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Report "Cultura"   6-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Dietro i libri di testo un lavoro al plurale ( da "Manifesto, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in primis la capacità di mediare tra bisogno di innovazione e naturale conservatorismo dei docenti (sul versante, speculare, della redazione, tra le caratteristiche del buon redattore figurano organizzazione, competenze tecnologiche, fantasia). Uno che per la divulgazione non aveva nessun interesse, ma che ha curato un'antologia scolastica per Zanichelli è Italo Calvino.

"Lavorare di più? All'Università si fa già volontariato" ( da "Stampa, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la proposta di estendere il minimo di ore di didattica per i docenti dell'Università da 90 a 120 non dovrebbe nemmeno essere discussa. Come mai, professore? «Se c'è una legge io la rispetto. Ma se non c'è...». Tanti suoi colleghi dicono il contrario. «La legge 230 del 2005 per me non può avere valore retroattivo.

[FIRMA]FULVIO LAVINA ASTI Ha senso una sede universitaria in provincia? E' economicamente... ( da "Stampa, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una decisione a cui la Facoltà è stata costretta dai nuovi requisiti ministeriali che di fatto hanno ridotto la disponibilità dei docenti per i corsi decentrati. Una perdita su cui il sindaco Galvagno non ha versato molte lacrime. Contrario ai corsi «doppioni», l'ex deputato di Forza Italia ha già fatto sapere che ritiene questa un'occasione per ripensare al ruolo dell'università.

Terranovan Il sindaco: ( da "Cittadino, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società a capitale misto pubblico-privato che si occupa dello smaltimento dei rifiuti umidi urbani nella provincia di Lodi.«La puzza era indescrivibile - conferma Enrico Della Giovanna del comitato civico locale anticompostaggio - prendeva la gola con bruciori diffusi e generava perfino mal di testa.

Irpef ai Comuni, clamoroso autogol per il Nord ( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo afferma Luca Antonini, docente presso l'Università di Padova e consulente dei ministri Calderoli e Tremonti per la stesura della legge sul federalismo, che mercoledì sera nell'aula magna delle scuole medie ha tenuto una vera e propria lezione illustrativa sulla nuova legge.

Tesi a concorso Scade oggi il concorso promosso dal distretto 108 A/B "Apu... ( da "Leggo" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bari, il professor Antonio Quaranta e composta da tre docenti universitari e tre soci Lions. Sesta Provincia Alle 9 (Palazzo Provincia) riunione monotematica, in prima convocazione, del Consiglio provinciale. All'ordine del giorno: il ruolo della Provincia di Bari in relazione alla costituenda VI Provincia di Barletta->

Un modello di villa ( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Accademia di Venezia, Simone Baldissini del Cisa, Marco Gaiani dell'Università di Bologna e Francesco Monicelli. All'emozionalità della visita contribuisce anche un percorso musicale creato ad hoc dal maestro vicentino Francesco Erle al quale si è affiancata Laura Moretti dell'Università di Cambridge.

Amici per il cuore , un impegno a 360 gradi ( da "Giornale di Brescia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rilevanti sono ogni anno le raccolte di fondi al fine di sostenere le ricerche dell'Università di Brescia: «Si tratta per noi - ha commentato Eugenio Monti, docente di Biochimica alla facoltà di Medicina - di donazioni importanti da un punto di vista economico e non solo. Le stesse ci permettono di vivere un'università vera, fatta di incontri tra studenti, docenti e territorio».

ho letto sul giornale di quella maestra che ha risposto in modo molto esplicito a domande su alcuni ... ( da "Mattino di Padova, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Se lo può fare, lo faccia, informando prima i genitori. Altrimenti, è meglio lasci perdere, lasciando campo libero alle famiglie o ad altre agenzie educative. Gianpiero Della Zuanna docente di Demografia, Università di Padova. Scrivete a: lascuoladeigenitori@comune.padova.it

un modello di villa - fiorenza conti ( da "Nuova Venezia, La" del 06-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Accademia di Venezia, Simone Baldissini del Cisa, Marco Gaiani dell'Università di Bologna e Francesco Monicelli. All'emozionalità della visita contribuisce anche un percorso musicale creato ad hoc dal maestro vicentino Francesco Erle al quale si è affiancata Laura Moretti dell'Università di Cambridge.

IL CONTO AI CITTADINI ( da "Stampa, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ipotizziamo che uno dei fondi pubblico-privati che il Tesoro ha promesso di creare intenda sborsare per quell'asset 150 dollari. Questo è il 50% più del suo effettivo valore, e la banca è ben felice di venderlo. Il partner privato mette 12 dollari e il governo il resto - 12 dollari in «equity» più 126 dollari sotto forma di prestito garantito.

La professione del designer: il pane, il progetto e le rose ( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: frutto sia dell'esperienza accademica dell'autore, Stefano Follesa, architetto, designer e docente all'università di Firenze, sia dell'esperienza sul campo propria e di altri, alcuni molto famosi, designer italiani. Parte bene con il titolo Pane e [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati:

Innovazione, il motore d'Europa ( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: che vanno da Ingenio sino ai Ricerca:Tissimi La Regione a sostegno della ricerca e dei giovani talenti Per fermare la fuga dei cervelli italiani all'estero una soluzione c'è: Ricerca:Tissimi. Il concorso promosso dalla regione Lombardia, in collaborazione con la Direzione generale istruzione, formazione e lavoro e dall'Arifl, Agenzia regionale per l'

lezione di legalità: allo zanon si parla di diritto del lavoro ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: allo Zanon si parla di diritto del lavoro L'istituto Zanon, tramite il preside Antonio Colussi (foto) e i docenti di scienze giuridiche ed economiche,, ha accolto il progetto ministeriale "Cittadinanza e Costituzione" per la conoscenza della nostra Carta costituzionale e la diffusione e valorizzazione tra i giovani di comportamenti e mentalità legalitari.

l'identità linguistica di malta ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Linguistica all'Università di Udine, che parlerà sul tema Il maltese: nuova identità linguistica nell'Unione Europea, e con il professor Giuseppe Brincat, docente di Linguistica italiana all'Università di Malta (Le lotte politico-linguistiche a Malta nell'Ottocento e nel Novecento: italiano,

il giudice: su socrate nessun verdetto ( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: al quale sono intervenuti come relatori il professor Daniele Picierno, docente di storia e filosofia allo Stellini e presidente onorario dell'associazione "Gli Stelliniani", il professor avvocato Paolo Moro, docente di filosofia all'Università di Padova, e il magistrato Oliviero Drigani, presidente della Corte d'Appello di Trieste.

La Storia procede per catastrofi Saggezza è saperle gestire ( da "Corriere della Sera" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La Storia procede per catastrofi Saggezza è saperle gestire M olti concepiscono la storia come un flusso omogeneo in cui vi sono occasionalmente delle interruzioni. In realtà la storia è fatta di periodi relativamente stabili a cui subentrano sempre sconvolgimenti inattesi.

Addio a Marta Sordi, amica dei classici ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: membro del comitato scientifico del Centro Rezzara con il quale la docente aveva in più occasioni collaborato la ricorda così. «Sono andato in Cattolica - ci racconta Barzanò - per fare altro: volevo studiare archeologia. Poi ho sentito le sue lezioni e ho deciso di fare Storia antica. Perché era una persona coinvolgente.

Don Mazzolari, obbedienza e libertà di giudizio ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Deontologia-Etica presso l'Università di Pavia, che ha rimarcato l'attualità della testimonianza di don Mazzolari a cinquant'anni dalla sua morte, avvenuta il 12 aprile 1959. Promotore e primo direttore, tra il 1949 e il 1951, di Adesso (un quindicinale che sosteneva la causa del dialogo con i «lontani» e della pace,

CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittad ( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: educazione alimentare condotti dalla dietista e docente dell'alimentazione, Rossana Madaschi. Mornico al Serio, incontri zootecnici Ore 20,30, Azienda Agrituristica Villa Delizia, via G. Marconi 7, per il ciclo «Incontri zootecnici» promossi da Apa Bergamo, Sata e Regione Lombardia, Michele Campiotti, tecnico specialista Sata parla su «Dairy Comp Sata e Monitor aziendali:

Ranieri è il vincitore di ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anno fanno parte della giuria: Niva Lorenzini, critica letteraria e docente di Letteratura Italiana contemporanea all'Università di Bologna, lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi, il disegnatore Giuseppe Palumbo, il poeta Salvatore Jemma e Alberto Bertoni, docente di Storia della letteratura italiana moderna all'Università di Bologna.

COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA "ADRIATICO IPA" : AL VIA I BANDI PER 75 MILIONI DI EURO ,UTILIZZO DEI FONDI IN CHIAVE ANTICRISI ( da "marketpress.info" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici che da soggetti privati (Organizzazioni non governative Ong o imprese operanti nei settori specifici del programma quindi, turismo,ambiente, trasporti, energia, etc. ) ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200mila euro(

LA PROGRAMMAZIONE 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2007-2013 DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO OBIETTIVO 2: COMPETITIVITÀ REGIONALE ED OCCUPAZIONE ( da "marketpress.info" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziative previste dal Programma Operativo sono rivolte a soggetti pubblici e privati della provincia di Trento, in particolare: imprese, in particolare piccole e medie imprese singole o associate; organismi di ricerca; Enti pubblici locali; altre istituzioni pubbliche o private (Enti parco e gestori di aree protette, Enti museali e soggetti operanti nel settore culturale e/o turistico)

ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNA DUE GIORNI SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA IN EUROPA ( da "marketpress.info" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell´Università di Bologna e Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, e Massimo Morisi, docente dell´Università di Firenze e garante della Comunicazione per il piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana. A Firenze l´appuntamento partecipativo più importante nel corso del mese sarà il 25 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati:

Cura anti-banlieu in 10 periferie ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: spiega Rita Bichi, coordinatrice della ricerca e docente di Metodologia e modelli di pensiero dell'Università cattolica –. A breve, invece, avremo a disposizione dati Istat a livello comunale su presenza immigrata e crimini rilevati. Questo ci consentirà di costruire un più preciso "indice del disagio".

Istruzione/ Parte 3 giorni Flc-Cgil contro licenziamento ( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e Ata della scuola sono drammatici. Il dissesto finanziario in cui stanno precipitando gli atenei a causa della riduzione delle risorse sul fondo di finanziamento ordinario sta già portando al licenziamento di fatto delle migliaia di precari che lavorano con contratti di collaborazione assegni di ricerca e borse mentre gli enti di ricerca provano a sopravvivere giorno per

"Diagnostica e Restauro al Suor Orsola" ( da "Caserta News" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Orsola Benincasa e di Piero Craveri Preside della Facoltà di Lettere la Mostra "Diagnostica e Restauro al Suor Orsola" verrà presentata dai docenti Giovanni Coppola, Antonio De Simone, Pierluigi Leone de Castris, Massimiliano Marazzi e Umberto Pappalardo e dai responsabili dei laboratori universitari di restauro Anna Adele Aprile, Daria Catello, Giancarlo Fatigati e Carlo Sassetti.

ISTRUZIONE/ PARTE 3 GIORNI FLC-CGIL CONTRO LICENZIAMENTO PRECARI ( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e Ata della scuola sono drammatici. Il dissesto finanziario in cui stanno precipitando gli atenei a causa della riduzione delle risorse sul fondo di finanziamento ordinario sta già portando al licenziamento di fatto delle migliaia di precari che lavorano con contratti di collaborazione assegni di ricerca e borse mentre gli enti di ricerca provano a sopravvivere giorno per

Elezione del rettore ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia del diritto medievale e moderno nella facoltà di Giurisprudenza, e composta dai docenti Francesco Arcaria, Guglielmo Longo, Michele Alì e Anna Maria Alaimo - definirà il calendario degli incontri nelle facoltà catanesi, nel corso delle quali tutti i candidati potranno esporre i propri programmi,

Metastasi scoperto il gene che la blocca ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell?Università di Padova, e dal Prof. Silvio Bicciato (ex ricercatore dell?Ateneo patavino) del Dipartimento di Scienze Biomediche dell?Università di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario,

Ciclo proiezioni "Nouvelle Vague e kattivi maestri" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nicola Dusi docente del corso Semiotica dei media e del corso Linguaggi videomusicali dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - propone alcuni di questi film con un occhio di riguardo per le trasposizioni dalla letteratura al cinema e per alcuni ad esempio Alfred Hitchcock, il quale, oltre a Rossellini e a Welles,

Rapporto 2008 dell'Osservatorio sulla funzionalità delle Aziende Sanitarie Italiane ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ambito delle attività del Dottorato di Ricerca in Economia e Management Sanitario dell?Ateneo catanzarese. “Il panorama delle sanità in Italia e i nuovi assetti istituzionali nei sistemi sanitari pubblici”: sono questi i temi che verranno affrontati durante la presentazione dei dati inerenti l?

ASTOI, nuovo direttore generale ( da "Agenzia di Viaggi, L'" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università Roma 3. Nel 2000 è entrata in Federturismo Confindustria. Docente di legislazione turistica nei corsi di specializzazione e nei master del Training Center Albalonga del CTS, dal 2001 a oggi ha ricoperto il ruolo di responsabile organizzativa dell?

Gotti Tedeschi, il banchiere del Papa alla Cassa ( da "Corriere Economia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente all'Università Cattolica di Milano ed editorialista dell'Osservatore romano Gotti Tedeschi, il banchiere del Papa alla Cassa Il numero uno del Santander in Italia pronto ad accettare l'offerta di Tremonti per un incarico al vertice della Depositi e Prestiti S i conoscono da 25 anni ma hanno scoperto di pensarla nello stesso modo di recente.

Non si vive di solo export ( da "Corriere Economia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ciò a sua volta farebbe crescere i consumi cinesi e finalmente la Cina potrebbe svolgere la funzione che le compete: quella di locomotiva mondiale. Anche Germania e Giappone sono legate a schemi di sviluppo che funzionavano negli anni Cinquanta. Oggi, meglio i servizi di SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

Quel piccolo laboratorio di Monza che è diventato una multinazionale ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è guidata da Lucio Rovati, figlio del fondatore, medico e docente all?università di Milano. Nel 1999, con l'acquisizione dei marchi Saugella e Babygella, Rottapharm ha fatto il suo ingresso nel settore della cura personale. Una politica di ampliamento che testimonia la vista aguzza della famiglia Rovati (il numero tre dell?

Spendere tanto per il marketing non basta bisogna capire le richieste dei consumatori ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente e guru dell?Insead (la rinomata business school francese) ? definisce "momentum". "The momentum effect, how to ignite exceptional growth (come accendere una crescita eccezionale)" è il suo ultimo saggio pubblicato dalla Warthon School.

Elezioni, Maltoni (Pd): "Sinistra e destra uguali? No" ( da "RomagnaOggi.it" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblica, nelle regioni dove governa il centro destra e si è puntato tutto solo sul privato. Ci sono ambiti in cui l'integrazione pubblico privato, come è accaduto nella nostra realtà, anche a livello del comune di Forlì, consente di avere un maggior livello di offerta di servizi, ma la maternità ( e la paternità ) sono un costo sociale che non può ricadere solo sui singoli genitori,

"Amministrare il non profit" ( da "Napoli.com" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gino Grossi, docente di Economia Aziendale; Dott. Giorgio Galano, dottore commercialista. Sarà presente l?Autore. Il settore del non profit ha ricevuto una larga e qualificata attenzione nell?ultimo decennio. Il settore dei servizi, della cultura, dell?

Conservatorio, prime lauree ad indirizzo tecnologico ( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A luglio docenti e allievi parteciperanno ad un interessante progetto Erasmus insieme al Conservatorio di Castelfranco Veneto, l'Università degli studi di Padova e a istituzioni europee ed extraeuropee, per la realizzazione di installazioni multimediali sul tema del Futurismo.

Tumori, scoperta la proteina capace di bloccare le metastasi ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: uno studio condotto dalle Università di Padova e di Modena e Reggio Emilia, pubblicato sulla rivista scientifica Cell'. I due team di ricercatori sono stati guidati dal prof. Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche di Padova, e dal prof. Silvio Bicciato (ex ricercatore dell'Ateneo patavino) del Dipartimento di Scienze Biomediche di Modena e Reggio Emilia.

Sforbiciata sui docenti, a rischio il tempo pieno ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sforbiciata sui docenti, a rischio il tempo pieno Il Friuli Venezia Giulia dovrà fare i conti con una riduzione di 549 cattedre, di cui 247 nelle scuole medie Lunedì 6 Aprile 2009, Erano mesi, ormai, che si sentiva parlare dei tagli dei docenti per il prossimo anno scolastico.

Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani ( da "Travel Trade Italia.com" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pone le premesse per un protocollo relativo alla presentazione di progetti turistici con l´accesso, da parte dei territori, ad una serie di finanziamenti. Il progetto, che prevede un'azione congiunta pubblico-privato, è stato sottoscritto dal rappresentante degli operatori turistici Domenico Sannino, che ha sottolineato la validità dell'iniziativa messa in campo Siti sponsorizzati

DUE STUDIOSI, MARCO VITALE E DARIO RIGHETTI, PER L'INCONTRO CHE OGGI ALLE ORE 21 CONTINUA IL VI... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 06-04-2009) + 4 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: consulente di importanti imprenditori e multinazionali e docente Formaper. Le serate di conversazione su temi di attualità sono incentrate, per questo settimo ciclo di programmazione, sul tema «Crisi, mutamenti, opportunità». La programmazione di quest'anno - dopo l'inaugurazione con il prefetto Alessandro Pansa, suor Rita Giaretta e Valerio Petrarca sul tema «Immigrazione e indifferenza»

Valle Telesina: Civitella Licinio, arriva la farmacia ( da "Sannio Online, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stata deliberata la forma di gestione mediante conferimento della titolarità ad una società a capitale misto pubblico/privato. Al di la di questa importante decisione va comunque specificato ? come riporta anche la nota che ricostruisce il confronto consiliare elaborata dall?addetto stampa del comune ? che la seduta consiliare ha fatto registrare, prima dell?

Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani ( da "TTG Italia Online" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pone le premesse per un protocollo relativo alla presentazione di progetti turistici con l´accesso, da parte dei territori, ad una serie di finanziamenti. Il progetto, che prevede un'azione congiunta pubblico-privato, è stato sottoscritto dal rappresentante degli operatori turistici Domenico Sannino, che ha sottolineato la validità dell'iniziativa messa in campo

Domiciliarità: il punto sulla situazione provinciale in un convegno promosso da Provincia di Parma e Ausl ( da "Sestopotere.com" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ausl Romano Superchi, il docente universitario Sergio Pasquinelli, professore di Analisi delle politiche pubbliche all?Università “Cà Foscari” di Venezia. “Quello della domiciliarità è un tema dalle implicazioni molto ampie, e che attiene alla stessa visione di sviluppo di una società –

ENERGIA/ PROGETTO PER RENDERE AUTOSUFFICIENTE COMUNE COSENZA ( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La visita rientra nell'impegno per la ricerca di nuove fonti energetiche che coniughino il risparmio nella spesa per gli enti locali, la valorizzazione delle risorse naturali e l'esigenza del rispetto dell'ambiente, nella prospettiva di sinergie pubblico-privato che favoriscano l'innovazione.

Un Consiglioper l'università naccio ( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Siracusa e provincia su un totale di 1430 precari suddivisi in personale Ata e docente di scuola primaria, dell'infanzia, media e superiore si prevede che circa 280 insegnanti e 90 tra collaboratori scolastici, tecnici e amministrativi rimarranno senza un'occupazione. I dati emergono da un'analisi condotta dalla Uil del comparto scuola che ha messo in relazione le previsioni dei tagli,

Terza età: superano gli esami i sessantenni del corso di ginnastica ( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di lettere presso l'Istituto «Moncada» di Lentini e l'artista lentinese Guglielmo Tocco, promotore del «San Valentino in poesia», che ha relazionato sul ruolo della poesia contemporanea. Tra le altre presenze importanti all'Università della Terza Età, anche quella di Turi Vasile, regista, scrittore ed ex presidente dell'

Remtech, tre premi di laurea sulla bonifica dei siti contaminati ( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A discuterne con l'autore - ricercatore e docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Catania - saranno il prof. Maurizio Ridolfi (ordinario di Storia contemporanea e preside della facoltà di Scienze Politiche dell'Università della Tuscia), il prof.

TERREMOTO: LE UNIVERSITA' RACCOLGONO FONDI PER ATENEO DE L'AQUILA. ( da "Asca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Quale contributo specifico alle emergenze immediate e agli interventi futuri, la CRUI istituisce il fondo Universita' Emergenza Terremoto e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico amministrativo delle universita' italiane perche' partecipino ad una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'Universita' de L'Aquila.

ATTUALITA'. RACCOLTA FONDI PER L'UNIVERSITA' DELL'AQUILA ( da "AgoPress" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Conferenza dei rettori delle università italiane, ha istituito un fondo ?Università Emergenza Terremoto?, in favore degli edifici dell?Università dell?Aquila colpiti dal terremoto. La Crui ha rivolto un appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo perché partecipino alla raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici.

L'Orchestra giovanile Collegium Philarmo ( da "superEva notizie" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ed amministrativo: Euro 12 Esterni: 20 Euro Addetto Stampa Rettorato dott.ssa Maria Esposito Università degli Studi di Napoli Federico II Tel: 081/2537 007; cell.: 3356838714 Fax: 081/2537 590 e-mail: stampa@unina.it L'Orchestra giovanile Collegium Philarmonicum, nata cinque anni fa, è espressione di un modello di campus artistico che si rifà alle esperienze dei college internazionali,

Cervo: le iscrizioni alla 'Rassegna Giovani Musicisti' ( da "Sanremo news" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell?Università La Sapienza di Roma e grande esperto di storia della musica. Il coordinamento organizzativo è curato da Liuba Piedimonte e da uno staff composto da musicisti ed insegnanti di strumento ed educazione musicale. La Rassegna Giovani Musicisti, che si avvale della collaborazione della Fratelli Carli Spa,

La Chiesa e i preservativi in Africa: chiedete e vi sarà dato ( da "Panorama.it" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'università di Pretoria, in Sud Africa, include l'uso del preservativo fra gli elementi che devono costituire il programma di educazione preventiva all'aids. E riconosce che "le ragazze con più alto livello di scolarizzazione tendono a iniziare l'attività sessuale più tardi, più facilmente chiedono al partner di usare il condom e si sposano più adulte.

SISMA ABRUZZO/ CRUI RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA ( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e fa appello fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico amministrativo delle università italiane perché partecipino ad una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'università de L'Aquila. La Crui esprime "profondo cordoglio e viva partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che nella notte scorsa ha colpito la provincia de L'

Calabria e Toscana insieme per un progetto antiracket ( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La relazione introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di storia della criminalità all?Università di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero Luigi Vigna (già Procuratore Nazionale Antimafia), Alberto Cisterna (sostituto Procuratore Nazionale Antimafia), Alessandro Butticè (portavoce Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode).

Truffa all'Unione europea: arrestato un docente dell'Unical ( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Unione europea: arrestato un docente dell?Unical COSENZA. È stato arrestato il docente dell?Università della Calabria Alfonso Nastro, coinvolto nell?indagine della guardia di finanza sull?utilizzo illecito di finanziamenti dell?Unione europea e statali per investimenti nel settore industriale e turistico.

Energia: si valuta il progetto fotovoltaico per il comune di Cosenza ( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: impegno per la ricerca di nuove fonti energetiche che coniughino il risparmio nella spesa per gli enti locali, la valorizzazione delle risorse naturali e l?esigenza del rispetto dell?ambiente, nella prospettiva di sinergie pubblico-privato che favoriscano l?

CATANZARO: UNIVERSITA', NO A ACCORPAMENTO SCUOLE SPECIALIZZAZIONE. ( da "Asca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA', NO A ACCORPAMENTO SCUOLE SPECIALIZZAZIONE (ASCA) - Catanzaro, 6 apr - Docenti, studenti, aspiranti specializzandi e specializzandi in medicina, oltre 300 persone, si sono riuniti nell'Aula Magna A dell'Edificio delle Bioscienze del Campus di Catanzaro per ribadire '' la propria ferma opposizione'' al decreto del Ministro Mariastella Gelmini in merito all'

18:41 UNIVERSITA' PALERMO: COMITATO SAGGI PER SCRIVERE CODICE ETICO ( da "Agi" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si tratta di sette docenti universitari di lunga esperienza, oggi in pensione, che hanno risposto positivamente alla richiesta di collaborazione avanzata dal rettore Roberto Lagalla. Sono Nicola Alberti, a lungo professore e preside della facolta' di Ingegneria;

Apocalisse in Abruzzo, la Calabria si mobilita ( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ad esserne convinto è il docente di sismologia del dipartimento di fisica dell?Università della Calabria, Ignazio Guerra, secondo il quale ?l?aumento del gas Radon non è indicativo per poter prevedere scientificamente che ci sarà un sisma?. ?Affermare - sostiene Guerra - che domani ci sarà un terremoto in un posto qualsiasi non significa nulla.

"Lavori in corso ..." ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Composizione nell?Ateneo perugino, che ha invitato Adolfo Natalini a tenere una lezione su architettura e composizione architettonica.Nel corso della conferenza aperta al pubblico, introdotta dalla presentazione a cura del prof. Fiorini, Natalini illustrerà i suoi ultimi lavori e il suo approccio all'architettura,

Verso il "Federalismo funzionale" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il volume a cura di PATRIZIA MESSINA, Docente di Governo locale al Dipartimento di Studi Storici e Politici dell?Università di Padova e membro del Comitato direttivo del Centro di Ateneo “Giorgio Lago”, sarà presentato al pubblico, domani nella sala Archivio Antico a Palazzo del Bo alle ore 10.


