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Report "Cultura"  7-9 giugno 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

"Gli studenti non hanno spazi" ( da "Stampa, La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: IN COMMISSIONE COMUNALE L'ANALISI DI UNA DOCENTE "Gli studenti non hanno spazi" «Sono convinto dell'importanza del legame con l'università per la gestione della Cittadella dei giovani» dice l'assessore alla Cultura Guido Cossard. E l'università della Valle d'Aosta ha risposto, in quarta Commissione, con la breve relazione di Annamaria Pioletti,

L'uomo che svela i segreti dei sogni ( da "Stampa, La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: All'Università della Valle d'Aosta è nato il primo corso di studi che insegna come interpretare i sogni. «Non esiste un solo tipo di sogno - spiega Maurizio Gasseau, professore di Psicodinamica del sogno all'ateneo valdostano e docente all'Università di Torino -.

Donazione alla biblioteca ( da "Gazzetta di Modena,La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Lingua e Letteratura Tedesca presso l'Università di Padova dal 1982 alla morte, avvenuta nel 2007. Su sua espressa volontà, la moglie del professore, Mariantonietta Sonvilla, ha donato alla Biblioteca 449 volumi di narrativa, teatro, saggistica, la maggioranza dei quali in lingua originale,

La parola alle imprese, si giudicano i lavori dei corsisti ( da "Libertà" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che integrerà le conoscenze teoriche con il saper fare pratico: il voto d'esame, infatti, considererà, da un lato, l'esito della prova scritta teorica formulata dal docente e, dall'altro lato, il giudizio sul lavoro pratico suggerito dall'imprenditore, che ha posto gli studenti di fronte a un reale problema di mercato. 07/06/2009

l'età dei candidati ( da "Centro, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per trasformarlo in un cubo pubblicitario per la nostra regione? Sulle facce del cubo si potrebbero applicare poster con le bellezze dell'Abruzzo, con i loghi dei Giochi e anche pubblicità di privati. Non guasterebbero lo sfalcio delle erbacce e un nuovo asfalto nella zona. Lettera firmata Montesilvano

arte e solidarietà per la festa del volta ( da "Centro, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è intervenuta la docente dell'università D'Annunzio Eide Spedicato. Si sono registrati anche gli interventi degli alunni Giada Palazzoli e Lorenzo Ciofani. A chiusura della mattinata, buffet in piazza con contributo a favore degli studenti dell'Aquila; nel pomeriggio la replica della piéce, poi musica fino a notte con le band del liceo.

Un referendum cittadino a ottobre per decidere il futuro di via Candiani ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gianni Pagliarini (responsabile nazionale lavoro Partito dei comunisti italiani) è intervenuto alla serata: «Negli anni abbiamo visto un abbondante trasferimento di servizi sanitari dal pubblico al privato: il vostro progetto è in controtendenza, e tutela i posti di lavoro». S. V.

l'isolamento tecnica migliore contro il sisma ( da "Centro, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricostruzione ed adeguamento sismico che si è svolto all'università. Più di 200 tra imprenditori, docenti e tecnici hanno partecipato alla discussione organizzta dall'Ance Chieti (sezione costruttori di Confindustria) con l'Enea, il Glis e la sezione territoriale dell'Anti-Sismic Systems International Society (Assisi).

Finale capitale della preistoriaper parlare di "Neolitico in Italia" ( da "Secolo XIX, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A ribadire il valore storico del territorio del finalese sarà l'intervento dei docenti Arobba e Caramiello che parleranno dello sfruttamento delle risorse vegetali durante il Neolitico medio nel sito finalese di Pian del Ciliegio. L'incontro di domani sarà organizzato con la formula del workshop attraverso una serie di tavole rotonde in cui sarà possibile discutere e confrontare,

NATO AD AGRIGENTO il 17 agosto 1978, Giacomo Licata è da pochi giorni il nuovo segretario terri... ( da "Giorno, Il (Como)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, e nel 1999 è arrivato a Como dove nel 2002 ha sostenuto il concorso per diventare di ruolo. Vinto il concorso, ha cominciato ad insegnare presso l'Istituto comprensivo "Como Borghi", precisamente alla scuola primaria di via Viganò. Uno dei suoi motivi di grande soddisfazione è il fatto che su 27 studenti della sua classe ben 18 sono stranieri e quindi si è potuto insaturare

Bittante, da Agripolis al Bo: ( da "Corriere del Veneto" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Qui dentro c'è la mia mano confessa il docente, attuale direttore del Dipartimento di Scienze Animali - . Con Mario Bonsembiante (ex Rettore del Bo e maestro di Bittante, ndr), ho contribuito in modo decisivo allo sviluppo del centro, mettendo insieme didattica, ricerca e servizi».

La lingua sarda nella globalizzazione ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di glottologia all'Università di Cagliari, Giovanni Gonzi, Scienze dell'educazione dell'Università di Parma. Dopo le relazioni sono previsti interventi poetici e musicali. Giancarlo Ilari ed Ettorina Cacciani leggono Pezzani e Zerbini, Giuseppina Pira e Antonio Gonario Pirisi leggono Lukia Pinna,

Un concerto classico da medici ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Fisica ma nella fattispecie violoncellista. Giuseppe Di Maio, ordinario alla facoltà di Scienze Matematiche della Seconda Università di Caserta, uno che in cattedra «sgrida» da tenore ma con lo spartito è un baritono superbo. Completavano il cast: Vladimir Kocapi, professore di violoncello e la moglie Maddalena Ambrosino,

onna dopo il terremoto, confronto su memoria e futuro ( da "Centro, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: prevista la partecipazione del professor Umberto Dante docente di storia contemporanea dell'Università dell'Aquila (che negli ultimi anni ha presieduto il premio lo Storico del villaggio che si svolge proprio a Onna), di Padre Alberto Valentini preside dell'Istituto di Scienze religiose, di Vincenzo Vivio docente e storico d'arte, di Franco Papola presidente della Onna Onlus.

Conservatorio Pergolesi, il gemellaggio è in musica ( da "Corriere Adriatico" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università americana Duny Fredonia University di New York una masterclass che si è svolta al conservatorio Pergolesi. Docente il grande tenore Giuseppe Sabbatini che è anche direttore artistico dell'Orchestra da Camera delle Marche. Per parteciparvi, sono arrivati anche i 14 migliori allievi della classe di canto dell'Università newyorkese che hanno soggiornato nel nostro territorio

Per Unicam c'è un nuovo primato ( da "Corriere Adriatico" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, studenti e personale del nostro corso di laurea. Inoltre ben il 33% degli studenti che hanno terminato il loro percorso di studi proviene da fuori regione, un dato questo che sottolinea la notevole attrattività del corso". Un mix di successo, dunque, che pare spiccare in un aspetto in particolare: il rapporto che si crea tra docente e allievo e che favorisce la didattica.

Settimana della Ricerca Scientifica dell'Università di Milano-Bicocca ( da "Sestopotere.com" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come quelli relativi alla ricerca: 21 dipartimenti nei quali lavorano 935 fra docenti e ricercatori oltre a più di 1500 giovani laureati in formazione (dottorandi, specializzandi e assegnisti). Nel Campus Bicocca di Milano e nel Polo Medico di Monza sono oltre 140 i laboratori nei quali si svolgono quotidianamente attività di ricerca scientifica.

Crisi, dalla Regione Veneto 500 mila euro per le piccole opere ( da "Sestopotere.com" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I mercati più dinamici del Veneto sono rappresentati dalle province di Venezia, Padova e Verona: la prima per importo globale di lavori appaltati, Padova per il numero di incarichi di progettazione e Verona per numero e importo di gare riferibili al partenariato pubblico-privato.

Scuola in un'ottica di campus ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rivisitazione e riqualificazione della Scuola galileiana in un'ottica di campus, con stretta integrazione tra docenti e studenti capace di generare una formazione disciplinare, una vivacità intellettuale ed uno stile di impegno adeguati alla costituzione della nuova classe dirigente nell'amministrazione dello Stato, nell'industria, nella cultura e nella scienza".

ALBARELLA ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarebbe da dividere in due zone, riservando al pubblico il 20%, ed al privato l'80% (collettivo). La superficie privata, dovrà essere ulteriormente suddivisa in "orti energetici modulari", da concedere ai privati al fine, dice, di evitare costose ed antiestetiche installazioni sopra le coperture delle case.

Il virologo, in corsa per il Rettorato del prossimo quadriennio, tesse l'elogio della libertà del corpo docente e della ricerca universitaria La ricetta di Palù: dialogo con il ter ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attività didattica purché si tenga conto che si tratta di succursali dell'Università di Padova, non di proliferazione di nuove facoltà e corsi di laurea». Il rischio è che, saltando quell'accordo con Cassamarca e il suo presidente Dino De Poli (intesa che prevedeva il finanziamento dei docenti per 99 anni con un impegno di 3 milioni di euro/anno), 47 tra professori e ricercatori e 1.

Claudia Tognolo quarta a GioiaMathesis ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha avuto il patrocinio morale di Mathesis nazionale, Università e Politecnico di Bari e Regione Puglia. La giovanissima Claudia, che ha concorso per la fascia di età 11-12 anni, frequenta la classe 1. D della scuola media "A. Mario" di Lendinara ed è stata preparata dal docente di matematica Giancarlo Piccolo.

Questo Codivilla funziona molto bene, non toccatelo ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attuale gestione pubblico-privata degli ospedali cortinesi. Controbbatte, nel contempo, il Comitato presieduto da Valeria Antoniacomi che, proprio in questi giorni si è mobilitato per una raccolta di firme contro il tipo di sperimentazione in atto, chiedendo il sostegno della gente per far tornare il tutto in mano alla Uls.

"Eticamente", oggi la chiusura ricordando Manzi e Malabrocca ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Ecofisica all'Università di Torino e da Andrea Bertaglia del Movimento delle Decrescita Felice. Al pomeriggio a Cintello di Teglio Veneto i laboratori per bambini (Piccolo Circo e Sperimentazione Cromatica) e 16.45 ci sarà l'incontro operativo con l'associazione Maestri di Strada, rivolto in particolar modo a educatori,

Università dell'Età Libera, cala il sipario sull'anno accademico per gli oltre 270 iscritti ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: raddoppiato gli iscritti e coinvolto docenti sempre più referenziati, ampliando in modo consistente il programma. Durante l'anno accademico appena concluso si sono svolte 55 conferenze di cultura generale, con materie che spaziano dall'astronomia alla letteratura, dal diritto alla medicina, dalla storia all'economia, alla musica, presso il Centro Congressi di Villa Fiorita di Monastier;

eliminati i lettori di scambio ( da "Tirreno, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si tratta di docenti laureati, inviati tramite le rispettive ambasciate per insegnare la loro lingua e trasmettere la cultura del loro Paese d'origine agli studenti italiani. Svolgono il loro lavoro nelle università italiane da decenni (alcuni accordi storici risalgono agli anni '40-'50), mentre un centinaio di docenti italiani lavorano all'

i ragazzi votano il prete dell'amazzonia - francesca ferretti ( da "Tirreno, Il" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del Dini di Pisa e direttrice de "l'Ulisse", il giornale del liceo che promuove l'iniziativa - poi il secondo anno vengono lanciate sfide in diverse discipline, sempre fra gruppi di giovani, con lo scopo di far confrontare le loro menti e superare problemi complicati così come fanno gli EroeMaiCantati nelle loro vite»

Sopracciglia ben curaterapinatore incastrato da Cc ( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e anche una delegazione proveniente dalla Spagna che ha accompagnato il neo laureato 'uomo dei ponti'. Josè Arenas, laureato a 23 anni in ingegneria all'università di Madrid nel 1963, ha progettato edifici e costruzioni uniche a Saragozza, a Madrid e a Santander riuscendo ad affermarsi come uno dei maggiori esperti al mondo nella costruzione di ponti.

Nel giorno dei bilancila sfida per il futuro ( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una piacevole serata che ha visto alunni e docenti riuniti per un bilancio di fine anno, ma soprattutto per programmare le attività da mettere in cantiere. Tra i docenti che hanno tenuto incontri e conversazioni ricordiamo: Giuseppe Messina, Lucia Imprescia, Gaetano Gulino, Giuseppe Carrabino, Nicola Limma, Angela Gigli, Antonio Caramagno, Ugo Passanisi,

Hispanidad ovvero sicilitudine ( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Lingua e Letteratura Italiane nell'Università di Oviedo (Spagna) che a Sciascia ha dedicato importanti contributi, avviando una ricognizione capillare dell'opera del racalmutese di cui rubrica il dialogo ininterrotto con una cultura consustanziale a quella siciliana che risuona degli echi di antiche affinità elettive.

Seminario di studi: l'Università di Pisa e le leggi razziali. Presentazione del volume di Francesca Pelini ed Ilaria Pavan ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: espulsione di docenti e studenti ebrei dall'università italiana, voluta dal regime fascista nell'autunno del 1938, sia al loro difficoltoso, contrastato, se non impossibile, reinserimento nell?accademia italiana dopo la fine della persecuzione razziale e della guerra.

Festa dello sport ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: obiettivo di far partecipare tutta la popolazione universitaria (studenti, docenti e personale amministrativo) in un momento di forte coesione e spirito di appartenenza come solo lo sport è capace di creare. La Festa dello Sport avrà come madrina d?eccezione Tania Zamparo, e potrà puntare sulla presenza di numerosi sportivi di rilievo, alcuni dei quali iscritti nell?

Prime dichiarazioni di agibilità per le strutture dell'Ateneo ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: potuto avvalersi delle valide competenze scientifiche e tecniche del personale docente e tecnico del nostro Ateneo. >> “Dopo il superamento di non poche difficoltà tecniche, amministrative e burocratiche - afferma il rettore prof. di Orio - siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato, che rappresenta un segnale significativo per la ripresa a pieno regime di tutta l?

Il corso di laurea in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali" al primo posto per numero di laureati ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ottima sinergia tra docenti, studenti e personale del nostro corso di laurea. Inoltre ben il 33% degli studenti che hanno terminato il loro percorso di studi proviene da fuori regione, un dato questo che sottolinea la notevole attrattività del corso. E? interessante notare anche –

VOGLIA DI ESAME ( da "TGCom" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: arriva la precisazione dello stesso ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: la ragazza potrà affrontare le prove. Daria, come scrive "Il Mattino", è una studentessa diligente che frequenta l'ultimo anno del liceo linguistico Margherita di Savoia. I suoi docenti e lo stesso dirigente scolastico si stanno adoperando per trovare una soluzione.

Chiama la polizia per un ladro in casa; ma è l'amante della moglie ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all?Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professor si incammina verso l?ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania.

Non ha il codice fiscale, niente esami per extracee ( da "Cittadino, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia diligente difficilmente riuscirà a realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università. Infatti, essendo un'immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale.

Chiama la polizia per un ladro in casa ma invece era l'amante della moglie ( da "Libertà" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professore si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania.

A Scienza dell'investigazione tanta voglia di ricominciare ( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Marco Giancarli Sono centinaia le mail inviate dagli studenti di Scienze dell'investigazione ai docenti del corso di laurea. Tutti chiedono di tornare a studiare nel capoluogo abruzzese. «Vogliamo tornare, abbiamo il desiderio di riprendere i nostri studi nella città che ci ha accolto a braccia aperte e che ci ha dato tanto, sia in termini accademici che dal punto di vista umano».

Non ha il codice fiscale Esame di Stato negato ( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia diligente difficilmente riuscirà a realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università. Infatti, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale.

Il francescano manager che creò la Cattolica ( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dai docenti, Agostino Gemelli esige, più che l'adesione confessionale, grande professionalità, rispetto per l'istituzione, capacità di rapportarsi da maestri con gli studenti. Morendo, esattamente 50 anni fa, lascia un patrimonio di cui l'Italia beneficia a lungo: una classe di uomini di ispirazione cattolica in grado di condurre il Paese sulla strada della modernità.

il dialogo con rebeldìa continua ( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente del corso di laurea in Scienze per la pace, Giancarlo Falco, ordinario di Storia Economica, Angelo Baracca, ordinario di Fisica, il musicista Daniele Biacchessi, Enzo Scandurra, urbanista, Sandro Medici, presidente dell'11esimo municipio di Roma, Augusto Illuminati, docente di Filosofia a Urbino.

di Elena Benelli Ha chiamato il 113 convinto che in casa ci fosse un ladro, m... ( da "Leggo" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scenario della vicenda di corna che ha visto coinvolti tre appartenenti al mondo accademico locale: la coppia, due professori della locale università, e il terzo incomodo, un assistente. «Vi prego di scusarmi», è l'unica cosa che il docente ha saputo dire ai poliziotti che nel verbale hanno menzionato semplicemente un falso allarme.

segue dalla prima pagina Il docente - che aveva lasciato la mo... ( da "Leggo" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: segue dalla prima pagina Il docente - che aveva lasciato la moglie a letto, poiché quel giorno non doveva lavorare - era rientrato in casa mezz'ora dopo esserne uscito, alle otto, per riprendere le chiavi della scrivania, che aveva dimenticato. Convinto che la moglie stesse ancora dormendo, è rientrato silenziosamente, quando nel buio ha visto un'ombra furtiva nel corridoio.

Senza codice fiscale: maturità a rischio ( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si sono mobilitati il dirigente scolastico, i docenti e i compagni di scuola. La giovane ucraina è descritta come una alunna diligente, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica a ore, il padre fa il saldatore.

Ladro in casa? No, è l'amante della moglie ( da "Corriere delle Alpi" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma ecco che, nel più classico ripensamento in stile commedia italiana, dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa,

Scambia per ladro l'amante della moglie ( da "Giorno, Il (Milano)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Pavia la voce ha iniziato a circolare con insistenza, perché i tre protagonisti della vicenda sono tutti dell'ambiente accademico: due docenti il marito e la moglie, un più giovane assistente l'amante. ERANO le 8 di mattina quando il marito è uscito di casa per andare all'Università, mentre la moglie è rimasta a letto,

Matematica, i più bravi sono i finlandesi ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: altrettanto modesto Programma di Formazione Matematica dei Docenti di Scuola Primaria siamo stati capaci di trionfare nel test PISA. Il problema è che in molti sono interessati a copiarci: addirittura in alcuni paesi, come la Germania, i libri sono stati scritti per fornire ai docenti problemi simili a quelli di PISA, con un forte accento sulla ''Matematica della Vita Quotidiana'

Le doti dei bravi manager (non tutti superpagati) ( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Le doti dei bravi manager (non tutti superpagati) N egli ultimi tempi l'immagine del manager è peggiorata. Tutto è cominciato con la crisi finanziaria americana quando si è saputo che i dirigenti delle grandi banche che hanno portato alla rovina i loro clienti avevano stipendi da milioni di dollari e nel fallimento si erano assegnati buonuscite

Come affrontare la crisi economica ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alla serata dedicata a temi economici seguirà, il 30 giugno, un incontro che vedrà ospite dell'Ucid il vescovo Monsignor Carlo Mazza protagonista della serata con una lezione sulla Dottrina sociale della Chiesa. m.i.m. Giovanni Graziani Docente.

SANITÀ Depressione precede il Parkinson Soffrire di depressione potrebbe essere un sintom... ( da "Giornale di Brescia" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a questa conclusione è giunto una nuova ricerca americana che ha studiato la salute di circa 7.000 pazienti tra il 1995 ed il 2001. Quasi 1.000 di loro soffrivano del morbo. La ricerca pubblicata sulla rivista specializzata «Neurology, Neurosurgery and Psychiatry» ha analizzato in particolare l'uso di antidepressivi nei soggetti in questione ed ha scoperto che l'

I comitati sottoscrivono l'appello ( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: critico e docente di estetica; Giulio Giorello, filosofo e docente di filosofia della scienza presso la Statale; Elio Grazioli, critico d'arte e docente di storia dell'arte contemporanea all'università di Bergamo. Con il Comitato Botticelli ci sono i comitati contro l'Elefante, Canaletto-Guardi, piazza Aspromonte,

Chiama la polizia: Ma l'intruso è l'amante della moglie ( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Della vicenda Pavia 71mila abitanti, oltre 20 mila iscritti all'Università più antica della Lombardia che ha 372 docenti aveva già cominciato a mormorare venerdì; poi, sabato, il pettegolezzo si è moltiplicato per salire di tono ancora domenica, ieri, quando la notizia, pubblicata dalla Provincia, è stata poi rilanciata dalle agenzie.

Io, manager prestato alla business school ( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperienze manageriali o comunque contatti di lavoro piuttosto approfonditi con l'universo delle aziende. John Wells, cittadino britannico, 56 anni, presidente e professore dell'Imd,è in un certo senso una rappresentazione emblematica di questa figura di manager docente, proprio perché lui ha vissuto (vedi scheda) un'esperienza internazionale molto ampia nel mondo delle imprese.

Battaglia a Tor Vergata per la chiusura della laurea in Editoria ( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 08/06/2009 - pag: 4 Università Protestano studenti e docenti: dossier con 400 firme Battaglia a Tor Vergata per la chiusura della laurea in Editoria Il preside: mancano i requisiti ministeriali Sollevazione universitaria bipartisan (Collettivi e Blocco studentesco, contrari).

Quella vocazione atlantica di Fiat ( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Se ciò non avvenisse le sorti geo-strategiche del nostro paese potrebbero essere poste a rischio. Il potere industriale italiano, tramite le pmi, non può dare garanzie a una grande potenza in un confronto su scala mondiale di GIULIO SAPELLI Docente di Storia Economica Università Statale di Milano

D omani, ( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corriere Economia sezione: Nazionale data: 08/06/2009 - pag: 17 Pubblico-privato, convegno Bocconi D omani, martedì 9 giugno, dalle 15, nella sede dell'università Bocconi a Milano, tavola rotonda organizzata da Sda Bocconi e dallo studio legale Dla Piper su «Partenariato pubblico-privato», come strumento per uscire dalla crisi.

P ronta ( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stato rafforzato grazie ad un Centro ricerche di meccatronica, dotato di strumentazioni avveniristiche, che dal 2002 è inserito nell'Albo dei laboratori di ricerca pubblici e privati gestito dal Ministero dell'Università. Sul piano gestionale, dal 2003 ha applicato nella propria organizzazione i principi del Lean Thinking, moderna metodologia operativa ispirata al modello Toyota.

Corsi di laurea in cura dimagrante ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: diventerà indispensabile poter contare su almeno 4 docenti di ruolo per ogni anno di corso e bisognerà offrire agli studenti informazioni complete sugli sbocchi occupazionali, il gradimento di chi ha già seguito il corso e i curricula dei docenti. I corsi senza questi «requisiti necessari» non potranno più essere attivati.

a villa carmignani suonano i bambini ( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presso le sedi delle vari scuole, dai docenti della Scuola di Musica Clara Schumann. Ad ogni classe è stata attribuita una materia musicale e sono stati consegnati in comodato d'uso gratuito i relativi strumenti (circa centoventi violini, cinquanta chitarre, cinquanta flauti e sessanta clarinetti in totale).

pavia, crede che sia un ladro ma è l'amante della moglie ( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo, ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania.

Cuneo, a Borgo S. G una strada per Attilio Martinetto ( da "Targatocn.it" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Assessore alla Cultura della Regione Piemonte e Docente universitario all?Ateneo di Torino Prof. Mimmo Candito, giornalista e docente all?Università di Torino su 'Libertà d'un Popolo: i costi, la memoria, la difesa'. Nella serata sono previsti Intervalli musicali e la lettura dell?ultimo scritto di Attilio Martinetto alla moglie diciassettenne dal carcere.

Studentessa non ha il codice fiscale Il ministero: può fare la maturità ( da "Corriere delle Alpi" del 08-06-2009) + 4 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti ed i compagni di scuola. Il suo sogno è prendere il diploma e iscriversi all'università. Ma, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice viene richiesto proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del Ministero dell'

ANIA, Paolo Garonna è il nuovo Direttore Generale ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in qualità di docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E' stato Direttore Generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione Monetaria Europea.

Il libro incontra le basiliche ( da "Denaro, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente del Dipartimento di Filosofia Liceo "G. Carducci" Nola) Relatori: Aniello Montano (Ordinario Storia della Filosofia - Università di Salerno) "Contributo letterario e filosofico" Federico Cordella (II Università Napoli) "Contributo storico ed architettonico" Conclusioni: Emilio Cirillo (Vice Governatore eletto a.

Sintesi del contemporaneo ( da "Denaro, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Teoria Politica presso l'Università di Princeton ANTONIO VARRIANO Basilica M. SS. delle Grazie Benevento 8 giugno - ore 19,30 Esibizione dell'organista nell'ambito delle attività di produzione artistica del Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala" di Benevento, in occasione del secondo centenario della nascita di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy e dei 200

Nuova luce per vecchie lampadine ( da "Galileo" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo William Stwalley docente di fisica presso l'Università del Connecticut, è importante riflettere su come la tecnologia laser possa cambiare la sorte di un oggetto, e sulle possibili applicazioni del processo nel campo dell'energia solare. (a.d.) Riferimento: A.

ASSICURAZIONI. Paolo Garonna: prime dichiarazioni da Direttore Generale dell'Ania ( da "HelpConsumatori" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in qualità di docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E' stato Direttore Generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione Monetaria Europea.

studentessa non ha il codice fiscale il ministero: può fare la maturità ( da "Centro, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti ed i compagni di scuola. Il suo sogno è prendere il diploma e iscriversi all'università. Ma, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice viene richiesto proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del Ministero dell'

A Venezia workshop sulla genomica nella valutazione del rischio nel cancro ( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: agenzie di ricerca pubblica e normative. Lo scopo è di individuare vie promettenti e le lacune che vanno colmate affinché si possano sviluppare approcci genomici nella nuova strategia di valutazione della sicurezza per i farmaci e le sostanze chimiche che possono soddisfare la domanda attuale e futura.

La scienza al servizio dell'informatica: ricercatori internazionali sul colle di Bertinoro ( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fanno parte del comitato organizzatorte docenti universitari ed esperti del settore: tra questi anche Andrew V. Goldberg, della Microsoft Research della Silicon Valley, affiancato dal professor Giuseppe F. Italiano dell?Università di Roma “Tor Vergata”, Valerie King dell?

Giovani a confronto sui temi della cittadinanza attiva ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di diritto costituzionale al Bo; Andrea Ambrosi, docente di diritto costituzionale regionale; il giornalista Edoardo Pittalis, vicedirettore del Gazzettino; lo storico Francesco Selmin; il famoso psicologo Guido Petter. Tra i professori coinvolti nel progetto e presenti: Gioia Beltrame e Rita Veronesi di Adria;

Teme un ladro, ma era l'amante della moglie ( da "Gazzettino, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania.

Napolitano celebra gli orizzonti di Galileo ( da "Gazzettino, Il" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università degli studi di Padova e decano degli astronomi italiani: «Il lavoro di Galilei prosegue oggi con il progetto del più grande telescopio del mondo, di 41 metri di diametro diretto da un italiano». Pur non essendo presente, il governatore del Veneto Giancarlo Galan ha voluto salutare la prima carica dello Stato con un messaggio,

San Patrignano, Stardust: gli studenti e il loro spot contro la droga ( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Al progetto hanno partecipato oltre 1000 studenti di 50 scuole secondarie di II grado, cui i docenti dell?Università IULM hanno fornito materiali di approfondimento e consultazione, per realizzare uno storyboard o un video che comunicasse ai loro coetanei un messaggio chiaro e forte di prevenzione e contrasto delle tossicodipendenze.

Gal dell'Etna, lo sviluppoè previsto in due fasi ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: operatori pubblici e privati, associazioni di categorie, associazioni sindacali. Il responsabile tecnico del Gal, Gioacchino Pappalardo, ha illustrato le linee di azione relative alle esigenze del territorio. La selezione dei Gal e dei Piani di sviluppo locale avverrà in due fasi: nella prima è prevista la presentazione delle proposte di candidatura da parte dei partenariati pubblico/

E' clandestina, non ha codice fiscaleniente ammissione alla maturità ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per lei si sono già mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia una brava studentessa difficilmente riuscirà si trova di fronte a una difficoltà per realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università.

Gli degli studenti in mostra ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Architettura tecnica, a conclusione del corso di didattica integrativa per la Ssc su "Soluzioni d'avanguardia per le realizzazioni delle chiusure verticali in edilizia". Guidati dai docenti Sapienza e Grazia Lombardo e accompagnati da qualificati professionisti locali, i dottorandi Stefania Marletta,

Il della ricercaasse con la Slovenia ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: curato dal preside della facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Catania, Nunzio Famoso (nella foto a fianco). Nel corso dell'incontro è previsto un dibattito al quale interverranno i docenti Grazia Arena (Università di Catania), Santo Burgio (Università di Catania), Girolamo Cusimano (Università di Palermo) e Rosario Lanzafame (Università di Catania).

scuola superiore ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e il forum istituzionale condotto dai docenti di filosofia morale Giuseppe Lissa (Università di Napoli - Federico II) e Marianna Gensabella (Università di Messina). Alle 16,30 prenderanno il via due "Student section" parallele, coordinate rispettivamente dal prof. Francesco Basile, ordinario di Chirurgia e preside della facoltà di Medicina,

Università dimezzatamonta la protesta ( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti ed i funzionari operanti a Modica Alta sono stati invitati per costituire un coordinamento che possa intavolare una discussione con il Rettore dell'Università degli studi di Catania, prof. Antonino Recca. La decisione assunta dal senato accademico nella seduta di fine maggio obbliga in pratica gli studenti di Scienze del governo di frequentare e sostenere esami presso la

L'Italia è seconda solo alla Francia in ricerca e sviluppo nell'energia ( da "e-gazette" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Italia investe poco nella ricerca e sviluppo: circa 250 euro/abitante l?anno, contro un valore di 500 euro per abitante in Inghilterra, 575 in Francia e 654 in Germania. A pesare in modo negativo sulla bilancia è in particolare il contributo dei privati agli investimenti in R&S che risulta molto inferiore alla media degli altri principali paesi europei:

Agent based social simulation. Un modello epistemologico per il diritto? ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interverranno: Nicola Lettieri, docente di Informatica giuridica presso la Facoltà di Economia dell?Ateneo sannita; Domenico Parisi, ISTC-CNR; Rosaria Conte, ISTC-CNR/European Social Simulation Association; Pietro Terna, Università di Torino. BUR.IT 09.06.09

Nasce TendoPolis in Abruzzo. Il giornale che racconta le storie di tutti i giorni ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: responsabile scientifica del progetto e docente di Psicologia del ciclo di vita, e da Marco Lombardi, responsabile della comunicazione del progetto e docente di Sociologia, prevede diverse aree d?intervento come la normalizzazione dell?attività scolastica attraverso la costruzione di una scuola container (il sito su cui si può trovare il progetto dettagliato è http:

E il centrodestra conquista Guastalla con un "parmigiano" ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nella geografia politica dell'Emilia che cambia, un risultato storico è quello di Guastalla, dove per la prima volta è stata eletta una amministrazione di centro destra. E il nuovo sindaco è un "parmigiano": il dottor Giorgio Benaglia, pediatra per anni impegnato al Maggiore e tuttora docente alla scuola di Pediatria della nostra università.

Non ci resta che il glocal ( da "Trentino" del 09-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: L'unico risultato è la "fuga dei cervelli, che magari all'esterno non si nota, ma nei nostri dipartimenti è un dato evidente", fuga che si traduce poi nella "dispersione del nostro potenziale imprenditoriale". Un danno incalcolabile. "In Italia la scienza è relegata dietro all'ideologia.

Senti chi piange Ecco il dizionario dei neonati ( da "Stampa, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il caso della ricercatrice Daniela Lenti Boerio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all'Università della Valle d'Aosta. Nata sessanta anni fa a Milano, medico specializzato in anestesia e rianimazione, si occupa da anni di psicobiologia del neonato umano e di pianti neonatali ne ha ascoltati e studiati a centinaia.

di Vincenzo Chiumarulo Da ieri gli studenti della facoltà... ( da "Leggo" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Inoltre per gli studenti laureandi è possibile svolgere l'attività di ricerca relativa alla tesi sperimentale. Nei 2 dipartimenti operano 90 docenti-ricercatori e circa 200 tra dottorandi ed assegnisti di ricerca, che solo nel 2008 hanno pubblicato 100 lavori scientifici e 4 brevetti. (ass)

Ad un giovane ricercatore olandese trapiantato a Padova un finanziamento da 1,4 milioni della Commissione europea ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: ricercatore olandese trapiantato a Padova un finanziamento da 1,4 milioni della Commissione europea Martedì 9 Giugno 2009, Non solo cervelli in fuga: a volte anche in entrata. E con eccellenti risultati: il giovane chimico Leonard J. Prins, olandese di nascita, ma padovano d'adozione, visto che dal 2004 è ricercatore della Facoltà di Farmacia ed afferente al Dipartimento di Scienze

più esami e borse di studio - ylenia gifuni ( da "Centro, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nei giorni delle proteste contro la riforma Gelmini siamo stati gli unici a organizzare un'assemblea pubblica di studenti, ricercatori e docenti», precisa Emilio Longhi. «La nostra campagna è incentrata sulla trasparenza: all'attivo abbiamo un ricorso al Tar per chiedere l'abbassamento delle tasse universitarie che non sono in linea con gli standard ministeriali».

onna, nasce il borgo fotocopia ( da "Centro, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del professor Umberto Dante docente di storia contemporanea dell'Università dell'Aquila (che negli ultimi anni ha presieduto il premio lo Storico del villaggio che si svolge proprio a Onna), di Padre Alberto Valentini preside dell'Istituto di Scienze religiose, di Vincenzo Vivio docente e storico d'arte, di Franco Papola presidente della Onna Onlus.

il dramma delle leggi razziali e il caso dell'ateneo pisano ( da "Tirreno, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: cui fa riferimento il titolo del volume allude sia all'espulsione di docenti e studenti ebrei dall'università italiana, voluta dal regime fascista nell'autunno del 1938, sia al loro difficoltoso, contrastato, se non impossibile, reinserimento nell'accademia italiana dopo la fine della persecuzione razziale e della guerra.

Garonna è il nuovo d.g. dell'Ania ( da "Italia Oggi" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in qualità di docente di economia politica alla facoltà di scienze politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di economia applicata alla facoltà di statistica dell'Università di Padova. È stato direttore generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione monetaria europea.

Innovando ci si rialza ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: poco di questo progresso è dovuto a un efficace impiego delle risorse pubbliche. La ricerca pubblica in Italia –è ultranoto –non brilla,anche se non mancano casi d'eccellenza internazionale. L'innovazione è uno degli strumenti principali per accelerare l'uscita dalla fase recessiva. Un migliore coordinamento delle forze private e delle risorse pubbliche potrebbe essere,

Siamo un'Italia duale e ci costa caro ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Soltanto che in questi casi si trattava di debiti privati, non pubblici; mentre oggi che i salvataggi pubblici prendono la forma di un colossale “derivato pubblico”,si spostano i debiti derivati tossici dal privato al pubblico. Ma alla fine sempre debito è, privato o pubblico che sia.

Una governance per la ricerca ( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: intervento pubblico, se ben fatto, ha un effetto propulsivo sull'aumento addizionale degli investimenti in ricerca e sulla collaborazione tra sistema pubblico e privato. Dobbiamo tagliare gli sprechi ma non gli investimenti per il futuro. Basti ricordare che ogni euro pubblico ne attiva a sua volta altri due da parte delle imprese private.

soldi per santa croce giapponese dona l'eredità di famiglia - milly mostardini ( da "Tirreno, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 000 euro da un docente dell'università di Kanazawa MILLY MOSTARDINI FIRENZE. Dal 2004 un enorme cantiere è nascosto dentro la basilica di Santa Croce: vi si lavora al restauro dei quasi mille metriquadri di affreschi, che Agnolo Gaddi dipinse nella cappella maggiore, tra il 1380 e il 1385.

MILANO ALLA RICERCA di un linguaggio comune del costruire in Italia. Eire propone a... ( da "Giorno, Il (Milano)" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le conferenze formative partono il 9 giugno sul tema «Costruzione e ambiente tra premialità e oneri», il 10 giugno sarà affrontato il rapporto tra progetti privati e oneri pubblici, e l'11 giugno si discuterà di programmazione strategica nel governo del territorio. Le lezioni si tengono ogni giorno alle 15 nella Red Conference Room. Ge.Fio.

L'Università non abbandonerà Treviso ( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università non abbandonerà Treviso PADOVA Il Bo non si muove da Treviso. Nonostante la frizione con Cassamarca, che da oltre due anni non paga gli stipendi a circa cinquanta tra docenti e ricercatori dell'Ateneo impegnati nel corso distaccato in Legge di Ca' Spineda, l'Università di Padova ha deciso di mantenere fermo il proprio impegno,

La Puglia e la memoria della sua industria ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non solo per il turismo locale, ma anche per l'occupazione di giovani laureati in discipline storico-archivistiche. * Docente universitario Archivi L'iniziativa più recente , la catalogazione degli archivi delle aziende più antiche di Putignano e Fasano Berrettificio Dalena,antica industria di Putignano

L'Avanguardia tedesca Incontro alla Pinacoteca ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bari. Il relatore della conferenza di questo pomeriggio (in programma alle 17 nella pinacoteca) sarà Franco Buono, docente di letteratura tedesca all'Università di Bari. ............................................... AVANGUARDIA TEDESCA - Bari Oggi (ore 17) alla pinacoteca Giaquinto, lungomare Nazario Sauro 27.

Fistetti l'alternativo: ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bari, la forza politica capace di orientare l'ago della bilancia nel ballottaggio per la presidenza della Provincia di Brindisi. Il docente di Oria è stato scelto e supportato dai partiti della sinistra (Riformisti, Rifondazione comunista e comunisti italiani, Sinistra per la Provincia) che non si sono riconosciuti nella scelta del Partito democratico di appoggiare

Poli delle scienze, elezioni alla Federico II ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono infatti solo due i docenti che hanno manifestato la propria disponibilità a candidarsi. Massimo Marrelli per il Polo delle Scienze Umane e Sociali, al quale afferiscono le facoltà di Lettere, Economia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Sociologia. Luciano Mayol punta alla presidenza del Polo delle Scienze e delle Tecnologie della Vita,

( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: meno bugie e un vero polo delle arti» VENEZIA «Ai docenti chiederei maggiore serenità ed entusiasmo nel condividere i progetti dell'ateneo, alle istituzioni di non dimenticarsi del dialogo con le università, con cui il confronto è sempre più necessario in una città come Venezia; anche se mi rendo conto che di questi tempi sarebbe un dialogo fra poveri».

San Patrignano, istituto veronese vince concorso ( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aiutati dai docenti dell'ateneo, dovevano realizzare uno storyboard o un video capace di comunicare ai loro coetanei «un messaggio chiaro e forte di prevenzione e contrasto delle tossicodipendenze». Il prossimo 10 ottobre, a San Patrignano, si terrà la cerimonia di premiazione dei 10 migliori lavori durante il «WeFreè day»,

Padova ha deciso: ( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università. «Ma Fondazione Cassamarca rispetti i patti» TREVISO Il Bo non si muove da Treviso. Nonostante la frizione con Cassamarca, che da oltre due anni non paga gli stipendi a circa cinquanta tra docenti e ricercatori dell'ateneo impegnati nel corso distaccato in Legge di Ca'Spineda, l'università di Padova ha deciso di mantenere fermo il proprio impegno,

A Genova si misurerà lo stato di salute del mare ( da "Sestopotere.com" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di oceanografia e fisica dell?atmosfera presso l?Università di Bologna e direttore del Gruppo Nazionale di Oceanografia dell?Ingv, organizzatrice del Convegno . “La scienza e la tecnologia sviluppate in oceanografia negli scorsi venti anni hanno dimostrato che oggi è possibile monitorare il mare con satelliti e misure in situ che possono arrivare in tempi strettissimi

Senti chi piange Ecco il dizionario dei neonati ( da "Stampaweb, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il caso della ricercatrice Daniela Lenti Boerio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all?Università della Valle d?Aosta. Nata sessanta anni fa a Milano, medico specializzato in anestesia e rianimazione, si occupa da anni di psicobiologia del neonato umano e di pianti neonatali ne ha ascoltati e studiati a centinaia.

CHIAMA LA POLIZIA PER UN LADRO:MA ERA L'AMANTE DELLA MOGLIE ( da "TGCom" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania.

Gli Itis guardano alle "offerte" dell'università ( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Chilesotti e De Pretto con Padova Stage e scambio di docenti per favorire l'orientamento 09/06/2009 rss e-mail print L'Itis Chilesotti Sinergia tra l'università di Padova e l'Itis per orientare e preparare gli studenti agli studi universitari. Grazie ad un progetto quadro della Fondazione Cariverona che promuove le attività di orientamento degli istituti superiori,

Gheddafi in tenda a Roma. Proteste e città blindata ( da "Corriere.it" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà.

I mercati e la crisi: commercialisti in campo ( da "Denaro, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: occasione autorevoli docenti e professionisti che si confronteranno sul tema, tra i quali Vincenzo Moretti, docente di sociologia presso l'Università di Salerno, Giovanni Russo, docente di tecniche e metodologie informatiche presso l'Università Suo Orsola Benincasa di Napoli e Gianluigi Mangia, docente di Organizzazione aziendale presso l'Università Federico II di Napoli.

Innovativa sperimentazione sull'autismo ( da "Clicmedicina.it" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Istituto David Chiossone, docenti e ricercatori dell?Università degli Studi di Genova e dell?Istituto Giannina Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e agli esponenti dell?Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

Polinucleotidi: dalla medicina estetica a quella odontoiatrica ( da "SaluteEuropa.it" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso le Università di Genova e di Roma e libero professionista in Brescia. L'applicazione è già nota in campo estetico, in particolare in tecniche di ringiovanimento del volto, ma è nuova in ambito intraorale e parodontale: "Le capacità del gel ai polinucleotidi trovano molte applicazioni: permette di agire a livello intraorale per riempire i valli conseguenti ad azioni

Beirut Il Libano esce dalle elezioni di domenica tirando un sospiro di sollievo sebbene all’... ( da "Gazzettino, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Il programma di Nayla Tueni è tutto orientato a creare opportunità e futuro per i giovani e per le donne, per limitare la «fuga di cervelli», per scommettere su Beirut, «minacciata dalla pressione edilizia», come rinnovato e moderno scalo di un Mediterraneo di dialogo.

Grazie agli alunni una banda musicale per Marghera ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Filippo Viola ed il docente Gianluca Sfriso - hanno ringraziato Domenico Martino, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, presente al concerto insieme al referente musicale, Stefano Da Ros. A Martino, infatti, il merito di aver avviato, in momenti di ristrettezze di organici, la sezione musicale a Marghera, ma anche nelle scuole medie di Spinea,

I corsi di Giurisprudenza confermati a Treviso ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rimborsare le spese per un massimo di 26 docenti e altrettanti ricercatori e la nostra università di garantire l'intero corso di laurea della sede distaccata a Treviso della Facoltà di Giurisprudenza. Dall'anno accademico 2006-7 però Cassamarca non sta pagando i docenti e i ricercatori del Bo, in tutto 35 persone, i cui costi da tre anni stanno gravando interamente sulle casse dell'

Recependo la richiesta della Facoltà di Giurisprudenza di continuare l'attività giuri... ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: debba rimborsare le spese per un massimo di 26 docenti e altrettanti ricercatori e che l'università garantisca l'intero corso di laurea della sede distaccata a Treviso della Facoltà di Giurisprudenza. Dall'anno accademico 2006-7 però Cassamarca non sta pagando i docenti e i ricercatori del Bo, in tutto 35 persone, e i costi da tre anni stanno gravando interamente sulle casse dell'

Oggi a Palazzo Steriil con 17 Atenei ( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organizzato dall'Università euro-mediterranea Emuni con sede in Slovenia e al quale partecipa l'Università di Palermo. Docenti e studenti di tutto il mondo presenteranno in collegamento web, su http://live.emuni.si/, i propri progetti di ricerca scientifica sul tema «Unità e diversità delle identità euro-mediterranee».

Nasce associazione pedagogica ( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A seguire i docenti universitari Flora Monello e Giuseppe Traina dell' Università degli Studi di Catania parleranno della lezione educativa di Anna Maria Ortese. pedagogista insigne ed illuminata ma autodidatta. L'incontro si terrà a Comiso, presso il Centro servizi culturali.

Due chiedono la cittadinanza ( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tenuta dal docente Giacomo Dugo, del dipartimento di Scienze degli Animali e dell'Ambiente «Prof. G. Stagno D'Alcontres» dell'Università di Messina. A seguire l'incontro-dibattito sul tema «L'importanza del pesce nella dieta mediterranea», moderato dal giornalista, gastronomo e scrittore, Gaetano Basile, al quale prenderanno parte giornalisti specializzati,>

Guide turistiche, intesa per l'aggiornamento ( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e dei docenti rappresentanti dei quattro atenei siciliani si è deliberato lo stanziamento di fondi per consentire l'avvio dei corsi per le sezioni di Palermo-Trapani e Siracusa-Ragusa. I corsi relativi alle sezioni Enna - Caltanissetta - Agrigento e Catania - Messina partiranno invece nel 2010 con successivo stanziamento di fondi.

Un'alleanza planetaria contro la pandemia del terzo millennio ( da "Famiglia Cristiana" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: International Diabetes Federation e docente di Endocrinologia e malattie del metabolismo presso l?Università degli Studi di Perugia. È anche direttore presso il Centro per la ricerca e il trattamento del diabete di Dasman della Kuwait Foundation for the Advancement of Science, membro di numerosi progetti europei sul diabete.

ROMA BEDUINA (E BLINDATA) ARRIVA GHEDDAFI E CON LUI I DIVIETI: SPAZIO AEREO CHIUSO PER 3 GIORNI, SBARRATI MUSEI CAPITOLINI E TERRAZZA CAFFARELLI, VIETATO MANIFESTARE A VILLA PAMP ( da "Dagospia.com" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Emma Marcegaglia LA VISITA ALLA SAPIENZA Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà.

Lamezia Terme, Ama Calabria: successo per la maratona degli allievi dell'istituto ( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Iniziata come una scommessa, questa joint venture pubblico-privato (l?istituto si regge grazie ad una convenzione tra Comune di Lamezia Terme e Ama Calabria) è divenuta in pochi anni un sicuro punto di riferimento per quanti in città e nel suo comprensorio vogliono usufruire di una formazione musicale che prevede tanto l?

