CENACOLO
DEI COGITANTI |
L'entusiasmo che non
invecchia ( da "Trentino"
del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università della terza età e del
tempo disponibile - Utedt e anche i docenti sono fondamentali: oltre
all'esperienza e al sapere, portano con sé l'entusiasmo». Così Luciano
Imperadori, vice presidente dell'Istituto regionale di studi e di ricerca
sociale, ha salutato ieri il pubblico all'inaugurazione dell'anno accademico
2008-
Al Sass gli echi della
musica antica ( da "Trentino"
del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di etnomusicologia
all'università di Trento e di musica indiana al conservatorio di Vicenza, che
canterà e suonerà la tanpura accompagnata dal tablista Pepè Fiore.
Nell'introduzione, Roberto Melini, docente al Bonporti, metterà in luce le
ragioni dell'accostamento fra la musica di questa civiltà orientale e la
cultura classica.
Settimana calda per la
revisione degli studi di settore ( da "Giornale
di Brescia" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: individuate in particolare nelle
più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella
rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università e a primari istituti
di ricerca e, non ultimo, nella raccolta di informazioni presso i contribuenti,
con l'ausilio di un apposito questionario.
il sapere tra musica e
gastronomia ( da "Centro,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della d'Annunzio, e
l'ingegner Franco Caramanico. Musica di Luca e Noè. Il 18 aprile in cattedra
Anna Maria Peca di «Abruzzo donna futuro» sulle agevolazioni fiscali per
anziani e disabili. Fausto Ottaviano, in un'insolita e stuzzicante combinazione,
insegnerà a conoscere e degustare il vino.
sant'apollinare comincia
oggi il triduo alla beata vergine di lourdes, alle 10 nella chiesa di
sant'apollinare ... ( da "Nuova
Sardegna, La" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Iti Antgioy I colloqui dei docenti
dell'Istituto tecnico industriale «Angioy» con le famiglie degli alunni per
l'informazione sui risultati del 1º quadrimestre, si terranno secondo il
seguenti calendario: 12 Febbraio dalle ore 15.30 alle 17.30 le classi prime;
dalle 17,30 alle 19,30 le seconde;
Alla Biblioteca Astense si
parla di sociologia ( da "Stampa,
La" del 08-02-2009)
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Cultura
Abstract: Docente di Sociologia alla facoltà
di Scienze Politiche dell'Università di Torino (sedi di Torino e Biella), Rei
ha svolto lo stesso incarico anche nella sede astigiana. Già consigliere della
Fondazione Crat e di Asti Studi Superiori, è presidente del Frutteto di
Vezzolano-Comitato per la Salvaguardia del Paesaggio Rurale.
L'Università"rompe"
sugli Erzelli ( da "Secolo
XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Anzi: un calibro poco attento delle
necessità di movimento di docenti, tecnici, studenti, personale, potrebbe poi
rivelarsi un clamoroso autogol. Ma poi sul piatto c'è un'altra grana: il
trasloco. A quanto ammonta il preventivo? «A venti milioni di euro. Ci sono
interi palazzi da svuotare e trasferire».
Alla ricerca del futuro
per i luoghi di fede tra Nord Italia e Ticino
( da "Stampa, La" del
08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Poi sarà la volta del docente
Dorino Tuniz, dell'Associazione di Storia della chiesa novarese, che parlerà de
«La processione del Venerdì Santo a Novara». E avanti così fino al pomeriggio
inoltrato con relazioni che porteranno i presenti a scoprire percorsi devozionali
storici del Piemonte e della Lombardia e le Vie Crucis in Valsesia,
addio al professor sandro
barbera ( da "Tirreno,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lutto nel mondo dell'università: è
morto Sandro Barbera, professore ordinario di letteratura tedesca presso il
dipartimento di linguistica "Bolelli", membro della facoltà di lingue
e letterature straniere. Il noto docente, che aveva avuto problemi cardiaci, è
morto giovedì all'improvviso, lasciando nel dolore e nello sconforto familiari,
se i cervelli fuggono
anche da pisa... ( da "Tirreno,
Il" del 08-02-2009)
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Cultura , Cervelli
Abstract: Si chiama Antonella De Santo, è
nata nel 1968 e oggi è docente universitaria in Gran Bretagna. La sua storia è
quella di un cervello in fuga. «Mi sono laureata a Pisa in fisica con 110 e
lode con il professor Flaminio - racconta - poi ho fatto il dottorato di
ricerca e ho lavorato al Cern a Ginevra.
Le Università? Nelle mani
dei commercialisti ( da "Secolo
XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: progetti che in questi giorni
incatenano ai loro computer i docenti coscienziosi. Dai Prin, pochi fortunati
ricaveranno i soldi necessari a comprare i libri e la carta per le fotocopie; i
più, invece, rifletteranno sulla vecchia frase di Aristotele: le cose utili
dovrebbero servire alle cose belle. Mauro Barberis è professore ordinario di
filosofia del diritto all'Università di Trieste.
Le parole per pensare non
servono solo a Barbiana ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Teologia della Parola
alla Pontificia università di Salamanca e fondatore di scuole rurali ispirate
al metodo di Milani, ha scavato nelle molte zone ancora brucianti e
problematiche di una vicenda storica e di un modello di educazione civile
deflagrati dall'improbabile accostamento di una personalità geniale di raffinata
sensibilità con un luogo obiettivamente di squallore
Economia, gemellaggio tra
Bergamo e Berlino ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: inedito gemellaggio con diverse
università (di cui capofila è quella di Berlino) fatto di scambi di studenti.
«Molti docenti - spiega Laura Viganò, preside della Facoltà di Economia da poco
più di un anno, tracciando il bilancio delle attività accademiche - tengono già
delle lezioni in inglese nell'ambito del proprio corso, oppure parte in lingua
italiana e parte in lingua straniera.
<Una finanziaria per la
Bergamasca> ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: > Occorre inventare strumenti
nuovi: capitali pubblici e privati che insieme investono sul territorio C'è una
cultura industriale da salvare. Il futuro sarà anche manifatturiero: è una base
indispensabile Domenica 08 Febbraio 2009 ECONOMIA, pagina 29 e-mail print
Quando avanza un'idea, gli occhi si illuminano e sorride.
Abbandonarsi all'amore
( da "Trentino" del
08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il filosofo Arena Abbandonarsi
all'amore Docente di storia della filosofia contemporanea e filosofie orientali
all'Università di Urbino; autore di saggi sul pensiero, la storia e le culture
orientali, Leonardo Arena si presenta con una raccolta di 50 racconti
sull'amore. Alle soglie di San Valentino, un libro che parla di come,
attraverso l'amore,
L'arteterapia va alla
Galleria del Premio ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Discipline plastiche
all'Istituto d'Arte di Modena, Arteterapeuta, docente a contratto
all'Università di Modena e Reggio Emilia, formatore. Gli incontri si
svolgeranno il 12 - 19 - 26 febbraio e 5 marzo dalle 16 alle 19. «Il Museo
Galleria del Premio Suzzara - ha spiegato il conservatore Marco Panizza -
svolge attività di didattica dell'
Incontri dell'Unitre Si
parla di filosofia ( da "Giorno,
Il (Sondrio)" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Unitre Si parla di filosofia
Proseguono a Sondrio gli appuntamenti dell'Unitre, Università delle tre età.
Domani la professoressa Chiara Sciolis Garbellini, docente di psicologia e
filosofia, parlerà della relazione fra ideale e reale nel pensiero di John Dewey.
L'incontro avrà inizio alle 15.30 al Cinema Excelsior di Sondrio.
Cls e le proposte per
studenti e lavoratori ( da "Corriere
Alto Adige" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Con questi corsi si intende inoltre
migliorare il bagaglio formativo e culturale di coloro che richiedono il
servizio. Nell'attuazione del progetto, il Cls opera secondo la certificazione
di qualità Uni Eso Iso 9001 : 2000 e si avvale di docenti che prestano la loro
opera nel campo dell'educazione formale degli adulti con collaudata esperienza.
Con le prime due udienze
dibattimentali si è entrati nel vivo di quello che ...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Se gli imputati riusciranno a
superare indenni questa fase, allora potranno dire di avere fatto un passo
decisivo verso un possibile capovolgimento della situazione attuale che li vede
in situazione estremamente complessa e con un'alta probabilità di condanna.
Docente di Scienze dell'investigazione Università di Perugia
SOSTENGO la scelta del
padre di Eluana ma la politica ha fatto vincere l'ideologia su...
( da "Messaggero, Il"
del 08-02-2009) + 1 altra fonte
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Cultura
Abstract: Domenica 08 Febbraio 2009 Chiudi di
CARLA MASSI «SOSTENGO la scelta del padre di Eluana ma la politica ha fatto
vincere l'ideologia sulle coscienze. Spero che questa sofferenza comune porti
ad una rinascita collettiva». Così commenta Sergio Givone docente di Estetica
all'università di Firenze.
Muti e il Presidente: il
San Carlo in delirio ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Il potenziamento delle strutture
proseguirà con attenzione massima alle attività di ricerca e l'obiettivo di
arrestare la fuga di cervelli. Bassolino ci crede: «Qualcuno, anzi, lo faremo
rientrare». Prima di ripartire dal Pascale, Napolitano ha voluto ricordare due
amici d'infanzia, entrambi medici, che hanno lavorato nell'ospedale.
Scienza
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Attività di ricerca in
collaborazione con Istituti e Centri di ricerca pubblici e privati. Tredici
brevetti e oltre 350 pubblicazioni di lavori scientifici su prestigiose riviste
internazionali. Attività assistenziale di diagnostica di biologia molecolare
clinica in convenzione con il Policlinico dell'Università Federico II per quasi
cento alterazioni genetiche.
deserta la presentazione
del romanzo-scandalo ( da "Centro,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha detto la docente Dalila Curiazi,
che ha presentato il libro. ??Questa», ha aggiunto, «è una città che preferisce
rispondere con il silenzio quando ha paura». Nel libro si parla, tra l'altro,
di rapporti sessuali tra la protagonista e alcuni docenti dell'università di
Teramo in cambio del superamento di esami.
Ma lei voleva davvero
morire? Tutti i... ( da "Giornale.it,
Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Perché manteneva intensi rapporti
con una prof se, come scrive la Corte, detestava «un corpo docente refrattario
al confronto e al dialogo»? Perché, se non sopportava preti e suore, decise di
trasferirsi all?Università cattolica di Milano dopo quasi due anni
inconcludenti a giurisprudenza in Statale? I fascicoli processuali non
rispondono.
Tutto è pronto per la
nascita dei Consorzi Gal ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Partenariati pubblico-privati che
si apprestano a presentare domanda per l'ottenimento di una fetta dei 170
milioni di euro previsti dal Programma di Sviluppo Rurale per l'attuazione dei
progetti Leader. La riunione rientra fra le attività di supporto attivate
dall'Assessorato regionale all'agricoltura in vista della scadenza di marzo.
la crisi ci costringe a
cambiare il nostro stile di vita ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: «Si dovrebbe puntare
sull'investimento nella ricerca e nell'innovazione - ha aggiunto -. La fuga dei
cervelli è una vergogna nazionale: blocca lo sviluppo». Per Isabella Piccolo,
c'è un'altra strada per uscire dal tunnel. «Una spesa pubblica massiccia per rimettere
in moto l'economia - è stata la sua proposta -.
Al Calasanzio anche il
Linguistico ( da "Stampa,
La" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: soddisfazione fra i docenti del
«Calasanzio», come conferma il dirigente Fulvio Bianchi: «Il potenziamento
garantirà maggiori possibilità formative e un ulteriore consolidamento del
liceo quale presidio della cultura valbormidese». Al al Classico e allo
Scientifico, dunque, si aggiunge un nuovo corso di studi la cui istituzione era
già stata richiesta alcuni anni fa e che ora diventa realtà.
Villani ricorda Vincenzo
Buonocore ( da "Caserta
News" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: amici, estimatori, studenti, oggi
esimi docenti, che hanno seguito le lezioni di diritto privato nella sala del
cinema Apollo adattata ad aula universitaria. Un professore severo, ma di
quella severità giusta, scevra da protagonismi e superbie completamente
estranee al suo carattere", ha concluso Villani.
X edizione alta formazione
in Ingegneria Informatica ( da "Caserta
News" del 08-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Programma UIIP condividono il loro
soggiorno ad Ariano con una comunità inter-disciplinare di oltre 120 tra
docenti, ricercatori e studenti che partecipano alle diverse attività di
ricerca e didattica, ma anche ad una serie di social events (degustazioni
enogastronomiche, visite) ed eventi culturali (seminari internazionali, presentazioni
di libri, concerti) organizzati sul territorio.
Un denso decalogo per
innovare il welfare state ( da "Manifesto,
Il" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: de Ai confini del welfare curato
dal giovane ricercatore italiano Cosma Orsi in forze da l alcuni anni alla
danese Roskilde Univerity e pubblicato dalla manifestolibri (pp. 147, euro 15).
Cosma Orsi può essere considerato a tutti gli effetti un «cervello in fuga»
dalla demolizione dell'università e della ricerca nel nostro paese che si è
imbattuto in un laboratorio teorico dove l'
In un momento di
difficoltà generale di tutto abbiamo bisogno tranne che di polemiche o u...
( da "Stampa, La" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dobbiamo riuscire ad attrarre non
solo gli studenti stranieri e i più meritevoli, ma anche docenti di spessore
internazionale. E, con tutto il rispetto, mi sembra difficile che un professore
di fama internazionale accetti una sede distaccata. Bisogna selezionare, creare
grandi poli d'eccellenza con unità orientate su ricerca e innovazione.
Firenze città telematica
( da "Data Manager" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privato che ha ottenuto
l'ammissione ai finanziamenti Industria 2015') coordinerà ed indirizzerà il
Programma di Innovazione Industriale Pegasus, mettendo a disposizione il know
how e le competenze maturate nello sviluppo e nella gestione di applicazioni
telematiche all'avanguardia per le assicurazioni auto e della più ampia flotta
in Europa di veicoli equipaggiati con sistemi
Campionati internazionali
di Giochi matematici 2009 ( da "Data
Manager" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di matematica in Bocconi e
organizzatore dei giochi matematici in Italia. “Bisogna utilizzare l?intuito e
il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna regola complicata e
nessuna equazioneparticolarmente avanzata. Per indovinare e risolvere i diversi
problemi occorre invece molta fantasia,
Sistema produttivo locale:
ecco che cosa è cambiato ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il presidente della Camera di
Commercio Ercole Montanari, il professor Andrea Lasagni, docente di Economia
Politica all'università di Parma, il presidente del gruppo Giovani Industriali
Stefano Bondioli, il direttore dell'associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova
Giovanni Acerbi e il presidente di OmegaNet srl - Siglacom group Massimo
Passani.
Alle 16.30 all' Ateneo,
presentazione della rivista Scripta (an international journal of co...
( da "Leggo" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Alle
16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international
journal of codicology and palaeography). Previsto l'intervento di Guglielmo Cavallo (docente di
paleografia greca all'Università La Sapienza di Roma.
Scano: <La questione
morale esiste ancora> ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma questo principio è stato
smentito quando si è introdotta nel pubblico impiego l'assunzione diretta di
dirigenti con contratti di diritto privato. Con un rapporto diretto, un
interscambio fra politici (sindaci, assessori, presidenti) e dirigenti e una
confusione di ruoli. Col destino del dirigente che dipende dal politico».
antonio tarantino si
racconta ( da "Nuova
Venezia, La" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Ca' Foscari e la Città
di Venezia e condotto da Leonardo Mello, docente di Storia del teatro e dello
spettacolo all'Università Cattolica di Brescia. Rivolto ai giovani dai 16 anni,
il laboratorio fa parte di Esperienze-Periferie, un progetto della Fondazione
di Venezia che trasforma il territorio veneziano in un laboratorio articolato e
diffuso,
questa crisi dà torto a
tutti - mario pirani ( da "Repubblica,
La" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La prima condizione che il gruppo
d´intervento pubblico-privato, messo assieme per ricapitalizzare Ivrea,
composto dall´aristocrazia dell´imprenditoria e del mondo bancario, pose come
prima condizione la vendita immediata agli americani della Divisione elettronica,
un´industria � dissero � «buona tutt´al più per fare giocattoli».
Settant'anni, metà alla
guida del Sant'Alessandro ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il corpo docente laico, la nuova
sede. Un'eredità pesante. Don Sana trasloca da Città Alta portandosi
soprattutto libri, le Lettere di Gerolamo in cima al mucchio. Appassionato di
Bibbia, sul comodino ha i libri di Martini. Anche San Gerolamo? «Uso la sinossi
delle tre versioni, greco, latino, italiano.
innovazione, ricerca e
università: avanti su questa strada - silvia sanna
( da "Nuova Sardegna, La"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Un docente universitario
innamorato del suo lavoro. Ordinario di Storia delle istituzioni politiche,
sono vicepreside della facoltà di Scienze politiche. E preside in pectore: sono
stato indicato come successore dell'attuale, il professor Virgilio Mura».
diario elettorale
( da "Nuova Sardegna, La"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università La Sapienza di Roma;
Francesco Soddu, docente dell'Università di Sassari e candidato per il Pd alle
elezioni regionali. Insieme per le Autonomie Oggi alle ore 19 Franco
Cuccureddu, coordinatore regionale delle liste «Insieme per le Autonomie)
(inserite nella coalizione che sostiene Ugo Cappellacci) incontrerà i soci del
circolo dell'
Da lunedì a lezione di
diritto del vino ( da "Adige,
L'" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tratta di un laboratorio
applicativo che seguirà una formula seminariale» spiegano i docenti Umberto
Izzo e Matteo Ferrari. Il problema della sicurezza alimentare, scaturito in
tutta la sua drammaticità un decina di anni fa con il caso della «mucca pazza»,
in Europa ha portato alla creazione di regole sempre più ferree e che un po'
alla volta hanno interessato tutta la produzione.
Alcol e droga, record di
soccorsi ( da "Tempo,
Il" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: in collaborazione con l'Università
La Sapienza (dove Di Somma è docente di medicina d'urgenza, ndr) da 15 giorni
hanno avviato una sorta di censimento dei soccorsi, proprio per capire l'entità
di una problematica che ha molte facce». Un esempio? «Talvolta i quarantenni
che si presentano per un forte dolore al petto, per sospetto infarto,
Passante di Mestre, yes we
can ( da "Giornale.it,
Il" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il progetto della Gelmini punta
alla modifica del processo di selezione dei docenti universitari e dei
ricercatori, a "evitare abusi" e alla "creazione di
finanziamenti per sussidi agli studenti e per gli alloggi". "Dovrebbe
essere una buona notizia per gli studenti e gli insegnanti, ma gli studenti
hanno dato vita a proteste in tutto il Paese".
Isernia: <Oltre la
crisi>, sabato il convegno organizzato da 'Molise in movimento'
( da "Sannio Online, Il"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: fermare la fuga di cervelli, ridare
impulso alla competitività, all?innovazione e alla ricerca, combattere lo
spopolamento delle aree interne. Gli amministratori delle cosa pubblica hanno
la responsabilità di avviare un percorso virtuoso che rimetta la questione
morale al centro della politica.
Lo scalo di Genova punta
al grande pubblico ( da "GuidaViaggi.it"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: coinvolgere tutte le realtà legate
allo scalo marittimo e sorgerà in uno spazio di 460 mq ai Magazzini del cotone,
accanto alla biblioteca De Amicis. I costi di avvio saranno coperti dalla
Provincia (100mila euro) e altri 320mila potrebbero arrivare a breve da fondi
europei legati a un bando regionale. La gestione (200mila euro all'anno circa)
sarà affidata a un mix pubblico-privato.
Al via il
<check-up>su studi di settore
( da "Sicilia, La" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: individuate in particolare nelle
più importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella
rete degli esperti appartenenti al mondo dell'università, e a primari istituti
di ricerca, e non ultimo nella raccolta di informazioni presso i contribuenti,
con l'ausilio di un apposito questionario». La So.
Una giornata di studio per
riscoprire Dante Alighieri ( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il convegno entrerà poi nel vivo
con l'intervento di Sante Bortolami, professore di storia medioevale
dell'università di Padova, che parlerà di Firenze e l'Italia ai tempi di Dante.
Aldo Maria Costantini, docente di letteratura italiana all'università di
Venezia, intratterrà poi i ragazzi su "Dante e la conquista della
leadership della poesia moderna".
PROGETTAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DELLE CITTà è IL TEMA DELLA LEZIONE/EVENTO CHE ...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i referenti scientifici Roberto
Gerundo e Pasquale Persico, docenti presso l'Università di Salerno. I
diplomandi al del master discuteranno con Petreschi sul ruolo delle libere
professioni legate alla gestione del territorio, nell'ambito dei processi di
trasformazione urbanistica in atto e sul profilo di specailizzazione delle
discipline di settore.
<Dal parco eolico
vantaggi per tutti> ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà di Ingegneria
dell'Università di Cagliari. «Il progetto nasce grazie alla piena
collaborazione dei comuni coinvolti», ha aggiunto Raimondo Cotza, responsabile
della Fri-El Sardegna. «Non possiamo non lodare un'iniziativa di questo
genere», ha rimarcato il presidente della Provincia Fulvio Tocco.
Cento fra i più importanti
esperti di cancro europei a convegno a Roma
( da "SaluteEuropa.it"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Antonio Gasbarrini (docente di
terapia medica alla Cattolica) e Gian Lodovico Rapaccini (docente di medicina
interna alla Cattolica). Saranno anche presenti Francesco Boccardo, presidente
della Società italiana di oncologia medica, Giuseppe Licata, presidente della
Società italiana di medicina interna, e Nicola Caporaso,
Reggio. "Baobab"
festeggia il decennale ( da "Sestopotere.com"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, Giovani, con la
sponsorizzazione di CIR, e curata dal docente e scrittore Giuseppe Caliceti -
si annuncia con una prima importante novità in netta controtendenza rispetto al
periodo di “tagli”di questo periodo: gli incontri, su prenotazione, torneranno
ad essere a ingresso gratuito per tutti i giovani partecipanti.
Presentazione del rapporto
sul sistema produttivo mantovano ( da "Sestopotere.com"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cura di Andrea Lasagni, docente
di Economia politica all?Università di Parma. Interverranno, per un saluto
d?apertura, il presidente della Camera di Commercio di Mantova Ercole
Montanari, quindi: il presidente del Gruppo Giovani Industriali di Mantova
Stefano Bondioli, il direttore dell?
All'università Biccoca di
Milano Antonio Rossi sale in ( da "Virgilio
Notizie" del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sale in cattedra e per un giorno
diventa docente universitario. Il 13 febbraio alle ore 14 il plurimedagliato
olimpico di canoa terrà, presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli
Studi di Milano - Bicocca, una lezione dal titolo 'Le emozioni dello sport'. La
lezione fa parte del Master Universitario di II Livello in 'Organizzazione e
Sociologia dello Sport'
La Settimana del Cervello
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: tenute dai docenti CEND è arrivato
quest'anno alla sua sesta edizione. Le lezioni nel loro insieme si propongono
di illustrare lo stato dell'arte delle conoscenze sul cervello, l'organo più
importante del nostro organismo. Le lezioni spazieranno dal progresso
tecnologico che sta alla base della accelerazione nella ricerca neurobiologica
degli ultimi lustri,
Di Orio: "Non
penalizzare la sanità pubblica aquilana"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 200 iscritti ai Master di I e II
livello e 160 docenti, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa della Facoltà
medica aquilana». «L'obiettivo del risanamento economico» - continua il rettore
Ferdinando di Orio - «deve essere perseguito innanzitutto attraverso una
razionalizzazione dell'offerta sanitaria privata che, forse è il caso di
ricordarlo,
Lettere al lavoro.
Percorsi di formazione e professione
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attraverso presentazioni dei
docenti e interviste con ex studenti attualmente impiegati in vari settori
lavorativi. "E' importante che l'Università guidi i ragazzi nella scelta
del proprio percorso di studi fornendo tutte le informazioni necessarie e tutte
le risposte ai loro dubbi" - spiega il preside della facoltà di Lettere e
filosofia,
Ladino per tutti
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La docente affronterà la teoria e
la pratica della scrittura poetica, tenendo particolarmente conto delle
esigenze della scuola. Corso di ladino per non ladini II Comincia il 18 marzo e
si svolge ogni mercoledì dalle 16 alle 18. Nelle 30 ore di docenza ildott.
Comune di Cosenza: anche
Louis Godart nel comitato Alarico 2010
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Roma; Coriolano
Martirano, storico, Cosenza; Ernesto D?Ippolito, Cosenza; Pietro Leo, docente
Unical; Umile Peluso, Cosenza Ernesto Corigliano, Cosenza; Domenico Marino,
archeologo Beni culturali; Fabio De Chirico, Sovrintendente Beni Culturali
Cosenza Elvira Graziani, dirigente Biblioteca nazionale Cosenza Jacques Guenot,
Infanzia e adolescenza:
riconoscerne i diritti ( da "Sestopotere.com"
del 09-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di scienze della formazione
all'università di Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e
della vita di ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra
adolescenti di metà ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è
cambiato, a livello di realtà esistenzali,
Il Centro di orientamento
scolastico di Alessandria ha raggiunto i 25 anni di attività
( da "inalessandria.it"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Si tratta di una fondazione, mix
originale pubblico/privato che continua a rappresentare un modello interessante
nel panorama nazionale e che opera a favore di tutte le scuole della provincia
aiutando gli studenti nel momento di passaggio verso le scuole Superiori o
verso l?Università.
Lodi Vecchion Inaugurato
il ciclo di incontri rivolto a genitori ed educatori
( da "Cittadino, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di pedagogia dei media
presso l'Università di Parma, ha illustrato la grande trasformazione avvenuta in
questi decenni dei mezzi di comunicazione di massa, a partire dal nome stesso:
«Oggi - ha spiegato Felini - parliamo di media, il termine "massa" è
scomparso perché è cambiato il rapporto tra emittente e destinatario:
Crisi d'impresa
Commercialisti oggi a convegno ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso la Scuola Superiore
di Economia e Finanze), il dottor Luca Mandrioli (professore a contratto presso
l'Università di Modena e Reggio), il dottor Mauro Vitello (Giudice Delegato
presso il Tribunale di Milano). «Questo appuntamento rappresenta un importante
momento di approfondimento - spiega Alessandro Clò,
Villa Carpaneda, storia
infinita ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: facendola passare dal pubblico al
privato attraverso il contratto sottoscritto nel 2007. Per comprendere meglio i
tanti ostacoli che si sono succeduti, spiega che a seguito della riforma delle
strutture socio sanitarie assistenziali, l'Asp rodighese si era trovata di
fronte all'esigenza di spendere somme più che consistenti per mettere a norma i
propri edifici,
di Vincenzo Chiumarulo Un
incontro con Elena Loewenthal, narra...
( da "Leggo" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: anche docente di Cultura ebraica
presso l'Università "Vita e Salute san Raffaele" di Milano, parlerà
anche del suo ultimo libro "Conta le stelle, se puoi" ( Einaudi,
2008): un'occasione per confrontarsi con l'orrore dell'Olocausto guardandolo
attraverso la lente dell'immaginazione e provando a capovolgere il corso della
storia.
Una rete di Pmi per
catturare la crisi ( da "Finanza
e Mercati" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: necessita di una più efficace
attuazione delle sue varie declinazioni di concretezza perché in esso si
trovano le chiavi per un futuro modello di sviluppo (oggi quanto mai
necessario) capace di coniugare il bene delle persona con il bene della
società. *Docente di Economia politica presso l'Università Cattolica di Milano
Accolgo con piacere
l'invito di Luigi La Spina ad aprire un dibattito pubblico sulla costruzione di
... ( da "Stampa,
La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: prima classe composta da 44
brillanti studenti di 19 nazionalità ed una ventina di docenti di tutto il
mondo. Il biennio allo Iuc offre corsi d'avanguardia, che vanno dallo studio
dei nuovi strumenti di regolazione finanziaria internazionale, alla finanza
islamica, fino all'approfondimento specialistico dell'impatto della
globalizzazione su macroaree economiche diverse (India, Cina,
stop al pensionamento dei
prof settantenni il senato rinvia ogni decisione alle facoltà - ottavia
giustetti ( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nelle ultime sedute della
commissione mista dell´Università si era deciso, dopo faticose trattative di
pensionare tutti i docenti che compiono 70 anni nel 2009 e destinare a coloro
che vogliono restare con un ruolo in ateneo, una borsa di studio di 20 mila
euro all´anno, l´ufficio e parte dell´attività didattica;
alloggi di lusso e
alberghi nelle scuderie reali - ottavia giustetti
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: affacciata addirittura sulla parte
alta dei Giardini Reali che al momento sono chiusi al pubblico per il restauro
in vista del 2011. Anche la Pirelli Real Estate, "socia" del Comune
all´interno del fondo immobiliare pubblico-privato di cui si serve la Città per
questo genere di interventi, ha valutato positivamente l´intera operazione e si
è detta disponibile a investire nel progetto.
biomasse la nuova risorsa
del lazio ( da "Repubblica,
La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pagina XI - Roma ALL´INTERNO
L´intervista Scommesse L´osservatorio Energia Poteri forti Ricerca pubblica
serve un ponte con le aziende "Il nostro business non conosce la
recessione" La gara del gioco Lottomatica scatta in testa Biomasse la nuova
risorsa del Lazio Trasporto pubblico torna in alto mare la riorganizzazione
come potenziare il
circuito virtuoso dalla ricerca pubblica all'impresa
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Pil la quota da destinare alla
ricerca e sviluppo, di cui almeno i due terzi, ovvero il 2% del Pil, frutto
della ricerca privata. Gli ultimi dati diffusi dall´Istat (sul 2006) indicano
l´Italia ancora molto indietro rispetto agli obiettivi di Lisbona con una quota
di R&S sul Pil pari all´1,14%, di cui solo la metà derivante da
investimenti effettuati dalle imprese.
Bilancio in attivo per la
Croce Rossa femminile ( da "Secolo
XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso l'Università di
Firenze e dalla dottoressa Rosita Piscopo, ginecologa dell'Ospedale civile
della Spezia. Il Comitato femminile prosegue anche nella raccolta fondi per le
sue attività assistenziali proponendo per questa domenica presso l'Hotel Jolly
un torneo benefico di Burraco che fa seguito ad altre iniziative del genere che
hanno ottenuto in passato un buon successo.
morricone ospite al
conservatorio per il festival "codice 602"
( da "Tirreno, Il" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: concerto di musica da camera e un
master con il pianista Bruno Canino e la performance di Oxana Yablonskaya,
docente di pianoforte dell'università di New York. Questi sono solo alcuni dei
prestigiosi personaggi che il Boccherini ospiterà da marzo a maggio, per una
rassegna di 18 concerti e una quindicina tra masterclass di specializzazione
strumentale, conferenze e incontri culturali.
"Erasmus day" al
Campus Ecco come studiare in Europa
( da "Stampa, La" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Erasmus potranno rivolgere domande
e chiedere curiosità ai docenti referenti dei corsi di studio presenti al polo
di Legino (Economia, Ingegneria e Scienze della Formazione) e ai funzionari
dell'ateneo genovese. Nell'occasione, gli studenti iscritti ai corsi di Savona
potranno valutare l'ipotesi di effettuare un viaggio studio in una città
universitaria europea coinvolta nel progetto,
purché i poli rimescolino
le carte dell'università - lorenzo caselli
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: degli stakeholder interni (docenti,
studenti, personale) ed esterni (istituzioni, soggetti finanziatori). Il
disegno di riforma dell´ateneo genovese, per quanto emerge dalle anticipazioni
a nostra disposizione, sembra voler innovare in profondità anche se non mancano
inevitabili ambiguità che soltanto una discussione approfondita,
via le facoltà e i
dipartimenti - marco barabotti ( da "Tirreno,
Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di strutture aerospaziali a
Ingegneria. Professor Cavallini, siamo alla stretta finale? «Penso di sì, anche
se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di definire e approvare lo statuto».
Quali sono i passaggi principali? «Dopo i primi sei mesi in cui ci siamo dati
un regolamento di lavoro e dopo aver fatto numerose audizioni,
ateneo, i concorsi
premiano i figli dei prof - ilaria venturi
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente a contratto per anni. Zelda
Alice Franceschi ha vinto il concorso in Discipline Demoetnoantropologiche
bandito sempre a Lettere: tredici i candidati concorrenti, molti anni di
attesa, pubblicazioni internazionali. Suo padre è studioso dei centenari,
Claudio Franceschi, professore di Immunologia al dipartimento di Patologia
sperimentale;
il rettore: "ma
facendo i nomi si espongono a critiche ingiuste"
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questo non impedirà a nessuno,
anche a chi ha il padre docente in Ateneo, di partecipare a un concorso. Ma chi
partecipa almeno sa se sta violando o meno il codice etico dell´università in
cui aspira a entrare. Non è una cosa da poco, sono forme di moral suasion
necessarie e utili». (il. ve.)
dall'astronomia al
melodramma: la cultura senza età ( da "Tirreno,
Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente del Conservatorio di Como e
direttore artistico del Teatro di Pisa e della Camerata Strumentale "Città
di Prato". Il 12 febbraio si terrà l'incontro col professore Orselli del
Conservatorio Cherubini su Jules Massenet: Werther. Le lezioni di questo ciclo
sono iniziate il 22 gennaio con la Semiramide di Rossini,
autori e dialoghi di moda
per salvare il teatrino del '700 - giorgia olivieri
( da "Repubblica, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla presenza dell´autore, Carlo
Marco Belfanti, docente dell´Università di Brescia, e degli storici Maria
Giuseppina Muzzarelli ed Eugenio Riccomini. Il 18 e il 25 febbraio e il 4
marzo, la studiosa Paola Goretti racconterà il legame storico tra la moda e la
città, attraverso tre episodi poco conosciuti.
negli usa il piano per le
banche coinvolgerà anche i privati
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dovrebbe prevedere una sorta di
partnership pubblico-privata per l'acquisto degli asset tossici che
appesantiscono i bilanci delle banche: l'ipotesi di una nazionalizzazione delle
banche e della creazione di una bad bank pubblica nella quale far confluire tali
asset sarebbe stata accantonata perchè ritenuta o non adatta o troppo costosa.
Tutti a lezione in
laboratorio ( da "Provincia
Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In università gli studenti potranno
visitare il Lena, il Laboratorio di energia nucleare applicata per tre giorni:
da martedì
Serali, la carica dei
trecento ( da "Provincia
Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Olga Pezzali, docente di italiano
del Cossa, da dieci anni si occupa del serale. Qual è la differenza rispetto ai
corsi del mattino? «Dobbiamo compattare il programma perché c'è meno tempo -
spiega la docente - Per quanto riguarda l'approccio è tutto diverso.
Impegno contro le mafie
<Libera> scende in campo È partito il corso <Il contrasto alle mafie e
la promozione della legalità> promosso da Libera
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa elaborata dai docenti di
matematica delle facoltà di Ingegneria ed Economia dell'Università di Bergamo,
in collaborazione con il centro MatNet disponibile per ogni informazione: tel.
035/2052551, e-mail matnet@unibg.it La proposta è rivolta agli studenti del
quarto e quinto anno degli istituti superiori, che intendano verificare la
propria preparazione.
la lezione di sylos labini
( da "Nuova Sardegna, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dell'università di Sassari. Sarà
presente l'autore del volume, Daniele Porcheddu, ricercatore e docente di
Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di economia, impresa e
rogolamentazione della facoltà di Economia dell'ateneo turritano. Il suo libro
racconta il "periodo sassarese" di Paolo Sylos Labini,
c'è un patto d'amicizia
per i giovani disabili ( da "Nuova
Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: integrazione anche sensibilizzando
il personale docente e tecnico; migliora l'accessibilità dei locali di studio e
di vita; ha il compito di realizzare uno specifico studio per la ricerca di
soluzioni alle problematiche, con servizi di tutorato personalizzato ("una
scelta onerosa ma efficace" dice la Salis), adattamento degli orari delle
lezioni e degli esami,
ATTUALMENTE c'è un divario
tra il potenziale tecnico scientifico offert...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Adesso l'offerta formativa è solo
debolmente connessa con le analisi sul mercato del lavoro. Non per cattiva
volontà, ma perché siamo in una fase di profonda trasformazione dei processi
produttivi. E quindi le nuove traiettorie non appaiono ben definite. * docente
di Economia dell'innovazione alla facoltà di Economia
professore e rapper, voci
dell'indipendentismo - d roberto paracchini
( da "Nuova Sardegna, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è docente di semiotica
all'università Tor Vergata di Roma e vice presidente dell'Associazione italiana
di semiotica. Inoltre Sedda ha svolto attività di ricerca, oltre che in
Sardegna, a Sassari, anche in Brasile. Come riferimento per la Sardegna il capo
lista pensa a un modello europeo: «Noi proponiamo una fiscalità differente dal
modello irlandese -
nasce la scuola di
scrittura creativa ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università delle liberetà. Il primo
corso, aperto a un massimo di 20 partecipanti, si terrà a palazzo Morpurgo dal
3 marzo al 3 aprile e sarà suddiviso in dieci lezioni. Oltre ai due docenti
Alberto Garlini e Gian Mario Villalta, professionisti che hanno maturato
importanti esperienze nel settore, parteciperanno anche diversi nomi del mondo
editoriale italiano.
Chiesto un maxi-sequestro
( da "Nuova Ferrara, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accordo pubblico-privato. I due
comuni interessati, usando come incentivo l'esonero parziale degli oneri di
costruzione, imponevano all'impresa edile di vendere villette e appartamenti a
prezzi convenzionati in modo da rendere accessibile il mercato immobiliare con
prezzi calmieriati ad una più ampia fascia di acquirenti,
LE TECNOLOGIE di
riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per vincer...
( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: istituto professionale Iris Versari
partecipa unitamente alle università di Bologna, di Southampton in Gran
Bretagna, di Ulm in Germania e ad un'altra scuola superiore inglese. Si tratta
di un software in grado di tradurre simultaneamente le lezioni dei docenti,
trascrivendole su un video proiettore visibile a un'intera classe.
Frisini, i migliori
all'università ( da "Giorno,
Il (Brianza)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma circa un terzo torna a scuola
gli anni dopo a trovare gli ex docenti. «Quasi tutti - dice il preside -
raccontano di trovarsi bene all'università per la preparazione ricevuta da
noi». È stata attivata una commissione che creerà un campione rappresentativo
per osservare le scelte dei ragazzi dopo le superiori.
Orientarsi può evitare
cattive scelte ( da "Giorno,
Il (Bergamo - Brescia)" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ultimo anno delle scuole superiori
di partecipare a una serie di lezioni tenute dai docenti delle facoltà di
Economia e ha come obiettivo quello di far conoscere ai ragazzi le strutture
della facoltà e le metodologie didattiche. Quest'anno, sono stati 440 gli
studenti che hanno aderito alla possibilità di frequentare uno o più tra i
seguenti insegnamenti: Rischi di mercato (prof.
Giorgio Vecchio parla
delle foibe ( da "Giorno,
Il (Legnano)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A parlare della repressione attuata
dal governo dell'ex Jugoslavia del maresciallo Tito nei confronti degli
italiani che abitavano i territori di confine sarà il professore Giorgio
Vecchio (nella foto) docente di storia contemporanea alla facoltà di lettere e
filosofia dell'Università di Parma.
<La città deve
trasformarsi ( da "Nazione,
La (Lucca)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alleanza pubblico-privato». Su
quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione
paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi
infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da
Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo
toscano.
AMA LUCCA, dove è nato, e
la vive da att... ( da "Nazione,
La (Lucca)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alleanza pubblico-privato». Su
quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso, risente di una situazione
paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che presenta gravi disagi
infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora e mezza in treno da
Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca dal capoluogo toscano.
ORGANIZZATA sa Fondazione
Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in colla...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Discipline dello
Spettacolo dell'Università di Pisa, L'arte scenica dei Ballets Russes dal 1909
al 1913, del musicista Claudio Proietti, Igor contro tutti. LO SHOCK musicale
del Sacre', e la partecipazione di Cristina Bozzolini, direttrice artistica
della scuola del Balletto di Toscana, ci restituiranno un clima di fermento
artistico che all'
LA MEDICINA darwiniana è
protagonista delle Baxter Lectures' che ...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della medicina e
bioetica alla Sapienza di Roma, Mel Greaves (Institute of cancer research del
Regno Unito) il noto oncologo che ha proposto un approccio darwiniano alle
patologie tumorali, Generoso Bevilacqua (dipartimento di Oncologia Università
di Pisa), con Random rationality of cancer cells',
LA PRIMA impressione di
chi entra in via Doria 2, sede storica dell...
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: affrontare i loro dubbi seguiti dai
docenti. Possiamo svolgere, inoltre, interessanti attività extracurricolari che
spaziano da quelle sportive ai corsi di modellismo o alla realizzazione di
circuiti per Spheres Glasses, sfere utilizzate poi dal Cnr in Antartide. Non
manca naturalmente la possibilità di sostenere esami per l'acquisizione
dell'Ecdl e del patentino per i ciclomotori,
Davide Guarnieri racconta
Il comandante Pietro' ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia contemporanea
all'Università di Padova, parlerà sul tema La ricerca storica sulla Resistenza
oggi'. Interverranno l'autore del libro, Davide Guarnieri, e Il comandante
Pietro' Walter Feggi. L'iniziativa è organizzata dall'Istituto di Storia
contemporanea e dal centro culturale Mario Roffi'.
La Procura della
Repubblica di Perugia ha avvisato il professor Stefano Fiorucci Fiorucci,
docente a... ( da "Messaggero,
Il (Umbria)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente associato di
gastroenterologia e responsabile di alcuni laboratori di ricerca della clinica
di gastroenterologia, di aver concluso le indagini sul caso delle cosiddette
ricerche scientifiche taroccate. Al ricercatore dell'Università perugina viene
contestato il reato di peculato, per aver utilizzato oltre due milioni di euro
di enti pubblici (
ROSETO - Il porto,
struttura a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo svi...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: struttura a gestione
pubblico-privata, è soffocato nel suo sviluppo proprio dagli enti pubblici». A
denunciarlo è il coordinatore comunale di Forza Italia Luigi Foschi, secondo il
quale il sindaco e gli assessori del settore sottovalutano i problemi della
struttura, rendendo vano il loro impegno e le consulenze che richiedono.
Benevento Il manuale Celli
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: saggista e direttore generale
dell'Università Luiss, parteciperanno il rettore dell'Università degli Studi
del Sannio, Filippo Bencardino; il presidente dell'Ordine dei giornalisti della
Campania, Ottavio Lucarelli; Pierpaolo Forte, docente di Diritto
amministrativo; Francesco Orazio Piazza, docente di Etica sociale.
Prende il via a Pavia la
Scuola dello Spettatore ( da "Provincia
Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia del teatro dell'
Università di Pavia, di Mimma Gallina, studiosa, organizzatrice, e di Renato
Gabrielli, drammaturgo, entrambi docenti presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano, di Max Speziani e Paola Bigatto, attori, di Antonio
Sacchi e Fiorenzo Grassi per la Fondazione Teatro Fraschini.
Elettroni a valanga nei
nanotubi di carbonio ( da "Scienze.it,
Le" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: , ha spiegato Eric Pop, docente di
ingegneria elettronica e dei computer dell?Università dell?Illinois. "Ora
abbiamo mostrato che i nanotubi semiconduttori possono trasportare circa il
doppio della corrente di quanto stimato finora.” Secondo quanto riferito sulla
rivista “
I geni che portarono alla
comparsa dei denti ( da "Scienze.it,
Le" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sono mantenuti stabili nel corso di
500 milioni di anni PAROLE CHIAVE ciclidi denti Ricercatori del Georgia
Institute of Technology hanno identificato un gruppo di geni che sarebbe
responsabile della formazione dei denti nei primi pesci privi di mascella mezzo
miliardo di anni fa. Si tratterebbe dello stesso pool di geni attivo ancor oggi
in tutti gli animali che ne sono dotati.
Russia/ Think tank del
Cremlino prevede tre anni di crisi
( da "Virgilio Notizie"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nonchè il sistema di partnership
pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino
alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore
sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso
presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli
della Federazione.
Al via il concorso per
avvicinare i giovani alla matematica
( da "Stampaweb, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di matematica
dell?Università Bocconi di Milano ed organizzatore dei giochi matematici in
Italia - l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre conoscere nessuna
regola complicata e nessuna equazione particolarmente avanzata. Per indovinare
e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia,
Preistoria sui Berici Le
scoperte di Piero Leonardi ( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dal 1949 fu docente di geologia
all'Università di Ferrara, dove insegnò fino al 1978, divenendo docente emerito
nel 1983. Autore di numerosi volumi e saggi e componente di vari istituti
accademici, tra cui l'Accademia Olimpica di Vicenza (dal 1966), si dedicò anche
alla pubblica amministrazione, rivestendo il ruolo di consigliere comunale e di
assessore a Venezia,
Bianco: Ha ragione Viesti
Sud abbandonato da 15 anni ( da "Denaro,
Il" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: indice contro le responsabilità
della politica dell'attuale situazione del Mezzogiorno, Rosario Altieri,
presidente nazionale Agci, Associazione Generale delle Cooperative Italiane,
Luciano Venturini, docente di Economia Politica presso Università Cattolica del
Sacro Cuore, e Fabio Chiavolini, direttore Relter Network Geie. del 10-02-2009
num.
Genetica: pubblicata la
mappa dei geni legati all'infarto
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: infarto, frutto di cinque ricerche
pubblicate in altrettanti articoli sulla rivista Nature Genetics, è stato
ingente: sono state isolate nove regioni del genoma coinvolte nella
suscettibilità all?infarto in età precoce, ovvero meno di 50 anni per gli
uomini e meno di 60 per le donne.
Politica: <Inopportuno
che l'indagato dia lezioni di legalità>
( da "Sannio Online, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il docente relatore ? rimarcano
Corona e Zollo - è il prof. Aniello Mele, amministrativista e docente a
contratto della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di
ufficio nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli... ?Quel docente è inopportuno?
"Troppi tagli agli
atenei, ora tasse universitarie più salate"
( da "Giornale.it, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Governance e autonomia delle
università» e per capire quale futuro attende docenti, ricercatori e studenti
delle facoltà milanesi in previsione del taglio di un miliardo e mezzo di euro
previsto nel triennio 2010-2013. Un annuncio, quello dell?aumento delle tasse,
che riguarda oltre centomila studenti e che per non gravare su bilanci
familiari già in bilico,
Università/ Alla 'Kore' di
Enna lezione Fini su ( da "Virgilio
Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tra gli altri, il presidente
Cossiga, Giuliano Amato, Marcello Pera, Pierferdinando Casini, Fausto
Bertinotti e il cardinale Paul Poupard. Saranno presenti alla lezione del
presidente Fini, oltre gli studenti, anche i docenti dell'ateneo, i vertici
accademici, le autorità e i rappresentanti delle istituzioni.
Eco-design, in mostra
oggetti di arredo prodotti nel rispetto dell'ambiente
( da "Comunicatori Pubblici"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i partner e i docenti coinvolti nei
6 workshop progettuali condotti nell?ambito del Master in Eco-design &
Eco-innovazione. In questa sessione discuteranno dell?esperienza e dei
risultati dei workshop progettuali i designer e le imprese che vi hanno preso parte
attivamente, anticipando i temi della mostra, che verrà inaugurata subito dopo
il convegno.
Miur, zainetti meno
pesanti e libri scaricabili da internet
( da "Stampaweb, La"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università e della Ricerca. Con
questa circolare, spiega il Ministero, vengono previsti alcuni cambiamenti
nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni
ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del tradizionale libro
a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da
internet.
Scrittura creativa nasce
una scuola ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti professionisti del settore
letterario ed editoriale. Fortemente voluta e promossa dall'assessorato alla
Cultura del Comune di Udine, in collaborazione con pordenonelegge.it e con
l'Università delle LiberEtà del Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio
dell'Università di Udine, "puntoeacapo" propone dal 3 marzo al 3
aprile un percorso formativo dedicato alle tecniche di scrittura.
