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Report "Cultura"  6 giugno 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Si parla di cultura, arte e storia nel giardino di Palazzo Soriani ( da "Stampa, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dal Dialogo di Galileo Galilei: mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto l'universo», con Attilio Ferrari, docente Università di Torino. Giovedì 11 giugno, presentazione del libro «Le futuriste italiane nelle arti visive», intervengono Franca Zoccoli, curatrice, Carla Bertola, operatore culturale e Max Ponte, giornalista.

Nell'imminenza dell'apertura delle iscrizioni e delle immatricolazioni all'Universit&... ( da "Stampa, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Torino aveva già saputo egregiamente superare la fase complessa di avvio della riforma universitaria cosiddetta del 3+2, che ha costretto docenti e strutture ad adeguarsi ad un nuovo modello di didattica e di somministrazione del sapere e a fornire su basi e livelli assai diversi rispetto al passato la trasmissione di conoscenze e patrimoni culturali adeguati per il

L'importanza delle lingue ( da "Stampa, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in vista di una possibile carriera accademica o di un lavoro culturale di altissimo livello di specializzazione, è poi garantita da quei professori della Facoltà che costituiscono il corpo docente della Scuola di Dottorato di Ricerca in Lingue e Letterature Moderne. Paolo Bertinetti Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

Studenti contro professori, separati da una linea bianca. Non è una prova d'esame, ma la d... ( da "Stampa, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A queste si aggiunge un team di docenti della facoltà di Economia. «L'evento - continua Facchetti - è anche un'occasione di incontro e socializzazione, aspetti alquanto carenti all'interno del nostro contesto universitario». La premiazione ufficiale sarà venerdì 26 giugno, in occasione della 2ª edizione del party universitario alla piscina del ristorante Bel Air di Gressan.

Golf, il cus dal campo praticaalle gare di Serravalle ( da "Secolo XIX, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: unica disciplina sportiva che riesce a coinvolgere contemporaneamente universitari, docenti e gli operatori che lavorano nelle facoltà. Il fine principale dell'attività della Golf Academy, come spiega il segretario Anton Giulio Bonini, è quello di diffondere la pratica di questo sport facilitandone l'approccio cercando anche di contenere i prezzi.

A centocinquant'anni dalla nascita del Beato, la commemorazione tenuta da monsignor Giuseppe Merisi ( da "Cittadino, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: coniugando insieme la scrupolosa preparazione del docente universitario con le istanze della fede considerata non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la persona dedita alla ricerca scientifica.Così monsignor Corti.Le brevi riflessioni che vorrei proporre all'interno di queste prospettive generali riguardano:- la scelta di fede e la coerenza della testimonianza del Ferrini,

melbookstore. il professor livio sossi, docente di letteratura per l'infanzia università ... ( da "Mattino di Padova, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Letteratura per l'infanzia Università ... MELBOOKSTORE. Il professor Livio Sossi, docente di Letteratura per l'infanzia Università di Udine, presenta oggi alle 17.30 alla Libreria Melbookstore, (via Martiri della Libertà 1/A), il libro «Il gattino marroncino» di Ivana Marangon con illustrazioni di Francesca Vignaga (

riforma atenei rischio gattopardo ( da "Mattino di Padova, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rendendo di fatto impossibile una qualsivoglia forma di mobilità dei docenti da una sede all'altra. Soluzioni pronte per l'uso non ce ne sono, ovviamente. Ma sembra meriti di essere sperimentato un meccanismo a due livelli. Un primo livello di abilitazione nazionale alla docenza universitaria, a numero aperto, che conferisce una semplice abilitazione.

la parentela tra sardegna e provenza passa attraverso l'ossidiana - francesco bellu ( da "Nuova Sardegna, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Genetica dell'Università di Pavia, e di cui fa parte anche una giovane studiosa di Bitti, Maria Pala, che nella città lombarda sta svolgendo un dottorato di ricerca sul popolamento della Sardegna. Al progetto partecipa anche un gruppo sassarese composto da Paolo Francalacci, associato di Genetica e da Daria Sanna del Dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionistica

Discarica: ( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La Pema è uscita dalla società pubblico-privata Sam srl» TORRE S. PATRIZIO «E' DOVEROSO chiarire la posizione della nostra azienda in merito alla SAM s.r.l., la società pubblico-privata che vedeva come soci il Comune di Torre San Patrizio, Senesi, Ecoelpidiense e Pema». A parlare è il titolare della Pema, Lamberto Pettinari.

esame di stato per i medici: se ne parla oggi in un convegno ( da "Nuova Sardegna, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Igiene all'Università di Sassari e componente della Commissione esami di Stato per la parte universitaria, e Alberto Delpini, membro della stessa Commissione per la parte ordinistica. Infine, sul tema dibatteranno il preside del corso di laurea in Odontoiatria all'università di Sassari Francesco Tanda,

di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione ... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti universitari, ricercatori italiani e stranieri. L'apertura di venerdì 12 sarà vedrà i saluti da parte del presidente della omonima Fondazione, Carlo Feltrinelli, e dal sindaco Andrea Vignini. Cortona è diventata quindi la seconda casa della Fondazione Feltrinelli, una città che da molti anni ospita i «Colloqui» con studiosi e ricercatori italiani e stranieri,

studenti in rivolta: non vogliamo gheddafi alla sapienza - cecilia gentile ( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università la Sapienza alla notizia dell´incontro del leader libico con gli studenti e i docenti previsto per giovedì 11 giugno nell´aula magna dell´ateneo, incontro annunciato ieri come prima notizia sul sito della Sapienza. «è grave che sia invitato un dittatore - dice a nome dei Collettivi Giorgio Sestili - soprattutto in un momento come questo,

Bigongiari: alla poesia bastano cinque parole ( da "Nazione, La (Firenze)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti Franco Zangrilli della City University di New York, Elena Salibra dell'Università di Pisa. Sul tema della tradizione, dei maestri e dello stupore parlerà Franco Loi, uno dei maggiori poeti contemporanei. MENTRE sul tema della scienza e dei suoi enigmi aperti dalla tecnologia applicata alle sue scoperte,

a economia niente statini e niente esami - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Invece i docenti hanno respinto la richiesta, e consigliato ai ragazzi di presentarsi al prossimo appello (18 giugno). «Il regolamento prevede che gli statini siano compilati correttamente per poter sostenere gli esami - dice il preside Sergio Bortolani - abbiamo fatto delle eccezioni nella prima sessione perché il sistema informatico non funzionava,

Riccagioia, fondi regionali ( da "Provincia Pavese, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nella ricerca e nella sperimentazione. Per il futuro la struttura sarà gestita da una società a capitale misto pubblico-privato, a maggioranza pubblica, e per questo la giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura Luca Daniel Ferrazzi, le modalità da seguire per costituire la società che nei prossimi anni si farà carico di rendere Riccagioia,

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un anno fa, proprio al Carlino, l'ex docente alle Università di Reggio Calabria e di Firenze, successivamente alla Luiss di Roma, parlando del difficile momento economico che stava investendo il comparto ceramico, preannunciò un autunno-inverno difficilissimi, così come il 2009.>

tecnologia e imprese ( da "Tirreno, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Province e centri servizi alle imprese pubblici o pubblico-privati con l'obiettivo di razionalizzare il sistema diffuso regionale dell'innovazione e del tra-sferimento tecnologico. L'accordo punta a diverse finalità, fra cui la costituzione di un servizio integrato e di pronta e facile utilizzazione per la individuazione dei prodotti-servizi avanzati in modo da favorirne l'

Tanto sport e divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia ( da "Adige, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ecco qui le Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in cui si ritrovano studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Ieri ci sono state le prime gare, oggi gran finale. R. GROSSELLI A PAGINA 29 06/06/2009

Mezzo migliaio al lago tra ordine, buonumore e goliardia ( da "Adige, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la quindicesima edizione delle Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in cui peraltro si ritrovano, anche in gara, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Iscritte tutte le Facoltà per un complesso di 38 squadre (per i tre sport, calcio saponato, green volley e dragon boat) e 1.

Pesano i costi della neve ( da "Adige, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: svizzero ed austriaco di compartecipazione pubblico-privata ai lavori, questa si rivelerebbe, secondo il consiglio, strategica allorquando la Provincia e la politica decidessero di intraprendere veramente la strada del tunnel tra Cles e Malé. In tal caso, la presenza del Comune, collegandosi ad opere strutturali e principali, potrebbe forse portare a nuove entrate per le casse comunali.

al sid docenti di fama internazionale ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il Consorzio nel 2007 si è fatto promotore di un accordo con l'Università libica del dittatore Gheddafi, tanto che nessun professore di quella che continua a chiamarsi facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche ha siglato l'appello di centinaia di docenti universitari italiani per opporsi al conferimento ignobile della laurea ad honorem al dittatore libico in Diritto».

impianto di cremazione a cervignano, a rischio quello di gradisca ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: potrebbe far desistere i privati già interessatisi al progetto gradiscano - che il Comune aveva promosso due anni fa attraverso un'ipotesi di project financing, (ovvero a compartecipazione pubblico-privato) - dall'investire nello stesso. Un discorso di opportunità economica non più favorevole piuttosto che un ostacolo normativo,

Operazioni in pool Cassa del Trentino regista finanziaria ( da "Adige, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: territorio lavorare in pool su progetti pubblico-privati, come l'edilizia residenziale, sono solo uno degli esempi del nuovo orientamento strategico che ruota attorno a Cassa del Trentino. La finanziaria degli enti pubblici guidata da Piero Giarda, con Gianfranco Cerea come vice, si è caratterizzata finora soprattutto come polmone finanziario dei Comuni e fornitore di liquidità anticrisi.

le elezioni viste da tesi, l'outsider "la mia corsa un esempio per la politica" - maria cristina carratu ( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Firenze Al primo turno nella gara per la poltrona di rettore, a sorpresa, il docente si è piazzato in testa Le elezioni viste da Tesi, l´outsider "La mia corsa un esempio per la politica" MARIA CRISTINA CARRATU maria cristina carratù «L´inesperienza? Spesso è meglio di una eccessiva permanenza nelle cariche». Il rapporto con la politica?

Il magnifico rettore dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di ... ( da "Messaggero, Il (Viterbo)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Il magnifico rettore dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di Economia, presieduta dal giovane docente Alessandro Ruggieri, è la prima in Italia in fatto di velocità con la quale i neolaureati trovano occupazione: il 97 per cento nel giro di un anno.

L'AQUILA - La Facoltà di Scienze della Formazione resterà all'Aquila e non verr&... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La notizia è stata confermata da una delegazione di docenti che nei giorni scorsi ha consegnato al Rettore una petizione di centinaia di firme volte a scongiurare il trasferimento della sede nel più laziale dei comuni abruzzesi. Da settembre, invece, le lezioni riprenderanno all'interno del polo didattico in via Giovanni Di Vincenzo, dove verranno posizionate anche alcune tende.

Giovane condannato Un giovane di 22 anni, Alessio Montanari, è stato... ( da "Messaggero, Il (Latina)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università di Firenze e direttore del Dipartimento Scienze Motorie dell'Università Popolare. Moderatore Giuseppe Santoro, presidente dell'Associazione nazionale laureati in scienze Motorie. Dalle 18 alle 20, poi, si svolgeranno nella pineta di Vindicio lezioni pratiche di attività motoria di base per i bambini.

( da "Riformista, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A livello politico - conclude il docente - l'unica cosa rilevante è stata forse proprio l'incontro fra Obama e Merkel: «La Cancelliera è in campagna elettorale. Il fatto che sia stata lei a ricevere il presidente degli Stati Uniti e non il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier (Spd), corrisponde a uno schiaffo per quest'ultimo».

La scienza modello per Milano ( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una compagnia biotecnologica privata nata da una costola dell'università. Un'esperienza di eccellenza che Bordignon amplia all'intera ricerca biomedicale milanese. Certo l'altalena della Malpensa e il litigioso percorso dell'Expo sono indicativi di una macchina che ha progressivamente rallentato la corsa, tuttavia «Milano mantiene una spinta al "fare"

Impossibile non notarlo. Impossibile non percepire la stonatura fra il francobollo siglato dall’... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per la docente di letteratura italiana della facoltà di lettere e filosofia, il risparmio sulle spese di spedizione della sua propaganda politica non deve essere stato di poco conto. Tanto che anche l'Università di Urbino, dopo le denunce pubbliche di alcuni candidati del Pdci e del Prc, ha deciso di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dell'

Non solo programmi e idee. La campagna elettorale è stata combattuta anche a colpi di n... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di restauro architettonico della Facoltà di Ingegneria edile, affiderò l'urbanistica e i contenitori culturali». Galeazzi? Ribatte con Marco Bellardi assessore alle politiche europee. Il dirigente regionale in pensione, esperto di relazioni internazionali e presidente di Inteatro, avrà il compito di intercettare fondi europei e rappresentare Ancona all'

Ville, voli, veline e menestrelli. Fino all'ultimo ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata dal capo del governo. Di fronte a questa impostazione, Franceschini - che ieri ha concluso la campagna elettorale a Trieste e a Reggio Calabria - un po' «ha fatto il superiore», un po' ha cercato di cavarne un utile, soprattutto mettendo in contrasto l'opulenza della vita berlusconiana con i tempi grami che stanno vivendo molti italiani investiti dal ciclone della

Partita del cuore Ieri mattina nell'aula magna dell'Università... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aula magna dell'Università sono stati consegnati alla Croce rossa i proventi della partita del cuore giocata il 23 aprile e che aveva visto affrontarsi sul campo le selezioni degli studenti, dei docenti e del personale tecnico dell'università. Il rettore Roberto Sani ha voluto sottolineare come la partita, organizzata dagli studenti,

Tornare a indagare le paure e i sogni degli uomini ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: preside e docente della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Bergamo, hanno partecipato all'incontro (coordinato da Giulio Caio, collaboratore della cattedra di Pedagogia sociale nella stessa Facoltà) Silvano Petrosino, docente di Semiotica e di Filosofia teoretica all'Università cattolica di Milano e di Piacenza,

La presentazione di Roma ( da "Manifesto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di filosofia morale all'Università Roma Tre), Federica Giardini (docente di filosofia politica all'Università Roma Tre), Giampaolo Rossi (Presidente di Rai Net). Sarà presente l'autrice. L'ingresso è libero. Alla fine dell'incontro è previsto un aperitivo sulla Terrazza Caffarelli (per prenotare: presidenza@bibliotechediroma.

Università, gli studenti presentano lo statuto: ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una prima bozza del decalogo Università, gli studenti presentano lo statuto: «Stop ai libri firmati» «I docenti non devono siglare i volumi» BARI Gli studenti dell'Ateneo chiedono ai professori un impegno ufficiale. Basta con i libri scritti e consigliati dal docente, fenomeno denunciato dal Corriere del Mezzogiorno attraverso l'indagine su Scienze della formazione e soprattutto,

<1...2...3...Via!>cresce Coinvolti 7000 ragazzi ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tra istruttori e docenti. In particolare abbiamo avuto a disposizione nella nostra squadra ben 60 diplomati Isef e otto istruttori di nuoto. In più è stato fondamentale l'apporto di ben otto docenti del Comitato italiano paralimpico, che ci hanno consentito di seguire più da vicino cinquanta alunni diversamente abili».

La scuola (pubblica) dei prof superpagati ( da "Corriere della Sera" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esodo in massa dei migliori docenti verso le corporation private. Dal servizio del Times, si scopre che, quando aprirà i battenti, la nuova scuola pilota avrà solo 8 insegnanti per 120 studenti di prima media, scelti attraverso una lotteria tra ragazzi del quartiere (Washington Heights, uno dei più poveri di Manhattan) e alunni con problemi d'apprendimento,

Napoli, cinque guide per capire la sua storia ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: preside del corso di laurea in Storia della Università Federico II, Girolamo Imbruglia, docente di Storia moderna presso l'Istituto Universitario Orientale, Giuseppe Civile, docente di Storia contemporanea ancora presso l' Orientale, Alfonso Scotto di Luzio, docente di Scienze della formazione all'Università di Bergamo.

sacconi non firma il finanziamento bloccate le borse di 500 ricercatori - paolo russo ( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: in un momento in cui si lamenta la mancanza di risorse da destinare all´università e alla ricerca, è quanto meno strano che si sprechino fondi europei già destinati ai giovani ricercatori. A pagarne le spese rischiano di essere ancora una volta i cervelli italiani, che potrebbero vedere sparire i fondi che gli erano stato promessi, e che si vedono spinti, una volta di più,

Piazza Libertini, stop al mercato ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: interverranno illustri relatori, tra i quali il professor Bruno Amoroso, docente presso l'Università di Roskilde, in Danimarca. Fabrina Furtado, che approfondirà le problematiche del Sudamerica e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. Momento clou delle manifestazioni sarà il corteo, che si terrà sabato 13 giugno.

Ambrosini e il risarcimento milionario ( da "Corriere del Veneto" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «L'Azienda e l'Università sono una famiglia» ha dichiarato in modo criptico il docente. Che poi si è trincerato dietro a un «no comment». La palla dunque passa ora all'Azienda. E già ci si interroga sulla reazione. Dal suo quartier generale anche Adriano Cestrone per il momento preferisce non intervenire.

In arrivo 110 mln per Gal e sviluppo ( da "Italia Oggi" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono tutte le risorse pubbliche previste dalle due misure, vale a dire circa 110 milioni di euro. L'obiettivo del bando è la selezione di 15 Gal e dei Psl. I soggetti beneficiari sono partenariati pubblico/privati aggregati, rappresentativi delle diverse realtà socio-economiche del territorio e, in particolar modo, dei settori interessati dalla strategia di sviluppo locale prevista.

El Pais: "Non abbiamo paura Ma non pubblicheremo altri scatti" Il premier: "Querela e causa civile" ( da "Quotidiano.net" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec

Pavia dall'oppressione alla libertà ( da "Provincia Pavese, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: conoscenza delle vicende storiche che portarono a quel momento tra i più giovani» ha spiegato Marina Tesoro, docente di Storia Contemporanea dell'Università di Pavia che con prefettura, provincia, comune e Fondazione Banca del Monte di Lombardia costituisce il comitato. Lei ha firmato l'articolo iniziale e Bettinelli ha curato l'ultima versione della Costituzione in calce al libro.

L'università spenga il rogo di Arquer ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla facoltà di Teologia di Cagliari e autore di ?Un innocente sul rogo dell'Inquisizione?, Ed. AM&D. A propendere per la sua innocenza è anche Riccardo Laria, organizzatore dell'evento e sceneggiatore della pièce sulla vita di Arquer che, dopo il convegno, è andata in scena al Teatro civico, evidenziando il montaggio ad arte dei suoi cospiratori e la fede del letterato che

ottavia piccolo al mestre film fest ( da "Nuova Venezia, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: formatore e docente di Didattica del Cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova e Maria Giovanna Coletti, docente e rappresentante del Cadore Doc Film Festival. Carlo Tombola, autore e regista di videoclip presiederà la giuria della sezione Videoclips, affiancato da Charlotte Laura Garlaschelli, segretaria di produzione e Walter Fontana,

scoperta la pianta mangia-inquinamento ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sabrina Grassi e Francesco Marcuzzi che coordinati dalla docente Eliana Ginevra, hanno presentato un progetto per bonificare a basso costo, tramite un processo di fitoestrazione, terreni contaminati da metalli pesanti (cadmio, cromo, zinco,piombo). A loro - tutti e tre oggi iscritti all'università - è stato dedicato giovedì uno speciale su Nova.

Al Centro Residenziale Universitario la nuova edizione della Scuola Estiva CidE ( da "Sestopotere.com" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze Economiche dell?Università di Pisa.

Sat2000, un video degli studenti aquilani sulla rinascita ( da "Avvenire" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fotografia e docente della scuola, accompagnato in studio dalla direttrice didattica Alessia Moretti e dalla docenmte di scenografia Emanuela Trixie Zitkowsky (tra l'altro scenografa del Grande Talk). D'altronde gli studenti hanno un autentico estro artistico, come dimostrato da un corto, trasmesso dal programma, sulla storia del capoluogo abruzzese con Lino Capolicchio protagonista,

Città di diritto e d'impegno ( da "Denaro, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Antropologia al Suor Orsola, e Bruno Moroncini, docente di Antropologia filosofica all'Università di Salerno, hanno arricchito il dibattito con analisi di carattere antropologico e filosofico sul rapporto tra nomos e politica. A lanciare un'idea "interattiva" Roberto Casati, Direttore di Ricerca del Cnrs di Parigi,

Il ciclo dell'azoto nell'Era industriale ( da "Scienze.it, Le" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di scienze geologiche della Brown University e primo autore dell'articolo, e colleghi hanno esaminato, per la prima volta con un'alta risoluzione, l'abbondanza relativa dei due isotopi azoto-14 – il più comune - e azoto-15 nei nitrati presenti in alcune carote di ghiaccio groenlandesi: 100 metri di strati di ghiaccio depositatesi,

ENTRO IL 2010 SARà PRONTO IL NUOVO E GRANDE INCUBATORE D'IMPRESE DI SAN GIORGIO DEL ... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: possibilità di frenare la fuga dei "cervelli" dalla Campania Mazzeo è stato chiaro: «Il problema è serio. Noi cerchiamo di tenere i nostri laureati in sede perché formare cento laureati e assistere che 90 di loro hanno successo fuori regione o all'estero, anche in importanti aziende, da un lato ci fa piacere ma dall'altro ci rattrista perchè ciò vuol dire che ne restano una decina,

Città: Sannio, sotto la lente la condizione degli immigrati ( da "Sannio Online, Il" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: direttore del Centro, e di Fabrizio Farina, docente di Teoria dei campioni all?Università del Sannio. A commentare i dati saranno don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana, il sindaco Fausto Pepe, l?Arcivescovo Andrea Mugione, Oliviero Forti, responsabile Ufficio immigrazione di Caritas Italiana.

ALBUZIO ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università. Professore della facoltà di Agraria, ha 66 anni e lavora ad Agripolis. Ha insegnato chimica organica e biologica ed attualmente è docente di Uso e riciclo delle biomasse. Albuzio non è nuovo alla politica. Dal '95 al '98 fu assessore provinciale all'Ambiente della provincia di Treviso con delega all'ecologia,

Centro storico, un freno alle banche ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che hanno portato poi alla nascita del soggetto pubblico-privato "Il Mosaico-Un centro da vivere". "L'azione di tutela e conservazione -aggiunge- riguarderà quegli esercizi e quelle attività commerciali che presentano una lunga permanenza nel territorio (almeno 50 anni) del quale, per storia e radicamento nel tessuto urbano, permangono significative testimonianze.

Scuola e Università siracusana secondo l'ex ministro Fioroni ( da "Sicilia, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma anche la riduzione del personale, docenti per primi, per quelle facoltà che sopravviveranno alla riduzione. «Così si mina il futuro dei giovani. Quali possono essere le loro prospettive senza gli strumenti adeguati? E certamente l'istruzione è lo strumento primario. Povertà di sapere è povertà nella vita.

Nella anche assessori e consiglieri ( da "Sicilia, La" del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stimato docente all'Università della Calabria in Lingua e letteratura albanese. Il docente ha effettuato una importante riflessione sull'uso della lingua nel "libro dei matrimoni" custodito nell'archivio storico della chiesa Madre di Biancavilla. La città etnea ha avuto origine alla fine del XV secolo da una colonia albanese.>

 

Articoli

Si parla di cultura, arte e storia nel giardino di Palazzo Soriani (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

DALL'8 AL 18 GIUGNO Si parla di cultura, arte e storia nel giardino di Palazzo Soriani «Invito in giardino» è un'iniziativa culturale promossa e organizzata dalla Biblioteca della Regione Piemonte, che si terrà dall'8 al 18 giugno, sempre dalle ore 17,30, a Palazzo Soriani, in piazza Solferino 22. Conferenze, letture e anche una mostra per parlare di usi, costumi e storia. Lunedì 8 giugno, inaugura la mostra «Il monumento da tasca: medaglie commemorative piemontesi tra 800 e 900» (visitabile sino al 18 settembre). A seguire, la conferenza «Gianluigi Marianini, poeta: ovvero vivere nella parte di se stessi», interviene lo storico Marco Albera. Martedì 9 Giugno, presentazione del libro «Torino al cioccolato», intervengono Daniela Piazza, editrice e Guido Gobino, cioccolatiere. Mercoledì 10 giugno, conferenza «Dal Dialogo di Galileo Galilei: mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto l'universo», con Attilio Ferrari, docente Università di Torino. Giovedì 11 giugno, presentazione del libro «Le futuriste italiane nelle arti visive», intervengono Franca Zoccoli, curatrice, Carla Bertola, operatore culturale e Max Ponte, giornalista. Venerdì 12 giugno, «Dal Pirchiriano all'Europa. La Sacra di San Michele della Chiusa nel Medioevo», con Gianpietro Casiraghi, professore Università del Piemonte orientale. Lunedì 15 Giugno, si parla di «Mobilità e contatti dei monaci medievali» con Giuseppe Sergi, professore Università di Torino, Frederi Arneodo e Paola Guglielmotti, curatori. Martedì 16 giugno, viene presentato il libro «Delitto al Regio», dagli autori Mario T. Barbero e Cesare Verlucca, e dall'editore Pietro Pintore. Mercoledì 17 giugno è la volta del libro «Le caserme di Piazza d'Armi a Torino», con l'autore Paolo Cadeddu, Franco Cravarezza, Comandante Regione Militare Nord e Daniela Piazza, editrice. Giovedì 18 giugno, l'iniziativa si conclude con la conferenza «Jolanda di Savoia Calvi di Bèrgolo: la principessa di Casa Savoia che sfiorò il trono d'Inghilterra», intervengono Vittorio G. Cardinali, storico, e Barbara Ronchi della Rocca, giornalista e scrittrice. Gli ingressi sono gratuiti, su prenotazione a partire da venerdì 5 giugno. Tel. 011/57.57.371. \

