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Report "Cultura"   7-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Musica giovane europea si incontra all'Università ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: significativo anche che i due docenti Boris Garlistsky e Dario Destefano suonino con loro e siano guida sicura per questa performance all'Università. Università di Torino che collabora apertamente con La Nuova Arca per dar vita a nuove iniziative musicali. Programma non facile quello di questo pomeriggio, soprattutto per «Souvenir de Florence» di Tchaikoksky,

Poche ore di lezione l'Università interviene ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa del Senato accademico Commissione studierà se salire a 120 ore ANDREA ROSSI Poche ore di lezione l'Università interviene Per capire se l'Università di Torino modificherà il limite minimo di ore di didattica frontale per i suoi docenti - che oggi è di 90 l'anno - toccherà aspettare un mese almeno. Ieri in Senato accademico se ne è discusso a lungo, non senza qualche polemica.

"Puntiamo sulle facoltà mediche" ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mancanza dei requisiti minimi nel numero di docenti, ma per il quale non si è neppure tentato un salvataggio. «Noi proponiamo di prendere in seria considerazione la proposta del preside della Facoltà di Economia, Sergio Bortolani - aggiunge l'ex sindaco Voglino - Tale progetto punta a trasformare il corso di Economia aziendale generico in un corso specifico a vocazione astigiana,

Dirigenti pubblici a peso d'oro ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la società mista pubblico privata che gestisce l'Interporto di Orbassano. Dieci dipendenti e un dirigente. Tutti insieme costano all'azienda 846 mila euro ma l'ex direttore, Gerardo Larotonda, vale da solo 302 mila euro. Tutto legale, come da contratto. Il presidente, Alessandro Di Benedetto, si è visto ridurre progressivamente i compensi fino a 110 mila euro.

Nasce Mosaico , centro commerciale naturale ( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si tratta di un soggetto pubblico-privato che ha come scopo la valorizzazione del sistema economico locale, del commercio e dell'artigianato tradizionale. Sarà contrassegnato da portali segnaletici agli ingressi del centro storico naturale, da formelle segnaletiche davanti ai negozi degli associati, da un sito internet, da una guida tascabile.

Quando la bolla esplode e il mondo va verso il collasso ( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso la facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento, si è invece occupato, oltre che delle cause della crisi, anche degli effetti e dei rischi a essa collegati. «La cause della crisi hanno favorito il palleggio di responsabilità tra gli attori coinvolti nella sua gestione - ha spiegato -.

IL NORDEST OLTRE LA CRISI ( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una richiesta non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito:

Bolzano e Trento, divisione assurda ( da "Alto Adige" del 07-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: Potevamo essere una piccola Europa INTERVISTA AL DOCENTE DI CIBERNETICA LUISA PACHERA Valentino Braitenberg è un grande studioso altoatesino - docente merito di Cibernetica all'Università di Tubinga - e ha lasciato consistenti tracce del suo impegno a Trento e a Rovereto e che da tempo abita a Tubinga, in una bella piazza a un passo dalla chiesa di San Giacomo.

Una terra promessa sognata da due popoli ( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ordinario di Relazioni internazionali all'università Cattolica e docente presso la facoltà di economia dell'università della Svizzera italiana di Lugano, ieri ospite dei Lunedì del Sancarlino curati da Roberto Chiarini, ritiene che possano essere due le chiavi di lettura del problema ancora scottante.

si discute sull'orario massimo dei professori "in cattedra più di quello che prevede la legge" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Molti docenti, a onor del vero, si sono astenuti. Altri, una buona parte, hanno approvato. «Gli studenti e le loro famiglie devono sapere che se l´Università è a questo punto ciò non dipende da quei pochi casi scandalosi che giustamente vanno puniti - ha detto Bertinetti - ma da una dissennata politica che per decenni ha impegnato nell´

costruire l'europa , corso unicef dedicato agli studenti universitari ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del docente di Scienze Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su «L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su «Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il terzo modulo, previsto a maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e si concluderà con le tesine degli studenti,

incontro sui valori della costituzione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: AUDITORIUM ZANON Incontro sui valori della Costituzione L'istituto Zanon, con il preside Antonio Colussi (foto) e i docenti di scienze giuridiche ed economiche, ha accolto la proposta del progetto ministeriale Cittadinanza e Costituzione. La scuola ha cosí organizzato un ciclo di incontri con personalità del mondo giuridico ed economico. Oggi, dalle 8.30 alle 10.

ateneo, "tesoretto" bruciato in 5 anni. lagalla: "ora tagli" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lagalla: "Ora tagli" Minori finanziamenti statali, aumenti contrattuali, mutui, contenziosi: così in cinque anni l´Università ha bruciato i 177 milioni del fondo di riserva. Oggi il Cda discute il piano di rientro. Il rettore Lagalla scrive ai docenti annunciando i tagli. FRASCHILLA E ROMANO A PAGINA

danilo tassin in pensione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato e sociale-sanitario, nel trattamento dei problemi di salute, oggi così diffusamente richiamato nei piani e programmi socio-sanitari. Commenta il dottor Giancarlo Corrente: «Si è trattato di un percorso professionale altamente remunerativo sul piano della qualità del lavoro e della soddisfazione individuale ma non altrettanto in termini di riconoscimento professionale.

stipendi, contratti e contenziosi bruciati 177 milioni in cinque anni - antonio fraschilla ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università conta 2.500 dipendenti amministrativi). Oppure riducendo i contratti fatti a docenti chiamati negli ultimi anni anche per far fronte al proliferare dei corsi. «L´università non è un´azienda, uno stipendificio, ma un centro di produzione culturale che non potevo ridimensionare, riducendo il numero degli studenti -

fuga da trapani "noi, gli isolati" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L´Università non aiuta a dare quel colpo di reni che servirebbe. «è diventata una fabbrica che produce solo avvocati - dicono i nostri intervistati - Chi ha altri interessi deve andare via. è una sorta di stipendificio per docenti, che tra l´altro arrivano, fanno la lezione e scappano subito via.

il metrò sotterraneo è inutile e costoso - mauro lissia ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'Università boccia i 18 chilometri di metro sotterranea per i quali il Comune vorrebbe spendere 451 milioni: secondo i docenti del Crimm, il Centro ricerche modelli di mobilità del dipartimento d'Ingegneria del territorio, rappresentano «un intervento sovradimensionato rispetto alla domanda reale».

il nord che esiste al festival delle città impresa - paolo giaretta ( da "Mattino di Padova, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una richiesta non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito:

i costruttori edili chiedono aiuto al comune ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si incrementi la trattativa privata negli appalti» LUCCA. Sfruttare quanto più possibile la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro, e valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing. Sono queste le richieste di Stefano Varia, presidente dell'Associazione costruttori edili della Lucchesia e della Toscana,

gli enti locali aiutino l'edilizia ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubbliche, magari con la partecipazione dei privati. Lo sostiene l'associazione dei costruttori edili di Lucca, il cui presidente Stefano Varia (che è a capo della categoria anche nell'intera Toscana) dell'importanza che anche le stazioni appaltanti possono avere per la ripresa del settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente

il professore cagliaritano non ha più notizie di uno zio abruzzese - roberto paracchini ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente di geologia si distrae: squilla un altro telefono e Di Gregorio chiede di essere richiamato. Ma le notizie che voleva sapere, riferirà poco dopo, non sono arrivate. Tra L'Aquila e Lucoli, Di Gregorio ha una sorella, tre nipoti, più vari cugini e zii.

convegno sui sistemi antisismici ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti presso la stessa Università, nonché Miha Tomazevic, direttore dell'Istituto di ricerca nazionale sloveno per l'ingegneria civile Zag di Lubiana e autorità di fama mondiale in tale settore. Il progetto prevede come partner il Dipartimento d'ingegneria civile e ambientale e il Dipartimento di progettazione architettonica e urbana dell'

progetti di cooperazione con il brasile ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti in missione PISA. Nell'ambito dell'accordo di cooperazione tra l'Ateneo, Itaipù Binazionale e l'Università Federale del Paranà, una delegazione composta dai professori Roberto Spandre (Scienze), Marco Mazzoncini (Agraria), Giovanni Balestrieri (Economia), Leonardo Pasquali (Giurisprudenza) e Giuseppe Giordano Muziarelli (

anni 50, alla mostra 80 studenti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Con docenti e genitori hanno visitato l'esposizione alla Carigo Anni 50, alla mostra 80 studenti Si sono inaugurate, a Palazzo Della Torre, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, le iniziative didattiche promosse in collegamento con la mostra "Quegli anni Cinquanta", visitabile fino al 12 luglio,

biblioteche ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: concessione degli spazi e il regolamento delle biblioteche sono provvedimenti che colpiscono anche i lavoratori dell'università e delineano scenari futuri contro i quali c'è bisogno di una forte mobilitazione unitaria dei soggetti che vivono nell'università (studenti, docenti, ricercatori, precari, personale tecnico e amministrativo). Per noi tutti è arrivato il momento delle scelte.

vasariano chiuso fino al 2013 - mara amorevoli ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una partnership pubblico-privato che vede già in fieri la caccia agli sponsor, come annuncia il responsabile della Ser.Com Nicola Misuraca: «Abbiamo già contattato tutti gli imprenditori fiorentini e non, siamo comunque pronti a garantire il buon esito dell´operazione».

un romanzo sulle morti bianche ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il libro fa parte della collana "VerdeNero noir di ecomafia" ed è dedicato alle morti bianche, la quotidiana strage sul lavoro che affligge l´Italia. Assieme a Varesi ci saranno Alberto Bertoni, docente di Letteratura italiana all´università di Bologna e Stefano Maruca responsabile della sicurezza della Cgil cittadina.

"produzione di qualità con gestione d'impresa" - giorgio lonardi milano ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Politica agraria "Produzione di qualità con gestione d´impresa" GIORGIO LONARDI MILANO Docente di politica agraria e direttore del dipartimento di Economia all´Università Roma, 3 Fabrizio De Filippis è convinto che l´agricoltura sia «un tesoro italiano» che non è stato sfruttato fino in fondo.

l'immigrato, il rugbista e l'operaio cronache dal mondo in polvere - giampaolo visetti ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «La zona dell´Aquilano - dice Patrizio Signanini, docente di geofisica all´università di Chieti - è segnata in categoria uno nelle mappe sismiche. Per la Regione, è urbanisticamente nel livello due, che non impone costruzioni speciali. Passata l´emergenza, qualcuno dovrà spiegare certe scelte della politica».

a proposito di legalità, in questi giorni la magistratura livornese ha chiuso un'indagine ... ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: non capisco come non ci sia preoccupazione per la dispersione scolastica che è altissima, per la fuga dei cervelli livornesi». Ha parlato di vocazione turistica, ma l'industria? «Se l'industria sta perdendo colpi è un problema che verrà risolto attraverso la costruzione di splendidi Suv che faranno concorrenza a Volksvagen e Bmw con denaro garantito dal Comune?

Università, borse di studio per volare negli Stati Uniti ( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: e in questo serve un docente italiano buon consigliere. E infine, iniziare almeno sei mesi prima la trafila per accedere alle selezioni della Fulbright, durissime. Ma che proprio per questo scoraggiano la maggior parte degli studenti. Il programma Fulbright assegna 130 borse di studio ogni anno per un periodo di studio o ricerca negli Stati Uniti sotto l'

Le medie mostrano Galileo ( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università SAN GENESIO. Un contributo alla mostra di Galileo Galilei, organizzata dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pavia, arriva da alunni e docenti della scuola media di San Genesio. Il Sistema museale dell'Ateneo chiede la collaborazione della scuola secondaria di primo grado e i ragazzi rispondono con entusiasmo organizzando un percorso fotografico.

Insieme imprese e professionisti per l'emergenza terremoto ( da "Italia Oggi" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università emergenza terremoto», facendo un appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo «perché partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'università dell'Aquila». I dettagli del conto corrente su cui versare il proprio contributo verranno tempestivamente comunicati sul sito www.

Ruolo delle religioni tra Chiesa e Stato ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia del cristianesimo all'Università degli Studi di Catania: originario di Monza, Osculati è esperto di filosofia e teologia. L'iniziativa fa parte della rassegna «Dai nostri inviati», che proseguirà poi martedì 21 con il giornalista del Messaggero Fabio Isman e un dibattito sulla situazione del patrimonio artistico dell'

Casa Mastronardi sarà salvata ( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nella Sala dell'Affresco del Castello, con Maria Antonietta Grignani, docente dell'Università di Pavia, che interverrà sul tema: «Due rimozioni: Mastronardi e Bianciardi», entrambi «trascurati dall'editoria dopo la morte e, in certo modo, in attesa che il canone della scuola e delle antologie li prenda in considerazione».

il corridoio vasariano cambia volto - milly mostardini ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una proposta di sinergia pubblica-privata per un progetto di lavori di adeguamento impiantistico e funzionale del famoso Corridoio Vasariano: quel percorso aereo pedonale, che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando sopra l'Arno e il Ponte Vecchio. Lo aveva costruito in pochi mesi nel 1565 Giorgio Vasari, architetto,

Ateneo, sospeso il pagamento dei posteggi Lettera al rettore ( da "Nazione, La (Siena)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sospeso il pagamento dei permessi di accesso ai posteggi dell'Università. Per un mese, forse due: il periodo necessario per risolvere i problemi applicativi del Regolamento che nei giorni scorsi aveva causato la levata di scudi dei tecnici e dei docenti che lavorano nel polo biologico di San Miniato. Questa la decisione cui è giunto l'Osservatorio sui parcheggi,

INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato pubblico-priv... ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il partenariato pubblico-priv... INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato pubblico-privato e la trattativa privata anche per appalti superiori a 500mila euro. Sono alcune proposte contro la crisi dei costruttori avanzate da Stefano Varia, presidente di Ance Lucca e Ance Toscana, in un recente incontro con le amministrazioni comunali di Pietrasanta e Lucca.

Una ricerca per un' ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Renzi e dalla docente Barbara Pasti. Al progetto hanno preso parte sette Istituti superiori del territorio provinciale guidati dal capofila Aldi di Grosseto, l'università di Siena, il polo universitario grossetano e importanti aziende locali. «La Provincia spiega Nativi finanzia nelle scuole superiori attività didattico formative per il potenziamento delle discipline scientifiche,

Gli imprenditori sbarcano in Russia ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la previsione di intensi scambi di docenti e studenti. Ciò, a dimostrazione del peso strategico che la Russia riveste per l'Unione Industriali. Il programma ufficiale prevede due importanti interventi del Sistema Varese. Il primo tenuto ieri a Mosca al World Trade Center dal presidente dell'Unione Industriali, Michele Graglia sull'apporto delle associazioni imprenditoriali nell'

IL 3-5 PER CENTO della popolazione scolastica... ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di scienze della formazione dell'ateneo, primo presidente dell'Associazione italiana dislessia (Aid), della quale fu a sua volta presidente il dott. Enrico Ghidoni, ora vice presidente. Il prof. Stella, sulla base di un accordo tra l'Ausl e l'Università, sta collaborando, sempre a Reggio,

Aule e sala conferenze Il Baroni apre le porte a Scienze umanistiche ( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono stati ricavati una sala conferenze con 200 posti, due piani di aule e due piani di uffici per i docenti e l'amministrazione. Il secondo e più impegnativo lotto, progettato in collaborazione con l'architetto Gambirasio, prevede un edificio a gradoni, interrato per metà nel fianco della collina per un totale di 24.000 metri cubi di volumetria per 6.

Unitrè: lezioni per tutti i gusti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: infatti, il docente Giancarlo Fantoni inizierà a parlare della Palestina dando una ?lettura dell'atlante storico della prima spartizione coloniale del territorio, fino all'anno 2000?. E martedì prossimo il critico d'arte Ivo Fenu esporrà il tema ?L'opera d'arte tra tecnica, iconografia e iconologia?

Sgomberato Bartebly, gli studenti per protesta occupano il rettorato ( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e a favore dell'occupazione si sono espressi in questi giorni alcune decine di docenti dell'Ateneo bolognese che hanno firmato un appello contro lo sgombero. E a dimostrazione della tela che stava tessendo Bartleby ieri in assemblea è intervenuta un'orchestrale del teatro Comunale esprimendo sorpresa per quello che è accaduto.

Ateneo distrutto. Anche la Crui raccoglie i fondi ( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la Crui annuncia la costituzione del fondo «Università Emergenza Terremoto» e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo delle università italiane «perchè partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'Università di L'Aquila». I dettagli del conto corrente su www.crui.it.

Biagi: ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente dell'Università di Bari, lancia l'appello alle istituzioni e al governatore Nichi Vendola affinché consenta alla ricerca di proseguire. «Con gli sforzi della Fondazione Carime - racconta Biagi - la Puglia è riuscita ad avviare la prima rete europea di monitoraggio del fenomeno.

Rimasti senza università Verranno a studiare qui ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: all'epoca docente ad Ingegneria a Bari, fu a capo di un campo base a Sella di Conza nell'alta Irpinia. «Con l'Università ha ricordato ieri fummo protagonisti di una straordinaria esperienza di lavoro e di solidarietà: in 3 giorni si esaurirono tutte le capacità di stoccaggio del sangue donato in tutta la Puglia».

Farmacia, i tecnici: laboratori a rischio ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: studenti e gli stessi docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai 180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni«. Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola -

CASTIGLIONE DEL LAGO Cresce il nuovo museo di Castiglione del Lago. E' stato inaugurato ... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la professoressa Rita Chiacchella ed il professor Marco Moschini, docenti dell'Università degli Studi di Perugia, la dottoressa Laura Lametti funzionario della Sovrintendenza ai beni storici artistici ed etno -antropologici dell'Umbria e monsignor Giuseppe Chiaretti arcivescovo della diocesi di Perugia e Città della Pieve.

Oggi alle ore 10 alla Sala dei Notari cerimonia di donazione dei libri di Rolf Schott alla Bibliotec... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente di Filologia romanza Carlo Pulsoni, il docente di Letteratura tedesca Hermann Dorowin. Il fondo Rolf Schott, con circa 1.000 volumi e un archivio di lettere, fotografie, manoscritti inediti, è stato donato alla Biblioteca Augusta dal genero dello scrittore Gianfranco Uva, grazie anche all'intermediazione dell'Università di studi di Perugia.

La protesta dell'Accademia di Belle arti Siamo vivamente preoccupati per... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente e non docente. Avvertiamo gli Enti locali fondatori e l'opinione pubblica sulle gravi conseguenze delle inadempienze statutarie e della mancanza di stanziamenti poliennali di risorse che provocano riduzione di certezze programmatiche ed emorragia di iscrizioni ai corsi, rischiano di pregiudicare lo standard qualitativo della formazione e quindi di pregiudicare la possibilità

Il crollo dell'ospedale? Norme disattese ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con armature lisce o non piegate, dunque tali da non garantire alcuna aderenza al cemento, insomma, realizzati senza tener conto delle più elementari regole del buon costruire. © RIPRODUZIONE RISERVATA Docente. Paolo Rocchi OLYCOM «è inconcepibile che una simile struttura subisca danni così gravi: c'è qualcosa che non va»

Rettori a vita addio, atenei aperti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università dalla piaga dei concorsi banditi localmente e pilotati a favore dei candidati "protetti" dai soliti baroni nascerà una lista nazionale da cui ogni ateneo potrà scegliere il docente o il ricercatore da assumere. Per entrarci si dovrà superare un'«abilitazione scientifica» nazionale, prevista ogni anno a settembre,

Bacchisio Motzo, maestro di cultura ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fece sì che insegnassero docenti come Bianchi Bandinelli, Geymonat, Venturi, Petronio, Gentili, Bulferetti, Sestan. Collocato a riposo nel 1953, continuò la sua opera di docente e preside in qualità di professore emerito fino al 1958, quando Aldo Moro gli conferiva la medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte.

Promozione turistica pubblico-privata ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Iglesias Pagina 2021 la proposta Promozione turistica pubblico-privata La proposta --> Un'alleanza per promuovere Iglesias nel mercato delle vacanze. È l'iniziativa portata avanti dall'amministrazione comunale dopo l'incontro tra operatori turistici e gli assessori Marina Muscas (turismo e cultura), e Augusto Cadeddu (attività produttive).

Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il secondo anno di fila il premio come miglior

Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano ( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il secondo anno di fila il premio come miglior

Lezione di integrazione a scuola ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il confronto è fondamentale come ricorda Khiyar Taoufik, docente di francese giuridico all'università di Casablanca: «Chiunque non conosce l'altra cultura pensa di essere superiore: è il caso degli antichi latini che consideravano tutti gli altri barbari». GIGI PITTAU

Ouvertures di Beethoven tra parole e musica ( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane.

Ouvertures di Beethoven tra parole e musica ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane.

Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che dà la carica per i pla... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: divenire consiglieri o soci, ricerca di pubblicità e sponsorizzazioni, impostazione settore giovanile. Il tutto nel modo più tranquillo e costruttivo, tra una forchettata e l'altra». L'appuntamento è per mercoledì 15 dalle 20.30 all'hotel «Guinigi». Risultati: Stella Azzurra-Arezzo 80-82, Tiber-Perugia 79-76, Empoli-Castelf.

di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra studenti e forze de... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nello stabile dell'Università in cui una parte dei giovani dell'Onda ha dato il via lo scorso 25 marzo a un'autogestione battezzata Bartleby, come il personaggio di un celebre racconto di Melville, che è stata sottoscritta anche da 70 docenti. A motivare lo sgombero è stato un decreto urgente di sequestro firmato dal pm Luca Tampieri,

Monari: E Bonaga strappa gli applausi ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, ma con tutte le istituzioni, a cominciare da Comune e Provincia». LO SCOPO della discussione, secondo il docente, è quello di ripensare Bologna «anche in funzione della parte sociale più vivace di questa triste città. Non fermiamoci alla semplice richiesta all'Università di uno spazio perché centomila studenti sono un fatto politico rilevantissimo»

Marta Sordi, la fede e l'impero romano ( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 43 Addii Docente alla Cattolica, difese la figura di Costantino Marta Sordi, la fede e l'impero romano L a ricerca storica sul cristianesimo è stata nel secondo Novecento una delle grandi ricchezze del dibattito intellettuale italiano: capace di generare vere scuole e filiere di studi non di rado in vivace antagonismo intellettuale,

Pasqua, al via la musica sacra Si comincia con ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: CONCERTI IN UNIVERSITÀ PAVIA COMPLESSI e cori, direttori d'orchestra e solisti di grande levatura in questa edizione del «Ciclo di musica sacra», inserito nella stagione «Musica in università», organizzata dall'Associazione dei docenti dell'ateneo e dal Circolo culturale, che si apre alle 21,15 di stasera nella basilica di San Michele Maggiore.

CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non una commissione d'inchie... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per comprendere la situazione in cui si trova la società pubblico privata PortoVenere Servizi Portuali e Turistici Srl. È passato infatti, a maggioranza, l'ordine del giorno proposto dai consiglieri di maggioranza Marisa Bertirotti, Stefano Canossa e Enrico Marcantoni. I tre hanno chiesto che venga chiarita la situazione, dopo le polemiche degli scorsi giorni,

Bocciati con il 5 in condotta ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organo di garanzia che accoglie gli eventuali ricorsi degli studenti) ed il professor Pierpaolo Triani (docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza). Il dibattito si è infervorato soprattutto sulla tempestività (o presunta tale) di un decreto del gennaio del 2009 e che è stato in parte modificato e smentito il 13 marzo dal Consiglio dei Ministri.

ROSSELLA RODELLI GIAVARINI PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER RICOSTRUIRE> È LA PAROLA D'ORDINE PER LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: reperiti tramite strumenti di partnership pubblico-privato e attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Demanio, con normative di favore inerenti i cosiddetti «crediti edilizi». Occorre però anche considerare operativamente l?ipotesi di destinare una parte dell?extragettito previsto per i prossimi anni per lo start-up di un progetto come «Abbattere per Ricostruire»

UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL'ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO ELETT ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Martedì 07 Aprile 2009 UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL?ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO ELETTORALE È DIVENTATO PUBBLICO. PROGRAMMI, PERSONALITÀ, OBIETTIVI Firenze, 7 aprile 2009 - Un interrogatorio di ben 5 ore, un confronto serrato tra sindacati dei docenti (

"CALABRIA E TOSCANA, REGIONI ANTIRACKET": CRIMINALITÀ, CALABRIA E TOSCANA UNITE CONTRO IL RACKET E PER RETE DI SOLIDARIETÀ A IMPRESE ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La relazione introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di Storia della criminalità all?Università di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia), Alberto Cisterna, sostituto procuratore nazionale antimafia, Alessandro Butticè, portavoce dell?

Quasi 50 posti auto a Roverinovicino alla scuola elementare ( da "Secolo XIX, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata Il Comune aveva revocato la licenza dopo che per quattro mesi il posto per la bancarella era rimasto inutilizzato .x/07/0904 LA GIUNTA ventimigliese ha approvato il progetto di un imprenditore privato per la realizzazione di un parcheggio pubblico e di un'area giochi per i bambini in un terreno di proprietà del Comune situato dietro la scuola elementare di Roverino.

Sfida in inglese, tra bravissimi ( da "Libertà" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università delle Tre Età di Castelsangiovanni per ricordare la figura della docente di lingua e civiltà inglese Anna Bonelli. Il concorso era aperto a tutti gli studenti delle ultime due classi degli istituti superiori dell'intero piacentino ed era riservato ai "bravissimi", ovvero a quegli studenti che lo scorso anno avevano ottenuto una votazione di 8/

"Sismico il 70 per cento del territorio" ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non voglio parlare prima di verificare sul campo - spiega Raffaelle Funiciello, docente di Scienze geologiche dell?Università RomaTre - ma certo alcuni degli edifici crollati in Abruzzo mi sembravano di costruzione piuttosto recente». Ci sono, ad esempio, dubbi sulla Casa dello studente e su alcuni alberghi. Eppure, per sapere che la zona dell?

USA: MERCATO AZIONARIO, SI TORNA A INVESTIRE...MA CON PRUDENZA ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: PPIP ossia il piano misto pubblico-privato per l?acquisto di titoli tossici: la nuova versione consente l?accesso anche a società di gestione di più piccola dimensione. Inoltre sono stati prorogati i termini per la conclusione della selezione dei manager che potranno essere anche più di 5.

Ateneo e ingegneri si mobilitano ( da "Denaro, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Appello dell'Ordine agli iscritti Il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II, Eduardo Cosenza, parte stamani all'alba per una missione nell'Abruzzo colpito dal sisma. Lo accompagnano il collega Gaetano Manfredi (anch'egli docente di Tecnica delle costruzioni come Cosenza), assieme a tre ricercatori.

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: moderata da Gianpietro Vecchiato (docente all'Università di Padova e vice-presidente Ferpi), sono intevenuti Corrado Poli, docente all'università di Bergamo, Antonio Casella, responsabile del laboratorio urbanistica e commercio al Politecnico di Milano, Maurizio Francescon, direttore della Confesercenti di Padova oltre al vicesindaco Dario Tomasi.

( da "Arena.it, L'" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: uno dei docenti intervenuti durante l'incontro, ha posto il problema dell'universalizzazione del credito. «Un tempo le banche erano sicuramente più specializzate, da quelle di credito fondiario a quelle per le grandi imprese. Non è stato un errore la creazione di grandi strutture uniche in grado di occuparsi del credito a 360 gradi?

GIOVANNI FERRANTI ( da "Avvenire" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti, il personale, i laureati e gli studenti dell'università Cattolica del Sacro Cuore partecipano al grande cordoglio per la scomparsa terrena della professoressa MARTA SORDI PROFESSORE EMERITO DI STORIA GRECA ricordandone con gratitudine l'alto magistero scientifico e il generoso impegno didattico profuso per molti anni.

TERREMOTO: CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: TERREMOTO: CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della Crui -, ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese.

TERREMOTO: LATORRE (UNIVERSITA' CALABRIA), MOBILITATI PER ABRUZZO. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: al corpo docente, agli studenti, ai tecnici e agli amministrativi della Tua Istituzione la propria solidarieta', insieme alla rassicurazione che essa non manchera' di offrire la propria concreta disponibilita' affinche' l'Universita' dell'Aquila possa tornare al piu' presto a svolgere il suo importante e fondamentale ruolo scientifico,

TERREMOTO: CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA. ( da "Asca" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: TERREMOTO: CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della CRUI -, ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese.

In breve - L'incontro tra Scaroni e l'ad di Gazprom, un nuovo distributore di metano nel milanese e tanto altro ( da "e-gazette" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il bando lanciato per questa seconda edizione e rivolto a tutti gli enti di ricerca pubblici e privati per la presentazione di studi e ricerche in ambito energetico. Incontro Scaroni-Miller - L?amministratore delegato dell?Eni, Paolo Scaroni, e il presidente di Gazprom, Alexey Miller, si sono incontrati presso la sede centrale di Gazprom, a Mosca.

Campobasso: Conciliazione camerale e contraffazione Ieri la lezione universitaria ( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi del Molise sulla ?Conciliazione? e ?Contraffazione, strumenti di tutela?. L?incontro, organizzato dalla docente di diritto privato Prof.ssa Silvia Piccinini, componente della Commissione per la Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Campobasso, ha visto la partecipazione di circa 150 studenti,

07/04/2009 13:04 TERREMOTO: IL PEDIATRA, STRESS RIDUCE DIFESE IMMUNITARIE BIMBI ( da "ITnews.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo spiega all'ADNKRONOS SALUTE Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell'Universita' di Milano-Bicocca. "Questo, insieme allo stress che riduce le difese immunitarie dei piu' piccoli, apre la strada - assicura - a un aumento della morbidita' fra i bambini che hanno vissuto il trauma del terremoto".

Il prof. Vittorio Emanuele Parsi ospite a Tortona ( da "inalessandria.it" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all?Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, editorialista de La Stampa e analista politico del TG2. Il prof. Parsi terrà una conferenza dal titolo ?Lo sguardo corto. La crisi della leadership tra locale e globale?

SONO 40 I MILIONI DI EURO PER I PROGETTI IN PROGRAMMA DI FINANZA PUBBLICO-PRIVATO... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono 40 i milioni di euro per i progetti in programma di finanza pubblico-privato

GIUSEPPE MIRETTO NON CI SARà IL PROMESSO RIMPASTO LAMPO. SERVE INVECE UN SUPPLEMENTO DI TRAT... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici». Dure le condizioni: scioglimento dell'Unione dei comuni "Calatia", la strutture consortile intercomunale che produce un buco mensile di 300 mila euro. Riprogrammazione e commissariamento dei progetti di finanza pubblico-privati. Quelli in programma, per complessivi 40 milioni di euro, e quelli in itinere: 21 milioni di euro da investire nella costruzione del nuovo stadio,

Decentramento verointernazionalizzazionee una maggiore equità ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'afferenza allo Studio da parte dei docenti e dei tecnici amministrativi è una libera scelta dei singoli. L'Università organizza gli Studi in modo da fornire delle facilities che incoraggiano i docenti ad optare per questo modello di attività professionale interno all'Università.

Antonio licata (medicina) ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nel percorso di formazione dei nostri Studenti e di supporto al corpo docente. 8) I 70mila studenti iscritti sono i nostri principali referenti, a loro sono rivolte le nostre prime e principali attenzioni. Il mio impegno è rivolto ad assicurare spazi dignitosi per la didattica: aule, laboratori e biblioteche, oltre che iniziative culturali e di promozione scientifiche e ricreative;

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti di ruolo che devono essere disponibili per sostenere i corsi, indicatori di qualità dei processi formativi, requisiti di trasparenza e comunicazione dei contenuti didattici, insieme ad altri indicatori di efficienza e di efficacia. Una simulazione condotta soltanto sulla base del numero di studenti si dimostra perciò ampiamente incompleta e mancante di ogni crisma di ufficialità.

Centro di ricerca eco-sostenibile ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Questa notizia arriva dopo la conclusione dell'accordo pubblico-privato, previsto dalla legge regionale 11 del 2004, che consente ai comuni di concludere trattative con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico, per individuare gli interventi di miglioramento della qualità urbana.

Silvana Grasso come Camilleri ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: porta la firma di Marina Castiglione, nissena, docente di Linguistica italiana e Dialettologia all'Università di Palermo. La prof. Castiglione 17 anni fa ha mosso i primi passi nella carriera di docente insegnando Italiano e Latino al corso B dell'Eschilo, lo stesso corso in cui la scrittrice insegnava Latino e Greco.

Ricordato l'impegno politico di Fiore ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incontro che si svolgerà oggi al teatro Garibaldi alle ore 15 promosso dalla facoltà di Architettura ed Ingegneria della Università Kore di Enna. Un appuntamento in occasione della presentazione del corso di Laboratorio di architettura 2. Il corso ha come docente l'architetto Maurizio Oddo, giovane architetto siciliano emergente, collaborato dall'ingegner Alessandro Barraco.

Assetto societario ancora da chiarire naccio ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che conferma il grande interesse su quest'opera di storici, ricercatori e docenti universitari. Il dibattito che è stato molto sereno ha affrontato la questione del restauro del soffitto e delle pitture, ma ha anche fatto il punto sul valore artistico e storico del soffitto e su ciò che esso rappresenta per la città, la diocesi e l'intero territorio ennese.

Lo Bello, Confindustriaincontra gli studenti ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: randagismo a Palermo ha toccato anche il campus di viale delle Scienze e l'ospedale universitario, dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di aggressione. «L'Università - dice il rettore Roberto Lagalla - vuole garantire al massimo la sicurezza a la piacevolezza del campus che ogni giorno è frequentato da migliaia di studenti, docenti, personale amministrativo».

Un "Mosaico" per far vivere il centro ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un cocktail pubblico-privato per rilanciare il commercio. E' stato presentato ieri "Il Mosaico, un centro da vivere", associazione pubblico privata frutto della collaborazione fra amministrazione e realtà private, Ascom in testa. La nuova aggregazione, che si propone di fare del cuore della città un "centro commerciale naturale",

(M.B.) Il libro è stato pubblicato dalla Rizzoli nel 2003. Si intitola "Antonio Negri. Il ... ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: avvocato e docente universitario Piero, sono semplicemente inaccettabili. E false. Tanto che Piero Mazzola ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica sia Antonio Negri, sia l'autrice del libro, Anne Dufourmentelle. «Quello che ha detto Negri è intollerabile - commenta Piero Mazzola, seduto accanto alla moglie e al consigliere del Pdl,

Studenti con la patente europea del computer ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come la definisce il professor Domenico Barone docente di matematica del Polo Valboite. «Dopo un lungo iter siamo riusciti a fare accreditare i laboratori multimediali del Polo come test- center, un qualcosa di cui dispongono solo poche scuole nella provincia di Belluno. Un' importante iniziativa sia per gli studenti sia per gli abitanti di Cortina e del suo comprensorio»

Casse vuote per la bretella di Parè ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La soluzione a cui si lavorando è un accordo pubblico-privato. «È questione di giorni», assicura il sindaco Alberto Maniero. La Provincia, che ha più volte modificato il progetto, per introdurre soluzioni migliorative e per i vincoli della Soprintendenza (ha tra l'altro imposto la salvaguardia della ghiacciaia della Filanda Gera, costringendo a spostare verso nord l'

Il teologo: Si torni a predicare il Vangelo ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele di Milano, dottore in teologia sistematica Vito Mancuso è nato nel 1962. Vive con la moglie e due figli sulle colline del Monferrato. L'ultimo suo libro "L'anima e il suo destino" ha superato le 120 mila copie ed è diventato un caso editoriale e culturale,

Fra Trieste e Torino, mescolando mito asburgico, critica letteraria e di costume e impegno civile ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si è laureato all'Università di Torino in Lingua e Letteratura Tedesca, con una tesi sul mito asburgico che divenne un saggio che lo impose subito all'interesse della critica. Docente all'Università di Torino e poi a quella di Trieste, è autore di volumi fondamentali (come "Danubio" o "Microcosmi") che gli hanno fruttato numerosi premi,

Gestione sostenibile di aree produttive, corso di Perfezionamento a Ca' Foscari ( da "Comunicatori Pubblici" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 12 lezioni a distanza (e-learning) preparate da docenti che hanno esperienza diretta nel campo della programmazione di aree produttive ecologicamente attrezzate o nei sistemi di gestione e valutazione relativi; 3 seminari di approfondimento (e-learning) su temi di particolare interesse per gli argomenti affrontati nel corso;

Asset tossici, allarme Fmi: valgono 4 trilioni ( da "Affari Italiani (Online)" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a partire dal fondo pubblico-privato, e alla decisione, presa nel corso del G20 di Londra, di allentare alcuni principi contabili consentendo in pratica di sospendere l'applicazione del principio del "mark to market" e lasciando dunque alle banche la possibilità di valutare a propria discrezione il valore di questi asset.

"Non è il terremoto che uccide, sono le case che crollano..." ( da "Articolo21.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il ricercatore abruzzese dell'Infn afferma di aver trovato un sistema per prevedere i terremoti Una cosa priva di qualsiasi fondamento, non si basa su alcun dato scientifico. E' più che altro una sensazione. Fino adesso al mondo nessuno è riuscito a realizzare strumenti in grado di prevedire terremoti.

Dalla Provincia di Modena 5 milioni di euro per il commercio (2), già aperti i bandi per aree fragili e centri storici ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a forte vocazione commerciale attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali pubblico-privati. Per la prima azione i progetti possono essere presentati, entro il 30 giugno, da piccole imprese del commercio in forma singola o associata, anche su area pubblica, da esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, da centri di assistenza tecnica autorizzati dalla regione.

FIDEURAM/ SALVATORE MACCARONE PRESIDENTE, ANGELO CALOIA VICE ( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Diritto del mercato finanziario all'Università La Sapienza di Roma, Salvatore Maccarone è consulente legale dell'Abi sin dagli anni '60, ha collaborato e collabora attivamente con Banca d'Italia. Dal 2004 è membro del consiglio di amministrazione di Banca Fideuram, dove ha ricoperto anche la carica di vice presidente.

CRISI: SOROS PREVEDE STAGNAZIONE ALLA GIAPPONESE PER USA ( da "KataWebFinanza" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il miliardario il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici funzionera', ma non e' sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato - spiega - e' una situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno sull'economia".

"Gli steroidi rendono impotenti" ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Parma, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, del Dipartimento di Scienze Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli effetti avversi dell?impiego di steroidi androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull?

Crisi: Soros prevede stagnazione alla giapponese per Usa ( da "KataWeb News" del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il miliardario il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici funzionerà, ma non è sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato -- spiega -- è una situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno sull'economia".


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Musica giovane europea si incontra all'Università (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

AULA MAGNA DEL RETTORATO I RAGAZZI DEL CONSERVATORIO DI TORINO E PARIGI Musica giovane europea si incontra all'Università L'associazione onlus La Nuova Arca crea un nuovo interessante gruppo di musicisti internazionali: l'Ensemble d'Arches Paris-Torino, che debutterà oggi alle 17 nell'Aula Magna del Rettorato dell'Università di Torino (Via Verdi 8). E' una piccola «società musicale delle nazioni» formata da studenti del Conservatorio Superiore di Musica di Parigi e da studenti del Conservatorio G. Verdi di Torino. I musicisti provengono da Francia, Russia, Korea, Vietnam, Spagna, Romania e Piemonte. Cinque giorni di prove d'orchestra sotto l'attenta guida dei maestri Boris Garlitsky («spalla» della London Symphony e della Philharmonic London Orchestra, docente al Conservatorio di Parigi) e dal violoncellista torinese Dario Destefano, concertista e docente al Conservatorio di Torino. L'Ensemble d'Arches Paris-Torino, che debutta nella XIX stagione Soirées Musicali della Nuova Arca, è destinato a diventare un gruppo cameristico stabile che suonerà anche nelle prossime stagioni. In programma: A. Vivaldi - Concerto in Sol minore per due violoncelli; J. S. Bach - Concerto in re minore BWV 1043; P. Tchaikovsky, Souvenir de Florence op. 70. L'età media dei ragazzi stranieri e piemontesi è di 16 anni e sono tra le migliori espressioni dei due conservatori di Parigi e Torino. E' bello sentirli esprimere in diverse lingue, culture diverse, per un unico linguaggio: quello della musica. Ferrea disciplina, musicalità e ottima conoscenza del repertorio proposto, ne fanno un gruppo omogeneo, ben amalgamato, che ha trovato subito una perfetta intesa con i ragazzi torinesi. E' significativo anche che i due docenti Boris Garlistsky e Dario Destefano suonino con loro e siano guida sicura per questa performance all'Università. Università di Torino che collabora apertamente con La Nuova Arca per dar vita a nuove iniziative musicali. Programma non facile quello di questo pomeriggio, soprattutto per «Souvenir de Florence» di Tchaikoksky, omaggio alla nostra Firenze, in cui si avvertono l'amore vero e sincero per la città toscana in cui il compositore russo soggiornò ammaliato dalla bellezza delle sue opere architettoniche e pittoriche e l'essenza pura della musica popolare russa. Questo felice connubio si avverte forte ancor oggi. Tchaikovsky giganteggia in questo programma pomeridiano, ma ha accanto due grandi compositori della musica europea: Antonio Vivaldi (con il concerto per due violoncelli in sol minore) e J. S. Bach con il Concerto in re minore BWV 1043. Unici due artisti ospiti del concerto saranno la viola Maurizio Redegoso Kharitian di origine armena e il contrabbassista Francesco Violato. L'ingresso è libero, fino all'esaurimento dei posti. \

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Poche ore di lezione l'Università interviene (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

il caso L'iniziativa del Senato accademico Commissione studierà se salire a 120 ore ANDREA ROSSI Poche ore di lezione l'Università interviene Per capire se l'Università di Torino modificherà il limite minimo di ore di didattica frontale per i suoi docenti - che oggi è di 90 l'anno - toccherà aspettare un mese almeno. Ieri in Senato accademico se ne è discusso a lungo, non senza qualche polemica. Al centro, la richiesta avanzata da alcuni docenti di ridiscutere una delibera del 2006 con cui l'ateneo di via Po aveva confermato le 90 ore annue, nonostante l'entrata in vigore di una legge che portava il limite minimo a 120. Questione controversa. Il confronto è stato serrato e sono emerse opinioni distinte, anche tra i giuristi. Tutto rimandato alla prossima riunione del Senato, l'11 maggio. Nel frattempo, la Commissione didattica, presieduta dal preside della facoltà di Scienze Alberto Conte, approfondirà l'aspetto giuridico e il merito del provvedimento e preparerà una bozza di delibera da presentare l'11 maggio, quando probabilmente il provvedimento sarà messo ai voti. Nel frattempo, l'ateneo organizzerà un seminario aperto, per raccontare quel che si fa dentro i dipartimenti. Il messaggio è chiaro. Serve una sorta di «operazione immagine» per arginare il clima che aleggia intorno alle università. Da qui la proposta, avanzata dal professor Mario Dogliani, docente di Diritto costituzionale, di dedicare una giornata per raccontare che cosa succede dentro l'università, chi ci lavora e come, quanta ricerca si fa e in quali condizioni. Non è tutto: il tema di giornata erano le elezioni del 6 e 7 maggio, agitate dagli scontri delle scorse settimane a Palazzo Nuovo tra gli studenti dei collettivi universitari, quelli del Fuan Azione giovani e la polizia. Giornate tese, culminate con un decreto del rettore che impediva di fare propaganda all'interno dell'ateneo e con un incontro tra il numero uno di via Po, il prefetto Padoin, il procuratore Caselli e i vertici delle forze dell'ordine. Dopo quei giorni le tensioni sembrano sopite. A Palazzo Nuovo non ci sono più stati scontri. Così, ieri, visto il ritorno alla normalità, il Senato accademico ha votato e deciso all'unanimità di confermare la data delle elezioni per il 6 e 7 maggio. Una scelta condivisa, anche dagli studenti. «Era quanto avevamo chiesto e siamo soddisfatti», spiega la presidente del Senato studenti Alice Arena. «Speriamo che le nostre proposte e i problemi sollevati nelle scorse settimane (questioni tecniche, che però rischiavano di impedire a parecchi universitari di poter votare) siano risolti e che venga data la possibilità agli studenti di partecipare a elezioni regolari». L'assemblea ha anche accolto la richiesta di ammissione avanzata da due liste: Studenti indipendenti, lista nata da una costola dell'Onda, e Arcadia, gruppo di estrema destra vicino al Blocco studentesco e a Casa Pound. Il via libera del Senato è solo il primo passo. A metà mese si riunirà la Commissione elettorale, che dovrà decidere sull'ammissibilità delle varie liste e dei loro simboli. In quella sede il caso Arcadia sarà discusso.

