CENACOLO
DEI COGITANTI |
I valenzani vendono le
quote dell'Aristor che cumula debiti
( da "Stampa, La" del
05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: già assicurato che alla nuova
società pubblico-privata andrà la concessione per 9 anni delle mense
scolastiche e case di riposo. I privati vorranno certo riportare il bilancio
all'utile, ci sono timori che questo vada a scapito della qualità e dei posti
di lavoro: si chiede che nel capitolato della gara vengano previsti «paletti»
per garantire occupazione e qualità degli alimenti.
Docente universitario
rubava abiti all'Outlet ( da "Stampa,
La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: SORPRESO DAI CARABINIERI Docente
universitario rubava abiti all'Outlet Era visibilmente imbarazzato di fronte ai
carabinieri che lo arrestavano, il docente universitario sorpreso a rubare capi
di abbigliamento all'Outlet. L'altro giorno Eugenio Franco Musso, 62 anni
originario di Casale, professore di Scienze politiche all'Università di Pavia,
Alla Montecatini industria
ad alta tecnologia ( da "Trentino"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Cioè laboratori di ricerca pubblica
e privata che lavorino in stretto contatto con il mondo imprenditoriale». Il
rettore Bassi ha fatto aleggiare in sala il "fantasma" dell'Irst di
Trento guidato da Stringa negli anni Ottanta, improntato sull'intelligenza artificiale,
che non ebbe grande fortuna.
Il comitato Bovi punta sui
minialloggi ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il Comitato o un organismo
pubblico-privato. Il candidato sindaco del Pd Dimitri Melli ha precisato che il
paese ha l'esigenza dei mini-appartamenti per anziani autosufficienti e ha
sostenuto che se sarà sindaco il Comune sarà a fianco dell'organismo
proponente. Massimo Messora ha detto che a differenza del progetto arredi pro
Rsa,
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docenti e tagli, sarà
"guerra" col ministero» Tribi (Provincia): situazione di grande
difficoltà Più studenti a settembre rispetto all'anno scolastico in corso ma
meno docenti. Quasi
crisi, un'opportunità per
cambiare ( da "Centro,
Il" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un dibattito su questo argomento
s'impone tra i vari attori della regione, politici, operatori economici ed
intellettuali, per non trovarsi spiazzati ed in ritardo rispetto agli eventi:
la crisi può essere l'occasione per ricercare opportunità altrimenti non
considerate. * Docente Università Lum J.Monnet, Bari
accoltella l'inquilino
moroso e si dà alla fuga ( da "Repubblica,
La" del 05-04-2009)
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Cervelli
Abstract: appartamento che ora è ricercato.
Il ventenne è stato portato all´ospedale Cervello: operato nel reparto di
Chirurgia d´urgenza, sarebbe fuori pericolo, dopo un momento in cui si era
temuto il peggio. La lite tra il proprietario e lui sarebbe sorta per il
pagamento dell´affitto: il primo in un momento di fortissima ira per i soldi
che mancavano,
Contenziosi legali tra
medici e pazienti, per gli esperti:
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Diritto Privato
dell'Università Cattolica di Piacenza. Dall'intervento di Farolfi è emersa una
situazione che vede da un lato il paziente sempre meno incline ad accettare i
limiti del progresso scientifico e delle terapie adottate, e dall'altro una
sistema giuridico retto da un insieme di regole molto stringenti verso il ruolo
del medico.
attività antisindacale i
giudici contro battel ( da "Nuova
Venezia, La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: modalità di attribuzione degli
incarichi aggiuntivi ai docenti». A metà aprile il primo confronto tra
direttore e Unams per la ciò che riguarda l'attività dell'istituto. Continua a
sussistere un'atmosfera tesa nel Conservatorio tra il direttore e il corpo docente,
oltre ai sindacati, dopo che nei mesi scorsi si è dimesso anche il presidente
del Consiglio di amministrazione dell'
L'ateneo piange Maccabruni
archeologa internazionale ( da "Provincia
Pavese, La" del 05-04-2009)
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Cultura
Abstract: La docente pavese diresse gli scavi
di Lomello. Domani i funerali L'ateneo piange Maccabruni archeologa
internazionale PAVIA. Saranno domani alle 10 nella chiesa del Carmine i
funerali di Claudia Maccabruni, archeologa, studiosa, professore associato di
Archeologia classica dell'ateneo pavese.
Lingue e dialetti europei,
Pavia li salverà ( da "Provincia
Pavese, La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Oxford. Gli altri
docenti arrivano dalle Università di Friburgo, Brema e Torino. «Tremila e più
anni di documenti linguistici fanno dell'Europa - spiega Paolo Ramat,
responsabile della sezione di Scienze umane dello Iuss e direttore del Letiss -
un osservatorio privilegiato sulle lingue e i loro cambiamenti.
livorni: la mia pescara
vista dall'america - giuliano di tanna
( da "Centro, Il" del
05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La mia Pescara vista dall'America»
Lo scrittore e docente a Madison racconta la riviera, San Giuseppe e il suo
liceo «Ricordo i travocchi con le reti ancora in mare e gli amici delle sfide a
pallone» GIULIANO DI TANNA «Quando penso a Pescara, da qui, penso a tre cose.
Penso al molo nord, ai travocchi che ancora buttavano le reti in acqua.
Rieti Due scommessa di
Emili ( da "Tempo,
Il" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: compromesso pubblico-privato.
Perché è bene che si ricordi che l'ex zuccherificio, l'ex Montecatini ecc. non
sono immobili del Municipio ma di privati e quindi difficilmente la mano
pubblica potrà imporre un progetto in «casa di altri». Risultanze e proposte,
comunque, sono ora in via di perfezionamento e presto approderanno in Consiglio
Comunale per ratificare la cosiddetta Rieti Due.
Una speranza per i
cerebrolesi ( da "Arena,
L'" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di pedagogia speciale
all'università di Verona ha spiegato il rapporto che intercorre tra genitori e
figli disabili definendolo un percorso che va dal lutto alla rinascita. Sono
intervenuti altri specialisti come Massimo Guerriero, docente di statistica e
metodologia applicata, sempre dell'ateneo veronese che ha parlato della ricerca
su questo metodo.
Sei serate per scoprire i
vincitori del Totola ( da "Arena,
L'" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente al Dams di Bologna, critico
e regista, Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, Mario Paolucci
dell'Associazione nuovo sipario di Bolzano, Mario Guidorizzi, critico
cinematografico e docente di storia del cinema all'università di Verona e da
Nicola Pasqualicchio, docente di storia del teatro sempre all'università di
Verona.
San Zeno, visita virtuale
come in un videogame ( da "Arena,
L'" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la docente di Economia
all'Università di Verona, Marta Ugolini, e quella di Storia dell'arte moderna,
Loredana Olivato, l'architetto Boris Rodegher, Annamaria Ruina e Rosalba
Granuzzo del Gruppo missionario San Zeno. «Sono convinto che iniziare a Verona
sia un ottimo modo per inaugurare la nuova edizione.
Argomenti:
Cultura
Abstract: e la legge 163 sulle opere
pubbliche lo prevede, è quella di un partenariato pubblico-privato. Noi abbiamo
lavorato in questo senso». Dopo 50 anni di chiacchiere, il progetto Palasport
potrebbe essere qualcosa di più concreto. Non conferma né smentisce chi
dovrebbe farlo, l'assessore allo Sport Bruno Pastorino.
Stamattina Boncinelli e
Giorello ( da "Adige,
L'" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sul palco ci saranno Claudio
Bartocci, docente di Fisica matematica, Università di Genova; Vittorio Bo,
direttore del Festival della Scienza di Genova; Edoardo Boncinelli, direttore
del Laboratorio di Biologia molecolare dello sviluppo, Ospedale San Raffaele di
Milano; Elio Cadelo, giornalista;
Campagna per diffusione
cultura donazione organi ( da "Caserta
News" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vincenzo Sica, Docente di Ptologia
Clinica, Facoltà di Medicina e Chirurgia 2^ Università di Napoli; Dott. Alberto
Bottino, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Campania. La
proclamazione dei vincitori del concorso correlato, con le Scuole Superiori del
territorio, Liceo "M.
Risorsa idrica,
partecipazione a incontro pubblico
( da "Caserta News" del
05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico privo di rilevanza
economica, e in quanto tale gestibile con affidamento ad azienda speciale. Nel
suo breve saluto la moderatrice Anna Giordano, presidente del CoAsCa, ha
ricordato ai presenti come l'impegno speso dall'associazionismo casertano a
difesa dell'acqua pubblica abbia conquistato già nel passato importanti
risultati come una discussione nel consiglio comunale
Anzalone: "Accolta
mia richiesta riduzione stipendi"
( da "Caserta News" del
05-04-2009)
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Cultura
Abstract: a un uso più misurato e serio del
denaro pubblico. Come pure senza fortuna fu la mia battaglia contro il
proliferare di società pubblico-private, di cui il senatore Gino Nicolais ne
fece deliberare ben 11. Come si spiega tutto ciò? In realtà il ceto
partitocratico, specie di ascendenza democristiana e craxiana, ma purtroppo
rinviante anche ai democratici di sinistra,
Continuano le polemiche
sulla Multiservizi di Frosinone. Alle preoccupazioni per un futuro che appar...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mentre la società a gestione
pubblica rischia di fallire, il principale suo azionista (il comune, ndr)
preferisce affidare il controllo dei parcheggi pubblici ai privati, togliendo
di fatto la competenza ai lavoratori della Multiservizi». Così il Comitato di
Lotta per il Lavoro guidato da Paolo Iafrate accusa l'amministrazione Marini di
non adottare la strategia giusta.
NEL Palazzo Stiozzi
Ridolfi di Certaldo Alto si è inaugurata ieri pomeriggio...
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tono illustratore: visioni di
Dante, Boccaccio e altri autori", a cura di Fond'Arte Tono Zancanaro di
Padova e Comune di Certaldo. Inaugurerà la rassegna la prolusione di Chiara
Costa, docente dell'Università di Padova. La mostra, con ingresso libero,
rimarrà aperta fino al 14 giugno con orario 9.30 - 13.30 e 14.30 - 19.00
Continuano le polemiche
sulla Multiservizi di Frosinone. Alle preoccupazioni per un futuro c...
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblica rischia di fallire, il
principale suo azionista (il comune, ndr) preferisce affidare il controllo dei
parcheggi pubblici ai privati, togliendo di fatto la competenza ai lavoratori
della Multiservizi». Così il Comitato di Lotta per il Lavoro guidato da Paolo
Iafrate accusa l'amministrazione Marini di non adottare la strategia giusta in
riferimento alla decisione di affidare,
Parliamo un po' anche dei
bonus dei nostri politici il liberista
( da "Riformista, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il populismo sulle remunerazioni
private può aprire la strada a una nuova denuncia delle assurde dimensioni
delle paghe pubbliche. È una spirale in cui le questioni di merito hanno una
parte modesta. Altrimenti la dicotomia pubblico-privato, roba di tutti-roba di
alcuni, chiuderebbe la questione.
IL CORPO ELETTORALE di
Medicina, 312 persone, è stato convocato domani alle ...
( da "Nazione, La (Siena)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: altra università, rispetto e
trasparenza delle regole di cui il preside deve essere garante, grande risalto
ad una comunicazione efficace, istituendo addirittura un ufficio stampa
coordinato da un docente. E i rapporti con l'Azienda ospedaliera? Serve per
Renieri un'azione propositiva non solo per stendere i percorsi diagnostico-
Casa Amica, un aiuto fatto
di 234 alloggi ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il disagio abitativo Sinergia
pubblico-privata. Dal 16 aprile sarà fondazione Domenica 05 Aprile 2009
CRONACA, pagina 17 e-mail print Giovedì 16 aprile l'associazione «Casa Amica»,
con atto notarile, si trasforma in Fondazione. Non cambiano le finalità statutarie,
ovvero favorire l'accesso a un'abitazione dignitosa a cittadini italiani e a
immigrati che per motivi socioeconomici,
Argomenti:
Cultura
Abstract: eurodeputato Gianni Pittella, il
docente e membro del Senato accademico "Emuni" Giuseppe Giliberti, il
docente Massimiliano Cricco, il presidente del Consiglio provinciale dei
giovani eletti Federico Scaramucci, il direttore dell'ufficio Socrates e relazioni
internazionali Fabrizio Maci e l'ex eurodeputato Francesco Baldarelli.
di PAOLO GUIDOTTI
Argomenti:
Cultura
Abstract: Così Franco Pasquini, presidente
del consorzio pubblico-privato "In Mugello", costituito per
valorizzare le produzioni tipiche locali, critica duramente il comune di
Barberino. Prima con amara ironia: "Apprendiamo con gioia che il Comune di
Barberino ha dato il via all'apertura di un McDonald's.
Al convegno di Smilab
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: istituto scolastico «Turoldo» di
Zogno, hanno preso parte un centinaio di studenti, docenti dell'Università di
Bergamo e del Politecnico di Milano. «È l'occasione per instaurare rapporti con
le aziende del territorio - ha spiegato Riccardo Riva della Facoltà di
ingegneria -. Università e imprese devono fare squadra in tema di ricerca».
L'Ordine dei medici
aspetta le nuove leve ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: incomincia dall'Università. Con
proposte di nuovi corsi per laureandi e borse di studio per i ricercatori. «La
nostra Università è una grande e inimmaginabile risorsa di cervelli, ma mancano
i fondi per permettere a questi giovani di proseguire nella loro opera di ricerca
- osserva Tiberio D'Aloia, presidente dell'Ordine,
OGGI non è più un problema
di "elargire" contributi. Quella &...
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: privati (concessione da parte del
comune del terreno per diversi anni);
BOLOGNA DEVE RIDEFINIRE LA
SUA IDENTITA' ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: o è innovazione perché l'università
è piena di giovani, la meccanica è avanzata e il commercio è il prototipo di
qualunque servizio? Bisogna decidere: prima che la città diventi solo luogo di
transito, anche tra le sue periferie. * docente all'Accademia di Belle Arti e
responsabile del Design Center Bologna
Argomenti:
Cultura
Abstract: intervengono Andrea Bonaccorsi
(docente di Economia e Gestione d'impresa all'Università di Pisa), Gianfranco
Francese (segretario provinciale Cgil), Biagio Longo (Lobim srl spin off
dell'Università di Pisa), Carlo Palomba (società Navale Pisa srl), Massimo Rota
(Rota Costruzioni snc) e Andrea Zavanella (responsabile Ict della Cna).
Argomenti:
Cultura
Abstract: il dipartimento di Italianistica
dell'Università - una quarantina tra docenti e ricercatori a vario titolo - li
ricorda come se quell'infanzia in Lombardia (la professoressa è nata a Milano,
con un nonno di Crevalcore e una mamma di Cadegliano, provincia di Varese, lo
stesso paese, a due passi dalla Svizzera, dell'inventore del Festival dei Due
Mondi,
Anna, la passione per
l'arte e un sogno segreto: aprire una galleria tutta sua
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Quando si è trattato di scegliere
l'Università ho pensato che Beni Culturali sarebbe stato inutile, già
frequentavo l'ambiente. Qualcosa in più mi sarebbe venuto da Economia, e ho
scelto il Cleacc, dove ho incontrato Angela Vettese, docente di Arte
Contemporanea con cui ho fatto la tesi».
INAUGURATO ieri mattina
dal sindaco di Fiesole Incatasciato il sott...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: proprio sotto il Girone Alto dove
sono in costruzione una quarantina di villette e un parcheggio pubblico per 90
posti auto da parte di Edilmoderna. La costruzione nasce dall'accordo
pubblico-privato. Il vecchio sotto attraversamento sarà riservato solo all'uso
pedonale. L'intervento ha portato anche alla realizzazione di una nuova fermata
dei bus.
Gli esperti hanno spiegato
la storia e la vita in laguna ( da "Nuova
Ferrara, La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Anche da parte dei docenti, unanime
è stato il riconoscimento della buona riuscita dell'evento culturale. Molto
soddisfatto Francesco Luciani, assessore alla cultura, mentre infiniti
ringraziamenti ai tanti giovani studenti universitari del prof. Gelichi, volontariamente
presenti e attivi disinteressati al convegno.
L'Ordine dei medici
aspetta le nuove leve ( da "Corriere
del Veneto" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: incomincia dall'Università. Con
proposte di nuovi corsi per laureandi e borse di studio per i ricercatori. «La
nostra Università è una grande e inimmaginabile risorsa di cervelli, ma mancano
i fondi per permettere a questi giovani di proseguire nella loro opera di
ricerca - osserva Tiberio D'Aloia, presidente dell'Ordine,
Legge abdica, la regina è
Scienze della formazione ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con un corpo docente di 330 tra
professori e ricercatori. Una situazione ormai insostenibile, come più volte
denunciato dal preside Laneve, che perlomeno esulata per quella che definisce
«la ripresa della facoltà », dopo i risultati negativi dello scorso settembre,
quando il numero dei partecipanti ai test d'ingresso non raggiunse quello dei
posti messi a concorso.
Chili in meno, anni in più
I rischi della dieta rapida ( da "Corriere
della Sera" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Enrico Arcelli, dietologo, docente
di Scienze motorie all'Università di Milano, non ha mai fatto segreto del suo
favore per la Zona, un tipo di alimentazione basato su una distribuzione dei
nutrienti riproposta a ogni pasto nell'arco della giornata (40% carboidrati,
30% proteine e 30% grassi).
Argomenti:
Cultura
Abstract: lavorerò sulla risoluzione dei
problemi anche con docenti, rappresentanti delle professioni e dei vari aspetti
dell'assistenza». IL VECCHIO PIANO Attaccato nelle sue parti fondanti da alcuni
ricorsi, il Piano sanitario era stato parzialmente annullato da una sentenza
del tribunale amministrativo della Sardegna, un anno fa.
Sempre più leccesi sui
pullman
Argomenti:
Cultura
Abstract: risultati raggiunti confermano la
bontà del mix pubblico-privato - ha sottolineato nella conferenza stampa di
ieri il senatore salentino - . Il miglioramento e il potenziamento dei servizi
offerti sono la logica conseguenza del rapporto di collaborazione con il
Comune. Inoltre, l'utile aziendale conseguito rappresenta un risultato
lusinghiero, in un momento particolarmente critico per l'
Abbazia di Cerrate al Fai,
riapre il tempio bizantino ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubbliche del Sud. Questo gesto
della Provincia è dunque, un atto di consapevolezza della necessità di
collaborazione pubblico-privato nella gestione dell'immenso patrimonio
culturale. Antonella Lippo La valorizzazione Il monumento diventerà una tappa
obbligata dei percorsi inediti del turismo culturale La storia L'abbazia risale
agli inizi del XII secolo e ha avuto varie traversie,
Armeni: adesso l'obiettivo
è conquistare l'università ( da "Corriere
della Sera" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interno la concezione
dell'università». Cambiare come? «Uno dei punti fondamentali del nostro
programma è rendere più meritocratiche e trasparenti le regole di selezioni.
Non solo per gli studenti, ma anche per i docenti ». Avete uno slogan?
«Liberiamo l'università, costruiamo l'università del futuro, difendi il tuo
diritto al merito».
L'ultima tendenza: cuocere
a fuoco basso, anzi spento ( da "Corriere
della Sera" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di fisica della materia
all'Università di Parma. Per cucinare col calore 'dolce' servono forni e
strumenti particolari che gli chef hanno nelle loro cucine, ma che noi nelle
nostre non ci sogniamo neanche. Almeno per ora. La forza propulsiva delle idee
degli chef è, infatti, talmente dirompente nel campo della gastronomia che è
probabile che la cottura a base temperature
Passione tra Dio e uomo
( da "Giornale.it, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia del teatro antico
all'Università Cattolica di Brescia e ora direttrice, insieme con Claudio
Bernardi, di «Crocifixus»: fino al 21 aprile una cinquantina di eventi (tra
debutti e repliche), dislocati in ventidue diversi comuni della zona camuna,
richiamano un nutrito pubblico, interessato ad accostarsi in maniera originale
e intensa al teatro sacro.
il friuli vg al vinitaly
lancia la campagna del "bere moderato"
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Udine. Università
attiva nel progetto di sensibilizzazione all'uso moderato e consapevole del
vino di qualità attraverso il suo laboratorio di ricerca e pratica
pubblicitaria rappresentato a Verona dal docente Giovanni Lunghi. Per il
Consorzio Cof la campagna contro il «binge drinking» (binge - baldoria) vuole «
la scalata degli
"under 30" ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Padova. «Le
statistiche - hanno sottolineato i due docenti di organizzazione aziendale e
promotori del workshop Paolo Gubitta, 40 anni, dell'Università di Padova, e
Daniel Pittino, 35 anni, dell'ateneo friulano - ci dicono che tra il 2002 e il
2008 il numero di under 30 al comando delle imprese è sceso del 7,
il volontariato
"chiama" i ragazzi ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di psicologia di comunità
alla Università "La Sapienza" di Roma. I progetti. Si chiamano
"Volontariamente", "Adottiamoci", "Prove tecniche di
volontariato", "Giovani volontari promotori di benessere". Sono
solo alcuni dei progetti realizzati in Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni
con protagonisti i ragazzi,
Argomenti:
Cultura
Abstract: come ha osservato Vittorio Emanuele
Parsi, docente all'Università Cattolica di Milano. «Il rischio - ha spiegato il
professore - è che quando l'economia ricomincerà a correre il divario tra nord
e sud del Mediterraneo diventi ancora più pesante; già adesso, peraltro, le due
sponde del Mediterraneo non sono così vicine».
PARCO DEI FOSSILI:
L'AMBIENTE SOSTENIBILE DEL FUTURO
( da "LeccePrima.it"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: , Francesco Bruni, presidente
Consorzio dei Comuni ?Terra dei due Mari, Stefania Mandurino, Commissario
Azienda di Promozione Turistica di Lecce, Giuseppe Piccioli Resta, docente
dell?Università del Salento e Giovanni Pellegrino, presidente della Provincia
di Lecce.
Pergola sogna un futuro
termale ( da "Corriere
Adriatico" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Federici, docente di idrologia
medica e chimica idrologica, sottolineò l'importanza del binomio
turismo-curismo. Il potenziamento di questo binomio - scrisse nel suo
intervento - può significare la rinascita economica con l'affluenza di curandi
e turisti ed il cespite che ne deriva.
La Facoltà di Scienze
Statistiche di Padova compie i suoi primi quarant'anni e per celebra...
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è stato docente di Macroeconomia
proprio alla Facoltà di Scienze Statistiche del nostro ateneo. «La proposta di
conferire questo speciale riconoscimento al governatore Draghi - spiega il
preside di Scienze Statistiche, Gianpiero Dalla Zuanna - è dovuta anche al
fatto che ha insegnato nelle nostra aule.
Arzene La sentenza della
Corte dei Conti di Trieste era scontata. Mi meraviglio di come la...
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ogni mio commento in merito al
fallimento della società pubblico-privata "Iniziativa Arzene spa",
incaricata di rilanciare il sito dell'ex caserma dell'Esercito
"Tagliamento", sembrava frutto di un pensiero fantastico». Commenta
così, il sindaco Luciano Scodellaro, la sentenza della Corte dei Conti di
Trieste: i giudici hanno condannato parte della "vecchia"
amministrazione,
Caserme dismesse, non
sempre conviene ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: uso pubblico, edilizia agevolata,
edilizia privata, oppure la soluzione mista pubblico-privato. «Tra le tematiche
da approfondire vi è, ad esempio, quella legata alle procedure, soprattutto in
caso di approccio misto- ha spiegato Paviotti- ad esempio, utilizzando lo
strumento del project financing, una delle possibilità più probabili per quel
che riguarda il caso cervignanese»
Corsi doppione, la pulizia
è iniziata ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 05-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: per numero di iscritti e di
docenti. Dopodichè, interveniamo modificando l'offerta, interrompendo o
disattivando alcuni corsi, ovvero fondendoli in un unico corso che grazie alla
flessibilità consente più percorsi didattici. È accaduto per la facoltà di
Economia con le lauree triennali: senza perdere iscritti abbiamo razionalizzato
in un unico corso 3 diversi corsi precedenti»
Un'università neutralista
potrà anche istruire, ma non educa . A marcare l...