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Nell'imminenza dell'apertura delle iscrizioni e delle immatricolazioni all'Universit&... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nell'imminenza dell'apertura delle iscrizioni e delle immatricolazioni all'Università degli Studi di Torino per il nuovo Anno Accademico 2009-2010 l'Ateneo si presenta ai nuovi iscritti con una ampia scelta di percorsi didattici, articolata su 13 facoltà e numerosi corsi di laurea di primo e secondo livello che garantiscono, spesso su piani di eccellenza, molteplici possibilità di formazione e sbocco professionale. L'Università di Torino presenta, da anni ormai, un bilancio risanato e una comprovata solidità strutturale unita a capacità di sviluppo che le hanno permesso in questi anni di rinnovare - attraverso concorsi prevalentemente destinati a ricercatori - per circa la metà il proprio organico docenti. Alla nuova linfa intellettuale che tale immissione assicura e che pone il nostro Ateneo all'avanguardia in Italia per età media della docenza, si assomma un impegno sempre crescente sui sentieri della ricerca e dell'innovazione, anche nella consapevolezza che proprio le difficoltà economiche e strutturali che il paese continua ad attraversare, e da cui il nostro territorio non è certo immune, richiedono all'Università non un velleitario obbligo di supplenza rispetto alle istituzioni e alle forze produttive, ma un più profondo impegno a garantire innovazione, qualità della ricerca in tutti i settori, eccellenza negli esiti didattici e scientifici dell'attività accademica. A questo impegno l'Università di Torino è stata finora in grado di corrispondere, come anche oggettivamente indicano i parametri di valutazione ministeriali che la pongono al terzo posto in assoluto per quanto si riferisce alla ricerca e l'internazionalizzazione nella classifica degli Atenei italiani recentemente stilata dal Comitato Nazionale di Valutazione della Ricerca; valutazioni e classificazioni ribadite peraltro anche a livello internazionale dai più importanti istituti valutatori come quelli dell'Università di Shanghai, dell'Università di Leiden e del Times. Tutto ciò nonostante i pesanti tagli imposti dal ministero, che se reiterati o addirittura aggravati potranno nei prossimi anni incidere in maniera determinante sulla qualità dei servizi e sulla pluralità dell'offerta formativa. In questo senso i tagli di corsi di laurea previsti dalla riforma 270 si configurano finora come una razionalizzazione dei percorsi didattici che non ha sottratto pressoché nulla all'ampiezza dei curricula a disposizione degli studenti. Va anzi sottolineato l'encomiabile sforzo compiuto da tutte le facoltà, con un'unica eccezione, approfittando della applicazione della riforma per rendere più agevole e mirata la scelta dei futuri studenti e meno complessa la gestione della didattica in generale. In tale prospettiva è stato potenziato anche il servizio di orientamento, grazie anche ad accordi strutturali di grande respiro con la Provincia di Torino che ha - come noto - quale compito istituzionale appunto la formazione e l'orientamento scolastico a tutti i livelli. Del resto l'Università di Torino aveva già saputo egregiamente superare la fase complessa di avvio della riforma universitaria cosiddetta del 3+2, che ha costretto docenti e strutture ad adeguarsi ad un nuovo modello di didattica e di somministrazione del sapere e a fornire su basi e livelli assai diversi rispetto al passato la trasmissione di conoscenze e patrimoni culturali adeguati per il primo e il secondo livello di studi universitari. Tutte le facoltà da quest'anno avvieranno inoltre - come detto - la ristrutturazione dei corsi secondo la più recente riforma ministeriale degli ordinamenti didattici . L'Università di Torino si è ultimamente impegnata anche a potenziare e favorire pure l'evoluzione e il miglioramento dell'offerta didattica del terzo livello di studi, attraverso l'azione delle Scuole di Dottorato e attraverso un'offerta ricchissima di master, destinati a fornire professionalità specifiche in campi di grande interesse e importanza nella realtà odierna. L'impegno, in collaborazione con la Regione Piemonte, si estende anche all'istituzione, a partire dal prossimo anno accademico, della Scuola di Studi Superiori dell'Università di Torino (articolata in due classi, Governo e scienze umane e Governo e scienze naturali) che consentirà a studenti di particolare capacità di seguire un cammino di studi rivolto alla formazione di classi dirigenti adeguatamente attrezzate per sostenere, sia in sedi pubbliche sia in sedi private le sfide della contemporaneità. Lo sviluppo della multimedialità in tutte le sue articolazioni più avanzate pone infine il nostro Ateneo all'avanguardia in un settore nel quale altre realtà non si sono ancora convenientemente affacciate. Chi si iscrive oggi all'Università di Torino, e che anche quest'anno - come si è detto - potrà fruire dei molteplici strumenti di orientamento che l'Ateneo mette in campo (da quelli cartacei - la Guida di Orientamento - a quelli on-line nello Speciale immatricolazioni del sito di ateneo www.unito.it, ai test di orientamento, ai tradizionali «Incontri di Orientamento» che si svolgeranno anche quest'anno attorno alla metà di luglio presso la sede universitaria di Grugliasco, agli stand che singole facoltà allestiranno presso il centro immatricolazioni ospitato presso l'ex-Manifattura Tabacchi), ha quindi la garanzia di accedere a un'istituzione moderna e aggiornata pur nel rispetto della grande tradizione di studi, attenta alle esigenze del territorio (di cui costituisce oggi uno dei più attivi motori di sviluppo) e del mercato del lavoro, ma conscia del fatto che - come è stato recentemente detto autorevolmente - l'Università deve soprattutto insegnare ad imparare, formando menti preparate e duttili, con un bagaglio culturale solido e a un tempo flessibile che li ponga in grado di affrontare il mondo del lavoro con fiducia e sicurezza di affermazione. I corsi dell'Università di Torino se non forniscono tutti quanti l'assoluta sicurezza di ottenere al termine degli studi sistemazioni lavorative perfettamente in linea con la specificità dei percorsi didattici seguiti (anche se va pure detto che gli indici di occupazione dei laureati dell'Università di Torino dopo un anno o tre anni dalla laurea sono assai più alti della media nazionale, così come il tasso di abbandono degli iscritti risulta uno dei più bassi d'Italia), garantiscono a tutti l'acquisizione di capacità intellettive e culturali tali da consentire l'agevole adattamento a tipologie di occupazione anche diverse da quelle direttamente connesse con il bagaglio di saperi peculiari ottenuti. Ezio Pelizzetti Rettore Università di Torino

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L'importanza delle lingue (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

LINGUE L'importanza delle lingue Per un lavoro davvero internazionale La Facoltà di Lingue dell'Università di Torino è una delle primissime in Italia per numero di iscritti. Ed è anche una delle più frequentate dell'Ateneo torinese. Il grande favore con cui è stata accolta la Facoltà di Lingue in questi suoi primi dodici anni di vita nasce dalla consapevolezza (che fa onore ai giovani della nostra Regione) dell'enorme importanza e utilità della conoscenza delle lingue e delle culture degli altri Paesi, non solo dell'Europa, ma anche dell'Asia e delle Americhe. Consapevolezza tanto più preziosa in un Paese penalizzato dalla diffusa ignoranza linguistica e dalla faciloneria con cui molti credono che vi si possa porre rimedio. L'Università, contrariamente a quanto spesso pensano politici e ministri, è il luogo dove si trovano le competenze, le biblioteche e il contesto culturale che meglio possono consentire la formazione linguistica. I nostri studenti lo sanno. A favore della scelta della Facoltà di Lingue ha poi giocato la chiarezza delle proposte didattiche e formative: corsi di laurea che sono quello che dichiarano di essere e 17 esami per conseguire la laurea. Nessuna frammentazione di insegnamenti e di esami, come avviene altrove. Naturalmente i 17 esami sono veri esami; e particolarmente impegnativi sono quelli di lingua, com'è giusto che sia in una Facoltà che deve cercare di portare i suoi laureati al livello di conoscenza linguistica previsto dall'Unione Europea (il cosiddetto livello C 1). In ogni tipo di corso di laurea le lingue studiate sono almeno due. Quella più richiesta, com'è ovvio, è l'inglese, che in genere è già stata studiata per cinque o più anni a scuola. Per questa ragione non sono quindi previsti corsi di inglese per principianti, anche se nulla vieta che lo studente che non l'ha mai studiata prima la scelga comunque come una delle due lingue in cui laurearsi. La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, giova tuttavia precisare, è una facoltà umanistica, che mira non solo a fornire conoscenze e a sviluppare abilità tecniche specifiche, ma anche a formare nello studente una base culturale sulla quale costruire articolati e vari curricula professionali. Curiosità intellettuale, duttilità mentale, spirito critico e apertura al nuovo sono attitudini di base indispensabili per chi pensa di iscriversi a Lingue. Già a partire dall'anno accademico 2008-09 la Facoltà di Lingue ha adottato il nuovissimo ordinamento previsto dalle più recenti disposizioni ministeriali. In Facoltà sono previsti quattro corsi di laurea di I livello (triennale), a cui si accede con la maturità e con il superamento di una prova selettiva. La laurea in Lingue e letterature straniere è quella tipicamente umanistica, che avvia a uno sbocco professionale nel settore editoriale e culturale in genere; oltre che, naturalmente, in quello dell'insegnamento, dopo il proseguimento nella corrispondente laurea specialistica. La laurea in Scienze della mediazione linguistica è diretta soprattutto all'apprendimento delle lingue, avendo in mente uno sbocco nell'ambito commerciale, industriale, dei servizi, che sempre più richiede una conoscenza linguistica non superficiale, ma approfondita e rapportata a quella della cultura e della mentalità a cui la lingua è legata. La laurea in Scienze del turismo privilegia, accanto allo studio delle discipline di base per chi opera in ambito turistico, quel tipo di competenza linguistica che è ovviamente indispensabile in un settore che rappresenta ormai una delle maggiori «industrie» del mondo e che anche nella nostra regione va assumendo un rilievo fino a ieri impensabile. La laurea in Lingue e culture dell'Asia e dell'Africa intende formare laureati con una buona competenza linguistica di base in almeno una delle lingue orientali insegnate (arabo, cinese, giapponese, hindi) e della cultura della quale tale lingua è espressione; ed è diretta a chi ha l'interesse e la disponibilità intellettuale per farsi interprete del mondo italiano presso quello dell'Asia e dell'Africa mediterranea. La Facoltà di Lingue prevede poi sei corsi di laurea specialistici (biennali) che costituiscono la prosecuzione ideale e l'approfondimento degli studi affrontati nelle lauree triennali. Le lauree specialistiche attivate sono: Lingue e letterature moderne, Lingue straniere per la comunicazione internazionale, Lingue e civiltà dell'Asia e dell'Africa, Lingue e culture per il turismo, Traduzione. Nell'anno accademico 2009/10 la Facoltà attiva inoltre tre Master di I livello: in «Studi americani», in «Promozione e organizzazione turistico culturale del territorio», in «Viaggi Mediterranei: itinerari turistici, comunicazione e culture». Un ulteriore approfondimento degli studi letterari e linguistici, in vista di una possibile carriera accademica o di un lavoro culturale di altissimo livello di specializzazione, è poi garantita da quei professori della Facoltà che costituiscono il corpo docente della Scuola di Dottorato di Ricerca in Lingue e Letterature Moderne. Paolo Bertinetti Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere

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Studenti contro professori, separati da una linea bianca. Non è una prova d'esame, ma la d... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Studenti contro professori, separati da una linea bianca. Non è una prova d'esame, ma la descrizione delle formazioni in campo in una partita di calcio a 5. Oggi alle 14, al Bel Air di Gressan, si svolge la prima edizione dell'«Univda Champions League», torneo organizzato nell'ambito dei Giochi universitari e promosso dall'associazione studentesca La Stoà. «A livello nazionale - spiega il presidente dell'associazione, Paolo Facchetti - le Università promuovono le discipline sportive, offrendo anche borse di studio per meriti sportivi. Abbiamo voluto metterci sulla stessa lunghezza d'onda». Sono nate così 5 squadre di studenti delle diverse facoltà: Scienze politiche, Economia e gestione delle imprese, Lingue, Psicologia e Scienze della formazione (che partecipa con una squadra di sole donne). A queste si aggiunge un team di docenti della facoltà di Economia. «L'evento - continua Facchetti - è anche un'occasione di incontro e socializzazione, aspetti alquanto carenti all'interno del nostro contesto universitario». La premiazione ufficiale sarà venerdì 26 giugno, in occasione della 2ª edizione del party universitario alla piscina del ristorante Bel Air di Gressan. Questa sera, invece, al termine del torneo, sarà possibile cenare a bordo piscina. Info al 348/3838051.

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Golf, il cus dal campo praticaalle gare di Serravalle (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Golf, il cus dal campo praticaalle gare di Serravalle dopo "vinca la vita" CONCLUSA con successo "Vinca la vita" la gara organizzata nelle settimane scorse in tandem con il Golf di Rapallo, il Cus Genova Golf Academy continua la sua attività coinvolgendo i propri soci in un torneo loro riservato che avrà luogo il prossimo 13 giugno al Golf di Serravalle. Inaugurato con un certo coraggio e parecchia determinazione cinque anni fa il campo pratica del Cus in via degli Anemoni sulle alture di Quarto conta oggi ben 475 iscritti. Un successo che conferma come questa attività sportiva sia quella che negli ultimi anni ha fatto registrare il più alto trend di crescita. Un fenomeno che i vertici del Centro sportivo universitario avevano già percepito da tempo come hanno anche capito che il golf sia forse l'unica disciplina sportiva che riesce a coinvolgere contemporaneamente universitari, docenti e gli operatori che lavorano nelle facoltà. Il fine principale dell'attività della Golf Academy, come spiega il segretario Anton Giulio Bonini, è quello di diffondere la pratica di questo sport facilitandone l'approccio cercando anche di contenere i prezzi. Sono stati così ideati corsi promozionali che consistono in sei lezioni da 30 minuti ciascuna sullo swing, una lezione sul put da 15 minuti ed infine curare l'apprendimento delle regole e lo spirito del gioco. Un pacchetto che costa 140 euro per gli adulti e 100 euro per gli studenti e gli universitari. La didattica è affidata a maestri diplomati alla Scuola nazionale di golf tra questi Vittorio Mori, Piero Chiappano, Renato De Rosa, Nicolò Gaggero, Paolo Terreni, Luigi Figari, Maurizio Mesiti, Alessandro Morgavi. Nel campo pratica di Quarto alta si utilizzano palle regolamentali a compressione 80, uguali a quelle usate sui campi da golf che garantiscono un apprendimento corretto e situazioni simili a quelle in cui i giocatori si troveranno sul campo. In collaborazione con vari circoli della Liguria e del Basso Piemonte vengono ogni anno organizzate diverse gare per i propri soci e per quelli del club ospitante. Quest'anno sono in tutto 11 e in parte si sono già svolte: tra queste la XVI Giornata dell'Università di Genova che è stata giocata alle Colline del Gavi, quindi Vinca la vita che si è svolta sul percorso di Rapallo, mentre ad ottobre avrà luogo il campionato sociale. I soci del Cus hanno la possibilità di recarsi a giocare in diversi campi ottenendo un considerevole sconto grazie a svariate convenzioni in vigore: la tabella è consultabile sul sito www.cusgenova.it. Sempre riservati ai soci vengono organizzate piccole vacanze-golf che permettono di poter conoscere nuovi campi. Lo scorso febbraio un gran numero di appassionati ha raggiunto la Toscana per un lungo weekend, mentre in questi giorni, dal 29 maggio al 2 giugno è stato organizzato un soggiorno golfistico a Saint Endreol in Provenza. Altre due mini-vacanze sui green sono previste a ottobre e a dicembre. Ultimamente il Cus Genova si è particolarmente impegnato nella diffusione della pratica sportiva fra la popolazione universitaria dell'Ateneo genovese e il golf è tra le discipline prescelte. Tanto è veto che è stato anche ideato uno slogan appropriato: "Metti il golf nel tuo curriculum". Il Cus offre agli interessati la possibilità di acquistare a prezzo scontato la "prima sacca" necessaria per cominciare a praticare: un package formato da un driver, un legno, un ibrido, sei ferri, in putter la sacca e un carrello. Agli interessati viene dato un bonus grazie al sostegno che il Cus ha ottenuto da Erg e dal Gruppo Praga (Golf Club Serravalle e Golf Colline del Gavi). Al progetto hanno già preso parte 45 studenti del corso di laurea in Scienze Motorie e oltre quaranta studenti provenienti da altre facoltà. I bonus già assegnati per l'acquisto delle sacche sono dieci. Ma quanto costa oggi iniziare a giocare a golf frequentando il campo pratica in via degli Anemoni? Il primo anno si può pagare la quota di iscrizione annuale alla Federazione Italiana Golf che è di 60 euro e poi ogni volta che si va a praticare si paga un gettone di presenza di 10 euro. Per diventare soci, con libera frequentazione e possibilità di usufruire delle varie convenzioni: pagano 220 euro gli studenti universitari, 290 i docenti, 380 euro tutti gli altri e 350 euro le persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Elisabetta Vassallo 06/06/2009

