGLI ANTICHI FILOSOFI GRECI ILLUSTRATE DA STUDIOSI DI FAMA ... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è rivolto innanzitutto alle università e alle scuole superiori, mette a disposizione di docenti e studenti migliaia di interviste-lezioni di pensatori e scienziati di 34 paesi del mondo e filmati in alta qualità delle teche Rai. I materiali, da utilizzare nelle sedi scolastiche o da casa, si potranno inserire nei percorsi curricolari.

Usa, fumatori pronti a smettere per la salute dei loro animali ( da "Reuters Italia" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno scritto i ricercatori sulla pubblicazione Tobacco Control. Un altro 11% ha dichiarato che penserebbe di smettere sulla base di questa motivazione. "Non è necessario che le persone amino i propri animali domestici più di se stesse o dei propri bambini, è soltanto un fattore di motivazione in più per smettere di fumare",

Cultura e Spettacoli: Foibe, il silenzio assordante di una tragedia italiana ( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente universitario, Konrad Eisenblicher; Antonio Varisco, laureatosi con una tesi sull?argomento; Giuseppe Parlato, rettore dell?Università S. Pio V di Roma; Alberto Negrin, regista della fiction Rai, ?La Luna nel Pozzo?. Ricordiamo che l?

E' napoletano il primo progetto internazionale del Rotary in Italia ( da "Napoli.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università ?Federico II? di Napoli da docenti non vedenti, che a loro volta hanno seguito corsi precedenti. Ogni partecipante viene assistito da un giovane del Rotaract del club. Recentemente il corso di formazione ha avuto un tale successo che parecchi partecipanti hanno affrontato con successo l?

Colorno, al via il restauro di San Liborio ( da "Sestopotere.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alle 10,30 nella Sala giunta della Provincia (piazzale della Pace, 1). Interverranno il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, la vice presidente della Fondazione Cariparma Marcella Saccani, docenti Paolo Giandebiaggi e Carlo Blasi dell?Università di Parma e il sindaco di Colorno Stefano Gelati.

Daniela, un esempio di amore per la vita ( da "Famiglia Cristiana" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e da Francesca Giordano, docente di Bioetica, sociologia e management sanitario all?Università La Sapienza di Roma. «Daniela ci dimostra che la malattia non è un ostacolo ad amare», sottolineano gli autori. «Imparando ad affrontare la tragicità della sua condizione, scopre progressivamente che si può amare nonostante l?

Voto, ruolo dei partiti, comunicazione politica: al via tre seminari su cittadini e istituzioni ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore Sant'Anna, e da Andrea Pertici, docente al Dipartimento di Diritto Pubblico dell'Università di Pisa. Il primo incontro, "Come i cittadini 'determinano' la politica? Riflessioni sul ruolo dei partiti politici e altre forme di partecipazione", avrà luogo venerdì 13 febbraio ore 15.

Cercola e la Mostra: un idillio che rischia di morire ( da "Napoli.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di marketing turistico e territoriale all?Università, dal 2008 anche componente della Cabina di regia tra Governo e Regione Campania sul turismo, il professore Cercola, invitato a parlare dello spazio cittadino candidato ad essere protagonista del Forum Universale delle culture che si terrà appunto nella zona occidentale nel 2013,

CONTENIMENTO DELLA SPESA PER I LIBRI SCOLASTICI, ( da "WindPress.it" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e della Ricerca. Con questa circolare vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet.

## Russia/ Monito think tank Cremlino: crisi stravolgerà ( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nonchè il sistema di partnership pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino a che non si giungerà alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli della Federazione.


Articoli

L'entusiasmo che non invecchia (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'entusiasmo che non invecchia Ripartono le lezioni: in 82 sezioni gli iscritti sono quasi 7 mila, i corsi 390 Il successo è spiegato anche con la ricchezza dell'offerta formativa Dalla storia locale si arriva alla scienza e all'educazione fisica di Maria-Angela Silleni TRENTO. «I volontari e gli studenti sono la parte più importante dell'Università della terza età e del tempo disponibile - Utedt e anche i docenti sono fondamentali: oltre all'esperienza e al sapere, portano con sé l'entusiasmo». Così Luciano Imperadori, vice presidente dell'Istituto regionale di studi e di ricerca sociale, ha salutato ieri il pubblico all'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009. Ed ecco la forza dell'Utedt: usare entusiasmo e curiosità per far uscire di casa chi non è più giovanissimo. Con vantaggi per l'intera comunità. «Anch'io ho ricevuto tanto - ha spiegato Imperadori - ho scoperto realtà che sono un patrimonio per il Trentino: la partecipazione aiuta a mantenere saldi i contatti nella comunità». L'università della terza età è una realtà diffusa in provincia: dall'unica sede a Trento dell'anno 1979-1980, si è passati alle 82 sezioni attuali, presenti in paesi grandi e piccoli. E i partecipanti, che all'inizio erano 40, quest'anno toccano quota 6.802 (1554 a Trento). L'età media è di 66 anni e per l'80% i corsisti sono donne, ma fra i buoni propositi per l'anno nuovo c'è il coinvolgimento maschile. Il merito di tanto successo è da attribuire, oltre che alla collaborazione delle autorità locali, all'offerta formativa. Ugo Rossi, assessore alla salute e alle politiche sociali, ha ricordato ieri quanto sia importante «la dimensione territoriale, con offerte differenziate per le diverse zone della provincia. E anche la gratuità ha il suo peso». I corsi offerti sono 41 a Trento, 349 nelle altre sedi. Gli argomenti sono i più disparati: si va dal percorso «Prendersi cura di sé», con nozioni di primo soccorso, uso dei farmaci e alimentazione, alle lezioni di storia dell'arte e della letteratura, senza dimenticare la storia locale e le questioni di bioetica. Ci sono corsi di diritto e di economia e, per chi vuol conoscere meglio la natura, lezioni di scienze. Alcune delle proposte più gettonate riguardano l'educazione fisica: gli iscritti ai corsi di nuoto, di yoga o di danza sono 2519 in tutta la provincia. Ieri, poi, sono stati premiati alcuni collaboratori dell'Utetd, che da più di 15 anni svolgono volontariamente il ruolo di referenti: quindici signore sorridenti, la dimostrazione più convincente di come l'università faccia bene a tutti. E per chi fosse in ritardo, è ancora possibile iscriversi ai corsi del secondo semestre della sede di Trento: rivolgersi all'Irsrs, in piazza S.Maria Maggiore 7, tel 0461 263611.

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Al Sass gli echi della musica antica (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Al Sass gli echi della musica antica Conferenze, lezioni e concerti sulle tracce dei repertori egizi, greci e indiani TRENTO. Al Sass, lo Spazio archeologico sotterraneo in piazza Battisti, tornano gli «Incontri di archeologia musicale», un ciclo di manifestazioni culturali a ingresso libero il cui contenuto viene riassunto dal titolo «L'orizzonte sonoro del mondo antico». Giunta alla 3ª edizione, la rassegna debutterà l'11 febbraio, organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Provincia di Trento e dal conservatorio Bonporti, in collaborazione con la sezione cittadina dell'Archeoclub d'Italia. L'incontro di apertura, alle 17.30, vedrà la partecipazione dell'egittologo Valerio Massimo Simini, autore del libro «Sono venuta correndo a cercarti... Musica e canti nella Tebe del Nuovo Regno» (in pubblicazione). La conferenza «Canzoni: parole in-canto dell'Egitto antico» si muoverà attorno alla domanda: è possibile intraprendere un viaggio alla riscoperta dei suoni e delle canzoni che aleggiavano lungo l'antico Nilo dei Faraoni? Partendo dalle fonti figurative, si giunge alla lettura dei testi dei canti più apprezzati, fino a comprendere quanto la musica fosse allora radicata nella sensibilità di persone di ogni ceto sociale: dal contadino al nobile, dall'artigiano al sacerdote, dall'operaio al regnante. La seconda conferenza è attesa l'11 marzo e avrà per titolo «Note di pietra: frammenti musicali della Grecia antica». Paola Ciarlantini, docente di letteratura poetica e drammatica al Bonporti di Trento e autrice del volume «Phonè ed Ethos. Aspetti di estetica musicale greca», illustrerà il ruolo della musica nella Grecia antica. I frammenti musicali greci, incisi nel marmo o annotati su papiro, parlano di una società viva ed eclettica, che fondava sulla cultura la propria identità. Il terzo appuntamento, il 22 aprile, proporrà un incontro con le radici musicali dell'India attraverso una conferenza che sarà un tutt'uno con un concerto per voce e strumenti: «Sulle tracce di Alessandro Magno: il sacro e il profano nella musica classica indiana». Protagonista sarà Francesca Cassio, docente di etnomusicologia all'università di Trento e di musica indiana al conservatorio di Vicenza, che canterà e suonerà la tanpura accompagnata dal tablista Pepè Fiore. Nell'introduzione, Roberto Melini, docente al Bonporti, metterà in luce le ragioni dell'accostamento fra la musica di questa civiltà orientale e la cultura classica. Informazioni: tel 0461 492161, www.trentinocultura.net/archeologia.asp

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Settimana calda per la revisione degli studi di settore (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 08/02/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:economia Settimana «calda» per la revisione degli studi di settore ROMA Settimana «calda» per il fisco, con l'incontro tra associazioni di categoria e Agenzia delle Entrate sugli studi di settore, sulla cui revisione, inoltre, è in atto un «sondaggio» da parte della Sose, la società del Tesoro che ha questo compito istituzionale. Il mondo confindustriale intende far pressione sul Governo per ottenere sgravi fiscali sugli investimenti. Gli studi di settore saranno al centro dell'incontro fissato per giovedì 12 febbraio tra il direttore dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera, e le associazioni di categoria Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti. La decisione di rivedere gli studi di settore è stata presa dal Governo e inserita nel decreto legge anti-crisi. Riguarderà solo alcune categorie, in particolare quelle su cui la crisi economica ha provocato effetti maggiori. «La normalità economica fotografata dagli studi di settore - affermano le confederazioni - è costruita su dati del 2006, o addirittura precedenti, e pertanto restituisce un'immagine molto diversa dai risultati che le imprese stanno conseguendo. Siamo in una fase d'emergenza che impone risposte straordinarie anche sul fronte della costruzione e dell'applicazione degli studi di settore». Nell'occasione le Confederazioni chiederanno la definizione di un piano d'azione preciso e dettagliato per dare concreta attuazione a quanto già convenuto nella riunione straordinaria della Commissione degli esperti sugli studi di settore del 6 novembre 2008 ovvero per una revisione congiunturale degli studi stessi. Fino al 5 marzo prossimo è invece disponibile sul sito della Società per gli Studi di Settore, (Sose), il questionario per il monitoraggio della crisi che potrà essere compilato, su base volontaria, dai contribuenti soggetti agli studi di settore. Visto che, come detto, per tener conto della crisi economica, la Commissione degli Esperti già il 6 novembre scorso, ha programmato una revisione straordinaria degli studi di settore da effettuarsi entro il prossimo mese di marzo, la Sose ha deciso di anticipare i tempi. L'obiettivo è quello di approfondire i numerosi dati già disponibili e di attivare altre fonti informative, individuate in particolare nelle più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università e a primari istituti di ricerca e, non ultimo, nella raccolta di informazioni presso i contribuenti, con l'ausilio di un apposito questionario.

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il sapere tra musica e gastronomia (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Chieti Il sapere tra musica e gastronomia Guardiagrele e Filetto, iniziative dell'università di tutte le età Oggi l'inaugurazione In programma gite e degustazioni varie GUARDIAGRELE. Il piacere del sapere. Rima baciata per un'iniziativa che associa l'arricchimento culturale alla musica, all'arte e alla gastronomia. Oggi a Filetto e Guardiagrele viene inaugurata la nuova stagione dell'"Università di tutte le età", «Dalla dislessia alla tutela dell'ambiente, dall'invadente fisco ai... problemi di cuore, il piacere del sapere anche quest'anno passa per l'"Università di tutte le età", iniziativa rivolta a tutti i cittadini che l'associazione pensionati guardiesi organizza per la seconda volta in collaborazione con i Comuni di Filetto e Guardiagrele», dicono gli organizzatori. Le lezioni si svolgeranno nei due paesi, per la direzione di Massimo Pasqualone. Appuntamento oggi alle 16,30 nel salone comunale di Guardiagrele con il professor Francesco Marchesani dell'università d'Annunzio di Chieti-Pescara. E' previsto inoltre un concerto della «Corale guardiese» e sarà esposta un'opera d'arte in ferro battuto del maestro Raffaele Di Prinzio. A Filetto il primo incontro del nuovo anno accademico è in programma il 28 febbraio con gli psicologi Daniela Biasone e Tancredi Di Lullo che parleranno di «Dislessia: da problema a risorsa con adeguati interventi e...». Parteciperà l'intrattenitore Massimo De Nardis. Il 21 marzo il dibattito verterà sulla tutela ambientale per uno sviluppo sostenibile con Massimo Pasqualone, docente della d'Annunzio, e l'ingegner Franco Caramanico. Musica di Luca e Noè. Il 18 aprile in cattedra Anna Maria Peca di «Abruzzo donna futuro» sulle agevolazioni fiscali per anziani e disabili. Fausto Ottaviano, in un'insolita e stuzzicante combinazione, insegnerà a conoscere e degustare il vino. Il 16 maggio la lezione semiseria di Francesco Marchesani sui problemi di cuore. Seguirà un recital di artisti locali. Al termine dei vari incontri - che cominceranno tutti alle 16.30 nella sala dell'ex Sepolcro, nel centro storico di Filetto - ci sarà la degustazione di prodotti tipici e vini pregiati abruzzesi. E l'associazione Ars Nova Grelis allestirà alcune mostre artistiche. Infine il 14 giugno gita ad Atri e a Campli. (f.b.)

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sant'apollinare comincia oggi il triduo alla beata vergine di lourdes, alle 10 nella chiesa di sant'apollinare ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 28 - Sassari Sant'Apollinare Comincia oggi il triduo alla Beata Vergine di Lourdes, alle 10 nella chiesa di Sant'Apollinare ... Sant'Apollinare Comincia oggi il triduo alla Beata Vergine di Lourdes, alle 10 nella chiesa di Sant'Apollinare dono della nuova corona e celebrazione eucaristica con monsignor Antonio Loriga. Mercoledì 11 febbraio alle 18 santa messa presieduta dall'arcivescovo padre Paolo Atsei. Mondadori Libreria Dessì Martedì 10 febbraio ore 18,30 aula Eleonora d Arborea in piazza Università organizzato dalla libreria Mondadori Willer Bordon presenta il suo libro «Perché sono uscito dalla casta». Intervista l'autore Costantino Cossu. Itc Dessì A tutti i lavoratori, disoccupati o inoccupati che abbiano compiuto i 18 anni di età, l'I.T.C. "G.Dessì" di via Monte Grappa 2, offre la possibilità di conseguire il diploma di Ragioniere e perito commerciale iscrivendosi al corso serale "Prog. Sirio" per l'anno scolastico 2009/10. Le iscrizioni scadono il 28 febbraio. Per maggiori informazioni rivolgersi alla segreteria didattica della scuola. Scout Il Gruppo Scout Agesci Sassari 5 in occasione del quarantennale (1969-2009) invita gli ex scout, i parrocchiani di San Vincenzo e tutti coloro che in questi 40 anni hanno conosciuto o frequentato il gruppo, alla messa che si terrà sabato 14 Febbraio alle ore 20 nella parrocchia di San Vincenzo de Paoli (via Turati 62). Sarà occasione per ricordare, con una cerimonia di intitolazione del gruppo, don Mario Onida fondatore del Gruppo e viceparroco di San Vincenzo. Gli ex scout sono invitati a portare il fazzoletto del gruppo. Per tutte le notizie è possibile visitare il sito: www.Sassari5.it Laboratorio L'Auser-Filo d'argento informa soci e simpatizzanti che, dal 28 gennaio sono aperte le iscrizioni per il «laboratorio di animazione». Info: 079 246074 e 800995988, dalle 9 alle 12. Enam L'ente nazionale assistenza magistrale comunica che è stato pubblicato il bando di concorso per l'accesso alle case di soggiorno e strutture convenzionate per il periodo estivo 2009. Le domande scadono il 12 febbraio. Info e moduli sul sito www.enamonline.it e presso gli uffici di via Porcellana 30. Scuole Pattada Per tutti gli interessati alle iscrizioni per l'anno scolastico 2009-10, l'istituto comprensivo scuola primaria e secondaria di Pattada informa che il 9 febraio, dalle 15 alle 16 sono convocati i genitori dei bambini che compiono 3 anni entro il 20 aprile 2009 e dalle 16.30 alle 17.30 i genitori dei bambini che frequentano le classi quinte. Mentre martedì 10 dalle 15 alle 16, sono convocati i genitori degli alunni che possono essere iscritti alla scuola primaria che compiono i 6 anni entro il 30 aprile 2010. Sesto circolo I genitori interessati all'iscrizione alla Scuola dell'Infanzia e alle prime classi della scuola Primaria del Sesto circolo sono invitati a seguire gli incontri per l'offerta formativa che si terranno in via Manzoni secondo il seguente calendario: scuola Primaria, lunedì 9 alle 17; scuola dell'Infanzia, mercoledì 11 alle 17. Aci Il 10 febbraio l'ufficio provinciale di Sassari-Pubblico registro automobilistico resterà chiuso al pubblico dalle 12 alle 14.30 per assemblea del personale. Dalle 8 alle 12, l'ufficio svolgerà comunque il servizio regolarmente. Corsi inglese e informatica Attivati corsi gratuiti di inglese e informatica presso le scuole medie 9 e 7. I moduli di iscrizione si possono reperire e devono essere consegnati presso l'istituto in via Ogliastra 39, entro il 12 febbraio. Info al 079 244295. Università terza età Martedi 10 febbraio alle 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, Ombretta Becciu, ordinario di Fisiologia umana, terrà una lezione dal titolo: "Le meraviglie del corpo umano: il fegato"; giovedì 12 febbraio alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale Italia 39, Giovanni Salis, dirigente Asl di Nuoro, presentazione del libro: "Sardinia's Experience. Storia e immagine di un'Isola straordinaria" Riunione Federagenti Cisal Sabato 21 febbraio alle 10 riunione nella sede del sindacato Cisal in viale Umberto 112. Il segretario nazionale Fulvio De Gregorio incontrerà i comitati degli agenti di commercio e si discuterà della gestione e della previdenza Enasarco. Info: 079 274399 e 338 3098843. Confesercenti La Confesercenti ricorda agli associati che il termine per il rinnovo degli abbonamenti annuali Siae è fissato al 28 febbraio. Negli uffici in via Bogino 25 sono disponibili i certificati per l'applicazione della convenzione per le varie federazioni di categoria. Istituto «G.M. Angioy» L'Istituto Tecnico Industriale "G.M. Angioy", avvia una selezione per corsi di inglese finanziati dalla Regione Sardegna "Sardegna Speaks English" linea di intervento 3 adulti, rivolta ai cittadini di età compresa tra i 18 ed i 65 anni. Per informazioni telefonare il lunedì ed il martedì dalle ore 18 in poi al nº 079/219408 e chiedere della professoressa Loddo. Circoscrizione n. 3 Il consiglio della circoscrizione n.3 è convocato l'11 febbraio alle ore 18.30, nella sede di via Poligono 2 per un incontro con l'assessore alla manutenzioni e lavori pubblici Pietro Nurchis. Tecnico agrario Nell'Istituto tecnico agrario «Pellegrini» in via Bellini 5 nei giorni di martedì e venerdì dalle 16 alle 17 sarà in funzione uno sportello di orientamento per i genitori e gli studenti della scuola media al fine di illustrare i corsi e le attività presenti in istituto. Iti Antgioy I colloqui dei docenti dell'Istituto tecnico industriale «Angioy» con le famiglie degli alunni per l'informazione sui risultati del 1º quadrimestre, si terranno secondo il seguenti calendario: 12 Febbraio dalle ore 15.30 alle 17.30 le classi prime; dalle 17,30 alle 19,30 le seconde; il 13 dalle 15.30 alle 17.30 le terze di tutte le specializzazioni, dalle 17.30 alle 19.30 le quarte e quinte di tutte le specializzazioni. In occasione dei colloqui, i coordinatori di classe o i presidenti dei Consigli di classe consegneranno ai genitori la scheda informativa (pagellina) sui risultati del 1º quadrimestre facendo firmare per ricevuta e la password per l'accesso al servizio Scuola&Famiglia online per le famiglie che ancora non l'hanno avuta. Settimo circolo Il dirigente scolastico del Settimo circolo didattico comunica che martedì 10 alle ore 17, nella sede di via Era, si terrà un incontro con i genitori sulle iscrizioni per la Scuola dell'infanzia e sarà illustrata l'Offerta formativa. Alle 18,30 incontro con i genitori dei nuovi iscritti alla Scuola primaria. Lavoro Il Comune di Sorso, nell'ambito del progetto "Sardegna Fatti Bella" cerca a tempo determinato per 12 mesi, a 25 ore settimanali, 2 operai generici addetti a lavori di pulizia e tutela ecologica e 1 autista con patente C o superiori, è richiesta l'iscrizione al Centro servizi lavoro di Sassari, lo stato di disoccupazione-inoccupazione. Giorno di chiamata: 12 febbraio. Avviso integrale su www.silsardegna.it e tel. 079/2599600. Corso serale Angioy Sono aperte le iscrizioni al corso serale dell'Istituto tecnico industriale Angioy di Sassari per l'anno 2009/10. E possibile iscriversi sino al 28 febbraio al biennio o al triennio per il diploma di perito in elettrotecnica o informatica con riconoscimento di crediti e possibilità di abbreviare il percorso di studi. I corsi sono aperti a lavoratori e lavoratrici o disoccupati. Per informazioni telefonare allo 079/219408 o recarsi in sede in via principessa Mafalda dal lunedì al venerdì dalle ore 18 o e-mail: sirio@itiangioy.sassari.it Circoscrizioni Il consiglio della Circoscrizione n. 4 è convocato per le 19,30 di lunedì 9 nella sede di via La Malfa. Liceo Canopoleno Prosegue per tutto febbraio al Liceo Canopoleno il servizio dello sportello di orientamento, lunedì e mercoledì dalle 17.30 alle ore 18.30, per fornire informazioni agli studenti delle III medie, interessati alle iscrizioni alla classe IV ginnasiale. Media 10 La media 10+Campanedda+Palmadula ha attivato uno sportello informativo per le iscrizioni, dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 11,30, nella sede di via Cedrino 5. Istituto Magistrale Castelvì Il gruppo di lavoro "Orientamento Scolastico" comunica che nella sede centrale dell'Istituto in via Manno 56 sono a disposizione i materiali informativi degli indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico, Linguistico Brocca e Linguistico Internazionale ad opzione spagnola. Sabato 14 Febbraio ore 16,30 incontro "La scuola si presenta", sono invitati a partecipare i genitori e gli alunni delle classi terze. Dal lunedì al venerdì, dalle ore 16 alle 17, i docenti dell'istituto sono a disposizione per offrire indicazioni circa i piani di studio e offrire materiali informativi sull'offerta formativa dell'istituto. Geografia Martedì 10 alle ore 17, all'Itc Lamarmora, conferenza di Angelo Castellaccio, ordinario all'Università di Sassari, sul tema: " Sassari nel medioevo". Martedì 3 marzo, escursione a Calangianus (con partenza alle ore 8,15 dall'Emiciclo Garibaldi) per visite alle lavorazioni del sughero e della ceramica. Dal 3 all'8 aprile, viaggio nella Sicilia occidentale. Info allo 079 980957- 079 82826119. Pellegrinaggio a Lourdes Sono aperte le iscrizioni al pellegrinaggio a Lourdes del 22 febbraio con volo diretto da Alghero. Il pellegrinaggio sarà accompagnato da diversi assistenti spirituali che coordineranno il gruppo nell'itinerario di preghiera. Per informazioni telefonare ai numeri 347 9737741 e 079 2006070. Società Filosofica Italiana La riunione annuale dei soci si terrà l'11 febbraio nel Museo etnografico Francesco Bande in via Muroni 44 dalle 18 alle 20, all'ordine del giorno: relazione della presidente; relazione di bilancio del segretario-tesoriere; programmazione attività. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Smarrito portamonete nei pressi dell'edicola di via Caniga contenente anche chiavi, telefonare al 328 1933567. Smarrito portafoglio nei pressi del supermercato Sisa di via degli Astronauti contenente una tessera sanitaria, la Sisa card e altre tessere. Info 339 1958676, 079 298170. Trovato in corso Angioy orecchino d'argento con piccole pietre verdi, telefonare 333-7100237. Testimoni Cerco il conducente dell'auto che nella notte di venerdì 6 febbraio tra le 22,30 e le 23 ha danneggiato l'Opel Vectra che sostava in piazza Azuni, telefonare 328 9178612. Cerco testimoni della collisione tra una Renault Twingo verde e un furgoncino bianco accaduta il 29 gennaio verso le ore 20 sulla rotatoria Bancali-Caniga, tel. 347-9138905. Animali Smarrita gattina bianca di sei mesi, telefonare 339 7626862. Smarrito passaporto, tel. 333-8071389. Smarrito in zona Usini Monte Ozzastru campo calcio e dintorni, cane femmina taglia media, meticcio, nera con muso bianco e nero, sabato 17 genn

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Alla Biblioteca Astense si parla di sociologia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Incontro. Alla Biblioteca Astense si parla di sociologia Il docente Dario Rei traccia le prospettive della scienza sociale Nuovo appuntamento con i fortunati salotti della domenica pomeriggio alla Biblioteca Astense. Oggi alle 17,30 l'incontro è con Dario Rei che parlerà di «C'è un futuro, per la sociologia?» per il ciclo «Passapertout en hiver». Ingresso libero. Il titolo vuole essere una domanda provocatoria per riflettere sulla situazione della scienza sociale: Rei prenderà in esame diverse questioni, come il rapporto tra la sociologia e le prospettive di una società esposta a venti di crisi. Temi che saranno affrontati senza toni accademici per coinvolgere il pubblico, sollecitare risposte e reazioni degli ascoltatori, mostrare limiti e potenzialità di una scienza ancora discussa. Docente di Sociologia alla facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino (sedi di Torino e Biella), Rei ha svolto lo stesso incarico anche nella sede astigiana. Già consigliere della Fondazione Crat e di Asti Studi Superiori, è presidente del Frutteto di Vezzolano-Comitato per la Salvaguardia del Paesaggio Rurale. Ha scritto di welfare e politiche sociali, lavoro sociale, cittadinanza e terzo settore, generazioni. Recentemente ha concentrato l'attenzione su paesaggio, ambiente e territorio.\

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L'Università"rompe" sugli Erzelli (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'Università"rompe" sugli Erzelli la collina dello scontro Il rettore: «Se non ci sono chiarimenti ci ritiriamo». Castellano: «Risposte in tempi brevi» SARÀ ANCHE uno scontro «costruttivo», come le due parti in causa vogliono ufficialmente far apparire. Ma l'impressione è che invece non fili tutto liscio per Ingegneria a Erzelli. Perché non è più solo questione di qualche maldipancia professorale, del malumore di chi immagina con sgradevolezza il suo futuro in collina e non più tra i parchi di Albaro. Stavolta a giocare duro è il rettore Giacomo Deferrari. La sua parola d'ordine? «Senza Università il progetto non si può fare. Ma adesso l'Università vuole dei chiarimenti precisi». Se non arriveranno? «Se non arriveranno non se ne fa più niente. Non firmiamo e lasciamo il campo». I problemi sul piatto sono diversi. A partire sui materiali utilizzati per la costruzione, alle dinamiche del riscaldamento e del condizionamento, al tasto dolente dei trasporti: Deferrari vuole precise assicurazioni sulla viabilità, sui mezzi pubblici, sui collegamenti. Secondo le stime, la cittadella tecnologica convoglierà ogni mattina verso Erzelli quattromila persone e non sono poche. Anzi: un calibro poco attento delle necessità di movimento di docenti, tecnici, studenti, personale, potrebbe poi rivelarsi un clamoroso autogol. Ma poi sul piatto c'è un'altra grana: il trasloco. A quanto ammonta il preventivo? «A venti milioni di euro. Ci sono interi palazzi da svuotare e trasferire». E chi pagherà questo trasloco non è ancora deciso. Sicuramente sono soldi, e non spiccioli, che mancano all'appello dai 140 milioni messi in campo dell'Ateneo per il mega progetto di città tecnologica, derivati in parte dai finanziamenti statali e regionali, in parte dalle previsioni di vendita dei palazzi di Albaro che oggi ospitano la Facoltà. Deferrari ha le sue buone ragioni: soprattutto perché, in campo edilizio, l'Università genovese ha inanellato negli anni una lunga serie di inciampi. Quello finito davanti ai pm della procura della Repubblica, l'acquisto del Palazzo Eridania, è persino il meno grave. Ma poi c'è la voragine dell'Albergo dei Poveri e lo scandalo Hennebique, il grande silos portuale ancora oggi vuoto e cadente, ma per cui l'Università ha pagato per sei anni la concessione. Risultato? Il rettore conferma al Secolo XIX di trovarsi, per Erzelli, di fronte «a un progetto ancora troppo indeterminato, evanescente». È vero che sul progetto c'è una firma del suo predecessore Gaetano Bignardi. Ma quella decisiva la dovrà apporre lui, Giacomo Deferrari, «e non lo farò se tutti i chiarimenti che abbiamo chiesto non saranno chiariti, non abbiamo intenzione di vincolarci con un impegno irrevocabile e poi affrontare i problemi man mano che vengono. Vogliamo che tutto sia chiaro al momento della sigla». Ma qual è la risposta di Carlo Castellano, presidente di Esaote e timoniere del villaggio tecnologico degli Erzelli? «Non voglio assolutamente essere quello che dice: tutto va bene, non ci sono problemi. È vero, il rettore ci ha inviato un lungo e articolato documento con la richiesta di moltissimi chiarimenti. Già la prossima settimana lo porteremo in consiglio di amministrazione e cercheremo di dare in tempi brevi le risposte che ci vengono chieste. Però non vorrei che questo atteggiamento, che da parte del rettore è responsabile, desse poi la stura alla consueta cultura del mugugno, alla filosofia del maniman che aleggia in questa città e che alla fine rende irrealizzabile ogni cosa. Magari per le posizioni personali di qualcuno che si sente scomodo a lavorare un po' più lontano da casa». Insiste Castellano: «Noi siamo a un passo dalla realizzazione di una svolta epocale, stiamo per portare a compimento una missione impossibile. Di fronte a questo non possiamo irrigidirci pretendendo che tutto, proprio tutto, sia definito fin dall'inizio. Qualcosa dovrà giocoforza essere puntualizzato, precisato man mano che si va avanti». Il trasloco, per esempio? «Intanto il trasloco non avverrà domani e abbiamo tutto il tempo di poter affrontare con calma questo discorso. In fondo rappresenta il dieci per cento di un investimento che, correttamente realizzato, potrebbe rappresentare la vera svolta di questa città. Perché il nostro hi tech funziona, a Ingegneria ci sono moltissime eccellenze, perché possiamo fare, tutti insieme, qualcosa che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile». La posizione dell'Ateneo sembra però molto precisa. Niente salti nel buio; patti chiari, anzi, chiarissimi fin dall'inizio. Per evitare poi di dover affrontare qualsiasi imprevisto in corsa. «Proprio sull'aspetto dell'edilizia l'Università si è trovata a pagare troppo per previsioni errate fatte nel passato», insiste Deferrari. E questo passato si riverbera anche sull'oggi. Anche se Castellano insiste: «Lo spirito costruttivo non manca, dobbiamo fare veramente squadra, perché davanti a noi c'è una prospettiva unica». marco menduni menduni@ilsecoloxix.it 08/02/2009 la granatrasloco«Ci sono interi palazzi da svuotare» giacomo deferrarirettore Università 08/02/2009 protestee sospetti«Scomodo lavorare lontano da casa?» carlo castellanopresidente Esaote 08/02/2009

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Alla ricerca del futuro per i luoghi di fede tra Nord Italia e Ticino (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

CON ESPERTI.DA VERBANIA AD AMENO Alla ricerca del futuro per i luoghi di fede tra Nord Italia e Ticino [FIRMA]MARCO BENVENUTI AMENO Luoghi di culto e fede che rappresentano un patrimonio storico-artistico, oltre che devozionale, e che troppo spesso vengono lasciati in condizioni di abbandono e degrado: sono al centro di una due giorni di studio che, dopo l'apertura di ieri a «Il Chiostro» di Intra Verbania, proseguono nella giornata di oggi al convento del Monte Mesma di Ameno. «Crucem tuam adoramus», organizzato dal Magazzeno storico verbanese, è un convengo che «ha lo scopo - è stato spiegato ieri - di promuovere la conoscenza dei percorsi devozionali dell'Italia del Nord Ovest e del Canton Ticino, quali luoghi di notevole valenza devozionale, artistica e paesaggistica». Un convegno che inoltre mira «a favorire il turismo artistico e devozionale sia verso quei luoghi d'arte e devozione sia verso i territori su cui essi incidono» cercando anche di contrastare «il degrado strutturale, architettonico, pittorico e culturale in cui alcuni di questi monumenti versano». E l'alto spessore dei relatori e degli esperti passati già ieri a Verbania testimoniano l'alta valenza dell'iniziativa che ha richiamato, assieme agli studiosi di storia dell'arte, di storia locale e di storia della chiesa e delle religioni, anche insegnanti e studenti delle superiori e delle università del Nord oltre che operatori del settore turistico. Alla giornata di oggi, moderata dal preside Alfredo Lucioni dell'università Cattolica di Milano a partire dalle 10, occhi puntati sui Sacri Monti e i percorsi devozionali, grazie all'intervento di Amilcare Barbero del Centro documentazione Sacri monti. Poi sarà la volta del docente Dorino Tuniz, dell'Associazione di Storia della chiesa novarese, che parlerà de «La processione del Venerdì Santo a Novara». E avanti così fino al pomeriggio inoltrato con relazioni che porteranno i presenti a scoprire percorsi devozionali storici del Piemonte e della Lombardia e le Vie Crucis in Valsesia, all'Isola Bella, nel Vergante e a Mergozzo. C'è il patrocinio di tredici tra Comuni, enti locali e associazioni religiose.

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addio al professor sandro barbera (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pisa Addio al professor Sandro Barbera Germanista, aveva creato un sito web dedicato a Schopenhauer PISA. Lutto nel mondo dell'università: è morto Sandro Barbera, professore ordinario di letteratura tedesca presso il dipartimento di linguistica "Bolelli", membro della facoltà di lingue e letterature straniere. Il noto docente, che aveva avuto problemi cardiaci, è morto giovedì all'improvviso, lasciando nel dolore e nello sconforto familiari, colleghi e amici. Nato nel 1946, originario di Biella e cresciuto a Bergamo, aveva vissuto a Pisa finché alcuni anni fa si era trasferito a Molina di Quosa. La cerimonia del commiato accademico è stata celebrata ieri pomeriggio in Sapienza. Barbera è stato l'ideatore di Schopenhauer Source (www.schopenhauersource.org), un sito interamente dedicato al filosofo tedesco che permette di studiarne le idee e la loro evoluzione attraverso manoscritti, appunti universitari e annotazioni mai edite. «Esistono già edizioni dei manoscritti di Schopenhauer - spiegò il professor Barbera al Giornale dell'Ateneo nel novembre scorso, intervistato dalla nostra collega Chiara Sillicani - ma sono incomplete. Darli alle stampe è troppo costoso, così ho pensato ad un'edizione digitale». Un lavoro impegnativo che confermava il docente pisano come uno dei maggiori esperti della filosofia di Schopenhauer. «Nasco come filosofo - raccontava Barbera - ma presto ho maturato la passione per la germanistica e lo studio di documenti e manoscritti in lingua tedesca». Schopenhauer Source si è già guadagnato visibilità sul web, comparendo tra l'altro su Wikipedia. Così anche gli studenti liceali, che sempre più frequentemente fanno ricerche su Internet, potranno conoscerlo. Certo, come ammetteva lo stesso Barbera, si tratta di uno strumento rivolto principalmente agli specialisti, ma può stimolare la curiosità negli studenti, appassionarli e consentire loro un nuovo approccio alla filosofia. «Il sito - concludeva Barbera - può essere un punto d'arrivo. Avvicinarcisi, se si è completamente ignari, non è facile. Una buona idea è partire dalla lettura in italiano del capolavoro filosofico e letterario "Il mondo come volontà e rappresentazione". Poi se nasce la curiosità per l'autore, il sito è davvero un ottimo strumento». Durante la cerimonia del commiato accademico, il professore Giuliano Campioni ha ricordato così Barbera: «La sua umanità, la sua amicizia ci mancheranno. Anche la sua lezione ci mancherà, l'aspetto di fondo che caratterizzava la sua ricerca così storicamente motivata e filologicamente fondata, una ricerca che ha attraversato più autori per svelarne l'inquietudine non esorcizzabile, finanche il caos, senza mai abbandonarvisi con indulgenza: con la fiducia nella comprensione della complessità in un ordine mobile, non rigido». Campioni ha sottolineato l'importanza degli studi del professor Barbera sulla fortuna di Nietzsche e sulla storia dell'Archivio Nietzsche: «Di fronte a improvvisate e monumentali ricostruzioni ideologiche - terribili semplificazioni che rinascono come un frutto cattivo dei tempi - Sandro ha fatto e guidato un lavoro di scavo sulla diversa immagine, sul diverso mito di Nietzsche irradiato - in tempi diversi e con funzioni diverse - dall'Archivio Nietzsche e dalla sorella». Campioni ha parlato anche del lavoro comune con Barbera, «che ricordavamo come una delle più belle esperienze: questa scrittura che veniva fuori dopo lunghe discussioni di chiarificazione. A tal proposito ricorderò sempre uno dei primi pensierini scolastici di mia figlia Irene sul lavoro di suo padre. Irene scriveva: "Il babbo lavora con Sandro in una stanza, scrive e si sente continuamente ridere". Immagino le reazioni stupite della severa maestra sulla leggerezza del nostro lavoro». Luca Daddi

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se i cervelli fuggono anche da pisa... (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Pagina 2 - Pisa Se i cervelli fuggono anche da Pisa... Il professor Cavasinni: i nostri ragazzi fanno carriera più facilmente all'estero PISA. Neppure l'università di Pisa - autentico pezzo pregiato nel salotto buono della ricerca internazionale - si sottrae a quella che è stata battezzata fuga dei cervelli. Lo sa bene il professor Vincenzo Cavasinni, ordinario del dipartimento di fisica "Enrico Fermi": alcuni suoi allievi sono stati costretti ad andare via dall'Italia perché qui non avrebbero avuto occasioni di crescita professionale. «Alcuni giovani del mio gruppo - spiega il professore - hanno lasciato il nostro Paese perché all'estero hanno trovato prospettive migliori. Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Gran Bretagna sono state le destinazioni di alcuni di loro». Il percorso di questi giovani è analogo: studi universitari portati a termine con successo, poi il dottorato, quindi un assegno di ricerca. «A quel punto - prosegue Cavasinni - hanno una trentina d'anni e poche prospettive, almeno in Italia. Invece nelle università di molti Paesi esteri trovano un'ottima accoglienza e anche possibilità di rapida carriera, a testimonianza della eccellente preparazione di base che la nostra università riesce ancora a fornire. Certo, non si può pretendere che per tutti ci sia un posto in Italia, ma almeno per una frazione di loro, i migliori, questo sarebbe auspicabile. Invece il turn over negli atenei e negli enti di ricerca italiani è assai limitato. Così accade che lo Stato abbia speso un sacco di soldi per formare questi giovani e poi loro siano costretti ad andarsene». Sbocchi potrebbero venire dal sistema produttivo, ma neppure qui mancano i problemi. Dice ancora il professor Cavasinni: «Purtroppo se l'università è strozzata, se fondi e posti per i giovani si stanno riducendo, anche il sistema industriale del nostro Paese è malato. Le divisioni ricerca e sviluppo delle imprese sono state sacrificate e il risultato è che l'industria in Italia fa pochissima ricerca». Dall'Italia alla Gran Bretagna. è una giovane studiosa originaria di Avellino e laureata a Pisa. Si chiama Antonella De Santo, è nata nel 1968 e oggi è docente universitaria in Gran Bretagna. La sua storia è quella di un cervello in fuga. «Mi sono laureata a Pisa in fisica con 110 e lode con il professor Flaminio - racconta - poi ho fatto il dottorato di ricerca e ho lavorato al Cern a Ginevra. Ho capito subito che le opportunità in Italia erano poche e di lungo periodo. Così ho pensato che per una crescita professionale e scientifica sarebbe stato meglio estendere la mia esperienza all'estero. Ho vinto un concorso a Oxford per un contratto post doc e vi sono rimasta dal gennaio 2000 fino al giugno 2003. Poi ho vinto un concorso per una posizione permanente all'università di Londra, equivalente a quella di professore associato in Italia. Infine, mi è stato offerto per un posto di ordinario junior all'università del Sussex. è stata un'ottima opportunità, perché ho potuto creare un gruppo di persone che lavorano con me, cosa che in Italia non avrei potuto fare». La professoressa De Santo non nasconde di aver accarezzato l'idea in alcuni momenti, soprattutto all'inizio della carriera, di tornare in Italia un giorno. Poi il pensiero è svanito, «perché dove sono ora la qualità del lavoro è migliore. Anche se dovessi rientrare da professore ordinario nel mio Paese, non credo che avrei la stessa autonomia. Diciamo che la mia, adesso, non è più una fuga, ma una scelta. Certo, stare all'estero comporta sacrifici: a me, per esempio, manca il fatto di non parlare abitualmente la mia lingua, manca di non poter crescere i miei figli a contatto con la cultura italiana». Ma i vantaggi di lavorare in Gran Bretagna sono indubbi: «Prima di tutto i finanziamenti sono più abbondanti. E poi, in Italia, a volte non basta essere bravi, c'è l'idea di dover fare la fila per forza. E così ho preferito un sistema dove il dato anagrafico non sia di ostacolo alla mia carriera». Dall'Italia alla Germania. Trentuno anni, livornese, laurea a Pisa in fisica, dottorato alla Scuola Normale, quindi assegno di ricerca al dipartimento di fisica. è l'identikit di Iacopo Vivarelli, al quale è stato offerto un posto in una università tedesca come ricercatore in formazione a tempo determinato, via standard per l'accesso alla carriera accademica. «Purtroppo - dice Vivarelli - la situazione dei concorsi universitari in Italia è bloccata. Se uno pensa al numero di possibilità che ha di entrare, beh... è meglio lasciar perdere. Certo, io avrei preferito rimanere nel mio Paese, ma non è un fatto gravissimo doversi trasferire. Dopo tutto rientra nello spettro delle possibilità di chi svolge attività di ricerca». E in futuro? «Non metto limiti alla provvidenza. Se il sistema italiano mi darà la possibilità di rientrare, probabilmente lo farò. Altrimenti mi organizzerò in modo diverso». Luca Daddi

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Le Università? Nelle mani dei commercialisti (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Le Università? Nelle mani dei commercialisti Mauro Barberis C'è stato un tempo non troppo lontano - chi oggi ha quaranta o cinquant'anni se ne ricorda ancora - in cui le cose non avevano solo un prezzo, ma anche un valore: un'epoca in cui attività, lavoro, servizi, la vita, insomma, non venivano misurati esclusivamente in termini di efficienza economica. Solo a parlarne, sembra di evocare un periodo favoloso e improbabile, come l'età dell'oro degli antichi; peggio ancora, sembra di alimentare la nostalgia dello spreco, della dilapidazione e dell'irrazionalità. Quando si cita qualche idea di quel periodo - una per tutte: l'idea che stipendi e salari fossero una «variabile indipendente» - lo si fa solo per mostrare quanto eravamo pazzi, sventati, o in malafede. Può darsi che ogni epoca parli così dell'epoca precedente; torna in mente Edmund Burke che, dinanzi agli sconquassi della Rivoluzione francese, non trovava di meglio che sospirare sulla fine dell'età della cavalleria e sull'inizio dell'età dei ragionieri: oggi, in epoca di tremontismo, avrebbe probabilmente sospirato sull'avvento dell'epoca dei commercialisti. Una buona teoria di tutto questo è stata sbozzata agli inizi del Novecento da Max Weber che aveva visto il genere umano progressivamente rinchiuso nella gabbia d'acciaio della razionalizzazione. Poi il secolo ha visto il trionfo di tutte le forme possibili di irrazionalità; ma l'idea che tutto debba essere misurato in termini economici, in parte condivisa da marxismo e liberismo, è fatalmente tornata a galla, e oggi domina la nostra vita, pubblica e privata. E il bello è che si tratta di un'idea insostenibile; ci sono mille cose che il denaro non può né pagare né comprare: anche se dirlo, ormai, evoca solo la pubblicità di una nota carta di credito. Per quanto si razionalizzino la sanità, la scuola, i trasporti, ci sarà sempre una parte del loro costo che graverà sulla collettività, ovvero che sarà pagato dalle nostre tasse: il che, naturalmente, non è una buona ragione per una gestione allegra dei servizi pubblici, anzi esattamente il contrario. Ma fra le ragioni dell'economia e quelle della vita ci dovrebbe essere un equilibrio; se proprio dobbiamo sottostare all'impero dei commercialisti, almeno che si tratti di commercialisti illuminati: non di supermanager votati a tagliare tutto, tranne i loro superstipendi. L'unica cosa certa - almeno per me, che lavoro all'Università - è che dopo i decreti Gelmini, o meglio dopo i tagli Tremonti, i commercialisti sono arrivati anche da noi, inalberando l'insegna weberiana della razionalizzazione e anche il piglio dei goliardi di "Amici miei", quando fingevano di progettare l'abbattimento della Torre di Pisa. La prima reazione dei professori è stata «Giammai»; ma dopo una settimana, tutti stavano già calcolando dove si poteva tagliare, per non incorrere nelle forche caudine del novanta per cento del budget destinato a stipendi: il discrimine fra Università virtuose, che possono almeno parzialmente sostituire chi va in pensione, e Università delinquenti, destinate alla forca e a un frettoloso seppellimento in terra sconsacrata. E siccome nelle Università i professori hanno più potere dei ricercatori, e i dipendenti a tempo indeterminato dei precari, ecco che la prima frettolosa soluzione per diventare virtuosi quest'anno - per i prossimi si vedrà - è stata immediatamente trovata: prepensioniamo i ricercatori e sbarazziamoci dei precari, anche nei casi in cui sono loro, in realtà, a tirare avanti la baracca. E la ricerca, dirà il professor Maurizio Maresca, che i decreti Gelmini o i tagli Tremonti dovevano promuovere? La ricerca continua a essere finanziata come al solito: con il gioco dell'oca dei fondi cosiddetti Prin, i progetti che in questi giorni incatenano ai loro computer i docenti coscienziosi. Dai Prin, pochi fortunati ricaveranno i soldi necessari a comprare i libri e la carta per le fotocopie; i più, invece, rifletteranno sulla vecchia frase di Aristotele: le cose utili dovrebbero servire alle cose belle. Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del diritto all'Università di Trieste. 08/02/2009

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Le parole per pensare non servono solo a Barbiana (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Le parole per pensare non servono solo a Barbiana --> Resta valida l'intuizione di don Milani: strumento insostituibile per contare nel mondo Domenica 08 Febbraio 2009 TERZA, pagina 30 e-mail print Don Lorenzo Milani a Barbiana Difficile, dopotutto, parlare dell'opera di don Milani senza incarnarla nella sua biografia, essendo così appassionatamente intrecciate la sua scuola e la sua vita, l'edificarsi del prete Lorenzo parroco di 42 anime e l'edificarsi della sua opera in parole e gesti. Le asperità e le contraddizioni del suo carattere - che resero ancora più difficile capirlo da parte di superiori e confratelli abituati ai disciplinati, levigati rapporti del mondo ecclesiastico d'allora - sono state tratteggiate con chiarezza da Giuseppe Fornari nella giornata conclusiva del convegno organizzato da Fondazione Serughetti La Porta e Università di Bergamo per la presentazione del libro di José Luis Corzo Lorenzo Milani - Analisi spirituale e interpretazione pedagogica (Servitium, pp. 480, euro 28). La mattinata, con interventi anche di Fulvio Cesare Manara (curatore del libro), Paolo Perticari e dello stesso Corzo, padre scolopio docente di Teologia della Parola alla Pontificia università di Salamanca e fondatore di scuole rurali ispirate al metodo di Milani, ha scavato nelle molte zone ancora brucianti e problematiche di una vicenda storica e di un modello di educazione civile deflagrati dall'improbabile accostamento di una personalità geniale di raffinata sensibilità con un luogo obiettivamente di squallore e desolazione. La molla dell'avventura di Milani è la constatazione della differenza abissale che la cultura produce - rispetto alla padronanza del mondo - fra chi ce l'ha e chi no e dall'immediata decisione di fare qualcosa subito per riparare l'ingiustizia, utilizzando gli strumenti a disposizione, cioè se stessi. Quindi un'educazione imperfetta, passionale, viva, che usa le contraddizioni in modo creativo, che a volte sembra esagerare per l'urgenza di dare tutto nel poco tempo a disposizione, rosicchiato dalla malattia provocata dal dolore e dalla solitudine nella quale fu sbattuto in castigo (per cosa?), come si chiudevano allora nello stanzino gli scolari che «disturbavano». È stato ricordato come lo stesso Lorenzo fu uno studente scarso, un fratello minore oscurato dai successi del primogenito Adriano, un adolescente tormentato, irascibile e cuordoro. Un'intensità che è il suo marchio e che nell'adulto si unisce a una lucidità di pensiero e a un senso irriducibile della dignità personale. Con tutti i tentativi di leggere segni di grazia nella sua vicenda, ci si chiede che cosa avrebbe potuto fare se lasciato correre libero, appena appoggiato da un sorriso amichevole. Quanta voglia di Milani nelle belle domande uscite dal pubblico di insegnanti e genitori: che fare quando i miei scolari passano il tempo all'ipermercato accanto alla scuola? Che fare quando ai miei bambini danno problemi dove il testo chiede di sommare i soldi dati in elemosina con quelli usati per la vacanza nel Mar Rosso? Perché la ricchezza della parola condivisa la scopre solo chi educa al margine, ieri in montagna, oggi nei corsi per gli stranieri? Se, come ha sottolineato Corzo, non si copia Barbiana, ma si possono tirarne fuori idee utili da rielaborare per la propria scuola, è bene che l'Università di Bergamo, dopo il convegno, rilanci, facendosi punto di riferimento perché i futuri educatori possano confrontarsi con il pensiero dei grandi irregolari del Novecento: Milani ma anche, perché no, Freire. Susanna Pesenti 08/02/2009 nascosto -->

