CENACOLO
DEI COGITANTI |
Si parla di cultura, arte
e storia nel giardino di Palazzo Soriani
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dal Dialogo di Galileo Galilei:
mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto l'universo», con Attilio
Ferrari, docente Università di Torino. Giovedì 11 giugno, presentazione del
libro «Le futuriste italiane nelle arti visive», intervengono Franca Zoccoli,
curatrice, Carla Bertola, operatore culturale e Max Ponte, giornalista.
Nell'imminenza
dell'apertura delle iscrizioni e delle immatricolazioni all'Universit&...
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Torino aveva già
saputo egregiamente superare la fase complessa di avvio della riforma
universitaria cosiddetta del 3+2, che ha costretto docenti e strutture ad
adeguarsi ad un nuovo modello di didattica e di somministrazione del sapere e a
fornire su basi e livelli assai diversi rispetto al passato la trasmissione di
conoscenze e patrimoni culturali adeguati per il
L'importanza delle lingue
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: in vista di una possibile carriera
accademica o di un lavoro culturale di altissimo livello di specializzazione, è
poi garantita da quei professori della Facoltà che costituiscono il corpo
docente della Scuola di Dottorato di Ricerca in Lingue e Letterature Moderne.
Paolo Bertinetti Preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Studenti contro
professori, separati da una linea bianca. Non è una prova d'esame, ma la d...
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A queste si aggiunge un team di
docenti della facoltà di Economia. «L'evento - continua Facchetti - è anche
un'occasione di incontro e socializzazione, aspetti alquanto carenti
all'interno del nostro contesto universitario». La premiazione ufficiale sarà
venerdì 26 giugno, in occasione della 2ª edizione del party universitario alla
piscina del ristorante Bel Air di Gressan.
Golf, il cus dal campo
praticaalle gare di Serravalle ( da "Secolo
XIX, Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: unica disciplina sportiva che
riesce a coinvolgere contemporaneamente universitari, docenti e gli operatori
che lavorano nelle facoltà. Il fine principale dell'attività della Golf
Academy, come spiega il segretario Anton Giulio Bonini, è quello di diffondere
la pratica di questo sport facilitandone l'approccio cercando anche di
contenere i prezzi.
A centocinquant'anni dalla
nascita del Beato, la commemorazione tenuta da monsignor Giuseppe Merisi
( da "Cittadino, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: coniugando insieme la scrupolosa
preparazione del docente universitario con le istanze della fede considerata
non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la persona dedita alla ricerca
scientifica.Così monsignor Corti.Le brevi riflessioni che vorrei proporre
all'interno di queste prospettive generali riguardano:- la scelta di fede e la
coerenza della testimonianza del Ferrini,
melbookstore. il professor
livio sossi, docente di letteratura per l'infanzia università ...
( da "Mattino di Padova, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura per
l'infanzia Università ... MELBOOKSTORE. Il professor Livio Sossi, docente di
Letteratura per l'infanzia Università di Udine, presenta oggi alle 17.30 alla
Libreria Melbookstore, (via Martiri della Libertà 1/A), il libro «Il gattino
marroncino» di Ivana Marangon con illustrazioni di Francesca Vignaga (
riforma atenei rischio
gattopardo ( da "Mattino
di Padova, Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: rendendo di fatto impossibile una
qualsivoglia forma di mobilità dei docenti da una sede all'altra. Soluzioni
pronte per l'uso non ce ne sono, ovviamente. Ma sembra meriti di essere
sperimentato un meccanismo a due livelli. Un primo livello di abilitazione
nazionale alla docenza universitaria, a numero aperto, che conferisce una
semplice abilitazione.
la parentela tra sardegna
e provenza passa attraverso l'ossidiana - francesco bellu
( da "Nuova Sardegna, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Genetica dell'Università
di Pavia, e di cui fa parte anche una giovane studiosa di Bitti, Maria Pala,
che nella città lombarda sta svolgendo un dottorato di ricerca sul popolamento
della Sardegna. Al progetto partecipa anche un gruppo sassarese composto da
Paolo Francalacci, associato di Genetica e da Daria Sanna del Dipartimento di
Zoologia e Genetica evoluzionistica
Discarica:
Argomenti:
Cultura
Abstract: La Pema è uscita dalla società
pubblico-privata Sam srl» TORRE S. PATRIZIO «E' DOVEROSO chiarire la posizione
della nostra azienda in merito alla SAM s.r.l., la società pubblico-privata che
vedeva come soci il Comune di Torre San Patrizio, Senesi, Ecoelpidiense e
Pema». A parlare è il titolare della Pema, Lamberto Pettinari.
esame di stato per i
medici: se ne parla oggi in un convegno
( da "Nuova Sardegna, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Igiene all'Università di
Sassari e componente della Commissione esami di Stato per la parte
universitaria, e Alberto Delpini, membro della stessa Commissione per la parte
ordinistica. Infine, sul tema dibatteranno il preside del corso di laurea in
Odontoiatria all'università di Sassari Francesco Tanda,
di GIANCARLO SBARDELLATI A
NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione ...
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti universitari, ricercatori
italiani e stranieri. L'apertura di venerdì 12 sarà vedrà i saluti da parte del
presidente della omonima Fondazione, Carlo Feltrinelli, e dal sindaco Andrea
Vignini. Cortona è diventata quindi la seconda casa della Fondazione
Feltrinelli, una città che da molti anni ospita i «Colloqui» con studiosi e
ricercatori italiani e stranieri,
studenti in rivolta: non
vogliamo gheddafi alla sapienza - cecilia gentile
( da "Repubblica, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università la Sapienza alla notizia
dell´incontro del leader libico con gli studenti e i docenti previsto per
giovedì 11 giugno nell´aula magna dell´ateneo, incontro annunciato ieri come
prima notizia sul sito della Sapienza. «è grave che sia invitato un dittatore -
dice a nome dei Collettivi Giorgio Sestili - soprattutto in un momento come
questo,
Bigongiari: alla poesia
bastano cinque parole ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i docenti Franco Zangrilli della
City University di New York, Elena Salibra dell'Università di Pisa. Sul tema
della tradizione, dei maestri e dello stupore parlerà Franco Loi, uno dei
maggiori poeti contemporanei. MENTRE sul tema della scienza e dei suoi enigmi
aperti dalla tecnologia applicata alle sue scoperte,
a economia niente statini
e niente esami - ottavia giustetti
( da "Repubblica, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Invece i docenti hanno respinto la
richiesta, e consigliato ai ragazzi di presentarsi al prossimo appello (18
giugno). «Il regolamento prevede che gli statini siano compilati correttamente
per poter sostenere gli esami - dice il preside Sergio Bortolani - abbiamo
fatto delle eccezioni nella prima sessione perché il sistema informatico non
funzionava,
Riccagioia, fondi
regionali ( da "Provincia
Pavese, La" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nella ricerca e nella
sperimentazione. Per il futuro la struttura sarà gestita da una società a
capitale misto pubblico-privato, a maggioranza pubblica, e per questo la giunta
regionale ha approvato, su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura
Luca Daniel Ferrazzi, le modalità da seguire per costituire la società che nei
prossimi anni si farà carico di rendere Riccagioia,
Abstract: Un anno fa, proprio al Carlino, l'ex docente alle Università di Reggio Calabria e di Firenze, successivamente alla Luiss di Roma, parlando del difficile momento economico che stava investendo il comparto ceramico, preannunciò un autunno-inverno difficilissimi, così come il 2009.>
tecnologia e imprese
( da "Tirreno, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Province e centri servizi alle
imprese pubblici o pubblico-privati con l'obiettivo di razionalizzare il
sistema diffuso regionale dell'innovazione e del tra-sferimento tecnologico.
L'accordo punta a diverse finalità, fra cui la costituzione di un servizio integrato
e di pronta e facile utilizzazione per la individuazione dei prodotti-servizi
avanzati in modo da favorirne l'
Tanto sport e
divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia
( da "Adige, L'"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ecco qui le Facoltiadi, la massima
manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in cui si ritrovano
studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Ieri ci sono state le
prime gare, oggi gran finale. R. GROSSELLI A P
Mezzo migliaio al lago tra
ordine, buonumore e goliardia ( da "Adige,
L'" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la quindicesima edizione delle
Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento, in
cui peraltro si ritrovano, anche in gara, studenti, docenti e personale
tecnico-amministrativo. Iscritte tutte le Facoltà per un complesso di 38 squadre
(per i tre sport, calcio saponato, green volley e dragon boat) e 1.
Pesano i costi della neve
( da "Adige, L'"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: svizzero ed austriaco di
compartecipazione pubblico-privata ai lavori, questa si rivelerebbe, secondo il
consiglio, strategica allorquando la Provincia e la politica decidessero di
intraprendere veramente la strada del tunnel tra Cles e Malé. In tal caso, la
presenza del Comune, collegandosi ad opere strutturali e principali, potrebbe
forse portare a nuove entrate per le casse comunali.
al sid docenti di fama
internazionale ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il Consorzio nel 2007 si è fatto
promotore di un accordo con l'Università libica del dittatore Gheddafi, tanto
che nessun professore di quella che continua a chiamarsi facoltà di Scienze
internazionali e diplomatiche ha siglato l'appello di centinaia di docenti
universitari italiani per opporsi al conferimento ignobile della laurea ad
honorem al dittatore libico in Diritto».
impianto di cremazione a
cervignano, a rischio quello di gradisca
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: potrebbe far desistere i privati
già interessatisi al progetto gradiscano - che il Comune aveva promosso due
anni fa attraverso un'ipotesi di project financing, (ovvero a compartecipazione
pubblico-privato) - dall'investire nello stesso. Un discorso di opportunità
economica non più favorevole piuttosto che un ostacolo normativo,
Operazioni in pool Cassa
del Trentino regista finanziaria ( da "Adige,
L'" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: territorio lavorare in pool su
progetti pubblico-privati, come l'edilizia residenziale, sono solo uno degli
esempi del nuovo orientamento strategico che ruota attorno a Cassa del
Trentino. La finanziaria degli enti pubblici guidata da Piero Giarda, con
Gianfranco Cerea come vice, si è caratterizzata finora soprattutto come polmone
finanziario dei Comuni e fornitore di liquidità anticrisi.
le elezioni viste da tesi,
l'outsider "la mia corsa un esempio per la politica" - maria cristina
carratu ( da "Repubblica,
La" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Firenze Al primo turno nella gara
per la poltrona di rettore, a sorpresa, il docente si è piazzato in testa Le
elezioni viste da Tesi, l´outsider "La mia corsa un esempio per la
politica" MARIA CRISTINA CARRATU maria cristina carratù «L´inesperienza?
Spesso è meglio di una eccessiva permanenza nelle cariche». Il rapporto con la
politica?
Il magnifico rettore
dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di ...
( da "Messaggero, Il (Viterbo)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Il
magnifico rettore dell'università degli studi della Tuscia gongola: la facoltà
di Economia, presieduta dal giovane docente Alessandro Ruggieri, è la prima in
Italia in fatto di velocità con la quale i neolaureati trovano occupazione: il
97 per cento nel giro di un anno.
L'AQUILA - La Facoltà di
Scienze della Formazione resterà all'Aquila e non verr&...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La notizia è stata confermata da
una delegazione di docenti che nei giorni scorsi ha consegnato al Rettore una
petizione di centinaia di firme volte a scongiurare il trasferimento della sede
nel più laziale dei comuni abruzzesi. Da settembre, invece, le lezioni riprenderanno
all'interno del polo didattico in via Giovanni Di Vincenzo, dove verranno
posizionate anche alcune tende.
Giovane condannato Un
giovane di 22 anni, Alessio Montanari, è stato...
( da "Messaggero, Il (Latina)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'Università di Firenze
e direttore del Dipartimento Scienze Motorie dell'Università Popolare.
Moderatore Giuseppe Santoro, presidente dell'Associazione nazionale laureati in
scienze Motorie. Dalle 18 alle 20, poi, si svolgeranno nella pineta di Vindicio
lezioni pratiche di attività motoria di base per i bambini.
Argomenti:
Cultura
Abstract: A livello politico - conclude il
docente - l'unica cosa rilevante è stata forse proprio l'incontro fra Obama e
Merkel: «La Cancelliera è in campagna elettorale. Il fatto che sia stata lei a
ricevere il presidente degli Stati Uniti e non il ministro degli Esteri
Frank-Walter Steinmeier (Spd), corrisponde a uno schiaffo per quest'ultimo».
La scienza modello per
Milano ( da "Sole
24 Ore, Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: una compagnia biotecnologica
privata nata da una costola dell'università. Un'esperienza di eccellenza che
Bordignon amplia all'intera ricerca biomedicale milanese. Certo l'altalena
della Malpensa e il litigioso percorso dell'Expo sono indicativi di una
macchina che ha progressivamente rallentato la corsa, tuttavia «Milano mantiene
una spinta al "fare"
Impossibile non notarlo.
Impossibile non percepire la stonatura fra il francobollo siglato dall’...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per la docente di letteratura
italiana della facoltà di lettere e filosofia, il risparmio sulle spese di
spedizione della sua propaganda politica non deve essere stato di poco conto.
Tanto che anche l'Università di Urbino, dopo le denunce pubbliche di alcuni
candidati del Pdci e del Prc, ha deciso di avviare un provvedimento
disciplinare nei confronti dell'
Non solo programmi e idee.
La campagna elettorale è stata combattuta anche a colpi di n...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di restauro architettonico
della Facoltà di Ingegneria edile, affiderò l'urbanistica e i contenitori
culturali». Galeazzi? Ribatte con Marco Bellardi assessore alle politiche europee.
Il dirigente regionale in pensione, esperto di relazioni internazionali e
presidente di Inteatro, avrà il compito di intercettare fondi europei e
rappresentare Ancona all'
Ville, voli, veline e
menestrelli. Fino all'ultimo ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privata dal capo del
governo. Di fronte a questa impostazione, Franceschini - che ieri ha concluso
la campagna elettorale a Trieste e a Reggio Calabria - un po' «ha fatto il
superiore», un po' ha cercato di cavarne un utile, soprattutto mettendo in
contrasto l'opulenza della vita berlusconiana con i tempi grami che stanno
vivendo molti italiani investiti dal ciclone della
Partita del cuore Ieri
mattina nell'aula magna dell'Università...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aula magna dell'Università sono
stati consegnati alla Croce rossa i proventi della partita del cuore giocata il
23 aprile e che aveva visto affrontarsi sul campo le selezioni degli studenti,
dei docenti e del personale tecnico dell'università. Il rettore Roberto Sani ha
voluto sottolineare come la partita, organizzata dagli studenti,
Tornare a indagare le
paure e i sogni degli uomini ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: preside e docente della Facoltà di
Scienze della formazione dell'Università di Bergamo, hanno partecipato
all'incontro (coordinato da Giulio Caio, collaboratore della cattedra di
Pedagogia sociale nella stessa Facoltà) Silvano Petrosino, docente di Semiotica
e di Filosofia teoretica all'Università cattolica di Milano e di Piacenza,
La presentazione di Roma
( da "Manifesto, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di filosofia morale
all'Università Roma Tre), Federica Giardini (docente di filosofia politica
all'Università Roma Tre), Giampaolo Rossi (Presidente di Rai Net). Sarà
presente l'autrice. L'ingresso è libero. Alla fine dell'incontro è previsto un
aperitivo sulla Terrazza Caffarelli (per prenotare: presidenza@bibliotechediroma.
Università, gli studenti
presentano lo statuto:
Argomenti:
Cultura
Abstract: una prima bozza del decalogo
Università, gli studenti presentano lo statuto: «Stop ai libri firmati» «I
docenti non devono siglare i volumi» BARI Gli studenti dell'Ateneo chiedono ai
professori un impegno ufficiale. Basta con i libri scritti e consigliati dal
docente, fenomeno denunciato dal Corriere del Mezzogiorno attraverso l'indagine
su Scienze della formazione e soprattutto,
<1...2...3...Via!>cresce
Coinvolti 7000 ragazzi ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del
06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tra istruttori e docenti. In
particolare abbiamo avuto a disposizione nella nostra squadra ben 60 diplomati
Isef e otto istruttori di nuoto. In più è stato fondamentale l'apporto di ben
otto docenti del Comitato italiano paralimpico, che ci hanno consentito di
seguire più da vicino cinquanta alunni diversamente abili».
La scuola (pubblica) dei
prof superpagati ( da "Corriere
della Sera" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esodo in massa dei migliori docenti
verso le corporation private. Dal servizio del Times, si scopre che, quando
aprirà i battenti, la nuova scuola pilota avrà solo 8 insegnanti per 120
studenti di prima media, scelti attraverso una lotteria tra ragazzi del
quartiere (Washington Heights, uno dei più poveri di Manhattan) e alunni con
problemi d'apprendimento,
Napoli, cinque guide per
capire la sua storia ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: preside del corso di laurea in
Storia della Università Federico II, Girolamo Imbruglia, docente di Storia
moderna presso l'Istituto Universitario Orientale, Giuseppe Civile, docente di
Storia contemporanea ancora presso l' Orientale, Alfonso Scotto di Luzio,
docente di Scienze della formazione all'Università di Bergamo.
sacconi non firma il
finanziamento bloccate le borse di 500 ricercatori - paolo russo
( da "Repubblica, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: in un momento in cui si lamenta la
mancanza di risorse da destinare all´università e alla ricerca, è quanto meno
strano che si sprechino fondi europei già destinati ai giovani ricercatori. A
pagarne le spese rischiano di essere ancora una volta i cervelli italiani, che
potrebbero vedere sparire i fondi che gli erano stato promessi, e che si vedono
spinti, una volta di più,
Piazza Libertini, stop al
mercato ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interverranno illustri relatori,
tra i quali il professor Bruno Amoroso, docente presso l'Università di
Roskilde, in Danimarca. Fabrina Furtado, che approfondirà le problematiche del
Sudamerica e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. Momento clou delle
manifestazioni sarà il corteo, che si terrà sabato 13 giugno.
Ambrosini e il
risarcimento milionario ( da "Corriere
del Veneto" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «L'Azienda e l'Università sono una
famiglia» ha dichiarato in modo criptico il docente. Che poi si è trincerato
dietro a un «no comment». La palla dunque passa ora all'Azienda. E già ci si
interroga sulla reazione. Dal suo quartier generale anche Adriano Cestrone per
il momento preferisce non intervenire.
In arrivo 110 mln per Gal
e sviluppo ( da "Italia
Oggi" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sono tutte le risorse pubbliche
previste dalle due misure, vale a dire circa 110 milioni di euro. L'obiettivo
del bando è la selezione di
El Pais: "Non abbiamo
paura Ma non pubblicheremo altri scatti" Il premier: "Querela e causa
civile" ( da "Quotidiano.net"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con
Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le
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Pavia dall'oppressione
alla libertà ( da "Provincia
Pavese, La" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: conoscenza delle vicende storiche
che portarono a quel momento tra i più giovani» ha spiegato Marina Tesoro,
docente di Storia Contemporanea dell'Università di Pavia che con prefettura,
provincia, comune e Fondazione Banca del Monte di Lombardia costituisce il
comitato. Lei ha firmato l'articolo iniziale e Bettinelli ha curato l'ultima
versione della Costituzione in calce al libro.
L'università spenga il
rogo di Arquer ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente alla facoltà di Teologia di
Cagliari e autore di ?Un innocente sul rogo dell'Inquisizione?, Ed. AM&D. A
propendere per la sua innocenza è anche Riccardo Laria, organizzatore
dell'evento e sceneggiatore della pièce sulla vita di Arquer che, dopo il
convegno, è andata in scena al Teatro civico, evidenziando il montaggio ad arte
dei suoi cospiratori e la fede del letterato che
ottavia piccolo al mestre
film fest ( da "Nuova
Venezia, La" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: formatore e docente di Didattica
del Cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova e Maria Giovanna
Coletti, docente e rappresentante del Cadore Doc Film Festival. Carlo Tombola,
autore e regista di videoclip presiederà la giuria della sezione Videoclips,
affiancato da Charlotte Laura Garlaschelli, segretaria di produzione e Walter
Fontana,
scoperta la pianta
mangia-inquinamento ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sabrina Grassi e Francesco Marcuzzi
che coordinati dalla docente Eliana Ginevra, hanno presentato un progetto per
bonificare a basso costo, tramite un processo di fitoestrazione, terreni
contaminati da metalli pesanti (cadmio, cromo, zinco,piombo). A loro - tutti e
tre oggi iscritti all'università - è stato dedicato giovedì uno speciale su
Nova.
Al Centro Residenziale
Universitario la nuova edizione della Scuola Estiva CidE
( da "Sestopotere.com"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è prevista anche la possibilità di
approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati
da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore
della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di
Scienze Economiche dell?Università di Pisa.
Sat2000, un video degli
studenti aquilani sulla rinascita
( da "Avvenire"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: fotografia e docente della scuola,
accompagnato in studio dalla direttrice didattica Alessia Moretti e dalla
docenmte di scenografia Emanuela Trixie Zitkowsky (tra l'altro scenografa del
Grande Talk). D'altronde gli studenti hanno un autentico estro artistico, come
dimostrato da un corto, trasmesso dal programma, sulla storia del capoluogo
abruzzese con Lino Capolicchio protagonista,
Città di diritto e
d'impegno ( da "Denaro,
Il" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Antropologia al Suor
Orsola, e Bruno Moroncini, docente di Antropologia filosofica all'Università di
Salerno, hanno arricchito il dibattito con analisi di carattere antropologico e
filosofico sul rapporto tra nomos e politica. A lanciare un'idea
"interattiva" Roberto Casati, Direttore di Ricerca del Cnrs di
Parigi,
Il ciclo dell'azoto
nell'Era industriale ( da "Scienze.it,
Le" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di scienze geologiche della
Brown University e primo autore dell'articolo, e colleghi hanno esaminato, per
la prima volta con un'alta risoluzione, l'abbondanza relativa dei due isotopi
azoto-14 – il più comune - e azoto-15 nei nitrati presenti in alcune carote di
ghiaccio groenlandesi:
ENTRO IL 2010 SARà PRONTO
IL NUOVO E GRANDE INCUBATORE D'IMPRESE DI SAN GIORGIO DEL ...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: possibilità di frenare la fuga dei
"cervelli" dalla Campania Mazzeo è stato chiaro: «Il problema è
serio. Noi cerchiamo di tenere i nostri laureati in sede perché formare cento
laureati e assistere che 90 di loro hanno successo fuori regione o all'estero,
anche in importanti aziende, da un lato ci fa piacere ma dall'altro ci
rattrista perchè ciò vuol dire che ne restano una decina,
Città: Sannio, sotto la
lente la condizione degli immigrati
( da "Sannio Online, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: direttore del Centro, e di Fabrizio
Farina, docente di Teoria dei campioni all?Università del Sannio. A commentare
i dati saranno don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana, il
sindaco Fausto Pepe, l?Arcivescovo Andrea Mugione, Oliviero Forti, responsabile
Ufficio immigrazione di Caritas Italiana.
ALBUZIO
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università. Professore della
facoltà di Agraria, ha 66 anni e lavora ad Agripolis. Ha insegnato chimica
organica e biologica ed attualmente è docente di Uso e riciclo delle biomasse.
Albuzio non è nuovo alla politica. Dal '95 al '98 fu assessore provinciale
all'Ambiente della provincia di Treviso con delega all'ecologia,
Centro storico, un freno
alle banche ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che hanno portato poi alla nascita
del soggetto pubblico-privato "Il Mosaico-Un centro da vivere".