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A centocinquant'anni dalla nascita del Beato, la commemorazione tenuta da monsignor Giuseppe Merisi (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Contardo Ferrini, un cattolico convinto La sua testimonianza, il suo impegno nella Milano di fine Ottocento Il vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi lo scorso 30 maggio è stato relatore a Pavia, presso l'Università, a un convegno dedicato alla figura di Contardo Ferrini. L'iniziativa è stata tenuta nel centocinquantesimo anniversario della nascita del Beato, avvenuta a Milano il 4 aprile 1859. Monsignor Merisi prima dell'intervento ha salutato e ringraziato per l'invito il Magnifico Rettore dell'Università di Pavia, il Preside della Facoltà di Giurisprudenza, il Pro-Rettore dell'Università Cattolica di Milano, il vescovo di Pavia monsignor Giovanni Giudici, l'Unione dei giuristi cattolici di Pavia intitolata al Beato Contardo Ferrini, i relatori e tutti i presenti al convegno. Riportiamo, di seguito, l'intervento di monsignor Merisi.La vita di Contardo Ferrini, vissuto fra il 1859 e il 1902, si è dipanata fra una testimonianza di fede vissuta, spinta fino alla eroicità delle virtù, e lo studio e la ricerca e l'insegnamento, a partire da questa eletta università di Pavia dove il Ferrini si è laureato nel 1880; e poi all'Università di Berlino per completare gli studi, a Messina, a Modena e poi ancora a Pavia dove, con qualche parentesi iniziale sul Diritto penale, tenne la cattedra di di Diritto romano dal 1894 alla morte. Non disdegnò nella sua vita, anzi lo ritenne conseguenza di una scelta di fede matura e convinta, l'impegno nelle realtà sociali e apostoliche di ispirazione cristiana, nel contesto assai difficile della Milano degli ultimi anni dell'Ottocento, segnati dal confronto duro fra liberali, socialisti e cattolici, con la presenza sempre pericolosa della massoneria, nella vivacità del dibattito anche fra gli stessi cattolici divisi fra intransigenti e conciliatoristi, anni oltretutto segnati anche dallo scontro sociale e dalla repressione di Bava Beccaris nel 1898. Credo che prima di addentrarci in qualche riflessione specifica sugli insegnamenti che possiamo trarre da singoli aspetti della testimonianza del Ferrini per la nostra vita di oggi, conviene por mente ad un insegnamento generale della vita del nostro Beato raccolto e riproposto dalla prefazione a un libro sul Beato di Marco Invernizzi nel centenario della morte nel 2002 di monsignor Renato Corti, vescovo di Novara a cui apparteneva la parrocchia di Suna in Verbania dove Ferrini morì il 17 ottobre 1902.Monsignor Corti indica nella profonda spiritualità laicale, in una vita del tutto normale, un insegnamento fondamentale della vita del Ferrini, additandolo come «modello soprattutto per chi si sforza di vivere la fede unendola alla ricerca scientifica e a compiti etico-sociali, nel tentativo di renderla sempre di più una fede pensata ed approfondita». L'altro insegnamento che Ferrini ci propone secondo monsignor Corti è quello di avere sempre mantenuto senza riguardi umani uno stile cristiano di vita, rispettoso delle convinzioni altrui, coniugando insieme la scrupolosa preparazione del docente universitario con le istanze della fede considerata non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la persona dedita alla ricerca scientifica.Così monsignor Corti.Le brevi riflessioni che vorrei proporre all'interno di queste prospettive generali riguardano:- la scelta di fede e la coerenza della testimonianza del Ferrini, con particolare riferimento all'ambiente universitario; - la vita di preghiera e la dimensione contemplativa dell'esistenza;- l'impegno dello studio, della ricerca, dell'insegnamento del Diritto e del Diritto Romano;- l'impegno di carità e partecipazione alla vita sociale e amministrativa del suo tempo.n scelta di fede, coerenza e testimonianza in Contardo FerriniÈ difficile parlare di una data di inizio quando si parla della vita di fede di Contardo Ferrini. Come si può cogliere facilmente nella biografia del Beato stesa da monsignor Carlo Pellegrini, il Ferrini nasce in una famiglia convintamente praticante della buona borghesia di Milano, battezzato nella chiesa parrocchiale di San Carlo al Corso in centro città, educato nel cammino di fede da genitori esimi e assai religiosi, cresce in famiglia, a scuola, nella vita ecclesiale con gli atteggiamenti di bontà, di obbedienza e di impegno che contraddistingueranno tutta la sua vita. La preghiera e l'Eucarestia saranno sempre al centro della sua vita cristiana. La vita esemplare, una vita austera, semplice, pia, dice il Pellegrini, e la fedeltà al voto di personale castità segneranno tutta la sua vita. Anche l'amicizia, discreta e fedele, sarà caratteristica marcata del suo rapporto con gli altri (penso in particolare all'amicizia con il Conte Mapelli ed il professor Olivi), in un atteggiamento di "apostolato" segnato dalla carità, dal buon esempio, dalla capacità di intervenire coraggiosamente di fronte alle facili intemperanze giovanili dei colleghi, dalla disponibilità all'aggregazione di carattere testimoniale e apostolico con la fondazione del Circolo universitario cattolico. La sua dedizione, potremmo dire vocazionale, allo studio, alla ricerca, all'insegnamento, nel campo delle scienze giuridiche, in particolare del Diritto Romano, costituiscono l'elemento centrale della sua testimonianza riconosciuta e additata ad esempio nella beatificazione nel 1947. E l'impegno sociale ed amministrativo non fanno che confermare la scelta di fede e la coerenza dell'impegno di tutta la vita del nostro Beato. Quale insegnamento per la nostra vita di oggi possiamo trarre dall'insieme di questa pur breve esistenza (è morto a 43 anni)? Credo si possa parlare di un insegnamento forte sul senso cristiano della vita, sulla fedeltà alla universale chiamata alla santità, sull'impegno di far corrispondere al precetto evangelico ogni aspetto, ogni istante, ogni attività dell'esistenza quotidiana nell'ascolto del Signore e nella dedizione ai fratelli. Nella santità della vita quotidiana, nella vita normale, in cui preghiera, Eucarestia, lavoro, famiglia, vita sociale, tutto cospira nel dar lode al Signore per il bene dei fratelli.L'esempio di Contardo Ferrini richiama facilmente alla memoria la testimonianza di altri cristiani laici dei nostri tempi come Alcide De Gasperi, Giuseppe Lazzati (nel centenario della nascita), Armida Barelli, Giorgio La Pira e altri ancora. Si tratta di persone, di cristiani, con idee e orientamenti anche fra di loro diversi, e però segnati dalla centralità della fede, dalla coerenza dell'esempio, dall'impegno fattivo, diremmo oggi, dopo il Concilio Vaticano II, perché il mondo, gli uomini, le realtà creaturali, abbiano a corrispondere al disegno salvifico di Dio.Anche oggi, come allora, abbiamo bisogno di credenti fedeli, autorevoli, competenti, rispettosi degli altri e tuttavia testimoni coraggiosi della Parola del Signore e della sua incarnazione nelle realtà della vita quotidiana, dallo studio al lavoro, alla politica per la realizzazione del Bene comune. Questo auspicio non può non sottolineare l'esigenza del maggiore impegno nel lavoro di formazione e di educazione delle nostre realtà pastorali (parrocchiali e associative) ma anche delle scuole e delle realtà istituzionali. Come avrete notato la stessa Conferenza Episcopale Italiana prima con il Progetto Culturale e da quest'anno con la proposta degli Orientamenti pastorali per il decennio sul tema dell'educazione, intende chiedere rinnovata attenzione e impegno in questa direzione.n Preghiera, contemplazione, EucarestiaMi soffermo un attimo su queste caratteristiche della sua vita spirituale, appunto la preghiera, la dimensione contemplativa e l'Eucarestia quotidiana, per sottolineare la disponibilità, in un docente universitario di vaglia, in un professionista impegnato nella vita pubblica a fare del rapporto personale con il Signore il centro e la ragione della propria esistenza. Descrivendo la preghiera nel suo programma di vita, Contardo Ferrini afferma che si tratta di «quei momenti ineffabili in cui passa l'intimo colloquio tra la creatura e il Creatore. L'anima contempla soave bellezza, l'inenarrabile bontà del suo Dio e gli dice: io t'amo. E Lui (Dio) guarda all'affetto della sua creatura, si commuove il cuore paterno e risponde: io t'amo». Questo tema del dialogo con il Signore, con le domande e le risposte di Dio, rappresenta un elemento caratteristico dell'itinerario di santità del Ferrini.La religiosità del Ferrini, di forte radicamento biblico, sta ad indicare che il riferimento alla Scrittura, a differenza della letteratura devozionale ottocentesca, non è semplicemente una raccolta di buoni esempi ma costituisce ispirazione vitale. Lo ricorda opportunamente Giovanni Angelo Lodigiani in un quaderno dei giuristi cattolici di Pavia di qualche anno fa. Dalla frequentazione della Scrittura, dalla preghiera silenziosa e contemplativa, dalla partecipazione alla Santa Messa o, come allora si poteva fare, dalla frequenza quotidiana alla Santa Comunione, Contardo Ferrini deriva quelle capacità di ascolto della parola del Signore, quella disponibilità alla "trasformazione nostra in Lui" che generano l'attitudine a vivere e a testimoniare la verità e l'umiltà, fonti uniche della dignità della vita.Credo che anche da questo aspetto fondamentale della testimonianza del nostro Beato, possa derivare un insegnamento per il nostro impegno di oggi: si tratta della necessaria sottolineatura nel nostro impegno formativo e nel vissuto delle nostre comunità, della preghiera personale, anche della preghiera individuale, certo sempre dentro il contesto e in rapporto alla preghiera comunitaria, a quella liturgica, a quella famigliare.Positive tradizioni come quelle degli Esercizi spirituali, dei ritiri mensili, dell'adorazione eucaristica, della lectio divina, della meditazione vanno riproposte con coraggio e a partire dalla testimonianza personale.nStudio, ricerca, insegnamentoIl riferimento alla verità e all'umiltà appena accennato credo possa costituire il punto di partenza per una lettura oggettiva dell'impegno di Ferrini studente, studioso, ricercatore, docente di scienze giuridiche, in particolare del Diritto Romano.Sul tema dello studio giovanile, oltre alla testimonianza ricordata dai suoi colleghi del tempo, citerei due testimonianze una del De Francisci che ricorda le parole del Ferrini: «ricordati che perché la piramide sia alta, la base deve essere molto larga», con riferimento allo studio e alla preparazione scolastica. E l'altra di un altro docente, Biondo Biondi, mio antico professore alla Cattolica di Milano, che diceva: «di lui, di Contardo Ferrini, si può ripetere la frase di Pomponio il quale considera la "discendi voluptas" come "optima ratio vivendi"».L'insegnamento è chiaro anche per i nostri tempi e vale sia per la buona volontà degli alunni che per la preparazione e la professionalità e competenza degli insegnanti.Per quanto riguarda l'impegno centrale della vita del Ferrini, quello della ricerca e dello studio, non avendo sufficiente competenza del tema, posso solo ricordare la grande stima che la sua attività di ricerca, di studio, di pubblicazione, di docenza, gli è sempre stata riconosciuta da colleghi e competenti di quel tempo e dei tempi successivi.Credo di poter sottolineare in particolare la sua attenzione e la sua cura nell'indagare, oltre che sui Codici antichi della classicità romana e dei tempi giusti-nianei, anche sulle persone dei giuristi interessati, quasi a dire che esiste pure un rapporto fra la personalità e la consistenza di una persona e lo spessore e l'esito della sua ricerca e della sua professione. Aggiungo di aver colto negli interventi sul Ferrini sottolineature interessanti sul rapporto fra Diritto Romano e le strutture giuridiche della Germania, in particolare nei tempi della permanenza del Ferrini a Berlino dopo la laurea, in dialettica con la diversa tradizione giuridica napoleonica e francese. E ricordo anche nel discorso del Papa Pio XII per la beatificazione del Ferrini, la riflessione sul rapporto fra il Diritto e la legge, sul Diritto Romano come riflesso del Diritto naturale, la riflessione sulla legge in rapporto all'etica e al bene comune, diremmo oggi, per il bene vero della gente per la quale il Diritto è posto. Sul tema della docenza e dell'insegnamento a Messina, a Modena e a Pavia, basterà ricordare la testimonianza di colleghi e alunni sul suo rigore scientifico, sulla competenza, sull'attenzione agli alunni, sulla capacità di dialogo. E, come docente impegnato nelle commissioni dei concorsi, il suo atteggiamento "appassionatamente coscienzioso".Su quest'ultimo punto della docenza e delle nomine, l'insegnamento per la nostra vita di oggi e di sempre è evidente.Della sua attività di ricerca e di studio credo che si possa parlare a buon diritto di una testimonianza ante litteram di quella che oggi si chiama la vocazione laicale di conoscenza e di orientamento delle realtà terrene secondo il disegno di Dio nella ricerca, nell'insegnamento, nella professione, nella vita sociale. La ricerca del vero con l'atteggiamento dell'umiltà di cui prima dicevamo, appartiene da sempre alla più autentica vocazione cristiana, di tutti i cristiani, che trova nei Christifideleis laici spazio e opportunità fondamentali per quella che si sarebbe poi detta la "consecratio mundi", nel rispetto di ogni coscienza e di ogni opinione, legittima e coerente.Credo che la necessità della riflessione anche per i nostri tempi sul tema della vocazione del laico nella Chiesa e nel mondo sia di tutta evidenza e anche, sul tema dei percorsi di formazione educativa. Ma anche sul tema della verità e della legge naturale c'è spazio per pensare e ragionare, convinti come siamo che il cammino della società debba avere riferimento a principi alti e condivisi, come quelli della Dichiarazione dei diritti Universali del 1948, come quelli delle Costituzioni moderne, della nostra italiana in particolare, come quelli, prima ancora, dei principi della Dottrina sociale della Chiesa elaborati a partire dal Vangelo di Gesù ma proponibili a tutte le persone in ricerca o di buona volontà, in cui possiamo reperire quella prospettiva che precede il dettato positivo della legge in vigore, quei principi e valori che, noi siamo convinti, sono presenti e inscritti nel profondo di ogni cuore umnano.n Impegno di carità e vita sociale e amministrativaContardo Ferrini da sempre, anche dai tempi dello studio a Berlino, ha partecipato con passione alla testimonianza di carità delle Conferenze di San Vincenzo, a partire dall'esempio di Federico Ozanam. L'aiuto per i poveri, la visita ai poveri, l'invito a condividere con la presenza e con l'aiuto la difficile condizione di quelli che oggi chiamiamo gli ultimi, fa parte del vissuto quotidiano del Ferrini che anche in questo campo ci offre una testimonianza ed un insegnamento impegnativo, dentro un contesto culturale e sociale che oggi con la Dottrina sociale della Chiesa parla giustamente di promozione del Bene comune, di difesa della dignità della persona umana, di solidarietà e di sussidiarietà, ma che non può escludere il contributo del cuore umano capace di far scendere da cavallo sulla strada da Gerusalemme a Gerico.Contardo Ferrini, come è noto, non disdegnò di partecipare ai dibattiti del suo tempo nella Milano di fine Ottocento, segnata come abbiamo detto da scontro duro fra socialisti e liberali, fra cattolici e massoni, fra legittime richiese di promozione sociale e difesa ostinata dei privilegi, con gli scontri che avrebbero portato alla crisi del 1898 con la repressione di Bava Beccaris, dal Ferrini in qualche modo preconizzata e temuta.Il nostro professore partecipò in particolare al dibattito fra cattolici intransigenti e cattolici conservatori o liberali, in un contesto in cui il tema della possibile conciliazione fra Stato e Chiesa e quello del non expedit con l'invito all'astensione nelle elezioni politiche arricchiva, ma anche rendeva aspro, il confronto in casa cattolica, nonostante gli interventi del cardinale Arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari con gli inviti alla moderazione e all'unità. Alle elezioni comunali di Milano del 1895 Contardo Ferrini si presentò con una lista cosiddetta "di contratto" con i liberali, insieme con altri cattolici conservatori con riferimento al Marchese Carlo Ottavio Cornaggia, dopo aver inutilmente tentato un accordo con i cattolici democratici cristiani di Filippo Meda.La sua presenza in Consiglio comunale di Milano viene ricordata in particolare su due tematiche.Una sui temi fiscali in rapporto all'allargamento dei dazi urbani in vigore alla prima periferia della città ambrosiana in cui si erano insediate molte nuove iniziative industriali e manifatturiere. Ferrini si pronunciò per le cosiddette imposte indirette temendo demagogia e inquinamento politico nella proposta della imposta diretta progressiva, e ciò in coerenza con il suo riferimento alla borghesia urbana e alle sue tradizioni politiche e sociali.La seconda sul tema di grande rilievo sociale, che interessava ovviamente la comunità cristiana della legge Crispi del 1890 che chiedeva di concentrare nelle nascenti Congregazioni di carità legate ai Comuni tutti i beni e i lasciti delle Opere Pie anche di origine religiosa e parrocchiale. Ferrini si mise a disposizione e partecipò con altri consiglieri ed avvocati cattolici per sostenere il buon diritto di queste istituzioni di ispirazione religiosa nate dal cuore di tanti cittadini generosi, a resistere alla concentrazione, con esito in buona parte positivo.Credo che anche da questa testimonianza di Ferrini nella vita pubblica derivino insegnamenti utili per noi: la disponibilità al dialogo, in particolare fra cattolici di diverso orientamento politico-sociale, e la tempo stesso la capacità di scendere in campo con le proprie idee in campi opinabili e però sempre pronti ad ascoltare le indicazioni contenute nei principi evocati dalla Chiesa. Ferrini appartiene alla borghesia, non fa mistero delle sue convinzioni sociali e però ascolta e dialoga con chi sostiene idee diverse. E, in ogni caso, ha sempre di mira il bene vero della gente. n ConclusioniPer concludere citerei due interventi di una riflessione novarese del 2003.1 Nell'anno precedente infatti, a Novara nel 2002, nel centenario della morte, si era tenuto un Convegno sul contributo di Ferrini al tema dell'Europa e delle radici cristiane del Continente nella convinzione, si diceva, che l'apparato del corpus legislati-vo romano, in cui era confluita la sapienza cristiana, fosse un fattore decisivo della unificazione dei popoli europei nel corso della storia. Certo c'è stata anche la Rivoluzione Francesce, c'è stato l'Illuminismo, ci sono state tante presenze nuove da Est e da Sud e però è difficile negare che il filone centrale della cultura e della tradizione in Europa abbiano riferimento alle radici cristiane, dentro e in rapporto con la classicità e il Diritto Romano.2 Ho visto anche un articolo molto interessante del prof. Antonio Acerbi, lodigiano, docente in Cattolica, scomparso qualche anno fa, sulla beatificazione di Contardo Ferrini. Vi si parla del primo intervento di Pio X nel 1909, dell'indagine ambrosiana del 1917, del decreto sulla eroicità delle virtù del 1931 e appunto della beatificazione nel 1947 da parte di Pio XII. Vengono riportati interventi e testimonianze di monsignor Pellegrini, del professor Olivi, di Padre Rosa gesuita, della Fuci e dell'Università Cattolica di Milano con accenni anche alle perplessità presenti nel dibattito, in relazione alla frequentazione di Antonio Rosmini, al suo essere cattolico liberale, alla sua non convinzione sul tema dell'astensionismo e però con forti affermazioni sulla sua testimonianza di discrezione, di dialogo, di laicità cristianamente vissuta nella professione e nello studio.Ne viene un ulteriore insegnamento che a partire dal suo esempio nella vita spirituale, di scelta di fede matura e convinta, di testimonianza per la ricerca del vero con dote e competenza di professionalità assai significativa, ci consente ancora oggi di guardare con stima e riconoscenza all'esempio di un uomo vero, di un cristiano convinto, di un testimone eroico della fede e della verità.Giuseppe Merisiuno stile rispettosoCredo che prima di addentrarci in qualche riflessione specifica sugli insegnamenti che possiamo trarre da singoli aspetti della testimonianza del Ferrini per la nostra vita di oggi, conviene por mente ad un insegnamento generale della vita del nostro Beato raccolto e riproposto dalla prefazione a un libro sul Beato di Marco Invernizzi nel centenario della morte nel 2002 di monsignor Renato Corti, vescovo di Novara a cui apparteneva la parrocchia di Suna in Verbania dove Ferrini morì il 17 ottobre 1902 Monsignor Corti indica nella profonda spiritualità laicale, in una vita del tutto normale, un insegnamento fondamentale della vita del Ferrini, additandolo come «modello soprattutto per chi si sforza di vivere la fede unendola alla ricerca scientifica e a compiti etico-sociali, nel tentativo di renderla sempre di più una fede pensata ed approfondita». L'altro insegnamento che Ferrini ci propone secondo mons. Corti è quello di avere sempre mantenuto senza riguardi umani uno stile cristiano di vita, rispettoso delle convinzioni altrui, coniugando insieme la scrupolosa preparazione del docente universitario con le istanze della fede considerata non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la persona dedita alla ricerca scientifica.Così mons. Corti.Le brevi riflessioni che vorrei proporre all'interno di queste prospettive generali riguardano:-la scelta di fede e la coerenza della testimonianza del Ferrini, con particolare riferimento all'ambiente universitario; -la vita di preghiera e la dimensione contemplativa dell'esistenza;-l'impegno dello studio, della ricerca, dell'insegnamento del Diritto e del Diritto Romano;-l'impegno di carità e partecipazione alla vita sociale e amministrativa del suo tempo1 scelta di fede, coerenza e testimonianza in Contardo FerriniÈ difficile parlare di una data di inizio quando si parla della vita di fede di Contardo Ferrini. Come si può cogliere facilmente nella biografia del Beato stesa da mons. Carlo Pellegrini, il Ferrini nasce in una famiglia convintamente praticante della buona borghesia di Milano, battezzato nella chiesa parrocchiale di San Carlo al Corso in centro città, educato nel cammino di fede da genitori esimi e assai religiosi, cresce in famiglia, a scuola, nella vita ecclesiale con gli atteggiamenti di bontà, di obbedienza e di impegno che contraddistingueranno tutta la sua vita. La preghiera e l'Eucarestia saranno sempre al centro della sua vita cristiana. La vita esemplare, una vita austera, semplice, pia, dice il Pellegrini, e la fedeltà al voto di personale castità segneranno tutta la sua vita. Anche l'amicizia, discreta e fedele, sarà caratteristica marcata del suo rapporto con gli altri (penso in particolare all'amicizia con il Conte Mapelli ed il professor Olivi), in un atteggiamento di "apostolato" segnato dalla carità, dal buon esempio, dalla capacità di intervenire coraggiosamente di fronte alle facili intemperanze giovanili dei colleghi, dalla disponibilità all'aggregazione di carattere testimoniale e apostolico con la fondazione del Circolo universitario cattolico. La sua dedizione, potremmo dire vocazionale, allo studio, alla ricerca, all'insegnamento, nel campo delle scienze giuridiche, in particolare del Diritto Romano, costituiscono l'elemento centrale della sua testimonianza riconosciuta e additata ad esempio nella beatificazione nel 1947. E l'impegno sociale ed amministrativo non fanno che confermare la scelta di fede e la coerenza dell'impegno di tutta la vita del nostro Beato. Quale insegnamento per la nostra vita di oggi possiamo trarre dall'insieme di questa pur breve esistenza (è morto a 43 anni)? Credo si possa parlare di un insegnamento forte sul senso cristiano della vita, sulla fedeltà alla universale chiamata alla santità, sull'impegno di far corrispondere al precetto evangelico ogni aspetto, ogni istante, ogni attività dell'esistenza quotidiana nell'ascolto del Signore e nella dedizione ai fratelli. Nella santità della vita quotidiana, nella vita normale, in cui preghiera, Eucarestia, lavoro, famiglia, vita sociale, tutto cospira nel dar lode al Signore per il bene dei fratelli.L'esempio di Contardo Ferrini richiama facilmente alla memoria la testimonianza di altri cristiani laici dei nostri tempi come Alcide De Gasperi, Giuseppe Lazzati (nel centenario della nascita), Armida Barelli, Giorgio La Pira e altri ancora. Si tratta di persone, di cristiani, con idee e orientamenti anche fra di loro diversi, e però segnati dalla centralità della fede, dalla coerenza dell'esempio, dall'impegno fattivo, diremmo oggi, dopo il Concilio Vaticano II, perché il mondo, gli uomini, le realtà creaturali, abbiano a corrispondere al disegno salvifico di Dio.Anche oggi, come allora, abbiamo bisogno di credenti fedeli, autorevoli, competenti, rispettosi degli altri e tuttavia testimoni coraggiosi della Parola del Signore e della sua incarnazione nelle realtà della vita quotidiana, dallo studio al lavoro, alla politica per la realizzazione del Bene comune. Questo auspicio non può non sottolineare l'esigenza del maggiore impegno nel lavoro di formazione e di educazione delle nostre realtà pastorali (parrocchiali e associative) ma anche delle scuole e delle realtà istituzionali. Come avrete notato la stessa Conferenza Episcopale Italiana prima con il Progetto Culturale e da quest'anno con la proposta degli Orientamenti pastorali per il decennio sul tema dell'educazione, intende chiedere rinnovata attenzione e impegno in questa direzione.2 Preghiera, contemplazione, EucarestiaMi soffermo un attimo su queste caratteristiche della sua vita spirituale, appunto la preghiera, la dimensione contemplativa e l'Eucarestia quotidiana, per sottolineare la disponibilità, in un docente universitario di vaglia, in un professionista impegnato nella vita pubblica a fare del rapporto personale con il Signore il centro e la ragione della propria esistenza. Descrivendo la preghiera nel suo programma di vita, Contardo Ferrini afferma che si tratta di «quei momenti ineffabili in cui passa l'intimo colloquio tra la creatura e il Creatore. L'anima contempla soave bellezza, l'inenarrabile bontà del suo Dio e gli dice: io t'amo. E Lui (Dio) guarda all'affetto della sua creatura, si commuove il cuore paterno e risponde: io t'amo». Questo tema del dialogo con il Signore, con le domande e le risposte di Dio, rappresenta un elemento caratteristico dell'itinerario di santità del Ferrini.La religiosità del Ferrini, di forte radicamento biblico, sta ad indicare che il riferimento alla Scrittura, a differenza della letteratura devozionale ottocentesca, non è semplicemente una raccolta di buoni esempi ma costituisce ispirazione vitale. Lo ricorda opportunamente Giovanni Angelo Lodigiani in un quaderno dei giuristi cattolici di Pavia di qualche anno fa. Dalla frequentazione della Scrittura, dalla preghiera silenziosa e contemplativa, dalla partecipazione alla Santa Messa o, come allora si poteva fare, dalla frequenza quotidiana alla Santa Comunione, Contardo Ferrini deriva quelle capacità di ascolto della parola del Signore, quella disponibilità alla "trasformazione nostra in Lui" che generano l'attitudine a vivere e a testimoniare la verità e l'umiltà, fonti uniche della dignità della vita.Credo che anche da questo aspetto fondamentale della testimonianza del nostro Beato, possa derivare un insegnamento per il nostro impegno di oggi: si tratta della necessaria sottolineatura nel nostro impegno formativo e nel vissuto delle nostre comunità, della preghiera personale, anche della preghiera individuale, certo sempre dentro il contesto e in rapporto alla preghiera comunitaria, a quella liturgica, a quella famigliare. Positive tradizioni come quelle degli Esercizi spirituali, dei ritiri mensili, dell'adorazione eucaristica, della lectio divina, della meditazione vanno riproposte con coraggio e a partire dalla testimonianza personale.3 Studio, ricerca, insegnamentoIl riferimento alla verità e all'umiltà appena accennato credo possa costituire il punto di partenza per una lettura oggettiva dell'impegno di Ferrini studente, studioso, ricercatore, docente di scienze giuridiche, in particolare del Diritto Romano.Sul tema dello studio giovanile, oltre alla testimonianza ricordata dai suoi colleghi del tempo, citerei due testimonianze una del De Francisci che ricorda le parole del Ferrini: «ricordati che perché la piramide sia alta, la base deve essere molto larga», con riferimento allo studio e alla preparazione scolastica. E l'altra di un altro docente, Biondo Biondi, mio antico professore alla Cattolica di Milano, che diceva: «di lui, di Contardo Ferrini, si può ripetere la frase di Pomponio il quale considera la "discendi voluptas" come "optima ratio vivendi"».L'insegnamento è chiaro anche per i nostri tempi e vale sia per la buona volontà degli alunni che per la preparazione e la professionalità e competenza degli insegnanti.Per quanto riguarda l'impegno centrale della vita del Ferrini, quello della ricerca e dello studio, non avendo sufficiente competenza del tema, posso solo ricordare la grande stima che la sua attività di ricerca, di studio, di pubblicazione, di docenza, gli è sempre stata riconosciuta da colleghi e competenti di quel tempo e dei tempi successivi. Credo di poter sottolineare in particolare la sua attenzione e la sua cura nell'indagare, oltre che sui Codici antichi della classicità romana e dei tempi giustinianei, anche sulle persone dei giuristi interessati, quasi a dire che esiste pure un rapporto fra la personalità e la consistenza di una persona e lo spessore e l'esito della sua ricerca e della sua professione. Aggiungo di aver colto negli interventi sul Ferrini sottolineature interessanti sul rapporto fra Diritto Romano e le strutture giuridiche della Germania, in particolare nei tempi della permanenza del Ferrini a Berlino dopo la laurea, in dialettica con la diversa tradizione giuridica napoleonica e francese. E ricordo anche nel discorso del Papa Pio XII per la beatificazione del Ferrini, la riflessione sul rapporto fra il Diritto e la legge, sul Diritto Romano come riflesso del Diritto naturale, la riflessione sulla legge in rapporto all'etica e al bene comune, diremmo oggi, per il bene vero della gente per la quale il Diritto è posto. Sul tema della docenza e dell'insegnamento a Messina, a Modena e a Pavia, basterà ricordare la testimonianza di colleghi e alunni sul suo rigore scientifico, sulla competenza, sull'attenzione agli alunni, sulla capacità di dialogo. E, come docente impegnato nelle commissioni dei concorsi, il suo atteggiamento "appassionatamente coscienzioso".Su quest'ultimo punto della docenza e delle nomine, l'insegnamento per la nostra vita di oggi e di sempre è evidente.Della sua attività di ricerca e di studio credo che si possa parlare a buon diritto di una testimonianza ante litteram di quella che oggi si chiama la vocazione laicale di conoscenza e di orientamento delle realtà terrene secondo il disegno di Dio nella ricerca, nell'insegnamento, nella professione, nella vita sociale. La ricerca del vero con l'atteggiamento dell'umiltà di cui prima dicevamo, appartiene da sempre alla più autentica vocazione cristiana, di tutti i cristiani, che trova nei Christifideleis laici spazio e opportunità fondamentali per quella che si sarebbe poi detta la "consecratio mundi", nel rispetto di ogni coscienza e di ogni opinione, legittima e coerente.Credo che la necessità della riflessione anche per i nostri tempi sul tema della vocazione del laico nella Chiesa e nel mondo sia di tutta evidenza e anche, sul tema dei percorsi di formazione educativa. Ma anche sul tema della verità e della legge naturale c'è spazio per pensare e ragionare, convinti come siamo che il cammino della società debba avere riferimento a principi alti e condivisi, come quelli della Dichiarazione dei diritti Universali del 1948, come quelli delle Costituzioni moderne, della nostra italiana in particolare, come quelli, prima ancora, dei principi della Dottrina sociale della Chiesa elaborati a partire dal Vangelo di Gesù ma proponibili a tutte le persone in ricerca o di buona volontà, in cui possiamo reperire quella prospettiva che precede il dettato positivo della legge in vigore, quei principi e valori che, noi siamo convinti, sono presenti e inscritti nel profondo di ogni cuore umnano.4 Impegno di carità e vita sociale e amministrativa Contardo Ferrini da sempre, anche dai tempi dello studio a Berlino, ha partecipato con passione alla testimonianza di carità delle Conferenze di San Vincenzo, a partire dall'esempio di Federico Ozanam. L'aiuto per i poveri, la visita ai poveri, l'invito a condividere con la presenza e con l'aiuto la difficile condizione di quelli che oggi chiamiamo gli ultimi, fa parte del vissuto quotidiano del Ferrini che anche in questo campo ci offre una testimonianza ed un insegnamento impegnativo, dentro un contesto culturale e sociale che oggi con la Dottrina sociale della Chiesa parla giustamente di promozione del Bene comune, di difesa della dignità della persona umana, di solidarietà e di sussidiarietà, ma che non può escludere il contributo del cuore umano capace di far scendere da cavallo sulla strada da Gerusalemme a Gerico.Contardo Ferrini, come è noto, non disdegnò di partecipare ai dibattiti del suo tempo nella Milano di fine Ottocento, segnata come abbiamo detto da scontro duro fra socialisti e liberali, fra cattolici e massoni, fra legittime richiese di promozione sociale e difesa ostinata dei privilegi, con gli scontri che avrebbero portato alla crisi del 1898 con la repressione di Bava Beccaris, dal Ferrini in qualche modo preconizzata e temuta.Il nostro professore partecipò in particolare al dibattito fra cattolici intransigenti e cattolici conservatori o liberali, in un contesto in cui il tema della possibile conciliazione fra Stato e Chiesa e quello del non expedit con l'invito all'astensione nelle elezioni politiche arricchiva, ma anche rendeva aspro, il confronto in casa cattolica, nonostante gli interventi del card. Arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari con gli inviti alla moderazione e all'unità. Alle elezioni comunali di Milano del 1895 Contardo Ferrini si presentò con una lista cosiddetta "di contratto" con i liberali, insieme con altri cattolici conservatori con riferimento al Marchese Carlo Ottavio Cornaggia, dopo aver inutilmente tentato un accordo con i cattolici democratici cristiani di Filippo Meda.La sua presenza in Consiglio comunale di Milano viene ricordata in particolare su due tematiche.Una sui temi fiscali in rapporto all'allargamento dei dazi urbani in vigore alla prima periferia della città ambrosiana in cui si erano insediate molte nuove iniziative industriali e manifatturiere. Ferrini si pronunciò per le cosiddette imposte indirette temendo demagogia e inquinamento politico nella proposta della imposta diretta progressiva, e ciò in coerenza con il suo riferimento alla borghesia urbana e alle sue tradizioni politiche e sociali.La seconda sul tema di grande rilievo sociale, che interessava ovviamente la comunità cristiana della legge Crispi del 1890 che chiedeva di concentrare nelle nascenti Congregazioni di carità legate ai Comuni tutti i beni e i lasciti delle Opere Pie anche di origine religiosa e parrocchiale. Ferrini si mise a disposizione e partecipò con altri consiglieri ed avvocati cattolici per sostenere il buon diritto di queste istituzioni di ispirazione religiosa nate dal cuore di tanti cittadini generosi, a resistere alla concentrazione, con esito in buona parte positivo.Credo che anche da questa testimonianza di Ferrini nella vita pubblica derivino insegnamenti utili per noi: la disponibilità al dialogo, in particolare fra cattolici di diverso orientamento politico-sociale, e la tempo stesso la capacità di scendere in campo con le proprie idee in campi opinabili e però sempre pronti ad ascoltare le indicazioni contenute nei principi evocati dalla Chiesa. Ferrini appartiene alla borghesia, non fa mistero delle sue convinzioni sociali e però ascolta e dialoga con chi sostiene idee diverse. E, in ogni caso, ha sempre di mira il bene vero della gente. ______________________________ConclusioniPer concludere citerei due interventi di una riflessione novarese del 2003.1 Nell'anno precedente infatti, a Novara nel 2002, nel centenario della morte, si era tenuto un Convegno sul contributo di Ferrini al tema dell'Europa e delle radici cristiane del Continente nella convinzione, si diceva, che l'apparato del corpus legislativo romano, in cui era confluita la sapienza cristiana, fosse un fattore decisivo della unificazione dei popoli europei nel corso della storia. Certo c'è stata anche la Rivoluzione Francesce, c'è stato l'Illuminismo, ci sono state tante presenze nuove da Est e da Sud e però è difficile negare che il filone centrale della cultura e della tradizione in Europa abbiano riferimento alle radici cristiane, dentro e in rapporto con la classicità e il Diritto Romano.2 Ho visto anche un articolo molto interessante del prof. Antonio Acerbi, lodigiano, docente in Cattolica, scomparso qualche anno fa, sulla beatificazione di Contardo Ferrini. Vi si parla del primo intervento di Pio X nel 1909, dell'indagine ambrosiana del 1917, del decreto sulla eroicità delle virtù del 1931 e appunto della beatificazione nel 1947 da parte di Pio XII. Vengono riportati interventi e testimonianze di mons. Pellegrini, del prof. olivi, di Padre Rosa gesuita, della Fuci e dell'Università Cattolica di Milano con accenni anche alle perplessità presenti nel dibattito, in relazione alla frequentazione di Antonio Rosmini, al suo essere cattolico liberale, alla sua non convinzione sul tema dell'astensionismo e però con forti affermazioni sulla sua testimonianza di discrezione, di dialogo, di laicità cristianamente vissuta nella professione e nello studio.Ne viene un ulteriore insegnamento che a partire dal suo esempio nella vita spirituale, di scelta di fede matura e convinta, di testimonianza per la ricerca del vero con dote e competenza di professionalità assai significativa, ci consente ancora oggi di guardare con stima e riconoscenza all'esempio di un uomo vero, di un cristiano convinto, di un testimone eroico della fede e della verità.

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melbookstore. il professor livio sossi, docente di letteratura per l'infanzia università ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

NOTIZIE IN BREVE MELBOOKSTORE. Il professor Livio Sossi, docente di Letteratura per l'infanzia Università ... MELBOOKSTORE. Il professor Livio Sossi, docente di Letteratura per l'infanzia Università di Udine, presenta oggi alle 17.30 alla Libreria Melbookstore, (via Martiri della Libertà 1/A), il libro «Il gattino marroncino» di Ivana Marangon con illustrazioni di Francesca Vignaga (Edicolors edizioni) e inaugura la mostra delle illustrazioni presenti nel libro. CANI GUIDA DA TESTI. Una proposta rivolta a tutti gli amanti dei cani e non solo. Oggi dalle 10 alle 19 in via S. Lucia 21 nello storico negozio di Testi ci sarà la Scuola Triveneta Cani Guida. Incontro di solidarietà per sostenere l'impegno dell'associazione onlus Puppy Walker nella raccolta fondi per l'addestramento cani per non vedenti. Avete dei tappi di plastica? Portatene in quantità perché la raccolta fondi viene fatta attraverso la raccolta di tutti i tappi di plastica delle bottiglie dell'acqua, del latte o del detersivo. Attraverso il riciclo dei tappi si finanzierà l'addestramento dei cani. MISS MAMMA ITALIANA. Stasera dalle 21 al campo sportivo di Cà Oddo di Monselice, si svolgerà una selezione del concorso nazionale di bellezza e simpatia «Miss Mamma Italiana», manifestazione riservata a tutte le mamme aventi un'età tra i 25 ed i 45 anni, con fascia «Gold» per le mamme dai 46 ai 55 anni. Alla selezione parteciperanno 15 mamme provenienti dal Veneto, cui non sono richiesti requisiti particolari se non quello di essere mamma. Oltre a fare passerella dovranno sostenere alcune prove di abilità, nelle quali potranno coinvolgere il marito o i figli, come ballare, cantare, illustrare una ricetta, recitare una poesia o una filastrocca. GREEN LOVE. è tempo di festa al Parco delle Energie. Domani torna «Green Love», una giornata di musica, giochi, laboratori, spettacoli e visite guidate all'aria aperta nel Parco delle Energie Rinnovabili, dalle 10 alle 23, all'Isola di Terranegra, lungargine Rovetta. Una domenica dedicata soprattutto ai più piccoli, che altre a scoprire i contenuti didattici del parco, potranno assistere agli spettacoli dell'associazione Dott. Clown e partecipare in prima persona a giochi e laboratori. Ad aprire la giornata alle 11 le note della Civica Orchestra di Fiati Patavina, mentre, sempre in mattinata Giancarlo Previati proporrà lo spettacolo per teatrale «La goccia d'acqua» di Dino Buzzati. Nel pomeriggio le guide ecologiche proporranno ai piccoli visitatori giochi sul tema dell'energia (alle 14) e una caccia al tesoro ambientale, con inizio alle 16; giochi da tavolo invece con l'associazione Overlord. Ad animare la festa saranno inoltre i cuccioli del centro «In compagnia degli animali» con dancing dog e pet therapy, ma anche i segugi della Polizia di Stato con una esibizione cinofila, mentre non mancheranno pony e cavalli di «Gondrano e Berta» per un giro del parco in calesse e gli animali da cortile dell'azienda agrituristica «La Scacchiera». Sarà attivo uno stand gastronomico. L'ARTE DI RAPETTI. Si inaugura oggi alle 18 alle Scuderie di Palazzo Moroni, la mostra personale di Alfredo Rapetti dal titolo "Elementi di scrittura universale" che resterà aperta sino al 28 giugno.