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Economia, gemellaggio tra Bergamo e Berlino (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Economia, gemellaggio tra Bergamo e Berlino --> Programma per lo scambio di studenti tra gli atenei Domenica 08 Febbraio 2009 CRONACA, pagina 16 e-mail print L'economia e la finanza sono globali? E allora la facoltà di Economia dell'Università di Bergamo non può chiudersi tra le Mura venete. Ecco perché l'ateneo continua ad aumentare il numero di scambi con altre facoltà del Nord Europa e degli Stati Uniti, ma anche a offrire opportunità formative ai Paesi in via di sviluppo. Se gli effetti della crisi economica sui mercati della finanza americana si fanno sentire anche in Valle Seriana, la futura classe dirigente dell'economia bergamasca non potrà certo esimersi dal confronto con la globalizzazione dei mercati. Se tra le pagine dei libri delle materie di esame questo è un fatto assodato, meglio però mettere il naso fuori dall'Italia e sperimentare da vicino i mutamenti in atto. Va in questa direzione anche l'ultima novità introdotta nei corsi di laurea specialistica della Facoltà di Economia di via dei Caniana: quattro corsi interamente in lingua inglese per studenti italiani e stranieri in un inedito gemellaggio con diverse università (di cui capofila è quella di Berlino) fatto di scambi di studenti. «Molti docenti - spiega Laura Viganò, preside della Facoltà di Economia da poco più di un anno, tracciando il bilancio delle attività accademiche - tengono già delle lezioni in inglese nell'ambito del proprio corso, oppure parte in lingua italiana e parte in lingua straniera. Questo aiuta gli studenti a prendere familiarità con un linguaggio tecnico e internazionale. Salvo per chi aderisce al programma di scambio con Berlino, normalmente non si tratta di corsi obbligatori ma opzionali, in modo tale che ogni studente si senta libero di valutare se frequentarli o no, ma l'intenzione è di estendere e potenziare sempre di più questa possibilità. È fondamentale infatti acquisire la padronanza della lingua inglese nel mercato attuale. Una particolarità che si inserisce all'interno di un accordo con l'Università di Berlino: i nostri studenti avranno l'occasione di frequentare alcuni corsi là e viceversa». Quella degli scambi di studenti è una metodologia che la Facoltà di Economia conosce bene: grande successo hanno avuto per esempio gli scambi internazionali con l'Università del Missouri o quelli con la Cina. «Mi auguro che anche l'imprenditoria locale - osserva Laura Viganò - sappia valorizzare l'esperienza unica di questi studenti che si sono formati anche in contesti e mercati diversi, dagli sbocchi interessanti». Sempre in questa direzione stanno maturando nuovi progetti con la Russia, in anni di apertura degli affari verso l'Est Europa. «Per il prossimo anno, recependo le indicazioni della riforma universitaria, abbiamo puntato soprattutto a razionalizzare i corsi sia della laurea triennale sia di quella specialistica, che diventerà laurea magistrale, in modo tale da offrire indirizzi chiari agli studenti fin dai primi passi in facoltà - spiega Viganò -. Abbiamo due percorsi di laurea triennale, il ramo aziendale e quello di scienze economiche con diversi curricula. Le lauree specialistiche si suddividono in tre aree: Economia aziendale e direzione delle imprese per chi vuole intraprendere la libera professione, Management, finanza e international business e infine Economia delle imprese innovative. Guardiamo ai rapporti con l'estero ma anche con il territorio: nell'anno trascorso sono stati molto intensi i contatti con diversi intelocutori istituzionali locali; attualmente stiamo lavorando a un accordo con l'Ordine dei commercialisti, pronti a ospitare gli studenti per stage nei loro studi professionali. Continua a dare soddisfazione la proficua collaborazione avviata con la Guardia di Finanza nell'ambito della laurea in Scienze della sicurezza economico finanziaria». La Facoltà di Economia si divide su due sedi: quella di via dei Caniana in città e quella di Treviglio. Conta in tutto 3.318 studenti iscritti nell'anno accademico 2007/2008 di cui 2.474 in corso e 844 fuori corso. Un numero in continua crescita se si pensa che tre anni fa gli iscritti erano 2.754. All'anno accademico in corso, su dati ancora provvisori, risultano iscritti 3.369 studenti, con un calo dei fuori corso a 722 unità. Degli iscritti di quest'ultimo anno accademico, 241 frequentano a Treviglio. Sempre nell'ottica degli scambi internazionali, il ministero degli Affari esteri sostiene per il quarto anno il Master in microfinanza rivolto a studenti provenienti da Paesi in via di sviluppo, un unicum nel suo genere a livello italiano e primo a essere ideato a livello internazionale. «È rivolto a 25 studenti in prevalenza provenienti da Paesi in via di sviluppo con borsa di studio ma è aperto anche a studenti senza borsa e si suddivide in una parte di formazione a distanza, un parte importante di formazione in aula e un'altra di stage con l'intento di formare professionisti che poi s'impegneranno nel proprio Paese. Gli ex studenti hanno deciso di formare un'associazione per mettere a disposizione le loro competenze a titolo volontario a chi ne avesse bisogno nei loro Paesi e noi siamo pronti a sostenerli almeno dal punto di vista logistico» conclude Viganò. Elena Catalfamo 08/02/2009 nascosto -->

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<Una finanziaria per la Bergamasca> (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

«Una finanziaria per la Bergamasca» --> Occorre inventare strumenti nuovi: capitali pubblici e privati che insieme investono sul territorio C'è una cultura industriale da salvare. Il futuro sarà anche manifatturiero: è una base indispensabile Domenica 08 Febbraio 2009 ECONOMIA, pagina 29 e-mail print Quando avanza un'idea, gli occhi si illuminano e sorride. Savino Pezzotta guarda al mondo che cambia. Mette in fila riflessioni che partono dall'uomo e dal lavoro. E arriva a proposte concrete. Perché l'innovazione è a tutto tondo, non solo quella tecnologica. E per affrontare questa crisi che è e sarà difficile, servono «strumenti nuovi». Ad esempio, facendo tesoro della storia che ha visto proprio Bergamo protagonista, una finanziaria locale pubblico-privata per sostenere le vie nuove dello sviluppo. Partiamo dalle proteste dei lavoratori in Gran Bretagna, che hanno visto protagonisti involontari lavoratori italiani e portoghesi, condotte con lo slogan «british job for british workers», lavoro britannico per lavoratori britannici. Ora è stato trovato un accordo. Ma la «coperta» del lavoro sta diventando proprio così corta? «Sta diventando sicuramente corta. Non solo a livello europeo, ma mondiale. Gli ultimi dati dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) dicono che la disoccupazione sta crescendo in tutto il mondo. Parte in modo determinante dai Paesi industrializzati: dagli Stati Uniti, dall'Europa e coinvolge tutta la realtà mondiale. Questo spiega, non giustifica, alcune reazioni che incontreremo. Oggi le vediamo in Gran Bretagna. Gli italiani giuridicamente hanno ragione. Ma è difficile dire che gli operai inglesi hanno torto dal punto di vista umano. Conciliare questi due aspetti non è facile. Il rischio è che ci sia una contrapposizione fra deboli. Anche in Italia. E dobbiamo essere pronti. Il rischio è che si rompa la solidarietà fra lavoratori e s'incrini un ethos popolare, che da noi aveva anche un profondo deposito cristiano. Bisogna stare attenti. È un pericolo grande e abbiamo il dovere di reagire. In questa crisi i processi non saranno indolori. Usciremo profondamente cambiati. Ma se saltano i principi di fondo, a pagare saranno i più deboli». Ha messo al centro l'uomo e il lavoro. Nel 2000, quando venne eletto segretario generale della Cisl, lei disse: «Il mio maestro è la fabbrica, perché è lì che si conoscono le persone e le regole». C'è ancora questa «scuola»? «La mia fabbrica, la Reggiani, sta chiudendo. Nelle scorse settimane ho chiesto di poterla vedere ancora prima della chiusura. Ci ero entrato a 15 anni e il giorno che ho timbrato mi sono sentito grande: ero diventato un uomo. Il lavoro nell'industria aveva questa capacità. La fabbrica, con i suoi conflitti e anche con il livello di subordinazione che c'era e che tutti dimenticano, era una comunità, dove si scopriva la dimensione del fare un percorso insieme. Ora vederla chiudere è la fine di un'epoca e questo mi dà timore e tremore perché capisco, più di quanto lo capissi prima, che il mondo sta cambiando. Oggi non ci sono più le grandi fabbriche. C'è invece un'organizzazione produttiva dispersa nel territorio. Questo dovrebbe valorizzare le relazioni umane nella dimensione territoriale. Il problema è come farla scattare. Occorre recuperare il territorio come luogo della solidarietà e non dell'esclusione, perché è il luogo del lavoro e della cooperazione. Ci sono idee di coinvolgimento partecipativo da ripensare. La fabbrica non è più realtà dell'oggi. Si sposta la produzione sul territorio e cambiano i rapporti». Bombassei ha detto che questa crisi, nata dalla finanza, è la rivincita dei metalmeccanici. È d'accordo? «Non so se è la rivincita dei metalmeccanici. Di sicuro ci fa riflettere sull'idea degli ultimi 15 anni che la ricchezza non è data dalla produzione di beni: ricordate le persone davanti alle banche a vedere l'andamento della Borsa? Oggi ci troviamo a uscire da questo sogno: non si fa denaro con denaro, che è una cosa seria e va rispettato. Adesso siamo obbligati a uscire e a tornare a guardare alle cose concrete. Per il nostro Paese è una sfida alta. Da un certo punto di vista, è una fortuna che il processo da noi non sia stato accentuato quanto in altri Paesi, con uno spostamento tutto verso il terziario. Avere il manifatturiero rende l'impatto meno drammatico. Però c'è un salto che si deve fare: ci vuole innovazione e occorre avere cura più di ieri della dimensione del lavoro. È la vera ricchezza su cui investire. Abbiamo bisogno di lavoro di qualità, dove si inserisce la passione delle persone. La precarietà ti toglie l'idea di futuro». Proprio sui temi del lavoro si è aperta una discussione che ha portato alla firma separata dell'accordo per la riforma dei contratti. La frattura fra Cgil da una parte e Cisl e Uil dall'altra è insanabile? «Non c'è nulla di insanabile, dipende dalla volontà. Guardo con preoccupazione a questa situazione, pur essendo stato a suo tempo protagonista di rottura, quando si è trattato di difendere l'autonomia. Senza esprimere giudizi su chi ha torto o chi ha ragione, credo che in questa fase, in cui i problemi del lavoro sono prevalenti, i sindacati tutti dovrebbero fare un passo per arrivare a una convergenza unica. Oggi il problema non è solo il modello dei contratti, e se si fosse risolto a suo tempo la situazione forse sarebbe diversa, ma è unire il mondo del lavoro. Chi opera per dividere sbaglia. Però si unisce rinunciando ognuno a qualcosa. Anche la politica è chiamata a riflettere. Per uscire dalle difficoltà abbiamo bisogno di coesione sociale, più di quella politica che ha la sua dialettica: la coesione sociale può regolare anche quella politica». Se dovesse fare da paciere cosa chiederebbe a ciascuno? «Fare da paciere non è mai entrato nella mia attitudine. Al massimo ho cercato mediazioni, evitando di scendere a compromessi. Se potessi li inviterei tutti a cena. La Cgil deve rendersi conto che la riforma dei contratti va fatta. Ha posto alcuni problemi, che vanno colti anche dalla Cisl. E si deve riaprire un confronto senza pregiudiziali. Al punto in cui siamo arrivati, però, vedo questa strada difficile. La questione allora è come tuteliamo oggi il mondo del lavoro di fronte alla crisi». Per dare una boccata d'ossigeno all'economia, il Governo ha varato gli incentivi all'auto. Come li giudica? «Sono convinto che si doveva dare un aiuto all'auto. Se è vero che anche il settore automobilistico va a riassestarsi a livello internazionale, bisogna valutare se l'Italia può rinunciare ad avere una sua presenza. Io dico di no. La nostra forza è l'industria e oggi l'auto ha un peso importante. Il problema è se per il nostro Paese questa industria è essenziale oppure no. Io dico di sì, per tutto il suo indotto. Bisogna fare in modo che la Fiat vinca la scommessa sul piano mondiale. Aiutare oggi vuol dire guardare al futuro. Ci sono momenti in cui l'intervento pubblico è necessario nell'interesse del Paese. E lo dico pur essendo all'opposizione». Altri settori, a partire dal tessile, lamentano però di non ricevere uguale attenzione. Hanno ragione? «È vero. Però bisogna capire nella divisione internazionale del lavoro quanto spazio c'è per il tessile italiano. Io sono perché venga aiutato, anche il tessile locale. Ma bisogna capire quanto spazio ha. A Bergamo occorre fare uno sforzo per salvare il tessile, ma occorre pensare anche a un elemento sostitutivo. Il mio problema non sono solo le fabbriche chiuse, ma la dispersione della cultura industriale. Si sono impiegati cent'anni per costruirla. Un processo di crescita, di evoluzione. Perdere questa cultura è un passo indietro. Noi abbiamo l'obbligo di salvaguardarla. È anche fonte di imprenditorialità. C'è necessità di agire con attenzione sul dato locale. Industria e cultura. Occorre inventare strumenti nuovi e mi viene in mente, anche per le vicende del passato quando per la Festi Rasini si fece una finanziaria locale e fu un tentativo importante, uno sforzo grandioso: oggi dovremmo pensare a una finanziaria locale per l'innovazione, per il cambiamento, dove ci siano capitali pubblici e privati che investono sul territorio. Non possiamo pensare che ci salvino solo da fuori. Il problema è creare strumenti a livello locale dove anche il credito fa un sforzo: entra e restituisce in investimenti quanto la gente dà al sistema». Chi dovrebbe esserci in questa finanziaria? «Imprenditori, enti locali e banche. Per il cambiamento e lo sviluppo del territorio. Questo è il modo vero per intervenire. Uno strumento che serva non solo nei momenti di crisi, ma anche di sviluppo. Se la produzione oggi è nel territorio, questa può essere una via interessante». Come vede la possibile conversione nel tessile? «Dovremo definire una fase di transizione e capire dove si va. Servono strumenti per gestire la trasformazione e nel frattempo mantenere la cultura industriale. Ad esempio, anziché pagare la cassa integrazione per far stare a casa i lavoratori, potrei pagarla per farli lavorare». In che senso? «Non li lasciamo a casa. Lo Stato copre quella parte di reddito e i lavoratori continuano a produrre». Ma lavorerebbero per il magazzino? «Non è detto. Per una parte quella produzione può anche essere venduta a costi inferiori e intanto si accompagna la trasformazione». Come vede lei il futuro della provincia: sarà ancora manifatturiero? «Anche manifatturiero. Se c'è un'evoluzione creatrice dell'economia, non posso dire: tutto terziario. E il terziario chi serve? La base manifatturiera è indispensabile. Non solo per produrre ricchezza, ma come elemento di connessione del territorio. Occorre farla evolvere. Introdurre un'industria tecnologicamente più avanzata, come è accaduto in Finlandia. Bisogna che ci sia il coraggio, che hanno già avuto e in questo confido, degli imprenditori bergamaschi di rischiare vie nuove. La classe imprenditoriale bergamasca non è mai stata conservatrice. Penso alla crisi degli anni Settanta: anche allora pareva che il tessile scomparisse. E anche allora ci sono stati processi di innovazione. C'è stato un coraggio di rischiare che si deve rimettere in campo. Non solo da parte degli imprenditori, ma penso in generale alla borghesia bergamasca: rimane solo a guardare o decide anche lei di giocare e pesantemente?». Le sue proposte rischiano di scontrarsi con la difficoltà a fare squadra sul territorio, rilevata anche da Bombassei. «La finanziaria può essere lo strumento che aiuta a fare sistema. Bombassei ha ragione. Ma di fronte a una situazione di necessità, se non ho strumenti condivisi, è difficile fare sistema. Che sia una finanziaria, un consorzio o altro: l'importante è che sia uno strumento comune capace di incidere sul territorio e mettere in circolo le risorse. Si tratta di fare un'innovazione». Le parti sociali hanno avviato uno studio sulla Val Seriana. Si potrebbe partire da lì? «Dipende da loro. Non do consigli. Fare un'analisi della situazione va bene. Ma sarà solo un'indagine o poi ci sarà uno strumento? L'importante è che il suo interesse sia qui. Abbiamo già avuto dimostrazione che quando si è puntato sull'interesse del territorio i risultati ci sono stati: l'aeroporto è stata una sfida e un successo. Partendo dalla forza locale, ha espanso i suoi confini, portando benefici alla città». Siamo partiti dal contrattacco, ma serve anche la difesa. Come valuta l'intervento del Governo sugli ammortizzatori sociali? «È importante, ma non sufficiente. Credo che anche le indicazioni di Marcegaglia sulla necessità di maggiori risorse siano corrette. Ho una visione della crisi che non si risolverà nel breve periodo. Se vogliamo innovare, dobbiamo determinare elementi di sicurezza sociale: salari, stipendi e pensioni. Guardiamo all'Europa: 2 milioni e mezzo di persone in sciopero in Francia, le proteste nell'Est. Man mano che la crisi morde, la tensione cresce. Ma se diventa troppo alta, per sua natura inibisce la trasformazione. Allora dobbiamo chiederci come tutelare i redditi e io dico come tutelare i redditi della famiglia. Tutti in campagna elettorale abbiamo fatto promesse alla famiglia, ma poi è stato fatto poco. Condivido quanto detto dal presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Bagnasco, che questo era il tempo di introdurre il quoziente familiare: non tutto, però si doveva iniziare. Serve una politica per la famiglia, specie in una fase in cui questa torna a essere elemento di sicurezza. Le misure sono deboli e insufficienti e non dico che occorre fare tutto e subito. È un Governo che può fare una programmazione di legislatura e prevedere di introdurre alcuni elementi a step. Le una tantum, che non sono disprezzabili, non risolvono. Bisogna osare qualcosa di più, a costo di usare la flessibilità sul debito pubblico». Silvana Galizzi 08/02/2009 nascosto -->

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Abbandonarsi all'amore (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

RACCONTI / Il filosofo Arena Abbandonarsi all'amore Docente di storia della filosofia contemporanea e filosofie orientali all'Università di Urbino; autore di saggi sul pensiero, la storia e le culture orientali, Leonardo Arena si presenta con una raccolta di 50 racconti sull'amore. Alle soglie di San Valentino, un libro che parla di come, attraverso l'amore, o meglio, "il coraggio dei sentimenti", si riesca ad apprezzare la vita e a dare il meglio di se stessi. Continuando il filo delle filosofie orientali, è solo abbandonandosi ad esso, senza paure né remore, che si riesce a trovare la vera felicità. Dal patrimonio di culture e religioni d'ogni tempo, parabole vibranti di sensualità e sapienza. LEONARDO VITTORIO ARENA Il lago incantato Piemme, euro 12,00

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L'arteterapia va alla Galleria del Premio (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'arteterapia va alla Galleria del Premio Suzzara, fino al 5 marzo il ciclo di laboratori intitolato "LavoroAdArte" Conduce gli incontri Carlo Coppelli «LavoroAdArte» è il titolo dell'iniziativa che si svolgerà fino al 5 marzo alla Galleria del Premio di via don Bosco 2/a a Suzzara. Si tratta di un ciclo di laboratori espressivi attraverso l'arteterapia condotti da Carlo Coppelli, docente di Discipline plastiche all'Istituto d'Arte di Modena, Arteterapeuta, docente a contratto all'Università di Modena e Reggio Emilia, formatore. Gli incontri si svolgeranno il 12 - 19 - 26 febbraio e 5 marzo dalle 16 alle 19. «Il Museo Galleria del Premio Suzzara - ha spiegato il conservatore Marco Panizza - svolge attività di didattica dell'arte secondo un progetto definito 'GalleriAdArte', prevalentemente con interventi rivolti alle scuole primarie. Con 'LavoroadArte', il Museo intende ampliare i propri confini offrendo una nuova sperimentazione nell'ambito della cosiddetta 'arteterapia', disciplina che cerca di unire in modo armonico la spontanea espressività personale, il gioco creativo e la comunicazione con gli altri attraverso il lavoro di gruppo. Il titolo 'LavorAdArte' è un evidente richiamo all'identità del nostro museo che, a partire dal dopoguerra, sul rapporto tra arte e lavoro, ha costruito la propria collezione e vuole inoltre indicare un percorso laboratoriale dove il lavoro artistico è inteso come strumento» con cui, come scrive Carlo Coppelli, conduttore del corso «si scoprono regole, si manifestano dubbi e certezze, si cercano nuove soluzioni, si percepiscono i propri limiti e le proprie potenzialità». Il laboratorio, rivolto ad operatori ed educatori che intendono lavorare o già lavorano in musei, scuole, biblioteche, associazioni di volontariato, con particolare riferimento all'area del disagio, intende offrire i primi strumenti nell'ambito dell'educazione all'arte attraverso questi incontri. Info e prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, allo 0376/535593. Si richiede la frequenza a tutti gli incontri. (m.p.)

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Incontri dell'Unitre Si parla di filosofia (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

SONDRIO pag. 4 Incontri dell'Unitre Si parla di filosofia Proseguono a Sondrio gli appuntamenti dell'Unitre, Università delle tre età. Domani la professoressa Chiara Sciolis Garbellini, docente di psicologia e filosofia, parlerà della relazione fra ideale e reale nel pensiero di John Dewey. L'incontro avrà inizio alle 15.30 al Cinema Excelsior di Sondrio. Image: 20090208/foto/9491.jpg

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Cls e le proposte per studenti e lavoratori (sezione: Cultura)

( da "Corriere Alto Adige" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: PUBBLICITA - data: 2009-02-08 num: - pag: 8 categoria: PUBBLICITA CORSOUNICO - STUDIOMIO PER IL RECUPERO DEI DEBITI FORMATIVI Cls e le proposte per studenti e lavoratori N ell'ampio spettro delle attività promosse dal Cls, il settore Educazione Scuola ed Università rappresenta senza dubbio una delle più caratterizzanti. Da oltre 30 anni infatti sono attivi i corsi di recupero scolastico che rappresentano per tutti i lavoratori studenti un ottima opportunità per conseguire un titolo di studio. Il progetto Redefor (Recupero debiti formativi) è da anni uno degli ambiti di attività del Cls. I destinatari, a cui è rivolta l'azione formativa, sono in primo luogo studenti in età scolare sia di scuola media di I° grado che di II° grado, provenienti dai vari ordini scolastici, tutte le persone (lavoratori e non) che per ragioni diversificate necessitano di approfondimenti in ambiti didattici specifici, vogliono superare un esame anche di bilinguismo o universitario con più sicurezza e maggiore preparazione. Il Cls, avvalendosi delle proprie risorse di ricerca e dell'esperienza ormai trentennale maturata nel campo del recupero dell'istruzione secondaria superiore, mira ad offrire con questo servizio un percorso confacente alle esigenze degli utenti, grazie a proposte personalizzate mirate agli interessi specifici con modalità didattiche che stimolano a una partecipazione più attiva degli studenti. Gli orari sono concordati secondo le esigenze dei partecipanti e le lezioni possono aver luogo di mattina, pomeriggio e sera , durante tutta la settimana, sabato compreso. Con questo progetto il Cls intende offrire all'utenza una possibilità di recupero di qualità strutturata in attività più complete e coordinate rispetto alla tradizionale lezione privata: analisi della situazione di partenza, motivazione allo studio, eventuali difficoltà di ordine psicologico, tempo disponibile e difficoltà oggettive di studio. Allo studente vengono forniti esattamente i contenuti mancanti o male assimilati attraverso un lavoro dinamico che coinvolge attivamente e che permette un'immediata applicazione. Il progetto di recupero, quantificato in termini di tempo necessario assieme all'alunno stesso (10 o più ore ), viene riformulato in base a frequenti verifiche che valutano il percorso ed i risultati conseguiti, al termine dell'intervento viene rilasciato un attestato di frequenza valido come credito formativo. Con questi corsi si intende inoltre migliorare il bagaglio formativo e culturale di coloro che richiedono il servizio. Nell'attuazione del progetto, il Cls opera secondo la certificazione di qualità Uni Eso Iso 9001 : 2000 e si avvale di docenti che prestano la loro opera nel campo dell'educazione formale degli adulti con collaudata esperienza.

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Con le prime due udienze dibattimentali si è entrati nel vivo di quello che ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 08 Febbraio 2009 Chiudi di GIUSEPPE CAFORIO Con le prime due udienze dibattimentali si è entrati nel vivo di quello che sarà certamente un processo pieno di colpi di scena. C'è da aspettarsi, soprattutto dalle difese dei due imputati, una strategia volta a ribaltare una situazione che allo stato li vede in posizione estremamente delicata. Ed invero la condanna di Rudy Guede e soprattutto le motivazioni della sentenza del gup Micheli costituiscono uno spettro che lascia intravedere il concreto potenziale dell'ergastolo per entrambi gli imputati. Si ricorda infatti che, secondo la sentenza di Micheli, il Guede ha partecipato all'omicidio ma non è stato colui che ha ucciso Meredith Kercher. Se ciò è vero, allora l'omicida è un'altra persona e secondo gli inquirenti questa persona va individuata o nel Sollecito o nella Knox. Recuperare terreno in questo contesto, con una giuria popolare stressata da un'imponente attenzione mediatica, risulta essere fatto arduo, che richiede delle vere e proprie operazioni complesse. In tale quadro, si possono inserire le scelte operate soprattutto dal Sollecito e dai suoi difensori, in queste prime battute, di rilasciare a ripetizione dichiarazioni da parte dell'imputato. Ciò potrebbe lasciar denotare la ferma volontà del Sollecito "di urlare" in ogni tempo ed in ogni modo la propria innocenza, cercando di colpire la sensibilità del collegio giudicante. Del resto, ormai vi è una assoluta necessità di scuotere quello che dall'esterno potrebbe apparire un processo scontato. Allora, da un lato, le continue dichiarazioni del Sollecito, e dall'altro, le più che comprensibili contraddizioni che i testi certamente faranno emergere, potrebbero aprire degli spazi di dubbio nell'organo giudicante. Nel nostro ordinamento vige come principio cardine quello del "in dubbio pro reo". E allora come obiettivo minimo della difesa vi è quanto meno quello di instillare dei dubbi che portino ad escludere una ragionevole certezza sulla responsabilità dei due imputati. Sarebbe sufficiente ciò per ottenere un risultato, che allo stato appare già di per sé difficile, ovvero una assoluzione con formula dubitativa. Rimane in ogni caso, laddove l'operazione "screditamento" delle conclusioni della sentenza Guede non dovesse ottenere i suoi risultati, la possibilità di concretizzare il motto confuciano che testualmente afferma: «quando non puoi battere il nemico, almeno confondilo». In altri termini, le difese potrebbero puntare a creare una tale confusione in sede di dibattimento, aiutati dalle inevitabili contraddizioni dei testi e delle risultanze degli incidenti probatori, che potrebbe portare a ritenere non sussistere gli estremi di una condanna oltre ogni ragionevole dubbio. Uno step importante sarà l'espletamento dell'esame dei testi della pubblica accusa. Se gli imputati riusciranno a superare indenni questa fase, allora potranno dire di avere fatto un passo decisivo verso un possibile capovolgimento della situazione attuale che li vede in situazione estremamente complessa e con un'alta probabilità di condanna. Docente di Scienze dell'investigazione Università di Perugia

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SOSTENGO la scelta del padre di Eluana ma la politica ha fatto vincere l'ideologia su... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 08-02-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Viterbo))

Argomenti: Cultura

Domenica 08 Febbraio 2009 Chiudi di CARLA MASSI «SOSTENGO la scelta del padre di Eluana ma la politica ha fatto vincere l'ideologia sulle coscienze. Spero che questa sofferenza comune porti ad una rinascita collettiva». Così commenta Sergio Givone docente di Estetica all'università di Firenze.

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Muti e il Presidente: il San Carlo in delirio (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-02-08 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Muti e il Presidente: il San Carlo in delirio Urlo dalla platea: viva la Costituzione. Ovazioni per Napolitano Poi applausi a scena aperta per la direzione del Maestro Un sabato memorabile per il Capo dello Stato: una giornata vissuta tra arte, cultura e la visita all'istituto Pascale NAPOLI — «Oggi più di ieri lei è un presidente molto amato ». La splendida presentazione di Serena Albano ha fatto scattare in piedi il pubblico di politici, medici, ricercatori e malati che gremiva il salone delle conferenze dell'Istituto Pascale. Più che un applauso a Giorgio Napolitano è stata dedicata una standing ovation che si è ripetuta quando il sindaco Iervolino ha toccato le stesse corde emotive. Il Capo dello Stato, in prima fila, ha capito che in un luogo dove il dolore è di casa non poteva rispettare la consegna di non dare risposte che potessero alimentare l'atmosfera da scontro istituzionale che, invece, Berlusconi anche ieri ha temerariamente calcato. E, al termine della relazione del direttore generale del Pascale, Mario Santangelo, è salito sul palco e ha pronunciato parole altissime: «Il sentimento di vicinanza e di partecipazione nei confronti delle persone che lottano contro la malattia e anche per le persone che giungono alla soglia estrema della vita è forte in ciascuno di noi e non può essere monopolio di nessuno». E subito dopo: «Anche quando si debbono prendere decisioni delicate nell'esercizio delle proprie funzioni io conto sulla comprensione dei cittadini e di quanti sono qui». L'applauso prolungato ha scaldato il cuore di Napolitano che già in mattinata, all'uscita del San Carlo dove si era recato a salutare Riccardo Muti che stava completando la prova generale del concerto, era stato accolto accolto calorosamente da un gruppo di persone che gli avevano gridato di stare dalla sua parte. E dalla parte di Eluana. «Viva la Costituzione! », gli hanno urlato e lo stesso slogan lo hanno ripetuto ieri sera prima dell'ingresso in teatro. è stata una giornata trionfale per l'uomo del Colle, dunque. Dopo lo stress di queste ore Giorgio Napolitano è ritornato nella sua città inseguendo il proposito di cogliere l'occasione di prendere una boccata di ossigeno e di dedicarsi per un giorno a due eccellenze partenopee: il San Carlo recuperato al suo splendore dopo un restauro eccellente e la Fondazione Pascale dove, oltre l'assistenza, si fa ricerca oncologica ad altissimo livello. Da settantacinque anni e con la mente e lo spirito sempre rivolti al futuro, come ha sottolineato Santangelo. La bellezza da brividi del Massimo lo ha messo immediatamente di buon umore e così pure l'abbraccio con Riccardo Muti, da melomane a maestro. è successo tutto intorno a mezzogiorno. La sosta al Massimo non era prevista dal cerimoniale, il Presidente se l'è concessa prima di recarsi a Villa Rosebery. Il fuori programma è piaciuto moltissimo a Muti e ai ragazzi di alcune scuole che per la prima volta scoprivano, insieme al Presidente, la nuova meraviglie del San Carlo. Ai ragazzi il maestro ha rivolto un appello: «Dimenticate adda passa' 'a nuttata, dovete lavorare e farvi spazio. Io sono nato nei vicoli e ho imparato che il lavoro è fondamentale». Un buffetto sulle guance e subito dopo la carezza: «Tornerò per darvi una mano». Giorgio Napolitano ha visitato il teatro in una sorta di transfert emotivo: le 556 sedie sono state rifatte, il palco reale ha recuperato l'antico fascino e la tela del Cammarano su nel soffitto aveva ritrovato. come d'incanto, la luce originale. Una meraviglia ed allora il Presidente si è fatto prestare il microfono ed ha voluto esprimere agli scolari la sua gioia: «Questo è il mio teatro e diventerà anche il vostro teatro; oggi è un grande giorno per Napoli perchè, come ha scritto Raffaele La Capria, l'arte torna ad incontrare la bellezza ». Cinquanta milioni di lavori: tutto è ritornato nuovo, cioè uguale all'originale, e Riccardo Muti per solennizzare l'evento ha deciso di ritornare, un quarto di secolo dopo, l'orchestra e il coro del Massimo. A Bassolino, che ha stanziato i fondi per far risorgere le due eccellenze - recuperando anche le omissioni dei governi centrali che non hanno rispettato gli impegni finanziari assunti, brillavano gli occhi: «I soldi spesi per il San Carlo e il Pascale, ha commentato, sono benedetti. In questo modo ci rimbocchiamo le maniche per uscire dai guai» Al Pascale Napolitano ha visitato i reparti, si è intrattenuto, senza la presenza invadente delle telecamere, con i malati e ha inaugurato la risonanza magnetica per la mammella: è la prima in Europa. Il potenziamento delle strutture proseguirà con attenzione massima alle attività di ricerca e l'obiettivo di arrestare la fuga di cervelli. Bassolino ci crede: «Qualcuno, anzi, lo faremo rientrare». Prima di ripartire dal Pascale, Napolitano ha voluto ricordare due amici d'infanzia, entrambi medici, che hanno lavorato nell'ospedale. «Consentitemi di chiamarli come facevo: Didì (Eduardo) Ruffo e Sandro (Alessandro) Vescia». Il consenso è venuto con un'altra dose di applausi. Sacrosanti. Carlo Franco

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Scienza (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1CULTURA - data: 2009-02-08 num: - pag: 17 categoria: REDAZIONALE Scienza Ceinge, incontro con Beltrame «Ecco come la ricerca biomedica può generare valore» di VALERIA FILARDO «L a conoscenza prodotta dalla ricerca non deve essere fine a se stessa, ma deve generare valore. Un valore non necessariamente economico, ma che può avere anche una rilevanza sociale, come nell'ambito della salute pubblica o delle scienze umane». Questo il punto nodale della conferenza dal titolo «Come generare valore nella ricerca biomedica» tenuta venerdì dal professore Francesco Beltrame al Ceinge Biotecnologie Avanzate di Napoli nell'ambito del ciclo di incontri «I Venerdì del Ceinge, conversazioni ai confini della Scienza». «L'operatività nella ricerca biomedica va declinata in tre punti fondamentali », spiega Beltrame, ordinario di bioingegneria presso la facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Genova, responsabile del laboratorio di ricerca del Dipartimento di informatica, sistemistica e telematica Biolab, e presidente del Comitato tecnico scientifico (Cts) del ministero del-l'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) e direttore del Dipartimento di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) del Cnr. «I centri di ricerca pubblici devono fare rete tra loro (networking), interagire in maniera costante con il mondo produttivo privato (partenariato pubblico-privato) e stabilire collaborazioni internazionali tra gruppi di eccellenza in specifiche linee di ricerca (internazionalità) ». Tre punti incarnati dal Ceinge, presieduto e coordinato dal professore Francesco Salvatore, che con fierezza ne illustra le stimmate di avanguardia: «Un centro in cui lavorano circa duecentocinquanta persone, che ha realizzato importanti obiettivi. La concentrazione presso un'unica sede di gruppi di ricerca d'eccellenza attivi nel settore della biologia avanzata e della biotecnologia, alcuni diretti da scienziati americani e inglesi. La realizzazione di piattaforme tecnologiche infrastrutturali di genomica e post-genomica di ultima generazione a supporto delle attività di ricerca delle imprese operative nel settore delle biotecnologie e dei gruppi di ricerca interni. Lo svolgimento di progetti di ricerca, sviluppo e alta formazione in biotecnologie avanzate e medicina molecolare, tra cui numerosi progetti collaborativi internazionali. Attività di ricerca in collaborazione con Istituti e Centri di ricerca pubblici e privati. Tredici brevetti e oltre 350 pubblicazioni di lavori scientifici su prestigiose riviste internazionali. Attività assistenziale di diagnostica di biologia molecolare clinica in convenzione con il Policlinico dell'Università Federico II per quasi cento alterazioni genetiche. Un centro che non ha corrispondenza a livello regionale e che si presenta come uno dei più articolati anche a livello nazionale». Ma immerso nella realtà italiana, dove la ricerca d'eccellenza si trova a fare i conti con la costante carenza di fondi. In veste di coordinatore e promotore per il Miur delle Piattaforme tecnologiche europee e nazionali, Beltrame sottolinea «il ruolo cruciale di linee strategiche condivise da imprese, istituzioni e gruppi finanziari nel rilanciare il ruolo della ricerca e dell'innovazione tecnologica per affrontare le nuove sfide dei mercati globali. Secondo le linee guida europee, il 70 per cento delle risorse dedicate alla ricerca dovrebbe essere destinato alle tematiche strategiche». E sul 15 per cento destinato alle infrastrutture interviene il professore Salvatore: «Mi sembra poco, almeno nel campo in cui opera il nostro centro. Nel settore delle biotecnologie è essenziale il potenziamento delle infrastrutture, non solo per il loro valore intrinseco di essenzialità per la ricerca nelle sue varie articolazioni, ma anche perché costituiscono il punto di giunzione tra la ricerca di base e quella rivolta all'innovazione, ovvero quella che può produrre valore rispondendo alle esigenze del mondo produttivo. Ecco perché noi abbiamo investito molto nelle infrastrutture tecnologiche». Ma il mantenimento di una struttura di tale portata necessita di fondi notevoli. «Per poter consentire il pieno funzionamento del centro, nonché la stabilizzazione del modello adottato, è necessario che il Ceinge possa contare su un finanziamento di circa 13 milioni di euro l'anno», spiega Salvatore. «D'altro canto, garantire il funzionamento di base del centro significa anche assicurarne la capacità di sviluppo e di attrazione di finanziamenti e di linee di imprese biotecnologiche per lo sviluppo della Regione Campania». I tre punti-chiave «I centri di ricerca pubblici devono fare rete, interagire col mondo produttivo e stabilire collaborazioni internazionali» Qui sopra, un laboratorio del Ceinge A sinistra, Francesco Beltrame, professore di biongegneria all'Università di Genova e presidente del Comitato tecnico-scientifico del ministero dell'Università e della Ricerca

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deserta la presentazione del romanzo-scandalo (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Teramo Deserta la presentazione del romanzo-scandalo TERAMO. Poca gente, venerdì sera, alla presentazione del libro-scandalo "Oggi sono nata sola" dell'autrice teramana, che scrive sotto pseudonimo, Mariasara Cielo. Nella casa del mutilato in piazza Dante c'erano una ventina di persone. ??Per noi questo è un altro segno di boicottaggio??, ha detto la docente Dalila Curiazi, che ha presentato il libro. ??Questa», ha aggiunto, «è una città che preferisce rispondere con il silenzio quando ha paura». Nel libro si parla, tra l'altro, di rapporti sessuali tra la protagonista e alcuni docenti dell'università di Teramo in cambio del superamento di esami. Quando si è toccato questo argomento, uno spettatore se n'è andato. Due attrici hanno recitato alcuni passi del libro. Sono intervenuti Antonio D'Amore, direttore del quotidiano La Città, Azzurra Marcozzi, giornalista dell'emittente Radio G, e il proprietario della libreria La Sapienza Antonio Topitti. E' stata letta poi una lettera che l'autrice ha inviato alla casa editrice Evoè, dove la ragazza chiede pubblicamente scusa alla madre, da lei pesantemente accusata nel libro. La casa editrice ha rimarcato il fatto che Mariasara Cielo le ha ceduto tutti i diritti di vendita del testo. ??Il ricavato della vendita del libro??, spiega il direttore della Evoè Renato Pisciella, ??in parte servirà per recuperare le spese di stampa, mentre il resto verrà interamente devoluto in beneficenza??. Finora sono state vendute, tra Abruzzo, Lazio e Marche, oltre 500 copie di "Oggi sono nata sola". A marzo il libro verrà presentato a Giulianova e poi a Roma, al teatro della Forma.

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Ma lei voleva davvero morire? Tutti i... (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

n. 34 del 2009-02-08 pagina 2 Ma lei voleva davvero morire? Tutti i dubbi ancora irrisolti di Stefano Filippi Il papà Beppino sostiene di fare la sua «volontà». Però è soltanto presunta: Elu non ha lasciato nulla di scritto. E le testimonianze sono discordanti C?è una parola, un vocabolo che di solito si spreca quando si tratta di questioni così delicate. Che nei giornali viene sparso a manciate, e invece per Eluana Englaro è stato cancellato. è l?aggettivo «presunto». Il papà Beppino combatte da anni perché sia riconosciuta e attuata la volontà della figlia. Errore. La presunta volontà. Eluana non ha mai detto che, se si fosse trovata nelle condizioni in cui versa da 17 anni, avrebbe voluto morire. Non l?ha detto e tantomeno l?ha scritto, nulla ha lasciato per manifestare la propria volontà, non esiste un appunto, un biglietto, una pagina di diario in cui la giovane abbia espresso, anche indirettamente, il desiderio di fare la fine verso cui è stata destinata, quello che la Corte d?appello di Milano, in un linguaggio gelido come una sala autopsie, chiama «rifiuto del trattamento di sostegno vitale». è un errore che il decreto in questione non compie, infatti parla sempre di «volontà presunta» o presuntiva. Che è stata ricostruita in base alle carte del tutore, ai ricordi del papà, alle testimonianze di tre amiche. Eluana era uno spirito libero, allegro, con mille interessi, sognava di viaggiare, doveva sempre fare qualcosa. Voleva «una vita che poteva essere vissuta pienamente», come tutti i ragazzi di vent?anni del mondo. Le compagne hanno raccontato che Eluana rimase traumatizzata al capezzale di un amico in coma dopo un incidente. «Mi aveva confidato che secondo lei era meglio se fosse morto perché quella non poteva considerarsi vita», dichiarò Francesca Dall?Osso. Eluana non parlava di sé, del proprio destino; tuttavia la giustizia ha esteso il significato di quelle parole. Ha ricostruito, appunto, una volontà presunta. Le varie corti che hanno esaminato il caso hanno ascoltato il padre, il curatore, le tre amiche. Ne emerge un intento incrollabile, una determinazione assoluta. Eppure altre testimonianze, non acquisite dai giudici, sono di segno diverso. Federica Airoldi, per cinque anni compagna di classe di Eluana al liceo Maria Ausiliatrice di Lecco, ricorda che era «una ragazza come noi, contenta di vivere. Frequentava tranquillamente la scuola e partecipava alle celebrazioni religiose. Non ricordo che abbia mai manifestato o confidato commenti relativi a una vita degna o meno di essere vissuta: pensieri lontani dalla mente di ragazze di 17-18 anni». In classe si parlò del caso di Rosanna Benzi, la donna morta nel 1991 dopo 29 anni passati in un polmone d?acciaio. «Non ricordo particolari prese di posizione da parte sua o di altre compagne», rievoca una seconda compagna, Laura Magistris. E non le rammenta nemmeno una terza, Flavia Monti: «Non ricordo prese di posizione nette e decise rispetto ad argomenti di questo genere, nemmeno rispetto al caso di Rosanna Benzi». Aggiunge il loro professore di filosofia, Romeo Astorri, oggi preside di giurisprudenza all?Università cattolica di Piacenza: «Senz?altro mi ricorderei di sue opinioni nette e definitive su questi temi». Gli atti che autorizzano Beppino Englaro a lasciar morire la figlia presentano dunque lacune, imprecisioni, omissioni? Sono state trascurate testimonianze «scomode»? Il sospetto è forte. Non sono gli unici interrogativi. Secondo la Corte d?appello di Milano, Eluana «ebbe una crisi di rigetto e di insofferenza» dopo tre anni di liceo dai salesiani. Eppure terminò gli studi e due anni e mezzo dopo la maturità, tre settimane prima dell?incidente, inviò un biglietto pieno d?affetto a suor Rina Gatti, sua ex insegnante di lettere. «Volevo dirti sinceramente che mi manchi! Sì! E adesso chi mi sgrida quando ne combino una delle mie?», scriveva tra l?altro. L?originale della missiva è in possesso del signor Englaro, che però non l?ha inserito tra gli atti. La Corte descrive Eluana come insofferente verso la scuola cattolica, le suore, la Chiesa. Come mai non cambiò istituto? Perché, se era così estenuata, «partecipava alle celebrazioni religiose»? Perché manteneva intensi rapporti con una prof se, come scrive la Corte, detestava «un corpo docente refrattario al confronto e al dialogo»? Perché, se non sopportava preti e suore, decise di trasferirsi all?Università cattolica di Milano dopo quasi due anni inconcludenti a giurisprudenza in Statale? I fascicoli processuali non rispondono. E se nelle aule di giustizia la personalità di Eluana è stata ricostruita in modo così lacunoso, come si può essere certi che anche il resto rispecchi fedelmente ciò che pensava? Ma c?è un?ultima testimonianza che da sola basterebbe a riaprire il caso. è la lettera aperta di Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore, risvegliatosi dopo due anni di stato vegetativo. «Beppino Englaro mi confessò, in presenza di altre persone, che non era vero niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale, avrebbe voluto morire. Mi disse che alla fine si era inventato tutto perché non ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni». Troppi interrogativi lasciati in sospeso mentre Eluana va a morire. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Tutto è pronto per la nascita dei Consorzi Gal (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia di Sassari Pagina 7044 Porto Torres. Il cane dell'allevamento Alta Nurra sul podio alla mostra di Milano Ozieri Tutto è pronto per la nascita dei Consorzi Gal Porto Torres.. Il cane dell'allevamento Alta Nurra sul podio alla mostra di Milano Ozieri --> Si sono incontrati a Ozieri i responsabili e consulenti dei Gal che si stanno costituendo nelle province di Sassari e Gallura. Partenariati pubblico-privati che si apprestano a presentare domanda per l'ottenimento di una fetta dei 170 milioni di euro previsti dal Programma di Sviluppo Rurale per l'attuazione dei progetti Leader. La riunione rientra fra le attività di supporto attivate dall'Assessorato regionale all'agricoltura in vista della scadenza di marzo. Una data che sta destando preoccupazione anche per il fatto che molti amministratori locali sono impegnati in questo periodo nella campagna elettorale. Per questo è stata avanzata da più parti l'esigenza di ottenere una proroga. I tredici Gal approvati dalla Regione nella prima fase partono da una dotazione minima che si aggira sui 12 milioni di euro, ma in fase di selezione possono ottenere una ulteriore premialità. Tutti devono ottenere almeno il 40 per cento dei punteggi attribuibili su tre sezioni: caratteristiche del partenariato e consultazione del territorio, caratteristiche del Gal e caratteristiche della strategia proposta. In particolare la responsabile, Marinuccia Sanna, ha messo l'accento sulla necessità che i piani di sviluppo locale nascano con il massimo di coinvolgimento dei territori e che sia evidenziata la missione dell'Asse 3 del PSR che ha come obiettivi prioritari la creazione di opportunità di occupazione nelle aree rurali e miglioramento dell'attrattività e per imprese e popolazione . I piani comunque devono mirare a trovare una armonizazzione con le altre azioni previste negli assi 1 e 2 del PSR. Nel corso dell'incontro si è discusso anche della forma che devono assumere i Gal. Alla collaudata società consortile si è discusso se preferire la nuova e moderna formula della fondazione. ROSSANO SGARANGELLA

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la crisi ci costringe a cambiare il nostro stile di vita (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-02-2009)

Argomenti: Cervelli

«La fuga dei cervelli vergogna nazionale blocca lo sviluppo» «La crisi? Ci scippa il futuro». Timori diffusi in 300 studenti, ieri nell'affollato convegno all'istituto Don Bosco di Pordenone, sugli effetti della crisi globale e le prospettive locali. Massima attenzione al mercato del lavoro, in crisi galoppante di esubero: i ragazzi dell'ultimo biennio del liceo salesiano con i ragionieri "in pectore" dell'istituto tecnico commerciale Mattiussi cittadino e i compagni dell'Itc Marchesini di Sacile, vivono di riflesso l'incubo della recessione. «Conferenze così - ha commentato a fine lavori Diego Zanussi dell'Itc Marchesini - ti aprono gli occhi. Meglio essere informati: 10 e lode ai relatori». I loro commenti, intrecciati nel foyer del teatro Don Bosco di viale Grigoletti, misurano il tasso di dubbi e paure che si soffrono dai banchi di scuola. In attesa del futuro prossimo, le speranze sono prudenti per non illudersi troppo. Sedotti dalle relazioni degli esperti e curiosi di programmare una vita sostenibile, gli studenti fanno scelte coraggiose. La crisi da vicino. «Rinunciamo allo svago costoso e lo shopping è mirato alle cose utili, che si trovano nei saldi». Lo hanno confessato Genny Buciol e Lisa Mazzaro, future ragioniere che impostano il bilancio dell'austerity a 18 anni. Sulla crisi occupazionale, i ragazzi fanno previsioni realistiche: «Per tutto il 2009 saremo a terra - ha profetizzato Diego del Mattiussi -. Non facciamoci illusioni, perché andrà avanti un bel pò». I timori sul futuro sono confessati a voce alta. «Temo per i nostri anni migliori - ha detto Debora Perin che non ha perso una battuta della conferenza -. Cerco di risparmiare al massimo, rinunciando al superfluo. Ma è difficile abituarsi, perché non siamo lavoratori e la percezione del denaro non è precisa nelle nostre tasche». Le soluzioni local. «Abbiamo le nostre idee sulle cause della crisi - ha teorizzato Debora Perin, diciottenne con grinta da vendere -. Risolverla è possibile, con questa formula: più finanziamenti ai nuovi imprenditori per stimolare la creazione di nuove aziende, nel pordenonese». Analitica, Debora ha unito dosi massicce di formazione alla terapia. «Si dovrebbe puntare sull'investimento nella ricerca e nell'innovazione - ha aggiunto -. La fuga dei cervelli è una vergogna nazionale: blocca lo sviluppo». Per Isabella Piccolo, c'è un'altra strada per uscire dal tunnel. «Una spesa pubblica massiccia per rimettere in moto l'economia - è stata la sua proposta -. Investire in prodotti specializzati, puntando alla qualità e sul modello, per una nuova crescita dell'azienda-Italia». Le impressioni. «La conferenza mi ha convinta. Sono d'accordo con il presidente regionale dei giovani industriali, il pordenonese Alessandro Zanetti: è impossibile incentivare l'arrivo degli immigrati nel Nordest se mancano i posti di lavoro per gli italiani». E' il commento a caldo di Elisa Chiarot, una liceale del Don Bosco con le idee chiare. «Ci sentiamo addosso la crisi a 18 anni, quando pensiamo al nostro futuro - ha aggiunto -. Troverò lavoro, dopo il diploma? Potrò pagarmi le tasse all'università? La difficoltà di prevedere gli introiti familiari, mette a terra i progetti». Che fare? «Informarsi è il primo atto - ha concluso Elisa -. Poi, fare attenzione al tesoretto dei risparmi e ricordarsi che il futuro, siamo noi». Chiara Benotti

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Al Calasanzio anche il Linguistico (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

SCUOLA AL PRIMO POSTO L'INGLESE, SEGUITO DA FRANCESE, SPAGNOLO E TEDESCO Al Calasanzio anche il Linguistico [FIRMA]LUCIA BARLOCCO CARCARE Dal prossimo anno scolastico il liceo «San Giuseppe Calasanzio» attiverà l'indirizzo Linguistico. La notizia (ma si attende la conferma del ministero e della Regione) è arrivata venerdì pomeriggio proprio mentre si stava svolgendo il primo dei due «open day» in programma all'istituto carcarese per illustrare ai ragazzi delle medie inferiori e alle loro famiglie l'attività didattica prevista nei corsi di studio. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, dunque, gli studenti della Val Bormida interessati all'indirizzo linguistico non dovranno più spostarsi a Savona, ma potranno iscriversi a Carcare. Le lingue che verranno insegnate, a partire dalle classi terze, saranno l'inglese, quale prima lingua, il francese come seconda e, a scelta il tedesco o lo spagnolo. Grande la soddisfazione fra i docenti del «Calasanzio», come conferma il dirigente Fulvio Bianchi: «Il potenziamento garantirà maggiori possibilità formative e un ulteriore consolidamento del liceo quale presidio della cultura valbormidese». Al al Classico e allo Scientifico, dunque, si aggiunge un nuovo corso di studi la cui istituzione era già stata richiesta alcuni anni fa e che ora diventa realtà. Una svolta epocale per un istituto che può contare su di una storia pluricentenaria e che, pur tenendo fede alla tradizione, ha saputo stare al passo con i tempi. Come conferma l'attuale offerta formativa che prevede iniziative volte allo sviluppo e alla promozione della dimensione europea dell'educazione, in linea on gli obiettivi indicati nella «Strategia di Lisbona», attraverso una serie di progetti: da quello di intercultura al «Tie-Cill e «e.Twinning», dal progetto didattico della «Storia in dimensione europea» a quello «Esabac», di cui viene riconosciuto il titolo di studio in Italia e in Francia. Senza contare il programma dedicato alla sperimentazione linguistica e informatica, e quello che prevede attività di accoglienza, recupero, sostegno, approfondimento e integrazione linguistica per gli studenti di diversa madrelingua. Programmi, in cui rientrano anche i rapporti di collaborazione con l'Università e il mondo del lavoro l'organizzazione di attività integrative extracurricolari e la partecipazione a viaggi di istruzione e a manifestazioni culturali, e che verranno illustrati nei dettagli in occasione del prossimo «open day» in programma venerdì dalle 20,30 alle 22.