"L'azione di tutela e conservazione -aggiunge- riguarderà quegli esercizi
e quelle attività commerciali che presentano una lunga permanenza nel
territorio (almeno 50 anni) del quale, per storia e radicamento nel tessuto
urbano, permangono significative testimonianze.
Scuola e Università
siracusana secondo l'ex ministro Fioroni
( da "Sicilia, La"
del 06-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma anche la riduzione del
personale, docenti per primi, per quelle facoltà che sopravviveranno alla
riduzione. «Così si mina il futuro dei giovani. Quali possono essere le loro
prospettive senza gli strumenti adeguati? E certamente l'istruzione è lo
strumento primario. Povertà di sapere è povertà nella vita.
Nella Abstract: stimato docente all'Università della Calabria in Lingua e letteratura albanese. Il docente ha effettuato una importante riflessione sull'uso della lingua nel "libro dei matrimoni" custodito nell'archivio storico della chiesa Madre di Biancavilla. La città etnea ha avuto origine alla fine del XV secolo da una colonia albanese.>
Argomenti: Cultura
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti: Cultura
DALL'8 AL 18
GIUGNO Si parla di cultura, arte e storia nel giardino di Palazzo Soriani
«Invito in giardino» è un'iniziativa culturale promossa e organizzata dalla
Biblioteca della Regione Piemonte, che si terrà dall'8 al 18 giugno, sempre
dalle ore 17,30, a Palazzo Soriani, in piazza Solferino 22. Conferenze, letture
e anche una mostra per parlare di usi, costumi e storia. Lunedì 8 giugno,
inaugura la mostra «Il monumento da tasca: medaglie commemorative piemontesi tra
800 e 900» (visitabile sino al 18 settembre). A seguire, la conferenza
«Gianluigi Marianini, poeta: ovvero vivere nella parte di se stessi»,
interviene lo storico Marco Albera. Martedì 9 Giugno, presentazione del libro
«Torino al cioccolato», intervengono Daniela Piazza, editrice e Guido Gobino,
cioccolatiere. Mercoledì 10 giugno, conferenza «Dal Dialogo
di Galileo Galilei: mettere in conquasso il cielo e la Terra e tutto
l'universo», con Attilio Ferrari, docente Università di Torino. Giovedì 11 giugno, presentazione del libro
«Le futuriste italiane nelle arti visive», intervengono Franca Zoccoli,
curatrice, Carla Bertola, operatore culturale e Max Ponte, giornalista.
Venerdì 12 giugno, «Dal Pirchiriano all'Europa. La Sacra di San Michele della
Chiusa nel Medioevo», con Gianpietro Casiraghi, professore Università del
Piemonte orientale. Lunedì 15 Giugno, si parla di «Mobilità e contatti dei
monaci medievali» con Giuseppe Sergi, professore Università di Torino, Frederi
Arneodo e Paola Guglielmotti, curatori. Martedì 16 giugno, viene presentato il
libro «Delitto al Regio», dagli autori Mario T. Barbero e Cesare Verlucca, e
dall'editore Pietro Pintore. Mercoledì 17 giugno è la volta del libro «Le
caserme di Piazza d'Armi a Torino», con l'autore Paolo Cadeddu, Franco
Cravarezza, Comandante Regione Militare Nord e Daniela Piazza, editrice.
Giovedì 18 giugno, l'iniziativa si conclude con la conferenza «Jolanda di
Savoia Calvi di Bèrgolo: la principessa di Casa Savoia che sfiorò il trono
d'Inghilterra», intervengono Vittorio G. Cardinali, storico, e Barbara Ronchi
della Rocca, giornalista e scrittrice. Gli ingressi sono gratuiti, su
prenotazione a partire da venerdì 5 giugno. Tel. 011/57.57.371. \
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nell'imminenza
dell'apertura delle iscrizioni e delle immatricolazioni all'Università degli
Studi di Torino per il nuovo Anno Accademico 2009-
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti: Cultura
LINGUE
L'importanza delle lingue Per un lavoro davvero internazionale La Facoltà di
Lingue dell'Università di Torino è una delle primissime in Italia per numero di
iscritti. Ed è anche una delle più frequentate dell'Ateneo torinese. Il grande
favore con cui è stata accolta la Facoltà di Lingue in questi suoi primi dodici
anni di vita nasce dalla consapevolezza (che fa onore ai giovani della nostra Regione)
dell'enorme importanza e utilità della conoscenza delle lingue e delle culture
degli altri Paesi, non solo dell'Europa, ma anche dell'Asia e delle Americhe.
Consapevolezza tanto più preziosa in un Paese penalizzato dalla diffusa
ignoranza linguistica e dalla faciloneria con cui molti credono che vi si possa
porre rimedio. L'Università, contrariamente a quanto spesso pensano politici e
ministri, è il luogo dove si trovano le competenze, le biblioteche e il
contesto culturale che meglio possono consentire la formazione linguistica. I
nostri studenti lo sanno. A favore della scelta della Facoltà di Lingue ha poi
giocato la chiarezza delle proposte didattiche e formative: corsi di laurea che
sono quello che dichiarano di essere e 17 esami per conseguire la laurea.
Nessuna frammentazione di insegnamenti e di esami, come avviene altrove.
Naturalmente i 17 esami sono veri esami; e particolarmente impegnativi sono
quelli di lingua, com'è giusto che sia in una Facoltà che deve cercare di
portare i suoi laureati al livello di conoscenza linguistica previsto
dall'Unione Europea (il cosiddetto livello C 1). In ogni tipo di corso di
laurea le lingue studiate sono almeno due. Quella più richiesta, com'è ovvio, è
l'inglese, che in genere è già stata studiata per cinque o più anni a scuola.
Per questa ragione non sono quindi previsti corsi di inglese per principianti,
anche se nulla vieta che lo studente che non l'ha mai studiata prima la scelga
comunque come una delle due lingue in cui laurearsi. La Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere, giova tuttavia precisare, è una facoltà umanistica, che
mira non solo a fornire conoscenze e a sviluppare abilità tecniche specifiche,
ma anche a formare nello studente una base culturale sulla quale costruire
articolati e vari curricula professionali. Curiosità intellettuale, duttilità
mentale, spirito critico e apertura al nuovo sono attitudini di base
indispensabili per chi pensa di iscriversi a Lingue. Già a partire dall'anno
accademico 2008-09 la Facoltà di Lingue ha adottato il nuovissimo ordinamento
previsto dalle più recenti disposizioni ministeriali. In Facoltà sono previsti
quattro corsi di laurea di I livello (triennale), a cui si accede con la
maturità e con il superamento di una prova selettiva. La laurea in Lingue e letterature
straniere è quella tipicamente umanistica, che avvia a uno sbocco professionale
nel settore editoriale e culturale in genere; oltre che, naturalmente, in
quello dell'insegnamento, dopo il proseguimento nella corrispondente laurea
specialistica. La laurea in Scienze della mediazione linguistica è diretta
soprattutto all'apprendimento delle lingue, avendo in mente uno sbocco
nell'ambito commerciale, industriale, dei servizi, che sempre più richiede una
conoscenza linguistica non superficiale, ma approfondita e rapportata a quella
della cultura e della mentalità a cui la lingua è legata. La laurea in Scienze
del turismo privilegia, accanto allo studio delle discipline di base per chi
opera in ambito turistico, quel tipo di competenza linguistica che è ovviamente
indispensabile in un settore che rappresenta ormai una delle maggiori
«industrie» del mondo e che anche nella nostra regione va assumendo un rilievo
fino a ieri impensabile. La laurea in Lingue e culture dell'Asia e dell'Africa
intende formare laureati con una buona competenza linguistica di base in almeno
una delle lingue orientali insegnate (arabo, cinese, giapponese, hindi) e della
cultura della quale tale lingua è espressione; ed è diretta a chi ha
l'interesse e la disponibilità intellettuale per farsi interprete del mondo
italiano presso quello dell'Asia e dell'Africa mediterranea. La Facoltà di
Lingue prevede poi sei corsi di laurea specialistici (biennali) che
costituiscono la prosecuzione ideale e l'approfondimento degli studi affrontati
nelle lauree triennali. Le lauree specialistiche attivate sono: Lingue e
letterature moderne, Lingue straniere per la comunicazione internazionale,
Lingue e civiltà dell'Asia e dell'Africa, Lingue e culture per il turismo,
Traduzione. Nell'anno accademico 2009/10 la Facoltà attiva inoltre tre Master
di I livello: in «Studi americani», in «Promozione e organizzazione turistico
culturale del territorio», in «Viaggi Mediterranei: itinerari turistici,
comunicazione e culture». Un ulteriore approfondimento degli studi letterari e
linguistici, in vista di una possibile carriera accademica
o di un lavoro culturale di altissimo livello di specializzazione, è poi
garantita da quei professori della Facoltà che costituiscono il corpo docente della Scuola di Dottorato di
Ricerca in Lingue e Letterature Moderne. Paolo Bertinetti Preside della Facoltà
di Lingue e Letterature Straniere
( da "Stampa, La" del
06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Studenti contro
professori, separati da una linea bianca. Non è una prova d'esame, ma la
descrizione delle formazioni in campo in una partita di calcio a 5. Oggi alle
14, al Bel Air di Gressan, si svolge la prima edizione dell'«Univda Champions
League», torneo organizzato nell'ambito dei Giochi universitari e promosso
dall'associazione studentesca La Stoà. «A livello nazionale - spiega il
presidente dell'associazione, Paolo Facchetti - le Università promuovono le
discipline sportive, offrendo anche borse di studio per meriti sportivi.
Abbiamo voluto metterci sulla stessa lunghezza d'onda». Sono nate così 5
squadre di studenti delle diverse facoltà: Scienze politiche, Economia e
gestione delle imprese, Lingue, Psicologia e Scienze della formazione (che
partecipa con una squadra di sole donne). A queste si
aggiunge un team di docenti della facoltà di Economia. «L'evento - continua
Facchetti - è anche un'occasione di incontro e socializzazione, aspetti
alquanto carenti all'interno del nostro contesto universitario». La premiazione
ufficiale sarà venerdì 26 giugno, in occasione della 2ª edizione del party
universitario alla piscina del ristorante Bel Air di Gressan. Questa
sera, invece, al termine del torneo, sarà possibile cenare a bordo piscina.
Info al 348/3838051.
( da "Secolo XIX, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Golf, il cus dal
campo praticaalle gare di Serravalle dopo "vinca la vita" CONCLUSA
con successo "Vinca la vita" la gara organizzata nelle settimane
scorse in tandem con il Golf di Rapallo, il Cus Genova Golf Academy continua la
sua attività coinvolgendo i propri soci in un torneo loro riservato che avrà
luogo il prossimo 13 giugno al Golf di Serravalle. Inaugurato con un certo
coraggio e parecchia determinazione cinque anni fa il campo pratica del Cus in
via degli Anemoni sulle alture di Quarto conta oggi ben 475 iscritti. Un
successo che conferma come questa attività sportiva sia quella che negli ultimi
anni ha fatto registrare il più alto trend di crescita. Un fenomeno che i
vertici del Centro sportivo universitario avevano già percepito da tempo come
hanno anche capito che il golf sia forse l'unica disciplina
sportiva che riesce a coinvolgere contemporaneamente universitari, docenti e
gli operatori che lavorano nelle facoltà. Il fine principale dell'attività
della Golf Academy, come spiega il segretario Anton Giulio Bonini, è quello di
diffondere la pratica di questo sport facilitandone l'approccio cercando anche
di contenere i prezzi. Sono stati così ideati corsi promozionali che
consistono in sei lezioni da 30 minuti ciascuna sullo swing, una lezione sul
put da 15 minuti ed infine curare l'apprendimento delle regole e lo spirito del
gioco. Un pacchetto che costa 140 euro per gli adulti e 100 euro per gli
studenti e gli universitari. La didattica è affidata a maestri diplomati alla
Scuola nazionale di golf tra questi Vittorio Mori, Piero Chiappano, Renato De
Rosa, Nicolò Gaggero, Paolo Terreni, Luigi Figari, Maurizio Mesiti, Alessandro
Morgavi. Nel campo pratica di Quarto alta si utilizzano palle regolamentali a
compressione 80, uguali a quelle usate sui campi da golf che garantiscono un
apprendimento corretto e situazioni simili a quelle in cui i giocatori si
troveranno sul campo. In collaborazione con vari circoli della Liguria e del
Basso Piemonte vengono ogni anno organizzate diverse gare per i propri soci e
per quelli del club ospitante. Quest'anno sono in tutto 11 e in parte si sono
già svolte: tra queste la XVI Giornata dell'Università di Genova che è stata
giocata alle Colline del Gavi, quindi Vinca la vita che si è svolta sul
percorso di Rapallo, mentre ad ottobre avrà luogo il campionato sociale. I soci
del Cus hanno la possibilità di recarsi a giocare in diversi campi ottenendo un
considerevole sconto grazie a svariate convenzioni in vigore: la tabella è
consultabile sul sito www.cusgenova.it. Sempre riservati ai soci vengono
organizzate piccole vacanze-golf che permettono di poter conoscere nuovi campi.
Lo scorso febbraio un gran numero di appassionati ha raggiunto la Toscana per
un lungo weekend, mentre in questi giorni, dal 29 maggio al 2 giugno è stato
organizzato un soggiorno golfistico a Saint Endreol in Provenza. Altre due
mini-vacanze sui green sono previste a ottobre e a dicembre. Ultimamente il Cus
Genova si è particolarmente impegnato nella diffusione della pratica sportiva
fra la popolazione universitaria dell'Ateneo genovese e il golf è tra le
discipline prescelte. Tanto è veto che è stato anche ideato uno slogan
appropriato: "Metti il golf nel tuo curriculum". Il Cus offre agli
interessati la possibilità di acquistare a prezzo scontato la "prima
sacca" necessaria per cominciare a praticare: un package formato da un
driver, un legno, un ibrido, sei ferri, in putter la sacca e un carrello. Agli
interessati viene dato un bonus grazie al sostegno che il Cus ha ottenuto da
Erg e dal Gruppo Praga (Golf Club Serravalle e Golf Colline del Gavi). Al
progetto hanno già preso parte 45 studenti del corso di laurea in Scienze
Motorie e oltre quaranta studenti provenienti da altre facoltà. I bonus già
assegnati per l'acquisto delle sacche sono dieci. Ma quanto costa oggi iniziare
a giocare a golf frequentando il campo pratica in via degli Anemoni? Il primo
anno si può pagare la quota di iscrizione annuale alla Federazione Italiana
Golf che è di 60 euro e poi ogni volta che si va a praticare si paga un gettone
di presenza di 10 euro. Per diventare soci, con libera frequentazione e
possibilità di usufruire delle varie convenzioni: pagano 220 euro gli studenti
universitari, 290 i docenti, 380 euro tutti gli altri e 350 euro le persone
appartenenti allo stesso nucleo familiare. Elisabetta Vassallo 06/06/2009
( da "Cittadino, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Contardo Ferrini,
un cattolico convinto La sua testimonianza, il suo impegno nella Milano di fine
Ottocento Il vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi lo scorso 30 maggio è
stato relatore a Pavia, presso l'Università, a un convegno dedicato alla figura
di Contardo Ferrini. L'iniziativa è stata tenuta nel centocinquantesimo
anniversario della nascita del Beato, avvenuta a Milano il 4 aprile 1859.
Monsignor Merisi prima dell'intervento ha salutato e ringraziato per l'invito
il Magnifico Rettore dell'Università di Pavia, il Preside della Facoltà di
Giurisprudenza, il Pro-Rettore dell'Università Cattolica di Milano, il vescovo
di Pavia monsignor Giovanni Giudici, l'Unione dei giuristi cattolici di Pavia
intitolata al Beato Contardo Ferrini, i relatori e tutti i presenti al
convegno. Riportiamo, di seguito, l'intervento di monsignor Merisi.La vita di
Contardo Ferrini, vissuto fra il 1859 e il 1902, si è dipanata fra una
testimonianza di fede vissuta, spinta fino alla eroicità delle virtù, e lo
studio e la ricerca e l'insegnamento, a partire da questa eletta università di Pavia dove il Ferrini si è laureato nel 1880;
e poi all'Università di Berlino per completare gli studi, a Messina, a Modena e
poi ancora a Pavia dove, con qualche parentesi iniziale sul Diritto penale,
tenne la cattedra di di Diritto romano dal 1894 alla morte. Non disdegnò nella
sua vita, anzi lo ritenne conseguenza di una scelta di fede matura e convinta,
l'impegno nelle realtà sociali e apostoliche di ispirazione cristiana, nel
contesto assai difficile della Milano degli ultimi anni dell'Ottocento, segnati
dal confronto duro fra liberali, socialisti e cattolici, con la presenza sempre
pericolosa della massoneria, nella vivacità del dibattito anche fra gli stessi
cattolici divisi fra intransigenti e conciliatoristi, anni oltretutto segnati
anche dallo scontro sociale e dalla repressione di Bava Beccaris nel 1898.
Credo che prima di addentrarci in qualche riflessione specifica sugli
insegnamenti che possiamo trarre da singoli aspetti della testimonianza del
Ferrini per la nostra vita di oggi, conviene por mente ad un insegnamento
generale della vita del nostro Beato raccolto e riproposto dalla prefazione a
un libro sul Beato di Marco Invernizzi nel centenario della morte nel 2002 di
monsignor Renato Corti, vescovo di Novara a cui apparteneva la parrocchia di
Suna in Verbania dove Ferrini morì il 17 ottobre 1902.Monsignor Corti indica
nella profonda spiritualità laicale, in una vita del tutto normale, un
insegnamento fondamentale della vita del Ferrini, additandolo come «modello
soprattutto per chi si sforza di vivere la fede unendola alla ricerca
scientifica e a compiti etico-sociali, nel tentativo di renderla sempre di più
una fede pensata ed approfondita». L'altro insegnamento che Ferrini ci propone
secondo monsignor Corti è quello di avere sempre mantenuto senza riguardi umani
uno stile cristiano di vita, rispettoso delle convinzioni altrui, coniugando insieme la scrupolosa preparazione del docente universitario con le istanze
della fede considerata non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la
persona dedita alla ricerca scientifica.Così monsignor Corti.Le brevi
riflessioni che vorrei proporre all'interno di queste prospettive generali
riguardano:- la scelta di fede e la coerenza della testimonianza del Ferrini,
con particolare riferimento all'ambiente universitario; - la vita di preghiera
e la dimensione contemplativa dell'esistenza;- l'impegno dello studio, della
ricerca, dell'insegnamento del Diritto e del Diritto Romano;- l'impegno di
carità e partecipazione alla vita sociale e amministrativa del suo tempo.n
scelta di fede, coerenza e testimonianza in Contardo FerriniÈ difficile parlare
di una data di inizio quando si parla della vita di fede di Contardo Ferrini.
Come si può cogliere facilmente nella biografia del Beato stesa da monsignor
Carlo Pellegrini, il Ferrini nasce in una famiglia convintamente praticante
della buona borghesia di Milano, battezzato nella chiesa parrocchiale di San
Carlo al Corso in centro città, educato nel cammino di fede da genitori esimi e
assai religiosi, cresce in famiglia, a scuola, nella vita ecclesiale con gli
atteggiamenti di bontà, di obbedienza e di impegno che contraddistingueranno
tutta la sua vita. La preghiera e l'Eucarestia saranno sempre al centro della
sua vita cristiana. La vita esemplare, una vita austera, semplice, pia, dice il
Pellegrini, e la fedeltà al voto di personale castità segneranno tutta la sua
vita. Anche l'amicizia, discreta e fedele, sarà caratteristica marcata del suo
rapporto con gli altri (penso in particolare all'amicizia con il Conte Mapelli
ed il professor Olivi), in un atteggiamento di "apostolato" segnato
dalla carità, dal buon esempio, dalla capacità di intervenire coraggiosamente
di fronte alle facili intemperanze giovanili dei colleghi, dalla disponibilità
all'aggregazione di carattere testimoniale e apostolico con la fondazione del
Circolo universitario cattolico. La sua dedizione, potremmo dire vocazionale,
allo studio, alla ricerca, all'insegnamento, nel campo delle scienze
giuridiche, in particolare del Diritto Romano, costituiscono l'elemento
centrale della sua testimonianza riconosciuta e additata ad esempio nella
beatificazione nel 1947. E l'impegno sociale ed amministrativo non fanno che
confermare la scelta di fede e la coerenza dell'impegno di tutta la vita del
nostro Beato. Quale insegnamento per la nostra vita di oggi possiamo trarre
dall'insieme di questa pur breve esistenza (è morto a 43 anni)? Credo si possa
parlare di un insegnamento forte sul senso cristiano della vita, sulla fedeltà
alla universale chiamata alla santità, sull'impegno di far corrispondere al
precetto evangelico ogni aspetto, ogni istante, ogni attività dell'esistenza
quotidiana nell'ascolto del Signore e nella dedizione ai fratelli. Nella
santità della vita quotidiana, nella vita normale, in cui preghiera,
Eucarestia, lavoro, famiglia, vita sociale, tutto cospira nel dar lode al
Signore per il bene dei fratelli.L'esempio di Contardo Ferrini richiama
facilmente alla memoria la testimonianza di altri cristiani laici dei nostri
tempi come Alcide De Gasperi, Giuseppe Lazzati (nel centenario della nascita),
Armida Barelli, Giorgio La Pira e altri ancora. Si tratta di persone, di
cristiani, con idee e orientamenti anche fra di loro diversi, e però segnati
dalla centralità della fede, dalla coerenza dell'esempio, dall'impegno fattivo,
diremmo oggi, dopo il Concilio Vaticano II, perché il mondo, gli uomini, le
realtà creaturali, abbiano a corrispondere al disegno salvifico di Dio.Anche
oggi, come allora, abbiamo bisogno di credenti fedeli, autorevoli, competenti, rispettosi
degli altri e tuttavia testimoni coraggiosi della Parola del Signore e della
sua incarnazione nelle realtà della vita quotidiana, dallo studio al lavoro,
alla politica per la realizzazione del Bene comune. Questo auspicio non può non
sottolineare l'esigenza del maggiore impegno nel lavoro di formazione e di
educazione delle nostre realtà pastorali (parrocchiali e associative) ma anche
delle scuole e delle realtà istituzionali. Come avrete notato la stessa
Conferenza Episcopale Italiana prima con il Progetto Culturale e da quest'anno
con la proposta degli Orientamenti pastorali per il decennio sul tema
dell'educazione, intende chiedere rinnovata attenzione e impegno in questa
direzione.n Preghiera, contemplazione, EucarestiaMi soffermo un attimo su queste
caratteristiche della sua vita spirituale, appunto la preghiera, la dimensione
contemplativa e l'Eucarestia quotidiana, per sottolineare la disponibilità, in
un docente universitario di vaglia, in un
professionista impegnato nella vita pubblica a fare del rapporto personale con
il Signore il centro e la ragione della propria esistenza. Descrivendo la
preghiera nel suo programma di vita, Contardo Ferrini afferma che si tratta di
«quei momenti ineffabili in cui passa l'intimo colloquio tra la creatura e il
Creatore. L'anima contempla soave bellezza, l'inenarrabile bontà del suo Dio e
gli dice: io t'amo. E Lui (Dio) guarda all'affetto della sua creatura, si
commuove il cuore paterno e risponde: io t'amo». Questo tema del dialogo con il
Signore, con le domande e le risposte di Dio, rappresenta un elemento
caratteristico dell'itinerario di santità del Ferrini.La religiosità del
Ferrini, di forte radicamento biblico, sta ad indicare che il riferimento alla
Scrittura, a differenza della letteratura devozionale ottocentesca, non è
semplicemente una raccolta di buoni esempi ma costituisce ispirazione vitale.