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riforma atenei rischio gattopardo (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Vincenzo Milanesi RIFORMA ATENEI RISCHIO GATTOPARDO Doveva essere presentato in Consiglio dei ministri già un paio di mesi fa il testo del disegno di legge sull'Università, ormai da tempo annunciato dal governo. Ma la presentazione è stata fatta slittare a dopo le elezioni. Nel frattempo, girano bozze con ritocchi anche non marginali che cambiano di giorno in giorno. Segno di una difficoltà a metter mano a una nuova normativa, con un provvedimento organico, su due temi di grande importanza: la governance degli Atenei, da un lato, e i meccanismi di reclutamento e progressioni di carriera, dall'altro. Bisognerà vedere il testo definitivo per dare un primo giudizio motivato, ma già possiamo tentare qualche prima osservazione sulla base delle indiscrezioni raccolte. Il problema più rilevante da affrontare, quando si parla della forma di governo delle Università italiane, è quello di assicurare ad ogni Ateneo lo spazio di esercizio dell'autonomia gestionale chiudendo però il varco per l'emergere di una inaccettabile autoreferenzialità. Insomma, ci vogliono strutture di governance in grado di indurre le Università a un esercizio di autonomia responsabile, con possibilità di verifica della correttezza delle scelte quanto a rispondenza agli interessi generali della collettività, e non a quelli delle corporazioni accademiche. Bisogna cioè che la voce degli stakeholders possa farsi sentire. E' all'interno di questo quadro concettuale che andranno formulate le proposte di ristrutturazione degli organismi di governo degli Atenei, ma facendo attenzione a non adottare un sistema in cui i Consigli di amministrazione delle Università finiscano in mano a «esterni», nominati non si capisce bene da chi, perché un conto è ascoltare la voce degli stakeholders e un altro è «commissariare», di fatto, gli Atenei. L'altro grande tema è quello del reclutamento dei giovani e delle progressioni di carriera. Le diverse procedure sperimentate sinora non hanno dato buona prova. Domina un «localismo» che ingessa le situazioni nei nostri Atenei, rendendo di fatto impossibile una qualsivoglia forma di mobilità dei docenti da una sede all'altra. Soluzioni pronte per l'uso non ce ne sono, ovviamente. Ma sembra meriti di essere sperimentato un meccanismo a due livelli. Un primo livello di abilitazione nazionale alla docenza universitaria, a numero aperto, che conferisce una semplice abilitazione. Un secondo livello di scelta sarà poi quello con valutazioni comparative presso ciascuna sede universitaria. Funzionerà? Non sappiamo. Ma una cosa invece sappiamo bene. Ci sono altre due «riforme» che sono indispensabili e indifferibili, di cui non si parla nel testo del disegno di legge del ministro Gelmini, dalla cui realizzazione dipende in ogni caso la buona riuscita di ogni altro processo riformatore. Bisogna superare l'anomalia tutta italiana di un sistema universitario in cui agli Atenei è riconosciuta la necessaria autonomia, ma nel quale non esiste alcun organismo preposto alla valutazione dei risultati di ciascuno di questi Atenei. E' da mesi annunciata l'Agenzia nazionale di valutazione di università e ricerca (Anvur), ma sembra di ascoltare il Coro dei Lombardi alla prima Crociata di verdiana memoria, «partiam, partiam»... ma stanno tutti ben fermi sul palco. La seconda riforma che non può più attendere è quella del meccanismo di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario, cioè della dotazione finanziaria che dal bilancio dello Stato passa a quelli di ciascun Ateneo. E' ora che si passi gradualmente ma con decisione a un'attribuzione dei fondi pubblici alle Università sulla base della qualità del loro lavoro sul piano scientifico e didattico. Un primo segnale c'è nella norma approvata a inizio anno, che prevede l'assegnazione su base meritocratica del 7% dei fondi statali. Meglio che niente, ma ci vuole più coraggio su questa strada da parte di un governo che fa (speriamo non solo a parole) del riconoscimento del merito e della qualità uno dei suoi cavalli di battaglia. Senza queste due altre riforme, il sistema universitario italiano resterà a «rischio Gattopardo»: cambiare tutto, perché tutto resti come prima.

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la parentela tra sardegna e provenza passa attraverso l'ossidiana - francesco bellu (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nel sangue dei sardi la traccia del legame col sud della Francia La parentela tra Sardegna e Provenza passa attraverso l'ossidiana GENETICA Il ruolo del Monte Arci FRANCESCO BELLU SASSARI. D'ora in poi chiamare i francesi cugini non sarà solo un modo di dire, almeno in Sardegna. Lo studio di alcuni campioni di Dna ha infatti dimostrato che nel sangue di una parte dei sardi scorrono ancora antichi geni francesi, meglio Provenzali (Francia meridionale). Motore l'oro nero del Monte Arci: l'ossidiana, il vetro vulcanico da cui si ricavavano lame taglienti per armi micidiali ma anche preziosi gioielli. Una risorsa talmente importante durante la preistoria, da creare movimenti di uomini e cose soprattutto lungo l'asse sardo-francese (l'80 per cento dell'ossidiana trovata in Provenza arriva dal Monte Arci) ma non solo: ossidiana sarda è stata trovata un po' ovunque sulle coste del Mediterraneo centrale. Era la migliore e la più richiesta. La scoperta, sorprendente, arriva da un'équipe internazionale guidata da Antonio Torroni, docente di Genetica dell'Università di Pavia, e di cui fa parte anche una giovane studiosa di Bitti, Maria Pala, che nella città lombarda sta svolgendo un dottorato di ricerca sul popolamento della Sardegna. Al progetto partecipa anche un gruppo sassarese composto da Paolo Francalacci, associato di Genetica e da Daria Sanna del Dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionistica all'Università di Sassari. Lo studio ha avuto l'onore di essere pubblicato sul numero di giugno del "The american journal of human genetics", la più importante rivista scientifica nel campo della genetica delle popolazioni umane. Tutto nasce dallo studio di un marcatore genetico chiamato U5b3, una sorta di cognome fatto di geni che si trasmette solo per via materna. I geni sono stati prelevati dopo un lungo lavoro tramite campioni di sangue e saliva da sardi tutt'ora in vita. Questo cognome genetico, è stato trovato in altri individui in un area che va dall'Italia centrale alla Francia meridionale. Una prova che permette ai ricercatori di poter inserire la penisola italiana tra i luoghi fondamentali da cui è partito il ripopolamento dell'Europa occidentale dopo la fine dell'ultima glaciazione, circa 10mila anni fa. Prima il ruolo del nostro Paese era considerato nullo in questo senso, mancavano i dati e la parte del leone la facevano regioni come la Penisola Iberica e i Balcani. Con le glaciazioni e il grande freddo, infatti, gli uomini si erano spostati verso sud, in zone più calde, chiamate "aree di rifugio". Secoli dopo, le aree di rifugio sono diventate il punto di partenza per riconquistare le terre finalmente strappate al gelo. Nel caso dell'Italia lo spostamento della popolazione e quindi del bagaglio genetico è stata ostacolato dalle Alpi e ha seguito quindi le coste tirreniche verso la Provenza. Qui tra 7mila e 9mila anni fa si è creato un sotto-gruppo genetico (chiamato U5b3a1b) che è arrivato in Sardegna. Erano antiche genti alla ricerca dell'ossidiana del Monte Arci. Il lungo isolamento che ha caratterizzato l'isola ha poi portato nei secoli a un'evoluzione locale del gene, tanto da caratterizzare oggi in maniera esclusiva quasi il 4 per cento della popolazione sarda.

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Discarica: (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

FERMANO pag. 7 Discarica: «La Pema è uscita dalla società pubblico-privata Sam srl» TORRE S. PATRIZIO «E' DOVEROSO chiarire la posizione della nostra azienda in merito alla SAM s.r.l., la società pubblico-privata che vedeva come soci il Comune di Torre San Patrizio, Senesi, Ecoelpidiense e Pema». A parlare è il titolare della Pema, Lamberto Pettinari. «Il candidato sindaco Cognigni prosegue Pettinari prima di ufficializzare concetti e congetture sui media, riguardanti salute dei cittadini, casse del Comune, ettari di terreno da sviluppare in discarica, etc., dovrebbe prima informarsi sulla composizione societaria della SAM s.r.l.». A tal proposito il titolare della Pema srl tiene a precisare che: «In data 12 maggio 2009, con atto notarile di cessione quote presso il notaio Alessandra Cerreto in Corridonia, la nostra azienda è uscita definitivamente dalla SAM s.r.l., senza polemica alcuna e, comunque, prima che il socio pubblico passasse in minoranza».

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esame di stato per i medici: se ne parla oggi in un convegno (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

ESPERIENZE A CONFRONTO Esame di Stato per i medici: se ne parla oggi in un convegno SASSARI. «L'esame di Stato per medici e odontoiatri: due esperienze a confronto»: è questo il titolo del convegno organizzato dalla Commissione odontoiatrica dell'Ordine dei Medici, che si terrà oggi nella sala conferenze della Camera di commercio, con inizio alle ore 9. L'incontro, che vede fra i relatori diversi esperti in materia di rilievo nazionale, intende mettere a confronto l'esperienza dell'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di Medico chirurgo, recentemente riformato dal ministero dell'Università e della Ricerca, e quella dell'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di Odontoiatra, che si accinge ad essere a sua volta modificato. A introdurre i lavori sarà il presidente dell'Ordine dei Medici Agostino Sussarellu, che presenterà i relatori e il tema del convegno. Seguirà l'intervento del presidente della Commissione per gli iscritti all'Albo degli Odontoiatri della Provincia di Sassari Pier Luigi Delogu, che entrerà nel vivo della discussione presentando i termini della riforma sull'esame di Stato per gli odontoiatri. Prenderanno poi la parola due rappresentanti della categoria a livello nazionale: Luigi Conte, presidente dell'Ordine dei Medici di Udine e membro del Comitato centrale della FnomceO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri), e Raffaele Iandolo, componente della Commissione nazionale per gli iscritti all'Albo Odontoiatri. Al convegno interverranno poi Antonio Azara, docente di Igiene all'Università di Sassari e componente della Commissione esami di Stato per la parte universitaria, e Alberto Delpini, membro della stessa Commissione per la parte ordinistica. Infine, sul tema dibatteranno il preside del corso di laurea in Odontoiatria all'università di Sassari Francesco Tanda, il rappresentante di Federspecializzandi Antonio Scalone e la rappresentante dell'Aiso (Associazione italiana studenti di Odontoiatria) Maria Antonietta Arricca. Al termine delle esposizioni dei relatori, la discussione sarà aperta alle domande e agli interventi del pubblico.

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di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

VALDICHIANA pag. 21 di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione ... di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione tra la città etrusca e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con i "Cortona Colloquium 2009". Da venerdi 12 a domenica 14 giugno Cortona ospita quindi una tre giorni di studi con sede presso il centro convegni di Sant'Agostino incentrata sul tema delle «Trasformazioni dello Stato Democratico», con la presenza di studiosi, docenti universitari, ricercatori italiani e stranieri. L'apertura di venerdì 12 sarà vedrà i saluti da parte del presidente della omonima Fondazione, Carlo Feltrinelli, e dal sindaco Andrea Vignini. Cortona è diventata quindi la seconda casa della Fondazione Feltrinelli, una città che da molti anni ospita i «Colloqui» con studiosi e ricercatori italiani e stranieri, da diventare un laboratorio culturale. «DA PIÙ di 20 anni il Cortona Colloquium afferma il presidente Carlo Feltrinelli è l'appuntamento scientifico più importante della Fondazione Feltrinelli. Ogni anno il Colloquio segna una nuova tappa nel percorso che la Fondazione condivide con il Comune di Cortona. Una collaborazione fondata sull'interesse comune a discutere i temi e le questioni che segnano la nostra difficile contemporaneità, di passione per il confronto e anche di sfide, come la decisione di offrire, con il Colloquio, attenzione e ascolto alla ricerca internazionale più giovane e innovativa». A dimostrazione del rapporto positivo tra la Feltrinelli e Cortona lo scorso anno a Inge Feltrinelli è stato consegnato il premio CortonAntiquaria 2009 per aver promosso in Italia e nel mondo la cultura del libro. Va inoltre ricordato che la Fondazione Feltrinelli da 25 anni è attiva a Cortona, facendo della città un centro propulsivo del nuovo pensiero del ventunesimo secolo, ospitando intellettuali, filosofi, economisti, premi Nobel, attori, statisti. TRA I DOCENTI e studiosi che parteciperanno al colloquio 2009 molti nomi illustri della cultura italiana e internazionale come Gianfranco Pasquino, Giovanni Sartori, Salvatore Veca, Mauro Calise, Tommaso Vitale e Phlippe Schmitter. Cordinatore scientifico Alessandro Pizzorno della European University Institute, tra gli organizzatori di questo importante evento culturale. Cortona Colloquium 2009 ha il patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Arezzo e il contributo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività Culturale e della Fondazione Cariplo.

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studenti in rivolta: non vogliamo gheddafi alla sapienza - cecilia gentile (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 17 - Cronaca La protesta Studenti in rivolta: non vogliamo Gheddafi alla Sapienza CECILIA GENTILE ROMA - «Gheddafi è un dittatore, noi non lo vogliamo. Chiediamo al rettore Frati di annullare la sua visita». Così i collettivi dell´università la Sapienza alla notizia dell´incontro del leader libico con gli studenti e i docenti previsto per giovedì 11 giugno nell´aula magna dell´ateneo, incontro annunciato ieri come prima notizia sul sito della Sapienza. «è grave che sia invitato un dittatore - dice a nome dei Collettivi Giorgio Sestili - soprattutto in un momento come questo, in cui sempre di più vengono ridotti gli spazi della democrazia all´interno dell´università». Anche l´Onda contesta Gheddafi, ma ha deciso di non opporsi alla sua visita. «Gheddafi ha firmato con il nostro governo un vergognoso accordo sul respingimento dei migranti - dice Alioscia Castronuovo, dell´Onda di Lettere - Per questo il giorno del suo arrivo alla Sapienza metteremo in atto forme di dissenso e di contestazione». «All´università può venire chiunque, è un luogo aperto», ribatte il rettore Luigi Frati.

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Bigongiari: alla poesia bastano cinque parole (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA & SPETTACOLI pag. 26 Bigongiari: alla poesia bastano cinque parole CASCINA 13 E 14 GIUGNO DUE GIORNI DI EVENTI SUL LETTERATO CASCINA (Pisa) NELLA BADIA di San Savino a Cascina, comune natale di Piero Bigongiari (1914-1997): è qui che nasce il «Festival delle arti dell'antica badia», due giorni di eventi, spettacoli, dibattiti, mostre, letture, danze, proiezioni, incontri saranno incentrati sulla figura di Bigongiari, poeta tra i più significativi del Novecento italiano, amico «ermetico» di Mario Luzi e Alessandro Parronchi. Sono cinque o sei le grandi parole che hanno contrassegnato la poetica di Bigongiari: conoscere, amare, dolore, stupore, bellezza, Dio, rischio. SU CIASCUNA sarà costruito durante il festival un dibattito, uno spettacolo, una mostra, un incontro, una cantata: appuntamento il 13 e domenica 14 giugno. Sul tema della bellezza e del suo mistero discuteranno il filosofo Sergio Givone e il poeta Davide Rondoni. Sul tema della marginalità della letteratura nel mondo contemporaneo il critico Arnone, lo scrittore Athos Bigongiali, il curatore dell'opera di Bigongiari e scrittore Paolo Fabrizio Iacuzzi, i docenti Franco Zangrilli della City University di New York, Elena Salibra dell'Università di Pisa. Sul tema della tradizione, dei maestri e dello stupore parlerà Franco Loi, uno dei maggiori poeti contemporanei. MENTRE sul tema della scienza e dei suoi enigmi aperti dalla tecnologia applicata alle sue scoperte, dialogheranno esperti della materia come Andrea Bonaccorsi, docente di economia all'Università di Pisa; Renzo Valleggi, presidente di Scienza Macchinale e Alessandro Giari, presidente del Polo Tecnologico di Cascina. Sul tema di Dio e della sua «scomparsa» nel relativismo moderno, parlerà Severino Dianich, vicario Episcopale per la Cultura. Sul tema del rischio e della fatica, parlerà Gianfranco Lauretano, direttore della rivista «clanDestino», di cui Bigongiari fu uno dei padri fondatori. Titti Giuliani Foti

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a economia niente statini e niente esami - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Torino Il caso Ancora problemi informatici A Economia niente statini e niente esami OTTAVIA GIUSTETTI (segue dalla prima di cronaca) E giovedì scorso alla facoltà di Economia una cinquantina di studenti iscritti al terzo anno non sono stati accettati all´esame di inglese perché non si sono presentati con i regolari statini. Ma in sede, quel giorno, non era possibile stamparli. «Qui a Economia i totem per la stampa degli statini sono continuamente guasti - spiega Simone Rosini, uno dei ragazzi che a questo punto è costretto a presentarsi al prossimo appello - i giorni prima dell´esame ne erano rotti quattro su quattro e molti di noi hanno dovuto fare il giro delle altre sedi dell´università. Io personalmente alla fine l´ho fatto a Chimica». Secondo la ricostruzione fatta dai ragazzi - che hanno anche scritto una lettera al preside e al consiglio di facoltà e hanno raccolto decine di firme per protestare contro i continui disservizi inerenti il sistema informatico - giovedì mattina, appello alle ore nove, erano pochissimi gli iscritti all´esame di inglese che erano riusciti in qualche modo a stampare il proprio statino. «Gli apparecchi sono stati spesso guasti - racconta Rosini - da aprile, da quando sono rientrato io dall´Erasmus in Germania di quattro totem non hanno mai funzionato più di due contemporaneamente. Ho provato a stampare la settimana prima e non sono riuscito. Sono andato in altre sedi e ho trovato la stessa situazione. Mercoledì, dopo il ponte, ho ritentato ma nulla. A Palazzo Nuovo che chiude alle 19 i totem sono spenti dalle 18». Come Rosini molti altri ragazzi hanno avuto difficoltà e si sono presentati giovedì mattina sperando di riuscire finalmente a risolvere il problema. Niente da fare, solo un computer funzionava, e a singhiozzo. Non restava che sperare nella comprensione dei professori che avrebbero potuto chiudere un occhio sugli aspetti burocratici peraltro non imputabili alla responsabilità degli studenti. Invece i docenti hanno respinto la richiesta, e consigliato ai ragazzi di presentarsi al prossimo appello (18 giugno). «Il regolamento prevede che gli statini siano compilati correttamente per poter sostenere gli esami - dice il preside Sergio Bortolani - abbiamo fatto delle eccezioni nella prima sessione perché il sistema informatico non funzionava, ma una volta rientrata l´emergenza i docenti hanno ricevuto indicazione di tornare a essere rigidi in merito. Mi stupisce che giovedì nessuno studente sia venuto a bussare alla mia porta per segnalarmi l´incidente, sono sempre stato disponibile per loro e avrei potuto aiutarli».

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Riccagioia, fondi regionali (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

TORRAZZA COSTE Riccagioia, fondi regionali TORRAZZA COSTE. Un milione e mezzo di euro è stato stanziato nei giorni scorsi dalla giunta regionale della Lombardia per promuovere le eccellenze dell'enogastronomia lombarde, l'opera dei produttori, dei consorzi e delle associazioni lombarde per il 2009 allo scopo di incrementare la popolarità e la diffusione del patrimonio enogastronomico regionale. Di questi, 108.525 saranno destinati alla provincia di Pavia dove per altro si sta procedendo verso questo obiettivo proprio con la realizzazione di un ampio piano di riqualificazione di una delle due aziende agricole regionali, quella di Riccagioia, interessata da investimenti che la renderanno un Polo di eccellenza nella ricerca e nella sperimentazione. Per il futuro la struttura sarà gestita da una società a capitale misto pubblico-privato, a maggioranza pubblica, e per questo la giunta regionale ha approvato, su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura Luca Daniel Ferrazzi, le modalità da seguire per costituire la società che nei prossimi anni si farà carico di rendere Riccagioia, un Polo di eccellenza nei settori vitivinicolo e zootecnico e ha individuato i soggetti pubblici che entreranno a far parte della società per il 51% del capitale sociale. Si tratta di Ersaf-Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Camera di Commercio di Pavia, Bergamo e Brescia, di Unioncamere Lombardia, delle Università di Milano e Pavia, dei Comuni di Mornico Losana, Castana, Golferenzo, Pietra dè Giorgi, Zenevredo, Corvino San Quirico, Cigognola, Montescano, Canneto Pavese, Montù Beccaria, Bosnasco e Torricella Verzate. L'Ersaf ha gestito i bandi per l'individuazione dei partner nelle società di gestione ed entro la fine dell'anno, attraverso un bando pubblico, saranno individuati anche i soci privati; un modo per consentire alle aziende che operano nelle due filiere rappresentate nell'azienda agricola di Torrazza Coste, di avere voce in capitolo nella strategia delle decisioni del centro stesso. «La forma di gestione individuata - commenta il presidente di Ersaf Roberto Albetti - con la partecipazione di importanti soggetti come le Province, i Comuni e le Camere di Commercio, permetterà di operare nell'interesse delle filiere, individuando i campi di azione più opportuni a favorire la competitività delle nostre produzioni. Va inoltre sottolineato il grande interesse manifestato dalle Università lombarde». «Siamo giunti al culmine di un lungo percorso progettuale iniziato nel 2004» commenta l'assessore regionale Ferrazzi.

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

SASSUOLO pag. 15 «Ceramica in crisi, ci salverà l'Oriente» Innocenzo Cipolletta parla del futuro del distretto: speranze da Cina e India UN ECONOMISTA tra i binari, ma anche nel consiglio d'amministrazione della Piemme Ceramiche (presieduta da Francesco Zironi) marchio storico del distretto ceramico sassolese. Innocenzo Cipolletta, romano, 66 anni, è oggi presidente delle Ferrovie Italiane. Già direttore generale di Confindustria é stato presidente della Marzotto e ha ricoperto il ruolo di funzionario e dirigente dell'Ocse e dell'Isco. Un anno fa, proprio al Carlino, l'ex >docente alle Università di Reggio Calabria e di Firenze, successivamente alla Luiss di Roma, parlando del difficile momento economico che stava investendo il comparto ceramico, preannunciò un autunno-inverno difficilissimi, così come il 2009. A distanza di un anno, abbiamo chiesto ad Innocenzo Cipolletta l'attuale stato della crisi che sta investendo tutto il mondo «Purtroppo è andata come da previsione. Le stime che la Banca d'Italia sta facendo per il 2009, sono di una caduta del prodotto lordo del 5% e credo che è il risultato peggiore che si poteva immaginare. La caduta, ad ogni modo, sembra essere terminata. Non vediamo ancora una vera ripresa; probabilmente tutto il 2009 sarà ancora "piatto", sul basso. Quindi con dei risultati negativi mai avuti. Speriamo tutti nella ripresa nel 2010». C'è ancora chi discute se si tratta di una contrazione o recessione «E' una recessione e su questo non ci sono dubbi. Non è una depressione che dura parecchi anni e che è accompagnata da una caduta dei prezzi. Assistiamo, invece, che alcuni prezzi iniziano, come il petrolio, a risalire e questo significa che c'è una domanda che sta riprendendo». C'è molta preoccupazione su una possibile reale ripresa del settore ceramico italiano. Lei cosa ne pensa? «Non poteva essere isolato da questa recessione. L'ha presa in pieno. Il comparto è molto legato anche al ciclo dell'edilizia, attività che ha preso la botta maggiore. In Italia sono stati presi provvedimenti che adesso le Regioni stanno attuando in termini di ricostruzioni, ristrutturazioni e di allargamento delle abitazioni. Questo, in qualche maniera, può far aumentare la domanda di piastrelle in ceramica». L'export di piastrelle su quali mercati potrà contare? «L'Asia è il grosso mercato di domani e sembra che abbia reagito meglio, rispetto agli altri Paesi, alla crisi. La crescita in Cina e India continua e questo potrà dare spazio anche alla ripresa delle esportazioni. Sicuramente non sarà facile per nessuno e per quanto riguarda le piastrelle in ceramica occorrerà essere molto competitivi perché la battaglia sui prezzi sarà molto dura». E gli stati uniti? «Non ci aspettiamo una ripresa negli Stati Uniti d'America per la presenza di squilibri molto forti. Le famiglie, e anche lo Stato, risparmieranno. La ripresa arriverà dall'Oriente e non dall'Occidente»". Luigi Giuliani

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tecnologia e imprese (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

IN REGIONE Tecnologia e imprese PRATO. Una pattuglia consistente, quella dei pratesi che hanno partecipato ieri mattina in Regione alla firma del protocollo per la TecnoRete, la rete regionale del sistema di trasferimento tecnologico alle imprese. A sottoscrivere l'accordo c'erano infatti Provincia, Pin, Tecnotessile, Creaf e Asel. L'intesa vede infatti la collaborazione di Regione, Province e centri servizi alle imprese pubblici o pubblico-privati con l'obiettivo di razionalizzare il sistema diffuso regionale dell'innovazione e del tra-sferimento tecnologico. L'accordo punta a diverse finalità, fra cui la costituzione di un servizio integrato e di pronta e facile utilizzazione per la individuazione dei prodotti-servizi avanzati in modo da favorirne l'utilizzo da parte delle imprese.

