CENACOLO
DEI COGITANTI |
Musica giovane europea si
incontra all'Università ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: significativo anche che
i due docenti Boris Garlistsky e Dario Destefano suonino con loro e siano guida
sicura per questa performance all'Università. Università di Torino che
collabora apertamente con La Nuova Arca per dar vita a nuove iniziative
musicali. Programma non facile quello di questo pomeriggio, soprattutto per
«Souvenir de Florence» di Tchaikoksky,
Poche ore di lezione
l'Università interviene ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa del Senato
accademico Commissione studierà se salire a 120 ore ANDREA ROSSI Poche ore di
lezione l'Università interviene Per capire se l'Università di Torino
modificherà il limite minimo di ore di didattica frontale per i suoi docenti -
che oggi è di
"Puntiamo sulle facoltà
mediche" ( da "Stampa, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: mancanza dei requisiti
minimi nel numero di docenti, ma per il quale non si è neppure tentato un
salvataggio. «Noi proponiamo di prendere in seria considerazione la proposta
del preside della Facoltà di Economia, Sergio Bortolani - aggiunge l'ex sindaco
Voglino - Tale progetto punta a trasformare il corso di Economia aziendale
generico in un corso specifico a vocazione astigiana,
Dirigenti pubblici a peso d'oro (
da "Stampa, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la società mista
pubblico privata che gestisce l'Interporto di Orbassano. Dieci dipendenti e un
dirigente. Tutti insieme costano all'azienda 846 mila euro ma l'ex direttore,
Gerardo Larotonda, vale da solo 302 mila euro. Tutto legale, come da contratto.
Il presidente, Alessandro Di Benedetto, si è visto ridurre progressivamente i
compensi fino a 110 mila euro.
Nasce Mosaico , centro
commerciale naturale ( da "Tribuna di Treviso, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Si tratta di un
soggetto pubblico-privato che ha come scopo la valorizzazione del sistema
economico locale, del commercio e dell'artigianato tradizionale. Sarà
contrassegnato da portali segnaletici agli ingressi del centro storico
naturale, da formelle segnaletiche davanti ai negozi degli associati, da un
sito internet, da una guida tascabile.
Quando la bolla esplode e il
mondo va verso il collasso ( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso la
facoltà di Economia dell'Università degli studi di Trento, si è invece
occupato, oltre che delle cause della crisi, anche degli effetti e dei rischi a
essa collegati. «La cause della crisi hanno favorito il palleggio di
responsabilità tra gli attori coinvolti nella sua gestione - ha spiegato -.
IL NORDEST OLTRE LA CRISI (
da "Tribuna di Treviso, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: una richiesta non solo
di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di
buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente
occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di
produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a
disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito:
Bolzano e Trento, divisione
assurda ( da "Alto Adige" del 07-04-2009)
+ 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: Potevamo essere una
piccola Europa INTERVISTA AL DOCENTE DI CIBERNETICA LUISA PACHERA Valentino
Braitenberg è un grande studioso altoatesino - docente merito di Cibernetica
all'Università di Tubinga - e ha lasciato consistenti tracce del suo impegno a
Trento e a Rovereto e che da tempo abita a Tubinga, in una bella piazza a un
passo dalla chiesa di San Giacomo.
Una terra promessa sognata da
due popoli ( da "Giornale di Brescia" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ordinario di Relazioni
internazionali all'università Cattolica e docente presso la facoltà di economia
dell'università della Svizzera italiana di Lugano, ieri ospite dei Lunedì del
Sancarlino curati da Roberto Chiarini, ritiene che possano essere due le chiavi
di lettura del problema ancora scottante.
si discute sull'orario massimo
dei professori "in cattedra più di quello che prevede la legge" (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Molti docenti, a onor
del vero, si sono astenuti. Altri, una buona parte, hanno approvato. «Gli
studenti e le loro famiglie devono sapere che se l´Università è a questo punto
ciò non dipende da quei pochi casi scandalosi che giustamente vanno puniti - ha
detto Bertinetti - ma da una dissennata politica che per decenni ha impegnato
nell´
costruire l'europa , corso
unicef dedicato agli studenti universitari (
da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del docente di Scienze
Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su
«L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su
«Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il terzo modulo, previsto a
maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e si concluderà con le
tesine degli studenti,
incontro sui valori della
costituzione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: AUDITORIUM ZANON
Incontro sui valori della Costituzione L'istituto Zanon, con il preside Antonio
Colussi (foto) e i docenti di scienze giuridiche ed economiche, ha accolto la
proposta del progetto ministeriale Cittadinanza e Costituzione. La scuola ha
cosí organizzato un ciclo di incontri con personalità del mondo giuridico ed
economico. Oggi, dalle 8.30 alle 10.
ateneo, "tesoretto"
bruciato in 5 anni. lagalla: "ora tagli" (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lagalla: "Ora
tagli" Minori finanziamenti statali, aumenti contrattuali, mutui,
contenziosi: così in cinque anni l´Università ha bruciato i 177 milioni del
fondo di riserva. Oggi il Cda discute il piano di rientro. Il rettore Lagalla
scrive ai docenti annunciando i tagli. FRASCHILLA E ROMANO A PAGINA
danilo tassin in pensione (
da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privato e
sociale-sanitario, nel trattamento dei problemi di salute, oggi così
diffusamente richiamato nei piani e programmi socio-sanitari. Commenta il
dottor Giancarlo Corrente: «Si è trattato di un percorso professionale
altamente remunerativo sul piano della qualità del lavoro e della soddisfazione
individuale ma non altrettanto in termini di riconoscimento professionale.
stipendi, contratti e
contenziosi bruciati 177 milioni in cinque anni - antonio fraschilla (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università conta 2.500
dipendenti amministrativi). Oppure riducendo i contratti fatti a docenti
chiamati negli ultimi anni anche per far fronte al proliferare dei corsi.
«L´università non è un´azienda, uno stipendificio, ma un centro di produzione
culturale che non potevo ridimensionare, riducendo il numero degli studenti -
fuga da trapani "noi, gli
isolati" ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L´Università non aiuta
a dare quel colpo di reni che servirebbe. «è diventata una fabbrica che produce
solo avvocati - dicono i nostri intervistati - Chi ha altri interessi deve
andare via. è una sorta di stipendificio per docenti, che tra l´altro arrivano,
fanno la lezione e scappano subito via.
il metrò sotterraneo è inutile
e costoso - mauro lissia ( da "Nuova Sardegna, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'Università boccia i
il nord che esiste al festival
delle città impresa - paolo giaretta (
da "Mattino di Padova, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: una richiesta non solo
di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta nuova di
buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo. Semplicemente
occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in grado di
produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a
disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito:
i costruttori edili chiedono
aiuto al comune ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Si incrementi la
trattativa privata negli appalti» LUCCA. Sfruttare quanto più possibile la
trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro, e
valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing.
Sono queste le richieste di Stefano Varia, presidente dell'Associazione
costruttori edili della Lucchesia e della Toscana,
gli enti locali aiutino
l'edilizia ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubbliche, magari con
la partecipazione dei privati. Lo sostiene l'associazione dei costruttori edili
di Lucca, il cui presidente Stefano Varia (che è a capo della categoria anche
nell'intera Toscana) dell'importanza che anche le stazioni appaltanti possono
avere per la ripresa del settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi
decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente
il professore cagliaritano non
ha più notizie di uno zio abruzzese - roberto paracchini (
da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il docente di geologia
si distrae: squilla un altro telefono e Di Gregorio chiede di essere richiamato.
Ma le notizie che voleva sapere, riferirà poco dopo, non sono arrivate. Tra
L'Aquila e Lucoli, Di Gregorio ha una sorella, tre nipoti, più vari cugini e
zii.
convegno sui sistemi
antisismici ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti presso la
stessa Università, nonché Miha Tomazevic, direttore dell'Istituto di ricerca
nazionale sloveno per l'ingegneria civile Zag di Lubiana e autorità di fama
mondiale in tale settore. Il progetto prevede come partner il Dipartimento
d'ingegneria civile e ambientale e il Dipartimento di progettazione
architettonica e urbana dell'
progetti di cooperazione con il
brasile ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti in missione
PISA. Nell'ambito dell'accordo di cooperazione tra l'Ateneo, Itaipù Binazionale
e l'Università Federale del Paranà, una delegazione composta dai professori
Roberto Spandre (Scienze), Marco Mazzoncini (Agraria), Giovanni Balestrieri (Economia),
Leonardo Pasquali (Giurisprudenza) e Giuseppe Giordano Muziarelli (
anni 50, alla mostra 80
studenti ( da "Messaggero Veneto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Con docenti e genitori
hanno visitato l'esposizione alla Carigo Anni 50, alla mostra 80 studenti Si
sono inaugurate, a Palazzo Della Torre, sede della Fondazione Cassa di
Risparmio di Gorizia, le iniziative didattiche promosse in collegamento con la
mostra "Quegli anni Cinquanta", visitabile fino al 12 luglio,
biblioteche (
da "Tirreno, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: concessione degli spazi
e il regolamento delle biblioteche sono provvedimenti che colpiscono anche i
lavoratori dell'università e delineano scenari futuri contro i quali c'è
bisogno di una forte mobilitazione unitaria dei soggetti che vivono
nell'università (studenti, docenti, ricercatori, precari, personale tecnico e
amministrativo). Per noi tutti è arrivato il momento delle scelte.
vasariano chiuso fino al 2013 -
mara amorevoli ( da "Repubblica, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una partnership
pubblico-privato che vede già in fieri la caccia agli sponsor, come annuncia il
responsabile della Ser.Com Nicola Misuraca: «Abbiamo già contattato tutti gli
imprenditori fiorentini e non, siamo comunque pronti a garantire il buon esito
dell´operazione».
un romanzo sulle morti bianche (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il libro fa parte della
collana "VerdeNero noir di ecomafia" ed è dedicato alle morti
bianche, la quotidiana strage sul lavoro che affligge l´Italia. Assieme a
Varesi ci saranno Alberto Bertoni, docente di Letteratura italiana
all´università di Bologna e Stefano Maruca responsabile della sicurezza della
Cgil cittadina.
"produzione di qualità con
gestione d'impresa" - giorgio lonardi milano (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Politica
agraria "Produzione di qualità con gestione d´impresa" GIORGIO
LONARDI MILANO Docente di politica agraria e direttore del dipartimento di
Economia all´Università Roma, 3 Fabrizio De Filippis è convinto che
l´agricoltura sia «un tesoro italiano» che non è stato sfruttato fino in fondo.
l'immigrato, il rugbista e
l'operaio cronache dal mondo in polvere - giampaolo visetti (
da "Repubblica, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «La zona dell´Aquilano
- dice Patrizio Signanini, docente di geofisica all´università di Chieti - è segnata
in categoria uno nelle mappe sismiche. Per la Regione, è urbanisticamente nel
livello due, che non impone costruzioni speciali. Passata l´emergenza, qualcuno
dovrà spiegare certe scelte della politica».
a proposito di legalità, in
questi giorni la magistratura livornese ha chiuso un'indagine ... (
da "Tirreno, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: non capisco come non ci
sia preoccupazione per la dispersione scolastica che è altissima, per la fuga
dei cervelli livornesi». Ha parlato di vocazione turistica, ma l'industria? «Se
l'industria sta perdendo colpi è un problema che verrà risolto attraverso la
costruzione di splendidi Suv che faranno concorrenza a Volksvagen e Bmw con
denaro garantito dal Comune?
Università, borse di studio per
volare negli Stati Uniti ( da "Provincia Pavese, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: e in questo serve un
docente italiano buon consigliere. E infine, iniziare almeno sei mesi prima la
trafila per accedere alle selezioni della Fulbright, durissime. Ma che proprio
per questo scoraggiano la maggior parte degli studenti. Il programma Fulbright
assegna 130 borse di studio ogni anno per un periodo di studio o ricerca negli
Stati Uniti sotto l'
Le medie mostrano Galileo (
da "Provincia Pavese, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università SAN GENESIO.
Un contributo alla mostra di Galileo Galilei, organizzata dal dipartimento di
Fisica dell'Università di Pavia, arriva da alunni e docenti della scuola media
di San Genesio. Il Sistema museale dell'Ateneo chiede la collaborazione della
scuola secondaria di primo grado e i ragazzi rispondono con entusiasmo
organizzando un percorso fotografico.
Insieme imprese e
professionisti per l'emergenza terremoto (
da "Italia Oggi"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università emergenza
terremoto», facendo un appello agli atenei e al personale docente e
tecnico-amministrativo «perché partecipino a una raccolta di risorse per la
ricostruzione degli edifici colpiti dell'università dell'Aquila». I dettagli
del conto corrente su cui versare il proprio contributo verranno
tempestivamente comunicati sul sito www.
Ruolo delle religioni tra
Chiesa e Stato ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia del
cristianesimo all'Università degli Studi di Catania: originario di Monza,
Osculati è esperto di filosofia e teologia. L'iniziativa fa parte della
rassegna «Dai nostri inviati», che proseguirà poi martedì 21 con il giornalista
del Messaggero Fabio Isman e un dibattito sulla situazione del patrimonio
artistico dell'
Casa Mastronardi sarà salvata (
da "Provincia Pavese, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nella Sala
dell'Affresco del Castello, con Maria Antonietta Grignani, docente
dell'Università di Pavia, che interverrà sul tema: «Due rimozioni: Mastronardi
e Bianciardi», entrambi «trascurati dall'editoria dopo la morte e, in certo
modo, in attesa che il canone della scuola e delle antologie li prenda in
considerazione».
il corridoio vasariano cambia
volto - milly mostardini ( da "Tirreno, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: una proposta di
sinergia pubblica-privata per un progetto di lavori di adeguamento
impiantistico e funzionale del famoso Corridoio Vasariano: quel percorso aereo
pedonale, che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando sopra l'Arno
e il Ponte Vecchio. Lo aveva costruito in pochi mesi nel 1565 Giorgio Vasari,
architetto,
Ateneo, sospeso il pagamento
dei posteggi Lettera al rettore ( da "Nazione, La (Siena)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sospeso il pagamento
dei permessi di accesso ai posteggi dell'Università. Per un mese, forse due: il
periodo necessario per risolvere i problemi applicativi del Regolamento che nei
giorni scorsi aveva causato la levata di scudi dei tecnici e dei docenti che
lavorano nel polo biologico di San Miniato. Questa la decisione cui è giunto
l'Osservatorio sui parcheggi,
INVOGLIARE sempre di più il
project financing, il partenariato pubblico-priv... (
da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il partenariato
pubblico-priv... INVOGLIARE sempre di più il project financing, il partenariato
pubblico-privato e la trattativa privata anche per appalti superiori a 500mila
euro. Sono alcune proposte contro la crisi dei costruttori avanzate da Stefano
Varia, presidente di Ance Lucca e Ance Toscana, in un recente incontro con le
amministrazioni comunali di Pietrasanta e Lucca.
Una ricerca per un'
Argomenti:
Cultura
Abstract: Renzi e dalla docente
Barbara Pasti. Al progetto hanno preso parte sette Istituti superiori del
territorio provinciale guidati dal capofila Aldi di Grosseto, l'università di
Siena, il polo universitario grossetano e importanti aziende locali. «La
Provincia spiega Nativi finanzia nelle scuole superiori attività didattico
formative per il potenziamento delle discipline scientifiche,
Gli imprenditori sbarcano in
Russia ( da "Giorno, Il (Legnano)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la previsione di
intensi scambi di docenti e studenti. Ciò, a dimostrazione del peso strategico
che la Russia riveste per l'Unione Industriali. Il programma ufficiale prevede
due importanti interventi del Sistema Varese. Il primo tenuto ieri a Mosca al
World Trade Center dal presidente dell'Unione Industriali, Michele Graglia
sull'apporto delle associazioni imprenditoriali nell'
IL 3-5 PER CENTO della
popolazione scolastica... ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà
di scienze della formazione dell'ateneo, primo presidente dell'Associazione
italiana dislessia (Aid), della quale fu a sua volta presidente il dott. Enrico
Ghidoni, ora vice presidente. Il prof. Stella, sulla base di un accordo tra
l'Ausl e l'Università, sta collaborando, sempre a Reggio,
Aule e sala conferenze Il
Baroni apre le porte a Scienze umanistiche (
da "Eco di Bergamo, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sono stati ricavati una
sala conferenze con 200 posti, due piani di aule e due piani di uffici per i
docenti e l'amministrazione. Il secondo e più impegnativo lotto, progettato in
collaborazione con l'architetto Gambirasio, prevede un edificio a gradoni,
interrato per metà nel fianco della collina per un totale di
Unitrè: lezioni per tutti i
gusti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: infatti, il docente
Giancarlo Fantoni inizierà a parlare della Palestina dando una ?lettura
dell'atlante storico della prima spartizione coloniale del territorio, fino
all'anno 2000?. E martedì prossimo il critico d'arte Ivo Fenu esporrà il tema
?L'opera d'arte tra tecnica, iconografia e iconologia?
Sgomberato Bartebly, gli
studenti per protesta occupano il rettorato (
da "Manifesto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università e a favore
dell'occupazione si sono espressi in questi giorni alcune decine di docenti
dell'Ateneo bolognese che hanno firmato un appello contro lo sgombero. E a
dimostrazione della tela che stava tessendo Bartleby ieri in assemblea è
intervenuta un'orchestrale del teatro Comunale esprimendo sorpresa per quello
che è accaduto.
Ateneo distrutto. Anche la Crui
raccoglie i fondi ( da "Manifesto, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la Crui annuncia la
costituzione del fondo «Università Emergenza Terremoto» e fa appello agli
atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo delle università
italiane «perchè partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione
degli edifici colpiti dell'Università di L'Aquila». I dettagli del conto
corrente su www.crui.it.
Biagi:
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il docente
dell'Università di Bari, lancia l'appello alle istituzioni e al governatore
Nichi Vendola affinché consenta alla ricerca di proseguire. «Con gli sforzi
della Fondazione Carime - racconta Biagi - la Puglia è riuscita ad avviare la
prima rete europea di monitoraggio del fenomeno.
Rimasti senza università
Verranno a studiare qui ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: all'epoca docente ad
Ingegneria a Bari, fu a capo di un campo base a Sella di Conza nell'alta
Irpinia. «Con l'Università ha ricordato ieri fummo protagonisti di una
straordinaria esperienza di lavoro e di solidarietà: in 3 giorni si esaurirono
tutte le capacità di stoccaggio del sangue donato in tutta la Puglia».
Farmacia, i tecnici: laboratori
a rischio ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: studenti e gli stessi
docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai
180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni«.
Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo
antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno
posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola -
CASTIGLIONE DEL LAGO Cresce il
nuovo museo di Castiglione del Lago. E' stato inaugurato ... (
da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la professoressa Rita
Chiacchella ed il professor Marco Moschini, docenti dell'Università degli Studi
di Perugia, la dottoressa Laura Lametti funzionario della Sovrintendenza ai
beni storici artistici ed etno -antropologici dell'Umbria e monsignor Giuseppe
Chiaretti arcivescovo della diocesi di Perugia e Città della Pieve.
Oggi alle ore 10 alla Sala dei
Notari cerimonia di donazione dei libri di Rolf Schott alla Bibliotec... (
da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente di Filologia
romanza Carlo Pulsoni, il docente di Letteratura tedesca Hermann Dorowin. Il
fondo Rolf Schott, con circa 1.000 volumi e un archivio di lettere, fotografie,
manoscritti inediti, è stato donato alla Biblioteca Augusta dal genero dello
scrittore Gianfranco Uva, grazie anche all'intermediazione dell'Università di
studi di Perugia.
La protesta dell'Accademia di
Belle arti Siamo vivamente preoccupati per... (
da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente e non docente.
Avvertiamo gli Enti locali fondatori e l'opinione pubblica sulle gravi
conseguenze delle inadempienze statutarie e della mancanza di stanziamenti
poliennali di risorse che provocano riduzione di certezze programmatiche ed
emorragia di iscrizioni ai corsi, rischiano di pregiudicare lo standard
qualitativo della formazione e quindi di pregiudicare la possibilità
Il crollo dell'ospedale? Norme
disattese ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con armature lisce o
non piegate, dunque tali da non garantire alcuna aderenza al cemento, insomma,
realizzati senza tener conto delle più elementari regole del buon costruire. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA Docente. Paolo Rocchi OLYCOM «è inconcepibile che una
simile struttura subisca danni così gravi: c'è qualcosa che non va»
Rettori a vita addio, atenei
aperti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università dalla piaga
dei concorsi banditi localmente e pilotati a favore dei candidati
"protetti" dai soliti baroni nascerà una lista nazionale da cui ogni
ateneo potrà scegliere il docente o il ricercatore da assumere. Per entrarci si
dovrà superare un'«abilitazione scientifica» nazionale, prevista ogni anno a
settembre,
Bacchisio Motzo, maestro di
cultura ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: fece sì che
insegnassero docenti come Bianchi Bandinelli, Geymonat, Venturi, Petronio,
Gentili, Bulferetti, Sestan. Collocato a riposo nel 1953, continuò la sua opera
di docente e preside in qualità di professore emerito fino al 1958, quando Aldo
Moro gli conferiva la medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della
cultura e dell'arte.
Promozione turistica
pubblico-privata ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Iglesias Pagina 2021 la
proposta Promozione turistica pubblico-privata La proposta --> Un'alleanza
per promuovere Iglesias nel mercato delle vacanze. È l'iniziativa portata
avanti dall'amministrazione comunale dopo l'incontro tra operatori turistici e
gli assessori Marina Muscas (turismo e cultura), e Augusto Cadeddu (attività
produttive).
Bocconi School of management Il
miglior docente è parmigiano ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITA' PER IL
SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior
docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro
devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e
l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il
secondo anno di fila il premio come miglior
Bocconi School of management Il
miglior docente è parmigiano ( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITA' PER IL
SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior
docente è parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro
devo molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e
l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il
secondo anno di fila il premio come miglior
Lezione di integrazione a
scuola ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il confronto è
fondamentale come ricorda Khiyar Taoufik, docente di francese giuridico
all'università di Casablanca: «Chiunque non conosce l'altra cultura pensa di
essere superiore: è il caso degli antichi latini che consideravano tutti gli
altri barbari». GIGI PITTAU
Ouvertures di Beethoven tra
parole e musica ( da "Corriere del Veneto" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: questo il tema
dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università
di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini
(ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa
Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine
beethoveniane.
Ouvertures di Beethoven tra
parole e musica ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: questo il tema
dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università
di Parma, che si svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini
(ore 17.30). Terzo appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa
Toscanini», l'incontro prevede anche ascolti guidati di grandi pagine
beethoveniane.
Paolo Ceragioli Lucca UN
SUCCESSO fortemente voluto e che dà la carica per i pla... (
da "Nazione, La (Lucca)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: divenire consiglieri o
soci, ricerca di pubblicità e sponsorizzazioni, impostazione settore giovanile.
Il tutto nel modo più tranquillo e costruttivo, tra una forchettata e l'altra».
L'appuntamento è per mercoledì 15 dalle 20.30 all'hotel «Guinigi». Risultati:
Stella Azzurra-Arezzo 80-82, Tiber-Perugia 79-76, Empoli-Castelf.
di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO
all'alba, scontri tra studenti e forze de... (
da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nello stabile
dell'Università in cui una parte dei giovani dell'Onda ha dato il via lo scorso
25 marzo a un'autogestione battezzata Bartleby, come il personaggio di un
celebre racconto di Melville, che è stata sottoscritta anche da 70 docenti. A
motivare lo sgombero è stato un decreto urgente di sequestro firmato dal pm
Luca Tampieri,
Monari:
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, ma con
tutte le istituzioni, a cominciare da Comune e Provincia». LO SCOPO della
discussione, secondo il docente, è quello di ripensare Bologna «anche in
funzione della parte sociale più vivace di questa triste città. Non fermiamoci
alla semplice richiesta all'Università di uno spazio perché centomila studenti
sono un fatto politico rilevantissimo»
Marta Sordi, la fede e l'impero
romano ( da "Corriere della Sera" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 43 Addii Docente alla
Cattolica, difese la figura di Costantino Marta Sordi, la fede e l'impero
romano L a ricerca storica sul cristianesimo è stata nel secondo Novecento una
delle grandi ricchezze del dibattito intellettuale italiano: capace di generare
vere scuole e filiere di studi non di rado in vivace antagonismo intellettuale,
Pasqua, al via la musica sacra
Si comincia con
Argomenti:
Cultura
Abstract: CONCERTI IN UNIVERSITÀ
PAVIA COMPLESSI e cori, direttori d'orchestra e solisti di grande levatura in
questa edizione del «Ciclo di musica sacra», inserito nella stagione «Musica in
università», organizzata dall'Associazione dei docenti dell'ateneo e dal
Circolo culturale, che si apre alle 21,15 di stasera nella basilica di San
Michele Maggiore.
CI SARÀ un procedimento di
valutazione, ma non una commissione d'inchie... (
da "Nazione, La (La Spezia)"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per comprendere la
situazione in cui si trova la società pubblico privata PortoVenere Servizi
Portuali e Turistici Srl. È passato infatti, a maggioranza, l'ordine del giorno
proposto dai consiglieri di maggioranza Marisa Bertirotti, Stefano Canossa e
Enrico Marcantoni. I tre hanno chiesto che venga chiarita la situazione, dopo
le polemiche degli scorsi giorni,
Bocciati con il 5 in condotta
Argomenti:
Cultura
Abstract: organo di garanzia che
accoglie gli eventuali ricorsi degli studenti) ed il professor Pierpaolo Triani
(docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza). Il
dibattito si è infervorato soprattutto sulla tempestività (o presunta tale) di un
decreto del gennaio del 2009 e che è stato in parte modificato e smentito il 13
marzo dal Consiglio dei Ministri.
ROSSELLA RODELLI GIAVARINI
PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER RICOSTRUIRE> È LA PAROLA D'ORDINE PER LA
FILIERA DELLE COSTRUZIONI ( da "marketpress.info" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: reperiti tramite
strumenti di partnership pubblico-privato e attraverso la valorizzazione del
patrimonio immobiliare del Demanio, con normative di favore inerenti i
cosiddetti «crediti edilizi». Occorre però anche considerare operativamente
l?ipotesi di destinare una parte dell?extragettito previsto per i prossimi anni
per lo start-up di un progetto come «Abbattere per Ricostruire»
UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I
CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL'ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO
PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO ELETT (
da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Martedì 07 Aprile 2009
UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL FUTURO DELL?ATENEO
CINQUE ORE DI CONFRONTO PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA
VOLTA IL PROCESSO ELETTORALE È DIVENTATO PUBBLICO. PROGRAMMI, PERSONALITÀ,
OBIETTIVI Firenze, 7 aprile 2009 - Un interrogatorio di ben 5 ore, un confronto
serrato tra sindacati dei docenti (
"CALABRIA E TOSCANA,
REGIONI ANTIRACKET": CRIMINALITÀ, CALABRIA E TOSCANA UNITE CONTRO IL
RACKET E PER RETE DI SOLIDARIETÀ A IMPRESE (
da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La relazione
introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di Storia della criminalità
all?Università di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero
Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia), Alberto Cisterna, sostituto
procuratore nazionale antimafia, Alessandro Butticè, portavoce dell?
Quasi 50 posti auto a
Roverinovicino alla scuola elementare (
da "Secolo XIX, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privata Il
Comune aveva revocato la licenza dopo che per quattro mesi il posto per la
bancarella era rimasto inutilizzato .x/07/0904 LA GIUNTA ventimigliese ha
approvato il progetto di un imprenditore privato per la realizzazione di un
parcheggio pubblico e di un'area giochi per i bambini in un terreno di
proprietà del Comune situato dietro la scuola elementare di Roverino.
Sfida in inglese, tra
bravissimi ( da "Libertà" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università delle Tre
Età di Castelsangiovanni per ricordare la figura della docente di lingua e
civiltà inglese Anna Bonelli. Il concorso era aperto a tutti gli studenti delle
ultime due classi degli istituti superiori dell'intero piacentino ed era riservato
ai "bravissimi", ovvero a quegli studenti che lo scorso anno avevano
ottenuto una votazione di 8/
"Sismico il 70 per cento
del territorio" ( da "Giornale.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non voglio parlare
prima di verificare sul campo - spiega Raffaelle Funiciello, docente di Scienze
geologiche dell?Università RomaTre - ma certo alcuni degli edifici crollati in
Abruzzo mi sembravano di costruzione piuttosto recente». Ci sono, ad esempio,
dubbi sulla Casa dello studente e su alcuni alberghi. Eppure, per sapere che la
zona dell?
USA: MERCATO AZIONARIO, SI
TORNA A INVESTIRE...MA CON PRUDENZA (
da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: PPIP ossia il piano
misto pubblico-privato per l?acquisto di titoli tossici: la nuova versione
consente l?accesso anche a società di gestione di più piccola dimensione.
Inoltre sono stati prorogati i termini per la conclusione della selezione dei
manager che potranno essere anche più di 5.
Ateneo e ingegneri si
mobilitano ( da "Denaro, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Appello dell'Ordine
agli iscritti Il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università Federico
II, Eduardo Cosenza, parte stamani all'alba per una missione nell'Abruzzo
colpito dal sisma. Lo accompagnano il collega Gaetano Manfredi (anch'egli
docente di Tecnica delle costruzioni come Cosenza), assieme a tre ricercatori.
( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: moderata da Gianpietro
Vecchiato (docente all'Università di Padova e vice-presidente Ferpi), sono
intevenuti Corrado Poli, docente all'università di Bergamo, Antonio Casella,
responsabile del laboratorio urbanistica e commercio al Politecnico di Milano, Maurizio
Francescon, direttore della Confesercenti di Padova oltre al vicesindaco Dario
Tomasi.
Argomenti:
Cultura
Abstract: uno dei docenti
intervenuti durante l'incontro, ha posto il problema dell'universalizzazione
del credito. «Un tempo le banche erano sicuramente più specializzate, da quelle
di credito fondiario a quelle per le grandi imprese. Non è stato un errore la
creazione di grandi strutture uniche in grado di occuparsi del credito a 360
gradi?
GIOVANNI
FERRANTI ( da "Avvenire" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i docenti, il
personale, i laureati e gli studenti dell'università Cattolica del Sacro Cuore
partecipano al grande cordoglio per la scomparsa terrena della professoressa
MARTA SORDI PROFESSORE EMERITO DI STORIA GRECA ricordandone con gratitudine
l'alto magistero scientifico e il generoso impegno didattico profuso per molti
anni.
TERREMOTO:
CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: TERREMOTO: CRUI,
RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA STUDENTE (ASCA) - Roma, 7 apr -
''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico
amministrativo - ha dichiarato il Presidente della Crui -, ma anche agli
studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese.
TERREMOTO:
LATORRE (UNIVERSITA' CALABRIA), MOBILITATI PER ABRUZZO.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: al corpo docente, agli
studenti, ai tecnici e agli amministrativi della Tua Istituzione la propria
solidarieta', insieme alla rassicurazione che essa non manchera' di offrire la
propria concreta disponibilita' affinche' l'Universita' dell'Aquila possa tornare
al piu' presto a svolgere il suo importante e fondamentale ruolo scientifico,
TERREMOTO:
CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA.
( da "Asca"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: TERREMOTO: CRUI, ECCO
IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA' L'AQUILA (ASCA) - Roma, 7 apr -
''Facciamo appello alle universita', al personale docente e a quello tecnico
amministrativo - ha dichiarato il Presidente della CRUI -, ma anche agli
studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro Paese.
In breve -
L'incontro tra Scaroni e l'ad di Gazprom, un nuovo distributore di metano nel
milanese e tanto altro ( da "e-gazette" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il bando lanciato per
questa seconda edizione e rivolto a tutti gli enti di ricerca pubblici e
privati per la presentazione di studi e ricerche in ambito energetico. Incontro
Scaroni-Miller - L?amministratore delegato dell?Eni, Paolo Scaroni, e il
presidente di Gazprom, Alexey Miller, si sono incontrati presso la sede
centrale di Gazprom, a Mosca.
Campobasso:
Conciliazione camerale e contraffazione Ieri la lezione universitaria
( da "Sannio Online,
Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi
del Molise sulla ?Conciliazione? e ?Contraffazione, strumenti di tutela?.
L?incontro, organizzato dalla docente di diritto privato Prof.ssa Silvia
Piccinini, componente della Commissione per la Regolazione del Mercato della
Camera di Commercio di Campobasso, ha visto la partecipazione di circa 150
studenti,
07/04/2009
13:04 TERREMOTO: IL PEDIATRA, STRESS RIDUCE DIFESE IMMUNITARIE BIMBI
( da "ITnews.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lo spiega all
Il prof.
Vittorio Emanuele Parsi ospite a Tortona
( da "inalessandria.it"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vittorio Emanuele
Parsi, docente di relazioni internazionali all?Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, editorialista de La Stampa e analista politico del TG2. Il
prof. Parsi terrà una conferenza dal titolo ?Lo sguardo corto. La crisi della
leadership tra locale e globale?
SONO 40 I
MILIONI DI EURO PER I PROGETTI IN PROGRAMMA DI FINANZA PUBBLICO-PRIVATO...
( da "Mattino, Il
(Caserta)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sono 40 i milioni di
euro per i progetti in programma di finanza pubblico-privato
GIUSEPPE
MIRETTO NON CI SARà IL PROMESSO RIMPASTO LAMPO. SERVE INVECE UN SUPPLEMENTO DI
TRAT... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblici». Dure le
condizioni: scioglimento dell'Unione dei comuni "Calatia", la
strutture consortile intercomunale che produce un buco mensile di 300 mila
euro. Riprogrammazione e commissariamento dei progetti di finanza pubblico-privati.
Quelli in programma, per complessivi 40 milioni di euro, e quelli in itinere:
21 milioni di euro da investire nella costruzione del nuovo stadio,
Decentramento
verointernazionalizzazionee una maggiore equità
( da "Sicilia, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'afferenza allo Studio
da parte dei docenti e dei tecnici amministrativi è una libera scelta dei
singoli. L'Università organizza gli Studi in modo da fornire delle facilities
che incoraggiano i docenti ad optare per questo modello di attività professionale
interno all'Università.
Antonio licata
(medicina) ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nel percorso di
formazione dei nostri Studenti e di supporto al corpo docente. 8) I 70mila
studenti iscritti sono i nostri principali referenti, a loro sono rivolte le
nostre prime e principali attenzioni. Il mio impegno è rivolto ad assicurare
spazi dignitosi per la didattica: aule, laboratori e biblioteche, oltre che
iniziative culturali e di promozione scientifiche e ricreative;
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti di ruolo che
devono essere disponibili per sostenere i corsi, indicatori di qualità dei
processi formativi, requisiti di trasparenza e comunicazione dei contenuti
didattici, insieme ad altri indicatori di efficienza e di efficacia. Una
simulazione condotta soltanto sulla base del numero di studenti si dimostra
perciò ampiamente incompleta e mancante di ogni crisma di ufficialità.
Centro di
ricerca eco-sostenibile ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questa notizia arriva
dopo la conclusione dell'accordo pubblico-privato, previsto dalla legge
regionale 11 del 2004, che consente ai comuni di concludere trattative con
soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed
iniziative di rilevante interesse pubblico, per individuare gli interventi di
miglioramento della qualità urbana.
Silvana Grasso
come Camilleri ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: porta la firma di
Marina Castiglione, nissena, docente di Linguistica italiana e Dialettologia
all'Università di Palermo. La prof. Castiglione 17 anni fa ha mosso i primi
passi nella carriera di docente insegnando Italiano e Latino al corso B dell'Eschilo,
lo stesso corso in cui la scrittrice insegnava Latino e Greco.
Ricordato
l'impegno politico di Fiore ( da "Sicilia, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: incontro che si
svolgerà oggi al teatro Garibaldi alle ore 15 promosso dalla facoltà di
Architettura ed Ingegneria della Università Kore di Enna. Un appuntamento in
occasione della presentazione del corso di Laboratorio di architettura 2. Il
corso ha come docente l'architetto Maurizio Oddo, giovane architetto siciliano
emergente, collaborato dall'ingegner Alessandro Barraco.
Assetto
societario ancora da chiarire naccio
( da "Sicilia, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che conferma il grande
interesse su quest'opera di storici, ricercatori e docenti universitari. Il
dibattito che è stato molto sereno ha affrontato la questione del restauro del
soffitto e delle pitture, ma ha anche fatto il punto sul valore artistico e
storico del soffitto e su ciò che esso rappresenta per la città, la diocesi e
l'intero territorio ennese.
Lo Bello,
Confindustriaincontra gli studenti
( da "Sicilia, La"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: randagismo a Palermo ha
toccato anche il campus di viale delle Scienze e l'ospedale universitario, dove
negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di aggressione.
«L'Università - dice il rettore Roberto Lagalla - vuole garantire al massimo la
sicurezza a la piacevolezza del campus che ogni giorno è frequentato da
migliaia di studenti, docenti, personale amministrativo».
Un
"Mosaico" per far vivere il centro
( da "Gazzettino, Il
(Treviso)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: un cocktail
pubblico-privato per rilanciare il commercio. E' stato presentato ieri "Il
Mosaico, un centro da vivere", associazione pubblico privata frutto della
collaborazione fra amministrazione e realtà private, Ascom in testa. La nuova
aggregazione, che si propone di fare del cuore della città un "centro
commerciale naturale",
(M.B.) Il libro
è stato pubblicato dalla Rizzoli nel 2003. Si intitola "Antonio Negri. Il
... ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avvocato e docente
universitario Piero, sono semplicemente inaccettabili. E false. Tanto che Piero
Mazzola ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica sia Antonio
Negri, sia l'autrice del libro, Anne Dufourmentelle. «Quello che ha detto Negri
è intollerabile - commenta Piero Mazzola, seduto accanto alla moglie e al
consigliere del Pdl,
Studenti con la
patente europea del computer ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come la definisce il
professor Domenico Barone docente di matematica del Polo Valboite. «Dopo un
lungo iter siamo riusciti a fare accreditare i laboratori multimediali del Polo
come test- center, un qualcosa di cui dispongono solo poche scuole nella
provincia di Belluno. Un' importante iniziativa sia per gli studenti sia per
gli abitanti di Cortina e del suo comprensorio»
Casse vuote per
la bretella di Parè ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La soluzione a cui si
lavorando è un accordo pubblico-privato. «È questione di giorni», assicura il
sindaco Alberto Maniero. La Provincia, che ha più volte modificato il progetto,
per introdurre soluzioni migliorative e per i vincoli della Soprintendenza (ha
tra l'altro imposto la salvaguardia della ghiacciaia della Filanda Gera,
costringendo a spostare verso nord l'
Il teologo: Si
torni a predicare il Vangelo ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di teologia
moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell'Università San
Raffaele di Milano, dottore in teologia sistematica Vito Mancuso è nato nel
1962. Vive con la moglie e due figli sulle colline del Monferrato. L'ultimo suo
libro "L'anima e il suo destino" ha superato le 120 mila copie ed è
diventato un caso editoriale e culturale,
Fra Trieste e
Torino, mescolando mito asburgico, critica letteraria e di costume e impegno
civile ( da "Gazzettino, Il" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: si è laureato
all'Università di Torino in Lingua e Letteratura Tedesca, con una tesi sul mito
asburgico che divenne un saggio che lo impose subito all'interesse della
critica. Docente all'Università di Torino e poi a quella di Trieste, è autore
di volumi fondamentali (come "Danubio" o "Microcosmi") che
gli hanno fruttato numerosi premi,
Gestione
sostenibile di aree produttive, corso di Perfezionamento a Ca' Foscari
( da "Comunicatori
Pubblici" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 12 lezioni a distanza
(e-learning) preparate da docenti che hanno esperienza diretta nel campo della
programmazione di aree produttive ecologicamente attrezzate o nei sistemi di
gestione e valutazione relativi; 3 seminari di approfondimento (e-learning) su
temi di particolare interesse per gli argomenti affrontati nel corso;
Asset tossici,
allarme Fmi: valgono 4 trilioni
( da "Affari Italiani
(Online)" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a partire dal fondo
pubblico-privato, e alla decisione, presa nel corso del G20 di Londra, di
allentare alcuni principi contabili consentendo in pratica di sospendere
l'applicazione del principio del "mark to market" e lasciando dunque
alle banche la possibilità di valutare a propria discrezione il valore di
questi asset.
"Non è il
terremoto che uccide, sono le case che crollano..."
( da "Articolo21.com"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il ricercatore
abruzzese dell'Infn afferma di aver trovato un sistema per prevedere i
terremoti Una cosa priva di qualsiasi fondamento, non si basa su alcun dato
scientifico. E' più che altro una sensazione. Fino adesso al mondo nessuno è
riuscito a realizzare strumenti in grado di prevedire terremoti.
Dalla Provincia
di Modena 5 milioni di euro per il commercio (2), già aperti i bandi per aree
fragili e centri storici ( da "Sestopotere.com" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a forte vocazione
commerciale attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali
pubblico-privati. Per la prima azione i progetti possono essere presentati,
entro il 30 giugno, da piccole imprese del commercio in forma singola o
associata, anche su area pubblica, da esercizi di somministrazione di alimenti
e bevande, da centri di assistenza tecnica autorizzati dalla regione.
FIDEURAM/
SALVATORE MACCARONE PRESIDENTE, ANGELO CALOIA VICE
( da "Wall Street
Italia" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Diritto del
mercato finanziario all'Università La Sapienza di Roma, Salvatore Maccarone è
consulente legale dell'Abi sin dagli anni '
CRISI: SOROS
PREVEDE STAGNAZIONE ALLA GIAPPONESE PER USA
( da "KataWebFinanza"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Secondo il miliardario
il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici
funzionera', ma non e' sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far
rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato - spiega - e' una
situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e
peseranno sull'economia".
"Gli
steroidi rendono impotenti"
( da "Gazzetta di
Parma Online, La" del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Parma,
coordinato dal Prof. Antonio Bonetti, del Dipartimento di Scienze Cliniche del
nostro Ateneo, docente di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le
problematiche relative agli effetti avversi dell?impiego di steroidi androgeni
a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato sull?
Crisi: Soros
prevede stagnazione alla giapponese per Usa
( da "KataWeb News"
del 07-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Secondo il miliardario
il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici
funzionerà, ma non è sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far
rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato -- spiega -- è una situazione
in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno
sull'economia".
( da "Stampa, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
AULA
MAGNA DEL RETTORATO I RAGAZZI DEL CONSERVATORIO DI TORINO E PARIGI Musica
giovane europea si incontra all'Università L'associazione onlus La Nuova Arca
crea un nuovo interessante gruppo di musicisti internazionali: l'Ensemble
d'Arches Paris-Torino, che debutterà oggi alle 17 nell'Aula Magna del Rettorato
dell'Università di Torino (Via Verdi 8). E' una piccola «società musicale delle
nazioni» formata da studenti del Conservatorio Superiore di Musica di Parigi e
da studenti del Conservatorio G. Verdi di Torino. I musicisti provengono da
Francia, Russia, Korea, Vietnam, Spagna, Romania e Piemonte. Cinque giorni di
prove d'orchestra sotto l'attenta guida dei maestri Boris Garlitsky («spalla»
della London Symphony e della Philharmonic London Orchestra, docente
al Conservatorio di Parigi) e dal violoncellista torinese Dario Destefano,
concertista e docente al Conservatorio di Torino.