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Villani ricorda Vincenzo Buonocore (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 8 Febbraio 2009 Villani ricorda Vincenzo Buonocore POLITICA | Salerno Ha avuto luogo, nell'odierno pomeriggio, nell'Aula Consiliare del Comune di Fisciano, la manifestazione "Ricordando Vincenzo Buonocore" e la successiva consegna della Cittadinanza onoraria, così come deliberato dalla Giunta Amabile. Sono intervenuti: il Sindaco della città di Fisciano, Tommaso Amabile; il Rettore dell' Università degli Studi di Salerno, Raimondo Pasquino; il Presidente della Provincia, Angelo Villani; gli Onorevoli Tino Iannuzzi e Pierluigi Castagnetti. "La verità è che noi perdiamo soprattutto un uomo ? ha dichiarato il Presidente Villani -. Schietto, sincero, divertente, alla mano, sorretto da un profilo umano che, mi sento di poter dire, da additare quale esempio alle giovani e future generazioni. Buonocore, fine ispiratore politico, professore, già rettore dell'Ateneo, ha attraversato la vita di migliaia di persone: colleghi, amici, estimatori, studenti, oggi esimi docenti, che hanno seguito le lezioni di diritto privato nella sala del cinema Apollo adattata ad aula universitaria. Un professore severo, ma di quella severità giusta, scevra da protagonismi e superbie completamente estranee al suo carattere", ha concluso Villani. "Una splendida e limpida figura di docente, di studioso, di rettore, di gentiluomo e di deputato della Democrazia Cristiana nella X Legislatura. Un autentico gigante del Diritto commerciale e del Diritto privato con una vastissima produzione scientifica. Un vero maestro dell'Università campana ed italiana, con un rapporto per lui sacro con gli studenti e con i giovani alla cui formazione e alla cui crescita ha dedicato tutta la sua vita. Ho avuto la fortuna - ha dichiarato nel suo intervento l'Onorevole Tino Iannuzzi- di avere in lui un grande, generoso ed affettuoso maestro di impegno civile e di vita. Il professor Buonocore, attraverso il suo ricco ed autorevole percorso, ha onorato il Paese e le Istituzioni e rappresenta un luminoso ed altissimo esempio per le future generazioni che intendono avvicinarsi alla politica e all'impegno civile e culturale", ha concluso Iannuzzi. "A breve intitoleremo l'Aula magna dell'Ateneo al professore Buonocore, ha esordito il Rettore dell'Ateneo di Fisciano, Raimondo Pasquino. Nel 1971 si decise di trasferire l'Università nella Valle dell'Irno, il professore ebbe la ferma volontà di dar vita ad un Ateneo oggi divenuto fiore all'occhiello per l'intera Regione", mentre il sindaco Tommaso Amabile ha aggiunto che "..è naturale e spontaneo decidere di consegnare l'attestato di cittadinanza onoraria ad un professore, amico, che ha sempre rappresentato un onore per l'intera città di Fisciano". L'onorevole Pierluigi Castagnetti, in conclusione ha dichiarato: "...io e Buonocore eravano vicini di ufficio e di banco, in Parlamento. Eravamo molto dievrsi come carattere ma, pian piano, ci siamo avvicinati. Già a Roma tutti apprezzavano le sue doti politiche e di uomo impegnato nell'Università. Non è facile parlare e ricordare Buonocore che, come dicevano tutti gli altri amici, era punto di riferimento per tutti".

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X edizione alta formazione in Ingegneria Informatica (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 08-02-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 8 Febbraio 2009 X edizione alta formazione in Ingegneria Informatica UNIVERSITà | Ariano I. Il Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio e grandi imprese ICT consolidano la partnership per l'edizione 2009 del Programma UIIP University-Industry Internship training Program, una full immersion, unica nel suo genere, per la formazione e l'addestramento di 50 Tecnologi e Project Manager del Settore ICMT. Il Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio conferma la sua posizione di eccellenza nei programmi di addestramento e alta formazione finalizzati alla formazione di Tecnologi e Project Manager del Settore ICMT (Information, Communication and Media Technology), realizzati ormai da 10 anni in partnership con il Comune di Ariano Irpino (AV), città sede delle attività, e importanti imprese del settore ICT quali Accenture Technology Solution, Arsretia, Carlo Gavazzi Space, Centro Ricerche Fiat, Didagroup, EDS Italia Software, Elasis, ENEL.IT, Engineering Ingegneria Informatica, Ericsson Lab Italy, Jazzware, ID&A, Italdata, Lucent Technologies, STMicroelectronics, STM Italia, Technis Group, Telecom Italia, Wind e tante altre. A partire dall'esperienza di successo dei Corsi di Master Universitari in Ingegneria Informatica e Ingegneria Gestionale MUTS-MUJAZZ-MUTEGS, anche per il nuovo Programma UIIP University-Industry Internship training Program, si conferma il placement medio annuo del 98% entro soli tre mesi dalla fine dei corsi con la massima soddisfazione delle aziende nella realizzazione congiunta dell'iniziativa. Flessibilità e orientamento all'applicazione pratica su progetti reali è la caratteristica fondamentale degli innovativi programmi di formazione, voluti dalle aziende per rispondere meglio alle loro esigenze di reperire e formare, in tempi brevi, competenze trasversali e di frontiera, a favore tanto di giovani laureati quanto di chi opera o ricopre posizioni professionali qualificate in aziende di produzione o di servizi di rilevanza nazionale e internazionale. UIIP si eleva quindi come programma di formazione altamente professionalizzante, con la caratteristica fondamentale di prevedere che la partecipazione sia offerta gratuitamente a ciascun partecipante da uno dei partner industriali. Le attività del Programma UIIP si svolgono ad Ariano Irpino, nell'ambito delle attività di Biogem Campus, la struttura che ospita laboratori di ricerca, corsi di laurea, corsi di master e corsi di specializzazione nelle "Life and Mind Sciences" (es. biotecnologie, biologia, bioinformatica). I partecipanti al Programma UIIP condividono il loro soggiorno ad Ariano con una comunità inter-disciplinare di oltre 120 tra docenti, ricercatori e studenti che partecipano alle diverse attività di ricerca e didattica, ma anche ad una serie di social events (degustazioni enogastronomiche, visite) ed eventi culturali (seminari internazionali, presentazioni di libri, concerti) organizzati sul territorio. Due sono i curriculum professionali offerti da Programma UIIP: "Progettista Software" di taglio prettamente tecnologico e "Progettista di Nuovi Prodotti e Servizi ICMT" di taglio tecnologico-gestionale. Termine ultimo per l'invio della candidatura è l'11 marzo, mentre l'inizio delle attività formative è previsto per il giorno 24 Marzo. Per informazioni e contatti: http://www.ding.unisannio.it/uiip; uiip@unisannio.it

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Un denso decalogo per innovare il welfare state (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 09-02-2009)

Argomenti: Cervelli

DIRITTI SOCIALI Un denso decalogo per innovare il welfare state Benedetto Vecchi Un libro di interviste, alcune delle quali apparse su queste pagine, attorno alla crisi del welfare state e le proposte per una sua riforma senza cancellare il carattere universale dei diritti sociali di cittadinanza e per includere in essi il diritto alla formazione o l'accesso all'informazione. È questo il proposito de Ai confini del welfare curato dal giovane ricercatore italiano Cosma Orsi in forze da l alcuni anni alla danese Roskilde Univerity e pubblicato dalla manifestolibri (pp. 147, euro 15). Cosma Orsi può essere considerato a tutti gli effetti un «cervello in fuga» dalla demolizione dell'università e della ricerca nel nostro paese che si è imbattuto in un laboratorio teorico dove l'analisi su come si è sviluppato il welfare state costituisce il suo tratto distintivo. Da qui la convinzione della necessità di far conoscere al pubblico italiano come il welfare state, nonostante i tentativi di ridimensionarlo o cancellarlo, continui a essere per molti studiosi la forma più alta di organizzazione sociale prodotta dal capitalismo. E che per questo va difeso attraverso un complesso lavoro di riforma che registri le trasformazioni sociali intervenute assieme alla necessità di attenuare il carattere «pastorale» dello stato e per affermare quell'insindacabile «libertà femminile» dal potere patriarcale, come sostiene, nell'intervista, la ricercatrice femminista Theresa Funiciello. Dunque, una riforma del welfare state che innovi profondamente il ruolo dello stato nel garantire i diritti sociali di cittadinanza, accettando anche quel processo di autogoverno e autogestione dei servizi sociali che ha profondamente segnato l'esperienza dei «movimenti sociali urbani» nei paesi del Nord Europa dagli anni Settanta agli anni Novanta del secolo scorso. Interessante a questo proposito sono le interviste a Jesper Jespersen, John McMurtry e John Andersen. Di diverso tenore sono invece gli incontri che Cosma Orsi ha avuto con Philippe Van Parijs, lo studioso belga che vede nel reddito di cittadinanza lo strumento principale per sincronizzare l'operato del welfare state alla disoccupazione di massa e la diffusione della precarietà nelle relazioni tra capitale e lavoro, fenomeni che hanno caratterizzato il capitalismo contemporaneo. Argomento che ritorna anche in altre interviste assieme alla necessità di garantire una «buona vita», obiettivo imprescindibile è detto da molti degli intervistati di ogni politica economica e sociale. E «buona vita» significa intervenire in una situazione di «intermittenza» nel mercato del lavoro. Il reddito di cittadinanza avrebbe un doppio effetto: da una parte garantirebbe un reddito durante periodi di disoccupazione; al tempo stesso, però, limiterebbe la «corsa al ribasso» dei salari e l'uso di contratti «atipici» di lavoro perché viene proposto come diritto universale indipendentemente dalla prestazione lavorativa svolta. Il reddito di cittadinanza così declinato è uno strumento «riformista» che cerca di contenere gli effetti «collaterali» del capitalismo contemporaneo senza però «sovvertire» i rapporti sociali alla sua base. Il limite di questa proposta non sta, però, nel suo carattere «riformista», quanto nel suo impianto «dirigista», visto che non prevede nessun processo di autorganizzazione della forza-lavoro, che rimarrebbe dunque oggetto «passivo» di un intervento statale. Va da sé che anche in questa «versione» il reddito di cittadinanza è preferibile a tante altre proposte di intervento contro la disoccupazione e la precarietà. Ma è proprio «l'ingegneria normativa» alla sua base che lo rende facile preda dei suoi critici. I diritti sociali di cittadinanza nascevano all'interno di una costituzione materiale e di rapporti di forza tra capitale e lavoro. Difenderli, innovandoli, significa anche fare i conti con una costituzione materiale profondamente cambiata e di rapporti di forza anch'essi profondamente trasformati, ma a favore del capitale.

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In un momento di difficoltà generale di tutto abbiamo bisogno tranne che di polemiche o u... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

«In un momento di difficoltà generale di tutto abbiamo bisogno tranne che di polemiche o ulteriori conflitti. C'è da far quadrato per uscire dalla crisi il più in fretta possibile». Gianfranco Carbonato, presidente dell'Unione industriale, lancia tre parole d'ordine per il rilancio: governance allargata, specializzazione e poli d'eccellenza. Stupito dalla polemica Università-Politecnico? «Molto. L'industria e il territorio hanno bisogno di un sistema universitario forte e di eccellenza. La crisi sta facendo traballare i sistemi industriali con caratteristiche più tradizionali e meno tecnologiche. Per questo dico che serve un'università solida e coesa». Gli atenei sono pronti a questa sfida? «Il Politecnico ha compiuto molti passi in avanti nell'aprirsi verso il mondo delle imprese e l'internalizzazione. L'Università è più vasta e chiaramente più complicata da gestire. Ed è molto difficile raggiungere l'eccellenza con 70 mila studenti. Le migliori università al mondo sono quelle che fanno più selezione». Anche le nostre dovrebbero convertirsi a quel modello? «Devono individuare alcuni poli d'eccellenza e investire con convinzione su quelli, cercando di inserirvi gli studenti migliori. L'università oggi ha due compiti: provvedere a un'alta formazione, che non può che essere di massa; e sviluppare la ricerca, cosa che può avvenire solo in strutture d'élite. Bisogna sapere far convivere questi due elementi». Come? «Aprendo gli ambienti universitari a una governance più estesa. Oggi gli atenei sono strutture per lo più autoreferenziali. Dialogano molto al loro interno e poco con l'esterno». Dove bisogna intervenire? «Sugli elementi strutturali, innanzitutto. Un esempio: quando si parla di eccellenza io dico che è difficile raggiungerla quando si ha tante sedi». Gli atenei torinesi ne hanno troppe? «Sì. Credo abbiano commesso qualche errore in passato. È meglio portare gli studenti all'università che l'università sotto casa degli studenti». Lei, dunque, è più favorevole al modello dei Campus? «Senza dubbio. O a un sistema fondato su più Campus accorpati per macroaree, come in parte si è già fatto con le nuove ali del Politecnico e il polo di Grugliasco». Il rettore Pelizzetti sostiene che avere molte sedi contribuisce ad arricchire il territorio. Non è d'accordo? «A Torino può avere senso. Ma, ad esempio, mi chiedo perché aprire una sede a Savigliano. O prevedere una facoltà di Scienze politiche ad Asti, o un corso di Ingegneria meccanica a Vercelli. Con tutto il rispetto per queste città. Il problema è accorpare settori simili in un unico luogo, non disperderli. Altrimenti garantire punte d'eccellenza diventa difficile». Perché? «Dobbiamo riuscire ad attrarre non solo gli studenti stranieri e i più meritevoli, ma anche docenti di spessore internazionale. E, con tutto il rispetto, mi sembra difficile che un professore di fama internazionale accetti una sede distaccata. Bisogna selezionare, creare grandi poli d'eccellenza con unità orientate su ricerca e innovazione. C'è bisogno di persone di altissimo livello. In un mondo in cui non possiamo più combattere sul fronte dei costi dobbiamo farlo sul versante dei contenuti». Come ci si arriva? «Indirizzando gli studenti verso quegli ambiti disciplinari in cui servono laureati. Non sempre avviene. Atenei, istituzioni e imprese dovrebbero compiere un grande sforzo di comunicazione in questo senso».

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Firenze città telematica (sezione: Cultura)

( da "Data Manager" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Firenze città telematica A cura di Redazione DMO Pubblicato il 09-02-2009 0:00 Pegasus consentirà di fornire servizi innovativi ai cittadini e alle Amministrazioni locali per ridurre la congestione e i tempi di percorrenza, per aumentare l'efficienza e la sicurezza nell'uso dei mezzi e delle infrastrutture di trasporto, per ridurre l'impatto ambientale della mobilità su gomma, senza limitarne drasticamente l'uso. Gli ambiziosi obiettivi del progetto sono quelli di far risparmiare tempo ai cittadini facendoli andare più facilmente dove effettivamente desiderano, di valorizzare i mezzi e le infrastrutture oggi disponibili usandole al meglio della loro capacità fino a quando non ci saranno nuove risorse per nuove infrastrutture, di migliorare la sicurezza e risparmiare l'ambiente per lasciare ai nostri figli un mondo vivibile. La realizzazione della piattaforma permetterà di erogare, per mezzo dei sistemi di localizzazione satellitare, informazioni, in tempo reale, sul traffico o sulla disponibilità di parcheggi su strada anche attraverso lo sviluppo e la sperimentazione di navigatori di nuova generazione. Inoltre, le Amministrazioni locali avranno maggiori e più efficaci strumenti di governo della mobilità, mediante una più accurata e tempestiva conoscenza e analisi dei fenomeni di traffico, sia storici sia in tempo reale, ottenuta con l'ausilio e la diffusione dei dispositivi infotelematici a bordo dei veicoli. Si potranno ad esempio simulare con maggiore precisione e verificare immediatamente gli effetti sul traffico dell'apertura di nuovi cantieri o dell'adozione di nuove discipline di traffico come sensi unici, zone a traffico limitato o pedonalizzazioni. Tra i prodotti che verranno realizzati e integrati nella piattaforma infotelematica troviamo navigatori intelligenti che consentono di aggiornare continuamente il percorso ottimale, sistemi per la rilevazione rapida della scena degli incidenti per mezzo di laser-scanner, sistemi di tele pedaggio satellitare, sistemi di monitoraggio e controllo della distribuzione delle merci nei centri storici e per la gestione di servizi strategici della città: come permessi di transito/circolazione elettronici e disponibilità dei parcheggi, apparecchiature per la chiamata di emergenza automatica in caso di incidenti gravi, strumenti per la rilevazione puntuale delle emissioni di CO2 per migliorare la determinazione dei livelli di inquinamento e per il miglioramento degli stili di guida, ecc. Questa strumenti saranno il frutto dell'impegno e della capacità innovativa di un gruppo di imprese, di Università come quella di Bologna e di Centri di Ricerca come l'ENEA, che lavorano - insieme a Octo Telematics, capofila del raggruppamento- al progetto che è risultato tra quelli più innovativi selezionati e finanziati nell'ambito del programma "Industria 2015", avviato nel 2006 dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Nel raggruppamento figurano anche il Consorzio Midra, affiliato all'Università di Firenze, e Netsens, azienda spin off dell'Incubatore per imprese di Brozzi. La Provincia e il Comune di Firenze svolgono in questo caso un importante ruolo di indirizzo nella definizione delle specifiche tecniche di progetto e nel ruolo di sperimentatori e di utilizzatori finali di Pegasus, il cui progetto ha un valore di 18 milioni di euro. A lavoro ultimato l'area metropolitana di Firenze sarà quindi la prima in Italia a utilizzare una piattaforma per la gestione del traffico in tempo reale. Octo Telematics (la società di MetaSystem Group, capofila del consorzio pubblico-privato che ha ottenuto l'ammissione ai finanziamenti Industria 2015') coordinerà ed indirizzerà il Programma di Innovazione Industriale Pegasus, mettendo a disposizione il know how e le competenze maturate nello sviluppo e nella gestione di applicazioni telematiche all'avanguardia per le assicurazioni auto e della più ampia flotta in Europa di veicoli equipaggiati con sistemi telematici di bordo, con oltre 700.000 clienti attivi.

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Campionati internazionali di Giochi matematici 2009 (sezione: Cultura)

( da "Data Manager" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Campionati internazionali di Giochi matematici 2009 A cura di Redazione DMO Pubblicato il 09-02-2009 0:00 La matematica non è un gioco, ma lo può diventare con la nuova edizione dei Campionati internazionali di Giochi matematici. Un modo diverso e divertente per proporre agli studenti e al “grande pubblico” la matematica presentandola anche al di fuori del contesto scolastico. Quella del 2009 è la 23esima edizione nel mondo e la 16esima in Italia. Nel 2008 hanno giocato nel mondo oltre 200mila partecipanti e di questi oltre 30mila venivano dall?Italia. Per la prima volta quest?anno i migliori partecipanti ai “Giochi”, organizzati colpatrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, verranno segnalati al premio eccellenza dello stesso Ministero Le iscrizioni si chiuderanno l?11 febbraio,per la sola città di Milano il 18 febbraio. Ai campionati possono partecipare giovani e meno giovani. I giocatori sono divisi in cinque categorie, che gareggiano con diversi livelli di difficoltà e classifiche diverse: C1 (prima e seconda media), C2 (terza media e prima superiore), L1 (seconda, terza e quarta superiore), L2 (maturandi e primo biennio universitario), GP (universitari dal terzo anno in poi e adulti). Per le scuole medie superiori (che gareggiano nelle categorie C2, L1, L2) è prevista poi anche la possibilità di confrontarsi in un?altra competizione, questa volta a squadre. L?unico requisito che viene richiesto per partecipare ai Giochi matematici è “una voglia matta di giocare”, come afferma Angelo Guerraggio, docente di matematica in Bocconi e organizzatore dei giochi matematici in Italia. “Bisogna utilizzare l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna regola complicata e nessuna equazioneparticolarmente avanzata. Per indovinare e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia, tenacia, astuzia e immaginazione senza dimenticare un pizzico di humour che caratterizza il vero matematico”. Le gare si svolgeranno su tre turni: semifinali locali, il 21 marzo in oltre 90 sedi in tutta Italia, la finale nazionale, a Milano in Bocconi il 23 maggio, durante la quale si classificheranno i concorrenti che rappresenteranno l?Italia alla finale internazionale a fine agosto a Parigi. Tra gli altri premi, per le categorie L1 e L2 ci saranno due iscrizioni gratuite alla Bocconi (a condizione che i partecipanti superino il test di ammissione all?Università). Infine ai primi classificati anche altri premi. Sempre ai primi classificati, o per chi avrà raggiunto un certo punteggio, verrà riconosciuto un credito formativo da sommarsi a quello che normalmente viene a definirsi nel curriculum scolastico. Anche quest?anno parte delle quote di iscrizione verrà devoluta ad ABBA?, Associazione per l?adozione a distanza dell?infanzia abbandonata. I Campionati internazionali, che sono stati organizzati per la prima volta nel 1987 dalla Federazione Francese dei Giochi Matematici, coinvolgono ogni anno concorrenti provenienti da quattro continenti. Il Centro Eleusi dell?Università Bocconi (che organizza l?edizione italiana) cura anche la redazione del sito http://matematica.unibocconi.it/, nel quale si possono trovare notizie e cronache relative ai giochi, assieme a molti esercizi di allenamento.

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Sistema produttivo locale: ecco che cosa è cambiato (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

IL CONVEGNO Sistema produttivo locale: ecco che cosa è cambiato Mercoledì alle 10.30 nella sala Lune e Nodi della Camera di Commercio in via Calvi incontro dal titolo "Metamorfosi del sistema produttivo mantovano: comprendere l'attualità attraverso l'analisi della struttura economica provinciale tra il 2001 e il 2005". Interverranno: il presidente della Camera di Commercio Ercole Montanari, il professor Andrea Lasagni, docente di Economia Politica all'università di Parma, il presidente del gruppo Giovani Industriali Stefano Bondioli, il direttore dell'associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova Giovanni Acerbi e il presidente di OmegaNet srl - Siglacom group Massimo Passani.

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Alle 16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international journal of co... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Alle 16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international journal of codicology and palaeography). Previsto l'intervento di Guglielmo Cavallo (docente di paleografia greca all'Università La Sapienza di Roma.

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Scano: <La questione morale esiste ancora> (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1008 Corte dei conti. Il magistrato lascia la sezione requirente e per andare a dirigere quella di controllo Scano: «La questione morale esiste ancora» Corte dei conti.. Il magistrato lascia la sezione requirente e per andare a dirigere quella di controllo Consulenze facili ed enti fasulli: dura analisi del Procuratore regionale --> Consulenze facili ed enti fasulli: dura analisi del Procuratore regionale Mentre lascia l'incarico, il Procuratore parla dei problemi della pubblica amministrazione. di LUCIO SALIS Per 13 anni è stato Procuratore regionale della Corte dei conti, angelo custode e cane da guardia della Pubblica amministrazione. Ora andrà a dirigere la Sezione di controllo per la Sardegna, dove aveva esordito nel lontano 73'. Mario Scano, sassarese, cagliaritano di adozione, si avvicina al nuovo incarico con lo stesso entusiasmo dimostrato al vertice di una Procura protagonista di clamorose inchieste (dai falsi vivi delle Asl al ripascimento del Poetto, ai contributi pubblici alle industrie, alla svendita degli edifici Inpdap) ma anche di una quotidiana vigilanza su piccoli e grandi attentati all'integrità dell'Erario. Attività puntuale e implacabile, condotta spesso di concerto con la Procura della Repubblica del tribunale, illustrata tutti gli anni in una relazione durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Appuntamento imperdibile e disarmante, durante il quale Scano, in piedi, con toga e tocco, passava ai raggi ics vizi e virtù di enti pubblici spesso in caduta libera sul piano delle correttezza e del costume: sempre lo stesso campionario di privilegi assurdi, consulenze per gli amici, enti fasulli, sprechi di denaro pubblico, controlli fantasma. Tutto davanti a presidenti, assessori e dignitari del Palazzo schierati in prima fila. Impassibili. Con l'aria di chiedersi: ce l'ha con noi? Dottor Scano, abbandona le inchieste per passare ai controlli. Con qualche rammarico? «No, bisogna incrementare i controlli. Perché le Procure intervengono quando gli illeciti sono stati compiuti, il denaro pubblico sperperato. Un controllo preventivo efficace invece, (come diceva Borrelli al tempi di Tangentopoli) assicura un filtro più efficace in partenza». Ma esiste oggi una questione morale nella pubblica amministrazione? «È sotto gli occhi di tutti. E mi meraviglio di chi cade dalle nuvole quando si parla di questione morale. In campo pubblico, tutto si risolve stabilendo delle regole. Perché il problema si pone quando si abbatte il sistema delle garanzie, cioè dei pesi e i contrappesi fra i vari poteri». Quando è avvenuto questo passaggio? «Nel '93, quando si è ridisegnata un'amministrazione di tipo aziendalistico che ha comportato il venir meno di vincoli di legalità, di controlli interni ed esterni agli enti. Si è pensato che il sistema aziendalistico fosse il migliore, ma i risultati dimostrano che non è vero». Colpa della politica? «La riforma del '93 prevedeva la separazione fra politica e amministrazione. Ma questo principio è stato smentito quando si è introdotta nel pubblico impiego l'assunzione diretta di dirigenti con contratti di diritto privato. Con un rapporto diretto, un interscambio fra politici (sindaci, assessori, presidenti) e dirigenti e una confusione di ruoli. Col destino del dirigente che dipende dal politico». Lei è stato sinora Pubblico ministero, ora diventa controllore. Non c'è incompatibilità fra i due ruoli? Per la magistratura ordinaria si parla di separazione delle carriere. «Nessuna incompatibilità. Si svolge lo stesso tipo di attività: quella del Pm si chiude con una chiamata in giudizio o un proscioglimento, quella del controllore con una relazione a fini correttivi. Quanto alla separazione delle carriere nella magistratura ordinaria, sono contrario, perché creerebbe una figura di Pm poliziotto dipendente dall'esecutivo». L'ultima grande inchiesta? «Quella sui contributi pubblici alle industrie, che ha accertato danni erariali per 34 milioni e 308 mila euro, mentre sono stati sequestrati beni per oltre 8 milioni di euro». Fra i peccati delle pubbliche amministrazioni lei ha sempre citato il ricorso alle aziende miste. «Sì, perché in teoria le aziende pubblico-private dovevano servire a gestire i servizi in maniera più dinamica ed efficiente, in pratica si risolvono spesso nell'elusione delle norme in materia di appalti, affidamento di servizi e assunzioni». C'è anche un abuso di consulenze. «Dovrebbero servire in casi eccezionali, invece sono diventate la norma: nell'ambito dello Stato, se ne calcolano da tre a cinquecentomila». Se ne abusa anche in Sardegna? «Sono diffusissime. A volte sono giustificate, altre volte rappresentano un sistema per privilegiare certe persone. Come succede anche con la diffusione del lavoro precario». Un altro suo cavallo di battaglia. «Il dipendente precario è soggetto al datore di lavoro, nei confronti del quale non ha la minima autonomia». In sardegna, ci sono ancora molti sprechi di denaro pubblico? «È un settore nel quale c'è il campionario più vario. Si va dall'impiegato della Asl che si appropria dei ticket, sino all'intervento di nessuna utilità per l'amministrazione. Tornando alle consulenze, a volte il danno che arrecano alla pubblica amministrazione è superiore allo stesso costo degli incarichi. Contemporaneamente, però, devo rilevare che si sta contraendo il fenomeno delle auto blu». Le Asl si sono rivelate un terreno fertile per le sue inchieste. «La Sanità è il settore economico più importante della Sardegna, riguarda un terzo delle finanze regionali, l'inchiesta più importante è stata quella dei falsi vivi, prima che esplodesse a Catania. In Sardegna erano decine di migliaia e abbiamo ottenuto il risultato di far revisionare l'elenco dei cittadini assistiti dalla sanità pubblica». Dopo tante relazioni critiche, si è mai sentito un predicatore nel deserto? Qualche volta sì: perché pur trovando la massima accoglienza da parte dei poteri pubblici e della società civile, le cose hanno continuato ad andare per il loro verso. E ho avuto la sensazione di trovarmi di fronte a un corso delle cose ineluttabile».

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antonio tarantino si racconta (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 45 - Giorno/Notte Antonio Tarantino si racconta Oggi all'auditorium Santa Margherita Nella stagione in cui ben otto teatri italiani ospitano le sue opere Antonio Tarantino approda a Venezia per raccontare in prima persona la sua avventura di autore e uomo di teatro. Nell'incontro pubblico in programma oggi alle 18 all'auditorium Santa Margherita il drammaturgo (unico ad aver ricevuto due volte il Premio Riccione per il teatro) sarà presente con Franco Quadri, critico e studioso di fama internazionale nonchè suo scopritore ed editore dei suoi testi per i tipi di Ubulibri. Maria Paiato regalerà una lettura scenica di alcuni testi editi come Stabat Mater e di brani inediti interpretati qui per la prima volta. L'appuntamento sarà per gli aspiranti drammaturghi una tappa fondamentale delle 12 previste dal laboratorio «Parole in forma scenica», promosso dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l'Università Ca' Foscari e la Città di Venezia e condotto da Leonardo Mello, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all'Università Cattolica di Brescia. Rivolto ai giovani dai 16 anni, il laboratorio fa parte di Esperienze-Periferie, un progetto della Fondazione di Venezia che trasforma il territorio veneziano in un laboratorio articolato e diffuso, impegnato ad alimentare un processo dinamico di maturazione culturale.

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questa crisi dà torto a tutti - mario pirani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 21 - Commenti LINEA DI CONFINE Questa crisi dà torto a tutti MARIO PIRANI Le angosce provocate dalla crisi mi risospingono verso quelle problematiche economiche che ai tempi della fondazione di Repubblica mi assorbivano quasi completamente e che in seguito avrei disertato. Vorrei, quindi, far partecipi i lettori di qualche estemporanea riflessione tra quelle che mi vengono in mente. Ad esempio ho sempre pensato che nell´analizzare i fenomeni economici occorresse ricercarne l´intima razionalità, eppure oggi mi sembra delinearsi, nel concreto evolversi della crisi, un aspetto profondamente irrazionale. Alcune certezze sulle quali si basavano i nostri convincimenti si rovesciano come se fossero preda di apprendisti-stregoni. Ad esempio, per quanto tempo ci siamo detti che la debolezza del sistema economico italiano risiedeva nella scarsa innovazione tecnologica che ne frenava la produttività? E come fosse apprezzabile l´industria manifatturiera medio-piccola che aveva saputo rinnovare prodotti e metodi e conquistare nuovi mercati piazzandosi ai primi posti nel mondo? Sul piano teorico ne usciva confermata l´ipotesi della "distruzione creativa" elaborata da uno dei più grandi economisti dell´ultimo secolo, l´austriaco J. A. Schumpeter, che contrappose all´"approccio statico" alla crescita, un approccio "dinamico", basato sull´innovazione tecnologica introdotta da un imprenditore capace di sostituire una combinazione produttiva nuova ad una vecchia, destinata giustamente a fallire. Ebbene, non era questa la chiave dei successi del Nord-Est, dell´Emilia, dei distretti marchigiani e toscani? Eppure nell´attuale frangente il paradigma si rovescia. Con l´inaridirsi improvviso dei grandi mercati in via di impetuoso sviluppo (India, Cina, Russia, ecc.) sono proprio le industrie più avanzate e più concorrenziali a farne le spese, con il pericolo di uscirne stroncate, mentre le imprese statiche, ancorate al solo mercato interno, con poche spese di ricerca e sviluppo, si rivelano in grado di reggere meglio. Una prova che non esistono leggi economiche, al di fuori della Storia. E a proposito della Storia un´osservazione di tutt´altro genere mi è suggerita dall´elegante catalogo di una mostra tenutasi a Torino, Olivetti, una bella società (a cura di Manolo De Giorgi ed Enrico Morteo, ed. Allemandi). Novantacinque piccoli saggi ripercorrono il panorama di quella esperienza irripetibile in cui s´incrociarono edificazione industriale, innovazione tecnologica dei prodotti, cultura d´avanguardia del design, concezione avanzatissima dei rapporti sociali comunitari, apporto culturale di un gruppo eccezionale di intellettuali. Tutto vero, solo che sulla storia della grande azienda di Ivrea e della leadership di Adriano Olivetti si è già scritto a dovizia, mentre scarsissimi seguitano ad essere gli approfondimenti sul perché del suo declino (parlo della prima fase, non del tentativo di rilanciarla da parte di Carlo De Benedetti, che è una diversa vicenda). Anche questa recentissima pubblicazione non si scosta dal copione abituale. A Roberto Olivetti sono dedicate, infatti, due paginette di patetici e lirici ricordi, scritte a suo tempo dal grande designer scomparso, Ettore Sottsass. Manca così ancor oggi una revisione radicale della storia della Olivetti dalla fine degli anni Cinquanta a quelli immediatamente successivi alla morte di Adriano nel 1960. Si consumò allora la grande illusione del figlio Roberto (1928-1985), un genio misconosciuto dell´industria innovativa che, con il sostegno di Enrico Fermi, intuì l´avvento ormai prossimo dell´elettronica e si battè invano perché la Olivetti, allora incentrata sull´elettromeccanica, si aprisse all´era del computer. Ottenne dal padre i mezzi per organizzare un gruppo di ricerca e una prima Divisione elettronica ad Ivrea. Riuscì così a mettere in produzione il primo grande calcolatore europeo della serie Elea, in contemporanea con l´americana Ibm (i giapponesi sarebbero arrivati 10 anni dopo). Da Ivrea usciva, inoltre, il primo mini-computer del mondo, il Programma 101. Nel 1960 Adriano Olivetti morì improvvisamente e a quel punto si bloccò il sogno elettronico italiano. La prima condizione che il gruppo d´intervento pubblico-privato, messo assieme per ricapitalizzare Ivrea, composto dall´aristocrazia dell´imprenditoria e del mondo bancario, pose come prima condizione la vendita immediata agli americani della Divisione elettronica, un´industria � dissero � «buona tutt´al più per fare giocattoli». Roberto cercò allora di unire le poche aziende europee che cominciavano a muoversi in quella direzione. Tutte risposero di no. Oggi l´Olivetti non esiste più e neppure una grande azienda elettronica in Europa.

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Settant'anni, metà alla guida del Sant'Alessandro (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Settant'anni, metà alla guida del Sant'Alessandro --> Monsignor Achille Sana: i ragazzi valgono moltissimo ma non lo sanno. Sono iperprotetti, l'emergenza educativa c'è Lunedì 09 Febbraio 2009 CRONACA, pagina 11 e-mail print Oggi monsignor Achille Sana, rettore e preside del Collegio vescovile Sant'Alessandro, compie settant'anni. Quasi la metà, trentadue, li ha dedicati agli studenti del Collegio. «È una tradizione che i rettori del Sant'Alessandro restino praticamente tutta la vita - ride -. Il vescovo Amadei ci ha sempre scherzato sopra dicendo di rassegnarmi...». Si interrompe, guarda per aria: «Per la verità si è sempre premurato di sapere se volevo cambiare, ma...». Per un momento, all'inizio degli anni '90, la rotta di don Achille Sana incrociò una parrocchia. Quasi. Così oggi è ancora al timone della sua nave di cemento in via Garibaldi, che governa dall'ufficetto in posizione strategica tra atrio e segreteria, dalla porta sempre aperta. Nato a Barzana nel 1939, Achille Sana vive un'infanzia di guerra prima di concludere gli studi nel Seminario investito dal vento del Concilio. Don Achille è ordinato sacerdote nel 1964 e l'anno dopo torna in Seminario come vicerettore. Intanto si laurea in Lettere e Filosofia all'Università Cattolica di Milano e si specializza in psicologia. Nel 1977 approda al Collegio Sant'Alessandro per sostituire monsignor Paolo Carrara che aveva guidato il collegio dal 1947 portandovi il liceo scientifico, l'apertura alle ragazze, il corpo docente laico, la nuova sede. Un'eredità pesante. Don Sana trasloca da Città Alta portandosi soprattutto libri, le Lettere di Gerolamo in cima al mucchio. Appassionato di Bibbia, sul comodino ha i libri di Martini. Anche San Gerolamo? «Uso la sinossi delle tre versioni, greco, latino, italiano. Nelle sue lettere Gerolamo rivela tutta l'accuratezza filologica, la genialità della sua traduzione: rintraccia, confronta, soppesa, discute i termini nei passaggi dall'ebraico al greco al latino per restare fedele al testo. Prima di provare a cambiare una parola di Gerolamo ci penso, assaporo la ricchezza, la finezza...». Si entusiasma, dietro le lenti gli occhi azzurri si accendono e rivelano tutta la loro acutezza. Ma monsignor Sana tira subito le redini a se stesso, l'umanista rientra disciplinatamente nel rettore. C'è, intorno ad Achille Sana, un'aria di nettezza senza tempo che è prima di tutto misura, stile interiore. Quale è il segreto dell'equanimità? «Ogni sera cerco di dimenticarmi di quanto è successo durante il giorno con gli allievi e i docenti, per poter ricominciare pulito ogni mattina, senza, come dire, preclusioni affettive sia in bene sia in male». La camicia a righine azzurre spunta dietro il colletto della talare d'ordinanza, che il rettore porta con naturalezza, segno esteriore di un suo profondo convincimento e cioè che «è importante che resti per ora un rettore sacerdote e non laico, per permettere un dialogo continuo con i ragazzi, con le famiglie, con i docenti». Ormai tutte le scuole cattoliche tendono a essere dirette da laici, non è d'accordo? «Forse in futuro accadrà così anche per il Sant'Alessandro, ma io non posso fare a meno di sentire che lo stile di questo collegio dipende anche dalla particolare vocazione educativa insita nel sacerdozio». Forse la talare la protegge anche dal troppo affetto per i suoi 500 ragazzi e ragazze dei quali, si sa, è molto fiero? «Chi, gli studenti? - sbuffa -. Credono di sapere tutto perché si collegano a Internet, hanno perso il senso della riconoscenza ai genitori, non capiscono che apprendere è prendere dal docente e se ne stan lì a farsi scorrere addosso le ore...». Qualcuno bussa, dalla porta spunta una faccia simpatica, scarmigliata e rubiconda che tende il libretto dei ritardi. Istantaneamente la fronte del preside si aggrotta, cambia anche il tono di voce: «Sì, vieni dentro, ho visto che sei fuori posto... Come mai arrivi solo adesso?». Borbottio: «Non... sentito... sveglia... preside...». La mano firma in fretta il tagliando della riammissione in classe, l'allievo sparisce. Subito la fronte si distende: se sei un preside, anche la faccia è un ferro del mestiere. Ma davvero questa generazione vale poco? «Vale moltissimo, ma non lo sa. L'emergenza educativa esiste - risponde monsignor Sana - questi ragazzi sono iperprotetti, mi capitano madri che dicono "il mio bambino" di ragazzoni di diciott'anni. La tecnologia e il benessere hanno portato il paradigma del maggior vantaggio con il minimo sforzo. Con le macchine funziona, ma se trasferisci questo modo di pensare nell'orizzonte educativo, diventa una sciagura. Perché l'educazione è trasmettere la consapevolezza che devi tenere sotto controllo il tuo cammino, che se non fai fatica non raggiungi vette alte, non è come l'auto che schiacci l'acceleratore e vai. Trasferire la mentalità tecnologica nello sforzo intellettuale ti svia, ti impedisce di vedere il processo interiore qual è, e cioè un'elaborazione lunga e a volte faticosa. Spesso i ragazzi non "si vedono" nemmeno. Gli dico: guardatevi allo specchio, come siete, cercate di capire chi siete, cosa valete, cosa volete». Monsignor Sana guarda fuori dalla finestra, parla di un collegio che conosce solo dalle carte e dai registri storici: quello di allievi come Giacomo Radini Tedeschi o Bortolo Belotti, quando i ragazzi avevano solo una casa e due genitori, quando la giornata in collegio era scandita dall'anno liturgico. Nostalgia? «Mi chiedo se quella pratica religiosa regolare non predisponesse a un'impostazione di vita ordinata, non radicasse un impianto etico che poi si trasferiva nella professione, nella vita privata, nella partecipazione civile». Come è nato il Collegio Sant'Alessandro? «Come un convitto per i ragazzi che venivano in città a studiare.Poi ha aperto scuole proprie: le elementari, i cinque anni del ginnasio, il Liceo classico, per breve tempo l'Avviamento. Infine la scuola media, il Liceo scientifico». Dal 1846 è passata di qui metà della borghesia bergamasca. Cosa è cambiato? «Le generazioni si sono modificate sempre più in fretta, prima le leve di ragazzi erano stabili, simili tra loro, poi qualcosa è partito, siamo arrivati ad avere modificazioni generazionali ogni tre anni, adesso ogni anno l'approccio educativo dev'essere modificato». In questo mare agitato il timone, oltre che sulla cultura, è tenuto fisso sulla rotta del personalismo cristiano e del senso della comunità. Cosa significa essere una scuola cattolica? «L'aggettivo cattolico...i genitori si affidano fin troppo, delegano, chiedono alla scuola di supplire. Manteniamo alcuni segni forti, al mattino la Messa è libera. Molti ragazzi entrano in cappella a dire le preghiere...è bello. Ma, soprattutto, sto cercando di iscrivere il senso cattolico nella scuola attraverso la parabola dei talenti. Cerco di far nascere la coscienza del dovere di mettere a frutto le proprie capacità e di metterle a servizio della società. In quanto cattolico, devi essere un buon cittadino». È vero che parla con tutti gli allievi, uno per uno, a partire dal terzo anno delle superiori? «Sono gli anni più produttivi per la testa e per il cuore. Non devono perderli». Funziona? «Non subito, non sempre, ma si sentono presi sul serio». Dicono che monsignor Sana sia sempre pronto a dare fiducia. È così? «Dio sa quanto mi costa a volte urtarmi con il corpo docente...a volte rischio. Eppure credo che se dai fiducia prima o poi i ragazzi rispondono... Ora sono molto preoccupato per un ragazzo intelligentissimo che ha deciso di non-fare-nulla-non-dire-nulla e non capisco perché...». Lo sguardo gli si rattrista, si passa una mano tra i capelli che restano ritti. Qual è il punto critico per l'educatore di oggi? «È difficile trasmettere il valore di un progetto. Ai ragazzi non riesci a dare un'idea futura di sé, perché hanno tutto già e non hanno idea di che cosa vuol dire "raggiungere". Hanno bisogno di autonomia. I genitori devono lasciarli andare». Questa scuola è sempre stata capace di innovare. Qual è il suo contributo? «Il mio contributo all'innovazione sono state le scuole medie miste, il liceo musicale. Sono riconoscente a chi mi ha preceduto per aver creato questa tradizione di fedeltà e innovazione. Oggi però la scuola non è aiutata dal contesto, si è perso, in gran parte, il senso del legame tra benessere e responsabilità». Non che le passate generazioni di allievi fossero perfette: c'è stato anche qualcuno «beccato di notte nella scuola a caccia di un certo compito in classe: lo spavento per le conseguenze gli fece riconnettere il cervello. Ma dalla scuola sono usciti politici, diplomatici, imprenditori, professionisti, scienziati in grado di dire la loro in contesti internazionali». La crisi della cittadinanza è profonda, investe tutta la società italiana. Come si fa a dare segnali diversi? «Questo collegio nella sua storia ha attraversato momenti durissimi - ricorda monsignor Sana - eppure tutti i rettori son sempre rimasti al loro posto: dietro di me ho solo 5 predecessori nello spazio di 163 anni». È evidente che questa tradizione di fedeltà le dà forza. Ma forse la verità è che, a guidare questa «parrocchia» di under 18, si diverte più di quanto si preoccupi? «Si impara molto dai giovani. Per anni un alunno straniero che restava solo durante le vacanze ha passato il Natale con i miei famigliari. Mi insegnò l'importanza di interessarmi dei ragazzi oltre il cancello della scuola. A volte sbaglio. Per impazienza son troppo duro, voglio il risultato, il ragazzo si chiude. Mai interrompere il dialogo». Entusiastici saluti urlati lo accolgono mentre passa davanti a un'aula aperta. «Son quegli sconsiderati del recupero...» commenta tutto contento dopo averli inceneriti con lo sguardo ed essersi informato di come vanno i loro affari di quindicenni. Cosa significa essere preside per trent'anni? «Restare a lungo nella scuola significa imparare a guardare oltre, appassionarsi alle generazioni, trovare modi per legarle l'un l'altra», risponde mentre si accomiata con un sorriso. Su Facebook, il gruppo degli allievi del Sant'Alessandro ha 309 iscritti: si chiama «Mens Sana in corpore Achille». Susanna Pesenti 09/02/2009 nascosto -->

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innovazione, ricerca e università: avanti su questa strada - silvia sanna (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Francesco Soddu (Pd) «Innovazione, ricerca e università: avanti su questa strada» SILVIA SANNA SASSARI. Nelle stanze della politica è per quasi tutti "il figlio di". Anche per questo per parecchi anni è rimasto defilato, lavorando sottotraccia. Ora Francesco Soddu, 46 anni, liscia l'abito di vellutino nero e dice di essere pronto a mettersi in vetrina. In lizza con il Pd, pro Soru. E quando va a parlare nelle piazze, tra le gente, papà Pietrino lo lascia a casa. - Quanto pesa chiamarsi Soddu? «In politica parecchio. Per moltissimi sono "il figlio di Pietrino", non uno che bazzica in quell'ambiente da anni. - Che ha fatto sinora? «Ho esordito nel 1994, a 32 anni. Quando Antonello Soro divenne segretario del partito popolare, volle me e Paolo Maninchedda al suo fianco. - Il grande nemico-ex amico di Soru? «Già. A quei tempi lavoravamo fianco a fianco. Ci impegnammo al massimo per le Politiche. Purtroppo andò male. - Il 1994 fu l'anno di Forza Italia e di Silvio Berlusconi. Oggi come allora è lui l'avversario da battere? «Sicuramente è lui il protagonista della campagna elettorale del centrodestra. Fossi Cappellacci, non ne sarei felice. - Perchè? «Lo danneggia in maniera clamorosa, lo fa apparire come una specie di maggiordomo. Senza Berlusconi al suo fianco, Cappellacci potrebbe ispirare fiducia». - Che pregi gli riconosce? «Non lo conosco personalmente, ma ha l'aria elegante, il classico aplomb da esponente della buona borghesia cagliaritana». - Come lei? «No, le mie origini sono popolari. Uno dei miei nonni faceva il fabbro, l'altro era un operaio. Poi, certo, la situazione è cambiata». - Chi è oggi Francesco Soddu? «Un docente universitario innamorato del suo lavoro. Ordinario di Storia delle istituzioni politiche, sono vicepreside della facoltà di Scienze politiche. E preside in pectore: sono stato indicato come successore dell'attuale, il professor Virgilio Mura». - Accetterà l'incarico? «Solo se non dovessi essere eletto. Non potrei mai fare entrambe le cose, sarebbe un impegno troppo pesante. Però l'Università resta la mia vita, la strada che ho scelto». - L'ha aiutata a costruirsi una sua identità? «Nel mondo accademico non sono "il figlio di". Anzi, succede il contrario. A mio padre dicono: "Ah, Pietrino Soddu, lei è il padre di Francesco?». Ed è lui il primo a esserne felice. - In questa campagna elettorale è al suo fianco? «Si, ma ognuno va per conto suo. Sono grande e vaccinato...» - Nella sua esperienza politica ha già dovuto fare i conti con qualche delusione. Un anno fa era stato indicato come segretario provinciale del Pd, poi la nomina è sfumata. Perchè? «A Sassari era stato trovato un accordo unitario sul mio nome, invece non se ne fece nulla. Sono sincero: ho vissuto la cosa con un certo fastidio. Il disagio nel Pd a quei tempi era forte». - Crisi superata? «Queste elezioni sono un banco di prova determinante. Il giorno dopo bisognerà iniziare a costituire la nuova classe dirigente del Partito Democratico, recuperando l'entusiasmo iniziale. Dobbiamo fare come nel 1996». - A che cosa si riferisce? «Ai comitati di Prodi, che ebbero la capacità straordinaria di mettere insieme forze diverse. Una casa comune dove ognuno conserva le proprie radici e collabora a un progetto unitario». - Nella maggioranza uscente questa unità non sempre c'è stata. «Nel rapporto tra il presidente Soru e il consiglio qualcosa non ha funzionato. Lui è stato accusato di essere un uomo solo al comando, secondo me in molti casi è stato costretto a comportarsi così». - Si spieghi meglio. «Sono convinto che Soru abbia bisogno di una maggioranza forte e leale, che faccia bene la sua parte. A quel punto, lui cambierebbe atteggiamento». - Che cosa apprezza in particolare dell'operato della giunta uscente? «La vertenza sulle entrate e le servitù militari sono conquiste storiche. Ma da addetto ai lavori, mi convincono soprattutto gli investimenti nella conoscenza, nell'istruzione». - Lei ha manifestato contro la riforma Gelmini? «Ho sfilato per le strade di Sassari insieme ai miei studenti e a migliaia di persone. Ma a preoccuparci di più non è la riforma Gelmini, ma quella Tremonti, cioè il taglio delle risorse». - Quali sono i pericoli? «Tra due anni il sistema universitario si troverà in difficoltà immense. Siamo già largamente sotto gli standard europei in materia di investimenti universitari, con le scelte del governo spariranno del tutto». - Qual'è la sua ricetta? «Il master & back è un ottimo inizio, ma la borsa di studio biennale non basta. è giusto dare ai nostri giovani la possibilità di studiare all'estero, ma dobbiamo fare in modo che possano tornare indietro. E sfruttare qui il loro bagaglio di esperienze e competenze». - Il territorio è in crisi, le emergenze sono tante. Quali le priorità da affrontare? «Al primo posto c'è il petrolchimico di Porto Torres, che va rilanciato e bonificato garantendo gli attuali livelli occupazionali. Una società moderna non può fare a meno dell'industria». - Al secondo posto? «Un problema storico, di non facile soluzione. Lo squilibrio tra zone costiere e interne è forte, in parecchi paesi lo spopolamento è un dramma». - Che fare? «C'è da costruire una rete. Bisogna imparare a camminare insieme. I comuni dovrebbero creare un sistema puntando sulle risorse di ciascuno, invece di stare spesso gli uni contro gli altri. Uniti si va lontano, da soli si resta fermi». - Sta parlando del Pd? «Anche».

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diario elettorale (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - sassa DIARIO ELETTORALE Partito Democratico «Attualità dei valori della Costituzione nel mondo globalizzato». è il titolo del convegno, coordinato da Franco Pilo (già presidente della sezione penale del Tribunale di Sassari), in programma oggi alle 16 nella sala convegni dell'hotel Grazia Deledda. Intervengono l'onorevole Giovanni Bachelet, Università La Sapienza di Roma; Francesco Soddu, docente dell'Università di Sassari e candidato per il Pd alle elezioni regionali. Insieme per le Autonomie Oggi alle ore 19 Franco Cuccureddu, coordinatore regionale delle liste «Insieme per le Autonomie) (inserite nella coalizione che sostiene Ugo Cappellacci) incontrerà i soci del circolo dell'Anglona e i propro sostenitori nel ristorante La Fazenda di Valledoria. Irs Incontro a Ozieri per discutere insieme di fiscalità, energia, gestione delle risorse idriche, agricoltura. L'assemblea si svolgerà questa sera alle 20 nella sala convegni dell'ex seminario, presso l'unione delle due piazze. Saranno presenti Pasqualina Soro, del Tzda di Sassari, Nello Cardenia e Giovanni Marco Ruggiu dell'assemblea nazionale e il leader e candidato alla presidenza della Regione Gavino Sale. Per informazioni: www.irs.sr.