Vulcania 2009 ( da "superEva notizie" del 09-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Verona e dell'Università degli Studi di Catania. La giornata si è articolata in due grandi momenti: la mattina con un convegno dal titolo "Quei vulcanici Vini Bianchi" con la partecipazione di esperti di settore e docenti universitari italiani e stranieri, ed il pomeriggio con tre degustazioni itineranti finalizzante ad evidenziare le differenze organolettiche esistenti


Articoli

"Gli studenti non hanno spazi" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

SOCIETA'.IN COMMISSIONE COMUNALE L'ANALISI DI UNA DOCENTE "Gli studenti non hanno spazi" «Sono convinto dell'importanza del legame con l'università per la gestione della Cittadella dei giovani» dice l'assessore alla Cultura Guido Cossard. E l'università della Valle d'Aosta ha risposto, in quarta Commissione, con la breve relazione di Annamaria Pioletti, docente di geografia politico-economica e una delle rappresentanti del Comitato paritetico costituito fra l'ateneo valdostano e il Comune di Aosta. «Com'è cambiata la città dal 1946 ad oggi?» è l'interrogativo posto dalla relatrice che ha fondato il suo intervento sulla constatazione di situazioni oggettive: «Abbiamo appurato la carenza di spazi per i giovani. I 1200 studenti dell'ateneo regionale non hanno luoghi di aggregazione. E' basilare la sinergia con il Comune funzionale a un utilizzo idoneo della Cittadella. Una struttura a disposizione del bacino dei giovani della Valle d'Aosta, ma non solo. Garantisco - ha sottolineato la docente universitaria - il nostro forte interesse per una nuova progettazione del territorio». Progettazione di cui è parte integrante l'edificio di via Garibaldi, (l'apertura è prevista entro l'anno ed è destinata ai giovani fino a 30 anni) frutto della ristrutturazione dell'ex macello civico: 2 milioni di euro pagati dall'Unione europea. Con l'approvazione, in Consiglio, dell'intesa tra Comune, assessorati alla Sanità e Istruzione e Celva per accelerare i tempi di avvio, sono state spartite le quote di denaro che verranno versate al gestore che si occuperà della struttura fino al 2014: 200 mila euro annui li darà il Comune, altri 300 mila l'assessorato alla Sanità, 25 mila il Celva; l'assessorato all'Istruzione si è impegnato a finanziare attività specifiche. La gara d'appalto verrà formulata con l'inclusione del progetto guida le cui linee principali sono state verificate in Commissione. L'offerta dei servizi dovrà assicurare il Centro Informagiovani, teatro, laboratori artistici, multimediali e spazi espositivi. Nella Cittadella troveranno posto sale di registrazione e Internet point, oltre alla caffetteria e il forum, ovvero spazi di incontro. Cossard indica nel Centro di documentazione il fulcro dell'interazione tra i giovani: «E' studiato per favorire la circolazione tra giovani dei prodotti realizzati da loro stessi: verrà dato ampio spazio all'archiviazione e alla disponibilità di documenti multimediali, sia video che audio».\

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L'uomo che svela i segreti dei sogni (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Personaggio Maurizio Gasseau IL PRESAGIO DEL 2000 TRENT'ANNI DI RICERCHE E' insegnante in un nuovo corso dell'UniVda LAURA SECCI L'uomo che svela i segreti dei sogni «Una studentessa sognò onde altissime sui binari poco prima dell'alluvione» Alle categorie di Macrobio ha aggiunto i «ricorrenti» e quelli a contenuto sociale AOSTA In una vita media di circa 75 anni si passano quattro anni e mezzo nello stato Rem, cioè nella fase del sonno in cui appaiono i sogni. Molti non sono ricordati al mattino e finiscono nell'oblio. Quanto è importante capire questi contenuti onirici, quei flash che nella mente del sognatore si attivano in pochi secondi, ma che sembrano durare ore? All'Università della Valle d'Aosta è nato il primo corso di studi che insegna come interpretare i sogni. «Non esiste un solo tipo di sogno - spiega Maurizio Gasseau, professore di Psicodinamica del sogno all'ateneo valdostano e docente all'Università di Torino -. Nell'universo esistono sette mondi, ovvero sette categorie di sogni». Alle cinque categorie già individuate dal filosofo latino Macrobio (il sogno simbolico, la visione, l'oracolo, l'incubo e il sogno phantasma), Gasseau, che in trent'anni di studi ha analizzato oltre 20 mila sogni, ne ha aggiunto altre due: quelli ricorrenti e quelli a contenuto sociale. «I sogni ricorrenti - continua il docente - sono piuttosto frequenti soprattutto fra persone che non hanno fatto un'analisi. Una volta compresi, non si manifestano più e la psiche si apre a nuovi contenuti». L'ultima categoria è quella dei sogni a contenuto sociale, in cui il sognatore riesce a cogliere qualcosa del piccolo gruppo o della comunità in cui è inserito e a dare importanza ai contenuti del sogno per scopi sociali. «Tra i sogni che percepiscono una dinamica in un campo sociale - racconta Gasseau - ricordo quello di una studentessa di Aosta che frequentava la facoltà di Psicologia a Torino. Pochi giorni prima dell'alluvione che colpì la Valle nel 2000, raccontò in aula di aver sognato delle onde altissime che si riversavano sulla ferrovia, coprendo d'acqua i binari e impedendole di raggiungere l'università». Visto lo scenario tutt'altro che rassicurante, in cosa si distingue un sogno da un incubo? «Gli incubi, già studiati da Macrobio, sono sogni importanti - spiega Gasseau - e, nella mia esperienza analitica, sembrano contenere messaggi da comprendere, esprimono la necessità di far crescere qualcosa di nuovo nella propria esperienza di vita. Quando c'è una crisi, è molto importante nel lavoro analitico comprendere il significato degli incubi». Nella seconda categoria di sogni, i «visio», c'è invece la visione esatta di ciò che accadrà. Ma come può la scienza spiegare in modo razionale questo fenomeno? «L'irrazionale fa parte della conoscenza - dice ancora Maurizio Gasseau -. Pensiamo al sogno del duca Vittorio Amedeo II di Savoia, che, al ventesimo anno dell'assedio di Torino, sognò di vedere una basilica eretta sul colle di Superga e totalmente visibile dalla città. Non c'era una chiesa sul colle di Superga a quel tempo. Contemporaneamente sognò i francesi lasciare gli accampamenti e abbandonare il lungo assedio». Il docente non ha dubbi: il sognatore vede qualcosa che accadrà e sicuramente il sogno muove qualcosa nel sognatore. «Il duca fece un voto: se l'assedio fosse cessato, avrebbe costruito una basilica. E così accadde. Se voi guardate da Torino la Basilica di Superga è rialzata, in modo che la base si veda anche dalla città, e all'altare c'è un altorilievo con la visione del duca».

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Donazione alla biblioteca (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

MIRANDOLA Donazione alla biblioteca MIRANDOLA. La Biblioteca Comunale «Garin» ha ricevuto parte del fondo librario appartenuto al prof. Emilio Bonfatti, mirandolese, docente di Lingua e Letteratura Tedesca presso l'Università di Padova dal 1982 alla morte, avvenuta nel 2007. Su sua espressa volontà, la moglie del professore, Mariantonietta Sonvilla, ha donato alla Biblioteca 449 volumi di narrativa, teatro, saggistica, la maggioranza dei quali in lingua originale, che verranno quanto prima catalogati e messi a disposizione del pubblico. La donazione verrà poi adeguatamente pubblicizzata in un'apposita giornata che vedrà la presenza di studiosi di letteratura tedesca, ed in particolare del periodo barocco, del quale il professor Bonfatti era specialista. «Il Comune - riferisce una nota municipale - ringrazia vivamente i famigliari di Emilio Bonfatti per la generosità dimostrata e l'affetto nei confronti del paese natale da parte del professore». Una iniziativa davvero importante che contribuirà a rendere più ricco il patrimonio librario della biblioteca comunale «Garin».

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La parola alle imprese, si giudicano i lavori dei corsisti (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

La parola alle imprese, si giudicano i lavori dei corsisti A conclusione della nona edizione dell'iniziativa "La parola alle imprese" si terrà mercoledì 10 giugno 2009 alle ore 10 presso la Sala Convegni ‘Giuseppe Piana' dell'Università Cattolica un incontro dal titolo "La valutazione dei lavori di fine corso: la sfida per un progetto di qualità sostenibile" che vedrà l'intervento di Luciano Pigorini (imprenditore agricolo) e di Roberto Mondellini (consulente di marketing e di comunicazione) che valuteranno insieme i lavori di ricerca svolti dagli studenti del corso di marketing durante l'anno accademico appena concluso. Durante il corso di marketing del professor Roberto Nelli gli studenti si sono impegnati per trovare una soluzione metodologicamente corretta a un reale problema di mercato, sottoposto all'inizio dell'anno da Luciano Pigorini, imprenditore agricolo di Viustino, che tornerà nuovamente in università per formulare le sue valutazioni circa i lavori svolti dagli studenti. Il costante confronto con il mondo delle imprese costituisce una peculiarità del corso di Marketing, che da ben nove anni è affiancato dal ciclo di incontri "La parola alle imprese" che vuole dare voce ai rappresentanti di alcune tra le realtà aziendali più significative del proprio settore, allo scopo di offrire agli studenti l'opportunità sia di conoscere le esperienze concretamente realizzate, sia di mettere in pratica i modelli teorici appresi durante le lezioni in aula. La "sfida" posta agli studenti quest'anno consisteva nell'analizzare le tendenze di consumo dei prodotti avicoli ruspanti, allo scopo di individuare nuove opportunità di mercato per un prodotto di qualità a un prezzo sostenibile rivolto ai diversi segmenti di consumatori individuati. Mercoledì gli studenti concluderanno il loro percorso di studio e di ricerca ottenendo una valutazione finale, che integrerà le conoscenze teoriche con il saper fare pratico: il voto d'esame, infatti, considererà, da un lato, l'esito della prova scritta teorica formulata dal docente e, dall'altro lato, il giudizio sul lavoro pratico suggerito dall'imprenditore, che ha posto gli studenti di fronte a un reale problema di mercato. 07/06/2009

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l'età dei candidati (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 16 - Pagina Aperta L'età dei candidati L'età dei candidati ai concorsi pubblici Gentile direttore, vorrei sottoporle il caso del bando per selezione di collaboratori particolarmente qualificati ai sensi dell'articolo 10, comma 2, dell'ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n. 3755 del 15 aprile 2009. Requisito età richiesta dal bando non superiore ai 35 anni. Io sono a conoscenza che in accordo all'articolo 3, comma 6, della legge 15 maggio 1997 n. 127 che specifica che non ci sono limiti di età per i concorsi pubblici. Io sono residente in un comune dell'Abruzzo, ho 38 anni ho una laurea in Discipline informatiche con esperienze legate ai requisiti che chiede il bando che riporto: «pregressa esperienza professionale, di almeno ventiquattro mesi, nell'ambito specialistico della formazione universitaria per la quale si concorre acquisita attraverso lo svolgimento di una documentata attività di ricerca, studio o lavoro con compiti di responsabilità». Nel mio curriculum pregresso superiore ai 24 mesi ho svolto diverse attività formative e ho un dottorato di ricerca in Ingegneria informatica e ho organizzato corsi universitari e seminari anche per conto dell'Ordine degli ingegneri di Chieti di cui sono rappresentante nazionale all'interno del comitato per ingegneri dell'Informazione iscritti all'Albo. Non capisco le motivazioni giuridiche del limite di età che mi sembrano molto opinabili. Vorrei esporre il caso affinché si possa rettificare con urgenza il bando e aprirlo anche a persone con requisiti di età come me e che sono residente in Abruzzo e con titoli di sicuro di giusto profilo per concorrrere al concorso suddetto. La scadenza del bando è prevista per il 13 giugno. Roberto Fresco e-mail I docenti di Chimica contro la riforma Gentile direttore, i docenti di Chimica chiedono che siano prese in considerazione alcune proposte nella riforma. Si nota con sconcerto che la Chimica in praticamente tutti i licei, compreso il liceo scientifico con opzione tradizionale (con latino), si trova anacronisticamente accorpata (come nell'800) nell'insegnamento-calderone Scienze naturali insieme alle scienze (biologiche e naturali), con l'unica eccezione dell'opzione liceo scientifico tecnologico, unico caso tra tutti i Licei in cui la chimica e le scienze (naturali e biologiche) sono separati. Ci chiediamo perché tale semplice separazione, per la quale è ovvio che il docente laureato in chimica insegni la chimica, e il laureato in scienze le scienze, non sia attuata in tutti i licei. Se il problema che impedisce questa giusta distinzione tra insegnamenti diversi e distinti tra loro (chimica e scienze) fosse quello del numero totale delle ore, che non può sforare certi valori, basterebbe che nel biennio iniziale (prima e seconda) si insegnasse la sola chimica e nel triennio finale le scienze naturali e biologiche. Ciò peraltro sarebbe in linea con ovvie propedeuticità, cioè che l'insegnamento delle scienze naturali deve essere preceduto da quello della chimica inorganica e le scienze biologiche dalla chimica organica. Per gli istituti tecnici e professionali con preoccupazione notiamo che si ha un notevolissimo taglio delle ore di tutte le discipline scientifiche e tecnologiche, di cui sono la Chimica e le discipline chimiche ad essere maggiomente colpite. Un gruppo di docenti di Chimica e-mail Il decoro a Montesilvano sud Gentile direttore, è un argomento più leggero rispetto a quello relativo al sisma ma importante per il decoro di Montesilvano sud. Quel grezzo di un piano che insiste da anni davanti al Palaroma e le erbacce che lo contornano sarà il biglietto di presentazione di Montesilvano e del Palazzetto per tifosi, turisti e ospiti nei bellissimi giorni dei Giochi del Mediterraneo. Non sarebbe bello se il Comune, lo sottraesse temporaneamente al proprietario, per trasformarlo in un cubo pubblicitario per la nostra regione? Sulle facce del cubo si potrebbero applicare poster con le bellezze dell'Abruzzo, con i loghi dei Giochi e anche pubblicità di privati. Non guasterebbero lo sfalcio delle erbacce e un nuovo asfalto nella zona. Lettera firmata Montesilvano

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arte e solidarietà per la festa del volta (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

L'edizione 2009 della manifestazione dedicata a raccolte di fondi per l'Unicef e per la ricostruzione della scuola di Onna Arte e solidarietà per la festa del Volta Al Sirena 500 studenti chiudono l'anno con mostre, danza e teatro FRANCAVILLA. A Palazzo Sirena 500 studenti per la Giornata dell'Arte e della Solidarietà «Il sogno». Arte, danza, teatro e musica hanno accompagnato ieri, l'annuale edizione della manifestazione organizzata dal liceo scientifico Volta a chiusura dell'anno scolastico. Il filo conduttore è stata la solidarietà, che la scuola ha concretizzato attraverso una iniziativa in collaborazione con l'Unicef, finalizzata alla raccolta di fondi per la ricostruzione di una scuola ad Onna, il paese dell'Aquilano maggiormente distrutto dal terremoto. Insieme alla preside Lucilla Serafini, studenti e insegnanti, hanno sposato il progetto dell'Unicef (coordinato dalla responsabile provinciale Annarita Rocci) anche i collaboratori e il personale Ata del Volta (Maria De Simone, Rita Di Domenica, Vincenza D'Alonzo, Annalucia Giuliani, Francesca D'Alonzo, Loreta Pili) che con la supervisione del direttore amministrativo Anna Maria Cianci, hanno realizzato le bambole Pigotta poi vendute in piazza. All'interno del Sirena, gli studenti sono stati protagonisti di un spettacolo all'insegna dell'arte a 360 gradi. Nel salone dei Marmi sono state allestite la mostra dei dipinti sul tema «Il Sogno», (curata dal docente responsabile e coordinatore del progetto Giornata dell'Arte, Antonio Paolucci) e quella fotografica a cura della professoressa Maria Pia Falcone, che attraverso gli scatti ha raccontato i momenti più significativi delle attività svolte in classe. L'insegnante Cinzia Taraborrelli ha guidato i ragazzi nello performance «D-day» tratta dal libro «Sangue e sabbia» scritto dall'alunna del Volta Sara Caramanico, mentre la docente Marzia Di Carlo con la regista Emanuela De Amicis ha curato lo spettacolo teatrale «Sogni in versi», dove attraverso le loro poesie, i liceali hanno raccontato la vita, gli affetti, i sogni di un poeta che fatica a dar forma ai suoi pensieri. Per l'Unicef, è intervenuta la docente dell'università D'Annunzio Eide Spedicato. Si sono registrati anche gli interventi degli alunni Giada Palazzoli e Lorenzo Ciofani. A chiusura della mattinata, buffet in piazza con contributo a favore degli studenti dell'Aquila; nel pomeriggio la replica della piéce, poi musica fino a notte con le band del liceo. Giuseppina Gherardi

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Un referendum cittadino a ottobre per decidere il futuro di via Candiani (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Legnano)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 2 Un referendum cittadino a ottobre per decidere il futuro di via Candiani LO PROPONE RICCARDO GERMANI DI RDB LEGNANO «A OTTOBRE vogliamo lanciare un referendum a Legnano sul futuro del Civile. Andremo quartiere per quartiere per raccogliere i pareri delle persone. Perché dev'essere chiaro che se oggi, in via Candiani, un posto per un anziano ammalato cronico lo si trova comunque, magari fuori reparto, nel nuovo ospedale per acuti non ci saranno letti per casi come il suo». Riccardo Germani, infermiere in Psichiatria al Civile, porta avanti la sua battaglia. Il sindaco Lorenzo Vitali, sul ventilato referendum, si era già espresso in termini chiari: non s'ha da fare e non si farà. «Ai cittadini non viene mai chiesto nulla - replica Germani -. Ma qui si tratta di dismettere un'area importante legata alla loro salute, costruita con la fatica dei nostri padri e il concorso dei Comuni limitrofi. Parliamo di un ospedale di circolo». Alberto Morelli passa buona parte della sua vita al pronto soccorso. «Oggi qui arrivano persone che vogliono curare l'unghia incarnita. Nel nuovo ospedale certa gente non sarà più visitata. Si cureranno solo gli acuti. Dobbiamo preoccuparci allora per tutti gli altri malati. L'Organizzazione mondiale della Sanità parla di salute "intesa anche nei suoi aspetti sociali e psichici". Noi sappiamo che oggi sono in aumento le patologie come l'Alzheimer. Nei Paesi scandinavi hanno creato punti di incontro in cui questi malati svolgono semplici, ma importanti attività: la lettura del giornale, i cruciverba". Ornella Cameran (infermiera in Psichiatria) ha ricordato che un ex "Comitato a difesa del Civile", presieduto da Livio Tamberi, si è inabissato: ora non è più tempo di disinteressarsi. Gianfranco Cattaneo (infermiere in Ortopedia): "Al Civile abbiamo già promosso un referendum sulla riqualificazione del Civile, con dati schiaccianti: su 565 votanti, i sì sono stati 561, i no 4, le schede bianche e nulle 0». Gianni Pagliarini (responsabile nazionale lavoro Partito dei comunisti italiani) è intervenuto alla serata: «Negli anni abbiamo visto un abbondante trasferimento di servizi sanitari dal pubblico al privato: il vostro progetto è in controtendenza, e tutela i posti di lavoro». S. V.

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l'isolamento tecnica migliore contro il sisma (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

La protezione degli edifici L'isolamento tecnica migliore contro il sisma CHIETI. Sono molti gli spunti di un certo interesse offerti all'opera di prevenzione dal convegno sui moderni sistemi per la costruzione, ricostruzione ed adeguamento sismico che si è svolto all'università. Più di 200 tra imprenditori, docenti e tecnici hanno partecipato alla discussione organizzta dall'Ance Chieti (sezione costruttori di Confindustria) con l'Enea, il Glis e la sezione territoriale dell'Anti-Sismic Systems International Society (Assisi). «I recenti eventi sismici», è il commento di Paolo Primavera, presidente Ance, «hanno evidenziato l'assoluta necessità di intraprendere, con decisione, un'opera di prevenzione, sensibilizzando il vasto mondo degli operatori del settore delle costruzioni verso l'utilizzo di moderne tecnologie antisismiche. Già sono stati introdotti nella legislazione nazionale più stringenti criteri di progettazione che trovano la loro espressione più completa in un decreto ministeriale sulle "Nuove norme tecniche per le costruzioni", limitando definitivamente il gap tra la normativa italiana e gli eurocodici». Tecnici e docenti hanno trattato i temi dell'adeguamento sismico e di nuovi sistemi ostruttivi. Illustrate caratteristiche e peculiarità dell'isolamento sismico, la tecnica più efficace di protezione degli edifici che, grazie all'aumento del periodo di oscillazione riduce l'energia trasmessa dal terremoto alla costruzione, evitando di conseguenza i danni non solo agli elementi strutturali, ma anche a quelli non strutturali e a tutti i contenuti. L'isolamento sismico, inoltre, rallentando le vibrazioni e riducendone drasticamente il numero, minimizza il panico, aspetto particolarmente importante per uffici pubblici e scuole.

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Finale capitale della preistoriaper parlare di "Neolitico in Italia" (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Finale capitale della preistoriaper parlare di "Neolitico in Italia" workshop e convegno scientifico Le rivoluzioni culturali di settemila anni fa sono ancora oggi alla base del nostro vivere: un'affermazione che può sembrare strana ma che deve far riflettere sul valore di un particolare momento della Preistoria, il Neolitico, che sarà oggetto di studio nel convegno-workshop dal titolo "Il pieno sviluppo del Neolitico in Italia" in corso da domani, sino a mercoledì, a Finale presso il Museo Archeologico e l'Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo. Promosso da numerosi enti di tutela e ricerca, tra cui l'Università di Roma "La Sapienza", la Direzione Regionale per i Beni Culturali della Liguria, le Soprintendenze per i Beni Archeologici e l'Istituto Nazionale di Studi Liguri con la collaborazione del Comune di Finale, il convegno porterà nella cittadina ligure un centinaio di studiosi, italiani e stranieri, che presenteranno le più recenti e importanti scoperte effettuate in Italia sul Neolitico. Un momento storico di svolta, come sottolineano gli esperti, corrispondente all'incirca al quinto millennio avanti Cristo, in cui si creò una vera e propria rivoluzione sociale e tecnologica da cui si svilupparono l'agricoltura, l'allevamento e la produzione ceramica. La scelta di Finale quale sede dell'incontro non è casuale. Il Finalese, infatti, rappresenta una culla per la storia dell'uomo con importanti testimonianze legate al Neolitico, primi fra tutti i reperti che gli archeologici hanno riportato alla luce duranti gli scavi svolti all'interno della Caverna delle Arene Candide, oggi al centro di un progetto di valorizzazione promosso dal Ministero per i Beni culturali della Liguria. Di recente proprio in questo sito sono state avviate nuove indagini scientifiche per approfondire le ricerche in un sito che potrebbe avere ancora molto da svelare. A ribadire il valore storico del territorio del finalese sarà l'intervento dei docenti Arobba e Caramiello che parleranno dello sfruttamento delle risorse vegetali durante il Neolitico medio nel sito finalese di Pian del Ciliegio. L'incontro di domani sarà organizzato con la formula del workshop attraverso una serie di tavole rotonde in cui sarà possibile discutere e confrontare, anche tra metodologie e approcci di studio differenti, i dati più recenti acquisiti dai ricercatori in tutta Italia. Un'occasione importante per Finale che, per alcuni giorni, sarà davvero "capitale" della Preistoria. Gli atti del convegno saranno pubblicati sulla "Rivista di Studi Liguri". silvia campese 07/06/2009

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NATO AD AGRIGENTO il 17 agosto 1978, Giacomo Licata è da pochi giorni il nuovo segretario terri... (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Como)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

IL PERSONAGGIO pag. 5 NATO AD AGRIGENTO il 17 agosto 1978, Giacomo Licata è da pochi giorni il nuovo segretario terri... NATO AD AGRIGENTO il 17 agosto 1978, Giacomo Licata è da pochi giorni il nuovo segretario territoriale della Flc (Federazione lavoratori conoscenza), il sindacato del settore Scuola, Ricerca, Università e Formazione professionale della Cgil. Dopo aver sostenuto gli studi superiori al Liceo scientifico di Gela, ha conseguito all'Università di Palermo la laurea in Lettere e Filosofia. Ha ereditato la passione per l'insegnamento dai genitori, entrambi docenti, e nel 1999 è arrivato a Como dove nel 2002 ha sostenuto il concorso per diventare di ruolo. Vinto il concorso, ha cominciato ad insegnare presso l'Istituto comprensivo "Como Borghi", precisamente alla scuola primaria di via Viganò. Uno dei suoi motivi di grande soddisfazione è il fatto che su 27 studenti della sua classe ben 18 sono stranieri e quindi si è potuto insaturare un percorso di aggregazione che sta dando ottimi risultati. Dalla fine dell'anno scolastico, si occuperà totalmente del nuovo incarico sindacale.

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Bittante, da Agripolis al Bo: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PADOVA data: 07/06/2009 - pag: 8 La corsa al Bo Internazionalizzazione e rapporti con le istituzioni: la sfida con Zaccaria e Palù per il nuovo rettorato Bittante, da Agripolis al Bo: «Indipendenza e trasparenza» L'ex preside di Agraria: «Con me anche Muraro e Marchesini» LEGNARO Maestoso se ne sta il monte Civetta, che con le sue guglie appuntite pare muoversi in un abbraccio. Giovanni Bittante ne ha una foto sul computer. «L'ho fatta dal mio piccolo appartamento in montagna, dove appena posso mi rifugio per riflettere», dice. E tra il massiccio e il professore si nota quasi una simbiosi. Ma è un pensiero di un attimo. Basta affacciarsi alla finestra del suo studio, al terzo piano di una moderna palazzina immersa nel verde, per capirlo: il vero regno di Bittante è Agripolis, il campus della Facoltà di Agraria realizzato a Legnaro nel 1994, che in pochi anni si è imposto come struttura di eccellenza a livello europeo. «Qui dentro c'è la mia mano confessa il docente, attuale direttore del Dipartimento di Scienze Animali - . Con Mario Bonsembiante (ex Rettore del Bo e maestro di Bittante, ndr), ho contribuito in modo decisivo allo sviluppo del centro, mettendo insieme didattica, ricerca e servizi». E non è una bugia. Assieme ai brillanti risultati conseguiti come preside della Facoltà di Agraria, che al termine dei suoi due mandati è balzata al primo posto in Italia nella classifica Censis, Agripolis è stato il biglietto da visita del professore nella candidatura alla successione di Vincenzo Milanesi. Ma ora a Bittante questo non basta. E lo sa. Perciò giovedì, nel pieno del dibattito a Giurisprudenza, di fronte allo stupore degli altri due competitor, il docente ha estratto dal cilindro la mossa a sorpresa: i nomi dei colleghi che ne appoggiano la candidatura. Nomi importanti, da Cesare Dosi a Eugenio Calimani, per passare da Andrea Rinaldo. Un bel colpo, professore. «Si, ma loro non sono gli unici. Anche se altri nomi almomento non posso farne, posso dire però che anche due ex rettori sono dalla mia parte: si tratta di Gilberto Muraro e Giovanni Marchesini». Ha parlato di Bonsembiante: considerato il rapporto che il suo maestro ha con Giancarlo Galan, non è rimasto un po' stupido nell'apprendere che il Governatore sembra più ben disposto nei confronti del suo rivale Palù? «L'unica affermazione che ha fatto Galan è che ne ha già abbastanza della sua campagna elettorale. Del resto non mi interessa. E poi, per quanto riguarda Bonsembiante vorrei che si smettesse di citarlo di continuo: sono suo allievo dal punto di vista scientifico, ma non è detto che io la pensi come lui dal punto di vista politico. Non sono mai stato legato a nessun partito e nessun apparato. Tengo molto al rispetto e all'indipendenza». Tra Università e politica il legame sembra farsi sempre più intenso. Se dovesse diventare rettore come gestirà questo rapporto? «La mia posizione è che bisogna rapportarsi con le Istituzioni: il ruolo politico sul territorio è importante. Ma l'Università deve cercare di fare politica con la "p" maiuscola. E per i partiti nessuno spazio ». Se passa la riforma Gelmini gli atenei si troveranno a fare i conti con un CdA composto in gran parte da esterni. Le piace l'idea? «Credo che le vere idee del governo emergeranno solo dopo le elezioni. Nel disegno di legge comunque è previsto che il CdA sia di nomina del rettore: in questo caso il vero problema sarà uno, cioè nelle mani del Magnifico si concentrerà un potere eccessivo. Tanto da farlo diventare più un monarca, che un "primus inter pares". Che è l'accezione che io preferisco». Come ha giudicato il lavoro fatto dall'attuale governo del Bo in tema di valutazione? «Insufficiente. Sono state fatte moltissime valutazioni, da quella dei dipartimenti, a quella della didattica, ma sono tutte rimaste nei cassetti. Cioè, non sono state mai rese pubbliche. Certo, la valutazione provoca rogne, perché quando i risultati vengono pubblicati la gente li guarda. Ma senza il confronto e la condivisione non serve a nulla». Rapporto con l'estero. Il Bo è al 296esimo posto. Perché si fa così fatica dal punto di vista dell'internazionalizzazione? «Dico solo questo: durante l'ultimo Senato accademico è passata una mozione per incentivare gli insegnamenti in in inglese. Ed è stata presentata una tabellina: Agraria ha corsi in lingua per 154 crediti formativi, Ingegneria per 285, Scienze per 178. Sa come è messa Medicina? E' penultima con soli 17,5 crediti formativi. Insomma l'internazionalizzazione non si fa a parole. E' per questo che a volte parlo di fuga in avanti: si guarda a Cambridge e Oxford, ma se si fanno le classifiche delle facoltà italiane non tutte le nostre sono al primo posto». Giovanni Viafora In lizza Giovanni Bittante Ha portato Agraria di Padova al primo posto tra le facoltà italiane del settore

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La lingua sarda nella globalizzazione (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 07-06-2009 CIRCOLO GRAZIA DELEDDA OGGI CONVEGNO La lingua sarda nella globalizzazione II Lakanas apertas/confini senza frontiere. Il circolo Grazia De ledda, con sede in via Baganzola 7, luogo di incontro storico tra la comunità sarda e la città di Par ma, propone un convegno-evento sul tema del linguaggio (Lingue madri), fonte della cultura dei territori e troppo spesso strumento di divisione e di frattura. Oggi, dalle 9.45, nel salone del Circolo, si terrà l'incontro dal titolo «Lingua sarda e lingue minoritarie nella globalizzazione». Interverranno gli studiosi Diego Corraine, direttore dipartimento di Lingua sarda, Simone Pisano, docente di glottologia all'Università di Cagliari, Giovanni Gonzi, Scienze dell'educazione dell'Università di Parma. Dopo le relazioni sono previsti interventi poetici e musicali. Giancarlo Ilari ed Ettorina Cacciani leggono Pezzani e Zerbini, Giuseppina Pira e Antonio Gonario Pirisi leggono Lukia Pinna, Antonella Anedda, Remunnu Piras. Gli interventi musicali sono di Corrado Medioli, fisarmonica, Fabio Melis, launeddas, Marzio Matteoli, chitarra e liuto. Ieri invece si è tenuta la proiezione del film «L'uomo che cerca parole» di Mario Ghiretti e Gigi dall'Aglio, presentato con successo al Film Fest di Roma e al Festival del cinema africano di Milano. Convegno La locandina.

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Un concerto classico da medici (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 07/06/2009 - pag: 9 Biro a segno di FRANCO TONTOLI Un concerto classico «suonato» da medici Il frastuono e la musica da rimbambimento di fuori, quella che in una parola, presa a prestito dall'esperienza spagnola e oggi di dominio corrente anche in Italia, vien detta movida; un salotto ovattato e cascate di note che depurano l'udito e lavano l'anima, quel che in più parole si dice serata musicale in casa. La diresti una serata di fine Ottocento, comunque d'altri tempi quella offerta venerdì sera che notoriamente è il sabato del sabato da Rosa Pellegrino che è farmacista in corso Giannone, dai fratelli Michele che è pediatra in quel di San Giovanni Rotondo e da Lorenzo che è neurologo nell'ospedale di Caserta. Tre professionisti della Medicina ma «anche» tre pianisti eccellenti perché i genitori Domenico, magistrato, e Velia, farmacista, prima che metterli alle prese con i quaderni li fecero avere a che fare con le scale musicali e gli spartiti, e successe che Chopin lo conobbero molto prima di Collodi e Schumann sicuramente in anticipo rispetto a De Amicis. Non soltanto un concerto da trio, comunque. C'erano ancora: Vittorio Oriani, medico d'urgenza dell'ospedale di Caserta, nell'occasione flautista e chitarrista con la moglie Angela, fine pianista, senza dimenticare Crispino D'Amico, docente di Fisica ma nella fattispecie violoncellista. Giuseppe Di Maio, ordinario alla facoltà di Scienze Matematiche della Seconda Università di Caserta, uno che in cattedra «sgrida» da tenore ma con lo spartito è un baritono superbo. Completavano il cast: Vladimir Kocapi, professore di violoncello e la moglie Maddalena Ambrosino, soprano, gli unici che nella vita sono «soltanto » (per modo di dire) musicisti di professione e non «anche» medici. Il salotto di casa Pellegrino per circa tre ore che sembrano volare, pare l'Auditorium della Scarlatti, il programma per scelta di autori ed esecuzioni sarebbe più che degno del Teatro di Corte della reggia, che se lo si aprisse di più ai geni musicali nostrani e meno ai convegni sui capogiri o alle fiere della mozzarella sarebbe gran cosa. Tra notturni, allegretti e andanti con moto, inframmezzati da liriche melodrammatiche per voci soliste ed anche canzoni del repertorio napoletano classico, la serata fluisce e la si gode come se trascorsa in un centro benessere. Finisce con Giuseppe Di Maio che ricama il mozartiano «Dove andrai farfallone amoroso» dalle Nozze di Figaro e Lorenzo Pellegrino che inforca il pianoforte e sciorina un «Cosa fai Berlusconi amoroso», una satira educata e finissima che se arriva alle orecchie di Silvio l'affida ad Apicella e senti che successo. Ma a sentire gli applausi calati a fine serata, un successone è già stato il concerto.

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onna dopo il terremoto, confronto su memoria e futuro (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Altre Onna dopo il terremoto, confronto su memoria e futuro Lunedì iniziativa della Pro loco: dibattito a più voci nel borgo cancellato dal sisma ONNA. Sarà il primo confronto pubblico e a più voci organizzato dagli onnesi per riflettere su quello che è accaduto nella notte del sei aprile. Il titolo è: Onna dopo il terremoto, la memoria e il futuro. L'iniziativa è stata ideata dalla Pro Loco e si svolgerà domani pomeriggio alle 19 nella chiesa tenda di Onna, a fianco alla tendopoli. L'incontro sarà introdotto dal presidente della Pro loco Vincenzo Angelone e sarà coordinato da Giustino Parisse e Aldo Scimia. E' prevista la partecipazione del professor Umberto Dante docente di storia contemporanea dell'Università dell'Aquila (che negli ultimi anni ha presieduto il premio lo Storico del villaggio che si svolge proprio a Onna), di Padre Alberto Valentini preside dell'Istituto di Scienze religiose, di Vincenzo Vivio docente e storico d'arte, di Franco Papola presidente della Onna Onlus. E naturalmente potranno intervenire tutti gli onnesi che lo vorranno. Lo spirito del confronto è quello di parlare di Onna che c'era, di quello che è rimasto e di quello che si può ipotizzare per il futuro. Più che della ricostruzione materiale si dibatterà di come potrà rinascere, intorno alla memoria del passato, uno spirito comunitario che non disgreghi l'identità del borgo. Il centro storico di Onna nella notte del sei aprile è stato completamente distrutto, 41 le vittime su una popolazione di 350 abitanti. TEMPERA. Questa mattina nella tendopoli di Tempera prime comunioni per i bambini del paese. La cerimonia sarà presieduta dal parroco Don Giovanni Gatto che la notte del sei aprile è stato salvato dalla sua cagnetta che lo svegliato e "guidato" fra le macerie. Alla fine è previsto un pranzo comunitario.

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Conservatorio Pergolesi, il gemellaggio è in musica (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Apprezzata la masterclassdopo la collaborazionetra l'Orchestra delle Marchee l'Università di New York Conservatorio Pergolesi, il gemellaggio è in musica Fermo Fermano sempre più internazionale sotto il segno della musica. Nasce da una collaborazione-gemellaggio tra l'Orchestra da Camera delle Marche organizzata dal violinista Luca Marziali e l'Università americana Duny Fredonia University di New York una masterclass che si è svolta al conservatorio Pergolesi. Docente il grande tenore Giuseppe Sabbatini che è anche direttore artistico dell'Orchestra da Camera delle Marche. Per parteciparvi, sono arrivati anche i 14 migliori allievi della classe di canto dell'Università newyorkese che hanno soggiornato nel nostro territorio per una decina di giorni esibendosi poi in vari concerti con la collaborazione artistica di Giacomo Sebastianelli, insieme al Quartetto d'Archi Postacchini di cui fanno parte le prime parti dell'Orchestra da Camera delle Marche. Al termine della masterclass i migliori elementi hanno anche preso parte ad una serata lirica in cui sono state eseguite le più belle pagine di opere del grande repertorio operistico italiano, da "La Cenerentola" di Rossini alla "Traviata" di Verdi fino a "Madama Butterfly" di Puccini, con la partecipazione del pianista Jim Welch, del Postacchini, la direzione artistica di Julie Newell, stage director Paul Mockovak, direttore Marcello Cormio. Una collaborazione proficua che ha nel tenore Giuseppe Sabbatini anche una esperta e sicura bacchetta nelle vesti di direttore d'orchestra. E a settembre la compagine orchestrale che nasce ed ha sede nel Fermano è stata chiamata per una tournée di concerti negli Usa. Sabbatini è soddisfatto: "I giovani musicisti di grande valore di questo territorio dice mi stimolano a gettare le basi per creare qualcosa di grande". CAR.MA.,

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Per Unicam c'è un nuovo primato (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Al primo posto in Italia per iscritti al corso triennale in Tecnologie per il restauro dei beni culturali Per Unicam c'è un nuovo primato Camerino Ancora un importante riconoscimento per l'Università di Camerino. Il corso di laurea triennale in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali" dell'antico ateneo ducale è stato classificato al primo posto assoluto per numero di laureati nell'anno solare 2008 tra tutti gli atenei italiani. Su un totale di 386 laureati, in tutto il territorio nazionale, 41, di cui 31 donne, provengono dall'ateneo camerte. Il dato è stato reso noto nei giorni scorsi dall'Ufficio statistico del Ministero dell'Università e della Ricerca. "La notizia ci rende particolarmente soddisfatti ha dichiarato il professor Gabriele Renzi, Presidente della Classe di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali perchè premia l'ottima sinergia tra docenti, studenti e personale del nostro corso di laurea. Inoltre ben il 33% degli studenti che hanno terminato il loro percorso di studi proviene da fuori regione, un dato questo che sottolinea la notevole attrattività del corso". Un mix di successo, dunque, che pare spiccare in un aspetto in particolare: il rapporto che si crea tra docente e allievo e che favorisce la didattica. "E' interessante notare anche prosegue il professor Renzi - che in riferimento al numero degli immatricolati nell'anno accademico 2008-09, la classe 41 di Unicam si pone al quinto posto, preceduta solo da alcuni Atenei di dimensioni maggiori". Numeri, questi, che lasciano ben sperare per il futuro e che mettono in evidenza l'esigenza, per l'Italia, di figure professionali altamente specializzate. "Il corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali spiegano infatti da Unicam - forma una innovativa figura di Tecnologo Diagnosta, dotato anche di un'ampia conoscenza del patrimonio artistico, storico, architettonico ed etnoantropologico ed esperto nelle metodologie più avanzate che possono essere messe in opera per verificare lo stato di conservazione del Bene Culturale ed impostare i successivi interventi di restauro". Alta specializzazione, dunque, sul modello internazionale, che consente anche un più facile accesso al mondo del lavoro. Non a caso, la notizia del primato del Corso in Conservazione e Restauro, assume maggiore rilevanza alla luce dei risultati pubblicati non più di qualche mese fa da Almalaurea, secondo cui i laureti dell'Università di Camerino, in genere, trovano lavoro entro tempi ragionevoli. EMANUELE PIERONI,

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Settimana della Ricerca Scientifica dell'Università di Milano-Bicocca (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Settimana della Ricerca Scientifica dell'Università di Milano-Bicocca (7/6/2009 10:40) | (Sesto Potere) - Milano - 7 giugno 2009 - Con il convengo 'L'università di Milano-Bicocca e la ricerca europea', si è avviata la settimana di incontri dedicata alla ricerca, organizzata dall'Università degli Studi di Milano-Bicocca. L'incontro è stato introdotto dal Rettore, Marcello Fontanesi, che, a dimostrazione dell'impegno delle 8 Facoltà dell'Ateneo nella ricerca, ha ricordato alcuni numeri, come quelli relativi alla ricerca: 21 dipartimenti nei quali lavorano 935 fra docenti e ricercatori oltre a più di 1500 giovani laureati in formazione (dottorandi, specializzandi e assegnisti). Nel Campus Bicocca di Milano e nel Polo Medico di Monza sono oltre 140 i laboratori nei quali si svolgono quotidianamente attività di ricerca scientifica. Sono 3 i Centri di eccellenza e 39 i Centri di ricerca che hanno sede in Università. Dalla fondazione dell'Ateneo sono stati attivati 10 Spin Off e depositati 40 brevetti. Nel 2008 i finanziamenti ricevuti dall'Unione Europea per progetti di ricerca sono stati 3.800.000 euro e da uno studio condotto nel maggio dello stesso anno dalla Rappresentanza italiana presso la Commissione Europea, l'Università di Milano-Bicocca risulta settima a livello nazionale per numero di progetti che hanno avuto successo. "La nostra Università - ha sostenuto il Rettore Marcello Fontanesi - si è guadagnata un giudizio complessivamente positivo nelle classifiche nazionali, tant'è che in alcuni casi i nostri gruppi di ricerca sono nelle prime tre posizioni delle graduatorie d'interesse. Tuttavia, penso che oltre al riconoscimento scientifico, la ricerca deve puntare a un proficuo e persistente rapporto con le realtà locali e le imprese. In questo senso, l'aumento del numero di contratti di ricerca con enti ed imprese, è indice del nostro impegno per l'incremento della collaborazione con il mondo imprenditoriale e con le istituzioni territoriali". Sono poi intervenute, tra gli altri, la Prof.ssa Helga Nowotny, VicePresidente del Consiglio Europeo per la Ricerca (ERC), recentemente costituito, nell'ambito del VII Programma quadro dell'Unione europea, per sostenere la ricerca di base sulla base di programmi presentati da singoli ricercatori e l'europarlamentare Pia Locatelli. "Per la prima volta - ha spiegato Helga Nowotny -, l'unico criterio che guida le 'frontiere della ricerca' finanziate dalle Comunità Europea non è più una priorità tematica, ma il solo principio dell'eccellenza scientifica. Questa scelta rappresenta un cambiamento radicale nelle politiche di sostegno alla ricerca: infatti sono previsti finanziamenti fino a 1,5 milioni di euro per Starting Grant e borse fino a 2,5 milioni di euro (o in casi eccezionali, fino a 3,5 milioni di euro) per Advanced Grant concessi solo sulla base della qualità delle proposte dei singoli ricercatori, indipendentemente dalla loro nazionalità. La logica della costituzione di consorzi o delle reti per accedere al finanziamento comunitario viene completamente superata e l'unica requisito è che il lavoro dei ricercatori deve essere effettuato presso un istituto situato in uno Stato membro dell'UE o in un paese associato". Pia Locatelli, che è stata relatrice per conto del Parlamento Europeo del VII° Programma Quadro, ha esordito ricordando i crescenti ritardi dell'impegno italiano nel sostenere la ricerca, sia dal punto di vista delle risorse finanziarie impegnate (erano l'1,49 % del PIL negli anni Novanta e oggi rappresentano solo l'1,15 % dello stesso), sia dal punto di vista del numero dei ricercatori attivi: circa 82.000 contro il doppio e più di Francia e Gran Bretagna, che hanno quasi la stessa popolazione. "Il VII° Programma Quadro - ha aggiunto Pia Locatelli - è entrato in vigore da più di due anni e purtroppo da un'analisi delle prime verifiche, ad esempio per le ICT, si registra una diminuzione della partecipazione italiana rispetto al Programma precedente: tasso di successo, ovvero percentuale dei progetti finanziati sul totale di quelli presentati, pari al 14,4%, inferiore a Francia, Germania, Regno Unito e superiore a Spagna, Portogallo e comunque al di sotto della media europea (19,17%). Il rientro finanziario percentuale sul budget generale (Paesi membri UE e Associati) è stimato all'8,9%, molto inferiore a Germania (18,4%), Regno Unito (12,7%), Francia (12,6%). Considerando solo i membri UE, l'Italia si attesta al 10%, contro il 20% della Germania, il 14,3% del Regno Unito, il 14,2% della Francia". Per contrastare la deriva, Pia Locatelli ha concluso sollecitando: "una maggiore professionalità, perché il "fai da te" non funziona; una maggiore informazione mirata; il miglioramento del dialogo tra centri di ricerca, università e imprese e l'aumento e miglioramento delle infrastrutture pubbliche di sostegno"

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Crisi, dalla Regione Veneto 500 mila euro per le piccole opere (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi, dalla Regione Veneto 500 mila euro per le piccole opere (7/6/2009 09:59) | (Sesto Potere) - Venezia - 7 giugno 2009 -Sarà inevitabile l’aggravamento della crisi economico finanziaria che colpisce il Paese e purtroppo anche il Veneto. Paralizzato dalla crisi è soprattutto il comparto dell’edilizia: è pertanto innegabile il ruolo che potrebbero assumere in questa pessima congiuntura gli investimenti infrastrutturali per la capacità di sostenere sia il reddito che l’occupazione. Il Governo nazionale si occupa dei grandi numeri con interventi strategici, ma appare carente nell’ambito delle piccole opere che qualificano il territorio e che mettono in moto le imprese edili locali. Per sopperire tale mancanza la Regione del Veneto ha adottato un piano specifico. “Una sorta di legge obiettivo - ha spiegato Massimo Giorgetti, assessore ai Lavori pubblici, che ha presentato il provvedimento in sede di Giunta regionale - che si occuperà solamente delle piccole opere sino a 500 mila euro di valore economico. Le amministrazioni locali potranno scegliere le ditte da invitare alla gara e privilegiare quelle venete. La Regione mette sul piatto cento milioni di euro: finanzierà l’80 per cento del totale e aggiungerà un ulteriore 10 per cento come premio velocità se i tempi di esecuzione saranno cioè rapidi. ” Insomma, i lavori pubblici saranno scelti dai Comuni per riqualificare il territorio, ma saranno quasi totalmente a carico del bilancio regionale e verranno eseguiti da aziende locali portando ricchezza all’indotto. “Non è più accettabile che in Veneto non vi sia l’opportunità per le piccole e medie imprese - ha ribadito l’assessore Giorgetti - di lavorare nel pubblico. Le grandi opere non bastano. Il nostro esempio è la Spagna di Zapatero. Il nostro è un piano di piccole e medie opere da realizzare entro l’anno. Penso soprattutto al rinnovo di spazi pubblici urbani, alla costruzione di edifici sociali, sanitari, culturali e sportivi, all’abbattimento di barriere architettoniche, al miglioramento della sicurezza stradale, alla conservazione e al recupero dei beni culturali, alle piste ciclabili. ” Il piano regionale è un’occasione importante per i comuni rispetto agli interventi che hanno già a bilancio e con 500 mila euro si possono fare davvero tante cose: il 60 per cento degli appalti pubblici banditi in Veneto nel 2008 sta sotto questa cifra. “Resta da superare - ha detto Giorgetti - una certa diffidenza da parte delle amministrazioni locali: hanno timore di procedere con gare ad invito. Ai sindaci dico però che bisogna fare lavorare le imprese venete e serve il coraggio di adottare tutte le iniziative previste dalla normativa. Il Veneto sta facendo sul serio la sua parte per superare la difficile congiuntura finanziaria: sfido a trovare un’altra regione che ha agito così rapidamente, in maniera così capillare e mettendo a bilancio tante risorse. ” L’assessore Giorgetti ricorda, infine, alcuni dati. Il mercato dei lavori pubblici nel Veneto nel 2008 ha assegnato opere per 3 miliardi di euro. I mercati più dinamici del Veneto sono rappresentati dalle province di Venezia, Padova e Verona: la prima per importo globale di lavori appaltati, Padova per il numero di incarichi di progettazione e Verona per numero e importo di gare riferibili al partenariato pubblico-privato.

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Scuola in un'ottica di campus (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola in un'ottica di campus Domenica 7 Giugno 2009, (F.C.) Tifa per la separazione dell'attività politico-programmatica da quella amministrativa-gestionale, "per una chiara distinzione - dice - tra le diverse funzioni di governo". Che significa, negli intenti del professor Palù, riorganizzazione delle strutture amministrative con la volontà sia di snellire i processi decisionali e le sovrastrutture burocratiche sia di decentrare le risorse e le attività nelle strutture periferiche, realizzandone appieno l'autonomia. Punta, Palù, alla "rivisitazione e riqualificazione della Scuola galileiana in un'ottica di campus, con stretta integrazione tra docenti e studenti capace di generare una formazione disciplinare, una vivacità intellettuale ed uno stile di impegno adeguati alla costituzione della nuova classe dirigente nell'amministrazione dello Stato, nell'industria, nella cultura e nella scienza". Preme l'acceleratore della promozione della condizione studentesca "adeguando l'offerta formativa nelle lauree triennali e magistrali alle esigenze occupazionali e ai programmi europei, potenziando responsabilmente il diritto allo studio con il coinvolgimento degli studenti su progetti di didattica innovativa quali la gestione della proprietà intellettuale, l'orientamento all'impresa, la comunicazione e la trasmissione del sapere, migliorando i servizi di tutorato, la fruibilità di aule studio, materiale culturale, didattico e biblioteche on-line, i servizi di mensa e la residenzialità in stretta collaborazione con l'Esu". Il tutto frutto di collegialità, trasversalità e trasparenza di governo. Che tradotto vuol dire ripristinare i principi di condivisione sia con gli organi collegiali sia con prorettori e delegati per un'azione sinergica, concordata. "Il governo dell'Ateneo - sostiene Palù - dovrà essere rappresentativo delle istanze delle varie aree scientifico-culturali operanti nella nostra Università, evitando contrapposizioni. Le figure di nomina rettorale saranno quindi scelte tra personalità autorevoli con logica di valutazione e di apprezzamento delle competenze".