SULLA LAPIDE DI NORMA
COSSETTO ( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: È noto che la lapide riporta inciso
l'elenco di studenti, docenti e non docenti (oltre un centinaio) "Caduti
per la causa della libertà 1943-1945" e, in basso, la motivazione della
Medaglia d'Oro al valor militare conferita all'Università per il ruolo assunto
dall'Ateneo nella Resistenza e nella lotta di Liberazione.
NON MI SENTO UN MAESTRO,
PREFERISCO PIù FARE E SPERIMENTARE CON I GIOVANI, CHE INSEGNARE&...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una vera e propria università he
dallo scorso dicembre ha preso vita negli spazi dell'ex convento di S. Sofia:
centoventi iscritti, docenti scelti tra i più bei nomi del cinema, della
letteratura e del teatro, corsi di formazione non solo teorici ma sopratutto
pratici, una prova sul campo finale e poi, come premio, il tirocinio retribuito
di tre-
SALVO VITRANO CI SONO LE
RIFLESSIONI DEGLI ANTICHI FILOSOFI GRECI ILLUSTRATE DA STUDIOSI DI FAMA ...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è rivolto innanzitutto alle
università e alle scuole superiori, mette a disposizione di docenti e studenti
migliaia di interviste-lezioni di pensatori e scienziati di 34 paesi del mondo
e filmati in alta qualità delle teche Rai. I materiali, da utilizzare nelle
sedi scolastiche o da casa, si potranno inserire nei percorsi curricolari.
Usa, fumatori pronti a
smettere per la salute dei loro animali
( da "Reuters Italia"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: hanno scritto i ricercatori sulla
pubblicazione Tobacco Control. Un altro 11% ha dichiarato che penserebbe di
smettere sulla base di questa motivazione. "Non è necessario che le
persone amino i propri animali domestici più di se stesse o dei propri bambini,
è soltanto un fattore di motivazione in più per smettere di fumare",
Cultura e Spettacoli:
Foibe, il silenzio assordante di una tragedia italiana
( da "Sannio Online, Il"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente universitario, Konrad
Eisenblicher; Antonio Varisco, laureatosi con una tesi sull?argomento; Giuseppe
Parlato, rettore dell?Università S. Pio V di Roma; Alberto Negrin, regista
della fiction Rai, ?La Luna nel Pozzo?. Ricordiamo che l?
E' napoletano il primo
progetto internazionale del Rotary in Italia
( da "Napoli.com" del
10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università ?Federico II? di Napoli
da docenti non vedenti, che a loro volta hanno seguito corsi precedenti. Ogni
partecipante viene assistito da un giovane del Rotaract del club. Recentemente
il corso di formazione ha avuto un tale successo che parecchi partecipanti
hanno affrontato con successo l?
Colorno, al via il
restauro di San Liborio ( da "Sestopotere.com"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alle 10,30 nella Sala giunta della
Provincia (piazzale della Pace, 1). Interverranno il presidente della Provincia
Vincenzo Bernazzoli, la vice presidente della Fondazione Cariparma Marcella
Saccani, docenti Paolo Giandebiaggi e Carlo Blasi dell?Università di Parma e il
sindaco di Colorno Stefano Gelati.
Daniela, un esempio di
amore per la vita ( da "Famiglia
Cristiana" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e da Francesca Giordano, docente di
Bioetica, sociologia e management sanitario all?Università La Sapienza di Roma.
«Daniela ci dimostra che la malattia non è un ostacolo ad amare», sottolineano
gli autori. «Imparando ad affrontare la tragicità della sua condizione, scopre
progressivamente che si può amare nonostante l?
Voto, ruolo dei partiti,
comunicazione politica: al via tre seminari su cittadini e istituzioni
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Diritto Costituzionale
alla Scuola Superiore Sant'Anna, e da Andrea Pertici, docente al Dipartimento
di Diritto Pubblico dell'Università di Pisa. Il primo incontro, "Come i
cittadini 'determinano' la politica? Riflessioni sul ruolo dei partiti politici
e altre forme di partecipazione", avrà luogo venerdì 13 febbraio ore 15.
Cercola e la Mostra: un
idillio che rischia di morire ( da "Napoli.com"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di marketing turistico e
territoriale all?Università, dal 2008 anche componente della Cabina di regia
tra Governo e Regione Campania sul turismo, il professore Cercola, invitato a
parlare dello spazio cittadino candidato ad essere protagonista del Forum
Universale delle culture che si terrà appunto nella zona occidentale nel 2013,
CONTENIMENTO DELLA SPESA
PER I LIBRI SCOLASTICI, ( da "WindPress.it"
del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università e della Ricerca. Con
questa circolare vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di
testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo
anno scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno
scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet.
## Russia/ Monito think
tank Cremlino: crisi stravolgerà ( da "Virgilio
Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nonchè il sistema di partnership
pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino
a che non si giungerà alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe
prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo,
che già lo stesso presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come
uno dei punti deboli della Federazione.
( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'entusiasmo che non
invecchia Ripartono le lezioni: in 82 sezioni gli iscritti sono quasi 7 mila, i
corsi 390 Il successo è spiegato anche con la ricchezza dell'offerta formativa
Dalla storia locale si arriva alla scienza e all'educazione fisica di
Maria-Angela Silleni TRENTO. «I volontari e gli studenti sono la parte più
importante dell'Università della terza età e del tempo
disponibile - Utedt e anche i docenti sono fondamentali: oltre all'esperienza e
al sapere, portano con sé l'entusiasmo». Così Luciano Imperadori, vice
presidente dell'Istituto regionale di studi e di ricerca sociale, ha salutato
ieri il pubblico all'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009. Ed
ecco la forza dell'Utedt: usare entusiasmo e curiosità per far uscire di casa
chi non è più giovanissimo. Con vantaggi per l'intera comunità. «Anch'io ho
ricevuto tanto - ha spiegato Imperadori - ho scoperto realtà che sono un
patrimonio per il Trentino: la partecipazione aiuta a mantenere saldi i
contatti nella comunità». L'università della terza età
è una realtà diffusa in provincia: dall'unica sede a Trento dell'anno
1979-1980, si è passati alle 82 sezioni attuali, presenti in paesi grandi e
piccoli. E i partecipanti, che all'inizio erano 40, quest'anno toccano quota
6.802 (
( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Al Sass gli echi
della musica antica Conferenze, lezioni e concerti sulle tracce dei repertori
egizi, greci e indiani TRENTO. Al Sass, lo Spazio archeologico sotterraneo in
piazza Battisti, tornano gli «Incontri di archeologia musicale», un ciclo di
manifestazioni culturali a ingresso libero il cui contenuto viene riassunto dal
titolo «L'orizzonte sonoro del mondo antico». Giunta alla 3ª edizione, la
rassegna debutterà l'11 febbraio, organizzata dalla Soprintendenza per i beni
archeologici della Provincia di Trento e dal conservatorio Bonporti, in
collaborazione con la sezione cittadina dell'Archeoclub d'Italia. L'incontro di
apertura, alle 17.30, vedrà la partecipazione dell'egittologo Valerio Massimo
Simini, autore del libro «Sono venuta correndo a cercarti... Musica e canti
nella Tebe del Nuovo Regno» (in pubblicazione). La conferenza «Canzoni: parole
in-canto dell'Egitto antico» si muoverà attorno alla domanda: è possibile
intraprendere un viaggio alla riscoperta dei suoni e delle canzoni che
aleggiavano lungo l'antico Nilo dei Faraoni? Partendo dalle fonti figurative,
si giunge alla lettura dei testi dei canti più apprezzati, fino a comprendere
quanto la musica fosse allora radicata nella sensibilità di persone di ogni
ceto sociale: dal contadino al nobile, dall'artigiano al sacerdote,
dall'operaio al regnante. La seconda conferenza è attesa l'11 marzo e avrà per
titolo «Note di pietra: frammenti musicali della Grecia antica». Paola
Ciarlantini, docente di letteratura poetica e
drammatica al Bonporti di Trento e autrice del volume «Phonè ed Ethos. Aspetti
di estetica musicale greca», illustrerà il ruolo della musica nella Grecia
antica. I frammenti musicali greci, incisi nel marmo o annotati su papiro,
parlano di una società viva ed eclettica, che fondava sulla cultura la propria
identità. Il terzo appuntamento, il 22 aprile, proporrà un incontro con le
radici musicali dell'India attraverso una conferenza che sarà un tutt'uno con
un concerto per voce e strumenti: «Sulle tracce di Alessandro Magno: il sacro e
il profano nella musica classica indiana». Protagonista sarà Francesca Cassio, docente di etnomusicologia all'università di
Trento e di musica indiana al conservatorio di Vicenza, che canterà e suonerà
la tanpura accompagnata dal tablista Pepè Fiore. Nell'introduzione, Roberto
Melini, docente al Bonporti, metterà in luce le ragioni dell'accostamento fra la
musica di questa civiltà orientale e la cultura classica. Informazioni:
tel 0461 492161, www.trentinocultura.net/archeologia.asp
( da "Giornale di Brescia" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 08/02/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:economia Settimana «calda» per la
revisione degli studi di settore ROMA Settimana «calda» per il fisco, con
l'incontro tra associazioni di categoria e Agenzia delle Entrate sugli studi di
settore, sulla cui revisione, inoltre, è in atto un «sondaggio» da parte della
Sose, la società del Tesoro che ha questo compito istituzionale. Il mondo
confindustriale intende far pressione sul Governo per ottenere sgravi fiscali
sugli investimenti. Gli studi di settore saranno al centro dell'incontro
fissato per giovedì 12 febbraio tra il direttore dell'Agenzia delle entrate,
Attilio Befera, e le associazioni di categoria Confartigianato, Cna,
Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti. La decisione di rivedere gli studi
di settore è stata presa dal Governo e inserita nel decreto legge anti-crisi.
Riguarderà solo alcune categorie, in particolare quelle su cui la crisi
economica ha provocato effetti maggiori. «La normalità economica fotografata
dagli studi di settore - affermano le confederazioni - è costruita su dati del
2006, o addirittura precedenti, e pertanto restituisce un'immagine molto
diversa dai risultati che le imprese stanno conseguendo. Siamo in una fase
d'emergenza che impone risposte straordinarie anche sul fronte della
costruzione e dell'applicazione degli studi di settore». Nell'occasione le
Confederazioni chiederanno la definizione di un piano d'azione preciso e
dettagliato per dare concreta attuazione a quanto già convenuto nella riunione
straordinaria della Commissione degli esperti sugli studi di settore del 6 novembre
2008 ovvero per una revisione congiunturale degli studi stessi. Fino al 5 marzo
prossimo è invece disponibile sul sito della Società per gli Studi di Settore,
(Sose), il questionario per il monitoraggio della crisi che potrà essere
compilato, su base volontaria, dai contribuenti soggetti agli studi di settore.
Visto che, come detto, per tener conto della crisi economica, la Commissione
degli Esperti già il 6 novembre scorso, ha programmato una revisione
straordinaria degli studi di settore da effettuarsi entro il prossimo mese di
marzo, la Sose ha deciso di anticipare i tempi. L'obiettivo è quello di
approfondire i numerosi dati già disponibili e di attivare altre fonti
informative, individuate in particolare nelle più
importanti banche dati di istituti di ricerca pubblici e privati, nella rete
degli esperti appartenenti al mondo dell'università e a primari istituti di
ricerca e, non ultimo, nella raccolta di informazioni presso i contribuenti,
con l'ausilio di un apposito questionario.
( da "Centro, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Chieti Il
sapere tra musica e gastronomia Guardiagrele e Filetto, iniziative dell'università di tutte le età Oggi l'inaugurazione In programma
gite e degustazioni varie GUARDIAGRELE. Il piacere del sapere. Rima baciata per
un'iniziativa che associa l'arricchimento culturale alla musica, all'arte e
alla gastronomia. Oggi a Filetto e Guardiagrele viene inaugurata la nuova
stagione dell'"Università di tutte le età", «Dalla dislessia alla
tutela dell'ambiente, dall'invadente fisco ai... problemi di cuore, il piacere
del sapere anche quest'anno passa per l'"Università di tutte le età",
iniziativa rivolta a tutti i cittadini che l'associazione pensionati guardiesi
organizza per la seconda volta in collaborazione con i Comuni di Filetto e Guardiagrele»,
dicono gli organizzatori. Le lezioni si svolgeranno nei due paesi, per la
direzione di Massimo Pasqualone. Appuntamento oggi alle 16,30 nel salone
comunale di Guardiagrele con il professor Francesco Marchesani dell'università d'Annunzio di Chieti-Pescara. E' previsto inoltre
un concerto della «Corale guardiese» e sarà esposta un'opera d'arte in ferro
battuto del maestro Raffaele Di Prinzio. A Filetto il primo incontro del nuovo
anno accademico è in programma il 28 febbraio con gli psicologi Daniela Biasone
e Tancredi Di Lullo che parleranno di «Dislessia: da problema a risorsa con
adeguati interventi e...». Parteciperà l'intrattenitore Massimo De Nardis. Il
21 marzo il dibattito verterà sulla tutela ambientale per uno sviluppo
sostenibile con Massimo Pasqualone, docente della d'Annunzio, e
l'ingegner Franco Caramanico. Musica di Luca e Noè. Il 18 aprile in cattedra
Anna Maria Peca di «Abruzzo donna futuro» sulle agevolazioni fiscali per
anziani e disabili. Fausto Ottaviano, in un'insolita e stuzzicante combinazione,
insegnerà a conoscere e degustare il vino. Il 16 maggio la lezione
semiseria di Francesco Marchesani sui problemi di cuore. Seguirà un recital di
artisti locali. Al termine dei vari incontri - che cominceranno tutti alle
16.30 nella sala dell'ex Sepolcro, nel centro storico di Filetto - ci sarà la
degustazione di prodotti tipici e vini pregiati abruzzesi. E l'associazione Ars
Nova Grelis allestirà alcune mostre artistiche. Infine il 14 giugno gita ad
Atri e a Campli. (f.b.)
( da "Nuova Sardegna, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 28 - Sassari
Sant'Apollinare Comincia oggi il triduo alla Beata Vergine di Lourdes, alle 10
nella chiesa di Sant'Apollinare ... Sant'Apollinare Comincia oggi il triduo
alla Beata Vergine di Lourdes, alle 10 nella chiesa di Sant'Apollinare dono della
nuova corona e celebrazione eucaristica con monsignor Antonio Loriga. Mercoledì
11 febbraio alle 18 santa messa presieduta dall'arcivescovo padre Paolo Atsei.
Mondadori Libreria Dessì Martedì 10 febbraio ore 18,30 aula Eleonora d Arborea
in piazza Università organizzato dalla libreria Mondadori Willer Bordon
presenta il suo libro «Perché sono uscito dalla casta». Intervista l'autore
Costantino Cossu. Itc Dessì A tutti i lavoratori, disoccupati o inoccupati che
abbiano compiuto i 18 anni di età, l'I.T.C. "G.Dessì" di via Monte
Grappa 2, offre la possibilità di conseguire il diploma di Ragioniere e perito
commerciale iscrivendosi al corso serale "Prog. Sirio" per l'anno
scolastico 2009/10. Le iscrizioni scadono il 28 febbraio. Per maggiori informazioni
rivolgersi alla segreteria didattica della scuola. Scout Il Gruppo Scout Agesci
Sassari
( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Incontro. Alla
Biblioteca Astense si parla di sociologia Il docente
Dario Rei traccia le prospettive della scienza sociale Nuovo appuntamento con i
fortunati salotti della domenica pomeriggio alla Biblioteca Astense. Oggi alle
( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'Università"rompe"
sugli Erzelli la collina dello scontro Il rettore: «Se non ci sono chiarimenti
ci ritiriamo». Castellano: «Risposte in tempi brevi» SARÀ ANCHE uno scontro
«costruttivo», come le due parti in causa vogliono ufficialmente far apparire.
Ma l'impressione è che invece non fili tutto liscio per Ingegneria a Erzelli.
Perché non è più solo questione di qualche maldipancia professorale, del
malumore di chi immagina con sgradevolezza il suo futuro in collina e non più
tra i parchi di Albaro. Stavolta a giocare duro è il rettore Giacomo Deferrari.
La sua parola d'ordine? «Senza Università il progetto non si può fare. Ma
adesso l'Università vuole dei chiarimenti precisi». Se non arriveranno? «Se non
arriveranno non se ne fa più niente. Non firmiamo e lasciamo il campo». I
problemi sul piatto sono diversi. A partire sui materiali utilizzati per la
costruzione, alle dinamiche del riscaldamento e del condizionamento, al tasto
dolente dei trasporti: Deferrari vuole precise assicurazioni sulla viabilità,
sui mezzi pubblici, sui collegamenti. Secondo le stime, la cittadella
tecnologica convoglierà ogni mattina verso Erzelli quattromila persone e non
sono poche. Anzi: un calibro poco attento delle necessità
di movimento di docenti, tecnici, studenti, personale, potrebbe poi rivelarsi
un clamoroso autogol. Ma poi sul piatto c'è un'altra grana: il trasloco. A
quanto ammonta il preventivo? «A venti milioni di euro. Ci sono interi palazzi
da svuotare e trasferire». E chi pagherà questo trasloco non è ancora
deciso. Sicuramente sono soldi, e non spiccioli, che mancano all'appello dai
140 milioni messi in campo dell'Ateneo per il mega progetto di città
tecnologica, derivati in parte dai finanziamenti statali e regionali, in parte
dalle previsioni di vendita dei palazzi di Albaro che oggi ospitano la Facoltà.
Deferrari ha le sue buone ragioni: soprattutto perché, in campo edilizio,
l'Università genovese ha inanellato negli anni una lunga serie di inciampi.
Quello finito davanti ai pm della procura della Repubblica, l'acquisto del
Palazzo Eridania, è persino il meno grave. Ma poi c'è la voragine dell'Albergo
dei Poveri e lo scandalo Hennebique, il grande silos portuale ancora oggi vuoto
e cadente, ma per cui l'Università ha pagato per sei anni la concessione.
Risultato? Il rettore conferma al Secolo XIX di trovarsi, per Erzelli, di
fronte «a un progetto ancora troppo indeterminato, evanescente». È vero che sul
progetto c'è una firma del suo predecessore Gaetano Bignardi. Ma quella
decisiva la dovrà apporre lui, Giacomo Deferrari, «e non lo farò se tutti i
chiarimenti che abbiamo chiesto non saranno chiariti, non abbiamo intenzione di
vincolarci con un impegno irrevocabile e poi affrontare i problemi man mano che
vengono. Vogliamo che tutto sia chiaro al momento della sigla». Ma qual è la
risposta di Carlo Castellano, presidente di Esaote e timoniere del villaggio
tecnologico degli Erzelli? «Non voglio assolutamente essere quello che dice:
tutto va bene, non ci sono problemi. È vero, il rettore ci ha inviato un lungo
e articolato documento con la richiesta di moltissimi chiarimenti. Già la
prossima settimana lo porteremo in consiglio di amministrazione e cercheremo di
dare in tempi brevi le risposte che ci vengono chieste. Però non vorrei che
questo atteggiamento, che da parte del rettore è responsabile, desse poi la
stura alla consueta cultura del mugugno, alla filosofia del maniman che aleggia
in questa città e che alla fine rende irrealizzabile ogni cosa. Magari per le
posizioni personali di qualcuno che si sente scomodo a lavorare un po' più
lontano da casa». Insiste Castellano: «Noi siamo a un passo dalla realizzazione
di una svolta epocale, stiamo per portare a compimento una missione
impossibile. Di fronte a questo non possiamo irrigidirci pretendendo che tutto,
proprio tutto, sia definito fin dall'inizio. Qualcosa dovrà giocoforza essere
puntualizzato, precisato man mano che si va avanti». Il trasloco, per esempio?
«Intanto il trasloco non avverrà domani e abbiamo tutto il tempo di poter
affrontare con calma questo discorso. In fondo rappresenta il dieci per cento
di un investimento che, correttamente realizzato, potrebbe rappresentare la
vera svolta di questa città. Perché il nostro hi tech funziona, a Ingegneria ci
sono moltissime eccellenze, perché possiamo fare, tutti insieme, qualcosa che
fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile». La posizione dell'Ateneo
sembra però molto precisa. Niente salti nel buio; patti chiari, anzi,
chiarissimi fin dall'inizio. Per evitare poi di dover affrontare qualsiasi
imprevisto in corsa. «Proprio sull'aspetto dell'edilizia l'Università si è
trovata a pagare troppo per previsioni errate fatte nel passato», insiste
Deferrari. E questo passato si riverbera anche sull'oggi. Anche se Castellano
insiste: «Lo spirito costruttivo non manca, dobbiamo fare veramente squadra,
perché davanti a noi c'è una prospettiva unica». marco menduni
menduni@ilsecoloxix.it 08/02/2009 la granatrasloco«Ci sono interi palazzi da
svuotare» giacomo deferrarirettore Università 08/02/2009 protestee
sospetti«Scomodo lavorare lontano da casa?» carlo castellanopresidente Esaote
08/02/2009
( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
CON ESPERTI.DA
VERBANIA AD AMENO Alla ricerca del futuro per i luoghi di fede tra Nord Italia
e Ticino [FIRMA]MARCO BENVENUTI AMENO Luoghi di culto e fede che rappresentano
un patrimonio storico-artistico, oltre che devozionale, e che troppo spesso
vengono lasciati in condizioni di abbandono e degrado: sono al centro di una
due giorni di studio che, dopo l'apertura di ieri a «Il Chiostro» di Intra
Verbania, proseguono nella giornata di oggi al convento del Monte Mesma di
Ameno. «Crucem tuam adoramus», organizzato dal Magazzeno storico verbanese, è
un convengo che «ha lo scopo - è stato spiegato ieri - di promuovere la
conoscenza dei percorsi devozionali dell'Italia del Nord Ovest e del Canton
Ticino, quali luoghi di notevole valenza devozionale, artistica e paesaggistica».
Un convegno che inoltre mira «a favorire il turismo artistico e devozionale sia
verso quei luoghi d'arte e devozione sia verso i territori su cui essi
incidono» cercando anche di contrastare «il degrado strutturale,
architettonico, pittorico e culturale in cui alcuni di questi monumenti
versano». E l'alto spessore dei relatori e degli esperti passati già ieri a
Verbania testimoniano l'alta valenza dell'iniziativa che ha richiamato, assieme
agli studiosi di storia dell'arte, di storia locale e di storia della chiesa e
delle religioni, anche insegnanti e studenti delle superiori e delle università del Nord oltre che operatori del settore
turistico. Alla giornata di oggi, moderata dal preside Alfredo Lucioni dell'università Cattolica di Milano a partire dalle 10, occhi
puntati sui Sacri Monti e i percorsi devozionali, grazie all'intervento di
Amilcare Barbero del Centro documentazione Sacri monti. Poi
sarà la volta del docente Dorino Tuniz, dell'Associazione di Storia della chiesa novarese,
che parlerà de «La processione del Venerdì Santo a Novara». E avanti così fino
al pomeriggio inoltrato con relazioni che porteranno i presenti a scoprire
percorsi devozionali storici del Piemonte e della Lombardia e le Vie Crucis in
Valsesia, all'Isola Bella, nel Vergante e a Mergozzo. C'è il patrocinio
di tredici tra Comuni, enti locali e associazioni religiose.
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 - Pisa
Addio al professor Sandro Barbera Germanista, aveva creato un sito web dedicato
a Schopenhauer PISA. Lutto nel mondo dell'università: è morto Sandro Barbera, professore ordinario di letteratura
tedesca presso il dipartimento di linguistica "Bolelli", membro della
facoltà di lingue e letterature straniere. Il noto docente, che aveva
avuto problemi cardiaci, è morto giovedì all'improvviso, lasciando nel dolore e
nello sconforto familiari, colleghi e amici. Nato nel 1946, originario
di Biella e cresciuto a Bergamo, aveva vissuto a Pisa finché alcuni anni fa si
era trasferito a Molina di Quosa. La cerimonia del commiato accademico è stata
celebrata ieri pomeriggio in Sapienza. Barbera è stato l'ideatore di
Schopenhauer Source (www.schopenhauersource.org), un sito interamente dedicato
al filosofo tedesco che permette di studiarne le idee e la loro evoluzione
attraverso manoscritti, appunti universitari e annotazioni mai edite. «Esistono
già edizioni dei manoscritti di Schopenhauer - spiegò il professor Barbera al
Giornale dell'Ateneo nel novembre scorso, intervistato dalla nostra collega
Chiara Sillicani - ma sono incomplete. Darli alle stampe è troppo costoso, così
ho pensato ad un'edizione digitale». Un lavoro impegnativo che confermava il docente pisano come uno dei maggiori esperti della filosofia
di Schopenhauer. «Nasco come filosofo - raccontava Barbera - ma presto ho
maturato la passione per la germanistica e lo studio di documenti e manoscritti
in lingua tedesca». Schopenhauer Source si è già guadagnato visibilità sul web,
comparendo tra l'altro su Wikipedia. Così anche gli studenti liceali, che
sempre più frequentemente fanno ricerche su Internet, potranno conoscerlo.
Certo, come ammetteva lo stesso Barbera, si tratta di uno strumento rivolto
principalmente agli specialisti, ma può stimolare la curiosità negli studenti,
appassionarli e consentire loro un nuovo approccio alla filosofia. «Il sito -
concludeva Barbera - può essere un punto d'arrivo. Avvicinarcisi, se si è
completamente ignari, non è facile. Una buona idea è partire dalla lettura in
italiano del capolavoro filosofico e letterario "Il mondo come volontà e
rappresentazione". Poi se nasce la curiosità per l'autore, il sito è davvero
un ottimo strumento». Durante la cerimonia del commiato accademico, il
professore Giuliano Campioni ha ricordato così Barbera: «La sua umanità, la sua
amicizia ci mancheranno. Anche la sua lezione ci mancherà, l'aspetto di fondo
che caratterizzava la sua ricerca così storicamente motivata e filologicamente
fondata, una ricerca che ha attraversato più autori per svelarne l'inquietudine
non esorcizzabile, finanche il caos, senza mai abbandonarvisi con indulgenza:
con la fiducia nella comprensione della complessità in un ordine mobile, non
rigido». Campioni ha sottolineato l'importanza degli studi del professor
Barbera sulla fortuna di Nietzsche e sulla storia dell'Archivio Nietzsche: «Di
fronte a improvvisate e monumentali ricostruzioni ideologiche - terribili
semplificazioni che rinascono come un frutto cattivo dei tempi - Sandro ha
fatto e guidato un lavoro di scavo sulla diversa immagine, sul diverso mito di
Nietzsche irradiato - in tempi diversi e con funzioni diverse - dall'Archivio
Nietzsche e dalla sorella». Campioni ha parlato anche del lavoro comune con
Barbera, «che ricordavamo come una delle più belle esperienze: questa scrittura
che veniva fuori dopo lunghe discussioni di chiarificazione. A tal proposito
ricorderò sempre uno dei primi pensierini scolastici di mia figlia Irene sul
lavoro di suo padre. Irene scriveva: "Il babbo lavora con Sandro in una
stanza, scrive e si sente continuamente ridere". Immagino le reazioni
stupite della severa maestra sulla leggerezza del nostro lavoro». Luca Daddi
( da "Tirreno, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Pagina 2 - Pisa Se i
cervelli fuggono anche da Pisa... Il professor
Cavasinni: i nostri ragazzi fanno carriera più facilmente all'estero PISA.
Neppure l'università di Pisa - autentico pezzo
pregiato nel salotto buono della ricerca
internazionale - si sottrae a quella che è stata battezzata fuga
dei cervelli. Lo sa bene il professor Vincenzo
Cavasinni, ordinario del dipartimento di fisica "Enrico Fermi":
alcuni suoi allievi sono stati costretti ad andare via dall'Italia perché qui
non avrebbero avuto occasioni di crescita professionale. «Alcuni giovani del mio
gruppo - spiega il professore - hanno lasciato il nostro Paese perché
all'estero hanno trovato prospettive migliori. Stati Uniti, Francia, Germania,
Spagna, Svizzera, Gran Bretagna sono state le destinazioni di alcuni di loro».
Il percorso di questi giovani è analogo: studi universitari portati a termine
con successo, poi il dottorato, quindi un assegno di ricerca.
«A quel punto - prosegue Cavasinni - hanno una trentina d'anni e poche
prospettive, almeno in Italia. Invece nelle università
di molti Paesi esteri trovano un'ottima accoglienza e anche possibilità di
rapida carriera, a testimonianza della eccellente preparazione di base che la
nostra università riesce ancora a fornire. Certo, non
si può pretendere che per tutti ci sia un posto in Italia, ma almeno per una
frazione di loro, i migliori, questo sarebbe auspicabile. Invece il turn over
negli atenei e negli enti di ricerca italiani è assai
limitato. Così accade che lo Stato abbia speso un sacco di soldi per formare
questi giovani e poi loro siano costretti ad andarsene». Sbocchi potrebbero
venire dal sistema produttivo, ma neppure qui mancano i problemi. Dice ancora
il professor Cavasinni: «Purtroppo se l'università è strozzata,
se fondi e posti per i giovani si stanno riducendo, anche il sistema
industriale del nostro Paese è malato. Le divisioni ricerca
e sviluppo delle imprese sono state sacrificate e il risultato è che
l'industria in Italia fa pochissima ricerca». Dall'Italia
alla Gran Bretagna. è una giovane studiosa originaria di Avellino e laureata a
Pisa. Si chiama Antonella De Santo, è nata nel 1968 e oggi
è docente universitaria in Gran Bretagna. La sua storia è quella di un
cervello in fuga. «Mi sono laureata a Pisa in fisica con 110 e lode con il
professor Flaminio - racconta - poi ho fatto il dottorato di ricerca e ho lavorato al Cern a Ginevra. Ho capito subito che le
opportunità in Italia erano poche e di lungo periodo. Così ho pensato che per
una crescita professionale e scientifica sarebbe stato meglio estendere la mia
esperienza all'estero. Ho vinto un concorso a Oxford per un contratto post doc
e vi sono rimasta dal gennaio 2000 fino al giugno 2003. Poi ho vinto un
concorso per una posizione permanente all'università
di Londra, equivalente a quella di professore associato in Italia. Infine, mi è
stato offerto per un posto di ordinario junior all'università
del Sussex. è stata un'ottima opportunità, perché ho potuto creare un gruppo di
persone che lavorano con me, cosa che in Italia non avrei potuto fare». La
professoressa De Santo non nasconde di aver accarezzato l'idea in alcuni
momenti, soprattutto all'inizio della carriera, di tornare in Italia un giorno.
Poi il pensiero è svanito, «perché dove sono ora la qualità del lavoro è
migliore. Anche se dovessi rientrare da professore ordinario nel mio Paese, non
credo che avrei la stessa autonomia. Diciamo che la mia, adesso, non è più una fuga, ma una scelta. Certo, stare all'estero comporta
sacrifici: a me, per esempio, manca il fatto di non parlare abitualmente la mia
lingua, manca di non poter crescere i miei figli a contatto con la cultura
italiana». Ma i vantaggi di lavorare in Gran Bretagna sono indubbi: «Prima di
tutto i finanziamenti sono più abbondanti. E poi, in Italia, a volte non basta
essere bravi, c'è l'idea di dover fare la fila per forza. E così ho preferito
un sistema dove il dato anagrafico non sia di ostacolo alla mia carriera».
Dall'Italia alla Germania. Trentuno anni, livornese, laurea a Pisa in fisica,
dottorato alla Scuola Normale, quindi assegno di ricerca
al dipartimento di fisica. è l'identikit di Iacopo Vivarelli, al quale è stato
offerto un posto in una università tedesca come ricercatore in formazione a tempo determinato, via standard
per l'accesso alla carriera accademica. «Purtroppo - dice Vivarelli - la
situazione dei concorsi universitari in Italia è bloccata. Se uno pensa al
numero di possibilità che ha di entrare, beh... è meglio lasciar perdere.
Certo, io avrei preferito rimanere nel mio Paese, ma non è un fatto gravissimo
doversi trasferire. Dopo tutto rientra nello spettro delle possibilità di chi
svolge attività di ricerca». E in futuro? «Non metto
limiti alla provvidenza. Se il sistema italiano mi darà la possibilità di rientrare,
probabilmente lo farò. Altrimenti mi organizzerò in modo diverso». Luca Daddi
( da "Secolo XIX, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Le Università? Nelle
mani dei commercialisti Mauro Barberis C'è stato un tempo non troppo lontano -
chi oggi ha quaranta o cinquant'anni se ne ricorda ancora - in cui le cose non
avevano solo un prezzo, ma anche un valore: un'epoca in cui attività, lavoro,
servizi, la vita, insomma, non venivano misurati esclusivamente in termini di
efficienza economica. Solo a parlarne, sembra di evocare un periodo favoloso e
improbabile, come l'età dell'oro degli antichi; peggio ancora, sembra di
alimentare la nostalgia dello spreco, della dilapidazione e dell'irrazionalità.
Quando si cita qualche idea di quel periodo - una per tutte: l'idea che
stipendi e salari fossero una «variabile indipendente» - lo si fa solo per
mostrare quanto eravamo pazzi, sventati, o in malafede. Può darsi che ogni
epoca parli così dell'epoca precedente; torna in mente Edmund Burke che,
dinanzi agli sconquassi della Rivoluzione francese, non trovava di meglio che
sospirare sulla fine dell'età della cavalleria e sull'inizio dell'età dei
ragionieri: oggi, in epoca di tremontismo, avrebbe probabilmente sospirato
sull'avvento dell'epoca dei commercialisti. Una buona teoria di tutto questo è
stata sbozzata agli inizi del Novecento da Max Weber che aveva visto il genere
umano progressivamente rinchiuso nella gabbia d'acciaio della
razionalizzazione. Poi il secolo ha visto il trionfo di tutte le forme
possibili di irrazionalità; ma l'idea che tutto debba essere misurato in
termini economici, in parte condivisa da marxismo e liberismo, è fatalmente
tornata a galla, e oggi domina la nostra vita, pubblica e privata. E il bello è
che si tratta di un'idea insostenibile; ci sono mille cose che il denaro non
può né pagare né comprare: anche se dirlo, ormai, evoca solo la pubblicità di
una nota carta di credito. Per quanto si razionalizzino la sanità, la scuola, i
trasporti, ci sarà sempre una parte del loro costo che graverà sulla
collettività, ovvero che sarà pagato dalle nostre tasse: il che, naturalmente,
non è una buona ragione per una gestione allegra dei servizi pubblici, anzi
esattamente il contrario. Ma fra le ragioni dell'economia e quelle della vita
ci dovrebbe essere un equilibrio; se proprio dobbiamo sottostare all'impero dei
commercialisti, almeno che si tratti di commercialisti illuminati: non di
supermanager votati a tagliare tutto, tranne i loro superstipendi. L'unica cosa
certa - almeno per me, che lavoro all'Università - è che dopo i decreti
Gelmini, o meglio dopo i tagli Tremonti, i commercialisti sono arrivati anche
da noi, inalberando l'insegna weberiana della razionalizzazione e anche il
piglio dei goliardi di "Amici miei", quando fingevano di progettare
l'abbattimento della Torre di Pisa. La prima reazione dei professori è stata
«Giammai»; ma dopo una settimana, tutti stavano già calcolando dove si poteva
tagliare, per non incorrere nelle forche caudine del novanta per cento del
budget destinato a stipendi: il discrimine fra Università virtuose, che possono
almeno parzialmente sostituire chi va in pensione, e Università delinquenti,
destinate alla forca e a un frettoloso seppellimento in terra sconsacrata. E
siccome nelle Università i professori hanno più potere dei ricercatori, e i
dipendenti a tempo indeterminato dei precari, ecco che la prima frettolosa soluzione
per diventare virtuosi quest'anno - per i prossimi si vedrà - è stata
immediatamente trovata: prepensioniamo i ricercatori e sbarazziamoci dei
precari, anche nei casi in cui sono loro, in realtà, a tirare avanti la
baracca. E la ricerca, dirà il professor Maurizio Maresca, che i decreti
Gelmini o i tagli Tremonti dovevano promuovere? La ricerca continua a essere
finanziata come al solito: con il gioco dell'oca dei fondi cosiddetti Prin, i progetti che in questi giorni incatenano ai loro computer i docenti
coscienziosi. Dai Prin, pochi fortunati ricaveranno i soldi necessari a
comprare i libri e la carta per le fotocopie; i più, invece, rifletteranno
sulla vecchia frase di Aristotele: le cose utili dovrebbero servire alle cose
belle. Mauro Barberis è professore ordinario di filosofia del diritto
all'Università di Trieste. 08/02/2009
( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Le parole per
pensare non servono solo a Barbiana --> Resta valida l'intuizione di don
Milani: strumento insostituibile per contare nel mondo Domenica 08 Febbraio
2009 TERZA, pagina 30 e-mail print Don Lorenzo Milani a Barbiana Difficile,
dopotutto, parlare dell'opera di don Milani senza incarnarla nella sua
biografia, essendo così appassionatamente intrecciate la sua scuola e la sua
vita, l'edificarsi del prete Lorenzo parroco di 42 anime e l'edificarsi della
sua opera in parole e gesti. Le asperità e le contraddizioni del suo carattere
- che resero ancora più difficile capirlo da parte di superiori e confratelli
abituati ai disciplinati, levigati rapporti del mondo ecclesiastico d'allora -
sono state tratteggiate con chiarezza da Giuseppe Fornari nella giornata
conclusiva del convegno organizzato da Fondazione Serughetti La Porta e
Università di Bergamo per la presentazione del libro di José Luis Corzo Lorenzo
Milani - Analisi spirituale e interpretazione pedagogica (Servitium, pp. 480,
euro 28). La mattinata, con interventi anche di Fulvio Cesare Manara (curatore
del libro), Paolo Perticari e dello stesso Corzo, padre scolopio docente di Teologia della Parola alla Pontificia università di Salamanca e fondatore di scuole rurali ispirate al metodo di
Milani, ha scavato nelle molte zone ancora brucianti e problematiche di una
vicenda storica e di un modello di educazione civile deflagrati
dall'improbabile accostamento di una personalità geniale di raffinata
sensibilità con un luogo obiettivamente di squallore e desolazione. La
molla dell'avventura di Milani è la constatazione della differenza abissale che
la cultura produce - rispetto alla padronanza del mondo - fra chi ce l'ha e chi
no e dall'immediata decisione di fare qualcosa subito per riparare
l'ingiustizia, utilizzando gli strumenti a disposizione, cioè se stessi. Quindi
un'educazione imperfetta, passionale, viva, che usa le contraddizioni in modo
creativo, che a volte sembra esagerare per l'urgenza di dare tutto nel poco
tempo a disposizione, rosicchiato dalla malattia provocata dal dolore e dalla
solitudine nella quale fu sbattuto in castigo (per cosa?), come si chiudevano
allora nello stanzino gli scolari che «disturbavano». È stato ricordato come lo
stesso Lorenzo fu uno studente scarso, un fratello minore oscurato dai successi
del primogenito Adriano, un adolescente tormentato, irascibile e cuordoro.
Un'intensità che è il suo marchio e che nell'adulto si unisce a una lucidità di
pensiero e a un senso irriducibile della dignità personale. Con tutti i
tentativi di leggere segni di grazia nella sua vicenda, ci si chiede che cosa
avrebbe potuto fare se lasciato correre libero, appena appoggiato da un sorriso
amichevole. Quanta voglia di Milani nelle belle domande uscite dal pubblico di
insegnanti e genitori: che fare quando i miei scolari passano il tempo all'ipermercato
accanto alla scuola? Che fare quando ai miei bambini danno problemi dove il
testo chiede di sommare i soldi dati in elemosina con quelli usati per la
vacanza nel Mar Rosso? Perché la ricchezza della parola condivisa la scopre
solo chi educa al margine, ieri in montagna, oggi nei corsi per gli stranieri?
Se, come ha sottolineato Corzo, non si copia Barbiana, ma si possono tirarne
fuori idee utili da rielaborare per la propria scuola, è bene che l'Università
di Bergamo, dopo il convegno, rilanci, facendosi punto di riferimento perché i
futuri educatori possano confrontarsi con il pensiero dei grandi irregolari del
Novecento: Milani ma anche, perché no, Freire. Susanna Pesenti 08/02/2009
nascosto -->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Economia,
gemellaggio tra Bergamo e Berlino --> Programma per lo scambio di studenti
tra gli atenei Domenica 08 Febbraio 2009 CRONACA, pagina 16 e-mail print
L'economia e la finanza sono globali? E allora la facoltà di Economia
dell'Università di Bergamo non può chiudersi tra le Mura venete. Ecco perché
l'ateneo continua ad aumentare il numero di scambi con altre facoltà del Nord
Europa e degli Stati Uniti, ma anche a offrire opportunità formative ai Paesi
in via di sviluppo. Se gli effetti della crisi economica sui mercati della
finanza americana si fanno sentire anche in Valle Seriana, la futura classe
dirigente dell'economia bergamasca non potrà certo esimersi dal confronto con
la globalizzazione dei mercati. Se tra le pagine dei libri delle materie di
esame questo è un fatto assodato, meglio però mettere il naso fuori dall'Italia
e sperimentare da vicino i mutamenti in atto. Va in questa direzione anche
l'ultima novità introdotta nei corsi di laurea specialistica della Facoltà di
Economia di via dei Caniana: quattro corsi interamente in lingua inglese per
studenti italiani e stranieri in un inedito gemellaggio con
diverse università (di cui capofila è quella di Berlino) fatto di scambi di
studenti. «Molti docenti - spiega Laura Viganò, preside della Facoltà di
Economia da poco più di un anno, tracciando il bilancio delle attività
accademiche - tengono già delle lezioni in inglese nell'ambito del proprio
corso, oppure parte in lingua italiana e parte in lingua straniera.
Questo aiuta gli studenti a prendere familiarità con un linguaggio tecnico e
internazionale. Salvo per chi aderisce al programma di scambio con Berlino,
normalmente non si tratta di corsi obbligatori ma opzionali, in modo tale che
ogni studente si senta libero di valutare se frequentarli o no, ma l'intenzione
è di estendere e potenziare sempre di più questa possibilità. È fondamentale
infatti acquisire la padronanza della lingua inglese nel mercato attuale. Una
particolarità che si inserisce all'interno di un accordo con l'Università di
Berlino: i nostri studenti avranno l'occasione di frequentare alcuni corsi là e
viceversa». Quella degli scambi di studenti è una metodologia che la Facoltà di
Economia conosce bene: grande successo hanno avuto per esempio gli scambi
internazionali con l'Università del Missouri o quelli con la Cina. «Mi auguro
che anche l'imprenditoria locale - osserva Laura Viganò - sappia valorizzare
l'esperienza unica di questi studenti che si sono formati anche in contesti e
mercati diversi, dagli sbocchi interessanti». Sempre in questa direzione stanno
maturando nuovi progetti con la Russia, in anni di apertura degli affari verso
l'Est Europa. «Per il prossimo anno, recependo le indicazioni della riforma
universitaria, abbiamo puntato soprattutto a razionalizzare i corsi sia della
laurea triennale sia di quella specialistica, che diventerà laurea magistrale,
in modo tale da offrire indirizzi chiari agli studenti fin dai primi passi in
facoltà - spiega Viganò -. Abbiamo due percorsi di laurea triennale, il ramo
aziendale e quello di scienze economiche con diversi curricula. Le lauree
specialistiche si suddividono in tre aree: Economia aziendale e direzione delle
imprese per chi vuole intraprendere la libera professione, Management, finanza
e international business e infine Economia delle imprese innovative. Guardiamo
ai rapporti con l'estero ma anche con il territorio: nell'anno trascorso sono
stati molto intensi i contatti con diversi intelocutori istituzionali locali;
attualmente stiamo lavorando a un accordo con l'Ordine dei commercialisti,
pronti a ospitare gli studenti per stage nei loro studi professionali. Continua
a dare soddisfazione la proficua collaborazione avviata con la Guardia di
Finanza nell'ambito della laurea in Scienze della sicurezza economico
finanziaria». La Facoltà di Economia si divide su due sedi: quella di via dei
Caniana in città e quella di Treviglio. Conta in tutto 3.318 studenti iscritti
nell'anno accademico 2007/2008 di cui
( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
«Una finanziaria per
la Bergamasca» --> Occorre inventare strumenti nuovi: capitali pubblici e
privati che insieme investono sul territorio C'è una cultura industriale da
salvare. Il futuro sarà anche manifatturiero: è una base indispensabile
Domenica 08 Febbraio 2009 ECONOMIA, pagina 29 e-mail print Quando avanza
un'idea, gli occhi si illuminano e sorride. Savino Pezzotta guarda al mondo che
cambia. Mette in fila riflessioni che partono dall'uomo e dal lavoro. E arriva
a proposte concrete. Perché l'innovazione è a tutto tondo, non solo quella
tecnologica. E per affrontare questa crisi che è e sarà difficile, servono
«strumenti nuovi». Ad esempio, facendo tesoro della storia che ha visto proprio
Bergamo protagonista, una finanziaria locale pubblico-privata
per sostenere le vie nuove dello sviluppo. Partiamo dalle proteste dei
lavoratori in Gran Bretagna, che hanno visto protagonisti involontari
lavoratori italiani e portoghesi, condotte con lo slogan «british job for
british workers», lavoro britannico per lavoratori britannici. Ora è stato
trovato un accordo. Ma la «coperta» del lavoro sta diventando proprio così
corta? «Sta diventando sicuramente corta. Non solo a livello europeo, ma
mondiale. Gli ultimi dati dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo)
dicono che la disoccupazione sta crescendo in tutto il mondo. Parte in modo
determinante dai Paesi industrializzati: dagli Stati Uniti, dall'Europa e
coinvolge tutta la realtà mondiale. Questo spiega, non giustifica, alcune
reazioni che incontreremo. Oggi le vediamo in Gran Bretagna. Gli italiani
giuridicamente hanno ragione. Ma è difficile dire che gli operai inglesi hanno
torto dal punto di vista umano. Conciliare questi due aspetti non è facile. Il
rischio è che ci sia una contrapposizione fra deboli. Anche in Italia. E
dobbiamo essere pronti. Il rischio è che si rompa la solidarietà fra lavoratori
e s'incrini un ethos popolare, che da noi aveva anche un profondo deposito
cristiano. Bisogna stare attenti. È un pericolo grande e abbiamo il dovere di
reagire. In questa crisi i processi non saranno indolori. Usciremo
profondamente cambiati. Ma se saltano i principi di fondo, a pagare saranno i
più deboli». Ha messo al centro l'uomo e il lavoro. Nel 2000, quando venne
eletto segretario generale della Cisl, lei disse: «Il mio maestro è la
fabbrica, perché è lì che si conoscono le persone e le regole». C'è ancora
questa «scuola»? «La mia fabbrica, la Reggiani, sta chiudendo. Nelle scorse
settimane ho chiesto di poterla vedere ancora prima della chiusura. Ci ero
entrato a 15 anni e il giorno che ho timbrato mi sono sentito grande: ero
diventato un uomo. Il lavoro nell'industria aveva questa capacità. La fabbrica,
con i suoi conflitti e anche con il livello di subordinazione che c'era e che
tutti dimenticano, era una comunità, dove si scopriva la dimensione del fare un
percorso insieme. Ora vederla chiudere è la fine di un'epoca e questo mi dà
timore e tremore perché capisco, più di quanto lo capissi prima, che il mondo
sta cambiando. Oggi non ci sono più le grandi fabbriche. C'è invece
un'organizzazione produttiva dispersa nel territorio. Questo dovrebbe
valorizzare le relazioni umane nella dimensione territoriale. Il problema è
come farla scattare. Occorre recuperare il territorio come luogo della
solidarietà e non dell'esclusione, perché è il luogo del lavoro e della
cooperazione. Ci sono idee di coinvolgimento partecipativo da ripensare. La
fabbrica non è più realtà dell'oggi. Si sposta la produzione sul territorio e
cambiano i rapporti». Bombassei ha detto che questa crisi, nata dalla finanza,
è la rivincita dei metalmeccanici. È d'accordo? «Non so se è la rivincita dei
metalmeccanici. Di sicuro ci fa riflettere sull'idea degli ultimi 15 anni che
la ricchezza non è data dalla produzione di beni: ricordate le persone davanti
alle banche a vedere l'andamento della Borsa? Oggi ci troviamo a uscire da
questo sogno: non si fa denaro con denaro, che è una cosa seria e va
rispettato. Adesso siamo obbligati a uscire e a tornare a guardare alle cose
concrete. Per il nostro Paese è una sfida alta. Da un certo punto di vista, è
una fortuna che il processo da noi non sia stato accentuato quanto in altri
Paesi, con uno spostamento tutto verso il terziario. Avere il manifatturiero
rende l'impatto meno drammatico. Però c'è un salto che si deve fare: ci vuole
innovazione e occorre avere cura più di ieri della dimensione del lavoro. È la
vera ricchezza su cui investire. Abbiamo bisogno di lavoro di qualità, dove si
inserisce la passione delle persone. La precarietà ti toglie l'idea di futuro».