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Da lunedì a lezione di diritto del vino (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Da lunedì a lezione di diritto del vino DANIELE BATTISTEL d.battistel@ladige.it Non basta più saperlo produrre. Ormai anche per il vino, come per tanti altri prodotti del settore alimentare, la commercializzazione e la regolamentazione della vendita e della produzione stanno assumendo giorno per giorno un'importanza sempre maggiore. Anche per i piccoli viticoltori. Muovendo da queste basi la facoltà di giurisprudenza ha organizzato un corso sul «diritto del vino: qualità e sicurezza della filiera vitivinicola nella prospettiva del giurista d'impresa». «Si tratta di un laboratorio applicativo che seguirà una formula seminariale» spiegano i docenti Umberto Izzo e Matteo Ferrari. Il problema della sicurezza alimentare, scaturito in tutta la sua drammaticità un decina di anni fa con il caso della «mucca pazza», in Europa ha portato alla creazione di regole sempre più ferree e che un po' alla volta hanno interessato tutta la produzione. «Nel tempo - spiega Izzo - si è sviluppata la collaborazione tra la nostra Università è l'Unione italiana vini per mettere in campo, a fronte di un'alluvione di leggi, una sorta di rielaborazione di regole ad uso e consumo delle aziende del settore». Insomma, un «manuale di comportamento» da cui poi è nata l'idea di un laboratorio applicativo da proporre agli studenti di giurisprudenza. «Per loro - continua Izzo - ci sarà modo di riflettere sull'applicazione delle regole generali studiate a lezione rispetto a dei casi specifici in un settore, tra l'altro, che per il Trentino è molto importante». Il progetto trentino non è il primo, visto che anche la prestigiosa università di Berkeley è attiva in questo settore nel distretto vinicolo californiano della Napa Valley. Il laboratorio affronterà diversi temi, dalla protezione delle denominazioni tipiche alla rintracciabilità nella filiera vitivinicola, dalla responsabilità civile e penale del produttore di vini all'organizzazione comune del mercato, dal rispetto di standard tecnici alle certificazioni di qualità. Il corso, che partirà il 16 febbraio, avrà una durata di 20 ore. Ma quali sono le problematiche che più spesso devono affrontare le aziende alimentari, e in particolare quelle del settore vinicolo? «Per esempio - spiegano i due docenti - è necessario mettersi al riparo da scandali». L'arrivo dei Nas per i controlli alimentari è sempre pericoloso, non tanto per i danni economici che può provocare, quanto per l'immagine negativa dell'azienda e del marchio che ne può risultare, anche nel caso che le analisi non rilevino nulla di anormale. «Quindi, - insistono - per le aziende è fondamentale dimostrare in tempi il più breve possibili la propria estraneità al problema». In questo senso avere un crisis manager preparato anche dal punto di vista giuridico è una carta in più. «Per ora - continua Izzo - la domanda di queste figure da parte delle aziende vitivinicole è soddisfatta con risposte interne, ma il settore ha capacità e voglia di accogliere persone con queste competenze». Qualche laureato di via Rosmini ricopre già incarichi di questo tipo in una grossa impresa vinicola del veronese. C'è poi la questione legata all'internazionalizzazione dei mercati di produzione e di vendita. Paesi che solo qualche anno fa erano piuttosto arretrati dal punto di vista della coltivazione dell'uva, dall'Argentina all'Australia, ormai hanno recuperato il «gap» ed anzi, potendo beneficiare di vincoli normativi e burocratici meno rigidi dei nostri, godono di vantaggi competitivi non indifferenti. «Soltanto una buona organizzazione legale e una conoscenza delle leggi a tutto campo può aiutare le nostre aziende a non perdere terreno» spiega Ferrari. 09/02/2009

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Alcol e droga, record di soccorsi (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Aumentano i pazienti nelle notti del weekend Alcol e droga, record di soccorsi «Droga e alcol negli ospedali stanno diventando le prime cause di pronto soccorso a persona nelle notti del weekend». A dare l'allarme è il presidente nazionale della Federsert (che riunisce gli operatori dei Servizi per le tossicodipendenze), Alfio Lucchini. In una notte, a ospedale, si può arrivare anche a trattare cinque casi, mentre prima erano assai scarsi e si limitavano al barbone pieno di vino. Tra i giovani l'uso di droga e alcol, e spesso di tutte e due insieme, ha cambiato il volto anche dei pronti soccorso. Ai numeri si affianca l'angoscia dei genitori. Sono sempre di più coloro che tormentati perché non hanno notizie del figlio (o figlia) telefonano ai centralini degli ospedali. «Per caso lì è ricoverato...». Lo confermano il Gemelli, il Santo Spirito, il Sant'Andrea, situati in zone centrali e periferiche della Capitale. «le cifre - siega Lucchini - sono in crescita a Milano e in Lombardia e a Roma e nel Lazio, due regioni "gemelle". E poi si è abbassata l'età dei soggetti: ora si va dai 13 in su». Lucchini denuncia poi un nuovo pericolo, insidioso e subdolo: «Adesso - dice - per creare dipendenza allo stupefacente gli spacciatori mischiano eroina all'hashish e i giovani convinti di fumarsi una canna invece vanno incontro a tutto un ventaglio di sintomi inaspettati». A confermare i toni cupi della Federsert è il dirigente della Medicina d'urgenza dell'ospedale Sant'Andrea (sulla Cassia), Salvatore Di Somma: «Nelle notti dello sballo i soccorsi a giovani pazienti - sottolinea - rappresentano un fenomeno che sta aumentando in modo esponenziale. Non si ha una statistica. Visto però che il cambiamento c'è, il Sant'Andrea e il Santo Spirito, in collaborazione con l'Università La Sapienza (dove Di Somma è docente di medicina d'urgenza, ndr) da 15 giorni hanno avviato una sorta di censimento dei soccorsi, proprio per capire l'entità di una problematica che ha molte facce». Un esempio? «Talvolta i quarantenni che si presentano per un forte dolore al petto, per sospetto infarto, non sono vittime di una cattiva circolazione ma dell'assunzione di cocaina». A dare la misura dell'incremento dei soccorsi nelle notti dello sballo è il numero di infermieri in servizio nel weekend al Santo Spirito. «I sanitari aumentano del 20 per cento circa - rivela il direttore sanitario, Pietro Scanzano - c'è troppo lavoro. Ormai il divertimento è cambiato, lo svago è lo sballo».

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Passante di Mestre, yes we can (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

L'inaugurazione del Passante di Mestre, una grande opera inserita da Silvio Berlusconi fra le priorità delle infrastrutture necessarie a rilanciare l'Italia è una realtà: 32 chilometri e mezzo, costati meno di un miliardo, realizzati in meno di quattro anni. Era prima dell'ultimo ultimo governo Prodi, ricordate? Quante polemiche sulle grandi opere berlusconiane, sulla legge-obbiettivo, quanti attacchi feroci dale centrosinistra e dalla sinistra, dai verdi e dai comitati. L'Italietta del no era insorta compatta contro i cantieri. Inutile rivangare. Già, perché il Passante di Mestre è una realtà, serviva al Veneto e tutto il Nord Est ed è stato fatto. Quel taglio del nastro di ieri con il premier Berlusconi e il governatore del Veneto Galan sorridenti, le strette di mano alle maestranze col caschetto giallo non sono uno slogan. "L'Italia del fare" non dovrebbe essere considerato un slogan (come fa la sinistra) ma una realtà per un Paese che investe nel futuro e nella sua modernizzazione. Per un paese che ha necessità di puntare sulle infrastrutture al servizio delle imprese, del lavoro, della competitività, dei cittadini. E che cerca di farlo fra mille ostacoli politici, burocratici, finanziari e dopo anni di ritardi che sembrano incolmabili rispetto al resto d'Europa. Fa bene Berlusconi a insistere. Stato, Regioni, enti locali in Veneto hanno dimostrato che esiste un altro modo di declinare il veltroniano "yes we can". Quattro anni fa quattro anni fa ero a Roma e dopo la firma dell'intesa per il Passante fra gocerno e regione, Galan mi prese a braccetto e mi disse: "Guarda Alberto, che il Passante è indispensabile e si farà. Non si ripeterà la storia dei cantieri che aprono e non chiudono mai. I soldi ci sono e quella "strada" la faremo". Certo, la strada dal percorrere è ancora lunga e difficile : c'è da completare la Tav, da finire la Salerno-Reggio Calabria, il Mose, le metropolitane per Roma e Milano, l'Expo 2015 e quant'altro indicato nel piano delle "Centro grandi opere". Ci sono 16,6 miliardi stanziati dal Cipe, nel servono ancora più di 100 per raggiungere i 125 miliardi necessari a realizzare il piano che il premier si è impegnato a reperire nei prossimi anni. Il Passante è un esempio che si può fare: indica un metodo, un percorso. Il Ponte sullo Stretto di Messina è il simbolo più eclatante del piano e quello più osteggiato. Mi domando: ma perché quando ad esempio il Giappone o la Danimarca costruiscono mega-ponti sono un esempio positivo, fanno notizia in tutto il mondo e se lo fa l'Italia no? Resta un mistero o forse no, se si legge questa storia in chiave squisitamente "politica". Scritto in Varie Non commentato » (1 votes, average: 1 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 29Jan 09 Di Pietro tribuno senza popolo Antonio Di Pietro è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma per offesa all'onore e al prestigio del capo dello Stato. L'iscrizione è un atto dovuto dopo la denuncia presentata dal presidente dell'Unione delle Camere Penali Oreste Dominioni e del vicepresidente Renato Borzone e fa riferimento alla manifestazione tenuta dal leader dell'Idv in piazza Farnese, a Roma, durante la quale fu esposto uno striscione che faceva riferimento a una presunta non terzietà di Napolitano. (Ansa, 3 febbraio) Di Pietro 1. È il sequestro in piazza di un manifesto che riportava una scritta critica nei confronti del presidente della Repubblica («Napolitano dorme, l'Italia insorge») a scatenare Antonio Di Pietro a piazza Farnese. Vogliono farci lo scherzetto di piazza Navona ma in una piazza civile c'è tutto il diritto a manifestare?», si chiede protestando per il sequestro del manifesto. In una piazza «può essere accolto chi non è d'accordo con alcuni silenzi» del Capo dello Stato), prosegue. Poi aggiunge: «A lei che dovrebbe essere arbitro possiamo dire che a volte il suo giudizio è poco da arbitro e da terzo». Di Pietro afferma poi che questa critica è «fatta del tutto rispettosamente». Quindi conclude: «Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso per questo io voglio dire quello che penso». (Ansa) Di Pietro 2. «Mi amareggia molto - dice in una nota il leader dell'Italia dei Valori - per l'oggettiva disinformazione che contiene e perché mi mette in bocca ciò che non ho detto, il comunicato del residente della Repubblica in merito al mio intervento di questa mattina. Ho detto e ribadisco che, a mio avviso, è stato ingiusto e ingiustificato non avere permesso ad alcuni manifestanti i tenere esposto uno striscione non offensivo, ma di critica politica». «In democrazia - prosegue Di Pietro - deve essere permesso a tutti di avanzare critiche e dissensi. Non ho mai detto che a far togliere lo striscione fosse stata la Presidenza della Repubblica, e non ho mai offeso, né inteso offendere, il Capo dello Stato quando ho ricordato pubblicamente che il silenzio uccide come la mafia, giacché non a lui che mi riferivo, ma a chi vuole mettere la museruola ai magistrati che indagano sui potenti di Stato». (Apcom) Il Tonino-pensiero è arrivato (forse) alle estreme conseguenze dell'invettiva politica con la frase e il giudizio sul Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (guarda il video). Dal palco, l'autonominatosi tribuno del popolo lancia il suo atto d'accusa più grave colpendo la più alta istituzione dell'Italia repubblicana. quella parola, "mafioso", rimbalza e rotola in quella piazza che oceanica non è perché Tonino sta perdendo per strada il suo popolo (dopotutto una questione morale come si è visto esisste anche per lui, il Grande Moralizzatore). Rimbalza fra lo stupore di chi l'ascolta, arriva fino al Colle ma poi ridiscende (accusa rispedita seccamente e duramente al mittente da Napolitano) verso la piazza, rimbalza ancora ed esplode come una bomba impazzita sul palco da dove è partita. In mano a Di Pietro. Che poi fa una goffa, lunare retromarcia, vorrebbe metterci una pezza "ma è peggio del buco" come scrive Antonio Polito sul Riformista. Di Pietro-Grillo-Travaglio, le madonne addolorate del giustizialismo italiano, del neo-qualunquismo politico in versione aggiornata erano insieme, in quella piazza. giusto così. Gli italiani li hanno visti all'opera, a ciascuno la sua parte nella sceneggiata sul palco di piazza Farnese, Roma, Italia. Il pubblico giudichi. Inutile stavolta spendere troppe parole su Di Pietro e i suoi amici. Una parola invece la vorrei spendere sul Partito Democratico e sul Walter Veltroni: ha già detto per due volte di aver rotto con Di Pietro, poi è andato avanti tutto come prima. Romperà allo stesso modo per la terza volta? O il centrosinistra riformista (ma lo è davvero?) dovrà aspettare che all'alba il gallo canti ancora? Walter avrà finalmente capito, come hanno già capito molti esponenti democratici, che si è avvinto in un abbraccio mortale? Già, perché Di Pietro e i neo-girotondini aspettano le elezioni europee, continuando ad alzare il tiro per prendere i voti proprio al Pd e ai cespugli della sinistra. I conti li faranno dopo. I COSTITUZIONALISTI: "IPOTIZZABILE IL REATO DI VILIPENDIO" - Leggi Il demagogo in trappola di Mario Giordano Tonino, messia al tramonto tra scandali e parole a vuoto di Filippo Facci Il gioco di Tonino è durato poco. L'antipolitica l'ha già scaricato di Paolo Granzotto E TONINO NON RISPONDE A QUESTE DOMANDE SU NAPOLI Scritto in Varie Commenti ( 152 ) » (35 votes, average: 3.69 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 21Jan 09 Vendola: "Rifondazione addio" Nichi Vendola lascia Rifondazione comunista. L'ex partito di Bertinotti perde pezzi (importanti). In un'intervista al Tg3, il governatore della Puglia annuncia: sabato a Chianciano, "chiuderemo una stagione politica e faremo i conti con la crisi travolgente della politica". La decisione di Vendola, per ora, resta individuale: "Io parlo per me, non voglio una leve militare, non chiedo un reclutamento. Ognuno deve fare i conti con la propria coscienza". Poche parole che sanciscono l'inizio della spaccatura già alle viste subito dopo la vittoria di Ferrero e la conquista delle segreteria. Vendola era - o sembrava - il candidato su cui scommettere, l'uomo che Bertinotti avrebbe voluto alla guida del partito e invece. Dopo il ribaltone e la vicenda del quotidiano del partito, "Liberazione", l'addio era inevitabile. Quanti vendoliani seguiranno Nichi, e quale sarà il loro approdo? Forse la riedizione rivista, corretta e allargata dell'Ulivo post veltroniano? Scritto in Varie Commenti ( 31 ) » (5 votes, average: 4.2 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 13Jan 09 D'Alema, preavviso di sfratto a Veltroni Tanto tuonò che Massimo D'Alema (ri)uscì allo scoperto contro l'eterno avversario interno: Walter Veltroni. Con un preavviso di sfratto (dopo le elezioni amministrative e quelle europee?). Il partito democratico ormai è allo sbando (ma questa non è una notizia, ormai), logorato e indebolito prima spaccato poi dalle guerre per bande intestine e dalle "diversità" fra ex Ds ex prodian-uliviti ed ex della Margherita. Infine infilzato sul tema sensibilissimo della questione morale e della "diversità" rispetto al centrodestra e a Silvio Berlusconi. A Nord si pensa a un centro-sinistra autonomo e federato e il partito dei sindaci è in rivolta mentre i "cacicchi" portatori di voti a livello locale annusano l'aria pronti al salto della quaglia per appoggiare chi vincerà il braccio di ferro (sperando che non restino solo macerie.). E incombe lo spettro del tirono all'Ulivo prodiano, rivisto e corretto. Così Massimo D'Alema è tornato all'attacco di Veltroni con un accusa politica pesante: "Il Pd non è governato". "Anzichè demonizzare i miei convegni ci si doveva occupare di governare il partito". Massimo, intervistato da Red tv, definisce "amareggianti" le polemiche interne di questi mesi al Pd, sottolinea che c'è "confusione, mancanza di responsabilità in diversi", e a proposito della tregua fino alle europee invocata da Walter dice: "Io sono unilateralmente impegnato in questo da tempo". Ma il presidente di Italianieuropei sembra ritenere soprattutto ingiusto il clima di astio riservato, a suo giudizio, alle ue iniziative degli ultimi mesi: "È stato sbagliato, anzichè affrontare i problemi del partito, alimentare una campagna per cui il Pd si trovava in una situazione splendida tranne D'Alema, non capendo che le iniziative che abbiamo presoerano un contribuito per il partito che dovevano essere apprezzate e non demonizzate". Quindi il messaggio: "Oggi è giusto chiamare a raccolta le maggiori personalità del partito per vedere cosa si può fare per rilanciarlo". "Spero che il processo fondativo trovi un momento di rilancio con la conferenza programmatica. Io resto pronto, non ho ricevuto chiamate, sono disponibile". Già, nessuna chiamata per Massimo. La farà Veltroni, o si sente davvero così forte da non farla? E D'Alema è davvero l'uomo giyusto per rilanciare il Pd, magari di nuovo aperto alla sinistra frammentata e distrutta (con i verdi) dalle ultime elezioni che l'hanno messa fuori dal parlamento? E come riuscirà, Walter, a tenere unite le anime sparse, perse e divise del Pd che ormai pare solo un simulacro di partito? Perché mentre lo scontro si consuma fra gli ex Ds, il centro del partito potrebbe sfaldarsi clamorosamente. Rutelli, Letta, Parisi e gli ulivisti: chi lascerà per primo? Chi dirà addio senza rimpianti per un fallimento annunciato già il giorno dopo la sconfitta di Prodi? Pierferdinando Casini ha di nuovo battuto un colpo verso Rutelli e Letta (lanciato da Cesa, segretario dell'Udc): mettiamoci assieme. nel segno delle "alleanze di nuovo conio" evocate proprio da Rutelli. Insomma, lavori in corso per quello che Dellai, presidente della provincia di Trento, inventore della Margherita, chiama già Centro Riformatore. Leggi l'articolo "Il big bang della sinistra fa risorgere l'Unione di Prodi" di Roberto Scafuri Scritto in Varie Commenti ( 50 ) » (16 votes, average: 3.38 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 08Jan 09 Neve, ma Milano non è Marsiglia. nè Madrid. E nemmeno Londra (per fortuna) (AGI/AFP) - Marsiglia, 8 gen. - Marsiglia è stretta nella morsa della neve. La città portuale del sud della Francia è praticamente paralizzata: 10mila abitazioni sono senza elettricità, i trasporti su terra e binari sono fermi, scuole, asili e università sono chiusi. Sulla Bocca del Rodano sono caduti dai 20 ai 40 centimetri di neve e sei autostrade intorno alla seconda città del Paese sono chiuse. Circa tremila automobilisti sono rimasti intrappolati ieri sulle autostrade e un migliaio in città; 2.600 persone sono state costrette a trovarsi un rifugio di fortuna per la notte: un migliaio si è riparata nei terminal dell'aeroporto e 200 in alcuni treni riscaldati messi a disposizione dalle ferrovie nella stazione centrale. Disagi anche in altre città della Francia, come Tolosa, dove è stato chiuso l'aeroporto. (nella prima foto a sinistra un'immagine di Marsiglia) Stavolta cari amici, piaccia o non piaccia, vado controcorrente parlando di neve. Già, perché a leggere questa agenzia di stampa che descrive una bella nevicata praticamente in contemporanea con quella di Milano (e più o meno con la stessa quantità di neve caduta) mi sono detto: "Chissà se fosse successo a Milano.". Già, perché poteva succedere ma non è successo. Milano non è Marsiglia, per fortuna". Caos, paralisi, proteste, la sinistra contro la Moratti e Palazzo Marino, segnalazioni e proteste sui blog, polemiche su scuole aperte o chiuse (pessima la figura dell'assessore all'Istruzione della Provincia che ha annunciato ben due giorni di chiusra delle superiori, per poi essere smentito dal sindaco almeno per quel che riguardava la città). E poi il sale che mancava con i camion in (lenta) marcia su Milano causa neve. Certo, problemi e criticità, disagi e disservizi mezzi in ritardo ci sono stati fra scambi di tram gelati e spalatori che mancavano (si possono solo pescare da apposite liste interinali e se sono meno quel che serve ciccia.) problemi insomma tipici delle emergenze. Ovvio che in questi casi la sinistra insorga come da copione eccettera eccetera. Ma parlare di disastro mi sembra troppo per una città orgogliosa come Milano che però da un po' di tempo mostra un preoccupante propensione al lamento.). Scusate, ma io ho vissuto la Grande Nevicata del 1985 e per andare a lavorare al Giornale mi feci a piedi andata e ritorno il tragitto piazza Piola - piazza Cordusio). E ricordo pochi anni fa (giunta Albertini, vicesindaco De Corato) un'altra nevicata che provocò disagi (soprattutto per le interruzioni delle linee aeree dei tram a causa dei rami di alberi spezzati che cadevano sui fili).. Più o meno le stesse polemiche di oggi, disagi anche allora, proteste per il traffico a rilento e i marciapiedi non puliti (in gran parte come oggi perché troppi condomini non lo facevano in barba all'obbligo). Ricorso una ricognizione notturna di De Corato lungo le linee dei tram. Eppure nevicò molto meno. Qualcuno poi si è stupito per il fatto che sono arrivati 750 volontari dal Friuli: meno male che sono venuti, ce n'era bisogno. Mi chiedo infatti dov'erano i volontari milanesi. Meglio lamentarsi che spalare? Tanto che il sindaco ha chiesto al ministro La Russa e ottenuto, soldati per spalare la neve: sono già al lavoro (tutto il quattro ore) e dovrebbero essere circa 600, all'opera, ha spiegato il vicesindaco De Corato. Poi la polemica sull'Ecopass: meglio "auto libera". di intralciare e aumentare i disagi, chiedere a chi senza gomme da neve si è messo di traverso magari bloccando spazzaneve o autobus. Sbagliato allora l'appello a usare i mezzi pubblici fatto dal sindaco? E gli aeroporti chiusi (e riaperti in anticipo rispetto a quanto era stato indicato?) . A Parigi, alla vigilia di Befana c'è stato lo stesso problemino con bivacchi negli aeroporti: strano ci sono maxi-nevicate anche in Francia.Poi se si risolve tutto è merito. della pioggia. L'importante è il "mugugno", come lo chiamano a Genova. e se qualche problema viene risolto di chi è il merito? Ma della pioggia, naturalmente. La pianto qui e ripeto, a scanso di equivoci: disagi e disservizi ci sono stati ma Milano non è Marsiglia (per fortuna). E faccio un piccolo aggiornamento, non è nemmeno Madrid. SPAGNA/ MADRID PARALIZZATA DALLA NEVE, AEROPORTO CHIUSO La circolazione bloccata anche nell eautostrade Roma, 9 gen. (Apcom) - Una nevicata straordinaria ha colpito Madrid e adesso la capitale spagnola è completamente paralizzata dalla neve. Mentre l'aeroporto internazionale di Barajas è stato chiuso e nessun volo arriva o parte anche le principali autostrade che portano in città sono praticamente bloccate, con incolonamenti, code e decine di incidenti. Il portavoce della direzione generale al traffico della regione ha sottolineato che la «circolazione è molto difficile in utto il centro della Spagna» e ha invitato la popolazione a «evitare di spostarsi in automobile». Il governo della regione di Madrid, in considerazione dell'eccezionalità della precipitazione (la più intensa che la storia ricordi, sottolinea El Mundo) ha organizzato un «gabinetto di crisi» per coordinare gli interventi necessari. Sul fronte previsioni, tutto lascia pensare che la situazione critica dovrebbe protrarsi almeno sino a domani. AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO 2009 (SENZA COMMENTO) *MALTEMPO/ LONDRA NEL CAOS PER TEMPESTA DI NEVE Bloccato Heathrow, sospeso servizio bus Londra, 2 feb. (Ap) - Aeroporti bloccati e trasporto pubblico nel caos a Londra dopo la tempesta che ha lasciato la capitale britannica sotto 10 centimetri di neve. le due piste dell'aeroporto di Heathrow sono state chiuse e oltre 250 voli cancellati, dopo che un apparecchio della Cyprus Airlines è uscito dalla pista di rullaggio senza che vi fossero danni o feriti; sospesi i voli anche al London City Airport mentre pesanti ritardi si sono registrati negli scali di Gatwick e Stanstead. In città è stato sospeso il servizio di autobus mentre ritardi e sospensioni interessano invece metropolitana e treni regionali, dopo che in alcuni punti del sudest dell'Inghilterra sono caduti 25 centimetri di neve. Scritto in Varie Commenti ( 21 ) » (9 votes, average: 2.44 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 23Dec 08 Un Natale indimenticabile. auguri ai blogger E' davvero un Natale indimenticabile, questo. Dire che il 2008 chiude col botto, è poco. Non voglio tediare gli amici del blog, che ringrazio tutti per la loro appassionata partecipazione alle nostre discussioni, questo è post natalizio, di auguri. Una pausa serve, un brindisi per Capodanno pure. Alziamo i calici, allora. E guardiamo avanti con un po' di ottimismo. "Ecco il "berlusconiano" che instiste - direte. - anche a Natale". No, tranquilli, Berlusconi c'entra e non c'entra. I fatti che m'inducono all'ottimismo sono diversi. Il primo è che finalmento è crollato l'ultimo "muro di Berlino": quello della "superiorità morale" della sinistra mettendo fine al grande equivoco che ha avvelenato la politica italiana da Tangentopoli in avanti. Non è poco, perché obbliga tutta la classe politica (di prima, seconda, terza e ultima fila. a seconda delle poltrone occupate) a fare finalmente una riflessione seria. Le inchieste napoletane, la vicenda abruzzese, la Basilicata, la questione fiorentina e quello che potrà ancora saltare fuori a Roma e dintorni, potrebbero accelerare il cambiamento. Non subito, credo, anche perché a giugno si voterà per europee e amministrative, ma poi vedrete che cambierà molto. Almeno lo spero. Soprattutto nel centro sinistra, ancora alle prese con il "grande equivoco" della leadership. Vedremo chi la spunterà fra Veltroni e dalemiani, vedremo se il Pd così com'è avrà ancora un futuro. Ma forse anche da quelle parti ci sarà un leader riconosciuto e saldo in grado di scegliere con nettezza fra dialogo con il governo e il Pdl o scontro. Con la conseguenza, in un caso o nell'altro, di condizionare in qualche misura anche l'atteggiamento della Cgil. E fare chiarezza sui rapporti con Di Pietro, altra nota dolente di un'alleanza spuria basata su una gamba, quella giustizialista, che ha in Tonino il solista che la impugna come clava prima di tutto proprio contro il Pd. Poi ci sono le riforme istituzionali: presidenzialismo e federalismo si intrecciano, possono rappresentare (a seconda del modello, c'è chi preferisce il cancellierato alla tedesca) una svolta epocale e possono anche essere l'occasione vera per ridurre costi della politica e dello Stato. Voglio essere ottimista, su questo punto, anche se il no della Lega all'abolizione della Province non mi pare un bel gesto.). Infine l'economia, la crisi. La vulgata propagandistica e certe analisi "semplicotte" in molti casi si riducono a uno slogan, ripetuto all'infinito: governo insufficiente, poteva fare di più. Lasciamo gli slogan all'opposizione (e io non sono fra quelli che ritengono importante ascoltare l'opposizione perché non è che abbia sempre torto su tutto), "con gli slogan non si mangia", diceva mio nonno operaio alla Fiat di Marina di Pisa. Il governo sul fronte della crisi si è mosso con decisione, ha messo in campo investimenti, molti provvedimenti importanti e altri ancora ne prenderà, soprattutto sul versante sociale. Ecco perché questo è un Natale indimenticabile e l'ottimismo degli italiani, la consapevolezza che il Paese può farcela, che non si ferma nonostante tutto, il rifiuto del qualunquismo di maniera sono davvero l'arma in più nei momenti difficili. Per chiunque sia al governo. Scrisse Giovanni Pascoli: "Chi è santo prega, ma chi fa è più santo". Spero che tutti riescano a guadagnarsi un pezzetto di santità. Buon Natale e felice anno nuovo a tutti. Scritto in Varie Commenti ( 30 ) » (12 votes, average: 3.25 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 05Dec 08 Destra, consenso e cultura. C'era una volta l'egemonia della sinistra ma ora. Tema impegnativo, ammetto, quello lanciato sabato scorso sul "Giornale" dal nostro Stenio Solinas con un articolo dal titolo provocatorio "Perché la Destra ha paura della cultura". Tema che ha sollecitato una serie di interventi "alti" sulla questione del rapporto fra intellettuali di "area" e Popolo della Libertà pubblicati da "Giornale" e che ho deciso di raccogliere e riproporre in un dossier sul "Giornale.it" per fornire spunti di riflessione e di dibattitto anche ai lettori del blog che vogliono dire la loro, intervenire, discutere. Utile base di partenza è il secondo articolo di Stenio Solinas "Se questa Destra sceglie di fare la Dc", che riassume le posizione dei diversi interventi". Poi ci metto qualcosa di mio e chiedo, ma è davvero così? La Destra ha davvero scelto di fare la stessa strada della vecchia Balena Bianca orami defunta (almeno come partito di massa moderato)? E' proprio vero che la Destra non ha mai superato il complesso d'inferiorità nei confronti dell'egemonia culturale della sinistra che era strettamenhte legata alla "tattica del salame" (occupare posti di potere, nelle istituzioni e nella società civile in modo da poter "governare" anche dall'opposizione condizionando maggioranze speso deboli e divise?). E la Destra in un'Italia che cambia e che sta contribuendo a cambiare, ha solamente un ruolo di mera "gestione del potere" o è in grado di incidere nella cultura, nel fare cultura allargando quindi la sua area di consenso con una diversa forma di radicamento, più profonda e meno legata agli accadimenti, alle fortune o alle sfortune del governare? E infine, la Destra ha saputo trarre lezione dall'egemonia culturale della sinistra? A VOI LA PAROLA. Leggi gli articoli: "Perché la Destra ha paura della Cultura" di Stenio Solinas "Torniamo a dire qualcosa di destra" di Mario Cervi "A Destra gli intellettuali hanno tradito" di Alessandro Campi "La Destra moderna è intuizione, non riflessione" di Gianni Baget Bozzo "La destra culturalmente povera? Capisce la società più della sinistra" di Sandro Bondi "Non colmiamo il vuoto con le cianfrusaglie" di Gianfranco de Turris "Appropriazioni? No, questo è fare vera politica" di Luciano Lanna "Se questa Destra sceglie di fare la Dc" di Stenio Solinas "Destra, le cose da buttare e quelle da salvare" di Luigi Mascheroni Scritto in Varie Commenti ( 71 ) » (12 votes, average: 2.42 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 14Nov 08 Quell'Onda che non travolge le Gelmini Ancora in piazza, ancora contro il governo e il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Studenti e sindacati (non tutti per la verità, visto che la Cisl e Snals Confsal si sono sfilati dalla protesta). Il copione di "protesta continua" si ripete, compreso quello del "siamo in..". Anche se quanti sono non conta molto, in realtà. Bisognerebbe contare quanti studenti e quanti insegnanti sono rimasti in aula. ma questo non si può, non è politicamente corretto, soprattutto visto da sinistra. Non marciano in piazza? Non contano niente, peggio per loro. Infatti il segretario della Cgil Gugliemo Epifani grida tranquillamente dal palco "chi non è qui sbaglia". Ma è davvero così? Non è che a sbagliare, qualche volta (non sempre per carità) si proprio Epifani? Bisognerebbe chiederlo a chi non era in piazza a Roma, a chi non condivide la protesta, la sua politicizzazione, la politica del "no" ad ogni piè sospinto. Ma tant'è, ai rituali ci si abitua. L'Onda deve fare il suo corso, magari trasformandosi come si augurano molti manifestanti, in uno tsunami politico. Poco importa se si protesta contro la riforma universitaria che non in realtà ancora non c'è. Poco importa se si è posto mano alle regole dei concorsi. L'importante è dire no. E in piazza. Poi si scopre che magari la Gelmini qualcosa di giusto lo sta facendo e che non sarà travolta dall'Onda. "Onore al merito di chi cerca di rivalutare il merito" ha scritto sul Corriere il professor Giovanni Sartori. Che promuove il maestro unico, il ritorno al voto e al voto in condotta e se la prende con i tantissimi "baroncini" in cattedra troppo speso non all'altezza di ciò che dovrebbero insegnare. E che dire dell'Economist? Torna ancora sull'argomento (ma come, si schiera dalla parte del governo berlusconi?) e scrive sull'ultimo numero che la riforma della Gelmini, "merita di trovare udienza". Il settimanale dà giudizi abbastanza pesanti sullo stato dell'università italiana, prigioniera di "baroni" che hanno "potere di vita e morte accademica" e contribuiscono a alimentare i fenomeni "diffusi" del "nepotismo e del favoritismo". "Lo schema più comune è quello di uniforme mediocrità", scrive l'Economist, il quale fa notare che "nessuna istituzione italiana è nelle 100 migliori università del 20083. Negli ultimi anni i baroni, si continua, hanno esercitato "un'influenza notevole sui governi, in particolare quelli di centro-sinistra, e sono riusciti a seppellire molti tentativi di riforma". Ma ora, con "cinque università in bancarotta" il "bisogno di cambiamento è pressante", il progetto della Gelmini punta alla modifica del processo di selezione dei docenti universitari e dei ricercatori, a "evitare abusi" e alla "creazione di finanziamenti per sussidi agli studenti e per gli alloggi". "Dovrebbe essere una buona notizia per gli studenti e gli insegnanti, ma gli studenti hanno dato vita a proteste in tutto il Paese". Ma no, anche il professor Sartori e l'Economist sbagliano, naturalmente. Come va fatta la riforma dell'università dovrebbero chiederlo a Epifani e ai sindacalisti in prima fila in piazza e negli istituti. Loro, di scuola, sì che se ne intendono. E i risultati in questi anni si sono visti. Senza ironia, per carità. A proposito: perché sul decreto 180 del governo che tratta di diritto allo studio, premio al merito, lotta ai baronati neanche una parola? COME FUNZIONA L'UNIVERSITA' IN GERMANIA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA Scritto in Varie Commenti ( 119 ) » (28 votes, average: 3.79 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 06Nov 08 La Gelmini e il bel mondo di concorsopoli Denunce di casi clamorosi, inchieste, commenti di lettori fra l'indignato e (purtroppo) il rassegnato: l'Italietta della concorsopoli universitaria è tornata a far notizia su tutti media con il Giornale che ha tirato la volata. Già, l'Italietta dei baroni e di quelli che "tengono famiglia" ancora una volta protagonista. concorsopoli, sprecopoli. l'importante che ci sia la cornucopia dei soldi pubblici (nostri) da cui poter attingere. Bel mondo, in questo strano Paese. E' davvero tempo di voltare pagina su questo andazzo, soprattutto in tempi di crisi. Ma soprattutto per una questione di equità, di rispetto dei cittadini e delle pari opportunità di chi concorrere a qualcosa. Il mondo universitario non ha dato buona prova, in questo. Ora il ministro Gelmini mette mano ai concorsi farsa. Il piano per l'assegnazione di 4mila cattedre e l'assunzione di 3mila ricercatori è già avviato e per questo, alla fine, non ci sarà nessun blocco dei concorsi banditi, come ha spiegato la Gelmini al termine del Consiglio dei ministri. "I concorsi - ha detto - resteranno banditi, ma abbiamo introdotto un cambiamento nei meccanismi di composizione delle commissioni esaminatrici, introducendo il sorteggio". Sui membri delle commissioni di valutazione il ministro ha detto che "verranno elette 12 persone e fra queste ne verranno sorteggiate quattro". Che andranno ad aggiungersi al membro interno. Insomma, si cambia. Ed è bene farlo perché la credibilità della politica, di chi vuole davvero cambiare, si misura anche su questo terreno. E' il miglior modo per dare un senso al concetto di "meritocrazia": bella parola, che piace a tutti, è davvero bipartisan. Basta riempirla di "contenuti" perché altrimenti logora chi la usa solo come slogan. Ecco cosa cambia, leggi l'articolo di Stefano Zecchi "Ha vinto il buon senso. Basta concorsi truffa e via alla meritocrazia" Scritto in Varie Commenti ( 49 ) » (42 votes, average: 3.81 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico 31Oct 08 Delitto di leso Grillo. Capita anche questo nell'autunno dei cortei e delle occupazioni studentesche. Capita che alla protesta degli studenti arrivino politici e para-politici pronti amtterci - come si dice - il cappello sopra. Da Veltroni a Di Pietro, ai sindacati e ai comici-politici amanti delle piazze come Beppe Grillo. Tutti pronti ad accorrere al capezzale della scuola e dell'università che il governo secondo loro, vorrebbe distruggere. Fin qui nulla di straordinario, è la politica, bellezza. Ciascuno cerca di fare il proprio gioco e cavalcare il cavalcabile. Ma se si tocca Beppe Grillo. ci scappa una sorta di reato di lesa maestà comico-politica. Basta raccontare che è stato contestato a Bologna e sul sito grillesco arriva il video (girato dagli amici di Grillo, i ragazzi di Meet Up) che dovrebbe dimostrare che in realtà (in verità?) nessuno ha contestato il paladino del popolo (studentesco in questo caso) con allegato invito a scrivere e-mail per denunciare la propria indignazione al Giornale (leggi l'articolo) . ma anche al Tempo, al Resto del Carlino, Panorama, Corriere della Sera, Repubblica, agenzia di stampa AdnKronos. Tutta stampa prezzolata (da Berlusconi ovviamente) anche se erano lì inviati e corrispondenti, a Bologna a vedere, ascoltare, raccontare (nella foto Grillo circondato da giornalisti, fotografi e operatori tv a Bologna) . Per Grillo sono "barzellette dei giornali e di regime". Davvero Beppe è grande, anche stavolta non ha perso il senso dell'umorismo e della comicità. E' proprio vero, come scrisse Jonathan Swift, che la satira è uno specchio dove chi guarda vede i volti di tutti tranne che il suo. Scritto in Varie Commenti ( 48 ) » (32 votes, average: 2.56 out of 5) Loading ... Il Blog di Alberto Taliani © 2009 Feed RSS Articoli Feed RSS Commenti Invia questo post a un amico Post precedenti Chi sono Sono il caporedattore del Giornale.it, un toscano "adottato" da Indro Montanelli e da Milano nel 1983. Tutti gli articoli di Alberto Taliani su ilGiornale.it contatti Categorie Varie (60) Ultime discussioni Ely: A proposito di vendola ho letto sul corriere della sera on line un articolo su una sua decisione per la Puglia... Alberto Taliani: Caro Nico, quello che dice è vero: gli spazy della privacy del cittadino (qualunque) si stanno... Nico: Caro Taliani, in che senso le intercettazioni vengono usate contro? In effetti il Sig. Masi solleva un... voce nel deserto: Oeramai Di Pietro può parlare solo allo specchio ed applaudirsi.Non gli crede più nessuno. federico: gli italiani non vogliono piu' questo governo, pero' la democrazia impone il rispetto delle... I più inviati Sayed, primo risultato della mobilitazione internazionale: il senato afgano ha ritirato la conferma della condanna a morte - 12 Emails Il rito delle "okkupazioni" e quel che il Pd non dice - 5 Emails Pensioni, a chi gli aumenti... - 3 Emails E Walter diventa il "premier ombra" - 2 Emails Girotondo attorno a Walter - 2 Emails La guerra (in)civile degli psico-comici della politica - 2 Emails La Gelmini e il bel mondo di concorsopoli - 2 Emails Berlusconi e il governo del "fare". Veltroni e le liti sul governo "ombra". Dite la vostra - 1 Emails Berlusconi, Veltroni e i nemici del dialogo - 1 Emails La Sapienza e il rito dell'intolleranza - 1 Emails Ultime News Eluana, il direttore dell'Asl in procura Ddl al Senato: è corsa contro il tempoUe: "Entro febbraio il vertice straordinario per la crisi economica"La recessione piega Ferrè: probabile bancarottaBrescia, 4 minorenni stuprano una 14enneVeltroni: "Berlusconi non andrà mai al Colle"Bancarotta della Micop: sei anni per CoppolaLa sfortuna? 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Isernia: <Oltre la crisi>, sabato il convegno organizzato da 'Molise in movimento' (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 09-02-2009)

Argomenti: Cervelli

Isernia: «Oltre la crisi», sabato il convegno organizzato da ?Molise in movimento? Pubblicato il 09-02-2009 L?Associazione culturale Onlus ?Molise in movimento? ha organizzato un convegno dal tema ?Oltre la crisi?. La situazione congiunturale che investe anche il Molise sta divenendo ora dopo ora sempre più drammatica... L?Associazione culturale Onlus ?Molise in movimento? ha organizzato un convegno dal tema ?Oltre la crisi?.  La situazione congiunturale che investe anche il Molise sta divenendo ora dopo ora sempre più drammatica. Una crisi sì economico-finanziaria ma che ha le sue radici in aspetti morali ed etici. La crisi attuale non è che la conseguenza delle scelte effettuate in passato. Occorre, quindi, ripartire con una nuova visione del mondo ed intendere tale difficile fase quale spartiacque per un ?new day?. Lo stesso presidente degli Usa Obama ha richiamato tutti ad una nuova etica della responsabilità: un cambiamento da operare ad ogni livello istituzionale. Il Molise non può esimersi da tale compito. Da tempo, ormai, si sta assistendo al circolo vizioso di minor potere di acquisto delle famiglie, consumi che calano, aziende in difficoltà, lavoratori che perdono il posto di lavoro. Il Molise lo sta vivendo sulla propria pelle: basti vedere lo Zuccherificio e la Fiat di Termoli, la It Holding di Pettoranello del Molise. Si tratta delle maggiori aziende del territorio che si ritrovano a dover lottare con i denti per sopravvivere. Stessa situazione per l?indotto. E non navigano in buone acque nemmeno le tante piccole e medie aziende del territorio.  Ma proprio partendo dalla crisi in atto si potrebbe mettere in piedi un nuovo assetto economico-finanziario-politico-sociale, compreso un diverso sistema creditizio. Bisogna puntare sui giovani che sono il futuro di questa regione, creare nuove opportunità basate sui meriti e non sul clientelismo e concepire, quindi, il lavoro quale diritto e non un favore da chiedere e ricambiare; fermare la fuga di cervelli, ridare impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo spopolamento delle aree interne. Gli amministratori delle cosa pubblica hanno la responsabilità di avviare un percorso virtuoso che rimetta la questione morale al centro della politica. La società civile e il mondo dell?associazionismo, tra l?altro, hanno il dovere di interrogarsi e di creare sinergie tra cittadini ed istituzioni. L?Associazione culturale ?Molise in Movimento?, costituitasi già da qualche mese in completa indipendenza nei confronti degli organi di governo centrali e territoriali, delle aziende pubbliche e private, delle organizzazioni politiche e sindacali, come previsto dall?art 3 dello statuto, muove i suoi primi passi proprio in tal senso. Tra le sue finalità c?è l?intento di creare movimento di opinione, promuovere attività dirette allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale a livello locale e valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e storico-artistico. ?Molise in Movimento? intende anche potenziare le professionalità esistenti, creando le condizioni per contrastare l?emigrazione delle forze intellettuali, soprattutto giovani. Vuole rendere la trasparenza amministrativa, l?onestà, la meritocrazia e la solidarietà i principi ispiratori di ogni scelta, singola e collettiva nelle istituzioni. Intende sostenere la crescita del volontariato e dell?imprenditoria sociale. Obiettivi importanti che i soci dell?associazione ritengono di portare avanti con lo stesso impegno profuso in tanti anni di attività nell?ambito sociale, istituzionale e professionale. Il convegno ?Oltre la crisi? si terrà sabato 14 febbraio, ore 16:30, presso la sala convegni del Palazzo della Provincia. Introdurrà i lavori Maria Teresa D?Achille (Presidente dell?associazione). Interverranno Monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo della Diocesi di Campobasso-Bojano); Luca Bianchi (Vicedirettore Svimez); Lorenzo Maria Di Napoli (Presidente Co.Ge. Molise e vice presidente nazionale); Paolo Vacca (Presidente Associazione Industriali del Molise); Enrico Staffieri (Segretario generale aggiunto Uil Molise). Parteciperanno Monsignor Salvatore Visco (Vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro) e i giovani dell?Agesci.

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Lo scalo di Genova punta al grande pubblico (sezione: Cultura)

( da "GuidaViaggi.it" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il porto di Genova si apre al grande pubblico con mostre interattive e visite guidate: è quanto si propone "Genoa Port Center", nuova realtà dal prossimo ottobre ai Magazzini del cotone. L'iniziativa è promossa da Provincia, autorità portuale, Porto antico Spa e Università. "Sarà un call center sul modello di esperienze presenti nei porti del Nord Europa", ha affermato il presidente della Provincia Sandro Repetto. "Si potrà visitare in sicurezza anche lo scalo commerciale - ha commentato il presidente dell'autorità portuale Luigi Merlo - e conoscere le attività di un porto-emporio che abbina lavoro manuale e grandi tecnologie". Il "Genoa Port Center" mira a coinvolgere tutte le realtà legate allo scalo marittimo e sorgerà in uno spazio di 460 mq ai Magazzini del cotone, accanto alla biblioteca De Amicis. I costi di avvio saranno coperti dalla Provincia (100mila euro) e altri 320mila potrebbero arrivare a breve da fondi europei legati a un bando regionale. La gestione (200mila euro all'anno circa) sarà affidata a un mix pubblico-privato.

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Al via il <check-up>su studi di settore (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Al via il «check-up» su studi di settore Roma. Al via il check-up dell'amministrazione finanziaria sulla crisi economica per mettere a punto i necessari correttivi agli studi di settore: lo strumento attraverso il quale lavoratori autonomi, commercianti e professionisti pagano le tasse. È infatti disponibile sul sito della So.Se. - la società per gli studi di settore - il questionario per il monitoraggio della crisi «che potrà essere scaricato, compilato direttamente e inviato, su base volontaria, dai contribuenti soggetti agli studi di settore, fino al 5 marzo '09», informa lo stesso sito. Per tener conto della crisi economica, la commissione degli esperti, già il 6 novembre '08, ha programmato una revisione straordinaria degli studi di settore da effettuarsi entro il prossimo mese di marzo. «Si è, quindi, deciso di approfondire i numerosi dati già disponibili - comunica So.Se. - e di attivare altre fonti informative, individuate in particolare nelle più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università, e a primari istituti di ricerca, e non ultimo nella raccolta di informazioni presso i contribuenti, con l'ausilio di un apposito questionario». La So.Se., in stretta collaborazione con le associazioni di categoria e gli ordini professionali, ha predisposto un questionario differenziato per comparti di attività economica che può essere compilato anche in forma anonima. «Questa attività sarà di grande utilità per reperire informazioni utili ad analizzare lo stato di crisi che gli operatori economici - evidenzia ancora la So. Se. - hanno vissuto nel '08».

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Una giornata di studio per riscoprire Dante Alighieri (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Una giornata di studio per riscoprire Dante Alighieri Lunedì 9 Febbraio 2009, (M.B. E.) Alla riscoperta di Dante Alighieri. L'ufficio scolastico provinciale, in collaborazione con quello regionale, ha organizzato per il prossimo giovedì 26 febbraio al Teatro Sociale una giornata evento sulla figura di Dante Alighieri, intitolata "Leggere e insegnare Dante nella scuola del Duemila: Dante poeta europeo". «E' un convegno che stiamo preparando con cura - spiega Renzo Paolo Vedova, responsabile dell'ufficio interventi educativi dell'Usp - prenderanno parte alcuni esperti in materia, ma i protagonisti saranno soprattutto i ragazzi, gli studenti del liceo classico Celio che animeranno le letture delle opere di Dante durante la mattinata al Sociale, gentilmente messo a disposizione dall'amministrazione comunale». La giornata si aprirà alle 9.45 con il benvenuto del dirigente scolastico del Celio Dario Giovanni Quaglio, seguito dai saluti delle autorità e di Carmela Palumbo, direttore generale dell'Usr Veneto, e di Maria Fernanda Barile, dirigente dell'Usp rodigino. Il convegno entrerà poi nel vivo con l'intervento di Sante Bortolami, professore di storia medioevale dell'università di Padova, che parlerà di Firenze e l'Italia ai tempi di Dante. Aldo Maria Costantini, docente di letteratura italiana all'università di Venezia, intratterrà poi i ragazzi su "Dante e la conquista della leadership della poesia moderna". Dopo il dibattito sarà la volta di "La Divina Commedia di Giotto", trattato da Giuliano Pisani docente di greco e latino al liceo classico patavino Tito Livio, mentre Gianna Miola, dirigente Usr, chiuderà la giornata con "Incontrare Dante nella scuola contemporanea: una difficoltà irrinunciabile". La giornata sarà condotta e moderata da Natalia Periotto.

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PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE CITTà è IL TEMA DELLA LEZIONE/EVENTO CHE ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

«Progettazione e programmazione delle città» è il tema della lezione/evento che l'architetto Marco Petreschi gterrà il prossimo 12 febbraio alle ore 10 presso la sede dell'Associazine costruttori di Salerno. La lezione chiude il secodno ciclo del Laboratorio di management d'Area vasta. All'incontro saranno presenti l'assessore provinciale alle politiche del lavoro Massimo Cariello, il presidente dell'Ance Antonio Lombardi, i referenti scientifici Roberto Gerundo e Pasquale Persico, docenti presso l'Università di Salerno. I diplomandi al del master discuteranno con Petreschi sul ruolo delle libere professioni legate alla gestione del territorio, nell'ambito dei processi di trasformazione urbanistica in atto e sul profilo di specailizzazione delle discipline di settore.