Lo ricorda opportunamente Giovanni Angelo Lodigiani in un quaderno dei giuristi
cattolici di Pavia di qualche anno fa. Dalla frequentazione della Scrittura, dalla
preghiera silenziosa e contemplativa, dalla partecipazione alla Santa Messa o,
come allora si poteva fare, dalla frequenza quotidiana alla Santa Comunione,
Contardo Ferrini deriva quelle capacità di ascolto della parola del Signore,
quella disponibilità alla "trasformazione nostra in Lui" che generano
l'attitudine a vivere e a testimoniare la verità e l'umiltà, fonti uniche della
dignità della vita.Credo che anche da questo aspetto fondamentale della
testimonianza del nostro Beato, possa derivare un insegnamento per il nostro
impegno di oggi: si tratta della necessaria sottolineatura nel nostro impegno
formativo e nel vissuto delle nostre comunità, della preghiera personale, anche
della preghiera individuale, certo sempre dentro il contesto e in rapporto alla
preghiera comunitaria, a quella liturgica, a quella famigliare.Positive
tradizioni come quelle degli Esercizi spirituali, dei ritiri mensili,
dell'adorazione eucaristica, della lectio divina, della meditazione vanno
riproposte con coraggio e a partire dalla testimonianza personale.nStudio,
ricerca, insegnamentoIl riferimento alla verità e all'umiltà appena accennato
credo possa costituire il punto di partenza per una lettura oggettiva
dell'impegno di Ferrini studente, studioso, ricercatore, docente
di scienze giuridiche, in particolare del Diritto Romano.Sul tema dello studio
giovanile, oltre alla testimonianza ricordata dai suoi colleghi del tempo,
citerei due testimonianze una del De Francisci che ricorda le parole del
Ferrini: «ricordati che perché la piramide sia alta, la base deve essere molto
larga», con riferimento allo studio e alla preparazione scolastica. E l'altra
di un altro docente, Biondo Biondi, mio antico
professore alla Cattolica di Milano, che diceva: «di lui, di Contardo Ferrini,
si può ripetere la frase di Pomponio il quale considera la "discendi
voluptas" come "optima ratio vivendi"».L'insegnamento è chiaro
anche per i nostri tempi e vale sia per la buona volontà degli alunni che per
la preparazione e la professionalità e competenza degli insegnanti.Per quanto
riguarda l'impegno centrale della vita del Ferrini, quello della ricerca e
dello studio, non avendo sufficiente competenza del tema, posso solo ricordare
la grande stima che la sua attività di ricerca, di studio, di pubblicazione, di
docenza, gli è sempre stata riconosciuta da colleghi e competenti di quel tempo
e dei tempi successivi.Credo di poter sottolineare in particolare la sua
attenzione e la sua cura nell'indagare, oltre che sui Codici antichi della
classicità romana e dei tempi giusti-nianei, anche sulle persone dei giuristi
interessati, quasi a dire che esiste pure un rapporto fra la personalità e la
consistenza di una persona e lo spessore e l'esito della sua ricerca e della
sua professione. Aggiungo di aver colto negli interventi sul Ferrini
sottolineature interessanti sul rapporto fra Diritto Romano e le strutture
giuridiche della Germania, in particolare nei tempi della permanenza del
Ferrini a Berlino dopo la laurea, in dialettica con la diversa tradizione
giuridica napoleonica e francese. E ricordo anche nel discorso del Papa Pio XII
per la beatificazione del Ferrini, la riflessione sul rapporto fra il Diritto e
la legge, sul Diritto Romano come riflesso del Diritto naturale, la riflessione
sulla legge in rapporto all'etica e al bene comune, diremmo oggi, per il bene
vero della gente per la quale il Diritto è posto. Sul tema della docenza e
dell'insegnamento a Messina, a Modena e a Pavia, basterà ricordare la
testimonianza di colleghi e alunni sul suo rigore scientifico, sulla
competenza, sull'attenzione agli alunni, sulla capacità di dialogo. E, come docente impegnato nelle commissioni dei concorsi, il suo
atteggiamento "appassionatamente coscienzioso".Su quest'ultimo punto
della docenza e delle nomine, l'insegnamento per la nostra vita di oggi e di
sempre è evidente.Della sua attività di ricerca e di studio credo che si possa
parlare a buon diritto di una testimonianza ante litteram di quella che oggi si
chiama la vocazione laicale di conoscenza e di orientamento delle realtà
terrene secondo il disegno di Dio nella ricerca, nell'insegnamento, nella
professione, nella vita sociale. La ricerca del vero con l'atteggiamento
dell'umiltà di cui prima dicevamo, appartiene da sempre alla più autentica
vocazione cristiana, di tutti i cristiani, che trova nei Christifideleis laici
spazio e opportunità fondamentali per quella che si sarebbe poi detta la
"consecratio mundi", nel rispetto di ogni coscienza e di ogni
opinione, legittima e coerente.Credo che la necessità della riflessione anche
per i nostri tempi sul tema della vocazione del laico nella Chiesa e nel mondo
sia di tutta evidenza e anche, sul tema dei percorsi di formazione educativa.
Ma anche sul tema della verità e della legge naturale c'è spazio per pensare e
ragionare, convinti come siamo che il cammino della società debba avere
riferimento a principi alti e condivisi, come quelli della Dichiarazione dei
diritti Universali del 1948, come quelli delle Costituzioni moderne, della
nostra italiana in particolare, come quelli, prima ancora, dei principi della
Dottrina sociale della Chiesa elaborati a partire dal Vangelo di Gesù ma
proponibili a tutte le persone in ricerca o di buona volontà, in cui possiamo
reperire quella prospettiva che precede il dettato positivo della legge in
vigore, quei principi e valori che, noi siamo convinti, sono presenti e
inscritti nel profondo di ogni cuore umnano.n Impegno di carità e vita sociale
e amministrativaContardo Ferrini da sempre, anche dai tempi dello studio a
Berlino, ha partecipato con passione alla testimonianza di carità delle
Conferenze di San Vincenzo, a partire dall'esempio di Federico Ozanam. L'aiuto
per i poveri, la visita ai poveri, l'invito a condividere con la presenza e con
l'aiuto la difficile condizione di quelli che oggi chiamiamo gli ultimi, fa
parte del vissuto quotidiano del Ferrini che anche in questo campo ci offre una
testimonianza ed un insegnamento impegnativo, dentro un contesto culturale e
sociale che oggi con la Dottrina sociale della Chiesa parla giustamente di
promozione del Bene comune, di difesa della dignità della persona umana, di
solidarietà e di sussidiarietà, ma che non può escludere il contributo del
cuore umano capace di far scendere da cavallo sulla strada da Gerusalemme a
Gerico.Contardo Ferrini, come è noto, non disdegnò di partecipare ai dibattiti
del suo tempo nella Milano di fine Ottocento, segnata come abbiamo detto da
scontro duro fra socialisti e liberali, fra cattolici e massoni, fra legittime
richiese di promozione sociale e difesa ostinata dei privilegi, con gli scontri
che avrebbero portato alla crisi del 1898 con la repressione di Bava Beccaris,
dal Ferrini in qualche modo preconizzata e temuta.Il nostro professore
partecipò in particolare al dibattito fra cattolici intransigenti e cattolici
conservatori o liberali, in un contesto in cui il tema della possibile
conciliazione fra Stato e Chiesa e quello del non expedit con l'invito
all'astensione nelle elezioni politiche arricchiva, ma anche rendeva aspro, il
confronto in casa cattolica, nonostante gli interventi del cardinale
Arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari con gli inviti alla moderazione e
all'unità. Alle elezioni comunali di Milano del 1895 Contardo Ferrini si
presentò con una lista cosiddetta "di contratto" con i liberali, insieme
con altri cattolici conservatori con riferimento al Marchese Carlo Ottavio
Cornaggia, dopo aver inutilmente tentato un accordo con i cattolici democratici
cristiani di Filippo Meda.La sua presenza in Consiglio comunale di Milano viene
ricordata in particolare su due tematiche.Una sui temi fiscali in rapporto
all'allargamento dei dazi urbani in vigore alla prima periferia della città
ambrosiana in cui si erano insediate molte nuove iniziative industriali e
manifatturiere. Ferrini si pronunciò per le cosiddette imposte indirette
temendo demagogia e inquinamento politico nella proposta della imposta diretta
progressiva, e ciò in coerenza con il suo riferimento alla borghesia urbana e
alle sue tradizioni politiche e sociali.La seconda sul tema di grande rilievo
sociale, che interessava ovviamente la comunità cristiana della legge Crispi
del 1890 che chiedeva di concentrare nelle nascenti Congregazioni di carità
legate ai Comuni tutti i beni e i lasciti delle Opere Pie anche di origine
religiosa e parrocchiale. Ferrini si mise a disposizione e partecipò con altri
consiglieri ed avvocati cattolici per sostenere il buon diritto di queste
istituzioni di ispirazione religiosa nate dal cuore di tanti cittadini
generosi, a resistere alla concentrazione, con esito in buona parte
positivo.Credo che anche da questa testimonianza di Ferrini nella vita pubblica
derivino insegnamenti utili per noi: la disponibilità al dialogo, in
particolare fra cattolici di diverso orientamento politico-sociale, e la tempo
stesso la capacità di scendere in campo con le proprie idee in campi opinabili
e però sempre pronti ad ascoltare le indicazioni contenute nei principi evocati
dalla Chiesa. Ferrini appartiene alla borghesia, non fa mistero delle sue
convinzioni sociali e però ascolta e dialoga con chi sostiene idee diverse. E,
in ogni caso, ha sempre di mira il bene vero della gente. n ConclusioniPer
concludere citerei due interventi di una riflessione novarese del 2003.1
Nell'anno precedente infatti, a Novara nel 2002, nel centenario della morte, si
era tenuto un Convegno sul contributo di Ferrini al tema dell'Europa e delle
radici cristiane del Continente nella convinzione, si diceva, che l'apparato
del corpus legislati-vo romano, in cui era confluita la sapienza cristiana,
fosse un fattore decisivo della unificazione dei popoli europei nel corso della
storia. Certo c'è stata anche la Rivoluzione Francesce, c'è stato
l'Illuminismo, ci sono state tante presenze nuove da Est e da Sud e però è
difficile negare che il filone centrale della cultura e della tradizione in
Europa abbiano riferimento alle radici cristiane, dentro e in rapporto con la
classicità e il Diritto Romano.2 Ho visto anche un articolo molto interessante
del prof. Antonio Acerbi, lodigiano, docente in
Cattolica, scomparso qualche anno fa, sulla beatificazione di Contardo Ferrini.
Vi si parla del primo intervento di Pio X nel 1909, dell'indagine ambrosiana
del 1917, del decreto sulla eroicità delle virtù del 1931 e appunto della
beatificazione nel 1947 da parte di Pio XII. Vengono riportati interventi e
testimonianze di monsignor Pellegrini, del professor Olivi, di Padre Rosa
gesuita, della Fuci e dell'Università Cattolica di Milano con accenni anche
alle perplessità presenti nel dibattito, in relazione alla frequentazione di
Antonio Rosmini, al suo essere cattolico liberale, alla sua non convinzione sul
tema dell'astensionismo e però con forti affermazioni sulla sua testimonianza
di discrezione, di dialogo, di laicità cristianamente vissuta nella professione
e nello studio.Ne viene un ulteriore insegnamento che a partire dal suo esempio
nella vita spirituale, di scelta di fede matura e convinta, di testimonianza
per la ricerca del vero con dote e competenza di professionalità assai
significativa, ci consente ancora oggi di guardare con stima e riconoscenza
all'esempio di un uomo vero, di un cristiano convinto, di un testimone eroico
della fede e della verità.Giuseppe Merisiuno stile rispettosoCredo che prima di
addentrarci in qualche riflessione specifica sugli insegnamenti che possiamo
trarre da singoli aspetti della testimonianza del Ferrini per la nostra vita di
oggi, conviene por mente ad un insegnamento generale della vita del nostro
Beato raccolto e riproposto dalla prefazione a un libro sul Beato di Marco
Invernizzi nel centenario della morte nel 2002 di monsignor Renato Corti,
vescovo di Novara a cui apparteneva la parrocchia di Suna in Verbania dove
Ferrini morì il 17 ottobre 1902 Monsignor Corti indica nella profonda
spiritualità laicale, in una vita del tutto normale, un insegnamento
fondamentale della vita del Ferrini, additandolo come «modello soprattutto per
chi si sforza di vivere la fede unendola alla ricerca scientifica e a compiti
etico-sociali, nel tentativo di renderla sempre di più una fede pensata ed
approfondita». L'altro insegnamento che Ferrini ci propone secondo mons. Corti
è quello di avere sempre mantenuto senza riguardi umani uno stile cristiano di
vita, rispettoso delle convinzioni altrui, coniugando insieme la scrupolosa
preparazione del docente universitario con le istanze
della fede considerata non un ostacolo ma anzi uno stimolo arricchente la
persona dedita alla ricerca scientifica.Così mons. Corti.Le brevi riflessioni
che vorrei proporre all'interno di queste prospettive generali riguardano:-la scelta
di fede e la coerenza della testimonianza del Ferrini, con particolare
riferimento all'ambiente universitario; -la vita di preghiera e la dimensione
contemplativa dell'esistenza;-l'impegno dello studio, della ricerca,
dell'insegnamento del Diritto e del Diritto Romano;-l'impegno di carità e
partecipazione alla vita sociale e amministrativa del suo tempo1 scelta di
fede, coerenza e testimonianza in Contardo FerriniÈ difficile parlare di una
data di inizio quando si parla della vita di fede di Contardo Ferrini. Come si
può cogliere facilmente nella biografia del Beato stesa da mons. Carlo
Pellegrini, il Ferrini nasce in una famiglia convintamente praticante della
buona borghesia di Milano, battezzato nella chiesa parrocchiale di San Carlo al
Corso in centro città, educato nel cammino di fede da genitori esimi e assai
religiosi, cresce in famiglia, a scuola, nella vita ecclesiale con gli
atteggiamenti di bontà, di obbedienza e di impegno che contraddistingueranno
tutta la sua vita. La preghiera e l'Eucarestia saranno sempre al centro della
sua vita cristiana. La vita esemplare, una vita austera, semplice, pia, dice il
Pellegrini, e la fedeltà al voto di personale castità segneranno tutta la sua
vita. Anche l'amicizia, discreta e fedele, sarà caratteristica marcata del suo
rapporto con gli altri (penso in particolare all'amicizia con il Conte Mapelli
ed il professor Olivi), in un atteggiamento di "apostolato" segnato
dalla carità, dal buon esempio, dalla capacità di intervenire coraggiosamente
di fronte alle facili intemperanze giovanili dei colleghi, dalla disponibilità
all'aggregazione di carattere testimoniale e apostolico con la fondazione del
Circolo universitario cattolico. La sua dedizione, potremmo dire vocazionale,
allo studio, alla ricerca, all'insegnamento, nel campo delle scienze
giuridiche, in particolare del Diritto Romano, costituiscono l'elemento
centrale della sua testimonianza riconosciuta e additata ad esempio nella
beatificazione nel 1947. E l'impegno sociale ed amministrativo non fanno che confermare
la scelta di fede e la coerenza dell'impegno di tutta la vita del nostro Beato.
Quale insegnamento per la nostra vita di oggi possiamo trarre dall'insieme di
questa pur breve esistenza (è morto a 43 anni)? Credo si possa parlare di un
insegnamento forte sul senso cristiano della vita, sulla fedeltà alla
universale chiamata alla santità, sull'impegno di far corrispondere al precetto
evangelico ogni aspetto, ogni istante, ogni attività dell'esistenza quotidiana
nell'ascolto del Signore e nella dedizione ai fratelli. Nella santità della
vita quotidiana, nella vita normale, in cui preghiera, Eucarestia, lavoro,
famiglia, vita sociale, tutto cospira nel dar lode al Signore per il bene dei
fratelli.L'esempio di Contardo Ferrini richiama facilmente alla memoria la
testimonianza di altri cristiani laici dei nostri tempi come Alcide De Gasperi,
Giuseppe Lazzati (nel centenario della nascita), Armida Barelli, Giorgio La
Pira e altri ancora. Si tratta di persone, di cristiani, con idee e
orientamenti anche fra di loro diversi, e però segnati dalla centralità della
fede, dalla coerenza dell'esempio, dall'impegno fattivo, diremmo oggi, dopo il
Concilio Vaticano II, perché il mondo, gli uomini, le realtà creaturali,
abbiano a corrispondere al disegno salvifico di Dio.Anche oggi, come allora,
abbiamo bisogno di credenti fedeli, autorevoli, competenti, rispettosi degli
altri e tuttavia testimoni coraggiosi della Parola del Signore e della sua
incarnazione nelle realtà della vita quotidiana, dallo studio al lavoro, alla
politica per la realizzazione del Bene comune. Questo auspicio non può non
sottolineare l'esigenza del maggiore impegno nel lavoro di formazione e di
educazione delle nostre realtà pastorali (parrocchiali e associative) ma anche
delle scuole e delle realtà istituzionali. Come avrete notato la stessa
Conferenza Episcopale Italiana prima con il Progetto Culturale e da quest'anno
con la proposta degli Orientamenti pastorali per il decennio sul tema
dell'educazione, intende chiedere rinnovata attenzione e impegno in questa
direzione.2 Preghiera, contemplazione, EucarestiaMi soffermo un attimo su
queste caratteristiche della sua vita spirituale, appunto la preghiera, la
dimensione contemplativa e l'Eucarestia quotidiana, per sottolineare la
disponibilità, in un docente universitario di vaglia,
in un professionista impegnato nella vita pubblica a fare del rapporto
personale con il Signore il centro e la ragione della propria esistenza.
Descrivendo la preghiera nel suo programma di vita, Contardo Ferrini afferma
che si tratta di «quei momenti ineffabili in cui passa l'intimo colloquio tra
la creatura e il Creatore. L'anima contempla soave bellezza, l'inenarrabile
bontà del suo Dio e gli dice: io t'amo. E Lui (Dio) guarda all'affetto della
sua creatura, si commuove il cuore paterno e risponde: io t'amo». Questo tema
del dialogo con il Signore, con le domande e le risposte di Dio, rappresenta un
elemento caratteristico dell'itinerario di santità del Ferrini.La religiosità
del Ferrini, di forte radicamento biblico, sta ad indicare che il riferimento
alla Scrittura, a differenza della letteratura devozionale ottocentesca, non è
semplicemente una raccolta di buoni esempi ma costituisce ispirazione vitale.
Lo ricorda opportunamente Giovanni Angelo Lodigiani in un quaderno dei giuristi
cattolici di Pavia di qualche anno fa. Dalla frequentazione della Scrittura,
dalla preghiera silenziosa e contemplativa, dalla partecipazione alla Santa
Messa o, come allora si poteva fare, dalla frequenza quotidiana alla Santa
Comunione, Contardo Ferrini deriva quelle capacità di ascolto della parola del
Signore, quella disponibilità alla "trasformazione nostra in Lui" che
generano l'attitudine a vivere e a testimoniare la verità e l'umiltà, fonti
uniche della dignità della vita.Credo che anche da questo aspetto fondamentale
della testimonianza del nostro Beato, possa derivare un insegnamento per il
nostro impegno di oggi: si tratta della necessaria sottolineatura nel nostro
impegno formativo e nel vissuto delle nostre comunità, della preghiera
personale, anche della preghiera individuale, certo sempre dentro il contesto e
in rapporto alla preghiera comunitaria, a quella liturgica, a quella
famigliare. Positive tradizioni come quelle degli Esercizi spirituali, dei
ritiri mensili, dell'adorazione eucaristica, della lectio divina, della
meditazione vanno riproposte con coraggio e a partire dalla testimonianza
personale.3 Studio, ricerca, insegnamentoIl riferimento alla verità e
all'umiltà appena accennato credo possa costituire il punto di partenza per una
lettura oggettiva dell'impegno di Ferrini studente, studioso, ricercatore, docente di scienze giuridiche, in particolare del Diritto
Romano.Sul tema dello studio giovanile, oltre alla testimonianza ricordata dai
suoi colleghi del tempo, citerei due testimonianze una del De Francisci che
ricorda le parole del Ferrini: «ricordati che perché la piramide sia alta, la
base deve essere molto larga», con riferimento allo studio e alla preparazione
scolastica. E l'altra di un altro docente, Biondo
Biondi, mio antico professore alla Cattolica di Milano, che diceva: «di lui, di
Contardo Ferrini, si può ripetere la frase di Pomponio il quale considera la
"discendi voluptas" come "optima ratio
vivendi"».L'insegnamento è chiaro anche per i nostri tempi e vale sia per
la buona volontà degli alunni che per la preparazione e la professionalità e
competenza degli insegnanti.Per quanto riguarda l'impegno centrale della vita
del Ferrini, quello della ricerca e dello studio, non avendo sufficiente
competenza del tema, posso solo ricordare la grande stima che la sua attività
di ricerca, di studio, di pubblicazione, di docenza, gli è sempre stata
riconosciuta da colleghi e competenti di quel tempo e dei tempi successivi.
Credo di poter sottolineare in particolare la sua attenzione e la sua cura
nell'indagare, oltre che sui Codici antichi della classicità romana e dei tempi
giustinianei, anche sulle persone dei giuristi interessati, quasi a dire che
esiste pure un rapporto fra la personalità e la consistenza di una persona e lo
spessore e l'esito della sua ricerca e della sua professione. Aggiungo di aver
colto negli interventi sul Ferrini sottolineature interessanti sul rapporto fra
Diritto Romano e le strutture giuridiche della Germania, in particolare nei
tempi della permanenza del Ferrini a Berlino dopo la laurea, in dialettica con
la diversa tradizione giuridica napoleonica e francese. E ricordo anche nel
discorso del Papa Pio XII per la beatificazione del Ferrini, la riflessione sul
rapporto fra il Diritto e la legge, sul Diritto Romano come riflesso del
Diritto naturale, la riflessione sulla legge in rapporto all'etica e al bene
comune, diremmo oggi, per il bene vero della gente per la quale il Diritto è
posto. Sul tema della docenza e dell'insegnamento a Messina, a Modena e a
Pavia, basterà ricordare la testimonianza di colleghi e alunni sul suo rigore
scientifico, sulla competenza, sull'attenzione agli alunni, sulla capacità di
dialogo. E, come docente impegnato nelle commissioni
dei concorsi, il suo atteggiamento "appassionatamente
coscienzioso".Su quest'ultimo punto della docenza e delle nomine,
l'insegnamento per la nostra vita di oggi e di sempre è evidente.Della sua
attività di ricerca e di studio credo che si possa parlare a buon diritto di
una testimonianza ante litteram di quella che oggi si chiama la vocazione
laicale di conoscenza e di orientamento delle realtà terrene secondo il disegno
di Dio nella ricerca, nell'insegnamento, nella professione, nella vita sociale.