Proprio sui temi del lavoro si è aperta una discussione che ha portato alla
firma separata dell'accordo per la riforma dei contratti. La frattura fra Cgil
da una parte e Cisl e Uil dall'altra è insanabile? «Non c'è nulla di
insanabile, dipende dalla volontà. Guardo con preoccupazione a questa
situazione, pur essendo stato a suo tempo protagonista di rottura, quando si è
trattato di difendere l'autonomia. Senza esprimere giudizi su chi ha torto o
chi ha ragione, credo che in questa fase, in cui i problemi del lavoro sono
prevalenti, i sindacati tutti dovrebbero fare un passo per arrivare a una
convergenza unica. Oggi il problema non è solo il modello dei contratti, e se
si fosse risolto a suo tempo la situazione forse sarebbe diversa, ma è unire il
mondo del lavoro. Chi opera per dividere sbaglia. Però si unisce rinunciando
ognuno a qualcosa. Anche la politica è chiamata a riflettere. Per uscire dalle
difficoltà abbiamo bisogno di coesione sociale, più di quella politica che ha
la sua dialettica: la coesione sociale può regolare anche quella politica». Se
dovesse fare da paciere cosa chiederebbe a ciascuno? «Fare da paciere non è mai
entrato nella mia attitudine. Al massimo ho cercato mediazioni, evitando di
scendere a compromessi. Se potessi li inviterei tutti a cena. La Cgil deve
rendersi conto che la riforma dei contratti va fatta. Ha posto alcuni problemi,
che vanno colti anche dalla Cisl. E si deve riaprire un confronto senza
pregiudiziali. Al punto in cui siamo arrivati, però, vedo questa strada
difficile. La questione allora è come tuteliamo oggi il mondo del lavoro di
fronte alla crisi». Per dare una boccata d'ossigeno all'economia, il Governo ha
varato gli incentivi all'auto. Come li giudica? «Sono convinto che si doveva
dare un aiuto all'auto. Se è vero che anche il settore automobilistico va a
riassestarsi a livello internazionale, bisogna valutare se l'Italia può
rinunciare ad avere una sua presenza. Io dico di no. La nostra forza è
l'industria e oggi l'auto ha un peso importante. Il problema è se per il nostro
Paese questa industria è essenziale oppure no. Io dico di sì, per tutto il suo
indotto. Bisogna fare in modo che la Fiat vinca la scommessa sul piano
mondiale. Aiutare oggi vuol dire guardare al futuro. Ci sono momenti in cui
l'intervento pubblico è necessario nell'interesse del Paese. E lo dico pur
essendo all'opposizione». Altri settori, a partire dal tessile, lamentano però
di non ricevere uguale attenzione. Hanno ragione? «È vero. Però bisogna capire
nella divisione internazionale del lavoro quanto spazio c'è per il tessile
italiano. Io sono perché venga aiutato, anche il tessile locale. Ma bisogna
capire quanto spazio ha. A Bergamo occorre fare uno sforzo per salvare il tessile,
ma occorre pensare anche a un elemento sostitutivo. Il mio problema non sono
solo le fabbriche chiuse, ma la dispersione della cultura industriale. Si sono
impiegati cent'anni per costruirla. Un processo di crescita, di evoluzione.
Perdere questa cultura è un passo indietro. Noi abbiamo l'obbligo di
salvaguardarla. È anche fonte di imprenditorialità. C'è necessità di agire con
attenzione sul dato locale. Industria e cultura. Occorre inventare strumenti
nuovi e mi viene in mente, anche per le vicende del passato quando per la Festi
Rasini si fece una finanziaria locale e fu un tentativo importante, uno sforzo
grandioso: oggi dovremmo pensare a una finanziaria locale per l'innovazione,
per il cambiamento, dove ci siano capitali pubblici e privati che investono sul
territorio. Non possiamo pensare che ci salvino solo da fuori. Il problema è
creare strumenti a livello locale dove anche il credito fa un sforzo: entra e
restituisce in investimenti quanto la gente dà al sistema». Chi dovrebbe
esserci in questa finanziaria? «Imprenditori, enti locali e banche. Per il
cambiamento e lo sviluppo del territorio. Questo è il modo vero per
intervenire. Uno strumento che serva non solo nei momenti di crisi, ma anche di
sviluppo. Se la produzione oggi è nel territorio, questa può essere una via
interessante». Come vede la possibile conversione nel tessile? «Dovremo
definire una fase di transizione e capire dove si va. Servono strumenti per
gestire la trasformazione e nel frattempo mantenere la cultura industriale. Ad
esempio, anziché pagare la cassa integrazione per far stare a casa i
lavoratori, potrei pagarla per farli lavorare». In che senso? «Non li lasciamo
a casa. Lo Stato copre quella parte di reddito e i lavoratori continuano a
produrre». Ma lavorerebbero per il magazzino? «Non è detto. Per una parte
quella produzione può anche essere venduta a costi inferiori e intanto si
accompagna la trasformazione». Come vede lei il futuro della provincia: sarà
ancora manifatturiero? «Anche manifatturiero. Se c'è un'evoluzione creatrice
dell'economia, non posso dire: tutto terziario. E il terziario chi serve? La
base manifatturiera è indispensabile. Non solo per produrre ricchezza, ma come
elemento di connessione del territorio. Occorre farla evolvere. Introdurre
un'industria tecnologicamente più avanzata, come è accaduto in Finlandia.
Bisogna che ci sia il coraggio, che hanno già avuto e in questo confido, degli
imprenditori bergamaschi di rischiare vie nuove. La classe imprenditoriale
bergamasca non è mai stata conservatrice. Penso alla crisi degli anni Settanta:
anche allora pareva che il tessile scomparisse. E anche allora ci sono stati
processi di innovazione. C'è stato un coraggio di rischiare che si deve
rimettere in campo. Non solo da parte degli imprenditori, ma penso in generale
alla borghesia bergamasca: rimane solo a guardare o decide anche lei di giocare
e pesantemente?». Le sue proposte rischiano di scontrarsi con la difficoltà a
fare squadra sul territorio, rilevata anche da Bombassei. «La finanziaria può
essere lo strumento che aiuta a fare sistema. Bombassei ha ragione. Ma di
fronte a una situazione di necessità, se non ho strumenti condivisi, è
difficile fare sistema. Che sia una finanziaria, un consorzio o altro:
l'importante è che sia uno strumento comune capace di incidere sul territorio e
mettere in circolo le risorse. Si tratta di fare un'innovazione». Le parti
sociali hanno avviato uno studio sulla Val Seriana. Si potrebbe partire da lì?
«Dipende da loro. Non do consigli. Fare un'analisi della situazione va bene. Ma
sarà solo un'indagine o poi ci sarà uno strumento? L'importante è che il suo
interesse sia qui. Abbiamo già avuto dimostrazione che quando si è puntato
sull'interesse del territorio i risultati ci sono stati: l'aeroporto è stata
una sfida e un successo. Partendo dalla forza locale, ha espanso i suoi
confini, portando benefici alla città». Siamo partiti dal contrattacco, ma
serve anche la difesa. Come valuta l'intervento del Governo sugli
ammortizzatori sociali? «È importante, ma non sufficiente. Credo che anche le
indicazioni di Marcegaglia sulla necessità di maggiori risorse siano corrette.
Ho una visione della crisi che non si risolverà nel breve periodo. Se vogliamo
innovare, dobbiamo determinare elementi di sicurezza sociale: salari, stipendi
e pensioni. Guardiamo all'Europa: 2 milioni e mezzo di persone in sciopero in
Francia, le proteste nell'Est. Man mano che la crisi morde, la tensione cresce.
Ma se diventa troppo alta, per sua natura inibisce la trasformazione. Allora
dobbiamo chiederci come tutelare i redditi e io dico come tutelare i redditi
della famiglia. Tutti in campagna elettorale abbiamo fatto promesse alla
famiglia, ma poi è stato fatto poco. Condivido quanto detto dal presidente
della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Bagnasco, che questo era il
tempo di introdurre il quoziente familiare: non tutto, però si doveva iniziare.
Serve una politica per la famiglia, specie in una fase in cui questa torna a
essere elemento di sicurezza. Le misure sono deboli e insufficienti e non dico
che occorre fare tutto e subito. È un Governo che può fare una programmazione
di legislatura e prevedere di introdurre alcuni elementi a step. Le una tantum,
che non sono disprezzabili, non risolvono. Bisogna osare qualcosa di più, a
costo di usare la flessibilità sul debito pubblico». Silvana Galizzi 08/02/2009
nascosto -->
( da "Trentino" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
RACCONTI / Il filosofo Arena Abbandonarsi all'amore Docente di storia della
filosofia contemporanea e filosofie orientali all'Università di Urbino; autore
di saggi sul pensiero, la storia e le culture orientali, Leonardo Arena si
presenta con una raccolta di 50 racconti sull'amore. Alle soglie di San
Valentino, un libro che parla di come, attraverso l'amore, o meglio,
"il coraggio dei sentimenti", si riesca ad apprezzare la vita e a
dare il meglio di se stessi. Continuando il filo delle filosofie orientali, è
solo abbandonandosi ad esso, senza paure né remore, che si riesce a trovare la
vera felicità. Dal patrimonio di culture e religioni d'ogni tempo, parabole
vibranti di sensualità e sapienza. LEONARDO VITTORIO ARENA Il lago incantato
Piemme, euro 12,00
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'arteterapia va
alla Galleria del Premio Suzzara, fino al 5 marzo il ciclo di laboratori
intitolato "LavoroAdArte" Conduce gli incontri Carlo Coppelli
«LavoroAdArte» è il titolo dell'iniziativa che si svolgerà fino al 5 marzo alla
Galleria del Premio di via don Bosco 2/a a Suzzara. Si tratta di un ciclo di
laboratori espressivi attraverso l'arteterapia condotti da Carlo Coppelli, docente di Discipline plastiche all'Istituto d'Arte di Modena,
Arteterapeuta, docente a contratto all'Università di Modena e Reggio Emilia, formatore.
Gli incontri si svolgeranno il 12 - 19 - 26 febbraio e 5 marzo dalle 16 alle
19. «Il Museo Galleria del Premio Suzzara - ha spiegato il conservatore Marco
Panizza - svolge attività di didattica dell'arte secondo un progetto
definito 'GalleriAdArte', prevalentemente con interventi rivolti alle scuole
primarie. Con 'LavoroadArte', il Museo intende ampliare i propri confini
offrendo una nuova sperimentazione nell'ambito della cosiddetta 'arteterapia',
disciplina che cerca di unire in modo armonico la spontanea espressività
personale, il gioco creativo e la comunicazione con gli altri attraverso il
lavoro di gruppo. Il titolo 'LavorAdArte' è un evidente richiamo all'identità
del nostro museo che, a partire dal dopoguerra, sul rapporto tra arte e lavoro,
ha costruito la propria collezione e vuole inoltre indicare un percorso
laboratoriale dove il lavoro artistico è inteso come strumento» con cui, come
scrive Carlo Coppelli, conduttore del corso «si scoprono regole, si manifestano
dubbi e certezze, si cercano nuove soluzioni, si percepiscono i propri limiti e
le proprie potenzialità». Il laboratorio, rivolto ad operatori ed educatori che
intendono lavorare o già lavorano in musei, scuole, biblioteche, associazioni
di volontariato, con particolare riferimento all'area del disagio, intende
offrire i primi strumenti nell'ambito dell'educazione all'arte attraverso
questi incontri. Info e prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18,
allo 0376/535593. Si richiede la frequenza a tutti gli incontri. (m.p.)
( da "Giorno, Il (Sondrio)" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
SONDRIO pag. 4
Incontri dell'Unitre Si parla di filosofia Proseguono a
Sondrio gli appuntamenti dell'Unitre, Università delle tre età. Domani la
professoressa Chiara Sciolis Garbellini, docente di
psicologia e filosofia, parlerà della relazione fra ideale e reale nel pensiero
di John Dewey. L'incontro avrà inizio alle 15.30 al Cinema Excelsior di
Sondrio. Image: 20090208/foto/9491.jpg
( da "Corriere Alto Adige" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: PUBBLICITA - data: 2009-02-08 num: - pag: 8
categoria: PUBBLICITA CORSOUNICO - STUDIOMIO PER IL RECUPERO DEI DEBITI
FORMATIVI Cls e le proposte per studenti e lavoratori N ell'ampio spettro delle
attività promosse dal Cls, il settore Educazione Scuola ed Università
rappresenta senza dubbio una delle più caratterizzanti. Da oltre 30 anni
infatti sono attivi i corsi di recupero scolastico che rappresentano per tutti
i lavoratori studenti un ottima opportunità per conseguire un titolo di studio.
Il progetto Redefor (Recupero debiti formativi) è da anni uno degli ambiti di
attività del Cls. I destinatari, a cui è rivolta l'azione formativa, sono in
primo luogo studenti in età scolare sia di scuola media di I° grado che di II°
grado, provenienti dai vari ordini scolastici, tutte le persone (lavoratori e
non) che per ragioni diversificate necessitano di approfondimenti in ambiti
didattici specifici, vogliono superare un esame anche di bilinguismo o
universitario con più sicurezza e maggiore preparazione. Il Cls, avvalendosi
delle proprie risorse di ricerca e dell'esperienza ormai trentennale maturata
nel campo del recupero dell'istruzione secondaria superiore, mira ad offrire
con questo servizio un percorso confacente alle esigenze degli utenti, grazie a
proposte personalizzate mirate agli interessi specifici con modalità didattiche
che stimolano a una partecipazione più attiva degli studenti. Gli orari sono
concordati secondo le esigenze dei partecipanti e le lezioni possono aver luogo
di mattina, pomeriggio e sera , durante tutta la settimana, sabato compreso.
Con questo progetto il Cls intende offrire all'utenza una possibilità di
recupero di qualità strutturata in attività più complete e coordinate rispetto
alla tradizionale lezione privata: analisi della situazione di partenza,
motivazione allo studio, eventuali difficoltà di ordine psicologico, tempo
disponibile e difficoltà oggettive di studio. Allo studente vengono forniti
esattamente i contenuti mancanti o male assimilati attraverso un lavoro
dinamico che coinvolge attivamente e che permette un'immediata applicazione. Il
progetto di recupero, quantificato in termini di tempo necessario assieme
all'alunno stesso (10 o più ore ), viene riformulato in base a frequenti
verifiche che valutano il percorso ed i risultati conseguiti, al termine
dell'intervento viene rilasciato un attestato di frequenza valido come credito
formativo. Con questi corsi si intende inoltre migliorare
il bagaglio formativo e culturale di coloro che richiedono il servizio.
Nell'attuazione del progetto, il Cls opera secondo la certificazione di qualità
Uni Eso Iso 9001 : 2000 e si avvale di docenti che prestano la loro opera nel
campo dell'educazione formale degli adulti con collaudata esperienza.
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 08 Febbraio
2009 Chiudi di GIUSEPPE CAFORIO Con le prime due udienze dibattimentali si è
entrati nel vivo di quello che sarà certamente un processo pieno di colpi di
scena. C'è da aspettarsi, soprattutto dalle difese dei due imputati, una
strategia volta a ribaltare una situazione che allo stato li vede in posizione
estremamente delicata. Ed invero la condanna di Rudy Guede e soprattutto le
motivazioni della sentenza del gup Micheli costituiscono uno spettro che lascia
intravedere il concreto potenziale dell'ergastolo per entrambi gli imputati. Si
ricorda infatti che, secondo la sentenza di Micheli, il Guede ha partecipato
all'omicidio ma non è stato colui che ha ucciso Meredith Kercher. Se ciò è
vero, allora l'omicida è un'altra persona e secondo gli inquirenti questa
persona va individuata o nel Sollecito o nella Knox. Recuperare terreno in
questo contesto, con una giuria popolare stressata da un'imponente attenzione
mediatica, risulta essere fatto arduo, che richiede delle vere e proprie
operazioni complesse. In tale quadro, si possono inserire le scelte operate
soprattutto dal Sollecito e dai suoi difensori, in queste prime battute, di
rilasciare a ripetizione dichiarazioni da parte dell'imputato. Ciò potrebbe
lasciar denotare la ferma volontà del Sollecito "di urlare" in ogni
tempo ed in ogni modo la propria innocenza, cercando di colpire la sensibilità
del collegio giudicante. Del resto, ormai vi è una assoluta necessità di
scuotere quello che dall'esterno potrebbe apparire un processo scontato.
Allora, da un lato, le continue dichiarazioni del Sollecito, e dall'altro, le
più che comprensibili contraddizioni che i testi certamente faranno emergere,
potrebbero aprire degli spazi di dubbio nell'organo giudicante. Nel nostro
ordinamento vige come principio cardine quello del "in dubbio pro
reo". E allora come obiettivo minimo della difesa vi è quanto meno quello
di instillare dei dubbi che portino ad escludere una ragionevole certezza sulla
responsabilità dei due imputati. Sarebbe sufficiente ciò per ottenere un
risultato, che allo stato appare già di per sé difficile, ovvero una
assoluzione con formula dubitativa. Rimane in ogni caso, laddove l'operazione
"screditamento" delle conclusioni della sentenza Guede non dovesse ottenere
i suoi risultati, la possibilità di concretizzare il motto confuciano che
testualmente afferma: «quando non puoi battere il nemico, almeno confondilo».
In altri termini, le difese potrebbero puntare a creare una tale confusione in
sede di dibattimento, aiutati dalle inevitabili contraddizioni dei testi e
delle risultanze degli incidenti probatori, che potrebbe portare a ritenere non
sussistere gli estremi di una condanna oltre ogni ragionevole dubbio. Uno step
importante sarà l'espletamento dell'esame dei testi della pubblica accusa. Se gli imputati riusciranno a superare indenni questa fase,
allora potranno dire di avere fatto un passo decisivo verso un possibile
capovolgimento della situazione attuale che li vede in situazione estremamente
complessa e con un'alta probabilità di condanna. Docente di Scienze
dell'investigazione Università di Perugia
( da "Messaggero, Il" del 08-02-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Viterbo))
Argomenti: Cultura
Domenica
08 Febbraio 2009 Chiudi di CARLA MASSI «SOSTENGO la scelta del padre di Eluana
ma la politica ha fatto vincere l'ideologia sulle coscienze. Spero che questa
sofferenza comune porti ad una rinascita collettiva». Così commenta Sergio
Givone docente di Estetica all'università di Firenze.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-02-08 num: - pag: 3
categoria: REDAZIONALE Muti e il Presidente: il San Carlo in delirio Urlo dalla
platea: viva la Costituzione. Ovazioni per Napolitano Poi applausi a scena
aperta per la direzione del Maestro Un sabato memorabile per il Capo dello
Stato: una giornata vissuta tra arte, cultura e la visita all'istituto Pascale
NAPOLI — «Oggi più di ieri lei è un presidente molto amato ». La splendida
presentazione di Serena Albano ha fatto scattare in piedi il pubblico di
politici, medici, ricercatori e malati che gremiva il
salone delle conferenze dell'Istituto Pascale. Più che un applauso a Giorgio
Napolitano è stata dedicata una standing ovation che si è ripetuta quando il
sindaco Iervolino ha toccato le stesse corde emotive. Il Capo dello Stato, in
prima fila, ha capito che in un luogo dove il dolore è di casa non poteva
rispettare la consegna di non dare risposte che potessero alimentare
l'atmosfera da scontro istituzionale che, invece, Berlusconi anche ieri ha
temerariamente calcato. E, al termine della relazione del direttore generale
del Pascale, Mario Santangelo, è salito sul palco e ha pronunciato parole
altissime: «Il sentimento di vicinanza e di partecipazione nei confronti delle
persone che lottano contro la malattia e anche per le persone che giungono alla
soglia estrema della vita è forte in ciascuno di noi e non può essere monopolio
di nessuno». E subito dopo: «Anche quando si debbono prendere decisioni
delicate nell'esercizio delle proprie funzioni io conto sulla comprensione dei
cittadini e di quanti sono qui». L'applauso prolungato ha scaldato il cuore di
Napolitano che già in mattinata, all'uscita del San Carlo dove si era recato a
salutare Riccardo Muti che stava completando la prova generale del concerto,
era stato accolto accolto calorosamente da un gruppo di persone che gli avevano
gridato di stare dalla sua parte. E dalla parte di Eluana. «Viva la
Costituzione! », gli hanno urlato e lo stesso slogan lo hanno ripetuto ieri
sera prima dell'ingresso in teatro. è stata una giornata trionfale per l'uomo
del Colle, dunque. Dopo lo stress di queste ore Giorgio Napolitano è ritornato
nella sua città inseguendo il proposito di cogliere l'occasione di prendere una
boccata di ossigeno e di dedicarsi per un giorno a due eccellenze partenopee:
il San Carlo recuperato al suo splendore dopo un restauro eccellente e la
Fondazione Pascale dove, oltre l'assistenza, si fa ricerca
oncologica ad altissimo livello. Da settantacinque anni e con la mente e lo
spirito sempre rivolti al futuro, come ha sottolineato Santangelo. La bellezza
da brividi del Massimo lo ha messo immediatamente di buon umore e così pure
l'abbraccio con Riccardo Muti, da melomane a maestro. è successo tutto intorno
a mezzogiorno. La sosta al Massimo non era prevista dal cerimoniale, il
Presidente se l'è concessa prima di recarsi a Villa Rosebery. Il fuori
programma è piaciuto moltissimo a Muti e ai ragazzi di alcune scuole che per la
prima volta scoprivano, insieme al Presidente, la nuova meraviglie del San
Carlo. Ai ragazzi il maestro ha rivolto un appello: «Dimenticate adda passa' 'a
nuttata, dovete lavorare e farvi spazio. Io sono nato nei vicoli e ho imparato
che il lavoro è fondamentale». Un buffetto sulle guance e subito dopo la
carezza: «Tornerò per darvi una mano». Giorgio Napolitano ha visitato il teatro
in una sorta di transfert emotivo: le 556 sedie sono state rifatte, il palco
reale ha recuperato l'antico fascino e la tela del Cammarano su nel soffitto
aveva ritrovato. come d'incanto, la luce originale. Una meraviglia ed allora il
Presidente si è fatto prestare il microfono ed ha voluto esprimere agli scolari
la sua gioia: «Questo è il mio teatro e diventerà anche il vostro teatro; oggi
è un grande giorno per Napoli perchè, come ha scritto Raffaele La Capria,
l'arte torna ad incontrare la bellezza ». Cinquanta milioni di lavori: tutto è
ritornato nuovo, cioè uguale all'originale, e Riccardo Muti per solennizzare
l'evento ha deciso di ritornare, un quarto di secolo dopo, l'orchestra e il
coro del Massimo. A Bassolino, che ha stanziato i fondi per far risorgere le
due eccellenze - recuperando anche le omissioni dei governi centrali che non
hanno rispettato gli impegni finanziari assunti, brillavano gli occhi: «I soldi
spesi per il San Carlo e il Pascale, ha commentato, sono benedetti. In questo
modo ci rimbocchiamo le maniche per uscire dai guai» Al Pascale Napolitano ha
visitato i reparti, si è intrattenuto, senza la presenza invadente delle
telecamere, con i malati e ha inaugurato la risonanza magnetica per la
mammella: è la prima in Europa. Il potenziamento delle
strutture proseguirà con attenzione massima alle attività di ricerca e l'obiettivo di arrestare la fuga di cervelli. Bassolino ci crede: «Qualcuno, anzi, lo faremo rientrare».
Prima di ripartire dal Pascale, Napolitano ha voluto ricordare due amici
d'infanzia, entrambi medici, che hanno lavorato nell'ospedale.
«Consentitemi di chiamarli come facevo: Didì (Eduardo) Ruffo e Sandro
(Alessandro) Vescia». Il consenso è venuto con un'altra dose di applausi.
Sacrosanti. Carlo Franco
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1CULTURA - data: 2009-02-08 num: - pag: 17
categoria: REDAZIONALE Scienza Ceinge, incontro con Beltrame «Ecco come la
ricerca biomedica può generare valore» di VALERIA FILARDO «L a conoscenza
prodotta dalla ricerca non deve essere fine a se stessa, ma deve generare
valore. Un valore non necessariamente economico, ma che può avere anche una
rilevanza sociale, come nell'ambito della salute pubblica
o delle scienze umane». Questo il punto nodale della conferenza dal titolo
«Come generare valore nella ricerca biomedica» tenuta venerdì dal professore
Francesco Beltrame al Ceinge Biotecnologie Avanzate di Napoli nell'ambito del
ciclo di incontri «I Venerdì del Ceinge, conversazioni ai confini della
Scienza». «L'operatività nella ricerca biomedica va declinata in tre punti
fondamentali », spiega Beltrame, ordinario di bioingegneria presso la facoltà
di Ingegneria dell'Università degli studi di Genova, responsabile del laboratorio
di ricerca del Dipartimento di informatica, sistemistica e telematica Biolab, e
presidente del Comitato tecnico scientifico (Cts) del ministero
del-l'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
(Miur) e direttore del Dipartimento di tecnologie dell'informazione e della
comunicazione (Ict) del Cnr. «I centri di ricerca pubblici devono fare rete tra
loro (networking), interagire in maniera costante con il mondo produttivo
privato (partenariato pubblico-privato) e stabilire collaborazioni
internazionali tra gruppi di eccellenza in specifiche linee di ricerca
(internazionalità) ». Tre punti incarnati dal Ceinge, presieduto e coordinato
dal professore Francesco Salvatore, che con fierezza ne illustra le stimmate di
avanguardia: «Un centro in cui lavorano circa duecentocinquanta persone, che ha
realizzato importanti obiettivi. La concentrazione presso un'unica sede di
gruppi di ricerca d'eccellenza attivi nel settore della biologia avanzata e
della biotecnologia, alcuni diretti da scienziati americani e inglesi. La
realizzazione di piattaforme tecnologiche infrastrutturali di genomica e
post-genomica di ultima generazione a supporto delle attività di ricerca delle
imprese operative nel settore delle biotecnologie e dei gruppi di ricerca
interni. Lo svolgimento di progetti di ricerca, sviluppo e alta formazione in
biotecnologie avanzate e medicina molecolare, tra cui numerosi progetti
collaborativi internazionali. Attività di ricerca in
collaborazione con Istituti e Centri di ricerca pubblici e privati. Tredici brevetti
e oltre 350 pubblicazioni di lavori scientifici su prestigiose riviste
internazionali. Attività assistenziale di diagnostica di biologia molecolare
clinica in convenzione con il Policlinico dell'Università Federico II per quasi
cento alterazioni genetiche. Un centro che non ha corrispondenza a
livello regionale e che si presenta come uno dei più articolati anche a livello
nazionale». Ma immerso nella realtà italiana, dove la ricerca d'eccellenza si
trova a fare i conti con la costante carenza di fondi. In veste di coordinatore
e promotore per il Miur delle Piattaforme tecnologiche europee e nazionali,
Beltrame sottolinea «il ruolo cruciale di linee strategiche condivise da
imprese, istituzioni e gruppi finanziari nel rilanciare il ruolo della ricerca
e dell'innovazione tecnologica per affrontare le nuove sfide dei mercati
globali. Secondo le linee guida europee, il 70 per cento delle risorse dedicate
alla ricerca dovrebbe essere destinato alle tematiche strategiche». E sul 15
per cento destinato alle infrastrutture interviene il professore Salvatore: «Mi
sembra poco, almeno nel campo in cui opera il nostro centro. Nel settore delle
biotecnologie è essenziale il potenziamento delle infrastrutture, non solo per
il loro valore intrinseco di essenzialità per la ricerca nelle sue varie
articolazioni, ma anche perché costituiscono il punto di giunzione tra la
ricerca di base e quella rivolta all'innovazione, ovvero quella che può
produrre valore rispondendo alle esigenze del mondo produttivo. Ecco perché noi
abbiamo investito molto nelle infrastrutture tecnologiche». Ma il mantenimento
di una struttura di tale portata necessita di fondi notevoli. «Per poter
consentire il pieno funzionamento del centro, nonché la stabilizzazione del
modello adottato, è necessario che il Ceinge possa contare su un finanziamento
di circa 13 milioni di euro l'anno», spiega Salvatore. «D'altro canto,
garantire il funzionamento di base del centro significa anche assicurarne la
capacità di sviluppo e di attrazione di finanziamenti e di linee di imprese
biotecnologiche per lo sviluppo della Regione Campania». I tre punti-chiave «I
centri di ricerca pubblici devono fare rete, interagire col mondo produttivo e
stabilire collaborazioni internazionali» Qui sopra, un laboratorio del Ceinge A
sinistra, Francesco Beltrame, professore di biongegneria all'Università di
Genova e presidente del Comitato tecnico-scientifico del ministero
dell'Università e della Ricerca
( da "Centro, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 - Teramo
Deserta la presentazione del romanzo-scandalo TERAMO. Poca gente, venerdì sera,
alla presentazione del libro-scandalo "Oggi sono nata sola"
dell'autrice teramana, che scrive sotto pseudonimo, Mariasara Cielo. Nella casa
del mutilato in piazza Dante c'erano una ventina di persone. ??Per noi questo è
un altro segno di boicottaggio??, ha detto la docente
Dalila Curiazi, che ha presentato il libro. ??Questa», ha aggiunto, «è una
città che preferisce rispondere con il silenzio quando ha paura». Nel libro si
parla, tra l'altro, di rapporti sessuali tra la protagonista e alcuni docenti
dell'università di Teramo in cambio del superamento di
esami. Quando si è toccato questo argomento, uno spettatore se n'è andato. Due
attrici hanno recitato alcuni passi del libro. Sono intervenuti Antonio
D'Amore, direttore del quotidiano La Città, Azzurra Marcozzi, giornalista
dell'emittente Radio G, e il proprietario della libreria La Sapienza Antonio
Topitti. E' stata letta poi una lettera che l'autrice ha inviato alla casa
editrice Evoè, dove la ragazza chiede pubblicamente scusa alla madre, da lei
pesantemente accusata nel libro. La casa editrice ha rimarcato il fatto che
Mariasara Cielo le ha ceduto tutti i diritti di vendita del testo. ??Il
ricavato della vendita del libro??, spiega il direttore della Evoè Renato
Pisciella, ??in parte servirà per recuperare le spese di stampa, mentre il
resto verrà interamente devoluto in beneficenza??. Finora sono state vendute,
tra Abruzzo, Lazio e Marche, oltre 500 copie di "Oggi sono nata
sola". A marzo il libro verrà presentato a Giulianova e poi a Roma, al
teatro della Forma.
( da "Giornale.it, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
n. 34 del 2009-02-08
pagina 2 Ma lei voleva davvero morire? Tutti i dubbi ancora irrisolti di
Stefano Filippi Il papà Beppino sostiene di fare la sua «volontà». Però è
soltanto presunta: Elu non ha lasciato nulla di scritto. E le testimonianze
sono discordanti C?è una parola, un vocabolo che di solito si spreca quando si
tratta di questioni così delicate. Che nei giornali viene sparso a manciate, e
invece per Eluana Englaro è stato cancellato. è l?aggettivo «presunto». Il papà
Beppino combatte da anni perché sia riconosciuta e attuata la volontà della
figlia. Errore. La presunta volontà. Eluana non ha mai detto che, se si fosse
trovata nelle condizioni in cui versa da 17 anni, avrebbe voluto morire. Non
l?ha detto e tantomeno l?ha scritto, nulla ha lasciato per manifestare la
propria volontà, non esiste un appunto, un biglietto, una pagina di diario in
cui la giovane abbia espresso, anche indirettamente, il desiderio di fare la
fine verso cui è stata destinata, quello che la Corte d?appello di Milano, in
un linguaggio gelido come una sala autopsie, chiama «rifiuto del trattamento di
sostegno vitale». è un errore che il decreto in questione non compie, infatti
parla sempre di «volontà presunta» o presuntiva. Che è stata ricostruita in
base alle carte del tutore, ai ricordi del papà, alle testimonianze di tre
amiche. Eluana era uno spirito libero, allegro, con mille interessi, sognava di
viaggiare, doveva sempre fare qualcosa. Voleva «una vita che poteva essere
vissuta pienamente», come tutti i ragazzi di vent?anni del mondo. Le compagne
hanno raccontato che Eluana rimase traumatizzata al capezzale di un amico in
coma dopo un incidente. «Mi aveva confidato che secondo lei era meglio se fosse
morto perché quella non poteva considerarsi vita», dichiarò Francesca
Dall?Osso. Eluana non parlava di sé, del proprio destino; tuttavia la giustizia
ha esteso il significato di quelle parole. Ha ricostruito, appunto, una volontà
presunta. Le varie corti che hanno esaminato il caso hanno ascoltato il padre,
il curatore, le tre amiche. Ne emerge un intento incrollabile, una
determinazione assoluta. Eppure altre testimonianze, non acquisite dai giudici,
sono di segno diverso. Federica Airoldi, per cinque anni compagna di classe di
Eluana al liceo Maria Ausiliatrice di Lecco, ricorda che era «una ragazza come
noi, contenta di vivere. Frequentava tranquillamente la scuola e partecipava
alle celebrazioni religiose. Non ricordo che abbia mai manifestato o confidato
commenti relativi a una vita degna o meno di essere vissuta: pensieri lontani
dalla mente di ragazze di 17-18 anni». In classe si parlò del caso di Rosanna
Benzi, la donna morta nel 1991 dopo 29 anni passati in un polmone d?acciaio.
«Non ricordo particolari prese di posizione da parte sua o di altre compagne»,
rievoca una seconda compagna, Laura Magistris. E non le rammenta nemmeno una terza,
Flavia Monti: «Non ricordo prese di posizione nette e decise rispetto ad
argomenti di questo genere, nemmeno rispetto al caso di Rosanna Benzi».
Aggiunge il loro professore di filosofia, Romeo Astorri, oggi preside di
giurisprudenza all?Università cattolica di Piacenza: «Senz?altro mi ricorderei
di sue opinioni nette e definitive su questi temi». Gli atti che autorizzano
Beppino Englaro a lasciar morire la figlia presentano dunque lacune,
imprecisioni, omissioni? Sono state trascurate testimonianze «scomode»? Il
sospetto è forte. Non sono gli unici interrogativi. Secondo la Corte d?appello
di Milano, Eluana «ebbe una crisi di rigetto e di insofferenza» dopo tre anni
di liceo dai salesiani. Eppure terminò gli studi e due anni e mezzo dopo la
maturità, tre settimane prima dell?incidente, inviò un biglietto pieno
d?affetto a suor Rina Gatti, sua ex insegnante di lettere. «Volevo dirti
sinceramente che mi manchi! Sì! E adesso chi mi sgrida quando ne combino una
delle mie?», scriveva tra l?altro. L?originale della missiva è in possesso del
signor Englaro, che però non l?ha inserito tra gli atti. La Corte descrive
Eluana come insofferente verso la scuola cattolica, le suore, la Chiesa. Come
mai non cambiò istituto? Perché, se era così estenuata, «partecipava alle
celebrazioni religiose»? Perché manteneva intensi rapporti con una prof se,
come scrive la Corte, detestava «un corpo docente
refrattario al confronto e al dialogo»? Perché, se non sopportava preti e
suore, decise di trasferirsi all?Università cattolica di Milano dopo quasi due
anni inconcludenti a giurisprudenza in Statale? I fascicoli processuali non
rispondono. E se nelle aule di giustizia la personalità di Eluana è stata
ricostruita in modo così lacunoso, come si può essere certi che anche il resto rispecchi
fedelmente ciò che pensava? Ma c?è un?ultima testimonianza che da sola
basterebbe a riaprire il caso. è la lettera aperta di Pietro Crisafulli,
fratello di Salvatore, risvegliatosi dopo due anni di stato vegetativo.
«Beppino Englaro mi confessò, in presenza di altre persone, che non era vero
niente che sua figlia avrebbe detto che, nel caso si fosse ridotta un vegetale,
avrebbe voluto morire. Mi disse che alla fine si era inventato tutto perché non
ce la faceva più a vederla ridotta in quelle condizioni». Troppi interrogativi
lasciati in sospeso mentre Eluana va a morire. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI
SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia di Sassari
Pagina 7044 Porto Torres. Il cane dell'allevamento Alta Nurra sul podio alla
mostra di Milano Ozieri Tutto è pronto per la nascita dei Consorzi Gal Porto
Torres.. Il cane dell'allevamento Alta Nurra sul podio alla mostra di Milano
Ozieri --> Si sono incontrati a Ozieri i responsabili e consulenti dei Gal
che si stanno costituendo nelle province di Sassari e Gallura. Partenariati pubblico-privati che si apprestano a presentare
domanda per l'ottenimento di una fetta dei 170 milioni di euro previsti dal
Programma di Sviluppo Rurale per l'attuazione dei progetti Leader. La riunione
rientra fra le attività di supporto attivate dall'Assessorato regionale
all'agricoltura in vista della scadenza di marzo. Una data che sta
destando preoccupazione anche per il fatto che molti amministratori locali sono
impegnati in questo periodo nella campagna elettorale. Per questo è stata
avanzata da più parti l'esigenza di ottenere una proroga. I tredici Gal
approvati dalla Regione nella prima fase partono da una dotazione minima che si
aggira sui 12 milioni di euro, ma in fase di selezione possono ottenere una
ulteriore premialità. Tutti devono ottenere almeno il 40 per cento dei punteggi
attribuibili su tre sezioni: caratteristiche del partenariato e consultazione
del territorio, caratteristiche del Gal e caratteristiche della strategia
proposta. In particolare la responsabile, Marinuccia Sanna, ha messo l'accento
sulla necessità che i piani di sviluppo locale nascano con il massimo di
coinvolgimento dei territori e che sia evidenziata la missione dell'Asse 3 del
PSR che ha come obiettivi prioritari la creazione di opportunità di occupazione
nelle aree rurali e miglioramento dell'attrattività e per imprese e popolazione
. I piani comunque devono mirare a trovare una armonizazzione con le altre
azioni previste negli assi 1 e 2 del PSR. Nel corso dell'incontro si è discusso
anche della forma che devono assumere i Gal. Alla collaudata società consortile
si è discusso se preferire la nuova e moderna formula della fondazione. ROSSANO
SGARANGELLA
( da "Messaggero Veneto, Il" del 08-02-2009)
Argomenti: Cervelli
«La fuga dei cervelli vergogna
nazionale blocca lo sviluppo» «La crisi? Ci scippa il futuro». Timori diffusi
in 300 studenti, ieri nell'affollato convegno all'istituto Don Bosco di
Pordenone, sugli effetti della crisi globale e le prospettive locali. Massima
attenzione al mercato del lavoro, in crisi galoppante di esubero: i ragazzi
dell'ultimo biennio del liceo salesiano con i ragionieri "in pectore"
dell'istituto tecnico commerciale Mattiussi cittadino e i compagni dell'Itc
Marchesini di Sacile, vivono di riflesso l'incubo della recessione. «Conferenze
così - ha commentato a fine lavori Diego Zanussi dell'Itc Marchesini - ti
aprono gli occhi. Meglio essere informati: 10 e lode ai relatori». I loro
commenti, intrecciati nel foyer del teatro Don Bosco di viale Grigoletti,
misurano il tasso di dubbi e paure che si soffrono dai banchi di scuola. In
attesa del futuro prossimo, le speranze sono prudenti per non illudersi troppo.
Sedotti dalle relazioni degli esperti e curiosi di programmare una vita
sostenibile, gli studenti fanno scelte coraggiose. La crisi da vicino.
«Rinunciamo allo svago costoso e lo shopping è mirato alle cose utili, che si
trovano nei saldi». Lo hanno confessato Genny Buciol e Lisa Mazzaro, future
ragioniere che impostano il bilancio dell'austerity a 18 anni. Sulla crisi
occupazionale, i ragazzi fanno previsioni realistiche: «Per tutto il 2009
saremo a terra - ha profetizzato Diego del Mattiussi -. Non facciamoci
illusioni, perché andrà avanti un bel pò». I timori sul futuro sono confessati
a voce alta. «Temo per i nostri anni migliori - ha detto Debora Perin che non
ha perso una battuta della conferenza -. Cerco di risparmiare al massimo, rinunciando
al superfluo. Ma è difficile abituarsi, perché non siamo lavoratori e la
percezione del denaro non è precisa nelle nostre tasche». Le soluzioni local.
«Abbiamo le nostre idee sulle cause della crisi - ha teorizzato Debora Perin,
diciottenne con grinta da vendere -. Risolverla è possibile, con questa
formula: più finanziamenti ai nuovi imprenditori per stimolare la creazione di
nuove aziende, nel pordenonese». Analitica, Debora ha unito dosi massicce di
formazione alla terapia. «Si dovrebbe puntare sull'investimento
nella ricerca e nell'innovazione - ha aggiunto -. La fuga dei cervelli è una vergogna nazionale: blocca lo sviluppo». Per Isabella
Piccolo, c'è un'altra strada per uscire dal tunnel. «Una spesa pubblica
massiccia per rimettere in moto l'economia - è stata la sua proposta -.
Investire in prodotti specializzati, puntando alla qualità e sul modello, per
una nuova crescita dell'azienda-Italia». Le impressioni. «La conferenza mi ha
convinta. Sono d'accordo con il presidente regionale dei giovani industriali,
il pordenonese Alessandro Zanetti: è impossibile incentivare l'arrivo degli
immigrati nel Nordest se mancano i posti di lavoro per gli italiani». E' il
commento a caldo di Elisa Chiarot, una liceale del Don Bosco con le idee
chiare. «Ci sentiamo addosso la crisi a 18 anni, quando pensiamo al nostro
futuro - ha aggiunto -. Troverò lavoro, dopo il diploma? Potrò pagarmi le tasse
all'università? La difficoltà di prevedere gli
introiti familiari, mette a terra i progetti». Che fare? «Informarsi è il primo
atto - ha concluso Elisa -. Poi, fare attenzione al tesoretto dei risparmi e
ricordarsi che il futuro, siamo noi». Chiara Benotti
( da "Stampa, La" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
SCUOLA AL PRIMO
POSTO L'INGLESE, SEGUITO DA FRANCESE, SPAGNOLO E TEDESCO Al Calasanzio anche il
Linguistico [FIRMA]LUCIA BARLOCCO CARCARE Dal prossimo anno scolastico il liceo
«San Giuseppe Calasanzio» attiverà l'indirizzo Linguistico. La notizia (ma si
attende la conferma del ministero e della Regione) è arrivata venerdì
pomeriggio proprio mentre si stava svolgendo il primo dei due «open day» in
programma all'istituto carcarese per illustrare ai ragazzi delle medie
inferiori e alle loro famiglie l'attività didattica prevista nei corsi di
studio. Con l'inizio del nuovo anno scolastico, dunque, gli studenti della Val
Bormida interessati all'indirizzo linguistico non dovranno più spostarsi a
Savona, ma potranno iscriversi a Carcare. Le lingue che verranno insegnate, a
partire dalle classi terze, saranno l'inglese, quale prima lingua, il francese
come seconda e, a scelta il tedesco o lo spagnolo. Grande la soddisfazione fra i docenti del «Calasanzio», come conferma il
dirigente Fulvio Bianchi: «Il potenziamento garantirà maggiori possibilità
formative e un ulteriore consolidamento del liceo quale presidio della cultura
valbormidese». Al al Classico e allo Scientifico, dunque, si aggiunge un nuovo
corso di studi la cui istituzione era già stata richiesta alcuni anni fa e che
ora diventa realtà. Una svolta epocale per un istituto che può contare
su di una storia pluricentenaria e che, pur tenendo fede alla tradizione, ha
saputo stare al passo con i tempi. Come conferma l'attuale offerta formativa
che prevede iniziative volte allo sviluppo e alla promozione della dimensione
europea dell'educazione, in linea on gli obiettivi indicati nella «Strategia di
Lisbona», attraverso una serie di progetti: da quello di intercultura al
«Tie-Cill e «e.Twinning», dal progetto didattico della «Storia in dimensione
europea» a quello «Esabac», di cui viene riconosciuto il titolo di studio in
Italia e in Francia. Senza contare il programma dedicato alla sperimentazione
linguistica e informatica, e quello che prevede attività di accoglienza,
recupero, sostegno, approfondimento e integrazione linguistica per gli studenti
di diversa madrelingua. Programmi, in cui rientrano anche i rapporti di
collaborazione con l'Università e il mondo del lavoro l'organizzazione di
attività integrative extracurricolari e la partecipazione a viaggi di
istruzione e a manifestazioni culturali, e che verranno illustrati nei dettagli
in occasione del prossimo «open day» in programma venerdì dalle 20,30 alle 22.
( da "Caserta News" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 8 Febbraio
2009 Villani ricorda Vincenzo Buonocore POLITICA | Salerno Ha avuto luogo,
nell'odierno pomeriggio, nell'Aula Consiliare del Comune di Fisciano, la
manifestazione "Ricordando Vincenzo Buonocore" e la successiva
consegna della Cittadinanza onoraria, così come deliberato dalla Giunta
Amabile. Sono intervenuti: il Sindaco della città di Fisciano, Tommaso Amabile;
il Rettore dell' Università degli Studi di Salerno, Raimondo Pasquino; il
Presidente della Provincia, Angelo Villani; gli Onorevoli Tino Iannuzzi e
Pierluigi Castagnetti. "La verità è che noi perdiamo soprattutto un uomo ?
ha dichiarato il Presidente Villani -. Schietto, sincero, divertente, alla
mano, sorretto da un profilo umano che, mi sento di poter dire, da additare
quale esempio alle giovani e future generazioni. Buonocore, fine ispiratore
politico, professore, già rettore dell'Ateneo, ha attraversato la vita di
migliaia di persone: colleghi, amici, estimatori, studenti,
oggi esimi docenti, che hanno seguito le lezioni di diritto privato nella sala
del cinema Apollo adattata ad aula universitaria. Un professore severo, ma di
quella severità giusta, scevra da protagonismi e superbie completamente
estranee al suo carattere", ha concluso Villani. "Una
splendida e limpida figura di docente, di studioso, di
rettore, di gentiluomo e di deputato della Democrazia Cristiana nella X
Legislatura. Un autentico gigante del Diritto commerciale e del Diritto privato
con una vastissima produzione scientifica. Un vero maestro dell'Università campana
ed italiana, con un rapporto per lui sacro con gli studenti e con i giovani
alla cui formazione e alla cui crescita ha dedicato tutta la sua vita. Ho avuto
la fortuna - ha dichiarato nel suo intervento l'Onorevole Tino Iannuzzi- di
avere in lui un grande, generoso ed affettuoso maestro di impegno civile e di
vita. Il professor Buonocore, attraverso il suo ricco ed autorevole percorso,
ha onorato il Paese e le Istituzioni e rappresenta un luminoso ed altissimo
esempio per le future generazioni che intendono avvicinarsi alla politica e
all'impegno civile e culturale", ha concluso Iannuzzi. "A breve
intitoleremo l'Aula magna dell'Ateneo al professore Buonocore, ha esordito il
Rettore dell'Ateneo di Fisciano, Raimondo Pasquino. Nel 1971 si decise di
trasferire l'Università nella Valle dell'Irno, il professore ebbe la ferma
volontà di dar vita ad un Ateneo oggi divenuto fiore all'occhiello per l'intera
Regione", mentre il sindaco Tommaso Amabile ha aggiunto che "..è
naturale e spontaneo decidere di consegnare l'attestato di cittadinanza
onoraria ad un professore, amico, che ha sempre rappresentato un onore per
l'intera città di Fisciano". L'onorevole Pierluigi Castagnetti, in
conclusione ha dichiarato: "...io e Buonocore eravano vicini di ufficio e di
banco, in Parlamento. Eravamo molto dievrsi come carattere ma, pian piano, ci
siamo avvicinati. Già a Roma tutti apprezzavano le sue doti politiche e di uomo
impegnato nell'Università. Non è facile parlare e ricordare Buonocore che, come
dicevano tutti gli altri amici, era punto di riferimento per tutti".