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Tanto sport e divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Tanto sport e divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia Tanto sport e divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia. Ecco qui le Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in cui si ritrovano studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Ieri ci sono state le prime gare, oggi gran finale. R. GROSSELLI A PAGINA 29 06/06/2009

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Mezzo migliaio al lago tra ordine, buonumore e goliardia (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Mezzo migliaio al lago tra ordine, buonumore e goliardia RENZO M. GROSSELLI Ci sono lattine di birra qui e là, ma non si vede nessuno che sia in qualche modo alterato. Un solo ragazzo, in due ore, lo vediamo con in mano un bottiglione. Nessuno slogan piccante, tifo tutto sommato moderato. Pochissimi che pomiciano, nessun odore di maria, una sola bestemmia in due ore. Quando vogliamo chiedere qualcosa di politica veniamo guardati, a volte, con fastidio. Ieri sul lago di Caldonazzo, all'Augsburgerhof, la quindicesima edizione delle Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in cui peraltro si ritrovano, anche in gara, studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Iscritte tutte le Facoltà per un complesso di 38 squadre (per i tre sport, calcio saponato, green volley e dragon boat) e 1.000 atleti. Ieri il programma prevedeva le eliminatorie di calcio saponato e volley, oggi i due tornei laurereanno le squadre vincitrici e si terranno le regate dei dragon boat. L'aria è di festa. Sana. E di goliardia. Non esagerata. Qualche nota, rara, di ironia: il simbolo dei sociologi, falce e pagaia, una bella ragazza col caschetto e la scritta «mona», gli striscioni «Cogito ergo rum» e «Yes, we can't». Ma forse lo striscione che più interpreta la festa è «Orgoglio cognitivo». La parità tra i sessi qui è quasi del tutto raggiunta. Le squadre di calcio saponato e volley sono formate, in campo, da tre maschi e due femmine. Sul sapone le ragazze ci danno dentro con tackle duri quasi quanto quelli dei ragazzi. Elisa, 22 anni di Economia: «Le squadre sono formate da 20 a 25 atleti, noi siamo 24». Ambite? «Ambiamo alla famosa barchetta, al trofeo della gara di dragon boat». Il coetaneo Francesco: «È come Wimbledon all'interno del Grande Slam». La vostra forza? «Essere uniti, allenati». Dei maligni dicono che, avendo in squadra il preside, siete dei raccomandati. «No, siamo allenati». Gli allenamenti ufficiali sono solo tre sul lago, uno per settimana. Che senso ha il tutto? «Compagnia e divertimento». Nascono storie? «Molte amicizie». Francesco, Enrico, Andrea e Andrea (dai 20 ai 22), squadra Ingegneria 11. «Siamo stati eletti la squadra più simpatica e goliardica. Nonostante aver perso tutto siamo qui con l'anima candida e motivata». La politica? «Cosa c'entra? Abbiamo maglie nere ma siamo tutti compagni e fratelli». Ecco due verdi (Scienze 2) e due rossi (Sociologia 1): «Siamo qui per divertirci, conoscere e anche giocare seriamente». Quelli di Scienze aggiungono: «Noi anche per difendere il titolo». Andrea, 24, è di Brescia, Sociologia. Vi siete mai trovati a Trento in 1.000 per discutere di come va l'università o anche il Paese? «Difficile, quest'anno no». Politica? «Nel momento in cui si tenta si è tacciati di essere faziosi». Sinceramente, ma vi importa molto la politica? «Ad un 40% di noi importa, al 30% solo un poco e al restante 30% nulla. Ma almeno, rispetto al resto d'Europa qui pare che si vada a votare di più». I più competitivi? «Ingegneria ed Economia. Per spirito di Facoltà ma anche, forse, per i corsi di studio più alienanti». L'ultimo slogan , al calcio saponato, appena appena irriverente: «Ciuccia, ciuccia la cannuccia». 06/06/2009

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Pesano i costi della neve (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Mezzana Il consiglio approva una mozione: va rivista la ripartizione dei contributi Pesano i costi della neve Eddy Andreis MEZZANA - Durante l'ultimo consiglio comunale, il sindaco Giuliano Dalla Serra , coadiuvato dal revisore dei conti De Magri, ha esaminato e chiesto l'approvazione del rendiconto dell'esercizio finanziario 2008. Sebbene tutto sia in linea con l'andamento degli scorsi anni dal punto di vista delle cifre, sul versante più pratico, come ha fatto notare il vicesindaco Giacomo Redolfi , occorre rispondere al lento ma inevitabile assottigliarsi delle risorse, strutturandone di nuove che possano integrare quelle esistenti, che sono essenzialmente tributarie. Un esempio potrebbe essere lo sfruttamento di fonti energetiche alternative come le acque del Noce. Un altro punto discusso in consiglio, sulla base di una mozione, è stato quello relativo alle spese e ai danni causati dalle nevicate fuori dall'ordinario dello scorso inverno. Nello specifico si chiede alla Provincia che venga rivisto il criterio di ripartizione dei contributi tra i diversi Comuni del Trentino, dato che un semplice calcolo statistico basato sulla popolazione non ha senso nel determinare le spese sostenute per la neve. Infine, è stata discussa la partecipazione del Comune a società esterne ad esso: da ricordare, tra le altre, quella nella società «Traforo Cles - Malé», che al momento non ha alcuna attività in corso. Richiamandosi al modello svizzero ed austriaco di compartecipazione pubblico-privata ai lavori, questa si rivelerebbe, secondo il consiglio, strategica allorquando la Provincia e la politica decidessero di intraprendere veramente la strada del tunnel tra Cles e Malé. In tal caso, la presenza del Comune, collegandosi ad opere strutturali e principali, potrebbe forse portare a nuove entrate per le casse comunali. Al di là di questo, è stata espressa da parte del consiglio una certa soddisfazione per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica, in special modo per la messa in essere e per la conclusione di numerose opere pubbliche che andranno a chiudere in maniera concreta quest'ultimo anno di amministrazione. 06/06/2009

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al sid docenti di fama internazionale (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il dibattito sul futuro di Scienze internazionali e diplomatiche: «Nei locali vuoti da anni potrebbero trovar posto le associazioni» «Al Sid docenti di fama internazionale» Pipi (Radicali): via la partitocrazia dal corso di laurea e il Consorzio va chiuso «È una gran bella cosa quella di ritrovarsi per fare festa, partecipare a tavole rotonde, scambiarsi ricordi e "fare rete", è sicuramente rispettabile lo sforzo degli organizzatori, ma da laureato di Scienze internazionali e diplomatiche, io non posso partecipare a un evento sociale mentre la facoltà dell'ateneo di via Alviano in questo momento sta colando a picco»: è quanto si affretta a sottolineare, in una nota polemica inviata alla stampa, il militante radicale Pietro Pipi. «Negli ultimi dieci anni - continua Pipi - il Sid ha ridotto la sua capacità attrattiva sia per studenti sia per corpo docente. Anzi, ha letteralmente tradito la sua missione. Bisognava puntare all'eccellenza e al merito, mentre si registra una fuga degli studenti dopo il triennio e un deprecabile attivismo di certi docenti per occupare comode e remuneratissime poltrone nei consigli di amministrazione non di biblioteche o centri di ricerca, ma di banche. Prova ne è il calo degli affitti». «Nella nobile tradizione delle università americane - si legge ancora - le associazioni di studenti giocano un ruolo determinante perché vivono un sentimento di riconoscenza verso quella "famiglia" che li ha ospitati, formati e garantito strumenti per realizzarsi professionalmente. Io ho viva questa "memoria dell'anima" ed è per questo che da studente, assieme a Davide Porrati e al compianto professor Enrico Fasana, cui chiedo inutilmente da tempo venga dedicata l'aula magna della facoltà, ho promosso la laurea honoris causa a Sua Santità il XIV Dalai Lama, ed è per quanto ho ricevuto che ho recentemente promosso, con il sostegno di Gherghetta, borse di studio per studenti Sid presso le sedi di Bruxelles, Roma e New York di "Nessuno tocchi Caino". «Ma il grande progetto del Sid oggi è morto e la colpa è principalmente attribuibile al Consorzio. Un carrozzone para-pubblico voluto dalla Provincia con ambizioni clientelari e cementificatrici. Quale è stato il valore aggiunto di questa geniale invenzione dei partitocrati goriziani? Se possibile - sottolinea Pipi - bisognerebbe far sapere che, grazie alla regia dell'allora ministro degli esteri D'Alema, il Consorzio nel 2007 si è fatto promotore di un accordo con l'Università libica del dittatore Gheddafi, tanto che nessun professore di quella che continua a chiamarsi facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche ha siglato l'appello di centinaia di docenti universitari italiani per opporsi al conferimento ignobile della laurea ad honorem al dittatore libico in Diritto». «Ecco, il Sid è passato dalla laurea al Dalai Lama agli accordi con il Colonnello e i risultati sono tragicamente consequenziali. La mia proposta, da studente, da cittadino-contribuente goriziano e da militante radicale, è chiara: via la partitocrazia dal Sid, chiudere il Consorzio, chiudere la stagione degli appalti e del cemento utilizzando i risparmi per tre cose: contrattualizzare docenti di specchiata fama internazionale, allestire un professionale ufficio di collocamento, favorire insediamento nei locali vuoti da anni di associazioni di volontariato, degli industriali e delle forze economiche». «Se poi Romoli volesse anche ritirare l'ordinanza "anti-schiamazzi" non farebbe male ed eviterebbe - conclude Pipi - che molti studenti reclamizzino, a ragione, Gorizia come un autentico mortorio».

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impianto di cremazione a cervignano, a rischio quello di gradisca (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Gorizia Impianto di cremazione a Cervignano, a rischio quello di Gradisca Il caso GRADISCA. Il Comune di Gradisca, e con lui la provincia di Gorizia, data la portata intercomunale del progetto, non solo dovrà ancora attendere per veder nascere la prima struttura per la cremazione delle salme del territorio, ma rischia addirittura di veder naufragare l'operazione per ragioni di concorrenza e ritorno economico degli eventuali investitori. Un rischio materializzatosi con il comunicato pubblicato in questi giorni sul sito Internet della Regione in cui si precisa come «l'area del Cervignanese si doterà di un suo crematorio intercomunale. La struttura, ospitata in un edifico di 1.260 metri cubi circondato da un'area esterna di 1.220 metri quadrati, è stata oggetto di un accordo-quadro siglato a Cervignano tra l'assessore regionale alle Autonomie locali, Federica Seganti, e i sindaci dei sette Comuni (Aquileia, Campolongo Tapogliano, Cervignano, Fiumicello, Ruda, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina) dell'Associazione intercomunale cervignanese». Il complesso interno, si legge ancora, sarà composto da un'area per l'ingresso del feretro, una sala del rituale, zone destinate a servizi di vario genere, compresi gli spazi destinati ad accogliere amici e parenti del defunto, e la parte tecnologicamente attrezzata. La spesa prevista per le opere è di 843.984 euro e la Regione vi concorrerà con 675.187 euro. Nonostante il regolamento regionale in materia di impianti per la cremazione, varato nel 2008, preveda la possibilità che ognuna delle quattro province si doti di una struttura del genere, infatti, la vicinanza del nuovo impianto cervignanese (meno di 30 km) potrebbe far desistere i privati già interessatisi al progetto gradiscano - che il Comune aveva promosso due anni fa attraverso un'ipotesi di project financing, (ovvero a compartecipazione pubblico-privato) - dall'investire nello stesso. Un discorso di opportunità economica non più favorevole piuttosto che un ostacolo normativo, quindi, per un ipotetico impianto per la cremazione a Gradisca dove, a titolo ufficioso, la previsione di spesa era stata indicata in circa 1,5 milioni (interamente a carico del privato), con il Comune che come contropartita avrebbe offerto una convenzione agevolata per uso e gestione dell'area. «La notizia relativa alla realizzazione di un impianto di cremazione a Cervignano, se vogliamo parlare in termini di investimento e convenienza economica per chi lo costruisce - si sono limitati a precisare dagli uffici dell'assessorato ai Lavori pubblici - costituisce un impedimento alla realizzazione di una struttura a Gradisca. Un impianto crematorio posizionato a così poca distanza priva il progetto di utilità e convenienza dal punto di vista imprenditoriale. Ciò non significa che la provincia di Gorizia non potrà ugualmente ospitarne uno sul suo territorio, visto che la normativa regionale lo prevede, ma è innegabile che sono venuti a mancare alcuni presupposti per il progetto gradiscano». (ma.ce.)

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Operazioni in pool Cassa del Trentino regista finanziaria (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

il progetto Operazioni in pool Cassa del Trentino regista finanziaria Le operazioni che dovrebbero vedere diversi soggetti finanziari del territorio lavorare in pool su progetti pubblico-privati, come l'edilizia residenziale, sono solo uno degli esempi del nuovo orientamento strategico che ruota attorno a Cassa del Trentino. La finanziaria degli enti pubblici guidata da Piero Giarda, con Gianfranco Cerea come vice, si è caratterizzata finora soprattutto come polmone finanziario dei Comuni e fornitore di liquidità anticrisi. Ma proprio a partire dai tavoli anticrisi, è maturata l'idea di una più stretta cooperazione tra i diversi soggetti del sistema finanziario locale, in modo da «tenere» in Trentino il risparmio qui prodotto. Perciò nel nuovo cda di Cassa c'è, tra gli altri, anche il direttore di Pensplan Michael Atzwanger. Già Cassa è diventata famosa come tramite per la presentazione delle domande di ristrutturazione edilizia. In futuro la Spa coordinerà operazioni di finanziamento in pool, sottoscrizioni di titoli da parte di investitori locali, gestione di fondi speciali in associazione con operatori finanziari locali. 06/06/2009

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le elezioni viste da tesi, l'outsider "la mia corsa un esempio per la politica" - maria cristina carratu (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze Al primo turno nella gara per la poltrona di rettore, a sorpresa, il docente si è piazzato in testa Le elezioni viste da Tesi, l´outsider "La mia corsa un esempio per la politica" MARIA CRISTINA CARRATU maria cristina carratù «L´inesperienza? Spesso è meglio di una eccessiva permanenza nelle cariche». Il rapporto con la politica? «Sono un uomo di sinistra, ma sulla base della condivisione delle idee, non delle cooptazioni, di sicuro non renderò conto a un partito di quello che farò». Alberto Tesi è l´uomo nuovo dell´Ateneo fiorentino, la sorpresa che al primo turno ha sparigliato cordate e accordi di caminetto con un programma centrato sulla meritocrazia, la responsabilità, la valorizzazione delle competenze, la trasparenza, la collegialità. La conferma che, in questi tempi di incertezze e disamori, la gente ama gli outsider, vedi anche il caso di Matteo Renzi alle primarie del Pd. «E´ vero, il voto massiccio per me mostra che dentro l´Università, come dentro questa città, ci sono tante energie sane in cerca di qualcuno che sappia coinvolgerle». La forza del suo programma, secondo Tesi, sta tutta qui, «nell´impegno di costruire un senso di appartenenza all´Ateneo, per troppi anni trascurato». Alla politica, dice, servirebbe la stessa «ricetta»: ovvero «la capacità di ascoltare e coinvolgere, di far sentire un´impresa come di tutti». Al contrario, incapacità di decidere e scontri fra centri di potere «provocano la disaffezione e il senso di lontananza dalla politica» che adesso rischiano di tradursi in astensionismo elettorale. E a cui, dice Tesi, si può rimediare soltanto recuperando «il coraggio delle grandi scelte, anche a costo di scontentare qualcuno, o di essere puniti». L´uomo nuovo da solo, però, non basta: «La vera posta in gioco è la creazione di un gruppo di governo, capace, di fronte a scelte complesse, di collegialità, trasparenza, e autoricambio». Comune o Università non fa differenza: «Da chiunque governi, oggi, la gente è questo che si aspetta».

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Il magnifico rettore dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Viterbo)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Il magnifico rettore dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di Economia, presieduta dal giovane docente Alessandro Ruggieri, è la prima in Italia in fatto di velocità con la quale i neolaureati trovano occupazione: il 97 per cento nel giro di un anno.

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L'AQUILA - La Facoltà di Scienze della Formazione resterà all'Aquila e non verr&... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi L'AQUILA - La Facoltà di Scienze della Formazione resterà all'Aquila e non verrà trasferita a Carsoli, come inizialmente previsto. «Ora comincia il lavoro di progettazione» ha detto il professor Umberto Dante, visibilmente soddisfatto. Le lezioni da settembre riprenderanno nel polo didattico di via Di Vincenzo. La notizia è stata confermata da una delegazione di docenti che nei giorni scorsi ha consegnato al Rettore una petizione di centinaia di firme volte a scongiurare il trasferimento della sede nel più laziale dei comuni abruzzesi. Da settembre, invece, le lezioni riprenderanno all'interno del polo didattico in via Giovanni Di Vincenzo, dove verranno posizionate anche alcune tende. Intanto ieri l'Università ha comunicato le prime agibilità: sono gli edifici del Polo di Coppito denominati Blocco 11/B corpo 1 e corpo 2 e Blocco 11/E Corpo 3. Intanto l'associazione antimafia "Libera", presieduta da don Luigi Ciotti, ha attivato un osservatorio per documentare le fasi della ricostruzione. «Questa iniziativa nasce - si legge nella nota di presentazione - per essere vicini alle popolazioni, per monitorare le fasi della ricostruzione e tenere sempre accese le antenne su quello che accade in Abruzzo, soprattutto quando calerà il silenzio. Sin dalle prime ore - si prosegue nella nota - abbiamo denunciato il rischio incombente delle infiltrazioni mafiose». Una delle basi dell'osservatorio sarà la nuova biblioteca stabile presso il campo sportivo di Paganica che nascerà grazie alla mobilitazione della delegazione locale. S.Das.

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Giovane condannato Un giovane di 22 anni, Alessio Montanari, è stato... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Latina)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Giovane condannato Un giovane di 22 anni, Alessio Montanari, è stato condannato a due anni e tre mesi per aver rapinato un giovane portandogli via un casco. Il pubblico ministero Raffaella Falcione aveva chiesto cinque anni di reclusione. Assolto invece Luciano Trippini, accusato di una rapina avvenuta in una banca di Aprilia nel giugno 2007. L'uomo è stato scagionato perché è stato ritenuto impossibile il riconoscimento. Vandali a Priverno Ancora una notte brava di grauito vandalismo a Priverno. Ad un'utilitaria e ad una jeep, parcheggiate in via delle Camelie e appartenenti ad una ragazza e al fidanzato), facenti parte dello staff politico del candidato alla presidenza della Provincia Umberto Macci, sono state squarciate le ruote. E' stato utilizzato un coltello, sull'episodio indagano i carabinieri. Formia/Il convegno L'Università Popolare Riviera di Ulisse, in collaborazione con l'Associazione nazionale laureati in Scienze Motorie, organizza oggi alle 10,30 a Formia, nella sala Ribaud, un convegno sul tema "Emotricità. Un gesto, un suono, un'emozione". Relatore Erasmo Palma, docente dell'Università di Firenze e direttore del Dipartimento Scienze Motorie dell'Università Popolare. Moderatore Giuseppe Santoro, presidente dell'Associazione nazionale laureati in scienze Motorie. Dalle 18 alle 20, poi, si svolgeranno nella pineta di Vindicio lezioni pratiche di attività motoria di base per i bambini. Ordine degli ingegeri L'Ordine degli Ingegneri di Latina ha organizzato per lunedì alle 17, nella sala conferenze di Largo Celli a Latina, un incontro per analizzare le tematiche previdenziali connesse con la sostenibilità di Inarcassa (Cassa nazionale previdenza e assistenza ingegneri e architetti liberi professionisti).

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(sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

voci dalla germania per i tedeschi l'arrivo di Obama non aveva scopi politici «Visita simbolica, rassicura gli ebrei» di Paolo Petrillo Berlino. Prima Riad, e il Cairo. Poi Dresda e Buchenwald prima di proseguire per la Francia, dove insieme alle autorità locali Barack Obama parteciperà alle commemorazioni per il 65esimo anniversario dello sbarco in Normandia, avvenuto il 6 giugno 1944. Al di là dei discorsi pubblici e degli incontri bilaterali avuti in questi giorni, sembra che il senso dell'attuale viaggio del presidente degli Stati Uniti sia nella scelta dei luoghi e dei tempi. Arabia Saudita ed Egitto, Paesi chiave per l'eventuale stabilizzazione dell'area medio-orientale, uno dei principali teatri dei conflitti odierni. Germania e Francia, cuore di quella Vecchia Europa che fra il 1914 e il 1945 ha ceduto agli Stati Uniti lo scettro del potere mondiale. E Dresda e Buchenwald, le due tappe durante la breve sosta in Germania, sono di nuovo dei luoghi simbolo: il primo, della barbarie dei lager nazisti. E il secondo, di un "crimine di guerra" che, a detta di molti anglo-americani avrebbero potuto evitare: sia perché Dresda era piena di profughi civili e vuota d'importanza strategico-militare, sia perché nel febbraio del 1945, almeno sul fronte europeo, il conflitto era praticamente terminato. «Si, per quanto riguarda la Germania direi che il significato della visita di Obama sia soprattutto simbolico - commenta al Riformista Elmar Altvater, professore emerito di Relazioni internazionali alla Libera Università di Berlino e direttore della Fondazione Basso International -. Visitare Buchenwald insieme ad Elie diesel (sopravvissuto all'Olocausto, scrittore e Premio Nobel per la Pace, ndr) è stato un gesto dovuto e opportuno nei confronti del popolo ebraico». «Minimo invece il significato politico della presenza di Obama in Germania - prosegue Altvater -. Su nessuno dei temi, pur molto importanti, affrontati da Angela Merkel e Obama sono stati presi degli accordi. La chiusura di Guantanamo, la questione climatica, l'Afghanistan e ancor di piu' l'Iran: su questi argomenti si continua a lavorare, e a un livello che non è quello di capi di Stato. Del resto, a fronte di una visita così breve, non era materialmente possibile fare altro». A livello politico - conclude il docente - l'unica cosa rilevante è stata forse proprio l'incontro fra Obama e Merkel: «La Cancelliera è in campagna elettorale. Il fatto che sia stata lei a ricevere il presidente degli Stati Uniti e non il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier (Spd), corrisponde a uno schiaffo per quest'ultimo». Non molto diverso, nella sostanza, è il commento che abbiamo ricevuto da Nathan Kalmanowicz, membro della presidenza del Consiglio centrale degli ebrei in Germania. «Per quanto riguarda il discorso tenuto al Cairo - premette Kalmanowicz - mi trovo perfettamente d'accordo con quanto detto da Obama. L'unica soluzione possibile per il conflitto arabo-palestinese è quella del «due popoli, due Stati». Cos'altro potremmo fare con gli arabi? Non siamo dei nazisti, non possiamo certo pensare di ucciderli tutti o di deportarli da qualche parte. E la gran parte degli ebrei la pensa allo stesso modo». «Per quanto riguarda la visita in Germania - prosegue Kalmanovicz - potremmo dire che si è trattato di un mezzo alibi. Credo che, dopo il discorso tenuto al Cairo, Obama volesse soprattutto rassicurare gli ebrei sul fatto che nessuno si sogna di dimenticare l'Olocausto. E ribadire che i rapporti con Israele rimangono di primaria importanza per gli Stati Uniti. Poi, probabilmente, c'era anche l'intenzione di recuperare i rapporti con il governo tedesco, che al tempo della prima visita di Obama a Berlino gli riservò - al contrario della popolazione - un'accoglienza molto fredda». 06/06/2009

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La scienza modello per Milano (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-06 - pag: 22 autore: INTERVISTA Claudio Bordignon Direttore scientifico San Raffaele «La scienza modello per Milano» Biotech e Pmi nuove eccellenze ma serve una migliore qualità della vita Serena Uccello MILANO I milanesi? Promossi. Anche con la lode. Se però la valutazione si allarga alla politica, alla società, alla città, il giudizio su Milano viene sospeso. Anzi rinviato a un ipotetico esame di riparazione. Claudio Bordignon oggi, dopo una carriera internazionale, è il direttore scientifico del San Raffaele e soprattutto il fondatore della Molmed, una compagnia biotecnologica privata nata da una costola dell'università. Un'esperienza di eccellenza che Bordignon amplia all'intera ricerca biomedicale milanese. Certo l'altalena della Malpensa e il litigioso percorso dell'Expo sono indicativi di una macchina che ha progressivamente rallentato la corsa, tuttavia «Milano mantiene una spinta al "fare", a "realizzare" importante e non solo nella sanità privata ». Bordignon, lei vive a Milano ma è stato a lungo all'estero. Il suo lavoro le permette inoltre di avere termini di confronto internazionali. Che Milano vede lei oggi? è davvero una città "romanizzata"? Se analizziamo il quadro della ricerca e dell'industria farmaceutica, le contraddizioni sono indubbie. Da un lato c'è sicuramente la disaffezione delle multinazionali, dall'altro però registriamo la grande vitalità delle piccole e medie imprese che si occupano di biotecnologie. In questi anni ne sono nate moltissime, così come sono moltissime quelle che si sono trasferite all'estero. Un aspetto per me positivo. Certo, si potrebbe sempre obiettare la necessità di un maggior sostegno da parte della mano pubblica; tuttavia ci sono state circostanze, come ad esempio nel caso del polo di Nerviano, in cui la sinergia tra pubblico e privato, la cosiddetta capacità di fare sistema, ha funzionato salvando una realtà che sarebbe stato drammatico perdere. Se poi guardiamo ai numeri, la conferma della qualità è nei fatti. Le classifiche internazionali ci vedono in una posizione di vertice. In un'ideale scala infatti da uno a dieci, il nostro voto è un otto, là dove il dieci va agli Stati Uniti e il nove ai paesi del Nord Europa.Un buon voto,dunque, in senso assoluto. Un buonissimo voto se si fa un rapporto tra qualità e costi.Noi nel biotech siamo quello che in altri settori sono India e Cina: produciamo moltissimo e con un'altissima qualità a costi- ad esempio gli stipendi dei nostri ricercatori- bassissimi. Perché allora la nostra capacità attrattiva non decolla? Forse perché non riusciamo a garantire tranquillità sul piano legislativo e fiscale: qualunque aziende decida di investire vuole un quadro di riferimento delle regole non solo chiaro ma anche stabile. Aggiungo un'altra considerazione: io faccio parte per l'Italia, insieme con il professore Salvatore Settis, del consiglio scientifico d'Europa che nasce nell'ambito del VII programma Quadro e che ha una dote di 7,5 miliardi di euro. è considerato unanimamente la struttura di finanziamento europea più qualitativa. Nello schema dei finanziamenti dedicato ai ricercatori più affermati (Advanced Grants) poco meno della metà dei ricercatori finanziati proviene dall'area di Milano. Di contro, per quanto concerne gli Starting Grants (finanziamenti riservati ai ricercatori più giovani), i soggetti finanziati dell'area di Milano sono statisoltanto 4 su 25 tra i ricercatori italiani. Questi numeri suggerirebbero quindi che Milano ha una forte leadership per quanto riguarda i ricercatori più affermati ma sta perdendo terreno rispetto ai ricercatori più giovani Lei chiama implicitamente in causa la politica. Ma tornando a Milano, condivide la critica di chi sottolinea un'assenza di visione e l'attenzione invece a interessi espressione più di singoli gruppi che dell'intera comunità? Considero questa critica centrata. La politica conferma una forte difficoltà a restare focalizzata sui problemi concreti e resta vittima dei suoi stessi tempi: troppo brevi rispetto a quelli necessari per realizzare opere di ampio respiro. C'è poi da dire - ma questa è più una sensazione che un'analisi-che la contrapposizionenetta tra due schieramenti politici, tra destra e sinistra, ha alzato il livello della conflittualità complicando di fatto così i processi decisionali. Il premier ha parlato di Milano come di una città africana. Senza far riferimento alle dinamiche migratorie, nel giudizio c'è un riferimento a un impoverimento della qualità della vita con il quale questa città deve fare i conti,un'autoanalisi è urgente. © RIPRODUZIONE RISERVATA «La nostra capacità attrattiva non riesce a decollare per motivi legislativi e fiscali» Biotecnologie. Claudio Bordignon e la ricercatrice Chiara Bonini ANSA

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Impossibile non notarlo. Impossibile non percepire la stonatura fra il francobollo siglato dall’... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Impossibile non notarlo. Impossibile non percepire la stonatura fra il francobollo siglato dall'Università "Carlo Bo" e la lettera firmata dai Verdi e, in particolare, da una delle sue candidate al Consiglio comunale di Urbino. L'affrancatura dell'ateneo è ben presente in tutti e cento i volantini elettorali arrivati a casa di molte famiglie della città all'inizio di questa settimana. Per la docente di letteratura italiana della facoltà di lettere e filosofia, il risparmio sulle spese di spedizione della sua propaganda politica non deve essere stato di poco conto. Tanto che anche l'Università di Urbino, dopo le denunce pubbliche di alcuni candidati del Pdci e del Prc, ha deciso di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti dell'insegnante e di farsi restituire la spesa dovuta: «Alla docente è già arrivata la diffida, oltre alla richiesta di rimborso delle spese postali - spiega il direttore amministrativo dell'ateneo, Enzo Fragapane - ma spetta alla facoltà di lettere la scelta di adottare ulteriori provvedimenti».

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Non solo programmi e idee. La campagna elettorale è stata combattuta anche a colpi di n... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi di EMANUELE GAROFALO Non solo programmi e idee. La campagna elettorale è stata combattuta anche a colpi di nomi, quelli della futura giunta. Un confronto inedito per Ancona. Il new deal è animato da Renato Galeazzi («Una scelta di trasparenza»), in corsa con la sua lista civica, e dal candidato Pdl Giacomo Bugaro. Il risultato? L'ex sindaco indica quattro nomi su 10 del suo esecutivo, lo sfidante del centrodestra svela tre assessori in anticipo. Il match Galeazzi-Bugaro è iniziato il 15 maggio durante il confronto a È-tv. È stato il "sindaco" Pdl a prendere l'iniziativa: «Al Fabio Mariano, docente di restauro architettonico della Facoltà di Ingegneria edile, affiderò l'urbanistica e i contenitori culturali». Galeazzi? Ribatte con Marco Bellardi assessore alle politiche europee. Il dirigente regionale in pensione, esperto di relazioni internazionali e presidente di Inteatro, avrà il compito di intercettare fondi europei e rappresentare Ancona all'estero. Nemmeno una settimana e Galeazzi raddoppia con Giovanna Giubbini. Il direttore dell'archivio di Stato di Ancona dal 2003, raccoglie dall'ex assessore Antonio Luccarini il testimone della cultura. La risposta di Bugaro a Giubbini è arrivata giovedì scorso e si chiama Alessandra Rucci. La giovane preside del Liceo Savoia, con Bugaro sindaco, avrà anche la delega alle scuole. Prima di Rucci, Bugaro aveva annunciato il suo secondo nome dell'esecutivo. A Marco Rogano, presidente regionale Aci, il sindaco del Pdl dà le chiavi della viabilità, promettendo la rivoluzione dei sensi di marcia e parcheggi. Ma è negli ultimi giorni che Galeazzi preme sull'acceleratore infilando un "uno-due": giovedì annuncia il direttore del dipartimento di Architettura della Facoltà di Ingegneria Fausto Pugnaloni come suo assessore all'urbanistica. Venerdì presenta Paola Catalini, docente del diritto di lavoro alla Facoltà di Economia, per le politiche sociali. Gli altri candidati stanno a guardare? La sfida non è stata raccolta da Fiorello Gramillano (centrosinistra). «I nomi dopo il voto, ma sarà una squadra presente, puntuale, prudente e a tempo pieno» spiega Gramillano. Eugenio Duca (Sinistra per Ancona) si chiama fuori dal "gioco del toto nomi" come lo definisce, ma dimostra di avere le idee chiare. Dieci assessori, le deleghe sono già messe nero su bianco. In caso di elezione, Duca terrebbe per sé le deleghe alla sicurezza, innovazione informatica e cura di progetti speciali (fotovoltaico, rifiuti e società Traiano). All'assessore alle attività produttive non va solo il porto ma anche turismo, a quello dei lavori pubblici anche la cura delle frazioni e del decoro con una delega "alla bellezza della città". Un assessorato alle politiche sociali, uno alla cultura e uno all'ambiente. Urbanistica accorpata a mobilità, trasporti e polizia municipale. Al bilancio toccano anche i project financing. Duca ha in mente un assessorato alla sanità, università e ricerca, mentre lo sport è accorpato a scuole, famiglie, bambini e politiche giovanili.