Articoli

Dietro i libri di testo un lavoro al plurale (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

EDITORI Federico Enriques ripercorre la storia di Zanichelli Dietro i libri di testo un lavoro al plurale Mariarosa Bricchi LIBRI: FEDERICO ENRIQUES, CASTELLI DI CARTE. ZANICHELLI 1959 - 2009, IL MULINO, PP. 557, EURO 32 Mariarosa Bricchi Sul Pazzaglia hanno letto i testi della letteratura italiana, tra il 1964 e il 1990, due studenti su dieci. E il Pazzaglia, assieme a un libro altrettanto fortunato, il Camera-Fabietti, che era un corso di storia (occorre specificarlo solo per i più giovani), ha coperto per un paio di decenni oltre il 20 per cento del fatturato scolastico del suo editore. Dalla scuola ai dizionari: lo Zingarelli, nato nel 1922, interamente ripensato nel 1970 e oggi aggiornato con cadenza annuale, è il vocabolario italiano più diffuso, usato un po' da tutti, dai ragazzi fino agli scrittori. Tommaso Landolfi lo descriveva troneggiante sul suo tavolo da lavoro: eliminarlo sarebbe stata «mera follia». E Giorgio Manganelli ha parlato di «un eccellente vocabolario di prima linea, da tenere in trincea, vale a dire sulla scrivania». La casa editrice degli uni e dell'altro è Zanichelli, fondata a Modena da un libraio nel 1859, ma bolognese fin dal decennio successivo; cresciuta agli esordi grazie alla tutela intellettuale di Carducci; passata di proprietà dagli eredi Zanichelli a un gruppo di soci nel 1906; acquistata dalla famiglia Enriques (precisamente dai figli di Federigo Enriques, professore di geometria all'Università di Bologna, che con Zanichelli aveva pubblicato una fortunata serie di manuali scolastici) nel dopoguerra, e ancora oggi impresa familiare. Federico Enriques, nipote di Federigo, direttore dal 1970 a 2006 e quindi amministratore delegato, racconta ora gli ultimi cinquant'anni della sua casa editrice in Castelli di carte. Zanichelli 1959-2009: una storia, uscito per Il Mulino. Castelli di carte è un grosso libro, ricchissimo di informazioni, con molti elementi di interesse. In primo luogo perché parla (soprattutto) di editoria scolastica. Le ricerche sulla storia editoriale sono cresciute negli ultimi anni, e si contano ormai numerosi contributi importanti; ma, nella maggior parte dei casi, è al settore dei libri di «varia» che questi studi si rivolgono, mentre è probabilmente meno indagata la vicenda delle case editrici scolastiche. Che hanno caratteristiche tutte loro, a partire da autori, pubblico di riferimento, canali di propaganda diversi da quelli dell'editoria generale. Un secondo tratto distintivo del libro di Enriques è l'abbondanza di documenti. Non solo testimonianze in viva voce di personaggi che hanno lavorato a vario titolo in casa editrice, ma molti testi, dalla prova di assunzione per redattori fino alle numerose lettere dall'archivio storico, per chiudere con il programma del corso annuale di formazione per autori e redattori, accanto ai documenti, grafici e tabelle. Questo libro punta con decisione sul valore storico delle date, dei numeri, delle statistiche. Ci sono per esempio, tavole che mostrano i rapporti tra fatturato Zanichelli e popolazione scolastica tra il 1960 e oggi; oppure, nello stesso arco di tempo, il numero di titoli pubblicati anno per anno. Ma anche la crescita percentuale dei progetti editoriali forniti di un proprio sito internet (uno nel 1997, cinquantasette nel 2007). E persino cartine sulle destinazioni di vacanza dei dipendenti, o grafici sui mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere l'ufficio. Castelli di carte, si è capito, non è - secondo una moda diffusa nel mondo anglosassone - la biografia o l'autobiografia di un editore; forse ne è l'etografia. Ma soprattuttto propone un ritratto corale, dove molto spazio è dedicato ai personaggi che hanno fatto la Zanichelli, sia sul versante editoriale sia tra gli autori. Il volume è impostato come una storia nella prima metà, quando segue in linea cronologica le vicende della casa editrice scandendole, grosso modo, per decenni; ma, nella seconda parte, organizza i capitoli per momenti topici del lavoro (ricerca degli autori, redazione, adozione, spedizione ...); per categorie di libri (opere di consultazione, libri giuridici, libri scolastici e non scolastici...); per temi (colleghi e concorrenti, rapporti di lavoro...). Così che all'impianto storico si affianca un'impostazione manualistica, insieme descrittiva e problematica, e Castelli di carte è anche una sorta di guida, un «come si fa una casa editrice» che si candida - tra gli altri possibili usi - a libro di testo per i sempre più numerosi corsi di editoria. Prendiamo il capitolo sugli autori. Si sa: mentre gli editori di narrativa e di saggistica ricevono ogni giorno decine di proposte, chi fa libri di scuola gli autori deve cercarli, spesso inseguirli. Insomma, l'Italia si conferma un paese di romanzieri (o aspiranti tali), ma assai meno di divulgatori. A questo proposito, Enriques propone tra l'altro considerazioni sui canali di reclutamento, sui libri a più mani («autore», specifica, è un sostantivo che ha il plurale e il duale), e sintesi delle caratteristiche necessarie a un buon ideatore di libri di testo, in primis la capacità di mediare tra bisogno di innovazione e naturale conservatorismo dei docenti (sul versante, speculare, della redazione, tra le caratteristiche del buon redattore figurano organizzazione, competenze tecnologiche, fantasia). Uno che per la divulgazione non aveva nessun interesse, ma che ha curato un'antologia scolastica per Zanichelli è Italo Calvino. Catturato da una composita chimera, fatta di soldi, fascinazione per una macchina editoriale efficiente e ben oliata, curiosità per il mondo (a lui estraneo) della scuola, passione culturale ad ampio raggio, lo scrittore lavorò, nel corso del 1968, affiancato da una squadra di docenti, dapprima con distacco fin troppo esibito («tutta la parte di ideazione pedagogica non posso pretendere di saperne niente né si può pretenderla da me»), poi divertendosi, al punto da progettare in prima persona almeno una delle sezioni, quella chiamata Osservare e descrivere (l'unica tutta annotata e commentata da lui). L'antologia fu pubblicata nei tempi stabiliti, si chiamò La lettura, ed è uno dei libri più noti del catalogo Zanichelli. Ma non dei più fortunati, perché i buoni risultati dei primi anni di vita non furono duraturi. Come dire che scrivere romanzi e fare il divulgatore sono due mestieri difficilmente conciliabili.

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"Lavorare di più? All'Università si fa già volontariato" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Intervista Paolo Bertinetti "Lavorare di più? All'Università si fa già volontariato" ANDREA ROSSI «L'invito a tenere due corsi anziché uno, come prevede il nostro stato giuridico è da respingere decisamente. Nella mia facoltà c'è chi fa ben più di due corsi. E i ricercatori, che per legge non sono tenuti a fare didattica, per fronteggiare la carenza di organico non solo fanno tutti un corso, ma in certi casi due». Il preside di Lingue Paolo Bertinetti è netto: oggi in Senato accademico, la proposta di estendere il minimo di ore di didattica per i docenti dell'Università da 90 a 120 non dovrebbe nemmeno essere discussa. Come mai, professore? «Se c'è una legge io la rispetto. Ma se non c'è...». Tanti suoi colleghi dicono il contrario. «La legge 230 del 2005 per me non può avere valore retroattivo. Di più: si accompagnava a un disegno complessivo mai attuato». Quale? «L'allora ministro Moratti aveva pronta la modifica dello status giuridico dell'università. Ma l'ha tenuta nel cassetto perché c'erano le elezioni, e lì è rimasta. E' per questo che dico che non tocca a noi dirimere la questione». E a chi, allora? «Al governo. Abbia il coraggio di decidere. Modifichi lo status. La 230 è controversa, ci sono dubbi. Ma è casuale se la norma non è chiara? Io dico di no. E allora, sia il governo a sciogliere i dubbi». La questione, però, è stata sollevata all'interno dell'ateneo. «Da ottobre si è scatenato un attacco all'università, anche dall'interno. E, poiché i casi censurabili nel mondo accademico non mancano, ci si concentra lì, dimenticando i problemi di fondo». Che sarebbero? «Il soffocamento economico degli atenei. Nei dipartimenti si fa del volontariato, altro che 120 ore. Poi ci sono molti punti deboli, ma su questi si stanno innestando provvedimenti demagogici». Come le 120 ore di didattica? «Già» Però tanti sembrano d'accordo. «Per ingenuità. E perché sono sulla difensiva. L'università deve assumere un atteggiamento dignitoso, altrimenti continuerà a vivere sotto il ricatto di quel misero contentino del 7 per cento (da destinare agli atenei virtuosi)». Il risultato? «Anziché mettere in atto scelte drastiche per arginare la deriva, si continua a piagnucolare da un lato, e dall'altro a chinare il capo sperando in un contentino da Roma».

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[FIRMA]FULVIO LAVINA ASTI Ha senso una sede universitaria in provincia? E' economicamente... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

[FIRMA]FULVIO LAVINA ASTI Ha senso una sede universitaria in provincia? E' economicamente compatibile con i periodi di crisi come questo? E se la risposta è sì, che tipo di corsi si devono attivare? Dibattito non ozioso, se si pensa che soltanto ad Asti riguarda poco più di mille studenti e un investimento che solo per gli enti territoriali (Fondazione CrAt, Banca CrAt, Comune, Provincia e Camera di commercio) vale qualcosa come 2 milioni di euro l'anno. Il tema sarà affrontato domani sera in Consiglio comunale nella prima delle sedute «tematiche» volute dal sindaco Giorgio Galvagno per discutere del futuro della città. E stamane il Pd presenterà in una conferenza stampa le sue proposte «per fare dell'Università astigiana un volano di sviluppo economico, scientifico e culturale». Il punto di partenza è l'annunciata soppressione da novembre del primo anno del corso di Economia aziendale, che con i suoi quasi 400 iscritti è il corso più frequentato. Una decisione a cui la Facoltà è stata costretta dai nuovi requisiti ministeriali che di fatto hanno ridotto la disponibilità dei docenti per i corsi decentrati. Una perdita su cui il sindaco Galvagno non ha versato molte lacrime. Contrario ai corsi «doppioni», l'ex deputato di Forza Italia ha già fatto sapere che ritiene questa un'occasione per ripensare al ruolo dell'università. «Con i soldi che spendiamo - ha detto - circa 2 milioni di euro all'anno -, possiamo pagare borse di studio nelle migliori università e creare uno o due corsi di specializzazione di livello altissimo, che identifichino questa città come un polo di eccellenza negli studi universitari. Senza dimenticare i corsi già esistenti e legati all'economia del territorio». Ad Asti attualmente oltre ad Economia aziendale sono attivi i corsi di Scienze Motorie (150 iscritti), Scienze Infermieristiche (210), Servizio sociale (100), Tecnologie alimentari per la ristorazione (80) e la specialistica per Enologi (90). E sull'università, Asti in passato aveva creduto e puntato, tanto da avventurarsi nell'impegnativo recupero dell'ex caserma Colli di Felizzano: un cantiere da 6 milioni di euro, a fianco del centralissimo corso Alfieri, il cui primo lotto potrebbe essere pronto già per la fine dell'anno. Aule e laboratori progettati per 2 mila studenti e che potrebbero diventare improvvisamente sovradimensionati se andrà ad esaurirsi il corso di Economia aziendale. Quale sia la sua idea di università, Galvagno lo farà sapere nel Consiglio di domani sera. Il Pd lo anticipa con un documento che sarà illustrato stamane. «Partiamo da una considerazione - spiega Fabrizio Brignolo, capogruppo in Comune -. L'Università porta sviluppo: perché dovremmo rinunciarvi?». Al Pd fanno due conti: ci sono un migliaio di giovani, la metà proveniente da fuori provincia, che ad Asti vengono per studiare e magari anche spendono e quindi fanno girare un indotto. Ci sono corsi specialistici, come Tecnologie alimentari e Scienze viticole ed enologiche, che richiamano soprattutto studenti da fuori e quindi rappresentano già un'eccellenza legata all'economia del territorio: «Perché i master non si possono calare dal nulla e nel nulla, bisogna che ci sia attorno una struttura che funzioni. Per questo perdere Economia aziendale è grave, perché vuol dire perdere numeri importanti dal punto di vista degli iscritti». Proprio Scienze viticole ed enologiche è il fiore all'occhiello della sede astigiana: è rimasto l'unico corso in Italia dopo che recentemente sono stati cancellati quelli di Padova, Udine e Verona. Ripartirà da qui l'università di Asti?

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Terranovan Il sindaco: (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Eal, Bassa assediata dalla puzza Cittadini inviperiti: «Sabato l'aria era irrespirabile» n Da Terranova dei Passerini a Codogno, Castiglione d'Adda , Bertonico, Casalpusterlengo Zorlesco e Vittadone : l'aria del basso lodigiano è stata ammorbata nella prima mattinata di sabato da una puzza pazzesca, indefinibile per la sua intensità; tanto da consigliare ai residenti di non aprire le finestre di casa per il classico "cambio dell'aria" casalingo. Una situazione pesante dal punto di vista della vivibilità che vede ancora una volta sul banco degli accusati gli odori sgradevoli generati dall'impianto di compostaggio gestito dalla azienda Energia Ambiente Lodigiana ( Eal ) Compost, società a capitale misto pubblico-privato che si occupa dello smaltimento dei rifiuti umidi urbani nella provincia di Lodi.«La puzza era indescrivibile - conferma Enrico Della Giovanna del comitato civico locale anticompostaggio - prendeva la gola con bruciori diffusi e generava perfino mal di testa. Abbiamo sopportato finora questi disagi ma la pazienza è ormai colma.Siamo diventanti come marinai - ribadisce Della Giovanna - verifichiamo ogni giorno il senso dei venti per sapere se avremo puzza dentro casa o se possiamo aprire le finestre. Una situazione insostenibile».Una situazione che non sembra avere margini di migliaramento come ricorda il sindaco di Terranova dei Passerini Roberto Depoli, visto che dal «gennaio del 2003, data dell'attivazione dell'impianto fino ai giorni attuali, non ci sono state concrete migliorie sulle problematiche generate dall'impianto di compostaggio Eal». Il sindaco di Terranova ha messo in cantiere diverse iniziative tanto che è ormai «guerra aperta» tra l'amministrazione comunale di Terranova dei Passerini e la azienda Eal Compost. Ultima in ordine di tempo il secco «no» comunale alla richiesta da parte Eal di prorogare l'attività di esercizio per altri 5 anni.Il problema odori sgradevoli a Terranova dei Passerini oltre a generare un ovvio disagio tra i residenti crea anche problemi alle casse municipali. «In pratica - ci spiega il sindaco Roberto De Poli- nonostante la convenzione sottoscritta tra l'amministrazione comunale e la Eal,l a società ci deve ancora versare 90mila euro, che per un comune di circa 800 abitanti èsicuramente una cifra considerevole, che condiziona anche la presentazione dei bilanci preventivi e dei successivi consuntivi, costringendoci a variazioni burocraticamente onerose. Siamo costretti a rivolgerci a dei legali per tutelare i nostri interessi ed emettere delle ingiunzioni di pagamento». A Terranova però nessuno si vuole arrendere alla situazione anche se «non contiamo più - dice Depoli - sulle tante promesse ricevute dalla società e dalla provincia di Lodi che non si sono concretizzate con interventi tesi ad eliminare o ridurre il problema». Francesco Dionigi

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Irpef ai Comuni, clamoroso autogol per il Nord (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

All'incontro del Carroccio Luca Antonini, consulente del Governo per il federalismo, boccia il movimento del 20% «Irpef ai Comuni, clamoroso autogol per il Nord» ODERZO. «La protesta dei sindaci del 20% rappresenta un clamoroso autogol per il nord». Lo afferma Luca Antonini, docente presso l'Università di Padova e consulente dei ministri Calderoli e Tremonti per la stesura della legge sul federalismo, che mercoledì sera nell'aula magna delle scuole medie ha tenuto una vera e propria lezione illustrativa sulla nuova legge. L'affollato incontro promosso dalla Lega Nord opitergino-mottense ha visto la partecipazione del vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato e del direttore di Unioncamere Gianangelo Bellati. Proprio Bellati ha presentato i dati di una ricerca che dimostrano come i costi del mancato federalismo non permettono al Nord di essere competitivo a livello di economia globale. Un dato su tutti: la differenza sul numero dei dipendenti pubblici, che in Veneto sono 3.000 e in Sicilia 200.000. La ricetta per risolvere i problemi, secondo il Governo, sta nel federalismo. «La legge si basa su due assi - spiega Antonini - L'abolizione del concetto di spesa storica con l'introduzione del costo standard e la fine dei trasferimenti allo Stato sostituita dall'autonomia nella gestione dei tributi. La protesta del 20% rappresenta un clamoroso autogol per il Nord perché chiedere la percentuale su un tributo non manovrabile e soggetto a perequazione significa rischiare che non ritorni in proporzione a quanto versato». In conclusione di serata, il senatore Gianpaolo Vallardi ha sottolineato come Antonini dimostri che l'azione messa in campo soprattutto dal sindaco di Oderzo sia «pura demagogia». (b.b.)

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Tesi a concorso Scade oggi il concorso promosso dal distretto 108 A/B "Apu... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tesi a concorso Scade oggi il concorso promosso dal distretto 108 A/B "Apulia" dei Lions per premiare tesi che hanno sviluppato tematiche innovative nell'ambito de invecchiamento e malattie metaboliche. Al concorso possono essere presentate tesi di laurea discusse presso le Università della Puglia nel periodo Gennaio 2006-Dicembre 2008. Un premio in denaro di 2000 euro verrà assegnato alla tesi prima classificata a giudizio insindacabile della Commissione esaminatrice presieduta dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bari, il professor Antonio Quaranta e composta da tre docenti universitari e tre soci Lions. Sesta Provincia Alle 9 (Palazzo Provincia) riunione monotematica, in prima convocazione, del Consiglio provinciale. All'ordine del giorno: il ruolo della Provincia di Bari in relazione alla costituenda VI Provincia di Barletta-Andria-Trani. Ue e Regioni Alle 09.30 nell'aula consiliare del Palazzo della Regione in via Capruzzi si terrà una giornata di studio su "Unione Europea: una comune iniziativa per lo sviluppo delle Regioni dell'Adriatico", promossa dall'Associazione dei Consiglieri regionale insieme con Aiccre e "Europe direct Puglia".

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Un modello di villa (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Un modello di villa La Poiana del Palladio monumento-museo FIORENZA CONTI POJANA MAGGIORE. La villa «modello» di Palladio propone un modello di villa. E' un gioco di parole ma anche un concreto esempio da visitare. Accade a Villa Poiana a Poiana Maggiore (Vicenza), che ha una funzione nuova: fulcro di un sistema culturale e turistico in cui il monumento racconta se stesso e il territorio che lo circonda. Così, le stanze della Poiana - uno degli edifici più affascinanti di Palladio - sono ora riempite di contenuti che conducono il visitatore, per livelli diversi, a godere dell'opera architettonica, ammirandola ma soprattutto comprendendola. Nel salone centrale e in alcune sale laterali è raccontata la storia della villa, monumento testimonianza della sua funzione originaria. I suoi apparati decorativi - eseguiti dai pittori Bernardino India e Anselmo Canera e dallo scultore Bartolomeo Ridolfi - sono «letti» da monitor e lettori di schede di memoria che, con l'ausilio anche di specchi, consentono di cogliere aspetti altrimenti non visibili della decorazione «a fresco» e «a stucco». Altri ambienti ospitano, in deposito temporaneo dal Cisa di Vicenza, alcuni fra i più rappresentativi modelli lignei di ville di Palladio: villa Pisani a Montagnana, Villa Saraceno ad Agugliaro, villa Repeta a Campiglia. L'intero corpus delle ville palladiane, i Quattro Libri dell'Architettura e molte altre notizie sono disponibili invece nei diversi sistemi interattivi. Raggiunge compimento l'obiettivo della Regione Veneto che ha affidato al Cisa l'incarico di ideare un nuovo modello di visita alla Poiana, proprio in quanto potenziale prototipo di altri allestimenti. La villa è stata «vivisezionata» dagli storici, coordinati da Guido Beltramini, affiancati da specialisti nella comunicazione: Mauro Zocchetta, docente all'Accademia di Venezia, Simone Baldissini del Cisa, Marco Gaiani dell'Università di Bologna e Francesco Monicelli. All'emozionalità della visita contribuisce anche un percorso musicale creato ad hoc dal maestro vicentino Francesco Erle al quale si è affiancata Laura Moretti dell'Università di Cambridge. La musica, cambiando di stanza in stanza, accoglie il visitatore già all'esterno e lo accompagna lungo un percorso sinestetico. Non manca un'area riservata alle scoperte e ai rinvenimenti fatti durante il restauro della villa e delle sue pertinenze. Poiana Maggiore, via Castello 43; tel. 0444 323014 info@villapoiana.it, www.villapoiana.it. Visite: da mercoledì a venerdì 10-13/14-18; sabato e domenica 10-18

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Amici per il cuore , un impegno a 360 gradi (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 06/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:città e provincia «Amici per il cuore», un impegno a 360 gradi L'associazione clarense, che compie 25 anni, è da sempre un anello di congiunzione tra istituzioni, sanità e sociale Partecipata riunione degli Amici per il cuore di Chiari Istituzioni, ospedale, università e sociale insieme grazie agli «Amici per il cuore». È simbolicamente accaduto ieri al ristorante Touring di Coccaglio in occasione della festa per il 25esimo anno di fondazione dell'associazione clarense che da tempo rappresenta un importante anello di congiunzione tra tutte queste realtà nell'Ovest bresciano. Fondata nel 1987, «l'associazione - ha rivelato il presidente Giacomo Fogliata - conta oggi quasi mille iscritti». Molteplici sono gli ambiti nei quali è impegnata. In tema di sostegno ai malati gli «Amici per il cuore» sono da tempo presenti nell'azienda ospedaliera «Mellino Mellini» di Chiari. L'associazione ha infatti per esempio donato di recente 12 letti al servizio dei genitori dei piccoli ricoverati nel reparto clarense di Pediatria e nuove attrezzature per l'ambulatorio di cura dello scompenso cardiaco. In parallelo nel nosocomio clarense «inizieranno a breve i lavori di ristrutturazione del reparto di Cardiologia e dell'unità di terapia intensiva coronarica», ha annunciato il primario Claudio Gentilini, mentre sono già in uso numerose attrezzature acquistate da poco come, ha elencato il direttore generale dell'azienda Fabio Russo, «un ecografo fisso e uno portatile, un lettino per eco da sforzo, un sistema di monitoraggio per test ergometrico, tre defibrillatori e tre elettrocardiografi». Sul fronte della prevenzione rilevanti sono ogni anno le raccolte di fondi al fine di sostenere le ricerche dell'Università di Brescia: «Si tratta per noi - ha commentato Eugenio Monti, docente di Biochimica alla facoltà di Medicina - di donazioni importanti da un punto di vista economico e non solo. Le stesse ci permettono di vivere un'università vera, fatta di incontri tra studenti, docenti e territorio». Sempre in tema di prevenzione numerose sono le proposte che l'associazione sta facendo alle istituzioni: «dall'inserimento nelle scuole - ha annunciato Fogliata - di lezioni volte a insegnare ai ragazzi semplici manovre rianimatorie all'introduzione dell'obbligo di conoscere queste manovre al fine di conseguire la patente di guida». Due proposte promosse dal consigliere regionale Margherita Peroni che si farà «portavoce di questi progetti». Un plauso agli «Amici per il cuore» è arrivato anche dal sindaco di Chiari, Sandro Mazzatorta: «Con loro abbiamo una sinergia molto positiva». Barbara Bertocchi

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ho letto sul giornale di quella maestra che ha risposto in modo molto esplicito a domande su alcuni ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 9 - Altre Ho letto sul giornale di quella maestra che ha risposto in modo molto esplicito a domande su alcuni ... Ho letto sul giornale di quella maestra che ha risposto in modo molto esplicito a domande su alcuni comportamenti sessuali a bambini di quinta elementare. è facile dire che la maestra ha sbagliato, come hanno detto i genitori di quei bambini, ma cosa si sarebbe dovuto fare? Questa domanda tocca un punto molto delicato del rapporto fra i bambini, i genitori e gli altri adulti. Alcuni dicono che la scuola dovrebbe dare solo nozioni - per così dire - tecniche (la riproduzione delle piante, degli animali e dell'uomo, le malattie trasmissibili sessualmente, eccetera). In realtà, non credo che ciò sia possibile né opportuno. H impossibile, perché qualsiasi discorso sul sesso fatto da un adulto a un bambino - volente e nolente - ha valenza educativa, viene cioè recepito come un giudizio di valore, magari più per il non detto che per ciò che viene detto. Ma è anche inopportuno, perché molti bambini di oggi - via internet e telefonino - accedono a messaggi sessualmente espliciti con una facilità sconosciuta alle generazioni precedenti. Per molti di loro il sesso ha perso presto la dimensione del mistero. La pornografia illustra - con monotona chiarezza e semplicità - donne e uomini tutti protesi alla ricerca del piacere, senza alcun interesse per un'altra dimensione della sessualità, ossia la relazione fra i partner. Facendo solo «informazione sessuale» si rafforza l'idea del sesso come qualcosa di meramente biologico (soddisfare un bisogno «naturale») che può essere vissuto anche senza alcun coinvolgimento relazionale. Se un genitore ritiene che l'unica dimensione della sessualità sia quella fisica, non deve preoccuparsi di fare educazione sessuale a suo figlio: basta gli compri una connessione internet. Molti genitori, invece, ritengono che la fusione dei corpi e la ricerca di dare e ricevere piacere acquistano tutto un altro significato se contribuiscono a rafforzare la vicinanza fra due persone innamorate. Sotto questa prospettiva, l'educazione al sesso dovrebbe andare di pari passo con l'educazione all'amore. La scuola è in grado di fare questo tipo di educazione? Se lo può fare, lo faccia, informando prima i genitori. Altrimenti, è meglio lasci perdere, lasciando campo libero alle famiglie o ad altre agenzie educative. Gianpiero Della Zuanna docente di Demografia, Università di Padova. Scrivete a: lascuoladeigenitori@comune.padova.it

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un modello di villa - fiorenza conti (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 06-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino di Padova, Il)