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ALBARELLA (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

ALBARELLA Domenica 7 Giugno 2009, Il perito industriale rosolinese Gianfranco Milan, una vita di lavoro nel campo dell'elettricità nell'isola di Albarella, dove ha avuto anche notevoli responsabilità gestionali, ha avanzato al Comune di Rosolina, sotto forma di osservazione in occasione di un incontro di concertazione, un'interessante proposta inerente il Pat, Piano d'assetto territoriale, inviata, per conoscenza, anche all'ingegner Rosati per conto di Albarella Spa. La proposta del perito Milan, è relativa alla creazione di un "campo energetico", con l'individuazione di una superficie di scarso pregio territoriale, superiore ai 10mila metri quadrati (ampliabile), da adibire a campo energetico pubblico-privato. Tale campo energetico, avrebbe come obiettivo la produzione di energia elettrica, ricavata da energie rinnovabili, tramite impianti di produzione di nuova generazione e fotovoltaici. Il campo poi, nella progettualità di Milan, sarebbe da dividere in due zone, riservando al pubblico il 20%, ed al privato l'80% (collettivo). La superficie privata, dovrà essere ulteriormente suddivisa in "orti energetici modulari", da concedere ai privati al fine, dice, di evitare costose ed antiestetiche installazioni sopra le coperture delle case. I privati, nel progetto di Gianfranco Milan, potranno realizzare impianti fotovoltaici con potenzialità pari al 100 + 20%, capace di coprire l'intero consumo personale. Il consumo pubblico di loro competenza, continua, è da cedere al Comune in forma gratuita (in quanto il cittadino, rileva, produce l'energia elettrica che consuma). Ed il perito, alla fine della sua enunciazione, trae le seguenti conclusioni: l'Amministrazione pubblica, a costo zero, avrà l'energia elettrica per i propri impianti. Gli impianti, poi, saranno modulari, permettendo l'industrializzazione del metodo su tutto il territorio nazionale, favorendo la prima azienda che inizia una produzione di scala. «L'intero progetto - avverte Gianfranco Milan - è contenuto in un mio libro non pubblicato "Il futuro dell'umanità nei microimpianti di produzione di energia elettrica e nella rete di interconnessione a minima tensione". L'idea - termina il perito - può essere realizzata da altri Comuni, per cui almeno nella prima fase, conviene avere la giusta riservatezza». E.M.

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Il virologo, in corsa per il Rettorato del prossimo quadriennio, tesse l'elogio della libertà del corpo docente e della ricerca universitaria La ricetta di Palù: dialogo con il ter (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il virologo, in corsa per il Rettorato del prossimo quadriennio, tesse l'elogio della libertà del corpo docente e della ricerca universitaria La ricetta di Palù: dialogo con il territorio Promozioni in base al merito, lotta al nepotismo, taglio della burocrazia, maggiore trasparenza e collegialità Domenica 7 Giugno 2009, L'elogio della libertà, in senso alto. «Quel che ci rende veramente liberi è il modo con cui interpretiamo il nostro ruolo di docenti universitari: la ricerca è la massima espressione di libertà sia nel suo momento creativo come intuizione, ideazione, confronto, sia in quello della trasmissione del sapere che è coinvolgere, educare, indicare prospettive». La lotta alla troppa burocratizzazione, in senso stretto. «Una semplificazione normativa che rimandi all'autonomia degli Atenei la programmazione allo sviluppo, intesa come chiamata, progressione di carriera dei docenti e promozione in base al merito: questa è innovazione vera». La salvaguardia dell'etica, in tutti i sensi. «Un codice etico è un ossimoro: la morale non è scritta, è dentro di noi. Credo nella responsabilità di ciascuno ma se codice dev'essere, che tratti non solo di proprietà intellettuale, brevetti, trasferimento tecnologico, contenzioso, ma anche di nepotismo e favoritismi». Mira a rilanciare l'Università di Padova, facendola crescere di peso, Giorgio Palù, virologo d'aplomb a suo agio in toga d'ermellino: in corsa per il Rettorato nel quadriennio 2009-2013, dell'attuale impostazione critica la poca trasparenza, la mancanza di collegialità, la carenza di relazione con il territorio, l'incapacità di incidere sulle scelte nazionali e non. Promette, qualora l'elettorato lo incoroni successore del filosofo Vincenzo Milanesi, di promuovere un rinnovamento sostanziale, favorire l'apertura del Bo alla società e alle istituzioni, creare una squadra trasversale ai saperi. Perchè quel 296° posto cui il "Times" relega l'Ateneo patavino non è un bel vedere, nè un dolce sentire. E a metter mano all'organizzazione, il professor Palù - ipercliccato dai navigatori-web con il suo blog che finora ha collezionato l'invidiabile primato di 18.223 utenti unici - partirebbe dal concreto: realizzare una Carta dei servizi, allargare la certificazione Iso 9000, insistere sulle procedure informatizzate, sbloccare i garbugli giuridici. Serio: «Al di là dei tecnicismi, sento forte l'orgoglio di appartenere alla tradizione di una grande Università, al servizio della società nel nome della scienza e della cultura». Ironico, ma non troppo: «Vedo con piacere che gli altri candidati stanno convergendo sul mio programma, dall'internazionalizzazione alla nuova governance... dovevo mettere il copyright». Con un occhio fisso alla sfida extranazionale («dobbiamo adeguare strutture scientifiche, corsi, organigrammi, amministrazione al modello dei migliori Atenei d'Europa»), l'altro puntato vicino, a quella sede trevigiana che negli ultimi tempi ha dato più di qualche grattacapo. «Se sarò eletto rettore, difenderò a tutti i costi le sedi di Treviso delle Facoltà di Giurisprudenza e Medicina: sono favorevole alla prosecuzione dell'attività didattica purché si tenga conto che si tratta di succursali dell'Università di Padova, non di proliferazione di nuove facoltà e corsi di laurea». Il rischio è che, saltando quell'accordo con Cassamarca e il suo presidente Dino De Poli (intesa che prevedeva il finanziamento dei docenti per 99 anni con un impegno di 3 milioni di euro/anno), 47 tra professori e ricercatori e 1.600 ragazzi si ritrovino in braghe di tela. Presto Palù incontrerà De Poli per pianificare il da farsi, la facoltà di Giurisprudenza si è già espressa per continuare e anche Medicina non vuol mollare il collegamento con il territorio in quel piccolo campus dove l'atmosfera è ideale. Il Palù-pensiero è chiaro: «Non si può riprodurre a Treviso quel che si fa a Padova, bisogna godere di specificità, sviluppare qualcosa di innovativo. Investire in ricerca, nuovi filoni, sinergie con altri mondi del sapere, risorse intellettuali, massa critica: le sedi decentrate sono strategiche per il nostro Ateneo». Incassa il 3+2 come un bagaglio scomodo. «Dare un insegnamento già orientato è contrario alla formazione universitaria: il sapere evolve con notevole rapidità ed è controproducente impostarlo fin da subito. Ormai il 3+2 ce l'abbiamo: possiamo far finta che sia un 5 nel senso che il 99% degli studenti che terminano i tre anni sanno benissimo di essere "dottorini", quindi continuano». Ma il pericolo è venir travolti da uno tsunami di iter formativi. «Si è ecceduto in corsi tant'è che in Italia ci sono 5900 titoli di laurea. Va attentamente analizzata questa proliferazione: abbiamo finito per docentizzare i ricercatori, creando una quantità di offerta che non corrisponde alla domanda qualificata che si leva dal mondo del lavoro». Laureati sì, e poi? «Un'Università responsabile - chiude Palù - deve tener presente dove questi giovani vanno a finire...». Federica Cappellato

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Claudia Tognolo quarta a GioiaMathesis (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Claudia Tognolo quarta a GioiaMathesis Domenica 7 Giugno 2009, (I.B.) L'undicenne lendinarese Claudia Tognolo si è classificata al quarto posto nella XIX Olimpiade dei giochi linguistici matematici organizzati da GioiaMathesis, che ha coinvolto migliaia di alunni delle scuole di tutta Italia tra i 5 e i 19 anni. L'attestato di riconoscimento le è stato consegnato venerdì non appena resi noti i risultati della finale, che si è tenuta il 9 maggio a Firenze. Per l'ultima prova i partecipanti più giovani, provenienti da tutta Italia, sono stati dislocati in diverse sedi e a Firenze hanno gareggiato bambini e ragazzi di buona parte del nord Italia. Il concorso di GioiaMathesis, ente accreditato dal Ministero della Pubblica istruzione per la valorizzazione delle eccellenze, ha avuto il patrocinio morale di Mathesis nazionale, Università e Politecnico di Bari e Regione Puglia. La giovanissima Claudia, che ha concorso per la fascia di età 11-12 anni, frequenta la classe 1. D della scuola media "A. Mario" di Lendinara ed è stata preparata dal docente di matematica Giancarlo Piccolo. «Un giorno il professore ci ha detto che c'era la possibilità di partecipare a questa competizione - racconta Claudia -, così mi sono iscritta per mettermi un po'alla prova. Poi ho ottenuto un buon risultato alla prima selezione e sono passata in finale, nella quale abbiamo dovuto risolvere tre esercizi di logica nell'arco di due ore». Tra gli esercizi proposti per testare le capacità logiche degli studenti, uno ispirato all'antico metodo di conversione ideato da Galileo Galilei per le diverse monete utilizzate nei commerci dell'epoca. Claudia ha brillantemente superato la prova, e ora afferma con modestia che «per ottenere questo risultato, oltre che intelligenza, serve anche un po' di fortuna». Se le si chiede cosa potrebbe scegliere di fare da adulta, Claudia spiega di non vedere il suo futuro nelle discipline matematiche, ma piuttosto in quelle linguistiche: «Non potrei fare l'insegnante di matematica, mentre invece mi piacerebbe molto insegnare inglese».

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Questo Codivilla funziona molto bene, non toccatelo (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

«Questo Codivilla funziona molto bene, non toccatelo» Due fronti diametralmente opposti si stanno ora misurando sulle valutazioni e prospettive future della struttura Domenica 7 Giugno 2009, Cortina Ora la questione legata alla gestione del Codivilla-Putti si misura su due posizioni. I favorevoli e i contrari al nuovo corso.Sandra Scarpa Ghedina, che per anni ha combattuto in difesa del Codivilla-Putti - ospedale a rischio chiusura in più di qualche occasione e inserito a suo tempo anche nei tagli del Piano sanitario nazionale -, dopo un lungo periodo di assenza dovuto a gravi problemi famigliari, torna in campo. Sostiene la validità dell'attuale gestione pubblico-privata degli ospedali cortinesi. Controbbatte, nel contempo, il Comitato presieduto da Valeria Antoniacomi che, proprio in questi giorni si è mobilitato per una raccolta di firme contro il tipo di sperimentazione in atto, chiedendo il sostegno della gente per far tornare il tutto in mano alla Uls. Si delineano quindi due fronti opposti: chi vuole solo il pubblico, con il ritorno alla Ulss, e chi invece sostiene la validità dell'attuale formula. Scarpa Ghedina: «Voler cambiare la gestione significa far morire il Codivilla. Il nostro ospedale se è sopravvissuto, lo deve proprio a questa sperimentazione che in questi anni ha dimostrato di funzionare molto bene». E osserva: «Il nostro ospedale ha cambiato faccia, da come era prima, un ospedaletto misero e che stava per essere chiuso. Veniamo accolti con gentilezza dal personale preparato, c 'è ordine, pulizia, organizzazione. E' vero che mancano i servizi e per il ritorno di questi intendiamo batterci. Ne abbiamo bisogno ma dobbiamo rivolgerci al socio di maggioranza proprio quella Ulss che il Comitato richiama a gran voce e che guarda caso ha invece pensato bene di toglierci tutti gli ambulatori specifici. La responsabilità di tali decisioni è da imputare proprio al pubblico. Gli spazi sono già individuati all'interno della struttura, ma restano inoperosi visto che quissù non vengono inviati i medici. Sono pronta a tornare in campo proprio per difendere l'attuale gestione. Se dovesse fallire la sperimentazione e dovesse tornare tutto pubblico, vi assicuro che il Codivilla in poco tempo morirebbe. Pensiamoci bene. Dal canto mio mi batterò perché ciò non avvenga». Nives Milani

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"Eticamente", oggi la chiusura ricordando Manzi e Malabrocca (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

"Eticamente", oggi la chiusura ricordando Manzi e Malabrocca Domenica 7 Giugno 2009, Teglio Veneto "Eticamente - Giornate nazionali per un futuro sostenibile, un?economia di giustizia e per i diritti dei popoli" giunge oggi alla conclusione. Il programma della giornata inizia, questa mattina, alle 10.30, al Polo Universitario di Portogruaro, con l'incontro su "La rieducazione nucleare?", condotto dal professor Luigi Sertorio, docente di Ecofisica all'Università di Torino e da Andrea Bertaglia del Movimento delle Decrescita Felice. Al pomeriggio a Cintello di Teglio Veneto i laboratori per bambini (Piccolo Circo e Sperimentazione Cromatica) e 16.45 ci sarà l'incontro operativo con l'associazione Maestri di Strada, rivolto in particolar modo a educatori, insegnanti ed operatori. Protagonista dell?incontro delle 18, sarà il maestro Alberto Manzi, cui è dedicata quest?anno Eticamnte appunto intitolata «Non è mai troppo tardi». A ricordarne la figura e la straordinaria opera didattica saranno il profossor Antonio Melis dell'Università di Siena e la moglie ed insegnante Sonia Boni. Etecamente si concluderà con la cena a km 0, grazie alla collaborazione di Coldiretti, "Sapori dal Veneto" e lo spettacolo, alle 21.45, di Matteo Caccia ?La Maglia Nera?, che ripercorre le gesta di Luigi Malabrocca, simbolo di un ciclismo d'altri tempi e dell'Italia del tempo.

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Università dell'Età Libera, cala il sipario sull'anno accademico per gli oltre 270 iscritti (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università dell'Età Libera, cala il sipario sull'anno accademico per gli oltre 270 iscritti Domenica 7 Giugno 2009, MONASTIER - Bilancio di fine stagione dell'anno accademico 2008/2009 per l'Università dell'Età Libera di Treviso che ha coinvolto vari comuni, 279 iscritti e 608 ore di lezione. Un bilancio che per il 2° anno di attività si chiude con un quadro più che positivo per quanto riguarda i programmi. Infatti l'associazione di promozione sociale, nata a settembre 2008 nel comprensorio di 7 amministrazioni comunali fra le Province di Treviso e Venezia, in 20 mesi di attività ha raddoppiato gli iscritti e coinvolto docenti sempre più referenziati, ampliando in modo consistente il programma. Durante l'anno accademico appena concluso si sono svolte 55 conferenze di cultura generale, con materie che spaziano dall'astronomia alla letteratura, dal diritto alla medicina, dalla storia all'economia, alla musica, presso il Centro Congressi di Villa Fiorita di Monastier; 4 corsi di inglese (base, intermedio e avanzato) presso le scuole medie di Silea, Roncade e S. Biagio; 6 corsi di informatica (base e avanzato) presso le scuole medie di Silea, Roncade e S. Biagio; 3 laboratori di arte e tecnica del ricamo a cadenza settimanale a Silea, Cendon e Roncade; 1 corso serale di economia domestica a cadenza settimanale a Roncade; 15 pomeriggi di uscite e visite guidate a cadenza quindicinale; tra le mete la Villa Palladiana di Maser, il Planetario del Pio X a Treviso, quindi Venezia, Bassano del Grappa, Treviso romanica e gotica, Verona, La Rotonda di Vicenza e molti altri luoghi di valore della nostra regione. «L'ampio programma di proposte culturali si è rivelato un "toccasana" per una larga fascia di popolazione, sia per la fame di istruzione presente nelle nostre comunità, sia per il modello di socialità attiva che vince la solitudine - spiega la presidente, Ermina Zamuner - il numero dei docenti è aumentato a 44, di cui 38 laureati e il prossimo anno oltre a mantenere quanto si è raggiunto finora, si apriranno dei laboratori anche a San Biagio e a Olmi contando di attestarci sui 300 iscritti». Michele Miriade

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eliminati i lettori di scambio (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Pisa Eliminati i lettori di scambio PISA. Con un tratto di penna il governo italiano cancella i lettori di scambio nelle università italiane. è quanto emerge dalla protesta con cui un centinaio di loro, impiegati nelle università italiane nell'ambito degli accordi bilaterali tra Stati stranieri, sta cercando di sensibilizzare le autorità accademiche e politiche del nostro Paese. La denuncia riguarda un articolo della legge 133 con cui si elimina la figura del lettore di scambio dai nostri atenei. La disposizione a Pisa riguarda quattro persone: Carmen Llerena del Castillo (spagnolo), Ioana Valentina Murarus (romeno), Amnon Shappira (ebraico), Brigitte RÜhrlinger (tedesco, Austria). Chi sono e cosa fanno i lettori di scambio in Italia? Essi provengono da Austria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Slovenia, ma anche da Paesi più lontani come Brasile, Cina, Messico, Turchia, Romania, ecc., e sono stati mandati in Italia nell'ambito di accordi culturali bilaterali tra il nostro Stato e i loro Paesi di origine, dopo aver superato una selezione. Si tratta di docenti laureati, inviati tramite le rispettive ambasciate per insegnare la loro lingua e trasmettere la cultura del loro Paese d'origine agli studenti italiani. Svolgono il loro lavoro nelle università italiane da decenni (alcuni accordi storici risalgono agli anni '40-'50), mentre un centinaio di docenti italiani lavorano all'estero grazie a questi scambi. «Pochissime persone sanno della nostra esistenza - dice Ioana Murarus, lettrice di lingua e letteratura romena presso la Facoltà di Lingue dell'Università di Pisa, inviata in Italia dall'Università di Bucarest -. Essendo poco numerosi, non abbiamo visibilità presso l'opinione pubblica. Sarà per questo motivo che il governo Berlusconi vuole eliminare in un solo colpo la figura del lettore di scambio in tutti gli atenei italiani? è possibile che, per semplici motivi economici, convenzioni internazionali vengano disattese in modo improvviso?». Una tale misura, tra l'altro, potrebbe compromettere la posizione dei lettori di scambio italiani all'estero, che molto contribuiscono alla diffusione della lingua e cultura italiane nel mondo. Marcello Cella

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i ragazzi votano il prete dell'amazzonia - francesca ferretti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 22 - Spettacolo I ragazzi votano il prete dell'Amazzonia Pisa: il concorso internazionale del liceo Dini premia il biologo Giovanni Onore Classe dell'Enriques di Livorno vince la gara matematica FRANCESCA FERRETTI PISA. La società di oggi è in crisi e ai giovani vengono imposti modelli e schemi di vita vuoti ed effimeri. Perché allora non trovarselo da soli un "eroe" da prendere come esempio di vita e da tenere come riferimento per la propria crescita e formazione? Da alcuni anni il liceo scientifico "Ulisse Dini" di Pisa ci sta provando, proponendo ai ragazzi delle scuole di tutti i livelli, italiane e straniere, di proporre personaggi da cantare come eroi moderni, che possano costituire modelli alternativi rispetto a quelli dominanti nel mondo in cui viviamo. L'iniziativa si intitola "EroeMaiCantato", giunta ormai alla sua quarta edizione, e quest'anno premia padre Giovanni Onore, biologo che insegna all'Università di Quito in Equador, impegnato nella salvaguardia della foresta amazzonica e votato da circa 8000 studenti. Il progetto culturale e pedagogico, del tutto originale, è una manifestazione biennale internazionale. Si articola in diverse fasi, che vogliono stimolare i giovani a mettersi in gioco e a impegnarsi con intelligenza e senso di sfida in stimolanti competizioni. «Durante il primo anno, classi di tutto il mondo candidano persone che si siano distinte per grandi meriti avendo però vissuto nel silenzio: un modo per proporre ai giovani vite ricche di senso che rappresentino ai loro occhi dei brillanti modelli da seguire - spiega la professoressa Rosanna Prato, docente del Dini di Pisa e direttrice de "l'Ulisse", il giornale del liceo che promuove l'iniziativa - poi il secondo anno vengono lanciate sfide in diverse discipline, sempre fra gruppi di giovani, con lo scopo di far confrontare le loro menti e superare problemi complicati così come fanno gli EroeMaiCantati nelle loro vite». In questa quarta edizione - dedicata all'ambiente - le sfide lanciate dai ragazzi e raccolte da classi di tutta Italia e, tra le altre, di scuole bulgare, russe, norvegesi e giapponesi, sono state la sfida di matematica, la sfida dell'acqua, la sfida di ingegneria e la sfida dello sport. La sfida di matematica, che consisteva nella risoluzione di problemi lanciati sul web, è stata vinta a livello nazionale da una classe del liceo scientifico "Enriques" di Livorno, la squadra degli "Acutangoli" con tutor il professor Roberto Toschi, e a ottobre si giocherà la finalissima internazionale con la classe di una scuola bulgara. La sfida dello sport è stata vinta da una classe siciliana, mentre la "sfida dell'acqua" - su temi dell'ecologia - deve ancora giocarsi la sua finale, che sarà disputata stasera al Teatro Verdi di Pisa. Per la sfida di ingegneria - inventare qualcosa di utile per il terzo mondo con materiali di riciclo - i progetti sono ancora in corso di valutazione. I premi vinti dalle scuole rappresentano straordinarie opportunità formative: per matematica il premio è una crociera sulla nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, per l'acqua uno stage alla Ducati, per lo sport una giornata a Coverciano con la nazionale di calcio e il suo allenatore Marcello Lippi. Per lo svolgimento delle sfide e l'assegnazione dei premi, la manifestazione può contare sulla collaborazione di prestigiose istituzioni tra cui il Comune e la Provincia di Pisa, la Regione Toscana, le Università di Pisa e Firenze, la Scuola Superiore Sant'Anna e la Scuola Normale Superiore.

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Sopracciglia ben curaterapinatore incastrato da Cc (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

bagheria Sopracciglia ben curate rapinatore incastrato da Cc «Il processo che porta alla realizzazione di un ponte è un lavoro che deve migliorare l'ambiente circostante, che renda bello il paesaggio, e che serva per creare segni identificativi in uno spazio determinato». Sono le parole e lo spirito professionale espresse nel suo prestigioso lavoro, dallo spagnolo Juan Josè Arenas De Pablo, una grande personalità nel campo ingegneristico, famoso al mondo per la progettazione di ponti, che oltre ai vari riconoscimenti ricevuti a livello internazionale a conseguito, ieri, la laurea honoris causa in architettura concessa dall'Università di Palermo. La cerimonia, alla presenza dell'intero consiglio della facoltà di Architettura, del preside Angelo Milone e del rettore dell'ateneo Roberto Lagalla, si è svolta nella Sala Magna dello Steri con la partecipazione di un vasto pubblico di studenti, docenti e anche una delegazione proveniente dalla Spagna che ha accompagnato il neo laureato 'uomo dei ponti'. Josè Arenas, laureato a 23 anni in ingegneria all'università di Madrid nel 1963, ha progettato edifici e costruzioni uniche a Saragozza, a Madrid e a Santander riuscendo ad affermarsi come uno dei maggiori esperti al mondo nella costruzione di ponti. Il processo di conferimento di questa illustre laurea honoris causa - afferma Angelo Milone preside di Architettura - è stato principalmente proposto nel 2006 dal compianto prof. Pasquale Culotta che nutriva una grande stima verso Jose Arenas e desiderava tanto essere partecipe a questo momento. La sua scomparsa improvvisa, aveva rallentato i lavori ma non ci ha fermato in un progetto che tutti consideravano di grande prestigio". Grande l'emozione di Josè Arenas che ha ringraziato l'università di Palermo per l'illustre conferimento ricevuto per la sua grande maestria nella costruzione, così le definisce nella sua lectio magistralis, di strade sospese nell'aria. ONORIO ABRUZZO

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Nel giorno dei bilancila sfida per il futuro (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

università delle tre età Nel giorno dei bilanci la sfida per il futuro a.s.) Ha avuto luogo nei giorni scorsi nei locali del primo circolo Pascoli di via Dessié la manifestazione conclusiva dell'anno accademico dell' Unitre (Università delle tre età) presieduta da Giuseppe Caramagno. Una piacevole serata che ha visto alunni e docenti riuniti per un bilancio di fine anno, ma soprattutto per programmare le attività da mettere in cantiere. Tra i docenti che hanno tenuto incontri e conversazioni ricordiamo: Giuseppe Messina, Lucia Imprescia, Gaetano Gulino, Giuseppe Carrabino, Nicola Limma, Angela Gigli, Antonio Caramagno, Ugo Passanisi, Sebastiano Patania, quest'ultimo, non vedente, unitamente alla sua giovane moglie Elisa ha tenuto alcune delle più belle lezioni dell'Unitre. Lezioni di vita. È stato presentato in anteprima un bozzetto di documentario che sarà curato da Antonio Caramagno con l'ausilio di testimonianze documentali e fonti orali su Augusta e la Seconda guerra mondiale.

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Hispanidad ovvero sicilitudine (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

«Leonardo Sciascia e la cultura spagnola» di Estela González De Sande Hispanidad ovvero sicilitudine "Avevo la Spagna nel cuore" scriveva Leonardo Sciascia confessando, con inconsueto slancio emotivo, una bruciante passione per quel luogo dell'anima e "morada de la vida", in cui "hispanidad" fa rima con "sicilitudine", considerato non a caso rifrazione speculare della Sicilia, poiché "se la Spagna è, come qualcuno ha detto, più che una nazione un modo di essere, è un modo di essere anche la Sicilia; e il più vicino che si possa immaginare al modo di essere spagnolo". L'amore di Sciascia per la Spagna è oggetto dell'interessante volume di Estela González De Sande, "Leonardo Sciascia e la cultura spagnola", edito da la Cantinella con introduzione di Sarah Zappulla Muscarà e fotografie di Giuseppe Leone (pp. 240), che registra puntualmente gli innumerevoli segni di un sentimento che si colora di svariate sfumature, trascorrendo dalla "fraternità" intellettuale alla passione civile alla denuncia del dolore umano, cementato da esperienze storiche e letterarie di cui è traccia nell'affollato citazionismo di un autore che ha fatto del "riscrivere" la sua cifra poetica. Seppure meno nota rispetto alla discendenza francese, l'influenza della cultura spagnola è parimenti fondamentale nella formazione umana e intellettuale di Sciascia, offrendogli più efficaci strumenti per quella ricerca della "verità" costantemente al centro del suo impegno di uomo e di scrittore. Lo documenta l'analisi comparativa di Estela González De Sande, Docente di Lingua e Letteratura Italiane nell'Università di Oviedo (Spagna) che a Sciascia ha dedicato importanti contributi, avviando una ricognizione capillare dell'opera del racalmutese di cui rubrica il dialogo ininterrotto con una cultura consustanziale a quella siciliana che risuona degli echi di antiche affinità elettive. Suddiviso in due parti, la prima dedicata alla conoscenza della storia, della lingua, delle tradizioni, dell'arte spagnole e la seconda rivolta all'individuazione della pervasiva presenza della letteratura spagnola nella produzione dello scrittore siciliano, l'itinerario critico della studiosa getta fasci di luce su questioni cruciali dell'esegesi sciasciana, dimostrando come la specola ispanica nutra istanze letterarie, ideologiche, morali che l'autore sottopone a verifica proprio nell'approcciarsi alla Spagna, modello gnoseologico, mitico, interpretativo, cui rivolgerà sempre un culto devoto. È infatti dall'Inquisizione come dalla guerra di Spagna che scaturisce il suo atto d'accusa nei confronti dell'impostura della storia, mentre la lezione dei grandi classici ne sostanzia il disincantato raziocinare: Cervantes col suo "libro unico" che dà "la gioia delle illusioni", Ortega y Gasset da cui apprende la "capacità di spiegare tutto, di chiarire", Castro riconosciuto "tra i pochi e i buoni maestri che ho avuto", Azaña di cui ammira "ragione e diritto nella lotta". E ancora, fra i numerosi altri, Unamuno e il suo razionalismo angosciato, la "splendida pleiade della generazione del '27", e infine Borges, "lo scrittore più significativo del nostro tempo, delle nostre vertigini", e l'amico Montalbán. Uno "straordinario viaggio di conoscenza", per usare la felice immagine di Sarah Zappulla Muscarà che sottolinea come la scoperta della Spagna, "corteggiata con lucida passione dall'innamorato Sciascia", faccia prevalere, "come un primo amore intenso e disperato", una componente emozionale tenacemente controllata dalla vigile attività censoria della controparte illumista. Entelechia di una appassionata storia d'amore, le splendide immagini di Giuseppe Leone, l'amico fotografo che ha accompagnato Sciascia nel suo viaggio in terra iberica del 1984, restituiscono, nella duplice identità documentaria e narrativa, la singolare esperienza viatoria del partire per restare, per meglio conoscere, attraverso la Spagna, la Sicilia. Laura Marullo

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Seminario di studi: l'Università di Pisa e le leggi razziali. Presentazione del volume di Francesca Pelini ed Ilaria Pavan (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola Normale Superiore Seminario di studi: l'Università di Pisa e le leggi razziali. Presentazione del volume di Francesca Pelini ed Ilaria Pavan Si terrà presso la Scuola Normale Superiore, in Aula Tonelli, domani, a partire dalle 17, la presentazione del libro di Francesca Pelini e Ilaria Pavan, “La doppia epurazione. Luniversità di Pisa e le leggi razziali tra guerra e dopoguerra”, edito da Il Mulino nel 2009. Per l’occasione parteciperanno Roberto Finzi (Università di Bologna); Daniele Menozzi (Scuola Normale Superiore); Paolo Pezzino (Università di Pisa) e Ilaria Pavan (Scuola Normale Superiore). Coordinerà Ugo Caffaz, direttore generale della direzione per le politiche formative, beni e attività culturali della RegioneToscana. La "doppia epurazione" cui fa riferimento il titolo del volume allude sia all’espulsione di docenti e studenti ebrei dall'università italiana, voluta dal regime fascista nell'autunno del 1938, sia al loro difficoltoso, contrastato, se non impossibile, reinserimento nell’accademia italiana dopo la fine della persecuzione razziale e della guerra. Una faticosa reintegrazione che si concretizzò, in molti casi, in una sorta di nuova, definitiva, epurazione. Attraverso il caso dell'ateneo pisano il volume analizza in concreto l'applicazione della legislazione antisemita e le sue drammatiche conseguenze, nonché le reazioni, le compromissioni e i molti silenzi acquiescenti che caratterizzarono il mondo dell'università prima, durante e dopo la persecuzione antiebraica. Ilaria Pavan è ricercatrice di Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. >> Tra le sue pubblicazioni, "Tra indifferenza e oblio: le conseguenze economiche delle leggi razziali in Italia, 1938-1970" (Firenze, 2004) e "Il podestà ebreo: la storia di Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali" (Roma-Bari, 2006). Francesca Pelini, ricercatrice in Storia contemporanea prematuramente scomparsa nel 2005, è curatrice dei volumi "Le radici della Resistenza: donne e guerra, donne in guerra" (Pisa, 2005) e "La politica del massacro: per un atlante delle stragi naziste in Toscana" (con G. Fulvetti, Napoli, 2006). Il seminario è promosso dal Dipartimento di Storia dell’Università di Pisa, dalla Scuola Normale Superiore e dalla Regione Toscana. BUR.IT 08.06.09

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Festa dello sport (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università "Tor Vergata" Festa dello sport Il 10 giugno 2009 a partire dalle ore 9.30, il Campus universitario di “Tor Vergata” sarà animato da decine di grandi atleti di livello nazionale per una giornata dedicata allo Sport e al Benessere che vedrà coinvolto tutto l’Ateneo ed i cittadini dei Municipi VIII e X e dei Castelli Romani. Sarà possibile conoscere e praticare oltre 20 discipline note e meno note; partecipare a tornei, correre in bici, a piedi o con roller o skate, in pieno spirito olimpico con l’obiettivo di far partecipare tutta la popolazione universitaria (studenti, docenti e personale amministrativo) in un momento di forte coesione e spirito di appartenenza come solo lo sport è capace di creare. La Festa dello Sport avrà come madrina d’eccezione Tania Zamparo, e potrà puntare sulla presenza di numerosi sportivi di rilievo, alcuni dei quali iscritti nell’Ateneo di Tor Vergata: Clarissa Claretti, Kenny Moreno Pino e Andrew Howe. >> La giornata si articolerà quindi secondo due principali filoni: - Attività pratica e dimostrativa diffusa sul territorio dell’Ateneo - Gran Galà dello Sport dell’Università BUR.IT 08.06.09

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Prime dichiarazioni di agibilità per le strutture dell'Ateneo (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università dell'Aquila Prime dichiarazioni di agibilità per le strutture dell’Ateneo Gli edifici del Polo di Coppito dell’Università dell’Aquila, denominati Blocco 11/B Corpo 1 e Corpo 2 e Blocco 11/E Corpo 3, sono risultati agibili. Si tratta in particolare di alcuni edifici destinati all’attività didattica delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e Psicologia, che consentono di avere una disponibilità complessiva di 1000 posti a sedere per le lezioni, oltre ad alcune aule della Facoltà di Biotecnologie. Il raggiungimento di questo risultato è stato reso possibile grazie all’operosa collaborazione tra Ufficio Tecnico e Commissione per le verifiche strutturali, che hanno potuto avvalersi delle valide competenze scientifiche e tecniche del personale docente e tecnico del nostro Ateneo. >> “Dopo il superamento di non poche difficoltà tecniche, amministrative e burocratiche - afferma il rettore prof. di Orio - siamo riusciti a raggiungere questo importante risultato, che rappresenta un segnale significativo per la ripresa a pieno regime di tutta l’attività accademica del nostro Ateneo”. BUR.IT 08.06.09

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Il corso di laurea in "Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali" al primo posto per numero di laureati (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 07-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Camerino Il corso di laurea in “Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali” al primo posto per numero di laureati Il corso di laurea triennale in “Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali” dell’Università di Camerino è stato classificato al I° posto assoluto per numero di laureati nell’anno solare 2008 tra tutti gli Atenei italiani. Su un totale di 386 laureati in tutto il territorio nazionale, 41, di cui 31 donne, provengono dall’Ateneo camerte. Il dato è stato reso noto nei giorni scorsi dall’Ufficio statistico del Ministero dell’Università e della Ricerca. “La notizia ci rende particolarmente soddisfatti – ha dichiarato il Prof. Gabriele Renzi, Presidente della Classe di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali – perchè premia l’ottima sinergia tra docenti, studenti e personale del nostro corso di laurea. Inoltre ben il 33% degli studenti che hanno terminato il loro percorso di studi proviene da fuori regione, un dato questo che sottolinea la notevole attrattività del corso. E’ interessante notare anche – prosegue il Prof. Renzi - che in riferimento al numero degli immatricolati nell’anno accademico 2008-09 la classe 41 di Unicam si pone al quinto posto, preceduta solo da alcuni Atenei di dimensioni maggiori”. >> Il corso di laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, con sede ad Ascoli Piceno, forma una innovativa figura di Tecnologo/Diagnosta, dotato anche di un’ampia conoscenza del patrimonio artistico, storico, architettonico ed etnoantropologico ed esperto nelle metodologie più avanzate che possono essere messe in opera per verificare lo stato di conservazione del Bene Culturale ed impostare i successivi interventi di restauro. BUR.IT 08.06.09

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VOGLIA DI ESAME (sezione: Cultura)

( da "TGCom" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

7/6/2009 Maturità rifiutata a clandestina? Ministero precisa: potrà fare esame Non potrebbe sostenere l'esame di maturità perché sprovvisa del codice fiscale: il caso di una studentessa 20enne ucraina, immigrata clandestina a Napoli, è sollevato dal quotidiano "Il Mattino". A scuola è scattata una gara di solidarietà per aiutare la giovane. Ma mentre l'appuntamento con l'esame è imminente, arriva la precisazione dello stesso ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: la ragazza potrà affrontare le prove. Daria, come scrive "Il Mattino", è una studentessa diligente che frequenta l'ultimo anno del liceo linguistico Margherita di Savoia. I suoi docenti e lo stesso dirigente scolastico si stanno adoperando per trovare una soluzione. La giovane per mantenersi agli studi fa anche la badante e la baby sitter ma non ha quel tesserino di plastica perché è clandestina. L'ucraina, che parla sei lingue, sogna di iscriversi all'università in Italia. A Napoli vive insieme ai genitori: la madre fa le pulizie ad ore, il padre il saldatore. Ma forse il suo sogno è destinato a infrangersi. Precisazione del ministero: "La ragazza può sostenere l'esame" Il ministero dell'Istruzione, dell`Università e della Ricerca con una nota precisa: non c'è nessun motivo di legge per cui la ragazza di Napoli non possa affrontare l'esame di maturità, dato che - precisa - il codice fiscale serve solo per l'anagrafe degli studenti, per entrare nella base informativa del ministero, ma nulla vale riguardo alla possibilità di sostenere l'esame di maturità. "La raccolta del codice fiscale degli studenti è una funzionalità contenuta nell'Anagrafe degli studenti, iniziata nel 2005/06 e proseguita da tutti i governi che da allora si sono succeduti", si legge nella nota del Miur, che prosegue: "Il controllo dei codici fiscali viene attuato tramite una verifica incrociata con l'Agenzia delle entrate, per verificarne l'integrità e la correttezza", e "nel caso in cui uno studente fosse, per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale, verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy né per la sua possibilità di sostenere l'esame di Maturità".

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Chiama la polizia per un ladro in casa; ma è l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Chiama la polizia per un ladro in casa; ma è l'amante della moglie Quando, rientrando in casa all’improvviso, ha visto la sagoma di un uomo sgusciare tra i corridoi di casa non ha avuto dubbi. Convinto che fosse un ladro ha chiamato subito il 113, ma all’arrivo di una volante l'imbarazzante scoperta: non c'era alcun tentativo di furto, ma l'intruso era l’amante della moglie accolto nel suo letto appena il marito era uscito. Una storia che ha messo in subbuglio luniversità di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d’Italia, perchè i protagonisti sono due docenti e un assistente dell’ateneo. In città e nell’ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all’Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professor si incammina verso l’ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un’ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l’accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembra tranquillamente addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all’intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. Si è alzata anche la donna, l’atmosfera è talmente turbata, i volti così pallidi che nessuno sa dove guardare. «Vi prego di scusarmi», dice il docente ai poliziotti. Gli agenti fanno il loro lavoro, prendono le generalità di tutti ed escono. Nella relazione accennano semplicemente ad un equivoco, un falso allarme insomma. Quello che si sono detti dopo marito e moglie non è più materia da verbale di polizia.

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Non ha il codice fiscale, niente esami per extracee (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Non ha il codice fiscale, niente esami per extracee NAPOLI Per lei si sono già mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia diligente difficilmente riuscirà a realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università. Infatti, essendo un'immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice fiscale è diventato necessario proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del ministero dell'Istruzione.Daria frequenta il liceo linguistico «Margherita di Savoia», che si trova nel centro di Napoli. È descritta come una alunna diligente, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica a ore, il padre fa il saldatore. Nonostante le difficoltà che può avere una immigrata irregolare, ha voluto studiare. Tre anni fa, sulla base della normativa allora vigente, si è iscritta a scuola. E ha seguito i corsi con buoni risultati: vorrebbe iscriversi a Scienze politiche oppure al corso di laurea in scienze infermieristiche. Ora però il sogno rischia di svanire a causa di un "tesserino", di pochi centimetri, che la ragazza non ha: è il codice fiscale che deve essere annotato sui suoi documenti scolastici. A scuola è iniziata una vera e propria gara di solidarietà. I suoi compagni di classe vogliono inoltrare una petizione, il dirigente, Carmine Santaniello, si sta dando un gran da fare per «trovare una soluzione a breve». Qualche docente si è offerto di assumerla, in modo che la ragazza possa essere regolarizzata e successivamente ottenere il codice fiscale.

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Chiama la polizia per un ladro in casa ma invece era l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Chiama la polizia per un ladro in casa ma invece era l'amante della moglie PAVIA - Quando rientrando in casa all'improvviso ha visto la sagoma di un uomo sgusciare tra i corridoi di casa non ha avuto dubbi. Convinto che fosse un ladro ha chiamato subito il 113, ma all'arrivo di una volante l'imbarazzante scoperta: non c'era alcun tentativo di furto, ma l'intruso era l'amante della moglie accolto nel suo letto appena il marito era uscito. Una storia che ha messo in subbuglio l'Università di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, perché i protagonisti sono due docenti e un assistente dell'ateneo. In città e nell'ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professore si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un'ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l'accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembra tranquillamente addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all'intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. Si è alzata anche la donna, l'atmosfera è talmente turbata, i volti così pallidi che nessuno sa dove guardare. «Vi prego di scusarmi», dice il docente ai poliziotti. Gli agenti fanno il loro lavoro, prendono le generalità di tutti ed escono. Nella relazione accennano semplicemente ad un equivoco, un falso allarme insomma. Quello che si sono detti dopo marito e moglie non è più materia da verbale di polizia. 08/06/2009

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A Scienza dell'investigazione tanta voglia di ricominciare (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

stampa A Scienza dell'investigazione tanta voglia di ricominciare Marco Giancarli Sono centinaia le mail inviate dagli studenti di Scienze dell'investigazione ai docenti del corso di laurea. Tutti chiedono di tornare a studiare nel capoluogo abruzzese. «Vogliamo tornare, abbiamo il desiderio di riprendere i nostri studi nella città che ci ha accolto a braccia aperte e che ci ha dato tanto, sia in termini accademici che dal punto di vista umano». A parlare è Lucia una studentessa di Scienze dell'Investigazione. «La notte del sisma ero in città, mi sono salvata e adesso, nonostante un pò di paura, voglio tornare. Bisogna ripartire e per fare ciò bisogna iniziare dall'Università che da sempre è il cardine economico e culturale di questa realtà». Come questo stralcio di lettera, molte altre narrano le vita che avevano, la paura di quella notte e, nonostante tutto, la gran voglia di ritornare alla normalità. Non a Carsoli, sede provvisoria del corso di laurea, ma lì dove è nato e dove studenti di ogni parte d'Italia avevano deciso di portare a termine i propri studi. Una posizione delicata invece quella del Preside del corso di Laurea, Francesco Sidoti, che in una nota scrive: «Numerose disfunzioni organizzative stanno incidendo significativamente sull'attività del Corso di laurea, nonostante ciò farò quello che mi verrà detto di fare. E' comunque da riconoscere lo sforzo disumano che l'università sta compiendo, i risultati, purtroppo, sono oggetto di valutazioni differenziate». Una situazione controversa, che però delinea una volontà molto chiara cioè la determinazione di moltissimi studenti, di tornare a studiare in città.

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Non ha il codice fiscale Esame di Stato negato (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Un'ucraina a Napoli Non ha il codice fiscale Esame di Stato negato Per lei si sono già mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia diligente difficilmente riuscirà a realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università. Infatti, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. Che da qualche mese è diventato necessario per poter accedere alla prova d'esame, come prevede il Ministero dell'Istruzione.

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Il francescano manager che creò la Cattolica (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Il francescano manager che creò la Cattolica Università Padre Agostino fu rettore dell'ateneo da cui uscì la classe dirigente di ispirazione cristiana Rodolfo Lorenzoni Enciclopedico, erudito, organizzatore determinato e infaticabile. Uomo di pensiero ma soprattutto grandioso edificatore di opere straordinarie. Oppure opportunista, machiavellico, spigoloso, aggrappato al potere. Hanno voluto definirlo in tanti modi diversi, proprio perché Agostino Gemelli ha riunito nella sua complessa personalità una miriade di caratteri. La sua vita è lì a dimostrarlo. Un'avventura umana che ha attraversato il Novecento italiano, marchiandolo con la sua presenza indelebile. Una storia che lungo i decenni lo ha visto realizzare l'Università Cattolica e la Regalità di Cristo, aprire nuovi filoni di ricerca scientifica, confrontarsi alla pari con uomini del calibro di Mussolini, Sturzo, De Gasperi. In fin dei conti un personaggio vittorioso, a dispetto (o forse in virtù) del suo proverbiale «caratteraccio»: certamente protagonista assoluto nell'impresa di formare i ranghi più alti di una degna classe dirigente cattolica. Eppure non è da cattolico che Gemelli muove i suoi primi passi nel mondo. Nato nel 1878 in una ricca famiglia milanese, dovrà passare attraverso cocenti delusioni giovanili prima di rivolgersi alla fede in Cristo. Anzitutto disinganno per il socialismo che aveva vivacemente abbracciato, accentuandone addirittura la componente anticlericale e antireligiosa. E poi delusione per il positivismo respirato nell'ambiente familiare e culturale dell'Italia di quegli anni. Quindi, dopo la laurea in medicina all'università di Pavia e il servizio militare, nel novembre del 1903 Gemelli cambia il nome in Agostino (il suo nome anagrafico originario era infatti Edoardo) ed entra come frate minore nel convento di Rezzato, vicino Brescia. Dal marzo 1908, quando viene ordinato sacerdote, mette a frutto il suo indiscutibile spirito manageriale. E il 7 dicembre del 1921, inaugura con Armida Barelli l'Università Cattolica, di cui sarà rettore a vita. Filosofia e Scienze sociali, inizialmente; quindi Scienze Politiche e Giurisprudenza, Lettere, Economia e Commercio, Magistero, Medicina a Roma (istituita pochi mesi prima della sua morte), Agraria a Piacenza. Oggi la Cattolica è l'unica tra le università private italiane a poter vantare una diffusione capillare sul territorio nazionale, con le sue 5 sedi, 14 facoltà, 4 interfacoltà e 8 strutture sanitarie, tra cui il celeberrimo Policlinico che a Roma prende il nome dal suo geniale fondatore. Geniale davvero, anche per come riesce ad attraversare il fascismo garantendo alla sua creatura perfetta indipendenza, avendola provvidenzialmente ancorata a una fondazione di diritto internazionale (l'Istituto Giuseppe Toniolo) per tutelarla da qualsiasi interferenza statale. Con Mussolini, come con molti politici del dopoguerra, si attiene all'esortazione dell'apostolo Pietro: «obbedite anche ai padroni discoli», riuscendo in tal modo a preservare, accanto al dovere d'obbedienza cristiano, la autonomia dei suoi progetti e la libertà necessaria a finalizzarli. Dai docenti, Agostino Gemelli esige, più che l'adesione confessionale, grande professionalità, rispetto per l'istituzione, capacità di rapportarsi da maestri con gli studenti. Morendo, esattamente 50 anni fa, lascia un patrimonio di cui l'Italia beneficia a lungo: una classe di uomini di ispirazione cattolica in grado di condurre il Paese sulla strada della modernità.