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Ville, voli, veline e menestrelli. Fino all'ultimo (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Ville, voli, veline e menestrelli. Fino all'ultimo --> Sabato 06 Giugno 2009 GENERALI, pagina 2 e-mail print Una vera e propria galoppata per radio e televisione quella di Silvio Berlusconi nell'ultimo giorno di campagna elettorale. Ieri il Cavaliere ha affrontato la prova avendo visto di prima mattina sulle pagine di un quotidiano che non lo ama, «El Pais» di Madrid, ben cinque delle foto che il reporter Zappadu ha carpito a villa La Certosa e che l'autorità giudiziaria ha sequestrato su richiesta proprio del presidente del Consiglio. In Italia sono sequestrate, perché in Spagna evidentemente circolano liberamente, e siccome viviamo nel «villaggio globale», i cinque scatti pubblicati sul sito del giornale spagnolo sono comunque a nostra disposizione. Vi si vedono uomini e donne, compresi Berlusconi e il premier ceco Topolanek, nell'intimità di una vacanza estiva al mare. «Perché, voi fate la doccia in giacca e cravatta?» ha chiesto Berlusconi agli ascoltatori di «Radio Anch'io» che gli ponevano domande su quelle che egli ha definito «foto innocenti», motivo per una «indegna aggressione» cui naturalmente il premier e i suoi avvocati - a cominciare dall'onnipresente Ghedini - non intendono sottostare passivamente. E infatti sono annunciate denunce contro «El Pais» e «La Repubblica» che ha ripubblicato sul suo sito gli scatti incriminati. Le foto creano intorno alla villa sarda del Cavaliere e naturalmente al suo proprietario - che, non va dimenticato, compare nella lista mondiale degli uomini più ricchi - un'atmosfera negativa che punta a colpire politicamente. In questo senso le foto fanno il paio con lo «scandalo» dei voli di Stato - lo ricordiamo: la presenza a bordo dei velivoli dell'Aeronautica militare a disposizione del governo, di persone estranee alle delegazioni ufficiali al seguito del presidente del Consiglio - che è stato motivo di una fortissima politica soprattutto da parte di Antonio di Pietro. Foto, voli, ville, ballerine, veline, menestrelli: tutto questo è entrato nella campagna elettorale che si è inevitabilmente concentrata sulla vita pubblico-privata dal capo del governo. Di fronte a questa impostazione, Franceschini - che ieri ha concluso la campagna elettorale a Trieste e a Reggio Calabria - un po' «ha fatto il superiore», un po' ha cercato di cavarne un utile, soprattutto mettendo in contrasto l'opulenza della vita berlusconiana con i tempi grami che stanno vivendo molti italiani investiti dal ciclone della crisi. E un po' tutta la sinistra ha usato l'argomento: «Forse la crisi a villa Certosa sulla Costa Smeralda non si avverte - notava polemicamente Nicky Vendola - ma posso assicurare che è invece presentissima tra gli operai sardi del Sulcis». Certo tutto lo schieramento di sinistra e centrosinistra si è accomunato nel criticare il governo per aver sottovalutato la crisi economica e per cercare adesso di farne dimenticare gli effetti drammatici sugli strati più deboli della popolazione. Giocoforza, tutte le batterie del centrodestra hanno unito le forze per dimostrare il contrario (e un po' sono state aiutate dalle parole elogiative dell'amministratore delegato della Fiat Marchionne sull'atteggiamento di palazzo Chigi e via XX Settembre nella questione Opel, proprio mentre l'opposizione accusa Tremonti di inerzia colpevole). E tanto per dimostrare che non ha complessi di soggezione nei confronti di nessuno, ieri il premier ha attaccato frontalmente il governatore della Banca d'Italia. Draghi aveva quantificato in un milione e mezzo gli italiani precari che, se perdono il posto, non ricevono alcun aiuto da parte dello Stato. «Draghi ha dati sbagliati!», ha commentato seccamente il premier in tv, aprendo così inevitabilmente un altro fronte polemico. Andrea Ferrari 06/06/2009 nascosto-->

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Partita del cuore Ieri mattina nell'aula magna dell'Università... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Partita del cuore Ieri mattina nell'aula magna dell'Università sono stati consegnati alla Croce rossa i proventi della partita del cuore giocata il 23 aprile e che aveva visto affrontarsi sul campo le selezioni degli studenti, dei docenti e del personale tecnico dell'università. Il rettore Roberto Sani ha voluto sottolineare come la partita, organizzata dagli studenti, abbia rappresentato per l'Università «un'occasione per scoprire il suo senso reale, una manifestazione che dà il segnale dell'importanza di un ateneo che opera sul territorio in collaborazione con un'associazione come la Croce rossa». Il ricavato, circa 8.000 euro, sarà utilizzati per comprare un pulmino per disabili. Premio a De Nardo Dopo aver vinto il premio nazionale "Oreste Calabresi", il testo teatrale "Classe Novecento" del maceratese Massimo De Nardo si è aggiudicato il premio nazionale "In Scena". Il testo verrà rappresentato a settembre dalla compagnia teatrale Max Aub, di Alessandria, che ha curato l'organizzazione del premio - al quale hanno partecipato 91 autori - alla quarta edizione. "Classe Novecento" è una commedia visionaria, surreale, in nove scene e sei personaggi. Teatro dialettale TREIA Stasera, alle 21.15, prende il via la rassegna di teatro dialettale nel giardino di San Michele a Treia. Sono state invitate le migliori compagnie amatoriali locali, che si affiancheranno a quelle treiesi: la compagnia teatrale "Fabiano Valenti" e la compagnia teatrale di Camporota. Ciceroni in erba Si è conclusa la manifestazione "Apprendisti ciceroni", all'Abbazia di Fiastra, che ha visto coinvolti, per i sabati e le domeniche del mese di maggio, in un progetto interdisciplinare, gli alunni delle classi 4°D e 4°E dell'Istituto statale d'arte "Cantalamessa" di Macerata.

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Tornare a indagare le paure e i sogni degli uomini (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Tornare a indagare le paure e i sogni degli uomini --> Nuovi patti di convivenza tra le generazioni sono la via proposta da Ivo Lizzola nel suo libro Sabato 06 Giugno 2009 TERZA, pagina 50 e-mail print Da mia nonna si chiedeva sempre per aprire la madia del pane, con il pane cotto per la settimana; si chiedeva di solito in due, e non si buttava niente. E si ringraziava. A intendere che il pane non è un diritto, tanto meno disponibilità: è cura, è patto, è promessa. È bisogno, ma anche desiderio comune: "Lo vuoi anche tu? Lo chiediamo insieme?". Il pane di mia nonna non nutriva solo lo stomaco, nutriva il legame. Si mangiava con misura, in tempi definiti e in dosi date, in uno spazio comune: dover crescere e dover lavorare decidevano le dosi; l'esserci tutti definiva i tempi». Smentisce il pregiudizio per cui la filosofia e la pedagogia userebbero un lessico rarefatto, astruso, il libro di Ivo Lizzola Di generazione in generazione. L'esperienza educativa tra consegna e nuovo inizio (Franco Angeli, pp. 192, euro 21): in queste pagine, la riflessione su un possibile nuovo patto educativo tra le generazioni procede in modo assai concreto, richiamandosi alle esperienze del nascita, della corporeità, del desiderio, della malattia, del cordoglio per la morte di una persona amica. Su iniziativa della Libreria Buona Stampa e del Centro culturale Nicolò Rezzara, il volume è stato presentato giovedì sera nella Sala Alabastro del Centro Congressi Giovanni XXIII, davanti a un folto pubblico. Oltre a Lizzola, preside e docente della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Bergamo, hanno partecipato all'incontro (coordinato da Giulio Caio, collaboratore della cattedra di Pedagogia sociale nella stessa Facoltà) Silvano Petrosino, docente di Semiotica e di Filosofia teoretica all'Università cattolica di Milano e di Piacenza, e il direttore del mensile Animazione Sociale Franco Floris. «Oggi - ha esordito Petrosino - siamo di fronte a una crisi ben più grave di quella dei mercati finanziari. Si sta diffondendo una concezione mistificante dell'esistenza per cui, in una trasmissione televisiva dedicata alle "donne di successo", si presentano in sequenza gli esempi di una regista, di una velina e di un'indossatrice; o si predica la "meritocrazia", sempre e comunque, con l'orgoglio forsennato di chi dice: "io mi sono fatto da me". Il testo di Lizzola propone una via alternativa: e cioè di tornare a indagare senza censure né vergogna le paure e i sogni, le angosce e le speranze degli uomini reali». «Nella società postmoderna - ha aggiunto Floris - sono venuti meno i vincoli ferrei che un tempo univano i gruppi e le generazioni umane. Si ha l'impressione che gli individui si siano allontanati reciprocamente; e tuttavia, oggi noi abbiamo la possibilità di costruire nuove forme di "fraternità tra estranei", a partire da questioni e temi che toccano sia i giovani, sia gli adulti: l'aspirazione alla giustizia sociale, l'enigma della sofferenza, il mistero della bellezza». «La tesi principale del mio libro - ha detto da parte sua Lizzola - è che la possibilità di un futuro, per tutti noi, dipenderà dalla nostra capacità di collocarci nel "giusto luogo" rispetto alle altre generazioni, ai nostri figli, ai nostri padri. Come esito paradossale dei progressi della "biomedicina", l'umanità è attualmente chiamata a ospitare, al suo interno, un numero di situazioni di fragilità inconcepibile nel passato. Non abbiamo sconfitto le malattie, ma abbiamo messo moltissimi malati, anziani e bambini nella condizione di vivere a lungo, dovendo però fare affidamento su altri. Mi chiedo se i nostri pronipoti potranno riconoscere che nella nostra epoca, per la prima volta, gli esseri umani hanno saputo attuare un vero e proprio "salto di coscienza", stabilendo nuovi patti di convivenza basati sulla consapevolezza della comune vulnerabilità». Giulio Brotti 06/06/2009 nascosto-->

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La presentazione di Roma (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

INCONTRI La presentazione di Roma «Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile del desiderio», l'ultimo libro di Luisa Muraro pubblicato da Mondadori sarà presentato oggi a Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio alle ore 10. Alla presentazione, introdotta da Valeria Mangani (consigliera relazioni esterne per il Sindaco della capitale), interverranno Francesca Brezzi (docente di filosofia morale all'Università Roma Tre), Federica Giardini (docente di filosofia politica all'Università Roma Tre), Giampaolo Rossi (Presidente di Rai Net). Sarà presente l'autrice. L'ingresso è libero. Alla fine dell'incontro è previsto un aperitivo sulla Terrazza Caffarelli (per prenotare: presidenza@bibliotechediroma.it)

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Università, gli studenti presentano lo statuto: (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 06/06/2009 - pag: 9 L'iniziativa Preparata una prima bozza del decalogo Università, gli studenti presentano lo statuto: «Stop ai libri firmati» «I docenti non devono siglare i volumi» BARI Gli studenti dell'Ateneo chiedono ai professori un impegno ufficiale. Basta con i libri scritti e consigliati dal docente, fenomeno denunciato dal Corriere del Mezzogiorno attraverso l'indagine su Scienze della formazione e soprattutto, niente più controlli apponendo le firme sui testi, durante gli esami. E' una delle richieste che i rappresentanti degli studenti hanno messo nero su bianco in un vero e proprio statuto dei diritti degli studenti dell'Università di Bari, novantasette articoli in forma di decalogo solenne, per ribadire pari dignità rispetto ai professori e chiamare questi ultimi a sottoscrivere il documento davanti a tutta la comunità accademica. «E' fatto divieto alla commissione d'esame - si legge nel documento - di verificare il materiale didattico dello studente al momento dell'esame, nel rispetto della volontà dello studente». La bozza del testo è stata preparata dai rappresentanti dell'Unione degli universitari e del Colletivo di Lettere, che attraverso il senatore accademico dell'Udu, Claudio Riccio, lo porteranno in Senato accademico per chiedere di renderlo operativo. Ad invocare uno statuto degli studenti era stato, all'indomani dell'articolo su queste colonne, Giuseppe Belvedere, anche lui senatore accademico, ma dell'associazione Studenti indipendenti, sottolineando proprio la necessità di contrastare il fenomeno in tutte le facoltà. In più, Belvedere aveva chiesto verifiche sul valore scientifico delle pubblicazioni e denunciato il perdurare della pratica della firma apposta dai docenti sui propri libri, con la data dell'esame. Una vecchia illegalità quest'ultima, che assicurerebbe agli autori l'impossibilità di riutilizzare lo stesso testo, da parte di altri studenti, costringendo questi ultimi ad acquistarne di nuovi. L'obiettivo degli autori della bozza, adesso, è chiedere al Senato accademico di valutare lo statuto, attraverso un'apposita commissione e approvarlo in tempi brevi in sede di assemblea. Le diverse posizioni dei rappresentanti degli studenti, poi, si tradurranno certamente in una discussione che contribuirà a modificare il testo anche in seno agli stessi interessati, ma per il momento c'è convergenza dei leader dei ragazzi almeno sulla necessità di norme severe per i professori. Anche Laura De Marzo, senatrice accademica di Azione universitaria, auspica rigore e rincara, denunciando che il problema non riguarda solo Scienze della formazione: «Quando un insegnamento è sdoppiato in due o più corsi - spiega - si vìola il diritto degli studenti a sostenere l'esame secondo un programma omogeneo, perché si dà l'opportunità ai professori di prescrivere ognuno libri diversi per le parti speciali dei rispettivi programmi». Luca Barile 97 articoli La prima bozza dello statuto degli studenti è composta di novantasette articoli Il Senato accademico Lo statuto sarà portato in Senato accademico per la definitiva approvazione Impegno Gli studenti chiedono un impegno preciso ai professori: niente più controlli e firme sui testi in sede d'esame

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<1...2...3...Via!>cresce Coinvolti 7000 ragazzi (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 06-06-2009 «1...2...3...Via!» cresce Coinvolti 7000 ragazzi Il progetto, partito nel 2001, ha interessato quest'anno 320 classi elementari Il coordinatore Elio Volta: «Il segreto del successo? Uno staff qualificato» II «1.2.3.Via!» è un progetto educativo in ambito curriculare, che ha coinvolto attori di primo piano del territorio di Parma: da Barilla, che con il suo sostegno ha reso possibile l'iniziativa insieme al Comune di Parma, al Coni, fino all'Ufficio scolastico provinciale e all'Università. L'impegno di tutti questi attori e la loro ferma convinzione nella validità di questa esperienza formativa consente, oggi, di tracciare un bilancio assolutamente positivo, che evidenzia una crescita notevole rispetto ai primi anni di attività. Basta pensare che nel 2003 erano 214 le classi di scuola elementare coinvolte e ora sono 320, una crescita esponenziale che ha portato quest'anno ben 7000 bambini a partecipare a «1.2.3.Via!». Il progetto, avviato nelle elementari di Parma già dal 2001-2002, prevede che istruttori Isef o laureati in Scienze motorie affianchino il maestro titolare offrendo attività di educazione motoria. La festa di fine anno si è tenuta al campus il 20, 21 e 22 maggio scorsi. «Questo risultato scaturisce da un lavoro costante alla ricerca del più alto livello di qualità - dice Elio Volta, coordinatore del progetto - Lo staff è composto di oltre 70 persone, tra istruttori e docenti. In particolare abbiamo avuto a disposizione nella nostra squadra ben 60 diplomati Isef e otto istruttori di nuoto. In più è stato fondamentale l'apporto di ben otto docenti del Comitato italiano paralimpico, che ci hanno consentito di seguire più da vicino cinquanta alunni diversamente abili». Tutto il personale coinvolto è passato attraverso un percorso formativo dedicato, che ha toccato la psicologia evolutiva, l'ali - mentazione, la cultura dello sport e i rapporti tra attività fisica e nutrizione, nell'ottica di fornire un modello sano e uno stile di vita salutare. Una componente culturale fondamentale risiede nel riconoscimento del valore dell'educazione motoria abbinata ad una sana alimentazione. I partner sono la componente che ha consentito la realizzazione di «1.2.3.Via!». In particolare, gli assessorati alle Attività sportive e ai Servizi educativi del Comune di Parma hanno contribuito a livello finanziario, con insegnanti specializzati e con le strutture sportive; l'Uffi - cio scolastico provinciale ha contribuito, oltre che con i fondi ministeriali, con corsi di formazione, coordinando il progetto e, soprattutto, monitorando le attività e il loro gradimento. Il Coni provinciale si è occupato della selezione, della formazione e dell'aggiornamento degli insegnanti di educazione motoria in collaborazione con l'Usp. L'Università ha fornito un supporto scientifico di alto livello al progetto, con il corso di laurea in Scienze motorie della Facoltà di Medicina. Un apporto che ha reso possibile la pubblicazione dell'esperienza su riviste scientifiche internazionali nel 2007. «Ultimo, ma non meno importante - conclude Elio Volta - va ringraziata Barilla che, coerentemente con il suo impegno di azienda alimentare attenta alla promozione di corretti stili di vita, sceglie di sostenere progetti educativi con particolare attenzione al territorio per continuare in questa collaborazione di assoluto successo». Coordinatore Elio Volta attorniato dai giovani protagonisti di «1...2...3...Via!».

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La scuola (pubblica) dei prof superpagati (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 06/06/2009 - pag: 23 Educazione La scommessa del fondatore, Vanderhoek: dimostrare che il segreto non sta nella tecnologia ma negli uomini La scuola (pubblica) dei prof superpagati New York: stipendi da 125 mila dollari l'anno, insegnano a ragazzini ispanici e poveri DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK Uno di loro è un violista affermato. Due sono laureati in prestigiose università Ivy League. Un terzo è stato per anni il personal trainer di Kobe Bryant. Sono alcuni dei professori del dream team, la squadra magica di professori che a partire dal prossimo settembre daranno vita all'Equity Project di Manhattan, la prima scuola pubblica degli Stati Uniti che pagherà il suo staff con un salario degno di Wall Street. «Gli insegnanti riceveranno uno stipendio annuo di 125 mila dollari scrive il New York Times . Cioè il doppio rispetto ai colleghi delle altre scuole pubbliche newyorchesi e due volte e mezzo la media nazionale ». E se non bastasse i superprof dell'Equity Project potranno anche ricevere dei bonus di fine anno (fino a 25 mila dollari) proprio come i broker di Wall Street in base alla loro performance. La scommessa del fondatore Zeke Vanderhoek, 32enne laureato a Yale, è semplice. Teorizza: «Il vero segreto di una scuola pubblica eccellente non sta nella rivoluzione tecnologica, e neppure in presidi di talento e classi poco numerose, ma nella capacità d'ingaggiare insegnanti eccelsi». Una tesi provocatoria che ha toccato un nervo scoperto nell'America dove la controversa legge No child left behind (varata da Bush e mai rinnegata da Obama) ha finito per aggravare la crisi della scuola pubblica, provocando l'esodo in massa dei migliori docenti verso le corporation private. Dal servizio del Times, si scopre che, quando aprirà i battenti, la nuova scuola pilota avrà solo 8 insegnanti per 120 studenti di prima media, scelti attraverso una lotteria tra ragazzi del quartiere (Washington Heights, uno dei più poveri di Manhattan) e alunni con problemi d'apprendimento, la maggior parte provenienti da famiglie ispaniche e a basso reddito. L'obbiettivo del fondatore è arrivare a 28 insegnanti per 480 alunni tra qualche anno. Anche se dall'esterno la scuola, un modesto edificio sulla 181ª strada, assomiglia a tutti gli altri istituti pubblici di New York, all'interno Vanderhoek sogna di creare una oasi accademica, destinata secondo lui a fornire un modello al resto del mondo. Per il suo scopo ha attraversato il paese, improvvisandosi talent scout per oltre un anno, stanando i migliori insegnanti tra migliaia di candidati. «Li ho osservati a scuola racconta . Perché non basta un curriculum vitae stellare. Conta il cosiddetto 'fattore attenzione', che si misura quando gli studenti sono talmente interessati durante una lezione che si dimenticano di essere a scuola». Ma in comune i suoi 8 fortunati docenti hanno anche un contagioso entusiasmo per la materia che insegnano e la capacità di domare gli elementi più irrequieti e piantagrane: «Una dote cruciale alle scuole medie», precisa Vanderhoek. Prima di firmare il contratto, tutti si sono dichiarati «pronti a rimboccarsi le maniche». Il lavoro che li aspetta è infatti ben più gravoso di quello dei loro colleghi. I super pagati prof dovranno sobbarcarsi infatti responsabilità normalmente affidate ad altri, sdoppiandosi per vestire, di volta in volta, i panni di vicepreside, supplente, allenatore e rettore, visto che queste posizioni sono state eliminate. Per fare quadrare i bilanci. Alessandra Farkas Docente d'oro Rhona José, qui con due giovani studenti, si è laureata ad Harvard Farà parte del dream team dell'Equity Project di Manhattan (NYT)

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Napoli, cinque guide per capire la sua storia (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 06/06/2009 - pag: 13 In edicola Con il «Corriere del Mezzogiorno» a 2 euro Napoli, cinque guide per capire la sua storia I l «Corriere del Mezzogiorno » propone oggi in edicola quasi a proseguire e raccordare organicamente i «racconti» e le testimonianze recitate da artisti, attori, uomini di spettacolo nel corso del Maggio dei monumenti la prima di cinque guide monografiche originali sulla storia di Napoli. Alla prima guida, «La città greca e romana», seguiranno, con cadenza settimanale, «Il Medioevo», «L'Età moderna », «L'Ottocento» e «Il Novecento». Pubblicazioni estremamente agili, letteralmente tascabili, sono opera di autori di riconosciute competenze scientifiche come Stefano de Caro, direttore generale per i Beni archeologici del ministero per i Beni e le Attività culturali, Roberto Delle Donne, preside del corso di laurea in Storia della Università Federico II, Girolamo Imbruglia, docente di Storia moderna presso l'Istituto Universitario Orientale, Giuseppe Civile, docente di Storia contemporanea ancora presso l' Orientale, Alfonso Scotto di Luzio, docente di Scienze della formazione all'Università di Bergamo. Ma la vera novità, come raramente accade nel confronto tra «intellettuale» e «lettore », è la scelta condivisa di un taglio sintetico che non rinuncia a nessuno dei requisiti chiave della «responsabilità scientifica», ovvero la sfida di una comunicazione divulgativa che fa giustizia, una buona volta, dell'equazione rigore = prolissità, pedanteria o iperspecialismo. Questa storia a puntate dimostra quanto possa catturare una sintesi che va al cuore dei problemi cruciali, quanto la disaffezione alla lettura discenda in buona misura dalla scarsa attitudine a parlare a tutto il pubblico potenziale di studenti, cittadini comuni, curiosi di ogni estrazione culturale e civile. Oltre tremila anni di storia, dalle radici greche e romane, attraverso l'alternarsi di dinastie e dominazioni - bizantini, angioini, aragonesi, Spagna, Borbone, Austria, Francia... - fino all'Unità contrastata e all'età contemporanea, fanno riemergere percorsi e tratti indelebili, variazioni e contraddizioni irrisolte, di una capitale della civiltà d'Occidente, multietnica per conformazione antica, porto di mare, emblema e frontiera di potenzialità e contrasti che non smettono di far discutere. Il progetto nasce dall'iniziativa di una impresa editoriale avviata da poco più di un anno, ma con radici antiche: «arte'm» nasce sulla base di una esperienza quasi trentennale (Electa Napoli, nel frattempo inglobata nel grande contenitore del gruppo Mondadori Electa), proprio per proseguire e rinvigorire il progetto che rischiava di perdersi di una editoria di qualità e di innovazione con forte missione territoriale. Dopo la storia dei quartieri di Napoli, già distribuita con grande accoglienza in edicola qualche mese fa, questa «Storia di Napoli» promette di diventare un riferimento per chi ha voglia di interrogarsi criticamente sulle prospettive della nostra realtà quotidiana, al di là di mode e sentenze di maniera. R. C. Le mura greche di piazza Bellini, una delle immagini contenute nelle guide dedicate alla storia di Napoli da oggi in edicola

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sacconi non firma il finanziamento bloccate le borse di 500 ricercatori - paolo russo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina IV - Bari Sacconi non firma il finanziamento bloccate le borse di 500 ricercatori Da otto mesi il ministro deve dare il via al programma L´allarme lanciato dall´associazione dottorandi, a luglio la Ue revocherà i fondi messi a disposizione PAOLO RUSSO Da otto mesi una firma del ministro Sacconi blocca le borse di studio di 500 ricercatori e dottorandi delle Università pugliesi. Il governo, infatti, non ha ancora avvallato il programma di finanziamenti proposto a settembre dalla Regione. Se il via libera non dovesse arrivare entro luglio, l´Unione europea revocherà il fondo messo a disposizione della Puglia. A lanciare l´allarme è stata l´associazione nazionale dei dottarandi italiani che ha inviato nei giorni scorsi, una lettera di sollecitazioni sia al ministro per il Welfare che alla titolare dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. La protesta dei giovani laureati che sono in servizio negli atenei pugliesi, senza essere titolari di borse di studio, ieri è stata portata alla ribalta dal Pd nazionale che ha presentato un interrogazione parlamentare. «L´Europa ha concesso, per la terza volta, i finanziamenti alla Puglia che la Regione vuole destinare ai dottorandi e ricercatori. Ma il governo Berlusconi si è messo di mezzo - ha accusato Marianna Madia, la giovane democratica della commissione Lavoro di Montecitorio - da mesi Bruxelles attende invano un parere di approvazione dell´iniziativa da parte del ministero guidato da Sacconi. Parere che, nonostante i tanti solleciti, non arriva. La Ue - ha sottolineato la deputata Pd - e´ disponibile, in via straordinaria, ad aspettare fino a luglio. Ma se Sacconi continuasse a tacere i finanziamenti verrebbero revocati e salterebbero le centinaia di borse di studio per i giovani ricercatori degli atenei pugliesi». Il fondo destinato ai giovani cervelli pugliesi è bloccato all´interno delle casse regionali. «Ho scritto a Sacconi su questo regolamento, sono anche andato direttamente a chiedere informazioni al suo ministero ma non ho mai ricevuto risposte», ha spiegato l´assessore regionale al lavoro, Marco Barbieri, rispondendo alle sollecitazioni dei ricercatori pugliesi. «I casi sono due - ha evidenziato la Madia - o Sacconi e´ sommamente incompetente, oppure e´ una vendetta politica contro una giunta di centrosinistra proprio in periodo di campagna elettorale». Intanto, la lettera scritta dall´associazione nazionale dei dottorandi è arrivata sulla scrivania dei ministri Sacconi e Gelmini. «Ci auguriamo - hanno scritto i rappresentanti nazionali della categoria - che il governo provveda a correggere al più presto questa situazione paradossale: in un momento in cui si lamenta la mancanza di risorse da destinare all´università e alla ricerca, è quanto meno strano che si sprechino fondi europei già destinati ai giovani ricercatori. A pagarne le spese rischiano di essere ancora una volta i cervelli italiani, che potrebbero vedere sparire i fondi che gli erano stato promessi, e che si vedono spinti, una volta di più, alla fuga dal nostro paese».