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"Puntiamo sulle facoltà mediche" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

ASTI E L'UNIVERSITA'.STASERA DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE "Puntiamo sulle facoltà mediche" Voglino: «Il corso di Economia da generico può essere collegato alla vitivinicoltura» [FIRMA]CLAUDIA CANEGALLO ASTI Il Partito Democratico di Asti ha una proposta per l'università, ed è pronto a presentarla in Consiglio comunale, questa sera, nella seduta convocata alle 20 proprio per discutere del futuro della sede di Astiss. Un anticipazione del progetto e della posizione del Pd è stato offerta ieri, durante una conferenza stampa nella sede di piazza Statuto, a cui hanno partecipato, fra gli altri, il coordinatore astigiano, Alberto Grande, l'ex sindaco Vittorio Voglino, l'ex assessore Fabrizio Brignolo e il nutrizionista Giorgio Calabrese. «L'università deve essere un'occasione strategica per questa città - hanno ribadito a più riprese gli intervenuti - Non è accettabile che l'attuale amministrazione non abbia ancora presentato un progetto concreto e dettagliato, a parte qualche indicazione di massima, che punta più allo smantellamento che al rafforzamento della sede astigiana». Il riferimento è al corso di laurea in Economia, tagliato dalla facoltà torinese, sulla base della mancanza dei requisiti minimi nel numero di docenti, ma per il quale non si è neppure tentato un salvataggio. «Noi proponiamo di prendere in seria considerazione la proposta del preside della Facoltà di Economia, Sergio Bortolani - aggiunge l'ex sindaco Voglino - Tale progetto punta a trasformare il corso di Economia aziendale generico in un corso specifico a vocazione astigiana, in chiave vitivinicola, per la gestione delle aziende della filiera, della commercializzazione e delle strategie di marketing». Non piace, invece, l'idea del sindaco Galvagno di attivare, ad Asti, uno o due master superspecialistici. «Non si creano le eccellenze dal nulla - ha sottolineato l'ex assessore Fabrizio Brignolo - L'università astigiana, contrariamente a ciò che si dice, non serve solo a risparmiare il viaggio a qualche centinaio di studenti: il 49% degli iscritti arriva da fuori provincia, segno che qui ha trovato qualcosa che altrove non c'è. Questa è già una ricchezza alla quale non dobbiamo rinunciare». Da Giorgio Calabrese è giunto l'invito a sfruttare le competenze e le ricchezze dell'ospedale. «Abbiamo professionalità di eccellenza, in Cardiologia o alle Malattie infettive - ha spiegato Calabrese - Potremmo portare una specialità in Aritmologia, grazie a Fiorenzo Gaita, primario e docente universitario, o in Malattie infettive, grazie alla presenza nella nostra struttura di Alberto Biglino, uno dei massimi esperti mondiali nello studio dell'Aids». Fra i punti sui quali l'Amministrazione sarà chiamata a dare una risposta, c'è poi la questione della sede. «Il Consiglio comunale, a settembre 2008, aveva chiesto al sindaco e alla Giunta di considerare l'idea di spostare nella palazzina comando della Colli la Biblioteca astense, l'Israt e l'università della Terza età - ha sottolineato Voglino - Oggi scopriamo che quell'idea non è stata neppure presa in considerazione. Perché? E poi, perché da due anni Asti non partecipa al bando Città Universitaria, che offrirebbe fondi per la creazione di alloggi, spazi e laboratori universitari?».

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Dirigenti pubblici a peso d'oro (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Dirigenti pubblici a peso d'oro Malgrado la mannaia della presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, nel corso degli anni abbia tagliato numero di poltrone e compensi dei nominati o dei manager delle società partecipate, continuano a resistere alcuni piccoli fortini dove esistono stipendi d'oro o compensi che assorbono più della metà del bilancio operativo. E' il caso di Sito, la società mista pubblico privata che gestisce l'Interporto di Orbassano. Dieci dipendenti e un dirigente. Tutti insieme costano all'azienda 846 mila euro ma l'ex direttore, Gerardo Larotonda, vale da solo 302 mila euro. Tutto legale, come da contratto. Il presidente, Alessandro Di Benedetto, si è visto ridurre progressivamente i compensi fino a 110 mila euro. E poi c'è il Corecom, la Commissione regionale di controllo sull'emittenza. L'Assemblea di Palazzo Lascaris nomina 9 commissari. La Commissione ha un budget di circa 800 mila euro l'anno, oltre la metà, 500 mila se ne va per pagare i compensi stabiliti con legge regionale. Al presidente tocca il 65% dello stipendio di un consigliere regionale e dunque si porta a casa 84 mila euro l'anno lordi, il vicepresidente poco più di 65 mila euro e i consiglieri quasi 54 mila euro. A Palazzo Lascaris è depositata da tempo una proposta del vicepresidente, Roberto Placido, per ridurre il numero dei consiglieri e dimezzare i compensi. E ci sono altre proposte di riduzione. Nessuna, finora, è diventata legge. Bresso ha avuto più successo. Nel 2008 sono sparite 43 poltrone con un risparmio di 200 mila euro. Anche la Provincia ha avviato un'opera di razionalizzazione voluta dal presidente Antonio Saitta con l'uscita da 10 delle 32 società partecipate. C'è un tetto anche per le retribuzioni dei direttori. Nel primo caso guida la classifica il direttore generale Catalano con 149 mila 997 euro, seguito dal segretario generale Buscaino (138 mila 718). I direttori d'area (Comunicazione, Risorse umane, etc.) viaggiano tra 79 e 97 mila euro. Parliamo di cifre lorde annue, alle quali può aggiungersi il premio di risultato disposto dal presidente (fino a 40 mila euro). A Palazzo Civico la palma dello stipendio più alto spetta al city manager Cesare Vaciago che veleggia verso i 300 mila euro mentre tra i manager di nomina comunale spiccano gli emolumenti dell'amministratore delegato di Amiat Maurizio Magnabosco (oltre 200 mila euro), quello del presidente di Sagat, Maurizio Montagnese: 102 mila euro, meno comunque dell'ad Marinò del quale Palazzo Civico non fornisce lo stipendio «perché è di nomina del socio privato». I nuovi manager assunti da Gtt, Giovanbattista Razelli e Paolo Sandri, veleggiano sui 200 mila euro lordi mentre il loro presidente Guiati e l'Ad Panero si devono «accontentare» di 150 mila euro. Dopo una dura battaglia, il Comune aveva acconsentito a mettere su Internet - come richiesto anche dal ministro Brunetta - gli stipendi dei 200 manager che guidano la macchina comunale. Atto volontario fatto da 124 dirigenti. E gli altri? «Si aggiungeranno presto» era stata la replica di Palazzo Civico. Forse non sappiamo cercare bene, ma ieri sembravano spariti anche i primi 124.

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Nasce Mosaico , centro commerciale naturale (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nasce «Mosaico», centro commerciale naturale Una sessantina di commercianti aderiscono all'iniziativa MONTEBELLUNA. E' nato «Mosaico», il centro commerciale naturale di Montebelluna, voluto dall'amministrazione comunale, dall'Ascom e dall'associazione «Commercianti per il centro storico». Conta una sessantina di aderenti. Ieri pomeriggio la presentazione, alla sera l'assemblea costitutiva, approvazione dello statuto e nomina dell'organo direttivo. Ha già il suo logo e anche un aperitivo, il cocktail «Il mosaico», fatto con succo d'ananas, sciroppo di fragola, Campari e prosecco, inventato dai barman della città e destinato a diventare l'aperitivo di Montebelluna. «Il mosaico» è l'insieme dei negozi, dei pubblici esercizi e delle botteghe artigiane presenti nell'area centrale di Montebelluna che, accanto alle altre risorse cutlurali, sociali e architettoniche che rendono attrattiva la città, saranno oggetto di un' azione coordinata di promozione e valorizzazione, frutto di un nuovo impegno unitario. Si tratta di un soggetto pubblico-privato che ha come scopo la valorizzazione del sistema economico locale, del commercio e dell'artigianato tradizionale. Sarà contrassegnato da portali segnaletici agli ingressi del centro storico naturale, da formelle segnaletiche davanti ai negozi degli associati, da un sito internet, da una guida tascabile. Le iniziaitve riguarderanno facilitazioni per l'accesso alla Carta-Premia, agevolazioni sulla sosta per i clienti, i giovedì musicali estivi, animazione e mercatini di Natale, iniziative commerciali abbinate legate al campionato mondiale di mountain bike e a bike energy, nonchè alle manifestazioni del Palio del Vecchio Mercato, un progetto vetrinistico legato al carnevale, una radio a circuito chiuso. (e.f.)

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Quando la bolla esplode e il mondo va verso il collasso (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Quando la bolla esplode e il mondo va verso il collasso Incontro di studi economici all'Acli. La speranza: la caduta del costo delle materie prime potrà aiutare la difficile risalita La vampata sprigionata da una piattaforma petrolifera Aspetti, responsabilità e rimedi alla crisi che colpisce le economie di tutto il mondo sono stati analizzati nella sede Acli di via Corsica, durante l'incontro «La crisi economica internazionale: questa (s)conosciuta». L'appuntamento si colloca all'interno dell'iniziativa «Viaggio intorno al terzo millennio: parole, immagini e suoni di mondi attuali e possibili», promossa da Acli, Amnesty International, Banca Etica, Camera del Lavoro, Icei e Saveriani. L'Icei - Istituto di cooperazione economica internazionale - è anche coordinatore degli incontri. Modalità, tempi e temi degli incontri sono stabiliti dal pubblico stesso, che si esprime mediante un questionario di valutazione e un'assemblea cittadina annuale. Ieri, la prima parte dell'incontro, moderato da Gian Carlo Costadoni, referente Icei, è stata condotta da Carmine Trecroci, professore di Economia dei mercati finanziari dell'Università degli studi di Brescia. «Crisi finanziaria e rallentamento reale sono strettamente legati - ha spiegato Trecroci -. La successione bolla-collasso in atto è particolarmente rapida e estesa». Secondo Trecroci il sistema economico mondiale supererà comunque l'attuale forte contrazione, «quando», però, è difficile stabilirlo. «La discesa dei prezzi di molte materie prime, petrolio in testa - continua Trecroci - e di tanti beni e servizi, fa crescere il potere d'acquisto di salari e stipendi, favorendo la ripresa dei consumi». Meno chiari, sempre secondo Trecroci, l'effetto dei programmi straordinari di spesa pubblica, o la dinamica di medio termine dei mercati azionari. Andrea Fracasso, docente presso la facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento, si è invece occupato, oltre che delle cause della crisi, anche degli effetti e dei rischi a essa collegati. «La cause della crisi hanno favorito il palleggio di responsabilità tra gli attori coinvolti nella sua gestione - ha spiegato -. Ciò ha contribuito al diffondersi dei problemi a sempre più settori e paesi». Secondo Fracasso la crisi economico-finanziaria «si sviluppa negli Stati Uniti - centro del sistema finanziario internazionale -, nasce con l'insorgere di problemi in pochi mercati e operatori finanziari, si trasforma in una crisi di insolvenza bancaria e degenera in una conclamata crisi economica globale». Al termine delle relazioni è seguito il dibattito con il pubblico in sala. Prossimo incontro, a ingresso libero, martedì 28 aprile alle 20.30, sempre nella sede Acli di via Corsica 165. Tema: «La crisi economica e finanziaria: quali prospettive e alternative per una revisione economica, politica e culturale?». Info numero 02.36582772. l. ro.

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IL NORDEST OLTRE LA CRISI (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

DALLA PRIMA/GIARETTA IL NORDEST OLTRE LA CRISI SEGUE DALLA PRIMA alto livello delle istituzioni, dell'economia e della cultura. E' stato un modo per capire come è cambiato il Nord Est e quante risorse può esprimere. Basta solo abbandonare quella rappresentazione di sé stessi oscillante tra una retorica autocelebrativa che riguarda il passato ed un atteggiamento spaventato verso il futuro che una cattiva politica coltiva senza senso di responsabilità. Basta mettere a sistema quelle eccellenze che nel campo della produzione, dell'organizzazione economica, della ricerca e dell'innovazione amministrativa il Festival ha voluto mostrare. L'altro giorno a Borgoricco, nel bel teatro progettato da Aldo Rossi e realizzato da una amministrazione comunale lungimirante, il direttore di una testata nazionale come il «Mondo» osservava: «strana gente voi veneti: ho sentito un sindacalista accettare la sfida della riforma della pubblica amministrazione, un esponente dell'opposizione fare proposte concrete e un rappresentante della maggioranza riconoscere il contributo dato dall'opposizione per riformare il settore pubblico». E Giuseppe Morandini, Presidente Nazionale della Piccola Industria, vedendo la bella esperienza dell'Unione dei Comuni del Camposampierese ha esclamato: «ma qui il territorio batte Roma tre a zero». I risultati vengono se ci decidiamo a guardare al futuro con coraggio, senza paure e senza nostalgie, come stanno facendo del resto tanti veneti dentro le imprese, nelle università e nei centri di ricerca, nelle amministrazioni locali, nel sindacato e nelle associazioni di categoria. La crisi globale non sarà una parentesi. Ne uscirà cambiato il mondo. Si dovrebbe chiudere (si spera) il dominio della finanza speculativa, della ricchezza di carta, e ritornare, anche se profondamente mutato il ruolo della buona produzione di beni e servizi, con una maggiore attenzione alla sostenibilità del sistema economico, anche in relazione al suo impatto con le risorse ambientali. Ci sarà una richiesta non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito: buona istruzione, buona sanità, un ambiente tutelato, energia, infrastrutture materiali e immateriali. Si è spinto molto negli ultimi decenni in direzione del consumo dei beni privati. Si è fatto credere che di beni pubblici non ci fosse più bisogno. Abbiamo visto cosa è successo. In questo nuovo contesto il mondo resta globale ma acquisiscono forza l'efficienza delle nicchie territoriali. Per questo ci sono nuove opportunità per un nord est aperto ed innovativo. Oltre i distretti produttivi che tanto hanno dato alla crescita del Nord Est serve la buona alleanza tra reti di impresa e reti di città, per citare il titolo di una bella ricerca dell'Associazione Master promossa dall'Università di Padova. Proprio il Festival Città Impresa e la ricerca che ho citato dimostrano che buoni esempi ce ne sono molti. Serve però che lo Stato (e la Regione) li sappiano riconoscere e premiare. Il territorio si sta riorganizzando sotto molte forme (Unioni di Comuni, Piani Territoriali d'Area, Intese programmatiche d'area, ecc.) e produce innovazione anche sotto il profilo delle istituzioni pubbliche. Certo sarà importante quello che potrà portare un buon federalismo, ma da subito occorre premiare e premiare in modo robusto chi si sta dando fare. Ma i soldi sono andati al Comune di Catania piuttosto che alle esperienze di buon governo che il nord est ha messo in campo, si prevede l'improbabile «area metropolitana» di Reggio Calabria invece di sostenere le trasformazioni innovative del Nord Est. Paolo Giaretta

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Bolzano e Trento, divisione assurda (sezione: Cultura)

( da "Alto Adige" del 07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Trentino)

Argomenti: Cultura

«Bolzano e Trento, divisione assurda» Valentino Braitenberg: occasione sprecata. Potevamo essere una piccola Europa INTERVISTA AL DOCENTE DI CIBERNETICA LUISA PACHERA Valentino Braitenberg è un grande studioso altoatesino - docente merito di Cibernetica all'Università di Tubinga - e ha lasciato consistenti tracce del suo impegno a Trento e a Rovereto e che da tempo abita a Tubinga, in una bella piazza a un passo dalla chiesa di San Giacomo. Vive per lo più in Germania, quindi, ma a Merano possiede ancora una torretta difficile da raggiungere con l'età che gli appesantisce le gambe. A Napoli è vissuto per dieci anni a villa Volpicelli, quella che tutti conoscono come il Palazzo Paladini della soap-opera «Un posto al sole», ma è vissuto anche a Roma, in California, a Francoforte e chissà in quanti altri posti ancora. Nato nel 1926 a Bolzano, ha i capelli candidi e gli occhi chiari, ma il sorriso è rimasto giovane, sembra quello di un ragazzo che il tempo rincorre senza mai raggiungere. Se gli si chiede a quale nazionalità si sente di appartenere, ci si accorge subito di aver toccato un tasto sensibile. «Io sono un cittadino d'Europa e la questione della nazionalità non mi riguarda. Sono nato in una famiglia tedesca che amava la cultura e la lingua italiana. Mio nonno aveva frequentato il ginnasio di Rovereto, che a quel tempo era considerato uno dei migliori d'Austria, lo aveva fatto perché era un commerciante, ma anche per un preciso interesse culturale. Di sera mi faceva leggere l'Odissea ad alta voce per migliorare il mio accento italiano». Parla e non riesce a trattenere il sorriso, la sua ironia gli accende una luce affascinante negli occhi. Ha 83 anni, ma è proprio vero che l'età non conta. «Devo ammettere di essere stato fortunato - continua con sarcasmo - da ragazzo lo Stato italiano mi ha dato una mano a imparare l'italiano, mi ha offerto un percorso privilegiato, in pratica non mi ha dato scelta. E non ha fatto solo questo. Le scuole erano buone, ma forse erano un po' troppo serie e noiose, così il regime mandava in giro squadre di ragazzacci per ravvivare la monotonia della vita bolzanina. Sono stato veramente fortunato, fin troppo». Ha compiuto gli studi a Bolzano, ma la maturità l'ha data in un Liceo tedesco per figli di diplomatici spostato a Merano a causa della guerra. "Solo che poi l'Italia non voleva riconoscermi il titolo e ho dovuto iscrivermi all'Università di Innsbruck e trasferirmi solo in un secondo tempo alla Facoltà di Medicina di Roma. E anche così non avrei potuto laurearmi se in mio favore non fosse intervenuto Alcide Degasperi in persona, che allora era ministro degli Interni». Ha studiato medicina e fisica, si è specializzato in neuropsichiatria, ha conseguito, forse unico in Italia, la libera docenza in Cibernetica e teoria dell'informazione, e altro ancora. A Roma ha lavorato con il professor Celletti, che per primo ha utilizzato l'elettroshock nella cura delle malattie psichiatriche, e a Napoli con Norbert Wiener, padre indiscusso della cibernetica. Nel 1968 è stato chiamato al California Institute of Technology, ma lui ha preferito trasferirsi a Tubinga dove con altri 3 direttori ha fondato il Max Planck-Institut fÜr Biologische Kybernetik. Dal 1994 è in pensione, ma continua a collaborare con questa e con altre istituzioni che studiano il mondo della cibernetica e della comunicazione, anche italiane. «è stato Luigi Stringa a chiamarmi a Trento, allora era direttore dell'Itc-Irst, l'Istituto di Ricerche Scientifiche e Tecnologiche con sede a Povo. Ho fatto molti viaggi tra Merano e Trento, lì ho conosciuto Massimo Egidi col quale ho collaborato al processo di parziale spostamento dell'Università trentina a Rovereto». In via Tartarotti nasce così il Centro di scienze cognitive, diventato poi Facoltà di scienze cognitive, fortemente voluta da Donata Loss in qualità di vicesindaco della locale amministrazione. «Per anni ho fatto la spola tra Tubinga e Rovereto, un luogo magnifico che ha conservato il fascino della vecchia piccola città, ricca di storia e di cultura. Mi piacerebbe molto tornarci, abitavo in una pensione in Piazza delle oche, proprio in centro». L'amore per Rovereto è decisamente contraccambiato, visto che da qualche anno Valentino Braitenberg ne è diventato cittadino onorario. «L'unico rimpianto - continua il professore - è di non aver portato a termine il progetto del Museo del cervello, un nome semplice per una cosa molto complicata. Credevo, e tuttora credo, che fosse importante mettere in evidenza la morfologia e il funzionamento del cervello umano, specie nei suoi rapporti con organi di senso come l'occhio e l'orecchio. Avevo iniziato a raccogliere materiali interessanti, ma poi tutto si è fermato. Spero che il progetto si rimetta in moto e che gli oggetti che ora si trovano a palazzo Piomarta, vengano recuperati e utilizzati». Un'occasione perduta che poteva dar lustro non solo a Rovereto, ma all'intera regione. Il professore Valentino Braitenberg parla volentieri della Regione Trentino Alto Adige che, in controtendenza con molti suoi conterranei, ama più delle due singole Province. «Io non capisco certe contrapposizioni, un tempo il Tirolo era il territorio che si trovava a sud del crinale delle Alpi, una zona bilingue di grande valore storico e culturale che comprendeva anche il Trentino - dice accalorandosi - se dopo la guerra avessimo puntato su questo invece che sulle diversità, ora potremmo avere un ruolo importante in Europa. Come Strasburgo e Bruxelles, città scelte perché luogo d'incontro di culture e lingue diverse, anche la nostra Regione avrebbe potuto essere valorizzata, fino a diventare una Piccola Europa. Trento, per esempio, avrebbe potuto avere una grande Università europea che studia le tecniche della comunicazione attraverso i confini linguistici, argomento ora molto in voga e ampiamente studiato in America. Invece abbiamo preferito dividerci, forse qualcuno non si è accorto che la prima guerra mondiale è finita da un pezzo». Parole chiare che mostrano il pensiero e le emozioni di un vero cittadino d'Europa. Un uomo che guarda al futuro, quindi, anche se ha i capelli candidi come il latte.

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Una terra promessa sognata da due popoli (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Una terra promessa sognata da due popoli Il prof. Parsi sulla questione palestinese Vittorio E. Parsi Oltre 60 anni di occupazione militare e guerre. Una strage di civili, apparentemente senza fine, che cade sotto il nome di «questione palestinese»: termine con cui si suole indicare l'irrisolta controversia che si aprì in Palestina all'indomani della Seconda guerra mondiale. Pochi mesi dopo l'annuncio della tregua di Gaza, la situazione geo-politica nell'area mediorientale sembra ancora molto lontana da una soluzione. Si continua a sostenere la necessità di avere «due popoli, due Stati», ma forse, se consideriamo quanto effettivamente accade, nessuno dei due attori in gioco, né Israele né i palestinesi, lo vuole veramente. Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni internazionali all'università Cattolica e docente presso la facoltà di economia dell'università della Svizzera italiana di Lugano, ieri ospite dei Lunedì del Sancarlino curati da Roberto Chiarini, ritiene che possano essere due le chiavi di lettura del problema ancora scottante. La prima è la «grande continuità», nel fluire dei vari passaggi storici, dello scontro israeliano-palestinese. E, al contrario, la teoria di una «discontinuità» (non da opporre ma da «intrecciare» alla prima per una più ampia interpretazione) rappresentata da quanto successo dal 2001 in poi, ovvero dal cambiamento del quadro di potenza regionale in Medio Oriente, verificatosi con la scomparsa dell'Iraq e la presenza diretta degli Stati Uniti. Intervistato da Anna Della Moretta, giornalista del Giornale di Brescia, Parsi è entrato nel merito delle implicazioni relative all'azione bellica a Gaza, ribattezzata «Operazione piombo fuso» dall'esercito israeliano («espressione - ha puntualizzato il relatore - derivante da una canzoncina ebraica, e non perché indichi le pallottole e la violenza dei conflitti a fuoco»). «Un paradosso - commenta Parsi -: l'iniziativa era stata intrapresa nell'ottica di rendere praticabile lo sbocco al progetto dei due Stati. Oggi siamo di fronte a un governo israeliano che non necessariamente va in quella direzione». Dopo le elezioni in Israele del 10 febbraio, l'autorevole esponente politico Liberman dichiara - ha ricordato Anna Della Moretta - che «non si parla di ritiro di Israele dal Golan». Nell'alternativa fra le due ipotesi - la «grande Israele» o la «mini Palestina» - la dimensione demografica risulta fondamentale. «L'interesse vero degli israeliani a non venire meno alle loro posizioni è dato dal trend demografico e dal fatto che non si fidano degli arabi - nota Parsi -. Gli israeliani sono 6-7 milioni e resteranno tali, mentre gli arabi hanno un tasso di natalità di stampo egiziano: ogni vent'anni raddoppiano. Nel territorio di Israele ci sono già quasi tre milioni di arabi israeliani: un mix che porta con sé la contraddizione in nuce di uno Stato del popolo ebraico, democratico dal punto di vista delle istituzioni formali, ma con una serie di limitazioni». Quali sono - ha chiesto Anna Della Moretta - le ragioni che hanno spinto Hamas ad intervenire in maniera così pesante su Gaza. Secondo Parsi, l'obiettivo «era rompere l'isolamento esterno e garantire il consenso interno»: una strategia però «riuscita solo in parte»; ora «Israele ha bisogno di un eccesso di forza per essere sicuro di poter ribaltare qualsiasi minaccia». Ma come si può concretamente passare da una «condizione di sopravvivenza ad una condizione di sicurezza»?. Parsi riconosce gli sforzi compiuti in passato dall'americano Bush per creare i presupposti politici della pace. Il nuovo presidente Obama identifica nell'Iran il «vero attore del Medioriente», che ha ottenuto i maggiori vantaggi, ma che ora «deve convertirli in supremazia permanente». Non va mai sottovalutato il ruolo dell'Europa, che ha la consapevolezza - afferma Parsi - di un popolo ebraico «da sempre proteso a ritornare alla Terra Promessa». Tuttavia, è indispensabile che «senza nulla togliere alla legittimazione dello Stato d'Israele ad esistere, gli europei assumano il dovere etico nei confronti di un dissidio su cui hanno avuto una responsabilità particolare». Anita Loriana Ronchi

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si discute sull'orario massimo dei professori "in cattedra più di quello che prevede la legge" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Torino La polemica Si discute sull´orario massimo dei professori "In cattedra più di quello che prevede la legge" Professori a 90 o a 120 ore di didattica? Il Senato accademico ha discusso a lungo ieri anche di questo tema e ha approvato una mozione del preside di Lingue, Paolo Bertinetti, nella quale è proposta una profonda riflessione sull´attacco mediatico in corso in questi mesi con l´obiettivo di demolire l´istituzione universitaria. Molti docenti, a onor del vero, si sono astenuti. Altri, una buona parte, hanno approvato. «Gli studenti e le loro famiglie devono sapere che se l´Università è a questo punto ciò non dipende da quei pochi casi scandalosi che giustamente vanno puniti - ha detto Bertinetti - ma da una dissennata politica che per decenni ha impegnato nell´università meno risorse di qualsiasi altro Paese avanzato. E che nell´ultimo anno ha pensato bene di ridurle ulteriormente». Il dibattito riguarda se modificare o no le regole dell´ateneo che prevede come monte ore di didattica frontale da 90 a 120 ore. Mentre una legge del 2005 obbligherebbe ad alzare il tetto a 120 per tutti. «Torino non ha recepito questa norma e a questo punto si sta chiedendo se farlo - ha spiegato il prorettore Sergio Roda - ma la verità è che non cambierebbe in sostanza l´attività che svolgiamo quotidianamente (ben più di 120 ore di didattica). Non ci siamo mai posti il problema visto che non è mai stato chiaro se la legge fosse retroattiva oppure no». Il dibattito sarebbe, secondo i più, di poco conto, dato che con l´introduzione del 3+2 non sarebbe in pratica possibile stare sotto il tetto delle 120 ore. Una soluzione tecnica sarà discussa in una delle prossime riunioni del Senato. (o.giu.)

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costruire l'europa , corso unicef dedicato agli studenti universitari (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 22 - Sassari «Costruire l'Europa», corso Unicef dedicato agli studenti universitari SASSARI. Gli effetti della globalizzazione, le misure per lo sviluppo delle regioni svantaggiate, i rapporti con l'area euromediterranea, le politiche europee per la ricerca e l'innovazione come strumenti per favorire la crescita, l'occupazione e lo sviluppo dei diritti civili e delle persona. Questi gli argomenti che trattati nel 16º Corso multidisciplinare universitario di educazione allo sviluppo organizzato e proposto dall'Unicef assieme all'università di Sassari. Il corso 2009, rivolto agli studenti universitari neolaureati e laureandi e ad altri giovani del mondo dell'associazionismo e del volontariato, ha come titolo specifico «Costruire l'Europa dei Popoli». Ai corsisti è stato proposto un percorso di conoscenza delle istituzioni dell'Unione Europea e di analisi del processo di integrazione e coesione sociale, con particolare riferimento ai diritti umani e ai valori sui quali si fonda la costruzione dell'Europa dei popoli. Inaugurato a fine febbraio, alla presenza del rettore Maida, il corso fa il punto sui traguardi raggiunti nella tutela dei diritti della persona e su alcuni problemi aperti, come la discriminazione delle minoranze, la xenofobia, l'intolleranza, la recessione economica, la sostenibilità ambientale, la tratta degli esseri umani e la violenza nei confronti dei bambini. Problemi per i quali urge trovare soluzioni condivise a livello planetario su un sistema di tutela dei diritti. Il programma di questo corso universitario multidisciplinare, che si svolge nell'aula Germania del Quadrilatero di viale Mancini negli orari dalle 15,30 alle 18,30 (le iscrizioni si ricevono al Punto d'Incontro Unicef in via Duca degli Abruzzi 3, di fronte alla facoltà di Lettere, 079.278981), si articola secondo un calendario prestabilito e ripartito in tre diversi moduli. Alla conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione che può essere utilizzato anche come credito formativo. Già iniziato e concluso il primo modulo che ha visto le relazioni di Armando Savignano, dell'università di Trieste, su «Discriminazione e valorizzazione delle differenze: come si diventa cittadini europei» e di Luca Contini (Sardegna Ricerche) su «Ricerca e innovazione nell'Unione Europea» e poi son seguite le relazioni su «Come rispondere alla crisi attuale in materia di recessione» del docente di Scienze Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su «L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su «Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il terzo modulo, previsto a maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e si concluderà con le tesine degli studenti, il 18 maggio. Le iscrizioni, e eventuali informazioni, anche on line sul sito dedicato: www.unicef.it. Roberto Spezzigu

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incontro sui valori della costituzione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

ALL'AUDITORIUM ZANON Incontro sui valori della Costituzione L'istituto Zanon, con il preside Antonio Colussi (foto) e i docenti di scienze giuridiche ed economiche, ha accolto la proposta del progetto ministeriale Cittadinanza e Costituzione. La scuola ha cosí organizzato un ciclo di incontri con personalità del mondo giuridico ed economico. Oggi, dalle 8.30 alle 10.30, nell'auditorium della scuola, la dottoressa R. Ninin, professore associato di Diritto del lavoro all'università di Trieste, tratterà per le classi quarte il tema del Contratto di lavoro: nuove tipologie.

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ateneo, "tesoretto" bruciato in 5 anni. lagalla: "ora tagli" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Palermo Minori finanziamenti statali, aumenti contrattuali, mutui per l´edilizia: così sono svaniti 177 milioni del fondo di riserva. Oggi il cda discute il piano di rientro Ateneo, "tesoretto" bruciato in 5 anni. Lagalla: "Ora tagli" Minori finanziamenti statali, aumenti contrattuali, mutui, contenziosi: così in cinque anni l´Università ha bruciato i 177 milioni del fondo di riserva. Oggi il Cda discute il piano di rientro. Il rettore Lagalla scrive ai docenti annunciando i tagli. FRASCHILLA E ROMANO A PAGINA V

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danilo tassin in pensione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Palmanova. Dopo 34 anni alle dipendenze dell'Ass Bassa friulana Danilo Tassin in pensione PALMANOVA. Dal primo marzo il dottor Danilo Tassin è andato in quiescenza dopo 41 anni di lavoro di cui 34 alle dipendenze dell'Ass Bassa friulana. Entrato in Ospedale nel 1975 come assistente sociale, è passato nel 1980 nell'area alcologica ed è venuto in contatto con il prof. Hudolin e la sua scuola professionale e di pensiero, diventandone stimato allievo e, nel tempo, apprezzato e importante collaboratore per lunghissimi anni. Ha quindi introdotto e sviluppato in Regione, e nell'Ass 5 in particolare, tale approccio ai problemi alcol-correlati applicando e diffondendo la metodologia terapeutica del lavoro di rete. Contestualmente, ha sostenuto e favorito lo sviluppo di un'organizzazione di club per il trattamento dell'alcolismo (oggi rappresentati dall'Acat) che ancora rappresenta una delle più significative applicazioni di welfare comunitario in Regione, anticipando di anni quel mix pubblico-privato e sociale-sanitario, nel trattamento dei problemi di salute, oggi così diffusamente richiamato nei piani e programmi socio-sanitari. Commenta il dottor Giancarlo Corrente: «Si è trattato di un percorso professionale altamente remunerativo sul piano della qualità del lavoro e della soddisfazione individuale ma non altrettanto in termini di riconoscimento professionale. Nonostante gli evidenti risultati del metodo Hudolin in questo territorio e la rilevanza del problema alcologico in Regione, Tassin ha assistito dal suo posto di lavoro ad una programmazione e gestione del problema segnata da una riduzione delle risorse umane e strumentali assegnate, con conseguente marginalizzazione operativa del servizio». Nel ricordare la vicenda professionale e pubblica del dott. Tassin va anche sottolineato che egli, nato e da sempre residente a Ruda, si è anche impegnato -e continua a farlo- come amministratore locale per il proprio Comune e per l'Ambito della Bassa. Monica Del Mondo

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stipendi, contratti e contenziosi bruciati 177 milioni in cinque anni - antonio fraschilla (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Palermo L´ex rettore Il fondo di riserva Stipendi, contratti e contenziosi bruciati 177 milioni in cinque anni Questa non è un´azienda come altre: non potevo risparmiare riducendo il numero degli studenti Uscite in aumento e finanziamenti fermi così si è creato il buco nei conti dell´Ateneo ANTONIO FRASCHILLA Un ateneo che dal 2002 a oggi ha vissuto al di là delle proprie possibilità. è l´università di Palermo, che in cinque anni ha bruciato 177 milioni di euro del fondo di riserva, accumulato grazie ai risparmi degli anni precedenti. Il tutto per cercare di far quadrare i conti e chiudere i bilanci in pareggio. L´ultimo, quello del 2007, ha registrato un disavanzo di 30 milioni di euro, nel 2006 il deficit era di 35 milioni di euro, nel 2005 di 55 milioni e nel 2004 di 13 milioni. Peccato che adesso il fondo di riserva sia ridotto ad appena 660 mila euro, come hanno scritto i revisori dei conti nel luglio scorso, con il bilancio di previsione 2008 che però di milioni di euro contava d´impegnarne 50: soldi che nei fatti non ci sono. Da qui il buco che rende impossibile, al nuovo rettore Roberto Lagalla, chiudere il consuntivo 2008, con il direttore amministrativo fresco di nomina, Vincenzo Petrigni, che si è dimesso senza alcun preavviso, a quanto pare per le difficoltà riscontrate nel mondo accademico ad avviare tagli e quindi sacrifici per tutti: professori, amministrativi e studenti compresi. Ma perché l´università dal 2002 a oggi ha iniziato a registrare perdite milionarie? Quali sono i settori che hanno drenato maggiori risorse in questi ultimi anni? E, soprattutto, perché non è stato mai varato un piano di riduzione della spesa? Il rettore Lagalla, nella lettera inviata ai docenti, punta il dito contro le minori entrate dallo Stato e allo stesso tempo l´incremento degli oneri stipendiali a carico del bilancio interno. Oneri che dal 2003 al 2008 Lagalla conteggia in 75 milioni di euro in più. A questi, poi, si aggiungono gli investimenti nel settore edilizio che tra mutui e finanziamenti erogati hanno pesato, nello stesso periodo, per altri 50 milioni. Si devono poi sommare altri costi aggiuntivi, come i 5 milioni di euro per il contenzioso per gli espropri dei terreni di viale delle Scienze nei quali è stato costruito il padiglione "Gregotti", o i 320 mila euro erogati all´ex direttore amministrativo Giacomo Minuti che ha vinto una battaglia legale iniziata all´indomani della revoca del suo incarico voluta dall´allora rettore Giuseppe Silvestri. Nel frattempo, mentre l´Ateneo si trovava ad affrontare questi costi crescenti, i trasferimenti statali sono rimasti sostanzialmente fermi intorno alla soglia dei 245 milioni di euro: soldi che non sono più bastati a far fronte agli aumenti contrattuali, che portano oggi la spesa corrente ad essere occupata quasi all´80 per cento dalle buste paga dei docenti (89 milioni di euro), dei ricercatori (33,4 milioni) e del personale tecnico amministrativo (52 milioni). Il buco quindi era prevedibile, visto che da diversi anni l´università spendeva più di quanto incassava, in gran parte per aumenti contrattuali e per i finanziamenti nel campo edilizio. Rimane da capire perché non è stato varato prima un piano di contenimento dei costi, a partire dai tagli alle consulenze a pioggia erogate dai dipartimenti, che riempiono 155 pagine fitte d´incarichi anche per assistenti tecnici d´amministrazione (quando al suo interno l´università conta 2.500 dipendenti amministrativi). Oppure riducendo i contratti fatti a docenti chiamati negli ultimi anni anche per far fronte al proliferare dei corsi. «L´università non è un´azienda, uno stipendificio, ma un centro di produzione culturale che non potevo ridimensionare, riducendo il numero degli studenti - dice l´ex rettore Silvestri - La verità è che governo nazionale dal ‘99 stanzia sempre gli stessi fondi, a fronte di spese crescenti: sui fondi all´edilizia, preciso che quei soldi erano vincolati». Di certo c´è che il collegio dei revisori dei conti, lo scorso anno, aveva lanciato l´allarme invitando il rettore Silvestri a varare «una politica di rigore»: anche perché tra i residui attivi sono stati inseriti crediti difficilmente riscuotibili, come i 29 milioni di euro pagati come interessi sul mutuo per la costruzione del Policlinico. I revisori, quindi, avevano invitato il rettore a reperire nuove entrate. Un esempio? Incrementando i proventi da «opere d´ingegno e brevetti» che teoricamente un centro di ricerca allargato, com´è l´Università, dovrebbe garantire: l´ateneo di Palermo, in questa voce, ha inserito nell´ultimo bilancio una cifra simbolica di 76 mila euro, cioè nulla, a fronte di una spesa annua per ricerca e didattica di 12 milioni di euro.

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fuga da trapani "noi, gli isolati" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina X - Palermo FUGA DA TRAPANI "NOI, GLI ISOLATI" I talenti vanno via ma crescono le librerie La spesa annua di ogni cittadino per i consumi culturali è pari a 4 euro I pizzini della legalità di Coppola sbarcano a Scampia. Un sito Internet sul mare (segue dalla prima di cronaca) Comincia dalla libreria "Il pozzo di Giacobbe" di corso Vittorio Emanuele questo viaggio nella cultura di provincia. Il book shop gestito da Crispino Di Girolamo è davvero unico. In uno stanzone i libri, nell´altro centinaia di statue di gesso e d´argento, padre Pio in tutte le misure, ma anche madonne, Cristi, San Giuseppe, bambinelli, qualche Sant´Alberto, patrono della città, e angeli in tutte le posture. Tra tanti convitati di gesso, alcuni intellettuali in carne e ossa, radunati da "Repubblica" per decrittare i segni su quel filo che collega passato, presente e futuro. Sono Ninni Ravazza, affabulatore di storie di mare, Giacomo Pilati, scrittore di storie di terra, Antonio Sammartano, artista e organizzatore di mostre, Salvatore Mugno, critico letterario e autore di un irriverente libello che raccoglie le lettere del superlatitante Matteo Messina Denaro, Nino De Vita, poeta, archeologo di parole antiche, che disseppellisce dalla memoria della sua Cutusìo, contrada di fronte allo Stagnone di Marsala; Fabio Marino, fotografo, Franco Consales, filmaker, Salvatore Coppola, eccentrica figura di editore che cura l´intero ciclo del libro - impagina, stampa a casa sua su ordinazione, e poi distribuisce ogni volume in tutta l´Isola - e, infine il padrone di casa Crispino Di Girolamo, anche lui atipico: con un marchio editoriale - appunto "Il Pozzo di Giacobbe" - pubblica Bibbie, vite di santi e libri di chiesa e con il suo nome stampa collane di testi rigorosamente laici e caparbiamente antimafiosi. Sul banco degli imputati finisce subito Salvatore Costanza, storico e giornalista, figura di riferimento degli ultimi quarant´anni per più generazioni di intellettuali locali. «è lui l´ago della bilancia tra il vuoto che c´era prima e quello che si spalanca dopo - dice Ninni Ravazza, autore del bellissimo "I corallari", che racconta l´epopea della pesca dell´oro rosso nei mari di Trapani - Non è cresciuta una vera classe di studiosi, questo è il punto. Ed è un problema per la città: all´orizzonte non si vede un trentenne che possa prendere il posto di Costanza, ricevendone il testimone. Non è certo sua la colpa, ma così è». «Costanza - rilancia Mugno - è una figura di studioso fuori stagione, lontano dalle problematiche culturali di oggi. Ormai è il tempo dei saperi settorializzati. Non più un unico contenitore di conoscenza enciclopedica, ma tanti esperti e tanti artisti: scrittori, illustratori, pittori, cineasti o semplici animatori del web». Come ad esempio quel sito Internet sul mare, creato da Marino e Ravazza, diventato punto di riferimento per gli appassionati di tutta Italia (www. cosedimare. com). «Qui sopravvive solo chi fa da sé - dice Giacomo Pilati, autore di penetranti interviste a donne siciliane e del romanzo "Minchia di re" da cui è stato tratto un film - Non c´è nessun collegamento tra me, ad esempio, e altri che con me condividono la passione per la scrittura, o che hanno un ruolo nell´ambito della vita culturale. Non c´è alcuna rete, alcun sistema che diventi punto di incontro di tanti. Sarà pure un controsenso, ma per me l´isolamento trapanese è fondamentale. Questo luogo neutro, che non solo è ostile ai suoi stessi residenti, ma che non offre alcun paracadute a chi ha voglia di mettersi alla prova, mi consente di estraniarmi e trovare la mia strada. La rabbia della solitudine è la mia più fertile ispirazione. Infatti, se mi fossi trovato a Palermo, dove i punti di incontro bene o male ci sono, probabilmente non avrei scritto nemmeno un rigo. Questa solitudine per quanto mi riguarda è la molla della mia creatività. è quella che mi dà la spinta a fare». Salvatore Mugno non è d´accordo: «è una magra consolazione. Sarebbe utile a tutti un collegamento. Invece ci crogioliamo in questa dimensione di anarchia, dove ognuno procede in ordine sparso. Senza una rete, non c´è confronto, non c´è scambio, in parole povere non c´è crescita». Dove si annida oggi questa cultura parcellizzata a Trapani? Gli editori, abbiamo detto; Di Girolamo in undici anni ha già pubblicato oltre trecento titoli, un record e continua a cercare agganci con altre realtà editoriali nazionali e università. I suoi libri, soprattutto quelli su tematiche religiose, cominciano ad avere una diffusione capillare in tutta Italia grazie alla distribuzione Dehoniana. Coppola, un centinaio di testi in 25 anni di attività, nel suo covo annidato nel centro storico di questa Trapani rinata, da un lato continua il suo lavoro di talent scout in tutta l´Isola, di coedizioni con case straniere e dall´altro esporta il suo metodo artigianale fuori. «Vengo da Napoli, dove ho installato a Scampia, regno della camorra, un macchinario per stampare. Ho realizzato una piccola fabbrica di pizzini della legalità. Come quelli che negli ultimi tempi ho distribuito a migliaia nel nostro territorio. è anche una prova concreta di impegno per contrastare in qualche modo la criminalità, a Trapani come a Scampia». Franco Consales, ha lavorato tanti anni fuori, partecipando a una sfilza di rassegne cinematografiche internazionali. Con filmati non solo su Trapani, ma anche sulla Birmania e sull´Africa. «Ora però ho deciso di ritornare nella mia terra - dice - Comincio da capo e soprattutto spero di dare una scossa all´ambiente». In cima ai pensieri di Antonio Sammartano c´è invece il sogno di una fondazione per la cultura che coordini tutte le iniziative della zona. «Ma a chi proporlo se Comune e Provincia sono sorde a ogni sollecitazione?». «Mentre a San Vito Lo Capo - dice Pilati - ogni anno riusciamo ad allestire un ricco calendario di incontri con gli autori, a Trapani ogni volta ci sentiamo dire che soldi non ce ne sono. Ho presentato i miei libri in tutta l´Isola, mai nella mia città». Un dato esprime tutta la drammaticità: a Trapani, secondo le statistiche del "Sole 24 ore", ogni cittadino spende per la cultura appena 4 euro all´anno. «L´amministrazione l´anno scorso ha speso milioni per la mostra di Caravaggio - dice Sammartano - e non investe un euro sui giovani talenti». In tanti la loro strada l´hanno trovata fuori. Diego Mormorio, storico della fotografia, autore tra l´altro di "L´invenzione fatale" e del recentissimo "Meditazione e fotografia" (pubblicato da Contrasto), ha puntato su Roma, città che gli ha fornito gli stimoli e i contatti giusti per affermarsi. Ogni tanto ritorna a casa «per non allentare i contatti con le radici». Il miglior jazzista trapanese, Andrea Alberti, vive a Roma, ogni anno torna nella sua città - e che fatica convincere gli amministratori a dargli via libera - per un concerto, malpagato e forse mal tollerato. Un altro musicista affermato è Mauro Carpi, che lavora più che altro fuori: con la sua band partecipata infatti ai più importanti festival jazz del mondo. La schiera dei pittori ha come capofila Carla Accardi, artista affermata a livello nazionale. Vive a Roma come Giuseppe Modica, ordinario di Pittura presso l´Accademia di Belle arti della capitale. Ha esposto in tutta Italia; di lui si sono occupati i critici che contano, mettendone in evidenza la capacità di evocare, di alludere a un intero mondo con frammenti di visioni spesso geometriche. Lavorano con la luce e i colori della loro isola e nella loro isola Enzo Patti e Salvino Catania. Il fronte dei poeti, per la verità alquanto vulnerabile, è tenuto da Nino De Vita e Gianni Diecidue. Il primo ormai è al centro dell´interesse della critica nazionale. Il suo lavoro poetico sul dialetto è un punto significativo di quella lunga linea che parte da Federico II e arriva a Buttitta. L´emigrazione è ancora un tema che ispira da queste parti. Antonino Cusumano, antropologo, autore, in tempi non sospetti, del libro "Il ritorno infelice" sui flussi migratori in Sicilia, fa l´animatore culturale a Mazara del Vallo organizzando per l´istituto Euro-arabo, convegni e incontri con gli scrittori. Vito Piazza, di Partanna, professore di Psicologia dell´inserimento all´Università di Milano, ha pubblicato con Sellerio "Milanesi non si nasce", questa volta, facendo pendant con Cusumano, sull´immigrazione. Tra stanziali, fuoriusciti e pendolari della cultura, Trapani, al di là delle facciate del centro rimesse in ghingheri, in qualche modo fa fatica a scuotersi. Qualche segno di vitalità non basta per sentirsi sull´onda alta. «La cosa che più ci conforta - dice Ravazza - è l´apertura di quattro librerie in questa stessa strada, corso Vittorio Emanuele. Un piccolo segno ci rincuora». L´Università non aiuta a dare quel colpo di reni che servirebbe. «è diventata una fabbrica che produce solo avvocati - dicono i nostri intervistati - Chi ha altri interessi deve andare via. è una sorta di stipendificio per docenti, che tra l´altro arrivano, fanno la lezione e scappano subito via. Quando si intraprende una nuova strada lo si fa in modo maldestro. Ad esempio, hanno aperto una facoltà di Archeologia navale, ma nessuno dei laureati ha trovato mai lavoro. L´America´s Cup ha dimostrato che il turismo paga, ma a quanto pare, l´Università non se n´è accorta» A sentire gli intervistati - alcuni laici incalliti - solo la chiesa locale esprime un certo dinamismo. Il braccio destro del vescovo Miccichè, don Liborio Palmeri, animatore del museo "diArt", dove accanto a opere di ispirazione religiosa figurano pitture profane, gioca su più piani per accreditare la sua struttura come punto di riferimento cittadino. Mostre, ma anche cineclub con film irrituali per il contesto ecclesiastico come "Paranoid Park". E ora perfino una biblioteca per bambini "Il piccolo principe" (in via Cosenza 90). Il fondo libri si sta creando con il sistema della donazione: chi vuole regalare uno o più testi li compra in una delle librerie e poi i librai provvedono a recapitarli.