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: "Certo, tale principio
d'interpretazione del reale deve vivere nella persona e esprimersi nella
comunicazione tra docente e discente, ma esso raggiunge la massima fecondità se
viene espresso nell'incessante e reciproca testimonianza che deve circolare tra
il corpo docente e gli studenti". Alvise Sperandio
San Marco, intervenga il
governo ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: affinchè sui legami tra enti
pubblici e aziende private per la pubblicità in piazza San Marco vi sia la
massima trasparenza. «Quanto scritto ieri da Il Gazzettino - dice Zuin - merita
una risposta. Si tratta di interrogativi legittimi fondati soprattutto sul
fatto che sembra che la parte pubblica si sia completamente
"spogliata" della gestione delle sponsorizzazioni per i restauri
dell'
Parata dei carabinieri tra
applausi e simpatia ( da "Sicilia,
La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Enna ha illustrato i
possibili tipi di intervento sulla base dei modelli elaborati dalle analisi. A
concludere il dibattito è stato il docente di architettura dell'università di
Firenze, Gennaro Tampone, consulente del Comune con l'incarico di valutare il
restauro in corso e proporre eventuali soluzioni alternative,
Per potenziare la
formazioneConsorzio Archimede. ( da "Sicilia,
La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: al centro del Mediterraneo, per
avviare un dialogo proficuo in materia di tutela dei beni e scambi
d'informazioni ed energie. L'ipotesi è di promuovere gemellaggi tra studenti e
docenti, oltre a una summer school su esempio di quanto accade con altre realtà
accademiche di tutto il mondo». Isabella di bartolo
Festival del Diritto,
incontro sul programma partecipato
( da "Sestopotere.com"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per promuovere la partecipazione
del territorio piacentino al Festival del Diritto, nell'ambito di un programma
specifico da affiancare a quello principale della 2° edizione, che si svolgerà
dal 24 al 27 settembre sul tema "Pubblico/Privato". Alla serata saranno
presenti gli assessori Anna Maria Fellegara e Paolo Dosi.
Rischi diete: chili in
meno, anni in più ( da "Corriere.it"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Enrico Arcelli, dietologo, docente
di Scienze motorie all'Università di Milano, non ha mai fatto segreto del suo
favore per la Zona, un tipo di alimentazione basato su una distribuzione dei
nutrienti riproposta a ogni pasto nell'arco della giornata (40% carboidrati,
30% proteine e 30% grassi).
SORRENTO. QUESTA SERA,
ALLE ORE 20, LA CHIESA DEI SERVI DI MARIA OSPITA UN CONCERTO DEL CORO J...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti, studenti e personale
amministrativo del Polo delle Scienze e delle Tecnologie per la Vita
dell'università di Napoli. Nel corso degli ultimi anni la corale si è esibita
in venti concerti tra i quali quello di beneficenza per la Caritas diocesana di
Napoli tenutosi nella sala «Sisto V» della basilica di San Lorenzo Maggiore ed
un altro organizzato nella splendida cornice di
TREMONTI BOND, PIANO CASA,
STRATEGIE DI MARKETING: SE NE PARLERà NELLA TAVOLA ROTONDA SU ...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 05-04-2009) + 5 altre fonti
Argomenti:
Cultura
Abstract: Si confronteranno docenti
universitari ed esperti tra i quali Paolo Longobardi, presidente nazionale
Unimpresa, Giuseppe Granata, docente di marketing e comunicazione
all'università di Cassino, Vincenzo Palumbo, docente di Economia internazionale
alla Federico II, Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso lo
stesso ateneo e Ciro Oliviero,
Sacro e bellezza
nell'Etiopia cristiana ( da "Gazzetta
di Parma Online, La" del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all?Università Statale di
Milano e presidente del Comitato scientifico (catalogo Terra Ferma) - ha un
forte impatto suggestivo in quanto i rari reperti originali esposti (numerosi
dipinti dai colori accesi, croci, rotoli magici, codici miniati, tabot) sono
inseriti in un percorso animato da interventi multimediali con filmati,
Forlimpopoli , convegno
nazionale per celebrare il primo centenario della morte di Emilio Rosetti
( da "Sestopotere.com"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi di Bologna,
Polo di Forlì. L?iniziativa ha il riconoscimento dell?Ufficio Scolastico
Provinciale Forlì -Cesena (Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della
Ricerca) come attività formativa valida per i docenti degli Istituti Scolastici
della Provincia di Forlì –
Sostegno a domicilio
dell'anziano: un convegno al Centro Santa Maria ai Servi
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 05-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Analisi delle politiche
pubbliche all?Università “Cà Foscari” di Venezia. Programma Ore 8,30 Iscrizione
Ore 9,00 Presentazione del Seminario: Vincenzo Bernazzoli - Presidente della
Provincia Ore 9,15 La Provincia a sostegno della domiciliarità Tiziana Mozzoni
- Assessore Provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie Ore 9,
( da "Stampa, La" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
MENSE. SCENDONO DAL
30 AL 5 PER CENTO I valenzani vendono le quote dell'Aristor che cumula debiti
[FIRMA]FRANCO MARCHIARO VALENZA Aristor srl, azienda partecipata dei Comuni di
Alessandria (70%) e Valenza (30%), chiude il bilancio
( da "Stampa, La" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
ARRESTATO. SORPRESO DAI CARABINIERI Docente universitario rubava abiti
all'Outlet Era visibilmente imbarazzato di fronte ai carabinieri che lo
arrestavano, il docente
universitario sorpreso a rubare capi di abbigliamento all'Outlet. L'altro
giorno Eugenio Franco Musso, 62 anni originario di Casale, professore di
Scienze politiche all'Università di Pavia, è finito nei guai per non
aver resistito alla tentazione di sottrarre capi di abbigliamento firmati in
alcuni negozi dell'outlet, per un valore di circa 600 euro. Nella refurtiva,
nascosta in una borsa, c'erano anche un paio di scarpe e una borsetta da donna,
oltre ad alcuni capi maschili. Addosso nascondeva aveva un paio di forbici e un
tronchesino che utilizzava per staccare le placchette antitaccheggio apposte
sui capi. Le sue mosse erano però state seguite dalle telecamere del circuito
interno che avevano messo in allarme gli uomini della vigilanza che a loro
volta avevano avvertito i carabinieri. Seguito nel posteggio, dove stava per
depositare il bottino all'interno della sua auto, l'uomo è stato fermato dai
carabinieri che hanno così riscontrato la flagranza di reato. Franco Musso sarà
probabilmente giudicato questa mattina con il rito della direttissima, mentre
la merce sottratta è già stata restituita ai proprietari.
( da "Trentino" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Alla Montecatini
industria ad alta tecnologia Olivi: «Sì, all'ex Manifattura Tabacchi ricerca e
imprese per prodotti innovativi» Al festival città impresa Dellai non si fa
vedere Farinati: «Ora avanti assieme e in tempi brevi» Bassi: «Sacco, nuovo
Irst» PAOLO PIFFER ROVERETO. Al Festival delle città impresa è il giorno della
presentazione di Tecnopolis, il progetto dell'associazione "Rovereto 2020"
che prevede di fare dell'ex Manifattura Tabacchi un polo tecnologico in cui
ricerca e aziende vadano a braccetto. Non certo la facoltà di Ingegneria di
Trento come richiesto dalla presidente di Confindustria Ilaria Vescovi e
osteggiato dal rettore dell'università Bassi. E la Provincia, con l'assessore
Olivi, ha detto sì. All'ex Montecatini, invece, industria ad alta tecnologia
«Adesso - afferma l'assessore - la politica farà la sua sintesi». Ma la
sorpresa, la prima della mattinata svoltasi al Mart, è l'assenza del presidente
Dellai. «Spiace non sia qui. Comunque lo sapevo, mi aveva avvisato», commenta
il sindaco Valduga. La seconda sorpresa arriva da Olivi che a proposito del
futuro dell'ex stabilimento Alumetal-Montecatini - un altro dei nodi del futuro
sviluppo roveretano e per il quale nel corso degli anni si sono fatte mille
ipotesi di riutilizzo dopo la chiusura nel 1983 - afferma chiaramente: «Non è
proprio il caso di pensare ad un polo del gusto e del tempo libero (come
ipotizzato mesi fa dall'ex presidente dell'A22 Grisenti, ndr). L'area va
occupata da una nuova industria ad alto contenuto innovativo e tecnologico». E
l'assessore comunale Paolo Farinati approva: «Quello è un luogo che sarà
prezioso per lo sviluppo di tutta la Vallagarina. Sono convinto che lì ci debba
andare una nuova industria». Possibilità già avanzata recentemente dal sindaco
di Mori Gurlini. Idea ben diversa da quella dell'industriale Mario Marangoni
che non più di qualche mese fa aveva intravisto uno scenario incardinato sul
termoreattore. Sulla Tecnopolis all'ex Manifattura Tabacchi interviene
l'assessore Farinati precisando: «Saremo attori, come Comune, di questo
progetto insieme alla Provincia, al mondo delle imprese e all'università. E
credo in tempi non molto lunghi. Tutti insieme». In precedenza, Olivi aveva
ribadito di non essere «appassionato al trasloco di Ingegneria all'ex
Manifattura. Semmai, forse, qualche suo settore. Piuttosto, un polo della
conoscenza che alimenti le imprese. Cioè laboratori di
ricerca pubblica e privata che lavorino in stretto contatto
con il mondo imprenditoriale». Il rettore Bassi ha fatto aleggiare in sala il
"fantasma" dell'Irst di Trento guidato da Stringa negli anni Ottanta,
improntato sull'intelligenza artificiale, che non ebbe grande fortuna.
«Allora - ha detto - i tempi non erano maturi. Ma è un discorso da
riaffrontare. Per l'ex Manifattura bisogna creare una struttura mista che
occupi i dottorati di ricerca in stretto collegamento con le imprese. Sarà
possibile se lo sguardo andrà oltre il Trentino e l'orizzonte sarà quello del
nordest e del Tirolo ma anche se le imprese saranno disponibili ad un continuo
aggiornamento per una reale innovazione dei prodotti. In tal caso l'università
farà la sua parte». L'industriale Mario Marangoni sottolinea l'importanza della
sinergia tra ricerca scientifica e applicata. «Allora sì si potrà realizzare un
centro di eccellenza che abbia un occhio di riguardo al settore delle energie
alternative. In questo modo Tecnopolis potrà riservare tante opportunità».
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
PEGOGNAGA Il
comitato Bovi punta sui minialloggi Terminata la Rsa, lancia una nuova
iniziativa per gli anziani PEGOGNAGA. Molta gente in sala civica alla pubblica assemblea indetta dal Comitato Bovi sul tema: 'Dopo
la Rsa, una nuova sfida del Comitato Bovi, casa protetta per anziani
autosufficienti e mini-appartamenti presso l'Rsa'. In apertura di serata il
presidente Enos Gandolfi ha ricordato il percorso effettuato dal Comitato negli
ultimi 9 anni per raccogliere fondi a favore della struttura. «Dopo aver
raggiunto l'obiettivo di arredare la struttura socio-assistenziale - ha detto
Gandolfi - sono maturate dovute riflessioni in merito al fatto di chiudere i
battenti, o continuare la mobilitazione su altri bisogni della comunità, in
particolare la realizzazione di mini-appartamenti in fregio alla Rsa per
anziani autosufficienti. Abbiamo pensato di fare l'assemblea prima della
prossima consultazione amministrativa per poter eventualmente coinvolgere i
futuri amministratori. Per concretizzare questa idea c'è la necessità di
coinvolgere la gente e un gruppo di persone di buona volontà e disponibili
all'impegno volontario. I possibili passaggi del percorso - ha concluso
Gandolfi - possono essere l'acquisizione dell'area vicina alla Rsa per poter
usufruire dei servizi della struttura sanitaria; la progettazione di una decina
di mini-alloggi di 45 mq su un'area di 1500 o 2000 mq; la costruzione del
complesso edilizio e la gestione del progetto». Il parroco emerito di Pegognaga
don Dante Lasagna, sostenitore dell'idea dei mini-appartamenti, ha proposto che
il Comitato e la comunità si mobilitino subito per acquistare l'area utile e
limitrofa alla Rsa, esigenza rimarcata anche da Daria Soresina. Anna Messori ha
invece sottolineato che in questa fase servono il confronto e le idee da
mettere in campo; va quindi definito il proponente dell'iniziativa che potrebbe
essere il Comune, il Comitato o un organismo
pubblico-privato. Il candidato sindaco del Pd Dimitri Melli ha precisato che il
paese ha l'esigenza dei mini-appartamenti per anziani autosufficienti e ha
sostenuto che se sarà sindaco il Comune sarà a fianco dell'organismo
proponente. Massimo Messora ha detto che a differenza del progetto arredi pro
Rsa, questo piano richiede un notevole impegno finanziario, mentre il sindaco
Carra ha fatto presente che la questione va approfondita, diffusa fra la gente
e gestita da un gruppo operativo. L'assessore Alberto Montani ha affermato che
con questo progetto innovativo si chiude l'anello dei servizi sociali del
Comune, ma occorre fare un'indagine fra la popolazione per verificare la reale
utenza. Vittorio Negrelli
( da "Libertà" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Docenti e tagli, sarà "guerra" col ministero» Tribi
(Provincia): situazione di grande difficoltà Più studenti a settembre rispetto
all'anno scolastico in corso ma meno docenti. Quasi
( da "Centro, Il" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Mario Damiani *
Crisi, un'opportunità per cambiare Può essere la crisi economica un'occasione
da cogliere per facilitare processi di cambiamento e non limitarsi
semplicemente a superarla, più o meno bene? La speranza è che sia possibile ed
auspicabile. L'incubo è il succedersi di fasi di instabilità e che la crisi
degradi più pesantemente nel versante sociale, aggiungendo ingiustizie sociali
a diseguaglianze economiche. Nel versante della speranza, il primo obiettivo da
perseguire è il recupero di un livello minimale di fiducia da parte dei
cittadini. Fiducia nelle capacità dei centri di responsabilità, ai vari
livelli, di trasmettere al mercato ed ai cittadini volontà concreta,
credibilità delle misure necessarie e dell'efficacia e tempestività delle
attività conseguenti. Occorre quindi agire sul primo indicatore che si cerca di
valutare, quando ancora nel buio pesto si intravede un languido e lontano
biancore: quello del pessimismo, desunto dal groupthink, ovvero dal pensiero
collettivo, inteso come meccanismo di diffusione delle ondate di ottimismo o
pessimismo che segue alle buone o cattive notizie. In Abruzzo e in Italia, ma
lo stesso vale anche per l'Europa, lo spettro della crisi sociale induce ad apprezzare
innanzi tutto gli interventi diretti a favorire la tenuta della coesione
sociale e quindi a darne maggiore evidenza mediatica (ammortizzatori sociali ed
altre misure di sostegno dei redditi delle fasce più deboli). Su questo
versante si attende dalla Regione Abruzzo, che al momento appare una comparsa
secondaria, qualche segnale di sintonia ed accompagnamento delle misure
nazionali. E una domanda è al riguardo doverosa. E' coniugabile lo stato
comatoso, sotto il profilo del bilancio, della sanità abruzzese con misure che
possano sostenere l'occupazione che si perde in altri settori, dirottando a
tale comparto risorse più razionali e sostituendo il costo, economicamente
improduttivo, degli ammortizzatori con quello del riassetto dei servizi
sanitari a costi sostenibili? Il bilancio regionale non accredita alcun
ottimismo; anzi, l'assorbimento di 2,2 miliardi di euro delle spese sanitarie
rispetto alle entrate totali di 2,8 è sintomatico di una situazione ingessata,
priva di margini di manovra e quindi frustrante. Il secondo, ma contestuale,
ordine di misure di sostegno riguarda l'assetto produttivo e quindi delle
imprese, con priorità delle risorse per quelle medio piccole (ed in Abruzzo
anche le micro), in termini tanto di immediata spendibilità di quelle statali,
che di impegno a livello di Regione. Il sistema creditizio va ovviamente
stimolato, con il coinvolgimento rapido di quello dei confidi (almeno i
maggiori, in attesa del riordino), per garantire subito la sopravvivenza delle
imprese, sane economicamente ma sofferenti per gli squilibri finanziari. Non si
tratta però di generico auspicio e di mera incitazione a far presto. Alcune
iniziative delle banche possono essere sollecitate in modo mirato, sotto forma
di convenzioni per alcune tipologie di operazioni semplici ma che preoccupano i
piccoli imprenditori. Nella politica fiscale l'Abruzzo sconta, inoltre, gli
effetti del dissesto sanitario e dei conti regionali, sotto forma di
maggiorazioni dell'Irap e delle addizionali sulle imposte sui redditi che ne
riducono l'attrattività alle imprese esterne. La Regione deve recuperare quindi
nel tempo politiche economiche di ampio respiro, adatte a rendere vantaggiosi
gli investimenti nel territorio per le imprese nazionali e straniere. Si dovrà
anche verificare quale sarà l'impatto del federalismo fiscale sui conti della
Regione e dei Comuni e su quali iniziative si intende fare affidamento per
volgere eventuali effetti positivi a vantaggio della comunità abruzzese,
puntando sulla efficienza del sistema. Un dibattito su
questo argomento s'impone tra i vari attori della regione, politici, operatori
economici ed intellettuali, per non trovarsi spiazzati ed in ritardo rispetto
agli eventi: la crisi può essere l'occasione per ricercare opportunità
altrimenti non considerate. * Docente Università Lum J.Monnet, Bari
( da "Repubblica, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina VIII -
Palermo L´aggressione in via Cortile Genova. Lite a colpi di mattarello tra due
famiglie di commercianti alla Zisa: sette denunciati Accoltella l´inquilino
moroso e si dà alla fuga Una lite in un appartamento
di una traversa di via di Principe di Palagonia, e alla fine un accoltellato
alla gola e un ricercato dalla polizia. è successo
ieri attorno alle
( da "Libertà" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Contenziosi legali
tra medici e pazienti, per gli esperti: «Meglio le conciliazioni» Recentemente
uno dei temi più dibattuti in campo giuridico è quello della responsabilità
medica. Negli ultimi anni un numero sempre crescente di medici e strutture
sanitarie sono stati citati in giudizio al fine di rispondere a danni causati
al paziente. A tal proposito si è tenuto nella mattinata di ieri all'Università
Cattolica del Sacro Cuore il secondo modulo del seminario intitolato "La
responsabilità del medico e della struttura sanitaria tra tutela del paziente e
del professionista". L'incontro fa parte del ciclo di formazione professionale
forense 2009 organizzato dal Consigli dell'Ordine degli avvocati Piacenza e di
Lodi, in collaborazione con l'Università Cattolica. Al seminario sono
intervenuti Alessandro Farolfi, giudice del tribunale di Modena, Fabio Buzzi,
direttore del dipartimento di Medicina legale e Sanità pubblica "Antonio
Fornari" dell'Università di Pavia, e Antonio Albanese, docente di Diritto Privato dell'Università Cattolica di Piacenza.
Dall'intervento di Farolfi è emersa una situazione che vede da un lato il
paziente sempre meno incline ad accettare i limiti del progresso scientifico e
delle terapie adottate, e dall'altro una sistema giuridico retto da un insieme
di regole molto stringenti verso il ruolo del medico. Una possibile
soluzione a questo trend è arrivata da Buzzi che ha sollecitato i numerosi
professionisti presenti al seminario ad adottare soluzioni alternative ai
contenziosi giudiziari, da attuarsi mediante procedure conciliative tra medico
e paziente. L'incontro è stato concluso dall'intervento di Albanese che ha
parlato della responsabilità medica e della struttura sanitaria nel campo del
diritto privato. Davide Fantini 05/04/2009
( da "Nuova Venezia, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
CONSERVATORIO
Attività antisindacale I giudici contro Battel Il direttore del Conservatorio
«Benedetto Marcello» Giovanni Umberto Battel censurato per attività sindacale.
Lo rende noto, l'Unams, il sindacato Unione artisti che aveva presentato al
Giudice del Lavoro del Tribunale di Venezia un ricorso contro il maestro
Battel, perché, a giudizio dell'organizzazione sindacale, negli ultimi cinque
anni il direttore l'avrebbe esclusa da informazioni e trattative su questioni
nevralgiche per la vita del Conservatorio. Ora il Giudice del lavoro Margherita
Bortolaso con la sua sentenza avrebbe sanzionato Battel, riconoscendo le
ragioni dell'Unams, ordinando a direttore e presidente del Conservatorio di
ripristinare le consultazioni sindacali. Nello specifico della sentenza - rende
noto l'Unams - si legge che «risultano violati l'obbligo di preventiva
informazione e di negoziazione sui compensi per l'attività didattica nonché sui
criteri di utilizzazione del fondo d'istituto, cge l'obbligo di negoziazione
sulle modalità di attribuzione degli incarichi aggiuntivi
ai docenti». A metà aprile il primo confronto tra direttore e Unams per la ciò
che riguarda l'attività dell'istituto. Continua a sussistere un'atmosfera tesa
nel Conservatorio tra il direttore e il corpo docente, oltre ai sindacati, dopo che nei mesi scorsi si è dimesso anche
il presidente del Consiglio di amministrazione dell'istituzione Antonio
Paruzzolo. Il ministro della Pubblica Istruzione e Università Maria Stella
Gelmini ha quindi nominato un commissario per sostituirlo e cercare di
riportare un po' di serenità all'interno del «Benedetto Marcello». Il
commissario si è recentemente insediato, ed è l'avvocato Stefano Vinti, del Foro
di Roma che ha rivestito numerose volte il ruolo di arbitro o di presidente di
collegi arbitrali in appalti pubblici.
( da "Provincia Pavese, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
La
docente pavese diresse
gli scavi di Lomello. Domani i funerali L'ateneo piange Maccabruni archeologa
internazionale PAVIA. Saranno domani alle 10 nella chiesa del Carmine i
funerali di Claudia Maccabruni, archeologa, studiosa, professore associato di
Archeologia classica dell'ateneo pavese. La docente, che a fine
maggio avrebbe compiuto sessant'anni, si è spenta dopo una lunga malattia, che
però non le aveva tolto la voglia di insegnare e restare al fianco dei suoi
studenti, fino a poche settimane fa. «Claudia Maccabruni era una delle maggiori
specialiste di vetri antichi in Italia - spiega Maurizio Harari, professore
associato del dipartimento di Scienze dell'antichità -. Era però anche molto
interessata al tema della tarda antichità: il passagio dall'antico romano al
tardo medioevale. E Pavia, la sua città, era un luogo privilegiato per vedere
come in una città medioevale si sono conservati reperti romani». La
professoressa Maccabruni aveva anche diretto lo scavo archeologico di Lomello,
con una collaborazione con studiosi inglesi. Era anche questa una sua
particolarità: era legata al suo territorio, ma era anche proiettata
all'estero. Era infatti impegnata in uno scavo in Libia di cui era promotrice
Enrica Fiandra, per lo studio dei materiali ritrovati nel tempio Flavio di
Leptis Magna. «Stava preparando uno studio sui vetri raccolti nel museo di
Tripoli - spiega Clelia Mora, collega e amica - Avevamo anche stabilito una
collaborazione per una nostra ricerca in Turchia, per cui ci aveva mandato
alcuni suoi giovani collaboratori». Claudia Maccabruni era anche la
responsabile del museo dell'archeologia dell'università,
chiuso da tempo e per cui lei si stava battendo. «Era una donna di grande
classe, aveva sempre un atteggiamento elegante», ricorda Harari. (ma.br.)