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Piazza Libertini, stop al mercato (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: LECCE data: 06/06/2009 - pag: 11 Verso il vertice del G8 Ieri i comitati di protesta hanno presentato i convegni ed il corteo Piazza Libertini, stop al mercato Dall'8 al 13 giugno gli ambulanti andranno a Settelacquare LECCE Nessun limite alla aperture dei negozi, durante il G8 sull'economia il Comune non emanerà alcune delibera per la chiusura degli esercizi commerciali. Ad annunciarlo è l'assessore alle Attività Produttive di Palazzo Carafa, Attilio Monosi, che risponde alla richiesta di chiarimenti di Alfredo Prete, presidente di Confcommercio, pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno. Spiega Monosi: «Il centro cittadino, soprattutto il borgo antico, sarà con ogni probabilità zona rossa. Ma non sarà di certo vietata la circolazione ai residenti. Quindi i negozianti possono tranquillamente aprire le loro attività anche perchè ritengo che la sicurezza sarà garantita dalle forze dell'ordine ». Dall'8 al 13 giugno, invece, gli ambulanti dovranno lasciare il mercato di piazza Libertini. «E' una misura precauzionale sempre nell'ambito della sicurezza del G8 - dice ancora l'assessore Attilio Monosi - Il mercato si sposterà in quei giorni a Settelacquare». I no global Piazze tematiche, concerti, convegni ed il grande corteo finale. E' in fermento il popolo dei No global salentini, che hanno allestito un programma ricco di eventi in vista del G8 dell'Economia, in programma a Lecce il 12 ed il 13 giugno prossimi. Le contromanifestazioni organizzate dal movimento «No G8» avranno inizio il 9 giugno, con la prima Piazza tematica sui Beni comuni, che si terrà nel piazzale antistante Porta Rudiae a partire dalle 18,30. Altre piazze tematiche sono in programma per mercoledì 10 giugno (Economia e Guerra) e giovedì 11, quando sarà affrontato il tema delle migrazioni. Nel cartellone di eventi, spicca il convegno organizzato per venerdì 12 giugno, sul tema «La crisi economica globale e le alternative di politica economica». Al convegno, che si terrà presso la sala conferenze della Provincia di via Salomi, interverranno illustri relatori, tra i quali il professor Bruno Amoroso, docente presso l'Università di Roskilde, in Danimarca. Fabrina Furtado, che approfondirà le problematiche del Sudamerica e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. Momento clou delle manifestazioni sarà il corteo, che si terrà sabato 13 giugno. Il raduno dei partecipanti è fissato in via Birago per le 10. Il corteo si snoderà dunque lungo un percorso che attraverserà viale dell'Università, viale Gallipoli, viale Otranto, per concludersi in piazza Italia, davanti a Porta San Biagio. Nella settimana del vertice sono previsti diversi concerti (Ghetto Child, Dj Gooper Bleso Wastasy, Nacchere rosse napoletane e Fido Guido), che si terranno nell'area del parcheggio ex Cnoss dei Salesiani. La sicurezza Nella conferenza stampa di ieri mattina, il movimento del «No G8» ha ribadito intenzioni assolutamente pacifiche. «Non riusciamo a comprendere questo allarmismo diffuso da alcuni organi di stampa - afferma il portavoce, Stefano Cristante - . E' imbarazzante continuare a leggere di negozi chiusi e serrande abbassate. Al movimento hanno aderito oltre 100 associazioni che hanno solo voglia di discutere, di confrontarsi, di approfondire temi scottanti. Mi sembra insomma doveroso smorzare questo clima di insicurezza». Il comitato «No G8» ha annunciato che il corteo sarà pacifico ma gli inquirenti della Questura temono infiltrazioni di anarchici e black bloc tra i manifestanti. Lecce sarà presidiata da centinaia di poliziotti e carabinieri, anche tiratori scelti. Nel centro cittadino saranno tolti i cassonetti dei rifiuti. Marco Errico Salvatore Avitabile L'assessore A sinistra i lavori di restyling per il G8 che hanno provocato disagi ai commercianti, sopra l'assessore Monosi ( Serino)

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Ambrosini e il risarcimento milionario (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PADOVA2A data: 06/06/2009 - pag: 11 Azienda ospedaliera Intenzione annunciata nell'incontro col direttore generale Cestrone dopo la sentenza di reintegro Ambrosini e il risarcimento milionario L'ex direttore della Clinica ostetrica vorrebbe fare causa per presunti danni PADOVA Il professor Antonio Ambrosini è pronto a passare al contrattacco. Tenuto alla porta dal numero uno dell'ospedale Adriano Cestrone, che ha preso tempo prima di ordinarne il reintegro a seguito della decisione del Consiglio di Stato, l'ex direttore della Clinica ostetrica sarebbe intenzionato ad avanzare nei confronti dell'Azienda ospedaliera una maxi-richiesta di risarcimento danni. Si parla di una cifra superiore al milione di euro. Ambrosini, sollevato dall'incarico lo scorso 3 novembre all'indomani dello scandalo dei cosiddetti «partifantasma» caso per il quale risulta ancora indagato dalla Procura assieme ad altri due colleghi avrebbe manifestato la sua intenzione mercoledì scorso, nel corso dell'incontro con il direttore generale dell'Azienda Adriano Cestrone. Alla riunione hanno partecipato anche il sovraintendente operativo Giampiero Giron, il direttore sanitario Luciano Flor e il vice preside della Facoltà di Medicina, Giovanni Franco Zanon. Ambrosini, raggiunto ieri al telefono, si è limitato a non commentare la notizia. «L'Azienda e l'Università sono una famiglia» ha dichiarato in modo criptico il docente. Che poi si è trincerato dietro a un «no comment». La palla dunque passa ora all'Azienda. E già ci si interroga sulla reazione. Dal suo quartier generale anche Adriano Cestrone per il momento preferisce non intervenire. Le uniche parole spese dal direttore sono un canone già sentito. «Per quanto mi riguarda ha ripetuto il responsabile dell'ospedale aspettiamo la comunicazione scritta del giudice amministrativo. Ogni decisione sarà presa in un secondo momento». Da ciò che si è intuito, tuttavia, la paventata richiesta di un risarcimento danni da parte di Ambrosini avrebbe irritato notevolmente la direzione, la quale per altro sarebbe ancora legittimata a prendere nei confronti dell'ex direttore di Ostetricia di un nuovo provvedimento di sospensione, qualora il medico si ripresentasse in Clinica. L'ordinanza del Consiglio di Stato ha rimarcato solo un vizio di procedura il Comitato dei garanti, organo dell'Azienda, non avrebbe ascoltato Ambrosini prima di deliberarne la sospensione dalla carica ma non di sostanza. Il braccio di ferro è soltanto all'inizio. Giovanni Viafora

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In arrivo 110 mln per Gal e sviluppo (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Agricoltura Sicilia data: 06/06/2009 - pag: 27 autore: Via libera al bando con risorse Leader In arrivo 110 mln per Gal e sviluppo Al via un bando sull'Asse 4 «Attuazione dell'approccio Leader» del Psr Sicilia 2007-2013. Le misure interessate sono la 413 «Attuazione di strategie di sviluppo locale - qualità della vita/diversificazione» e la 431 «Gestione dei gruppi di azione locale, acquisizione di competenze e animazione». In particolare, la misura 413 intende incentivare interventi finalizzati allo sviluppo del potenziale turistico delle zone rurali; alla valorizzazione del patrimonio immobiliare rurale, delle emergenze naturalistiche, culturali e storico architettoniche; allo sviluppo di adeguati canali di commercializzazione dei prodotti locali; alla promozione delle produzioni tipiche e allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili in una logica di gestione integrata del territorio. La misura 431, invece, intende supportare l'attività dei gruppi d'azione locale selezionati per la realizzazione dei Piani di sviluppo locale, anche attraverso il coinvolgimento del tessuto sociale ed economico locale. In particolare ai fini del rafforzamento e funzionamento del partenariato, i territori selezionati saranno sostenuti attraverso il finanziamento di attività per l'acquisizione di competenze necessarie allo sviluppo di strategie integrate locali condivise e per disporre di adeguate risorse umane e strumentali. A disposizione ci sono tutte le risorse pubbliche previste dalle due misure, vale a dire circa 110 milioni di euro. L'obiettivo del bando è la selezione di 15 Gal e dei Psl. I soggetti beneficiari sono partenariati pubblico/privati aggregati, rappresentativi delle diverse realtà socio-economiche del territorio e, in particolar modo, dei settori interessati dalla strategia di sviluppo locale prevista. Le adesioni al bando dovranno essere presentate, su carta e cd-rom, e dovranno pervenire in carta libera e in busta chiusa, siglata sui lembi di chiusura, entro e non oltre le 12 del 22 luglio per la prima fase (Candidatura dei partenariati) e le 12 del 26 ottobre per la seconda fase (Presentazione e selezione dei Psl), all'ufficio protocollo dell'Assessorato agricoltura e foreste, in viale Regione siciliana 2771 a Palermo. Scarica la modulistica completa relativa al bando sul sito dell'Assessorato agricoltura e foreste www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste e su www.terrasicilia.it

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El Pais: "Non abbiamo paura Ma non pubblicheremo altri scatti" Il premier: "Querela e causa civile" (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.net" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Dopo le foto messe on line sul sito del quotidiano spagnolo e la conseguente reazione del premier, El Pais rinuncia a nuove immagini, ma dichiara: "L’obiettivo non era fare scandalo, ma sollevare questioni importanti come la libertà d’informazione in Italia"

" /> Politica TV FOTO E VIDEO BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI CASA Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Motori Meteo Scommesse Dieta BERLUSCONI / FOTO RUBATE A VILLA CERTOSA El Pais: "Non abbiamo paura Ma non pubblicheremo altri scatti" Il premier: "Querela e causa civile" Dopo le foto messe on line sul sito del quotidiano spagnolo e la conseguente reazione del premier, El Pais rinuncia a nuove immagini, ma dichiara: "L’obiettivo non era fare scandalo, ma sollevare questioni importanti come la libertà d’informazione in Italia" Madrid, 5 giugno 2009 - Dopo la pubblicazione delle foto 'vietate' di Villa Certosa su El Pais, non si sono fatte attendere le reazioni del premier. "C’è una violazione della privacy inaccettabile", tuona Silvio Berlusconi ai microfoni di 'a Radio anch’io', sottolinenado che comunque quelle immagini sono "assolutamente innocenti". Poi il premier annuncia subito dopo le elezioni "discuteremo in Parlamento della legge sulle intercettazioni". Nelle foto pubblicate oggi da El Pais, che ritraggono alcuni ospiti nudi all’interno di Villa Certosa - assicura poi il premier - non c’è alcuno scandalo, nulla che rischi di turbare l’elettorato cattolico del centrodestra. Alla prima domanda dell’intervistatore sugli ospiti svestiti, il premier ribatte: “Ma lei quando fa la doccia, la fa in giacca e cravatta?”. Poi, l’intervistatore insiste e mostra le foto di El Pais. Dove si vede, tra gli altri, una donna in topless e perizoma e un uomo completamente nudo. Berlusconi precisa: “Stanno facendo il bagno in una jacuzzi privata, in una casa”. Gli ospiti della sua villa in Sardegna, dice ancora il presidente del Consiglio, “si comportano come vogliono”. Sono state, accusa, “aggredite” e fotografate: “E’ scandaloso che si possa permettere di fare foto da lontano con il teleobiettivo ed entrare nell’intimita’ persone”. Quindi, ribadisce, nessun timore che l’elettorato cattolico possa voltare le spalle al Pdl: “Se c’e’ un governo che ha garantito a cattolici, chiesa e Vaticano di essere sullo stesso tema della difesa della persona e della vita, questo e’ il nostro governo. I nostri- conclude- sono stati definiti da un alto esponente vaticano i migliori rapporti possibili tra tutti i precedenti governi della Repubblica”. BERLUSCONI ANNUNCIA: "QUERELA E CAUSA CIVILE" Nel pomeriggio, a Matrix, il premier ha annunciato: "Proporrò querela e una causa civile per danni nei confronti de El Pais e di Repubblica", che "ha utilizzato il trucchetto di pubblicare le foto" del giornale spagnolo. LA PUBBLICAZIONE ONLINE Il quotidiano spagnolo ‘El Pais’ ha pubblicato alcune foto degli ospiti di Villa Certosa, la residenza sarda del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si tratta, si legge sul sito web del giornale, di una selezione delle immagini scattate dal fotografo Antonello Zappadu e sequestrate dalla procura di Roma. Sotto il titolo ‘’Le foto vietate da Berlusconi’’ il giornale pubblica sul sito due fotografie: una mostra Silvio Berlusconi in compagnia di alcune donne, l’altra due ragazze in topless che prendono il sole. Il giornale afferma che Antonello Zappadu, 51 anni, ‘’che fra il 2007 e il 2009 fotografo’ Villa Certosa, la splendida villa sarda di Berlusconi’’, non e’ un paparazzo, "e’ un reporter ed ha preferito proteggere l’identita’ delle persone che appaiono sulle immagini’’. Per questo ‘’tutti i volti pubblicati da El Pais sono irriconoscibili perché sono stati pixelati’’ dal fotografo. Il servizio, che esce nell'ultimo giorno della campagna elettorale per il parlamento europeo, è completato da due articoli: "Le feste di papi" e "L'harem di Berlusconi". IL GARANTE DELLA PRIVACY “Allo stato dei fatti, sembra che le foto pubblicate da ‘El Pais’ non rispettino” i principi posti a tutela della privacy, e dunque l’Autorità garante per la Privacy “raccomanda agli organi di informazione italiani il più attento rispetto della normativa sulla privacy e del codice deontologico dei giornalisti, e di attenersi ai principi affermati dalla giurisprudenza nazionale e internazionale e dai precedenti interventi del Garante”. Il Garante per la Privacy osserva che “in riferimento alle foto pubblicate oggi dal quotidiano spagnolo ‘El Pais’, e riportate da alcuni quotidiani italiani e da molti siti web, il Garante per la protezione dei dati personali ritiene doveroso richiamare alcuni dei principi che regolano il corretto trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. L’Autorità ribadisce che è illecito riprendere e comunque utilizzare immagini di persone all’interno di una privata dimora senza il loro consenso e con l’uso di tecniche particolarmente invasive. Allo stato dei fatti, sembra che le foto pubblicate da ‘El Pais’ non rispettino tali principi”. RISPOSTA DI EL PAIS La denuncia degli avvocati di Silvio Berlusconi per aver pubblicato foto di momenti privati del premier a villa Certosa non preoccupa il giornale spagnolo ‘El Pais’. Ad affermarlo è lo stesso corrispondente da Roma, Miguel Mora, secondo cui l’obiettivo non era “fare scandalo”, ma sollevare questioni importanti come la libertà d’informazione in Italia e l’uso ‘elastico’ della privacy a fini politici. “Non abbiamo paura - spiega Mora ad Apcom - siamo adulti e responsabili: conosciamo il signor Ghedini e sappiamo che ha molto lavoro in questo periodo, per esempio indagini sui voli di Stato, un caso di divorzio”. Quanto al sequestro delle foto, il corrispondente spagnolo sostiene: “In Italia sono state proibite, ma nel mondo non si possono proibire: e non è vero che sono state sequestrate, stanno circolando, e noi ne abbiamo pubblicate alcune”. Il giornalista de ‘El Pais’ aggiunge di non sapere se il quotidiano ne pubblicherà altre: “Non lo so, la decisione spetta a Madrid, ma comunque non credo che ne pubblicheremo ancora: d’altronde non sarebbe neanche interessante pubblicare altre foto, perché l’obiettivo non era certo quello di fare scandalo sui nudi”. Tanto più che i volti delle persone coinvolte sono stati protetti dal fotografo, ricorda. Ma allora, qual era l’obiettivo? “Era importante pubblicarle per la libertà di informazione - sostiene Mora - e Berlusconi ha sempre avuto un concetto molto elastico della privacy: lui ha sempre usato la sua vita privata come fattore di successo politico, e abbiamo sempre conosciuto la sua vita privata perché lui ce l’ha sempre voluta mostrare”. “Si dirà che deve decidere lui cosa mostrare - prosegue - ma se sei in una villa di 60 ettari con 200 persone non so se si possa proprio parlare di privacy. E poi qui sono in gioco cose più importanti della sua riservatezza: non è un cittadino comune, è il premier ed è anche l’uomo più ricco d’Italia”. Infine, una notazione di carattere politico: “La piattaforma elettorale di Berlusconi è piena di riferimenti su Dio, patria e famiglia - afferma Mora - quindi, in definitiva, un po’ di coerenza la si potrebbe anche chiedere”. LE IMMAGINI sul sito Elpais.com - GUARDA LA COPERTINA DI STERN"Voli di Stato? porto chi mi pare" - Veronica compra una casa ad ArcoreNoemi-story: un tormentone che interessa ancora? Commenti Invia commento Segnala ad un amico 05/06/2009 18:57 jetset Vai Berluscaaaa, legna forte, è ora di finirla con queste notizie da comari!!! Spero che El Pais paghi una cifra da capogiro! 05/06/2009 19:14 ha importanza? Vorrei sapere cosa frega agli spagnoli della nostra libertà di stampa!! POI lo sanno tuttiche il cavaliere è ricco non è una novità tantomeno una colpa,inoltre una persona in casa sua fà quello che vuole senza ovviamente recare danno ad alcuno. 05/06/2009 21:11 Pippo100 Penose aggressioni pre-elettorali. o si vuole sostenere che è un caso che in spagna si siano preoccupati proprio adesso della nostra libertà di stampa? 05/06/2009 22:37 SUPERGIGI Non si comprende come molti giornalisti si trinceano dietro il diritto d`informazione che, fa parte delle piu ampie liberta` di espressione e di pensiero ben esposte nella costituzione, credendo che questo sia un autorizzazione a dire quello che vogliono. Fo presente a queste persone che le loro liberta` finiscono dove cominciano le mie! e se chiedo di rendere pubbliche alcune cose della mia vita privata e`interamente una mia prerogativa e non vostra, non appartiene e spero non appartienera` mai a voi questo diritto sulla mia vita. la vostra giustificazione e degna di quel basso livello intelletuale che rappresentate. nelle liberta` individuali che non sono solo 'di' (stampa, opinione parola movimento) ma e soprattutto 'da' (persecuzione indigenza sfruttamento etc.) ma in questo caso anche dalla disinformazione dalla indottrinizzazione e in molti casi, (non si sa perche` sempre prima delle elezioni, anzi si sa benissimo) dalla malafede. Liberta` che devono essere sempre presenti nell`etica dei giornalisti. Sono presenti 4 commenti, invia il tuo commento! Pagine: 1 Nome: Email: Commento: Caratteri rimasti Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro consenso al trattamento dei dati consenso allargato I commenti inviati vengono pubblicati solo dopo esser stati approvati dalla redazione Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi 'Mamma mia!', il musical dei record Con noi potrete andarci gratis (54 commenti) Noemi, Berlusconi torna all'attacco: "La sinistra? 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Perciò se Fed vince Halle 2009 il calcolo sarebbe 11070-450+250-14[...] Soderling tra Federer e la storia23:50:17 - @Simon Se vince Parigi Federer va a 11070 e non a 11270 con relativa differenza da Nadal (13140) di [...] Soderling tra Federer e la storia23:49:38 - "E' stato invece Del Potro a salire molto rispetto alle precedenti prestazioni ed è stato bravo, olt[...] Federer doma un grande Del Potro23:49:08 - Questo Robin Soderling mi inquieta molto,ha un Killer Instinct talmente evidente da rendergli lo sgu[...] Soderling tra Federer e la storia23:46:32 - Vedi Cristiano, così come non esiste calciatore che non ritenga Maradona il numero 1 assoluto, così [...] Federer Soderling la finale!23:43:29 - Non voglio fare l'ucello del malaugurio(tifo Federer, sia kiaro), pero' io dopo quello che ho visto [...] Soderling tra Federer e la storia Sondaggione Federer-SoderlingNina o Belen, chi preferisci?Ibrahimovic al Barcellona, Eto'o all'Inter: chi ci guadagna?Europee 2009, tu andrai a votare?Pensi che Ibrahimovic finirà al Barcellona?Secondo te qual è la celebrità più influente del mondo?Chi sarà secondo te il nuovo allenatore dell'Ascoli?Chi vorresti come allenatore della Sutor?Secondo un sondaggio, per gli italiani la categoria più corrotta è quella dei politici. Sei d'accordo?Vi piace la nuova maglia della Nazionale azzurra?Dove giocherà la prossima stagione Kakà?Papadopulo sulla panchina del Bologna anche per la prossima stagione, sei d'accordo?Ibrahimovic non sa se restare all'Inter: vi ha stancato?Giusto vendere Kakà al Real Madrid?Noemi-story: un tormentone che interessa ancora? La foto del giorno 007 diventa un gelato La gustosa novità, lanciata sul mercato in edizione limitata, è stata realizzata grazie a un sondaggio rivolto alle donne su quale star volessero 'gustare'. A vincere è stato Daniel Craig, l'ultimo a vestire i panni del celebre James Bond LEGGI L'ARTICOLO Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. 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Pavia dall'oppressione alla libertà (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pavia dall'oppressione alla libertà Un racconto per immagini dalla nascita del fascismo al 1948 Il volume è stato curato da Ernesto Bettinelli e da Marina Tesoro Vedere le svastiche sventolare nel castello Visconteo e i sacchi di sabbia in piazza della Vittoria fa un certo effetto, così come il raduno fascista intorno a quella Minerva dove si festeggiano mondiali, le vignette satiriche sulla ricostruzione del ponte degli studenti e l'università ricoperta da manifesti elettorali nel 1948. Proprio per calare la storia che ha portato alla Costituzione nel territorio, il «Comitato provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica Italiana nel contesto dell'unità europea» ha prodotto il volume «Dall'oppressione alla libertà. Immagini di Pavia» (Ibis, 20 euro) a cura di Ernesto Bettinelli e Marina Tesoro, presentato il 2 giugno in prefettura. «Volevamo celebrare i sessant'anni dell'entrata in vigore della costituzione il 1 gennaio 1948 e diffondere la conoscenza delle vicende storiche che portarono a quel momento tra i più giovani» ha spiegato Marina Tesoro, docente di Storia Contemporanea dell'Università di Pavia che con prefettura, provincia, comune e Fondazione Banca del Monte di Lombardia costituisce il comitato. Lei ha firmato l'articolo iniziale e Bettinelli ha curato l'ultima versione della Costituzione in calce al libro. I testi che accompagnano le immagini, le ricerche e la cronologia finale che unisce le vicende europee a quelle pavesi sono di Bruno Ziglioli e Gina Pisano. E' un racconto per immagini dalla costruzione del consenso al regime fascista alle elezioni del 1948. Il libro sarà distribuito in 20mila copie ai ragazzi delle medie della provincia grazie al finanziamento Fondazione Banca del Monte.

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L'università spenga il rogo di Arquer (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Pagina 345 A Toledo, 438 anni fa, l'Inquisizione uccideva un martire del sapere e dell'onestà L'università spenga il rogo di Arquer A Toledo, 438 anni fa, l'Inquisizione uccideva un martire del sapere e dell'onestà «All'ateneo di Cagliari il nome dell'intellettuale arso vivo» --> «All'ateneo di Cagliari il nome dell'intellettuale arso vivo» Ci volle un colpo di alabarda per far tacere Sigismondo Arquer che, nell'imbarazzo generale, continuava ad invocare Dio tra le fiamme dell'Inquisizione mentre, il 4 giugno del 1571, veniva eseguita la sentenza per eresia. Dopo 438 anni, in un convegno è stato esposto il modo per rendergli giustizia. Giovedì alle 17, nella stessa ora dello stesso giorno in cui il giurista cagliaritano moriva a Toledo, nella sala settecentesca della biblioteca universitaria di Cagliari è stata espressa l'idea di intitolargli l'ateneo che, in 388 anni di vita, non ha mai avuto un nome. A giustificare la proposta, che sarà formalizzata al nuovo rettore non appena eletto, la singolare cultura del giurista che, grazie al suo trattato e le regali frequentazioni - da Carlo V a Filippo II - aveva fatto conoscere l'Isola in tutta l'Europa cinquecentesca, conquistando una fama internazionale poi caduta nell'oblio: la damnatio memoriae a cui erano destinati gli eretici. «Era diventato sconveniente persino citarlo. Consultare la sua opera, un atto sacrilego», spiega Giampaolo Marchi che racconta che il Viceré, pur di non utilizzare la carta di Arquer, nel 1576 commissionò un faticoso studio cartografico dell'Isola, utilizzato per eseguire l'affresco scoperto da Marchi nella sala est della Cattedrale. Arquer parlava cinque lingue e a 17 anni aveva due lauree, in diritto e teologia. A cambiare il suo destino fu l'odio dei nobili sardi capeggiati da Salvatore Aymerich, i cui interessi erano intralciati dall'incorruttibile giurista che a 19 anni era stato nominato da Filippo II avvocato fiscale del Regno. Dopo aver tentato invano di corromperlo, avvelenarlo e imprigionarlo, lo accusarono di eresia trovando le prove in una frase contenuta nel suo “Sardiniae brevis historia et descriptio”, la prima trattazione storico-geografica della Sardegna. Lo scrisse su commissione di Sebastian Münster per la sezione sull'Isola nel suo compendio “Cosmographia universalis”, esposto nella sala del convegno in un'edizione del 1560. «La sua descrizione del clero sardo come corrotto e ignorante e la collaborazione col luterano Münster erano considerate prove decisive e, sulla sua eresia, giurarono 39 testimoni, quasi tutti sardi», spiega Salvatore Loi, docente alla facoltà di Teologia di Cagliari e autore di “Un innocente sul rogo dell'Inquisizione”, Ed. AM&D. A propendere per la sua innocenza è anche Riccardo Laria, organizzatore dell'evento e sceneggiatore della pièce sulla vita di Arquer che, dopo il convegno, è andata in scena al Teatro civico, evidenziando il montaggio ad arte dei suoi cospiratori e la fede del letterato che «nei sette anni di carcere, scriveva canti in cui invocava Cristo nei bordi dei documenti con cui costruiva la sua difesa». Invece, paragonandolo a Gramsci, ne sottolinea il valore laico Andrea Pubusa, docente alla facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, che già due anni fa avanzò la proposta di intitolargli l'ateneo. «Apparteneva a un'intellettualità che si può identificare con un movimento a respiro europeo che agiva spinto dal valore della libertà - spiega Pubusa - un movimento di resistenza che necessitava di risposte forti da parte dei suoi esponenti». Sulla stessa linea Giulio Angioni, autore di “Le fiamme di Toledo”, (Sellerio): «Poteva salvarsi col mea culpa, ma accettò di morire per quella cosa che chiamiamo dignità, per non ripudiare la sua coscienza. Da non credente dico che mi basta questo per considerarlo un eroe». CRISTINA MUNTONI

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ottavia piccolo al mestre film fest (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 44 - Giorno/Notte Ottavia Piccolo al Mestre Film Fest Nominate le giurie, l'attrice presiederà la sezione Short Stories Sarà Ottavia Piccolo a presiedere la giuria della sezione Short Stories, alla dodicesima edizione del Mestre Film Fest, in programma dal 20 al 24 ottobre 2009 al Candiani. Con lei, Maurizio Dianese, giornalista del Gazzettino, Serena Nono pittrice e regista veneziana, Alessandro Beretta giornalista, critico cinematografico, programmatore e selezionatore del Milano Film Festival e Marco Segato, regista padovano. Oltre al Premio per il miglior cortometraggio internazionale (2000 euro), la stessa giuria, affiancata da Marco Boscarato, assegnerà il Premio Speciale Dino Boscarato - Il piacere del gusto 2009 (1000 euro), all'opera che meglio esprime il piacere della vita. Toccherà invece a Federica Pirgoli assegnare il Premio Speciale Lions Club Mestre Castelvecchio 2009 del valore di 1000 euro alla migliore opera di produzione veneta, significativa novità di questa edizione. Per la sezione Videoforkids la giuria, che assegnerà i tre premi di 500 euro ciascuno messi in palio da Cinit, sarà presieduta da Mariolina Gamba, critico cinematografico, e formata da Manlio Piva, autore di vari articoli e saggi critici, formatore e docente di Didattica del Cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova e Maria Giovanna Coletti, docente e rappresentante del Cadore Doc Film Festival. Carlo Tombola, autore e regista di videoclip presiederà la giuria della sezione Videoclips, affiancato da Charlotte Laura Garlaschelli, segretaria di produzione e Walter Fontana, voce e leader dei vicentini Lost. Sarà infine assegnato il Premio Cinit Corti&Web (500 euro) al miglior cortissimo online tra quelli pervenuti al sito www.shortinvenice.net.