( da "Caserta News" del 08-02-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 8 Febbraio
2009 X edizione alta formazione in Ingegneria Informatica UNIVERSITà | Ariano
I. Il Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio e grandi imprese
ICT consolidano la partnership per l'edizione 2009 del Programma UIIP University-Industry
Internship training Program, una full immersion, unica nel suo genere, per la
formazione e l'addestramento di 50 Tecnologi e Project Manager del Settore
ICMT. Il Dipartimento di Ingegneria dell'Università del Sannio conferma la sua
posizione di eccellenza nei programmi di addestramento e alta formazione
finalizzati alla formazione di Tecnologi e Project Manager del Settore ICMT
(Information, Communication and Media Technology), realizzati ormai da 10 anni
in partnership con il Comune di Ariano Irpino (AV), città sede delle attività,
e importanti imprese del settore ICT quali Accenture Technology Solution,
Arsretia, Carlo Gavazzi Space, Centro Ricerche Fiat, Didagroup, EDS Italia
Software, Elasis, ENEL.IT, Engineering Ingegneria Informatica, Ericsson Lab
Italy, Jazzware, ID&A, Italdata, Lucent Technologies, STMicroelectronics,
STM Italia, Technis Group, Telecom Italia, Wind e tante altre. A partire
dall'esperienza di successo dei Corsi di Master Universitari in Ingegneria
Informatica e Ingegneria Gestionale MUTS-MUJAZZ-MUTEGS, anche per il nuovo
Programma UIIP University-Industry Internship training Program, si conferma il
placement medio annuo del 98% entro soli tre mesi dalla fine dei corsi con la
massima soddisfazione delle aziende nella realizzazione congiunta
dell'iniziativa. Flessibilità e orientamento all'applicazione pratica su
progetti reali è la caratteristica fondamentale degli innovativi programmi di
formazione, voluti dalle aziende per rispondere meglio alle loro esigenze di
reperire e formare, in tempi brevi, competenze trasversali e di frontiera, a
favore tanto di giovani laureati quanto di chi opera o ricopre posizioni
professionali qualificate in aziende di produzione o di servizi di rilevanza
nazionale e internazionale. UIIP si eleva quindi come programma di formazione
altamente professionalizzante, con la caratteristica fondamentale di prevedere
che la partecipazione sia offerta gratuitamente a ciascun partecipante da uno
dei partner industriali. Le attività del Programma UIIP si svolgono ad Ariano
Irpino, nell'ambito delle attività di Biogem Campus, la struttura che ospita
laboratori di ricerca, corsi di laurea, corsi di master e corsi di
specializzazione nelle "Life and Mind Sciences" (es. biotecnologie,
biologia, bioinformatica). I partecipanti al Programma UIIP
condividono il loro soggiorno ad Ariano con una comunità inter-disciplinare di
oltre 120 tra docenti, ricercatori e studenti che partecipano alle diverse
attività di ricerca e didattica, ma anche ad una serie di social events (degustazioni
enogastronomiche, visite) ed eventi culturali (seminari internazionali,
presentazioni di libri, concerti) organizzati sul territorio. Due sono i
curriculum professionali offerti da Programma UIIP: "Progettista
Software" di taglio prettamente tecnologico e "Progettista di Nuovi
Prodotti e Servizi ICMT" di taglio tecnologico-gestionale. Termine ultimo
per l'invio della candidatura è l'11 marzo, mentre l'inizio delle attività
formative è previsto per il giorno 24 Marzo. Per informazioni e contatti:
http://www.ding.unisannio.it/uiip; uiip@unisannio.it
( da "Manifesto, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cervelli
DIRITTI SOCIALI Un
denso decalogo per innovare il welfare state Benedetto Vecchi Un libro di
interviste, alcune delle quali apparse su queste pagine, attorno alla crisi del
welfare state e le proposte per una sua riforma senza cancellare il carattere
universale dei diritti sociali di cittadinanza e per includere in essi il
diritto alla formazione o l'accesso all'informazione. È questo il proposito de Ai confini del welfare curato dal giovane ricercatore italiano Cosma Orsi in forze da l alcuni anni alla danese
Roskilde Univerity e pubblicato dalla manifestolibri (pp. 147, euro 15). Cosma
Orsi può essere considerato a tutti gli effetti un «cervello in fuga» dalla demolizione dell'università e della
ricerca nel nostro paese che si è imbattuto in un laboratorio teorico
dove l'analisi su come si è sviluppato il welfare state costituisce il
suo tratto distintivo. Da qui la convinzione della necessità di far conoscere
al pubblico italiano come il welfare state, nonostante i tentativi di
ridimensionarlo o cancellarlo, continui a essere per molti studiosi la forma
più alta di organizzazione sociale prodotta dal capitalismo. E che per questo
va difeso attraverso un complesso lavoro di riforma che registri le
trasformazioni sociali intervenute assieme alla necessità di attenuare il
carattere «pastorale» dello stato e per affermare quell'insindacabile «libertà
femminile» dal potere patriarcale, come sostiene, nell'intervista, la ricercatrice femminista Theresa Funiciello. Dunque, una
riforma del welfare state che innovi profondamente il ruolo dello stato nel
garantire i diritti sociali di cittadinanza, accettando anche quel processo di
autogoverno e autogestione dei servizi sociali che ha profondamente segnato
l'esperienza dei «movimenti sociali urbani» nei paesi del Nord Europa dagli
anni Settanta agli anni Novanta del secolo scorso. Interessante a questo
proposito sono le interviste a Jesper Jespersen, John McMurtry e John Andersen.
Di diverso tenore sono invece gli incontri che Cosma Orsi ha avuto con Philippe
Van Parijs, lo studioso belga che vede nel reddito di cittadinanza lo strumento
principale per sincronizzare l'operato del welfare state alla disoccupazione di
massa e la diffusione della precarietà nelle relazioni tra capitale e lavoro,
fenomeni che hanno caratterizzato il capitalismo contemporaneo. Argomento che
ritorna anche in altre interviste assieme alla necessità di garantire una
«buona vita», obiettivo imprescindibile è detto da molti degli intervistati di
ogni politica economica e sociale. E «buona vita» significa intervenire in una
situazione di «intermittenza» nel mercato del lavoro. Il reddito di
cittadinanza avrebbe un doppio effetto: da una parte garantirebbe un reddito
durante periodi di disoccupazione; al tempo stesso, però, limiterebbe la «corsa
al ribasso» dei salari e l'uso di contratti «atipici» di lavoro perché viene
proposto come diritto universale indipendentemente dalla prestazione lavorativa
svolta. Il reddito di cittadinanza così declinato è uno strumento «riformista»
che cerca di contenere gli effetti «collaterali» del capitalismo contemporaneo
senza però «sovvertire» i rapporti sociali alla sua base. Il limite di questa
proposta non sta, però, nel suo carattere «riformista», quanto nel suo impianto
«dirigista», visto che non prevede nessun processo di autorganizzazione della
forza-lavoro, che rimarrebbe dunque oggetto «passivo» di un intervento statale.
Va da sé che anche in questa «versione» il reddito di cittadinanza è
preferibile a tante altre proposte di intervento contro la disoccupazione e la
precarietà. Ma è proprio «l'ingegneria normativa» alla sua base che lo rende
facile preda dei suoi critici. I diritti sociali di cittadinanza nascevano
all'interno di una costituzione materiale e di rapporti di forza tra capitale e
lavoro. Difenderli, innovandoli, significa anche fare i conti con una
costituzione materiale profondamente cambiata e di rapporti di forza anch'essi
profondamente trasformati, ma a favore del capitale.
( da "Stampa, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
«In un momento di
difficoltà generale di tutto abbiamo bisogno tranne che di polemiche o
ulteriori conflitti. C'è da far quadrato per uscire dalla crisi il più in
fretta possibile». Gianfranco Carbonato, presidente dell'Unione industriale,
lancia tre parole d'ordine per il rilancio: governance allargata,
specializzazione e poli d'eccellenza. Stupito dalla polemica
Università-Politecnico? «Molto. L'industria e il territorio hanno bisogno di un
sistema universitario forte e di eccellenza. La crisi sta facendo traballare i
sistemi industriali con caratteristiche più tradizionali e meno tecnologiche.
Per questo dico che serve un'università solida e
coesa». Gli atenei sono pronti a questa sfida? «Il Politecnico ha compiuto
molti passi in avanti nell'aprirsi verso il mondo delle imprese e l'internalizzazione.
L'Università è più vasta e chiaramente più complicata da gestire. Ed è molto
difficile raggiungere l'eccellenza con 70 mila studenti. Le migliori università al mondo sono quelle che fanno più selezione».
Anche le nostre dovrebbero convertirsi a quel modello? «Devono individuare
alcuni poli d'eccellenza e investire con convinzione su quelli, cercando di
inserirvi gli studenti migliori. L'università oggi ha
due compiti: provvedere a un'alta formazione, che non può che essere di massa;
e sviluppare la ricerca, cosa che può avvenire solo in strutture d'élite.
Bisogna sapere far convivere questi due elementi». Come? «Aprendo gli ambienti
universitari a una governance più estesa. Oggi gli atenei sono strutture per lo
più autoreferenziali. Dialogano molto al loro interno e poco con l'esterno».
Dove bisogna intervenire? «Sugli elementi strutturali, innanzitutto. Un
esempio: quando si parla di eccellenza io dico che è difficile raggiungerla
quando si ha tante sedi». Gli atenei torinesi ne hanno troppe? «Sì. Credo
abbiano commesso qualche errore in passato. È meglio portare gli studenti all'università che l'università sotto
casa degli studenti». Lei, dunque, è più favorevole al modello dei Campus?
«Senza dubbio. O a un sistema fondato su più Campus accorpati per macroaree,
come in parte si è già fatto con le nuove ali del Politecnico e il polo di
Grugliasco». Il rettore Pelizzetti sostiene che avere molte sedi contribuisce
ad arricchire il territorio. Non è d'accordo? «A Torino può avere senso. Ma, ad
esempio, mi chiedo perché aprire una sede a Savigliano. O prevedere una facoltà
di Scienze politiche ad Asti, o un corso di Ingegneria meccanica a Vercelli.
Con tutto il rispetto per queste città. Il problema è accorpare settori simili
in un unico luogo, non disperderli. Altrimenti garantire punte d'eccellenza
diventa difficile». Perché? «Dobbiamo riuscire ad attrarre
non solo gli studenti stranieri e i più meritevoli, ma anche docenti di
spessore internazionale. E, con tutto il rispetto, mi sembra difficile che un
professore di fama internazionale accetti una sede distaccata. Bisogna
selezionare, creare grandi poli d'eccellenza con unità orientate su ricerca e
innovazione. C'è bisogno di persone di altissimo livello. In un mondo in
cui non possiamo più combattere sul fronte dei costi dobbiamo farlo sul
versante dei contenuti». Come ci si arriva? «Indirizzando gli studenti verso
quegli ambiti disciplinari in cui servono laureati. Non sempre avviene. Atenei,
istituzioni e imprese dovrebbero compiere un grande sforzo di comunicazione in
questo senso».
( da "Data Manager" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Firenze città
telematica A cura di Redazione DMO Pubblicato il 09-02-2009 0:00 Pegasus
consentirà di fornire servizi innovativi ai cittadini e alle Amministrazioni
locali per ridurre la congestione e i tempi di percorrenza, per aumentare
l'efficienza e la sicurezza nell'uso dei mezzi e delle infrastrutture di
trasporto, per ridurre l'impatto ambientale della mobilità su gomma, senza
limitarne drasticamente l'uso. Gli ambiziosi obiettivi del progetto sono quelli
di far risparmiare tempo ai cittadini facendoli andare più facilmente dove
effettivamente desiderano, di valorizzare i mezzi e le infrastrutture oggi
disponibili usandole al meglio della loro capacità fino a quando non ci saranno
nuove risorse per nuove infrastrutture, di migliorare la sicurezza e
risparmiare l'ambiente per lasciare ai nostri figli un mondo vivibile. La
realizzazione della piattaforma permetterà di erogare, per mezzo dei sistemi di
localizzazione satellitare, informazioni, in tempo reale, sul traffico o sulla
disponibilità di parcheggi su strada anche attraverso lo sviluppo e la
sperimentazione di navigatori di nuova generazione. Inoltre, le Amministrazioni
locali avranno maggiori e più efficaci strumenti di governo della mobilità,
mediante una più accurata e tempestiva conoscenza e analisi dei fenomeni di
traffico, sia storici sia in tempo reale, ottenuta con l'ausilio e la
diffusione dei dispositivi infotelematici a bordo dei veicoli. Si potranno ad
esempio simulare con maggiore precisione e verificare immediatamente gli
effetti sul traffico dell'apertura di nuovi cantieri o dell'adozione di nuove
discipline di traffico come sensi unici, zone a traffico limitato o
pedonalizzazioni. Tra i prodotti che verranno realizzati e integrati nella
piattaforma infotelematica troviamo navigatori intelligenti che consentono di
aggiornare continuamente il percorso ottimale, sistemi per la rilevazione
rapida della scena degli incidenti per mezzo di laser-scanner, sistemi di tele
pedaggio satellitare, sistemi di monitoraggio e controllo della distribuzione
delle merci nei centri storici e per la gestione di servizi strategici della
città: come permessi di transito/circolazione elettronici e disponibilità dei
parcheggi, apparecchiature per la chiamata di emergenza automatica in caso di
incidenti gravi, strumenti per la rilevazione puntuale delle emissioni di CO2
per migliorare la determinazione dei livelli di inquinamento e per il
miglioramento degli stili di guida, ecc. Questa strumenti saranno il frutto
dell'impegno e della capacità innovativa di un gruppo di imprese, di Università
come quella di Bologna e di Centri di Ricerca come
l'ENEA, che lavorano - insieme a Octo Telematics, capofila del raggruppamento-
al progetto che è risultato tra quelli più innovativi selezionati e finanziati
nell'ambito del programma "Industria 2015", avviato nel 2006 dal
Ministero per lo Sviluppo Economico. Nel raggruppamento figurano anche il
Consorzio Midra, affiliato all'Università di Firenze, e Netsens, azienda spin
off dell'Incubatore per imprese di Brozzi. La Provincia e il Comune di Firenze
svolgono in questo caso un importante ruolo di indirizzo nella definizione
delle specifiche tecniche di progetto e nel ruolo di sperimentatori e di
utilizzatori finali di Pegasus, il cui progetto ha un valore di 18 milioni di
euro. A lavoro ultimato l'area metropolitana di Firenze sarà quindi la prima in
Italia a utilizzare una piattaforma per la gestione del traffico in tempo
reale. Octo Telematics (la società di MetaSystem Group, capofila del consorzio pubblico-privato che ha ottenuto l'ammissione ai finanziamenti
Industria 2015') coordinerà ed indirizzerà il Programma di Innovazione
Industriale Pegasus, mettendo a disposizione il know how e le competenze
maturate nello sviluppo e nella gestione di applicazioni telematiche
all'avanguardia per le assicurazioni auto e della più ampia flotta in Europa di
veicoli equipaggiati con sistemi telematici di bordo, con oltre 700.000
clienti attivi.
( da "Data Manager" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Campionati
internazionali di Giochi matematici
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
IL CONVEGNO Sistema
produttivo locale: ecco che cosa è cambiato Mercoledì alle 10.30 nella sala
Lune e Nodi della Camera di Commercio in via Calvi incontro dal titolo
"Metamorfosi del sistema produttivo mantovano: comprendere l'attualità
attraverso l'analisi della struttura economica provinciale tra il 2001 e il
2005". Interverranno: il presidente della Camera di
Commercio Ercole Montanari, il professor Andrea Lasagni, docente di Economia Politica all'università di
Parma, il presidente del gruppo Giovani Industriali Stefano Bondioli, il
direttore dell'associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova Giovanni
Acerbi e il presidente di OmegaNet srl - Siglacom group Massimo Passani.
( da "Leggo" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Alle
16.30 all' Ateneo, presentazione della rivista Scripta (an international
journal of codicology and palaeography). Previsto l'intervento di Guglielmo
Cavallo (docente di paleografia
greca all'Università La Sapienza di Roma.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1008 Corte dei conti. Il magistrato lascia la sezione requirente e per
andare a dirigere quella di controllo Scano: «La questione morale esiste
ancora» Corte dei conti.. Il magistrato lascia la sezione requirente e per
andare a dirigere quella di controllo Consulenze facili ed enti fasulli: dura
analisi del Procuratore regionale --> Consulenze facili ed enti fasulli:
dura analisi del Procuratore regionale Mentre lascia l'incarico, il Procuratore
parla dei problemi della pubblica amministrazione. di
LUCIO SALIS Per 13 anni è stato Procuratore regionale della Corte dei conti,
angelo custode e cane da guardia della Pubblica amministrazione. Ora andrà a
dirigere la Sezione di controllo per la Sardegna, dove aveva esordito nel
lontano 73'. Mario Scano, sassarese, cagliaritano di adozione, si avvicina al
nuovo incarico con lo stesso entusiasmo dimostrato al vertice di una Procura
protagonista di clamorose inchieste (dai falsi vivi delle Asl al ripascimento
del Poetto, ai contributi pubblici alle industrie, alla svendita degli edifici
Inpdap) ma anche di una quotidiana vigilanza su piccoli e grandi attentati
all'integrità dell'Erario. Attività puntuale e implacabile, condotta spesso di
concerto con la Procura della Repubblica del
tribunale, illustrata tutti gli anni in una relazione durante l'inaugurazione
dell'anno giudiziario. Appuntamento imperdibile e disarmante, durante il quale
Scano, in piedi, con toga e tocco, passava ai raggi ics vizi e virtù di enti
pubblici spesso in caduta libera sul piano delle correttezza e del costume:
sempre lo stesso campionario di privilegi assurdi, consulenze per gli amici,
enti fasulli, sprechi di denaro pubblico, controlli fantasma. Tutto davanti a
presidenti, assessori e dignitari del Palazzo schierati in prima fila.
Impassibili. Con l'aria di chiedersi: ce l'ha con noi? Dottor Scano, abbandona
le inchieste per passare ai controlli. Con qualche rammarico? «No, bisogna
incrementare i controlli. Perché le Procure intervengono quando gli illeciti
sono stati compiuti, il denaro pubblico sperperato. Un controllo preventivo
efficace invece, (come diceva Borrelli al tempi di Tangentopoli) assicura un
filtro più efficace in partenza». Ma esiste oggi una questione morale nella pubblica amministrazione? «È sotto gli occhi di tutti. E mi
meraviglio di chi cade dalle nuvole quando si parla di questione morale. In
campo pubblico, tutto si risolve stabilendo delle regole. Perché il problema si
pone quando si abbatte il sistema delle garanzie, cioè dei pesi e i contrappesi
fra i vari poteri». Quando è avvenuto questo passaggio? «Nel '93, quando si è
ridisegnata un'amministrazione di tipo aziendalistico che ha comportato il
venir meno di vincoli di legalità, di controlli interni ed esterni agli enti.
Si è pensato che il sistema aziendalistico fosse il migliore, ma i risultati
dimostrano che non è vero». Colpa della politica? «La riforma del '93 prevedeva
la separazione fra politica e amministrazione. Ma questo
principio è stato smentito quando si è introdotta nel pubblico impiego
l'assunzione diretta di dirigenti con contratti di diritto privato. Con un
rapporto diretto, un interscambio fra politici (sindaci, assessori, presidenti)
e dirigenti e una confusione di ruoli. Col destino del dirigente che dipende
dal politico». Lei è stato sinora Pubblico ministero, ora diventa
controllore. Non c'è incompatibilità fra i due ruoli? Per la magistratura
ordinaria si parla di separazione delle carriere. «Nessuna incompatibilità. Si
svolge lo stesso tipo di attività: quella del Pm si chiude con una chiamata in
giudizio o un proscioglimento, quella del controllore con una relazione a fini
correttivi. Quanto alla separazione delle carriere nella magistratura
ordinaria, sono contrario, perché creerebbe una figura di Pm poliziotto
dipendente dall'esecutivo». L'ultima grande inchiesta? «Quella sui contributi
pubblici alle industrie, che ha accertato danni erariali per 34 milioni e 308
mila euro, mentre sono stati sequestrati beni per oltre 8 milioni di euro». Fra
i peccati delle pubbliche amministrazioni lei ha sempre citato il ricorso alle
aziende miste. «Sì, perché in teoria le aziende pubblico-private dovevano
servire a gestire i servizi in maniera più dinamica ed efficiente, in pratica
si risolvono spesso nell'elusione delle norme in materia di appalti,
affidamento di servizi e assunzioni». C'è anche un abuso di consulenze.
«Dovrebbero servire in casi eccezionali, invece sono diventate la norma:
nell'ambito dello Stato, se ne calcolano da tre a cinquecentomila». Se ne abusa
anche in Sardegna? «Sono diffusissime. A volte sono giustificate, altre volte
rappresentano un sistema per privilegiare certe persone. Come succede anche con
la diffusione del lavoro precario». Un altro suo cavallo di battaglia. «Il
dipendente precario è soggetto al datore di lavoro, nei confronti del quale non
ha la minima autonomia». In sardegna, ci sono ancora molti sprechi di denaro
pubblico? «È un settore nel quale c'è il campionario più vario. Si va
dall'impiegato della Asl che si appropria dei ticket, sino all'intervento di
nessuna utilità per l'amministrazione. Tornando alle consulenze, a volte il
danno che arrecano alla pubblica amministrazione è
superiore allo stesso costo degli incarichi. Contemporaneamente, però, devo
rilevare che si sta contraendo il fenomeno delle auto blu». Le Asl si sono
rivelate un terreno fertile per le sue inchieste. «La Sanità è il settore
economico più importante della Sardegna, riguarda un terzo delle finanze
regionali, l'inchiesta più importante è stata quella dei falsi vivi, prima che
esplodesse a Catania. In Sardegna erano decine di migliaia e abbiamo ottenuto
il risultato di far revisionare l'elenco dei cittadini assistiti dalla sanità pubblica». Dopo tante relazioni critiche, si è mai sentito
un predicatore nel deserto? Qualche volta sì: perché pur trovando la massima
accoglienza da parte dei poteri pubblici e della società civile, le cose hanno
continuato ad andare per il loro verso. E ho avuto la sensazione di trovarmi di
fronte a un corso delle cose ineluttabile».
( da "Nuova Venezia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 45 -
Giorno/Notte Antonio Tarantino si racconta Oggi all'auditorium Santa Margherita
Nella stagione in cui ben otto teatri italiani ospitano le sue opere Antonio
Tarantino approda a Venezia per raccontare in prima persona la sua avventura di
autore e uomo di teatro. Nell'incontro pubblico in programma oggi alle 18
all'auditorium Santa Margherita il drammaturgo (unico ad aver ricevuto due
volte il Premio Riccione per il teatro) sarà presente con Franco Quadri,
critico e studioso di fama internazionale nonchè suo scopritore ed editore dei
suoi testi per i tipi di Ubulibri. Maria Paiato regalerà una lettura scenica di
alcuni testi editi come Stabat Mater e di brani inediti interpretati qui per la
prima volta. L'appuntamento sarà per gli aspiranti drammaturghi una tappa
fondamentale delle 12 previste dal laboratorio «Parole in forma scenica»,
promosso dalla Fondazione di Venezia in collaborazione con l'Università Ca' Foscari e la Città di Venezia e condotto da
Leonardo Mello, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all'Università Cattolica
di Brescia. Rivolto ai giovani dai 16 anni, il laboratorio fa parte di
Esperienze-Periferie, un progetto della Fondazione di Venezia che trasforma il
territorio veneziano in un laboratorio articolato e diffuso, impegnato
ad alimentare un processo dinamico di maturazione culturale.
( da "Repubblica, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 21 - Commenti
LINEA DI CONFINE Questa crisi dà torto a tutti MARIO PIRANI Le angosce
provocate dalla crisi mi risospingono verso quelle problematiche economiche che
ai tempi della fondazione di Repubblica mi assorbivano
quasi completamente e che in seguito avrei disertato. Vorrei, quindi, far
partecipi i lettori di qualche estemporanea riflessione tra quelle che mi
vengono in mente. Ad esempio ho sempre pensato che nell´analizzare i fenomeni
economici occorresse ricercarne l´intima razionalità, eppure oggi mi sembra
delinearsi, nel concreto evolversi della crisi, un aspetto profondamente
irrazionale. Alcune certezze sulle quali si basavano i nostri convincimenti si
rovesciano come se fossero preda di apprendisti-stregoni. Ad esempio, per
quanto tempo ci siamo detti che la debolezza del sistema economico italiano
risiedeva nella scarsa innovazione tecnologica che ne frenava la produttività?
E come fosse apprezzabile l´industria manifatturiera medio-piccola che aveva
saputo rinnovare prodotti e metodi e conquistare nuovi mercati piazzandosi ai
primi posti nel mondo? Sul piano teorico ne usciva confermata l´ipotesi della
"distruzione creativa" elaborata da uno dei più grandi economisti
dell´ultimo secolo, l´austriaco J. A. Schumpeter, che contrappose
all´"approccio statico" alla crescita, un approccio
"dinamico", basato sull´innovazione tecnologica introdotta da un
imprenditore capace di sostituire una combinazione produttiva nuova ad una
vecchia, destinata giustamente a fallire. Ebbene, non era questa la chiave dei
successi del Nord-Est, dell´Emilia, dei distretti marchigiani e toscani? Eppure
nell´attuale frangente il paradigma si rovescia. Con l´inaridirsi improvviso
dei grandi mercati in via di impetuoso sviluppo (India, Cina, Russia, ecc.)
sono proprio le industrie più avanzate e più concorrenziali a farne le spese,
con il pericolo di uscirne stroncate, mentre le imprese statiche, ancorate al
solo mercato interno, con poche spese di ricerca e sviluppo, si rivelano in
grado di reggere meglio. Una prova che non esistono leggi economiche, al di
fuori della Storia. E a proposito della Storia un´osservazione di tutt´altro
genere mi è suggerita dall´elegante catalogo di una mostra tenutasi a Torino,
Olivetti, una bella società (a cura di Manolo De Giorgi ed Enrico Morteo, ed.
Allemandi). Novantacinque piccoli saggi ripercorrono il panorama di quella
esperienza irripetibile in cui s´incrociarono edificazione industriale,
innovazione tecnologica dei prodotti, cultura d´avanguardia del design,
concezione avanzatissima dei rapporti sociali comunitari, apporto culturale di
un gruppo eccezionale di intellettuali. Tutto vero, solo che sulla storia della
grande azienda di Ivrea e della leadership di Adriano Olivetti si è già scritto
a dovizia, mentre scarsissimi seguitano ad essere gli approfondimenti sul
perché del suo declino (parlo della prima fase, non del tentativo di
rilanciarla da parte di Carlo De Benedetti, che è una diversa vicenda). Anche
questa recentissima pubblicazione non si scosta dal
copione abituale. A Roberto Olivetti sono dedicate, infatti, due paginette di
patetici e lirici ricordi, scritte a suo tempo dal grande designer scomparso,
Ettore Sottsass. Manca così ancor oggi una revisione radicale della storia
della Olivetti dalla fine degli anni Cinquanta a quelli immediatamente
successivi alla morte di Adriano nel 1960. Si consumò allora la grande
illusione del figlio Roberto (1928-1985), un genio misconosciuto dell´industria
innovativa che, con il sostegno di Enrico Fermi, intuì l´avvento ormai prossimo
dell´elettronica e si battè invano perché la Olivetti, allora incentrata
sull´elettromeccanica, si aprisse all´era del computer. Ottenne dal padre i
mezzi per organizzare un gruppo di ricerca e una prima Divisione elettronica ad
Ivrea. Riuscì così a mettere in produzione il primo grande calcolatore europeo
della serie Elea, in contemporanea con l´americana Ibm (i giapponesi sarebbero
arrivati 10 anni dopo). Da Ivrea usciva, inoltre, il primo mini-computer del
mondo, il Programma 101. Nel 1960 Adriano Olivetti morì improvvisamente e a
quel punto si bloccò il sogno elettronico italiano. La
prima condizione che il gruppo d´intervento pubblico-privato, messo assieme per
ricapitalizzare Ivrea, composto dall´aristocrazia dell´imprenditoria e del
mondo bancario, pose come prima condizione la vendita immediata agli americani
della Divisione elettronica, un´industria � dissero � «buona tutt´al più
per fare giocattoli». Roberto cercò allora di unire le poche aziende
europee che cominciavano a muoversi in quella direzione. Tutte risposero di no.
Oggi l´Olivetti non esiste più e neppure una grande azienda elettronica in
Europa.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Settant'anni, metà
alla guida del Sant'Alessandro --> Monsignor Achille Sana: i ragazzi valgono
moltissimo ma non lo sanno. Sono iperprotetti, l'emergenza educativa c'è Lunedì
09 Febbraio 2009 CRONACA, pagina 11 e-mail print Oggi monsignor Achille Sana,
rettore e preside del Collegio vescovile Sant'Alessandro, compie settant'anni.
Quasi la metà, trentadue, li ha dedicati agli studenti del Collegio. «È una tradizione
che i rettori del Sant'Alessandro restino praticamente tutta la vita - ride -.
Il vescovo Amadei ci ha sempre scherzato sopra dicendo di rassegnarmi...». Si
interrompe, guarda per aria: «Per la verità si è sempre premurato di sapere se
volevo cambiare, ma...». Per un momento, all'inizio degli anni '90, la rotta di
don Achille Sana incrociò una parrocchia. Quasi. Così oggi è ancora al timone
della sua nave di cemento in via Garibaldi, che governa dall'ufficetto in
posizione strategica tra atrio e segreteria, dalla porta sempre aperta. Nato a
Barzana nel 1939, Achille Sana vive un'infanzia di guerra prima di concludere
gli studi nel Seminario investito dal vento del Concilio. Don Achille è
ordinato sacerdote nel 1964 e l'anno dopo torna in Seminario come vicerettore.
Intanto si laurea in Lettere e Filosofia all'Università Cattolica di Milano e
si specializza in psicologia. Nel 1977 approda al Collegio Sant'Alessandro per
sostituire monsignor Paolo Carrara che aveva guidato il collegio dal 1947
portandovi il liceo scientifico, l'apertura alle ragazze, il
corpo docente laico, la nuova sede. Un'eredità pesante. Don Sana trasloca da
Città Alta portandosi soprattutto libri, le Lettere di Gerolamo in cima al
mucchio. Appassionato di Bibbia, sul comodino ha i libri di Martini. Anche San
Gerolamo? «Uso la sinossi delle tre versioni, greco, latino, italiano.
Nelle sue lettere Gerolamo rivela tutta l'accuratezza filologica, la genialità
della sua traduzione: rintraccia, confronta, soppesa, discute i termini nei passaggi
dall'ebraico al greco al latino per restare fedele al testo. Prima di provare a
cambiare una parola di Gerolamo ci penso, assaporo la ricchezza, la
finezza...». Si entusiasma, dietro le lenti gli occhi azzurri si accendono e
rivelano tutta la loro acutezza. Ma monsignor Sana tira subito le redini a se
stesso, l'umanista rientra disciplinatamente nel rettore. C'è, intorno ad
Achille Sana, un'aria di nettezza senza tempo che è prima di tutto misura,
stile interiore. Quale è il segreto dell'equanimità? «Ogni sera cerco di
dimenticarmi di quanto è successo durante il giorno con gli allievi e i
docenti, per poter ricominciare pulito ogni mattina, senza, come dire,
preclusioni affettive sia in bene sia in male». La camicia a righine azzurre
spunta dietro il colletto della talare d'ordinanza, che il rettore porta con
naturalezza, segno esteriore di un suo profondo convincimento e cioè che «è
importante che resti per ora un rettore sacerdote e non laico, per permettere
un dialogo continuo con i ragazzi, con le famiglie, con i docenti». Ormai tutte
le scuole cattoliche tendono a essere dirette da laici, non è d'accordo? «Forse
in futuro accadrà così anche per il Sant'Alessandro, ma io non posso fare a
meno di sentire che lo stile di questo collegio dipende anche dalla particolare
vocazione educativa insita nel sacerdozio». Forse la talare la protegge anche
dal troppo affetto per i suoi 500 ragazzi e ragazze dei quali, si sa, è molto
fiero? «Chi, gli studenti? - sbuffa -. Credono di sapere tutto perché si
collegano a Internet, hanno perso il senso della riconoscenza ai genitori, non
capiscono che apprendere è prendere dal docente e se
ne stan lì a farsi scorrere addosso le ore...». Qualcuno bussa, dalla porta
spunta una faccia simpatica, scarmigliata e rubiconda che tende il libretto dei
ritardi. Istantaneamente la fronte del preside si aggrotta, cambia anche il
tono di voce: «Sì, vieni dentro, ho visto che sei fuori posto... Come mai
arrivi solo adesso?». Borbottio: «Non... sentito... sveglia... preside...». La
mano firma in fretta il tagliando della riammissione in classe, l'allievo
sparisce. Subito la fronte si distende: se sei un preside, anche la faccia è un
ferro del mestiere. Ma davvero questa generazione vale poco? «Vale moltissimo,
ma non lo sa. L'emergenza educativa esiste - risponde monsignor Sana - questi
ragazzi sono iperprotetti, mi capitano madri che dicono "il mio
bambino" di ragazzoni di diciott'anni. La tecnologia e il benessere hanno
portato il paradigma del maggior vantaggio con il minimo sforzo. Con le
macchine funziona, ma se trasferisci questo modo di pensare nell'orizzonte
educativo, diventa una sciagura. Perché l'educazione è trasmettere la
consapevolezza che devi tenere sotto controllo il tuo cammino, che se non fai
fatica non raggiungi vette alte, non è come l'auto che schiacci l'acceleratore
e vai. Trasferire la mentalità tecnologica nello sforzo intellettuale ti svia,
ti impedisce di vedere il processo interiore qual è, e cioè un'elaborazione
lunga e a volte faticosa. Spesso i ragazzi non "si vedono" nemmeno.
Gli dico: guardatevi allo specchio, come siete, cercate di capire chi siete,
cosa valete, cosa volete». Monsignor Sana guarda fuori dalla finestra, parla di
un collegio che conosce solo dalle carte e dai registri storici: quello di
allievi come Giacomo Radini Tedeschi o Bortolo Belotti, quando i ragazzi
avevano solo una casa e due genitori, quando la giornata in collegio era
scandita dall'anno liturgico. Nostalgia? «Mi chiedo se quella pratica religiosa
regolare non predisponesse a un'impostazione di vita ordinata, non radicasse un
impianto etico che poi si trasferiva nella professione, nella vita privata,
nella partecipazione civile». Come è nato il Collegio Sant'Alessandro? «Come un
convitto per i ragazzi che venivano in città a studiare.Poi ha aperto scuole
proprie: le elementari, i cinque anni del ginnasio, il Liceo classico, per
breve tempo l'Avviamento. Infine la scuola media, il Liceo scientifico». Dal
1846 è passata di qui metà della borghesia bergamasca. Cosa è cambiato? «Le
generazioni si sono modificate sempre più in fretta, prima le leve di ragazzi
erano stabili, simili tra loro, poi qualcosa è partito, siamo arrivati ad avere
modificazioni generazionali ogni tre anni, adesso ogni anno l'approccio
educativo dev'essere modificato». In questo mare agitato il timone, oltre che
sulla cultura, è tenuto fisso sulla rotta del personalismo cristiano e del
senso della comunità. Cosa significa essere una scuola cattolica? «L'aggettivo
cattolico...i genitori si affidano fin troppo, delegano, chiedono alla scuola
di supplire. Manteniamo alcuni segni forti, al mattino la Messa è libera. Molti
ragazzi entrano in cappella a dire le preghiere...è bello. Ma, soprattutto, sto
cercando di iscrivere il senso cattolico nella scuola attraverso la parabola
dei talenti. Cerco di far nascere la coscienza del dovere di mettere a frutto
le proprie capacità e di metterle a servizio della società. In quanto
cattolico, devi essere un buon cittadino». È vero che parla con tutti gli
allievi, uno per uno, a partire dal terzo anno delle superiori? «Sono gli anni
più produttivi per la testa e per il cuore. Non devono perderli». Funziona?
«Non subito, non sempre, ma si sentono presi sul serio». Dicono che monsignor
Sana sia sempre pronto a dare fiducia. È così? «Dio sa quanto mi costa a volte
urtarmi con il corpo docente...a volte rischio. Eppure
credo che se dai fiducia prima o poi i ragazzi rispondono... Ora sono molto
preoccupato per un ragazzo intelligentissimo che ha deciso di
non-fare-nulla-non-dire-nulla e non capisco perché...». Lo sguardo gli si
rattrista, si passa una mano tra i capelli che restano ritti. Qual è il punto
critico per l'educatore di oggi? «È difficile trasmettere il valore di un
progetto. Ai ragazzi non riesci a dare un'idea futura di sé, perché hanno tutto
già e non hanno idea di che cosa vuol dire "raggiungere". Hanno
bisogno di autonomia. I genitori devono lasciarli andare». Questa scuola è
sempre stata capace di innovare. Qual è il suo contributo? «Il mio contributo
all'innovazione sono state le scuole medie miste, il liceo musicale. Sono
riconoscente a chi mi ha preceduto per aver creato questa tradizione di fedeltà
e innovazione. Oggi però la scuola non è aiutata dal contesto, si è perso, in
gran parte, il senso del legame tra benessere e responsabilità». Non che le
passate generazioni di allievi fossero perfette: c'è stato anche qualcuno
«beccato di notte nella scuola a caccia di un certo compito in classe: lo
spavento per le conseguenze gli fece riconnettere il cervello. Ma dalla scuola
sono usciti politici, diplomatici, imprenditori, professionisti, scienziati in
grado di dire la loro in contesti internazionali». La crisi della cittadinanza
è profonda, investe tutta la società italiana. Come si fa a dare segnali
diversi? «Questo collegio nella sua storia ha attraversato momenti durissimi -
ricorda monsignor Sana - eppure tutti i rettori son sempre rimasti al loro
posto: dietro di me ho solo 5 predecessori nello spazio di 163 anni». È
evidente che questa tradizione di fedeltà le dà forza. Ma forse la verità è
che, a guidare questa «parrocchia» di under 18, si diverte più di quanto si
preoccupi? «Si impara molto dai giovani. Per anni un alunno straniero che
restava solo durante le vacanze ha passato il Natale con i miei famigliari. Mi
insegnò l'importanza di interessarmi dei ragazzi oltre il cancello della
scuola. A volte sbaglio. Per impazienza son troppo duro, voglio il risultato,
il ragazzo si chiude. Mai interrompere il dialogo». Entusiastici saluti urlati
lo accolgono mentre passa davanti a un'aula aperta. «Son quegli sconsiderati
del recupero...» commenta tutto contento dopo averli inceneriti con lo sguardo
ed essersi informato di come vanno i loro affari di quindicenni. Cosa significa
essere preside per trent'anni? «Restare a lungo nella scuola significa imparare
a guardare oltre, appassionarsi alle generazioni, trovare modi per legarle l'un
l'altra», risponde mentre si accomiata con un sorriso. Su Facebook, il gruppo
degli allievi del Sant'Alessandro ha 309 iscritti: si chiama «Mens Sana in corpore
Achille». Susanna Pesenti 09/02/2009 nascosto -->
( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Francesco Soddu (Pd)
«Innovazione, ricerca e università: avanti su questa
strada» SILVIA SANNA SASSARI. Nelle stanze della politica è per quasi tutti
"il figlio di". Anche per questo per parecchi anni è rimasto defilato,
lavorando sottotraccia. Ora Francesco Soddu, 46 anni, liscia l'abito di
vellutino nero e dice di essere pronto a mettersi in vetrina. In lizza con il
Pd, pro Soru. E quando va a parlare nelle piazze, tra le gente, papà Pietrino
lo lascia a casa. - Quanto pesa chiamarsi Soddu? «In politica parecchio. Per
moltissimi sono "il figlio di Pietrino", non uno che bazzica in
quell'ambiente da anni. - Che ha fatto sinora? «Ho esordito nel
( da "Nuova Sardegna, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 14 - sassa
DIARIO ELETTORALE Partito Democratico «Attualità dei valori della Costituzione
nel mondo globalizzato». è il titolo del convegno, coordinato da Franco Pilo
(già presidente della sezione penale del Tribunale di Sassari), in programma
oggi alle 16 nella sala convegni dell'hotel Grazia Deledda. Intervengono
l'onorevole Giovanni Bachelet, Università La Sapienza di
Roma; Francesco Soddu, docente dell'Università di Sassari e candidato per il Pd alle elezioni
regionali. Insieme per le Autonomie Oggi alle ore 19 Franco Cuccureddu,
coordinatore regionale delle liste «Insieme per le Autonomie) (inserite nella
coalizione che sostiene Ugo Cappellacci) incontrerà i soci del circolo dell'Anglona
e i propro sostenitori nel ristorante La Fazenda di Valledoria. Irs Incontro a
Ozieri per discutere insieme di fiscalità, energia, gestione delle risorse
idriche, agricoltura. L'assemblea si svolgerà questa sera alle 20 nella sala
convegni dell'ex seminario, presso l'unione delle due piazze. Saranno presenti
Pasqualina Soro, del Tzda di Sassari, Nello Cardenia e Giovanni Marco Ruggiu
dell'assemblea nazionale e il leader e candidato alla presidenza della Regione
Gavino Sale. Per informazioni: www.irs.sr.
( da "Adige, L'" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Da lunedì a lezione
di diritto del vino DANIELE BATTISTEL d.battistel@ladige.it Non basta più
saperlo produrre. Ormai anche per il vino, come per tanti altri prodotti del
settore alimentare, la commercializzazione e la regolamentazione della vendita
e della produzione stanno assumendo giorno per giorno un'importanza sempre
maggiore. Anche per i piccoli viticoltori. Muovendo da queste basi la facoltà
di giurisprudenza ha organizzato un corso sul «diritto del vino: qualità e
sicurezza della filiera vitivinicola nella prospettiva del giurista d'impresa».
«Si tratta di un laboratorio applicativo che seguirà una
formula seminariale» spiegano i docenti Umberto Izzo e Matteo Ferrari. Il
problema della sicurezza alimentare, scaturito in tutta la sua drammaticità un
decina di anni fa con il caso della «mucca pazza», in Europa ha portato alla
creazione di regole sempre più ferree e che un po' alla volta hanno interessato
tutta la produzione. «Nel tempo - spiega Izzo - si è sviluppata la
collaborazione tra la nostra Università è l'Unione italiana vini per mettere in
campo, a fronte di un'alluvione di leggi, una sorta di rielaborazione di regole
ad uso e consumo delle aziende del settore». Insomma, un «manuale di
comportamento» da cui poi è nata l'idea di un laboratorio applicativo da
proporre agli studenti di giurisprudenza. «Per loro - continua Izzo - ci sarà
modo di riflettere sull'applicazione delle regole generali studiate a lezione
rispetto a dei casi specifici in un settore, tra l'altro, che per il Trentino è
molto importante». Il progetto trentino non è il primo, visto che anche la
prestigiosa università di Berkeley è attiva in questo
settore nel distretto vinicolo californiano della Napa Valley. Il laboratorio
affronterà diversi temi, dalla protezione delle denominazioni tipiche alla
rintracciabilità nella filiera vitivinicola, dalla responsabilità civile e
penale del produttore di vini all'organizzazione comune del mercato, dal
rispetto di standard tecnici alle certificazioni di qualità. Il corso, che
partirà il 16 febbraio, avrà una durata di 20 ore. Ma quali sono le
problematiche che più spesso devono affrontare le aziende alimentari, e in
particolare quelle del settore vinicolo? «Per esempio - spiegano i due docenti
- è necessario mettersi al riparo da scandali». L'arrivo dei Nas per i
controlli alimentari è sempre pericoloso, non tanto per i danni economici che
può provocare, quanto per l'immagine negativa dell'azienda e del marchio che ne
può risultare, anche nel caso che le analisi non rilevino nulla di anormale.
«Quindi, - insistono - per le aziende è fondamentale dimostrare in tempi il più
breve possibili la propria estraneità al problema». In questo senso avere un
crisis manager preparato anche dal punto di vista giuridico è una carta in più.
«Per ora - continua Izzo - la domanda di queste figure da parte delle aziende
vitivinicole è soddisfatta con risposte interne, ma il settore ha capacità e
voglia di accogliere persone con queste competenze». Qualche laureato di via
Rosmini ricopre già incarichi di questo tipo in una grossa impresa vinicola del
veronese. C'è poi la questione legata all'internazionalizzazione dei mercati di
produzione e di vendita. Paesi che solo qualche anno fa erano piuttosto
arretrati dal punto di vista della coltivazione dell'uva, dall'Argentina
all'Australia, ormai hanno recuperato il «gap» ed anzi, potendo beneficiare di
vincoli normativi e burocratici meno rigidi dei nostri, godono di vantaggi
competitivi non indifferenti. «Soltanto una buona organizzazione legale e una
conoscenza delle leggi a tutto campo può aiutare le nostre aziende a non
perdere terreno» spiega Ferrari. 09/02/2009
( da "Tempo, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Aumentano i
pazienti nelle notti del weekend Alcol e droga, record di soccorsi «Droga e
alcol negli ospedali stanno diventando le prime cause di pronto soccorso a
persona nelle notti del weekend». A dare l'allarme è il presidente nazionale
della Federsert (che riunisce gli operatori dei Servizi per le
tossicodipendenze), Alfio Lucchini. In una notte, a ospedale, si può arrivare
anche a trattare cinque casi, mentre prima erano assai scarsi e si limitavano
al barbone pieno di vino. Tra i giovani l'uso di droga e alcol, e spesso di
tutte e due insieme, ha cambiato il volto anche dei pronti soccorso. Ai numeri
si affianca l'angoscia dei genitori. Sono sempre di più coloro che tormentati
perché non hanno notizie del figlio (o figlia) telefonano ai centralini degli
ospedali. «Per caso lì è ricoverato...». Lo confermano il Gemelli, il Santo
Spirito, il Sant'Andrea, situati in zone centrali e periferiche della Capitale.
«le cifre - siega Lucchini - sono in crescita a Milano e in Lombardia e a Roma
e nel Lazio, due regioni "gemelle". E poi si è abbassata l'età dei
soggetti: ora si va dai
( da "Giornale.it, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'inaugurazione del
Passante di Mestre, una grande opera inserita da Silvio Berlusconi fra le
priorità delle infrastrutture necessarie a rilanciare l'Italia è una realtà:
( da "Sannio Online, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cervelli
Isernia: «Oltre la
crisi», sabato il convegno organizzato da ?Molise in movimento? Pubblicato il
09-02-
( da "GuidaViaggi.it" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il porto di Genova
si apre al grande pubblico con mostre interattive e visite guidate: è quanto si
propone "Genoa Port Center", nuova realtà dal prossimo ottobre ai
Magazzini del cotone. L'iniziativa è promossa da Provincia, autorità portuale,
Porto antico Spa e Università. "Sarà un call center sul modello di
esperienze presenti nei porti del Nord Europa", ha affermato il presidente
della Provincia Sandro Repetto. "Si potrà visitare in sicurezza anche lo scalo
commerciale - ha commentato il presidente dell'autorità portuale Luigi Merlo -
e conoscere le attività di un porto-emporio che abbina lavoro manuale e grandi
tecnologie". Il "Genoa Port Center" mira a coinvolgere
tutte le realtà legate allo scalo marittimo e sorgerà in uno spazio di 460 mq
ai Magazzini del cotone, accanto alla biblioteca De Amicis. I costi di avvio
saranno coperti dalla Provincia (100mila euro) e altri 320mila potrebbero
arrivare a breve da fondi europei legati a un bando regionale. La gestione
(200mila euro all'anno circa) sarà affidata a un mix pubblico-privato.