Argomenti: Cultura

Pagina 44 - Cultura e Spettacoli Un modello di villa La Poiana del Palladio monumento-museo FIORENZA CONTI POJANA MAGGIORE. La villa «modello» di Palladio propone un modello di villa. E' un gioco di parole ma anche un concreto esempio da visitare. Accade a Villa Poiana a Poiana Maggiore (Vicenza), che ha una funzione nuova: fulcro di un sistema culturale e turistico in cui il monumento racconta se stesso e il territorio che lo circonda. Così, le stanze della Poiana - uno degli edifici più affascinanti di Palladio - sono ora riempite di contenuti che conducono il visitatore, per livelli diversi, a godere dell'opera architettonica, ammirandola ma soprattutto comprendendola. Nel salone centrale e in alcune sale laterali è raccontata la storia della villa, monumento testimonianza della sua funzione originaria. I suoi apparati decorativi - eseguiti dai pittori Bernardino India e Anselmo Canera e dallo scultore Bartolomeo Ridolfi - sono «letti» da monitor e lettori di schede di memoria che, con l'ausilio anche di specchi, consentono di cogliere aspetti altrimenti non visibili della decorazione «a fresco» e «a stucco». Altri ambienti ospitano, in deposito temporaneo dal Cisa di Vicenza, alcuni fra i più rappresentativi modelli lignei di ville di Palladio: villa Pisani a Montagnana, Villa Saraceno ad Agugliaro, villa Repeta a Campiglia. L'intero corpus delle ville palladiane, i Quattro Libri dell'Architettura e molte altre notizie sono disponibili invece nei diversi sistemi interattivi. Raggiunge compimento l'obiettivo della Regione Veneto che ha affidato al Cisa l'incarico di ideare un nuovo modello di visita alla Poiana, proprio in quanto potenziale prototipo di altri allestimenti. La villa è stata «vivisezionata» dagli storici, coordinati da Guido Beltramini, affiancati da specialisti nella comunicazione: Mauro Zocchetta, docente all'Accademia di Venezia, Simone Baldissini del Cisa, Marco Gaiani dell'Università di Bologna e Francesco Monicelli. All'emozionalità della visita contribuisce anche un percorso musicale creato ad hoc dal maestro vicentino Francesco Erle al quale si è affiancata Laura Moretti dell'Università di Cambridge. La musica, cambiando di stanza in stanza, accoglie il visitatore già all'esterno e lo accompagna lungo un percorso sinestetico. Non manca un'area riservata alle scoperte e ai rinvenimenti fatti durante il restauro della villa e delle sue pertinenze. Poiana Maggiore, via Castello 43; tel. 0444 323014 info@villapoiana.it, www.villapoiana.it. Visite: da mercoledì a venerdì 10-13/14-18; sabato e domenica 10-18

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IL CONTO AI CITTADINI (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Joseph Stiglitz IL CONTO AI CITTADINI La proposta di Obama di investire 500 o più miliardi di dollari per sistemare le banche americane in sofferenza è stata descritta nei mercati come un'operazione win-win-win, dove tutte le parti coinvolte vincono e nessuna perde. In verità è una proposta win-win-lose: vincono le banche, vincono gli investitori, perdono i contribuenti. Il Tesoro americano spera di tirarci fuori da questo pasticcio replicando i metodi con cui il settore privato ha fatto crollare il mondo, cioè un eccesso di indebitamento nel settore pubblico, un eccesso di complessità, incentivi scarsi e mancanza di trasparenza. Proviamo a ricapitolare le cause dell'attuale disastro. Le banche sono finite - e hanno fatto finire noi - nei guai eccedendo nell'indebitamento, cioè utilizzando una parte relativamente piccola del loro capitale e prendendone a prestito una molto grande per comprare titoli immobiliari ad altissimo rischio. Per farlo hanno usato strumenti altamente complessi, come le obbligazioni collateralizzate di debito. La prospettiva di alti guadagni ha dato ai manager l'incentivo a essere miopi e assumere rischi eccessivi, anziché prestare il denaro con oculatezza. Le banche hanno fatto questi errori senza che nessuno lo sapesse, anche perché molti erano finanziamenti «fuori bilancio». In teoria il piano dell'amministrazione Obama lascia che sia il mercato a determinare il prezzo dei «titoli spazzatura» delle banche - compresi i prestiti per la casa e i titoli basati su quei prestiti. La realtà, però, è che il mercato non valuterà gli asset tossici in sé, ma le opzioni su quegli asset. Le due cose hanno ben poco a che vedere l'una con l'altra. Il piano del governo comporta infatti l'assicurazione di quasi tutte le perdite, con la conseguenza che gli investitori privati, liberi dalle perdite, «valuteranno» innanzitutto i loro guadagni potenziali. Questo significa dare loro un'opzione. Prendiamo un asset che abbia 50-50 probabilità di valere, nel giro di un anno, o zero o 200 dollari. Il suo «valore» medio è perciò di 100 dollari, cioè il prezzo che spunterebbe in un mercato competitivo. Nel piano del segretario al Tesoro Timothy Geithner il governo metterebbe circa il 92% del denaro necessario a comprarlo, ma riceverebbe solo il 50% degli eventuali guadagni, assorbendo praticamente tutte le eventuali perdite. Che razza di partnership è mai questa? Ipotizziamo che uno dei fondi pubblico-privati che il Tesoro ha promesso di creare intenda sborsare per quell'asset 150 dollari. Questo è il 50% più del suo effettivo valore, e la banca è ben felice di venderlo. Il partner privato mette 12 dollari e il governo il resto - 12 dollari in «equity» più 126 dollari sotto forma di prestito garantito. Se, nel giro di un anno, il valore effettivo dell'asset diventa zero, il privato perde 12 dollari e il governo 138. Se invece il valore effettivo è di 200 dollari, il governo e il partner privato si dividono i 74 dollari che rimangono dopo aver restituito il prestito di 126. In quel roseo scenario, il privato triplica il suo investimento di 12 dollari ma il contribuente, pur avendo rischiato 138 dollari, ne guadagna appena 37. Anche in un mercato imperfetto non si dovrebbe confondere il valore di un asset con il valore dell'opzione su quell'asset. È però probabile che gli americani perdano ancora di più per via di quell'effetto chiamato «selezione avversa». Poiché le banche possono scegliere i mutui e i titoli da vendere, saranno inclini a vendere gli asset più tossici, in particolare quelli che, secondo loro, sono sovrastimati dal mercato. È però probabile che il mercato capisca il gioco e abbassi il prezzo che è disposto a pagare. Solo un governo che si faccia carico di una quantità sufficiente di perdite riesce a contrastare la «selezione avversa». In questo caso il mercato non si preoccuperà se le banche lo «imbrogliano» vendendo i loro titoli peggiori, tanto paga il governo. Il vero problema è che le banche hanno creato la bolla speculativa sui mutui subprime e hanno fortemente speculato con denaro preso a prestito. Hanno perso il loro capitale, e questo capitale dev'essere rifuso. Pagare il giusto valore di mercato per gli asset non basta. Solo pagandoli più del dovuto le banche verranno adeguatamente ricapitalizzate. Ma superpagare gli asset significa semplicemente spostare le perdite sul governo. Alcuni americani temono che il governo possa «nazionalizzare» temporaneamente le banche, ma questa opzione sarebbe preferibile al piano Geithner. Dopo tutto la Fdci - Federal Deposit Insurance Corp, l'Agenzia governativa che svolge il ruolo di garante per i depositi presso le banche americane - ha già preso in precedenza il controllo di banche a rischio fallimento, e ha agito bene.. Quello che l'amministrazione Obama sta facendo è peggio di una nazionalizzazione: è pseudo capitalismo, che privatizza gli utili e socializza le perdite. È una «partnership» in cui un partner rapina l'altro. Una partnership del genere - con il controllo nelle mani private - dà stimoli perversi, ancora peggiori di quelli che ci hanno portato nel caos attuale. Allora, dove sta l'attrattiva di una proposta del genere? Forse è il tipo di «macchina di Rube Goldberg» che Wall Street adora - intelligente, complessa e non trasparente, che consente ingenti trasferimenti di ricchezza ai mercati finanziari. Essa ha permesso all'amministrazione Obama di non dover tornare al Congresso a chiedere il denaro necessario a salvare le nostre banche, fornendo una strada per evitare la nazionalizzazione. Il problema è che noi già soffriamo di una crisi di fiducia. Quando gli alti costi del piano Geithner diventeranno evidenti, ci sarà un'ulteriore erosione di fiducia. A quel punto il compito di ricreare un settore finanziario vivace, e di resuscitare l'economia, sarà ancora più difficile. © The New York Times

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La professione del designer: il pane, il progetto e le rose (sezione: Cultura)

( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi Sette Numero 081  pag. 48 del 6/4/2009 | Indietro La professione del designer: il pane, il progetto e le rose INTERVENTI Parte subito in quarta questo libro, frutto sia dell'esperienza accademica dell'autore, Stefano Follesa, architetto, designer e docente all'università di Firenze, sia dell'esperienza sul campo propria e di altri, alcuni molto famosi, designer italiani. Parte bene con il titolo Pane e [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 2      

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Innovazione, il motore d'Europa (sezione: Cultura)

( da "ItaliaOggi Sette" del 06-04-2009)

Argomenti: Cervelli

ItaliaOggi Sette Numero 081  pag. 56 del 6/4/2009 | Indietro Innovazione, il motore d'Europa FOCUS LOMBARDIA Di Lorenzo Morelli Un'iniziativa ricca e articolata di interventi, che vanno da Ingenio sino ai Ricerca:Tissimi La Regione a sostegno della ricerca e dei giovani talenti Per fermare la fuga dei cervelli italiani all'estero una soluzione c'è: Ricerca:Tissimi. Il concorso promosso dalla regione Lombardia, in collaborazione con la Direzione generale istruzione, formazione e lavoro e dall'Arifl, Agenzia regionale per l'istruzione, la formazione e il lavoro, ha [...] Costo Punti per Abbonati: 0 - Costo Punti per Registrati: 10      

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lezione di legalità: allo zanon si parla di diritto del lavoro (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

DOMANI IN AUDITORIUM Lezione di legalità: allo Zanon si parla di diritto del lavoro L'istituto Zanon, tramite il preside Antonio Colussi (foto) e i docenti di scienze giuridiche ed economiche,, ha accolto il progetto ministeriale "Cittadinanza e Costituzione" per la conoscenza della nostra Carta costituzionale e la diffusione e valorizzazione tra i giovani di comportamenti e mentalità legalitari. Dopo l'intervento del magistrato Olivero Drigani, della corte d'appello di Trieste, domani alle 8.30, all'auditorium secondo incontro con la dottoressa Ninin, professore di Diritto del lavoro all'Università di Trieste, che tratterà, per le classi quarte, il tema del "Contratto di lavoro: nuove tipologie".

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l'identità linguistica di malta (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNESCO L'identità linguistica di Malta Nell'ambito della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo dell'Unesco, oggi, alle 17, al Circolo Unificato dell'Esercito di via Aquileia, 8 il sodalizio presieduto da Renata Caprio D'Aronco ci propone un incontro con il professor Vincenzo Orioles (nella foto), docente di Linguistica all'Università di Udine, che parlerà sul tema Il maltese: nuova identità linguistica nell'Unione Europea, e con il professor Giuseppe Brincat, docente di Linguistica italiana all'Università di Malta (Le lotte politico-linguistiche a Malta nell'Ottocento e nel Novecento: italiano, inglese e maltese).

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il giudice: su socrate nessun verdetto (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Udine Il giudice: su Socrate nessun verdetto Allo Stellini Sabato mattina al liceo classico Jacopo Stellini, in piazza Primo Maggio a Udine, non è stata una giornata qualsiasi. Invece delle solite lezioni, del borbottio fra i banchi, delle interrogazioni più o meno programmate, tutta la scuola si è trovata coinvolta in un dibattito ben più ampio e acceso che ha trasformato l'aula magna di quella sede di classici studi in una vera e propria aula di tribunale. Mancava solo la scritta «dura lex sed lex», ma lo spirito combattivo, l'aria del foro e soprattutto difesa, accusa e giudice erano tutti presenti all'appello. Stiamo parlando del progetto Diritto e giustizia 2009 il cui tema quest'anno era il "Processo a Socrate" e che ha visto la sua fase conclusiva, quella di sabato appunto, al liceo udinese. La prima parte del programma prevedeva l'assegnazione agli studenti del premio "Sergio Sarti", dedicato alla memoria dell'illustre docente di filosofia, già titolare di cattedra allo Stellini, che ha visto questi vincitori: per la sezione esterni primo premio a Lorenzo Anzilutti, il secondo a Maddalena Armellini (Educandato statale Uccellis) e per gli stelliniani primo premio ad Alice Carbone e secondo a Martina Pozzi. Quindi si è passati al convegno a sfondo giuridico, al quale sono intervenuti come relatori il professor Daniele Picierno, docente di storia e filosofia allo Stellini e presidente onorario dell'associazione "Gli Stelliniani", il professor avvocato Paolo Moro, docente di filosofia all'Università di Padova, e il magistrato Oliviero Drigani, presidente della Corte d'Appello di Trieste. «Il progetto Diritto e giustizia - ha spiegato al riguardo la professoressa Elettra Patti, che ne è responsabile assieme ai professori Perini e Picierno - si articola in varie sezioni: un corso di approfondimento su tematiche filosofiche legate al diritto e rivolto agli studenti interni; il concorso di filosofia "Sergio Sarti", aperto agli studenti di tutti i licei classici e scientifici della regione; un seminario di studi dedicato ogni anno a un tema diverso, e infine una rappresentazione teatrale, anch'essa attinente all'argomento del seminario di studi e allestita dal gruppo teatrale, che è formato da studenti liceali, universitari e giovani professionisti anch'essi usciti da questo liceo». Nello specifico, il "Processo a Socrate" si è svolto come una vera e propria vicenda in sede giudiziaria, ripercorrendo la storia del celebre fatto che si svolse ad Atene nel 399 a.C.. In questa versione moderna il professor Picierno ha esercitato il ruolo del pubblico accusatore di Socrate (nell'immagine qui sopra), mentre all'avvocato Moro è toccato quello del difensore e il dottor Drigani ha rappresentato naturalmente il giudice. Particolarmente interessante è stata la tesi della difesa sostenuta da Moro il quale ha dimostrato la prova dell'innocenza di Socrate utilizzando il cosiddetto "metodo dialettico", procedimento attraverso il quale il grande filosofo ateniese aveva sempre agito nelle sue discussioni e che rappresenta il messaggio più autentico della sua esistenza. «Socrate aveva sempre riconosciuto - ha detto Moro - la presenza di un limite alla libertà dell'uomo e alla sua capacità di conoscere la verità. Dunque spiegava come non potesse esistere un reato di "corruzione dei giovani", perché aveva proclamato non già che tutte le opinioni fossero eguali, bensì che esistessero opinioni migliori di altre e tali opinioni erano quelle che scaturivano dalla puntuale applicazione del metodo dialettico». Il confronto processuale è stato concluso dall'intervento del giudice Drigani, il quale ha tuttavia dichiarato che egli poteva soltanto rilevare la propria carenza di giurisdizione su tale materia del contendere: «Non si tratta di una soluzione pilatesca - ha precisato - in quanto Pilato si era limitato a declinare la propria giurisdizione in favore di quella del sinedrio, mentre, in questo caso, il pensiero di Socrate si sottrae ad ogni tribunale possibile». Valentina Coluccia

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La Storia procede per catastrofi Saggezza è saperle gestire (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 06/04/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La Storia procede per catastrofi Saggezza è saperle gestire M olti concepiscono la storia come un flusso omogeneo in cui vi sono occasionalmente delle interruzioni. In realtà la storia è fatta di periodi relativamente stabili a cui subentrano sempre sconvolgimenti inattesi. René Thom ha addirittura elaborato una matematica per descriverli: la teoria delle catastrofi. All'inizio del Novecento tutti si aspettavano che continuasse la belle époque e invece è esplosa inattesa la prima guerra mondiale con milioni di morti, poi la rivoluzione sovietica, poi il nazismo, poi la seconda guerra mondiale, poi la guerra fredda, la rivoluzione del costume del '68, i movimenti islamici, l'attuale crisi. Ma non è diversa la vita umana. Il bambino che imita la mamma ed il papà, arrivato a tredici anni diventa un adolescente ribelle che segue il suo gruppo. E cambia ancora quando si mette a lavorare e incomincia una carriera, poi ancora quando si innamora perché l'innamoramento è un cambiamento brusco in cui vengono spezzati i vecchi legami e instaurati valori nuovi. Anche la malattia quando matura lentamente è sempre improvvisa: la scopri in un normale controllo medico e la tua vita cambia radicalmente. Così per la nascita dei figli, per un conflitto coniugale, un divorzio. Perfino la vecchiaia arriva «per catastrofe» perché, finché uno sta perfettamente bene, non si sente e nessuno lo giudica vecchio. Poi basta una malattia, una caduta, un malore e tutto precipita. La storia e la vita sono un succedersi di «catastrofi» e la saggezza consiste nel prevederle, evitarle o gestirle tempestivamente. I presuntuosi generali dell'inizio del secolo XX non avevano capito cosa sarebbe stata la prima guerra mondiale, Kennedy e Krushov nella crisi di Cuba invece si sono resi conto di cosa sarebbe stata quella atomica. Da questo punto di vista perciò la vera saggezza è lungimiranza. Napoleone ha cavalcato l'onda rivoluzionaria ma non si è reso conto che, ad un certo punto, questa era stata sostituita dal sentimento nazionale. Così è stato sconfitto prima in Spagna, poi in Russia, poi in Germania. Nella seconda metà del secolo scorso gli europei non hanno assolutamente voluto capire cosa fosse il risveglio islamico. E, venendo all'Italia, la sinistra ha fatto un errore quando non ha voluto ammettere che Forza Italia era un vero movimento collettivo e Berlusconi un vero capo carismatico. Se lo avesse capito e non si fosse limitata a deriderli, la storia avrebbe anche potuto andare in modo diverso. \\ Basta poco e la vita di tutti noi può cambiare www.corriere.it/alberoni

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Addio a Marta Sordi, amica dei classici (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Addio a Marta Sordi, amica dei classici --> Una delle massime studiose di storia greca e romana, era professore emerito dell'Università Cattolica di Milano Lunedì 06 Aprile 2009 SPETTACOLI, pagina 26 e-mail print I santi Pietro e Paolo, ai quali Marta Sordi (nel riquadro) ha dedicato i suoi studi Una dei maggiori studiosi di Storia del Cristianesimo antico della seconda metà del Novecento». Specialista, in particolare, della vita e dell'opera di San Paolo. È morta ieri, a Milano Marta Sordi, professore emerito di Storia greca e Storia romana all'Università Cattolica di Milano. Nata a Livorno nel '25, era da tempo malata di tumore. Membro dell'Accademia di Scienze e Lettere, dell'Istituto Lombardo e dell'Istituto di Studi Etruschi, a lei si devono, tra il molto altro: «Il Cristianesimo e Roma» (Bologna 1965); «I Cristiani e l'impero romano» (Milano 1984); «Il mito troiano e l'eredità etrusca di Roma» (1989); «Il mondo greco dall'età arcaica ad Alessandro» (2004). Nel 1997 aveva ricevuto la Medaille de la Ville de Paris, nel 1999 la medaglia d'oro per i benemeriti della cultura e nel 2002 la Rosa Camuna per la Regione Lombardia. Alberto Barzanò, suo allievo, ora ricercatore di Storia antica presso la stessa Facoltà di Lettere, membro del comitato scientifico del Centro Rezzara con il quale la docente aveva in più occasioni collaborato la ricorda così. «Sono andato in Cattolica - ci racconta Barzanò - per fare altro: volevo studiare archeologia. Poi ho sentito le sue lezioni e ho deciso di fare Storia antica. Perché era una persona coinvolgente. Appassionata, sapeva talmente far appassionare alla storia, che era difficile, alla fine di una lezione, non essere contagiati. Contagiati da questo suo spirito di ricerca, dalla volontà di andare a vedere dietro a tutte le cose, ricostruire fatti e personaggi con una precisione, un rigore scientifico che veramente ho conosciuto in pochi colleghi. Gli storici antichi sono tanti ma lei aveva una sua originalità, in questo non volersi mai accontentare di quello che sta alla superficie. Ogni volta voleva andare a vedere e rivedere, controllare e ricontrollare. Combinando anche più discipline: la storia con la filologia, la geografia, la paleografia, la numismatica... Voleva avere una visione la più ampia possibile. Possedeva una grande capacità nell'incrociare le fonti. Una grande maestra». La sua vita, continua Barzanò, «è trascorsa nel formare giovani in università. L'università era la sua vita. Nominata professore emerito quando è andata in pensione, nonostante stesse male ha continuato a venire almeno una volta alla settimana, per non staccarsi dal suo ambiente». Ha formato «decine di allievi bergamaschi. Tra cui parecchi degli insegnanti di Materie letterarie delle superiori, del Sarpi, Mascheroni e non solo. E due ricercatori bergamaschi di Storia antica in Cattolica»: lo stesso Barzanò e Milena Raimondi. Fitti, frequenti i rapporti con Bergamo. Ove, tra l'altro, si è tenuto un convegno, per celebrare i suoi trent'anni di ordinariato, nel ‘92. Aveva vinto la cattedra nel '62, prima a Messina, poi a Bologna, infine in Cattolica nel 1970: «Una delle prime donne in Italia ad avere una cattedra universitaria di Storia antica». E non solo: in qualunque disciplina le donne in cattedra nel '62 non erano certo moltissime. «All'inizio degli anni '90 - ricorda ancora Barzanò - la diocesi di Bergamo aveva organizzato, con la Cattolica, una Scuola di aggiornamento per insegnanti e laureati. Marta Sordi era venuta per tenere una serie di relazioni. Ancora nel novembre del 2008 era venuta a Bergamo per una conferenza su San Paolo, nel contesto dell'anno paolino. Era grandissima studiosa del santo. Aveva pubblicato un libro sulla lettera di Paolo a Filemone e, in generale, la figura storica dell'apostolo era uno dei suoi principali temi di ricerca. Ha condotto una precisa analisi della biografia, anche attraverso le lettere, ricostruendone con grande acribia la cronologia, interessandosi a tutti i lati della figura, anche umana, di Paolo». Da un apostolo all'altro: «Amica stretta di Margherita Guarducci - scopritrice della tomba di San Pietro in Vaticano - ha lavorato anche lei sulla ricostruzione della sepoltura e della storia di Pietro in Italia». Studiosa nota, ancora, «perché ha introdotto nella sua scuola un metodo storiografico molto rigoroso, basato sulla lettura attenta e la ricostruzione molto puntuale delle fonti antiche». È stata grande studiosa di storia etrusca, greca, cui ha dedicato molte pubblicazioni, romana arcaica, repubblicana, imperiale. Tanto che era ordinaria sia di storia greca che di storia romana e insegnava entrambe le discipline. Uno dei pochi casi in Italia di cattedra congiunta». Una cattolica, infine, «molto impegnata. Oltre che maestra di scienza era maestra di vita di fede, cosa per lei importantissima». Vincenzo Guercio 06/04/2009 nascosto-->

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Don Mazzolari, obbedienza e libertà di giudizio (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Don Mazzolari, obbedienza e libertà di giudizio --> Benedetto XVI lo ha proposto come modello per l'Anno Sacerdotale dal prossimo giugno L'attualità della testimonianza di don Primo a cinquant'anni dalla morte nell'incontro con Luciano Valle Lunedì 06 Aprile 2009 TERZA, pagina 24 e-mail print Commemorandolo, Paolo VI disse: «Lui aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche noi. Questo è il destino dei profeti». «Adesso! - la testimonianza di don Primo Mazzolari» era il tema dell'incontro di spiritualità che si è svolto sabato pomeriggio, in preparazione alla Pasqua, presso la Comunità missionaria del Paradiso, su iniziativa del Centro diocesano per la pastorale sociale diretto da don Francesco Poli. Oltre a momenti di preghiera e alla celebrazione della Messa, l'incontro prevedeva una relazione del professor Luciano Valle, docente di Deontologia-Etica presso l'Università di Pavia, che ha rimarcato l'attualità della testimonianza di don Mazzolari a cinquant'anni dalla sua morte, avvenuta il 12 aprile 1959. Promotore e primo direttore, tra il 1949 e il 1951, di Adesso (un quindicinale che sosteneva la causa del dialogo con i «lontani» e della pace, con argomenti che anticipavano la Pacem in terris di Giovanni XXIII), il sacerdote cremonese fu più volte oggetto d'incomprensioni e sospetti da parte delle gerarchie ecclesiastiche, prima che lo stesso Papa Giovanni lo ricevesse in udienza in Vaticano, nel febbraio del 1959: in quell'occasione, il pontefice si rivolse a lui in tono benevolmente scherzoso, chiamandolo «tromba dello Spirito Santo nella Bassa Padana». «Il detto evangelico nemo propheta acceptus est in patria sua si adatta bene alla vicenda di don Primo - ha affermato il professor Valle nel corso del suo intervento -: è significativo, tuttavia, che negli scorsi giorni Benedetto XVI lo abbia proposto come modello per l'Anno Sacerdotale che inizierà nel prossimo giugno, lodando "il suo profilo di alta umanità e di filiale fedeltà al messaggio cristiano e alla Chiesa". Quando don Mazzolari, scrivendo ai suoi superiori, concludeva le missive con la formula "obbedientissimo in Cristo", queste parole non avevano un tono ironico: egli amava la Chiesa e, tuttavia, non rinunciava alla sua libertà di giudizio, affrontando i problemi pastorali, sociali e politici del tempo». Nato a Santa Maria del Boschetto (una frazione di Cremona) nel 1890, allo scoppio della Prima guerra mondiale il giovane prete Primo Mazzolari si era schierato su posizioni interventiste, nella convinzione che la vittoria sugli Imperi centrali potesse preludere a un «nuovo corso» democratico in Europa. Furono la morte al fronte del fratello Peppino e, ancor più, la sua esperienza di cappellano militare a contatto con gli orrori della guerra di trincea, a indurlo a cambiare idea. «Quando si dice "guerra giusta" - scriverà ad esempio nel 1950 - la cosa dà un suono diverso di quando si dice: "salario giusto", "giusto prezzo", "legge giusta". "Uccidere giustamente, massacrare giustamente, distruggere un popolo giustamente!": proviamo a pensare che suono rende questa campana in un cuore cristiano». E ancora: «Né a ponte Milvio, né a Poitiers, né a Vienna, né a Lepanto, né altrove, anche se c'è un carroccio di mezzo o un vessillo crociato o un legato pontificio, nessuna vittoria è vittoria della Chiesa, perché nessuna guerra ove gli uomini uccidono altri uomini, è la sua guerra». Il professor Valle ha anche sottolineato che «già nel 1922 don Mazzolari aveva descritto il fascismo come una forma di "neopaganesimo" e aveva invitato i cattolici a non lasciarsi sedurre dalle lusinghe del regime. Per questo subì un attentato, ad opera di alcuni squadristi: gli spararono tre colpi di pistola, che mancarono di poco il bersaglio». Al termine della relazione, ha preso la parola il senatore Gilberto Bonalumi, che ha sviluppato una breve riflessione sull'importanza del messaggio spirituale ed etico di don Mazzolari «in un mondo ancora caratterizzato da impressionanti sperequazioni sociali». Giulio Brotti 06/04/2009 nascosto-->