La ricerca del vero con l'atteggiamento dell'umiltà di cui prima dicevamo,
appartiene da sempre alla più autentica vocazione cristiana, di tutti i
cristiani, che trova nei Christifideleis laici spazio e opportunità
fondamentali per quella che si sarebbe poi detta la "consecratio
mundi", nel rispetto di ogni coscienza e di ogni opinione, legittima e
coerente.Credo che la necessità della riflessione anche per i nostri tempi sul
tema della vocazione del laico nella Chiesa e nel mondo sia di tutta evidenza e
anche, sul tema dei percorsi di formazione educativa. Ma anche sul tema della
verità e della legge naturale c'è spazio per pensare e ragionare, convinti come
siamo che il cammino della società debba avere riferimento a principi alti e
condivisi, come quelli della Dichiarazione dei diritti Universali del 1948,
come quelli delle Costituzioni moderne, della nostra italiana in particolare,
come quelli, prima ancora, dei principi della Dottrina sociale della Chiesa
elaborati a partire dal Vangelo di Gesù ma proponibili a tutte le persone in
ricerca o di buona volontà, in cui possiamo reperire quella prospettiva che
precede il dettato positivo della legge in vigore, quei principi e valori che,
noi siamo convinti, sono presenti e inscritti nel profondo di ogni cuore
umnano.4 Impegno di carità e vita sociale e amministrativa Contardo Ferrini da
sempre, anche dai tempi dello studio a Berlino, ha partecipato con passione
alla testimonianza di carità delle Conferenze di San Vincenzo, a partire
dall'esempio di Federico Ozanam. L'aiuto per i poveri, la visita ai poveri,
l'invito a condividere con la presenza e con l'aiuto la difficile condizione di
quelli che oggi chiamiamo gli ultimi, fa parte del vissuto quotidiano del
Ferrini che anche in questo campo ci offre una testimonianza ed un insegnamento
impegnativo, dentro un contesto culturale e sociale che oggi con la Dottrina
sociale della Chiesa parla giustamente di promozione del Bene comune, di difesa
della dignità della persona umana, di solidarietà e di sussidiarietà, ma che
non può escludere il contributo del cuore umano capace di far scendere da
cavallo sulla strada da Gerusalemme a Gerico.Contardo Ferrini, come è noto, non
disdegnò di partecipare ai dibattiti del suo tempo nella Milano di fine
Ottocento, segnata come abbiamo detto da scontro duro fra socialisti e
liberali, fra cattolici e massoni, fra legittime richiese di promozione sociale
e difesa ostinata dei privilegi, con gli scontri che avrebbero portato alla
crisi del 1898 con la repressione di Bava Beccaris, dal Ferrini in qualche modo
preconizzata e temuta.Il nostro professore partecipò in particolare al
dibattito fra cattolici intransigenti e cattolici conservatori o liberali, in
un contesto in cui il tema della possibile conciliazione fra Stato e Chiesa e
quello del non expedit con l'invito all'astensione nelle elezioni politiche
arricchiva, ma anche rendeva aspro, il confronto in casa cattolica, nonostante
gli interventi del card. Arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari con gli
inviti alla moderazione e all'unità. Alle elezioni comunali di Milano del 1895
Contardo Ferrini si presentò con una lista cosiddetta "di contratto"
con i liberali, insieme con altri cattolici conservatori con riferimento al
Marchese Carlo Ottavio Cornaggia, dopo aver inutilmente tentato un accordo con
i cattolici democratici cristiani di Filippo Meda.La sua presenza in Consiglio
comunale di Milano viene ricordata in particolare su due tematiche.Una sui temi
fiscali in rapporto all'allargamento dei dazi urbani in vigore alla prima
periferia della città ambrosiana in cui si erano insediate molte nuove
iniziative industriali e manifatturiere. Ferrini si pronunciò per le cosiddette
imposte indirette temendo demagogia e inquinamento politico nella proposta
della imposta diretta progressiva, e ciò in coerenza con il suo riferimento alla
borghesia urbana e alle sue tradizioni politiche e sociali.La seconda sul tema
di grande rilievo sociale, che interessava ovviamente la comunità cristiana
della legge Crispi del 1890 che chiedeva di concentrare nelle nascenti
Congregazioni di carità legate ai Comuni tutti i beni e i lasciti delle Opere
Pie anche di origine religiosa e parrocchiale. Ferrini si mise a disposizione e
partecipò con altri consiglieri ed avvocati cattolici per sostenere il buon
diritto di queste istituzioni di ispirazione religiosa nate dal cuore di tanti
cittadini generosi, a resistere alla concentrazione, con esito in buona parte
positivo.Credo che anche da questa testimonianza di Ferrini nella vita pubblica
derivino insegnamenti utili per noi: la disponibilità al dialogo, in particolare
fra cattolici di diverso orientamento politico-sociale, e la tempo stesso la
capacità di scendere in campo con le proprie idee in campi opinabili e però
sempre pronti ad ascoltare le indicazioni contenute nei principi evocati dalla
Chiesa. Ferrini appartiene alla borghesia, non fa mistero delle sue convinzioni
sociali e però ascolta e dialoga con chi sostiene idee diverse. E, in ogni
caso, ha sempre di mira il bene vero della gente.
______________________________ConclusioniPer concludere citerei due interventi
di una riflessione novarese del 2003.1 Nell'anno precedente infatti, a Novara
nel 2002, nel centenario della morte, si era tenuto un Convegno sul contributo
di Ferrini al tema dell'Europa e delle radici cristiane del Continente nella
convinzione, si diceva, che l'apparato del corpus legislativo romano, in cui
era confluita la sapienza cristiana, fosse un fattore decisivo della
unificazione dei popoli europei nel corso della storia. Certo c'è stata anche
la Rivoluzione Francesce, c'è stato l'Illuminismo, ci sono state tante presenze
nuove da Est e da Sud e però è difficile negare che il filone centrale della
cultura e della tradizione in Europa abbiano riferimento alle radici cristiane,
dentro e in rapporto con la classicità e il Diritto Romano.2 Ho visto anche un
articolo molto interessante del prof. Antonio Acerbi, lodigiano, docente in Cattolica, scomparso qualche anno fa, sulla
beatificazione di Contardo Ferrini. Vi si parla del primo intervento di Pio X
nel 1909, dell'indagine ambrosiana del 1917, del decreto sulla eroicità delle
virtù del 1931 e appunto della beatificazione nel 1947 da parte di Pio XII.
Vengono riportati interventi e testimonianze di mons. Pellegrini, del prof.
olivi, di Padre Rosa gesuita, della Fuci e dell'Università Cattolica di Milano
con accenni anche alle perplessità presenti nel dibattito, in relazione alla
frequentazione di Antonio Rosmini, al suo essere cattolico liberale, alla sua
non convinzione sul tema dell'astensionismo e però con forti affermazioni sulla
sua testimonianza di discrezione, di dialogo, di laicità cristianamente vissuta
nella professione e nello studio.Ne viene un ulteriore insegnamento che a
partire dal suo esempio nella vita spirituale, di scelta di fede matura e
convinta, di testimonianza per la ricerca del vero con dote e competenza di
professionalità assai significativa, ci consente ancora oggi di guardare con
stima e riconoscenza all'esempio di un uomo vero, di un cristiano convinto, di
un testimone eroico della fede e della verità.
( da "Mattino di Padova, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
NOTIZIE IN BREVE
MELBOOKSTORE. Il professor Livio Sossi, docente di Letteratura per l'infanzia Università ... MELBOOKSTORE. Il
professor Livio Sossi, docente di Letteratura per l'infanzia Università di Udine, presenta oggi
alle 17.30 alla Libreria Melbookstore, (via Martiri della Libertà 1/A), il
libro «Il gattino marroncino» di Ivana Marangon con illustrazioni di Francesca
Vignaga (Edicolors edizioni) e inaugura la mostra delle illustrazioni
presenti nel libro. CANI GUIDA DA TESTI. Una proposta rivolta a tutti gli
amanti dei cani e non solo. Oggi dalle 10 alle
( da "Mattino di Padova, Il"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
di Vincenzo
Milanesi RIFORMA ATENEI RISCHIO GATTOPARDO Doveva essere presentato in
Consiglio dei ministri già un paio di mesi fa il testo del disegno di legge
sull'Università, ormai da tempo annunciato dal governo. Ma la presentazione è
stata fatta slittare a dopo le elezioni. Nel frattempo, girano bozze con
ritocchi anche non marginali che cambiano di giorno in giorno. Segno di una
difficoltà a metter mano a una nuova normativa, con un provvedimento organico,
su due temi di grande importanza: la governance degli Atenei, da un lato, e i
meccanismi di reclutamento e progressioni di carriera, dall'altro. Bisognerà
vedere il testo definitivo per dare un primo giudizio motivato, ma già possiamo
tentare qualche prima osservazione sulla base delle indiscrezioni raccolte. Il
problema più rilevante da affrontare, quando si parla della forma di governo
delle Università italiane, è quello di assicurare ad ogni Ateneo lo spazio di
esercizio dell'autonomia gestionale chiudendo però il varco per l'emergere di
una inaccettabile autoreferenzialità. Insomma, ci vogliono strutture di
governance in grado di indurre le Università a un esercizio di autonomia
responsabile, con possibilità di verifica della correttezza delle scelte quanto
a rispondenza agli interessi generali della collettività, e non a quelli delle
corporazioni accademiche. Bisogna cioè che la voce degli stakeholders possa
farsi sentire. E' all'interno di questo quadro concettuale che andranno
formulate le proposte di ristrutturazione degli organismi di governo degli
Atenei, ma facendo attenzione a non adottare un sistema in cui i Consigli di
amministrazione delle Università finiscano in mano a «esterni», nominati non si
capisce bene da chi, perché un conto è ascoltare la voce degli stakeholders e
un altro è «commissariare», di fatto, gli Atenei. L'altro grande tema è quello
del reclutamento dei giovani e delle progressioni di carriera. Le diverse
procedure sperimentate sinora non hanno dato buona prova. Domina un «localismo»
che ingessa le situazioni nei nostri Atenei, rendendo di
fatto impossibile una qualsivoglia forma di mobilità dei docenti da una sede
all'altra. Soluzioni pronte per l'uso non ce ne sono, ovviamente. Ma sembra
meriti di essere sperimentato un meccanismo a due livelli. Un primo livello di
abilitazione nazionale alla docenza universitaria, a numero aperto, che
conferisce una semplice abilitazione. Un secondo livello di scelta sarà
poi quello con valutazioni comparative presso ciascuna sede universitaria.
Funzionerà? Non sappiamo. Ma una cosa invece sappiamo bene. Ci sono altre due
«riforme» che sono indispensabili e indifferibili, di cui non si parla nel
testo del disegno di legge del ministro Gelmini, dalla cui realizzazione
dipende in ogni caso la buona riuscita di ogni altro processo riformatore. Bisogna
superare l'anomalia tutta italiana di un sistema universitario in cui agli
Atenei è riconosciuta la necessaria autonomia, ma nel quale non esiste alcun
organismo preposto alla valutazione dei risultati di ciascuno di questi Atenei.
E' da mesi annunciata l'Agenzia nazionale di valutazione di università
e ricerca (Anvur), ma sembra di ascoltare il Coro dei Lombardi alla prima
Crociata di verdiana memoria, «partiam, partiam»... ma stanno tutti ben fermi
sul palco. La seconda riforma che non può più attendere è quella del meccanismo
di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario, cioè della dotazione
finanziaria che dal bilancio dello Stato passa a quelli di ciascun Ateneo. E'
ora che si passi gradualmente ma con decisione a un'attribuzione dei fondi
pubblici alle Università sulla base della qualità del loro lavoro sul piano
scientifico e didattico. Un primo segnale c'è nella norma approvata a inizio
anno, che prevede l'assegnazione su base meritocratica del 7% dei fondi
statali. Meglio che niente, ma ci vuole più coraggio su questa strada da parte
di un governo che fa (speriamo non solo a parole) del riconoscimento del merito
e della qualità uno dei suoi cavalli di battaglia. Senza queste due altre
riforme, il sistema universitario italiano resterà a «rischio Gattopardo»:
cambiare tutto, perché tutto resti come prima.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nel sangue dei
sardi la traccia del legame col sud della Francia La parentela tra Sardegna e
Provenza passa attraverso l'ossidiana GENETICA Il ruolo del Monte Arci
FRANCESCO BELLU SASSARI. D'ora in poi chiamare i francesi cugini non sarà solo
un modo di dire, almeno in Sardegna. Lo studio di alcuni campioni di Dna ha
infatti dimostrato che nel sangue di una parte dei sardi scorrono ancora
antichi geni francesi, meglio Provenzali (Francia meridionale). Motore l'oro
nero del Monte Arci: l'ossidiana, il vetro vulcanico da cui si ricavavano lame
taglienti per armi micidiali ma anche preziosi gioielli. Una risorsa talmente
importante durante la preistoria, da creare movimenti di uomini e cose
soprattutto lungo l'asse sardo-francese (l'80 per cento dell'ossidiana trovata
in Provenza arriva dal Monte Arci) ma non solo: ossidiana sarda è stata trovata
un po' ovunque sulle coste del Mediterraneo centrale. Era la migliore e la più
richiesta. La scoperta, sorprendente, arriva da un'équipe internazionale
guidata da Antonio Torroni, docente di Genetica dell'Università di Pavia, e di cui fa parte anche
una giovane studiosa di Bitti, Maria Pala, che nella città lombarda sta
svolgendo un dottorato di ricerca sul popolamento della Sardegna. Al progetto
partecipa anche un gruppo sassarese composto da Paolo Francalacci, associato di
Genetica e da Daria Sanna del Dipartimento di Zoologia e Genetica
evoluzionistica all'Università di Sassari. Lo studio ha avuto l'onore di
essere pubblicato sul numero di giugno del "The american journal of human
genetics", la più importante rivista scientifica nel campo della genetica
delle popolazioni umane. Tutto nasce dallo studio di un marcatore genetico
chiamato U5b3, una sorta di cognome fatto di geni che si trasmette solo per via
materna. I geni sono stati prelevati dopo un lungo lavoro tramite campioni di
sangue e saliva da sardi tutt'ora in vita. Questo cognome genetico, è stato
trovato in altri individui in un area che va dall'Italia centrale alla Francia
meridionale. Una prova che permette ai ricercatori di poter inserire la
penisola italiana tra i luoghi fondamentali da cui è partito il ripopolamento
dell'Europa occidentale dopo la fine dell'ultima glaciazione, circa 10mila anni
fa. Prima il ruolo del nostro Paese era considerato nullo in questo senso,
mancavano i dati e la parte del leone la facevano regioni come la Penisola
Iberica e i Balcani. Con le glaciazioni e il grande freddo, infatti, gli uomini
si erano spostati verso sud, in zone più calde, chiamate "aree di
rifugio". Secoli dopo, le aree di rifugio sono diventate il punto di
partenza per riconquistare le terre finalmente strappate al gelo. Nel caso
dell'Italia lo spostamento della popolazione e quindi del bagaglio genetico è
stata ostacolato dalle Alpi e ha seguito quindi le coste tirreniche verso la Provenza.
Qui tra 7mila e 9mila anni fa si è creato un sotto-gruppo genetico (chiamato
U5b3a1b) che è arrivato in Sardegna. Erano antiche genti alla ricerca
dell'ossidiana del Monte Arci. Il lungo isolamento che ha caratterizzato
l'isola ha poi portato nei secoli a un'evoluzione locale del gene, tanto da
caratterizzare oggi in maniera esclusiva quasi il 4 per cento della popolazione
sarda.
( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
FERMANO pag. 7
Discarica: «La Pema è uscita dalla società pubblico-privata Sam srl» TORRE S. PATRIZIO «E'
DOVEROSO chiarire la posizione della nostra azienda in merito alla SAM s.r.l.,
la società pubblico-privata
che vedeva come soci il Comune di Torre San Patrizio, Senesi, Ecoelpidiense e
Pema». A parlare è il titolare della Pema, Lamberto Pettinari. «Il
candidato sindaco Cognigni prosegue Pettinari prima di ufficializzare concetti
e congetture sui media, riguardanti salute dei cittadini, casse del Comune,
ettari di terreno da sviluppare in discarica, etc., dovrebbe prima informarsi
sulla composizione societaria della SAM s.r.l.». A tal proposito il titolare
della Pema srl tiene a precisare che: «In data 12 maggio 2009, con atto
notarile di cessione quote presso il notaio Alessandra Cerreto in Corridonia,
la nostra azienda è uscita definitivamente dalla SAM s.r.l., senza polemica
alcuna e, comunque, prima che il socio pubblico passasse in minoranza».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
ESPERIENZE A
CONFRONTO Esame di Stato per i medici: se ne parla oggi in un convegno SASSARI.
«L'esame di Stato per medici e odontoiatri: due esperienze a confronto»: è
questo il titolo del convegno organizzato dalla Commissione odontoiatrica
dell'Ordine dei Medici, che si terrà oggi nella sala conferenze della Camera di
commercio, con inizio alle ore
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
VALDICHIANA pag.
21 di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione ...
di GIANCARLO SBARDELLATI A NCHE quest'anno si rinnova la collaborazione tra la
città etrusca e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con i "Cortona
Colloquium 2009". Da venerdi
( da "Repubblica, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
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Cronaca La protesta Studenti in rivolta: non vogliamo Gheddafi alla Sapienza
CECILIA GENTILE ROMA - «Gheddafi è un dittatore, noi non lo vogliamo. Chiediamo
al rettore Frati di annullare la sua visita». Così i collettivi dell´università la Sapienza alla notizia
dell´incontro del leader libico con gli studenti e i docenti previsto per
giovedì 11 giugno nell´aula magna dell´ateneo, incontro annunciato ieri come
prima notizia sul sito della Sapienza. «è grave che sia invitato un dittatore -
dice a nome dei Collettivi Giorgio Sestili - soprattutto in un momento come
questo, in cui sempre di più vengono ridotti gli spazi della democrazia
all´interno dell´università». Anche l´Onda contesta
Gheddafi, ma ha deciso di non opporsi alla sua visita. «Gheddafi ha firmato con
il nostro governo un vergognoso accordo sul respingimento dei migranti - dice
Alioscia Castronuovo, dell´Onda di Lettere - Per questo il giorno del suo
arrivo alla Sapienza metteremo in atto forme di dissenso e di contestazione». «All´università può venire chiunque, è un luogo aperto», ribatte
il rettore Luigi Frati.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA & SPETTACOLI
pag. 26 Bigongiari: alla poesia bastano cinque parole CASCINA 13 E 14 GIUGNO
DUE GIORNI DI EVENTI SUL LETTERATO CASCINA (Pisa) NELLA BADIA di San Savino a
Cascina, comune natale di Piero Bigongiari (1914-1997): è qui che nasce il
«Festival delle arti dell'antica badia», due giorni di eventi, spettacoli,
dibattiti, mostre, letture, danze, proiezioni, incontri saranno incentrati
sulla figura di Bigongiari, poeta tra i più significativi del Novecento
italiano, amico «ermetico» di Mario Luzi e Alessandro Parronchi. Sono cinque o
sei le grandi parole che hanno contrassegnato la poetica di Bigongiari:
conoscere, amare, dolore, stupore, bellezza, Dio, rischio. SU CIASCUNA sarà
costruito durante il festival un dibattito, uno spettacolo, una mostra, un incontro,
una cantata: appuntamento il 13 e domenica 14 giugno. Sul tema della bellezza e
del suo mistero discuteranno il filosofo Sergio Givone e il poeta Davide
Rondoni. Sul tema della marginalità della letteratura nel mondo contemporaneo
il critico Arnone, lo scrittore Athos Bigongiali, il curatore dell'opera di
Bigongiari e scrittore Paolo Fabrizio Iacuzzi, i docenti
Franco Zangrilli della City University di New York, Elena Salibra
dell'Università di Pisa. Sul tema della tradizione, dei maestri e dello stupore
parlerà Franco Loi, uno dei maggiori poeti contemporanei. MENTRE sul tema della
scienza e dei suoi enigmi aperti dalla tecnologia applicata alle sue scoperte,
dialogheranno esperti della materia come Andrea Bonaccorsi, docente
di economia all'Università di Pisa; Renzo Valleggi, presidente di Scienza
Macchinale e Alessandro Giari, presidente del Polo Tecnologico di Cascina. Sul
tema di Dio e della sua «scomparsa» nel relativismo moderno, parlerà Severino
Dianich, vicario Episcopale per la Cultura. Sul tema del rischio e della
fatica, parlerà Gianfranco Lauretano, direttore della rivista «clanDestino», di
cui Bigongiari fu uno dei padri fondatori. Titti Giuliani Foti
( da "Repubblica, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIII -
Torino Il caso Ancora problemi informatici A Economia niente statini e niente
esami OTTAVIA GIUSTETTI (segue dalla prima di cronaca) E giovedì scorso alla
facoltà di Economia una cinquantina di studenti iscritti al terzo anno non sono
stati accettati all´esame di inglese perché non si sono presentati con i
regolari statini. Ma in sede, quel giorno, non era possibile stamparli. «Qui a
Economia i totem per la stampa degli statini sono continuamente guasti - spiega
Simone Rosini, uno dei ragazzi che a questo punto è costretto a presentarsi al
prossimo appello - i giorni prima dell´esame ne erano rotti quattro su quattro
e molti di noi hanno dovuto fare il giro delle altre sedi dell´università. Io personalmente alla fine l´ho fatto a
Chimica». Secondo la ricostruzione fatta dai ragazzi - che hanno anche scritto
una lettera al preside e al consiglio di facoltà e hanno raccolto decine di
firme per protestare contro i continui disservizi inerenti il sistema
informatico - giovedì mattina, appello alle ore nove, erano pochissimi gli
iscritti all´esame di inglese che erano riusciti in qualche modo a stampare il
proprio statino. «Gli apparecchi sono stati spesso guasti - racconta Rosini -
da aprile, da quando sono rientrato io dall´Erasmus in Germania di quattro
totem non hanno mai funzionato più di due contemporaneamente. Ho provato a
stampare la settimana prima e non sono riuscito. Sono andato in altre sedi e ho
trovato la stessa situazione. Mercoledì, dopo il ponte, ho ritentato ma nulla.
A Palazzo Nuovo che chiude alle 19 i totem sono spenti dalle 18». Come Rosini
molti altri ragazzi hanno avuto difficoltà e si sono presentati giovedì mattina
sperando di riuscire finalmente a risolvere il problema. Niente da fare, solo
un computer funzionava, e a singhiozzo. Non restava che sperare nella
comprensione dei professori che avrebbero potuto chiudere un occhio sugli
aspetti burocratici peraltro non imputabili alla responsabilità degli studenti.
Invece i docenti hanno respinto la richiesta, e consigliato
ai ragazzi di presentarsi al prossimo appello (18 giugno). «Il regolamento
prevede che gli statini siano compilati correttamente per poter sostenere gli
esami - dice il preside Sergio Bortolani - abbiamo fatto delle eccezioni nella
prima sessione perché il sistema informatico non funzionava, ma una
volta rientrata l´emergenza i docenti hanno ricevuto indicazione di tornare a
essere rigidi in merito. Mi stupisce che giovedì nessuno studente sia venuto a
bussare alla mia porta per segnalarmi l´incidente, sono sempre stato
disponibile per loro e avrei potuto aiutarli».