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il dialogo con rebeldìa continua (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Pisa «Il dialogo con Rebeldìa continua» L'assessore Ciccone: vogliamo aumentare gli spazi per i giovani «Le associazioni devono mantenere gli impegni» PISA. Dopo la visita alla sede di Rebeldìa - il Laboratorio delle Disobbedienze che è sotto sfratto - l'assessore Maria Paola Ciccone spiega nei dettagli qual è la posizione del Comune. «L'amministrazione - dice - sta lavorando per aumentare la dotazione di spazi per i giovani». Intende farlo «naturalmente in forme regolari e ben inserite nel contesto urbano, con il contributo di Università, Provincia, Azienda per il diritto allo studio Universitario. Enti che possono partecipare, secondo gli impegni via via sostenuti, rafforzando l'offerta in forma diretta o di servizi e supporto ad attività». «Il dialogo con Rebeldìa - afferma Ciccone - continua, non si è mai interrotto e parte dalla richiesta del mantenimento degli impegni sottoscritti dal cartello delle associazioni al momento dell'assegnazione provvisoria delle strutture di proprietà della Compagnia pisana trasporti. Infatti, l'uso per diversi fini delle strutture di via Battisti, nell'ambito del progetto "Sesta Porta", è stato deciso da anni in un percorso dichiarato, risaputo e trasparente, con atti del consiglio comunale e con una scelta chiarissima nel "Programma di mandato"». «La strada seria e costruttiva è quella su cui si sta lavorando ormai da mesi - prosegue l'assessore -: trovare soluzioni concrete d'interesse generale, fattibili e rispettose delle regole di convivenza. Vittimismi immotivati e furbizie politiciste interessate vanno ormai superati nel dialogo serio e senza riserve». Quanto a Rebeldìa, ha lanciato un appello per la salvaguardia del progetto, in vista della manifestazione cittadina che si terrà il 13 giugno e a cui hanno aderito circa 40 tra associazioni e partiti, oltre a numerose personalità del mondo intellettuale pisano e non. Tra queste Giorgio Gallo, presidente del corso di laurea in Scienze per la pace, Giancarlo Falco, ordinario di Storia Economica, Angelo Baracca, ordinario di Fisica, il musicista Daniele Biacchessi, Enzo Scandurra, urbanista, Sandro Medici, presidente dell'11esimo municipio di Roma, Augusto Illuminati, docente di Filosofia a Urbino.

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di Elena Benelli Ha chiamato il 113 convinto che in casa ci fosse un ladro, m... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Elena Benelli Ha chiamato il 113 convinto che in casa ci fosse un ladro, ma era "solo" l'amante della moglie, scoperto nudo e spaventato dai poliziotti accorsi sul luogo del "delitto". Provincia boccaccesca, Pavia, scenario della vicenda di corna che ha visto coinvolti tre appartenenti al mondo accademico locale: la coppia, due professori della locale università, e il terzo incomodo, un assistente. «Vi prego di scusarmi», è l'unica cosa che il docente ha saputo dire ai poliziotti che nel verbale hanno menzionato semplicemente un falso allarme.

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segue dalla prima pagina Il docente - che aveva lasciato la mo... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

segue dalla prima pagina Il docente - che aveva lasciato la moglie a letto, poiché quel giorno non doveva lavorare - era rientrato in casa mezz'ora dopo esserne uscito, alle otto, per riprendere le chiavi della scrivania, che aveva dimenticato. Convinto che la moglie stesse ancora dormendo, è rientrato silenziosamente, quando nel buio ha visto un'ombra furtiva nel corridoio. Senza pensarci un attimo, il docente ha digitato il 113 sul telefonino, tenendo d'occhio la stanza dove, nel frattempo, il "ladro" si era chiuso. Il professore è poi corso preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembrava tranquillamente addormentata. Davanti ai poliziotti, la sorpresa, il "ladro" seminudo e spaventato, è un assistente dell'università, colto palesemente in fallo in un talamo altrui. Imbarazzo, musi lunghi, scuse mormorate a mezza voce agli agenti che hanno abbandonato il campo. Elena Benelli

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Senza codice fiscale: maturità a rischio (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Senza codice fiscale: maturità a rischio --> Lunedì 08 Giugno 2009 GENERALI, pagina 8 e-mail print NAPOLIBravissima a scuola, parla 6 lingue e, nel suo Paese, ha già il suo titolo di studio. Che in Italia non è valido: per questo deve rifare il liceo, ma ora, giunta all'ultimo anno, l'ennesimo ostacolo: una circolare del 22 maggio 2009 della Gelmini che stabilisce che senza codice fiscale non si possa sostenere l'esame. Daria è ucraina e clandestina, non ha documenti né codice fiscale, quindi non potrebbe fare l'esame di Stato. La vicenda è stata riportata dal quotidiano Il Mattino e si svolge a Napoli, al liceo Margherita di Savoia. Da Roma, in seguito alla pubblicazione della notizia, lo stesso ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Miur - con una nota ha precisato che non c'è nessun motivo di legge per cui la ragazza di Napoli non possa affrontare l'esame di maturità, dato che il codice fiscale serve solo per l'anagrafe degli studenti, per entrare nella base informativa del ministero, ma nulla vale riguardo alla possibilità di sostenere l'esame di maturità. «La raccolta del codice fiscale degli studenti - continua la nota del ministero - è una funzionalità contenuta nell'Anagrafe degli studenti, iniziata nel 2005/06 e proseguita da tutti i governi che da allora si sono succeduti. Il controllo dei codici fiscali viene attuato tramite una verifica incrociata con l'Agenzia delle entrate, per verificarne l'integrità e la correttezza» e «nel caso in cui uno studente fosse, per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale, verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy né per la sua possibilità di sostenere l'esame di Maturità». Quella in atto - prosegue la nota del ministero - è una normale attività di gestione e manutenzione del sistema del Miur, come di qualsiasi altro sistema informativo, e «per questo motivo non c'è nessun motivo di legge per cui la ragazza di Napoli non possa affrontare l'esame di maturità. Ogni altra indiscrezione su questa vicenda è priva di qualsiasi fondamento giuridico». Per Daria, 20 anni, si sono mobilitati il dirigente scolastico, i docenti e i compagni di scuola. La giovane ucraina è descritta come una alunna diligente, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica a ore, il padre fa il saldatore. Nonostante le difficoltà che può avere una immigrata irregolare, ha voluto studiare. Tre anni fa, sulla base della normativa allora vigente, si è iscritta a scuola. E ha seguito i corsi con buoni risultati: vorrebbe iscriversi a Scienze politiche oppure al corso di laurea in scienze infermieristiche. Ora però il sogno rischia di svanire a causa di un «tesserino», di pochi centimetri, che la ragazza non ha: è il codice fiscale che deve essere annotato sui suoi documenti scolastici. A scuola è iniziata una vera e propria gara di solidarietà qualche docente si è anche offerto di assumerla, in modo che la ragazza possa essere regolarizzata e successivamente ottenere il codice fiscale. L'appuntamento con gli esami, purtroppo, è troppo vicino e Daria ha paura di non riuscire a fare in tempo. 08/06/2009 nascosto-->

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Ladro in casa? No, è l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Ladro in casa? No, è l'amante della moglie Pavia. Docente universitario chiama il 113 e scopre l'assistente nell'armadio PAVIA. Quando rientrando in casa all'improvviso ha visto la sagoma di un uomo sgusciare tra i corridoi di casa non ha avuto dubbi. Convinto che fosse un ladro ha chiamato subito il 113, ma all'arrivo di una volante l'imbarazzante scoperta: non c'era alcun tentativo di furto, ma l'intruso era l'amante della moglie accolto nel suo letto appena il marito era uscito. Una storia che ha messo in subbuglio l'università di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, perchè i protagonisti sono due docenti e un assistente dell'ateneo. In città e nell'ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma ecco che, nel più classico ripensamento in stile commedia italiana, dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un'ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l'accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembra tranquillamente addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all'intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. Si è alzata anche la donna, l'atmosfera è talmente turbata, i volti così pallidi che nessuno sa dove guardare. «Vi prego di scusarmi», dice il docente ai poliziotti. Gli agenti fanno il loro lavoro, prendono le generalità di tutti ed escono. Nella relazione accennano semplicemente ad un equivoco, un falso allarme insomma. Quello che si sono detti dopo marito e moglie non è più materia da verbale di polizia.

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Scambia per ladro l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 17 Scambia per ladro l'amante della moglie PAVIA CHIAMA IL 113 VEDENDOLO IN CASA di STEFANO ZANETTE PAVIA QUANDO ha capito la situazione, si è scusato con gli agenti, chiamati nella convinzione che in casa ci fosse un ladro. Un docente universitario pavese ha scoperto così, di fronte all'imbarazzante presenza delle forze dell'ordine, che il presunto ladro era invece l'amante della moglie, che nel frattempo faceva finta di dormire tentando di negare l'evidenza. La vicenda risale a qualche giorno fa, anche perché dalla Questura non è ovviamente trapelato nulla: nel verbale si tratta semplicemente di un falso allarme per un presunto furto. Ma all' Università di Pavia la voce ha iniziato a circolare con insistenza, perché i tre protagonisti della vicenda sono tutti dell'ambiente accademico: due docenti il marito e la moglie, un più giovane assistente l'amante. ERANO le 8 di mattina quando il marito è uscito di casa per andare all'Università, mentre la moglie è rimasta a letto, perché quel giorno non aveva né lezioni né esami e si sarebbe recata in ufficio un po' più tardi. L'uomo ha però dimenticato in casa qualcosa, pare la chiave della scrivania del suo ufficio. Una dimenticanza banale, che è diventata l'imprevisto che ha fatto scoprire la relazione extraconiugale della moglie. Il docente, meno di mezz'ora dopo essere uscito di casa, è infatti rientrato nell'appartamento, in pieno centro storico, cercando pure di non fare rumore per non disturbare la moglie ancora a letto, che lui pensava dormisse. Nel silenzio e nella penombra delle tapparelle ancora abbassate, ha visto una sagoma sgusciare dal corridoio in un'altra stanza, che ha poi trovato chiusa a chiave. Ha così pensato che ci fosse un ladro in casa, che vistosi scoperto s'era chiuso nella stanza. MANTENENDO la calma ha chiamato con il cellulare il 113, chiedendo alla polizia di intervenire per arrestare il ladro, che nel frattempo lui teneva bloccato nella stanza. Una pattuglia delle Volanti è arrivata sul posto e gli agenti sono entrati nell'appartamento. E dopo una breve trattativa attraverso la porta della stanza ancora chiusa, l'intruso s'è «arreso» alla polizia. Ma quello che gli agenti si sono trovati di fronte quando s'è aperta la porta, non era un malvivente, ma un assistente universitario, che peraltro lo stesso docente conosceva bene. Il particolare che l'uomo fosse seminudo ha fatto subito capire al marito di aver scoperto in casa sua non un ladro, ma l'amante della moglie. LA DONNA, che nel frattempo s'era alzata dal letto, dove inizialmente era rimasta facendo finta di dormire, nella speranza che la situazionse si risolvesse in altro modo, non ha potuto che abbassare lo sguardo per evitare d'incrociare quello del marito o dell'amante. Forse i più imbarazzati erano però gli stessi poliziotti, che hanno dovuto comunque identificare tutti e tre. Per le forze dell'ordine la vicenda si è così conclusa come un falso allarme. Ovviamente per la coppia di docenti, e pure per «l'intruso», la vicenda non si è invece conclusa così facilmente.

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Matematica, i più bravi sono i finlandesi (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

SCIENZA 08-06-2009 Università George Malaty ha tenuto una conferenza spiegando le ragioni del successo degli studenti del paese scandinavo Matematica, i più bravi sono i finlandesi «Il loro successo deriva dall'impostazione dei test Pisa, basati sulle acquisizioni di calcolo quotidiano» S i è svolta nei giorni scorsi al Dipartimento di Matematica dell'Università di Parma la conferenza di George Malaty, professore dell'Università di Joensuu in Finlandia, sul tema «Quali sono le ragioni del successo della Finlandia nelle prove Ocse-Pisa?». Scopo dell'incontro è stato spiegare perché i quindicenni finlandesi sono i primi in matematica secondo il Programme for International Student Assessment (PISA), indagine promossa dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per accertare conoscenze e capacità dei quindicenni scolarizzati e monitorare il sistema dell'istruzione. I nuovi risultati del Pisa Test, confermano, infatti, la Finlandia al primo posto - e l'Italia al trentacinquesimo - e i quindicenni studenti finlandesi risultano ancora una volta i migliori al mondo nelle discipline scientifiche. Ma qual è il vero significato di questi risultati? E cosa ne pensano i matematici accademici? «Nonostante politici, media ed educatori siano fieri di tale risultato, i matematici non sono del tutto soddisfatti» ha affermato George Malaty. «Le domande dei test PISA misurano le acquisizioni nella matematica quotidiana, inclusi problemi che non richiedono l'apprendimento della matematica come una struttura». Questo deriva dall'impostazione stessa dei test PISA, per la costruzione dei quali sono stati profusi grandi sforzi al fine di renderli non collegati con qualunque contenuto matematico particolare. Malaty ha citato le pubblicazioni istituzionali, che affermano che «scopo di questi test è focalizzarsi sull'abilità dei giovani nell'uso delle proprie conoscenze di fronte alle sfide della vita reale, piuttosto che, banalmente, fino a dove li ha portati un curricolo scolastico specifico». «In Finlandia - ha sottolineato Malaty - il tempo di insegnamento della matematica nella scuola è uno dei più modesti del mondo, ma siamo capaci di eccellere nei test PISA. Malgrado ciò non possiamo eccellere nelle Olimpiadi di Matematica internazionali. Questo perché i test PISA - e non le olimpiadi di matematica - si avvicinano maggiormente al modello di insegnamento della matematica scolastica finlandese, basato sul principio di equità e sull'attenzione verso gli studenti con difficoltà di apprendimento». E gli studenti al di sopra della media? «Sono loro a soffrire di più: solo una piccola percentuale di studenti finlandesi ha, infatti, ottenuto 668 punti o di più (Livello 6, il più alto nel PISA). Va sottolineato che il numero delle ore di insegnamento di matematica in Finlandia è inferiore alla media dentro e fuori dall'Europa». Secondo Malaty la ragione del successo finlandese nei test PISA non sta tanto nel programma per la formazione degli Insegnanti di Scuola Primaria. «Il sincero interesse dei nostri futuri insegnanti nel lavoro con i bambini e la speciale volontà di supportare gli studenti deboli: sono questi aspetti, che appartengono alla cultura della professione insegnante in Finlandia, il motivo del nostro successo nel PISA». Alla domanda se i programmi finlandesi di didattica della matematica dei corsi per futuri docenti di Scuola Primaria sono meritevoli di essere copiati, Malaty ha risposto con dati alla mano: «Essi costituiscono solo il 2% del programma globale, il che implica solo due settimane nei cinque anni di corso di studi. Eppure con il nostro modesto numero di ore di insegnamento di matematica nella Scuola e l'altrettanto modesto Programma di Formazione Matematica dei Docenti di Scuola Primaria siamo stati capaci di trionfare nel test PISA. Il problema è che in molti sono interessati a copiarci: addirittura in alcuni paesi, come la Germania, i libri sono stati scritti per fornire ai docenti problemi simili a quelli di PISA, con un forte accento sulla ''Matematica della Vita Quotidiana''. Il rischio è quello di dirigersi, senza tener conto delle componenti locali del successo, verso un modello di insegnamento della Matematica PISA e non più della matematica».

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Le doti dei bravi manager (non tutti superpagati) (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 08/06/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Le doti dei bravi manager (non tutti superpagati) N egli ultimi tempi l'immagine del manager è peggiorata. Tutto è cominciato con la crisi finanziaria americana quando si è saputo che i dirigenti delle grandi banche che hanno portato alla rovina i loro clienti avevano stipendi da milioni di dollari e nel fallimento si erano assegnati buonuscite incredibili. Esemplare il caso della Lehman Brothers, ma più grave quello della Aig che aveva ricevuto finanziamenti dallo Stato che i suoi manager hanno utilizzato per concedersi premi favolosi. Ma anche in Europa e in Italia si è visto che, durante la crisi, di solito le retribuzioni e i premi dei top manager delle grandi imprese non sono stati toccati mentre gli altri lavoratori, insegnanti, impiegati, operai, artigiani, precari che già guadagnavano poco, si sono impoveriti o hanno perso il lavoro. Di qui una impressione di ingiustizia: i grandi manager sono sopravvalutati e non pagano per gli errori che hanno fatto. A poco a poco, la stampa e le chiacchiere hanno esteso questa immagine di profittatori strapagati a tutti i manager, anche a quelli che non operano nella finanza, che guadagnano poco e che hanno sempre agito bene. Mi sembra giusto ricordare al pubblico che bisogna distinguere fra la minoranza di top manager che guadagnano milioni di euro all'anno e la stragrande maggioranza dei manager che invece hanno retribuzioni modeste. Lo stipendio lordo medio dei dirigenti italiani si aggira sui 120.000 euro all'anno che, tolte le tasse, significa la metà. Inoltre essi sono stati falcidiati, più di altre categorie, dalla disoccupazione. Ho lavorato con moltissimi dirigenti di imprese pubbliche e private in tutti i settori e mi sono reso conto che il loro mestiere è veramente difficile e impegnativo. Ti occupa la mente tutto il tempo, anche quando torni a casa la sera. Sei responsabile giorno per giorno del successo o dell'insuccesso del tuo settore o del tuo prodotto. Devi identificare e risolvere tutti i problemi: dalla ricerca, alla produzione, alla distribuzione, al profitto. Devi cercare di prevedere e fronteggiare le mosse della concorrenza, le variazioni del mercato e perfino evenienze fortuite come una nevicata. E devi essere un leader, saper motivare i tuoi dipendenti, convincerli, guidarli, formarli. Sono qualità che richiedono intelligenza, sensibilità, obiettività, rigore. Trovare un bravo manager è perciò forse la cosa più difficile e importante per il successo di una impresa. www.corriere.it/alberoni \\ Fanno un lavoro difficile che decide il successo di un'azienda

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Come affrontare la crisi economica (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

FIDENZA SALSO 08-06-2009 UCID INCONTRO COL PROFESSOR GRAZIANI Come affrontare la crisi economica FIDENZA II «Non è l'uomo ad essere al servizio dell'economia, ma l'economia deve essere al servizio dell'uomo». Lo ha dichiarato - ribadendo un concetto chiave dalla Dottrina sociale della Chiesa - il professore Giovanni Graziani, ospite d'onore dell'Unione cristiani imprenditori dirigenti (Ucid - Diocesi di Fidenza) per parlare della crisi economica e dei rimedi per farvi fronte. L'incontro, svoltosi nei giorni scorsi, ha visto riuniti soci e simpatizzanti alla trattoria «Lo scoiattolo». Ad introdurre la serata è stato il presidente Ucid Rino Speroni che ha quindi lasciato la parola a Graziani, ordinario all'Università di Parma. Dopo una breve panoramica sulle cause alla base della crisi economica, il professore è entrato nel dettaglio dei rimedi messi in campo dai differenti Governi. Ha quindi chiarito l'importanza delle misure volte a dare stabilità alle banche, riscontrando tuttavia scarso incentivo ai consumi e sostegno alla produzione di beni. Temi molto delicati e di grande attualità, che hanno riscosso un vivo interesse da parte del pubblico presente. Alla serata dedicata a temi economici seguirà, il 30 giugno, un incontro che vedrà ospite dell'Ucid il vescovo Monsignor Carlo Mazza protagonista della serata con una lezione sulla Dottrina sociale della Chiesa. m.i.m. Giovanni Graziani Docente.

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SANITÀ Depressione precede il Parkinson Soffrire di depressione potrebbe essere un sintom... (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 08/06/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:medicina e salute SANITÀ Depressione precede il Parkinson Soffrire di depressione potrebbe essere un sintomo del prossimo manifestarsi del morbo di Parkinson: a questa conclusione è giunto una nuova ricerca americana che ha studiato la salute di circa 7.000 pazienti tra il 1995 ed il 2001. Quasi 1.000 di loro soffrivano del morbo. La ricerca pubblicata sulla rivista specializzata «Neurology, Neurosurgery and Psychiatry» ha analizzato in particolare l'uso di antidepressivi nei soggetti in questione ed ha scoperto che l'inizio di terapie antidepressive nei volontari era associato ad un rischio doppio di sviluppare il morbo di Parkinson nei due anni successivi. ADOLESCENTI Uno su quattro beve alcol Obesità, abuso di alcol e droghe e disagio giovanile sono le maggiori insidie per i nostri adolescenti: un terzo è sovrappeso, il 31% delle ragazze con meno di 15 anni beve due o più unità alcoliche al giorno (il 25% dei maschi), un genitore su sei segnala episodi di prepotenza nella classe frequentata dal figlio. Problemi che originano nell'infanzia. «La prevenzione comincia nei primissimi anni di vita e il pediatra può svolgere un ruolo cruciale - afferma Giuseppe di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) -. La corretta alimentazione è determinante per evitare lo sviluppo di obesità in età giovanile e da adulti». ANIMALI Pet therapy sarà gratuita La «Pet Therapy», la terapia assistita con gli animali utilizzata per lesioni midollari, depressione, patologie psichiatriche e altro ancora, potrebbe entrare presto nei Livelli essenziali di assistenza, ed essere così fornita gratuitamente dal servizio sanitario nazionale. È l'obiettivo del sottosegretario alla Salute Francesca Martini: «La pet therapy - ha ricordato Martini - c'è ma non è strutturata. Ci sono esperienze solo volontaristiche».

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I comitati sottoscrivono l'appello (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 08/06/2009 - pag: 5 La petizione I comitati sottoscrivono l'appello Hanno sottoscritto l'appello contro le speculazioni edilizie in Città Studi: Carla Cerati, scrittrice e fotografa; Gillo Dorfles, critico e docente di estetica; Giulio Giorello, filosofo e docente di filosofia della scienza presso la Statale; Elio Grazioli, critico d'arte e docente di storia dell'arte contemporanea all'università di Bergamo. Con il Comitato Botticelli ci sono i comitati contro l'Elefante, Canaletto-Guardi, piazza Aspromonte, Bacone, Bazzini, Rio de Janeiro.

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Chiama la polizia: Ma l'intruso è l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Lombardia data: 08/06/2009 - pag: 7 Pavia Equivoco a luci rosse nella casa di un docente universitario Chiama la polizia: «C'è un ladro» Ma l'intruso è l'amante della moglie PAVIA Come un romanzo, o anche come certe barzellette, non troppo divertenti, però, per i protagonisti. Diversa, certo, la storia dal punto di vista della città, e di quella universitaria in particolare, che ha vissuto un fine settimana all'insegna del pettegolezzo piccante, della risatina, della strizzatina d'occhio. Della vicenda Pavia 71mila abitanti, oltre 20 mila iscritti all'Università più antica della Lombardia che ha 372 docenti aveva già cominciato a mormorare venerdì; poi, sabato, il pettegolezzo si è moltiplicato per salire di tono ancora domenica, ieri, quando la notizia, pubblicata dalla Provincia, è stata poi rilanciata dalle agenzie. Non giovanissimi ma appena alle soglie della maturità, professori, sposati, casa in centro: lui e lei docenti, una coppia ideale almeno all'apparenza dell'Alma Ticinensis Universitas. Venerdì mattina lui esce per tempo. Lei no, non ha impegni in Università. Lui si avvia, fa un pezzo di strada, si accorge di aver dimenticato qualcosa. Qualcosa di indispensabile: torna sui suoi passi. Forse indispettito per il ritardo, forse trafelato, riapre la porta di casa e vede una figura sgusciare nel corridoio. La porta d'ingresso è sbarrata dal padrone di casa e l'ombra si rifugia in una stanza, chiude la porta, pare cercare un'impossibile sicurezza dando un giro di chiave. Anche il professore si spaventa un po', ma non perde tempo, chiama il 113: pensa a un ladro. Sua moglie è in camera. Arrivano i poliziotti, che hanno fatto prestissimo. È a questo punto, quando l'ombra è costretta ad uscire allo scoperto, che le carte si scoprono. Non un ladro, ma un assistente universitario. Secondo alcune indiscrezioni, abbigliato in modo da non lasciare dubbi sulle ragione della sua presenza in casa. Imbarazzo. I poliziotti battono in ritirata: faranno un verbale, per forza, ma soltanto per registrare l'accaduto. Tra marito, moglie e amante «ricercati» da tutta la città è il momento delle spiegazioni in privato. L. Gua. Lui, lei, l'altro Tornato all'improvviso, il professore ha visto un'ombra scivolare nel corridoio di casa sua

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Io, manager prestato alla business school (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: MANAGER data: 2009-06-07 - pag: 16 autore: INTERVISTA John Wells Presidente Imd «Io, manager prestato alla business school» di Lino Terlizzi «I nostri concorrenti diretti? Direi Harvard, Insead, London business school». Punta in alto John Wells, presidente dell'Imd di Losanna. E non lo nasconde. Nelle aule dell'International institute for management development, il nome per esteso dell'istituto elvetico, si cerca di insegnare l'eccellenza a manager provenienti da tutto il mondo e non vi è quindi motivo, dal punto di vista di chi ne tiene il timone, di non puntare all'eccellenza anche in proprio. L'indicazione dei nomi dei maggiori competitor, tutti e tre noti e celebrati, non è casuale, ma meditata. Si tratta di istituti con cui l'Imd è già abituata a competere, ogni anno, anche nelle classifiche delle business school internazionali, compilate dai giornali economici anglosassoni. L'Imd è nato nel 1990, attraverso la fusione di due istituti: Imi, creato nel 1946 dal gruppo canadese dell'alluminio Alcan; Imede, fondato dal gigante svizzero dell'alimentare Nestlé,nel 1957.è una fondazione no profit indipendente, che nel 2008 ha registrato un giro d'affari di 128 milioni di franchi (85 milioni di euro). Ogni anno, 8mila dirigenti di un centinaio di nazionalità diverse partecipano a una ventina di programmi Imd di Executive development, compresi quelli di Mba per i nuovi manager e imprenditori e quelli di Executive Mba per i dirigenti che già hanno avuto esperienze abbastanza consistenti di lavoro. La lingua dei corsi è l'inglese. I docenti sono 57, di 21 nazionalità, e dividono il tempo tra insegnamento, ricerca, consulenze.Non c'è distinzione tra docenti di ruolo e non. In genere i professori dell'Imd hanno avuto in passato, chi più chi meno, esperienze manageriali o comunque contatti di lavoro piuttosto approfonditi con l'universo delle aziende. John Wells, cittadino britannico, 56 anni, presidente e professore dell'Imd,è in un certo senso una rappresentazione emblematica di questa figura di manager docente, proprio perché lui ha vissuto (vedi scheda) un'esperienza internazionale molto ampia nel mondo delle imprese. Lei è arrivato alla presidenza di Imd dopo esser stato top manager in più di un'azienda. Crede che oggi sia necessario aver fatto esperienze manageriali per poter gestire al meglio un istituto? L'Imd è una autentica business school, indipendente e autonoma, che non riceve alcuna sovvenzione statale.Il suo approccio d'avanguardia e concreto con i problemi delle imprese ci permette di avere un legame privilegiato con il mondo degli affari. L'Imd è gestito come una vera impresa, deve avere rendimenti e performance impeccabili. I nostri docenti, inoltre, devono vantare esperienze manageriali di rilievo per poter insegnare in modo giusto e credibile i punti essenziali della leadership e del management. Considerando tutto ciò, credo che in effetti sia meglio essere al tempo stesso manager e docente, per gestire un istituto di formazione e di sviluppo come l'Imd. Qual è ora l'obiettivo più' importante, nella gestione di Imd? Il mio obiettivo è garantire la posizione dell'Imd all'interno dell'élite delle business school mondiali. Ci piazziamo con regolarità ai vertici delle classifiche internazionali: ad esempio nel 2008 siamo stati indicati come business school numero uno a livello mondiale dal «Financial Times», a pari merito con Harvard. Vorrei evidentemente conservare questa posizione al vertice. Ma, come in tutte le competizioni sportive, è più facile accedere al vertice della gerarchia mondiale che restarci. Per questo dobbiamo sempre mirare all'eccellenza nella qualità dei programmi, basandoci su una ricerca pragmatica. C'è un problema di adattamento dei programmi? Diciamo che adeguiamo sempre la gamma del piano di studi a quello che succede nel mondo. Dobbiamo essere in grado di preparare davvero i leader di domani ad essere più responsabili ed efficaci, a concentrarsi sull'ottenimento di buoni risultati, in modo giusto ed equo. La crisi finanziaria attuale si può collegare anche alle carenze registrate da una parte dei top manager, a livello di assunzione di responsabilità? Questa recessione è in effetti anche il risultato di una carenza di leadership e di mancanza di presa di responsabilità di una parte dei dirigenti. Spetta anche a noi, come business school, insegnare ai manager una leadership più responsabile, a livello individuale come d'impresa, su scala mondiale. Concretamente, in che modo volete mantenere aperti, come Imd, i vostri legami con il mondo delle imprese? Una delle azioni per me più essenziali è garantire questi legami privilegiati attraverso lo sviluppo di una partnership reale. L'Imd ha un suo network, composto da più di 200 imprese internazionali, che sono leader nei rispettivi segmenti di mercato e che condividono la stessa passione per la formazione dei dirigenti. Queste imprese alimentano il programma di ricerca di Imd e al tempo stesso ci mettono costantemente alla prova, perché dobbiamo sempre innovare. Ma è proprio il dialogo continuo che permette di assicurare l'eccellenza per quel che riguarda la qualità dell'insegnamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA «Abbiamo raggiunto i vertici delle classifiche mondiali Con l'innovazione vogliamo continuare a stare al top»

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Battaglia a Tor Vergata per la chiusura della laurea in Editoria (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 08/06/2009 - pag: 4 Università Protestano studenti e docenti: dossier con 400 firme Battaglia a Tor Vergata per la chiusura della laurea in Editoria Il preside: mancano i requisiti ministeriali Sollevazione universitaria bipartisan (Collettivi e Blocco studentesco, contrari). Docenti spaccati in due fazioni. E, in mezzo, il preside Rino Lazzaro Caputo deciso a sostenere le proprie ragioni. Succede tutto nella facoltà di Lettere di Tor Vergata. Casus belli: la decisione, votata dal Consiglio di facoltà, di chiudere la laurea magistrale in «Informazione e sistemi editoriali ». Da giorni è scontro aperto sulle ragioni che hanno portato il Consiglio a firmare la «messa a tacere del corso ». E, ora, manca poco alla deadline per «Sistemi editoriali »: il 15 giugno scadono i termini per la presentazione dell'offerta formativa 2009 - 2010, al ministero dell'Istruzione. Il caso è sollevato da Luisa Capelli, docente e esponente dell'Idv: «Un vero scandalo, parliamo di uno dei corsi più brillanti per numero d'iscritti (551 in 4 anni), laureati (58,7%) e qualità della didattica ». Dichiara battaglia fino all'ultimo il presidente del corso Raul Mordenti: «Verificheremo il corretto svolgimento del Consiglio di facoltà afferma , e in caso di irregolarità chiederemo l'annullamento ». L'ultima parola, ricorda Mordenti, spetta al Senato accademico: «C'è ancora tempo per rimediare a questo massacro: abbiamo preparato un dossier per dimostrare come il corso possegga tutti i requisiti per continuare ad esistere ». I docenti chiedono l'intervento del rettore Renato Lauro e un «incontro pubblico per rimettere sul tavolo la questione »: "Il Preside Caputo ha le sue ragioni aggiunge Francesca Vannucchi, docente di Sociologia della comunicazione culturale , ed è evidente che serve una ristrutturazione dell'offerta formativa, ma non crediamo che questa sia la strada migliore». Oltre a «Sistemi editoriali», Lettere perderà altri 6 corsi: «Una bagarre assurda commenta il preside Caputo il corso non rispetta i requisiti quantitativi e qualitativi stabiliti dal ministero: non c'è il numero minimo di copertura di docenza interna (8, ndr). I dati confermano la correttezza della decisione presa e i ragazzi non hanno nulla da temere». Tutti gli atenei di Roma hanno riformulato i propri insegnamenti: «Ma il corso non è stato chiuso continua Francesca Dragotto, docente di Linguistica dal 2010-2011 diventerà curriculum specifico in una laurea interclasse con Turismo». Proprio l'accorpamento con Turismo non è andato giù agli studenti che, dopo 15 giorni di raccolta firme, lanciano un messaggio alla facoltà: «O ci ridate il corso o ci ridate le tasse!». I ragazzi hanno redatto un secondo dossier dove elencano tutte le perplessità del caso e hanno portato al rettore 400 firme contro la chiusura del corso, minacciando di abbandonare in blocco Tor Vergata: «Non vorremmo che il corso fosse stato sacrificato per valorizzare il Master in giornalismo (a pagamento) di Tor Vergata». Tra l'altro, sottolinea Gianni Galleri, neolaureato in Sistemi editoriali e rappresentante degli studenti, «la chiusura del corso fa perdere di valore a chi il titolo l'ha già conseguito». Un corso, aggiunge Alessio Liverziani, «che attira studenti da tutta Italia e dall'estero, uno dei pochi in questo settore in grado di competere con Sapienza". C'è da scommettere che i ragazzi non si arrenderanno. Simona De Santis Il campus di Tor Vergata, teatro in questi giorni di proteste per la cancellazione del corso di Informazione e sistemi editoriali

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Quella vocazione atlantica di Fiat (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Nazionale data: 08/06/2009 - pag: 15 Industria L'accordo di Torino con Chrysler e gli equilibri internazionali Quella vocazione atlantica di Fiat L a storia dell'industria automobilistica nord americana muta irreversibilmente. La Ford cerca un suo destino indipendente, nonostante la crisi; la General Motors diviene sì l'emblema del cambiamento proprietario dal mercato allo stato su cui a lungo ci interrogheremo, ma per ora, tuttavia, è posta sotto lo speciale regime Usa della bancarotta, che concede alle imprese il diritto alla speranza di sopravvivere e di trasformarsi. Il caso Chrysler è sotto gli occhi di tutti, tanto più in Italia, perché segna la definitiva trasformazione degli assetti di proprietà tanto della grande impresa Usa, quanto della più grande e storicamente rilevante impresa italiana: la Fiat. E ciò grazie ancora all'azione decisiva dello stato nord americano. Ma tutto questo avviene in un nuovo scenario geo-strategico che è il vero ordito su cui questa partita si gioca, come dimostra benissimo la vicenda Opel, sullo sfondo del meccanismo unico che ormai lega l'economia tedesca e l'economia russa e che ha reso impotenti gli Usa. Il nuovo scenario è quello disegnato dalla necessità di controllare, da parte della potenza leader mondiale, gli Usa, tanto le fonti di energia e le sorgenti d'acqua e le riserve minerarie, quanto le cattedrali del terrorismo e i conflitti tra stati ad alta sensibilità conflittuale. E, infine, sempre più prevarrà la necessità di contendere il terreno del potere mondiale a una Cina sempre più invadente e aggressiva. Ma tutto ciò ripropone su altre basi il conflitto di potenza che abbiamo visto dispiegato durante quel quarantennio di pace totale nucleare e di guerre locali, non per questo meno cariche di lutti, che fu la guerra fredda. La guerra ora continua con altri mezzi nell'intreccio tra politica ed economia a livello statuale. L'Italia è ancora lo spazio nazionale forse più sensibile, tra i teatri mondiali di tutto l'Occidente, in cui questa nuovo confronto si dipana, per il suo porsi tra mondo slavo e mondo islamico al centro del Mediterraneo. La politica di potenza in Italia si è sempre esercitata con un profondo intreccio tra proprietà dell'impresa, perseguimento dei fini economici dell'impresa stessa e collegamenti internazionali che quei fini consentono. Gli scontri essenziali per la riproducibilità del nostro capitalismo si sono sempre consumati nel legame tra politica di potenza sopranazionale nel nostro caso quella degli Usa e ruolo del potere industriale che quella rete di influenza doveva sostenere in Italia, grazie alla potenza dell'impresa che più di ogni altro centro di potere ne rappresentava i mezzi e i fini. Ho già ricordato che il ruolo svolto dalla Fiat rispetto agli Usa è stato fondamentale a questo riguardo e se non potesse continuare a esserlo gli Usa si troverebbero in una situazione molto delicata, perché il sistema del potere in Italia si è molto consunto rispetto a quello di quarant'anni or sono, quando questo rapporto fu essenziale per disegnare la costituzione materiale del nostro paese. Allora le grandi imprese in Ital ia, e quindi i grandi aggregati di potere, non si contavano sulle dita di una sola mano, come oggi. Il potere industriale allo stato gassoso, così come si presenta invece oggi tramite le medie imprese, non può dare garanzie a una grande potenza, soprattutto quando si apre un confronto su scala mondiale come quello che sta delineandosi nella post globalizzazione tra Russia e Usa e tra Usa e Cina. Di qui il ruolo strategico che in questa luce assumono i rapporti tra Fiat e Chrysler. Essi sono essenziali per garantire il legame transatlantico impersonificato dalla Fiat, il cui ruolo a questo proposito è sempre stato indispensabile per l'Italia e per gli Usa. A questo pensavo in questi giorni quando leggevo le note di lutto dedicate alla memoria di Susanna Agnelli (e il ricordo di Lupo Rattizzi apparso sul Corriere della Sera ), della quale è stato troppo poco sottolineato il ruolo delicatissimo che, con grande finezza e senso istituzionale, svolse a questo proposito, quando fu un brillante ed efficace Ministro degli Esteri. C'è solo da augurarsi che questo legame essenziale tra Fiat e Usa possa continuare a manifestarsi. Se ciò non avvenisse le sorti geo-strategiche del nostro paese potrebbero essere poste a rischio. Il potere industriale italiano, tramite le pmi, non può dare garanzie a una grande potenza in un confronto su scala mondiale di GIULIO SAPELLI Docente di Storia Economica Università Statale di Milano

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D omani, (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Nazionale data: 08/06/2009 - pag: 17 Pubblico-privato, convegno Bocconi D omani, martedì 9 giugno, dalle 15, nella sede dell'università Bocconi a Milano, tavola rotonda organizzata da Sda Bocconi e dallo studio legale Dla Piper su «Partenariato pubblico-privato», come strumento per uscire dalla crisi.

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P ronta (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Nazionale data: 08/06/2009 - pag: 17 COMER a recepire i P ronta cambiamenti e determinata a contribuire con i propri prodotti e la propria tecnologia ad uno sviluppo globale più equilibrato, Comer ha ridefinito la vision del gruppo e punta a raggiungere i 500 milioni di euro di fatturato per il 2010. Leader nella produzione di apparati per la trasmissione di potenza alle macchine industriali, è strutturata in sei unità operative italiane (specializzate per linee di prodotto e dislocate su una superficie complessiva di 61.000 mq) ed una cinese. La commercializzazione avviene attraverso la filiale americana, inglese, francese e tedesca e, a partire dal 2006, anche grazie alla Comer (Shanghai) Trading Company Ltd. Il trend di crescita, confermato anche quest'anno (con un utile netto consolidato di oltre 10 milioni di euro), è stato rafforzato grazie ad un Centro ricerche di meccatronica, dotato di strumentazioni avveniristiche, che dal 2002 è inserito nell'Albo dei laboratori di ricerca pubblici e privati gestito dal Ministero dell'Università. Sul piano gestionale, dal 2003 ha applicato nella propria organizzazione i principi del Lean Thinking, moderna metodologia operativa ispirata al modello Toyota. D. G.

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Corsi di laurea in cura dimagrante (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-08 - pag: 19 autore: Università. Forte contrazione a lingue, scienze politiche e veterinaria - Tra gli atenei Milano statale in controtendenza Corsi di laurea in cura dimagrante Per rispettare i criteri minimi richiesti dal Miur 321 titoli in meno del 2008/09 Eleonora Della Ratta Gianni Trovati Alla Federico II di Napoli il manuale dello studente elencherà 15 corsi in meno, a Firenze scompariranno 13 titoli e a Udine 11. La nave universitaria ha cominciato a fare macchina indietro, dopo gli anni della corsa e poi del consolidamento che avevano fatto esplodere l'offerta formativa. Sociologia, lingue e veterinaria sono le aree in cui i tagli sono maggiori, mentre tra le facoltà più grandi sono ingegneria e lettere a uscire più alleggerite dalla cura. In vista c'è il 2010/2011, quando negli atenei statali (gli altri hanno più tempo) diventerà indispensabile poter contare su almeno 4 docenti di ruolo per ogni anno di corso e bisognerà offrire agli studenti informazioni complete sugli sbocchi occupazionali, il gradimento di chi ha già seguito il corso e i curricula dei docenti. I corsi senza questi «requisiti necessari» non potranno più essere attivati. I movimenti della nave, però, non sono certo repentini, e anche la prima fotografia completa dei corsi di laurea 2009/2010, che Il Sole 24 Ore ha chiesto a tutti i poli italiani, mostra ancora numeri da capogiro: i titoli tornano sotto quota 5mila (l'offerta complessiva è di 4.809), con una riduzione del 6,2% (6,4% se non si considerano le università telematiche). Dietro a questa facciata, poi, si insinua il sospetto di qualche ( o di tante) cancellazioni fittizie, con i corsi di laurea che spariscono e subito dopo tornano sotto forma di «curricula»separati all'interno di un altro titolo. A spingere i motori all'indietro, comunque, ci sono due esigenze. Quella (nobile)di fare un po' di chiarezza agli occhi degli studenti, spesso costretti a scegliere fra dedali di titoli indistinguibili o troppo specia-listici, e per questo tranquillamente ignorati dal mercato del lavoro. E quella (pratica) di tagliare i costi del personale, alimentati da incrementi d'organico a cui la creazione di nuovi corsi offriva ottime " giustificazioni". Nel nuovo quadro di regole per attivare un corso servono 4 docenti di ruolo all'anno, e con le assunzioni bloccate non c'è alternativa al taglio dei titoli. Ogni ateneo fa storia a sé.L'Orientale di Napoli, per esempio, guida la classifica del peso del personale sui conti, e per il prossimo anno mette in campo il 22% di corsi in meno rispetto al 2008/2009. «Abbiamo accorpato corsi simili – spiega il rettore, Lida Viganoni –cercando di superare i confini di facoltà, ma abbiamo mantenuto la completezza dell'offerta con i curricula. Per esempio Lingue e culture dell'Africa e dell'Asia è confluito con Lingua,storia e cultura dei paesi islamici, mantenendo la distinzione di curricula. In qualche caso – riconosce – la razionalizzazione ci ha permesso di rendere più solida l'offerta». Il problema dei costi si fa sentire anche a Siena (-15,2% di corsi), una delle università con i conti più traballanti, mentre a Catania (-14,8%) l'arretramento è territoriale, come chiarisce il delegato alla didattica Giuseppe Cozzo: «Abbiamo accorpato corsi che tornavano in più sedi, chiudendo anche alcune convenzioni sul decentramento ». A Viterbo (-26,8%) la frenata vuole riportare l'offerta in un rapporto sostenibile con il numero di docenti. «Abbiamo sacrificato lauree che hanno attratto meno studenti – spiega Leonardo Rapone, delegato del rettore per la didattica –, soprattutto nei corsi magistrali, nati anche per una sovrastima sul numero di studenti che avrebbe proseguito dopo il triennio». Strategia simile a Pisa (-15%) ea Parma (-14,2%), dove gli accorpamenti hanno trasformato in " indirizzi" i vecchi corsi. «A Economia – spiega per esempio Paolo Andrei, prorettore alla didattica – avevamo 5 lauree, che si sono ridotte a uno: sopravvivono i 5 curricula, ma la scelta avviene alla fine del secondo anno». Ma non tutti i curricula sono reali come quelli emiliani, che intervengono dopo un tratto di strada comune offrendo un indirizzo specifico dopo la formazione di base. In altri casi la scelta fra i curricula è all'inizio del corso, e rischia così di nascondere due lauree di fatto separate come prima dell'accorpamento. Anche per questo il ministero sta studiando come affinare i «requisiti necessari», per misurare la presenza di docenti di ruolo a livello di curriculum e non solo di corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.ilsole24ore.com/ I dati degli atenei distinti per tipo di corso

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a villa carmignani suonano i bambini (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 17 - Livorno A Villa Carmignani suonano i bambini Una due giorni di kermesse per concludere un anno di lezioni di musica nelle scuole LIVORNO. Oltre cinquecento piccoli "musicisti" daranno vita (mercoledi giovedi prossimi) ad una kermesse musicale organizzata nel Parco di Villa Carmignani a Collesalvetti. Sono gli alunni delle scuole elementari di Collesalvetti (ma anche Vicarello, Guasticce, Nugola e Castell'Anselmo) che per il terzo anno consecutivo hanno partecipato al progetto "Note nello Zaino". Caratteristica della manifestazione, unica nel suo genere in Italia, è la possibilità data ad ogni bambino di poter beneficiare gratuitamente, per tutto l'anno scolastico, delle lezioni e dell'uso di uno strumento musicale. Recenti studi di importanti università americane hanno dimostrato che lo studio della musica costituisce un ottimo esercizio per raggiungere buoni risultati in tutte le materie scolastiche. Forte di questa convinzione, l' Istituzione Comunale Clara Schumann, in collaborazione con la Direzione Didattica di Collesalvetti, ha ideato e promosso il progetto - finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno - che, come al solito anche quest'anno, ha riscosso un grandissimo successo. I corsi sono stati tenuti con cadenza settimanale, in orario scolastico, presso le sedi delle vari scuole, dai docenti della Scuola di Musica Clara Schumann. Ad ogni classe è stata attribuita una materia musicale e sono stati consegnati in comodato d'uso gratuito i relativi strumenti (circa centoventi violini, cinquanta chitarre, cinquanta flauti e sessanta clarinetti in totale). Via dunque alle esibizioni finali, con i ragazzi impegnati sullo stesso palco, "vero", che ogni estate ospita la rappresentazione lirica del "Festival Mascagni d'Estate". A seguirli ci saranno i docenti dei vari corsi, Laura Coltelli e Arianna Marrapese (canto), Alice Clara (canto, violino e propedeutica), Andrea Valeri (chitarra), David D'Alesio (clarinetto e coordinatore dell'iniziativa). Ma anche le maestre che hanno garantito la loro indispensabile collaborazione per tutta la durata del progetto, nell'intento di dare il giusto rilievo all'insegnamento della musica, troppo spesso trascurata nel percorso didattico. L'inizio delle esibizioni è previsto per le ore 20,30, con ingresso libero. B.V.

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pavia, crede che sia un ladro ma è l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Protagonisti due docenti universitari e un assistente Pavia, crede che sia un ladro ma è l'amante della moglie PAVIA. Quando rientrando in casa all'improvviso ha visto la sagoma di un uomo sgusciare tra i corridoi di casa non ha avuto dubbi. Convinto che fosse un ladro ha chiamato il 113, ma all'arrivo di una volante l'imbarazzante scoperta: non c'era alcun tentativo di furto, ma l'intruso era l'amante della moglie. La storia che ha messo in subbuglio l'università di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, perchè i protagonisti sono due docenti e un assistente dell'ateneo. In città e nell'ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo, ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un'ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l'accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera, ma la moglie sembra addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all'intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. «Vi prego di scusarmi», dice il docente ai poliziotti.

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Cuneo, a Borgo S. G una strada per Attilio Martinetto (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cuneo, a Borgo S. G una strada per Attilio Martinetto Per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Cuneo mercoledì 10 giugno sarà intitolata una strada della Città al martire Attilio Martinetto, già sottufficiale della Finanza a Lubiana fino all’8 settembre 1943, poi Combattente per la Libertà nel Gruppo Divisioni del Comandante Piero Cosa, Reparto Servizio X, imprigionato dalla Gestapo Nazista, condannato a morte e fucilato il 25 aprile 1945 nelle ultime ore della presenza dei Brigatisti Neri dell’UPI (Ufficio Politico Investigativo). Il programma della giornata prevede alle 18 lo scoprimento della targa toponomastica in località Borgo San Giuseppe. Saranno presenti: il Sindaco Prof. Alberto Valmaggia, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Enrico Maria Pasquino, il Vice Presidente della Federazione Italiana Volontari della Libertà, il Presidente dell’Associazione Partigiana 'Ignazio Vian' Aldo Benevelli e il Presidente Provinciale dell’ANPI, Senatore Attilio Martino. Alle 21 al Cinema Monviso interverranno: Prof. Giovanni Oliva, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte e Docente universitario all’Ateneo di Torino Prof. Mimmo Candito, giornalista e docente all’Università di Torino su 'Libertà d'un Popolo: i costi, la memoria, la difesa'. Nella serata sono previsti Intervalli musicali e la lettura dell’ultimo scritto di Attilio Martinetto alla moglie diciassettenne dal carcere. .