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CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittad (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittadini immigrati --> Lunedì 06 Aprile 2009 AGENDA, pagina 18 e-mail print CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittadini immigrati. InaugurazioniLa nuova sede della Facoltà di Scienze Umanistiche Ore 11, via Pignolo 123 (ex collegio Baroni), alla presenza del Rettore prof. Alberto Castoldi, del Vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi, del sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia Marcello Raimondi, del presidente della Provincia Valerio Bettoni, del sindaco di Bergamo Roberto Bruni e del presidente del Consiglio di gestione di Ubi Banca Emilio Zanetti, cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Scienze Umanistiche. IncontriCurno, educazione alimentare Ore 21, nella sala consiliare di piazza Papa Giovanni XXIII, ultimo degli incontri dedicati all'educazione alimentare condotti dalla dietista e docente dell'alimentazione, Rossana Madaschi. Mornico al Serio, incontri zootecnici Ore 20,30, Azienda Agrituristica Villa Delizia, via G. Marconi 7, per il ciclo «Incontri zootecnici» promossi da Apa Bergamo, Sata e Regione Lombardia, Michele Campiotti, tecnico specialista Sata parla su «Dairy Comp Sata e Monitor aziendali: nuovi orizzonti per la consulenza e per la gestione dell'allevamento». Mozzo, il consumo critico Ore 20,45, alla biblioteca, continuano gli incontri dedicati al tema «Consumare? Criticamente!» finalizzati al consumo critico nel principio di equità e solidarietà, con relazione di Marco Antonucci che parla di olio. Pradalunga, le ceramiche della Repubblica di Weimar Chiusura della rassegna «Capire l'arte» organizzata dal circolo Arci di Pradalunga, dal titolo «Il lavoro dell'uomo». Ore 20,30, nella sala esposizioni della Banca di Credito Cooperativo, Cristina Nobili, docente di storia dell'arte, parla sul tema: «Le ceramiche della Repubblica di Weimar: "prodotti destinati alle masse, belli nelle forme e di ottima qualità"». Romano di Lombardia, scuola e famiglia Ore 20,30, salone riunioni della Rocca, incontro promosso dal Circolo didattico con l'«Associazione Centro aiuto alla famiglia» con relazione dello psicologo Daniele Drago sul tema «Fare incontrare la famiglia e la scuola per un'alleanza educativa fondamentale». Seriate, i lunedì della storia dell'arte Ore 21, alla biblioteca Giacinto Gambirasio, via Italia, riprendono «I lunedì di Storia dell'arte e cultura visiva» organizzati dall'Asav: Rocco Carbone, storico del cinema, parla sul tema «Tra cinema e pittura: l'arte in movimento di Florenc Miaihle e Alekandr Petrov». Urgnano, la zanzara tigre Ore 21, sala Rossa del Castello Albani, serata informativa sulla zanzara tigre organizzata dall'assessorato all'Ambiente e salute del Comune. Mostre«Pagine» di Giorgio Cornolti Alla biblioteca Caversazzi, via Tasso, 4, mostra di Giorgio Cornolti dal titolo «Pagine», visitabile fino al 14 aprile negli orari di apetura della biblioteca. Arte Madì alla Galleria Marelia Alla Galleria Marelia, via Guglielmo d'Alzano 2b, mostra «Madì - arte come invenzione», visitabile fino al 30 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 14-20; sabato 15,30-20. Artisti dell'Urban Art Al PolarExpo, nell'area espositiva dello spazio Polaresco, via del Polaresco, 15, mostra «Pop Disaster», collettiva dedicata all'urban art con opere di artisti attivi in tutta Italia e alcuni ospiti internazionali, curata da LimitedNoArtGallery, visitabile fino al 22 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 19-24; sabato e domenica 19-22. Icone russe fra storia e spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia Vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orari: da lunedì a mercoledì 15-19; venerdì e sabato 9-12; 15-19; domenica e festivi 9-19; chiuso il giovedì. Ingresso libero. Il Trofeo Parravicini Al Palamonti di via Pizzo della Presolana, continuano gli incontri «Primavera tra Montanari e Cultura» organizzati dal Cai, con la mostra storica e fotografica «Il Trofeo Parravicini» a cura di Gianni Mascadri e Luca Merisio Cai, visitabile fino al 3 maggio. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Al Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi», Piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne, visitabile fino al 31 maggio. Orari: feriali 9-12,30 e 14,30-17,30. La video installazione di Hannah Collins Sala alla porta di Sant'Agostino, video installazione dell'artista inglese Hannah Collins «Solitude and Company», visitabile fino al 12 aprile. Orari: da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 19, sabato e domenica 11-19. L'arte di Diego Caglioni e Rudina Hoxhaj Allo SpazioArte Viamoronisedici, mostra «Vicinilontani» con opere di Diego Caglioni e Rudina Hoxhaj, visitabile fino all'11 aprile. Orari: da martedì a sabato 16-19,30. L'artista americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai». Visitabile fino al 26 aprile. Orari: da lunedì a sabato 10-15 e 18,30-23. Chiuso la domenica. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Le opere di Giuseppe Albergoni Al Baioni Cafè, via Baioni 5, mostra di Giuseppe Albergoni «Colore bianco, ricerche superficiali», visitabile fino al 17 aprile. Orari: lunedì 7-19; da martedì a giovedì 7-16; da venerdì a domenica 8-23. Le opere di Marino Angelo Rossi All'ex Ateneo di Città Alta, piazza Reginaldo, esposizione delle opere di Marino Angelo Rossi, maestro intagliatore, visitabile fino al 13 aprile. Orari: tutti i giorni dalle 15 alle 19. Le sculture di Vittorio Bellini Al Centro Culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, mostra «il dolore, dopo», dello scultore bergamasco Vittorio Bellini, visitabile fino al 10 aprile. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19,30. Mario Cresci alla Elleni Nei rinnovati spazi della Galleria Elleni, via Broseta 37, mostra del nuovo progetto di Mario Cresci «Sottotraccia Bergamo» a cura di Luca Panaro, visitabile fino al 9 maggio. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia 28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di Annamaria Maggi; in programma fino all'11 aprile. Personale di Olivia Bassetti Al Circolo artistico bergamasco, via Malj Tabajani 4, mostra personale di Olivia Bassetti, visitabile fino a giovedì. Orari: da martedì a giovedì 16-19. Relitti e crocifissi Nella Cappella attigua alla chiesa di S. Lorenzo, via Boccola, mostra «Relitti e crocifissi», di Franca Simonelli Gotti, visitabile fino al 12 aprile. Orari: 14-18. Diverse composizioni saranno allestite nella vetrina del Ristorante Mimmo in via Colleoni. Tavole silografiche alla Olim Spazio Olim, Via Pignolo 9/b, mostra delle Tavole silografiche per l'opera Weiss Kunig, di Hans Burgkmair, visitabili fino all'11 aprile. Orari: da martedì a sabato 16-19. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto Botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orari: da lunedì a sabato 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza», visitabile fino al 13 aprile. Orari: da lunedì a sabato 16-19; domenica e festivi 10-12,30 e 16-19. Volti e Valli della Bergamasca Nel salone del Circolo culturale «Luigi e Roberto Minardi», di via Borgo S. Caterina 62, mostra fotografica «Volti e Valli della Bergamasca» 2° concorso fotografico, visitabile fino all'11 aprile. Orari: 18-20 (escluso il martedì). Albino, opere pittoriche Auditorium di via Moro, esposizione di opere degli artisti Gianni Bergamelli, Rino Carrara, Callisto Gritti, Trento Longaretti, Mino Marra e Attilio Steffanoni; in programma fino al 19 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19. Casazza, La sò part La dote nella tradizione locale Al Museo della Valcavallina, via Nazionale 67, mostra «La sò part - La dote nella tradizione locale», visitabile fino al 7 maggio. Orari: il mercoledì dalle 9 alle 12,30 e nei festivi dalle 15 alle 18. Negli altri giorni saranno possibili visite di gruppo, concordare con i responsabili del museo. Clusone, «il segno e il sogno» di Rognoni Al Museo della Basilica e alla Galleria Pezzoli, via Mazzini 39, mostra delle 45 opere di varie dimensioni, tra olii, tecniche miste e acquarelli di Franco Rognoni dal 1960 al 1990, a cura di Sandra Nava, visitabili fino al 4 maggio. Clusone, «La via della croce» di Balduzzi Chiesa di S. Defendente, per iniziativa della bottega «Alleria», mostra «La via della croce», una Via Crucis interpretata dalle tavole di Angelo Balduzzi, visitabile fino al 13 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30. Comenduno di Albino, Arte e carità Nell'area dell'ex Bottegone sulla strada provinciale, mostra-mercato «Arte e carità», organizzata dall'Operazione Mato Grosso che propone mobili prodotti nelle Ande dai ragazzi della scuola Taller, in programma fino al 26 aprile. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22, il sabato e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 22,30. Chiuso il 12 e 13 aprile. Info: Paolo Zucchelli 340.4704372 oppure Silvano Zametti 335.5341886. Martinengo, gli allievi del circolo artistico Nel chiostro del monastero di Santa Chiara, via Allegreni, 40, mostra collettiva degli allievi del Circolo artistico Natale Morzenti dal titolo «Schizzi di colore», visitabile il sabato e i festivi fino a Pasquetta, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Martinengo, riflessioni quaresimali con opere di Bellometti Nella chiesa Congrega di via Sant'Agata, mostra curata dall'artista Milena Bellometti «Un cammino in corso d'opera», allestimento sul racconto della Passione di Gesù secondo Marco, visitabile fino al 13 aprile. Orari: da lunedì a sabato 16-18; domenica 11-12 e 15-18; mercoledì 20,30-22.30. Nembro, l'arte di Vitaliano Angelini Biblioteca Centro cultura, mostra personale di Vitaliano Angelini; in programma fino al 7 maggio negli orari di apertura della biblioteca. Ponte San Pietro, le «seduzioni» di Fazio Lauria Alla Galleria «L'Ariete», Largo IV Novembre 11, mostra personale di Fazio Lauria, artista che vive e opera a Gradella di Pandino, in provincia di Cremona, dal titolo «Seduzioni»; in programma fino al 12 aprile. La mostra è aperta da mercoledì a sabato dalle ore 15 alle 19, domenica e i festivi anche al mattino, dalle 10 alle 12. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Alla Vineria Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia «Nero Vivo», di Matteo Zanardi, visitabile fino al 18 aprile. Seriate, le opere di Daniela Formento Alla Libreria Terzo Mondo, via Italia 73, esposizione delle opere della pittrice Daniela Formento, visitabile fino al 15 aprile. Seriate, opere di Gregorio Cividini Sala espositiva «Virgilio Carbonari» del palazzo comunale, piazza Alebardi 1, mostra di Gregorio Cividini «Viaggio nell'anima delle cose»; in programma fino al 25 aprile. Orari: da mercoledì a sabato 16-19; domenica 10-12 e 16-19. Ingresso libero. Treviglio, opere di Giacomo Belotti Nella Sala Crociera del museo civico «Ernesto e Teresa Della Torre», mostra del pittore bresciano Giacomo Belotti, scomparso nel 1967, visitabile fino al 26 aprile. Orari: da lunedì a venerdì dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 15 alle 19. Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei All'interno del locale «Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; in programma fino all'11 aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte personalità. Orari: tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 7 all'1, il venerdì e il sabato fino alle 2, la domenica apertura alle 18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy, visitabile fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel. 035.224593. MusicaIncontri europei con la musica Nell'ambito della 28ª stagione concertistica «Incontri europei con la musica» proposta dall'Associazione Musica Aperta in collaborazione con la Mia, Comune e Provincia di Bergamo e Regione Lombardia. Ore 21, in Basilica di S. Maria Maggiore, concerto straordinario «La Passione» di G.S. Mayr, oratorio in due parti per soli, coro e orchestra, con il soprano Giuseppina Cortesi, il mezzosoprano Alessandra Fratelli, il tenore Livio Scarpellini, il baritono Piermarco Viñas, i civici cori Accademia Internazionale di Musica diretto da Mario Valsecchi e l'orchestra da camera Milano Classica diretta da Pieralberto Cattaneo. Società del Quartetto Ore 21, auditorium di piazza della Libertà, chiusura della 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto, esibizione del Guido Bombardieri Ensamble con Guido Bombardieri al sax e clarinetto, Daniele Mencarelli al contrabbasso e Claudio Filippini al pianoforte. Villongo, elevazione musicale Ore 21, chiesa parrocchiale di San Filastro, concerto «Meditazione sulla Passione di Nostro Signore» con musiche di Bach, Pergolesi, Vivaldi eseguite dal soprano Veronika Kralova, l'alto Giovanni Duci e l'Ensemble Barocco Silete Venti! Ingresso libero. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola dell'infanzia dai 3 ai 5 anni con gioco libero dalle 16 alle 18,30. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. E' possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 06/04/2009 nascosto-->

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Ranieri è il vincitore di (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 5 Ranieri è il vincitore di «Coop for words» IL CONCORSO MARCELLO RANIERI di San Benedetto vinse lo scorso anno il concorso Coop for words. Ranieri, trentaseienne si è classificato al primo posto assoluto nella graduatoria riservata ai racconti brevi vincendo la concorrenza di 340 autori, di un'età media di 28 anni che inviarono 403 elaborati tra 174 poesie, 164 racconti, 29 post e 36 fumetti. Coop for words' edizione 2009 è ancora a caccia di talenti:torna così anche quest'anno, con la settima edizione, il concorso letterario di Coop Adriatica per giovani penne: possono partecipare autori esordienti con meno di 36 anni, che vivono in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Una giuria formata da scrittori, fumettisti, letterati ed esperti di editoria valuterà i testi e i disegni pervenuti; le migliori dieci opere di ogni categoria saranno incluse in un'antologia che verrà distribuita nei negozi di Coop Adriatica e nelle librerie coop. Quest'anno fanno parte della giuria: Niva Lorenzini, critica letteraria e docente di Letteratura Italiana contemporanea all'Università di Bologna, lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi, il disegnatore Giuseppe Palumbo, il poeta Salvatore Jemma e Alberto Bertoni, docente di Storia della letteratura italiana moderna all'Università di Bologna. Per la sezione fumetti, a valutare i lavori saranno invece Andrea Plazzi, editor della Panini, ed Emilio Varrà dell'Associazione Hamelin, organizzatrice di BilBObul. «Coop for words» si avvale anche di un Comitato d'Onore, garante della qualità delle opere, composto da Gianmario Anselmi, direttore del dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna, Roberto Grandi, prorettore dell'Università di Bologna, lo scrittore Carlo Lucarelli e Romano Montroni, decano dei librai italiani, oggi consulente delle librerie.coop. Vittorio Bellagamba

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COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA "ADRIATICO IPA" : AL VIA I BANDI PER 75 MILIONI DI EURO ,UTILIZZO DEI FONDI IN CHIAVE ANTICRISI (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 06 Aprile 2009 COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA "ADRIATICO IPA" : AL VIA I BANDI PER 75 MILIONI DI EURO ,UTILIZZO DEI FONDI IN CHIAVE ANTICRISI L´aquila, 6 aprile 2009 - Al via i primi bandi del programma di cooperazione transfrontaliera "Adriatico Ipa" (2007-2013) per un totale di circa 75 milioni di euro. L´approvazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza, che si è riunito l’ 1 aprile mentre la pubblicazione ci sarà nei prossimi giorni, dopo il via libera della Giunta regionale. Il programma comunitario vede la Regione Abruzzo come capofila: coinvolge sette regioni, oltre all´Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia ed otto stati, oltre all´Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e dai nuovi entrati Grecia e Slovenia. L´iniziativa ha come obiettivo la cooperazione istituzionale, economica e sociale dell´Area adriatica ed è la continuazione del programma Interreg Iii A che si è concluso nel 2006. Adriatico Ipa prevede fino al 2013 finanziamenti per circa 280 milioni di euro. I bandi si sviluperanno nell´ambito di quattro assi prioritari di intervento: cooperazione economica, sociale e istituzionale, ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale e reti materiali di accesso e immateriali. I progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati (Organizzazioni non governative Ong o imprese operanti nei settori specifici del programma quindi, turismo,ambiente, trasporti, energia, etc. ) ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200mila euro(cosiddetto de minimis). "Stiamo cercando di incentivare al massimo l´utilizzo dei fondi comunitari in chiave anti-crisi - ha commentato il Presidente Gianni Chiodi, per creare nuovi investimenti nel territorio, un´apertura alle imprese verso i mercati dell´area Adriatica e per favorire una crescita responsabile del sistema economico". . <<BACK

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LA PROGRAMMAZIONE 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2007-2013 DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO OBIETTIVO 2: COMPETITIVITÀ REGIONALE ED OCCUPAZIONE (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 06 Aprile 2009 LA PROGRAMMAZIONE 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2007-2013 DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO OBIETTIVO 2: COMPETITIVITÀ REGIONALE ED OCCUPAZIONE Il Programma Operativo Fesr 2007-2013 della Provincia Autonoma di Trento è rivolto a sostenere la competitività del sistema economico trentino attraverso la promozione e il rafforzamento di settori chiave quali l´energia e la sostenibilità ambientale, le nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione, l´avvio di nuove attività imprenditoriali, la valorizzazione del patrimonio storico culturale e naturale del territorio provinciale in prospettiva di uno sviluppo sostenibile. La strategia sottesa al Programma Operativo si struttura in cinque “Assi prioritari”, che rappresentano altrettante macro-aree di intervento: Asse 1: Energia/ambiente e Distretto Tecnologico - L’asse si propone di promuovere la ricerca industriale e la competitività su prodotti e sistemi a valenza energetico-ambientale, rafforzando così l’immagine di un territorio orientato alla sostenibilità. Gli interventi e le operazioni che ricadono in tale Asse sono indirizzati a: incentivare la ricerca industriale nei settori del risparmio energetico, delle fonti alternative di energia, della tutela dell’ambiente e dei sistemi tecnologici applicati, anche attraverso il Distretto Tecnologico Energia/ambiente della provincia di Trento; promuovere la sostenibilità nel campo dell’edilizia e della gestione del territorio; Asse 2: La Filiera delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Tic) - L’obiettivo dell’Asse è quello di contribuire a colmare il cosiddetto “digital divide”, rafforzando il territorio ed il mercato nell’adozione e nell’utilizzo efficace delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le azioni sono dunque volte in molteplici direzioni: promuovere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nel settore delle Tic; incrementare la competitività del mercato locale nel settore delle Tic; favorire l’utilizzo delle Tic da parte dei cittadini, piccole e medie imprese e Pubblica Amministrazione. Asse 3: Nuova Imprenditorialità - Si tratta di un Asse finalizzato a rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale trentino, in particolar modo attraverso: - il sostegno alla creazione di imprese e spin-off imprenditoriali; la promozione dell’aggregazione di imprese, attraverso reti e filiere che ne consolidinola posizione sul mercato; la promozione e facilitazione dei servizi alle imprese per il ricambio generazionale. Asse 4: Sviluppo locale sostenibile - L’asse è indirizzato a valorizzare il patrimonio ambientale e culturale, promuovendo lo sviluppo del turismo sostenibile e la capacità competitiva degli operatori. Gli interventi che ricadono in tale Asse sono rivolti soprattutto a sostenere: la tutela e fruizione del patrimonio naturale e culturale; la valorizzazione ambientale ed il recupero fisico di aree degradate e a rischio di degrado; la promozione di iniziative per lo sviluppo del turismo sostenibile anche nell’ambito delle aree protette e dei siti Natura 2000. Asse 5: Assistenza Tecnica - L’asse riveste un carattere strumentale all’interno del Programma Operativo, in quanto volto ad assicurare la corretta ed efficace gestione del Programma stesso attraverso attività di: preparazione, gestione, sorveglianza e controllo delle operazioni; monitoraggio delle operazioni; informazione e pubblicità; valutazione, studi e seminari nonché ulteriori attività utili all’attuazione delle iniziative programmate. Aree interessate - Nel ciclo di programmazione 2007-2013 non è più prevista la zonizzazione del territorio, contraddistinta dalla suddivisione in Comuni obiettivo 2 e Comuni phasing out. Le iniziative a valere sul Programma Operativo Fesr 2007-2013 riguardano l’intero territorio della Provincia di Trento. Potenziali beneficiari - Le iniziative previste dal Programma Operativo sono rivolte a soggetti pubblici e privati della provincia di Trento, in particolare: imprese, in particolare piccole e medie imprese singole o associate; organismi di ricerca; Enti pubblici locali; altre istituzioni pubbliche o private (Enti parco e gestori di aree protette, Enti museali e soggetti operanti nel settore culturale e/o turistico). . <<BACK

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ALL'UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNA DUE GIORNI SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA IN EUROPA (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 06 Aprile 2009 ALL´UNIVERSITÀ DI FIRENZE UNA DUE GIORNI SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA IN EUROPA Firenze, 6 aprile 2009 - Una due giorni dedicata alla partecipazione, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana. Una due giorni per riflettere su quello che, in un anno, la legge toscana – prima in Italia ad essere scritta per coinvolgere i cittadini nelle decisioni delle istituzioni - ha prodotto e su quello che accade nel resto d´Europa. Si è svolto il 2 e 3 aprile, nell´Aula magna del Rettorato dell´Università degli Studi di Firenze in piazza San Marco, il convegno sulla democrazia partecipativa nel mondo, appuntamento conclusivo di una ricerca di due anni che ha coinvolto, oltre all´Università di Firenze, anche i giuristi di Napoli-partenope e di Cagliari e la facoltà di architettura dello stesso ateneo cagliaritano. E il primo riferimento è stato naturalmente alla legge approvata in Toscana alla fine del 2007 «La legge che abbiamo fortemente voluto e che abbiamo scritto assieme ai cittadini – ha sottolineato l´assessore alla partecipazione Agostino Fragai, tra i padri della legge - non vuole offrire una soluzione definitiva o la soluzione alla crisi che sta vivendo la democrazia rappresentativa, anche in Italia. La sua forza sta nel permettere di sperimentare forme nuove di partecipazione, non alternative ma complementari, e di ricostruire così un nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni». Di contributo alla democrazia rappresentativa parla in apertura di convegno anche il professore Umberto Allegretti dell´Università di Firenze: un´opportunità da cogliere, dice, all´inizio di un progetto e non quando l´iter è già in stato avanzato. Un contributo rilevante e significativo, aggiunge, che si dispiega con un insieme di pratiche spesso anche molto diverse tra loro: dal debat public francese al town meeting, dal bilancio partecipativo alle giurie casuali di cittadini, dall´e—democracy fino ai laboratori partecipati, tanto per citare qualche esempio. Per discutere la riqualificazione di un quartiere o il piano energetico di un´intera nazione, il tracciato dell´alta velocità o un piano strutturale, mettendo a confronto tanti saperi diversi. «Ci sono momenti di partecipazione – annota l´assessore Fragai - che riescono peggio ed altri meglio. Comuni e cittadini toscani hanno già iniziato a utilizzare, in questi mesi, gli strumenti messi a disposizione dalla legge. Quello che complessivamente sta producendo è una riflessione all´interno dei decisori politici e la messa a punto di pratiche che possono contribuire a rendere più efficace l´azione della pubblica amministrazione. Naturalmente sottoporremo la legge ad una verifica, come sarebbe doveroso fare con tutte le riforme della pubblica amministrazione. Lo faremo fra tre anni. E solo se la giudicheremo ancora efficace, come spero, la rinnoveremo. Altrimenti decadrà». Il convegno sulla partecipazione in Italia e in Europa riprenderà domani mattina alle 9, nell´Aula Magna, con un´attenzione particolare al rapporto fra democrazia partecipativa e governo del territorio. Nel pomeriggio, sempre domani, interverranno a partire dalle 14. 30 Rodolfo Lewanski, docente dell´Università di Bologna e Autorità per la partecipazione della Regione Toscana, e Massimo Morisi, docente dell´Università di Firenze e garante della Comunicazione per il piano di indirizzo territoriale della Regione Toscana. A Firenze l´appuntamento partecipativo più importante nel corso del mese sarà il 25 aprile a Palazzo Strozzi Sacrati: la sede della presidenza della Regione ospiterà un electronic town meeting sul testamento biologico che coinvolgerà un centinaio di cittadini. Altrettanti parteciperanno da Torino. L´iniziativa, che vede in prima fila il Comune di Firenze, si inserisce all´interno dell´iniziativa torinese “Biennale Democrazia”. . <<BACK

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Cura anti-banlieu in 10 periferie (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: IMMIGRAZIONE data: 2009-04-06 - pag: 13 autore: Immigrazione. I primi risultati dello studio realizzato dalla Cattolica per il Viminale saranno illustrati al G8 di fine maggio Cura «anti-banlieu» in 10 periferie Le misure per migliorare l'integrazione nelle aree fragili - Il capitolo sicurezza Carlo Giorgi Al G8 di fine maggio, a Roma, gli immigrati delle periferie italiane finiranno sotto i riflettori. Lo ha annunciato a sorpresa il ministro dell'Interno Roberto Maroni; in particolare si parlerà di loro grazie alla ricerca «Processi migratori e integrazione nelle periferie urbane», che il Ministro ha deciso di presentare proprio in quel prestigioso contesto. La ricerca è stata commissionata in ottobre a un nutrito staff di ricercatori dell'Università Cattolica di Milano: una ventina tra sociologi, demografi e psicologi. Con il mandato di approfondire il tema della migrazione e dell'integrazione nelle aree "fragili" del Paese. E con l'obiettivo di scongiurare il pericolo banlieu, andando a verificare sul campo le periferie italiane serbino rischi simili. La ricerca, che si concluderà a fine, ha terminato in questi giorni la prima fase: sono state vagliate 103 province e 10 aree metropolitane, analizzandone popolazione, reati e presenza straniera, con particolare riferimento a fenomeni di intolleranza e xenofobia. «Fino a oggi abbiamo potuto lavorare solo con dati a livello provinciale – spiega Rita Bichi, coordinatrice della ricerca e docente di Metodologia e modelli di pensiero dell'Università cattolica –. A breve, invece, avremo a disposizione dati Istat a livello comunale su presenza immigrata e crimini rilevati. Questo ci consentirà di costruire un più preciso "indice del disagio". Poi partirà la terza fase della ricerca, direttamente in alcune periferie italiane». Quello che è già chiaro adesso, però, è che la Francia non è l'Italia: ovvero, i problemi sociali culturali e politici che hanno generato gli scontri di Parigi non sono sovrapponibili al contesto italiano. «Le periferie parigine sono costituite da vasti quartieri che negli anni '60 ospitavano i lavoratori dell'industria – spiega Bichi –. La deindustrializzazione ne ha causato il decadimento. Oggi vi abita la seconda generazione di immigrati d'oltralpe: ragazzi che, pur essendo di nazionalità francese, vengono emarginati perché neri o arabi; e anche perché provengono da quei quartieri desolati. Le periferie italiane per fortuna sono meno estese e sono ancora molti gli italiani che ci vivono». Altri due fattori critici, nel caso francese, sono la scadente formazione delle scuole di periferia, che provoca frustrazione e mancanza di prospettive agli studenti immigrati; e un intervento delle istituzioni percepito solo come repressivo e mai come un servizio al cittadino. «L'esperienza francese ci fornisce elementi di riflessione – continua Bichi – ma, per fortuna in Italia la seconda generazione di immigrati si sta formando solo in questi anni. Siamo nella favorevole condizione di limitare i danni; anche se occorre intervenire presto socialmente, politicamente e culturalmente». Tra i problemi delle periferie la ricerca affronta quello della sicurezza. «Osserviamo una progressiva espulsione degli autoctoni dalle aree urbane marginali e l'etnicizzazione delle bande giovanili; stiamo valutando l'idea che la presenza degli immigrati sia uno dei fattori da tenere in considerazione per il governo della sicurezza – osserva Marco Lombardi, docente dell'Università cattolica ed esperto di sicurezza nella gestione delle crisi e tra gli autori della ricerca –. è fondamentale sapere che la percezione dell'insicurezza nasce da un contesto di incertezza generale: un lampione rotto, una discarica abusiva o la presenza di una prostituta in strada creano insicurezza forse più dell'effettivo aumento dei reati. Quindi, per risolvere il problema della sicurezza è necessario controllare il territorio. I cittadini vogliono che ci siano più poliziotti e che le strade siano pulite. E farlo permette di togliere i segni visibili dell'insicurezza. Per questo motivo, ad esempio, la città di Milano sta sperimentando un sistema di controllo del territorio, che permetterà di conoscere nel dettaglio la situazione di ogni strada ». Tra i ricercatori è comunque salda la convinzione che l'integrazione dei migranti nelle periferie non si raggiunga solo con politiche di sicurezza: «Il governo del territorio è solo una rispostaal problema – spiega Lombardi –: attuando politiche di sicurezza in un quartiere sposto il disagio altrove, come in una partita di scacchi. Ma non lo elimino. Risolvere il problema è soprattutto compito degli interventi sociali» © RIPRODUZIONE RISERVATA SECONDA E TERZA FASE In arrivo l'indice del disagio costruito con i dati disaggregati a livello comunale, poi seguiranno le prove sul campo LE DIFFERENZE Secondo gli esperti siamo nella favorevole condizione di non ripetere gli errori dei mega-quartieri diffusi attorno a Parigi