( da "Sicilia, La" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Al via il «check-up»
su studi di settore Roma. Al via il check-up dell'amministrazione finanziaria
sulla crisi economica per mettere a punto i necessari correttivi agli studi di
settore: lo strumento attraverso il quale lavoratori autonomi, commercianti e
professionisti pagano le tasse. È infatti disponibile sul sito della So.Se. -
la società per gli studi di settore - il questionario per il monitoraggio della
crisi «che potrà essere scaricato, compilato direttamente e inviato, su base volontaria,
dai contribuenti soggetti agli studi di settore, fino al 5 marzo '09», informa
lo stesso sito. Per tener conto della crisi economica, la commissione degli
esperti, già il 6 novembre '
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Una giornata di
studio per riscoprire Dante Alighieri Lunedì 9 Febbraio 2009, (M.B. E.) Alla
riscoperta di Dante Alighieri. L'ufficio scolastico provinciale, in
collaborazione con quello regionale, ha organizzato per il prossimo giovedì 26
febbraio al Teatro Sociale una giornata evento sulla figura di Dante Alighieri,
intitolata "Leggere e insegnare Dante nella scuola del Duemila: Dante
poeta europeo". «E' un convegno che stiamo preparando con cura - spiega
Renzo Paolo Vedova, responsabile dell'ufficio interventi educativi dell'Usp -
prenderanno parte alcuni esperti in materia, ma i protagonisti saranno
soprattutto i ragazzi, gli studenti del liceo classico Celio che animeranno le
letture delle opere di Dante durante la mattinata al Sociale, gentilmente messo
a disposizione dall'amministrazione comunale». La giornata si aprirà alle 9.45
con il benvenuto del dirigente scolastico del Celio Dario Giovanni Quaglio, seguito
dai saluti delle autorità e di Carmela Palumbo, direttore generale dell'Usr
Veneto, e di Maria Fernanda Barile, dirigente dell'Usp rodigino. Il convegno entrerà poi nel vivo con l'intervento di Sante
Bortolami, professore di storia medioevale dell'università di
Padova, che parlerà di Firenze e l'Italia ai tempi di Dante. Aldo Maria
Costantini, docente di letteratura italiana all'università di
Venezia, intratterrà poi i ragazzi su "Dante e la conquista della
leadership della poesia moderna". Dopo il dibattito sarà la volta
di "La Divina Commedia di Giotto", trattato da Giuliano Pisani docente di greco e latino al liceo classico patavino Tito
Livio, mentre Gianna Miola, dirigente Usr, chiuderà la giornata con
"Incontrare Dante nella scuola contemporanea: una difficoltà
irrinunciabile". La giornata sarà condotta e moderata da Natalia Periotto.
( da "Mattino, Il (Salerno)" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
«Progettazione e
programmazione delle città» è il tema della lezione/evento che l'architetto
Marco Petreschi gterrà il prossimo 12 febbraio alle ore 10 presso la sede dell'Associazine
costruttori di Salerno. La lezione chiude il secodno ciclo del Laboratorio di
management d'Area vasta. All'incontro saranno presenti l'assessore provinciale
alle politiche del lavoro Massimo Cariello, il presidente dell'Ance Antonio
Lombardi, i referenti scientifici Roberto Gerundo e
Pasquale Persico, docenti presso l'Università di Salerno. I diplomandi al del
master discuteranno con Petreschi sul ruolo delle libere professioni legate
alla gestione del territorio, nell'ambito dei processi di trasformazione
urbanistica in atto e sul profilo di specailizzazione delle discipline di
settore.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Prov Medio Camp
Pagina 3014 Tecnici, docenti e amministratori soddisfatti per la scelta fatta a
Guspini, Gonnos, Pabillonis e S. Gavino «Dal parco eolico vantaggi per tutti»
Tecnici, docenti e amministratori soddisfatti per la scelta fatta a Guspini,
Gonnos, Pabillonis e S. Gavino --> A dicembre e a gennaio sono stati
prodotti 24 miloni di kwh. Cifre che confermano quanto era stato stimato
avrebbe potuto produrre il Parco eolico del Medio Campidano: 140 milioni di kwh
annui. Entrato in funzione il 9 settembre scorso, solo in questi ultimi due
mesi ha iniziato a produrre energia elettrica a pieno regime. Il "Parco
eolico del Medio Campidano", composto da 35 aerogeneratori, dodici a
Guspini, undici a Gonnosfanadiga, nove a Pabillonis e tre a San Gavino, è su
un'area particolarmente battuta dai venti. Per costruirlo la Fri-El Green
Prower, con sede a Bolzano, ha speso 130 milioni di euro di cui venti per le
sole infrastrutture. «Sono stati realizzati 42 mila metri cubi di scavi per le
fondazioni, due milioni e trecentomila chili di ferro per le armature, 21 mila
metri cubi di calcestruzzo, centomila metri quadri di sterrati portati per le
movimentazioni delle gru,
( da "SaluteEuropa.it" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
09/02/2009 Cento fra
i più importanti esperti di cancro europei a convegno a Roma L'unione fa la
forza. Il motto antico e illustre non vale solo per lo sport. Si applica anche
alla lotta contro il cancro. Solo mettendo insieme le forze e gli strumenti che
derivano da molte competenze diverse, infatti, si potrà sconfiggere una
malattia che spaventa tutti noi. È proprio con l'obiettivo di fare il punto
sulle strategie che già oggi i medici hanno a disposizione che EAGE (la
Associazione europea per la gastroenterologia e l'endoscopia), presieduta da
Giovanni Gasbarrini, direttore dell'Istituto di Medicina Interna e Geriatria
dell'Università Cattolica di Roma, ha organizzato un meeting che per la prima
volta in Italia mette insieme le competenze di oncologi, internisti e
gastroenterologi. Il convegno, dal titolo EAGE Postgraduate course on
gastrointestinal and liver oncology, si terrà presso il Centro Congressi
dell'Università Cattolica di Roma da giovedì
( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Reggio.
"Baobab" festeggia il decennale (9/2/2009 15:26) | (Sesto Potere) -
Reggio Emilia - 9 febbraio 2009 - La decima edizione di Baobab/Invito alla
lettura, il progetto di promozione della letteratura e della scrittura per gli
studenti di ogni ordine e grado delle scuole della città e della provincia,
dopo la prima parte di formazione per i docenti che si è svolta nei mesi
scorsi, entra nel vivo con gli incontri con gli scrittori che si terranno al
cinema Rosebud da febbraio a maggio. La nuova edizione, che prenderà il via
giovedì 12 febbraio con Stefano Bordiglioni - promossa da Assessorato Cultura,
Biblioteca Panizzi, Biblioteca di San Pellegrino, Assessorato Scuola,
Università, Giovani, con la sponsorizzazione di CIR, e curata dal docente e scrittore Giuseppe Caliceti - si annuncia con una
prima importante novità in netta controtendenza rispetto al periodo di
“tagli”di questo periodo: gli incontri, su prenotazione, torneranno ad essere a
ingresso gratuito per tutti i giovani partecipanti. Dieci gli scrittori
invitati. Oltre alla narrativa per ragazzi, nella nuova edizione è stata data
una attenzione particolare ai temi dell?ecologia, della storia, dei doveri e
dei diritti. Come sempre, per promuovere i libri, anche quest?anno saranno
utilizzati diversi linguaggi espressivi: cinema, musica, illustrazioni dal
vivo. Tra gli incontri segnaliamo giovedì 12 febbraio Stefano Bordiglioni in
Concerto di filastrocche e, giovedì 12 marzo, Nicoletta Costa. Venerdì 20 marzo
Lia Levi con Una storia, tante storie e venerdì 17 aprile Giusi Quarenghi. Per
gli studenti delle superiori sabato 28 marzo sarà la volta di Sandrone Dazieri
in Quattro chiacchiere col gorilla; a seguire la proiezione del film La cura
del gorilla (2005) di Carlo Sigon con Claudio Bisio. Martedì 28 aprile Pino
Cacucci in A proposito di balene, ecologia e futuro; a seguire la proiezione
del documentario Le megattere e il loro canto di Daniel Opitz (2008). Gli altri
incontri: venerdì 20 febbraio con Pietro Formentini, giovedì 5 marzo con Chiara
Rapaccini, venerdì 27 marzo con Giovanna Giacobazzi. Concluderà la rassegna
sabato 16 maggio, alla Biblioteca di San Pellegrino, La festa di bao?bab con
l?inaugurazione della mostra I piccoli grandi libri di bao?bab e Se dieci anni vi
sembran pochi. Conversazione e letture con Giuseppe Caliceti e Roberto Piumini.
Completano il programma 3 concorsi rivolti agli studenti.
( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Presentazione del
rapporto sul sistema produttivo mantovano (9/2/2009 16:27) | (Sesto Potere) -
Mantova - 9 febbraio 2009 - Mercoledì 11 febbraio 2009 nella sede storica della
Camera di Commercio di Mantova in via Calvi 28, al piano nobile di palazzo
Andreani nella sala Luna e Nodi, a partire dalle 10.30 si terrà un importante
appuntamento di “Incontri camera&conomica” dedicato alla presentazione del
rapporto “Metamorfosi del sistema produttivo mantovano. Comprendere l?attualità
attraverso l?analisi della struttura economica provinciale tra il 2001 e il
( da "Virgilio Notizie" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 9 feb. (Apcom)
- Lo sportivo Antonio Rossi, portabandiera dei 'Giochi Olimpici di Pechino
2008', sale in cattedra e per un giorno diventa docente universitario. Il 13 febbraio alle ore 14 il plurimedagliato
olimpico di canoa terrà, presso la Facoltà di Sociologia dell'Università degli
Studi di Milano - Bicocca, una lezione dal titolo 'Le emozioni dello sport'. La
lezione fa parte del Master Universitario di II Livello in 'Organizzazione e
Sociologia dello Sport', giunto al suo settimo anno. Il Master, diretto
dal Prof. Franco Ascani, offre l'opportunità di conoscere e analizzare
criticamente le strategie per i business dello sport ed i relativi aspetti
socioeconomici e manageriali attraverso l'analisi di esperienze di
organizzazione, gestione e ricerca a vari livelli.
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Università di Milano
La Settimana del Cervello 9 - 20 febbraio 2009. La Settimana del Cervello, nata
nel 1995, coinvolge 65 Paesi nei quali si organizzano conferenze, simposi,
spettacoli, incontri pubblici per illustrare anche ai non addetti ai lavori
"lo stato dell'arte" nel settore della neurobiologia. Per festeggiare
la Settimana del Cervello anche quest'anno i ricercatori
e i professori del Centro di Eccellenza sulle Patologie Neurodegenerative
(CEND) dell'Università degli Studi di Milano organizzano una serie di eventi
dedicati agli studenti delle scuole superiori. Tra questi spiccano gli incontri
volti ad illustrare lo stato delle conoscenze sul cervello e della ricerca attualmente svolta, e le borse di studio per
soggiorni estivi presso l'Università di Milano e Centri di ricerca
europei. Nelle aule universitarie di Via Balzaretti 9 e di Via Festa del
Perdono 7 gli studenti delle scuole lombarde apprenderanno i meccanismi di
formazione della memoria e gli effetti delle malattie neurodegenerative. Si
parlerà anche di malattie del cervello quali la depressione o la schizofrenia e
si spiegheranno i complessi ingranaggi che rendono piacevole l'assunzione di
droghe, ma anche le insidie che si celano. Infine si illustreranno le nuove
prospettive terapeutiche derivanti dalle cellule staminali. Dato il crescente
successo dell'iniziativa, che quest'anno registra oltre 4500 presenze, è stata
organizzata una giornata "celebrativa" che si terrà venerdì 13
febbraio 2009 presso l'Aula Magna dell'Università di Milano, durante la quale
si svolgerà la cerimonia di premiazione degli studenti vincitori dello stage
presso le Università di Madrid, Milano e Parigi, in occasione del Progetto
"CEND Summer School 2008" che ha offerto agli studenti meritevoli
stages presso prestigiosi laboratori di ricerca. LE
LEZIONI Il ciclo di lezioni, tenute dai docenti CEND è
arrivato quest'anno alla sua sesta edizione. Le lezioni nel loro insieme si
propongono di illustrare lo stato dell'arte delle conoscenze sul cervello,
l'organo più importante del nostro organismo. Le lezioni spazieranno dal
progresso tecnologico che sta alla base della accelerazione nella ricerca neurobiologica degli ultimi lustri, alla comprensione dei
meccanismi che consentono al nostro cervello di acquisire informazioni
sensoriali e generare risposte comportamentali, emozioni e pensiero. Inoltre si
spiegherà quanto il patrimonio genico, l'ambiente ormonale e le esperienze
socio-culturali agiscono sul cervello in via di sviluppo creando fra i due
sessi differenze strutturali e di funzionamento e determinando un diverso modo
di "lavorare" del cervello maschile rispetto a quello femminile in
risposta a identici stimoli. Si descriveranno i meccanismi con cui formiamo i
nostri ricordi e come li utilizziamo nella vita quotidiana, nello studio o
nella espressione artistica; si spiegherà come la droga agisca e dia dipendenza
sfruttando circuiti del piacere fisiologici e necessari per la continuazione
della specie quali l'assunzione di cibo e la riproduzione; infine si
descriveranno le patologie più comuni del giovane (anoressia, bulimia),
dell'adulto (depressione, ansia obesità) e dell'anziano (neurodegenerazione) e
le terapie che la ricerca di questi ultimi venti anni
ha prodotto. IL CEND Il Centro di Eccellenza sulle malattie neurodegenerative
(CEND) è un centro virtuale al quale appartengono 214 ricercatori
afferenti alle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Farmacia e Medicina Veterinaria
dell'Università di Milano che si sono distinti nella ricerca
nel campo delle neuroscienze. L'organizzazione del CEND ha prodotto nuove
sinergie tra i ricercatori dell'Ateneo attivi nella ricerca neurologica, creando una massa critica di studiosi
che affrontano il tema delle malattie neurodegenerative dal punto di vista dei
meccanismi molecolari che ne determinano l'insorgenza. Tali meccanismi sono
indispensabili per la realizzazione di nuove metodologie di diagnosi e terapia.
Infine il CEND promuove attività di formazione con l'attribuzione di borse di
studio per giovani promettenti, organizzazione di corsi e convegni e con
attività di formazione permanente. BUR.IT 10.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università
dell'Aquila Di Orio: "Non penalizzare la sanità pubblica aquilana" Il
vero problema della sanità abruzzese - secondo il rettore dell'Università
dell'Aquila prof. Ferdinando di Orio - è rappresentato dall'abnorme presenza
del settore privato: «Una politica di tagli indiscriminati penalizza fortemente
l'assistenza sanitaria erogata dalle strutture ospedaliere e universitarie
della ASL aquilana». Sul dibattito che in questi giorni sta animando la sanità
abruzzese, interviene il rettore dell'Università dell'Aquila prof. Ferdinando
di Orio: «Ormai è un dato acquisito che l'attuale crisi economica in cui versa
la nostra regione, sia dovuta alla sanità. Tuttavia una politica di tagli
indiscriminati in funzione di esclusive ragioni di bilancio, rischia di essere
peggiore del male che dovrebbe curare». «Da tempo sostengo - spiega il rettore
di Orio - che il problema principale della sanità abruzzese è rappresentato
dall'abnorme presenza del settore privato, peraltro mal distribuito sul
territorio regionale. Una politica di tagli indiscriminati penalizza
soprattutto la sanità aquilana, rappresentata da un unico presidio ospedaliero
pubblico che ha sempre assicurato elevati livelli di qualità assistenziale, sia
nella sua componente ospedaliera che in quella universitaria». «Al Commissario
Redigolo e all'Assessore Venturoni va ribadito che le dimensioni della sanità
aquilana, in termini di posti letto, di unità operative attivate e di personale
impiegato, sono già a livelli minimi per poter garantire un'adeguata
funzionalità assistenziale, che oggi è resa possibile solo grazie
all'abnegazione di tutto il personale sanitario sia ospedaliero che
universitario. Un ulteriore ridimensionamento impedirebbe il normale
svolgimento sia dell'attività assistenziale ospedaliera sia dell'attività
formativa universitaria, che riguarda oltre 4700 studenti, 500 specializzandi, 200 iscritti ai Master di I e II livello e 160 docenti, mettendo
a rischio la sopravvivenza stessa della Facoltà medica aquilana». «L'obiettivo
del risanamento economico» - continua il rettore Ferdinando di Orio - «deve
essere perseguito innanzitutto attraverso una razionalizzazione dell'offerta
sanitaria privata che, forse è il caso di ricordarlo, nel
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Siena
Lettere al lavoro. Percorsi di formazione e professione Traduttore, insegnante,
archeologo, antropologo, ricercatore: sono tanti e diversificati i percorsi
professionali che può intraprendere un laureato in Lettere e filosofia. Per
presentare l'offerta didattica della facoltà e gli sbocchi lavorativi aperti
dai diversi corsi di laurea, la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università
di Siena organizza una giornata di orientamento e incontro con i ragazzi delle
scuole superiori mercoledì 11 febbraio. L'iniziativa, dal titolo "Lettere
al lavoro", si terrà dalle 9.30 alle 13.30, presso la sede della facoltà,
padiglione esterno A/E della sede di San Niccolò, in via Roma 56. La giornata
ha l'obiettivo di far conoscere agli studenti delle scuole superiori e alle
loro famiglie la facoltà, la nuova offerta didattica che sarà attiva a partire
dal prossimo anno accademico e i possibili sbocchi del laureato in Lettere, attraverso presentazioni dei docenti e interviste con ex studenti
attualmente impiegati in vari settori lavorativi. "E' importante che
l'Università guidi i ragazzi nella scelta del proprio percorso di studi
fornendo tutte le informazioni necessarie e tutte le risposte ai loro
dubbi" - spiega il preside della facoltà di Lettere e filosofia,
Roberto Venuti. "Fondamentale è che i nostri ragazzi sappiano anche quali
e quante opportunità hanno davanti dal punto di vista professionale, a quali
sbocchi lavorativi li porteranno i percorsi di formazione intrapresi, per una
scelta davvero consapevole". La giornata sarà aperta dai saluti del
preside Venuti e da una presentazione video della facoltà. Seguirà la
presentazione dei nuovi corsi di laurea attivati per l'anno accademico
2009-2010 da parte dei docenti. A partire dalle ore 11 gli studenti tutor intervisteranno
alcuni laureati ora impiegati in vari settori lavorativi: Alessandra Gaviano (docente delle Scuole superiori, abilitata SSIS); Laura
Giorgi (ricerca e selezione personale), Lisa Lorusso (marketing Pacini
editore). Infine i ragazzi delle scuole saranno accompagnati per una visita
guidata dei luoghi della facoltà. Il programma della giornata è disponibile on
line alla pagina www.unisi.it/didattica/ lettereallavoro. Per informazioni e
adesioni scrivere a orientamento@unisi.it. BUR.IT 10.02.09
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Bolzano Ladino per tutti Anche quest'anno la sezione ladina della Facoltà di
Scienze della Formazione offre alcuni insegnamenti opzionali a tutti gli
interessati: a particolari condizioni è infatti possibile assistere alle
lezioni. E' un'occasione interessante soprattutto per gli insegnanti: i corsi
sono riconosciuti come aggiornamento nella misura di 10 ore ciascuno.
Toponomastica ladina Corso di 30 ore tenuto dal dott. Lois Craffonara, e
dedicato ai nomi ladini dei luoghi, con particolare attenzione a quelli che si
ritrovano sulle mappe antiche. Si tratterà del rapporto tra toponomastica e
storia, tra pronuncia locale e trascrizione dei nomi. Il corso si svolge ogni
venerdì dalle 14 alle
( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Comune di Cosenza:
anche Louis Godart nel comitato Alarico 2010 COSENZA. Una Commissione per
celebrare degnamente, il prossimo anno, i 1600 anni della morte e sepoltura del
Re dei Goti Alarico. È stata nominata dalla Giunta municipale di Cosenza su
proposta dell?Assessore alla Cultura Salvatore Dionesalvi. ?È un ottimo inizio
- ha commentato l?Assessore- per intraprendere il cammino delle celebrazioni
del 2010. Il prestigio della Commissione è tale da poter garantire qualità di
progetto e la giusta attenzione, anche a livello di reperimento dei
finanziamenti, per la migliore riuscita degli eventi legati all?appuntamento,
uno dei più importanti per la nostra città. Dopo questo atto di nomina, a breve
ci sarà la prima riunione e contiamo di avere già entro il prossimo mese di
marzo un progetto di lavoro di massima.? La Commissione, i cui membri
presteranno la propria opera gratuitamente, è denominata Comitato Alarico 2010
ed è composta da: Dario Antoniozzi, Presidente; Louis Godart, archeologo e consigliere
per la Conservazione del Patrimonio artistico per la Presidenza della
Repubblica; Francesco Posteraro, Camera dei Deputati; Francesco Saverio Vetere,
Università Roma; Coriolano Martirano, storico, Cosenza; Ernesto D?Ippolito,
Cosenza; Pietro Leo, docente Unical; Umile Peluso,
Cosenza Ernesto Corigliano, Cosenza; Domenico Marino, archeologo Beni
culturali; Fabio De Chirico, Sovrintendente Beni Culturali Cosenza Elvira
Graziani, dirigente Biblioteca nazionale Cosenza Jacques Guenot, docente Unical Angelo Avignone, Presidente Associazione
Mediterranei d?Europa Michele Chiodo, Biblioteca civica Cosenza Stefano
Vecchione, storico Cosenza Luigi Gallo, docente
Cosenza. Al nome di Alarico la città di Cosenza è legata soprattutto per la
ormai mitica sepoltura del Re e del suo tesoro nel letto del Busento, sepoltura
mai trovata ma diventata celebre anche grazie ad una ballata di August Von
Platen che ne ha rimandato l?eco in tutto il mondo. Le celebrazioni del
prossimo anno sono viste dal Comune di Cosenza anche come occasione per un
incontro tra cultura germanica e cultura italiana nel segno di una storia che è
unica per entrambe. (09-02-09)
( da "Sestopotere.com" del 09-02-2009)
Argomenti: Cultura
Infanzia e
adolescenza: riconoscerne i diritti (9/2/2009 18:36) | (Sesto Potere) -
Piacenza - 9 febbraio 2009 - Quello dell'infanzia e dell'adolescenza è un mondo
in continua evoluzione, e per gestirne al meglio i problemi serve sì una
specializzazione delle competenze, ma anche una integrazione tra tutti coloro
che hanno competenze nel settore. Una considerazione sulla quale hanno
convenuto i relatori, di rilievo nazionale, intervenuti oggi al convegno “Fra
diritti e responsabilità, promuovere la cultura dell'infanzia e
dell'adolescenza”, promosso dalla Provincia, in collaborazione con Fondazione
Zancan di Padova e Università Cattolica, presso la locale sede dell'ateneo. Un
evento dal quale è venuta fuori una molteplicità di riflessioni, spunti,
sollecitazioni e che sarà seguito da un secondo evento di riflessione sul tema,
un seminario, in programma il 10 marzo, che si terrà sempre su iniziativa della
Provincia. L'incontro di oggi è stato introdotto dall'assessore provinciale
alle Politiche sociali e giovanili Paola Gazzolo, che, dopo aver richiamato
l'importanza dell'evento, ha ricordato Lucia Bongiorni, scomparsa
prematuramente domenica scorsa. “Dedichiamo il convegno – ha detto – ad una
amministratrice che per tutta la sua vita ha rivolto la sua attenzione alle
esigenze dei bambini e che si è sempre impegnata per tutelarne i diritti”. Un
impegno, quello a favore di infanzia e adolescenza, che è tra le priorità anche
della Provincia. Lo ha ricordato il presidente dell'Ente, Gianluigi Boiardi,
nel suo messaggio di saluto ai presenti (la sala congressi della Cattolica era
gremita, di operatori, studenti, cittadini). Un impegno che si è concretizzato
in diverse iniziative tra cui, ultima in ordine di tempo, la organizzazione,
curata dalla Provincia e da altri enti, del recente pellegrinaggio ad Auschwitz
di studenti piacentini. “Vogliamo far maturare i ragazzi, farli diventare
cittadini responsabili e consapevoli, il viaggio ad Auschwitz può aver
contribuito in questo senso”. Boiardi ha poi voluto ringraziare i funzionari
del Servizio Sistema scolastico della Provincia che hanno organizzato
l'incontro. “Ringrazi questi miei “fannulloni” - ha detto - , per le capacità che
hanno dimostrato in questa circostanza”. Dopo Boiardi Tiziano Vecchiato,
direttore della fondazione Zancan, ha svolto un excursus sull'evoluzione delle
politiche per l'infanzia e l'adolescenza dagli anni 60 ad oggi. Nel ventennio
60 – 80 si sviluppano numerose risposte ai bisogni dei minori, ma con un
welfare da costruire. Negli anni '90 sorgono nuovi problemi (tossicodipendenza,
AIDS, immigrazione), c'è un crescita culturale, ma molti problemi restano,
anche se si registrano alcuni sviluppi, come forme nuove di pronto intervento,
la lotta contro gli abusi e contro la pedofilia. Si sviluppa una scienza
sociale impegnata a osservare, raccomandare, dichiarare, si aprono nuove aree
di investimento. Gustavo Pietropoli Charmet, psicoterapeuta infantile e presidente
dell'Istituto “Minotauro” di Milano, ha richiamato i cambiamenti nel “senso di
colpa” tra ragazzi di oggi e quelli di una volta. Sono cambiati i valori cui i
giovani fanno riferimento, ma è soprattutto cambiata l'importanza del “sé”: i
ragazzi hanno perso il senso di colpa, sentono di essere innocenti anche quando
commettono mancanze che loro coetanei di venti, trent'anni fa avrebbero
considerato colpe imperdonabili. Il problema è come gestire al meglio il
cambiamento. Paola Milani, docente di scienze della formazione all'università di
Padova, ha ripercorso i cambiamenti del nucleo familiare, e della vita di
ragazze e ragazzi al loro interno, negli ultimi secoli: tra adolescenti di metà
ottocento e adolescenti di oggi, ad esempio, tutto è cambiato, a livello di
realtà esistenzali, esperienze e speranze di vita. Franco Cavallo, docente dell'Università di Torino, si è soprattutto
soffermato su come sta cambiando la salute di bambini e adolescenti: a
minacciarli sono problemi come l'obesità, il vizio del fumo e l'alcoolismo (sta
prendendo piede da noi l'abitudine, tipica finora dei paesi del nord Europa,
alla “sbornia del fine settimana”). Achille Orsenigo, sociologo, si è
soffermato su come cambiano i servizi per l'infanzia. Che non sempre aiutano i
ragazzi a maturare compiutamente perchè pesa, al loro interno, la presenza di
operatori che non sono all'altezza del compito. Pier Paolo Triani,, docente di scienze della formazione all'Università
cattolica, ha parlato di come sta cambiando l'educazione, soffermandosi in
particolare sui suoi tre elementi, la pluralità, la soggettività e la
professionalizzazione. Ha chiuso l'incontro Maura Forni, dirigente del servizio
competente della Regione, che ha richiamato i contenuti della legge regionale
in materia (la n. 14 del 2008). La nostra, ha ricordato, è la sola Regione ad
avere emanato una legge di questo genere: un atto di coraggio, che riconosce i
giovani in quanto cittadini e ne promuove lo sviluppo e l'integrazione.
( da "inalessandria.it" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
(0) 10 Febbraio 2009
Il Centro di orientamento scolastico di Alessandria ha raggiunto i 25 anni di
attività In provincia di Alessandria è nota l?attività del Centro di
orientamento scolastico che ha raggiunto proprio in questi giorni 25 anni di
attività. Si tratta di una fondazione, mix originale pubblico/privato che
continua a rappresentare un modello interessante nel panorama nazionale e che
opera a favore di tutte le scuole della provincia aiutando gli studenti nel
momento di passaggio verso le scuole Superiori o verso l?Università. Il suo
?storico? Direttore, dott. Sergio Bettini, espone un suo commento su questi 25
anni. ?Indubbiamente - dice Bettini- è un bel traguardo. E come si suol dire,
questi anni sono volati svolgendo un lavoro che riteniamo utile e che ci ha
dato anche grandi soddisfazioni. Ormai siamo invitati regolarmente a tenere una
conferenza ai saloni nazionali di orientamento come Roma, Milano, Firenze,
Bari, ci vengono chiesti contributi a convegni importanti e insomma Alessandria
nel campo dell?orientamento non è sconosciuta, ma la cosa che decisamente ci
piace di più resta l?incontro con gli studenti nelle classi o al Centro per
aiutarli nella scelta. Questo è il cuore di una vera azione educativa di
orientamento ed ancora oggi è la peculiarità del nostro lavoro.? Viene da
pensare in 25 anni di attività a quanti sono stati gli studenti che hanno
usufruito del consiglio di orientamento da parte degli operatori del Centro:
ormai si presentano nella veste di genitori portando i loro figli persone che
si erano rivolte da studenti al centro per la loro scelta di orientamento.
?Ormai stiamo terminando gli incontri con gli studenti di terza media ? dice
Bettini - e abbiamo in corso le lezioni per migliorare il metodo di studio
sempre rivolti ai ragazzi di terza media. Tra breve inizierà la consulenza
offerta agli studenti delle superiori per la scelta universitaria. A tal
proposito desideriamo, come iniziativa particolare per questo nostro
anniversario, offrire gratuitamente dal 15 febbraio al 15 marzo un percorso di
orientamento agli studenti di quinta superiore, basterà telefonare e fissare un
appuntamento in quel periodo. Si tratta del nostro servizio più qualificato:
una batteria di test e due colloqui personali con il rilascio di un dossier di
bilancio e di materiale informativo?. INFO: tel. 0131 255000 mail: fcosp@iol.it
Leggi i
( da "Cittadino, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
La
"rivoluzione" dei nuovi media: «Lo spettatore non è più passivo» Lodi
Vecchio "La rivoluzione multimediale: come i nuovi media ci hanno cambiato
la vita", questo il titolo del primo incontro tenutosi venerdì sera presso
il cinema teatro Aurora nell'ambito di "imMEDIAtaMENTE", l'iniziativa
organizzata dall'Azione cattolica di Lodi Vecchio e dal Comitato ludevegino
"Famiglia Vita Società" in collaborazione con il Med (Associazione
italiana per l'educazione ai media e alla comunicazione) e l'amministrazione
comunale.«L'idea di proporre questo percorso formativo sull'uso dei mass-media
in famiglia - ha commentato Marco Zanoncelli, responsabile dell'Ac di Lodi
Vecchio - nasce da una duplice esigenza: innanzitutto, valorizzare ed esaltare
l'esperienza educativa, partendo dal fatto che oggi più che mai educare e
prendersi cura delle giovani generazioni è estremamente importante; dall'altro
lato, non è possibile vivere l'esperienza educativa senza tener conto dei media
e del loro ruolo all'interno della società. Quello che s'intende fare
attraverso questa iniziativa sui media, guidati da esperti, è coglierne le
problematicità ma anche gli aspetti positivi». Erano presenti alla serata,
oltre a genitori, educatori ed insegnanti, anche il sindaco Giovanni Carlo
Cordoni (che ha sottolineato l'importanza di collaborare insieme sul versante
dell'educazione), il vicesindaco Gianni Saccani e l'assessore alla pubblica
istruzione Andrea Locatelli. Il relatore, Damiano Felini, docente di
pedagogia dei media presso l'Università di Parma, ha illustrato la grande
trasformazione avvenuta in questi decenni dei mezzi di comunicazione di massa,
a partire dal nome stesso: «Oggi - ha spiegato Felini - parliamo di media, il
termine "massa" è scomparso perché è cambiato il rapporto tra
emittente e destinatario: se prima esisteva una comunicazione unidirezionale,
per esempio la televisione che attraverso pochi canali comunicava a milioni di
destinatari, oggigiorno oltre ad una maggiore quantità di canali, i palinsesti
televisivi vengono costruiti in maniera settoriale, a seconda delle esigenze
del pubblico. Inoltre, con Internet cade il discorso della unidirezionalità
proprio per la molteplicità di emittenti e di fruitori». È cambiato anche il
ruolo degli spettatori: «Da soggetti passivi - ha sottolineato il relatore - si
è chiamati ad essere spettatori attivi». Il prossimo incontro ("Il
focolare televisivo: educati dai media o educati ai media?") si terrà
venerdì 13 febbraio; il 27 febbraio, "Attività di laboratorio: Internet in
famiglia e (video)giocare con i figli". Sonia Battaglia
( da "Gazzetta di Modena,La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Al Michelangelo
Center Crisi d'impresa Commercialisti oggi a convegno MODENA. Un appuntamento
per i dottori commercialisti modenesi sul problema di come debba essere
affrontata la crisi d'impresa. Oggi, presso il Michelangelo Business Center di
viale Virgilio (zona Quartiere Fieristico), è in programma una giornata di
studi in cui si analizzano cause, strumenti e obiettivi del risanamento per
iniziativa dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di
Modena. Per i professionisti che affiancano le aziende nella gestione
quotidiana diventa indispensabile approfondire gli strumenti di misurazione e
analisi della crisi d'impresa, grazie ai quali il management può predisporre i
più idonei strumenti di miglioramento dei conti aziendali. Per questo la
giornata di studi di oggi dal titolo "La crisi di impresa: cause,
strumenti e obiettivi di risanamento". Tra i relatori il prof. Luciano de
Angelis (docente presso la Scuola Superiore di Economia e Finanze), il dottor
Luca Mandrioli (professore a contratto presso l'Università di Modena e Reggio),
il dottor Mauro Vitello (Giudice Delegato presso il Tribunale di Milano).
«Questo appuntamento rappresenta un importante momento di approfondimento -
spiega Alessandro Clò, presidente dei commercialisti modenesi - in
quanto verranno discussi e analizzati argomenti fondamentali per chi opera come
consulente dimpresa. Tra gli argomenti trattati nel corso della giornata di
studi, infatti, figurano gli strumenti di misurazione della crisi aziendale, le
analisi di bilancio, gli interventi di superamento e composizione della crisi
d'impresa, la contrattazione con il sistema bancario, le operazioni sul
capitale sociale e gli interventi propedeutici al risanamento. Conoscere questi
elementi e le relative azioni di gestione - conclude il dottor Clò - può
rivelarsi strategico per affrontare con più efficacia l'attuale momento di
crisi generalizzata».
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Villa Carpaneda,
storia infinita In campo il consigliere Vezzani che smentisce la cessione al
privato RODIGO «E' una telenovela fuorviante» RODIGO. Sulle difficili vicende
che hanno visto protagonista Villa Carpaneda, in molti sono intervenuti
(l'ultimo è stato l'assessore all'Urbanistica Walter Bissoli) invitando a
procedere verso una rapida soluzione dei problemi. Alcuni si sono appellati al
senso di responsabilità delle componenti del Cda. Adesso scende in campo il
consigliere Camillo Vezzani, nominato nel consiglio dell'ente assistenziale
dall'Assemblea dei sindaci dei 13 Comuni concorziati, che smentisce seccamente
che la Casa di riposo abbia ceduto la propria sovranità sulla gestione e sul
patrimonio, facendola passare dal pubblico al privato
attraverso il contratto sottoscritto nel 2007. Per comprendere meglio i tanti
ostacoli che si sono succeduti, spiega che a seguito della riforma delle
strutture socio sanitarie assistenziali, l'Asp rodighese si era trovata di
fronte all'esigenza di spendere somme più che consistenti per mettere a norma i
propri edifici, il cui stato ormai vetusto rendeva il complesso non più
accreditabile. «Villa Carpaneda negli ultimi anni aveva raggiunto il pareggio
di bilancio con l'aumento sistematico delle rette senza potere accantonare una
lira per gli investimenti -sostiene Vezzani-. Nel 2005 il Cda, dopo studi di
fattibilità, ha ritenuto necessario contattare uno studio legale, determinando
insieme di procedere, utilizzando la possibilità offerta dalla normativa
europea, di affidare in una prima fase il servizio no core, cioè la gestione
alberghiera». Una manovra che da quanto riferisce avrebbe comportato da parte
dell'appaltatore un anticipo di 12 milioni di euro, utilizzabili per la nuova
costruzione. «Per molte ragioni l'inizio dell'opera e del servizio è avvenuta
nel 2008 quando si è raggiunto un accordo contrattuale unitario, comprendente
anche i servizi core, agendo conformemente alle direttive dell'Agenzia delle
Entrate, la quale, ha reso noto che i servizi alberghieri se gestiti
dall'appaltatore che gestisce anche il servizio alla persona, godono
dell'esenzione dell'Iva che nella specie è del 20%», ribatte. L'accorpamento
dei due servizi ad un'unico soggetto ha così comportato, da quanto afferma il
consigliere, un risparmio di circa 400.000 euro all'anno. Secondo Vezzani la
«telenovela» degli ultimi tempi su Villa Carpaneda è fuorviante, «perchè
confonde ad arte le vittime con il carnefice». (g.s.)
( da "Leggo" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
di Vincenzo
Chiumarulo Un incontro con Elena Loewenthal, narratrice e studiosa di
Ebraistica, è in programma oggi alle 17,30 al liceo Salvemini di Bari,
nell'ambito del ciclo di incontri dedicati al "Mese della Memoria" e
in collaborazione con l'Associazione dei Presidi del Libro, la Regione Puglia e
il Comune di Bari. Nell'auditorium del liceo, in via Prezzolini
( da "Finanza e Mercati" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Una rete di Pmi per
catturare la crisi da Finanza&Mercati del 10-02-2009 GIOVANNI MARSEGUERRA*
Non è inutile ricordare, infatti, come alla base del nostro modello produttivo
vi sia un sistema manifatturiero forte, radicato nel territorio, composto da
una rete di piccole e medie imprese per la massima parte a carattere familiare,
connesse da uno straordinario capitale sociale e da un ricchissimo capitale
umano. Questi ingredienti sono poi tutti tra loro fortemente correlati e
addirittura legati, a nostro avviso, da un forte nesso causale che vede a monte
la forma familiare dell'attività produttiva che, a cascata, genera poi anche le
altre caratteristiche. La nostra imprenditorialità infatti si fonda sui valori
forti della famiglia, della responsabilità, dello sviluppo umano ed è dunque
naturalmente portata a valorizzare la persona e le relazioni tra persone, e a
far crescere così sia il capitale umano, inteso come l'insieme delle
caratteristiche personali che si manifestano in abilità e capacità utilizzabili
nel processo produttivo, sia il capitale sociale, inteso come l'insieme delle
relazioni tra agenti che facilitano l'attività produttiva. Se si volessero poi
individuare le radici più profonde di questo nesso che a partire dalla famiglia
conduce all'impresa familiare a forte contenuto di capitale umano e sociale,
troveremmo le fondamenta di questa costruzione nei valori essenziali che
caratterizzano la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra civiltà,
vale a dire il paradigma costituito dai principi cardine della dottrina sociale
cattolica di sussidiarietà, solidarietà, sviluppo. E infatti i nostri piccoli
imprenditori conoscono assai bene la sussidiarietà che mettono in pratica
concretamente ogni giorno attraverso la libera e responsabile assunzione del
rischio d'impresa. Molto opportuno e di grande attualità è dunque questo nuovo
volume della Fondazione per la Sussidiarietà che esamina, in estrema sintesi,
quali possano essere le modalità più appropriate per una efficace promozione
della capacità competitiva delle nostre piccole imprese e che rappresenta anche
un importante momento di approfondimento su un principio, quello della
sussidiarietà, che da un lato è fondamentale per cogliere le caratteristiche
del nostro sistema produttivo e, dall'altro, necessita di
una più efficace attuazione delle sue varie declinazioni di concretezza perché
in esso si trovano le chiavi per un futuro modello di sviluppo (oggi quanto mai
necessario) capace di coniugare il bene delle persona con il bene della
società. *Docente di Economia politica presso l'Università Cattolica di Milano
( da "Stampa, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Accolgo con piacere
l'invito di Luigi La Spina ad aprire un dibattito pubblico sulla costruzione di
un polo del sapere che garantisca un grande avvenire a questa città dal passato
culturale così ricco e prestigioso. Credo nel futuro di Torino, nel suo ruolo
in Italia e all'estero ed è per questo che ho accettato qualche mese fa senza
esitazioni la presidenza dell'International University College (Iuc), la nuova
scuola accademica di Piazza Paleocapa dedicata al fenomeno della
globalizzazione in campo economico, giuridico e finanziario. Proprio lo Iuc,
che insieme ai rettori degli atenei piemontesi cercheremo di immaginare parte
di un più ampio disegno, è un esempio di quella intelligenza e progettualità
che La Spina domanda a istituzioni politiche, fondazioni, e imprese. Voluto
dalla Compagnia di San Paolo, lo Iuc presenta infatti fra i suoi soci fondatori
la Regione, il Consiglio Nazionale del Notariato, Banca Intesa San Paolo,
l'Unione Industriale e la Camera di Commercio, e si inserisce nel panorama
intellettuale della città con accordi che già lo legano a facoltà giuridica e
dipartimento economico dell'Università, regolano l'accesso alle altre
biblioteche, e prevedono l'organizzazione di eventi scientifici comuni con
altri Istituti. Sostenuto dall'apporto scientifico di nomi internazionali
prestigiosi come Sen, Calabresi, Kennedy, lo Iuc ha attratto a Torino una prima classe composta da 44 brillanti studenti di 19 nazionalità
ed una ventina di docenti di tutto il mondo. Il biennio allo Iuc offre corsi
d'avanguardia, che vanno dallo studio dei nuovi strumenti di regolazione
finanziaria internazionale, alla finanza islamica, fino all'approfondimento
specialistico dell'impatto della globalizzazione su macroaree economiche
diverse (India, Cina, Russia e Nord America). Questi corsi sono
integrati da attività pratiche a forte risvolto sociale svolte sul territorio
dagli studenti in collegamento con studi professionali, imprese e attività del
campus Onu. A molti studenti sono state assegnate borse di studio. Lo Iuc è
gemellato con più di 20 prestigiose università nei
cinque continenti, dove gli studenti trascorreranno il loro secondo anno di
master. Il fine è studiare la globalizzazione, con un'attenzione particolare
alle politiche possibili di lungo periodo. L'ambizione è quella di contribuire
a creare proprio a Torino nuove e consapevoli classi dirigenti internazionali
in grado di fare incontrare Nord e Sud del mondo su linee di collaborazione,
sviluppo e sostenibilità delle risorse mondiali. Ecco una possibile risposta
per far sì che la crisi economica non si trasformi in una crisi di idee. Ecco
dunque un'iniziativa che, con le tante altre già presenti sul territorio, può
far parte di quel grande progetto condiviso anche dal sindaco su queste pagine
per fare diventare Torino un importante centro mondiale nell'offerta educativa
e formativa di alta qualità. Per vincere la sfida ci vogliono coraggio e
progettualità, qualità che le classi dirigenti torinesi hanno mostrato in più
occasioni. La crisi a Torino e nel Piemonte è riflesso della dinamica
internazionale, e per risolverla bisogna aprirsi al mondo com'è oggi, e
comprenderne anche criticamente i recenti fenomeni economici, sociali e le
nuove frontiere che la globalizzazione stabilisce per la qualità della vita
materiale e i diritti fondamentali di ognuno. Progettualità significa investire
senza miopia sul futuro internazionale di Torino in un mondo globalizzato.
Bisogna moltiplicare e sistematizzare gli sforzi finanziari verso le
infrastrutture formative, aprendosi all'intervento di un'imprenditoria privata
capace di offrire sostegno al costituendo polo della conoscenza. Occorre
insomma credere in un sistema del sapere che proponga il «sistema Torino» come
polo di didattica e scienza a livello mondiale. Questo futuro internazionale
della città non può fare a meno di un linguaggio progettuale fluentemente
parlato dalle sue classi dirigenti, ed è per questo che ritengo importante che
lo Iuc partecipi alla discussione pubblica autorevolmente in corso. Presidente
International University College Torino
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Torino Il
caso Dopo mesi di discussione l´Università prende tempo. Nel bilancio è però
già previsto un risparmio di 4 milioni Stop al pensionamento dei prof
settantenni Il Senato rinvia ogni decisione alle facoltà Palestro, preside di
Medicina. "A questo punto ripartiamo dalle attuali leggi" OTTAVIA
GIUSTETTI Pensionamenti all´Università, tutto da rifare. Dopo mesi di
discussioni dal momento dell´emanazione della legge finanziaria ad agosto
scorso, il Senato accademico riunito ieri ha deciso che tutta la pratica - che
con poca eleganza è stata ribattezzata "rottamazione" - è da rivedere
dal principio e ha passato la palla alle singole facoltà. Loro a questo punto
dovranno scremare le richieste dei docenti che chiedono di restare dopo i 70
anni e portare verosimilmente nei prossimi mesi domanda per domanda in Senato.
Solo allora, attraverso la votazione, l´organo istituzionale si pronuncerà a
favore o contro il prolungamento del servizio fino ai 72. Si tratta di uno
slittamento pericoloso che potrebbe far finire molto a ridosso della
conclusione dell´anno accademico (1 novembre 2009) la decisione del Senato e
poi la ratifica dl Consiglio di amministrazione ma che si è resa praticamente
inevitabile per i fatto che i vari membri delle facoltà non sono riusciti a
stabilire "a priori" i criteri di selezione delle domande. Ma
facciamo un piccolo passo indietro. Nelle ultime sedute
della commissione mista dell´Università si era deciso, dopo faticose trattative
di pensionare tutti i docenti che compiono 70 anni nel 2009 e destinare a
coloro che vogliono restare con un ruolo in ateneo, una borsa di studio di 20
mila euro all´anno, l´ufficio e parte dell´attività didattica; di
prolungare il servizio per coloro che ricoprono una carica elettiva come il
rettore e i presidi - incerti, invece, i direttori di dipartimento; di
stabilire un criterio ristrettissimo di altra selezione per la facoltà di
Medicina, dove il venire a mancare improvviso di un docente
ordinario avrebbe potuto compromettere la continuità assistenziale e creare
seri problemi alla struttura ospedaliera per il mantenimento del servizio. Ed è
proprio su questo elemento che si sono scontrati i membri del Senato e che non
hanno voluto pronunciarsi per non commettere errori di discriminazione o favoreggiamento.
«A questo punto ripartiamo dalla legge - spiega Giorgio Palestro, preside di
Medicina - e diamo a tutti la possibilità di presentare la domanda per il
prolungamento del servizio. Le diverse facoltà decideranno quali portare in
Senato e il Senato a quel punto deciderà». Ma non bisogna dimenticare che il
consiglio di amministrazione ha approvato già a gennaio, contando su questi
pensionamenti, un bilancio per il 2009 che prevede un risparmio di almeno
quattro milioni.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina III - Torino
L´assessore Viano disegna il futuro dell´area. Previsto un parcheggio ai
Giardini Reali. La Compagnia San Paolo trasloca nel teatro Scribe Alloggi di
lusso e alberghi nelle scuderie reali Il Comune pronto a allearsi con
l´immobiliare Pirelli. Chiude il tribunale militare Tra gli obiettivi fornire
al Regio una cornice di accoglienza degna di un grande teatro Trattative in
corso per ampliare il Museo del cinema nel palazzo della Radio di via Verdi
OTTAVIA GIUSTETTI Alberghi, locali commerciali e tante case private con una
posizione invidiabile nel cuore della città in un quartiere dall´impianto
seicentesco abbandonato ormai da decenni: prende finalmente forma il progetto
di recupero dell´intero complesso della Cavallerizza reale ora che il Comune ne
ha finalmente ottenuto la proprietà dal demanio con la spesa di 36 milioni di
euro. E la piccola Montparnasse torinese, questo un modello al quale potrebbe
ispirarsi, trascinerà dietro di sé anche una rivisitazione di tutta questa area
della città, fino a Palazzo Nuovo dove sono già partiti i lavori per il raddoppio.