L'Ensemble d'Arches Paris-Torino, che debutta nella XIX stagione Soirées
Musicali della Nuova Arca, è destinato a diventare un gruppo cameristico
stabile che suonerà anche nelle prossime stagioni. In programma: A. Vivaldi -
Concerto in Sol minore per due violoncelli; J. S. Bach - Concerto in re minore
BWV 1043; P. Tchaikovsky, Souvenir de Florence op.
( da "Stampa, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
il
caso L'iniziativa del Senato accademico Commissione
studierà se salire a 120 ore ANDREA ROSSI Poche ore di lezione l'Università
interviene Per capire se l'Università di Torino modificherà il limite minimo di
ore di didattica frontale per i suoi docenti - che oggi è di
( da "Stampa, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
ASTI
E L'UNIVERSITA'.STASERA DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE "Puntiamo sulle
facoltà mediche" Voglino: «Il corso di Economia da generico può essere
collegato alla vitivinicoltura» [FIRMA]CLAUDIA CANEGALLO ASTI Il Partito
Democratico di Asti ha una proposta per l'università,
ed è pronto a presentarla in Consiglio comunale, questa sera, nella seduta
convocata alle 20 proprio per discutere del futuro della sede di Astiss. Un
anticipazione del progetto e della posizione del Pd è stato offerta ieri,
durante una conferenza stampa nella sede di piazza Statuto, a cui hanno
partecipato, fra gli altri, il coordinatore astigiano, Alberto Grande, l'ex
sindaco Vittorio Voglino, l'ex assessore Fabrizio Brignolo e il nutrizionista
Giorgio Calabrese. «L'università deve essere
un'occasione strategica per questa città - hanno ribadito a più riprese gli
intervenuti - Non è accettabile che l'attuale amministrazione non abbia ancora
presentato un progetto concreto e dettagliato, a parte qualche indicazione di
massima, che punta più allo smantellamento che al rafforzamento della sede
astigiana». Il riferimento è al corso di laurea in Economia, tagliato dalla
facoltà torinese, sulla base della mancanza dei requisiti
minimi nel numero di docenti, ma per il quale non si è neppure tentato un
salvataggio. «Noi proponiamo di prendere in seria considerazione la proposta
del preside della Facoltà di Economia, Sergio Bortolani - aggiunge l'ex sindaco
Voglino - Tale progetto punta a trasformare il corso di Economia aziendale
generico in un corso specifico a vocazione astigiana, in chiave
vitivinicola, per la gestione delle aziende della filiera, della
commercializzazione e delle strategie di marketing». Non piace, invece, l'idea
del sindaco Galvagno di attivare, ad Asti, uno o due master superspecialistici.
«Non si creano le eccellenze dal nulla - ha sottolineato l'ex assessore
Fabrizio Brignolo - L'università astigiana,
contrariamente a ciò che si dice, non serve solo a risparmiare il viaggio a
qualche centinaio di studenti: il 49% degli iscritti arriva da fuori provincia,
segno che qui ha trovato qualcosa che altrove non c'è. Questa è già una
ricchezza alla quale non dobbiamo rinunciare». Da Giorgio Calabrese è giunto
l'invito a sfruttare le competenze e le ricchezze dell'ospedale. «Abbiamo professionalità
di eccellenza, in Cardiologia o alle Malattie infettive - ha spiegato Calabrese
- Potremmo portare una specialità in Aritmologia, grazie a Fiorenzo Gaita,
primario e docente universitario, o in Malattie
infettive, grazie alla presenza nella nostra struttura di Alberto Biglino, uno
dei massimi esperti mondiali nello studio dell'Aids». Fra i punti sui quali
l'Amministrazione sarà chiamata a dare una risposta, c'è poi la questione della
sede. «Il Consiglio comunale, a settembre 2008, aveva chiesto al sindaco e alla
Giunta di considerare l'idea di spostare nella palazzina comando della Colli la
Biblioteca astense, l'Israt e l'università della Terza
età - ha sottolineato Voglino - Oggi scopriamo che quell'idea non è stata
neppure presa in considerazione. Perché? E poi, perché da due anni Asti non
partecipa al bando Città Universitaria, che offrirebbe fondi per la creazione
di alloggi, spazi e laboratori universitari?».
( da "Stampa, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Dirigenti
pubblici a peso d'oro Malgrado la mannaia della presidente della Giunta
regionale, Mercedes Bresso, nel corso degli anni abbia tagliato numero di
poltrone e compensi dei nominati o dei manager delle società partecipate,
continuano a resistere alcuni piccoli fortini dove esistono stipendi d'oro o
compensi che assorbono più della metà del bilancio operativo. E' il caso di
Sito, la società mista pubblico privata che
gestisce l'Interporto di Orbassano. Dieci dipendenti e un dirigente. Tutti
insieme costano all'azienda 846 mila euro ma l'ex direttore, Gerardo Larotonda,
vale da solo 302 mila euro. Tutto legale, come da contratto. Il presidente,
Alessandro Di Benedetto, si è visto ridurre progressivamente i compensi fino a
110 mila euro. E poi c'è il Corecom, la Commissione regionale di
controllo sull'emittenza. L'Assemblea di Palazzo Lascaris nomina 9 commissari.
La Commissione ha un budget di circa 800 mila euro l'anno, oltre la metà, 500
mila se ne va per pagare i compensi stabiliti con legge regionale. Al
presidente tocca il 65% dello stipendio di un consigliere regionale e dunque si
porta a casa 84 mila euro l'anno lordi, il vicepresidente poco più di 65 mila
euro e i consiglieri quasi 54 mila euro. A Palazzo Lascaris è depositata da
tempo una proposta del vicepresidente, Roberto Placido, per ridurre il numero
dei consiglieri e dimezzare i compensi. E ci sono altre proposte di riduzione.
Nessuna, finora, è diventata legge. Bresso ha avuto più successo. Nel 2008 sono
sparite 43 poltrone con un risparmio di 200 mila euro. Anche la Provincia ha
avviato un'opera di razionalizzazione voluta dal presidente Antonio Saitta con
l'uscita da 10 delle 32 società partecipate. C'è un tetto anche per le
retribuzioni dei direttori. Nel primo caso guida la classifica il direttore
generale Catalano con 149 mila 997 euro, seguito dal segretario generale
Buscaino (138 mila 718). I direttori d'area (Comunicazione, Risorse umane,
etc.) viaggiano tra 79 e 97 mila euro. Parliamo di cifre lorde annue, alle
quali può aggiungersi il premio di risultato disposto dal presidente (fino a 40
mila euro). A Palazzo Civico la palma dello stipendio più alto spetta al city
manager Cesare Vaciago che veleggia verso i 300 mila euro mentre tra i manager
di nomina comunale spiccano gli emolumenti dell'amministratore delegato di
Amiat Maurizio Magnabosco (oltre 200 mila euro), quello del presidente di
Sagat, Maurizio Montagnese: 102 mila euro, meno comunque dell'ad Marinò del
quale Palazzo Civico non fornisce lo stipendio «perché è di nomina del socio
privato». I nuovi manager assunti da Gtt, Giovanbattista Razelli e Paolo
Sandri, veleggiano sui 200 mila euro lordi mentre il loro presidente Guiati e
l'Ad Panero si devono «accontentare» di 150 mila euro. Dopo una dura battaglia,
il Comune aveva acconsentito a mettere su Internet - come richiesto anche dal
ministro Brunetta - gli stipendi dei 200 manager che guidano la macchina
comunale. Atto volontario fatto da 124 dirigenti. E gli altri? «Si
aggiungeranno presto» era stata la replica di Palazzo Civico. Forse non
sappiamo cercare bene, ma ieri sembravano spariti anche i primi 124.
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nasce
«Mosaico», centro commerciale naturale Una sessantina di commercianti
aderiscono all'iniziativa MONTEBELLUNA. E' nato «Mosaico», il centro
commerciale naturale di Montebelluna, voluto dall'amministrazione comunale,
dall'Ascom e dall'associazione «Commercianti per il centro storico». Conta una
sessantina di aderenti. Ieri pomeriggio la presentazione, alla sera l'assemblea
costitutiva, approvazione dello statuto e nomina dell'organo direttivo. Ha già
il suo logo e anche un aperitivo, il cocktail «Il mosaico», fatto con succo
d'ananas, sciroppo di fragola, Campari e prosecco, inventato dai barman della
città e destinato a diventare l'aperitivo di Montebelluna. «Il mosaico» è
l'insieme dei negozi, dei pubblici esercizi e delle botteghe artigiane presenti
nell'area centrale di Montebelluna che, accanto alle altre risorse cutlurali,
sociali e architettoniche che rendono attrattiva la città, saranno oggetto di
un' azione coordinata di promozione e valorizzazione, frutto di un nuovo
impegno unitario. Si tratta di un soggetto pubblico-privato
che ha come scopo la valorizzazione del sistema economico locale, del commercio
e dell'artigianato tradizionale. Sarà contrassegnato da portali segnaletici
agli ingressi del centro storico naturale, da formelle segnaletiche davanti ai
negozi degli associati, da un sito internet, da una guida tascabile. Le
iniziaitve riguarderanno facilitazioni per l'accesso alla Carta-Premia,
agevolazioni sulla sosta per i clienti, i giovedì musicali estivi, animazione e
mercatini di Natale, iniziative commerciali abbinate legate al campionato
mondiale di mountain bike e a bike energy, nonchè alle manifestazioni del Palio
del Vecchio Mercato, un progetto vetrinistico legato al carnevale, una radio a
circuito chiuso. (e.f.)
( da "Giornale di Brescia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Quando la bolla
esplode e il mondo va verso il collasso Incontro di studi economici all'Acli.
La speranza: la caduta del costo delle materie prime potrà aiutare la difficile
risalita La vampata sprigionata da una piattaforma petrolifera Aspetti,
responsabilità e rimedi alla crisi che colpisce le economie di tutto il mondo
sono stati analizzati nella sede Acli di via Corsica, durante l'incontro «La
crisi economica internazionale: questa (s)conosciuta». L'appuntamento si
colloca all'interno dell'iniziativa «Viaggio intorno al terzo millennio:
parole, immagini e suoni di mondi attuali e possibili», promossa da Acli,
Amnesty International, Banca Etica, Camera del Lavoro, Icei e Saveriani. L'Icei
- Istituto di cooperazione economica internazionale - è anche coordinatore
degli incontri. Modalità, tempi e temi degli incontri sono stabiliti dal
pubblico stesso, che si esprime mediante un questionario di valutazione e
un'assemblea cittadina annuale. Ieri, la prima parte dell'incontro, moderato da
Gian Carlo Costadoni, referente Icei, è stata condotta da Carmine Trecroci,
professore di Economia dei mercati finanziari dell'Università degli studi di
Brescia. «Crisi finanziaria e rallentamento reale sono strettamente legati - ha
spiegato Trecroci -. La successione bolla-collasso in atto è particolarmente
rapida e estesa». Secondo Trecroci il sistema economico mondiale supererà
comunque l'attuale forte contrazione, «quando», però, è difficile stabilirlo.
«La discesa dei prezzi di molte materie prime, petrolio in testa - continua
Trecroci - e di tanti beni e servizi, fa crescere il potere d'acquisto di
salari e stipendi, favorendo la ripresa dei consumi». Meno chiari, sempre
secondo Trecroci, l'effetto dei programmi straordinari di spesa pubblica, o la
dinamica di medio termine dei mercati azionari. Andrea Fracasso, docente presso la facoltà di Economia dell'Università degli studi di
Trento, si è invece occupato, oltre che delle cause della crisi, anche degli effetti
e dei rischi a essa collegati. «La cause della crisi hanno favorito il
palleggio di responsabilità tra gli attori coinvolti nella sua gestione - ha
spiegato -. Ciò ha contribuito al diffondersi dei problemi a sempre più
settori e paesi». Secondo Fracasso la crisi economico-finanziaria «si sviluppa
negli Stati Uniti - centro del sistema finanziario internazionale -, nasce con
l'insorgere di problemi in pochi mercati e operatori finanziari, si trasforma
in una crisi di insolvenza bancaria e degenera in una conclamata crisi
economica globale». Al termine delle relazioni è seguito il dibattito con il
pubblico in sala. Prossimo incontro, a ingresso libero, martedì 28 aprile alle
20.30, sempre nella sede Acli di via Corsica 165. Tema: «La crisi economica e finanziaria:
quali prospettive e alternative per una revisione economica, politica e
culturale?». Info numero 02.36582772. l. ro.
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
DALLA
PRIMA/GIARETTA IL NORDEST OLTRE LA CRISI SEGUE DALLA PRIMA alto livello delle
istituzioni, dell'economia e della cultura. E' stato un modo per capire come è
cambiato il Nord Est e quante risorse può esprimere. Basta solo abbandonare
quella rappresentazione di sé stessi oscillante tra una retorica
autocelebrativa che riguarda il passato ed un atteggiamento spaventato verso il
futuro che una cattiva politica coltiva senza senso di responsabilità. Basta
mettere a sistema quelle eccellenze che nel campo della produzione,
dell'organizzazione economica, della ricerca e dell'innovazione amministrativa
il Festival ha voluto mostrare. L'altro giorno a Borgoricco, nel bel teatro
progettato da Aldo Rossi e realizzato da una amministrazione comunale
lungimirante, il direttore di una testata nazionale come il «Mondo» osservava:
«strana gente voi veneti: ho sentito un sindacalista accettare la sfida della
riforma della pubblica amministrazione, un esponente
dell'opposizione fare proposte concrete e un rappresentante della maggioranza
riconoscere il contributo dato dall'opposizione per riformare il settore
pubblico». E Giuseppe Morandini, Presidente Nazionale della Piccola Industria,
vedendo la bella esperienza dell'Unione dei Comuni del Camposampierese ha
esclamato: «ma qui il territorio batte Roma tre a zero». I risultati vengono se
ci decidiamo a guardare al futuro con coraggio, senza paure e senza nostalgie,
come stanno facendo del resto tanti veneti dentro le imprese, nelle università
e nei centri di ricerca, nelle amministrazioni locali, nel sindacato e nelle
associazioni di categoria. La crisi globale non sarà una parentesi. Ne uscirà
cambiato il mondo. Si dovrebbe chiudere (si spera) il dominio della finanza
speculativa, della ricchezza di carta, e ritornare, anche se profondamente
mutato il ruolo della buona produzione di beni e servizi, con una maggiore
attenzione alla sostenibilità del sistema economico, anche in relazione al suo
impatto con le risorse ambientali. Ci sarà una richiesta
non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta
nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo.
Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in
grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a
disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito: buona
istruzione, buona sanità, un ambiente tutelato, energia, infrastrutture
materiali e immateriali. Si è spinto molto negli ultimi decenni in direzione
del consumo dei beni privati. Si è fatto credere che di beni pubblici non ci
fosse più bisogno. Abbiamo visto cosa è successo. In questo nuovo contesto il
mondo resta globale ma acquisiscono forza l'efficienza delle nicchie
territoriali. Per questo ci sono nuove opportunità per un nord est aperto ed
innovativo. Oltre i distretti produttivi che tanto hanno dato alla crescita del
Nord Est serve la buona alleanza tra reti di impresa e reti di città, per
citare il titolo di una bella ricerca dell'Associazione Master promossa
dall'Università di Padova. Proprio il Festival Città Impresa e la ricerca che
ho citato dimostrano che buoni esempi ce ne sono molti. Serve però che lo Stato
(e la Regione) li sappiano riconoscere e premiare. Il territorio si sta
riorganizzando sotto molte forme (Unioni di Comuni, Piani Territoriali d'Area,
Intese programmatiche d'area, ecc.) e produce innovazione anche sotto il
profilo delle istituzioni pubbliche. Certo sarà importante quello che potrà
portare un buon federalismo, ma da subito occorre premiare e premiare in modo
robusto chi si sta dando fare. Ma i soldi sono andati al Comune di Catania
piuttosto che alle esperienze di buon governo che il nord est ha messo in
campo, si prevede l'improbabile «area metropolitana» di Reggio Calabria invece di
sostenere le trasformazioni innovative del Nord Est. Paolo Giaretta
( da "Alto Adige" del
07-04-2009)
Pubblicato anche in: (Trentino)
Argomenti: Cultura
«Bolzano
e Trento, divisione assurda» Valentino Braitenberg: occasione sprecata. Potevamo essere una piccola Europa INTERVISTA AL DOCENTE DI
CIBERNETICA LUISA PACHERA Valentino Braitenberg è un grande studioso
altoatesino - docente merito di Cibernetica all'Università di Tubinga - e ha lasciato
consistenti tracce del suo impegno a Trento e a Rovereto e che da tempo abita a
Tubinga, in una bella piazza a un passo dalla chiesa di San Giacomo.
Vive per lo più in Germania, quindi, ma a Merano possiede ancora una torretta
difficile da raggiungere con l'età che gli appesantisce le gambe. A Napoli è
vissuto per dieci anni a villa Volpicelli, quella che tutti conoscono come il
Palazzo Paladini della soap-opera «Un posto al sole», ma è vissuto anche a
Roma, in California, a Francoforte e chissà in quanti altri posti ancora. Nato
nel
( da "Giornale di Brescia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
07/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Una terra promessa
sognata da due popoli Il prof. Parsi sulla questione palestinese Vittorio E.
Parsi Oltre 60 anni di occupazione militare e guerre. Una strage di civili,
apparentemente senza fine, che cade sotto il nome di «questione palestinese»:
termine con cui si suole indicare l'irrisolta controversia che si aprì in
Palestina all'indomani della Seconda guerra mondiale. Pochi mesi dopo
l'annuncio della tregua di Gaza, la situazione geo-politica nell'area
mediorientale sembra ancora molto lontana da una soluzione. Si continua a
sostenere la necessità di avere «due popoli, due Stati», ma forse, se
consideriamo quanto effettivamente accade, nessuno dei due attori in gioco, né
Israele né i palestinesi, lo vuole veramente. Vittorio Emanuele Parsi, ordinario di Relazioni internazionali all'università Cattolica e docente presso la facoltà di
economia dell'università della Svizzera italiana di Lugano, ieri ospite dei Lunedì del
Sancarlino curati da Roberto Chiarini, ritiene che possano essere due le chiavi
di lettura del problema ancora scottante. La prima è la «grande
continuità», nel fluire dei vari passaggi storici, dello scontro
israeliano-palestinese. E, al contrario, la teoria di una «discontinuità» (non
da opporre ma da «intrecciare» alla prima per una più ampia interpretazione)
rappresentata da quanto successo dal
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IX - Torino La polemica Si discute sull´orario massimo dei professori "In
cattedra più di quello che prevede la legge" Professori a 90 o a 120 ore
di didattica? Il Senato accademico ha discusso a lungo ieri anche di questo
tema e ha approvato una mozione del preside di Lingue, Paolo Bertinetti, nella
quale è proposta una profonda riflessione sull´attacco mediatico in corso in
questi mesi con l´obiettivo di demolire l´istituzione universitaria. Molti docenti, a onor del vero, si sono astenuti. Altri, una
buona parte, hanno approvato. «Gli studenti e le loro famiglie devono sapere
che se l´Università è a questo punto ciò non dipende da quei pochi casi
scandalosi che giustamente vanno puniti - ha detto Bertinetti - ma da una
dissennata politica che per decenni ha impegnato nell´università
meno risorse di qualsiasi altro Paese avanzato. E che nell´ultimo anno ha
pensato bene di ridurle ulteriormente». Il dibattito riguarda se modificare o
no le regole dell´ateneo che prevede come monte ore di didattica frontale da
( da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
22 - Sassari «Costruire l'Europa», corso Unicef dedicato agli studenti
universitari SASSARI. Gli effetti della globalizzazione, le misure per lo
sviluppo delle regioni svantaggiate, i rapporti con l'area euromediterranea, le
politiche europee per la ricerca e l'innovazione come strumenti per favorire la
crescita, l'occupazione e lo sviluppo dei diritti civili e delle persona.
Questi gli argomenti che trattati nel 16º Corso multidisciplinare universitario
di educazione allo sviluppo organizzato e proposto dall'Unicef assieme all'università di Sassari. Il corso 2009, rivolto agli studenti
universitari neolaureati e laureandi e ad altri giovani del mondo
dell'associazionismo e del volontariato, ha come titolo specifico «Costruire
l'Europa dei Popoli». Ai corsisti è stato proposto un percorso di conoscenza
delle istituzioni dell'Unione Europea e di analisi del processo di integrazione
e coesione sociale, con particolare riferimento ai diritti umani e ai valori
sui quali si fonda la costruzione dell'Europa dei popoli. Inaugurato a fine
febbraio, alla presenza del rettore Maida, il corso fa il punto sui traguardi
raggiunti nella tutela dei diritti della persona e su alcuni problemi aperti,
come la discriminazione delle minoranze, la xenofobia, l'intolleranza, la
recessione economica, la sostenibilità ambientale, la tratta degli esseri umani
e la violenza nei confronti dei bambini. Problemi per i quali urge trovare
soluzioni condivise a livello planetario su un sistema di tutela dei diritti.
Il programma di questo corso universitario multidisciplinare, che si svolge
nell'aula Germania del Quadrilatero di viale Mancini negli orari dalle 15,30
alle 18,30 (le iscrizioni si ricevono al Punto d'Incontro Unicef in via Duca
degli Abruzzi 3, di fronte alla facoltà di Lettere, 079.278981), si articola
secondo un calendario prestabilito e ripartito in tre diversi moduli. Alla
conclusione del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione che può
essere utilizzato anche come credito formativo. Già iniziato e concluso il
primo modulo che ha visto le relazioni di Armando Savignano, dell'università di Trieste, su «Discriminazione e valorizzazione
delle differenze: come si diventa cittadini europei» e di Luca Contini
(Sardegna Ricerche) su «Ricerca e innovazione nell'Unione Europea» e poi son
seguite le relazioni su «Come rispondere alla crisi attuale in materia di
recessione» del docente di Scienze
Politiche, Antonello Paba, e del suo collega di Medicina, Andrea Montella, su
«L'Università italiana in Europa». Il secondo modulo, iniziato ieri, verterà su
«Globalizzazione, cooperazione e solidarietà». Il terzo modulo, previsto a
maggio, sarà su «Costruire l'Europa con i bambini» e si concluderà con le
tesine degli studenti, il 18 maggio. Le iscrizioni, e eventuali
informazioni, anche on line sul sito dedicato: www.unicef.it. Roberto Spezzigu
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
ALL'AUDITORIUM ZANON Incontro sui valori della Costituzione
L'istituto Zanon, con il preside Antonio Colussi (foto) e i docenti di scienze
giuridiche ed economiche, ha accolto la proposta del progetto ministeriale
Cittadinanza e Costituzione. La scuola ha cosí organizzato un ciclo di incontri
con personalità del mondo giuridico ed economico. Oggi, dalle 8.30 alle 10.30,
nell'auditorium della scuola, la dottoressa R. Ninin, professore associato di
Diritto del lavoro all'università di Trieste, tratterà
per le classi quarte il tema del Contratto di lavoro: nuove tipologie.
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
I - Palermo Minori finanziamenti statali, aumenti contrattuali, mutui per
l´edilizia: così sono svaniti 177 milioni del fondo di riserva. Oggi il cda
discute il piano di rientro Ateneo, "tesoretto" bruciato in 5 anni. Lagalla: "Ora tagli" Minori finanziamenti statali,
aumenti contrattuali, mutui, contenziosi: così in cinque anni l´Università ha
bruciato i 177 milioni del fondo di riserva. Oggi il Cda discute il piano di
rientro. Il rettore Lagalla scrive ai docenti annunciando i tagli. FRASCHILLA E
ROMANO A PAGINA V
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Palmanova.
Dopo 34 anni alle dipendenze dell'Ass Bassa friulana Danilo Tassin in pensione
PALMANOVA. Dal primo marzo il dottor Danilo Tassin è andato in quiescenza dopo
41 anni di lavoro di cui 34 alle dipendenze dell'Ass Bassa friulana. Entrato in
Ospedale nel 1975 come assistente sociale, è passato nel 1980 nell'area
alcologica ed è venuto in contatto con il prof. Hudolin e la sua scuola
professionale e di pensiero, diventandone stimato allievo e, nel tempo,
apprezzato e importante collaboratore per lunghissimi anni. Ha quindi
introdotto e sviluppato in Regione, e nell'Ass
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
V - Palermo L´ex rettore Il fondo di riserva Stipendi, contratti e contenziosi
bruciati 177 milioni in cinque anni Questa non è un´azienda come altre: non
potevo risparmiare riducendo il numero degli studenti Uscite in aumento e
finanziamenti fermi così si è creato il buco nei conti dell´Ateneo ANTONIO FRASCHILLA
Un ateneo che dal
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
X - Palermo FUGA DA TRAPANI "NOI, GLI ISOLATI" I talenti vanno via ma
crescono le librerie La spesa annua di ogni cittadino per i consumi culturali è
pari a 4 euro I pizzini della legalità di Coppola sbarcano a Scampia. Un sito
Internet sul mare (segue dalla prima di cronaca) Comincia dalla libreria
"Il pozzo di Giacobbe" di corso Vittorio Emanuele questo viaggio
nella cultura di provincia. Il book shop gestito da Crispino Di Girolamo è
davvero unico. In uno stanzone i libri, nell´altro centinaia di statue di gesso
e d´argento, padre Pio in tutte le misure, ma anche madonne, Cristi, San
Giuseppe, bambinelli, qualche Sant´Alberto, patrono della città, e angeli in
tutte le posture. Tra tanti convitati di gesso, alcuni intellettuali in carne e
ossa, radunati da "Repubblica" per decrittare i segni su quel filo
che collega passato, presente e futuro. Sono Ninni Ravazza, affabulatore di
storie di mare, Giacomo Pilati, scrittore di storie di terra, Antonio
Sammartano, artista e organizzatore di mostre, Salvatore Mugno, critico
letterario e autore di un irriverente libello che raccoglie le lettere del
superlatitante Matteo Messina Denaro, Nino De Vita, poeta, archeologo di parole
antiche, che disseppellisce dalla memoria della sua Cutusìo, contrada di fronte
allo Stagnone di Marsala; Fabio Marino, fotografo, Franco Consales, filmaker,
Salvatore Coppola, eccentrica figura di editore che cura l´intero ciclo del
libro - impagina, stampa a casa sua su ordinazione, e poi distribuisce ogni
volume in tutta l´Isola - e, infine il padrone di casa Crispino Di Girolamo,
anche lui atipico: con un marchio editoriale - appunto "Il Pozzo di
Giacobbe" - pubblica Bibbie, vite di santi e libri di chiesa e con il suo
nome stampa collane di testi rigorosamente laici e caparbiamente antimafiosi.
Sul banco degli imputati finisce subito Salvatore Costanza, storico e
giornalista, figura di riferimento degli ultimi quarant´anni per più
generazioni di intellettuali locali. «è lui l´ago della bilancia tra il vuoto
che c´era prima e quello che si spalanca dopo - dice Ninni Ravazza, autore del
bellissimo "I corallari", che racconta l´epopea della pesca dell´oro
rosso nei mari di Trapani - Non è cresciuta una vera classe di studiosi, questo
è il punto. Ed è un problema per la città: all´orizzonte non si vede un
trentenne che possa prendere il posto di Costanza, ricevendone il testimone.
Non è certo sua la colpa, ma così è». «Costanza - rilancia Mugno - è una figura
di studioso fuori stagione, lontano dalle problematiche culturali di oggi. Ormai
è il tempo dei saperi settorializzati. Non più un unico contenitore di
conoscenza enciclopedica, ma tanti esperti e tanti artisti: scrittori,
illustratori, pittori, cineasti o semplici animatori del web». Come ad esempio
quel sito Internet sul mare, creato da Marino e Ravazza, diventato punto di
riferimento per gli appassionati di tutta Italia (www. cosedimare. com). «Qui
sopravvive solo chi fa da sé - dice Giacomo Pilati, autore di penetranti
interviste a donne siciliane e del romanzo "Minchia di re" da cui è
stato tratto un film - Non c´è nessun collegamento tra me, ad esempio, e altri
che con me condividono la passione per la scrittura, o che hanno un ruolo
nell´ambito della vita culturale. Non c´è alcuna rete, alcun sistema che
diventi punto di incontro di tanti. Sarà pure un controsenso, ma per me
l´isolamento trapanese è fondamentale. Questo luogo neutro, che non solo è
ostile ai suoi stessi residenti, ma che non offre alcun paracadute a chi ha
voglia di mettersi alla prova, mi consente di estraniarmi e trovare la mia
strada. La rabbia della solitudine è la mia più fertile ispirazione. Infatti,
se mi fossi trovato a Palermo, dove i punti di incontro bene o male ci sono,
probabilmente non avrei scritto nemmeno un rigo. Questa solitudine per quanto
mi riguarda è la molla della mia creatività. è quella che mi dà la spinta a
fare». Salvatore Mugno non è d´accordo: «è una magra consolazione. Sarebbe
utile a tutti un collegamento. Invece ci crogioliamo in questa dimensione di
anarchia, dove ognuno procede in ordine sparso. Senza una rete, non c´è
confronto, non c´è scambio, in parole povere non c´è crescita». Dove si annida
oggi questa cultura parcellizzata a Trapani? Gli editori, abbiamo detto; Di
Girolamo in undici anni ha già pubblicato oltre trecento titoli, un record e
continua a cercare agganci con altre realtà editoriali nazionali e università. I suoi libri, soprattutto quelli su tematiche
religiose, cominciano ad avere una diffusione capillare in tutta Italia grazie
alla distribuzione Dehoniana. Coppola, un centinaio di testi in 25 anni di
attività, nel suo covo annidato nel centro storico di questa Trapani rinata, da
un lato continua il suo lavoro di talent scout in tutta l´Isola, di coedizioni
con case straniere e dall´altro esporta il suo metodo artigianale fuori. «Vengo
da Napoli, dove ho installato a Scampia, regno della camorra, un macchinario
per stampare. Ho realizzato una piccola fabbrica di pizzini della legalità.
Come quelli che negli ultimi tempi ho distribuito a migliaia nel nostro
territorio. è anche una prova concreta di impegno per contrastare in qualche
modo la criminalità, a Trapani come a Scampia». Franco Consales, ha lavorato
tanti anni fuori, partecipando a una sfilza di rassegne cinematografiche
internazionali. Con filmati non solo su Trapani, ma anche sulla Birmania e
sull´Africa. «Ora però ho deciso di ritornare nella mia terra - dice - Comincio
da capo e soprattutto spero di dare una scossa all´ambiente». In cima ai
pensieri di Antonio Sammartano c´è invece il sogno di una fondazione per la
cultura che coordini tutte le iniziative della zona. «Ma a chi proporlo se
Comune e Provincia sono sorde a ogni sollecitazione?». «Mentre a San Vito Lo
Capo - dice Pilati - ogni anno riusciamo ad allestire un ricco calendario di
incontri con gli autori, a Trapani ogni volta ci sentiamo dire che soldi non ce
ne sono. Ho presentato i miei libri in tutta l´Isola, mai nella mia città». Un
dato esprime tutta la drammaticità: a Trapani, secondo le statistiche del
"Sole 24 ore", ogni cittadino spende per la cultura appena 4 euro
all´anno. «L´amministrazione l´anno scorso ha speso milioni per la mostra di
Caravaggio - dice Sammartano - e non investe un euro sui giovani talenti». In
tanti la loro strada l´hanno trovata fuori. Diego Mormorio, storico della fotografia,
autore tra l´altro di "L´invenzione fatale" e del recentissimo
"Meditazione e fotografia" (pubblicato da Contrasto), ha puntato su
Roma, città che gli ha fornito gli stimoli e i contatti giusti per affermarsi.
Ogni tanto ritorna a casa «per non allentare i contatti con le radici». Il
miglior jazzista trapanese, Andrea Alberti, vive a Roma, ogni anno torna nella
sua città - e che fatica convincere gli amministratori a dargli via libera -
per un concerto, malpagato e forse mal tollerato. Un altro musicista affermato
è Mauro Carpi, che lavora più che altro fuori: con la sua band partecipata
infatti ai più importanti festival jazz del mondo. La schiera dei pittori ha
come capofila Carla Accardi, artista affermata a livello nazionale. Vive a Roma
come Giuseppe Modica, ordinario di Pittura presso l´Accademia di Belle arti
della capitale. Ha esposto in tutta Italia; di lui si sono occupati i critici
che contano, mettendone in evidenza la capacità di evocare, di alludere a un
intero mondo con frammenti di visioni spesso geometriche. Lavorano con la luce
e i colori della loro isola e nella loro isola Enzo Patti e Salvino Catania. Il
fronte dei poeti, per la verità alquanto vulnerabile, è tenuto da Nino De Vita
e Gianni Diecidue. Il primo ormai è al centro dell´interesse della critica
nazionale. Il suo lavoro poetico sul dialetto è un punto significativo di
quella lunga linea che parte da Federico II e arriva a Buttitta. L´emigrazione
è ancora un tema che ispira da queste parti. Antonino Cusumano, antropologo, autore,
in tempi non sospetti, del libro "Il ritorno infelice" sui flussi
migratori in Sicilia, fa l´animatore culturale a Mazara del Vallo organizzando
per l´istituto Euro-arabo, convegni e incontri con gli scrittori. Vito Piazza,
di Partanna, professore di Psicologia dell´inserimento all´Università di
Milano, ha pubblicato con Sellerio "Milanesi non si nasce", questa
volta, facendo pendant con Cusumano, sull´immigrazione. Tra stanziali,
fuoriusciti e pendolari della cultura, Trapani, al di là delle facciate del
centro rimesse in ghingheri, in qualche modo fa fatica a scuotersi. Qualche
segno di vitalità non basta per sentirsi sull´onda alta. «La cosa che più ci
conforta - dice Ravazza - è l´apertura di quattro librerie in questa stessa
strada, corso Vittorio Emanuele. Un piccolo segno ci rincuora». L´Università non aiuta a dare quel colpo di reni che servirebbe.
«è diventata una fabbrica che produce solo avvocati - dicono i nostri
intervistati - Chi ha altri interessi deve andare via. è una sorta di stipendificio
per docenti, che tra l´altro arrivano, fanno la lezione e scappano subito via.
Quando si intraprende una nuova strada lo si fa in modo maldestro. Ad esempio,
hanno aperto una facoltà di Archeologia navale, ma nessuno dei laureati ha
trovato mai lavoro. L´America´s Cup ha dimostrato che il turismo paga, ma a
quanto pare, l´Università non se n´è accorta» A sentire gli intervistati -
alcuni laici incalliti - solo la chiesa locale esprime un certo dinamismo. Il
braccio destro del vescovo Miccichè, don Liborio Palmeri, animatore del museo
"diArt", dove accanto a opere di ispirazione religiosa figurano
pitture profane, gioca su più piani per accreditare la sua struttura come punto
di riferimento cittadino. Mostre, ma anche cineclub con film irrituali per il contesto
ecclesiastico come "Paranoid Park". E ora perfino una biblioteca per
bambini "Il piccolo principe" (in via Cosenza 90). Il fondo libri si
sta creando con il sistema della donazione: chi vuole regalare uno o più testi
li compra in una delle librerie e poi i librai provvedono a recapitarli.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
1 - Cagliari «Il metrò sotterraneo è inutile e costoso» Perché la spesa sia
corretta 130mila passeggeri al giorno «Un solo intervento non risolve il
problema del traffico urbano» MAURO LISSIA CAGLIARI. L'Università
boccia i
( da "Mattino di Padova, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
14 - Altre Il Nord che esiste al Festival delle città impresa PAOLO GIARETTA In
questi giorni chi ha voluto ha potuto vedere il Nord Est che c'è. Il Festival
delle città impresa, che ha coinvolto cinque medie comunità del Nord Est
all'insegna di «innovare per vincere la crisi» non è stata solo l'occasione di
sentire idee e analisi importanti, con personalità di alto livello delle
istituzioni, dell'economia e della cultura. E' stato un modo per capire come è
cambiato il Nord Est e quante risorse può esprimere. Basta solo abbandonare
quella rappresentazione di se stessi oscillante tra una retorica
autocelebrativa che riguarda il passato ed un atteggiamento spaventato verso il
futuro che una cattiva politica coltiva senza senso di responsabilità. Basta
mettere a sistema quelle eccellenze che nel campo della produzione,
dell'organizzazione economica, della ricerca e dell'innovazione amministrativa
il Festival ha voluto mostrare. L'altro giorno a Borgoricco, nel bel teatro
progettato da Aldo Rossi realizzato da una amministrazione comunale
lungimirante, il direttore di una testata nazionale come il «Mondo» osservava:
«strana gente voi veneti: ho sentito un sindacalista accettare la sfida della
riforma della pubblica amministrazione, un esponente
dell'opposizione fare proposte concrete e un rappresentante della maggioranza
riconoscere il contributo dato dall'opposizione per riformare il settore
pubblico». E Giuseppe Morandini, presidente nazionale della piccola industria,
vedendo la bella esperienza dell'Unione dei Comuni del Camposampierese ha
esclamato: «ma qui il territorio batte Roma tre a zero». I risultati vengono se
ci decidiamo a guardare al futuro con coraggio, senza paure e senza nostalgie,
come stanno facendo del resto tanti veneti dentro le imprese, nelle università
e nei centri di ricerca, nelle amministrazioni locali, nel sindacato e nelle
associazioni di categoria. La crisi globale non sarà una parentesi. Ne uscirà
cambiato il mondo. Si dovrebbe chiudere (si spera) il dominio della finanza
speculativa, della ricchezza di carta, e ritornare, anche se profondamente
mutato il ruolo della buona produzione di beni e servizi, con una maggiore
attenzione alla sostenibilità del sistema economico, anche in relazione al suo
impatto con le risorse ambientali. Ci sarà una richiesta
non solo di beni privati diversi rispetto al passato, ma anche una richiesta
nuova di buoni beni pubblici. Non vuol dire tornare allo statalismo.
Semplicemente occorre un mercato ben regolato, ma il mercato da solo non è in
grado di produrre quei beni essenziali allo sviluppo, che devono essere messi a
disposizione di tutti i cittadini indipendentemente dal reddito: buona
istruzione, buona sanità, un ambiente tutelato, energia, infrastrutture
materiali e immateriali. Si è spinto molto negli ultimi decenni in direzione
del consumo dei beni privati. Si è fatto credere che di beni pubblici non ci
fosse più bisogno. Abbiamo visto cosa è successo. In questo nuovo contesto il
mondo resta globale ma acquisiscono forza l'efficienza delle nicchie
territoriali. Per questo ci sono nuove opportunità per un nord est aperto ed
innovativo. Oltre i distretti produttivi che tanto hanno dato alla crescita del
Nord Est serve la buona alleanza tra reti di impresa e reti di città, per
citare il titolo di una bella ricerca dell'Associazione Master promossa
dall'Università di Padova. Proprio il Festival Città Impresa e la ricerca che
ho citato dimostrano che buoni esempi ce ne sono molti. Serve però che lo Stato
(e la Regione) li sappiano riconoscere e premiare. Il territorio si sta
riorganizzando sotto molte forme (Unioni di Comuni, Piani Territoriali d'Area,
Intese programmatiche d'area, ecc.) e produce innovazione anche sotto il
profilo delle istituzioni pubbliche. Certo sarà importante quello che potrà
portare un buon federalismo, ma da subito occorre premiare e premiare in modo
robusto chi si sta dando fare. Ma i soldi sono andati al Comune di Catania
piuttosto che alle esperienze di buon governo che il nord est ha messo in
campo, si prevede l'improbabile «area metropolitana» di Reggio Calabria invece
di sostenere le trasformazioni innovative del Nord Est.
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
2 - Lucca I costruttori edili chiedono aiuto al Comune L'Ance: «Si incrementi la trattativa privata negli
appalti» LUCCA. Sfruttare quanto più possibile la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro, e
valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project
financing. Sono queste le richieste di Stefano Varia, presidente
dell'Associazione costruttori edili della Lucchesia e della Toscana,
rivolte al Comune per aiutare un settore particolarmente colpito dalla crisi
globale. «L'intento di Ance Lucca - dice Varia - è quello di rimarcare
l'importanza che anche le stazioni appaltanti agiscano per la ripresa del
settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco
delle opere immediatamente cantierabili, sia utilizzando gli strumenti
normativi che consentono di ricorrere a forme di affidamento dei lavori più
snelle, che possano ridare ossigeno al comparto». Su mandato del consiglio
direttivo della sezione edili, Stefano Varia ha incontrato nei giorni scorsi i
sindaci di Pietrasanta e di Lucca, nonché i vertici della Geal, per
rappresentare le difficoltà del settore e illustrare le proposte delle imprese,
che ribadiscono la necessità di utilizzare, ogni volta sia possibile, la
trattativa privata; di scegliere il contraente
migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa; di
valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing
e il leasing in costruendo, vantaggiose perché consentono di superare i limiti
imposti dal patto di stabilità. «Dagli incontri - dice Vaira - è emersa la
disponibilità delle amministrazioni per procedere speditamente verso
l'obiettivo di rimettere in moto un settore che, come noto, è un volano per
l'intera economia». «C'è ora da augurarsi che ai buoni propositi seguano le
azioni perché, torno a ripetere, l'obiettivo deve essere comune; comunque noi
continueremo a chiedere di incontrare le amministrazioni - sottolinea Stefano
Varia - Ci sembra molto positiva la scelta del Consorzio di bonifica
Versilia-Massaciuccoli, che nell'ottica di definire azioni volte a contenere
gli effetti di questa congiuntura negativa, ha deliberato di procedere ai
pagamenti dei certificati di pagamento sui Sal e all'emissione dei certificati
di pagamento dei lavori senza attendere i limiti imposti dalla legge (30 e 45
giorni), oltre che di destinare gli avanzi di amministrazione a lavori di
manutenzione ordinaria. è questa la direzione giusta - continua Varia - e
abbiamo già chiesto al Consorzio di bonifica Auser-Bientina di adottare
soluzioni simili, che ci aiuteranno a superare la situazione».
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
STEFANO
VARIA «Gli enti locali aiutino l'edilizia» VIAREGGIO. Anche gli enti locali
possono dare ossigeno all'edilizia, che sta soffrendo in maniera particolare la
crisi dell'economia. Il "segreto" sta in un mix di snellimento delle
pratiche burocratiche e di investimenti in opere pubbliche,
magari con la partecipazione dei privati. Lo sostiene l'associazione dei
costruttori edili di Lucca, il cui presidente Stefano Varia (che è a capo della
categoria anche nell'intera Toscana) dell'importanza che anche le stazioni
appaltanti possono avere per la ripresa del settore, sia attraverso lo
snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente
cantierabili, sia utilizzando gli strumenti normativi che consentono di
ricorrere a forme di affidamento dei lavori più snelle, che possano ridare
ossigeno al comparto. Su mandato del consiglio direttivo della sezione edili,
Varia ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci di Pietrasanta e di Lucca per
rappresentare le difficoltà del settore e illustrare le proposte delle imprese,
che ribadiscono la necessità di utilizzare, ogni volta sia possibile, la
trattativa privata, ora consentita per gli appalti
fino a 500.000 euro. Non solo: gli edili suggeriscono di scegliere il
contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa
e di valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project
financing e il leasing in costruendo, che consentono di superare i limiti
imposti dal patto di stabilità. «C'è ora da augurarsi - dice Varia - che ai
buoni propositi seguano le azioni perché l'obiettivo deve essere comune. Ci
sembra molto positiva la scelta del consorzio di bonifica
Versilia-Massaciuccoli che deliberato di procedere all'emissione dei
certificati di pagamento dei lavori senza attendere i limiti imposti dalla
legge (30 e 45 giorni) e di destinare gli avanzi di amministrazione a lavori di
manutenzione ordinaria».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Felice
Di Gregorio, geologo e ambientalista Il professore cagliaritano non ha più
notizie di uno zio abruzzese ROBERTO PARACCHINI CAGLIARI. «Alle quattro di
mattina mi ha svegliato la suoneria del telefono: mi hanno chiamato da Lucoli.