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Istruzione/ Parte 3 giorni Flc-Cgil contro licenziamento (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 6 apr. (Apcom) - Il sindacato Flc-Cgil darà vita da oggi a mercoledì a tre giorni di iniziative a livello regionale e provinciale contro il licenziamento dei lavoratori precari e gli effetti della politica del governo sulla scuola, sull'università e sulla ricerca: "perché - sostiene l'organizzazione guidata da Mimmo Pantaleo - siamo convinti che bisogna uscire dalla crisi investendo sulla conoscenza, difendere il lavoro e tutelare l'occupazione, oltre che migliorare la qualità dell'offerta educativa, dell'istruzione e della formazione professionale". Il sindacato di via Leopoldo Serra invita quindi "tutti i lavoratori della conoscenza a manifestare pubblicamente insieme ai genitori , agli studenti, alle associazioni professionali e agli enti locali, convinti che solo difendendo l'occupazione e valorizzando la professionalità dei lavoratori della conoscenza si potrà sostenere lo sviluppo del nostro paese". "Come prevedevamo - continuano dalla Flc-Cgil - gli effetti delle devastanti politiche del governo sui nostri comparti stanno colpendo i precari per primi. I dati relativi ai tagli effettuati dal ministro Gelmini dei lavoratori docenti e Ata della scuola sono drammatici. Il dissesto finanziario in cui stanno precipitando gli atenei a causa della riduzione delle risorse sul fondo di finanziamento ordinario sta già portando al licenziamento di fatto delle migliaia di precari che lavorano con contratti di collaborazione assegni di ricerca e borse mentre gli enti di ricerca provano a sopravvivere giorno per giorno proponendo in alcuni casi ai lavoratori precari evidentemente insostituibili contatti di 2 mesi". Il sindacato è inoltre preoccupato per la norma introdotta dal ministro Renato Brunetta che definisce "Ammazza precari" e per il fatto che cominciano "a sentirsi gli effetti della crisi e dei mancati interventi sugli ammortizzatorisociali". La Flc-Cgil ha comunicato l'elenco di alcune iniziative: durante la tre-giorni di proteste in Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Palermo, Ragusa e Trapani) si terranno presidi e sit-in di protesta davanti alle prefetture; a Carbonia sono previsti tre pomeriggi di presidio pomeridiano in piazza Rinascita; a Caserta dalle 17.00 un'assemblea provinciale dei precari. Particolare la mobilitazione di Mantova, dove questa sera alle 21 si terrà l'incontro "La Scuola tra bisogni delle famiglie e tagli delle risorse"; a Pordenone per i tre di mobilitazione è stato programmato un incontro con le Rsu e delegati, assieme ad un sit-in davanti alla prefettura della città "dove sarà chiesto un incontro con il prefetto per denunciare il grave degrado in cui versa la scuola pubblica del territorio". A Siena alle 17,00 di oggi il sindacato incontrerà i precari della scuola. A Genova mercoledì pomeriggio è convocato davanti alla prefettura tutto il personale precario di scuola, università, ricerca e formazione professionale. A Lucca, sempre mercoledì, avrà luogo un'assemblea per il personale precario.

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"Diagnostica e Restauro al Suor Orsola" (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 6 Aprile 2009 “Diagnostica e Restauro al Suor Orsola” UNIVERSITà | Napoli Lunedì 6 Aprile alle ore 12-30 presso il Claustro dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa si svolgerà l'inaugurazione della Mostra "Diagnostica e Restauro al Suor Orsola", un'ampia esposizione che raccoglie il lavoro svolto dai laboratori e dai poli archeologici territoriali dei corsi di laurea in Diagnostica e Restauro e in Conservazione dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere dell'Università Suor Orsola Benincasa. Dopo il saluto introduttivo di Francesco De Sanctis Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa e di Piero Craveri Preside della Facoltà di Lettere la Mostra "Diagnostica e Restauro al Suor Orsola" verrà presentata dai docenti Giovanni Coppola, Antonio De Simone, Pierluigi Leone de Castris, Massimiliano Marazzi e Umberto Pappalardo e dai responsabili dei laboratori universitari di restauro Anna Adele Aprile, Daria Catello, Giancarlo Fatigati e Carlo Sassetti.

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ISTRUZIONE/ PARTE 3 GIORNI FLC-CGIL CONTRO LICENZIAMENTO PRECARI (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Istruzione/ Parte 3 giorni Flc-Cgil contro licenziamento precari di Apcom Da oggi a mercoledì iniziative locali: si investa su conoscenza -->Roma, 6 apr. (Apcom) - Il sindacato Flc-Cgil darà vita da oggi a mercoledì a tre giorni di iniziative a livello regionale e provinciale contro il licenziamento dei lavoratori precari e gli effetti della politica del governo sulla scuola, sull'università e sulla ricerca: "perché - sostiene l'organizzazione guidata da Mimmo Pantaleo - siamo convinti che bisogna uscire dalla crisi investendo sulla conoscenza, difendere il lavoro e tutelare l'occupazione, oltre che migliorare la qualità dell'offerta educativa, dell'istruzione e della formazione professionale". Il sindacato di via Leopoldo Serra invita quindi "tutti i lavoratori della conoscenza a manifestare pubblicamente insieme ai genitori , agli studenti, alle associazioni professionali e agli enti locali, convinti che solo difendendo l'occupazione e valorizzando la professionalità dei lavoratori della conoscenza si potrà sostenere lo sviluppo del nostro paese". "Come prevedevamo - continuano dalla Flc-Cgil - gli effetti delle devastanti politiche del governo sui nostri comparti stanno colpendo i precari per primi. I dati relativi ai tagli effettuati dal ministro Gelmini dei lavoratori docenti e Ata della scuola sono drammatici. Il dissesto finanziario in cui stanno precipitando gli atenei a causa della riduzione delle risorse sul fondo di finanziamento ordinario sta già portando al licenziamento di fatto delle migliaia di precari che lavorano con contratti di collaborazione assegni di ricerca e borse mentre gli enti di ricerca provano a sopravvivere giorno per giorno proponendo in alcuni casi ai lavoratori precari evidentemente insostituibili contatti di 2 mesi". Il sindacato è inoltre preoccupato per la norma introdotta dal ministro Renato Brunetta che definisce "Ammazza precari" e per il fatto che cominciano "a sentirsi gli effetti della crisi e dei mancati interventi sugli ammortizzatori sociali". La Flc-Cgil ha comunicato l'elenco di alcune iniziative: durante la tre-giorni di proteste in Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Catania, Palermo, Ragusa e Trapani) si terranno presidi e sit-in di protesta davanti alle prefetture; a Carbonia sono previsti tre pomeriggi di presidio pomeridiano in piazza Rinascita; a Caserta dalle 17.00 un'assemblea provinciale dei precari. Particolare la mobilitazione di Mantova, dove questa sera alle 21 si terrà l'incontro "La Scuola tra bisogni delle famiglie e tagli delle risorse"; a Pordenone per i tre di mobilitazione è stato programmato un incontro con le Rsu e delegati, assieme ad un sit-in davanti alla prefettura della città "dove sarà chiesto un incontro con il prefetto per denunciare il grave degrado in cui versa la scuola pubblica del territorio". A Siena alle 17,00 di oggi il sindacato incontrerà i precari della scuola. A Genova mercoledì pomeriggio è convocato davanti alla prefettura tutto il personale precario di scuola, università, ricerca e formazione professionale. A Lucca, sempre mercoledì, avrà luogo un'assemblea per il personale precario.

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Elezione del rettore (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Catania Elezione del rettore Saranno cinque i candidati in lizza per l’elezione alla carica di rettore dell’Università di Catania per il quadriennio accademico 2009/2010-2012/2013. Alle candidature già presentate nei giorni scorsi – il prof. Vincenzo Albanese, ordinario di Neurochirurgia (Facoltà di Medicina); la prof.ssa Zaira Dato Toscano, ordinario di Composizione architettonica (Facoltà di Architettura); il rettore uscente, prof. Antonino Recca, ordinario di Materiali macromolecolari (Ingegneria); il prof. Antonio Licata, ordinario di Chirurgia generale (Medicina) – si è aggiunta, pochi minuti prima della scadenza del termine fissato, quella del prof. Carmelo Strano, filosofo e ordinario di Estetica alla facoltà di Architettura. Domani la commissione elettorale d’Ateneo – presieduta dal decano dei professori ordinari dell’Ateneo catanese, prof. Manlio Bellomo, docente di Storia del diritto medievale e moderno nella facoltà di Giurisprudenza, e composta dai docenti Francesco Arcaria, Guglielmo Longo, Michele Alì e Anna Maria Alaimo - definirà il calendario degli incontri nelle facoltà catanesi, nel corso delle quali tutti i candidati potranno esporre i propri programmi, per una ‘campagna elettorale’ lunga – per la prima volta – 25 giorni. Secondo quanto stabilito dal decano, la prima votazione avrà infatti luogo lunedì 27 aprile. Il rettore – che, secondo quanto stabilito con le recenti modifiche di Statuto, resterà in carica 4 anni e non più per un triennio - sarà eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto nelle prime tre votazioni. In caso di mancata elezione, si procederà, infine, con il sistema del ballottaggio tra i due candidati che nella terza votazione hanno riportato il maggior numero di voti. La seconda votazione è stata fissata al 18 maggio, la terza al 19 maggio, la quarta (ballottaggio) al 20 maggio. L'elettorato attivo spetterà – in questa tornata - a tutti i docenti (inclusi i ricercatori non confermati); al personale tecnico-amministrativo con voto ponderato, in misura pari al 10% del numero dei docenti aventi diritto; a tutti i rappresentanti degli studenti in seno al Senato accademico, al Consiglio di amministrazione, ai Consigli di Facoltà, al Consiglio di amministrazione dell'Ersu, al Casr e al Cus, in carica alla data di indizione delle elezioni. >> L'elettorato attivo spetta, altresì, agli studenti candidati primi dei non eletti, appartenenti alle due liste più votate, a patto che abbiano mantenutolo stesso status di studente posseduto al momento delle elezioni delle rappresentanze studentesche: Senato Accademico: n. 2 studenti della prima lista e n.1 della seconda; Cda: n. 2 studenti della prima lista e n. 1 della seconda; Cda Ersu (studenti di primo livello): n.1 studente della prima lista e n. 1 della seconda; Casr: n. 1 studente della prima lista e 1 della seconda; Cus: n. 1 studente della prima lista e n. 1 della seconda; Consigli di Facoltà: n. 2 studenti della prima lista e n. 1 della seconda. BUR.IT 06.04.09

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Metastasi scoperto il gene che la blocca (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Padova Metastasi scoperto il gene che la blocca Si chiama p63 il gene capace di funzionare da “baluardo” contro la diffusione metastatica delle cellule tumorali. è il risultato di uno studio pubblicato in questi giorni sul più importante giornale scientifico del mondo, «Cell», e condotto dai gruppi di ricerca guidati dal prof. Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Padova, e dal Prof. Silvio Bicciato (ex ricercatore dell’Ateneo patavino) del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario, entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi è la principale causa di morte associata alla patologia neoplastica. Come ogni processo biologico, anche la metastasi dipende dalla coordinata accensione e spegnimento di decine, forse centinaia, di geni. Questo programma non viene inventato de novo dalle cellule tumorali, ma fa parte del normale repertorio di cellule embrionali che, normalmente durante la costruzione degli organi sono stimolate a migrare da speciali segnali ormonali, quali i TGF-beta. Le cellule tumorali metastatiche hanno semplicemente risvegliato questo "programma". Fino ad ora, si pensava che questo "recupero" di capacità embrionali fosse un "superpotere" ad appannaggio di pochissime cellule nel tumore primario. Lo studio padovano segna ora una decisa svolta: i ricercatori padovani hanno infatti scoperto che lesioni genetiche comuni a molti tumori umani, quali quelle di p53 e di RAS, se combinate, definiscono una propensione a un comportamento metastatico già in stadi precoci della malattia. Questo significa individuare fin da subito un tipo di tumore da trattare in modo più aggressivo attraverso chirurgia o altre terapie. I ricercatori hanno compreso come gli stimoli oncogenici erodono e progressivamente indeboliscono le proprietà antimetastasi di p63. “Questa è una proteina nota per svolgere un ruolo importante nelle cellule staminali di molti organi – spiega il prof. Piccolo -. Se p63 è persa da una cellula normale, ciò non causa alcun danno, perché senza p63 quella cellula, semplicemente, muore. Ma se p63 è persa da una cellula staminale tumorale, ovvero da una cellula potenzialmente immortale, allora si apre la porta a un suo comportamento “asociale”, alla possibilità cioè di un suo spostamento e alla conseguente metastasi”. Secondo questa visione la metastasi sarebbe quindi un “sottoprodotto” delle forze operanti per favorire la crescita del tumore primario. Una combinazione di geni mutanti, ma non altre, quasi incidentalmente definirebbe un tipo tumorale pronto per la metastasi, quasi, metaforicamente, sulla linea di partenza, in attesa del segnale di via fornito dal microambiente tumorale, spesso rappresentato dal fattore di crescita TGF-beta. Ma, come individuare quei tumori che partono con il “piede sbagliato”? Per rispondere a questa domanda il gruppo guidato dal prof. Silvio Bicciato ha individuato dei geni “indicatori” capaci di rivelare la presenza, o meno, del gene antimetastasi p63. >> “L’utilizzo clinico di queste nuove “spie molecolari” – sottolinea Bicciato – permetterà all’oncologo la scelta della cura migliore, più personalizzata, ovvero quella che meglio si adatta alle forze genetiche che guidano l’avanzamento della malattia in un determinato paziente”. Soddisfatto il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Giorgio Palù, che sottolinea come questo risultato dia ancora una volta la misura di come la medicina a Padova continui a porsi tra le eccellenze in ambito internazionale, grazia anche a una Facoltà medica che si è posta come principio fondante l’interazione tra scienza di base e scienza clinica. “Analisi di questo tipo – afferma il Preside – potranno sicuramente indirizzare percorsi diagnostici e prognostici ad approcci di nuove terapie personalizzate che riconoscano p63 come bersaglio molecolare di una nuova classe di inibitori, creando così nuovi farmaci intelligenti”. Lo studio è stato possibile anche grazie al fondamentale contributo dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha individuato nei professori Piccolo e Bicciato i primi destinatari dei progetti di eccellenza avviati nel 2007. "Questo studio di eccellenza attesta una volta di più l'affidabilità della "strategia" AIRC nel finanziare progetti innovativi, con possibilità di impatto per i pazienti oncologici, e la cui fattibilità è garantita sia dai risultati preliminari che dal profilo scientifico del proponente" spiega Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico di AIRC. “Gli straordinari risultati ottenuti da questo progetto”, commenta il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Antonio Finotti, ci spingono a perseguire nel sostegno alla ricerca scientifica, soprattutto attraverso lo strumento dei bandi, che mettendo in competizione professionisti e progetti di alto livello, stimolano la qualità della risultati”. BUR.IT 06.04.09

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Ciclo proiezioni "Nouvelle Vague e kattivi maestri" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Modena Ciclo proiezioni “Nouvelle Vague e kattivi maestri” E’ il turno di Alfred Hitchock, impareggiabile regista e maestro del brivido, con “La finestra sul cortile” nella rassegna cinematografica “Nouvelle vague e kattivi maestri” promossa dalla Mediateca universitaria di Reggio Emilia. L’appuntamento domani. La Nouvelle Vague e il cinema d’autore continuano ad essere protagonisti della rassegna cinematografica Nouvelle vague e “kattivi” maestri, dedicata a registi innovatori nello stile cinematografico, che la Mediateca della Biblioteca Interdipartimentale reggiana dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia propongono a studenti e amanti del cinema. Un nuovo appuntamento proporrà la proiezione di uno dei film più famosi del maestro del brivido Alfred Hitchock “La finestra sul cortile” nella sua versione originale con sottotitoli in italiano. La proiezione è fissat per martedì 7 aprile 2009 alle ore 16.00 presso la Mediateca del Complesso universitario ex Caserma Zucchi (viale Allegri, 9) a Reggio Emilia. >> “La nostra rassegna - afferma il prof. Nicola Dusi docente del corso Semiotica dei media e del corso Linguaggi videomusicali dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - propone alcuni di questi film con un occhio di riguardo per le trasposizioni dalla letteratura al cinema e per alcuni ad esempio Alfred Hitchcock, il quale, oltre a Rossellini e a Welles, diventa un maestro di stile analizzato dai teorici della rivista Cahiers du cinéma. L’ultima parte della rassegna apre, invece, al cinema contemporaneo, con autori come Von Trier, Tykwer e Tarantino, a loro modo innovatori nello stile cinematografico, nell'uso delle variazioni o nelle citazioni intermediali”. BUR.IT 06.04.09

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Rapporto 2008 dell'Osservatorio sulla funzionalità delle Aziende Sanitarie Italiane (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università "Magna Graecia" Rapporto 2008 dell’Osservatorio sulla funzionalità delle Aziende Sanitarie Italiane Sarà presentato oggi all’Università Magna Graecia di Catanzaro il rapporto 2008 dell’Osservatorio sulla funzionalità delle Aziende Sanitarie Italiane del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) dell’Università Luigi Bocconi di Milano. La presentazione avrà luogo a partire dalle ore 9.30 presso l’Aula I dell’Edificio dell’Area giuridica, economica e delle scienze sociali del Campus universitario “Salvatore Venuta”. L’iniziativa scientifica rientra nell’ambito delle attività del Dottorato di Ricerca in Economia e Management Sanitario dell’Ateneo catanzarese. “Il panorama delle sanità in Italia e i nuovi assetti istituzionali nei sistemi sanitari pubblici”: sono questi i temi che verranno affrontati durante la presentazione dei dati inerenti l’anno 2008. L’Osservatorio del Cergas, infatti, dal 2001 si propone di monitorare il processo di aziendalizzazione e di modernizzazione dei sistemi gestionali del Servizio Sanitario Nazionale in Italia. Porterà i saluti istituzionali il Professor Riccardo Viganò, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Economia e Management Sanitario dell’Università Magna Graecia. Aprirà i lavori il Dottor Andrea Guerzoni, Direttore generale del Dipartimento “Tutela della Salute” della Regione Calabria. I principali risultati del rapporto “OASI 2008” saranno illustrati dalla Dottoressa Francesca Lecci del Cergas, mentre sarà incentrato sui nuovi assetti istituzionali nei sistemi sanitari pubblici l’intervento del Professor Mario Del Vecchio dell’Università di Firenze. >> A seguire si svolgerà una tavola rotonda, coordinata dal Professor Antonio Viscomi, Direttore del Dipartimento di Diritto dell’Organizzazione Pubblica, Economia e Società dell’Ateneo catanzarese, che vedrà partecipare: il Dottor Antonio Belcastro, Direttore generale dell’Azienda Mater Domini, il Dottor Pietro Morabito, Direttore generale ASP di Catanzaro, il Dottor Enzo Paolini dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata, il Dottor Franco Petramala, Direttore generale ASP e AO di Cosenza, il Dottor Vincenzo Domenico Scuteri, Direttore generale ASP di Crotone, il Dottor Giuseppe Varacalli, Presidente di Federsanità ANCI Calabria. Le note conclusive saranno curata dal Dottor Corrado Cuccurullo, ricercatore di Economia Aziendale alla Seconda Università di Napoli. BUR.IT 06.04.09

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ASTOI, nuovo direttore generale (sezione: Cultura)

( da "Agenzia di Viaggi, L'" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

ASSOCIAZIONI ASTOI, nuovo direttore generale Il consiglio direttivo di ASTOI, tenutosi lo scorso 2 aprile a Napoli, ha nominato il nuovo direttore generale. è Flavia Franceschini, che assumerà l’incarico dal prossimo 15 aprile. «In un periodo così complesso per il settore e per il mondo dell’associazionismo, servono persone altamente qualificate e motivate – ha commentato il presidente Roberto Corbella – La scelta di Flavia Franceschini, avvenuta dopo aver esaminato varie candidature, è la conferma della volontà del consiglio direttivo di ASTOI di perseguire obiettivi ambiziosi che garantiscano un sicuro ritorno per tutti i soci». Laureata in giurisprudenza, Flavia Franceschini ha vinto una borsa di studio bandita da Federturismo Confindustria per un master in “Management dell’impresa turistica", presso la LUISS Management Spa, e ha frequentato un corso di perfezionamento in “Gestione e sviluppo della conoscenza nei sistemi complessi”, presso luniversità Roma 3. Nel 2000 è entrata in Federturismo Confindustria. Docente di legislazione turistica nei corsi di specializzazione e nei master del Training Center Albalonga del CTS, dal 2001 a oggi ha ricoperto il ruolo di responsabile organizzativa dell’Ente Bilaterale Nazionale dell’Industria Turistica. http://www.astoi.it NUMERO: Giornale online DATA: 06-04-2009

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Gotti Tedeschi, il banchiere del Papa alla Cassa (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 06/04/2009 - pag: 6 Personaggi L'amicizia con il ministro risale a venticinque anni fa. Docente all'Università Cattolica di Milano ed editorialista dell'Osservatore romano Gotti Tedeschi, il banchiere del Papa alla Cassa Il numero uno del Santander in Italia pronto ad accettare l'offerta di Tremonti per un incarico al vertice della Depositi e Prestiti S i conoscono da 25 anni ma hanno scoperto di pensarla nello stesso modo di recente. Complice la crisi globale, la disgregazione del vecchio sistema di potere della finanza bianca, e l'influenza della Santa Sede. È all'ombra di papa Ratzinger e della rilettura della dottrina sociale della Chiesa che si è saldato il rapporto tra il ministro Giulio Tremonti ed Ettore Gotti Tedeschi. La sintonia tra i due è stata ufficializzata prima con la nomina del banchiere cattolico, già numero uno del Santander in Italia, a consulente esperto del ministro per i «problemi economico-finanziari ed etici nei sistemi internazionali » e poi con l'investitura dello stesso nel consiglio della neonata sgr per l'housing sociale della Cassa Depositi e Prestiti. L'ultimo incarico nel ruolo di consigliere indipendente non è ancora ufficiale ma negli ambienti di via XX Settembre viene dato per scontato a conferma della fiducia di cui gode il banchiere anche presso le fondazioni azioniste. Il numero uno del Santander, 64 anni e cinque figli, vive a Piacenza ma ogni mattina si sposta a Milano dove si divide tra il mestiere di amministratore delegato, quello di docente all'Università Cattolica e quello di editorialista per l'Osservatore Romano . Tra i suoi scritti e i discorsi del ministro le assonanze balzano all'occhio. Tremonti ha scritto La paura e la speranza dove invoca «un piano europeo di investimenti pubblici e privati nei settori strategici». Gotti Tedeschi ha pubblicato Denaro e Paradiso e predica la creazione di una good bank per rilanciare l'economia a partire dai paesi poveri. Ma c'è qualche cosa di più concreto delle idee dietro l'amicizia tra il banchiere docente e il ministro dell'Economia? Forse la rete di relazioni Oltretevere: appoggio prezioso nel momento in cui il vecchio network della vecchia «finanza bianca» dovesse finire scompaginato. Gotti Tedeschi è accreditato dalla stampa vaticana di buone entrature presso papa Ratzinger tramite il segretario di Stato, Tarcisio Bertone e il prefetto della congregazione dei vescovi Giovan Battista Re (prefatore dei suoi libri). Secondo alcuni sarebbe addirittura lui uno degli ispiratori di Benedetto XVI. Per esempio quando dice che «è dovere della Chiesa denunciare gli errori fondamentali che si sono mostrati nel crollo delle grandi banche americane o che l'avarizia umana è idolatria che va contro il vero dio». Gotti Tedeschi è diventato editorialista del giornale della Santa Sede nel nuovo pontificato ed è stato indicato da più parti come uno dei candidati alla presidenza dello Ior. La banca vaticana è presieduta da Angelo Caloia che sostituì il discusso cardinale Marcinkus dopo il crack Ambrosiano. Ma a giugno dovrebbe rinnovare il board : in corsa ci sarebbero Gotti Tedeschi e l'ex capo della Bundesbank, Hans Tietmeyer. Il gossip non piace al banchiere piacentino che preferisce far parlare il suo curriculum. Inizia a Parigi, come consulente alla Metra-Sema, e poi passa a Mc Kinsey, a Milano e Londra, dove conosce Gianemilio Osculati, numero uno storico della società sul mercato italiano. A metà degli anni '80 diventa banchiere d'affari per la fin anziaria Procomin di Imi-Bnl, e quindi passa in Sige, dove conosce l'attuale amministratore delegato della Cdp, Massimo Varazzani e soprattutto, il banchiere emergente di allora: Gianmario Roveraro. L'anti-Cuccia scomparso tragicamente due anni fa era il punto di riferimento del mondo cattolico più tradizionale, membro dell'Opus Dei come un altro vecchio amico di Gotti Tedeschi: il leader di Ferfin e Montedison, Giuseppe Garofano. Con Roveraro il finanziere fonda la banca d'investimenti Akros raccogliendo 275 miliardi da circa 200 azionisti, ma nel 1992 la lascia bruscamente per rispondere alla chiamata dalla famiglia Botin che intendeva fondare la filiale italiana del gruppo spagnolo. Nel 1995, quando il Sanpaolo presieduto da Gianni Zandano decide di allargare la compagine azionaria trova nel Santander e in Gotti Tedeschi un valido alleato. Dall'aggregazione con Cardine, la banca spagnola riceve in cambio Finconsumo Banca, che diventerà poi la Santander Consumer Bank. Ma i rapporti con Torino si rompono in occasione della fusione con Banca Intesa contro la quale è inutile protestare. Chiusa l'alleanza con Bazoli Gotti Tedeschi cerca nuovi fronti per conto della famiglia Botin: si avvicina alla Capitalia di Geronzi, poi compera Antonveneta e la rivende (a caro prezzo) al Montepaschi di Giuseppe Mussari, nel quale però rileva una piccola quota di simpatia. E ora il nuovo corso con Tremonti. ROBERTA SCAGLIARINI Imago Economica Chi è Ettore Gotti Tedeschi Presidente Santander consumer bank Italia Nato a Pontenure il 3 marzo 1945, Ettore Gotti Tedeschi ( foto) è dal 1993 presidente di Santander consumer bank Spa. Sposato, cinque figli, ha iniziato la sua carriera di banchiere a Parigi. È considerato uno dei massimi esponenti della finanza cattolica.