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Studentessa non ha il codice fiscale Il ministero: può fare la maturità (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 08-06-2009)
Pubblicato anche in: (Trentino) (Gazzetta di Modena,La) (Gazzetta di Mantova, La) (Gazzetta di Reggio)

Argomenti: Cultura

A Napoli scoppia il caso di una ucraina irregolare, ieri la nota della Gelmini Studentessa non ha il codice fiscale Il ministero: può fare la maturità NAPOLI. Ha rischiato di non fare l'esame di maturità Daria, 20 anni, ucraina che vive a Napoli da tempo e per la quale si sono mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Il suo sogno è prendere il diploma e iscriversi all'università. Ma, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice viene richiesto proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del Ministero dell'Istruzione. Daria frequenta il liceo linguistico «Margherita di Savoia», che si trova nel centro di Napoli. E' descritta come una alunna diligente, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica ad ore, il padre fa il saldatore. Tre anni fa, sulla base della normativa allora vigente, si è iscritta a scuola. E ha seguito i corsi con buoni risultati: vorrebbe iscriversi a Scienze politiche oppure al corso di laurea in scienze infermieristiche. Quando è emerso il dubbio che il suo esame potesse saltare per via del «tesserino» del ministero delle Finanze con il codice fiscale, che la ragazza non ha, a scuola è iniziata una vera e propria gara di solidarietà. I suoi compagni di classe vogliono inoltrare una petizione, il dirigente, Carmine Santaniello, si sta dando un gran da fare per «trovare una soluzione a breve». Qualche docente si è offerto di assumerla, in modo che la ragazza possa essere regolarizzata e successivamente ottenere il codice fiscale. Ma l'appuntamento con gli esami è troppo vicino. Ma ieri è intervenuta la ministra Mariastella Gelmini. Ufficialmente non si parla di retromarcia o di circolare compresa male. La nota del ministero dell'Istruzione afferma che non c'è nessun motivo di legge per cui uno studente privo del codice fiscale non possa affrontare l'esame di maturità. «La raccolta del codice fiscale degli studenti è una funzionalità contenuta nell'Anagrafe degli studenti, iniziata nel 2005/06 e proseguita da tutti i governi che da allora si sono succeduti - sottolinea la nota ministeriale -. Il controllo dei codici fiscali viene attuato tramite una verifica incrociata con l'Agenzia delle entrate, per verificarne l'integrità e la correttezza». Se uno studente è «per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale, verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del Ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy nè per la sua possibilità di sostenere l'esame di Maturità».

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ANIA, Paolo Garonna è il nuovo Direttore Generale (sezione: Cultura)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

ANIA, Paolo Garonna è il nuovo Direttore Generale (Teleborsa) - Roma, 8 giu - Da oggi il professor Paolo Garonna è il Direttore Generale dell'ANIA, Associazione Nazionale tra le Imprese Assicuratrici. Lo annuncia l'ANIA con una nota, precisanco che la nomina di Garonna è stata deliberata all'unanimità dal Comitato Esecutivo ANIA del 21 aprile scorso, su proposta del Presidente Fabio Cerchiai. Garonna lascia le Nazioni Unite, dove ha ricoperto l'incarico di Vice Segretario Esecutivo, Commissione Economica per l'Europa, posizione che ha rivestito dal 2005. In precedenza, Garonna è stato Chief Economist di Confindustria. Ha ricoperto vari incarichi nell'ambito accademico, in qualità di docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E' stato Direttore Generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione Monetaria Europea. "C'è oggi - ha dichiarato il professor Paolo Garonna - una domanda crescente di sicurezza dei cittadini: la pensione, la salute, il lavoro, i terremoti, le alluvioni… Solo il rilancio della collaborazione tra assicurazioni private e politiche pubbliche può dare una risposta efficace a questa domanda. La grave crisi in cui ci troviamo ci dà un'opportunità senza precedenti: quella di colmare il divario di cultura della sicurezza tra l'Italia e l'Europa e di sviluppare un mercato europeo e globale delle assicurazioni. Le assicurazioni italiane giocano un ruolo da protagonista in questo scenario". 08/06/2009 - 10:41

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Il libro incontra le basiliche (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Il libro incontra le basiliche Sabato 13 giugno Ore 18,30 inaugurazione Mostra Antologica di pittura del Maestro Antonio Bertè Mostra dei rilievi della Basilica di San Giovanni a cura di: Arch. Francesco Panico, Arch. Giacomo Savio, Arch. Nicola Mauro Ore 19,00 Convegno Dal sogno di John Lennon a quello di Barack Obama. Il difficile cammino verso la pace dei popoli, oltre la razza, la religione, l'ideologia politica Interverranno: Felice Napolitano (Presidente della Fondazione Premio Cimitile), Nunzio Provvisiero (Sindaco di Cimitile), Angelica Romano (Delegata per la Campania dell'Associazione "Un Ponte per"), Don. Gennaro Matino (Vicario Episcopale - Diocesi di Napoli) Presidente della Provincia di Napoli Gianfranco Nappi (Capo della Segreteria - Presidenza Regione Campania) Paolo Russo (Presidente della XIII Commissione della Camera dei Deputati) Giuseppe Fioroni (già Ministro della Pubblica Istruzione), Vincenzo Scotti (Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri). Coordinerà: Ermanno Corsi (Consigliere dell'Ordine dei Giornalisti della Campania) Domenica 14 Giugno The International Association of Lions Clubs Distretto 108 Y A - Anno sociale 2008-2009 Governatore: Alfonso Caterino Lions e Leo Club Nola "Giordano Bruno" Presidenti: Arch. Rosario Simonetti - Dott. Francesco Confetto Ore 10,00: Convegno Cicala ed i luoghi di Giordano Bruno Indirizzi di saluto: Rosario Simonetti (Presidente Lions Club Nola "G. Bruno") Francesco Confetto (Presidente Leo Club Nola "G. Bruno") Nunzio Provvisiero (Sindaco di Cimitile) Dott. Felice Napolitano (Presidente Fondazione Premio Cimitile) Mario Romano (Consigliere Fondazione Lions - Vice presidente nazionale Assostampa Forense) Nicola Rescigno (Delegato IX zona IV Circoscrizione) Presenta: Ciro Asproso (Docente del Dipartimento di Filosofia Liceo "G. Carducci" Nola) Relatori: Aniello Montano (Ordinario Storia della Filosofia - Università di Salerno) "Contributo letterario e filosofico" Federico Cordella (II Università Napoli) "Contributo storico ed architettonico" Conclusioni: Emilio Cirillo (Vice Governatore eletto a.s. 2009-2010) Con l'adesione in Partenariato dei Dipartimenti di Filosofia di: Liceo Classico "G. Carducci" Nola DS: Paolo Allocca Lice Scientifico " E. Medi" Cicciano DS: Pasquale Amato Liceo Scientifico " G. Albertini" Nola DS: Amelia La Rocca Coordinamento: Alberto Armano (Delegato Responsabile del Simposio Bruniano - Lions Club "G. Bruno" Ore 18,00: Convegno distrettuale Lions Club "G. Bruno" Nola Dalla nolana Filosofia alla napoletana Scienza Nuova: Bruno e VicoIndirizzi di saluto: Rosario Simonetti (Presidente Lions Club Nola "G. Bruno") Arcangelo Riccardo (Assessore Beni Culturali - Comune di Cimitile) Felice Napolitano (Presidente Fondazione Premio Cimitile) Michele Mezza (Presidente Fondazione Parco Letterario "G. Bruno" Nola) Angelo Amato de Serpis (Presidente Associazione "Meridies" - Nola) Girolamo Laudanna (Presidente IV Circoscrizione Lions) Ore 18.30 presenta: Luigi Pasciari (Docente del Dipartimento di Filosofia Liceo "G. Carducci" Nola) Relatori Aldo Masullo (Professore Emerito di Filosofia Morale Università "Federico II" di Napoli) "Infinitismo e antropologia" Prof. Fabrizio Lo Monaco (Direttore dipartimento di Filosofia - Università "Federico II" di Napoli) "Dominio tutela libertà nel diritto e nella storia" Ore 20.30 Riconoscimenti di Merito: Vincitori della IX Edizione del "Certame Bruniano" Anno 2009 Associazione Meridies - Nola Fondazione Parco Letterario G. Bruno Nola Fondazione Premio Cimitile - Cimitile Dipartimenti di Filosofia Università Federico II di Napoli e Salerno Intervengono: Vittorio Del Vecchio (Governatore Eletto Distretto 108 YA a.s. 2009 2010) Ermanno Bocchini (Direttore Internazionale Association of Lions Clubs) Conclusioni: Alfonso Caterino (Governatore Distretto Lions 108 YA - a.s. 2008 - 2009) Coordinamento: Alberto Armano (Delegato Responsabile del Simposio Bruniano - Lions Club "G. Bruno" Nola) Lunedì 15 Giugno Ore 17,30: Premiazione della borsa di studio Lettura e Scrittura Creativa, la Fiaba più bella il Racconto più bello "Vivere la legalità come strumento e garanzia di libertà, progresso e solidarietà. Durante la premiazione sarà presentato il libro"Solo per giustizia di Raffaele Cantone Mondadori Raffaele Cantone intervistato da Stella Cervasio ( "La Repubblica"), parla del suo libro. Interverranno: Domenico Balletta Luisa Alaia; Prof. Pasquale Scala Maria Teresa Palmieri, Pasquale Amato; Ernesto De Santis; Mario Guida Coordinerà Felice Napolitano (Presidente della Fondazione Premio Cimitile). del 06-06-2009 num.

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Sintesi del contemporaneo (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura mostre. 1 Sintesi del contemporaneo Pompeo Forgione espone fino al 16 giugno a Palazzo Paolo V Sabrina Iadarola Nuove forme di espressione universale in mostra a Benevento, nei locali di Palazzo Paolo V. Cinquanta opere, provenienti da collezioni private e pubbliche, del periodo 1986-2009, illustrano il percorso dell'artista beneventano Pompeo Forgione, artefice di una ricerca artistica orientata alla sintesi della contemporaneità e di uno stato di cultura globalizzato. L'altra modernità come commenta il giornalista e storico d'arte contemporanea Carlo Franza, che ne firma il catalogo - è una sorta di costellazione, una specie di arcipelago di singoli mondi e singoli artisti le cui isole interconnesse non costituiscono un continente unico di pensiero, in cui Forgione, figlio dei tempi del consumismo prima e del multiculturalismo poi, nella sua pittura e nelle sue sculture trasferisce attualità e fragranza dell'invenzione, coerenza e sinteticità tipiche del cubismo". Pennellate ispirate a Picasso e allo stile Bauhaus, manifestano una tensione che vivacizza, con semplicità dei mezzi e nitidezza dei risultati, prospettive aggressive dai toni metallici e talvolta monocromi. Relazioni chiaro-scure, simbolico-associative, per una nuova espressione che punta alla conversione del colore in pittura, scultura e architettura. "Così Forgione - secondo Franza - tronca le discussioni sulle intenzioni e i messaggi dell'arte, e impone allo spettatore un linguaggio il più possibile formale nel descriverne la fenomenologia. Appunto, l'altramodernità". Benevento, ancora una volta città d'arte, in un periodo di grande fermento d'iniziative culturali, ha accolto volentieri le opere creative di un conterraneo, che si è affermato nel resto d'Italia e in Europa per la sua vena innovativa, per l'abilità e l'energia espressiva di volumi che esplorano lo spazio come delle architetture viventi, con oggetti, paesaggi, elementi della quotidianità, immagini nuove dal significato ignoto. La mostra sarà visitabile fino al 16 giugno. Appuntamenti SANNIO FEST Piazza Roma - Benevento 6 e 7 giugno L'arte sannita in piazza INCONTRO Archivio di Stato - Benevento 6 giugno "Non c'è libertà senza doveri: la religione repubblicana nella storia d'Italia". Presenti la direttrice dell'Archivio di Stato di Benevento, Valeria Taddeo con Maurizio Viroli, docente di Teoria Politica presso l'Università di Princeton ANTONIO VARRIANO Basilica M. SS. delle Grazie Benevento 8 giugno - ore 19,30 Esibizione dell'organista nell'ambito delle attività di produzione artistica del Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala" di Benevento, in occasione del secondo centenario della nascita di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy e dei 200 anni dalla morte di Franz Joseph Haydn CONCORSO DI ESECUZIONE MUSICALE Città di Airola dall'8 al 13 giugno Organizzato dall'Associazione Culturale Musicale Uisp Mille Note di Airola, in collaborazione con la locale Pro loco e la Provincia di Benevento, il concorso è aperto a tutti pianisti e cantanti italiani e stranieri domiciliati in Italia e si propone di promuovere e divulgare la cultura musicale. CONCERTO - 13 giugno ore 17,30 Museo del Sannio - Benevento Finale del Concorso Silvano Pagliuca per cantanti lirici. del 06-06-2009 num.

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Nuova luce per vecchie lampadine (sezione: Cultura)

( da "Galileo" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

8 giugno 09Fisica e materiali | TECNOLOGIA LASER Nuova luce per vecchie lampadine Colpendo i filamenti di tungsteno, il bulbo a incandescenza emette quasi il doppio della radiazione luminosa, senza aumentare il consumo di energia Le lampadine a incandescenza stanno per vivere una seconda giovinezza. Lo pensano i fisici dell'Università di Rochester, nello stato di New York, che hanno trovato il modo di aumentare enormemente l'efficienza dei cari vecchi bulbi. Irradiando i fili di tungsteno con un fascio laser ultra rapido - impulsi di un miliardesimo di secondo - si può quasi raddoppiare la luminosità della lampada senza modificarne la potenza e, quindi, il consumo di energia. Autore della scoperta è Chunlei Guo che, insieme al suo gruppo, studia l'effetto dei fasci di luce laser sui metalli. Questi, in seguito all'irraggiamento, invece che fondersi subiscono un ri-arrangiamento molecolare che ne aumenta la capacità di assorbire la radiazione termica. Guo e colleghi si sono chiesti se avvenga anche il contrario, cioè se i metalli irraggiati emettano la radiazione con la medesima efficienza con cui l'assorbono. I ricercatori hanno allora “sparato” per un femtosecondo un raggio laser attraverso il vetro di una lampada a incandescenza, colpendo una parte del filamento in tungsteno. La parte colpita è diventata nera. Accesa la lampada, la zona annerita emetteva una luminosità considerevolmente maggiore rispetto al resto del filamento. Come riportato nell'articolo apparso su Physical Review Letters, ulteriori test hanno dimostrato che trattando l'intero filamento di una lampada da 60 watt si ha una emissione in luminosità pari a 100 watt. “è facile intuire l'immediato potenziale commerciale del processo”, afferma Guo: “Sebbene il trattamento laser sia costoso, la produzione in massa delle lampade lo renderebbe conveniente”. Soprattutto pensando al problema delle lampade a fluorescenza, che contengono mercurio difficile da smaltire. Secondo William Stwalley docente di fisica presso l'Università del Connecticut, è importante riflettere su come la tecnologia laser possa cambiare la sorte di un oggetto, e sulle possibili applicazioni del processo nel campo dell'energia solare. (a.d.) Riferimento: A. Y. Vorobyev, V. S. Makin, and Chunlei Guo. Dramatic increase in emission efficiency of incandescent light sources. Physical Review Letters, 2009; (accettato)

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ASSICURAZIONI. Paolo Garonna: prime dichiarazioni da Direttore Generale dell'Ania (sezione: Cultura)

( da "HelpConsumatori" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

News ASSICURAZIONI. Paolo Garonna: prime dichiarazioni da Direttore Generale dell'Ania 08/06/2009 - 11:53 Il professore Paolo Garonna da oggi assume la carica di Direttore Generale dell'Ania dopo che lo scorso 21 aprile il Comitato Esecutivo lo ha eletto su proposta del Presidente Fabio Cerchiai. "C'è oggi - ha dichiarato il professor Paolo Garonna - una domanda crescente di sicurezza dei cittadini: la pensione, la salute, il lavoro, i terremoti, le alluvioni... Solo il rilancio della collaborazione tra assicurazioni private e politiche pubbliche può dare una risposta efficace a questa domanda. La grave crisi in cui ci troviamo ci dà un'opportunità senza precedenti: quella di colmare il divario di cultura della sicurezza tra l'Italia e l'Europa e di sviluppare un mercato europeo e globale delle assicurazioni. Le assicurazioni italiane giocano un ruolo da protagonista in questo scenario". Garonna lascia le Nazioni Unite, dove ha ricoperto l'incarico di Vice Segretario Esecutivo, Commissione Economica per l'Europa, posizione che ha rivestito dal 2005. In precedenza, Garonna è stato Chief Economist di Confindustria. Ha ricoperto vari incarichi nell'ambito accademico, in qualità di docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E' stato Direttore Generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione Monetaria Europea. 2009 - redattore: VC

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studentessa non ha il codice fiscale il ministero: può fare la maturità (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

A Napoli scoppia il caso di una ucraina irregolare, ieri la nota della Gelmini Studentessa non ha il codice fiscale Il ministero: può fare la maturità NAPOLI. Ha rischiato di non fare l'esame di maturità Daria, 20 anni, ucraina che vive a Napoli da tempo e per la quale si sono mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Il suo sogno è prendere il diploma e iscriversi all'università. Ma, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice viene richiesto proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del Ministero dell'Istruzione. Daria frequenta il liceo linguistico «Margherita di Savoia», che si trova nel centro di Napoli. E' descritta come una alunna diligente, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica ad ore, il padre fa il saldatore. Tre anni fa, sulla base della normativa allora vigente, si è iscritta a scuola. E ha seguito i corsi con buoni risultati: vorrebbe iscriversi a Scienze politiche oppure al corso di laurea in scienze infermieristiche. Quando è emerso il dubbio che il suo esame potesse saltare per via del «tesserino» del ministero delle Finanze con il codice fiscale, che la ragazza non ha, a scuola è iniziata una vera e propria gara di solidarietà. I suoi compagni di classe vogliono inoltrare una petizione, il dirigente, Carmine Santaniello, si sta dando un gran da fare per «trovare una soluzione a breve». Qualche docente si è offerto di assumerla, in modo che la ragazza possa essere regolarizzata e successivamente ottenere il codice fiscale. Ma l'appuntamento con gli esami è troppo vicino. Ma ieri è intervenuta la ministra Mariastella Gelmini. Ufficialmente non si parla di retromarcia o di circolare compresa male. La nota del ministero dell'Istruzione afferma che non c'è nessun motivo di legge per cui uno studente privo del codice fiscale non possa affrontare l'esame di maturità. «La raccolta del codice fiscale degli studenti è una funzionalità contenuta nell'Anagrafe degli studenti, iniziata nel 2005/06 e proseguita da tutti i governi che da allora si sono succeduti - sottolinea la nota ministeriale -. Il controllo dei codici fiscali viene attuato tramite una verifica incrociata con l'Agenzia delle entrate, per verificarne l'integrità e la correttezza». Se uno studente è «per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale, verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del Ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy nè per la sua possibilità di sostenere l'esame di Maturità».

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A Venezia workshop sulla genomica nella valutazione del rischio nel cancro (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

A Venezia workshop sulla genomica nella valutazione del rischio nel cancro (8/6/2009 10:07) | (Sesto Potere) - Venezia - 8 giugno 2009 - Il 27 e 28 agosto si terrà a Venezia (Italia) un workshop sulla genomica nella valutazione del rischio nel cancro. L´evento affronterà gli approcci emergenti basati sulla genomica applicabili alla tossicità e all´individuazione e alla valutazione del rischio nel cancro. Sarà prestata particolare attenzione allo sviluppo e alla valutazione di modelli in vitro altrernativi che hanno il potenziale di ridurre in modo significativo l´uso di animali da laboratorio. I partecipanti potranno interagire con esperti appartenenti a università, industria, agenzie di ricerca pubblica e normative. Lo scopo è di individuare vie promettenti e le lacune che vanno colmate affinché si possano sviluppare approcci genomici nella nuova strategia di valutazione della sicurezza per i farmaci e le sostanze chimiche che possono soddisfare la domanda attuale e futura. Il workshop è organizzato congiuntamente dal progetto carcinoGenomics, finanziato dall´Ue, dal Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi (Ecvam), dall´Istituto della salute e delle scienze ambientali (Hesi) e dalla Netherlands Genomics Initiative.

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La scienza al servizio dell'informatica: ricercatori internazionali sul colle di Bertinoro (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

La scienza al servizio dell’informatica: ricercatori internazionali sul colle di Bertinoro (8/6/2009 12:15) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 8 giugno 2009 - Nuovo appuntamento dedicato alla ricerca informatica e matematica a Bertinoro, ospitato nel Centro Residenziale Universitario nell’ambito di BiCi (Bertinoro International Centre of Informatics), associazione costituita nel 2001 per alimentare lo scambio di idee tra i settori scientifici e quelli legati all’applicazione in informatica. In questo ambito si colloca il corso ADS 2009, che mette insieme Algoritmi e Data Structures, cioè strutture di dati memorizzati in modo organizzato da un computer, affinché possa essere usato in modo efficiente. L’Evento, giunto alla sua quarta edizione, è in programma a Bertinoro dal 7 al 13 giugno ed è stato organizzato per offrire ai ricercatori l'opportunità di discutere sui recenti sviluppi scientifici nei rapporti tra algoritmi e data structures. L’obiettivo è quello di dar vita a gruppi di ricerca congiunti su temi legati alla ricerca informatica e matematica, passando anche attraverso il graphic design e il web research. Fanno parte del comitato organizzatorte docenti universitari ed esperti del settore: tra questi anche Andrew V. Goldberg, della Microsoft Research della Silicon Valley, affiancato dal professor Giuseppe F. Italiano dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Valerie King dell’Università di Victoria e Robert E. Tarjan, della Princeton University.

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Giovani a confronto sui temi della cittadinanza attiva (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Giovani a confronto sui temi della cittadinanza attiva Lunedì 8 Giugno 2009, Gran finale nel Palazzo del Bo del progetto, coordinato dalla dottoressa Fiorenza Peruzzo dell'università, su "Percorsi di cittadinanza attiva" che rientra nelle iniziative scolastiche promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. A confronto le esperienze maturate in varie scuole delle due province. Si è discusso durante l'anno di temi di attualità e di storia, di argomenti anche scottanti: dalla realizzazione di una moschea a Padova a quella di un campo nomadi; dalla nuova base americana a Vicenza al principio di maggioranza; dagli eccidi e stragi tra Padova e Polesine dal 1943 al 1945 fino alla nascita della Repubblica e alla Costituzione. Coinvolte nel progetto numerose scuole: il tecnico "Severi" di Padova; il liceo delle scienze sociali "Duca d'Aosta" di Padova; il tecnico per geometri "Belzoni" di Padova; l'istituto di istruzione superiore "De Nicola" di Piove di Sacco; il liceo scientifico "Galilei" di Selvazzano Dentro; il liceo classico "Bocchi" di Adria. Ogni classe ha portato le sue esperienze accompagnate da video, letture, testimonianze, diari raccolti tra la gente. Il tutto in un dibattito che ha offerto anche applauditissimi momenti di spettacolo quando il noto cantautore Gualtiero Bertelli ha sottolineato i vari temi con canzoni e musiche, accompagnato da Paolo Favorido al pianoforte, Rachele Colombo, voce e percussioni, Maurizio Camardi, sax e fiati. Sono intervenuti a illustrare gli argomenti trattati e le relazioni delle scuole e a creare un vero e proprio dialogo con gli studenti: Mario Bertolissi, docente di diritto costituzionale al Bo; Andrea Ambrosi, docente di diritto costituzionale regionale; il giornalista Edoardo Pittalis, vicedirettore del Gazzettino; lo storico Francesco Selmin; il famoso psicologo Guido Petter. Tra i professori coinvolti nel progetto e presenti: Gioia Beltrame e Rita Veronesi di Adria; Silvana Serragiotto del Duca d'Aosta; Giorgio Aduso del Galilei; Francesco Bellinello e Alessandra Carraro del Severi; Annamaria Preziosi, Francesca Guiso e Agnese Solero del Belzoni; Federico Collesei di Piove di Sacco. In un clima di intensa partecipazione sono stati dibattuti temi di grande attualità quali quelli dell'immigrazione, della libertà di religione, dell'integrazione, del terrorismo e della pace. Si è parlato della guerra civile nel Veneto, della nascita della democrazia e della libertà, della grande conquista della Carta Costituzionale. Bertelli ha sottolineato con una canzone di Sergio Endrigo il dramma di tanti costretti a lasciare la propria terra senza speranza di poterci tornare: "Come vorrei essere un albero che sa dove nasce e dove morirà". Bertolissi ha citato Calamandrei che parla soprattutto di libertà e di dignità.

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Teme un ladro, ma era l'amante della moglie (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Teme un ladro, ma era l'amante della moglie Lunedì 8 Giugno 2009, PAVIA - Quando rientrando in casa all'improvviso ha visto la sagoma di un uomo sgusciare tra i corridoi di casa non ha avuto dubbi. Convinto che fosse un ladro ha chiamato subito il 113, ma all'arrivo di una volante l'imbarazzante scoperta: non c'era alcun tentativo di furto, ma l'intruso era l'amante della moglie accolto nel suo letto appena il marito era uscito. Una storia che ha messo in subbuglio l'università di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, perché i protagonisti sono due docenti e un assistente dell'ateneo. In città e nell'ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha né corsi né esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un'ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l'accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembra tranquillamente addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all'intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. Si è alzata anche la donna, l'atmosfera è talmente turbata, i volti così pallidi che nessuno sa dove guardare. «Vi prego di scusarmi», dice il docente ai poliziotti. Gli agenti fanno il loro lavoro, prendono le generalità di tutti ed escono. Nella relazione accennano semplicemente ad un equivoco, un falso allarme insomma. Quello che si sono detti dopo marito e moglie non è più materia da verbale di polizia.

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Napolitano celebra gli orizzonti di Galileo (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Napolitano celebra «gli orizzonti» di Galileo Il patriarca Scola: «Non possiamo dimenticare le sofferenze di Marghera e degli operai del Petrolchimico» Lunedì 8 Giugno 2009, Venezia Dal campanile di San Marco, quattrocento anni fa, Galileo esplorava il cielo col suo cannocchiale, allargando così «gli orizzonti dell'uomo». Ieri, ai piedi di quella torre-simbolo di Venezia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha reso omaggio allo scienziato-astronomo, scoprendo la lapide che celebra le sue prime osservazioni (era il 21 agosto 1609). «Ci tenevo molto a essere qui - ha detto il capo dello Stato salendo poi in cima al campanile - San Marco è un grande luogo storico per quanto riguarda il ciclo delle scoperte e gli studi di Galileo». Ed ora che «non esiste più un'opposizione costitutiva tra fede e scienza - gli ha fatto eco il patriarca Scola, che col sindaco Cacciari presenziava alla cerimonia - noi possiamo apprezzare questa scoperta e ricavarne per la nostra città un grande augurio: Venezia ha di fronte a sè orizzonti molto larghi. Però, bisogna che questi orizzonti siano capaci di integrare la pluralità dei problemi che stiamo attraversando e affrontare la significativa straordinaria fragilità della bellezza veneziana. Così mentre vediamo splendere l'arte contemporanea, non possiamo dimenticare le sofferenze di Marghera e dei nostri operai del petrolchimico. Non possiamo neanche trascurare la fatica che fanno molte realtà della terraferma a sentire i problemi di Venezia come propri. Ci attende un grande lavoro di allargamento di orizzonti». In fondo, i veneziani erano «uomini di mare, mercanti, esploratori», uomini «curiosi» che condividevano con Galileo «un'intelligenza non comune», ha osservato l'avvocato Giorgio Orsoni, primo Procuratore di San Marco. E quel telescopio che demolì la concezione tolemaica del mondo allargando «gli orizzonti dell'uomo» il 21 agosto 1609 - «e 30 anni dopo si chiusero nella cecità e nella solitudine di Arcetri», come ha ricordato Edoardo Vesentini, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del IV centenario dell'invenzione del cannocchiale - svela ancor oggi uno sguardo "non comune" sul mondo. Lo ha ribadito Francesco Bertola, docente dell'Università degli studi di Padova e decano degli astronomi italiani: «Il lavoro di Galilei prosegue oggi con il progetto del più grande telescopio del mondo, di 41 metri di diametro diretto da un italiano». Pur non essendo presente, il governatore del Veneto Giancarlo Galan ha voluto salutare la prima carica dello Stato con un messaggio, anticipando «le celebrazioni galileiane che si terranno a Venezia e a Padova nel prossimo settembre». Tra queste la mostra fotografica sull'Universo curata dalla Smithsonian Institution intitolata "Beyond"; il balletto "I conoscitori del caos" che racconta le origini dell'Universo firmato dalla coreografa (ed ex direttore della Biennale Danza) Karol Armitage e il concerto jazz sulle visioni del sistema solare "Place is the place". In più, ha chiuso Galan, «i risultati di studi compiuti dagli altri centri universitari ad Harvard, al Mit di Boston nonché a Princeton e a Padova». In chiusura della sua visita a Venezia, Napolitano ha optato per un fuori programma alla Fondazione Vedova, dove si è intrattenuto al telefono con Renzo Piano, autore del restauro. «Ogni Presidente in questo momento sta rendendo omaggio a un Piano» ha scherzato Napolitano alludendo alla visita parigina di Barack Obama al "Beauborg" progettato da Piano e da Richard Rogers. Ad accogliere la prima carica dello stato e la moglie Clio, alle Zattere, c'erano il presidente della Fondazione Vedova Bianchini, il direttore Fabrizio Gazzarri e il curatore artistico e scientifico Germano Celant. Incuriosito dal meccanismo ideato da Piano per movimentare le opere di Emilio Vedova, Napolitano è rimasto affascinato da «una vera e propria sfilata di quadri», mentre le grandi tele scendevano lentamente nella penombra lungo le antiche capriate del Magazzino del Sale. D.C.

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San Patrignano, Stardust: gli studenti e il loro spot contro la droga (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

San Patrignano, Stardust: gli studenti e il loro spot contro la droga (8/6/2009 15:10) | (Sesto Potere) - San Patrignano - 8 giugno 2009 - Con la chiusura dell’anno scolastico giunge al termine anche Stardust, concorso promosso dall’Università IULM e dalla Comunità di San Patrignano, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la collaborazione di Cinecittà-Luce S.p.a. Al progetto hanno partecipato oltre 1000 studenti di 50 scuole secondarie di II grado, cui i docenti dell’Università IULM hanno fornito materiali di approfondimento e consultazione, per realizzare uno storyboard o un video che comunicasse ai loro coetanei un messaggio chiaro e forte di prevenzione e contrasto delle tossicodipendenze. Inoltre, sul sito drugsoff.it realizzato dai ragazzi di San Patrignano, i partecipanti al concorso hanno potuto trovare esempi concreti di comunicazione “peer to peer”, realizzati negli ultimi anni in Italia sui temi del disagio e delle dipendenze. A vincere il concorso è stato il centro per la formazione professionale Don Calabria di Verona con il video “Aspirazioni future” nel quale i ragazzi, coordinati dai docenti De Frenza e Palumbo, hanno descritto con ironia consumo e spaccio di droga. Al secondo posto la classe 4°D dell’istituto professionale Velso Mucci di Bra (CN) con lo storyboard di un possibile spot televisivo. Terzo classificato l’istituto d’arte E. e U. Nordio di Trieste con un'altra sceneggiatura, che elabora in modo simbolico dolore e solitudine della tossicodipendenza. A decidere la classifica finale di Stardust è stata una giuria formata tra gli altri da: Andrea Muccioli, responsabile di San Patrignano, Vincenzo Russo docente dell’Università IULM, Dott.ssa Maria Carolina Terzi direttore sviluppo progetti e comunicazione Cinecittà Luce, il regista Francesco Apolloni, il direttore creativo di Sudler & Hennessey Bruno Stucchi, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Milano, Mariolina Moioli. La premiazione dei 10 migliori lavori, avverrà il prossimo 10 ottobre a San Patrignano, in occasione di una giornata dedicata alla discussione e al dibattito sui temi della prevenzione, dell’educazione e della comunicazione sociale, che prenderà il nome di “WeFree” day.

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Gal dell'Etna, lo sviluppoè previsto in due fasi (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

giarre Gal dell'Etna, lo sviluppo è previsto in due fasi Nel Salone degli Specchi del Municipio, si è svolta una riunione di concertazione del partenariato del Gal Terre dell'Etna e dell'Alcantara per il nuovo Piano sviluppo locale, nell'ambito del programma Leader 2007/2013. All'incontro, presieduto dall'assessore al Gal, Piero Mangano, hanno preso parte operatori pubblici e privati, associazioni di categorie, associazioni sindacali. Il responsabile tecnico del Gal, Gioacchino Pappalardo, ha illustrato le linee di azione relative alle esigenze del territorio. La selezione dei Gal e dei Piani di sviluppo locale avverrà in due fasi: nella prima è prevista la presentazione delle proposte di candidatura da parte dei partenariati pubblico/privati che sono già costituiti o intendono costituirsi in Gal; nella seconda fase dovranno essere predisposti e presentati i Psl da parte dei partenariati che avranno superato la prima fase di selezione. La strategia del Psl dovrà articolarsi in una o due tematiche principali e due o tre tematiche complementari. Alle tematiche principali dovrà essere riservata una quota superiore al 50% delle risorse pubbliche assegnate al Psl. Le restanti risorse dovranno essere ripartite fra le tematiche complementari. Le tematiche ritenute prioritarie per il territorio regionale sono: turismo e offerta rurale; energie da fonti rinnovabili, filiera corta, servizi alla popolazione; creazione e rafforzamento di microimprese.

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E' clandestina, non ha codice fiscaleniente ammissione alla maturità (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

E' clandestina, non ha codice fiscale niente ammissione alla maturità Napoli. Per lei si sono già mobilitati il dirigente scolastico, i docenti ed i compagni di scuola. Ma Daria, 20 anni, studentessa ucraina che vive a Napoli da tempo, nonostante sia una brava studentessa difficilmente riuscirà si trova di fronte a una difficoltà per realizzare il suo sogno: quello di prendere un diploma e di iscriversi all'università. Infatti, essendo una immigrata clandestina non ha documenti per ottenere il codice fiscale. E da qualche mese il codice fiscale è diventato necessario proprio per poter accedere alla prova d'esame, così come prevede una disposizione del Ministero dell'Istruzione. Daria frequenta il liceo linguistico «Margherita di Savoia», che si trova nel centro di Napoli. È descritta come una alunna preparata, che fa anche qualche lavoretto saltuario come badante o baby sitter, proprio per non pesare sul bilancio familiare. La mamma è collaboratrice domestica ad ore, il padre fa il saldatore. Nonostante le difficoltà che può avere una immigrata irregolare, ha voluto studiare. Tre anni fa, sulla base della normativa allora vigente, si è iscritta a scuola. E ha seguito i corsi con buoni risultati: vorrebbe iscriversi a Scienze politiche oppure al corso di laurea in scienze infermieristiche. Ora però il sogno rischia di svanire a causa di un «tesserino», di pochi centimetri, che la ragazza non ha: è il codice fiscale che deve essere annotato sui suoi documenti scolastici. A scuola è iniziata una vera e propria gara di solidarietà. I suoi compagni di classe vogliono inoltrare una petizione, il dirigente, Carmine Santaniello, si sta dando un gran da fare per «trovare una soluzione a breve». Qualche docente si è offerto di assumerla, in modo che la ragazza possa essere regolarizzata e successivamente ottenere il codice fiscale. L'appuntamento con gli esami, purtroppo, è troppo vicino e Daria ha paura di non riuscire a fare in tempo. Una vicenda che a giudizio di Lucio Pirillo, presidente regionale della Campania dell'Unione nazionale degli enti di assistenza e beneficenza, lascia l'amaro in bocca e che deve indurre ad una riflessione approfondita: «Il nostro non è più un paese accogliente e solidale. La solidarietà? I più deboli rischiano di essere sempre più danneggiati. Ad esempio a Napoli le colonie estive da noi organizzate per i ragazzi, rischiano di saltare perchè il Comune è in ritardo con il pagamento delle rette». In serata è arrivato però un comunicato «tranquillizzante» che dice : «Non c'è nessun motivo di legge per cui la ragazza di Napoli non possa affrontare l'esame di maturità». La nota è del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. «La raccolta del codice fiscale degli studenti è una funzionalità contenuta nell'Anagrafe degli studenti, iniziata nel 2005/06 e proseguita da tutti i governi che da allora si sono succeduti »,spiega il Miur. «Nel caso in cui uno studente fosse, per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale, verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy nè per la sua possibilità di sostenere l'esame di Maturità».

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Gli degli studenti in mostra (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

architettura contemporanea, tour a roma Gli «appunti di viaggio» degli studenti in mostra Studenti della Scuola Superiore di Catania per tre giorni alla scoperta dell'architettura contemporanea. Il viaggio di studio a Roma, che si è tenuto dal 21 al 24 maggio scorsi, al quale hanno preso parte anche altri studenti della facoltà in qualità di uditori, è stato promosso dal prof. Vincenzo Sapienza, docente di Architettura tecnica, a conclusione del corso di didattica integrativa per la Ssc su "Soluzioni d'avanguardia per le realizzazioni delle chiusure verticali in edilizia". Guidati dai docenti Sapienza e Grazia Lombardo e accompagnati da qualificati professionisti locali, i dottorandi Stefania Marletta, Chiara Cicero, Francesca Condorelli, gli allievi della Scuola Michele Versaci e Andrea Sigona, e gli allievi del cdl di Ingegneria edile-architettura Laura Giordano, Chiara Lentini, Enza Parrinello, Gabriella Schilirò, Dario Di Stefano, Fabio Scuto e Angelo Monteleone, hanno affrontato un piacevole "tour de force" visitando il Parco della Musica di Renzo Piano, il Macro Museum (ex birreria Peroni) di Odile Decq, il cantiere del MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo) di Zara Hadid, la Biblitoeca dell'Università Lateranense e il Ripa Hotel (arch. King-Rosselli), l'Ara Pacis (arch. Richard Meier), il Palazzo Bianco (arch. Paola Rossi) e le Case in viale Etiopia (arch. Mario Ridolfi). Infine, il drappello di studenti ha visitato, insieme con un componente della commissione per l'Arte sacra della Curia di Roma, la Chiesa della Dives in Misericordia e il Santuario del Divino Amore, e le città di fondazione dell'Agro Pontino: Pomezia, Aprilia, Latina, Borgo Vodice, Borgo Grappa, Borgo S. Donato, Sabaudia. A conclusione di questa esperienza, è stata organizzata una mostra-concorso fotografico dal titolo "Sulle tracce dell'architettura contemporanea", articolata in 11 sezioni (una per ogni tappa del viaggio), che verrà inaugurata nella sede del Dipartimento di Architettura e Urbanistica (Dau) oggi alle 11. Alla manifestazione, che ha ricevuto il supporto della Libreria La Paglia e di Archimede Stampe, interverranno il preside della facoltà d'Ingegneria, Luigi Fortuna, il presidente della Scuola Superiore Giacomo Pignataro, il direttore del Dau Umberto Rodonò, e altri docenti della facoltà.

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Il della ricercaasse con la Slovenia (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il «souk» della ricerca asse con la Slovenia LINGUE Presentazione del volume sulla Tunisia, curato dal preside Famoso Domani, martedì 9 giugno alle 17, nell'aula A1 del Monastero dei Benedettini, si terrà la presentazione del volume "Tunisia. Ambiente, economia, società", curato dal preside della facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università di Catania, Nunzio Famoso (nella foto a fianco). Nel corso dell'incontro è previsto un dibattito al quale interverranno i docenti Grazia Arena (Università di Catania), Santo Burgio (Università di Catania), Girolamo Cusimano (Università di Palermo) e Rosario Lanzafame (Università di Catania). L'evento è promosso dalla facoltà di Lingue e letterature straniere, nell'ambito delle attività per il decennale della facoltà, e dal dipartimento di Scienze della cultura, dell'uomo e del territorio, in collaborazione con la Provincia regionale di Catania, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il Consolato tunisino di Palermo, l'Osservatorio Mediterraneo e la Cuecm editrice. ECONOMIA Il ruolo della banca locale nel contesto della crisi finanziaria Domani, martedì 9 giugno alle 10.30, nell'aula magna di Palazzo delle Scienze (facoltà di Economia), si terrà l'ultimo incontro del ciclo di seminari professionalizzanti, dal titolo "Gli effetti della crisi finanziaria sull'intermediazione bancaria", coordinato dal prof. Sebastiano Mazzù e rivolto agli studenti dei corsi di laurea di primo livello in Economia aziendale ed Economia e amministrazione e controllo. Relatore dell'incontro conclusivo sarà il dott. Salvatore Inghilterra, direttore generale della Banca Agricola popolare di Ragusa, che discuterà su "Il ruolo della banca locale nel contesto della crisi finanziaria per lo sviluppo del territorio". Siracusa Mercoledì si presenta «In Ombra» la rivista degli studenti della facoltà di Architettura Mercoledì 10 giugno, alle 18,30, nella sede di Palazzo Impellizzeri a Siracusa, si terrà un incontro per la presentazione della nuova rivista "In ombra", curata dagli studenti della facoltà di Architettura. All'incontro, promosso dagli studenti Carlo Paternò, Marco Di Perna, Stefano Latina, Stefano Romano e Alfio Vassallo, interverranno - oltre ai rappresentanti degli studenti di Architettura - il preside della facoltà Giuseppe Dato, il presidente del Consorzio universitario "Archimede" Salvo Baio, il direttore dell'Ersu di Catania Nunzio Rapisarda e i presidenti dei corsi di laurea della facoltà. Alle 19,30 sarà inaugurata la mostra fotografica "Luoghi in ombra".

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scuola superiore (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

scuola superiore Quattordici Paesi europei collegati in video conferenza per il primo "Suk" della ricerca euromediterranea, una platea internazionale nel corso della quale giovani studenti e ricercatori potranno presentare le loro ricerche (papers) di carattere scientifico o umanistico, in inglese e in francese, sul tema "Unità e diversità delle identità euromediterranee". L'evento - denominato 1° Emuni Research Souk - è promosso dall'Emuni, il network euromediterraneo di università e istituti per l'alta formazione che ha sede in Slovenia, e si terrà domani a partire dalle 10,30 in contemporanea in tutte le sedi italiane, francesi, greche, egiziane, libanesi, palestinesi, romene, tunisine, turche, portoghesi, marocchine, algerine e israeliane coinvolte dall'iniziativa. L'Università di Catania - attraverso la sua Area per le politiche comunitarie e internazionali (Apoci) - ha partecipato al bando promosso dall'Emuni University con una proposta sul tema "Bioetica e Biodiversità nell'Area Euro-Mediterranea" divenendo così sede di un forum nel quale gli studenti di tutti i livelli hanno potuto presentare e discutere lavori di ricerca relativi a questo tema, presentando on line i propri contributi. Domani, pertanto, docenti e studenti catanesi potranno prendere parte alla multiconferenza euromediterranea dall'aula magna della Scuola Superiore di Catania, in via San Nullo 5/i. La giornata si aprirà con gli indirizzi di saluto del rettore Antonino Recca e del presidente della Ssc Giacomo Pignataro. Alle 11, in collegamento video con Portorosa in Slovenia, prenderà il via la conferenza internazionale, presente il presidente dell'Emuni University, Joseph Mifsud. La sessione catanese si aprirà alle 14,30, con l'intervento del prof. Alberto Fichera, delegato del rettore per l'internazionalizzazione (polo scientifico), e il forum istituzionale condotto dai docenti di filosofia morale Giuseppe Lissa (Università di Napoli - Federico II) e Marianna Gensabella (Università di Messina). Alle 16,30 prenderanno il via due "Student section" parallele, coordinate rispettivamente dal prof. Francesco Basile, ordinario di Chirurgia e preside della facoltà di Medicina, e dal prof. Salvatore Amato, ordinario di Filosofia del diritto nella facoltà di Giurisprudenza, nel corso delle quali tutti i candidati presenteranno sinteticamente i propri contributi scientifici. Al termine di questa rassegna, i due chairman illustreranno in seduta plenaria gli spunti forniti dei "papers" presentati in ciascuna delle due sessioni, e la prof. Lina Scalisi, delegato del rettore per l'internazionalizzazione (polo umanistico), ufficializzerà la lista dei candidati e le procedure di selezione degli elaborati, renendo noti i criteri di valutazione che saranno adottati da una commissione nominata dal rettore e integrata dai professori Lissa e Gensabella per individuare i due vincitori. Tutti i candidati riceveranno un attestato rilasciato direttamente dall'Emuni University, i due migliori contributi saranno presentati e premiati nel corso di una cerimonia che si terrà a Villa Citelli martedì 16 giugno. I due "papers" selezionati saranno pubblicati sull'International Journal of Euro-Mediterranean Studies dell'Emuni, e su altre importanti riviste scientifiche.