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il metrò sotterraneo è inutile e costoso - mauro lissia (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Cagliari «Il metrò sotterraneo è inutile e costoso» Perché la spesa sia corretta 130mila passeggeri al giorno «Un solo intervento non risolve il problema del traffico urbano» MAURO LISSIA CAGLIARI. L'Università boccia i 18 chilometri di metro sotterranea per i quali il Comune vorrebbe spendere 451 milioni: secondo i docenti del Crimm, il Centro ricerche modelli di mobilità del dipartimento d'Ingegneria del territorio, rappresentano «un intervento sovradimensionato rispetto alla domanda reale». Perchè la spesa sia giustificabile dovrebbero usarla 20 mila passeggeri all'ora anzichè gli attuali 2500. I cinque docenti - Elisabetta Cherchi, Paolo Fadda, Gianfranco Fancello, Italo Meloni e Mario Olivari - attaccano il progetto sulla base di dati e di riferimenti scientifici, partendo da una premessa: «I fenomeni complessi, come dimostrano tutti gli studi in tutto il mondo, non si risolvono con un singolo intervento ma con una pletora di interventi, che agendo sinergicamente sulle varie componenti del fenomeno concorrono al raggiungimento di obbiettivi comuni». La nota del Crimm non lascia spazio a dubbi: «Le analisi quantitative, gli studi e i piani che all'interno dell'università sono stati elaborati dimostrano che la domanda di mobilità che si sviluppa ogni giorno nell'area cagliaritana non presenti livelli quantitativi tali da giustificare la presenza di un metro sotterraneo». La conferma è nei numeri: «Il metro sotterraneo Avg (Authomatic Vehicle Guide) è un tipo di sistema di trasporto collettivo di massa che viaggia su sede propria esclusiva, protetta, interamente in galleria, che può arrivare a soddisfare anche più di 20 mila passeggeri per ora per senso di marcia sull'itinerario su cui insiste». Il metro Avg «consente di realizzare frequenze elevatissime» e quindi «considerando che ogni convoglio trasporta mediamente 300-400 passeggeri in un'ora, Avg può trasportare 18.000-24.000 passeggeri per ora e per senso di marcia». Secondo i docenti del Crimm «se non si raggiungono tali valori di traffico non ha alcun senso logico realizzare sistemi di questo tipo. Non è corretto utilizzare questi sistemi con frequenze dell'ordine di cinque minuti che ridurrebbero la capacità a 3600-4800 passeggeri all'ora, in linea con le esigenze della città, ma che potrebbero essere mantenute anche dagli autobus su corsie riservate o da altri sistemi». Secondo il Crimm «un'altra prerogativa dei metro Avg è che consentono di soddisfare una domanda concentrata temporalmente, con forte concentrazione nell'ora di punta, per raggiungere i livelli di flusso adatti al sistema». Cagliari però non sembra averne bisogno: «La città (160 mila abitanti) e la sua conurbazione (almeno altri 100 mila) non presentano una configurazione insediativa capace di generare flussi di traffico di questo valore, caratterizzandosi con insediamenti diffusi ed estensivi e nessuna forte concentrazione spaziale di attività. La popolazione residente in un raggio di 500 metri di percorso pedonale dalle stazioni individuate non supera i 90 mila abitanti, mentre quella rientrante nei trecento metri, il percorso medio accettato dagli utenti per raggiungere a piedi la fermata, è di appena 60 mila abitanti e 28 mila addetti». Secondo i docenti «solo il 30% degli abitanti si sposta nella fascia di punta del mattino, la maggior parte utilizza l'auto privata. Facendo due calcoli aggregati e sommari si evidenzia come gli spostamenti raggiungono valori molto inferiori a quelli necessari per giustificare un tale sistema». Gli spostamenti potenziali calcolati sulla popolazione servita risultano pari a circa 3000 passeggeri all'ora. Questo valore rapportato al giorno corrisponde a circa 20 mila passeggeri ed all'anno quattro milioni e mezzo (su 13,2 km di linea), un dato in linea con quanto annualmente il Ctm dichiara di trasportare su un bacino di circa 335 mila abitanti e sull'intera sua rete di 480 chilometri e 29 linee (38 milioni di passeggeri all'anno) comprese quelle extraurbane (Decimo, Assemini ed Elmas) e le stagionali per il Poetto». Quindi «per giustificare il metro Avg la domanda giornaliera di 20 mila passeggeri dovrebbe essere concentrata in un'ora, in un giorno dovrebbero viaggiarci 130 mila passeggeri ed in un anno circa 30 milioni di persone, l'80% di quelle che il Ctm dice che viaggiano su tutta la sua rete (480 km contro i 13,2 km del metro sotterraneo proposto)». Il carico totale di passeggeri potenziali calcolato all'ora di punta «è stato stimato in circa 2500 passeggeri, quantità - è scritto - notevolmente inferiore a quella soddisfabile con il metro (20 mila)».

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il nord che esiste al festival delle città impresa - paolo giaretta (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - Altre Il Nord che esiste al Festival delle città impresa PAOLO GIARETTA In questi giorni chi ha voluto ha potuto vedere il Nord Est che c'è. Il Festival delle città impresa, che ha coinvolto cinque medie comunità del Nord Est all'insegna di «innovare per vincere la crisi» non è stata solo l'occasione di sentire idee e analisi importanti, con personalità di alto livello delle istituzioni, dell'economia e della cultura. E' stato un modo per capire come è cambiato il Nord Est e quante risorse può esprimere. Basta solo abbandonare quella rappresentazione di se stessi oscillante tra una retorica autocelebrativa che riguarda il passato ed un atteggiamento spaventato verso il futuro che una cattiva politica coltiva senza senso di responsabilità. Basta mettere a sistema quelle eccellenze che nel campo della produzione, dell'organizzazione economica, della ricerca e dell'innovazione amministrativa il Festival ha voluto mostrare. L'altro giorno a Borgoricco, nel bel teatro progettato da Aldo Rossi realizzato da una amministrazione comunale lungimirante, il direttore di una testata nazionale come il «Mondo» osservava: «strana gente voi veneti: ho sentito un sindacalista accettare la sfida della riforma della pubblica amministrazione, un esponente dell'opposizione fare proposte concrete e un rappresentante della maggioranza riconoscere il contributo dato dall'opposizione per riformare il settore pubblico». E Giuseppe Morandini, presidente nazionale della piccola industria, vedendo la bella esperienza dell'Unione dei Comuni del Camposampierese ha esclamato: «ma qui il territorio batte Roma tre a zero». I risultati vengono se ci decidiamo a guardare al futuro con coraggio, senza paure e senza nostalgie, come stanno facendo del resto tanti veneti dentro le imprese, nelle università e nei centri di ricerca, nelle amministrazioni locali, nel sindacato e nelle associazioni di categoria. La crisi globale non sarà una parentesi. Ne uscirà cambiato il mondo. Si dovrebbe chiudere (si spera) il dominio della finanza speculativa, della ricchezza di carta, e ritornare, anche se profondamente mutato il ruolo della buona produzione di beni e servizi, con una maggiore attenzione alla sostenibilità del sistema economico, anche in relazione al suo impatto con le risorse ambientali. Ci sarà una richiesta non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito: buona istruzione, buona sanità, un ambiente tutelato, energia, infrastrutture materiali e immateriali. Si è spinto molto negli ultimi decenni in direzione del consumo dei beni privati. Si è fatto credere che di beni pubblici non ci fosse più bisogno. Abbiamo visto cosa è successo. In questo nuovo contesto il mondo resta globale ma acquisiscono forza l'efficienza delle nicchie territoriali. Per questo ci sono nuove opportunità per un nord est aperto ed innovativo. Oltre i distretti produttivi che tanto hanno dato alla crescita del Nord Est serve la buona alleanza tra reti di impresa e reti di città, per citare il titolo di una bella ricerca dell'Associazione Master promossa dall'Università di Padova. Proprio il Festival Città Impresa e la ricerca che ho citato dimostrano che buoni esempi ce ne sono molti. Serve però che lo Stato (e la Regione) li sappiano riconoscere e premiare. Il territorio si sta riorganizzando sotto molte forme (Unioni di Comuni, Piani Territoriali d'Area, Intese programmatiche d'area, ecc.) e produce innovazione anche sotto il profilo delle istituzioni pubbliche. Certo sarà importante quello che potrà portare un buon federalismo, ma da subito occorre premiare e premiare in modo robusto chi si sta dando fare. Ma i soldi sono andati al Comune di Catania piuttosto che alle esperienze di buon governo che il nord est ha messo in campo, si prevede l'improbabile «area metropolitana» di Reggio Calabria invece di sostenere le trasformazioni innovative del Nord Est.

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i costruttori edili chiedono aiuto al comune (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Lucca I costruttori edili chiedono aiuto al Comune L'Ance: «Si incrementi la trattativa privata negli appalti» LUCCA. Sfruttare quanto più possibile la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro, e valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing. Sono queste le richieste di Stefano Varia, presidente dell'Associazione costruttori edili della Lucchesia e della Toscana, rivolte al Comune per aiutare un settore particolarmente colpito dalla crisi globale. «L'intento di Ance Lucca - dice Varia - è quello di rimarcare l'importanza che anche le stazioni appaltanti agiscano per la ripresa del settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente cantierabili, sia utilizzando gli strumenti normativi che consentono di ricorrere a forme di affidamento dei lavori più snelle, che possano ridare ossigeno al comparto». Su mandato del consiglio direttivo della sezione edili, Stefano Varia ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci di Pietrasanta e di Lucca, nonché i vertici della Geal, per rappresentare le difficoltà del settore e illustrare le proposte delle imprese, che ribadiscono la necessità di utilizzare, ogni volta sia possibile, la trattativa privata; di scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa; di valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing e il leasing in costruendo, vantaggiose perché consentono di superare i limiti imposti dal patto di stabilità. «Dagli incontri - dice Vaira - è emersa la disponibilità delle amministrazioni per procedere speditamente verso l'obiettivo di rimettere in moto un settore che, come noto, è un volano per l'intera economia». «C'è ora da augurarsi che ai buoni propositi seguano le azioni perché, torno a ripetere, l'obiettivo deve essere comune; comunque noi continueremo a chiedere di incontrare le amministrazioni - sottolinea Stefano Varia - Ci sembra molto positiva la scelta del Consorzio di bonifica Versilia-Massaciuccoli, che nell'ottica di definire azioni volte a contenere gli effetti di questa congiuntura negativa, ha deliberato di procedere ai pagamenti dei certificati di pagamento sui Sal e all'emissione dei certificati di pagamento dei lavori senza attendere i limiti imposti dalla legge (30 e 45 giorni), oltre che di destinare gli avanzi di amministrazione a lavori di manutenzione ordinaria. è questa la direzione giusta - continua Varia - e abbiamo già chiesto al Consorzio di bonifica Auser-Bientina di adottare soluzioni simili, che ci aiuteranno a superare la situazione».

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gli enti locali aiutino l'edilizia (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

STEFANO VARIA «Gli enti locali aiutino l'edilizia» VIAREGGIO. Anche gli enti locali possono dare ossigeno all'edilizia, che sta soffrendo in maniera particolare la crisi dell'economia. Il "segreto" sta in un mix di snellimento delle pratiche burocratiche e di investimenti in opere pubbliche, magari con la partecipazione dei privati. Lo sostiene l'associazione dei costruttori edili di Lucca, il cui presidente Stefano Varia (che è a capo della categoria anche nell'intera Toscana) dell'importanza che anche le stazioni appaltanti possono avere per la ripresa del settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente cantierabili, sia utilizzando gli strumenti normativi che consentono di ricorrere a forme di affidamento dei lavori più snelle, che possano ridare ossigeno al comparto. Su mandato del consiglio direttivo della sezione edili, Varia ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci di Pietrasanta e di Lucca per rappresentare le difficoltà del settore e illustrare le proposte delle imprese, che ribadiscono la necessità di utilizzare, ogni volta sia possibile, la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500.000 euro. Non solo: gli edili suggeriscono di scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e di valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing e il leasing in costruendo, che consentono di superare i limiti imposti dal patto di stabilità. «C'è ora da augurarsi - dice Varia - che ai buoni propositi seguano le azioni perché l'obiettivo deve essere comune. Ci sembra molto positiva la scelta del consorzio di bonifica Versilia-Massaciuccoli che deliberato di procedere all'emissione dei certificati di pagamento dei lavori senza attendere i limiti imposti dalla legge (30 e 45 giorni) e di destinare gli avanzi di amministrazione a lavori di manutenzione ordinaria».

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il professore cagliaritano non ha più notizie di uno zio abruzzese - roberto paracchini (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Felice Di Gregorio, geologo e ambientalista Il professore cagliaritano non ha più notizie di uno zio abruzzese ROBERTO PARACCHINI CAGLIARI. «Alle quattro di mattina mi ha svegliato la suoneria del telefono: mi hanno chiamato da Lucoli. Io sono nato lì, in Abruzzo. Mi hanno informato del terremoto e del disastro... Ho poi saputo che non si riesce ad avere notizie di uno zio», Felice Di Gregorio, già direttore del dipartimento di geologia dell'università di Cagliari ed ex presidente regionale di Italia Nostra, è preoccupatissimo. «Non solo per i parenti di Lucoli - afferma - un piccolo paese di meno di mille abitanti che si trova in provincia di L'Aquila, ma per quelli che vivono nel capoluogo e che abitano proprio nel centro storico». Nonostante diverse telefonate «non sono riuscito a mettermi in contatto con tutti i miei familiari», continua con la mente verso quella tragedia che lo mette a disagio perchè in questo momento si trova lontano: «Aspetto notizie, forse parto», afferma. Raggiunto in tarda mattinata dal cronista, Di Gregorio precisa come, «purtroppo, quella sia da sempre una zona sismica: ricordo che da ragazzo, tante volte, siamo usciti di corsa fuori casa per ripararci sotto le tettoie o rifugiarci in giardino. Nel mio paese, come in tanti altri centri storici di quella zona, le abitazioni sono antiche, la nostra è del Settecento, storicamente importanti ma costruite con criteri non adatti a questi fenomeni». Il docente di geologia si distrae: squilla un altro telefono e Di Gregorio chiede di essere richiamato. Ma le notizie che voleva sapere, riferirà poco dopo, non sono arrivate. Tra L'Aquila e Lucoli, Di Gregorio ha una sorella, tre nipoti, più vari cugini e zii. «Ma non si riesce ad avere informazioni - continua - la rete telefonica funziona male». Il professore è sulle spine. «Da Lucoli mi hanno informato che un giovane conoscente, svegliato dal terremoto, si è messo in auto per andare dalla madre che si trovava lì vicino. Ma è uscito fuori strada ed è morto... Sì, non si tratta di un fatto causato direttamente dal sisma, ma certamente in modo indiretto». Di Gregorio ha fatto i suoi studi a L'Aquila, sino al biennio dell'università, poi si è trasferito a Cagliari, ma tutti gli anni trascorre una parte delle sue ferie nel suo paese. Ora è in ansia: sia perchè non sa niente di un parente e sia perchè possono esservi dei danni non evidenti, e le case essere diventate pericolose. Poi il geologo ricorda Avezzano, che si trova tra Lucoli e L'Aquila: «Nel 1915 venne raso al suolo e vi furono decine di migliaia di morti. Sì - ripete - purtroppo è una terra sismica e questo andrebbe sempre tenuto presente». I racconti che gli hanno fatto i parenti parlano di macerie, incredulità, paura, disperazione... «In situazioni simili è difficile pensare. Ognuno cerca i suoi parenti sperando che non gli sia capitato niente».

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convegno sui sistemi antisismici (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Gorizia Convegno sui sistemi antisismici Amministratori e professionisti parteciperanno a un summit internazionale Previsto in città un laboratorio capace di diventare un punto di riferimento All'indomani del terribile sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, domani si terrà un convegno internazionale proprio sull'ingegneria antisismica, presso la sala della Torre della Fondazione Carigo, a partire dalle 10: sarà pubblicamente illustrato il progetto redatto dal Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia e recentemente presentato in Regione nell'ambito del progetto di collaborazione territoriale europea Italia-Slovenia. Alla presentazione parteciperanno l'assessore regionale all'Università Alessia Rosolen (nella foto), le autorità locali, i presidi delle facoltà di Architettura e di Ingegneria dell'ateneo triestino, Borruso e Camus. Interverranno il direttore del Master in Ingegneria antisismica delle costruzioni, Amadio, i professori Faganel e Gattesco, docenti presso la stessa Università, nonché Miha Tomazevic, direttore dell'Istituto di ricerca nazionale sloveno per l'ingegneria civile Zag di Lubiana e autorità di fama mondiale in tale settore. Il progetto prevede come partner il Dipartimento d'ingegneria civile e ambientale e il Dipartimento di progettazione architettonica e urbana dell'Università di Trieste, lo Zag lubianese, il Virs Primorske (Centro superiore di ricerca del Litorale) di Nuova Gorizia, la Sdag di Gorizia, l'Associazione industriali della provincia di Gorizia e l'Agenzia di sviluppo regionale di Nuova Gorizia. Esso ha come obiettivo principale la costruzione di una rete di specialisti e di laboratori, che partendo dal Master sull'ingegneria antisismica, già attivato a Gorizia all'insegna della cooperazione territoriale, offra con la sua attività un'importante base scientifica alle scelte sugli interventi necessari per la prevenzione del rischio sismico nell'area di programma e nei territori a essa vicini. Al fine di rispondere in modo complementare alle esigenze del territorio, il progetto prevede la costruzione di un nuovo laboratorio di ingegneria antisismica con sede in Gorizia, in grado di diventare il punto di riferimento per le attività industriali, produttive e di ricerca in campo antisismico del Nord-Est d'Italia e il potenziamento del laboratorio dello Zag di Lubiana e del laboratorio del Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell'Università di Trieste con riferimento al settore dell'Ingegneria antisismica. Prevede inoltre l'individuazione di tecniche non distruttive idonee a identificare il reale comportamento delle strutture e infrastrutture tipiche dell'area e la messa a punto di tecniche innovative di intervento antisismico sulle strutture industriali e sulle infrastrutture. L'evento si prefigge lo scopo di far convergere l'attenzione su di un'iniziativa effettivamente meritevole di superare le successive fasi di approvazione per ottenere, grazie all'auspicato appoggio regionale, il finanziamento comunitario necessario alla sua realizzazione.

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progetti di cooperazione con il brasile (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pisa Progetti di cooperazione con il Brasile Riguardano agricoltura e agriturismo, docenti in missione PISA. Nell'ambito dell'accordo di cooperazione tra l'Ateneo, Itaipù Binazionale e l'Università Federale del Paranà, una delegazione composta dai professori Roberto Spandre (Scienze), Marco Mazzoncini (Agraria), Giovanni Balestrieri (Economia), Leonardo Pasquali (Giurisprudenza) e Giuseppe Giordano Muziarelli (Agriturist-Toscana) è andata in Brasile, a Curitiba, la capitale del Paranà. Cooperazione accademica. Oltre a una serie di visite e di incontri istituzionali, la missione è stata finalizzata alla riunione tecnica per lo start-up di due progetti di cooperazione accademica internazionale, coordinati dai professori Marco Mazzoncini e Roberto Spandre. Agricoltura e agriturismo. I due progetti, che hanno il cofinanziamento dall'Ateneo pisano, sono rivolti allo sviluppo dell'agricoltura sostenibile e dell'agriturismo nella regione del Paranà. Alla riunione tecnica, oltre alla Università Federale del Paranà (Ufpr), hanno preso parte i funzionari di Itaipu Binazionale, il segretario di Agricoltura del governo dello Stato del Paranà, Emater (Instituto Paranaense de Assistência Técnica e ExtensÃo Rural) e i rappresentanti degli enti territoriali dell'area metropolitana di Curitiba. Incontro con il rettore. Nell'occasione, la delegazione pisana ha anche incontrato il nuovo rettore dell'Università Federale del Paranà, Zaki Akel Sobrinho, che ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa sia per i rapporti tra le due Università che per lo sviluppo economico del Paranà. Il convegno. Durante l'incontro si è definito anche il programma del convegno, organizzato dall'Ente Parco Migliarino San Rossore e Massaciuccoli e dall'Università di Pisa, dal titolo "Aree protette e territorio circostante: esperienze a confronto tra il Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli e Parque Nacional do IguaÇu". L'evento avrà luogo il 15 maggio, nell'aula magna della facoltà di Scienze Mfn e conterà sulla presenza di numerose personalità provenienti dal Brasile e della nostra regione.

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anni 50, alla mostra 80 studenti (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'iniziativa. Con docenti e genitori hanno visitato l'esposizione alla Carigo Anni 50, alla mostra 80 studenti Si sono inaugurate, a Palazzo Della Torre, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, le iniziative didattiche promosse in collegamento con la mostra "Quegli anni Cinquanta", visitabile fino al 12 luglio, con ingresso gratuito (da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato e domenica con orario continuato 10-19). "Il ritratto e l'autoritratto" titola il laboratorio didattico curato da Elisa Plesnicar ed Elena Vidoz: per l'occasione sono stati coinvolti ottanta studenti della scuola materna "Rodari" di Fontanafredda, approdati a Palazzo Della Torre con docenti e genitori. Il laboratorio "Il ritratto e l'autoritratto", rivolto alle classi del terzo anno della scuola dell'infanzia, si concentra sulla conoscenza della figura umana. Come hanno spiegato le curatrici, Elisa Plesnicar ed Elena Vidoz, «l'osservazione di opere d'arte capaci di compensare e arricchire le conoscenze del bambino sulla rappresentazione di un soggetto umano, permette d'integrare e facilitare la comprensione di concetti che, in classe, potrebbero risultare poco stimolanti e difficili da tramandare. Le tre collezioni esposte a Palazzo Della Torre, - dell'Università di Trieste, del Museo Revoltella e la collezione privata Eugenio Giletti con opere di Luigi Spazzapan - offrono un vasto repertorio di immagini riguardanti la tematica del ritratto e dell'autoritratto, che il laboratorio utilizzerà secondo un percorso ragionato, volto anche ad approfondire la definizione della persona passando dal piano fisico a quello psicologico». Dopo aver visitato la mostra, il gruppo classe di Fontanafredda è stato stimolato dagli operatori museali all'osservazione dei ritratti di artisti esposti in mostra.

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biblioteche (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Pisa BIBLIOTECHE BIBLIOTECHE Quel regolamento non ci convince Dal rifiuto di concedere le aule per le iniziative organizzate dalla campagna di boicottaggio a sostegno del popolo palestinese, al silenzio del corpo accademico verso le cariche della polizia agli studenti, registriamo fatti preoccupanti. I ritardi nella stabilizzazione del personale precario tecnico e amministrativo, il nuovo regolamento per la concessione degli spazi e il regolamento delle biblioteche sono provvedimenti che colpiscono anche i lavoratori dell'università e delineano scenari futuri contro i quali c'è bisogno di una forte mobilitazione unitaria dei soggetti che vivono nell'università (studenti, docenti, ricercatori, precari, personale tecnico e amministrativo). Per noi tutti è arrivato il momento delle scelte. Il sistema bibliotecari. In questi anni la figura del bibliotecario ha acquistato uno status particolare, una figura professionale ben distinta dalla docenza, di fondamentale importanza per l'ateneo. Contemporaneamente le biblioteche vivevano una feroce esternalizzazione almeno per quanto concerne il personale addetto alla messa in ordine dei volumi, all'apertura e chiusura delle sale, alla sorveglianza, il tutto secondo la logica della riduzione del costo del lavoro, con appalti sempre al ribasso. Con il nuovo regolamento avremo alcune figure chiave come il coordinatore (delegato dal Rettore), il comitato di indirizzo e di controllo (in cui il coordinatore e i presidenti proverranno dall'ambito della docenza, ai quali si aggiungerà la figura del dirigente denominato direttore del sistema e un rappresentante dei direttori di biblioteca con funzione solo consultive), e il direttore. Questa riorganizzazione ridimensiona fortemente il ruolo del bibliotecario e di tutto il personale tecnico amministrativo di biblioteca, assegnando maggiore potere agli ordinari, vanificando percorsi professionali intrapresi da anni e rafforzando soprattutto il potere esecutivo del Rettore a discapito di scelte condivise e partecipate tra i soggetti che vivono e mandano avanti le università. Salvatore Bonavoglia Cobas Pubblico Impiego VECCHIANO E' tempo di pensare ad un referendum Ero presente all'assemblea del 27 marzo convocata dal comitato Sviluppo e Futuro, alla quale hanno partecipato il sindaco, alcuni assessori e numerosi consiglieri comunali del Comune di Vecchiano, oltre a singoli cittadini. Nel dibattito, oltre, alle notizie risapute, è stata confermata dai progettisti la presentazione, fin dal mese di agosto, del terzo progetto adeguato alle nuove norme del Regolamento regionale del commercio, al quale non è stata data risposta da parte dell'amministrazione comunale. è da respingere la proposta degli ex comunisti di destinare l'area interessata ad uso turistico/ricettivo per due motivi: il primo l'area di che trattasi confina per due lati, lunghezza e larghezza, con la rete autostradale, con un lato (lunghezza) con la SS Aurelia e la linea ferroviaria Roma-Genova-Torino e la Francia, solamente per un lato confina con la periferia di Migliarino, quindi l'area è priva dei requisiti minimi previsti per tale tipologia di insediamento; il secondo negli ultimi dieci anni sono "nati" 10 alberghi nell'area pisana, oltre a quelli in costruzione, e a quelli che verranno costruiti nell'area dell'ospedale S. Chiara e nel porto turistico di Marina di Pisa, oltre alle numerosissime strutture di agriturismo e B&B, che hanno determinato la crisi del settore col contributo della crisi economica mondiale. Dopo oltre tre anni di dibattito in materia, a mio avviso, è venuto il momento di indire un referendum dall'esito vincolante. Roberto Ruberti SAN GIULIANO Quella ludoteca è anche un po' mia Caro sindaco e caro assessore Niccolini, grazie per l'invito al compleanno della ludoteca di Pontasserchio, alla quale faccio i migliori auguri di buon futuro, ma non potrò essere presente. Ho un incontro per le questioni legate al lavoro sulla legalità che non posso rimandare. Raramente da quando non sono più sindaco partecipo a iniziative del Comune, a parte le celebrazioni del 25 aprile e dell'eccidio della Romagna. Il più delle volte perché per lavoro sono sempre da un'altra parte e poi perché sono convinto che bisogna saper guardare avanti. Lì sarei voluto esserci. Perdonate la forzatura ma la ludoteca, aperta 10 anni fa, la sento un po' mia. Ma anche di Anna Moschetti e di Fedora Durante con le quali ne ho cominciato a parlare dall'estate del 1990, quando facevo l'assessore alla cultura. Ma la sento anche di chi la realizzò materialmente con passione e genialità e poi di chi ci ha lavorato e di chi ci lavora oggi. Perché la ludoteca l'abbiamo voluta in tanti, con passione vera. Qualcuno diceva: «Laggiù non ci verrà nessuno». Quel qualcuno si sbagliava. Ci sono state in questi ultimi anni, mille ragioni che mi hanno convinto che il sindaco si fa per un periodo, si cerca di dare il meglio per la tua comunità e poi si guarda avanti con serenità. Quando però a primavera, passo di lì davanti e vedo il prato pieno di bambini e bambine che giocano, non nascondo che quello è uno delle poche ragioni per cui il sindaco lo rifarei volentieri. Gabriele Santoni

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vasariano chiuso fino al 2013 - mara amorevoli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Firenze Vasariano chiuso fino al 2013 Partono i lavori per renderlo fruibile a tutti: si cercano 5 milioni Nascerà anche una uscita di sicurezza in via de´ Bardi Il futuro? Resterà una pinacoteca MARA AMOREVOLI Saranno rinnovati gli impianti elettrici, di illuminazione, di rilevazione incendi e antintrusione. Quindi sarà completamente climatizzato, dotato di telecamere e di un´uscita di emergenza su via dei Bardi. I lavori per rinnovare il Corridoio Vasariano inizieranno tra 6 mesi e termineranno nel 2013. Cosa diventerà a lavori conclusi? Un passaggio rapido tra Palazzo Vecchio-Uffizi e Palazzo Pitti? L´orientamento generale è per conservare la sua vocazione storica di sala museale, prolungamento aereo degli Uffizi, «in cui esporre quadri, ritratti dianstici e autoritratti, magari arricchendo la parte relativa al �900. Questa è l´ipotesi a cui sta lavorando lo staff della Galleria» annuncia la soprintendente Cristina Acidini, a conclusione di un excursus di pareri. Tra cui quello del direttore generale dei Beni culturali Roberto Cecchi (favorevole conservazione della galleria di dipinti, sia pure aperto alle decisioni dei responsabili della soprintendenza), e del sottosegretario Francesco Giro, ieri in visita allo «spettacolare percorso, difficilmente accessibile a grandi flussi di visitatori, che tuttavia va migliorato, preservandone però l´identità storica». L´occasione era la presentazione dei lavori di adeguamento, finanziati - per la prima volta - da un pool di sponsor coordinati dalla Ser.Com di Firenze, la società che si occupa di vendere spazi pubblicitari e che si è impegnata a garantire e reperire i mecenati per pagare il restauro con 5 milioni di euro. Una partnership pubblico-privato che vede già in fieri la caccia agli sponsor, come annuncia il responsabile della Ser.Com Nicola Misuraca: «Abbiamo già contattato tutti gli imprenditori fiorentini e non, siamo comunque pronti a garantire il buon esito dell´operazione». Intanto un maxischermo è già entrato in funzione sui ponteggi del Piazzale degli Uffizi, un altro sarà pronto tra breve anche sul fronte opposto, verso le code dei visitatori sul Lungarno. Trasmetteranno filmati e immagini a contenuto culturale, su iniziative ed eventi istituzionali e regionali, oltre a promozioni pubblicitarie (il 14% del totale delle trasmissioni quotidiane) legate ovviamente ai mecenati che finanzieranno l´iniziativa. Soddisfatto del progetto il sottosegretario Giro: «I privati vanno coinvolti sempre di più, si deve investire in cultura, è il nostro vantaggio competitivo rispetto ad altri paesi» ha dichiarato, commentando la flessione di visitatori nei musei fiorentini. «Non creiamo un caso Uffizi - ha osservato - la flessione è complessiva, dobbiamo puntare ad una politica culturale più competitiva, a creare un sistema integrato tra servizi, accoglienza e musei». E quanto alla triste pagina di cronaca sul sisma che ha colpito l´Abruzzo, il direttore Cecchi ha sottolineato che «la prevenzione è un dovere morale e questo principio forte informa tutti gli interventi di consolidamento in atto ai Nuovi Uffizi, mentre è allo studio una verifica antisismica alla Galleria dell´Accademia».

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un romanzo sulle morti bianche (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Bologna La presentazione Un romanzo sulle morti bianche Stasera alle 21, alla libreria Feltrinelli di via dei Mille, sarà presentato l´ultimo romanzo di Valerio Varesi Il paese di Saimir Edito da Edizioni Ambiente. Il libro fa parte della collana "VerdeNero noir di ecomafia" ed è dedicato alle morti bianche, la quotidiana strage sul lavoro che affligge l´Italia. Assieme a Varesi ci saranno Alberto Bertoni, docente di Letteratura italiana all´università di Bologna e Stefano Maruca responsabile della sicurezza della Cgil cittadina.

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"produzione di qualità con gestione d'impresa" - giorgio lonardi milano (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 37 - Economia La ricetta di Fabrizio De Filippis, docente di Politica agraria "Produzione di qualità con gestione d´impresa" GIORGIO LONARDI MILANO Docente di politica agraria e direttore del dipartimento di Economia all´Università Roma, 3 Fabrizio De Filippis è convinto che l´agricoltura sia «un tesoro italiano» che non è stato sfruttato fino in fondo. Quindi precisa: «Anche se non dobbiamo dimenticare che l´agricoltura stessa ha goduto di molti aiuti pubblici». Eppure l´agricoltura italiana continua a perdere posti di lavoro. Dobbiamo preoccuparci? «Il fatto che in un´economia matura come quella italiana il settore agricolo perda occupazione è un fatto fisiologico. Il problema è un altro». E cioè? «In Italia l´abbandono dell´agricoltura è avvenuto in un lasso di tempo brevissimo, diciamo in una quindicina d´anni. In un paese come la Francia, invece, il fenomeno è stato molto più graduale: ci sono voluti circa 80 anni. E questo ha creato tutta una serie di squilibri, anche di tipo demografico». Lei si riferisce al fatto che gli agricoltori giovani, quelli che hanno meno di 35 anni sono pochi? «Questo è un fenomeno patologico. Quando gli agricoltori invecchiano e in famiglia non c´è il ricambio perché i giovani lavorano in città l´azienda muore». Insomma, la situazione è nera. Possibile che non ci sia un elemento di ottimismo? «Per fortuna gli agricoltori giovani ci sono e sono bravissimi. Il problema, poi, non è solo italiano. Anche l´Europa si sta ponendo il quesito del ricambio. Ad esempio c´è una legge che incentiva con 60 mila euro i ragazzi che vogliono investire nel settore». Secondo lei su cosa deve puntare l´agricoltura italiana: aziende di grande estensione o imprese più piccole molto specializzate? «Punterei sulla seconda tipologia. Sicuramente c´è un futuro per le aziende che puntano sulla tipicità, il biologico, il legame con il territorio, le produzioni di grande qualità. A patto che siano gestite come imprese».

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l'immigrato, il rugbista e l'operaio cronache dal mondo in polvere - giampaolo visetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 18 - Cronaca Il crollo L´esodo La studentessa La madre Il giocatore Il padre L´immigrato, il rugbista e l´operaio cronache dal mondo in polvere Il cadavere di una madre con i figli morti al petto, si cerca una bara per tre Le storie Non sono crollate solo le case, le strade e i paesi. L´epicentro del terremoto è dentro e anche i vivi non lo sono più del tutto Stanchi e in qualche modo assenti, i sopravvissuti scendono dalla montagna verso il mare, ma non scappano "Ero a letto e mi sembrava di sognare. Vedevo un cielo profondo e sentivo qualcosa che mi scuoteva" "Qui sotto ci sono mio figlio, mia figlia e mio fratello. Erano dietro mio marito, mentre correvamo tra le finestre che ci cadevano addosso" Dario Pallotta, campione di rugby "Ho portato fuori un uomo e una donna, e respiravano. Pensavo fosse esplosa una bomba" "Da settimane la terra tremava sempre, quando è crollato tutto ero pronto: ho preso mio figlio e mia moglie per mano e siamo scappati" GIAMPAOLO VISETTI DAL NOSTRO INVIATO L´AQUILA - Non sono crollate solo le case, le strade e i paesi. L´epicentro del terremoto è dentro e anche i vivi non lo sono più del tutto. Adesso, stanchi e in qualche modo assenti, scendono dalla montagna verso il mare. Non scappano, sebbene la terra continui a scuotersi e non abbiano più un luogo dove tornare. Non è una resa: vanno via per obbedienza. Lasciano il posto a chi deve trovare i loro morti, o le persone che dall´altra notte non rispondono. Ma questo popolo che infine se ne va, vivo e morto, pronto ai funerali, incarna il passo estremo di un tragico e definitivo abbandono. E´ di nuovo buio e due colonne si sfiorano. I sopravvissuti, carichi di borse, qualche pentola, coperte e cose da poco, guardano i soccorritori che portano tende, bombole d´ossigeno, pale. Sembrano reduci da una guerra lunga. Li portano negli alberghi della costa e nessuno parla. Chi non è rimasto imprigionato tra le mura di una vita, osserva in un certo modo le ruspe che tra qualche ora faranno il loro lavoro nel paese, spostando chi non si trova. Gli occhi tradiscono una riconoscenza, ma velata di terrore. «Tutto distrutto», dicono quelli che se ne vanno. Ed è chiaro: pensano ai figli, ai genitori, agli amici, ma anche a se stessi, alla propria vita. Attorno a L´Aquila la notte è fredda e l´aria è intrisa di gas. Nei paesi, che sembrano storti e prossimi a crollare ancora, la polvere e le macerie impediscono di riconoscere le vie allagate dall´acqua esplosa dalle tubature. [L´anziana che non vuole salvarsi] E´ per questo che Maria De Paolis, 79 anni, vaga da ore senza riuscire trovare i resti della sua casa di Tempera, dove non c´è più qualcuno. Non è salita sul minibus che l´avrebbe portata alla tendopoli nel campo sportivo. «Sono troppo vecchia - dice - per volermi salvare. Prima che mi ricostruiscano una casa di muro, non ci sarò più. Respiro ancora, ma niente altro». Il «senso» del terremoto inizia a lasciarsi intuire adesso, mentre le televisioni hanno bisogno di fornire i suoi numeri. A dominare, il caso, cieco e spietato nel selezionare i condannati dagli esclusi. «Qui sotto - dice a Onna Consuelo De Angelis - ci sono mio figlio, mia figlia e mio fratello. Erano dietro mio marito, mentre correvamo tra le finestre che ci cadevano addosso. Non li ho più visti». Indica una montagna di calcinacci illuminati dalle fotocellule dei pompieri ed è come se aspettasse di vedere uscire i suoi cari da un momento all´altro, pronti per andare a cena. Perché è vero che il terremoto ha tagliato il tempo di una terra. Ma ha pure allacciato una grande attesa, e sprigionato una forza misteriosa: aspettare, sperare, continuare a cercare senza lasciarsi scoraggiare e credendo che sia ancora possibile, trovare vivi. [Il campione angelo e quello disperso] Per questo Dario Pallotta, 23 anni, campione del rugby, appena ha capito di essere tra i salvati si è ributtato nel regno dei perduti. «Ho portato fuori un uomo e una donna - dice a l´Aquila - e respiravano. Non so chi siano e dove sono adesso. Pensavo fosse esplosa una bomba. Questa notte il centro della città era scomparso in una nuvola, inghiottito. E´ chiaro che chi ha i muscoli faccia ora i lavoro pesanti». In ospedale, assieme alla moglie infermiera, lavora anche l´ex ct della nazionale, Massimo Mascioletti. Non rivela un segreto: Dario, da venti ore, cerca tra le macerie Lorenzo Sebastiani, pilone dell´Aquila rugby, amico unico che non si trova. L´incubo, si capisce un poco alla volta, non è prigioniero di una cifra, 03.32, ma polverizzato nelle storie nuove che da quell´istante sono iniziate. «Da settimane - dice Fabiano a Paganica - vivevamo nel terrore. La terra tremava sempre e chiedevamo di poter dormire nel campo sportivo. Alle 22.30, alla prima scossa più violenta, mi sono piantato davanti al computer per vedere la potenza. Ho deciso di non dormire. Così, quando è venuto giù tutto, ero pronto: ho preso mio figlio in braccio e mia moglie per mano e siamo corsi via, mentre gli armadi piovevano sul pavimento che si apriva. Quando siamo stati all´aperto, non c´era nessuno e non è perché siamo stati gli unici a correre giù per le scale». [Salvo in pigiama] Ricorre, questa sensazione di deserto e di silenzio in un mondo che crollava. Per ore, fino all´alba di ieri, la gente si è scoperta sola, al buio. «Scavalcavo montagne di roba - dice a Massa Angelo Perfetto - i telefoni erano saltati, qualcuno lontano chiamava. Ero in pigiama, scalzo: a un certo punto ho messo un piede su una testa». Solo una famiglia su dieci, attorno al capoluogo, è stata risparmiata. Con la colpa ingiusta dei sopravvissuti, pensano adesso a cosa mangiare, al freddo che torna e alla grandine, agli anni da passare nei contanier, o da emigrati. I paesi sono paralizzati dalla paura delle scosse che si rincorrono, ma anche da una rabbia sorda e forte come il dolore. [In camper prima del disastro] «Alle 22.40 - dice a L´Aquila Alessandro Salvatori - ho detto a miei che questa volta avremmo dormito in camper. Non voleva alzarsi dal letto nessuno. Ho spinto mia moglie e i due bambini, di 8 anni e pochi mesi, fino nel cortile. Dal finestrino, alla luce di una pila, abbiamo visto il palazzo crollarci davanti. Tutti, in Abruzzo, sapevamo che prima o poi sarebbe finita così». Dubbi esplosivi. «La zona dell´Aquilano - dice Patrizio Signanini, docente di geofisica all´università di Chieti - è segnata in categoria uno nelle mappe sismiche. Per la Regione, è urbanisticamente nel livello due, che non impone costruzioni speciali. Passata l´emergenza, qualcuno dovrà spiegare certe scelte della politica». [Mamma e bimbi, morti abbracciati] Non che la gente ne voglia sapere, adesso. A Onna, che davvero sembra non ci sia più, portano via i corpi distesi sopra scale in legno a pioli, una mamma, con i due bambini ancora stretti al corpo, è distesa sotto un salice alle porte di Paganica. Non li hanno voluti dividere e un uomo, senza alzare la voce, chiede se esiste una bara per tre. Qui ormai hanno portato via i cani da ricerca. Significa che sotto ci sono solo cadaveri, ma gli abitanti li definiscono «quelli che ancora non sono tornati nelle case». Tra questi, a Castelnuovo, c´è anche Marta, 23 anni, che avrebbe partorito dopo Pasqua. Viveva nella casa vicina a quella di Annalisa Angelini, 28 anni, che alle 19.30 di domenica, nell´ospedale dell´Aquila, ha fatto nascere Giorgia, con un parto cesareo. [In fuga con la flebo] «Vedevo i letti tremare - dice - e mia mamma che faceva una faccia strana. Ho preso la flebo, mia figlia, e ho fatto la corsia di volata. I punti tiravano e la piccola iniziava a poppare. Eravamo nel parcheggio, quando l´ala della maternità è venuta giù». Non è che le vicende dei risparmiati siano più degne di quelle dei colpiti. Il papà di Roio Coggio, Andrea Speziali, trovato morto carponi, per salvare la moglie e il figlio di 4 anni, vivi e muti sotto di lui, apre un universo. Come la mamma di Torninparte, G. B., caduta sotto il soffitto della stanza dove era tornata per prendere il terzo figlio che dormiva. Purtroppo, solo i vivi possono raccontare e forse lo fanno per tutti, per spiegare quanto è sottile il confine inciso dal destino. «Ero a letto da poco - dice V. L, 20 anni studentessa d´arte a L´Aquila - e mi sembrava di sognare. Vedevo un cielo profondo e sentivo qualcosa che mi scuoteva. Ho provato ad accendere la luce e ho capito. Sono stata mezz´ora sotto il tavolo. In macchina ho visto che ero ancora in pigiama, che non c´erano con me le mie compagne di università. Correvo, verso Termoli, e attorno vedevo tremare anche gli alberi». [Il miracolo di Aziz] Fabiano, 30 anni, invece non si è mosso da Tempera. Dodici ore dopo ha ancora la testa infilata nel suo casco da motociclista. Ha tirato fuori 11 corpi, sei morti e cinque vivi. «Per quattro ore - dice - qui non si è visto nessuno. Chiamavo, sentivo gridare, qualcuno che chiedeva aiuto, sempre più piano. Ho perso almeno dieci voci, di gente che conosco. Due mi supplicavano, per nome. Ho tirato via mattoni, pezzi di muro, lavandini, ma ero solo e capivo di non arrivare in tempo. Una ragazza mi ha chiesto di dirle almeno se avevo incontrato, qui fuori, il suo fratellino». Non prosegue e non serve. Come è inutile chiedere di più, sul «miracolo di Aziz». Nei paesi della montagna abruzzese, svuotati di giovani, gli immigrati sono migliaia. Molti luoghi, molte greggi, affidano agli extracomunitari il loro destino. Una grazia contraccambiata l´altra notte. Il macedone Aziz, con la moglie, sei ore prima del boato è partito da Castelnuovo per la Germania, chiamato dalla figlia che gli ha donato una nipotina. Ha lasciato altri tre macedoni, un pastore e due muratori, che non rivedrà. «Dove sono» - chiede al telefono - e si mette in auto per venire a cercarli di persona. Sono quasi le 23 e nelle tendopoli, che solo ora iniziano a sorgere, la notte della vita e della morte, che è già storia indelebile dell´Abruzzo, si racconta tra gli oltre 50 mila sfollati. [L´applauso per Francesca ] I più vecchi sono seduti, o distesi, nelle tende, e chiedono perché non è toccato a loro. Francesca, due ore fa, ha strappato l´unico sorriso. Quando è iniziato a piovere, l´hanno tirata fuori da una palazzina di quattro piani, ridotta in una piramide di sabbia. Qui al campo l´hanno sentito alla radio e una vecchia ha iniziato a battere le mani. L´hanno sentita, e nell´ospedale militare in piazza Duomo, a L´Aquila, è scoppiato un applauso. E´ passato un istante di sospesa felicità, anche tra chi passava tra i letti diretto in realtà a cercare qualcuno nell´obitorio. «Quanti sono i morti»?, chiede Pietro De Paolis. Lo hanno visto tutti, salvo dopo ore, in lacrime, in mezzo a via XX Settembre, in mutande. Fa questa domanda e nessuno gli risponde. «A Onna - dice una vecchia che per sei ore non si è voluta alzare dalla sedia portata in cantina - siamo rimasti uno su otto». Vuole dire che i numeri del terremoto si danno dopo molto, molto, molto tempo. E non sono mai veri. SEGUE A PAGINA 6