( da "Provincia Pavese, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Lingue e dialetti
europei, Pavia li salverà Lo Iuss organizza un ciclo di studi su un tema
affascinante PAVIA. Lo Iuss sarà per cinque giorni la capitale degli studi
sulle lingue e i dialetti d'Europa. Da domani a venerdì 10 è in programma la
prima edizione della Scuola internazionale di primavera organizzata dal Letiss
(Centro di ricerca in lingue d'Europa: tipologia, storia e sociolinguistica). A
tenere i corsi nella sede Iuss in lungoticino Sforza, frequentati da venti
giovani ricercatori, saranno quattro specialisti di assoluto livello mondiale
tra cui spicca Suzanne Romaine dell'Università di Oxford.
Gli altri docenti arrivano dalle Università di Friburgo, Brema e Torino.
«Tremila e più anni di documenti linguistici fanno dell'Europa - spiega Paolo
Ramat, responsabile della sezione di Scienze umane dello Iuss e direttore del
Letiss - un osservatorio privilegiato sulle lingue e i loro cambiamenti.
Il gran numero di scambi economici e culturali ha determinato anche una serie
di convergenze linguistiche che hanno portato fra l'altro alla formazione del
cosiddetto Europeo Medio Standard: le maggiori lingue europee, se confrontate
con altre lingue come il cinese, il giapponese o le lingue amerindiane mostrano
un'"aria di famiglia" le cui origini, basate su greco e latino, si
possono far risalire all'epoca di Carlo Magno. Molti studiosi temono che fra
non molto tempo gli europei tenderanno a parlare un'unica lingua, l'inglese, o
almeno varianti di un idioma tendenzialmente comune. Ma andrà davvero così? O
non avverrà per l'inglese ciò che si è già verificato col latino, cioè una
divisione in molteplici varietà?» «Le lingue ufficiali parlate nell'Unione
Europea - continua Ramat - sono 23, ma quelle in uso sono molte di più,
dell'ordine di qualche centinaio. Alcune sono parlate da poche persone e
rischiano di scomparire; sarebbe un danno irreparabile per la civiltà europea.
Dobbiamo preoccuparci per il futuro di lingue o dialetti di minoranze, come il
'grico' della Calabria e del Salento o il serbolusaziano della Germania
orientale».
( da "Centro, Il" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 27 - Cronaca
Livorni: «La mia Pescara vista dall'America» Lo scrittore e
docente a Madison racconta
la riviera, San Giuseppe e il suo liceo «Ricordo i travocchi con le reti ancora
in mare e gli amici delle sfide a pallone» GIULIANO DI TANNA «Quando penso a
Pescara, da qui, penso a tre cose. Penso al molo nord, ai travocchi che ancora
buttavano le reti in acqua. Penso agli anni del liceo. Penso al
quartiere di San Giuseppe in cui sono nato e cresciuto». L'altrove da cui
Ernesto Livorni pensa a Pescara, la sua città, è un posto immerso nella neve
per cinque mesi all'anno. Si chiama Madison e si trova nel Wisconsin, uno di
quegli Stati grandi e massicci nel cuore dell'America. In America, Livorni, ha
passato metà dei 50 anni che ha compiuto la settimana scorsa. Dapprima come
giovane laureato in Lettere, poi, come insegnante: a Yale, in una delle otto
esclusivissime università della cosiddetta Ivy League,
che, sulla Costa orientale, da un secolo, forniscono agli Stati Uniti
presidenti e classe dirigente politica ed economica; e, infine, a Madison dove,
da nove anni, è professore ordinario e dove vive con la moglie
italo-irlandese-americana, Monica Lee, e i loro tre figli: Isabella Maria di 15
anni, Elena Lucia di 14 e Stefano Alberto di
( da "Tempo, Il" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Rieti Due
scommessa di Emili Recupero La Commissione comunale ha ultimato il lavoro sulle
aree ex industriali Paolo Di Lorenzo La Commissione speciale per il recupero
delle aree ex industriali in fondo al viale Maraini ha terminato il suo lavoro
e lo ha presentato, ieri mattina, in conferenza stampa in Comune. Mesi di duro
lavoro «bipartizan» per arrivare ad un giusto compromesso
pubblico-privato. Perché è bene che si ricordi che l'ex zuccherificio, l'ex
Montecatini ecc. non sono immobili del Municipio ma di privati e quindi
difficilmente la mano pubblica potrà imporre un progetto in «casa di altri». Risultanze e
proposte, comunque, sono ora in via di perfezionamento e presto approderanno in
Consiglio Comunale per ratificare la cosiddetta Rieti Due. La
Commissione, fortemente voluta dal sindaco Emili per metter fine ad una
situazione di degrado e di abbandono in cui versano da troppi anni queste aree,
è stata confezionata in maniera popolare, accogliendo consiglieri del
centrodestra e del centrosinistra. La presidenza è del capo di Rieti Viva, già
sindaco Pci di Rieti, Paolo Tigli. Ci sono poi Antonio Emili, Massimo
Petrongari, Alessandro Persi e Ivano Paggi. «Tutte le risultanze arriveranno
presto in consiglio comunale – ha commentato il sindaco Emili – perché
democraticamente è la città intera che deve partecipare a questo tipo di risanamento,
di recupero e di destinazione. Non si dimentichi mai, tuttavia, che stiamo
parlando di terreni di proprietà di privati e quindi bisogna muoversi con molto
rispetto». L'area, tuttavia, è molto vasta. «Grande quanto l'attuale centro
storico del capoluogo sabino – ha detto Tigli - E così, in fondo a viale
Maraini, potrebbe sorgere la cosiddetta Rieti Due con auditorium, centri
commerciali, nuovi alberghi, ristoranti, tribunale, ente-fiera ed edilizia di
pregio. Di sicuro serve un progetto ampio, largamente condiviso». E in effetti
di consigli utili in Commissione ne sono arrivati parecchi: dalla Camera di
Commercio alla Cgil, Cisl e Uil, il Consiglio dei Giovani, le circoscrizioni,
cittadini comuni. «Si sta per portare a termine un'operazione storica per lo
sviluppo della nostra città – ha osservato l'assessore all'Urbanistica, Marzio
Leoncini – combineremo al meglio le esigenze di Rieti con le volontà dei
proprietari. Un complesso articolato in campus universitario, sala-concerti,
palafiera, campi da basket, bar, ristoranti, centro fitness, edilizia di pregio
ed alloggi per studenti universitari. La grande opera dovrebbe sorgere al più
presto ma è necessario il conforto del consiglio comunale».
( da "Arena, L'" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 05 Aprile
2009 CRONACA Pagina 21 PRESENTAZIONE. L'incontro in sala Marani promosso
dall'Arc Una speranza per i cerebrolesi Il metodo elaborato da Mario Castagnini
si basa su esercizi che si possono fare in casa Saltare, correre, giocare,
atteggiamenti scontati ma non per tutti i bambini. Ce ne sono alcuni che hanno
bisogno di un valido aiuto. Questa è una delle frasi che accompagnano il
volantino di presentazione dell'incontro promosso dall'Arc (Associazione
recupero cerebrolesi) che si è tenuto in sala Marani. L'associazione nata per
volere di alcuni genitori ha uno scopo importante: prevenire i disturbi neuro e
psico motorio facendo conoscere la giusta riabilitazione e proponendo così il
recupero delle funzioni. Il programma è elaborato dal medico Mario Castagnini,
neurologo e riabilitatore e consiste nel fare svolgere al bambino una serie di
esercizi mirati a stimolare l'attività neuro e psicomotoria della prima
infanzia in una successione particolare. Per essere efficace gli esercizi
indicati vanno fatti per 20 minuti quattro volte al giorno dai genitori. Ma per
poter estendere e far conoscere a tutti questo metodo occorre una valutazione
scientifica alla terapia proposta da Castagnini che è medico e sacerdote e per
tanti anni ha lavorato in Africa aiutando e salvando tantissimi bambini. A
questo scopo l'Arc lavora con l'istituto di ricerca scientifica del San Camillo
e la speranza è poter far sì che tanti genitori possano rivolgersi ad una
struttura ospedaliera individuata dalla Regione. Il metodo Castagnini non
costa, si lega al recupero dell'attività motoria e dei sensi del bambino a
partire dai primissimi mesi. La sua convinzione è che entro il primo anno (ma
moltissimi sono i casi che hanno visto recuperi insperati in bambini anche più
grandi) si possano acquisire e rimettere in moto tutte quelle funzioni che sono
state danneggiate. L'incontro ha visto trattare diversi temi a partire
dall'attuale approccio alla riabilitazione delle paralisi cerebrali infantili
che in troppi casi viene fatto dopo il primo anno di vita se non più in là.
Angelo Lascioli, docente di
pedagogia speciale all'università di Verona ha spiegato il rapporto che intercorre tra genitori e
figli disabili definendolo un percorso che va dal lutto alla rinascita. Sono
intervenuti altri specialisti come Massimo Guerriero, docente di statistica e metodologia applicata, sempre dell'ateneo
veronese che ha parlato della ricerca su questo metodo. Insomma la via
di uscita per rendere felici e dare un futuro autonomo ai bambini c'è, basta applicarlo.
Per questo è stato redatto un libro dal titolo "Prevenire i disturbi
dell'apprendimento del bambino-proposta di programma di diagnosi e terapia
precoce per i disturbi dello sviluppo. Presentazione di una ricerca statistica
sulla sua efficacia". L'introduzione è di Matteo Faberi, dottore in
scienze dell'educazione e psicologia dell'educazione, che fu uno dei pazienti
del dottore Castagnini. A dieci anni non camminava ancora, ora è un laureato
pieno di vita e voglia di fare al punto che è anche il vicepresidente
dell'associazione. Nel testo si mettono in evidenza i dati raccolti dalle 200
famiglie dell'associazione. Il risultato della ricerca dimostra le differenze
tra quanti hanno iniziato il metodo Castagnini entro i primi tre mesi di vita
del bambino e quanti dopo. In conclusione la possibilità di recupero è
altissima. L'Arc ha sede in via Monte San Zeno a Verona, telefono 045.8008796.
Il sito internet è: www.aerreci.org
( da "Arena, L'" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 05 Aprile
2009 SPETTACOLI Pagina 59 CAMPLOY Sei serate per scoprire i vincitori del
«Totola» Un appuntamento importante quello di questo anno per il Premio Giorgio
Totola che festeggia la sua decima edizione. Un festival di livello nazionale
dedicato al teatro contemporaneo, istituito in ricordo dell'attore e regista
veronese scomparso nel 1987. La rassegna, che si aprirà sabato 18 alle 21 al
Teatro Camploy, per concludersi il 23 maggio, gode del patrocinio del ministero
dei Beni culturali, della Regione Veneto e dell'Associazione nazionale critici
di teatro. Sei serate con la partecipazione di altrettante compagnie amatoriali
italiane, con opere che puntano maggiormente sull'originalità del testo.
Attesissimo anche l'appuntamento fuori programma presentato dalla compagnia
Giorgio Totola che propone lo spettacolo In viaggio verso il sole, una
rappresentazione tratta dal testo di Farid Ad-Din Attar e di Jean Claude
Carrière, adattato e diretto da Carla Totola, che racconta il percorso
spirituale dell'anima, un viaggio simbolicamente espresso nel volo degli
uccelli verso il mistero del divino. La giuria è presieduta da Giuseppe Liotta,
docente al Dams di Bologna,
critico e regista, Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, Mario Paolucci
dell'Associazione nuovo sipario di Bolzano, Mario Guidorizzi, critico
cinematografico e docente
di storia del cinema all'università di Verona e da Nicola Pasqualicchio, docente di storia del teatro sempre all'università di Verona.E.A.
( da "Arena, L'" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 05 Aprile
2009 CRONACA Pagina 22 PROMOZIONE TURISTICA. Inaugurata ieri la nuova edizione
de «La Provincia da scoprire» San Zeno, visita virtuale come in un videogame
Progetto pilota, joystick e immagini tridimensionali. Per la prima volta la
rassegna parte dalla città Taglio del nastro, ieri pomeriggio in piazza San
Zeno, della nuova edizione de «La Provincia da scoprire» con i saluti del
sindaco Flavio Tosi, del presidente della Provincia, Elio Mosele, e del
vicepresidente Antonio Pastorello. Aperto ieri, anche oggi il villaggio del
turismo con i 21 uffici Iat (Informazione e accoglienza turistica) della
provincia veronese sarà a disposizione dei visitatori, poi ci sono il villaggio
del bambino con i giochi, animazioni e magia per i più piccoli, l'esposizione e
la vendita dei prodotti tipici veronesi. Si potrà assistere alla sfilata e al
concerto del corpo bandistico Monsignor Aldrighetti di Soave e all'esibizione
di musici e sbandieratori in costume medievale, con una rappresentanza delle
maschere del Carnevale veronese. Le novità assolute di questa tappa sono la
partenza dalla città, mentre di solito si arrivava a Verona solo per l'ultima
tappa; il progetto pilota finanziato dalla Regione, «Multimedialità del
Turismo», realizzato dall'architetto Boris Rodegher e dall'Università di Verona
sull'esempio dei videogame per una visita virtuale tridimensionale e
interattiva della basilica di San Zeno, grazie a un maxischermo davanti alla
basilica e al joystick a disposizione dei visitatori; l'ultima novità della
manifestazione riguarda le tre opzioni per le visite guidate, con la Basilica
di San Zeno e il suo chiostro, la chiesa paleocristiana di San Procolo e
l'edilizia militare a San Zeno lungo le antiche mura veneziane. Le visite a San
Zeno sono in collaborazione con l'associazione Chiese vive a 2 euro a persona,
devoluti al gruppo missionario San Zeno. Le prenotazioni possono essere fatte
durante i giorni della manifestazione. Questa prima tappa de «La Provincia da
scoprire» è stata presentata ai Palazzi Scaligeri dal vicepresidente e
assessore al Turismo, Antonio Pastorello, con il consigliere provinciale di
zona, Marco Luciani, il presidente della prima circoscrizione, Matteo Gelmetti,
la docente di Economia all'Università di Verona, Marta Ugolini, e quella di
Storia dell'arte moderna, Loredana Olivato, l'architetto Boris Rodegher,
Annamaria Ruina e Rosalba Granuzzo del Gruppo missionario San Zeno. «Sono
convinto che iniziare a Verona sia un ottimo modo per inaugurare la nuova
edizione. San Zeno merita di essere riscoperto dai cittadini e
conosciuto dai turisti. Il ricavato delle due giornate andrà in solidarietà per
chi ne ha veramente bisogno», spiega Pastorello. «Ho proposto di modificare il
programma per dare visibilità a una delle basiliche romaniche più belle del
mondo e in questi due giorni sarà eccezionalmente aperta anche la chiesa di San
Procolo», aggiunge Marco Luciani. Chiude Matteo Gelmetti: «Come amministratori
dobbiamo puntare sulle nostre eccellenze e San Zeno è una di queste. Ci
auguriamo che la basilica diventi un fiore all'occhiello del turismo scaligero,
quindi, ben vengano iniziative che promuovono simili bellezze del nostro
territorio».[FIRMA]
( da "Secolo XIX, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Un nuovo
palasportin centro a Genova» la sfida I finanziatori del progetto da 6 milioni
di euro sono i presidenti di tre delle principali realtà genovesi di basket e
volley 05/04/2009 UN NUOVO PALAZZETTO dello sport in un'area centrale della
città, da realizzare con finanziamenti privati su un'area di proprietà pubblica. Centro di tutto il basket e la pallavolo, sport
della quale il nuovo impianto potrebbe diventare una sorta di tempio, con
l'obiettivo ambizioso di ospitare nel 2014 i mondiali maschili di questo sport.
L'idea, stando ai proponenti, sarebbe già sui tavoli del Comune di Genova, che
si sarebbe dichiarato disponibile a cercare l'area sulla quale avviare il
singolare project financing (anche se l'assessore allo Sport Bruno Pastorino
preferisce non commentare, pur non smentendo la notizia). I finanziatori del
progetto, del costo di almeno 6 milioni di euro, sono i presidenti di tre delle
principali realtà genovesi degli sport minori, l'Amatori Cella Volley, Igo
Carige ed Effe
( da "Adige, L'" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Stamattina
Boncinelli e Giorello Ultimo appuntamento di grande rilievo, questa mattina per
il Festival: alle ore10 alla sala conferenze del Mart si parla infatti di
bioetica, filosofia della scienza e tecnologie nel dibattito «Uomo e natura.
L'armonia possibile» che vede relatori di calibro nazionale confrontarsi a
partire dal libro «Idea di natura, 13 scienziati a confronto», edito da
Marsilio Editori. Sul palco ci saranno Claudio Bartocci, docente di Fisica matematica, Università
di Genova; Vittorio Bo, direttore del Festival della Scienza di Genova; Edoardo
Boncinelli, direttore del Laboratorio di Biologia molecolare dello sviluppo,
Ospedale San Raffaele di Milano; Elio Cadelo, giornalista; Giulio Giorello,
filosofo e docente dell'Università Statale di Milano.
Il dibattito sarà moderato da Mario Tozzi, geologo e ricercatore del CNR.
05/04/2009
( da "Caserta News"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009 Campagna per diffusione cultura donazione organi SALUTE | Brusciano Questa
mattina al San Nicola Park Hotel di Marigliano è stato svolto il convegno sulla
"Donazione del Cordone Ombelicale" promosso dall'International
Association of Lions Club in Italia, distretto 108 YA, governatore Avv. Alfonso
Caterino, con il Lions Club Castello di Cisterna Vesuvio Nord, presidente
Gianfranco Buonocore. A moderare l'incontro dal titolo "Dal Cordone
Ombelicale una Speranza di Vita non gettarlo
Donalo" è stato
il giornalista Ermanno Corsi, con i programmati relatori: Gianfranco Buonocore,
Presidente Lions Club Castello di Cisterna; Tiziana Romano, Presidente Leo Club Castello di Cisterna; Angelo
Antonio Romano Sindaco di Brusciano; Aniello Rega, Sindaco di Castello di
Cisterna; Vincenzo Iasevoli, Delegato del Governatore per la bioetica; Antonio
Marte, Presidente VI Circoscrizione Lions. L'introduzione ai temi del service è
stata fatta dal dott. Franklin Picker, Direttore ASL NA 4 ed ecco gli
interventi a seguire: Prof. Vincenzo Sica, Docente di
Ptologia Clinica, Facoltà di Medicina e Chirurgia 2^ Università di Napoli;
Dott. Alberto Bottino, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la
Campania. La proclamazione dei vincitori del concorso correlato, con le Scuole
Superiori del territorio, Liceo "M. Serao", Liceo V.
Imbriani", Liceo "S. Cantone" di Pomigliano d'Arco; Liceo
"C, Colombo", I.T.C. "Rossi Doria" di Marigliano; Liceo
"G. Alberini" e Liceo "G. Carducci" di Nola, è stata curata
dai professori Michele Papa e Giulio Tarro. I lavori sono stati chiusi
dall'avvocato Vittorio Del Vecchio, Vice Governatore Distrettuale 108 YA. Il
Comune di Brusciano, che ha patrocinato insieme al Comune di Castello di
Cisterna la nobile iniziativa, ha ulteriormente sostenuto, con un apposito
manifesto, affisso per le strade di Brusciano, la campagna informativa per
diffondere la cultura della donazione degli organi. Il Vicesindaco ed Assessore
all'Igiene e Sanità del Comune di Brusciano, dott. Vincenzo Cerciello, presente
all'iniziativa, ha sottolineato "la necessità di sensibilizzare le future
mamme a donare il cordone ombelicale. Un gesto che non costa niente, che non determina
alcun rischio né per la mamma né per il bambino, ma che dà una concreta
speranza di guarigione a tanti pazienti affetti da gravi patologie non
altrimenti curabili. Come Amministrazione comunale -ha proseguito il
Vicesindaco Cerciello- siamo attivamente impegnati nella promozione e nella
diffusione della cultura della donazione degli organi. E colgo l'occasione per
rivolgere un grato e commosso pensiero, in ricordo di una nostra compianta e
giovane concittadina, Palmira Terracciano, ed esprimere ai suoi genitori, Elisa
e Luigi Terracciano, la vicinanza, l'affetto e l'apprezzamento di tutta la
Cittadinanza per il gesto di grande umanità, altruismo e solidarietà da essi
compiuto. L'autorizzazione all'espianto degli organi dell'adorata figlia ha
infatti restituito, ben sette nostri connazionali, ai loro cari ed alla
vita".
( da "Caserta News"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009 Risorsa idrica, partecipazione a incontro pubblico AMBIENTE | Caserta
Grande partecipazione e interesse ha avuto l'incontro pubblico organizzato
presso il Circolo Nazionale di Piazza Dante a Caserta il 3 aprile scorso dal
Comitato Acqua Pubblica e il Coordinamento Associazioni Casertane sull'art. 23
bis della legge n. 133 del 2008 e la privatizzazione della risorsa idrica,
relatori i professori Carlo Iannello, docente di Diritto dell'ambiente SUN e
Sergio Marotta, docente di Sociologia del Diritto Istituto Universitario Suor
Orsola Benincasa Napoli. L'iniziativa ha visto l'adesione di ARCI, WWF,
Legambiente, Italia Nostra, Lipu Caserta, Banca Etica, Comitato Caserta Città
di Pace, Casa Rut-Suore Orsoline, Padri Sacramentini, AIMC, Centro Pastorale
Giovanile, Agesci Caserta, FUCI, I.S.S.R. "San Pietro"Caserta, Azione
Cattolica Caserta, Caritas Caserta, Ass. Art. 11-Promotori di Pace ed è servita
a presentare la seguente decisiva mobilitazione in atto nella città capoluogo
di contrasto alle strategie di privatizzazione del bene comune acqua: la
petizione presentata, a norma dell'art. 32 dello Statuto Comunale,
all'Amministrazione comunale per una modifica dello Statuto comunale che
riconosca il servizio idrico un servizio pubblico privo di
rilevanza economica, e in quanto tale gestibile con affidamento ad azienda
speciale. Nel suo breve saluto la moderatrice Anna Giordano, presidente del
CoAsCa, ha ricordato ai presenti come l'impegno speso dall'associazionismo
casertano a difesa dell'acqua pubblica abbia conquistato già nel passato importanti risultati come una
discussione nel consiglio comunale con la precedente amministrazione che
portò a una delibera di riconoscimento dell'acqua bene comune a gestione pubblica. Mena Moretta del Comitato Acqua Pubblica ha
introdotto le successive relazioni dei docenti intervenuti sottolineando
l'urgenza di diffondere una seria riflessione sul tema del controllo dell'acqua
e della gestione della sua qualità sottraendola alla rapina sistematica e
decennale dei poteri forti a livello internazionale, nazionale e locale.
L'analisi operata dai relatori dell'ordinamento giuridico italiano dell'ultimo
decennio in tema di gestione dei servizi pubblici, dalla famigerata legge
Bassanini del 1997 all'art.113 del D.Lgs. n. 267 del 2000 all'art. 35 della
finanziaria
( da "Caserta News"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009 Anzalone: "Accolta mia richiesta riduzione stipendi" POLITICA |
Avellino Dichiarazione del Consigliere regionale Luigi Anzalone, Vicepresidente
della Commissione anticamorra: "Il Presidente Bassolino accoglie, dopo sei
anni, la mia proposta di riduzione dell'indennità di Consiglieri e assessori.