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Università dimezzatamonta la protesta (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Modica Università dimezzata monta la protesta «Studenti penalizzati» Modica. Università: iniziano le proteste degli studenti del corso di laurea in Scienze dell'amministrazione e del governo, che ovviamente non accettano la chiusura del terzo anno deciso dal Senato accademico dell'ateneo catanese. Il coordinamento studentesco si riunirà oggi nei locali del plesso S. Martino a per decidere il da farsi. Insieme a loro, a quanto pare, anche gli iscritti al corso di laurea in Economia aziendale per i quali non sarà neppure possibile frequentare i corsi nella sede modicana. I docenti ed i funzionari operanti a Modica Alta sono stati invitati per costituire un coordinamento che possa intavolare una discussione con il Rettore dell'Università degli studi di Catania, prof. Antonino Recca. La decisione assunta dal senato accademico nella seduta di fine maggio obbliga in pratica gli studenti di Scienze del governo di frequentare e sostenere esami presso la facoltà di Scienze politiche mentre quelli di Economia aziendale saranno indirizzati verso la facoltà di Scienze economiche. Intanto alla base di tutto c'è il fatto che il taglio non può comunque essere retroattivo. Si sostiene che questo già può essere motivo d'impugnazione. Ma sul piano pratico c'è anche da tenere in considerazione che molti degli studenti iscritti risiedono in provincia o nella fascia sud del Siracusano, altri sono lavoratori, ed il trasferimento a Catania comporterebbe per loro disagi non messi in conto al momento dell'iscrizione. La decisione assunta dal Senato accademico è stata già comunicata ai responsabili del corso di laurea e dell'amministrazione comunale. In pratica ora tutti gli studenti che devono concludere il corso degli studi perché vi si erano iscritti due anni fa al primo anno e che hanno messo in conto di conseguire la laurea nella sede del San Martino a Modica Alta dovranno rivedere i loro programmi. Per loro il futuro è la facoltà di Scienze Politiche di Catania cui il corso di laurea istituito a Modica fa riferimento dal punto di vista didattico. Secondo un calcolo approssimativo dovrebbero essere almeno quattrocento gli studenti che devono ancora completare il loro corso di studi e che saranno quindi costretti al cambio di direzione. La decisione assunta dal senato accademico nella seduta di fine maggio obbliga gli studenti di Scienze del governo di frequentare e sostenere esami presso la facoltà di Scienze politiche mentre quelli di Economia aziendale saranno indirizzati verso la facoltà di Scienze economiche. C'è da tenere in considerazione che molti degli studenti iscritti risiedono in provincia o nella fascia sud del Siracusano, altri sono lavoratori, ed il trasferimento a Catania comporterebbe disagi. GIORGIO BUSCEMA

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L'Italia è seconda solo alla Francia in ricerca e sviluppo nell'energia (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

L’Italia è seconda solo alla Francia in ricerca e sviluppo nell’energia Eppure realizziamo pochi brevetti, soprattutto nelle rinnovabili. Lo dice una ricerca I-Com condotta tra i principali partner europei. In generale la R&S non è il nostro forte: investiamo 250 euro l’anno per abitante contro i 654 dei tedeschi e i 500 degli inglesi. I maggiori sforzi (30%) il nostro paese li fa per il nucleare. Roma, 8 giugno – L’Italia investe poco nella ricerca e sviluppo: circa 250 euro/abitante l’anno, contro un valore di 500 euro per abitante in Inghilterra, 575 in Francia e 654 in Germania. A pesare in modo negativo sulla bilancia è in particolare il contributo dei privati agli investimenti in R&S che risulta molto inferiore alla media degli altri principali paesi europei: dei cinque grandi in Europa (oltre all’Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), noi siamo gli unici dove la partecipazione dei privati alle spese in ricerca non arriva neanche alla metà. Per l’esattezza al 49,5%, contro il 70,1% della Germania, il 65,7% del Regno Unito, il 63,2% della Francia e il 54,7% della Spagna. Ma se il nostro paese in generale investe poco, si salva nel settore energetico dove si colloca al secondo posto dopo la Francia. È quanto emerge da uno studio di I-Com, Istituto per la competitività, sulla ricerca energetica. In Italia, infatti, il valore della spesa in ricerca e sviluppo per l’energia si è attestato nel 2007 a circa 416 milioni di dollari (ovvero circa 7 dollari/abitante; 0,027 dollari per ogni dollaro di pil; 2,2 dollari per ogni tonnellate equivalenti petrolio - Tep - di energia consumata). Rispetto ai principali partner europei questo dato è relativamente buono (solo la Francia nel periodo 2000-2005 ha investito di più nel settore). Tuttavia, la posizione di primato dietro la Francia è insidiata da altri Stati, in primis la Germania, che nel 2000 investiva circa un terzo in meno dell’Italia per raggiungerla e superarla, sia pure di poco, nel 2005. La spesa in ricerca e sviluppo nel nostro paese è ben distribuita nelle diverse filiere tecnologiche. Si investe infatti (dati 2005) nel nucleare (30%), nelle rinnovabili (14%), nell’efficienza (10%), nell’idrogeno e celle a combustibile (7%), nelle altre tecnologie di conversione e immagazzinamento (25%). Un mix equilibrato che contrasta se comparato con il mix dei consumi energetici, totalmente sbilanciato verso prodotti petroliferi e gas. Altri paesi hanno compiuto una scelta diversa. Per esempio la Francia ha indirizzato la spesa in ricerca e sviluppo nell’energia con forza verso il nucleare, che nel 2005 pesava per il 67% sul totale delle risorse pubbliche investite. C’è dunque da chiedersi, rileva lo studio, “se sia meglio che i fondi pubblici in R&S energetico, che non sono molti in nessun paese, si concentrino su poche filiere tecnologiche prioritarie oppure no. Quel che è certo è che, nonostante gran parte dei settori siano presidiati dal punto di vista della ricerca, il sistema paese non riesce a emergere come uno dei luoghi di produzione dell’innovazione in campo energetico”. Nelle rinnovabili, per esempio, nessuna regione italiana compare nella classifica delle principali venti aree di produzione dei brevetti nel settore, contro le quattro tedesche, le quattro britanniche, le quattro giapponesi, le trade americane, una spagnola, una danese, una australiana e una canadese. Anche nel nucleare (che rappresenta la principale voce nella spesa pubblica in ricerca energetica), la quota dei brevetti è in calo. Nel decennio 1995-2005 si è ridotta della metà. Al di la dei casi isolati però, rileva ancora lo studio, “le debolezze del sistema italiano nel generare innovazioni capaci di competere nei mercati internazionali si estende anche al settore energetico”. La generale carenze di investimenti in ricerca, quindi, “potrebbe portare a difficoltà nel creare innovazione anche nel settore energetico, in cui comunque si investe un sufficiente ancorché decrescente quantitativo di risorse, almeno in termini comparati con gli altri paesi europei”. E-GAZETTE - 08/06/2009 e-gazette.it -->

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Agent based social simulation. Un modello epistemologico per il diritto? (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università del Sannio Agent based social simulation. Un modello epistemologico per il diritto? Questo pomeriggio, alle ore 16.30, presso la Sala lettura della Biblioteca del Dipartimento di Studi Giuridici, Politici e Sociali, “Persona, Mercato e Istituzioni” (Pe.Me.Is.) dell’Università degli Studi del Sannio, in piazza Arechi II, si terrà l’ultimo seminario dedicato ai rapporti tra diritto e nuove tecnologie, organizzati dal Dipartimento Pe.Me.Is., dalla Scuola di Dottorato Internazionale “Persona, Mercato e Istituzioni” e dall’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze (ITTIG-CNR). Il seminario, intitolato “Agent based social simulation. Un modello epistemologico per il diritto?”, focalizzerà l’attenzione sulla metodologia di indagine basata sull’uso di strumenti informatici emersa, nell’ambito delle scienze sociali, intorno ai primi anni Novanta, la cosiddetta “agent based social simulation” o simulazione sociale ad agenti. Nata dall’incontro di suggestioni provenienti da un eterogeneo insieme di settori di ricerca, la simulazione ad agenti si propone di studiare la società attraverso modelli computazionali che mirano a scoprire come singoli individui o gruppi di persone diano vita a fenomeni sociali complessi. Tali fenomeni possono essere descritti e previsti riproducendo le dinamiche che li generano all’interno di società artificiali studiate al computer. >> Le discipline giuridiche sono rimaste sinora estranee all’uso delle simulazioni sociali nonostante siano percepibili le opportunità che lo strumento simulativi può offrire a quei contesti disciplinari (sociologia del diritto, criminologia, analisi economica del diritto) in cui l’attenzione dello studioso si concentra non sulla norma astratta ma sulle interazioni tra quest’ultima e la dinamica sociale. L’incontro sarà introdotto dai saluti di Pietro Perlingieri, preside della Facoltà di Economia e di Antonella Tartaglia Polcini, direttore del Dipartimento Pe.me.is.. Interverranno: Nicola Lettieri, docente di Informatica giuridica presso la Facoltà di Economia dell’Ateneo sannita; Domenico Parisi, ISTC-CNR; Rosaria Conte, ISTC-CNR/European Social Simulation Association; Pietro Terna, Università di Torino. BUR.IT 09.06.09

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Nasce TendoPolis in Abruzzo. Il giornale che racconta le storie di tutti i giorni (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

Univ. Cattolica di Milano Nasce TendoPolis in Abruzzo. Il giornale che racconta le storie di tutti i giorni E’ una vera e propria comunità all’interno di un villaggio: il quindicinale TendoPolis, di cui è stato distribuito il primo numero nei quattro campi in Abruzzo coordinati dalla Regione Lombardia. Il giornale, progettato dalla Scuola Superiore di Protezione Civile della Regione, fortemente voluto dalla stessa Regione Lombardia, e realizzato da Almed (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo) con il master in Giornalismo a stampa e radiotelevisivo dell’Università Cattolica, ha lo scopo di informare su quello che succede dentro e fuori dai campi. I volontari del master, insieme ai ragazzi delle scuole del comune di Monticchio e ai residenti, raccolgono e raccontano storie in cui gli abitanti si riconoscono. La collaborazione al progetto TendoPolis attraverso la scuola di giornalismo si affianca ad altri progetti che portano la firma dell’Università Cattolica e intendono manifestare vicinanza e solidarietà alle famiglie e alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile: la cura riservata a feriti, ricoverati o assistiti presso il Policlinico “A. Gemelli” di Roma, l’invio di personale medico e infermieristico presso la struttura sanitaria dell’Opera S. Maria della Pace di Fontecchio, vicina alle zone più colpite dal sisma, le iniziative già promosse dal master in Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità nazionali e internazionali, in collaborazione con la Regione Lombardia. Riguardo a queste ultime, il progetto “Una scuola per l’Abruzzo”, coordinato da Cristina Castelli, responsabile scientifica del progetto e docente di Psicologia del ciclo di vita, e da Marco Lombardi, responsabile della comunicazione del progetto e docente di Sociologia, prevede diverse aree d’intervento come la normalizzazione dell’attività scolastica attraverso la costruzione di una scuola container (il sito su cui si può trovare il progetto dettagliato è http://www.unicatt.it/ progetto/abruzzo); attività psico-socio-pedagogiche rivolte a bambini e ragazzi per superare ansie e paure; formazione agli insegnanti su tematiche pregnanti in situazioni post traumatiche e attività ludico-sportive, come la Sesta giornata nazionale per lo sport organizzata dal Coni lo scorso 31 maggio all’Aquila. >> Tra le iniziative, il personale docente e tecnico amministrativo è stato invitato a devolvere una piccola quota del proprio stipendio del mese di maggio, quale gesto di concreta vicinanza nell’opera di ricostruzione. Oltre che a rispondere ai bisogni essenziali di chi è stato colpito dalla calamità, i fondi raccolti serviranno a realizzare un prefabbricato che consenta alla Curia di L’Aquila di svolgere le quotidiane funzioni di servizio dell’Arcidiocesi e di raccordo tra le parrocchie. Infine, gli studenti iscritti all’Ateneo e appartenenti alle famiglie che risiedono nei Comuni colpiti dal terremoto, per l’anno accademico in corso saranno esonerati dal residuo pagamento della quota di iscrizione. BUR.IT 09.06.09

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E il centrodestra conquista Guastalla con un "parmigiano" (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 08-06-2009)

Argomenti: Cultura

E il centrodestra conquista Guastalla con un "parmigiano" Nella geografia politica dell'Emilia che cambia, un risultato storico è quello di Guastalla, dove per la prima volta è stata eletta una amministrazione di centro destra. E il nuovo sindaco è un "parmigiano": il dottor Giorgio Benaglia, pediatra per anni impegnato al Maggiore e tuttora docente alla scuola di Pediatria della nostra università.

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Non ci resta che il glocal (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 09-06-2009)

Argomenti: Cervelli

CABIBBO Non ci resta che il «glocal» TRENTO. Sala Conferenze della FBK gremita di persone per Nicola Cabibbo (sopra), fisico italiano di fama internazionale, arrivato a Trento per svolgere una relazione sul tema "Il potere e il ruolo della scienza". Cabibbo ha mosso una serie di critiche indirizzate alla politica nazionale: "Si parla sempre di razionalizzazione e risparmio invece che di sviluppo ed il termine razionalizzazione mi fa sempre pensare al controllo politico sulla scienza". L'unico risultato è la "fuga dei cervelli, che magari all'esterno non si nota, ma nei nostri dipartimenti è un dato evidente", fuga che si traduce poi nella "dispersione del nostro potenziale imprenditoriale". Un danno incalcolabile. "In Italia la scienza è relegata dietro all'ideologia. Siamo un territorio sismico in cui si attende sempre la prossima catastrofe; abbiamo bisogno di energia e non saranno certo un paio di centrali atomiche a risolvere il problema". Così, se Roma è in ritardo, "non rimane che agire localmente, come si fa in Trentino". (s.f.)

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Senti chi piange Ecco il dizionario dei neonati (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il «traduttore» La storia Una ricerca interpreta i vagiti MEDICI E MUSICISTI LE CARATTERISTICHE 17 Senti chi piange Ecco il dizionario dei neonati LAURA SECCI Dall'ira al sonno: ogni urlo ha un senso Hanno analizzato la voce di cento bambini nei primi giorni di vita Un suono sgradevole e disarmonico ma non casuale anni di ricerca AOSTA Intermittente: noia Se il pianto è ad intermittenza spesso il neonato piange per noia, mentre il pianto per un malessere è molto forte e vigoroso, dovuto spesso a piccole coliche, molto frequenti nei neonati.Crescente: stanchezza Nel pianto per stanchezza il bambino inizia a piagnucolare piano per poi intensificare il timbro, fino ad un pianto più intenso di forte spossatezza. Forte e continuo: dolore I pianti di dolore sono spesso molto chiari anche per genitori inesperti: il bambino urla a squarciagola se il biberon o l'acqua del bagnetto sono troppo caldi. Singhiozzante: fame Il pianto da fame invece è fatto di piccoli singhiozzi, simili a versetti o sospiri, accompagnati da un movimento delle labbra come per voler succhiare. I neogenitori che devono affrontare il pianto di un neonato prima o poi si chiederanno se non esista una formula magica per farlo smettere. Dopo aver tentato tutto o quasi, il livello di sopportazione tende a diminuire in maniera inversamente proporzionale alla durata del pianto. Ma c'è anche chi il pianto dei neonati lo ascolta volentieri, per lavoro e per passione, cercando di analizzarne le armonie musicali e scoprirne i significati espressivi. E' il caso della ricercatrice Daniela Lenti Boerio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all'Università della Valle d'Aosta. Nata sessanta anni fa a Milano, medico specializzato in anestesia e rianimazione, si occupa da anni di psicobiologia del neonato umano e di pianti neonatali ne ha ascoltati e studiati a centinaia. «La mia ricerca è iniziata nel '92, all'ospedale S. Paolo di Milano - spiega - con un archivio di circa cento vagiti registrati in varie situazioni della giornata del neonato. In Valle d'Aosta abbiamo registrato il pianto e le lallazioni di dieci neonati nel loro ambiente, a casa. Il progetto è stata realizzato con finanziamenti del Fse (fondo sociale europeo) e dei Prin (progetti a rilevanza nazionale)». Disarmonia Nelle prime settimane, con il pianto, il bambino esprime tutti gli stati d'animo. A due settimane di età il pianto rappresenta circa il 97 per cento dei suoni emessi. «Dal momento che il pianto del neonato possiede caratteristiche di tipo ritmico, melodico e timbrico, se ne possono considerare le caratteristiche anche da un punto di vista proto musicale. Con l'aiuto di 40 musicisti dell'Institut musical di Aosta abbiamo analizzato in via preliminare gli aspetti ritmici, definiti come unità sonore nel tempo, melodici e frequenziali dei pianti di neonati maschi e femmine registrati nei primi quattro giorni di vita in tre diversi contesti di stimolazione: il dolore in seguito ad un prelievo ematico di routine, il movimento improvviso generato nel corso di un esame neurologico, e la fame, 30 minuti prima della poppata». Risultato: il pianto dei neonati è un suono non gradevole, disarmonico, ai limiti dell'avversione. «Questo spiega anche il perché il pianto rappresenti l'elemento scatenante dell'abuso sui minori, in genere da parte della madre - aggiunge Lenti Boerio- da un questionario somministrato ad alcune madri in Belgio è emerso che molte di loro avevano cercato di far smettere di piangere il loro bambino soffocandolo con il cuscino o schiaffeggiandolo». Unico Ogni singolo neonato piange in modo unico, utilizzando in modo privilegiato una combinazione personale dei parametri acustici. Le ricerche condotte dall'università di Aosta hanno dimostrato che è possibile discriminare il pianto dei neonati a livello individuale utilizzando una procedura statistica sui dati numerici misurati su ogni singolo vagito. «Prestando attenzione al ritmo, all'intensità e alle pause si può arrivare a distinguere rapidamente un pianto di fame, da uno di dolore, di stanchezza o di richiamo» assicura la docente che aggiunge: «Ad esempio nel pianto per stanchezza il bambino inizia a piagnucolare piano per poi intensificare il timbro, fino ad un pianto di forte spossatezza. Il pianto da fame invece è fatto di piccoli singhiozzi, simili a versetti o sospiri, accompagnati da un movimento delle labbra come per voler succhiare». Si sa ancora molto poco su come le caratteristiche del pianto si modificano a mano a mano che i bimbi crescono. «I risultati dimostrano comunque che non è affatto vero che i piccoli presi in braccio ogni volta che piangono crescano viziati e lamentosi - conclude la ricercatrice - anzi. Se nei primi tre mesi di vita si tiene spesso il neonato tra le braccia, lo si culla oppure lo si appoggia al petto dentro al marsupio, i pianti man mano diminuiranno di intensità e di durata; non diminuiranno, invece, se lo si lascerà piangere a lungo senza intervenire». I genitori dei neonati prendano nota.

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di Vincenzo Chiumarulo Da ieri gli studenti della facoltà... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Vincenzo Chiumarulo Da ieri gli studenti della facoltà di Farmacia di Bari hanno ripreso le esercitazioni e le attività di ricerca nei laboratori dell'Università (nella foto) dopo circa 2 mesi di stop a causa del sequestro preventivo effettuato dai carabinieri del Nas, il 2 aprile scorso, per violazioni delle norme sulla sicurezza. A renderlo noto è lo stesso preside della facoltà di Farmacia, Roberto Perrone, che spiega: "Si è trattato di un sequestro preventivo in seguito a segnalazioni anonime sul non rispetto di particolari procedure che sono d'obbligo in laboratori biologici e chimici". Ma subito l'Università di Bari si è adoperata per rispondere alle prescrizioni ordinate dal Servizio protezione e Sicurezza degli ambienti di lavoro. "Come preside della facoltà di Farmacia - aggiunge Perrone - in questi 2 mesi ho rassicurato i circa 500 studenti coinvolti, convinto che il disagio procurato alla didattica sarebbe stato un elemento determinante per la soluzione in tempi brevi di tutta la vicenda, e così è stato". Ora, con il dissequestro totale di tutti i laboratori, Farmaco-chimico e Farmaco-biologico,l'attività didattica del secondo semestre può concludersi regolarmente, assicura il preside, per gli studenti dei corsi di laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche, e per quello in Farmacia. Inoltre per gli studenti laureandi è possibile svolgere l'attività di ricerca relativa alla tesi sperimentale. Nei 2 dipartimenti operano 90 docenti-ricercatori e circa 200 tra dottorandi ed assegnisti di ricerca, che solo nel 2008 hanno pubblicato 100 lavori scientifici e 4 brevetti. (ass)

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Ad un giovane ricercatore olandese trapiantato a Padova un finanziamento da 1,4 milioni della Commissione europea (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Ad un giovane ricercatore olandese trapiantato a Padova un finanziamento da 1,4 milioni della Commissione europea Martedì 9 Giugno 2009, Non solo cervelli in fuga: a volte anche in entrata. E con eccellenti risultati: il giovane chimico Leonard J. Prins, olandese di nascita, ma padovano d'adozione, visto che dal 2004 è ricercatore della Facoltà di Farmacia ed afferente al Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università di Padova, è infatti risultato tra i vincitori di un prestigiosissimo e sostanzioso finanziamento di 1.4 milioni di euro assegnato dalla Commissione Europea attraverso il Consiglio delle Ricerche Europeo (ERC). Un riconoscimento molto conteso, che vede ogni anno i migliori giovani ricercatori europei sfidarsi sul campo dell'eccellenza scientifica. Il premio, assegnato ad un giovane scienziato per favorire l'inizio di una sua carriera indipendente, ha visto premiato, nel campo delle scienze chimiche, solo un altro italiano (Liberato Manna, dell'ITT di Genova), mentre sono stati premiati altri 11 ricercatori europei. Leonard Prins, nato in Olanda nel 1974, dopo aver ottenuto il dottorato di ricerca nel paese natale, e dopo un periodo di specializzazione in California, è diventato ricercatore a Padova nel 2004, dove ha cominciato a lavorare nel gruppo del Prof. Paolo Scrimin, trovando presso il Dipartimento di Scienze Chimiche un ambiente scientifico ed umano stimolante. Il prestigioso finanziamento europeo andrà a finanziare le ricerche di Prins finalizzate allo sviluppo di un approccio del tutto innovativo per il riconoscimento e la selezione delle molecole organiche e delle biomolecole. In alternativa ad un approccio tradizionale basato sulla sintesi di molecole organiche, basate cioè sul carbonio, Prins ha sviluppato un originale metodo che lui ama chiamare la "pesca molecolare": si mescolano molecole diverse che però possano legarsi fra di loro in maniera spontanea e si selezionano, attraverso questo processo, quelle più affini. Questo rivoluzionario approccio ha un vantaggio non trascurabile, se pensiamo alle laboriose sintesi, ad esempio, dei principi attivi dei farmaci: non più un lavoro lungo ed impegnativo per separare miscele complesse, ma solo la "pesca" della coppia di molecole che interagisce in modo migliore. Oltre che una brillante produzione scientifica, il giovane chimico è anche orgoglioso papà di tre bambini (e un quarto in arrivo) che cresce insieme a Maria, sua moglie, anch'ella chimica, ma italiana.

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più esami e borse di studio - ylenia gifuni (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 51 - Cronaca «Più esami e borse di studio» Università, parlano i rappresentanti degli studenti Amoroso (Welcome) «Servono convenzioni con gli atenei stranieri e nuovi programmi» YLENIA GIFUNI PESCARA. Non solo europee, provinciali e comunali. All'università "G. D'Annunzio" si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche. Sono cinque le liste che si sono sfidate nella tornata del 19 e 20 maggio: Lista aperta che si conferma al primo posto nell'ateneo, seguono Azione universitaria, 360 Gradi, Welcome e Tatiana, in calo rispetto agli anni precedenti. Archiviato il balletto di numeri e cifre che ha contraddistinto lo spoglio delle schede, per tutti è il momento di passare dai proclami fatti in campagna elettorale al rispetto degli impegni assunti. Su 36 mila iscritti nelle città di Chieti e Pescara, solo 5 mila sono andati a votare. Almeno il 70 per cento non sa cosa sono i consigli di ateneo e di facoltà. «E' anche colpa nostra», si rammarica il fondatore di Welcome Federico Amoroso, «spesso ci occupiamo di grandi temi e tralasciamo quello che realmente interessa agli studenti: sessioni di esame, borse di studio, plotter per la stampa di progetti architettonici, convenzioni con università straniere». «Preferiamo parlare di impegno piuttosto che di programma elettorale», gli fa eco il vicepresidente Marco Damiani. «In molti si lamentano della sovrapposizione disciplinare a Economia, dove una buona fetta degli esami appartengono alla sfera giuridica». Punta tutto sulla formazione il responsabile di Tatiana Paolo Martellucci: «E' indispensabile creare dei momenti di crescita universitaria. Un successo sono stati i convegni su Verna città del futuro 2026 o sul nuovo ospedale di Melfi con il progettista Alberto Altieri». Sono 28 anni che il movimento apolitico cattolico Lista Aperta è presente in ateneo. Sul piatto della bilancia restano due questioni fondamentali: il problema dei voucher per la mensa e i rapporti tra aziende e ateneo. «Non è possibile che per mangiare un piatto caldo si debba arrivare a viale Marconi. Perché non far adottare il sistema dei buoni pasto a tutti gli esercizi commerciali della zona?», si chiede il rappresentante del senato accademico Antonio Lo Russo. Se la forza di molti gruppi è la trasversalità, almeno due liste su cinque non nascondono i propri riferimenti politici. E' il caso di Azione universitaria e 360 gradi che fanno capo, rispettivamente, agli schieramenti di centro destra e centro sinistra. «Cavalchiamo la scena universitaria da 15 anni», chiarisce Bruno Ricciuti di Azione universitaria. «Guardiamo con favore al Pdl e, in particolare, al ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Siamo gli unici riconosciuti a livello nazionale e presenti in tutti gli atenei della Penisola. Lottiamo contro le baronie universitarie e proponiamo premi per gli studenti meritevoli: prestiti d'onore, borse di studio e alloggi gratuiti». Di tutt'altro avviso i reduci dell'Onda pescarese: «Nei giorni delle proteste contro la riforma Gelmini siamo stati gli unici a organizzare un'assemblea pubblica di studenti, ricercatori e docenti», precisa Emilio Longhi. «La nostra campagna è incentrata sulla trasparenza: all'attivo abbiamo un ricorso al Tar per chiedere l'abbassamento delle tasse universitarie che non sono in linea con gli standard ministeriali».

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onna, nasce il borgo fotocopia (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Giustino Parisse Onna, nasce il borgo fotocopia Le case provvisorie posizionate in base a come era prima il paese L'idea è dell'associazione Onlus per non disperdere la memoria e tenere unita la comunità ONNA. L'idea è quella di rifare un villaggio di casette di legno simile al borgo distrutto dal terremoto del sei aprile. In attesa della ricostruzione vera e propria gli onnesi una cosa l'hanno decisa: non perdere la propria identità e restare una comunità il più possibile unita. Sarà forse un caso unico nel panorama post-terremoto nell'Aquilano. Ma, suo malgrado, Onna è assurto a paese simbolo del sisma e può diventare un esempio di come si può rinascere anche dal dolore. Il comitato Onna Onlus, presieduto attualmente da Franco Papola, è nato una settimana dopo la scossa che ha ucciso 41 persone e cancellato il 90 per cento delle abitazioni di Onna. C'è stato un momento in cui si è temuto che la piccola frazione oltre ai lutti e alla distruzione dovesse subire anche la penalizzazione di non avere case provvisorie di legno nelle vicinanze dell'abitato originario. L'allarme è rientrato quasi subito. Le abitazioni provvisorie saranno installate in un'area nei pressi dell'attuale tendopoli. Onna, nella sfortuna di quanto accaduto il sei aprile, ha una fortuna: sorge su un terreno pianeggiante, ha uno schema urbanistico abbastanza semplice con tre strade (via Oppieti, via dei Martiri e via Alfieri) che l'attraversano in maniera quasi parallela, al centro c'è la villa Comunale e poco più giù la piazza. L'associazione Onna Onlus ha allora elaborato un progetto per rifare Onna (in legno e in via provvisoria) a fianco al vecchio borgo. Sono state individuate le emergenze architettoniche e storiche (chiesa di San Pietro, palazzo Ludovici, torri difensive con le colombaie, palazzo Pica Alfieri), i luoghi tradizionali della vita comunitaria (fontane, pietre particolari come il pinnerone, il forno, i giardini pubblici, i cippi commemorativi). Poi è stato realizzato un progetto, che nella prima fase è poco più che uno schizzo ma che si fonda su un ragionamento preciso: «La nostra ipotesi» scrive la Onna Onlus «è quella di riproporre se pur schematicamente, il tessuto viario di Onna, caratterizzato da due assi leggermente divergenti, anche se con orientamento est-ovest, cercando di rideterminare la viabilità pressochè a scacchiera. Nell'intervento si potranno così collocare le casette in legno, possibilmente a schiera anche per ridurre lo spazio da occupare. Gli abitanti si ritroveranno in un contesto ambientale e di vicinato simile a quello troppo velocemente abbandonato a causa del terremoto». In sostanza è stata fatta una analisi dei bisogni delle famiglie alle quali verranno assegnate le casette (ne sono previste più di cento) a seconda delle esigenze (si è tenuto conto in particolare del numero dei componenti, della presenza di bambini, anziani e portatori di handicap). Nei limiti del possibile ogni famiglia avrà come vicino di casa quello che aveva in origine. Insomma quando ci si alzerà al mattino, si rientrerà dal lavoro, o si uscirà la sera per una passeggiata si vedranno e si sentiranno le stesse facce e le stesse voci di prima. La Onna Onlus nella proposta progettuale chiede di inserire «un campo polivalente (in erba sintetica o altro materiale sintetico) per calcetto-pallavolo-tennis e un campo di bocce da ubicare nella zona di proprietà della parrocchia che già nell'altra storia aveva la funzione di impianto sportivo (oggi ospita la tendopoli)». Questa struttura potrebbe avere carattere permanente nel senso che servirà anche quando il paese (quello vero) sarà stato ricostruito e le casette di legno perderanno la loro funzione. La settimana che si è appena aperta vede impegnati gli onnesi in diverse iniziative che hanno un valore fortemente simbolico. Ieri sera nella chiesa tenda si è svolto un incontro-dibattito su: Onna dopo il terremoto, la memoria e il futuro. L'organizzazione è stata curata dalla Pro loco. Dopo l'introduzione del presidente dell'associazione promotrice, Vincenzo Angelone, ci sono stati gli interventi di Aldo Scimia, del professor Umberto Dante docente di storia contemporanea dell'Università dell'Aquila (che negli ultimi anni ha presieduto il premio lo Storico del villaggio che si svolge proprio a Onna), di Padre Alberto Valentini preside dell'Istituto di Scienze religiose, di Vincenzo Vivio docente e storico d'arte, di Franco Papola presidente della Onna Onlus. Ne è seguito in dibattito a più voci. Giovedì invece giornata intensa in occasione dei 65 anni dalla strage nazista di Onna. Anche nel ricordo di quell'eccidio l'ambasciatore tedesco in Italia Michael Steiner ha voluto che la Germania fosse particolarmente vicina a Onna nell'opera di ricostruzione. Un nucleo della protezione civile tedesca è a Onna da oltre sei settimane. Giovedì al mattino, alle 10,30 è prevista una cerimonia religiosa alla presenza di molte autorità fra cui in prima fila proprio l'ambasciatore Steiner. Saranno poi deposte corone alla lapide e al monumento che ricorda la strage nazista. Nel pomeriggio gli onnesi sono stati invitati nella sede dell'ambasciata tedesca a Roma dove parteciperanno a un ricevimento organizzato proprio per loro. Domenica prossima alle ore 18, infine, nella tendopoli ci sarà un concerto di musica lirica (Maria Gabriella Ferroni, soprano; Giuseppe Veneziano, tenore; Salvo Sgrò, pianoforte). Il concerto a cui sono stati invitati ad assistere i rappresentanti di tutte le istituzioni vuole essere un ringraziamento dell'impegno profuso da tutte le forze dell'ordine, dai volontari, dagli enti pubblici presenti nella tendopoli di Onna.

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il dramma delle leggi razziali e il caso dell'ateneo pisano (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pisa Il dramma delle leggi razziali e il caso dell'ateneo pisano Ecco «La doppia epurazione» di Pelini e Pavan PISA. Presso la Normale oggi a partire dalle 17, si presenta il libro di Francesca Pelini e Ilaria Pavan, "La doppia epurazione. L'università di Pisa e le leggi razziali tra guerra e dopoguerra", edito da Il Mulino nel 2009. Parteciperanno Roberto Finzi (Università di Bologna); Daniele Menozzi (Normale); Paolo Pezzino (Università di Pisa) e Ilaria Pavan (Normale). Coordinerà Ugo Caffaz, direttore generale della direzione per le politiche formative, beni e attività culturali della Regione Toscana. La "doppia epurazione" cui fa riferimento il titolo del volume allude sia all'espulsione di docenti e studenti ebrei dall'università italiana, voluta dal regime fascista nell'autunno del 1938, sia al loro difficoltoso, contrastato, se non impossibile, reinserimento nell'accademia italiana dopo la fine della persecuzione razziale e della guerra. Una faticosa reintegrazione che si concretizzò, in molti casi, in una sorta di nuova, definitiva, epurazione. Attraverso il caso dell'ateneo pisano il volume analizza l'applicazione della legislazione antisemita e le sue drammatiche conseguenze, nonché le reazioni, le compromissioni e i molti silenzi che caratterizzarono il mondo dell'università prima, durante e dopo la persecuzione antiebraica. Ilaria Pavan è ricercatrice di Storia contemporanea presso la Normale. Francesca Pelini, ricercatrice in Storia contemporanea prematuramente scomparsa nel 2005, è stata curatrice dei volumi "Le radici della Resistenza: donne e guerra, donne in guerra" (Pisa, 2005) e "La politica del massacro: per un atlante delle stragi naziste in Toscana" (con G. Fulvetti, Napoli, 2006). Il seminario è promosso dal Dipartimento di Storia dell'Università di Pisa, dalla Scuola Normale Superiore e dalla Regione Toscana.

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Garonna è il nuovo d.g. dell'Ania (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Mercati e Finanza data: 09/06/2009 - pag: 37 autore: Garonna è il nuovo d.g. dell'Ania Paolo Garonna è il nuovo direttore generale dell'Ania. Succede a Giuseppe Zadra. La nomina è stata deliberata all'unanimità dal comitato esecutivo del 21 aprile scorso, su proposta del presidente Fabio Cerchiai. Garonna lascia le Nazioni Unite, dove ha ricoperto l'incarico di vicesegretario esecutivo, commissione economica per l'Europa, posizione che ha rivestito dal 2005. In precedenza, Garonna è stato chief economist di Confindustria. Ha ricoperto vari incarichi nell'ambito accademico, in qualità di docente di economia politica alla facoltà di scienze politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di economia applicata alla facoltà di statistica dell'Università di Padova. È stato direttore generale dell'Istat, partecipando ai processi che hanno portato all'avvio dell'Unione monetaria europea.«C'è oggi», ha dichiarato Paolo Garonna, «una domanda crescente di sicurezza dei cittadini: la pensione, la salute, il lavoro, i terremoti, le alluvioni. Solo il rilancio della collaborazione tra assicurazioni private e politiche pubbliche può dare una risposta efficace a questa domanda».

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Innovando ci si rialza (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-06-09 - pag: 18 autore: ... IMPRESE E HI-TECH Innovando ci si rialza I n dieci anni la capacità d'innovare delle imprese italiane- capacità espressa in numero di brevetti registrati nel mondo - è quintuplicata. Una corsa nel campo della tecnologia che ha portato l'Italia a ridosso dei migliori in Europa (Germania, Francia e Gran Bretagna) ma non a colmare un differenziale che è strutturale. Il netto riposizionamento nell'hi-tech, infatti, è originato essenzialmente dall'impegno delle imprese nella quotidiana opera di miglioramento dei processi e dei prodotti. Poco è invece frutto di un efficiente rapporto tra aziende e università, vero grogiolo dell'innovazione avanzata, almeno negli altri paesi occidentali. E molto poco di questo progresso è dovuto a un efficace impiego delle risorse pubbliche. La ricerca pubblica in Italia –è ultranoto –non brilla,anche se non mancano casi d'eccellenza internazionale. L'innovazione è uno degli strumenti principali per accelerare l'uscita dalla fase recessiva. Un migliore coordinamento delle forze private e delle risorse pubbliche potrebbe essere, in questa difficile congiuntura, la carta giusta da mettere sul tavolo.

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Siamo un'Italia duale e ci costa caro (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-06-09 - pag: 19 autore: Siamo un'Italia duale e ci costa caro Cambiamenti veri quando la Ue farà una politica comune di investimenti pubblici di Giulio Tremonti u Continua da pagina 1 D al 2001 in poi, anche prima di assumere ruoli di governo, ho sostenuto per esempio che l'allargamento dell'Unione Europea ai paesi dell'Est fosse giusto, ma che fosse troppo breve il tempo della sua attuazione. Si può legittimamente sostenere una cosa o l'altra, ma anche sostenere che fare la cosa giusta nel momento sbagliato può produrre una cosa sbagliata. Quando sostenevo che i tempi dell'allargamento erano troppo brevi, ero considerato euroscettico. Mi pare che ora l'abbiano scritto e detto anche autorevolissimi rappresentanti italiani il cui pensieroazione si esprime nella direzione opposta. La stessa reazione c'è stata quando sostenevo che alcuni elementi del Patto di Stabilità e di Crescita fossero discutibili. Allora, il patto era dominante, anche al margine dei decimali. La mia tesi era considerata un argomento italiano per eludere le regole europee, poi però e “autorevolmente” è stato detto che il patto era stupido e per questo andava riscritto. Ed è stato così... Il professor Monti mi ha contestato tante volte la misurazione chilometrica della Gazzetta ufficiale europeae la citazione della più stravagante regolamentazione europea. Ma l'ultima “direttiva” europea sulla quantità di sale consentita nei brÖtchen tedeschi o nella baguette francese non mi sembra particolarmente intelligente. Un altro esempio: l'ultimo rapporto di un gruppo di alto livello sul linguaggio di genere utilizzabile in Europa per cancellare i differenziali di gender dice che “uomo di Neanderthal” è una forma che si può ammettere, ma “uomo politico”e “uomo di legge”no. Occupare intelligenze e funzioni in esercizi di questo tipo non contribuisce certo a migliorare l'immagine dell'Europa, ma io credo –ripeto –che il bilancio complessivo fatto anche in base alla crisi, sia ora fortemente positivo. Rispetto a prima, viene fuori un'immagine utile e più umana dell'Europa, più intelligente, meno rigida.E questa,oggi,è una componente importante della forza dell'Europa. Ma di quale Europa?Immaginiamo cosa sarebbe successo, in altri tempi, con una presidenza di semestre come quella della Repubblica Ceca, con un governo nazionale che cade nel pieno del suo semestre di presidenza e un presidente della Repubblica che dichiara che il tema di cui noi stiamo discutendo,l'Unione monetaria, costituisce una forma di “eurosocialismo”. E tuttavia è stata ed è una buona presidenza. In altri tempi non sarebbe stato così. Oggi prevale invece l'immagine di un'Europa che è riuscita a esprimere, di fronte alla crisi, un'immagine positiva piuttosto che negativa. E la ragione dipende dai cambiamenti intervenuti in parallelo anche a un altro livello, a livello hard. Qui, il dato più importante è che l'asse del potere si è spostato dalla Commissione ai governi, dal metodo comunitario al metodo intergovernativo, con un'accelerazione prodotta dalla crisi. è uno spostamento che nonè collegato a considerazioni di carattere antropomorfico: la Commissione “debole”.In realtà, non è la Commissione a essere divenuta più debole:il punto è che i governi sono diven-tati, per effetto della crisi, più forti. La sequenza dei vertici tra capi di Stato e di governo è l'espressione del ritorno dei governi, anzi dello spostamento della forza politica dalla commissione ai governi. Alcuni dei tanti vertici sono davvero pure sedute di conoscenza o di autoscienza, altri però sono invece riunioni importanti, che hanno effetti sostanziali di decisione e di spinta. Sia i primi che i secondi sono nel complesso molto utili. Lo dimostra la successione dei provvedimenti presi, sempre su impulso dei governi: a volte sono provvedimenti apparentemente minori. Per esempio, nell'ultimo vertice europeo di primavera, si è discusso, per la parte economica, sui criteri contabili. Il governo italiano ha fatto notare che, dietro la contabilità, c'è l'ideologia e la politica, perché la contabilità non è una fredda rappresentazione ragionieristica, ma riflette l'idea che si ha della funzione dell'impresa: se l'impresa deve creare valore per gli azionisti, o invece per chi sta nell'impresa. A seconda dei criteri contabili che si applicano, si applica in realtà una certa idea del capitalismo. Il mutamento che si è avuto sotto l'impulso della crisi economico-finanziaria non è stato solo quello dal semplice coordinamento a un coordinamento rafforzato. è stato il passaggio dal coordinamento alla decisione collettiva: gli ultimi interventi europei, all'interno dell'Europa o attraverso l'Europa nel G-20, sono stati via via sempre più mirati verso forme di scelta collettiva. Il passaggio dei passaggi,dal coordinamento al collettivo, avverrà comunque in modo completo solo quando l'Europa deciderà di fare una politica comune d'investimenti pubblici. E qui si apre il discorso di una nuova versione prima, e dell'applicazione poi, del vecchio e glorioso piano Delors. Credo che una politica di stimoli sia necessaria, in tempi di declino della domanda.E un vero stimolo l'Europalo può dare solo se fa una politica industriale d'investimenti pubblici collettivi:questa politica non è che la versione attuale del piano Delors. Eppure,continuano a dominare –e si tratta di un limite evidente – logiche nazionali.Alla richiesta di cominciare a studiare l'emissione di eurobond, la reazione di parecchi governi europei è stata questa: gli eurobond ci sono già e si chiamano Bund. è l'espressione di una visione non particolarmente comunitaria, anche se viene dalla Germania e anche se non cancella la nostra speranza di progredire verso l'obiettivo di bond europei. Quanto all'immagine hard del nostro paese, dobbiamo tenere conto, nella realtà sostanziale, di un primo aspetto: il differenziale italiano relativo al debito pubblico. L'Italia è ancora un paese che ha un debito pubblico a tre cifre, mentre gli altri lo hanno a due cifre, pur avendo una velocità di crescita del debito maggiore della nostra. Questo dato di fatto ha marcato la nostra storia.L'Italia cresce molto negli anni 60 e negli anni 70, fino a recuperare, negli anni 80, il suo differenziale di crescita con l'Europa:ma lo fa da ultimo anche con la spinta del debito pubblico. Quando l'Italia smette di seguire una politica di spinta economica attraverso il debito pubblico, si apre il differenziale, e gli altri paesi crescono più rapidamente: forse ci si dovrebbe chiedere se l'effetto di crescita,negli altri paesi, sia davvero dipeso da riforme strutturalio non piuttosto dal fatto che questi paesi stavano in realtà accumulando enormi quantità di debito. Soltanto che in questi casi si trattava di debiti privati, non pubblici; mentre oggi che i salvataggi pubblici prendono la forma di un colossale “derivato pubblico”,si spostano i debiti derivati tossici dal privato al pubblico. Ma alla fine sempre debito è, privato o pubblico che sia. è per questo che credo sia necessario compiere una riflessione approfondita sul rapporto tra debito e crescita. L'Italia ha un grande debito pubblico, ma non ha un grosso indebitamento privato. Considerando che ormai si tende a consolidare i due debiti, anche perché avvengono passaggi dal privato al pubblico, il differenziale negativo risulta essere meno forte di prima. Il secondo aspetto di cui tenere conto è la struttura industriale del nostro paese: quattro milioni di partite Iva vuol dire quattro milioni di imprese medio-piccole, di lavoratori autonomi, di persone che comunque lavorano allo sviluppo economico del paese. è un dato fondamentale, al quale bisogna aggiungerne un altro. Il nostro paese non ha solo export, ha anche una domanda interna rilevante. L'Italia è insomma più equilibrata di altri paesi che hanno una propensione dominante all'export, e probabilmente è anche più ricca. Se questo non risulta dalle statistiche, e pur tenendo conto dell'evasione fiscale,è per il peso di un fattore hard spesso trascurato. Molta parte del sistema industriale italiano è legalmente posseduto attraverso holding estere basate in Europa. Il che significa che larga parte dell'attività dei gruppi industriali medi italiani è operata attraverso la struttura estera:per fare gli investimenti nell'Est o nel Asia orientale, si opera attraverso la struttura europea, utilizzando una holding europea. Cosa che per la verità non è illegale, ma perfettamente conforme a un sistema giuridico che, integrandosi, consente di trasferire la proprietà di un'attività in altri paesi europei, piuttosto che nel paese di origine. La conseguenza, in ogni caso, è che una quota enorme della ricchezza italiana non rientra nelle statistiche: non per illegalità, ripeto, ma per la semplice applicazione di un particolare criterio di organizzazione della proprietà. E, da Marx in poi, è la proprietà a contare, a fare la differenza. In sostanza, la mia convinzione è che l'importo dei global assets posseduti in proprio dall'industria italiana sia enormemente superiore a quello che risulta dalle statistiche (e pur scontando l'evasione fiscale). Tutto ciò spiega un elemento ulteriore:l'Italia è un paese duale, e purtroppo lo è sempre di più. Dire che in base alle statistiche siamo sotto gli standard di ricerca, di produttività o di altri indicatori è un modo assolutamente arbitrario di leggere le statistiche. Per essere chiari, il Centro e il Nord dell'Italia hanno livelli di ricchezza, strutturati da anni, comparabili a quelli delle grandi aree europee –dalla Baviera all'Île de France –corrispondenti al grande arco di ricchezza che un tempo veniva definito “carolingio”. E non è possibile mantenere per tanto tempo questi livelli di ricchezza senza avere un alto livello di ricerca scientifica, di produttività e di tutti gli altri indicatori che invece nelle statistiche ci vedono penalizzati. La verità è diversa da quella che ci raccontano gli esperti. E consiste nel fatto che siamo un paese unico, sì, ma duale: fondamentale, in senso negativo, è il divario crescente tra Nord e Sud. Se si considera questo elemento hard, l'unica conclusione possibile è che la nostra strategia fondamentale di permanenza in Europa dipende dal rilancio del Sud. Perché la crescita di quel differenziale, fra Sud e Nord, è il fattore davvero critico della nostra presenza in Europa. Dobbiamo quindi evitare che questo differenziale cresca, e agire invece in modo che si riduca. è per questa ragione che credo fortemente nel federalismo fiscale, espresso in questi termini: no taxation without representation. Credo anche che questa sia la strategia per evitare che un pezzo del paese finisca per differenziarsi troppo, e per tutelare così il senso migliore di una sola parola essenziale: lo stato. FEDERALISMO FISCALE Una scelta di politica economica che consente di ridurre il differenziale tra le aree della penisola e di tutelare il senso migliore dello stato ILLUSTRAZIONE DI UMBERTO GRATI

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Una governance per la ricerca (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE MERCATI IT data: 2009-06-09 - pag: 25 autore: INTERVISTA Diana Bracco Presidente del progetto speciale «R&I» di Confindustria «Una governance per la ricerca» Cambiare la gestione dei fondi pubblici per aiutare l'innovazione di Franco Vergnano I n molti Paesi europei, a cominciare dalla Francia, i fondi per la ricerca e l'innovazione sono gestiti in modo centralizzato. In Italia risultano invece spalmati tra diversi ministeri, con ulteriori ramificazioni a livello locale. è anche per questa frammentazione di competenze che le aziende del made in Italy faticano in maniera particolare ad accedere ai sostegni pubblici. Ma non basta. Spesso succede che, mentre da una parte esistono finanziamenti già stanziati che, per ritardi burocratici non si riesce a spendere, su un altro versante ci sono fondi limitati che non soddisfano le domande già presentate dalle aziende e certificate sotto l'aspetto tecnico. Infine le lungaggini burocratiche. Mentre in Italia servono 24 mesi per vedersi approvare una pratica, la Bei assicura di metterci appena tre mesi per deliberare le erogazioni. Questi e altri temi sull'innovazione saranno discussi oggi a Roma durante la giornata nazionale dell'innovazione dedicata al tema «Innovazione, grande infrastruttura immateriale del Paese ». Ne parliamo con Diana Bracco, presidente del Progetto speciale «R&I» ed Expo 2015, che sottolinea come serva «un salto di qualità nella governance per gestire i fondi pubblici». Dottoressa Bracco, l'innovazione è un fattore di crescita e di competitività che le aziende del made in Italy hanno messo da tempo sul tavolo. Perché una giornata nazionale dedicata al settore? I motivi sono molti. è molto più di un convegno. Si tratta di un confronto per attirare l'attenzione su un tema che interessa tutto il Paese. Qual è il senso di questo appuntamento? Vogliamo sottolineare come la ricerca e l'innovazione siano strategiche per lo sviluppo e debbano essere poste alla base della politica economica del Paese. Con questa giornata, voluta dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è come se dicessimo a tutti di definire insieme le azioni concrete da realizzare. Volete anche confrontarvi sui risultati finora ottenuti dalle imprese? Abbiamo fatto una mappatura della situazione che è molto confortante. Oggi non è più vero, come lo era qualche lustro fa, che è solo il pubblico a investire. Le aziende di grandi, medie e piccole dimensioni hanno saputo dimostrare, nei fatti, di volersi impegnare a fondo su questo versante. Non per niente, infatti, la "giornata" continua tutto l'anno. Deve innanzitutto vivere in azioni concrete del governo e delle istituzione per aggregare tutte le forze attive del Paese. Di cosa c'è bisogno per sostenere concretamente lo sviluppo della ricerca? Chi innova uscirà prima degli altri –e con un sistema mani-fatturiero rafforzato – dalla crisi. Ecco perché è indispensabile mettere davvero questi fattori alla base della politica di sviluppo del Paese. Bisogna garantire efficienza nella gestione, certezza negli strumenti, chiarezza di obiettivi, tempi certi. Che cosa serve per sostenere e attrarre nuovi investimenti? Risulta indispensabile avere uno scenario chiaro di medio e lungo periodo. Non è pensabile favorire lo sviluppo cambiando le regole in continuazione (anche quelle valide) o peggio limitandone la validità in corso d'opera. Cosa che sta ad esempio succedendo con il credito d'imposta. Non è così che si muovono tutti gli altri Paesi che stanno investendo per rendere i propri territori più attrattivi. Quali dovrebbero essere i punti chiave di un programma di rilancio serio e credibile? Mai come oggi diventa urgente definire rapidamente un piano di medio e lungo periodo con strumenti efficaci e flessibili avendo obiettivi strategici per il Paese chiari e condivisi. Ci vogliono procedure rapide ed efficaci,rese credibili dall'allocazione di risorse adeguate e certe nel tempo. Il ministro Gelmini ha avviato la definizione del nuovo Programma nazionale della ricerca: è l'occasione per fare un salto culturale, per dare un chiaro segnale di discontinuità. Ma il piano potrà esserlo a patto che sia condiviso da tutti i dicasteri e dalle regioni, e sia definito sentendo gli attori della ricerca e le imprese. C'è il rischio che resti un ennesimo libro dei sogni? è proprio per evitare questo pericolo che chiediamo di prevedere risorse finanziarie adeguate e, soprattutto, certe. L'intervento pubblico, se ben fatto, ha un effetto propulsivo sull'aumento addizionale degli investimenti in ricerca e sulla collaborazione tra sistema pubblico e privato. Dobbiamo tagliare gli sprechi ma non gli investimenti per il futuro. Basti ricordare che ogni euro pubblico ne attiva a sua volta altri due da parte delle imprese private. Che cosa penalizza in maniera particolare le aziende del made in Italy? Le faccio alcuni esempi. è impensabile finanziare la ricerca se si devono attendere in media 24 mesi per conoscere la valutazione di un progetto e tempi ulteriormente più lunghi per le erogazioni. E a volte non per insufficienza di risorse ma per burocrazia, inefficienza o per mancanza di regolamenti. In tal modo si rischia di penalizzare proprio le imprese più virtuose, e sono tante, che hanno creduto nella ricerca, nel ruolo dello Stato, e si sono fatte anticipare i quattrini del finanziamento dalle banche e ora sono in difficoltà perché gli istituti di credito chiudono i rubinetti. Quali sono i principali nodi da sciogliere che attualmente zavorrano le aziende sul fronte della ricerca e dell'innovazione? Va migliorata la governance. Si devono superare parcellizzazioni e sovrapposizioni fra i tanti livelli amministrativi chiamati a intervenire sul settore: almeno cinque ministeri, oltre alle regioni. Non dico che, come in altri Paesi, si dovrebbe concentrare tutto in un unico ente. Serve però un coordinamento. Un grande impegno della presidenza del Consiglio su un piano nazionale. L'innovazione deve diventare un tema di Governo. La politica del settore ha bisogno di tempi certi e rapidi. Con un occhio all'Europa. Va fatto un programma nazionale che preveda timing precisi per i bandi, per le valutazioni, per le erogazioni e per l'analisi dei risultati. Come ha detto il presidente Napolitano, una continuità tra le azioni di governo su un tema strategico come la ricerca non può essere un'utopia. © RIPRODUZIONE RISERVATA «I Paesi che investono e sostengono le imprese a innovare sono i primi a uscire dalla crisi» «Mai come adesso è urgente definire un programma di medio e lungo periodo» Diana Bracco INFOPHOTO

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soldi per santa croce giapponese dona l'eredità di famiglia - milly mostardini (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 26 - Spettacolo Soldi per Santa Croce Giapponese dona l'eredità di famiglia Dopo il milione arrivato 4 anni fa altri 90.000 euro da un docente dell'università di Kanazawa MILLY MOSTARDINI FIRENZE. Dal 2004 un enorme cantiere è nascosto dentro la basilica di Santa Croce: vi si lavora al restauro dei quasi mille metriquadri di affreschi, che Agnolo Gaddi dipinse nella cappella maggiore, tra il 1380 e il 1385. Vi dipinse la Storia della vera croce: la cappella è alta 30 metri, su 9 piani. Il restauro è stato finanziato dal signor Kuroda, di Tokyo, che offrì, quattro anni fa, 150 milioni di yen, pari a circa i milione e 130mila euro: ha fatto da tramite ed ammministra i fondi l'Università di Kanazawa. Il lavoro, ancora in corso, e gli studi relativi sono svolti dall'Opificio delle pietre dure, con l'attiva partecipazione dell'Opera di Santa Croce. Ora c'è una novità e si firma un'altra convenzione, in questa storia straordinaria: il prof. Takaharu Miyashita, docente alla Università giapponese, mette a disposizione l'intera eredità personale, ricevuta alla morte recente dei suoi genitori, perchè siano restaurate anche le fasce laterali della Cappella. Si tratta di 90mila euro, e il prof-mecenate con garbo si rammarica che siano pochi soldi, ma è tutto quello di cui può disporre. Miyashita ha risieduto per 11 anni in Italia, con la moglie, si è appassionato della pittura a fresco dei maestri italiani, l'ha studiata a lungo, ha scritto vari libri sull'arte del Rinascimento e del Medioevo, ha tradotto e fatto conoscere in patria l'antico testo di Cennino Cennini, dove si spiega la tecnica della pittura. In più, su una parete della sua Università, con consulenti italiani e stessa tecnica, ha potuto far riprodurre un episodio degli affreschi di Agnolo Gaddi: è un ambasciatore dell'Italia in Giappone. Nelle fasce laterali della Cappella, dove è dipinta l'Assunzione della Vergine e le stimmate di San Francesco, c'è la mano di Giotto e del Maestro di Figline: nasce da lì la pittura moderna a fresco. Ieri la nuova convenzione è stata firmata tra l'Università giapponese, presente il rettore, l'Opificio delle pietre dure, con la soprintendente Isabella Lapi Ballerini e la resonsabile del settore Pitture murarie Cecilia Frosinini,e la presidente dell'Opera di Santa Croce, Stefania Fuscagni. Con semplicità il rettore dice, parlando in giapponese, che ha avuto un incontro fatale con la basilica, quando ha visto la morte di Francesco, dipinta da Giotto. Poi ha scoperto che nel chiostro fiorisce l'acanto, piantina che è il simbolo nello stemma della sua Università. Si è chiesto: l'affresco che abbiamo fatto nella nostra Università, durerà 700 anni come quello del Gaddi? Il Prof. Miyashita ha raccontato poi emozionato, della sua famiglia e della guerra, e ha proposto di scambiarsi le rappresentazioni di uno spettacolo del teatro del No - il più antico del Giappone, sulla storia della Vera Croce, lontana leggenda cristiana narrata da Jacopo da Varragine - e uno spettacolo sacro creato in Italia sullo stesso tema.