Io sono nato lì, in Abruzzo. Mi hanno informato del terremoto e del disastro...
Ho poi saputo che non si riesce ad avere notizie di uno zio», Felice Di
Gregorio, già direttore del dipartimento di geologia dell'università
di Cagliari ed ex presidente regionale di Italia Nostra, è preoccupatissimo.
«Non solo per i parenti di Lucoli - afferma - un piccolo paese di meno di mille
abitanti che si trova in provincia di L'Aquila, ma per quelli che vivono nel
capoluogo e che abitano proprio nel centro storico». Nonostante diverse telefonate
«non sono riuscito a mettermi in contatto con tutti i miei familiari», continua
con la mente verso quella tragedia che lo mette a disagio perchè in questo
momento si trova lontano: «Aspetto notizie, forse parto», afferma. Raggiunto in
tarda mattinata dal cronista, Di Gregorio precisa come, «purtroppo, quella sia
da sempre una zona sismica: ricordo che da ragazzo, tante volte, siamo usciti
di corsa fuori casa per ripararci sotto le tettoie o rifugiarci in giardino.
Nel mio paese, come in tanti altri centri storici di quella zona, le abitazioni
sono antiche, la nostra è del Settecento, storicamente importanti ma costruite
con criteri non adatti a questi fenomeni». Il docente di geologia si distrae: squilla un altro telefono e Di Gregorio
chiede di essere richiamato. Ma le notizie che voleva sapere, riferirà poco
dopo, non sono arrivate. Tra L'Aquila e Lucoli, Di Gregorio ha una sorella, tre
nipoti, più vari cugini e zii. «Ma non si riesce ad avere informazioni -
continua - la rete telefonica funziona male». Il professore è sulle spine. «Da
Lucoli mi hanno informato che un giovane conoscente, svegliato dal terremoto,
si è messo in auto per andare dalla madre che si trovava lì vicino. Ma è uscito
fuori strada ed è morto... Sì, non si tratta di un fatto causato direttamente
dal sisma, ma certamente in modo indiretto». Di Gregorio ha fatto i suoi studi
a L'Aquila, sino al biennio dell'università, poi si è
trasferito a Cagliari, ma tutti gli anni trascorre una parte delle sue ferie
nel suo paese. Ora è in ansia: sia perchè non sa niente di un parente e sia
perchè possono esservi dei danni non evidenti, e le case essere diventate
pericolose. Poi il geologo ricorda Avezzano, che si trova tra Lucoli e
L'Aquila: «Nel 1915 venne raso al suolo e vi furono decine di migliaia di
morti. Sì - ripete - purtroppo è una terra sismica e questo andrebbe sempre
tenuto presente». I racconti che gli hanno fatto i parenti parlano di macerie,
incredulità, paura, disperazione... «In situazioni simili è difficile pensare.
Ognuno cerca i suoi parenti sperando che non gli sia capitato niente».
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
1 - Gorizia Convegno sui sistemi antisismici Amministratori e professionisti
parteciperanno a un summit internazionale Previsto in città un laboratorio
capace di diventare un punto di riferimento All'indomani del terribile sisma
che ha sconvolto l'Abruzzo, domani si terrà un convegno internazionale proprio
sull'ingegneria antisismica, presso la sala della Torre della Fondazione
Carigo, a partire dalle 10: sarà pubblicamente illustrato il progetto redatto
dal Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia e recentemente
presentato in Regione nell'ambito del progetto di collaborazione territoriale
europea Italia-Slovenia. Alla presentazione parteciperanno l'assessore
regionale all'Università Alessia Rosolen (nella foto), le autorità locali, i
presidi delle facoltà di Architettura e di Ingegneria dell'ateneo triestino,
Borruso e Camus. Interverranno il direttore del Master in Ingegneria
antisismica delle costruzioni, Amadio, i professori Faganel e Gattesco, docenti presso la stessa Università, nonché Miha Tomazevic,
direttore dell'Istituto di ricerca nazionale sloveno per l'ingegneria civile
Zag di Lubiana e autorità di fama mondiale in tale settore. Il progetto prevede
come partner il Dipartimento d'ingegneria civile e ambientale e il Dipartimento
di progettazione architettonica e urbana dell'Università di Trieste, lo
Zag lubianese, il Virs Primorske (Centro superiore di ricerca del Litorale) di
Nuova Gorizia, la Sdag di Gorizia, l'Associazione industriali della provincia
di Gorizia e l'Agenzia di sviluppo regionale di Nuova Gorizia. Esso ha come
obiettivo principale la costruzione di una rete di specialisti e di laboratori,
che partendo dal Master sull'ingegneria antisismica, già attivato a Gorizia
all'insegna della cooperazione territoriale, offra con la sua attività
un'importante base scientifica alle scelte sugli interventi necessari per la
prevenzione del rischio sismico nell'area di programma e nei territori a essa
vicini. Al fine di rispondere in modo complementare alle esigenze del territorio,
il progetto prevede la costruzione di un nuovo laboratorio di ingegneria
antisismica con sede in Gorizia, in grado di diventare il punto di riferimento
per le attività industriali, produttive e di ricerca in campo antisismico del
Nord-Est d'Italia e il potenziamento del laboratorio dello Zag di Lubiana e del
laboratorio del Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell'Università
di Trieste con riferimento al settore dell'Ingegneria antisismica. Prevede
inoltre l'individuazione di tecniche non distruttive idonee a identificare il
reale comportamento delle strutture e infrastrutture tipiche dell'area e la
messa a punto di tecniche innovative di intervento antisismico sulle strutture
industriali e sulle infrastrutture. L'evento si prefigge lo scopo di far
convergere l'attenzione su di un'iniziativa effettivamente meritevole di
superare le successive fasi di approvazione per ottenere, grazie all'auspicato
appoggio regionale, il finanziamento comunitario necessario alla sua
realizzazione.
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
3 - Pisa Progetti di cooperazione con il Brasile Riguardano agricoltura e
agriturismo, docenti in missione PISA. Nell'ambito
dell'accordo di cooperazione tra l'Ateneo, Itaipù Binazionale e l'Università
Federale del Paranà, una delegazione composta dai professori Roberto Spandre
(Scienze), Marco Mazzoncini (Agraria), Giovanni Balestrieri (Economia),
Leonardo Pasquali (Giurisprudenza) e Giuseppe Giordano Muziarelli (Agriturist-Toscana)
è andata in Brasile, a Curitiba, la capitale del Paranà. Cooperazione
accademica. Oltre a una serie di visite e di incontri istituzionali, la
missione è stata finalizzata alla riunione tecnica per lo start-up di due
progetti di cooperazione accademica internazionale, coordinati dai professori
Marco Mazzoncini e Roberto Spandre. Agricoltura e agriturismo. I due progetti,
che hanno il cofinanziamento dall'Ateneo pisano, sono rivolti allo sviluppo
dell'agricoltura sostenibile e dell'agriturismo nella regione del Paranà. Alla
riunione tecnica, oltre alla Università Federale del Paranà (Ufpr), hanno preso
parte i funzionari di Itaipu Binazionale, il segretario di Agricoltura del
governo dello Stato del Paranà, Emater (Instituto Paranaense de Assistência
Técnica e ExtensÃo Rural) e i rappresentanti degli enti territoriali dell'area
metropolitana di Curitiba. Incontro con il rettore. Nell'occasione, la
delegazione pisana ha anche incontrato il nuovo rettore dell'Università
Federale del Paranà, Zaki Akel Sobrinho, che ha sottolineato l'importanza
dell'iniziativa sia per i rapporti tra le due Università che per lo sviluppo
economico del Paranà. Il convegno. Durante l'incontro si è definito anche il
programma del convegno, organizzato dall'Ente Parco Migliarino San Rossore e
Massaciuccoli e dall'Università di Pisa, dal titolo "Aree protette e
territorio circostante: esperienze a confronto tra il Parco Regionale
Migliarino San Rossore Massaciuccoli e Parque Nacional do IguaÇu".
L'evento avrà luogo il 15 maggio, nell'aula magna della facoltà di Scienze Mfn
e conterà sulla presenza di numerose personalità provenienti dal Brasile e
della nostra regione.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'iniziativa.
Con docenti e genitori hanno visitato l'esposizione alla
Carigo Anni 50, alla mostra 80 studenti Si sono inaugurate, a Palazzo Della
Torre, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, le iniziative
didattiche promosse in collegamento con la mostra "Quegli anni
Cinquanta", visitabile fino al 12 luglio, con ingresso gratuito (da
martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato e domenica con
orario continuato 10-19). "Il ritratto e l'autoritratto" titola il
laboratorio didattico curato da Elisa Plesnicar ed Elena Vidoz: per l'occasione
sono stati coinvolti ottanta studenti della scuola materna "Rodari"
di Fontanafredda, approdati a Palazzo Della Torre con docenti e genitori. Il
laboratorio "Il ritratto e l'autoritratto", rivolto alle classi del
terzo anno della scuola dell'infanzia, si concentra sulla conoscenza della
figura umana. Come hanno spiegato le curatrici, Elisa Plesnicar ed Elena Vidoz,
«l'osservazione di opere d'arte capaci di compensare e arricchire le conoscenze
del bambino sulla rappresentazione di un soggetto umano, permette d'integrare e
facilitare la comprensione di concetti che, in classe, potrebbero risultare
poco stimolanti e difficili da tramandare. Le tre collezioni esposte a Palazzo
Della Torre, - dell'Università di Trieste, del Museo Revoltella e la collezione
privata Eugenio Giletti con opere di Luigi Spazzapan - offrono un vasto
repertorio di immagini riguardanti la tematica del ritratto e
dell'autoritratto, che il laboratorio utilizzerà secondo un percorso ragionato,
volto anche ad approfondire la definizione della persona passando dal piano
fisico a quello psicologico». Dopo aver visitato la mostra, il gruppo classe di
Fontanafredda è stato stimolato dagli operatori museali all'osservazione dei
ritratti di artisti esposti in mostra.
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
4 - Pisa BIBLIOTECHE BIBLIOTECHE Quel regolamento non ci convince Dal rifiuto
di concedere le aule per le iniziative organizzate dalla campagna di
boicottaggio a sostegno del popolo palestinese, al silenzio del corpo
accademico verso le cariche della polizia agli studenti, registriamo fatti
preoccupanti. I ritardi nella stabilizzazione del personale precario tecnico e
amministrativo, il nuovo regolamento per la concessione
degli spazi e il regolamento delle biblioteche sono provvedimenti che colpiscono
anche i lavoratori dell'università e delineano scenari futuri contro i quali c'è bisogno di una
forte mobilitazione unitaria dei soggetti che vivono nell'università (studenti, docenti, ricercatori, precari, personale tecnico e
amministrativo). Per noi tutti è arrivato il momento delle scelte. Il
sistema bibliotecari. In questi anni la figura del bibliotecario ha acquistato
uno status particolare, una figura professionale ben distinta dalla docenza, di
fondamentale importanza per l'ateneo. Contemporaneamente le biblioteche
vivevano una feroce esternalizzazione almeno per quanto concerne il personale
addetto alla messa in ordine dei volumi, all'apertura e chiusura delle sale,
alla sorveglianza, il tutto secondo la logica della riduzione del costo del
lavoro, con appalti sempre al ribasso. Con il nuovo regolamento avremo alcune
figure chiave come il coordinatore (delegato dal Rettore), il comitato di
indirizzo e di controllo (in cui il coordinatore e i presidenti proverranno
dall'ambito della docenza, ai quali si aggiungerà la figura del dirigente
denominato direttore del sistema e un rappresentante dei direttori di
biblioteca con funzione solo consultive), e il direttore. Questa
riorganizzazione ridimensiona fortemente il ruolo del bibliotecario e di tutto il
personale tecnico amministrativo di biblioteca, assegnando maggiore potere agli
ordinari, vanificando percorsi professionali intrapresi da anni e rafforzando
soprattutto il potere esecutivo del Rettore a discapito di scelte condivise e
partecipate tra i soggetti che vivono e mandano avanti le università.
Salvatore Bonavoglia Cobas Pubblico Impiego VECCHIANO E' tempo di pensare ad un
referendum Ero presente all'assemblea del 27 marzo convocata dal comitato
Sviluppo e Futuro, alla quale hanno partecipato il sindaco, alcuni assessori e
numerosi consiglieri comunali del Comune di Vecchiano, oltre a singoli
cittadini. Nel dibattito, oltre, alle notizie risapute, è stata confermata dai
progettisti la presentazione, fin dal mese di agosto, del terzo progetto adeguato
alle nuove norme del Regolamento regionale del commercio, al quale non è stata
data risposta da parte dell'amministrazione comunale. è da respingere la
proposta degli ex comunisti di destinare l'area interessata ad uso
turistico/ricettivo per due motivi: il primo l'area di che trattasi confina per
due lati, lunghezza e larghezza, con la rete autostradale, con un lato
(lunghezza) con la SS Aurelia e la linea ferroviaria Roma-Genova-Torino e la
Francia, solamente per un lato confina con la periferia di Migliarino, quindi
l'area è priva dei requisiti minimi previsti per tale tipologia di
insediamento; il secondo negli ultimi dieci anni sono "nati" 10
alberghi nell'area pisana, oltre a quelli in costruzione, e a quelli che
verranno costruiti nell'area dell'ospedale S. Chiara e nel porto turistico di
Marina di Pisa, oltre alle numerosissime strutture di agriturismo e B&B,
che hanno determinato la crisi del settore col contributo della crisi economica
mondiale. Dopo oltre tre anni di dibattito in materia, a mio avviso, è venuto
il momento di indire un referendum dall'esito vincolante. Roberto Ruberti SAN
GIULIANO Quella ludoteca è anche un po' mia Caro sindaco e caro assessore
Niccolini, grazie per l'invito al compleanno della ludoteca di Pontasserchio,
alla quale faccio i migliori auguri di buon futuro, ma non potrò essere
presente. Ho un incontro per le questioni legate al lavoro sulla legalità che
non posso rimandare. Raramente da quando non sono più sindaco partecipo a
iniziative del Comune, a parte le celebrazioni del 25 aprile e dell'eccidio
della Romagna. Il più delle volte perché per lavoro sono sempre da un'altra
parte e poi perché sono convinto che bisogna saper guardare avanti. Lì sarei
voluto esserci. Perdonate la forzatura ma la ludoteca, aperta 10 anni fa, la
sento un po' mia. Ma anche di Anna Moschetti e di Fedora Durante con le quali
ne ho cominciato a parlare dall'estate del 1990, quando facevo l'assessore alla
cultura. Ma la sento anche di chi la realizzò materialmente con passione e
genialità e poi di chi ci ha lavorato e di chi ci lavora oggi. Perché la
ludoteca l'abbiamo voluta in tanti, con passione vera. Qualcuno diceva: «Laggiù
non ci verrà nessuno». Quel qualcuno si sbagliava. Ci sono state in questi
ultimi anni, mille ragioni che mi hanno convinto che il sindaco si fa per un
periodo, si cerca di dare il meglio per la tua comunità e poi si guarda avanti
con serenità. Quando però a primavera, passo di lì davanti e vedo il prato
pieno di bambini e bambine che giocano, non nascondo che quello è uno delle
poche ragioni per cui il sindaco lo rifarei volentieri. Gabriele Santoni
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IX - Firenze Vasariano chiuso fino al 2013 Partono i lavori per renderlo
fruibile a tutti: si cercano 5 milioni Nascerà anche una uscita di sicurezza in
via de´ Bardi Il futuro? Resterà una pinacoteca MARA AMOREVOLI Saranno
rinnovati gli impianti elettrici, di illuminazione, di rilevazione incendi e
antintrusione. Quindi sarà completamente climatizzato, dotato di telecamere e
di un´uscita di emergenza su via dei Bardi. I lavori per rinnovare il Corridoio
Vasariano inizieranno tra 6 mesi e termineranno nel 2013. Cosa diventerà a
lavori conclusi? Un passaggio rapido tra Palazzo Vecchio-Uffizi e Palazzo
Pitti? L´orientamento generale è per conservare la sua vocazione storica di
sala museale, prolungamento aereo degli Uffizi, «in cui esporre quadri,
ritratti dianstici e autoritratti, magari arricchendo la parte relativa al
�900. Questa è l´ipotesi a cui sta lavorando lo staff della Galleria»
annuncia la soprintendente Cristina Acidini, a conclusione di un excursus di pareri.
Tra cui quello del direttore generale dei Beni culturali Roberto Cecchi
(favorevole conservazione della galleria di dipinti, sia pure aperto alle
decisioni dei responsabili della soprintendenza), e del sottosegretario
Francesco Giro, ieri in visita allo «spettacolare percorso, difficilmente
accessibile a grandi flussi di visitatori, che tuttavia va migliorato,
preservandone però l´identità storica». L´occasione era la presentazione dei
lavori di adeguamento, finanziati - per la prima volta - da un pool di sponsor
coordinati dalla Ser.Com di Firenze, la società che si occupa di vendere spazi
pubblicitari e che si è impegnata a garantire e reperire i mecenati per pagare
il restauro con 5 milioni di euro. Una partnership
pubblico-privato che vede già in fieri la caccia agli sponsor, come annuncia il
responsabile della Ser.Com Nicola Misuraca: «Abbiamo già contattato tutti gli
imprenditori fiorentini e non, siamo comunque pronti a garantire il buon esito
dell´operazione». Intanto un maxischermo è già entrato in funzione sui
ponteggi del Piazzale degli Uffizi, un altro sarà pronto tra breve anche sul
fronte opposto, verso le code dei visitatori sul Lungarno. Trasmetteranno
filmati e immagini a contenuto culturale, su iniziative ed eventi istituzionali
e regionali, oltre a promozioni pubblicitarie (il 14% del totale delle
trasmissioni quotidiane) legate ovviamente ai mecenati che finanzieranno
l´iniziativa. Soddisfatto del progetto il sottosegretario Giro: «I privati
vanno coinvolti sempre di più, si deve investire in cultura, è il nostro
vantaggio competitivo rispetto ad altri paesi» ha dichiarato, commentando la
flessione di visitatori nei musei fiorentini. «Non creiamo un caso Uffizi - ha
osservato - la flessione è complessiva, dobbiamo puntare ad una politica
culturale più competitiva, a creare un sistema integrato tra servizi,
accoglienza e musei». E quanto alla triste pagina di cronaca sul sisma che ha
colpito l´Abruzzo, il direttore Cecchi ha sottolineato che «la prevenzione è un
dovere morale e questo principio forte informa tutti gli interventi di
consolidamento in atto ai Nuovi Uffizi, mentre è allo studio una verifica
antisismica alla Galleria dell´Accademia».
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XIII - Bologna La presentazione Un romanzo sulle morti bianche Stasera alle 21,
alla libreria Feltrinelli di via dei Mille, sarà presentato l´ultimo romanzo di
Valerio Varesi Il paese di Saimir Edito da Edizioni Ambiente. Il libro fa parte della collana "VerdeNero noir di
ecomafia" ed è dedicato alle morti bianche, la quotidiana strage sul
lavoro che affligge l´Italia. Assieme a Varesi ci saranno Alberto Bertoni, docente di Letteratura italiana all´università di
Bologna e Stefano Maruca responsabile della sicurezza della Cgil cittadina.
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
37 - Economia La ricetta di Fabrizio De Filippis, docente di
Politica agraria "Produzione di qualità con gestione d´impresa"
GIORGIO LONARDI MILANO Docente di politica agraria e direttore del dipartimento
di Economia all´Università Roma, 3 Fabrizio De Filippis è convinto che
l´agricoltura sia «un tesoro italiano» che non è stato sfruttato fino in fondo.
Quindi precisa: «Anche se non dobbiamo dimenticare che l´agricoltura stessa ha
goduto di molti aiuti pubblici». Eppure l´agricoltura italiana continua a
perdere posti di lavoro. Dobbiamo preoccuparci? «Il fatto che in un´economia
matura come quella italiana il settore agricolo perda occupazione è un fatto
fisiologico. Il problema è un altro». E cioè? «In Italia l´abbandono
dell´agricoltura è avvenuto in un lasso di tempo brevissimo, diciamo in una
quindicina d´anni. In un paese come la Francia, invece, il fenomeno è stato
molto più graduale: ci sono voluti circa 80 anni. E questo ha creato tutta una
serie di squilibri, anche di tipo demografico». Lei si riferisce al fatto che
gli agricoltori giovani, quelli che hanno meno di 35 anni sono pochi? «Questo è
un fenomeno patologico. Quando gli agricoltori invecchiano e in famiglia non
c´è il ricambio perché i giovani lavorano in città l´azienda muore». Insomma,
la situazione è nera. Possibile che non ci sia un elemento di ottimismo? «Per
fortuna gli agricoltori giovani ci sono e sono bravissimi. Il problema, poi,
non è solo italiano. Anche l´Europa si sta ponendo il quesito del ricambio. Ad
esempio c´è una legge che incentiva con 60 mila euro i ragazzi che vogliono
investire nel settore». Secondo lei su cosa deve puntare l´agricoltura
italiana: aziende di grande estensione o imprese più piccole molto
specializzate? «Punterei sulla seconda tipologia. Sicuramente c´è un futuro per
le aziende che puntano sulla tipicità, il biologico, il legame con il
territorio, le produzioni di grande qualità. A patto che siano gestite come
imprese».
( da "Repubblica, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
18 - Cronaca Il crollo L´esodo La studentessa La madre Il giocatore Il padre
L´immigrato, il rugbista e l´operaio cronache dal mondo in polvere Il cadavere
di una madre con i figli morti al petto, si cerca una bara per tre Le storie
Non sono crollate solo le case, le strade e i paesi. L´epicentro del terremoto
è dentro e anche i vivi non lo sono più del tutto Stanchi e in qualche modo
assenti, i sopravvissuti scendono dalla montagna verso il mare, ma non scappano
"Ero a letto e mi sembrava di sognare. Vedevo un cielo profondo e sentivo
qualcosa che mi scuoteva" "Qui sotto ci sono mio figlio, mia figlia e
mio fratello. Erano dietro mio marito, mentre correvamo tra le finestre che ci
cadevano addosso" Dario Pallotta, campione di rugby "Ho portato fuori
un uomo e una donna, e respiravano. Pensavo fosse esplosa una bomba"
"Da settimane la terra tremava sempre, quando è crollato tutto ero pronto:
ho preso mio figlio e mia moglie per mano e siamo scappati" GIAMPAOLO
VISETTI DAL NOSTRO INVIATO L´AQUILA - Non sono crollate solo le case, le strade
e i paesi. L´epicentro del terremoto è dentro e anche i vivi non lo sono più
del tutto. Adesso, stanchi e in qualche modo assenti, scendono dalla montagna
verso il mare. Non scappano, sebbene la terra continui a scuotersi e non
abbiano più un luogo dove tornare. Non è una resa: vanno via per obbedienza.
Lasciano il posto a chi deve trovare i loro morti, o le persone che dall´altra
notte non rispondono. Ma questo popolo che infine se ne va, vivo e morto,
pronto ai funerali, incarna il passo estremo di un tragico e definitivo
abbandono. E´ di nuovo buio e due colonne si sfiorano. I sopravvissuti, carichi
di borse, qualche pentola, coperte e cose da poco, guardano i soccorritori che
portano tende, bombole d´ossigeno, pale. Sembrano reduci da una guerra lunga.
Li portano negli alberghi della costa e nessuno parla. Chi non è rimasto
imprigionato tra le mura di una vita, osserva in un certo modo le ruspe che tra
qualche ora faranno il loro lavoro nel paese, spostando chi non si trova. Gli
occhi tradiscono una riconoscenza, ma velata di terrore. «Tutto distrutto»,
dicono quelli che se ne vanno. Ed è chiaro: pensano ai figli, ai genitori, agli
amici, ma anche a se stessi, alla propria vita. Attorno a L´Aquila la notte è
fredda e l´aria è intrisa di gas. Nei paesi, che sembrano storti e prossimi a
crollare ancora, la polvere e le macerie impediscono di riconoscere le vie
allagate dall´acqua esplosa dalle tubature. [L´anziana che non vuole salvarsi]
E´ per questo che Maria De Paolis, 79 anni, vaga da ore senza riuscire trovare
i resti della sua casa di Tempera, dove non c´è più qualcuno. Non è salita sul
minibus che l´avrebbe portata alla tendopoli nel campo sportivo. «Sono troppo
vecchia - dice - per volermi salvare. Prima che mi ricostruiscano una casa di
muro, non ci sarò più. Respiro ancora, ma niente altro». Il «senso» del
terremoto inizia a lasciarsi intuire adesso, mentre le televisioni hanno
bisogno di fornire i suoi numeri. A dominare, il caso, cieco e spietato nel
selezionare i condannati dagli esclusi. «Qui sotto - dice a Onna Consuelo De
Angelis - ci sono mio figlio, mia figlia e mio fratello. Erano dietro mio
marito, mentre correvamo tra le finestre che ci cadevano addosso. Non li ho più
visti». Indica una montagna di calcinacci illuminati dalle fotocellule dei
pompieri ed è come se aspettasse di vedere uscire i suoi cari da un momento
all´altro, pronti per andare a cena. Perché è vero che il terremoto ha tagliato
il tempo di una terra. Ma ha pure allacciato una grande attesa, e sprigionato
una forza misteriosa: aspettare, sperare, continuare a cercare senza lasciarsi
scoraggiare e credendo che sia ancora possibile, trovare vivi. [Il campione
angelo e quello disperso] Per questo Dario Pallotta, 23 anni, campione del
rugby, appena ha capito di essere tra i salvati si è ributtato nel regno dei
perduti. «Ho portato fuori un uomo e una donna - dice a l´Aquila - e
respiravano. Non so chi siano e dove sono adesso. Pensavo fosse esplosa una
bomba. Questa notte il centro della città era scomparso in una nuvola,
inghiottito. E´ chiaro che chi ha i muscoli faccia ora i lavoro pesanti». In
ospedale, assieme alla moglie infermiera, lavora anche l´ex ct della nazionale,
Massimo Mascioletti. Non rivela un segreto: Dario, da venti ore, cerca tra le
macerie Lorenzo Sebastiani, pilone dell´Aquila rugby, amico unico che non si
trova. L´incubo, si capisce un poco alla volta, non è prigioniero di una cifra,
03.32, ma polverizzato nelle storie nuove che da quell´istante sono iniziate.
«Da settimane - dice Fabiano a Paganica - vivevamo nel terrore. La terra
tremava sempre e chiedevamo di poter dormire nel campo sportivo. Alle 22.30,
alla prima scossa più violenta, mi sono piantato davanti al computer per vedere
la potenza. Ho deciso di non dormire. Così, quando è venuto giù tutto, ero
pronto: ho preso mio figlio in braccio e mia moglie per mano e siamo corsi via,
mentre gli armadi piovevano sul pavimento che si apriva. Quando siamo stati
all´aperto, non c´era nessuno e non è perché siamo stati gli unici a correre
giù per le scale». [Salvo in pigiama] Ricorre, questa sensazione di deserto e
di silenzio in un mondo che crollava. Per ore, fino all´alba di ieri, la gente
si è scoperta sola, al buio. «Scavalcavo montagne di roba - dice a Massa Angelo
Perfetto - i telefoni erano saltati, qualcuno lontano chiamava. Ero in pigiama,
scalzo: a un certo punto ho messo un piede su una testa». Solo una famiglia su
dieci, attorno al capoluogo, è stata risparmiata. Con la colpa ingiusta dei
sopravvissuti, pensano adesso a cosa mangiare, al freddo che torna e alla
grandine, agli anni da passare nei contanier, o da emigrati. I paesi sono
paralizzati dalla paura delle scosse che si rincorrono, ma anche da una rabbia
sorda e forte come il dolore. [In camper prima del disastro] «Alle 22.40 - dice
a L´Aquila Alessandro Salvatori - ho detto a miei che questa volta avremmo
dormito in camper. Non voleva alzarsi dal letto nessuno. Ho spinto mia moglie e
i due bambini, di 8 anni e pochi mesi, fino nel cortile. Dal finestrino, alla luce
di una pila, abbiamo visto il palazzo crollarci davanti. Tutti, in Abruzzo,
sapevamo che prima o poi sarebbe finita così». Dubbi esplosivi. «La zona dell´Aquilano - dice Patrizio Signanini, docente di geofisica all´università di
Chieti - è segnata in categoria uno nelle mappe sismiche. Per la Regione, è
urbanisticamente nel livello due, che non impone costruzioni speciali. Passata
l´emergenza, qualcuno dovrà spiegare certe scelte della politica».
[Mamma e bimbi, morti abbracciati] Non che la gente ne voglia sapere, adesso. A
Onna, che davvero sembra non ci sia più, portano via i corpi distesi sopra
scale in legno a pioli, una mamma, con i due bambini ancora stretti al corpo, è
distesa sotto un salice alle porte di Paganica. Non li hanno voluti dividere e
un uomo, senza alzare la voce, chiede se esiste una bara per tre. Qui ormai
hanno portato via i cani da ricerca. Significa che sotto ci sono solo cadaveri,
ma gli abitanti li definiscono «quelli che ancora non sono tornati nelle case».
Tra questi, a Castelnuovo, c´è anche Marta, 23 anni, che avrebbe partorito dopo
Pasqua. Viveva nella casa vicina a quella di Annalisa Angelini, 28 anni, che
alle 19.30 di domenica, nell´ospedale dell´Aquila, ha fatto nascere Giorgia,
con un parto cesareo. [In fuga con la flebo] «Vedevo i letti tremare - dice - e
mia mamma che faceva una faccia strana. Ho preso la flebo, mia figlia, e ho
fatto la corsia di volata. I punti tiravano e la piccola iniziava a poppare.
Eravamo nel parcheggio, quando l´ala della maternità è venuta giù». Non è che
le vicende dei risparmiati siano più degne di quelle dei colpiti. Il papà di
Roio Coggio, Andrea Speziali, trovato morto carponi, per salvare la moglie e il
figlio di 4 anni, vivi e muti sotto di lui, apre un universo. Come la mamma di
Torninparte, G. B., caduta sotto il soffitto della stanza dove era tornata per
prendere il terzo figlio che dormiva. Purtroppo, solo i vivi possono raccontare
e forse lo fanno per tutti, per spiegare quanto è sottile il confine inciso dal
destino. «Ero a letto da poco - dice V. L, 20 anni studentessa d´arte a
L´Aquila - e mi sembrava di sognare. Vedevo un cielo profondo e sentivo
qualcosa che mi scuoteva. Ho provato ad accendere la luce e ho capito. Sono
stata mezz´ora sotto il tavolo. In macchina ho visto che ero ancora in pigiama,
che non c´erano con me le mie compagne di università.
Correvo, verso Termoli, e attorno vedevo tremare anche gli alberi». [Il
miracolo di Aziz] Fabiano, 30 anni, invece non si è mosso da Tempera. Dodici
ore dopo ha ancora la testa infilata nel suo casco da motociclista. Ha tirato
fuori 11 corpi, sei morti e cinque vivi. «Per quattro ore - dice - qui non si è
visto nessuno. Chiamavo, sentivo gridare, qualcuno che chiedeva aiuto, sempre
più piano. Ho perso almeno dieci voci, di gente che conosco. Due mi
supplicavano, per nome. Ho tirato via mattoni, pezzi di muro, lavandini, ma ero
solo e capivo di non arrivare in tempo. Una ragazza mi ha chiesto di dirle
almeno se avevo incontrato, qui fuori, il suo fratellino». Non prosegue e non
serve. Come è inutile chiedere di più, sul «miracolo di Aziz». Nei paesi della
montagna abruzzese, svuotati di giovani, gli immigrati sono migliaia. Molti
luoghi, molte greggi, affidano agli extracomunitari il loro destino. Una grazia
contraccambiata l´altra notte. Il macedone Aziz, con la moglie, sei ore prima
del boato è partito da Castelnuovo per la Germania, chiamato dalla figlia che
gli ha donato una nipotina. Ha lasciato altri tre macedoni, un pastore e due
muratori, che non rivedrà. «Dove sono» - chiede al telefono - e si mette in
auto per venire a cercarli di persona. Sono quasi le 23 e nelle tendopoli, che
solo ora iniziano a sorgere, la notte della vita e della morte, che è già
storia indelebile dell´Abruzzo, si racconta tra gli oltre 50 mila sfollati. [L´applauso
per Francesca ] I più vecchi sono seduti, o distesi, nelle tende, e chiedono
perché non è toccato a loro. Francesca, due ore fa, ha strappato l´unico
sorriso. Quando è iniziato a piovere, l´hanno tirata fuori da una palazzina di
quattro piani, ridotta in una piramide di sabbia. Qui al campo l´hanno sentito
alla radio e una vecchia ha iniziato a battere le mani. L´hanno sentita, e
nell´ospedale militare in piazza Duomo, a L´Aquila, è scoppiato un applauso. E´
passato un istante di sospesa felicità, anche tra chi passava tra i letti
diretto in realtà a cercare qualcuno nell´obitorio. «Quanti sono i morti»?,
chiede Pietro De Paolis. Lo hanno visto tutti, salvo dopo ore, in lacrime, in
mezzo a via XX Settembre, in mutande. Fa questa domanda e nessuno gli risponde.
«A Onna - dice una vecchia che per sei ore non si è voluta alzare dalla sedia
portata in cantina - siamo rimasti uno su otto». Vuole dire che i numeri del
terremoto si danno dopo molto, molto, molto tempo. E non sono mai veri. SEGUE A
PAGINA 6
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina
3 - Livorno A proposito di legalità, in questi giorni la magistratura livornese
ha chiuso un'indagine ... «Se vinco farò il sindaco, se perdo sarò il capo
dell'opposizione compatibilmente coi miei impegni di lavoro. Basta con le nuove
costruzioni in città» A proposito di legalità, in questi giorni la magistratura
livornese ha chiuso un'indagine sulla gestione della Porto di Livorno 2000. Il
principale indagato era sostenuto dal centrodestra per la corsa all'Autorità
portuale. Che cosa ne pensa? «Il principale indagato è stato sostenuto dal
centrodestra e nominato dal centrosinistra. Penso che sia una vicenda senza
coloritura politica, i reati ipotizzati appartengono alla sfera che non rientra
né nella politica, né direi nella razionalità. Se fossero veri, sfuggirebbero a
qualsiasi condizione logica. Quella società, in realtà, ha svolto un'unica
funzione, di salvadanaio: sbarcavano i passeggeri, e via un fiorino... Ma la
Camera di Commercio e l'Autorità portuale che hanno costituito questa società,
non hanno mai chiesto conto di quello che succedeva? A me che Lenzi sia di
centrodestra non interessa, il fatto che sia stata fatta una nomina sbagliata
magari da parte di Matteoli non comporta che a quella nomina sia imputabile il
comportamento di Lenzi. Non c'entra nulla con la politica». Restiamo in porto:
l'Authority scade fra un anno e mezzo. Ha in mente un cambio? «Certamente
proporrò un ricambio. Anche del presidente Piccini, certo, ma prima di tutto un
ribaltamento dei metodi. Un esempio: l'Alto fondale, la banchina più preziosa,
è gestita dalla Compagnia portuali che la utilizza per il 25%. Le imprese della
Compagnia sono in deficit e perdono milioni ogni anno. Sono risorse, quelle
portuali, che invece di andare a beneficio della città la impoveriscono. Il
porto ha bisogno di liberalizzazione, ci sono le vie per togliere i monopoli.
Se sono stati rispettati i piani d'impresa, si rinnovano le concessioni,
altrimenti no: ci sono imprenditori portuali che chiedono spazi e non li
ottengono». Sul fronte del turismo, che cosa pensa del problema dei canoni
demaniali degli stabilimenti balneari? «Francamente non conosco i canoni
pagati, ma il problema degli stabilimenti balneari è che devono essere un
servizio per tutti coloro che arrivano a Livorno. Non possono chiudere i bagni,
e da maggio impedire l'accesso fino a settembre: abbiamo l'Hotel Palazzo, una
perla architettonica che può accogliere ospiti d'élite, questi non possono
entrare ai bagni Pancaldi perché tutte le cabine sono occupate per tutto
l'anno. A proposito di Hotel Palazzo, ho parlato con Bulgarella che ha chiesto
da anni le strisce pedonali davanti all'albergo. Non me le fanno, mi ha detto».
Livorno è città ricca di persone anziane. I tagli a sociale e cultura rischiano
di creare problemi... «Intanto bisogna smettere con l'antisociale. Mi spiego:
c'è disagio abitativo, però ci sono tante case popolari affittate a prezzi
modesti. Una cosa che va fatta è il censimento delle morosità, affitti che non
vengono pagati da anni e anni. Se queste persone non hanno i soldi per pagare,
il Comune troverà la formula per pagare al posto dei cittadini, ma non ci può
essere tolleranza verso l'illegalità». Ma dove trovare le risorse per il
sociale? «Dove vengono sprecati, a cominciare dalle partecipate del Comune. Capisco
che ci si ribelli alla privatizzazione, però a Livorno sono fonte di spesa e
altrove danno reddito. Se l'Asa perde milioni ogni anno e deve essere
rifinanziata, la si riqualifica rapidamente sostituendo la gestione che non ha
funzionato e la si mette sul mercato. La Spil aveva una funzione tipo Gepi,
l'ha persa completamente. Adesso fa compravendite di terreno: compra e dà il
comodato di terreni. Basta, non deve esistere. Gli amministratori, le
Circoscrizioni servono a qualcosa o servono a pagare i presidenti? Basta: tutti
gli sprechi della città vanno liquidati e i soldi vanno messi a disposizione
dei livornesi oggi ci sono troppi soldi a disposizione del sottogoverno
cittadino». Il traffico, la mobilità: che cosa propone? «La situazione è
pazzesca. Domenica ho cercato un parcheggio, sono andato in piazza Benamozegh,
era chiuso però ci si può entrare lo stesso dal divieto di accesso. Non va
bene, non si può abituare i cittadini a fare qualunque cosa. Hanno fatto lo
scempio dell'Odeon: adesso il parcheggio va fatto. Sotto il Mercato centrale
c'era la possibilità di fare un parcheggio e non è stato fatto. Il centro deve
avere i parcheggi e le automobili devono avere zone in cui non entrano e altre
in cui entrano: vietare tutto non ha senso. Poi vanno riqualificate le piazze
della città: bisogna fare Livorno bella com'era, tornare alla bellezza del
passato e proiettarla al futuro. Lamberti le cose le ha fatte ma non c'era una
idea guida, Cosimi le cose non le ha fatte e tantomeno ha idee guida». Ma
insomma, non salva proprio niente della città? «I livornesi secondo me
funzionano. Non dico che è tutto negativo: Livorno piace, è una bella città che
si è convinta di essere brutta. Non dico che Livorno ha bisogno della
rivoluzione giacobina: al contrario, delle cose che sono state fatte, alcune
vanno bene, altre sono state fatte senza una idea guida. Bisogna riprendere
tutto ciò che è stato fatto in passato renderlo funzionale a questa idea. Non
voglio abbattere l'Ipercoop o la Porta a Terra: voglio, ad esempio, che ci sia
concorrenza commerciale a Livorno. Quindi Esselunga, a cui è stato impedito di
andare dove voleva, deve poter esistere. In tutti i paesi del mondo esistono
numerosi centri commerciali». E i commercianti? «I commercianti saranno
contenti se i croceristi avranno la possibilità di vivere e incontrare una
città bella e accogliente. Esiste un commercio di qualità di prossimità che
sicuramente non può essere superato dai centri commerciali. E comunque più
impresa crea più ricchezza per tutti a livello globale e locale». Lo sviluppo
urbanistico della città lei come lo vede? «Se vogliamo riqualificare Livorno
nel centro non dobbiamo costruire nuovi appartementi: sicuramente non in
Venezia che ne ha a sufficienza. Quindi, no al Luogo Pio. Fremura al Nuovo centro
ha la possibilità di costruire appartamenti: decida lui. Ho letto le
contestazioni di Lamberti, credo che qualche ragione ce l'abbia per la
sbrigatività dell'accordo. Livorno ha perso circa 13mila abitanti nel corso
degli ultimi anni: mi pare che non ci sia bisogno di nuove case. Il Comune non
chiederà di costruire nuove case se sarà governato da me. Se poi gli
imprenditori hanno il diritto di costruirle e decidono di farlo, il Comune non
si opporrà ai diritti individuali». Lei dice che i livornesi funzionano. Ma ne
è proprio sicuro? Non ha l'impressione che anche loro abbiano perso coscienza
collettiva e senso civico? «Le abitudini si cambiano attraverso un'alternativa,
sono stati abituati altri a pensare per i cittadini livornesi. I commercianti
sono sopravvissuti tutto sommato in modo decoroso, mantenendo la città che non
è quella dei nostri sogni ma comunque attraente: vuol dire che i livornesi
qualità ne hanno di certo, poi le esprimono fuori Livorno. Fuggono dalla città:
non capisco come non ci sia preoccupazione per la
dispersione scolastica che è altissima, per la fuga dei cervelli livornesi». Ha parlato di vocazione turistica, ma l'industria?
«Se l'industria sta perdendo colpi è un problema che verrà risolto attraverso
la costruzione di splendidi Suv che faranno concorrenza a Volksvagen e Bmw con
denaro garantito dal Comune? Ripeto: è un problema di metodo. Molti
degli imprenditori che si sono affacciati sono stati respinti. Non c'è voglia
di accettare la novità a Livorno: non da parte dei livornesi, ma
dell'amministrazione comunale. Livorno ha risorse turistiche e industriali e
sono state tutte e due sacrificate a una concezione gerarchica del potere». Per
concludere: la sua storia di radicale ritiene che le creerà problemi con
l'elettorato cattolico? «Io sono un radicale liberale, la concezione liberale è
la libertà massima di espressione. Non vedo che problema possano avere i
cattolici con un sindaco che la pensa diversamente su alcuni temi dalla Chiesa:
i cattolici la pensano diversamente dalla Chiesa sugli stessi temi... Per le
organizzazioni cattoliche non c'è nessun problema: verranno valorizzate quelle
che sono state messe in castigo, se ce ne sono. Io sono un liberale che ha per
maestro filosofico Dario Antiresi che è un grande esponente della cultura
cattolica italiana ed è anche un liberale». CANONI BALNEARI Non conosco i
canoni pagati, ma il problema degli stabilimenti balneari è che devono essere
un servizio per tutti coloro che arrivano a Livorno. LAMBERTI E COSIMI Lamberti
ha fatto molto ma senza un progetto. Cosimi non ha fatto niente e non ha un
progetto.