Meglio tardi che mai!". "Apprendo con convinto, anzi entusiastico
favore la notizia della deliberazione della Giunta regionale, che rinvia
innanzitutto alla lodevole e giusta iniziativa del Presidente on. Antonio
Bassolino, di proporre una quanto mai significativa riduzione delle indennità
dei Consiglieri e degli Assessori regionali. Attendo, ovviamente, di leggere la
deliberazione in questione per dare un giudizio più circostanziato e di merito.
Detto questo, mi sia consentito innanzitutto di aggiungere che la decisione
dell'on. Antonio Bassolino di improntare le retribuzioni dei vertici
istituzionali della Regione a criteri di sobrietà e di misura non fa che
accogliere, purtroppo con circa sei anni di ritardo, una mia proposta in
merito, per la cui realizzazione ho profuso parte non indifferente del mio
impegno politico, dimostrando comunque di saperla concretamente onorare e
attuare per mio conto, una volta constatata l'altrui indifferenza, se non più o
meno aperta ostilità. Comunque, meglio tardi che mai! Per chiarire di che si
tratta, mi sia consentito di ricordare che, non più tardi di qualche settimana
fa, ho presentato un Progetto di legge per la riduzione del 20 % al lordo delle
indennità dei Consiglieri, Assessori e Presidenti del Consiglio e della Giunta
regionale, per destinare la relativa cifra a una borsa di studio annuale per
studenti delle Università campane che conseguano il titolo di laurea con 110 e
lode/110. Ma una siffatta storia, da me strettamente correlata alla ben più
importante questione della moralità della spesa pubblica
e della sua finalizzazione a obiettivi produttivi e di autentica socialità, non
comincia certo ora. Fin dall'autunno del 2003, di fronte a quella che mi
appariva l'esorbitanza degli stipendi dei due Presidenti, dei Consiglieri e
degli Assessori regionali, nella qualità, da un anno e mezzo, di Assessore al
bilancio, oltre che al demanio e ai rapporti con i Paesi del Mediterraneo,
proposi al Presidente Bassolino di procedere ad una loro significativa
riduzione. Bassolino mi disse di non scordare che già ero considerato un
assessore scomodo di cui si chiedeva, specie da parte di forze centriste, la
rimozione e che, di conseguenza, una proposta del genere, su cui pure lui era
d'accordo, avrebbe provocato un pandemonio. Successivamente, e siamo al 2004,
di fronte al costante vertiginoso aumento, delle spese del bilancio del
Consiglio regionale (basti dire che per l'alta professionalità, che in Regione
non esiste, ad alcuni supeprotetti si corrisponde annualmente più di un
miliardo e mezzo di vecchie lire), richiamai, anche questa senza fortuna, a un uso più misurato e serio del denaro pubblico. Come pure
senza fortuna fu la mia battaglia contro il proliferare di società
pubblico-private, di cui il senatore Gino Nicolais ne fece deliberare ben 11.
Come si spiega tutto ciò? In realtà il ceto partitocratico, specie di ascendenza
democristiana e craxiana, ma purtroppo rinviante anche ai democratici di
sinistra, dimentichi ormai della lezione berlingueriana sulla diversità
morale dei comunisti, che è la prima qualità che li rende tali, di fatto teneva
le mani legate al Presidente Bassolino. Mi fu impossibile, incredibile a dirsi,
persino limitare ai compiti d'istituto l'uso delle autovetture di
rappresentanza da parte degli Assessori. Anzi, una mia circolare in merito mi
costò un vero e proprio «processo staliniano» in una seduta di Giunta, in cui,
assente il Presidente, le attuali deputate Armato e Incostante, cui tennero
bordone soprattutto Nicolais e Di Lello mi aggredirono con inaudita violenza.
Penoso finale della storia: per calmare le acque, anche per non crearsi un
altro fronte di contestazione, mentre la parte più moderata e arretrata della
maggioranza lo contestava, Bassolino fu costretto nientemeno che ad emettere
una circolare che equiparava l'Assessore regionale a un Ministro della Repubblica, almeno per quel che riguarda l'uso (e l'abuso)
delle autovetture. Caparbiamente, non mi arresi e cercai di fare passare la
norma per cui, come era già stato fatto nella Regione Toscana, il cui Pil è il
doppio di quello della Campania, gli Assessori per i viaggi fuori regione dovessero
servirsi del trasporto ferroviario, con rimborso del biglietto di seconda
classe. Rimasi isolato e persi anche quella volta. Presentatomi alle elezioni
regionali del 2005 nella circoscrizione di Avellino e facendo la campagna
elettorale con i miei soldi - privo com'ero, meritatamente, dei mezzi lussuosi
e dispendiosi di cui disponeva la maggiore parte dei candidati - mi impegnai
con gli elettori a battermi, oltre che per altri qualificanti obiettivi sociali
di sviluppo, per la moralizzazione della spesa regionale. Ma la mia battaglia,
anche in Consiglio, risultò perdente. Per la verità, a fronte di una certa
sensibilità del centrodestra, il centrosinistra, in primo luogo i gruppi della
Margherita e dei DS, eressero un vero e proprio quanto vergognoso «Muro di
Berlino» anche contro la possibilità che lo stipendio dei consiglieri regionali
non aumentasse parallelamente a quello di magistrati e parlamentari nazionali.
Si arrivò persino, da parte del Consiglio, nel luglio del
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 05 Aprile
2009 Chiudi Continuano le polemiche sulla Multiservizi di Frosinone. Alle
preoccupazioni per un futuro che appare sempre più incerto (visto che gli enti
locali non sembrano avere le risorse economiche giuste per garantire il
proseguimento di questa società) si aggiungono alcune scelte strategiche che,
secondo i lavoratori, vanno nella direzione esattamente opposta per
salvaguardare i posti di lavoro: «Mentre la società a
gestione pubblica rischia
di fallire, il principale suo azionista (il comune, ndr) preferisce affidare il
controllo dei parcheggi pubblici ai privati, togliendo di fatto la competenza
ai lavoratori della Multiservizi». Così il Comitato di Lotta per il Lavoro
guidato da Paolo Iafrate accusa l'amministrazione Marini di non adottare la
strategia giusta. RUSSO A PAG. 35
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
EM AGENDA pag. 10
NEL Palazzo Stiozzi Ridolfi di Certaldo Alto si è inaugurata ieri pomeriggio...
NEL Palazzo Stiozzi Ridolfi di Certaldo Alto si è inaugurata ieri pomeriggio,
la mostra "Tono illustratore: visioni di Dante,
Boccaccio e altri autori", a cura di Fond'Arte Tono Zancanaro di Padova e
Comune di Certaldo. Inaugurerà la rassegna la prolusione di Chiara Costa, docente dell'Università di Padova. La
mostra, con ingresso libero, rimarrà aperta fino al 14 giugno con orario 9.30 -
13.30 e 14.30 - 19.00
( da "Messaggero, Il (Frosinone)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 05 Aprile
2009 Chiudi di GIANPAOLO RUSSO Continuano le polemiche sulla Multiservizi di
Frosinone. Alle preoccupazioni per un futuro che appare sempre più incerto
(visto che gli enti locali non sembrano avere le risorse economiche giuste per
garantire il proseguimento di questa società) si aggiungono alcune scelte
strategiche che, secondo i lavoratori, vanno nella direzione esattamente
opposta per salvaguardare i posti di lavoro: «Mentre la società a gestione pubblica rischia di fallire, il principale
suo azionista (il comune, ndr) preferisce affidare il controllo dei parcheggi
pubblici ai privati, togliendo di fatto la competenza ai lavoratori della
Multiservizi». Così il Comitato di Lotta per il Lavoro guidato da Paolo Iafrate
accusa l'amministrazione Marini di non adottare la strategia giusta in
riferimento alla decisione di affidare, nell'ambito del project
financing del Multipiano di viale Mazzini, alla Frosinone Servizi e Mobilità la
gestione della metà dei posti auto cittadini a pagamento. «Tanto per dimostrare
come l'ente si muove - dichiara il rappresentante dei 226 lavoratori della
Multiservizi - il comune ha sciolto le riserve sulle aree di parcheggio da
assegnare al gruppo imprenditoriale: 638 posti macchina, oltre al multipiano,
con diminuzione netta di tantissimi posti, per di più nelle zone importanti
(piazza VI dicembre e via Aldo Moro), per il servizio della società
Multiservizi. Il comune insomma vende la stessa coperta a più concorrenti: gli
uni con appalto trentennale con i guadagni al privato, con tanti posti e
centrali. Alla Multiservizi, i cui introiti vanno all'ente, toglie posti e li
assegna nelle zone lontane...». Una scelta che il Comitato non accetta: «Si
denota - conclude la nota - ancora una volta che la soluzione prevista non
passa solamente per un apporto economico, seppur oneroso, ma soprattutto per le
scelte politiche delle amministrazioni che invece di favorire il lavoro e i
servizi, hanno un occhio di riguardo per note aziende dei Berlusconi locali».
E' in corso comunque una trattativa tra Comune e società Frosinone Servizi e
Mobilità per trasferire alcuni ausiliari del traffico oggi dipendenti della
Multiservizi al servizio dei privati. Attualmente come ausiliari del traffico
ce ne sono 17 ma tale trasferimento riguarderebbe appena 4 lsu. Sul fronte
multipiano sono state disegnate di blu le seguenti strade con i relativi posti
auto a pagamento: 38 strisce blu in via De Gasperi,
( da "Riformista, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Parliamo un po'
anche dei bonus dei nostri politici il liberista Le super-retribuzioni dei
commissari europei fanno discutere, altro che manager, e quelli sono soldi
pubblici. È facile fare i sobri con le buste paga degli altri. Chi è senza
peccato scagli la prima pietra. Ovunque nel mondo, la politica ha dichiarato
guerra a bonus e stipendi d'oro. Da manager virtuosi e capaci, ci si aspetta
ora un po' di quaresima, un fioretto, un esercizio di sobrietà e di stile.
Sergio Marchionne e Luca Cordero di Montezemolo hanno abbattuto del 50% i loro
compensi del 2008 (il che, per la verità, lascia in tasca a entrambi oltre tre
milioni di euro). L'addio ai bonus è costato a Joseph Ackerman, discusso deus
ex machina di Deutsche Bank, diciotto milioni (18 milioni) di stipendio
nell'ultimo anno fiscale. Insomma, i tempi cambiano: anche se, oggettivamente,
nessuno di questi signori farà fatica ad arrivare alla quarta settimana. Ci
sono super-retribuzioni nel privato, ma ci sono super-retribuzioni del
pubblico. Ad occuparsene è stato di recente il think tank Open Europe: ciascuno
degli attuali commissari europei, lasciando la carica, incasserà circa un
milione di euro. Certo, ci sono eccezioni: la novellina Baronessa Ashton, che
ha preso il posto di Peter Mandelson appena un anno fa, avrà una pensione di
appena dodicimila euro l'anno (cui per i primi tre, però, si somma una sorta di
buonuscita del valore di circa 120 mila euro annuali). Al contrario, una
"veterana" come Margot Wallstrom porterà a casa oltre due milioni di
euro in benefici di diverso tipo, una volta abbandonata la Commissione. Nei
cinque anni di servizio, un commissario europeo guadagna più o meno un milione
duecento mila euro. Il salario annuale di Jose Manuel Barroso (un po' più di
300 mila euro) è l'equivalente di quello di Obama. Quisquilie? Mica tanto.
Sulla stampa belga e francese, il rapporto di Open Europe ha suscitato discrete
polemiche. La commissaria danese Mariann Fischer-Boel, beata innocenza, s'è
vantata di «meritarsi tutti i milioni». Il quotidiano Malta Today ha notato
come il commissario alla pesca e agli affari marittimi Joe Borg sarà «il
pensionato più pagato» di tutta l'isola. Il commissario belga Louis Michel
prima ha negato la veridicità dei dati (fonte, la Commissione europea stessa),
poi ha spiegato che sì, il suo è un «paracadute» ma non un «paracadute dorato»:
sapete, ci si sveglia alle cinque tutte le mattine e si deve viaggiare molto. Commissario,
l'importante è che resista la salute. Per carità, nel Paese della
"casta" queste polemiche ci sembrano robetta, abituati come siamo a
discutere di quanto mensilmente s'intasca la classe politica. Ma attenzione. Se
i tempi cambiano, cambiano per tutti. Negli anni scorsi, i politici si sono
difesi dall'accusa di appropriare per sé troppe risorse, usando il mercato come
alibi. Il fatto che le aziende private pagassero così tanto i loro manager,
serviva per giustificare mensilità certo non paragonabili, ma non magre,
seppure naturalmente soggette a uno scrutinio pubblico. Super-stipendi e
super-bonus sono poi frutto di decisioni, giuste o sbagliate, degli azionisti
di una certa impresa o di una certa banca. Ci sono problemi di governance, per
cui molto spesso i consigli di amministrazione ratificano decisioni che vanno
in realtà contro gli interessi dei padroni. C'è autoreferenzialità di questi
organi, e una sorta di naturale contiguità con il management che rende
frequenti e pericolosi i conflitti d'interessi. Detto questo, è denaro privato.
E come gli altri spendono o dissipano i loro quattrini è questione che non ci
riguarda e non ci deve riguardare. Se si parla di denaro pubblico, è diverso.
La decisione di porre un tetto agli stipendi dei manager le cui aziende sono
state salvate dallo Stato è controversa: imprese in grande difficoltà hanno
bisogno di essere timonate con mano particolarmente sicura. Calmierare le
remunerazioni può rendere più difficile trovare professionalità adeguate. Nel
contempo, però, come azionista lo Stato ha diritto di dire la sua. E se
l'effetto di una politica di questo tipo può essere controproducente, se ne
comprendono comunque le intenzioni. I quattrini dei contribuenti non vanno
sprecati. Lo stesso vale quando si parla non di un'impresa salvata dallo Stato
ma dello Stato stesso. Lo stipendio di un parlamentare, o di un ministro, o di
un commissario europeo, deve essere tale per cui svolgere tale servizio non sia
economicamente masochistico in modo eccessivo, per talenti che nel mondo del
business potrebbero fruttare ben di più? Sta bene. Però se la politica gioca a
minare la legittimità di quei guadagni, poi non può pretendere a sua volta
accondiscendenza. Il gioco a incastro dei pregiudizi e delle opinioni comuni,
in una società, è più complicato di quanto si creda. Il
populismo sulle remunerazioni private può aprire la strada a una nuova denuncia
delle assurde dimensioni delle paghe pubbliche. È una spirale in cui le
questioni di merito hanno una parte modesta. Altrimenti la dicotomia
pubblico-privato, roba di tutti-roba di alcuni, chiuderebbe la questione.
Contano piuttosto le impressioni, e le impressioni si legano. Se i manager
vengono pagati troppo, è difficile che i deputati vengano pagati troppo poco. I
moralizzatori dovrebbero dare l'esempio. Se no, è troppo facile fare i sobri
con lo stipendio degli altri. di Alberto Mingardi 05/04/2009
( da "Nazione, La (Siena)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 3
IL CORPO ELETTORALE di Medicina, 312 persone, è stato convocato domani alle ...
IL CORPO ELETTORALE di Medicina, 312 persone, è stato convocato domani alle 17
per «consentire un confronto di opinioni e di proposte preliminare alla
presentazione delle candidature alla carica di preside». L'unica candida donna,
Alessandra Renieri, «prof» di Genetica medica (nella foto), ha inviato ai
colleghi (e alla stampa) il suo programma. Dove assicura di fare più fatti che
parole, scrive che «la garanzia maggiore di applicazione dello stesso è poter
essere un preside libero da qualsiasi condizionamento ma aperto al contributo
di tutti». L'idea è di modernizzare e rendere competitiva la facoltà
valorizzando le singole professionalità ma «spostando la competizione
dall'interno (tra docenti e dipartimenti) all'esterno, facendo squadra per
affrontare la competizione con altri Atenei e Aziende, distribuendo gli
incentivi proporzionalmente a chi più ha contribuito in termini di risultati
per farli arrivare». Sì alla valorizzazione delle attività cliniche di
eccellenza e a una didattica che non sia seconda a nessun'altra
università, rispetto e
trasparenza delle regole di cui il preside deve essere garante, grande risalto
ad una comunicazione efficace, istituendo addirittura un ufficio stampa
coordinato da un docente. E
i rapporti con l'Azienda ospedaliera? Serve per Renieri un'azione propositiva
non solo per stendere i percorsi diagnostico-assistenziali o per il Pao,
ma la facoltà deve sostenere i processi che dimostrino nei fatti il valore
aggiunto della collaborazione degli universitari con il direttore generale
nella conduzione della sanità. Assicura sinergia con i reparti ospedalieri e
che la sua porta sarà sempre aperta. Per tutti. La.Valde.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Casa Amica, un aiuto
fatto di 234 alloggi --> L'associazione dal '
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO E MONTEFELTRO
pag. 21 «L'ATTENZIONE verso le nuove generazioni ha sempre scandi...
«L'ATTENZIONE verso le nuove generazioni ha sempre scandito l'agenda della
nostra azione di governo. I giovani sono una risorsa strategica per il futuro
della società e dell'Unione europea». E' quanto ha evidenziato nell'aula magna
del nuovo Magistero dell'Università di Urbino il presidente Palmiro Ucchielli,
nel corso della conferenza «1979-2009. Il Parlamento europeo. Trent'anni dopo
le prime elezioni», tenutasi nell'ambito della simulazione dell'Europarlamento
organizzata dagli studenti della facoltà di Scienze politiche. Hanno preso
parte all'affollata e originale iniziativa anche il rettore dell'ateneo
Giovanni Bogliolo, il preside della facoltà di Scienze politiche Marco
Cangiotti, il sindaco di Urbino Franco Corbucci, l'eurodeputato
Gianni Pittella, il docente
e membro del Senato accademico "Emuni" Giuseppe Giliberti, il docente Massimiliano Cricco, il
presidente del Consiglio provinciale dei giovani eletti Federico Scaramucci, il
direttore dell'ufficio Socrates e relazioni internazionali Fabrizio Maci e l'ex
eurodeputato Francesco Baldarelli.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
MUGELLO pag. 20 di
PAOLO GUIDOTTI «COMPRA E FUGGI»: per evitare questo rischio, con ... di PAOLO
GUIDOTTI «COMPRA E FUGGI»: per evitare questo rischio, con oltre 3 milioni di
visitatori l'anno che arrivano al grande outlet di Barberino ma che il Mugello
neppure lo sfiorano, prima dell'apertura, tre anni fa, il comune di Barberino
si fece destinare uno spazio gratuito che doveva servire da
"show-room", da vetrina per le bellezze e i prodotti tipici
mugellani. Ma né il Comune né la Comunità Montana, nonostante tanto parlare di
promozione turistica, sono mai riusciti ad utilizzare questi locali all'interno
dell'outlet. Con grande sconcerto in primo luogo dei produttori. E ora la
notizia della prossima apertura di un McDonald's nei pressi dell'outlet ha
ulteriormente aumentato la delusione. Così Franco Pasquini,
presidente del consorzio pubblico-privato "In Mugello", costituito
per valorizzare le produzioni tipiche locali, critica duramente il comune di
Barberino. Prima con amara ironia: "Apprendiamo con gioia che il Comune di
Barberino ha dato il via all'apertura di un McDonald's. Finalmente dopo
tanti tentativi un'azienda legata al territorio, con le patatine biologiche del
Mugello, con la carne e l'insalata di Borgo e il supermac con formaggio della
Faggiola o del Forteto, e con gli hamburger biologici delle fattorie di S.
Piero o Firenzuola, e il ketch-up prodotto con pomodoro di Vicchio". Poi,
lasciata l'ironia, Pasquini attacca: "Sono ormai tre anni che abbiamo
chiesto di far risaltare all'interno dell'outlet e del comune di Barberino le
tipicità del nostro territorio, anche semplicemente, per promuovere il marrone,
offrendo caldarroste una domenica di novembre. Ma il Comune di Barberino dice
di non poter consentire né degustazioni né vendita di prodotti tipici perché in
quella area non è previsto, e forse, lo prevederanno con la nuova
variante". Non dappertutto è così: "Abbiamo fatto visita dice
Pasquini- all'Outlet Val di Chiana dove appena entrati c'è la ristorazione, gestita
dal consorzio agrario di Siena che vende le tipicità, olio, vino, di tutta la
provincia".
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Al convegno di
Smilab --> Domenica 05 Aprile 2009 ECONOMIA, pagina 33 e-mail print Le
nanotecnologie come possibile occasione di sviluppo e di rilancio della Valle
Brembana: è il messaggio che è emerso dal «Nanoday 2009», convegno interdisciplinare
dedicato al mondo delle tecnologie promosso da Smilab (il nuovo centro di
ricerca dello Smigroup di San Giovanni Bianco), durante il quale è infatti
emersa un'indicazione in questa direzione per il possibile futuro anche della
valle. «L'obiettivo della giornata è stato quello di informare aziende della
provincia, studenti e ricercatori internazionali sui nuovi traguardi della
nanotecnologia - ha spiegato Fabio Chiesa del gruppo Smi che ha coordinato
l'evento -. Un convegno che arricchisce il territorio vallare. È la scienza del
futuro e noi vogliamo stare la passo coi tempi». All'appuntamento promosso in
collaborazione con l'istituto scolastico «Turoldo» di
Zogno, hanno preso parte un centinaio di studenti, docenti dell'Università di
Bergamo e del Politecnico di Milano. «È l'occasione per instaurare rapporti con
le aziende del territorio - ha spiegato Riccardo Riva della Facoltà di
ingegneria -. Università e imprese devono fare squadra in tema di ricerca».
«Lo scambio di informazioni che si ha in queste occasioni è fondamentale per la
formazione, le imprese e la ricerca» ha quindi aggiunto Marco Peloi ricercatore
dello «Science Park» di Trieste. Durante l'incontro è stata espressa la
volontà, da parte del centro Smilab, di coinvolgere nuove realtà aziendali non
solo italiane, per fare ricerca. «Vogliamo incrementare la ricerca che
attualmente facciamo nei laboratori - ha quindi concluso Fabio Chiesa -, gli
spazi idonei fra pochi mesi saranno pronti, dobbiamo fare squadra per essere
competitivi». Il convegno, che si è svolto al Casinò di San Pellegrino Terme, è
il primo di una serie promossa da Smilab: il prossimo è in programma a fine
maggio, all'ostello dei Tasso a Camerata Cornello, e sarà dedicato alle
problematiche, anche burocratiche, per il passaggio delle merci nei confini
doganali. Massimo Pesenti 05/04/2009 nascosto--> ANNUNCI DI GOOGLE
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cervelli
CRONACA 05-04-2009
UNIVERSITA' ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE DI CHIRURGHI E ODONTOIATRI L'Ordine dei
medici aspetta le nuove leve Il presidente D'Aloia: «Più fondi per aiutare i
giovani ricercatori» Stella Ricchini II Può già
contare su oltre 3.500 iscritti ma la voglia di nuove e, soprattutto, giovani
«entrate» è più forte che mai. L'ordine dei medici chirurghi e degli
odontoiatri della provincia guarda, infatti, alle nuove leve delle medicina
come possibili «ventate d'aria fresca» in grado di portare i soci verso nuovi
traguardi. E, per farlo, incomincia dall'Università. Con
proposte di nuovi corsi per laureandi e borse di studio per i ricercatori. «La nostra Università è una
grande e inimmaginabile risorsa di cervelli, ma mancano i fondi per permettere a questi giovani di
proseguire nella loro opera di ricerca - osserva Tiberio D'Aloia, presidente dell'Ordine,
durante l'assemblea ordinaria annuale -. Dobbiamo fare in modo che questi cervelli siano messi in condizione di continuare il loro
lavoro, cercando, insieme all'Uni - versità, quell'appoggio nel mondo
finanziario necessario per garantire borse di studio». I giovani medici-ricercatori devono restare a Parma e affiancare chi da anni
ha intrapreso il cammino della ricerca. «Abbiamo anche
firmato un accordo con l'Università per l'attivazione, forse dal nuovo Anno
accademico, di corsi, tenuti da medici di Medicina generale, per gli studenti
del quinto o sesto anno: vicini alla laurea». Queste lezioni rappresenterebbero
una sorta di tirocinio formativo per i futuri dottori. E sempre per i
neomedici, o per gli studenti, l'Ordine ha pensato di istituire una serata alla
settimana dedicata ai loro problemi. Purtroppo, però, poche giovani leve hanno
deciso di unirsi all'Ordine: «Quest'anno abbiamo avuto solo quattro nuove
entrate tra i giovani dottori anche se due sono entrati a far parte del
Consiglio». Eppure, secondo il presidente, questi ingressi potrebbero favorire
anche una nuova visione del rapporto medico-medico. «I medici devono
incominciare a capire che la collaborazione tra colleghi è molto importante -
spiega D'Aloia -. Quell'io, che da tempo contraddistingue chi esercita la
nostra professione, non ci deve più essere: bisogna invece fare squadra». Anche
la partecipazione alle attività dell'Ordine, scarsa nella nostra provincia ma
in linea con i dati nazionali, per il presidente è fondamentale. «Intendiamo
fare in modo di essere maggiormente presi in considerazione dagli Organismi
presenti in città». D'Aloia ha, infatti, voluto accennare, in questo modo,
all'accordo stipulato tra Comune e sette strutture sanitarie private cittadine,
che ha «spiazzato » l'Ordine, e all'attesa di una risposta di parere da parte
dell'Ufficio legale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici
chirurghi ed odontoiatri. «Dopo l'arrivo della riposta ufficiale speriamo,
comunque, che il Comune intenda collaborare ». Medici Assemblea per l'ordine
dei medici e degli odontoiatri.