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MILANO ALLA RICERCA di un linguaggio comune del costruire in Italia. Eire propone a... (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

L'EVENTO pag. 5 MILANO ALLA RICERCA di un linguaggio comune del costruire in Italia. Eire propone a... MILANO ALLA RICERCA di un linguaggio comune del costruire in Italia. Eire propone anche per il 2009 un ciclo di conferenze sullo sviluppo del territorio per i dirigenti delle pubbliche amministrazioni. Gli incontri sono organizzati da Gestione Fiere con il patrocinio dell'Aidu, l'associazione italiana di diritto urbanistico. Le lezioni saranno coordinate da Erminio Ferrari, docente di Diritto pubblico dell'Università degli Studi di Milano. «Edilizia e urbanistica sono settori in cui la presenza regionale è radicata - spiega Ferrari - L'idea di governo del territorio è stata recepita nel 2001 nel testo della Costituzione e le Regioni hanno consolidato testi normativi e pratiche operative differenti». Per questo, servono funzionari preparati e capaci di esprimere un linguaggio comune del costruire. Le conferenze formative partono il 9 giugno sul tema «Costruzione e ambiente tra premialità e oneri», il 10 giugno sarà affrontato il rapporto tra progetti privati e oneri pubblici, e l'11 giugno si discuterà di programmazione strategica nel governo del territorio. Le lezioni si tengono ogni giorno alle 15 nella Red Conference Room. Ge.Fio.

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L'Università non abbandonerà Treviso (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PADOVA data: 09/06/2009 - pag: 16 Il senato Giurisprudenza anche il prossimo anno. Ma la causa con CassaMarca va avanti L'Università non abbandonerà Treviso PADOVA Il Bo non si muove da Treviso. Nonostante la frizione con Cassamarca, che da oltre due anni non paga gli stipendi a circa cinquanta tra docenti e ricercatori dell'Ateneo impegnati nel corso distaccato in Legge di Ca' Spineda, l'Università di Padova ha deciso di mantenere fermo il proprio impegno, così come sancito nella convenzione stipulata con la Fondazione nel 1999. Nessuna sospensione delle lezioni, dunque. E nessuna fuga dalla città del Sile. La presa di posizione è stata assunta ieri dal Senato accademico che ha approvato all'unanimità una mozione con la quale, per altro, viene rinnovato nei confronti dell'ente guidato dall'onorevole Dino De Poli l'invito a rimborsare la spese anticipate (che ammonterebbero già a quasi 4 milioni di euro). «L'Università di Padova, mantenendo pienamente fede agli impegni sottoscritti recita infatti il testo della mozione conferma la prosecuzione della propria attività della Facoltà di Giurisprudenza nella sede di Treviso e pertanto, richiedendo con forza che la Fondazione Cassamarca rispetti a sua volta gli impegni assunti, delibera che i corsi dell'Università di Padova a Treviso siano regolarmente attivati, anche con riferimento al primo anno di corso, per l'anno accademico 2009 2010». Il Bo, tuttavia, non si è limitato a manifestare l'intenzione di non abbandonare la sede distaccata. Ha anzi rilanciato. «Il Senato Accademico intende ulteriormente migliorare la presenza dell'Ateneo a Treviso in termini di ricerca e di apertura al territorio prosegue infatti la mozione e auspica che in sede di futura ridiscussione della convenzione relativa alla Facoltà di Giurisprudenza questi aspetti siano attentamente considerati». Assunto formalmente l'impegno con la città, l'Università di Padova aspetta ora la reazione di Cassamarca sulla quale, non si dimentichi, pende ancora l'ingiunzione di pagamento emessa dall'avvocatura di Stato per conto proprio del rettorato: De Poli e i suoi hanno tempo fino al 28 del mese per saldare i conti. Ma se continuassero a non tirare fuori un soldo? «Per ora non è il caso di parlarne ha replicato il vice di Milanesi Giuseppe Zaccaria, prima di partecipare con gli altri candidati rettori al confronto nella sede della Facoltà di Fisica -. La cosa importante è che l'Ateneo finalmente ha palesato la propria posizione. L'impegno è stato di tutti. E io mi sono adoperato in prima persona perché la delibera fosse discussa e approvata, anche contro una posizione interlocutoria del Magnifico». Vincenzo Milanesi, infatti, nonostante l'invito formale rivoltogli dalla Facoltà di Giuriprudenza, fino all'ultimo non aveva inserito all'ordine del giorno del Senato accademico il punto riguardante la questione di Treviso. Ieri infine l'apertura: con una mail inviata in mattinata il rettore poi assente alla seduta del Senato ha detto ai docenti, che sarebbe stato proprio il massimo organo dell'Ateneo a deliberare se l'argomento andasse o meno trattato. E tutti i senatori hanno votato sì. Giovanni Viafora Il pronunciamento Ieri ferma presa di posizione del senato Il BoGiurisprudenza non molla Treviso Il quartiere universitario

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La Puglia e la memoria della sua industria (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 09/06/2009 - pag: 20 Nella costruzione di musei e di fondi dedicati una prospettiva per il turismo e per l'occupazione La Puglia e la memoria della sua industria di FEDERICO PIRRO* Nei giorni scorsi presso la biblioteca comunale di Putignano, città di secolari tradizioni manifatturiere del Sud-Est barese, sono stati presentati i risultati del progetto di inventariazione e catalogazione degli archivi di alcune antiche industrie cittadine e fasanesi come la Cesare Contegiacomo, il berrettificio Dalena e il saponificio L'Abbate, curato da Antonella De Lucia della sovrintendenza archivistica di Bari, in collaborazione con la locale amministrazione comunale e finanziato con fondi della Regione Puglia. Putignano è stata sin dai primi del '900 una delle «piccole capitali» dell'industria manifatturiera non solo in Terra di Bari e in Puglia, ma nell'intero Mezzogiorno, al pari di altri Comuni della provincia, come ad esempio Bari, Barletta e Molfetta, quest'ultima soprannominata dal re Umberto I la «Manchester del Sud». L'iniziativa del Comune di Putignano in collaborazione con la sovrintendenza si inserisce peraltro in un panorama regionale che da anni ormai ha visto crescere l'attenzione verso la storia delle più antiche industrie locali. Opera infatti da tempo in Puglia una sezione dell'Aipai - Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale, animata dall'architetto Antonio Monte del Cnr di Lecce, che ha già completato il lavoro di reperimento e catalogazione sistematica degli antichi opifici del Salento. Anche la Confindustria Puglia, con le Confindustrie provinciali, da tempo sta promuovendo varie forme di sensibilizzazione degli associati per la conservazione dei documenti afferenti la storia delle loro aziende. E risalendo indietro nel tempo, nel 1999 - dopo un primo convegno sugli archivi di impresa svoltosi a Bari nel dicembre del 1998 a cura dell'Enel con la partecipazione del professor Valerio Castronovo - si tenne ancora nel capoluogo e sempre ad iniziativa della grande società elettrica e con l'impegno organizzativo di chi scrive una grande iniziativa dal titolo «Cent'anni di industria in Puglia. Dall'esposizione universale di Parigi all'introduzione dell'euro» che vide presso il Centro documentazione dell'Enel alla Fiera del Levante l'allestimento di una mostra documentaria anche con materiali iconografici d'epoca. Lo scorso anno a Brindisi - grazie all'impegno del locale Archivio di Stato e con la sponsorizzazione di grandi industrie del settore - si è svolta una ricca mostra sulla storia dell'industria aeronautica dal titolo «Tra cielo e mare. Ottant'anni di aviazione e industria aeronautica a Brindisi». Il 24 ottobre del 2008 è toccato ancora all'Enel organizzare a Bari la cerimonia rievocativa per il cinquantesimo anniversario dell'entrata in esercizio della centrale termoelettrica di Bari. In occasione infine del recente incontro di calcio fra l'Italia e l'Irlanda svoltosi a Bari, la Birra Peroni - il cui primo stabilimento vi si insediò sin dal 1923 - ha ricostruito con una mostra fotografica la sua presenza in città ove è in esercizio uno dei maggiori impianti di produzione e imbottigliamento dell'azienda, oggi controllata dal gruppo sudafricano Sab Miller. Alcune fra le più antiche imprese presenti nel territorio regionale, pertanto, si sono rivelate sensibili ad eventi di studio e a ricostruzioni archivistiche e fotografiche scientificamente accurate. Tali iniziative, ormai diffuse in Puglia, potrebbero trovare ulteriore valorizzazione e apprezzamento di studiosi e di pubblico in un vero e proprio «network regionale» da costruirsi fra archivi locali d'impresa, micromusei di storia dell'industria, frantoi ipogei restaurati, il Museo della scienza dell'università di Bari, il Museo delle Ferrovie di Lecce e quello dell'Arsenale di Taranto: un network che potrebbe collegare in rete realtà già consolidate in diverse località della regione e divenire una risorsa aggiuntiva, e sia pure di nicchia, non solo per il turismo locale, ma anche per l'occupazione di giovani laureati in discipline storico-archivistiche. * Docente universitario Archivi L'iniziativa più recente , la catalogazione degli archivi delle aziende più antiche di Putignano e Fasano Berrettificio Dalena,antica industria di Putignano

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L'Avanguardia tedesca Incontro alla Pinacoteca (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 09/06/2009 - pag: 22 LETTERATURA L'Avanguardia tedesca Incontro alla Pinacoteca Prosegue con un incontro sull'Avanguardia teatrale tedesca il ciclo «Arti e scritture del Novecento », organizzato dalla pinacoteca provinciale Giaquinto di Bari con il Centro interdisciplinare ricerche avanguardie dell'Università di Bari. Il relatore della conferenza di questo pomeriggio (in programma alle 17 nella pinacoteca) sarà Franco Buono, docente di letteratura tedesca all'Università di Bari. ............................................... AVANGUARDIA TEDESCA - Bari Oggi (ore 17) alla pinacoteca Giaquinto, lungomare Nazario Sauro 27. Ingresso libero. Info 080.541.24.21

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Fistetti l'alternativo: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 09/06/2009 - pag: 9 L'exploit Il candidato della sinistra sarà l'ago della bilancia nella corsa alla successione di Errico Fistetti l'alternativo: «Un risultato miracoloso» BRINDISI E' rappresentata da Francesco Fistetti, ordinario di Storia della filosofia all'Università di Bari, la forza politica capace di orientare l'ago della bilancia nel ballottaggio per la presidenza della Provincia di Brindisi. Il docente di Oria è stato scelto e supportato dai partiti della sinistra (Riformisti, Rifondazione comunista e comunisti italiani, Sinistra per la Provincia) che non si sono riconosciuti nella scelta del Partito democratico di appoggiare la candidatura dell'ex numero uno di Confindustria Massimo Ferrarese. Con le percentuali ottenute ed in considerazione della serie di alleanze in vista del secondo turno, potrebbe essere quindi proprio lui a decidere chi, tra il senatore Michele Saccomanno e l'industriale francavillese, siederà sulla poltrona della Provincia. «E' un risultato miracoloso - commenta Fistetti - soprattutto se consideriamo che siamo partiti da zero. Il dato è straordinario e rappresenta solo un punto di partenza». Oltre le aspettative anche per lo stesso candidato che, oltre alla concorrenza dei due big ha sfidato anche la lista civica di Antonio Carito e il candidato dell'Italia dei valori Nicola Massari, non lascia comunque trapelare nulla sul possibile scenario delle alleanze. «Per il ballottaggio diventiamo determinanti - ammette il professore - ma resteremo una forza politica incisiva e alternativa. Il nostro compito sarà anche quello di far emergere le contraddizioni manifestate da Saccomanno e Ferrarese; nella politica sociale e, in particolare, in quei piani industriali esposti da entrambi. La nostra forza, ormai riconosciuta, rappresenterà oltre che una forza reale di governo, anche un punto di vista del tutto nuovo sui problemi di tutta la provincia. Ambiente, università, beni culturali e occupazione sono le tematiche su cui abbiamo basato la nostra campagna elettorale e su cui ci batteremo in sede di consiglio provinciale ». Editorialista e filosofo, Fistetti promette quindi che punterà a mantenere l'attenzione sui temi che, da sempre, lo hanno visto impegnato come intellettuale ma da una nuova e reale prospettiva, quella politica. Francesca Cuomo Oltre il muro del 7% Il filosofo ed editorialista Francesco Fistetti

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Poli delle scienze, elezioni alla Federico II (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: NAPOLI data: 09/06/2009 - pag: 13 Università Candidati unici Poli delle scienze, elezioni «facili» alla Federico II NAPOLI - Elezioni senza storia, quelle di oggi e domani alla Federico II per il rinnovo della presidenza del Polo delle Scienze Umane e Sociali e del Polo delle Scienze e Tecnologie della Vita. Sono infatti solo due i docenti che hanno manifestato la propria disponibilità a candidarsi. Massimo Marrelli per il Polo delle Scienze Umane e Sociali, al quale afferiscono le facoltà di Lettere, Economia, Scienze politiche, Giurisprudenza, Sociologia. Luciano Mayol punta alla presidenza del Polo delle Scienze e delle Tecnologie della Vita, che raggruppa le facoltà di Medicina, Veterinaria, Biotecnologie, Agraria, Farmacia. Si era già candidato, senza successo, nel 2006. L'unico dubbio, questa volta, è se gli aspiranti alla presidenza otterranno sin dal primo turno il consenso della metà più uno degli aventi diritto, che sono 850 per il Polo delle Scienze Umane e Sociali e 1200 per quello delle Scienze e Tecnologie della Vita. L'eventuale secondo turno si svolgerebbe il 16 e 17 giugno. Marrelli, che è stato anche preside della facoltà di Economia, ha indirizzato via mail il suo programma elettorale a tutti i votanti: docenti, ricercatori e rappresentanti degli studenti nei consigli di dipartimento. Internazionalizzazione delle attività di ricerca e dei dottorati; incremento delle risorse per la ricerca scientifica; miglioramento dello stock di infrastrutture; razionalizzazione della gestione del personale sono alcune delle priorità. Anche Mayol ha sostenuto la sua lettera di candidatura con un programma. Scrive, tra l'altro: «Occorrerà favorire la partecipazione dei dipartimenti a progetti di respiro trans - nazionale e sarà essenziale individuare meccanismi e stabilire contatti per incentivare lo scambio all'estero dei ricercatori». Come Marrelli, Mayol sottolinea inoltre l'importanza di incentivare la collaborazione tra le facoltà del Polo, «per gestire al meglio gli spazi comuni e creare nuovi corsi di studio di tipo trasversale». Una strada, quest'ultima, che lui stesso ha perseguito anni fa, quando fu tra i promotori della facoltà di Biotecnologie. Ne fanno infatti parte corsi di laurea di Medicina, Veterinaria ed Agraria. F. G.

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: VENEZIAMESTRE data: 09/06/2009 - pag: 16 IuaV, domani la sfida L'Istituto di architettura elegge il nuovo rettore. Una partita a due come non era mai stato nella storia dell'ateneo veneziano «Più progetti, meno bugie e un vero polo delle arti» VENEZIA «Ai docenti chiederei maggiore serenità ed entusiasmo nel condividere i progetti dell'ateneo, alle istituzioni di non dimenticarsi del dialogo con le università, con cui il confronto è sempre più necessario in una città come Venezia; anche se mi rendo conto che di questi tempi sarebbe un dialogo fra poveri». Di nuovo in corsa per l'elezione, che avverrà domani, il rettore uscente dello Iuav Carlo Magnani fa il punto sulle criticità e le prospettive del proprio ateneo, alla luce di tutte le difficoltà (esterne ed interne) che lo hanno attraversato nel corso dell'ultimo anno e mezzo. Da un lato i tagli ministeriali, dall'altro i malumori sorti all'interno soprattutto dentro la Facoltà di Architettura in seguito alla riforma statutaria da lui voluta che ha abolito i dipartimenti e istituito aree di ricerca guidate da un direttore unico. Dopo essersi attirato gli strali di alcuni docenti (in primis quelli del preside di Architettura, Giancarlo Carnevale con cui sono in corso vecchie ruggini ) ma il sostanziale appoggio del Senato accademico (che ha votato all'unanimità la riforma), Magnani ci riprova per la seconda volta, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: «Penso che in tutte le fasi di transizione ci siano malumori dice ma quello che mi dà molto fastidio sono gli interventi che raccontano bugie; non si possono diffondere notizie false e tendenziose e lo dico soprattutto per rispetto nei confronti degli studenti». Partita in sordina, la campagna elettorale dello Iuav si è accesa strada facendo soprattutto durante l'ultimo confronto pubblico con interventi a tratti molto duri. Sul futuro dell'ateneo e delle sue tre facoltà, Magnani sembra avere le idee molto chiare: «Agli studenti di Pianificazione del territorio rimasti senza biblioteca, dobbiamo poter restituire la struttura già dal prossimo anno accademico spiega - per quanto riguarda Architettura è invece necessario chiarire i rapporti fra la formazione del biennio e quella del triennio. Agli studenti di Design e Arti che sono a Treviso spero di poter dare spazi adeguati e a quelli di Venezia un polo delle arti che però non sia retorico. Vorrei infine che uscissimo dall'idea che l'architettura e la pianificazione siano in crisi e che lavorassimo ad una università di progetto, perchè questa è la missione del nostro ateneo». Quanto alla sfida elettorale e al suo contendente (in quasi vent'anni è la prima volta che accade nella riconferma del rettore uscente), Magnani afferma che «se il dibattito è corretto, la competizione è un elemento positivo ». E al fronte avversario che gioca la propria partita attaccando lo statuto e in particolare la nomina rettorale del direttore unico di dipartimento, Magnani chiarisce: «Il rettore è l'unico membro eletto dal corpo docente, se così fosse anche per il direttore allora ci troveremmo davanti un alter ego del rettore stesso. In secondo luogo nel dipartimento unico convergono sia gli assegnisti che i docenti strutturati e quelli a contratto, nella convinzione che la ricerca è di chi la fa». Attaccato proprio su questo aspetto dai suoi detrattori, Magnani aggiunge infine che «lo statuto e le sue regole non sono come le dieci tavole dei Comandameti, possono quindi essere cambiate». E sugli scenari che si affacciano con i tagli del Governo, afferma: «Le condizioni per essere tranquilli non ci sono, i tagli previsti non ci fanno fare sonni beati. Ma la situazione di incertezza non deve diventare un alibi per non prendere decisioni. Di questo sono convinto, se i tagli ci sono e ci saranno, con questi dovremo confrontarci e interrogarci, ma sempre in un'ottica costruttiva». P.V. Missione \\ Nessuna crisi, a missione del nostro ateneo è quella di creare un'università di progetto Uscente L'attuale rettore Carlo Magnani

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San Patrignano, istituto veronese vince concorso (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)

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Corriere del Veneto sezione: CRONACAVERONA data: 09/06/2009 - pag: 15 Prevenzione e formazione San Patrignano, istituto veronese vince concorso VERONA Non solo con il progetto «Drugs on steet». La prevenzione in riva all'Adige si fa anche con telecamere e giovani attori. Si intitola «Aspirazioni future» ed è il video realizzato dagli alunni del centro per la formazione professionale del Don Calabria di Verona, vincitore del concorso nazionale Stardust. Un progetto promosso dall'università milanese Iulm e dalla Comunità di San Patrignano, con la collaborazione di Cinecittà-Luce Spa e il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca; a cui hanno partecipato più di mille studenti di 50 scuole secondarie di secondo grado di tutta la penisola. I ragazzi, aiutati dai docenti dell'ateneo, dovevano realizzare uno storyboard o un video capace di comunicare ai loro coetanei «un messaggio chiaro e forte di prevenzione e contrasto delle tossicodipendenze». Il prossimo 10 ottobre, a San Patrignano, si terrà la cerimonia di premiazione dei 10 migliori lavori durante il «WeFreè day», giornata dedicata ai temi della prevenzione, dell'educazione e della comunicazione sociale. Agli alunni dell'istituto veronese sarà consegnato un sistema completo di video editing con tanto di telecamera, software e computer portatile. (e.p.)

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Padova ha deciso: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: TREVISO2A data: 09/06/2009 - pag: 16 La svolta Dopo due mesi di polemiche manifestata la volontà di continuare. Resta in sospeso il nodo degli stipendi dei prof Padova ha deciso: «Giurisprudenza resta» Il senato accademico «salva» l'università. «Ma Fondazione Cassamarca rispetti i patti» TREVISO Il Bo non si muove da Treviso. Nonostante la frizione con Cassamarca, che da oltre due anni non paga gli stipendi a circa cinquanta tra docenti e ricercatori dell'ateneo impegnati nel corso distaccato in Legge di Ca'Spineda, l'università di Padova ha deciso di mantenere fermo il proprio impegno, così come sancito nella convenzione stipulata con la Fondazione nel 1999. Nessuna sospensione delle lezioni, dunque. E nessuna fuga dalla città del Sile. La presa di posizione è stata assunta ieri dal senato accademico che ha approvato all'unanimità una mozione con la quale, per altro, viene rinnovato nei confronti dell'ente guidato dall'onorevole Dino De Poli l'invito a rimborsare la spese anticipate (che ammonterebbero già a quasi quattro milioni di euro). «L'università di Padova, mantenendo pienamente fede agli impegni sottoscritti recita infatti il testo della mozione - conferma la prosecuzione della propria attività della facoltà di Giurisprudenza nella sede di Treviso e pertanto, richiedendo con forza che la Fondazione Cassamarca rispetti a sua volta gli impegni assunti, delibera che i corsi dell'università di Padova a Treviso siano regolarmente attivati, anche con riferimento al primo anno di corso, per l'anno accademico 2009 2010». Il Bo, tuttavia, non si è limitato a manifestare l'intenzione di non abbandonare la sede distaccata. Ha anzi rilanciato. «Il senato accademico intende ulteriormente migliorare la presenza dell'ateneo a Treviso in termini di ricerca e di apertura al territorio prosegue infatti la mozione - e auspica che in sede di futura ridiscussione della convenzione relativa alla facoltà di Giurisprudenza questi aspetti siano attentamente considerati». Assunto formalmente l'impegno con la città, l'università di Padova aspetta ora la reazione di Cassamarca sulla quale, non si dimentichi, pende ancora l'ingiunzione di pagamento emessa dall'avvocatura di Stato per conto proprio del rettorato: De Poli e i suoi hanno tempo fino al 28 del mese per saldare i conti. Ma se continuassero a non tirare fuori un soldo? «Per ora non è il caso di parlarne ha replicato il vice di Milanesi Giuseppe Zaccaria, prima di partecipare con gli altri candidati rettori al confronto nella sede della facoltà di Fisica -. La cosa importante è che l'ateneo finalmente ha palesato la propria posizione. L'impegno è stato di tutti. E io mi sono adoperato in prima persona perché la delibera fosse discussa e approvata, anche contro una posizione interlocutoria del Magnifico». Vincenzo Milanesi, infatti, nonostante l'invito formale rivoltogli dalla facoltà di Giuriprudenza, fino all'ultimo non aveva inserito all'ordine del giorno del senato accademico il punto riguardante la questione di Treviso. Infine la concessione: con una mail inviata in mattinata il rettore ha detto ai docenti, che fosse proprio il senato a deliberare se l'argomento andasse o meno trattato. E tutti i senatori hanno votato sì. Sugli attriti fra il presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli e gli atenei di Padova e Venezia era intervenuto anche il governo con il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. «Il governo interverrà - aveva dichiarato il ministro - per fare in modo che l'università rimanga, ma ancor più che si qualifichi». Ma il peggio, ora, sembra essere passato. Giovanni Viafora In discussione La sede dell'università di Treviso, sul Lungosile

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A Genova si misurerà lo stato di salute del mare (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

A Genova si misurerà lo stato di salute del mare (9/6/2009 09:50) | (Sesto Potere) - Genova - 9 giugno 2009 - Come in meteorologia esistono le previsioni meteorologiche, oggi è possibile produrre anche per il mare le previsioni oceanografiche, dalla scala globale a quella dei mari regionali europei. C’è tutta l’affascinante storia della “Historical Oceanography Society” fino alle straordinarie prospettive di sviluppo dell’oceanografia operativa, nel corso del Primo Convegno Nazionale di Oceanografia Operativa che si terrà a Genova dall’08 al 10 giungo; 08 giugno presso l’Auditorium dell’Acquario (Area Porto antico), e dal 09 al 10 giugno presso l’Auditorium “Rina” del Galata Museo del Mare (Calata De Mari n. 1). Il convegno di Genova vedrà riuniti gli Enti scientifici e governativi italiani di studi sul mare riuniti nel Gruppo Nazionale di Oceanografia Operativa che risiede all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv): enti quali l’Enea, l’Ogs, il Cnr, l’Arpa Emilia Romagna, il Conisma, l’Istituto idrografico della Marina, il Servizio meteorologico dell’aeronautica militare. I relatori che si avvicenderanno nei tre giorni del convegno e delle tavole rotonde iniziale (lunedì 8 giugno) e conclusiva (mercoledì 10 giugno) avranno il compito di illustrare e discutere le applicazioni e gli elementi strategici per l’oceanografia operativa in Italia e in Europa, il sistema osservativo e il sistema di modellistica nel Mediterraneo e dei Mari italiani. L’obiettivo dell’incontro non è soltanto quello di una reciproca informazione per mettere a confronto metodi di studio, ma soprattutto è il tentativo di ottimizzare e accrescere le risorse dell’oceanografia operativa in Italia e i corrispondenti sviluppi a livello europeo ed internazionale. Dal confronto di studi di specialisti sui mari, quale è la strategia o il metodo migliore per affrontare i problemi che oggi affliggono maggiormente il nostro Pianeta, come ad esempio il monitoraggio dell’inquinamento a mare, lo sfruttamento e lo sviluppo sostenibile delle coste? Lo chiediamo alla Prof. Ssa Nadia Pinardi, docente di oceanografia e fisica dell’atmosfera presso l’Università di Bologna e direttore del Gruppo Nazionale di Oceanografia dell’Ingv, organizzatrice del Convegno . “La scienza e la tecnologia sviluppate in oceanografia negli scorsi venti anni hanno dimostrato che oggi è possibile monitorare il mare con satelliti e misure in situ che possono arrivare in tempi strettissimi ai centri di raccolta a terra e così permettere di usare modelli per la previsione del mare e le sue condizioni, dalle correnti alla biochimica. L’italia è all’avanguardia in Europa nello sviluppo di tale sistema per il Mare Mediterraneo che si basa sullo scambio in tempo reale dei dati e lo sviluppo di modellistica ad alta risoluzione. Le applicazioni vanno dal controllo dell’inquinamento marino, alla sicurezza del trasporto e la pesca sostenibile”. L’enea ha contribuito alla nascita e allo sviluppo dei sistemi previsionali marini grazie allo sviluppo di un sistema operativo di osservazioni con navi commerciali, utilizzati per la previsione della circolazione oceanica e per lo studio di impatti sull´ambiente marino. L´enea, nell´ambito del programma Mediterranean Forecasting System, si occupa di fornire i dati per modelli numerici ed in particolare per la previsione della circolazione del Mar Tirreno, fornendo mappe di rischio per eventuali inquinamenti di zone costiere. Lo sviluppo di idonei sistemi informativi garantisce l’accessibilità dei dati via rete. I Centri Enea maggiormente coinvolti in questo settore sono il Centro S. Teresa (La Spezia) e i Laboratori della Casaccia e di Frascati. Questo convegno è il primo di una futura serie di eventi che vogliono proporre sia al grande pubblico che agli specialisti lo stato di avanzamento dei sistemi, dei metodi e delle tecniche dell´oceanografia operativa in Italia, ed i corrispondenti sviluppi a livello europeo ed internazionale. Siete tutti invitati a partecipare.

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Senti chi piange Ecco il dizionario dei neonati (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

AOSTA I neogenitori che devono affrontare il pianto di un neonato prima o poi si chiederanno se non esista una formula magica per farlo smettere. Dopo aver tentato tutto o quasi, il livello di sopportazione tende a diminuire in maniera inversamente proporzionale alla durata del pianto. Ma c’è anche chi il pianto dei neonati lo ascolta volentieri, per lavoro e per passione, cercando di analizzarne le armonie musicali e scoprirne i significati espressivi. E’ il caso della ricercatrice Daniela Lenti Boerio, docente di psicobiologia e psicologia fisiologica all’Università della Valle d’Aosta. Nata sessanta anni fa a Milano, medico specializzato in anestesia e rianimazione, si occupa da anni di psicobiologia del neonato umano e di pianti neonatali ne ha ascoltati e studiati a centinaia. «La mia ricerca è iniziata nel ’92, all’ospedale S. Paolo di Milano - spiega - con un archivio di circa cento vagiti registrati in varie situazioni della giornata del neonato. In Valle d’Aosta abbiamo registrato il pianto e le lallazioni di dieci neonati nel loro ambiente, a casa. Il progetto è stata realizzato con finanziamenti del Fse (fondo sociale europeo) e dei Prin (progetti a rilevanza nazionale)». Disarmonia Nelle prime settimane, con il pianto, il bambino esprime tutti gli stati d’animo. A due settimane di età il pianto rappresenta circa il 97 per cento dei suoni emessi. «Dal momento che il pianto del neonato possiede caratteristiche di tipo ritmico, melodico e timbrico, se ne possono considerare le caratteristiche anche da un punto di vista proto musicale. Con l’aiuto di 40 musicisti dell’Institut musical di Aosta abbiamo analizzato in via preliminare gli aspetti ritmici, definiti come unità sonore nel tempo, melodici e frequenziali dei pianti di neonati maschi e femmine registrati nei primi quattro giorni di vita in tre diversi contesti di stimolazione: il dolore in seguito ad un prelievo ematico di routine, il movimento improvviso generato nel corso di un esame neurologico, e la fame, 30 minuti prima della poppata». Risultato: il pianto dei neonati è un suono non gradevole, disarmonico, ai limiti dell’avversione. «Questo spiega anche il perché il pianto rappresenti l’elemento scatenante dell’abuso sui minori, in genere da parte della madre - aggiunge Lenti Boerio- da un questionario somministrato ad alcune madri in Belgio è emerso che molte di loro avevano cercato di far smettere di piangere il loro bambino soffocandolo con il cuscino o schiaffeggiandolo». Unico Ogni singolo neonato piange in modo unico, utilizzando in modo privilegiato una combinazione personale dei parametri acustici. Le ricerche condotte dalluniversità di Aosta hanno dimostrato che è possibile discriminare il pianto dei neonati a livello individuale utilizzando una procedura statistica sui dati numerici misurati su ogni singolo vagito. «Prestando attenzione al ritmo, all’intensità e alle pause si può arrivare a distinguere rapidamente un pianto di fame, da uno di dolore, di stanchezza o di richiamo» assicura la docente che aggiunge: «Ad esempio nel pianto per stanchezza il bambino inizia a piagnucolare piano per poi intensificare il timbro, fino ad un pianto di forte spossatezza. Il pianto da fame invece è fatto di piccoli singhiozzi, simili a versetti o sospiri, accompagnati da un movimento delle labbra come per voler succhiare». Si sa ancora molto poco su come le caratteristiche del pianto si modificano a mano a mano che i bimbi crescono. «I risultati dimostrano comunque che non è affatto vero che i piccoli presi in braccio ogni volta che piangono crescano viziati e lamentosi - conclude la ricercatrice - anzi. Se nei primi tre mesi di vita si tiene spesso il neonato tra le braccia, lo si culla oppure lo si appoggia al petto dentro al marsupio, i pianti man mano diminuiranno di intensità e di durata; non diminuiranno, invece, se lo si lascerà piangere a lungo senza intervenire». I genitori dei neonati prendano nota. IL TRADUTTORE Intermittente: noia Se il pianto è ad intermittenza spesso il neonato piange per noia, mentre il pianto per un malessere è molto forte e vigoroso, dovuto spesso a piccole coliche, molto frequenti nei neonati. Crescente: stanchezza Nel pianto per stanchezza il bambino inizia a piagnucolare piano per poi intensificare il timbro, fino ad un pianto più intenso di forte spossatezza. Forte e continuo: dolore I pianti di dolore sono spesso molto chiari anche per genitori inesperti: il bambino urla a squarciagola se il biberon o l’acqua del bagnetto sono troppo caldi. Singhiozzante: fame Il pianto da fame invece è fatto di piccoli singhiozzi, simili a versetti o sospiri, accompagnati da un movimento delle labbra come per voler succhiare.

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CHIAMA LA POLIZIA PER UN LADRO:MA ERA L'AMANTE DELLA MOGLIE (sezione: Cultura)

( da "TGCom" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

7/6/2009 Chiama 113 per ladro,ma è l'amante Pavia, marito scopre di essere tradito Ha chiamato il 113 chiedendo alla polizia di intervenire subito a casa sua per la presenza di un ladro. Gli agenti si sono precipitati nell'appartamento di un professore universitario, in pieno centro a Pavia, ma invece del ladro hanno trovato nascosto un uomo seminudo e spaventato. Tra l'imbarazzo generale, tutti i presenti hanno capito che non si trattava di un malvivente, ma dell'amante della moglie del professore. La storia che ha messo in subbuglio l'università di Pavia, una delle più antiche e prestigiose d'Italia, perché i protagonisti sono due docenti e un assistente dell'ateneo. In città e nell'ambiente accademico è cominciata la caccia ai nomi. Ma per il momento di noto e confermato c'è solo il rapporto dei poliziotti che non hanno potuto fare a meno di stendere la relazione del loro intervento. Sono le 8 del mattino di alcuni giorni fa quando il docente esce da casa, per recarsi all'Università. La moglie, pure lei docente, resta a letto. Quel giorno non ha nè corsi nè esami. Il professor si incammina verso l'ateneo ma dopo qualche centinaio di metri si accorge di aver dimenticato qualcosa a casa, pare le chiavi della sua scrivania. Non è neppure passata mezz'ora e, convinto che la moglie stia ancora dormendo, rientra silenziosamente. Nel buio vede un'ombra furtiva nel corridoio. La sagoma cerca una via di fuga, ma l'accesso verso la porta di casa è sbarrato dal docente. Allora si infila in una stanza e si chiude a chiave. Con il cellulare in mano digitando il 113, il professore corre preoccupato in camera da letto, ma la moglie sembra tranquillamente addormentata. La volante nel frattempo è arrivata. I poliziotti salgono in casa, intimano all'intruso di uscire dalla stanza in cui si è rifugiato. Ed ecco la sorpresa: il ladro è un assistente che il docente conosce bene. Pare anche sia seminudo e questo particolare non lascia più dubbi. Si è alzata anche la donna, l'atmosfera è talmente turbata, i volti così pallidi che nessuno sa dove guardare. "Vi prego di scusarmi", dice il docente ai poliziotti. Gli agenti fanno il loro lavoro, prendono le generalità di tutti ed escono. Nella relazione accennano semplicemente ad un equivoco, un falso allarme insomma. Quello che si sono detti dopo marito e moglie non è più materia da verbale di polizia.

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Gli Itis guardano alle "offerte" dell'università (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

THIENE/1. Chilesotti e De Pretto con Padova Stage e scambio di docenti per favorire l'orientamento 09/06/2009 rss e-mail print L'Itis Chilesotti Sinergia tra l'università di Padova e l'Itis per orientare e preparare gli studenti agli studi universitari. Grazie ad un progetto quadro della Fondazione Cariverona che promuove le attività di orientamento degli istituti superiori, l'itis Chilesotti di Thiene e l'itis De Pretto di Schio hanno avviato una collaborazione con l'università patavina, finalizzata all'orientamento in uscita degli studenti dell'ultimo anno per fornire loro adeguati strumenti che li aiutino a districarsi tra le diverse offerte formative dopo la scuola superiore. Non solo. Una stretta e continuativa collaborazione tra le istituzioni scolastiche porta i docenti universitari all'interno dell'Itis, mentre gli allievi delle classi quinte potranno respirare l'aria di un prestigioso ateneo attraverso alcuni stage all'Università di Padova. «Un connubio che potrà agevolare la scelta della giusta facoltà universitaria da parte degli studenti - dichiara il dirigente scolastico dell'Itis Chilesotti Vincenzo Sanfilippo -, e che contribuirà a ridurre il fenomeno dell'abbandono degli studi universitari, aiutando i giovani a concludere con successo il percorso di studi». Tre le linee base su cui verte il progetto. Si terranno degli incontri divulgativi con gli allievi di quarta e quinta per presentare l'offerta formativa delle università di Padova e Vicenza e per capire come sono articolati i test di ammissione all'università e come vanno affrontati. È previsto poi uno stage all'università per gli studenti più meritevoli, con la loro frequenza a laboratori su moduli tematici predefiniti. Infine ci sarà spazio per la formazione dei docenti dell'Itis per migliorare le loro competenze nei campi della robotica, delle energie rinnovabili e dell'analisi dei materiali. L'impegno tra i due istituti e l'università durerà due anni.[FIRMA] Maria Porra Maria Porra

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Gheddafi in tenda a Roma. Proteste e città blindata (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

DAL 10 AL 13 GIUGNO Arrivano Gheddafi e le sue donne Roma blindata e proteste annunciate Prima visita di Stato del colonnello in Italia. Misure di sicurezza strettissime. Volantini e cortei contro di lui Sarà una visita blindata quella nella Capitale del leader libico Muammar Gheddafi prevista da mercoledì 10 giugno. Numerose le misure di sicurezza messe in campo dalla prefettura per la tre giorni romana del colonnello, alla sua prima visita in Italia. DIVIETO DI VOLO - Previsto dal prefetto Giuseppe Pecoraro il divieto di sorvolare la capitale durante la visita a Roma per garantire una maggior sicurezza. L'ordinanza scatterà alle 10 del 10 giugno e terminerà alle 24 del 13. Sarà anche vietato svolgere manifestazioni a Villa Pamphili, il parco meta di giovani, famiglie e appassionati dello jogging, dove il leader libico, che arriverà con un seguito di 300 persone, ha chiesto che venga montata una gigantesca tenda beduina. Proprio nella storica villa sono stati affissi alcuni volantini dai militanti del collettivo del centro sociale «BlackOut», contrari alla visita del leader libico. SCORTATO - Il dispositivo di sicurezza ha previsto anche che dal suo arrivo nell'aeroporto militare di Ciampino e per tutti i suoi spostamenti nella capitale, Gheddafi sia accompagnato da una staffetta delle forze dell'ordine e dei corpi speciali di polizia e carabinieri. Tiratori scelti vigileranno inoltre su tutti i percorsi stabiliti e quelli alternativi previsti nella visita. Intanto gli studenti dell'Onda, in occasione della visita di Gheddafi all'Università La Sapienza, prevista giovedì, annunciano mobilitazioni «contro l'accordo tra Gheddafi e Berlusconi, che prevede i respingimenti degli immigrati provenienti dalle coste libiche». MUSEI CAPITOLINI CHIUSI - Alle 18 di giovedì il colonnello incontrerà il sindaco di Roma Gianni Alemanno in Campidoglio. Anche in questa occasione sono state prese misure di sicurezza: i Musei capitolini e la Terrazza Caffarelli resteranno chiuse al pubblico dalle 14 fino a cessate esigenze. La visita in Campidoglio del leader libico durerà circa un'ora. Gheddafi dovrebbe arrivare dall'entrata capitolina di Sisto IV per recarsi nella stanza del sindaco, poi in Sala degli Arazzi e in quella delle Bandiere, dove dovrebbe firmare il libro d'oro degli ospiti. Dopo uno scambio di doni Gheddafi verrà accompagnato nell'aula Giulio Cesare e si affaccerà su piazza del Campidoglio, dove parlerà per venti minuti. Sulla piazza michelangiolesca verranno sistemate 300 sedie. GLI INCONTRI - Il primo appuntamento del leader libico è al Quirinale dove, subito dopo il suo arrivo mercoledì, sarà ospite a colazione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrerà mercoledì 10 giugno 2009, Muammar El Ghaddafi leader della Rivoluzione a Palazzo Chigi alle 18 e a Villa Madama alle 19. Sempre mercoledì è previsto l'incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini e giovedì con quello del Senato Renato Schifani. Anche il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna vedrà il colonnello. L'incontro avrà luogo il 12 giugno alle 12:30 all'Auditorium di Roma, Parco della Musica, dove 700 donne del mondo politico, della cultura e dell'imprenditoria del nostro Paese ascolteranno il colonnello. Tra loro anche il sindaco di Milano Letizia Moratti. Poco prima, alle 10.30 l'arrivo in Confindustria accolto dalla presidente Emma Marcegaglia che lo introdurrà al ghota degli imprenditori italiani. GLI ITALIANI RIMPATRIATI - Dal punto di vista politico manca solo un incontro: quello con l'Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl) che rappresenta i connazionali «cacciati» dalla Libia nel 1970, cui furono confiscati tutti i beni. «Non è stato previsto nulla anche se ci era stato assicurato - ha detto Giovanna Ortu, presidente dell'associazione - siamo dispiaciuti. Noi ce lo aspettavamo, anzi, lo davamo per scontato». L'agenda non istituzionale lascia però aperti dei margini. PROTESTE - «Gheddafi, Monteverde non ti vuole»: da lunedì questo striscione campeggia sulla stazione Fs di viale Quattro Venti, nel quartiere Monteverde, appeso dai Collettivi autorganizzati contro la visita del presidente libico a Roma. Gli studenti dell'Onda e i collettivi preparano già mobilitazioni, proteste e azioni comunicative che verranno decise martedì in un'assemblea interna e non pubblica che si terrà all'interno dell'ateneo. «Non sono escluse ancora azioni e volantinaggi a Villa Pamphili - dicono gli studenti -, valuteremo anche in base alle decisioni che verranno prese sull'eventuale chiusura della villa per motivi di sicurezza». LA VISITA ALLA SAPIENZA - Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà. Anche se per l'università «l'incontro alla Sapienza è dedicato in particolare agli studenti e sarà l'unica occasione di dialogo degli universitari italiani» con il leader libico nell'ambito della sua visita a Roma, gli studenti dell'Onda si stanno organizzando - hanno detto - per «azioni di protesta al piazzale della Minerva o nei pressi dell'aula magna», dove si svolgerà la visita. «Manifesteremo il nostro dissenso - hanno aggiunto gli universitari dell'Onda - perché Gheddafi è complice con Berlusconi dell'intesa sulla gestione dell'immigrazione clandestina, che prevede i respingimenti e l'istituzione di Centri di Permanenza temporanea in Libia, dove vengono anche perpetrate torture nelle carceri contro le popolazioni migranti». stampa |

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I mercati e la crisi: commercialisti in campo (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Napoli professioni. 1 I mercati e la crisi: commercialisti in campo Guardare oltre: lo sviluppo della professione tra organizzazione e mercati. Questo il tema della nuova sfida che viene lanciata dalla Commissione Marketing dell'Odcec di Napoli oggi (ore 9) presso la sede dell'Ordine di Piazza dei Martiri. La Commissione, che è finora l'unica istituita in Italia dagli ordini territoriali sulle tematiche del marketing, ha riunito per l'occasione autorevoli docenti e professionisti che si confronteranno sul tema, tra i quali Vincenzo Moretti, docente di sociologia presso l'Università di Salerno, Giovanni Russo, docente di tecniche e metodologie informatiche presso l'Università Suo Orsola Benincasa di Napoli e Gianluigi Mangia, docente di Organizzazione aziendale presso l'Università Federico II di Napoli. L'incontro sarà moderato da Enzo Agliardi, caporedattore del Denaro. Interverranno inoltre su limiti ed opportunità per la professione i commercialisti Luigi Maria Rocca, sulla corporate responsability, Giovanni Felice di Prisco e Luca Savino, sugli sviluppi verso i mercati del Mediterraneo e dell'Est europeo. Nell'occasione sarà presentato, a cura del direttore scientifico Gianni Tomo, il corso di formazione per la gestione strategica degli studi professionali dei dottori commercialisti ed esperti contabili, organizzato dalla stessa Commissione che è presieduta da Aldo Morra; il corso avrà inizio nel prossimo mese di settembre.Può apparire una idea vecchia oltre un secolo, ma gli imprenditori ed i professionisti per ridefinire nuove strategie di gestione dovranno avere maggiore contezza di questi due aspetti: le organizzazioni sono soggette a regole sempre più complesse, ma anche strette da una competizione sempre più ampia e qualificata; il mercato è composto da clientela sempre più evoluta e competente di quella che le vecchie regole del marketing relegavano a "cliente/target/obiettivo" da colpire con azioni incisive e convincenti. La crisi sta determinando nel mercato nuovi valori e nuovi stili di vita, nuovi bisogni che, per essere soddisfatti, è necessario affrontare con nuovi approcci e assetti organizzativi delle imprese e dei professionisti; ma questa crisi sta determinando anche nuovi e forse più ampi e solidi mercati, nei quali prestare la massima attenzione al cliente, non certo per poi diventarne "succube" secondo altre vecchie teorie, ma perché il cliente stesso diventi, per imprese e professionisti, il principale indicatore di nuovi e più precisi bisogni verso i quali orientare le loro attività a tutto campo. del 09-06-2009 num.