( da "Provincia Pavese, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
TORRAZZA COSTE
Riccagioia, fondi regionali TORRAZZA COSTE. Un milione e mezzo di euro è stato
stanziato nei giorni scorsi dalla giunta regionale della Lombardia per
promuovere le eccellenze dell'enogastronomia lombarde, l'opera dei produttori,
dei consorzi e delle associazioni lombarde per il 2009 allo scopo di
incrementare la popolarità e la diffusione del patrimonio enogastronomico
regionale. Di questi, 108.525 saranno destinati alla provincia di Pavia dove
per altro si sta procedendo verso questo obiettivo proprio con la realizzazione
di un ampio piano di riqualificazione di una delle due aziende agricole
regionali, quella di Riccagioia, interessata da investimenti che la renderanno
un Polo di eccellenza nella ricerca e nella
sperimentazione. Per il futuro la struttura sarà gestita da una società a
capitale misto pubblico-privato, a maggioranza pubblica, e per questo la giunta regionale ha approvato, su proposta
dell'assessore regionale all'agricoltura Luca Daniel Ferrazzi, le modalità da
seguire per costituire la società che nei prossimi anni si farà carico di
rendere Riccagioia, un Polo di eccellenza nei settori vitivinicolo e
zootecnico e ha individuato i soggetti pubblici che entreranno a far parte
della società per il 51% del capitale sociale. Si tratta di Ersaf-Regione
Lombardia, Provincia di Pavia, Camera di Commercio di Pavia, Bergamo e Brescia,
di Unioncamere Lombardia, delle Università di Milano e Pavia, dei Comuni di
Mornico Losana, Castana, Golferenzo, Pietra dè Giorgi, Zenevredo, Corvino San Quirico,
Cigognola, Montescano, Canneto Pavese, Montù Beccaria, Bosnasco e Torricella
Verzate. L'Ersaf ha gestito i bandi per l'individuazione dei partner nelle
società di gestione ed entro la fine dell'anno, attraverso un bando pubblico,
saranno individuati anche i soci privati; un modo per consentire alle aziende
che operano nelle due filiere rappresentate nell'azienda agricola di Torrazza
Coste, di avere voce in capitolo nella strategia delle decisioni del centro
stesso. «La forma di gestione individuata - commenta il presidente di Ersaf
Roberto Albetti - con la partecipazione di importanti soggetti come le
Province, i Comuni e le Camere di Commercio, permetterà di operare
nell'interesse delle filiere, individuando i campi di azione più opportuni a
favorire la competitività delle nostre produzioni. Va inoltre sottolineato il
grande interesse manifestato dalle Università lombarde». «Siamo giunti al
culmine di un lungo percorso progettuale iniziato nel 2004» commenta
l'assessore regionale Ferrazzi.
(
da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura
SASSUOLO pag. 15 «Ceramica in crisi, ci salverà l'Oriente» Innocenzo Cipolletta parla del futuro del distretto: speranze da Cina e India UN ECONOMISTA tra i binari, ma anche nel consiglio d'amministrazione della Piemme Ceramiche (presieduta da Francesco Zironi) marchio storico del distretto ceramico sassolese. Innocenzo Cipolletta, romano, 66 anni, è oggi presidente delle Ferrovie Italiane. Già direttore generale di Confindustria é stato presidente della Marzotto e ha ricoperto il ruolo di funzionario e dirigente dell'Ocse e dell'Isco. Un anno fa, proprio al Carlino, l'ex >docente alle Università di Reggio Calabria e di Firenze,
successivamente alla Luiss di Roma, parlando del difficile momento economico
che stava investendo il comparto ceramico, preannunciò un autunno-inverno
difficilissimi, così come il (
da "Tirreno, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Adige, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Adige, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Adige, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero Veneto,
Il" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero Veneto,
Il" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Adige, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Repubblica, La"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Viterbo)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Abruzzo)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Latina)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Riformista, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Pesaro)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Ancona)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Eco di Bergamo, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero, Il
(Marche)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Eco di Bergamo, L'"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Manifesto, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Corriere del
Mezzogiorno" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Gazzetta di Parma
(abbonati)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Corriere della Sera"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Corriere del
Mezzogiorno" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Repubblica, La"
del 06-06-2009) Argomenti: Cervelli (
da "Corriere del
Mezzogiorno" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Corriere del Veneto"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Italia Oggi"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Quotidiano.net"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Provincia Pavese,
La" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Nuova Venezia, La"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Messaggero Veneto,
Il" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Sestopotere.com"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Avvenire"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Denaro, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Scienze.it, Le"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Mattino, Il
(Benevento)" del 06-06-2009) Argomenti: Cervelli (
da "Sannio Online, Il"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Gazzettino, Il
(Padova)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Gazzettino, Il
(Treviso)" del 06-06-2009) Argomenti: Cultura (
da "Sicilia, La"
del 06-06-2009) Argomenti: Cultura
(
da "Sicilia, La"
del 06-06-2009)
Argomenti: Cultura paternò. Nella «Giornata per l'ambiente» anche assessori e consiglieri «netturbini» Rispettare l'ambiente, avendo cura del verde pubblico cittadino. Questo lo slogan della giornata per l'ambiente, festeggiata in città, con un'iniziativa delle associazioni Cescu ed il Confronto e realizzata in collaborazione con l'associazione Apas e gli assessorati al Verde pubblico ed ai Servizi ecologici. Armati di scopa e paletta, i volontari delle associazioni, insieme ad assessori e consiglieri comunali, si sono ritrovati per ripulire le aree a verde di via Fonte Maimonide, liberandole dai rifiuti. All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, il sindaco, Pippo Failla, gli assessori Angelo Calenduccia, Luca Martino e Vito Rau. La speranza ora è che tale lodevole attività non sia solo sporadica, ma si trasformi in un appuntamento fisso. Per rendere davvero, Paternò una città più pulita. «E' un'iniziativa che serve a sensibilizzare i giovani di questa città - dicono Paolo Di Caro e Venera Palumbo, rispettivamente presidenti delle associazioni Il Confronto e Cescu - proprio per questo motivo contiamo di ripetere l'esperienza». M. s. Biancavilla Cinque candeline per l'Annuario dei beni culturali L'annuario dei beni culturali del Comune di Biancavilla compie cinque anni. Un anniversario importante quello che ha riguardato la pubblicazione più preziosa che la Biblioteca comunale "Gerardo Sangiorgio" produce ogni anno. Anche in questa edizione, curata dal direttore della biblioteca Vincenzo Petralia, sono stati segnalati diversi interventi che gettano nuova luce nella storia cittadina. L'Annuario 2009 ha accolto tra le sue pagine le riflessioni di importanti studiosi tra cui alcuni docenti universitari come i biancavillesi Giuseppe Benedetto Portale e Alfio Grasso, ma anche quelli di Rosa Isabella Furnari e di Fiorella Frisoni. «L'annuario è uno dei prodotti più prestigiosi che la nostra collana cura - ha affermato l'assessore alla Cultura, Salvatore Pastanella - oltre ad ospitare le firme di alcuni professori universitari, contiene alcuni brani delle tesi scritte dai nostri laureati nonché gli studi dei cultori di storia locale». Nel corso della presentazione è stato particolarmente apprezzato l'intervento del prof. Francesco Altimari, >stimato
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tecnologia e imprese (sezione: Cultura)
IN
REGIONE Tecnologia e imprese PRATO. Una pattuglia consistente, quella dei
pratesi che hanno partecipato ieri mattina in Regione alla firma del protocollo
per la TecnoRete, la rete regionale del sistema di trasferimento tecnologico
alle imprese. A sottoscrivere l'accordo c'erano infatti Provincia, Pin,
Tecnotessile, Creaf e Asel. L'intesa vede infatti la collaborazione di Regione,
Province e centri servizi alle imprese pubblici o
pubblico-privati con l'obiettivo di razionalizzare il sistema diffuso regionale
dell'innovazione e del tra-sferimento tecnologico. L'accordo punta a diverse
finalità, fra cui la costituzione di un servizio integrato e di pronta e facile
utilizzazione per la individuazione dei prodotti-servizi avanzati in modo da
favorirne l'utilizzo da parte delle imprese.
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Tanto sport e divertimento, poco alcol, una giusta
dose di goliardia (sezione: Cultura)
Tanto
sport e divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia Tanto sport e
divertimento, poco alcol, una giusta dose di goliardia. Ecco
qui le Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di
Trento, in cui si ritrovano studenti, docenti e personale
tecnico-amministrativo. Ieri ci sono state le prime gare, oggi gran finale. R.
GROSSELLI A P
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Mezzo migliaio al lago tra ordine, buonumore e
goliardia (sezione: Cultura)
Mezzo
migliaio al lago tra ordine, buonumore e goliardia RENZO M. GROSSELLI Ci sono
lattine di birra qui e là, ma non si vede nessuno che sia in qualche modo
alterato. Un solo ragazzo, in due ore, lo vediamo con in mano un bottiglione.
Nessuno slogan piccante, tifo tutto sommato moderato. Pochissimi che pomiciano,
nessun odore di maria, una sola bestemmia in due ore. Quando vogliamo chiedere
qualcosa di politica veniamo guardati, a volte, con fastidio. Ieri sul lago di
Caldonazzo, all'Augsburgerhof, la quindicesima edizione
delle Facoltiadi, la massima manifestazione sportiva dell'Università di Trento,
in cui peraltro si ritrovano, anche in gara, studenti, docenti e personale
tecnico-amministrativo. Iscritte tutte le Facoltà per un complesso di 38
squadre (per i tre sport, calcio saponato, green volley e dragon boat) e 1.000
atleti. Ieri il programma prevedeva le eliminatorie di calcio saponato e
volley, oggi i due tornei laurereanno le squadre vincitrici e si terranno le
regate dei dragon boat. L'aria è di festa. Sana. E di goliardia. Non esagerata.
Qualche nota, rara, di ironia: il simbolo dei sociologi, falce e pagaia, una
bella ragazza col caschetto e la scritta «mona», gli striscioni «Cogito ergo
rum» e «Yes, we can't». Ma forse lo striscione che più interpreta la festa è
«Orgoglio cognitivo». La parità tra i sessi qui è quasi del tutto raggiunta. Le
squadre di calcio saponato e volley sono formate, in campo, da tre maschi e due
femmine. Sul sapone le ragazze ci danno dentro con tackle duri quasi quanto quelli
dei ragazzi. Elisa, 22 anni di Economia: «Le squadre sono formate da
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Pesano i costi della neve (sezione: Cultura)
Mezzana
Il consiglio approva una mozione: va rivista la ripartizione dei contributi
Pesano i costi della neve Eddy Andreis MEZZANA - Durante l'ultimo consiglio
comunale, il sindaco Giuliano Dalla Serra , coadiuvato dal revisore dei conti
De Magri, ha esaminato e chiesto l'approvazione del rendiconto dell'esercizio
finanziario 2008. Sebbene tutto sia in linea con l'andamento degli scorsi anni
dal punto di vista delle cifre, sul versante più pratico, come ha fatto notare
il vicesindaco Giacomo Redolfi , occorre rispondere al lento ma inevitabile
assottigliarsi delle risorse, strutturandone di nuove che possano integrare
quelle esistenti, che sono essenzialmente tributarie. Un esempio potrebbe
essere lo sfruttamento di fonti energetiche alternative come le acque del Noce.
Un altro punto discusso in consiglio, sulla base di una mozione, è stato quello
relativo alle spese e ai danni causati dalle nevicate fuori dall'ordinario
dello scorso inverno. Nello specifico si chiede alla Provincia che venga
rivisto il criterio di ripartizione dei contributi tra i diversi Comuni del
Trentino, dato che un semplice calcolo statistico basato sulla popolazione non
ha senso nel determinare le spese sostenute per la neve. Infine, è stata
discussa la partecipazione del Comune a società esterne ad esso: da ricordare,
tra le altre, quella nella società «Traforo Cles - Malé», che al momento non ha
alcuna attività in corso. Richiamandosi al modello svizzero
ed austriaco di compartecipazione pubblico-privata ai lavori, questa si rivelerebbe, secondo il consiglio,
strategica allorquando la Provincia e la politica decidessero di intraprendere
veramente la strada del tunnel tra Cles e Malé. In tal caso, la presenza del
Comune, collegandosi ad opere strutturali e principali, potrebbe forse portare
a nuove entrate per le casse comunali. Al di là di questo, è stata
espressa da parte del consiglio una certa soddisfazione per quanto riguarda la
gestione della cosa pubblica, in special modo per la
messa in essere e per la conclusione di numerose opere pubbliche che andranno a
chiudere in maniera concreta quest'ultimo anno di amministrazione. 06/06/2009
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al sid docenti di fama internazionale (sezione: Cultura)
Il
dibattito sul futuro di Scienze internazionali e diplomatiche: «Nei locali
vuoti da anni potrebbero trovar posto le associazioni» «Al Sid docenti di fama
internazionale» Pipi (Radicali): via la partitocrazia dal corso di laurea e il
Consorzio va chiuso «È una gran bella cosa quella di ritrovarsi per fare festa,
partecipare a tavole rotonde, scambiarsi ricordi e "fare rete", è
sicuramente rispettabile lo sforzo degli organizzatori, ma da laureato di
Scienze internazionali e diplomatiche, io non posso partecipare a un evento
sociale mentre la facoltà dell'ateneo di via Alviano in questo momento sta
colando a picco»: è quanto si affretta a sottolineare, in una nota polemica
inviata alla stampa, il militante radicale Pietro Pipi. «Negli ultimi dieci
anni - continua Pipi - il Sid ha ridotto la sua capacità attrattiva sia per
studenti sia per corpo docente. Anzi, ha letteralmente
tradito la sua missione. Bisognava puntare all'eccellenza e al merito, mentre
si registra una fuga degli studenti dopo il triennio e un deprecabile attivismo
di certi docenti per occupare comode e remuneratissime poltrone nei consigli di
amministrazione non di biblioteche o centri di ricerca, ma di banche. Prova ne
è il calo degli affitti». «Nella nobile tradizione delle università
americane - si legge ancora - le associazioni di studenti giocano un ruolo
determinante perché vivono un sentimento di riconoscenza verso quella
"famiglia" che li ha ospitati, formati e garantito strumenti per
realizzarsi professionalmente. Io ho viva questa "memoria dell'anima"
ed è per questo che da studente, assieme a Davide Porrati e al compianto
professor Enrico Fasana, cui chiedo inutilmente da tempo venga dedicata l'aula
magna della facoltà, ho promosso la laurea honoris causa a Sua Santità il XIV
Dalai Lama, ed è per quanto ho ricevuto che ho recentemente promosso, con il
sostegno di Gherghetta, borse di studio per studenti Sid presso le sedi di
Bruxelles, Roma e New York di "Nessuno tocchi Caino". «Ma il grande
progetto del Sid oggi è morto e la colpa è principalmente attribuibile al
Consorzio. Un carrozzone para-pubblico voluto dalla Provincia con ambizioni
clientelari e cementificatrici. Quale è stato il valore aggiunto di questa
geniale invenzione dei partitocrati goriziani? Se possibile - sottolinea Pipi -
bisognerebbe far sapere che, grazie alla regia dell'allora ministro degli
esteri D'Alema, il Consorzio nel 2007 si è fatto promotore
di un accordo con l'Università libica del dittatore Gheddafi, tanto che nessun
professore di quella che continua a chiamarsi facoltà di Scienze internazionali
e diplomatiche ha siglato l'appello di centinaia di docenti universitari
italiani per opporsi al conferimento ignobile della laurea ad honorem al dittatore
libico in Diritto». «Ecco, il Sid è passato dalla laurea al Dalai Lama
agli accordi con il Colonnello e i risultati sono tragicamente consequenziali.
La mia proposta, da studente, da cittadino-contribuente goriziano e da
militante radicale, è chiara: via la partitocrazia dal Sid, chiudere il
Consorzio, chiudere la stagione degli appalti e del cemento utilizzando i
risparmi per tre cose: contrattualizzare docenti di specchiata fama
internazionale, allestire un professionale ufficio di collocamento, favorire
insediamento nei locali vuoti da anni di associazioni di volontariato, degli
industriali e delle forze economiche». «Se poi Romoli volesse anche ritirare
l'ordinanza "anti-schiamazzi" non farebbe male ed eviterebbe -
conclude Pipi - che molti studenti reclamizzino, a ragione, Gorizia come un
autentico mortorio».
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impianto di cremazione a cervignano, a rischio quello
di gradisca (sezione: Cultura)
Pagina 7
- Gorizia Impianto di cremazione a Cervignano, a rischio quello di Gradisca Il
caso GRADISCA. Il Comune di Gradisca, e con lui la provincia di Gorizia, data
la portata intercomunale del progetto, non solo dovrà ancora attendere per
veder nascere la prima struttura per la cremazione delle salme del territorio,
ma rischia addirittura di veder naufragare l'operazione per ragioni di
concorrenza e ritorno economico degli eventuali investitori. Un rischio
materializzatosi con il comunicato pubblicato in
questi giorni sul sito Internet della Regione in cui si precisa come «l'area
del Cervignanese si doterà di un suo crematorio intercomunale. La struttura,
ospitata in un edifico di
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Operazioni in pool Cassa del Trentino regista
finanziaria (sezione: Cultura)
il
progetto Operazioni in pool Cassa del Trentino regista finanziaria Le
operazioni che dovrebbero vedere diversi soggetti finanziari del territorio lavorare in pool su progetti pubblico-privati, come
l'edilizia residenziale, sono solo uno degli esempi del nuovo orientamento
strategico che ruota attorno a Cassa del Trentino. La finanziaria degli enti
pubblici guidata da Piero Giarda, con Gianfranco Cerea come vice, si è
caratterizzata finora soprattutto come polmone finanziario dei Comuni e
fornitore di liquidità anticrisi. Ma proprio a partire dai tavoli
anticrisi, è maturata l'idea di una più stretta cooperazione tra i diversi
soggetti del sistema finanziario locale, in modo da «tenere» in Trentino il
risparmio qui prodotto. Perciò nel nuovo cda di Cassa c'è, tra gli altri, anche
il direttore di Pensplan Michael Atzwanger. Già Cassa è diventata famosa come
tramite per la presentazione delle domande di ristrutturazione edilizia. In
futuro la Spa coordinerà operazioni di finanziamento in pool, sottoscrizioni di
titoli da parte di investitori locali, gestione di fondi speciali in
associazione con operatori finanziari locali. 06/06/2009
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le elezioni viste da tesi, l'outsider "la mia
corsa un esempio per la politica" - maria cristina carratu (sezione: Cultura)
Pagina V
- Firenze Al primo turno nella gara per la poltrona di
rettore, a sorpresa, il docente si è piazzato in testa Le elezioni viste da Tesi, l´outsider
"La mia corsa un esempio per la politica" MARIA CRISTINA CARRATU
maria cristina carratù «L´inesperienza? Spesso è meglio di una eccessiva
permanenza nelle cariche». Il rapporto con la politica? «Sono un uomo di
sinistra, ma sulla base della condivisione delle idee, non delle cooptazioni,
di sicuro non renderò conto a un partito di quello che farò». Alberto Tesi è
l´uomo nuovo dell´Ateneo fiorentino, la sorpresa che al primo turno ha
sparigliato cordate e accordi di caminetto con un programma centrato sulla
meritocrazia, la responsabilità, la valorizzazione delle competenze, la
trasparenza, la collegialità. La conferma che, in questi tempi di incertezze e
disamori, la gente ama gli outsider, vedi anche il caso di Matteo Renzi alle
primarie del Pd. «E´ vero, il voto massiccio per me mostra che dentro
l´Università, come dentro questa città, ci sono tante energie sane in cerca di
qualcuno che sappia coinvolgerle». La forza del suo programma, secondo Tesi,
sta tutta qui, «nell´impegno di costruire un senso di appartenenza all´Ateneo,
per troppi anni trascurato». Alla politica, dice, servirebbe la stessa
«ricetta»: ovvero «la capacità di ascoltare e coinvolgere, di far sentire
un´impresa come di tutti». Al contrario, incapacità di decidere e scontri fra
centri di potere «provocano la disaffezione e il senso di lontananza dalla
politica» che adesso rischiano di tradursi in astensionismo elettorale. E a
cui, dice Tesi, si può rimediare soltanto recuperando «il coraggio delle grandi
scelte, anche a costo di scontentare qualcuno, o di essere puniti». L´uomo
nuovo da solo, però, non basta: «La vera posta in gioco è la creazione di un
gruppo di governo, capace, di fronte a scelte complesse, di collegialità, trasparenza,
e autoricambio». Comune o Università non fa differenza: «Da chiunque governi,
oggi, la gente è questo che si aspetta».
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Il magnifico rettore dell'università degli studi
della Tuscia gongola: la facoltà di ... (sezione: Cultura)
Sabato 06 Giugno 2009 Chiudi Il magnifico rettore dell'università
degli studi della Tuscia gongola: la facoltà di Economia, presieduta dal
giovane docente Alessandro
Ruggieri, è la prima in Italia in fatto di velocità con la quale i neolaureati
trovano occupazione: il 97 per cento nel giro di un anno.
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L'AQUILA - La Facoltà di Scienze della Formazione
resterà all'Aquila e non verr&... (sezione: Cultura)
Sabato
06 Giugno 2009 Chiudi L'AQUILA - La Facoltà di Scienze della Formazione resterà
all'Aquila e non verrà trasferita a Carsoli, come inizialmente previsto. «Ora
comincia il lavoro di progettazione» ha detto il professor Umberto Dante,
visibilmente soddisfatto. Le lezioni da settembre riprenderanno nel polo
didattico di via Di Vincenzo. La notizia è stata confermata
da una delegazione di docenti che nei giorni scorsi ha consegnato al Rettore
una petizione di centinaia di firme volte a scongiurare il trasferimento della
sede nel più laziale dei comuni abruzzesi. Da settembre, invece, le lezioni
riprenderanno all'interno del polo didattico in via Giovanni Di Vincenzo, dove
verranno posizionate anche alcune tende. Intanto ieri l'Università ha
comunicato le prime agibilità: sono gli edifici del Polo di Coppito denominati
Blocco 11/B corpo 1 e corpo 2 e Blocco 11/E Corpo 3. Intanto l'associazione
antimafia "Libera", presieduta da don Luigi Ciotti, ha attivato un
osservatorio per documentare le fasi della ricostruzione. «Questa iniziativa
nasce - si legge nella nota di presentazione - per essere vicini alle
popolazioni, per monitorare le fasi della ricostruzione e tenere sempre accese
le antenne su quello che accade in Abruzzo, soprattutto quando calerà il silenzio.
Sin dalle prime ore - si prosegue nella nota - abbiamo denunciato il rischio
incombente delle infiltrazioni mafiose». Una delle basi dell'osservatorio sarà
la nuova biblioteca stabile presso il campo sportivo di Paganica che nascerà
grazie alla mobilitazione della delegazione locale. S.Das.
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Giovane condannato Un giovane di 22 anni, Alessio
Montanari, è stato... (sezione: Cultura)
Sabato
06 Giugno 2009 Chiudi Giovane condannato Un giovane di 22 anni, Alessio
Montanari, è stato condannato a due anni e tre mesi per aver rapinato un
giovane portandogli via un casco. Il pubblico ministero Raffaella Falcione
aveva chiesto cinque anni di reclusione. Assolto invece Luciano Trippini,
accusato di una rapina avvenuta in una banca di Aprilia nel giugno
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voci
dalla germania per i tedeschi l'arrivo di Obama non aveva scopi politici
«Visita simbolica, rassicura gli ebrei» di Paolo Petrillo Berlino. Prima Riad,
e il Cairo. Poi Dresda e Buchenwald prima di proseguire per la Francia, dove
insieme alle autorità locali Barack Obama parteciperà alle commemorazioni per
il 65esimo anniversario dello sbarco in Normandia, avvenuto il 6 giugno 1944.