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA CRONACA pag.
7 OGGI non è più un problema di "elargire" contributi. Quella
&... OGGI non è più un problema di "elargire" contributi. Quella
è una stagione finita, le risorse sono poche e lo saranno sempre meno. La
questione è: dedicare la necessaria attenzione ad un complesso di attività che
danno tanto alla società e che, se dovessero andare in crisi profonda,
provocherebbero una voragine sociale. Questa attenzione non deve venire meno ma
anzi va aumentata. Numerose sono le occasioni e le opportunità. Sicuramente le
prossime elezioni amministrative dovranno dare delle indicazioni a questo
riguardo. Crediamo che i partiti, sia nei programmi che nella scelta dei
rappresentanti, debbano dare un segnale importante in questa direzione come
contributo per mantenere quella coesione sociale che ha sempre contraddistinto
la nostra comunità locale. Come Coni vorremmo dare un contributo concreto ai
programmi elettorali dei candidati e indichiamo nei seguenti punti le nostre
proposte:
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
IN BREVE pag. 15
BOLOGNA DEVE RIDEFINIRE LA SUA IDENTITA' L'INTERVENTO CON QUALE identità si
presenta Bologna? Tema tutt'altro che astratto: per dire, cosa racconterà di sè
all'Expo Shanghai 2010, dove è stata invitata con Milano e Venezia come esempio
del tema della manifestazione Better city, better life'? Banale dirlo, solo
nelle radici culturali possono essere individuati i valori che una città (ma
anche un'impresa) può esprimere. E allora: Bologna capitale della conoscenza
(l'Università millenaria), del commercio e del servizio (Fiera, Centergross),
della manifattura (meccanica, packaging). Città rossa' ma eccellente negli
sport a stelle e strisce (basket, baseball, football); capitale negli anni
Ottanta della cultura giovanile; esplosa negli anni Novanta nei comuni della
cintura. E via dicendo. Bel bouquet. Solo che poi bisogna decidere, quali
valori comunicare e come. Perché l'incertezza danneggia tutti, dal cittadino
alle realtà commerciali. SENZA contare che lo scenario delle città è mutato; ne
danno prova una serie di azioni strategiche generate da alcune capitali europee
sulla propria identità, in primis visuale. Amsterdam, per esempio: il nuovo
marchio della città (una tripla XXX derivata dal blasone araldico, che sembra
però ironizzare sui quartieri a luci rosse) ha comportato la creazione di un
sistema segnaletico coerente per tutte le funzioni pubbliche (dal porto alla
raccolta rifiuti). Berlino ha abbandonato l'antico orso per un simbolo più
significativo della sua storia recente: la porta di Brandeburgo. E Bristol, che
prima di disegnare un'offerta al visitatore (turistico o commerciale), ha
ridisegnato il rapporto con il cittadino, a suon di colori identitari, mappe
stradali innovative, segnaletiche in tono con l'atmosfera della città. PER FARE
questo, ci vuole però una scelta politica: una decisione, un'interpretazione,
una strategia. Bologna è tradizione, con la sua università
antica, la sua meccanica, le sue botteghe; o è innovazione
perché l'università è piena
di giovani, la meccanica è avanzata e il commercio è il prototipo di qualunque
servizio? Bisogna decidere: prima che la città diventi solo luogo di transito,
anche tra le sue periferie. * docente all'Accademia di Belle Arti e responsabile del Design Center
Bologna
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag. 12
«PISA e la crisi: strategie comuni per uscirne Dibattito aperto tra i... «PISA
e la crisi: strategie comuni per uscirne Dibattito aperto tra impresa e
politica». E' il tema del dibattito pubblico organizzato dal Pd di Pisa per
martedì 7 aprile alle 21 all'auditorium Gagliardi della Navicelli Spa (via
della Darsena 3), un argom,ento quanto mai attuale alla luce della
difficilissima congiuntura economica per le imprese locali. Ecco il programma:
saluti di Giandomenico Caridi (presidente Navicelli spa), coordina Nicola
Landucci (segretario comunale del Pd di Pisa), introduce Marco Magnarosa
(responsabile provinciale Economia del Pd), intervengono
Andrea Bonaccorsi (docente
di Economia e Gestione d'impresa all'Università di Pisa), Gianfranco Francese
(segretario provinciale Cgil), Biagio Longo (Lobim srl spin off dell'Università
di Pisa), Carlo Palomba (società Navale Pisa srl), Massimo Rota (Rota
Costruzioni snc) e Andrea Zavanella (responsabile Ict della Cna).
Conclusioni del sindaco di Pisa Marco Filippeschi e del presidente della
Provincia Andrea Pieroni.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
IL PERSONAGGIO pag.
10 «DA BAMBINA ero una guerriera, giocavo a pallone con i maschi, schettinavo,
... «DA BAMBINA ero una guerriera, giocavo a pallone con i maschi, schettinavo,
e alla sera mi ritrovavo regolarmente con i vestiti mezzo strappati. La mia è
stata un'infanzia scatenata. Ma non mi facevo mai male, cercavo sempre di
essere io a darle». I primi passi, Niva Lorenzini li muove così, e adesso che
dirige (essendo subentrata a novembre a Gian Mario Anselmi) il dipartimento di Italianistica dell'Università - una quarantina
tra docenti e ricercatori a vario titolo - li ricorda come se quell'infanzia in
Lombardia (la professoressa è nata a Milano, con un nonno di Crevalcore e una
mamma di Cadegliano, provincia di Varese, lo stesso paese, a due passi dalla
Svizzera, dell'inventore del Festival dei Due Mondi, Giancarlo Menotti)
se la ritrovasse addosso intatta, nello spirito, ora che si occupa di
D'Annunzio e Sanguineti e della gestione di un istituto tra i più robusti e
prestigiosi del nostro ateneo. «Perché ho scelto subito, fin da bambina, la
letteratura? La poesia mi affascinava, vorrei dire che mi sconvolgeva con il
suo fascino, mi piaceva leggerla, ma anche dirla ad alta voce, a 15 anni
conoscevo alla perfezione il Canto notturno di un pastore errante' di Leopardi.
Poi, al liceo, a Bologna, sono venuti i primi due incontri importanti, due
professori, Festi di filosofia e Marastoni, un romagnolo che aveva conosciuto
la Resistenza, di italiano». E dopo chi venne? «Luciano Anceschi, a Lettere.
Insegnava Estetica, e fu lui a guidare, con la sua rivista il verri', le
avanguardie della seconda metà del '900. Venni conquistata, come tanti altri,
dal rispetto con cui trattava gli studenti. Finita la lezione passava con noi
in un'altra aula, e lì continuava la lezione. O, forse, era proprio quella,
fuori orario o fuori schema, la sua lezione vera. Così, nel '
( da "Giorno, Il (Milano)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
LA SIGNORA DELLA
DOMENICA pag. 17 Anna, la passione per l'arte e un sogno segreto: aprire una
galleria tutta sua Vive a New York e lavora alla «Luhring Augustine» di
LUISELLA SEVESO MILANO ANNA È PARTITA bene. Nata a New York, papà italiano
(banche e finanza), mamma scandinava (giornalista tv), quando aveva 4 anni è
tornata con la famiglia a Milano e qui ha frequentato la scuola inglese e
l'Università (Bocconi, of course). Dopo la laurea al Cleacc, (Economia per le
arti) è tornata a New York dove oggi, a 25 anni, abita in un appartamento in
Union Square (come dire nell'ombelico del mondo) e lavora in una prestigiosa
galleria d'arte, la «Luhring Augustine» nel quartiere più cool, Chelsea. È
partita bene e non ne ha sbagliata una la bionda Anna Gavazzi, una grazia
accattivante e spontanea che la allontana mille miglia dallo stereotipo della
giovane «tosta» che è arrivata in alto in fretta. Nella sua poca vita tutto si
è incastrato a meraviglia: passioni, opportunità, incontri, una serie di eventi
fortunati che lei ha saputo assecondare, con intelligenza. Da quando hai capito
che il mondo dell'arte era il tuo? «A quindici anni, e devo ringraziare il
secondo marito di mia nonna Emilietta, Alighiero De' Micheli. Era un
collezionista d'arte: alla sua morte ha lasciato i suoi quadri (130 capolavori
del '700, ndr.) al Fai che li ha esposti a Villa Necchi. Con lui avevo lunghe
conversazioni sulla pittura, così anni dopo il Fai mi ha chiamato spesso per
fare da guida alle visite di privati alla collezione che conoscevo bene. Un
lavoro che ho fatto anche a Villa Panza, sempre per il Fai, questa volta per la
bellissima raccolta di Arte Contemporanea di Giuseppe Panza. Quando si è trattato di scegliere l'Università ho pensato che
Beni Culturali sarebbe stato inutile, già frequentavo l'ambiente. Qualcosa in
più mi sarebbe venuto da Economia, e ho scelto il Cleacc, dove ho incontrato
Angela Vettese, docente di
Arte Contemporanea con cui ho fatto la tesi». Lei ti ha fatto amare il
contemporaneo? «Per il vero mi è sempre piaciuto molto. Già durante l'università ho iniziato a lavorare in una galleria, «Le case
d'arte», e poi ho curato la collezione di opere della Deutsche Bank. Ma New
York era un richiamo importante: la formazione Usa è indispensabile per chi si
vuole occupare di Arte Contemporanea perché dagli anni '50 c'è una politica di
sostegno e sponsorizzazione per gli artisti, perché l'arte è anche un business
importante. Così sono partita, e ho trovato lavoro prima nella casa d'aste
«Phillips De Pury» e un anno fa sono passata alla «Luhring Augustine» dove oggi
seguo anche artisti italiani, Michelangelo Pistoletto e Luisa Lambri tra gli
altri. Mi occupo di "arte povera", insomma, che sta avendo un gran
successo negli Usa». Come vive la crisi il mercato dell'arte americano? «C'è
una stasi generale, ma per i collezionisti ci sono buone occasioni perché
possono comprare al 20/30% in meno gli artisti più quotati e possono investire
a buon prezzo sui giovanissimi. Al momento si vendono opere sotto i 30.000 euro
o sopra i 150.000. Ristagna la fascia intermedia, ma nell'insieme è un fatto
positivo, ripulirà il mercato». Vedi qualcuno di particolarmente interessante?
«Tra un paio di settimane si apre la mostra "Junger than Jesus"
dedicata agli artisti che hanno meno di 33 anni. Tra questi mi piace Josh Smith,
un newyorkese astrattista che richiama un po' l'espressionismo». Chi ti ha
aiutato ad arrivare? «Prima di tutto mia madre. Lei mi ha insegnato spirito di
iniziativa e volontà. Poi dico grazie a Michela Moro, giornalista esperta
d'arte che mi ha molto consigliato, e ad Angela Vettese». Che vita fai a New
York? «Vivo sola, non ho un fidanzato ma una piccola "famiglia" di 5
amici. Esco tutte le sere, c'è sempre un'inaugurazione da qualche parte e ogni
volta si incontra qualcuno. C'è grande energia, New York è una città
frenetica;quello che è difficile è fare amicizie vere, ma nell'insieme è molto
stimolante, competitiva in positivo. Qui ci si pesta i piedi, invece». Qual è
il tuo progetto? «Imparare tutto quello che posso e aprire una galleria,
qualcosa di innovativo, o lavorare in un museo qui in Europa, però. L'America
per me è una scuola, ma siccome mi vedo con una famiglia, in futuro, preferisco
l'educazione in Europa che è molto più approfondita rispetto a quella Usa. E
poi voglio imparare il cinese, credo sarà molto importante. Però mi piace anche
l'idea di insegnare Arte Contemporanea. Chissà».
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
BAGNO A RIPOLI /
FIESOLE / IMPRUNETA pag. 18 INAUGURATO ieri mattina dal sindaco di Fiesole
Incatasciato il sott... INAUGURATO ieri mattina dal sindaco di Fiesole
Incatasciato il sottopasso ferroviario tra via Aretina e via di San Jacopo, proprio sotto il Girone Alto dove sono in costruzione una
quarantina di villette e un parcheggio pubblico per 90 posti auto da parte di
Edilmoderna. La costruzione nasce dall'accordo pubblico-privato. Il vecchio
sotto attraversamento sarà riservato solo all'uso pedonale. L'intervento ha
portato anche alla realizzazione di una nuova fermata dei bus. In questa
maniera le nuove case hanno già assicurato fin d'ora una serie di servizi e
coollegamenti.
( da "Nuova Ferrara, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Gli esperti hanno
spiegato la storia e la vita in laguna COMACCHIO Successo del seminario
COMACCHIO. Per la prima volta, Comacchio s'interroga per conoscere se stessa.
Lo ha fatto, nelle tre giornate di studio del 27, 28, 29 marzo scorsi
nell'ambito di un seminario internazionale sul tema: "Da un mare
all'altro. Luoghi di scambio nell'Alto Medioevo europeo e mediterraneo",
promosso dal Comune di Comacchio e dall'università Cà
Foscari di Venezia. Uno straordinario evento culturale, ottimamente organizzato
e condotto dagli addetti all'assessorato alla cultura, frequentato da
numerosissime persone, tra le quali moltissimi giovani, richiamati da illustri
relatori provenienti dal mondo internazionale universitario: Pensylvania,
Lille, Venezia, Warsavia, Amsterdam, Oslo, Francoforte, Nottingham, Padova,
Oxford, Florida, Princeton, Lecce, Sheffield, Bologna, Malta, Roma, Harvard. La
sala polivalente "San Pietro" è stata all'altezza del compito.
Abituati ad immergerci nella scoperta dell'emporio etrusco di Spina, con la
scoperta di immensi tesori provenienti dalle tombe esistenti nelle terre
bonificate, ci siamo, invece, calati questa volta al centro vitale della nostra
storia, scorrendo le varie fasi della vita e delle iniziative della comunità
locale fin dal primo uso del ferro, vetro, ceramica, sale e loro manufatti su
strutture preferibilmente in legno, ma anche in muratura, in palizzate,
utilizzazione di strutture per la navigazione a distanza con squeri e punti di
alaggio, oltre, naturalmente, a significative testimonianze di edifici
religiosi ed abitazioni del clero e del vescovo. Nel caso specifico, proprio
nei giorni scorsi all'interno di una mostra dal titolo "L'isola del
vescovo", sono stati esposti, nell'edificio settecentesco dell'Ospedale
degli Infermi, le varie fasi con relativi reperti archeologici degli scavi del
2008 diretti dal professor Sauro Gelichi, dell'Università Cà Foscari di
Venezia, ideatore e promotore del seminario di cui abbiamo fatto cenno. Anche a
detta di molti presenti, è mancato soltanto l'essenziale contributo prettamente
storico, come collegamento tra i due momenti trattati, da parte del
concittadino, prestigioso storico, monsignor Antonio Samaritani sulla scia
degli studi delle scuole ferraresi, bolognesi, ravvenati. Comunque sia, il Comune
di Comacchio ha reso un significativo servizio alla storia, all'archeologia,
alla conoscenza di tutto il percorso della comunità lungo i secoli. Un servizio
che trasferisce, però, a tutti i cittadini del territorio di sentirsi
orgogliosi delle proprie origini e delle testimonianze del passato, da non
concepire come blasoni perduti e soltanto capaci di assicurare "una
interminabile quotidianità", ma piuttosto per cogliere gli impulsi
necessari per darsi una forte scossa volta, finalmente, a proiettarsi verso
grandi orizzonti mobilitando, con costante impegno, tutti i giovani desiderosi
di assicurare al proprio territorio e alla comunità la prova della loro nuova
volontà di darsi nuove e più sicure prospettive. Tutti i partecipanti al
convegno hanno espresso lusinghieri apprezzamenti. I forti auspici e i messaggi
del sindaco Cristina Cicognani, in apertura dei lavori, davvero meritano
considerazione e solidale impegno. L'unico consigliere sempre presente ai
lavori, Iginio Ferroni, ha ritenuto il seminario «importante», di grande
spessore culturale, storico, archeologico. Una cosa bella. «Mi rammarico - ha
continuato Ferroni - che la popolazione, i consiglieri, gli assessori non
abbiano preso parte all'iniziativa». Anche da parte dei
docenti, unanime è stato il riconoscimento della buona riuscita dell'evento
culturale. Molto soddisfatto Francesco Luciani, assessore alla cultura, mentre
infiniti ringraziamenti ai tanti giovani studenti universitari del prof.
Gelichi, volontariamente presenti e attivi disinteressati al convegno.
Arnaldo Felletti
( da "Corriere del Veneto"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cervelli
CRONACA 05-04-2009
UNIVERSITA' ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE DI CHIRURGHI E ODONTOIATRI L'Ordine dei
medici aspetta le nuove leve Il presidente D'Aloia: «Più fondi per aiutare i
giovani ricercatori» Stella Ricchini II Può già
contare su oltre 3.500 iscritti ma la voglia di nuove e, soprattutto, giovani
«entrate» è più forte che mai. L'ordine dei medici chirurghi e degli
odontoiatri della provincia guarda, infatti, alle nuove leve delle medicina
come possibili «ventate d'aria fresca» in grado di portare i soci verso nuovi
traguardi. E, per farlo, incomincia dall'Università. Con
proposte di nuovi corsi per laureandi e borse di studio per i ricercatori. «La nostra Università è una
grande e inimmaginabile risorsa di cervelli, ma mancano i fondi per permettere a questi giovani di
proseguire nella loro opera di ricerca - osserva Tiberio D'Aloia, presidente dell'Ordine,
durante l'assemblea ordinaria annuale -. Dobbiamo fare in modo che questi cervelli siano messi in condizione di continuare il loro
lavoro, cercando, insieme all'Uni - versità, quell'appoggio nel mondo
finanziario necessario per garantire borse di studio». I giovani medici-ricercatori devono restare a Parma e affiancare chi da anni
ha intrapreso il cammino della ricerca. «Abbiamo anche
firmato un accordo con l'Università per l'attivazione, forse dal nuovo Anno
accademico, di corsi, tenuti da medici di Medicina generale, per gli studenti
del quinto o sesto anno: vicini alla laurea». Queste lezioni rappresenterebbero
una sorta di tirocinio formativo per i futuri dottori. E sempre per i
neomedici, o per gli studenti, l'Ordine ha pensato di istituire una serata alla
settimana dedicata ai loro problemi. Purtroppo, però, poche giovani leve hanno
deciso di unirsi all'Ordine: «Quest'anno abbiamo avuto solo quattro nuove
entrate tra i giovani dottori anche se due sono entrati a far parte del
Consiglio». Eppure, secondo il presidente, questi ingressi potrebbero favorire
anche una nuova visione del rapporto medico-medico. «I medici devono
incominciare a capire che la collaborazione tra colleghi è molto importante -
spiega D'Aloia -. Quell'io, che da tempo contraddistingue chi esercita la
nostra professione, non ci deve più essere: bisogna invece fare squadra». Anche
la partecipazione alle attività dell'Ordine, scarsa nella nostra provincia ma
in linea con i dati nazionali, per il presidente è fondamentale. «Intendiamo
fare in modo di essere maggiormente presi in considerazione dagli Organismi
presenti in città». D'Aloia ha, infatti, voluto accennare, in questo modo,
all'accordo stipulato tra Comune e sette strutture sanitarie private cittadine,
che ha «spiazzato » l'Ordine, e all'attesa di una risposta di parere da parte
dell'Ufficio legale della Federazione nazionale degli Ordini dei medici
chirurghi ed odontoiatri. «Dopo l'arrivo della riposta ufficiale speriamo,
comunque, che il Comune intenda collaborare ». Medici Assemblea per l'ordine
dei medici e degli odontoiatri. Salvo per uso personale è vietato qualunque
tipo di riproduzione delle notizie senza autorizzazione.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: BARI data: 05/04/2009 - pag: 7 Iscrizioni La facoltà di
Aldo Moro nel 2007-
( da "Corriere della Sera"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Cronache data: 05/04/2009 - pag: 25 La ricerca L'Università di
Cleveland: effetto invecchiamento negli over 40 Chili in meno, anni in più I
rischi della dieta rapida Per dimostrare il legame tra peso ed età percepita,
gli studiosi hanno analizzato l'indice di massa corporea di 200 coppie di
gemelli ROMA Magro è bello? Non è sempre così, secondo un gruppo di ricercatori
dell'Università di Cleveland. Che hanno dimostrato un effetto collaterale certo
delle diete. Fanno invecchiare. In particolare le donne che perdono quasi cinque
chili di peso, l'equivalente di una taglia abbondante, acquistano snellezza, ma
anche anni. Quattro, per la precisione. Ed è più facile che questo avvenga dopo
i 40, quando la giovinezza sfiorisce e diventa sempre più difficile contrastare
l'assedio delle rughe. La scoperta del legame tra peso ed età percepita è stata
resa possibile grazie all'analisi dell'indice di massa corporea di 200 coppie
di gemelli, seguiti per due anni. Le quarantenni con un indice superiore di 4
punti rispetto alle gemelle sono risultate in apparenza più giovani. Le gemelle
più magre dimostravano invece 4 anni di più rispetto al loro reale stato
anagrafico. Nell'articolo pubblicato sulla rivista Plastic and Reconstructive
Journal gli autori rilevano che il fenomeno è dovuto al fatto che il
dimagrimento interessa tutto il corpo, quindi anche la parte più esposta e
delicata, il viso. Ma l'età percepita non dipende solo dal peso. I soggetti
divorziati sembravano più anziani rispetto a quelli sposati o ai single.