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<Dal parco eolico vantaggi per tutti> (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Prov Medio Camp Pagina 3014 Tecnici, docenti e amministratori soddisfatti per la scelta fatta a Guspini, Gonnos, Pabillonis e S. Gavino «Dal parco eolico vantaggi per tutti» Tecnici, docenti e amministratori soddisfatti per la scelta fatta a Guspini, Gonnos, Pabillonis e S. Gavino --> A dicembre e a gennaio sono stati prodotti 24 miloni di kwh. Cifre che confermano quanto era stato stimato avrebbe potuto produrre il Parco eolico del Medio Campidano: 140 milioni di kwh annui. Entrato in funzione il 9 settembre scorso, solo in questi ultimi due mesi ha iniziato a produrre energia elettrica a pieno regime. Il "Parco eolico del Medio Campidano", composto da 35 aerogeneratori, dodici a Guspini, undici a Gonnosfanadiga, nove a Pabillonis e tre a San Gavino, è su un'area particolarmente battuta dai venti. Per costruirlo la Fri-El Green Prower, con sede a Bolzano, ha speso 130 milioni di euro di cui venti per le sole infrastrutture. «Sono stati realizzati 42 mila metri cubi di scavi per le fondazioni, due milioni e trecentomila chili di ferro per le armature, 21 mila metri cubi di calcestruzzo, centomila metri quadri di sterrati portati per le movimentazioni delle gru, 33 chilometri di scavi in trincea per la posa delle linee elettriche, cento chilometri di linee elettriche in media tensione, 245 trasporti eccezionali con scorta dal porto di Oristano, 19 accessi provvisori con grandi raggi di curvatura per gli accessi alla viabilità secondaria dalle stradi statali e provinciali», ha puntualizzato Giorgio Floris, l'ingegnere progettista del Parco. Sono state impiegate 200 unità lavorative per lo più dipendenti di venti imprese locali. I lavori iniziati a gennaio del 2009 si sono conclusi dopo nove mesi, l'impianto è entrato in funzione appunto il 9 settembre. «Nel marzo 2001 la Giunta ha approvato lo schema di convenzione con la Fri-El, coinvolgendo anche le amministrazioni comunali di Gonnosfanadiga, Pabillonis e San Gavino, ma solo dopo un lungo iter burocratico si è portato a termine il progetto», ha affermato il sindaco di Guspini, Francesco Marras. «Un'opera che darà vantaggi a tutti. Nel nostro territorio la Fri-El ha realizzato diverse strade rurali», ha aggiunto Alessandro Garau, vicesindaco di Pabillonis. «Con un'opera di questa portata s'intende sensibilizzare la popolazione verso l'utilizzo di fonti rinnovabili. Liberarsi dalla diffidenza verso la produzione di energia da fonti alternative significa pensare al benessere delle future generazioni», ha sottolineato Paolo Giuseppe Mura, docente della facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. «Il progetto nasce grazie alla piena collaborazione dei comuni coinvolti», ha aggiunto Raimondo Cotza, responsabile della Fri-El Sardegna. «Non possiamo non lodare un'iniziativa di questo genere», ha rimarcato il presidente della Provincia Fulvio Tocco. «La Provincia è ormai vocata all'energia pulita: Guspini, Gonnosfanadiga e Pabillonis con il parco eolico, Villacidro con il fotovoltaico e Serramanna e Samassi con le biomasse». GIAN PAOLO PUSCEDDU

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Cento fra i più importanti esperti di cancro europei a convegno a Roma (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

09/02/2009 Cento fra i più importanti esperti di cancro europei a convegno a Roma L'unione fa la forza. Il motto antico e illustre non vale solo per lo sport. Si applica anche alla lotta contro il cancro. Solo mettendo insieme le forze e gli strumenti che derivano da molte competenze diverse, infatti, si potrà sconfiggere una malattia che spaventa tutti noi. È proprio con l'obiettivo di fare il punto sulle strategie che già oggi i medici hanno a disposizione che EAGE (la Associazione europea per la gastroenterologia e l'endoscopia), presieduta da Giovanni Gasbarrini, direttore dell'Istituto di Medicina Interna e Geriatria dell'Università Cattolica di Roma, ha organizzato un meeting che per la prima volta in Italia mette insieme le competenze di oncologi, internisti e gastroenterologi. Il convegno, dal titolo EAGE Postgraduate course on gastrointestinal and liver oncology, si terrà presso il Centro Congressi dell'Università Cattolica di Roma da giovedì 12 a sabato 14 febbraio e vedrà la partecipazione di più di cento relatori italiani ed europei, che condivideranno con i colleghi le proprie competenze e le proprie esperienze terapeutiche. "La visione integrata della medicina - dice Carlo Barone, direttore dell'Unità operativa di Oncologia medica al Policlinico universitario Agostino Gemelli e uno dei coordinatori scientifici dell'incontro - e soprattutto l'approccio integrato alla terapia è l'elemento oggi più importante e più difficile da realizzare per ottimizzare i trattamenti in campo oncologico". "I partecipanti al convegno spiega Giovanni Gasbarrini avranno la possibilità di fruire di un approccio multidisciplinare e integrato sulle conoscenze relative alle neoplasie degli organi digestivi". Fra le nuove tecniche che miglioreranno in modo significativo la sensibilità diagnostica, i ricercatori riuniti a Roma parleranno di narrow band imaging, una tecnica endoscopica di grande accuratezza, e di dynamic MRI, una tecnica radiologica che consente di valutare anche il comportamento biologico del tumore. Quanto alle nuove terapie, rivestono particolare importanza i cosiddetti farmaci a bersaglio molecolare, farmaci diretti selettivamente contro le alterazioni molecolari delle cellule tumorali migliorando l'efficacia complessiva della terapia. A conclusione della prima sessione dei lavori, giovedì 12 febbraio, alle ore 12.30, saranno presentati alla stampa i principali temi del convegno e le novità più interessanti nella ricerca, nella diagnostica e nella terapia dei tumori degli organi digestivi (Centro Congressi Europa, Sala Germania, Largo F. Vito 1). Incontreranno i giornalisti il presidente EAGE Giovanni Gasbarrini, e i coordinatori scientifici del meeting Carlo Barone, Antonio Gasbarrini (docente di terapia medica alla Cattolica) e Gian Lodovico Rapaccini (docente di medicina interna alla Cattolica). Saranno anche presenti Francesco Boccardo, presidente della Società italiana di oncologia medica, Giuseppe Licata, presidente della Società italiana di medicina interna, e Nicola Caporaso, presidente della Società italiana di gastroenterologia.

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Reggio. "Baobab" festeggia il decennale (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Reggio. "Baobab" festeggia il decennale (9/2/2009 15:26) | (Sesto Potere) - Reggio Emilia - 9 febbraio 2009 - La decima edizione di Baobab/Invito alla lettura, il progetto di promozione della letteratura e della scrittura per gli studenti di ogni ordine e grado delle scuole della città e della provincia, dopo la prima parte di formazione per i docenti che si è svolta nei mesi scorsi, entra nel vivo con gli incontri con gli scrittori che si terranno al cinema Rosebud da febbraio a maggio. La nuova edizione, che prenderà il via giovedì 12 febbraio con Stefano Bordiglioni - promossa da Assessorato Cultura, Biblioteca Panizzi, Biblioteca di San Pellegrino, Assessorato Scuola, Università, Giovani, con la sponsorizzazione di CIR, e curata dal docente e scrittore Giuseppe Caliceti - si annuncia con una prima importante novità in netta controtendenza rispetto al periodo di “tagli”di questo periodo: gli incontri, su prenotazione, torneranno ad essere a ingresso gratuito per tutti i giovani partecipanti. Dieci gli scrittori invitati. Oltre alla narrativa per ragazzi, nella nuova edizione è stata data una attenzione particolare ai temi dell?ecologia, della storia, dei doveri e dei diritti. Come sempre, per promuovere i libri, anche quest?anno saranno utilizzati diversi linguaggi espressivi: cinema, musica, illustrazioni dal vivo. Tra gli incontri segnaliamo giovedì 12 febbraio Stefano Bordiglioni in Concerto di filastrocche e, giovedì 12 marzo, Nicoletta Costa. Venerdì 20 marzo Lia Levi con Una storia, tante storie e venerdì 17 aprile Giusi Quarenghi. Per gli studenti delle superiori sabato 28 marzo sarà la volta di Sandrone Dazieri in Quattro chiacchiere col gorilla; a seguire la proiezione del film La cura del gorilla (2005) di Carlo Sigon con Claudio Bisio. Martedì 28 aprile Pino Cacucci in A proposito di balene, ecologia e futuro; a seguire la proiezione del documentario Le megattere e il loro canto di Daniel Opitz (2008). Gli altri incontri: venerdì 20 febbraio con Pietro Formentini, giovedì 5 marzo con Chiara Rapaccini, venerdì 27 marzo con Giovanna Giacobazzi. Concluderà la rassegna sabato 16 maggio, alla Biblioteca di San Pellegrino, La festa di bao?bab con l?inaugurazione della mostra I piccoli grandi libri di bao?bab e Se dieci anni vi sembran pochi. Conversazione e letture con Giuseppe Caliceti e Roberto Piumini. Completano il programma 3 concorsi rivolti agli studenti. 1. In forma di libro, concorso didattico-letterario per scuole dell?infanzia, elementari e medie, premierà i migliori libri autoprodotti dagli studenti, che entreranno a far parte della speciale sezione della biblioteca di San Pellegrino e saranno disponibili al prestito: nel corso degli anni ci si è accorti che, specie tra i più piccoli, questi libri sono ricercati dai lettori come i libri veramente pubblicati. 2. Racconti in viaggio, giunto alla sesta edizione, promosso dal comune insieme all?Azienda Consorziale Trasporti della città, è un invito agli studenti delle superiori a scrivere un racconto sul percorso casa/scuola in vista della creazione di una Guida narrativa alla provincia. 3. Si aggiunge quest?anno un nuovo concorso promosso dal Comune di Reggio insieme a TeleReggio: Fuoriclasse/Videoracconti di esperienze didattiche. Intende raccogliere e premiare video, della durata massima di 4 minuti, realizzati con mezzi messi a disposizione dal proprio istituto scolastico, che documentino un?attività didattica svolta all?interno o all?esterno della propria scuola. I video, che saranno raccolti nella biblioteca di San Pellegrino, potranno essere trasmessi da TeleReggio. Le premiazioni dei concorsi avverranno al cinema Rosebud nel Dicembre 2009. Dieci anni fa, quando nacque Baobab, fu fatta una piccola inchiesta; il risultato fu sorprendente: la grande maggioranza degli studenti reggiani pensava che i libri fossero scritti da persone che ora non esistevano più, erano morte. In questi anni Baobab ha fatto incontrare gli studenti reggiani con oltre 120 scrittori. Oggi, a Reggio Emilia, si può dire che i libri sono vivi! Info e prenotazioni: Comune di Reggio Emilia. Assessorato Cultura. Tel. 0522 456249 - www.municipio.re.it/cultura

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Presentazione del rapporto sul sistema produttivo mantovano (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Presentazione del rapporto sul sistema produttivo mantovano (9/2/2009 16:27) | (Sesto Potere) - Mantova - 9 febbraio 2009 - Mercoledì 11 febbraio 2009 nella sede storica della Camera di Commercio di Mantova in via Calvi 28, al piano nobile di palazzo Andreani nella sala Luna e Nodi, a partire dalle 10.30 si terrà un importante appuntamento di “Incontri camera&conomica” dedicato alla presentazione del rapporto “Metamorfosi del sistema produttivo mantovano. Comprendere l?attualità attraverso l?analisi della struttura economica provinciale tra il 2001 e il 2005” a cura di Andrea Lasagni, docente di Economia politica all?Università di Parma. Interverranno, per un saluto d?apertura, il presidente della Camera di Commercio di Mantova Ercole Montanari, quindi: il presidente del Gruppo Giovani Industriali di Mantova Stefano Bondioli, il direttore dell?Associazione Piccole e Medie Imprese provinciale Giovanni Acerbi e il presidente di OmegaNet Srl-Siglacom Group Massimo Passani. La pubblicazione, curata dal Servizio Informazione Economica della Camera di Commercio di Mantova in collaborazione con Sistan (Sistema Informatico Nazionale), propone la lettura della situazione economica mantovana nell?arco del quinquennio compreso tra il 2001 e i 2005. Ai presenti verrà consegnata una copia del volume. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0376 234271 oppure inviare una mail all?indirizzo sie@mn.camcom.it.

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All'università Biccoca di Milano Antonio Rossi sale in (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 9 feb. (Apcom) - Lo sportivo Antonio Rossi, portabandiera dei 'Giochi Olimpici di Pechino 2008', sale in cattedra e per un giorno diventa docente universitario. Il 13 febbraio alle ore 14 il plurimedagliato olimpico di canoa terrà, presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca, una lezione dal titolo 'Le emozioni dello sport'. La lezione fa parte del Master Universitario di II Livello in 'Organizzazione e Sociologia dello Sport', giunto al suo settimo anno. Il Master, diretto dal Prof. Franco Ascani, offre l'opportunità di conoscere e analizzare criticamente le strategie per i business dello sport ed i relativi aspetti socioeconomici e manageriali attraverso l'analisi di esperienze di organizzazione, gestione e ricerca a vari livelli.

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La Settimana del Cervello (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Università di Milano La Settimana del Cervello 9 - 20 febbraio 2009. La Settimana del Cervello, nata nel 1995, coinvolge 65 Paesi nei quali si organizzano conferenze, simposi, spettacoli, incontri pubblici per illustrare anche ai non addetti ai lavori "lo stato dell'arte" nel settore della neurobiologia. Per festeggiare la Settimana del Cervello anche quest'anno i ricercatori e i professori del Centro di Eccellenza sulle Patologie Neurodegenerative (CEND) dell'Università degli Studi di Milano organizzano una serie di eventi dedicati agli studenti delle scuole superiori. Tra questi spiccano gli incontri volti ad illustrare lo stato delle conoscenze sul cervello e della ricerca attualmente svolta, e le borse di studio per soggiorni estivi presso l'Università di Milano e Centri di ricerca europei. Nelle aule universitarie di Via Balzaretti 9 e di Via Festa del Perdono 7 gli studenti delle scuole lombarde apprenderanno i meccanismi di formazione della memoria e gli effetti delle malattie neurodegenerative. Si parlerà anche di malattie del cervello quali la depressione o la schizofrenia e si spiegheranno i complessi ingranaggi che rendono piacevole l'assunzione di droghe, ma anche le insidie che si celano. Infine si illustreranno le nuove prospettive terapeutiche derivanti dalle cellule staminali. Dato il crescente successo dell'iniziativa, che quest'anno registra oltre 4500 presenze, è stata organizzata una giornata "celebrativa" che si terrà venerdì 13 febbraio 2009 presso l'Aula Magna dell'Università di Milano, durante la quale si svolgerà la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori dello stage presso le Università di Madrid, Milano e Parigi, in occasione del Progetto "CEND Summer School 2008" che ha offerto agli studenti meritevoli stages presso prestigiosi laboratori di ricerca. LE LEZIONI Il ciclo di lezioni, tenute dai docenti CEND è arrivato quest'anno alla sua sesta edizione. Le lezioni nel loro insieme si propongono di illustrare lo stato dell'arte delle conoscenze sul cervello, l'organo più importante del nostro organismo. Le lezioni spazieranno dal progresso tecnologico che sta alla base della accelerazione nella ricerca neurobiologica degli ultimi lustri, alla comprensione dei meccanismi che consentono al nostro cervello di acquisire informazioni sensoriali e generare risposte comportamentali, emozioni e pensiero. Inoltre si spiegherà quanto il patrimonio genico, l'ambiente ormonale e le esperienze socio-culturali agiscono sul cervello in via di sviluppo creando fra i due sessi differenze strutturali e di funzionamento e determinando un diverso modo di "lavorare" del cervello maschile rispetto a quello femminile in risposta a identici stimoli. Si descriveranno i meccanismi con cui formiamo i nostri ricordi e come li utilizziamo nella vita quotidiana, nello studio o nella espressione artistica; si spiegherà come la droga agisca e dia dipendenza sfruttando circuiti del piacere fisiologici e necessari per la continuazione della specie quali l'assunzione di cibo e la riproduzione; infine si descriveranno le patologie più comuni del giovane (anoressia, bulimia), dell'adulto (depressione, ansia obesità) e dell'anziano (neurodegenerazione) e le terapie che la ricerca di questi ultimi venti anni ha prodotto. IL CEND Il Centro di Eccellenza sulle malattie neurodegenerative (CEND) è un centro virtuale al quale appartengono 214 ricercatori afferenti alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia e Medicina Veterinaria dell'Università di Milano che si sono distinti nella ricerca nel campo delle neuroscienze. L'organizzazione del CEND ha prodotto nuove sinergie tra i ricercatori dell'Ateneo attivi nella ricerca neurologica, creando una massa critica di studiosi che affrontano il tema delle malattie neurodegenerative dal punto di vista dei meccanismi molecolari che ne determinano l'insorgenza. Tali meccanismi sono indispensabili per la realizzazione di nuove metodologie di diagnosi e terapia. Infine il CEND promuove attività di formazione con l'attribuzione di borse di studio per giovani promettenti, organizzazione di corsi e convegni e con attività di formazione permanente. BUR.IT 10.02.09

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Di Orio: "Non penalizzare la sanità pubblica aquilana" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università dell'Aquila Di Orio: "Non penalizzare la sanità pubblica aquilana" Il vero problema della sanità abruzzese - secondo il rettore dell'Università dell'Aquila prof. Ferdinando di Orio - è rappresentato dall'abnorme presenza del settore privato: «Una politica di tagli indiscriminati penalizza fortemente l'assistenza sanitaria erogata dalle strutture ospedaliere e universitarie della ASL aquilana». Sul dibattito che in questi giorni sta animando la sanità abruzzese, interviene il rettore dell'Università dell'Aquila prof. Ferdinando di Orio: «Ormai è un dato acquisito che l'attuale crisi economica in cui versa la nostra regione, sia dovuta alla sanità. Tuttavia una politica di tagli indiscriminati in funzione di esclusive ragioni di bilancio, rischia di essere peggiore del male che dovrebbe curare». «Da tempo sostengo - spiega il rettore di Orio - che il problema principale della sanità abruzzese è rappresentato dall'abnorme presenza del settore privato, peraltro mal distribuito sul territorio regionale. Una politica di tagli indiscriminati penalizza soprattutto la sanità aquilana, rappresentata da un unico presidio ospedaliero pubblico che ha sempre assicurato elevati livelli di qualità assistenziale, sia nella sua componente ospedaliera che in quella universitaria». «Al Commissario Redigolo e all'Assessore Venturoni va ribadito che le dimensioni della sanità aquilana, in termini di posti letto, di unità operative attivate e di personale impiegato, sono già a livelli minimi per poter garantire un'adeguata funzionalità assistenziale, che oggi è resa possibile solo grazie all'abnegazione di tutto il personale sanitario sia ospedaliero che universitario. Un ulteriore ridimensionamento impedirebbe il normale svolgimento sia dell'attività assistenziale ospedaliera sia dell'attività formativa universitaria, che riguarda oltre 4700 studenti, 500 specializzandi, 200 iscritti ai Master di I e II livello e 160 docenti, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della Facoltà medica aquilana». «L'obiettivo del risanamento economico» - continua il rettore Ferdinando di Orio - «deve essere perseguito innanzitutto attraverso una razionalizzazione dell'offerta sanitaria privata che, forse è il caso di ricordarlo, nel 2008 ha comportato una spesa per la regione Abruzzo di oltre 160 milioni di euro per la sola rete ospedaliera privata». «La difesa della sanità pubblica aquilana è dunque un obiettivo prioritario e deve vedere impegnati tutti i cittadini e tutti coloro che esercitano livelli di responsabilità, al fine di determinare le condizione migliori per garantire un'assistenza sanitaria di qualità e una altrettanto importante formazione sanitaria di qualità». «In tal senso» - conclude il rettore dell'Ateneo aquilano - «la prospettiva, seppure complessa, sulla quale lavorare tutti insieme è quella di una Azienda integrata ospedaliero-universitaria, che è giustamente presente nelle schede obiettivo allegate al Programma di Governo della Giunta regionale e relazionato al Consiglio Regionale in data 27 gennaio 2009». BUR.IT 10.02.09

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Lettere al lavoro. Percorsi di formazione e professione (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Siena Lettere al lavoro. Percorsi di formazione e professione Traduttore, insegnante, archeologo, antropologo, ricercatore: sono tanti e diversificati i percorsi professionali che può intraprendere un laureato in Lettere e filosofia. Per presentare l'offerta didattica della facoltà e gli sbocchi lavorativi aperti dai diversi corsi di laurea, la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena organizza una giornata di orientamento e incontro con i ragazzi delle scuole superiori mercoledì 11 febbraio. L'iniziativa, dal titolo "Lettere al lavoro", si terrà dalle 9.30 alle 13.30, presso la sede della facoltà, padiglione esterno A/E della sede di San Niccolò, in via Roma 56. La giornata ha l'obiettivo di far conoscere agli studenti delle scuole superiori e alle loro famiglie la facoltà, la nuova offerta didattica che sarà attiva a partire dal prossimo anno accademico e i possibili sbocchi del laureato in Lettere, attraverso presentazioni dei docenti e interviste con ex studenti attualmente impiegati in vari settori lavorativi. "E' importante che l'Università guidi i ragazzi nella scelta del proprio percorso di studi fornendo tutte le informazioni necessarie e tutte le risposte ai loro dubbi" - spiega il preside della facoltà di Lettere e filosofia, Roberto Venuti. "Fondamentale è che i nostri ragazzi sappiano anche quali e quante opportunità hanno davanti dal punto di vista professionale, a quali sbocchi lavorativi li porteranno i percorsi di formazione intrapresi, per una scelta davvero consapevole". La giornata sarà aperta dai saluti del preside Venuti e da una presentazione video della facoltà. Seguirà la presentazione dei nuovi corsi di laurea attivati per l'anno accademico 2009-2010 da parte dei docenti. A partire dalle ore 11 gli studenti tutor intervisteranno alcuni laureati ora impiegati in vari settori lavorativi: Alessandra Gaviano (docente delle Scuole superiori, abilitata SSIS); Laura Giorgi (ricerca e selezione personale), Lisa Lorusso (marketing Pacini editore). Infine i ragazzi delle scuole saranno accompagnati per una visita guidata dei luoghi della facoltà. Il programma della giornata è disponibile on line alla pagina www.unisi.it/didattica/ lettereallavoro. Per informazioni e adesioni scrivere a orientamento@unisi.it. BUR.IT 10.02.09

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Ladino per tutti (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Bolzano Ladino per tutti Anche quest'anno la sezione ladina della Facoltà di Scienze della Formazione offre alcuni insegnamenti opzionali a tutti gli interessati: a particolari condizioni è infatti possibile assistere alle lezioni. E' un'occasione interessante soprattutto per gli insegnanti: i corsi sono riconosciuti come aggiornamento nella misura di 10 ore ciascuno. Toponomastica ladina Corso di 30 ore tenuto dal dott. Lois Craffonara, e dedicato ai nomi ladini dei luoghi, con particolare attenzione a quelli che si ritrovano sulle mappe antiche. Si tratterà del rapporto tra toponomastica e storia, tra pronuncia locale e trascrizione dei nomi. Il corso si svolge ogni venerdì dalle 14 alle 16 a partire dal 6 marzo. Scrittura poetica in ladino Sempre il venerdì a partire dal 6 marzo, ma dalle 16 alle 18, nell'ambito del Centro di scrittura della Facoltà di Scienze della Formazione, si svolge un corso di 30 ore sulla scrittura poetica ladina, tenuto dalla dott.ssa Rut Bernardi, una delle più autorevoli autrici ladine. La docente affronterà la teoria e la pratica della scrittura poetica, tenendo particolarmente conto delle esigenze della scuola. Corso di ladino per non ladini II Comincia il 18 marzo e si svolge ogni mercoledì dalle 16 alle 18. Nelle 30 ore di docenza ildott. Giovanni Mischì, collaboratore dell'Istituto ladino di cultura, insegnerà il ladino gardenese a non ladini che già posseggono le conoscenze di base. Il corso è organizzato dal Centro linguistico della Libera Università di Bolzano. Informazioni importanti: le lezioni si svolgono in lingua ladina presso la Facoltà di Scienze della Formazione (via Stazione 16, Bressanone). I corsi sono aperti a tutti gli interessati; l'iscrizione ad ogni corso costa 50 euro. Ulteriori informazioni sulle iscrizioni: segreteria della Facoltà di Scienze della Formazione (0472/012200). Gli appositi moduli sono scaricabili da internet: http://www.unibz.it/ students/secretariat/ auditors/ index.html?LanguageID=DE . Informazioni sul corso di ladino: Centro linguistico della Libera Università di Bolzano: 0471-012400; language.centre@unibz.it . Per informazioni dettagliate sui contenuti delle lezioni rivolgersi al prof. Paul Videsott: paul.videsott@unibz.it . Termine per l'iscrizione a tutti i corsi: 4 marzo 2009. BUR.IT 10.02.09

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Comune di Cosenza: anche Louis Godart nel comitato Alarico 2010 (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Comune di Cosenza: anche Louis Godart nel comitato Alarico 2010 COSENZA. Una Commissione per celebrare degnamente, il prossimo anno, i 1600 anni della morte e sepoltura del Re dei Goti Alarico. È stata nominata dalla Giunta municipale di Cosenza su proposta dell?Assessore alla Cultura Salvatore Dionesalvi. ?È un ottimo inizio - ha commentato l?Assessore- per intraprendere il cammino delle celebrazioni del 2010. Il prestigio della Commissione è tale da poter garantire qualità di progetto e la giusta attenzione, anche a livello di reperimento dei finanziamenti, per la migliore riuscita degli eventi legati all?appuntamento, uno dei più importanti per la nostra città. Dopo questo atto di nomina, a breve ci sarà la prima riunione e contiamo di avere già entro il prossimo mese di marzo un progetto di lavoro di massima.? La Commissione, i cui membri presteranno la propria opera gratuitamente, è denominata Comitato Alarico 2010 ed è composta da: Dario Antoniozzi, Presidente; Louis Godart, archeologo e consigliere per la Conservazione del Patrimonio artistico per la Presidenza della Repubblica; Francesco Posteraro, Camera dei Deputati; Francesco Saverio Vetere, Università Roma; Coriolano Martirano, storico, Cosenza; Ernesto D?Ippolito, Cosenza; Pietro Leo, docente Unical; Umile Peluso, Cosenza Ernesto Corigliano, Cosenza; Domenico Marino, archeologo Beni culturali; Fabio De Chirico, Sovrintendente Beni Culturali Cosenza Elvira Graziani, dirigente Biblioteca nazionale Cosenza Jacques Guenot, docente Unical Angelo Avignone, Presidente Associazione Mediterranei d?Europa Michele Chiodo, Biblioteca civica Cosenza Stefano Vecchione, storico Cosenza Luigi Gallo, docente Cosenza. Al nome di Alarico la città di Cosenza è legata soprattutto per la ormai mitica sepoltura del Re e del suo tesoro nel letto del Busento, sepoltura mai trovata ma diventata celebre anche grazie ad una ballata di August Von Platen che ne ha rimandato l?eco in tutto il mondo. Le celebrazioni del prossimo anno sono viste dal Comune di Cosenza anche come occasione per un incontro tra cultura germanica e cultura italiana nel segno di una storia che è unica per entrambe. (09-02-09)

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Infanzia e adolescenza: riconoscerne i diritti (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)

Argomenti: Cultura

Infanzia e adolescenza: riconoscerne i diritti (9/2/2009 18:36) | (Sesto Potere) - Piacenza - 9 febbraio 2009 - Quello dell'infanzia e dell'adolescenza è un mondo in continua evoluzione, e per gestirne al meglio i problemi serve sì una specializzazione delle competenze, ma anche una integrazione tra tutti coloro che hanno competenze nel settore. Una considerazione sulla quale hanno convenuto i relatori, di rilievo nazionale, intervenuti oggi al convegno “Fra diritti e responsabilità, promuovere la cultura dell'infanzia e dell'adolescenza”, promosso dalla Provincia, in collaborazione con Fondazione Zancan di Padova e Università Cattolica, presso la locale sede dell'ateneo. Un evento dal quale è venuta fuori una molteplicità di riflessioni, spunti, sollecitazioni e che sarà seguito da un secondo evento di riflessione sul tema, un seminario, in programma il 10 marzo, che si terrà sempre su iniziativa della Provincia. L'incontro di oggi è stato introdotto dall'assessore provinciale alle Politiche sociali e giovanili Paola Gazzolo, che, dopo aver richiamato l'importanza dell'evento, ha ricordato Lucia Bongiorni, scomparsa prematuramente domenica scorsa. “Dedichiamo il convegno – ha detto – ad una amministratrice che per tutta la sua vita ha rivolto la sua attenzione alle esigenze dei bambini e che si è sempre impegnata per tutelarne i diritti”. Un impegno, quello a favore di infanzia e adolescenza, che è tra le priorità anche della Provincia. Lo ha ricordato il presidente dell'Ente, Gianluigi Boiardi, nel suo messaggio di saluto ai presenti (la sala congressi della Cattolica era gremita, di operatori, studenti, cittadini). Un impegno che si è concretizzato in diverse iniziative tra cui, ultima in ordine di tempo, la organizzazione, curata dalla Provincia e da altri enti, del recente pellegrinaggio ad Auschwitz di studenti piacentini. “Vogliamo far maturare i ragazzi, farli diventare cittadini responsabili e consapevoli, il viaggio ad Auschwitz può aver contribuito in questo senso”. Boiardi ha poi voluto ringraziare i funzionari del Servizio Sistema scolastico della Provincia che hanno organizzato l'incontro. “Ringrazi questi miei “fannulloni” - ha detto - , per le capacità che hanno dimostrato in questa circostanza”. Dopo Boiardi Tiziano Vecchiato, direttore della fondazione Zancan, ha svolto un excursus sull'evoluzione delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza dagli anni 60 ad oggi. Nel ventennio 60 – 80 si sviluppano numerose risposte ai bisogni dei minori, ma con un welfare da costruire. Negli anni '90 sorgono nuovi problemi (tossicodipendenza, AIDS, immigrazione), c'è un crescita culturale, ma molti problemi restano, anche se si registrano alcuni sviluppi, come forme nuove di pronto intervento, la lotta contro gli abusi e contro la pedofilia. Si sviluppa una scienza sociale impegnata a osservare, raccomandare, dichiarare, si aprono nuove aree di investimento. Gustavo Pietropoli Charmet, psicoterapeuta infantile e presidente dell'Istituto “Minotauro” di Milano, ha richiamato i cambiamenti nel “senso di colpa” tra ragazzi di oggi e quelli di una volta. Sono cambiati i valori cui i giovani fanno riferimento, ma è soprattutto cambiata l'importanza del “sé”: i ragazzi hanno perso il senso di colpa, sentono di essere innocenti anche quando commettono mancanze che loro coetanei di venti, trent'anni fa avrebbero considerato colpe imperdonabili. Il problema è come gestire al meglio il cambiamento. Paola Milani, docente di scienze della formazione all'università di Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e della vita di ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra adolescenti di metà ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è cambiato, a livello di realtà esistenzali, esperienze e speranze di vita. Franco Cavallo, docente dell'Università di Torino, si è soprattutto soffermato su come sta cambiando la salute di bambini e adolescenti: a minacciarli sono problemi come l'obesità, il vizio del fumo e l'alcoolismo (sta prendendo piede da noi l'abitudine, tipica finora dei paesi del nord Europa, alla “sbornia del fine settimana”). Achille Orsenigo, sociologo, si è soffermato su come cambiano i servizi per l'infanzia. Che non sempre aiutano i ragazzi a maturare compiutamente perchè pesa, al loro interno, la presenza di operatori che non sono all'altezza del compito. Pier Paolo Triani,, docente di scienze della formazione all'Università cattolica, ha parlato di come sta cambiando l'educazione, soffermandosi in particolare sui suoi tre elementi, la pluralità, la soggettività e la professionalizzazione. Ha chiuso l'incontro Maura Forni, dirigente del servizio competente della Regione, che ha richiamato i contenuti della legge regionale in materia (la n. 14 del 2008). La nostra, ha ricordato, è la sola Regione ad avere emanato una legge di questo genere: un atto di coraggio, che riconosce i giovani in quanto cittadini e ne promuove lo sviluppo e l'integrazione.

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Il Centro di orientamento scolastico di Alessandria ha raggiunto i 25 anni di attività (sezione: Cultura)

( da "inalessandria.it" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

(0) 10 Febbraio 2009 Il Centro di orientamento scolastico di Alessandria ha raggiunto i 25 anni di attività In provincia di Alessandria è nota l?attività del Centro di orientamento scolastico che ha raggiunto proprio in questi giorni 25 anni di attività. Si tratta di una fondazione, mix originale pubblico/privato che continua a rappresentare un modello interessante nel panorama nazionale e che opera a favore di tutte le scuole della provincia aiutando gli studenti nel momento di passaggio verso le scuole Superiori o verso l?Università. Il suo ?storico? Direttore, dott. Sergio Bettini, espone un suo commento su questi 25 anni. ?Indubbiamente - dice Bettini- è un bel traguardo. E come si suol dire, questi anni sono volati svolgendo un lavoro che riteniamo utile e che ci ha dato anche grandi soddisfazioni. Ormai siamo invitati regolarmente a tenere una conferenza ai saloni nazionali di orientamento come Roma, Milano, Firenze, Bari, ci vengono chiesti contributi a convegni importanti e insomma Alessandria nel campo dell?orientamento non è sconosciuta, ma la cosa che decisamente ci piace di più resta l?incontro con gli studenti nelle classi o al Centro per aiutarli nella scelta. Questo è il cuore di una vera azione educativa di orientamento ed ancora oggi è la peculiarità del nostro lavoro.? Viene da pensare in 25 anni di attività a quanti sono stati gli studenti che hanno usufruito del consiglio di orientamento da parte degli operatori del Centro: ormai si presentano nella veste di genitori portando i loro figli persone che si erano rivolte da studenti al centro per la loro scelta di orientamento. ?Ormai stiamo terminando gli incontri con gli studenti di terza media ? dice Bettini - e abbiamo in corso le lezioni per migliorare il metodo di studio sempre rivolti ai ragazzi di terza media. Tra breve inizierà la consulenza offerta agli studenti delle superiori per la scelta universitaria. A tal proposito desideriamo, come iniziativa particolare per questo nostro anniversario, offrire gratuitamente dal 15 febbraio al 15 marzo un percorso di orientamento agli studenti di quinta superiore, basterà telefonare e fissare un appuntamento in quel periodo. Si tratta del nostro servizio più qualificato: una batteria di test e due colloqui personali con il rilascio di un dossier di bilancio e di materiale informativo?. INFO: tel. 0131 255000 mail: fcosp@iol.it Leggi i

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Lodi Vecchion Inaugurato il ciclo di incontri rivolto a genitori ed educatori (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

La "rivoluzione" dei nuovi media: «Lo spettatore non è più passivo» Lodi Vecchio "La rivoluzione multimediale: come i nuovi media ci hanno cambiato la vita", questo il titolo del primo incontro tenutosi venerdì sera presso il cinema teatro Aurora nell'ambito di "imMEDIAtaMENTE", l'iniziativa organizzata dall'Azione cattolica di Lodi Vecchio e dal Comitato ludevegino "Famiglia Vita Società" in collaborazione con il Med (Associazione italiana per l'educazione ai media e alla comunicazione) e l'amministrazione comunale.«L'idea di proporre questo percorso formativo sull'uso dei mass-media in famiglia - ha commentato Marco Zanoncelli, responsabile dell'Ac di Lodi Vecchio - nasce da una duplice esigenza: innanzitutto, valorizzare ed esaltare l'esperienza educativa, partendo dal fatto che oggi più che mai educare e prendersi cura delle giovani generazioni è estremamente importante; dall'altro lato, non è possibile vivere l'esperienza educativa senza tener conto dei media e del loro ruolo all'interno della società. Quello che s'intende fare attraverso questa iniziativa sui media, guidati da esperti, è coglierne le problematicità ma anche gli aspetti positivi». Erano presenti alla serata, oltre a genitori, educatori ed insegnanti, anche il sindaco Giovanni Carlo Cordoni (che ha sottolineato l'importanza di collaborare insieme sul versante dell'educazione), il vicesindaco Gianni Saccani e l'assessore alla pubblica istruzione Andrea Locatelli. Il relatore, Damiano Felini, docente di pedagogia dei media presso l'Università di Parma, ha illustrato la grande trasformazione avvenuta in questi decenni dei mezzi di comunicazione di massa, a partire dal nome stesso: «Oggi - ha spiegato Felini - parliamo di media, il termine "massa" è scomparso perché è cambiato il rapporto tra emittente e destinatario: se prima esisteva una comunicazione unidirezionale, per esempio la televisione che attraverso pochi canali comunicava a milioni di destinatari, oggigiorno oltre ad una maggiore quantità di canali, i palinsesti televisivi vengono costruiti in maniera settoriale, a seconda delle esigenze del pubblico. Inoltre, con Internet cade il discorso della unidirezionalità proprio per la molteplicità di emittenti e di fruitori». È cambiato anche il ruolo degli spettatori: «Da soggetti passivi - ha sottolineato il relatore - si è chiamati ad essere spettatori attivi». Il prossimo incontro ("Il focolare televisivo: educati dai media o educati ai media?") si terrà venerdì 13 febbraio; il 27 febbraio, "Attività di laboratorio: Internet in famiglia e (video)giocare con i figli". Sonia Battaglia

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Crisi d'impresa Commercialisti oggi a convegno (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Al Michelangelo Center Crisi d'impresa Commercialisti oggi a convegno MODENA. Un appuntamento per i dottori commercialisti modenesi sul problema di come debba essere affrontata la crisi d'impresa. Oggi, presso il Michelangelo Business Center di viale Virgilio (zona Quartiere Fieristico), è in programma una giornata di studi in cui si analizzano cause, strumenti e obiettivi del risanamento per iniziativa dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Modena. Per i professionisti che affiancano le aziende nella gestione quotidiana diventa indispensabile approfondire gli strumenti di misurazione e analisi della crisi d'impresa, grazie ai quali il management può predisporre i più idonei strumenti di miglioramento dei conti aziendali. Per questo la giornata di studi di oggi dal titolo "La crisi di impresa: cause, strumenti e obiettivi di risanamento". Tra i relatori il prof. Luciano de Angelis (docente presso la Scuola Superiore di Economia e Finanze), il dottor Luca Mandrioli (professore a contratto presso l'Università di Modena e Reggio), il dottor Mauro Vitello (Giudice Delegato presso il Tribunale di Milano). «Questo appuntamento rappresenta un importante momento di approfondimento - spiega Alessandro Clò, presidente dei commercialisti modenesi - in quanto verranno discussi e analizzati argomenti fondamentali per chi opera come consulente dimpresa. Tra gli argomenti trattati nel corso della giornata di studi, infatti, figurano gli strumenti di misurazione della crisi aziendale, le analisi di bilancio, gli interventi di superamento e composizione della crisi d'impresa, la contrattazione con il sistema bancario, le operazioni sul capitale sociale e gli interventi propedeutici al risanamento. Conoscere questi elementi e le relative azioni di gestione - conclude il dottor Clò - può rivelarsi strategico per affrontare con più efficacia l'attuale momento di crisi generalizzata».

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Villa Carpaneda, storia infinita (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Villa Carpaneda, storia infinita In campo il consigliere Vezzani che smentisce la cessione al privato RODIGO «E' una telenovela fuorviante» RODIGO. Sulle difficili vicende che hanno visto protagonista Villa Carpaneda, in molti sono intervenuti (l'ultimo è stato l'assessore all'Urbanistica Walter Bissoli) invitando a procedere verso una rapida soluzione dei problemi. Alcuni si sono appellati al senso di responsabilità delle componenti del Cda. Adesso scende in campo il consigliere Camillo Vezzani, nominato nel consiglio dell'ente assistenziale dall'Assemblea dei sindaci dei 13 Comuni concorziati, che smentisce seccamente che la Casa di riposo abbia ceduto la propria sovranità sulla gestione e sul patrimonio, facendola passare dal pubblico al privato attraverso il contratto sottoscritto nel 2007. Per comprendere meglio i tanti ostacoli che si sono succeduti, spiega che a seguito della riforma delle strutture socio sanitarie assistenziali, l'Asp rodighese si era trovata di fronte all'esigenza di spendere somme più che consistenti per mettere a norma i propri edifici, il cui stato ormai vetusto rendeva il complesso non più accreditabile. «Villa Carpaneda negli ultimi anni aveva raggiunto il pareggio di bilancio con l'aumento sistematico delle rette senza potere accantonare una lira per gli investimenti -sostiene Vezzani-. Nel 2005 il Cda, dopo studi di fattibilità, ha ritenuto necessario contattare uno studio legale, determinando insieme di procedere, utilizzando la possibilità offerta dalla normativa europea, di affidare in una prima fase il servizio no core, cioè la gestione alberghiera». Una manovra che da quanto riferisce avrebbe comportato da parte dell'appaltatore un anticipo di 12 milioni di euro, utilizzabili per la nuova costruzione. «Per molte ragioni l'inizio dell'opera e del servizio è avvenuta nel 2008 quando si è raggiunto un accordo contrattuale unitario, comprendente anche i servizi core, agendo conformemente alle direttive dell'Agenzia delle Entrate, la quale, ha reso noto che i servizi alberghieri se gestiti dall'appaltatore che gestisce anche il servizio alla persona, godono dell'esenzione dell'Iva che nella specie è del 20%», ribatte. L'accorpamento dei due servizi ad un'unico soggetto ha così comportato, da quanto afferma il consigliere, un risparmio di circa 400.000 euro all'anno. Secondo Vezzani la «telenovela» degli ultimi tempi su Villa Carpaneda è fuorviante, «perchè confonde ad arte le vittime con il carnefice». (g.s.)

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di Vincenzo Chiumarulo Un incontro con Elena Loewenthal, narra... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Vincenzo Chiumarulo Un incontro con Elena Loewenthal, narratrice e studiosa di Ebraistica, è in programma oggi alle 17,30 al liceo Salvemini di Bari, nell'ambito del ciclo di incontri dedicati al "Mese della Memoria" e in collaborazione con l'Associazione dei Presidi del Libro, la Regione Puglia e il Comune di Bari. Nell'auditorium del liceo, in via Prezzolini 9 a Japigia, Elena Loewenthal, anche docente di Cultura ebraica presso l'Università "Vita e Salute san Raffaele" di Milano, parlerà anche del suo ultimo libro "Conta le stelle, se puoi" ( Einaudi, 2008): un'occasione per confrontarsi con l'orrore dell'Olocausto guardandolo attraverso la lente dell'immaginazione e provando a capovolgere il corso della storia. L'incontro con la Loewenthal sarà preceduto dalla rappresentazione teatrale "Le tombe senza sole dei vinti" (tratto dalle Troiane di Euripide e di J.P.Sartre), realizzata dal gruppo teatrale del liceo "Leonardo" di Cassano delle Murge, per la regia di Salvatore Marci. (ass)

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Una rete di Pmi per catturare la crisi (sezione: Cultura)

( da "Finanza e Mercati" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Una rete di Pmi per catturare la crisi da Finanza&Mercati del 10-02-2009 GIOVANNI MARSEGUERRA* Non è inutile ricordare, infatti, come alla base del nostro modello produttivo vi sia un sistema manifatturiero forte, radicato nel territorio, composto da una rete di piccole e medie imprese per la massima parte a carattere familiare, connesse da uno straordinario capitale sociale e da un ricchissimo capitale umano. Questi ingredienti sono poi tutti tra loro fortemente correlati e addirittura legati, a nostro avviso, da un forte nesso causale che vede a monte la forma familiare dell'attività produttiva che, a cascata, genera poi anche le altre caratteristiche. La nostra imprenditorialità infatti si fonda sui valori forti della famiglia, della responsabilità, dello sviluppo umano ed è dunque naturalmente portata a valorizzare la persona e le relazioni tra persone, e a far crescere così sia il capitale umano, inteso come l'insieme delle caratteristiche personali che si manifestano in abilità e capacità utilizzabili nel processo produttivo, sia il capitale sociale, inteso come l'insieme delle relazioni tra agenti che facilitano l'attività produttiva. Se si volessero poi individuare le radici più profonde di questo nesso che a partire dalla famiglia conduce all'impresa familiare a forte contenuto di capitale umano e sociale, troveremmo le fondamenta di questa costruzione nei valori essenziali che caratterizzano la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra civiltà, vale a dire il paradigma costituito dai principi cardine della dottrina sociale cattolica di sussidiarietà, solidarietà, sviluppo. E infatti i nostri piccoli imprenditori conoscono assai bene la sussidiarietà che mettono in pratica concretamente ogni giorno attraverso la libera e responsabile assunzione del rischio d'impresa. Molto opportuno e di grande attualità è dunque questo nuovo volume della Fondazione per la Sussidiarietà che esamina, in estrema sintesi, quali possano essere le modalità più appropriate per una efficace promozione della capacità competitiva delle nostre piccole imprese e che rappresenta anche un importante momento di approfondimento su un principio, quello della sussidiarietà, che da un lato è fondamentale per cogliere le caratteristiche del nostro sistema produttivo e, dall'altro, necessita di una più efficace attuazione delle sue varie declinazioni di concretezza perché in esso si trovano le chiavi per un futuro modello di sviluppo (oggi quanto mai necessario) capace di coniugare il bene delle persona con il bene della società. *Docente di Economia politica presso l'Università Cattolica di Milano

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Accolgo con piacere l'invito di Luigi La Spina ad aprire un dibattito pubblico sulla costruzione di ... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Accolgo con piacere l'invito di Luigi La Spina ad aprire un dibattito pubblico sulla costruzione di un polo del sapere che garantisca un grande avvenire a questa città dal passato culturale così ricco e prestigioso. Credo nel futuro di Torino, nel suo ruolo in Italia e all'estero ed è per questo che ho accettato qualche mese fa senza esitazioni la presidenza dell'International University College (Iuc), la nuova scuola accademica di Piazza Paleocapa dedicata al fenomeno della globalizzazione in campo economico, giuridico e finanziario. Proprio lo Iuc, che insieme ai rettori degli atenei piemontesi cercheremo di immaginare parte di un più ampio disegno, è un esempio di quella intelligenza e progettualità che La Spina domanda a istituzioni politiche, fondazioni, e imprese. Voluto dalla Compagnia di San Paolo, lo Iuc presenta infatti fra i suoi soci fondatori la Regione, il Consiglio Nazionale del Notariato, Banca Intesa San Paolo, l'Unione Industriale e la Camera di Commercio, e si inserisce nel panorama intellettuale della città con accordi che già lo legano a facoltà giuridica e dipartimento economico dell'Università, regolano l'accesso alle altre biblioteche, e prevedono l'organizzazione di eventi scientifici comuni con altri Istituti. Sostenuto dall'apporto scientifico di nomi internazionali prestigiosi come Sen, Calabresi, Kennedy, lo Iuc ha attratto a Torino una prima classe composta da 44 brillanti studenti di 19 nazionalità ed una ventina di docenti di tutto il mondo. Il biennio allo Iuc offre corsi d'avanguardia, che vanno dallo studio dei nuovi strumenti di regolazione finanziaria internazionale, alla finanza islamica, fino all'approfondimento specialistico dell'impatto della globalizzazione su macroaree economiche diverse (India, Cina, Russia e Nord America). Questi corsi sono integrati da attività pratiche a forte risvolto sociale svolte sul territorio dagli studenti in collegamento con studi professionali, imprese e attività del campus Onu. A molti studenti sono state assegnate borse di studio. Lo Iuc è gemellato con più di 20 prestigiose università nei cinque continenti, dove gli studenti trascorreranno il loro secondo anno di master. Il fine è studiare la globalizzazione, con un'attenzione particolare alle politiche possibili di lungo periodo. L'ambizione è quella di contribuire a creare proprio a Torino nuove e consapevoli classi dirigenti internazionali in grado di fare incontrare Nord e Sud del mondo su linee di collaborazione, sviluppo e sostenibilità delle risorse mondiali. Ecco una possibile risposta per far sì che la crisi economica non si trasformi in una crisi di idee. Ecco dunque un'iniziativa che, con le tante altre già presenti sul territorio, può far parte di quel grande progetto condiviso anche dal sindaco su queste pagine per fare diventare Torino un importante centro mondiale nell'offerta educativa e formativa di alta qualità. Per vincere la sfida ci vogliono coraggio e progettualità, qualità che le classi dirigenti torinesi hanno mostrato in più occasioni. La crisi a Torino e nel Piemonte è riflesso della dinamica internazionale, e per risolverla bisogna aprirsi al mondo com'è oggi, e comprenderne anche criticamente i recenti fenomeni economici, sociali e le nuove frontiere che la globalizzazione stabilisce per la qualità della vita materiale e i diritti fondamentali di ognuno. Progettualità significa investire senza miopia sul futuro internazionale di Torino in un mondo globalizzato. Bisogna moltiplicare e sistematizzare gli sforzi finanziari verso le infrastrutture formative, aprendosi all'intervento di un'imprenditoria privata capace di offrire sostegno al costituendo polo della conoscenza. Occorre insomma credere in un sistema del sapere che proponga il «sistema Torino» come polo di didattica e scienza a livello mondiale. Questo futuro internazionale della città non può fare a meno di un linguaggio progettuale fluentemente parlato dalle sue classi dirigenti, ed è per questo che ritengo importante che lo Iuc partecipi alla discussione pubblica autorevolmente in corso. Presidente International University College Torino

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stop al pensionamento dei prof settantenni il senato rinvia ogni decisione alle facoltà - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Torino Il caso Dopo mesi di discussione l´Università prende tempo. Nel bilancio è però già previsto un risparmio di 4 milioni Stop al pensionamento dei prof settantenni Il Senato rinvia ogni decisione alle facoltà Palestro, preside di Medicina. "A questo punto ripartiamo dalle attuali leggi" OTTAVIA GIUSTETTI Pensionamenti all´Università, tutto da rifare. Dopo mesi di discussioni dal momento dell´emanazione della legge finanziaria ad agosto scorso, il Senato accademico riunito ieri ha deciso che tutta la pratica - che con poca eleganza è stata ribattezzata "rottamazione" - è da rivedere dal principio e ha passato la palla alle singole facoltà. Loro a questo punto dovranno scremare le richieste dei docenti che chiedono di restare dopo i 70 anni e portare verosimilmente nei prossimi mesi domanda per domanda in Senato. Solo allora, attraverso la votazione, l´organo istituzionale si pronuncerà a favore o contro il prolungamento del servizio fino ai 72. Si tratta di uno slittamento pericoloso che potrebbe far finire molto a ridosso della conclusione dell´anno accademico (1 novembre 2009) la decisione del Senato e poi la ratifica dl Consiglio di amministrazione ma che si è resa praticamente inevitabile per i fatto che i vari membri delle facoltà non sono riusciti a stabilire "a priori" i criteri di selezione delle domande. Ma facciamo un piccolo passo indietro. Nelle ultime sedute della commissione mista dell´Università si era deciso, dopo faticose trattative di pensionare tutti i docenti che compiono 70 anni nel 2009 e destinare a coloro che vogliono restare con un ruolo in ateneo, una borsa di studio di 20 mila euro all´anno, l´ufficio e parte dell´attività didattica; di prolungare il servizio per coloro che ricoprono una carica elettiva come il rettore e i presidi - incerti, invece, i direttori di dipartimento; di stabilire un criterio ristrettissimo di altra selezione per la facoltà di Medicina, dove il venire a mancare improvviso di un docente ordinario avrebbe potuto compromettere la continuità assistenziale e creare seri problemi alla struttura ospedaliera per il mantenimento del servizio. Ed è proprio su questo elemento che si sono scontrati i membri del Senato e che non hanno voluto pronunciarsi per non commettere errori di discriminazione o favoreggiamento. «A questo punto ripartiamo dalla legge - spiega Giorgio Palestro, preside di Medicina - e diamo a tutti la possibilità di presentare la domanda per il prolungamento del servizio. Le diverse facoltà decideranno quali portare in Senato e il Senato a quel punto deciderà». Ma non bisogna dimenticare che il consiglio di amministrazione ha approvato già a gennaio, contando su questi pensionamenti, un bilancio per il 2009 che prevede un risparmio di almeno quattro milioni.

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alloggi di lusso e alberghi nelle scuderie reali - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Torino L´assessore Viano disegna il futuro dell´area. Previsto un parcheggio ai Giardini Reali. La Compagnia San Paolo trasloca nel teatro Scribe Alloggi di lusso e alberghi nelle scuderie reali Il Comune pronto a allearsi con l´immobiliare Pirelli. Chiude il tribunale militare Tra gli obiettivi fornire al Regio una cornice di accoglienza degna di un grande teatro Trattative in corso per ampliare il Museo del cinema nel palazzo della Radio di via Verdi OTTAVIA GIUSTETTI Alberghi, locali commerciali e tante case private con una posizione invidiabile nel cuore della città in un quartiere dall´impianto seicentesco abbandonato ormai da decenni: prende finalmente forma il progetto di recupero dell´intero complesso della Cavallerizza reale ora che il Comune ne ha finalmente ottenuto la proprietà dal demanio con la spesa di 36 milioni di euro. E la piccola Montparnasse torinese, questo un modello al quale potrebbe ispirarsi, trascinerà dietro di sé anche una rivisitazione di tutta questa area della città, fino a Palazzo Nuovo dove sono già partiti i lavori per il raddoppio. L´importante novità è che al progetto della Cavallerizza, di cui si era sempre parlato come di un quartiere d´intrattenimento, si aggiunge una vastissima operazione immobiliare che prevede di riqualificare e vendere tutta la manica che va da piazza Mollino a via Rossini. Gli immobili ottenuti sarebbero rivolti a un target medio-alto, per il tipo di struttura che dovrà ospitarli, che si presta più che altro a case di lusso e per la posizione, a un passo da via Po e per un tratto affacciata addirittura sulla parte alta dei Giardini Reali che al momento sono chiusi al pubblico per il restauro in vista del 2011. Anche la Pirelli Real Estate, "socia" del Comune all´interno del fondo immobiliare pubblico-privato di cui si serve la Città per questo genere di interventi, ha valutato positivamente l´intera operazione e si è detta disponibile a investire nel progetto. Del resto della Cavallerizza, oltre al maneggio in uso all´Università, si faranno alberghi, negozi e strutture ricettive di vario genere con l´obiettivo di fornire al Regio una cornice di accoglienza degna dei grandi teatri italiani. Infine, all´angolo tra corso San Maurizio e via Rossini, di fronte all´auditorium, sarà scavato un grande parcheggio sotterraneo. Si tratta di un rifacimento generale del look in programma ormai da tempo ma che sembra essersi sbloccato solamente ora che il Comune è riuscito a ottenere la proprietà di tutta l´area da parte del demanio. Si dovrà attendere ancora che i militari liberino la zona che ospitava il tribunale e alcune altri locali amministrativi. Secondo gli accordi firmati il "trasloco" dovrebbe concludersi entro un anno e mezzo e solo in quel momento potranno partire a tutti gli effetti i lavori. L´area che invece ospita il commissariato di via Verdi, e che è già di proprietà del Comune, conserva per ora la Polizia come "inquilina" ma l´assessore Mario Viano spiega che sono in corso "caute trattative" per liberarla in un futuro non lontano permettendo così il completamento dell´opera di riqualificazione dell´intero isolato nonché del quartiere fin giù al museo del Cinema e oltre. La città sta cercando di fatto una sistemazione alternativa e altrettanto degna da proporre in cambio dell´attuale commissariato. Superata via Rossini, c´è un´altra piccola parte di città, preziosissima, che aspetta un progetto di riqualificazione: è l´area Scribe, alla quale guarda con interesse Angelo Benessia in persona - secondo l´assessore Mario Viano - sia come investimento per la Compagnia di San Paolo che come area destinata a ospitare la nuova sede. La piccola porzione che ospitava il teatro Scribe, bombardato durante la guerra, e che ora rappresenta un piccolo vuoto urbano, è proprio di fronte alla sede della Rai. E accanto al Palazzo della Radio per il quale da tempo sono in corso trattative con il Comune per l´acquisto e per l´ubicazione di nuove aree espositive. L´ultima ipotesi, se il Museo del Cinema sarà ampliato in futuro, è che le più recenti sale siano ospitate proprio in quel palazzo. Ma la Rai pone da sempre come condizione che non si snaturi l´identità storica di quell´edificio, tremila metri quadri di studi di registrazione e strutture di servizio dedicati alla produzione radiofonica.