L´importante novità è che al progetto della Cavallerizza, di cui si era sempre
parlato come di un quartiere d´intrattenimento, si aggiunge una vastissima
operazione immobiliare che prevede di riqualificare e vendere tutta la manica
che va da piazza Mollino a via Rossini. Gli immobili ottenuti sarebbero rivolti
a un target medio-alto, per il tipo di struttura che dovrà ospitarli, che si
presta più che altro a case di lusso e per la posizione, a un passo da via Po e
per un tratto affacciata addirittura sulla parte alta dei
Giardini Reali che al momento sono chiusi al pubblico per il restauro in vista
del 2011. Anche la Pirelli Real Estate, "socia" del Comune
all´interno del fondo immobiliare pubblico-privato di cui si serve la Città per
questo genere di interventi, ha valutato positivamente l´intera operazione e si
è detta disponibile a investire nel progetto. Del resto della
Cavallerizza, oltre al maneggio in uso all´Università, si faranno alberghi,
negozi e strutture ricettive di vario genere con l´obiettivo di fornire al
Regio una cornice di accoglienza degna dei grandi teatri italiani. Infine,
all´angolo tra corso San Maurizio e via Rossini, di fronte all´auditorium, sarà
scavato un grande parcheggio sotterraneo. Si tratta di un rifacimento generale
del look in programma ormai da tempo ma che sembra essersi sbloccato solamente
ora che il Comune è riuscito a ottenere la proprietà di tutta l´area da parte
del demanio. Si dovrà attendere ancora che i militari liberino la zona che
ospitava il tribunale e alcune altri locali amministrativi. Secondo gli accordi
firmati il "trasloco" dovrebbe concludersi entro un anno e mezzo e
solo in quel momento potranno partire a tutti gli effetti i lavori. L´area che
invece ospita il commissariato di via Verdi, e che è già di proprietà del
Comune, conserva per ora la Polizia come "inquilina" ma l´assessore
Mario Viano spiega che sono in corso "caute trattative" per liberarla
in un futuro non lontano permettendo così il completamento dell´opera di
riqualificazione dell´intero isolato nonché del quartiere fin giù al museo del
Cinema e oltre. La città sta cercando di fatto una sistemazione alternativa e
altrettanto degna da proporre in cambio dell´attuale commissariato. Superata
via Rossini, c´è un´altra piccola parte di città, preziosissima, che aspetta un
progetto di riqualificazione: è l´area Scribe, alla quale guarda con interesse
Angelo Benessia in persona - secondo l´assessore Mario Viano - sia come
investimento per la Compagnia di San Paolo che come area destinata a ospitare
la nuova sede. La piccola porzione che ospitava il teatro Scribe, bombardato
durante la guerra, e che ora rappresenta un piccolo vuoto urbano, è proprio di
fronte alla sede della Rai. E accanto al Palazzo della Radio per il quale da
tempo sono in corso trattative con il Comune per l´acquisto e per l´ubicazione
di nuove aree espositive. L´ultima ipotesi, se il Museo del Cinema sarà
ampliato in futuro, è che le più recenti sale siano ospitate proprio in quel
palazzo. Ma la Rai pone da sempre come condizione che non si snaturi l´identità
storica di quell´edificio, tremila metri quadri di studi di registrazione e
strutture di servizio dedicati alla produzione radiofonica.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XI - Roma ALL´INTERNO L´intervista Scommesse L´osservatorio Energia Poteri
forti Ricerca pubblica serve un ponte con le aziende
"Il nostro business non conosce la recessione" La gara del gioco
Lottomatica scatta in testa Biomasse la nuova risorsa del Lazio Trasporto
pubblico torna in alto mare la riorganizzazione
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIII - Roma
OSSERVATORIO OSSERVATORIO Come potenziare il circuito virtuoso dalla ricerca pubblica all´impresa La ricerca e l´innovazione sono
componenti fondamentali per aumentare la competitività del sistema produttivo
italiano. Puntare sui prodotti ad alto valore aggiunto e ad alto contenuto di
intelligenza rappresenta per Paesi come l´Italia, la via maestra per competere
sui mercati internazionali e incrementare gli attuali livelli di ricchezza. In
Italia, spesso, la ricerca e l´innovazione sono legate al genio personale
dell´imprenditore, ma vi è un´oggettiva difficoltà a trasformare questa
genialità in un processo di ricerca strutturato e costante. Nella riunione tra
i Capi di Stato europei tenutasi a Lisbona nel 2000, si dichiarò espressamente
come obiettivo quello di fare dell´Unione Europea la più competitiva e dinamica
economia della conoscenza entro il 2010. Per raggiungere questo traguardo si
determinava in almeno il 3% del Pil la quota da destinare
alla ricerca e sviluppo, di cui almeno i due terzi, ovvero il 2% del Pil,
frutto della ricerca privata. Gli ultimi dati diffusi dall´Istat (sul 2006) indicano l´Italia
ancora molto indietro rispetto agli obiettivi di Lisbona con una quota di
R&S sul Pil pari all´1,14%, di cui solo la metà derivante da investimenti
effettuati dalle imprese. In questo contesto generale, non brillante, il
Lazio registra valori migliori rispetto alla media nazionale. Con una cifra di
2,7 miliardi di euro, che rappresenta il 16,3% del totale italiano, il Lazio è
la seconda regione italiana per spesa in ricerca e sviluppo dopo la Lombardia
(3,6 miliardi di euro). La quota di R&S sul Pil regionale si attesta
all´1,7%, valore che è secondo solo a quello del Piemonte con l´1,8% (cfr.
Lombardia 1,2%). Un valore ancora inferiore agli obiettivi di Lisbona, eppure
superiore in modo considerevole alla media nazionale. Gli addetti impegnati in
R&S nella nostra regione sono oltre 30mila (30.558) pari al 15,8% del
totale Italia. Ovviamente nel Lazio, regione leader per centri di ricerca con
una forte vocazione per aerospazio, Ict, elettronica, scienza dei materiali,
biotecnologie, è molto forte la componente pubblica di
R&S che, infatti, per il 69% è svolta da Istituzioni pubbliche e
Università. In un territorio dove oltre il 95% del tessuto imprenditoriale è
composto da microimprese diventa dunque cruciale potenziare il circolo virtuoso
che lega mondo della ricerca e accademico a quello imprenditoriale. Una seria
politica economica, dunque, non può prescindere dalla proficua sinergia e
integrazione con centri di ricerca e università del territorio. Camera di
Commercio di Roma
( da "Secolo XIX, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Bilancio in attivo
per la Croce Rossa femminile l'assemblea BILANCIO positivo per il Comitato
femminile della Croce Rossa Italiana che si è riunito presso il salone del
Consiglio Provinciale. Dopo i saluti e l'augurio per un ulteriore rafforzamento
di questa importante realtà di volontariato, portati dall'assessore alla
formazione e alla cultura della Provincia Paola Sisti, si sono svolti gli
interventi dell'Ispettrice regionale Liliana Pontremoli e dell'Ispettrice
provinciale Pia Spagiari che ha illustrato le numerose attività della sezione
femminile della Spezia del 2008, rivolte sempre di più ad impegni di
solidarietà sociale. Come ha sottolineato Pia Spagiari ogni giorno il Comitato
femminile accoglie un numero crescente di persone in difficoltà, che chiedono
aiuto per una sopravvivenza sempre più problematica: ogni mese sono circa 150
le famiglie che ricorrono alla Cri per un totale di circa mille persone aiutate
con generi alimentari, vestiario ed altro. Pia Spagiari ha messo in rilievo la
necessità di rispondere ad esigenze sempre più pressanti di sostegno al reddito
per il pagamento di bollette e affitti, richieste che provengono
prevalentemente dai nuovi poveri, coloro ai quali manca il lavoro:
cassaintegrati e disoccupati di lunga e recente data. Per il miglior
perseguimento delle finalità d'istituto il Comitato femminile opera "in
rete" con altre associazioni di volontariato, ad esempio in seno al "Progetto
buon mercato", con cui si intende trasformare lo spreco, specialmente
alimentare, in risorsa. Inoltre il Comitato femminile sostiene attivamente
dalla sua fondazione la "Casa famiglia" per donne sole con figli
minori, organizzata dal Comune della Spezia nel quartiere del Torretto ed
inaugurata alcuni mesi fa, che ha lo scopo di accogliere e dare un futuro
autonomo a donne in difficoltà. Sul fronte associativo è opportuno sottolineare
la crescita del numero delle sezioni locali del Comitato femminile, che da poco
operano a Riccò del Golfo ed a Follo. Le loro componenti hanno partecipato ai
lavori del Comitato con le loro volontarie che operano in campo assistenziale
fornendo un valido sostegno agli anziani di quelle comunità. Tra le nuove sfide
che il Terzo millennio pone alla Cri una maggior cultura dell'accoglienza nei
confronti della popolazione d'immigrati, con culture e religioni diverse. Per
questo le sezioni del Comitato femminile annoverano tra i loro beneficiari la
popolazione femminile di tantissimi Paesi. In chiusura dei lavori assembleari è
stato così affrontato il tema dell'identità della donna nelle cosidette
"terre terze" da parte del professor Alessandro Bertirotti, docente presso l'Università di Firenze e dalla dottoressa Rosita
Piscopo, ginecologa dell'Ospedale civile della Spezia. Il Comitato femminile
prosegue anche nella raccolta fondi per le sue attività assistenziali
proponendo per questa domenica presso l'Hotel Jolly un torneo benefico di
Burraco che fa seguito ad altre iniziative del genere che hanno ottenuto in
passato un buon successo. P. C. .x/10/0902 Ogni mese 150 famiglie
ricorrono alla Cri per unn totale di mille persone aiutate con generi
alimentari, vestiti e altro .x/10/0902
( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Lucca
Morricone ospite al conservatorio per il festival "Codice 602" LUCCA.
Ospiti di eccezione al terzo festival "Codice 602" promosso
dall'istituto Boccherini. Su tutti spiccano il premio oscar Ennio Morricone che
terrà un seminario dedicato alla composizione della musica cinematografica. In
programma anche il concerto di musica da camera e un master
con il pianista Bruno Canino e la performance di Oxana Yablonskaya, docente di pianoforte dell'università di New
York. Questi sono solo alcuni dei prestigiosi personaggi che il Boccherini
ospiterà da marzo a maggio, per una rassegna di 18 concerti e una quindicina
tra masterclass di specializzazione strumentale, conferenze e incontri
culturali. «Malgrado i drastici tagli che il bilancio dell'istituto ha
subito - afferma il direttore del "Boccherini", Renzo Cresti -
riusciremo a presentare un cartellone di livello nazionale, degno di un grande
conservatorio, grazie anche alla collaborazione dei nostri docenti e allievi e
della disponibilità di molte personalità del mondo musicale». Al festival
parteciperanno anche il pianista vincitore del premio Liszt 2007, Vitaly
Pisarenko, che sarà tra i primi ad inaugurare la manifestazione e Vincenzo
Balzani, uno dei più apprezzati docenti della didattica pianistica. Le
manifestazioni del festival "Codice 602" si terranno nell'auditorium
del Boccherini (piazza del Suffragio 6) ad ingresso libero. Da marzo
nell'auditorium del Boccherini
( da "Stampa, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
LEGINOINCONTRO PER
GLI STUDENTI "Erasmus day" al Campus Ecco come studiare in Europa
Oggi al Campus universitario di Savona si festeggia l'«Erasmus day». A partire
dalle 11, nell'aula AN4 di via Magliotto, gli studenti interessati al Progetto Erasmus potranno rivolgere domande e chiedere curiosità ai
docenti referenti dei corsi di studio presenti al polo di Legino (Economia,
Ingegneria e Scienze della Formazione) e ai funzionari dell'ateneo genovese.
Nell'occasione, gli studenti iscritti ai corsi di Savona potranno valutare
l'ipotesi di effettuare un viaggio studio in una città universitaria europea
coinvolta nel progetto, dove poter sostenere esami, cogliendo così
l'occasione di conoscere una realtà culturale e linguistica diversa.
L'«European Community Action Scheme for the Mobility of University Students»,
nata nel 1987, offre la possibilità ad un universitario europeo di vedere
legalmente riconosciuti dal proprio ateneo di appartenenza gli esami sostenuti
in una sede straniera e fino ad oggi ha mobilitato oltre un milione e mezzo di
studenti. Il coinvolgimento degli studenti del Campus di Savona nel progetto
Erasmus, attraverso il coordinamento con l'Università degli studi di Genova,
sarà spiegato anche agli allievi delle superiori che il 5 e 6 marzo prenderanno
parte all'«Open day», la due giorni dedicata all'informazione sull'offerta
didattica del polo universitario savonese. \
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina I - Genova Le
idee Purché i Poli rimescolino le carte dell´Università LORENZO CASELLI L´università va profondamente ripensata tanto nelle sue
strutture scientifiche e formative quanto nei suoi assetti di governo. Le
separatezze e sovente la frammentazione dei saperi - così come si esprimono nel
coacervo di facoltà, corsi di studio, dipartimenti, centri di ricerca, aree -
impediscono all´università di fare i conti in maniera
adeguata con la crescente interdipendenza delle attività di ricerca e di
formazione e quindi di rispondere efficacemente alle grandi sfide che
caratterizzano il tempo presente. Del pari le attuali configurazioni di
governance, con le loro sovrapposizioni, ridondanze e vuoti, non affrontano in
termini sostanziali il nodo vero del potere accademico, del suo controllo e dei
correlativi processi di partecipazione democratica e di coinvolgimento
(consultivo o deliberativo) degli stakeholder interni
(docenti, studenti, personale) ed esterni (istituzioni, soggetti finanziatori).
Il disegno di riforma dell´ateneo genovese, per quanto emerge dalle
anticipazioni a nostra disposizione, sembra voler innovare in profondità anche
se non mancano inevitabili ambiguità che soltanto una discussione approfondita,
nelle sedi appropriate, potrà sciogliere. In particolare esiste il pericolo che
ciò che si vuole far uscire dalla porta rientri poi dalla finestra (ad esempio
la logica di Facoltà si trasferisce nelle Scuole). Del pari la
"confusione" oggi esistente tra consiglio di amministrazione e senato
accademico non viene risolta riducendo semplicemente il numero dei componenti e
prevedendo qualche nuovo ingresso, magari interessato, bensì entrando in
maniera stringente nel merito dei loro ruoli e funzioni: presidio delle
finalità di fondo, promozione delle strategie, mobilitazione delle risorse
umane e finanziarie, controllo. SEGUE A PAGINA IV
( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sparisce il Cda e
più poteri al Senato Accademico Via le facoltà e i dipartimenti Al loro posto
21 Scuole. Un solo mandato per il Rettore Dopo un anno e mezzo di lavoro è
emersa una proposta prevalente che sarà discussa oggi in Rettorato MARCO
BARABOTTI Arrivano oggi per la prima volta davanti al Senato Accademico
dell'Università di Pisa, le conclusioni della commissione statuto insediatasi
un anno e mezzo fa. Le novità che sono emerse rappresentano una vera
rivoluzione. Ci si prepara insomma a una profonda revisione della "carta"
approvata una ventina di anni fa. Ne abbiamo parlato con il presidente della
commissione statuto, Giorgio Cavallini (sotto, nella foto), docente di
strutture aerospaziali a Ingegneria. Professor Cavallini, siamo alla stretta
finale? «Penso di sì, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di
definire e approvare lo statuto». Quali sono i passaggi principali? «Dopo i
primi sei mesi in cui ci siamo dati un regolamento di lavoro e dopo aver fatto
numerose audizioni, abbiamo lavorato un anno per arrivare alle
conclusioni che esporrò domani (oggi, per chi legge, ndr) davanti al Senato
Accademico. Le proposte uscite sono state tre: una largamente maggioritaria,
sostanzialmente portata avanti da me. Correttamente, illustrerò anche le altre
due». Che tempi si prevedono per l'approvazione? «Penso che ci vorranno almeno
5 o 6 mesi per arrivare al voto finale. Ma per vederne l'attuazione dovremo
aspettare ancora un altro anno». Quindi, se tutto andrà bene, potrebbe entrare
in vigore entro il 2010? «Penso proprio di sì». Ecco, parliamo della proposta
passata in commissione a maggioranza. Se dovesse essere approvata, spariranno
le 11 facoltà e i circa 60 dipartimenti e nasceranno al loro posto 21 Scuole.
Questa nuova organizzazione, secondo lei, che fonderà insieme didattica e
ricerca, sarà in grado di rendere l'ateneo più snello? Ci illustri i vantaggi.
«è semplice. Oggi esistono le facoltà che si occupano della didattica e i
dipartimenti che fanno ricerca. Al loro posto nasceranno le Scuole il cui scopo
è quello proprio di ottimizzare tutte le attività dell'ateneo, oltrechè in
un'ottica anche di risparmio. Si azzera quindi un sistema complesso e
disomogeneo, affidando alle Scuole la gestione delle risorse finaziarie e di
organico». Ogni Scuola avrà un unico direttore? «Esattamente. E sarà ogni
Scuola, ciascuna dotata di un proprio consiglio, che potrà chiedere al Senato
Accademico le risorse necessarie per didattica e ricerca che saranno una legata
all'altra: chi fa docenza dovrà fare anche ricerca. Le facoltà si sentivano
autorizzate a dare risorse solo alla didattica e poco alla ricerca, anche se in
questo senso Pisa è stato più virtuosa di diversi altri atenei italiani». Ma si
riducono anche i corsi di laurea? «Non parlerei di soppressione, semmai di una
norma che vorremo far approvare e che ne favorisce l'aggregazione». Quali sono
le 21 Scuole che nasceranno, naturalmente sempre se dovesse essere approvata
dal Senato Accademico la vostra proposta. «Matematica, Chimica, Fisica,
Informatica, Biologia, Scienza della Terra, Agraria, Medicina, Veterinaria,
Ingegneria Civile, Ingegneria Industriale, Ingegneria dell'Informazione,
Antichistica e Storia dell'Arte, Filologia e Letterature, Lingue, Filosofia,
Storia, Scienze Politiche e Sociali, Giurisprudenza, Farmacia, Scienze
Economiche e Satistiche». Lo statuto va verso un'attenzione maggiore alle
strutture di base, piuttosto che agli organi centrali? «Abbiamo rovesciato la
statuto. Prima troviamo le strutture di base e poi vediamo come possono essere
governate». Un'altra grossa novità è quella che riguarda l'elezione del
rettore. Se passa la proposta sarà un mandato unico di 6 anni al posto del 4+
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Bologna
Ateneo, i concorsi premiano i figli dei prof Vincono quattro ricercatori che
hanno i genitori già in cattedra ILARIA VENTURI SICURAMENTE sono tutti
bravissimi, hanno vinto un regolare concorso, molti di loro hanno fatto la
«gavetta». Ma sono anche figli di accademici dell´Alma Mater o di primari del
policlinico universitario. Dopo il caso del figlio del preside di Medicina,
divenuto ricercatore nella stessa Facoltà del padre, le nuove nomine tornano a
far discutere. Sono quattro i vincitori dell´ultima tornata di concorsi da
ricercatore nell´ateneo di Bologna che hanno seguito le orme dei genitori. I
vincitori della seconda sessione di concorsi del 2007 (con nomine regolarizzate
a fine 2008), pubblicati nel sito del ministero dell´Università, sono novanta.
"E´ una questione di opportunità" lo ribadisce lo stesso codice etico
dell´Ateneo. E´ un fenomeno consistente tanto è vero che qualcuno, scherzando
(ma non troppo) suggerisce di mettere le quote anche per i figli di nessuno. Quelli
con i cognomi già presenti in Ateneo sono quattro. Sara Pesce, 39 anni, ha
vinto il concorso - con dieci candidati - nel settore disciplinare «Cinema,
fotografia e televisione» a Lettere, facoltà dove insegnano il padre Mauro
Pesce, professore di Storia del cristianesimo ed affermato biblista (è l´autore
di «Inchiesta su Gesù»), e la madre Adriana Destro, ordinaria di Antropologia
culturale. I settori sono differenti: la figlia è ricercatrice al dipartimento
di Musica e spettacolo. E il suo è un curriculum di tutto rispetto: dottorato
in Anglistica a Firenze, il post-dottorato al dipartimento di Musica e
spettacolo, docente a contratto per anni. Zelda Alice Franceschi ha vinto il
concorso in Discipline Demoetnoantropologiche bandito sempre a Lettere: tredici
i candidati concorrenti, molti anni di attesa, pubblicazioni internazionali.
Suo padre è studioso dei centenari, Claudio Franceschi, professore di
Immunologia al dipartimento di Patologia sperimentale; sua madre, Vita
Fortunati, ex preside di Lingue, è docente di
letteratura inglese. Riccardo Schiavina è diventato ricercatore in Urologia al
Sant´Orsola, dove il padre è direttore (ospedaliero) del dipartimento
Cardio-toracico-vascolare. Silvia Orlandi, infine, è ricercatrice a Chimica
industriale. Altro curriculum che parte dalla lode per la laurea in Fisica nel
1995, il dottorato e l´assegno di ricerca all´Alma Mater dove il padre è
professore ordinario a Scienze. SEGUE A PAGINA V
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Bologna
"Il regolamento non prevede questi casi" Il rettore: "Ma facendo
i nomi si espongono a critiche ingiuste" Il codice Quest´anno
distribuiremo il nostro codice a tutti i partecipanti alle selezioni IL rettore
frena: «Sono cittadini che hanno vinto un concorso pubblico, fare i loro nomi
come figli di docenti universitari significa esporli a critiche ingiuste, non
ci sto». Pier Ugo Calzolari commenta così l´ingresso di figli di docenti
nell´ultima tornata dei concorsi da ricercatore all´Alma Mater. «Sono tutti
casi, inoltre, in cui il codice etico non stabilisce che non si può perché sono
ricercatori che non appartengono allo stesso dipartimento o raggruppamento
disciplinare dei genitori». Il codice etico recita, all´articolo 6, che «in
caso di carriera accademica, si presume nepotismo qualora: vi sia coincidenza o
affinità fra il settore scientifico-disciplinare del protettore e quello del
protetto; e/o il protetto debba svolgere la propria attività nell´ambito dello
stesso dipartimento del protettore». E ancora: «Salvo prova contraria, si
presume nepotismo l´appartenenza alla stessa Facoltà». I cognomi «gemelli» sono
chiaramente bocciati dunque nella stessa area disciplinare o dipartimento, e
sono sconsigliati nella stessa Facoltà. Ma l´invito è sempre a valutare caso
per caso per non ricadere in «arbitrarie» discriminazioni di candidati
meritevoli. Alla commissione che vigila sulle violazioni del codice etico è
finito il caso del figlio del preside di Medicina divenuto ricercatore alla
precedente tornata di concorsi, che ha visto entrare a Medicina, sempre da
ricercatrice, anche la figlia dell´economista Stefano Zamagni. Pier Ugo
Calzolari non entra nel merito dei singoli casi. Ma commenta, per fare
chiarezza: «Tutto ciò che non è vietato dal codice etico non è nemmeno oggetto
di censura. Non possiamo arrivare a inibire ai figli dei professori di
iscriversi nella stessa università». E annuncia: «Sono
state già predisposte misure preventive». Il codice etico, spiega il rettore,
da quest´anno sarà distribuito a tutti i candidati che partecipano ai concorsi
banditi dall´Alma Mater: «Chiederemo ad ogni candidato di verificare la propria
condizione rispetto a quanto previsto dal codice etico. Questo
non impedirà a nessuno, anche a chi ha il padre docente in Ateneo,
di partecipare a un concorso. Ma chi partecipa almeno sa se sta violando o meno
il codice etico dell´università in cui aspira a entrare. Non è una cosa da poco, sono forme di
moral suasion necessarie e utili». (il. ve.)
( da "Tirreno, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Prato
Dall'astronomia al melodramma: la cultura senza età I nuovi appuntamenti
dell'Università del tempo libero PRATO. La cultura non conosce crisi, lo
dimostra l'Università del tempo libero "Eliana Monarca" che sta
svolgendo come di consueto la propria intensa attività culturale nell'Aula
Magna del Polo Universitario "Città di Prato", affollatissima dagli
"studenti" che seguono le varie lezioni con il massimo interesse.
Quest'anno c'è una novità: venerdì scorso è cominciato un ciclo di
conversazioni sull'astronomia, a cura del socio Roberto Dei studioso di
astronomia. Il corso "Uno spettacolo multimediale: il melodramma dal
libretto, alla musica, allo spettacolo" è curato dal maestro Alberto
Batisti, docente del Conservatorio di Como e direttore artistico del Teatro di
Pisa e della Camerata Strumentale "Città di Prato". Il 12 febbraio si
terrà l'incontro col professore Orselli del Conservatorio Cherubini su Jules
Massenet: Werther. Le lezioni di questo ciclo sono iniziate il 22 gennaio con
la Semiramide di Rossini, presentata dal musicologo Francesco Ermini
Polacci. Il ciclo "Il Piemonte, i Savoia e la storia d'Italia",
frutto di un'iniziativa congiunta con l'assessorato alla Cultura del Comune e
con la Biblioteca Lazzerini è aperto al pubblico. Il ciclo "Storia e arte
a Prato", con la partecipazione dei maggiori esperti della storia della
nostra città, concluderà la prima fase (gennaio -maggio). Ma l'attività del
tempo libero Università "Eliana Monarca" prosegue con la serie di
visite guidate, una volta al mese. Ieri c'è stata una visita al Centro di Arte
Contemporanea "Luigi Pecci". Seguiranno visite guidate a Lucca e
Barga, a Urbino, Pitigliano, Sorana e Sovana. la più importante una gita di
cinque giorni a Torino e a luoghi significativi del Piemonte. Saranno visitate
le mostre sul Futurismo a Rovereto, quella del Canova a Forlì e di Morandi a
Bologna. La dottoressa Diana Toccafondi, direttrice dell'Archivio di Stato
incontrerà gli associati il 13 maggio per una conversazione e la visita
all'Archivio Datini. Si concluderà così la prima fase delle attività culturali
con un pranzo sociale il 28 maggio, dopo le meritate vacanze la ripresa delle
lezioni il 6 ottobre. Lu.Ce.
( da "Repubblica, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIV - Bologna
La rassegna Cinque incontri da domani a Villa Mazzacorati Autori e dialoghi di
moda per salvare il teatrino del �700 GIORGIA OLIVIERI C´è un gioiello da
salvaguardare a Villa Mazzacorati, patrimonio storico riconosciuto anche a livello
europeo. Si tratta del Teatro 1763, inaugurato nello stesso anno del Comunale,
che può considerarsi il miglior esempio di teatro privato della regione, sia
per la buona conservazione sia per l´ottima acustica. La mancanza di adeguati
lavori di ristrutturazione, tuttavia, che non riguardano solo i locali del
teatro ma l´intera Villa Mazzacorati, rendono delicata la situazione
dell´edificio. A lanciare questo grido d´allarme è l´Associazione "Cultura
e Arte del ´700" che dal 1993 organizza spettacoli ed eventi e tiene viva
l´attenzione su una "bomboniera" che paga lo scotto di essere poco
"commerciabile" avendo solo 70 posti. Il problema principale risiede
nel fatto che la proprietà del complesso è divisa tra Comune, Asl e Regione con
conseguente rimpallo di responsabilità. "Con la speranza che il prossimo
sindaco, in sinergia con gli altri enti coinvolti, prenda in mano la situazione
e realizzi il progetto di fare di Villa Mazzacorati un polo culturale e
artistico", l´Associazione, in collaborazione con il Quartiere Savena,
l´Ascom e la casa editrice "Il Mulino", promuove cinque incontri su
"La civiltà della moda", che affrontano il tema da un punto di vista
culturale, sociologico, economico e storico. Si parte domani, alle 17.30, con la
presentazione del libro "La civiltà della moda", alla
presenza dell´autore, Carlo Marco Belfanti, docente
dell´Università di Brescia, e degli storici Maria Giuseppina Muzzarelli ed
Eugenio Riccomini. Il 18 e il 25 febbraio e il 4 marzo, la studiosa Paola
Goretti racconterà il legame storico tra la moda e la città, attraverso tre
episodi poco conosciuti. Il 18 marzo chiusura con la docente
universitaria Nicoletta Giusti che, con lo stilista Elio Fiorucci, parlerà del
suo volume "Introduzione allo studio della moda" (Il Mulino) con
cognizione di causa, dato la sua famiglia Giusti è proprietaria dello storico
negozio. Incontri alle 17.30 nel Teatro 1763 (via Toscana 19).
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 14 - Economia
Negli Usa il piano per le banche coinvolgerà anche i privati NEW YORK. Il piano
per il rilancio del credito e la stabilizzazione del sistema finanziario
americano «è praticamente pronto», e lo staff del Tesoro sta mettendo a punto
gli ultimi, piccoli aggiustamenti. Wall Street, in attesa dell'annuncio
ufficiale, posticipato di 24 ore per lasciare a Washington la possibilità di
concentrarsi sul piano di stimolo, esita. Il progetto - secondo le
indiscrezioni circolate - dovrebbe prevedere una sorta di
partnership pubblico-privata per l'acquisto degli asset tossici che appesantiscono i bilanci
delle banche: l'ipotesi di una nazionalizzazione delle banche e della creazione
di una bad bank pubblica nella quale far confluire tali asset sarebbe stata accantonata
perchè ritenuta o non adatta o troppo costosa. Il piano sarà svelato
oggi alle 17 italiane dal segretario al Tesoro Timothy Geithner che, poche ore
dopo, apparirà in Senato per un'audizione sul Tarp (Trouble Asset Relief
Program). Nel piano dovrebbero rientrare nuovi programmi per 50-100 miliardi di
dollari per aiutare i proprietari di case in difficoltà; iniezioni di capitale
nelle banche; l'ampliamento dei programmi della Fed per rilanciare il credito;
e un meccanismo per risolvere il nodo degli asset tossici. Pur senza alcuna
conferma da parte delle autorità, l'idea che si possa ricorrere all'aiuto dei
privati per ripulire i bilanci delle banche sembrerebbe accreditata, visto i
costi decisamente più contenuti. Le autorità, infatti, si limiterebbero a
offrire garanzie pubbliche così come è stato fatto per Citigroup e Bank of
America.
( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il via lunedì
prossimo, ma si può prenotare. In arrivo ragazzi da tutta la regione Tutti a
lezione in laboratorio Scuole e ateneo pronti per la Settimana della chimica
PAVIA. I laboratori di chimica, universitari e scolastici, stanno allestendo
gli esperimenti. Perché da lunedì prossimo scatta la «Settimana della chimica».
L'iniziativa è legata al progetto «Lauree scientifiche», nato nel 2005 per
avvicinare i ragazzi alle discipline scientifiche. Scuole e atenei lavorano
quindi insieme. Ma alla «Settimana» partecipano anche aziende e associazioni,
per ogni Regione. Ma quale sarà il programma per Pavia? Da un lato le scuole.
Il Cardano aprirà i suoi laboratori mercoledì 19 e giovedì 20: agli studenti,
ma anche alla città. «Faremo esperienze suggestive - spiega il preside Stefano
De Luca - con particolare forza di attrazione, ma poi ci sarà anche un
approfondimento teorico». Tra i tanti ci saranno esperimenti sull'azione
ossidante dell'atmosfera terrestre e sulla chemioluminescenza, per spiegare
come si usa il Luminol. In università gli
studenti potranno visitare il Lena, il Laboratorio di energia nucleare
applicata per tre giorni: da martedì
( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
di Marianna Bruschi
Serali, la carica dei trecento Volta, Cossa e Cardano per gli
studenti-lavoratori Per molti è un modo per migliorare la propria vita PAVIA.
Ci sono circa 300 iscritti ai corsi serali nelle scuole pavesi. Spinti da
motivazioni diverse. C'è chi vuole migliorare la posizione lavorativa e chi ha
deciso di portare a termine la scuola lasciata anni fa. Ci sono tante mamme che
i figli considerano amorevolmente «pazze» per essersi rimesse sui libri di
scuola. Le classi sono motivate, attente, nonostante l'orario, con le lezioni
che spesso finiscono poco prima di mezzanotte. I corsi sono sempre più
personalizzati, vengono ricosciuti dei crediti formativi a chi ha già delle
competenze. Volta, Cossa e Cardano offrono diversi percorsi tra cui scegliere.
Al Volta c'è il percorso per geometri e per ragionieri, dalla prima alla
quinta, per un totale di circa 200 studenti. Al Cardano oggi c'è solo la
quinta, con circa venti studenti. Ma la scuola vuole rilanciare quello che va
sotto il nome «Progetto Sirio», perché con i corsi serali si dà la possibilità
a chi lo desidera di riprendere gli studi. Al Cardano (le iscrizioni terminano
a fine febbraio, per Cossa e Volta c'è tempo fino a maggio, ndr) c'è un biennio
comune e un triennio differenziato per indirizzo: chimico, elettrotecnico,
informatico e meccanico. «Il progetto, grazie alla sua flessibilità, consente
di riconoscere dei crediti formativi - spiega il preside Stefano De Luca - sono
competenze già acquisite in altri ambiti». Ciascuno può quindi personalizzare
il suo piano di studi. Un esempio: un operaio meccanico, con un certificato
sulle sue competenze, potrà saltare alcuni moduli del corso. Anche per questo
ci sono i tutor. «Il loro compito è aiutare gli allievi a personalizzare la
proposta formativa - spiega De Luca - ma anche per superare le difficoltà».
Alle 18.30 le classi del corso Aziendale del Cossa si ritrovano al piano terra.
«Le prime sono sempre numerose, poi qualcuno si scoraggia - dice la preside
Alba Tagliani - Per tanti è la realizzazione di un sogno. Quando ho consegnato
le pagelle in prima erano molto emozionati». Al Cossa c'è l'autorizzazione a
partire anche con l'indirizzo Sociale, ma non ci sono abbastanza iscritti. Olga Pezzali, docente di italiano del Cossa, da
dieci anni si occupa del serale. Qual è la differenza rispetto ai corsi del
mattino? «Dobbiamo compattare il programma perché c'è meno tempo - spiega la docente - Per quanto riguarda l'approccio è tutto diverso. Sono
persone adulte, responsabili. Molti continuano gli studi e si laureano. E sono
più motivati». Cosa spinge a iscriversi al serale? Antonio Candosini ha 27
anni: «Lavoro da sei come responsabile in un'agenzia immobiliare - spiega - ma
il diploma mi serve per iscrivermi alla Camera di commercio». In quinta sono
una decina. Maria Elena Bresciani ha 46 anni: «Sono partita per una cosa mia,
lasciata da ragazza, ma è anche un modo per migliorare la posizione sul
lavoro». «Io lavoro al Cnr di Milano e Pavia - spiega Antonella Biondi, 48 anni
- Vengo direttamente da Milano, ma lofaccio perché dopo anni di precariato mi
hanno assunta e mi serve il diploma». E i figli cosa pensano? «La grande aveva
lasciato l'università - spiega Antonella Biondi - e si
era messa a lavorare. Ora ha ricominciato, magari sono stata un esempio». «I
miei figli, di 19 e 22 anno, dicono che sono un po' matta - dice ridendo Maria
Patti, 45 anni - ma io avevo voglia di finire la maturità». Alessandro Pisu, 27
anni, lavora al Centro servizi formazione: «Avevo lasciato la scuola per
lavorare, per raggiungere l'indipendenza economica - spiega - ma ora mi serve
per migliorare la mia posizione lavorativa».
( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Impegno contro le
mafie «Libera» scende in campo È partito il corso «Il contrasto alle mafie e la
promozione della legalità» promosso da Libera --> Martedì 10 Febbraio 2009
SPECIALI, pagina 47 e-mail print Impegno contro le mafie «Libera» scende in
campo È partito il corso «Il contrasto alle mafie e la promozione della
legalità» promosso da Libera. I prossimi tre incontri sono in programma nei
giorni 2 marzo, 30 marzo, 20 aprile sempre alle 18 presso la sede dell'Enaip in
via S. Bernardino 139/V a Bergamo. Esperienze innovative per insegnare e
imparare Giovedì 19 febbraio l'Istituto superiore «Pesenti» di Bergamo, in via
Ozanam 27, dalle 15 alle 18 ospita un seminario con le buone prassi legate al
«Progetto ministeriale Comunic/Azione» per esperienze di insegnamento/apprendimento
innovative, per metodo e comunicazione. Alcuni docenti delle superiori orobiche
lo hanno sperimentato: per la conoscenza di sé l'Alberghiero di San Pellegrino
(classi seconde e terze); per la comunicazione verbale il «Turoldo» di Zogno (seconde
e terze); per la comunicazione non verbale il «Pesenti» di Bergamo (seconde e
terze); per il lavoro in gruppo il «Lotto» di Trescore (seconde, terze e
quarte). Al seminario verranno presentati materiali molto adatti per la
realizzazione di percorsi preparatori alle esperienze di alternanza, stage,
tirocinio e all'Ifs. In particolare, sono invitati all'incontro i docenti dei
Consigli di classe che hanno presentato progetti di alternanza finanziati con i
fondi dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. Le schede di adesione
- su www.istruzione.bergamo.it insieme al programma - vanno inviate entro il 16
febbraio alla prof.ssa Gisella Persico dell'Ufficio scolastico di Bergamo
(persico@istruzione.bergamo.it). Sei bravo in matematica? Al via un corso per
capirlo Al via Syllabus di matematica per l'accesso ai corsi universitari: iniziativa elaborata dai docenti di matematica delle facoltà di
Ingegneria ed Economia dell'Università di Bergamo, in collaborazione con il
centro MatNet disponibile per ogni informazione: tel. 035/2052551, e-mail
matnet@unibg.it La proposta è rivolta agli studenti del quarto e quinto anno
degli istituti superiori, che intendano verificare la propria preparazione.
Tutto per una proficua prosecuzione a livello universitario dello studio della
matematica e delle sue applicazioni. Le Olimpiadi umanitarie ai blocchi di
partenza La Direzione generale della Commissione europea per gli aiuti
umanitari (Echo) organizza le Olimpiadi Umanitarie Europee: una campagna per le
scuole e nelle scuole sul ruolo svolto dalla Commissione nell'ambito dell'aiuto
umanitario. Il progetto, che si sviluppa attraverso diverse fasi di animazione
ludico-pedagogica, si rivolge a tutte le scuole superiori (in particolare alle
classi quarte) di otto città italiane, tra cui Bergamo. La formazione si
concluderà con un quiz per gli studenti, che permetterà di individuare e
selezionare una scuola rappresentativa di Bergamo, che andrà così a concorrere
alla finale delle Olimpiadi. La scuola bergamasca prescelta si scontrerà con le
classi finaliste delle altre città. L'evento finale, il 4 aprile, vedrà le 8
scuole finaliste confrontarsi in una serie di attività culturali e di
animazione relative ai temi degli aiuti umanitari. Giovani musicisti,
attenzione andiamo «Oltre la musica» Il Centro emotivo musicale con
l'Associazione «Oltre la musica» bandisce il 5° concorso musicale nazionale «Il
bel suono» aperto anche quest'anno a tutti gli studenti delle scuole medie che
suonano uno strumento o cantano, a qualsiasi livello di preparazione. Ci si può
iscrivere fino al 7 aprile. Le audizioni si svolgeranno il 28 e il 29 aprile
dalle ore 15; al termine della seconda giornata, saranno effettuate anche le
premiazioni finali. Un attestato di partecipazione sarà rilasciato a tutti gli
iscritti al concorso. In palio vari premi. La giornata conclusiva sarà aperta
alla raccolta di contributi volontari per l'Associazione Spazio Autismo onlus
di Bergamo. Info: tel. 035/261.235 e www.centroemotivomusicale.it. 10/02/2009
nascosto -->
( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
IL LIBRO «La lezione
di Sylos Labini» SASSARI. «La lezione sassarese di Paolo Sylos Labini
(1956-1958)», Franco Angeli Editore, di Daniele Porcheddu. Il libro verrà
presentato questa sera alle 18 nella sala "Stefano Siglienti" del
palazzo del Banco di Sardegna (viale Umberto 36). All'appuntamento, organizzato
dallo stesso istituto di credito, dall'università e
della Fondazione del Banco, parteciperanno Andrea Saba, dell'università
degli studi La Sapienza di Roma, e Francesco Sylos Labini, del Centro studi e
ricerche "Enrico Fermi" e dell'Associazione Paolo Sylos Labini di
Roma. Coordinerà i lavori Marco Vannini, dell'università di Sassari. Sarà presente l'autore del volume, Daniele
Porcheddu, ricercatore e docente di Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di
economia, impresa e rogolamentazione della facoltà di Economia dell'ateneo
turritano. Il suo libro racconta il "periodo sassarese" di Paolo
Sylos Labini, chiamato nel 1956 come professore di Economia politica
nella facoltà di Giurisprudenza dell'università di
Sassari. Un'esperienza, la prima nelle università, che
si rivelerà per l'allora giovane studioso romano assai fecondo, sia sul piano
didattico che della ricerca scientifica.
( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 26 - Sassari
C'è un patto d'amicizia per i giovani disabili SASSARI. Lo definiscono "un
patto d'amicizia": è quello tra Università e "diversamente
abili". Che non sono affatto pochi: circa il 2,4 per cento degli iscritti
all'ateneo sassarese. Tra gli stand di "Studiare a Sassari" c'è anche
quello della Commissione per le problematiche degli studenti disabili, istituita
nel 1999 per aiutarli al superamento ogni tipo di barriera. «Il nostro scopo -
dice Sabrina Salis, delegata dal rettore - è predisporre i servizi e gli aiuti
necessari al loro superamento e far sapere che esistono. La mancanza di
conoscenza di queste opportunità porta alla mancata iscrizione, al ritardo nel
percorso di studi o addirittura all'abbandono a causa delle difficoltà
incontrate». Per quest'opera è arrivato anche un riconoscimento dal ministero.
Diretta dal professor Francesco Feo, la commissione favorisce ad esempio
l'accoglienza e l'integrazione anche sensibilizzando il
personale docente e tecnico; migliora l'accessibilità dei locali di studio e di
vita; ha il compito di realizzare uno specifico studio per la ricerca di
soluzioni alle problematiche, con servizi di tutorato personalizzato ("una
scelta onerosa ma efficace" dice la Salis), adattamento degli orari delle
lezioni e degli esami, servizi di trasporto interno, sostegno
psico-pedagogico. Inoltre promuove iniziative socio-culturali e
ludico-sportive. «Ad esempio - spiega Cristiano Farace - convegni,
partecipazione a giornate del disabile, premi in denaro destinati ai migliori
temi sulla disabilità svolti da studenti delle superiori». «E' un modo per
creare empatia con chi ha dei problemi di disabilità e far riflettere sul fatto
che tutti, in un certo senso, diventiamo diversamente abili: da anziani» dice
la Salis. Gli uffici sono in via Macao 32, Affari generali. (a.pa.)
( da "Nazione, La (Firenze)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO FIRENZE
pag. 2 ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico
offert... ATTUALMENTE c'è un divario tra il potenziale tecnico scientifico
offerto dall'Università e il grado di recepimento da parte dell'apparato
produttivo. Si tratta di un problema da affrontare alla svelta, perché è in
corso un processo di trasformazione profonda del modo di produrre e dei beni
prodotti. Basti pensare che tra qualche anno assisteremo all'inevitabile
innalzamento dell'input tecnico scientifico dei prodotti, che saranno sempre
più intelligenti, siano essi vestiti o automobili. Occorre quindi reimpostare
il rapporto tra Università e imprese, ovvero tra processi formativi e
produttivi, proprio per consentire l'innalzamento del livello di conoscenze. Se
finora le imprese si basavano soprattutto sulle conoscenze accumulate nel
processo di lavoro, adesso è sempre più necessario avere conoscenze
scientifiche di base più elevate rispetto al passato. Ecco, l'accordo
sottoscritto tra il nostro Ateneo e Confindustria va proprio in questa
direzione. Perché favorisce una corrispondenza dinamica tra i processi
formativi e i fabbisogni delle imprese. È fondamentale creare un rapporto più
sistematico e puntuale tra imprese e Università, incrociando la domanda e
l'offerta, e sviluppando temi di tesi rilevanti per le aziende. Ma per fare
quel salto qualitativo necessario per affrontare le sfide future, bisogna
lavorare anche sugli studenti delle superiori, informandoli sull'importanza
della formazione tecnico scientifica e sulla rivoluzione che ci sta investendo.
Adesso l'offerta formativa è solo debolmente connessa con
le analisi sul mercato del lavoro. Non per cattiva volontà, ma perché siamo in
una fase di profonda trasformazione dei processi produttivi. E quindi le nuove
traiettorie non appaiono ben definite. * docente di
Economia dell'innovazione alla facoltà di Economia
( da "Nuova Sardegna, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Cagliari
Professore e rapper, voci dell'indipendentismo La sfida fra le due anime dei
movimenti che si battono per la Nazione Sarda D ROBERTO PARACCHINI CAGLIARI.
Chi considera gli indipendentisti come gruppi legati solo alle zone interne, dà
un giudizio parziale e non conosce l'Irs (Indipendentia repubrica de Sardigna).
Il movimento, fondato da Gavino Sale e Franciscu Sedda, fa dei centri urbani e
dei servizi avanzati, che questi possono formire (dalla ricerca all'università, dall'energia al problema del credito), uno dei
punti centrali del suo programma. Franciscu Sedda (32 anni, di Carbonia) non a
caso è stato posto al primo della lista della circoscrizione di Cagliari. Il
suo curricola ne fa infatti il tipico esponente dell'indipendentismo dell'Irs:
oltre a essere poco più che trentenne, è docente di semiotica all'università Tor
Vergata di Roma e vice presidente dell'Associazione italiana di semiotica.
Inoltre Sedda ha svolto attività di ricerca, oltre che in Sardegna, a Sassari,
anche in Brasile. Come riferimento per la Sardegna il capo lista pensa a un
modello europeo: «Noi proponiamo una fiscalità differente dal modello irlandese
- spiega Sedda - questo permetterebbe un abbassamento delle aliquote per
le merci prodotte e consumate in Sardegna». Il tutto per mettere le aziende
locali «sullo stesso piano delle altre visto che produrre in Sardegna costa
mediamente circa il 15-20 per cento in più che nel resto d'Italia. Uno dei
problemi è quello energetico: sulla base di quanto affermato da Sardegna
Ricerche, ad esempio, basterebbe puntare sul solare termodinamico, con centrali
per un'estensione complessiva di sei chilometri quadrati per sette, per
risolvere la questione-energia in tutta l'isola». Al secondo posto della lista
c'è Bettina Pitzurra (51 anni, di Cagliari), anche lei una delle fondatrice
dell'Irs, insegnante di lettere alle superiori. Al terzo c'è il volto più
conosciuto del movimento, Gavino Sale (53 anni, di Banari), imprenditore nel
settore idrico e consigliere provinciale a Sassari. Placido Cherchi (69 anni,
di Oschiri), messo al quarto posto della lista, è uno dei maggiori studiosi
internazionali dell'artista Paul Klee e dell'antropologo Ernesto De Martino. In
termini di professione, lo spettro è molto vasto, oltre a Sale quattro
candidati sono imprenditori o artigiani: Corrado Cherchi (29 anni, di
Cagliari), commercia prodotti sardi; Giuseppe Mattana (46 anni, di Quartucciu),
artigiano in infissi e tende; Cicci Salis (49 anni, di Nuraminis), imprenditore
agricolo; e Giuseppe Carboni (46 anni, di Selominis), artigiano nei servizi
alla sicurezza. Cinque sono gli insegnanti: oltre Pitzurra e Placido Cherchi (docente di filosofia in pensione) ci sono anche Riccardo
Zonedda (49 anni, di Carbonia), docente di lettere;
Graziano Fois (45 anni, di Carbonia) insegnante di lettere; e Gianmaria Bellu
(35 anni, di Sassari) professore di italiano e storia. Tre sono, invece, gli
studenti: Gianluca Argiolas (30 anni, di Cagliari), studente di Economia; Marco
Cabras (25 anni, di Cagliari), universitario in Archeologia, musicista; e
Francesco Medda (27 anni, di Cagliari), studente in Economia, musicista. Tra i
candidati anche il ragioniere commercialista Nino Santona (59anni, di Siligo);
il tecnico operatore nautico Angelo Corso (54 anni, di Cagliari); il tecnico
del settore idrico Mario Francesco Sardo (56 anni, di Calangianus); il
disoccupato Pietro Lallai (42 anni, di Ilius); l'operatore turistico Giorgio
Michele Muntoni (30 anni, origianrio di Genk, in Belgio); la progettista di
siti web Furriola Demuro (38 anni, di Seui); e l'agente di commercio Michele
Fulvio Sioni (27 anni, di Elini).
( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
È un'iniziativa
voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione con
pordenonelegge.it e l'Università delle liberetà Nasce la scuola di scrittura
creativa "Puntoeacapo", dieci lezioni per imparare le tecniche
narrative aperte a sole venti persone Non basta il talento per saper scrivere
un racconto. Uno scrittore deve necessariamente apprendere i segreti delle
tecniche narrative. Soltanto in questo modo la penna sarà utilizzata al massimo
delle sue potenzialità e le pagine di una storia avranno tutte le
caratteristiche di un buon prodotto editoriale. Per raggiungere questo
obbiettivo nasce la nuova scuola di scrittura creativa "Puntoeacapo",
fortemente voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune, in collaborazione
con pordenonelegge.it e l'Università delle liberetà. Il
primo corso, aperto a un massimo di 20 partecipanti, si terrà a palazzo
Morpurgo dal 3 marzo al 3 aprile e sarà suddiviso in dieci lezioni. Oltre ai
due docenti Alberto Garlini e Gian Mario Villalta, professionisti che hanno
maturato importanti esperienze nel settore, parteciperanno anche diversi nomi
del mondo editoriale italiano. Uno degli obbiettivi del corso, infatti,
è anche quello di consentire ai partecipanti di entrare in contatto con le
maggiori realtà editoriali nazionali e di fornire informazioni su come
presentare un testo a un editore. Saranno presenti, in alcuni incontri
all'interno del ciclo di lezioni, l'editor Laura Lepri, lo scopritore di talenti
Giulio Mozzi, il direttore della scuola Holden di Torino, Dario Voltolini, e il
direttore editoriale Mondadori, Antonio Riccardi. Ma il resto del tempo sarà
dedicato soprattutto ai temi principali della scrittura: la costruzione del
personaggio, la descrizione, il dialogo e i modi della narrazione. Alla
presentazione del corso, ieri mattina a palazzo Morpurgo, l'assessore comunale
alla Cultura, Luigi Reitani, ha sottolineato che «questa scuola di scrittura
nasce dalla collaborazione con una realtà consolidata come Pordenonelegge e
l'Università delle Liberetà, un centro in prima linea nel campo dell'educazione
per gli adulti». All'incontro, inoltre, erano presenti anche la presidente
dell'Università delle Liberetà, Pina Raso, e lo scrittore Alberto Garlini che
ha ribadito come la scuola non abbia alcun limite di età. «È aperta a tutti, ma
è necessario che le lezioni siano fatte corpo a corpo. Purtroppo non possiamo
superare la quota di 20 partecipanti». Per iscriversi occorre rivolgersi
all'Università delle Liberetà in via Napoli e la quota di iscrizione è di 100
euro. Renato Schinko
( da "Nuova Ferrara, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Nuovo passo in
avanti dell'indagine della Finanza. Contestati truffa all'erario e a due Comuni
oltre alla frode fiscale Chiesto un maxi-sequestro Quarto costruttore indagato
per gli alloggi fuori-convenzione Rischia di subire un sequestro di beni per 2 milioni
e 200mila euro per aver sottratto all'erario e alle casse di due Comuni della
provincia risorse fiscali di valore equivalente. Non si arresta l'inchiesta
della Guardia di finanza sulle case vendute con il trucco. Un altro indagato si
è infatti aggiunto ai due costruttori dell'Edilmeg che il prossimo 19 marzo si
dovranno presentare al giudice per l'udienza preliminare e al titolare di
un'altra azienda ferrarese, già denunciato. Le Fiamme gialle gli hanno fatto i
conti in tasca e ora gli contestano almeno tre ipotesi di reato. Il costruttore
deve rispondere di truffa aggravata ai danni dei comuni di Ferrara e Vigarano
Mainarda, di frode fiscale e della violazione delle convenzioni siglate con gli
enti pubblici. L'inchiesta è stata avviata due anni fa dalla Compagnia di
Ferrara, coordinata dal capitano Mario Rizzo. Il settore finito sotto
osservazione è quello dell'edilizia convenzionata, in questo caso un centinaio
gli appartamenti che avrebbero dovuto essere venduti secondo le regole fissate
dall'accordo pubblico-privato. I due comuni interessati,
usando come incentivo l'esonero parziale degli oneri di costruzione, imponevano
all'impresa edile di vendere villette e appartamenti a prezzi convenzionati in
modo da rendere accessibile il mercato immobiliare con prezzi calmieriati ad
una più ampia fascia di acquirenti, spiega una nota della Finanza.
Obblighi assunti con atti firmati davanti al notaio ma che sarebbero stati
completamente disattesi: il costruttore ferrarese, dopo avere stipulato diversi
accordi di edilizia convenzionata e concordato un prezzo
"calmierato", in realtà richiedeva alla clientela un prezzo pari a
quello di mercato. Ai compratori, che secondo i militari della Gdf erano
«spesso ignari del fatto che gli immobili fossero soggetti ad agevolazioni»,
veniva chiesto ancor prima dell'atto di stipula di corrispondere "in
nero" la differenza tra l'importo reale e quello rogitato. Le indagini
hanno appurato che rispetto ai valori risultanti dal contratto di compravendita
veniva versato in media un 50% in più. Secondo i conti della Finanza il mancato
introito per le casse comunali ammonta a circa 200.000 euro, mentre l'evasione
fiscale sarebbe pari a un paio di milioni. Proprio in relazione alla frode
fiscale è stato chiesto all'autorità giudiziaria il sequestro
"equivalente", per giungere alla confisca degli immobili fino al
raggiungimento della cifra dell'evasione contestata. La posizione
dell'imprenditore è stata segnalata anche alla Corte dei Conti per il recupero
dei danni erariali causati ai comuni di Ferrara e Vigarano. Altre violazioni
sono state commesse dall'imprenditore in materia di antiriciclaggio per il
trasferimento di denaro contante superiore alla soglia di 12.500 euro, da
mettere in relazione con i pagamenti "in nero". In seguito alle
attività sviluppate dalla Guardia di finanza i Comuni interessati
verificheranno se l'impresa ha attuato lo stesso raggiro anche per la
realizzazione di altre lottizzazioni. Brutte notizie pure per gli acquirenti:
anche loro incorreranno nelle sanzioni dell'antiriciclaggio.
( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
CESENA PRIMO PIANO
pag. 2 LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per
vincer... LE TECNOLOGIE di riconocimento vocale al servizio dell'istruzione per
vincere le barriere che si frappongono all'apprendimento: non è una semplice
dichiarazione di intenti, ma la finalità del progetto Net4Voice al quale l'istituto professionale Iris Versari partecipa unitamente alle università di Bologna, di Southampton in Gran Bretagna, di Ulm in Germania
e ad un'altra scuola superiore inglese. Si tratta di un software in grado di
tradurre simultaneamente le lezioni dei docenti, trascrivendole su un video
proiettore visibile a un'intera classe. Un software intelligente con un
dizionario aggiornabile di volta in volta con le parole che nel corso delle
lezioni risultassero sconosciute. I contenuti, inoltre, una volta proiettati,
possono essere pubblicati sul web o eventualmente spediti tramite e-mail.
Insomma Net4Voice permette diverse soluzioni per una scuola sempre più vicina
alle esigenze degli studenti. LE RICADUTE del progetto, che attualmente è in
fase di sperimentazione e sta già riscuotendo un notevole consenso sulla scorta
di quante rivelano le risposte ai primi questionari formulati per sondare il
gradimento, saranno altamente significative soprattutto per gli alunni
diversamente abili (per esempio quelli con problemi di udito o con difficoltà a
prendere appunti nel corso delle lezioni) e per quanti provenendo da altri
paesi possono aver problemi di comprensione immediata della lingua italiana. «I
primi riscontri sono stati stupefacenti segnala uno dei coordinatori del
Net4Voice al Versari, il professor Marco Santini , siamo davvero di fronte a
nuove modalità di apprendimento che faciliteranno la diffusione dei saperi,
rendendoli accessibili a tutti». Net4Voice è costato 69mila euro (dei quali
49mila finanziati dall'Unione Europea e i restanti dall'Università di Bologna)
e la sua sperimentazione si concluderà a novembre. Sui deciderà poi se
adottarlo stabilmente sia all'università che nelle
scuole superiori. Image: 20090210/foto/2031.jpg
( da "Giorno, Il (Brianza)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
MONZA pag. 6
Frisini, i migliori all'università Gli studenti usciti
dal liceo scientifico sono fra i primi alla Statale INDAGINE di CRISTINA
BERTOLINI GLI EX FRISINI sono fra gli studenti più bravi dell'Università Statale
di Milano. Da un'indagine dell'ateneo risulta che gli studenti provenienti dal
liceo scientifico monzese sono al quarto posto fra i più bravi e i più veloci
nel superare gli esami. Al primo posto il liceo classico di Brescia, al secondo
lo scientifico di Chiari (Brescia), al terzo i ragazzi delle Orsoline di Como,
una scuola privata parificata e al quarto il Frisi, seguito dal liceo
scientifico Banfi di Vimercate. IN UNA ROSA di 13 scuole eccellenti le due
brianzole battono i licei classici e scientifici milanesi. «La scuola ha una
tradizione e una solidità costruita negli anni - commenta il preside Rodolfo
Denti - qui siamo per tradizione un po' selettivi, ma l'impegno dà risultati
apprezzabili». Certo le attuali 8 quinte hanno in tutto 162 ragazzi, partiti 4
anni fa in 280. Una trentina sono stati bocciati in prima e gli altri si sono
persi o hanno cambiato scuola negli anni successivi. Se normalmente cambiano
scuola durante l'anno dai 30 ai 35 ragazzi per scuola, al Frisi sono una
cinquantina all'anno. Solo i più motivati restano. «È vero - osserva il preside
-. Se dalla mia esperienza la percentuale dei bocciati al liceo scientifico è
attorno al 9 per cento all'anno, qui è un poco superiore, di circa l'11 per
cento. Non si può pensare di venire al Frisi e studiare un'ora al giorno». Ma
il vero segreto per riuscire, come dice il dirigente, è studiare sempre con
metodo, non lasciando lacune, e questa diventa la ricetta vincente anche per
gli studi universitari. Durante l'anno vengono attivate diverse occasioni di
recupero per aiutare i più fragili. Proprio la settimana prossima la didattica
si ferma e tutte le classi faranno ripasso in tutte le materie. Tra ottobre e
novembre, dopo le prove di ammissione, corsi di sostegno in italiano e
matematica. «Cerchiamo il giusto equilibrio tra qualità offerta-richiesta e
sostegno a chi ha più difficoltà», commenta il dirigente. PER IL MOMENTO la
scuola non ha una vera e propria statistica riguardante le scelte dei suoi
studenti dopo la maturità, ma circa un terzo torna a scuola
gli anni dopo a trovare gli ex docenti. «Quasi tutti - dice il preside -
raccontano di trovarsi bene all'università per la
preparazione ricevuta da noi». È stata attivata una commissione che creerà un
campione rappresentativo per osservare le scelte dei ragazzi dopo le superiori.
Ma una prima impressione sul campione casuale che torna a raccontare la propria
esperienza rivela che circa il 40 per cento si iscrive a facoltà scientifiche e
tecnico scientifiche, circa il 10 per cento a facoltà umanistiche, tra il 15 e
il 20 per cento a quelle giuridico economiche e altrettanti a quelle medico
sanitarie. Solo l'1-2 per cento non prosegue gli studi.
( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
BRESCIA pag. 7
Orientarsi può evitare cattive scelte UNIVERSITÀ STATALE CICLO DI LEZIONI ALLA
FACOLTÀ DI ECONOMIA BRESCIA SI È CONCLUSA venerdì scorso la settimana dedicata
alle "lezioni aperte", organizzata dalla facoltà di Economia dell'università statale di Brescia nell'ambito di una serie di
attività di orientamento indirizzate agli studenti delle scuole superiori.
L'iniziativa, giunta alla sua 5a edizione, dà l'opportunità agli studenti che
frequentano l'ultimo anno delle scuole superiori di
partecipare a una serie di lezioni tenute dai docenti delle facoltà di Economia
e ha come obiettivo quello di far conoscere ai ragazzi le strutture della
facoltà e le metodologie didattiche. Quest'anno, sono stati 440 gli studenti
che hanno aderito alla possibilità di frequentare uno o più tra i seguenti
insegnamenti: Rischi di mercato (prof. Menoncin), Marketing del turismo
(prof.ssa Bonera), Economia del turismo (prof.ssa Tagliaferri), Politica della
concorrenza (prof. Scarpa), Rischi di credito (prof. Savona), Economia e
gestione delle aziende cooperative (prof. Mazzoleni), Economia dell'ambiente
(prof.ssa Levaggi), Processi negoziali nelle organizzazioni (prof. Provasi),
Moneta e finanza internazionale (prof.ssa Vassalli), Modelli matematici per i
mercati finanziari (prof.ssa Zuanon). Oltre a partecipare alle singole lezioni
gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare anche le strutture della
facoltà (segreterie studenti, aule studio, sportello orientamento ecc.) guidati
dai tutor che hanno provveduto all'accoglienza dei gruppi. A COMPLETAMENTO di
questa prima fase di attività di orientamento giovedì 12 febbraio si terrà un
incontro destinato ai presidi degli istituti superiori della provincia di
Brescia per illustrare i cambiamenti previsti nell'offerta formativa dalla
nuova riforma che sarà attivata a partire dall'anno accademico 2009/10.
( da "Giorno, Il (Legnano)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
24 ORE LEGNANO pag.
4 Giorgio Vecchio parla delle foibe VILLA CORTESE «GUERRA, foibe, esodo,
tragedie al confine orientale» sarà il tema dell'incontro promosso
dall'Amministrazione che si terrà questa sera nell'aula consiliare, dalle
( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 2
«La città deve trasformarsi Il direttore degli Alti Studi Pammolli:«Il nostro
patrimonio AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da attento osservatore. Non fa
sconti, ma difende la sua città a spada tratta. E auspica per lei una nuova
Primavera. Di idee e progetti. Il professor Fabio Pammolli non vuole certo dar
lezioni. Semmai piccoli suggerimenti. Per svegliare Lucca, per «farla sfuggire
a una pericolosa inerzia», per dirla con le parole del maestro Possenti. Da
Lucca è partito (diplomato al liceo classico Machiavelli) per la carriera
universitaria, negli Stati Uniti prima e in Italia poi. A Lucca è sempre tornato
vive a Gattaiola e a Lucca sono nate le sue figlie: Alice, Bianca e Zoe. A
Lucca si è messo in gioco, senza riserve, per la sfida di Imt. Pammolli, anche
lei crede che Lucca vada avanti d'inerzia? «Credo che Lucca viva una fase
importante, la fase delle scelte sul proprio futuro. L'auspicio è che la crisi
economica mondiale ci aiuti a capire che si è chiusa un'epoca e se ne deve
aprire un'altra». In che senso? «Bisogna ripensare un modello di sviluppo,
valorizzando in positivo la nostra storia. Un ripensamento graduale, che potrà
essere stimolato solo in una proiezione sovralocale. Ad esempio, Lucca ha un
valore globale a livello di patrimonio artistico e culturale, ma c'è la
necessità di non vivere questa tradizione, questa forza, come una rendita, come
un patrimonio da lasciar erodere, bensì come un investimento verso il futuro,
come una risorsa». Ma l'inerzia, secondo lei, è latente? «Non guardiamo sempre
al bicchiere mezzo vuoto. La conservazione può essere una virtù. Mi viene alla
mente l'immagine della Firenze dei Medici. Una fase in cui la città seppe
gestire e far convivere la stabilità delle proprie élite con un'apertura
rivelatasi decisiva, attraverso cultura e commercio. La Lucca di oggi può
seguire quell'insegnamento. Ma le èlite (leggi la classe dirigente) sono
chiamate a gestire con lungimiranza e visione anche la fase di apertura». In
che modo può innnescarsi questo processo? «Valorizzando i talenti e
attraendoli, ma anche puntando su un turismo ripensato', selezionando flussi
compatibili con le peculiarità del territorio messe a sistema». Vuol dire che
ciò che si sta facendo non è sufficiente per promuovere un'immagine
accattivante? «Lucca può divenire un centro di riferimento di qualità a livello
internazionale. E' una nicchia globale. Ma la sua immagine va costruita come
sistema', con la consapevolezza che il livello di aspirazione è alto. La
capacità gestionale sarà fondamentale». Un po' come accade per il centro.
Valorizzato o abbandonato? «No, l'arborato cerchio è ben preservato. E questo è
un vantaggio per la città e per la capacità di attrarre turismo qualificato».
Il turismo appunto, volano o zavorra di una città che non vuole fare il salto
di categoria? «Non è che non vuole. Il ragionamento è diverso. Lucca non riesce
a proiettarsi sulle ribalte che le competerebbero perché è ancora vincolata a
modelli gestionali non attuali. Il turismo oggi richiede professionalità,
dotazioni multimediali e servizi, eventi e percorsi che si integrino in un menù
degustativo' di qualità. La sfida è saper preservare l'identità paesaggistica,
artistica e culturale, che deve rimanere connotata, ma al tempo stesso
promuovere una gestione innovativa. Poi serve un'alleanza
pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso,
risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che
presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora
e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca
dal capoluogo toscano. Siamo penalizzati». Incapacità di progettazione?
«Manca un pensiero condiviso, ad esempio, su come sarà Lucca tra 20 anni.
Servirebbe un confronto, aperto e ampio, su di una prospettiva a lungo raggio.
Inoltre, la ponderatezza delle scelte non deve tradursi in lentezza. Non
bisogna più aver paura di gettare il cuore oltre l'ostacolo». Serve coraggio
insomma. «Sì, ma un coraggio che sia sostenuto dalla conoscenza. Una spinta
propulsiva decisiva può arrivare dalla formazione. Prendiamo l'esempio di Imt'.
La città, con la Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, ha investito con decisione su Lucca città
universitaria, città laboratorio. Una scelta che, da un lato, rappresenta un
segnale per il Paese e, dall'altro, definisce i termini della nostra
responsabilità di concorrere, con impegno, allo sviluppo del territorio. Al
tempo stesso, mentre Imt si rafforza nella comunità scientifica, siamo entrati
in una fase nuova, che richiede perseveranza e realismo, per completare (con
tutte le difficoltà di finanza pubblica nazionale) la
costruzione dell'istituto». Quindi Lucca ha un vantaggio rispetto alle altre
città perché ha investito sulla formazione? «Sì. La città è cambiata con Imt e
il fatto che gli enti pubblici siano coinvolti nella governamence la dice lunga
sulla vocazione, internazionale e territoriale, allo stesso tempo. Una
vocazione che punta alla qualità, coerentemente con quello che da Lucca ci si
aspetta». Lucca sofisticata. E' così che vorrebbe la sua città? «Raffinata,
colta e imprenditoriale. La città ha le carte in regola per qualificarsi come
atelier di qualità. Ma per farlo servono pazienza e professionalità. La
Primavera, con la P maiuscola, è dura da conquistare, durissima da mantenere e
non ammette più dilettanti». Diego Casali
( da "Nazione, La (Lucca)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 3
AMA LUCCA, dove è nato, e la vive da att... AMA LUCCA, dove è nato, e la vive
da attento osservatore. Non fa sconti, ma difende la sua città a spada tratta.
E auspica per lei una nuova Primavera. Di idee e progetti. Il professor Fabio
Pammolli non vuole certo dar lezioni. Semmai piccoli suggerimenti. Per svegliare
Lucca, per «farla sfuggire a una pericolosa inerzia», per dirla con le parole
del maestro Possenti. Da Lucca è partito (diplomato al liceo classico
Machiavelli) per la carriera universitaria, negli Stati Uniti prima e in Italia
poi. A Lucca è sempre tornato vive a Gattaiola e a Lucca sono nate le sue
figlie: Alice, Bianca e Zoe. A Lucca si è messo in gioco, senza riserve, per la
sfida di Imt. Pammolli, anche lei crede che Lucca vada avanti d'inerzia? «Credo
che Lucca viva una fase importante, la fase delle scelte sul proprio futuro.
L'auspicio è che la crisi economica mondiale ci aiuti a capire che si è chiusa
un'epoca e se ne deve aprire un'altra». In che senso? «Bisogna ripensare un
modello di sviluppo, valorizzando in positivo la nostra storia. Un ripensamento
graduale, che potrà essere stimolato solo in una proiezione sovralocale. Ad
esempio, Lucca ha un valore globale a livello di patrimonio artistico e
culturale, ma c'è la necessità di non vivere questa tradizione, questa forza,
come una rendita, come un patrimonio da lasciar erodere, bensì come un
investimento verso il futuro, come una risorsa». Ma l'inerzia, secondo lei, è
latente? «Non guardiamo sempre al bicchiere mezzo vuoto. La conservazione può
essere una virtù. Mi viene alla mente l'immagine della Firenze dei Medici. Una
fase in cui la città seppe gestire e far convivere la stabilità delle proprie
élite con un'apertura rivelatasi decisiva, attraverso cultura e commercio. La
Lucca di oggi può seguire quell'insegnamento. Ma le èlite (leggi la classe
dirigente) sono chiamate a gestire con lungimiranza e visione anche la fase di
apertura». In che modo può innnescarsi questo processo? «Valorizzando i talenti
e attraendoli, ma anche puntando su un turismo ripensato', selezionando flussi
compatibili con le peculiarità del territorio messe a sistema». Vuol dire che
ciò che si sta facendo non è sufficiente per promuovere un'immagine
accattivante? «Lucca può divenire un centro di riferimento di qualità a livello
internazionale. E' una nicchia globale. Ma la sua immagine va costruita come
sistema', con la consapevolezza che il livello di aspirazione è alto. La
capacità gestionale sarà fondamentale». Un po' come accade per il centro.
Valorizzato o abbandonato? «No, l'arborato cerchio è ben preservato. E questo è
un vantaggio per la città e per la capacità di attrarre turismo qualificato».
Il turismo appunto, volano o zavorra di una città che non vuole fare il salto
di categoria? «Non è che non vuole. Il ragionamento è diverso. Lucca non riesce
a proiettarsi sulle ribalte che le competerebbero perché è ancora vincolata a
modelli gestionali non attuali. Il turismo oggi richiede professionalità,
dotazioni multimediali e servizi, eventi e percorsi che si integrino in un menù
degustativo' di qualità. La sfida è saper preservare l'identità paesaggistica,
artistica e culturale, che deve rimanere connotata, ma al tempo stesso
promuovere una gestione innovativa. Poi serve un'alleanza
pubblico-privato». Su quali temi? Infrastrutture? «Lucca, in questo caso,
risente di una situazione paradossale. E' purtroppo immersa in una regione che
presenta gravi disagi infrastrutturali. Non è possibile che si impieghi un'ora
e mezza in treno da Firenze a Roma e che ne servano due per raggiungere Lucca
dal capoluogo toscano. Siamo penalizzati». Incapacità di progettazione?
«Manca un pensiero condiviso, ad esempio, su come sarà Lucca tra 20 anni.
Servirebbe un confronto, aperto e ampio, su di una prospettiva a lungo raggio.
Inoltre, la ponderatezza delle scelte non deve tradursi in lentezza. Non
bisogna più aver paura di gettare il cuore oltre l'ostacolo». Serve coraggio
insomma. «Sì, ma un coraggio che sia sostenuto dalla conoscenza. Una spinta
propulsiva decisiva può arrivare dalla formazione. Prendiamo l'esempio di Imt'.
La città, con la Fondazione Lucchese per l'Alta Formazione e la Ricerca, ha investito con decisione su Lucca città
universitaria, città laboratorio. Una scelta che, da un lato, rappresenta un
segnale per il Paese e, dall'altro, definisce i termini della nostra
responsabilità di concorrere, con impegno, allo sviluppo del territorio. Al
tempo stesso, mentre Imt si rafforza nella comunità scientifica, siamo entrati
in una fase nuova, che richiede perseveranza e realismo, per completare (con
tutte le difficoltà di finanza pubblica nazionale) la
costruzione dell'istituto». Quindi Lucca ha un vantaggio rispetto alle altre
città perché ha investito sulla formazione? «Sì. La città è cambiata con Imt e
il fatto che gli enti pubblici siano coinvolti nella governamence la dice lunga
sulla vocazione, internazionale e territoriale, allo stesso tempo. Una
vocazione che punta alla qualità, coerentemente con quello che da Lucca ci si
aspetta». Lucca sofisticata. E' così che vorrebbe la sua città? «Raffinata,
colta e imprenditoriale. La città ha le carte in regola per qualificarsi come
atelier di qualità. Ma per farlo servono pazienza e professionalità. La
Primavera, con la P maiuscola, è dura da conquistare, durissima da mantenere e
non ammette più dilettanti». Diego Casali
( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag. 9
ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor Teatrodanza, in
colla... ORGANIZZATA sa Fondazione Teatro di Pisa e Movimentoinactor
Teatrodanza, in collaborazione con l'insegnamento di Storia della Scenografia
del corso di laurea dell'Università di Pisa, con il contributo del Comune di
Pisa-Circoscrizione 6, giovedì 12 febbraio alle ore 17 presso la Sala Titta
Ruffo del Teatro Verdi si terrà la tavola rotonda dal titolo «Le sacre du
printemps di Stravinskij, Nijinskij, Rerich tre artisti per la creazione di
un'opera fondamentale del Teatro del 900». L'iniziativa è strettamente legata
alla presentazione di due spettacoli nell'ambito della Rassegna di Danza 2009
del Teatro di Pisa, Sulle tracce di Diaghilev della Compagnia Junior BdT,
domenica 15 febbraio ore 17, e Rito di primavera di Movimentoinactor
Teatrodanza, il 20 marzo al Teatro Rossini di Pontasserchio, e cade proprio nel
centenario dell'inizio della stagione dei Ballets Russes a Parigi. Gli
interventi di Ines Aliverti, docente di Discipline dello Spettacolo dell'Università di Pisa, L'arte
scenica dei Ballets Russes dal 1909 al 1913, del musicista Claudio Proietti,
Igor contro tutti. LO SHOCK musicale del Sacre', e la partecipazione di
Cristina Bozzolini, direttrice artistica della scuola del Balletto di Toscana,
ci restituiranno un clima di fermento artistico che all'inizio del 900
venne a generarsi proprio a Parigi, per opera dell'impresario Diaghilev e della
compagnia dei Ballets Russes da lui creata. Nell'ambito della tavola rotonda,
attenzione particolare verrà posta all'opera Le Sacre du Printemps, alle
coreografie originali di Nijinskij, alla musica di Stravinskij, alla
scenografia e ai costumi concepiti da Rerich, grazie anche all'ausilio della
visione di immagini e ascolti musicali. In questo modo verrà rievocata un'opera
geniale che al momento del debutto nel 1913 rappresentò un fiasco clamoroso e
fu definita dalla stampa dell'epoca un "crimine contro la grazia",
perché probabilmente troppo avanti rispetto ai tempi in cui fu creata. La Sagra
appare, invece, oggi, come un capolavoro del Teatro del 900, una pietra miliare
della storia della danza, della musica e della messa in scena. Ingresso libero.
Per informazioni: Fondazione Teatro di Pisa telefono 050 941111, www.movimentoinactor.it
( da "Nazione, La (Pisa)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag. 8
LA MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che ... LA
MEDICINA darwiniana è protagonista delle Baxter Lectures' che aprono l'anno
darwiniano, bicentenario della nascita di Darwin e centocinquantenario della
pubblicazione su «L'origine delle specie». L'evento, intitolato Medicina
darwiniana', si terrà domani dalle 9.30, nell'aula magna storica della
Sapienza. Interverranno Gilberto Corbellini, docente di Storia
della medicina e bioetica alla Sapienza di Roma, Mel Greaves (Institute of
cancer research del Regno Unito) il noto oncologo che ha proposto un approccio
darwiniano alle patologie tumorali, Generoso Bevilacqua (dipartimento di
Oncologia Università di Pisa), con Random rationality of cancer cells', Sergio
Ghione (Istituto di fisiologia clinica Cnr Pisa) con Riflessioni di un
ricercatore medico cardiologo sulla medicina darwiniana' e Ugo Rovigatti,
(dipartimento patologia sperimentale Ateneo pisano), con The long reach of Dr.
Darwin: new vistas of viruses pathogenicity, persistence and cancer association
through Darwinian medicine'. Le Baxter Lectures' sono un ciclo di incontri
organizzato dall'Ateneo pisano e dalla Baxter Italia per discutere l'eredità di
Darwin nei saperi.
( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
ORIENTA LA SPEZIA
pag. 6 LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell...
LA PRIMA impressione di chi entra in via Doria 2, sede storica dell'Itis
Capellini, se è appena suonata la campanella, è certamente di grande vivacità
visto che molti di noi studenti si spostano per recarsi in una delle palestre o
dei 18 laboratori. L'efficienza e la tecnologia di uno qualunque di questi, sia
esso di Informatica, Matematica, Chimica, Fisica o Biologia è il motivo che ci
ha portato a scegliere questo istituto. Le spiegazioni di un gran numero di materie
sono integrate da prove svolte direttamente da noi studenti, che veniamo così
coinvolti in prima persona e non nel ruolo passivo di ascoltatori e semplici
testimoni di un esperimento. IL BIENNIO COMUNE, che garantisce medesima
preparazione di base con la possibilità di effettuare un eventuale passaggio
tra l'Itis e lo Scientifico Tecnologico, prevede la frequenza, davvero
stimolante per noi, delle aule di disegno al computer, per acquisire conoscenze
specifiche e all'avanguardia in sintonia con le richieste del mondo del lavoro.
Nei laboratori dedicati alle specializzazioni, come Macchine a fluido, Impianti
elettrici o Disegno navale, il nostro sguardo inizialmente "perso"
tra le strumentazioni più disparate ha lasciato il posto all'entusiasmo nel
poter disporre di mezzi tanto sofisticati. Ad ottobre, nel periodo del
"Festival della Scienza" la situazione è stata ancora più frizzante,
segno ulteriore, di grande apertura e dinamicità del nostro istituto. Abbiamo
infatti accolto migliaia di studenti di altre scuole della provincia che,
guidati verso esperienze scientifiche da noi e dai nostri insegnanti, hanno
potuto usufruire di questi attrezzati locali. E' stata una settimana di caos
organizzato' con alunni anche della scuola materna che si sono avvicinati, in
maniera inconsapevole forse, ma sicuramente divertente, a materie come robotica
o elettronica. Anche lo studio teorico ovviamente è presente ed è integrato da
un rapporto profondo, prima umano, poi scolastico con i professori. Al
pomeriggio la situazione non cambia: gli alunni eccellenti, che si cimentano
nelle Olimpiadi di Matematica, Fisica, Biologia, Chimica, Informatica possono
approfondire le loro conoscenze, altri partecipano a progetti e stage
organizzati con le Università di Genova e Pisa. Un occhio di riguardo è rivolto
poi agli studenti in difficoltà, che possono avvalersi di corsi di recupero
specifici per le diverse materie. Un'altra opportunità è rivolgersi a
"sportelli" in cui gli alunni di tutte le classi possono affrontare i loro dubbi seguiti dai docenti. Possiamo svolgere,
inoltre, interessanti attività extracurricolari che spaziano da quelle sportive
ai corsi di modellismo o alla realizzazione di circuiti per Spheres Glasses,
sfere utilizzate poi dal Cnr in Antartide. Non manca naturalmente la
possibilità di sostenere esami per l'acquisizione dell'Ecdl e del patentino per
i ciclomotori, ci sono ragazzi che seguono con profitto il Pet, il corso
per la certificazione, a livello europeo, della conoscenza dell'inglese. Chi è
appassionato di cinema può inoltre cimentarsi nella produzione di video in un
vero studio televisivo con tanto di regia con risultati finora apprezzabili a
livello nazionale. Ce n'è per tutti, vi aspettiamo!
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA FERRARA
SPETTACOLI pag. 22 Davide Guarnieri racconta Il comandante Pietro' Alle 17,
nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, sarà presentato il libro di
Davide Guarnieri Il comandante Pietro. Walter Feggi e la Resistenza nel Basso
Ferrarese' (Corbo Editore 2008). Coordina Carlo Pagnoni. Nell'occasione Santo
Peli, docente di storia contemporanea all'Università di Padova, parlerà sul
tema La ricerca storica sulla Resistenza oggi'. Interverranno l'autore del
libro, Davide Guarnieri, e Il comandante Pietro' Walter Feggi. L'iniziativa è
organizzata dall'Istituto di Storia contemporanea e dal centro culturale Mario
Roffi'.
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 10 Febbraio
2009 Chiudi La Procura della Repubblica di Perugia ha avvisato il professor
Stefano Fiorucci Fiorucci, docente associato di gastroenterologia e responsabile di alcuni
laboratori di ricerca della clinica di gastroenterologia, di aver concluso le
indagini sul caso delle cosiddette ricerche scientifiche taroccate. Al
ricercatore dell'Università perugina viene contestato il reato di peculato, per
aver utilizzato oltre due milioni di euro di enti pubblici (Miur, ateneo
di Perugia e Unione Europea) e privati per ricerche che secondo l'inchiesta
risulterebbero manipolate e falsificate, pubblicate su prestigiose riviste
scientifiche internazionali tra il 2000 e il
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 10 Febbraio
2009 Chiudi di SARA ROCCHEGIANI ROSETO - «Il porto, struttura
a gestione pubblico-privata, è soffocato nel suo sviluppo proprio dagli enti pubblici». A
denunciarlo è il coordinatore comunale di Forza Italia Luigi Foschi, secondo il
quale il sindaco e gli assessori del settore sottovalutano i problemi della
struttura, rendendo vano il loro impegno e le consulenze che richiedono.
«In questo momento di generale difficoltà, non bisogna rinunciare
all'opportunità di valorizzare le proprie risorse. Invece, la marineria di
Roseto rischia il collasso- commenta Foschi-. È mortificante ripetere il
disagio non più tollerabile dovuto al mancato utilizzo del suo approdo
naturale. I nostri marinai sono rifugiati nell'angolo più infelice del porto di
Giulianova, con poco spazio e difficoltà di ormeggio, tanto che devono mettersi
in file sovrapposte e, per evitare i danni di improvvise mareggiate, vigilare
spesso sull'affidabilità degli ormeggi. I nostri amministratori, così
largamente votati, dove sono stati finora? Forse si ripeteranno nel buonismo di
facciata che nulla ha a che fare con la risoluzione del "problema
porto" a Roseto? È inconcepibile che finora non ci sia traccia di
interventi risolutori». Ogni giorno, infatti, i pescatori rosetani devono fare
i conti con un fondale troppo basso, soprattutto all'imbocco della darsena, che
rende particolarmente pericolose le manovre di entrata e di uscita dal porto.
Tanto che, per evitare danni alle barche, molti hanno preferito
"trasferirsi" nel vicino approdo giuliese. «Esistono progettualità
per una vera struttura portuale, in grado di soddisfare sia le esigenze della
marineria commerciale che di quella diportistica - continua Foschi-. Restando
concentrati sull'aspetto erosivo costiero si potrebbe ottenere un rilevante
contributo a beneficio di alcuni chilometri di litorale allungando le dighe di
ingresso al porto, intervento che eviterebbe anche l'abbassamento del fondale
d'ingresso e, quindi, i frequenti e onerosi dragaggi. Perché il vicepresidente
della Provincia, il sindaco e gli assessori di competenza non determinano l'uso
dei fondi già stanziati per la messa in sicurezza degli argini della foce del
Vomano? Il sottoscritto, nelle possibilità del suo ruolo istituzionale, si
impegna a stimolare l'attenzione di chiunque possa prendere in giusta
considerazione la risoluzione dei problemi del porto di Roseto».
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1CULTURA - data: 2009-02-10 num: - pag: 11
categoria: BREVI Benevento Il manuale Celli Oggi alle
( da "Provincia Pavese, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Prende il via a
Pavia la Scuola dello Spettatore Al Broletto 8 incontri gratuiti di approfondimento
col laboratorio di Motoperpetuo PAVIA. La Scuola dello spettatore è la nuova
proposta del Laboratorio Motoperpetuo-Residenza teatrale OltrePavia, in
collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia. Otto incontri
gratuiti di approfondimento del fenomeno teatrale, conversazioni, commenti di
spettacoli, prove aperte. Si inizia lunedì 16 febbraio alle 18 alal Broletto,
in piazza della Vittoria. "In un momento assai delicato per le sorti del
teatro italiano - racconta Franca Graziano, ideatrice della scuola - ci è parso
doveroso coinvolgere nel nostro percorso di approfondimento del senso del
teatro nella società contemporanea colui senza il quale il teatro non avrebbe
motivo di esistere; lo spettatore, il primo fruitore delle nostre fatiche. Riteniamo
che, a fronte della estrema variegazione di proposte offerte dalle
programmazioni dei teatri, il pubblico abbia il diritto di saperne di più. E'
fondamentale indagare il punto di vista dello spettatore, instaurare un dialogo
sui contenuti e sulle prospettive che l'arte teatrale può avere all'inizio del
terzo millennio, anche attraverso cenni sulla storia del teatro italiano ed
europeo degli ultimi cinquant'anni». Graziano, affiancata di volta in volta da
teatranti, studiosi, organizzatori pavesi e milanesi. Sono fin d'ora annunciate
le presenze di Fabrizio Fiaschini, docente di Storia del teatro dell'
Università di Pavia, di Mimma Gallina, studiosa, organizzatrice, e di Renato
Gabrielli, drammaturgo, entrambi docenti presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano, di Max Speziani e Paola Bigatto, attori, di Antonio
Sacchi e Fiorenzo Grassi per la Fondazione Teatro Fraschini. Info:
motoperpetuo@tin.it
( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Fisica Sulla rivista
“Physical Review Letters" Elettroni a valanga nei nanotubi di carbonio Con
campi elettrici molto intensi gli elettroni e le lacune più energetici possono
creare ulteriori coppie elettrone-lacuna, producendo un effetto valanga Portando
i nanotubi di carbonio vicino al loro punto di rottura si registra un notevole
incremento della conducibilità elettrica, secondo una ricerca dell?Università
dell?Illinois. Gli studiosi hanno utilizzato infatti nanotubi di carbonio
semiconduttori in un processo a valanga in cui gli elettroni possono sfruttare
diversi cammini, come in un'autostrada a più corsie. “è noto come i nanotubi di
carbonio a parete singola possano trasportare correnti con densità fino a 100
volte superiori rispetto ai migliori metalli come il rame”, ha spiegato Eric
Pop, docente di ingegneria elettronica e dei computer
dell?Università dell?Illinois. "Ora abbiamo mostrato che i nanotubi
semiconduttori possono trasportare circa il doppio della corrente di quanto
stimato finora.” Secondo quanto riferito sulla rivista “Physical Review
Letters", con campi elettrici molto intensi - dell?ordine di 10 volt per
micron – gli elettroni e le lacune più energetici possono creare ulteriori
coppie elettrone-lacuna, producendo un effetto valanga in cui i portatori
liberi si moltiplicano e la corrente aumenta rapidamente fino al limite di
rottura del nanotubo stesso. Il rapido aumento di corrente - sottolineano i
ricercatori – è dovuto all?instaurarsi di una ionizzazione per impatto a
valanga, un fenomeno osservato in alcuni diodi semiconduttori e transistor in
presenza di campi elettrici molto intensi ma precedentemente mai osservati nei
nanotubi. Mentre la massima conducibilità per i nanotubi metallici è stata
misurata in 25 microampere, per i nanotubi semiconduttori tale parametro non è
determinato con precisione. Precedenti studi teorici hanno suggerito un limite
simile per la conduzione a singola banda. Per studiare l?attuale comportamento,
Pop e colleghi hanno fatto crescere nanotubi di carbonio per deposizione
chimica a vapore da un catalizzatore di ferro, utilizzando poi contatti in
palladio per le misurazioni. I ricercatori hanno poi portato i nanotubi vicino
al punto di rottura in un ambiente privo di ossigeno. "Abbiamo trovato che
la corrente raggiunge un primo plateau intorno a 25 microampere, e poi aumenta
rapidamente con campi elettrici più intensi”, ha concluso Pop, che collabora
anche con il Beckman Institute e il Micro and Nanotechnology Laboratory
dell?Università dell?Illinois. "Abbiamo effettuato ripetute misurazioni,
ottenendo correnti fino a 40 microampere, circa il doppio di quelle ottenute in
altre sperimentazioni.” Il processo a valanga (che non può essere osservato nei
nanotubi di carbonio metallici a causa del gap energetico richiesto per la
moltiplicazione delle coppie elettrone-lacuna) potenzialmente offre una
funzionalità aggiuntiva ai nanotubi semiconduttori. I risultati, in
particolare, suggeriscono che i dispositivi basati sul fenomeno della valanga
con caratteristiche fortemente non lineari possono essere realizzati a partire
da nanotubi semiconduttori a parete singola.” (fc) *** Sei già iscritto alla
nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario
a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento
scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (10
febbraio 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO
( da "Scienze.it, Le" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Biologia Evoluzione
dei vertebrati I geni che portarono alla comparsa dei denti Si sono mantenuti stabili nel corso di 500 milioni di anni PAROLE
CHIAVE ciclidi denti Ricercatori del Georgia Institute of Technology hanno identificato un
gruppo di geni che sarebbe responsabile della formazione dei denti nei primi
pesci privi di mascella mezzo miliardo di anni fa. Si tratterebbe dello stesso
pool di geni attivo ancor oggi in tutti gli animali che ne sono dotati.
Lo studio è pubblicato sulla rivista ad accesso
pubblico PLoS Biology. "Abbiamo identificato un nucleo di geni - fra cui
shh, pitx2, bmp2, bmp4, dlx2, runx2 - che probabilmente hanno dato origine al
primo dente in questi antichi vertebrati e che ne governa ancora oggi le
formazione nei vertebrati moderni, uomo incluso", ha detto Gareth Fraser,
uno degli autori della ricerca. I primi vertebrati dotati di denti furono i
conodonti - "pesci" vermiformi che somigliavano agli attuali agnati,
come le lamprede, che sono privi di mascella - nei quali i denti non si
trovavano però nella bocca ma lungo la trachea. Questi animali sono estinti da
lunghissimo tempo, ma i ricercatori, diretti da J. Todd Streelman, hanno potuto
studiare la formazione dei denti nei ciclidi, un gruppo di pesci che vivono nel
lago Malawi, ben noti per la loro velocità di evoluzione. I ciclidi possiedono
denti orali, come la maggioranza dei vertebrati, ma anche faringei. Nel corso
dello stesso studio Fraser e colleghi hanno anche scoperto che un gruppo di
geni chiamato Hox, che controlla dove arti e organi devono formarsi nel corso
dello sviluppo, sono espressi nei denti e nella mascella faringea. Da tempo si
sa che i geni Hox non sono espressi nella mascella orale e per questo si era
diffusa la convinzione che fosse proprio questa mancata espressione ad aver
permesso l'evoluzione della mascella orale. "La teoria prevalente
suggerisce che la perdita dei geni Hox nella regione orale durante la
transizione dai vertebrati senza mascella a quelli con mascella abbia
facilitato l'evoluzione e la diversità della mascella orale. I nostri dati
suggeriscono che la perdita dei geni Hox non è un requisito assoluto per la
nascita di una mascella dentata e funzionale", ha osservato Streelman.
(gg) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo
computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di
informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente
iscrivendoti a questo link (10 febbraio 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO
( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Mosca, 10 feb.
(Apcom-Nuova Europa) - Se la crisi durerà tre anni, la Russia diventerà un
"Paese molto diverso" a causa dell'eccessiva dipendenza dai prezzi
dell'energia e della debolezza del sistema finanziario. In base alla relazione
stilata dall'Istituto di sviluppo moderno (Insor) presieduto dal leader del
Cremlino Dmitry Medvedev, la fase acuta della crisi in Russia continuerà almeno
fino alla fine del periodo estivo, ma anche i successivi due anni saranno
difficili, soprattutto a causa dei bassi prezzi mondiali del petrolio. Alcuni
esperti dell'influente think tank prevedono un minimo di tre anni di crisi e
hanno qualche dubbio sulla possibilità reale di cambiare l'assetto attuale,
grazie alla diversificazione. Tra le urgenze indicate, cambiare il diritto su
terreni e concessioni, nonchè il sistema di partnership
pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di profitto dei costruttori. Fino
alla soluzione di questi problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore
sviluppo, in particolare nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso
presidente Medvedev a settembre scorso aveva indicato come uno dei punti deboli
della Federazione. Specificando già allora, che se non si fa qualcosa,
la Russia rischia di "perderlo". La relazione chiede inoltre che lo
Stato potenzi il suo sostegno alle imprese private e adotti una prospettiva a
lungo termine sulla crisi con misure di sgravio fiscale. E come ha detto ieri
il capo di stato, la ricaduta sociale della crisi dovrebbe essere una priorità
dello Stato, e le risorse assegnate per la riqualificazione professionale,
dovrebbero essere rese radicalmente più efficienti. Il mese scorso, il governo
ha annunciato una serie di misure volte a stimolare le imprese private, tra le
quali un bonus da 60.000 rubli (1700 dollari) per i disoccupati russi come
capitale di avvio per aprire piccole imprese.
( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Si chiuderanno
nei prossimi giorni due concorsi rivolti a studenti della scuola superiore per
farli avvicinare con modalità alternative a materie “difficili” come la
matematica e l?informatica: fino all?11 febbraio potranno iscriversi ai “Giochi
internazionali matematici” (solo per la città di Milano una settimana dopo). Il
15 febbraio sarà invece l?ultimo giorno per inviare i progetti scolastici a
Didamatica, il convegno annuale sull?informatica per la didattica. Per i giochi
internazionali matematici gli organizzatori sperano di superare le oltre
200mila adesioni, di cui 30mila italiane, registrate lo scorso anno.
Caratteristica principale della manifestazione rimarrà sempre la presentazione
della matematica con approcci diversi da quelli tradizionali. Organizzati col
patrocinio del ministero dell?Istruzione, i giochi matematici verranno
segnalati al premio eccellenza dello stesso Miur. «I giocatori - fanno sapere
gli organizzatori - verranno divisi in cinque categorie, sulla base di diversi
livelli di difficoltà: C1 (prima e seconda media), C2 (terza media e prima
superiore), L1 (seconda, terza e quarta superiore), L2 (maturandi e primo
biennio universitario), GP (universitari dal terzo anno in poi e adulti). Per le
scuole medie superiori (che gareggiano nelle categorie C2, L1, L2) è prevista
la possibilità di confrontarsi in un?altra competizione, questa volta a
squadre». Il solo requisito richiesto per partecipare è «una voglia matta di
giocare: bisogna utilizzare - spiega Angelo Guerraggio, docente
di matematica dell?Università Bocconi di Milano ed organizzatore dei giochi
matematici in Italia - l?intuito e il ragionamento logico. Non occorre
conoscere nessuna regola complicata e nessuna equazione particolarmente avanzata.