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a proposito di legalità, in questi giorni la magistratura livornese ha chiuso un'indagine ... (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina 3 - Livorno A proposito di legalità, in questi giorni la magistratura livornese ha chiuso un'indagine ... «Se vinco farò il sindaco, se perdo sarò il capo dell'opposizione compatibilmente coi miei impegni di lavoro. Basta con le nuove costruzioni in città» A proposito di legalità, in questi giorni la magistratura livornese ha chiuso un'indagine sulla gestione della Porto di Livorno 2000. Il principale indagato era sostenuto dal centrodestra per la corsa all'Autorità portuale. Che cosa ne pensa? «Il principale indagato è stato sostenuto dal centrodestra e nominato dal centrosinistra. Penso che sia una vicenda senza coloritura politica, i reati ipotizzati appartengono alla sfera che non rientra né nella politica, né direi nella razionalità. Se fossero veri, sfuggirebbero a qualsiasi condizione logica. Quella società, in realtà, ha svolto un'unica funzione, di salvadanaio: sbarcavano i passeggeri, e via un fiorino... Ma la Camera di Commercio e l'Autorità portuale che hanno costituito questa società, non hanno mai chiesto conto di quello che succedeva? A me che Lenzi sia di centrodestra non interessa, il fatto che sia stata fatta una nomina sbagliata magari da parte di Matteoli non comporta che a quella nomina sia imputabile il comportamento di Lenzi. Non c'entra nulla con la politica». Restiamo in porto: l'Authority scade fra un anno e mezzo. Ha in mente un cambio? «Certamente proporrò un ricambio. Anche del presidente Piccini, certo, ma prima di tutto un ribaltamento dei metodi. Un esempio: l'Alto fondale, la banchina più preziosa, è gestita dalla Compagnia portuali che la utilizza per il 25%. Le imprese della Compagnia sono in deficit e perdono milioni ogni anno. Sono risorse, quelle portuali, che invece di andare a beneficio della città la impoveriscono. Il porto ha bisogno di liberalizzazione, ci sono le vie per togliere i monopoli. Se sono stati rispettati i piani d'impresa, si rinnovano le concessioni, altrimenti no: ci sono imprenditori portuali che chiedono spazi e non li ottengono». Sul fronte del turismo, che cosa pensa del problema dei canoni demaniali degli stabilimenti balneari? «Francamente non conosco i canoni pagati, ma il problema degli stabilimenti balneari è che devono essere un servizio per tutti coloro che arrivano a Livorno. Non possono chiudere i bagni, e da maggio impedire l'accesso fino a settembre: abbiamo l'Hotel Palazzo, una perla architettonica che può accogliere ospiti d'élite, questi non possono entrare ai bagni Pancaldi perché tutte le cabine sono occupate per tutto l'anno. A proposito di Hotel Palazzo, ho parlato con Bulgarella che ha chiesto da anni le strisce pedonali davanti all'albergo. Non me le fanno, mi ha detto». Livorno è città ricca di persone anziane. I tagli a sociale e cultura rischiano di creare problemi... «Intanto bisogna smettere con l'antisociale. Mi spiego: c'è disagio abitativo, però ci sono tante case popolari affittate a prezzi modesti. Una cosa che va fatta è il censimento delle morosità, affitti che non vengono pagati da anni e anni. Se queste persone non hanno i soldi per pagare, il Comune troverà la formula per pagare al posto dei cittadini, ma non ci può essere tolleranza verso l'illegalità». Ma dove trovare le risorse per il sociale? «Dove vengono sprecati, a cominciare dalle partecipate del Comune. Capisco che ci si ribelli alla privatizzazione, però a Livorno sono fonte di spesa e altrove danno reddito. Se l'Asa perde milioni ogni anno e deve essere rifinanziata, la si riqualifica rapidamente sostituendo la gestione che non ha funzionato e la si mette sul mercato. La Spil aveva una funzione tipo Gepi, l'ha persa completamente. Adesso fa compravendite di terreno: compra e dà il comodato di terreni. Basta, non deve esistere. Gli amministratori, le Circoscrizioni servono a qualcosa o servono a pagare i presidenti? Basta: tutti gli sprechi della città vanno liquidati e i soldi vanno messi a disposizione dei livornesi oggi ci sono troppi soldi a disposizione del sottogoverno cittadino». Il traffico, la mobilità: che cosa propone? «La situazione è pazzesca. Domenica ho cercato un parcheggio, sono andato in piazza Benamozegh, era chiuso però ci si può entrare lo stesso dal divieto di accesso. Non va bene, non si può abituare i cittadini a fare qualunque cosa. Hanno fatto lo scempio dell'Odeon: adesso il parcheggio va fatto. Sotto il Mercato centrale c'era la possibilità di fare un parcheggio e non è stato fatto. Il centro deve avere i parcheggi e le automobili devono avere zone in cui non entrano e altre in cui entrano: vietare tutto non ha senso. Poi vanno riqualificate le piazze della città: bisogna fare Livorno bella com'era, tornare alla bellezza del passato e proiettarla al futuro. Lamberti le cose le ha fatte ma non c'era una idea guida, Cosimi le cose non le ha fatte e tantomeno ha idee guida». Ma insomma, non salva proprio niente della città? «I livornesi secondo me funzionano. Non dico che è tutto negativo: Livorno piace, è una bella città che si è convinta di essere brutta. Non dico che Livorno ha bisogno della rivoluzione giacobina: al contrario, delle cose che sono state fatte, alcune vanno bene, altre sono state fatte senza una idea guida. Bisogna riprendere tutto ciò che è stato fatto in passato renderlo funzionale a questa idea. Non voglio abbattere l'Ipercoop o la Porta a Terra: voglio, ad esempio, che ci sia concorrenza commerciale a Livorno. Quindi Esselunga, a cui è stato impedito di andare dove voleva, deve poter esistere. In tutti i paesi del mondo esistono numerosi centri commerciali». E i commercianti? «I commercianti saranno contenti se i croceristi avranno la possibilità di vivere e incontrare una città bella e accogliente. Esiste un commercio di qualità di prossimità che sicuramente non può essere superato dai centri commerciali. E comunque più impresa crea più ricchezza per tutti a livello globale e locale». Lo sviluppo urbanistico della città lei come lo vede? «Se vogliamo riqualificare Livorno nel centro non dobbiamo costruire nuovi appartementi: sicuramente non in Venezia che ne ha a sufficienza. Quindi, no al Luogo Pio. Fremura al Nuovo centro ha la possibilità di costruire appartamenti: decida lui. Ho letto le contestazioni di Lamberti, credo che qualche ragione ce l'abbia per la sbrigatività dell'accordo. Livorno ha perso circa 13mila abitanti nel corso degli ultimi anni: mi pare che non ci sia bisogno di nuove case. Il Comune non chiederà di costruire nuove case se sarà governato da me. Se poi gli imprenditori hanno il diritto di costruirle e decidono di farlo, il Comune non si opporrà ai diritti individuali». Lei dice che i livornesi funzionano. Ma ne è proprio sicuro? Non ha l'impressione che anche loro abbiano perso coscienza collettiva e senso civico? «Le abitudini si cambiano attraverso un'alternativa, sono stati abituati altri a pensare per i cittadini livornesi. I commercianti sono sopravvissuti tutto sommato in modo decoroso, mantenendo la città che non è quella dei nostri sogni ma comunque attraente: vuol dire che i livornesi qualità ne hanno di certo, poi le esprimono fuori Livorno. Fuggono dalla città: non capisco come non ci sia preoccupazione per la dispersione scolastica che è altissima, per la fuga dei cervelli livornesi». Ha parlato di vocazione turistica, ma l'industria? «Se l'industria sta perdendo colpi è un problema che verrà risolto attraverso la costruzione di splendidi Suv che faranno concorrenza a Volksvagen e Bmw con denaro garantito dal Comune? Ripeto: è un problema di metodo. Molti degli imprenditori che si sono affacciati sono stati respinti. Non c'è voglia di accettare la novità a Livorno: non da parte dei livornesi, ma dell'amministrazione comunale. Livorno ha risorse turistiche e industriali e sono state tutte e due sacrificate a una concezione gerarchica del potere». Per concludere: la sua storia di radicale ritiene che le creerà problemi con l'elettorato cattolico? «Io sono un radicale liberale, la concezione liberale è la libertà massima di espressione. Non vedo che problema possano avere i cattolici con un sindaco che la pensa diversamente su alcuni temi dalla Chiesa: i cattolici la pensano diversamente dalla Chiesa sugli stessi temi... Per le organizzazioni cattoliche non c'è nessun problema: verranno valorizzate quelle che sono state messe in castigo, se ce ne sono. Io sono un liberale che ha per maestro filosofico Dario Antiresi che è un grande esponente della cultura cattolica italiana ed è anche un liberale». CANONI BALNEARI Non conosco i canoni pagati, ma il problema degli stabilimenti balneari è che devono essere un servizio per tutti coloro che arrivano a Livorno. LAMBERTI E COSIMI Lamberti ha fatto molto ma senza un progetto. Cosimi non ha fatto niente e non ha un progetto.

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Università, borse di studio per volare negli Stati Uniti (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

IL PROGETTO FULBRIGHT Università, borse di studio per volare negli Stati Uniti PAVIA. Una cinquantina di studenti e dottorandi dell'università di Pavia sono accorsi in aula Scarpa per saperne di più sulle borse di studio Fulbright con la voglia di volare negli Stati Uniti. Gran parte dei bandi sono scaduti tra gennaio e febbraio, ma restano ancora delle possibilità. Da afferare al volo, come ha spiegato il professor Mario Stefanelli, Fulbright 1982. Mario Cazzola, prorettore alle relazioni internazionali ha introdotto i rappresentanti della Commissione per gli scambi culturali fra l'Italia e gli Stati Uniti e del consolato americano a Milano. Tiffany Murphy ha dato qualche consiglio per gli aspiranti cervelli in fuga (che secondo il contratto della Fulbright, dopo il periodo all'estero devono stare in Italia almeno due anni). Primo consiglio: pensare a cosa si vuole studiare, e non alla destinazione. Poi occorre capire dove si trovano i migliori professori nella disciplina scelta, e in questo serve un docente italiano buon consigliere. E infine, iniziare almeno sei mesi prima la trafila per accedere alle selezioni della Fulbright, durissime. Ma che proprio per questo scoraggiano la maggior parte degli studenti. Il programma Fulbright assegna 130 borse di studio ogni anno per un periodo di studio o ricerca negli Stati Uniti sotto l'egida del motto «Linking minds across cultures». Nato nel 1946 da un'idea del Senatore Fulbright per favorire il processo di pace attraverso lo scambio di cultura tra gli Stati Uniti e le altre nazioni, permette di partire a studenti e ricercatori di tutte le discipline, anche se una particolare enfasi è data a quelle scientifiche. Nel 2007 ha preso il via il programma Fulbright-Best per promuovere l'imprenditorialità offrendo a cinque dottorandi italiani un'esperienza accademica alla Santa Clara University e uno stage nella Silicon Valley, in California. Scade il 6 maggio il bando per la borsa di studio Fulbright-Finmeccanica di 80mila dollari, offerta per tre anni a partire dall'anno accademico 2009-2010 per un master in discipline scientifiche e tecnologiche. Il 6 maggio scadono anche i bandi per i diplomati in arte e musica e i laureati e per la borsa di studio Fulbright-Carlo Maria Santoro per un master in Relazioni internazionali negli Stati Uniti. (a.ghez.)

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Le medie mostrano Galileo (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Le medie mostrano Galileo San Genesio, i ragazzi collaborano con l'università SAN GENESIO. Un contributo alla mostra di Galileo Galilei, organizzata dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pavia, arriva da alunni e docenti della scuola media di San Genesio. Il Sistema museale dell'Ateneo chiede la collaborazione della scuola secondaria di primo grado e i ragazzi rispondono con entusiasmo organizzando un percorso fotografico. Un contributo prezioso degli alunni delle tre sezioni aiutati dai loro insegnanti di scienze. Fotografie e 34 cartelloni, divisi in tre sezioni, e un unico filo conduttore: Galileo Galilei e le sue invenzioni. «Sull orme di Galileo: un percorso didattico», è il titolo dell'esposizione che si può visitare, gratuitamente, negli stessi orari della mostra «Dalla terra al cielo», in una sala attigua, sempre nel centro polifunzionale di San Genesio. «E' un percorso didattico che ogni anno gli insegnanti propongono ai ragazzi - spiega Lucia Marini, docente di scienze - realizziamo laboratori dove i nostri alunni sono accompagnati in sperimentazioni che si sono potute perfettamente affiancare alla mostra su Galileo». L'esposizione si divide in tre sezioni. La prima riguarda Galileo e il metodo sperimentale, svolto a scuola per favorire l'acquisizione di leggi nel campo della chimica e della fisica. La seconda sezione riguarda Galileo Galilei e il microscopio usato per osservare organismi animali e vegetali e per comprenderne meglio la struttura. «Utilizziamo il microscopio di Galileo - spiega l'insegnante - per sviluppare nei ragazzi la capacità di osservazione e abituarli ad una certa manualità. Poi si servono del microscopio digitale per fare foto che vengono discusse in classe. Il lavoro individuale diventa patrimonio di tutti». Galileo e il cannocchiale è la terza parte della mostra. «E' evidente un lavoro didattico impegnativo che i nostri insegnanti fanno per accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita - spiega l'assessore ai lavori pubblici Angelo Ciocca -. E' importante anche la sinergia tra l'università e le nostre scuole». (st.pr.)

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Insieme imprese e professionisti per l'emergenza terremoto (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Primo Piano data: 07/04/2009 - pag: 4 autore: di Mauro Romano Il sisma in Abruzzo innesca una gara di solidarietà per portare i primi aiuti Insieme imprese e professionisti per l'emergenza terremoto Professionisti e imprese si mobilitano in un'autentica gara di solidarietà per venire incontro alle popolazioni coinvolte nel terribile terremoto che ha messo in ginocchio l'Abruzzo. Nessuno si tira indietro di fronte alla tragedia che è costata la vita a più di 150 persone, almeno sulla base di stime ancora provvisorie. Gli ordini professionali, in collaborazione con ItaliaOggi, scendono in campo attraverso il Cup (il comitato unitario delle professioni), manifestando la loro più totale solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e promuovendo una raccolta fondi (vedi la scheda nell'altra pagina). Ma si attivano anche i singoli ordini dei professionisti, ognuno come può. In prima fila ci sono la Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), la Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani), la Fnovi (ordini veterinari), la Fnco (collegi ostetriche), l'Ipasvi (collegi infermieri) e la Fnctsrm (tecnici sanitari di radiologia medica), che in un comunicato congiunto hanno annunciato una serie di raccomandazioni ai loro diversi enti territoriali «al fine di promuovere iniziative di concreta solidarietà, comunque da coordinare con le competenti autorità della protezione civile». Insieme a loro si è mosso anche il Cnop, il Consiglio nazionale dell'ordine psicologi. In particolare, hanno fatto sapere ieri, «gli esperti in psicologia dei disastri sono già mobilitati per organizzare i soccorsi ai traumatizzati psichici». In più l'ordine ha lanciato un appello a tutti gli psicologi volontari che volessero dare la loro disponibilità a contattare il Consiglio nazionale al numero 06/44292351 o al numero 340/5129401. L'Ungdcec, l'Unione nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, ha aperto un conto corrente bancario «destinato ad accogliere il contributo che ciascuno di noi vorrà offrire per fronteggiare la grandissima richiesta di intervento e di aiuto». Le coordinate bancarie sono le seguenti: Banca Intesa Sanpaolo-filiale 9448, via Faà di Bruno, 34-00195 Roma, intestato a Ungdcec-Fondi pro terremotati Abruzzo, Iban: IT 90 C030 6903 3011 0000 0001 969. Solidarietà è stata espressa anche dal Cup della provincia di Torino, che ha annunciato di aver preso contatto con i colleghi abruzzesi e di aver programmato una sottoscrizione di risorse per venire incontro a chi è stato danneggiato dall'evento sismico. Gli architetti, dal canto loro, si dicono «vicini alla popolazione abruzzese che è stata colpita dalla tragedia del terremoto». Il Consiglio nazionale degli architetti, in più, ha lanciato un allarme invitando il governo a far sì che il piano casa annunciato nei giorni scorsi venga utilizzato anche per «un'urgente messa in sicurezza di ampie parti delle nostre città e dei nostri paesi». Mobilitazione totale anche dal mondo delle imprese. La Cna, Confederazione nazionale dell'artigianato, ha comunicato ieri l'intenzione di «offrire un sostegno tangibile alle imprese duramente colpite dall'immane catastrofe e di contribuire al ripristino di tutte le attività artigianali e imprenditoriali, soprattutto nell'ottica di consentite un recupero della funzionalità alle strutture pubbliche e private più interessate dalla calamità e di far sentire alla popolazione e alle imprese l'abbraccio e l'affetto di tutta la confederazione». In questa direzione la Cna sta predisponendo proprio in queste ore l'apertura di un conto corrente «al quale tutto il sistema confederale potrà contribuire a sostegno dei cittadini delle province dell'Aquila e al sistema produttivo». Ha già stanziato un milione di euro, poi, la Camera di commercio di Milano, allo scopo di «contribuire a ricostruire le imprese distrutte dal terremoto». «Siamo vicini al dolore immenso delle popolazioni delle zone investite dal sisma», ha detto il presidente, Carlo Sangalli, «e abbiamo deciso di intervenire immediatamente con un primo aiuto a sostegno delle imprese distrutte, per aiutare il ritorno alla normalità. Oggi (ieri, ndr) è una giornata che ha sconvolto il nostro paese, ma resta una speranza che parte dalla grande e concreta solidarietà che sta nascendo intorno a questo dramma».Iniziative importanti vengono anche dal mondo universitario. La Crui, Conferenza dei rettori, ha espresso «profondo cordoglio e viva partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che ha colpito la provincia dell'Aquila». In tal senso, «quale contributo specifico alle emergenze immediate e agli interventi futuri», la Crui ha istituito il fondo «Università emergenza terremoto», facendo un appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo «perché partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'università dell'Aquila». I dettagli del conto corrente su cui versare il proprio contributo verranno tempestivamente comunicati sul sito www.crui.it.Insomma, in un momento del genere, come è giusto che sia, nessuno rimane a guardare. E per un giorno anche nel parlamento si è vissuto un momento in cui tutti si sono stretti, senza differenze di sorta, intorno ai colpiti dal dramma del terremoto. Nei prossimi giorni, verranno rese note tutte le altre iniziative.

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Ruolo delle religioni tra Chiesa e Stato (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

24 ORE BRIANZA pag. 11 Ruolo delle religioni tra Chiesa e Stato MONZA MONZA I RAPPORTI tra la Chiesa e lo Stato, la laicità, il ruolo pubblico delle religioni. Sono i temi di cui si discuterà questa sera alle 21 al Teatro Binario 7 di via Turati nell'incontro dal titolo «A Cesare quel che è di Cesare - Evangelo ed etica civile». A parlarne sarà Roberto Osculati, docente di storia del cristianesimo all'Università degli Studi di Catania: originario di Monza, Osculati è esperto di filosofia e teologia. L'iniziativa fa parte della rassegna «Dai nostri inviati», che proseguirà poi martedì 21 con il giornalista del Messaggero Fabio Isman e un dibattito sulla situazione del patrimonio artistico dell'Italia.

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Casa Mastronardi sarà salvata (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Comune: «Interverremo sui proprietari per far restaurare l'edificio» Casa Mastronardi sarà salvata Al via il 21 aprile le iniziative per i 30 anni dalla morte dello scrittore DENIS ARTIOLI VIGEVANO. La casa natale di Lucio Mastronardi, in via San Francesco, sarà recuperata. Lo ha affermato ieri il presidente dell'Istituzione cultura, Antonio Prati, durante la presentazione delle iniziative ideate per il 30esimo anniversario della morte del grande scrittore vigevanese. «L'immobile è di un privato - evidenzia Prati - ma sono sempre più numerose le segnalazioni di persone che ci chiedono di intervenire per dare all'abitazione una sistemazione degna del personaggio che vi è nato. Recentemente, anche l'attore Leo Gullotta ha espresso all'amministrazione lo stesso invito. Mi impegno personalmente ad intervenire sulla proprietà, affinché sistemi la casa, altrimenti agiremo noi d'imperio addebitando alla proprietà le spese dell'intervento». Una targa, sul vecchio edificio, ricorda la nascita di Mastronardi, il 28 giugno 1930. La biblioteca è intitolata a lui. Ma la città si sente in debito e anche per questa ragione, tra il 21 aprile e il 10 maggio, l'anniversario della morte verrà celebrato con una serie di iniziative poste sotto il titolo: «La città e il suo scrittore. 1979-2009: Vigevano ricorda Lucio Mastronardi». Il 21 aprile, alle 21, alla multisala di Parona, sarà proiettato il film «Il maestro di Vigevano» (ingresso gratuito). Appuntamento centrale sarà la tavola rotonda del 22 aprile, alle 21, nella Sala dell'Affresco del Castello, con Maria Antonietta Grignani, docente dell'Università di Pavia, che interverrà sul tema: «Due rimozioni: Mastronardi e Bianciardi», entrambi «trascurati dall'editoria dopo la morte e, in certo modo, in attesa che il canone della scuola e delle antologie li prenda in considerazione». Interverranno Mauro Novelli (Università degli studi di Milano) e Guido Conti (scrittore). Durante la serata, l'assessore Antonio Prati intervisterà Maria Mastronardi, figlia dello scrittore, che fornirà «un ritratto intimo e inedito del Mastronardi padre prima che scrittore, attraverso i suoi ricordi e i racconti familiari». Maria Rosa Santiloni, segretario generale della Fondazione Ippolito Nievo di Roma, interverrà sul tema: «I parchi letterari e gli scrittori: una proposta per Vigevano». Modererà Bianca Garavelli, scrittrice vigevanese e ricercatrice dell'Università Cattolica. Il 26 aprile, alle 18.30 con partenza dal teatro Cagnoni, la passeggiata letteraria attraverso i luoghi dei romanzi di Mastronardi, a cura di Luca Malavasi: reciterà l'attrice Ivana Monti. Dal 30 aprile al 10 maggio, nella Sala dell'Affresco, la mostra del pittore Cesare Giardini dedicata a Mastronardi. Dal 21 al 24 aprile, al Museo della vita quotidiana (palazzo Roncalli): «Mastronardi per i piccoli», incontri e letture da «Il calzolaio di Vigevano», organizzati dalla biblioteca dei ragazzi «Cordone». d.artioli@laprovinciapavese.it

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il corridoio vasariano cambia volto - milly mostardini (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 22 - Spettacolo Il Corridoio Vasariano cambia volto La struttura sarà messa in sicurezza Nuova illuminazione per il percorso Chiuso fino alla fine dei lavori Saranno spostati i 1600 autoritratti raccolti dai tempi di Leopoldo de 'Medici MILLY MOSTARDINI FIRENZE. è stata presentata ieri, presso gli Uffizi, una proposta di sinergia pubblica-privata per un progetto di lavori di adeguamento impiantistico e funzionale del famoso Corridoio Vasariano: quel percorso aereo pedonale, che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando sopra l'Arno e il Ponte Vecchio. Lo aveva costruito in pochi mesi nel 1565 Giorgio Vasari, architetto, su ordine di Cosimo de' Medici, per il quale già stava costruendo gli Uffizi, oggi museo. Nella partnership il pubblico è rappresentato dalla soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici di Firenze, Prato, Pistoia, Paola Grifoni, e da quella al Polo museale fiorentino, Cristina Acidini. Da Roma arriva il sottosegretario ai Beni culturali, onorevole Francesco Giro, e il direttore generale del Ministero, Roberto Cecchi, entrambi in rappresentanza del ministro Sandro Bondi. Per la parte privata c'è Nicola Misuraca, presidente della Società Ser.Com, che dal 1977 opera nel settore della comunicazione visiva esterna. La Società, con l'autorizzazione del Comune, ha già realizzato campagne pubblicitarie outdoor ed ora si impegna, con l'avvallo di ministero e soprintendenze, a reperire 5 milioni di euro da sponsor privati per realizzare i lavori necessari al Corridoio. Quali lavori? Un'illuminazione adeguata del percorso, la messa in sicurezza e la verifica della prevenzione contro incendi, eventi sismici, manomissioni, impianti di cui è privo l'antico Corridoio, una uscita a metà percorso, la climatizzazione, e quant'altro. Sotto la vigilanza delle soprintendenze, la Ser,Com curerà le fasi di appalto e realizzazione dei lavori, scegliendo le ditte qualificate. I lavori, a somma raccolta, dureranno tre anni, nel frattempo il Corridoio dovrà esser chiuso, le opere riparate altrove. Di quali opere si tratta? I circa 1600 autoritratti, ora appesi alle pareti del Corridoio per 800 metri, che cominciarono ad esservi raccolti dal cardinale Leopoldo de' Medici dai primi del Seicento. L'onorevole Giro dice che bisogna credere di più nei privati, che la cultura è un fattore di vantaggio per l'economia italiana, per la competizione nel mondo globale. Valuta una politica culturale miope quella che pensa di non aver bisogno dei privati, che il prodotto culturale Firenze va reso più appetibile, aprendoci a più turismo. Misuraca, che ha già installato un primo maxischermo sul cantiere dei Nuovi Uffizi, dice che se il loro core business è la ricerca di inserzionisti, questo progetto sul Corridoio è un fatto però di social merketing di risonanza internazionale. La polemica che già serpeggia, tra chi vuole che il Corridoio sia solo un percorso, e chi vorrebbe mantenere la piena galleria di autoritratti, viene vista come il solito problema di guelfi e ghibellini. Dopo il referendum dell'Ottocento per spostare il David di Michelangelo al chiuso, e quello sulla ricostruzione del Ponte a Santa Trinita dopo la guerra, si potrebbe fare un referendum cittadino sugli autoritratti del Corridoio.

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Ateneo, sospeso il pagamento dei posteggi Lettera al rettore (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Siena)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 3 Ateneo, sospeso il pagamento dei posteggi Lettera al rettore VERRA' sospeso il pagamento dei permessi di accesso ai posteggi dell'Università. Per un mese, forse due: il periodo necessario per risolvere i problemi applicativi del Regolamento che nei giorni scorsi aveva causato la levata di scudi dei tecnici e dei docenti che lavorano nel polo biologico di San Miniato. Questa la decisione cui è giunto l'Osservatorio sui parcheggi, riunitosi ieri per la prima volta. C'erano tutti i sindacati, il direttore amministrativo ha mandato la responsabile del settore: adesso a lui spetterà l'ultima parola, anche alla luce delle tante e-mail giunte per segnalare i variegati disagi di chi lavora nelle varie sedi di Ateneo, raggruppate per tipologia. Non è passata l'idea di fare un questionario sulla mobilità per capire le esigenze dei dipendenti, mentre si è riaffermata la bontà dell'impianto del Regolamento. In attesa della prossima riunione un gruppo di docenti, personale tecnico amministrativo e lavoratori non strutturati di San Miniato ha scritto al rettore, al direttore amministrativo, al cda e al Senato, al presidente del collegio dei direttori di dipartimento lamentando carenza di mezzi pubblici, mancanza di parcheggi liberi nelle zone limitrofe, insufficienza dei servizi di ristorazione convenzionati. Alla luce di ciò l'impiego del mezzo proprio non è per noi una scelta di comodo ma una reale necessità. Altre Università italiane sostengono chiedendo l'abrogazione del regolamento relativo ai permessi di accesso hanno il mobility manager. La.Valde.

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INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato pubblico-priv... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

PIETRASANTA pag. 20 INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato pubblico-priv... INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato pubblico-privato e la trattativa privata anche per appalti superiori a 500mila euro. Sono alcune proposte contro la crisi dei costruttori avanzate da Stefano Varia, presidente di Ance Lucca e Ance Toscana, in un recente incontro con le amministrazioni comunali di Pietrasanta e Lucca. I problemi e le necessità dei costruttori edili hanno caratterizzato infatti il lungo confronto tra l'associazione e i sindaci. Tra i possibili rimedi a questo periodo di difficoltà è stata indicata ad esempio una ripresa da attuare «con lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente cantierabili spiega Varia oltre a ricorrere a forme più snelle di affidamento dei lavori, in modo da ridare ossigeno al comparto. Ai sindaci abbiamo poi ribadito la necessità di utilizzare, quando è possibile, la trattativa privata, ora consentita per appalti fino a 500mila euro, di scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa e valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing». I sindaci, dal canto loro, hanno dato piena disponibilità, manifestando tutto il loro interesse affinché sia rimesso in moto «un settore che è un volano per l'intera economia».

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Una ricerca per un' (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA GROSSETO pag. 5 Una ricerca per un'«Educazione scientifica» PROVINCIA PRESENTATO IL VOLUME FRUTTO DI UN LAVORO DI SEI ANNI «L'ABILITÀ a ripetere frasi fatte, termini convenzionali, proposizioni familiari crea la presunzione del sapere e spalma la mente di una vernice impenetrabile alle nuove idee». Nella frase di Jhon Dewey lo spirito che guida il progetto Ricerca e scuola. Un'esperienza lunga sei anni confluita nel volume Educazione scientifica nella scuola secondaria superiore, presentato ieri dall'assessore all'Istruzione Anna Nativi, dal dirigente del Polo liceale Aldi Tommaso Imperio, dalla ricercatrice Monia Renzi e dalla docente Barbara Pasti. Al progetto hanno preso parte sette Istituti superiori del territorio provinciale guidati dal capofila Aldi di Grosseto, l'università di Siena, il polo universitario grossetano e importanti aziende locali. «La Provincia spiega Nativi finanzia nelle scuole superiori attività didattico formative per il potenziamento delle discipline scientifiche, sostenendo una rete di collaborazioni multisettoriali su tematiche ambientali di particolare interesse per il territorio. Il progetto Ricerca e scuola propone un approccio didattico nuovo che coinvolge attivamente docenti e studenti, ma anche il mondo della ricerca e del lavoro». «Per appassionare i giovani alle scienze sottolinea Imperio bisogna tornare ai metodi di osservazione, raccolta dati, formulazione di ipotesi. Una teoria che nasce dalla pratica servirà ai ragazzi molto più del nozionismo». «L'intervento in classe di ricercatori universitari, gli stage, l'uso di supporti informatici e multimediali, e la collaborazione a ricerche universitarie aggiungono Pasti e Renzi hanno contribuito alla formazione della mentalità scientifica dei ragazzi, una competenza importante non solo per la scuola ma per la vita». I.B.

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Gli imprenditori sbarcano in Russia (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Legnano)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA pag. 13 Gli imprenditori sbarcano in Russia Castellanza, accordo tra l'ateneo «Cattaneo» e quello di San Pietroburgo È UN RUOLO da protagonista quello che si sta ritagliando il sistema produttivo varesino all'interno della missione in Russia partita domenica e organizzata dal Governo, insieme a Confindustria, Ice e Abi. Un'iniziativa a cui partecipa il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, insieme a 500 imprese italiane. Oggi è previsto l'arrivo del premier Berlusconi. Di queste 21 sono varesine. Alla presenza delle aziende locali si affianca quella della delegazione istituzionale varesina composta, tra gli altri, da Michele Graglia, presidente dell'Unione Industriali; Vittorio Gandini, direttore dell'Unione Industriali; Carlo Gallazzi, presidente del Consorzio export-import Provex; Alberto Ribolla, past presidente dell'Unione Industriale e attuale coordinatore del Club dei 15; Andrea Taroni, rettore dell'Università Carlo Cattaneo-Liuc. Ma non è solo una questione di numeri e di persone. «La parte che sta recitando il mondo produttivo e accademico rappresentato dall'Unione Industriali spiega il direttore dell'associazione Vittorio Gandini è direttamente proporzionale all'impegno per presidiare un mercato tra i più promettenti al mondo». L'iniziativa di spicco è senz'altro «PuntoRussia», una struttura operativa a Mosca, a due passi dal Cremlino, realizzata nell'ottobre 2005 dall'Unione Industriali, con il supporto operativo del consorzio Provex e con il sostegno economico del Gruppo Intesa Sanpaolo. UNA TESTA DI PONTE fatta di una piattaforma logistica, uno showroom e un ufficio a disposizione delle imprese varesine intenzionate a sbarcare o a incrementare le proprie attività sui mercati dell'Est Europa. Un progetto cui si affianca l'attività portata avanti proprio in queste ultime settimane dall'università Carlo Cattaneo Liuc che ha stretto da poco un accordo quadro con luUniversità di San Pietroburgo: la St. Petersburg State Economics and Finance University, uno dei principali atenei russi, nonché il più importante polo di ricerca della Federazione Russa. Tra i due atenei si è così instaurata una collaborazione sia didattica, sia di formazione manageriale rivolta soprattutto al management impegnato in ambito sanitario. Con la previsione di intensi scambi di docenti e studenti. Ciò, a dimostrazione del peso strategico che la Russia riveste per l'Unione Industriali. Il programma ufficiale prevede due importanti interventi del Sistema Varese. Il primo tenuto ieri a Mosca al World Trade Center dal presidente dell'Unione Industriali, Michele Graglia sull'apporto delle associazioni imprenditoriali nell'approccio al mercato russo dove sono stati portati marchi creati appositamente come «Dolce casa italiana» e «5 Stelle», Il secondo sarà quello che il rettore dell'università Carlo Cattaneo-Liuc, Andrea Taroni, terrà domani a San Pietroburgo per parlare dell'alta formazione e per presentare gli stretti rapporti che ora legano l'università di San Pietroburgo con quella di Castellanza. R.V. Image: 20090407/foto/1518.jpg

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IL 3-5 PER CENTO della popolazione scolastica... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO SALUTE pag. 9 IL 3-5 PER CENTO della popolazione scolastica... IL 3-5 PER CENTO della popolazione scolastica soffre di dislessia, ma il numero delle diagnosi (un milione e mezzo in Italia) è sensibilmente inferiore all'entità del fenomeno che troppe volte nella scuola è sottovalutato o addirittura ignorato. Il bambino si ostina a leggere molto lentamente e con macroscopici errori, la lettura a voce alta è per lui un autentico calvario, ha scarsa dimestichezza con le tabelline. Gli insuccessi non di rado vengono disinvoltamente attribuiti a scarso impegno, svogliatezza, distrazione. «E' intelligente ma non si impegna», ripetono gli insegnanti e talvolta i genitori fanno loro sommessamente eco: «Non me lo aspettavomi è sempre sembrato un bambino intelligente». Il bambino infatti è tutt'altro che stupido, ma può soffrire di disturbi specifici dell'apprendimento, il più diffuso dei quali è appunto la dislessia che, non riconosciuta, può indurre scarsa autostima e disagi psicologici anche gravi. Spesso si arriva all'età adulta in preda a dislessia non risolta. La conferma viene dal Centro per la diagnosi della dislessia dell'adulto, uno dei tanti fiori all'occhiello dell'azienda ospedaliera Santa Maria Nuova. Il Centro, inserito nelle molteplici attività della divisione neurologica di Norina Marcello e curato dal neurologo Enrico Ghidoni (nella foto), responsabile del laboratorio di neuropsicologia, è l'unico di questo tipo in Italia. Ha visto la luce in virtù di una convenzione con l'Università di Modena e Reggio Emilia, che finanzia il lavoro di uno psicologo, Damiano Angelini. L'attività di Ghidoni e Angelini funziona da poco più di un anno ed ha una lista di attesa di 70-80 persone provenienti da ogni parte d'Italia. Dalla fine del 2007 il Centro ha effettuato circa 150 diagnosi di dislessia su 213 pazienti studiati. La nostra città è un'isola felice per lo studio della dislessia, grazie anche all'impegno del prof. Giacomo Stella, docente della facoltà di scienze della formazione dell'ateneo, primo presidente dell'Associazione italiana dislessia (Aid), della quale fu a sua volta presidente il dott. Enrico Ghidoni, ora vice presidente. Il prof. Stella, sulla base di un accordo tra l'Ausl e l'Università, sta collaborando, sempre a Reggio, per l'avvio di un'attività di diagnostica di secondo livello della dislessia nei bambini, competenza del servizio di neuropsichiatria infantile dell'Ausl. «Nell'infanzia spiega Ghidoni solo un caso di dislessia su 4 viene attualmente riconosciuto. Si effettuano screening nelle classi, ma i test non sono ancora sistematici. Eppure è proprio nelle scuole elementari che si può riconoscere la dislessia ed intervenire, per esempio affidando lo scolaro ad un logopedista. La diagnosi andrebbe fatta entro la seconda classe». I bambini dislessici hanno particolari difficoltà nel combinare suoni e parole con i simboli grafici della scrittura. La lettura è infatti un automatismo del quale il dislessico non è capace, per cui ogni volta deve ricostruire il significato dei segni grafici, come se imparasse in quel momento a leggere. «Una volta accertata la dislessia rileva Ghidoni si può aiutare chi ne soffre con mezzi compensativi: la mamma, ad esempio, può abituarsi a leggergli le lezioni, oppure si possono registrare quelle della maestra. L'Aid ha raggiunto un accordo con gli editori di libri perché ne forniscano la versione digitale, inoltre la lezione può essere ascoltata in sintesi vocale sul pc. Meglio evitare lo studio scritto delle lingue straniere. Nelle scuole di ogni ordine e grado deve farsi largo la consapevolezza che i mezzi compensativi pongono la persona alla pari con le altre: non si tratta di privilegi. Non a caso, il prossimo seminario annuale sul disturbo, il 16 aprile a Modena, avrà per tema "Dislessici all'università". L'imminente traguardo di rilievo in tema di dislessia sarà una legge per tutelare a scuola e in società i diritti di chi ne soffre, delineando anche l'utilizzo dei mezzi compensativi».