( da "Provincia Pavese, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
IL
PROGETTO FULBRIGHT Università, borse di studio per volare negli Stati Uniti
PAVIA. Una cinquantina di studenti e dottorandi dell'università
di Pavia sono accorsi in aula Scarpa per saperne di più sulle borse di studio
Fulbright con la voglia di volare negli Stati Uniti. Gran parte dei bandi sono
scaduti tra gennaio e febbraio, ma restano ancora delle possibilità. Da
afferare al volo, come ha spiegato il professor Mario Stefanelli, Fulbright
1982. Mario Cazzola, prorettore alle relazioni internazionali ha introdotto i
rappresentanti della Commissione per gli scambi culturali fra l'Italia e gli
Stati Uniti e del consolato americano a Milano. Tiffany Murphy ha dato qualche
consiglio per gli aspiranti cervelli in fuga (che secondo il contratto della Fulbright, dopo il
periodo all'estero devono stare in Italia almeno due anni). Primo consiglio:
pensare a cosa si vuole studiare, e non alla destinazione. Poi occorre capire
dove si trovano i migliori professori nella disciplina scelta, e in questo serve un docente italiano
buon consigliere. E infine, iniziare almeno sei mesi prima la trafila per
accedere alle selezioni della Fulbright, durissime. Ma che proprio per questo
scoraggiano la maggior parte degli studenti. Il programma Fulbright assegna 130
borse di studio ogni anno per un periodo di studio o ricerca negli
Stati Uniti sotto l'egida del motto «Linking minds across cultures».
Nato nel 1946 da un'idea del Senatore Fulbright per favorire il processo di
pace attraverso lo scambio di cultura tra gli Stati Uniti e le altre nazioni,
permette di partire a studenti e ricercatori di tutte
le discipline, anche se una particolare enfasi è data a quelle scientifiche.
Nel
( da "Provincia Pavese, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Le
medie mostrano Galileo San Genesio, i ragazzi collaborano con l'università SAN GENESIO. Un contributo alla mostra di Galileo Galilei,
organizzata dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pavia, arriva da
alunni e docenti della scuola media di San Genesio. Il Sistema museale
dell'Ateneo chiede la collaborazione della scuola secondaria di primo grado e i
ragazzi rispondono con entusiasmo organizzando un percorso fotografico.
Un contributo prezioso degli alunni delle tre sezioni aiutati dai loro
insegnanti di scienze. Fotografie e 34 cartelloni, divisi in tre sezioni, e un
unico filo conduttore: Galileo Galilei e le sue invenzioni. «Sull orme di
Galileo: un percorso didattico», è il titolo dell'esposizione che si può
visitare, gratuitamente, negli stessi orari della mostra «Dalla terra al
cielo», in una sala attigua, sempre nel centro polifunzionale di San Genesio.
«E' un percorso didattico che ogni anno gli insegnanti propongono ai ragazzi -
spiega Lucia Marini, docente di scienze - realizziamo laboratori
dove i nostri alunni sono accompagnati in sperimentazioni che si sono potute
perfettamente affiancare alla mostra su Galileo». L'esposizione si divide in
tre sezioni. La prima riguarda Galileo e il metodo sperimentale, svolto a
scuola per favorire l'acquisizione di leggi nel campo della chimica e della
fisica. La seconda sezione riguarda Galileo Galilei e il microscopio usato per
osservare organismi animali e vegetali e per comprenderne meglio la struttura.
«Utilizziamo il microscopio di Galileo - spiega l'insegnante - per sviluppare
nei ragazzi la capacità di osservazione e abituarli ad una certa manualità. Poi
si servono del microscopio digitale per fare foto che vengono discusse in
classe. Il lavoro individuale diventa patrimonio di tutti». Galileo e il
cannocchiale è la terza parte della mostra. «E' evidente un lavoro didattico
impegnativo che i nostri insegnanti fanno per accompagnare i ragazzi nel loro
percorso di crescita - spiega l'assessore ai lavori pubblici Angelo Ciocca -.
E' importante anche la sinergia tra l'università e le
nostre scuole». (st.pr.)
( da "Italia Oggi" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Primo Piano data: 07/04/2009 - pag: 4 autore: di Mauro Romano Il sisma
in Abruzzo innesca una gara di solidarietà per portare i primi aiuti Insieme
imprese e professionisti per l'emergenza terremoto Professionisti e imprese si
mobilitano in un'autentica gara di solidarietà per venire incontro alle
popolazioni coinvolte nel terribile terremoto che ha messo in ginocchio
l'Abruzzo. Nessuno si tira indietro di fronte alla tragedia che è costata la
vita a più di 150 persone, almeno sulla base di stime ancora provvisorie. Gli
ordini professionali, in collaborazione con ItaliaOggi, scendono in campo
attraverso il Cup (il comitato unitario delle professioni), manifestando la
loro più totale solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e
promuovendo una raccolta fondi (vedi la scheda nell'altra pagina). Ma si
attivano anche i singoli ordini dei professionisti, ognuno come può. In prima
fila ci sono la Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e
odontoiatri), la Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani), la Fnovi
(ordini veterinari), la Fnco (collegi ostetriche), l'Ipasvi (collegi
infermieri) e la Fnctsrm (tecnici sanitari di radiologia medica), che in un
comunicato congiunto hanno annunciato una serie di raccomandazioni ai loro
diversi enti territoriali «al fine di promuovere iniziative di concreta
solidarietà, comunque da coordinare con le competenti autorità della protezione
civile». Insieme a loro si è mosso anche il Cnop, il Consiglio nazionale dell'ordine
psicologi. In particolare, hanno fatto sapere ieri, «gli esperti in psicologia
dei disastri sono già mobilitati per organizzare i soccorsi ai traumatizzati
psichici». In più l'ordine ha lanciato un appello a tutti gli psicologi
volontari che volessero dare la loro disponibilità a contattare il Consiglio
nazionale al numero 06/44292351 o al numero 340/5129401. L'Ungdcec, l'Unione
nazionale dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, ha aperto un
conto corrente bancario «destinato ad accogliere il contributo che ciascuno di
noi vorrà offrire per fronteggiare la grandissima richiesta di intervento e di
aiuto». Le coordinate bancarie sono le seguenti: Banca Intesa Sanpaolo-filiale
9448, via Faà di Bruno, 34-00195 Roma, intestato a Ungdcec-Fondi pro
terremotati Abruzzo, Iban: IT 90 C030 6903 3011 0000 0001 969. Solidarietà è
stata espressa anche dal Cup della provincia di Torino, che ha annunciato di
aver preso contatto con i colleghi abruzzesi e di aver programmato una
sottoscrizione di risorse per venire incontro a chi è stato danneggiato
dall'evento sismico. Gli architetti, dal canto loro, si dicono «vicini alla
popolazione abruzzese che è stata colpita dalla tragedia del terremoto». Il
Consiglio nazionale degli architetti, in più, ha lanciato un allarme invitando
il governo a far sì che il piano casa annunciato nei giorni scorsi venga
utilizzato anche per «un'urgente messa in sicurezza di ampie parti delle nostre
città e dei nostri paesi». Mobilitazione totale anche dal mondo delle imprese. La
Cna, Confederazione nazionale dell'artigianato, ha comunicato ieri l'intenzione
di «offrire un sostegno tangibile alle imprese duramente colpite dall'immane
catastrofe e di contribuire al ripristino di tutte le attività artigianali e
imprenditoriali, soprattutto nell'ottica di consentite un recupero della
funzionalità alle strutture pubbliche e private più interessate dalla calamità
e di far sentire alla popolazione e alle imprese l'abbraccio e l'affetto di
tutta la confederazione». In questa direzione la Cna sta predisponendo proprio
in queste ore l'apertura di un conto corrente «al quale tutto il sistema
confederale potrà contribuire a sostegno dei cittadini delle province
dell'Aquila e al sistema produttivo». Ha già stanziato un milione di euro, poi,
la Camera di commercio di Milano, allo scopo di «contribuire a ricostruire le
imprese distrutte dal terremoto». «Siamo vicini al dolore immenso delle
popolazioni delle zone investite dal sisma», ha detto il presidente, Carlo
Sangalli, «e abbiamo deciso di intervenire immediatamente con un primo aiuto a
sostegno delle imprese distrutte, per aiutare il ritorno alla normalità. Oggi
(ieri, ndr) è una giornata che ha sconvolto il nostro paese, ma resta una
speranza che parte dalla grande e concreta solidarietà che sta nascendo intorno
a questo dramma».Iniziative importanti vengono anche dal mondo universitario.
La Crui, Conferenza dei rettori, ha espresso «profondo cordoglio e viva
partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che ha colpito la provincia
dell'Aquila». In tal senso, «quale contributo specifico alle emergenze
immediate e agli interventi futuri», la Crui ha istituito il fondo «Università emergenza terremoto», facendo un appello agli atenei e
al personale docente e tecnico-amministrativo «perché partecipino a una raccolta di
risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'università dell'Aquila». I dettagli del conto corrente su cui versare il
proprio contributo verranno tempestivamente comunicati sul sito www.crui.it.Insomma,
in un momento del genere, come è giusto che sia, nessuno rimane a guardare. E
per un giorno anche nel parlamento si è vissuto un momento in cui tutti si sono
stretti, senza differenze di sorta, intorno ai colpiti dal dramma del terremoto.
Nei prossimi giorni, verranno rese note tutte le altre iniziative.
( da "Giorno, Il (Brianza)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
24
ORE BRIANZA pag. 11 Ruolo delle religioni tra Chiesa e Stato MONZA MONZA I
RAPPORTI tra la Chiesa e lo Stato, la laicità, il ruolo pubblico delle
religioni. Sono i temi di cui si discuterà questa sera alle 21 al Teatro
Binario 7 di via Turati nell'incontro dal titolo «A Cesare quel che è di Cesare
- Evangelo ed etica civile». A parlarne sarà Roberto Osculati, docente di storia del cristianesimo all'Università degli Studi di
Catania: originario di Monza, Osculati è esperto di filosofia e teologia.
L'iniziativa fa parte della rassegna «Dai nostri inviati», che proseguirà poi
martedì 21 con il giornalista del Messaggero Fabio Isman e un dibattito sulla
situazione del patrimonio artistico dell'Italia.
( da "Provincia Pavese, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Comune: «Interverremo sui proprietari per far restaurare l'edificio» Casa
Mastronardi sarà salvata Al via il 21 aprile le iniziative per i 30 anni dalla
morte dello scrittore DENIS ARTIOLI VIGEVANO. La casa natale di Lucio
Mastronardi, in via San Francesco, sarà recuperata. Lo ha affermato ieri il
presidente dell'Istituzione cultura, Antonio Prati, durante la presentazione
delle iniziative ideate per il 30esimo anniversario della morte del grande
scrittore vigevanese. «L'immobile è di un privato - evidenzia Prati - ma sono
sempre più numerose le segnalazioni di persone che ci chiedono di intervenire
per dare all'abitazione una sistemazione degna del personaggio che vi è nato.
Recentemente, anche l'attore Leo Gullotta ha espresso all'amministrazione lo
stesso invito. Mi impegno personalmente ad intervenire sulla proprietà,
affinché sistemi la casa, altrimenti agiremo noi d'imperio addebitando alla
proprietà le spese dell'intervento». Una targa, sul vecchio edificio, ricorda
la nascita di Mastronardi, il 28 giugno 1930. La biblioteca è intitolata a lui.
Ma la città si sente in debito e anche per questa ragione, tra il 21 aprile e
il 10 maggio, l'anniversario della morte verrà celebrato con una serie di
iniziative poste sotto il titolo: «La città e il suo scrittore. 1979-2009:
Vigevano ricorda Lucio Mastronardi». Il 21 aprile, alle 21, alla multisala di
Parona, sarà proiettato il film «Il maestro di Vigevano» (ingresso gratuito).
Appuntamento centrale sarà la tavola rotonda del 22 aprile, alle 21, nella Sala dell'Affresco del Castello, con Maria Antonietta
Grignani, docente dell'Università di Pavia, che interverrà sul tema: «Due
rimozioni: Mastronardi e Bianciardi», entrambi «trascurati dall'editoria dopo
la morte e, in certo modo, in attesa che il canone della scuola e delle
antologie li prenda in considerazione». Interverranno Mauro Novelli
(Università degli studi di Milano) e Guido Conti (scrittore). Durante la
serata, l'assessore Antonio Prati intervisterà Maria Mastronardi, figlia dello
scrittore, che fornirà «un ritratto intimo e inedito del Mastronardi padre
prima che scrittore, attraverso i suoi ricordi e i racconti familiari». Maria
Rosa Santiloni, segretario generale della Fondazione Ippolito Nievo di Roma,
interverrà sul tema: «I parchi letterari e gli scrittori: una proposta per
Vigevano». Modererà Bianca Garavelli, scrittrice vigevanese e ricercatrice
dell'Università Cattolica. Il 26 aprile, alle 18.30 con partenza dal teatro
Cagnoni, la passeggiata letteraria attraverso i luoghi dei romanzi di
Mastronardi, a cura di Luca Malavasi: reciterà l'attrice Ivana Monti. Dal 30
aprile al 10 maggio, nella Sala dell'Affresco, la mostra del pittore Cesare
Giardini dedicata a Mastronardi. Dal 21 al 24 aprile, al Museo della vita
quotidiana (palazzo Roncalli): «Mastronardi per i piccoli», incontri e letture
da «Il calzolaio di Vigevano», organizzati dalla biblioteca dei ragazzi
«Cordone». d.artioli@laprovinciapavese.it
( da "Tirreno, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
22 - Spettacolo Il Corridoio Vasariano cambia volto La struttura sarà messa in
sicurezza Nuova illuminazione per il percorso Chiuso fino alla fine dei lavori
Saranno spostati i 1600 autoritratti raccolti dai tempi di Leopoldo de 'Medici
MILLY MOSTARDINI FIRENZE. è stata presentata ieri, presso gli Uffizi, una proposta di sinergia pubblica-privata per un progetto di lavori di adeguamento impiantistico e
funzionale del famoso Corridoio Vasariano: quel percorso aereo pedonale, che
collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando sopra l'Arno e il Ponte
Vecchio. Lo aveva costruito in pochi mesi nel 1565 Giorgio Vasari, architetto,
su ordine di Cosimo de' Medici, per il quale già stava costruendo gli Uffizi,
oggi museo. Nella partnership il pubblico è rappresentato dalla soprintendente
ai Beni architettonici e paesaggistici di Firenze, Prato, Pistoia, Paola
Grifoni, e da quella al Polo museale fiorentino, Cristina Acidini. Da Roma
arriva il sottosegretario ai Beni culturali, onorevole Francesco Giro, e il
direttore generale del Ministero, Roberto Cecchi, entrambi in rappresentanza
del ministro Sandro Bondi. Per la parte privata c'è
Nicola Misuraca, presidente della Società Ser.Com, che dal 1977 opera nel
settore della comunicazione visiva esterna. La Società, con l'autorizzazione
del Comune, ha già realizzato campagne pubblicitarie outdoor ed ora si impegna,
con l'avvallo di ministero e soprintendenze, a reperire 5 milioni di euro da
sponsor privati per realizzare i lavori necessari al Corridoio. Quali lavori?
Un'illuminazione adeguata del percorso, la messa in sicurezza e la verifica
della prevenzione contro incendi, eventi sismici, manomissioni, impianti di cui
è privo l'antico Corridoio, una uscita a metà percorso, la climatizzazione, e
quant'altro. Sotto la vigilanza delle soprintendenze, la Ser,Com curerà le fasi
di appalto e realizzazione dei lavori, scegliendo le ditte qualificate. I lavori,
a somma raccolta, dureranno tre anni, nel frattempo il Corridoio dovrà esser
chiuso, le opere riparate altrove. Di quali opere si tratta? I circa 1600
autoritratti, ora appesi alle pareti del Corridoio per 800 metri, che
cominciarono ad esservi raccolti dal cardinale Leopoldo de' Medici dai primi
del Seicento. L'onorevole Giro dice che bisogna credere di più nei privati, che
la cultura è un fattore di vantaggio per l'economia italiana, per la
competizione nel mondo globale. Valuta una politica culturale miope quella che
pensa di non aver bisogno dei privati, che il prodotto culturale Firenze va
reso più appetibile, aprendoci a più turismo. Misuraca, che ha già installato
un primo maxischermo sul cantiere dei Nuovi Uffizi, dice che se il loro core business
è la ricerca di inserzionisti, questo progetto sul Corridoio è un fatto però di
social merketing di risonanza internazionale. La polemica che già serpeggia,
tra chi vuole che il Corridoio sia solo un percorso, e chi vorrebbe mantenere
la piena galleria di autoritratti, viene vista come il solito problema di
guelfi e ghibellini. Dopo il referendum dell'Ottocento per spostare il David di
Michelangelo al chiuso, e quello sulla ricostruzione del Ponte a Santa Trinita
dopo la guerra, si potrebbe fare un referendum cittadino sugli autoritratti del
Corridoio.
( da "Nazione, La (Siena)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO pag. 3 Ateneo, sospeso il pagamento dei posteggi Lettera al rettore
VERRA' sospeso il pagamento dei permessi di accesso ai
posteggi dell'Università. Per un mese, forse due: il periodo necessario per
risolvere i problemi applicativi del Regolamento che nei giorni scorsi aveva
causato la levata di scudi dei tecnici e dei docenti che lavorano nel polo
biologico di San Miniato. Questa la decisione cui è giunto l'Osservatorio sui
parcheggi, riunitosi ieri per la prima volta. C'erano tutti i sindacati,
il direttore amministrativo ha mandato la responsabile del settore: adesso a
lui spetterà l'ultima parola, anche alla luce delle tante e-mail giunte per
segnalare i variegati disagi di chi lavora nelle varie sedi di Ateneo,
raggruppate per tipologia. Non è passata l'idea di fare un questionario sulla
mobilità per capire le esigenze dei dipendenti, mentre si è riaffermata la
bontà dell'impianto del Regolamento. In attesa della prossima riunione un
gruppo di docenti, personale tecnico amministrativo e lavoratori non
strutturati di San Miniato ha scritto al rettore, al direttore amministrativo,
al cda e al Senato, al presidente del collegio dei direttori di dipartimento
lamentando carenza di mezzi pubblici, mancanza di parcheggi liberi nelle zone
limitrofe, insufficienza dei servizi di ristorazione convenzionati. Alla luce
di ciò l'impiego del mezzo proprio non è per noi una scelta di comodo ma una
reale necessità. Altre Università italiane sostengono chiedendo l'abrogazione
del regolamento relativo ai permessi di accesso hanno il mobility manager.
La.Valde.
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
PIETRASANTA
pag. 20 INVOGLIARE sempre di più il project financing, il
partenariato pubblico-priv... INVOGLIARE sempre di più il project financing, il
partenariato pubblico-privato e la trattativa privata anche per
appalti superiori a 500mila euro. Sono alcune proposte contro la crisi dei
costruttori avanzate da Stefano Varia, presidente di Ance Lucca e Ance Toscana,
in un recente incontro con le amministrazioni comunali di Pietrasanta e Lucca.
I problemi e le necessità dei costruttori edili hanno caratterizzato infatti il
lungo confronto tra l'associazione e i sindaci. Tra i possibili rimedi a questo
periodo di difficoltà è stata indicata ad esempio una ripresa da attuare «con
lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente
cantierabili spiega Varia oltre a ricorrere a forme più snelle di affidamento
dei lavori, in modo da ridare ossigeno al comparto. Ai sindaci abbiamo poi
ribadito la necessità di utilizzare, quando è possibile, la trattativa privata, ora consentita per appalti fino a 500mila euro, di
scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente
più vantaggiosa e valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il
project financing». I sindaci, dal canto loro, hanno dato piena disponibilità,
manifestando tutto il loro interesse affinché sia rimesso in moto «un settore
che è un volano per l'intera economia».
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
GROSSETO pag. 5 Una ricerca per un'«Educazione scientifica» PROVINCIA
PRESENTATO IL VOLUME FRUTTO DI UN LAVORO DI SEI ANNI «L'ABILITÀ a ripetere
frasi fatte, termini convenzionali, proposizioni familiari crea la presunzione
del sapere e spalma la mente di una vernice impenetrabile alle nuove idee».
Nella frase di Jhon Dewey lo spirito che guida il progetto Ricerca e scuola.
Un'esperienza lunga sei anni confluita nel volume Educazione scientifica nella
scuola secondaria superiore, presentato ieri dall'assessore all'Istruzione Anna
Nativi, dal dirigente del Polo liceale Aldi Tommaso Imperio, dalla ricercatrice
Monia Renzi e dalla docente Barbara
Pasti. Al progetto hanno preso parte sette Istituti superiori del territorio
provinciale guidati dal capofila Aldi di Grosseto, l'università di
Siena, il polo universitario grossetano e importanti aziende locali. «La
Provincia spiega Nativi finanzia nelle scuole superiori attività didattico
formative per il potenziamento delle discipline scientifiche, sostenendo
una rete di collaborazioni multisettoriali su tematiche ambientali di
particolare interesse per il territorio. Il progetto Ricerca e scuola propone
un approccio didattico nuovo che coinvolge attivamente docenti e studenti, ma
anche il mondo della ricerca e del lavoro». «Per appassionare i giovani alle
scienze sottolinea Imperio bisogna tornare ai metodi di osservazione, raccolta
dati, formulazione di ipotesi. Una teoria che nasce dalla pratica servirà ai
ragazzi molto più del nozionismo». «L'intervento in classe di ricercatori
universitari, gli stage, l'uso di supporti informatici e multimediali, e la
collaborazione a ricerche universitarie aggiungono Pasti e Renzi hanno
contribuito alla formazione della mentalità scientifica dei ragazzi, una
competenza importante non solo per la scuola ma per la vita». I.B.
( da "Giorno, Il (Legnano)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA
pag. 13 Gli imprenditori sbarcano in Russia Castellanza, accordo tra l'ateneo
«Cattaneo» e quello di San Pietroburgo È UN RUOLO da protagonista quello che si
sta ritagliando il sistema produttivo varesino all'interno della missione in
Russia partita domenica e organizzata dal Governo, insieme a Confindustria, Ice
e Abi. Un'iniziativa a cui partecipa il ministro per lo sviluppo economico,
Claudio Scajola, insieme a 500 imprese italiane. Oggi è previsto l'arrivo del
premier Berlusconi. Di queste 21 sono varesine. Alla presenza delle aziende
locali si affianca quella della delegazione istituzionale varesina composta,
tra gli altri, da Michele Graglia, presidente dell'Unione Industriali; Vittorio
Gandini, direttore dell'Unione Industriali; Carlo Gallazzi, presidente del
Consorzio export-import Provex; Alberto Ribolla, past presidente dell'Unione
Industriale e attuale coordinatore del Club dei 15; Andrea Taroni, rettore
dell'Università Carlo Cattaneo-Liuc. Ma non è solo una questione di numeri e di
persone. «La parte che sta recitando il mondo produttivo e accademico
rappresentato dall'Unione Industriali spiega il direttore dell'associazione
Vittorio Gandini è direttamente proporzionale all'impegno per presidiare un
mercato tra i più promettenti al mondo». L'iniziativa di spicco è senz'altro
«PuntoRussia», una struttura operativa a Mosca, a due passi dal Cremlino,
realizzata nell'ottobre 2005 dall'Unione Industriali, con il supporto operativo
del consorzio Provex e con il sostegno economico del Gruppo Intesa Sanpaolo.
UNA TESTA DI PONTE fatta di una piattaforma logistica, uno showroom e un
ufficio a disposizione delle imprese varesine intenzionate a sbarcare o a
incrementare le proprie attività sui mercati dell'Est Europa. Un progetto cui
si affianca l'attività portata avanti proprio in queste ultime settimane dall'università Carlo Cattaneo Liuc che ha stretto da poco un
accordo quadro con luUniversità di San Pietroburgo: la St. Petersburg State
Economics and Finance University, uno dei principali atenei russi, nonché il
più importante polo di ricerca della Federazione Russa. Tra i due atenei si è
così instaurata una collaborazione sia didattica, sia di formazione manageriale
rivolta soprattutto al management impegnato in ambito sanitario. Con la previsione di intensi scambi di docenti e studenti. Ciò, a
dimostrazione del peso strategico che la Russia riveste per l'Unione
Industriali. Il programma ufficiale prevede due importanti interventi del
Sistema Varese. Il primo tenuto ieri a Mosca al World Trade Center dal
presidente dell'Unione Industriali, Michele Graglia sull'apporto delle
associazioni imprenditoriali nell'approccio al mercato russo dove sono
stati portati marchi creati appositamente come «Dolce casa italiana» e «5
Stelle», Il secondo sarà quello che il rettore dell'università
Carlo Cattaneo-Liuc, Andrea Taroni, terrà domani a San Pietroburgo per parlare
dell'alta formazione e per presentare gli stretti rapporti che ora legano l'università di San Pietroburgo con quella di Castellanza.
R.V. Image: 20090407/foto/1518.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO
SALUTE pag. 9 IL 3-5 PER CENTO della popolazione scolastica... IL 3-5 PER CENTO
della popolazione scolastica soffre di dislessia, ma il numero delle diagnosi
(un milione e mezzo in Italia) è sensibilmente inferiore all'entità del
fenomeno che troppe volte nella scuola è sottovalutato o addirittura ignorato.
Il bambino si ostina a leggere molto lentamente e con macroscopici errori, la
lettura a voce alta è per lui un autentico calvario, ha scarsa dimestichezza
con le tabelline. Gli insuccessi non di rado vengono disinvoltamente attribuiti
a scarso impegno, svogliatezza, distrazione. «E' intelligente ma non si
impegna», ripetono gli insegnanti e talvolta i genitori fanno loro
sommessamente eco: «Non me lo aspettavomi è sempre sembrato un bambino intelligente».
Il bambino infatti è tutt'altro che stupido, ma può soffrire di disturbi
specifici dell'apprendimento, il più diffuso dei quali è appunto la dislessia
che, non riconosciuta, può indurre scarsa autostima e disagi psicologici anche
gravi. Spesso si arriva all'età adulta in preda a dislessia non risolta. La
conferma viene dal Centro per la diagnosi della dislessia dell'adulto, uno dei
tanti fiori all'occhiello dell'azienda ospedaliera Santa Maria Nuova. Il
Centro, inserito nelle molteplici attività della divisione neurologica di
Norina Marcello e curato dal neurologo Enrico Ghidoni (nella foto),
responsabile del laboratorio di neuropsicologia, è l'unico di questo tipo in
Italia. Ha visto la luce in virtù di una convenzione con l'Università di Modena
e Reggio Emilia, che finanzia il lavoro di uno psicologo, Damiano Angelini.
L'attività di Ghidoni e Angelini funziona da poco più di un anno ed ha una
lista di attesa di 70-80 persone provenienti da ogni parte d'Italia. Dalla fine
del 2007 il Centro ha effettuato circa 150 diagnosi di dislessia su 213
pazienti studiati. La nostra città è un'isola felice per lo studio della
dislessia, grazie anche all'impegno del prof. Giacomo Stella, docente della facoltà di scienze della formazione dell'ateneo, primo
presidente dell'Associazione italiana dislessia (Aid), della quale fu a sua
volta presidente il dott. Enrico Ghidoni, ora vice presidente. Il prof. Stella,
sulla base di un accordo tra l'Ausl e l'Università, sta collaborando, sempre a
Reggio, per l'avvio di un'attività di diagnostica di secondo livello
della dislessia nei bambini, competenza del servizio di neuropsichiatria
infantile dell'Ausl. «Nell'infanzia spiega Ghidoni solo un caso di dislessia su
4 viene attualmente riconosciuto. Si effettuano screening nelle classi, ma i
test non sono ancora sistematici. Eppure è proprio nelle scuole elementari che
si può riconoscere la dislessia ed intervenire, per esempio affidando lo
scolaro ad un logopedista. La diagnosi andrebbe fatta entro la seconda classe».
I bambini dislessici hanno particolari difficoltà nel combinare suoni e parole
con i simboli grafici della scrittura. La lettura è infatti un automatismo del
quale il dislessico non è capace, per cui ogni volta deve ricostruire il
significato dei segni grafici, come se imparasse in quel momento a leggere.
«Una volta accertata la dislessia rileva Ghidoni si può aiutare chi ne soffre
con mezzi compensativi: la mamma, ad esempio, può abituarsi a leggergli le
lezioni, oppure si possono registrare quelle della maestra. L'Aid ha raggiunto
un accordo con gli editori di libri perché ne forniscano la versione digitale,
inoltre la lezione può essere ascoltata in sintesi vocale sul pc. Meglio
evitare lo studio scritto delle lingue straniere. Nelle scuole di ogni ordine e
grado deve farsi largo la consapevolezza che i mezzi compensativi pongono la
persona alla pari con le altre: non si tratta di privilegi. Non a caso, il
prossimo seminario annuale sul disturbo, il 16 aprile a Modena, avrà per tema
"Dislessici all'università". L'imminente
traguardo di rilievo in tema di dislessia sarà una legge per tutelare a scuola
e in società i diritti di chi ne soffre, delineando anche l'utilizzo dei mezzi
compensativi».
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Aule
e sala conferenze Il Baroni apre le porte a Scienze umanistiche -->
Ristrutturati 3.500 metri quadrati per un costo di 5,3 milioni Il rettore: «Più
facile fare un campus in Amazzonia che in città» Martedì 07 Aprile 2009
CRONACA, pagina 15 e-mail print «Sarebbe stato più facile costruire un campus
in Amazzonia» ha osservato il rettore dell'Università Alberto Castoldi,
inaugurando la nuova sede della Facoltà di Scienze Umanistiche nel
ristrutturato Collegio Baroni. A farlo sentire, a fine mandato, un po'
Fitzcarraldo, sono stati gli innumerevoli ostacoli sul cammino per dotare l'università di sedi adeguate. Dalla questione del campus
all'ospedale, definita «eminentemente strumentale perché noi i soldi non li
abbiamo e nessuno ce ne ha dati», ai fondi della Regione Lombardia ancora per
strada: «Saremo felici di ringraziare quando arriveranno» fino a stigmatizzare
chi «si rifiuta di restituire qualcosa per il bene di questa città dalla quale
per molti anni ha ricevuto moltissimo», frase un po' criptica che allude
probabilmente alle aree per il secondo lotto del Baroni. Il rettore ha invece
ringraziato calorosamente tutti coloro (politici, tecnici, finanziatori) che
con il loro contributo hanno reso possibile il restauro dell'edificio storico:
la Provincia, proprietaria dell'immobile nelle persone del presidente Valerio
Bettoni, dell'assessore Marcello Moro, del progettista Antonio Zanni; il
sindaco Roberto Bruni, il cavaliere del lavoro Emilio Zanetti (la Banca
Popolare di Bergamo ha contribuito con un milione di euro). Il Collegio Baroni
(ribattezzato Palazzo Baroni forse per cancellare il lugubre ricordo del
periodo nel quale fu centro di interrogatori e torture dal 1943 al '45) fu
costruito nel 1893 come pensionato per gli studenti della provincia e tale è
rimasto nel corso del tempo e degli ampliamenti, fino all'ultimo, negli anni
'50, per ospitare gli allievi dell'Esperia. Il costo del primo lotto della
ristrutturazione in corso ammonta a 5 milioni e 300 mila euro. Gli interventi
comprendono la palificazione del terreno argilloso per risolvere i problemi
statici e il rifacimento di muri e solai. Dai tre piani per complessivi 3.500
metri quadri ristrutturati, sono stati ricavati una sala
conferenze con 200 posti, due piani di aule e due piani di uffici per i docenti
e l'amministrazione. Il secondo e più impegnativo lotto, progettato in
collaborazione con l'architetto Gambirasio, prevede un edificio a gradoni,
interrato per metà nel fianco della collina per un totale di 24.000 metri cubi
di volumetria per 6.500 metri quadrati di aule con un auditorium aperto
al pubblico di circa 400 posti. Nell'intervento urbanistico è compresa anche la
sistemazione del vicolo San Tommaso che, insieme alla riqualificazione del
Baroni, permetterà di riaprire una zona di pregio della città per troppi anni
rimasta marginale, offrendo anche un nuovo punto di passaggio pedonale verso
Città Alta. Nel complesso, qualche disagio da lavori in corso per i residenti,
ma un indubbio guadagno per la città. Con la consegna del Baroni all'università, si completa la rete dei microcampus cittadini:
l'area giuridica e economica in via dei Caniana, Lingue straniere in piazza
Rosate, Scienze della formazione in Sant'Agostino, Scienze umanistiche al
Baroni, Ingegneria a Dalmine. Assicurando che il contributo regionale è per
via, il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Marcello
Raimondi ha risposto con fair play al richiamo del rettore, osservando che
l'umanesimo resta il primo e fondamentale made in Italy che può essere giocato
internazionalmente in tempi di crisi. Apprezzamento per l'operato di Castoldi
in questi anni e stima per le scelte fatte per dotare l'università
di sedi adeguate sono stati testimoniati dal presidente della Provincia Valerio
Bettoni e dal sindaco Roberto Bruni, mentre Emilio Zanetti ha ricordato che
l'appoggio della Banca Popolare di Bergamo, fin dal restauro del complesso di
Sant'Agostino, ha accordato fiducia all'evoluzione dell'università.
La benedizione del vescovo Francesco Beschi sulla terrazza panoramica ha
concluso l'inaugurazione. Nel suo intervento il vescovo, sottolineando di
essere ancora «alla scoperta» della città, ha ricordato che, attraverso la
ricerca e la cultura, l'università lavora per i
giovani, rendendoli cittadini significativi per il futuro del territorio.
Susanna Pesenti 07/04/2009 nascosto-->
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia
di Oristano Pagina 4019 Oristano. L'attività instancabile dell'Università della
Terza età Unitrè: lezioni per tutti i gusti Oristano.. L'attività instancabile
dell'Università della Terza età Conferenze, dibattiti, seminari e laboratori
aperti --> Conferenze, dibattiti, seminari e laboratori aperti Messa a dura
prova dalla drastica riduzione delle disponibilità finanziarie, l'Unitre
(Università delle tre età), ponendo a frutto la sua esperienza di quasi un
quarto di secolo, continua ad essere una delle principali fucine culturali del
capoluogo e del territorio arborense. Oltre alle ordinarie attività di
laboratorio (informatica, lingue, ceramica, disegno, pittura e altro), anche
per questo mese il gruppo dirigente guidato dalla presidente Maria Mocci è
riuscito a programmare una serie di lezioni, conferenze, incontri e dibattiti
che si tengono sempre alle 17 nella sede sociale di via XX Settembre. E gli
appuntamenti non sono a favore soltanto degli oltre 270 soci che sostengono
l'associazione, ma anche di coloro che di volta in volta sono interessati a un
particolare argomento e vogliono partecipare. Il programma di questa e della
prossima settimana si ispira in qualche modo al clima pasquale. Oggi, infatti,
il docente Giancarlo Fantoni inizierà a parlare della
Palestina dando una “lettura dell'atlante
storico della prima spartizione coloniale del territorio, fino all'anno
2000”. E martedì prossimo il critico d'arte Ivo Fenu esporrà il tema
“L'opera d'arte tra tecnica, iconografia e iconologia” affrontando la complessità
interpretativa di un'opera. Giovedì 16, invece (sempre alle 17) i nuovi talenti
emergenti Sara Cuzzupoli (violino), Thomas Sanna (piano) e Carlo Asuni
(contrabbasso) terranno un concerto nel quale saranno proposte musiche di Bach,
Bonporti e Corelli. Quindi venerdì il docente Gianluca
Solera affronterà il complesso argomento dei “luoghi e persone della Terra Santa”. Solera (che è
stato a lungo consigliere politico del Parlamento Europeo e che attualmente è
direttore di programma della fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le
culture che ha sede ad Alessandria d'Egitto) presenterà “un Paese che per qualcuno non esiste” e farà toccare
con mano “la sofferenza di un popolo, una guerra infinita e le conseguenze
sociali, politiche e umane in una terra confusa e spaccata”. Nelle altre due settimane verranno proposti interessanti
temi che riguardano l'archeologia, l'ambiente, la letteratura italiana, la
musica classica e la medicina. E ancora la cultura orientale, la musica Jazz e
la filosofia. Ogni argomento sarà affrontato come al solito da uno specialista
del settore e dopo l'esposizione è sempre possibile instaurare un dibattito di
approfondimento. EMILIO FIRINU
( da "Manifesto, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
Sigilli all'alba per l'atelier occupato qualche settimana fa nella zona
universitaria. Cortei, assemblee e blocchi stradali Sgomberato Bartebly, gli
studenti per protesta occupano il rettorato Giusi Marcante BOLOGNA Dopo lo
sgombero all'alba non sono stati fermi un attimo: cortei, assemblee e blocchi
stradali fino al blitz serale in Rettorato. Gli studenti dell'Onda bolognese
hanno dovuto lasciare ieri mattina Bartleby, lo stabile che avevano occupato
appena dodici giorni fa nel cuore della zona universitaria. Un edificio che
l'Ateneo non utilizzava da otto anni, da quando l'aveva acquistato dalla
Telecom e che gli studenti volevano far diventare un atelier dove proseguire le
attività che hanno iniziato in questi mesi: i seminari di autoformazione (che
tra l'altro sono riconosciuti come crediti formativi), le contaminazioni con
gli strumentisti del teatro Comunale impegnati in un difficile confronto
sindacale e i colleghi dell'Accademia delle Belle Arti. L'università
ha risposto invocando l'inagibilità dell'edificio e denunciando l'occupazione
alla Procura (in realtà l'edificio non ha il provvedimento di agibilità ma non
ci sono documenti che lo giudicano pericoloso). La magistratura ha eseguito
altrettanto velocemente emanando un provvedimento di sequestro preventivo. È
stato un decreto d'urgenza firmato dal pm Luca Tampieri a permettere
l'intervento delle forze dell'ordine: il sequestro preventivo dello stabile era
necessario, per il magistrato, anche per la presenza nell'edificio di una
centrale di smistamento della rete a banda larga della Regione che andava
preservata da possibili danni. Questi motivi, secondo gli studenti, sono tutti
tecnicismi che nascondono la motivazione tutta politica di non lasciare che
Bartleby mettesse radici. Ieri mattina dopo lo sgombero gli studenti hanno
improvvisato un corteo fino alla sede del Rettorato che era presidiata da
polizia e carabinieri in assetto antisommossa; nel contatto con le forze
dell'ordine sono volate delle manganellate che hanno colpito alla testa una
studentessa iscritta a Scienze dell'Educazione di 22 anni. Per la ragazza un
bilancio per niente leggero: è stata portata al pronto soccorso dove la ferita
è stata curata con otto punti e quindici giorni di prognosi. Durante la
giornata la mobilitazione è cresciuta arrivando a raggiungere le trecento
persone e non mollando mai la presa. Così al mattino dopo i manganelli il
prorettore Paola Monari, che in questi giorni teneva i contatti con l'Onda, ha
affrontato gli studenti sul marciapiede del Rettorato. Nel botta e risposta
durato circa un quarto d'ora i ragazzi hanno contestato la motivazione della
sicurezza dello stabile, «venga a vedere le nostre case» hanno urlato al
prorettore, e hanno chiesto un'assemblea pubblica per il pomeriggio. L'unico
impegno che sono riusciti a strappare è quello di un nuovo confronto con
l'Università che è stato fissato per questa mattina. Ma non c'è dubbio che la
giornata di ieri è stata molto importante per l'Onda anomala bolognese. Che ha
dimostrato di saper creare ancora mobilitazione e consenso come stava cercando
di fare con le attività all'interno di Bartleby. Erano tredici anni che non
esisteva più niente di simile all'interno dell'Università e
a favore dell'occupazione si sono espressi in questi giorni alcune decine di
docenti dell'Ateneo bolognese che hanno firmato un appello contro lo sgombero.
E a dimostrazione della tela che stava tessendo Bartleby ieri in assemblea è
intervenuta un'orchestrale del teatro Comunale esprimendo sorpresa per quello
che è accaduto. La lunga giornata degli studenti è proseguita con un
corteo che ha attraversato il centro della città e ha mandato in tilt il
traffico del pomeriggio. Fino al blitz per passare la sera in Rettorato.
( da "Manifesto, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'UNIVERSITÀ
Ateneo distrutto. Anche la Crui raccoglie i fondi «Qui è una tragedia di
dimensioni inenarrabili. C'è assoluto bisogno di aiuto da parte delle
istituzioni. L'ateneo è praticamente distrutto. Le strutture sono tutte
gravamente danneggiate e non abbiamo un'altra sede dove trasferire i nostri
27.000 studenti». Lancia un vero e proprio Sos Ferdinando Di Orio, rettore
dell'Università de L'Aquila. Risponde la Conferenza dei rettori, Crui, che ha
iniziato una raccolta di fondi. Esprimendo « profondo cordoglio e viva
partecipazione», la Crui annuncia la costituzione del fondo
«Università Emergenza Terremoto» e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo delle università
italiane «perchè partecipino a una raccolta di risorse per la ricostruzione
degli edifici colpiti dell'Università di L'Aquila». I dettagli del conto
corrente su www.crui.it.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 07/04/2009 - pag: 2 L'esperto Il docente di Fisica: «Soldi negati dalla Regione, ma la Carime
ci ha aiutato. Ma non basta» Biagi: «Bari ha un sistema per prevedere» BARI «I
sistemi per conoscere se ci sarà un terremoto già esistono. Ma è fondamentale
che si proceda con finanziamenti alla ricerca. Nel 2005 abbiamo presentato un
progetto alla Regione che prevedeva l'installazione di 25 postazioni di
rilevamento per il radon (gas radioattivo, ndr) e di stazioni radio a bassa
frequenza. Macchinari da dislocare nelle regioni altamente sismiche del Centro-
Sud, tra cui l'Abruzzo. Il costo era di 1,3 milioni. Il risultato? Siamo stati
esclusi perché la commissione ci ha assegnato 69 punti, mentre per il
finanziamento ne bastavano 70. Ora rinnoviamo l'appello: ci servono le risorse,
la Puglia può svolgere un ruolo decisivo nella prevenzione delle catastrofi».
Sono le 15 e nel dipartimento di fisica dell'Università di Bari il telefono
squilla senza sosta. Il professore Pier Francesco Biagi, che da trent'anni si
dedica agli studi precursori dei terremoti, riceve chiamate da colleghi di
tutto il mondo. Il motivo? Biagi, romano da 15 anni a Bari, nonostante la
delusione del rifiuto della Regione non ha mollato. Grazie a un finanziamento
limitato disposto dalla Fondazione Caripuglia (50mila euro) ha acquistato cinque
postazioni per l'analisi delle onde radio a bassa frequenza (prodotte
dall'Elettronika di Raffaele Fasano) montandole rispettivamente una in Turchia,
Grecia e Romania. Le rimanenti due in Italia, a Torre Canne, e in un piccolo
paese dell'Abruzzo posizionato a soli 20 chilometri dall'epicentro del sisma
che ha distrutto l'Aquila. Il macchinario è entrato in funzione registrando le
variazioni dal primo aprile in poi. «Sono dati preziosi - prosegue Biagi - che
saranno utili per analizzare il fenomeno. Dovrò studiarli a fondo e combinarli
con parametri come l'incremento del radon e altri indicatori a medio termine».
Biagi, infatti, fino a novembre scorso ha misurato l'intensità di emersione
dell'acqua di una fonte a pochi chilometri dall'epicentro. «Ad agosto del 2008
- continua il docente di fisica - ho registrato un
picco anomalo della potenza d'erogazione idrica. Questo significa che qualcosa
stava succedendo nel sottosuolo. Posso capire che è difficile accettare l'idea
di una possibile previsione dell'evento, ma la casistica ci dice che alcuni
segnali possono esserci d'aiuto». Il docente dell'Università di Bari, lancia l'appello alle istituzioni e al
governatore Nichi Vendola affinché consenta alla ricerca di proseguire. «Con
gli sforzi della Fondazione Carime - racconta Biagi - la Puglia è riuscita ad
avviare la prima rete europea di monitoraggio del fenomeno. Il mio
collega Masashi Hayakawa, dell'università
elettrocomunicazione di Tokyo, ha montato sulla sede del dipartimento di Fisica
di Bari un ricevitore che si interfaccia con un altro posizionato in Austria.