Al di là dei discorsi pubblici e degli incontri bilaterali avuti in questi
giorni, sembra che il senso dell'attuale viaggio del presidente degli Stati
Uniti sia nella scelta dei luoghi e dei tempi. Arabia Saudita ed Egitto, Paesi
chiave per l'eventuale stabilizzazione dell'area medio-orientale, uno dei
principali teatri dei conflitti odierni. Germania e Francia, cuore di quella
Vecchia Europa che fra il 1914 e il
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La scienza modello per Milano (sezione: Cultura)
Il
Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-06 - pag: 22 autore:
INTERVISTA Claudio Bordignon Direttore scientifico San Raffaele «La scienza
modello per Milano» Biotech e Pmi nuove eccellenze ma serve una migliore
qualità della vita Serena Uccello MILANO I milanesi? Promossi. Anche con la
lode. Se però la valutazione si allarga alla politica, alla società, alla
città, il giudizio su Milano viene sospeso. Anzi rinviato a un ipotetico esame
di riparazione. Claudio Bordignon oggi, dopo una carriera internazionale, è il
direttore scientifico del San Raffaele e soprattutto il fondatore della Molmed,
una compagnia biotecnologica privata nata da una costola dell'università. Un'esperienza di eccellenza
che Bordignon amplia all'intera ricerca biomedicale milanese. Certo l'altalena
della Malpensa e il litigioso percorso dell'Expo sono indicativi di una
macchina che ha progressivamente rallentato la corsa, tuttavia «Milano mantiene
una spinta al "fare", a "realizzare" importante e
non solo nella sanità privata ». Bordignon, lei vive a
Milano ma è stato a lungo all'estero. Il suo lavoro le permette inoltre di
avere termini di confronto internazionali. Che Milano vede lei oggi? è davvero
una città "romanizzata"? Se analizziamo il quadro della ricerca e
dell'industria farmaceutica, le contraddizioni sono indubbie. Da un lato c'è
sicuramente la disaffezione delle multinazionali, dall'altro però registriamo
la grande vitalità delle piccole e medie imprese che si occupano di
biotecnologie. In questi anni ne sono nate moltissime, così come sono
moltissime quelle che si sono trasferite all'estero. Un aspetto per me
positivo. Certo, si potrebbe sempre obiettare la necessità di un maggior
sostegno da parte della mano pubblica; tuttavia ci
sono state circostanze, come ad esempio nel caso del polo di Nerviano, in cui
la sinergia tra pubblico e privato, la cosiddetta capacità di fare sistema, ha
funzionato salvando una realtà che sarebbe stato drammatico perdere. Se poi
guardiamo ai numeri, la conferma della qualità è nei fatti. Le classifiche
internazionali ci vedono in una posizione di vertice. In un'ideale scala
infatti da uno a dieci, il nostro voto è un otto, là dove il dieci va agli
Stati Uniti e il nove ai paesi del Nord Europa.Un buon voto,dunque, in senso
assoluto. Un buonissimo voto se si fa un rapporto tra qualità e costi.Noi nel
biotech siamo quello che in altri settori sono India e Cina: produciamo
moltissimo e con un'altissima qualità a costi- ad esempio gli stipendi dei
nostri ricercatori- bassissimi. Perché allora la nostra capacità attrattiva non
decolla? Forse perché non riusciamo a garantire tranquillità sul piano
legislativo e fiscale: qualunque aziende decida di investire vuole un quadro di
riferimento delle regole non solo chiaro ma anche stabile. Aggiungo un'altra
considerazione: io faccio parte per l'Italia, insieme con il professore
Salvatore Settis, del consiglio scientifico d'Europa che nasce nell'ambito del
VII programma Quadro e che ha una dote di 7,5 miliardi di euro. è considerato
unanimamente la struttura di finanziamento europea più qualitativa. Nello
schema dei finanziamenti dedicato ai ricercatori più affermati (Advanced
Grants) poco meno della metà dei ricercatori finanziati proviene dall'area di
Milano. Di contro, per quanto concerne gli Starting Grants (finanziamenti
riservati ai ricercatori più giovani), i soggetti finanziati dell'area di
Milano sono statisoltanto 4 su 25 tra i ricercatori italiani. Questi numeri
suggerirebbero quindi che Milano ha una forte leadership per quanto riguarda i ricercatori
più affermati ma sta perdendo terreno rispetto ai ricercatori più giovani Lei
chiama implicitamente in causa la politica. Ma tornando a Milano, condivide la
critica di chi sottolinea un'assenza di visione e l'attenzione invece a
interessi espressione più di singoli gruppi che dell'intera comunità? Considero
questa critica centrata. La politica conferma una forte difficoltà a restare
focalizzata sui problemi concreti e resta vittima dei suoi stessi tempi: troppo
brevi rispetto a quelli necessari per realizzare opere di ampio respiro. C'è
poi da dire - ma questa è più una sensazione che un'analisi-che la
contrapposizionenetta tra due schieramenti politici, tra destra e sinistra, ha
alzato il livello della conflittualità complicando di fatto così i processi
decisionali. Il premier ha parlato di Milano come di una città africana. Senza
far riferimento alle dinamiche migratorie, nel giudizio c'è un riferimento a un
impoverimento della qualità della vita con il quale questa città deve fare i
conti,un'autoanalisi è urgente. © RIPRODUZIONE RISERVATA «La nostra capacità
attrattiva non riesce a decollare per motivi legislativi e fiscali»
Biotecnologie. Claudio Bordignon e la ricercatrice Chiara Bonini
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Impossibile non notarlo. Impossibile non percepire la
stonatura fra il francobollo siglato dall’... (sezione: Cultura)
Sabato
06 Giugno 2009 Chiudi Impossibile non notarlo. Impossibile non percepire la
stonatura fra il francobollo siglato dall'Università "Carlo Bo" e la
lettera firmata dai Verdi e, in particolare, da una delle sue candidate al
Consiglio comunale di Urbino. L'affrancatura dell'ateneo è ben presente in
tutti e cento i volantini elettorali arrivati a casa di molte famiglie della
città all'inizio di questa settimana. Per la docente di letteratura italiana della
facoltà di lettere e filosofia, il risparmio sulle spese di spedizione della
sua propaganda politica non deve essere stato di poco conto. Tanto che anche
l'Università di Urbino, dopo le denunce pubbliche di alcuni candidati del Pdci
e del Prc, ha deciso di avviare un provvedimento disciplinare nei confronti
dell'insegnante e di farsi restituire la spesa dovuta: «Alla docente è già arrivata la diffida, oltre alla richiesta di
rimborso delle spese postali - spiega il direttore amministrativo dell'ateneo,
Enzo Fragapane - ma spetta alla facoltà di lettere la scelta di adottare
ulteriori provvedimenti».
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Non solo programmi e idee. La campagna elettorale è
stata combattuta anche a colpi di n... (sezione: Cultura)
Sabato
06 Giugno 2009 Chiudi di EMANUELE GAROFALO Non solo programmi e idee. La
campagna elettorale è stata combattuta anche a colpi di nomi, quelli della
futura giunta. Un confronto inedito per Ancona. Il new deal è animato da Renato
Galeazzi («Una scelta di trasparenza»), in corsa con la sua lista civica, e dal
candidato Pdl Giacomo Bugaro. Il risultato? L'ex sindaco indica quattro nomi su
10 del suo esecutivo, lo sfidante del centrodestra svela tre assessori in anticipo.
Il match Galeazzi-Bugaro è iniziato il 15 maggio durante il confronto a È-tv. È
stato il "sindaco" Pdl a prendere l'iniziativa: «Al Fabio Mariano, docente di restauro architettonico della
Facoltà di Ingegneria edile, affiderò l'urbanistica e i contenitori culturali».
Galeazzi? Ribatte con Marco Bellardi assessore alle politiche europee. Il
dirigente regionale in pensione, esperto di relazioni internazionali e
presidente di Inteatro, avrà il compito di intercettare fondi europei e
rappresentare Ancona all'estero. Nemmeno una settimana e Galeazzi
raddoppia con Giovanna Giubbini. Il direttore dell'archivio di Stato di Ancona
dal 2003, raccoglie dall'ex assessore Antonio Luccarini il testimone della
cultura. La risposta di Bugaro a Giubbini è arrivata giovedì scorso e si chiama
Alessandra Rucci. La giovane preside del Liceo Savoia, con Bugaro sindaco, avrà
anche la delega alle scuole. Prima di Rucci, Bugaro aveva annunciato il suo
secondo nome dell'esecutivo. A Marco Rogano, presidente regionale Aci, il
sindaco del Pdl dà le chiavi della viabilità, promettendo la rivoluzione dei
sensi di marcia e parcheggi. Ma è negli ultimi giorni che Galeazzi preme
sull'acceleratore infilando un "uno-due": giovedì annuncia il
direttore del dipartimento di Architettura della Facoltà di Ingegneria Fausto
Pugnaloni come suo assessore all'urbanistica. Venerdì presenta Paola Catalini, docente del diritto di lavoro alla Facoltà di Economia, per
le politiche sociali. Gli altri candidati stanno a guardare? La sfida non è
stata raccolta da Fiorello Gramillano (centrosinistra). «I nomi dopo il voto,
ma sarà una squadra presente, puntuale, prudente e a tempo pieno» spiega
Gramillano. Eugenio Duca (Sinistra per Ancona) si chiama fuori dal "gioco
del toto nomi" come lo definisce, ma dimostra di avere le idee chiare.
Dieci assessori, le deleghe sono già messe nero su bianco. In caso di elezione,
Duca terrebbe per sé le deleghe alla sicurezza, innovazione informatica e cura
di progetti speciali (fotovoltaico, rifiuti e società Traiano). All'assessore
alle attività produttive non va solo il porto ma anche turismo, a quello dei
lavori pubblici anche la cura delle frazioni e del decoro con una delega "alla
bellezza della città". Un assessorato alle politiche sociali, uno alla
cultura e uno all'ambiente. Urbanistica accorpata a mobilità, trasporti e
polizia municipale. Al bilancio toccano anche i project financing. Duca ha in
mente un assessorato alla sanità, università e
ricerca, mentre lo sport è accorpato a scuole, famiglie, bambini e politiche
giovanili.
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Ville, voli, veline e menestrelli. Fino all'ultimo (sezione: Cultura)
Ville,
voli, veline e menestrelli. Fino all'ultimo --> Sabato 06 Giugno 2009
GENERALI, pagina 2 e-mail print Una vera e propria galoppata per radio e
televisione quella di Silvio Berlusconi nell'ultimo giorno di campagna
elettorale. Ieri il Cavaliere ha affrontato la prova avendo visto di prima
mattina sulle pagine di un quotidiano che non lo ama, «El Pais» di Madrid, ben
cinque delle foto che il reporter Zappadu ha carpito a villa La Certosa e che
l'autorità giudiziaria ha sequestrato su richiesta proprio del presidente del
Consiglio. In Italia sono sequestrate, perché in Spagna evidentemente circolano
liberamente, e siccome viviamo nel «villaggio globale», i cinque scatti pubblicati sul sito del giornale spagnolo sono comunque a
nostra disposizione. Vi si vedono uomini e donne, compresi Berlusconi e il
premier ceco Topolanek, nell'intimità di una vacanza estiva al mare. «Perché,
voi fate la doccia in giacca e cravatta?» ha chiesto Berlusconi agli
ascoltatori di «Radio Anch'io» che gli ponevano domande su quelle che egli ha
definito «foto innocenti», motivo per una «indegna aggressione» cui
naturalmente il premier e i suoi avvocati - a cominciare dall'onnipresente
Ghedini - non intendono sottostare passivamente. E infatti sono annunciate
denunce contro «El Pais» e «La Repubblica» che ha ripubblicato sul suo sito gli scatti incriminati. Le foto
creano intorno alla villa sarda del Cavaliere e naturalmente al suo
proprietario - che, non va dimenticato, compare nella lista mondiale degli
uomini più ricchi - un'atmosfera negativa che punta a colpire politicamente. In
questo senso le foto fanno il paio con lo «scandalo» dei voli di Stato - lo
ricordiamo: la presenza a bordo dei velivoli dell'Aeronautica militare a
disposizione del governo, di persone estranee alle delegazioni ufficiali al
seguito del presidente del Consiglio - che è stato motivo di una fortissima
politica soprattutto da parte di Antonio di Pietro. Foto, voli, ville,
ballerine, veline, menestrelli: tutto questo è entrato nella campagna
elettorale che si è inevitabilmente concentrata sulla vita pubblico-privata dal capo del governo. Di fronte
a questa impostazione, Franceschini - che ieri ha concluso la campagna
elettorale a Trieste e a Reggio Calabria - un po' «ha fatto il superiore», un
po' ha cercato di cavarne un utile, soprattutto mettendo in contrasto
l'opulenza della vita berlusconiana con i tempi grami che stanno vivendo molti
italiani investiti dal ciclone della crisi. E un po' tutta la sinistra
ha usato l'argomento: «Forse la crisi a villa Certosa sulla Costa Smeralda non
si avverte - notava polemicamente Nicky Vendola - ma posso assicurare che è
invece presentissima tra gli operai sardi del Sulcis». Certo tutto lo
schieramento di sinistra e centrosinistra si è accomunato nel criticare il
governo per aver sottovalutato la crisi economica e per cercare adesso di farne
dimenticare gli effetti drammatici sugli strati più deboli della popolazione.
Giocoforza, tutte le batterie del centrodestra hanno unito le forze per
dimostrare il contrario (e un po' sono state aiutate dalle parole elogiative
dell'amministratore delegato della Fiat Marchionne sull'atteggiamento di
palazzo Chigi e via XX Settembre nella questione Opel, proprio mentre
l'opposizione accusa Tremonti di inerzia colpevole). E tanto per dimostrare che
non ha complessi di soggezione nei confronti di nessuno, ieri il premier ha
attaccato frontalmente il governatore della Banca d'Italia. Draghi aveva
quantificato in un milione e mezzo gli italiani precari che, se perdono il
posto, non ricevono alcun aiuto da parte dello Stato. «Draghi ha dati
sbagliati!», ha commentato seccamente il premier in tv, aprendo così
inevitabilmente un altro fronte polemico. Andrea Ferrari 06/06/2009
nascosto-->
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Partita del cuore Ieri mattina nell'aula magna dell'Università... (sezione: Cultura)
Sabato
06 Giugno 2009 Chiudi Partita del cuore Ieri mattina nell'aula
magna dell'Università sono stati consegnati alla Croce rossa i proventi della
partita del cuore giocata il 23 aprile e che aveva visto affrontarsi sul campo
le selezioni degli studenti, dei docenti e del personale tecnico dell'università. Il rettore Roberto Sani ha
voluto sottolineare come la partita, organizzata dagli studenti, abbia
rappresentato per l'Università «un'occasione per scoprire il suo senso reale,
una manifestazione che dà il segnale dell'importanza di un ateneo che opera sul
territorio in collaborazione con un'associazione come la Croce rossa». Il
ricavato, circa 8.000 euro, sarà utilizzati per comprare un pulmino per
disabili. Premio a De Nardo Dopo aver vinto il premio nazionale "Oreste
Calabresi", il testo teatrale "Classe Novecento" del maceratese
Massimo De Nardo si è aggiudicato il premio nazionale "In Scena". Il
testo verrà rappresentato a settembre dalla compagnia teatrale Max Aub, di
Alessandria, che ha curato l'organizzazione del premio - al quale hanno
partecipato 91 autori - alla quarta edizione. "Classe Novecento" è
una commedia visionaria, surreale, in nove scene e sei personaggi. Teatro
dialettale TREIA Stasera, alle 21.15, prende il via la rassegna di teatro
dialettale nel giardino di San Michele a Treia. Sono state invitate le migliori
compagnie amatoriali locali, che si affiancheranno a quelle treiesi: la
compagnia teatrale "Fabiano Valenti" e la compagnia teatrale di
Camporota. Ciceroni in erba Si è conclusa la manifestazione "Apprendisti
ciceroni", all'Abbazia di Fiastra, che ha visto coinvolti, per i sabati e
le domeniche del mese di maggio, in un progetto interdisciplinare, gli alunni
delle classi 4°D e 4°E dell'Istituto statale d'arte "Cantalamessa" di
Macerata.
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Tornare a indagare le paure e i sogni degli uomini (sezione: Cultura)
Tornare
a indagare le paure e i sogni degli uomini --> Nuovi patti di convivenza tra
le generazioni sono la via proposta da Ivo Lizzola nel suo libro Sabato 06
Giugno 2009 TERZA, pagina 50 e-mail print Da mia nonna si chiedeva sempre per
aprire la madia del pane, con il pane cotto per la settimana; si chiedeva di
solito in due, e non si buttava niente. E si ringraziava. A intendere che il
pane non è un diritto, tanto meno disponibilità: è cura, è patto, è promessa. È
bisogno, ma anche desiderio comune: "Lo vuoi anche tu? Lo chiediamo
insieme?". Il pane di mia nonna non nutriva solo lo stomaco, nutriva il
legame. Si mangiava con misura, in tempi definiti e in dosi date, in uno spazio
comune: dover crescere e dover lavorare decidevano le dosi; l'esserci tutti
definiva i tempi». Smentisce il pregiudizio per cui la filosofia e la pedagogia
userebbero un lessico rarefatto, astruso, il libro di Ivo Lizzola Di
generazione in generazione. L'esperienza educativa tra consegna e nuovo inizio
(Franco Angeli, pp. 192, euro 21): in queste pagine, la riflessione su un
possibile nuovo patto educativo tra le generazioni procede in modo assai
concreto, richiamandosi alle esperienze del nascita, della corporeità, del
desiderio, della malattia, del cordoglio per la morte di una persona amica. Su
iniziativa della Libreria Buona Stampa e del Centro culturale Nicolò Rezzara,
il volume è stato presentato giovedì sera nella Sala Alabastro del Centro
Congressi Giovanni XXIII, davanti a un folto pubblico. Oltre a Lizzola, preside e docente della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di
Bergamo, hanno partecipato all'incontro (coordinato da Giulio Caio,
collaboratore della cattedra di Pedagogia sociale nella stessa Facoltà) Silvano
Petrosino, docente di
Semiotica e di Filosofia teoretica all'Università cattolica di Milano e di
Piacenza, e il direttore del mensile Animazione Sociale Franco Floris.
«Oggi - ha esordito Petrosino - siamo di fronte a una crisi ben più grave di
quella dei mercati finanziari. Si sta diffondendo una concezione mistificante
dell'esistenza per cui, in una trasmissione televisiva dedicata alle
"donne di successo", si presentano in sequenza gli esempi di una
regista, di una velina e di un'indossatrice; o si predica la
"meritocrazia", sempre e comunque, con l'orgoglio forsennato di chi
dice: "io mi sono fatto da me". Il testo di Lizzola propone una via
alternativa: e cioè di tornare a indagare senza censure né vergogna le paure e
i sogni, le angosce e le speranze degli uomini reali». «Nella società
postmoderna - ha aggiunto Floris - sono venuti meno i vincoli ferrei che un
tempo univano i gruppi e le generazioni umane. Si ha l'impressione che gli
individui si siano allontanati reciprocamente; e tuttavia, oggi noi abbiamo la
possibilità di costruire nuove forme di "fraternità tra estranei", a
partire da questioni e temi che toccano sia i giovani, sia gli adulti:
l'aspirazione alla giustizia sociale, l'enigma della sofferenza, il mistero
della bellezza». «La tesi principale del mio libro - ha detto da parte sua
Lizzola - è che la possibilità di un futuro, per tutti noi, dipenderà dalla
nostra capacità di collocarci nel "giusto luogo" rispetto alle altre
generazioni, ai nostri figli, ai nostri padri. Come esito paradossale dei
progressi della "biomedicina", l'umanità è attualmente chiamata a
ospitare, al suo interno, un numero di situazioni di fragilità inconcepibile
nel passato. Non abbiamo sconfitto le malattie, ma abbiamo messo moltissimi
malati, anziani e bambini nella condizione di vivere a lungo, dovendo però fare
affidamento su altri. Mi chiedo se i nostri pronipoti potranno riconoscere che
nella nostra epoca, per la prima volta, gli esseri umani hanno saputo attuare
un vero e proprio "salto di coscienza", stabilendo nuovi patti di
convivenza basati sulla consapevolezza della comune vulnerabilità». Giulio
Brotti 06/06/2009 nascosto-->
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La presentazione di Roma (sezione: Cultura)
INCONTRI
La presentazione di Roma «Al mercato della felicità. La forza irrinunciabile
del desiderio», l'ultimo libro di Luisa Muraro pubblicato da Mondadori sarà
presentato oggi a Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio alle ore 10.
Alla presentazione, introdotta da Valeria Mangani (consigliera relazioni
esterne per il Sindaco della capitale), interverranno Francesca Brezzi (docente di filosofia morale
all'Università Roma Tre), Federica Giardini (docente di filosofia politica all'Università Roma Tre), Giampaolo Rossi
(Presidente di Rai Net). Sarà presente l'autrice. L'ingresso è libero. Alla
fine dell'incontro è previsto un aperitivo sulla Terrazza Caffarelli (per
prenotare: presidenza@bibliotechediroma.it)
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Università, gli studenti presentano lo statuto:
Corriere
del Mezzogiorno sezione: BARI data: 06/06/2009 - pag:
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<1...2...3...Via!>cresce Coinvolti 7000 ragazzi (sezione: Cultura)
CRONACA
06-06-2009 «1...2...3...Via!» cresce Coinvolti 7000 ragazzi Il progetto,
partito nel
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La scuola (pubblica) dei prof superpagati (sezione: Cultura)
Corriere
della Sera sezione: Cronache data: 06/06/2009 - pag: 23 Educazione La scommessa
del fondatore, Vanderhoek: dimostrare che il segreto non sta nella tecnologia
ma negli uomini La scuola (pubblica) dei prof superpagati New York: stipendi da
125 mila dollari l'anno, insegnano a ragazzini ispanici e poveri DAL NOSTRO
CORRISPONDENTE NEW YORK Uno di loro è un violista affermato. Due sono laureati
in prestigiose università Ivy League. Un terzo è stato
per anni il personal trainer di Kobe Bryant. Sono alcuni dei professori del
dream team, la squadra magica di professori che a partire dal prossimo
settembre daranno vita all'Equity Project di Manhattan, la prima scuola
pubblica degli Stati Uniti che pagherà il suo staff con un salario degno di
Wall Street. «Gli insegnanti riceveranno uno stipendio annuo di 125 mila
dollari scrive il New York Times . Cioè il doppio rispetto ai colleghi delle
altre scuole pubbliche newyorchesi e due volte e mezzo la media nazionale ». E
se non bastasse i superprof dell'Equity Project potranno anche ricevere dei
bonus di fine anno (fino a 25 mila dollari) proprio come i broker di Wall
Street in base alla loro performance. La scommessa del fondatore Zeke
Vanderhoek, 32enne laureato a Yale, è semplice. Teorizza: «Il vero segreto di una
scuola pubblica eccellente non sta nella rivoluzione tecnologica, e neppure in
presidi di talento e classi poco numerose, ma nella capacità d'ingaggiare
insegnanti eccelsi». Una tesi provocatoria che ha toccato un nervo scoperto
nell'America dove la controversa legge No child left behind (varata da Bush e
mai rinnegata da Obama) ha finito per aggravare la crisi della scuola pubblica,
provocando l'esodo in massa dei migliori docenti verso le
corporation private. Dal servizio del Times, si scopre che, quando aprirà i
battenti, la nuova scuola pilota avrà solo 8 insegnanti per 120 studenti di
prima media, scelti attraverso una lotteria tra ragazzi del quartiere
(Washington Heights, uno dei più poveri di Manhattan) e alunni con problemi
d'apprendimento, la maggior parte provenienti da famiglie ispaniche e a
basso reddito. L'obbiettivo del fondatore è arrivare a 28 insegnanti per 480
alunni tra qualche anno. Anche se dall'esterno la scuola, un modesto edificio
sulla 181ª strada, assomiglia a tutti gli altri istituti pubblici di New York,
all'interno Vanderhoek sogna di creare una oasi accademica, destinata secondo
lui a fornire un modello al resto del mondo. Per il suo scopo ha attraversato
il paese, improvvisandosi talent scout per oltre un anno, stanando i migliori
insegnanti tra migliaia di candidati. «Li ho osservati a scuola racconta .