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Aule e sala conferenze Il Baroni apre le porte a Scienze umanistiche (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Aule e sala conferenze Il Baroni apre le porte a Scienze umanistiche --> Ristrutturati 3.500 metri quadrati per un costo di 5,3 milioni Il rettore: «Più facile fare un campus in Amazzonia che in città» Martedì 07 Aprile 2009 CRONACA, pagina 15 e-mail print «Sarebbe stato più facile costruire un campus in Amazzonia» ha osservato il rettore dell'Università Alberto Castoldi, inaugurando la nuova sede della Facoltà di Scienze Umanistiche nel ristrutturato Collegio Baroni. A farlo sentire, a fine mandato, un po' Fitzcarraldo, sono stati gli innumerevoli ostacoli sul cammino per dotare l'università di sedi adeguate. Dalla questione del campus all'ospedale, definita «eminentemente strumentale perché noi i soldi non li abbiamo e nessuno ce ne ha dati», ai fondi della Regione Lombardia ancora per strada: «Saremo felici di ringraziare quando arriveranno» fino a stigmatizzare chi «si rifiuta di restituire qualcosa per il bene di questa città dalla quale per molti anni ha ricevuto moltissimo», frase un po' criptica che allude probabilmente alle aree per il secondo lotto del Baroni. Il rettore ha invece ringraziato calorosamente tutti coloro (politici, tecnici, finanziatori) che con il loro contributo hanno reso possibile il restauro dell'edificio storico: la Provincia, proprietaria dell'immobile nelle persone del presidente Valerio Bettoni, dell'assessore Marcello Moro, del progettista Antonio Zanni; il sindaco Roberto Bruni, il cavaliere del lavoro Emilio Zanetti (la Banca Popolare di Bergamo ha contribuito con un milione di euro). Il Collegio Baroni (ribattezzato Palazzo Baroni forse per cancellare il lugubre ricordo del periodo nel quale fu centro di interrogatori e torture dal 1943 al '45) fu costruito nel 1893 come pensionato per gli studenti della provincia e tale è rimasto nel corso del tempo e degli ampliamenti, fino all'ultimo, negli anni '50, per ospitare gli allievi dell'Esperia. Il costo del primo lotto della ristrutturazione in corso ammonta a 5 milioni e 300 mila euro. Gli interventi comprendono la palificazione del terreno argilloso per risolvere i problemi statici e il rifacimento di muri e solai. Dai tre piani per complessivi 3.500 metri quadri ristrutturati, sono stati ricavati una sala conferenze con 200 posti, due piani di aule e due piani di uffici per i docenti e l'amministrazione. Il secondo e più impegnativo lotto, progettato in collaborazione con l'architetto Gambirasio, prevede un edificio a gradoni, interrato per metà nel fianco della collina per un totale di 24.000 metri cubi di volumetria per 6.500 metri quadrati di aule con un auditorium aperto al pubblico di circa 400 posti. Nell'intervento urbanistico è compresa anche la sistemazione del vicolo San Tommaso che, insieme alla riqualificazione del Baroni, permetterà di riaprire una zona di pregio della città per troppi anni rimasta marginale, offrendo anche un nuovo punto di passaggio pedonale verso Città Alta. Nel complesso, qualche disagio da lavori in corso per i residenti, ma un indubbio guadagno per la città. Con la consegna del Baroni all'università, si completa la rete dei microcampus cittadini: l'area giuridica e economica in via dei Caniana, Lingue straniere in piazza Rosate, Scienze della formazione in Sant'Agostino, Scienze umanistiche al Baroni, Ingegneria a Dalmine. Assicurando che il contributo regionale è per via, il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Marcello Raimondi ha risposto con fair play al richiamo del rettore, osservando che l'umanesimo resta il primo e fondamentale made in Italy che può essere giocato internazionalmente in tempi di crisi. Apprezzamento per l'operato di Castoldi in questi anni e stima per le scelte fatte per dotare l'università di sedi adeguate sono stati testimoniati dal presidente della Provincia Valerio Bettoni e dal sindaco Roberto Bruni, mentre Emilio Zanetti ha ricordato che l'appoggio della Banca Popolare di Bergamo, fin dal restauro del complesso di Sant'Agostino, ha accordato fiducia all'evoluzione dell'università. La benedizione del vescovo Francesco Beschi sulla terrazza panoramica ha concluso l'inaugurazione. Nel suo intervento il vescovo, sottolineando di essere ancora «alla scoperta» della città, ha ricordato che, attraverso la ricerca e la cultura, l'università lavora per i giovani, rendendoli cittadini significativi per il futuro del territorio. Susanna Pesenti 07/04/2009 nascosto-->

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Unitrè: lezioni per tutti i gusti (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia di Oristano Pagina 4019 Oristano. L'attività instancabile dell'Università della Terza età Unitrè: lezioni per tutti i gusti Oristano.. L'attività instancabile dell'Università della Terza età Conferenze, dibattiti, seminari e laboratori aperti --> Conferenze, dibattiti, seminari e laboratori aperti Messa a dura prova dalla drastica riduzione delle disponibilità finanziarie, l'Unitre (Università delle tre età), ponendo a frutto la sua esperienza di quasi un quarto di secolo, continua ad essere una delle principali fucine culturali del capoluogo e del territorio arborense. Oltre alle ordinarie attività di laboratorio (informatica, lingue, ceramica, disegno, pittura e altro), anche per questo mese il gruppo dirigente guidato dalla presidente Maria Mocci è riuscito a programmare una serie di lezioni, conferenze, incontri e dibattiti che si tengono sempre alle 17 nella sede sociale di via XX Settembre. E gli appuntamenti non sono a favore soltanto degli oltre 270 soci che sostengono l'associazione, ma anche di coloro che di volta in volta sono interessati a un particolare argomento e vogliono partecipare. Il programma di questa e della prossima settimana si ispira in qualche modo al clima pasquale. Oggi, infatti, il docente Giancarlo Fantoni inizierà a parlare della Palestina dando una “lettura dell'atlante storico della prima spartizione coloniale del territorio, fino all'anno 2000”. E martedì prossimo il critico d'arte Ivo Fenu esporrà il tema “L'opera d'arte tra tecnica, iconografia e iconologia” affrontando la complessità interpretativa di un'opera. Giovedì 16, invece (sempre alle 17) i nuovi talenti emergenti Sara Cuzzupoli (violino), Thomas Sanna (piano) e Carlo Asuni (contrabbasso) terranno un concerto nel quale saranno proposte musiche di Bach, Bonporti e Corelli. Quindi venerdì il docente Gianluca Solera affronterà il complesso argomento dei “luoghi e persone della Terra Santa”. Solera (che è stato a lungo consigliere politico del Parlamento Europeo e che attualmente è direttore di programma della fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture che ha sede ad Alessandria d'Egitto) presenterà “un Paese che per qualcuno non esiste” e farà toccare con mano “la sofferenza di un popolo, una guerra infinita e le conseguenze sociali, politiche e umane in una terra confusa e spaccata”. Nelle altre due settimane verranno proposti interessanti temi che riguardano l'archeologia, l'ambiente, la letteratura italiana, la musica classica e la medicina. E ancora la cultura orientale, la musica Jazz e la filosofia. Ogni argomento sarà affrontato come al solito da uno specialista del settore e dopo l'esposizione è sempre possibile instaurare un dibattito di approfondimento. EMILIO FIRINU

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Sgomberato Bartebly, gli studenti per protesta occupano il rettorato (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA Sigilli all'alba per l'atelier occupato qualche settimana fa nella zona universitaria. Cortei, assemblee e blocchi stradali Sgomberato Bartebly, gli studenti per protesta occupano il rettorato Giusi Marcante BOLOGNA Dopo lo sgombero all'alba non sono stati fermi un attimo: cortei, assemblee e blocchi stradali fino al blitz serale in Rettorato. Gli studenti dell'Onda bolognese hanno dovuto lasciare ieri mattina Bartleby, lo stabile che avevano occupato appena dodici giorni fa nel cuore della zona universitaria. Un edificio che l'Ateneo non utilizzava da otto anni, da quando l'aveva acquistato dalla Telecom e che gli studenti volevano far diventare un atelier dove proseguire le attività che hanno iniziato in questi mesi: i seminari di autoformazione (che tra l'altro sono riconosciuti come crediti formativi), le contaminazioni con gli strumentisti del teatro Comunale impegnati in un difficile confronto sindacale e i colleghi dell'Accademia delle Belle Arti. L'università ha risposto invocando l'inagibilità dell'edificio e denunciando l'occupazione alla Procura (in realtà l'edificio non ha il provvedimento di agibilità ma non ci sono documenti che lo giudicano pericoloso). La magistratura ha eseguito altrettanto velocemente emanando un provvedimento di sequestro preventivo. È stato un decreto d'urgenza firmato dal pm Luca Tampieri a permettere l'intervento delle forze dell'ordine: il sequestro preventivo dello stabile era necessario, per il magistrato, anche per la presenza nell'edificio di una centrale di smistamento della rete a banda larga della Regione che andava preservata da possibili danni. Questi motivi, secondo gli studenti, sono tutti tecnicismi che nascondono la motivazione tutta politica di non lasciare che Bartleby mettesse radici. Ieri mattina dopo lo sgombero gli studenti hanno improvvisato un corteo fino alla sede del Rettorato che era presidiata da polizia e carabinieri in assetto antisommossa; nel contatto con le forze dell'ordine sono volate delle manganellate che hanno colpito alla testa una studentessa iscritta a Scienze dell'Educazione di 22 anni. Per la ragazza un bilancio per niente leggero: è stata portata al pronto soccorso dove la ferita è stata curata con otto punti e quindici giorni di prognosi. Durante la giornata la mobilitazione è cresciuta arrivando a raggiungere le trecento persone e non mollando mai la presa. Così al mattino dopo i manganelli il prorettore Paola Monari, che in questi giorni teneva i contatti con l'Onda, ha affrontato gli studenti sul marciapiede del Rettorato. Nel botta e risposta durato circa un quarto d'ora i ragazzi hanno contestato la motivazione della sicurezza dello stabile, «venga a vedere le nostre case» hanno urlato al prorettore, e hanno chiesto un'assemblea pubblica per il pomeriggio. L'unico impegno che sono riusciti a strappare è quello di un nuovo confronto con l'Università che è stato fissato per questa mattina. Ma non c'è dubbio che la giornata di ieri è stata molto importante per l'Onda anomala bolognese. Che ha dimostrato di saper creare ancora mobilitazione e consenso come stava cercando di fare con le attività all'interno di Bartleby. Erano tredici anni che non esisteva più niente di simile all'interno dell'Università e a favore dell'occupazione si sono espressi in questi giorni alcune decine di docenti dell'Ateneo bolognese che hanno firmato un appello contro lo sgombero. E a dimostrazione della tela che stava tessendo Bartleby ieri in assemblea è intervenuta un'orchestrale del teatro Comunale esprimendo sorpresa per quello che è accaduto. La lunga giornata degli studenti è proseguita con un corteo che ha attraversato il centro della città e ha mandato in tilt il traffico del pomeriggio. Fino al blitz per passare la sera in Rettorato.

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Ateneo distrutto. Anche la Crui raccoglie i fondi (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'UNIVERSITÀ Ateneo distrutto. Anche la Crui raccoglie i fondi «Qui è una tragedia di dimensioni inenarrabili. C'è assoluto bisogno di aiuto da parte delle istituzioni. L'ateneo è praticamente distrutto. Le strutture sono tutte gravamente danneggiate e non abbiamo un'altra sede dove trasferire i nostri 27.000 studenti». Lancia un vero e proprio Sos Ferdinando Di Orio, rettore dell'Università de L'Aquila. Risponde la Conferenza dei rettori, Crui, che ha iniziato una raccolta di fondi. Esprimendo « profondo cordoglio e viva partecipazione», la Crui annuncia la costituzione del fondo «Università Emergenza Terremoto» e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo delle università italiane «perchè partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'Università di L'Aquila». I dettagli del conto corrente su www.crui.it.

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Biagi: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 07/04/2009 - pag: 2 L'esperto Il docente di Fisica: «Soldi negati dalla Regione, ma la Carime ci ha aiutato. Ma non basta» Biagi: «Bari ha un sistema per prevedere» BARI «I sistemi per conoscere se ci sarà un terremoto già esistono. Ma è fondamentale che si proceda con finanziamenti alla ricerca. Nel 2005 abbiamo presentato un progetto alla Regione che prevedeva l'installazione di 25 postazioni di rilevamento per il radon (gas radioattivo, ndr) e di stazioni radio a bassa frequenza. Macchinari da dislocare nelle regioni altamente sismiche del Centro- Sud, tra cui l'Abruzzo. Il costo era di 1,3 milioni. Il risultato? Siamo stati esclusi perché la commissione ci ha assegnato 69 punti, mentre per il finanziamento ne bastavano 70. Ora rinnoviamo l'appello: ci servono le risorse, la Puglia può svolgere un ruolo decisivo nella prevenzione delle catastrofi». Sono le 15 e nel dipartimento di fisica dell'Università di Bari il telefono squilla senza sosta. Il professore Pier Francesco Biagi, che da trent'anni si dedica agli studi precursori dei terremoti, riceve chiamate da colleghi di tutto il mondo. Il motivo? Biagi, romano da 15 anni a Bari, nonostante la delusione del rifiuto della Regione non ha mollato. Grazie a un finanziamento limitato disposto dalla Fondazione Caripuglia (50mila euro) ha acquistato cinque postazioni per l'analisi delle onde radio a bassa frequenza (prodotte dall'Elettronika di Raffaele Fasano) montandole rispettivamente una in Turchia, Grecia e Romania. Le rimanenti due in Italia, a Torre Canne, e in un piccolo paese dell'Abruzzo posizionato a soli 20 chilometri dall'epicentro del sisma che ha distrutto l'Aquila. Il macchinario è entrato in funzione registrando le variazioni dal primo aprile in poi. «Sono dati preziosi - prosegue Biagi - che saranno utili per analizzare il fenomeno. Dovrò studiarli a fondo e combinarli con parametri come l'incremento del radon e altri indicatori a medio termine». Biagi, infatti, fino a novembre scorso ha misurato l'intensità di emersione dell'acqua di una fonte a pochi chilometri dall'epicentro. «Ad agosto del 2008 - continua il docente di fisica - ho registrato un picco anomalo della potenza d'erogazione idrica. Questo significa che qualcosa stava succedendo nel sottosuolo. Posso capire che è difficile accettare l'idea di una possibile previsione dell'evento, ma la casistica ci dice che alcuni segnali possono esserci d'aiuto». Il docente dell'Università di Bari, lancia l'appello alle istituzioni e al governatore Nichi Vendola affinché consenta alla ricerca di proseguire. «Con gli sforzi della Fondazione Carime - racconta Biagi - la Puglia è riuscita ad avviare la prima rete europea di monitoraggio del fenomeno. Il mio collega Masashi Hayakawa, dell'università elettrocomunicazione di Tokyo, ha montato sulla sede del dipartimento di Fisica di Bari un ricevitore che si interfaccia con un altro posizionato in Austria. Questo nella speranza di monitorare sempre di più il fenomeno. La speranza è che la Regione possa tornare sui propri passi consentendoci di implementare la rete dei rilevatori». In verità, con i soldi sottratti a tale studio sono stati finanziati interventi di ricerca industriale come lo studio sui comportamenti dei diamanti o il degrado delle strutture lapidee. «La verità - conclude Biagi - è che una previsione per essere attendibile deve indicare il tempo in cui l'evento si può verificare, la località o il perimetro interessato e la potenza che sprigionerà. I sistemi per quantificare ci sono, chiedo solo di poter proseguire nell'analisi». Vito Fatiguso A 20 km dall'epicentro Un macchinario ha registrato informazioni preziose Pier Francesco Biagi professore di fisica all'Università di Bari Da trent'anni si dedica agli studi precursori dei terremoti

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Rimasti senza università Verranno a studiare qui (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 07/04/2009 - pag: 3 Rimasti senza università Verranno a studiare qui Il rettore di Lecce, Laforgia: «800 posti disponibili» BARI Il sistema universitario pugliese ha reagito prontamente e all'unisono alle richieste d'aiuto provenienti dall'Abruzzo, mettendo a disposizione in linea di principio già da ieri strutture e risorse professionali per fronteggiare oltre che l'emergenza sanitaria anche quella logistica legata all'improvvisa penuria di spazi didattici. Già da prima che le agenzie di stampa diffondessero il disperato appello del rettore dell'Università di L'Aquila Ferdinando Di Orio («Qui è una tragedia di dimensioni inanerrabili, l'Ateneo è praticamente distrutto. C'è assolutamente bisogno dell'aiuto delle istituzioni » ha affermato), come in un tam tam che ha attraversato gli oltre 400 chilometri dal Foggiano al Capo di Leuca i colleghi delle cinque università pugliesi si sono stretti già nella tarda mattinata in un patto solidale. Nel pomeriggio una telefonata tra il rettore di Bari, Corrado Petrocelli, ed il governatore della Puglia, Nichi Vendola, è servita poi a fare il punto della situazione. «Come sistema universitario regionale ha reso noto lo stesso Petrocelli abbiamo messo a disposizione di questa emergenza strutture e competenze che saranno disponibili se e quando serviranno». Il tema, infatti, non è solo quello riguardante le strutture universitarie danneggiate nella notte tra domenica e lunedì, la cui sopravvenuta indisponibilità ha gettato in mezzo alla strada tutto d'un colpo una popolazione studentesca pari a 27mila unità, ma anche gli aspetti più strettamenti scientificosanitari. «In tutte le università pugliesi ha infatti chiarito ancora Petrocelli possediamo quelle giuste specificità tra ingegneri, medici e studiosi che in un'emergenza come quella di queste ore potranno tornare preziosi». Dunque, la disponibilità c'è ed è totale. Si attende solo un segnale, che è lo stesso che aspetta la macchina organizzativa che ruota intorno alla Regione. Ieri sera, l'assessore alla Sanità Tommaso Fiore spiegava ancora che «esiste un eloquente invito della Protezione civile nazionale a predisporre ogni cosa ma a tenere ancora tutto fermo» per non ingolfare ulteriormente l'opera dei primi soccorritori. Ma la Puglia delle università ha risposto all'appello del rettore di L'Aquila con una sola voce e non si tratta di una disponibilità solo a parole. «Qui a Lecce ha confermato infatti il rettore dell'Ateneo salentino Domenico Laforgia abbiamo una offerta di posti letto per gli studenti che vorranno seguire i corsi da noi anche abbastanza significativa. Pensiamo di mettere a disposizione i 5-600 posti letto disponibili per i progetti Erasmus e anche i circa 250 della Scuola estiva di italiano che ospitiamo da alcuni anni ». Laforgia è uno che ha dimistichezza con questo genere di emergenze. Nel lontano novembre del 1980, a pochi giorni dal terremoto nell'Avellinese, l'attuale rettore di Lecce, all'epoca docente ad Ingegneria a Bari, fu a capo di un campo base a Sella di Conza nell'alta Irpinia. «Con l'Università ha ricordato ieri fummo protagonisti di una straordinaria esperienza di lavoro e di solidarietà: in 3 giorni si esaurirono tutte le capacità di stoccaggio del sangue donato in tutta la Puglia». Il Salento, tra l'altro, è assai presente con i suoi studenti a L'Aquila. «Perché ha giustificato il sociologo Luigi Spedicato i leccesi hanno una spinta ancora più forte ad allontanarsi dal proprio territorio». L'Università di Bari renderà noto nella giornata di oggi che da domani, presso tutte le facoltà, dietro l'accordo in via di perfezionamento con la Federazione pugliese donatori, chiunque potrà donare il sangue. Una iniziativa aperta anche alla cittadinanza. Così come sarà aperta non solo agli universitari la possibilità di poter donare anche offerte in danaro su di un conto corrente che il rettore Petrocelli divulgherà sempre oggi. Un altro modo per essere vicini concretamente ai bisogni dell'Ateneo di L'Aquila e che risponde peraltro alle indicazioni date ieri dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane. Piero Rossano \\ Petrocelli A disposizione strutture e competenze disponibili se e quando serviranno

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Farmacia, i tecnici: laboratori a rischio (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 07/04/2009 - pag: 5 Università Consegnata in Procura la relazione degli esperti dell'Asl sulle strutture della facoltà Farmacia, i tecnici: laboratori a rischio BARI «Rischi non irrilevanti», presenza di «sostanze cancerogene capaci di provocare il cancro, anche solamente attraverso l'inalazione». Ieri i tecnici dell'Asl, sezione Spesal, hanno presentato una relazione dettagliata in seguito al sequestro dei 50 laboratori della facoltà di Farmacia. Un documento che evidenzia i potenziali rischi ai quali sono stati sottoposti gli studenti e gli stessi docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai 180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni«. Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola - non sarebbe «stato valutato il rischio che comporta l'utilizzo di sostanza cancerogene». Non sarebbero state adottate le misure di protezione e prevenzione del pericolo. In particolare, le sostanze chimiche non sarebbero state custodite in maniera appropriata e mancherebbero anche alcuni documenti e autorizzazioni. Stando alle denunce contenute in un esposto firmato, nei laboratori - dove ogni giorno centinaia di universitari sono impegnati nella ricerca e vengono a contatto con sostanze potenzialmente cancerogene - non sarebbero adottate le misure di sicurezza e protezione necessarie ad evitare rischi per la salute degli studenti. Per questi motivi, i militari hanno sequestrato preventivamente i 50 laboratori della facoltà che fanno capo ai dipartimenti di farmacia chimica e biologica. Due le violazioni contestate formalmente dai militari: l'omessa certificazione di prevenzione degli incendi e l'assenza dei cartelli d'indicazione di pericolo. Come atto dovuto, è stato denunciato il rettore dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. I carabinieri - in assenza delle deleghe ai singoli responsabili dei dipartimenti - hanno dovuto denunciare il rettore. Ieri i laboratori erano ancora posti sotto sequestro: l'avvocatura dell'Ateneo ha presentato istanza di dissequestro; i ragazzi temono che possono slittare le sessioni di laurea. Sul caso indaga la pm Francesca Romana Pirrelli. Mentre, oggi, toccherà al gip Giulia Romanazzi decidere se lasciare o meno i sigilli ai laboratori. V. Dam. «Sostanze cancerogene» Secondo gli esperti, ci sarebbe presenza di sostanze pericolose «anche solamente attraverso l'inalazione» Un'operazione di controlli dei carabinieri

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CASTIGLIONE DEL LAGO Cresce il nuovo museo di Castiglione del Lago. E' stato inaugurato ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 Chiudi CASTIGLIONE DEL LAGO - Cresce il nuovo museo di Castiglione del Lago. E' stato inaugurato il secondo stralcio dello spazio espositivo per opere d'arte e oggetti sacri di San Domenico a Castiglione. Sono intervenuti, oltre al sindaco ed al parroco don Gianluca, la professoressa Rita Chiacchella ed il professor Marco Moschini, docenti dell'Università degli Studi di Perugia, la dottoressa Laura Lametti funzionario della Sovrintendenza ai beni storici artistici ed etno -antropologici dell'Umbria e monsignor Giuseppe Chiaretti arcivescovo della diocesi di Perugia e Città della Pieve.

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Oggi alle ore 10 alla Sala dei Notari cerimonia di donazione dei libri di Rolf Schott alla Bibliotec... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 Chiudi Oggi alle ore 10 alla Sala dei Notari cerimonia di donazione dei libri di Rolf Schott alla Biblioteca comunale Augusta. Si tratta di più di mille volumi, tra cui rarissime edizioni del Settecento, dell'Ottocento e del Novecento, insieme con l'archivio dello scrittore e storico dell'arte tedesco Rolf Schott (1891-1977) arricchiranno il patrimonio dell'Augusta, esaltando la vocazione di biblioteca multiculturale. Alla presenza degli eredi di Rolf Schott, interverranno l'assessore Andrea Cernicchi, il preside della Facoltà di Lettere Giorgio Bonamente, l'addetto culturale dell'Ambasciata di Germania Karl Heinz Schmitz, il dirigente delle biblioteche comunali Maurizio Tarantino, il docente di Filologia romanza Carlo Pulsoni, il docente di Letteratura tedesca Hermann Dorowin. Il fondo Rolf Schott, con circa 1.000 volumi e un archivio di lettere, fotografie, manoscritti inediti, è stato donato alla Biblioteca Augusta dal genero dello scrittore Gianfranco Uva, grazie anche all'intermediazione dell'Università di studi di Perugia. Tra le rarità c'è la prima edizione della famosa "Storia dell'arte nell'antichità" del 1764 di Winckelmann e l'edizione critica dell'opera di Tito Livio in 10 volumi di Johann Christian Hermann (1790). Per l'occasione sarà allestita presso la Biblioteca Augusta fino al 30 aprile un'esposizione dei libri scritti da Schott, insieme a prime edizioni dei volumi di Hermann Hesse, Rainer Maria Rilke, Hugo von Hofmannsthal.

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La protesta dell'Accademia di Belle arti Siamo vivamente preoccupati per... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 Chiudi La protesta dell'Accademia di Belle arti Siamo vivamente preoccupati per le attuali condizioni in cui versano le finanze, la logistica e, in conseguenza, anche la funzione formativa della loro istituzione da secoli altamente benemerita per la sua attività e per il prestigio, la formazione artistica, le risorse culturali e il ritorno economico per Perugia e per l'Umbria e inquieti sul futuro delle pregiate collezioni d'arte - raccolte per ragioni didattiche e per la liberalità di docenti, studenti e donatori - che da più di un decennio sono disperse o conservate in condizioni di rischio senza aver ancora trovato un deciso e significativo contributo da Enti locali territoriali e finanziari e riducendo quindi anche la possibilità di libera fruizione e di giusta remunerazione per l'Istituzione. Ci compiaciamo tuttavia del fatto che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli citati, si siano mantenute alcune iniziative culturali e artistiche, siano presentate dagli Amministratori utili riflessioni su progetti di sviluppo, si prosegua l'insegnamento con notevoli sacrifici del personale docente e amministrativo e siano stati conseguiti significativi risultati dagli studenti con pubblici riconoscimenti e successi nazionali e internazionali. Sulla base di quanto affermato chiediamo alla Provincia e al Comune di Perugia - anche in questa occasione assenti attraverso i loro Amministratori pro tempore, ma che sono unici Soci fondatori e firmatari del nuovo Statuto del 2003 che li impegna solidalmente, nella misura fra essi concordata e da indicare nei rispettivi bilanci, a coprire tutti i costi del personale per la didattica fintantoché essi non vengano assunti dallo Stato - di provvedere all'impegno di spesa dei mancanti Euro 500.000 per la copertura del capitolo approvato dai loro Rappresentanti nel preventivo 2009, già ridotto di Euro 350.000 rispetto al precedente, con il perdurante effetto di una carenza di 5 posti nell'organico del personale docente e non docente. Avvertiamo gli Enti locali fondatori e l'opinione pubblica sulle gravi conseguenze delle inadempienze statutarie e della mancanza di stanziamenti poliennali di risorse che provocano riduzione di certezze programmatiche ed emorragia di iscrizioni ai corsi, rischiano di pregiudicare lo standard qualitativo della formazione e quindi di pregiudicare la possibilità della presa in carico dell'Accademia da parte dello Stato, rendono più arduo il conseguimento dello status di Fondazione ancora pendente presso gli organi prefettizi e ministeriali, più delicato il ruolo degli Amministratori e aggravano il già precario stato del patrimonio storico-artistico. Ci riserviamo di valutare per ogni decisione relativa al futuro dei corsi accademici il preciso impegno poliennale delle nuove Amministrazioni Comunale e Provinciale dopo le elezioni del giugno 2009; - richiamano maggiore attenzione dal Governo regionale - col quale esistono già numerosi ambiti di collaborazione - sia per un maggiore contributo a supporto della relativa attività dell'Istituzione e connessi fabbisogni anche al fine di ridurre l'entità dell'impegno effettivo dei Soci coobbligati in solido, sia per inserire nello Statuto regionale la menzione dell'Accademia insieme all'Università degli Studi, all'Università per Stranieri e al Conservatorio musicale - con i quali si auspica un rafforzamento di collaborazioni e sinergie - nel Polo regionale di Alta Formazione. Insistiamo e protestiamo con vigore perché sia rispettato dal Governo nazionale il dettato e comunque le scelte fondanti della Legge 508 del 1999, che prevede almeno un'Accademia di Belle Arti statale per ogni Regione, garantisca percorsi formativi con sbocchi adeguatamente definiti per gli studenti e riordini, con gli oneri finanziari conseguenti, il comparto della Formazione artistica e musicale per dare finalmente seguito alle finora vane promesse di ben cinque Esecutivi e continuità ai saltuari contributi ormai interrotti da due esercizi. Confidiamo infine nei parlamentari dell'Umbria per la prosecuzione di iniziative, che trovano nel passato significativi e preveggenti ancorché frustrati precedenti, in modo coordinato fra le forze politiche e le altre rappresentanze regionali per una costante vigilanza sugli impegni di Governo e adeguate proposte di testi legislativi o di emendamenti mettendo così fine a un vergognoso ritardo decennale nocivo non solo alla nostra istituzione accademica, ai Soci, agli Accademici, agli Amministratori, ai Dipendenti e agli Studenti, ma anche all'intero comparto artistico che costituisce una ricchezza per il Paese e che lo ha illustrato nel mondo, consentendogli di rifulgere anche nei secoli più bui ed essendo base di coscienza civile e molla creativa e innovativa di ripresa. - Gli Accademici riuniti il 4 Aprile 2009 presentano la loro volontà alle altre Accademie di Belle Arti e impegnano il Presidente e gli altri Organi accademici a trasmettere il presente documento a tutte le Istituzioni interessate. Gli Accademici della Fondazione Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci- Perugia

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Il crollo dell'ospedale? Norme disattese (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-04-07 - pag: 5 autore: INTERVISTA Paolo Rocchi Il crollo dell'ospedale? Norme disattese Architetto Mauro Salerno ROMA «è assurdo che l'ospedale dell'Aquila abbia subito danni tali da diventare inagibile». Non usa giri di parole Paolo Rocchi,ordinario di Consolidamento degli edifici storici all'Università La Sapienza di Roma e progettista del salvataggiodella Basilica di San Francesco d'Assisi danneggiata dal sisma del 1997, per definire quella che anche agli occhi degli osservatori meno esperti è apparsa da subito come una contraddizione tale da suscitare polemiche e dubbi sul reale stato delle costruzioni danneggiate. Un edificio moderno,costruito meno di 15 anni fa e considerato "strategico" per portare soccorso in una delle aree a più alto rischio sismico d'Italia è stato duramente provato dal sisma,dichiarato inagibile e completamente evacuato in serata.«Non conosco direttamente il progetto - dice Rocchi - , maè certo che un ospedale in cemento armato, anche se costruito 15 o 20 anni fa, non può subire danni così ingenti a seguito di un terremoto come quello che ha colpito ieri l'Abruzzo». Si deve ipotizzare allora una carenza progettuale o costruttiva? Ripeto, non conosco direttamente il progetto. Ma certo sono molto stupito che un ospedale costruito in cemento armato in una zona altamente sismica possa subire danni così seri da essere dichiarato inagibile. è assurdo. Sono cose che non dovrebbero più succedere. Anche se questo tipo di norme sono in continua evoluzione, negli anni '90 avevamo già avuto i terremoti del Friuli e dell'Irpiniae regole antisismiche esistevano già. E allora bisogna chiedersi: perché una struttura simile subisce danni così gravi? La risposta? La risposta è che non dovrebbe succedere. Dal 2003 in poi strutture come ospedali, prefetture, caserme sono considerati edifici strategici ai fini dell'emergenze post- sisma. Anche se la costruzione è precedente, ma è stata realizzata in cemento armato e, come sembra in questo caso, in presenza di una normativa antisismica, se progettata e realizzata a regola d'arte, "deve" resistere al terremoto. Questo tipo di ragionamento vale anche per le costruzioni di tipo più semplice come le abitazioni? Testimoni raccontano di crolli di case realizzate in cemento armato. Siamo alle solite. Dissi le stesse cose dopo il crollo di Vigna Jacobini avvenuto nel 1998 a Roma. Tagliamo la testa al toro. Se un edificio è stato costruito con criteri anti- sismici si può lesionare, ma deve rimanere in piedi anche di fronte a un terremoto iper-distruttivo, come non è stato in questo caso. E se invece non è stato costruito secondo gli standard anti- sisimici? A prescindere dai criteri anti-sismici, se progettato e costruito bene, un fabbricato in cemento armato di dimensioni contenute, resiste a un terremoto di medio- alta intensità. Si possono verificare lesioni limitate. Ma di certo non crolli. Invece dopo ogni evento calamitoso ci accorgiamo di edifici costruiti con calcestruzzi di bassa qualità, con armature lisce o non piegate, dunque tali da non garantire alcuna aderenza al cemento, insomma, realizzati senza tener conto delle più elementari regole del buon costruire. © RIPRODUZIONE RISERVATA Docente. Paolo Rocchi OLYCOM «è inconcepibile che una simile struttura subisca danni così gravi: c'è qualcosa che non va»

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Rettori a vita addio, atenei aperti (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-07 - pag: 12 autore: Rettori a vita addio, atenei aperti di Marzio Bartoloni S top allo scandalo dei concorsi locali truccati per docenti e ricercatori. Ma anche al fenomeno dei rettori "a vita" che non potranno conquistare più di due mandati e saranno affiancati nella gestione degli atenei da Cda composti non solo da "colleghi", ma a maggioranza da membri esterni che faranno sentire la loro voce quando si dovranno spendere i fondi: nei consigli di amministrazione, accanto al "Magnifico", si potranno sedere imprenditori, finanziatori, ex studenti in carriera e chiunque abbia «comprovate competenze gestionali» ed «esperienze professionali di alto livello». La lotta agli sprechi e la caccia all'efficienza passerà anche dalla nomina di un manager («direttore generale») con grandi capacità gestionali a cui affidare il compito delicato di far funzionare al meglio i complicati ingranaggi accademici. Mentre un «difensore degli studenti» nominato dal rettore su designazione del consiglio dei studenti - farà da "cane da guardia" puntando il dito contro ogni anomalia e avanzando proposte per migliorare il volto dell'università. Infine per i "fannulloni" in cattedra, scoperti da verifiche cicliche, non ci saranno più aumenti automatici in busta paga (gli scatti biennali). La rivoluzione fortemente voluta dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini per ridare smalto al pianeta degli atenei nel segno della trasparenza e del merito è quasi pronta. In queste ore i tecnici stanno limando la bozza di 15 articoli del Ddl quadro sulla governance universitaria che contiene anche la delega sui nuovi concorsi per docenti e ricercatori. E che, salvo altre priorità (si veda soprattutto l'emergenza del terremoto in Abruzzo) potrebbe andare in Consiglio dei ministri prima di Pasqua insieme al regolamento che disegna l'identikit di un altro atteso protagonista: l'Agenzia di valutazione nazionale del sistema universitario e della ricerca. Per curare l'università dalla piaga dei concorsi banditi localmente e pilotati a favore dei candidati "protetti" dai soliti baroni nascerà una lista nazionale da cui ogni ateneo potrà scegliere il docente o il ricercatore da assumere. Per entrarci si dovrà superare un'«abilitazione scientifica» nazionale, prevista ogni anno a settembre, basata su titoli e pubblicazioni, che durerà non più di quattro anni. Passati i quali scatterà una verifica. Saranno delle commissioni per ogni settore scientifico composte di nove membri - sorteggiati da apposite liste - a valutare i titoli dei candidati. Chi entrerà in questa lista nazionale di docenti abilitati potrà partecipare ai bandi delle università che dovranno assumere almeno un quarto dei candidati dall'esterno, mentre gli altri potranno arrivare dall'interno dell'ateneo da progressioni di carriera. Ma su questo punto i tecnici del ministero dovranno chiarire meglio le modalità di reclutamento. Sarà comunque uno o più Dlgs a scrivere le regole del reclutamento nel dettaglio. L'obiettivo, comunque, resta quello di scardinare il meccanismo attuale dei concorsi locali (voluti dall'allora ministro Berlinguer) che in pratica consente di nominare una commissione amica, tagliando fuori gli outsider scomodi. E portando in cattedra, grazie a bandi precofenzionati a misura, i candidati "protetti". Le università potranno insomma assumere chi vogliono nella massima trasparenza, ma poi dovranno rispondere delle loro scelte. Per dare un nuovo volto agli atenei italiani il Ddl interviene direttamente sugli organi di governo. E obbliga le università a rivedere i propri statuti entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge. Tra le novità previste dalla bozza del Miur c'è un tetto ai mandati dei rettori: non potranno essere più di due per un totale di otto anni in carica, oppure un solo mandato per sei anni. Il Cda sarà potenziato con «funzioni di programmazione strategica finanziaria e contabile» e composto da non oltre nove membri. E la maggioranza dei consiglieri non dovranno appartenere «ai ruoli dell'università a decorrere dai tre anni precedenti la designazione e per tutta la durata dell'incarico». Tra le altre novità, la riforma prevede anche la possibilità per le università più vicine di fondersi o aggregarsi in strutture federative in modo da migliorare l' «efficacia e l'efficienza dell'attività didattica, di ricerca e gestionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA CAMBIAMENTO DI GOVERNANCE Gli statuti dovranno essere rivisti entro sei mesi, le istituzioni più vicine potranno fondersi o federarsi per gestire meglio la didattica

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Bacchisio Motzo, maestro di cultura (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Pagina 338 Oggi a Cagliari le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della formazione intitolano l'aula degli esami di laurea a un padre fondatore Bacchisio Motzo, maestro di cultura Oggi a Cagliari le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della formazione intitolano l'aula degli esami di laurea a un padre fondatore --> Le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della Formazione dell'Università di Cagliari hanno deliberato di intitolare l'aula degli esami di laurea a Bacchisio Raimondo Motzo con una cerimonia commemorativa che si svolgerà stamane alle 10.30, alla presenza delle autorità accademiche e dei professori Piero Meloni e Giovanni Lilliu, che 50 anni fa furono i suoi più diretti collaboratori. Un riconoscimento postumo ma significativo verso un maestro dell'Università cagliaritana della prima metà del Novecento, tra i padri fondatori della Facoltà di Lettere e Filosofia e in seguito della Facoltà di Magistero. Istituita nel 1859, la Facoltà aveva funzionato fino al 1866-67. Venne nuovamente istituita con altri ordinamenti nel quadro della riforma Gentile e i corsi ebbero inizio nel 1925. Nel drappello dei primi dieci docenti figuravano nomi come Giuseppe Toffanin (Letteratura italiana), Luigi Castiglioni (Letteratura latina), Augusto Rostagni (Letteratura greca), Carlo Albizzati (Archeologia), Raffaele Ciasca (Storia medioevale e moderna), Benvenuto Terracini (Glottologia), Adelchi Baratono (Filosofia teoretica) e Cecilia Dentice d'Accadia (Storia della filosofia), futura moglie di Motzo, allora fresco vincitore di concorso per la cattedra di Storia antica. Nato a Bolotana il 6 marzo 1883, Motzo era giunto alla cattedra grazie soprattutto alla guida del suo maestro Gaetano De Sanctis, dopo un lungo tirocinio di specializzazione in discipline di carattere storico-filologico e dopo una sofferta vicenda personale. Formatosi a Roma nell'ultima fase del pontificato di Leone XIII, divenne sacerdote nel 1905. Iscrittosi in Lettere all'Università di Torino grazie a una borsa di studio presso il Collegio delle provincie - la stessa che in quegli anni consentì a Gramsci la frequenza della medesima Facoltà - si era laureato con De Sanctis nel 1909 con una tesi sulla setta degli Essèni. Vincitore di una borsa di specializzazione in Lingue orientali, per sei anni approfondì gli studi a contatto con la scuola filologica tedesca, soggiornando a lungo a Berlino. Nel 1916 il Sant'Uffizio lo sospese a divinis per aver collaborato alla Rivista di Scienza delle Religioni. Il Motzo, giovane valente filologo, si occupava prevalentemente di esegesi biblica e il problema suo, come di tutti gli esegeti cattolici, era quello di poter affrontare lo studio della Bibbia con gli strumenti della scienza filologica. L'incidente con il Vaticano ebbe una sua soluzione grazie all'intervento del cardinal Gasparri; ma l'atteggiamento della Chiesa non fu conseguente, per cui il Motzo, nell'estate del 1924, abbandonò lo stato sacerdotale. E con esso gli studi biblici, per concentrare l'attenzione sulla storia della nostra isola. Nacquero così i fondamentali lavori sulle passiones dei santi della più antica tradizione isolana. Nel 1934 Motzo aveva fondato la rivista Studi sardi, oggi ancora in vita. Nominato preside della Facoltà di Lettere nel 1939, durante gli anni della guerra assicurò la continuità dell'attività didattica, trasferendo uffici e sessioni di esami ad Oristano. Nel dopoguerra, preside della Facoltà di Magistero e di nuovo della Facoltà di Lettere, fece sì che insegnassero docenti come Bianchi Bandinelli, Geymonat, Venturi, Petronio, Gentili, Bulferetti, Sestan. Collocato a riposo nel 1953, continuò la sua opera di docente e preside in qualità di professore emerito fino al 1958, quando Aldo Moro gli conferiva la medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. Ritiratosi a Napoli, morì il 14 giugno 1970. Per sua volontà, le spoglie riposano nel cimitero di San Michele di Cagliari. È importante che, attraverso l'intitolazione dell'aula delle lauree voluta dalle due Facoltà, i due presidi abbiano offerto la possibilità di sottoporre ai giovani l'opera di questo maestro dell'alta cultura. Del Motzo, Lilliu ha scritto che era «per temperamento, un uomo tutto d'un pezzo, d'una sincerità primordiale»; “un antico” e fiero difensore dei valori della nostra cultura e della nostra identità. LUCIANO CARTA

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Promozione turistica pubblico-privata (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Iglesias Pagina 2021 la proposta Promozione turistica pubblico-privata La proposta --> Un'alleanza per promuovere Iglesias nel mercato delle vacanze. È l'iniziativa portata avanti dall'amministrazione comunale dopo l'incontro tra operatori turistici e gli assessori Marina Muscas (turismo e cultura), e Augusto Cadeddu (attività produttive). «Nella città di Iglesias sono presenti e operanti 9 hotel, 10 Bed & Breakfast e 3 agriturismi che vantano, complessivamente, circa 500 posti letto - spiegano in una nota i due assessori - per la nostra città questi numeri rappresentano una fonte di grandi opportunità di sviluppo del turismo». Per i due assessori comunali promotori dell'incontro cui hanno partecipato alcuni degli operatori turistici, la strada per lo sviluppo «è quella della creazione di un sistema». (d. m.)

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Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 07-04-2009 UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il secondo anno di fila il premio come miglior docente della Sda Bocconi School of Management, la scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano. Quarant'anni, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari alla facoltà di Economia del nostro Ateneo, si è laureato a Parma nel '92. Dopo aver frequentato un dottorato di ricerca alla Bocconi, ha iniziato la doppia collaborazione con Milano e Parma. «C'è tanta soddisfazione - afferma - ma ciò che più mi preme, è ribadire lo stretto legame con la mia città; mi sono laureato qui e molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo tantissimo». Il premio assume un significato particolare perché la facoltà della Sda Bocconi è costituita da numerosi docenti universitari che insegnano nelle più importanti facoltà di economia delle Università italiane. «Per me - prosegue - poter fre- quentare gli ambienti della Sda Bocconi, è stato ed è tutt'ora motivo di soddisfazione e di crescita professionale. Nei seminari formativi si ha la possibilità di confrontarsi con manager e con colleghi di altre Università. Tali occasioni costituiscono l'occasione per imparare e migliorare». Per Gandolfi la facoltà di Economia della nostra città non è inferiore alla Bocconi. «La qualità dei docenti è molto alta; - precisa - siamo inferiori per le strutture, perché non abbiamo gli stessi mezzi. In ogni caso a Parma, grazie all'impegno dei singoli, vengono promosse numerose iniziative con poche risorse». I consigli del docente per i giovani studenti che mirano ad una carriera simile sono due: coltivare le proprie passioni e impegnarsi al massimo. «Non si deve studiare - spiega - per il solo scopo di raggiungere l'importante traguardo rappresentato dal titolo di studio, ma per acquisire conoscenza e sicurezza nei propri mezzi. L.M. Docente Gino Gandolfi

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Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 07-04-2009 UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il secondo anno di fila il premio come miglior docente della Sda Bocconi School of Management, la scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano. Quarant'anni, professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari alla facoltà di Economia del nostro Ateneo, si è laureato a Parma nel '92. Dopo aver frequentato un dottorato di ricerca alla Bocconi, ha iniziato la doppia collaborazione con Milano e Parma. «C'è tanta soddisfazione - afferma - ma ciò che più mi preme, è ribadire lo stretto legame con la mia città; mi sono laureato qui e molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo tantissimo». Il premio assume un significato particolare perché la facoltà della Sda Bocconi è costituita da numerosi docenti universitari che insegnano nelle più importanti facoltà di economia delle Università italiane. «Per me - prosegue - poter fre- quentare gli ambienti della Sda Bocconi, è stato ed è tutt'ora motivo di soddisfazione e di crescita professionale. Nei seminari formativi si ha la possibilità di confrontarsi con manager e con colleghi di altre Università. Tali occasioni costituiscono l'occasione per imparare e migliorare». Per Gandolfi la facoltà di Economia della nostra città non è inferiore alla Bocconi. «La qualità dei docenti è molto alta; - precisa - siamo inferiori per le strutture, perché non abbiamo gli stessi mezzi. In ogni caso a Parma, grazie all'impegno dei singoli, vengono promosse numerose iniziative con poche risorse». I consigli del docente per i giovani studenti che mirano ad una carriera simile sono due: coltivare le proprie passioni e impegnarsi al massimo. «Non si deve studiare - spiega - per il solo scopo di raggiungere l'importante traguardo rappresentato dal titolo di studio, ma per acquisire conoscenza e sicurezza nei propri mezzi. L.M. Docente Gino Gandolfi Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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Lezione di integrazione a scuola (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Prov Medio Camp Pagina 3023 San Gavino. Animato incontro al liceo Pedagogico sulla cultura dell'accoglienza Lezione di integrazione a scuola San Gavino.. Animato incontro al liceo Pedagogico sulla cultura dell'accoglienza Tre ore di faccia a faccia tra gli studenti e don Cannavera --> Tre ore di faccia a faccia tra gli studenti e don Cannavera Botta e risposta con gli studenti del liceo Pedagogico. In cattedra don Ettore Cannavera, responsabile di una comunità di recupero. Non la solita lezione cattedratica, ma un dibattito condiviso. Così quasi le studentesse del Liceo pedagogico e linguistico hanno partecipato all'incontro «L'inferno sono gli altri? Quando l'integrazione vince la paura: storie di vita e percorsi di accoglienza» con don Ettore Cannavera, responsabile della Comunità «La Collina» di Serdiana. Tre ore di confronto con interventi e testimonianze che hanno aperto la scuola al territorio e al dialogo con la gente. «La scuola - spiega il docente Gennaro Pinna - vuole affrontare e superare la sua crisi non indossando divise e grembiulini, ma diventando davvero palestra di vita. Oggi ci stimolano a crescere non i soliti contenuti dei libri di cui pure abbiamo bisogno, ma le storie vere e in presa diretta delle persone che ogni giorno si danno da fare nel territorio per porgere una mano a chi ha bisogno di aiuto». Così molto toccante è la testimonianza di Angela Borghero, responsabile della Comunità via Marconi di Carbonia: «Dobbiamo costruire la cultura dell'accoglienza, ponti e non steccati. In questo non ci aiuta il capitalismo». Poi prendono la parola Luca Pizzuto del gruppo di intervento culturale «Zorba il gatto» di Carbonia; Stella Deiana, responsabile del centro per richiedenti asilo e rifugiati della provincia di Cagliari; Paola Marras e Felix Adandedjan, rispettivamente coordinatore e mediatore culturale dello sportello polifunzionale per la mediazione della provincia del Medio Campidano. Arriva il turno degli studenti: «Io dico sempre quello che penso - spiega Giulia - se la donna esce con tanti uomini è giudicata una poco di buono, l'uomo invece un latin lover». Don Cannavera dialoga con gli studenti, pone interrogativi ed invita alla riflessione: «Abbiamo bisogno dell'altro che è la realizzazione di me e mi fa conoscere. La diversità mi fa diventare me stesso: l'inferno è la chiusura all'altro: non divento nessuno da solo mentre l'altro mi fa conoscere. La frase di Cartesio «Penso, dunque sono» ha scatenato l'individualismo. Nella comunità «La Collina» cerchiamo la relazione con l'altro. Al termine integrazione preferisco quello di convivialità perché ognuno deve essere se stesso». Il confronto è fondamentale come ricorda Khiyar Taoufik, docente di francese giuridico all'università di Casablanca: «Chiunque non conosce l'altra cultura pensa di essere superiore: è il caso degli antichi latini che consideravano tutti gli altri barbari». GIGI PITTAU

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Ouvertures di Beethoven tra parole e musica (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

SPETTACOLI 07-04-2009 CASA TOSCANINI OGGI ALLE 17.30 Ouvertures di Beethoven tra parole e musica II Le Ouvertures di Ludwig van Beethoven (nella foto): questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane. Ingresso libero fino a esaurimento dei 20 posti disponibili. Per informazioni: Museo Casa natale Arturo Toscanini, borgo Tanzi 13 Parma (tel. 0521. 285499). Salvo per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.