Questo nella speranza di monitorare sempre di più il fenomeno. La speranza è
che la Regione possa tornare sui propri passi consentendoci di implementare la
rete dei rilevatori». In verità, con i soldi sottratti a tale studio sono stati
finanziati interventi di ricerca industriale come lo studio sui comportamenti
dei diamanti o il degrado delle strutture lapidee. «La verità - conclude Biagi
- è che una previsione per essere attendibile deve indicare il tempo in cui
l'evento si può verificare, la località o il perimetro interessato e la potenza
che sprigionerà. I sistemi per quantificare ci sono, chiedo solo di poter
proseguire nell'analisi». Vito Fatiguso A 20 km dall'epicentro Un macchinario
ha registrato informazioni preziose Pier Francesco Biagi professore di fisica
all'Università di Bari Da trent'anni si dedica agli studi precursori dei
terremoti
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Mezzogiorno sezione: INPRIMOPIANO data: 07/04/2009 - pag: 3 Rimasti senza università Verranno a studiare qui Il rettore di Lecce,
Laforgia: «800 posti disponibili» BARI Il sistema universitario pugliese ha
reagito prontamente e all'unisono alle richieste d'aiuto provenienti
dall'Abruzzo, mettendo a disposizione in linea di principio già da ieri
strutture e risorse professionali per fronteggiare oltre che l'emergenza
sanitaria anche quella logistica legata all'improvvisa penuria di spazi
didattici. Già da prima che le agenzie di stampa diffondessero il disperato
appello del rettore dell'Università di L'Aquila Ferdinando Di Orio («Qui è una
tragedia di dimensioni inanerrabili, l'Ateneo è praticamente distrutto. C'è
assolutamente bisogno dell'aiuto delle istituzioni » ha affermato), come in un
tam tam che ha attraversato gli oltre 400 chilometri dal Foggiano al Capo di
Leuca i colleghi delle cinque università pugliesi si
sono stretti già nella tarda mattinata in un patto solidale. Nel pomeriggio una
telefonata tra il rettore di Bari, Corrado Petrocelli, ed il governatore della
Puglia, Nichi Vendola, è servita poi a fare il punto della situazione. «Come
sistema universitario regionale ha reso noto lo stesso Petrocelli abbiamo messo
a disposizione di questa emergenza strutture e competenze che saranno
disponibili se e quando serviranno». Il tema, infatti, non è solo quello
riguardante le strutture universitarie danneggiate nella notte tra domenica e
lunedì, la cui sopravvenuta indisponibilità ha gettato in mezzo alla strada
tutto d'un colpo una popolazione studentesca pari a 27mila unità, ma anche gli
aspetti più strettamenti scientificosanitari. «In tutte le università
pugliesi ha infatti chiarito ancora Petrocelli possediamo quelle giuste
specificità tra ingegneri, medici e studiosi che in un'emergenza come quella di
queste ore potranno tornare preziosi». Dunque, la disponibilità c'è ed è
totale. Si attende solo un segnale, che è lo stesso che aspetta la macchina
organizzativa che ruota intorno alla Regione. Ieri sera, l'assessore alla
Sanità Tommaso Fiore spiegava ancora che «esiste un eloquente invito della
Protezione civile nazionale a predisporre ogni cosa ma a tenere ancora tutto
fermo» per non ingolfare ulteriormente l'opera dei primi soccorritori. Ma la
Puglia delle università ha risposto all'appello del
rettore di L'Aquila con una sola voce e non si tratta di una disponibilità solo
a parole. «Qui a Lecce ha confermato infatti il rettore dell'Ateneo salentino
Domenico Laforgia abbiamo una offerta di posti letto per gli studenti che
vorranno seguire i corsi da noi anche abbastanza significativa. Pensiamo di
mettere a disposizione i 5-600 posti letto disponibili per i progetti Erasmus e
anche i circa 250 della Scuola estiva di italiano che ospitiamo da alcuni anni
». Laforgia è uno che ha dimistichezza con questo genere di emergenze. Nel
lontano novembre del 1980, a pochi giorni dal terremoto nell'Avellinese,
l'attuale rettore di Lecce, all'epoca docente ad Ingegneria a Bari, fu a capo di un campo base a Sella di
Conza nell'alta Irpinia. «Con l'Università ha ricordato ieri fummo protagonisti
di una straordinaria esperienza di lavoro e di solidarietà: in 3 giorni si
esaurirono tutte le capacità di stoccaggio del sangue donato in tutta la
Puglia». Il Salento, tra l'altro, è assai presente con i suoi studenti a
L'Aquila. «Perché ha giustificato il sociologo Luigi Spedicato i leccesi hanno
una spinta ancora più forte ad allontanarsi dal proprio territorio».
L'Università di Bari renderà noto nella giornata di oggi che da domani, presso
tutte le facoltà, dietro l'accordo in via di perfezionamento con la Federazione
pugliese donatori, chiunque potrà donare il sangue. Una iniziativa aperta anche
alla cittadinanza. Così come sarà aperta non solo agli universitari la
possibilità di poter donare anche offerte in danaro su di un conto corrente che
il rettore Petrocelli divulgherà sempre oggi. Un altro modo per essere vicini
concretamente ai bisogni dell'Ateneo di L'Aquila e che risponde peraltro alle
indicazioni date ieri dalla Conferenza dei rettori delle Università italiane.
Piero Rossano \\ Petrocelli A disposizione strutture e competenze disponibili
se e quando serviranno
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Mezzogiorno sezione: BARI data: 07/04/2009 - pag: 5 Università Consegnata
in Procura la relazione degli esperti dell'Asl sulle strutture della facoltà
Farmacia, i tecnici: laboratori a rischio BARI «Rischi non irrilevanti», presenza
di «sostanze cancerogene capaci di provocare il cancro, anche solamente
attraverso l'inalazione». Ieri i tecnici dell'Asl, sezione Spesal, hanno
presentato una relazione dettagliata in seguito al sequestro dei 50 laboratori
della facoltà di Farmacia. Un documento che evidenzia i potenziali rischi ai
quali sono stati sottoposti gli studenti e gli stessi
docenti. Nella relazione, l'Asl concede all'Università l'ultimatum: dai 30 ai
180 giorni per «adottare i provvedimenti necessari ad eliminare le violazioni«.
Secondo i tecnici dello Spesal - che insieme ai carabinieri del nucleo
antisofisticazione del comandante Antonio Citarella, giovedì scorso, hanno
posto i sigilli ai laboratori del campus di via Amendola - non sarebbe
«stato valutato il rischio che comporta l'utilizzo di sostanza cancerogene».
Non sarebbero state adottate le misure di protezione e prevenzione del
pericolo. In particolare, le sostanze chimiche non sarebbero state custodite in
maniera appropriata e mancherebbero anche alcuni documenti e autorizzazioni.
Stando alle denunce contenute in un esposto firmato, nei laboratori - dove ogni
giorno centinaia di universitari sono impegnati nella ricerca e vengono a
contatto con sostanze potenzialmente cancerogene - non sarebbero adottate le
misure di sicurezza e protezione necessarie ad evitare rischi per la salute
degli studenti. Per questi motivi, i militari hanno sequestrato preventivamente
i 50 laboratori della facoltà che fanno capo ai dipartimenti di farmacia
chimica e biologica. Due le violazioni contestate formalmente dai militari:
l'omessa certificazione di prevenzione degli incendi e l'assenza dei cartelli
d'indicazione di pericolo. Come atto dovuto, è stato denunciato il rettore
dell'Università di Bari, Corrado Petrocelli. I carabinieri - in assenza delle
deleghe ai singoli responsabili dei dipartimenti - hanno dovuto denunciare il
rettore. Ieri i laboratori erano ancora posti sotto sequestro: l'avvocatura
dell'Ateneo ha presentato istanza di dissequestro; i ragazzi temono che possono
slittare le sessioni di laurea. Sul caso indaga la pm Francesca Romana
Pirrelli. Mentre, oggi, toccherà al gip Giulia Romanazzi decidere se lasciare o
meno i sigilli ai laboratori. V. Dam. «Sostanze cancerogene» Secondo gli
esperti, ci sarebbe presenza di sostanze pericolose «anche solamente attraverso
l'inalazione» Un'operazione di controlli dei carabinieri
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 Chiudi CASTIGLIONE DEL LAGO - Cresce il nuovo museo di
Castiglione del Lago. E' stato inaugurato il secondo stralcio dello spazio
espositivo per opere d'arte e oggetti sacri di San Domenico a Castiglione. Sono
intervenuti, oltre al sindaco ed al parroco don Gianluca, la
professoressa Rita Chiacchella ed il professor Marco Moschini, docenti
dell'Università degli Studi di Perugia, la dottoressa Laura Lametti funzionario
della Sovrintendenza ai beni storici artistici ed etno -antropologici
dell'Umbria e monsignor Giuseppe Chiaretti arcivescovo della diocesi di Perugia
e Città della Pieve.
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 Chiudi Oggi alle ore 10 alla Sala dei Notari cerimonia di
donazione dei libri di Rolf Schott alla Biblioteca comunale Augusta. Si tratta
di più di mille volumi, tra cui rarissime edizioni del Settecento,
dell'Ottocento e del Novecento, insieme con l'archivio dello scrittore e
storico dell'arte tedesco Rolf Schott (1891-1977) arricchiranno il patrimonio
dell'Augusta, esaltando la vocazione di biblioteca multiculturale. Alla
presenza degli eredi di Rolf Schott, interverranno l'assessore Andrea
Cernicchi, il preside della Facoltà di Lettere Giorgio Bonamente, l'addetto
culturale dell'Ambasciata di Germania Karl Heinz Schmitz, il dirigente delle
biblioteche comunali Maurizio Tarantino, il docente di Filologia romanza Carlo Pulsoni, il docente di
Letteratura tedesca Hermann Dorowin. Il fondo Rolf Schott, con circa 1.000
volumi e un archivio di lettere, fotografie, manoscritti inediti, è stato
donato alla Biblioteca Augusta dal genero dello scrittore Gianfranco Uva,
grazie anche all'intermediazione dell'Università di studi di Perugia.
Tra le rarità c'è la prima edizione della famosa "Storia dell'arte
nell'antichità" del 1764 di Winckelmann e l'edizione critica dell'opera di
Tito Livio in 10 volumi di Johann Christian Hermann (1790). Per l'occasione
sarà allestita presso la Biblioteca Augusta fino al 30 aprile un'esposizione
dei libri scritti da Schott, insieme a prime edizioni dei volumi di Hermann
Hesse, Rainer Maria Rilke, Hugo von Hofmannsthal.
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 Chiudi La protesta dell'Accademia di Belle arti Siamo vivamente
preoccupati per le attuali condizioni in cui versano le finanze, la logistica
e, in conseguenza, anche la funzione formativa della loro istituzione da secoli
altamente benemerita per la sua attività e per il prestigio, la formazione
artistica, le risorse culturali e il ritorno economico per Perugia e per
l'Umbria e inquieti sul futuro delle pregiate collezioni d'arte - raccolte per
ragioni didattiche e per la liberalità di docenti, studenti e donatori - che da
più di un decennio sono disperse o conservate in condizioni di rischio senza
aver ancora trovato un deciso e significativo contributo da Enti locali
territoriali e finanziari e riducendo quindi anche la possibilità di libera
fruizione e di giusta remunerazione per l'Istituzione. Ci compiaciamo tuttavia
del fatto che, nonostante le difficoltà e gli ostacoli citati, si siano
mantenute alcune iniziative culturali e artistiche, siano presentate dagli
Amministratori utili riflessioni su progetti di sviluppo, si prosegua
l'insegnamento con notevoli sacrifici del personale docente
e amministrativo e siano stati conseguiti significativi risultati dagli
studenti con pubblici riconoscimenti e successi nazionali e internazionali.
Sulla base di quanto affermato chiediamo alla Provincia e al Comune di Perugia
- anche in questa occasione assenti attraverso i loro Amministratori pro
tempore, ma che sono unici Soci fondatori e firmatari del nuovo Statuto del
2003 che li impegna solidalmente, nella misura fra essi concordata e da
indicare nei rispettivi bilanci, a coprire tutti i costi del personale per la
didattica fintantoché essi non vengano assunti dallo Stato - di provvedere
all'impegno di spesa dei mancanti Euro 500.000 per la copertura del capitolo
approvato dai loro Rappresentanti nel preventivo 2009, già ridotto di Euro
350.000 rispetto al precedente, con il perdurante effetto di una carenza di 5
posti nell'organico del personale docente e non docente. Avvertiamo gli Enti locali fondatori e l'opinione pubblica
sulle gravi conseguenze delle inadempienze statutarie e della mancanza di
stanziamenti poliennali di risorse che provocano riduzione di certezze
programmatiche ed emorragia di iscrizioni ai corsi, rischiano di pregiudicare lo
standard qualitativo della formazione e quindi di pregiudicare la possibilità
della presa in carico dell'Accademia da parte dello Stato, rendono più arduo il
conseguimento dello status di Fondazione ancora pendente presso gli organi
prefettizi e ministeriali, più delicato il ruolo degli Amministratori e
aggravano il già precario stato del patrimonio storico-artistico. Ci riserviamo
di valutare per ogni decisione relativa al futuro dei corsi accademici il
preciso impegno poliennale delle nuove Amministrazioni Comunale e Provinciale
dopo le elezioni del giugno 2009; - richiamano maggiore attenzione dal Governo
regionale - col quale esistono già numerosi ambiti di collaborazione - sia per
un maggiore contributo a supporto della relativa attività dell'Istituzione e
connessi fabbisogni anche al fine di ridurre l'entità dell'impegno effettivo
dei Soci coobbligati in solido, sia per inserire nello Statuto regionale la
menzione dell'Accademia insieme all'Università degli Studi, all'Università per
Stranieri e al Conservatorio musicale - con i quali si auspica un rafforzamento
di collaborazioni e sinergie - nel Polo regionale di Alta Formazione.
Insistiamo e protestiamo con vigore perché sia rispettato dal Governo nazionale
il dettato e comunque le scelte fondanti della Legge 508 del 1999, che prevede
almeno un'Accademia di Belle Arti statale per ogni Regione, garantisca percorsi
formativi con sbocchi adeguatamente definiti per gli studenti e riordini, con
gli oneri finanziari conseguenti, il comparto della Formazione artistica e
musicale per dare finalmente seguito alle finora vane promesse di ben cinque
Esecutivi e continuità ai saltuari contributi ormai interrotti da due esercizi.
Confidiamo infine nei parlamentari dell'Umbria per la prosecuzione di
iniziative, che trovano nel passato significativi e preveggenti ancorché
frustrati precedenti, in modo coordinato fra le forze politiche e le altre
rappresentanze regionali per una costante vigilanza sugli impegni di Governo e
adeguate proposte di testi legislativi o di emendamenti mettendo così fine a un
vergognoso ritardo decennale nocivo non solo alla nostra istituzione
accademica, ai Soci, agli Accademici, agli Amministratori, ai Dipendenti e agli
Studenti, ma anche all'intero comparto artistico che costituisce una ricchezza
per il Paese e che lo ha illustrato nel mondo, consentendogli di rifulgere
anche nei secoli più bui ed essendo base di coscienza civile e molla creativa e
innovativa di ripresa. - Gli Accademici riuniti il 4 Aprile 2009 presentano la
loro volontà alle altre Accademie di Belle Arti e impegnano il Presidente e gli
altri Organi accademici a trasmettere il presente documento a tutte le
Istituzioni interessate. Gli Accademici della Fondazione Accademia di Belle
Arti Pietro Vannucci- Perugia
( da "Sole 24 Ore, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-04-07 - pag: 5 autore:
INTERVISTA Paolo Rocchi Il crollo dell'ospedale? Norme disattese Architetto
Mauro Salerno ROMA «è assurdo che l'ospedale dell'Aquila abbia subito danni
tali da diventare inagibile». Non usa giri di parole Paolo Rocchi,ordinario di
Consolidamento degli edifici storici all'Università La Sapienza di Roma e
progettista del salvataggiodella Basilica di San Francesco d'Assisi danneggiata
dal sisma del 1997, per definire quella che anche agli occhi degli osservatori
meno esperti è apparsa da subito come una contraddizione tale da suscitare
polemiche e dubbi sul reale stato delle costruzioni danneggiate. Un edificio
moderno,costruito meno di 15 anni fa e considerato "strategico" per
portare soccorso in una delle aree a più alto rischio sismico d'Italia è stato
duramente provato dal sisma,dichiarato inagibile e completamente evacuato in
serata.«Non conosco direttamente il progetto - dice Rocchi - , maè certo che un
ospedale in cemento armato, anche se costruito 15 o 20 anni fa, non può subire
danni così ingenti a seguito di un terremoto come quello che ha colpito ieri
l'Abruzzo». Si deve ipotizzare allora una carenza progettuale o costruttiva?
Ripeto, non conosco direttamente il progetto. Ma certo sono molto stupito che
un ospedale costruito in cemento armato in una zona altamente sismica possa
subire danni così seri da essere dichiarato inagibile. è assurdo. Sono cose che
non dovrebbero più succedere. Anche se questo tipo di norme sono in continua
evoluzione, negli anni '90 avevamo già avuto i terremoti del Friuli e
dell'Irpiniae regole antisismiche esistevano già. E allora bisogna chiedersi:
perché una struttura simile subisce danni così gravi? La risposta? La risposta
è che non dovrebbe succedere. Dal 2003 in poi strutture come ospedali,
prefetture, caserme sono considerati edifici strategici ai fini dell'emergenze
post- sisma. Anche se la costruzione è precedente, ma è stata realizzata in
cemento armato e, come sembra in questo caso, in presenza di una normativa
antisismica, se progettata e realizzata a regola d'arte, "deve"
resistere al terremoto. Questo tipo di ragionamento vale anche per le
costruzioni di tipo più semplice come le abitazioni? Testimoni raccontano di
crolli di case realizzate in cemento armato. Siamo alle solite. Dissi le stesse
cose dopo il crollo di Vigna Jacobini avvenuto nel 1998 a Roma. Tagliamo la
testa al toro. Se un edificio è stato costruito con criteri anti- sismici si
può lesionare, ma deve rimanere in piedi anche di fronte a un terremoto
iper-distruttivo, come non è stato in questo caso. E se invece non è stato
costruito secondo gli standard anti- sisimici? A prescindere dai criteri
anti-sismici, se progettato e costruito bene, un fabbricato in cemento armato
di dimensioni contenute, resiste a un terremoto di medio- alta intensità. Si
possono verificare lesioni limitate. Ma di certo non crolli. Invece dopo ogni
evento calamitoso ci accorgiamo di edifici costruiti con calcestruzzi di bassa
qualità, con armature lisce o non piegate, dunque tali da
non garantire alcuna aderenza al cemento, insomma, realizzati senza tener conto
delle più elementari regole del buon costruire. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Docente. Paolo Rocchi OLYCOM «è inconcepibile che una simile struttura subisca
danni così gravi: c'è qualcosa che non va»
( da "Sole 24 Ore, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-07 - pag: 12 autore:
Rettori a vita addio, atenei aperti di Marzio Bartoloni S top allo scandalo dei
concorsi locali truccati per docenti e ricercatori. Ma anche al fenomeno dei
rettori "a vita" che non potranno conquistare più di due mandati e
saranno affiancati nella gestione degli atenei da Cda composti non solo da
"colleghi", ma a maggioranza da membri esterni che faranno sentire la
loro voce quando si dovranno spendere i fondi: nei consigli di amministrazione,
accanto al "Magnifico", si potranno sedere imprenditori,
finanziatori, ex studenti in carriera e chiunque abbia «comprovate competenze
gestionali» ed «esperienze professionali di alto livello». La lotta agli
sprechi e la caccia all'efficienza passerà anche dalla nomina di un manager
(«direttore generale») con grandi capacità gestionali a cui affidare il compito
delicato di far funzionare al meglio i complicati ingranaggi accademici. Mentre
un «difensore degli studenti» nominato dal rettore su designazione del consiglio
dei studenti - farà da "cane da guardia" puntando il dito contro ogni
anomalia e avanzando proposte per migliorare il volto dell'università.
Infine per i "fannulloni" in cattedra, scoperti da verifiche
cicliche, non ci saranno più aumenti automatici in busta paga (gli scatti
biennali). La rivoluzione fortemente voluta dal ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini per ridare smalto al pianeta degli atenei nel segno della
trasparenza e del merito è quasi pronta. In queste ore i tecnici stanno limando
la bozza di 15 articoli del Ddl quadro sulla governance universitaria che
contiene anche la delega sui nuovi concorsi per docenti e ricercatori. E che,
salvo altre priorità (si veda soprattutto l'emergenza del terremoto in Abruzzo)
potrebbe andare in Consiglio dei ministri prima di Pasqua insieme al
regolamento che disegna l'identikit di un altro atteso protagonista: l'Agenzia
di valutazione nazionale del sistema universitario e della ricerca. Per curare
l'università dalla piaga dei concorsi banditi localmente e pilotati a favore
dei candidati "protetti" dai soliti baroni nascerà una lista
nazionale da cui ogni ateneo potrà scegliere il docente o il
ricercatore da assumere. Per entrarci si dovrà superare un'«abilitazione
scientifica» nazionale, prevista ogni anno a settembre, basata su titoli
e pubblicazioni, che durerà non più di quattro anni. Passati i quali scatterà
una verifica. Saranno delle commissioni per ogni settore scientifico composte
di nove membri - sorteggiati da apposite liste - a valutare i titoli dei
candidati. Chi entrerà in questa lista nazionale di docenti abilitati potrà
partecipare ai bandi delle università che dovranno
assumere almeno un quarto dei candidati dall'esterno, mentre gli altri potranno
arrivare dall'interno dell'ateneo da progressioni di carriera. Ma su questo
punto i tecnici del ministero dovranno chiarire meglio le modalità di
reclutamento. Sarà comunque uno o più Dlgs a scrivere le regole del
reclutamento nel dettaglio. L'obiettivo, comunque, resta quello di scardinare
il meccanismo attuale dei concorsi locali (voluti dall'allora ministro
Berlinguer) che in pratica consente di nominare una commissione amica, tagliando
fuori gli outsider scomodi. E portando in cattedra, grazie a bandi
precofenzionati a misura, i candidati "protetti". Le università potranno insomma assumere chi vogliono nella
massima trasparenza, ma poi dovranno rispondere delle loro scelte. Per dare un
nuovo volto agli atenei italiani il Ddl interviene direttamente sugli organi di
governo. E obbliga le università a rivedere i propri
statuti entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge. Tra le novità
previste dalla bozza del Miur c'è un tetto ai mandati dei rettori: non potranno
essere più di due per un totale di otto anni in carica, oppure un solo mandato
per sei anni. Il Cda sarà potenziato con «funzioni di programmazione strategica
finanziaria e contabile» e composto da non oltre nove membri. E la maggioranza
dei consiglieri non dovranno appartenere «ai ruoli dell'università
a decorrere dai tre anni precedenti la designazione e per tutta la durata
dell'incarico». Tra le altre novità, la riforma prevede anche la possibilità
per le università più vicine di fondersi o aggregarsi
in strutture federative in modo da migliorare l' «efficacia e l'efficienza
dell'attività didattica, di ricerca e gestionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA
CAMBIAMENTO DI GOVERNANCE Gli statuti dovranno essere rivisti entro sei mesi,
le istituzioni più vicine potranno fondersi o federarsi per gestire meglio la
didattica
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 338 Oggi a Cagliari le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze della
formazione intitolano l'aula degli esami di laurea a un padre fondatore
Bacchisio Motzo, maestro di cultura Oggi a Cagliari le facoltà di Lettere e
Filosofia e di Scienze della formazione intitolano l'aula degli esami di laurea
a un padre fondatore --> Le Facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze
della Formazione dell'Università di Cagliari hanno deliberato di intitolare
l'aula degli esami di laurea a Bacchisio Raimondo Motzo con una cerimonia
commemorativa che si svolgerà stamane alle 10.30, alla presenza delle autorità
accademiche e dei professori Piero Meloni e Giovanni Lilliu, che 50 anni fa
furono i suoi più diretti collaboratori. Un riconoscimento postumo ma
significativo verso un maestro dell'Università cagliaritana della prima metà
del Novecento, tra i padri fondatori della Facoltà di Lettere e Filosofia e in
seguito della Facoltà di Magistero. Istituita nel 1859, la Facoltà aveva
funzionato fino al 1866-67. Venne nuovamente istituita con altri ordinamenti
nel quadro della riforma Gentile e i corsi ebbero inizio nel 1925. Nel
drappello dei primi dieci docenti figuravano nomi come Giuseppe Toffanin
(Letteratura italiana), Luigi Castiglioni (Letteratura latina), Augusto
Rostagni (Letteratura greca), Carlo Albizzati (Archeologia), Raffaele Ciasca
(Storia medioevale e moderna), Benvenuto Terracini (Glottologia), Adelchi
Baratono (Filosofia teoretica) e Cecilia Dentice d'Accadia (Storia della
filosofia), futura moglie di Motzo, allora fresco vincitore di concorso per la
cattedra di Storia antica. Nato a Bolotana il 6 marzo 1883, Motzo era giunto
alla cattedra grazie soprattutto alla guida del suo maestro Gaetano De Sanctis,
dopo un lungo tirocinio di specializzazione in discipline di carattere
storico-filologico e dopo una sofferta vicenda personale. Formatosi a Roma
nell'ultima fase del pontificato di Leone XIII, divenne sacerdote nel 1905.
Iscrittosi in Lettere all'Università di Torino grazie a una borsa di studio
presso il Collegio delle provincie - la stessa che in quegli anni consentì a
Gramsci la frequenza della medesima Facoltà - si era laureato con De Sanctis
nel 1909 con una tesi sulla setta degli Essèni. Vincitore di una borsa di
specializzazione in Lingue orientali, per sei anni approfondì gli studi a
contatto con la scuola filologica tedesca, soggiornando a lungo a Berlino. Nel
1916 il Sant'Uffizio lo sospese a divinis per aver collaborato alla Rivista di
Scienza delle Religioni. Il Motzo, giovane valente filologo, si occupava
prevalentemente di esegesi biblica e il problema suo, come di tutti gli esegeti
cattolici, era quello di poter affrontare lo studio della Bibbia con gli
strumenti della scienza filologica. L'incidente con il Vaticano ebbe una sua
soluzione grazie all'intervento del cardinal Gasparri; ma l'atteggiamento della
Chiesa non fu conseguente, per cui il Motzo, nell'estate del 1924, abbandonò lo
stato sacerdotale. E con esso gli studi biblici, per concentrare l'attenzione
sulla storia della nostra isola. Nacquero così i fondamentali lavori sulle
passiones dei santi della più antica tradizione isolana. Nel 1934 Motzo aveva
fondato la rivista Studi sardi, oggi ancora in vita. Nominato preside della
Facoltà di Lettere nel 1939, durante gli anni della guerra assicurò la
continuità dell'attività didattica, trasferendo uffici e sessioni di esami ad
Oristano. Nel dopoguerra, preside della Facoltà di Magistero e di nuovo della
Facoltà di Lettere, fece sì che insegnassero docenti come
Bianchi Bandinelli, Geymonat, Venturi, Petronio, Gentili, Bulferetti, Sestan.
Collocato a riposo nel 1953, continuò la sua opera di docente e preside
in qualità di professore emerito fino al 1958, quando Aldo Moro gli conferiva
la medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte.
Ritiratosi a Napoli, morì il 14 giugno 1970. Per sua volontà, le spoglie
riposano nel cimitero di San Michele di Cagliari. È importante che, attraverso
l'intitolazione dell'aula delle lauree voluta dalle due Facoltà, i due presidi
abbiano offerto la possibilità di sottoporre ai giovani l'opera di questo
maestro dell'alta cultura. Del Motzo, Lilliu ha scritto che era «per
temperamento, un uomo tutto d'un pezzo, d'una sincerità primordiale»; “un antico” e fiero
difensore dei valori della nostra cultura e della nostra identità. LUCIANO CARTA
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Iglesias
Pagina 2021 la proposta Promozione turistica pubblico-privata
La proposta --> Un'alleanza per promuovere Iglesias nel mercato delle
vacanze. È l'iniziativa portata avanti dall'amministrazione comunale dopo l'incontro
tra operatori turistici e gli assessori Marina Muscas (turismo e cultura), e
Augusto Cadeddu (attività produttive). «Nella città di Iglesias sono presenti e
operanti 9 hotel, 10 Bed & Breakfast e 3 agriturismi che vantano,
complessivamente, circa 500 posti letto - spiegano in una nota i due assessori
- per la nostra città questi numeri rappresentano una fonte di grandi
opportunità di sviluppo del turismo». Per i due assessori comunali promotori
dell'incontro cui hanno partecipato alcuni degli operatori turistici, la strada
per lo sviluppo «è quella della creazione di un sistema». (d. m.)
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
07-04-2009 UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO
GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è
parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo
molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e
l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il
secondo anno di fila il premio come miglior docente
della Sda Bocconi School of Management, la scuola di direzione aziendale della
Bocconi di Milano. Quarant'anni, professore ordinario di Economia degli
intermediari finanziari alla facoltà di Economia del nostro Ateneo, si è laureato
a Parma nel '92. Dopo aver frequentato un dottorato di ricerca alla Bocconi, ha
iniziato la doppia collaborazione con Milano e Parma. «C'è tanta soddisfazione
- afferma - ma ciò che più mi preme, è ribadire lo stretto legame con la mia
città; mi sono laureato qui e molti degli attuali colleghi sono stati miei
prof: a loro devo tantissimo». Il premio assume un significato particolare
perché la facoltà della Sda Bocconi è costituita da numerosi docenti
universitari che insegnano nelle più importanti facoltà di economia delle
Università italiane. «Per me - prosegue - poter fre- quentare gli ambienti
della Sda Bocconi, è stato ed è tutt'ora motivo di soddisfazione e di crescita
professionale. Nei seminari formativi si ha la possibilità di confrontarsi con
manager e con colleghi di altre Università. Tali occasioni costituiscono
l'occasione per imparare e migliorare». Per Gandolfi la facoltà di Economia
della nostra città non è inferiore alla Bocconi. «La qualità dei docenti è
molto alta; - precisa - siamo inferiori per le strutture, perché non abbiamo
gli stessi mezzi. In ogni caso a Parma, grazie all'impegno dei singoli, vengono
promosse numerose iniziative con poche risorse». I consigli del docente per i giovani studenti che mirano ad una carriera
simile sono due: coltivare le proprie passioni e impegnarsi al massimo. «Non si
deve studiare - spiega - per il solo scopo di raggiungere l'importante
traguardo rappresentato dal titolo di studio, ma per acquisire conoscenza e
sicurezza nei propri mezzi. L.M. Docente Gino Gandolfi
( da "Corriere del Veneto"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
07-04-2009 UNIVERSITA' PER IL SECONDO ANNO IL PREMIO A GINO
GANDOLFI Bocconi School of management Il miglior docente è
parmigiano «Molti degli attuali colleghi sono stati miei prof: a loro devo
molto» II Il risultato è da vero fuoriclasse. E testimonia la competenza e
l'umiltà di Gino Gandolfi, il professore parmigiano che si è aggiudicato per il
secondo anno di fila il premio come miglior docente
della Sda Bocconi School of Management, la scuola di direzione aziendale della
Bocconi di Milano. Quarant'anni, professore ordinario di Economia degli
intermediari finanziari alla facoltà di Economia del nostro Ateneo, si è
laureato a Parma nel '92. Dopo aver frequentato un dottorato di ricerca alla
Bocconi, ha iniziato la doppia collaborazione con Milano e Parma. «C'è tanta soddisfazione
- afferma - ma ciò che più mi preme, è ribadire lo stretto legame con la mia
città; mi sono laureato qui e molti degli attuali colleghi sono stati miei
prof: a loro devo tantissimo». Il premio assume un significato particolare
perché la facoltà della Sda Bocconi è costituita da numerosi docenti
universitari che insegnano nelle più importanti facoltà di economia delle
Università italiane. «Per me - prosegue - poter fre- quentare gli ambienti
della Sda Bocconi, è stato ed è tutt'ora motivo di soddisfazione e di crescita
professionale. Nei seminari formativi si ha la possibilità di confrontarsi con
manager e con colleghi di altre Università. Tali occasioni costituiscono
l'occasione per imparare e migliorare». Per Gandolfi la facoltà di Economia della
nostra città non è inferiore alla Bocconi. «La qualità dei docenti è molto
alta; - precisa - siamo inferiori per le strutture, perché non abbiamo gli
stessi mezzi. In ogni caso a Parma, grazie all'impegno dei singoli, vengono
promosse numerose iniziative con poche risorse». I consigli del docente per i giovani studenti che mirano ad una carriera
simile sono due: coltivare le proprie passioni e impegnarsi al massimo. «Non si
deve studiare - spiega - per il solo scopo di raggiungere l'importante
traguardo rappresentato dal titolo di studio, ma per acquisire conoscenza e
sicurezza nei propri mezzi. L.M. Docente Gino Gandolfi Salvo per uso personale
è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Prov
Medio Camp Pagina 3023 San Gavino. Animato incontro al liceo Pedagogico sulla
cultura dell'accoglienza Lezione di integrazione a scuola San Gavino.. Animato
incontro al liceo Pedagogico sulla cultura dell'accoglienza Tre ore di faccia a
faccia tra gli studenti e don Cannavera --> Tre ore di faccia a faccia tra
gli studenti e don Cannavera Botta e risposta con gli studenti del liceo
Pedagogico. In cattedra don Ettore Cannavera, responsabile di una comunità di
recupero. Non la solita lezione cattedratica, ma un dibattito condiviso. Così
quasi le studentesse del Liceo pedagogico e linguistico hanno partecipato
all'incontro «L'inferno sono gli altri? Quando l'integrazione vince la paura:
storie di vita e percorsi di accoglienza» con don Ettore Cannavera, responsabile
della Comunità «La Collina» di Serdiana. Tre ore di confronto con interventi e
testimonianze che hanno aperto la scuola al territorio e al dialogo con la
gente. «La scuola - spiega il docente Gennaro Pinna -
vuole affrontare e superare la sua crisi non indossando divise e grembiulini,
ma diventando davvero palestra di vita. Oggi ci stimolano a crescere non i
soliti contenuti dei libri di cui pure abbiamo bisogno, ma le storie vere e in
presa diretta delle persone che ogni giorno si danno da fare nel territorio per
porgere una mano a chi ha bisogno di aiuto». Così molto toccante è la
testimonianza di Angela Borghero, responsabile della Comunità via Marconi di
Carbonia: «Dobbiamo costruire la cultura dell'accoglienza, ponti e non
steccati. In questo non ci aiuta il capitalismo». Poi prendono la parola Luca
Pizzuto del gruppo di intervento culturale «Zorba il gatto» di Carbonia; Stella
Deiana, responsabile del centro per richiedenti asilo e rifugiati della
provincia di Cagliari; Paola Marras e Felix Adandedjan, rispettivamente
coordinatore e mediatore culturale dello sportello polifunzionale per la
mediazione della provincia del Medio Campidano. Arriva il turno degli studenti:
«Io dico sempre quello che penso - spiega Giulia - se la donna esce con tanti
uomini è giudicata una poco di buono, l'uomo invece un latin lover». Don
Cannavera dialoga con gli studenti, pone interrogativi ed invita alla
riflessione: «Abbiamo bisogno dell'altro che è la realizzazione di me e mi fa
conoscere. La diversità mi fa diventare me stesso: l'inferno è la chiusura
all'altro: non divento nessuno da solo mentre l'altro mi fa conoscere. La frase
di Cartesio «Penso, dunque sono» ha scatenato l'individualismo. Nella comunità
«La Collina» cerchiamo la relazione con l'altro. Al termine integrazione
preferisco quello di convivialità perché ognuno deve essere se stesso». Il confronto è fondamentale come ricorda Khiyar Taoufik, docente di francese giuridico all'università di
Casablanca: «Chiunque non conosce l'altra cultura pensa di essere superiore: è
il caso degli antichi latini che consideravano tutti gli altri barbari». GIGI
PITTAU
( da "Corriere del Veneto"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
SPETTACOLI
07-04-2009 CASA TOSCANINI OGGI ALLE 17.30 Ouvertures di Beethoven tra parole e
musica II Le Ouvertures di Ludwig van Beethoven (nella foto): questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si
svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo
appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro
prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane. Ingresso
libero fino a esaurimento dei 20 posti disponibili. Per informazioni: Museo
Casa natale Arturo Toscanini, borgo Tanzi 13 Parma (tel. 0521. 285499). Salvo
per uso personale è vietato qualunque tipo di riproduzione delle notizie senza
autorizzazione.
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
SPETTACOLI
07-04-2009 CASA TOSCANINI OGGI ALLE 17.30 Ouvertures di Beethoven tra parole e
musica II Le Ouvertures di Ludwig van Beethoven (nella foto): questo il tema dell'incontro con Paolo Russo, docente di drammaturgia musicale all'Università di Parma, che si
svolgerà oggi nella suggestiva atmosfera di Casa Toscanini (ore 17.30). Terzo
appuntamento della rassegna «Parole e musica a Casa Toscanini», l'incontro
prevede anche ascolti guidati di grandi pagine beethoveniane. Ingresso
libero fino a esaurimento dei 20 posti disponibili. Per informazioni: Museo
Casa natale Arturo Toscanini, borgo Tanzi 13 Parma (tel. 0521. 285499).
( da "Nazione, La (Lucca)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
VARIE
LUCCA pag. 7 Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che dà la
carica per i pla... Paolo Ceragioli Lucca UN SUCCESSO fortemente voluto e che
dà la carica per i play-out. La Pallacanestro Lucca è tornata alla vittoria
nell'ultima giornata della stagione regolare, contro la seconda in classifica,
in una partita nella quale i sardi non si sono certo tirati indietro.
L'appuntamento con il primo turno degli spareggi-salvezza, al meglio delle tre
gare, è fissato per domenica 19, giovedì 23 e domenica 26 aprile; il primo
match e l'eventuale «bella» si giocheranno a Olbia; gara due, al Palatagliate.
Legittima la soddisfazione di coach Romani: «E' stata una partita vera, molto
tattica, che abbiamo condotto a ritmi alti, a tratti forsennati. Sapevo di
concedere più di qualcosa in difesa, ma era l'unico modo per metterli in
difficoltà. All'inizio sono stati loro a prevalere, cambiando difesa per
quattro volte, ma noi non abbiamo mai perso il filo del match, neppure sotto di
13. Il nostro terzo quarto è stato strepitoso: Biagioni ha preso per mano la
squadra e abbiamo allungato fino a +12. Poi siamo stati bravi a resistere bene
alla loro rimonta. La nostra voglia di vincere era troppo forte: abbiamo fatto
102 punti senza Drocker, quando all'andata, nelle stesse condizioni, ne avevamo
fatti 55. Cinque giocatori in doppia cifra, stavolta, ma crescita dei più
giovani esponenziale. E con un Tessitori così efficace possiamo giocare più
aggressivi. Ci mancava solo il risultato e questo ci darà fiducia per
affrontare Olbia, squadra forte dalla quale abbiamo perso entrambe le volte di
meno di dieci punti. E speriamo di recuperare Drocker per gara uno». I
biancorossi giocheranno un'amichevole giovedì sera, al Palasport (ore 21.15),
contro Firenze, seconda nel suo girone di C1. E intanto c'è chi invita a
stringersi intorno alla Pallacanestro Lucca per un suo rilancio. «SI INVITANO
tutti coloro che amano questo sport si legge in una nota a partecipare ad un
incontro nel corso del quale confrontarsi e valutare tutti insieme ogni
suggerimento, idea, critica, segnalazione di errori e opportunità, nonché
disponibilità a dare una mano nelle attività di ogni giorno, divenire consiglieri o soci, ricerca di pubblicità e
sponsorizzazioni, impostazione settore giovanile. Il tutto nel modo più
tranquillo e costruttivo, tra una forchettata e l'altra». L'appuntamento è per
mercoledì 15 dalle 20.30 all'hotel «Guinigi». Risultati: Stella Azzurra-Arezzo
80-82, Tiber-Perugia 79-76, Empoli-Castelf.no 73-56, Cecina-Anagni
65-59, Montevarchi-Gualdo 71-80, Lucca-Porto Torres 102-91, Olbia-Scauri
97-104. Classifica: Perugia 40; Porto Torres, Empoli 36; Castelf.no 34; Scauri
32; Cecina, Anagni 30; Arezzo, Gualdo 28; Olbia 22; Tiber 20; Stella Azzurra,
Lucca 12; Montevarchi 4. Griglia Play-off: Perugia-Arezzo, Porto Torres-Anagni,
Empoli-Cecina, Castelf.no-Scauri. Play-out: Olbia-Lucca, Tiber-Stella Azzurra.
Gualdo resta in serie B Nazionale.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
PRIMO PIANO pag. 2 di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra
studenti e forze de... di ENRICO BARBETTI UNO SGOMBERO all'alba, scontri tra
studenti e forze dell'ordine davanti al Rettorato, un'assemblea con 200 ragazzi
nel salotto' dell'Alma Mater, un corteo non autorizzato e blocchi stradali.
Come un domino, l'effetto Bartleby' deborda sulle strade, paralizza il centro e
consegna alla città il copione già visto dell'ennesima giornata di passione.
DOPO DODICI giorni di occupazione, ieri mattina alle 6,30 polizia e carabinieri
si sono presentati in via Capo Di Lucca 30, nello stabile
dell'Università in cui una parte dei giovani dell'Onda ha dato il via lo scorso
25 marzo a un'autogestione battezzata Bartleby, come il personaggio di un celebre
racconto di Melville, che è stata sottoscritta anche da 70 docenti. A motivare
lo sgombero è stato un decreto urgente di sequestro firmato dal pm Luca
Tampieri, sul cui tavolo erano finiti la denuncia dell'ateneo e il primo
rapporto della Digos con i nomi di dodici studenti denunciati. Tra loro, molti
dei 26 giovani che sono stati sorpresi nel sonno all'alba di ieri. Cronisti e
fotografi accorsi sul luogo sono stati tenuti lontani dal palazzo per quasi due
ore, per non meglio specificate «disposizioni del servizio di ordine publico».
Il sequestro, strumento già utilizzato dalla Procura per intervenire
nell'occupazione di Crash in via Zanardi 106, dovrà essere convalidato entro 48
ore dal gip ed è motivato con la presenza, nell'immobile, dei server dell'ateneo.