«L'invecchiamento dipende per il 20% dalla predisposizione genetica e per il
resto dagli stili di vita», ricorda Gloria Marchetti, specialista in Scienza
dell'alimentazione all'Università di Tor Vergata, impegnata nel campo della
medicina estetica. E fra gli stili di vita errati vanno annoverate anche le
diete scorrette. «Un regime ipocalorico può avere effetti sgraditi sul piano
estetico se è mal bilanciato, non tiene conto della necessità di alcuni
nutrienti e soprattutto è veloce», insiste la ricercatrice che precisa quanto poi
non si possa generalizzare, usare una stessa misura. Esiste infatti una
risposta individuale. Il consiglio è di non avere fretta nel cercare
soddisfazioni sulla bilancia, specie se la rincorsa alla linea avviene tra i 40
e i 50, o dopo. La pelle in questa fase comincia a essere abbandonata in modo
visibile dal sostegno del collagene, guance e profilo accusano un cedimento
fisiologico. «Con la dieta si rischia di denutrire la muscolatura. Per
controbilanciare bisognerebbe introdurre alte quantità di frutta e verdura, che
funzionano come antiossidanti, capaci di contrastare l'invecchiamento dei
tessuti», dice ancora la Marchetti. Fondamentale poi è non dimenticarsi di
assumere le giuste porzioni di carboidrati e proteine. Insomma no ai regimi
alimentari iperproteici o alla rinuncia completa di cibi proteici. Enrico Arcelli, dietologo, docente di Scienze motorie all'Università di Milano, non ha mai fatto
segreto del suo favore per la Zona, un tipo di alimentazione basato su una
distribuzione dei nutrienti riproposta a ogni pasto nell'arco della giornata
(40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi). «Quando certe sostanze
vengono a mancare spiega ad esempio pane e pasta, l'organismo soffre e decide
di sopperire a quella carenza utilizzando le proteine che a loro volta vengono
sottratte ai muscoli e alla pelle. Il risultato è la perdita dell'elasticità. E
poi entro certi limiti il grasso è necessario». Secondo Arcelli non
bisognerebbe dimagrire più di mezzo chilo a settimana se si conduce una vita
sedentaria, non oltre un chilo a settimana se si pratica un'attività sportiva
costante. Il segreto per mantenersi in forma e non mostrare più anni di quanti
ne abbiamo è avere pazienza. Margherita De Bac
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca Regionale
Pagina 107 «Stiamo riscrivendo il Piano sanitario» L'assessore Antonello Liori:
subito interventi sulla psichiatria --> L'assessore Antonello Liori: subito
interventi sulla psichiatria L'assessore pensa al nuovo Piano sanitario ma
progetta immediati interventi sulla psichiatria pubblica. L'assessore ci
pensava da tempo, ieri nella sua Barbagia la comunicazione ufficiale: «Il Piano
sanitario è da rifare». Sintesi di quasi cinque anni di dura opposizione alla
linea dell'assessore Dirindin, espressa in questa uscita di Antonello Liori:
«Dobbiamo cambiare, d'altronde il Piano elaborato dalla precedente maggioranza
era in naturale scadenza». Liori è stato chiaro sui primi passi di questa
profonda riforma della sanità regionale: «Subito, un intervento importante
sulla psichiatria, dobbiamo assolutamente procedere con urgenza, ci sono stati
in questi anni troppi episodi spiacevoli nell'approccio con i pazienti. È
arrivato il momento di dare serenità agli operatori e certezza della cura ai
pazienti». Episodi spiacevoli, un'accusa indiretta ma pesante, legata al
«rapporto fra medici e malati, in un settore, quello della psichiatria, dove
l'approccio richiede una maggiore delicatezza e un'attenzione particolare». A
NUORO Liori, nel corso di un convegno di studio sull'artrite reumatodide, ha
disegnato la sua linea d'azione, senza mancare di intervenire sull'oggetto del
forum e sui possibili rimedi ai disagi per chi soffre di questa patologia: «La
difficoltà delle cure è evidente, sia per le liste d'attesa che deve sopportare
chi si rivolge a una struttura pubblica ma soprattutto, nei vari campi della
patologia reumatica, per il reperimento delle medicine più efficaci». Per Liori
sono stati compiuti dei «delitti ai danni dei pazienti», quando si è deciso
sostanzialmente di impedire l'acquisto facile dei
farmaci biologici: «In questo campo, sono i più efficaci, ma costano troppo. A
mio avviso, i pazienti
sardi devono poter accedere a questo sistema di cura, certamente con un
controllo sulla spesa». Secondo l'assessore, «si può risparmiare su tutto, ma
non su questo: è troppo elevato il rapporto fra cura ed effetti per poter dire
di no a questo tipo di farmaci». Sul Piano sanitario, Liori ha dichiarato: «Era
in scadenza, saremmo dovuti intervenire in ogni caso, ma ci sono comunque delle
urgenze da risolvere quanto prima». La psichiatria, appunto: «Episodi, ripetuti
e decisamente poco edificanti, ora è arrivato il momento di cambiare sistema».
COSA FARE «Occorre un profondo riordino in tutta l'Isola», ha detto Liori, ex
coordinatore di An in provincia di Cagliari, rieletto alle ultime regionali con
un importante risultato personale e uscito subito dal Consiglio per uno sbarco,
scontato, nell'esecutivo guidato da Ugo Cappellacci. Liori ha messo in piedi
una sorta di comitato di crisi: «Dopo essermi consultato con il direttore
dell'Asl 8, la più importante su questo terreno per la presenza di una clinica,
della struttura universitaria e del centro di Is Mirrionis, ho contattato
personalità di alto livello, da Nereide Rudas a Giancarlo Nivoli, i
rappresentanti dei Sert - perché da loro si registrano spesso pazienti dalla
doppia diagnosi - poi psicologi, medici che opreano quotidianamente sul campom,
perfino parenti di malati». Con «l'apporto di tutti loro - ha detto Liori -
voglio arrivare alla costituzione di un comitato ristretto che mi aiuti a
cambiare lo scenario quanto prima». I tempi: «Conto di affrontare e chiudere
questo primo passaggio entro qualche mese», ha detto l'assessore alla Sanità, «lavorerò sulla risoluzione dei problemi anche con docenti,
rappresentanti delle professioni e dei vari aspetti dell'assistenza». IL
VECCHIO PIANO Attaccato nelle sue parti fondanti da alcuni ricorsi, il Piano
sanitario era stato parzialmente annullato da una sentenza del tribunale
amministrativo della Sardegna, un anno fa. Il Tar salvò solo la parte
dedicata alle malattie tipiche dell'Isola, cassando invece le basi del Piano
strategico. Il compito della Giunta regionale, per seguire la sentenza del Tar,
è quello di riprendere il procedimento e deliberare nuovamente il Piano nella
parte annullata. I giudici di piazza del Carmine avevano cancellato il Piano sanitario
prediposto dall'assessore Nerina Dirindin perché ai colleghi dell'esecutivo,
l'assessore aveva presentato una proposta di Piano diversa da quella che era
stata poi presentata agli organi coinvolti nel procedimento. L'ITER DEL NUOVO
Secondo la legge regionale 10 del
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: LECCE data: 05/04/2009 - pag: 6 Sempre più leccesi sui
pullman «Segnale positivo per la filovia» Il sindaco Paolo Perrone: «E'
importante che il servizio bus funzioni» Cosimo Gallo, presidente della Sgm:
«Lascio un'azienda in salute» Un milione e mezzo di persone ha utilizzato il
mezzo pubblico nel
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: LECCE data: 05/04/2009 - pag: 9 Abbazia di Cerrate al Fai,
riapre il tempio bizantino Annuncio ufficiale da parte della Provincia di
Lecce: l'ente contribuirà alla gestione con 35mila euro l'anno Chiuso da
moltissimi anni, è stato ceduto in tempo record. Il 31 marzo la richiesta del
Fondo, il giorno seguente la decisione LECCE L'Abbazia di Cerrate, monumento
del Salento bizantino potrà tornare al suo antico splendore e diventare tappa
obbligata per percorsi inediti di turismo culturale. Tutto ciò grazie a un
accordo fra la Provincia di Lecce e il Fai, cui il bene è stato affidato, per
la tutela e la valorizzazione. Ieri mattina, a Palazzo Adorno, la comunicazione
ufficiale alla stampa del passaggio ( nella foto in alto) La proposta
L'amministrazione provinciale ha accolto in tempi rapidissimi la proposta,
giunta il 31 marzo scorso, da parte del presidente nazionale del Fai, Giulia
Mozzoni Crespi. Il presidente, Giovanni Pellegrino, ha immediatamente
sottoposto la richiesta alla giunta (riunitasi l'1 aprile) che ha deliberato a
favore. Pellegrino ha espresso grande soddisfazione per aver potuto affidare
alla cura del Fondo Ambiente Italiano un bene che, in tutti questi anni, è
stato poco fruibile per i cittadini e che in questo modo potrà anche entrare
nel circuito di meraviglie d'Italia, restaurate dalla prestigiosa associazione.
«Quando ho ricevuto questa proposta - ha dichiarato Pellegrino - essendo
convinto del fatto che il pubblico e il privato sociale debbano collaborare, a
maggior ragione per il fatto che si è trattato del Fai, ho fatto non uno, ma
due passi indietro. La linea della Provincia, che pure in tutti questi anni è
stata spesso interventista, è stata quella di fare solo attività di livello
medio- alto e la collaborazione con il Fai ne è una prova». Gli altri beni
Nella stessa giornata di ieri, in effetti, l'amministrazione provinciale ha
mostrato altri suoi gioielli recuperati, quali la sede storica della biblioteca
«Nicola Bernardini», e il presidente ha voluto tracciare un bilancio rispetto
alle iniziative culturali sinora svolte, quasi a chiusura del suo mandato. «La
scelta del Fai - ha continuato - è importante per il nostro territorio proprio
perché in tutti questi anni si è prestata attenzione alle origini, alla storia
messapica, a quella romana e poi soprattutto al barocco, ma il periodo
bizantino, che pure ha prodotto molte testiomianze, fra cui questa e l'abbazia
di Casole, sembra essere stato risucchiato in un buco nero». Perfetta
sincronia, dunque, fra l'operato del presidente a Lecce del Fai, l'avvocato
Giorgio Aguglia, e l'intento, espresso anche dall'assessore alla Cultura,
Aurelio Gianfreda, di rivalutare il Salento bizantino, rimasto finora in ombra.
L'abbazia era passata alla Provincia nel 1965, che aveva comunque portato
avanti un intervento di restauro e manutenzione, ma il complesso necessita di
un più rigoroso recupero. La storia Dal
( da "Corriere della Sera"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Cronaca di Milano data: 05/04/2009 - pag: 5 Il leader di Azione
Universitaria Armeni: adesso l'obiettivo è conquistare l'università
«È il momento di prenderci l'università». Carlo
Armeni, 23 anni, leader di Azione Universitaria (An), senatore accademico in
Statale, iscritto a Scienze politiche, non ha dubbi. Confortato dagli sguardi
del ministro Gelmini, dice: «Vinceremo la battaglia alle elezioni accademiche
di maggio. Questa volta corriamo tutti insieme». Tutti chi? «Noi di azione
universitaria e i giovani di Forza Italia. Uniti nelle lista della libertà - università in movimento. Abbiamo creato il Pdl anche in
ateneo, seguendo l'esempio del presidente Berlusconi». Come siete arrivati a
questa decisione? «Era la soluzione più logica. Certo, non obbligatoria, ma
parlando con la base abbiamo capito che la nostra nuova casa casa è il Pdl. La
convention di Roma lo ha dimo-- strato: Non avrebbe avuto senso correre
separati». Dove si vota? «In Statale il 13 e 14 maggio, in Cattolica il 13. Per
la Bocconi la data è ancora da definire. Solo per i consigli di facoltà in
Cattolica ci presentiamo ancora con liste separate ». Candidati? «Io mi
ripresento per il Senato accademico. Ma i nostri candidati sono in tutto 150,
di cui
( da "Corriere della Sera"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Salute data: 05/04/2009 - pag:
( da "Giornale.it, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
n. 82 del 2009-04-05
pagina 12 Passione tra Dio e uomo di Redazione È in corso in Valle Camonica la
XII edizione di «Crucifixus Festival» maggiore rassegna italiana dedicata alle
arti e alle tradizioni del sacro C'è stato un tempo in cui il teatro non era uno
svago, ma parte essenziale della vita della comunità, capace, con le sue
rappresentazioni, di scandirne i ritmi e aggregarne le anime. Oggi questo
accade ancora in un lembo di terra lombarda che dal lago d'Iseo, da Bergamo e
da Brescia, sale su verso la Val Camonica. Perché è lì che, da dodici anni a
questa parte, si celebra, a ridosso della Pasqua, «Crucifixus-Festival di
Primavera», la più importante rassegna italiana dedicata a teatro, arti, musica
e tradizioni del sacro (programma completo su www.crocifixus.com). Ideatrice
della manifestazione è Carla Bino, docente di Storia del teatro antico all'Università Cattolica di Brescia
e ora direttrice, insieme con Claudio Bernardi, di «Crocifixus»: fino al 21
aprile una cinquantina di eventi (tra debutti e repliche), dislocati in
ventidue diversi comuni della zona camuna, richiamano un nutrito pubblico,
interessato ad accostarsi in maniera originale e intensa al teatro sacro.
«Siamo un festival passionista, fortemente legato alla Pasqua, che da sempre è
una festa aggregante della tradizione cristiana, a differenza del Natale che di
solito si vive nell'intimità della propria famiglia», spiega Carla Bino. Con un
interesse sempre crescente del pubblico, che ha «costretto» gli organizzatori a
moltiplicare gli eventi in cartellone, il festival non si limita alla messa in
scena di sacre rappresentazioni nelle pur belle chiese cinquecentesche
affrescate dal Romanino in Val Camonica. Spazi moderni, capannoni industriali e
fabbriche dimesse sono luoghi d'elezione per un teatro sperimentale e
d'avanguardia che, spiega Carla Bino, «è ri-presentazione, non rappresentazione
mimetica». Riprendendo la tradizione medievale, i temi sacri sono riletti per
renderli vivi e attuali e, un po' come accade nel teatro di narrazione e nella
drammaturgia civile, confluiscono in suggestivi spettacoli concepiti per spazi
particolari, spesso molto ampi. Attento a valorizzare il patrimonio storico e
artistico del territorio sebino-camuno, «Crocifixus» segue anche in questa
edizione tre filoni: la «Passione di Dio», con spettacoli di carattere sacro;
la «Passione dell'uomo» con spettacoli che narrano passioni più laiche e
quotidiane; infine le «Tradizioni del Sacro», sezione speciale che raccoglie
tutte le realtà di pietà popolare che si sviluppano sul territorio e che è
gelosa custode delle tradizioni sacre delle valli. Capita così di assistere a
spettacoli-lezioni come quella di Roberto Borghi e Matteo Giudici sulle
«Passioni di Lorenzo Lotto» e sulla sua magnifica arte o, come questa sera, alla
rivisitazione di un brano evangelico: Diego Parassole ne «Il lenzuolo. La
Passione secondo Marco» (testo di Carlo Bernardi, regia di Marco Rampoldi)
racconta di un ragazzino che assiste alla cattura di Gesù (ad Iseo, nella pieve
di Sant'Andrea Apostolo). Talvolta è un libro a offrire lo spunto per la messa
in scena come in «Canto della terra cieca», ispirato a «Foibe rosse» di
Frediano Sessi, in cui i giovani studenti del laboratorio di teatro
dell'Università Cattolica di Brescia raccontano le ultime ore di vita di Norma
Cossetto, stuprata e infoibata dai titini, gettata ancora viva in una fossa a
soli vent'anni e diventata simbolo delle violenze dei militanti di Tito contro
la popolazione italiana (domani, nella sala comunale del comune di Demo). C'è poi
la Passione, tutta laica, di Fabrizio De André, di cui David Riondino
teatralizza, riadattata per banda, due voci e coro, l'intensa «Buona Novella»
(lunedì 13 aprile) nel suggestivo spazio di un capannone dell'industria Forge
Monchieri di Cividate Camuno. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri
4 - 20123 Milano
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Consorzio Colli
Orientali: è dedicata ai giovani e alla valorizzazione del prodotto «Produzione
importante come la moda» Su Internet, nei cd e sulle magliette: stop al
consumo-sballo Il Friuli Vg al Vinitaly lancia la campagna del "bere
moderato" LA PROMOZIONE L'esperto VERONA. «E' sbagliato criminalizzare il
consumo di vino in Paesi come l'Italia e la Francia». «L'importante è l'uso
consapevole, maturo». I messaggi escono dal Padiglione 6 del Vinitaly, lo
spazio occupato dal Friuli Venezia Giulia, regione sempre più protagonista di
questa edizione della fiera veronese che, in 3 giorni ha visto la presenza di
90 mila operatori. «Il rapporto vino e salute dev'essere approfondito», ha
premesso Ian D'Agata professore di enologia all'Università di New Messico,
medico e autore di importanti guide. D'Agata, in occasione della conferenza
stampa organizzata, ieri, dal Consorzio vini Colli Orientali del Friuli per
presentare la campagna «Stop binge drinking» ha aggiunto: «Credo sia
assolutamente sbagliato criminalizzare il vino in paesi come l'Italia e la
Francia dove la produzione di qualità è importate quanto, per fare un esempio,
l'alta moda. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio - ha concluso il
professore statunitense che vanta, con orgoglio, origini friulane -:
criminalizzare il consumo del vino e con esso i produttori di vino di qualità
non è giusto perché nella cultura del mangiare italiano il vino è una
componente fondamentale, ben accettato anche nella famosa dieta mediterranea».
L'intervento di D'Agata ha aperto la conferenza stampa condotta da Pierluigi
Comelli, presidente del Consorzio vini Cof. Comelli ha voluto presentare
ufficialmente la campagna di comunicazione sul consumo consapevole del vino di
qualità attuata attraverso ala partnership con «Wine in Moderation»; campagna
promossa dal comitato europeo delle imprese vitivinicole (Ceev), dal Comitato
degli agricoltori e delle cooperative europee (Copa e Cogeca) e dalla
Confederazione europea dei viticoltori indipendenti (Cevi). Assieme a Comelli anche
Paolo Castelletti (segretario generale dell'Unione italiana vini) e Mauro
Pascolini che hanno portato al Vinitaly i saluti di Cristiana Compagno, rettore
dell'Università di Udine. Università attiva nel progetto di
sensibilizzazione all'uso moderato e consapevole del vino di qualità attraverso
il suo laboratorio di ricerca e pratica pubblicitaria rappresentato a Verona
dal docente Giovanni
Lunghi. Per il Consorzio Cof la campagna contro il «binge drinking» (binge -
baldoria) vuole «valorizzare un modello di consumo caratterizzato dalla
moderazione, in linea con il modello mediterraneo, difendendo la reputazione
del vino di qualità e soprattutto testimoniando l'impegno dei produttori nel
promuovere la responsabilità tra i giovani, scegliendo modalità di comunicazione
e di linguaggi in sintonia con i modelli culturali delle nuove generazioni». La
canpagna mira, dunque, a "fermare" il bere per sballare: il primo
messaggio parte da internet dal sito www.stopbingedrinking.eu. Seguiranno, poi,
grazie alla collaborazione del Centro solidarietà giovani di Udine, un
arricchimento del sito e realizzerà delle iniziative per promuovere
l'iniziativa fra i giovani: dai cd alle magliette. Cristina Burcheri
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 - Pordenone
La scalata degli "under 30" Analizzate in un convegno le storie di
successo dei giovani imprenditori Festival città d'impresa Storie di
straordinario successo. Sono quelle di chi è partito dal nulla, senza capitali
né imprese familiari già consolidate alle spalle, dotato "solo" di
istinto, spirito d'iniziativa, disponibilità al rischio e soprattutto di qualche
ottima idea. A portare sotto i riflettori casi esemplari di giovani
imprenditori che sono riusciti a costruire la propria fortuna partendo da zero
è ancora una volta il Festival delle città d'Impresa che ha ospitato l'evento
dal titolo esplicativo: "Eravamo dei Pinco Pallino. Siamo diventati
Impresa. Storie di imprenditorialità under 30", a cura della Facoltà di
Economia dell'Università di Padova. «Le statistiche - hanno
sottolineato i due docenti di organizzazione aziendale e promotori del workshop
Paolo Gubitta, 40 anni, dell'Università di Padova, e Daniel Pittino, 35 anni,
dell'ateneo friulano - ci dicono che tra il 2002 e il 2008 il numero di under
30 al comando delle imprese è sceso del 7,6 per cento, mentre è
cresciuto in modo considerevole quello degli over 70 (+25,6 per cento). Come
dire che il "rischio della gerontocrazia" non investe solo la
politica, il sindacato e le amministrazioni pubbliche, ma tocca anche le
imprese private. A parole tutti sono a favore del ricambio della classe
dirigente. Nei fatti, il sistema sembra un po' bloccato». Quasi
"controcorrente" sono dunque le storie di giovani imprenditori di
successo: dei padovani Alessandro Bozzoli, che a 28 anni fonda Audes Group e
inventa il settore dell'abbigliamento sportswear di lusso personalizzato; Luca
Ometto, che a 25 anni fonda con alcuni amici Webster per diventare la Amazon
italiana; Paolo De Nadai e Francesco Fusetti, che non ancora ventenni fondano
Scuolazoo, il primo portale di videosharing dedicato al mondo della scuola. «Da
un decennio - spiegano ancora Gubitta e Pittino - facciamo studi su questo
settore. Ci siamo convinti che studiare in profondità il fenomeno
imprenditoriale possa favorire l'innovazione del sistema economico». (l.v.)
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Una tavola rotonda
sui progetti nel settore Il volontariato "chiama" i ragazzi Coinvolte
le scuole e le associazioni LO SPUNTO Ieri in Regione Una tavola rotonda tra
associazioni di volontariato, istituzioni e soprattutto insegnanti e ragazzi delle
scuole per discutere, confrontarsi e progettare un percorso comune che punti
sui giovani come valore aggiunto al volontariato del futuro. Questo lo spirito
con cui si è svolto, nell'arco dell'intera giornata di ieri a Pordenone, il
primo convegno regionale "Adolescenti e volontariato". Il convegno
era promosso da Cittadinanzattiva, per la quale è intervenuto il commissario
regionale, Elio Rosati, e dal Movimento di volontariato italiano, rappresentato
dal presidente Franco Bagnarol. L'iniziativa è stata realizzata in
collaborazione con la presidenza del consiglio regionale e il Centro servizi
volontariato regionale. Tra i relatori il posto d'onore è stato della
professoressa Donata Francescano, docente di psicologia di comunità alla Università "La
Sapienza" di Roma. I progetti. Si chiamano "Volontariamente",
"Adottiamoci", "Prove tecniche di volontariato",
"Giovani volontari promotori di benessere". Sono solo alcuni dei
progetti realizzati in Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni con protagonisti
i ragazzi, le scuole e le associazioni di volontariato e che ieri nel
corso del convegno sono stati presentati e discussi come progetti pilota.
Quattro i laboratori, diversi tra loro per approccio e soggetti coinvolti,
realizzati rispettivamente a San Daniele e a Codroipo, a Tolmezzo, a Trieste e
Gorizia e, infine, a Pordenone. Quest'ultimo, in particolare, coinvolge il
Centro di ascolto, Cittadinanzattiva e le associazioni Scarabeo e Pentanuoto.