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biomasse la nuova risorsa del lazio (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

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Pagina XI - Roma ALL´INTERNO L´intervista Scommesse L´osservatorio Energia Poteri forti Ricerca pubblica serve un ponte con le aziende "Il nostro business non conosce la recessione" La gara del gioco Lottomatica scatta in testa Biomasse la nuova risorsa del Lazio Trasporto pubblico torna in alto mare la riorganizzazione

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come potenziare il circuito virtuoso dalla ricerca pubblica all'impresa (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Roma OSSERVATORIO OSSERVATORIO Come potenziare il circuito virtuoso dalla ricerca pubblica all´impresa La ricerca e l´innovazione sono componenti fondamentali per aumentare la competitività del sistema produttivo italiano. Puntare sui prodotti ad alto valore aggiunto e ad alto contenuto di intelligenza rappresenta per Paesi come l´Italia, la via maestra per competere sui mercati internazionali e incrementare gli attuali livelli di ricchezza. In Italia, spesso, la ricerca e l´innovazione sono legate al genio personale dell´imprenditore, ma vi è un´oggettiva difficoltà a trasformare questa genialità in un processo di ricerca strutturato e costante. Nella riunione tra i Capi di Stato europei tenutasi a Lisbona nel 2000, si dichiarò espressamente come obiettivo quello di fare dell´Unione Europea la più competitiva e dinamica economia della conoscenza entro il 2010. Per raggiungere questo traguardo si determinava in almeno il 3% del Pil la quota da destinare alla ricerca e sviluppo, di cui almeno i due terzi, ovvero il 2% del Pil, frutto della ricerca privata. Gli ultimi dati diffusi dall´Istat (sul 2006) indicano l´Italia ancora molto indietro rispetto agli obiettivi di Lisbona con una quota di R&S sul Pil pari all´1,14%, di cui solo la metà derivante da investimenti effettuati dalle imprese. In questo contesto generale, non brillante, il Lazio registra valori migliori rispetto alla media nazionale. Con una cifra di 2,7 miliardi di euro, che rappresenta il 16,3% del totale italiano, il Lazio è la seconda regione italiana per spesa in ricerca e sviluppo dopo la Lombardia (3,6 miliardi di euro). La quota di R&S sul Pil regionale si attesta all´1,7%, valore che è secondo solo a quello del Piemonte con l´1,8% (cfr. Lombardia 1,2%). Un valore ancora inferiore agli obiettivi di Lisbona, eppure superiore in modo considerevole alla media nazionale. Gli addetti impegnati in R&S nella nostra regione sono oltre 30mila (30.558) pari al 15,8% del totale Italia. Ovviamente nel Lazio, regione leader per centri di ricerca con una forte vocazione per aerospazio, Ict, elettronica, scienza dei materiali, biotecnologie, è molto forte la componente pubblica di R&S che, infatti, per il 69% è svolta da Istituzioni pubbliche e Università. In un territorio dove oltre il 95% del tessuto imprenditoriale è composto da microimprese diventa dunque cruciale potenziare il circolo virtuoso che lega mondo della ricerca e accademico a quello imprenditoriale. Una seria politica economica, dunque, non può prescindere dalla proficua sinergia e integrazione con centri di ricerca e università del territorio. Camera di Commercio di Roma

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Bilancio in attivo per la Croce Rossa femminile (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Bilancio in attivo per la Croce Rossa femminile l'assemblea BILANCIO positivo per il Comitato femminile della Croce Rossa Italiana che si è riunito presso il salone del Consiglio Provinciale. Dopo i saluti e l'augurio per un ulteriore rafforzamento di questa importante realtà di volontariato, portati dall'assessore alla formazione e alla cultura della Provincia Paola Sisti, si sono svolti gli interventi dell'Ispettrice regionale Liliana Pontremoli e dell'Ispettrice provinciale Pia Spagiari che ha illustrato le numerose attività della sezione femminile della Spezia del 2008, rivolte sempre di più ad impegni di solidarietà sociale. Come ha sottolineato Pia Spagiari ogni giorno il Comitato femminile accoglie un numero crescente di persone in difficoltà, che chiedono aiuto per una sopravvivenza sempre più problematica: ogni mese sono circa 150 le famiglie che ricorrono alla Cri per un totale di circa mille persone aiutate con generi alimentari, vestiario ed altro. Pia Spagiari ha messo in rilievo la necessità di rispondere ad esigenze sempre più pressanti di sostegno al reddito per il pagamento di bollette e affitti, richieste che provengono prevalentemente dai nuovi poveri, coloro ai quali manca il lavoro: cassaintegrati e disoccupati di lunga e recente data. Per il miglior perseguimento delle finalità d'istituto il Comitato femminile opera "in rete" con altre associazioni di volontariato, ad esempio in seno al "Progetto buon mercato", con cui si intende trasformare lo spreco, specialmente alimentare, in risorsa. Inoltre il Comitato femminile sostiene attivamente dalla sua fondazione la "Casa famiglia" per donne sole con figli minori, organizzata dal Comune della Spezia nel quartiere del Torretto ed inaugurata alcuni mesi fa, che ha lo scopo di accogliere e dare un futuro autonomo a donne in difficoltà. Sul fronte associativo è opportuno sottolineare la crescita del numero delle sezioni locali del Comitato femminile, che da poco operano a Riccò del Golfo ed a Follo. Le loro componenti hanno partecipato ai lavori del Comitato con le loro volontarie che operano in campo assistenziale fornendo un valido sostegno agli anziani di quelle comunità. Tra le nuove sfide che il Terzo millennio pone alla Cri una maggior cultura dell'accoglienza nei confronti della popolazione d'immigrati, con culture e religioni diverse. Per questo le sezioni del Comitato femminile annoverano tra i loro beneficiari la popolazione femminile di tantissimi Paesi. In chiusura dei lavori assembleari è stato così affrontato il tema dell'identità della donna nelle cosidette "terre terze" da parte del professor Alessandro Bertirotti, docente presso l'Università di Firenze e dalla dottoressa Rosita Piscopo, ginecologa dell'Ospedale civile della Spezia. Il Comitato femminile prosegue anche nella raccolta fondi per le sue attività assistenziali proponendo per questa domenica presso l'Hotel Jolly un torneo benefico di Burraco che fa seguito ad altre iniziative del genere che hanno ottenuto in passato un buon successo. P. C. .x/10/0902 Ogni mese 150 famiglie ricorrono alla Cri per unn totale di mille persone aiutate con generi alimentari, vestiti e altro .x/10/0902

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morricone ospite al conservatorio per il festival "codice 602" (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)

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Pagina 7 - Lucca Morricone ospite al conservatorio per il festival "Codice 602" LUCCA. Ospiti di eccezione al terzo festival "Codice 602" promosso dall'istituto Boccherini. Su tutti spiccano il premio oscar Ennio Morricone che terrà un seminario dedicato alla composizione della musica cinematografica. In programma anche il concerto di musica da camera e un master con il pianista Bruno Canino e la performance di Oxana Yablonskaya, docente di pianoforte dell'università di New York. Questi sono solo alcuni dei prestigiosi personaggi che il Boccherini ospiterà da marzo a maggio, per una rassegna di 18 concerti e una quindicina tra masterclass di specializzazione strumentale, conferenze e incontri culturali. «Malgrado i drastici tagli che il bilancio dell'istituto ha subito - afferma il direttore del "Boccherini", Renzo Cresti - riusciremo a presentare un cartellone di livello nazionale, degno di un grande conservatorio, grazie anche alla collaborazione dei nostri docenti e allievi e della disponibilità di molte personalità del mondo musicale». Al festival parteciperanno anche il pianista vincitore del premio Liszt 2007, Vitaly Pisarenko, che sarà tra i primi ad inaugurare la manifestazione e Vincenzo Balzani, uno dei più apprezzati docenti della didattica pianistica. Le manifestazioni del festival "Codice 602" si terranno nell'auditorium del Boccherini (piazza del Suffragio 6) ad ingresso libero. Da marzo nell'auditorium del Boccherini

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"Erasmus day" al Campus Ecco come studiare in Europa (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

LEGINOINCONTRO PER GLI STUDENTI "Erasmus day" al Campus Ecco come studiare in Europa Oggi al Campus universitario di Savona si festeggia l'«Erasmus day». A partire dalle 11, nell'aula AN4 di via Magliotto, gli studenti interessati al Progetto Erasmus potranno rivolgere domande e chiedere curiosità ai docenti referenti dei corsi di studio presenti al polo di Legino (Economia, Ingegneria e Scienze della Formazione) e ai funzionari dell'ateneo genovese. Nell'occasione, gli studenti iscritti ai corsi di Savona potranno valutare l'ipotesi di effettuare un viaggio studio in una città universitaria europea coinvolta nel progetto, dove poter sostenere esami, cogliendo così l'occasione di conoscere una realtà culturale e linguistica diversa. L'«European Community Action Scheme for the Mobility of University Students», nata nel 1987, offre la possibilità ad un universitario europeo di vedere legalmente riconosciuti dal proprio ateneo di appartenenza gli esami sostenuti in una sede straniera e fino ad oggi ha mobilitato oltre un milione e mezzo di studenti. Il coinvolgimento degli studenti del Campus di Savona nel progetto Erasmus, attraverso il coordinamento con l'Università degli studi di Genova, sarà spiegato anche agli allievi delle superiori che il 5 e 6 marzo prenderanno parte all'«Open day», la due giorni dedicata all'informazione sull'offerta didattica del polo universitario savonese. \

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purché i poli rimescolino le carte dell'università - lorenzo caselli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Genova Le idee Purché i Poli rimescolino le carte dell´Università LORENZO CASELLI L´università va profondamente ripensata tanto nelle sue strutture scientifiche e formative quanto nei suoi assetti di governo. Le separatezze e sovente la frammentazione dei saperi - così come si esprimono nel coacervo di facoltà, corsi di studio, dipartimenti, centri di ricerca, aree - impediscono all´università di fare i conti in maniera adeguata con la crescente interdipendenza delle attività di ricerca e di formazione e quindi di rispondere efficacemente alle grandi sfide che caratterizzano il tempo presente. Del pari le attuali configurazioni di governance, con le loro sovrapposizioni, ridondanze e vuoti, non affrontano in termini sostanziali il nodo vero del potere accademico, del suo controllo e dei correlativi processi di partecipazione democratica e di coinvolgimento (consultivo o deliberativo) degli stakeholder interni (docenti, studenti, personale) ed esterni (istituzioni, soggetti finanziatori). Il disegno di riforma dell´ateneo genovese, per quanto emerge dalle anticipazioni a nostra disposizione, sembra voler innovare in profondità anche se non mancano inevitabili ambiguità che soltanto una discussione approfondita, nelle sedi appropriate, potrà sciogliere. In particolare esiste il pericolo che ciò che si vuole far uscire dalla porta rientri poi dalla finestra (ad esempio la logica di Facoltà si trasferisce nelle Scuole). Del pari la "confusione" oggi esistente tra consiglio di amministrazione e senato accademico non viene risolta riducendo semplicemente il numero dei componenti e prevedendo qualche nuovo ingresso, magari interessato, bensì entrando in maniera stringente nel merito dei loro ruoli e funzioni: presidio delle finalità di fondo, promozione delle strategie, mobilitazione delle risorse umane e finanziarie, controllo. SEGUE A PAGINA IV

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via le facoltà e i dipartimenti - marco barabotti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Sparisce il Cda e più poteri al Senato Accademico Via le facoltà e i dipartimenti Al loro posto 21 Scuole. Un solo mandato per il Rettore Dopo un anno e mezzo di lavoro è emersa una proposta prevalente che sarà discussa oggi in Rettorato MARCO BARABOTTI Arrivano oggi per la prima volta davanti al Senato Accademico dell'Università di Pisa, le conclusioni della commissione statuto insediatasi un anno e mezzo fa. Le novità che sono emerse rappresentano una vera rivoluzione. Ci si prepara insomma a una profonda revisione della "carta" approvata una ventina di anni fa. Ne abbiamo parlato con il presidente della commissione statuto, Giorgio Cavallini (sotto, nella foto), docente di strutture aerospaziali a Ingegneria. Professor Cavallini, siamo alla stretta finale? «Penso di sì, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di definire e approvare lo statuto». Quali sono i passaggi principali? «Dopo i primi sei mesi in cui ci siamo dati un regolamento di lavoro e dopo aver fatto numerose audizioni, abbiamo lavorato un anno per arrivare alle conclusioni che esporrò domani (oggi, per chi legge, ndr) davanti al Senato Accademico. Le proposte uscite sono state tre: una largamente maggioritaria, sostanzialmente portata avanti da me. Correttamente, illustrerò anche le altre due». Che tempi si prevedono per l'approvazione? «Penso che ci vorranno almeno 5 o 6 mesi per arrivare al voto finale. Ma per vederne l'attuazione dovremo aspettare ancora un altro anno». Quindi, se tutto andrà bene, potrebbe entrare in vigore entro il 2010? «Penso proprio di sì». Ecco, parliamo della proposta passata in commissione a maggioranza. Se dovesse essere approvata, spariranno le 11 facoltà e i circa 60 dipartimenti e nasceranno al loro posto 21 Scuole. Questa nuova organizzazione, secondo lei, che fonderà insieme didattica e ricerca, sarà in grado di rendere l'ateneo più snello? Ci illustri i vantaggi. «è semplice. Oggi esistono le facoltà che si occupano della didattica e i dipartimenti che fanno ricerca. Al loro posto nasceranno le Scuole il cui scopo è quello proprio di ottimizzare tutte le attività dell'ateneo, oltrechè in un'ottica anche di risparmio. Si azzera quindi un sistema complesso e disomogeneo, affidando alle Scuole la gestione delle risorse finaziarie e di organico». Ogni Scuola avrà un unico direttore? «Esattamente. E sarà ogni Scuola, ciascuna dotata di un proprio consiglio, che potrà chiedere al Senato Accademico le risorse necessarie per didattica e ricerca che saranno una legata all'altra: chi fa docenza dovrà fare anche ricerca. Le facoltà si sentivano autorizzate a dare risorse solo alla didattica e poco alla ricerca, anche se in questo senso Pisa è stato più virtuosa di diversi altri atenei italiani». Ma si riducono anche i corsi di laurea? «Non parlerei di soppressione, semmai di una norma che vorremo far approvare e che ne favorisce l'aggregazione». Quali sono le 21 Scuole che nasceranno, naturalmente sempre se dovesse essere approvata dal Senato Accademico la vostra proposta. «Matematica, Chimica, Fisica, Informatica, Biologia, Scienza della Terra, Agraria, Medicina, Veterinaria, Ingegneria Civile, Ingegneria Industriale, Ingegneria dell'Informazione, Antichistica e Storia dell'Arte, Filologia e Letterature, Lingue, Filosofia, Storia, Scienze Politiche e Sociali, Giurisprudenza, Farmacia, Scienze Economiche e Satistiche». Lo statuto va verso un'attenzione maggiore alle strutture di base, piuttosto che agli organi centrali? «Abbiamo rovesciato la statuto. Prima troviamo le strutture di base e poi vediamo come possono essere governate». Un'altra grossa novità è quella che riguarda l'elezione del rettore. Se passa la proposta sarà un mandato unico di 6 anni al posto del 4+4 in vigore oggi. Perché questa riforma? «è una soluzione che dà una maggiore autonomia decisionale. Questo vuol dire per il rettore svolgere i compiti anche con più libertà di scelta, senza l'assillo di dover pensare a costruire una rete di alleanze per la ricandidatura». è previsto anche l'ampliamento del corpo elettorale, è vero? «Sì, ne farà parte anche un rappresentante dei dottorandi di ricerca». L'altra grande riforma è la scomparsa del Consiglio di Amministrazione. Quindi resterebbe solo un ramo del "Parlamento", il Senato Accademico, diviso in sei commissioni statutarie: Ricerca, Didattica, Personale docente, Personale tecnico-amministrativo, Edilizia e Bilancio. è davvero un vantaggio la sparizione del Cda? «Si risolverebbe finalmente quella sorta di conflitto tra Senato e Consiglio di Amministrazione che rende molto complessa la vita dell'Università. Ciò che decide il Senato, oggi, viene spesso messo in discussione dal Cda, magari per via delle risorse che mancano. Con il nuovo statuto, invece, chi prende le decisioni politiche - e abbiamo visto che sarà solo il Senato Accademico - saprà anche come attuarle in concreto, senza bisogno di presentarle a un nuovo organismo». La commissione bilancio del Senato Accademico, diventerà quella che con i revisori dei conti eserciterà la funzione del Cda? «Sì, però ogni decisione che passerà dalla commissione bilancio dovrà essere approvata in sede di Senato Accademico allargato ai componenti delle altre commissioni». Ci sono anche significative aperture verso il territorio. Novità importanti sono a parte quelle sul nucleo di valutazione (l'organismo che deve dire se l'ateneo è efficiente o meno), appunto la consulta del territorio, oltre al garante, una sorta di difensore civico. Ce le vuole illustrare brevemente? «Ecco, su questi punti la commissione statuto dovrà ulteriormente approfondire le questioni da portare poi al vaglio del Senato Accademico». L'orientamento di fondo qual è? «Sul nucleo di valutazione pensiamo di allargare l'organismo a membri esterni all'ateneo. Sempreché siano persone che abbiamo competenza in materia universitaria. Altrimenti, se dovessimo proseguire come abbiamo fatto sino ad oggi, continueremmo a prenderci l'appellativo di autoreferenzialità». E sulla Consulta del territorio? «Sarà formata da membri dell'ateneo, ma anche del territorio, come sindaci, presidente della Provincia, rappresentanti delle associazioni. Magari, i membri esterni, solo con poteri consultivi e non decisionali». E la figura del garante? «Dovrà essere una persona esterna all'ateneo e dovrà dare pareri sull'attività accademica e su altre problematiche». è vero che verrà istituito il principio che l'Università dovrà privilegiare, riguardo al proprio personale, i contratti a tempo indeterminato? «Sì, anche se sarà dato giusto spazio al tempo determinato, purché sia regolamentato per non essere poi in presenza di un precariato troppo pesante da sostenere». Lei ci ha parlato della proposta maggioritaria venuta fuori dalla commissione statuto. Vi sono altre due posizioni minoritarie: quali? «Una prevede un'articolazione di 8 Macroscuole, con la possibilità per queste di organizzarsi al loro interno in unità simili ai dipartimenti. Mentre la terza proposta è assai simile alla nostra, con la variante però sull'elezione del Rettore che non dovrebbe più essere scelto dagli elettori, ma dal Senato Accademico». è contento del lavoro svolto? «Assolutamente sì. è stato un confronto serrato e appassionato, in cui si sono confrontate anche opinioni diverse, con l'obiettivo di rimodulare un'Università abbastanza diversa a quella che era vent'anni fa».

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ateneo, i concorsi premiano i figli dei prof - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

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Pagina V - Bologna Ateneo, i concorsi premiano i figli dei prof Vincono quattro ricercatori che hanno i genitori già in cattedra ILARIA VENTURI SICURAMENTE sono tutti bravissimi, hanno vinto un regolare concorso, molti di loro hanno fatto la «gavetta». Ma sono anche figli di accademici dell´Alma Mater o di primari del policlinico universitario. Dopo il caso del figlio del preside di Medicina, divenuto ricercatore nella stessa Facoltà del padre, le nuove nomine tornano a far discutere. Sono quattro i vincitori dell´ultima tornata di concorsi da ricercatore nell´ateneo di Bologna che hanno seguito le orme dei genitori. I vincitori della seconda sessione di concorsi del 2007 (con nomine regolarizzate a fine 2008), pubblicati nel sito del ministero dell´Università, sono novanta. "E´ una questione di opportunità" lo ribadisce lo stesso codice etico dell´Ateneo. E´ un fenomeno consistente tanto è vero che qualcuno, scherzando (ma non troppo) suggerisce di mettere le quote anche per i figli di nessuno. Quelli con i cognomi già presenti in Ateneo sono quattro. Sara Pesce, 39 anni, ha vinto il concorso - con dieci candidati - nel settore disciplinare «Cinema, fotografia e televisione» a Lettere, facoltà dove insegnano il padre Mauro Pesce, professore di Storia del cristianesimo ed affermato biblista (è l´autore di «Inchiesta su Gesù»), e la madre Adriana Destro, ordinaria di Antropologia culturale. I settori sono differenti: la figlia è ricercatrice al dipartimento di Musica e spettacolo. E il suo è un curriculum di tutto rispetto: dottorato in Anglistica a Firenze, il post-dottorato al dipartimento di Musica e spettacolo, docente a contratto per anni. Zelda Alice Franceschi ha vinto il concorso in Discipline Demoetnoantropologiche bandito sempre a Lettere: tredici i candidati concorrenti, molti anni di attesa, pubblicazioni internazionali. Suo padre è studioso dei centenari, Claudio Franceschi, professore di Immunologia al dipartimento di Patologia sperimentale; sua madre, Vita Fortunati, ex preside di Lingue, è docente di letteratura inglese. Riccardo Schiavina è diventato ricercatore in Urologia al Sant´Orsola, dove il padre è direttore (ospedaliero) del dipartimento Cardio-toracico-vascolare. Silvia Orlandi, infine, è ricercatrice a Chimica industriale. Altro curriculum che parte dalla lode per la laurea in Fisica nel 1995, il dottorato e l´assegno di ricerca all´Alma Mater dove il padre è professore ordinario a Scienze. SEGUE A PAGINA V

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il rettore: "ma facendo i nomi si espongono a critiche ingiuste" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna "Il regolamento non prevede questi casi" Il rettore: "Ma facendo i nomi si espongono a critiche ingiuste" Il codice Quest´anno distribuiremo il nostro codice a tutti i partecipanti alle selezioni IL rettore frena: «Sono cittadini che hanno vinto un concorso pubblico, fare i loro nomi come figli di docenti universitari significa esporli a critiche ingiuste, non ci sto». Pier Ugo Calzolari commenta così l´ingresso di figli di docenti nell´ultima tornata dei concorsi da ricercatore all´Alma Mater. «Sono tutti casi, inoltre, in cui il codice etico non stabilisce che non si può perché sono ricercatori che non appartengono allo stesso dipartimento o raggruppamento disciplinare dei genitori». Il codice etico recita, all´articolo 6, che «in caso di carriera accademica, si presume nepotismo qualora: vi sia coincidenza o affinità fra il settore scientifico-disciplinare del protettore e quello del protetto; e/o il protetto debba svolgere la propria attività nell´ambito dello stesso dipartimento del protettore». E ancora: «Salvo prova contraria, si presume nepotismo l´appartenenza alla stessa Facoltà». I cognomi «gemelli» sono chiaramente bocciati dunque nella stessa area disciplinare o dipartimento, e sono sconsigliati nella stessa Facoltà. Ma l´invito è sempre a valutare caso per caso per non ricadere in «arbitrarie» discriminazioni di candidati meritevoli. Alla commissione che vigila sulle violazioni del codice etico è finito il caso del figlio del preside di Medicina divenuto ricercatore alla precedente tornata di concorsi, che ha visto entrare a Medicina, sempre da ricercatrice, anche la figlia dell´economista Stefano Zamagni. Pier Ugo Calzolari non entra nel merito dei singoli casi. Ma commenta, per fare chiarezza: «Tutto ciò che non è vietato dal codice etico non è nemmeno oggetto di censura. Non possiamo arrivare a inibire ai figli dei professori di iscriversi nella stessa università». E annuncia: «Sono state già predisposte misure preventive». Il codice etico, spiega il rettore, da quest´anno sarà distribuito a tutti i candidati che partecipano ai concorsi banditi dall´Alma Mater: «Chiederemo ad ogni candidato di verificare la propria condizione rispetto a quanto previsto dal codice etico. Questo non impedirà a nessuno, anche a chi ha il padre docente in Ateneo, di partecipare a un concorso. Ma chi partecipa almeno sa se sta violando o meno il codice etico dell´università in cui aspira a entrare. Non è una cosa da poco, sono forme di moral suasion necessarie e utili». (il. ve.)

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dall'astronomia al melodramma: la cultura senza età (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Prato Dall'astronomia al melodramma: la cultura senza età I nuovi appuntamenti dell'Università del tempo libero PRATO. La cultura non conosce crisi, lo dimostra l'Università del tempo libero "Eliana Monarca" che sta svolgendo come di consueto la propria intensa attività culturale nell'Aula Magna del Polo Universitario "Città di Prato", affollatissima dagli "studenti" che seguono le varie lezioni con il massimo interesse. Quest'anno c'è una novità: venerdì scorso è cominciato un ciclo di conversazioni sull'astronomia, a cura del socio Roberto Dei studioso di astronomia. Il corso "Uno spettacolo multimediale: il melodramma dal libretto, alla musica, allo spettacolo" è curato dal maestro Alberto Batisti, docente del Conservatorio di Como e direttore artistico del Teatro di Pisa e della Camerata Strumentale "Città di Prato". Il 12 febbraio si terrà l'incontro col professore Orselli del Conservatorio Cherubini su Jules Massenet: Werther. Le lezioni di questo ciclo sono iniziate il 22 gennaio con la Semiramide di Rossini, presentata dal musicologo Francesco Ermini Polacci. Il ciclo "Il Piemonte, i Savoia e la storia d'Italia", frutto di un'iniziativa congiunta con l'assessorato alla Cultura del Comune e con la Biblioteca Lazzerini è aperto al pubblico. Il ciclo "Storia e arte a Prato", con la partecipazione dei maggiori esperti della storia della nostra città, concluderà la prima fase (gennaio -maggio). Ma l'attività del tempo libero Università "Eliana Monarca" prosegue con la serie di visite guidate, una volta al mese. Ieri c'è stata una visita al Centro di Arte Contemporanea "Luigi Pecci". Seguiranno visite guidate a Lucca e Barga, a Urbino, Pitigliano, Sorana e Sovana. la più importante una gita di cinque giorni a Torino e a luoghi significativi del Piemonte. Saranno visitate le mostre sul Futurismo a Rovereto, quella del Canova a Forlì e di Morandi a Bologna. La dottoressa Diana Toccafondi, direttrice dell'Archivio di Stato incontrerà gli associati il 13 maggio per una conversazione e la visita all'Archivio Datini. Si concluderà così la prima fase delle attività culturali con un pranzo sociale il 28 maggio, dopo le meritate vacanze la ripresa delle lezioni il 6 ottobre. Lu.Ce.

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autori e dialoghi di moda per salvare il teatrino del '700 - giorgia olivieri (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIV - Bologna La rassegna Cinque incontri da domani a Villa Mazzacorati Autori e dialoghi di moda per salvare il teatrino del �700 GIORGIA OLIVIERI C´è un gioiello da salvaguardare a Villa Mazzacorati, patrimonio storico riconosciuto anche a livello europeo. Si tratta del Teatro 1763, inaugurato nello stesso anno del Comunale, che può considerarsi il miglior esempio di teatro privato della regione, sia per la buona conservazione sia per l´ottima acustica. La mancanza di adeguati lavori di ristrutturazione, tuttavia, che non riguardano solo i locali del teatro ma l´intera Villa Mazzacorati, rendono delicata la situazione dell´edificio. A lanciare questo grido d´allarme è l´Associazione "Cultura e Arte del ´700" che dal 1993 organizza spettacoli ed eventi e tiene viva l´attenzione su una "bomboniera" che paga lo scotto di essere poco "commerciabile" avendo solo 70 posti. Il problema principale risiede nel fatto che la proprietà del complesso è divisa tra Comune, Asl e Regione con conseguente rimpallo di responsabilità. "Con la speranza che il prossimo sindaco, in sinergia con gli altri enti coinvolti, prenda in mano la situazione e realizzi il progetto di fare di Villa Mazzacorati un polo culturale e artistico", l´Associazione, in collaborazione con il Quartiere Savena, l´Ascom e la casa editrice "Il Mulino", promuove cinque incontri su "La civiltà della moda", che affrontano il tema da un punto di vista culturale, sociologico, economico e storico. Si parte domani, alle 17.30, con la presentazione del libro "La civiltà della moda", alla presenza dell´autore, Carlo Marco Belfanti, docente dell´Università di Brescia, e degli storici Maria Giuseppina Muzzarelli ed Eugenio Riccomini. Il 18 e il 25 febbraio e il 4 marzo, la studiosa Paola Goretti racconterà il legame storico tra la moda e la città, attraverso tre episodi poco conosciuti. Il 18 marzo chiusura con la docente universitaria Nicoletta Giusti che, con lo stilista Elio Fiorucci, parlerà del suo volume "Introduzione allo studio della moda" (Il Mulino) con cognizione di causa, dato la sua famiglia Giusti è proprietaria dello storico negozio. Incontri alle 17.30 nel Teatro 1763 (via Toscana 19).

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negli usa il piano per le banche coinvolgerà anche i privati (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - Economia Negli Usa il piano per le banche coinvolgerà anche i privati NEW YORK. Il piano per il rilancio del credito e la stabilizzazione del sistema finanziario americano «è praticamente pronto», e lo staff del Tesoro sta mettendo a punto gli ultimi, piccoli aggiustamenti. Wall Street, in attesa dell'annuncio ufficiale, posticipato di 24 ore per lasciare a Washington la possibilità di concentrarsi sul piano di stimolo, esita. Il progetto - secondo le indiscrezioni circolate - dovrebbe prevedere una sorta di partnership pubblico-privata per l'acquisto degli asset tossici che appesantiscono i bilanci delle banche: l'ipotesi di una nazionalizzazione delle banche e della creazione di una bad bank pubblica nella quale far confluire tali asset sarebbe stata accantonata perchè ritenuta o non adatta o troppo costosa. Il piano sarà svelato oggi alle 17 italiane dal segretario al Tesoro Timothy Geithner che, poche ore dopo, apparirà in Senato per un'audizione sul Tarp (Trouble Asset Relief Program). Nel piano dovrebbero rientrare nuovi programmi per 50-100 miliardi di dollari per aiutare i proprietari di case in difficoltà; iniezioni di capitale nelle banche; l'ampliamento dei programmi della Fed per rilanciare il credito; e un meccanismo per risolvere il nodo degli asset tossici. Pur senza alcuna conferma da parte delle autorità, l'idea che si possa ricorrere all'aiuto dei privati per ripulire i bilanci delle banche sembrerebbe accreditata, visto i costi decisamente più contenuti. Le autorità, infatti, si limiterebbero a offrire garanzie pubbliche così come è stato fatto per Citigroup e Bank of America.

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Tutti a lezione in laboratorio (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Il via lunedì prossimo, ma si può prenotare. In arrivo ragazzi da tutta la regione Tutti a lezione in laboratorio Scuole e ateneo pronti per la Settimana della chimica PAVIA. I laboratori di chimica, universitari e scolastici, stanno allestendo gli esperimenti. Perché da lunedì prossimo scatta la «Settimana della chimica». L'iniziativa è legata al progetto «Lauree scientifiche», nato nel 2005 per avvicinare i ragazzi alle discipline scientifiche. Scuole e atenei lavorano quindi insieme. Ma alla «Settimana» partecipano anche aziende e associazioni, per ogni Regione. Ma quale sarà il programma per Pavia? Da un lato le scuole. Il Cardano aprirà i suoi laboratori mercoledì 19 e giovedì 20: agli studenti, ma anche alla città. «Faremo esperienze suggestive - spiega il preside Stefano De Luca - con particolare forza di attrazione, ma poi ci sarà anche un approfondimento teorico». Tra i tanti ci saranno esperimenti sull'azione ossidante dell'atmosfera terrestre e sulla chemioluminescenza, per spiegare come si usa il Luminol. In università gli studenti potranno visitare il Lena, il Laboratorio di energia nucleare applicata per tre giorni: da martedì 17 a giovedì 19. «Si sono già prenotate alcune scuole - spiega Pierpaolo Righetti, docente di Chimica organica che si occupa anche di orientamento per la facoltà di Scienze - Da Pavia, Voghera, ma anche da Brescia». C'è ancora tempo per prenotare la visita, le scuole potranno contattare il docente (0382 987312) per organizzare anche la visita nei laboratori didattici e di ricerca. «Abbiamo anche offerto una serie di "conversazioni" - spiega Righetti - Con due possibilità: o andiamo noi nelle scuole, oppure le classi possono venire in università. Al momento hanno quasi tutti optato per le conferenze nelle proprie scuole». Saranno incontri su vari temi: dalla storia delle materie plastiche a quella delle droghe, fino alla chimica «verde». «Quest'anno ricorre il centenario dalla fondazione della rivista scientifica della Società chimica italiana - spiega Righetti -. Per dare enfasi a questa ricorrenza è stata organizzata questa settimana. L'obiettivo è avvicinare i giovani alla chimica, un tassello che si aggiunge al progetto Lauree scientifiche». Un progetto che dal 2005 ha quasi fatto raddoppiare gli a Pavia: si è passati da 50 iscritti su due corsi di Chimica a 90. «Il nostro numero ideale è tra 75 e 85 - spiega il docente - per riuscire a organizzare i laboratori didattici. E' aumentata anche la qualità, con una variegata provenienza scolastica, gli studenti arrivano dai tecnici, ma anche dallo scientifico e dal classico e quest'anno il 30% si è laureato con un voto tra il 90 e il 100». (ma.br.)

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Serali, la carica dei trecento (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Marianna Bruschi Serali, la carica dei trecento Volta, Cossa e Cardano per gli studenti-lavoratori Per molti è un modo per migliorare la propria vita PAVIA. Ci sono circa 300 iscritti ai corsi serali nelle scuole pavesi. Spinti da motivazioni diverse. C'è chi vuole migliorare la posizione lavorativa e chi ha deciso di portare a termine la scuola lasciata anni fa. Ci sono tante mamme che i figli considerano amorevolmente «pazze» per essersi rimesse sui libri di scuola. Le classi sono motivate, attente, nonostante l'orario, con le lezioni che spesso finiscono poco prima di mezzanotte. I corsi sono sempre più personalizzati, vengono ricosciuti dei crediti formativi a chi ha già delle competenze. Volta, Cossa e Cardano offrono diversi percorsi tra cui scegliere. Al Volta c'è il percorso per geometri e per ragionieri, dalla prima alla quinta, per un totale di circa 200 studenti. Al Cardano oggi c'è solo la quinta, con circa venti studenti. Ma la scuola vuole rilanciare quello che va sotto il nome «Progetto Sirio», perché con i corsi serali si dà la possibilità a chi lo desidera di riprendere gli studi. Al Cardano (le iscrizioni terminano a fine febbraio, per Cossa e Volta c'è tempo fino a maggio, ndr) c'è un biennio comune e un triennio differenziato per indirizzo: chimico, elettrotecnico, informatico e meccanico. «Il progetto, grazie alla sua flessibilità, consente di riconoscere dei crediti formativi - spiega il preside Stefano De Luca - sono competenze già acquisite in altri ambiti». Ciascuno può quindi personalizzare il suo piano di studi. Un esempio: un operaio meccanico, con un certificato sulle sue competenze, potrà saltare alcuni moduli del corso. Anche per questo ci sono i tutor. «Il loro compito è aiutare gli allievi a personalizzare la proposta formativa - spiega De Luca - ma anche per superare le difficoltà». Alle 18.30 le classi del corso Aziendale del Cossa si ritrovano al piano terra. «Le prime sono sempre numerose, poi qualcuno si scoraggia - dice la preside Alba Tagliani - Per tanti è la realizzazione di un sogno. Quando ho consegnato le pagelle in prima erano molto emozionati». Al Cossa c'è l'autorizzazione a partire anche con l'indirizzo Sociale, ma non ci sono abbastanza iscritti. Olga Pezzali, docente di italiano del Cossa, da dieci anni si occupa del serale. Qual è la differenza rispetto ai corsi del mattino? «Dobbiamo compattare il programma perché c'è meno tempo - spiega la docente - Per quanto riguarda l'approccio è tutto diverso. Sono persone adulte, responsabili. Molti continuano gli studi e si laureano. E sono più motivati». Cosa spinge a iscriversi al serale? Antonio Candosini ha 27 anni: «Lavoro da sei come responsabile in un'agenzia immobiliare - spiega - ma il diploma mi serve per iscrivermi alla Camera di commercio». In quinta sono una decina. Maria Elena Bresciani ha 46 anni: «Sono partita per una cosa mia, lasciata da ragazza, ma è anche un modo per migliorare la posizione sul lavoro». «Io lavoro al Cnr di Milano e Pavia - spiega Antonella Biondi, 48 anni - Vengo direttamente da Milano, ma lofaccio perché dopo anni di precariato mi hanno assunta e mi serve il diploma». E i figli cosa pensano? «La grande aveva lasciato l'università - spiega Antonella Biondi - e si era messa a lavorare. Ora ha ricominciato, magari sono stata un esempio». «I miei figli, di 19 e 22 anno, dicono che sono un po' matta - dice ridendo Maria Patti, 45 anni - ma io avevo voglia di finire la maturità». Alessandro Pisu, 27 anni, lavora al Centro servizi formazione: «Avevo lasciato la scuola per lavorare, per raggiungere l'indipendenza economica - spiega - ma ora mi serve per migliorare la mia posizione lavorativa».

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Impegno contro le mafie <Libera> scende in campo È partito il corso <Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità> promosso da Libera (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Impegno contro le mafie «Libera» scende in campo È partito il corso «Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità» promosso da Libera --> Martedì 10 Febbraio 2009 SPECIALI, pagina 47 e-mail print Impegno contro le mafie «Libera» scende in campo È partito il corso «Il contrasto alle mafie e la promozione della legalità» promosso da Libera. I prossimi tre incontri sono in programma nei giorni 2 marzo, 30 marzo, 20 aprile sempre alle 18 presso la sede dell'Enaip in via S. Bernardino 139/V a Bergamo. Esperienze innovative per insegnare e imparare Giovedì 19 febbraio l'Istituto superiore «Pesenti» di Bergamo, in via Ozanam 27, dalle 15 alle 18 ospita un seminario con le buone prassi legate al «Progetto ministeriale Comunic/Azione» per esperienze di insegnamento/apprendimento innovative, per metodo e comunicazione. Alcuni docenti delle superiori orobiche lo hanno sperimentato: per la conoscenza di sé l'Alberghiero di San Pellegrino (classi seconde e terze); per la comunicazione verbale il «Turoldo» di Zogno (seconde e terze); per la comunicazione non verbale il «Pesenti» di Bergamo (seconde e terze); per il lavoro in gruppo il «Lotto» di Trescore (seconde, terze e quarte). Al seminario verranno presentati materiali molto adatti per la realizzazione di percorsi preparatori alle esperienze di alternanza, stage, tirocinio e all'Ifs. In particolare, sono invitati all'incontro i docenti dei Consigli di classe che hanno presentato progetti di alternanza finanziati con i fondi dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. Le schede di adesione - su www.istruzione.bergamo.it insieme al programma - vanno inviate entro il 16 febbraio alla prof.ssa Gisella Persico dell'Ufficio scolastico di Bergamo (persico@istruzione.bergamo.it). Sei bravo in matematica? Al via un corso per capirlo Al via Syllabus di matematica per l'accesso ai corsi universitari: iniziativa elaborata dai docenti di matematica delle facoltà di Ingegneria ed Economia dell'Università di Bergamo, in collaborazione con il centro MatNet disponibile per ogni informazione: tel. 035/2052551, e-mail matnet@unibg.it La proposta è rivolta agli studenti del quarto e quinto anno degli istituti superiori, che intendano verificare la propria preparazione. Tutto per una proficua prosecuzione a livello universitario dello studio della matematica e delle sue applicazioni. Le Olimpiadi umanitarie ai blocchi di partenza La Direzione generale della Commissione europea per gli aiuti umanitari (Echo) organizza le Olimpiadi Umanitarie Europee: una campagna per le scuole e nelle scuole sul ruolo svolto dalla Commissione nell'ambito dell'aiuto umanitario. Il progetto, che si sviluppa attraverso diverse fasi di animazione ludico-pedagogica, si rivolge a tutte le scuole superiori (in particolare alle classi quarte) di otto città italiane, tra cui Bergamo. La formazione si concluderà con un quiz per gli studenti, che permetterà di individuare e selezionare una scuola rappresentativa di Bergamo, che andrà così a concorrere alla finale delle Olimpiadi. La scuola bergamasca prescelta si scontrerà con le classi finaliste delle altre città. L'evento finale, il 4 aprile, vedrà le 8 scuole finaliste confrontarsi in una serie di attività culturali e di animazione relative ai temi degli aiuti umanitari. Giovani musicisti, attenzione andiamo «Oltre la musica» Il Centro emotivo musicale con l'Associazione «Oltre la musica» bandisce il 5° concorso musicale nazionale «Il bel suono» aperto anche quest'anno a tutti gli studenti delle scuole medie che suonano uno strumento o cantano, a qualsiasi livello di preparazione. Ci si può iscrivere fino al 7 aprile. Le audizioni si svolgeranno il 28 e il 29 aprile dalle ore 15; al termine della seconda giornata, saranno effettuate anche le premiazioni finali. Un attestato di partecipazione sarà rilasciato a tutti gli iscritti al concorso. In palio vari premi. La giornata conclusiva sarà aperta alla raccolta di contributi volontari per l'Associazione Spazio Autismo onlus di Bergamo. Info: tel. 035/261.235 e www.centroemotivomusicale.it. 10/02/2009 nascosto -->

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la lezione di sylos labini (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

IL LIBRO «La lezione di Sylos Labini» SASSARI. «La lezione sassarese di Paolo Sylos Labini (1956-1958)», Franco Angeli Editore, di Daniele Porcheddu. Il libro verrà presentato questa sera alle 18 nella sala "Stefano Siglienti" del palazzo del Banco di Sardegna (viale Umberto 36). All'appuntamento, organizzato dallo stesso istituto di credito, dall'università e della Fondazione del Banco, parteciperanno Andrea Saba, dell'università degli studi La Sapienza di Roma, e Francesco Sylos Labini, del Centro studi e ricerche "Enrico Fermi" e dell'Associazione Paolo Sylos Labini di Roma. Coordinerà i lavori Marco Vannini, dell'università di Sassari. Sarà presente l'autore del volume, Daniele Porcheddu, ricercatore e docente di Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di economia, impresa e rogolamentazione della facoltà di Economia dell'ateneo turritano. Il suo libro racconta il "periodo sassarese" di Paolo Sylos Labini, chiamato nel 1956 come professore di Economia politica nella facoltà di Giurisprudenza dell'università di Sassari. Un'esperienza, la prima nelle università, che si rivelerà per l'allora giovane studioso romano assai fecondo, sia sul piano didattico che della ricerca scientifica.

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c'è un patto d'amicizia per i giovani disabili (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 26 - Sassari C'è un patto d'amicizia per i giovani disabili SASSARI. Lo definiscono "un patto d'amicizia": è quello tra Università e "diversamente abili". Che non sono affatto pochi: circa il 2,4 per cento degli iscritti all'ateneo sassarese. Tra gli stand di "Studiare a Sassari" c'è anche quello della Commissione per le problematiche degli studenti disabili, istituita nel 1999 per aiutarli al superamento ogni tipo di barriera. «Il nostro scopo - dice Sabrina Salis, delegata dal rettore - è predisporre i servizi e gli aiuti necessari al loro superamento e far sapere che esistono. La mancanza di conoscenza di queste opportunità porta alla mancata iscrizione, al ritardo nel percorso di studi o addirittura all'abbandono a causa delle difficoltà incontrate». Per quest'opera è arrivato anche un riconoscimento dal ministero. Diretta dal professor Francesco Feo, la commissione favorisce ad esempio l'accoglienza e l'integrazione anche sensibilizzando il personale docente e tecnico; migliora l'accessibilità dei locali di studio e di vita; ha il compito di realizzare uno specifico studio per la ricerca di soluzioni alle problematiche, con servizi di tutorato personalizzato ("una scelta onerosa ma efficace" dice la Salis), adattamento degli orari delle lezioni e degli esami, servizi di trasporto interno, sostegno psico-pedagogico. Inoltre promuove iniziative socio-culturali e ludico-sportive. «Ad esempio - spiega Cristiano Farace - convegni, partecipazione a giornate del disabile, premi in denaro destinati ai migliori temi sulla disabilità svolti da studenti delle superiori». «E' un modo per creare empatia con chi ha dei problemi di disabilità e far riflettere sul fatto che tutti, in un certo senso, diventiamo diversamente abili: da anziani» dice la Salis. Gli uffici sono in via Macao 32, Affari generali. (a.pa.)

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ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico offert... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO FIRENZE pag. 2 ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico offert... ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico offerto dall'Università e il grado di recepimento da parte dell'apparato produttivo. Si tratta di un problema da affrontare alla svelta, perché è in corso un processo di trasformazione profonda del modo di produrre e dei beni prodotti. Basti pensare che tra qualche anno assisteremo all'inevitabile innalzamento dell'input tecnico scientifico dei prodotti, che saranno sempre più intelligenti, siano essi vestiti o automobili. Occorre quindi reimpostare il rapporto tra Università e imprese, ovvero tra processi formativi e produttivi, proprio per consentire l'innalzamento del livello di conoscenze. Se finora le imprese si basavano soprattutto sulle conoscenze accumulate nel processo di lavoro, adesso è sempre più necessario avere conoscenze scientifiche di base più elevate rispetto al passato. Ecco, l'accordo sottoscritto tra il nostro Ateneo e Confindustria va proprio in questa direzione. Perché favorisce una corrispondenza dinamica tra i processi formativi e i fabbisogni delle imprese. È fondamentale creare un rapporto più sistematico e puntuale tra imprese e Università, incrociando la domanda e l'offerta, e sviluppando temi di tesi rilevanti per le aziende. Ma per fare quel salto qualitativo necessario per affrontare le sfide future, bisogna lavorare anche sugli studenti delle superiori, informandoli sull'importanza della formazione tecnico scientifica e sulla rivoluzione che ci sta investendo. Adesso l'offerta formativa è solo debolmente connessa con le analisi sul mercato del lavoro. Non per cattiva volontà, ma perché siamo in una fase di profonda trasformazione dei processi produttivi. E quindi le nuove traiettorie non appaiono ben definite. * docente di Economia dell'innovazione alla facoltà di Economia

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professore e rapper, voci dell'indipendentismo - d roberto paracchini (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Cagliari Professore e rapper, voci dell'indipendentismo La sfida fra le due anime dei movimenti che si battono per la Nazione Sarda D ROBERTO PARACCHINI CAGLIARI. Chi considera gli indipendentisti come gruppi legati solo alle zone interne, dà un giudizio parziale e non conosce l'Irs (Indipendentia repubrica de Sardigna). Il movimento, fondato da Gavino Sale e Franciscu Sedda, fa dei centri urbani e dei servizi avanzati, che questi possono formire (dalla ricerca all'università, dall'energia al problema del credito), uno dei punti centrali del suo programma. Franciscu Sedda (32 anni, di Carbonia) non a caso è stato posto al primo della lista della circoscrizione di Cagliari. Il suo curricola ne fa infatti il tipico esponente dell'indipendentismo dell'Irs: oltre a essere poco più che trentenne, è docente di semiotica all'università Tor Vergata di Roma e vice presidente dell'Associazione italiana di semiotica. Inoltre Sedda ha svolto attività di ricerca, oltre che in Sardegna, a Sassari, anche in Brasile. Come riferimento per la Sardegna il capo lista pensa a un modello europeo: «Noi proponiamo una fiscalità differente dal modello irlandese - spiega Sedda - questo permetterebbe un abbassamento delle aliquote per le merci prodotte e consumate in Sardegna». Il tutto per mettere le aziende locali «sullo stesso piano delle altre visto che produrre in Sardegna costa mediamente circa il 15-20 per cento in più che nel resto d'Italia. Uno dei problemi è quello energetico: sulla base di quanto affermato da Sardegna Ricerche, ad esempio, basterebbe puntare sul solare termodinamico, con centrali per un'estensione complessiva di sei chilometri quadrati per sette, per risolvere la questione-energia in tutta l'isola». Al secondo posto della lista c'è Bettina Pitzurra (51 anni, di Cagliari), anche lei una delle fondatrice dell'Irs, insegnante di lettere alle superiori. Al terzo c'è il volto più conosciuto del movimento, Gavino Sale (53 anni, di Banari), imprenditore nel settore idrico e consigliere provinciale a Sassari. Placido Cherchi (69 anni, di Oschiri), messo al quarto posto della lista, è uno dei maggiori studiosi internazionali dell'artista Paul Klee e dell'antropologo Ernesto De Martino. In termini di professione, lo spettro è molto vasto, oltre a Sale quattro candidati sono imprenditori o artigiani: Corrado Cherchi (29 anni, di Cagliari), commercia prodotti sardi; Giuseppe Mattana (46 anni, di Quartucciu), artigiano in infissi e tende; Cicci Salis (49 anni, di Nuraminis), imprenditore agricolo; e Giuseppe Carboni (46 anni, di Selominis), artigiano nei servizi alla sicurezza. Cinque sono gli insegnanti: oltre Pitzurra e Placido Cherchi (docente di filosofia in pensione) ci sono anche Riccardo Zonedda (49 anni, di Carbonia), docente di lettere; Graziano Fois (45 anni, di Carbonia) insegnante di lettere; e Gianmaria Bellu (35 anni, di Sassari) professore di italiano e storia. Tre sono, invece, gli studenti: Gianluca Argiolas (30 anni, di Cagliari), studente di Economia; Marco Cabras (25 anni, di Cagliari), universitario in Archeologia, musicista; e Francesco Medda (27 anni, di Cagliari), studente in Economia, musicista. Tra i candidati anche il ragioniere commercialista Nino Santona (59anni, di Siligo); il tecnico operatore nautico Angelo Corso (54 anni, di Cagliari); il tecnico del settore idrico Mario Francesco Sardo (56 anni, di Calangianus); il disoccupato Pietro Lallai (42 anni, di Ilius); l'operatore turistico Giorgio Michele Muntoni (30 anni, origianrio di Genk, in Belgio); la progettista di siti web Furriola Demuro (38 anni, di Seui); e l'agente di commercio Michele Fulvio Sioni (27 anni, di Elini).