Non ha rilevanza, invece, la mancanza di agibilità dei locali, valutata dal pm
come un problema di natura amministrativa. L'INTERVENTO delle forze
dell'ordine, non inatteso, ha innescato la scintilla della rabbia. Gli
studenti, che venerdì scorso in una conferenza stampa avevano rinnovato la
richiesta di un tavolo tecnico' con la dirigenza dell'Università per
legittimare il possesso dello spazio, si sono diretti verso via Zamboni e sulla
soglia del civico 33 hanno trovato un cordone di carabinieri in tenuta
anti-sommossa. I ragazzi, una quarantina, hanno tentato di entrare nel
Rettorato spingendo lo schieramento di polizia e per due volte sono stati
respinti con la forza. Nel secondo dei due contatti sono volati calci e
manganellate e una ragazza di 22 anni è stata colpita alla testa. Trasportata
dal 118 al pronto soccorso del Sant'Orsola tra gli applausi, è stata medicata e
dimessa con 8 punti di sutura e 15 giorni di prognosi. GLI SLOGAN degli
studenti hanno preso di mira in particolare la prorettrice Paola Monari, che,
uscita in strada, ha acconsentito a tenere un incontro pubblico alle 14 nel
cortile. «E' vero che lo sgombero è arrivato in seguito a un sequestro della
Procura spiega Andrea, uno dei portavoce del gruppo , ma la responsabilità è
della Monari». Nel pomeriggio, dopo oltre un'ora di dibattito con la
partecipazione di 200 studenti, rappresentanti di alcuni collettivi e l'attenta
presenza di Franco Bifo' Berardi, le parti in causa hanno convenuto di
rivedersi oggi alle 9,30, quando la Monari riceverà una delegazione di
Bartleby. LA GIORNATA non è finita lì. Anzi. Gli studenti hanno formato un
corteo non autorizzato e alle 16,30 si sono incamminati lungo via Zamboni,
fermandosi nei punti nevralgici della città per bloccare il traffico. Prima tappa
le Due Torri, poi via Rizzoli, via Indipendenza e via Irnerio. La
manifestazione ha fatto tappa all'altezza di via Capo Di Lucca, dove qualcuno
ha lanciato tappi di bottiglia e rotoli di nastro adesivo contro lo
schieramento dei poliziotti. Un altro blocco è stato allestito in piazza di
Porta San Donato. Infine, gli ex-occupanti sono tornati in Rettorato e hanno
rioccupato il cortile per una festa che è andata avanti fino a notte.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
PRIMO PIANO pag. 3 Monari: «Volete uno spazio? Ne possiamo parlare» E Bonaga
strappa gli applausi L'ASSEMBLEA TUTTI col megafono, anche la prorettrice agli
studenti Paola Monari (nella foto). L'assemblea nel cortile del pozzo del
Rettorato, al 33 di via Zamboni, ha rasserenato un po' gli animi, surriscaldati
dopo lo sgombero e gli incidenti della mattinata. Paola Monari, per nulla
intimorita dalla platea ostile' di 200 giovani seduti a terra, ha ribadito le
sue ragioni nella disputa sull'occupazione della palazzina in via Capo di
Lucca. «Noi l'abbiamo ricevuta nell'ambito del lotto di acquisto dello stabile
che ospita Scienze aziendali ha spiegato . E' un luogo che non può essere
destinato all'utilizzo per le persone ma solo come magazzino. C'è un rischio
per l'incolumità e di questo ho informato la Procura. Ci sono criteri precisi
per l'assegnazione degli spazi per determinate iniziative che di volta in volta
vengono proposte all'ateneo. Voi avete chiesto uno spazio permanente, ma
l'Università non ne ha». Come sbloccare la situazione? «Possiamo fare un
appello a facoltà e dipartimenti ha aggiunto la Monari . Possiamo fare un
appello all'esterno e, lo dico senza voler provocare, sono ben accetti
suggerimenti da parte vostra. Quella palazzina, con la fame di spazi che ha
l'Università, finora non è rimasta chiusa per un capriccio ma perché non si può
utilizzare; sono a vostra disposizione per dimostrare carte alla mano quanto ho
affermato». DOPO DI LEI ha preso la parola Roberto, per riaffermare che il
gruppo dell'Onda «porterà avanti il suo progetto in via Capo Di Lucca 30: è lì
che Bartleby ha casa». Per Jacopo «quello dell'inagibilità della palazzina è un
mito: non c'è perché non è mai stata chiesta e lì dovevano andare gli uffici
della presidenza di Scienze aziendali». I RAGAZZI hanno seguito con grande
attenzione l'intervento del filosofo Stefano Bonaga, che ha raccolto applausi a
scena aperta. «Io sono un docente», ha esordito,
riconoscendo alla Monari di avere detto «cose importanti» e di avere compreso
«la potenza sociale prodotta dagli studenti che si autoorganizzano». «Questa
città ha aggiunto il filosofo deve prendere atto della presenza produttiva di
masse di studenti a cui, finora, non è stato mai chiesto cosa potessero fare:
questa è miopia». «Io chiederei ha detto al megafono Bonaga che Bologna diventi
un centro di confronto, non solo con l'Università, ma con
tutte le istituzioni, a cominciare da Comune e Provincia». LO SCOPO della
discussione, secondo il docente, è quello di ripensare Bologna «anche in funzione della parte
sociale più vivace di questa triste città. Non fermiamoci alla semplice
richiesta all'Università di uno spazio perché centomila studenti sono un fatto
politico rilevantissimo». In serata, gli studenti sono rimasti nel
cortile di Palazzo Poggi, dove sono rientrati al termine del corteo non
autorizzato. Dopo un aperitivo musicale, hanno organizzato un reading sul
terremoto, leggendo brani del libro Donne di Messina' di Vittorini «In questa
giornata hanno spiegato ci sembrava opportuno». Enrico Barbetti
( da "Corriere della Sera"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Terza Pagina data: 07/04/2009 - pag: 43
Addii Docente alla Cattolica, difese la figura di Costantino Marta Sordi, la
fede e l'impero romano L a ricerca storica sul cristianesimo è stata nel
secondo Novecento una delle grandi ricchezze del dibattito intellettuale
italiano: capace di generare vere scuole e filiere di studi non di rado in
vivace antagonismo intellettuale, una generazione di studiosi è riuscita
a emergere in un Paese nel quale la connivenza fra clericali di campagna e
incolti mangiapreti aveva espulso la teologia come scienza dalle università nel 1873. Apparteneva a questa generazione Marta
Sordi (nella foto), scomparsa all'età di 83 anni, professore emerito di Storia
greca e romana alla Università Cattolica di Milano. Livornese d'origine, classe
1925, insieme a Manlio Simonetti ha dato all'antichistica studi di grande peso,
e dopo aver insegnato negli atenei di Messina e di Bologna era approdata infine
alla Cattolica di Milano, dove è rimasta fino all'emeritato. Storica a tutto
tondo (il suo primo volume era su La lega tessala e risale al 1958) è stata
resa celebre soprattutto dagli studi sul rapporto fra il cristianesimo e
l'impero di Roma, al quale dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha dedicato il
meglio di sé (il suo saggio I cristiani e l'impero romano, del 1984, è stato ristampato
da Jaca Book a vent'anni dalla sua prima uscita). Convinta sostenitrice della
autenticità spirituale della conversione dell'imperatore Costantino il Grande,
reattiva davanti all'idea di un cristianesimo primitivo lontano dal potere, che
secondo lei veniva da una moda gauchiste, Marta Sordi ha difeso una posizione
schiettamente conservatrice sia in ambito accademico sia nella rubrica
domenicale che ha tenuto per anni sul quotidiano Avvenire con la verve di cui è
capace il dotto. Ora che abbandona il campo, restano di lei un'opera importante
e la convinzione che lo storico di razza non s'arrende mai, se non davanti alla
evidenza del dato. Alberto Melloni
( da "Giorno, Il (Lodi)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
PAVIA
pag. 13 Pasqua, al via la musica sacra Si comincia con «La Passione» CONCERTI IN UNIVERSITÀ PAVIA COMPLESSI e cori, direttori
d'orchestra e solisti di grande levatura in questa edizione del «Ciclo di
musica sacra», inserito nella stagione «Musica in università»,
organizzata dall'Associazione dei docenti dell'ateneo e dal Circolo culturale,
che si apre alle 21,15 di stasera nella basilica di San Michele Maggiore.
IL PRIMO concerto che di fatto apre la la Settimana Santa in vista della Pasqua
di domenica prossima, prevede l'esecuzione, in una nuova edizione critica,
dell'Oratorio «La Passione», capolavoro di Giovanni Simone Mayr, non eseguito
in Italia da oltre trent'anni. L'orchestra Milano Classica e il Coro
dell'Accademia Internazionale della Musica di Milano saranno diretti da
Pieralberto Cattaneo. SECONDO APPUNTAMENTO, invece, alle 21,15 di mercoledì 15
nella chiesa di Santa Maria in Canepanova con il trombettista Josef Bierlmeier
e l'organista Roland Muhr. Il trittico ispirato alla musica più mistica,
appropriata per questa parte dell'anno, si conclude giovedì 23 nella chiesa di
San Teodoro, con in programma due brani di Rolla, Dixit Dominus e Tantum Ergo,
le uniche composizioni di musica sacra nel catalogo del più grande
compositore-musicista pavese. M.M.
( da "Nazione, La (La Spezia)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
PORTOVENERE
/ CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 10 CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non
una commissione d'inchie... CI SARÀ un procedimento di valutazione, ma non una
commissione d'inchiesta (come avrebbe voluto l'opposizione del Pdl), per comprendere la situazione in cui si trova la società pubblico
privata PortoVenere Servizi Portuali e Turistici Srl. È passato infatti,
a maggioranza, l'ordine del giorno proposto dai consiglieri di maggioranza
Marisa Bertirotti, Stefano Canossa e Enrico Marcantoni. I tre hanno chiesto che
venga chiarita la situazione, dopo le polemiche degli scorsi giorni,
incaricando il nuovo Cda di fare luce sullo stato dell'azienda e sulla gestione
della stessa. Il Cda dovrà poi riferire all'assemblea dei capigruppo.
L'opposizione Pdl, si è detta contraria al tipo di procedi memento lamentando
che: «i controllati fanno i controllori», mentre Sergio Faraguti, ha votato con
la maggioranza. A.V.
( da "Giorno, Il (Lodi)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO pag. 2 Bocciati con il 5 in condotta «Troppa confusione e ritardi» LA
REAZIONE DEI GENITORI LODI «LA VALUTAZIONE del comportamento nella scuola
secondaria»: se ne è parlato alcuni giorni fa all'Itis Volta, con
l'organizzazione dell'Ufficio Scolastico Provinciale e della Consulta degli
studenti, presieduta da Luca Manca. Sì, perché secondo le nuove normative,
anche il voto in condotta, alla pari delle valutazioni ottenute nelle materie
didattiche, ha la sua brava influenza sull'ammissione o meno all'esame di Stato
oppure, per gli alunni che non frequentano l'ultimo anno degli istituti
scolastici superiori, nella promozione o nella bocciatura. Insomma: se hai 5 in
condotta devi ripetere l'anno se frequenti una classe dalla prima alla quarta,
se sei in quinta non vieni ammesso all'esame di maturirtà. Relatori
dell'incontro, al quale sono intervenuti studenti, genitori e docenti
direttamente interessati, due esperti del settore, la dottoressa Luciana Volta
(dirigente responsabile dell'Ufficio legale dell'Ufficio scolastico regionale
per la Lombardia ed anche presidente dell'organo di
garanzia che accoglie gli eventuali ricorsi degli studenti) ed il professor
Pierpaolo Triani (docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza). Il
dibattito si è infervorato soprattutto sulla tempestività (o presunta tale) di
un decreto del gennaio del 2009 e che è stato in parte modificato e smentito il
13 marzo dal Consiglio dei Ministri. «Le ultime indicazioni - affermano
gli esperti del settore - sostengono che non è automatico che venga affibbiato
il 5 in condotta a chi ha raggiunto durante l'anno il massimo della sanzione
disciplinare: 15 giorni di sospensione». È comunque incredibile e clamoroso,
hanno ribadito insegnanti e rappresentanti dei genitori, «che all'inizio di
aprile i consigli di classe non abbiano ancora chiara la situazione sul
regolamento a cui debbano attenersi». G.E.
( da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 ROSSELLA RODELLI GIAVARINI PRESIDENTE FINCO: ABBATTERE PER
RICOSTRUIRE» È LA PAROLA D’ORDINE PER
LA FILIERA DELLE COSTRUZIONI Roma, 7 aprile 2009 - Aree degradate, sprechi
energetici, scarsa qualità abitativa. Per Finco, la Federazione di Confindustria
delle Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni, la sfida
della riqualificazione urbana si può giocare solo attraverso un «piano
strategico» che disegni efficacemente le modalità di recupero e che assegni al
macrosettore delle costruzioni un ruolo decisivo nell’importante obiettivo del risparmio energetico e della
qualità del vivere e del lavorare nelle nostre città. La Federazione, da sempre
impegnata a promuovere una cultura industriale finalizzata alla tutela e al rispetto dell’ambiente, sostiene la necessità di un programma articolato
di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, con particolare
riferimento alle periferie urbane degradate e, quindi, all’edilizia pubblica,
anche attraverso operazioni di demolizione e ricostruzione rese
improcrastinabili dalla scarsa qualità abitativa, dalla frequente congestione e
dalla rilevante inefficienza energetica del patrimonio in questione.
Riqualificare la città significa portare a compimento interventi di trasformazione,
a volte anche radicali di sostituzione, come la demolizione e la ricostruzione
di edifici obsoleti, privi di valore architettonico e inquinanti, soprattutto
dislocati nelle periferie delle grandi città, e definire una nuova politica
abitativa anche finalizzata ad attrarre nelle città capitale umano qualificato.
Per l’applicazione del sistema sono poi naturalmente
necessari dei fondi che possono essere reperiti tramite strumenti di
partnership pubblico-privato e attraverso la valorizzazione del patrimonio immobiliare del
Demanio, con normative di favore inerenti i cosiddetti «crediti edilizi».
Occorre però anche considerare operativamente l’ipotesi di destinare una parte dell’extragettito
previsto per i prossimi anni per lo start-up di un progetto come «Abbattere per
Ricostruire», certamente volano di sviluppo e ad alto e positivo impatto
sociale. Finco è determinata a contribuire alle operazioni di individuazione e
sostegno di tutte le iniziative che, oltre a essere di ausilio agli strati più
deboli, siano capaci di generare crescita. . <<BACK
( da "marketpress.info"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 UNIVERSITÀ DI FIRENZE: COSÌ I CANDIDATI RETTORE PROGETTANO IL
FUTURO DELL’ATENEO CINQUE ORE DI CONFRONTO
PUBBLICO CON IL SINDACATO DEI DOCENTI. PER LA PRIMA VOLTA IL PROCESSO
ELETTORALE È DIVENTATO PUBBLICO. PROGRAMMI, PERSONALITÀ, OBIETTIVI Firenze, 7
aprile 2009 - Un interrogatorio di ben 5 ore, un confronto serrato tra
sindacati dei docenti (Cnu e Uspur) e candidati Rettore con il contributo di
una platea di oltre duecento professori delle varie facoltà. Il 3 aprile, per
la prima volta nella storia dell’Università
di Firenze, il processo di elezione alla massima carica è uscito dalle segrete
stanze per consumarsi pubblicamente in una delle aule convegni del Polo di
Novoli, consentendo così alla base di valutare in un’unica seduta progetti e personalità dei candidati.
“E’ stato un successo”, commenta per i promotori
dell’iniziativa Francesco Martelli, presidente di Uspur, “I sindacati
hanno avuto l’opportunità di offrire un notevole contributo al dibattito e alla soluzione
dei problemi. I candidati Rettore hanno invece potuto esporre in dettaglio il
proprio programma e confrontarsi con l’elettorato”.
Protagonisti sotto esame Paolo Caretti, Guido Chelazzi, Alberto Del Bimbo,
Sandro Rogari e Alberto Tesi. Uno di loro sarà il prossimo Rettore. A
interrogarli Martelli e il collega Vincenzo Vecchio presidente di Cnu.
Procedura imparziale: sei round di domande, a ciascun candidato 5 minuti ogni
volta per rispondere, clessidra alla mano. Temi: le criticità finanziarie, i
criteri di gestione, la qualità dei servizi, gli standard di ricerca, argomenti
per i quali i sindacati chiedono profondi ripensamenti e svolte anche radicali
soprattutto in termini di condivisione e trasparenza delle decisioni. Dal
confronto sono dunque emerse molte risposte interessanti, proiettate verso il
miglioramento della gestione amministrativa (anche con progetti rivoluzionari
come l’abolizione o la profonda
ristrutturazione dei Poli) e verso la revisione dei rapporti funzionali tra
Didattica
(le Facoltà) e Ricerca (i Dipartimenti). Oltre che le risposte sui temi,
sindacato ed elettorato hanno potuto apprezzare anche le singole, diverse
caratteristiche personali dei candidati, elementi non secondari se è vero che
le idee camminano sulle gambe degli uomini. In sintesi, l’iniziativa ha prodotto le seguenti novità e obiettivi
dichiarati: 1) Se in passato l’elezione del Rettore procedeva
esclusivamente per processi riservati, oggi i candidati si sono offerti a un
inedito pubblico confronto, in una competizione aperta e leale basata sulla
qualità dei programmi. 2) I sindacati dei docenti si sono proposti in un ruolo
attivo di servizio. 3) Tutti i 5 candidati hanno riconfermato l’Università come ente autonomo che non accetta
condizionamenti dal potere politico, pur riconoscendo l’importanza di un rapporto organico con gli enti
territoriali. 4) Distinzione dei ruoli, oggi confusi, tra Senato Accademico e
Consiglio di Amministrazione. Il primo deputato alla programmazione scientifica
e culturale. Il secondo con compiti di gestione delle risorse. 5) Apertura del
Consiglio di Amministrazione ai rappresentanti degli enti locali e della
società civile, comunque in un chiaro quadro di autonomia. 6) Necessità di
approdare a un maggior livello di internazionalizzazione e di incentivare le
virtuosità della Ricerca dell’Ateneo con
una precisa politica dedicata. Cnu e Uspur organizzeranno un secondo confronto
con i candidati Rettore a ridosso del primo turno elettorale previsto per il
prossimo 3-4 giugno. . <<BACK
( da "marketpress.info" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
07 Aprile 2009 “CALABRIA E TOSCANA, REGIONI
ANTIRACKET”: CRIMINALITÀ, CALABRIA E TOSCANA UNITE CONTRO IL RACKET E PER
RETE DI SOLIDARIETÀ A IMPRESE Firenze, 7 aprile 2009 - Tagliare le mani della
criminalità che si allungano sulle imprese, creando una rete di solidarietà tra
Regioni, enti locali, associazioni del volontariato e formazioni sociali e di
categoria. Questo è l’obiettivo del progetto
“Calabria e Toscana, Regioni antiracket”, che prenderà avvio il 15 aprile con un convegno
nazionale a Firenze, nella sala dei Dugento di Palazzo Vecchio. L’iniziativa si basa sui contenuti del “Protocollo di
collaborazione” sottoscritto dal vicepresidente della Regione Toscana
Federico Gelli e dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero
nell’agosto del 2006. Questo progetto prevede una serie
di azioni di sensibilizzazione ed incontro, per oltre due settimane, che
uniscono la promozione della cultura della legalità con quella dei prodotti di
qualità, per sostenere le imprese calabresi, in particolare quelle che hanno subito
e denunciato estorsioni ed attentati mafiosi e che si oppongono pubblicamente
al racket. Un fenomeno in rapida crescita, in quanto la crisi economica
indebolisce le imprese ed ingrassa la criminalità organizzata. Racket ed usura
sono ormai presenti in ogni parte d’Italia e
secondo una ricerca di Confesercenti il fatturato rende alle varie mafie circa
250 milioni di Euro ogni giorno. Oltre al convegno si terrà a Firenze anche la
seconda edizione di “Gusto di Calabria” –L’onestà dei buoni prodotti- (Fortezza da Basso
durante la Mostra dell’artigianato e presso gli ipermercati ‘I
Gigli’ ed ‘Il Parco’), gli happening aperti a scuole e cittadini
con proiezioni, concerti e tavole rotonde (27 aprile Teatro Puccini a Firenze, 28
aprile Santa Maria della Scala a Siena, 29 aprile Teatro Umberto a Lamezia
Terme) e quattro incontri conviviali di solidarietà (con prelibatezze
agroalimentari calabresi) a Firenze, Siena, Pisa e Carmignano (Po). Questi
ultimi sono organizzati, oltre che dagli Enti locali ed Unioncamere Calabria
anche dalle Associazioni culturali dei calabresi che vivono in Toscana per
raccogliere fondi da mettere a disposizione delle Associazioni antiracket
calabresi. Al convegno “Toscana e Calabria unite contro il racket” del prossimo 15 aprile parteciperanno, con interventi e
relazioni, il governatore della Calabria Agazio Loiero il vicepresidente della
Toscana, Federico Gelli, l’assessore regionale calabrese alle Attività
produttive Francesco Sulla, il presidente del Consiglio comunale di
Firenze Eros Cruccolini, il vicepresidente della Commissione parlamentare
Antimafia Luigi De Sena e il consigliere regionale e presidente della
Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria Antonino De Gaetano. La
relazione introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di
Storia della criminalità all’Università
di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero Luigi Vigna,
già procuratore nazionale antimafia), Alberto Cisterna, sostituto procuratore nazionale
antimafia, Alessandro Butticè, portavoce dell’Ufficio europeo per la Lotta alla frode). Importantissime
anche le testimonianze dirette degli imprenditori colpiti da racket ed usura:
Rosy Canale (presidente Movimento donne di San Luca e della Locride), Rocco
Mangiardi (commerciante di Lamezia Terme), Loredana Ferrara (responsabile
regionale Associazione italiana riabilitazione protestati), Armando Caputo
(presidente Associazione lametina antiracket). Sarà presente anche il mondo
della scuola con Cesare Angotti, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, e Barbara
Deimling, direttore della Syracuse University di Firenze. Sindacati e imprese
sono rappresentati da Alessio Gramolati, segretario generale Cgil Toscana, Nino
Marcianò,
presidente di Confesercenti Calabria, e un esponente di Confindustria Toscana.
L’illustrazione del progetto della ‘Rete civica
di solidarietà antiracket’ sarà presentato da Pierpaolo Romani,
coordinatore di ‘Avviso Pubblico’, e sarà al centro anche degli interventi sia
di amministratori locali che di esponenti delle Associazioni di volontariato.
Il 15 aprile, sempre a Palazzo Vecchio, alle ore 12, si terrà anche la
conferenza stampa per la presentazione dell’intero programma di collaborazione 2009 Toscana-calabria. .
<<BACK
( da "Secolo XIX, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Quasi
50 posti auto a Roverinovicino alla scuola elementare iniziativa pubblico-privata Il Comune aveva revocato la licenza dopo che per quattro mesi il
posto per la bancarella era rimasto inutilizzato .x/07/0904 LA GIUNTA
ventimigliese ha approvato il progetto di un imprenditore privato per la
realizzazione di un parcheggio pubblico e di un'area giochi per i bambini in un
terreno di proprietà del Comune situato dietro la scuola elementare di
Roverino. L'opera, del costo complessivo di 260 mila euro, verrà
realizzata in parte a scomputo degli oneri di urbanizzazione (circa 40 mila
euro) ed in parte con fondi privati. Una volta realizzato l'intervento, in
pratica, Roverino avrà a disposizione una vera e propria piazza, ad oggi
assente nella frazione. Il terreno in questione, dietro la scuola elementare e
adiacente al Mercatone di Ventimiglia che realizzerà i lavori, si trova sotto
la "testa di Garibaldi" ed era praticamente abbandonato. Il progetto
per la realizzazione del parcheggio è del geometra Sergio Scibilia. Nell'area
verranno realizzati complessivamente 47 parcheggi, due dei quali riservati ai
disabili, ed una decina di posti per le moto. Di giorno l'area sarà riservata
ai clienti dell'esercizio commerciale, ma dalla sera sino al mattino alle 9
sarà anche a disposizione dei residenti. Accanto al parcheggio è prevista la
costruzione di una piccola area giochi per i bambini, con tappeto anti caduta,
panchine e una decina di alberi. I giochi verranno collegati con un passaggio
alla vicina scuola elementare, a disposizione dei bambini. Ma come detto, è
importante anche la rivalutazione di uno spazio pubblico che si trovava in uno
stato di vero e proprio abbandono e che potrà essere a disposizione della
frazione. .x/07/0904
( da "Libertà" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sfida
in inglese, tra bravissimi Sono stati una quarantina gli studenti che ieri
mattina si sono presentati a villa Braghieri di Castelsangiovanni per sfidarsi
all'interno del concorso di inglese "A language for wider horizon"
organizzato dall'Università delle Tre Età di
Castelsangiovanni per ricordare la figura della docente di lingua
e civiltà inglese Anna Bonelli. Il concorso era aperto a tutti gli studenti
delle ultime due classi degli istituti superiori dell'intero piacentino ed era
riservato ai "bravissimi", ovvero a quegli studenti che lo scorso
anno avevano ottenuto una votazione di 8/10 in lingua inglese. Per i 37
studenti che ieri mattina alle 9 si sono presentati nei locali della storica
villa di Castelsangiovanni, sede delle prove, gli organizzatori hanno pensato
ad un argomento particolare. Ai giovani concorrenti è stato infatti sottoposto
un articolo comparso di recente sul New York Times che parlava di un argomento
che interessava da vicino i giovani studenti. L'articolo comparso sulla famosa
testata americana trattava infatti di come incentivare le motivazioni allo
studio e stimolare il rendimento dei giovani tramite riconoscimenti concreti.
Sulla base di questo articolo ieri mattina ai giovani partecipanti in arrivo da
diversi licei del piacentino è stato chiesto di fare un riassunto dell'intero
contenuto del pezzo e commentarne una frase, corredando il tutto con
un'opinione personale sull'argomento trattato. Al concorso bandito dall'Unitre
di Castelsangiovanni, presieduto da Mariuccia Dallagiovanna, hanno partecipato
12 studenti in arrivo dal liceo scientifico Respighi di Piacenza, insieme a 9
giovani colleghi del liceo classico Gioia e 8 studenti del Romagnosi sempre di
Piacenza più otto studenti del liceo scientifico e linguistico Volta di Castelsangiovanni.
Ora, terminata la prova scritta, toccherà alla commissione esaminare i circa 40
elaborati in tempo entro domenica 10 maggio, quando si terranno le premiazioni
anche dei migliori partecipanti all'altro concorso bandito da Unitre, il Certamen
dedicato alla figura del cardinale Agostino Casaroli. Per il concorso di poesia
dedicato a Marietta Baderna bisognerà invece attendere l'avvio del prossimo
anno accademico (generalmente in ottobre). Della commissione esaminatrice del
concorso in lingua inglese fanno parte Mariangela Ceruti, docente
di inglese alle scuole medie di Castelsangiovanni, Rosella Dossena, docente di lingua e civiltà inglese al liceo classico Gioia
di Piacenza e Annalisa Gallazzi, docente di lingua e
civiltà inglese al liceo scientifico Volta di Castello. mar. mil. 07/04/2009
( da "Giornale.it, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
n. 83
del 2009-04-07 pagina 15 "E' sismico il 70% del territorio italiano"
di Giuseppe Marino Dopo anni di rimpalli il faticoso zigzagare della mappa del
rischio sismico nella burocrazia italiana è finito. La cartina disegnata nel
2003 è un affresco in cui domina il tratto colorato che indica le zone a
rischio: il 70% del paese è costretto a temere il terremoto, la bestia più
subdola esistente in natura, visto che sette degli otto terremoti più
devastanti hanno aggredito l’Italia tra
il tramonto e le prime luci dell’alba, nelle
ore del buio, quando avevamo la guardia abbassata. Nella mappa, l’area
colpita ieri è colorata di rosso vivo, segnale di rischio massimo che riguarda
praticamente tutto l’Appennino dall’Umbria fino alla Calabria, oltre
a due isole in Friuli e Sicilia. Paradossalmente, a sbloccare l’approvazione della mappa che superava la carente legge del
1915 sul rischio sismico (secondo cui erano pericolose le zone dove si erano
verificati terremoti) fu la tragedia di San Giuliano, il paese del Molise dove non crollò
praticamente nulla tranne una scuola elementare in cui restarono uccisi una
maestra e 27 bambini. Un caso, quindi, più di pertinenza dei giudici più che
dei geologi. Ora dunque sappiamo dov’è il
pericolo. Ma questo non vuol dire che facciamo abbastanza per prevenirlo. «Non
voglio parlare prima di verificare sul campo - spiega Raffaelle Funiciello, docente di Scienze geologiche dell’Università RomaTre - ma certo alcuni degli edifici crollati
in Abruzzo mi sembravano di costruzione piuttosto recente». Ci sono, ad
esempio, dubbi sulla Casa dello studente e su alcuni alberghi. Eppure, per
sapere che la zona dell’Aquila è a rischio
sismico non serviva la mappa geologica, bastava studiare la storia. Dal
’700 a oggi l’area è stata colpita da un terremoto distruttivo
per ciascun secolo. E da novembre scorso gli aquilani ballavano al ritmo di uno
sciame sismico che nelle ultime settimane si affacciava un giorno sì e uno no.
«Di certo - conferma Funiciello - allo stato non c’è modo di prevedere questi eventi catastrofici.
Però le misurazioni del Radon in relazione agli eventi sismici sono
interessanti e sono già al centro di diverse ricerche in Italia. Ma la ricerca
è una cosa, le applicazioni un’altra».
Nella pratica l’urgenza è un’altra. «L’idea lanciata dal ministro
Scajola di un provvedimento che favorisca le ristrutturazioni anti sismiche è
ragionevole - dice Funiciello - e poi bisognerebbe creare un’unica autorità per il territorio. Oggi il servizio
idrogeologico è finito al ministero per l’Ambiente, quello sismico
alla Protezione civile, quello delle dighe è quasi smantellato». © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
USA:
MERCATO AZIONARIO, SI TORNA A INVESTIRE...MA CON PRUDENZA di MPS Capital
Services Una serie di report di case di investimento hanno richiamato alla
cautela dopo il forte rally iniziato a marzo ed estesosi fino ai primi giorni
di aprile... -->*Questo documento e' stato preparato da MPS Capital Services
ed e' rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e
clientela professionale ai sensi dell'allegato n.3 al reg. n.16190 della
Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano
responsabilita' alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge
alcuna attivita' di trading e pubblica tali
indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito,
il disclaimer ufficiale di WSI. . (WSI)- Tassi di interesse: in area Euro tassi
di mercato pressoché stabili in una giornata con andamento negativo dei listini
azionari. Rimane sotto i 120pb il differenziale sul decennale italia-Germania,
mentre resta pressoché stabile quello sul 2-10 anni. Recuperano i Cds e le
valute dei paesi emergenti, beneficiando delle decisioni del G20 che hanno
permesso un aumento dei finanziamenti a favore del Fmi che dovrebbe provvedere
a sostenere le economie emergenti in difficoltà. I Cds dell’Ungheria per esempio sono scesi sotto i 500 pb, mentre
quelli della Polonia sotto i 250 pb. In seguito alla pubblicazione
di Ft che richiamava un report del Fmi secondo cui i paesi dell’Unione europea avrebbero dovuto adottare l’Euro per far fronte all’attuale crisi, la Bce ha
dichiarato non praticabile tale ipotesi prima che i paesi stessi siano entrati
formalmente in area Euro, rispettando quindi tutti i criteri necessari.
Sopravvivere non e' sufficiente, ci sono sempre grandi opportunita' di guadagno.
Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Costa meno di 1 euro al giorno. Clicca
sul link INSIDER Nowotny, membro Bce, ha aggiunto che l’idea non è realistica, aggiungendo che questo potrebbe ridurre
anche la fiducia sulla valuta unica. Ieri Bini Smaghi, in merito all’andamento del cambio ha dichiarato che a volte i movimenti
eccessivi dei mercati dei cambi possono giustificare interventi da parte delle
autorità, una dichiarazione che appare orientata a prevenire apprezzamenti
eccessivi dell’Euro in un contesto di
potenziali svalutazioni competitive da parte di altri paesi. Sul fronte macro,
le vendite al dettaglio di febbraio dell’intera area hanno registrato un
forte calo (-4% a/a da -1,7%) con una penalizzazione di tutti i comparti. Sul
decennale il supporto passa per 3,15% e la resistenza per 3,3%. Negli Usa tassi
di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine, in vista di
corpose emissioni di titoli governativi che inizieranno oggi per il comparto
legato all’inflazione (Tips decennali per
6Mld$) e proseguiranno domani con l’emissione record di 35 Mld$ per il
titolo triennale e termineranno giovedì con la riapertura da 18Mld$ sul
decennale. Giornata di flessione per i mercati azionari dopo una serie di
report di case di investimento che hanno richiamato alla cautela dopo il forte
rally iniziato a marzo ed estesosi fino ai primi giorni di aprile. Sono
arrivate anche le dichiarazioni di due storici operatori come Marc Faber e
George Soros, il primo complessivamente orientato ad una prosecuzione del
rialzo dei mercati azionari in vista dell’estate
ma non prima di una correzione di circa il 10%. Più pessimista invece Soros che
ha interpretato la fase attuale come un recupero all’interno di un trend primario
ancora ribassista. Ieri il Tesoro Usa ha rivisto le regole del c.d. PPIP ossia
il piano misto pubblico-privato per l’acquisto di
titoli tossici: la nuova versione consente l’accesso anche a società di
gestione di più piccola dimensione. Inoltre sono stati prorogati i termini per
la conclusione della selezione dei manager che potranno essere anche più di 5.
Il piano Geithner pertanto potrebbe entrare in azione non prima di metà maggio.
Da segnalare infine l’ampliamento dei piani
di swap in valute tra Fed, BoJ, BoE, Bce e banca centrale svizzera, con
la finalità di continuare ad assicurare liquidità per un corretto funzionamento
dei mercati monetari. Il comparto decennale nei prossimi giorni incontra una
resistenza di rilevo al 3%. Valute: Dollaro in apprezzamento di pari passo con
il calo dei listini azionari. Da un punto di vista tecnico ha tenuto la
resistenza di breve in prossimità di 1,36. Il range di oscillazione rimane
fissato a 1,32-1,37 con possibilità nei prossimi giorni di spingersi verso la
parte bassa, nell’ipotesi di prese di profitto
sui mercati azionari prima delle principali trimestrali bancarie Usa attese
dopo Pasqua. Il calo dei listini azionari ha provocato un lieve apprezzamento
dello Yen verso le principali valute. Verso Euro il cross ha formato una
resistenza a 137,40. Per oggi i supporti si collocano a 133,50 e 132. Verso
Dollaro la resistenza si colloca a 101,50. Nel corso della notte la BoJ ha
lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0,1% con decisione unanime,
annunciando un allargamento del collateral accettato (ora anche bond garantiti
dal governo e municipali) nel tentativo di assicurare stabilità ai mercati
finanziari. Materie prime: l’apprezzamento
del Dollaro ed il calo delle borse hanno penalizzato le commodity che hanno
chiuso generalmente in ribasso tranne poche eccezioni (ad esempio il piombo ha
guadagnato l’1,1%). Negativo il greggio Wti
dopo che il ministro petrolifero del Qatar ha detto di non aspettare un
rimbalzo delle quotazioni verso i 70$ nel 2009. Negativi i metalli industriali ed
i preziosi, in particolare l’argento
(-4,9%). Tra gli agricoli forte calo per il cacao (-8,6%) su timori che i
recenti rialzi siano stati eccessivi. Copyright © MPS Capital Services. All
rights reserved
( da "Denaro, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Campania
emergenza terremoto Ateneo e ingegneri si mobilitano Il preside di Ingegneria,
Cosenza, parte per l'Abruzzo. Appello dell'Ordine agli
iscritti Il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università Federico II,
Eduardo Cosenza, parte stamani all'alba per una missione nell'Abruzzo colpito
dal sisma. Lo accompagnano il collega Gaetano Manfredi (anch'egli docente di Tecnica delle costruzioni come Cosenza), assieme a tre
ricercatori. Obiettivo: affiancare la Protezione civile nella
valutazione dei danni, dei rischi di frane e degli interventi di messa in
sicurezza delle strutture pericolanti. E l'Ordine, presieduto da Luigi Vinci,
promuove "una task force ad alta specializzazione nella verifica degli
edifici in muratura ed in cemento armato e delle infrastrutture stradali,
nell'analisi sismica, nell'area geotecnica ed impiantistica" e lancia un
appello agli iscritti affinché partecipino all'iniziativa. giovanni capozzi Il
mondo dell'università e delle professioni risponde con
generosità all'emergenza-terremoto in Abruzzo. Stamani il preside di Ingegneria
dell'Ateneo federiciano, Eduardo Cosenza, parte alla volta delle zone colpite.
"Vado in Abruzzo - spiega Cosenza - insieme con il collega Gaetano
Manfredi, direttore del dipartimento di Ingegneria strutturale e con tre
ricercatori. Si tratta di una prima missione, volutamente snella, concordata
con la Protezione civile, per una prima valutazione della situazione e per
individuare le competenze tecniche di cui c'è più bisogno, anche in modo da
indirizzare con efficacia la task force che l'Ordine napoletano degli ingegneri
sta organizzando". Il presidente dell'Ordine, Luigi Vinci, ha infatti già
mobilitato i propri iscritti. "Intendiamo partecipare concretamente -
spiega - e non solo emotivamente alla tragedia che ha colpito l'Abruzzo".
"Ci sentiamo in dovere - si legge nella lettera che l'Ordine ha inviato a
Guido Bertolaso, capo della Protezione civile - di mettere le nostre competenze
a disposizione di chi in questo momento ne ha bisogno e, pertanto, l'Ordine
degli Ingegneri della Provincia di Napoli ha immediatamente costituito una task
force ad alta specializzazione nella verifica degli edifici in muratura ed in
cemento armato e delle infrastrutture stradali, nell'analisi sismica, nell'area
geotecnica ed impiantistica e la offre al Coordinamento della Protezione Civile
e degli Enti locali e territoriali per l'immediato affiancamento e la
collaborazione in questa fase di verifica e per quanto altro possa ritenersi
utile". L'intenzione è di inviare nelle aree colpite squadre tecniche e
con questo obiettivo l'Ordine degli ingegneri ha inviato agli iscritti un
appello per reclutare ingegneri esperti strutturisti per "procedere a
verifica statica del patrimonio edilizio in muratura e in cemento armato delle
zone terremotate". L'Ordine si farà carico anche di finanziare le spese
necessarie per gli spostamenti e l'alloggio dei colleghi. Si pensa, a questo
proposito, di noleggiare camper e anche di invitare gli iscritti con la
passione del campeggio a mettere a disposizione i propri veicoli per le
necessità delle squadre tecniche. "Anche stavolta - sottolinea Domenico
Calcaterra, docente di Geologia applicata a Ingegneria
e consigliere dell'Ordine dei geologi -, come già accaduto in altre calamità
naturali, università e professioni non fanno mancare
la loro solidarietà con gesti concreti e mettono 'in rete' le proprie
competenze". del 07-04-2009 num.
( da "Giornale di Vicenza.it, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CONVEGNO/1.
A “Come cambia l'agorà” Xoccato, Ascom: «Serve
impegno per creare nuove iniziative». Francescon: «Ridare competitività»
07/04/2009 rss e-mail print Alcuni dei relatori del convegno «I centri storici
sono il teatro della nostra vita»: esordisce così Guido Xoccato, Presidente del
mandamento Ascom di Schio, introducendo il convegno "Come ti cambio il
centro storico: la trasformazione dell'agorà pubblica", allestito
nell'ambito del Festival Città Impresa. Alla conferenza, moderata
da Gianpietro Vecchiato (docente all'Università di Padova e vice-presidente Ferpi), sono
intevenuti Corrado Poli, docente all'università di Bergamo, Antonio Casella, responsabile del laboratorio
urbanistica e commercio al Politecnico di Milano, Maurizio Francescon,
direttore della Confesercenti di Padova oltre al vicesindaco Dario Tomasi.
Secondo Xoccato il segreto sta nel trovare un accordo tra tutti gli enti:
«Serve un impegno da parte di tutti i soggetti per non perdere il centro
storico; noi come associazioni di categoria possiamo fare molto: aggregare le
imprese, favorire nuove iniziative, migliorare la mobilità e l'accessibilità».
Dario Tomasi spiega l'origine del festival: «Le città-impresa oggi sono tali
perchè sono figlie dell'origine delle fabbriche: oggi la competizione avviene
tra marchi e territori, noi per essere competitivi dobbiamo recuperare gli
strati della storia, ma nello stesso tempo trovare i fattori del presente,
trasportando l'azione quotidiana in azione operativa». Corrado Poli, padovano,
elogia il modello veneto: «È quanto di più innovativo ci può essere, oggi i
piccoli commercianti del centro devono stare attenti: non devono combattere
contro i famigerati outlet, ma cercare di essere più originali, senza
dimenticare che sono nel centro, un luogo dove la gente non va per comprare, ma
ci vive». Francescon ricorda invece che i cinesi copiano le nostre città: «In
questi anni in Cina stanno costruendo città simili ai nostri vanti tipo Venezia
e Aquileia; noi se vogliamo ripartire dobbiamo trovare gli strumenti per ridare
competitività ai centri. Infine un invito ai sindaci: meno sicurezza e più
rilancio delle città». Luca Ruaro Luca Ruaro
( da "Arena.it, L'" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
«La
banca ora ritorna a fare il suo mestiere» CREDITO. Il presidente del cds del
Banco Popolare ieri all'Università: «Finita l'illusione della finanza facile»
«Adottammo le stock option dopo varie sollecitazioni nei road show
internazionali E fu una scelta infelice» 07/04/2009 rss e-mail print Carlo
Fratta Pasini con il prof. Noto ieri all'Università FOTO MARCHIORI In che modo
una grande banca può mantenere le sue promesse in periodo di crisi? Come
riusciranno gli istituti di credito a riprendere la strada della redditività
assicurando sostegno finanziario al territorio? Quali le responsabilità della
peggior crisi del dopoguerra? Domande dalle risposte non facili quelle poste
ieri al presidente del consiglio di sorveglianza del Banco Popolare Carlo
Fratta Pasini dagli studenti della facoltà di Economia. Ospite del Polo Zanotto
nell'ambito di una lezione del corso di storia delle imprese tenuta dal
professor Sergio Noto, Fratta Pasini ha passato in rassegna tutti gli elementi
di debolezza di un sistema del credito reo di aver anteposto la finanza
all'economia di base. «L'illusione che la finanza potesse vivere senza
produzione e lavoro è durata poco. Quegli istituti di credito che vedevano
nelle banche d'affari e nelle operazioni di finanzia straordinaria una gallina
dalle uova d'oro e nella banca retail tradizionale una realtà di basso profilo
si stanno ricredendo. La visione è radicalmente cambiata. Va detto che gli
istituti italiani non hanno mai preso la strada di quelli anglosassoni, ma ci
stavamo avvicinando pericolosamente. Ora», ha detto il presidente del Banco,
«le banche torneranno all'operatività di sempre. Magari non saranno campionesse
di redditività come negli ultimi cinque anni e non daranno ai soci dividendi
stratosferici in relazione ai corsi di borsa, ma ritroveranno la stabilità».
Fratta Pasini non si sottrae al tema dei compensi agli amministratori,
giudicando moralmente inaccettabile oltreché ingestibile il sistema delle stock
option. «Sono il frutto di un patto scellerato tra azionisti e management,
messo in piedi come un sistema di appropriazione del cento per cento dei valori
dell'impresa bancaria a tutto danno degli stakeholder. Adottammo le stock
option in seguito alle numerose sollecitazioni fatteci nei road show
internazionali, quasi come se fossero un biglietto di ingresso per il gotha
della finanza mondiale. Ma non fu una scelta felice». Centrale nel corso
dell'incontro è stato il tema del rapporto con il territorio e con le piccole e
medie imprese. «Oggi la maggior parte delle grandi banche conosce bene poche
imprese, le più grandi, e male o per nulla tutte le altre», ha proseguito. «È
tempo di recuperare, e in fretta, quella relazione di prossimità con il cliente
che è stata alla base della nostra crescita e della nostra storia. Anche per
questo stiamo destinando una parte crescente delle risorse umane delle banche
del gruppo a un dialogo più serrato con le piccole imprese». Relativamente agli
enti veronesi partecipati dal Banco, Fratta Pasini parla di soluzioni
irrimandabili per l'aeroporto. «Se con Malpensa, con Bergamo o con Venezia è
ancora tutto da capire, ma un'alleanza, e non solo strategica, deve essere
messa in piedi al più presto. Il passivo di Montichiari è tale da non
permettere al sistema del Garda di sopravvivere da solo». Anche sulla Fiera
addita gli esempi di privatizzazione di successo di Milano, Roma e Rimini.