Il minimo comune denominatore sono gli attori protagonisti: gli studenti delle
scuole. Un importante contributo ai lavori del convegno è stato inoltre portato
dall'attività di formazione rivolta ai giovani e svolta dalla Protezione civile
all'interno delle scuole. I politici. Pieno il sostegno all'iniziativa da parte
delle istituzioni rappresentate in sala. Dopo il plauso portato agli ideatori
da parte dell'assessore comunale alla cultura, Gianantonio Collaoni, è toccato
al presidente della Provincia, Luca Ciriani, osservare come «i giovani non sono
sempre un elemento problematico, ma soprattutto una risorsa che va formata,
guidata e valorizzata anche in aiuto alla solidarietà e al volontariato». Il
primo convegno inteprovinciale sul tema è stato, inoltre, accolto da Edouard
Ballaman, presidente del consiglio regionale al quale fa riferimento l'ufficio
del tutore dei minori del Friuli Venezia Giulia, con la sfida del modello. «Ho
avuto modo di conoscere alcuni di questi progetti e non posso che congratularmi
con voi - ha detto Ballaman -. Ma quello che mi piace sottolineare è anche un certo
cambio di filosofia, in particolar modo nelle pubblicazioni del tutore. Prima -
ha spiegato - erano pensate per gli adulti, per coloro che si occupano di
giovani. Oggi sono rivolte direttamente ai ragazzi». Per questo la tavola
rotonda di ieri, oltre a servire come trampolino di lancio per gli operatori
per sviluppare un progetto globale a livello regionale di formazione di giovani
volontari, sarà anche tenuta in seria considerazione all'interno del servizio
di tutore regionale dei minori. Milena Bidinost
( da "Avvenire" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 05-04-2009
«Superata la crisi, aumenterà il divario tra Nord e Sud» DA VENEZIA FRANCESCO
DAL MAS S uperata la crisi, il Mediterraneo rischia di essere più largo e più
profondo. Ecco perché il Movimento cristiano dei lavoratori, riunitosi a
Venezia per riflettere su questo tema, cercando piste per un nuovo dialogo
sociale e una nuova cooperazione, ha ribadito - e con insistenza - che vanno
invece lanciati nuovi ponti. Con saggezza, naturalmente. «Il tema
dell'immigrazione, centrale per il futuro del Mediterraneo, va affrontato con
maggiore apertura e tolleranza, ma - ha specificato il presidente di Mcl, Carlo
Costalli - l'ospitalità dev'essere intelligente e non ideologica e le regole
devono esser fatte rispettare», ha proseguito Costalli. E magari privilegiando
la sicurezza come presupposto per una cooperazione ancora più intensa, tra una
sponda e l'altra del Mediterraneo, come ha osservato
Vittorio Emanuele Parsi, docente all'Università Cattolica di Milano. «Il rischio - ha spiegato il
professore - è che quando l'economia ricomincerà a correre il divario tra nord
e sud del Mediterraneo diventi ancora più pesante; già adesso, peraltro, le due
sponde del Mediterraneo non sono così vicine». E se l'Europa ed il sud
Mediterraneo «sono dei vicini che non vogliono diventare una cosa sola», si
propone come indispensabile una «nuova partnership - su questo Parsi ha
concordato con Sarkozy - perché la vicinanza va gestita affinché rimanga tale e
non diventi una lontananza». La crisi sta colpendo doppiamente gli immigrati,
ma Parsi ritiene che molti di loro non rientrino, per cui bisogna trovare il
modo di evitare che finiscano nella clandestinità. In ogni caso, il problema è
soprattutto di prospettiva. «Fra 50 anni l'Africa subsahariana sarà la più
grande riserva di manodopera del mondo, a fronte di una totale assenza di
opportunità di lavoro. Questi milioni di persone, giovani e disperate, si
riverseranno in massa in Europa. Di qui l'interesse, sia nostro che dei Paesi
arabi e di quelli africani, a far sviluppare l'Africa». Nel contempo, è
necessario, secondo Parsi, ridare peso alla cittadinanza per gli immigrati che
già ci sono, convincendoli a rispettare per davvero le leggi. Magari facendo
leva sulla cooperazione che rende più facile trovare l'elemento comune, trovare
regole condivise. Un problema che Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, vive
quotidianamente, come al convegno di Mcl ha testimoniato padre Franjo Topic,
dell'Università di Sarajevo e presidente dell'associazione Napredak, che da
anni prova - riuscendoci - a collegare politica e perdono, quindi a promuovere
la riconciliazione. Seppur a piccoli passi, nella quotidianità della vita. «I
cristiani dovrebbero essere messaggeri e portatori di speranza - ha insistito
Topic - e non solo in senso astratto, ma soprattutto di speranza reale, di
speranza calata in modo concreto sul territorio». L'allarme del professor Parsi
al convegno di Mcl Costalli: più apertura e tolleranza sul tema
dell'immigrazione
( da "LeccePrima.it" del
05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Lungo la strada
Statale Aradeo-Cutrofiano, presso l'incrocio per Sogliano Cavour, nasce il Parco
dei Fossili", una cava dismessa alla fine degli anni 70 e riaperta nel
1999, che rappresenta un raro esempio, in Italia e in Europa, di recupero a fini
scientifici. I fossili presenti negli strati argillosi dell'area in esame
appartengono al Pleistocene inferiore (Prima Glaciazione), quando la maggior
parte dell'attuale Salento era sommerso dalle acque marine e sono essenzialmente
costituiti da abbondantissimi resti di numerosi gruppi animali (celenterati,
molluschi, briozoi, artropodi, vertebrati) e vegetali (alghe calcaree). I
differenti strati geologici leggibili nella cava Lustrelle (nome originario
dell'area) sono tutti di origine marina, ad eccezione di quello più
superficiale, costituito da terreno agricolo e da humus. Essi sono sovrapposti
pressoché orizzontalmente, con i più recenti in superficie e quelli di più
antica formazione più in basso. Altre specie ricoprono una notevole importanza
scientifica, poiché segnalano, con la loro presenza, scomparse condizioni
climatiche, come il bivalve Arctica islandica, il gasteropode Aporrhais
uttingeriana e tante altre. Per questi motivi l'area era già nota negli
ambienti scientifici nazionali ed internazionali ma, dal
( da "Corriere Adriatico"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pergola sogna un
futuro termale Domani escursione delle Università di Urbino e Camerino alle
acque sulfuree Pergola La Valcesano sogna un futuro termale. Come altri centri
della provincia e della regione. Non a caso l'ex sindaco Giordano Borri ha
affermato più volte: "La mia amministrazione è contraria alla cava del
Bifolco anche perché punta sul progetto delle terme. Due situazioni
opposte". Domani è in programma un importante appuntamento nella zona
della sorgente sulfurea di Bellisio Solfare: un'escursione scientifica delle
Università di Urbino e Camerino finalizzata ad eseguire valutazioni geologiche
e idrogeologiche nel territorio circostante la sorgente e l'area del Monte
Romano. L'escursione partirà dai pozzi che alimentano l'acquedotto di Pergola
ed è direttamente collegata al progetto dello sfruttamento termale delle acque
sulfuree che è entrato nella fase decisiva dopo che è stato presentato
all'amministrazione provinciale e dopo che la sperimentazione chimica
effettuata nell'università di Pavia ha dato ottimi
risultati dal punto di vista delle prove cliniche e farmacologiche sulle
capacità curative dell'acqua. A 35 anni dalla proposta iniziale il progetto ha
buone possibilità di essere realizzato. Risale infatti a un libro scritto nel
1974 la prima proposta di realizzare un centro termale a Pergola. Il libro si
intitola Le acque salutari della Valle del Cesano ed era stato realizzato a
cura dell'amministrazione comunale di quegli anni. Il sindaco era Aldo
Bucarelli. L'origine della ricerca - scriveva Bucarelli - è dovuta alla sagacia
e alla competenza di un nostro concittadino, il dottor Giuseppe Fulvi, che ha
avuto modo di visitare e studiare in tutte le sue parti questa zona a lui così
familiare, specie la località di Bellisio, dopo che il piccolo lago creato
oltre un secolo fa per le esigenze degli impianti minerari era rimasto
prosciugato per la distruzione della diga a causa delle mine tedesche. Fu così che
egli potè avvertire l'affioramento della sorgente che col fiume aveva
alimentato il lago. Un più esteso esame portò il dottor Fulvi a valutare le
altre acque del comprensorio pergolese e ne derivò lo studio, sviluppato sotto
la direzione del suo maestro, professor Piercarlo Federici, e presentato come
tesi di specializzazione, che costituisce una parte del presente lavoro. Federici, docente di idrologia medica e chimica idrologica, sottolineò
l'importanza del binomio turismo-curismo. Il potenziamento di questo binomio -
scrisse nel suo intervento - può significare la rinascita economica con
l'affluenza di curandi e turisti ed il cespite che ne deriva. Nel
contempo l'aspetto igienico-sanitario appare in tutta la sua importanza ed il
suo significato: la possibilità che assieme ai curandi provenienti da altre
zone, gli assistiti della Provincia e della Regione possano attuare, poco
lontano da casa, i trattamenti curativi. E' importante notare come il
termalismo, attuato vicino ai propri interessi affettivi ed economici, possa
più facilmente espletarsi per cicli sufficientemente lunghi, ottenendo
risultati concreti e duraturi. Così con il rifiorire dell'economia locale si
avrà anche la possibilità di attuare una bonifica sanitaria con un
miglioramento generale delle condizioni fisiche dell'intera collettività.
GIUSEPPE MILITO,
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009, La Facoltà di Scienze Statistiche di Padova compie i suoi primi
quarant'anni e per celebrare l'importante anniversario ha deciso di farsi, e di
condividere anche con il resto della città, un regalo particolare: la presenza
del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che in dicembre sarà a
Padova per ricevere la laurea magistrale honoris causa proprio in Scienze
Statistiche. La proposta della Facoltà, la cui sede è in via Cesare Battisti, è
stata approvata e ratificata dal Senato accademico nella riunione del 2 marzo.
E quello del governatore della Banca d'Italia sarà un ritorno alla riscoperta
di vecchi ricordi. Alla fine degli anni Settanta infatti Mario Draghi, nato a
Roma il 3 settembre 1947, è stato docente di Macroeconomia proprio alla Facoltà di Scienze Statistiche del
nostro ateneo. «La proposta di conferire questo speciale riconoscimento al
governatore Draghi - spiega il preside di Scienze Statistiche, Gianpiero Dalla
Zuanna - è dovuta anche al fatto che ha insegnato nelle nostra aule.
Alcuni colleghi infatti hanno continuato a mantenere un rapporto stretto con il
professor Draghi, che oltre ad essere un grande studioso, ha contribuito alla
crescita non solo del nostro Paese, ma anche del nostro ateneo». «Inoltre -
termina il preside - la Banca d'Italia rappresenta uno dei più grandi enti produttori
di dati. È diventata famosa e importante per esempio la sua indagine sui
redditi delle famiglie. Conferire quindi la laurea honoris causa a Mario Draghi
è anche voler dare un riconoscimento all'istituzione che lui rappresenta».
L'Università si prepara ad accogliere dunque Draghi con tutti gli onori. M.B.
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009, Arzene «La sentenza della Corte dei Conti di Trieste era scontata. Mi
meraviglio di come la gente in paese sia rimasta stupita del fatto che la
precedente amministrazione sia stata condannata a pagare, come danno
all'Erario, 26mila 77 euro. Spero che adesso la comunità sia sia convinta di
questo fatto, perché ancora quattro anni fa, quando la vicenda non era ben
chiara, ogni mio commento in merito al fallimento della società
pubblico-privata
"Iniziativa Arzene spa", incaricata di rilanciare il sito dell'ex
caserma dell'Esercito "Tagliamento", sembrava frutto di un pensiero
fantastico». Commenta così, il sindaco Luciano Scodellaro, la sentenza della
Corte dei Conti di Trieste: i giudici hanno condannato parte della
"vecchia" amministrazione, più l'ex segretario comunale e il
consulente tecnico. «Da quello che sono riuscito ad apprendere dai giornali -
aggiunge Scodellaro - mi sembra però che Riservato e compagni siano stati
condannati per colpa grave, per aver cioè arrecato danno all'Erario. Mi
dispiace perché questi sono fatti che rovinano il buon nome di una cittadina
tranquilla come Arzene e soprattutto perché sono convinto del fatto che la
maggior parte degli ex amministratori ora condannati, quella volta abbiano
agito in buona fede. Sono sicuro comunque che la vicenda comporterà ulteriori
riscontri negativi per loro». Intanto sulla vicenda è voluto intervenire
Alessandro Prosdocimi, unico rappresentante della parte privata
della società fallita. Che si scaglia contro l'aamministrazione comunale:
«Questa amministrazione ha provocato un fallimento e ha determinato una causa
civile presso il tribunale di Pordenone di prossima conclusione. Ha causato
inoltre l'esborso diretto di 55mila 880 euro e il conseguente mancato incasso
dell'affitto della caserma, ceduto all'allora "Iniziativa Arzene
spa", individuata in un totale di 376mila 560 euro». E l'ex sindaco
Riservato? «Sulla sentenza non so ancora nulla: ho appreso la notizia ieri
dalla stampa. Non accetto questo tipo di decisione che, a quindici giorni dalla
chiusura delle liste elettorali, rischia di creare qualche problema. Ed è per
questo che ricorrerò in Appello, soprattutto perché ci sono diversi punti che
non mi convincono e per i quali desidererei chiarire la mia posizione nelle
sedi opportune. Scodellaro ha sicuramente molte responsabilità: per farci
pagare quei 26mila euro, ha fatto spendere ai cittadini, in legali, una cifra
come 70mila euro. Non so quale sia stato il guadagno: l'ennesima dimostrazione
che questo Comune non riesce a vivere senza avvalersi dei contenziosi». Alberto
Comisso
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Caserme dismesse,
non sempre conviene Emergono in un convegno le difficoltà di gestione degli ex
beni militari per i piccoli comuni Domenica 5 Aprile 2009, Bassa Friulana
Caserme dismesse, opportunità o problema? E' questa la domanda che si stanno
ponendo molti sindaci del territorio, alle prese con le prime fasi della
gestione diretta degli immobili consegnati dallo Stato alla Regione e,
successivamente, agli enti locali. Aree che appartenevano al demanio militare,
solitamente di grande ampiezza, sono ora a disposizione delle amministrazioni
comunali, che si trovano tuttavia a doversi confrontare sia con le potenzialità
che con le problematiche legate agli interventi da mettere in campo. Sono
questi alcuni dei temi affrontati ieri mattina nel corso di un incontro a
Cormons, al quale ha partecipato in veste di relatore anche il primo cittadino
cervignanese Pietro Paviotti. Il rischio concreto è che numerosi immobili
ceduti dallo Stato restino inutilizzate per le difficoltà di intervento,
soprattutto nei Comuni più piccoli. Anche per le realtà più grandi, come
Cervignano, non mancano gli interrogativi: pur potendo contare su una buona
situazione di partenza -una caserma grande ma in pieno centro, perfettamente
integrabile col resto della città- restano ancora da definire con chiarezza le
modalità di intervento e soprattutto di investimento. Le opzioni a disposizione
degli esecutivi comunali non mancano: uso pubblico,
edilizia agevolata, edilizia privata, oppure la soluzione mista pubblico-privato. «Tra le tematiche
da approfondire vi è, ad esempio, quella legata alle procedure, soprattutto in
caso di approccio misto- ha spiegato Paviotti- ad esempio, utilizzando lo
strumento del project financing, una delle possibilità più probabili per quel
che riguarda il caso cervignanese». Prima di pensare a questo, tuttavia,
in vari Comuni sarà necessario capire quali sono le effettive potenzialità dei
siti dismessi: «le caserme sono un'opportunità, ma possono diventare un grosso
problema. Ci sono Comuni che si ritrovano con aree enormi ma situate in luoghi
di scarso interesse, oppure strutture con l'eternit da smaltire con costi di
smaltimento e recupero molto alti» ha aggiunto il sindaco cervignanese, fautore
di un maggior collegamento tra i Comuni che si trovano di fronte a queste
difficoltà. Per questo motivo, sarà proprio Cervignano ad ospitare, il prossimo
15 aprile alle 11 al teatro Pasolini, un convegno dal titolo "Friuli
Venezia Giulia un paese di primule e caserme": moderato dal direttore di
Carta Est Nord Gianni Belloni, vedrà la partecipazione dell'assessore regionale
alle autonomie locali Federica Seganti, del rappresentante del Laboratorio
regionale di educazione ambientale Sergio Sichenze e del direttore del
Dipartimento progettazione architettonica dell'università Iuav di Venezia
Renato Bocchi. Nel corso dell'incontro, Paviotti presenterà un protocollo
d'intesa dei Comuni per la riconversione militare in Friuli Venezia Giulia: un
documento che intende formalizzare una più stretta collaborazione tra gli enti
locali che si trovano ad affrontare i problemi legati alle caserme, promuovendo
lo scambio di informazioni e i contatti tra i soggetti. Verrà inoltre
proiettato un video reportage realizzato da "Cinemazero-le voci
dell'inchiesta- e LaREA dedicato proprio al tema delle caserme dismesse in
regione. Simone Bearzot
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 05-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino,
Il (Udine))
Argomenti: Cultura
Corsi doppione, la
pulizia è iniziata L'Ateneo di Udine ne ha tagliati sette, Trieste per l'anno
2009/10 punta a 16 Domenica 5 Aprile 2009, Troppi corsi rispetto le iscrizioni.
Non perchè quest'ultime siano in calo, piuttosto per il fatto che negli ultimi
dieci anni la "liberalizzazione" concessa agli atenei dal ministero
dell'Università, istruzione e ricerca ha fatto sì che si assistesse a una
progressiva moltiplicazione dei corsi, non sempre proficua: quando Udine attivò
la laurea in Giurisprudenza, poco dopo - casualità? - Trieste promosse quella
in Scienze dei Beni culturali. Il risultato è stato che in tutta Italia si sono
sviluppati corsi a volte sterili o dai costi eccessivi rispetto ai risultati
ottenuti. Tanto che ora il mondo accademico sta correndo ai ripari. Accade
anche per l'Università di Udine e per la sorella maggiore di Trieste. A
spiegare cosa sta accadendo in Friuli è Fabio Vendruscolo, delegato del rettore
Cristiana Compagno per l'Innovazione e Razionalizzazione dell'offerta
didattica. «Per effetto del decreto ministeriale 270 del 2004, applicato solo
l'anno con l'anno in corso, l'Università di Udine sta procedendo a una
riduzione del numero di corsi che proseguirà nel 2009/10 (raggiungendo una percentuale
complessiva sui due anni del 13%) e nell'anno successivo - spiega Vendruscolo -
Stiamo verificando la congruenza corsi, per numero di
iscritti e di docenti. Dopodichè, interveniamo modificando l'offerta,
interrompendo o disattivando alcuni corsi, ovvero fondendoli in un unico corso
che grazie alla flessibilità consente più percorsi didattici. È accaduto per la
facoltà di Economia con le lauree triennali: senza perdere iscritti abbiamo
razionalizzato in un unico corso 3 diversi corsi precedenti». Anche
Trieste procede sulla stessa strada, tanto che nel prossimo anno accademico
saranno soppressi o accorpati ben tredici corsi di laurea. Si tratta di un
percorso, quello dei due atenei, che procede spesso parallelo, anche se non
mancano i momenti di confronto. «In primo luogo guardiamo a casa nostra -
prosegue il responsabile della razionalizzazione didattica dell'ateneo friulano
- poi, ci confrontiamo nel Comitato regionale di coordinamento, per verificare
l'opportunità dei corsi. Possono esserci livelli e settori dove il doppione fra
Udine e Trieste ci sta bene e rappresenta un potenziamento dell'offerta
didattica in Friuli Venezia Giulia - aggiunge Vendruscolo - i corsi con un alto
numero di iscritti rivelano una forte domanda dal territorio ed è quindi logico
che anche le proposte siano distribuite. In altri casi, invece, si procede
attraverso la razionalizzazione in corso». Lorenzo Marchiori
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 5 Aprile
2009, «Un'università neutralista potrà anche istruire,
ma non educa». A marcare la non scontata differenza tra una trasmissione dei
saperi e la formazione della persona è stato, ieri, il Patriarca Angelo Scola
nel dies accademicus della Scuola superiore internazionale di Scienze della
Formazione dei salesiani all'istituto San Marco alla Gazzera. Tenendo una
lectio magistralis sul tema "Paideia e università",
il cardinale ha spiegato che educare significa introdurre tutta la persona alla
realtà totale partendo però da un punto di vista unitario. "Una dichiarata
ed equivoca scelta di neutralità con il pretesto di non ledere il diritto di
nessuno ambisce a formare i giovani senza proporre esplicitamente un'ipotesi
sintetica d'interpretazione della realtà e finendo per togliere ogni validità
al concetto di valore", ha detto. Nel suo argomentare, Scola, al solito, è
ricorso a numerose citazioni: Montale, Wojtyla, Bonhoffer, von Balthasar,
Blondel, don Bosco e Newman del quale, in particolare, ha rammentato il
"non c'è vero allargamento dello spirito se non quando vi è la possibilità
di considerare una molteplicità di oggetti da un punto di vista e come un
tutto". Così ha tracciato quello che è l'obiettivo dell'educazione nel
senso autentico: "Se è il reale ad offrirsi al soggetto come un evento, il
compito dell'educatore è d'introdurre l'educando ad un'esperienza integrale
della realtà che lo guidi a decifrarne il significato esponendosi in un
rapporto eminentemente dialogico". Nel passaggio successivo Scola ha
spiegato come l'università debba fare ciò.
"Perché sia pedagogicamente appropriata e non venga meno alla sua propria
vocazione, essa dev'essere luogo di ricerca e verifica di un'ipotesi veritativa
ultima e perciò di reale educazione, altrimenti rischia di possedere soltanto un'utilità
strumentale conducendo piuttosto a un addestramento" ha spiegato. Si
ritorna, così, a quel punto di vista unitario di Newman che naturalmente per i
credenti è Gesù Cristo. "Certo, tale principio
d'interpretazione del reale deve vivere nella persona e esprimersi nella
comunicazione tra docente e
discente, ma esso raggiunge la massima fecondità se viene espresso
nell'incessante e reciproca testimonianza che deve circolare tra il corpo docente e gli studenti". Alvise
Sperandio
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
«San Marco,
intervenga il governo» «La parte pubblica pare si sia
spogliata della gestione delle sponsorizzazioni» Domenica 5 Aprile 2009, «In
attesa che lo facciano sindaco e soprintendenza, si deve muovere il governo».
Michele Zuin, consigliere comunale del Pdl, scriverà ai ministri Bondi e
Matteoli affinchè sui legami tra enti pubblici e aziende
private per la pubblicità in piazza San Marco vi sia la massima trasparenza.
«Quanto scritto ieri da Il Gazzettino - dice Zuin - merita una risposta. Si
tratta di interrogativi legittimi fondati soprattutto sul fatto che sembra che
la parte pubblica si sia
completamente "spogliata" della gestione delle sponsorizzazioni per i
restauri dell'area marciana, con la conseguenza assai più grave che non
si capisce più chi fa cosa, in quanto tempo, con quanti soldi, se i soldi
preventivati basteranno, ma soprattutto chi è che controlla questa massa di
denaro privato in entrata (sponsorizzazioni) e in uscita (liquidazione dei
lavori) per restaurare beni pubblici. E di più, aggiungo, in caso di
contestazioni o problemi sui lavori, come vengono risolte queste questioni?
Cause tra privati?». «Penso - aggiunge Zuin - che più di qualcuno si sia fatto
queste domande e forse abbia preferito un basso profilo nel momento in cui il
sindaco e la soprintendente ci hanno detto, in più occasioni, che in sostanza
soldi non ce n'erano e: o si utilizzavano i privati con le sponsorizzazioni o i
restauri non si facevano». Secondo Zuin non si è guardati alla luna, ma al dito
che la indica. In sostanza, afferma, «ci si è limitati a protestare per la pubblicità
un po' troppo aggressiva e vistosa, sul fatto che diventava difficile fare una
fotografia ai nostri monumenti senza immortalare anche una griffe famosa o il
nuovo modello di un'automobile, ma purtroppo il problema non sta qui. Il fatto
è che questo modo di operare attraverso le sponsorizzazioni è partito in
sordina e ora sta assumendo livelli molto elevati». Nessuna critica al
coinvolgimento dei privati per i restauri, spiega il consigliere comunale del
Pdl, «ma si sente il bisogno di fissare dei paletti e di fare un po' di ordine.