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nasce la scuola di scrittura creativa (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

È un'iniziativa voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con pordenonelegge.it e l'Università delle liberetà Nasce la scuola di scrittura creativa "Puntoeacapo", dieci lezioni per imparare le tecniche narrative aperte a sole venti persone Non basta il talento per saper scrivere un racconto. Uno scrittore deve necessariamente apprendere i segreti delle tecniche narrative. Soltanto in questo modo la penna sarà utilizzata al massimo delle sue potenzialità e le pagine di una storia avranno tutte le caratteristiche di un buon prodotto editoriale. Per raggiungere questo obbiettivo nasce la nuova scuola di scrittura creativa "Puntoeacapo", fortemente voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con pordenonelegge.it e l'Università delle liberetà. Il primo corso, aperto a un massimo di 20 partecipanti, si terrà a palazzo Morpurgo dal 3 marzo al 3 aprile e sarà suddiviso in dieci lezioni. Oltre ai due docenti Alberto Garlini e Gian Mario Villalta, professionisti che hanno maturato importanti esperienze nel settore, parteciperanno anche diversi nomi del mondo editoriale italiano. Uno degli obbiettivi del corso, infatti, è anche quello di consentire ai partecipanti di entrare in contatto con le maggiori realtà editoriali nazionali e di fornire informazioni su come presentare un testo a un editore. Saranno presenti, in alcuni incontri all'interno del ciclo di lezioni, l'editor Laura Lepri, lo scopritore di talenti Giulio Mozzi, il direttore della scuola Holden di Torino, Dario Voltolini, e il direttore editoriale Mondadori, Antonio Riccardi. Ma il resto del tempo sarà dedicato soprattutto ai temi principali della scrittura: la costruzione del personaggio, la descrizione, il dialogo e i modi della narrazione. Alla presentazione del corso, ieri mattina a palazzo Morpurgo, l'assessore comunale alla Cultura, Luigi Reitani, ha sottolineato che «questa scuola di scrittura nasce dalla collaborazione con una realtà consolidata come Pordenonelegge e l'Università delle Liberetà, un centro in prima linea nel campo dell'educazione per gli adulti». All'incontro, inoltre, erano presenti anche la presidente dell'Università delle Liberetà, Pina Raso, e lo scrittore Alberto Garlini che ha ribadito come la scuola non abbia alcun limite di età. «È aperta a tutti, ma è necessario che le lezioni siano fatte corpo a corpo. Purtroppo non possiamo superare la quota di 20 partecipanti». Per iscriversi occorre rivolgersi all'Università delle Liberetà in via Napoli e la quota di iscrizione è di 100 euro. Renato Schinko

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Chiesto un maxi-sequestro (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Nuovo passo in avanti dell'indagine della Finanza. Contestati truffa all'erario e a due Comuni oltre alla frode fiscale Chiesto un maxi-sequestro Quarto costruttore indagato per gli alloggi fuori-convenzione Rischia di subire un sequestro di beni per 2 milioni e 200mila euro per aver sottratto all'erario e alle casse di due Comuni della provincia risorse fiscali di valore equivalente. Non si arresta l'inchiesta della Guardia di finanza sulle case vendute con il trucco. Un altro indagato si è infatti aggiunto ai due costruttori dell'Edilmeg che il prossimo 19 marzo si dovranno presentare al giudice per l'udienza preliminare e al titolare di un'altra azienda ferrarese, già denunciato. Le Fiamme gialle gli hanno fatto i conti in tasca e ora gli contestano almeno tre ipotesi di reato. Il costruttore deve rispondere di truffa aggravata ai danni dei comuni di Ferrara e Vigarano Mainarda, di frode fiscale e della violazione delle convenzioni siglate con gli enti pubblici. L'inchiesta è stata avviata due anni fa dalla Compagnia di Ferrara, coordinata dal capitano Mario Rizzo. Il settore finito sotto osservazione è quello dell'edilizia convenzionata, in questo caso un centinaio gli appartamenti che avrebbero dovuto essere venduti secondo le regole fissate dall'accordo pubblico-privato. I due comuni interessati, usando come incentivo l'esonero parziale degli oneri di costruzione, imponevano all'impresa edile di vendere villette e appartamenti a prezzi convenzionati in modo da rendere accessibile il mercato immobiliare con prezzi calmieriati ad una più ampia fascia di acquirenti, spiega una nota della Finanza. Obblighi assunti con atti firmati davanti al notaio ma che sarebbero stati completamente disattesi: il costruttore ferrarese, dopo avere stipulato diversi accordi di edilizia convenzionata e concordato un prezzo "calmierato", in realtà richiedeva alla clientela un prezzo pari a quello di mercato. Ai compratori, che secondo i militari della Gdf erano «spesso ignari del fatto che gli immobili fossero soggetti ad agevolazioni», veniva chiesto ancor prima dell'atto di stipula di corrispondere "in nero" la differenza tra l'importo reale e quello rogitato. Le indagini hanno appurato che rispetto ai valori risultanti dal contratto di compravendita veniva versato in media un 50% in più. Secondo i conti della Finanza il mancato introito per le casse comunali ammonta a circa 200.000 euro, mentre l'evasione fiscale sarebbe pari a un paio di milioni. Proprio in relazione alla frode fiscale è stato chiesto all'autorità giudiziaria il sequestro "equivalente", per giungere alla confisca degli immobili fino al raggiungimento della cifra dell'evasione contestata. La posizione dell'imprenditore è stata segnalata anche alla Corte dei Conti per il recupero dei danni erariali causati ai comuni di Ferrara e Vigarano. Altre violazioni sono state commesse dall'imprenditore in materia di antiriciclaggio per il trasferimento di denaro contante superiore alla soglia di 12.500 euro, da mettere in relazione con i pagamenti "in nero". In seguito alle attività sviluppate dalla Guardia di finanza i Comuni interessati verificheranno se l'impresa ha attuato lo stesso raggiro anche per la realizzazione di altre lottizzazioni. Brutte notizie pure per gli acquirenti: anche loro incorreranno nelle sanzioni dell'antiriciclaggio.

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LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per vincer... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

CESENA PRIMO PIANO pag. 2 LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per vincer... LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per vincere le barriere che si frappongono all'apprendimento: non è una semplice dichiarazione di intenti, ma la finalità del progetto Net4Voice al quale l'istituto professionale Iris Versari partecipa unitamente alle università di Bologna, di Southampton in Gran Bretagna, di Ulm in Germania e ad un'altra scuola superiore inglese. Si tratta di un software in grado di tradurre simultaneamente le lezioni dei docenti, trascrivendole su un video proiettore visibile a un'intera classe. Un software intelligente con un dizionario aggiornabile di volta in volta con le parole che nel corso delle lezioni risultassero sconosciute. I contenuti, inoltre, una volta proiettati, possono essere pubblicati sul web o eventualmente spediti tramite e-mail. Insomma Net4Voice permette diverse soluzioni per una scuola sempre più vicina alle esigenze degli studenti. LE RICADUTE del progetto, che attualmente è in fase di sperimentazione e sta già riscuotendo un notevole consenso sulla scorta di quante rivelano le risposte ai primi questionari formulati per sondare il gradimento, saranno altamente significative soprattutto per gli alunni diversamente abili (per esempio quelli con problemi di udito o con difficoltà a prendere appunti nel corso delle lezioni) e per quanti provenendo da altri paesi possono aver problemi di comprensione immediata della lingua italiana. «I primi riscontri sono stati stupefacenti segnala uno dei coordinatori del Net4Voice al Versari, il professor Marco Santini , siamo davvero di fronte a nuove modalità di apprendimento che faciliteranno la diffusione dei saperi, rendendoli accessibili a tutti». Net4Voice è costato 69mila euro (dei quali 49mila finanziati dall'Unione Europea e i restanti dall'Università di Bologna) e la sua sperimentazione si concluderà a novembre. Sui deciderà poi se adottarlo stabilmente sia all'università che nelle scuole superiori. Image: 20090210/foto/2031.jpg

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Frisini, i migliori all'università (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

MONZA pag. 6 Frisini, i migliori all'università Gli studenti usciti dal liceo scientifico sono fra i primi alla Statale INDAGINE di CRISTINA BERTOLINI GLI EX FRISINI sono fra gli studenti più bravi dell'Università Statale di Milano. Da un'indagine dell'ateneo risulta che gli studenti provenienti dal liceo scientifico monzese sono al quarto posto fra i più bravi e i più veloci nel superare gli esami. Al primo posto il liceo classico di Brescia, al secondo lo scientifico di Chiari (Brescia), al terzo i ragazzi delle Orsoline di Como, una scuola privata parificata e al quarto il Frisi, seguito dal liceo scientifico Banfi di Vimercate. IN UNA ROSA di 13 scuole eccellenti le due brianzole battono i licei classici e scientifici milanesi. «La scuola ha una tradizione e una solidità costruita negli anni - commenta il preside Rodolfo Denti - qui siamo per tradizione un po' selettivi, ma l'impegno dà risultati apprezzabili». Certo le attuali 8 quinte hanno in tutto 162 ragazzi, partiti 4 anni fa in 280. Una trentina sono stati bocciati in prima e gli altri si sono persi o hanno cambiato scuola negli anni successivi. Se normalmente cambiano scuola durante l'anno dai 30 ai 35 ragazzi per scuola, al Frisi sono una cinquantina all'anno. Solo i più motivati restano. «È vero - osserva il preside -. Se dalla mia esperienza la percentuale dei bocciati al liceo scientifico è attorno al 9 per cento all'anno, qui è un poco superiore, di circa l'11 per cento. Non si può pensare di venire al Frisi e studiare un'ora al giorno». Ma il vero segreto per riuscire, come dice il dirigente, è studiare sempre con metodo, non lasciando lacune, e questa diventa la ricetta vincente anche per gli studi universitari. Durante l'anno vengono attivate diverse occasioni di recupero per aiutare i più fragili. Proprio la settimana prossima la didattica si ferma e tutte le classi faranno ripasso in tutte le materie. Tra ottobre e novembre, dopo le prove di ammissione, corsi di sostegno in italiano e matematica. «Cerchiamo il giusto equilibrio tra qualità offerta-richiesta e sostegno a chi ha più difficoltà», commenta il dirigente. PER IL MOMENTO la scuola non ha una vera e propria statistica riguardante le scelte dei suoi studenti dopo la maturità, ma circa un terzo torna a scuola gli anni dopo a trovare gli ex docenti. «Quasi tutti - dice il preside - raccontano di trovarsi bene all'università per la preparazione ricevuta da noi». È stata attivata una commissione che creerà un campione rappresentativo per osservare le scelte dei ragazzi dopo le superiori. Ma una prima impressione sul campione casuale che torna a raccontare la propria esperienza rivela che circa il 40 per cento si iscrive a facoltà scientifiche e tecnico scientifiche, circa il 10 per cento a facoltà umanistiche, tra il 15 e il 20 per cento a quelle giuridico economiche e altrettanti a quelle medico sanitarie. Solo l'1-2 per cento non prosegue gli studi.

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Orientarsi può evitare cattive scelte (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

BRESCIA pag. 7 Orientarsi può evitare cattive scelte UNIVERSITÀ STATALE CICLO DI LEZIONI ALLA FACOLTÀ DI ECONOMIA BRESCIA SI È CONCLUSA venerdì scorso la settimana dedicata alle "lezioni aperte", organizzata dalla facoltà di Economia dell'università statale di Brescia nell'ambito di una serie di attività di orientamento indirizzate agli studenti delle scuole superiori. L'iniziativa, giunta alla sua 5a edizione, dà l'opportunità agli studenti che frequentano l'ultimo anno delle scuole superiori di partecipare a una serie di lezioni tenute dai docenti delle facoltà di Economia e ha come obiettivo quello di far conoscere ai ragazzi le strutture della facoltà e le metodologie didattiche. Quest'anno, sono stati 440 gli studenti che hanno aderito alla possibilità di frequentare uno o più tra i seguenti insegnamenti: Rischi di mercato (prof. Menoncin), Marketing del turismo (prof.ssa Bonera), Economia del turismo (prof.ssa Tagliaferri), Politica della concorrenza (prof. Scarpa), Rischi di credito (prof. Savona), Economia e gestione delle aziende cooperative (prof. Mazzoleni), Economia dell'ambiente (prof.ssa Levaggi), Processi negoziali nelle organizzazioni (prof. Provasi), Moneta e finanza internazionale (prof.ssa Vassalli), Modelli matematici per i mercati finanziari (prof.ssa Zuanon). Oltre a partecipare alle singole lezioni gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare anche le strutture della facoltà (segreterie studenti, aule studio, sportello orientamento ecc.) guidati dai tutor che hanno provveduto all'accoglienza dei gruppi. A COMPLETAMENTO di questa prima fase di attività di orientamento giovedì 12 febbraio si terrà un incontro destinato ai presidi degli istituti superiori della provincia di Brescia per illustrare i cambiamenti previsti nell'offerta formativa dalla nuova riforma che sarà attivata a partire dall'anno accademico 2009/10.

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Giorgio Vecchio parla delle foibe (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Legnano)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

24 ORE LEGNANO pag. 4 Giorgio Vecchio parla delle foibe VILLA CORTESE «GUERRA, foibe, esodo, tragedie al confine orientale» sarà il tema dell'incontro promosso dall'Amministrazione che si terrà questa sera nell'aula consiliare, dalle 21. A parlare della repressione attuata dal governo dell'ex Jugoslavia del maresciallo Tito nei confronti degli italiani che abitavano i territori di confine sarà il professore Giorgio Vecchio (nella foto) docente di storia contemporanea alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Parma.

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<La città deve trasformarsi (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 2 «La città deve trasformarsi Il direttore degli Alti Studi Pammolli:«Il nostro patrimonio AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da attento osservatore. Non fa sconti, ma difende la sua città a spada tratta. E auspica per lei una nuova Primavera. Di idee e progetti. Il professor Fabio Pammolli non vuole certo dar lezioni. Semmai piccoli suggerimenti. Per svegliare Lucca, per «farla sfuggire a una pericolosa inerzia», per dirla con le parole del maestro Possenti. Da Lucca è partito (diplomato al liceo classico Machiavelli) per la carriera universitaria, negli Stati Uniti prima e in Italia poi. A Lucca è sempre tornato vive a Gattaiola e a Lucca sono nate le sue figlie: Alice, Bianca e Zoe. A Lucca si è messo in gioco, senza riserve, per la sfida di Imt. Pammolli, anche lei crede che Lucca vada avanti d'inerzia? «Credo che Lucca viva una fase importante, la fase delle scelte sul proprio futuro. L'auspicio è che la crisi economica mondiale ci aiuti a capire che si è chiusa un'epoca e se ne deve aprire un'altra». In che senso? «Bisogna ripensare un modello di sviluppo, valorizzando in positivo la nostra storia. Un ripensamento graduale, che potrà essere stimolato solo in una proiezione sovralocale. Ad esempio, Lucca ha un valore globale a livello di patrimonio artistico e culturale, ma c'è la necessità di non vivere questa tradizione, questa forza, come una rendita, come un patrimonio da lasciar erodere, bensì come un investimento verso il futuro, come una risorsa». Ma l'inerzia, secondo lei, è latente? «Non guardiamo sempre al bicchiere mezzo vuoto. La conservazione può essere una virtù. Mi viene alla mente l'immagine della Firenze dei Medici. Una fase in cui la città seppe gestire e far convivere la stabilità delle proprie élite con un'apertura rivelatasi decisiva, attraverso cultura e commercio. La Lucca di oggi può seguire quell'insegnamento. Ma le èlite (leggi la classe dirigente) sono chiamate a gestire con lungimiranza e visione anche la fase di apertura». In che modo può innnescarsi questo processo? «Valorizzando i talenti e attraendoli, ma anche puntando su un turismo ripensato', selezionando flussi compatibili con le peculiarità del territorio messe a sistema». Vuol dire che ciò che si sta facendo non è sufficiente per promuovere un'immagine accattivante? «Lucca può divenire un centro di riferimento di qualità a livello internazionale. E' una nicchia globale. Ma la sua immagine va costruita come sistema', con la consapevolezza che il livello di aspirazione è alto. La capacità gestionale sarà fondamentale». Un po' come accade per il centro. Valorizzato o abbandonato? «No, l'arborato cerchio è ben preservato. E questo è un vantaggio per la città e per la capacità di attrarre turismo qualificato». Il turismo appunto, volano o zavorra di una città che non vuole fare il salto di categoria? «Non è che non vuole. Il ragionamento è diverso. Lucca non riesce a proiettarsi sulle ribalte che le competerebbero perché è ancora vincolata a modelli gestionali non attuali. Il turismo oggi richiede professionalità, dotazioni multimediali e servizi, eventi e percorsi che si integrino in un menù degustativo' di qualità. La sfida è saper preservare l'identità paesaggistica, artistica e culturale, che deve rimanere connotata, ma al tempo stesso promuovere una gestione innovativa. Poi serve un'alleanza pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo toscano. Siamo penalizzati». Incapacità di progettazione? «Manca un pensiero condiviso, ad esempio, su come sarà Lucca tra 20 anni. Servirebbe un confronto, aperto e ampio, su di una prospettiva a lungo raggio. Inoltre, la ponderatezza delle scelte non deve tradursi in lentezza. Non bisogna più aver paura di gettare il cuore oltre l'ostacolo». Serve coraggio insomma. «Sì, ma un coraggio che sia sostenuto dalla conoscenza. Una spinta propulsiva decisiva può arrivare dalla formazione. Prendiamo l'esempio di Imt'. La città, con la Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, ha investito con decisione su Lucca città universitaria, città laboratorio. Una scelta che, da un lato, rappresenta un segnale per il Paese e, dall'altro, definisce i termini della nostra responsabilità di concorrere, con impegno, allo sviluppo del territorio. Al tempo stesso, mentre Imt si rafforza nella comunità scientifica, siamo entrati in una fase nuova, che richiede perseveranza e realismo, per completare (con tutte le difficoltà di finanza pubblica nazionale) la costruzione dell'istituto». Quindi Lucca ha un vantaggio rispetto alle altre città perché ha investito sulla formazione? «Sì. La città è cambiata con Imt e il fatto che gli enti pubblici siano coinvolti nella governamence la dice lunga sulla vocazione, internazionale e territoriale, allo stesso tempo. Una vocazione che punta alla qualità, coerentemente con quello che da Lucca ci si aspetta». Lucca sofisticata. E' così che vorrebbe la sua città? «Raffinata, colta e imprenditoriale. La città ha le carte in regola per qualificarsi come atelier di qualità. Ma per farlo servono pazienza e professionalità. La Primavera, con la P maiuscola, è dura da conquistare, durissima da mantenere e non ammette più dilettanti». Diego Casali

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AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da att... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 3 AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da att... AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da attento osservatore. Non fa sconti, ma difende la sua città a spada tratta. E auspica per lei una nuova Primavera. Di idee e progetti. Il professor Fabio Pammolli non vuole certo dar lezioni. Semmai piccoli suggerimenti. Per svegliare Lucca, per «farla sfuggire a una pericolosa inerzia», per dirla con le parole del maestro Possenti. Da Lucca è partito (diplomato al liceo classico Machiavelli) per la carriera universitaria, negli Stati Uniti prima e in Italia poi. A Lucca è sempre tornato vive a Gattaiola e a Lucca sono nate le sue figlie: Alice, Bianca e Zoe. A Lucca si è messo in gioco, senza riserve, per la sfida di Imt. Pammolli, anche lei crede che Lucca vada avanti d'inerzia? «Credo che Lucca viva una fase importante, la fase delle scelte sul proprio futuro. L'auspicio è che la crisi economica mondiale ci aiuti a capire che si è chiusa un'epoca e se ne deve aprire un'altra». In che senso? «Bisogna ripensare un modello di sviluppo, valorizzando in positivo la nostra storia. Un ripensamento graduale, che potrà essere stimolato solo in una proiezione sovralocale. Ad esempio, Lucca ha un valore globale a livello di patrimonio artistico e culturale, ma c'è la necessità di non vivere questa tradizione, questa forza, come una rendita, come un patrimonio da lasciar erodere, bensì come un investimento verso il futuro, come una risorsa». Ma l'inerzia, secondo lei, è latente? «Non guardiamo sempre al bicchiere mezzo vuoto. La conservazione può essere una virtù. Mi viene alla mente l'immagine della Firenze dei Medici. Una fase in cui la città seppe gestire e far convivere la stabilità delle proprie élite con un'apertura rivelatasi decisiva, attraverso cultura e commercio. La Lucca di oggi può seguire quell'insegnamento. Ma le èlite (leggi la classe dirigente) sono chiamate a gestire con lungimiranza e visione anche la fase di apertura». In che modo può innnescarsi questo processo? «Valorizzando i talenti e attraendoli, ma anche puntando su un turismo ripensato', selezionando flussi compatibili con le peculiarità del territorio messe a sistema». Vuol dire che ciò che si sta facendo non è sufficiente per promuovere un'immagine accattivante? «Lucca può divenire un centro di riferimento di qualità a livello internazionale. E' una nicchia globale. Ma la sua immagine va costruita come sistema', con la consapevolezza che il livello di aspirazione è alto. La capacità gestionale sarà fondamentale». Un po' come accade per il centro. Valorizzato o abbandonato? «No, l'arborato cerchio è ben preservato. E questo è un vantaggio per la città e per la capacità di attrarre turismo qualificato». Il turismo appunto, volano o zavorra di una città che non vuole fare il salto di categoria? «Non è che non vuole. Il ragionamento è diverso. Lucca non riesce a proiettarsi sulle ribalte che le competerebbero perché è ancora vincolata a modelli gestionali non attuali. Il turismo oggi richiede professionalità, dotazioni multimediali e servizi, eventi e percorsi che si integrino in un menù degustativo' di qualità. La sfida è saper preservare l'identità paesaggistica, artistica e culturale, che deve rimanere connotata, ma al tempo stesso promuovere una gestione innovativa. Poi serve un'alleanza pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo toscano. Siamo penalizzati». Incapacità di progettazione? «Manca un pensiero condiviso, ad esempio, su come sarà Lucca tra 20 anni. Servirebbe un confronto, aperto e ampio, su di una prospettiva a lungo raggio. Inoltre, la ponderatezza delle scelte non deve tradursi in lentezza. Non bisogna più aver paura di gettare il cuore oltre l'ostacolo». Serve coraggio insomma. «Sì, ma un coraggio che sia sostenuto dalla conoscenza. Una spinta propulsiva decisiva può arrivare dalla formazione. Prendiamo l'esempio di Imt'. La città, con la Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, ha investito con decisione su Lucca città universitaria, città laboratorio. Una scelta che, da un lato, rappresenta un segnale per il Paese e, dall'altro, definisce i termini della nostra responsabilità di concorrere, con impegno, allo sviluppo del territorio. Al tempo stesso, mentre Imt si rafforza nella comunità scientifica, siamo entrati in una fase nuova, che richiede perseveranza e realismo, per completare (con tutte le difficoltà di finanza pubblica nazionale) la costruzione dell'istituto». Quindi Lucca ha un vantaggio rispetto alle altre città perché ha investito sulla formazione? «Sì. La città è cambiata con Imt e il fatto che gli enti pubblici siano coinvolti nella governamence la dice lunga sulla vocazione, internazionale e territoriale, allo stesso tempo. Una vocazione che punta alla qualità, coerentemente con quello che da Lucca ci si aspetta». Lucca sofisticata. E' così che vorrebbe la sua città? «Raffinata, colta e imprenditoriale. La città ha le carte in regola per qualificarsi come atelier di qualità. Ma per farlo servono pazienza e professionalità. La Primavera, con la P maiuscola, è dura da conquistare, durissima da mantenere e non ammette più dilettanti». Diego Casali

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ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in colla... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 9 ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in colla... ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in collaborazione con l'insegnamento di Storia della Scenografia del corso di laurea dell'Università di Pisa, con il contributo del Comune di Pisa-Circoscrizione 6, giovedì 12 febbraio alle ore 17 presso la Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi si terrà la tavola rotonda dal titolo «Le sacre du printemps di Stravinskij, Nijinskij, Rerich tre artisti per la creazione di un'opera fondamentale del Teatro del 900». L'iniziativa è strettamente legata alla presentazione di due spettacoli nell'ambito della Rassegna di Danza 2009 del Teatro di Pisa, Sulle tracce di Diaghilev della Compagnia Junior BdT, domenica 15 febbraio ore 17, e Rito di primavera di Movimentoinactor Teatrodanza, il 20 marzo al Teatro Rossini di Pontasserchio, e cade proprio nel centenario dell'inizio della stagione dei Ballets Russes a Parigi. Gli interventi di Ines Aliverti, docente di Discipline dello Spettacolo dell'Università di Pisa, L'arte scenica dei Ballets Russes dal 1909 al 1913, del musicista Claudio Proietti, Igor contro tutti. LO SHOCK musicale del Sacre', e la partecipazione di Cristina Bozzolini, direttrice artistica della scuola del Balletto di Toscana, ci restituiranno un clima di fermento artistico che all'inizio del 900 venne a generarsi proprio a Parigi, per opera dell'impresario Diaghilev e della compagnia dei Ballets Russes da lui creata. Nell'ambito della tavola rotonda, attenzione particolare verrà posta all'opera Le Sacre du Printemps, alle coreografie originali di Nijinskij, alla musica di Stravinskij, alla scenografia e ai costumi concepiti da Rerich, grazie anche all'ausilio della visione di immagini e ascolti musicali. In questo modo verrà rievocata un'opera geniale che al momento del debutto nel 1913 rappresentò un fiasco clamoroso e fu definita dalla stampa dell'epoca un "crimine contro la grazia", perché probabilmente troppo avanti rispetto ai tempi in cui fu creata. La Sagra appare, invece, oggi, come un capolavoro del Teatro del 900, una pietra miliare della storia della danza, della musica e della messa in scena. Ingresso libero. Per informazioni: Fondazione Teatro di Pisa telefono 050 941111, www.movimentoinactor.it

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LA MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 8 LA MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che ... LA MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che aprono l'anno darwiniano, bicentenario della nascita di Darwin e centocinquantenario della pubblicazione su «L'origine delle specie». L'evento, intitolato Medicina darwiniana', si terrà domani dalle 9.30, nell'aula magna storica della Sapienza. Interverranno Gilberto Corbellini, docente di Storia della medicina e bioetica alla Sapienza di Roma, Mel Greaves (Institute of cancer research del Regno Unito) il noto oncologo che ha proposto un approccio darwiniano alle patologie tumorali, Generoso Bevilacqua (dipartimento di Oncologia Università di Pisa), con Random rationality of cancer cells', Sergio Ghione (Istituto di fisiologia clinica Cnr Pisa) con Riflessioni di un ricercatore medico cardiologo sulla medicina darwiniana' e Ugo Rovigatti, (dipartimento patologia sperimentale Ateneo pisano), con The long reach of Dr. Darwin: new vistas of viruses pathogenicity, persistence and cancer association through Darwinian medicine'. Le Baxter Lectures' sono un ciclo di incontri organizzato dall'Ateneo pisano e dalla Baxter Italia per discutere l'eredità di Darwin nei saperi.

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LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

ORIENTA LA SPEZIA pag. 6 LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell... LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell'Itis Capellini, se è appena suonata la campanella, è certamente di grande vivacità visto che molti di noi studenti si spostano per recarsi in una delle palestre o dei 18 laboratori. L'efficienza e la tecnologia di uno qualunque di questi, sia esso di Informatica, Matematica, Chimica, Fisica o Biologia è il motivo che ci ha portato a scegliere questo istituto. Le spiegazioni di un gran numero di materie sono integrate da prove svolte direttamente da noi studenti, che veniamo così coinvolti in prima persona e non nel ruolo passivo di ascoltatori e semplici testimoni di un esperimento. IL BIENNIO COMUNE, che garantisce medesima preparazione di base con la possibilità di effettuare un eventuale passaggio tra l'Itis e lo Scientifico Tecnologico, prevede la frequenza, davvero stimolante per noi, delle aule di disegno al computer, per acquisire conoscenze specifiche e all'avanguardia in sintonia con le richieste del mondo del lavoro. Nei laboratori dedicati alle specializzazioni, come Macchine a fluido, Impianti elettrici o Disegno navale, il nostro sguardo inizialmente "perso" tra le strumentazioni più disparate ha lasciato il posto all'entusiasmo nel poter disporre di mezzi tanto sofisticati. Ad ottobre, nel periodo del "Festival della Scienza" la situazione è stata ancora più frizzante, segno ulteriore, di grande apertura e dinamicità del nostro istituto. Abbiamo infatti accolto migliaia di studenti di altre scuole della provincia che, guidati verso esperienze scientifiche da noi e dai nostri insegnanti, hanno potuto usufruire di questi attrezzati locali. E' stata una settimana di caos organizzato' con alunni anche della scuola materna che si sono avvicinati, in maniera inconsapevole forse, ma sicuramente divertente, a materie come robotica o elettronica. Anche lo studio teorico ovviamente è presente ed è integrato da un rapporto profondo, prima umano, poi scolastico con i professori. Al pomeriggio la situazione non cambia: gli alunni eccellenti, che si cimentano nelle Olimpiadi di Matematica, Fisica, Biologia, Chimica, Informatica possono approfondire le loro conoscenze, altri partecipano a progetti e stage organizzati con le Università di Genova e Pisa. Un occhio di riguardo è rivolto poi agli studenti in difficoltà, che possono avvalersi di corsi di recupero specifici per le diverse materie. Un'altra opportunità è rivolgersi a "sportelli" in cui gli alunni di tutte le classi possono affrontare i loro dubbi seguiti dai docenti. Possiamo svolgere, inoltre, interessanti attività extracurricolari che spaziano da quelle sportive ai corsi di modellismo o alla realizzazione di circuiti per Spheres Glasses, sfere utilizzate poi dal Cnr in Antartide. Non manca naturalmente la possibilità di sostenere esami per l'acquisizione dell'Ecdl e del patentino per i ciclomotori, ci sono ragazzi che seguono con profitto il Pet, il corso per la certificazione, a livello europeo, della conoscenza dell'inglese. Chi è appassionato di cinema può inoltre cimentarsi nella produzione di video in un vero studio televisivo con tanto di regia con risultati finora apprezzabili a livello nazionale. Ce n'è per tutti, vi aspettiamo!

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Davide Guarnieri racconta Il comandante Pietro' (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA FERRARA SPETTACOLI pag. 22 Davide Guarnieri racconta Il comandante Pietro' Alle 17, nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, sarà presentato il libro di Davide Guarnieri Il comandante Pietro. Walter Feggi e la Resistenza nel Basso Ferrarese' (Corbo Editore 2008). Coordina Carlo Pagnoni. Nell'occasione Santo Peli, docente di storia contemporanea all'Università di Padova, parlerà sul tema La ricerca storica sulla Resistenza oggi'. Interverranno l'autore del libro, Davide Guarnieri, e Il comandante Pietro' Walter Feggi. L'iniziativa è organizzata dall'Istituto di Storia contemporanea e dal centro culturale Mario Roffi'.

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La Procura della Repubblica di Perugia ha avvisato il professor Stefano Fiorucci Fiorucci, docente a... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 10 Febbraio 2009 Chiudi La Procura della Repubblica di Perugia ha avvisato il professor Stefano Fiorucci Fiorucci, docente associato di gastroenterologia e responsabile di alcuni laboratori di ricerca della clinica di gastroenterologia, di aver concluso le indagini sul caso delle cosiddette ricerche scientifiche taroccate. Al ricercatore dell'Università perugina viene contestato il reato di peculato, per aver utilizzato oltre due milioni di euro di enti pubblici (Miur, ateneo di Perugia e Unione Europea) e privati per ricerche che secondo l'inchiesta risulterebbero manipolate e falsificate, pubblicate su prestigiose riviste scientifiche internazionali tra il 2000 e il 2006. C'è anche una imputazione per truffa aggravata, perchè secondo l'accusa avrebbe svolto per anni attività libero professionale e di consulenza per svariate società farmaceutiche avendi percepito cospicue somme di denaro all'insaputa dell'università e dell'ospedale di Perugia pur intrattenendo un rapporto professionale a tempo pieno con lo stesso ateneno di esclusiva con il nosocomio. Il professor Fiorucci, assistito dall'avvocato Stefano Biagianti, ha 20 giorni di tempo per inoltrare una memoria difensiva oppure per essere sentito dal pubblico ministero, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta o meno di rinvio a giudizio. Fiorucci ha sempre negato ogni addebbito sostenendo di essere vittima di una macchinazione ai suo danno. L'indagine nasce da una denuncia presentata dal professor Antonio Morelli, direttore della clinica di gastroenterologia, epatologia ed endoscopia digestiva, inoltrata all'università di Perugia, alle riviste scientifiche e alla Procura. Morelli ha sospettato dell'attendibilità dei dati sperimentali condotti nei laboratori di ricerca perugini dopo che nel luglio 2006 era stato ritirato un lavoro del professor Fiorucci avrebbe presentato dei dati manipolati, secondo quanto sostenuto dall'editore della rivista. Si è parlato di una vera e propria frode scientifica, al punto che la comunità scientifica internazionale sarebbe stata informata dell'inattendibilità di alcuni dati sperimentali riportati nelle pubblicazioni con danni d'immagine. Al Consiglio Universitario Nazionale c'è una richiesta di destituzione dall'incarico di professore universitario e una sospensione di due mesi per il professor Morelli per non avere vigilato adeguatamente. Il professor Fiorucci era stato arrestato nel giugno dell'anno scorso per questa vicenda e rilasciato dopo 24 ore dopo un lungo interrogatorio.

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ROSETO - Il porto, struttura a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo svi... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 10 Febbraio 2009 Chiudi di SARA ROCCHEGIANI ROSETO - «Il porto, struttura a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo sviluppo proprio dagli enti pubblici». A denunciarlo è il coordinatore comunale di Forza Italia Luigi Foschi, secondo il quale il sindaco e gli assessori del settore sottovalutano i problemi della struttura, rendendo vano il loro impegno e le consulenze che richiedono. «In questo momento di generale difficoltà, non bisogna rinunciare all'opportunità di valorizzare le proprie risorse. Invece, la marineria di Roseto rischia il collasso- commenta Foschi-. È mortificante ripetere il disagio non più tollerabile dovuto al mancato utilizzo del suo approdo naturale. I nostri marinai sono rifugiati nell'angolo più infelice del porto di Giulianova, con poco spazio e difficoltà di ormeggio, tanto che devono mettersi in file sovrapposte e, per evitare i danni di improvvise mareggiate, vigilare spesso sull'affidabilità degli ormeggi. I nostri amministratori, così largamente votati, dove sono stati finora? Forse si ripeteranno nel buonismo di facciata che nulla ha a che fare con la risoluzione del "problema porto" a Roseto? È inconcepibile che finora non ci sia traccia di interventi risolutori». Ogni giorno, infatti, i pescatori rosetani devono fare i conti con un fondale troppo basso, soprattutto all'imbocco della darsena, che rende particolarmente pericolose le manovre di entrata e di uscita dal porto. Tanto che, per evitare danni alle barche, molti hanno preferito "trasferirsi" nel vicino approdo giuliese. «Esistono progettualità per una vera struttura portuale, in grado di soddisfare sia le esigenze della marineria commerciale che di quella diportistica - continua Foschi-. Restando concentrati sull'aspetto erosivo costiero si potrebbe ottenere un rilevante contributo a beneficio di alcuni chilometri di litorale allungando le dighe di ingresso al porto, intervento che eviterebbe anche l'abbassamento del fondale d'ingresso e, quindi, i frequenti e onerosi dragaggi. Perché il vicepresidente della Provincia, il sindaco e gli assessori di competenza non determinano l'uso dei fondi già stanziati per la messa in sicurezza degli argini della foce del Vomano? Il sottoscritto, nelle possibilità del suo ruolo istituzionale, si impegna a stimolare l'attenzione di chiunque possa prendere in giusta considerazione la risoluzione dei problemi del porto di Roseto».

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Benevento Il manuale Celli (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1CULTURA - data: 2009-02-10 num: - pag: 11 categoria: BREVI Benevento Il manuale Celli Oggi alle 11 a Palazzo San Domenico a Benevento presentazione del libro di Pier Luigi Celli, «Comandare è fottere. Manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo» (Mondadori). Con l'autore, narratore, saggista e direttore generale dell'Università Luiss, parteciperanno il rettore dell'Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino; il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; Pierpaolo Forte, docente di Diritto amministrativo; Francesco Orazio Piazza, docente di Etica sociale. Modera la giornalista Enza Nunziato.

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Prende il via a Pavia la Scuola dello Spettatore (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Prende il via a Pavia la Scuola dello Spettatore Al Broletto 8 incontri gratuiti di approfondimento col laboratorio di Motoperpetuo PAVIA. La Scuola dello spettatore è la nuova proposta del Laboratorio Motoperpetuo-Residenza teatrale OltrePavia, in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia. Otto incontri gratuiti di approfondimento del fenomeno teatrale, conversazioni, commenti di spettacoli, prove aperte. Si inizia lunedì 16 febbraio alle 18 alal Broletto, in piazza della Vittoria. "In un momento assai delicato per le sorti del teatro italiano - racconta Franca Graziano, ideatrice della scuola - ci è parso doveroso coinvolgere nel nostro percorso di approfondimento del senso del teatro nella società contemporanea colui senza il quale il teatro non avrebbe motivo di esistere; lo spettatore, il primo fruitore delle nostre fatiche. Riteniamo che, a fronte della estrema variegazione di proposte offerte dalle programmazioni dei teatri, il pubblico abbia il diritto di saperne di più. E' fondamentale indagare il punto di vista dello spettatore, instaurare un dialogo sui contenuti e sulle prospettive che l'arte teatrale può avere all'inizio del terzo millennio, anche attraverso cenni sulla storia del teatro italiano ed europeo degli ultimi cinquant'anni». Graziano, affiancata di volta in volta da teatranti, studiosi, organizzatori pavesi e milanesi. Sono fin d'ora annunciate le presenze di Fabrizio Fiaschini, docente di Storia del teatro dell' Università di Pavia, di Mimma Gallina, studiosa, organizzatrice, e di Renato Gabrielli, drammaturgo, entrambi docenti presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, di Max Speziani e Paola Bigatto, attori, di Antonio Sacchi e Fiorenzo Grassi per la Fondazione Teatro Fraschini. Info: motoperpetuo@tin.it

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Elettroni a valanga nei nanotubi di carbonio (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Fisica Sulla rivista “Physical Review Letters" Elettroni a valanga nei nanotubi di carbonio Con campi elettrici molto intensi gli elettroni e le lacune più energetici possono creare ulteriori coppie elettrone-lacuna, producendo un effetto valanga Portando i nanotubi di carbonio vicino al loro punto di rottura si registra un notevole incremento della conducibilità elettrica, secondo una ricerca dell?Università dell?Illinois. Gli studiosi hanno utilizzato infatti nanotubi di carbonio semiconduttori in un processo a valanga in cui gli elettroni possono sfruttare diversi cammini, come in un'autostrada a più corsie. “è noto come i nanotubi di carbonio a parete singola possano trasportare correnti con densità fino a 100 volte superiori rispetto ai migliori metalli come il rame”, ha spiegato Eric Pop, docente di ingegneria elettronica e dei computer dell?Università dell?Illinois. "Ora abbiamo mostrato che i nanotubi semiconduttori possono trasportare circa il doppio della corrente di quanto stimato finora.” Secondo quanto riferito sulla rivista “Physical Review Letters", con campi elettrici molto intensi - dell?ordine di 10 volt per micron – gli elettroni e le lacune più energetici possono creare ulteriori coppie elettrone-lacuna, producendo un effetto valanga in cui i portatori liberi si moltiplicano e la corrente aumenta rapidamente fino al limite di rottura del nanotubo stesso. Il rapido aumento di corrente - sottolineano i ricercatori – è dovuto all?instaurarsi di una ionizzazione per impatto a valanga, un fenomeno osservato in alcuni diodi semiconduttori e transistor in presenza di campi elettrici molto intensi ma precedentemente mai osservati nei nanotubi. Mentre la massima conducibilità per i nanotubi metallici è stata misurata in 25 microampere, per i nanotubi semiconduttori tale parametro non è determinato con precisione. Precedenti studi teorici hanno suggerito un limite simile per la conduzione a singola banda. Per studiare l?attuale comportamento, Pop e colleghi hanno fatto crescere nanotubi di carbonio per deposizione chimica a vapore da un catalizzatore di ferro, utilizzando poi contatti in palladio per le misurazioni. I ricercatori hanno poi portato i nanotubi vicino al punto di rottura in un ambiente privo di ossigeno. "Abbiamo trovato che la corrente raggiunge un primo plateau intorno a 25 microampere, e poi aumenta rapidamente con campi elettrici più intensi”, ha concluso Pop, che collabora anche con il Beckman Institute e il Micro and Nanotechnology Laboratory dell?Università dell?Illinois. "Abbiamo effettuato ripetute misurazioni, ottenendo correnti fino a 40 microampere, circa il doppio di quelle ottenute in altre sperimentazioni.” Il processo a valanga (che non può essere osservato nei nanotubi di carbonio metallici a causa del gap energetico richiesto per la moltiplicazione delle coppie elettrone-lacuna) potenzialmente offre una funzionalità aggiuntiva ai nanotubi semiconduttori. I risultati, in particolare, suggeriscono che i dispositivi basati sul fenomeno della valanga con caratteristiche fortemente non lineari possono essere realizzati a partire da nanotubi semiconduttori a parete singola.” (fc) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (10 febbraio 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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I geni che portarono alla comparsa dei denti (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Biologia Evoluzione dei vertebrati I geni che portarono alla comparsa dei denti Si sono mantenuti stabili nel corso di 500 milioni di anni PAROLE CHIAVE ciclidi denti Ricercatori del Georgia Institute of Technology hanno identificato un gruppo di geni che sarebbe responsabile della formazione dei denti nei primi pesci privi di mascella mezzo miliardo di anni fa. Si tratterebbe dello stesso pool di geni attivo ancor oggi in tutti gli animali che ne sono dotati. Lo studio è pubblicato sulla rivista ad accesso pubblico PLoS Biology. "Abbiamo identificato un nucleo di geni - fra cui shh, pitx2, bmp2, bmp4, dlx2, runx2 - che probabilmente hanno dato origine al primo dente in questi antichi vertebrati e che ne governa ancora oggi le formazione nei vertebrati moderni, uomo incluso", ha detto Gareth Fraser, uno degli autori della ricerca. I primi vertebrati dotati di denti furono i conodonti - "pesci" vermiformi che somigliavano agli attuali agnati, come le lamprede, che sono privi di mascella - nei quali i denti non si trovavano però nella bocca ma lungo la trachea. Questi animali sono estinti da lunghissimo tempo, ma i ricercatori, diretti da J. Todd Streelman, hanno potuto studiare la formazione dei denti nei ciclidi, un gruppo di pesci che vivono nel lago Malawi, ben noti per la loro velocità di evoluzione. I ciclidi possiedono denti orali, come la maggioranza dei vertebrati, ma anche faringei. Nel corso dello stesso studio Fraser e colleghi hanno anche scoperto che un gruppo di geni chiamato Hox, che controlla dove arti e organi devono formarsi nel corso dello sviluppo, sono espressi nei denti e nella mascella faringea. Da tempo si sa che i geni Hox non sono espressi nella mascella orale e per questo si era diffusa la convinzione che fosse proprio questa mancata espressione ad aver permesso l'evoluzione della mascella orale. "La teoria prevalente suggerisce che la perdita dei geni Hox nella regione orale durante la transizione dai vertebrati senza mascella a quelli con mascella abbia facilitato l'evoluzione e la diversità della mascella orale. I nostri dati suggeriscono che la perdita dei geni Hox non è un requisito assoluto per la nascita di una mascella dentata e funzionale", ha osservato Streelman. (gg) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (10 febbraio 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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Russia/ Think tank del Cremlino prevede tre anni di crisi (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Mosca, 10 feb. (Apcom-Nuova Europa) - Se la crisi durerà tre anni, la Russia diventerà un "Paese molto diverso" a causa dell'eccessiva dipendenza dai prezzi dell'energia e della debolezza del sistema finanziario. In base alla relazione stilata dall'Istituto di sviluppo moderno (Insor) presieduto dal leader del Cremlino Dmitry Medvedev, la fase acuta della crisi in Russia continuerà almeno fino alla fine del periodo estivo, ma anche i successivi due anni saranno difficili, soprattutto a causa dei bassi prezzi mondiali del petrolio. Alcuni esperti dell'influente think tank prevedono un minimo di tre anni di crisi e hanno qualche dubbio sulla possibilità reale di cambiare l'assetto attuale, grazie alla diversificazione. Tra le urgenze indicate, cambiare il diritto su terreni e concessioni, nonchè il sistema di partnership pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli della Federazione. Specificando già allora, che se non si fa qualcosa, la Russia rischia di "perderlo". La relazione chiede inoltre che lo Stato potenzi il suo sostegno alle imprese private e adotti una prospettiva a lungo termine sulla crisi con misure di sgravio fiscale. E come ha detto ieri il capo di stato, la ricaduta sociale della crisi dovrebbe essere una priorità dello Stato, e le risorse assegnate per la riqualificazione professionale, dovrebbero essere rese radicalmente più efficienti. Il mese scorso, il governo ha annunciato una serie di misure volte a stimolare le imprese private, tra le quali un bonus da 60.000 rubli (1700 dollari) per i disoccupati russi come capitale di avvio per aprire piccole imprese.

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Al via il concorso per avvicinare i giovani alla matematica (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Si chiuderanno nei prossimi giorni due concorsi rivolti a studenti della scuola superiore per farli avvicinare con modalità alternative a materie “difficili” come la matematica e l?informatica: fino all?11 febbraio potranno iscriversi ai “Giochi internazionali matematici” (solo per la città di Milano una settimana dopo). Il 15 febbraio sarà invece l?ultimo giorno per inviare i progetti scolastici a Didamatica, il convegno annuale sull?informatica per la didattica. Per i giochi internazionali matematici gli organizzatori sperano di superare le oltre 200mila adesioni, di cui 30mila italiane, registrate lo scorso anno. Caratteristica principale della manifestazione rimarrà sempre la presentazione della matematica con approcci diversi da quelli tradizionali. Organizzati col patrocinio del ministero dell?Istruzione, i giochi matematici verranno segnalati al premio eccellenza dello stesso Miur. «I giocatori - fanno sapere gli organizzatori - verranno divisi in cinque categorie, sulla base di diversi livelli di difficoltà: C1 (prima e seconda media), C2 (terza media e prima superiore), L1 (seconda, terza e quarta superiore), L2 (maturandi e primo biennio universitario), GP (universitari dal terzo anno in poi e adulti). Per le scuole medie superiori (che gareggiano nelle categorie C2, L1, L2) è prevista la possibilità di confrontarsi in un?altra competizione, questa volta a squadre». Il solo requisito richiesto per partecipare è «una voglia matta di giocare: bisogna utilizzare - spiega Angelo Guerraggio, docente di matematica dell?Università Bocconi di Milano ed organizzatore dei giochi matematici in Italia - l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna regola complicata e nessuna equazione particolarmente avanzata. Per indovinare e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia, tenacia, astuzia e immaginazione senza dimenticare un pizzico di humour che caratterizza il vero matematico». Le gare si svolgeranno su tre turni: semifinali locali, il 21 marzo in oltre 90 sedi in tutta Italia, la finale nazionale, a Milano in Bocconi il 23 maggio, durante la quale si classificheranno i concorrenti che rappresenteranno l?Italia alla finale internazionale a fine agosto a Parigi. Tra gli altri premi, per le categorie L1 e L2 sono previste due iscrizioni gratuite alla Bocconi (sempre però che i partecipanti superino il test di ammissione all?Università). Ai primi classificati verranno assegnati anche altri premi. E per quelli che faranno riscontrare ottimi punteggi verrà riconosciuto un credito formativo da sommarsi a quello che normalmente viene a definirsi nel curriculum scolastico. I prossimi sono anche gli ultimi giorni per partecipare all?edizione 2009 di Didamatica, il convegno annuale sull?informatica per la didattica, che quest?anno si svolgerà a Trento dal 22 al 24 aprile. In vista dell?appuntamento sulle novità scientifiche e metodologiche relative all?information communication technology, il comitato scientifico provvederà a valutare i progetti inviati entro domenica prossima. L?obiettivo è «dare un quadro ampio ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi e delle esperienze in atto nell?informatica applicata alla Didattica e alla formazione». L?edizione Didamatica 2009, organizzata in collaborazione con l?università di Trento, si propone in particolare di coinvolgere il mondo della formazione a tutto campo: dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti di formazione finanziata e professionale a quelli inseriti in contesti di organizzazioni pubbliche e private. I temi sui quali verteranno i contributi includono le principali tematiche riguardanti l?informatica per la didattica: dalle comunità virtuali per l?apprendimento e la costruzione della conoscenza passando, solo per fare qualche esempio, per le tecnologie web a supporto della didattica, fino alle esperienze d?uso dei linguaggi di programmazione nella formazione scolastica, all?Intelligenza artificiale applicata all?apprendimento a scuola.

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Preistoria sui Berici Le scoperte di Piero Leonardi (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

INCONTRI. CONVEGNO ALL'ISTITUTO VENETO A Venezia si celebra il grande paleontologo morto nel '98 10/02/2009 rss e-mail print Piero Leonardi e Alvise da Schio È dedicato al ricordo del prof. Piero Leonardi, scomparso nel 1998, tra i primi studiosi delle presenze preistoriche sui Colli Berici, il convegno organizzato per oggi dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, a partire dalle 15 nella propria sede veneziana in campo S. Stefano. Nato a Valdobbiadene nel 1908, Piero Leonardi si laureò in scienze naturali a Padova nel 1931, ottenendo nel 1935 la docenza in geologia e paleontologia. Iniziò la carriera accademica come assistente alla cattedra di geologia, allora tenuta dal prof. Giorgio Dal Piaz. Dal 1949 fu docente di geologia all'Università di Ferrara, dove insegnò fino al 1978, divenendo docente emerito nel 1983. Autore di numerosi volumi e saggi e componente di vari istituti accademici, tra cui l'Accademia Olimpica di Vicenza (dal 1966), si dedicò anche alla pubblica amministrazione, rivestendo il ruolo di consigliere comunale e di assessore a Venezia, dove abitò per buona parte della propria vita. Una delle zone predilette per le sue ricerche sul campo erano appunto i Colli Berici, dove spesso risiedeva per periodi di lavoro e di riposo. «Fin dal 1948 - scrive in un ricordo dello studioso l'accademico Alberto Broglio, emerito di paleontologia umana all'Università di Ferrara, che di Leonardi fu assistente in quell'ateneo - su sollecitazione e con la preziosa collaborazione del conte Alvise da Schio, aveva iniziato l'esplorazione sistematica dei depositi di riempimento di grotte e ripari sotto roccia, adottando criteri e metodi di avanguardia». Lungo il versante sottostante l'eremo di San Cassiano, nella zona di Lumignano, Leonardi studiò la grotta Marilisa e la grotta Elisa, quindi i covoli della Sengia bassa, «nei quali vennero in luce tracce di frequentazioni del Neolitico recente, dell'Età del rame, dell'Età del bronzo e dell'Età del ferro». Le ricerche si estesero a varie altre grotte tra Lumignano e Mossano, come la grotta del Broion, il covolo di Trene, le grotte di San Bernardino, permettendo di ricostruire l'evoluzione climatica e ambientale dei Colli Berici negli ultimi duecentomila anni. Le tracce rivelarono che le grotte stesse erano state abitate da Pre-Neandertaliani, Neandertaliani e Uomini moderni del Paleolitico superiore e del Mesolitico. «Per alcune età - scrive ancora Broglio - caratterizzate da un clima particolarmente rigido, i ritrovamenti dei Colli Berici costituiscono la sola documentazione attualmente nota in ambito padano». Il convegno dell'Istituto Veneto, oltre a ricordare l'opera di Leonardi, farà il punto sui risultati raggiunti dal gruppo ferrarese che ne continua l'attività sui Berici. Sono stati aperti due nuovi campi di ricerca, uno dedicato ai materiali litici impiegato nella fabbricazione di strumenti e armature, l'altro alla tafonomia dei resti animali, cioè ai processi di formazione dei fossili. Il convegno sarà aperto dal presidente dell'Istituto Veneto Leopoldo Mazzarolli e coordinato dal presidente emerito Bruno Zanettin. Interverranno Alberto Broglio, Giorgio Bartolomei, Stefano Bertola, Fabio Gurioli, Matteo Romandini, Marco Peresani, Mirco De Stefani. L'obiettivo è tracciare un quadro d'insieme sul modo di vita, l'economia, i territori di caccia e le sedi dei Neandertaliani e dei primi Uomini moderni che frequentarono il territorio.G.P.