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Ouvertures di Beethoven tra parole e musica (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

SPETTACOLI 07-04-2009 CASA TOSCANINI OGGI ALLE 17.30 Ouvertures di Beethoven tra parole e musica II Le Ouvertures di Ludwig van Beethoven (nella foto): questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane. Ingresso libero fino a esaurimento dei 20 posti disponibili. Per informazioni: Museo Casa natale Arturo Toscanini, borgo Tanzi 13 Parma (tel. 0521. 285499).

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Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che dà la carica per i pla... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

VARIE LUCCA pag. 7 Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che dà la carica per i pla... Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che dà la carica per i play-out. La Pallacanestro Lucca è tornata alla vittoria nell'ultima giornata della stagione regolare, contro la seconda in classifica, in una partita nella quale i sardi non si sono certo tirati indietro. L'appuntamento con il primo turno degli spareggi-salvezza, al meglio delle tre gare, è fissato per domenica 19, giovedì 23 e domenica 26 aprile; il primo match e l'eventuale «bella» si giocheranno a Olbia; gara due, al Palatagliate. Legittima la soddisfazione di coach Romani: «E' stata una partita vera, molto tattica, che abbiamo condotto a ritmi alti, a tratti forsennati. Sapevo di concedere più di qualcosa in difesa, ma era l'unico modo per metterli in difficoltà. All'inizio sono stati loro a prevalere, cambiando difesa per quattro volte, ma noi non abbiamo mai perso il filo del match, neppure sotto di 13. Il nostro terzo quarto è stato strepitoso: Biagioni ha preso per mano la squadra e abbiamo allungato fino a +12. Poi siamo stati bravi a resistere bene alla loro rimonta. La nostra voglia di vincere era troppo forte: abbiamo fatto 102 punti senza Drocker, quando all'andata, nelle stesse condizioni, ne avevamo fatti 55. Cinque giocatori in doppia cifra, stavolta, ma crescita dei più giovani esponenziale. E con un Tessitori così efficace possiamo giocare più aggressivi. Ci mancava solo il risultato e questo ci darà fiducia per affrontare Olbia, squadra forte dalla quale abbiamo perso entrambe le volte di meno di dieci punti. E speriamo di recuperare Drocker per gara uno». I biancorossi giocheranno un'amichevole giovedì sera, al Palasport (ore 21.15), contro Firenze, seconda nel suo girone di C1. E intanto c'è chi invita a stringersi intorno alla Pallacanestro Lucca per un suo rilancio. «SI INVITANO tutti coloro che amano questo sport si legge in una nota a partecipare ad un incontro nel corso del quale confrontarsi e valutare tutti insieme ogni suggerimento, idea, critica, segnalazione di errori e opportunità, nonché disponibilità a dare una mano nelle attività di ogni giorno, divenire consiglieri o soci, ricerca di pubblicità e sponsorizzazioni, impostazione settore giovanile. Il tutto nel modo più tranquillo e costruttivo, tra una forchettata e l'altra». L'appuntamento è per mercoledì 15 dalle 20.30 all'hotel «Guinigi». Risultati: Stella Azzurra-Arezzo 80-82, Tiber-Perugia 79-76, Empoli-Castelf.no 73-56, Cecina-Anagni 65-59, Montevarchi-Gualdo 71-80, Lucca-Porto Torres 102-91, Olbia-Scauri 97-104. Classifica: Perugia 40; Porto Torres, Empoli 36; Castelf.no 34; Scauri 32; Cecina, Anagni 30; Arezzo, Gualdo 28; Olbia 22; Tiber 20; Stella Azzurra, Lucca 12; Montevarchi 4. Griglia Play-off: Perugia-Arezzo, Porto Torres-Anagni, Empoli-Cecina, Castelf.no-Scauri. Play-out: Olbia-Lucca, Tiber-Stella Azzurra. Gualdo resta in serie B Nazionale.

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di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra studenti e forze de... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 2 di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra studenti e forze de... di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra studenti e forze dell'ordine davanti al Rettorato, un'assemblea con 200 ragazzi nel salotto' dell'Alma Mater, un corteo non autorizzato e blocchi stradali. Come un domino, l'effetto Bartleby' deborda sulle strade, paralizza il centro e consegna alla città il copione già visto dell'ennesima giornata di passione. DOPO DODICI giorni di occupazione, ieri mattina alle 6,30 polizia e carabinieri si sono presentati in via Capo Di Lucca 30, nello stabile dell'Università in cui una parte dei giovani dell'Onda ha dato il via lo scorso 25 marzo a un'autogestione battezzata Bartleby, come il personaggio di un celebre racconto di Melville, che è stata sottoscritta anche da 70 docenti. A motivare lo sgombero è stato un decreto urgente di sequestro firmato dal pm Luca Tampieri, sul cui tavolo erano finiti la denuncia dell'ateneo e il primo rapporto della Digos con i nomi di dodici studenti denunciati. Tra loro, molti dei 26 giovani che sono stati sorpresi nel sonno all'alba di ieri. Cronisti e fotografi accorsi sul luogo sono stati tenuti lontani dal palazzo per quasi due ore, per non meglio specificate «disposizioni del servizio di ordine publico». Il sequestro, strumento già utilizzato dalla Procura per intervenire nell'occupazione di Crash in via Zanardi 106, dovrà essere convalidato entro 48 ore dal gip ed è motivato con la presenza, nell'immobile, dei server dell'ateneo. Non ha rilevanza, invece, la mancanza di agibilità dei locali, valutata dal pm come un problema di natura amministrativa. L'INTERVENTO delle forze dell'ordine, non inatteso, ha innescato la scintilla della rabbia. Gli studenti, che venerdì scorso in una conferenza stampa avevano rinnovato la richiesta di un tavolo tecnico' con la dirigenza dell'Università per legittimare il possesso dello spazio, si sono diretti verso via Zamboni e sulla soglia del civico 33 hanno trovato un cordone di carabinieri in tenuta anti-sommossa. I ragazzi, una quarantina, hanno tentato di entrare nel Rettorato spingendo lo schieramento di polizia e per due volte sono stati respinti con la forza. Nel secondo dei due contatti sono volati calci e manganellate e una ragazza di 22 anni è stata colpita alla testa. Trasportata dal 118 al pronto soccorso del Sant'Orsola tra gli applausi, è stata medicata e dimessa con 8 punti di sutura e 15 giorni di prognosi. GLI SLOGAN degli studenti hanno preso di mira in particolare la prorettrice Paola Monari, che, uscita in strada, ha acconsentito a tenere un incontro pubblico alle 14 nel cortile. «E' vero che lo sgombero è arrivato in seguito a un sequestro della Procura spiega Andrea, uno dei portavoce del gruppo , ma la responsabilità è della Monari». Nel pomeriggio, dopo oltre un'ora di dibattito con la partecipazione di 200 studenti, rappresentanti di alcuni collettivi e l'attenta presenza di Franco Bifo' Berardi, le parti in causa hanno convenuto di rivedersi oggi alle 9,30, quando la Monari riceverà una delegazione di Bartleby. LA GIORNATA non è finita lì. Anzi. Gli studenti hanno formato un corteo non autorizzato e alle 16,30 si sono incamminati lungo via Zamboni, fermandosi nei punti nevralgici della città per bloccare il traffico. Prima tappa le Due Torri, poi via Rizzoli, via Indipendenza e via Irnerio. La manifestazione ha fatto tappa all'altezza di via Capo Di Lucca, dove qualcuno ha lanciato tappi di bottiglia e rotoli di nastro adesivo contro lo schieramento dei poliziotti. Un altro blocco è stato allestito in piazza di Porta San Donato. Infine, gli ex-occupanti sono tornati in Rettorato e hanno rioccupato il cortile per una festa che è andata avanti fino a notte.

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Monari: E Bonaga strappa gli applausi (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 3 Monari: «Volete uno spazio? Ne possiamo parlare» E Bonaga strappa gli applausi L'ASSEMBLEA TUTTI col megafono, anche la prorettrice agli studenti Paola Monari (nella foto). L'assemblea nel cortile del pozzo del Rettorato, al 33 di via Zamboni, ha rasserenato un po' gli animi, surriscaldati dopo lo sgombero e gli incidenti della mattinata. Paola Monari, per nulla intimorita dalla platea ostile' di 200 giovani seduti a terra, ha ribadito le sue ragioni nella disputa sull'occupazione della palazzina in via Capo di Lucca. «Noi l'abbiamo ricevuta nell'ambito del lotto di acquisto dello stabile che ospita Scienze aziendali ha spiegato . E' un luogo che non può essere destinato all'utilizzo per le persone ma solo come magazzino. C'è un rischio per l'incolumità e di questo ho informato la Procura. Ci sono criteri precisi per l'assegnazione degli spazi per determinate iniziative che di volta in volta vengono proposte all'ateneo. Voi avete chiesto uno spazio permanente, ma l'Università non ne ha». Come sbloccare la situazione? «Possiamo fare un appello a facoltà e dipartimenti ha aggiunto la Monari . Possiamo fare un appello all'esterno e, lo dico senza voler provocare, sono ben accetti suggerimenti da parte vostra. Quella palazzina, con la fame di spazi che ha l'Università, finora non è rimasta chiusa per un capriccio ma perché non si può utilizzare; sono a vostra disposizione per dimostrare carte alla mano quanto ho affermato». DOPO DI LEI ha preso la parola Roberto, per riaffermare che il gruppo dell'Onda «porterà avanti il suo progetto in via Capo Di Lucca 30: è lì che Bartleby ha casa». Per Jacopo «quello dell'inagibilità della palazzina è un mito: non c'è perché non è mai stata chiesta e lì dovevano andare gli uffici della presidenza di Scienze aziendali». I RAGAZZI hanno seguito con grande attenzione l'intervento del filosofo Stefano Bonaga, che ha raccolto applausi a scena aperta. «Io sono un docente», ha esordito, riconoscendo alla Monari di avere detto «cose importanti» e di avere compreso «la potenza sociale prodotta dagli studenti che si autoorganizzano». «Questa città ha aggiunto il filosofo deve prendere atto della presenza produttiva di masse di studenti a cui, finora, non è stato mai chiesto cosa potessero fare: questa è miopia». «Io chiederei ha detto al megafono Bonaga che Bologna diventi un centro di confronto, non solo con l'Università, ma con tutte le istituzioni, a cominciare da Comune e Provincia». LO SCOPO della discussione, secondo il docente, è quello di ripensare Bologna «anche in funzione della parte sociale più vivace di questa triste città. Non fermiamoci alla semplice richiesta all'Università di uno spazio perché centomila studenti sono un fatto politico rilevantissimo». In serata, gli studenti sono rimasti nel cortile di Palazzo Poggi, dove sono rientrati al termine del corteo non autorizzato. Dopo un aperitivo musicale, hanno organizzato un reading sul terremoto, leggendo brani del libro Donne di Messina' di Vittorini «In questa giornata hanno spiegato ci sembrava opportuno». Enrico Barbetti

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Marta Sordi, la fede e l'impero romano (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Terza Pagina data: 07/04/2009 - pag: 43 Addii Docente alla Cattolica, difese la figura di Costantino Marta Sordi, la fede e l'impero romano L a ricerca storica sul cristianesimo è stata nel secondo Novecento una delle grandi ricchezze del dibattito intellettuale italiano: capace di generare vere scuole e filiere di studi non di rado in vivace antagonismo intellettuale, una generazione di studiosi è riuscita a emergere in un Paese nel quale la connivenza fra clericali di campagna e incolti mangiapreti aveva espulso la teologia come scienza dalle università nel 1873. Apparteneva a questa generazione Marta Sordi (nella foto), scomparsa all'età di 83 anni, professore emerito di Storia greca e romana alla Università Cattolica di Milano. Livornese d'origine, classe 1925, insieme a Manlio Simonetti ha dato all'antichistica studi di grande peso, e dopo aver insegnato negli atenei di Messina e di Bologna era approdata infine alla Cattolica di Milano, dove è rimasta fino all'emeritato. Storica a tutto tondo (il suo primo volume era su La lega tessala e risale al 1958) è stata resa celebre soprattutto dagli studi sul rapporto fra il cristianesimo e l'impero di Roma, al quale dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha dedicato il meglio di sé (il suo saggio I cristiani e l'impero romano, del 1984, è stato ristampato da Jaca Book a vent'anni dalla sua prima uscita). Convinta sostenitrice della autenticità spirituale della conversione dell'imperatore Costantino il Grande, reattiva davanti all'idea di un cristianesimo primitivo lontano dal potere, che secondo lei veniva da una moda gauchiste, Marta Sordi ha difeso una posizione schiettamente conservatrice sia in ambito accademico sia nella rubrica domenicale che ha tenuto per anni sul quotidiano Avvenire con la verve di cui è capace il dotto. Ora che abbandona il campo, restano di lei un'opera importante e la convinzione che lo storico di razza non s'arrende mai, se non davanti alla evidenza del dato. Alberto Melloni

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Pasqua, al via la musica sacra Si comincia con (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

PAVIA pag. 13 Pasqua, al via la musica sacra Si comincia con «La Passione» CONCERTI IN UNIVERSITÀ PAVIA COMPLESSI e cori, direttori d'orchestra e solisti di grande levatura in questa edizione del «Ciclo di musica sacra», inserito nella stagione «Musica in università», organizzata dall'Associazione dei docenti dell'ateneo e dal Circolo culturale, che si apre alle 21,15 di stasera nella basilica di San Michele Maggiore. IL PRIMO concerto che di fatto apre la la Settimana Santa in vista della Pasqua di domenica prossima, prevede l'esecuzione, in una nuova edizione critica, dell'Oratorio «La Passione», capolavoro di Giovanni Simone Mayr, non eseguito in Italia da oltre trent'anni. L'orchestra Milano Classica e il Coro dell'Accademia Internazionale della Musica di Milano saranno diretti da Pieralberto Cattaneo. SECONDO APPUNTAMENTO, invece, alle 21,15 di mercoledì 15 nella chiesa di Santa Maria in Canepanova con il trombettista Josef Bierlmeier e l'organista Roland Muhr. Il trittico ispirato alla musica più mistica, appropriata per questa parte dell'anno, si conclude giovedì 23 nella chiesa di San Teodoro, con in programma due brani di Rolla, Dixit Dominus e Tantum Ergo, le uniche composizioni di musica sacra nel catalogo del più grande compositore-musicista pavese. M.M.

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CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non una commissione d'inchie... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

PORTOVENERE / CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 10 CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non una commissione d'inchie... CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non una commissione d'inchiesta (come avrebbe voluto l'opposizione del Pdl), per comprendere la situazione in cui si trova la società pubblico privata PortoVenere Servizi Portuali e Turistici Srl. È passato infatti, a maggioranza, l'ordine del giorno proposto dai consiglieri di maggioranza Marisa Bertirotti, Stefano Canossa e Enrico Marcantoni. I tre hanno chiesto che venga chiarita la situazione, dopo le polemiche degli scorsi giorni, incaricando il nuovo Cda di fare luce sullo stato dell'azienda e sulla gestione della stessa. Il Cda dovrà poi riferire all'assemblea dei capigruppo. L'opposizione Pdl, si è detta contraria al tipo di procedi memento lamentando che: «i controllati fanno i controllori», mentre Sergio Faraguti, ha votato con la maggioranza. A.V.

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Bocciati con il 5 in condotta (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 2 Bocciati con il 5 in condotta «Troppa confusione e ritardi» LA REAZIONE DEI GENITORI LODI «LA VALUTAZIONE del comportamento nella scuola secondaria»: se ne è parlato alcuni giorni fa all'Itis Volta, con l'organizzazione dell'Ufficio Scolastico Provinciale e della Consulta degli studenti, presieduta da Luca Manca. Sì, perché secondo le nuove normative, anche il voto in condotta, alla pari delle valutazioni ottenute nelle materie didattiche, ha la sua brava influenza sull'ammissione o meno all'esame di Stato oppure, per gli alunni che non frequentano l'ultimo anno degli istituti scolastici superiori, nella promozione o nella bocciatura. Insomma: se hai 5 in condotta devi ripetere l'anno se frequenti una classe dalla prima alla quarta, se sei in quinta non vieni ammesso all'esame di maturirtà. Relatori dell'incontro, al quale sono intervenuti studenti, genitori e docenti direttamente interessati, due esperti del settore, la dottoressa Luciana Volta (dirigente responsabile dell'Ufficio legale dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia ed anche presidente dell'organo di garanzia che accoglie gli eventuali ricorsi degli studenti) ed il professor Pierpaolo Triani (docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza). Il dibattito si è infervorato soprattutto sulla tempestività (o presunta tale) di un decreto del gennaio del 2009 e che è stato in parte modificato e smentito il 13 marzo dal Consiglio dei Ministri. «Le ultime indicazioni - affermano gli esperti del settore - sostengono che non è automatico che venga affibbiato il 5 in condotta a chi ha raggiunto durante l'anno il massimo della sanzione disciplinare: 15 giorni di sospensione». È comunque incredibile e clamoroso, hanno ribadito insegnanti e rappresentanti dei genitori, «che all'inizio di aprile i consigli di classe non abbiano ancora chiara la situazione sul regolamento a cui debbano attenersi». G.E.

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ROSSELLA RODELLI GIAVARINI PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER RICOSTRUIRE> È LA PAROLA D'ORDINE PER LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 ROSSELLA RODELLI GIAVARINI PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER RICOSTRUIRE» È LA PAROLA D’ORDINE PER LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI Roma, 7 aprile 2009 - Aree degradate, sprechi energetici, scarsa qualità abitativa. Per Finco, la Federazione di Confindustria delle Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni, la sfida della riqualificazione urbana si può giocare solo attraverso un «piano strategico» che disegni efficacemente le modalità di recupero e che assegni al macrosettore delle costruzioni un ruolo decisivo nell’importante obiettivo del risparmio energetico e della qualità del vivere e del lavorare nelle nostre città. La Federazione, da sempre impegnata a promuovere una cultura industriale finalizzata alla tutela e al rispetto dell’ambiente, sostiene la necessità di un programma articolato di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, con particolare riferimento alle periferie urbane degradate e, quindi, all’edilizia pubblica, anche attraverso operazioni di demolizione e ricostruzione rese improcrastinabili dalla scarsa qualità abitativa, dalla frequente congestione e dalla rilevante inefficienza energetica del patrimonio in questione. Riqualificare la città significa portare a compimento interventi di trasformazione, a volte anche radicali di sostituzione, come la demolizione e la ricostruzione di edifici obsoleti, privi di valore architettonico e inquinanti, soprattutto dislocati nelle periferie delle grandi città, e definire una nuova politica abitativa anche finalizzata ad attrarre nelle città capitale umano qualificato. Per l’applicazione del sistema sono poi naturalmente necessari dei fondi che possono essere reperiti tramite strumenti di partnership pubblico-privato e attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Demanio, con normative di favore inerenti i cosiddetti «crediti edilizi». Occorre però anche considerare operativamente l’ipotesi di destinare una parte dell’extragettito previsto per i prossimi anni per lo start-up di un progetto come «Abbattere per Ricostruire», certamente volano di sviluppo e ad alto e positivo impatto sociale. Finco è determinata a contribuire alle operazioni di individuazione e sostegno di tutte le iniziative che, oltre a essere di ausilio agli strati più deboli, siano capaci di generare crescita. . <<BACK

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UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL'ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO ELETT (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL’ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO ELETTORALE È DIVENTATO PUBBLICO. PROGRAMMI, PERSONALITÀ, OBIETTIVI Firenze, 7 aprile 2009 - Un interrogatorio di ben 5 ore, un confronto serrato tra sindacati dei docenti (Cnu e Uspur) e candidati Rettore con il contributo di una platea di oltre duecento professori delle varie facoltà. Il 3 aprile, per la prima volta nella storia dell’Università di Firenze, il processo di elezione alla massima carica è uscito dalle segrete stanze per consumarsi pubblicamente in una delle aule convegni del Polo di Novoli, consentendo così alla base di valutare in un’unica seduta progetti e personalità dei candidati. “E’ stato un successo”, commenta per i promotori dell’iniziativa Francesco Martelli, presidente di Uspur, “I sindacati hanno avuto l’opportunità di offrire un notevole contributo al dibattito e alla soluzione dei problemi. I candidati Rettore hanno invece potuto esporre in dettaglio il proprio programma e confrontarsi con l’elettorato”. Protagonisti sotto esame Paolo Caretti, Guido Chelazzi, Alberto Del Bimbo, Sandro Rogari e Alberto Tesi. Uno di loro sarà il prossimo Rettore. A interrogarli Martelli e il collega Vincenzo Vecchio presidente di Cnu. Procedura imparziale: sei round di domande, a ciascun candidato 5 minuti ogni volta per rispondere, clessidra alla mano. Temi: le criticità finanziarie, i criteri di gestione, la qualità dei servizi, gli standard di ricerca, argomenti per i quali i sindacati chiedono profondi ripensamenti e svolte anche radicali soprattutto in termini di condivisione e trasparenza delle decisioni. Dal confronto sono dunque emerse molte risposte interessanti, proiettate verso il miglioramento della gestione amministrativa (anche con progetti rivoluzionari come l’abolizione o la profonda ristrutturazione dei Poli) e verso la revisione dei rapporti funzionali tra Didattica (le Facoltà) e Ricerca (i Dipartimenti). Oltre che le risposte sui temi, sindacato ed elettorato hanno potuto apprezzare anche le singole, diverse caratteristiche personali dei candidati, elementi non secondari se è vero che le idee camminano sulle gambe degli uomini. In sintesi, l’iniziativa ha prodotto le seguenti novità e obiettivi dichiarati: 1) Se in passato l’elezione del Rettore procedeva esclusivamente per processi riservati, oggi i candidati si sono offerti a un inedito pubblico confronto, in una competizione aperta e leale basata sulla qualità dei programmi. 2) I sindacati dei docenti si sono proposti in un ruolo attivo di servizio. 3) Tutti i 5 candidati hanno riconfermato l’Università come ente autonomo che non accetta condizionamenti dal potere politico, pur riconoscendo l’importanza di un rapporto organico con gli enti territoriali. 4) Distinzione dei ruoli, oggi confusi, tra Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. Il primo deputato alla programmazione scientifica e culturale. Il secondo con compiti di gestione delle risorse. 5) Apertura del Consiglio di Amministrazione ai rappresentanti degli enti locali e della società civile, comunque in un chiaro quadro di autonomia. 6) Necessità di approdare a un maggior livello di internazionalizzazione e di incentivare le virtuosità della Ricerca dell’Ateneo con una precisa politica dedicata. Cnu e Uspur organizzeranno un secondo confronto con i candidati Rettore a ridosso del primo turno elettorale previsto per il prossimo 3-4 giugno. . <<BACK

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"CALABRIA E TOSCANA, REGIONI ANTIRACKET": CRIMINALITÀ, CALABRIA E TOSCANA UNITE CONTRO IL RACKET E PER RETE DI SOLIDARIETÀ A IMPRESE (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 07 Aprile 2009 “CALABRIA E TOSCANA, REGIONI ANTIRACKET”: CRIMINALITÀ, CALABRIA E TOSCANA UNITE CONTRO IL RACKET E PER RETE DI SOLIDARIETÀ A IMPRESE Firenze, 7 aprile 2009 - Tagliare le mani della criminalità che si allungano sulle imprese, creando una rete di solidarietà tra Regioni, enti locali, associazioni del volontariato e formazioni sociali e di categoria. Questo è l’obiettivo del progetto “Calabria e Toscana, Regioni antiracket”, che prenderà avvio il 15 aprile con un convegno nazionale a Firenze, nella sala dei Dugento di Palazzo Vecchio. L’iniziativa si basa sui contenuti del “Protocollo di collaborazione” sottoscritto dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero nell’agosto del 2006. Questo progetto prevede una serie di azioni di sensibilizzazione ed incontro, per oltre due settimane, che uniscono la promozione della cultura della legalità con quella dei prodotti di qualità, per sostenere le imprese calabresi, in particolare quelle che hanno subito e denunciato estorsioni ed attentati mafiosi e che si oppongono pubblicamente al racket. Un fenomeno in rapida crescita, in quanto la crisi economica indebolisce le imprese ed ingrassa la criminalità organizzata. Racket ed usura sono ormai presenti in ogni parte d’Italia e secondo una ricerca di Confesercenti il fatturato rende alle varie mafie circa 250 milioni di Euro ogni giorno. Oltre al convegno si terrà a Firenze anche la seconda edizione di “Gusto di Calabria” –L’onestà dei buoni prodotti- (Fortezza da Basso durante la Mostra dell’artigianato e presso gli ipermercati ‘I Gigli’ ed ‘Il Parco’), gli happening aperti a scuole e cittadini con proiezioni, concerti e tavole rotonde (27 aprile Teatro Puccini a Firenze, 28 aprile Santa Maria della Scala a Siena, 29 aprile Teatro Umberto a Lamezia Terme) e quattro incontri conviviali di solidarietà (con prelibatezze agroalimentari calabresi) a Firenze, Siena, Pisa e Carmignano (Po). Questi ultimi sono organizzati, oltre che dagli Enti locali ed Unioncamere Calabria anche dalle Associazioni culturali dei calabresi che vivono in Toscana per raccogliere fondi da mettere a disposizione delle Associazioni antiracket calabresi. Al convegno “Toscana e Calabria unite contro il racket” del prossimo 15 aprile parteciperanno, con interventi e relazioni, il governatore della Calabria Agazio Loiero il vicepresidente della Toscana, Federico Gelli, l’assessore regionale calabrese alle Attività produttive Francesco Sulla, il presidente del Consiglio comunale di Firenze Eros Cruccolini, il vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia Luigi De Sena e il consigliere regionale e presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria Antonino De Gaetano. La relazione introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di Storia della criminalità all’Università di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia), Alberto Cisterna, sostituto procuratore nazionale antimafia, Alessandro Butticè, portavoce dell’Ufficio europeo per la Lotta alla frode). Importantissime anche le testimonianze dirette degli imprenditori colpiti da racket ed usura: Rosy Canale (presidente Movimento donne di San Luca e della Locride), Rocco Mangiardi (commerciante di Lamezia Terme), Loredana Ferrara (responsabile regionale Associazione italiana riabilitazione protestati), Armando Caputo (presidente Associazione lametina antiracket). Sarà presente anche il mondo della scuola con Cesare Angotti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, e Barbara Deimling, direttore della Syracuse University di Firenze. Sindacati e imprese sono rappresentati da Alessio Gramolati, segretario generale Cgil Toscana, Nino Marcianò, presidente di Confesercenti Calabria, e un esponente di Confindustria Toscana. L’illustrazione del progetto della ‘Rete civica di solidarietà antiracket’ sarà presentato da Pierpaolo Romani, coordinatore di ‘Avviso Pubblico’, e sarà al centro anche degli interventi sia di amministratori locali che di esponenti delle Associazioni di volontariato. Il 15 aprile, sempre a Palazzo Vecchio, alle ore 12, si terrà anche la conferenza stampa per la presentazione dell’intero programma di collaborazione 2009 Toscana-calabria. . <<BACK

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Quasi 50 posti auto a Roverinovicino alla scuola elementare (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Quasi 50 posti auto a Roverinovicino alla scuola elementare iniziativa pubblico-privata Il Comune aveva revocato la licenza dopo che per quattro mesi il posto per la bancarella era rimasto inutilizzato .x/07/0904 LA GIUNTA ventimigliese ha approvato il progetto di un imprenditore privato per la realizzazione di un parcheggio pubblico e di un'area giochi per i bambini in un terreno di proprietà del Comune situato dietro la scuola elementare di Roverino. L'opera, del costo complessivo di 260 mila euro, verrà realizzata in parte a scomputo degli oneri di urbanizzazione (circa 40 mila euro) ed in parte con fondi privati. Una volta realizzato l'intervento, in pratica, Roverino avrà a disposizione una vera e propria piazza, ad oggi assente nella frazione. Il terreno in questione, dietro la scuola elementare e adiacente al Mercatone di Ventimiglia che realizzerà i lavori, si trova sotto la "testa di Garibaldi" ed era praticamente abbandonato. Il progetto per la realizzazione del parcheggio è del geometra Sergio Scibilia. Nell'area verranno realizzati complessivamente 47 parcheggi, due dei quali riservati ai disabili, ed una decina di posti per le moto. Di giorno l'area sarà riservata ai clienti dell'esercizio commerciale, ma dalla sera sino al mattino alle 9 sarà anche a disposizione dei residenti. Accanto al parcheggio è prevista la costruzione di una piccola area giochi per i bambini, con tappeto anti caduta, panchine e una decina di alberi. I giochi verranno collegati con un passaggio alla vicina scuola elementare, a disposizione dei bambini. Ma come detto, è importante anche la rivalutazione di uno spazio pubblico che si trovava in uno stato di vero e proprio abbandono e che potrà essere a disposizione della frazione. .x/07/0904

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Sfida in inglese, tra bravissimi (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sfida in inglese, tra bravissimi Sono stati una quarantina gli studenti che ieri mattina si sono presentati a villa Braghieri di Castelsangiovanni per sfidarsi all'interno del concorso di inglese "A language for wider horizon" organizzato dall'Università delle Tre Età di Castelsangiovanni per ricordare la figura della docente di lingua e civiltà inglese Anna Bonelli. Il concorso era aperto a tutti gli studenti delle ultime due classi degli istituti superiori dell'intero piacentino ed era riservato ai "bravissimi", ovvero a quegli studenti che lo scorso anno avevano ottenuto una votazione di 8/10 in lingua inglese. Per i 37 studenti che ieri mattina alle 9 si sono presentati nei locali della storica villa di Castelsangiovanni, sede delle prove, gli organizzatori hanno pensato ad un argomento particolare. Ai giovani concorrenti è stato infatti sottoposto un articolo comparso di recente sul New York Times che parlava di un argomento che interessava da vicino i giovani studenti. L'articolo comparso sulla famosa testata americana trattava infatti di come incentivare le motivazioni allo studio e stimolare il rendimento dei giovani tramite riconoscimenti concreti. Sulla base di questo articolo ieri mattina ai giovani partecipanti in arrivo da diversi licei del piacentino è stato chiesto di fare un riassunto dell'intero contenuto del pezzo e commentarne una frase, corredando il tutto con un'opinione personale sull'argomento trattato. Al concorso bandito dall'Unitre di Castelsangiovanni, presieduto da Mariuccia Dallagiovanna, hanno partecipato 12 studenti in arrivo dal liceo scientifico Respighi di Piacenza, insieme a 9 giovani colleghi del liceo classico Gioia e 8 studenti del Romagnosi sempre di Piacenza più otto studenti del liceo scientifico e linguistico Volta di Castelsangiovanni. Ora, terminata la prova scritta, toccherà alla commissione esaminare i circa 40 elaborati in tempo entro domenica 10 maggio, quando si terranno le premiazioni anche dei migliori partecipanti all'altro concorso bandito da Unitre, il Certamen dedicato alla figura del cardinale Agostino Casaroli. Per il concorso di poesia dedicato a Marietta Baderna bisognerà invece attendere l'avvio del prossimo anno accademico (generalmente in ottobre). Della commissione esaminatrice del concorso in lingua inglese fanno parte Mariangela Ceruti, docente di inglese alle scuole medie di Castelsangiovanni, Rosella Dossena, docente di lingua e civiltà inglese al liceo classico Gioia di Piacenza e Annalisa Gallazzi, docente di lingua e civiltà inglese al liceo scientifico Volta di Castello. mar. mil. 07/04/2009

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"Sismico il 70 per cento del territorio" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 83 del 2009-04-07 pagina 15 "E' sismico il 70% del territorio italiano" di Giuseppe Marino Dopo anni di rimpalli il faticoso zigzagare della mappa del rischio sismico nella burocrazia italiana è finito. La cartina disegnata nel 2003 è un affresco in cui domina il tratto colorato che indica le zone a rischio: il 70% del paese è costretto a temere il terremoto, la bestia più subdola esistente in natura, visto che sette degli otto terremoti più devastanti hanno aggredito l’Italia tra il tramonto e le prime luci dell’alba, nelle ore del buio, quando avevamo la guardia abbassata. Nella mappa, l’area colpita ieri è colorata di rosso vivo, segnale di rischio massimo che riguarda praticamente tutto l’Appennino dall’Umbria fino alla Calabria, oltre a due isole in Friuli e Sicilia. Paradossalmente, a sbloccare l’approvazione della mappa che superava la carente legge del 1915 sul rischio sismico (secondo cui erano pericolose le zone dove si erano verificati terremoti) fu la tragedia di San Giuliano, il paese del Molise dove non crollò praticamente nulla tranne una scuola elementare in cui restarono uccisi una maestra e 27 bambini. Un caso, quindi, più di pertinenza dei giudici più che dei geologi. Ora dunque sappiamo dov’è il pericolo. Ma questo non vuol dire che facciamo abbastanza per prevenirlo. «Non voglio parlare prima di verificare sul campo - spiega Raffaelle Funiciello, docente di Scienze geologiche dell’Università RomaTre - ma certo alcuni degli edifici crollati in Abruzzo mi sembravano di costruzione piuttosto recente». Ci sono, ad esempio, dubbi sulla Casa dello studente e su alcuni alberghi. Eppure, per sapere che la zona dell’Aquila è a rischio sismico non serviva la mappa geologica, bastava studiare la storia. Dal ’700 a oggi l’area è stata colpita da un terremoto distruttivo per ciascun secolo. E da novembre scorso gli aquilani ballavano al ritmo di uno sciame sismico che nelle ultime settimane si affacciava un giorno sì e uno no. «Di certo - conferma Funiciello - allo stato non c’è modo di prevedere questi eventi catastrofici. Però le misurazioni del Radon in relazione agli eventi sismici sono interessanti e sono già al centro di diverse ricerche in Italia. Ma la ricerca è una cosa, le applicazioni un’altra». Nella pratica l’urgenza è un’altra. «L’idea lanciata dal ministro Scajola di un provvedimento che favorisca le ristrutturazioni anti sismiche è ragionevole - dice Funiciello - e poi bisognerebbe creare un’unica autorità per il territorio. Oggi il servizio idrogeologico è finito al ministero per l’Ambiente, quello sismico alla Protezione civile, quello delle dighe è quasi smantellato». © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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USA: MERCATO AZIONARIO, SI TORNA A INVESTIRE...MA CON PRUDENZA (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

USA: MERCATO AZIONARIO, SI TORNA A INVESTIRE...MA CON PRUDENZA di MPS Capital Services Una serie di report di case di investimento hanno richiamato alla cautela dopo il forte rally iniziato a marzo ed estesosi fino ai primi giorni di aprile... -->*Questo documento e' stato preparato da MPS Capital Services ed e' rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell'allegato n.3 al reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita' alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita' di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI. . (WSI)- Tassi di interesse: in area Euro tassi di mercato pressoché stabili in una giornata con andamento negativo dei listini azionari. Rimane sotto i 120pb il differenziale sul decennale italia-Germania, mentre resta pressoché stabile quello sul 2-10 anni. Recuperano i Cds e le valute dei paesi emergenti, beneficiando delle decisioni del G20 che hanno permesso un aumento dei finanziamenti a favore del Fmi che dovrebbe provvedere a sostenere le economie emergenti in difficoltà. I Cds dell’Ungheria per esempio sono scesi sotto i 500 pb, mentre quelli della Polonia sotto i 250 pb. In seguito alla pubblicazione di Ft che richiamava un report del Fmi secondo cui i paesi dell’Unione europea avrebbero dovuto adottare l’Euro per far fronte all’attuale crisi, la Bce ha dichiarato non praticabile tale ipotesi prima che i paesi stessi siano entrati formalmente in area Euro, rispettando quindi tutti i criteri necessari. Sopravvivere non e' sufficiente, ci sono sempre grandi opportunita' di guadagno. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER Nowotny, membro Bce, ha aggiunto che l’idea non è realistica, aggiungendo che questo potrebbe ridurre anche la fiducia sulla valuta unica. Ieri Bini Smaghi, in merito all’andamento del cambio ha dichiarato che a volte i movimenti eccessivi dei mercati dei cambi possono giustificare interventi da parte delle autorità, una dichiarazione che appare orientata a prevenire apprezzamenti eccessivi dell’Euro in un contesto di potenziali svalutazioni competitive da parte di altri paesi. Sul fronte macro, le vendite al dettaglio di febbraio dell’intera area hanno registrato un forte calo (-4% a/a da -1,7%) con una penalizzazione di tutti i comparti. Sul decennale il supporto passa per 3,15% e la resistenza per 3,3%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine, in vista di corpose emissioni di titoli governativi che inizieranno oggi per il comparto legato all’inflazione (Tips decennali per 6Mld$) e proseguiranno domani con l’emissione record di 35 Mld$ per il titolo triennale e termineranno giovedì con la riapertura da 18Mld$ sul decennale. Giornata di flessione per i mercati azionari dopo una serie di report di case di investimento che hanno richiamato alla cautela dopo il forte rally iniziato a marzo ed estesosi fino ai primi giorni di aprile. Sono arrivate anche le dichiarazioni di due storici operatori come Marc Faber e George Soros, il primo complessivamente orientato ad una prosecuzione del rialzo dei mercati azionari in vista dell’estate ma non prima di una correzione di circa il 10%. Più pessimista invece Soros che ha interpretato la fase attuale come un recupero all’interno di un trend primario ancora ribassista. Ieri il Tesoro Usa ha rivisto le regole del c.d. PPIP ossia il piano misto pubblico-privato per l’acquisto di titoli tossici: la nuova versione consente l’accesso anche a società di gestione di più piccola dimensione. Inoltre sono stati prorogati i termini per la conclusione della selezione dei manager che potranno essere anche più di 5. Il piano Geithner pertanto potrebbe entrare in azione non prima di metà maggio. Da segnalare infine l’ampliamento dei piani di swap in valute tra Fed, BoJ, BoE, Bce e banca centrale svizzera, con la finalità di continuare ad assicurare liquidità per un corretto funzionamento dei mercati monetari. Il comparto decennale nei prossimi giorni incontra una resistenza di rilevo al 3%. Valute: Dollaro in apprezzamento di pari passo con il calo dei listini azionari. Da un punto di vista tecnico ha tenuto la resistenza di breve in prossimità di 1,36. Il range di oscillazione rimane fissato a 1,32-1,37 con possibilità nei prossimi giorni di spingersi verso la parte bassa, nell’ipotesi di prese di profitto sui mercati azionari prima delle principali trimestrali bancarie Usa attese dopo Pasqua. Il calo dei listini azionari ha provocato un lieve apprezzamento dello Yen verso le principali valute. Verso Euro il cross ha formato una resistenza a 137,40. Per oggi i supporti si collocano a 133,50 e 132. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 101,50. Nel corso della notte la BoJ ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,1% con decisione unanime, annunciando un allargamento del collateral accettato (ora anche bond garantiti dal governo e municipali) nel tentativo di assicurare stabilità ai mercati finanziari. Materie prime: l’apprezzamento del Dollaro ed il calo delle borse hanno penalizzato le commodity che hanno chiuso generalmente in ribasso tranne poche eccezioni (ad esempio il piombo ha guadagnato l’1,1%). Negativo il greggio Wti dopo che il ministro petrolifero del Qatar ha detto di non aspettare un rimbalzo delle quotazioni verso i 70$ nel 2009. Negativi i metalli industriali ed i preziosi, in particolare l’argento (-4,9%). Tra gli agricoli forte calo per il cacao (-8,6%) su timori che i recenti rialzi siano stati eccessivi. Copyright © MPS Capital Services. All rights reserved

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Ateneo e ingegneri si mobilitano (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Campania emergenza terremoto Ateneo e ingegneri si mobilitano Il preside di Ingegneria, Cosenza, parte per l'Abruzzo. Appello dell'Ordine agli iscritti Il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II, Eduardo Cosenza, parte stamani all'alba per una missione nell'Abruzzo colpito dal sisma. Lo accompagnano il collega Gaetano Manfredi (anch'egli docente di Tecnica delle costruzioni come Cosenza), assieme a tre ricercatori. Obiettivo: affiancare la Protezione civile nella valutazione dei danni, dei rischi di frane e degli interventi di messa in sicurezza delle strutture pericolanti. E l'Ordine, presieduto da Luigi Vinci, promuove "una task force ad alta specializzazione nella verifica degli edifici in muratura ed in cemento armato e delle infrastrutture stradali, nell'analisi sismica, nell'area geotecnica ed impiantistica" e lancia un appello agli iscritti affinché partecipino all'iniziativa. giovanni capozzi Il mondo dell'università e delle professioni risponde con generosità all'emergenza-terremoto in Abruzzo. Stamani il preside di Ingegneria dell'Ateneo federiciano, Eduardo Cosenza, parte alla volta delle zone colpite. "Vado in Abruzzo - spiega Cosenza - insieme con il collega Gaetano Manfredi, direttore del dipartimento di Ingegneria strutturale e con tre ricercatori. Si tratta di una prima missione, volutamente snella, concordata con la Protezione civile, per una prima valutazione della situazione e per individuare le competenze tecniche di cui c'è più bisogno, anche in modo da indirizzare con efficacia la task force che l'Ordine napoletano degli ingegneri sta organizzando". Il presidente dell'Ordine, Luigi Vinci, ha infatti già mobilitato i propri iscritti. "Intendiamo partecipare concretamente - spiega - e non solo emotivamente alla tragedia che ha colpito l'Abruzzo". "Ci sentiamo in dovere - si legge nella lettera che l'Ordine ha inviato a Guido Bertolaso, capo della Protezione civile - di mettere le nostre competenze a disposizione di chi in questo momento ne ha bisogno e, pertanto, l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli ha immediatamente costituito una task force ad alta specializzazione nella verifica degli edifici in muratura ed in cemento armato e delle infrastrutture stradali, nell'analisi sismica, nell'area geotecnica ed impiantistica e la offre al Coordinamento della Protezione Civile e degli Enti locali e territoriali per l'immediato affiancamento e la collaborazione in questa fase di verifica e per quanto altro possa ritenersi utile". L'intenzione è di inviare nelle aree colpite squadre tecniche e con questo obiettivo l'Ordine degli ingegneri ha inviato agli iscritti un appello per reclutare ingegneri esperti strutturisti per "procedere a verifica statica del patrimonio edilizio in muratura e in cemento armato delle zone terremotate". L'Ordine si farà carico anche di finanziare le spese necessarie per gli spostamenti e l'alloggio dei colleghi. Si pensa, a questo proposito, di noleggiare camper e anche di invitare gli iscritti con la passione del campeggio a mettere a disposizione i propri veicoli per le necessità delle squadre tecniche. "Anche stavolta - sottolinea Domenico Calcaterra, docente di Geologia applicata a Ingegneria e consigliere dell'Ordine dei geologi -, come già accaduto in altre calamità naturali, università e professioni non fanno mancare la loro solidarietà con gesti concreti e mettono 'in rete' le proprie competenze". del 07-04-2009 num.