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Non si vive di solo export (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 06/04/2009 - pag: 11 Dopo il G-20 L'economia italiana è troppo legata al manifatturiero Non si vive di solo export D opo anni di crescita sostenuta, il commercio mondiale sta subendo un vero tracollo. Per il 2009 si prevede una caduta prossima al 12 per cento in termini di volume. Le previsioni dell'Ocse, di pochi giorni fa, tengono conto dei dati recenti e dipingono pertanto uno scenario di recessione davvero preoccupante; si allunga la durata della crisi almeno a includere il 2010. Le crisi spingono molti a rifugiarsi nel passato e così qualcuno mette in discussione le teorie evoluzioniste per riesumare il creazionismo e qualcun altro dichiara che «gli economisti sono inutili e che le previsioni econometriche non servono a nulla». Vale la pena ricordare che le previsioni econometriche consistono nell'applicazione di metodi statistici e matematici ai dati del passato per stimare l'andamento futuro di alcune variabili economiche. Si tratta di un metodo probabilistico, quindi è chiaro che i valori stimati potranno in taluni casi essere distanti dai dati effettivi futuri ma è l'unico metodo scientifico che abbiamo a disposizione per interpretare l'andamento degli indicatori economici e per calcolarne i trend futuri. L'alternativa è quella di tornare a scrutare le viscere degli animali o i fondi continuare a crescere a tassi elevati, registrerà, secondo l'Ocse, un dimezzamento del suo tasso di crescita dal 13 per cento nel 2007 al 6,3 nel 2009. Un brutto colpo. L'Italia in realtà è l'unico Paese che sperimenterà un triennio di recessione: -1 per cento nel 2008, -4,3 nel 2009 e -0,4 nel 2010. Un tracollo di oltre il 4 percento del Pil può significare almeno un milione di posti di lavoro in meno, con un aumento della quota di famiglie povere. Sono quindi i paesi che più dipendono dalle esportazioni quelli che subiscono i danni maggiori dalla crisi in atto. Questo è il dato inconfutabile. Ma è sensato che un paese avanzato e grande come la Germania possa oggi pensare di basare la propria crescita sulle esportazioni? Un conto è che un paese piccolo e aperto, come Singapore o l'Irlanda, pensi di farsi trascinare dalla domanda mondiale ma altro è immaginare che un colosso come la Cina possa fare altrettanto. E stesso ragionamento si applica al Giappone e all'Italia. La crescita export-led era sensata negli anni Cinquanta quando ambedue i paesi erano in via di industrializzazione, folle è pensare di continuare su quella strada anche oggi. La crisi deve servire per ragionare sui fattori che trascinano la crescita in questi Paesi. È venuto il momento, ad esempio, per capire che Italia, Germania e Giappone sono troppo sbilanciate verso la manifattura. Lo sviluppo di una vera economia post-industriale fondata sul terziario consentirebbe a questi Paesi di essere meno condizionati dal ciclo mondiale. Li isolerebbe maggiormente dai rischi della globalizzazione. Invece si continua a sentire la demonizzazione della finanza e degli altri servizi. Ci dovremmo interrogare sul perché in Italia non siamo capaci di far nascere e crescere grandi imprese dei servizi come Wal-Mart o come Starbucks piuttosto che progettare solo schemi di protezione della manifattura. L'invecchiamento della popolazione in Italia, come in Giappone e in Germania, dovrebbe essere un altro potente stimolo a far sviluppare il terziario. Paesi con una popolazione via via più anziana comprano sempre meno prodotti industriali e necessitano sempre più di servizi (sanitari, di cura, di svago etc.). E così in Cina sarebbe il momento di costruire un vero sistema di welfare capace di proteggere i cittadini cinesi dai rischi e quindi di ridurre il loro tasso di risparmio precauzionale; ciò a sua volta farebbe crescere i consumi cinesi e finalmente la Cina potrebbe svolgere la funzione che le compete: quella di locomotiva mondiale. Anche Germania e Giappone sono legate a schemi di sviluppo che funzionavano negli anni Cinquanta. Oggi, meglio i servizi di SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

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Quel piccolo laboratorio di Monza che è diventato una multinazionale (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

SCIENZE pag. 26 Quel piccolo laboratorio di Monza che è diventato una multinazionale ANDREA RUSTICHELLI Si è rivelata un’intuizione felice l’acquisizione da parte della Rottapharm di Monza della tedesca Madaus Pharma: è stata, nel luglio 2007, di gran lunga la più importante acquisizione, effettuata per una volta da un’azienda farmaceutica italiana a carico di una multinazionale straniera. Il primo anno pieno di integrazione, il 2008, si è chiuso benissimo, con un fatturato consolidato di 550 milioni di euro, e l’integrazione fra le due aziende sta procedendo secondo i programmi. «È un bellissimo esempio di dinamismo internazionale delle nostre imprese», commenta il presidente di Farmindustria, Sergio Dompè. La Rottapharm era un piccolo laboratorio di ricerca creato nel 1961, che nei decenni è diventato un’articolata impresa internazionale senza però smarrire la vocazione familiare. Il gruppo ha ormai oltre 2mila dipendenti, vende in 85 paesi, 6 stabilimenti di produzione in Europa e 1 in India. Fondatore e presidente è Luigi Rovati, già professore di farmacologia alluniversità di Pavia, che non ha mai deposto il camice da ricercatore: «La nostra mission da quasi 50 anni è la ricerca, siamo una delle poche realtà italiane a vantare l'introduzione sul mercato di numerosi farmaci originali per il trattamento delle patologie più diffuse». Le aree terapeutiche storiche dell’azienda, osteoarticolare e gastrointestinale, si sono estese per includere la ginecologia, l'urologia, la cardiologia, le terapie delle vie respiratorie e del sistema nervoso centrale. Rottapharm dispone di un nutrito portfolio di molecole e di farmaci: per l’esattezza, sono circa 800 i brevetti e 19 i farmaci originali all’attivo. La divisione R&D (ricerca e sviluppo) è guidata da Lucio Rovati, figlio del fondatore, medico e docente alluniversità di Milano. Nel 1999, con l'acquisizione dei marchi Saugella e Babygella, Rottapharm ha fatto il suo ingresso nel settore della cura personale. Una politica di ampliamento che testimonia la vista aguzza della famiglia Rovati (il numero tre dell’azienda è l’altro figlio del fondatore, Luca Rovati). L’ultima acquisizione non smentisce la vocazione alla ricerca nei settori più avanzati: dalla fine dell’anno scorso, grazie a un accordo con l’azienda Lay Line Genomics, Rottapharm gestisce il laboratorio di biotecnologie di Basovizza (Trieste). È stata creata la Rottapharm Biotech, situata nel primo parco scientifico d’Italia. «Ci permette di aprire una finestra sul panorama delle biotecnologie, arricchendo la pipeline di ricerca: questo vale soprattutto per il settore terapeutico osteoarticolare, in particolare per l’artrosi», afferma Lucio Rovati. Il centro triestino utilizza la tecnologia proprietaria Splint per l’isolamento di anticorpi per il trattamento di malattie dell’apparato muscoloscheletrico. Il biotech ha un crescente peso all’interno del gruppo: «Oggi abbiamo una pipeline in fase di scoperta che vanta ben 16 progetti di chimica tradizionale e 4 di biotecnologie». Uno slancio reso possibile dalla nuova linfa prodotta dal controllo dell’azienda tedesca Madaus. La molecola del gruppo ora in fase clinica più avanzata si chiama CR 2017 (dexloxiglumide), oggi in fase 3, per i disturbi funzionali dell’apparato digestivo. «Antagonizza il neuroormone colecistochinina – spiega Lucio Rovati e i risultati fin qui ottenuti sono di utilità per il trattamento di patologie comuni ma prive di adeguati standard terapeutici». Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Spendere tanto per il marketing non basta bisogna capire le richieste dei consumatori (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Spendere tanto per il marketing non basta bisogna capire le richieste dei consumatori CARLO ALBERTO PRATESI* Per molti la cosa può risultare abbastanza ovvia: le risorse finanziarie spese nel promuoversi sul mercato non sono l’unica strada per avere successo. Eppure, molte Pmi e i loro manager giustificano i modesti risultati con la limitatezza del budget di marketing. Il più delle volte è solo una scusa, perché il vero problema è a monte, nella errata visione del proprio business. Lo dimostra uno studio ventennale, dal quale emerge come le aziende che raggiungono e mantengono il successo per lunghi periodi, non sono quasi mai quelle che investono di più per spingere i loro prodotti, ma semmai quelle caratterizzate da una sorta di "saggezza strategica", che travalica le funzioni aziendali (marketing, finanza, produzione, risorse umane) e determina un effetto che J. C. Larreche docente e guru dell’Insead (la rinomata business school francese) — definisce "momentum". "The momentum effect, how to ignite exceptional growth (come accendere una crescita eccezionale)" è il suo ultimo saggio pubblicato dalla Warthon School. «Il libro è uscito pochi mesi fa, ma se dovessi riscriverlo oggi, alla luce di quello che sta succedendo sui mercati, l’unica cosa che cambierei è il titolo: non parlerei più di "exceptional growth", ma di crescita "efficiente" — spiega Larreche, intervistato da Affari & Finanza — tutto il resto lo lascerei immutato perché la formula che propongo è più che mai attuale, anche perché la crisi era assolutamente prevedibile». I casi presentati sono tutti riferiti a grandi brand, da Toyota a Johnson & Johnson, da IBM a Red Bull ma il modello è applicabile a qualunque realtà organizzativa, comprese le amministrazioni pubbliche, le non profit e soprattutto le Pmi. Secondo l’analisi di Larreche, infatti, ciò che distingue le imprese non sono le dimensioni, il settore industriale o la localizzazione geografica, ma il criterio con il quale decidono di utilizzare le proprie risorse. In pratica, esistono tre categorie: a) le "pusher" sono il 25% del totale caratterizzate da notevole aggressività: i loro investimenti di marketing tendono ad aumentare anno dopo anno; b) le "plodder" (diligenti) che sono le più numerose (50%) e vanno avanti in modo costante; c) le "pioneer" ossia il rimanente 25%, rappresentato da quelle aziende che diminuiscono nel tempo il loro investimento di marketing (Larreche ha registrato in media un — 7% rispetto ai "pusher"). La cosa abbastanza sorprendente è che se si misura il valore generato per gli azionisti (e quindi il successo economico), le "plodder" sono quelle che ottengono i peggiori risultati; le "pusher" sono in linea con il mercato, mentre le migliori sono le "pioneer" con un risultato dell’80% superiore alla media (+93% rispetto ai "plodders"). Evidentemente il loro investimento è minore ma molto più mirato. «Spesso le aziende investono in marketing per nascondere prodotti di scarso appeal, dovuti a investimenti in ricerca e innovazione modesti: per loro non esisterà mai l’effetto momentum». Ma qual è il segreto di questa crescita con poco sforzo? «Alla base di tutto c’è la capacità di comprendere cosa realmente interessa al consumatore e realizzarlo con costanza e coerenza, grazie a una perfetta sintonia tra le varie funzioni aziendali dell’impresa». Da lì in poi è tutta una questione di progettazione e attuazione, incardinate su una offerta che sia irresistibile per la clientela e anche capace di far sviluppare l’azienda: gli esempi più evidenti sono quelli dell’iPod, della Wii o della Prius. La saggezza strategica è difficile da acquisire nei corsi master o alluniversità: non è un caso del resto se gli imprenditori più ammirati — da Benetton a Della Valle, da Steve Jobs a Richard Branson — non si sono certo formati nelle aule o sui libri. «Finora le business school hanno preparato professionisti per la consulenza o per le banche d’affari, e per quel tipo di attività servivano soprattutto doti di analisi, e non strategiche — aggiunge Larreche — chi oggi vuole acquisire una "total business perspective" deve partire dallo studio delle discipline più diverse, dallo sport alla politica, dalla difesa ai giochi, evitando di arrivare troppo presto a una specializzazione funzionale». *Università Roma Tre Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Elezioni, Maltoni (Pd): "Sinistra e destra uguali? No" (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

5 aprile 2009 - 11.51 (Ultima Modifica: 05 aprile 2009) Sinistra e destra uguali per le donne ? Direi proprio di no. Nonostante questo a Forlì , se raccoglieranno le firme necessarie, saranno presenti nella competizione per le amministrative ben due le liste di sole donne, di cui una espressamente sostiene di ritenere indifferenti le politiche di destra e quelle di sinistra, l'importante è che si eleggano donne. Anche io ritengo assolutamente necessario raggiungere al più presto parità di rappresentanza femminile nel mondo politico ed istituzionale e per questo motivo ho aderito ad un partito, il Partito Democratico, che prevede per Statuto la parità di genere non solo negli organismi di partito , ma anche nelle liste, come un obiettivo da raggiungere. Ma le politiche non sono intercambiabili: non è un caso che le regioni dove c'è il maggior tasso di occupazione femminile, la maggior disponibilità di servizi per l'infanzia e per la famiglia, la più elevata rappresentanza politica al femminile, sono quelle dove storicamente le forze che esprimono gli attuali partiti di centro-sinistra governano o hanno governato per decenni. La nostra regione da questo punto di vista è emblematica, in quanto ha già superato da vari anni tutti gli obbiettivi di parità uomo-donna stabiliti dall'Europa. Vorrei che le amiche che sostengono che destra e sinistra sono uguali, provassero a vivere nella regioni del sud d'Italia, governate dal centro destra, per vedere qual è il tasso di occupazione femminile e quale disponibilità di posti nido c'è per le mamme che lavorano. Vorrei che provassero, la difficoltà delle ragazze che vivono in quelle regioni, per trovare un consultorio familiare o a richiedere di poter partorire senza dolore, per vedere quali risposte offre la sanità pubblica, nelle regioni dove governa il centro destra e si è puntato tutto solo sul privato. Ci sono ambiti in cui l'integrazione pubblico privato, come è accaduto nella nostra realtà, anche a livello del comune di Forlì, consente di avere un maggior livello di offerta di servizi, ma la maternità ( e la paternità ) sono un costo sociale che non può ricadere solo sui singoli genitori, perciò l'intervento pubblico è imprescindibile. Altro che slogan come quelli di Rondoni sulla caduta del muro di Berlino, peraltro già avvenuta ormai da vent'anni. Parliamo di cose serie: come sapere dove il governo Berlusconi ha fatto sparire i soldi stanziati dal Governo Prodi per il piano nazionale sugli asili nido, che ora sarebbero già costruiti se questi soldi non fossero stati immediatamente dirottati ad altro. Queste sono le cose importanti per le donne, non gli slogan. Dove è sparita la legge a sostegno dell'imprenditoria femminile che nel sud ha fatto nascere tante attività di donne, perché ci vogliono anni per sapere se un progetto di conciliazione in base alla legge 53/2000 è stato finanziato o no ? Come mai quando invece un provvedimento interessa direttamente il presidente del consiglio lo si approva in pochi giorni ? Non credo che chi ha attuato e sta attuando una politica pessima per il mondo femminile abbia le carte in regola per fare meglio a livello locale, perciò invito tutte le elettrici ad aprire bene gli occhi. E ricordo che il candidato del centro sinistra Roberto Balzani, ha già dichiarato in più di una occasione che non solo vuole una lista per il consiglio comunale con una presenza paritaria di donne, ma anche che intende avere una giunta che lo affianchi per metà al femminile. Dagli altri candidati fino ad ora ho sentito solo generici richiami all'importanza dei giovani e delle donne. Maria Maltoni direzione territoriale PD Forlì

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"Amministrare il non profit" (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

6/4/2009 "Amministrare il non profit" Presentazione del volume di Luigi Guadagni Napoli - Martedì 7 aprile 2009 alle ore 17,30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Mondragone Piazzetta Mondragone, 18 - Napoli sarà presentato il volume di Luigi Guadagni Amministrare il non profit Bilancio e controllo nella gestione delle organizzazioni del Terzo settore Tullio Pironti editore (168 pag. prezzo di copertina: 9,80 euro) Presenzia Giulia Parente, presidente della Fondazione Mondragone.   Intervengono: Prof. Gino Grossi, docente di Economia Aziendale; Dott. Giorgio Galano, dottore commercialista. Sarà presente l’Autore.   Il settore del non profit ha ricevuto una larga e qualificata attenzione nell’ultimo decennio. Il settore dei servizi, della cultura, dell’istruzione, della tutela ambientale e dei consumatori, dei servizi sociali, è stato animato dalla presenza di organizzazioni non profit, in affiancamento e/o in autonomia dalle strutture pubbliche, la cui gestione economica è ben diversa da quella delle imprese lucrative. In questo libro si vuole offrire una panoramica del settore in generale, degli strumenti utili, degli schemi di bilancio contabile, di bilancio sociale, e di controllo di gestione, per permettere all’amministratore di operare in modo corretto, chiarificando metodologie e tecniche proposte dalla più accreditata dottrina nazionale ed internazionale. Viene inoltre proposta una carrellata sulle opportunità offerte dai finanziamenti sia dei privati che comunitari per il settore, il tutto con un linguaggio chiaro e lineare e con la presentazione di schemi operativi da utilizzare nella gestione aziendale.   Luigi Guadagni, (Napoli, 1959) è dottore commercialista e revisore contabile. Insegna Bilancio e controllo finanziario della gestione dei servizi, presso la Facoltà di Lettere e Ffilosofia, corso di laurea magistrale in Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, dell’Università di Napoli “Federico II”. Svolge attività di consulenza per primari istituti di ricerca pubblici e privati.

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Conservatorio, prime lauree ad indirizzo tecnologico (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Conservatorio, prime lauree ad indirizzo tecnologico Lunedì 6 Aprile 2009, (M.D.) Quando un Conservatorio si attiva con nuovi dipartimenti un occhio di riguardo va alle nuove forme espressive. Il Dipartimento di nuovi linguaggi e nuove tecnologie del Venezze è uno dei fiori all'occhiello dell'istituto rodigino in tal senso. A coronare l'impegno di Aurelio Zarrelli coordinatore dei corsi e del suo staff saranno lunedì 6 aprile le prime due lauree di II livello in Discipline musicali ad indirizzo tecnologico. I due allievi che si laureeranno sono Alessandro Trebo (relatore lo stesso Zarrelli) e Cristina Comunian (relatrice Sara Lenzi). Ma è l'attività ricca di programmazione che caratterizza il nuovo dipartimento: tra giugno e settembre ci saranno due seminari, aperti al pubblico, riguardanti la regia mobile e il mastering in generale. A luglio docenti e allievi parteciperanno ad un interessante progetto Erasmus insieme al Conservatorio di Castelfranco Veneto, l'Università degli studi di Padova e a istituzioni europee ed extraeuropee, per la realizzazione di installazioni multimediali sul tema del Futurismo. Il triennio di Musica d'uso, unica scuola di arrangiamento dei sette conservatori del Veneto (esiste solo a Bologna oltre che a Rovigo) ha avuto una richiesta sempre maggiore di allievi, reso accattivante dalla presenza di docenti inseriti nel settore specifico. Al Teatro Sociale in giugno saranno presenti gli allievi del corso per la realizzazione di musiche per balletto.

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Tumori, scoperta la proteina capace di bloccare le metastasi (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

BREVI pag. 19 Tumori, scoperta la proteina capace di bloccare le metastasi RICERCA A PADOVA E MODENA PADOVA Si chiama p63 il gene capace di funzionare da baluardo' contro la diffusione metastatica delle cellule tumorali. È il risultato di uno studio condotto dalle Università di Padova e di Modena e Reggio Emilia, pubblicato sulla rivista scientifica Cell'. I due team di ricercatori sono stati guidati dal prof. Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche di Padova, e dal prof. Silvio Bicciato (ex ricercatore dell'Ateneo patavino) del Dipartimento di Scienze Biomediche di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario ed entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi, è la principale causa di morte associata alla patologia neoplastica. Come ogni processo biologico, anche la metastasi dipende dalla coordinata accensione e spegnimento di decine, forse centinaia, di geni. Questo programma non viene inventato de novo' dalle cellule tumorali, ma fa parte del normale repertorio di cellule embrionali, che durante la costruzione degli organi sono stimolate a migrare da speciali segnali ormonali, quali i Tgf-beta. Le cellule tumorali metastatiche semplicemente risvegliano questo programma'. Il gruppo guidato dal prof. Silvio Bicciato ha individuato dei geni indicatori' capaci di rivelare la presenza, o meno, del gene antimetastasi p63. «L'utilizzo clinico di queste nuove spie molecolari sottolinea Bicciato permetterà all'oncologo la scelta della cura migliore e più personalizzata». Image: 20090404/foto/4106.jpg

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Sforbiciata sui docenti, a rischio il tempo pieno (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sforbiciata sui docenti, a rischio il tempo pieno Il Friuli Venezia Giulia dovrà fare i conti con una riduzione di 549 cattedre, di cui 247 nelle scuole medie Lunedì 6 Aprile 2009, Erano mesi, ormai, che si sentiva parlare dei tagli dei docenti per il prossimo anno scolastico. Erano mesi, ormai, che era cominciato il toto-cifre, con ipotesi, più o meno veritiere, di riduzione delle cattedre. Ora, invece, sono arrivate le certezze, con i dati ufficiali, forniti dal ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, sulle classi e sugli organici di diritto previsti per l'anno scolastico 2009/2010. E anche il Friuli Venezia Giulia, esattamente come tutte le altre regioni italiane, dovrà fare i conti con una riduzione del personale, pari complessivamente a 549 unità. I tagli si concentreranno soprattutto alle scuole medie, con 247 posti in meno, seguono poi le superiori, con 156 posti in meno, e le elementari, con 146 posti in meno, mentre non ci sarà alcun taglio per i dirigenti scolastici. Verranno confermati anche tutti i 1.291 posti di sostegno già garantiti nell'anno scolastico in corso, per i 2mila 547 alunni portatori di handicap sui totali 139mila 835 alunni che ogni giorno siedono sui banchi delle scuole regionali. In questo caso, infatti, anche se l'organico di diritto scenderà a 833 unità, con i posti aggiuntivi comprensivi delle deroghe per il 2009/2010, si tornerà ad un organico di fatto di 1.291 unità. Secondo i dati comunicati al 20 marzo scorso, il numero degli alunni iscritti alla scuola primaria, per il prossimo anno, salirà a quota 48mila 546, dagli attuali 48mila 135, di cui 870 portatori di handicap. Ci sarà in pratica un incremento di 411 alunni, per un +0,85%, cui farà da contraltare un calo dell'organico di 146 unità sugli attuali 4mila 666 posti interi in organico, di cui 278 per l'insegnamento della lingua straniera, 2 per l'insegnamento in carcere e 30 per l'istruzione degli adulti. Al momento, nelle 2mila 727 classi, di cui 931 a tempo pieno, si ha una media di 17,65 alunni ciascuna. Si dovrà ora capire se il prossimo anno si assisterà ad un aumento del numero di alunni per classe o se verrà toccato il numero delle classi a tempo pieno. Una situazione analoga si prospetta anche alle scuole medie dove per il prossimo anno si attende un incremento degli alunni del +2,68% (775), passando dagli attuali 28 mila 967, di cui 852 portatori di handicap, fino ai preventivati 29mila 742. In questo caso, però, il numero medio degli alunni per classe sale a 20,36 nelle 1.423 classi, di cui 393 a tempo prolungato. I posti d'insegnamento interi attuali sono 2mila 591, 8 per l'istruzione in carcere e 63 per quella degli adulti. Una leggera flessione nelle iscrizioni per il prossimo anno scolastico si registra invece alle superiori, dove ci saranno 11 alunni in meno, dai 45mila 180 di quest'anno, con 644 portatori di handicap, ai 45 mila 169 previsti per il 2009/2010 (-0,02%). Al momento, tra corsi diurni e serali, i posti d'insegnamento sono 4mila 441 su 2mila 244 classi, frequentate in media da 20,13 alunni. Ora non resta quindi che capire dove e come si ripercuoteranno i tagli ormai certi per il prossimo anno scolastico. Elena Viotto

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Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani (sezione: Cultura)

( da "Travel Trade Italia.com" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

06/04/2009 15.13 Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani Ha debuttato il 'Sistema turistico locale dei comuni Vesuviani' sottoscritto da dieci comuni dell'area per la creazione di un programma di promozione del territorio. L'accordo, promosso dalla Provincia di Napoli, pone le premesse per un protocollo relativo alla presentazione di progetti turistici con l´accesso, da parte dei territori, ad una serie di finanziamenti. Il progetto, che prevede un'azione congiunta pubblico-privato, è stato sottoscritto dal rappresentante degli operatori turistici Domenico Sannino, che ha sottolineato la validità dell'iniziativa messa in campo Siti sponsorizzati

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DUE STUDIOSI, MARCO VITALE E DARIO RIGHETTI, PER L'INCONTRO CHE OGGI ALLE ORE 21 CONTINUA IL VI... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 06-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino, Il (Circondario Sud1)) (Mattino, Il (Circondario Sud2)) (Mattino, Il (City)) (Mattino, Il (Circondario Nord))

Argomenti: Cultura

Due studiosi, Marco Vitale e Dario Righetti, per l'incontro che oggi alle ore 21 continua il VII ciclo de «I lunedì di Villa San Luigi». Ospiti dell'Associazione «Laici e Gesuiti per Napoli» presieduta da Andrea Vicini, Vitale e Righetti converseranno su: «La questione morale e la crisi dell'economia» nell'Auditorium di Villa San Luigi (via Petrarca 115). Vitale è uno tra i più importanti economisti e meridionalisti italiani; Righetti è il partner di Deloitte, responsabile italiano per il Consumer Business. Da più parti si avverte l'esigenza di affrontare la questione morale, divenuta ormai un tema globale, e i rapporti fra etica, economia, politica, società, fede. Soprattutto con la crisi che sta vivendo la nostra realtà economica, è auspicabile che la questione morale diventi oggetto di diffusa attenzione. Il potere dell'informazione riguarda tutti campi della vita sociale e politica, ma nell'economia acquista un peso decisivo. L'oggettiva complessità della materia e il fatto che i gruppi di pressione economici e politici controllino anche i mezzi di comunicazione ingenerano disorientamento e sospetto nel comune cittadino. La crisi obbliga a scelte che riguardano il futuro di tutti. Insieme conviene dunque fare ogni sforzo per cercare di orientarsi nella discussione che lega strettamente l'economia all'etica e alla politica. Marco Vitale, economista d'impresa e scrittore, ha svolto attività professionale presso l'Università di Pavia, la Bocconi, la Libera Università Carlo Cattaneo (della quale è stato uno dei fondatori), le scuole di management Istao e Istud, della quale è stato presidente fino al 2008. Dario Righetti, partner Deloitte, è consulente di importanti imprenditori e multinazionali e docente Formaper. Le serate di conversazione su temi di attualità sono incentrate, per questo settimo ciclo di programmazione, sul tema «Crisi, mutamenti, opportunità». La programmazione di quest'anno - dopo l'inaugurazione con il prefetto Alessandro Pansa, suor Rita Giaretta e Valerio Petrarca sul tema «Immigrazione e indifferenza» e dopo il prosieguo con don Luigi Ciotti e il procuratore Franco Roberti sul tema «Il riscatto dalle mafie e la memoria» - continua con Arturo Paoli e Mariapia Bonanate il 25 maggio («Il Vangelo: scandalo e rivoluzione»); Aldo Masullo, Roberto Del Riccio e Andrea Vicini il 15 giugno («Crisi dei valori: una opportunità?»). Venerdì 15 maggio alle 21, concerto di giovani per giovani con musicisti del Conservatorio di musica San Pietro a Majella e con la direzione artistica di Vincenzo De Gregorio.