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Bianco: Ha ragione Viesti Sud abbandonato da 15 anni (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Campania Bianco: Ha ragione Viesti Sud abbandonato da 15 anni "Troppe risorse pubbliche sprecate nel Mezzogiorno? Al contrario, ha ragione l'economista Gianfranco Viesti: da quindici anni non esiste più una politica per il Sud". Ne è convinto l'ex ministro (oggi presidente di Animi, Associazione per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia) Gerardo Bianco, intervenuto al convegno organizzato da Unimpresa alla Camera di commercio di Napoli. A fare gli onori di casa il presidente dell'ente camerale Gaetano Cola (vedere articolo a lato). Per Unimpresa ha preso la parola Paolo Longobardi, presidente nazionale dell'associazione, che conta quasi centomila iscritti. "Noi guardiamo al futuro del Sud con ottimismo - afferma Longobardi - dando credito alle persone e alle imprese impegnate nello sviluppo. La nostra fiducia deriva anche dal fatto che molte aree del nostro Paese si sono sviluppate e hanno raggiunto risultati significativi, puntando sulla valorizzazione del made in Italy. Qui c'è una imprenditoria che ha la capacità di crescere e innovare, anche in assenza di collaborazioni dell'apparato pubblico e di quello bancario".Per Longobardi, il rilancio passa anche attraverso il recupero della legalità, l'educazione dei giovani, la lotta alla burocrazia, alla corruzione e all'evasione fiscale. Sulla stessa linea l'intervento di Cristiana Coppola, vice presidente per il Mezzogiorno di Confindustria,che, pur non potendo intervenire al convegno (a rappresentarla c'era Giampiero de la Feld, componente del Comitato Mezzogiorno di Viale dell'Astronomia) ha inviato un suo intervento come contributo alla discussione. "Ci sono tre temi su cui il Mezzogiorno può essere protagonista, anche con il supporto degli imprenditori meridionali - scrive Coppola nella sua relazione -. Un ripensamento radicale delle politiche di sviluppo, operando profonde e mirate modifiche alla programmazione dei fondi strutturali; una discussione serena ed aperta sul federalismo fiscale; la diffusione della cultura della legalità. Visti nel loro insieme, questi tre appuntamenti possono essere l'occasione storica per cambiare il Mezzogiorno ". Per Gerardo Bianco sono pregiudizi e luoghi comuni ad oscurare la corretta comprensione dei fenomeni in atto. "Vi è la convinzione - ha sottolineato Bianco - che l'intervento economico dello Stato nel Mezzogiorno abbia rappresentato un enorme ed inefficace spreco di risorse. Un economista di valore e non certo dogmatico, Gianfranco Viesti, rileva invece come in realtà da oltre un quindicennio non esiste più una politica per il Mezzogiorno. E questo pesa sull'intera situazione economica del Paese".All'incontro hanno preso parte anche Pietro Cerrito, segretario Cisl Campania, che ha puntato l'indice contro le responsabilità della politica dell'attuale situazione del Mezzogiorno, Rosario Altieri, presidente nazionale Agci, Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Luciano Venturini, docente di Economia Politica presso Università Cattolica del Sacro Cuore, e Fabio Chiavolini, direttore Relter Network Geie. del 10-02-2009 num.

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Genetica: pubblicata la mappa dei geni legati all'infarto (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Genetica: pubblicata la mappa dei geni legati all'infarto E' stata pubblicata la prima mappa dei geni coinvolti nell?infarto. E' il risultato di un vastissimo studio, al quale hanno partecipato anche alcuni italiani, che per dieci anni ha studiato il Dna di 26 mila persone (13 mila sani e 13 mila che avevano avuto un infarto) e che ha portato a identificare un grande numero di fattori genetici che possono favorire un attacco cardiaco. Il bottino di questa caccia grossa ai geni dell?infarto, frutto di cinque ricerche pubblicate in altrettanti articoli sulla rivista Nature Genetics, è stato ingente: sono state isolate nove regioni del genoma coinvolte nella suscettibilità all?infarto in età precoce, ovvero meno di 50 anni per gli uomini e meno di 60 per le donne. Coordinate da Sekar Kathiresan, responsabile del servizio di Cardiologia preventiva del Massachusetts General Hospital di Boston, le ricerche sono state eseguite dai ricercatori del Consorzio di genetica dell?infarto del miocardio, di cui fanno parte anche gli italiani Diego Ardissino, dell?università di Parma, e Pier Mannuccio Mannucci, dell?università di Milano. Complessivamente sono state identificate nove regioni genetiche che contengono mutazioni legate alla predisposizione all?attacco cardiaco. Queste informazioni aiuteranno a far luce sui meccanismi che aprono le porte all?infarto e anche, forse in futuro, a mettere a punto test di rischio. Secondo i ricercatori, infatti, chi possiede tutte le mutazioni fin qui isolate ha un rischio doppio di avere un infarto rispetto chi ne ha solo una o alcune.

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Politica: <Inopportuno che l'indagato dia lezioni di legalità> (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Politica: «Inopportuno che l?indagato dia lezioni di legalità» Pubblicato il 10-02-2009 ?Il docente relatore ? rimarcano Corona e Zollo - è il prof. Aniello Mele, amministrativista e docente a contratto della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di ufficio nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli... ?Quel docente è inopportuno?. In una nota indirizzata al sindaco Fausto Pepe e all?assessore alle Risorse umane, Cosimo Lepore, i rappresentanti dello Slai Cobas, Gabriele Corona e Alberto Zollo, evidenziano la inopportunità della presenza come relatore del professor Aniello Mele alla lezione in programma domani nell?ambito del percorso formativo organizzato dalla ?Form Consulting?. ?La normativa sanzionatoria in tema di illeciti urbanistici?, il tema della lezione alla quale sono invitati a partecipare i dipendenti dei settori Urbanistica, Lavori Pubblici e Polizia Municipale del Comune. ?Il docente relatore ? rimarcano Corona e Zollo - è il prof. Aniello Mele, amministrativista e docente a contratto della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di ufficio nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli per un parere rilasciato su questioni di carattere urbanistico, che vede come parti offese anche i tecnici dell?Ufficio di Vigilanza Edilizia invitati a partecipare al corso di formazione. Certamente l?avviso di conclusioni delle indagini recentemente notificato al prof. Mele e ad altre 10 persone (imprenditori, amministratori, tecnici e funzionari pubblici) non è un atto di condanna e neppure di rinvio a giudizio, ma appare opportuno che la docenza sia affidata ad altro professionista?.

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"Troppi tagli agli atenei, ora tasse universitarie più salate" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

n. 35 del 2009-02-10 pagina 1 "Troppi tagli agli atenei, ora tasse universitarie più salate" di Alessandra Pasotti Allarme dei rettori di Statale, Bicocca e Politecnico: «Tra il 2010 e il 2013 all?università sarà tolto un miliardo e mezzo» E annunciano che aumenteranno le imposte a 100mila studenti. Allo studio un «prestito d?onore» per rateizzare «Se sopravviviamo in Lombardia lo dobbiamo alle tasse degli studenti. Non ci fossero quelle avremmo già chiuso da un pezzo. I nuovi tagli alle università purtroppo si ripercuoteranno ancora una volta sulle famiglie. Se il governo non farà un sostanziale ritocco alla scure prevista nel 2010, noi siamo pronti ad aumentare le tasse universitarie». L?annuncio è stato dato ieri da tre rettori: Giulio Ballio del Politecnico, Marcello Fontanesi della Bicocca e Enrico Decleva della Statale. Insieme per discutere di «Governance e autonomia delle università» e per capire quale futuro attende docenti, ricercatori e studenti delle facoltà milanesi in previsione del taglio di un miliardo e mezzo di euro previsto nel triennio 2010-2013. Un annuncio, quello dell?aumento delle tasse, che riguarda oltre centomila studenti e che per non gravare su bilanci familiari già in bilico, potrebbe tradursi nel prestito d?onore, un finanziamento da rateizzare anche in vent?anni. Una contribuzione studentesca differita dopo la laurea proposta anche nel disegno di legge all?esame del ministro Mariastella Gelmini. La domanda per tutti è quella che pone il rettore della Bicocca, Fontanesi «Chi finanzierà l?università?» I tempi sono strettissimi. Il 2010 è alle porte e le università milanesi lanciano il grido di allarme: "I tagli previsti sono di entità tale da mettere in discussione la possibilità di chiudere in pareggio i bilanci. Nessuno di tre sarebbe in grado di farlo", piega il rettore della Statale Enrico Decleva. Poi ci sono i tagli agli organici. Il 50 per cento del personale che andrà in pensione non potrà essere sostituito: "Una situazione che non consente di programmare neppure l'anno accademico". Agli appelli al governo a mettersi in fretta seduto attorno a un tavolo per un confronto sulla prossima riforma universitaria si unisce anche l?amarezza di vedersi sempre raffigurare come grandi produttori di sprechi. «Al Politecnico siamo fortunati - puntualizza il rettore Ballio -. Oltre alle tasse sopravviviamo perché viene acquistata la nostra ricerca. Ma i politici che gridano allo scandalo per gli sprechi, dov'erano quando i soldi venivano buttati al vento?». Il concetto è chiaro: «Nessuno in questi anni ha mai controllato come le università usassero i finanziamenti. Mi spiace dirlo, ma almeno nel 95 per cento dei casi il ministero avrebbe dovuto controllare come venivano investiti i suoi soldi. è evidente che non può essere l?università stessa a controllarsi». E poi la valutazione delle università, altro nodo cruciale della riforma: «Facciamola subito e in fretta - dice ancora Ballio -. Nel Regno Unito dove il sistema valutativo esiste da 40 anni, le università continuano a crescere nelle classifiche internazionali. Se non introduciamo anche noi un punteggio alle nostre facoltà continueremo a decadere rispetto ai Paesi stranieri». Non si arrende all?equazione università uguale sperpero di risorse, il rettore della Bicocca, Marcello Fontanesi: «Evidentemente non siamo stati capaci di mostrare quello che facciamo in positivo, ormai appare solo quello che non funziona. Dici università e pensi agli sprechi o a giovani scelti perché raccomandati. Non è così. Le risorse che abbiamo in mano saranno anche divise male, o sprecate, ma non bastano. Il prossimo anno cosa dico ai professori? Non ho i soldi per pagarvi l?adeguamento delle retribuzioni? Non ce la facciamo più. Questi tagli saranno la condanna dell?università. Per questo uno dei punti centrali della nuova legge è la riconsiderazione del modello di finanziamento». Chi finanzierà le università? «Se il governo taglia saranno le famiglie a pagare». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Università/ Alla 'Kore' di Enna lezione Fini su (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Palermo, 10 feb. (Apcom) - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, giovedì prossimo presso l'auditorium della Kore di Enna terrà una lezione sul processo di integrazione europea. L'incontro, aperto a tutti gli studenti dell'ateneo, rientra nell'ambito delle 'lezioni sull'Europa' iniziate nel 2006, e che ha visto salire in cattedra, tra gli altri, il presidente Cossiga, Giuliano Amato, Marcello Pera, Pierferdinando Casini, Fausto Bertinotti e il cardinale Paul Poupard. Saranno presenti alla lezione del presidente Fini, oltre gli studenti, anche i docenti dell'ateneo, i vertici accademici, le autorità e i rappresentanti delle istituzioni.

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Eco-design, in mostra oggetti di arredo prodotti nel rispetto dell'ambiente (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 10-02-2009 Eco-design, in mostra oggetti di arredo prodotti nel rispetto dell?ambiente Si terrà ad Ascoli Piceno dal 14 al 25 febbraio “Eco-design & eco-innovazione”, una mostra di progetti e prodotti per un futuro sostenibile con la collaborazione degli studenti del Master in Eco-design & Eco-innovazione - Strategie, metodi e strumenti per la progettazione e lo sviluppo di prodotti ecosostenibili, attivato nell?a.a. 2007/08 presso la Facoltà di Architettura dell?Università di Camerino. La mostra, ad ingresso gratuito, è composta da una raccolta di progetti sviluppati nell'ambito dei sei workshop del Master divisi in sei differenti settori produttivi ed è arricchita da una collezione di oggetti di arredo realizzati in cartone e disegnati da differenti designer internazionali, da una selezione di più di 100 campioni di materiali riciclati provenienti dalla materioteca Matrec e da una sezione multimediale di video sul design per la sostenibilità ambientale. I Settori I sei settori produttivi in cui si sono articolati i workshop e quindi la mostra sono: Settore calzature, con la finalità di creare un prodotto adatto sia per l?estate che per l?inverno rivolta ad una consumatrice dai 30 ai 50 anni, attenta anche ai temi della sostenibilità oltre che a quelli della vestibilità del prodotto; Tecnologie LED, per sviluppare e sperimentare soluzioni innovative nel settore del lighting, considerando che le tecnologie di illuminazione LED-Light Emitting Diode sono appena nate e consentono enormi risparmi di energia, lunghe durate e particolari campi applicativi; Packaging, per lo sviluppo di nuovi imballaggi con particolare attenzione alla funzionalità, alle prestazioni tecniche, alla facilità d?uso, all?eco-compatibilità, all?ergonomia del prodotto. Arredamento, per la creazione di una cucina monoblocco, compatta, trasportabile, eco-sostenibile e di qualità. La riduzione delle dimensioni, la compattezza, la mobilità del blocco cucina hanno rappresentato la sfida di molti grandi designer di contrapporsi alla cucina su misura, che spesso rimane ancorata alla casa che lasciamo. Illuminazione: per riprogettare gli spazi per il lavoro in ufficio e la loro integrazione negli edifici progettati secondo i principi dell?architettura eco-sostenibile; Veicoli ecologici, per la progettazione di un veicolo ecologico, specificatamente progettato per l?utilizzo in ambito urbano, con la particolare attenzione a destinazioni d?uso speciali (raccolta dei rifiuti, distribuzione merci, manutenzione urbana, poste, logistica industriale ecc.), all?ergonomia, alla funzionalità e all?eco-compatibilità del prodotto. I risultati progettuali dei workshop, ognuno della durata di due settimane, hanno evidenziato come l?eco-design sia un approccio metodologico al progetto trasversale e declinabile nei differenti settori, dalle calzature ai veicoli ecologici: una filosofia di progetto fondata su un modo di intendere il design come strumento di innovazione di processo e di prodotto e non semplicemente di qualificazione estetico-formale. Il convegno Il 14 febbraio, in occasione dell?inaugurazione, si terrà il convegno “Percorsi per uno sviluppo competitivo e sostenibile”. Il convegno è articolato in tre sessioni: Strategie e strumenti: il quadro degli strumenti disponibili per trasformare la sostenibilità ambientale in un obiettivo strategico di sviluppo competitivo; Testimonianze: il percorso di tre aziende italiane verso la sostenibilità ambientale e l?eco-innovazione, difficoltà e vantaggi raccontati dai protagonisti; Esperienze: tavola rotonda con le imprese, i designer, i partner e i docenti coinvolti nei 6 workshop progettuali condotti nell?ambito del Master in Eco-design & Eco-innovazione. In questa sessione discuteranno dell?esperienza e dei risultati dei workshop progettuali i designer e le imprese che vi hanno preso parte attivamente, anticipando i temi della mostra, che verrà inaugurata subito dopo il convegno. E' prevista la partecipazione di Gam Edit che realizza litografie a basso impatto ambientale. Il convegno e la mostra sono promossi e organizzati da Università di Camerino – Facoltà di Architettura, DISIA - Corso di Laurea in Disegno Industriale e Ambientale, CUP - Consorzio Universitario Piceno con il patrocinio di: Comune di Ascoli Piceno, Confindustria Marche, Fondazione ADI, Comieco, Polo Scientifico –Tecnomarche, ENEA. Elisabetta Ruggeri

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Miur, zainetti meno pesanti e libri scaricabili da internet (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Contenimento dei costi per i testi scolastici, zainetti meno pesanti, libri scaricabili da internet. Queste alcune delle importanti novità sui libri di testo introdotte dalla circolare sull?adozione dei testi scolastici per l?anno 2009/2010, emanata oggi dal Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca. Con questa circolare, spiega il Ministero, vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Le scelte, inoltre, non potranno essere cambiate per almeno 5 anni nella scuola primaria e 6 in quella secondaria. Rimane, comunque, la possibilità per gli editori di integrare i testi con appendici di aggiornamento, se necessario in relazione a modifiche dei programmi di insegnamento. Per limitare al massimo la spesa a carico delle famiglie le scuole potranno continuare a ricorrere al comodato d?uso gratuito e al noleggio dei testi scolastici. Le adozioni dei testi, che le scuole renderanno pubbliche, dovranno essere effettuate entro il 15 aprile 2009 per le classi di scuola secondaria di I grado (scuole medie) ed entro la fine di maggio 2009 per tutte le classi di scuola primaria (scuola elementare) e secondaria di II grado (scuola superiore). Per tutte le classi in cui sono presenti alunni con disabilità visiva, invece, le adozioni dovranno essere effettuate entro il 31 marzo 2009. I libri di testo sono gratuiti per tutti gli alunni delle scuole elementari e vengono forniti attraverso la consegna di cedole librarie. Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle scuole superiori appartenenti a famiglie meno abbienti è invece possibile richiedere borse di studio e rimborsi parziali della spesa sostenuta per l?acquisto dei libri. A tal fine, le risorse finanziarie disponibili, assegnate complessivamente alle amministrazioni comunali, sono pari a 103.291.000 euro per i rimborsi alle famiglie e a 154.937.070 euro per le borse di studio agli alunni in obbligo scolastico. Con un decreto di prossima emanazione saranno definite le caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo e i tetti di spesa per ciascuna classe di scuola secondaria di primo e di secondo grado.

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Scrittura creativa nasce una scuola (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Scrittura creativa nasce una scuola Martedì 10 Febbraio 2009, Una vera e propria fucina di penne in erba, dove apprendere tutti i segreti delle tecniche narrative. Sulla scorta di una consolidata tradizione americana nasce a Udine "puntoeacapo", una scuola di scrittura creativa in grado di vantare tra i suoi docenti professionisti del settore letterario ed editoriale. Fortemente voluta e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Udine, in collaborazione con pordenonelegge.it e con l'Università delle LiberEtà del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell'Università di Udine, "puntoeacapo" propone dal 3 marzo al 3 aprile un percorso formativo dedicato alle tecniche di scrittura. L'iniziativa, presentata a palazzo Morpurgo, è aperta a un massimo di 20 partecipanti. Le 10 lezioni in programma saranno tenute da Alberto Garlini e Gian Mario Villalta. Ai loro interventi si aggiungeranno quattro incontri monografici con Laura Lepri, Giulio Mozzi, Antonio Riccardi e Dario Voltolini. Il corso permetterà di aprire una finestra sui temi principali della scrittura: il personaggio, la descrizione, il dialogo, i modi della narrazione. Attraverso le lezioni monografiche i corsisti approfondiranno le caratteristiche di alcune delle figure portanti del mondo editoriale.

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SULLA LAPIDE DI NORMA COSSETTO (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

SULLA LAPIDE DI NORMA COSSETTO Martedì 10 Febbraio 2009, L'articolo pubblicato sabato scorso a p. 17, che ripropone ancora una volta la questione della presenza del nome di Norma Cossetto sulla lapide murata nell'Atrio degli Eroi al Palazzo del Bo merita alcune precisazioni, in nome proprio di quella verità storica troppe volte sopraffatta da una menzogna di parte, come ha dichiarato - nell'occasione citata - l'assessore regionale del Veneto all'istruzione Elena Donazzan. Sembra essere inutile ripetere quanto l'Università ha già dichiarato in più occasioni, rispondendo in via ufficiale a interrogazioni parlamentari (della stessa parte politica dell'assessore) o alla Presidenza della Repubblica con atti del proprio archivio, o con articoli particolarmente efficaci come quello del rettore Milanesi pubblicato il 12 febbraio dell'anno scorso. È noto che la lapide riporta inciso l'elenco di studenti, docenti e non docenti (oltre un centinaio) "Caduti per la causa della libertà 1943-1945" e, in basso, la motivazione della Medaglia d'Oro al valor militare conferita all'Università per il ruolo assunto dall'Ateneo nella Resistenza e nella lotta di Liberazione. Agli studenti è stata conferita la laurea ad honorem grazie a uno specifico decreto legge (DLL n. 256 del 7 settembre 1944, G.U. s. spec. n.72 del 24 ottobre 1944), "Conferimento della laurea a titolo di onore agli universitari caduti sul campo dell'onore o per la difesa della libertà". Questo conferimento, espressamente chiesto dai famigliari dei Caduti, è stato approvato da una Commissione universitaria nominata per vagliare le richieste che ha operato fino all'esaurimento di quest'ultime. Nel caso di Norma Cossetto, riconoscendo "il sacrificio della giovane per i suoi sentimenti di italianità", ha concluso l'istruttoria nell'agosto 1948, accettando la documentazione inoltrata dalla famiglia e l'Atto di notorietà emesso dalla pretura di Trieste, deliberando all'unanimità la concessione della laurea ad honorem. Nella cerimonia in Aula magna dell'8 maggio 1949 Norma Cossetto è stata proclamata dottore in lettere in quanto "caduta il 5 ottobre 1943 per la difesa della libertà"; il diploma è stato ritirato dalla nipote, figlia della sorella Licia Cossetto Tarantola. Il suo nome, insieme ad altri dieci, non segue l'ordine alfabetico in quanto la lapide era stata inaugurata l'8 febbraio 1948 ed è stata poi integrata dai nuovi nominativi quando le rispettive istruttorie si sono favorevolmente concluse. Che Norma Cossetto, ora insignita di medaglia d'oro al valor civile, abbia dato la vita "per i suoi sentimenti di italianità" , accomunando il suo sacrificio a quanti hanno lottato per la libertà della Patria italiana dai nazifascisti, è ormai un fatto consegnato alla storia che appartiene a quei valori che si riassumono nel motto Universa Universis Patavina Libertas, che hanno un significato profondo e perenne ben al di là di ogni piccola strumentalizzazione elettoralistica di parte. Vittorio Dal Piaz Università di Padova

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NON MI SENTO UN MAESTRO, PREFERISCO PIù FARE E SPERIMENTARE CON I GIOVANI, CHE INSEGNARE&... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

«Non mi sento un maestro, preferisco più fare e sperimentare con i giovani, che insegnare». Marco Bellocchio traduce in operatività la sua presenza a Formart, il laboratorio di arti e mestieri dello spettacolo, promosso dal ministero del Lavoro e diretto da Ruggiero Cappuccio. Una vera e propria università he dallo scorso dicembre ha preso vita negli spazi dell'ex convento di S. Sofia: centoventi iscritti, docenti scelti tra i più bei nomi del cinema, della letteratura e del teatro, corsi di formazione non solo teorici ma sopratutto pratici, una prova sul campo finale e poi, come premio, il tirocinio retribuito di tre-cinque mesi, a Cinecittà, all'Istituto Luce, alla Scala, al Ravenna Festival, da Fonoroma e alla Lucky Red. PELLECCHIA A PAG. 32

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SALVO VITRANO CI SONO LE RIFLESSIONI DEGLI ANTICHI FILOSOFI GRECI ILLUSTRATE DA STUDIOSI DI FAMA ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Salvo Vitrano Ci sono le riflessioni degli antichi filosofi greci illustrate da studiosi di fama e si arriva all'attualità del caso di Eluana Englaro, attraverso un servizio del tg Rai approfondito con rinvii al filosofo Hans Georg Gadamer, al biologo Jean Bernard, a una conversazione con Giovanni Berlinguer sulla bioetica. E per esplorare gli antefatti della crisi finanziaria è possibile seguire un corso di John Kenneth Galbraith sulla storia dell'economia. Il sito si chiama l'Universo della conoscenza ed è la nuova Web-tv della Rai (www.conoscenza.rai.it) nata dalla collaborazione con l'Istituto Italiano per gli studi filosofici, con il sostegno della Regione Campania e il patrocinio dell'Unesco e del Consiglio d'Europa. Se ne parlerà in anteprima domani a Napoli in un incontro di studio su «I saperi che cambiano: l'Università e gli strumenti audio-visivi», promosso dall'Università L'Orientale a palazzo Du Mesnil, in via Chiatamone, a partire dalle 9.30. «L'Universo della conoscenza - spiega Renato Parascandolo, ideatore e direttore del progetto - è rivolto innanzitutto alle università e alle scuole superiori, mette a disposizione di docenti e studenti migliaia di interviste-lezioni di pensatori e scienziati di 34 paesi del mondo e filmati in alta qualità delle teche Rai. I materiali, da utilizzare nelle sedi scolastiche o da casa, si potranno inserire nei percorsi curricolari. Molti filmati sono già in versione multilingue o lo saranno. La proposta è internazionale. Si tratta anche di un'enciclopedia multimediale alla quale potrà attingere chi voglia andare oltre il veloce incalzare dell'informazione per formarsi idee più articolate sul mondo attuale». Renato Parascandolo, napoletano di nascita, giornalista e docente universitario, responsabile di Rai Educational dal 1996 al 2002, è sempre stato un convinto assertore della «televisione oltre la televisione» (titolo di un suo libro), ovvero una tv dotata di un ruolo informativo e formativo oltre i limiti del magma televisivo quotidiano che tende a rendere i telespettatori passivi e acritici. L'interazione con i nuovi media Parascandolo l'ha saputa sfruttare dal principio, inventando, per esempio, un programma pionieristico tra tv e Web: Mediamente. Ed è convinto assertore di un servizio pubblico che assegni alla produzione televisiva funzioni socio-culturali, antidoto alla «cattiva maestra televisione» deplorata da Karl Popper. «La tv per la sua natura tecnologica - dice Parascandolo - non ammette repliche da parte del telespettatore, trasmette soprattutto schemi. Va bene per l'informazione tempestiva, non per discutere il teorema di Pitagora. Il web, con l'interazione e gli approfondimenti a richiesta, permette di superare questo limite. Di ricostituire il valore illuministico dell'opinione pubblica come spazio di comunicazione al quale tutti possono partecipare. Questa Web-tv permette inoltre di valorizzare un patrimonio di 50 anni di programmi culturali Rai di qualità molto elevata. È il momento di restituire questa ricchezza agli italiani». L'accesso sarà per tutti? «Le scuole interessate pagheranno un abbonamento, un piccolo contributo per coprire parte dei costi di gestione e di aggiornamento, ma molti materiali saranno liberamente accessibili. E il progetto resta aperto, nel senso che il rapporto con scuole e università servirà ad adattarlo a esigenze didattiche via via emergenti e a inserire prodotti nuovi nati da questo scambio. Si tratta di una risorsa unica nel panorama dei media mondiali. Mi sembra importante che sia nata a Napoli». Per L'Universo della conoscenza ci sarà prossimamente una più articolata presentazione ufficiale. Nell'incontro di domani all'Orientale Parascandolo illustrerà del progetto gli aspetti più attinenti al tema di dibattito previsto: multimedialità e alta formazione. Parteciperanno il rettore Lida Viganoni e i professori Rossella Bonito Oliva, Paolo Frascani, Paolo Jedlowski, Anna Maria Palermo, Massimo Pettorino, Alessandro Triulzi, coordinati da Domenico Silvestri.

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Usa, fumatori pronti a smettere per la salute dei loro animali (sezione: Cultura)

( da "Reuters Italia" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Will Dunham WASHINGTON (Reuters) - Chi cerca di smettere di fumare per una questione di salute potrebbe trovare la forza di rinunciare alle sigarette per risparmiare al proprio animale domestico gli effetti nocivi del fumo passivo. Lo hanno detto oggi alcuni ricercatori americani. Da un indagine risulta che il 28% dei fumatori che possiedono un animale domestico sarebbe pronto a smettere sapendo che il fumo passivo può far male al proprio cane, al proprio gatto o ad altri tipi di animali da compagnia, hanno scritto i ricercatori sulla pubblicazione Tobacco Control. Un altro 11% ha dichiarato che penserebbe di smettere sulla base di questa motivazione. "Non è necessario che le persone amino i propri animali domestici più di se stesse o dei propri bambini, è soltanto un fattore di motivazione in più per smettere di fumare", ha detto in un'intervista telefonica Sharon Milberger del Sistema sanitario Henry Ford di Detroit, che ha condotto lo studio. Milberger ha spiegato che chiedere ai fumatori di smettere per il bene dei loro animali domestici potrebbe essere una strategia efficace per farli rinunciare alle sigarette. Negli Stati Uniti, su 71 milioni di persone che possiedono un animale, circa un quinto fuma, ha stimato Milberger, mentre secondo i Centers for Disease Control and Prevention i fumatori ammontano a poco meno del 20% dell'intera popolazione americana. Da diversi studi è emerso che proprio come negli esseri umani, il fumo passivo può aumentare il rischio di tumore ai polmoni o di altri tipi anche in un animale, oltre a provocare allergie, problemi alla pelle e agli occhi e difficoltà respiratorie, spiegano i ricercatori. Le scoperte si basano su un'indagine online condotta su 3.293 padroni di animali domestici, soprattutto del Michigan. Tra i non fumatori che hanno un animale e vivono insieme a qualcuno che fuma, il 16% ha dichiarato che vorrebbe chiedere al suo convivente di smettere, mentre il 24% ha detto che vorrebbe che fumasse fuori invece che in casa. "E' difficile pensare che possa esistere un fumatore non consapevole che il fumo nuoce alla salute sua e di chi gli sta intorno", ha commentato Milberger, non fumatrice e padrona di un gatto di un anno.

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Cultura e Spettacoli: Foibe, il silenzio assordante di una tragedia italiana (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: Foibe, il silenzio assordante di una tragedia italiana Pubblicato il 10-02-2009 Il ?Giorno del Ricordo?, istituito con legge dello Stato, si celebra, come ogni anno, oggi, per onorare la memoria degli Italiani della Venezia Giulia, dell?Istria e della Dalmazia, vittime, sul finire del secondo conflitto mondiale, della furia delle bande armate slave titine... Il ?Giorno del Ricordo?, istituito con legge dello Stato, si celebra, come ogni anno, oggi, per onorare la memoria degli Italiani della Venezia Giulia, dell?Istria e della Dalmazia, vittime, sul finire del secondo conflitto mondiale, della furia delle bande armate slave titine. Gli Italiani furono fatti oggetto di violenze inaudite. Un numero imprecisato di nostri connazionali (diecimila o quindicimila) venne ucciso per infoibamento. Ancor vivi (dopo pestaggi e angherie) venivano buttati nell?oscuro gorgo delle cavità carsiche (Foibe) dopo avrebbero trovato una orribile morte. Veri e propri crimini contro l?umanità finalizzati a far abbandonare la Venezia Giulia dagli Italiani, che infatti furono costretti all?esodo (270mila persone lasciarono per sempre le terre abitate da una vita e da millenni dai propri avi). Una pagina storica drammatica, di cui per decenni, a causa delle convenienze diplomatiche determinate dalla guerra fredda, non si è parlato. Grazie allo sforzo di storici, divulgatori, giornalisti; alla produzione di libri dedicati all?argomento; alla spinta di diverse associazioni non è caduto un velo di completo oblio. E si è arrivati con la legge n. 92 del 2004 - ?Istituzione del ?Giorno del ricordo? in memoria delle vittime delle foibe, dell?esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati? - ad istituire una ricorrenza solenne dedicata ? come si è detto - proprio alla memoria di quanto accadde ai confini nord orientali d?Italia. A questo riguardo ci piace sottolineare la qualità dell?apporto intellettuale, conferito ad Anna Maria Mori, che con il suo libro ?Nata in Istria?, alla memoria storica del popolo istriano. Lavoro (autobiografico ma non solo) presentato, nel marzo del 2007, dall?autrice (scrittrice, giornalista, saggista) a Benevento. In un intenso incontro nel quale si ebbe modo di parlare non solo degli aspetti drammatici e feroci della bestialità mostrata dagli iugoslavi nello sterminare innocenti ma anche del mondo di sapori, colori, storia, tradizioni dei Giuliani e Dalmati in Istria. Del suo sforzo di restituirlo alla conoscenza in tutta la sua ricca sfumatura di elementi, dalla gastronomia, alle tradizioni, agli usi, ai nomi italiani delle località istriane e dalmate oggi slavizzate. Anna Maria Mori è stata premiata, per il suo impegno di divulgazione storica, ieri mattina, a Roma, al centro Studi P. Flaminio Rocchi (via Leopoldo Serra) con il ?Premio Internazionale del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell?Esodo degli Italiani da Istria, Fiume e Dalmazia?. Lo hanno ricevuto anche altri intellettuali, che hanno diffuso, come lei, la conoscenza storica dei fatti d?Istria, con il ?Premio Internazionale del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell?Esodo degli Italiani da Istria, Fiume e Dalmazia?: i giornalisti Gian Antonio Stella e Toni Capuozzo; il docente universitario, Konrad Eisenblicher; Antonio Varisco, laureatosi con una tesi sull?argomento; Giuseppe Parlato, rettore dell?Università S. Pio V di Roma; Alberto Negrin, regista della fiction Rai, ?La Luna nel Pozzo?. Ricordiamo che l?importante onorificenza è stata istituita dal ministero dei Beni Culturali e da quello degli Affari Esteri e affidata in gestione all?associazione nazionale ?Venezia Giulia e Dalmazia?. Oggi Anna Maria Mori e gli altri premiati verranno ricevuti al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si congratulerà con loro proprio nella giornata dedicata alla memoria delle vittime delle bande titine. Ai vincitori del premio sono, già ieri, pervenuti i saluti della Presidente Giorgio Napolitano, dei presidenti emeriti Oscar Luigi Scalfaro e Francesco Cossiga, del presidente del Senato Renato Schifani, e della Camera Gianfranco Fini e di altre personalità. Ricordiamo infine che si svolge oggi a Benevento a partire dalle 10.30 la seduta straordinaria del Consiglio Provinciale, dedicata al ?Giorno del Ricordo?, convocata dal presidente dell?assemblea Francesco Maria Maturo. Nel corso del consiglio sarà letta la una lettera scritta da Enza Nunziato ispirata alla tragedia delle Foibe e alla narrazione di Anna Maria Mori.

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E' napoletano il primo progetto internazionale del Rotary in Italia (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

10/2/2009 E? napoletano il primo progetto internazionale del Rotary in Italia di Vittorio Ambrosio E? stato approvato il 2 febbraio 2009 dalla Fondazione Rotary il primo progetto internazionale da realizzare in una città italiana. Si tratta del progetto di informatizzazione per non vedenti dedicato al compianto Prof. Carlo Savy, che per primo lo realizzò nell?anno 2000. Nato dall?intuizione del Prof. Da Villa, docente della Bocconi, il corso consente ai non vedenti di utilizzare le moderne tecnologie per usare il personal computer come chiunque altro. Attraverso appositi programmi, l?utente sente quello che è scritto sul video e riesce a utilizzare software come Word, Excel, ecc. Particolarmente importante è la possibilità di utilizzare internet e di leggere le email. Questo straordinario evento si ripete ogni anno nella nostra città grazie all?opera e all?impegno di alcuni rotariani del Rotary Club di Napoli, che da anni si fanno protagonisti e interpreti dell?impegno umanitario ideato da Savy. Un gruppo composto da quindici non vedenti viene invitato a frequentare del tutto gratuitamente il corso di una settimana tenuto presso la Facoltà di Ingegneria dell?Università ?Federico II? di Napoli da docenti non vedenti, che a loro volta hanno seguito corsi precedenti. Ogni partecipante viene assistito da un giovane del Rotaract del club. Recentemente il corso di formazione ha avuto un tale successo che parecchi partecipanti hanno affrontato con successo l?esame ECDL conseguendo la patente europea di informatica, certificazione che può aiutarli a trovare lavoro nelle amministrazioni dello Stato. Ora l?approvazione della Fondazione Rotary rende il corso ancora più qualificante perché riconosciuto da un?organizzazione umanitaria di livello internazionale. Le severe regole della Fondazione impongono infatti che un progetto per essere approvato debba essere proposto e condiviso da almeno due club Rotary di nazioni diverse. Nel nostro caso il club di Napoli ha trovato come partner internazionale il club indiano di Vasco de Gama, nella regione di Goa, dove da tempo molti progetti umanitari vengono promossi e realizzati in collaborazione con club campani. Gli indiani hanno subito aderito all?invito di partnership, per cui il progetto ha potuto essere sottoposto all?esame dell?apposita commissione ed è stato subito approvato e finanziato. Gli 11.300 dollari necessari quest?anno verranno quindi forniti da questi partner e solo 2.000 dollari saranno a carico dei napoletani. Questa cifra permetterà di sostenere i costi del corso e di acquistare, per la prima volta, tre notebook che verranno regalati ai partecipanti più meritevoli, in modo da consentire loro di utilizzare a tempo pieno il nuovo mezzo di comunicazione e, si spera, di lavoro L?iniziativa del club di Napoli è stata imitata anche dal club di Napoli Sud Ovest, che ha proposto l?internazionalizzazione del progetto che il club da alcuni anni svolge a favore dei minorenni reclusi nel carcere di Nisida. Anche per questo progetto l?approvazione dell?Associazione Umanitaria sarebbe un importante riconoscimento di validità e serietà.

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Colorno, al via il restauro di San Liborio (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Colorno, al via il restauro di San Liborio (10/2/2009 15:37) | (Sesto Potere) - Modena - 10 febbraio 2009 - Per la Cappella Ducale di San Liborio, gioiello settecentesco di Colorno, è arrivata l?ora del restauro. Stanno infatti per essere avviate opere che riguarderanno la facciata, con le sculture e le decorazioni a stucco che la contraddistinguono, le facciate laterali, dell?abside e del campanile, il sagrato e le aree adiacenti la chiesa, con gli edifici che vi si affacciano. Oltre due milioni di euro per gli interventi, finanziati dalla Provincia, da fondi comunitari e dalla Fondazione Cariparma e realizzati con la collaborazione dell?Università. L?iniziativa sarà presentata in conferenza stampa domani, mercoledì 11 febbraio, alle 10,30 nella Sala giunta della Provincia (piazzale della Pace, 1). Interverranno il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, la vice presidente della Fondazione Cariparma Marcella Saccani, docenti Paolo Giandebiaggi e Carlo Blasi dell?Università di Parma e il sindaco di Colorno Stefano Gelati.

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Daniela, un esempio di amore per la vita (sezione: Cultura)

( da "Famiglia Cristiana" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

di Alberto Chiara ELUANA LA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE AFFETTA DA UNA RARA MALATTIA DANIELA, UN ESEMPIO DI AMORE PER LA VITA Morì a soli 24 anni dopo lunghe sofferenze accettate grazie alla fede. E nel 1984 ci scrisse una lettera contro l'eutanasia. Accadde un quarto di secolo fa, ma sembra oggi. Era il 1984. Famiglia Cristiana aveva seguito a Nizza il quinto congresso della Federazione mondiale delle associazioni per il diritto a morire nella dignità. Daniela Zanetta lesse e si indignò con gli "ultrà dell?eutanasia". «Io vorrei urlare a tutti che la vita di ogni creatura è sacra e bella», scrisse nella lettera che Famiglia Cristiana pubblicò nella rubrica "L?angolo della speranza". «Sono una ragazza nata handicappata. Ho una malattia della pelle che mi procura piaghe in tutto il corpo (epidermiolosi bollosa distrofica), ho perso i capelli, le unghie di mani e piedi, le mie dita sono chiuse a pugno, ho dovuto farmi estrarre tutti i denti e da mesi mi sottopongo, quattro volte al giorno, a dialisi peritoneale. Non è semplice trascorrere anni sulla croce, ma credo in Dio, lo amo intensamente e lo ringrazio per avermi donato la vita». Era il sesto caso in Italia Daniela morì meno di due anni dopo, il 14 aprile 1986. Era nata il 15 dicembre 1962, a Borgomanero, in provincia di Novara, da Carlo Zanetta e Lucia Villa. «La situazione sembrava disperata», ricordano i genitori. «Era il sesto caso italiano di quella patologia rara (oggi i malati sono 850, ndr.). I dottori ci dissero: "Se volete, battezzatela subito. Reggerà due, tre giorni al massimo"». Daniela, invece, passò quel traguardo, e poi altri ancora. «Voleva vivere», dice il padre. «Trasformandosi, così, a sua volta, nella nostra ragione di vita», aggiunge la mamma, «senza nulla togliere ai fratelli, che pure abbiamo voluto con tanto amore e che tanto hanno amato, riamati, Daniela (Fabrizio è nato il 5 luglio 1967, Emanuele il 28 febbraio 1973, entrambi sani, ndr)». Per lei, la madre si è fatta in quattro. Per starle più vicino, il padre ha smesso di fare il barman, apprezzato al punto da essere impegnato nelle località turistiche di maggior richiamo, e s?è inventato una nuova professione, aprendo con successo una fabbrica di rubinetteria. La storia di questa ragazza straordinariamente normale è diventata un libro, Salto verso l?alto, scritto per la casa editrice Città Nuova dal giornalista Piero Damosso, vicecaporedattore del Tg1, e da Francesca Giordano, docente di Bioetica, sociologia e management sanitario all?Università La Sapienza di Roma. «Daniela ci dimostra che la malattia non è un ostacolo ad amare», sottolineano gli autori. «Imparando ad affrontare la tragicità della sua condizione, scopre progressivamente che si può amare nonostante l?imperfezione, la sofferenza morale e il dolore fisico, anche quando non è alleviabile. E il dolore, immerso nell?amore, le si rivela come la chiave di una vita possibile, da onorare fino alla fine come dono per gli altri». Il racconto dei genitori e dei fratelli ci presenta frammenti di vita quotidiana: la felicità nel poter frequentare la scuola fino al diploma magistrale; il piacere nell?andare in montagna a Pedraces, nell?alta Val Badia; la gioia nel prepararsi per mangiare tutti insieme una pizza, fuori, sfumata perché improvvisamente Daniela non riesce a deglutire e si è costretti a stare a casa; il secondo incontro, nel 1973, con la spiritualità del Movimento dei focolari; la tristezza di quando le viene negata la patente. Il rapporto con Dio c?è ed è vieppiù credibile perché passa anche attraverso le lacrime e lo scoraggiamento (Carlo Zanetta ammette di aver quasi perso la fede, a un certo punto), salvo poi diventare "Vangelo vissuto". Il 17 ottobre 2004, monsignor Renato Corti, vescovo di Novara, ha iniziato il processo diocesano di beatificazione di Daniela Zanetta, terminato il 29 aprile 2007. Tutti gli atti sono stati trasmessi a Roma.

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Voto, ruolo dei partiti, comunicazione politica: al via tre seminari su cittadini e istituzioni (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola Superiore "Sant'Anna" Voto, ruolo dei partiti, comunicazione politica: al via tre seminari su cittadini e istituzioni Tre giornate che la Scuola Superiore Sant'Anna e l'Università di Pisa dedicano allo studio e alla riflessione sulla scienza e l'analisi delle istituzioni, a cui interverranno illustri ospiti come, tra gli altri, il politologo Gianfranco Pasquino; l'ex Presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante; l'ex Presidente della Rai, Roberto Zaccaria. Inizierà infatti il 13 febbraio il ciclo di seminari "I cittadini, la politica, le istituzioni", organizzato da Emanuele Rossi, docente di Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore Sant'Anna, e da Andrea Pertici, docente al Dipartimento di Diritto Pubblico dell'Università di Pisa. Il primo incontro, "Come i cittadini 'determinano' la politica? Riflessioni sul ruolo dei partiti politici e altre forme di partecipazione", avrà luogo venerdì 13 febbraio ore 15.00, presso la sala storica della biblioteca universitaria del Palazzo de "La Sapienza". Emanuele Rossi introdurrà e coordinerà gli interventi di Giovanni Guzzetta, Università Tor Vergata, Marco Tarchi, Università di Firenze e del Senatore Giorgio Tonini. Il secondo incontro è previsto per venerdì 27 febbraio, ore 15.00, presso l'Aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna. "La comunicazione politica e la libertà di voto" sarà il tema su cui interverranno Marco Damilano, giornalista de L'Espresso, Nicola Gaviano, Autorità delle comunicazioni e Roberto Zaccaria, Deputato, Vicepresidente della Commissione affari costituzionali. Introdurrà e coordinerà Piero Floriani dell'Università di Pisa. Il terzo incontro "Dal voto del cittadino alla formazione del parlamento: quale legge elettorale?", si terrà invece venerdì 20 marzo, ore 15.00, presso l'Aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna. In questa occasione sarà possibile ascoltare gli interventi di Francesco D'Onofrio, Università La Sapienza, Gianfranco Pasquino, Università di Bologna e di Luciano Violante, Università di Camerino, ex Presidente della Camera dei deputati. Introdurrà e coordinerà Andrea Pertici dell'Università di Pisa. BUR.IT 11.02.09

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Cercola e la Mostra: un idillio che rischia di morire (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

10/2/2009 Cercola e la Mostra: un idillio che rischia di morire di Alessandra Giordano Lui dice che è stanco e non la vuole più. Lei rischia di arenarsi proprio ora che doveva decollare. Ma ce la farà Lui a ritornare a fare il professore universitario rinunziando a Lei per sempre? E quali sono i veri motivi della separazione dopo un decennio e passa di convivenza? Queste e tante altre domande si ponevano i soci del Rotary Napoli Sud Ovest presieduti da Ugo Oliviero. Nel corso della conviviale, il sodalizio che si riunisce alla Staffa si è anche arricchito di un nuovo socio, Salvatore Marino, esperto in grafica e pubblicità e contitolare della Crea, presentato dal direttore di napoli.com, Sergio Civita. Docente di marketing turistico e territoriale all?Università, dal 2008 anche componente della Cabina di regia tra Governo e Regione Campania sul turismo, il professore Cercola, invitato a parlare dello spazio cittadino candidato ad essere protagonista del Forum Universale delle culture che si terrà appunto nella zona occidentale nel 2013, con una conversazione vivace e appassionata, ha dichiarato di voler lasciare l?incarico prima del termine che scade tra un anno e qualche mese. ?Andrò via dopo aver completato e firmato i contratti legati al pacco-progetti della Regione Campania, 2007-2013, nonché il piano urbanistico e strategico?. Perché? Troppi incarichi? Stanchezza? Tensioni a livello politico? Eppure l?idillio era perfetto! Aiutato da una serie di foto d?epoca, Cercola ha dunque raccontato la storia d?amore con la ?sua? Mostra, inaugurata nel 1937 come Mostra delle Colonie d?Oltremare, progettata dal Governo come Esposizione Tematica Universale, insieme al parco dell'Esposizione Universale di Roma (poi EUR), gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruita agli inizi degli anni '50. ?Dagli anni '60 in poi ? ha continuato Cercola - l'utilizzo parziale delle aree come quartiere fieristico, una generale incuria del verde e di alcuni edifici ed i danni provocati dall'occupazione dei suoli per ospitare nei containers i cittadini che avevano subito danni dal terremoto dell'80, hanno contribuito al degrado della Mostra?. ?Viene avviato poi un progetto di tutela, riqualificazione e valorizzazione dell'intero patrimonio ambientale, architettonico e artistico ed un progetto di sviluppo economico-aziendale? Sono stati, dunque, progressivamente restaurati e resi funzionanti i vari padiglioni, il teatro Mediterraneo (che in questi giorni ha riacquistato lo smalto di un tempo con il palcoscenico, le quinte e il sipario), l?Arena che accoglie opere e concerti, la piscina Olimpica col suo altissimo trampolino aperta d?estate, la micro piscina col suo complesso sportivo aperto tutto l?anno e la splendida Fontana dell'Esedra che però non viene spesso attivata visto l?alto costo (?1.800 euro all?ora (!) tra acqua e corrente elettrica?!). Raffaele Cercola ha poi illustrato i prossimi lavori da compiere per rendere la struttura idonea ad accogliere il Forum Universale delle Culture del 2013. La Mostra, che rimarrà delimitata da mura (?per protezione e sicurezza?), è già dotata di un piano strategico (Masterplan 2002/2007) e di un piano urbanistico attuativo (PUA approvato dalla Sovrintendenza e definitivamente dal Comune di Napoli) e sarà collegata all?ex Collegio Ciano (Nato) e Bagnoli futura?

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CONTENIMENTO DELLA SPESA PER I LIBRI SCOLASTICI, (sezione: Cultura)

( da "WindPress.it" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

10-02-2009 Contenimento dei costi per i testi scolastici, zainetti meno pesanti, libri scaricabili da internet: queste alcune delle importanti novità sui libri di testo introdotte dalla circolare emanata oggi dal Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca. Con questa circolare vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Le scelte, inoltre, non potranno essere cambiate per almeno 5 anni nella scuola primaria e 6 in quella secondaria. Rimane, comunque, la possibilità per gli editori di integrare i testi con appendici di aggiornamento, se necessario in relazione a modifiche dei programmi di insegnamento. Per limitare al massimo la spesa a carico delle famiglie le scuole potranno continuare a ricorrere al comodato d?uso gratuito e al noleggio dei testi scolastici. Le adozioni dei testi, che le scuole renderanno pubbliche, dovranno essere effettuate entro il 15 aprile 2009 per le classi di scuola secondaria di I grado (scuole medie) ed entro la fine di maggio 2009 per tutte le classi di scuola primaria (scuola elementare) e secondaria di II grado (scuola superiore). Per tutte le classi in cui sono presenti alunni con disabilità visiva, invece, le adozioni dovranno essere effettuate entro il 31 marzo 2009. I libri di testo sono gratuiti per tutti gli alunni delle scuole elementari e vengono forniti attraverso la consegna di cedole librarie. Per gli studenti delle scuole medie e dei primi due anni delle scuole superiori appartenenti a famiglie meno abbienti è invece possibile richiedere borse di studio e rimborsi parziali della spesa sostenuta per l?acquisto dei libri. A tal fine, le risorse finanziarie disponibili, assegnate complessivamente alle amministrazioni comunali, sono pari a ? 103.291.000 per i rimborsi alle famiglie e a ? 154.937.070 per le borse di studio agli alunni in obbligo scolastico. Con un decreto di prossima emanazione saranno definite le caratteristiche tecniche e tecnologiche dei libri di testo e i tetti di spesa per ciascuna classe di scuola secondaria di primo e di secondo grado.

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## Russia/ Monito think tank Cremlino: crisi stravolgerà (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)

Argomenti: Cultura

Mosca, 10 feb. (Apcom-Nuova Europa) - Se la crisi durerà tre anni, stravolgerà Mosca. La Russia diventerà un "Paese molto diverso" a causa dell'eccessiva dipendenza dai prezzi dell'energia e della debolezza del sistema finanziario. E il progressivo scollamento tra autorità regionali e potere centrale potrebbe rischiare di far perdere il controllo sul Lontano Oriente. L'allarme lanciato da una relazione stilata dall'Istituto di sviluppo moderno (Insor) presieduto dal leader del Cremlino Dmitri Medvedev, denuncia una fase acuta della crisi in Russia che continuerà almeno fino alla fine del periodo estivo. Ma anche i successivi due anni saranno difficili, soprattutto a causa dei bassi prezzi mondiali del petrolio. La ricerca di impronta dichiaratamente "liberale" oltre a indicare i rischi economici per Mosca, denota una certa spaccatura tra la visione sinora espressa dal governo, che dava la ripresa già in autunno, e l'influente think tank del Cremlino, che prevede un minimo di tre anni di crisi e avanza qualche dubbio sulla possibilità reale di cambiare l'assetto attuale, grazie alla diversificazione. Tra le urgenze indicate, cambiare il diritto su terreni e concessioni, nonchè il sistema di partnership pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino a che non si giungerà alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli della Federazione. Specificando già allora, che se non si fa qualcosa, la Russia rischia di "perderlo". La relazione chiede inoltre che lo Stato potenzi il suo sostegno alle imprese private e adotti una prospettiva a lungo termine sulla crisi con misure di sgravio fiscale. E come ha detto ieri il capo di stato, la "ricaduta sociale della crisi dovrebbe essere una priorità dello Stato" e le risorse assegnate per la riqualificazione professionale, dovrebbero essere rese radicalmente più efficienti. Mentre il mese scorso, il governo ha annunciato una serie di misure volte a stimolare le imprese private, tra le quali un bonus da 60.000 rubli (1700 dollari) per i disoccupati russi come capitale di avvio per aprire piccole imprese. Ma evidentemente non basta: la Russia sta perdendo tempo, secondo la relazione Insor. E nel frattempo i numeri della disoccupazione vedono crescere ogni giorno la folla di senza lavoro. (segue)

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