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(sezione: Cultura)

( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CONVEGNO/1. A “Come cambia l'agorà” Xoccato, Ascom: «Serve impegno per creare nuove iniziative». Francescon: «Ridare competitività» 07/04/2009 rss e-mail print Alcuni dei relatori del convegno «I centri storici sono il teatro della nostra vita»: esordisce così Guido Xoccato, Presidente del mandamento Ascom di Schio, introducendo il convegno "Come ti cambio il centro storico: la trasformazione dell'agorà pubblica", allestito nell'ambito del Festival Città Impresa. Alla conferenza, moderata da Gianpietro Vecchiato (docente all'Università di Padova e vice-presidente Ferpi), sono intevenuti Corrado Poli, docente all'università di Bergamo, Antonio Casella, responsabile del laboratorio urbanistica e commercio al Politecnico di Milano, Maurizio Francescon, direttore della Confesercenti di Padova oltre al vicesindaco Dario Tomasi. Secondo Xoccato il segreto sta nel trovare un accordo tra tutti gli enti: «Serve un impegno da parte di tutti i soggetti per non perdere il centro storico; noi come associazioni di categoria possiamo fare molto: aggregare le imprese, favorire nuove iniziative, migliorare la mobilità e l'accessibilità». Dario Tomasi spiega l'origine del festival: «Le città-impresa oggi sono tali perchè sono figlie dell'origine delle fabbriche: oggi la competizione avviene tra marchi e territori, noi per essere competitivi dobbiamo recuperare gli strati della storia, ma nello stesso tempo trovare i fattori del presente, trasportando l'azione quotidiana in azione operativa». Corrado Poli, padovano, elogia il modello veneto: «È quanto di più innovativo ci può essere, oggi i piccoli commercianti del centro devono stare attenti: non devono combattere contro i famigerati outlet, ma cercare di essere più originali, senza dimenticare che sono nel centro, un luogo dove la gente non va per comprare, ma ci vive». Francescon ricorda invece che i cinesi copiano le nostre città: «In questi anni in Cina stanno costruendo città simili ai nostri vanti tipo Venezia e Aquileia; noi se vogliamo ripartire dobbiamo trovare gli strumenti per ridare competitività ai centri. Infine un invito ai sindaci: meno sicurezza e più rilancio delle città». Luca Ruaro Luca Ruaro

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(sezione: Cultura)

( da "Arena.it, L'" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

«La banca ora ritorna a fare il suo mestiere» CREDITO. Il presidente del cds del Banco Popolare ieri all'Università: «Finita l'illusione della finanza facile» «Adottammo le stock option dopo varie sollecitazioni nei road show internazionali E fu una scelta infelice» 07/04/2009 rss e-mail print Carlo Fratta Pasini con il prof. Noto ieri all'Università FOTO MARCHIORI In che modo una grande banca può mantenere le sue promesse in periodo di crisi? Come riusciranno gli istituti di credito a riprendere la strada della redditività assicurando sostegno finanziario al territorio? Quali le responsabilità della peggior crisi del dopoguerra? Domande dalle risposte non facili quelle poste ieri al presidente del consiglio di sorveglianza del Banco Popolare Carlo Fratta Pasini dagli studenti della facoltà di Economia. Ospite del Polo Zanotto nell'ambito di una lezione del corso di storia delle imprese tenuta dal professor Sergio Noto, Fratta Pasini ha passato in rassegna tutti gli elementi di debolezza di un sistema del credito reo di aver anteposto la finanza all'economia di base. «L'illusione che la finanza potesse vivere senza produzione e lavoro è durata poco. Quegli istituti di credito che vedevano nelle banche d'affari e nelle operazioni di finanzia straordinaria una gallina dalle uova d'oro e nella banca retail tradizionale una realtà di basso profilo si stanno ricredendo. La visione è radicalmente cambiata. Va detto che gli istituti italiani non hanno mai preso la strada di quelli anglosassoni, ma ci stavamo avvicinando pericolosamente. Ora», ha detto il presidente del Banco, «le banche torneranno all'operatività di sempre. Magari non saranno campionesse di redditività come negli ultimi cinque anni e non daranno ai soci dividendi stratosferici in relazione ai corsi di borsa, ma ritroveranno la stabilità». Fratta Pasini non si sottrae al tema dei compensi agli amministratori, giudicando moralmente inaccettabile oltreché ingestibile il sistema delle stock option. «Sono il frutto di un patto scellerato tra azionisti e management, messo in piedi come un sistema di appropriazione del cento per cento dei valori dell'impresa bancaria a tutto danno degli stakeholder. Adottammo le stock option in seguito alle numerose sollecitazioni fatteci nei road show internazionali, quasi come se fossero un biglietto di ingresso per il gotha della finanza mondiale. Ma non fu una scelta felice». Centrale nel corso dell'incontro è stato il tema del rapporto con il territorio e con le piccole e medie imprese. «Oggi la maggior parte delle grandi banche conosce bene poche imprese, le più grandi, e male o per nulla tutte le altre», ha proseguito. «È tempo di recuperare, e in fretta, quella relazione di prossimità con il cliente che è stata alla base della nostra crescita e della nostra storia. Anche per questo stiamo destinando una parte crescente delle risorse umane delle banche del gruppo a un dialogo più serrato con le piccole imprese». Relativamente agli enti veronesi partecipati dal Banco, Fratta Pasini parla di soluzioni irrimandabili per l'aeroporto. «Se con Malpensa, con Bergamo o con Venezia è ancora tutto da capire, ma un'alleanza, e non solo strategica, deve essere messa in piedi al più presto. Il passivo di Montichiari è tale da non permettere al sistema del Garda di sopravvivere da solo». Anche sulla Fiera addita gli esempi di privatizzazione di successo di Milano, Roma e Rimini. «Quella di Verona è sì una realtà in crescita, ma ha una compagine sociale ormai non più adatta, con soci che chiedono di monetizzare la propria quota anziché dotare la struttura di risorse per crescere». E sulla Fondazione lirica rispolvera la proposta di una struttura unica tra Verona e la Fenice di Venezia. In conclusione il professor Giovanni Zalin, uno dei docenti intervenuti durante l'incontro, ha posto il problema dell'universalizzazione del credito. «Un tempo le banche erano sicuramente più specializzate, da quelle di credito fondiario a quelle per le grandi imprese. Non è stato un errore la creazione di grandi strutture uniche in grado di occuparsi del credito a 360 gradi?» «Non credo che la grande crisi sia figlia del modello bancario universale», ha detto Fratta Pasini. «Le grandi strutture hanno il pregio di una minore avversione al rischio. Il problema sta semmai in quel sistema di cartolarizzazioni facili che ha spesso dissociato il rischio creditizio dal patrimonio. E solo un grande patrimonio liquido permette di assorbire batoste internazionali come quelle degli ultimi mesi». Alessandro Azzoni Alessandro Azzoni

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GIOVANNI FERRANTI (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 07-04-2009 Il cardinale arcivescovo di Torino, il vescovo ausiliare e il pro-vicario generale, unitamente al presbiterio diocesano, consegnano a Gesù buon pastore nel centesimo anno di vita il sacerdote can. monsignor GUGLIELMO PISTONE DECANO DEL CLERO TORINESE Ricordandone il lungo e generoso ministero pastorale, avvalorato dalla sofferenza nella malattia, chiedono alla comunità cristiana di unirsi nella preghiera del fraterno suffragio. Liturgia di sepoltura a Settimo Torinese, nella chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vincoli: mercoledì 8 aprile alle ore 15. TORINO, 7 aprile 2009 La Cnal esprime il proprio sentito cordoglio per la dipartita di monsignor PINO SCABINI ricordandone la particolare dedizione con cui si è impegnato per lo sviluppo della Cnal fin dal suo inizio, sostenendo con convinzione ed incoraggiando costantemente la corresponsabilità laicale. Il comitato direttivo della Cnal. ROMA, 7 aprile 2009 Il preside e la facoltà di lettere e filosofia dell'università Cattolica del Sacro Cuore partecipano il ritorno alla casa del Padre della professoressa MARTA SORDI EMERITO DI STORIA GRECA ROMANA che per lunghi anni professò alto magistero scientifico, piena dedizione didattica, rigorosa coerenza di fede, significando gratitudine alla sua appassionata e compiuta testimonianza educativa. MILANO, 7 aprile 2009 Il rettore, i prorettori, il senato accademico, il consiglio di amministrazione, il centro pastorale, i docenti, il personale, i laureati e gli studenti dell'università Cattolica del Sacro Cuore partecipano al grande cordoglio per la scomparsa terrena della professoressa MARTA SORDI PROFESSORE EMERITO DI STORIA GRECA ricordandone con gratitudine l'alto magistero scientifico e il generoso impegno didattico profuso per molti anni. MILANO, 7 aprile 2009 Don Julián Carrón e tutta Comunione e Liberazione ricordano con commozione e affetto la Professoressa MARTA SORDI chiamata dal Signore a condividere la sua morte e risurrezione. In lunghi anni di ricerche caratterizzate da geniali intuizioni e rigoroso metodo scientifico e in una appassionata attività di insegnamento, la professoressa Sordi ha mostrato a un vasto pubblico, ben oltre le aule della Cattolica, come la grandezza umana della classicità greco-romana sia stata esaltata nei suoi valori più veri dall'avvenimento cristiano, di cui è stata con la sua vita appassionata testimone. MILANO, 7 aprile 2009 Milena Raimondi partecipa al lutto della famiglia per la scomparsa della cara professoressa MARTA SORDI di cui ricorda, con personale affetto e riconoscenza, l'insegnamento e la straordinaria attività di ricerca illuminata dal riconoscimento dell'Avvenimento cristiano vivo e presente nella storia che ella ha saputo testimoniare con autentica passione educativa. BERGAMO, 7 aprile 2009 La parrocchia di S. Nicolò in Lecco, nella sentita vicinanza alla famiglia, mentre innalza preghiere di suffragio al Crocefisso risorto per GIOVANNI FERRANTI ringrazia edificata per la sua generosa umanità con il tratto squisito della «Pietas Cristiana» e per la sua passione senza alcun tornaconto al decoro della nostra basilica. Monsignor Franco Cecchin con i sacerdoti e il diacono. LECCO, 7 aprile 2009

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TERREMOTO: CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della Crui -, ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese. L'Universita' de L'Aquila ha subito danni gravissimi, l'espressione della solidarieta' puo' trasformarsi anche in partecipazione attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti dal terremoto''. Per versare il proprio contributo la Crui ha aperto un apposito conto. Si chiama UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO e l'IBAN e' IT 80 V 03226 03203 000500074995. La Conferenza dei Rettori e' in continuo contatto con il Rettore dell'Universita' de L'Aquila, Fernando Di Orio, al fine di pianificare gli interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione dell'anno accademico ai 27.000 studenti frequentanti l'Ateneo. res-dnp/mar/lv (Asca)

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TERREMOTO: LATORRE (UNIVERSITA' CALABRIA), MOBILITATI PER ABRUZZO. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: LATORRE (UNIVERSITA' CALABRIA), MOBILITATI PER ABRUZZO (ASCA) - Cosenza, 7 apr - ''L'Universita' della Calabria contribuira' fattivamente alla riuscita dell'iniziativa promossa dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita' italiane) per aiutare i cittadini de L'Aquila e delle altre zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto''. Lo si legge in una nota. ''L'Area Informatica e l'Ufficio del Personale stanno predisponendo un servizio automatico - spiega la nota - che consentira' ai docenti e ai dipendenti dell'Ateneo di indicare la somma da trattenere sullo stipendio e da devolvere successivamente, nei modi e nelle forme piu' opportune, a favore dei senza tetto abruzzesi''. Il rettore Giovanni Latorre ha inviato un messaggio di solidarieta' al collega dell'Universita' dell'Aquila, Ferdinando Di Orio. ''Desidero esprimerti il piu' sincero sentimento di vicinanza - scrive Latorre - e di condivisione per il difficilissimo momento che ha colpito la Tua citta' e l'Ateneo che rappresenti. La comunita' di Arcavacata - ha aggiunto Latorre - profondamente commossa e addolorata per l'accaduto, desidera manifestare mio tramite a Te, al corpo docente, agli studenti, ai tecnici e agli amministrativi della Tua Istituzione la propria solidarieta', insieme alla rassicurazione che essa non manchera' di offrire la propria concreta disponibilita' affinche' l'Universita' dell'Aquila possa tornare al piu' presto a svolgere il suo importante e fondamentale ruolo scientifico, culturale ed educativo''. red/rg/alf (Asca)

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TERREMOTO: CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della CRUI -, ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese. L'Universita' de L'Aquila ha subito danni gravissimi, l'espressione della solidarieta' puo' trasformarsi anche in partecipazione attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti dal terremoto''. Per versare il proprio contributo la CRUI ha aperto un apposito conto. Si chiama Universita' Emergenza Terremoto e l'IBAN e' IT 80 V 03226 03203 000500074995. La Conferenza dei Rettori e' in continuo contatto con il Rettore dell'Universita' de L'Aquila, Fernando Di Orio, al fine di pianificare gli interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione dell'anno accademico ai 27.000 studenti frequentanti l'Ateneo. res-mpd/sam/alf

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In breve - L'incontro tra Scaroni e l'ad di Gazprom, un nuovo distributore di metano nel milanese e tanto altro (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

In breve - L’incontro tra Scaroni e l’ad di Gazprom, un nuovo distributore di metano nel milanese e tanto altro… Il Festival dell’energia lancia un bando per ricercatori - Si è tenuta presso il rettorato dell’università del Salento la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Festival dell’energia. Alessandro Beulcke, presidente di Aris, l’agenzia che organizza il festival, ha illustrato le anticipazioni su programma e protagonisti. Durante l’evento si è discusso anche di innovazione con il call for paper, il bando lanciato per questa seconda edizione e rivolto a tutti gli enti di ricerca pubblici e privati per la presentazione di studi e ricerche in ambito energetico. Incontro Scaroni-Miller - L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, e il presidente di Gazprom, Alexey Miller, si sono incontrati presso la sede centrale di Gazprom, a Mosca. Durante l’incontro le parti hanno discusso l’andamento dell’accordo strategico di cooperazione firmato nel novembre 2006 e la successiva implementazione dei progetti congiunti. In quest’ottica, Paolo Scaroni e Alexey Miller hanno fatto il punto sulla realizzazione della fase di pre-investimento relativa al South stream, data la rilevanza strategica del progetto nell’apportare un contributo decisivo alla sicurezza degli approvvigionamenti diretti di gas verso l’Europa. Esce il quinto numero di “Oil” - “Chi sale e chi scende” nella crisi finanziaria ed economica che sta sconvolgendo il mondo. Chi rischia di venire travolto dal terremoto che sta sconvolgendo gli assetti internazionali e chi invece ha le potenzialità per trarre vantaggio dai cambiamenti. Sono gli interrogativi che si pone il numero 5 di “Oil,” con il quale la rivista dell’Eni conferma il proprio impegno per favorire informazione e dibattito di sulle tematiche cruciali dell’energia e sulle dinamiche economiche internazionali. Nuovo impianto metanauto nel milanese - Si è tenuta alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e del direttore generale dell’Eni divisione refining & marketing, Angelo Caridi, l’inaugurazione del nuovo impianto di erogazione di metano per autotrazione della stazione di servizio carburanti Eni Brianza sud, in provincia di Milano. In questo mercato, in Italia l’Eni detiene la quota di circa il 70%, in termini di volumi di gas naturale venduti, contando su un totale di oltre 490 impianti di erogazione. Golla ad di Siemens Italia - Federico Golla è il nuovo amministratore delegato di Siemens e country speaker di Siemens Italia. Golla, che manterrà l’incarico di healthcare sector cluster lead south west Europe region, succede nella carica a Vincenzo Giori. Edison fa utili per 374 milioni - L’assemblea degli azionisti dell’Edison ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2008, che si è chiuso con un utile di 374 milioni di euro (449 milioni del 2007). A livello consolidato, l’utile è stato pari a 346 milioni di euro (497 milioni nel 2007). L’assemblea ha quindi deliberato di distribuire un dividendo di 0,05 euro per azione ordinaria e di 0,08 euro per azione di risparmio, confermando i medesimi importi dei dividendi 2007. Il dividendo verrà posto in pagamento il 17 aprile 2009 (data stacco cedola 14 aprile 2009). E-GAZETTE - 07/04/2009 e-gazette.it -->

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Campobasso: Conciliazione camerale e contraffazione Ieri la lezione universitaria (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Campobasso: Conciliazione camerale e contraffazione Ieri la lezione universitaria Pubblicato il 07-04-2009 Favorire la conoscenza dello strumento della Conciliazione e offrire validi strumenti di tutela contro la contraffazione a consumatori e imprese. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tenutosi il 2 aprile con gli studenti della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Molise... Favorire la conoscenza dello strumento della Conciliazione e offrire validi strumenti di tutela contro la contraffazione a consumatori e imprese. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tenutosi il 2 aprile 2009 con gli studenti della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Molise sulla  “Conciliazione” e “Contraffazione, strumenti di tutela”. L’incontro, organizzato dalla docente di diritto privato Prof.ssa Silvia Piccinini, componente della Commissione per la Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Campobasso, ha visto la partecipazione di circa 150 studenti, che hanno seguito con molto interesse sia le relazioni che il filmato, relativo ad una simulazione di conciliazione della Camera di Commercio di Firenze per vacanza rovinata (pacchetto turistico tutto compreso). Il tema trattato è stato scelto in quanto la predetta Commissione ha appena avviato i lavori per la stesura di contratti tipo – privi di clausole vessatorie – nel settore turismo, in particolare per la tipologia “pacchetto turistico tutto compreso”. A rappresentare l’Ente camerale campobassano sono stati il Dirigente dell’Area Regolazione del Mercato, Francesco Di Nucci, e il Responsabile Servizio Tutela del Consumatore e della Proprietà Industriale, Angela Tucci che hanno distribuito agli studenti, nel corso dell’incontro, oltre al materiale informativo relativo agli argomenti trattati, anche una brochure del progetto “Io concilio e tu?”, finanziato dalla Regione Molise e realizzato da Unioncamere Molise in collaborazione con Retecamere, diretto a diffondere la cultura della conciliazione soprattutto fra i cittadini-consumatori, affinché possano realizzare concretamente i loro diritti, senza dover affrontare i costi, i tempi e i rischi di un’azione giudiziaria ordinaria. Il progetto ha lo scopo di promuovere anche gli altri strumenti di composizione stragiudiziale delle controversie, nonché la conoscenza delle clausole inique e vessatorie. Gli incontri rientrano nell’attività programmatica della Camera di Commercio di Campobasso che da anni persegue l’obiettivo di diffondere la cultura conciliativa e promuovere un sistema di garanzie reciproche per il consumatore e l’impresa. La Conciliazione e la conoscenza degli strumenti di tutela contro la contraffazione,  rappresentano infatti lo strumento per rispondere con efficacia alle esigenze e alle aspettative delle imprese, dei cittadini e degli utenti, di trasparenza, celerità, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, contribuendo a offrire l’immagine di una amministrazione pubblica moderna e qualificata, vicina alle reali attese della collettività.

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07/04/2009 13:04 TERREMOTO: IL PEDIATRA, STRESS RIDUCE DIFESE IMMUNITARIE BIMBI (sezione: Cultura)

( da "ITnews.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 7 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Se nell'emergenza terremoto gli interventi piu' importanti per i bambini sono suture, medicazioni e gestione dei traumi fisici, "subito dopo e' importante occuparsi delle loro patologie. Tenendo presente che i bambini dell'Aquila e provincia vivono in questi giorni una situazione di disagio, con l'abbassamento delle condizioni igienico-sanitarie". Lo spiega all'ADNKRONOS SALUTE Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell'Universita' di Milano-Bicocca. "Questo, insieme allo stress che riduce le difese immunitarie dei piu' piccoli, apre la strada - assicura - a un aumento della morbidita' fra i bambini che hanno vissuto il trauma del terremoto".

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Il prof. Vittorio Emanuele Parsi ospite a Tortona (sezione: Cultura)

( da "inalessandria.it" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

(0) 7 Aprile 2009 Il prof. Vittorio Emanuele Parsi ospite a Tortona Mercoledì 8 Aprile alle ore 21, presso la sala convegni fondazione CRT, in via Puricelli 14 a Tortona. nell’ambito del ciclo “Le crisi e le speranze”, l’associazione culturale Le Opere e i Giorni ospiterà il prof. Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, editorialista de La Stampa e analista politico del TG2. Il prof. Parsi terrà una conferenza dal titolo “Lo sguardo corto. La crisi della leadership tra locale e globale” e discuterà di crisi della politica e di politiche della crisi. INFO: www.leopereeigiorni.it Leggi i

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SONO 40 I MILIONI DI EURO PER I PROGETTI IN PROGRAMMA DI FINANZA PUBBLICO-PRIVATO... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sono 40 i milioni di euro per i progetti in programma di finanza pubblico-privato

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GIUSEPPE MIRETTO NON CI SARà IL PROMESSO RIMPASTO LAMPO. SERVE INVECE UN SUPPLEMENTO DI TRAT... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

GIUSEPPE MIRETTO Non ci sarà il promesso rimpasto lampo. Serve invece un supplemento di trattativa tra i partiti: tra quelli già parte integrante della maggioranza (Pd, Udeur, Verdi) e quelli nuovi (Italia dei Valori, Sinistra e libertà). Tempi medio-lunghi per l'insediamento della nuova giunta. Lo dice Michele Farina. A suo agio nel nuovo ruolo di uomo solo al comando, il sindaco annuncia il nuovo calendario: «Salvo sorprese, la squadra di governo vedrà la luce non prima di venerdì. Ma se sarà necessario, e non è un'ipotesi remota, la nuova amministrazione nascerà solo dopo Pasqua». Primo intoppo: la maggioranza premiata nelle amministrative del 2006 (con il 70 per cento dei consensi) non esiste più. Rifondazione comunista e comunisti italiani hanno ufficializzato l'«indisponibilità a prendere parte alle trattative febbrili per rientrare in giunta». «Invece - spiega Rosario Cardillo (Prc-PdCI) - Rifondazione e Comunisti Italiani sono pronti a garantire un appoggio esterno al sindaco Farina». Ma se, e solo se, invece di discutere di deleghe assessoriali, di uomini e di poltrone sarà varato un piano di fine consiliatura «per la trasparenza, la legalità e il pieno risanamento amministrativo». «Dopo i fatti di camorra - aggiunge Giacomo De Angelis, ex-parlamentare del PdCI - che hanno travolto la credibilità della politica locale e offuscato le istituzioni cittadine, serve una discontinuità plateale con la passata gestione». Una cura da cavallo che passi «attraverso l'azzeramento degli sprechi, la riqualificazione della spesa e una riprogrammazione dei lavori pubblici». Dure le condizioni: scioglimento dell'Unione dei comuni "Calatia", la strutture consortile intercomunale che produce un buco mensile di 300 mila euro. Riprogrammazione e commissariamento dei progetti di finanza pubblico-privati. Quelli in programma, per complessivi 40 milioni di euro, e quelli in itinere: 21 milioni di euro da investire nella costruzione del nuovo stadio, di un parcheggio sotterraneo (al posto dell'attuale campo Cappuccini) e di un centro polifunzionale attiguo all'ospedale. Cancellazione di tutti gli atti relativi all'affidamento dei lavori di manutenzione. «Un ente locale - conclude De Angelis - che ha un bisogno disperato di trasparenza e legalità cristallina non può non affidare i servizi di manutenzione a Terra di Lavoro, l'unica società di manutenzione pubblica esistente sul territorio». Toni che lasciano presagire un divorzio certo. Anche perché "Sinistra e lavoro", che unisce Sinistra Democratica, Movimento per la Sinistra, Partito Socialista e Verdi, ha presentato i punti programmatici su cui avviare la collaborazione con il sindaco Farina. «Maggiore attenzione ai problemi sociali, provvedimenti finanziari-abitativi per le giovani coppie, salvaguardia dell'ambiente». Il matrimonio si può fare. E potrebbe valere due posti in giunta. Se è certo che Salvatore Mataluna (ex-Verdi e assessore al bilancio) è giunto al capolinea della sua esperienza amministrativa, probabilmente toccherà a Giuseppe Magliocca rappresentare Italia dei Valori nella nuova giunta. È una staffetta: Ciro Izzo (IdV) ha lasciato la presidenza del consiglio comunale. Ed entrerà nell'esecutivo Magliocca, che è stato suo vice in Consiglio Comunale. «Nessuna staffetta - precisa Franco D'Angelo, già coordinatore di Italia dei Valori - né valzer di poltrone, è in atto una verifica politica globale. Per la prima volta si sta lavorando prima ad un rilancio prioritario della politica e poi dell'amministrazione».

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Decentramento verointernazionalizzazionee una maggiore equità (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Decentramento vero internazionalizzazione e una maggiore equità L'impegno che sottoscrivo, è che la mia azione sarà libera ed autonoma da qualunque potere esterno all'Università, dichiarando di essere subordinato unicamente al potere accademico. Sorveglierò su eventuali indebite ingerenze dei partiti politici e dei poteri forti nella gestione dell'Ateneo. Sarà estranea alla mia azione ogni politica clientelare, delle promesse e delle illusioni. La consapevolezza della posizione primaria dello studente, come destinatario dell'insegnamento, inscindibilmente connesso all'attività di ricerca, guiderà la mia azione politica universitaria. Le ben note crescenti limitazioni di finanziamenti pubblici alle Università, fanno sorgere la necessità di reperire fondi integrativi mediante programmi di autofinanziamento, da attuare nel contesto di strutture interne all'Università, gli Studi. L'autofinanziamento deve passare attraverso uno stretto rapporto di osmosi tra Università e Società, identificando gli aspetti di reciproco interesse. La principale risorsa dell'Università è il Sapere; tale dote va investita e le risorse economiche ricavate vanno finalizzate anche all'attività didattica e di ricerca. L'autonomia economica per l'Università, è il presupposto necessario ed indispensabile per affermare la libertà di pensiero e di azione. La società civile è sicuramente interessata a ricevere dall'Università attività professionali, di formazione e di avanzamento tecnologico. Le professionalità dei docenti e dei tecnici amministrativi costituiscono un patrimonio di ottimo livello che, inserito in un contesto di libero mercato, trova spazio privilegiato e vantaggiosamente concorrenziale con gli altri attori della società civile. Analogamente un patrimonio prezioso, di cui l'Università non si può privare, è rappresentato dai professori prossimi alla quiescenza. Valorizzare questo patrimonio di cultura, professionalità ed esperienza, con il prolungamento biennale della permanenza in attività o con dei contratti di consulenza, è un obiettivo sostenibile. Emerge così il punto caratterizzante il mio programma come candidato a guidare l'Università di Catania per il prossimo quadriennio. Le Facoltà, individuate le discipline che possono trovare utile collocazione nel libero mercato, costituiscono gli Studi Universitari, che contestualmente rappresentano la palestra di formazione teorica oltre che pratica per gli studenti; si costituisce così di fatto un gymnasium, quel "Siculorum Gymnasium" che era la denominazione della nostra Università nel XV secolo. Lo Studio Universitario si identifica in una struttura funzionale per svolgere attività professionale da parte dei docenti, coadiuvati dai tecnici amministrativi, per conto delle Facoltà. L'afferenza allo Studio da parte dei docenti e dei tecnici amministrativi è una libera scelta dei singoli. L'Università organizza gli Studi in modo da fornire delle facilities che incoraggiano i docenti ad optare per questo modello di attività professionale interno all'Università. Le risorse finanziarie ricavate saranno distribuite, secondo quote percentuali, all'Università, ai docenti e i tecnici amministrativi. Gli studenti, motivo primario dell'esistenza dell'Università, utilizzeranno lo Studio per un tirocinio finalizzato a perfezionare la formazione teorico-pratica e seguiranno il docente nello svolgimento dell'attività professionale quando la stessa è condotta fuori dallo Studio (aule di tribunale, industrie, aziende agricole, cantieri edili, enti e uffici amministrativi e centri di calcolo, teatri ed enti culturali, biblioteche, fondazioni, musei, strutture multimediali, scuole, agenzie di servizi, luoghi di diagnosi e cura). Per le discipline d'insegnamento per le quali non vi è un documentato sbocco di mercato, dal fondo universitario ricavato dall'attività degli Studi, una quota sarà impiegata per finanziare l'attività di queste discipline. Poiché il numero di studenti supera la capacità recettività degli Studi, per l'attività pratica si stabiliranno degli accordi di collaborazione e convenzione con enti e professionisti esterni di indiscussa competenza ed integrità morale, identificati dalle Facoltà, presso cui svolgere l'attività pratica. In questo modo si realizzerà l'opportunità di facilitare l'attività professionale specie per i giovani professori, si otterrà l'autofinanziamento, che garantisce libertà ed autonomia da condizionamenti esterni all'Università, si attuerà un modello didattico e di formazione, non esclusivamente teorico ma anche con significativi aspetti di attività pratica altamente qualificata, acquisendo l'Università un ruolo di centralità e di guida nel processo di osmosi tra essa stessa e la società civile.

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Antonio licata (medicina) (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Antonio licata (medicina) Ho deciso di candidarmi per realizzare una gestione democratica, partecipativa, dove la forma è sostanza e la politica non è il fine ma il mezzo per conseguire obiettivi condivisi e risultati sfidanti. Ho deciso di candidarmi e chiamare a raccolta i Colleghi, gli Studenti, la Struttura universitaria e l'intera Comunità scientifica e culturale, per attuare la gestione del rilancio sul piano culturale e scientifico; Ho deciso di candidarmi e coinvolgere la Città, le Organizzazioni sindacali e di categoria, la Società civile, le Istituzioni locali e quanti hanno voglia di affermare e sostenere i principi della trasparenza, del cambiamento e della innovazione, affermando la supremazia del merito, della professionalità, dell'eccellenza e della partecipazione democratica. Lo spettro della crisi, anche alla luce dei più recenti provvedimenti legislativi, pongono seri interrogativi sul futuro della nostra Istituzione e della nostra Isola. Ma proprio a partire da questi interrogativi, ritenendo che non tutto il possibile è stato fatto per consentire alla nostra identità culturale ed alle nostre conoscenze, capacità di emergere in un contesto in cui le Istituzioni Universitarie rappresentano luoghi della riflessione e della cultura, ho sentito di dovere scendere in campo, convinto che il rinnovamento del nostro Ateneo può costituire il vero rilancio e una effettiva inversione dei sentieri di crescita che nella nostra realtà non hanno certo brillato per eccellenza. L'attuale crisi è, pertanto, uno dei principali fattori che mi hanno spinto a scommettermi su questo progetto che intendo perseguire centrato sul metodo e sulle persone. Bisogna istaurare un clima di collaborazione e di fiducia tra le diverse componenti della nostra Università, attuare una gestione di riconciliazione e di rilancio, ponendo all'attenzione un programma articolato in 9 punti. 1) Il confronto con le sfide e le tensioni che investono l'intero sistema universitario italiano attraverso una mobilitazione personale e collettiva che, dentro e fuori il nostro Ateneo, coinvolga quanti avendo a cuore le sorti dell'Istruzione pubblica e del sistema universitario nazionale, condividono la strategia e gli obiettivi qui esposti; 2) promuovere e sostenere una nuova governance fondata sulla collegialità e sulla condivisione delle analisi, delle soluzioni proposte, della responsabilità. 3) una rivisitazione dell'attuale organico che, anche per le prescrizioni ministeriali, ridimensioni e riequilibri l'apparato produttivo che ha penalizzato le giovani risorse disponibili. 4) un impegno straordinario è diretto a rafforzare la competitività nazionale ed internazionale estendendo la rete dei rapporti di collaborazione e scambio. 5) I nostri ricercatori hanno livelli di eccellenza e sono capaci di offrire, come fanno giornalmente, un contributo di spessore nello sviluppo della conoscenza e per la diffusione della cultura. Gli Organi Istituzionali dell'Ateneo dovranno valutare gli output conseguiti e le ricadute in termini di visibilità per l'Ateneo e promuovere al massimo la loro organica stabilizzazione. 6) Nel campo dell'offerta formativa bisogna procedere ad un suo sostanziale ridisegno, molte energie vanno ancora spese nel monitoraggio e nella valutazione dei corsi attivati, nel miglioramento della qualità della didattica, nel potenziamento dei servizi agli studenti;7) E' mio intendimento assecondare la richiesta di coinvolgimento e di maggiore partecipazione nella conoscenza e nelle scelte del processo produttivo del personale dipendente che, aspetta di migliorare le proprie competenze e di sviluppare la propria professionalità per un rinnovato impegno di partecipazione nel percorso di formazione dei nostri Studenti e di supporto al corpo docente. 8) I 70mila studenti iscritti sono i nostri principali referenti, a loro sono rivolte le nostre prime e principali attenzioni. Il mio impegno è rivolto ad assicurare spazi dignitosi per la didattica: aule, laboratori e biblioteche, oltre che iniziative culturali e di promozione scientifiche e ricreative; a migliorare i servizi; realizzare, quante più nuove residenze, ma anche promuovere giuste convenzioni per favorire l'affitto e l'ospitalità nelle famiglie e case sfitte. 9) Il bilancio e il controllo di gestione assumono una rilevanza fondamentale per attuare una gestione trasparente e partecipativa. Il bilancio non come arido elaborato contabile, ma documento, di facile lettura, con programmi ed obiettivi previsti e realizzati. Istituiremo un sistema avanzato di controllo di gestione per avere giornalmente un quadro d'insieme reale e comprensibile, nel quale verificare, in modo puntuale e rigoroso, la provenienza delle risorse finanziarie, il relativo impiego o utilizzate, individuando e classificando le entrate e le uscite per fonte di provenienza e centri di costo. L'obiettivo è redigere il Bilancio Sociale della nostra Università, un documento contabile che privilegia la descrizione analitica delle risorse disponibile e il loro utilizzo, ponendo all'attenzione dei propri stakeholders - portatori di interesse - i progetti e le realizzazioni dell'esercizio, ma anche le attività e le iniziative che hanno caratterizzato l'anno.

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(sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

«inattendibili i dati del sole 24 ore» «Due corsi a rischio? Allarme infondato»   Un allarme infondato, o quasi. La «cura dimagrante» per i corsi di laurea in Italia annunciata già dal Ministro Mussi e riconfermata con i recenti provvedimenti del Ministro Gelmini, secondo un'indagine condotta e pubblicata nei giorni scorsi dal «Sole 24 Ore» (221 corsi a rischio in tutta Italia su 2.238), coinvolgerebbe anche due corsi di laurea dell'Università di Catania che avrebbero (d'obbligo il condizionale) un numero di immatricolati inferiore al minimo previsto dai nuovi regolamenti ministeriali (D.M. 270/04). A questo proposito, l'Università degli Studi di Catania precisa che, nell'anno accademico 2008/2009, sono stati attivati soltanto 2 corsi che si rifanno al citato D.M. 270/04 (il corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza - sede di Catania e sede di Ragusa). Tutti gli altri corsi di studio per l'anno accademico corrente, invece, sono stati ancora attivati in base alla normativa precedente (il D.M. 509/99). In più c'è da rilevare che lo studio simulato dal quotidiano economico ha attinto i dati dall'«Anagrafe degli Studenti» considerando poi soltanto gli immatricolati cosiddetti «puri» (immatricolati per la prima volta) senza considerare che l'Anagrafe stessa si fonda su un sistema in continua evoluzione, in quanto soggetto ad aggiornamento mensile e non tiene conto degli eventuali (e comunque numerosi) fuori corso o ripetenti, o ancora degli studenti che effettuano un passaggio di corso. Infine, lo stesso D.M. 270/04 stabilisce che i cosiddetti «requisiti qualificanti» per i corsi di studio devono prendere in considerazione, oltre alla numerosità degli studenti, anche altri parametri, quali ad esempio il numero di strutture e di docenti di ruolo che devono essere disponibili per sostenere i corsi, indicatori di qualità dei processi formativi, requisiti di trasparenza e comunicazione dei contenuti didattici, insieme ad altri indicatori di efficienza e di efficacia. Una simulazione condotta soltanto sulla base del numero di studenti si dimostra perciò ampiamente incompleta e mancante di ogni crisma di ufficialità. Al fine di accertare, comunque, quanto affermato dall'indagine svolta dal «Sole», gli uffici preposti dell'Ateneo hanno proceduto a verificare innanzitutto la corrispondenza tra le classi di laurea del «vecchio» (ma vigente) D.M. 509/99 e quelle del «nuovo» D.M. 270/04 (allegato 2 del D.M. 26 luglio 2007), accertando poi se, in base alla tabella 7 del D.M. 544/07, sia stato rispettato il numero minimo di iscritti per i Corsi di Laurea già attivati in base al D.M. 509/99 e trasformati con il D.M. 270/04. Da tale elaborazione interna, si è evinto che il corso di laurea in «Tecnologie applicate alla conservazione e al restauro dei Beni Culturali» è al di sotto del numero minimo di immatricolati; lo stesso per il corso di laurea in «Informazione Scientifica sul Farmaco», che comunque è un corso di studi a numero programmato e proprio per questo non può contare su un numero di iscritti maggiore di quelli già previsti. Si tratta quindi proprio - a detta dell'Ateneo catanese - di un'allarme infondato considerata l'inattendibilità della simulazione riportata dal «Sole 24 Ore»: un giudizio rafforzato dal fatto che l'Università etnea sta attualmente rivedendo l'Offerta Formativa per l'anno accademico 2009/2010. l'offerta formativa dell'ateneo catanese I AGRARIA. Triennali: Scienze e tecnologie agrarie; Scienze e tecnologie alimentari; Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali [Rg]; Economia e gestione delle imprese agroalimentari [Nicosia]; Progettazione e gestione di aree a verde, parchi e giardini [Caltagirone]. Specialistiche: Scienze e tecnologie agrarie; Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali [Rg]; Scienze e tecnologie alimentari. I ARCHITETTURA. Triennali: Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile [Sr]. Specialistiche: Architettura [Sr]; Restauro dell'Architettura [Sr]. I ECONOMIA. Triennali: Amministrazione e controllo; Economia aziendale; Economia aziendale [Modica]; Economia e gestione delle imprese turistiche; «Economia». Specialistiche: Economia; Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche; Direzione aziendale; Finanza aziendale; Management turistico. I FARMACIA. Triennali: Informazione scientifica sul farmaco; Scienze Erboristiche; Tossicologia dell'ambiente. Specialistiche: Chimica e Tecnologia Farmaceutiche; Farmacia. I GIURISPRUDENZA. Triennali: Operatore giudiziario; Operatore giuridico d'impresa [En]; Scienze giuridiche; Scienze giuridiche [Rg]. Specialistiche: Giurisprudenza. Magistrali: Giurisprudenza [Ct e Rg]. I INGEGNERIA. Triennali: Ingegneria del Recupero edilizio e ambientale; Ingegneria Civile; Ingegneria per l'Ambiente e il territorio [En]; Ingegneria Elettronica; Ingegneria Informatica; Ingegneria delle Telecomunicazioni; Ingegneria Telematica [En]; Ingegneria Elettrica; Ingegneria Gestionale; Ingegneria Meccanica. Specialistiche: Ingegneria Edile-Architettura; Ingegneria edile e del Recupero ambientale; Ingegneria Geotecnica; Ingegneria Idraulica; Ingegneria delle Strutture; Ingegneria dei Trasporti; Ingegneria dell'Automazione e del Controllo dei Sistemi Complessi; Ingegneria delle Telecomunicazioni; Ingegneria Elettrica; Ingegneria Microelettronica; Ingegneria Gestionale; Ingegneria Informatica; Ingegneria Meccanica; Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio [En]. I LETTERE E FILOSOFIA. Triennali: Lettere; Lingua e cultura italiana per stranieri; Scienze dei beni culturali [Sr]; Scienze della Comunicazione; Filosofia. Specialistiche: Valorizzazione dei beni archeologici [Sr]; Valorizzazione dei beni archivistici e librari [Sr]; Culture e Linguaggi per la comunicazione; Filologia classica; Filologia moderna; Storia della filosofia. I LINGUE E LETTERATURE STRANIERE. Triennali: Scienze della Mediazione Linguistica [Rg]; Lingue e Culture Europee; Studi Comparatistici [Rg]; Scienze per la Comunicazione Internazionale. Specialistiche: Lingue e Culture orientali [Rg]; Lingue e Culture europee ed extraeuropee; Lingue e Culture europee ed extraeuropee [Rg]; Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale. I MEDICINA E CHIRURGIA. Triennali: Infermieristica; Ostetricia; Fisioterapia; Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica; Logopedia; Ortottica ed Assistenza Oftalmologica; Tecniche Audiometriche; Tecniche di Laboratorio Biomedico; Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia; Dietistica; Igiene Dentale; Tecniche di Neurofisiopatologia; Tecniche Audioprotesiche; Tecniche di Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare. Specialistiche: Medicina e Chirurgia; Medicina e Chirurgia [Rg]; Odontoiatria e Protesi Dentaria; Scienze Infermieristiche ed Ostetriche; Scienze della Riabilitazione; Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali; Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche. I MATEMATICA E FISICA. Triennali: Scienze biologiche; Scienze geologiche; Chimica; Chimica Industriale; Fisica; Informatica; Informatica applicata [Comiso]; Scienze ambientali; Scienze ecologiche ed educazione ambientale; Matematica; Matematica per le applicazioni; Tecnologie applicate alla conservazione e al restauro dei beni culturali [Sr]. Specialistiche: Biodiversità e qualità dell'ambiente; Biologia cellulare e molecolare; Biologia marina; Biologia sanitaria; Scienze e Tecnologie avanzate applicate alla conservazione e al restauro dei beni culturali [Sr]; Fisica; Informatica; Matematica; Chimica; Chimica biomolecolare; Scienze ecologiche; Chimica industriale; Scienze per la tutela dell'ambiente e delle sue risorse; Scienze geofisiche; Scienze geologiche applicate alla gestione del territorio e delle sue risorse. I SCIENZE DELLA FORMAZIONE. Triennali: Scienze dell'Educazione e della Formazione; Educatore dell'infanzia; Scienze e Tecniche Psicologiche; Formazione di operatori turistici [P. Armerina]. Specialistiche: Progettazione e gestione del turismo culturale; Scienze Pedagogiche. I SCIENZE POLITICHE. Triennali: Scienze del Servizio Sociale; Politica e Relazioni Internazionali; Scienze dell'Amministrazione [Ct e Cl]; Scienze del Governo e dell'Amministrazione [Modica]; Scienze Sociologiche; Scienze Storiche e Politiche. Specialistiche: Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali; Internazionalizzazione delle relazioni commerciali; Scienze delle Pubbliche Amministrazioni [Acireale]; Governo e Gestione di Amministrazioni e Imprese [Modica]; Analisi e Progettazione dei processi di sviluppo sociale, economico e culturale; Governo dell'Unione Europea e politica internazionale.