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Innovativa sperimentazione sull'autismo (sezione: Cultura)

( da "Clicmedicina.it" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Genova Anno VI - n°38 - 15.05.2009 Pagine liguri del 09/06/2009 Innovativa sperimentazione sull’autismo clicMedicina -redazione@clicmedicina.it La sperimentazione di presa in carico integrata di soggetti autistici fra ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus per i ciechi e gli ipovedenti è l’oggetto del convegno che si svolgerà martedì 9 giugno a Genova, presso l’Unità Operativa Formazione dell’ASL3 Genovese, in via Giovanni Maggio 6. Cuore del convegno sarà la presentazione dei risultati del progetto biennale, finanziato dalla Regione Liguria, che a partire da gennaio 2007 ha coinvolto 15 bambini, da 0 a 7 anni, affetti da disturbi dello spettro autistico. La sperimentazione ha visto la costituzione di un Polo Diagnostico (la ASL3 Genovese) e di un Polo Riabilitativo (l’Istituto David Chiossone) per una presa in carico congiunta, precoce, individualizzata e specifica dei bambini autistici, attraverso un trattamento riabilitativo multidisciplinare, monitorato periodicamente con verifiche congiunte. Una partnership innovativa tra un soggetto pubblico come la ASL e un soggetto privato accreditato quale è l’Istituto David Chiossone - attivo da oltre 140 nella riabilitazione dei disabili e pluridisabili visivi, dal 1992 convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale e dal 2002 dotato di certificazione di qualità ISO 9001-2000 – che coniuga la flessibilità ed economicità del privato con l’universalità, la garanzia del servizio per il cittadino e il collegamento con le agenzie territoriali del servizio pubblico. Fondamentale per la realizzazione e il successo del progetto è anche la costruzione di una rete con l’associazionismo – in particolare con l’ANGSA, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici – e con l’Università degli Studi di Genova (Cattedre di Neuropsichiatria Infantile, di Psicologia della Disabilità e Psicologia dello Sviluppo), come partner di riferimento per gli aspetti scientifici e di ricerca. Nel corso del convegno, che vede la partecipazione di alcuni tra i più autorevoli esperti sull’autismo, saranno inoltre prese in esame e approfondite le varie fasi della presa in carico dei soggetti affetti da questa patologia: dalla diagnosi, con valutazione funzionale particolarmente focalizzata sugli aspetti di comunicazione ricettiva ed espressiva, all’intervento precoce intensivo; dalla presa in carico riabilitativa diretta e multidisciplinare, attraverso interventi logopedici, psicomotori, cognitivo-comportamentali e coadiuvanti (quali pet-therapy e arte-terapia), alla presa in carico indiretta, con intervento di consulenza e supporto alla famiglia e la scuola. Dal progetto sperimentale esce quindi ulteriormente confermato il concetto che i soggetti con autismo possono migliorare la loro qualità della vita solo se usufruiscono di una presa in carico precoce, multidisciplinare, continuativa e coordinata, comprendente interventi riabilitativi individualizzati specifici, collaborazione con la famiglia, organizzazione di una rete di servizi per l’intero ciclo della vita. Un modello riabilitativo che l’Istituto David Chiossone applica da sempre per la presa in carico globale dei disabili e pluridisabili visivi – per molti aspetti dello sviluppo sociale ed emotivo assimilabili ai soggetti autistici – qualificandosi quindi come interlocutore autorevole nell’attuazione della sperimentazione. ASL3 Genovese è da tempo impegnata sul tema attraverso il Gruppo Sovrazonale Progetto Autismo e partecipa, nelle persone della dottoressa Dall’Agata, Direttore del Dipartimento Cure Primarie, e della dottoressa Maria Dani, Neuropsichiatra Infantile dell’Unità Operativa Assistenza Consultoriale, al Gruppo di lavoro regionale sull’autismo. Interverranno alla giornata di studio gli operatori della ASL3 Genovese e dell’Istituto David Chiossone, docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Genova e dell’Istituto Giannina Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e agli esponenti dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

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Polinucleotidi: dalla medicina estetica a quella odontoiatrica (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

09/06/2009 Polinucleotidi: dalla medicina estetica a quella odontoiatrica Arriva dalla medicina estetica una delle ultimissime novità in campo odontoiatrico, presentata al Primo Congresso internazionale Il laser in Odontoiatria e nell'Estetica del Viso svoltosi nei giorni scorsi a Brescia. Non si tratta di laser, ma di un innovativo gel viscoelastico, trasparente, naturale e completamente riassorbibile, a base di acqua, sali e di polinucleotidi. I polinucleotidi sono la frazione attiva estratta dallo sperma di pesce e hanno la peculiarità di stimolare i fibroblasti (le cellule preposte alla produzione degli elementi strutturali del derma: fibre elastiche, collagene e acido jaluronico) aumentando il loro numero e la loro attività metabolica. Iniettando il gel, quindi, si ottiene un'azione idratante e trofica del derma, con un aumento di volume, transitorio, ma soprattutto una stimolazione alla crescita cellulare attraverso rivascolarizzazione e un maggior nutrimento dell'area. "Personalmente ho adottato il gel ai polinucleotidi con risultati incoraggianti, anche se la casistica di applicazioni nel cavo orale è ancora ridotta e priva di follow-up a lungo termine, trattandosi di una tecnica innovativa, presentata per la prima volta in Italia a questo congresso ha sottolineato il prof. Giuseppe Iaria, presidente dell'ALDI e del congresso, medico chirurgo, specializzato in Odontostomatologia e in Ortognatodonzia, docente presso le Università di Genova e di Roma e libero professionista in Brescia. L'applicazione è già nota in campo estetico, in particolare in tecniche di ringiovanimento del volto, ma è nuova in ambito intraorale e parodontale: "Le capacità del gel ai polinucleotidi trovano molte applicazioni: permette di agire a livello intraorale per riempire i valli conseguenti ad azioni chirurgiche quali quelle, per esempio, di rimozione di una cisti o di altre patologie orali - ha spiegato il prof. Iaria - L'azione di riempimento del gel è passeggera, ma favorisce la rivitalizzazione e velocizza la rigenerazione di nuovo tessuto". La rigenerazione tissutale, resa più rapida e efficiente grazie all'azione dei polinucleotidi sul turnover cellulare, trova applicazione anche nella correzione dei difetti ossei che spesso ostacolano l'applicazione di impianti e protesi dentarie. Per poter eseguire un impianto, infatti, è necessario che l'osso sia in buone condizioni Quando la zona dell'impianto presenta un deficit di osso, è possibile intervenire per aumentarne volume e spessore in vari modi, per esempio usando un innesto di osso autologo o sfruttando materiali di sintesi che hanno la peculiarità di indurre la formazione di nuovo osso. In questa situazione, però, il nuovo osso spesso fatica a vascolarizzarsi, cioè viene scarsamente irrorato dal sangue. "In questi casi, il gel ai polinucleotidi, utilizzato in associazione ai materiali di sintesi, favorisce la capillarizzazione del nuovo osso e il suo nutrimento, oltre a stimolare la crescita gengivale, importante per l'adeguata copertura ossea e protesica - ha spiegato il professore. La biostimolazione del tessuto gengivale mediante gel ai polinucleotidi trova applicazione anche in tutti quei casi in cui le gengive si presentano seriamente compromesse: a causa di interventi chirurgici (pensiamo alle papille gengivale che si trovano tra un dente e l'altro e che possono essere parzialmente asportate durante un intervento dentale), a causa di traumi (chi porta a lungo le vecchie dentiere, per esempio, può andare incontro a "un'erosione" del tessuto gengivale che può compromettere la portabilità della protesi stessa e eventuali successive applicazioni di impianto) o a causa di malattie che determinano la recessione gengivale. Come si usa il gel ai polinucleotidi? "Il gel è confezionato in siringhe di vetro pre-riempite, monouso, sterili e è sufficiente praticare piccole iniezioni nel derma intraorale o nel tessuto gengivale, con una modesta pressione - ha spiegato Iaria. Si ha immediatamente un visibile aumento di volume, destinato però a sparire in poche ore, mentre resta l'effetto stimolante e trofico. "Non sussistono particolari controindicazioni, salvo una nota ipersensibilità al gel - ha concluso il professore.

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Beirut Il Libano esce dalle elezioni di domenica tirando un sospiro di sollievo sebbene all’... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Martedì 9 Giugno 2009, Beirut Il Libano esce dalle elezioni di domenica tirando un sospiro di sollievo sebbene all'orizzonte il gioco a incastro per formare il nuovo governo si presenti tutt'altro che semplice. La coalizione filo-occidentale "14 Marzo" ha ottenuto 71 dei 128 seggi del parlamento unicamerale del paese dei cedri premiando la continuità. «Non ci sono né vincitori, né vinti. Ha vinto il Libano», ha detto quando i risultati erano ormai chiari Saad Hariri, il leader sunnita della coalizione che ha il sostegno dei Paesi occidentali e di quelli arabi moderati e che ora appare in pole position per l'incarico di primo ministro. Di fatto un'apertura all'opposizione guidata dal movimento sciita Hezbollah, che ha il sostegno di Siria e Iran e il cui leader, così come diversi suoi esponenti, avevano prospettato, in ogni caso, la formazione di un governo di unità nazionale. Prima di queste elezioni Hariri aveva affermato di essere «pronto ad assumersi la responsabilità» di guidare il governo, la più alta carica a cui può aspirare un sunnita libanese nel sistema politico confessionale. Ma nonostante il successo del "14 Marzo", il tandem sciita Hezbollah-Amal e il suo alleato cristiano, Michel Aoun, rimangono i più forti rappresentanti delle rispettive comunità e sarà difficile escluderli dal prossimo esecutivo. Questa quadro spiega le parole "diplomatiche" dello stesso Hariri. Uno scenario che fa capire quanto difficile sarà la missione di formare un governo che, in base alla costituzione, deve essere composto per metà da ministri musulmani e da altri cristiani, anche perché Hezbollah e Amal insistono nella creazione di un «governo di unità nazionale» nel quale l'opposizione goda del diritto di veto. Ma Hariri ha più volte respinto quest'ipotesi, definendola «anti-costituzionale», e se i due partiti sciiti non dovessero cedere, il leader sunnita potrebbe anche rinunciare alla carica di premier. Una nuova crisi politico-istituzionale potrebbe allora aprirsi, proprio come è accaduto tra il 2006 e il 2008, quando la tensione ha portato il Paese sull'orlo di una guerra civile, evitata soltanto dopo che Siniora e il "14 Marzo" accettarono loro malgrado un accordo promosso dalla diplomazia inter-araba. Ma la vera protagonista di questa tornata elettorale in Libano è una giovane giornalista di Beirut, Neyla Tueni. Aria innocente da ragazza acqua e sapone, di una bellezza non siliconata, accanto a quel carattere determinato che traspare dallo sguardo deciso e dalle parole con cui si è rivolta alla folla durante i comizi, con cui riprende i politici rei di «non servire i veri interessi del Libano». Nayla, nata nel 1982, è la più giovane donna ad entrare nel parlamento libanese, vincitrice come indipendente nella coalizione filo-occidentale di Hariri. Figlia di una delle famiglie ortodosse più influenti della capitale, Tueni è figlia d'arte: suo padre Gibran è stato per anni editore del quotidiano "an Nahar", negli ultimi anni su posizioni contrarie alla tutela siriana in Libano, e per questo ucciso in un attentato nel 2005. Suo nonno, l'anziano Ghassan Tueni, tornato al timone editoriale del giornale di famiglia dopo l'assassinio del figlio, è stato più volte ministro e ambasciatore all'Onu. Il programma di Nayla Tueni è tutto orientato a creare opportunità e futuro per i giovani e per le donne, per limitare la «fuga di cervelli», per scommettere su Beirut, «minacciata dalla pressione edilizia», come rinnovato e moderno scalo di un Mediterraneo di dialogo.

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Grazie agli alunni una banda musicale per Marghera (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Grazie agli alunni una banda musicale per Marghera Martedì 9 Giugno 2009, Una banda per Marghera. Le premesse ci sono tutte, come anche il nucleo originario di bandisti. Loro hanno undici o dodici anni, vivono a Marghera e a Malcontenta e frequentano la prima media la sezione musicale della scuola "Einaudi". Sezione avviata lo scorso settembre in seguito all'inserimento nell'organico della scuola, da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale, di insegnanti di sax, tromba, flauto e percussioni. I 24 "bandisti-ragazzi" si sono esibiti nei giorni scorsi al teatro "Aurora" inaugurando il pomeriggio musicale, animato dagli studenti delle sezioni musicali delle scuole medie della provincia: oltre ai "giovani musici" dell'"Einaudi", sul palco si sono alternati i talenti delle scuole con indirizzo musicale "Da Vinci" di Mirano, "Gramsci" di Camponogara, "Pellico" di Chioggia, "Cappon" di Cavarzere, "Vico" di Spinea, "Bertolini" di Portogruaro, "Alighieri" di Venezia, "Parolari" di Zelarino, "Matteotti" di Maerne di Martellago e "Giulio Cesare" di Mestre. Le scuole, per la prima volta - le prime sei sezioni musicali sono state attivate nel '77 - hanno deciso di dare vita ad un momento conclusivo di spettacolo. Momento durante il quale gli organizzatori - in primis il preside dell'"Einaudi", Filippo Viola ed il docente Gianluca Sfriso - hanno ringraziato Domenico Martino, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, presente al concerto insieme al referente musicale, Stefano Da Ros. A Martino, infatti, il merito di aver avviato, in momenti di ristrettezze di organici, la sezione musicale a Marghera, ma anche nelle scuole medie di Spinea, Zelarino e Maerne. "New entry" che hanno fatto salire a 13 le scuole musicali della provincia, quanto mai importanti oggi in tempi di trasformazione dei Conservatori in Università. «La sezione musicale sta suscitando un grandissimo interesse: le richieste di iscrizione a questa sezione, per il prossimo anno, - afferma Viola - sono 85, ma potremo garantire solo l'iscrizione a 24 alunni di un'unica sezione che verrà prevista nella sede dell'"Einaudi" anche per rendere possibile la frequenza da parte di alunni stranieri che agevoleremo con l'acquisto di strumenti musicali grazie ad un fondo che ci è stato assicurato dalla Fondazione Venezia e dagli assessorati comunali alle Politiche Sociali e alle Politiche Educative».

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I corsi di Giurisprudenza confermati a Treviso (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

I corsi di Giurisprudenza confermati a Treviso L'Avvocatura dello Stato ha intimato a Cassamarca il pagamento entro 30 giorni degli stipendi arretrati di docenti e ricercatori Martedì 9 Giugno 2009, Recependo la richiesta della Facoltà di Giurisprudenza di continuare l'attività giuridica nella sede distaccata di Treviso, espressa in una lettera inviata al rettore la scorsa settimana, il Senato accademico ieri mattina ha deliberato, sostanzialmente all'unanimità, il regolare avvio dei corsi del nostro ateneo nel capoluogo trevigiano per l'anno accademico 2009-10. L'incertezza della partenza delle lezioni era dovuta al mancato rispetto della convenzione, della durata di 99 anni, che Cassamarca ha stipulato con il Bo. L'accordo infatti prevede che l'istituto di credito debba rimborsare le spese per un massimo di 26 docenti e altrettanti ricercatori e la nostra università di garantire l'intero corso di laurea della sede distaccata a Treviso della Facoltà di Giurisprudenza. Dall'anno accademico 2006-7 però Cassamarca non sta pagando i docenti e i ricercatori del Bo, in tutto 35 persone, i cui costi da tre anni stanno gravando interamente sulle casse dell'ateneo. "L'Università di Padova - si legge nella nota emessa dal Bo al termine della riunione del Senato accademico -, mantenendo pienamente fede agli impegni sottoscritti, conferma la prosecuzione della propria attività della Facoltà di Giurisprudenza nella sede di Treviso e pertanto, richiedendo con forza che la Fondazione Cassamarca rispetti a sua volta gli impegni assunti, delibera che i corsi dell'Università di Padova a Treviso siano regolarmente attivati, anche con riferimento al primo anno di corso, per l'anno accademico 2009 - 2010". "Il Senato Accademico - continua il documento - intende ulteriormente migliorare la presenza dell'Ateneo nella sede di Treviso in termini di ricerca e di apertura al territorio e auspica che in sede di futura ridiscussione della convenzione relativa alla Facoltà di Giurisprudenza questi aspetti siano attentamente considerati". Insomma l'ateneo non solo ha deciso di confermare i corsi, ma anche di rilanciare l'attività e di essere inoltre pronto a ridiscutere i termini della convenzione stipulata. Intanto sulla vicenda si è espressa anche l'Avvocatura dello Stato intervenuta su richiesta del Bo, che aveva preferito la linea soft evitando di rivolgersi direttamente alla Magistratura civile denunciando la violazione dell'accordo firmato, intimando Cassamarca di versare entro 30 giorni gli stipendi arretrati dei docenti e dei ricercatori che in questi anni sono stati impiegati a Treviso. Matteo Bernardini

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Recependo la richiesta della Facoltà di Giurisprudenza di continuare l'attività giuri... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 9 Giugno 2009, Recependo la richiesta della Facoltà di Giurisprudenza di continuare l'attività giuridica nella sede distaccata di Treviso, espressa in una lettera inviata al rettore la scorsa settimana, il Senato accademico di Padova ieri mattina ha deliberato, sostanzialmente all'unanimità, il regolare avvio dei corsi del nostro ateneo nel capoluogo trevigiano per l'anno accademico 2009-10. L'incertezza della partenza delle lezioni era dovuta all'asserito mancato rispetto della convenzione, della durata di 99 anni, che Cassamarca ha stipulato con il Bo. L'accordo infatti prevede che la Fondazione Cassamarca debba rimborsare le spese per un massimo di 26 docenti e altrettanti ricercatori e che l'università garantisca l'intero corso di laurea della sede distaccata a Treviso della Facoltà di Giurisprudenza. Dall'anno accademico 2006-7 però Cassamarca non sta pagando i docenti e i ricercatori del Bo, in tutto 35 persone, e i costi da tre anni stanno gravando interamente sulle casse dell'ateneo. «L'Università di Padova - si legge nella nota emessa dal Bo al termine della riunione del Senato accademico -, mantenendo pienamente fede agli impegni sottoscritti, conferma la prosecuzione della propria attività della Facoltà di Giurisprudenza nella sede di Treviso e pertanto, richiedendo con forza che la Fondazione Cassamarca rispetti a sua volta gli impegni assunti, delibera che i corsi dell'Università di Padova a Treviso siano regolarmente attivati, anche con riferimento al primo anno di corso, per l'anno accademico 2009 - 2010". «Il Senato Accademico - continua il documento - intende ulteriormente migliorare la presenza dell'Ateneo nella sede di Treviso in termini di ricerca e di apertura al territorio e auspica che in sede di futura ridiscussione della convenzione relativa alla Facoltà di Giurisprudenza questi aspetti siano attentamente considerati». Insomma l'ateneo non solo ha deciso di confermare i corsi, ma anche di rilanciare l'attività e di essere inoltre pronto a ridiscutere i termini della convenzione stipulata. Intanto sulla vicenda si è espressa anche l'Avvocatura dello Stato intervenuta su richiesta del Bo, che aveva preferito la linea soft evitando di rivolgersi direttamente alla magistratura civile denunciando la violazione dell'accordo firmato, intimando Cassamarca di versare entro 30 giorni gli stipendi arretrati dei docenti e dei ricercatori che in questi anni sono stati impiegati a Treviso. Matteo Bernardini

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Oggi a Palazzo Steriil con 17 Atenei (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università Oggi a Palazzo Steri il «Suk della ricerca» con 17 Atenei Un mercato virtuale dei saperi, un Suk dove scambiare progetti di ricerca scientifica tra 18 atenei del Mediterraneo, dall'Egitto alla Palestina, dalla Francia all'Algeria, dall'Italia al Libano. Questo sarà il primo «Emuni Research Suk», che si svolgerà oggi, organizzato dall'Università euro-mediterranea Emuni con sede in Slovenia e al quale partecipa l'Università di Palermo. Docenti e studenti di tutto il mondo presenteranno in collegamento web, su http://live.emuni.si/, i propri progetti di ricerca scientifica sul tema «Unità e diversità delle identità euro-mediterranee». La Sala Carapezza, allo Steri di Palermo, è stata allestita per ospitare i dodici tra professori e studenti universitari che parleranno sul web. La giornata sarà divisa in due sessioni. Durante la prima, dalle 14 alle 16, cinque docenti e studenti presenteranno le ricerche nel corso del Forum istituzionale. Nella seconda, dalle 16.30 alle 18, si aprirà la sessione riservata agli studenti con altri sette contributi. Tra i relatori, dopo l'introduzione di Francesco Paolo La Mantia, ci saranno Alida Lo Coco, Angela Di Vita, Gabriella D'Agostino e Salvatrice Vizzini. Subito dopo, sarà la volta degli studenti, che presenteranno le ricerche effettuate nelle scorse settimane. Tra loro, Giorgio Volpe del dipartimento Senfimizo che presenterà il corso di laurea internazionale della facoltà di Agraria su «Agricoltura biologica e management di qualità».

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Nasce associazione pedagogica (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

l'iniziativa Nasce «Val d'Ippari» associazione pedagogica d.c), Nasce l'Apsei sezione "Val d' Ippari". Gli intenti sono dichiarati già nel nome, del resto l'associazione pedagogica italiana vanta diramazioni e sedi in tutta la penisola. Adesso esisterà e anche per il distretto ipparino. La presentazione ufficiale avverà venerdì prossimo 12 giugno alle ore 18 con i saluti augurali del suo presidente Giovanni Cappello. A seguire i docenti universitari Flora Monello e Giuseppe Traina dell' Università degli Studi di Catania parleranno della lezione educativa di Anna Maria Ortese. pedagogista insigne ed illuminata ma autodidatta. L'incontro si terrà a Comiso, presso il Centro servizi culturali.

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Due chiedono la cittadinanza (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Due «oriundi» chiedono la cittadinanza Canicattini Call center per turisti m. b.) A Canicattini nuovo call center per gestire l'accoglienza turistica. Si tratta di un punto di riferimento per quanti vorranno visitare e conoscere il territorio canicattinese e le risorse culturali, monumentali, paesaggistiche del piccolo centro collinare, ad iniziare dal Liberty, per proseguire con le bellezze delle Cave, dove sono ben visibili le più antiche fasi del periodo preistorico, alla rete museale, alle produzioni tipiche di qualità (tra tutte, l'olio e i trasformati), all'enogastronomia, all'artigianato, agli appuntamenti culturali di richiamo nazionale ed internazionale, come il raduno bandistico d'inizio settembre, il festival internazionale del jazz di agosto. È in sostanza un progetto lanciato dall'Unione dei Commercianti guidata dal presidente Enzo Cirinnà (nella foto), che accoglie l'invito più volte rivolto alle realtà produttive locali dal sindaco Paolo Amenta, per «fare sistema», consapevoli della posizione strategica di Canicattini, al centro delle tre provincie del Sud Est, tra il mare della costa siracusana e netina, e l'altopiano ibleo dei siti Unesco del Val di Noto, Palazzolo Acreide e Pantalica. Chi vorrà saperne di più potrà contattare direttamente il presidente Cirinnà (338.8077346) oppure la giovane imprenditrice locale Giovanna Frasca (333.3314336). Palazzolo Domani si chiude il progetto scolastico «Archimede» m. b.) Domani alle 10 al II Istituto di Istruzione Superiore di Palazzolo Acreide (Istituto Professionale per l'Agricoltura e Ambiente – Alberghiero), gran finale del Progetto «Archimede». Si svolgerà una conferenza di chiusura, all'interno della quale è prevista la «lectio magistralis» tenuta dal docente Giacomo Dugo, del dipartimento di Scienze degli Animali e dell'Ambiente «Prof. G. Stagno D'Alcontres» dell'Università di Messina. A seguire l'incontro-dibattito sul tema «L'importanza del pesce nella dieta mediterranea», moderato dal giornalista, gastronomo e scrittore, Gaetano Basile, al quale prenderanno parte giornalisti specializzati, operatori della scuola e rappresentanti delle istituzioni. All'incontro hanno già dato la propria adesione gli istituti professionali Alberghieri della provincia, in particolare quelli di Lentini e di Siracusa, oltre a quello di Palazzolo Acreide, i cui studenti, con i loro docenti, saranno impegnati nella preparazione della degustazione sperimentale «Sapori di mare e di montagna», offerta a tutti gli ospiti a conclusione dell'evento.

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Guide turistiche, intesa per l'aggiornamento (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

La Regione e gli atenei siciliani migliorano anche i corsi abilitanti Guide turistiche, intesa per l'aggiornamento E' stato sottoscritto, in occasione del primo incontro tra l'assessorato regionale al Turismo e le università siciliane, il protocollo d'intesa che prevede la costituzione di un tavolo di concertazione per regolamentare i corsi di aggiornamento per guide turistiche e dei corsi di abilitazione per accompagnatore turistico. Un progetto di importanza notevole per lo sfruttamento di una delle principali risorse della Sicilia, ovvero il turismo. Nello stesso incontro, alla presenza del dirigente generale dell'assessorato al Turismo, Marco Salerno, e dei docenti rappresentanti dei quattro atenei siciliani si è deliberato lo stanziamento di fondi per consentire l'avvio dei corsi per le sezioni di Palermo-Trapani e Siracusa-Ragusa. I corsi relativi alle sezioni Enna - Caltanissetta - Agrigento e Catania - Messina partiranno invece nel 2010 con successivo stanziamento di fondi. Il criterio adottato per l'avvio dei corsi per sezione è stato quello di favorire le zone con numero inferiore di guide turistiche iscritte presso gli elenchi provinciali dell'albo regionale. Durante l'incontro tra assessorato al Turismo e università siciliane si è discusso ampiamente delle discipline che dovranno comporre il percorso formativo dei corsisti. Ogni corso, ospiterà 80 partecipanti e sarà articolato in 300 ore da distribuire in 2-3 giorni alla settimana. Le quattro università siciliane hanno quindi sottoscritto il loro impegno a costituire un tavolo di concertazione per concordare le iniziative necessarie alla realizzazione dei corsi finalizzati all'aggiornamento delle guide turistiche ed all'abilitazione alla professione di accompagnatore turistiche. Il contributo delle università sarà quindi mirato a fornire contenuti scientifici e culturali utili alla migliore programmazione e realizzazione dei corsi, fornire locali idonei allo svolgimento dell'attività didattica, mettere a disposizione dei corsisti le risorse strumentali e bibliografiche compatibili con gli obiettivi dei corsi.

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Un'alleanza planetaria contro la pandemia del terzo millennio (sezione: Cultura)

( da "Famiglia Cristiana" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Maurizio De Paoli in collaborazione con Diabete Italia DIABETE IL NEMICO SILENZIOSO UN’ALLEANZA PLANETARIA CONTRO LA PANDEMIA DEL TERZO MILLENNIO Il Changing Diabetes Barometer è uno strumento per misurare i progressi nella lotta al diabete, indicato dall’Onu come una grave minaccia alla salute della popolazione mondiale. Massimo Massi Benedetti è vicepresidente dell’International Diabetes Federation e docente di Endocrinologia e malattie del metabolismo presso l’Università degli Studi di Perugia. È anche direttore presso il Centro per la ricerca e il trattamento del diabete di Dasman della Kuwait Foundation for the Advancement of Science, membro di numerosi progetti europei sul diabete. È inoltre presidente del Consorzio europeo B.I.R.O. (Best Information through Regional Outcomes), un progetto che ha l’obiettivo di creare un database europeo sul diabete, collegando i registri dei diversi Paesi aderenti all’iniziativa (nella prima fase: Italia, Scozia, Malta, Cipro, Romania, Austria e Norvegia) e che ha l Università di Perugia come capofila. Il 20 dicembre 2006, una Risoluzione dell’Onu ha indicato il diabete quale seria minaccia a livello mondiale e ha incoraggiato tutte le nazioni a predisporre, nell’ambito dei sistemi sanitari, adeguate politiche di prevenzione e cura per fronteggiare tale pandemia. In questo contesto è nato il Changing Diabetes Barometer Project. Di che si tratta? «Il Changing Diabetes Barometer Project (www.changingdiabetesbarometeritaly.com) nasce dalla collaborazione di quanti sono coinvolti nella lotta al diabete, per realizzare uno strumento in grado di misurare il progresso delle iniziative di sensibilizzazione per chi abbia responsabilità nell’assistenza all’ammalato». Quali sono le sue finalità? «Per combattere il diabete e le sue complicanze è necessario investire su prevenzione e diagnosi precoce. Per promuovere il cambiamento si devono stabilire parametri di misurazione delle prestazioni mediche, finalizzati a sviluppare un confronto costruttivo. Questo è l’obiettivo del Barometer». Quando ha preso il via questo progetto di ricerca? «Il Barometer è iniziato con il Global Changing Diabetes Leadership Forum di New York (marzo 2007), quando Lars Rebien Sorensen, presidente di un’importante azienda impegnata da anni nella cura del diabete, ha annunciato la volontà dell’azienda di sviluppare il Changing Diabetes Barometer Project, un sistema di misurazione che attraverso un rapporto annuale monitorizzi l’evoluzione della lotta al diabete. Il Forum ha indicato alcune condizioni chiave per agire: porre il problema all’attenzione dei governanti e dell’opinione pubblica, come indicato dalla Risoluzione dell’Onu sul diabete del dicembre 2006; mostrare che il diabete non può essere gestito solo nell’ambito sanitario, ma che è necessario un approccio multifattoriale». In Italia quando ha esordito questo progetto internazionale? «Il primo Changing Diabetes Barometer Forum in Italia si è tenuto il 4 aprile 2008 a Roma. Politici, istituzioni nazionali e regionali, associazioni scientifiche e di volontariato si sono confrontati per costruire il Barometer italiano, presentato in Senato il 13 novembre 2008. Il report fornisce informazioni preziose per migliorare la qualità delle cure e ridurre i costi umani e sanitari della malattia nel nostro Paese. La seconda edizione italiana dell’evento (2 e 3 aprile 2009, Roma) ha confermato il Forum quale importante riferimento per la lotta al diabete. Il 5 marzo 2009, il Forum ha ricevuto un forte sostegno istituzionale con la firma, avvenuta presso il Senato, di un Protocollo d’intesa da parte dell’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, Diabete Italia e Novo Nordisk, per sostenere lo sviluppo in Italia del progetto». Quali sono in Italia gli enti e le associazioni che vi aderiscono? «Al progetto partecipano l’IDF (International Diabetes Federation), Diabete Italia il network di tutte le società scientifiche e delle associazioni di pazienti operanti nell’ambito del diabete in Italia e l’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione».

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ROMA BEDUINA (E BLINDATA) ARRIVA GHEDDAFI E CON LUI I DIVIETI: SPAZIO AEREO CHIUSO PER 3 GIORNI, SBARRATI MUSEI CAPITOLINI E TERRAZZA CAFFARELLI, VIETATO MANIFESTARE A VILLA PAMP (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> ROMA BEDUINA (E BLINDATA) – ARRIVA GHEDDAFI E CON LUI I DIVIETI: SPAZIO AEREO CHIUSO PER 3 GIORNI, SBARRATI MUSEI CAPITOLINI E TERRAZZA CAFFARELLI, VIETATO MANIFESTARE A VILLA PAMPHILI (CAUSA TENDA) – I CENTRI SOCIALI SI PREPARANO (A FARSI MASSACRARE)… Dal "corriere.it" Sarà una visita blindata quella nella Capitale del leader libico Muammar Gheddafi prevista da mercoledì 10 giugno. Numerose le misure di sicurezza messe in campo dalla prefettura per la tre giorni romana del colonnello, alla sua prima visita in Italia. Gheddafi DIVIETO DI VOLO Previsto dal prefetto Giuseppe Pecoraro il divieto di sorvolare la capitale durante la visita a Roma per garantire una maggior sicurezza. L'ordinanza scatterà alle 10 del 10 giugno e terminerà alle 24 del 13. Sarà anche vietato svolgere manifestazioni a Villa Pamphili, il parco meta di giovani, famiglie e appassionati dello jogging, dove il leader libico, che arriverà con un seguito di 300 persone, ha chiesto che venga montata una gigantesca tenda beduina. Proprio nella storica villa sono stati affissi alcuni volantini dai militanti del collettivo del centro sociale «BlackOut», contrari alla visita del leader libico. SCORTATO Il dispositivo di sicurezza ha previsto anche che dal suo arrivo nell'aeroporto militare di Ciampino e per tutti i suoi spostamenti nella capitale, Gheddafi sia accompagnato da una staffetta delle forze dell'ordine e dei corpi speciali di polizia e carabinieri. Tiratori scelti vigileranno inoltre su tutti i percorsi stabiliti e quelli alternativi previsti nella visita. Intanto gli studenti dell'Onda, in occasione della visita di Gheddafi all'Università La Sapienza, prevista giovedì, annunciano mobilitazioni «contro l'accordo tra Gheddafi e Berlusconi, che prevede i respingimenti degli immigrati provenienti dalle coste libiche». Giuseppe Pecoraro MUSEI CAPITOLINI CHIUSI Alle 18 di giovedì il colonnello incontrerà il sindaco di Roma Gianni Alemanno in Campidoglio. Anche in questa occasione sono state prese misure di sicurezza: i Musei capitolini e la Terrazza Caffarelli resteranno chiuse al pubblico dalle 14 fino a cessate esigenze. La visita in Campidoglio del leader libico durerà circa un'ora. Gheddafi dovrebbe arrivare dall'entrata capitolina di Sisto IV per recarsi nella stanza del sindaco, poi in Sala degli Arazzi e in quella delle Bandiere, dove dovrebbe firmare il libro d'oro degli ospiti. Dopo uno scambio di doni Gheddafi verrà accompagnato nell'aula Giulio Cesare e si affaccerà su piazza del Campidoglio, dove parlerà per venti minuti. Sulla piazza michelangiolesca verranno sistemate 300 sedie. GLI INCONTRI Il primo appuntamento del leader libico è al Quirinale dove, subito dopo il suo arrivo mercoledì, sarà ospite a colazione del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrerà mercoledì 10 giugno 2009, Muammar El Ghaddafi leader della Rivoluzione a Palazzo Chigi alle 18 e a Villa Madama alle 19. E proprio mentre il premier e il colonnello si parleranno, in piazza Farnese intellettuali e artisti si mobilitano per dire no a Gheddafi e alla politica di respingimenti. Sempre mercoledì è previsto l'incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini e giovedì con quello del Senato Renato Schifani. Anche il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna vedrà il colonnello. L'incontro avrà luogo il 12 giugno alle 12:30 all'Auditorium di Roma, Parco della Musica, dove 700 donne del mondo politico, della cultura e dell'imprenditoria del nostro Paese ascolteranno il colonnello. Tra loro anche il sindaco di Milano Letizia Moratti. Poco prima, alle 10.30 l'arrivo in Confindustria accolto dalla presidente Emma Marcegaglia che lo introdurrà al ghota degli imprenditori italiani. Gianni Alemanno GLI ITALIANI RIMPATRIATI Dal punto di vista politico manca solo un incontro: quello con l'Associazione degli Italiani Rimpatriati dalla Libia (Airl) che rappresenta i connazionali «cacciati» dalla Libia nel 1970, cui furono confiscati tutti i beni. «Non è stato previsto nulla anche se ci era stato assicurato - ha detto Giovanna Ortu, presidente dell'associazione - siamo dispiaciuti. Noi ce lo aspettavamo, anzi, lo davamo per scontato». L'agenda non istituzionale lascia però aperti dei margini. PROTESTE «Gheddafi, Monteverde non ti vuole»: da lunedì questo striscione campeggia sulla stazione Fs di viale Quattro Venti, nel quartiere Monteverde, appeso dai Collettivi autorganizzati contro la visita del presidente libico a Roma. Gli studenti dell'Onda e i collettivi preparano già mobilitazioni, proteste e azioni comunicative che verranno decise martedì in un'assemblea interna e non pubblica che si terrà all'interno dell'ateneo. «Non sono escluse ancora azioni e volantinaggi a Villa Pamphili - dicono gli studenti -, valuteremo anche in base alle decisioni che verranno prese sull'eventuale chiusura della villa per motivi di sicurezza». Emma Marcegaglia LA VISITA ALLA SAPIENZA Il leader libico giovedì 11 sarà in visita anche all'Università La Sapienza. Proprio lunedì c'è stato un sopralluogo organizzativo dell'ambasciatore libico nell'ateneo in vista dell'incontro ufficiale di giovedì, a cui è prevista la partecipazione, tra gli altri, di docenti e di rappresentanze studentesche delle singole facoltà. Anche se per l'università «l'incontro alla Sapienza è dedicato in particolare agli studenti e sarà l'unica occasione di dialogo degli universitari italiani» con il leader libico nell'ambito della sua visita a Roma, gli studenti dell'Onda si stanno organizzando - hanno detto - per «azioni di protesta al piazzale della Minerva o nei pressi dell'aula magna», dove si svolgerà la visita. «Manifesteremo il nostro dissenso - hanno aggiunto gli universitari dell'Onda - perché Gheddafi è complice con Berlusconi dell'intesa sulla gestione dell'immigrazione clandestina, che prevede i respingimenti e l'istituzione di Centri di Permanenza temporanea in Libia, dove vengono anche perpetrate torture nelle carceri contro le popolazioni migranti». [09-06-2009] Mara Carfagna

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Lamezia Terme, Ama Calabria: successo per la maratona degli allievi dell'istituto (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Primo piano Lamezia Terme, Ama Calabria: successo per la maratona degli allievi dell’istituto 9 giugno 2009 LAMEZIA TERME. È stata una maratona musicale di quasi cinque ore, quella svoltasi ieri sera nel Teatro Umberto di Lamezia Terme che ha visto protagonisti decine di allievi dell’Istituto musicale “Sebastiano Guzzi” di Lamezia Terme. “Nel corso del lungo pomeriggio musicale - è detto in una nota - i responsabili Ama Calabria hanno tenuto a sottolineare il valore educativo e formativo di questa importante realtà didattica che in soli sei anni ha quasi quadruplicato il numero di allievi ed insegnamenti. Iniziata come una scommessa, questa joint venture pubblico-privato (l’istituto si regge grazie ad una convenzione tra Comune di Lamezia Terme e Ama Calabria) è divenuta in pochi anni un sicuro punto di riferimento per quanti in città e nel suo comprensorio vogliono usufruire di una formazione musicale che prevede tanto l’insegnamento amatoriale che quello professionale”. “Il pomeriggio musicale, - aggiunge la nota - che ha visto l’avvicendamento di centinaia di persone, ha registrato un livello complessivamente soddisfacente delle esecuzioni che hanno spaziato dal repertorio classico a quello romantico, da quello moderno a quello contemporaneo senza limitazioni di genere”. “Una lunga maratona - conclude la nota - che lascia ben sperare per il futuro di questi giovani impegnati nella musica che auspicano un sempre maggiore sostegno da quanti hanno responsabilità di governo. In questo senso, nel corso dell’incontro, è iniziata una sottoscrizione di firme per una petizione popolare per l’assegnazione di nuovi locali da parte dell’Amministrazione all’Istituto “Guzzi” dove svolgere attività didattiche e di ricerca legate alla biblioteca musicale Ama Calabria, riconosciuta biblioteca d’interesse locale ed iscritta all’anagrafe delle biblioteche Italiane”.

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Vulcania 2009 (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 09-06-2009)

Argomenti: Cultura

Vulcania 2009 Il mito del vulcano, all'origine di grandi vini, affascina e conquista di secolo in secolo Una nuova chiave di lettura in grado di aprire porte fino ad oggi rimaste chiuse, dietro le quali si celano patrimoni enologici di valenza internazionale. Questo in estrema sintesi Vulcania 2009, il forum internazione dedicato ai vini bianchi da suolo vulcanico, ideato ed organizzato dal Consorzio Tutela Vini di Soave che si è tenuto lo scorso venerdì 5 giugno a Soave, con il patrocinio dell'OIV (Organisation de la Vigne e du Vin), dell'Università di Verona e dell'Università degli Studi di Catania. La giornata si è articolata in due grandi momenti: la mattina con un convegno dal titolo "Quei vulcanici Vini Bianchi" con la partecipazione di esperti di settore e docenti universitari italiani e stranieri, ed il pomeriggio con tre degustazioni itineranti finalizzante ad evidenziare le differenze organolettiche esistenti tra i Soave prodotti in zone differenti, a confronto con altri grandi vini bianchi vulcanici sia italiani che stranieri. Vulcania 2009, finalizzata a mettere insieme idee ed esperienze differenti, si è rivolta soprattutto ai giornalisti e ai produttori, ed ha coinvolto i più qualificati esponenti del mondo della ricerca e delle istituzioni. Non è inoltre mancata una buona presenza di pubblico selezionato, nella maggior parte composto da operatori di settore. Quei vulcanici vini bianchi il Convegno Il convegno della mattina "Quei vulcanici vini bianchi" moderato da Antonio Paolini, giornalista de Il Messaggero e capo area Guida Espresso - è stata l'occasione per affrontare il tema del vulcano sia in chiave tecnico-scientifica sia in chiave prettamente culturale, un approccio questo assolutamente innovativo in raffronto al mondo produttivo vitivinicolo. A Sandro Conticelli, professore di Petrologia all'Univesrità di Firenze è toccato aprire i lavori con intervento specifico relativo alla distribuzione dei terreni vulcanici in Italia. Attraverso la sua brillante esposizione si sono trattati i parametri litologici, mineralogici e geochimici per la definizione del terroir di riferimento. Giuseppe Bentivegna, professore di Filosofia dell'Università di Catania ha invece affrontato in chiave umanistica il rapporto tra uomo e vulcano, proponendo un affascinate excursus storico, artistico e letterario che ha spaziato dalla mitologia greca fino al romanticismo ottocentesco per poi sfociare nel disincantato Pessimismo Siciliano, una analisi, la sua, tesa ad evidenziare il rapporto di affascinata sudditanza che è sempre esistito tra l'uomo e il vulcano, visto come indomita forza della natura. A seguire Rodolfo Minelli, pedologo, ha riportato il dibattito sul piano tecnico-scientifico, con una acuta analisi relativa ai suoli su substrati vulcanici. Attilio Scienza, professore di Viticoltura all'Università di Milano, ha invece ha parlato delle principali aree vitivinicole con suoli vulcanici in Italia: Soave, Monti Lessini, Etna, Pantelleria, Salina, Castelli Romani, Gallura, Terlano, Val di Cembra, Vesuvio, Ischia. Ed ha aggiunto come oggi sia indispensabile «dare al consumatore strumenti più semplici per analizzare il vino per fargli così capire meglio il rapporto tra suolo e il vino stesso che bevono». Vincente Sotes Ruiz, professore di viticoltura dell'Università di Madrid ha invece affrontato il tema del vulcano in Europa, con particolare riguardo a Lanzarote, Tokai e Santorini. A Diego Tomasi, del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, è spettato poi il compito di parlare di paesaggio, attraverso una interessante analisi tesa a dimostrare come la percezione del paesaggio incida direttamente sul livello di gradimento del vino lì prodotto, nel consumatore, e come, di conseguenza «il paesaggio diventi un fattore di primaria importanza economica». Luca Ciancio, professore di Storia delle Scienze all'Università di Verona, ha in fine chiuso il lavori con intervento dedicato ai basalti colonnari quali strutture ordinate, originate dal caos, supportato da interessanti esempi di iconografie del vulcano, realizzate su commissione dai pittori in quanto «quelle opere avevano la funzione di una vera e propria "autopsia" del vulcano». Molti dunque i temi affrontati, moltissimi gli spunti di discussione e le provocazioni, a testimonianza della bontà del tema che verrà presto nuovamente riproposto dal Consorzio di Soave. Sulle strade del Vulcano le degustazioni Tre le degustazioni previste per il pomeriggio, suddivise per temi, tipologia di vini messi in assaggio e luoghi di svolgimento. Alle 15.00 all'Azienda Balestri Valda si è trattato il tema de ""Il Soave in bianco e nero", una degustazione, guidata da Nicola Frasson, responsabile per il Veneto Guida Gambero Rosso, in cui, dal bianco dei suoli calcarei al nero dei suoli vulcanici, sono state messe in evidenza le diverse espressioni dei Soave di Mezzane, di Colognola e di Soave messi a confronto al banco d'assaggio. Alle 17.00 sul punto panoramico del Monte Castellaro di Monteforte d'Alpone, si è tenuta invece la degustazione e l'approfondimento dedicato a"Il Soave tra tufo e basalti". Tra i vari aspetti esaminati si è parlato di come riconoscere il suolo vulcanico di Monteforte da quello di Montecchia e Roncà, guidati dal pedologo Giuseppe Benciolini. Alle 18.30 l'ultima degustazione si è tenuta all'interno dell'Azienda Fattori di Roncà, dove ha avuto luogo un tasting dal titolo "Nel cuore del Vulcano", condotta da Gianni Fabrizio, giornalista del Gambero Rosso, in cui è stata messa a confronto una selezione di vini bianchi da suoli vulcanici italiani ed europei: Soave, Monti Lessini e Colli Euganei per il Veneto, Val di Cembra, Campi Flegrei, Etna, Gallura e Pantelleria per il resto dell'Italia, oltre a prestigiose etichette in rappresentanza di Grecia, Spagna e Germania. E' innegabile il buon esito della manifestazione ha commentato Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio di Tutela Vini di Soave che rappresenta senza dubbio una chiave di lettura nuova in rapporto al mondo dell'enologia ed in particolare del vino bianco. E' oggi indispensabile trovare nuovi canali di comunicazione per far transitare nei consumatori il continuo progresso della ricerca che il nostro consorzio da anni ha posto in essere. Vulcania 2009 rappresenta un successo senza precedenti, che è stato possibile grazie ad un lungo ad articolato percorso di studio alla spalle: dalla zonazione viticola, ad eventi come Tutti colori del Bianco, dedicato ai vini bianchi longevi, al convegno sul rapporto tra Vino bianco e salute, siamo approdati oggi ad un tema nuovo ed importante che il Consorzio di Soave intende adesso portare avanti». PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 9 giugno 2009 in: Eventi » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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