Perché non basta un curriculum vitae stellare. Conta il cosiddetto 'fattore
attenzione', che si misura quando gli studenti sono talmente interessati
durante una lezione che si dimenticano di essere a scuola». Ma in comune i suoi
8 fortunati docenti hanno anche un contagioso entusiasmo per la materia che
insegnano e la capacità di domare gli elementi più irrequieti e piantagrane:
«Una dote cruciale alle scuole medie», precisa Vanderhoek. Prima di firmare il
contratto, tutti si sono dichiarati «pronti a rimboccarsi le maniche». Il
lavoro che li aspetta è infatti ben più gravoso di quello dei loro colleghi. I
super pagati prof dovranno sobbarcarsi infatti responsabilità normalmente
affidate ad altri, sdoppiandosi per vestire, di volta in volta, i panni di
vicepreside, supplente, allenatore e rettore, visto che queste posizioni sono
state eliminate. Per fare quadrare i bilanci. Alessandra Farkas Docente d'oro
Rhona José, qui con due giovani studenti, si è laureata ad Harvard Farà parte
del dream team dell'Equity Project di Manhattan (NYT)
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Napoli, cinque guide per capire la sua storia (sezione: Cultura)
Corriere
del Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 06/06/2009 - pag:
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sacconi non firma il finanziamento bloccate le borse
di 500 ricercatori - paolo russo (sezione: Cultura)
Pagina
IV - Bari Sacconi non firma il finanziamento bloccate le borse di 500 ricercatori Da otto mesi il ministro deve dare il via al
programma L´allarme lanciato dall´associazione dottorandi, a luglio la Ue
revocherà i fondi messi a disposizione PAOLO RUSSO Da otto mesi una firma del
ministro Sacconi blocca le borse di studio di 500 ricercatori
e dottorandi delle Università pugliesi. Il governo, infatti, non ha ancora
avvallato il programma di finanziamenti proposto a settembre dalla Regione. Se
il via libera non dovesse arrivare entro luglio, l´Unione europea revocherà il
fondo messo a disposizione della Puglia. A lanciare l´allarme è stata
l´associazione nazionale dei dottarandi italiani che ha inviato nei giorni
scorsi, una lettera di sollecitazioni sia al ministro per il Welfare che alla
titolare dell´Istruzione, Mariastella Gelmini. La protesta dei giovani laureati
che sono in servizio negli atenei pugliesi, senza essere titolari di borse di
studio, ieri è stata portata alla ribalta dal Pd nazionale che ha presentato un
interrogazione parlamentare. «L´Europa ha concesso, per la terza volta, i
finanziamenti alla Puglia che la Regione vuole destinare ai dottorandi e ricercatori. Ma il governo Berlusconi si è messo di mezzo -
ha accusato Marianna Madia, la giovane democratica della commissione Lavoro di
Montecitorio - da mesi Bruxelles attende invano un parere di approvazione
dell´iniziativa da parte del ministero guidato da Sacconi. Parere che,
nonostante i tanti solleciti, non arriva. La Ue - ha sottolineato la deputata
Pd - e´ disponibile, in via straordinaria, ad aspettare fino a luglio. Ma se
Sacconi continuasse a tacere i finanziamenti verrebbero revocati e salterebbero
le centinaia di borse di studio per i giovani ricercatori
degli atenei pugliesi». Il fondo destinato ai giovani cervelli
pugliesi è bloccato all´interno delle casse regionali. «Ho scritto a Sacconi su
questo regolamento, sono anche andato direttamente a chiedere informazioni al
suo ministero ma non ho mai ricevuto risposte», ha spiegato l´assessore
regionale al lavoro, Marco Barbieri, rispondendo alle sollecitazioni dei ricercatori pugliesi. «I casi sono due - ha evidenziato la
Madia - o Sacconi e´ sommamente incompetente, oppure e´ una vendetta politica
contro una giunta di centrosinistra proprio in periodo di campagna elettorale».
Intanto, la lettera scritta dall´associazione nazionale dei dottorandi è
arrivata sulla scrivania dei ministri Sacconi e Gelmini. «Ci auguriamo - hanno
scritto i rappresentanti nazionali della categoria - che il governo provveda a
correggere al più presto questa situazione paradossale: in
un momento in cui si lamenta la mancanza di risorse da destinare all´università e alla ricerca, è quanto meno strano che si
sprechino fondi europei già destinati ai giovani ricercatori. A pagarne le spese rischiano di essere ancora una volta i cervelli italiani, che potrebbero vedere
sparire i fondi che gli erano stato promessi, e che si vedono spinti, una volta
di più, alla fuga dal nostro paese».
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Piazza Libertini, stop al mercato (sezione: Cultura)
Corriere
del Mezzogiorno sezione: LECCE data: 06/06/2009 - pag: 11 Verso il vertice del
G8 Ieri i comitati di protesta hanno presentato i convegni ed il corteo Piazza
Libertini, stop al mercato Dall'8 al 13 giugno gli ambulanti andranno a
Settelacquare LECCE Nessun limite alla aperture dei negozi, durante il G8
sull'economia il Comune non emanerà alcune delibera per la chiusura degli
esercizi commerciali. Ad annunciarlo è l'assessore alle Attività Produttive di
Palazzo Carafa, Attilio Monosi, che risponde alla richiesta di chiarimenti di
Alfredo Prete, presidente di Confcommercio, pubblicata dal Corriere del
Mezzogiorno. Spiega Monosi: «Il centro cittadino, soprattutto il borgo antico,
sarà con ogni probabilità zona rossa. Ma non sarà di certo vietata la circolazione
ai residenti. Quindi i negozianti possono tranquillamente aprire le loro
attività anche perchè ritengo che la sicurezza sarà garantita dalle forze
dell'ordine ». Dall'8 al 13 giugno, invece, gli ambulanti dovranno lasciare il
mercato di piazza Libertini. «E' una misura precauzionale sempre nell'ambito
della sicurezza del G8 - dice ancora l'assessore Attilio Monosi - Il mercato si
sposterà in quei giorni a Settelacquare». I no global Piazze tematiche,
concerti, convegni ed il grande corteo finale. E' in fermento il popolo dei No
global salentini, che hanno allestito un programma ricco di eventi in vista del
G8 dell'Economia, in programma a Lecce il 12 ed il 13 giugno prossimi. Le
contromanifestazioni organizzate dal movimento «No G8» avranno inizio il 9
giugno, con la prima Piazza tematica sui Beni comuni, che si terrà nel piazzale
antistante Porta Rudiae a partire dalle 18,30. Altre piazze tematiche sono in
programma per mercoledì 10 giugno (Economia e Guerra) e giovedì 11, quando sarà
affrontato il tema delle migrazioni. Nel cartellone di eventi, spicca il
convegno organizzato per venerdì 12 giugno, sul tema «La crisi economica
globale e le alternative di politica economica». Al convegno, che si terrà
presso la sala conferenze della Provincia di via Salomi, interverranno
illustri relatori, tra i quali il professor Bruno Amoroso, docente presso l'Università di Roskilde,
in Danimarca. Fabrina Furtado, che approfondirà le problematiche del Sudamerica
e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. Momento clou delle
manifestazioni sarà il corteo, che si terrà sabato 13 giugno. Il raduno
dei partecipanti è fissato in via Birago per le 10. Il corteo si snoderà dunque
lungo un percorso che attraverserà viale dell'Università, viale Gallipoli,
viale Otranto, per concludersi in piazza Italia, davanti a Porta San Biagio.
Nella settimana del vertice sono previsti diversi concerti (Ghetto Child, Dj
Gooper Bleso Wastasy, Nacchere rosse napoletane e Fido Guido), che si terranno
nell'area del parcheggio ex Cnoss dei Salesiani. La sicurezza Nella conferenza
stampa di ieri mattina, il movimento del «No G8» ha ribadito intenzioni
assolutamente pacifiche. «Non riusciamo a comprendere questo allarmismo diffuso
da alcuni organi di stampa - afferma il portavoce, Stefano Cristante - . E'
imbarazzante continuare a leggere di negozi chiusi e serrande abbassate. Al
movimento hanno aderito oltre 100 associazioni che hanno solo voglia di
discutere, di confrontarsi, di approfondire temi scottanti. Mi sembra insomma
doveroso smorzare questo clima di insicurezza». Il comitato «No G8» ha
annunciato che il corteo sarà pacifico ma gli inquirenti della Questura temono
infiltrazioni di anarchici e black bloc tra i manifestanti. Lecce sarà
presidiata da centinaia di poliziotti e carabinieri, anche tiratori scelti. Nel
centro cittadino saranno tolti i cassonetti dei rifiuti. Marco Errico Salvatore
Avitabile L'assessore A sinistra i lavori di restyling per il G8 che hanno
provocato disagi ai commercianti, sopra l'assessore Monosi ( Serino)
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Ambrosini e il risarcimento milionario (sezione: Cultura)
Corriere
del Veneto sezione: PADOVA2A data: 06/06/2009 - pag: 11 Azienda ospedaliera
Intenzione annunciata nell'incontro col direttore generale Cestrone dopo la
sentenza di reintegro Ambrosini e il risarcimento milionario L'ex direttore
della Clinica ostetrica vorrebbe fare causa per presunti danni PADOVA Il
professor Antonio Ambrosini è pronto a passare al contrattacco. Tenuto alla
porta dal numero uno dell'ospedale Adriano Cestrone, che ha preso tempo prima
di ordinarne il reintegro a seguito della decisione del Consiglio di Stato,
l'ex direttore della Clinica ostetrica sarebbe intenzionato ad avanzare nei
confronti dell'Azienda ospedaliera una maxi-richiesta di risarcimento danni. Si
parla di una cifra superiore al milione di euro. Ambrosini, sollevato
dall'incarico lo scorso 3 novembre all'indomani dello scandalo dei cosiddetti
«partifantasma» caso per il quale risulta ancora indagato dalla Procura assieme
ad altri due colleghi avrebbe manifestato la sua intenzione mercoledì scorso,
nel corso dell'incontro con il direttore generale dell'Azienda Adriano
Cestrone. Alla riunione hanno partecipato anche il sovraintendente operativo
Giampiero Giron, il direttore sanitario Luciano Flor e il vice preside della
Facoltà di Medicina, Giovanni Franco Zanon. Ambrosini, raggiunto ieri al
telefono, si è limitato a non commentare la notizia. «L'Azienda
e l'Università sono una famiglia» ha dichiarato in modo criptico il docente. Che poi si è trincerato dietro
a un «no comment». La palla dunque passa ora all'Azienda. E già ci si interroga
sulla reazione. Dal suo quartier generale anche Adriano Cestrone per il momento
preferisce non intervenire. Le uniche parole spese dal direttore sono un
canone già sentito. «Per quanto mi riguarda ha ripetuto il responsabile
dell'ospedale aspettiamo la comunicazione scritta del giudice amministrativo.
Ogni decisione sarà presa in un secondo momento». Da ciò che si è intuito,
tuttavia, la paventata richiesta di un risarcimento danni da parte di Ambrosini
avrebbe irritato notevolmente la direzione, la quale per altro sarebbe ancora
legittimata a prendere nei confronti dell'ex direttore di Ostetricia di un
nuovo provvedimento di sospensione, qualora il medico si ripresentasse in
Clinica. L'ordinanza del Consiglio di Stato ha rimarcato solo un vizio di
procedura il Comitato dei garanti, organo dell'Azienda, non avrebbe ascoltato
Ambrosini prima di deliberarne la sospensione dalla carica ma non di sostanza.
Il braccio di ferro è soltanto all'inizio. Giovanni Viafora
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In arrivo 110 mln per Gal e sviluppo (sezione: Cultura)
ItaliaOggi
sezione: Agricoltura Sicilia data: 06/06/2009 - pag: 27 autore: Via libera al
bando con risorse Leader In arrivo 110 mln per Gal e sviluppo Al via un bando
sull'Asse 4 «Attuazione dell'approccio Leader» del Psr Sicilia 2007-2013. Le
misure interessate sono la 413 «Attuazione di strategie di sviluppo locale -
qualità della vita/diversificazione» e la 431 «Gestione dei gruppi di azione
locale, acquisizione di competenze e animazione». In particolare, la misura 413
intende incentivare interventi finalizzati allo sviluppo del potenziale
turistico delle zone rurali; alla valorizzazione del patrimonio immobiliare
rurale, delle emergenze naturalistiche, culturali e storico architettoniche;
allo sviluppo di adeguati canali di commercializzazione dei prodotti locali;
alla promozione delle produzioni tipiche e allo sviluppo di fonti energetiche
rinnovabili in una logica di gestione integrata del territorio. La misura 431,
invece, intende supportare l'attività dei gruppi d'azione locale selezionati
per la realizzazione dei Piani di sviluppo locale, anche attraverso il
coinvolgimento del tessuto sociale ed economico locale. In particolare ai fini
del rafforzamento e funzionamento del partenariato, i territori selezionati
saranno sostenuti attraverso il finanziamento di attività per l'acquisizione di
competenze necessarie allo sviluppo di strategie integrate locali condivise e
per disporre di adeguate risorse umane e strumentali. A disposizione ci sono tutte le risorse pubbliche previste dalle due misure, vale a
dire circa 110 milioni di euro. L'obiettivo del bando è la selezione di
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El Pais: "Non abbiamo paura Ma non pubblicheremo
altri scatti" Il premier: "Querela e causa civile" (sezione: Cultura)
Dopo le
foto messe on line sul sito del quotidiano spagnolo e la conseguente
reazione del premier, El Pais rinuncia a nuove immagini, ma dichiara:
"L’obiettivo non era fare scandalo, ma sollevare questioni importanti come
la libertà d’informazione in Italia"
" /> Politica TV FOTO E VIDEO
BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI CASA Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri
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Scommesse Dieta BERLUSCONI / FOTO RUBATE A VILLA CERTOSA El Pais: "Non
abbiamo paura Ma non pubblicheremo altri scatti" Il premier: "Querela
e causa civile" Dopo le foto messe on line sul sito del quotidiano
spagnolo e la conseguente reazione del premier, El Pais rinuncia a nuove
immagini, ma dichiara: "Lobiettivo non era
fare scandalo, ma sollevare questioni importanti come la libertà dinformazione in Italia" Madrid, 5 giugno 2009 -
Dopo la
pubblicazione delle foto 'vietate' di Villa Certosa su
El Pais, non si sono fatte attendere le reazioni del premier. "Cè una violazione della privacy inaccettabile", tuona
Silvio Berlusconi ai microfoni di 'a Radio anchio',
sottolinenado che comunque quelle immagini sono "assolutamente
innocenti". Poi il premier annuncia subito dopo le elezioni
"discuteremo in Parlamento della legge sulle intercettazioni". Nelle foto pubblicate oggi da El Pais, che ritraggono alcuni ospiti
nudi allinterno di Villa Certosa - assicura poi il
premier - non cè alcuno scandalo, nulla che rischi di turbare
lelettorato cattolico del centrodestra. Alla prima domanda
dellintervistatore sugli ospiti svestiti, il premier ribatte: “Ma lei quando
fa la doccia, la fa in giacca e cravatta?”. Poi, lintervistatore insiste e mostra le foto di El Pais.
Dove si vede, tra gli altri, una donna in topless e perizoma e un uomo
completamente nudo. Berlusconi precisa: “Stanno facendo il bagno in una jacuzzi privata, in una casa”. Gli ospiti della sua villa in
Sardegna, dice ancora il presidente del Consiglio, “si comportano come
vogliono”. Sono state, accusa, “aggredite” e fotografate: “E scandaloso che si possa permettere di fare foto da
lontano con il teleobiettivo ed entrare nellintimita
persone”. Quindi, ribadisce, nessun timore che lelettorato cattolico
possa voltare le spalle al Pdl: “Se ce un governo che ha garantito
a cattolici, chiesa e Vaticano di essere sullo stesso tema della difesa della persona
e della
vita, questo e il nostro governo. I
nostri- conclude- sono stati definiti da un alto esponente vaticano i migliori
rapporti possibili tra tutti i precedenti governi della Repubblica”. BERLUSCONI
ANNUNCIA: "QUERELA E CAUSA CIVILE" Nel pomeriggio, a Matrix, il
premier ha annunciato: "Proporrò querela e una causa civile per danni nei
confronti de El Pais e di Repubblica", che
"ha utilizzato il trucchetto di pubblicare le
foto" del giornale spagnolo. LA PUBBLICAZIONE ONLINE Il quotidiano
spagnolo El Pais ha pubblicato alcune foto degli ospiti di Villa Certosa, la
residenza sarda del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si tratta, si
legge sul sito web del giornale, di una selezione delle immagini scattate dal
fotografo Antonello Zappadu e sequestrate dalla procura di Roma. Sotto il
titolo Le foto vietate da Berlusconi
il giornale
pubblica sul sito due fotografie: una mostra Silvio
Berlusconi in compagnia di alcune donne, laltra
due ragazze in topless che prendono il sole. Il giornale afferma che Antonello
Zappadu, 51 anni, che fra il 2007 e il
2009 fotografo Villa Certosa, la splendida villa sarda di
Berlusconi, non e un paparazzo, "e un reporter ed
ha preferito proteggere lidentita delle persone che appaiono sulle
immagini. Per questo tutti i
volti
pubblicati da El Pais sono irriconoscibili perché sono
stati pixelati dal fotografo. Il
servizio, che esce nell'ultimo giorno della campagna elettorale per il
parlamento europeo, è completato da due articoli: "Le feste di papi"
e "L'harem
di Berlusconi". IL GARANTE DELLA PRIVACY “Allo stato dei fatti, sembra che
le foto pubblicate da El
Pais non rispettino” i principi posti a tutela della privacy, e dunque
lAutorità garante per la Privacy “raccomanda agli organi di informazione
italiani
il più attento rispetto della normativa sulla privacy e del codice deontologico
dei giornalisti, e di attenersi ai principi affermati dalla giurisprudenza
nazionale e internazionale e dai precedenti interventi del Garante”. Il Garante
per la Privacy osserva che “in riferimento alle foto pubblicate
oggi dal quotidiano spagnolo El Pais, e
riportate da alcuni quotidiani italiani e da molti siti web, il Garante per la
protezione dei dati personali ritiene doveroso richiamare alcuni dei principi
che regolano
il corretto trattamento dei dati personali nellesercizio
dellattività giornalistica. LAutorità ribadisce che è illecito
riprendere e comunque utilizzare immagini di persone allinterno di una privata dimora senza il loro consenso e con luso di tecniche particolarmente invasive. Allo stato
dei fatti, sembra che le foto pubblicate da El Pais non rispettino tali principi”. RISPOSTA
DI EL PAIS La denuncia degli avvocati di Silvio Berlusconi per aver pubblicato foto di momenti privati del premier a villa
Certosa non preoccupa il giornale spagnolo El
Pais. Ad affermarlo è lo stesso corrispondente da Roma, Miguel Mora,
secondo cui lobiettivo non era “fare scandalo”, ma sollevare questioni
importanti come la libertà dinformazione in Italia e luso elastico della privacy a fini politici. “Non abbiamo paura -
spiega Mora ad Apcom - siamo adulti e responsabili: conosciamo il signor
Ghedini e sappiamo che ha molto lavoro in questo periodo, per esempio indagini
sui voli di Stato, un caso di divorzio”. Quanto al sequestro delle foto, il
corrispondente spagnolo sostiene: “In Italia sono state proibite, ma nel mondo
non si possono proibire: e non è vero che sono state sequestrate, stanno
circolando, e noi ne abbiamo pubblicate alcune”. Il
giornalista de El Pais aggiunge di non sapere se il quotidiano ne pubblicherà
altre: “Non lo so, la decisione spetta a Madrid, ma comunque non credo che ne
pubblicheremo ancora: daltronde non sarebbe neanche interessante pubblicare altre foto, perché lobiettivo non era certo quello di fare scandalo sui
nudi”. Tanto più che i volti delle persone coinvolte sono stati protetti dal fotografo,
ricorda. Ma allora, qual era lobiettivo? “Era
importante
pubblicarle per la libertà di informazione - sostiene
Mora - e Berlusconi ha sempre avuto un concetto molto elastico della privacy:
lui ha sempre usato la sua vita privata come fattore
di successo politico, e abbiamo sempre conosciuto la sua vita privata perché lui ce lha
sempre voluta mostrare”. “Si dirà che deve decidere lui cosa mostrare -
prosegue - ma se sei in una villa di
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Pavia dall'oppressione alla libertà (sezione: Cultura)
Pavia
dall'oppressione alla libertà Un racconto per immagini dalla nascita del
fascismo al 1948 Il volume è stato curato da Ernesto Bettinelli e da Marina
Tesoro Vedere le svastiche sventolare nel castello Visconteo e i sacchi di
sabbia in piazza della Vittoria fa un certo effetto, così come il raduno
fascista intorno a quella Minerva dove si festeggiano mondiali, le vignette
satiriche sulla ricostruzione del ponte degli studenti e l'università
ricoperta da manifesti elettorali nel 1948. Proprio per calare la storia che ha
portato alla Costituzione nel territorio, il «Comitato provinciale per la
valorizzazione della cultura della Repubblica Italiana nel contesto dell'unità
europea» ha prodotto il volume «Dall'oppressione alla libertà. Immagini di
Pavia» (Ibis, 20 euro) a cura di Ernesto Bettinelli e Marina Tesoro, presentato
il 2 giugno in prefettura. «Volevamo celebrare i sessant'anni dell'entrata in
vigore della costituzione il 1 gennaio 1948 e diffondere la conoscenza delle vicende storiche che portarono a quel momento
tra i più giovani» ha spiegato Marina Tesoro, docente di Storia Contemporanea dell'Università di Pavia che con
prefettura, provincia, comune e Fondazione Banca del Monte di Lombardia
costituisce il comitato. Lei ha firmato l'articolo iniziale e Bettinelli ha
curato l'ultima versione della Costituzione in calce al libro. I testi
che accompagnano le immagini, le ricerche e la cronologia finale che unisce le
vicende europee a quelle pavesi sono di Bruno Ziglioli e Gina Pisano. E' un
racconto per immagini dalla costruzione del consenso al regime fascista alle
elezioni del 1948. Il libro sarà distribuito in 20mila copie ai ragazzi delle
medie della provincia grazie al finanziamento Fondazione Banca del Monte.