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Centro di ricerca eco-sostenibile (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro di ricerca eco-sostenibile Nell'accordo di programma con la società Polidora di Legnago anche produzioni da fonti rinnovabili Martedì 7 Aprile 2009, Il territorio comunale di Villanova del Ghebbo si prepara ad ospitarre il distretto tecnologico-produttivo finalizzato alla ricerca e allo sviluppo energetico. L'insediamento sarà posizionato in fregio alla Sp 49 in direzione Costa di Rovigo. Il progetto è ancora in fase di elaborazione, ma si prevede che i lavori dovrebbero iniziare tra un anno e mezzo circa. Questa notizia arriva dopo la conclusione dell'accordo pubblico-privato, previsto dalla legge regionale 11 del 2004, che consente ai comuni di concludere trattative con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico, per individuare gli interventi di miglioramento della qualità urbana. «Questa operazione si svilupperà attraverso il Piano di assetto territoriale intercomunale che il comune di Villanova sta predisponendo, come strumento di pianificazione urbanistica territoriale, congiuntamente con i comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Pincara e Villamarzana - sottolinea il sindaco Fabio Giocometti - In seguito a tutto questo in occasione dell'ultimo consiglio comunale è stato approvato l'accordo con la società Polidora Srl con sede a Legnago, la quale andrà ad occupare una superficie di 606.352 mq». La proposta rimane condizionata dalla definitiva approvazione del Pati da parte della Regione Veneto e dal recepimento di questa nel successivo atto di pianificazione costituente il Piano degli interventi. L'urbanizzazione dell'area suddetta permetterà la realizzazione di un centro di studio e ricerca avanzato in campo energetico, di un centro di generazione di energia da fonti rinnovabili (solare, geotermica e altre non inquinanti), di un centro innovativo di produzione agricola attento alla tutela ecologica e ambientale, di un centro residenziale auto-sostenibile a servizio degli operatori e degli occupati nella ricerca e nello sviluppo del progetto. «Questo progetto vedrà la collaborazione di Regione, Università e altri enti, permettendo di avere uno sviluppo occupazionale di circa 100 unità addette alla produzione di energia, di pannelli fotovoltaici e di piccoli utensili con risparmio energetico, alla ricerca sulla geotermia, alla sperimentazione su campo di elettrodomestici - conclude Giacometti - All'inizio verrà cercato personale specializzato. Da questa operazione si potranno introitare 1.212.704 euro a titolo di plus-valore, parte dei quali saranno utilizzati per l'ammodernamento della viabilità comunale». Marco Scarazzatti

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Silvana Grasso come Camilleri (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Silvana Grasso come Camilleri La scrittrice «raccontata» dalla prof. Castiglione autrice di un saggio su di lei. Le suggestioni della lingua Un incontro letterario sui generis ieri mattina per gli alunni del liceo classico "Eschilo". E' già un privilegio avere come docente uno scrittore noto nel panorama internazionale quale Silvana Grasso. In genere gli alunni le biografie degli scrittori le leggono sui libri di testo. Ma è ancor più singolare potere assistere alla presentazione del primo importante saggio sulla lingua della Grasso la cui genesi è da rintracciare proprio tra le mura del liceo. Il primo saggio completo sulla scrittura di Salvana Grasso, porta la firma di Marina Castiglione, nissena, docente di Linguistica italiana e Dialettologia all'Università di Palermo. La prof. Castiglione 17 anni fa ha mosso i primi passi nella carriera di docente insegnando Italiano e Latino al corso B dell'Eschilo, lo stesso corso in cui la scrittrice insegnava Latino e Greco. In quell'occasione la prof. Castiglione, da tre anni docente all'Ateneo palermitano, ha conosciuto la scrittrice, ha cominciato a leggere i suoi romanzi e su essi ha ora scritto il saggio "L'incesto della parola" pubblicato dalla casa editrice Sciascia. La prima presentazione del saggio non poteva che svolgersi al liceo«Eschilo». Ieri mattina nell'aula magna si è parlato di Silvana Grasso scrittrice (ed è la prima volta che avviene al liceo) attraverso il saggio di Marina Castiglione. Lo hanno fatto con una magistrale relazione il prof. Silvio Di Fede, docente di Lettere all'Eschilo, la stessa autrice collaborata nella lettura di passi tratti dai romanzi della Grasso dalle alunne Alba e Serena Venezia, Guenda Sammito e Gaia Smecca. I lavori sono stati moderati dalla prof. Olimpia Messina. La psicologa Alessandra Reale alunna delle proff. Grasso e Castiglione ha portato la sua testimonianza sugli insegnamenti di vita ricevuti dai due insegnanti. Al termine della manifestazione chiediamo all'autrice alcune particolarità sul suo saggio. Professoressa Castiglione, perché dedicare un saggio monografico ad una narratrice che forse avrebbe meglio potuto essere analizzata sotto il profilo letterario? "Insigni italianisti si sono già espressi sulla statura letteraria di Silvana Grasso e tutti loro hanno messo in luce l'originalità della sua lingua: Natale Tedesco ha parlato di «sperimentalismo linguistico», Giulio Ferroni ha avanzato la definizione di «espressionismo biologico», Lorenzo Mondo ha detto che il suo linguaggio è «il dono più avvincente». E' chiaro dunque che proprio dalla lingua occorre partire per capire al meglio la scrittura grassiana. Quali sono i motivi d'interesse rispetto alla lingua dell'autrice? "In alcuni romanzi, a prescindere dalla vicenda narrata, direi proprio che la protagonista sia questa lingua che la stessa Grasso definisce «legittima e bastarda», nata da un bilinguismo che conosce varietà di registri mutevoli. Innanzitutto esiste in lei una consapevolezza metalinguistica assai spiccata e non di rado i suoi personaggi si trascinano dietro una sicilianità da cui tentano di evadere, perché sentito come un marchio che diventa limite. La Grasso è una raffinata evocatrice di mondi linguistici in cui italiano e dialetto sono però due facce della stessa identità. Le faccio un esempio: spesso ella ricorre alla voce allumare. Si tratta di un francesismo del XII secolo, usato anche da Dante. Quando la Grasso lo usa è implicito il richiamo al siciliano addumari, verbo ancora vivo e presente". Ma la lingua della Grasso, così connotata e particolare, non finisce con l'essere un limite per una sua più ampia circolazione? "Credo che tra i maggiori successi editoriali di questi anni vi siano i libri di Andrea Camilleri. Perché il suo siciliano, altrettanto costruito e assai più intriso di popolarismi, dovrebbe essere più semplice di quello della Grasso? Il problema non credo sia attribuibile alla lingua. Camilleri interpreta una faccia più macchiettistica e stereotipata della Sicilia: donne avvenenti, vedove piacenti, commissari amanti della buona tavola, istituzioni corrotte. Il prodotto ha una confezione più commerciale, che ha il gusto di letteratura senza in realtà esserlo". Lei parlava di identità e di conflitto. Esso riguarda soltanto il siciliano, in quanto dialetto o anche la Sicilia? "La terra madre (come la lingua madre) è fallimentare e repulsiva da un lato, visceralmente necessaria dall'altra. Disìo, l'ultimo romanzo della Grasso, rappresenta l'acme di questo rapporto conflittuale". Quale elemento della scrittura della Grasso potrebbe assurgerne a simbolo caratterizzante? "La metaforizzazione del mondo e la sua conseguente metamorfizzazione. Il cambiamento, il vedere oltre e altrove grazie ad uno strumento retorico che si è affinato con il procedere degli anni e della esperienza. Traslati e connotazioni tentano di strappare le parole dalla loro «dimora» semantica per spiegare la realtà traducendola con i codici della poesia, allargando i confini delle percezioni, assimilando il vicino al lontano o il lontano al vicino". M.C.G.

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Ricordato l'impegno politico di Fiore (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Troina. Associazione «Gramsci» celebra il decimo anniversario della scomparsa dell'ex sindaco Ricordato l'impegno politico di Fiore Piazza Armerina. “Città storica, invenzione contemporanea”. E' questo il titolo dell'incontro che si svolgerà oggi al teatro Garibaldi alle ore 15 promosso dalla facoltà di Architettura ed Ingegneria della Università Kore di Enna. Un appuntamento in occasione della presentazione del corso di Laboratorio di architettura 2. Il corso ha come docente l'architetto Maurizio Oddo, giovane architetto siciliano emergente, collaborato dall'ingegner Alessandro Barraco. Domani saranno presenti all'incontro il sindaco della città Fausto Carmelo Nigrelli, il vicequestore di polizia Giancarlo Consoli, il presidente dell'università Kore Cataldo Salerno, il preside della facoltà di architettura ed ingegneria Giovanni Tesoriere ed il presidente del corso di laurea in architettura Dario Ticali. Oltre a Carmelo Nigrelli, che è anche docente di tecnica urbanistica presso la facoltà di architettura di Siracusa, interverrà anche Maurizio Oddo che dirà la sua sugli interventi di architettura contemporanea nei centri storici e Agostino Sella, tutor alla facoltà di architettura e ingegneria della Kore di Enna. Uno degli obiettivi dell'università è quello di implementare e rafforzare la partnership con le comunità locali. In questo ambito, si è appena conclusa a Villarosa una esercitazione universitaria sulle possibili coperture a Monte Giulfo ed è in fase di definizione una altra esercitazione degli allievi architetti della Kore nella città di Aidone. Nella mattinata i circa cento ragazzi del corso di Maurizio Oddo visiteranno i luoghi in cui verrà realizzata l'esercitazione. I ragazzi svolgeranno nel laboratorio di progettazione due esercitazioni in due parti distinte della città. La prima è quella che corrisponde ad una porzione del centro storico del quartiere Monte, che coincide con la stecca di abitazioni prospicienti su via Misericordia. La seconda è invece una parte della periferia piazzese che coincide con l'ex mercato ortofrutticolo dove dovrà essere ubicato il nuovo commissariato di polizia. I ragazzi del corso dovranno esercitarsi attraverso la realizzazione di abitazioni familiari nei luoghi scelti da Maurizio Oddo.

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Assetto societario ancora da chiarire naccio (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Assetto societario ancora da chiarire naccio @@La stagione sportiva dell'Enna è stata positiva, restano i dubbi sulla dirigenza da mantenere per il futuro Nicosia. Un convegno di grande respiro, quello organizzato dal circolo Legambiente sul soffitto ligneo dipinto della cattedrale, che conferma il grande interesse su quest'opera di storici, ricercatori e docenti universitari. Il dibattito che è stato molto sereno ha affrontato la questione del restauro del soffitto e delle pitture, ma ha anche fatto il punto sul valore artistico e storico del soffitto e su ciò che esso rappresenta per la città, la diocesi e l'intero territorio ennese. Interventi equilibrati quelli dei relatori che hanno affrontato la questione del progetto di restauro in corso, molti dei quali, come il prof. Teotista Panzeca, ordinario di scienza delle costruzioni alla facoltà di architettura dell'università di Palermo, hanno spiegato che alcuni interventi previsti, come la realizzazione del "soffitto di sacrificio" potrebbero creare problemi statici alla cattedrale, ma che per valutare concretamente l'intervento servono tutti i progetti definitivi ed i calcoli a supporto che non sarebbero stati forniti dalla soprintendenza. Il circolo Legambiente ha spiegato che inoltrerà immediatamente una richiesta ufficiale al sindaco Antonello Catania affinché chieda tali progetti alla soprintendenza e li fornisca al professor Gennaro Tampone che è il consulente del Comune titolato a sedere al "tavolo tecnico" sul restauro. Il professor Tampone, docente di restauro alla facoltà di architettura di Firenze e tra i più stimati esperti internazionali di restauro ligneo, nel suo intervento al convegno ha ribadito le sua osservazioni sul progetto di restauro, già contenute nella relazione stilata per conto del Comune. In sostanza dal convegno è emersa la proposta di valutare attentamente gli interventi da effettuare sul soffitto e soprattutto la necessità di stilare analisi tecniche e scientifiche accurate prima di mettere in atto restauri che potrebbero poi risultare irreversibili o peggio dannosi. Il prof. Tampone inoltre ha elaborato anche una proposta per la fruizione delle pitture, che sono inaccessibili per i visitatori, sia per la mancanza di un accesso diretto, sia per la fragilità della volta che cela le pitture. Il progetto prevede una fruizione parziale ed essenzialmente visiva che punta anche a proteggere le pitture che risalgono al '400, dai rischi rappresentati dalla vicinanza di persone. Un sistema che prevede l'utilizzo di passerelle leggere, alle quali far accedere un massimo di 5 persone per volta, che dalla parete laterale a meridione, permetterebbe l'osservazione all'interno. Accorato l'appello dello storico Giovanni De Francisco ad aprire un sereno confronto sul restauro per garantire l'impiego di tecniche scientificamente supportate. Giulia Martorana

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Lo Bello, Confindustriaincontra gli studenti (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

legalità a villa filippina Lo Bello, Confindustria incontra gli studenti L'Università di Palermo e il Policlinico partecipano al piano anti-randagismo promosso dalla Ausl e dal Comune. Le due amministrazioni hanno deliberato di destinare cinquemila euro ciascuno all'anno, da qui al 2016, al programma che prevede l'apposizione di un microchip di riconoscimento, l'isolamento e la cura dei cani aggressivi e malati. Il problema del randagismo a Palermo ha toccato anche il campus di viale delle Scienze e l'ospedale universitario, dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di aggressione. «L'Università - dice il rettore Roberto Lagalla - vuole garantire al massimo la sicurezza a la piacevolezza del campus che ogni giorno è frequentato da migliaia di studenti, docenti, personale amministrativo».

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Un "Mosaico" per far vivere il centro (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Un "Mosaico" per far vivere il centro L'aggregazione vede già l'adesione di sessanta commercianti del cuore cittadino Martedì 7 Aprile 2009, Montebelluna "Il mosaico", un cocktail pubblico-privato per rilanciare il commercio. E' stato presentato ieri "Il Mosaico, un centro da vivere", associazione pubblico privata frutto della collaborazione fra amministrazione e realtà private, Ascom in testa. La nuova aggregazione, che si propone di fare del cuore della città un "centro commerciale naturale", vede già l'adesione di 60 commercianti del centro, fra i quali vari bar. Saranno proprio loro a proporre, per primi, il cocktail "Il mosaico", che, realizzato da un team di barman e presentato ieri, diverrà l'aperitivo di Montebelluna e si appresta a proporre anche una bottiglia simbolo. Ma la nuova aggregazione dovrebbe portare anche ad altro, ovvero ad una serie di iniziative per le quali è stato presentato, in Regione, un progetto da un milione di euro, che si è avvalso dell'esperienza dello "Studio Marketing City" di Carpi, rappresentato ieri da Rosario Cardillo. Il "Mosaico" ha inoltre, ora, anche un logo, che rappresenta, in modo stilizzato, il centro storico di Montebelluna con le sue piazze a forma ottagonale. Ma quali saranno le prossime iniziative? Nel piano presentato in Regione per richiedere finanziamenti, è stato prospettato un intervento sulle piazze, a partire dalla zona appena pedonalizzata; si ipotizza anche, però, la realizzazione di portali segnaletici che, simbolicamente, introducano al centro commerciale naturale. Si pensa poi ad una shopping bag e ad una radio a circuito chiuso che, nelle gallerie e nei luoghi un po' più protetti, parli del centro. I "Giovedì musicali" dovrebbero venir estesi. "La maggiore novità de "Il Mosaico" -ha commentato l'assessore alle attività produttive Tiziana Favero- è la presenza congiunta dell'ambito pubblico e privato. Nel direttivo 6 membri rappresenteranno l'amministrazione. È stato un piacere ed una scoperta per me confrontarmi con franchezza e chiarezza con i commercianti. Ci ha fatto capire che siamo uniti da uno stesso spirito". "Tutti gli associati dell'associazione commercianti per il centro storico -ha detto il presidente Carlo Taborra- sono confluiti o confluiranno nel Mosaico. Per ora la nuova compagine conta più di 60 associati, un bell'inizio, se si considera che prima gli associati erano 30". Laura Bon

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(M.B.) Il libro è stato pubblicato dalla Rizzoli nel 2003. Si intitola "Antonio Negri. Il ... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 7 Aprile 2009, (M.B.) Il libro è stato pubblicato dalla Rizzoli nel 2003. Si intitola "Antonio Negri. Il Ritorno. Quasi un'autobiografia". Sottotitolo "Conversazione con Anne Dufourmantelle", la scrittrice del volume. A pagina 19 il testo riporta la versione, secondo Antonio Negri, di come avvenne, il 17 giugno 1974, l'assassinio di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola da parte delle Brigate Rosse. «In verità - dice Antonio Negri e riporta Anne Dufourmentelle -, il primo assassinio compiuto dalle Brigate Rosse risultò puramente accidentale, le teorizzazioni sarebbero venute più tardi. Fu un episodio assurdo accaduto a Padova, dove insegnavo all'università: durante un attacco a una sede neofascista un carabiniere che si era infiltrato nel Msi fu ucciso dai brigatisti dopo aver sparato su di loro. Fu un episodio di autodifesa, non vi era alcun progetto di assassinare chicchessia». Parole che per il figlio di Giuseppe Mazzola, l'avvocato e docente universitario Piero, sono semplicemente inaccettabili. E false. Tanto che Piero Mazzola ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica sia Antonio Negri, sia l'autrice del libro, Anne Dufourmentelle. «Quello che ha detto Negri è intollerabile - commenta Piero Mazzola, seduto accanto alla moglie e al consigliere del Pdl, Giampiero Avruscio che ha segnalato il libro all'avvocato - Lo è per me e per la mia famiglia, ma lo è anche per la società. Negri ha mentito pur sapendo la verità sui fatti». E a conferma delle sue parole l'avvocato Mazzola porta i verbali della sentenza della Corte d'Assise di Padova emessa il 10 maggio 1990 in cui uno degli assassini brigatisti dichiara: «mantenni sotto il tiro dell'arma i due missini, che credo perquisimmo constatando l'assenza di armi da parte loro». Parole confermate anche dall'esito della prova del guanto di paraffina eseguita su entrambe le mani di Giralucci e Mazzola e risultata negativa. Quindi Piero Mazzola commenta così la presenza, stasera, di Toni Negri in sala degli Anziani a palazzo Moroni: «Non è proibendo certi incontri che si recupera il senso dello Stato che manca. Semmai bisogna provocare il disgusto e la riprovazione sociale che si alimentano con la verità. E non finanziando film sui terroristi interpretati da Scamarcio e dalla Mezzogiorno. Io vorrei chieder loro come si sentono ad impersonare degli assassini». «La storia - termina Avruscio - non dovrebbe essere letta dagli assassini. E oggi dov'è l'università di cui certi signori negli anni settanta hanno macchiato la sua medaglia d'oro alla Resistenza?».

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Studenti con la patente europea del computer (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Studenti con la patente europea del computer Martedì 7 Aprile 2009, Cortina (N.M.)Anche a Cortina parte il progetto ECDL. Ovvero "la patente europea del computer", come la definisce il professor Domenico Barone docente di matematica del Polo Valboite. «Dopo un lungo iter siamo riusciti a fare accreditare i laboratori multimediali del Polo come test- center, un qualcosa di cui dispongono solo poche scuole nella provincia di Belluno. Un' importante iniziativa sia per gli studenti sia per gli abitanti di Cortina e del suo comprensorio». Barone spiega: «La patente non è altro che un riconoscimento delle competenze informatiche e serve a diversi livelli. Riconosciuta da vari enti (ci sono anche concorsi pubblici) vale anche come credito formativo a livello universitario. Chi riesce a conseguire questa patente del computer avrà l'esonero della materia informatica andando all'università. Bisogna sostenere degli esami, suddivisi in 7 moduli. In sostanza la conoscenza base del pacchetto Office,cioé l'elaborazione testi, base dati, gestione delle cartelle,ecc. tutto quello che è information-tecnology». Gli esami da oggi si potranno sostenere presso le aule multimediali del Polo, esami che si fanno via web, cioé via Internet. In poche parole, i testi verranno mandati direttamente sulle schermate dei nostri computer, tramite l'Aica (associazione italiana calcolo automatico) e così sarà possibile sostenerli direttamente nei nostri laboratori. «Il Polo, inoltre, cercherà di organizzare dei corsi per coloro che si vogliono iscrivere, per quelle persone cioé che già hanno le competenze necessarie, visto che sono livelli base, e intendono perseguire questo accreditamento della patente europea del computer. Quasi tutte le università italiane riconoscono la possibilità di un esonero dall'esame di informatica di base per coloro che hanno questo tipo di certificazione».

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Casse vuote per la bretella di Parè (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Casse vuote per la bretella di Parè Il Comune tratta con i privati per acquisire le aree: niente soldi ma possibilità di costruire di più Martedì 7 Aprile 2009, Conegliano Si tratta con i privati, permettendo loro di costruire, per coprire i costi di acquisizione delle aree per la costruzione della Bretella di Parè, dopo che la Regione ha approvato la variante urbanistica che rende possibile la realizzazione dell'opera. È una strada lunga due chilometri, dall'incrocio con la Pontebbana a Crevada, alternativa al tratto della provinciale per Pieve di Soligo, che attualmente attraversa e soffoca il quartiere di Parè. La Provincia ha stanziato una somma ingente, ma deve essere integrata perché servono altri fondi per completare il pagamento delle aree, a cui dovrebbe contribuire il Comune, che però non ha soldi da spendere. La soluzione a cui si lavorando è un accordo pubblico-privato. «È questione di giorni», assicura il sindaco Alberto Maniero. La Provincia, che ha più volte modificato il progetto, per introdurre soluzioni migliorative e per i vincoli della Soprintendenza (ha tra l'altro imposto la salvaguardia della ghiacciaia della Filanda Gera, costringendo a spostare verso nord l'innesto sulla Pontebbana, in prossimità del ponte sul Crevada), ha stanziato una somma di 12 milioni 480 mila euro, di cui 6 milioni e 700 mila euro per i lavori, 2 milioni e 80 milioni per lo spostamento di una condotta della Snam e un milione e 40 mila euro per gli espropri dei terreni a prezzo agricolo. È per l'acquisizione di alcuni terreni, tra l'ultimo tratto di via Einaudi e la Pontebbana, di proprietà di una concessionaria d'auto e di un'importante impresa edile (qui sorgono alcuni vecchi fabbricati colonici disabitati, la cui volumetria potrebbe essere recuperata ed anzi ampliata, acquistando quindi valore maggiore), che la Provincia ha chiesto la collaborazione del Comune, avendo fatto più che ampiamente la sua parte. «La Provincia - spiega il sindaco Maniero - ci ha fatto presente la situazione e ci ha domandato di darle una mano. Per noi la Bretella di Parè è troppo importante e non possiamo rinunciarci, perché è un impegno preso con la popolazione, che non può essere disatteso proprio ora che si è alla fase conclusiva e l'opera può essere cantierata». Il sindaco non lo dice esplicitamente, ma dato che il Comune ha le casse vuote e non è in grado di sostenere alcun impegno finanziario, la soluzione a cui si sta lavorando, e che non ha alternative, è quella di indurre i privati a concedere le aree da occupare senza pretese finanziarie, ricevendo in cambio la possibilità di valorizzare urbanisticamente le loro proprietà, cioè costruire di più. Giampiero Maset

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Il teologo: Si torni a predicare il Vangelo (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il teologo: «Si torni a predicare il Vangelo» Martedì 7 Aprile 2009, (A.F.) Docente di teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell'Università San Raffaele di Milano, dottore in teologia sistematica Vito Mancuso è nato nel 1962. Vive con la moglie e due figli sulle colline del Monferrato. L'ultimo suo libro "L'anima e il suo destino" ha superato le 120 mila copie ed è diventato un caso editoriale e culturale, al centro di un forte dibattito. Considerato uno degli ispiratori della "teologia laica" - protagonista di un sistema di pensiero religioso che non abbandona mai i presupposti della scienza in continuo supporto-confronto con la fede - di fronte l'ultimo sondaggio reagisce con una domanda: «Lei perché perde la fiducia di una persona? O perché ha fiducia?». Mah, booh, urca! Ma perché mi replica con una domanda? «Provi, provi». Spieghiamo la nostra filosofia. «Ecco lo dice anche lei: quando ha fiducia in una persona "fida", "affida" a questa persona cose importanti. Questa persona le può gestire per suo conto queste cose: non sbaglierà perché c'è sintonia. Non sta accadendo sempre così con Papa Ratzinger verso gli italiani. E non bisogna dimenticare una cosa». Quale? «Che una fiducia del 60 per cento è un dato alto, rilevante. Anche il dato più interessante è la "perdita di consenso" in questi pochi anni» Perché accade? «Perché la gente pensa che i propri problemi siano capiti sempre meno in maniera giusta». Le chiedo: a chi diamo fiducia? «A chi sente che l'altro giudicherà e capirà, con attenzione e sensibilitò. Ma se la percezione viene meno...». Quanto ci dicono le cronache di questi mesi? «A leggerle bene si capisce molto. Se sommiamo gaffe e uscite incerte: dalla battuta sui preservatici ai rapporti con Israele...» Pesano queste storie insomma. «C'è stata una serie di circostanze che hanno creato per loro stesse, per come sono accadute e rese note, un clima di minore fiducia. Ma....». C'è altro da dire? «Questo Papa è sempre meno in grado di interpretare in modo moderno i problemi nella società italiana». Che fa di singolare? «Sceglie sempre una soluzione dottrinale e non empirica: ma non si possono offrire soluzioni già confezionate. Anche se si sapeva che con Ratzinger sarebbe stato questo il percorso». La gente si comporta così anche con i vescovi: li ascolta ma alla fine sceglie quello che vuole... «È normale; e non solo nella Chiesa. Un po' ovunque nella società si fa così: nel bene e nel male. Il discorso cristiano del Papa, in quanto tale, è sempre ascoltato. Ma poi la gente fa altri ragionamenti. Sceglie - a seconda della fiducia - quello che ritiene più opportuno; o più conveniente» Dice che è normale? «È dell'agire umano. Perché la coscienza è attiva e interviene ogni volta. Non accetta soluzioni stereotipate e dogmatiche». Di che cosa è convinto di fronte all'agire di questa Chiesa? «Che se la Chiesa è fedele a se stessa e ai valori eterni che l'hanno fondata non avrà nulla da temere; e il suo insegnamento contribuirà ad essere ascoltato dalle coscienze. Ma se si utilizza il patrimonio eterno e spirituale per giochi meno eterni e temporali o politici addirittura, allora le coscienze agiscono». La Chiesa deve stare attenta? «La Chiesa italiana guidata dall'attuale gerarchia è in questo corto-circuito che, dal grande messaggio di eternità, scende nelle aule parlamentari. Nella diocesi di Milano (anche lei "sacrestia d'Italia", come il Veneto) nei primi due mesi di quest'anno ci sono state 145 domande di "sbattezzo". Sono 5 volte le domande di adulti che si vogliono battezzare. Si deve tornare a predicare il Vangelo».

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Fra Trieste e Torino, mescolando mito asburgico, critica letteraria e di costume e impegno civile (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Fra Trieste e Torino, mescolando mito asburgico, critica letteraria e di costume e impegno civile Martedì 7 Aprile 2009, Claudio Magris è uno dei più importanti saggisti contemporanei, dei più acuti studiosi della letteratura mitteleuropea, dei più ascoltati commentatori della politica e del costume italiani. Nato a Trieste, il 10 aprile 1939, si è laureato all'Università di Torino in Lingua e Letteratura Tedesca, con una tesi sul mito asburgico che divenne un saggio che lo impose subito all'interesse della critica. Docente all'Università di Torino e poi a quella di Trieste, è autore di volumi fondamentali (come "Danubio" o "Microcosmi") che gli hanno fruttato numerosi premi, fra cui il Bagutta e lo Strega, e ripetute candidature al Nobel, l'ultima nel 2007 quando fu dato per favorito ma il riconoscimento andò poi a Doris Lessing. È stato anche senatore, dal 1994 al 1996, eletto nella "lista Magris".

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Gestione sostenibile di aree produttive, corso di Perfezionamento a Ca' Foscari (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 07-04-2009 Gestione sostenibile di aree produttive, corso di Perfezionamento a Ca' Foscari Il Corso di Perfezionamento Professionale in Metodologie e strumenti di Gestione Sostenibile di Aree Produttive (GeSAP) promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia – Centro Interdipartimentale I.D.E.A.S. si propone di offrire agli iscritti una preparazione specifica sul tema delle aree produttive ecologicamente e socialmente attrezzate (normativa di settore, aspetti urbanistici e giuridici) e soprattutto di fornire gli strumenti operativi per programmare e gestire questa tipologia di aree (nuove o da riqualificare). Il corso alterna fasi di e-learning e seminario di approfondimento in presenza e si articola in questo modo: 12 lezioni a distanza (e-learning) preparate da docenti che hanno esperienza diretta nel campo della programmazione di aree produttive ecologicamente attrezzate o nei sistemi di gestione e valutazione relativi; 3 seminari di approfondimento (e-learning) su temi di particolare interesse per gli argomenti affrontati nel corso; un workshop di 2 giornate in aula nel quale i corsisti potranno incontrare i docenti (prima giornata) e discutere con diversi interlocutori quali amministratori, tecnici, aziende (seconda giornata) sul tema delle aree produttive ecologicamente e socialmente attrezzate; due visite guidate ad aree che stanno svolgendo un percorso di progettazione e gestione secondo i principi di sostenibilità discussi nel corso. Il Corso può interessare in particolar modo il personale tecnico e i responsabili della programmazione e gestione territoriale di Comuni, Province, Regioni, Agenzie di Sviluppo, Consorzi, Enti incaricati della promozione di nuove aree produttive e del recupero di quelle esistenti. Più in generale tutte le figure professionali coinvolte nella progettazione o gestione di aree produttive, infrastrutture e servizi. Per accedere è necessario l’invio della scheda di iscrizione presente sul sito del Corso. La scheda deve pervenire entro il 20 aprile 2009. Per altre informazioni: Università di Venezia Centro Interdipartimentale I.D.E.A.S. email: ideas.formazione@unive.it tel. 041 2348671 fax 041 2348629. Marino Cavallo

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Asset tossici, allarme Fmi: valgono 4 trilioni (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi/ Fmi: fino a 4mila miliardi di dollari di asset tossici Martedí 07.04.2009 15:09 Non bastassero i timori di una deludente stagione delle trimestrali, a pesare sui listini ed in particolar sul settore del credito è oggi la correzione al rialzo (a 4 triliardi di dollari) della stima del Fondo monetario internazionale (Fmi) relativa all'ammontare di asset "tossici" ancora presenti nei bilanci delle banche. Una valore che si allinea pertanto alle previsioni di quegli economisti che, come Nouriel Roubini, da settimane andavano avvertendo che nei soli Stati Uniti l'ammontare degli asset "tossici" è stimabile in circa 3,6 triliardi di dollari. Un grido d'allarme che ha poi portato al varo di ulteriori misure di salvataggio da parte dell'amministrazione Obama, a partire dal fondo pubblico-privato, e alla decisione, presa nel corso del G20 di Londra, di allentare alcuni principi contabili consentendo in pratica di sospendere l'applicazione del principio del "mark to market" e lasciando dunque alle banche la possibilità di valutare a propria discrezione il valore di questi asset. La decisione del Fmi, che solo a gennaio aveva quantificato in 2,2 triliardi di dollari l'ammontare di queste poste patrimoniali, non ha dunque sorpreso più di tanto gli osservatori più attenti, ma certo ha offerto se non altro una buona occasione per prendere profitto sui titoli finanziari, molti dei quali nelle ultime settimane avevano recuperato parecchio terreno rispetto ai minimi visti a fine febbraio. La domanda che gli operatori continuano a porsi è la durata temporale e la dinamica che seguiranno ora le ulteriori svalutazioni cui inevitabilmente dovranno procedere le principali banche mondiali. Svalutati ormai quasi completamente i mutui legati ai sub-prime, secondo alcuni analisti le banche stanno ormai procedendo all'evidenziazione delle perdite sui mutui "plain vanilla" e sui servizi di credito al consumo. Un processo che potrebbe richiedere, a seconda del singolo istituto o emittente di carte di credito, nonché delle politiche di bilancio che verranno adottate, ancora dai due ai tre anni. Un arco di tempo molto esteso per i mercati finanziari ma tutto sommato ragionevole se paragonato al decennio abbondante che tale processo richiese nel caso delle banche giapponesi, che attraversarono un'analoga fase di ristrutturazione nel corso degli anni Novanta del secolo scorso. pagina successiva >>

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"Non è il terremoto che uccide, sono le case che crollano..." (sezione: Cultura)

( da "Articolo21.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

"Non è il terremoto che uccide, sono le case che crollano..." di Stefano Corradino "Nessun terremoto è prevedibile ma si può e si deve fare prevenzione. Risanando, ricostruendo e soprattutto osservando leggi antisismiche. Una cosa che non è stata fatta in alcun modo". Lo afferma ad Articolo21 Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore al Cnr. "Il piano-case del governo? Costruire un piano in più nelle zone sismiche significherebbe condannare al collasso una struttura alla prima scossa. Il Ponte sullo Stretto? Rischia di unire non due regioni ma due cimiteri". "La copertura della tragedia da parte dei media - sostiene Tozzi - è stata buona in termini quantitativi. Meno per la qualità..." Cosa è successo in Abruzzo? Una tragedia umana. Si poteva prevedere? No, nessun terremoto è prevedibile Giuliani, il ricercatore abruzzese dell'Infn afferma di aver trovato un sistema per prevedere i terremoti Una cosa priva di qualsiasi fondamento, non si basa su alcun dato scientifico. E' più che altro una sensazione. Fino adesso al mondo nessuno è riuscito a realizzare strumenti in grado di prevedire terremoti. Non può esserci riuscito lui? Se ci fosse un sistema ben venga ma quello non lo è, e non ha alcuna validazione scientifica. Peraltro Giuliani non è nè un geologo nè un geofisico... Chiarito che non si possono fare previsioni. Allora cosa si può fare? Prevenzione. Risanando, ricostruendo e soprattutto osservando leggi antisismiche. Una cosa che non è stata fatta in alcun modo. Se non si osservano questi criteri c'è poco da fare... Cosa intende per prevenzione? Maggiori manutenzioni? Sì, prevalentemente. Ma di manuntenzioni non se ne fanno nè per gli edifici pubblici (con i soldi pubblici) nè per gli edifici privati, che potrebbero essere risanati concedendo ai privati stessi incentivazioni e sgravi fiscali se ristrutturano in maniera antisismica. Il cosiddetto "piano-case" del governo affronta questo tema? Tutt'altro. E chiedo che il governo preveda che nei comuni a rischio non sia possibile fare ampliamenti di alcun genere perchè altrimenti rischiamo di aggravare la situazione nell'intero paese. Costruire un piano in più significa condannare al collasso una struttura alla prima scossa sismica. E poi è assurdo pensare che il progettista sia l'unico soggetto a certificare se il lavoro è fatto bene o male. Quali sono le realtà più a rischio nel Paese? Friuli, Umbria, Marche, Il Gargano, l'Irpina, tutta la Calabria, la Sicilia orientale... A proposito di Calabria e Sicilia. Il Ponte sullo Stretto si farà. Lo ha confermato il premier Berlusconi affermando che è "un'opera prioritaria, epocale e fondamentale per l'unita' del paese". Io penso sia scarsamente produttivo dal punto di vista economico, non favorirà gli spostamenti ma soprattutto rischioso. Per problemi di sismicità? Non solo, perchè quella zona è funestata da frane a scivolamento profondo. Grossi spostamenti di terreno soprattutto in Calabria che possono addirittura interessare le zone di ancoraggio dei piloni. Il ponte rischia di unire non due regioni ma due cimiteri. L'Italia non è nè il Giappone nè gli Usa ma il Paese di centri storici vecchissimi. Renderli antisismici non è complicato? Bisogna abbattere le case e ricostruirle? In alcuni casi sì ma nella maggior parte basta risanarle e le operazioni non sono necessariamente lunghe e costose. Talvolta basta anche il semplice inserimento di chiavi o staffe di ferro. Come giudica il ruolo dei media nel raccontare questa tragedia? In termini di quantità la copertura è stata buona come qualità meno. Si è puntato troppo sulle dichiarazioni del ricercatore abruzzese Giuliani e poco sul fatto che in Italia non si fa prevenzione e che quindi siamo tutti a rischio. Lei conduce la trasmissione tv Gaia. Quanti sono gli spazi di discussione televisiva sui temi dei rischi idrogeologici? Pochi, quasi nessuno direi. corradino@articolo21.info

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Dalla Provincia di Modena 5 milioni di euro per il commercio (2), già aperti i bandi per aree fragili e centri storici (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Dalla Provincia di Modena 5 milioni di euro per il commercio (2), già aperti i bandi per aree fragili e centri storici (7/4/2009 15:22) | (Sesto Potere) - Modena - 7 aprile 2009 - Si possono già presentare alla provincia di Modena, i progetti per la qualificazione del commercio in aree fragili e in aree urbane a forte vocazione commerciale in base al progetto strategico regionale (legge 266/1997). L'intervento è diviso in due azioni: la prima è promuovere il mantenimento e il miglioramento di un'offerta commerciale articolata per garantire ai residenti nelle aree più fragili del territorio dal punto di vista economico migliori condizioni di vivibilità e un miglior servizio al consumatore. La seconda è qualificare, promuovere e innovare il commercio nei centri storici e nelle aree a forte vocazione commerciale attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali pubblico-privati. Per la prima azione i progetti possono essere presentati, entro il 30 giugno, da piccole imprese del commercio in forma singola o associata, anche su area pubblica, da esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, da centri di assistenza tecnica autorizzati dalla regione. Per la seconda azione, possono presentare un progetto anche gli enti locali e loro forme associate, mentre le imprese possono fare domanda solo in forma associata. La scadenza è il 13 luglio. Dopo Pasqua saranno aperti anche i bandi sulla legge regionale 41/97 per la promozione dei centri commerciali naturali, con contributi destinati agli investimenti dei Comuni per progetti di valorizzazione commerciale che migliorano vivibilità e gradevolezza dei centri urbani, luoghi per shopping e tempo libero domande entro il 18 settembre), e per l'innovazione delle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi. In questo caso i contributi sono destinate alle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi per lo sviluppo tecnologico e gestionale come lo sviluppo del commercio elettronico, l'innovazione nella movimentazione delle merci e nelle tecniche di vendita, di ristorazione o nella logistica, le strategie di marketing aziendale. Le domande devono essere presentate entro il 10 luglio. Informazione e modulistica si possono trovare sul sito www.provincia.modena.it. La terza linea di intervento prevede il sostegno a progetti per migliorare la fruizione dei beni culturali e ambientali del territorio compresi nel Programma provinciale di valorizzazione e promozione dei territori che privilegia lo sviluppo del turismo sportivo e "verde" in Appennino, il circuito "Terra di motori", quello dei "Castelli, rocche, ville e palazzi" e il Romanico. In questo caso il bando, regionale, è ancora in corso di definizione.

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FIDEURAM/ SALVATORE MACCARONE PRESIDENTE, ANGELO CALOIA VICE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Fideuram/ Salvatore Maccarone presidente, Angelo Caloia vice di Apcom Assemblea approva bilancio 2008, 96 mln dividendo per azionista -->Milano, 7 apr. (Apcom) - Il cda di Banca Fideuram (gruppo Intesa Sanpaolo) che si è tenuto dopo l'assemblea di oggi, ha nominato Salvatore Maccarone presidente, Angelo Caloia vice presidente e confermato Matteo Colafrancesco amministratore delegato e direttore generale. E' quanto riferisce una nota. L'assemblea ha approvato il bilancio 2008 e la distribuzione all'azionista di un dividendo di 0,098 per azione, per un importo complessivo di 96,1 milioni. Gli altri nomi del cda nominato per il triennio 2009-2011, aumentato da nove a undici componenti, sono: Alessandro Barberis, Caterina Bima, Franca Cirri Fignagnani, Oscar Giannoni, Cesare Imbriani, Piero Luongo, Giampietro Nattino e Giuseppe Russo. Docente di Diritto del mercato finanziario all'Università La Sapienza di Roma, Salvatore Maccarone è consulente legale dell'Abi sin dagli anni '60, ha collaborato e collabora attivamente con Banca d'Italia. Dal 2004 è membro del consiglio di amministrazione di Banca Fideuram, dove ha ricoperto anche la carica di vice presidente.

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CRISI: SOROS PREVEDE STAGNAZIONE ALLA GIAPPONESE PER USA (sezione: Cultura)

( da "KataWebFinanza" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRISI: SOROS PREVEDE STAGNAZIONE ALLA GIAPPONESE PER USA (AGI) - New York, 7 apr. - Il miliardario George Soros prevede una "lunga stagnazione" economica alla 'giapponese' per gli Stati Uniti. Soros, in un'intervista alla Reuters Financial Television, avverte che le banche Usa rischiano di essere trasformate in "zombie", contribuendo cosi' al prolungamento della crisi economica. "Non penso - dice il miliardario - che l'economia Usa si riprendera' nel terzo, o nel quarto trimestre. Penso invece che dovremo affrontare una lunga stagnazione". Il punto di vista di Soros contrasta con quello della maggior parte degli esperti i quali prevedono che l'arretramento dell'economia Usa e' destinato a finire nel terzo trimestre di quest'anno e che il pil riprendera' a crescere nel quarto trimestre. "Raggiungere il fondo - spiega Soros - significa che poi automaticamente l'economia rimbalzera' un po', ma non per questo si esce fuori dalla crisi, come prevede lo schema a V. L'economia invece tende ad assestarsi, a mantienere le posizioni". L'andamento del sistema bancario e di quello immobiliare sono cruciali per la ripresa. "Il sistema bancario nel suo insieme - sostiene Soros - e' fondamentalmente insolvente". Secondo il miliardario il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici funzionera', ma non e' sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato - spiega - e' una situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno sull'economia". "Invece di stimolare l'economia - aggiunge - ne succhieranno la linfa vitale, diventando delle specie di banche-zombie". Anche il dollaro per Soros non gode di buona salute. "Penso che ora il dollaro sia sotto esame e penso che il sistema dovra' essere riformato, in modo da assoggettare gli Usa alla stessa disciplina degli altri paesi". In compenso definisce un "tremendo vantaggio" aver potuto usufruire dell'euro, mentre considera a rischio i paesi alla periferia dell'area euro e in particolare gli stati baltici e l'Ucraina, che definisce insolvente. 07/04/2009 - 17:28

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"Gli steroidi rendono impotenti" (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

"Gli steroidi rendono impotenti" Un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, del Dipartimento di Scienze Cliniche del nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli effetti avversi dell’impiego di steroidi androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull’International Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic Androgenic Steroids Abuse). Si tratta di una ricerca che ha cercato di far luce sul mondo delle palestre, un mondo difficile da indagare, per l’omertà che in genere circonda l’uso di sostanze illecite con finalità anabolica. Quanto già presente in letteratura riguardava infatti prevalentemente casistiche più limitate, che praticavano dosaggi simili a quelli impiegati in ambito clinico o dosaggi più elevati per brevi periodi di tempo, mentre nella ricerca in oggetto l’autosomministrazione (avvenuta completamente su base volontaria da parte di soggetti che mai in passato avevano fatto uso di steroidi) ha riguardato un congruo numero di soggetti (20), con dosaggi di gran lunga superiori (di 10-50-100 volte) a quelli terapeutici, con un’osservazione che si è protratta per ben 2 anni. Questi gli aspetti salienti del lavoro e i principali riscontri osservati: -drastico calo del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e dell’Apo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare; - alterazioni degli ormoni sessuali (ipogonadismo ipogonadotropo), con riduzione del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; - aumento del seno (ginecomastia); - pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale, sino all’impotenza, e sulla sfera psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, perdita di motivazione…), con problemi familiari e relazionali, che hanno indotto sette soggetti ad abbandonare lo studio (i dati relativi a questi aspetti sono ancora in fase di elaborazione e saranno oggetto di prossima trattazione specifica). A dimostrazione della novità e dell’importanza rappresentata da questo studio, i risultati sono stati ripresi da organi di informazione internazionali e nazionali, in primis dall’agenzia di stampa americana Reuters Health (nell’articolo “Study confirms harms of anabolic steroid abuse”) e da altre testate come Health 24, BodyBuilding.com, abcNEWS, javno.hr, La Repubblica on line, L’Espresso.

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Crisi: Soros prevede stagnazione alla giapponese per Usa (sezione: Cultura)

( da "KataWeb News" del 07-04-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi: Soros prevede stagnazione alla giapponese per Usa 7 aprile 2009 alle 17:47 — Fonte: repubblica.it — 0 commenti Il miliardario George Soros prevede una "lunga stagnazione" economica alla 'giapponese' per gli Stati Uniti. Soros, in un'intervista alla Reuters Financial Television, avverte che le banche Usa rischiano di essere trasformate in "zombie", contribuendo così al prolungamento della crisi economica. "Non penso -- dice il miliardario -- che l'economia Usa si riprenderà nel terzo, o nel quarto trimestre. Penso invece che dovremo affrontare una lunga stagnazione". Il punto di vista di Soros contrasta con quello della maggior parte degli esperti i quali prevedono che l'arretramento dell'economia Usa è destinato a finire nel terzo trimestre di quest'anno e che il pil riprenderà a crescere nel quarto trimestre. "Raggiungere il fondo -- spiega Soros -- significa che poi automaticamente l'economia rimbalzerà un pò, ma non per questo si esce fuori dalla crisi, come prevede lo schema a V. L'economia invece tende ad assestarsi, a mantienere le posizioni". L'andamento del sistema bancario e di quello immobiliare sono cruciali per la ripresa. "Il sistema bancario nel suo insieme -- sostiene Soros -- è fondamentalmente insolvente". Secondo il miliardario il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici funzionerà, ma non è sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato -- spiega -- è una situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno sull'economia". "Invece di stimolare l'economia -- aggiunge -- ne succhieranno la linfa vitale, diventando delle specie di banche-zombie". Anche il dollaro per Soros non gode di buona salute. "Penso che ora il dollaro sia sotto esame e penso che il sistema dovrà essere riformato, in modo da assoggettare gli Usa alla stessa disciplina degli altri paesi". In compenso definisce un "tremendo vantaggio" aver potuto usufruire dell'euro, mentre considera a rischio i paesi alla periferia dell'area euro e in particolare gli stati baltici e l'Ucraina, che definisce insolvente. AGI

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