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scoperta la pianta mangia-inquinamento (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Udine Scoperta la pianta mangia-inquinamento Secondo tre studenti del Malignani un'erba carnica bonifica i terreni contaminati «L'ecosistema culturale indispensabile per l'innovazione non nasce in università e incubatori ma tra i banchi di scuole medie e superiori». Lo conferma l'indagine svolta da Nova24 - lo speciale dedicato alla ricerca e all'innovazione tecnologica del Sole 24 Ore, condotta sui 1.563 ragazzi che in maggio hanno partecipato in Nevada (Usa) a Intel Science and Engineering Fair2009. A rappresentare l'Italia tre ragazzi del Malignani: Massimiliano Andretta, Sabrina Grassi e Francesco Marcuzzi che coordinati dalla docente Eliana Ginevra, hanno presentato un progetto per bonificare a basso costo, tramite un processo di fitoestrazione, terreni contaminati da metalli pesanti (cadmio, cromo, zinco,piombo). A loro - tutti e tre oggi iscritti all'università - è stato dedicato giovedì uno speciale su Nova. He.l.p. (Heavy metal low cost Phitoextraction) questo il nome del progetto del Malignani, era stato vincitore nel 2008 del concorso "I giovani e la scienza" indetto dalla Fast Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche italiane e per questo, entrato di diritto a rappresentare l'Italia all'Intel in Nevada. I ragazzi del Malignani hanno puntato l'attenzione sulla zona di Torviscosa. L'area è uno tra i primi siti studiati anche a livello europeo, poiché il territorio della laguna di Grado e Marano risulta infatti essere particolarmente contaminato da metalli pesanti. Cadmio, zinco, piombo rappresentano un pericolo per le falde acquifere ed inibiscono la capacità di assorbimento di sostanze nutritive delle piante. Sono inoltre rischiosi per la salute dell'uomo. La tecnica di bonifica adottata si è rivelata finora troppo costosa e poco efficace. Si limita infatti a prelevare una porzione di terreno e a trasportarla in discarica, senza effettuare pertanto una reale bonifica.He.l.p., la metodologia promossa dal Malignani prevede il risanamento del terreno mediante l'utilizzo una pianta, l'erba storna alpina (pianta spontanea che possiamo trovare in Carnia), capace di assorbire dal suolo elevate di elementi inquinanti traslocandoli al loro interno: in tal modo è possibile decontaminare un terreno di enormi proporzioni con un risparmio del 90%. L'erba storna alpestre, il cui nome scientifico è thlaspi caerulescens, interrompe la catena alimentare, ossia non viene normalmente ingerita dagli animali. Questa innovazione, che ha richiesto mesi di studio, non si ferma qua: gli allievi della professoressa stanno cercando di incrementare la capacità di assorbimento della pianta.

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Al Centro Residenziale Universitario la nuova edizione della Scuola Estiva CidE (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Al Centro Residenziale Universitario la nuova edizione della Scuola Estiva CidE (5/6/2009 19:22) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 5 giugno 2009 - Economia e statistica si uniscono nell’Econometria, una branca “a metà strada” fra le scienze e conomiche e quelle statistiche che si occupa dell’analisi dei fenomeni economici, concentrandosi anche sulla verifica empirica di modelli formulati in ambito teorico. Dedicata allo studio dell’Econometria è la Scuola Estiva del CidE (Centro Interuniversitario di Econometria), ospitata al Centro Residenziale Universitario di Bertinoro dal 7 al 20 giugno. Quattro i corsi tematici, due la prima settimana e due la seconda, con circa 40 ore di lezioni teoriche per ogni settimana ed applicazioni empiriche al computer. L’obiettivo è quello di trasmettere, ad un selezionato numero di laureati, conoscenze avanzate sull’Econometria e sulle Tecniche di Analisi Quantitativa. Nei corsi in programma per questa edizione 2009 si parlerà prevalentemente di applicazioni di temi di microeconomia, allo scopo di meglio comprendere i fenomeni macroeconomici. La Scuola Estiva di Econometria, sorta 22 anni fa per iniziativa del CIdE, offre a giovani ricercatori la possibilità di aggiornarsi sui temi più attuali dell’Econometria e l’opportunità di confrontarsi con ricercatori più esperti, in un ambiente scientifico stimolante e partecipativo. è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Pisa.

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Sat2000, un video degli studenti aquilani sulla rinascita (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 06-06-2009 Sat2000, un video degli studenti aquilani sulla rinascita DI ANGELA CALVINI L' Aquila ferita ma pronta a risorgere, vista con gli occhi dei giovani studenti di cinema della città ferita dal terremoto. Il Grande Talk, scritto e condotto da Alessandro Zaccuri con la partecipazione di Mirella Poggialini sull'emittente cattolica Sat2000, ieri alle 22.35 (e in replica oggi alle 9.05 e domenica alle 21) ha dedicato l'ultima puntata della stagione all'Abruzzo. In particolare ospitando, insieme agli analisti dell'Università Cattolica di Milano che ogni settimana commentano la tv di oggi, i loro coetanei studenti dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila, prestigiosa scuola di cinema oggi distrutta. Una puntata, quella del talk show di Sat2000, tutta dedicata a come la tele- visione italiana ha seguito l'emergenza terremoto e di come sia tornata, dice Zaccuri, «a farci partecipare alle cose importanti del Paese». Ad analizzare i pro e i contro di una tv presente 24 ore su 24 da ormai due mesi sul luogo del sisma, anche Riccardo Bonacina, direttore del settimanale Vita, e Toni Capuozzo, inviato di Terra e vicedirettore del Tg5. «Io ho vissuto il terremoto del Friuli del 1976 come semplice cittadino ricorda il giornalista, in prima linea anche in Abruzzo e i giornalisti li vedevo con diffidenza e fastidio. Invece oggi considero che l'attenzione dei media sia importante, anche quella di certi rotocalchi tv che, pur se in modo talora maldestro, cercano di dare il loro contributo». Ma la testimonianza più forte è quella degli studenti dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila che, pur provenendo da diverse parti d'I- talia, non hanno voluto lasciare la città e i loro studi, nonostante due di loro siano rimasti feriti. «Gli iscritti sono trenta, provenienti dalla Lombardia alla Puglia. Ebbene, al posto di tornarsene nelle loro città sono rimasti a dormire nelle tende pur di non perdere l'anno» racconta Marco Incagnoli, direttore fotografia e docente della scuola, accompagnato in studio dalla direttrice didattica Alessia Moretti e dalla docenmte di scenografia Emanuela Trixie Zitkowsky (tra l'altro scenografa del Grande Talk). D'altronde gli studenti hanno un autentico estro artistico, come dimostrato da un corto, trasmesso dal programma, sulla storia del capoluogo abruzzese con Lino Capolicchio protagonista, frutto delle lezioni di Vittorio Storaro. «Noi docenti abbiamo risposto: 'Se voi ci siete, noi non vi molliamo'». Ed è iniziata così un'avventura fatta di studio, buona volontà e tanta solidarietà esterna: «Per fare lezione di cinema ci hanno imprestato di tutto, dalle telecamere ai monitor». Ed alla fine i ragazzi ce l'hanno fatta a completare il loro saggio di fine anno trasmesso in esclusiva da Sat2000 all'interno del talk show. L'essenziale è invisibile agli occhi è un corto di 10 minuti di sorprendente sobrietà e poesia cui hanno partecipato a titolo gratuito attori popolari come Sergio Assisi, Nanni Candelari, Corrado Fortuna e Regina Orioli. In una città fantasma un vigile del fuoco accompagna un anziano cieco a recuperare pochi oggetti dalla casa distrutta. L'uomo ricorda con dei flash back la vita di tutti i giorni per quelle strade (il barbiere, il giornalaio) e si fa raccontare dal vigile quello che vede ora, in una città che comunque ha trovato la forza di reagire. «È un'esperienza vera vissuta da uno dei nostri compagni spiega Miche-- le, uno dei giovani autori La città è morta se non c'è la gente. Per questo abbiamo deciso di raccontare la vita che torna a nascere anche tra le macerie » «Il Grande Talk» ospita i ragazzi dell'Accademia dell'Immagine, scuola di cinema oggi distrutta «Siamo rimasti per completare gli studi anche nelle tende. Il nostro film mostra speranza tra le macerie»

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Città di diritto e d'impegno (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura dibattito Città di diritto e d'impegno Lo spazio del nomos: quinto appuntamento con il Sabato delle idee Città dei diritti, città dell'impegno, centro di irradiazione della cultura. Sono alcune delle idee lanciate per la città di Napoli nel corso del quinto appuntamento con Il sabato delle idee, iniziativa promossa da Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica Nucleare, Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e Pan. L'incontro-dibattito, svoltosi sabato 30 maggio presso l'Aula Magna del Suor Orsola, ha riunito docenti, giornalisti, giuristi e ricercatori attorno al tema dello "spazio del nomos", inteso non come "regola, norma", ma come spartizione originaria che sta alla base della costruzione normativa di una società. Marzia Parascandolo Riportare Napoli nello spazio del nomos per contrastare il problema dell'illegalità è stato il tema centrale dell'incontro. "Napoli ha bisogno di un ribaltamento, deve diventare la città dei diritti - sostiene Stefano Rodotà, ex Presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali e tornare a essere centro di irradiazione della cultura". Non solo città dei diritti, ma città dell'impegno, secondo Raffaele Cantone, giudice della Corte di Cassazione. "Il significato originario di nomos non è norma, ma consuetudine, costume spiega Cantone è poi la buona consuetudine a creare la norma. Ma nella realtà napoletana si è radicata la consuetudine all'illegalità, che non produce norme, bensì riduce lo spazio del nomos fino ad azzerarlo. " necessario, invece, recuperare lo spazio del nomos come spazio delle regole per ripristinare la legalità a Napoli". Francesco De Sanctis, Rettore dell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, sottolinea che non si deve ridurre il problema napoletano al solo problema della legalità, perché "intendendo il nomos come ciò che viene prima del tesmòs, e cioè della legge, bisogna porre al centro della riflessione non direttamente il tessuto normativo, bensì l'analisi della spartizione (nomos) che origina un determinato tessuto normativo e sociale". Marino Niola, docente di Antropologia al Suor Orsola, e Bruno Moroncini, docente di Antropologia filosofica all'Università di Salerno, hanno arricchito il dibattito con analisi di carattere antropologico e filosofico sul rapporto tra nomos e politica. A lanciare un'idea "interattiva" Roberto Casati, Direttore di Ricerca del Cnrs di Parigi, secondo il quale "il vero problema non è un deficit normativo, ma un deficit di conoscenza normativa. Si potrebbe fare nel campo del diritto ciò che wikipedia ha fatto nel campo dell'informazione: creare uno spazio di costruzione normativa, una sorta di wikilex o wikinomos, in cui i cittadini possano liberamente contribuire alla costruzione della legge". Attirare i cittadini nello spazio del nomos, però, non è cosa facile quando si è tutti immersi in una "dimensione pulviscolare di comportamenti illegali", come sostiene Guido Trombetti, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. "Il fatto è quasi antropologico, per ripartire c'è bisogno dell'impegno di tutte le istituzioni". Bisogna puntare, dunque, sulla dimensione educativa come dimensione strategica, partendo dalle scuole. E sui giovani puntava anche Giancarlo Siani, giornalista del Mattino ucciso dalla camorra nel 1985, quando andava nelle scuole e diceva agli studenti "la speranza siete voi". A raccontarlo suo fratello Paolo, attraverso la proiezione di alcune scene del film Fortapasc di Marco Risi al termine del dibattito. A seguire anche la proiezione del video "Per amore di verità" di Sandro Di Domenico e Federico Tosi, vincitore del Premio "Una vita da raccontare", istituito dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e dedicato quest'anno proprio a Siani. del 06-06-2009 num.

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Il ciclo dell'azoto nell'Era industriale (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Scienze della terra Sulla rivista "Science" Il ciclo dell'azoto nell'Era industriale La più brusca variazione nel rapporto isotopico azoto-15/azoto-14 si registra tra il 1950 e 1980 PAROLE CHIAVE Azoto La ricerca sta consentendo di comprendere sempre meglio i meccanismi che regolano il ciclo dell'azoto sul nostro pianeta in tutti i passaggi nell'atmosfera, nel suolo e nell'acqua così come negli esseri viventi. E soprattutto si sa sempre di più sul ruolo che l'uomo ha avuto e sta avendo tuttora nell'alterare la quantità di azoto immagazzinato nella biosfera. Il principale responsabile di questo fenomeno è la combustione di combustibili fossili, che determina un rilascio di monossido azoto in atmosfera che si combina con gli altri elementi per formare smog e piogge acide. Oltre a ciò, vi è la fissazione dell'azoto atmosferico per la produzione di fertilizzanti. Ricercatori della Brown University e della Università di Washington hanno ora trovato un nuovo metodo per tracciare le sorgenti del monossido di azoto atmosferico a partire da una misura degli isotopi dell'elemento presenti nella forma depositata, i nitrati, che rappresentano il maggiore contributo all'assorbimento di tale composto. Meredith Hastings, docente di scienze geologiche della Brown University e primo autore dell'articolo, e colleghi hanno esaminato, per la prima volta con un'alta risoluzione, l'abbondanza relativa dei due isotopi azoto-14 – il più comune - e azoto-15 nei nitrati presenti in alcune carote di ghiaccio groenlandesi: 100 metri di strati di ghiaccio depositatesi, secondo le stime, tra il 1718 e il 2006. In un articolo ora pubblicato sulla rivista “Science” viene illustrato il risultato dello studio, che ha permesso di seguire l'evoluzione storica del fenomeno di emissione di azoto in atmosfera a partire dalla Rivoluzione industriale, che com'è noto segna l'inizio del massiccio utilizzo di combustibili fossili. A quanto si legge nel lavoro, la più brusca variazione nel rapporto isotopico dell'azoto atmosferico si registra tra il 1950 e 1980. "Abbiamo riscontrato è una significativa variazione che riguarda gli ultimi 300 anni”, ha commentato la Hastings. “Ciò significa che l'uomo ha introdotto una nuova, massiccia fonte di ossido di azoto.” Il prossimo importante passo, spiegano i ricercatori dovrebbe essere teso alla determinazione dei rapporti isotopici dell'azoto per ogni singola fonte naturale, tra cui la radiazione solare, la combustione delle biomasse e la fissazione dell'azoto da parte dei batteri, in confronto con quelle determinate dalle attività antropiche. (fc) (06 giugno 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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ENTRO IL 2010 SARà PRONTO IL NUOVO E GRANDE INCUBATORE D'IMPRESE DI SAN GIORGIO DEL ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cervelli

«Entro il 2010 sarà pronto il nuovo e grande incubatore d'imprese di San Giorgio del Sannio che, estendendosi su una superficie di 50.000 metri quadrati, ospiterà il mondo universitario della ricerca e dell'innovazione e numerose imprese dell'Ict sannita». Lo ha assicurato l'assessore all'Università e alla Ricerca della Regione Campania, Nicola Mazzocca, visitando ieri per la prima volta la sede beneventana del Parco Scientifico e Tecnologico (PST) di Salerno e delle Aree Interne della Campania (AIC), presieduto da Floriano Panza, insieme al professor Antonino Mazzeo (presidente del Centro Regionale ICT - CeRICT) e al dottor Sergio Betti (direttore del Centro Regionale ICT - CeRICT). «Questa attività, prima con l'università, poi con il Centro Regionale di Competenza e conclusasi con la realizzazione dell'incubatore rappresenta - ha detto Panza - una linea di programmazione territoriale che trova nell'Ict del Sannio una grossa competenza che può sfociare in insediamenti produttivi importanti in questa area. Se questa realtà esiste - ha poi tenuto a sottolineare il presidente del Parco, illustrando anche il progetto "Techframe" e il "Bando idee" che scade il prossimo 15 giugno - lo si deve anche alla caparbietà e all'impegno del professor Aniello Cimitile, presidente della Provincia di Benevento ed ex rettore dell'ateneo sannita, che ha saputo creare, prima con l'università e poi con la Provincia, lo sviluppo dell'Ict nel Sannio». Mazzeo ha invece incentrato il suo intervento sull'importanza della ricerca, soprattutto in Campania: meglio puntare sull'innovazione «piuttosto che sul manifatturiero, in quanto vedo molto difficile che oggi una impresa possa venire in Campania ad investire con quanto accade in Cina e India». E sulla possibilità di frenare la fuga dei "cervelli" dalla Campania Mazzeo è stato chiaro: «Il problema è serio. Noi cerchiamo di tenere i nostri laureati in sede perché formare cento laureati e assistere che 90 di loro hanno successo fuori regione o all'estero, anche in importanti aziende, da un lato ci fa piacere ma dall'altro ci rattrista perchè ciò vuol dire che ne restano una decina, magari i peggiori. E, questo, non fa piacere al nostro mondo».

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Città: Sannio, sotto la lente la condizione degli immigrati (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Città: Sannio, sotto la lente la condizione degli immigrati Pubblicato il 06-06-2009 Sarà presentata venerdì prossimo presso il Centro servizi per il volontariato “Cantieri di Gratuità”, al viale Mellusi, la ricerca “Il mondo a casa nostra. Indagine conoscitiva sugli immigrati e sul loro inserimento nelle comunità locali della provincia di Benevento”... Sarà presentata venerdì prossimo alle 17, presso il Centro servizi per il volontariato “Cantieri di Gratuità”, al viale Mellusi, la ricerca “Il mondo a casa nostra. Indagine conoscitiva sugli immigrati e sul loro inserimento nelle comunità locali della provincia di Benevento”. Il programma prevede l’introduzione di Angelo Iacoviello, presidente del Cesvob, le relazioni di Ettore Rossi, direttore del Centro, e di Fabrizio Farina, docente di Teoria dei campioni all’Università del Sannio. A commentare i dati saranno don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana, il sindaco Fausto Pepe, l’Arcivescovo Andrea Mugione, Oliviero Forti, responsabile Ufficio immigrazione di Caritas Italiana. Nell’ambito della manifestazione è prevista la proiezione del mediometraggio Migro - curato da Luca De Luca, Emanuele Nargi, Alessandro Colella - in cui verranno raccontate alcune toccanti storie di immigrati residenti nel Sannio. “Con la nostra ricerca – spiega Ettore Rossi - ci siamo posti l’obiettivo di capire il grado di accoglienza ed integrazione sociale raggiunto in provincia di Benevento della componente immigrata. Ciò, attraverso la somministrazione di questionari direttamente agli immigrati, raggiunti nei luoghi informali di ritrovo, in città e nei paesi della provincia, o presso i pochi “approdi”, soprattutto sociali, su cui essi possono contare, che offrono un aiuto concreto ed un sollievo a persone che hanno esigenze sempre urgenti”. Si tratta di una ricerca, dal profilo rigorosamente scientifico, che restituisce un quadro attendibile della condizione dei migranti residenti in provincia di Benevento.

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ALBUZIO (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

ALBUZIO Sabato 6 Giugno 2009, (M.G.) Antonio Albuzio, candidato a presidente della Provincia per il centrosinistra, è espressione dell'Italia dei Valori. Nato a Treviso da una famiglia di Zero Branco, vive a Padova da quando ha cominciato l'Università. Professore della facoltà di Agraria, ha 66 anni e lavora ad Agripolis. Ha insegnato chimica organica e biologica ed attualmente è docente di Uso e riciclo delle biomasse. Albuzio non è nuovo alla politica. Dal '95 al '98 fu assessore provinciale all'Ambiente della provincia di Treviso con delega all'ecologia, la geologia e la gestione del territorio. Poi ha presieduto la Commissione tecnica provinciale per l'Ambiente facendo istruire centinaia di pratiche valutative su opere che avevano impatto sul territorio. Dal 2004 è responsabile di una ricerca finanziata dall'Ue e dal Cnr per uno studio sugli impianti della depurazione dei rifiuri urbani, zootecnici e agro-industriali. È stato due volte candidato al Senato per l'Idv. La candidatura sostenuta principalmente anche dai Democratici ha avuto l'avallo anche delle altre formazioni, ovvero i Comunisti italiani, Rifondazione, i Socialisti e Sinistra democratica. Nel suo programma c'è una Provincia meno in affari immobiliari come nel Pp1 e più attenta all'Ambiente, con meno assessori rispetto ai dieci attuali e per una politica di sobrietà.

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Centro storico, un freno alle banche (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro storico, un freno alle banche L'amministrazione avvia un censimento per schedare i negozi storici per salvaguardare la tradizione Sabato 6 Giugno 2009, Montebelluna Un marchio doc per i negozi storici. Ed un argine all'invasione di banche. La chiusura di un locale storico di Montebelluna si porta via un pezzo di vita di chi, "con quel negozio" è nato e cresciuto. Quei Montebellunesi che, ad esempio, hanno scandito le tappe della propra vita "in compagnia" della pasticceria "Bernardi", dal 1877 a Montebelluna, ben difficilmente accetterebbero di vedere, al suo posto, un esercizio di tutt'altro tipo. Tanto più una banca. Si chiama memoria storica e non vale solo per i grandi eventi ma, ancor più, pe le piccole storie di tutti i giori. E' partendo da queste considerazioni ma anche da alcune chiusure significative verificatesi negli ultimi mesi (da "Morassutti" alla cartoleria "Faggionato") che l'assessore alle attività produttive Tiziana Favero ha deciso un intervento concreto. Un censimento dei locali storici cui seguiranno provvedimenti di natura urbanistica. Per questo, sono state distribuite in questi giorni ai commercianti del Centro storico delle schede dove si chiede la loro collaborazione per la raccolta di informazioni e di schedatura delle attività individuate. Ovviamente, per essere deinito "negozio storico" bisognerà avere precise caratteristiche. "Si tratta -dice l'assessore Favero- di una prima iniziativa per arginare il fenomeno dell'apertura di banche, assicurazioni e attività di servizio che rappresentano una componente importante ma che non fanno vivere un centro. In sostanza, puntiamo a far sì che nel luogo in cui è esistita da sempre una pasticceria o un negozio di giocattoli, anche con i cambi di gestione rimanga un esercizio della stessa tipologia". In tal senso, Tiziana Favero aveva preso un impegno durante i forum del Centro Commerciale Naturale del dicembre scorso, che hanno portato poi alla nascita del soggetto pubblico-privato "Il Mosaico-Un centro da vivere". "L'azione di tutela e conservazione -aggiunge- riguarderà quegli esercizi e quelle attività commerciali che presentano una lunga permanenza nel territorio (almeno 50 anni) del quale, per storia e radicamento nel tessuto urbano, permangono significative testimonianze. Quando un'attività che è nella storia dell'intera collettività chiude per lasciar posto ad un'altra completamente diversa, tutta la città ne soffre in quanto rappresenta una perdita di identità, di riferimenti e di ricordi condivisi. Pensiamo ad esempio all'indimenticato "Caffè Roma"". E tutto ciò si inserisce anche in politiche di marketing urbano a sostegno del ruolo commerciale del centro storico (ad esempio attraverso una targa di riconoscimento). Laura Bon

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Scuola e Università siracusana secondo l'ex ministro Fioroni (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola e Università siracusana secondo l'ex ministro Fioroni La crisi che sta investendo la scuola è stato il tema centrale dell'incontro organizzato dal Pd provinciale. Con un ospite d'eccellenza: l'ex ministro all'Istruzione Giuseppe Fioroni. Non trascurando la chiusura dei corsi universitari a Siracusa, l'ex componente del Governo Prodi ha ampliato il discorso su tutto il «sistema istruzione», approfondendo poi gli aspetti regionali e provinciali. Fioroni ha infatti indicato i tagli decisi per la scuola pubblica e le inevitabili ricadute. Partendo da una analisi generale, l'esponente nazionale del Pd ha citato «i 1.000 posti di lavoro che andranno persi con il prossimo anno scolastico, dopo le pesanti decurtazioni dei fondi». Ma è la qualità della scuola che, per Fioroni, sarà messa maggiormente a rischio, a partire dalle elementari. Il dito è stato puntato contro la figura del maestro unico. «I maestri, senza alcun corso di formazione o di aggiornamento, si ritroveranno a insegnare tutte le materie quando fino a ieri avevano insegnato solo italiano o solo matematica. Per non parlare della lingua inglese, una delle note dolenti, ancora oggi, del nostro sistema scolastico». Fioroni, sulla questione universitaria, ha menzionato il taglio previsto dalla Regione siciliana del 67% "che non solo comporterà la soppressione dei corsi, ma anche la riduzione del personale, docenti per primi, per quelle facoltà che sopravviveranno alla riduzione. «Così si mina il futuro dei giovani. Quali possono essere le loro prospettive senza gli strumenti adeguati? E certamente l'istruzione è lo strumento primario. Povertà di sapere è povertà nella vita. E credo che tutto questo sia figlio di un piano preciso». Fioroni ha infatti spiegato che la povertà è ciò che pregiudica l'indipendenza individuale e che rende, di conseguenza, più «controllabile» l'uomo bisognoso. Le difficoltà della scuola locale erano già state evidenziate dal coordinatore provinciale del Pd, Giovanni Cafeo che ha aperto i lavori. «I tagli costringeranno i presidi a non poter nominare i supplenti per mancanza di copertura finanziaria. La nostra scuola, già in sofferenza, lo sarà ancor più, sia in termini di edilizia, sia di titolarità di cattedre, sia di personale». L'ex ministro era accompagnato dal segretario regionale del Pd Gianantonio Genovese, dal deputato regionale Bruno Marziano e da rita Borsellino. Maria teresa giglio

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Nella anche assessori e consiglieri (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 06-06-2009)

Argomenti: Cultura

paternò. Nella «Giornata per l'ambiente» anche assessori e consiglieri «netturbini» Rispettare l'ambiente, avendo cura del verde pubblico cittadino. Questo lo slogan della giornata per l'ambiente, festeggiata in città, con un'iniziativa delle associazioni Cescu ed il Confronto e realizzata in collaborazione con l'associazione Apas e gli assessorati al Verde pubblico ed ai Servizi ecologici. Armati di scopa e paletta, i volontari delle associazioni, insieme ad assessori e consiglieri comunali, si sono ritrovati per ripulire le aree a verde di via Fonte Maimonide, liberandole dai rifiuti. All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, il sindaco, Pippo Failla, gli assessori Angelo Calenduccia, Luca Martino e Vito Rau. La speranza ora è che tale lodevole attività non sia solo sporadica, ma si trasformi in un appuntamento fisso. Per rendere davvero, Paternò una città più pulita. «E' un'iniziativa che serve a sensibilizzare i giovani di questa città - dicono Paolo Di Caro e Venera Palumbo, rispettivamente presidenti delle associazioni Il Confronto e Cescu - proprio per questo motivo contiamo di ripetere l'esperienza». M. s. Biancavilla Cinque candeline per l'Annuario dei beni culturali L'annuario dei beni culturali del Comune di Biancavilla compie cinque anni. Un anniversario importante quello che ha riguardato la pubblicazione più preziosa che la Biblioteca comunale "Gerardo Sangiorgio" produce ogni anno. Anche in questa edizione, curata dal direttore della biblioteca Vincenzo Petralia, sono stati segnalati diversi interventi che gettano nuova luce nella storia cittadina. L'Annuario 2009 ha accolto tra le sue pagine le riflessioni di importanti studiosi tra cui alcuni docenti universitari come i biancavillesi Giuseppe Benedetto Portale e Alfio Grasso, ma anche quelli di Rosa Isabella Furnari e di Fiorella Frisoni. «L'annuario è uno dei prodotti più prestigiosi che la nostra collana cura - ha affermato l'assessore alla Cultura, Salvatore Pastanella - oltre ad ospitare le firme di alcuni professori universitari, contiene alcuni brani delle tesi scritte dai nostri laureati nonché gli studi dei cultori di storia locale». Nel corso della presentazione è stato particolarmente apprezzato l'intervento del prof. Francesco Altimari, >stimato docente all'Università della Calabria in Lingua e letteratura albanese. Il docente ha effettuato una importante riflessione sull'uso della lingua nel "libro dei matrimoni" custodito nell'archivio storico della chiesa Madre di Biancavilla. La città etnea ha avuto origine alla fine del XV secolo da una colonia albanese. DINO LAUDANI

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