Per indovinare e risolvere i diversi problemi occorre invece molta fantasia,
tenacia, astuzia e immaginazione senza dimenticare un pizzico di humour che
caratterizza il vero matematico». Le gare si svolgeranno su tre turni:
semifinali locali, il 21 marzo in oltre 90 sedi in tutta Italia, la finale
nazionale, a Milano in Bocconi il 23 maggio, durante la quale si
classificheranno i concorrenti che rappresenteranno l?Italia alla finale
internazionale a fine agosto a Parigi. Tra gli altri premi, per le categorie L1
e L2 sono previste due iscrizioni gratuite alla Bocconi (sempre però che i
partecipanti superino il test di ammissione all?Università). Ai primi
classificati verranno assegnati anche altri premi. E per quelli che faranno
riscontrare ottimi punteggi verrà riconosciuto un credito formativo da sommarsi
a quello che normalmente viene a definirsi nel curriculum scolastico. I
prossimi sono anche gli ultimi giorni per partecipare all?edizione 2009 di
Didamatica, il convegno annuale sull?informatica per la didattica, che
quest?anno si svolgerà a Trento dal 22 al 24 aprile. In vista dell?appuntamento
sulle novità scientifiche e metodologiche relative all?information
communication technology, il comitato scientifico provvederà a valutare i
progetti inviati entro domenica prossima. L?obiettivo è «dare un quadro ampio
ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi e delle esperienze in atto
nell?informatica applicata alla Didattica e alla formazione». L?edizione
Didamatica 2009, organizzata in collaborazione con l?università
di Trento, si propone in particolare di coinvolgere il mondo della formazione a
tutto campo: dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti di
formazione finanziata e professionale a quelli inseriti in contesti di
organizzazioni pubbliche e private. I temi sui quali verteranno i contributi
includono le principali tematiche riguardanti l?informatica per la didattica:
dalle comunità virtuali per l?apprendimento e la costruzione della conoscenza
passando, solo per fare qualche esempio, per le tecnologie web a supporto della
didattica, fino alle esperienze d?uso dei linguaggi di programmazione nella
formazione scolastica, all?Intelligenza artificiale applicata all?apprendimento
a scuola.
( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
INCONTRI. CONVEGNO
ALL'ISTITUTO VENETO A Venezia si celebra il grande paleontologo morto nel '98
10/02/2009 rss e-mail print Piero Leonardi e Alvise da Schio È dedicato al
ricordo del prof. Piero Leonardi, scomparso nel 1998, tra i primi studiosi
delle presenze preistoriche sui Colli Berici, il convegno organizzato per oggi
dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, a partire dalle 15 nella
propria sede veneziana in campo S. Stefano. Nato a Valdobbiadene nel 1908,
Piero Leonardi si laureò in scienze naturali a Padova nel 1931, ottenendo nel
1935 la docenza in geologia e paleontologia. Iniziò la carriera accademica come
assistente alla cattedra di geologia, allora tenuta dal prof. Giorgio Dal Piaz.
Dal 1949 fu docente di
geologia all'Università di Ferrara, dove insegnò fino al 1978, divenendo docente emerito nel 1983. Autore di numerosi volumi e saggi e componente
di vari istituti accademici, tra cui l'Accademia Olimpica di Vicenza (dal
1966), si dedicò anche alla pubblica amministrazione, rivestendo il ruolo di
consigliere comunale e di assessore a Venezia, dove abitò per buona
parte della propria vita. Una delle zone predilette per le sue ricerche sul
campo erano appunto i Colli Berici, dove spesso risiedeva per periodi di lavoro
e di riposo. «Fin dal 1948 - scrive in un ricordo dello studioso l'accademico
Alberto Broglio, emerito di paleontologia umana all'Università di Ferrara, che
di Leonardi fu assistente in quell'ateneo - su sollecitazione e con la preziosa
collaborazione del conte Alvise da Schio, aveva iniziato l'esplorazione
sistematica dei depositi di riempimento di grotte e ripari sotto roccia,
adottando criteri e metodi di avanguardia». Lungo il versante sottostante
l'eremo di San Cassiano, nella zona di Lumignano, Leonardi studiò la grotta
Marilisa e la grotta Elisa, quindi i covoli della Sengia bassa, «nei quali
vennero in luce tracce di frequentazioni del Neolitico recente, dell'Età del
rame, dell'Età del bronzo e dell'Età del ferro». Le ricerche si estesero a
varie altre grotte tra Lumignano e Mossano, come la grotta del Broion, il covolo
di Trene, le grotte di San Bernardino, permettendo di ricostruire l'evoluzione
climatica e ambientale dei Colli Berici negli ultimi duecentomila anni. Le
tracce rivelarono che le grotte stesse erano state abitate da
Pre-Neandertaliani, Neandertaliani e Uomini moderni del Paleolitico superiore e
del Mesolitico. «Per alcune età - scrive ancora Broglio - caratterizzate da un
clima particolarmente rigido, i ritrovamenti dei Colli Berici costituiscono la
sola documentazione attualmente nota in ambito padano». Il convegno
dell'Istituto Veneto, oltre a ricordare l'opera di Leonardi, farà il punto sui
risultati raggiunti dal gruppo ferrarese che ne continua l'attività sui Berici.
Sono stati aperti due nuovi campi di ricerca, uno dedicato ai materiali litici
impiegato nella fabbricazione di strumenti e armature, l'altro alla tafonomia
dei resti animali, cioè ai processi di formazione dei fossili. Il convegno sarà
aperto dal presidente dell'Istituto Veneto Leopoldo Mazzarolli e coordinato dal
presidente emerito Bruno Zanettin. Interverranno Alberto Broglio, Giorgio
Bartolomei, Stefano Bertola, Fabio Gurioli, Matteo Romandini, Marco Peresani,
Mirco De Stefani. L'obiettivo è tracciare un quadro d'insieme sul modo di vita,
l'economia, i territori di caccia e le sedi dei Neandertaliani e dei primi
Uomini moderni che frequentarono il territorio.G.P.
( da "Denaro, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Campania Bianco: Ha
ragione Viesti Sud abbandonato da 15 anni "Troppe risorse pubbliche
sprecate nel Mezzogiorno? Al contrario, ha ragione l'economista Gianfranco
Viesti: da quindici anni non esiste più una politica per il Sud". Ne è convinto
l'ex ministro (oggi presidente di Animi, Associazione per gli interessi del
Mezzogiorno d'Italia) Gerardo Bianco, intervenuto al convegno organizzato da
Unimpresa alla Camera di commercio di Napoli. A fare gli onori di casa il
presidente dell'ente camerale Gaetano Cola (vedere articolo a lato). Per
Unimpresa ha preso la parola Paolo Longobardi, presidente nazionale
dell'associazione, che conta quasi centomila iscritti. "Noi guardiamo al
futuro del Sud con ottimismo - afferma Longobardi - dando credito alle persone
e alle imprese impegnate nello sviluppo. La nostra fiducia deriva anche dal
fatto che molte aree del nostro Paese si sono sviluppate e hanno raggiunto
risultati significativi, puntando sulla valorizzazione del made in Italy. Qui
c'è una imprenditoria che ha la capacità di crescere e innovare, anche in
assenza di collaborazioni dell'apparato pubblico e di quello bancario".Per
Longobardi, il rilancio passa anche attraverso il recupero della legalità,
l'educazione dei giovani, la lotta alla burocrazia, alla corruzione e
all'evasione fiscale. Sulla stessa linea l'intervento di Cristiana Coppola,
vice presidente per il Mezzogiorno di Confindustria,che, pur non potendo
intervenire al convegno (a rappresentarla c'era Giampiero de la Feld, componente
del Comitato Mezzogiorno di Viale dell'Astronomia) ha inviato un suo intervento
come contributo alla discussione. "Ci sono tre temi su cui il Mezzogiorno
può essere protagonista, anche con il supporto degli imprenditori meridionali -
scrive Coppola nella sua relazione -. Un ripensamento radicale delle politiche
di sviluppo, operando profonde e mirate modifiche alla programmazione dei fondi
strutturali; una discussione serena ed aperta sul federalismo fiscale; la
diffusione della cultura della legalità. Visti nel loro insieme, questi tre
appuntamenti possono essere l'occasione storica per cambiare il Mezzogiorno
". Per Gerardo Bianco sono pregiudizi e luoghi comuni ad oscurare la
corretta comprensione dei fenomeni in atto. "Vi è la convinzione - ha
sottolineato Bianco - che l'intervento economico dello Stato nel Mezzogiorno
abbia rappresentato un enorme ed inefficace spreco di risorse. Un economista di
valore e non certo dogmatico, Gianfranco Viesti, rileva invece come in realtà
da oltre un quindicennio non esiste più una politica per il Mezzogiorno. E
questo pesa sull'intera situazione economica del Paese".All'incontro hanno
preso parte anche Pietro Cerrito, segretario Cisl Campania, che ha puntato l'indice contro le responsabilità della politica dell'attuale situazione
del Mezzogiorno, Rosario Altieri, presidente nazionale Agci, Associazione
Generale delle Cooperative Italiane, Luciano Venturini, docente di Economia Politica presso Università Cattolica del Sacro
Cuore, e Fabio Chiavolini, direttore Relter Network Geie. del 10-02-2009 num.
( da "Gazzetta di Parma Online, La" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Genetica: pubblicata la mappa dei geni legati all'infarto E' stata pubblicata la prima mappa dei geni coinvolti nell?infarto.
E' il risultato di un vastissimo studio, al quale hanno partecipato anche
alcuni italiani, che per dieci anni ha studiato il Dna di 26 mila persone (13
mila sani e 13 mila che avevano avuto un infarto) e che ha portato a
identificare un grande numero di fattori genetici che possono favorire un
attacco cardiaco. Il bottino di questa caccia grossa ai geni dell?infarto,
frutto di cinque ricerche pubblicate in altrettanti
articoli sulla rivista Nature Genetics, è stato ingente: sono state isolate
nove regioni del genoma coinvolte nella suscettibilità all?infarto in età
precoce, ovvero meno di 50 anni per gli uomini e meno di 60 per le donne.
Coordinate da Sekar Kathiresan, responsabile del servizio di Cardiologia
preventiva del Massachusetts General Hospital di Boston, le ricerche sono state
eseguite dai ricercatori del Consorzio di genetica dell?infarto del miocardio,
di cui fanno parte anche gli italiani Diego Ardissino, dell?università di
Parma, e Pier Mannuccio Mannucci, dell?università di Milano. Complessivamente
sono state identificate nove regioni genetiche che contengono mutazioni legate
alla predisposizione all?attacco cardiaco. Queste informazioni aiuteranno a far
luce sui meccanismi che aprono le porte all?infarto e anche, forse in futuro, a
mettere a punto test di rischio. Secondo i ricercatori, infatti, chi possiede
tutte le mutazioni fin qui isolate ha un rischio doppio di avere un infarto
rispetto chi ne ha solo una o alcune.
( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Politica:
«Inopportuno che l?indagato dia lezioni di legalità» Pubblicato il 10-02-2009
?Il docente relatore ? rimarcano Corona e Zollo - è il
prof. Aniello Mele, amministrativista e docente a
contratto della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di
ufficio nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli... ?Quel docente è inopportuno?. In una nota indirizzata al sindaco
Fausto Pepe e all?assessore alle Risorse umane, Cosimo Lepore, i rappresentanti
dello Slai Cobas, Gabriele Corona e Alberto Zollo, evidenziano la inopportunità
della presenza come relatore del professor Aniello Mele alla lezione in
programma domani nell?ambito del percorso formativo organizzato dalla ?Form
Consulting?. ?La normativa sanzionatoria in tema di illeciti urbanistici?, il
tema della lezione alla quale sono invitati a partecipare i dipendenti dei
settori Urbanistica, Lavori Pubblici e Polizia Municipale del Comune. ?Il docente relatore ? rimarcano Corona e Zollo - è il prof.
Aniello Mele, amministrativista e docente a contratto
della Università del Sannio che però risulta indagato per abuso di ufficio
nella inchiesta relativa alla Multisala Gaveli per un parere rilasciato su
questioni di carattere urbanistico, che vede come parti offese anche i tecnici
dell?Ufficio di Vigilanza Edilizia invitati a partecipare al corso di
formazione. Certamente l?avviso di conclusioni delle indagini recentemente
notificato al prof. Mele e ad altre 10 persone (imprenditori, amministratori,
tecnici e funzionari pubblici) non è un atto di condanna e neppure di rinvio a
giudizio, ma appare opportuno che la docenza sia affidata ad altro
professionista?.
( da "Giornale.it, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
n. 35 del 2009-02-10
pagina 1 "Troppi tagli agli atenei, ora tasse universitarie più
salate" di Alessandra Pasotti Allarme dei rettori di Statale, Bicocca e Politecnico:
«Tra il 2010 e il 2013 all?università sarà tolto un
miliardo e mezzo» E annunciano che aumenteranno le imposte a 100mila studenti.
Allo studio un «prestito d?onore» per rateizzare «Se sopravviviamo in Lombardia
lo dobbiamo alle tasse degli studenti. Non ci fossero quelle avremmo già chiuso
da un pezzo. I nuovi tagli alle università purtroppo
si ripercuoteranno ancora una volta sulle famiglie. Se il governo non farà un
sostanziale ritocco alla scure prevista nel 2010, noi siamo pronti ad aumentare
le tasse universitarie». L?annuncio è stato dato ieri da tre rettori: Giulio
Ballio del Politecnico, Marcello Fontanesi della Bicocca e Enrico Decleva della
Statale. Insieme per discutere di «Governance e autonomia delle università» e per capire quale futuro attende docenti,
ricercatori e studenti delle facoltà milanesi in previsione del taglio di un
miliardo e mezzo di euro previsto nel triennio 2010-2013. Un annuncio, quello
dell?aumento delle tasse, che riguarda oltre centomila studenti e che per non gravare
su bilanci familiari già in bilico, potrebbe tradursi nel prestito d?onore, un
finanziamento da rateizzare anche in vent?anni. Una contribuzione studentesca
differita dopo la laurea proposta anche nel disegno di legge all?esame del
ministro Mariastella Gelmini. La domanda per tutti è quella che pone il rettore
della Bicocca, Fontanesi «Chi finanzierà l?università?»
I tempi sono strettissimi. Il 2010 è alle porte e le università
milanesi lanciano il grido di allarme: "I tagli previsti sono di entità tale
da mettere in discussione la possibilità di chiudere in pareggio i bilanci.
Nessuno di tre sarebbe in grado di farlo", piega il rettore della Statale
Enrico Decleva. Poi ci sono i tagli agli organici. Il 50 per cento del
personale che andrà in pensione non potrà essere sostituito: "Una
situazione che non consente di programmare neppure l'anno accademico".
Agli appelli al governo a mettersi in fretta seduto attorno a un tavolo per un
confronto sulla prossima riforma universitaria si unisce anche l?amarezza di
vedersi sempre raffigurare come grandi produttori di sprechi. «Al Politecnico
siamo fortunati - puntualizza il rettore Ballio -. Oltre alle tasse
sopravviviamo perché viene acquistata la nostra ricerca. Ma i politici che
gridano allo scandalo per gli sprechi, dov'erano quando i soldi venivano
buttati al vento?». Il concetto è chiaro: «Nessuno in questi anni ha mai
controllato come le università usassero i
finanziamenti. Mi spiace dirlo, ma almeno nel 95 per cento dei casi il
ministero avrebbe dovuto controllare come venivano investiti i suoi soldi. è
evidente che non può essere l?università stessa a
controllarsi». E poi la valutazione delle università,
altro nodo cruciale della riforma: «Facciamola subito e in fretta - dice ancora
Ballio -. Nel Regno Unito dove il sistema valutativo esiste da 40 anni, le università continuano a crescere nelle classifiche
internazionali. Se non introduciamo anche noi un punteggio alle nostre facoltà
continueremo a decadere rispetto ai Paesi stranieri». Non si arrende all?equazione
università uguale sperpero di risorse, il rettore
della Bicocca, Marcello Fontanesi: «Evidentemente non siamo stati capaci di
mostrare quello che facciamo in positivo, ormai appare solo quello che non
funziona. Dici università e pensi agli sprechi o a
giovani scelti perché raccomandati. Non è così. Le risorse che abbiamo in mano
saranno anche divise male, o sprecate, ma non bastano. Il prossimo anno cosa
dico ai professori? Non ho i soldi per pagarvi l?adeguamento delle
retribuzioni? Non ce la facciamo più. Questi tagli saranno la condanna dell?università. Per questo uno dei punti centrali della nuova
legge è la riconsiderazione del modello di finanziamento». Chi finanzierà le università? «Se il governo taglia saranno le famiglie a
pagare». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Palermo, 10 feb.
(Apcom) - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, giovedì prossimo presso
l'auditorium della Kore di Enna terrà una lezione sul processo di integrazione
europea. L'incontro, aperto a tutti gli studenti dell'ateneo, rientra nell'ambito
delle 'lezioni sull'Europa' iniziate nel 2006, e che ha visto salire in
cattedra, tra gli altri, il presidente Cossiga, Giuliano
Amato, Marcello Pera, Pierferdinando Casini, Fausto Bertinotti e il cardinale
Paul Poupard. Saranno presenti alla lezione del presidente Fini, oltre gli
studenti, anche i docenti dell'ateneo, i vertici accademici, le autorità e i
rappresentanti delle istituzioni.
( da "Comunicatori Pubblici" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato il:
10-02-2009 Eco-design, in mostra oggetti di arredo prodotti nel rispetto
dell?ambiente Si terrà ad Ascoli Piceno dal 14 al 25 febbraio “Eco-design &
eco-innovazione”, una mostra di progetti e prodotti per un futuro sostenibile
con la collaborazione degli studenti del Master in Eco-design &
Eco-innovazione - Strategie, metodi e strumenti per la progettazione e lo
sviluppo di prodotti ecosostenibili, attivato nell?a.a. 2007/08 presso la
Facoltà di Architettura dell?Università di Camerino. La mostra, ad ingresso
gratuito, è composta da una raccolta di progetti sviluppati nell'ambito dei sei
workshop del Master divisi in sei differenti settori produttivi ed è arricchita
da una collezione di oggetti di arredo realizzati in cartone e disegnati da
differenti designer internazionali, da una selezione di più di 100 campioni di
materiali riciclati provenienti dalla materioteca Matrec e da una sezione
multimediale di video sul design per la sostenibilità ambientale. I Settori I
sei settori produttivi in cui si sono articolati i workshop e quindi la mostra
sono: Settore calzature, con la finalità di creare un prodotto adatto sia per l?estate
che per l?inverno rivolta ad una consumatrice dai 30 ai 50 anni, attenta anche
ai temi della sostenibilità oltre che a quelli della vestibilità del prodotto;
Tecnologie LED, per sviluppare e sperimentare soluzioni innovative nel settore
del lighting, considerando che le tecnologie di illuminazione LED-Light
Emitting Diode sono appena nate e consentono enormi risparmi di energia, lunghe
durate e particolari campi applicativi; Packaging, per lo sviluppo di nuovi
imballaggi con particolare attenzione alla funzionalità, alle prestazioni
tecniche, alla facilità d?uso, all?eco-compatibilità, all?ergonomia del
prodotto. Arredamento, per la creazione di una cucina monoblocco, compatta,
trasportabile, eco-sostenibile e di qualità. La riduzione delle dimensioni, la
compattezza, la mobilità del blocco cucina hanno rappresentato la sfida di
molti grandi designer di contrapporsi alla cucina su misura, che spesso rimane
ancorata alla casa che lasciamo. Illuminazione: per riprogettare gli spazi per
il lavoro in ufficio e la loro integrazione negli edifici progettati secondo i
principi dell?architettura eco-sostenibile; Veicoli ecologici, per la
progettazione di un veicolo ecologico, specificatamente progettato per
l?utilizzo in ambito urbano, con la particolare attenzione a destinazioni d?uso
speciali (raccolta dei rifiuti, distribuzione merci, manutenzione urbana,
poste, logistica industriale ecc.), all?ergonomia, alla funzionalità e
all?eco-compatibilità del prodotto. I risultati progettuali dei workshop,
ognuno della durata di due settimane, hanno evidenziato come l?eco-design sia
un approccio metodologico al progetto trasversale e declinabile nei differenti
settori, dalle calzature ai veicoli ecologici: una filosofia di progetto
fondata su un modo di intendere il design come strumento di innovazione di
processo e di prodotto e non semplicemente di qualificazione estetico-formale.
Il convegno Il 14 febbraio, in occasione dell?inaugurazione, si terrà il
convegno “Percorsi per uno sviluppo competitivo e sostenibile”. Il convegno è
articolato in tre sessioni: Strategie e strumenti: il quadro degli strumenti
disponibili per trasformare la sostenibilità ambientale in un obiettivo
strategico di sviluppo competitivo; Testimonianze: il percorso di tre aziende
italiane verso la sostenibilità ambientale e l?eco-innovazione, difficoltà e
vantaggi raccontati dai protagonisti; Esperienze: tavola rotonda con le
imprese, i designer, i partner e i docenti coinvolti nei 6 workshop progettuali
condotti nell?ambito del Master in Eco-design & Eco-innovazione. In questa
sessione discuteranno dell?esperienza e dei risultati dei workshop progettuali
i designer e le imprese che vi hanno preso parte attivamente, anticipando i
temi della mostra, che verrà inaugurata subito dopo il convegno. E' prevista la
partecipazione di Gam Edit che realizza litografie a basso impatto ambientale.
Il convegno e la mostra sono promossi e organizzati da Università di Camerino –
Facoltà di Architettura, DISIA - Corso di Laurea in Disegno Industriale e
Ambientale, CUP - Consorzio Universitario Piceno con il patrocinio di: Comune
di Ascoli Piceno, Confindustria Marche, Fondazione ADI, Comieco, Polo
Scientifico –Tecnomarche, ENEA. Elisabetta Ruggeri
( da "Stampaweb, La" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Contenimento
dei costi per i testi scolastici, zainetti meno pesanti, libri scaricabili da
internet. Queste alcune delle importanti novità sui libri di testo introdotte
dalla circolare sull?adozione dei testi scolastici per l?anno 2009/2010,
emanata oggi dal Ministero dell?Istruzione, dell?Università
e della Ricerca. Con questa circolare, spiega il Ministero, vengono previsti
alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle
scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico: a fianco del
tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in
tutto o in parte da internet. Le scelte, inoltre, non potranno essere
cambiate per almeno 5 anni nella scuola primaria e
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Scrittura creativa
nasce una scuola Martedì 10 Febbraio 2009, Una vera e propria fucina di penne
in erba, dove apprendere tutti i segreti delle tecniche narrative. Sulla scorta
di una consolidata tradizione americana nasce a Udine "puntoeacapo",
una scuola di scrittura creativa in grado di vantare tra i suoi docenti professionisti del settore letterario ed editoriale.
Fortemente voluta e promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Udine,
in collaborazione con pordenonelegge.it e con l'Università delle LiberEtà del
Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell'Università di Udine,
"puntoeacapo" propone dal 3 marzo al 3 aprile un percorso formativo
dedicato alle tecniche di scrittura. L'iniziativa, presentata a palazzo
Morpurgo, è aperta a un massimo di 20 partecipanti. Le 10 lezioni in programma
saranno tenute da Alberto Garlini e Gian Mario Villalta. Ai loro interventi si
aggiungeranno quattro incontri monografici con Laura Lepri, Giulio Mozzi,
Antonio Riccardi e Dario Voltolini. Il corso permetterà di aprire una finestra
sui temi principali della scrittura: il personaggio, la descrizione, il
dialogo, i modi della narrazione. Attraverso le lezioni monografiche i corsisti
approfondiranno le caratteristiche di alcune delle figure portanti del mondo
editoriale.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
SULLA LAPIDE DI
NORMA COSSETTO Martedì 10 Febbraio
( da "Mattino, Il (Salerno)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
«Non mi sento un
maestro, preferisco più fare e sperimentare con i giovani, che insegnare».
Marco Bellocchio traduce in operatività la sua presenza a Formart, il
laboratorio di arti e mestieri dello spettacolo, promosso dal ministero del
Lavoro e diretto da Ruggiero Cappuccio. Una vera e propria università he dallo scorso dicembre ha preso vita negli spazi dell'ex
convento di S. Sofia: centoventi iscritti, docenti scelti tra i più bei nomi
del cinema, della letteratura e del teatro, corsi di formazione non solo
teorici ma sopratutto pratici, una prova sul campo finale e poi, come premio,
il tirocinio retribuito di tre-cinque mesi, a Cinecittà, all'Istituto
Luce, alla Scala, al Ravenna Festival, da Fonoroma e alla Lucky Red. PELLECCHIA
A PAG. 32
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Salvo Vitrano Ci
sono le riflessioni degli antichi filosofi greci illustrate da studiosi di fama
e si arriva all'attualità del caso di Eluana Englaro, attraverso un servizio
del tg Rai approfondito con rinvii al filosofo Hans Georg Gadamer, al biologo
Jean Bernard, a una conversazione con Giovanni Berlinguer sulla bioetica. E per
esplorare gli antefatti della crisi finanziaria è possibile seguire un corso di
John Kenneth Galbraith sulla storia dell'economia. Il sito si chiama l'Universo
della conoscenza ed è la nuova Web-tv della Rai (www.conoscenza.rai.it) nata
dalla collaborazione con l'Istituto Italiano per gli studi filosofici, con il
sostegno della Regione Campania e il patrocinio dell'Unesco e del Consiglio
d'Europa. Se ne parlerà in anteprima domani a Napoli in un incontro di studio
su «I saperi che cambiano: l'Università e gli strumenti audio-visivi», promosso
dall'Università L'Orientale a palazzo Du Mesnil, in via Chiatamone, a partire
dalle 9.30. «L'Universo della conoscenza - spiega Renato Parascandolo, ideatore
e direttore del progetto - è rivolto innanzitutto alle università e alle scuole superiori, mette a disposizione di docenti e
studenti migliaia di interviste-lezioni di pensatori e scienziati di 34 paesi
del mondo e filmati in alta qualità delle teche Rai. I materiali, da utilizzare
nelle sedi scolastiche o da casa, si potranno inserire nei percorsi
curricolari. Molti filmati sono già in versione multilingue o lo
saranno. La proposta è internazionale. Si tratta anche di un'enciclopedia
multimediale alla quale potrà attingere chi voglia andare oltre il veloce
incalzare dell'informazione per formarsi idee più articolate sul mondo
attuale». Renato Parascandolo, napoletano di nascita, giornalista e docente universitario, responsabile di Rai Educational dal
1996 al 2002, è sempre stato un convinto assertore della «televisione oltre la
televisione» (titolo di un suo libro), ovvero una tv dotata di un ruolo
informativo e formativo oltre i limiti del magma televisivo quotidiano che
tende a rendere i telespettatori passivi e acritici. L'interazione con i nuovi
media Parascandolo l'ha saputa sfruttare dal principio, inventando, per
esempio, un programma pionieristico tra tv e Web: Mediamente. Ed è convinto
assertore di un servizio pubblico che assegni alla produzione televisiva
funzioni socio-culturali, antidoto alla «cattiva maestra televisione» deplorata
da Karl Popper. «La tv per la sua natura tecnologica - dice Parascandolo - non
ammette repliche da parte del telespettatore, trasmette soprattutto schemi. Va
bene per l'informazione tempestiva, non per discutere il teorema di Pitagora.
Il web, con l'interazione e gli approfondimenti a richiesta, permette di
superare questo limite. Di ricostituire il valore illuministico dell'opinione
pubblica come spazio di comunicazione al quale tutti possono partecipare.
Questa Web-tv permette inoltre di valorizzare un patrimonio di 50 anni di
programmi culturali Rai di qualità molto elevata. È il momento di restituire
questa ricchezza agli italiani». L'accesso sarà per tutti? «Le scuole
interessate pagheranno un abbonamento, un piccolo contributo per coprire parte
dei costi di gestione e di aggiornamento, ma molti materiali saranno
liberamente accessibili. E il progetto resta aperto, nel senso che il rapporto
con scuole e università servirà ad adattarlo a
esigenze didattiche via via emergenti e a inserire prodotti nuovi nati da
questo scambio. Si tratta di una risorsa unica nel panorama dei media mondiali.
Mi sembra importante che sia nata a Napoli». Per L'Universo della conoscenza ci
sarà prossimamente una più articolata presentazione ufficiale. Nell'incontro di
domani all'Orientale Parascandolo illustrerà del progetto gli aspetti più
attinenti al tema di dibattito previsto: multimedialità e alta formazione.
Parteciperanno il rettore Lida Viganoni e i professori Rossella Bonito Oliva,
Paolo Frascani, Paolo Jedlowski, Anna Maria Palermo, Massimo Pettorino,
Alessandro Triulzi, coordinati da Domenico Silvestri.
( da "Reuters Italia" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
di Will Dunham
WASHINGTON (Reuters) - Chi cerca di smettere di fumare per una questione di
salute potrebbe trovare la forza di rinunciare alle sigarette per risparmiare
al proprio animale domestico gli effetti nocivi del fumo passivo. Lo hanno
detto oggi alcuni ricercatori americani. Da un indagine risulta che il 28% dei
fumatori che possiedono un animale domestico sarebbe pronto a smettere sapendo
che il fumo passivo può far male al proprio cane, al proprio gatto o ad altri
tipi di animali da compagnia, hanno scritto i ricercatori
sulla pubblicazione Tobacco Control. Un altro 11% ha dichiarato che penserebbe
di smettere sulla base di questa motivazione. "Non è necessario che le
persone amino i propri animali domestici più di se stesse o dei propri bambini,
è soltanto un fattore di motivazione in più per smettere di fumare",
ha detto in un'intervista telefonica Sharon Milberger del Sistema sanitario
Henry Ford di Detroit, che ha condotto lo studio. Milberger ha spiegato che
chiedere ai fumatori di smettere per il bene dei loro animali domestici
potrebbe essere una strategia efficace per farli rinunciare alle sigarette.
Negli Stati Uniti, su 71 milioni di persone che possiedono un animale, circa un
quinto fuma, ha stimato Milberger, mentre secondo i Centers for Disease Control
and Prevention i fumatori ammontano a poco meno del 20% dell'intera popolazione
americana. Da diversi studi è emerso che proprio come negli esseri umani, il
fumo passivo può aumentare il rischio di tumore ai polmoni o di altri tipi
anche in un animale, oltre a provocare allergie, problemi alla pelle e agli
occhi e difficoltà respiratorie, spiegano i ricercatori. Le scoperte si basano
su un'indagine online condotta su 3.293 padroni di animali domestici,
soprattutto del Michigan. Tra i non fumatori che hanno un animale e vivono
insieme a qualcuno che fuma, il 16% ha dichiarato che vorrebbe chiedere al suo
convivente di smettere, mentre il 24% ha detto che vorrebbe che fumasse fuori
invece che in casa. "E' difficile pensare che possa esistere un fumatore
non consapevole che il fumo nuoce alla salute sua e di chi gli sta
intorno", ha commentato Milberger, non fumatrice e padrona di un gatto di
un anno.
( da "Sannio Online, Il" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura e
Spettacoli: Foibe, il silenzio assordante di una tragedia italiana Pubblicato
il 10-02-2009 Il ?Giorno del Ricordo?, istituito con legge dello Stato, si
celebra, come ogni anno, oggi, per onorare la memoria degli Italiani della
Venezia Giulia, dell?Istria e della Dalmazia, vittime, sul finire del secondo
conflitto mondiale, della furia delle bande armate slave titine... Il ?Giorno
del Ricordo?, istituito con legge dello Stato, si celebra, come ogni anno,
oggi, per onorare la memoria degli Italiani della Venezia Giulia, dell?Istria e
della Dalmazia, vittime, sul finire del secondo conflitto mondiale, della furia
delle bande armate slave titine. Gli Italiani furono fatti oggetto di violenze
inaudite. Un numero imprecisato di nostri connazionali (diecimila o
quindicimila) venne ucciso per infoibamento. Ancor vivi (dopo pestaggi e
angherie) venivano buttati nell?oscuro gorgo delle cavità carsiche (Foibe) dopo
avrebbero trovato una orribile morte. Veri e propri crimini contro l?umanità
finalizzati a far abbandonare la Venezia Giulia dagli Italiani, che infatti
furono costretti all?esodo (270mila persone lasciarono per sempre le terre
abitate da una vita e da millenni dai propri avi). Una pagina storica
drammatica, di cui per decenni, a causa delle convenienze diplomatiche
determinate dalla guerra fredda, non si è parlato. Grazie allo sforzo di
storici, divulgatori, giornalisti; alla produzione di libri dedicati
all?argomento; alla spinta di diverse associazioni non è caduto un velo di
completo oblio. E si è arrivati con la legge n. 92 del 2004 - ?Istituzione del
?Giorno del ricordo? in memoria delle vittime delle foibe, dell?esodo
giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un
riconoscimento ai congiunti degli infoibati? - ad istituire una ricorrenza
solenne dedicata ? come si è detto - proprio alla memoria di quanto accadde ai
confini nord orientali d?Italia. A questo riguardo ci piace sottolineare la
qualità dell?apporto intellettuale, conferito ad Anna Maria Mori, che con il
suo libro ?Nata in Istria?, alla memoria storica del popolo istriano. Lavoro
(autobiografico ma non solo) presentato, nel marzo del 2007, dall?autrice
(scrittrice, giornalista, saggista) a Benevento. In un intenso incontro nel
quale si ebbe modo di parlare non solo degli aspetti drammatici e feroci della
bestialità mostrata dagli iugoslavi nello sterminare innocenti ma anche del
mondo di sapori, colori, storia, tradizioni dei Giuliani e Dalmati in Istria.
Del suo sforzo di restituirlo alla conoscenza in tutta la sua ricca sfumatura
di elementi, dalla gastronomia, alle tradizioni, agli usi, ai nomi italiani
delle località istriane e dalmate oggi slavizzate. Anna Maria Mori è stata
premiata, per il suo impegno di divulgazione storica, ieri mattina, a Roma, al
centro Studi P. Flaminio Rocchi (via Leopoldo Serra) con il ?Premio
Internazionale del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell?Esodo degli Italiani
da Istria, Fiume e Dalmazia?. Lo hanno ricevuto anche altri intellettuali, che
hanno diffuso, come lei, la conoscenza storica dei fatti d?Istria, con il
?Premio Internazionale del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell?Esodo degli Italiani
da Istria, Fiume e Dalmazia?: i giornalisti Gian Antonio Stella e Toni
Capuozzo; il docente universitario, Konrad
Eisenblicher; Antonio Varisco, laureatosi con una tesi sull?argomento; Giuseppe
Parlato, rettore dell?Università S. Pio V di Roma; Alberto Negrin, regista
della fiction Rai, ?La Luna nel Pozzo?. Ricordiamo che l?importante
onorificenza è stata istituita dal ministero dei Beni Culturali e da quello
degli Affari Esteri e affidata in gestione all?associazione nazionale ?Venezia
Giulia e Dalmazia?. Oggi Anna Maria Mori e gli altri premiati verranno ricevuti
al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si
congratulerà con loro proprio nella giornata dedicata alla memoria delle
vittime delle bande titine. Ai vincitori del premio sono, già ieri, pervenuti i
saluti della Presidente Giorgio Napolitano, dei presidenti emeriti Oscar Luigi
Scalfaro e Francesco Cossiga, del presidente del Senato Renato Schifani, e
della Camera Gianfranco Fini e di altre personalità. Ricordiamo infine che si
svolge oggi a Benevento a partire dalle 10.30 la seduta straordinaria del
Consiglio Provinciale, dedicata al ?Giorno del Ricordo?, convocata dal
presidente dell?assemblea Francesco Maria Maturo. Nel corso del consiglio sarà
letta la una lettera scritta da Enza Nunziato ispirata alla tragedia delle
Foibe e alla narrazione di Anna Maria Mori.
( da "Napoli.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
10/2/2009 E?
napoletano il primo progetto internazionale del Rotary in Italia di Vittorio
Ambrosio E? stato approvato il 2 febbraio 2009 dalla Fondazione Rotary il primo
progetto internazionale da realizzare in una città italiana. Si tratta del
progetto di informatizzazione per non vedenti dedicato al compianto Prof. Carlo
Savy, che per primo lo realizzò nell?anno 2000. Nato dall?intuizione del Prof.
Da Villa, docente della Bocconi, il corso consente ai
non vedenti di utilizzare le moderne tecnologie per usare il personal computer
come chiunque altro. Attraverso appositi programmi, l?utente sente quello che è
scritto sul video e riesce a utilizzare software come Word, Excel, ecc.
Particolarmente importante è la possibilità di utilizzare internet e di leggere
le email. Questo straordinario evento si ripete ogni anno nella nostra città
grazie all?opera e all?impegno di alcuni rotariani del Rotary Club di Napoli,
che da anni si fanno protagonisti e interpreti dell?impegno umanitario ideato
da Savy. Un gruppo composto da quindici non vedenti viene invitato a
frequentare del tutto gratuitamente il corso di una settimana tenuto presso la
Facoltà di Ingegneria dell?Università ?Federico II? di Napoli da docenti non
vedenti, che a loro volta hanno seguito corsi precedenti. Ogni partecipante
viene assistito da un giovane del Rotaract del club. Recentemente il corso di
formazione ha avuto un tale successo che parecchi partecipanti hanno affrontato
con successo l?esame ECDL conseguendo la patente europea di informatica,
certificazione che può aiutarli a trovare lavoro nelle amministrazioni dello
Stato. Ora l?approvazione della Fondazione Rotary rende il corso ancora più
qualificante perché riconosciuto da un?organizzazione umanitaria di livello
internazionale. Le severe regole della Fondazione impongono infatti che un
progetto per essere approvato debba essere proposto e condiviso da almeno due
club Rotary di nazioni diverse. Nel nostro caso il club di Napoli ha trovato come
partner internazionale il club indiano di Vasco de Gama, nella regione di Goa,
dove da tempo molti progetti umanitari vengono promossi e realizzati in
collaborazione con club campani. Gli indiani hanno subito aderito all?invito di
partnership, per cui il progetto ha potuto essere sottoposto all?esame
dell?apposita commissione ed è stato subito approvato e finanziato. Gli 11.300
dollari necessari quest?anno verranno quindi forniti da questi partner e solo
2.000 dollari saranno a carico dei napoletani. Questa cifra permetterà di
sostenere i costi del corso e di acquistare, per la prima volta, tre notebook
che verranno regalati ai partecipanti più meritevoli, in modo da consentire
loro di utilizzare a tempo pieno il nuovo mezzo di comunicazione e, si spera,
di lavoro L?iniziativa del club di Napoli è stata imitata anche dal club di
Napoli Sud Ovest, che ha proposto l?internazionalizzazione del progetto che il
club da alcuni anni svolge a favore dei minorenni reclusi nel carcere di
Nisida. Anche per questo progetto l?approvazione dell?Associazione Umanitaria
sarebbe un importante riconoscimento di validità e serietà.
( da "Sestopotere.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Colorno, al via il
restauro di San Liborio (10/2/2009 15:37) | (Sesto Potere) - Modena - 10
febbraio 2009 - Per la Cappella Ducale di San Liborio, gioiello settecentesco
di Colorno, è arrivata l?ora del restauro. Stanno infatti per essere avviate
opere che riguarderanno la facciata, con le sculture e le decorazioni a stucco
che la contraddistinguono, le facciate laterali, dell?abside e del campanile,
il sagrato e le aree adiacenti la chiesa, con gli edifici che vi si affacciano.
Oltre due milioni di euro per gli interventi, finanziati dalla Provincia, da
fondi comunitari e dalla Fondazione Cariparma e realizzati con la
collaborazione dell?Università. L?iniziativa sarà presentata in conferenza
stampa domani, mercoledì 11 febbraio, alle 10,30 nella Sala giunta della
Provincia (piazzale della Pace, 1). Interverranno il presidente della Provincia
Vincenzo Bernazzoli, la vice presidente della Fondazione Cariparma Marcella
Saccani, docenti Paolo Giandebiaggi e Carlo Blasi dell?Università di Parma e il
sindaco di Colorno Stefano Gelati.
( da "Famiglia Cristiana" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
di Alberto Chiara
ELUANA LA TESTIMONIANZA DI UNA GIOVANE AFFETTA DA UNA RARA MALATTIA DANIELA, UN
ESEMPIO DI AMORE PER LA VITA Morì a soli 24 anni dopo lunghe sofferenze
accettate grazie alla fede. E nel 1984 ci scrisse una lettera contro
l'eutanasia. Accadde un quarto di secolo fa, ma sembra oggi. Era il 1984.
Famiglia Cristiana aveva seguito a Nizza il quinto congresso della Federazione
mondiale delle associazioni per il diritto a morire nella dignità. Daniela
Zanetta lesse e si indignò con gli "ultrà dell?eutanasia". «Io vorrei
urlare a tutti che la vita di ogni creatura è sacra e bella», scrisse nella
lettera che Famiglia Cristiana pubblicò nella rubrica "L?angolo della
speranza". «Sono una ragazza nata handicappata. Ho una malattia della
pelle che mi procura piaghe in tutto il corpo (epidermiolosi bollosa
distrofica), ho perso i capelli, le unghie di mani e piedi, le mie dita sono
chiuse a pugno, ho dovuto farmi estrarre tutti i denti e da mesi mi sottopongo,
quattro volte al giorno, a dialisi peritoneale. Non è semplice trascorrere anni
sulla croce, ma credo in Dio, lo amo intensamente e lo ringrazio per avermi
donato la vita». Era il sesto caso in Italia Daniela morì meno di due anni
dopo, il 14 aprile 1986. Era nata il 15 dicembre
( da "Bollettino Università & Ricerca" del
10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola Superiore
"Sant'Anna" Voto, ruolo dei partiti, comunicazione politica: al via
tre seminari su cittadini e istituzioni Tre giornate che la Scuola Superiore
Sant'Anna e l'Università di Pisa dedicano allo studio e alla riflessione sulla
scienza e l'analisi delle istituzioni, a cui interverranno illustri ospiti
come, tra gli altri, il politologo Gianfranco Pasquino; l'ex Presidente della
Camera dei Deputati, Luciano Violante; l'ex Presidente della Rai, Roberto
Zaccaria. Inizierà infatti il 13 febbraio il ciclo di seminari "I
cittadini, la politica, le istituzioni", organizzato da Emanuele Rossi, docente di Diritto Costituzionale alla Scuola Superiore Sant'Anna, e da
Andrea Pertici, docente al Dipartimento di Diritto Pubblico dell'Università di Pisa. Il
primo incontro, "Come i cittadini 'determinano' la politica? Riflessioni
sul ruolo dei partiti politici e altre forme di partecipazione", avrà
luogo venerdì 13 febbraio ore 15.00, presso la sala storica della
biblioteca universitaria del Palazzo de "La Sapienza". Emanuele Rossi
introdurrà e coordinerà gli interventi di Giovanni Guzzetta, Università Tor
Vergata, Marco Tarchi, Università di Firenze e del Senatore Giorgio Tonini. Il
secondo incontro è previsto per venerdì 27 febbraio, ore 15.00, presso l'Aula
Magna della Scuola Superiore Sant'Anna. "La comunicazione politica e la
libertà di voto" sarà il tema su cui interverranno Marco Damilano, giornalista
de L'Espresso, Nicola Gaviano, Autorità delle comunicazioni e Roberto Zaccaria,
Deputato, Vicepresidente della Commissione affari costituzionali. Introdurrà e
coordinerà Piero Floriani dell'Università di Pisa. Il terzo incontro "Dal
voto del cittadino alla formazione del parlamento: quale legge
elettorale?", si terrà invece venerdì 20 marzo, ore 15.00, presso l'Aula
Magna della Scuola Superiore Sant'Anna. In questa occasione sarà possibile
ascoltare gli interventi di Francesco D'Onofrio, Università La Sapienza, Gianfranco
Pasquino, Università di Bologna e di Luciano Violante, Università di Camerino,
ex Presidente della Camera dei deputati. Introdurrà e coordinerà Andrea Pertici
dell'Università di Pisa. BUR.IT 11.02.09
( da "Napoli.com" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
10/2/2009 Cercola e
la Mostra: un idillio che rischia di morire di Alessandra Giordano Lui dice che
è stanco e non la vuole più. Lei rischia di arenarsi proprio ora che doveva
decollare. Ma ce la farà Lui a ritornare a fare il professore universitario
rinunziando a Lei per sempre? E quali sono i veri motivi della separazione dopo
un decennio e passa di convivenza? Queste e tante altre domande si ponevano i
soci del Rotary Napoli Sud Ovest presieduti da Ugo Oliviero. Nel corso della
conviviale, il sodalizio che si riunisce alla Staffa si è anche arricchito di
un nuovo socio, Salvatore Marino, esperto in grafica e pubblicità e contitolare
della Crea, presentato dal direttore di napoli.com, Sergio Civita. Docente di
marketing turistico e territoriale all?Università, dal 2008 anche componente
della Cabina di regia tra Governo e Regione Campania sul turismo, il professore
Cercola, invitato a parlare dello spazio cittadino candidato ad essere
protagonista del Forum Universale delle culture che si terrà appunto nella zona
occidentale nel 2013, con una conversazione vivace e appassionata, ha
dichiarato di voler lasciare l?incarico prima del termine che scade tra un anno
e qualche mese. ?Andrò via dopo aver completato e firmato i contratti legati al
pacco-progetti della Regione Campania, 2007-2013, nonché il piano urbanistico e
strategico?. Perché? Troppi incarichi? Stanchezza? Tensioni a livello politico?
Eppure l?idillio era perfetto! Aiutato da una serie di foto d?epoca, Cercola ha
dunque raccontato la storia d?amore con la ?sua? Mostra, inaugurata nel 1937
come Mostra delle Colonie d?Oltremare, progettata dal Governo come Esposizione
Tematica Universale, insieme al parco dell'Esposizione Universale di Roma (poi
EUR), gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e
ricostruita agli inizi degli anni '50. ?Dagli anni '
( da "WindPress.it" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
10-02-2009
Contenimento dei costi per i testi scolastici, zainetti meno pesanti, libri
scaricabili da internet: queste alcune delle importanti novità sui libri di
testo introdotte dalla circolare emanata oggi dal Ministero dell?Istruzione,
dell?Università e della Ricerca. Con questa circolare
vengono previsti alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte
dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno
scolastico: a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere
testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Le scelte, inoltre,
non potranno essere cambiate per almeno 5 anni nella scuola primaria e
( da "Virgilio Notizie" del 10-02-2009)
Argomenti: Cultura
Mosca, 10 feb.
(Apcom-Nuova Europa) - Se la crisi durerà tre anni, stravolgerà Mosca. La
Russia diventerà un "Paese molto diverso" a causa dell'eccessiva
dipendenza dai prezzi dell'energia e della debolezza del sistema finanziario. E
il progressivo scollamento tra autorità regionali e potere centrale potrebbe rischiare
di far perdere il controllo sul Lontano Oriente. L'allarme lanciato da una
relazione stilata dall'Istituto di sviluppo moderno (Insor) presieduto dal
leader del Cremlino Dmitri Medvedev, denuncia una fase acuta della crisi in
Russia che continuerà almeno fino alla fine del periodo estivo. Ma anche i
successivi due anni saranno difficili, soprattutto a causa dei bassi prezzi
mondiali del petrolio. La ricerca di impronta dichiaratamente
"liberale" oltre a indicare i rischi economici per Mosca, denota una
certa spaccatura tra la visione sinora espressa dal governo, che dava la
ripresa già in autunno, e l'influente think tank del Cremlino, che prevede un
minimo di tre anni di crisi e avanza qualche dubbio sulla possibilità reale di
cambiare l'assetto attuale, grazie alla diversificazione. Tra le urgenze
indicate, cambiare il diritto su terreni e concessioni, nonchè
il sistema di partnership pubblico-privato. E ridurre l'altissimo tasso di
profitto dei costruttori. Fino a che non si giungerà alla soluzione di questi
problemi, rimarranno vaghe prospettive di ulteriore sviluppo, in particolare
nell'Estremo Oriente russo, che già lo stesso presidente Medvedev a settembre
scorso aveva indicato come uno dei punti deboli della Federazione.
Specificando già allora, che se non si fa qualcosa, la Russia rischia di
"perderlo". La relazione chiede inoltre che lo Stato potenzi il suo
sostegno alle imprese private e adotti una prospettiva a lungo termine sulla
crisi con misure di sgravio fiscale. E come ha detto ieri il capo di stato, la
"ricaduta sociale della crisi dovrebbe essere una priorità dello
Stato" e le risorse assegnate per la riqualificazione professionale,
dovrebbero essere rese radicalmente più efficienti. Mentre il mese scorso, il
governo ha annunciato una serie di misure volte a stimolare le imprese private,
tra le quali un bonus da 60.000 rubli (1700 dollari) per i disoccupati russi
come capitale di avvio per aprire piccole imprese. Ma evidentemente non basta:
la Russia sta perdendo tempo, secondo la relazione Insor. E nel frattempo i
numeri della disoccupazione vedono crescere ogni giorno la folla di senza
lavoro. (segue)