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Valle Telesina: Civitella Licinio, arriva la farmacia (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Valle Telesina: Civitella Licinio, arriva la farmacia Pubblicato il 06-04-2009 Una farmacia anche nella frazione di Civitella Licinio. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione del consesso civico cusanese che si è svolta qualche settimana addietro... Una farmacia anche nella frazione di Civitella Licinio. La decisione è stata presa nel corso dell’ultima riunione del consesso civico cusanese che si è svolta qualche settimana addietro. Una decisione frutto dell’unanimità dell’assise. In particolare, va aggiunto, dopo un’articolata discussione, è stata deliberata la forma di gestione mediante conferimento della titolarità ad una società a capitale misto pubblico/privato. Al di la di questa importante decisione va comunque specificato – come riporta anche la nota che ricostruisce il confronto consiliare elaborata dall’addetto stampa del comune – che la seduta consiliare ha fatto registrare, prima dell’inizio dei lavori, la comunicazione da parte del consigliere di minoranza Innocenzio Civitillo che ha informato il consiglio della costituzione e del contestuale passaggio al gruppo ‘Nuovo Orizzonte per Cusano’. Successivamente, lo stesso consigliere Civitillo, ha dapprima letto al sindaco Giuseppe Maria Maturo ed all’assemblea consiliare una nota, con la quale – ricostruisce il documento diramato dall’addetto stampa – ha dichiarato il proprio dissenso nei confronti della delibera numero 31 del 28 novembre dello scorso anno, relativa alla gestione ecosostenibile dei boschi esistenti sul territorio comunale (“per la quale, in quella seduta, lo stesso Civitillo – riporta la nota stampa – aveva espresso voto favorevole”) ed ha invitato il sindaco a ritirarla, dopodiché ha abbandonato la sala consiliare. L’assise civica ha poi proceduto, dopo la consueta lettura ed approvazione dei verbali della seduta precedente, all’approvazione a maggioranza del ‘Programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 - Elenco annuale 2009’. Ancora a maggioranza, è stato approvato il terzo punto all’ordine del giorno, vale a dire il ‘Bilancio annuale di previsione anno 2009 - Relazione revisionale e programmatica triennio 2009/2011. Bilancio pluriennale 2099/2011 – Esame ed approvazione’. Dopo l’argomento farmacia è stato approvato a maggioranza il cambio d’uso degli edifici scolastici dismessi delle contrade Triterno, Santa Maria e Mandre. Sono stati infine approvati all’unanimità i punti 6 e 7 all’ordine del giorno relativi, rispettivamente, all’esame dell’istanza per l’acquisto di suolo comunale presentata dalla signora Cassella Griselda ed allo schema di convenzione tra i Comuni dell’alta Valle Telesina per lo svolgimento, in forma associata, dei servizi relativi ad accoglienza, informazione e promozione turistica del territorio.

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Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani (sezione: Cultura)

( da "TTG Italia Online" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

06/04/2009 15.13 Al via in Campania il nuovo Stl dei Comuni Vesuviani Ha debuttato il 'Sistema turistico locale dei comuni Vesuviani' sottoscritto da dieci comuni dell'area per la creazione di un programma di promozione del territorio. L'accordo, promosso dalla Provincia di Napoli, pone le premesse per un protocollo relativo alla presentazione di progetti turistici con l´accesso, da parte dei territori, ad una serie di finanziamenti. Il progetto, che prevede un'azione congiunta pubblico-privato, è stato sottoscritto dal rappresentante degli operatori turistici Domenico Sannino, che ha sottolineato la validità dell'iniziativa messa in campo

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Domiciliarità: il punto sulla situazione provinciale in un convegno promosso da Provincia di Parma e Ausl (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Domiciliarità: il punto sulla situazione provinciale in un convegno promosso da Provincia di Parma e Ausl (6/4/2009 15:34) | (Sesto Potere) - Parma - 6 aprile 2009 - Un minuto di silenzio: tutti in piedi, in profondo raccoglimento, in omaggio alle vittime del terremoto che ha colpito L’Aquila. è cominciato così questa mattina al Centro Santa Maria ai Servi il seminario “Le sfide della domiciliarità: come i servizi sociali e sanitari possono accompagnare la famiglia e i caregivers nel compito di cura”, un confronto organizzato da Provincia e Ausl per fare il punto sulle problematiche e sulle prospettive dei servizi in materia di sostegno a domicilio dell’anziano e della sua famiglia. L’iniziativa si colloca a due anni circa dall’istituzione da parte della Regione del Fondo per la non autosufficienza, che ha determinato una svolta significativa nell’assistenza domiciliare cambiando l’impostazione generale e l’approccio agli interventi di sostegno al mantenimento al domicilio degli anziani. Si mira al superamento della logica legata alla sola “prestazione” a favore di una presa in carico complessiva della persona e della famiglia incentrata sulla personalizzazione, integrazione e articolazione degli interventi. A livello provinciale la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha promosso il progetto “Assistenza Domiciliare”, considerandolo prioritario per la realizzazione nel territorio provinciale di una domiciliarità integrata e rispondente appunto non più a una logica prestazionale ma a percorsi individualizzati di vita e di cura della persona. “Ritengo che per il nostro territorio il fondo istituito dalla Regione sia stato estremamente utile a sviluppare e a qualificare la rete dei servizi. Noi come Provincia abbiamo sempre cercato di fare in modo che l’applicazione delle innovazioni e degli interventi di qualificazione fosse il più possibile omogenea”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, che ha aggiunto: “La nostra conferenza socio-sanitaria territoriale è stata l’unica a livello regionale a fare una ripartizione del fondo cercando di raggiungere l’obiettivo del riequilibrio che la Regione stessa aveva dato. Siamo l’unico territorio che da tre anni cerca di distribuire risorse per mantenere questo obiettivo. Abbiamo lavorato tanto anche sull’innovazione, come ci aveva chiesto la Regione”. Il seminario, moderato da Rita Cavazzini dell’Ausl, ha costituito una significativa occasione di riflessione, con la presenza di esperti del settore e con il coinvolgimento-confronto anche di altre esperienze del territorio regionale. Numerosi i relatori che si sono succeduti. Tra gli altri, il presidente della Provincia e della Conferenza socio-sanitaria territoriale Vincenzo Bernazzoli, il direttore generale dell’Ausl Massimo Fabi, il responsabile del Coordinamento prestazioni sociali e sanitarie dell’Ausl Romano Superchi, il docente universitario Sergio Pasquinelli, professore di Analisi delle politiche pubbliche all’Università “Cà Foscari” di Venezia. “Quello della domiciliarità è un tema dalle implicazioni molto ampie, e che attiene alla stessa visione di sviluppo di una società – ha osservato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli -. Io credo che in contesti come quelli attuali, fortemente competitivi, riuscire a costruire una programmazione sociale che riservi grande attenzione ai più deboli sia un segno molto forte: portare attenzione alla dignità delle persone, alla loro centralità, è un modo anche per declinare una nostra responsabilità non tradendo la storia e le tradizioni del nostro territorio”.

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ENERGIA/ PROGETTO PER RENDERE AUTOSUFFICIENTE COMUNE COSENZA (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Energia/ Progetto per rendere autosufficiente Comune Cosenza di Apcom Bruno: Si dimostra presenza in Calabria talenti da valorizzare -->Cosenza, 6 apr. (Apcom) - Il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, il Vice Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Franco Bruno e il Presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, hanno fatto visita questa mattina, nella zona industriale di Luzzi, alla DG Energy, azienda leader nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici in silicio cristallino. La visita rientra nell'impegno per la ricerca di nuove fonti energetiche che coniughino il risparmio nella spesa per gli enti locali, la valorizzazione delle risorse naturali e l'esigenza del rispetto dell'ambiente, nella prospettiva di sinergie pubblico-privato che favoriscano l'innovazione. A tal fine e' stata concordata un'iniziativa congiunta tra il Comune e il Presidente De Rose per verificare la fattibilità di un progetto sperimentale in grado di rendere energeticamente autosufficiente l'Ente municipale. La DG Energy ha inteso offrire al Sindaco e alla città di Cosenza la disponibilità a costruire e realizzare un progetto gratuito per rendere l'area del MAB alimentata attraverso l'utilizzo di energia pulita. Tutti i convenuti hanno decisamente apprezzato la presenza in Calabria di aziende all'avanguardia nei settori delle tecnologie più avanzate che possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo che deve essere riconosciuta, apprezzata ed incoraggiata per le potenzialità che è in grado di offrire. "La realta' della DG Energy - ha dichiarato il Senatore Franco Bruno - e' la prova concreta che anche in Calabria esistono talenti imprenditoriali da valorizzare e tutelare. Purtroppo nel settore abbiamo verificato, e rischiamo ancora di verificare, tentativi di colonizzazione industriale e di scarsa fiducia istituzionale nelle risorse locali. Troppo spesso i grandi gruppi del Nord arrivano, con risorse pubbliche, ad investire in Calabria solo nei segmenti d'impresa maggiormente remunerativi senza offrire reali possibilità di occupazione e di sviluppo. Anche per questo esperienze come la DG Energy, società creata da imprenditori locali, con maestranze locali e senza alcun aiuto pubblico, accoppiate alla sensibilità mostrata dal Sindaco Perugini e dal Presidente De Rose, lasciano ben sperare che si possa affermare quella Calabria operosa e di qualità che noi tutti conosciamo ma che spesso non riusciamo a far emergere nella sua interezza".

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Un Consiglioper l'università naccio (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Un Consiglio per l'università naccio @@Domani sera riunione straordinaria Potrebbero essere 28 mila i precari della scuola che nel prossimo anno scolastico rischieranno di non avere più un incarico in Sicilia. Nello specifico, a Siracusa e provincia su un totale di 1430 precari suddivisi in personale Ata e docente di scuola primaria, dell'infanzia, media e superiore si prevede che circa 280 insegnanti e 90 tra collaboratori scolastici, tecnici e amministrativi rimarranno senza un'occupazione. I dati emergono da un'analisi condotta dalla Uil del comparto scuola che ha messo in relazione le previsioni dei tagli, il numero dei probabili pensionamenti, l'organico attuale e gli incarichi a tempo determinato. «Una situazione questa - sostiene il segretario provinciale della Uil scuola, Mario Rubino - che rischia di danneggiare la qualità dell'offerta formativa e il lavoro del personale tutto. La tutela del lavoro diventa, quindi, una delle questioni prioritarie di cui occuparsi e su cui far confluire tutte le energie e le risorse a disposizione del sindacato e di quanto sono coinvolti in maniera decisionale nel problema». Proprio per sostenere il lavoro nelle scuole e dare garanzie al personale precario la Uil ha assunto un'importante iniziativa. Nel corso di una manifestazione sindacale svoltasi a Palermo, una delegazione della Uil scuola di Siracusa, unitamente alle altre delegazioni provinciali, ha consegnato al presidente della Regione, Lombardo, all'assessore regionale della Pubblica Istruzione, Antinoro e al prefetto, il prospetto complessivo dei lavoratori a rischio nel prossimo anno scolastico. Dall'incontro sono emerse rassicurazioni circa la volontà politica del governo siciliano di impiegare parte delle risorse che il Cipe destinerà alla Regione per realizzare un progetto destinato alle scuole che, di concerto con la direzione regionale della Pubblica Istruzione, recupererà tutti quei precari che non dovessero ricevere l'incarico. «Come sindacato - conclude Rubino - stiamo inoltre individuando delle soluzioni che, in accordo con il Miur, possano prefigurare un quadro di reali interventi e decisioni quali: un organico di istituto arricchito, immissioni in ruolo per coprire il turn-over, incarichi pluriennali, l'attivazione di un tavolo interistituzionale sui precari a livello nazionale da estendere parallelamente a livello regionale con interventi di sostegno all'occupazione». Cinzia Anzalone

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Terza età: superano gli esami i sessantenni del corso di ginnastica (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pachino. Successo dell'iniziativa delle Pantere Gialle Terza età: superano gli esami i sessantenni del corso di ginnastica Lentini. Proseguono con grande successo le attività dell'Università della Terza Età di Lentini, presieduta dal prof. Renato Marino. Ultima iniziativa è stato l'incontro - svoltosi presso la scuola Notaro Jacopo - con il primario di chirurgia all'ospedale di Lentini, dott. Giovanni Trombatore, che ha relazionato sulla medicina preventiva coinvolgendo pienamente gli studenti che, attraverso domande, hanno dato luogo ad un lungo dibattito. «La soddisfazione - dichiara il presidente dell'Unitre, Renato Marino - di essere sempre pronti a soddisfare le esigenze culturali dei nostri soci e della nostra città è per noi la cosa più importante e su questo abbiamo costruito il nostro lungo cammino che continua ad essere possibile grazie ai numerosi amici che collaborano al sodalizio, a partire del direttore dei corsi, il prof. Alfredo Sgroi». Tra i relatori degli ultimi incontri presso l'Accademia lentinese, anche la professoressa Aurora Marino, docente di lettere presso l'Istituto «Moncada» di Lentini e l'artista lentinese Guglielmo Tocco, promotore del «San Valentino in poesia», che ha relazionato sul ruolo della poesia contemporanea. Tra le altre presenze importanti all'Università della Terza Età, anche quella di Turi Vasile, regista, scrittore ed ex presidente dell'Inda e di numerosi docenti universitari dell'Ateneo di Catania che hanno tenuto corsi di dialettologia siciliana, letteratura italiana ed inglese e laboratorio teatrale. Gisella Grimaldi

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Remtech, tre premi di laurea sulla bonifica dei siti contaminati (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Remtech, tre premi di laurea sulla bonifica dei siti contaminati Sarà presentato domani, martedì 7 aprile, alle 16, nel Coro di notte del Monastero dei Benedettini, l'ultimo volume del prof. Giovanni Schininà dal titolo "Stato e società in età giolittiana. L'Italia tra il 1901 e il 1914" (Bonanno Editore, 2008). A discuterne con l'autore - ricercatore e docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Catania - saranno il prof. Maurizio Ridolfi (ordinario di Storia contemporanea e preside della facoltà di Scienze Politiche dell'Università della Tuscia), il prof. Giuseppe Barone (coordinatore del dottorato di ricerca in Storia contemporanea e direttore del dipartimento di Analisi dei Processi politici, sociali e istituzionali dell'Università di Catania), il prof. Luciano Granozzi (docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lingue dell'Università di Catania). A coordinare gli interventi sarà il prof. Rosario Mangiameli, presidente del corso di laurea specialistica in Storia Contemporanea della facoltà di Scienze politiche. Il volume del docente, che si occupa di storia politica, con particolare riferimento a elezioni, partiti ed istituzioni, propone una rilettura, in chiave storico-politica, dei rapporti tra Stato e società nell'Italia dei primi quindici anni del secolo scorso. Stato amministrativo, centro-periferia, cittadinanza e nazione, dimensione internazionale sono le categorie storiografiche che permettono di affrontare in maniera aggiornata l'età giolittiana. Ne emerge un quadro complessivo che prova a spiegare e a tenere insieme la politica come mediazione e le fratture territoriali e sociali, l'industrializzazione e l'associazionismo di massa, il parlamentarismo e l'antipolitica, l'azione riformatrice all'interno e le proiezioni espansionistiche all'esterno.

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TERREMOTO: LE UNIVERSITA' RACCOLGONO FONDI PER ATENEO DE L'AQUILA. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: LE UNIVERSITA' RACCOLGONO FONDI PER ATENEO DE L'AQUILA (ASCA) - Roma, 6 apr - La CRUI esprime profondo cordoglio e viva partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che nella notte scorsa ha colpito la provincia de L'Aquila. La Conferenza dei Rettori manifesta anche la propria solidarieta' a quanti sono impegnati nelle opere di soccorso. Quale contributo specifico alle emergenze immediate e agli interventi futuri, la CRUI istituisce il fondo Universita' Emergenza Terremoto e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico amministrativo delle universita' italiane perche' partecipino ad una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'Universita' de L'Aquila. I dettagli del conto corrente su cui versare il proprio contributo verranno comunicati tempestivamente sul sito www.crui.it. res-mpd/mcc/ss (Asca)

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ATTUALITA'. RACCOLTA FONDI PER L'UNIVERSITA' DELL'AQUILA (sezione: Cultura)

( da "AgoPress" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

(AGO PRESS) La Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane, ha istituito un fondo “Università Emergenza Terremoto”, in favore degli edifici dell’Università dell’Aquila colpiti dal terremoto. La Crui ha rivolto un appello agli atenei e al personale docente e tecnico-amministrativo perché partecipino alla raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici.

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L'Orchestra giovanile Collegium Philarmo (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'Orchestra giovanile Collegium Philarmonicum porta Elgar e Pergolesi ai Concerti dell'Università Martedì 7 aprile concerto pasquale della rassegna nella chiesa dei Santi Marcellino e Festo Comunicato stampa Università degli Studi di Napoli - Federico II Sarà l'Orchestra giovanile Collegium Philarmonicum, diretta dal Maestro Gennaro Cappabianca a dar vita all'ottavo appuntamento de "I Concerti dell'Università". L'appuntamento è per martedì 7 aprile, alle ore 18, nel complesso dei Santi Marcellino e Festo in Largo San Marcellino. In programma la Serenata in mi minore op. 20 di Edward Elgar e lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi. Costo del biglietto Studenti: 4 Euro Personale docente ed amministrativo: Euro 12 Esterni: 20 Euro Addetto Stampa Rettorato dott.ssa Maria Esposito Università degli Studi di Napoli Federico II Tel: 081/2537 007; cell.: 3356838714 Fax: 081/2537 590 e-mail: stampa@unina.it L'Orchestra giovanile Collegium Philarmonicum, nata cinque anni fa, è espressione di un modello di campus artistico che si rifà alle esperienze dei college internazionali, dove i giovani artisti hanno l'opportunità di condividere i tempi della musica e della vita. Il Maestro Cappabianca, direttore d'orchestra e violinista, professore stabile dell'orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, è particolarmente attento alla formazione didattica dei giovani e collabora a numerosi progetti di qualificazione professionale con l'Orchestra Giovanile Collegium Philarmonicum, in qualità di docente e Direttore Artistico. Il repertorio direttoriale di Gennaro Cappabianca spazia dal religioso all'operistico, dal cameristico al sinfonico con attenzione particolare alla musica del XX secolo. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 6 aprile 2009 in: Prima del concerto » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Cervo: le iscrizioni alla 'Rassegna Giovani Musicisti' (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cervo: le iscrizioni alla 'Rassegna Giovani Musicisti' Sta per scadere il termine per l’iscrizione alla sezione Professionale dell’8a Rassegna Giovani Musicisti, il concorso (da quest’anno a carattere internazionale) organizzato dalla Associazione San Giorgio e collegato al Festival Internazionale di musica da camera di Cervo. L’iniziativa è prevista tra il 24 ed il 26 aprile, a Cervo, con alcune interessanti novità: oltre all’Oratorio Santa Caterina, tradizionale sede della manifestazione, per le audizioni sarà utilizzato anche Palazzo Viale, altro storico edificio del centro storico di Cervo; cresce anche il numero dei commissari (alcuni dei quali provenienti dall’estero), da cinque a sei. La Rassegna, promossa in collaborazione con il Comune di Cervo, è aperta a giovani dai 6 ai 40 anni, a tutti gli strumenti ed a tutti i generi musicali. In base agli strumenti, quattro sono le classi in cui si suddivide il concorso: pianoforte solista, altri strumenti solisti, canto solista, musica d’insieme vocale e strumentale. In base all’età, i partecipanti vengono inseriti nella categoria Senior (nati tra l’1/1/69 ed il 31/12/1992) o Junior. Il concorso culminerà nel pomeriggio di domenica 26 aprile con la proclamazione dei vincitori ed il concerto finale. Le adesioni (già numerose quelle già perfezionate) devono pervenire entro il 12 aprile. Il bando e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.sangiorgiomusica.it, al telefono: 338/1327426 o all'e-mail: info@sangiorgiomusica.it. Grazie ai concerti in palio ed alla massiccia promozione effettuata per via postale e attraverso testate specializzate, notevole è stato l’interessamento manifestato da diversi parti d’Italia. Il riconoscimento per il vincitore assoluto, consistente in un concerto del 46° Festival di Cervo, è abbinato al Premio Il Corallino, istituito per la prima volta l’anno scorso. L’anno scorso il riconoscimento andò al violoncellista milanese Andrea Favalessa, il quale ebbe l’opportunità di esibirsi sul Sagrato dei Corallini, nell’ambito del calendario ufficiale dell’importante kermesse di musica da camera. La direzione artistica è affidata ad Antonio Rostagno, docente dell’Università La Sapienza di Roma e grande esperto di storia della musica. Il coordinamento organizzativo è curato da Liuba Piedimonte e da uno staff composto da musicisti ed insegnanti di strumento ed educazione musicale. La Rassegna Giovani Musicisti, che si avvale della collaborazione della Fratelli Carli Spa, proseguirà sabato 9 e domenica 10 maggio con la sezione Amatoriale, esibizione non competitiva riservata agli allievi delle scuole di musica o di insegnanti provati nonché agli istituti ad indirizzo musicale. In questo caso le iscrizioni dovranno pervenire entro il 25 aprile. Tra i protagonisti vi saranno anche alcuni allievi della locale Scuola di Musica San Giorgio. L’iniziativa negli anni ha assunto anche un importante risvolto turistico: dai quaranta iscritti della prima edizione, si è arrivati ai ben duecento dello scorso anno, di diverse nazionalità (anche extraeuropee). L’appuntamento è inserito nella Festa di Primavera, iniziativa promossa dall’Amministrazione Provinciale di Imperia. La seconda parte dell’8a Rassegna Giovani Musicisti è prevista nei mesi estivi con una serie di concerti, proposti in alcune località costiere e dell’entroterra, che permetteranno ai più meritevoli del concorso di aprile di esibirsi e dimostrare le proprie doti ad un vasto pubblico di appassionati, esperti e turisti.