«Quella di Verona è sì una realtà in crescita, ma ha una compagine sociale
ormai non più adatta, con soci che chiedono di monetizzare la propria quota
anziché dotare la struttura di risorse per crescere». E sulla Fondazione lirica
rispolvera la proposta di una struttura unica tra Verona e la Fenice di
Venezia. In conclusione il professor Giovanni Zalin, uno
dei docenti intervenuti durante l'incontro, ha posto il problema
dell'universalizzazione del credito. «Un tempo le banche erano sicuramente più
specializzate, da quelle di credito fondiario a quelle per le grandi imprese.
Non è stato un errore la creazione di grandi strutture uniche in grado di
occuparsi del credito a 360 gradi?» «Non credo che la grande crisi sia
figlia del modello bancario universale», ha detto Fratta Pasini. «Le grandi
strutture hanno il pregio di una minore avversione al rischio. Il problema sta
semmai in quel sistema di cartolarizzazioni facili che ha spesso dissociato il
rischio creditizio dal patrimonio. E solo un grande patrimonio liquido permette
di assorbire batoste internazionali come quelle degli ultimi mesi». Alessandro
Azzoni Alessandro Azzoni
( da "Avvenire" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
07-04-2009 Il cardinale arcivescovo di Torino, il vescovo ausiliare e il
pro-vicario generale, unitamente al presbiterio diocesano, consegnano a Gesù
buon pastore nel centesimo anno di vita il sacerdote can. monsignor GUGLIELMO
PISTONE DECANO DEL CLERO TORINESE Ricordandone il lungo e generoso ministero
pastorale, avvalorato dalla sofferenza nella malattia, chiedono alla comunità cristiana
di unirsi nella preghiera del fraterno suffragio. Liturgia di sepoltura a
Settimo Torinese, nella chiesa parrocchiale di S. Pietro in Vincoli: mercoledì
8 aprile alle ore 15. TORINO, 7 aprile 2009 La Cnal esprime il proprio sentito
cordoglio per la dipartita di monsignor PINO SCABINI ricordandone la
particolare dedizione con cui si è impegnato per lo sviluppo della Cnal fin dal
suo inizio, sostenendo con convinzione ed incoraggiando costantemente la
corresponsabilità laicale. Il comitato direttivo della Cnal. ROMA, 7 aprile
2009 Il preside e la facoltà di lettere e filosofia dell'università
Cattolica del Sacro Cuore partecipano il ritorno alla casa del Padre della
professoressa MARTA SORDI EMERITO DI STORIA GRECA ROMANA che per lunghi anni
professò alto magistero scientifico, piena dedizione didattica, rigorosa
coerenza di fede, significando gratitudine alla sua appassionata e compiuta
testimonianza educativa. MILANO, 7 aprile 2009 Il rettore, i prorettori, il
senato accademico, il consiglio di amministrazione, il centro pastorale, i docenti, il personale, i laureati e gli studenti dell'università Cattolica del Sacro Cuore partecipano al grande cordoglio per la
scomparsa terrena della professoressa MARTA SORDI PROFESSORE EMERITO DI STORIA
GRECA ricordandone con gratitudine l'alto magistero scientifico e il generoso
impegno didattico profuso per molti anni. MILANO, 7 aprile 2009 Don
Julián Carrón e tutta Comunione e Liberazione ricordano con commozione e
affetto la Professoressa MARTA SORDI chiamata dal Signore a condividere la sua
morte e risurrezione. In lunghi anni di ricerche caratterizzate da geniali
intuizioni e rigoroso metodo scientifico e in una appassionata attività di
insegnamento, la professoressa Sordi ha mostrato a un vasto pubblico, ben oltre
le aule della Cattolica, come la grandezza umana della classicità greco-romana
sia stata esaltata nei suoi valori più veri dall'avvenimento cristiano, di cui
è stata con la sua vita appassionata testimone. MILANO, 7 aprile 2009 Milena
Raimondi partecipa al lutto della famiglia per la scomparsa della cara
professoressa MARTA SORDI di cui ricorda, con personale affetto e riconoscenza,
l'insegnamento e la straordinaria attività di ricerca illuminata dal
riconoscimento dell'Avvenimento cristiano vivo e presente nella storia che ella
ha saputo testimoniare con autentica passione educativa. BERGAMO, 7 aprile 2009
La parrocchia di S. Nicolò in Lecco, nella sentita vicinanza alla famiglia,
mentre innalza preghiere di suffragio al Crocefisso risorto per GIOVANNI
FERRANTI ringrazia edificata per la sua generosa umanità con il tratto squisito
della «Pietas Cristiana» e per la sua passione senza alcun tornaconto al decoro
della nostra basilica. Monsignor Franco Cecchin con i sacerdoti e il diacono.
LECCO, 7 aprile 2009
( da "Asca" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
TERREMOTO: CRUI, RACCOLTA FONTI PER UNIVERSITA' L'AQUILA E CASA
STUDENTE (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al personale
docente
e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della Crui -,
ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro
Paese. L'Universita' de L'Aquila ha subito danni gravissimi,
l'espressione della solidarieta' puo' trasformarsi anche in partecipazione
attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti dal
terremoto''. Per versare il proprio contributo la Crui ha aperto un apposito
conto. Si chiama UNIVERSITA' EMERGENZA TERREMOTO e l'IBAN e' IT 80 V 03226
03203 000500074995. La Conferenza dei Rettori e' in continuo contatto con il
Rettore dell'Universita' de L'Aquila, Fernando Di Orio, al fine di pianificare
gli interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione dell'anno
accademico ai 27.000 studenti frequentanti l'Ateneo. res-dnp/mar/lv (Asca)
( da "Asca" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
TERREMOTO:
LATORRE (UNIVERSITA' CALABRIA), MOBILITATI PER ABRUZZO (ASCA) - Cosenza, 7 apr
- ''L'Universita' della Calabria contribuira' fattivamente alla riuscita
dell'iniziativa promossa dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Universita'
italiane) per aiutare i cittadini de L'Aquila e delle altre zone dell'Abruzzo
colpite dal terremoto''. Lo si legge in una nota. ''L'Area Informatica e
l'Ufficio del Personale stanno predisponendo un servizio automatico - spiega la
nota - che consentira' ai docenti e ai dipendenti dell'Ateneo di indicare la
somma da trattenere sullo stipendio e da devolvere successivamente, nei modi e
nelle forme piu' opportune, a favore dei senza tetto abruzzesi''. Il rettore
Giovanni Latorre ha inviato un messaggio di solidarieta' al collega
dell'Universita' dell'Aquila, Ferdinando Di Orio. ''Desidero esprimerti il piu'
sincero sentimento di vicinanza - scrive Latorre - e di condivisione per il difficilissimo
momento che ha colpito la Tua citta' e l'Ateneo che rappresenti. La comunita'
di Arcavacata - ha aggiunto Latorre - profondamente commossa e addolorata per
l'accaduto, desidera manifestare mio tramite a Te, al corpo
docente, agli studenti, ai tecnici e agli amministrativi della Tua
Istituzione la propria solidarieta', insieme alla rassicurazione che essa non
manchera' di offrire la propria concreta disponibilita' affinche' l'Universita'
dell'Aquila possa tornare al piu' presto a svolgere il suo importante e
fondamentale ruolo scientifico, culturale ed educativo''. red/rg/alf
(Asca)
( da "Asca" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
TERREMOTO: CRUI, ECCO IBAN PER RACCOLTA FONDI PER UNIVERSITA'
L'AQUILA (ASCA) - Roma, 7 apr - ''Facciamo appello alle universita', al
personale docente
e a quello tecnico amministrativo - ha dichiarato il Presidente della CRUI -,
ma anche agli studenti, alle loro famiglie e ai cittadini tutti del nostro
Paese. L'Universita' de L'Aquila ha subito danni gravissimi,
l'espressione della solidarieta' puo' trasformarsi anche in partecipazione
attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti dal
terremoto''. Per versare il proprio contributo la CRUI ha aperto un apposito
conto. Si chiama Universita' Emergenza Terremoto e l'IBAN e' IT 80 V 03226 03203
000500074995. La Conferenza dei Rettori e' in continuo contatto con il Rettore
dell'Universita' de L'Aquila, Fernando Di Orio, al fine di pianificare gli
interventi necessari anzitutto a garantire la prosecuzione dell'anno accademico
ai 27.000 studenti frequentanti l'Ateneo. res-mpd/sam/alf
( da "e-gazette" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
In
breve - L’incontro tra Scaroni e
l’ad di Gazprom, un nuovo distributore di metano nel milanese e tanto
altro… Il Festival dell’energia lancia un bando per ricercatori - Si
è tenuta presso il rettorato dell’università del Salento la conferenza
stampa di presentazione della seconda edizione del Festival dell’energia. Alessandro Beulcke, presidente di Aris,
l’agenzia che organizza il festival, ha illustrato le anticipazioni su
programma e protagonisti. Durante l’evento si è discusso anche di
innovazione con il call for paper, il bando lanciato per questa seconda edizione
e rivolto a tutti gli enti di ricerca pubblici e privati per la presentazione
di studi e ricerche in ambito energetico. Incontro Scaroni-Miller - L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, e il presidente
di Gazprom, Alexey Miller, si sono incontrati presso la sede centrale di
Gazprom, a Mosca. Durante l’incontro le
parti hanno discusso l’andamento dell’accordo strategico di
cooperazione firmato nel novembre 2006 e la successiva implementazione dei progetti
congiunti. In quest’ottica, Paolo Scaroni e Alexey
Miller hanno fatto il punto sulla realizzazione della fase di pre-investimento
relativa al South stream, data la rilevanza strategica del progetto
nell’apportare un contributo decisivo alla sicurezza degli
approvvigionamenti diretti di gas verso l’Europa.
Esce il quinto numero di “Oil” - “Chi sale e chi scende”
nella crisi finanziaria ed economica che sta sconvolgendo il mondo. Chi rischia
di venire travolto dal terremoto che sta sconvolgendo gli assetti
internazionali e chi invece ha le potenzialità per trarre vantaggio dai
cambiamenti. Sono gli interrogativi che si pone il numero 5 di “Oil,” con il quale la rivista dell’Eni conferma il
proprio impegno per favorire informazione e dibattito di sulle
tematiche cruciali dell’energia e sulle
dinamiche economiche internazionali. Nuovo impianto metanauto nel milanese - Si
è tenuta alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, e del direttore generale dell’Eni divisione refining & marketing,
Angelo Caridi, l’inaugurazione del nuovo
impianto di erogazione di metano per autotrazione della stazione di servizio
carburanti Eni Brianza sud, in provincia di Milano. In questo mercato, in
Italia l’Eni detiene la quota di circa il 70%, in termini di volumi di gas
naturale venduti, contando su un totale di oltre 490 impianti di erogazione.
Golla ad di Siemens Italia - Federico Golla è il nuovo amministratore delegato
di Siemens e country speaker di Siemens Italia. Golla, che manterrà l’incarico di healthcare sector cluster lead south west Europe
region, succede nella carica a Vincenzo Giori. Edison fa utili per 374 milioni
- L’assemblea degli azionisti dell’Edison ha approvato il bilancio
relativo all’esercizio 2008, che si è chiuso con un utile di
374 milioni di euro (449 milioni del 2007). A livello consolidato, l’utile è stato pari a 346 milioni di euro (497 milioni nel
2007). L’assemblea ha quindi deliberato di distribuire un dividendo di
0,05 euro per azione ordinaria e di 0,08 euro per azione di risparmio, confermando
i medesimi importi dei dividendi 2007. Il dividendo verrà posto in pagamento il
17 aprile 2009 (data stacco cedola 14 aprile 2009). E-GAZETTE - 07/04/2009
e-gazette.it -->
( da "Sannio Online, Il"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Campobasso:
Conciliazione camerale e contraffazione Ieri la lezione universitaria
Pubblicato il 07-04-2009 Favorire la conoscenza dello strumento della
Conciliazione e offrire validi strumenti di tutela contro la contraffazione a
consumatori e imprese. E’ questo
l’obiettivo dell’incontro tenutosi il 2 aprile con gli studenti della
Facoltà di Economia dell’Università degli Studi
del Molise... Favorire la conoscenza dello strumento della Conciliazione e
offrire validi strumenti di tutela contro la contraffazione a consumatori e
imprese. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tenutosi il 2
aprile 2009 con gli studenti della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi del Molise sulla
“Conciliazione” e “Contraffazione, strumenti di
tutela”. L’incontro, organizzato dalla docente
di diritto privato Prof.ssa Silvia Piccinini, componente della Commissione per
la Regolazione del Mercato della Camera di Commercio di Campobasso, ha visto la
partecipazione di circa 150 studenti, che hanno seguito con molto interesse sia
le relazioni che il filmato, relativo ad una simulazione di conciliazione
della Camera di Commercio di Firenze per vacanza rovinata (pacchetto turistico
tutto compreso). Il tema trattato è stato scelto in quanto la predetta
Commissione ha appena avviato i lavori per la stesura di contratti tipo – privi di clausole vessatorie – nel settore turismo, in particolare per la tipologia
“pacchetto turistico tutto compreso”. A rappresentare
l’Ente camerale campobassano sono stati il Dirigente dell’Area
Regolazione del Mercato, Francesco Di Nucci, e il Responsabile Servizio Tutela del
Consumatore e della Proprietà Industriale, Angela Tucci che hanno distribuito
agli studenti, nel corso dell’incontro,
oltre al materiale informativo relativo agli argomenti trattati, anche una
brochure del progetto “Io concilio e tu?”, finanziato dalla Regione
Molise e realizzato da Unioncamere Molise in collaborazione con Retecamere,
diretto a diffondere la cultura della conciliazione soprattutto fra i
cittadini-consumatori, affinché possano realizzare concretamente i loro
diritti, senza dover affrontare i costi, i tempi e i rischi di un’azione giudiziaria ordinaria. Il progetto ha lo scopo di
promuovere anche gli altri strumenti di composizione stragiudiziale delle
controversie, nonché la conoscenza delle clausole inique e vessatorie. Gli
incontri
rientrano nell’attività programmatica della
Camera di Commercio di Campobasso che da anni persegue l’obiettivo di
diffondere la cultura conciliativa e promuovere un sistema di garanzie
reciproche per il consumatore e l’impresa. La Conciliazione e la conoscenza degli
strumenti di tutela contro la contraffazione, rappresentano infatti lo
strumento per rispondere con efficacia alle esigenze e alle aspettative delle
imprese, dei cittadini e degli utenti, di trasparenza, celerità, economicità ed
efficienza dell’azione amministrativa,
contribuendo a offrire l’immagine di una amministrazione pubblica moderna
e qualificata, vicina alle reali attese della collettività.
( da "ITnews.it" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Roma,
7 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Se nell'emergenza terremoto gli
interventi piu' importanti per i bambini sono suture, medicazioni e gestione
dei traumi fisici, "subito dopo e' importante occuparsi delle loro
patologie. Tenendo presente che i bambini dell'Aquila e provincia vivono in
questi giorni una situazione di disagio, con l'abbassamento delle condizioni
igienico-sanitarie". Lo spiega all'ADNKRONOS SALUTE
Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell'Universita'
di Milano-Bicocca. "Questo, insieme allo stress che riduce le difese
immunitarie dei piu' piccoli, apre la strada - assicura - a un aumento della
morbidita' fra i bambini che hanno vissuto il trauma del terremoto".
( da "inalessandria.it"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
(0) 7
Aprile 2009 Il prof. Vittorio Emanuele Parsi ospite a Tortona Mercoledì 8
Aprile alle ore 21, presso la sala convegni fondazione CRT, in via Puricelli 14
a Tortona. nell’ambito del ciclo “Le crisi
e le speranze”, l’associazione culturale Le Opere e i Giorni ospiterà il
prof. Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni
internazionali all’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, editorialista de La Stampa e analista politico del TG2. Il
prof. Parsi terrà una conferenza dal titolo “Lo sguardo corto. La crisi della
leadership tra locale e globale” e
discuterà di crisi della politica e di politiche della crisi. INFO:
www.leopereeigiorni.it Leggi i
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sono 40 i milioni di euro per i progetti in programma di finanza
pubblico-privato
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
GIUSEPPE
MIRETTO Non ci sarà il promesso rimpasto lampo. Serve invece un supplemento di
trattativa tra i partiti: tra quelli già parte integrante della maggioranza
(Pd, Udeur, Verdi) e quelli nuovi (Italia dei Valori, Sinistra e libertà).
Tempi medio-lunghi per l'insediamento della nuova giunta. Lo dice Michele
Farina. A suo agio nel nuovo ruolo di uomo solo al comando, il sindaco annuncia
il nuovo calendario: «Salvo sorprese, la squadra di governo vedrà la luce non
prima di venerdì. Ma se sarà necessario, e non è un'ipotesi remota, la nuova
amministrazione nascerà solo dopo Pasqua». Primo intoppo: la maggioranza
premiata nelle amministrative del 2006 (con il 70 per cento dei consensi) non
esiste più. Rifondazione comunista e comunisti italiani hanno ufficializzato
l'«indisponibilità a prendere parte alle trattative febbrili per rientrare in
giunta». «Invece - spiega Rosario Cardillo (Prc-PdCI) - Rifondazione e
Comunisti Italiani sono pronti a garantire un appoggio esterno al sindaco
Farina». Ma se, e solo se, invece di discutere di deleghe assessoriali, di
uomini e di poltrone sarà varato un piano di fine consiliatura «per la
trasparenza, la legalità e il pieno risanamento amministrativo». «Dopo i fatti
di camorra - aggiunge Giacomo De Angelis, ex-parlamentare del PdCI - che hanno
travolto la credibilità della politica locale e offuscato le istituzioni
cittadine, serve una discontinuità plateale con la passata gestione». Una cura
da cavallo che passi «attraverso l'azzeramento degli sprechi, la
riqualificazione della spesa e una riprogrammazione dei lavori pubblici». Dure le condizioni: scioglimento dell'Unione dei
comuni "Calatia", la strutture consortile intercomunale che produce
un buco mensile di 300 mila euro. Riprogrammazione e commissariamento dei
progetti di finanza pubblico-privati. Quelli in programma, per complessivi 40
milioni di euro, e quelli in itinere: 21 milioni di euro da investire nella
costruzione del nuovo stadio, di un parcheggio sotterraneo (al posto
dell'attuale campo Cappuccini) e di un centro polifunzionale attiguo all'ospedale.
Cancellazione di tutti gli atti relativi all'affidamento dei lavori di
manutenzione. «Un ente locale - conclude De Angelis - che ha un bisogno
disperato di trasparenza e legalità cristallina non può non affidare i servizi
di manutenzione a Terra di Lavoro, l'unica società di manutenzione pubblica esistente sul territorio». Toni che lasciano
presagire un divorzio certo. Anche perché "Sinistra e lavoro", che
unisce Sinistra Democratica, Movimento per la Sinistra, Partito Socialista e
Verdi, ha presentato i punti programmatici su cui avviare la collaborazione con
il sindaco Farina. «Maggiore attenzione ai problemi sociali, provvedimenti
finanziari-abitativi per le giovani coppie, salvaguardia dell'ambiente». Il
matrimonio si può fare. E potrebbe valere due posti in giunta. Se è certo che
Salvatore Mataluna (ex-Verdi e assessore al bilancio) è giunto al capolinea
della sua esperienza amministrativa, probabilmente toccherà a Giuseppe
Magliocca rappresentare Italia dei Valori nella nuova giunta. È una staffetta:
Ciro Izzo (IdV) ha lasciato la presidenza del consiglio comunale. Ed entrerà
nell'esecutivo Magliocca, che è stato suo vice in Consiglio Comunale. «Nessuna
staffetta - precisa Franco D'Angelo, già coordinatore di Italia dei Valori - né
valzer di poltrone, è in atto una verifica politica globale. Per la prima volta
si sta lavorando prima ad un rilancio prioritario della politica e poi
dell'amministrazione».
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Decentramento
vero internazionalizzazione e una maggiore equità L'impegno che sottoscrivo, è
che la mia azione sarà libera ed autonoma da qualunque potere esterno
all'Università, dichiarando di essere subordinato unicamente al potere
accademico. Sorveglierò su eventuali indebite ingerenze dei partiti politici e
dei poteri forti nella gestione dell'Ateneo. Sarà estranea alla mia azione ogni
politica clientelare, delle promesse e delle illusioni. La consapevolezza della
posizione primaria dello studente, come destinatario dell'insegnamento,
inscindibilmente connesso all'attività di ricerca, guiderà la mia azione
politica universitaria. Le ben note crescenti limitazioni di finanziamenti
pubblici alle Università, fanno sorgere la necessità di reperire fondi
integrativi mediante programmi di autofinanziamento, da attuare nel contesto di
strutture interne all'Università, gli Studi. L'autofinanziamento deve passare
attraverso uno stretto rapporto di osmosi tra Università e Società,
identificando gli aspetti di reciproco interesse. La principale risorsa
dell'Università è il Sapere; tale dote va investita e le risorse economiche
ricavate vanno finalizzate anche all'attività didattica e di ricerca.
L'autonomia economica per l'Università, è il presupposto necessario ed
indispensabile per affermare la libertà di pensiero e di azione. La società
civile è sicuramente interessata a ricevere dall'Università attività
professionali, di formazione e di avanzamento tecnologico. Le professionalità
dei docenti e dei tecnici amministrativi costituiscono un patrimonio di ottimo
livello che, inserito in un contesto di libero mercato, trova spazio
privilegiato e vantaggiosamente concorrenziale con gli altri attori della
società civile. Analogamente un patrimonio prezioso, di cui l'Università non si
può privare, è rappresentato dai professori prossimi alla quiescenza. Valorizzare
questo patrimonio di cultura, professionalità ed esperienza, con il
prolungamento biennale della permanenza in attività o con dei contratti di
consulenza, è un obiettivo sostenibile. Emerge così il punto caratterizzante il
mio programma come candidato a guidare l'Università di Catania per il prossimo
quadriennio. Le Facoltà, individuate le discipline che possono trovare utile
collocazione nel libero mercato, costituiscono gli Studi Universitari, che
contestualmente rappresentano la palestra di formazione teorica oltre che
pratica per gli studenti; si costituisce così di fatto un gymnasium, quel
"Siculorum Gymnasium" che era la denominazione della nostra
Università nel XV secolo. Lo Studio Universitario si identifica in una
struttura funzionale per svolgere attività professionale da parte dei docenti,
coadiuvati dai tecnici amministrativi, per conto delle Facoltà. L'afferenza allo Studio da parte dei docenti e dei tecnici
amministrativi è una libera scelta dei singoli. L'Università organizza gli
Studi in modo da fornire delle facilities che incoraggiano i docenti ad optare
per questo modello di attività professionale interno all'Università. Le
risorse finanziarie ricavate saranno distribuite, secondo quote percentuali,
all'Università, ai docenti e i tecnici amministrativi. Gli studenti, motivo
primario dell'esistenza dell'Università, utilizzeranno lo Studio per un
tirocinio finalizzato a perfezionare la formazione teorico-pratica e seguiranno
il docente nello svolgimento dell'attività
professionale quando la stessa è condotta fuori dallo Studio (aule di
tribunale, industrie, aziende agricole, cantieri edili, enti e uffici
amministrativi e centri di calcolo, teatri ed enti culturali, biblioteche,
fondazioni, musei, strutture multimediali, scuole, agenzie di servizi, luoghi
di diagnosi e cura). Per le discipline d'insegnamento per le quali non vi è un
documentato sbocco di mercato, dal fondo universitario ricavato dall'attività
degli Studi, una quota sarà impiegata per finanziare l'attività di queste
discipline. Poiché il numero di studenti supera la capacità recettività degli
Studi, per l'attività pratica si stabiliranno degli accordi di collaborazione e
convenzione con enti e professionisti esterni di indiscussa competenza ed
integrità morale, identificati dalle Facoltà, presso cui svolgere l'attività
pratica. In questo modo si realizzerà l'opportunità di facilitare l'attività
professionale specie per i giovani professori, si otterrà l'autofinanziamento,
che garantisce libertà ed autonomia da condizionamenti esterni all'Università,
si attuerà un modello didattico e di formazione, non esclusivamente teorico ma
anche con significativi aspetti di attività pratica altamente qualificata,
acquisendo l'Università un ruolo di centralità e di guida nel processo di
osmosi tra essa stessa e la società civile.
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Antonio
licata (medicina) Ho deciso di candidarmi per realizzare una gestione
democratica, partecipativa, dove la forma è sostanza e la politica non è il
fine ma il mezzo per conseguire obiettivi condivisi e risultati sfidanti. Ho
deciso di candidarmi e chiamare a raccolta i Colleghi, gli Studenti, la
Struttura universitaria e l'intera Comunità scientifica e culturale, per
attuare la gestione del rilancio sul piano culturale e scientifico; Ho deciso
di candidarmi e coinvolgere la Città, le Organizzazioni sindacali e di
categoria, la Società civile, le Istituzioni locali e quanti hanno voglia di
affermare e sostenere i principi della trasparenza, del cambiamento e della
innovazione, affermando la supremazia del merito, della professionalità,
dell'eccellenza e della partecipazione democratica. Lo spettro della crisi,
anche alla luce dei più recenti provvedimenti legislativi, pongono seri
interrogativi sul futuro della nostra Istituzione e della nostra Isola. Ma
proprio a partire da questi interrogativi, ritenendo che non tutto il possibile
è stato fatto per consentire alla nostra identità culturale ed alle nostre
conoscenze, capacità di emergere in un contesto in cui le Istituzioni
Universitarie rappresentano luoghi della riflessione e della cultura, ho sentito
di dovere scendere in campo, convinto che il rinnovamento del nostro Ateneo può
costituire il vero rilancio e una effettiva inversione dei sentieri di crescita
che nella nostra realtà non hanno certo brillato per eccellenza. L'attuale
crisi è, pertanto, uno dei principali fattori che mi hanno spinto a
scommettermi su questo progetto che intendo perseguire centrato sul metodo e
sulle persone. Bisogna istaurare un clima di collaborazione e di fiducia tra le
diverse componenti della nostra Università, attuare una gestione di
riconciliazione e di rilancio, ponendo all'attenzione un programma articolato
in 9 punti. 1) Il confronto con le sfide e le tensioni che investono l'intero
sistema universitario italiano attraverso una mobilitazione personale e
collettiva che, dentro e fuori il nostro Ateneo, coinvolga quanti avendo a
cuore le sorti dell'Istruzione pubblica e del sistema universitario nazionale,
condividono la strategia e gli obiettivi qui esposti; 2) promuovere e sostenere
una nuova governance fondata sulla collegialità e sulla condivisione delle
analisi, delle soluzioni proposte, della responsabilità. 3) una rivisitazione
dell'attuale organico che, anche per le prescrizioni ministeriali, ridimensioni
e riequilibri l'apparato produttivo che ha penalizzato le giovani risorse
disponibili. 4) un impegno straordinario è diretto a rafforzare la
competitività nazionale ed internazionale estendendo la rete dei rapporti di
collaborazione e scambio. 5) I nostri ricercatori hanno livelli di eccellenza e
sono capaci di offrire, come fanno giornalmente, un contributo di spessore
nello sviluppo della conoscenza e per la diffusione della cultura. Gli Organi
Istituzionali dell'Ateneo dovranno valutare gli output conseguiti e le ricadute
in termini di visibilità per l'Ateneo e promuovere al massimo la loro organica
stabilizzazione. 6) Nel campo dell'offerta formativa bisogna procedere ad un
suo sostanziale ridisegno, molte energie vanno ancora spese nel monitoraggio e
nella valutazione dei corsi attivati, nel miglioramento della qualità della
didattica, nel potenziamento dei servizi agli studenti;7) E' mio intendimento
assecondare la richiesta di coinvolgimento e di maggiore partecipazione nella
conoscenza e nelle scelte del processo produttivo del personale dipendente che,
aspetta di migliorare le proprie competenze e di sviluppare la propria
professionalità per un rinnovato impegno di partecipazione nel
percorso di formazione dei nostri Studenti e di supporto al corpo docente. 8) I 70mila studenti iscritti sono i nostri principali
referenti, a loro sono rivolte le nostre prime e principali attenzioni. Il mio
impegno è rivolto ad assicurare spazi dignitosi per la didattica: aule,
laboratori e biblioteche, oltre che iniziative culturali e di promozione
scientifiche e ricreative; a migliorare i servizi; realizzare, quante
più nuove residenze, ma anche promuovere giuste convenzioni per favorire
l'affitto e l'ospitalità nelle famiglie e case sfitte. 9) Il bilancio e il
controllo di gestione assumono una rilevanza fondamentale per attuare una
gestione trasparente e partecipativa. Il bilancio non come arido elaborato
contabile, ma documento, di facile lettura, con programmi ed obiettivi previsti
e realizzati. Istituiremo un sistema avanzato di controllo di gestione per
avere giornalmente un quadro d'insieme reale e comprensibile, nel quale
verificare, in modo puntuale e rigoroso, la provenienza delle risorse
finanziarie, il relativo impiego o utilizzate, individuando e classificando le
entrate e le uscite per fonte di provenienza e centri di costo. L'obiettivo è
redigere il Bilancio Sociale della nostra Università, un documento contabile
che privilegia la descrizione analitica delle risorse disponibile e il loro
utilizzo, ponendo all'attenzione dei propri stakeholders - portatori di interesse
- i progetti e le realizzazioni dell'esercizio, ma anche le attività e le
iniziative che hanno caratterizzato l'anno.
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
«inattendibili
i dati del sole 24 ore» «Due corsi a rischio? Allarme infondato» Un
allarme infondato, o quasi. La «cura dimagrante» per i corsi di laurea in
Italia annunciata già dal Ministro Mussi e riconfermata con i recenti provvedimenti
del Ministro Gelmini, secondo un'indagine condotta e pubblicata nei giorni
scorsi dal «Sole 24 Ore» (221 corsi a rischio in tutta Italia su 2.238),
coinvolgerebbe anche due corsi di laurea dell'Università di Catania che
avrebbero (d'obbligo il condizionale) un numero di immatricolati inferiore al
minimo previsto dai nuovi regolamenti ministeriali (D.M. 270/04). A questo
proposito, l'Università degli Studi di Catania precisa che, nell'anno
accademico 2008/2009, sono stati attivati soltanto 2 corsi che si rifanno al
citato D.M. 270/04 (il corso di laurea Magistrale in Giurisprudenza - sede di
Catania e sede di Ragusa). Tutti gli altri corsi di studio per l'anno
accademico corrente, invece, sono stati ancora attivati in base alla normativa
precedente (il D.M. 509/99). In più c'è da rilevare che lo studio simulato dal
quotidiano economico ha attinto i dati dall'«Anagrafe degli Studenti»
considerando poi soltanto gli immatricolati cosiddetti «puri» (immatricolati
per la prima volta) senza considerare che l'Anagrafe stessa si fonda su un
sistema in continua evoluzione, in quanto soggetto ad aggiornamento mensile e
non tiene conto degli eventuali (e comunque numerosi) fuori corso o ripetenti,
o ancora degli studenti che effettuano un passaggio di corso. Infine, lo stesso
D.M. 270/04 stabilisce che i cosiddetti «requisiti qualificanti» per i corsi di
studio devono prendere in considerazione, oltre alla numerosità degli studenti,
anche altri parametri, quali ad esempio il numero di strutture e di docenti di ruolo che devono essere disponibili per sostenere i
corsi, indicatori di qualità dei processi formativi, requisiti di trasparenza e
comunicazione dei contenuti didattici, insieme ad altri indicatori di
efficienza e di efficacia. Una simulazione condotta soltanto sulla base del
numero di studenti si dimostra perciò ampiamente incompleta e mancante di ogni
crisma di ufficialità. Al fine di accertare, comunque, quanto affermato
dall'indagine svolta dal «Sole», gli uffici preposti dell'Ateneo hanno
proceduto a verificare innanzitutto la corrispondenza tra le classi di laurea
del «vecchio» (ma vigente) D.M. 509/99 e quelle del «nuovo» D.M. 270/04
(allegato 2 del D.M. 26 luglio 2007), accertando poi se, in base alla tabella 7
del D.M. 544/07, sia stato rispettato il numero minimo di iscritti per i Corsi
di Laurea già attivati in base al D.M. 509/99 e trasformati con il D.M. 270/04.
Da tale elaborazione interna, si è evinto che il corso di laurea in «Tecnologie
applicate alla conservazione e al restauro dei Beni Culturali» è al di sotto
del numero minimo di immatricolati; lo stesso per il corso di laurea in
«Informazione Scientifica sul Farmaco», che comunque è un corso di studi a
numero programmato e proprio per questo non può contare su un numero di
iscritti maggiore di quelli già previsti. Si tratta quindi proprio - a detta
dell'Ateneo catanese - di un'allarme infondato considerata l'inattendibilità
della simulazione riportata dal «Sole 24 Ore»: un giudizio rafforzato dal fatto
che l'Università etnea sta attualmente rivedendo l'Offerta Formativa per l'anno
accademico 2009/2010. l'offerta formativa dell'ateneo catanese I AGRARIA.
Triennali: Scienze e tecnologie agrarie; Scienze e tecnologie alimentari;
Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali [Rg]; Economia e gestione
delle imprese agroalimentari [Nicosia]; Progettazione e gestione di aree a
verde, parchi e giardini [Caltagirone]. Specialistiche: Scienze e tecnologie
agrarie; Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali [Rg]; Scienze e
tecnologie alimentari. I ARCHITETTURA. Triennali: Scienze dell'architettura e
dell'ingegneria edile [Sr]. Specialistiche: Architettura [Sr]; Restauro
dell'Architettura [Sr]. I ECONOMIA. Triennali: Amministrazione e controllo;
Economia aziendale; Economia aziendale [Modica]; Economia e gestione delle
imprese turistiche; «Economia». Specialistiche: Economia; Economia e gestione
delle amministrazioni pubbliche; Direzione aziendale; Finanza aziendale;
Management turistico. I FARMACIA. Triennali: Informazione scientifica sul farmaco;
Scienze Erboristiche; Tossicologia dell'ambiente. Specialistiche: Chimica e
Tecnologia Farmaceutiche; Farmacia. I GIURISPRUDENZA. Triennali: Operatore
giudiziario; Operatore giuridico d'impresa [En]; Scienze giuridiche; Scienze
giuridiche [Rg]. Specialistiche: Giurisprudenza. Magistrali: Giurisprudenza [Ct
e Rg]. I INGEGNERIA. Triennali: Ingegneria del Recupero edilizio e ambientale;
Ingegneria Civile; Ingegneria per l'Ambiente e il territorio [En]; Ingegneria
Elettronica; Ingegneria Informatica; Ingegneria delle Telecomunicazioni;
Ingegneria Telematica [En]; Ingegneria Elettrica; Ingegneria Gestionale;
Ingegneria Meccanica. Specialistiche: Ingegneria Edile-Architettura; Ingegneria
edile e del Recupero ambientale; Ingegneria Geotecnica; Ingegneria Idraulica;
Ingegneria delle Strutture; Ingegneria dei Trasporti; Ingegneria
dell'Automazione e del Controllo dei Sistemi Complessi; Ingegneria delle
Telecomunicazioni; Ingegneria Elettrica; Ingegneria Microelettronica;
Ingegneria Gestionale; Ingegneria Informatica; Ingegneria Meccanica; Ingegneria
per l'Ambiente e il Territorio [En]. I LETTERE E FILOSOFIA. Triennali: Lettere;
Lingua e cultura italiana per stranieri; Scienze dei beni culturali [Sr];
Scienze della Comunicazione; Filosofia. Specialistiche: Valorizzazione dei beni
archeologici [Sr]; Valorizzazione dei beni archivistici e librari [Sr]; Culture
e Linguaggi per la comunicazione; Filologia classica; Filologia moderna; Storia
della filosofia. I LINGUE E LETTERATURE STRANIERE. Triennali: Scienze della Mediazione
Linguistica [Rg]; Lingue e Culture Europee; Studi Comparatistici [Rg]; Scienze
per la Comunicazione Internazionale. Specialistiche: Lingue e Culture orientali
[Rg]; Lingue e Culture europee ed extraeuropee; Lingue e Culture europee ed
extraeuropee [Rg]; Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale. I
MEDICINA E CHIRURGIA. Triennali: Infermieristica; Ostetricia; Fisioterapia;
Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica; Logopedia; Ortottica ed Assistenza
Oftalmologica; Tecniche Audiometriche; Tecniche di Laboratorio Biomedico;
Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia; Dietistica; Igiene
Dentale; Tecniche di Neurofisiopatologia; Tecniche Audioprotesiche; Tecniche di
Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare. Specialistiche:
Medicina e Chirurgia; Medicina e Chirurgia [Rg]; Odontoiatria e Protesi
Dentaria; Scienze Infermieristiche ed Ostetriche; Scienze della Riabilitazione;
Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali; Scienze delle
Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche. I MATEMATICA E FISICA. Triennali:
Scienze biologiche; Scienze geologiche; Chimica; Chimica Industriale; Fisica;
Informatica; Informatica applicata [Comiso]; Scienze ambientali; Scienze
ecologiche ed educazione ambientale; Matematica; Matematica per le
applicazioni; Tecnologie applicate alla conservazione e al restauro dei beni
culturali [Sr]. Specialistiche: Biodiversità e qualità dell'ambiente; Biologia
cellulare e molecolare; Biologia marina; Biologia sanitaria; Scienze e Tecnologie
avanzate applicate alla conservazione e al restauro dei beni culturali [Sr];
Fisica; Informatica; Matematica; Chimica; Chimica biomolecolare; Scienze
ecologiche; Chimica industriale; Scienze per la tutela dell'ambiente e delle
sue risorse; Scienze geofisiche; Scienze geologiche applicate alla gestione del
territorio e delle sue risorse. I SCIENZE DELLA FORMAZIONE. Triennali: Scienze
dell'Educazione e della Formazione; Educatore dell'infanzia; Scienze e Tecniche
Psicologiche; Formazione di operatori turistici [P. Armerina]. Specialistiche:
Progettazione e gestione del turismo culturale; Scienze Pedagogiche. I SCIENZE
POLITICHE. Triennali: Scienze del Servizio Sociale; Politica e Relazioni
Internazionali; Scienze dell'Amministrazione [Ct e Cl]; Scienze del Governo e
dell'Amministrazione [Modica]; Scienze Sociologiche; Scienze Storiche e
Politiche. Specialistiche: Programmazione e Gestione delle Politiche e dei
Servizi Sociali; Internazionalizzazione delle relazioni commerciali; Scienze
delle Pubbliche Amministrazioni [Acireale]; Governo e Gestione di
Amministrazioni e Imprese [Modica]; Analisi e Progettazione dei processi di
sviluppo sociale, economico e culturale; Governo dell'Unione Europea e politica
internazionale.
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Centro
di ricerca eco-sostenibile Nell'accordo di programma con la società Polidora di
Legnago anche produzioni da fonti rinnovabili Martedì 7 Aprile 2009, Il
territorio comunale di Villanova del Ghebbo si prepara ad ospitarre il
distretto tecnologico-produttivo finalizzato alla ricerca e allo sviluppo
energetico. L'insediamento sarà posizionato in fregio alla Sp 49 in direzione
Costa di Rovigo. Il progetto è ancora in fase di elaborazione, ma si prevede
che i lavori dovrebbero iniziare tra un anno e mezzo circa. Questa notizia arriva dopo la conclusione dell'accordo
pubblico-privato, previsto dalla legge regionale 11 del 2004, che consente ai
comuni di concludere trattative con soggetti privati per assumere nella
pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse
pubblico, per individuare gli interventi di miglioramento della qualità urbana.
«Questa operazione si svilupperà attraverso il Piano di assetto territoriale
intercomunale che il comune di Villanova sta predisponendo, come strumento di
pianificazione urbanistica territoriale, congiuntamente con i comuni di Arquà
Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Pincara e
Villamarzana - sottolinea il sindaco Fabio Giocometti - In seguito a tutto
questo in occasione dell'ultimo consiglio comunale è stato approvato l'accordo
con la società Polidora Srl con sede a Legnago, la quale andrà ad occupare una
superficie di 606.352 mq». La proposta rimane condizionata dalla definitiva
approvazione del Pati da parte della Regione Veneto e dal recepimento di questa
nel successivo atto di pianificazione costituente il Piano degli interventi.