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L'università spenga il rogo di Arquer (sezione: Cultura)
Cultura
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ottavia piccolo al mestre film fest (sezione: Cultura)
Pagina
44 - Giorno/Notte Ottavia Piccolo al Mestre Film Fest Nominate le giurie,
l'attrice presiederà la sezione Short Stories Sarà Ottavia Piccolo a presiedere
la giuria della sezione Short Stories, alla dodicesima edizione del Mestre Film
Fest, in programma dal 20 al 24 ottobre 2009 al Candiani. Con lei, Maurizio
Dianese, giornalista del Gazzettino, Serena Nono pittrice e regista veneziana,
Alessandro Beretta giornalista, critico cinematografico, programmatore e
selezionatore del Milano Film Festival e Marco Segato, regista padovano. Oltre
al Premio per il miglior cortometraggio internazionale (2000 euro), la stessa
giuria, affiancata da Marco Boscarato, assegnerà il Premio Speciale Dino
Boscarato - Il piacere del gusto 2009 (1000 euro), all'opera che meglio esprime
il piacere della vita. Toccherà invece a Federica Pirgoli assegnare il Premio
Speciale Lions Club Mestre Castelvecchio 2009 del valore di 1000 euro alla
migliore opera di produzione veneta, significativa novità di questa edizione.
Per la sezione Videoforkids la giuria, che assegnerà i tre premi di 500 euro
ciascuno messi in palio da Cinit, sarà presieduta da Mariolina Gamba, critico
cinematografico, e formata da Manlio Piva, autore di vari articoli e saggi
critici, formatore e docente di Didattica del Cinema e degli audiovisivi all'Università di
Padova e Maria Giovanna Coletti, docente e rappresentante del Cadore Doc Film Festival. Carlo Tombola,
autore e regista di videoclip presiederà la giuria della sezione Videoclips,
affiancato da Charlotte Laura Garlaschelli, segretaria di produzione e Walter
Fontana, voce e leader dei vicentini Lost. Sarà infine assegnato il
Premio Cinit Corti&Web (500 euro) al miglior cortissimo online tra quelli
pervenuti al sito www.shortinvenice.net.
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scoperta la pianta mangia-inquinamento (sezione: Cultura)
Pagina 3
- Udine Scoperta la pianta mangia-inquinamento Secondo tre studenti del
Malignani un'erba carnica bonifica i terreni contaminati «L'ecosistema
culturale indispensabile per l'innovazione non nasce in università
e incubatori ma tra i banchi di scuole medie e superiori». Lo conferma
l'indagine svolta da Nova24 - lo speciale dedicato alla ricerca e
all'innovazione tecnologica del Sole 24 Ore, condotta sui 1.563 ragazzi che in
maggio hanno partecipato in Nevada (Usa) a Intel Science and Engineering
Fair2009. A rappresentare l'Italia tre ragazzi del Malignani: Massimiliano
Andretta, Sabrina Grassi e Francesco Marcuzzi che
coordinati dalla docente
Eliana Ginevra, hanno presentato un progetto per bonificare a basso costo,
tramite un processo di fitoestrazione, terreni contaminati da metalli pesanti
(cadmio, cromo, zinco,piombo). A loro - tutti e tre oggi iscritti all'università - è stato dedicato giovedì
uno speciale su Nova. He.l.p. (Heavy metal low cost Phitoextraction)
questo il nome del progetto del Malignani, era stato vincitore nel 2008 del
concorso "I giovani e la scienza" indetto dalla Fast Federazione
delle associazioni scientifiche e tecniche italiane e per questo, entrato di
diritto a rappresentare l'Italia all'Intel in Nevada. I ragazzi del Malignani
hanno puntato l'attenzione sulla zona di Torviscosa. L'area è uno tra i primi
siti studiati anche a livello europeo, poiché il territorio della laguna di
Grado e Marano risulta infatti essere particolarmente contaminato da metalli
pesanti. Cadmio, zinco, piombo rappresentano un pericolo per le falde acquifere
ed inibiscono la capacità di assorbimento di sostanze nutritive delle piante.
Sono inoltre rischiosi per la salute dell'uomo. La tecnica di bonifica adottata
si è rivelata finora troppo costosa e poco efficace. Si limita infatti a
prelevare una porzione di terreno e a trasportarla in discarica, senza
effettuare pertanto una reale bonifica.He.l.p., la metodologia promossa dal
Malignani prevede il risanamento del terreno mediante l'utilizzo una pianta,
l'erba storna alpina (pianta spontanea che possiamo trovare in Carnia), capace
di assorbire dal suolo elevate di elementi inquinanti traslocandoli al loro
interno: in tal modo è possibile decontaminare un terreno di enormi proporzioni
con un risparmio del 90%. L'erba storna alpestre, il cui nome scientifico è
thlaspi caerulescens, interrompe la catena alimentare, ossia non viene
normalmente ingerita dagli animali. Questa innovazione, che ha richiesto mesi
di studio, non si ferma qua: gli allievi della professoressa stanno cercando di
incrementare la capacità di assorbimento della pianta.
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Al Centro Residenziale Universitario la nuova
edizione della Scuola Estiva CidE (sezione: Cultura)
Al
Centro Residenziale Universitario la nuova edizione della Scuola Estiva CidE
(5/6/2009 19:22) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 5 giugno 2009 - Economia e
statistica si uniscono nellEconometria, una
branca “a metà strada” fra le scienze e conomiche e quelle statistiche che
si occupa dellanalisi dei fenomeni
economici, concentrandosi anche sulla verifica empirica di modelli formulati in
ambito teorico. Dedicata allo studio dellEconometria è la Scuola Estiva
del CidE (Centro Interuniversitario di Econometria), ospitata al Centro
Residenziale Universitario di Bertinoro dal 7 al 20 giugno. Quattro i corsi
tematici, due la prima settimana e due la seconda, con circa 40 ore di lezioni
teoriche per ogni settimana ed applicazioni empiriche al computer. Lobiettivo è quello di trasmettere, ad un selezionato numero
di laureati, conoscenze avanzate sullEconometria
e sulle Tecniche di Analisi Quantitativa. Nei corsi in programma per questa
edizione 2009 si parlerà prevalentemente di applicazioni di temi di microeconomia, allo scopo di
meglio comprendere i fenomeni macroeconomici. La Scuola Estiva di Econometria,
sorta 22 anni fa per iniziativa del CIdE, offre a giovani ricercatori la
possibilità di aggiornarsi sui temi più attuali dellEconometria e lopportunità di confrontarsi con
ricercatori più esperti, in un ambiente scientifico stimolante e partecipativo.
è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di interesse
individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi, analizzati
assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola Estiva CidE è
il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze Economiche dellUniversità di Pisa.
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Sat2000, un video degli studenti aquilani sulla
rinascita (sezione: Cultura)
CRONACA
06-06-2009 Sat2000, un video degli studenti aquilani sulla rinascita DI ANGELA
CALVINI L' Aquila ferita ma pronta a risorgere, vista con gli occhi dei giovani
studenti di cinema della città ferita dal terremoto. Il Grande Talk, scritto e
condotto da Alessandro Zaccuri con la partecipazione di Mirella Poggialini
sull'emittente cattolica Sat2000, ieri alle 22.35 (e in replica oggi alle 9.05
e domenica alle 21) ha dedicato l'ultima puntata della stagione all'Abruzzo. In
particolare ospitando, insieme agli analisti dell'Università Cattolica di
Milano che ogni settimana commentano la tv di oggi, i loro coetanei studenti
dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila, prestigiosa scuola di cinema oggi
distrutta. Una puntata, quella del talk show di Sat2000, tutta dedicata a come
la tele- visione italiana ha seguito l'emergenza terremoto e di come sia
tornata, dice Zaccuri, «a farci partecipare alle cose importanti del Paese». Ad
analizzare i pro e i contro di una tv presente 24 ore su 24 da ormai due mesi
sul luogo del sisma, anche Riccardo Bonacina, direttore del settimanale Vita, e
Toni Capuozzo, inviato di Terra e vicedirettore del Tg5. «Io ho vissuto il
terremoto del Friuli del 1976 come semplice cittadino ricorda il giornalista,
in prima linea anche in Abruzzo e i giornalisti li vedevo con diffidenza e
fastidio. Invece oggi considero che l'attenzione dei media sia importante,
anche quella di certi rotocalchi tv che, pur se in modo talora maldestro,
cercano di dare il loro contributo». Ma la testimonianza più forte è quella
degli studenti dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila che, pur provenendo da
diverse parti d'I- talia, non hanno voluto lasciare la città e i loro studi,
nonostante due di loro siano rimasti feriti. «Gli iscritti sono trenta,
provenienti dalla Lombardia alla Puglia. Ebbene, al posto di tornarsene nelle
loro città sono rimasti a dormire nelle tende pur di non perdere l'anno»
racconta Marco Incagnoli, direttore fotografia e docente della scuola, accompagnato in
studio dalla direttrice didattica Alessia Moretti e dalla docenmte di
scenografia Emanuela Trixie Zitkowsky (tra l'altro scenografa del Grande Talk).
D'altronde gli studenti hanno un autentico estro artistico, come dimostrato da
un corto, trasmesso dal programma, sulla storia del capoluogo abruzzese con
Lino Capolicchio protagonista, frutto delle lezioni di Vittorio Storaro.
«Noi docenti abbiamo risposto: 'Se voi ci siete, noi non vi molliamo'». Ed è
iniziata così un'avventura fatta di studio, buona volontà e tanta solidarietà
esterna: «Per fare lezione di cinema ci hanno imprestato di tutto, dalle
telecamere ai monitor». Ed alla fine i ragazzi ce l'hanno fatta a completare il
loro saggio di fine anno trasmesso in esclusiva da Sat2000 all'interno del talk
show. L'essenziale è invisibile agli occhi è un corto di 10 minuti di
sorprendente sobrietà e poesia cui hanno partecipato a titolo gratuito attori
popolari come Sergio Assisi, Nanni Candelari, Corrado Fortuna e Regina Orioli.
In una città fantasma un vigile del fuoco accompagna un anziano cieco a
recuperare pochi oggetti dalla casa distrutta. L'uomo ricorda con dei flash
back la vita di tutti i giorni per quelle strade (il barbiere, il giornalaio) e
si fa raccontare dal vigile quello che vede ora, in una città che comunque ha
trovato la forza di reagire. «È un'esperienza vera vissuta da uno dei nostri
compagni spiega Miche-- le, uno dei giovani autori La città è morta se non c'è
la gente. Per questo abbiamo deciso di raccontare la vita che torna a nascere
anche tra le macerie » «Il Grande Talk» ospita i ragazzi dell'Accademia
dell'Immagine, scuola di cinema oggi distrutta «Siamo rimasti per completare
gli studi anche nelle tende. Il nostro film mostra speranza tra le macerie»
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Città di diritto e d'impegno (sezione: Cultura)
Cultura
dibattito Città di diritto e d'impegno Lo spazio del nomos: quinto appuntamento
con il Sabato delle idee Città dei diritti, città dell'impegno, centro di
irradiazione della cultura. Sono alcune delle idee lanciate per la città di
Napoli nel corso del quinto appuntamento con Il sabato delle idee, iniziativa
promossa da Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione in Diagnostica
Nucleare, Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e Pan.
L'incontro-dibattito, svoltosi sabato 30 maggio presso l'Aula Magna del Suor
Orsola, ha riunito docenti, giornalisti, giuristi e ricercatori attorno al tema
dello "spazio del nomos", inteso non come "regola, norma",
ma come spartizione originaria che sta alla base della costruzione normativa di
una società. Marzia Parascandolo Riportare Napoli nello spazio del nomos per
contrastare il problema dell'illegalità è stato il tema centrale dell'incontro.
"Napoli ha bisogno di un ribaltamento, deve diventare la città dei diritti
- sostiene Stefano Rodotà, ex Presidente dell'Autorità Garante per la
protezione dei dati personali e tornare a essere centro di irradiazione della
cultura". Non solo città dei diritti, ma città dell'impegno, secondo
Raffaele Cantone, giudice della Corte di Cassazione. "Il significato
originario di nomos non è norma, ma consuetudine, costume spiega Cantone è poi
la buona consuetudine a creare la norma. Ma nella realtà napoletana si è radicata
la consuetudine all'illegalità, che non produce norme, bensì riduce lo spazio
del nomos fino ad azzerarlo. " necessario, invece, recuperare lo spazio
del nomos come spazio delle regole per ripristinare la legalità a Napoli".
Francesco De Sanctis, Rettore dell'Università di Napoli Suor Orsola Benincasa,
sottolinea che non si deve ridurre il problema napoletano al solo problema
della legalità, perché "intendendo il nomos come ciò che viene prima del
tesmòs, e cioè della legge, bisogna porre al centro della riflessione non
direttamente il tessuto normativo, bensì l'analisi della spartizione (nomos)
che origina un determinato tessuto normativo e sociale". Marino Niola, docente di Antropologia al Suor Orsola,
e Bruno Moroncini, docente
di Antropologia filosofica all'Università di Salerno, hanno arricchito il
dibattito con analisi di carattere antropologico e filosofico sul rapporto tra
nomos e politica. A lanciare un'idea "interattiva" Roberto Casati,
Direttore di Ricerca del Cnrs di Parigi, secondo il quale "il vero
problema non è un deficit normativo, ma un deficit di conoscenza normativa. Si
potrebbe fare nel campo del diritto ciò che wikipedia ha fatto nel campo
dell'informazione: creare uno spazio di costruzione normativa, una sorta di
wikilex o wikinomos, in cui i cittadini possano liberamente contribuire alla
costruzione della legge". Attirare i cittadini nello spazio del nomos,
però, non è cosa facile quando si è tutti immersi in una "dimensione
pulviscolare di comportamenti illegali", come sostiene Guido Trombetti,
Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. "Il fatto è
quasi antropologico, per ripartire c'è bisogno dell'impegno di tutte le
istituzioni". Bisogna puntare, dunque, sulla dimensione educativa come
dimensione strategica, partendo dalle scuole. E sui giovani puntava anche
Giancarlo Siani, giornalista del Mattino ucciso dalla camorra nel 1985, quando
andava nelle scuole e diceva agli studenti "la speranza siete voi". A
raccontarlo suo fratello Paolo, attraverso la proiezione di alcune scene del
film Fortapasc di Marco Risi al termine del dibattito. A seguire anche la
proiezione del video "Per amore di verità" di Sandro Di Domenico e
Federico Tosi, vincitore del Premio "Una vita da raccontare",
istituito dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e dedicato
quest'anno proprio a Siani. del 06-06-2009 num.
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Il ciclo dell'azoto nell'Era industriale (sezione: Cultura)
Scienze
della terra Sulla rivista "Science" Il ciclo dell'azoto nell'Era
industriale La più brusca variazione nel rapporto isotopico azoto-15/azoto-14
si registra tra il 1950 e 1980 PAROLE CHIAVE Azoto La ricerca sta consentendo
di comprendere sempre meglio i meccanismi che regolano il ciclo dell'azoto sul
nostro pianeta in tutti i passaggi nell'atmosfera, nel suolo e nell'acqua così
come negli esseri viventi. E soprattutto si sa sempre di più sul ruolo che
l'uomo ha avuto e sta avendo tuttora nell'alterare la quantità di azoto
immagazzinato nella biosfera. Il principale responsabile di questo fenomeno è
la combustione di combustibili fossili, che determina un rilascio di monossido
azoto in atmosfera che si combina con gli altri elementi per formare smog e
piogge acide. Oltre a ciò, vi è la fissazione dell'azoto atmosferico per la
produzione di fertilizzanti. Ricercatori della Brown University e della
Università di Washington hanno ora trovato un nuovo metodo per tracciare le
sorgenti del monossido di azoto atmosferico a partire da una misura degli
isotopi dell'elemento presenti nella forma depositata, i nitrati, che
rappresentano il maggiore contributo all'assorbimento di tale composto.
Meredith Hastings, docente di scienze geologiche della
Brown University e primo autore dell'articolo, e colleghi hanno esaminato, per
la prima volta con un'alta risoluzione, l'abbondanza relativa dei due isotopi
azoto-14 – il più comune - e azoto-15 nei nitrati presenti in alcune carote di
ghiaccio groenlandesi:
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ENTRO IL 2010 SARà PRONTO IL NUOVO E GRANDE
INCUBATORE D'IMPRESE DI SAN GIORGIO DEL ... (sezione: Cultura)
«Entro
il 2010 sarà pronto il nuovo e grande incubatore d'imprese di San Giorgio del
Sannio che, estendendosi su una superficie di
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Città: Sannio, sotto la lente la condizione degli
immigrati (sezione: Cultura)
Città:
Sannio, sotto la lente la condizione degli immigrati Pubblicato il 06-06-2009
Sarà presentata venerdì prossimo presso il Centro servizi per il volontariato Cantieri di Gratuità, al viale Mellusi, la
ricerca Il mondo a casa nostra. Indagine conoscitiva sugli immigrati e
sul loro inserimento nelle comunità locali della provincia di Benevento... Sarà presentata venerdì prossimo alle 17, presso il
Centro servizi per il volontariato Cantieri di Gratuità, al viale
Mellusi, la ricerca Il mondo a casa nostra. Indagine conoscitiva sugli
immigrati e sul loro inserimento nelle comunità locali della
provincia di Benevento. Il programma prevede
lintroduzione di Angelo Iacoviello, presidente del Cesvob, le relazioni
di Ettore Rossi, direttore del Centro, e di Fabrizio Farina, docente di Teoria dei campioni allUniversità del Sannio. A commentare i dati
saranno don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana, il sindaco
Fausto Pepe, lArcivescovo Andrea
Mugione, Oliviero Forti, responsabile Ufficio immigrazione di Caritas Italiana.
Nellambito della manifestazione è prevista la proiezione del
mediometraggio Migro - curato da Luca De Luca, Emanuele Nargi, Alessandro
Colella - in cui verranno raccontate alcune toccanti storie di immigrati
residenti nel Sannio. Con la nostra ricerca
spiega Ettore Rossi - ci siamo posti lobiettivo di capire il grado di
accoglienza ed integrazione sociale raggiunto in provincia di Benevento della
componente immigrata. Ciò, attraverso la somministrazione di questionari
direttamente agli immigrati, raggiunti nei luoghi informali di ritrovo, in
città e nei paesi della provincia, o presso i pochi approdi, soprattutto sociali, su cui essi possono
contare, che offrono un aiuto concreto ed un sollievo a persone che hanno
esigenze sempre urgenti. Si tratta di una ricerca, dal profilo
rigorosamente scientifico, che restituisce un quadro attendibile della
condizione dei migranti residenti in provincia di Benevento.
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ALBUZIO (sezione: Cultura)
ALBUZIO
Sabato 6 Giugno 2009, (M.G.) Antonio Albuzio, candidato a presidente della
Provincia per il centrosinistra, è espressione dell'Italia dei Valori. Nato a
Treviso da una famiglia di Zero Branco, vive a Padova da quando ha cominciato
l'Università. Professore della facoltà di Agraria, ha 66
anni e lavora ad Agripolis. Ha insegnato chimica organica e biologica ed
attualmente è docente di
Uso e riciclo delle biomasse. Albuzio non è nuovo alla politica. Dal '95 al '98
fu assessore provinciale all'Ambiente della provincia di Treviso con delega
all'ecologia, la geologia e la gestione del territorio. Poi ha
presieduto la Commissione tecnica provinciale per l'Ambiente facendo istruire
centinaia di pratiche valutative su opere che avevano impatto sul territorio.
Dal 2004 è responsabile di una ricerca finanziata dall'Ue e dal Cnr per uno
studio sugli impianti della depurazione dei rifiuri urbani, zootecnici e
agro-industriali. È stato due volte candidato al Senato per l'Idv. La
candidatura sostenuta principalmente anche dai Democratici ha avuto l'avallo
anche delle altre formazioni, ovvero i Comunisti italiani, Rifondazione, i
Socialisti e Sinistra democratica. Nel suo programma c'è una Provincia meno in
affari immobiliari come nel Pp1 e più attenta all'Ambiente, con meno assessori
rispetto ai dieci attuali e per una politica di sobrietà.
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Centro storico, un freno alle banche (sezione: Cultura)
Centro
storico, un freno alle banche L'amministrazione avvia un censimento per
schedare i negozi storici per salvaguardare la tradizione Sabato 6 Giugno 2009,
Montebelluna Un marchio doc per i negozi storici. Ed un argine all'invasione di
banche. La chiusura di un locale storico di Montebelluna si porta via un pezzo
di vita di chi, "con quel negozio" è nato e cresciuto. Quei
Montebellunesi che, ad esempio, hanno scandito le tappe della propra vita
"in compagnia" della pasticceria "Bernardi", dal
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Scuola e Università siracusana secondo l'ex ministro
Fioroni (sezione: Cultura)
Scuola e
Università siracusana secondo l'ex ministro Fioroni La crisi che sta investendo
la scuola è stato il tema centrale dell'incontro organizzato dal Pd
provinciale. Con un ospite d'eccellenza: l'ex ministro all'Istruzione Giuseppe
Fioroni. Non trascurando la chiusura dei corsi universitari a Siracusa, l'ex
componente del Governo Prodi ha ampliato il discorso su tutto il «sistema
istruzione», approfondendo poi gli aspetti regionali e provinciali. Fioroni ha
infatti indicato i tagli decisi per la scuola pubblica e le inevitabili
ricadute. Partendo da una analisi generale, l'esponente nazionale del Pd ha
citato «i 1.000 posti di lavoro che andranno persi con il prossimo anno
scolastico, dopo le pesanti decurtazioni dei fondi». Ma è la qualità della
scuola che, per Fioroni, sarà messa maggiormente a rischio, a partire dalle
elementari. Il dito è stato puntato contro la figura del maestro unico. «I
maestri, senza alcun corso di formazione o di aggiornamento, si ritroveranno a
insegnare tutte le materie quando fino a ieri avevano insegnato solo italiano o
solo matematica. Per non parlare della lingua inglese, una delle note dolenti,
ancora oggi, del nostro sistema scolastico». Fioroni, sulla questione
universitaria, ha menzionato il taglio previsto dalla Regione siciliana del 67%
"che non solo comporterà la soppressione dei corsi, ma
anche la riduzione del personale, docenti per primi, per quelle facoltà che
sopravviveranno alla riduzione. «Così si mina il futuro dei giovani. Quali
possono essere le loro prospettive senza gli strumenti adeguati? E certamente
l'istruzione è lo strumento primario. Povertà di sapere è povertà nella vita.
E credo che tutto questo sia figlio di un piano preciso». Fioroni ha infatti
spiegato che la povertà è ciò che pregiudica l'indipendenza individuale e che
rende, di conseguenza, più «controllabile» l'uomo bisognoso. Le difficoltà
della scuola locale erano già state evidenziate dal coordinatore provinciale
del Pd, Giovanni Cafeo che ha aperto i lavori. «I tagli costringeranno i
presidi a non poter nominare i supplenti per mancanza di copertura finanziaria.
La nostra scuola, già in sofferenza, lo sarà ancor più, sia in termini di
edilizia, sia di titolarità di cattedre, sia di personale». L'ex ministro era
accompagnato dal segretario regionale del Pd Gianantonio Genovese, dal deputato
regionale Bruno Marziano e da rita Borsellino. Maria teresa giglio
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