Forse la stessa legislazione nazionale è stata presa in contropiede. Tutto gira
intorno a convenzioni pubblico-privato, mi risulta, e poi accordi e contratti
tra privati». E visto che in questo settore di soldi ne girano tanti, Zuin fa
un appello a tutta la città («non è un tema da maggioranza e opposizione»,
afferma), chiede di affrontare il problema in dibattiti pubblici e a livello
locale ,investendo il consiglio comunale e le sue commissioni, ma anche a
livello nazionale. «Io mi impegno - conclude - a scrivere una lettera ai
ministri Bondi e Matteoli, per le rispettive competenze sull'argomento, ma
vorrei lo facesse anche il sindaco e magari la soprintendente. In sostanza: non
mettiamo la testa sotto la sabbia affrontiamo questi interrogativi e queste
tematiche prima che la cosa ci "scoppi" in mano. Il sindaco, nel suo
ruolo di primo cittadino, si impegni a spiegare alla città come funzionano le
cose, perché anche questo vuol dire "amministrare una città". Bisogna
far capire, come mi auguro, che il "pubblico" è parte di questa
partita ed è una parte attiva. Io non ho mai demonizzato il privato, anzi, ben
vengano tutte le possibili soluzioni di coinvolgimento, ma sono anche un
amministratore pubblico e i nostri cittadini pretendono chiarezza».
( da "Sicilia, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
regalbuto Parata dei
carabinieri tra applausi e simpatia Nicosia. Un dibattito approfondito che ha
guardato a 360 gradi sulle tecniche di restauro conservativo applicabili al
soffitto dipinto della cattedrale e a porre in rilievo l'unicità storica, artistica
e antropologica delle pitture tardo quattrocentesche che lo ricoprono
interamente. La giornata di studi è stata promossa dal circolo Legambiente
Nicosia. "Abbiamo voluto proporre un dibattito approfondito sul soffitto
ligneo - spiega lo storico Nino Contino - per dare un contributo scientifico
all'intervento che si sta effettuando. Lo scopo è allargare il dibattito sulle
tecniche di restauro e documentare le strategie che possono essere impiegate
per salvaguardare un bene che ha valore sopranazionale". La giornata di
studio ha trattato gli aspetti storici, artistici e costruttivi e affrontato le
diverse metodologie di intervento con le relazioni di docenti universitari,
storici ricercatori. A moderare il dibattito il giornalista di "Repubblica",
Pietro Longo. Sono intervenuti con l'architetto Pietro Copani, docente del laboratorio di restauro della facoltà di
Architettura di Catania, Marco Nobile, ordinario di storia dell'architettura e
la ricercatrice Emanuela Garofano, entrambi dell'università
di Palermo, la ricercatrice della facoltà di architettura di Firenze Francesca
Funis. Ad esporre le attuali filosofie conservative nel restauro dei monumenti,
la ricercatrice di restauro dell'università di
Palermo, Renata Prescia. L'ordinario di scienza delle costruzioni della facoltà
di architettura di Palermo, Teotista Panzeca ha trattato le valutazioni sulla
stabilità del tetto ligneo. Filippo Cucco dell'università di Enna ha illustrato i possibili tipi di intervento sulla base
dei modelli elaborati dalle analisi. A concludere il dibattito è stato il docente di architettura dell'università di Firenze, Gennaro Tampone,
consulente del Comune con l'incarico di valutare il restauro in corso e
proporre eventuali soluzioni alternative, che non condivide la tecnica
utilizzata dall'impresa aggiudicataria del restauro, prevista dal progetto e
sostenuta dalla soprintendenza di Enna e che ha criticato la mancanza di
analisi a supporto. G. M.
( da "Sicilia, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Per potenziare la
formazioneConsorzio Archimede. Sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Iccrom
per la tutela dei beni culturali Un gemellaggio nel segno della tutela dei beni
materiali e immateriali è stato avviato con la firma di un protocollo d'intesa
tra l'università etnea e l'Iccrom (Centro
internazionale per la conservazione e tutela del patrimonio culturale). La
cerimonia si è svolta nell'aula magna di palazzo Bellassai, sede accademica di
via Vittorio Veneto, alla presenza del presidente del consorzio Archimede,
Salvo Baio, del direttore Luca Cannata, e del direttore generale dell'Iccrom
Mounir Bouchenaki, il quale ha poi tenuto una lezione agli studenti del master
post-laurea in Economia dei beni culturali, nell'ambito del progetto di
collaborazione, che da due anni si svolge a Siracusa Presenti all'incontro il
presidente della Scuola Superiore di Catania, Giacomo Pignataro, e Romilda
Rizzo, coordinatore del master, oltre agli assessori all'Università di Comune e
Provincia, Giuseppe Munafò e Roberto Meloni. L'Iccrom è un'organizzazione
intergovernativa creata dall'Unesco nel 1956 e istituita a Roma nel 1959, che
si occupa della conservazione del patrimonio culturale in tutto il mondo. Oltre
100 gli Stati che aderiscono all'Iccrom il cui obiettivo è migliorare la
qualità della conservazione così come di diffondere la consapevolezza
dell'importanza di preservare il patrimonio culturale. «Il protocollo d'intesa
- ha commentato Salvo Baio - apre scenari importanti in termini di
collaborazione e scambi culturali e scientifici sui temi della conservazione e
restauro del patrimonio culturale con il nostro insediamento universitario».
Prosegue così il percorso intrapreso dal consorzio Archimede che mira a
potenziare la formazione didattica post-laurea e la ricerca. «Siracusa e la
Sicilia - ha detto Mounir Bouchenaki - è la sede ideale, al
centro del Mediterraneo, per avviare un dialogo proficuo in materia di tutela
dei beni e scambi d'informazioni ed energie. L'ipotesi è di promuovere
gemellaggi tra studenti e docenti, oltre a una summer school su esempio di
quanto accade con altre realtà accademiche di tutto il mondo». Isabella di
bartolo
( da "Sestopotere.com"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Festival del
Diritto, incontro sul programma partecipato (5/4/2009 18:02) | (Sesto Potere) -
Piacenza - 5 aprile 2009 - Martedì 7 aprile, alle 21, all'auditorium S. Ilario
in via Garibaldi 17, avrà luogo un incontro aperto alla cittadinanza, per promuovere la partecipazione del territorio piacentino al
Festival del Diritto, nell'ambito di un programma specifico da affiancare a
quello principale della 2° edizione, che si svolgerà dal 24 al 27 settembre sul
tema "Pubblico/Privato". Alla serata saranno presenti gli assessori
Anna Maria Fellegara e Paolo Dosi.
( da "Corriere.it"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
La ricerca
L'Università di Cleveland: effetto invecchiamento negli over 40 Chili in meno,
anni in più I rischi della dieta rapida Per dimostrare il legame tra peso ed
età percepita, gli studiosi hanno analizzato l'indice di massa corporea di 200
coppie di gemelli ROMA Magro è bello? Non è sempre così, secondo un gruppo di
ricercatori dell'Università di Cleveland. Che hanno dimostrato un effetto
collaterale certo delle diete. Fanno invecchiare. In particolare le donne che
perdono quasi cinque chili di peso, l'equivalente di una taglia abbondante,
acquistano snellezza, ma anche anni. Quattro, per la precisione. Ed è più
facile che questo avvenga dopo i 40, quando la giovinezza sfiorisce e diventa
sempre più difficile contrastare l'assedio delle rughe. La scoperta del legame
tra peso ed età percepita è stata resa possibile grazie all'analisi dell'indice
di massa corporea di 200 coppie di gemelli, seguiti per due anni. Le
quarantenni con un indice superiore di 4 punti rispetto alle gemelle sono
risultate in apparenza più giovani. Le gemelle più magre dimostravano invece 4
anni di più rispetto al loro reale stato anagrafico. Nell'articolo pubblicato
sulla rivista Plastic and Reconstructive Journal gli autori rilevano che il
fenomeno è dovuto al fatto che il dimagrimento interessa tutto il corpo, quindi
anche la parte più esposta e delicata, il viso. Ma l'età percepita non dipende
solo dal peso. I soggetti divorziati sembravano più anziani rispetto a quelli
sposati o ai single. «L'invecchiamento dipende per il 20% dalla predisposizione
genetica e per il resto dagli stili di vita», ricorda Gloria Marchetti,
specialista in Scienza dell'alimentazione all'Università di Tor Vergata,
impegnata nel campo della medicina estetica. E fra gli stili di vita errati
vanno annoverate anche le diete scorrette. «Un regime ipocalorico può avere
effetti sgraditi sul piano estetico se è mal bilanciato, non tiene conto della
necessità di alcuni nutrienti e soprattutto è veloce», insiste la ricercatrice
che precisa quanto poi non si possa generalizzare, usare una stessa misura.
Esiste infatti una risposta individuale. Il consiglio è di non avere fretta nel
cercare soddisfazioni sulla bilancia, specie se la rincorsa alla linea avviene
tra i 40 e i 50, o dopo. La pelle in questa fase comincia a essere abbandonata
in modo visibile dal sostegno del collagene, guance e profilo accusano un
cedimento fisiologico. «Con la dieta si rischia di denutrire la muscolatura.
Per controbilanciare bisognerebbe introdurre alte quantità di frutta e verdura,
che funzionano come antiossidanti, capaci di contrastare l'invecchiamento dei
tessuti», dice ancora la Marchetti. Fondamentale poi è non dimenticarsi di
assumere le giuste porzioni di carboidrati e proteine. Insomma no ai regimi
alimentari iperproteici o alla rinuncia completa di cibi proteici. Enrico Arcelli, dietologo, docente di Scienze motorie all'Università di Milano, non ha mai fatto
segreto del suo favore per la Zona, un tipo di alimentazione basato su una
distribuzione dei nutrienti riproposta a ogni pasto nell'arco della giornata
(40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi). «Quando certe sostanze
vengono a mancare spiega ad esempio pane e pasta, l'organismo soffre e decide
di sopperire a quella carenza utilizzando le proteine che a loro volta vengono
sottratte ai muscoli e alla pelle. Il risultato è la perdita dell'elasticità. E
poi entro certi limiti il grasso è necessario». Secondo Arcelli non
bisognerebbe dimagrire più di mezzo chilo a settimana se si conduce una vita
sedentaria, non oltre un chilo a settimana se si pratica un'attività sportiva
costante. Il segreto per mantenersi in forma e non mostrare più anni di quanti
ne abbiamo è avere pazienza. Margherita De Bac stampa |
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sorrento. Questa
sera, alle ore 20, la chiesa dei Servi di Maria ospita un concerto del coro
«Joseph Grima» dell'università Federico II di Napoli.
Il programma prevede l'esecuzione di brani della tradizione pasquale, dai canti
gregoriani fino a musiche di Mozart e Vivaldi, passando per le composizioni di
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Arcadelt, Bruckner ed Elgar. L'evento è stato
organizzato dall'Arciconfraternita di San Catello e della Morte di Sorrento. Il
coro «Joseph Grima», formatosi nel 2006, è composto da 35 elementi divisi tra docenti, studenti e personale amministrativo del Polo delle
Scienze e delle Tecnologie per la Vita dell'università di Napoli. Nel corso degli ultimi anni la corale si è esibita in
venti concerti tra i quali quello di beneficenza per la Caritas diocesana di
Napoli tenutosi nella sala «Sisto V» della basilica di San Lorenzo Maggiore ed
un altro organizzato nella splendida cornice di Villa Campolieto dalla
Provincia di Napoli. La direzione del coro è affidata al maestro Luigi Grima,
il quale ha già diretto, tra gli altri, la Nuova Orchestra Scarlatti e
l'Orchestra del conservatorio di San Pietro a Macella. L'organista che
accompagna l'esibizione è Stefano Innamorati. ma.d'e.
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 05-04-2009)
Pubblicato anche in: (Mattino,
Il (Nazionale)) (Mattino, Il (Caserta)) (Mattino, Il (Salerno)) (Mattino, Il
(Circondario Nord)) (Mattino, Il (Circondario Sud2))
Argomenti: Cultura
Tremonti bond, piano
casa, strategie di marketing: se ne parlerà nella tavola rotonda su «Ripartire
dalle pmi, opportunità per il rilancio dell'economia» organizzata da Unimpresa
per martedì prossimo 7 aprile, alle ore 11, presso la Camera di Commercio di
Napoli. Si confronteranno docenti universitari ed esperti
tra i quali Paolo Longobardi, presidente nazionale Unimpresa, Giuseppe Granata,
docente di marketing e
comunicazione all'università di Cassino, Vincenzo Palumbo, docente di Economia internazionale alla Federico II, Carmine Ruggiero, docente di Diritto bancario presso lo
stesso ateneo e Ciro Oliviero, segretario nazionale Unimpresa edilizia.
Nell'occasione saranno presentati il programma e l'organigramma del Centro
studi e ricerche di Unimpresa che si propone di dare un contributo «per una
sempre maggiore e migliore conoscenza dell'esperienza imprenditoriale».
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sacro e bellezza
nell'Etiopia cristiana Il critico d'arte Pier Paolo Mendogni recensisce per la
pagina culturale della Gazzetta la mostra «Sacro e bellezza nellEtiopia cristiana», allestita a Venezia a
Cà Foscari (fino al 10 maggio). Fascino e mistero - scrive Mendogni - hanno
sempre circondato il mitico regno della Regina di Saba, lEtiopia
nella sua accezione più vasta comprendente anche lEritrea come era vista
in Occidente nei
secoli tra il XII e il XVI quando sono iniziati i contatti relazionali con
Venezia in primo piano. Ed è lei, la bellissima «Makeda», recatasi in visita al
re Salomone, che dà il titolo alla mostra con la frase «Nigra sum sed formosa»
(Sono bruna ma bella), come lei si è definita nel Cantico dei cantici scritto
da Salomone. La rassegna - curata da Giuseppe Barbieri, Mario Di Salvo e dal
parmigiano Gianfranco Fiaccadori, docente allUniversità
Statale di Milano e presidente del Comitato scientifico (catalogo Terra Ferma) - ha un
forte impatto suggestivo in quanto i rari reperti originali esposti (numerosi
dipinti dai colori accesi, croci, rotoli magici, codici miniati, tabot) sono
inseriti in un percorso animato da interventi multimediali con filmati,
sequenze fotografiche, musiche e una sorprendente guida multimediale
interattiva.
( da "Sestopotere.com"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Forlimpopoli ,
convegno nazionale per celebrare il primo centenario della morte di Emilio
Rosetti (5/4/2009 19:02) | (Sesto Potere) - Forlimpopoli - 5 aprile 2009 -Un
convegno di grande portata a Forlimpopoli per celebrare il primo centenario
della morte di Emilio Rosetti, uno dei più grandi ingegneri e studiosi italiani
dellOttocento, nato a Forlimpopoli, istitutore della futura Facoltà
di Ingegneria di Buenos
Aires ed uno dei principali promotori dello sviluppo infrastrutturale e
scientifico dellArgentina, ideatore della Ferrovia
transandina che unisce il Cile allArgentina. Il convegno “Il tempo di
Rosetti. (Italia e Argentina nellOttocento)”, in programma a Forlimpopoli venerdì 17 e sabato
18 aprile 2009, sarà anche loccasione per presentare la nuova
edizione de “La Romagna. Geografia e storia” di Emilio Rosetti, il primo volume
scientifico in cui la Romagna è definita nei suoi confini geografici e culturali, la cui prima edizione risale al
1894. La Fondazione “Italia - Argentina. Emilio Rosetti” ed il Comune di
Forlimpopoli hanno voluto stampare una nuova edizione de “La Romagna Geografia
e storia” (lultima del 1995 era ormai esaurita) nella quale si evidenziano anche gli esiti delle
ultime ricerche che ne collocano opere e statura in un contesto
storico-culturale estremamente ampio sia a livello nazionale che
internazionale. Per presentare questa nuova edizione è stato così organizzato
un convegno a cui parteciperanno autorità e studiosi. Venerdì 17 aprile, alle
10, al Convento della Madonna del Popolo, presso lAula
Magna dellIstituto di Istruzione Superiore di Forlimpopoli, si terrà un
incontro formativo dal titolo “Ieri e oggi, racconti di viaggio lungo tracce di civiltà e di scienza”,
rivolto in particolare alle Scuole Superiori. Dopo la proiezione del
documentario “Oltre la Patagonia, viaggio in capo al mondo”, di Piero e Alberto
Angela, verrà raccontata la scoperta del Sud-America attraverso resoconti,
appunti e cronache raccolti nella seconda metà dellOttocento
da Emilio Rosetti, con lo sguardo curioso e indagatore di un uomo del suo
tempo. Sabato 18 aprile il convegno prosegue per lintero arco della
giornata, dalle 10 alle 17. Nel corso della mattinata ci si soffermerà sulla fondamentale opera di
Rosetti dedicata alla Romagna, con una presentazione dettagliata del contesto
storico e culturale del tempo. Nel pomeriggio si rifletterà sul rapporto tra
Italia e Argentina, terra di migrazioni, e sullassetto storico, politico, e
architettonico delle due nazioni nellOttocento. Al convegno
interverranno numerosi studiosi ed esperti provenienti da diverse Università
italiane. Al termine del convegno, nella Rocca Albornoziana, Sala del
Consiglio, il Comune di
Forlimpopoli conferirà la cittadinanza onoraria a Cristina Ravaglia, Ministro
Plenipotenziario, di origini romagnole: nata a Cesena nel 1952 da madre
forlimpopolese. Dopo gli studi universitari a Roma, dal 1978 ad oggi ha
ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi diplomatici presso il Ministero
degli Affari Esteri e presso Ambasciate e Consolati allestero.
Un appuntamento importante, quello di Forlimpopoli, per continuare la serie di
iniziative organizzate nel 2008 dalla Fondazione “Italia - Argentina. Emilio Rosetti” a cento anni dalla
morte del celebre studioso, iniziate con la commemorazione al Cimitero
Monumentale di Milano, dove è sepolto Rosetti nel Mausoleo Rosetti-Moneta, alla
presenza dell On.le Carlo Tognoli – già Sindaco di
Milano- e di Vittorio
Sgarbi, allora Assessore alla Cultura di Milano. Il Convegno ha ricevuto il
Patrocinio della Regione Emilia – Romagna, dellIstituto per i
Beni Artistici, Culturali e Naturali dellEmilia –Romagna, della Provincia
Forlì-Cesena, Assessorato alla Cultura, della Provincia di Ravenna, della Provincia di Rimini e
anche dellUniversità degli Studi di Bologna, Polo di Forlì.
Liniziativa ha il riconoscimento dellUfficio Scolastico Provinciale
Forlì -Cesena (Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca) come attività formativa
valida per i docenti degli Istituti Scolastici della Provincia di Forlì
–Cesena. E attesa la presenza dellAmbasciata Argentina. La
Fondazione “Italia - Argentina. Emilio Rosetti”, divenuta nazionale nel 1997,
promuove e intende
valorizzare lopera varia e complessa del geografo,
matematico e ingegnere Emilio Rosetti. Sotto la guida del Presidente ing.
Luciano Ravaglia, esperto conoscitore dellArgentina, avendovi operato per
gli studi preliminari al trattato speciale con lItalia ed allo
spostamento della capitale per incarico del Ministero degli Affari Esteri – la
Fondazione ha ripreso con più ampio respiro ogni ricerca sullattività di
Emilio Rosetti in Italia e allestero, acquisendo e approfondendo ogni
possibile conoscenza,
riprendendo tutti i contatti con la seconda patria del Rosetti. Per
informazioni: tel. 0543.742018, www.fondazionerosetti.it
( da "Gazzetta di Parma Online, La"
del 05-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sostegno a domicilio
dell'anziano: un convegno al Centro Santa Maria ai Servi Lunedì 6 aprile a
partire dalle 9 il Centro Santa Maria ai Servi – Fondazione Don Gnocchi (P.le
dei Servi, 3) ospiterà il seminario “Le sfide della domiciliarità: come i
servizi sociali e sanitari possono accompagnare la famiglia e i caregivers nel
compito di cura”, un confronto sulle problematiche e sulle prospettive dei
servizi sul tema del sostegno a domicilio dellanziano e della
sua famiglia. Liniziativa, organizzata dalla Provincia e dallAusl
di Parma, si colloca a due anni circa dallistituzione da parte della
Regione del Fondo per la non autosufficienza, che ha determinato una svolta
significativa nellassistenza domiciliare cambiando limpostazione
generale e lapproccio agli interventi di sostegno al mantenimento al domicilio degli
anziani. Si mira al superamento della logica legata alla sola “prestazione” a
favore di una presa in carico complessiva della persona e della famiglia
incentrata sulla personalizzazione, integrazione e articolazione degli
interventi. A livello provinciale la Conferenza Territoriale Sociale e
Sanitaria ha promosso il progetto “Assistenza Domiciliare” considerandolo
prioritario per la realizzazione nel territorio provinciale di una domiciliarità
integrata e rispondente appunto non più a una logica prestazionale ma a
percorsi individualizzati di vita e di cura della persona. Il progetto si sta
sviluppando tramite un itinerario di lavoro che ha coinvolto i singoli
distretti nelle loro componenti tecniche, con gli operatori sia sociali che
sanitari, attraverso specifici incontri di approfondimento sullo stato dellarte
dellassistenza domiciliare, le criticità e le ipotesi di miglioramento
dellassistenza; ad oggi sono stati realizzati una decina di incontri, con il coinvolgimento e la
partecipazione di circa 80 operatori. Il seminario costituisce un'occasione di
riflessione, con la presenza di esperti del settore e con il
coinvolgimento-confronto anche di altre esperienze del territorio regionale, e
rappresenta un ulteriore momento di approfondimento nella serie di iniziative
avviate a livello provinciale. Lappuntamento sarà aperto alle 9 dal
presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli e sarà chiuso intorno alle 13
dal direttore generale dellAusl di Parma Massimo Fabi. Tra gli interventi previsti anche
quelli dellassessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, di
Romano Superchi, responsabile del Coordinamento prestazioni sociali e sanitarie
dellAusl, e di Sergio Pasquinelli, docente di Analisi delle
politiche pubbliche allUniversità “Cà Foscari” di Venezia.
Programma Ore 8,30 Iscrizione Ore 9,00 Presentazione del Seminario: Vincenzo
Bernazzoli - Presidente della Provincia Ore 9,15 La Provincia a sostegno della
domiciliarità Tiziana
Mozzoni - Assessore Provinciale alle Politiche Sociali e Sanitarie Ore 9,30 Il
tema della domiciliarità e dei diritti Romano Superchi - Responsabile
Coordinamento Prestazioni Sociali e Sanitarie Ausl Ore 9,45 Il sostegno alla
domiciliarità problemi e prospettive Sergio Pasquinelli - Docente Analisi
Politiche Pubbliche Università “Cà Foscari” di Venezia Ore 10,15 Il percorso
provinciale “Assistenza Domiciliare” Lucio Belloi - Consulente Amministrazione
Provinciale Ore 10,35 Gestire la domiciliarità a livello distrettuale:
esperienze significative - Accoglienza temporanea Piera Papani Responsabile SAA
Distretto Sud Est - Sviluppo SAD e integrazione socio-sanitaria Daniela
Egoritti Responsabile SAA Distretto di Fidenza - SAD e altre forme di sostegno
alla domiciliarità in montagna Stefania Baratta Responsabile SAA Distretto
Valli Taro e Ceno - Dimissioni protette per il rientro a domicilio Angela
Gambara Responsabile del governo clinico-assistenziale Lungodegenza San Secondo
Parmense - Assistenza domiciliare e sistema di accreditamento a Parma:
riflessioni e prospettive Lucia Bonetti Responsabile SOA Comune di Parma Ore
11,35 Le assistenti familiari nella rete dei servizi Mila Artioli Unione Comuni
Modenesi - Area Nord Ore 12,00 Dibattito Ore 13,00 Conclusioni :