L'urbanizzazione dell'area suddetta permetterà la realizzazione di un centro di
studio e ricerca avanzato in campo energetico, di un centro di generazione di
energia da fonti rinnovabili (solare, geotermica e altre non inquinanti), di un
centro innovativo di produzione agricola attento alla tutela ecologica e
ambientale, di un centro residenziale auto-sostenibile a servizio degli
operatori e degli occupati nella ricerca e nello sviluppo del progetto. «Questo
progetto vedrà la collaborazione di Regione, Università e altri enti,
permettendo di avere uno sviluppo occupazionale di circa 100 unità addette alla
produzione di energia, di pannelli fotovoltaici e di piccoli utensili con
risparmio energetico, alla ricerca sulla geotermia, alla sperimentazione su
campo di elettrodomestici - conclude Giacometti - All'inizio verrà cercato
personale specializzato. Da questa operazione si potranno introitare 1.212.704
euro a titolo di plus-valore, parte dei quali saranno utilizzati per
l'ammodernamento della viabilità comunale». Marco Scarazzatti
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Silvana
Grasso come Camilleri La scrittrice «raccontata» dalla prof. Castiglione
autrice di un saggio su di lei. Le suggestioni della lingua Un incontro
letterario sui generis ieri mattina per gli alunni del liceo classico
"Eschilo". E' già un privilegio avere come docente
uno scrittore noto nel panorama internazionale quale Silvana Grasso. In genere
gli alunni le biografie degli scrittori le leggono sui libri di testo. Ma è
ancor più singolare potere assistere alla presentazione del primo importante
saggio sulla lingua della Grasso la cui genesi è da rintracciare proprio tra le
mura del liceo. Il primo saggio completo sulla scrittura di Salvana Grasso, porta la firma di Marina Castiglione, nissena, docente di Linguistica italiana e Dialettologia all'Università di
Palermo. La prof. Castiglione 17 anni fa ha mosso i primi passi nella carriera
di docente insegnando Italiano e Latino al corso B dell'Eschilo, lo stesso
corso in cui la scrittrice insegnava Latino e Greco. In quell'occasione
la prof. Castiglione, da tre anni docente all'Ateneo
palermitano, ha conosciuto la scrittrice, ha cominciato a leggere i suoi
romanzi e su essi ha ora scritto il saggio "L'incesto della parola"
pubblicato dalla casa editrice Sciascia. La prima presentazione del saggio non
poteva che svolgersi al liceo«Eschilo». Ieri mattina nell'aula magna si è
parlato di Silvana Grasso scrittrice (ed è la prima volta che avviene al liceo)
attraverso il saggio di Marina Castiglione. Lo hanno fatto con una magistrale
relazione il prof. Silvio Di Fede, docente di Lettere
all'Eschilo, la stessa autrice collaborata nella lettura di passi tratti dai
romanzi della Grasso dalle alunne Alba e Serena Venezia, Guenda Sammito e Gaia
Smecca. I lavori sono stati moderati dalla prof. Olimpia Messina. La psicologa
Alessandra Reale alunna delle proff. Grasso e Castiglione ha portato la sua
testimonianza sugli insegnamenti di vita ricevuti dai due insegnanti. Al
termine della manifestazione chiediamo all'autrice alcune particolarità sul suo
saggio. Professoressa Castiglione, perché dedicare un saggio monografico ad una
narratrice che forse avrebbe meglio potuto essere analizzata sotto il profilo
letterario? "Insigni italianisti si sono già espressi sulla statura
letteraria di Silvana Grasso e tutti loro hanno messo in luce l'originalità
della sua lingua: Natale Tedesco ha parlato di «sperimentalismo linguistico»,
Giulio Ferroni ha avanzato la definizione di «espressionismo biologico»,
Lorenzo Mondo ha detto che il suo linguaggio è «il dono più avvincente». E'
chiaro dunque che proprio dalla lingua occorre partire per capire al meglio la
scrittura grassiana. Quali sono i motivi d'interesse rispetto alla lingua
dell'autrice? "In alcuni romanzi, a prescindere dalla vicenda narrata,
direi proprio che la protagonista sia questa lingua che la stessa Grasso
definisce «legittima e bastarda», nata da un bilinguismo che conosce varietà di
registri mutevoli. Innanzitutto esiste in lei una consapevolezza
metalinguistica assai spiccata e non di rado i suoi personaggi si trascinano
dietro una sicilianità da cui tentano di evadere, perché sentito come un
marchio che diventa limite. La Grasso è una raffinata evocatrice di mondi
linguistici in cui italiano e dialetto sono però due facce della stessa
identità. Le faccio un esempio: spesso ella ricorre alla voce allumare. Si
tratta di un francesismo del XII secolo, usato anche da Dante. Quando la Grasso
lo usa è implicito il richiamo al siciliano addumari, verbo ancora vivo e
presente". Ma la lingua della Grasso, così connotata e particolare, non
finisce con l'essere un limite per una sua più ampia circolazione? "Credo
che tra i maggiori successi editoriali di questi anni vi siano i libri di
Andrea Camilleri. Perché il suo siciliano, altrettanto costruito e assai più
intriso di popolarismi, dovrebbe essere più semplice di quello della Grasso? Il
problema non credo sia attribuibile alla lingua. Camilleri interpreta una
faccia più macchiettistica e stereotipata della Sicilia: donne avvenenti,
vedove piacenti, commissari amanti della buona tavola, istituzioni corrotte. Il
prodotto ha una confezione più commerciale, che ha il gusto di letteratura
senza in realtà esserlo". Lei parlava di identità e di conflitto. Esso
riguarda soltanto il siciliano, in quanto dialetto o anche la Sicilia? "La
terra madre (come la lingua madre) è fallimentare e repulsiva da un lato,
visceralmente necessaria dall'altra. Disìo, l'ultimo romanzo della Grasso,
rappresenta l'acme di questo rapporto conflittuale". Quale elemento della
scrittura della Grasso potrebbe assurgerne a simbolo caratterizzante? "La
metaforizzazione del mondo e la sua conseguente metamorfizzazione. Il
cambiamento, il vedere oltre e altrove grazie ad uno strumento retorico che si
è affinato con il procedere degli anni e della esperienza. Traslati e
connotazioni tentano di strappare le parole dalla loro «dimora» semantica per
spiegare la realtà traducendola con i codici della poesia, allargando i confini
delle percezioni, assimilando il vicino al lontano o il lontano al
vicino". M.C.G.
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Troina.
Associazione «Gramsci» celebra il decimo anniversario della scomparsa dell'ex
sindaco Ricordato l'impegno politico di Fiore Piazza Armerina. “Città storica, invenzione contemporanea”. E' questo il
titolo dell'incontro che si svolgerà oggi al teatro
Garibaldi alle ore 15 promosso dalla facoltà di Architettura ed Ingegneria
della Università Kore di Enna. Un appuntamento in occasione della presentazione
del corso di Laboratorio di architettura 2. Il corso ha come docente l'architetto Maurizio
Oddo, giovane architetto siciliano emergente, collaborato dall'ingegner
Alessandro Barraco. Domani saranno presenti all'incontro il
sindaco della città Fausto Carmelo Nigrelli, il vicequestore di polizia
Giancarlo Consoli, il presidente dell'università Kore
Cataldo Salerno, il preside della facoltà di architettura ed ingegneria
Giovanni Tesoriere ed il presidente del corso di laurea in architettura Dario
Ticali. Oltre a Carmelo Nigrelli, che è anche docente
di tecnica urbanistica presso la facoltà di architettura di Siracusa,
interverrà anche Maurizio Oddo che dirà la sua sugli interventi di architettura
contemporanea nei centri storici e Agostino Sella, tutor alla facoltà di
architettura e ingegneria della Kore di Enna. Uno degli obiettivi dell'università è quello di implementare e rafforzare la
partnership con le comunità locali. In questo ambito, si è appena conclusa a
Villarosa una esercitazione universitaria sulle possibili coperture a Monte
Giulfo ed è in fase di definizione una altra esercitazione degli allievi
architetti della Kore nella città di Aidone. Nella mattinata i circa cento
ragazzi del corso di Maurizio Oddo visiteranno i luoghi in cui verrà realizzata
l'esercitazione. I ragazzi svolgeranno nel laboratorio di progettazione due
esercitazioni in due parti distinte della città. La prima è quella che
corrisponde ad una porzione del centro storico del quartiere Monte, che
coincide con la stecca di abitazioni prospicienti su via Misericordia. La
seconda è invece una parte della periferia piazzese che coincide con l'ex
mercato ortofrutticolo dove dovrà essere ubicato il nuovo commissariato di
polizia. I ragazzi del corso dovranno esercitarsi attraverso la realizzazione
di abitazioni familiari nei luoghi scelti da Maurizio Oddo.
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Assetto
societario ancora da chiarire naccio @@La stagione sportiva dell'Enna è stata
positiva, restano i dubbi sulla dirigenza da mantenere per il futuro Nicosia.
Un convegno di grande respiro, quello organizzato dal circolo Legambiente sul
soffitto ligneo dipinto della cattedrale, che conferma il
grande interesse su quest'opera di storici, ricercatori e docenti universitari.
Il dibattito che è stato molto sereno ha affrontato la questione del restauro
del soffitto e delle pitture, ma ha anche fatto il punto sul valore artistico e
storico del soffitto e su ciò che esso rappresenta per la città, la diocesi e
l'intero territorio ennese. Interventi equilibrati quelli dei relatori
che hanno affrontato la questione del progetto di restauro in corso, molti dei
quali, come il prof. Teotista Panzeca, ordinario di scienza delle costruzioni
alla facoltà di architettura dell'università di
Palermo, hanno spiegato che alcuni interventi previsti, come la realizzazione
del "soffitto di sacrificio" potrebbero creare problemi statici alla
cattedrale, ma che per valutare concretamente l'intervento servono tutti i
progetti definitivi ed i calcoli a supporto che non sarebbero stati forniti
dalla soprintendenza. Il circolo Legambiente ha spiegato che inoltrerà
immediatamente una richiesta ufficiale al sindaco Antonello Catania affinché
chieda tali progetti alla soprintendenza e li fornisca al professor Gennaro
Tampone che è il consulente del Comune titolato a sedere al "tavolo
tecnico" sul restauro. Il professor Tampone, docente
di restauro alla facoltà di architettura di Firenze e tra i più stimati esperti
internazionali di restauro ligneo, nel suo intervento al convegno ha ribadito
le sua osservazioni sul progetto di restauro, già contenute nella relazione
stilata per conto del Comune. In sostanza dal convegno è emersa la proposta di
valutare attentamente gli interventi da effettuare sul soffitto e soprattutto
la necessità di stilare analisi tecniche e scientifiche accurate prima di
mettere in atto restauri che potrebbero poi risultare irreversibili o peggio
dannosi. Il prof. Tampone inoltre ha elaborato anche una proposta per la
fruizione delle pitture, che sono inaccessibili per i visitatori, sia per la
mancanza di un accesso diretto, sia per la fragilità della volta che cela le pitture.
Il progetto prevede una fruizione parziale ed essenzialmente visiva che punta
anche a proteggere le pitture che risalgono al '400, dai rischi rappresentati
dalla vicinanza di persone. Un sistema che prevede l'utilizzo di passerelle
leggere, alle quali far accedere un massimo di 5 persone per volta, che dalla
parete laterale a meridione, permetterebbe l'osservazione all'interno. Accorato
l'appello dello storico Giovanni De Francisco ad aprire un sereno confronto sul
restauro per garantire l'impiego di tecniche scientificamente supportate.
Giulia Martorana
( da "Sicilia, La" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
legalità
a villa filippina Lo Bello, Confindustria incontra gli studenti L'Università di
Palermo e il Policlinico partecipano al piano anti-randagismo promosso dalla
Ausl e dal Comune. Le due amministrazioni hanno deliberato di destinare
cinquemila euro ciascuno all'anno, da qui al 2016, al programma che prevede
l'apposizione di un microchip di riconoscimento, l'isolamento e la cura dei
cani aggressivi e malati. Il problema del randagismo a
Palermo ha toccato anche il campus di viale delle Scienze e l'ospedale
universitario, dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi di
aggressione. «L'Università - dice il rettore Roberto Lagalla - vuole garantire
al massimo la sicurezza a la piacevolezza del campus che ogni giorno è
frequentato da migliaia di studenti, docenti, personale amministrativo».
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Un
"Mosaico" per far vivere il centro L'aggregazione vede già l'adesione
di sessanta commercianti del cuore cittadino Martedì 7 Aprile 2009,
Montebelluna "Il mosaico", un cocktail
pubblico-privato per rilanciare il commercio. E' stato presentato ieri "Il
Mosaico, un centro da vivere", associazione pubblico privata frutto della collaborazione fra amministrazione e realtà
private, Ascom in testa. La nuova aggregazione, che si propone di fare del
cuore della città un "centro commerciale naturale", vede già
l'adesione di 60 commercianti del centro, fra i quali vari bar. Saranno proprio
loro a proporre, per primi, il cocktail "Il mosaico", che, realizzato
da un team di barman e presentato ieri, diverrà l'aperitivo di Montebelluna e
si appresta a proporre anche una bottiglia simbolo. Ma la nuova aggregazione
dovrebbe portare anche ad altro, ovvero ad una serie di iniziative per le quali
è stato presentato, in Regione, un progetto da un milione di euro, che si è
avvalso dell'esperienza dello "Studio Marketing City" di Carpi,
rappresentato ieri da Rosario Cardillo. Il "Mosaico" ha inoltre, ora,
anche un logo, che rappresenta, in modo stilizzato, il centro storico di
Montebelluna con le sue piazze a forma ottagonale. Ma quali saranno le prossime
iniziative? Nel piano presentato in Regione per richiedere finanziamenti, è
stato prospettato un intervento sulle piazze, a partire dalla zona appena
pedonalizzata; si ipotizza anche, però, la realizzazione di portali segnaletici
che, simbolicamente, introducano al centro commerciale naturale. Si pensa poi
ad una shopping bag e ad una radio a circuito chiuso che, nelle gallerie e nei
luoghi un po' più protetti, parli del centro. I "Giovedì musicali"
dovrebbero venir estesi. "La maggiore novità de "Il Mosaico" -ha
commentato l'assessore alle attività produttive Tiziana Favero- è la presenza
congiunta dell'ambito pubblico e privato. Nel direttivo 6 membri
rappresenteranno l'amministrazione. È stato un piacere ed una scoperta per me
confrontarmi con franchezza e chiarezza con i commercianti. Ci ha fatto capire
che siamo uniti da uno stesso spirito". "Tutti gli associati
dell'associazione commercianti per il centro storico -ha detto il presidente
Carlo Taborra- sono confluiti o confluiranno nel Mosaico. Per ora la nuova compagine
conta più di 60 associati, un bell'inizio, se si considera che prima gli
associati erano 30". Laura Bon
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì
7 Aprile 2009, (M.B.) Il libro è stato pubblicato dalla Rizzoli nel 2003. Si
intitola "Antonio Negri. Il Ritorno. Quasi un'autobiografia". Sottotitolo
"Conversazione con Anne Dufourmantelle", la scrittrice del volume. A
pagina 19 il testo riporta la versione, secondo Antonio Negri, di come avvenne,
il 17 giugno 1974, l'assassinio di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola da
parte delle Brigate Rosse. «In verità - dice Antonio Negri e riporta Anne
Dufourmentelle -, il primo assassinio compiuto dalle Brigate Rosse risultò
puramente accidentale, le teorizzazioni sarebbero venute più tardi. Fu un
episodio assurdo accaduto a Padova, dove insegnavo all'università:
durante un attacco a una sede neofascista un carabiniere che si era infiltrato
nel Msi fu ucciso dai brigatisti dopo aver sparato su di loro. Fu un episodio
di autodifesa, non vi era alcun progetto di assassinare chicchessia». Parole
che per il figlio di Giuseppe Mazzola, l'avvocato e docente universitario Piero, sono semplicemente inaccettabili. E false.
Tanto che Piero Mazzola ha deciso di denunciare alla Procura della Repubblica
sia Antonio Negri, sia l'autrice del libro, Anne Dufourmentelle. «Quello che ha
detto Negri è intollerabile - commenta Piero Mazzola, seduto accanto alla
moglie e al consigliere del Pdl, Giampiero Avruscio che ha segnalato il
libro all'avvocato - Lo è per me e per la mia famiglia, ma lo è anche per la
società. Negri ha mentito pur sapendo la verità sui fatti». E a conferma delle
sue parole l'avvocato Mazzola porta i verbali della sentenza della Corte
d'Assise di Padova emessa il 10 maggio 1990 in cui uno degli assassini
brigatisti dichiara: «mantenni sotto il tiro dell'arma i due missini, che credo
perquisimmo constatando l'assenza di armi da parte loro». Parole confermate
anche dall'esito della prova del guanto di paraffina eseguita su entrambe le
mani di Giralucci e Mazzola e risultata negativa. Quindi Piero Mazzola commenta
così la presenza, stasera, di Toni Negri in sala degli Anziani a palazzo
Moroni: «Non è proibendo certi incontri che si recupera il senso dello Stato
che manca. Semmai bisogna provocare il disgusto e la riprovazione sociale che
si alimentano con la verità. E non finanziando film sui terroristi interpretati
da Scamarcio e dalla Mezzogiorno. Io vorrei chieder loro come si sentono ad
impersonare degli assassini». «La storia - termina Avruscio - non dovrebbe
essere letta dagli assassini. E oggi dov'è l'università
di cui certi signori negli anni settanta hanno macchiato la sua medaglia d'oro
alla Resistenza?».
( da "Gazzettino, Il (Belluno)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Studenti
con la patente europea del computer Martedì 7 Aprile 2009, Cortina (N.M.)Anche
a Cortina parte il progetto ECDL. Ovvero "la patente europea del
computer", come la definisce il professor Domenico
Barone docente di matematica del Polo Valboite. «Dopo un lungo iter siamo
riusciti a fare accreditare i laboratori multimediali del Polo come test-
center, un qualcosa di cui dispongono solo poche scuole nella provincia di
Belluno. Un' importante iniziativa sia per gli studenti sia per gli abitanti di
Cortina e del suo comprensorio». Barone spiega: «La patente non è altro
che un riconoscimento delle competenze informatiche e serve a diversi livelli.
Riconosciuta da vari enti (ci sono anche concorsi pubblici) vale anche come
credito formativo a livello universitario. Chi riesce a conseguire questa
patente del computer avrà l'esonero della materia informatica andando all'università. Bisogna sostenere degli esami, suddivisi in 7
moduli. In sostanza la conoscenza base del pacchetto Office,cioé l'elaborazione
testi, base dati, gestione delle cartelle,ecc. tutto quello che è
information-tecnology». Gli esami da oggi si potranno sostenere presso le aule
multimediali del Polo, esami che si fanno via web, cioé via Internet. In poche
parole, i testi verranno mandati direttamente sulle schermate dei nostri
computer, tramite l'Aica (associazione italiana calcolo automatico) e così sarà
possibile sostenerli direttamente nei nostri laboratori. «Il Polo, inoltre,
cercherà di organizzare dei corsi per coloro che si vogliono iscrivere, per
quelle persone cioé che già hanno le competenze necessarie, visto che sono
livelli base, e intendono perseguire questo accreditamento della patente europea
del computer. Quasi tutte le università italiane
riconoscono la possibilità di un esonero dall'esame di informatica di base per
coloro che hanno questo tipo di certificazione».
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Casse
vuote per la bretella di Parè Il Comune tratta con i privati per acquisire le
aree: niente soldi ma possibilità di costruire di più Martedì 7 Aprile 2009,
Conegliano Si tratta con i privati, permettendo loro di costruire, per coprire
i costi di acquisizione delle aree per la costruzione della Bretella di Parè,
dopo che la Regione ha approvato la variante urbanistica che rende possibile la
realizzazione dell'opera. È una strada lunga due chilometri, dall'incrocio con
la Pontebbana a Crevada, alternativa al tratto della provinciale per Pieve di
Soligo, che attualmente attraversa e soffoca il quartiere di Parè. La Provincia
ha stanziato una somma ingente, ma deve essere integrata perché servono altri
fondi per completare il pagamento delle aree, a cui dovrebbe contribuire il
Comune, che però non ha soldi da spendere. La soluzione a
cui si lavorando è un accordo pubblico-privato. «È questione di giorni»,
assicura il sindaco Alberto Maniero. La Provincia, che ha più volte modificato
il progetto, per introdurre soluzioni migliorative e per i vincoli della
Soprintendenza (ha tra l'altro imposto la salvaguardia della ghiacciaia della
Filanda Gera, costringendo a spostare verso nord l'innesto sulla
Pontebbana, in prossimità del ponte sul Crevada), ha stanziato una somma di 12
milioni 480 mila euro, di cui 6 milioni e 700 mila euro per i lavori, 2 milioni
e 80 milioni per lo spostamento di una condotta della Snam e un milione e 40
mila euro per gli espropri dei terreni a prezzo agricolo. È per l'acquisizione
di alcuni terreni, tra l'ultimo tratto di via Einaudi e la Pontebbana, di
proprietà di una concessionaria d'auto e di un'importante impresa edile (qui
sorgono alcuni vecchi fabbricati colonici disabitati, la cui volumetria
potrebbe essere recuperata ed anzi ampliata, acquistando quindi valore
maggiore), che la Provincia ha chiesto la collaborazione del Comune, avendo
fatto più che ampiamente la sua parte. «La Provincia - spiega il sindaco
Maniero - ci ha fatto presente la situazione e ci ha domandato di darle una
mano. Per noi la Bretella di Parè è troppo importante e non possiamo
rinunciarci, perché è un impegno preso con la popolazione, che non può essere
disatteso proprio ora che si è alla fase conclusiva e l'opera può essere
cantierata». Il sindaco non lo dice esplicitamente, ma dato che il Comune ha le
casse vuote e non è in grado di sostenere alcun impegno finanziario, la
soluzione a cui si sta lavorando, e che non ha alternative, è quella di indurre
i privati a concedere le aree da occupare senza pretese finanziarie, ricevendo
in cambio la possibilità di valorizzare urbanisticamente le loro proprietà,
cioè costruire di più. Giampiero Maset
( da "Gazzettino, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
teologo: «Si torni a predicare il Vangelo» Martedì 7 Aprile 2009, (A.F.) Docente di teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di
Filosofia dell'Università San Raffaele di Milano, dottore in teologia
sistematica Vito Mancuso è nato nel 1962. Vive con la moglie e due figli sulle
colline del Monferrato. L'ultimo suo libro "L'anima e il suo destino"
ha superato le 120 mila copie ed è diventato un caso editoriale e culturale,
al centro di un forte dibattito. Considerato uno degli ispiratori della
"teologia laica" - protagonista di un sistema di pensiero religioso
che non abbandona mai i presupposti della scienza in continuo
supporto-confronto con la fede - di fronte l'ultimo sondaggio reagisce con una
domanda: «Lei perché perde la fiducia di una persona? O perché ha fiducia?».
Mah, booh, urca! Ma perché mi replica con una domanda? «Provi, provi».
Spieghiamo la nostra filosofia. «Ecco lo dice anche lei: quando ha fiducia in
una persona "fida", "affida" a questa persona cose
importanti. Questa persona le può gestire per suo conto queste cose: non
sbaglierà perché c'è sintonia. Non sta accadendo sempre così con Papa Ratzinger
verso gli italiani. E non bisogna dimenticare una cosa». Quale? «Che una
fiducia del 60 per cento è un dato alto, rilevante. Anche il dato più
interessante è la "perdita di consenso" in questi pochi anni» Perché
accade? «Perché la gente pensa che i propri problemi siano capiti sempre meno
in maniera giusta». Le chiedo: a chi diamo fiducia? «A chi sente che l'altro
giudicherà e capirà, con attenzione e sensibilitò. Ma se la percezione viene
meno...». Quanto ci dicono le cronache di questi mesi? «A leggerle bene si
capisce molto. Se sommiamo gaffe e uscite incerte: dalla battuta sui
preservatici ai rapporti con Israele...» Pesano queste storie insomma. «C'è
stata una serie di circostanze che hanno creato per loro stesse, per come sono
accadute e rese note, un clima di minore fiducia. Ma....». C'è altro da dire?
«Questo Papa è sempre meno in grado di interpretare in modo moderno i problemi
nella società italiana». Che fa di singolare? «Sceglie sempre una soluzione
dottrinale e non empirica: ma non si possono offrire soluzioni già
confezionate. Anche se si sapeva che con Ratzinger sarebbe stato questo il
percorso». La gente si comporta così anche con i vescovi: li ascolta ma alla
fine sceglie quello che vuole... «È normale; e non solo nella Chiesa. Un po'
ovunque nella società si fa così: nel bene e nel male. Il discorso cristiano
del Papa, in quanto tale, è sempre ascoltato. Ma poi la gente fa altri
ragionamenti. Sceglie - a seconda della fiducia - quello che ritiene più
opportuno; o più conveniente» Dice che è normale? «È dell'agire umano. Perché
la coscienza è attiva e interviene ogni volta. Non accetta soluzioni
stereotipate e dogmatiche». Di che cosa è convinto di fronte all'agire di
questa Chiesa? «Che se la Chiesa è fedele a se stessa e ai valori eterni che
l'hanno fondata non avrà nulla da temere; e il suo insegnamento contribuirà ad
essere ascoltato dalle coscienze. Ma se si utilizza il patrimonio eterno e
spirituale per giochi meno eterni e temporali o politici addirittura, allora le
coscienze agiscono». La Chiesa deve stare attenta? «La Chiesa italiana guidata
dall'attuale gerarchia è in questo corto-circuito che, dal grande messaggio di
eternità, scende nelle aule parlamentari. Nella diocesi di Milano (anche lei
"sacrestia d'Italia", come il Veneto) nei primi due mesi di
quest'anno ci sono state 145 domande di "sbattezzo". Sono 5 volte le
domande di adulti che si vogliono battezzare. Si deve tornare a predicare il
Vangelo».
( da "Gazzettino, Il" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Fra
Trieste e Torino, mescolando mito asburgico, critica letteraria e di costume e
impegno civile Martedì 7 Aprile 2009, Claudio Magris è uno dei più importanti
saggisti contemporanei, dei più acuti studiosi della letteratura mitteleuropea,
dei più ascoltati commentatori della politica e del costume italiani. Nato a
Trieste, il 10 aprile 1939, si è laureato all'Università di
Torino in Lingua e Letteratura Tedesca, con una tesi sul mito asburgico che
divenne un saggio che lo impose subito all'interesse della critica. Docente
all'Università di Torino e poi a quella di Trieste, è autore di volumi
fondamentali (come "Danubio" o "Microcosmi") che gli hanno
fruttato numerosi premi, fra cui il Bagutta e lo Strega, e ripetute
candidature al Nobel, l'ultima nel 2007 quando fu dato per favorito ma il
riconoscimento andò poi a Doris Lessing. È stato anche senatore, dal 1994 al
1996, eletto nella "lista Magris".
( da "Comunicatori Pubblici"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato
il: 07-04-2009 Gestione sostenibile di aree produttive, corso di
Perfezionamento a Ca' Foscari Il Corso di Perfezionamento Professionale in
Metodologie e strumenti di Gestione Sostenibile di Aree Produttive (GeSAP)
promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia –
Centro Interdipartimentale I.D.E.A.S. si propone di offrire agli iscritti una
preparazione specifica sul tema delle aree produttive ecologicamente e
socialmente attrezzate (normativa di settore, aspetti urbanistici e giuridici)
e soprattutto di fornire gli strumenti operativi per programmare e gestire
questa tipologia di aree (nuove o da riqualificare). Il corso alterna fasi di
e-learning e seminario di approfondimento in presenza e si articola in questo
modo: 12 lezioni a distanza (e-learning) preparate da
docenti che hanno esperienza diretta nel campo della programmazione di aree
produttive ecologicamente attrezzate o nei sistemi di gestione e valutazione
relativi; 3 seminari di approfondimento (e-learning) su temi di particolare
interesse per gli argomenti affrontati nel corso; un workshop di 2
giornate in aula nel quale i corsisti potranno incontrare i docenti (prima
giornata) e discutere con diversi interlocutori quali amministratori, tecnici,
aziende (seconda giornata) sul tema delle aree produttive ecologicamente e
socialmente attrezzate; due visite guidate ad aree che stanno svolgendo un
percorso di progettazione e gestione secondo i principi di sostenibilità
discussi nel corso. Il Corso può interessare in particolar modo il personale
tecnico e i responsabili della programmazione e gestione territoriale di
Comuni, Province, Regioni, Agenzie di Sviluppo, Consorzi, Enti incaricati della
promozione di nuove aree produttive e del recupero di quelle esistenti. Più in
generale tutte le figure professionali coinvolte nella progettazione o gestione
di aree produttive, infrastrutture e servizi. Per accedere è necessario l’invio della scheda di iscrizione presente sul sito del
Corso. La scheda deve pervenire entro il 20 aprile 2009. Per altre informazioni: Università
di Venezia Centro Interdipartimentale I.D.E.A.S. email:
ideas.formazione@unive.it tel. 041 2348671 fax 041 2348629. Marino Cavallo
( da "Affari Italiani (Online)"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Crisi/
Fmi: fino a 4mila miliardi di dollari di asset tossici Martedí 07.04.2009 15:09
Non bastassero i timori di una deludente stagione delle trimestrali, a pesare
sui listini ed in particolar sul settore del credito è oggi la correzione al
rialzo (a 4 triliardi di dollari) della stima del Fondo monetario
internazionale (Fmi) relativa all'ammontare di asset "tossici" ancora
presenti nei bilanci delle banche. Una valore che si allinea pertanto alle
previsioni di quegli economisti che, come Nouriel Roubini, da settimane
andavano avvertendo che nei soli Stati Uniti l'ammontare degli asset
"tossici" è stimabile in circa 3,6 triliardi di dollari. Un grido d'allarme
che ha poi portato al varo di ulteriori misure di salvataggio da parte
dell'amministrazione Obama, a partire dal fondo
pubblico-privato, e alla decisione, presa nel corso del G20 di Londra, di
allentare alcuni principi contabili consentendo in pratica di sospendere
l'applicazione del principio del "mark to market" e lasciando dunque
alle banche la possibilità di valutare a propria discrezione il valore di
questi asset. La decisione del Fmi, che solo a gennaio aveva
quantificato in 2,2 triliardi di dollari l'ammontare di queste poste
patrimoniali, non ha dunque sorpreso più di tanto gli osservatori più attenti,
ma certo ha offerto se non altro una buona occasione per prendere profitto sui
titoli finanziari, molti dei quali nelle ultime settimane avevano recuperato
parecchio terreno rispetto ai minimi visti a fine febbraio. La domanda che gli
operatori continuano a porsi è la durata temporale e la dinamica che seguiranno
ora le ulteriori svalutazioni cui inevitabilmente dovranno procedere le
principali banche mondiali. Svalutati ormai quasi completamente i mutui legati
ai sub-prime, secondo alcuni analisti le banche stanno ormai procedendo
all'evidenziazione delle perdite sui mutui "plain vanilla" e sui
servizi di credito al consumo. Un processo che potrebbe richiedere, a seconda
del singolo istituto o emittente di carte di credito, nonché delle politiche di
bilancio che verranno adottate, ancora dai due ai tre anni. Un arco di tempo
molto esteso per i mercati finanziari ma tutto sommato ragionevole se paragonato
al decennio abbondante che tale processo richiese nel caso delle banche
giapponesi, che attraversarono un'analoga fase di ristrutturazione nel corso
degli anni Novanta del secolo scorso. pagina successiva >>
( da "Articolo21.com" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
"Non
è il terremoto che uccide, sono le case che crollano..." di Stefano
Corradino "Nessun terremoto è prevedibile ma si può e si deve fare
prevenzione. Risanando, ricostruendo e soprattutto osservando leggi
antisismiche. Una cosa che non è stata fatta in alcun modo". Lo afferma ad
Articolo21 Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore al Cnr. "Il piano-case
del governo? Costruire un piano in più nelle zone sismiche significherebbe
condannare al collasso una struttura alla prima scossa. Il Ponte sullo Stretto?
Rischia di unire non due regioni ma due cimiteri". "La copertura
della tragedia da parte dei media - sostiene Tozzi - è stata buona in termini
quantitativi. Meno per la qualità..." Cosa è successo in Abruzzo? Una
tragedia umana. Si poteva prevedere? No, nessun terremoto è prevedibile
Giuliani, il ricercatore abruzzese dell'Infn afferma di
aver trovato un sistema per prevedere i terremoti Una cosa priva di qualsiasi
fondamento, non si basa su alcun dato scientifico. E' più che altro una
sensazione. Fino adesso al mondo nessuno è riuscito a realizzare strumenti in
grado di prevedire terremoti. Non può esserci riuscito lui? Se ci fosse
un sistema ben venga ma quello non lo è, e non ha alcuna validazione
scientifica. Peraltro Giuliani non è nè un geologo nè un geofisico... Chiarito
che non si possono fare previsioni. Allora cosa si può fare? Prevenzione.
Risanando, ricostruendo e soprattutto osservando leggi antisismiche. Una cosa
che non è stata fatta in alcun modo. Se non si osservano questi criteri c'è
poco da fare... Cosa intende per prevenzione? Maggiori manutenzioni? Sì, prevalentemente.
Ma di manuntenzioni non se ne fanno nè per gli edifici pubblici (con i soldi
pubblici) nè per gli edifici privati, che potrebbero essere risanati concedendo
ai privati stessi incentivazioni e sgravi fiscali se ristrutturano in maniera
antisismica. Il cosiddetto "piano-case" del governo affronta questo
tema? Tutt'altro. E chiedo che il governo preveda che nei comuni a rischio non
sia possibile fare ampliamenti di alcun genere perchè altrimenti rischiamo di
aggravare la situazione nell'intero paese. Costruire un piano in più significa
condannare al collasso una struttura alla prima scossa sismica. E poi è assurdo
pensare che il progettista sia l'unico soggetto a certificare se il lavoro è
fatto bene o male. Quali sono le realtà più a rischio nel Paese? Friuli,
Umbria, Marche, Il Gargano, l'Irpina, tutta la Calabria, la Sicilia
orientale... A proposito di Calabria e Sicilia. Il Ponte sullo Stretto si farà.
Lo ha confermato il premier Berlusconi affermando che è "un'opera
prioritaria, epocale e fondamentale per l'unita' del paese". Io penso sia
scarsamente produttivo dal punto di vista economico, non favorirà gli
spostamenti ma soprattutto rischioso. Per problemi di sismicità? Non solo,
perchè quella zona è funestata da frane a scivolamento profondo. Grossi
spostamenti di terreno soprattutto in Calabria che possono addirittura
interessare le zone di ancoraggio dei piloni. Il ponte rischia di unire non due
regioni ma due cimiteri. L'Italia non è nè il Giappone nè gli Usa ma il Paese
di centri storici vecchissimi. Renderli antisismici non è complicato? Bisogna
abbattere le case e ricostruirle? In alcuni casi sì ma nella maggior parte
basta risanarle e le operazioni non sono necessariamente lunghe e costose.
Talvolta basta anche il semplice inserimento di chiavi o staffe di ferro. Come
giudica il ruolo dei media nel raccontare questa tragedia? In termini di
quantità la copertura è stata buona come qualità meno. Si è puntato troppo
sulle dichiarazioni del ricercatore abruzzese Giuliani e poco sul fatto che in
Italia non si fa prevenzione e che quindi siamo tutti a rischio. Lei conduce la
trasmissione tv Gaia. Quanti sono gli spazi di discussione televisiva sui temi
dei rischi idrogeologici? Pochi, quasi nessuno direi. corradino@articolo21.info
( da "Sestopotere.com" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Dalla
Provincia di Modena 5 milioni di euro per il commercio (2), già aperti i bandi
per aree fragili e centri storici (7/4/2009 15:22) | (Sesto Potere) - Modena -
7 aprile 2009 - Si possono già presentare alla provincia di Modena, i progetti
per la qualificazione del commercio in aree fragili e in aree urbane a forte
vocazione commerciale in base al progetto strategico regionale (legge
266/1997). L'intervento è diviso in due azioni: la prima è promuovere il
mantenimento e il miglioramento di un'offerta commerciale articolata per
garantire ai residenti nelle aree più fragili del territorio dal punto di vista
economico migliori condizioni di vivibilità e un miglior servizio al
consumatore. La seconda è qualificare, promuovere e innovare il commercio nei
centri storici e nelle aree a forte vocazione commerciale
attraverso la realizzazione di progetti multisettoriali pubblico-privati. Per
la prima azione i progetti possono essere presentati, entro il 30 giugno, da
piccole imprese del commercio in forma singola o associata, anche su area pubblica, da esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, da
centri di assistenza tecnica autorizzati dalla regione. Per la seconda
azione, possono presentare un progetto anche gli enti locali e loro forme
associate, mentre le imprese possono fare domanda solo in forma associata. La
scadenza è il 13 luglio. Dopo Pasqua saranno aperti anche i bandi sulla legge
regionale 41/97 per la promozione dei centri commerciali naturali, con
contributi destinati agli investimenti dei Comuni per progetti di
valorizzazione commerciale che migliorano vivibilità e gradevolezza dei centri
urbani, luoghi per shopping e tempo libero domande entro il 18 settembre), e
per l'innovazione delle piccole e medie imprese del commercio e dei servizi. In
questo caso i contributi sono destinate alle piccole e medie imprese del
commercio e dei servizi per lo sviluppo tecnologico e gestionale come lo
sviluppo del commercio elettronico, l'innovazione nella movimentazione delle
merci e nelle tecniche di vendita, di ristorazione o nella logistica, le
strategie di marketing aziendale. Le domande devono essere presentate entro il
10 luglio. Informazione e modulistica si possono trovare sul sito
www.provincia.modena.it. La terza linea di intervento prevede il sostegno a
progetti per migliorare la fruizione dei beni culturali e ambientali del
territorio compresi nel Programma provinciale di valorizzazione e promozione
dei territori che privilegia lo sviluppo del turismo sportivo e
"verde" in Appennino, il circuito "Terra di motori", quello
dei "Castelli, rocche, ville e palazzi" e il Romanico. In questo caso
il bando, regionale, è ancora in corso di definizione.
( da "Wall Street Italia"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Fideuram/
Salvatore Maccarone presidente, Angelo Caloia vice di Apcom Assemblea approva
bilancio 2008, 96 mln dividendo per azionista -->Milano, 7 apr. (Apcom) - Il
cda di Banca Fideuram (gruppo Intesa Sanpaolo) che si è tenuto dopo l'assemblea
di oggi, ha nominato Salvatore Maccarone presidente, Angelo Caloia vice
presidente e confermato Matteo Colafrancesco amministratore delegato e direttore
generale. E' quanto riferisce una nota. L'assemblea ha approvato il bilancio
2008 e la distribuzione all'azionista di un dividendo di 0,098 per azione, per
un importo complessivo di 96,1 milioni. Gli altri nomi del cda nominato per il
triennio 2009-2011, aumentato da nove a undici componenti, sono: Alessandro
Barberis, Caterina Bima, Franca Cirri Fignagnani, Oscar Giannoni, Cesare
Imbriani, Piero Luongo, Giampietro Nattino e Giuseppe Russo. Docente di Diritto del mercato finanziario all'Università La Sapienza
di Roma, Salvatore Maccarone è consulente legale dell'Abi sin dagli anni '60,
ha collaborato e collabora attivamente con Banca d'Italia. Dal 2004 è membro
del consiglio di amministrazione di Banca Fideuram, dove ha ricoperto anche la
carica di vice presidente.
( da "KataWebFinanza" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRISI:
SOROS PREVEDE STAGNAZIONE ALLA GIAPPONESE PER USA (AGI) - New York, 7 apr. - Il
miliardario George Soros prevede una "lunga stagnazione" economica
alla 'giapponese' per gli Stati Uniti. Soros, in un'intervista alla Reuters
Financial Television, avverte che le banche Usa rischiano di essere trasformate
in "zombie", contribuendo cosi' al prolungamento della crisi
economica. "Non penso - dice il miliardario - che l'economia Usa si
riprendera' nel terzo, o nel quarto trimestre. Penso invece che dovremo
affrontare una lunga stagnazione". Il punto di vista di Soros contrasta
con quello della maggior parte degli esperti i quali prevedono che
l'arretramento dell'economia Usa e' destinato a finire nel terzo trimestre di
quest'anno e che il pil riprendera' a crescere nel quarto trimestre. "Raggiungere
il fondo - spiega Soros - significa che poi automaticamente l'economia
rimbalzera' un po', ma non per questo si esce fuori dalla crisi, come prevede
lo schema a V. L'economia invece tende ad assestarsi, a mantienere le
posizioni". L'andamento del sistema bancario e di quello immobiliare sono
cruciali per la ripresa. "Il sistema bancario nel suo insieme - sostiene
Soros - e' fondamentalmente insolvente". Secondo il
miliardario il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli
asset tossici funzionera', ma non e' sufficiente per ricapitalizzare le banche
in modo da far rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato - spiega -
e' una situazione in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e
peseranno sull'economia". "Invece di stimolare l'economia -
aggiunge - ne succhieranno la linfa vitale, diventando delle specie di
banche-zombie". Anche il dollaro per Soros non gode di buona salute.
"Penso che ora il dollaro sia sotto esame e penso che il sistema dovra'
essere riformato, in modo da assoggettare gli Usa alla stessa disciplina degli
altri paesi". In compenso definisce un "tremendo vantaggio" aver
potuto usufruire dell'euro, mentre considera a rischio i paesi alla periferia
dell'area euro e in particolare gli stati baltici e l'Ucraina, che definisce
insolvente. 07/04/2009 - 17:28
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 07-04-2009)
Argomenti: Cultura
"Gli
steroidi rendono impotenti" Un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma, coordinato dal Prof. Antonio Bonetti,
del Dipartimento di Scienze Cliniche del nostro Ateneo, docente
di Medicina dello Sport, ha messo a fuoco le problematiche relative agli
effetti avversi dell’impiego di steroidi
androgeni a scopo anabolico in un lavoro che è stato pubblicato
sull’International Journal of Sports Medicine ( Side Effects of Anabolic
Androgenic Steroids Abuse). Si tratta di una ricerca che ha cercato di far luce sul mondo delle
palestre, un mondo difficile da indagare, per l’omertà che in genere circonda l’uso di sostanze
illecite con finalità anabolica. Quanto già presente in letteratura riguardava
infatti prevalentemente casistiche più limitate, che praticavano dosaggi simili a
quelli impiegati in ambito clinico o dosaggi più elevati per brevi periodi di
tempo, mentre nella ricerca in oggetto l’autosomministrazione
(avvenuta completamente su base volontaria da parte di soggetti che mai in
passato avevano fatto uso di steroidi) ha riguardato un congruo numero di soggetti
(20), con dosaggi di gran lunga superiori (di 10-50-100 volte) a quelli
terapeutici, con un’osservazione che si è protratta
per ben 2 anni. Questi gli aspetti salienti del lavoro e i principali riscontri osservati:
-drastico calo del colesterolo HDL (il colesterolo buono) e dell’Apo-A1, con relativo aumento del rischio cardiovascolare; -
alterazioni degli ormoni sessuali (ipogonadismo ipogonadotropo), con riduzione
del volume dei testicoli, della produzione spermatica e della fertilità; -
aumento del seno (ginecomastia); - pesanti ripercussioni sulla sfera sessuale,
sino all’impotenza, e sulla sfera
psichica (aggressività, sbalzi di umore, dipendenza, perdita di motivazione…),
con problemi familiari e relazionali, che hanno indotto sette soggetti ad
abbandonare lo studio (i dati relativi a questi aspetti sono ancora in fase di
elaborazione e saranno oggetto di prossima trattazione specifica). A
dimostrazione della novità e dell’importanza
rappresentata da questo studio, i risultati sono stati ripresi da organi
di informazione internazionali e nazionali, in primis dall’agenzia di stampa americana Reuters Health
(nell’articolo “Study confirms harms of anabolic steroid abuse”) e da
altre testate come Health 24, BodyBuilding.com, abcNEWS, javno.hr, La Repubblica on
line, L’Espresso.
( da "KataWeb News" del
07-04-2009)
Argomenti: Cultura
Crisi:
Soros prevede stagnazione alla giapponese per Usa 7 aprile 2009 alle 17:47 —
Fonte: repubblica.it — 0 commenti Il miliardario
George Soros prevede una "lunga stagnazione" economica alla
'giapponese' per gli Stati Uniti. Soros, in un'intervista alla Reuters
Financial Television, avverte che le banche Usa rischiano di essere trasformate
in "zombie", contribuendo così al prolungamento della crisi
economica. "Non penso -- dice il miliardario -- che l'economia Usa si riprenderà
nel terzo, o nel quarto trimestre. Penso invece che dovremo affrontare una
lunga stagnazione". Il punto di vista di Soros contrasta con quello della
maggior parte degli esperti i quali prevedono che l'arretramento dell'economia
Usa è destinato a finire nel terzo trimestre di quest'anno e che il pil
riprenderà a crescere nel quarto trimestre. "Raggiungere il fondo --
spiega Soros -- significa che poi automaticamente l'economia rimbalzerà un pò,
ma non per questo si esce fuori dalla crisi, come prevede lo schema a V.
L'economia invece tende ad assestarsi, a mantienere le posizioni".
L'andamento del sistema bancario e di quello immobiliare sono cruciali per la
ripresa. "Il sistema bancario nel suo insieme -- sostiene Soros -- è
fondamentalmente insolvente". Secondo il miliardario
il fondo pubblico-privato inventato dal Tesoro per rilevare gli asset tossici
funzionerà, ma non è sufficiente per ricapitalizzare le banche in modo da far
rifluire il credito. "Quello che abbiamo creato -- spiega -- è una situazione
in cui le banche non saranno in grado di uscire dal tunnel e peseranno
sull'economia". "Invece di stimolare l'economia -- aggiunge --
ne succhieranno la linfa vitale, diventando delle specie di
banche-zombie". Anche il dollaro per Soros non gode di buona salute.
"Penso che ora il dollaro sia sotto esame e penso che il sistema dovrà
essere riformato, in modo da assoggettare gli Usa alla stessa disciplina degli
altri paesi". In compenso definisce un "tremendo vantaggio" aver
potuto usufruire dell'euro, mentre considera a rischio i paesi alla periferia
dell'area euro e in particolare gli stati baltici e l'Ucraina, che definisce
insolvente. AGI