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La Chiesa e i preservativi in Africa: chiedete e vi sarà dato (sezione: Cultura)

( da "Panorama.it" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

- Mondo - http://blog.panorama.it/mondo - La Chiesa e i preservativi in Africa: chiedete e vi sarà dato Posted By ignazio.ingrao On 4/4/2009 @ 17:11 In Headlines | 2 Comments da Luanda, Angola Si fa ma non si dice. I missionari distribuiscono condom per prevenire l'aids anche se per la Chiesa resta un tabù. Mentre il Papa, in volo verso l'Angola, condannava il preservativo, [1] religiosi e volontari salesiani (la stessa congregazione del segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone) distribuivano profilattici. Ottocento condom al giorno presso sei presidi e un centro salute del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo, l'ong che fa capo ai salesiani) nella provincia di Moxico, 800 chilometri dalla capitale Luanda. Destinatari: le categorie a rischio, cioè prostitute, coppie con un coniuge sieropositivo, orfani e ragazzi di strada. Per l'attuazione di questo programma il Vis riceve 87.400 dollari l'anno dal [2] Global fund, il programma delle Nazioni Unite per la lotta all'aids. "Si tratta di un programma articolato di prevenzione dell'hiv-aids che non può assolutamente essere ridotto alla consegna dei condom" precisa a Panorama Paola Franchi, responsabile del Vis per l'Angola. "La distribuzione dei preservativi è circoscritta alle categorie ad alto rischio di contagio ma l'obiettivo principale del programma, svolto dai volontari in collaborazione con i religiosi, è l'educazione ai valori della famiglia, la fedeltà coniugale, il rispetto della persona. Puntiamo molto sui giovani per promuovere un cambiamento nei comportamenti sessuali. A tutti offriamo gratuitamente il test hiv". I centri del Vis di Moxico non sono un'eccezione. Le suore francescane di San Josè distribuiscono condom a giovani e donne a rischio anche presso il centro sanitario Cefas nella capitale Luanda e presso i presidi di Santa Clara a Mabubas e di Sao Jeronimo a Boavista. Finanziati con fondi dell'Unione Europea e della cooperazione italiana, questi tre centri sanitari fanno sempre capo ai salesiani, che si avvalgono inoltre dell'aiuto finanziario della società di costruzioni brasiliana Odebrecht, molto attiva in Angola. Per chi desidera, nei presidi c'è anche la dimostrazione pratica sull'uso del preservativo: con l'aiuto di una bottiglia le suore francescane mostrano come si infila e si sfila il condom. In Angola l'[3] Undp (il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo), attraverso il Global fund, finanzia con 2 milioni di dollari l'anno numerosi programmi di prevenzione dell'aids, gestiti da organismi cattolici, che prevedono anche la distribuzione dei preservativi. Fra i partner dell'Undp figurano, per esempio, l'ong [4] Medicus mundi della Catalogna, di ispirazione cattolica, che riceve 162.455 dollari, e il [5] Christian children fund, che ne ha ottenuti 127.500. "Non serve distribuire profilattici come caramelle" avverte tuttavia Jorge Humberto Romero, pediatra argentino, da cinque anni responsabile dell'Undp per l'Angola. "I nostri programmi puntano a un'azione di prevenzione integrata dell'hiv-aids che passa anzitutto per una presa di coscienza del problema della popolazione e per un miglioramento dell'assistenza sanitaria. La distribuzione dei condom è utile, per alcune categorie a rischio, solo se si inserisce in questo quadro di interventi" aggiunge Romero. I missionari e l'aids. Insomma, quello che in Vaticano fa ancora scalpore nella pratica non è più un problema: i missionari considerano il preservativo come un mezzo di prevenzione tra gli altri. Tanto che padre Bernard Joinet, missionario dei padri bianchi in Tanzania e docente presso la facoltà di medicina di Dar es Salaam, ha diffuso un manifesto che si ispira all'arca di Noé per propagandare l'uso del preservativo contro l'aids. Nel poster di padre Joinet si vedono tre barche sotto il diluvio universale: una si chiama astinenza, un'altra fedeltà e la terza è un gommone di salvataggio con la scritta "condom". Il missionario invita le gerarchie della Chiesa a sostenere il modello di prevenzione riassunto nella formula Abc (abstinence, be faithful, condom), senza dimenticare nessuno dei tre elementi. "Per noi missionari la prevenzione primaria è complicata dal conflitto sul preservativo. Alcuni vescovi ne proibiscono l'uso persino alle persone sieropositive sposate" si rammarica padre Joinet. "L'uso del preservativo ha un duplice effetto: può impedire, nello stesso tempo, la vita e la morte. Trasmettere un virus mortale sembra infinitamente più grave dell'impedire l'incontro tra uno spermatozoo e un ovulo, anche se protetto da un'enciclica". Tra i vescovi c'è chi ha raccolto l'allarme lanciato dai missionari. Come Eugène Lambert Adrien Rixen, di origine belga, vescovo di Goiás in Brasile, molto impegnato nella lotta all'aids e nella difesa dei diritti dei popoli indigeni: "Tra la camisinha (condom in portoghese, ndr) e l'espansione dell'hiv siamo obbligati a scegliere il male minore" ha dichiarato. Anche la rete contro l'aids dei missionari gesuiti in Africa ([6] African Jesuit aids network) è sensibile a questo problema. Il gesuita Michael J. Kelly, docente all'università di Pretoria, in Sud Africa, include l'uso del preservativo fra gli elementi che devono costituire il programma di educazione preventiva all'aids. E riconosce che "le ragazze con più alto livello di scolarizzazione tendono a iniziare l'attività sessuale più tardi, più facilmente chiedono al partner di usare il condom e si sposano più adulte. Ciascuno di questi fattori contribuisce alla riduzione della trasmissione dell'hiv". Una suora distribuisce condom in Sudafrica Il Vaticano. Tra i fautori del modello Abc (astinenza, fedeltà, condom) c'è fratel Daniele Giovanni Giusti, missionario comboniano, medico da 30 anni in Uganda. "Il preservativo ha funzionato in epidemie focalizzate e tra gruppi particolari: prostitute, omosessuali e drogati" riconosce il missionario. Perciò suggerisce "l'uso del preservativo come ripiego" per quanti non riescono a essere fedeli e ad astenersi dai rapporti sessuali a rischio. Consapevoli delle numerose "fughe in avanti" dei missionari, i vertici di religiosi e suore del mondo hanno promosso una mappatura degli interventi per l'assistenza, la cura e la prevenzione dell'aids. A livello personale, confida suor Maria Martinelli, comboniana, coordinatrice del progetto, "considerando che operiamo spesso con persone di diversa religione, cultura o etnia, certo non andiamo dicendo con il megafono di utilizzare il preservativo, ma ci rendiamo conto che serve". Dal Vaticano era giunto un timido segnale di apertura: i cardinali George Cottier e Carlo Maria Martini avevano sollecitato una revisione del magistero contro il condom, almeno nel caso di una coppia di coniugi del quale uno infetto. Il [7] Pontificio consiglio per la salute e la [8] Congregazione per la dottrina della fede avevano intrapreso un corposo studio della materia. Ma le parole di Joseph Ratzinger in Africa hanno chiuso l'argomento, almeno per ora. Aids, condividete le parole del Papa contro l'uso dei preservativi in Africa? Sì No Mostra i risultati

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SISMA ABRUZZO/ CRUI RACCOGLIE FONDI PER ATENEO L'AQUILA (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sisma Abruzzo/ Crui raccoglie fondi per ateneo L'Aquila di Apcom Istituito 'Fondo università emergenza terremoto' per ricostruirlo -->Roma, 6 apr. (Apcom) - Le università italiane raccolgono fondi per sostenere la ricostruzione dell'ateneo de L'Aquila. La Conferenza dei rettori (Crui) ha istituito il 'Fondo università emergenza terremoto' e fa appello fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico amministrativo delle università italiane perché partecipino ad una raccolta di risorse per la ricostruzione degli edifici colpiti dell'università de L'Aquila. La Crui esprime "profondo cordoglio e viva partecipazione per le popolazioni colpite dal sisma che nella notte scorsa ha colpito la provincia de L'Aquila. La Conferenza dei Rettori manifesta anche la propria solidarietà a quanti sono impegnati nelle opere di soccorso".

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Calabria e Toscana insieme per un progetto antiracket (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Calabria e Toscana insieme per un progetto antiracket CATANZARO. Tagliare le mani della criminalità che si allungano sulle imprese, creando una rete di solidarietà tra Regioni, Enti locali, Associazioni del volontariato e Formazioni sociali e di categoria, questo è l’obiettivo del progetto “Calabria e Toscana, Regioni antiracket”, che prenderà avvio il 15 aprile con un convegno nazionale a Firenze, nella sala dei Dugento di Palazzo Vecchio. L’iniziativa si basa sui contenuti del “Protocollo di collaborazione” sottoscritto dal vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero nell’agosto del 2006. Questo progetto prevede una serie di azioni di sensibilizzazione ed incontro, per oltre due settimane, che uniscono la promozione della cultura della legalità con quella dei prodotti di qualità, per sostenere le imprese calabresi, in particolare quelle che hanno subito e denunciato estorsioni ed attentati mafiosi e che si oppongono pubblicamente al racket. Un fenomeno in rapida crescita, in quanto la crisi economica indebolisce le imprese ed ingrassa la criminalità organizzata. Racket ed usura sono ormai presenti in ogni parte d’Italia e secondo una ricerca di Confesercenti il fatturato rende alle varie mafie circa 250 milioni di Euro ogni giorno. Oltre al convegno si terrà a Firenze anche la seconda edizione di “Gusto di Calabria”. L’onestà dei buoni prodotti- (Fortezza da Basso durante la Mostra dell’artigianato e presso gli ipermercati “I Gigli” ed “Il Parco”), gli happening aperti a scuole e cittadini con proiezioni, concerti e tavole rotonde (27 aprile Teatro Puccini a Firenze, 28 aprile Santa Maria della Scala a Siena, 29 aprile Teatro Umberto a Lamezia Terme) e quattro incontri conviviali di solidarietà (con prelibatezze agroalimentari calabresi) a Firenze, Siena, Pisa e Carmignano (Po). Questi ultimi sono organizzati, oltre che dagli Enti locali ed Unioncamere Calabria anche dalle Associazioni culturali dei calabresi che vivono in Toscana per raccogliere fondi da mettere a disposizione delle Associazioni antiracket calabresi. Al convegno “Toscana e Calabria unite contro il racket” del 15 aprile parteciperanno con interventi e relazioni: Agazio Loiero (presidente della Calabria), Federico Gelli (vicepresidente della Toscana), Francesco Sulla (assessore alle attività produttive della Calabria), Eros Cruccolini (presidente del Consiglio comunale di Firenze), Luigi De Sena (vicepresidente Commissione Antimafia), Antonino De Gaetano (consigliere regionale e presidente Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria). La relazione introduttiva sarà di Enzo Ciconte (docente di storia della criminalità all’Università di Roma Tre) accompagnato dagli interventi di esperti come Piero Luigi Vigna (già Procuratore Nazionale Antimafia), Alberto Cisterna (sostituto Procuratore Nazionale Antimafia), Alessandro Butticè (portavoce Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode). Importantissime anche le testimonianze dirette degli imprenditori colpiti da racket ed usura: Rosy Canale (presidente Movimento donne di San Luca e della Locride), Rocco Mangiardi (commerciante di Lamezia Terme), Loredana Ferrara (responsabile regionale Associazione Italiana Riabilitazione Protestati), Armando Caputo (presidente Associazione Lametina Antiracket). Presente anche il mondo della scuola con: Cesare Angotti (direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Toscana) e Barbara Deimling (direttore Syracuse University di Firenze). Sindacati ed imprese sono rappresentati da Alessio Gramolati (segretario generale Cgil Toscana), Nino Marcianò (presidente di Confesercenti Calabria) ed un esponente di Confindustria Toscana. L’illustrazione del progetto della “Rete civica di solidarietà antiracket” sarà presentato da Pierpaolo Romani (coordinatore di “Avviso Pubblico”) e sarà al centro anche degli interventi sia degli amministratori locali (Irene Gorelli-Provincia di Prato; Alessandro Pinciani -Provincia di Siena; Nicola Rotondaro-Comune di Firenze; Gabriele Santoni-Provincia di Pisa) che degli esponenti delle Associazioni di volontariato (Andrea Bigalli-Libera Toscana; Tullio Cristaudo- Associazione calabresi “Pitagora” di Firenze; Rodolfo Foti-Associazione calabrese “Brutium” di Firenze; Giuseppe Meduri-Arci Calabria; Tommaso Rossi-Associazione “Cieli Aperti” di Prato). Il 15 aprile, sempre in Palazzo Vecchio, alle ore 12.00, si terrà anche la conferenza stampa per la presentazione dell’intero programma di collaborazione 2009 Toscana-Calabria. (06-04-09)

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Truffa all'Unione europea: arrestato un docente dell'Unical (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Truffa all’Unione europea: arrestato un docente dell’Unical COSENZA. È stato arrestato il docente dell’Università della Calabria Alfonso Nastro, coinvolto nell’indagine della guardia di finanza sull’utilizzo illecito di finanziamenti dell’Unione europea e statali per investimenti nel settore industriale e turistico. Al professor Nastro, indagato dallo scorso mese di novembre, é stata notificata una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza dopo ulteriori accertamenti fatti dalla Procura della Repubblica. Il docente universitario ha ricevuto anche un provvedimento cautelare del Gip di Reggio Calabria con il quale gli viene impedito qualsiasi rapporto con l’attività istituzionale dell’ateneo Calabrese. Secondo l’accusa, Nastro è responsabile, in concorso con altre persone, di una serie di truffe per il conseguimento di ingenti erogazioni pubbliche. Il docente universitario è accusato anche di concussione, circonvenzione di incapace, falso e reati fiscali. (06-04-09)

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Energia: si valuta il progetto fotovoltaico per il comune di Cosenza (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Energia: si valuta il progetto fotovoltaico per il comune di Cosenza COSENZA. Il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, il Vice Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Franco Bruno e il Presidente di Confindustria Calabria, Umberto De Rose, hanno fatto visita, nella zona industriale di Luzzi, alla Dg Energy, azienda leader nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici in silicio cristallino. La visita - è scritto in una nota - rientra nell’impegno per la ricerca di nuove fonti energetiche che coniughino il risparmio nella spesa per gli enti locali, la valorizzazione delle risorse naturali e l’esigenza del rispetto dell’ambiente, nella prospettiva di sinergie pubblico-privato che favoriscano l’innovazione. È stata concordata un’iniziativa congiunta tra il Comune e il Presidente De Rose per verificare la fattibilità di un progetto sperimentale in grado di rendere energeticamente autosufficiente l’Ente municipale. La Dg Energy ha inteso offrire al Sindaco e alla città di Cosenza la disponibilità a costruire e realizzare un progetto gratuito per rendere l’area del Mab alimentata attraverso l’utilizzo di energia pulita. Nel corso dell’incontro è stata apprezzata - prosegue la nota - la presenza in Calabria di aziende all’avanguardia nei settori delle tecnologie più avanzate che possono rappresentare una grande opportunità di sviluppo che deve essere riconosciuta, apprezzata ed incoraggiata per le potenzialità che è in grado di offrire. “La realtà della DG Energy - ha dichiarato il Senatore Franco Bruno - è la prova concreta che anche in Calabria esistono talenti imprenditoriali da valorizzare e tutelare. Purtroppo nel settore abbiamo verificato, e rischiamo ancora di verificare, tentativi di colonizzazione industriale e di scarsa fiducia istituzionale nelle risorse locali. Troppo spesso i grandi gruppi del Nord arrivano, con risorse pubbliche, ad investire in Calabria solo nei segmenti d’impresa maggiormente remunerativi senza offrire reali possibilità di occupazione e di sviluppo. Anche per questo esperienze come la DG Energy, società creata da imprenditori locali, con maestranze locali e senza alcun aiuto pubblico, accoppiate alla sensibilità mostrata dal Sindaco Perugini e dal Presidente De Rose, lasciano ben sperare che si possa affermare quella Calabria operosa e di qualità che noi tutti conosciamo ma che spesso non riusciamo a far emergere nella sua interezza”. (06-04-09)

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CATANZARO: UNIVERSITA', NO A ACCORPAMENTO SCUOLE SPECIALIZZAZIONE. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

CATANZARO: UNIVERSITA', NO A ACCORPAMENTO SCUOLE SPECIALIZZAZIONE (ASCA) - Catanzaro, 6 apr - Docenti, studenti, aspiranti specializzandi e specializzandi in medicina, oltre 300 persone, si sono riuniti nell'Aula Magna A dell'Edificio delle Bioscienze del Campus di Catanzaro per ribadire '' la propria ferma opposizione'' al decreto del Ministro Mariastella Gelmini in merito all'accorpamento delle Scuole di Specializzazione nonche' alla decisione della Regione Calabria di non finanziare le borse di studio regionali proprio per le Scuole di Specializzazione. Due problemi distinti - si legge in una nota - ma che porteranno ad un unico e drammatico risultato: spazi di formazione ridotti, sempre di piu', per i giovani calabresi che si andranno a laureare presso l'Ateneo di Catanzaro. L'assemblea e' stata coordinata dal preside di Facolta', professore Giovambattista De Sarro, da Giuseppe Tomaino e Adriano Carnevali, rappresentanti degli studenti di Medicina e Chirurgia, da Franco Delfino Cosimo, rappresentante del comitato spontaneo ''Aspiranti Specializzandi'' e da Alfredo Rizzuto, incaricato locale SIMS-SIGM. Con questa assemblea prende, dunque, corpo la formale protesta di tutto l'Ateneo catanzarese: ''La nostra posizione - si legge nel documento prodotto dall'assemblea - e' fortemente tesa a contrastare un'ennesima spoliazione ai danni di Catanzaro e degli studenti calabresi che nella loro terra hanno deciso di rimanere per formarsi. Noi non possiamo accettarlo''. Inviamo, quindi, la popolazione studentesca ed i calabresi, conclude la nota, ''a sostenere una battaglia fondamentale per il futuro della nostra regione. Non ci spaventa promuovere azioni di questo tipo, ci spaventa essere costretti ad emigrare dalla nostra terra per studiare e formarci''. red/rg/alf (Asca)

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18:41 UNIVERSITA' PALERMO: COMITATO SAGGI PER SCRIVERE CODICE ETICO (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA' PALERMO: COMITATO SAGGI PER SCRIVERE CODICE ETICO (AGI) - Palermo, 6 apr. - Un Codice etico all'Universita' di Palermo che fissi regole certe per garantire trasparenza in tutte le procedure e pari opportunita' per tutti. L'iniziativa e' stata approvata dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione dell'Ateneo e ha portato adesso alla nomina dei sette saggi che fanno parte del Comitato. Si tratta di sette docenti universitari di lunga esperienza, oggi in pensione, che hanno risposto positivamente alla richiesta di collaborazione avanzata dal rettore Roberto Lagalla. Sono Nicola Alberti, a lungo professore e preside della facolta' di Ingegneria; Vincenzo D'Alessandro, della facolta' di Lettere; Epifania Giambalvo, della facolta' di Scienze della formazione; l'ex rettore Antonino Gullotti, della facolta' di Medicina; il giurista Matteo Marrone, che ha ricoperto l'incarico di preside della facolta' ed e' stato anche decano dell'Ateneo; Ignazio Melisenda Giambertoni, anche lui ex rettore, proveniente dalla facolta' di Medicina; Alberto Notarbartolo, di Medicina, direttore del dipartimento di Medicina clinica e delle patologie emergenti. "Ancor prima dell'inizio del mio mandato - dice il rettore Roberto Lagalla - quando l'intero sistema universitario del Paese fu investito da inchieste sul nepotismo e i privilegi in ambito accademico, annunciai la mia volonta' di promuovere l'elaborazione di un Codice etico per garantire procedure corrette e trasparenti. Il Comitato e' il compimento di quell'intenzione. Sono stati scelti nomi di esperienza e di prestigio che fisseranno una griglia di regole con massima serenita' e obiettivita'. Non mi stanco di dire che la legalita', oltre che insegnata, va praticata con atti concreti".

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Apocalisse in Abruzzo, la Calabria si mobilita (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Apocalisse in Abruzzo, la Calabria si mobilita Violenta scossa di terremoto nella notte: oltre 150 i morti, migliaia gli sfollati CATANZARO. Una grande solidarietà umana con l’Abruzzo, regione colpita dal sisma, è stata espressa dal presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, da Saronno (Varese) dove si trova per presentare una iniziativa turistica della regione. “Ad un secolo dal disastroso sisma di Reggio e Messina - ha detto il presidente Loiero - rimane fortissima la sensibilità di noi calabresi a questo tipo di calamità. I soccorsi dalla nostra regione sono già partiti - ha aggiunto - noi sappiamo purtroppo di cosa c’é bisogno in momenti come questi”. Intanto sono pronti ad intervenire anche con un contingente di operai idraulico-forestali se il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso dovesse ritenere fattibile la loro utilizzazione”. Lo afferma in una nota l’assessore alla Forestazione della Regione Calabria, Mario Pirillo. “Di concerto - aggiunge - con il sistema di protezione civile regionale potremo eventualmente mettere a disposizione uomini e mezzi per aiutare una comunità duramente colpita da un evento imprevedibile e per ciò stesso devastante”. Tutto questo mentre i vigili del fuoco della Calabria sono in stato di allerta ma per il momento nessun mezzo è stato inviato in Abruzzo per partecipare ai soccorsi per il terremoto. Il direttore regionale dei vigili del fuoco della Calabria, Guido Parisi, ha reso noto che “per il momento sicuramente verranno utilizzati mezzi e personale di regioni più vicine all’Abruzzo”. La Calabria, così come la Sicilia, sono infatti zone sismiche di rilievo e difficilmente verranno utilizzati i mezzi per mandarli in Abruzzo. Anche dalla Calabria partono intanto volontari in soccorso delle popolazioni dell’Abruzzo. Venti volontari della protezione civile appartenenti alla cooperativa “Malgrado tutto” stanno per partire con tendoni e delle cucine mobili per gli sfollati. I volontari, che sono operativi già da questa notte, stanno aspettando il nulla osta dalla direzione nazionale della protezione civile per dare il cambio ai volontari che si trovano già sul posto da questa notte. I terremoti non sono prevedibili. Ad esserne convinto è il docente di sismologia del dipartimento di fisica dell’Università della Calabria, Ignazio Guerra, secondo il quale “l’aumento del gas Radon non è indicativo per poter prevedere scientificamente che ci sarà un sisma”. “Affermare - sostiene Guerra - che domani ci sarà un terremoto in un posto qualsiasi non significa nulla. Prevedere significa poter dire l’ora, il punto preciso e le caratteristiche energetiche. Questo significa una previsione di un terremoto ed al momento tutto ciò è impossibile farlo. Se tutte le volte che c’è uno sciame sismico dovessimo lanciare l’allarme, diventeremmo come il pastore nella favola “a lupo a lupo”. Questi fenomeni ci sono, ma non hanno un carattere di sistematicità tale da prendere dei provvedimenti”. Per il prof.Guerra gli effetti di una previsione sbagliata di un terremoto provocano effetti “peggiori di un terremoto. Se si afferma che in una città ci sarà un terremoto che distruggerà tutto, una persona che ci ha messo una vita a comprare una casa se la trova immediatamente deprezzata”. Il docente dell’Università della Calabria ha anche affrontato il tema della presenza del gas Radon nell’atmosfera. “Il signor Giuliani - ha detto Guerra - non è un sismologo, ma è un tecnico dell’istituto nazionale di astrofisica che lavorava sotto il Gran Sasso nel laboratorio istituto nazionale di Fisica nucleare. Lui ha messo a punto un dispositivo per rilevare il radon, ma i dati raccolti da questa apparecchiatura dovrebbero essere sempre valutati da un sismologo. Ci sono state infatti episodi in cui si è verificato l’aumento di radon e non ci sono stati terremoti. Altre volte c’é stato il terremoto, ma senza l’aumento del gas radon. Quindi questa analisi è tanto imperfetta che è la stessa cosa che affidarsi ai numeri del lotto”.(06-04-09)

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"Lavori in corso ..." (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Perugia “Lavori in corso ...” Il professore Adolfo Natalini, ordinario nella Facoltà di Architettura di Firenze, terrà una conferenza dal titolo “Lavori in corso ...”, domani alle ore 10.30, nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Perugia. L’iniziativa è promossa nell’ambito delle attività della sezione interdisciplinare di Disegno e Architettura della Facoltà dal professore Fabrizio Fiorini, docente di Composizione nell’Ateneo perugino, che ha invitato Adolfo Natalini a tenere una lezione su architettura e composizione architettonica.Nel corso della conferenza aperta al pubblico, introdotta dalla presentazione a cura del prof. Fiorini, Natalini illustrerà i suoi ultimi lavori e il suo approccio all'architettura, passato dalla sperimentazione degli anni '60 alla concretezza del costruire che egli stesso riassume bene in una frase che ama citare: “Novelty is but oblivion”. Le conferenze del docente fiorentino sono sempre ricche di giudizi spesso severi sull'architettura attuale, ma anche di spunti folgoranti sul senso del fare architettura oggi. La lezione è organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale A4E con l'intenzione di riportare l'architettura al centro di un dibattito culturale elevato. La giovane associazione A4E, con sede a Foligno, il cui presidente è l'architetto Bruno Mario Broccolo, ha come obiettivo immediato di promuovere e sostenere altre iniziative simili in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria di Perugia e con gli Ordini professionali. Adolfo Natalini che è anche membro onorario del BDA (Bund Deutscher Architekten), dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’ Accademia di San Luca di Roma, dal 1979 ha iniziato una sua attività autonoma elaborando una serie di progetti per città storiche in Italia, Germania e Olanda. Dal 1991 ha avviato l’attività di ‘Natalini Architetti‘ con Fabrizio Natalini (omonimo ma non parente) nello studio al Salviatino a Firenze. Tra le loro opere: la ricostruzione della Waagstraat a Groningen, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, la Dorotheenhof sulla Manetstrasse a Lipsia, la Muzenplein a l’Aja, il Centro Commerciale di Campi Bisenzio, il Polo Universitario a Novoli, Firenze, Boscotondo a Helmond, il Polo Universitario a Porta Tufi, Siena, Het Eiland a Zwolle, Haverlej a Den Bosch. >> Tra le pubblicazioni: Figure di pietra (Electa, 1984), Adolfo Natalini -Architetture raccontate (Electa,1989), Il Teatro della Compagnia (Anfione Zeto,1989), Appunti costruttivi - la palestra di Gorle (Il Ferrone, 1992), Il Museo dell’Opificio a Firenze (Sillabe, 1995), Natalini Architetti – Nuove architetture raccontate (Electa, 1996), De Waagstraat (Groningen, 1996), Temporanea Occupazione (Alinea, 2000), Un edificio senese (Gli Ori, 2002). BUR.IT 07.04.09

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Verso il "Federalismo funzionale" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 06-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Padova Verso il "Federalismo funzionale" La Convenzione quadro di cooperazione tra la Regione Veneto- Direzione Enti locali e il Centro interdipartimentale di ricerca e servizi “Giorgio Lago” dell’Università di Padova, siglata il 18 dicembre scorso a Palazzo del Bo, ha già prodotto una interessante ricerca i cui contenuti sono raccolti nel volume “L’Associazionismo intercomunale. Politiche e interventi delle Regioni italiane: il caso del Veneto”. La ricerca, focalizzata sul caso della Regione del Veneto, punta a evidenziare le criticità rilevate nelle forme associative tra Comuni, e maggiormente presenti in quelle di piccole dimensioni. Di queste reti intercomunali viene monitorata la funzionalità e la flessibilità delle relazioni tra i vari soggetti che vi partecipano. Le reti di tipo policentrico diventano un’efficace forma di governo delle interdipendenze tra funzioni, presupposto indispensabile per gestire aree omogenee, anche vaste, quindi un passo decisivo verso la pratica del federalismo funzionale. Il volume a cura di PATRIZIA MESSINA, Docente di Governo locale al Dipartimento di Studi Storici e Politici dell’Università di Padova e membro del Comitato direttivo del Centro di Ateneo “Giorgio Lago”, sarà presentato al pubblico, domani nella sala Archivio Antico a Palazzo del Bo alle ore 10.00. >> Dopo i saluti del Prorettore Vicario, GIUSEPPE ZACCARIA, sono previsti gli interventi di FRANCESCO JORI, giornalista Centro "Giorgio Lago" e FLAVIO SILVESTRIN, assessore della Regione Veneto alle Politiche degli Enti Locali, coordina i lavori GIANNI RICCAMBONI, Preside della Facoltà di Scienze Politiche e Direttore del Centro "Giorgio Lago". BUR.IT 07.04.09

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